Lo Shoujonk Team e lo Shoujonk Magazine cerca staff

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Lo Shoujonk Team e lo Shoujonk Magazine cerca staff
Buon salve gentaglia pazza ù.ù iniziamo la giornata ( ma che cosa,
iniziare la giornata se sono le 12:00) col chiedervi che fate di
bello durante il vostro tempo libero ù.ù? Si mi interesso molto…
Cooooooooooooomunque come sempre approfittiamo della prima
pagina della S.M per dirvi che abbiamo bisogno di staff quindi
l’unica cosa che chiediamo è gente seriaaaaaa, ma pazza
abbastanza ;) per il resto c’è MasterCard. Finito con il
testamento dove diciamo che vogliamo staff/ gentaglia pazza che
ci aiuti con la rivista, ricordiamo che anche il forum cerca staff
quindi unitevi e buona lettura.
Lo Shoujonk Team e lo Shoujonk
Magazine cerca staff
In poche parole cerchiamo staff hahaha (ok vi ho rotto
abbastanza posso ritenermi soddisfatta) buona lettura^^.
Click
1
Indice:
Pag. 3-11: Il Manga Soko:
Terror;
Money Ace X;
[Zion];
Pag. 12-19: Il Kokoro ni Nihon:
si parte verso una nuova meta
Pag. 20-21: News:
Lampo di luce, opera degli UFO?
Pag. 22-26: Densetsu:
Yuki Onna
Pag.27-34: Cultura e tradizione:
Lo shodo
Pag. 35-38:Sport:
Il Karate
Pag. 39-46:Musica:
Uverworld
Pag. 47-49: Cinema:
Chow You-Fat
Pag. 51-57: Anime:
Dragonball
Pag. 58-61: Uscite manga
Pag. 62-64: Giochi
Pag. 65-Special
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(Il Manga Sōko)
Nei manga conclusi vi presentiamo:
Eternal Moment
di XIA Da…
Bokutachi no Tabi
di Mayu Sakai
Terror
di Jin Kyoung
I manga attivi che vi presentiamo sono:
Oni ni Itaru Doro
Money Ace X
di HUH Gook Hwa & BAK Kyung LanI
di Hasumi Natsume
manga sospesi che vi presentiamo sono:
[zion]
di KAYASE Shiki
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Eternal Moment
Lista di Annie: "tiara con rose.. comprare il pizzo e le
chiusure.. spilla... rompere con Lin Xian."
Lin, il fidanzato regista, è un po' troppo impegnato per
rendersi conto dei sentimenti di Annie.
Se vogliono continuare il rapporto, si incontreranno, ma poi..?
Non potevamo non scegiere quest’one-shot sapendo che San
Valentino è a due passi ù.ù (probabilmente quando leggerete
sarà passato da un po’ .-.). Eternal Moment (将 爱情 进行 到
底) è un Manhua, ha diversi autori: Anthology, JIANG Xiao Chen, XIA Da, YAO Fei La,
YU Yan Shu, ZHU Le Tao, questo è un one-shot di 20 pagine è di genere Josei,
romantico, slice of life. Il manhua è molto bello, Annie è stufa del rapporto che ha con
il fidanzato e vuole rompere con lui, questo fa riflettere molto su come affrontare i
vari momenti della vita di coppia e non darsi mai per vinti.
YAO Fei La
Uno dei mangaka di Eternal Moment è YAO Fei La (姚 非
拉) nato il 14 Maggio 1974 a Wuhan Guangdong (Cina
meridionale, nella provincia di Guangdong, Distretto di Mei).
È stato un brillante studente del Dipartimento di
Informatica dell'Università di Tecnologia della Cina, è il
leader in Cina dei creatori di manga di nuova generazione.
Dal 1995 ha iniziato a pubblicare in serie IL SOGNO
Manga Magazine a Pechino e Sei anni, la serie manga più
lungo che non è mai stato ancora pubblicato in Cina. Nel
2004, ha pubblicato 80°C, sarà il primo manga cinese i cui
diritti saranno venduti per la pubblicazione all'estero.
Queste opere sono state presentate in occasione delle riunioni al vertice espositivo in
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Asia e manga Mondo nel 2001. Yao Fei è stato invitato personalmente a parlare al
Simposio asiatica sul manga. Le sue opere sono circolate in tutta
l'Asia per due anni con lo spettacolo. Ha lasciato il suo segno nella
storia del manga asiatico e nel corso degli ultimi dieci anni tra i primi
dieci autori Cavi Remarq un manga di nuova generazione della Cina.
IL SOGNO 80°C, le opere di Yao Fei che hanno sogni di gioventù
contemporanea hanno ricevuto l’aplauso e l'apprezzamento di un
vasto pubblico di appassionati di manga.
Bokutachi no Tabi
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Kana ama disegnare più di ogni altra cosa.
Ogni giorno quando rientra a casa trova sua
madre e suo fratello che litigano. Solo con
il suo prezioso libro di arte riesce a
trovare un pò di pace, tuttavia un giorno
sua madre lo butta. Kana,infuriata,lascia la
sua casa e inizia a vagare per la strada...
Bokutachi no Tabi (ボクたちの旅) di Mayu
Sakai è un manga composto da un unico
volume, è di genere sentimentale, slice of
life, shoujo e drama. Bellissima storia, la protagonista cerca di
esprimere se stessa tramite il disegno, insegna il rispetto che si deve avere
nell'ambito famigliare e anche la voglia di proporsi e di esprimere se stessi nel modo
che meglio ci riesce, è un manga consigliato per le persone che vivono in un mondo
parallelo a quello reale kana a trovato la sua strada.Chissà se
ce la farete anche voi ;) ?
Mayu Sakai
Mayu Sakai (酒井 まゆ) nata il 7 gennaio 1982 a Fussa, Tokyo.
Si è laureata alla scuola di Tokyo e ha iniziato il suo lavoro
come mangaka. Il suo lavoro d'esordio, Primal Arancione le è
valso un premio nell'ottobre del 2000, quando aveva solo 18
anni, per una pubblicazione originale che ha contribuito a
guadagnare la sua popolarità. Non molto tempo dopo, è stata
assunta per i manga rubrica mensile di Shueisha, Ribon, anche
se lei ha lavorato come assistente lì. Quando le prime due serializzazione effettive di
Mayu sono state fatte non era così popolare, fino a quando Nagatacho
Strawberry è diventato noto. Durante il suo lavoro sulla sindrome di
Peter Pan si diceva che lei aveva lasciato Ribon da quando la serie è
stata all'altezza delle aspettative e si è conclusa bruscamente , ma
fortunatamente per i fan, all'inizio del 2006 Rockin 'Paradiso è stato
rilasciato. Sakai ha precedentemente lavorato come assistente per
Miho Obana .
nel 2001 pubblica Bokutachi no Tabi e nel 2002 Nove Puzzle
composto da due volumi, nel 2003 si ha la pubblicazione di
Nagatachou Strawberry di 5 volumi, con questo diventa famosa, subito dopo nel 2005
esce Peter Pan Shoukougun di 2 volumi e nel 2006 Cielo Rockin ' di 8.
Nel 2008 si ha la pubblicazione di Momo ( edito anche in italia), nel 2011 escono Cieco
x Doll,
Clematica Kutsuten, Zucchero Soldier e Wakusei Miele infine nel 2012 esceTorikago
Kyoushitsu. Abbiamo trovato anche un altro manga chiamato Buon Bad End, ma non si
hanno informazioni sull a data di pubblicazione.
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Terror
Ogni giorno, immancabilmente, allo scoccare della mezzanotte,
lei arriva...
Terror è un Manhua di Jin Kyoung, è un one-shot di genere
horror, shoujo, commedia.
No siamo seri xD credevo che fosse una storia diversa mi
aspettavo zombie o cose del genere non una ragazza che si
becca una padellata in testa hahaha, la la storia del manga a
dispetto della trama è meno entusiasmante e misterioso di
quello che appare, priva di qualunque interesse, è indicato per una lettura molto
leggera e rapida
JIN Kyoung
JIN Kyoung non è altro che un come composto da
due persone differenti.
Jun En Kyung nato il 7 marzo del 1978, del segno
dei pesci mentre Jung Jin En è nato il 6
settembre del 1980 del segno della vergine, di loro
non sappiamo molto, solo che nel 2005 esce Hair-
I Manhua
Manhua (漫画, 漫畫 Mànhuà) è il
termine cinese utilizzato per
indicare i fumetti pubblicati in
Cina e Taiwan.
Attualmente, la maggior parte dei
manhua cinesi è pubblicata
Tail Fish and Mackerel, e nel 2006 Phalene. Di due
soprattutto ad Hong Kong ed in
manga Terror e The Beautiful Curse
Taiwan, piuttosto che nella Cina
non si sa in che anno sono stati
pubblicati.
continentale.
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Oni ni Itaru Doro
I sentimenti negativi delle persone formano
delle macchie nei loro cuori e poco dopo esse
diventano dei demoni. Fujimori ama essere
lodato dagli altri e fa di tutto per diventare uno
studente modello. Quando appare il sospettoso
trasferimento dello studente Shinomiya Kuroto
e Fujimori viene coinvolto in una battaglia di cui
nessuno deve esserne a conoscenza!
Oni ni Itaru Doro (鬼に至る泥) è un manga diHasumi Natsume, è composto da 2 volumi
ed è di genere psicologico, azione, scolastico, sovrannaturae e shounen.
I sentimenti negativi trasformano le persone, anche l’ostentare l’approvazione e la
gloria negli altri è un segno di debolezza che può portare alla creazione di sentimenti
negativi. La storia è abbastanza bella e ben definita anche se può sembrare un po
pesante per certi tipi di persone.
Hasumi Natsume
Hasumi Natsume è una mangaka di origini giapponese. Trovare
informazioni su di lei è molto difficile sappiamo che è nata il 28 agosto
ma non abbiamo nessuna foto in cui viene ritratta quindi non possiamo
motrarvi nulla a riguardo. La mangaka è nota per aver pubblicato nel
2007 Uwasaya un manga di due volumi, nel 2008 Oni ni Itaru Doro (di cui
vi abbiamo parlato) nel 2011 Bloody Junkie e Are You Alice?
Anthology nel 2013.
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M.A.X.
Una scuola dove gli studenti guadagnano da soli. Da modelli a
geni del computer, ognuno si arricchisce in proprio. Namu va
in una scuola dove tutta l'élite è idolatrata dalla gente
normale. Non è quindi facile riuscire ad arrivare in tempo a
scuola, Namu all'improvviso è però aiutata da un nuovo
studente appena trasferito. Perché viene catalogato come
d'élite quasi subito?
Money Ace X (多金轉校生) scritto da HUH Gook Hwa & BAK
Kyung Lan, è composto da 4 volumi di genere sentimentale,
scolastico, shoujo e commedia. Il manga è di origini coreane e si legge da sinistra a
destra.
Questo manga rappresenta in pieno come la società moderna cataloghi quasi come si fa
con le figurine le persone, mostra anche che le persone che hanno un cervello e che lo
sfruttano bene senza farsi trascinare dalle mode e dagli eventi possano essere
considerati individui speciali che tutti seguono ma che in realtà sono semplicemente se
stessi.
Consigliamo questo tipo di manga per far capire una volta per tutte che chi è se stesso
sempre è molto migliore di quelli che seguono gli altri solo per moda!!
BAK Kyung Lan e HUH Gook Hwa
M.A.X è un manga creato da BAK Kyung Lan nato il 27 marzo e HUH Gook HWA, i due
mangaka sono di origini coreane, hanno avuto una piccola notorietà dopo aver
pubblicato nel 2009 M.A.X.
Purtroppo non abbiamo altre informazioni.
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Zion
I giudici sono i messaggeri del governo centrale, inviati per punire
le città criminali. Hanno la capacità di controllare i "semi"
programmati, provocando una crescita esplosiva. Dopo una certa
malattia che si manifesta tra i "Figli di Babele", i giudici hanno un
dato potere , ricevuto attraverso la ricerca di Central, Central
vuole i dati di un giudice naturale, un tale Sion. Tuttavia, Central è
anche interessato alla leggenda della "città celeste", che prende il
nome da Sion, qual è il vero scopo?
Zion è un manga scritto da KAYASE Shiki è composto da 3 volumi
è di originedrammatico, josei, mistero, sci-fi, suprannaturale
La trama di questo manga è davvero fantastica ricca di colpi di
scena e di misteri quasi mistici (cita i figli di Babele che in alcune religione il nome
Babele ha un significato particolare). Consigliamo questo manga ad un pubblico che ha
voglia di viaggiare davvero con la mente e imbattersi nei numerosi misteri presenti nel
manga.
Piccola parentesi il manga è stato fermato perché manca lo staff che lo segue quindi
chi a tempo perché non si propone per continuare questo manga così interessante?
Scrivete numerosi alla redazione della Shoujonk Magazine. E porponetevii che
aspettate?!!
Kayase Shiki
Kayase Shiki (榧世シキ) è una mangaka di origini giapponese, quando i
nostri agenti sono andati ad intervistarla non ha voluto dirci molto se non
che compie gli anni il 6 novembre, e che gli piacciono i pupazzi di neve
tanto che quando le abbiamo chiesto se potevamo mettere una sua foto
nella rivista lei ci ha detto di mettere questa
Comunque noi non ci siamo scoraggiati e abbiamo cercato altre info sulle sue
pubblicazioni: nel 2006 Zion, nel 2008 Nejimaki no Niwa, nel 2010: Sen no Tsuki, nel 2011
Omumedai e dal 2007 al 2010 a partecipato nella creazione di Arcana.
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(Kokoro ni Nihon)
Bene genete riiiiiiiiiiiiiiiiiiiicapitoliamo cos’è sucesso… in realtà niente solo che il viaggio
ad Okinawa si è concluso ç.ç quiiiiiiindi siamo tornati a casa si, casa dolce
casa…(abbiamo dovuto raccogliere tutte le info e scrivere tutto quello che avevamo
fatto per farlo leggere a voi, se no come potevate viaggiare con noi e sapere quanto
siamo pazzi TZ)
Dopo un po’ però ci è mancata l’eccitazione, l’esperienza di un viaggio perciò abbiamo
preso e siamo ripartiti dove?? Siamo andati a Tokyo (si siamo voluti andare in una
metropoli *_* chissà come è figo e quanto sarà grande la città e sopratutto chissà
quanto sono avanti sia culturalmente che tecnologicamente rispetto a noi XD).
Ovviamente come sempre il viaggio è duro, fare i biglietti, stare attenti di non perdere
nulla, l’aeroporto strapieno di gente, aspettare il proprio turno in una fila lunghissima,
cercare di mettere in valigia quel poco che ti serve sopratutto far entrare macchine
fotografiche carica batterie e organizzare in maniera maniacale i vestiti in modo che
non occupino molto spazio, fare attenzione a non superare il peso richiesto è davvero
uno stress, ma lo stress poi viene ripagato, prima dal volo, ti siedi in quelle poltroncine
che hanno ospitato sopra di loro migliaia di culi haahaha quindi hanno avuto giorni
migliori XD (eeee si noi siamo attenti anche a questi particolari hahahaha ù.ù), poi
arriva il momento della partenza (l'agitazione e l'emozione sale anche un certo senso di
paura ù.ù hahahaha), i motori sono riscaldati, le hostes hanno finito di parlare (mamma
mia quanto parlano dopo due secondi il mio cervello era andato in standby sentivo solo
bla bla bla e vedevo la bocche delle hostess muoversi XD) dopo aver controllato che
tutti avessero le cinture allaciate, cellulari spenti pc spento, tutto spento (per fortuna
che avevamo i nostri blocchetti per annotarci il tutto ù.ù), in sottofondo i motori
dell’aereo sopra le chiacchere dei passegeri, incominciamo a muoverci e poi ti ritrovi
tra le nuvole e mentre si sale ancora, le orecchie si tappano, e a causa di ciò non ti
accorgi che l’aereo ha smesso di salire e si è posizionato per volare tranquillamente.
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Quindi dopo esserci accorti che il volo procede normalmente ti rilassi con cuffie nelle
orecchie musica a tutto volume e non so ti addormenti, mangi,leggi, guardi fuori e entri
nel tuo mondo personale e ti immergi nei tuoi pensieri (io personalmente ne approfitto
per annotarmi il tutto se no con la collega smemorina che mi ritrovo ciaoooo)( heiiii non
è giusto allora io che devo dire che ti devo tenere d’occhio se no ti perdi ò.ò), il
secondo punto in cui vieni ripagato dallo stress del viaggio è il viaggio stesso arrivi e
non vedi l’ora di osservare ed esplorare tutte le meraviglie di quel nuovo posto, dove
ancora non credi che ci sei realmente...eeeeeeeeeeh sopratutto sapere che sei partito
in un mese dove c'è la seria possibilità di incontrare un tifoneeeeeeeeee, non so voi, ma
io sono tutto un fuocooooooooooooooo!! mhahahahhahaha XD (c’era la mia collega che
non sapeva se compatirmi perchè volevo imbattermi in un tifone o avere paura
hahahahhaa TZ che si vuole fare, viaggiare con il team della SM è sempre uno spasso
hahahahaaha XD (in realtà anch’ io volevo vedere un tiffone *-* che ci vuoi fare sono
pazza pure io ma comunque ti compativo lo stesso ù.ù).
