Lo Shoujonk Team e lo Shoujonk Magazine cerca staff
Transcription
Lo Shoujonk Team e lo Shoujonk Magazine cerca staff
Buon salve gentaglia pazza ù.ù iniziamo la giornata ( ma che cosa, iniziare la giornata se sono le 12:00) col chiedervi che fate di bello durante il vostro tempo libero ù.ù? Si mi interesso molto… Cooooooooooooomunque come sempre approfittiamo della prima pagina della S.M per dirvi che abbiamo bisogno di staff quindi l’unica cosa che chiediamo è gente seriaaaaaa, ma pazza abbastanza ;) per il resto c’è MasterCard. Finito con il testamento dove diciamo che vogliamo staff/ gentaglia pazza che ci aiuti con la rivista, ricordiamo che anche il forum cerca staff quindi unitevi e buona lettura. Lo Shoujonk Team e lo Shoujonk Magazine cerca staff In poche parole cerchiamo staff hahaha (ok vi ho rotto abbastanza posso ritenermi soddisfatta) buona lettura^^. Click 1 Indice: Pag. 3-11: Il Manga Soko: Terror; Money Ace X; [Zion]; Pag. 12-19: Il Kokoro ni Nihon: si parte verso una nuova meta Pag. 20-21: News: Lampo di luce, opera degli UFO? Pag. 22-26: Densetsu: Yuki Onna Pag.27-34: Cultura e tradizione: Lo shodo Pag. 35-38:Sport: Il Karate Pag. 39-46:Musica: Uverworld Pag. 47-49: Cinema: Chow You-Fat Pag. 51-57: Anime: Dragonball Pag. 58-61: Uscite manga Pag. 62-64: Giochi Pag. 65-Special 2 (Il Manga Sōko) Nei manga conclusi vi presentiamo: Eternal Moment di XIA Da… Bokutachi no Tabi di Mayu Sakai Terror di Jin Kyoung I manga attivi che vi presentiamo sono: Oni ni Itaru Doro Money Ace X di HUH Gook Hwa & BAK Kyung LanI di Hasumi Natsume manga sospesi che vi presentiamo sono: [zion] di KAYASE Shiki 3 Eternal Moment Lista di Annie: "tiara con rose.. comprare il pizzo e le chiusure.. spilla... rompere con Lin Xian." Lin, il fidanzato regista, è un po' troppo impegnato per rendersi conto dei sentimenti di Annie. Se vogliono continuare il rapporto, si incontreranno, ma poi..? Non potevamo non scegiere quest’one-shot sapendo che San Valentino è a due passi ù.ù (probabilmente quando leggerete sarà passato da un po’ .-.). Eternal Moment (将 爱情 进行 到 底) è un Manhua, ha diversi autori: Anthology, JIANG Xiao Chen, XIA Da, YAO Fei La, YU Yan Shu, ZHU Le Tao, questo è un one-shot di 20 pagine è di genere Josei, romantico, slice of life. Il manhua è molto bello, Annie è stufa del rapporto che ha con il fidanzato e vuole rompere con lui, questo fa riflettere molto su come affrontare i vari momenti della vita di coppia e non darsi mai per vinti. YAO Fei La Uno dei mangaka di Eternal Moment è YAO Fei La (姚 非 拉) nato il 14 Maggio 1974 a Wuhan Guangdong (Cina meridionale, nella provincia di Guangdong, Distretto di Mei). È stato un brillante studente del Dipartimento di Informatica dell'Università di Tecnologia della Cina, è il leader in Cina dei creatori di manga di nuova generazione. Dal 1995 ha iniziato a pubblicare in serie IL SOGNO Manga Magazine a Pechino e Sei anni, la serie manga più lungo che non è mai stato ancora pubblicato in Cina. Nel 2004, ha pubblicato 80°C, sarà il primo manga cinese i cui diritti saranno venduti per la pubblicazione all'estero. Queste opere sono state presentate in occasione delle riunioni al vertice espositivo in 4 Asia e manga Mondo nel 2001. Yao Fei è stato invitato personalmente a parlare al Simposio asiatica sul manga. Le sue opere sono circolate in tutta l'Asia per due anni con lo spettacolo. Ha lasciato il suo segno nella storia del manga asiatico e nel corso degli ultimi dieci anni tra i primi dieci autori Cavi Remarq un manga di nuova generazione della Cina. IL SOGNO 80°C, le opere di Yao Fei che hanno sogni di gioventù contemporanea hanno ricevuto l’aplauso e l'apprezzamento di un vasto pubblico di appassionati di manga. Bokutachi no Tabi 5 5 Kana ama disegnare più di ogni altra cosa. Ogni giorno quando rientra a casa trova sua madre e suo fratello che litigano. Solo con il suo prezioso libro di arte riesce a trovare un pò di pace, tuttavia un giorno sua madre lo butta. Kana,infuriata,lascia la sua casa e inizia a vagare per la strada... Bokutachi no Tabi (ボクたちの旅) di Mayu Sakai è un manga composto da un unico volume, è di genere sentimentale, slice of life, shoujo e drama. Bellissima storia, la protagonista cerca di esprimere se stessa tramite il disegno, insegna il rispetto che si deve avere nell'ambito famigliare e anche la voglia di proporsi e di esprimere se stessi nel modo che meglio ci riesce, è un manga consigliato per le persone che vivono in un mondo parallelo a quello reale kana a trovato la sua strada.Chissà se ce la farete anche voi ;) ? Mayu Sakai Mayu Sakai (酒井 まゆ) nata il 7 gennaio 1982 a Fussa, Tokyo. Si è laureata alla scuola di Tokyo e ha iniziato il suo lavoro come mangaka. Il suo lavoro d'esordio, Primal Arancione le è valso un premio nell'ottobre del 2000, quando aveva solo 18 anni, per una pubblicazione originale che ha contribuito a guadagnare la sua popolarità. Non molto tempo dopo, è stata assunta per i manga rubrica mensile di Shueisha, Ribon, anche se lei ha lavorato come assistente lì. Quando le prime due serializzazione effettive di Mayu sono state fatte non era così popolare, fino a quando Nagatacho Strawberry è diventato noto. Durante il suo lavoro sulla sindrome di Peter Pan si diceva che lei aveva lasciato Ribon da quando la serie è stata all'altezza delle aspettative e si è conclusa bruscamente , ma fortunatamente per i fan, all'inizio del 2006 Rockin 'Paradiso è stato rilasciato. Sakai ha precedentemente lavorato come assistente per Miho Obana . nel 2001 pubblica Bokutachi no Tabi e nel 2002 Nove Puzzle composto da due volumi, nel 2003 si ha la pubblicazione di Nagatachou Strawberry di 5 volumi, con questo diventa famosa, subito dopo nel 2005 esce Peter Pan Shoukougun di 2 volumi e nel 2006 Cielo Rockin ' di 8. Nel 2008 si ha la pubblicazione di Momo ( edito anche in italia), nel 2011 escono Cieco x Doll, Clematica Kutsuten, Zucchero Soldier e Wakusei Miele infine nel 2012 esceTorikago Kyoushitsu. Abbiamo trovato anche un altro manga chiamato Buon Bad End, ma non si hanno informazioni sull a data di pubblicazione. 7 Terror Ogni giorno, immancabilmente, allo scoccare della mezzanotte, lei arriva... Terror è un Manhua di Jin Kyoung, è un one-shot di genere horror, shoujo, commedia. No siamo seri xD credevo che fosse una storia diversa mi aspettavo zombie o cose del genere non una ragazza che si becca una padellata in testa hahaha, la la storia del manga a dispetto della trama è meno entusiasmante e misterioso di quello che appare, priva di qualunque interesse, è indicato per una lettura molto leggera e rapida JIN Kyoung JIN Kyoung non è altro che un come composto da due persone differenti. Jun En Kyung nato il 7 marzo del 1978, del segno dei pesci mentre Jung Jin En è nato il 6 settembre del 1980 del segno della vergine, di loro non sappiamo molto, solo che nel 2005 esce Hair- I Manhua Manhua (漫画, 漫畫 Mànhuà) è il termine cinese utilizzato per indicare i fumetti pubblicati in Cina e Taiwan. Attualmente, la maggior parte dei manhua cinesi è pubblicata Tail Fish and Mackerel, e nel 2006 Phalene. Di due soprattutto ad Hong Kong ed in manga Terror e The Beautiful Curse Taiwan, piuttosto che nella Cina non si sa in che anno sono stati pubblicati. continentale. 8 Oni ni Itaru Doro I sentimenti negativi delle persone formano delle macchie nei loro cuori e poco dopo esse diventano dei demoni. Fujimori ama essere lodato dagli altri e fa di tutto per diventare uno studente modello. Quando appare il sospettoso trasferimento dello studente Shinomiya Kuroto e Fujimori viene coinvolto in una battaglia di cui nessuno deve esserne a conoscenza! Oni ni Itaru Doro (鬼に至る泥) è un manga diHasumi Natsume, è composto da 2 volumi ed è di genere psicologico, azione, scolastico, sovrannaturae e shounen. I sentimenti negativi trasformano le persone, anche l’ostentare l’approvazione e la gloria negli altri è un segno di debolezza che può portare alla creazione di sentimenti negativi. La storia è abbastanza bella e ben definita anche se può sembrare un po pesante per certi tipi di persone. Hasumi Natsume Hasumi Natsume è una mangaka di origini giapponese. Trovare informazioni su di lei è molto difficile sappiamo che è nata il 28 agosto ma non abbiamo nessuna foto in cui viene ritratta quindi non possiamo motrarvi nulla a riguardo. La mangaka è nota per aver pubblicato nel 2007 Uwasaya un manga di due volumi, nel 2008 Oni ni Itaru Doro (di cui vi abbiamo parlato) nel 2011 Bloody Junkie e Are You Alice? Anthology nel 2013. 9 M.A.X. Una scuola dove gli studenti guadagnano da soli. Da modelli a geni del computer, ognuno si arricchisce in proprio. Namu va in una scuola dove tutta l'élite è idolatrata dalla gente normale. Non è quindi facile riuscire ad arrivare in tempo a scuola, Namu all'improvviso è però aiutata da un nuovo studente appena trasferito. Perché viene catalogato come d'élite quasi subito? Money Ace X (多金轉校生) scritto da HUH Gook Hwa & BAK Kyung Lan, è composto da 4 volumi di genere sentimentale, scolastico, shoujo e commedia. Il manga è di origini coreane e si legge da sinistra a destra. Questo manga rappresenta in pieno come la società moderna cataloghi quasi come si fa con le figurine le persone, mostra anche che le persone che hanno un cervello e che lo sfruttano bene senza farsi trascinare dalle mode e dagli eventi possano essere considerati individui speciali che tutti seguono ma che in realtà sono semplicemente se stessi. Consigliamo questo tipo di manga per far capire una volta per tutte che chi è se stesso sempre è molto migliore di quelli che seguono gli altri solo per moda!! BAK Kyung Lan e HUH Gook Hwa M.A.X è un manga creato da BAK Kyung Lan nato il 27 marzo e HUH Gook HWA, i due mangaka sono di origini coreane, hanno avuto una piccola notorietà dopo aver pubblicato nel 2009 M.A.X. Purtroppo non abbiamo altre informazioni. 10 Zion I giudici sono i messaggeri del governo centrale, inviati per punire le città criminali. Hanno la capacità di controllare i "semi" programmati, provocando una crescita esplosiva. Dopo una certa malattia che si manifesta tra i "Figli di Babele", i giudici hanno un dato potere , ricevuto attraverso la ricerca di Central, Central vuole i dati di un giudice naturale, un tale Sion. Tuttavia, Central è anche interessato alla leggenda della "città celeste", che prende il nome da Sion, qual è il vero scopo? Zion è un manga scritto da KAYASE Shiki è composto da 3 volumi è di originedrammatico, josei, mistero, sci-fi, suprannaturale La trama di questo manga è davvero fantastica ricca di colpi di scena e di misteri quasi mistici (cita i figli di Babele che in alcune religione il nome Babele ha un significato particolare). Consigliamo questo manga ad un pubblico che ha voglia di viaggiare davvero con la mente e imbattersi nei numerosi misteri presenti nel manga. Piccola parentesi il manga è stato fermato perché manca lo staff che lo segue quindi chi a tempo perché non si propone per continuare questo manga così interessante? Scrivete numerosi alla redazione della Shoujonk Magazine. E porponetevii che aspettate?!! Kayase Shiki Kayase Shiki (榧世シキ) è una mangaka di origini giapponese, quando i nostri agenti sono andati ad intervistarla non ha voluto dirci molto se non che compie gli anni il 6 novembre, e che gli piacciono i pupazzi di neve tanto che quando le abbiamo chiesto se potevamo mettere una sua foto nella rivista lei ci ha detto di mettere questa Comunque noi non ci siamo scoraggiati e abbiamo cercato altre info sulle sue pubblicazioni: nel 2006 Zion, nel 2008 Nejimaki no Niwa, nel 2010: Sen no Tsuki, nel 2011 Omumedai e dal 2007 al 2010 a partecipato nella creazione di Arcana. 11 (Kokoro ni Nihon) Bene genete riiiiiiiiiiiiiiiiiiiicapitoliamo cos’è sucesso… in realtà niente solo che il viaggio ad Okinawa si è concluso ç.ç quiiiiiiindi siamo tornati a casa si, casa dolce casa…(abbiamo dovuto raccogliere tutte le info e scrivere tutto quello che avevamo fatto per farlo leggere a voi, se no come potevate viaggiare con noi e sapere quanto siamo pazzi TZ) Dopo un po’ però ci è mancata l’eccitazione, l’esperienza di un viaggio perciò abbiamo preso e siamo ripartiti dove?? Siamo andati a Tokyo (si siamo voluti andare in una metropoli *_* chissà come è figo e quanto sarà grande la città e sopratutto chissà quanto sono avanti sia culturalmente che tecnologicamente rispetto a noi XD). Ovviamente come sempre il viaggio è duro, fare i biglietti, stare attenti di non perdere nulla, l’aeroporto strapieno di gente, aspettare il proprio turno in una fila lunghissima, cercare di mettere in valigia quel poco che ti serve sopratutto far entrare macchine fotografiche carica batterie e organizzare in maniera maniacale i vestiti in modo che non occupino molto spazio, fare attenzione a non superare il peso richiesto è davvero uno stress, ma lo stress poi viene ripagato, prima dal volo, ti siedi in quelle poltroncine che hanno ospitato sopra di loro migliaia di culi haahaha quindi hanno avuto giorni migliori XD (eeee si noi siamo attenti anche a questi particolari hahahaha ù.ù), poi arriva il momento della partenza (l'agitazione e l'emozione sale anche un certo senso di paura ù.ù hahahaha), i motori sono riscaldati, le hostes hanno finito di parlare (mamma mia quanto parlano dopo due secondi il mio cervello era andato in standby sentivo solo bla bla bla e vedevo la bocche delle hostess muoversi XD) dopo aver controllato che tutti avessero le cinture allaciate, cellulari spenti pc spento, tutto spento (per fortuna che avevamo i nostri blocchetti per annotarci il tutto ù.ù), in sottofondo i motori dell’aereo sopra le chiacchere dei passegeri, incominciamo a muoverci e poi ti ritrovi tra le nuvole e mentre si sale ancora, le orecchie si tappano, e a causa di ciò non ti accorgi che l’aereo ha smesso di salire e si è posizionato per volare tranquillamente. 12 Quindi dopo esserci accorti che il volo procede normalmente ti rilassi con cuffie nelle orecchie musica a tutto volume e non so ti addormenti, mangi,leggi, guardi fuori e entri nel tuo mondo personale e ti immergi nei tuoi pensieri (io personalmente ne approfitto per annotarmi il tutto se no con la collega smemorina che mi ritrovo ciaoooo)( heiiii non è giusto allora io che devo dire che ti devo tenere d’occhio se no ti perdi ò.ò), il secondo punto in cui vieni ripagato dallo stress del viaggio è il viaggio stesso arrivi e non vedi l’ora di osservare ed esplorare tutte le meraviglie di quel nuovo posto, dove ancora non credi che ci sei realmente...eeeeeeeeeeh sopratutto sapere che sei partito in un mese dove c'è la seria possibilità di incontrare un tifoneeeeeeeeee, non so voi, ma io sono tutto un fuocooooooooooooooo!! mhahahahhahaha XD (c’era la mia collega che non sapeva se compatirmi perchè volevo imbattermi in un tifone o avere paura hahahahhaa TZ che si vuole fare, viaggiare con il team della SM è sempre uno spasso hahahahaaha XD (in realtà anch’ io volevo vedere un tiffone *-* che ci vuoi fare sono pazza pure io ma comunque ti compativo lo stesso ù.ù). Dopo questo breve dialogo ù.ù andiamo a vedere il resto del viaggio, allora prima di tutto si parte dicendo, che il viaggio a Tokyio è costato all’agenzia della S.M un occhio della testa infatti abbiamo speso intorno ai 1.694 € solo per due persone ( mannaggia ma quanto costa sigh…ma noi partiamo lo stesso ù.ù), coooooooomunque partiamo da Milano alle 8.35 ( aiuto è stato un dramma) durante il volo abbiamo fatto di tutto :D dopo un breve pisolino e poi una ricca colazione ci siamo divertiti, noi avere fatto amicizia con passeggeri (yaaaaaaaa voooool), rotto un cellulare ahahaha e poi abbiamo fatto molto altro tipo questo (questa immagine è troppo mmmm no non oscena ma idiota hahahahahaha ù.ù) dai scherzavamo xD, verso le 12:25 abbiamo fatto scalo ad Istanbul Atatürk International Havalimani qui ci siamo fermati un bel po’ si anche a dormire all’aeroporto haha (la ragazzota ha dormita beatamente lo stesso xD…per forza a dormito bene cera il cane da guardia che la sorvegliava tz ù.