L`ABCdella RICARICA
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L`ABCdella RICARICA
L’ABC della ricarica L’ABC della ricarica Come ricaricare, passo dopo passo, le armi corte In collaborazione con cop LIBRO CARATTERE OK.indd 2 25/03/13 17.01 S&W M&P15 OR Semi automatic rifle, canna da 16” più rompi fiamma, calibro .223 Rem, passo di rigatura:1 in 9”, calcio collassabile. Arma senza mire ma con rail anche su recupero gas. Classificato 29 colpi. Per maggiori informazioni consultate il sito www.bignami.it Distribuito da: Bignami S.p.A. - via Lahn n.1, 39040 Ora (Bz) L’ABC della ricarica Come ricaricare, passo dopo passo, le armi corte In collaborazione con 001 indice.indd 1 25/03/13 17.00 180-185 libro ricarica - fusione - 6.indd 186 25/03/13 16.21 GECO è il marchio che rappresenta più di ogni altro una linea di munizioni moderna, adatta ad ogni esigenza di caccia e sport. Chi le prova se ne accorge subito: ogni cartuccia GECO porta sul campo più di 100 anni di esperienza nello sviluppo e nella produzione, con un rapporto qualità/prezzo assolutamente eccezionale. 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Proprietà letteraria e artistica riservata in base all’art. 171, comma 1, lettere a/a-bis, della legge 633/1941 (… è punito… chiunque, senza averne diritto, a qualsiasi scopo e in qualsiasi forma: a) riproduce, trascrive, recita in pubblico, diffonde, vende o mette in vendita o pone altrimenti in commercio un’opera altrui o ne rivela il contenuto prima che sia reso pubblico, o introduce e mette in circolazione nello Stato esemplari prodotti all’estero contrariamente alla legge italiana; a-bis) mette a disposizione del pubblico, immettendola in un sistema di reti telematiche, mediante connessioni di qualsiasi genere, un’opera dell’ingegno protetta, o parte di essa…). Editore, amministrazione, pubblicità C.A.F.F. s.r.l. via Sabatelli, 1 20154 Milano email: segreteria@caffeditrice.it tel. 0234537504 Grafico Jessica Licata Stampa Rotolito Lombarda s.p.a. via Sondrio 3 20096 Pioltello (Mi) 004 collophon.indd 4 25/03/13 16.48 Lock-N-Load® Ammo Plant™ Press Con la HORNADY Lock-N-Load® Ammo Plant™ Press ogni desiderio sarà soddisfatto! La Lock-N-Load® Ammo Plant™ Press è una progressiva completa di alimentatore palle, di alimentatore bossoli, 10 die bushing, tubi inneschi small e large, rotori pistol e rifle per dosatore, dosatore automatico e piccoli utensili di servizio. La Lock-N-Load® Ammo Plant™ Press va completata con uno shell plate ed una serie di dies in base al calibro che si intende ricaricare. La Ammo Plant permette una produzione oraria impressionante di cartucce garantendo sempre il massimo del controllo e della qualità. 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L’attrezzatura avanzata Spendere bene: attrezzatura utile, meno utile e… 88 Il tumbler Pulito è meglio 106 Il bossolo Sua eccellenza il bossolo 116 006-007 indice.indd 6 25/03/13 16.57 L’headspace Cos’è l’headspace? 126 I “calibratori totali” “Stirati” da capo a piedi 132 La polvere L’anima della cartuccia 136 144 La combustione Brucia, polvere, brucia 148 La palla Il piombo e il rame 152 166 La pressione Controllare la pressione 174 La fusione “fai da te” Fondersi in proprio i proiettili? 180 Ricarica… passo dopo passo Al banco di lavoro 186 Manuali di ricarica Un aiuto indispensabile 212 La polvere nera Un mondo a parte Gli inneschi Ogni munizione inizia… dall’innesco Calibri e cartucce .38 Special, la più vecchia .357 Magnum, la più performante 9x21 IMI, l’italiana .40 Smith & Wesson, giovane americana di successo .45 ACP, un secolo sulla cresta dell’onda 006-007 indice.indd 7 216 220 224 230 234 25/03/13 16.57 Un hobby affascinante A ttività nata quasi in sordina, la ricarica delle munizioni metalliche interessa al giorno d’oggi un numero elevatissimo ed in continua crescita di tiratori e appassionati; anche il mercato offre numerosi manuali per guidare il neofita nelle operazioni di ricarica, senza contare che la Grande Rete, ancora di più, è piena di consigli e dritte più o meno valide. Fino a qualche decina di anni fa non era così e chi ricaricava, almeno in Italia, era visto più o meno come un apprendista stregone e la penuria di materiali e documentazione adeguata rendeva l’attività se non proprio 8 libro ricarica -intro 2.indd 8 25/03/13 12.42 pericolosa almeno rischiosa e azzardata: chi scrive ha dovuto imparare da solo cosa si possa e cosa non si possa fare