Dopo questo breve dialogo ù.ù andiamo a vedere il resto del viaggio, allora prima di
tutto si parte dicendo, che il viaggio a Tokyio è costato all’agenzia della S.M un occhio
della testa infatti abbiamo speso intorno ai 1.694 € solo per
due persone ( mannaggia ma quanto costa sigh…ma noi
partiamo lo stesso ù.ù), coooooooomunque partiamo da Milano
alle 8.35 ( aiuto è stato un dramma) durante il volo abbiamo
fatto di tutto :D dopo un breve pisolino e poi una ricca
colazione ci siamo divertiti, noi avere fatto amicizia con
passeggeri (yaaaaaaaa voooool), rotto un
cellulare ahahaha e poi abbiamo fatto
molto altro tipo questo (questa immagine è
troppo mmmm no non oscena ma idiota
hahahahahaha ù.ù) dai scherzavamo xD, verso le
12:25 abbiamo fatto scalo ad Istanbul Atatürk
International Havalimani qui ci siamo fermati un bel po’ si anche a
dormire all’aeroporto haha (la ragazzota ha dormita beatamente lo
stesso xD…per forza a dormito bene cera il cane da
guardia che la sorvegliava tz ù.ù) va bhè siamo partiti da
li alle 00:50 e siamo arrivati a Haneda Airport (Tokyo,
Giappone) verso le 19:30. Stanchi morti abbiamo dovuto
chiamare un taxi per portarci in albergo ( in taxi ho
dovuto fare un massaggio muscolistico (shhhhh lo so che
non esiste il termine ù.ù) alle gambe che non ce la
facevano più XD). Dopo essere arrivati esausti e provati dal volo davanti all'albergo
(che lasciatemelo dire era bruttino ù.ù) abbiamo deciso di entrare subito per lasciare i
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bagagli e sopratutto per prendere la stanza, all’interno era molto bello, confortante
( adesso ho capito perche abbiamo pagato un po’ ç.ç ) una volta che abbiamo sistemato
le cose, volevamo farvi una foto dell'albergo visto dall’esterno, ma ormai era buio e
non si vedeva nulla così dopo aver messo qalcosa sotto i denti siamo andati in camera a
riposarci. L’albergo possedeva internet che oltre a poter essere utilizzato
gratuitamente nella hall si poteva collegare tramite LAN cablata a internet ad alta
velocità nelle cammere. L’albergo, è situato in una zona con un buon accesso, per
arrivare ad Asakusa ci si mette meno di 20 minuti a piedi, inoltre in 10 minuti sempre a
piedi si arriva alla stazione JR Ueno sulla linea Yamanote e un minuto dalla stazione
della metropolitana di Tokyo Inaricho Ginza Line(mazza immaginatevi tutte le volte
farsela a piedi XD si pirgrizia è il mio secondo nome ù.ù). La mattina, dopo esserci
preparati e aver fatto colazione, (nel fratempo hanno pulito la stanza evvai non
abbiamo dovuto farlo noi), abbiamo fatto un giro per l’albergo, anche se da fuori
diciamo non era magnifico (diciamo che da una scala fino a 5 dove uno è bello quanto un
rudere e 5 il grattacielo di Dubai era 2 ahahhaha ù.ù), l’interno era accogliente,
ovviamente non era un’albergo a cinque stelle (se no sai i costi astronomici *_*), ma
dava la sensazione di essere a casa, ti faceva sentire a proprio
agio, in comodità e tranquillità. Vicino all’entrata si aveva una
bacheca dove erano appese molte mappe per noi turisti dove
indicavano i vari luoghi da visitare (dovevate vedere la mia
collega stava sbavando voleva andare in ogni dove e io ero li
che dicevo ç-ç perchèèèèè perchèèèè mi toccherà seguirla in
ogni dove (almeno non mi perdo ù.ù) hahahahaha) e poi vi era
anche un telefono (che ci sarebbe servito a poco visto che i
numeri erano giapponesi e non sapevamo chi cappero chiamare
maaaa non si sa mai nella vita xD). Subito dopo trovavi il
bancone della holl, era una stanza molto spaziosa ^^, poi
abbiamo visitato la cuccina (che era sinceramente ci importava
più della fuzionalità anche se era piccola aveva tutto ù.ù), non c’era
molto spazio per muoverci, dato che non c’eravamo solo noi
bisognava fare a turno per prepararci qualcosa (si esatto l’hotel
offriva l’oportunità di preparare i
pasti per conto proprio), la cucina
era collegata ad una stanzina dove
c’era la lavtrice quindi se si voleva
si potevano lavare i vestiti (ovvia
mente dovevi aver e le monete e aggiungerei
anche la voglia XD), poi va bhè c’erano i tavoli per
mangia re, la zona per rilassarti, la zona dei
computer e poi mooolte stanze. Appena saliti
come quando siamo arrivati nei letti c’era mmmoh
come deffinirlo un accapatoio?? O kimoni? (ed ecco una faccina
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rappresentativa del nostro stupore O_O’ mmmmmmh @. @ che
cosa essere kveste kosse mmmmmm ù.ù ahahahhaha frega niente io
dormire ahahahahhahah ù.ù), va bhè erano ripiegati nei letti rifatti
alla perfezione xD che dolci che sono state le signore, il personale
dell’albergo era molto simpatico. Dopo aver fatta un giretto come
sempre ci siamo immersi nell’aventura e abbiamo messo i piedi fuori dalla struttura ( ** verso l’avventura e oltre Buzz Lightyear alla riscossa…….già ora capite i lamenti di
prima -.- ahhaahhaha XD) e infatti ecco l’albergo visto
dall’esterno ( si quel rosso proprio non è un gran chè),
abbiamo iniziato a camminare, ci ritroviamo subito a dover
girare a destra ( veramente potevamo girare anche a
sinistra :D…..emmm non confondiamo i lettori già mi hai
fatto venire male alla capa con gira
qui girà la gira de drio hahahahah ù.ù),
comunque per un buonsimo tratto di
caminata ( vai che si dimagrisceeee
xD…….mmmm tu siiii tuuuuuu ç_ç
perché mi fai questo ahahahahhaha
XD), ci siamo accorti che c’erano
parecchie biciclette da nolegio e poi
pultroppo il cielo ha iniziato a riempirsi di nuvoloni, che
annunciavano pioggia ( e noi eravamo senza ombrello che
geni ahahah ) poi ecco la prima scoperta interessante, un
Torii, così abbiamo deciso di seguire il misterioso sentiero
( non è vero era una strada normale ahhaha xD) subito aver
girato nel primo toori di fronte a noi, poco lontano si ha un
secondo torii in pietra, da qui aumenta la curiosità e infatti
essa ci ha portato al Santuario Shitaya.
Si dice che il tempio sia stato costruito in due anni,risalente
alla dinsastia ueno (730), chiamato: Shinobu ~ ke Oka. Dopo
di che, la costruzione passa da Ueno Yamashita (1627) a
Inaricho Kotokuji sino al 1680.
Nel 1928, inoltre la sala principale della società Yokoyama Taikan è stata spostato
nella posizione attuale con l’appellativo di "dragon" il grande. Il tempio fu dedicato alla
dea del sole (la bellissima Amaterasu) e fu sancito da (Mikoto Takeru Yamatotakeru o
Yamatokeninochi sopranominato Dio degli Otoshi, Figlio del Dio conosciuto come il
divoratore di grandi anni Ototomoto 戋雄). Il posto è anche chiamato Inaricho perché
prende il nome di due diverse città della zona. Grazie a questo aneddoto, il Santuario
Shitaya, era stato indicato come il " primo, positivo, luogo dell'azienda Shitaya Inari"
dei vecchi tempi.
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Esiste un monumento fatto in pietra chiamato "terra
originale di vaudeville " all'ingresso accanto al recinto. Viene
indicato come "(aka: altare di strada) Asakusa come" la
strada della Shitaya santuario prima, ma è stato chiamato
Scintera via della città in epoca Edo. Dopo il grande incendio
di Akira-reki, viene incluso il tempio di Honganji Higashi,
tempio perché molti sono stati spostati in questa zona.
Il primo torii è stato costruito intorno al 1933, stato
dedicato a Kokusai norito. ( da
mettere su ) Davanti a noi si ha un
altro torii questo in legno appare più
maestoso perché superato si entra nella
vera e propria zona sacra infatti la
prima struttura è quella del Santuario di
Kashikoki Shitaya, si poteva anche
entrare, e come tutti i luoghi di culto
c’era un enorme silenzio, ma a
diffesenza delle nostre chiese illuminate
da vetrate di vetro colorato, dipinti con
colori vivaci, quando siamo entrati il tempio
era buio e l’unico dipinto che si poteva
intravedere era il dipinto Haiden "Dragon"
di Yokoyama Taikan. Al fianco delle
gradinate del santuario si ha il Monumento
di vaudeville, oltre a questa
struttura abbiamo visto la tipica
struttura per purificarsi prima di entrare
nel santuario chiamata Chozu-sha posta a
sinistra dell’entrata, inoltre ci ha
incuriosito vedere una serie di mini torii
che portavano ad un altro santuario il
RyuSakae Inari Inc. La zona sacra era
recintata da uno steccato bianco nei tempi antichi ora recintato da un
piccolo muretto, faccendo il giro abbaimo visto che ogni entrata per la zona sacra
aveva un torii in pietra erano in tutto 3 il primo da dove siamo
entrati ti portava subito diffronte il santuario di Kashikoku, il
secondo era posto a destra quindi se si entrava da lì si aveva
difronte lo Chozu-sha e l’ultimo era dietro il santuario di kashikoki e
portava al piccolo santuario quello di RyuSakae. Dopo aver visitato il
santuario continuiamo la nostra piccola passegiata ( bhè piccola non
direi xD) non so perché ma alla sottoscritta piacciono le viuzze
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minuscole quindi dopo essere usciti dal santuario si gira a
destra e si punta dritti, arriviamo a centro e chi sa perché
adocchio una viuzza dall’altra parte della strada (chissà come
mai xD) abbiamo girato per le vie un bel po’ poi abbiamo
trovato una struttura gigante che ci ha incuriosito, vedevamo
solo una parte della struttura, il tetto era immenso, al di là del
muro c’era una struttura grandissima, avevamo camminato un
bel po’, dopo aver guardatto l’ora (erano le 12.09) abbiamo
cercato l’entrata e nel farlo dubitavamo fosse ancora
aperta, infatti arrivati trovammo chiuso ç.ç ma noi non ci
siamo arresi e così siamo andati a
mangiare e dopo aver sgranochiato
alla MC ( si avevamo voglia di un bel
paninozzo della MC Donald’s ù.ù)
siamo ritornati alla struttura misteriosa, ci siamo diretti lì con
molta calma ( ci siamo fatti qualche giretto qua e là cercando
di stare il più vicino possibile alla struttura per nn perderla,
alla fine c’erano solo case e palazzi). Arrivati lì erano circa le 15:10 e con grande
fortuna trovammo la struttura aperta e anche il tempo ci volle fare un regalo
tornando il sole xD.
Scoprimmo poi che la struttura misteriosa era il l Mountain
Anritsu Choenj è la base del Goshi Sakaetera, è stato creato
fra "i santi alberi del sole" nel 1594. Fondato nel periodo
Edo da Tokugawa Leyasu conosciuto come il signore degli
otto paesi del Kanto. Il
Choenji è indicato come
MyoSakaetera fondata nel 1594 a (1595), ed è stata
ribattezzata la Choenji il 11 giugno 1621. L’entrata era
bellissima anche se era una struttura normale come gli
altri templi, è sembrata bellissima in mezzo a tutte
quelle case e quei palazzi moderni l’entrata spiccava ci
attirava come non mai, come se chiedesse di andare a visitare ciò che era al suo
interno. Sorpassata l’entrata si aveva una piccola stradina che portava dritta al tempio
a destra si aveva una piccola struttura per riparare il KiyoshiKo Bodhisattva Guanyin e
l'educazione dei figli queste furono create da Nichiren, esso è stato esiliato a Izu
Hiroshi nei primi anni del 1261, nelle statue che già aveva
creato con la scultura di carpe il maestro Bomun Zen ci sono:
gli alberi, la gabbia e santo sacerdote di Totera oltre a
queste si ha l'immagine di Tirthankar dove vi è sepolto
Soshi-do nella statua è scolpito una cifra Nichiren. Secondo
"Toto Honka dojo simbolo".
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A fianco delle statue si aveva la
pietra Odoritsuka e dietro di essa
il così detto “pozzo del salice”.
Subito la guida ci fece avvicinare al
tempio, solo la facciata esterna era
bellissima e gigantesca, il tetto con
le sue decorazioni e la sua forma
ricurva, il legno della struttura ci
portavano indietro nel tempo inoltre il tempio aveva una scritta nella figura di legno dei
"cinque minuti eloquenti" viene chiamata la fortuna di Bodhisattva Nichiren, questa era
la sala principale del tempio detta anche Soshi-do, oltre a
questa visitammo anche la Sala di ricevimento di castagno e il
cimitero. Dentro il tempio i secondi, i
minuti le ore insomma il tempo sembrava
fermarsi, il giardino bellissimo ci ha
fatto comprendere che le strutture
sono importanti per il bene culturale,
moltro più importante è l’ambiente che circonda una zona sacra è
sempre ben curato, impeccabile eravamo in un sogno stuppendo ^^.
Ora mai eravamo arrivati alla fine della visita guidata, la guida che povera si era
sgolata per molte ore a spiegarci il tutto era al quanto esausta e ci gurdava con gli
occhioni come se volesse dirci vi prego andate a casaaa ç_ç noi eravamo felici per aver
visto tante cose belle e avevamo anche raccolto un sacco di informazioni interessanti
che hanno arrichito sia il nostro bagaglio culturale sia la nostra meravigliosa rivista.
Confesso che nonostante fossimo un po stanchi ce ne siamo andati a malincuore, ma
sapevamo che eravamo solo all’inizio del nostro viaggio a Tokyo e che quindi ci
aspettavano ancora tante tantissime novità e curiosità. Usciti avevamo fame ed
eravamo ancora tutti eccitati quindi grazie al grande senso dell’orientamento della mia
collega e al mio super olfatto che si era attivato per la fame siamo arrivati davanti ad
un ristorante, le nostre pance hanno cominciato a gorgogliare e quindi siamo andati a
rimpinzarci la pancia, però si come noi siamo degli stacanovisti abbiamo sfruttato
questa occasione per raccogliere delle informazioni sui posti più storici e culturalmente
importanti da visitare.
Esatto quindi abbiamo stressato di domande i gestori del ristorante e i camerieri XD,
finito mangiare (tutto ovviamente buonissimo) ne abbiamo approfittato per farci un
giretto (ovviamente mi sono affidato alla mia bussola umana ù.ù cioè em alla mia
collega) e poi siamo ritornati in albergo a riposare.
Bene il primo giorno è passato chissà che cosa ci aspetterà il secondo giorno a Tokyo,
chissà quali avventure, quante informazioni e quanti chilometri ci sarebbero aspettati
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XD noi non vediamo l’ora di intrependere questa mitica avventura le scarpe sono pronte,
la macchina fotografica e la video camera sono cariche e vogliose di immortalare quello
che vediamo, i nostri bloc notes erano pronti per essere scritti e i nostri spiriti
avventurieri erano più infiammati ed eccitati che mai e voi? Siete pronitiiiii siiiii
andiamo tutti alla scoperta di Tokyo!! Maaa una piccola cosa…ù.ù tutto questo lo
potrete sapere solo nel prossimo capitolo della rivista quindi sapete già che cosa sto
per dirvi, se volete sapere dovete leggereeee XD.
Ovviamente da due geni
come noi non bisognava
aspettarsi di meno ù.ù
Ehi socia hai visto? Gli
abbiamo fregati anche
questa volta!!!
Mhahahaha *meeen*
ALLA PROSSIMA CIAUUUUS!!
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News…
Bene è giunta l’ora delle news che arrivano fresche fresche dal Giappone, bene avete
presente quando una persona si traveste che ne so in toppolino e si mette quei costumi
giganteschi, ecco, una notiziona tratterà di come gli organi formativi nipponici formano
le persone per fare i pupazzi viventi, e altre due trattano… eh eh lo volete sapere? Ok
parlano di alieni (argomeno molto interessante) che aspettate correte a letteggere!!
xD
La scuola che ti insegna a essere un pupazzo perfetto
In Giappone esiste una scuola nella quale viene
insegnato ad essere dei pupazzi perfetti, diciamo
una sorta di Gabibbo interpretati però da artisti
veri
i
quali
grazie
alle
loro
performance
ottengono un posto fisso e uno stipendio. Questi
futuri pupazzoni studiano nella scuola “Choko”,
istituto fondato nel 1985 e unico nel suo genere
nel quale gli studenti imparano a muoversi negli
ingombranti costumi dei pupazzi perché, come
dice il maestro Oohira: <<E’ molto deludente vedere la mano di qualcuno che viene fuori
dal costume, o se qualcuno si toglie la maschera di fronte al pubblico o mostrare la
pelle sotto la maschera>>. Un’idea per i tempi di crisi, non credete? Non so voi ma io
immaggino la puzza dei pupazzi o.o
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Cerchi nell’acqua in Giappone. Opera di alieni sub?
Quando il fotografo Yoji Ookata, specializzato in immagini subacquee, si è imbattuto in
cerchi perfettamente scolpiti nella sabbia in tutto e
per tutto identici a quelli nel grano che hanno fatto
storia, subito si è pensato che gli alieni avessero
trasformato la navicella spaziale in un sottomarino.
Qualcuno ha persino ventilato l’ipotesi di un feroce
mostro marino. Tranquilli: nessuna di queste ipotesi
corrisponde alla verità. L’autore di questi misteriosi
segni subacquei è un piccolo pesce dalla forma
sferica che li utilizza come richiamo per le femmine. Altro che il solito, banalissimo,
mazzo di fiori… (hahahahaha mi sono immaginata gli alieni subacquei ahahaha xD)
Siamo giunti all’ultima ma non meno importante notizia, di cosa parlerà? Bhè ormai i
fatti strani che succedono non solo in Giappone, ma in tutto il mondo sono molto di
moda, a quando i cerchi di grano, a quando cerchi misteriosi sottacqua ahahah xD e ora
cosa?? Vediamo insieme un'altra notizia che parla di ufo…
Colonna di luce in Giappone: Ufo?
Una colonna di luce misteriosa è apparsa nei cieli del Giappone! Vi sono alcuni testimoni
oculari che sostengono di aver assistito al raro fenomeno che li ha anche spaventati. La
colonna di luce è apparsa nei cieli poco dopo un forte temporale. Il fenomeno
misterioso è stato visibile per alcuni minuti e tutti
coloro che credono nel paranormale sono convinti che
si tratti di un episodio riconducibile agli Ufo, mentre i
più scettici pensano che si tratti di immagini
manipolate dall’uomo.
In rete è disponibile un video
del fenomeno misterioso che ritrae la luce nei cieli:
sarà tutto vero? Vedere per credere!
Densetsu (伝説)
21
22
Eccoci qui, nella zona delle leggende ^^ datto che qualche giorno fa era San Valentino
abbiamo scelto per voi una leggenda dedicata alla forza dell’ amore ò.ò se è amore
nemmeno la morte può separere questo sentimento xD
La leggenda della lanterna di Peonia
C'era una volta un giovane uomo di nome Saburo, figlio di una
ricca famiglia di imprenditori e felicemente fidanzato con Otsuyu.
Il loro amore era felice e puro, come un bel fiore di peonia. I due
erano talmente innamorati che avevano deciso di sposarsi e passare
il resto dello loro vita insieme. Ma Saburo cadde gravemente
malato e per diversi mesi non poté uscire di casa. E siccome a quel
tempo non esistevano né telefonini con cui scriversi messaggi né
internet con cui chattare, a Saburo non restò che guarire il prima
possibile per poter rivedere finalmente la sua amata.
Quando si sentì abbastanza in forze per uscire da casa, si precipitò
a cercare Otsuyu, ma purtroppo lo attendeva una terribile notizia:
la ragazza era morta durante il periodo in cui era stato malato.
Saburo quasi impazzì per il dolore e quando arrivò la festività di
Obon, pregò a lungo che l'anima della giovane venisse a fargli
visita. Quella sera stessa, mentre tornava a casa, l'uomo incontrò
sulla sua strada una bella signora con la sua cameriera che portava
una lanterna a forma di peonia. Alla luce della lanterna, Saburo
riconobbe nella bella signora la sua Otsuyu!! Corse verso di lei non
credendo ai suoi occhi, ma prima che potesse parlare la donna iniziò
a piangere riconoscendolo subito…
"Mi avevano detto che eri morto, mio caro Saburo. Affranta dal dolore, ho chiesto
alla mia cameriera di accompagnarmi fuori città, invece ti ho ritrovato! Sono così
felice!"
Saburo fu sopraffatto dalla gioia, baciò e abbracciò Otsuyu ed invitò le due donne a
fermarsi a casa sua. Quella notte i due giovani dormirono assieme, l'uno nelle
braccia dell'altro e così fecero per ogni notte successiva. La cosa non passò
inosservata e uno dei servi si incuriosì a tal punto che una notte si intrufolò nella
camera del suo padrone per vedere chi fosse questo ospite, ma una tremenda sorpresa
lo aspettava: disteso accanto a Saburo c'era uno scheletro, che si muoveva nel sonno
come se stesse realmente dormendo!! Controllando la stanza a fianco, trovò un
secondo scheletro, quello della cameriera, e due lanterne a forma di peonia. A quel
punto il servo corse al tempio e riferì al sacerdote quello che aveva visto. La verità
venne a galla: la zia di Saburo (che non vedeva di buon occhio la relazione fra i due
giovani, perché la famiglia di Otsuyu era loro rivale in affari) aveva detto alla
ragazza che Saburo era morto a causa della malattia. Otsuyu per lenire il dolore era
davvero partita, ma durante il viaggio aveva avuto un incidente ed era morta. Così
il giorno successivo il sacerdote si recò a casa di Saburo e collocò dei talismani per
tenere lontani i fantasmi della ragazza e della sua cameriera. Ogni notte Otsuyu
arrivava davanti alla casa ma non potendo entrare, iniziava a chiamare
disperatamente il suo amato. Saburo soffriva terribilmente perché si rendeva conto
che in questo modo sarebbe stato nuovamente separato dalla sua amata e non voleva
perderla di nuovo. Iniziò a rifiutarsi di mangiare e dormire e la sua salute andò così
deteriorandosi che la sua famiglia e i suoi servi per paura che potesse morire di
crepacuore decisero di chiedere al sacerdote di rimuovere i talismani dalla casa.
Quella notte la voce di Otsuyu non si sentì. Il giorno successivo, i servi trovarono
Saburo morto disteso nel suo letto, abbracciato ad uno scheletro, ma con il volto
sorridente in un'espressione di perfetta beatitudine.
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La seconda leggenda di cosa parlai ?? In realtà non lo so O.o hahaha scherzo xD dato
che l’inverno non vuole finire… siamo andati a cercare negli archivi antichi pieni di
polvere una leggenda o forse due? ^-^ questa è la leggenda di una donna che non
rappresenta né un vampiro né un sukubusa, e nemmeno lo spirito del forte vento. Lei
era tutto questo insieme, e molto di più, aveva la capacità di amare. Parliamo di Yuki
Onna, (alias Biancaneve, la signora della neve) fu creata nel periodo feudale del
Giappone.