ù) va bhè siamo partiti da li alle 00:50 e siamo arrivati a Haneda Airport (Tokyo, Giappone) verso le 19:30. Stanchi morti abbiamo dovuto chiamare un taxi per portarci in albergo ( in taxi ho dovuto fare un massaggio muscolistico (shhhhh lo so che non esiste il termine ù.ù) alle gambe che non ce la facevano più XD). Dopo essere arrivati esausti e provati dal volo davanti all'albergo (che lasciatemelo dire era bruttino ù.ù) abbiamo deciso di entrare subito per lasciare i 13 bagagli e sopratutto per prendere la stanza, all’interno era molto bello, confortante ( adesso ho capito perche abbiamo pagato un po’ ç.ç ) una volta che abbiamo sistemato le cose, volevamo farvi una foto dell'albergo visto dall’esterno, ma ormai era buio e non si vedeva nulla così dopo aver messo qalcosa sotto i denti siamo andati in camera a riposarci. L’albergo possedeva internet che oltre a poter essere utilizzato gratuitamente nella hall si poteva collegare tramite LAN cablata a internet ad alta velocità nelle cammere. L’albergo, è situato in una zona con un buon accesso, per arrivare ad Asakusa ci si mette meno di 20 minuti a piedi, inoltre in 10 minuti sempre a piedi si arriva alla stazione JR Ueno sulla linea Yamanote e un minuto dalla stazione della metropolitana di Tokyo Inaricho Ginza Line(mazza immaginatevi tutte le volte farsela a piedi XD si pirgrizia è il mio secondo nome ù.ù). La mattina, dopo esserci preparati e aver fatto colazione, (nel fratempo hanno pulito la stanza evvai non abbiamo dovuto farlo noi), abbiamo fatto un giro per l’albergo, anche se da fuori diciamo non era magnifico (diciamo che da una scala fino a 5 dove uno è bello quanto un rudere e 5 il grattacielo di Dubai era 2 ahahhaha ù.ù), l’interno era accogliente, ovviamente non era un’albergo a cinque stelle (se no sai i costi astronomici *_*), ma dava la sensazione di essere a casa, ti faceva sentire a proprio agio, in comodità e tranquillità. Vicino all’entrata si aveva una bacheca dove erano appese molte mappe per noi turisti dove indicavano i vari luoghi da visitare (dovevate vedere la mia collega stava sbavando voleva andare in ogni dove e io ero li che dicevo ç-ç perchèèèèè perchèèèè mi toccherà seguirla in ogni dove (almeno non mi perdo ù.ù) hahahahaha) e poi vi era anche un telefono (che ci sarebbe servito a poco visto che i numeri erano giapponesi e non sapevamo chi cappero chiamare maaaa non si sa mai nella vita xD). Subito dopo trovavi il bancone della holl, era una stanza molto spaziosa ^^, poi abbiamo visitato la cuccina (che era sinceramente ci importava più della fuzionalità anche se era piccola aveva tutto ù.ù), non c’era molto spazio per muoverci, dato che non c’eravamo solo noi bisognava fare a turno per prepararci qualcosa (si esatto l’hotel offriva l’oportunità di preparare i pasti per conto proprio), la cucina era collegata ad una stanzina dove c’era la lavtrice quindi se si voleva si potevano lavare i vestiti (ovvia mente dovevi aver e le monete e aggiungerei anche la voglia XD), poi va bhè c’erano i tavoli per mangia re, la zona per rilassarti, la zona dei computer e poi mooolte stanze. Appena saliti come quando siamo arrivati nei letti c’era mmmoh come deffinirlo un accapatoio?? O kimoni? (ed ecco una faccina 14 rappresentativa del nostro stupore O_O’ mmmmmmh @. @ che cosa essere kveste kosse mmmmmm ù.ù ahahahhaha frega niente io dormire ahahahahhahah ù.ù), va bhè erano ripiegati nei letti rifatti alla perfezione xD che dolci che sono state le signore, il personale dell’albergo era molto simpatico. Dopo aver fatta un giretto come sempre ci siamo immersi nell’aventura e abbiamo messo i piedi fuori dalla struttura ( ** verso l’avventura e oltre Buzz Lightyear alla riscossa…….già ora capite i lamenti di prima -.- ahhaahhaha XD) e infatti ecco l’albergo visto dall’esterno ( si quel rosso proprio non è un gran chè), abbiamo iniziato a camminare, ci ritroviamo subito a dover girare a destra ( veramente potevamo girare anche a sinistra :D…..emmm non confondiamo i lettori già mi hai fatto venire male alla capa con gira qui girà la gira de drio hahahahah ù.ù), comunque per un buonsimo tratto di caminata ( vai che si dimagrisceeee xD…….mmmm tu siiii tuuuuuu ç_ç perché mi fai questo ahahahahhaha XD), ci siamo accorti che c’erano parecchie biciclette da nolegio e poi pultroppo il cielo ha iniziato a riempirsi di nuvoloni, che annunciavano pioggia ( e noi eravamo senza ombrello che geni ahahah ) poi ecco la prima scoperta interessante, un Torii, così abbiamo deciso di seguire il misterioso sentiero ( non è vero era una strada normale ahhaha xD) subito aver girato nel primo toori di fronte a noi, poco lontano si ha un secondo torii in pietra, da qui aumenta la curiosità e infatti essa ci ha portato al Santuario Shitaya. Si dice che il tempio sia stato costruito in due anni,risalente alla dinsastia ueno (730), chiamato: Shinobu ~ ke Oka. Dopo di che, la costruzione passa da Ueno Yamashita (1627) a Inaricho Kotokuji sino al 1680. Nel 1928, inoltre la sala principale della società Yokoyama Taikan è stata spostato nella posizione attuale con l’appellativo di "dragon" il grande. Il tempio fu dedicato alla dea del sole (la bellissima Amaterasu) e fu sancito da (Mikoto Takeru Yamatotakeru o Yamatokeninochi sopranominato Dio degli Otoshi, Figlio del Dio conosciuto come il divoratore di grandi anni Ototomoto 戋雄). Il posto è anche chiamato Inaricho perché prende il nome di due diverse città della zona. Grazie a questo aneddoto, il Santuario Shitaya, era stato indicato come il " primo, positivo, luogo dell'azienda Shitaya Inari" dei vecchi tempi. 15 Esiste un monumento fatto in pietra chiamato "terra originale di vaudeville " all'ingresso accanto al recinto. Viene indicato come "(aka: altare di strada) Asakusa come" la strada della Shitaya santuario prima, ma è stato chiamato Scintera via della città in epoca Edo. Dopo il grande incendio di Akira-reki, viene incluso il tempio di Honganji Higashi, tempio perché molti sono stati spostati in questa zona. Il primo torii è stato costruito intorno al 1933, stato dedicato a Kokusai norito. ( da mettere su ) Davanti a noi si ha un altro torii questo in legno appare più maestoso perché superato si entra nella vera e propria zona sacra infatti la prima struttura è quella del Santuario di Kashikoki Shitaya, si poteva anche entrare, e come tutti i luoghi di culto c’era un enorme silenzio, ma a diffesenza delle nostre chiese illuminate da vetrate di vetro colorato, dipinti con colori vivaci, quando siamo entrati il tempio era buio e l’unico dipinto che si poteva intravedere era il dipinto Haiden "Dragon" di Yokoyama Taikan. Al fianco delle gradinate del santuario si ha il Monumento di vaudeville, oltre a questa struttura abbiamo visto la tipica struttura per purificarsi prima di entrare nel santuario chiamata Chozu-sha posta a sinistra dell’entrata, inoltre ci ha incuriosito vedere una serie di mini torii che portavano ad un altro santuario il RyuSakae Inari Inc. La zona sacra era recintata da uno steccato bianco nei tempi antichi ora recintato da un piccolo muretto, faccendo il giro abbaimo visto che ogni entrata per la zona sacra aveva un torii in pietra erano in tutto 3 il primo da dove siamo entrati ti portava subito diffronte il santuario di Kashikoku, il secondo era posto a destra quindi se si entrava da lì si aveva difronte lo Chozu-sha e l’ultimo era dietro il santuario di kashikoki e portava al piccolo santuario quello di RyuSakae. Dopo aver visitato il santuario continuiamo la nostra piccola passegiata ( bhè piccola non direi xD) non so perché ma alla sottoscritta piacciono le viuzze 16 minuscole quindi dopo essere usciti dal santuario si gira a destra e si punta dritti, arriviamo a centro e chi sa perché adocchio una viuzza dall’altra parte della strada (chissà come mai xD) abbiamo girato per le vie un bel po’ poi abbiamo trovato una struttura gigante che ci ha incuriosito, vedevamo solo una parte della struttura, il tetto era immenso, al di là del muro c’era una struttura grandissima, avevamo camminato un bel po’, dopo aver guardatto l’ora (erano le 12.09) abbiamo cercato l’entrata e nel farlo dubitavamo fosse ancora aperta, infatti arrivati trovammo chiuso ç.ç ma noi non ci siamo arresi e così siamo andati a mangiare e dopo aver sgranochiato alla MC ( si avevamo voglia di un bel paninozzo della MC Donald’s ù.ù) siamo ritornati alla struttura misteriosa, ci siamo diretti lì con molta calma ( ci siamo fatti qualche giretto qua e là cercando di stare il più vicino possibile alla struttura per nn perderla, alla fine c’erano solo case e palazzi). Arrivati lì erano circa le 15:10 e con grande fortuna trovammo la struttura aperta e anche il tempo ci volle fare un regalo tornando il sole xD. Scoprimmo poi che la struttura misteriosa era il l Mountain Anritsu Choenj è la base del Goshi Sakaetera, è stato creato fra "i santi alberi del sole" nel 1594. Fondato nel periodo Edo da Tokugawa Leyasu conosciuto come il signore degli otto paesi del Kanto. Il Choenji è indicato come MyoSakaetera fondata nel 1594 a (1595), ed è stata ribattezzata la Choenji il 11 giugno 1621. L’entrata era bellissima anche se era una struttura normale come gli altri templi, è sembrata bellissima in mezzo a tutte quelle case e quei palazzi moderni l’entrata spiccava ci attirava come non mai, come se chiedesse di andare a visitare ciò che era al suo interno. Sorpassata l’entrata si aveva una piccola stradina che portava dritta al tempio a destra si aveva una piccola struttura per riparare il KiyoshiKo Bodhisattva Guanyin e l'educazione dei figli queste furono create da Nichiren, esso è stato esiliato a Izu Hiroshi nei primi anni del 1261, nelle statue che già aveva creato con la scultura di carpe il maestro Bomun Zen ci sono: gli alberi, la gabbia e santo sacerdote di Totera oltre a queste si ha l'immagine di Tirthankar dove vi è sepolto Soshi-do nella statua è scolpito una cifra Nichiren. Secondo "Toto Honka dojo simbolo". 17 A fianco delle statue si aveva la pietra Odoritsuka e dietro di essa il così detto “pozzo del salice”. Subito la guida ci fece avvicinare al tempio, solo la facciata esterna era bellissima e gigantesca, il tetto con le sue decorazioni e la sua forma ricurva, il legno della struttura ci portavano indietro nel tempo inoltre il tempio aveva una scritta nella figura di legno dei "cinque minuti eloquenti" viene chiamata la fortuna di Bodhisattva Nichiren, questa era la sala principale del tempio detta anche Soshi-do, oltre a questa visitammo anche la Sala di ricevimento di castagno e il cimitero. Dentro il tempio i secondi, i minuti le ore insomma il tempo sembrava fermarsi, il giardino bellissimo ci ha fatto comprendere che le strutture sono importanti per il bene culturale, moltro più importante è l’ambiente che circonda una zona sacra è sempre ben curato, impeccabile eravamo in un sogno stuppendo ^^. Ora mai eravamo arrivati alla fine della visita guidata, la guida che povera si era sgolata per molte ore a spiegarci il tutto era al quanto esausta e ci gurdava con gli occhioni come se volesse dirci vi prego andate a casaaa ç_ç noi eravamo felici per aver visto tante cose belle e avevamo anche raccolto un sacco di informazioni interessanti che hanno arrichito sia il nostro bagaglio culturale sia la nostra meravigliosa rivista. Confesso che nonostante fossimo un po stanchi ce ne siamo andati a malincuore, ma sapevamo che eravamo solo all’inizio del nostro viaggio a Tokyo e che quindi ci aspettavano ancora tante tantissime novità e curiosità. Usciti avevamo fame ed eravamo ancora tutti eccitati quindi grazie al grande senso dell’orientamento della mia collega e al mio super olfatto che si era attivato per la fame siamo arrivati davanti ad un ristorante, le nostre pance hanno cominciato a gorgogliare e quindi siamo andati a rimpinzarci la pancia, però si come noi siamo degli stacanovisti abbiamo sfruttato questa occasione per raccogliere delle informazioni sui posti più storici e culturalmente importanti da visitare. Esatto quindi abbiamo stressato di domande i gestori del ristorante e i camerieri XD, finito mangiare (tutto ovviamente buonissimo) ne abbiamo approfittato per farci un giretto (ovviamente mi sono affidato alla mia bussola umana ù.ù cioè em alla mia collega) e poi siamo ritornati in albergo a riposare. Bene il primo giorno è passato chissà che cosa ci aspetterà il secondo giorno a Tokyo, chissà quali avventure, quante informazioni e quanti chilometri ci sarebbero aspettati 18 XD noi non vediamo l’ora di intrependere questa mitica avventura le scarpe sono pronte, la macchina fotografica e la video camera sono cariche e vogliose di immortalare quello che vediamo, i nostri bloc notes erano pronti per essere scritti e i nostri spiriti avventurieri erano più infiammati ed eccitati che mai e voi? Siete pronitiiiii siiiii andiamo tutti alla scoperta di Tokyo!! Maaa una piccola cosa…ù.ù tutto questo lo potrete sapere solo nel prossimo capitolo della rivista quindi sapete già che cosa sto per dirvi, se volete sapere dovete leggereeee XD. Ovviamente da due geni come noi non bisognava aspettarsi di meno ù.ù Ehi socia hai visto? Gli abbiamo fregati anche questa volta!!! Mhahahaha *meeen* ALLA PROSSIMA CIAUUUUS!! 19 News… Bene è giunta l’ora delle news che arrivano fresche fresche dal Giappone, bene avete presente quando una persona si traveste che ne so in toppolino e si mette quei costumi giganteschi, ecco, una notiziona tratterà di come gli organi formativi nipponici formano le persone per fare i pupazzi viventi, e altre due trattano… eh eh lo volete sapere? Ok parlano di alieni (argomeno molto interessante) che aspettate correte a letteggere!! xD La scuola che ti insegna a essere un pupazzo perfetto In Giappone esiste una scuola nella quale viene insegnato ad essere dei pupazzi perfetti, diciamo una sorta di Gabibbo interpretati però da artisti veri i quali grazie alle loro performance ottengono un posto fisso e uno stipendio. Questi futuri pupazzoni studiano nella scuola “Choko”, istituto fondato nel 1985 e unico nel suo genere nel quale gli studenti imparano a muoversi negli ingombranti costumi dei pupazzi perché, come dice il maestro Oohira: <<E’ molto deludente vedere la mano di qualcuno che viene fuori dal costume, o se qualcuno si toglie la maschera di fronte al pubblico o mostrare la pelle sotto la maschera>>. Un’idea per i tempi di crisi, non credete? Non so voi ma io immaggino la puzza dei pupazzi o.o 20 Cerchi nell’acqua in Giappone. Opera di alieni sub? Quando il fotografo Yoji Ookata, specializzato in immagini subacquee, si è imbattuto in cerchi perfettamente scolpiti nella sabbia in tutto e per tutto identici a quelli nel grano che hanno fatto storia, subito si è pensato che gli alieni avessero trasformato la navicella spaziale in un sottomarino. Qualcuno ha persino ventilato l’ipotesi di un feroce mostro marino. Tranquilli: nessuna di queste ipotesi corrisponde alla verità. L’autore di questi misteriosi segni subacquei è un piccolo pesce dalla forma sferica che li utilizza come richiamo per le femmine. Altro che il solito, banalissimo, mazzo di fiori… (hahahahaha mi sono immaginata gli alieni subacquei ahahaha xD) Siamo giunti all’ultima ma non meno importante notizia, di cosa parlerà? Bhè ormai i fatti strani che succedono non solo in Giappone, ma in tutto il mondo sono molto di moda, a quando i cerchi di grano, a quando cerchi misteriosi sottacqua ahahah xD e ora cosa?? Vediamo insieme un'altra notizia che parla di ufo… Colonna di luce in Giappone: Ufo? Una colonna di luce misteriosa è apparsa nei cieli del Giappone! Vi sono alcuni testimoni oculari che sostengono di aver assistito al raro fenomeno che li ha anche spaventati. La colonna di luce è apparsa nei cieli poco dopo un forte temporale. Il fenomeno misterioso è stato visibile per alcuni minuti e tutti coloro che credono nel paranormale sono convinti che si tratti di un episodio riconducibile agli Ufo, mentre i più scettici pensano che si tratti di immagini manipolate dall’uomo. In rete è disponibile un video del fenomeno misterioso che ritrae la luce nei cieli: sarà tutto vero? Vedere per credere! Densetsu (伝説) 21 22 Eccoci qui, nella zona delle leggende ^^ datto che qualche giorno fa era San Valentino abbiamo scelto per voi una leggenda dedicata alla forza dell’ amore ò.