in questo campo ma, per fortuna, le uniche cose che hanno fatto le spese delle varie sperimentazioni adolescenziali sono state solo (numerose) armi. Oggi, come detto, le informazioni sulle dosi da utilizzare sono a disposizione di chiunque, basta aver voglia di trovarle, e le componenti adeguate sono facilmente reperibili, per cui l’unica cosa che può tornare utile a chi intenda dedicarsi a questo affascinante hobby partendo da zero è solo la conoscenza delle fondamentali operazioni e avvertenze, in modo da evitare il più possibile il fai da te avventato e, forse soprattutto, evitare acquisti di attrezzatura che non offra a chi è alle prime armi i vantaggi sperati. Le pagine che seguono sono indirizzate a chi desideri iniziare ad affrontare la ricarica in tutti i suoi punti di vista, da quello strettamente tecnico a quello legale: ci scusiamo in anticipo con i lettori più esperti se dovremo ripetere da capo idee e concetti, che sono alla base di questa divertente ed intrigante attività. Giuliano Cristofani JL Introduzione 9 libro ricarica -intro 2.indd 9 25/03/13 12.42 Ricaricare conviene? Ricaricare le proprie munizioni presenta davvero dei vantaggi tangibili o è solo un piacevole passatempo? Cerchiamo di rispondere P er quale motivo si desidera iniziare a ricaricare? Da veri appassionati di questo affascinante hobby di motivi ne vediamo più di uno. Il più banale, forse, è quello del risparmio, ma qui è Per molti calibri, qui il 40 S&W, la disponibilità di munizioni commerciali è molto vasta, ma se si desidera sparare molto senza spendere un patrimonio, la ricarica è d’obbligo 10 010-017 - motivazioni - 8 pagg.indd 10 25/03/13 12.17 Se poi si hanno armi in calibri “strani”, qui il defunto 9x18 Police, ricaricare è l’unico modo per continuare ad utilizzare la nostra pistola bene fare un paio di conti. Sicuramente una cartuccia ricaricata viene a costare molto meno di una originale, ma proprio questo risparmio porta a sparare sempre di più, con la conseguenza che alla fine il costo totale sostenuto per la nostra passione diventa sicuramente maggiore che se ci si fosse limitati alle cartucce commerciali. Non ci credete? Vediamo: una scatola di 9x21 economica viene intorno ai dieci euro e contiene cinquanta colpi, dal costo unitario di cinquanta centesimi (circa mille delle vecchie lire, precisazione utile per la grande massa dei tiratori con un certo numero di anni sulle spalle). Quanto viene costare una cartuccia equivalente ricaricata? Dato che “ricicleremo” il bosI perché della ricarica 11 010-017 - motivazioni - 8 pagg.indd 11 25/03/13 12.17 solo, si devono mettere in conto i costi della palla, dell’innesco e della polvere, mentre le varie lavorazioni, ovvero il tempo che dedicheremo al suo assemblaggio, non sono certo un costo, bensì, almeno per chi scrive, un divertimento. Allora, facendo anche qui delle semplificazioni, diciamo 7 centesimi per una palla ramata a spessore, 2 abbondanti per l’innesco e 4 scarsi per la polvere, anche mettendo in conto circa cinque grani di un propellente che superi i 100 euro al chilogrammo: abbiamo un costo unitario di 13 centesimi, poco più di un quarto di quello della cartuccia di fabbrica ed anche se dovessimo o desiderassimo acquistare bossoli nuovi (circa 11 centesimi l’uno) saremmo sempre in attivo. Ma ci accontenteremo di sparare cinquanta colpi? Sicuramente no: con la scusa che le cartucce ci costano poco e con quella che dobbiamo ammortizzare il costo dell’attrezzatura, ne spareremo tre, quattro e chissà quante volte di più, con un esborso totale 12 010-017 - motivazioni - 8 pagg.indd 12 25/03/13 12.17 non indifferente. Quindi dire in famiglia “devo attrezzarmi per ricaricare perché così spenderò di meno e risparmieremo” è solo una mezza verità e sarebbe più onesto dire “voglio ricaricare perché sparando tutti i colpi che desidero sparare avremmo delle spese maggiori se dovessi acquistarli”. Chi intende partecipare a gare di qualsiasi tipo ed ha quindi bisogno di discreti quantitativi di munizioni non può fare a meno di ricaricare Il ‘discorso’ qualità Dopo il vile denaro, un’altra motivazione è la realizzazione di cartucce ad hoc per la nostra arma è per la nostra attività. Sinceramente questa “scusa” è valida più che altro per il settore delle armi lunghe rigate, ma per le pistole, quelle che qui ci interessano, il mercato è pieno di munizioni di alta qualità che al più riusciremo ad eguagliare. E qui dovremmo, in