Yuki Onna
La leggenda parla di una donna meravigliosamente bella, di un
bellezza che si poteva ammirare solo una volta nella vita. La sua
pelle era bianca come la neve, su cui camminava, e suoi capelli
erano neri, proprio come il suo cuore. Aveva delle caratteristiche
simili alla maggior parte delle donne giapponesi di oggi, i suoi
capelli cadevano lungo la schiena, sciolti e disordinati. Gli occhi
riflettevano la sua anima, erano raffigurati come due piscine vuote,
profonde come l'abisso. Durante le fredde notti invernali Yuki Onna
camminava avvolta solo del kimono estivo governando la neve, il
ghiaccio e il vento invernale, che obbedivano fedelmente ed eseguivano
ciecamente ogni suo desiderio. Lei era lo spirito del forte vento
giapponese paragonabile a Vendigo, lo spirito della Foresta
settentrionale del Nord America. Tuttavia, Yuki Onna non
rappresentava solo uno spirito. Lei camminava e seduceva gli uomini
deboli, che non potevano resistere alla sua bellezza. Prometteva loro
grandezze di ogni tipo, solo per portarli al limite dell'esistenza.
Pertanto, invece di biancaneve era spesso chiamata la puttana
dell’inverno. Una volta che aveva sottomesso un uomo, si nutriva del
suo sangue, ma, a differenza del vampiro occidentale, nessuno
conosceva il punto esatto dove lei succhiava il sangue. Non ci sono
leggende che si riferiscono a questo particolare. Tuttavia dopo aver
succhiato tutto il sangue, alla vittima non restava altro che congelarsi
immediatamente e scomparire nella neve…
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In una fredda notte d'inverno, durante una tempesta, l’uomo che
tagliava la legna si trovò in difficoltà con suo figlio nel bosco,
impegnato nella ricerca di qualsiasi tipo di riparo. Ma lei apparve
davanti a loro, e dopo aver succhiato il sangue del padre notò il suo
bel figlio. Fu subito affascinata dal giovane ragazzo e gli disse che
gli avrebbe risparmiato la vita solo se non avesse mai detto a nessuno
che aveva visto il suo viso. Il giovane accettò. Dopo diversi anni, la
donna dalla magica bellezza di nome Yuki Onna si trovò
improvvisamente al villaggio del giovane e lui la sposò. La coppia
viveva molto felicemente, con molti bambini piccoli. Ma una sera,
mentre era seduta accanto al focolare, iniziò una terribile tempesta e
il marito si ricordò la notte in cui suo padre fu ucciso e si confidò con
lei, dicendole tutto quello che era successo quella fatidica notte.
Immediatamente, lei tornò in forma di Yuki Onna con un urlo
terrificante perché non aveva mantenuto la sua promessa. Tuttavia,
nel momento in cui voleva succhiare il suo sangue, si ricordò dei suoi
figli piccoli, e immaginò le loro vite senza il padre. Yuki Onna aprì
la porta, e dalle tenebre si raccomandò di essere gentile con i figli, e
lo avrebbe sempre perseguitato per essere sicura della salute dei loro
figli. In caso contrario, Yuki Onna sarebbe ritornata con la velocità
del vento e gli avrebbe tolto la vita, proprio come a suo padre.
Che bella xD un po’ trist ma comunque bella :D che ne pensate??
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Ed ecco l’ultima leggenda come al solito *-* è horror (diciamo). Andiamo alla prossima
leggenda, supponiamo per un momento che tu, come molti, di godere la funzione
fondamentale dell'uomo di andare al bagno. Forse hai avuto un po 'troppi porzioni di
sake e fare una folle corsa per le toilette delle signore più vicine a te.
Red Cloak
State attenti voi che andate nei bagni pubblici, perché una
creatura si nasconde, vi aspetta, vi osserva e poi mentre tu sei
occupato a fare quello che devi fare ti chiede: "Ti piace il
mantello rosso o ti piace il mantello blu?"
Chi sà cosa si penserà dopo quella domanda, ma state attenti
alla vostra risposta perché se deciderete di dire “Mantello
rosso” o meglio dire "Red Cloak",sarete tagliati a pezzettini,
braccia, gambe, sarete tutti tagliati a pezzi fino a quando i
vostri abiti non saranno imbrattati del vostro sangue da qui
mantello rosso.vi starete chiedendo bhè allora rispondiamo
“Mantello blu”, in questo caso siate pronti a tenere un bel
respiro, perché verrete strangolati fino a che il vostro viso non
diventa blu.
L’unico modo per fuggire e non farsi uccidere è quello di
rispondere con un altro colore o dicendo “né” potrebbe
risparmiarvi, ma chi lo sa potrebbe anche accadere che a seconda
del colore patirete la stessa sorte.
Ahahaha no ma vi immaginate che mentre fate i vostri bisogni arriva questo e vi fa una
domanda del genere ahahaha xD
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Cultura e Tradizione
Il viaggio per scoprire le religioni presenti nel bel paese ci porta a conoscere una
religione che è in Italia è molto praticata ebbene si anche in Giappone esiste il
Cristianesimo …
Il Cristianesimo
Il Cristianesimo in Giappone costituisce una religione
minoritaria, che conta (a seconda delle fonti) tra 1 e
3 milioni di fedeli. Attualmente nel Paese sono
presenti tutte le tradizionali confessioni cristiane:
la Chiesa cattolica, il protestantesimo e la Chiesa
ortodossa. Diversamente da altri paesi asiatici, in
Giappone non esiste alcuna limitazione all'attività
evangelizzatrice. Tuttavia, il cristianesimo nel Paese
non dimostra forti segni di crescita né risulta
essere profondamente radicato nella società nipponica, diversamente da quanto accade
nella vicina Corea del Sud.
Circa il 70% delle chiese risulta essere normalmente
frequentata
da
meno
di
30
fedeli.
La Cattedrale di Santa Maria a
Tōkyō
L'evangelizzazione del Giappone ha una precisa data
d'inizio: il 15 agosto 1549, giorno in cui lo spagnolo Francesco Saverio sbarcò
nell'arcipelago provenendo dalla penisola di Malacca.
La prima comunità cristiana venne fondata nell'isola di Kyushu, la più meridionale tra le
quattro grandi isole che formano l'arcipelago. Ai gesuiti seguirono i frati francescani.
Gli stranieri che al tempo pervenivano da sud in Giappone a bordo delle loro navi di
colore scuro, per distinguerle dalle navi giapponesi realizzate in bambù, generalmente
di colore più chiaro, erano definiti Nan Ban (barbari del sud) poiché considerati
persone rozze e poco colte, per il semplice fatto di non praticare le usanze e i costumi
del paese.
27
Nel corso del XVI secolo la comunità cattolica crebbe fino a superare le 300.000
unità. La città costiera di Nagasaki ne era il centro principale. I missionari italiani,
nella loro opera di evangelizzazione, seguivano le norme redatte dal gesuita Alessandro
Valignano (1539-1606), autore del fondamentale Cerimoniale per i missionari in
Giappone.
L'uomo forte al potere, lo Shogunato Tokugawa, comprese ben presto che i gesuiti,
attraverso l'opera evangelizzatrice stavano influendo sulla dinastia imperiale, di fatto
esautorata e relegata in una funzione meramente simbolica, per cercare di
estromettere lo shogunato, quindi interpretò i cristiani nel loro complesso i "Nan Ban"
in generale, come una minaccia alla stabilità del suo potere. Nel 1587, dato che l'opera
dei gesuiti e dei saveriani continuava lo shogun (capo politico e militare) Hideyoshi,
"Maresciallo della Corona" a Nagasaki, emise un editto che ingiungeva ai missionari
stranieri di lasciare il Paese. Tuttavia questi non si diedero per vinti e continuarono a
operare in modo sotterraneo. Dieci anni dopo cominciarono le prime persecuzioni.
Il 5 febbraio 1597 ventisei cristiani (6 francescani, 3 gesuiti e 17 giapponesi) venivano
crocifissi. Nel 1614 lo shogun Tokugawa Ieyasu, dominus del
Giappone, bandì con un altro editto il Cristianesimo e vietò
ai cristiani giapponesi di praticare la loro religione. Il 14
maggio di quell'anno si teneva l'ultima processione lungo le
strade di Nagasaki, che toccava sette delle undici chiese
cittadine esistenti; tutte furono successivamente demolite.
Ma i cristiani continuarono a professare la fede in modo
sotterraneo.
Nacque
l'epoca
dei
kakure
kirishitan
("cristiani nascosti").
La politica del regime divenne sempre più repressiva. Una
rivolta popolare scoppiò a Shimabara, vicino Nagasaki, tra il
1637 e il 1638. Animata principalmente da contadini, e capeggiata dal samurai cristiano
Shiro Amakusa, la rivolta venne soppressa nel sangue, e ad essa seguirono parecchie
esecuzioni sommarie dei sostenitori. Si calcola che vennero massacrati 40.000
convertiti.
Nel 1641 lo shogun Tokugawa Iemitsu varò un decreto, che successivamente divenne
noto come sakoku ("Paese blindato"), con il quale proibì ogni forma di contatto tra la
popolazione giapponese e gli stranieri. Da allora i cristiani crearono una simbologia, una
ritualità, persino un linguaggio tutto loro, incomprensibile al di fuori delle comunità di
appartenenza. Per due secoli e mezzo l'unica porta aperta al commercio con l'Europa e
28
con il continente asiatico rimaneva Nagasaki. Il porto, i suoi dintorni e le isole al largo
della costa (Hirado, Narushima, Iki) offrirono rifugio a quello che restava della
cristianità. Senza sacerdoti e senza chiese, i cattolici si organizzarono da soli.
Nel 1853, su pressione degli Stati Uniti che, con l'ammiraglio
Matthew Perry attuò il blocco navale e forzò il Giappone a
trattare con il governo americano l'apertura dei suoi porti al
commercio con l'Occidente, il Paese fu riaperto ai rapporti con
l'estero. Anche se il proselitismo era ancora vietato, giunsero
molti missionari di fede cattolica, protest ante e ortodossa. Il
cristianesimo ancora una volta entrò nel paese attraverso le
rotte dei commerci e delle ambascerie, sbarcando nei porti di
Kobe e di Yokohama.
L'ammiraglio Matthew Perry in
una stampa giapponese
Nel 1862 Papa Pio IX canonizzò i ventisei cristiani
martirizzati nel 1597.
Con la "Restaurazione Meiji" del 1871 venne poi introdotta la libertà religiosa,
riconoscendo così alle comunità cristiane il diritto all'esistenza. Vennero costruite
nuove chiese, in buona parte ispirate ai modelli francesi. Il messaggio cristiano poté
diffondendosi nelle città mercantili come Osaka e Sendai, fino ad arrivare nell'allora
capitale Kyoto. Comunità di cistercensi si spinsero negli ostili territori settentrionali di
Honshu e ancora oltre l'Hokkaidō, fino all'inizio del XX secolo. Dopo gli anni difficili
del militarismo nipponico e della Seconda guerra mondiale, si riscontrò una certa
ripresa della comunità cattolica. Nel 1981 Giovanni Paolo II fu il primo Papa a visitare il
Paese.
Oggi le comunità cattoliche sono concentrate in un'area omogenea compresa tra l'isola
di Hirado a nord, l'arcipelago di Goto ad ovest e la città di Nagasaki ad est; alcuni
edifici cattolici sono stati dichiarati "tesori nazionali". Il Giappone ha anche stilato una
lista di monumenti da presentare all'Unesco, in cui figurano 47 edifici costruiti tra il
1864 (chiesa di Oura, su progetto del missionario francese Pierre-Théodore Fraineau)
ed il 1938, oltre alla nuova Cattedrale di Urakami, costruita nel 1959 e la chiesa dei 26
Martiri, edificata nel 1962. Il 24 novembre 2008 188 martiri cattolici, torturati e
uccisi tra il 1603 ed il 1639 (tutti laici tranne il gesuita Padre Kibe), sono stati
beatificati con una cerimonia che si è svolta a Nagasaki, presente Benedetto XVI.
29
Folclore giapponese
Il Folclore giapponese (民間伝承 minkan denshō,
letteralmente “comunicazione tra la gente) è una parte
fondamentale ed integrante della civiltà giapponese.
Ancora oggi è molto radicato, soprattutto nei villaggi
rurali ed è, parallelamente alla cultura, assai condizionato
dalle sfumature e dagli influssi regionali. Il folclore del
Giappone è caratterizzato dalle sue storie, quasi sempre
basate su leggende mitologiche i cui protagonisti sono
eroi, mostri, divinità e soprattutto animali, spesso dai
tratti umani, sia psicologici che fisici. Uomini vestiti da
namahage, indossando maschere simili ad un orco e
tradizionali mantelli di paglia (蓑 mino) girano per le case,
in un rito annuale dell'area della Penisola di Olga nel nordest delle regione. Questi
uomini-orco mascherati da kami cercano di spaventare i bambini riuniti intorno al fuoco.
( oooooh tipo i nostri mamutones xD)
Molte famiglie, anche se ormai il numero diminuisce, mantengono un kamidana (神棚
kami-dana, mensola dei kami) od un altro scaffale shintoista. La versione shintoista
degli dei della cucina è il Kamado kami (かまど神|かまど神), e la la versione sincretista
buddhista è il Kōjin, una divinità del camino consacrato nella cucina. I culti popolari
giapponesi o kō (講) sono a volte dedicati a particolari divinità o Buddha,come ad
esempio l'arrabbiato Fudō Myōō o il guaritore Yakushi Nyorai. Ma molti culti sono
incentrati su luoghi sacri come il Santuario di Ise (Ise-kō od okage-mairi ) od il Monte
Fuji (富士講 Fuji-kō), in cui sono stati eretti santuari. I pellegrinaggi a queste mete
sono diminuiti dopo il periodo Edo. Ma recentemente, il
Pellegrinaggio di Shikoku degli ottantotto templi (anche conosciuto
come ohenro-san) ha avuto un nuovo successo.
Vi è una lunga lista di pratiche eseguite per allontanare lo yakuyoke
(厄除け “male”) o per espellerlo (yakubarai, oharai), come ad
esempio suonando dei tamburi. In alcune zone è comune mettere un
piccolo cumulo di sale all'esterno della casa (盛り塩 morijio). La
dispersione del sale è generalmente considerata come purificatrice
30
(impiegato nei tornei di sumo). Al contrario, creare delle scintille luminose con delle
selci quando se ne va un ospite indesiderato è considerato un segno di fortuna.
Nessuno ormai si impegna nella veglia silenziosa del culto Kōshin, ma si può notare che
questo culto sia stato associato all'icona delle Tre scimmie sagge. Ci sono alcune tracce
di geomanzia in Giappone venute dalla Cina attraverso Onmyōdō. La parola kimon (鬼門
cancello dell'orco), colloquialmente si riferisce a qualsiasi cosa che può portare
costantemente sfortuna alle persone, ma nel senso originale indicava la direzione del
nordest, considerata sfortunata ed invitante per gli spiriti maligni. C'è anche una
versione giapponese del Feng Shui conosciuto come kasō (家相 “casa di fisionomia”).
Il percorso Yin-yang o Onmyōdō è strettamente connesso, ed anche il suo concetto
conosciuto come katatagae (方違え“cambio di direzione”) o kataimi,]che fu
largamente praticato dai nobili del periodo Heian. Un noto tabù (北枕 kitamakura)
sconsiglia di dormire con la testa
girata verso nord, anche se non è
noto se qualcuno ancora oggi dia
seriamente retta a questo divieto.
Ormai come nella maggior parte
delle nazioni sviluppate, è sempre
più difficile trovare narratori
viventi di tradizione orale. Ma c'è un
patrimonio di racconti popolari raccolti durante i secoli. Il nome mukashi-banashi
(racconti di molto tempo fa o di altri tempi) è stato applicato al racconto popolare
comune, poiché in genere cominciano con la formula «Mukashi...»(simile a «C'era un
volta...»). Essi di solito terminano con la frase «dotto harai». Queste storie erano
raccontate nei loro dialetti locali, che possono essere difficili da capire per gli
stranieri, sia a causa delle differenze di intonazione e di pronuncia, che alle
coniugazione ed al vocabolario. Molti racconti popolari raccolti dai campi sono in realtà
delle traduzioni nel giapponese standard (o più come adattamenti, fondendo diverse
versioni di un racconto). Oggi un certo numero di racconti popolari è stato adattato
per degli spettacoli teatrali.
31
Arte
Eccoci finalmente all’arte xD bhè sicuramente leggendo menga o guardando anime
avrete visto nelle scuole i club di scrittura ù.ù ebbene si oggi si parla dello Shudo l’arte
della calligrafia giapponese.
Lo Shodo: calligrafia giapponese
Lo Shodo e' l'arte della calligrafia giapponese. Derivata dalla
corrispondente arte cinese (shūfǎ, 書法), nota in Corea come
seoye (서예, 書藝) e in Vietnam come Thư Pháp (書法). La parola
Shodō e' formata da due ideogrammi 書 道 che significano
rispettivamente "arte della scrittura" e "via, percorso morale,
insegnamenti di vita".E' una disciplina artistica e morale che
richiede un lungo apprendistato e un continuo esercizio. In
Giappone e' la base per la pittura, infatti le due arti sono
fondate sugli stessi principi e usano gli stessi strumenti.
Entrambe
sono
basate
sullla
padronanza
del
tratto,
l'immediatezza del gesto, la continuità del ritmo, il controllo della forza impressa sul
pennello e non accettano ritocchi o correzioni. e' una forma espressiva profondamente
spirituale che ha una tradizione di centinaia di anni e che ha caratterizzato la vita
delle persone per centinaia di anni in tutta l'Asia. Non si tratta solo di un semplice
esercizio di bella scrittura ma e', una delle piu' antiche e importanti forme d'arte di
tutto l'Oriente. Il termine Sho Do significa letteralmente la via (Do) della scrittura
(Sho). Nella cultura orientale il termine "Via" rappresenta un percorso di crescita
interiore che consente di conoscere meglio il mondo in cui viviamo. La "Non mente"
della zona, e' un concetto del Buddismo zen, che consente di trasmettere l'energia
attraverso l’essere al pennello, per creare lo Shodo che incorporano i messaggio che
fluisce in un'energia superiore. Quando le persone vedono queste realizzazioni ricevono,
consciamente o inconsciamente, questi messaggi e percepiscono il senso
interiore della scrittura: questo puo' portare ad un cambiamento
positivo nella loro consapevolezza e nelle loro intuizioni. Il filosofo
giapponese Nishida Kitaro (1870-1945) riteneva che la vera creativita'
non e' il prodotto della coscienza, ma piuttosto il "fenomeno della vita
stessa". La vera creazione, ha affermato, deve risultare da una mu-shin,
lo stato di "non mente", in cui non contano il pensiero, le emozioni, e le
aspettative. La vera abilita' nella calligrafia Zen non e' il prodotto di
32
una pratica intensa, ma si ottiene con lo stato della "n on-mente",
un elevato livello di spiritualita', e un cuore libero da disturbi.
Per
scrivere
caratteri
calligrafici
Zen
che
trasmettano
veramente un significato profondo, ci si deve concentrare
intensamente e immedesimarsi con il significato dei caratteri
che si creano. A tal fine, si deve liberare la mente e il cuore da
ogni distrazione e concentrarsi solo sul significato del carattere. Diventare una cosa
sola con quello che si crea questa, questa in sostanza, e' la filosofia della calligrafia
Zen. La calligrafia “Shudo” ha origine in Cina, dove oltre 3.000 anni fa pittogrammi
furono scolpiti su gusci di tartaruga e ossa di mucca, come parte delle cerimonie
religiose. In seguito alcuni iniziarono ad incidere queste stesse pittografie su bronzo e
altri metalli. Nel complesso, i primi tipi di caratteri utilizzati comunemente mancavano
dell'uniformita', in termini di dimensioni e forma, che
hanno oggi i caratteri Shodo. Tuttavia servirono come
origine pittorica dei caratteri comunemente in uso oggi.
Dall'inizio del XIII secolo aC fino al IV secolo aC, la
grande varieta' di simboli in uso in Cina si consolido' in
una forma di carattere chiamato daiten (scrittura del
grande sigillo). Sotto la dinastia Ch'in (221-206 aC), i funzionari governativi
standardizzarono ulteriormente i caratteri; da quel punto noti come shoten (scrittura
del sigillo minore), che e' ancora oggi di uso comune per i sigilli su documenti ufficiali.
Durante la Dinastia Han (206 aC - 220 CE), shoten, è stato ulteriormente sviluppato in
reisho (scrittura dello scriba), caratterizzato da pennellate orizzontali in grassetto.