ò se è amore nemmeno la morte può separere questo sentimento xD La leggenda della lanterna di Peonia C'era una volta un giovane uomo di nome Saburo, figlio di una ricca famiglia di imprenditori e felicemente fidanzato con Otsuyu. Il loro amore era felice e puro, come un bel fiore di peonia. I due erano talmente innamorati che avevano deciso di sposarsi e passare il resto dello loro vita insieme. Ma Saburo cadde gravemente malato e per diversi mesi non poté uscire di casa. E siccome a quel tempo non esistevano né telefonini con cui scriversi messaggi né internet con cui chattare, a Saburo non restò che guarire il prima possibile per poter rivedere finalmente la sua amata. Quando si sentì abbastanza in forze per uscire da casa, si precipitò a cercare Otsuyu, ma purtroppo lo attendeva una terribile notizia: la ragazza era morta durante il periodo in cui era stato malato. Saburo quasi impazzì per il dolore e quando arrivò la festività di Obon, pregò a lungo che l'anima della giovane venisse a fargli visita. Quella sera stessa, mentre tornava a casa, l'uomo incontrò sulla sua strada una bella signora con la sua cameriera che portava una lanterna a forma di peonia. Alla luce della lanterna, Saburo riconobbe nella bella signora la sua Otsuyu!! Corse verso di lei non credendo ai suoi occhi, ma prima che potesse parlare la donna iniziò a piangere riconoscendolo subito… "Mi avevano detto che eri morto, mio caro Saburo. Affranta dal dolore, ho chiesto alla mia cameriera di accompagnarmi fuori città, invece ti ho ritrovato! Sono così felice!" Saburo fu sopraffatto dalla gioia, baciò e abbracciò Otsuyu ed invitò le due donne a fermarsi a casa sua. Quella notte i due giovani dormirono assieme, l'uno nelle braccia dell'altro e così fecero per ogni notte successiva. La cosa non passò inosservata e uno dei servi si incuriosì a tal punto che una notte si intrufolò nella camera del suo padrone per vedere chi fosse questo ospite, ma una tremenda sorpresa lo aspettava: disteso accanto a Saburo c'era uno scheletro, che si muoveva nel sonno come se stesse realmente dormendo!! Controllando la stanza a fianco, trovò un secondo scheletro, quello della cameriera, e due lanterne a forma di peonia. A quel punto il servo corse al tempio e riferì al sacerdote quello che aveva visto. La verità venne a galla: la zia di Saburo (che non vedeva di buon occhio la relazione fra i due giovani, perché la famiglia di Otsuyu era loro rivale in affari) aveva detto alla ragazza che Saburo era morto a causa della malattia. Otsuyu per lenire il dolore era davvero partita, ma durante il viaggio aveva avuto un incidente ed era morta. Così il giorno successivo il sacerdote si recò a casa di Saburo e collocò dei talismani per tenere lontani i fantasmi della ragazza e della sua cameriera. Ogni notte Otsuyu arrivava davanti alla casa ma non potendo entrare, iniziava a chiamare disperatamente il suo amato. Saburo soffriva terribilmente perché si rendeva conto che in questo modo sarebbe stato nuovamente separato dalla sua amata e non voleva perderla di nuovo. Iniziò a rifiutarsi di mangiare e dormire e la sua salute andò così deteriorandosi che la sua famiglia e i suoi servi per paura che potesse morire di crepacuore decisero di chiedere al sacerdote di rimuovere i talismani dalla casa. Quella notte la voce di Otsuyu non si sentì. Il giorno successivo, i servi trovarono Saburo morto disteso nel suo letto, abbracciato ad uno scheletro, ma con il volto sorridente in un'espressione di perfetta beatitudine. 23 La seconda leggenda di cosa parlai ?? In realtà non lo so O.o hahaha scherzo xD dato che l’inverno non vuole finire… siamo andati a cercare negli archivi antichi pieni di polvere una leggenda o forse due? ^-^ questa è la leggenda di una donna che non rappresenta né un vampiro né un sukubusa, e nemmeno lo spirito del forte vento. Lei era tutto questo insieme, e molto di più, aveva la capacità di amare. Parliamo di Yuki Onna, (alias Biancaneve, la signora della neve) fu creata nel periodo feudale del Giappone. Yuki Onna La leggenda parla di una donna meravigliosamente bella, di un bellezza che si poteva ammirare solo una volta nella vita. La sua pelle era bianca come la neve, su cui camminava, e suoi capelli erano neri, proprio come il suo cuore. Aveva delle caratteristiche simili alla maggior parte delle donne giapponesi di oggi, i suoi capelli cadevano lungo la schiena, sciolti e disordinati. Gli occhi riflettevano la sua anima, erano raffigurati come due piscine vuote, profonde come l'abisso. Durante le fredde notti invernali Yuki Onna camminava avvolta solo del kimono estivo governando la neve, il ghiaccio e il vento invernale, che obbedivano fedelmente ed eseguivano ciecamente ogni suo desiderio. Lei era lo spirito del forte vento giapponese paragonabile a Vendigo, lo spirito della Foresta settentrionale del Nord America. Tuttavia, Yuki Onna non rappresentava solo uno spirito. Lei camminava e seduceva gli uomini deboli, che non potevano resistere alla sua bellezza. Prometteva loro grandezze di ogni tipo, solo per portarli al limite dell'esistenza. Pertanto, invece di biancaneve era spesso chiamata la puttana dell’inverno. Una volta che aveva sottomesso un uomo, si nutriva del suo sangue, ma, a differenza del vampiro occidentale, nessuno conosceva il punto esatto dove lei succhiava il sangue. Non ci sono leggende che si riferiscono a questo particolare. Tuttavia dopo aver succhiato tutto il sangue, alla vittima non restava altro che congelarsi immediatamente e scomparire nella neve… 24 In una fredda notte d'inverno, durante una tempesta, l’uomo che tagliava la legna si trovò in difficoltà con suo figlio nel bosco, impegnato nella ricerca di qualsiasi tipo di riparo. Ma lei apparve davanti a loro, e dopo aver succhiato il sangue del padre notò il suo bel figlio. Fu subito affascinata dal giovane ragazzo e gli disse che gli avrebbe risparmiato la vita solo se non avesse mai detto a nessuno che aveva visto il suo viso. Il giovane accettò. Dopo diversi anni, la donna dalla magica bellezza di nome Yuki Onna si trovò improvvisamente al villaggio del giovane e lui la sposò. La coppia viveva molto felicemente, con molti bambini piccoli. Ma una sera, mentre era seduta accanto al focolare, iniziò una terribile tempesta e il marito si ricordò la notte in cui suo padre fu ucciso e si confidò con lei, dicendole tutto quello che era successo quella fatidica notte. Immediatamente, lei tornò in forma di Yuki Onna con un urlo terrificante perché non aveva mantenuto la sua promessa. Tuttavia, nel momento in cui voleva succhiare il suo sangue, si ricordò dei suoi figli piccoli, e immaginò le loro vite senza il padre. Yuki Onna aprì la porta, e dalle tenebre si raccomandò di essere gentile con i figli, e lo avrebbe sempre perseguitato per essere sicura della salute dei loro figli. In caso contrario, Yuki Onna sarebbe ritornata con la velocità del vento e gli avrebbe tolto la vita, proprio come a suo padre. Che bella xD un po’ trist ma comunque bella :D che ne pensate?? 25 Ed ecco l’ultima leggenda come al solito *-* è horror (diciamo). Andiamo alla prossima leggenda, supponiamo per un momento che tu, come molti, di godere la funzione fondamentale dell'uomo di andare al bagno. Forse hai avuto un po 'troppi porzioni di sake e fare una folle corsa per le toilette delle signore più vicine a te. Red Cloak State attenti voi che andate nei bagni pubblici, perché una creatura si nasconde, vi aspetta, vi osserva e poi mentre tu sei occupato a fare quello che devi fare ti chiede: "Ti piace il mantello rosso o ti piace il mantello blu?" Chi sà cosa si penserà dopo quella domanda, ma state attenti alla vostra risposta perché se deciderete di dire “Mantello rosso” o meglio dire "Red Cloak",sarete tagliati a pezzettini, braccia, gambe, sarete tutti tagliati a pezzi fino a quando i vostri abiti non saranno imbrattati del vostro sangue da qui mantello rosso.vi starete chiedendo bhè allora rispondiamo “Mantello blu”, in questo caso siate pronti a tenere un bel respiro, perché verrete strangolati fino a che il vostro viso non diventa blu. L’unico modo per fuggire e non farsi uccidere è quello di rispondere con un altro colore o dicendo “né” potrebbe risparmiarvi, ma chi lo sa potrebbe anche accadere che a seconda del colore patirete la stessa sorte. Ahahaha no ma vi immaginate che mentre fate i vostri bisogni arriva questo e vi fa una domanda del genere ahahaha xD 26 Cultura e Tradizione Il viaggio per scoprire le religioni presenti nel bel paese ci porta a conoscere una religione che è in Italia è molto praticata ebbene si anche in Giappone esiste il Cristianesimo … Il Cristianesimo Il Cristianesimo in Giappone costituisce una religione minoritaria, che conta (a seconda delle fonti) tra 1 e 3 milioni di fedeli. Attualmente nel Paese sono presenti tutte le tradizionali confessioni cristiane: la Chiesa cattolica, il protestantesimo e la Chiesa ortodossa. Diversamente da altri paesi asiatici, in Giappone non esiste alcuna limitazione all'attività evangelizzatrice. Tuttavia, il cristianesimo nel Paese non dimostra forti segni di crescita né risulta essere profondamente radicato nella società nipponica, diversamente da quanto accade nella vicina Corea del Sud. Circa il 70% delle chiese risulta essere normalmente frequentata da meno di 30 fedeli. La Cattedrale di Santa Maria a Tōkyō L'evangelizzazione del Giappone ha una precisa data d'inizio: il 15 agosto 1549, giorno in cui lo spagnolo Francesco Saverio sbarcò nell'arcipelago provenendo dalla penisola di Malacca. La prima comunità cristiana venne fondata nell'isola di Kyushu, la più meridionale tra le quattro grandi isole che formano l'arcipelago. Ai gesuiti seguirono i frati francescani. Gli stranieri che al tempo pervenivano da sud in Giappone a bordo delle loro navi di colore scuro, per distinguerle dalle navi giapponesi realizzate in bambù, generalmente di colore più chiaro, erano definiti Nan Ban (barbari del sud) poiché considerati persone rozze e poco colte, per il semplice fatto di non praticare le usanze e i costumi del paese. 27 Nel corso del XVI secolo la comunità cattolica crebbe fino a superare le 300.000 unità. La città costiera di Nagasaki ne era il centro principale. I missionari italiani, nella loro opera di evangelizzazione, seguivano le norme redatte dal gesuita Alessandro Valignano (1539-1606), autore del fondamentale Cerimoniale per i missionari in Giappone. L'uomo forte al potere, lo Shogunato Tokugawa, comprese ben presto che i gesuiti, attraverso l'opera evangelizzatrice stavano influendo sulla dinastia imperiale, di fatto esautorata e relegata in una funzione meramente simbolica, per cercare di estromettere lo shogunato, quindi interpretò i cristiani nel loro complesso i "Nan Ban" in generale, come una minaccia alla stabilità del suo potere. Nel 1587, dato che l'opera dei gesuiti e dei saveriani continuava lo shogun (capo politico e militare) Hideyoshi, "Maresciallo della Corona" a Nagasaki, emise un editto che ingiungeva ai missionari stranieri di lasciare il Paese. Tuttavia questi non si diedero per vinti e continuarono a operare in modo sotterraneo. Dieci anni dopo cominciarono le prime persecuzioni. Il 5 febbraio 1597 ventisei cristiani (6 francescani, 3 gesuiti e 17 giapponesi) venivano crocifissi. Nel 1614 lo shogun Tokugawa Ieyasu, dominus del Giappone, bandì con un altro editto il Cristianesimo e vietò ai cristiani giapponesi di praticare la loro religione. Il 14 maggio di quell'anno si teneva l'ultima processione lungo le strade di Nagasaki, che toccava sette delle undici chiese cittadine esistenti; tutte furono successivamente demolite. Ma i cristiani continuarono a professare la fede in modo sotterraneo. Nacque l'epoca dei kakure kirishitan ("cristiani nascosti"). La politica del regime divenne sempre più repressiva. Una rivolta popolare scoppiò a Shimabara, vicino Nagasaki, tra il 1637 e il 1638. Animata principalmente da contadini, e capeggiata dal samurai cristiano Shiro Amakusa, la rivolta venne soppressa nel sangue, e ad essa seguirono parecchie esecuzioni sommarie dei sostenitori. Si calcola che vennero massacrati 40.000 convertiti. Nel 1641 lo shogun Tokugawa Iemitsu varò un decreto, che successivamente divenne noto come sakoku ("Paese blindato"), con il quale proibì ogni forma di contatto tra la popolazione giapponese e gli stranieri. Da allora i cristiani crearono una simbologia, una ritualità, persino un linguaggio tutto loro, incomprensibile al di fuori delle comunità di appartenenza. Per due secoli e mezzo l'unica porta aperta al commercio con l'Europa e 28 con il continente asiatico rimaneva Nagasaki. Il porto, i suoi dintorni e le isole al largo della costa (Hirado, Narushima, Iki) offrirono rifugio a quello che restava della cristianità. Senza sacerdoti e senza chiese, i cattolici si organizzarono da soli. Nel 1853, su pressione degli Stati Uniti che, con l'ammiraglio Matthew Perry attuò il blocco navale e forzò il Giappone a trattare con il governo americano l'apertura dei suoi porti al commercio con l'Occidente, il Paese fu riaperto ai rapporti con l'estero. Anche se il proselitismo era ancora vietato, giunsero molti missionari di fede cattolica, protest ante e ortodossa. Il cristianesimo ancora una volta entrò nel paese attraverso le rotte dei commerci e delle ambascerie, sbarcando nei porti di Kobe e di Yokohama. L'ammiraglio Matthew Perry in una stampa giapponese Nel 1862 Papa Pio IX canonizzò i ventisei cristiani martirizzati nel 1597. Con la "Restaurazione Meiji" del 1871 venne poi introdotta la libertà religiosa, riconoscendo così alle comunità cristiane il diritto all'esistenza. Vennero costruite nuove chiese, in buona parte ispirate ai modelli francesi. Il messaggio cristiano poté diffondendosi nelle città mercantili come Osaka e Sendai, fino ad arrivare nell'allora capitale Kyoto. Comunità di cistercensi si spinsero negli ostili territori settentrionali di Honshu e ancora oltre l'Hokkaidō, fino all'inizio del XX secolo. Dopo gli anni difficili del militarismo nipponico e della Seconda guerra mondiale, si riscontrò una certa ripresa della comunità cattolica. Nel 1981 Giovanni Paolo II fu il primo Papa a visitare il Paese. Oggi le comunità cattoliche sono concentrate in un'area omogenea compresa tra l'isola di Hirado a nord, l'arcipelago di Goto ad ovest e la città di Nagasaki ad est; alcuni edifici cattolici sono stati dichiarati "tesori nazionali". Il Giappone ha anche stilato una lista di monumenti da presentare all'Unesco, in cui figurano 47 edifici costruiti tra il 1864 (chiesa di Oura, su progetto del missionario francese Pierre-Théodore Fraineau) ed il 1938, oltre alla nuova Cattedrale di Urakami, costruita nel 1959 e la chiesa dei 26 Martiri, edificata nel 1962. Il 24 novembre 2008 188 martiri cattolici, torturati e uccisi tra il 1603 ed il 1639 (tutti laici tranne il gesuita Padre Kibe), sono stati beatificati con una cerimonia che si è svolta a Nagasaki, presente Benedetto XVI. 29 Folclore giapponese Il Folclore giapponese (民間伝承 minkan denshō, letteralmente “comunicazione tra la gente) è una parte fondamentale ed integrante della civiltà giapponese. Ancora oggi è molto radicato, soprattutto nei villaggi rurali ed è, parallelamente alla cultura, assai condizionato dalle sfumature e dagli influssi regionali. Il folclore del Giappone è caratterizzato dalle sue storie, quasi sempre basate su leggende mitologiche i cui protagonisti sono eroi, mostri, divinità e soprattutto animali, spesso dai tratti umani, sia psicologici che fisici. Uomini vestiti da namahage, indossando maschere simili ad un orco e tradizionali mantelli di paglia (蓑 mino) girano per le case, in un rito annuale dell'area della Penisola di Olga nel nordest delle regione. Questi uomini-orco mascherati da kami cercano di spaventare i bambini riuniti intorno al fuoco. ( oooooh tipo i nostri mamutones xD) Molte famiglie, anche se ormai il numero diminuisce, mantengono un kamidana (神棚 kami-dana, mensola dei kami) od un altro scaffale