effetti, fare una grossa parentesi, interessandoci dei motivi per cui si spara: per sport I perché della ricarica 13 010-017 - motivazioni - 8 pagg.indd 13 25/03/13 12.17 e puro divertimento o per allenarci a situazioni di pericolo, leggasi difesa personale? Nel primo caso, di gran lunga il più diffuso, non si debbono ricercare le massime prestazioni, sia dalle cartucce del commercio sia da quelle ricaricate. Se lo scopo è quello di bucare carte o lattine, o anche di gareggiare in qualche disciplina di Tiro Pratico, non servono cartucce dalle prestazioni eccezionali, ma basta che le performance velocitarie siano in grado di soddisfare le nostre esigenze, magari senza scendere ecCon la ricarica si può ridare voce a qualche vecchia pistola per la quale le munizioni siano di difficile reperibilità, ma certo non si possono fare miracoli: quasi impossibile ricaricare il vecchissimo 5,7 Velodog 14 010-017 - motivazioni - 8 pagg.indd 14 25/03/13 12.17 cessivamente. Per le discipline sportive dinamiche, ad esempio, sono fissati dei limiti minimi di potenza, i Power Factor, sotto i quali non si deve scendere: in effetti, fissano soglie molto basse e per gareggiare proficuamente ci si può tenere appena sopra questi valori che facilmente raggiungibili con poco impegno, ed anzi ogni prestazione superiore è da considerarsi nociva, andando a disturbare inutilmente, con rinculo e rumore, la concentrazione del tiratore. Idem se lo scopo è solo quello di passare del tempo al poligono in puro relax: che senso avrebbe cercare di spremere il massimo dalle nostre cartucce che saranno indirizzate a carte e lattine? Certo, se si desidera ottenere ottimi risultati sul bersaglio, dovremo allestire munizioni precise e costanti, ma questa è tutt’altra cosa che caricare munizioni super potenti: la massima precisione, in genere, non è associata alle alte velocità ed alle elevate pressioni. Se si ricarica per allenarsi a situazioni reali di pericolo si deve invece cercare di simulare il più fedelmente possibile le munizioni del commercio, o meglio quelle che si intende poi utilizzare nelle nostre armi, in modo da abituarsi sempre più al loro impiego: in questo caso lo scopo è quello di simulare rinculo, velocità e traiettoria delle cartucce cui affideremo la nostra incolumità. Se si ricarica per questo scopo, ricordiamoci però di provvedere via via ad allenarsi con le cartucce commerciali che utilizzeremo realmente nella nostra arma da difesa, in modo da affinare ancora di più il feeling con la nostra pistola e valutare appieno le prestazioni delle munizioni stesse. La comunità degli appassionati Ricordiamo che anche se nessuna legge impedisce di utilizzare munizioni ricaricate per difesa è buona norma evitare questo comportamento, dato che è sentire comune che nel malaugurato caso di impiego reale daremmo come minimo l’impressione di essere dei “Rambo assetati di sangue” a chi dovrà valutare il I perché della ricarica 15 010-017 - motivazioni - 8 pagg.indd 15 25/03/13 12.17 Molto più semplice far rivivere il 9 Steyr, il .3840 ed il .38 S&W 16 010-017 - motivazioni - 8 pagg.indd 16 25/03/13 12.17 nostro operato. In definitiva l’attività di ricarica, qualunque sia il motivo per cui la si pratica, deve produrre munizioni sicure e non eccessive: nel settore delle armi corte quello che serve sono cartucce equilibrate e dalle prestazioni in linea con quelle delle commerciali o addirittura inferiori. Anche in questo campo vale la regola che se si desidera più potenza o più velocità non si deve tirare il collo ad un calibro che non è nato per questi scopi: se desiderate una cartuccia “supermagnum” comprate un’arma camerata in un calibro “supermagnum” ma non cercate con la ricarica di ottenere prestazioni che potrebbero non essere compatibili con la pistola utilizzata. Questo non solo per la vostra incolumità personale, ma anche per un senso di rispetto verso tutta la comunità degli appassionati: come noto la ricarica è stata recentemente oggetto di occhiute attenzioni da parte del Ministero e di altre componenti antiarmi e non è proprio il caso di dare loro ulteriori spunti per continuare a porre vincoli e limitazioni a questa appassionante attività. JL I perché della ricarica 17 010-017 - motivazioni - 8 pagg.indd 17 25/03/13 12.18 Cartuccioni e cartuccini Con la ricarica si possono avere prestazioni superiori alle munizioni commerciali? E anche qualora fosse possibile, avrebbe senso? P rima di