Dopo l'elaborazione di reisho venne sosho (scrittura dell'erba), che ha preceduto
kaisho (scrittura standard) e gyosho (esecuzione di scrittura), le forme di caratteri
piu' comunemente utilizzate oggi. Kaisho può essere pensato come un "blocco" di stile
di carattere di scrittura, mentre gyosho può essere pensato come una forma di
"corsivo" o "script". Sosho, (200 A.C. - 590 D.) raggiunge il
massimo grado di naturalezza e fluida' del movimento della mano,
tuttavia, e' scritto in modo semplice e simbolico difficilmente
comprensibile per occhi poco allenati. Dato che le lettere nello
Shodo hanno avuto origini in Cina, in giapponese sono denominate
kanji, che significa letteralmente "Han lettere" (per la Dinastia
Han in Cina). I giapponesi hanno raffinato i caratteri cinesi sosho
33
caratteri semplificandoli ulteriormente per creare il set di caratteri
hirigana. Oggi la scrittura giapponese e' principalmente una miscela
di kanji e hirigana. In Giappone attualmente vengono utilizzati tre
diversi tipi di scrittura: lo hiragana (平仮名), il katakana (片仮名) e
i kanji ( 漢 字 ). I primi due costituiscono la scrittura giapponese
fonetica, detta kana, il terzo e' rappresentato dai caratteri
ideografici di origine cinese, generalmente non dissimili da quelli utilizzati sul
continente. Fin dal periodo Nara (710 - 7 94) l'uso fonetico dei caratteri cinesi fu
molto diffuso soprattutto nei testi poetici (che contenevano poche parole derivate dal
cinese). Utilizzati in modo non ideografico, i caratteri cinesi venivano chiamati
genericamente kana (lett. "nome assunto" o "nome attribuito", poiche' venivano usati in
un
modo
che
non
corrispondeva
al
sign ificato
originale
dell'ideogramma) oppure Man'yoshu (con questo sistema di
scrittura fu compilata la prima antologia di poesie in giapponese:
Man'yoshu). Attualmente il termine kana e' usato solamente per
indicare le forme semplificate di caratteri, cioe' gli hiragana e i
katakana. Quindi lo Shodo, o arte della calligrafia giapponese, e'
un'arte antica, diversa da qualsiasi altro lavoro creativo. La
differenza sta nel fatto che si focalizza su semplicita', bellezza e,
soprattutto, sulla connessione mente-corpo.Nonostante le sue
differenze da cio' che la maggior parte delle persone definiscono
come arte, la vera calligrafia e' ottenuta applicando proprio gli elementi di base
dell'arte, in particolare linea, forma e spazio. L'elemento essenziale e' padroneggiare
le linee. La loro forma, infatti, aiuta a visualizzare l'effetto desiderato. Spesso la linea
e' tracciata con una particolare attenzione sull'amore, la determinazione o la positività.
Questi sentimenti spesso possono influenzare il tipo di linea che segue.
In simbiosi con la Linea, e' importante conoscere la Forma, un altro
aspetto determinante nella creazione di qualsiasi simbolo giapponese.
Dato che la calligrafia e' realizzata con gesti ampi e circolari e
tecniche di trascinamento e pressione del pennello, non vengono usati
schizzi o disegni guida.on delinea o disegno è sempre usato. Nella
creazione di simboli, specialmente nella calligrafia cinese, la natura e'
un tema di rilievo. Forme organiche come g li alberi, foglie e i fiori sono
soggetti comuni per gli artisti cinesi o giapponesi. Poiche' la cultura che supporta la
calligrafia e' incentrata sulla bellezza e la meraviglia della natura, raramente vengono
dipinte forme inorganiche come figure geometriche oppure oggetti creati dall'uomo.
34
Sport
Il Karate
Il Karate (空手) è un'arte marziale nata nelle isole Ryukyu, in
Giappone. Fu sviluppato dai metodi di combattimento indigeni
chiamati: te (手 letteralmente: "mano") e dal kenpō cinese.
Prevede la difesa a mani nude, senza l'ausilio di armi, anche se
la pratica del Kobudo di Okinawa, che prevede l'ausilio delle
armi tradizionali (Bo, Tonfa, Sai, Nunchaku, Kama), è
strettamente collegata alla pratica del Karate. Attualmente
viene praticato in versione sportiva e in versione arte marziale
tradizionale per difesa personale. Nel passato era studiato e
praticato solo da uomini, ma col passare dei secoli anche le
donne si sono avvicinate a questa disciplina. Kara significa
vuoto, Te significa mano. Dō significa Via, ovvero il percorso di auto perfezionamento
che si intraprende attraverso questa disciplina. La parola
giapponese karate, nel
complesso, si compone di vuoto e pugno, non il vuoto in sé, ma in relazione ad un lavoro,
ad un'attività, cioè mettersi all'opera per fare il vuoto. Il termine zen ku, che indica lo
spirito vuoto, l'assenza di Ego, può essere pronunciato anche "kara".Questi concetti
suggeriscono che il praticante di karate dovrebbe allenare la propria mente affinché
sia sgombra, vuota da pensieri di orgoglio, vanità, paura, desiderio di sopraffazione;
dovrebbe aspirare a svuotare il cuore e la mente da tutto ciò che provoca
preoccupazioni, non solo durante la pratica marziale, ma anche nella vita. Si può quindi
riassumere che il karate è un'arte; una disciplina che si applica a mani nude, che
rafforza il corpo e lo spirito. Si è sviluppata come un'arte tenuta segreta, che per
lungo tempo è stata il privilegio dei nobili prima di diffondersi ad altri strati della
società, pur restando appannaggio di un numero ristretto di persone.
Nel secolo XV il re di Ryu-kyu, dopo aver elevato al
rango di nobili gli antichi capi locali, proibisce le armi.
Anche dopo che i signori di Satsuma invasero il paese
nel XVII secolo mantennero l'interdizione delle armi
istituita dal re di Ryu-kyu un secolo e mezzo prima e
giunsero a stabilire saldamente il loro dominio
sull'isola. Integrato nel regime feudale giapponese, il
sistema gerarchico di Ryu-kyu diventò più rigido.
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Tuttavia, nel corso dei secoli XVII e XVIII, i vassalli si impoverirono e una parte di
questi si orientò poco a poco verso l'artigianato o il commercio, e infine verso
l'agricoltura, per sopravvivere. Si manifestò una mobilità sociale tra la classe dei
vassalli e quella dei contadini, malgrado la gerarchia
complessa e rigida esistente a Ryu-kyu. Possiamo
pensare che, con questa mobilità sociale, l'arte dei nobili
a poco a poco abbia penetrato gli altri strati sociali; lo
testimonierebbe la comparsa di termini come "mano (te)
dei vassalli", "mano degli artigiani", "mano dei contadini",
avendo il termine "mano" (te) il significato di arte o di
tecnica. Nacque così la scuola Okinawa-te («mano di
Okinawa»), detta anche tode («mano cinese», dove
l’ideogramma “to” caratterizza la dinastia Tang), che si differenziava in tre stili: Nahate, sul modello del kung-fu della Cina meridionale, Shuri-te e Tomari-te, sul modello del
kung-fu della Cina settentrionale. Va precisato che Naha era la capitale dell’isola di
Okinawa, Shuri la sede del castello reale e Tomari la zona del porto (oggi Shuri e
Tomari sono quartieri di Naha). L'ideogramma te (手) letteralmente indica la parola
"mano", ma per estensione può anche indicare "arte" o "tecnica"; il significato di
Okinawa-te, quindi, è "arte marziale di Okinawa. Inizialmente esistevano due scuole,
Shorei e Shorin, le quali tecniche erano diverse tra loro. in generale possiamo dire che
nello Shorei-ryu si dà maggiore enfasi alle tecniche delle braccia, alla respirazione e
all'uso della forza, troviamo posizioni più corte e movimenti decisamente più circolari
dello Shorin-ryu, dove le posizioni sono più ampie e basse, le tecniche più agili e veloci e
potenti e si usano più le gambe degli arti superiori. Dojo Kun (Dō = via, jō = luogo)
letteralmente significa "luogo in cui si pratica la Via.
Il karate è fondamentalmente rispetto reciproco,
sul quale si basa e il Dōjō kun dovrebbe venire
applicato anche al di fuori del Dōjō. Infatti un
esempio di questo principio è che nel kumite,
praticato da certe palestre, non si può toccare
l'avversario, mentre prima di salire sul tatami
bisogna fare il saluto al Maestro. I quattro lati del
Dojo hanno particolari nomi: la Sede Superiore,
ovvero dove sta il ritratto del Maestro fondatore
dello stile che viene praticato è chiamato Jo-Za, mentre il lato dove stanno gli allievi,
per fare il saluto, è chiamato Shimo-za, ovvero sede inferiore. Nel saluto gli allievi
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sono sistemati in ordine di cintura, iniziando dalle nere con grado
maggiore fino ad arrivare alle bianche. Il lato verso gli allievi di grado
più alto è chiamato Jo-seki, mentre invece quello verso le bianche,
quindi verso coloro con meno esperienza è chiamato Shimo-seki. In
quasi tutte le arti marziali è uso allenarsi indossando un abito
adeguato, chiamato gi (pronuncia: ghi); nel Karate, quest'abito è il
karate-gi, composto da una giacca (uwagi), da un paio di pantaloni
(zubon) di cotone bianco e da una cintura (obi) il cui colore designa il
grado raggiunto dal praticante. Oltre al termine specifico "karate-gi",
l'abito per la pratica del karate può essere chiamato genericamente
"keikogi" o "dogi"; mentre completamente sbagliato, ma molto in voga, è il termine
"kimono". Fu il maestro Gichin Funakoshi ad
adottare per primo l'uso del "karate-gi". Infatti, in
occasione della prima dimostrazione al Budokan di
Tokyo, lui e un suo allievo indossarono un abito fatto
da Funakoshi stesso la notte precedente,
ispirandosi al modello del judo-gi ed utilizzando,
però, una tela più leggera e comoda. Il colore bianco
è quello naturale del cotone non tinto, essendo
questo un abito semplice ed umile. Ci sono diversi tipi di Karete-gi, per gli atleti di
Kata (Combattimento immaginario con uno o più avversari) si indossa il keikogi è più
duro e si può portare anche corto, per gli atleti di kumite (Combattimento libero) si
usa il keikogi è più leggero e non deve essere lungo fino alle caviglie. La cintura nel
karate è un riferimento che indica l'abilità, attestata dal superamento di appositi
esami, nella pratica della disciplina di chi la indossa. L'esame consiste nel dimostrare le
tecniche di fronte ad una commissione di esaminatori. Questa varia da scuola a scuola,
ma l'esame può includere tutto ciò che si è imparato
fino a quel punto oppure nozioni nuove. La dimostrazione
è una domanda per grado nuovo (shinsa) e può includere:
kata, bunkai, l'autodifesa, routine, tameshiwari
("rompendo"), e/o kumite (combattimento). L'esame di
cintura nera può includere anche una parte scritta. Le
cinture colorate vengono dette Kyū (che secondo una
traduzione, significa "bambino"), mentre le cinture nere
vengono dette Dan (che secondo una traduzione,
significa "adulto"). Secondo altre traduzioni, kyu
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significa "classe/allievo", mentre dan, significa appunto grado, livello. Il primo livello di
dan non è chiamato "ichi dan", che vorrebbe dire "primo grado", ma "sho dan", cioè
"inizio del grado", a testimonianza del fatto che il raggiungimento della prima cintura
nera è solo l'inizio di un lungo e severo apprendimento dell'Arte Marziale, che può non
avere limiti proprio come i dan della cintura che in teoria sono illimitati. La federazione
mondiale del karate (WKF) è riconosciuta dal comitato olimpico internazionale (CIO)
come responsabile per le competizioni di karate. La WKF ha sviluppato regole comuni
che governano tutti gli stili. I WKF organisations nazionali coordinano coi loro
rispettivi comitati olimpici nazionali.
Il karate non ha lo status olimpico. Nella 117ª
sessione del CIO (luglio 2005), nella votazione
per determinare se diventare sport olimpico, più
della metà dei voti fu favorevole, ma era
necessario il raggiungimento di almeno i due
terzi dei votanti. Sul fronte karate sportivo va
precisato che, oltre alla WKF, ci sono realtà
diverse che enfatizzano il combattimento, nelle
cui competizioni si può vincere anche per KO.
Famoso è il Sabaki Challenge, dove ogni anno si sfidano atleti provenienti da ogni parte
del mondo. Da menzionare, poi i campionati mondiali di Kyokushinkai e Ashihara
entrambi caratterizzati da un numero rilevante di atleti internazionali.
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Musica
Sonkini, Sonkine, Sonkiani e Sonkiane ( bhè ci anche gli alieni che seguono il sonk ù.ù)
comunque, siamo qui ad annunciarvi chi ci sarà con noi oggi allo Shoujonk Magazine sono
dei ragazzoti abbastanza famosi xD ecco a voiiiiiiiiiiiii *rullo di tamburi* la band
chiamataaaaaaaaaa
Uverworld
Uverworld è una rock band
giapponese composta da cinque
membri. Dopo aver pubblicato sette
album in studio e oltre venti singoli,
la maggior parte dei quali di
successo, sono diventati una delle
più famose rock band in Giappone.
Hanno venduto due milioni di dischi
nel mondo. La band di cinque membri
conosciuto come Uverworld è nata nel 2003, prima erano conosciuti come Goku Road,
(più popolarmente conosciuto come "Sangoku Road"). La band originariamente era
costituita da sette membri, ma dopo aver rilasciato Prime'03, un CD demo che finì per
vendere 3.000 copie, due dei membri, il sassofonista Seika, e Ryohei il vocalistla
lasciarono. Dopo la partenza di Seika, la band venne rinominata Uverworld. Secondo
un'intervista con la band c'era un altro cantante che ha lasciato la band, tuttavia
questo vocalist non è stato ancora identificato. Il 2005 è stato l'anno in cui la band ha
firmato con l'etichetta Gr8! Records, hanno debuttato con il singolo "D-tecnolife"( il
secondo tema di apertura per l'anime Bleach ) arrivato al quarto posto con 31.569 nella
classifica Oricon.
Tre mesi più tardi, il secondo singolo, "Chance" è stato
utilizzato come sigla commerciale e l'apertura per il secondo
gioco per PSP di Bleach: Heat the Soul. Il 25 gennaio 2006, il
terzo singolo "Just Melody", finì al numero diciassette della
classifica Oricon, tre settimane dopo il primo album di
Uverworld “Timeless” è stato rilasciato, rompendo la Top 10 al numero cinqu e e la
39
vendita di 60.000 copie. Seika ha fatto un breve ritorno in
questo album, suonare il sassofono per la traccia 5, Yasashisa
no Shizuku (優しさの雫 ). Dopo una pausa di tre mesi, hanno
rilasciato " Colors of the Heart ", come la terza sigla di
apertura per Blood + , un anime basato sul film d'animazione,
Blood: The Last Vampire .
Il singolo ha debuttato al numero tre ed era la posizione più alta che qualsiasi dei
singoli di UVERworld aveva raggiunto fino a quel momento. Il 21 febbraio del 2007,
pubblicano il loro secondo album intitolato Bugright . Il terzo album della band,
intitolato PROGLUTION , è stato rilasciato il 16 gennaio, l'album contiene anche i loro
singoli " Ukiyo Crossing "(浮世 Crossing ), " Endscape "e" Shaka Beach: Laka Laka La
"(シャカビーチ~ Laka Laka La ~ ). L'album è stato pubblicato in un CD-versione solo e
una edizione limitata che include un DVD aggiuntivo.
PROGLUTION ha venduto oltre 150.000 copie.
L'8 agosto 2012, la band ha pubblicato il loro 22 ° singolo
TUTTO IL che è anche la sigla finale di Kuro no Onna Kyoushi
(黒の女教師) e tre mesi dopo, fino al 28 novembre 2012, la band
ha finalmente pubblicato il loro sett imo album che deve essere
intitolato "THE ONE". Il 1 ° dicembre 2012, la band ha avuto il
loro concerto live al Saitama Super Arena (さいたまスーパーア
リーナ), che segna la loro Arena Tour 2012 Super Live Stage. E 'stato anche
trasmesso al 1 ° gennaio 2013 sul MUSIC ON! TV. Il 14 agosto 20 13, la band pubblica
il 24 Lotta singolo For Liberty / Wizard CLU, primo
singolo per il 2013. “Fight For Liberty” verrà poi usata
come sigla di apertura per l'anime Space Battleship
Yamato 2199 , mentre Wizard CLUB è stata usata come
sigla finale per la serie TV Kaikin! Bakuro notte. Il 6
novembre 2013, rilasciano il loro 10 ° Video KING'S
PARADE Zepp DiverCity (2013/02/08) su DVD e Blu-ray,
dopo il lungo periodo di THE ONE Tour 2012-2013.
UVERworld hanno finalmente deciso di avere una completa
DIRETTA CASA Footage da Zepp DiverCity come loro concetto principale al posto di
Arenas, stadi o Halls.
Ed ora vediamo insieme i membri della band xD il primo è…
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TAKUYA
Shimizu Takuya (清水琢也) il cantante degli Uverworld è
nato a Shiga il 21 dicembre 1979 (in realtà ... non è nato
in ospedale, ma in casa sua)
del segno del sagittario, è alto 168 centimetri e pesa
56kg ( nel 2007 55 xD). Il suo maggior interesse è
quello di creare canzoni che non hanno senso per gli altri
Il suo primo cd si intitola 矢沢永吉 (l'influenza del padre), i suoi colori preferiti sono il
giallo, bianco, nero e rosso, uno dei suoi artisti preferiti è Reigo5
Ecco la sua motivazione più grande xD: Quando si vuole realizzare un compito, date il
meglio. Girate tutto ciò che lo impedisce nella forza di andare avanti! Non lasciate che
nessuno vi fermi! È orgoglioso dei suoi amici della sua città natale, perché ….sono tutti
idioti. Quando era ancora un bambino, sua madre amava vestirlo con abiti femminili
( mi ricorda Itazura na kiss hahah), lui e sua sorella parteciparono anche ad un provino
pubblicitario. Era un bambino iperattivo, infatti, in episodio della sua infazia andò a
osservare il mondo dal balcone quando i suoi genitori non erano vicino a lui, pultroppo
cadde giù, ha ancora la cicatrice.
Nobuto
Kuwahara Nobuto (桑原信人) il bassista è nato a
Shiga il 14 febbraio 1980 ( o.o San Valentino!!!) è
del segno dell’acquario, è alto 171 centimetri e pesa
64kg. Il suo interesse principale è guardare film. È
un ragazzo sveglio, una delle sue specialità e quello
dell’essere infantile. Quale è il suo cibo
preferito?? Abbiamo la risposta ù.ù gli piace il
Gambero, Haggen Dazz gelato. Ha due artisti preferiti, Tetsu e Avril Lavigne . è
orgoglioso di saper “rovinare” uno scherzo sempre e ovunque xD. Nobuto ha la capacità
di scherzare con facilità, è stato descritto come il dio dell’ umorismo dai suoi compagni
di band. E 'stato anche soprannominato il Dio di Humour da alcuni fan, lui può illuminare
un giorno con le sue battute o commenti irritabile. Ha commentato di essere molto
maldestro, Takuya ha commentato che è terribile nei cerchi della hoola, n realtà,
Takuya ha anche detto che il suo punto affascinante è la sua stupidità xD.
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Katsuya
Shiratori Katsuya (白鸟克哉) il chitarrista e il capo della
band è nato a Shiga nel 22 Febbraio 1981 del segno dei pesci,
è alto 160 centimetri e peso: 52kg. I suoi maggiori interessi
sono leggere le riviste e navigare
Il suo primo CD è stato B'Z del NELLA VITA, il suo cibo
preferito è prugne marinate e il cibo in stile cinese e anche il
caffè Latte Meiji.
Kastuya, Takuya e Nabuto hanno frequestato la stessa scuola d’infanzia.
Shintarō
Tamaki Shintarou (玉置真太郎) nato a Shiga l’ 11 Maggio 1983
del secgno dello scorpione è alto 175 centimetri e pesa 63kg.
Gli piacce mettere i piedi viccino alla stuffa quando guarda la tv,
è appassionato di baseball dice anche che è una sua specialità ;).
A casa sua c'è un set di batteria a casa sua. È etichettato come
"uno silenzioso", Shintarou occupa il ruolo del batterista nella
band. Essendo un uomo di poche parole, non si sa molto su
Shintarou come gli altri membri della band.
Akira
Saionji Akira (坪野彰) nato a Shiga l’8 Marzo 1984 del segno
dei pesci è alto 175 centimetri, pesa 52kg. Gli piacce
leggere i fumetti e gli horror, è molto bravo a produrre
anelli di fumo. Il suo primo CD è stato “ Mondo Innocent Mr.
bambini “, gli piacciono molto i cibi piccanti . ha un unico
obiettivi quale? Continuare a fare musica per sempre xD,
non importa quanto mangia, lui non ingrassa mai Chi è costui?