shintoista. La versione shintoista degli dei della cucina è il Kamado kami (かまど神|かまど神), e la la versione sincretista buddhista è il Kōjin, una divinità del camino consacrato nella cucina. I culti popolari giapponesi o kō (講) sono a volte dedicati a particolari divinità o Buddha,come ad esempio l'arrabbiato Fudō Myōō o il guaritore Yakushi Nyorai. Ma molti culti sono incentrati su luoghi sacri come il Santuario di Ise (Ise-kō od okage-mairi ) od il Monte Fuji (富士講 Fuji-kō), in cui sono stati eretti santuari. I pellegrinaggi a queste mete sono diminuiti dopo il periodo Edo. Ma recentemente, il Pellegrinaggio di Shikoku degli ottantotto templi (anche conosciuto come ohenro-san) ha avuto un nuovo successo. Vi è una lunga lista di pratiche eseguite per allontanare lo yakuyoke (厄除け “male”) o per espellerlo (yakubarai, oharai), come ad esempio suonando dei tamburi. In alcune zone è comune mettere un piccolo cumulo di sale all'esterno della casa (盛り塩 morijio). La dispersione del sale è generalmente considerata come purificatrice 30 (impiegato nei tornei di sumo). Al contrario, creare delle scintille luminose con delle selci quando se ne va un ospite indesiderato è considerato un segno di fortuna. Nessuno ormai si impegna nella veglia silenziosa del culto Kōshin, ma si può notare che questo culto sia stato associato all'icona delle Tre scimmie sagge. Ci sono alcune tracce di geomanzia in Giappone venute dalla Cina attraverso Onmyōdō. La parola kimon (鬼門 cancello dell'orco), colloquialmente si riferisce a qualsiasi cosa che può portare costantemente sfortuna alle persone, ma nel senso originale indicava la direzione del nordest, considerata sfortunata ed invitante per gli spiriti maligni. C'è anche una versione giapponese del Feng Shui conosciuto come kasō (家相 “casa di fisionomia”). Il percorso Yin-yang o Onmyōdō è strettamente connesso, ed anche il suo concetto conosciuto come katatagae (方違え“cambio di direzione”) o kataimi,]che fu largamente praticato dai nobili del periodo Heian. Un noto tabù (北枕 kitamakura) sconsiglia di dormire con la testa girata verso nord, anche se non è noto se qualcuno ancora oggi dia seriamente retta a questo divieto. Ormai come nella maggior parte delle nazioni sviluppate, è sempre più difficile trovare narratori viventi di tradizione orale. Ma c'è un patrimonio di racconti popolari raccolti durante i secoli. Il nome mukashi-banashi (racconti di molto tempo fa o di altri tempi) è stato applicato al racconto popolare comune, poiché in genere cominciano con la formula «Mukashi...»(simile a «C'era un volta...»). Essi di solito terminano con la frase «dotto harai». Queste storie erano raccontate nei loro dialetti locali, che possono essere difficili da capire per gli stranieri, sia a causa delle differenze di intonazione e di pronuncia, che alle coniugazione ed al vocabolario. Molti racconti popolari raccolti dai campi sono in realtà delle traduzioni nel giapponese standard (o più come adattamenti, fondendo diverse versioni di un racconto). Oggi un certo numero di racconti popolari è stato adattato per degli spettacoli teatrali. 31 Arte Eccoci finalmente all’arte xD bhè sicuramente leggendo menga o guardando anime avrete visto nelle scuole i club di scrittura ù.ù ebbene si oggi si parla dello Shudo l’arte della calligrafia giapponese. Lo Shodo: calligrafia giapponese Lo Shodo e' l'arte della calligrafia giapponese. Derivata dalla corrispondente arte cinese (shūfǎ, 書法), nota in Corea come seoye (서예, 書藝) e in Vietnam come Thư Pháp (書法). La parola Shodō e' formata da due ideogrammi 書 道 che significano rispettivamente "arte della scrittura" e "via, percorso morale, insegnamenti di vita".E' una disciplina artistica e morale che richiede un lungo apprendistato e un continuo esercizio. In Giappone e' la base per la pittura, infatti le due arti sono fondate sugli stessi principi e usano gli stessi strumenti. Entrambe sono basate sullla padronanza del tratto, l'immediatezza del gesto, la continuità del ritmo, il controllo della forza impressa sul pennello e non accettano ritocchi o correzioni. e' una forma espressiva profondamente spirituale che ha una tradizione di centinaia di anni e che ha caratterizzato la vita delle persone per centinaia di anni in tutta l'Asia. Non si tratta solo di un semplice esercizio di bella scrittura ma e', una delle piu' antiche e importanti forme d'arte di tutto l'Oriente. Il termine Sho Do significa letteralmente la via (Do) della scrittura (Sho). Nella cultura orientale il termine "Via" rappresenta un percorso di crescita interiore che consente di conoscere meglio il mondo in cui viviamo. La "Non mente" della zona, e' un concetto del Buddismo zen, che consente di trasmettere l'energia attraverso l’essere al pennello, per creare lo Shodo che incorporano i messaggio che fluisce in un'energia superiore. Quando le persone vedono queste realizzazioni ricevono, consciamente o inconsciamente, questi messaggi e percepiscono il senso interiore della scrittura: questo puo' portare ad un cambiamento positivo nella loro consapevolezza e nelle loro intuizioni. Il filosofo giapponese Nishida Kitaro (1870-1945) riteneva che la vera creativita' non e' il prodotto della coscienza, ma piuttosto il "fenomeno della vita stessa". La vera creazione, ha affermato, deve risultare da una mu-shin, lo stato di "non mente", in cui non contano il pensiero, le emozioni, e le aspettative. La vera abilita' nella calligrafia Zen non e' il prodotto di 32 una pratica intensa, ma si ottiene con lo stato della "n on-mente", un elevato livello di spiritualita', e un cuore libero da disturbi. Per scrivere caratteri calligrafici Zen che trasmettano veramente un significato profondo, ci si deve concentrare intensamente e immedesimarsi con il significato dei caratteri che si creano. A tal fine, si deve liberare la mente e il cuore da ogni distrazione e concentrarsi solo sul significato del carattere. Diventare una cosa sola con quello che si crea questa, questa in sostanza, e' la filosofia della calligrafia Zen. La calligrafia “Shudo” ha origine in Cina, dove oltre 3.000 anni fa pittogrammi furono scolpiti su gusci di tartaruga e ossa di mucca, come parte delle cerimonie religiose. In seguito alcuni iniziarono ad incidere queste stesse pittografie su bronzo e altri metalli. Nel complesso, i primi tipi di caratteri utilizzati comunemente mancavano dell'uniformita', in termini di dimensioni e forma, che hanno oggi i caratteri Shodo. Tuttavia servirono come origine pittorica dei caratteri comunemente in uso oggi. Dall'inizio del XIII secolo aC fino al IV secolo aC, la grande varieta' di simboli in uso in Cina si consolido' in una forma di carattere chiamato daiten (scrittura del grande sigillo). Sotto la dinastia Ch'in (221-206 aC), i funzionari governativi standardizzarono ulteriormente i caratteri; da quel punto noti come shoten (scrittura del sigillo minore), che e' ancora oggi di uso comune per i sigilli su documenti ufficiali. Durante la Dinastia Han (206 aC - 220 CE), shoten, è stato ulteriormente sviluppato in reisho (scrittura dello scriba), caratterizzato da pennellate orizzontali in grassetto. Dopo l'elaborazione di reisho venne sosho (scrittura dell'erba), che ha preceduto kaisho (scrittura standard) e gyosho (esecuzione di scrittura), le forme di caratteri piu' comunemente utilizzate oggi. Kaisho può essere pensato come un "blocco" di stile di carattere di scrittura, mentre gyosho può essere pensato come una forma di "corsivo" o "script". Sosho, (200 A.C. - 590 D.) raggiunge il massimo grado di naturalezza e fluida' del movimento della mano, tuttavia, e' scritto in modo semplice e simbolico difficilmente comprensibile per occhi poco allenati. Dato che le lettere nello Shodo hanno avuto origini in Cina, in giapponese sono denominate kanji, che significa letteralmente "Han lettere" (per la Dinastia Han in Cina). I giapponesi hanno raffinato i caratteri cinesi sosho 33 caratteri semplificandoli ulteriormente per creare il set di caratteri hirigana. Oggi la scrittura giapponese e' principalmente una miscela di kanji e hirigana. In Giappone attualmente vengono utilizzati tre diversi tipi di scrittura: lo hiragana (平仮名), il katakana (片仮名) e i kanji ( 漢 字 ). I primi due costituiscono la scrittura giapponese fonetica, detta kana, il terzo e' rappresentato dai caratteri ideografici di origine cinese, generalmente non dissimili da quelli utilizzati sul continente. Fin dal periodo Nara (710 - 7 94) l'uso fonetico dei caratteri cinesi fu molto diffuso soprattutto nei testi poetici (che contenevano poche parole derivate dal cinese). Utilizzati in modo non ideografico, i caratteri cinesi venivano chiamati genericamente kana (lett. "nome assunto" o "nome attribuito", poiche' venivano usati in un modo che non corrispondeva al sign ificato originale dell'ideogramma) oppure Man'yoshu (con questo sistema di scrittura fu compilata la prima antologia di poesie in giapponese: Man'yoshu). Attualmente il termine kana e' usato solamente per indicare le forme semplificate di caratteri, cioe' gli hiragana e i katakana. Quindi lo Shodo, o arte della calligrafia giapponese, e' un'arte antica, diversa da qualsiasi altro lavoro creativo. La differenza sta nel fatto che si focalizza su semplicita', bellezza e, soprattutto, sulla connessione mente-corpo.Nonostante le sue differenze da cio' che la maggior parte delle persone definiscono come arte, la vera calligrafia e' ottenuta applicando proprio gli elementi di base dell'arte, in particolare linea, forma e spazio. L'elemento essenziale e' padroneggiare le linee. La loro forma, infatti, aiuta a visualizzare l'effetto desiderato. Spesso la linea e' tracciata con una particolare attenzione sull'amore, la determinazione o la positività. Questi sentimenti spesso possono influenzare il tipo di linea che segue. In simbiosi con la Linea, e' importante conoscere la Forma, un altro aspetto determinante nella creazione di qualsiasi simbolo giapponese. Dato che la calligrafia e' realizzata con gesti ampi e circolari e tecniche di trascinamento e pressione del pennello, non vengono usati schizzi o disegni guida.on delinea o disegno è sempre usato. Nella creazione di simboli, specialmente nella calligrafia cinese, la natura e' un tema di rilievo. Forme organiche come g li alberi, foglie e i fiori sono soggetti comuni per gli artisti cinesi o giapponesi. Poiche' la cultura che supporta la calligrafia e' incentrata sulla bellezza e la meraviglia della natura, raramente vengono dipinte forme inorganiche come figure geometriche oppure oggetti creati dall'uomo. 34 Sport Il Karate Il Karate (空手) è un'arte marziale nata nelle isole Ryukyu, in Giappone. Fu sviluppato dai metodi di combattimento indigeni chiamati: te (手 letteralmente: "mano") e dal kenpō cinese. Prevede la difesa a mani nude, senza l'ausilio di armi, anche se la pratica del Kobudo di Okinawa, che prevede l'ausilio delle armi tradizionali (Bo, Tonfa, Sai, Nunchaku, Kama), è strettamente collegata alla pratica del Karate. Attualmente viene praticato in versione sportiva e in versione arte marziale tradizionale per difesa personale. Nel passato era studiato e praticato solo da uomini, ma col passare dei secoli anche le donne si sono avvicinate a questa disciplina. Kara significa vuoto, Te significa mano. Dō significa Via, ovvero il percorso di auto perfezionamento che si intraprende attraverso questa disciplina. La parola giapponese karate, nel complesso, si compone di vuoto e pugno, non il vuoto in sé, ma in relazione ad un lavoro, ad un'attività, cioè mettersi all'opera per fare il vuoto. Il termine zen ku, che indica lo spirito vuoto, l'assenza di Ego, può essere pronunciato anche "kara".Questi concetti suggeriscono che il praticante di karate dovrebbe allenare la propria mente affinché sia sgombra, vuota da pensieri di orgoglio, vanità, paura, desiderio di sopraffazione; dovrebbe aspirare a svuotare il cuore e la mente da tutto ciò che provoca preoccupazioni, non solo durante la pratica marziale, ma anche nella vita. Si può quindi riassumere che il karate è un'arte; una disciplina che si applica a mani nude, che rafforza il corpo e lo spirito. Si è sviluppata come un'arte tenuta segreta, che per lungo tempo è stata il privilegio dei nobili prima di diffondersi ad altri strati della società, pur restando appannaggio di un numero ristretto di persone. Nel secolo XV il re di Ryu-kyu, dopo aver elevato al rango di nobili gli antichi capi locali, proibisce le armi. Anche dopo che i signori di Satsuma invasero il paese nel XVII secolo mantennero l'interdizione delle armi istituita dal re di Ryu-kyu un secolo e mezzo prima e giunsero a stabilire saldamente il loro dominio sull'isola. Integrato nel regime feudale giapponese, il sistema gerarchico di Ryu-kyu diventò più rigido. 35 Tuttavia, nel corso dei secoli XVII e XVIII, i vassalli si impoverirono e una parte di questi si orientò poco a poco verso l'artigianato o il commercio, e infine verso l'agricoltura, per sopravvivere. Si manifestò una mobilità sociale tra la classe dei vassalli e quella dei contadini, malgrado la gerarchia complessa e rigida esistente a Ryu-kyu. Possiamo pensare che, con questa mobilità sociale, l'arte dei nobili a poco a poco abbia penetrato gli altri strati sociali; lo testimonierebbe la comparsa di termini come "mano (te) dei vassalli", "mano degli artigiani", "mano dei contadini", avendo il termine "mano" (te) il significato di arte o di tecnica. Nacque così la scuola Okinawa-te («mano di Okinawa»), detta anche tode («mano cinese», dove l’ideogramma “to” caratterizza la dinastia Tang), che si differenziava in tre stili: Nahate, sul modello del kung-fu della Cina meridionale, Shuri-te e Tomari-te, sul modello del kung-fu della Cina settentrionale. Va precisato che Naha era la capitale dell’isola di Okinawa, Shuri la sede del castello reale e Tomari la zona del porto (oggi Shuri e Tomari sono quartieri di Naha). L'ideogramma te (手) letteralmente indica la parola "mano", ma per estensione può anche indicare "arte" o "tecnica"; il significato di Okinawa-te, quindi, è "arte marziale di Okinawa. Inizialmente esistevano due scuole, Shorei e Shorin, le quali tecniche erano diverse tra loro. in generale possiamo dire che nello Shorei-ryu si dà maggiore enfasi alle tecniche delle braccia, alla respirazione e all'uso della forza, troviamo posizioni più corte e movimenti decisamente più circolari dello Shorin-ryu, dove le posizioni sono più ampie e basse, le tecniche più agili e veloci e potenti e si usano più le gambe degli arti superiori. Dojo Kun (Dō = via, jō = luogo) letteralmente significa "luogo in cui si pratica la Via. Il karate è fondamentalmente rispetto reciproco, sul quale si basa e il Dōjō kun dovrebbe venire applicato anche al di fuori del Dōjō. Infatti un esempio di questo principio è che nel kumite, praticato da certe palestre, non si può toccare l'avversario, mentre prima di salire sul tatami bisogna fare il saluto al Maestro. I quattro lati del Dojo hanno particolari nomi: la Sede Superiore, ovvero dove sta il ritratto del Maestro fondatore dello stile che viene praticato è chiamato Jo-Za, mentre il lato dove stanno gli allievi, per fare il saluto, è chiamato Shimo-za, ovvero sede inferiore. Nel saluto gli allievi 36 sono sistemati in ordine di cintura, iniziando dalle nere con grado maggiore fino ad arrivare alle bianche. Il lato verso gli allievi di grado più alto è chiamato Jo-seki, mentre invece quello verso le bianche, quindi verso coloro con meno esperienza è chiamato Shimo-seki. In quasi tutte le arti marziali è uso allenarsi indossando un abito adeguato, chiamato gi (pronuncia: ghi); nel Karate, quest'abito è il karate-gi, composto da una giacca (uwagi), da un paio di pantaloni (zubon) di cotone bianco e da una cintura (obi) il cui colore designa il grado raggiunto dal praticante. Oltre al termine specifico "karate-gi", l'abito per la pratica del karate può essere chiamato genericamente "keikogi" o "dogi"; mentre completamente sbagliato, ma molto in voga, è il termine "kimono". Fu il maestro Gichin Funakoshi ad adottare per primo l'uso del "karate-gi". Infatti, in occasione