cercare di rispondere alla domanda cerchiamo di analizzare la situazione “munizioni per arma corta” nel nostro Paese. I calibri più diffusi si contano sulle dita di una mano: .38 Special, .357 Magnum, 9x21 IMI e .45 ACP. Ovviamente ne esistono altri, ma sono ben distanti 18 18 000-000-libro ricarica-prestazioni (10).indd 18 25/03/13 12.10 dalla diffusione dei “magnifici quattro”: ad esempio l’ottimo .40 S&W non ha avuto in Italia il successo che gli è invece arriso in USA e la sua diffusione è limitata al circuito dei tiratori “dinamici” sportivi che approfittano dell’alta capacità dei caricatori e del fatto che con questa munizione si hanno punteggi superiori ma, per l’impiego ludico e da difesa, non è oggi molto diffuso a causa del superiore rinculo e del maggior costo rispetto al nostrano 9x21 che, in effetti, è quello che fa la parte del leone. Il 9x21 è l’italico sostituto del proibitissimo 9x19, alias 9 Parabellum, ma se all’estero in quest’ultimo calibro esiste un numero esorbitante di caricamenti commerciali, in Italia dobbiamo accontentarci di proposte di fabbrica abbastanza simili tra loro. 19 Prestazioni 19 000-000-libro ricarica-prestazioni (10).indd 19 25/03/13 12.10 Premium e Utility Purtroppo, la limitazione legale all’impiego di proiettili hollow point ha fatto scomparire dagli scaffali tutte quelle ottime munizioni di fascia alta di provenienza statunitense nei calibri “universali” come .38/.357, .45 ACP e, appunto, .40 S&W, che all’estero beneficiano dei proiettili espansivi anch’essi illegali dalle nostre parti. Negli Usa, ad esempio, vediamo che le munizioni da pistola sono suddivise in due grandi famiglie: da una parte quelle che potremmo definire “Premium”, destinate ad un uso La scelta di munizioni commerciali è molto ampia e con la ricarica è difficile ottenere qualcosa di più di quanto offerto dai prodotti migliori, soprattutto come velocità 20 000-000-libro ricarica-prestazioni (10).indd 20 25/03/13 12.10 Il ricaricatore ha un scelta enorme per quanto riguarda le palle da utilizzare reale e dotate di tutte quelle caratteristiche che possono tornare utili in situazioni di vita o di morte, come proiettili espansivi sempre più sofisticati, bossoli nichelati per favorire lo scorrimento in camera di scoppio ed evitarne l’ossidazione, innesco e bocca impermeabilizzati, propellenti contenenti additivi anti vampa per l’impiego in condizioni di scarsa illuminazione. L’altra famiglia è quella delle cartucce “Utility”, che noi potremmo definire da allenamento, che molte volte danno le stesse identiche prestazioni velocitarie delle loro controparti Premium ma che in ogni caso sono più economiche, utilizzando banali palle blindate o solid, bossoli in ottone ed essendo prive di impermeabilizzazione. Bene, anzi male. Sul mercato italiano troviamo solo la categoria delle munizioni Utility e, d’altra parte, è proprio quello che chiede il mercato: munizioni economiche da utilizzare in genere contro carte e ferri. Ne vale la pena? Chi invece, per lavoro o necessità, deve affidarvi la propria pelle deve accontentarsi, al più impermeabilizzando personalmente la sede dell’innesco e la giunzione bossolo palla, e controllando periodicamente Prestazioni 21 000-000-libro ricarica-prestazioni (10).indd 21 25/03/13 12.11 che l’ottone del bossolo non si sia ossidato. Per il nostrano 9x21 tutti i produttori adottano poi un approccio prudente, caricandolo a livelli inferiori a quelli di progetto, con velocità che risultano più basse di almeno un centinaio di piedi al secondo di quello che sarebbe possibile ottenere in tutta sicurezza e questa pratica “risparmiosa” è spesso utilizzata anche in molte proposte degli altri calibri che, essendo diffusi anche al di fuori dell’Italia, potremmo definire “universali”. In questa situazione è evidente che sarebbe possibile ricaricare a livelli superiori pur non andando oltre i limiti di progetto, ma la domanda è: ne vale davvero la pena? Qualche esempio Premettiamo che la risposta è un convinto “No”, anche se poi siamo i primi a cercare di spremere tutto il possibile dalle nostre ricariche: abbiamo già detto sopra che il ricaricatore deve cercare di duplicare Imparare a gestire una leggera “snub nose” non è facile, ma ricaricando a livelli inferiori a quelli di fabbrica è possibile imparare a convivere con il secco rinculo di queste piccole armi da difesa personale 22 000-000-libro ricarica-prestazioni (10).indd 22 25/03/13 12.11