Chitarrista del gruppo.
42
Ed ora un testo di una delle loro canzoniiiiiiiiiii xD
Chance (testo originale)

It's chance chance chance. Let's begin
Trans somebody with this. One wish
Makin' sound with beats. Shakin' dancin'
Uverworld
Start! Just keep! Last wa rakushou de piisu
Peace! Attack! Everybody!
Rock time! Big show time!
Sono ki ni nattemo itsumo uragiru toki dakedo
Nage dasu kimochi stop! Mukiau kimi respect!
Tsuyoku negau kimochi wa todoku kara
Toki wa precious!
Donna toki mo ai suru hito no tame ni kagayaite
itakute
Sou nice your smile keep!
Sou itsuka get chance!
Kimi no kokoro no koe ni kotaete agetakute
Kanau hazu nai ano hi no yume ga
Imada ni mune no naka matataku kara
Itsu datte toki wa saisho made modoreru
Akiramenaide
Oikake tsuzukete itai yo
Get chance like this
Oto motto agete ikou
Owari nante nai shi..

43



Notte ikina motto
Kachi mo akiraka na gensundai
Oto to no kaiwa hazumu player
Itsuka wa kieteku haji nante
kamawanaide
Egao to hikari sono mama de
Toki wa precious!
Donna toki mo ai suru hito no tame ni
kagayaite itakute
Sou nice your smile keep!
Sou itsuka get chance!
Kimi no kokoro no koe ni kotaete
agetakute
Kanau hazu nai ano hi no yume ga
Imada ni mune no naka matataku kara
Itsu datte toki wa saisho made
modoreru
Sou makin' sou chekin'
One thing uniting for us
One peace!
Todokanakutemo
Toki wa precious!
Donna toki mo ai suru hito no tame ni
kagayaite itakute
Sou nice your smile keep!
Sou itsuka get chance!
Kimi no kokoro no koe ni kotaete
agetakute
Tooranai koe ni mimiyose
Omoi wa hakanaku usurete yuku
Kimi no koi datte akirameru made
Akiramenaide
endless line
Oikake tsuzukete
Koko ni aru ikutsumo no kiseki to
Merodii to kotoba no kakera nigirishime
Issai koukai nante shitaku nai
Kanau hazu nai ano hi no yume ga
Imada ni mune no naka matataku kara
Itsu datte toki wa saisho made
modoreru
Kotae wo mitsuke daseru made
Furimukanai mama itai yo
Break! Show time!
Akiramenaide
Oikake tsuzukete
Koko ni aru ikutsumo no kiseki to
Get down! Dou da? Konna kanji ga Uver!
Merodii to kotoba no kakera
Subete no style ga guuzen no itchi
Kore kikya son nashi look at me!
Kurabete mi? Sono mawari to no music
nigirishime
Issai koukai nante shitaku nai
Kotae wo mitsuke daseru made
Furimukanai mama itai yo




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Chance (traduzione)

È una chance chance chance. Iniziamo a
trasportare
Qualcuno con questo. Un desiderio che crea un
suono con questo ritmo.
Scuotendo, Danzando, Uverworld
Iniziamo! Continuiamo! Questo è l’ultimo è
semplice, la pace
Pace! Attacco! Tutti quanti!
È tempo di Rock! Inzia il grande show!
Anche se volessi, i tempi mi tradiscono sempre
Mi fermerà questa sensazione come voglio
abbandonare tutto! Lo affronterò con
rispetto!
Se voglio anche se abbastanza difficile, lo
raggiungerò.
Il tempo è prezioso!
Non importa quando, voglio brillare sempre per
la persona che amo
Proprio così, bello il tuo sorriso prendilo!
Proprio così, sempre per avere una possibilità!
Voglio rispondere alla voce del vostro cuore
Il sogno di quel giorno, che non ha alcuna
possibilità di realizzarsi
È ancora scintillanti nel mio cuore
Il tempo restituisce sempre all'inizio
Non rinunciare
Voglio continuare sempre ad inseguirlo

45


Prendi una chance come questa

Provate a confrontare agli altri la musica è
intorno
Alza il volume
Il valore è ovviamente fuori scala
Non c'è fine
Saltate su, ancora di più
Un giocatore conversazione incoraggiante
con la musica
Non prestare attenzione alla imbarazzo che
Proprio così, facendo, che è giusto, verifica
un giorno scomparirà
Resta luminosa e sorridente
Una sola unione per noi
Una pace!
Il tempo è prezioso!
Non importa quando, voglio brillare sempre
per la persona che amo
Anche se non lo raggiungerete
Il tempo è prezioso!
Proprio così, bello il tuo sorriso prendilo!
Proprio così, sempre per avere una possibilità!
Voglio rispondere alla voce del vostro cuore
Il sogno di quel giorno, che non ha alcuna
possibilità di realizzarsi
È ancora vivo nel mio cuore
Il tempo restituisce sempre all'inizio
Non rinunciare
Non importa quando, voglio brillare sempre
per la persona che amo
Proprio così, bello il tuo sorriso prendilo!
Proprio così, sempre per avere la possibilità!
Voglio rispondere alla voce del vostro cuore
Ascoltare la voce che non passano
I sentimenti sono fugaci e si dissolvono
Anche il vostro amore è una linea infinita che
ci rinuncia
Cerca di seguire
Afferrare i molti miracoli qui
Le melodie e i frammenti di parole
Non voglio rimpiangere una cosa
Fino a quando ho trovato la risposta
Il sogno di quel giorno, che non ha alcuna
possibilità di realizzarsi
È ancora vivo nel mio cuore
Il tempo restituisce sempre all'inizio
Non rinunciare
Non voglio guardare indietro
Cerca di inseguirlo
Rompere! Mostra ora!
Scendi! Come ti piace? Questo è Super!
Tutti gli stili inaspettatamente coincidono
Se si ascolta questo, non rimarrete delusi,
Afferrare i molti miracoli qui
Le melodie ei frammenti di parole
Non voglio rimpiangere nulla
Fino a quando ho trovato la risposta
guardami!

Non voglio guardare indietro.



46
Cinema “ Attori”
Siamo arrivati a quasi metà della rivista e si dico quasi perché… Leggete andate fino
alla fine e scoprirete il perché ù.ù. Oggi parliamo diiiiiiii…
Dragonball Evolution
Dragonball Evolution è un film del 2009 diretto da James Wong e con protagonista
l'attore Justin Chatwin. Il film ha debuttato in anteprima in Giappone il 13 marzo 2009,
mentre nelle sale cinematografiche degli USA il 10 aprile, stessa data di quella italiana.
Ecco un pezzo della trama:
Circa duemila anni fa, il cattivo namecciano signore
della guerra Lord Piccolo discese sulla Terra durante
un'eclisse solare e tentò di distruggere il mondo con
l'aiuto del suo discepolo, Oozaru. Un gruppo di monaci
utilizzò la Mafuuba, una tecnica che richiede il
sacrificio di chi la usa, per imprigionare Piccolo. Da quel
giorno anche l'Oozaru scomparve dalla Terra. Un liceale
di nome Son Goku vive con il nonno, Son Gohan, col
quale si allena segretamente alle arti marziali. È il suo
diciottesimo compleanno e riceve dal nonno una sfera
del drago. Il nonno spiega a Goku che le sfere sono
sette e raccolte insieme consentono al possessore di vedere esaudito un desiderio.
Gohan promette a Goku di spiegargli tutto questo durante la cena di compleanno, ma il
ragazzo si reca alla festa di Chichi, la ragazza più popolare della scuola. Tornato a casa,
Goku trova il nonno morente (in quanto attaccato poco prima da Lord Piccolo) e su sua
stessa indicazione si mette alla ricerca del Maestro Muten, anch'egli praticante di arti
marziali, che si trova nella città di Paozu. Muten porta i due ragazzi al Tempio di Pietra
del Maestro Mutaito, che con grande sorpresa è diventato una scuola di arti marziali.
Qui Goku trova Chichi ad allenarsi. La ragazza mostra subito le sue abilità e invita Goku
a partecipare a un'imminente competizione, il Torneo Tenkaichi.
Nel frattempo, Muten, con l'aiuto di Mutaito e i monaci,
forgiano un nuovo contenitore con cui imprigionare Piccolo
tramite la Mafuuba. Goku viene allenato da Muten, il quale gli
insegna a padroneggiare il suo Ki. Ma sarà proprio grazie a Chichi
che Goku capirà come esternare il suo Ki. Durante la notte, Mai,
che aveva preso le sembianze di Chichi utilizzando il suo sangue,
ruba le sfere raccolte. Così, Piccolo si reca a esaudire il
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desiderio, ma interviene Goku, che decide di ucciderlo. Quest'ultimo rivela a Goku che
lui è in realtà Oozaru, e l'imminente trasformazione si svolgerà dopo l'eclissi…
Parliamo degli attori oggi la sezione è dedicata a (rullo di tamburi)
Chow Yun-Fat
Chow Yun-Fat (cinese: 周潤發; pinyin: Zhōu Rùnfā) (Isola
di Lamma, 18 maggio 1955) è un attore cinese. Cresciuto
sulla piccola isola lungo la costa di Lamma, Chow Yun-Fat
trascorse la sua infanzia in povertà. La sua vita cominciò
a cambiare quando la domanda di attore-tirocinante fu
accettata dalla stazione televisiva locale, TVB. Non
trascorse molto tempo perché Chow Yun-Fat divenisse
un nome familiare per il pubblico di Hong Kong, che seguì il suo ruolo nella serie Shang
Hai tan (in inglese The Bund) del 1983. Sebbene continuasse il suo successo in
televisione, l'obiettivo di Chow Yun-Fat era divenire un attore del grande schermo. Le
sue comparse occasionali sul grande schermo con film a basso costo non diedero
tuttavia risultati. Il successo giunse quando iniziò a lavorare con un regista
relativamente sconosciuto, John Woo: il film d'azione-drammatico A Better Tomorrow
(Ying hung boon sik) riscosse grande successo, rendendo delle star sia Chow Yun-Fat
che Woo. Cogliendo l'occasione, Chow Yun-Fat uscì completamente dal mondo televisivo.
Grazie alla nuova immagine ricavata con A Better Tomorrow lavorò in numerosi film di
arti marziali e sparatorie e in ruoli da eroe, soprattutto quelli diretti da Woo, come
The Killer (Diexue shuangxiong) (1989) e Hard Boiled (Lashou shentan) (1992). Chow
Yun-Fat è più conosciuto, soprattutto in Occidente, per film su cosche criminali e
delinquenza, ma è una star versatile. È stato protagonista
di commedie come Diary of a Big Man (1988) e Now You
See Love, Now You Don't (Wo ai chou wen chai) (1992) e
film romantici come Love in a Fallen City (Qing cheng zhi
lian) (1984) e An Autumn's Tale (Chou tin dik tong wah)
(1987). Ha mostrato le sue personalità più disparate nel
film del 1989 God of Gamblers (Du shen), diretto dal
prolifico Wong Jing nel quale ha il ruolo di soave
ammaliatore, attore comico ed eroe d'azione. Il film
sorprese molti e diventò immensamente popolare, battendo il record d'incassi di Hong
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Kong e gettando le basi per una serie di film del
medesimo genere. Divenuto uno degli attori più
seguiti ad Hong Kong, Chow Yun-Fat si trasferì ad
Hollywood alla metà degli anni novanta nel
tentativo di duplicare il proprio successo su scala
internazionale. I suoi primi due film, Costretti ad
uccidere (The Replacement Killers) (1998) e The
Corruptor - Indagine a Chinatown (The Corruptor)
(1999) furono tuttavia una delusione. Quello successivo, Anna and the King (1999) andò
meglio, ma il successo fu accreditato soprattutto all'attrice Jodie Foster. L'attore
ritornò in Asia per il film La tigre e il dragone (Wo hu cang long) del 2000, campione
d'incassi in tutto il mondo e vincitore di 4 premi Oscar. Nel 2004 girò un nuovo film in
Cina, Waiting Alone. Nel 2006 collaborò con Gong Li come protagonista nel nuovo film
di Zhang Yimou. Chow Yun-Fat sta ancora aspettando il tipo di successo di cui un tempo
ha goduto ad Hong Kong. Ammise una volta con un reporter di Hong Kong che la sua
ultima meta è vincere un Oscar come attore. Nel 2007 ha impersonato il pirata di
Singapore Sao Feng nel film Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo. Ha interpretato il
Maestro Muten nel film Dragonball Evolution
del 2009, diretto da James Wong,
adattamento cinematografico del celebre
manga e anime del mangaka Akira Toriyama.
Chow Yun-Fat ha anche prestato la sua voce
ed immagine per la realizzazione del gioco
John Woo presents Stranglehold, dove
interpreta il ruolo dell'Ispettore "Tequila"
Yuen.
49
Dorama
Last Cinderella
Last Cinderella (L'ultima Cenerentola) è un dorama
primaverile del 2013 trasmesso da Fuji TV in 11 puntate.
Sakura è una donna single di 39 anni che lavora in un salone
di belezza. Un giorno incontra Hiroto, un giovane di 15 anni
più giovane, ad una festa e ne rimane immediatamente
attratta. Il ragazzo è un pilota di BMX e mantiene la
famiglia grazie a quel reddito instabile. Rintaro, datore di
lavoro di Sakura e suo vicino di casa, viene presto a
conoscenza della relazione tra la sua dipendente e l'uomo
molto più giovane di lei; inizia allora ad intromettersi. Poi c'è Miki, miglior amica di
Sakura che soffre per un matrimonio privo di sesso, e Shima, altra amica la quale ha
invece una vera e propria dipendenza nei confronti
del sesso.
I protagonisti sono:
Sakura Toyama, interpretata da Ryoko Shinohara
Hiroto Saeki, interpretato da Haruma Miura
Miki Takenouchi, interpretata da Nene Otsuka
Kohei Takenouchi, interpretato da Shozo Endo
Chiyoko Ogami, interpretata da Nanao Arai
Kenichi Endo, interpretato da Satoshi Hashimoto
Tomonori Kashiwagi, interpretato da Naoto Kataoka
Nozomi Matsuo, Saori Takizawa
Haruko Shibata, Kaoru Hirata
Setsuko Takenouchi, Yumiko Nogawa
Shima Hasegawa, Naoko Iijima
Rintaro Tachibana, interpretato da Naohito Fujiki
Masaomi, interpretato da Yusuke Yamamoto (ep6-7)
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ANIME
Come già detto la rivista questo mese ha una sorpresa ù.ù e stiamo per arrivarci siete
curiosi ? ehehehehe no non ve lo dico, ma vi posso dire che oggi come anime abbiamo…
Peach Girl
Peach Girl ( ピーチ ガー ル ) è un famoso manga shōjo
giapponese, creato da Miwa Ueda. È stato pubblicato in
Giappone da Kodansha in Bessatsu Friend dal 1997 al
2003 e consta di 18 tankobon, pubblicati dal 13 gennaio
1998 al 13 febbraio 2004. In America è stato pubblicato
dalla Tokyopop, dove è stato diviso in due parti. La serie è
stata adattata in un anime e anche in un film dal vivo
prodotto a Taiwan. La serie animata conta 25 puntate.
Ueda ha anche pubblicato un continuo della storia dove
Sae è la protagonista.
Ed ora una piccola parte della
trama così da attirare la vostra attenzione (per chi ancora non
lo avesse visto).
La storia è incentrata su Momo Adachi, una ragazza che viene
ignorata dalle altre ragazze. Riesce a fare amicizia con
un'unica ragazza chiamata Sae che durante la serie la copierà
in tutto e cercherà di farla rimanere da sola a causa della sua
gelosia verso lei…..nel seguito della storia ci saranno
innumerevoli intrighi amorosi fra i vari protagonisti che
porterann o momo a fare delle scelte, a voi il compito di
scoprire quali….
L’anime è stato creato da Hiroshi Ishiodori e prodotto dallo
51
Studio Comet, mandato in onda per la prima volta dall’emittente
televisivo TV Tokyo. La prima puntata è andata in onda l’ 8
gennaio del 2005 l’ultima puntata il 25 giugno 2005
Composto da 25 episodi. Il genere dell’anima è Romantico,
Drammatico.
Protagonisti:
Momo Adachi (安達 もも)
Pelle scura capelli arancioni, le piace nuotare. Ha molta
difficoltà a relazionarsi con gli altri e di questa debolezza ne
approfitterà Sae.
Sae Kashiwagi (柏木 さえ )
il suo obiettivo è rovinare la vita di Momo. Di bassa statura,
capelli scuri a vederla sembra una ragazza innocua. Cerca
di rubare il fidanzato all'amica e….
Kazuya "Toji" Toujigamori
un giocatore di baseball di cui si innamorerà Momo. Nel corso della
serie la lascerà per mettersi con Sae.
Okayasu Kairi
Un playboy salvato in un annegamento da Momo e inizierà
ad amarla quando lei piangerà fra le sue braccia. Questo
sentimento verrà ricambiato da Momo, anche se lei lo
lascerà per un 'malinteso'.
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Ed ora dopo esserci persi fra gli innumerevoli intrighi amorosi vi proponiamo uno degli
anime più seguiti più rinomati e più conosciuti di tutti..si amici parlo di….
Dragon Ball
Dragon Ball (ドラゴンボール) è la prima
serie dell'anime tratta dal manga Dragon Ball
di Akira Toriyama, in cui vengono trasposti
gli eventi compresi fra l'incontro fra Son
Goku e Bulma alla sconfitta di Piccolo
durante il 23º Torneo Tenkaichi presenti nei
primi 17 volumi del manga. La serie,
prodotta da Toei Animation tramite lo Studio Bird, è andata in onda in Giappone
sull'emittente Fuji Tv a partire dal 26 febbraio 1986 fino al 19 aprile 1989 per un totale di
153 episodi, hanno poi fatto seguito quattro film cinematografici, di cui 3 realizzati tra il
1986 e il 1988, infine l'ultimo nel 1996 creato per celebrare il 10º anniversario dell'anime. A
continuare la storia vi sono due sequel, Dragon Ball Z (1989, tratto dai restanti volumi) e
Dragon Ball GT (1996, creato da zero per la televisione). In Italia la serie fu per la prima
volta importata da Junior TV nel 1989, dove però arrivarono soltanto 54 episodi, l'edizione
era integrale con un adattamento abbastanza fedele e con le sigle originali, mantenendo
inoltre il doppiaggio giapponese quando qualcuno eseguiva una tecnica (come era di
usanza in Ken il guerriero). Anche i nomi dei personaggi, degli oggetti e delle tecniche
erano mantenuti inalterati, se non per alcune eccezioni. Il doppiaggio diverso da quello
attuale, soffriva dei costi contenuti, tipici dell'edizioni italiane anni ottanta-novanta da parte
delle tv locali, perciò si possono notare l'uso di poche
voci abbinate a diversi ruoli in ogni episodio sia tra i
personaggi protagonisti, che fra quelli di passaggio. Nel
1996, quando in Giappone era da tempo scoppiato il
furore di Dragon Ball, in particolare della serie Z, che si
apprestava ormai a terminare, e dopo che in Italia nel
1995 venne per la prima volta pubblicato il manga da
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Star Comics, Mediaset (che già aveva
mandato in onda la serie nel 1990 su Italia7,
probabilmente affittandola dalla Doro TV
Merchandising che ne deteneva i diritti),
acquistò il primo blocco di 99 puntate e ne
ridoppiò la serie apportandone però diverse
censure
(sia
semplificazioni
video
che
culturali
e
audio),
con
cambiamenti
nell'adattamento, tipo il cambio di nomi (alcuni ispirati al primo doppiaggio), degli oggetti e
delle tecniche, scatenando diverse proteste nella rubrica della posta del manga di Dragon
Ball da parte dei fan che avevano visto l'edizione precedente e letto il manga. Questa
nuova edizione andò in onda nella primavera del 1996 con le sigle originali, sempre su
Junior Tv e su diverse televisioni locali nel contenitore Jtv. Fu proprio in questo periodo che
furono importati i primi giocattoli ispirati alla serie da parte di Giochi Preziosi con relativi
spot in televisione. La serie veniva trasmessa ciclicamente bloccandosi sempre alla
puntata 99, in seguito furono doppiati e trasmessi nella primavera del 1998 gli episodi 100153 (si possono infatti notare alcuni cambi di voce da l 100º episodio). Dopo la trasmissione
della serie, fu ospite l'autore Akira Toriyama, il quale era in visita in Italia. Infine la serie fu
lanciata su Italia 1 il 7 giugno 1999 con la nuova sigla italiana cantata da Giorgio Vanni.