della prima dimostrazione al Budokan di Tokyo, lui e un suo allievo indossarono un abito fatto da Funakoshi stesso la notte precedente, ispirandosi al modello del judo-gi ed utilizzando, però, una tela più leggera e comoda. Il colore bianco è quello naturale del cotone non tinto, essendo questo un abito semplice ed umile. Ci sono diversi tipi di Karete-gi, per gli atleti di Kata (Combattimento immaginario con uno o più avversari) si indossa il keikogi è più duro e si può portare anche corto, per gli atleti di kumite (Combattimento libero) si usa il keikogi è più leggero e non deve essere lungo fino alle caviglie. La cintura nel karate è un riferimento che indica l'abilità, attestata dal superamento di appositi esami, nella pratica della disciplina di chi la indossa. L'esame consiste nel dimostrare le tecniche di fronte ad una commissione di esaminatori. Questa varia da scuola a scuola, ma l'esame può includere tutto ciò che si è imparato fino a quel punto oppure nozioni nuove. La dimostrazione è una domanda per grado nuovo (shinsa) e può includere: kata, bunkai, l'autodifesa, routine, tameshiwari ("rompendo"), e/o kumite (combattimento). L'esame di cintura nera può includere anche una parte scritta. Le cinture colorate vengono dette Kyū (che secondo una traduzione, significa "bambino"), mentre le cinture nere vengono dette Dan (che secondo una traduzione, significa "adulto"). Secondo altre traduzioni, kyu 37 significa "classe/allievo", mentre dan, significa appunto grado, livello. Il primo livello di dan non è chiamato "ichi dan", che vorrebbe dire "primo grado", ma "sho dan", cioè "inizio del grado", a testimonianza del fatto che il raggiungimento della prima cintura nera è solo l'inizio di un lungo e severo apprendimento dell'Arte Marziale, che può non avere limiti proprio come i dan della cintura che in teoria sono illimitati. La federazione mondiale del karate (WKF) è riconosciuta dal comitato olimpico internazionale (CIO) come responsabile per le competizioni di karate. La WKF ha sviluppato regole comuni che governano tutti gli stili. I WKF organisations nazionali coordinano coi loro rispettivi comitati olimpici nazionali. Il karate non ha lo status olimpico. Nella 117ª sessione del CIO (luglio 2005), nella votazione per determinare se diventare sport olimpico, più della metà dei voti fu favorevole, ma era necessario il raggiungimento di almeno i due terzi dei votanti. Sul fronte karate sportivo va precisato che, oltre alla WKF, ci sono realtà diverse che enfatizzano il combattimento, nelle cui competizioni si può vincere anche per KO. Famoso è il Sabaki Challenge, dove ogni anno si sfidano atleti provenienti da ogni parte del mondo. Da menzionare, poi i campionati mondiali di Kyokushinkai e Ashihara entrambi caratterizzati da un numero rilevante di atleti internazionali. 38 Musica Sonkini, Sonkine, Sonkiani e Sonkiane ( bhè ci anche gli alieni che seguono il sonk ù.ù) comunque, siamo qui ad annunciarvi chi ci sarà con noi oggi allo Shoujonk Magazine sono dei ragazzoti abbastanza famosi xD ecco a voiiiiiiiiiiiii *rullo di tamburi* la band chiamataaaaaaaaaa Uverworld Uverworld è una rock band giapponese composta da cinque membri. Dopo aver pubblicato sette album in studio e oltre venti singoli, la maggior parte dei quali di successo, sono diventati una delle più famose rock band in Giappone. Hanno venduto due milioni di dischi nel mondo. La band di cinque membri conosciuto come Uverworld è nata nel 2003, prima erano conosciuti come Goku Road, (più popolarmente conosciuto come "Sangoku Road"). La band originariamente era costituita da sette membri, ma dopo aver rilasciato Prime'03, un CD demo che finì per vendere 3.000 copie, due dei membri, il sassofonista Seika, e Ryohei il vocalistla lasciarono. Dopo la partenza di Seika, la band venne rinominata Uverworld. Secondo un'intervista con la band c'era un altro cantante che ha lasciato la band, tuttavia questo vocalist non è stato ancora identificato. Il 2005 è stato l'anno in cui la band ha firmato con l'etichetta Gr8! Records, hanno debuttato con il singolo "D-tecnolife"( il secondo tema di apertura per l'anime Bleach ) arrivato al quarto posto con 31.569 nella classifica Oricon. Tre mesi più tardi, il secondo singolo, "Chance" è stato utilizzato come sigla commerciale e l'apertura per il secondo gioco per PSP di Bleach: Heat the Soul. Il 25 gennaio 2006, il terzo singolo "Just Melody", finì al numero diciassette della classifica Oricon, tre settimane dopo il primo album di Uverworld “Timeless” è stato rilasciato, rompendo la Top 10 al numero cinqu e e la 39 vendita di 60.000 copie. Seika ha fatto un breve ritorno in questo album, suonare il sassofono per la traccia 5, Yasashisa no Shizuku (優しさの雫 ). Dopo una pausa di tre mesi, hanno rilasciato " Colors of the Heart ", come la terza sigla di apertura per Blood + , un anime basato sul film d'animazione, Blood: The Last Vampire . Il singolo ha debuttato al numero tre ed era la posizione più alta che qualsiasi dei singoli di UVERworld aveva raggiunto fino a quel momento. Il 21 febbraio del 2007, pubblicano il loro secondo album intitolato Bugright . Il terzo album della band, intitolato PROGLUTION , è stato rilasciato il 16 gennaio, l'album contiene anche i loro singoli " Ukiyo Crossing "(浮世 Crossing ), " Endscape "e" Shaka Beach: Laka Laka La "(シャカビーチ~ Laka Laka La ~ ). L'album è stato pubblicato in un CD-versione solo e una edizione limitata che include un DVD aggiuntivo. PROGLUTION ha venduto oltre 150.000 copie. L'8 agosto 2012, la band ha pubblicato il loro 22 ° singolo TUTTO IL che è anche la sigla finale di Kuro no Onna Kyoushi (黒の女教師) e tre mesi dopo, fino al 28 novembre 2012, la band ha finalmente pubblicato il loro sett imo album che deve essere intitolato "THE ONE". Il 1 ° dicembre 2012, la band ha avuto il loro concerto live al Saitama Super Arena (さいたまスーパーア リーナ), che segna la loro Arena Tour 2012 Super Live Stage. E 'stato anche trasmesso al 1 ° gennaio 2013 sul MUSIC ON! TV. Il 14 agosto 20 13, la band pubblica il 24 Lotta singolo For Liberty / Wizard CLU, primo singolo per il 2013. “Fight For Liberty” verrà poi usata come sigla di apertura per l'anime Space Battleship Yamato 2199 , mentre Wizard CLUB è stata usata come sigla finale per la serie TV Kaikin! Bakuro notte. Il 6 novembre 2013, rilasciano il loro 10 ° Video KING'S PARADE Zepp DiverCity (2013/02/08) su DVD e Blu-ray, dopo il lungo periodo di THE ONE Tour 2012-2013. UVERworld hanno finalmente deciso di avere una completa DIRETTA CASA Footage da Zepp DiverCity come loro concetto principale al posto di Arenas, stadi o Halls. Ed ora vediamo insieme i membri della band xD il primo è… 40 TAKUYA Shimizu Takuya (清水琢也) il cantante degli Uverworld è nato a Shiga il 21 dicembre 1979 (in realtà ... non è nato in ospedale, ma in casa sua) del segno del sagittario, è alto 168 centimetri e pesa 56kg ( nel 2007 55 xD). Il suo maggior interesse è quello di creare canzoni che non hanno senso per gli altri Il suo primo cd si intitola 矢沢永吉 (l'influenza del padre), i suoi colori preferiti sono il giallo, bianco, nero e rosso, uno dei suoi artisti preferiti è Reigo5 Ecco la sua motivazione più grande xD: Quando si vuole realizzare un compito, date il meglio. Girate tutto ciò che lo impedisce nella forza di andare avanti! Non lasciate che nessuno vi fermi! È orgoglioso dei suoi amici della sua città natale, perché ….sono tutti idioti. Quando era ancora un bambino, sua madre amava vestirlo con abiti femminili ( mi ricorda Itazura na kiss hahah), lui e sua sorella parteciparono anche ad un provino pubblicitario. Era un bambino iperattivo, infatti, in episodio della sua infazia andò a osservare il mondo dal balcone quando i suoi genitori non erano vicino a lui, pultroppo cadde giù, ha ancora la cicatrice. Nobuto Kuwahara Nobuto (桑原信人) il bassista è nato a Shiga il 14 febbraio 1980 ( o.o San Valentino!!!) è del segno dell’acquario, è alto 171 centimetri e pesa 64kg. Il suo interesse principale è guardare film. È un ragazzo sveglio, una delle sue specialità e quello dell’essere infantile. Quale è il suo cibo preferito?? Abbiamo la risposta ù.ù gli piace il Gambero, Haggen Dazz gelato. Ha due artisti preferiti, Tetsu e Avril Lavigne . è orgoglioso di saper “rovinare” uno scherzo sempre e ovunque xD. Nobuto ha la capacità di scherzare con facilità, è stato descritto come il dio dell’ umorismo dai suoi compagni di band. E 'stato anche soprannominato il Dio di Humour da alcuni fan, lui può illuminare un giorno con le sue battute o commenti irritabile. Ha commentato di essere molto maldestro, Takuya ha commentato che è terribile nei cerchi della hoola, n realtà, Takuya ha anche detto che il suo punto affascinante è la sua stupidità xD. 41 Katsuya Shiratori Katsuya (白鸟克哉) il chitarrista e il capo della band è nato a Shiga nel 22 Febbraio 1981 del segno dei pesci, è alto 160 centimetri e peso: 52kg. I suoi maggiori interessi sono leggere le riviste e navigare Il suo primo CD è stato B'Z del NELLA VITA, il suo cibo preferito è prugne marinate e il cibo in stile cinese e anche il caffè Latte Meiji. Kastuya, Takuya e Nabuto hanno frequestato la stessa scuola d’infanzia. Shintarō Tamaki Shintarou (玉置真太郎) nato a Shiga l’ 11 Maggio 1983 del secgno dello scorpione è alto 175 centimetri e pesa 63kg. Gli piacce mettere i piedi viccino alla stuffa quando guarda la tv, è appassionato di baseball dice anche che è una sua specialità ;). A casa sua c'è un set di batteria a casa sua. È etichettato come "uno silenzioso", Shintarou occupa il ruolo del batterista nella band. Essendo un uomo di poche parole, non si sa molto su Shintarou come gli altri membri della band. Akira Saionji Akira (坪野彰) nato a Shiga l’8 Marzo 1984 del segno dei pesci è alto 175 centimetri, pesa 52kg. Gli piacce leggere i fumetti e gli horror, è molto bravo a produrre anelli di fumo. Il suo primo CD è stato “ Mondo Innocent Mr. bambini “, gli piacciono molto i cibi piccanti . ha un unico obiettivi quale? Continuare a fare musica per sempre xD, non importa quanto mangia, lui non ingrassa mai Chi è costui? Chitarrista del gruppo. 42 Ed ora un testo di una delle loro canzoniiiiiiiiiii xD Chance (testo originale) It's chance chance chance. Let's begin Trans somebody with this. One wish Makin' sound with beats. Shakin' dancin' Uverworld Start! Just keep! Last wa rakushou de piisu Peace! Attack! Everybody! Rock time! Big show time! Sono ki ni nattemo itsumo uragiru toki dakedo Nage dasu kimochi stop! Mukiau kimi respect! Tsuyoku negau kimochi wa todoku kara Toki wa precious! Donna toki mo ai suru hito no tame ni kagayaite itakute Sou nice your smile keep! Sou itsuka get chance! Kimi no kokoro no koe ni kotaete agetakute Kanau hazu nai ano hi no yume ga Imada ni mune no naka matataku kara Itsu datte toki wa saisho made modoreru Akiramenaide Oikake tsuzukete itai yo Get chance like this Oto motto agete ikou Owari nante nai shi.. 43 Notte ikina motto Kachi mo akiraka na gensundai Oto to no kaiwa hazumu player Itsuka wa kieteku haji nante kamawanaide Egao to hikari sono mama de Toki wa precious! Donna toki mo ai suru hito no tame ni kagayaite itakute Sou nice your smile keep! Sou itsuka get chance! Kimi no kokoro no koe ni kotaete agetakute Kanau hazu nai ano hi no yume ga Imada ni mune no naka matataku kara Itsu datte toki wa saisho made modoreru Sou makin' sou chekin' One thing uniting for us One peace! Todokanakutemo Toki wa precious! Donna toki mo ai suru hito no tame ni kagayaite itakute Sou nice your smile keep! Sou itsuka get chance! Kimi no kokoro no koe ni kotaete agetakute Tooranai koe ni mimiyose Omoi wa hakanaku usurete yuku Kimi no koi datte akirameru made Akiramenaide endless line Oikake tsuzukete Koko ni aru ikutsumo no kiseki to Merodii to kotoba no kakera nigirishime Issai koukai nante shitaku nai Kanau hazu nai ano hi no yume ga Imada ni mune no naka matataku kara Itsu datte toki wa saisho made modoreru Kotae wo mitsuke daseru made Furimukanai mama itai yo Break! Show time! Akiramenaide Oikake tsuzukete Koko ni aru ikutsumo no kiseki to Get down! Dou da? Konna kanji ga Uver! Merodii to kotoba no kakera Subete no style ga guuzen no itchi Kore kikya son nashi look at me! Kurabete mi? Sono mawari to no music nigirishime Issai koukai nante shitaku nai Kotae wo mitsuke daseru made Furimukanai mama itai yo 44 Chance (traduzione) È una chance chance chance. Iniziamo a trasportare Qualcuno con questo. Un desiderio che crea un suono con questo ritmo. Scuotendo, Danzando, Uverworld Iniziamo! Continuiamo! Questo è l’ultimo è semplice, la pace Pace! Attacco! Tutti quanti! È tempo di Rock! Inzia il grande show! Anche se volessi, i tempi mi tradiscono sempre Mi fermerà questa sensazione come voglio abbandonare tutto! Lo affronterò con rispetto! Se voglio anche se abbastanza difficile, lo raggiungerò. Il tempo è prezioso! Non importa quando, voglio brillare sempre per la persona che amo Proprio così, bello il tuo sorriso prendilo! Proprio così, sempre per avere una possibilità! Voglio rispondere alla voce del vostro cuore Il sogno di quel giorno, che non ha alcuna possibilità di realizzarsi È ancora scintillanti nel mio cuore Il tempo restituisce sempre all'inizio Non rinunciare Voglio continuare sempre ad inseguirlo 45 Prendi una chance come questa Provate a confrontare agli altri la musica è intorno Alza il volume Il valore è ovviamente fuori scala Non c'è fine Saltate su, ancora di più Un giocatore conversazione incoraggiante con la musica Non prestare attenzione alla imbarazzo che Proprio così, facendo, che è giusto, verifica un giorno scomparirà Resta luminosa e sorridente Una sola unione per noi Una pace! Il tempo è prezioso! Non importa quando, voglio brillare sempre per la persona che amo Anche se non lo raggiungerete Il tempo è prezioso! Proprio così, bello il tuo sorriso prendilo! Proprio così, sempre per avere una possibilità! Voglio rispondere alla voce del vostro cuore Il sogno di quel giorno, che non ha alcuna possibilità di realizzarsi È ancora vivo nel mio cuore Il tempo restituisce sempre all'inizio Non rinunciare Non importa quando, voglio brillare sempre per la persona che amo Proprio così, bello il tuo sorriso prendilo! Proprio così, sempre per avere la possibilità! Voglio rispondere alla voce del vostro cuore Ascoltare la voce che non passano I sentimenti sono fugaci e si dissolvono Anche il vostro amore è una linea infinita che ci rinuncia Cerca di seguire Afferrare i molti miracoli qui Le melodie e i frammenti di parole Non voglio rimpiangere una cosa Fino a quando ho trovato la risposta Il sogno di quel giorno, che non ha alcuna possibilità di realizzarsi È ancora vivo nel mio cuore Il tempo restituisce sempre all'inizio Non rinunciare Non voglio guardare indietro Cerca di inseguirlo Rompere! Mostra ora! Scendi! Come ti piace? Questo è Super! Tutti gli stili inaspettatamente coincidono Se si ascolta questo, non rimarrete delusi, Afferrare i molti miracoli qui Le melodie ei frammenti di parole Non voglio rimpiangere nulla Fino a quando ho trovato la risposta guardami! Non voglio guardare indietro. 46 Cinema “ Attori” Siamo arrivati a quasi metà della rivista e si dico quasi perché… Leggete andate fino alla fine e scoprirete il perché ù.