Terminata la serie furono trasmessi i seguiti per la prima volta in Italia. Dragon Ball è stato
replicato diverse volte dall'emittente, ed è passata anche sui canali Italia Teen Television
(2003), Hiro (2010) e Boing (dal 7 gennaio 2013). La serie fu distribuita per la prima volta in
VHS da DeAgostini tra il 2001 e il 2002 nella collana Dragon Ball Collection in 34 uscite (68
episodi che arrivavano fino alla sconfitta del Red
Ribbon). In seguito la serie è stata riproposta in
DVD dalla stessa DeAgostini e da Yamato Video
(quest'ultima in 8 box )Nel 2012 la Yamato Video
ha pubblicato in tiratura l imitata l'intera serie in un
box da 21 DVD; questa edizione contiene per la
prima volta il doppiaggio dei primi 54 episodi
trasmesso su Junior Tv. Dal fumetto sono state tratte quattro serie anime. La prima serie è
intitolata Dragon Ball (1986-1989), 153 episodi, il quale ripercorre la narrazione a partire
dall'incontro fra Bulma e Goku fino alla sconfitta di Piccolo durante il 23° Torneo Tenkaichi
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(volumi 1-16), proseguendo con una saga originale narrante il matrimonio fra Goku e
Chichi. La seconda serie è intitolata Dragon Ball Z (1989-1996), 291 episodi, il quale
ripercorre la narrazione a partire dall'attacco di Radish fino alla fine del manga (volumi 1742), anche qui vi sono due minisaghe aggiuntive (la Saga di Garlic Jr. e la Saga del Torneo
delle quattro galassie). Visto il successo delle prime due serie, la Toei Animation decise di
creare una terza serie anime, intitolata Dragon Ball GT (1996-1997), 64 episodi.
Quest'ultima serie rappresenta l'ultimo filone narrativo della serie di cui non esiste il manga,
in quanto creata appositamente per la televisione. Essa ha inizio al ritorno di Goku
dall'allenamento con Ub fino all'incontro tra i discendenti di Goku e Vegeta. Tuttavia essa
non raggiunse lo stesso successo delle due serie precedenti. Per festeggiare il 20º
anniversario della seconda serie è stato creato un restyling ad alta definizione dello Z,
ovvero Dragon Ball Kai (2009-2011), 97 episodi, il quale copre gli eventi dall'arrivo di
Radish fino alla sconfitta di Cell.
Ora parleremo di alcuni dei personaggi principali di Dragonball:
Son Goku (孫 悟空 ), chiamato spesso semplicemente Goku,
è il protagonista dei manga e degli anime dell'universo
fantastico di Dragon Ball, nato dal mangaka Akira Toriyama.
All'inizio è un ingenuo bambino con una coda di scimmia
che, grazie ai duri allenamenti a cui è stato sottoposto da
suo nonno adottivo Son Gohan, possiede una forza
sovrannaturale. Insieme ai suoi compagni, Goku si mette
alla ricerca delle magiche sfere del drago e affronta avversari sempre più forti che
minacciano sia la vita dello stesso Goku che la pace sulla Terra.
Vegeta (ベジータ Bejiita) fa la sua comparsa a partire da
Dragon Ball Z. All'inizio è uno dei tanti antagonisti di Son Goku:
è il Principe dei Saiyan, popolo guerriero al servizio del tiranno
spaziale Freezer, che giunge sulla Terra con l'intento di
sterminare l'umanità e punire il traditore Goku, che ha
rinnegato le sue origini e si è schierato dalla parte dei terrestri.
Nello sviluppo della storia, Vegeta mette da parte le sue ambizioni di conquista e, dopo la
sconfitta di Freezer, si stabilirà definitivamente sulla Terra, sposando Bulma.
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Son Gohan (孫 悟飯 Son Gohan ) come per molti personaggi della
saga il suo nome ha un significato legato al cibo: "gohan" (御飯) in
giapponese ha il duplice significato di "pasto”
e "riso bollito". Il
cognome Son, assente nel doppiaggio italiano, è lo stesso del
bisnonno adottivo Son Gohan, suo omonimo. Gohan è il primogenito
del protagonista Goku e appare a partire dalla seconda serie, Dragon Ball Z.
Trunks (トランクス Torankusu) come per sua madre Bulma e sua sorella Bra,
anche il nome di Trunks deriva da un gioco di parole sulla biancheria: in
inglese trunks significa "calzoncini da bagno", in contrasto con il ruolo tragico
che Trunks ricopre in Dragon Ball Z.
Goten (孫 悟天 Son Goten) Egli è il secondogenito del
protagonista Goku e appare a partire dalla seconda serie, Dragon Ball
Z, all'inizio della saga di Majin Bu.
Freezer (フリーザ Furīza?) è uno dei principali antagonisti della serie
di manga ed anime Dragon Ball, scritto e disegnato dal mangaka
Akira Toriyama. Come per molti altri personaggi di Dragon Ball, il
nome di Freezer e dei suoi parenti deriva da un gioco di parole, infatti
i loro nomi sono tutti in qualche modo legati al freddo: in inglese,
"freezer" significa "congelatore", cold "freddo" e cooler "refrigeratore".
Cell (セル Seru?) fa la sua comparsa a partire da Dragon Ball Z. È
l'ultima nonché la più potente creazione del Dottor Gelo, concepito
con l'obbiettivo di uccidere Son Goku e diventare l'essere più
potente in assoluto nell'universo. Per ottenere la sua forma perfetta,
Cell ha bisogno dell'energia dei cyborg C-17 e C-18, i componenti
a lui mancanti creati dallo stesso Dottor Gelo.
Majin Bu (魔人ブウ Majin Bu?) è un personaggio immaginario della serie
di manga ed anime Dragon Ball, scritto e disegnato da Akira Toriyama. Fa
la sua prima apparizione in Dragon Ball Z ed è l'antagonista principale
dell'ultima saga. Nel manga (diversamente dall'anime per via della serie
Dragon Ball GT) è l'ultimo nemico affrontato dal protagonista Goku e i suoi
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compagni, nonché il più potente e il più pericoloso di tutta la serie.
Ed parliamo di cinema ed in occasione del suo decimo anniversario parliamo di Dragonball!
A partire dal debutto dell'adattamento anime del manga Dragon Ball di Akira Toriyama nel
1986, la Toei Animation ha prodotto diciotto film cinematografici:quattro basati sull'anime di
Dragon Ball e quattordici basati sulla serie Dragon Ball Z, con il diciassettesimo film per
commemorare il decimo anniversario della anime. I film sono storie indipendenti che non
seguono la continuità della serie, con l'eccezione del diciottesimo, Battle of Gods,
ambientato tra i capitoli 517 e 518 del manga.
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Uscite Manga
Yukito 2
Dal 6 febbraio si ha il secondo volume di Yukito.
Yukito, un giovane misterioso, appena giunto in città viene subito
adescato da due ragazze.
Apparentemente sembra un povero sprovveduto, ma si rivelerà
invece un tipo tosto, in cerca della verità su un oscuro omicidio
avvenuto molti anni prima... Tra i bui vicoli di Shinjuku, inizia così
un noir che ci svelerà le ombre celate dietro le abbaglianti luci
della grande metropoli di Tokyo. Un’imperdibile opera scaturita
dalla mente del maestro Osawa, famoso scrittore di romanzi hard
boiled, e dalle abili mani di Akiko Monden!
Il manga è uno Seinen è composto da 5 volumi, lo potette trovare in fumetteria edito
dalla Star Comics 4.90 €
Resident Evil: Marhawa Desire
Esce il 13 febbraio il quarto volume.
La tranquillità dell’istituto Marhawa, una prestigiosa accademia
asiatica gestita dalle suore, viene sconvolta quando l’alunna di una
classe diventa uno zombie e uccide alcuni dei suoi compagni! È un
caso isolato o l’inizio di un’epidemia scatenata dal contagio con un
nuovo tipo di virus? Su questo dovranno indagare un professore
universitario e un suo giovane alievo chiamati a fare luce sulla
questione. Mentre nella scuola sta succedendo tutto questo,
Chris Redfield è a capo di una squadra di agenti della BSAA
impegnata in una missione che potrebbe essere collegata al contagio degli studenti!
Il manga conosciuto come Biohazard - Marhawa Desire di Naoki Serizawa è composto
da 5 volumi, è uno Shounen di genere soprannaturale, horror edito dalla Panini a 4.50 €.
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Liar Lily 12
Anche Liar Lily, il 12° volume esce il 13 febbraio
Racconta la vicenda di En e Hinata, una coppia di ragazzi che si
innamorano e decidono di stare insieme… nonostante il “vizietto” di
En! Quest’ultimo infatti odia svisceratamente i comportamenti e gli
atteggiamenti dei suoi compagni maschi ed ha assunto per riflesso
la stramba abitudine di vestirsi da ragazza in modo da poter
frequentare liberamente le sue amicizie femminili nella scuola.
Quanti problemi credete che questo possa procurare a Hinata?
Certamente non pochi, ma per amore si supera tutto!
Il manga conosciuto anche come Usotsuki Lily di Ayumi Komura è uno shoujo composto
da 14 volumi ancora in corso è di genere gender bender, sentimentale, scolastico, edito
dalla Panini a 4.30€.
Kuragehime 9
Esce il 20 febbraio il 9° volume di Kuragehime.
Tsukimi Kurashita, un’amante delle meduse, il cui suo sogno è
diventare una disegnatrice professionista. Proprio per questo
motivo decide di trasferisce a Tokyo, in un condominio in cui
solo le fujoshi – ragazze otaku – hanno la possibilità di vivere, e
in cui l’ingresso agli uomini è assolutamente vietato. Un giorno,
Tsukimi incontra una ragazza vestita all’ultima moda che salva
la vita… nientemeno che a una medusa! la ragazza finisce per
dormire dalla protagonista, ma la ragazza in realtà è un uomo..
Il manga di Akiko Higashimura è composto da 12 volumi ancora in corso, è un Josei di
genere sentimentale, commedia,slice of life edito dalla Star Comics a 4.20 €.
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Sword Art Online
L’anime tratto dalle light novel di culto di Reki Kawahara
debutta anche nel mercato home video italiano.
Attraverso le pagine del numero di Febbraio del catalogo
Mega di Alastor apprendiamo alcuni dettagli sull’edizione
home video di Sword Art Online: il primo cofanetto, che il
sito ufficiale di Dynit da in uscita per il 23 Aprile,
conterrà 13 episodi suddivisi in tre Blu-ray e tre DVD; il
prezzo del BD Box è di 49,99 euro, mentre il cofanetto
DVD è prezzato 39,99 euro.
Ricordiamo che l’anime viene trasmesso ogni giovedì sera
su Rai 4 in edizione doppiata, mentre l’edizione sottotitolata è disponibile in streaming
su Popcorn TV. Prossimamente Dynit proporrà anche lo special Extra Edition.
Knights of Sidonia
Siete curiosi di vedere l'adattamento anime di Knights of
Sidonia di Tsutomu Nihei? Ringraziate King Records che
ha proposto in streaming il primo minuto del video.
Molto gentilmente la King Records ha cominciato a
mandare in streaming il video contenente il primo minuto
dell’adattamento anime del seinen sci-fi/mecha/action
Knights of Sidonia di Tsutomu Nihei. Come potete vedere
nel video, viene ripresa una battaglia spaziale contro un
alieno. Inoltre nel video viene rivelato anche un
importante dettaglio relativo alla data di release
dell’anime: la premiere di questa serie di 12 episodi è prevista per aprile nel programma
Animeism di MBS. Ancora non si sa però la data precisa.
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Kingdom
Sta per giungere al termine la seconda stagione della
serie anime “Kingdom”, infatti l'anime finirà a Marzo
2014. Giungerà presto al termine la seconda stagione
anime della serie “Kingdom”. L’annuncio è stato lanciato
attraverso le pagine della rivista “V Jump magazine” di
casa Shueisha, dove sarebbe stato confermato che la
serie di animazione terminerà proprio il prossimo 1
Marzo 2014, giungendo dunque al suo trentanovesimo
episodio. Questa seconda stagione anime è stata
trasmessa a partire dal Giugno 2013 in Giappone, ed è
stata preceduta da una prima stagione, trasmessa dal
giugno 2012 fino al mese di Febbraio 2013.
Aldnoah Zero
Aldnoah Zero, nuovo anime per Ei Aoki. E’ in arrivo
“Aldnoah.Zero”, una nuova serie anime che vi lascerà
senza dubbio con il fiato sospeso. E’ stata la stessa
Nitroplus ad annunciare che Gen Urobuchi (Puella Magi
Madoka Magica, Psycho-Pass, Gargantia on the
Verdurous Planet) sarebbe al lavoro per la realizzazione
di un nuovo progetto animato, progetto il cui titolo sarà
“Aldnoah.Zero”, e che si preannuncia davvero
coinvolgente. Secondo le ultime indiscrezioni, pare che
il progetto sarà infatti un Seinen Sci-Fi all’ultimo
respiro, e vedrà la partecipazione del regista di
“Fate/Zero” Ei Aoki (Ga-Rei: Zero, The Garden of Sinners, Hourou Musuko).
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Giochi
Siamo finalmente giunti ai giochi, dopo questi ci sarà ancora una cosettina :D quindi
continuate a leggere ( non scartate i giochi <.<) quindi detto questo vi diamo prima le
soluzioni dell’edizione precedente e poi i nuovi xD.
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Ecco i nuovi giochi ^^
il primo è un puzzle :D quanto mi
piacciono *-*
Riuscirà goku a trovare tutte e 7 le sfere del drago??
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E l’ultimo che non poteva mancare
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Carissima Hachi,
Ormai credo di averti detto tutto ciò che pensavo di te, della
nostra amicizia e probabilmente a volte ti ho pure ferita,
tuttavia sei sempre stata tu a dirmi che dovevo essere
schietta, diretta e dirti tutto ciò che pensavo ed è quello che
ho sempre fatto fin'ora, a volte ho davvero sperato di non
doverti dire certe cose, ma alla fine mi rendo conto che se non
fossi stata schietta con te, non sarei mai riuscita a togliermi
un peso dal cuore e la nostra amicizia non sarebbe potuta
andare avanti.
Tralasciando i bassi della vita, spero che dei 3 anni che
abbiamo passato insieme come amiche, sorelle, non ci siano solo
quei brutti momenti che colpiscono pure le amicizie più solide,
(si sà che sono proprio queste crisi a potenziarle u.u cadere e
rialzarsi per poi ricadere e rialzarsi, servono proprio a renderci
più forti u.u per cui ormai la nostra amicizia è a forza di
bomba xD) ma ci siano anche tanti bei ricordi indimenticabili,
non sono mai stata una ragazza brava ad esprimere ciò che
sente, tuttavia spero che attraverso ogni gesto, ogni piccolo
tentativo ti sia arrivato l'affetto che provo per te.
Appena ti ho conosciuta, ho capito che eri speciale e da allora
ho cominciato a volerti tanto tantissimo bene, sei la sorellina
che non ho mai avuto, sei l'amica che ho sempre desiderato e
sopratutto sei una della persone più meravigliose ed in gamba
che abbia mai conosciuto, l'unica cosa che mi dispiace è non
poterti stare vicina quando ne hai bisogno, non poterti aiutare
quando sei in difficoltà, non poterti abbracciare quando hai
bisogno d'affetto, non poterti coccolare quando sei moe moe
=P, non poterti donare la felicità che meriti, non poterti
portare il principe azzurro che si nasconde nel tuo cuore, non
poter esaudire i tuoi sogni, tuttavia c'è una cosa che posso
fare ed è quella di volerti bene per sempre, indipendentemente
dal fatto che siamo lontane, dagli altri e dal tempo, perché
non importa cosa accadrà, ti vorrò bene per l'eternità!
Più scrivo e più mi rendo conto che sto scrivendo senza tener
conto del lessico o.O
Ad ogni modo non so nemmeno più come dirtelo, visto che tutto
questo continuo a ripeterlo ogni volta che ti sento xD
Per cui anche se a distanza di più di un mese e nonostante
abbia fatto quel fail colossale spero che mi perdonerai
ugualmente, perché nonostante sto scrivendo senza seguire il
lessico xD tutto ciò proviene dal cuore, eh si..sono parole
dette dal cuore e non dalla testa ecco perché poco corrette e
molto confuse =P
C'è solo un'ultima cosa che vorrei aggiungere,
Sicchan, nella mia vita ho tanti rimpianti, tuttavia non
rimpiangerò MAI il giorno in cui ci siamo conosciute,
ne i giorni in cui ti ho parlato in maniera schietta, perché NON
rinuncerò MAI e poi MAI alla nostra amicizia, TI VOGLIO
BENE!
ps: Spero che questa piccola sorpresina che ti ho organizzato
coinvolgendo il Sonk, ti sia piaciuta :P
TANTISSIMI AUGURI DI BUON COMPLEANNO!!!!!!!!!!
Grazie a tutte coloro che hanno partecipato!!
ps2: Credevi davvero che Hachi non avrebbe avuto la sua festa
di compleanno?xD
Con tantissimi affetto,
Hina
Questo è il tuo giorno, è unico ogni anno, amalo, vivilo con
tutta la passione che è dentro di te con tutta l'energia che
hai nel cuore e con tutta la felicità di cui sei capace, e
poi... se ti va .... per una volta non condividerla con nessuno
e assaporala chiudendola dentro una scatola per farti
scaldare anche nei momenti dove il calore non si sente.....un
abbraccio immenso Isi!
Pochi giorni fa, una mia amica, a cui avevo fatto dei regali e mi aveva
ringraziata in ritardo, mi disse:
"Più tardi si ringrazia, più grande è il pensiero di ringraziamento. Ad
esempio, più tardi si augura il compleanno più porta fortuna ed è così
per i ringraziamenti."
Non so quanto sia vero (credo fosse una scusa per il fatto di non
avermi ringraziato subito X'D), ma comunque, anche se è passato un
mese dal tuo compleanno, ti faccio di nuovo gli auguri <3
Tanti auguri Hachi! Sei una delle persone più gentili e simpatiche che
abbia mai conosciuto sul web >w<)/ Sei sempre molto disponibile e
paziente (all'inizio non traducevo quasi niente nel forum, non so come
hai fatto a sopportare una traduttrice così poco lavorativa XD), sei
davvero un'ottima persona! *^* Ti ringrazio anche per aver ascoltato
sempre i miei problemi. Ovviamente, se anche tu avrai dei problemi,
non esitare a raccontarmeli, sono sempre disponibile ad ascoltarti!
>A<)/ (A meno che tu non voglia che io mi faccia gli affari tuoi XD)
Per finire, dato che non sono brava a scrivere quello che penso (infatti
non penso di essermi espressa sufficientemente ;__; ) e non so
graficare, ti ho fatto UN DISEGNO ☆ È (o almeno dovrebbe essere)
il tuo amato Tenyuu! Ho provato a farlo sorridente~ (e ho aggiunto
qualche effetto al pc per coprire degli errori X°D) Anche se non
assomiglia molto a quello disegnato da Zakuri-sensei, spero ti piaccia
lo stesso! °A°
Io e tutto il Sonk ti vogliamo tantissimo bene! <3
By Mikki
(il disegno è quello dello sfondo *-*)
Avrei voluto farti qualcosa di più complicato ma avendo
avuto poco tempo ti dovrai accontentare ahah :) Tanti
auguri!
Dì la verità?!?! Ti sei un pò emozionata??? Ihihih :P
Sono sicura che i miei auguri di Buon Compleanno hanno
avuto più effetto così!!! Ahahahahahaha XD
Carissima Hachi ti faccio tantissimi auguriiiiiiiiiiiiii e
spero di poter festeggiare ancora e ancora altri
compleanni insieme ^^
Ti voglio bene <3 *France*
Hachi Tantissimi Auguri di Buon Compleanno!
Sei stata la prima persona, escludendo Fracchan, con
cui ho fatto la conoscenza nel forum e sei stata
sempre fantastica: gentile, disponibile, sempre
accondiscendete, pronta ad aiutare e a perdere
tempo nello spiegare con chiarezza le cose.
Hai accolto le nostre proposte (Yaoi soprattutto)
sempre positivamente e incoraggiandoci a portare
avanti queste e altre idee, dandoci sempre il tuo
sostegno.
Una persona come te merita i migliori auguri del
mondo per cui
Tantissimi Auguri per il tuo Compleanno!
Con affetto, Yuki-chan (alias Prugnette)
P.S.
Un'anteprima del viaggio in Giappone
Ecco il viaggio in Giappone regalato da Prugnette.
31 luglio 2013
Siamo partiti il 30 luglio da Firenze alle 9.40 am con scalo a Francoforte partenza
alle13, 50. Il lungo volo si è concluso con atterraggio a Narita airport alle 7.50. Uscire
dall'aeroporto è risultato abbastanza semplice, salvo una lunga fila per ricevere il visto
della durata di 90 giorni. Il personale è molto cortese e il più delle volte parla inglese,
con una pronuncia tutta sua, ma abbastanza comprensibile. Usciti con le valigie ci siamo
diretti alla biglietteria dello Sky liner, una linea diretta da Narita a Ueno o Nippori,
due quartieri di Tokyo: il biglietto costa 2, 400¥ a persona e permette di percorrere
una lunga distanza in soli 36minuti. Attualmente stiamo aspettando di partire alla volta
di Tokyo. Tokyo di mattina presto è caotica, afosa e rumorosa, ma i Giapponesi sono
molto gentili e disponibili, anche se purtroppo pochi sanno l'inglese e ancor meno sono
quelli che lo parlano in modo comprensibile. Con le mie 3parole di giapponese sono
riuscita a farmi intendere e a decifrare quello che dicevano. Per chi intende arrivare a
Tokyo con lo Sky liner deve sapere che il treno ferma in una stazione apposita, di
fronte alla quale c'é la stazione vera e propria di Ueno e sotto le stazioni ferroviarie
di solito c'é la metropolitana. I biglietti per la metro si fanno con facilità, anche
perché nelle lingue a scelta c'è l'inglese e lo stesso per le indicazioni delle linee e sulla
metro:oltre al giapponese, in Kanji, c'é la trascrizione in Romanji. Con facilità
raggiungiamo il nostro albergo, dislocato in periferia, in una zona tranquilla e piacevole:
la camera è un cubicolo! Se venite in Giappone non portate più di una valigia, perché
rischiereste di doverle lasciare in corridoio! Benché piccole, le stanze hanno tutti i
comfort dai saponi per lavarsi, alle sveglie luminose, al Wi-Fi libero, senz' altro
provviste di condizionatori. (i condizionatori sono ovunque e puntati su temperature
bassissime, per cui serve sempre una sciarpina leggera).
10.30 Shinjuko
Giro per il centro alla ricerca di cibo e di un passatempo. Verso le 13, 00 abbiamo
pranzato in uno di quei locali con gli sgabelli intorno ad un tavolo su sui passa un rullo
scorrevole con i piattini di sushi. Si paga un prezzo diverso in base al pesce preso,
spendendo solitamente poco. Consigliato solo per gli amanti del sushi, perché qui non
viene proposto altro. Passeggiata per i grandi negozi di elettronica: un mondo nuovo e
sconosciuto. Ci sono elettrodomestici assurdi, di ogni grandezza e colore; cellulari di
ultima generazione, comprese marche e modelli che ancora devono arrivare in Italia.
Per non parlare dei videogiochi e delle console. Insomma è il mondo dei nerd e degli
otaku più accaniti (peraltro il quartiere di Shinjuko non è certo famoso per queste cose,
quanto per la moda. Non oso immaginare come siano i quartieri specifici per anime e
manga!). Stanche per il jet-lag siamo rientrate in albergo per andare presto a cena,
cosa comunque abbastanza comune qui. Non sapendo dove andare ci siamo fatti
convincere da un locale, dall' aspetto tradizionale affollato di gente del posto. Anche
qui, l'inglese non ha aiutato perché nessuno lo capiva o sapeva parlare, comunque i
ristoratori sono stati molto disponibili e siamo riusciti ad ottenere un cena abbondante
a buon prezzo. Abbiamo poi scoperto che questo ristorante è un Izakayak, ovvero quei
locali tipici dove si servono principalmente alcolici, tra cui birra, accompagnati da un
piccolo pasto. Per gli appassionati di Naruto è d'obbligo un salto per gustare la carne
cotta alla brace su dei fornelliniente posti sul tavolo al centro dei commensali che se la
preparano tra una chiacchiera e l'altra. Rientro in albergo.
1 agosto 2013 I Giapponesi e la pioggia.
Ci dirigiamo con la metropolitana a Nikko, una cittadina vicino a Tokyo, famosa per i
suoi bei santuari. Prendiamo la linea T9, cambiando a Otemachi per poi prendere la
linea M per Tokyo station. Alla stazione centrale di Tokyo cerchiamo la biglietteria del
JR apposita per gli stranieri che hanno acquistato via internet il Jr pass, un biglietto
che permette di spostarsi in Giappone con gli shinkansen, senza dover pagare per ogni
corsa. Questo speciale abbonamento da prendere solo fuori dal Giappone, dà grandi
vantaggi, soprattutto per il forte risparmio economico su ogni corsa. Il nostro biglietto
è della durata di 21 giorni, per cui, da oggi, data di attivazione, potremo usarlo fino al
21agosto, giorno in cui dovremo tornare assolutamente a Tokyo. È possibile, con un po'
di preavviso, prenotare gratuitamente un posto a sedere sulle carrozze riservate,
altrimenti vanno ricercate le carrozze non riservate, riconoscibile da una scritta in
inglese alternata al giapponese, su un monitor affisso su ogni lato delle carrozze. I
treni giapponesi sono famosi in tutto il mondo per la loro precisione d'orario, ma
nessuno ne ricorda mai la pulizia e la bellezza. Tutto ciò che se ne dice è vero: arrivano
poco prima dell' orario di partenza in stazione perché, prima di un nuovo viaggio, gli
addetti alle pulizie possano pulirli e capovolgere i sedili nella direzione del treno,
tramite levette o un dispositivo automatico. Dentro sono molto spaziosi, tutti muniti di
tavolini,
sedili reclinabili, appendiabiti e alcuni anche un poggia piedi. Il treno per
Nikko ferma a Utsunomiya, dove i deve prendere un treno regionale per la suddetta
città. In 2ore circa arriviamo a destinazione. Nikko. Ci accoglie sotto una pioggia calda
ma scrosciante, che ci obbliga a comprare due mantelle plastificate perché i nostri
kawy non riescono a pararci. A poca distanza dalla stazione c'è quella che molto
probabilmente è la piazza centrale del paese. Volendo si può salire ai templi con un
pullman al prezzo di 500¥ (e se piove, conviene!). I templi sono divisi in 3complessi, di
cui il più importante e bello è Toushou-gu, un grande santuario shintoista, a cui si
accede da un'alta scalinata terminante con un imponente torii. Il biglietto di 1.200¥ a
persona vale veramente la pena: una passeggiata nel verde dei boschi e nella sacralità
di una religione pacifica e molto libera, aalle cui divinità i fedeli si rivolgono alzandosi
prima le mani in vasche d'acqua e poi battendo due volte le mani. Il santuario presenta
un'alta pagoda rossa superato il , torii d'ingresso; seguono diversi templi di cui 2 sono
visitabili anche dai turisti, togliendosi le scarpe prima di entrare. Il biglietto dà
accesso anche alla tomba di un insigne personaggio della storia giapponese, Tokugawa
Yeyasu. Ritornando a piedi verso il paese, ci si imbatte nel Shinjuko-kyou, il ponte
rosso di Nikko. La nostra visita delle bellezze della città si ferma qui. In città ci siamo
fermati a mangiare al locale Hippari Dako, consigliatoci dalla guida. Ci si mangia molto
bene spendendo pochissimo, però ha solo 3 tavoli, quindi può capitare che vi facciano
sedere con altri turisti allo stesso tavolo. Sia cuoca che cameriera parlano inglese, ma
anche con un briciolo di giapponese è possibile farsi capire. Con una camminata di
30minuti buoni, siamo tornati in paese mangiando dei dolcetti tipici giapponesi, che si
vedono spesso anche in manga e anime. Mi riferisco allo spiedino con le 3 pallette
attaccate:ne abbiamo mangiato uno tutto bianco e uno grigio con dei semi al suo interno
neri. Erano buoni, ma per nulla dolci!
2 agosto 2013 i Giapponesi e gli ombrelli.
Le nostre mete di oggi sono Nagano - Matsumoto che abbiamo deciso di accordare
perché vicine e perché per raggiungere Matsumoto, si deve per forza passare da
Nagano. In realtà, la nostra prima meta, non offre grandi attrattive, se non il bel
tempio buddista Zenkou-ji, con l'Okaidan, una galleria completamente buia in cui si
procede a tastoni per trovare la "chiave della salvezza". In città sperimentato gli
onighiri fatti in diversi modi, ma tutti buonissimi. Come in ogni altro posto in cui siamo
stati, anche qui i Giapponesi giravano con ombrenllini parasole o ne vendevano alcuni il
cui disegno diventa visibile solo con l'acqua. Da qui ci siamo diretti il più
velocempossibile alla seconda e ulti a tappa della giornata. Tenteranno presente che i
viaggi in treno su brevi distanze in Giappone durano in proporzione di più che sulle
grandi distanze perché i treni su cui si viaggi sono più lenti, per cui dovete organizzarsi
bene i tempi. A Matsumoto siamo arrivati abbastanza tardi, verso le 15,00senza aver
pranzato, se non con un onighiri, ma dovevamo andare subito a vedere il castello per
non rischiare di trovarlo chiuso. Il castello di Matsumoto è rimasto illeso e a tutt'oggi
è visibile l'edificio originale. Vi si accede dopo aver pagato un biglietto che permette
l'accesso alla'interno delle mura e della fortezza stessa. Non è una visita
particolarmente lunga, ma ne vale la pena. Come ho già detto, è bene dosare il
programma della giornata e valutare con attenzione i tempi, per non rischiare di
tornare a casa alle 21, 30 come è successo a noi!
3 agosto 2013 I Giapponesi e i dolcetti salati.
La tappa di oggi è stata Kamakura, località balneare poco distante da Tokyo, famosa
per i santuari e il secondo Budda più grande del Giappone. Dopo la giornata stancante di
ieri abbiamo optato per prendercela comoda e vedere un posto vicino, senza dover
faticare troppo. Solite trafile con la metro e trenino che in un'ora circa porta a
Kamakura, ma attenzione: se si vuole visitare i posti consigliati dalla guida, allora si
deve scendere a Kita Kamakura, da cui parte la visita dei siti. Munitevi di cartina per la
visita perché parte dei luoghi d'interesse è spersa nelle colline vicine. La nostra visita
è iniziata dal santuario Engaku-ji, un posto molto affascinante, con un piccolo sentiero
tra i Budda (non lasciateci monetine: a noi invece che fortuna immediata, è arrivata una
sfiga dopo l'altra, a cominciare dalla pioggia). Poco lontano, andando in direzione di
Kitamura, c'è il Tokei-ji, un santuario aperto anche alle donne, di cui era rimasta una
monaca, da tempo defunta. Dopo pranzo a base di sushi, ci siamo diretti alla volta del
Jochi-ji con un bellissimo cimitero. Da qui, subito fuori l'ingresso, alla sinistra di chi
guarda il santuario, parte un strada che si inerpica nei boschi limitrofi e porta a
diverse aree sacre, tra cui il Kuzuharagaoka-jinja dedicato alla kitsune; il
Zeniaraibenten a cui si accede da una grotta. Qui si lavano le monete perchè dicono
che porti fortuna. Consiglio la visita della statua del grande Budda, che noi, per
mancanza di tempo, non abbiamo visto.
4 agosto 2013 i Giapponesi e la cordialità
Partenza da Tokyo di mattina presto per la città commerciale di Nagoya che ci sarebbe
servita come punto di partenza per gli spostamenti di questi giorni, in cui le nostre
mete sono il castello di Inuyama e la cittadina di Takayama. Da Nagoya abbiamo preso
un trenino che non rientra nel biglietto del Jr per cui si devono pagare circa 500¥, con
il quale in 40 minuti circa, si raggiunge la cittadina di Inuyama. Attenzione a dove
scendete! Ci sono due fermate e perché viene da Nagoya conviene scendere alla
seconda che è più vicina al castello. Noi, ovviamente, siamo scesi alla prima e così ci è
toccata una bella e lunga camminata tra case serrate e viuzze deserte, sotto il sole
cocente delle 12,00 e senza un luogo dove nutrirci. Lato positivo di questa lunga
sfacchinata è stato l'incontro di un Matsuri, le feste giapponesi, in corso proprio
quando abbiamo visitato la città. Anche qui l'inglese è una lingua sconosciuta, per cui
munitevi di vocabolario di giapponese e interpretate i gesti per poter capire la
popolazione. La festa era al chiuso in un capannone enorme, dove stand di piccole
dimensioni, offrivano piatti tipici a buon prezzo. I paesani erano molto gentili e ci
hanno assistito in tutto, dalle scelte e dal come mangiare i cibi. Una scala portava al
piano superiore in cui era stata allestita una tradizionale casa giapponese. Rifocillati
siamo saliti verso il bel castello, noto soprattutto per la veduta a volo d'uccello che si
ha dalla sua cima. Con lo stesso biglietto del castello è possibile visitare i piccoli musei
della città e delle marionette (meritano solo perché inclusi già nel biglietto iniziale).
Stavolta ci siamo diretti alla giusta fermata del treno, costeggiando il castello è il
fiume vicino, facendo così una piacevole passeggiata. La cena a Nagoya è stata un
disastro. Avevamo scelto di seguire i consigli della nostra fidata lonely planet, ma per
questa città ci ha proprio consigliati male. Siamo stati in due posti a cena, spendendo
tanto e mangiando malino. Il primo era sulla guida ed era una specie di pub in cui i pasti,
costosi, erano stuzzichini, il secondo era un ristorante di sushi dove ci pare di aver
speso molto di piumini quanto era scritto sul menù.
5 agosto 2013 i Giapponesi e le banche
Verso le 10 siamo su un treno diretto nella città montana di Takayama, felicemente
nota per la sua carne bovina. Da Nagoya unntreno della linea Jr in 2 ore e più alla
suddetta città. La visita merita veramente, peccato che nel nostro caso è iniziata male
e si è conclusa peggio. Dovevamo, come prima cosa, trovare una banca per prelevare
denaro, in quanto in Giappone, la maggior parte delle spese si fa con soldi liquidi e noi
eravamo partiti con soli 300 € in mano, e dopo 6 giorni eravamo agli sgoccioli. Per cui la
prima cosa da fare era prelevare. Abbiamo girato per diverse ore, sballottati da una
banca all' altra senza poter prelevare e tutto perché i bancomat giapponesi non
accettano carte straniere e quelli preposti a tali operazioni, da aprile 2013, non
accettano più mastercard, cirrus e altre carte. Unica soluzione possibile è stato
chiamare casa e farci inviare a Kyoto denaro presso la WesternUnion, che si trova
dentro la stazione. Siamo comunque riusciti a mangiare in un ottimo ristorante che
accettava carte di credito. Il nostro pranzo migliore l'abbiamo fatto proprio qui, a
base di carne di manzo e spendendo pochissimo.
Nel pomeriggio siamo stati nel
quartiere vecchio, una strada tutta case in stile giapponese e negozietti tipi ci che
vendevano diversi prodotti sia alimentari che souvenir. In fondo alla strada, sulla
sinistra si trova l'archivio, mentre andando a destra siamo entrati nell' ex palazzo del
governatore, una villa bellissima che oggi ospita una piccola mostra di manufatti antichi
e qualche arma. Da qui ci siamo diretti alla stazione per prendere l'ultimo treno per
Nagoya delle 18, 45, finendo col cenare ad un supermercato 24 h sotto una pioggia
tropicale. Consiglio pertanto di partire molto presto per Nagoya e tornare quanto
prima per non rischiare di non mangiare, altrimenti può essere interessante un
pernottamento in Takayama stessa.
6 agosto 2013 i Giapponesi e i ristoranti per famiglie in una città da incanto
Da Nagoya, che salutiamo felicemente prendiamo uno shinkansen veloce, con cui in 35
minuti siamo nella bellissima Kyoto. Subito a piano terra della stazione c'è la Western
Union dove, dopo un po' di rigiri riusciamo a prendere i soldi e andare nel nostro
albergo in centro. È una giornata tranquilla per cui mangiamo senza fretta in un
ristorante per famiglie poco lontano dall' albergo per poi visitare i dintorni della
stazione. Vediamo la Kyoto tower, ma non merita particolari attenzioni, mentre
meritano sicuramente una visita i templi di Higanshi-honganji e di Nishi-hoganji. Due
edifici immensi e bellissimi, di cui il primo è in fase di restauro per cui ne era visibile
solo una parte. Da qui rientrino albergo.
7 agosto i Giapponesi e la città dei templi
Visita di Kyoto partendo dal mercato di Nishiki, una lunga via in cui diversi negozi
espongono su banchi in strada i propri prodotti. Con la metro abbiamo poi raggiunto il
nord della città per visitare il complesso templare Daitokuji con una interessante ad un
giardino zen e una camminata tra i bambù e il complesso Shimogamo Shrin. Non è facile
raggiungere il secondo santuario senza una cartina a ben dettagliata, ma si possono
sempre chiedere indicazioni a qualcuno. Corsa di fine giornata nel parco imperiale per
concludere al meglio la giornata: è un parco immenso che circonda il palazzo. I
Giapponesi ci passano molto tempo a leggere o semplicemente a camminare con il cane,
noi lo abbiamo trovato meraviglioso! Dopo cena siamo passati da grande negozio di libri
per soddisfare i miei desideri vedere qualche manga. Se sapete leggere il giapponese o
semplicemente se avete desiderio di avere .a copia originale di un manga, dovete
assolutamente acquistarlo in madre patria. In Giappone i manga sono tenuti in grande
considerazione e cura: piani di librerie e interi scaffali sono colmi di manga, art-book,
light novel...insomma c'è un po' di tutto e solitamente sono incelofanati e suddivisi per
generi o case editrici. L'acquisto conviene principalmente per i prezzi irrisori
dell'oggetto comandate ad acquistare, mi spiego meglio: in Italia i manga hanno u
costo che varia molto da diversi fattori, quali la carta, il numero di pagine, la copertina
ecc... in Giappone, il manga con sovra copertina, carta ottima,
copertina con
illustrazioni ulteriori, venduto in una "jacket"(come la chiamano i commessi quando vi
mettono il manga in una custodia di carta apposita), il tutto vi viene a costare sui 4,
00-4, 50€! contro i 5, 90-6, 90 italiani! Per non parlare delle light novel che costano
ben la metà! Insomma un mondo meraviglioso è qui alla portata di tutti. Se poi il prezzo
vi sembra troppo alto per un singolo manga, potete sempre acquistare le riviste, che
per 5-6, 00€ vi danno una serie di manga diversi e per ognuno 1-2 capitoli.
Naturalmente non ho potuto evitare di acquistare qualcosa e così entusiasta, sono
andata a dormire.
8 agosto i Giapponesi e i cervi
Visita a Nara, una città non distante da Kyoto e patrimonio dell' Unesco, nota in egual
modo per suoi luoghi d'interesse e per i cervi che vivono liberi in città. Dalla stazione,
per evitare di perdersi, conviene prendere un pullman, almeno all' andata, il ritorno
risulta più semplice. Il pullman lascia davanti alla stazione Kintetsu Nara, u a linea
privata. Da qui la strada è tutta in salita verso il parco con i cervi sacri della città che
pascolano liberi per le strade, venendo verso i turisti per ricevere il cibo acquistabile
presso apposite bancarelle. anche i cervi, come ormai la città stessa rientrano le
patrimonio nazionale, e probabilmente di questo è sonore bene consapevoli, visto con
qua tanto disinvoltura importano i turisti. Il primo santuario che abbiamo visto è il
Todai-ji, un complesso maestoso (é l'edificio in legno più grande del mondo) che merita
sicuramente una visita, anche per il Daibutsu-den, una statua di bronzo del Budda che
campeggia all'interno dell' unica sala del santuario. Facendo il giro della stanza si trova
dietro al grande Budda, in una colonna, un foro di piccole dimensioni che attira molti
turisti, soprattutto genitori e bambini nel tentativo di attraversarlo. Si dice infatti
che chi riesca nell' impresa, raggiungerà l'illuminazione, per cui in molti provano, ma
solo pochi e bambini per la maggior parte, vi riescono. Segue la visita del Nigatsu-dou e
del Sangatsu-dou altri due templi edificati sui versanti della collina, sempre più all'
interno della boscaglia, che sono uno spettacolo da non perdere. Inoltrandosi nella
boscaglia, seguendo naturalmente i sentieri e la cartina a della guida, è possibile
visitare il Kasugataisha e il Wakamiya jinja. Tornando a valle la nostra visita si è
conclusa con il Kofuku-ji il tempio della famiglia Fujiwara di cui restano due pagode di 5
e 3 piani. Prima di riprendere il treno ci siamo fermati in una bellissima libreria, di cui il
piano superiore era interamente dedicato a manga e light novel.