ù. Oggi parliamo diiiiiiii… Dragonball Evolution Dragonball Evolution è un film del 2009 diretto da James Wong e con protagonista l'attore Justin Chatwin. Il film ha debuttato in anteprima in Giappone il 13 marzo 2009, mentre nelle sale cinematografiche degli USA il 10 aprile, stessa data di quella italiana. Ecco un pezzo della trama: Circa duemila anni fa, il cattivo namecciano signore della guerra Lord Piccolo discese sulla Terra durante un'eclisse solare e tentò di distruggere il mondo con l'aiuto del suo discepolo, Oozaru. Un gruppo di monaci utilizzò la Mafuuba, una tecnica che richiede il sacrificio di chi la usa, per imprigionare Piccolo. Da quel giorno anche l'Oozaru scomparve dalla Terra. Un liceale di nome Son Goku vive con il nonno, Son Gohan, col quale si allena segretamente alle arti marziali. È il suo diciottesimo compleanno e riceve dal nonno una sfera del drago. Il nonno spiega a Goku che le sfere sono sette e raccolte insieme consentono al possessore di vedere esaudito un desiderio. Gohan promette a Goku di spiegargli tutto questo durante la cena di compleanno, ma il ragazzo si reca alla festa di Chichi, la ragazza più popolare della scuola. Tornato a casa, Goku trova il nonno morente (in quanto attaccato poco prima da Lord Piccolo) e su sua stessa indicazione si mette alla ricerca del Maestro Muten, anch'egli praticante di arti marziali, che si trova nella città di Paozu. Muten porta i due ragazzi al Tempio di Pietra del Maestro Mutaito, che con grande sorpresa è diventato una scuola di arti marziali. Qui Goku trova Chichi ad allenarsi. La ragazza mostra subito le sue abilità e invita Goku a partecipare a un'imminente competizione, il Torneo Tenkaichi. Nel frattempo, Muten, con l'aiuto di Mutaito e i monaci, forgiano un nuovo contenitore con cui imprigionare Piccolo tramite la Mafuuba. Goku viene allenato da Muten, il quale gli insegna a padroneggiare il suo Ki. Ma sarà proprio grazie a Chichi che Goku capirà come esternare il suo Ki. Durante la notte, Mai, che aveva preso le sembianze di Chichi utilizzando il suo sangue, ruba le sfere raccolte. Così, Piccolo si reca a esaudire il 47 desiderio, ma interviene Goku, che decide di ucciderlo. Quest'ultimo rivela a Goku che lui è in realtà Oozaru, e l'imminente trasformazione si svolgerà dopo l'eclissi… Parliamo degli attori oggi la sezione è dedicata a (rullo di tamburi) Chow Yun-Fat Chow Yun-Fat (cinese: 周潤發; pinyin: Zhōu Rùnfā) (Isola di Lamma, 18 maggio 1955) è un attore cinese. Cresciuto sulla piccola isola lungo la costa di Lamma, Chow Yun-Fat trascorse la sua infanzia in povertà. La sua vita cominciò a cambiare quando la domanda di attore-tirocinante fu accettata dalla stazione televisiva locale, TVB. Non trascorse molto tempo perché Chow Yun-Fat divenisse un nome familiare per il pubblico di Hong Kong, che seguì il suo ruolo nella serie Shang Hai tan (in inglese The Bund) del 1983. Sebbene continuasse il suo successo in televisione, l'obiettivo di Chow Yun-Fat era divenire un attore del grande schermo. Le sue comparse occasionali sul grande schermo con film a basso costo non diedero tuttavia risultati. Il successo giunse quando iniziò a lavorare con un regista relativamente sconosciuto, John Woo: il film d'azione-drammatico A Better Tomorrow (Ying hung boon sik) riscosse grande successo, rendendo delle star sia Chow Yun-Fat che Woo. Cogliendo l'occasione, Chow Yun-Fat uscì completamente dal mondo televisivo. Grazie alla nuova immagine ricavata con A Better Tomorrow lavorò in numerosi film di arti marziali e sparatorie e in ruoli da eroe, soprattutto quelli diretti da Woo, come The Killer (Diexue shuangxiong) (1989) e Hard Boiled (Lashou shentan) (1992). Chow Yun-Fat è più conosciuto, soprattutto in Occidente, per film su cosche criminali e delinquenza, ma è una star versatile. È stato protagonista di commedie come Diary of a Big Man (1988) e Now You See Love, Now You Don't (Wo ai chou wen chai) (1992) e film romantici come Love in a Fallen City (Qing cheng zhi lian) (1984) e An Autumn's Tale (Chou tin dik tong wah) (1987). Ha mostrato le sue personalità più disparate nel film del 1989 God of Gamblers (Du shen), diretto dal prolifico Wong Jing nel quale ha il ruolo di soave ammaliatore, attore comico ed eroe d'azione. Il film sorprese molti e diventò immensamente popolare, battendo il record d'incassi di Hong 48 Kong e gettando le basi per una serie di film del medesimo genere. Divenuto uno degli attori più seguiti ad Hong Kong, Chow Yun-Fat si trasferì ad Hollywood alla metà degli anni novanta nel tentativo di duplicare il proprio successo su scala internazionale. I suoi primi due film, Costretti ad uccidere (The Replacement Killers) (1998) e The Corruptor - Indagine a Chinatown (The Corruptor) (1999) furono tuttavia una delusione. Quello successivo, Anna and the King (1999) andò meglio, ma il successo fu accreditato soprattutto all'attrice Jodie Foster. L'attore ritornò in Asia per il film La tigre e il dragone (Wo hu cang long) del 2000, campione d'incassi in tutto il mondo e vincitore di 4 premi Oscar. Nel 2004 girò un nuovo film in Cina, Waiting Alone. Nel 2006 collaborò con Gong Li come protagonista nel nuovo film di Zhang Yimou. Chow Yun-Fat sta ancora aspettando il tipo di successo di cui un tempo ha goduto ad Hong Kong. Ammise una volta con un reporter di Hong Kong che la sua ultima meta è vincere un Oscar come attore. Nel 2007 ha impersonato il pirata di Singapore Sao Feng nel film Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo. Ha interpretato il Maestro Muten nel film Dragonball Evolution del 2009, diretto da James Wong, adattamento cinematografico del celebre manga e anime del mangaka Akira Toriyama. Chow Yun-Fat ha anche prestato la sua voce ed immagine per la realizzazione del gioco John Woo presents Stranglehold, dove interpreta il ruolo dell'Ispettore "Tequila" Yuen. 49 Dorama Last Cinderella Last Cinderella (L'ultima Cenerentola) è un dorama primaverile del 2013 trasmesso da Fuji TV in 11 puntate. Sakura è una donna single di 39 anni che lavora in un salone di belezza. Un giorno incontra Hiroto, un giovane di 15 anni più giovane, ad una festa e ne rimane immediatamente attratta. Il ragazzo è un pilota di BMX e mantiene la famiglia grazie a quel reddito instabile. Rintaro, datore di lavoro di Sakura e suo vicino di casa, viene presto a conoscenza della relazione tra la sua dipendente e l'uomo molto più giovane di lei; inizia allora ad intromettersi. Poi c'è Miki, miglior amica di Sakura che soffre per un matrimonio privo di sesso, e Shima, altra amica la quale ha invece una vera e propria dipendenza nei confronti del sesso. I protagonisti sono: Sakura Toyama, interpretata da Ryoko Shinohara Hiroto Saeki, interpretato da Haruma Miura Miki Takenouchi, interpretata da Nene Otsuka Kohei Takenouchi, interpretato da Shozo Endo Chiyoko Ogami, interpretata da Nanao Arai Kenichi Endo, interpretato da Satoshi Hashimoto Tomonori Kashiwagi, interpretato da Naoto Kataoka Nozomi Matsuo, Saori Takizawa Haruko Shibata, Kaoru Hirata Setsuko Takenouchi, Yumiko Nogawa Shima Hasegawa, Naoko Iijima Rintaro Tachibana, interpretato da Naohito Fujiki Masaomi, interpretato da Yusuke Yamamoto (ep6-7) 50 ANIME Come già detto la rivista questo mese ha una sorpresa ù.ù e stiamo per arrivarci siete curiosi ? ehehehehe no non ve lo dico, ma vi posso dire che oggi come anime abbiamo… Peach Girl Peach Girl ( ピーチ ガー ル ) è un famoso manga shōjo giapponese, creato da Miwa Ueda. È stato pubblicato in Giappone da Kodansha in Bessatsu Friend dal 1997 al 2003 e consta di 18 tankobon, pubblicati dal 13 gennaio 1998 al 13 febbraio 2004. In America è stato pubblicato dalla Tokyopop, dove è stato diviso in due parti. La serie è stata adattata in un anime e anche in un film dal vivo prodotto a Taiwan. La serie animata conta 25 puntate. Ueda ha anche pubblicato un continuo della storia dove Sae è la protagonista. Ed ora una piccola parte della trama così da attirare la vostra attenzione (per chi ancora non lo avesse visto). La storia è incentrata su Momo Adachi, una ragazza che viene ignorata dalle altre ragazze. Riesce a fare amicizia con un'unica ragazza chiamata Sae che durante la serie la copierà in tutto e cercherà di farla rimanere da sola a causa della sua gelosia verso lei…..nel seguito della storia ci saranno innumerevoli intrighi amorosi fra i vari protagonisti che porterann o momo a fare delle scelte, a voi il compito di scoprire quali…. L’anime è stato creato da Hiroshi Ishiodori e prodotto dallo 51 Studio Comet, mandato in onda per la prima volta dall’emittente televisivo TV Tokyo. La prima puntata è andata in onda l’ 8 gennaio del 2005 l’ultima puntata il 25 giugno 2005 Composto da 25 episodi. Il genere dell’anima è Romantico, Drammatico. Protagonisti: Momo Adachi (安達 もも) Pelle scura capelli arancioni, le piace nuotare. Ha molta difficoltà a relazionarsi con gli altri e di questa debolezza ne approfitterà Sae. Sae Kashiwagi (柏木 さえ ) il suo obiettivo è rovinare la vita di Momo. Di bassa statura, capelli scuri a vederla sembra una ragazza innocua. Cerca di rubare il fidanzato all'amica e…. Kazuya "Toji" Toujigamori un giocatore di baseball di cui si innamorerà Momo. Nel corso della serie la lascerà per mettersi con Sae. Okayasu Kairi Un playboy salvato in un annegamento da Momo e inizierà ad amarla quando lei piangerà fra le sue braccia. Questo sentimento verrà ricambiato da Momo, anche se lei lo lascerà per un 'malinteso'. 52 Ed ora dopo esserci persi fra gli innumerevoli intrighi amorosi vi proponiamo uno degli anime più seguiti più rinomati e più conosciuti di tutti..si amici parlo di…. Dragon Ball Dragon Ball (ドラゴンボール) è la prima serie dell'anime tratta dal manga Dragon Ball di Akira Toriyama, in cui vengono trasposti gli eventi compresi fra l'incontro fra Son Goku e Bulma alla sconfitta di Piccolo durante il 23º Torneo Tenkaichi presenti nei primi 17 volumi del manga. La serie, prodotta da Toei Animation tramite lo Studio Bird, è andata in onda in Giappone sull'emittente Fuji Tv a partire dal 26 febbraio 1986 fino al 19 aprile 1989 per un totale di 153 episodi, hanno poi fatto seguito quattro film cinematografici, di cui 3 realizzati tra il 1986 e il 1988, infine l'ultimo nel 1996 creato per celebrare il 10º anniversario dell'anime. A continuare la storia vi sono due sequel, Dragon Ball Z (1989, tratto dai restanti volumi) e Dragon Ball GT (1996, creato da zero per la televisione). In Italia la serie fu per la prima volta importata da Junior TV nel 1989, dove però arrivarono soltanto 54 episodi, l'edizione era integrale con un adattamento abbastanza fedele e con le sigle originali, mantenendo inoltre il doppiaggio giapponese quando qualcuno eseguiva una tecnica (come era di usanza in Ken il guerriero). Anche i nomi dei personaggi, degli oggetti e delle tecniche erano mantenuti inalterati, se non per alcune eccezioni. Il doppiaggio diverso da quello attuale, soffriva dei costi contenuti, tipici dell'edizioni italiane anni ottanta-novanta da parte delle tv locali, perciò si possono notare l'uso di poche voci abbinate a diversi ruoli in ogni episodio sia tra i personaggi protagonisti, che fra quelli di passaggio. Nel 1996, quando in Giappone era da tempo scoppiato il furore di Dragon Ball, in particolare della serie Z, che si apprestava ormai a terminare, e dopo che in Italia nel 1995 venne per la prima volta pubblicato il manga da 53 Star Comics, Mediaset (che già aveva mandato in onda la serie nel 1990 su Italia7, probabilmente affittandola dalla Doro TV Merchandising che ne deteneva i diritti), acquistò il primo blocco di 99 puntate e ne ridoppiò la serie apportandone però diverse censure (sia semplificazioni video che culturali e audio), con cambiamenti nell'adattamento, tipo il cambio di nomi (alcuni ispirati al primo doppiaggio), degli oggetti e delle tecniche, scatenando diverse proteste nella rubrica della posta del manga di Dragon Ball da parte dei fan che avevano visto l'edizione precedente e letto il manga. Questa nuova edizione andò in onda nella primavera del 1996 con le sigle originali, sempre su Junior Tv e su diverse televisioni locali nel contenitore Jtv. Fu proprio in questo periodo che furono importati i primi giocattoli ispirati alla serie da parte di Giochi Preziosi con relativi spot in televisione. La serie veniva trasmessa ciclicamente bloccandosi sempre alla puntata 99, in seguito furono doppiati e trasmessi nella primavera del 1998 gli episodi 100153 (si possono infatti notare alcuni cambi di voce da l 100º episodio). Dopo la trasmissione della serie, fu ospite l'autore Akira Toriyama, il quale era in visita in Italia. Infine la serie fu lanciata su Italia 1 il 7 giugno 1999 con la nuova sigla italiana cantata da Giorgio Vanni. Terminata la serie furono trasmessi i seguiti per la prima volta in Italia. Dragon Ball è stato replicato diverse volte dall'emittente, ed è passata anche sui canali Italia Teen Television (2003), Hiro (2010) e Boing (dal 7 gennaio 2013). La serie fu distribuita per la prima volta in VHS da DeAgostini tra il 2001 e il 2002 nella collana Dragon Ball Collection in 34 uscite (68 episodi che arrivavano fino alla sconfitta del Red Ribbon). In seguito la serie è stata riproposta in DVD dalla stessa DeAgostini e da Yamato Video (quest'ultima in 8 box )Nel 2012 la Yamato Video ha pubblicato in tiratura l imitata l'intera serie in un box da 21 DVD; questa edizione contiene per la prima volta il doppiaggio dei primi 54 episodi trasmesso su Junior Tv. Dal fumetto sono state tratte quattro serie anime. La prima serie è intitolata Dragon Ball (1986-1989), 153 episodi, il quale ripercorre la narrazione a partire dall'incontro fra Bulma e Goku fino alla sconfitta di Piccolo durante il 23° Torneo Tenkaichi 54 (volumi 1-16), proseguendo con una saga originale narrante il matrimonio fra Goku e Chichi. La seconda serie è intitolata Dragon Ball Z (1989-1996), 291 episodi, il quale ripercorre la narrazione a partire dall'attacco di Radish fino alla fine del manga (volumi 1742), anche qui vi sono due minisaghe aggiuntive (la Saga di Garlic Jr. e la Saga del Torneo delle quattro galassie). Visto il successo delle prime due serie, la Toei Animation decise di creare una terza serie anime, intitolata Dragon Ball GT (1996-1997), 64 episodi. Quest'ultima serie rappresenta l'ultimo filone narrativo della serie di cui non esiste il manga, in quanto creata appositamente per la televisione. Essa ha inizio al ritorno di Goku dall'allenamento con Ub fino all'incontro tra i discendenti di Goku e Vegeta. Tuttavia essa non raggiunse lo stesso successo delle due serie precedenti. Per festeggiare il 20º anniversario della seconda serie è stato creato un restyling ad alta definizione dello Z, ovvero Dragon Ball Kai (2009-2011), 97 episodi, il quale copre gli eventi dall'arrivo di Radish fino alla sconfitta di Cell. Ora parleremo di alcuni dei personaggi principali di Dragonball: Son Goku (孫 悟空 ), chiamato spesso semplicemente Goku, è il protagonista dei manga e degli anime dell'universo fantastico di Dragon Ball, nato dal mangaka Akira Toriyama. All'inizio è un ingenuo bambino con una coda di scimmia che, grazie ai duri allenamenti a cui è stato sottoposto da suo nonno adottivo Son Gohan, possiede una forza sovrannaturale. Insieme ai suoi compagni, Goku si mette alla ricerca delle magiche sfere del drago e affronta avversari sempre più forti che minacciano sia la vita dello stesso Goku che la pace sulla Terra. Vegeta (ベジータ Bejiita) fa la sua comparsa a partire da Dragon Ball Z. All'inizio è uno dei tanti antagonisti di Son Goku: è il Principe dei Saiyan, popolo guerriero al servizio del tiranno spaziale Freezer, che giunge sulla Terra con l'intento di sterminare l'umanità e punire il traditore Goku, che ha rinnegato le sue origini e si è schierato dalla parte dei terrestri. Nello sviluppo della storia, Vegeta mette da parte le sue ambizioni di conquista e, dopo la sconfitta di Freezer, si stabilirà definitivamente sulla Terra, sposando Bulma. 55 Son Gohan (孫 悟飯 Son Gohan ) come per molti personaggi della saga il suo nome ha un significato legato al cibo: "gohan" (御飯) in giapponese ha il duplice significato di "pasto” e "riso bollito". Il cognome Son, assente nel doppiaggio italiano, è lo stesso del bisnonno adottivo Son Gohan, suo omonimo. Gohan è il primogenito del protagonista Goku e appare a partire dalla seconda serie, Dragon Ball Z. Trunks (トランクス Torankusu) come per sua madre Bulma e sua sorella Bra, anche il nome di Trunks deriva da un gioco di parole sulla biancheria: in inglese trunks significa "calzoncini da bagno", in contrasto con il ruolo tragico che Trunks ricopre in Dragon Ball Z. Goten (孫 悟天 Son Goten) Egli è il secondogenito del protagonista Goku e appare a partire dalla seconda serie, Dragon Ball Z, all'inizio della saga di Majin Bu. Freezer (フリーザ Furīza?) è uno dei principali antagonisti della serie di manga ed anime Dragon Ball, scritto e disegnato dal mangaka Akira Toriyama. Come per molti altri personaggi di Dragon Ball, il nome di Freezer e dei suoi parenti deriva da un gioco di parole, infatti i loro nomi sono tutti in qualche modo legati al freddo: in inglese, "freezer" significa "congelatore", cold "freddo" e cooler "refrigeratore". Cell (セル Seru?) fa la sua comparsa a partire da Dragon Ball Z. È l'ultima nonché la più potente creazione del Dottor Gelo, concepito con l'obbiettivo di uccidere Son Goku e diventare l'essere più potente in assoluto nell'universo. Per ottenere la sua forma perfetta, Cell ha bisogno dell'energia dei cyborg C-17 e C-18, i componenti a lui mancanti creati dallo stesso Dottor Gelo. Majin Bu (魔人ブウ Majin Bu?) è un personaggio immaginario della serie di manga ed anime Dragon Ball, scritto e disegnato da Akira Toriyama. Fa la sua prima apparizione in Dragon Ball Z ed è l'antagonista principale dell'ultima saga. Nel manga (diversamente dall'anime per via della serie Dragon Ball GT) è l'ultimo nemico affrontato dal protagonista Goku e i suoi 56 compagni, nonché il più potente e il più pericoloso di tutta la serie. Ed parliamo di cinema ed in occasione del suo decimo anniversario parliamo di Dragonball! A partire dal debutto dell'adattamento anime del manga Dragon Ball di Akira Toriyama nel 1986, la Toei Animation ha prodotto diciotto film cinematografici:quattro basati sull'anime di Dragon Ball e quattordici basati sulla serie Dragon Ball Z, con il diciassettesimo film per commemorare il decimo anniversario della anime. I film sono storie indipendenti che non seguono la continuità della serie, con l'eccezione del diciottesimo, Battle of Gods, ambientato tra i capitoli 517 e 518 del manga. 57 Uscite Manga Yukito 2 Dal 6 febbraio si ha il secondo volume di Yukito. Yukito, un giovane misterioso, appena giunto in città viene subito adescato da due ragazze. Apparentemente sembra un povero sprovveduto, ma si rivelerà invece un tipo tosto, in cerca della verità su un oscuro omicidio avvenuto molti anni prima... Tra i bui vicoli di Shinjuku, inizia così un noir che ci svelerà le ombre celate dietro le abbaglianti luci della grande metropoli di Tokyo. Un’imperdibile opera scaturita dalla mente del maestro Osawa, famoso scrittore di romanzi hard boiled, e dalle abili mani di Akiko Monden! Il manga è uno Seinen è composto da 5 volumi, lo potette trovare in fumetteria edito dalla Star Comics 4.90 € Resident Evil: Marhawa Desire Esce il 13 febbraio il quarto volume. La tranquillità dell’istituto Marhawa, una prestigiosa accademia asiatica gestita dalle suore, viene sconvolta quando l’alunna di una classe diventa uno zombie e uccide alcuni dei suoi compagni! È un caso isolato o l’inizio di un’epidemia scatenata dal contagio con un nuovo tipo di virus? Su questo dovranno indagare un professore universitario e un suo giovane alievo chiamati a fare luce sulla questione. Mentre nella scuola sta succedendo tutto questo, Chris Redfield è a capo di una squadra di agenti della BSAA impegnata in una missione che potrebbe essere collegata al contagio degli studenti! Il manga conosciuto come Biohazard - Marhawa Desire di Naoki Serizawa è composto da 5 volumi, è uno Shounen di genere soprannaturale, horror edito dalla Panini a 4.50 €. 58 Liar Lily 12 Anche Liar Lily, il 12° volume esce il 13 febbraio Racconta la vicenda di En e Hinata, una coppia di ragazzi che si innamorano e decidono di stare insieme… nonostante il “vizietto” di En! Quest’ultimo infatti odia svisceratamente i comportamenti e gli atteggiamenti dei suoi compagni maschi ed ha assunto per riflesso la stramba abitudine di vestirsi da ragazza in modo da poter frequentare liberamente le sue amicizie femminili nella scuola. Quanti problemi credete che questo possa procurare a Hinata? Certamente non pochi, ma per amore si supera tutto! Il manga conosciuto anche come Usotsuki Lily di Ayumi Komura è uno shoujo composto da 14 volumi ancora in corso è di genere gender bender, sentimentale, scolastico, edito dalla Panini a 4.30€. Kuragehime 9 Esce il 20 febbraio il 9° volume di Kuragehime. Tsukimi Kurashita, un’amante delle meduse, il cui suo sogno è diventare una disegnatrice professionista. Proprio per questo motivo decide di trasferisce a Tokyo, in un condominio in cui solo le fujoshi – ragazze otaku – hanno la possibilità di vivere, e in cui l’ingresso agli uomini è assolutamente vietato. Un giorno, Tsukimi incontra una ragazza vestita all’ultima moda che salva la vita… nientemeno che a una medusa! la ragazza finisce per dormire dalla protagonista, ma la ragazza in realtà è un uomo.. Il manga di Akiko Higashimura è composto da 12 volumi ancora in corso, è un Josei di genere sentimentale, commedia,slice of life edito dalla Star Comics a 4.20 €. 59 Sword Art Online L’anime tratto dalle light novel di culto di Reki Kawahara debutta anche nel mercato home video italiano. Attraverso le pagine del numero di Febbraio del catalogo Mega di Alastor apprendiamo alcuni dettagli sull’edizione home video di Sword Art Online: il primo cofanetto, che il sito ufficiale di Dynit da in uscita per il 23 Aprile, conterrà 13 episodi suddivisi in tre Blu-ray e tre DVD; il prezzo del BD Box è di 49,99 euro, mentre il cofanetto DVD è prezzato 39,99 euro. Ricordiamo che l’anime viene trasmesso ogni giovedì sera su Rai 4 in edizione doppiata, mentre l’edizione sottotitolata è disponibile in streaming su Popcorn TV. Prossimamente Dynit proporrà anche lo special Extra Edition. Knights of Sidonia Siete curiosi di vedere l'adattamento anime di Knights of Sidonia di Tsutomu Nihei? Ringraziate King Records che ha proposto in streaming il primo minuto del video. Molto gentilmente la King Records ha cominciato a mandare in streaming il video contenente il primo minuto dell’adattamento anime del seinen sci-fi/mecha/action Knights of Sidonia di Tsutomu Nihei. Come potete vedere nel video, viene ripresa una battaglia spaziale contro un alieno. Inoltre nel video viene rivelato anche un importante dettaglio relativo alla data di release dell’anime: la premiere di questa serie di 12 episodi è prevista per aprile nel programma Animeism di MBS. Ancora non si sa però la data precisa. 60 Kingdom Sta per giungere al termine la seconda stagione della serie anime “Kingdom”, infatti l'anime finirà a Marzo 2014. Giungerà presto al termine la seconda stagione anime della serie “Kingdom”. L’annuncio è stato lanciato attraverso le pagine della rivista “V Jump magazine” di casa Shueisha, dove sarebbe stato confermato che la serie di animazione terminerà proprio il prossimo 1 Marzo 2014, giungendo dunque al suo trentanovesimo episodio. Questa seconda stagione anime è stata trasmessa a partire dal Giugno 2013 in Giappone, ed è stata preceduta da una prima stagione, trasmessa dal giugno 2012 fino al mese di Febbraio 2013. Aldnoah Zero Aldnoah Zero, nuovo anime per Ei Aoki. E’ in arrivo “Aldnoah.Zero”, una nuova serie anime che vi lascerà senza dubbio con il fiato sospeso. E’ stata la stessa Nitroplus ad annunciare che Gen Urobuchi (Puella Magi Madoka Magica, Psycho-Pass, Gargantia on the Verdurous Planet) sarebbe al lavoro per la realizzazione di un nuovo progetto animato, progetto il cui titolo sarà “Aldnoah.Zero”, e che si preannuncia davvero coinvolgente. Secondo le ultime indiscrezioni, pare che il progetto sarà infatti un Seinen Sci-Fi all’ultimo respiro, e vedrà la partecipazione del regista di “Fate/Zero” Ei Aoki (Ga-Rei: Zero, The Garden of Sinners, Hourou Musuko). 61 Giochi Siamo finalmente giunti ai giochi, dopo questi ci sarà ancora una cosettina :D quindi continuate a leggere ( non scartate i giochi <.<) quindi detto questo vi diamo prima le soluzioni dell’edizione precedente e poi i nuovi xD. 62 Ecco i nuovi giochi ^^ il primo è un puzzle :D quanto mi piacciono *-* Riuscirà goku a trovare tutte e 7 le sfere del drago?? 63 E l’ultimo che non poteva mancare 64 Carissima Hachi, Ormai credo di averti detto tutto ciò che pensavo di te, della nostra amicizia e probabilmente a volte ti ho pure ferita, tuttavia sei sempre stata tu a dirmi che dovevo essere schietta, diretta e dirti tutto ciò che pensavo ed è quello che ho sempre fatto fin'ora, a volte ho davvero sperato di non doverti dire certe cose, ma alla fine mi rendo conto che se non fossi stata schietta con te, non sarei mai riuscita a togliermi un peso dal cuore e la nostra amicizia non sarebbe potuta andare avanti. Tralasciando i bassi della vita, spero che dei 3 anni che abbiamo passato insieme come amiche, sorelle, non ci siano solo quei brutti momenti che colpiscono pure le amicizie più solide, (si sà che sono proprio queste crisi a potenziarle u.u cadere e rialzarsi per poi ricadere e rialzarsi, servono proprio a renderci più forti u.u per cui ormai la nostra amicizia è a forza di bomba xD) ma ci siano anche tanti bei ricordi indimenticabili, non sono mai stata una ragazza brava ad esprimere ciò che sente, tuttavia spero che attraverso ogni gesto, ogni piccolo tentativo ti sia arrivato l'affetto che provo per te. Appena ti ho conosciuta, ho capito che eri speciale e da allora ho cominciato a volerti tanto tantissimo bene, sei la sorellina che non ho mai avuto, sei l'amica che ho sempre desiderato e sopratutto sei una della persone più meravigliose ed in gamba che abbia mai conosciuto, l'unica cosa che mi dispiace è non poterti stare vicina quando ne hai bisogno, non poterti aiutare quando sei in difficoltà, non poterti abbracciare quando hai bisogno d'affetto, non poterti coccolare quando sei moe moe =P, non poterti donare la felicità che meriti, non poterti portare il principe azzurro che si nasconde nel tuo cuore, non poter esaudire i tuoi sogni, tuttavia c'è una cosa che posso fare ed è quella di volerti bene per sempre, indipendentemente dal fatto che siamo lontane, dagli altri e dal tempo, perché non importa cosa accadrà, ti vorrò bene per l'eternità! Più scrivo e più mi rendo conto che sto scrivendo senza tener conto del lessico o.O Ad ogni modo non so nemmeno più come dirtelo, visto che tutto questo continuo a ripeterlo ogni volta che ti sento xD Per cui anche se a distanza di più di un mese e nonostante abbia fatto quel fail colossale spero che mi perdonerai ugualmente, perché nonostante sto scrivendo senza seguire il lessico xD tutto ciò proviene dal cuore, eh si..sono parole dette dal cuore e non dalla testa ecco perché poco corrette e molto confuse =P C'è solo un'ultima cosa che vorrei aggiungere, Sicchan, nella mia vita ho tanti rimpianti, tuttavia non rimpiangerò MAI il giorno in cui ci siamo conosciute, ne i giorni in cui ti ho parlato in maniera schietta, perché NON rinuncerò MAI e poi MAI alla nostra amicizia, TI VOGLIO BENE! ps: Spero che questa piccola sorpresina che ti ho organizzato coinvolgendo il Sonk, ti sia piaciuta :P TANTISSIMI AUGURI DI BUON COMPLEANNO!!!!!!!!!! Grazie a tutte coloro che hanno partecipato!! ps2: Credevi davvero che Hachi non avrebbe avuto la sua festa di compleanno?xD Con tantissimi affetto, Hina Questo è il tuo giorno, è unico ogni anno, amalo, vivilo con tutta la passione che è dentro di te con tutta l'energia che hai nel cuore e con tutta la felicità di cui sei capace, e poi... se ti va .... per una volta non condividerla con nessuno e assaporala chiudendola dentro una scatola per farti scaldare anche nei momenti dove il calore non si sente.....un abbraccio immenso Isi! Pochi giorni fa, una mia amica, a cui avevo fatto dei regali e mi aveva ringraziata in ritardo, mi disse: "Più tardi si ringrazia, più grande è il pensiero di ringraziamento. Ad esempio, più tardi si augura il compleanno più porta fortuna ed è così per i ringraziamenti." Non so quanto sia vero (credo fosse una scusa per il fatto di non avermi ringraziato subito X'D), ma comunque, anche se è passato un mese dal tuo compleanno, ti faccio di nuovo gli auguri <3 Tanti auguri Hachi! Sei una delle persone più gentili e simpatiche che abbia mai conosciuto sul web >w<)/ Sei sempre molto disponibile e paziente (all'inizio non traducevo quasi niente nel forum, non so come hai fatto a sopportare una traduttrice così poco lavorativa XD), sei davvero un'ottima persona! *^* Ti ringrazio anche per aver ascoltato sempre i miei problemi. Ovviamente, se anche tu avrai dei problemi, non esitare a raccontarmeli, sono sempre disponibile ad ascoltarti! >A<)/ (A meno che tu non voglia che io mi faccia gli affari tuoi XD) Per finire, dato che non sono brava a scrivere quello che penso (infatti non penso di essermi espressa sufficientemente ;__; ) e non so graficare, ti ho fatto UN DISEGNO ☆ È (o almeno dovrebbe essere) il tuo amato Tenyuu! Ho provato a farlo sorridente~ (e ho aggiunto qualche effetto al pc per coprire degli errori X°D) Anche se non assomiglia molto a quello disegnato da Zakuri-sensei, spero ti piaccia lo stesso! °A° Io e tutto il Sonk ti vogliamo tantissimo bene! <3 By Mikki (il disegno è quello dello sfondo *-*) Avrei voluto farti qualcosa di più complicato ma avendo avuto poco tempo ti dovrai accontentare ahah :) Tanti auguri! Dì la verità?!?! Ti sei un pò emozionata??? Ihihih :P Sono sicura che i miei auguri di Buon Compleanno hanno avuto più effetto così!!! Ahahahahahaha XD Carissima Hachi ti faccio tantissimi auguriiiiiiiiiiiiii e spero di poter festeggiare ancora e ancora altri compleanni insieme ^^ Ti voglio bene <3 *France* Hachi Tantissimi Auguri di Buon Compleanno! Sei stata la prima persona, escludendo Fracchan, con cui ho fatto la conoscenza nel forum e sei stata sempre fantastica: gentile, disponibile, sempre accondiscendete, pronta ad aiutare e a perdere tempo nello spiegare con chiarezza le cose. Hai accolto le nostre proposte (Yaoi soprattutto) sempre positivamente e incoraggiandoci a portare avanti queste e altre idee, dandoci sempre il tuo sostegno. Una persona come te merita i migliori auguri del mondo per cui Tantissimi Auguri per il tuo Compleanno! Con affetto, Yuki-chan (alias Prugnette) P.S. Un'anteprima del viaggio in Giappone Ecco il viaggio in Giappone regalato da Prugnette. 31 luglio 2013 Siamo partiti il 30 luglio da Firenze alle 9.40 am con scalo a Francoforte partenza alle13, 50. Il lungo volo si è concluso con atterraggio a Narita airport alle 7.50. Uscire dall'aeroporto è risultato abbastanza semplice, salvo una lunga fila per ricevere il visto della durata di 90 giorni. Il personale è molto cortese e il più delle volte parla inglese, con una pronuncia tutta sua, ma abbastanza comprensibile. Usciti con le valigie ci siamo diretti alla biglietteria dello Sky liner, una linea diretta da Narita a Ueno o Nippori, due quartieri di Tokyo: il biglietto costa 2, 400¥ a persona e permette di percorrere una lunga distanza in soli 36minuti. Attualmente stiamo aspettando di partire alla volta di Tokyo. Tokyo di mattina presto è caotica, afosa e rumorosa, ma i Giapponesi sono molto gentili e disponibili, anche se purtroppo pochi sanno l'inglese e ancor meno sono quelli che lo parlano in modo comprensibile. Con le mie 3parole di giapponese sono riuscita a farmi intendere e a decifrare quello che dicevano. Per chi intende arrivare a Tokyo con lo Sky liner deve sapere che il treno ferma in una stazione apposita, di fronte alla quale c'é la stazione vera e propria di Ueno e sotto le stazioni ferroviarie di solito c'é la metropolitana. I biglietti per la metro si fanno con facilità, anche perché nelle lingue a scelta c'è l'inglese e lo stesso per le indicazioni delle linee e sulla metro:oltre al giapponese, in Kanji, c'é la trascrizione in Romanji. Con facilità raggiungiamo il nostro albergo, dislocato in periferia, in una zona tranquilla e piacevole: la camera è un cubicolo! Se venite in Giappone non portate più di una valigia, perché rischiereste di doverle lasciare in corridoio! Benché piccole, le stanze hanno tutti i comfort dai saponi per lavarsi, alle sveglie luminose, al Wi-Fi libero, senz' altro provviste di condizionatori. (i condizionatori sono ovunque e puntati su temperature bassissime, per cui serve sempre una sciarpina leggera). 