9 agosto 2013 i Giapponesi e l'Airone Bianco
Una sveglia davvero mattutina oggi per recarci al famigerato castello di Himeji, noto
anche come l'Airone bianco dati i suoi colori. Purtroppo il castello è in fase di restauro
fino al 2014 è quindi non è visibile dall' esterno l'edificio principale, che è racchiuso da
un capannone fin sopra il tetto, ma con un biglietto aggiuntivo è possibile visitare
l'interni del capannone e vedere il castello tramite ascensori che salgono fino alla sua
cima. È un' occasione anche questa perché mette in evidenza il lavoro dei restauratori
e ne mette al corrente anche chi non è del mestiere. La visita prosegue nel giardino e
nelle mura e nella torre dei cosmetici, in cui due manichini in kimono ripropongono
attività tipiche del mondo femminile. Nel prima pomeriggio siamo tornati a Kyoto per
vedere il castello che purtroppo chiude molto presto, per cui sarà la prima tappa di
domani. Dopo cena finalmente abbiamo mangiato delle pesche, che qui, come il resto
della frutta, risulta o carissime e infatti abbiamo speso ben 4€ per sole due pesche!
10 agosto 2013 i Giapponesi e la sacralità
Di mattina prestoci siamo recati al castello di Nijo-jo famoso per i pavimenti enti ad
usignolo, realizzato in legno con una tecnica che li fa produrre un suono simile al canto
di uccelli, quando qualcuno ci cammina sopra. Oltre all' interno, che merita sicuramente
una visita, abbiamo visto il giardino e un secondo edificio, sempre facente parte dello
stesso complesso, ma non visitabile. Il secondo spostamento della giornata è stato per
visitare il santuario Nanzen-ji, immerso in un bel parco verde, tra diversi complessi più
o meno grandi e un ci intero con cascata retrostante. Nel pomeriggio ci siamo diretti al
Chonin, un complesso templare davvero notevole, il cui edificio principale era in fase di
restauro, ma è stato possibile vedere il San-mon d'ingresso che è il più grande di tutto
il Giappone. A questo complesso appartiene anche la campana più grande del paese del
sol levante, che è sita leggermente più in alto rispetto agli altri edifici. Il nostro
percorso tra i santuari prosegue velocemente, perché nelle vicinanze del sopracitato si
trovano anche altri complessi, quali il Yasaka-shrine,
una pagoda e il santuario
Kiyomizudera, che tra questi forse è il più bello e, se avete poco tempo, è l'unico che
merita veramente una visita. A noi è toccato vedercelo vedercelo sotto l'acqua, ma
forse è stato proprio questo a rendere la visita così bella. Perché finita la pioggia,
tutto era avvolto daalla nebbia che si perdeva a macchia sul ben panorama che si
ammira dalla cima del santuario. La giornata si è conclusa con una passeggiata tra i
vicoli della vecchia Kyoto, che ne sono un tratto caratteristico.
11 agosto 2013 i Giapponesi e gli autobus
Ultimo giorno a Kyoto con visita del Santuario todaji, a cui è annessa la Pagoda a 5
piani, la più alta del Giappone. La visita è piacevole ed interessante immersa tra due
grandi templi contenenti statue di Budda, personificazioni del Budda e suoi adepti. Nel
pomeriggio, con l'autobus siamo andati a vedere il Jinkakuji, detto anche il padiglione
d'argento. Il viaggio in autobus e d'obbligo perché la metropolitana di Kyoto ha solo
due linee tra loro perpendicolari, che non raggiungono certi luoghi d'interesse.
Purtroppo rispetto alla consueta metro, l'autobus è più lento e il tragitto risulta
pesante, specialmente se non c'è posto a sedere. Consiglio di non prenderlo alla
stazione dei treni, ma di fare un parte di percorsi, fin dove possibile, in metro è poi
prendere l'altro mezzo pubblico per fare prima. Il Jinkakuji è su una collinetta
verdeggiante, che si raggiunge da una strada in salita tra negozi tipici. L'ingresso è
nascosto da un foresta di bamboo molto suggestiva, oltre la quale si trovano un tempio
circondato da grandi giardini zen. Qui la natura è libera dalle restrizioni dettate dalla
modernità e gli animali si muovono in un ambiente consono a loro, ignari dei pericoli
esterni. Vi abbiamo trovato un piccolo serpente che strisciava tranquillo tra le piante.
Il percorso non è lungo, ma permette di prendere fiato dalla caotica Kyoto moderna.
12 agosto 2013 i Giapponesi e la memoria
Molto presto simo partiti per Okayama dove avremmo pernotatto soltanto, sarebbe
stata la nostra base per gli spostamenti. Prima tappa dopo aver deposto le valige in
albergo, e ne consiglio uno vicino alla stazione se scegliete di fare tappa in un luogo solo
per comodità, senza volerlo visitare, è Hiroshima la città memoria della seconda guerra
mondiale, delle cui atrocità ha lasciato solo lo scheletro un edificio con cupola e
qualche oggetti sparsi sul suolo dopo la tragedia, che oggi sono conservati nel museo
dedicato alla memoria. La piazza della pace, accoglie diversi monumenti commemorativi,
tra cui il già citato edificio, la fiaccola eterna, che resterà accesa finché nel mondo
non resterà neppure una bomba atomica, una statua dedicata ad una bambina morta di
malattia come conseguenza della guerra e altri monumenti toccanti. In fondo alla
piazza un edificio molto moderno accoglie il piccolo museo della memoria, che raccoglie
foto, oggetti, ricostruzioni e materiale autentico superstite. È un luogo molto toccante
e poco adatto alle persone fragili, però merita una visita perché è davvero ben fatto.
Dell'Hiroshima originaria non resta altro, la città è moderna ma vi si respira una
tranquillità estranea ai grandi centri, quindi risulta piacevole camminare per le strade,
malgrado il caldo umido. Ci si muove comodamente a piedi, ma se non volete stancarsi
troppo, ci sono dei tram che portano in tutti luoghi d'interesse. L'andata e il ritorno da
Hiroshima a Okayama risulta veloce con un jr che impiega 35 minuti a percorrere
l'intera distanza. A cena stavolta abbiamo provato delle buonissime frittate ripiene di
riso, con dei deliziosi sughi d'accompagnamento.
13 agosto 2013 i Giapponesi e le scimmie?
Oggi ci siamo alzati prestissimi, verso le 6.30 e devo dire che ne è valsa la pena, per
visitare l'Isoletta di Miyajima. Da Hiroshima si prende un trenino che porta al porto da
cui con un traghetto della linea jr si raggiunge in 10-15 minuti l'isola. Avvicinandosi all'
isola dal traghetto è possibile vedere il grande torii rosso che campeggia sull' acqua
con l'alta marea e fa da cornice al santuario retrostante poggiato su palafitte.
Conviene arrivare presto la mattina e visitare con calma il santuario e i dintorni perché
mezzogiorno è già super affollato e la fila all' ingresso si estende per diversi metri.
Oltretutto la sua visita è abbastanza breve, ma senz'altro caratteristica, anche
perché quando la marea ritira, sulla sabbia sottostante gli edifici spuntano granchi e
scendono uccelli bianchi a fare il bagno e mangiare. Se poi avete voglia di farvi una ,
ungarico passeggiata in montagna c'è un percorso da fare a piedi di 2, 5km su
gradinate di legni e sentieri poco battuti che porta sulla vetta del monte dell' isola,
dove sono un tempio buddista di monaci burloni che hanno travestito le piccole statue
dei Budda e, 300m più in alto, l'osservatorio. È una camminata molto faticosa, ma
merita sicuramente per gli amanti della natura e non, anche perché potreste scorgere
cervi (che in realtà vivono liberi per tutta l'isola, anche a valle, presso il santuario) e
scimmie, che noi purtroppo non abbiamo visto. Ci vogliono circa tre ore e mezzo a
velocità media per raggiungere la cima e fare ritorno, ma per i più pigri c'è una funivia
a pagamento che porta fin sulla cima e riporta a terra. Scesi a valle abbiamo visto un
secondo santuario bellissimo e molto grande, che è possibile visitare già scendendo su
uno dei due sentieri della camminata. Questo santuario buddista è dedicato a diversi
Budda e a Kanzeon Bosatsu, è sicuramente un posto molto suggestivo, immerso nel
verde, ma comunque al limitare della cittadina.
14 agosto 2013 i Giapponesi e tortelli di Konfu Panda
La città che abbiamo visitato oggi è un centro urbano di minori dimensioni,
culturalmente noto per il suo castello, su una collinetta al centro della città, che
sovrasta il parco circostante. Un treno regionale porta in due ore e mezzo da Okayama
a Matsuyama, percorrendo per un tragitto medio-breve un monte sospeso sul mare, da
cui si ha una visuale da cartolina delle coste giapponesi, ulteriore conferma della
bellezza dei viaggi in treno in territorio nipponico. Dato che siamo arrivati per l'ora di
pranzo e tutto sembrava chiuso, siamo andati ad un supermarket e abbiamo assaggiato
i tortelloni di Konfu panda contenenti uno carne, e l'altro marmellata di fagioli rossi,
che era troppo dolce e staccava subito. Al castello si può arrivare con una funicolare
oppure a piedi, percorrendo una salita di 500 m circa, poca cosa per chi si è fatto la
scarapinata sul monte di Miyajima! Il maniero è una perla immersa tra il bosco
circostante, al riparo dai grattacieli e dal caos cittadino, accessibile a piedi scalzi,
come tutti gli ambienti giapponesi con pavimenti lignei e dal quale sia può vedere la
città circostante a volo d'uccello. La nostra visita si è limitata al castello, sia per la
lunghezza del viaggio di ritorno sia perché ci sembrava l'unico vero punto di interesse
della città.
15 agosto 2013 i Giapponesi e la vita dei samurai
Con il treno delle 9.05 siamo partiti per Matsue alla volta del castello e delle case dei
samurai. In poco memo di due ore e mezzo abbiamo raggiunto Matsue, una città
ristretta che ha poco da offrire a l'arte il castello, davvero un edificio ben conservato
e dagli interni spettacolari, con una piccola collezione di armi e armature al suo interno;
le piccole ma bellissime case dei samurai, arredate con gli utensili dell' epoca e con
manichini all' interno che riproducono le azioni tipiche. Da visitare, per gli interessati,
la casa del famoso giornalista e scrittore Lafkadio. La nostra visita è stata breve ed
economica perché qui, presentando il proprio passaporto, è possibile avere una notevole
riduzione sui biglietti d'ingresso.
16 agosto i Giapponesi e i grandi santuari
Il viaggio di oggi verso Izumo Taishya per vedere il secondo santuario per importanza
in Giappone, è stato molto lungo e stancante. Non conviene pernottare così distanti
perché si perde gran parte del tempo in treno per poi stare poco tempo nel luogo
d'interesse, senza contare che si rischia di buttare via una giornata proficua. Si può
dire che per noi sia andata in questo modo perché siamo arrivati dopo tanto a Izumo
dove abbiamo faticato per trovare da mangiare per il pranzo, in quanto la maggior
parte dei locali era chiuso. Con un autobus in 30 minuti circa abbiamo raggiunto il
santuario che si è dimostrato essere un piccolo edificio, fin troppo sopravvalutato. Se
il vostro viaggio è breve non perdeteci neppure un minuto perché gran parte del
complesso non è accessibile, va visto dal fuori, guardando tra le sbarre lignee e il
visitabile si riduce a due piccoli edifici di poca importanza per i turisti. La visita e
durata meno di un2ora, contro le 4ore di viaggio che ci siamo fatti in treno in tutto il
giorno.
17 agosto 2013 i Giapponesi e la comunicazione
Il programma di oggi era partire presto per andare ad Osaka da cui prendere un treno
per Koya-San, ma il nostro progetto è sfumato a causa delle incomprensioni che si sono
create con gli addetti al controllo delle biglietterie. Quando si arriva a prendere o
scendere da un treno, se si ha il jr, va mostrato il biglietto al personale addetto, a cui
è possibile chiedere indicazioni sui treni. Come sempre, arrivati a Shin-Oosaka,
abbiamo chiesto indicazioni per andare a Koya, ma il personale sembrava disorientato e
così, dopo aver fatto i dovuti controlli e telefonate, ci hanno dato diverse indicazioni
su treni e metropolitane da prendere. Per farla breve, abbiamo perso l'intera mattina
ballottaggi da un mezzo all' altro senza riuscire a raggiungere la mèta e perdendo
tantissimo tempo. Ala fine abbiamo pranzato alla stazione di Oosaka per poi tornare a
Kyoto e fare una piacevole passeggiata per la città, dopo però, aver disfatto le valigie
nel nostro Ryokan a due passi dalla stazione. La camera, con bagno annesso, è più
grande di quella di molti alberghi in cui siamo stati e in perfetto stile giapponese, con i
futon sui tatami e il tavolino basso con l'occorrente per il tè e i cuscini per terra. Alla
reception si lasciano le scarpe che vengono messe in una scarpiera dall' addetto e si
sale con ciabattine date in dotazione dalla casa. In camera si cammina rigorosamente
scalzi, lasciando le ciabattine all' ingresso e i futonnsono morbidi e comodi. Forse è
stato il letto dove ho riposato meglio fin'ora.
18 agosto 2013 i Giapponesi e gli incensi
Dopo tanta confusione oggi abbiamo capito come raggiungere Koya! Da Kyoto si prende
un jr per Shin-Oosaka e qui un treno regionale per Oosaka (se preferite da Kyoto c'è
un regionale per Oosaka, ma è più lento). A Oosaka si prende un treno diretto a Shin Imamiya, dove si fa un biglietto apposito per andare a Koya. Gira che ti rigira diventa
un viaggio faticoso e scomodo, consiglio pertanto di andare a dormire direttamente a
Koya per non perdere troppo tempo. Finalmente dopo tanto siamo riusciti a raggiungere
Koya-San! Armatevi impazienza perché vanno cambiati diversi treni, presa una
funicolare e poi un pullman per raggiungere il paese e i luoghi da visitare, ma ne vale la
pena, soprattutto se amate i paesaggi immersi nelle foreste, stile Tolkien. Il cimitero
buddista è qualcosa di meraviglioso a cui si accede da un percorso spesso tra altissimi
e imponenti abeti giapponesi e pini, il cui tronco è talmente ampio che ci vogliono
almeno tre uomini per abbracciarlo. Sono circa 2km di passeggiata lontano da tutto, in
fondo alla qua, e si ergono diversi templi dall' atmosfera solenne e al profumo
d'incenso. Per i più forzuti c'è la prova dell' animo:in una casetta lignea è racchiusa una
pesante pietra di cui si dice che solo i puri di cuori possano sollevarla. Se siete
abbastanza muscolosi forse riuscirete nella prova (io non ci ho neppure provato dato le
mie braccia esili). Segue la visita del tempio illuminato dalla fioca luce delle lanterne
che i fedeli vi hanno portato: al momento ce ne sono 10.000. Il percorso tra i templi
prosegue per tutta la cittadina, ma dal momento che per raggiungere Koya ci avevamo
messo molto tempo, ci siamo limitati al solo cimitero, che già di per sé prende molto
tempo, se visitato con cura. Volendo è possibile dormire nei templi con i monaci e
gustare la loro cucina vegetariana, che dicono essere molto buona, per di più il 13
agosto vi si svolge una festività da non perdere: vengono accese tantissime lanterne
che illuminano la via principale del cimitero per una notte immersi nella preghiera e
nella meditazione. Il nostro viaggio tra le diverse città del Giappone termina qui,
perché da domani risaremo nella capitale per ben 9 giorni dedicati alla megalopoli
nipponica e alle sue meraviglie elettroniche e fumettistiche.
19-29 agosto 2013 i Giapponesi della capitale
Il periodo seguito alla visita di Koya l'abbiamo trascorso interamente a Tokyo. La
capitale è il mondo della moda giapponese, di
manga, anime, musica, alcool e
divertimenti, fatta su misura per persone cosmopolite, sempre all' avanguardia nelle
ultime tecnologie, fissate per videogiochi, cosplay, fumetti e tutto ciò che ne concerne.
A Tokyo non c'è persona che non abbia almeno un gadget attaccato al cellulare o alla
Playstation portatile o al Nintendo, che sono uno degli oggetti indispensabili nella borsa
per essere un Giapponese "doc". Parola d'ordine tra gli otaku più accaniti sono One
piece -Otome rodo e Tekken -Shibuya. In realtà Tokyo non è solo elettronica e
nerd/otaku/moe, ma gran parte dell' oggettistica e delle insegne appariscenti che
colpiscono l'occhio riguardano questi settori. Diciamo pure che non è una città visitare
per fini culturali, perché da vedere c'è ben poco: qualche tempio e santuario nell' area
di Ueno, il palazzo imperiale, in gran parte distrutto e chiuso al pubblico, nella zona
centrale della città e la Tokyo tower a Roppongi, andando nel moderno. In 2-3 giorni al
massimo la parte culturale di Tokyo è vista, però la vera capitale è fatta soprattutto
da quel mondo che ho descritto poco prima a e che senz'altro merita di essere
considerato se si vuole assaporare la vera essenza dei Giapponesi della capitale in
particolar modo. Roppongi è un quartiere chic che offre una piacevole area verde alla
città, unità a grattacieli con uffici di lavoro e qualche centro commerciale costoso. Lo
stesso può dirsi per Ghinza. Shibuya è il quartiere dei divertimenti e della moda, dove
la folla, le luci dei grattacieli, la musica e le insegne al neon sono tali, da perdersi in
pochi secondi. Se volete divertirvi, questo è il quartiere giusto: vicino alla stazione,
famosa per la statua di Hachiko, potete immergersi subito in sale giochi, fast food e
negozi appariscenti, dove commessi o ragazzine in abiti da cameriera, abbastanza
succinti, vi invieranno ad entrare. Se poi volete proprio qualcosa legato a manga ed
anime, non potete non fare salto al Mandarake di Shibuya, che si trovano un vicolo, ma
è un enorme palazzo a più piani. Se non lo trovate, chiedete indicazioni. Se poi non
siete ancora soddisfatti e volete entrare a pieno nel mondo moe, una visita Ikeburo,
nella piccola ma ricchissima Otome rodo e nei grandi negozi di Akihabara, è
obbligatoria. Questi due quartieri hanno veramente di tutto, dai manga più ignoti, ai
modellini di ultima fabbricazione, ma attenzione ai prezzi! A Tokyo il costo di un
oggetto varia molto tra un negozio all' altro è in base alla popolarità del soggetto in
questione. (Un esempio semplice. Dei personaggi di Naruto costa di più un oggetto su
Kakashi che su Sakura e così via).Shinjuku è piena di negozi di ogni tipo è merita una
visita per vedere il suo quartiere a luci rosse, brulicante di Love hotel e Host club,
attivi anche di giorno e con cartelloni esterni che pubblicizzano i loro migliori
"prodotti".Ueno e Asakusa sono aree più tranquille in cui trascorrere delle piacevoli
ore immersi nel parco di Ueno tra santuari buddisti e un lago di ninfee giganti e per il
mercato di Asakusa che conduce al tempio schintoista, preceduto da una gigantesca
lanterna rossa: il portale del tuono.Il nostro viaggio si conclude qui, ma se siete
interessati ad approfondire la vostra conoscenza del Giappone e di Tokyo, vi consiglio
di fare le valige, vocabolario alla mano e immergervi nel bellissimo paese del Sol levante.
Non ti conosciamo da molto, ma insieme ad hina hai
creduto in noi dandoci l'opportunità di rinnovare la
vecchia rivista dello shoujonk, ci aiuti ogni volta che
puoi nonostante i tuoi impegni, ci consigli e
sinceramente ci sopporti xD. Ti ringraziamo per tutto
l'impegno e ti facciao i nostri più sinceri Auguri di Buon
Compleanno ^^
Lo staff della S.M
Caro9 - Shiku91
P.S. Bella l’immagine è TZ l’ho scelta io mhuhahaha ù.ù
Ti avevo detto di metterla decente ç.ç mi hai rovinato Usui. Per questo ti meriti
una pappina ù.ù