10.30 Shinjuko Giro per il centro alla ricerca di cibo e di un passatempo. Verso le 13, 00 abbiamo pranzato in uno di quei locali con gli sgabelli intorno ad un tavolo su sui passa un rullo scorrevole con i piattini di sushi. Si paga un prezzo diverso in base al pesce preso, spendendo solitamente poco. Consigliato solo per gli amanti del sushi, perché qui non viene proposto altro. Passeggiata per i grandi negozi di elettronica: un mondo nuovo e sconosciuto. Ci sono elettrodomestici assurdi, di ogni grandezza e colore; cellulari di ultima generazione, comprese marche e modelli che ancora devono arrivare in Italia. Per non parlare dei videogiochi e delle console. Insomma è il mondo dei nerd e degli otaku più accaniti (peraltro il quartiere di Shinjuko non è certo famoso per queste cose, quanto per la moda. Non oso immaginare come siano i quartieri specifici per anime e manga!). Stanche per il jet-lag siamo rientrate in albergo per andare presto a cena, cosa comunque abbastanza comune qui. Non sapendo dove andare ci siamo fatti convincere da un locale, dall' aspetto tradizionale affollato di gente del posto. Anche qui, l'inglese non ha aiutato perché nessuno lo capiva o sapeva parlare, comunque i ristoratori sono stati molto disponibili e siamo riusciti ad ottenere un cena abbondante a buon prezzo. Abbiamo poi scoperto che questo ristorante è un Izakayak, ovvero quei locali tipici dove si servono principalmente alcolici, tra cui birra, accompagnati da un piccolo pasto. Per gli appassionati di Naruto è d'obbligo un salto per gustare la carne cotta alla brace su dei fornelliniente posti sul tavolo al centro dei commensali che se la preparano tra una chiacchiera e l'altra. Rientro in albergo. 1 agosto 2013 I Giapponesi e la pioggia. Ci dirigiamo con la metropolitana a Nikko, una cittadina vicino a Tokyo, famosa per i suoi bei santuari. Prendiamo la linea T9, cambiando a Otemachi per poi prendere la linea M per Tokyo station. Alla stazione centrale di Tokyo cerchiamo la biglietteria del JR apposita per gli stranieri che hanno acquistato via internet il Jr pass, un biglietto che permette di spostarsi in Giappone con gli shinkansen, senza dover pagare per ogni corsa. Questo speciale abbonamento da prendere solo fuori dal Giappone, dà grandi vantaggi, soprattutto per il forte risparmio economico su ogni corsa. Il nostro biglietto è della durata di 21 giorni, per cui, da oggi, data di attivazione, potremo usarlo fino al 21agosto, giorno in cui dovremo tornare assolutamente a Tokyo. È possibile, con un po' di preavviso, prenotare gratuitamente un posto a sedere sulle carrozze riservate, altrimenti vanno ricercate le carrozze non riservate, riconoscibile da una scritta in inglese alternata al giapponese, su un monitor affisso su ogni lato delle carrozze. I treni giapponesi sono famosi in tutto il mondo per la loro precisione d'orario, ma nessuno ne ricorda mai la pulizia e la bellezza. Tutto ciò che se ne dice è vero: arrivano poco prima dell' orario di partenza in stazione perché, prima di un nuovo viaggio, gli addetti alle pulizie possano pulirli e capovolgere i sedili nella direzione del treno, tramite levette o un dispositivo automatico. Dentro sono molto spaziosi, tutti muniti di tavolini, sedili reclinabili, appendiabiti e alcuni anche un poggia piedi. Il treno per Nikko ferma a Utsunomiya, dove i deve prendere un treno regionale per la suddetta città. In 2ore circa arriviamo a destinazione. Nikko. Ci accoglie sotto una pioggia calda ma scrosciante, che ci obbliga a comprare due mantelle plastificate perché i nostri kawy non riescono a pararci. A poca distanza dalla stazione c'è quella che molto probabilmente è la piazza centrale del paese. Volendo si può salire ai templi con un pullman al prezzo di 500¥ (e se piove, conviene!). I templi sono divisi in 3complessi, di cui il più importante e bello è Toushou-gu, un grande santuario shintoista, a cui si accede da un'alta scalinata terminante con un imponente torii. Il biglietto di 1.200¥ a persona vale veramente la pena: una passeggiata nel verde dei boschi e nella sacralità di una religione pacifica e molto libera, aalle cui divinità i fedeli si rivolgono alzandosi prima le mani in vasche d'acqua e poi battendo due volte le mani. Il santuario presenta un'alta pagoda rossa superato il , torii d'ingresso; seguono diversi templi di cui 2 sono visitabili anche dai turisti, togliendosi le scarpe prima di entrare. Il biglietto dà accesso anche alla tomba di un insigne personaggio della storia giapponese, Tokugawa Yeyasu. Ritornando a piedi verso il paese, ci si imbatte nel Shinjuko-kyou, il ponte rosso di Nikko. La nostra visita delle bellezze della città si ferma qui. In città ci siamo fermati a mangiare al locale Hippari Dako, consigliatoci dalla guida. Ci si mangia molto bene spendendo pochissimo, però ha solo 3 tavoli, quindi può capitare che vi facciano sedere con altri turisti allo stesso tavolo. Sia cuoca che cameriera parlano inglese, ma anche con un briciolo di giapponese è possibile farsi capire. Con una camminata di 30minuti buoni, siamo tornati in paese mangiando dei dolcetti tipici giapponesi, che si vedono spesso anche in manga e anime. Mi riferisco allo spiedino con le 3 pallette attaccate:ne abbiamo mangiato uno tutto bianco e uno grigio con dei semi al suo interno neri. Erano buoni, ma per nulla dolci! 2 agosto 2013 i Giapponesi e gli ombrelli. Le nostre mete di oggi sono Nagano - Matsumoto che abbiamo deciso di accordare perché vicine e perché per raggiungere Matsumoto, si deve per forza passare da Nagano. In realtà, la nostra prima meta, non offre grandi attrattive, se non il bel tempio buddista Zenkou-ji, con l'Okaidan, una galleria completamente buia in cui si procede a tastoni per trovare la "chiave della salvezza". In città sperimentato gli onighiri fatti in diversi modi, ma tutti buonissimi. Come in ogni altro posto in cui siamo stati, anche qui i Giapponesi giravano con ombrenllini parasole o ne vendevano alcuni il cui disegno diventa visibile solo con l'acqua. Da qui ci siamo diretti il più velocempossibile alla seconda e ulti a tappa della giornata. Tenteranno presente che i viaggi in treno su brevi distanze in Giappone durano in proporzione di più che sulle grandi distanze perché i treni su cui si viaggi sono più lenti, per cui dovete organizzarsi bene i tempi. A Matsumoto siamo arrivati abbastanza tardi, verso le 15,00senza aver pranzato, se non con un onighiri, ma dovevamo andare subito a vedere il castello per non rischiare di trovarlo chiuso. Il castello di Matsumoto è rimasto illeso e a tutt'oggi è visibile l'edificio originale. Vi si accede dopo aver pagato un biglietto che permette l'accesso alla'interno delle mura e della fortezza stessa. Non è una visita particolarmente lunga, ma ne vale la pena. Come ho già detto, è bene dosare il programma della giornata e valutare con attenzione i tempi, per non rischiare di tornare a casa alle 21, 30 come è successo a noi! 3 agosto 2013 I Giapponesi e i dolcetti salati. La tappa di oggi è stata Kamakura, località balneare poco distante da Tokyo, famosa per i santuari e il secondo Budda più grande del Giappone. Dopo la giornata stancante di ieri abbiamo optato per prendercela comoda e vedere un posto vicino, senza dover faticare troppo. Solite trafile con la metro e trenino che in un'ora circa porta a Kamakura, ma attenzione: se si vuole visitare i posti consigliati dalla guida, allora si deve scendere a Kita Kamakura, da cui parte la visita dei siti. Munitevi di cartina per la visita perché parte dei luoghi d'interesse è spersa nelle colline vicine. La nostra visita è iniziata dal santuario Engaku-ji, un posto molto affascinante, con un piccolo sentiero tra i Budda (non lasciateci monetine: a noi invece che fortuna immediata, è arrivata una sfiga dopo l'altra, a cominciare dalla pioggia). Poco lontano, andando in direzione di Kitamura, c'è il Tokei-ji, un santuario aperto anche alle donne, di cui era rimasta una monaca, da tempo defunta. Dopo pranzo a base di sushi, ci siamo diretti alla volta del Jochi-ji con un bellissimo cimitero. Da qui, subito fuori l'ingresso, alla sinistra di chi guarda il santuario, parte un strada che si inerpica nei boschi limitrofi e porta a diverse aree sacre, tra cui il Kuzuharagaoka-jinja dedicato alla kitsune; il Zeniaraibenten a cui si accede da una grotta. Qui si lavano le monete perchè dicono che porti fortuna. Consiglio la visita della statua del grande Budda, che noi, per mancanza di tempo, non abbiamo visto. 4 agosto 2013 i Giapponesi e la cordialità Partenza da Tokyo di mattina presto per la città commerciale di Nagoya che ci sarebbe servita come punto di partenza per gli spostamenti di questi giorni, in cui le nostre mete sono il castello di Inuyama e la cittadina di Takayama. Da Nagoya abbiamo preso un trenino che non rientra nel biglietto del Jr per cui si devono pagare circa 500¥, con il quale in 40 minuti circa, si raggiunge la cittadina di Inuyama. Attenzione a dove scendete! Ci sono due fermate e perché viene da Nagoya conviene scendere alla seconda che è più vicina al castello. Noi, ovviamente, siamo scesi alla prima e così ci è toccata una bella e lunga camminata tra case serrate e viuzze deserte, sotto il sole cocente delle 12,00 e senza un luogo dove nutrirci. Lato positivo di questa lunga sfacchinata è stato l'incontro di un Matsuri, le feste giapponesi, in corso proprio quando abbiamo visitato la città. Anche qui l'inglese è una lingua sconosciuta, per cui munitevi di vocabolario di giapponese e interpretate i gesti per poter capire la popolazione. La festa era al chiuso in un capannone enorme, dove stand di piccole dimensioni, offrivano piatti tipici a buon prezzo. I paesani erano molto gentili e ci hanno assistito in tutto, dalle scelte e dal come mangiare i cibi. Una scala portava al piano superiore in cui era stata allestita una tradizionale casa giapponese. Rifocillati siamo saliti verso il bel castello, noto soprattutto per la veduta a volo d'uccello che si ha dalla sua cima. Con lo stesso biglietto del castello è possibile visitare i piccoli musei della città e delle marionette (meritano solo perché inclusi già nel biglietto iniziale). Stavolta ci siamo diretti alla giusta fermata del treno, costeggiando il castello è il fiume vicino, facendo così una piacevole passeggiata. La cena a Nagoya è stata un disastro. Avevamo scelto di seguire i consigli della nostra fidata lonely planet, ma per questa città ci ha proprio consigliati male. Siamo stati in due posti a cena, spendendo tanto e mangiando malino. Il primo era sulla guida ed era una specie di pub in cui i pasti, costosi, erano stuzzichini, il secondo era un ristorante di sushi dove ci pare di aver speso molto di piumini quanto era scritto sul menù. 5 agosto 2013 i Giapponesi e le banche Verso le 10 siamo su un treno diretto nella città montana di Takayama, felicemente nota per la sua carne bovina. Da Nagoya unntreno della linea Jr in 2 ore e più alla suddetta città. La visita merita veramente, peccato che nel nostro caso è iniziata male e si è conclusa peggio. Dovevamo, come prima cosa, trovare una banca per prelevare denaro, in quanto in Giappone, la maggior parte delle spese si fa con soldi liquidi e noi eravamo partiti con soli 300 € in mano, e dopo 6 giorni eravamo agli sgoccioli. Per cui la prima cosa da fare era prelevare. Abbiamo girato per diverse ore, sballottati da una banca all' altra senza poter prelevare e tutto perché i bancomat giapponesi non accettano carte straniere e quelli preposti a tali operazioni, da aprile 2013, non accettano più mastercard, cirrus e altre carte. Unica soluzione possibile è stato chiamare casa e farci inviare a Kyoto denaro presso la WesternUnion, che si trova dentro la stazione. Siamo comunque riusciti a mangiare in un ottimo ristorante che accettava carte di credito. Il nostro pranzo migliore l'abbiamo fatto proprio qui, a base di carne di manzo e spendendo pochissimo. Nel pomeriggio siamo stati nel quartiere vecchio, una strada tutta case in stile giapponese e negozietti tipi ci che vendevano diversi prodotti sia alimentari che souvenir. In fondo alla strada, sulla sinistra si trova l'archivio, mentre andando a destra siamo entrati nell' ex palazzo del governatore, una villa bellissima che oggi ospita una piccola mostra di manufatti antichi e qualche arma. Da qui ci siamo diretti alla stazione per prendere l'ultimo treno per Nagoya delle 18, 45, finendo col cenare ad un supermercato 24 h sotto una pioggia tropicale. Consiglio pertanto di partire molto presto per Nagoya e tornare quanto prima per non rischiare di non mangiare, altrimenti può essere interessante un pernottamento in Takayama stessa. 6 agosto 2013 i Giapponesi e i ristoranti per famiglie in una città da incanto Da Nagoya, che salutiamo felicemente prendiamo uno shinkansen veloce, con cui in 35 minuti siamo nella bellissima Kyoto. Subito a piano terra della stazione c'è la Western Union dove, dopo un po' di rigiri riusciamo a prendere i soldi e andare nel nostro albergo in centro. È una giornata tranquilla per cui mangiamo senza fretta in un ristorante per famiglie poco lontano dall' albergo per poi visitare i dintorni della stazione. Vediamo la Kyoto tower, ma non merita particolari attenzioni, mentre meritano sicuramente una visita i templi di Higanshi-honganji e di Nishi-hoganji. Due edifici immensi e bellissimi, di cui il primo è in fase di restauro per cui ne era visibile solo una parte. Da qui rientrino albergo. 7 agosto i Giapponesi e la città dei templi Visita di Kyoto partendo dal mercato di Nishiki, una lunga via in cui diversi negozi espongono su banchi in strada i propri prodotti. Con la metro abbiamo poi raggiunto il nord della città per visitare il complesso templare Daitokuji con una interessante ad un giardino zen e una camminata tra i bambù e il complesso Shimogamo Shrin. Non è facile raggiungere il secondo santuario senza una cartina a ben dettagliata, ma si possono sempre chiedere indicazioni a qualcuno. Corsa di fine giornata nel parco imperiale per concludere al meglio la giornata: è un parco immenso che circonda il palazzo. I Giapponesi ci passano molto tempo a leggere o semplicemente a camminare con il cane, noi lo abbiamo trovato meraviglioso! Dopo cena siamo passati da grande negozio di libri per soddisfare i miei desideri vedere qualche manga. Se sapete leggere il giapponese o semplicemente se avete desiderio di avere .a copia originale di un manga, dovete assolutamente acquistarlo in madre patria. In Giappone i manga sono tenuti in grande considerazione e cura: piani di librerie e interi scaffali sono colmi di manga, art-book, light novel...insomma c'è un po' di tutto e solitamente sono incelofanati e suddivisi per generi o case editrici. L'acquisto conviene principalmente per i prezzi irrisori dell'oggetto comandate ad acquistare, mi spiego meglio: in Italia i manga hanno u costo che varia molto da diversi fattori, quali la carta, il numero di pagine, la copertina ecc... in Giappone, il manga con sovra copertina, carta ottima, copertina con illustrazioni ulteriori, venduto in una "jacket"(come la chiamano i commessi quando vi mettono il manga in una custodia di carta apposita), il tutto vi viene a costare sui 4, 00-4, 50€! contro i 5, 90-6, 90 italiani! Per non parlare delle light novel che costano ben la metà! Insomma un mondo meraviglioso è qui alla portata di tutti. Se poi il prezzo vi sembra troppo alto per un singolo manga, potete sempre acquistare le riviste, che per 5-6, 00€ vi danno una serie di manga diversi e per ognuno 1-2 capitoli. Naturalmente non ho potuto evitare di acquistare qualcosa e così entusiasta, sono andata a dormire. 8 agosto i Giapponesi e i cervi Visita a Nara, una città non distante da Kyoto e patrimonio dell' Unesco, nota in egual modo per suoi luoghi d'interesse e per i cervi che vivono liberi in città. Dalla stazione, per evitare di perdersi, conviene prendere un pullman, almeno all' andata, il ritorno risulta più semplice. Il pullman lascia davanti alla stazione Kintetsu Nara, u a linea privata. Da qui la strada è tutta in salita verso il parco con i cervi sacri della città che pascolano liberi per le strade, venendo verso i turisti per ricevere il cibo acquistabile presso apposite bancarelle. anche i cervi, come ormai la città stessa rientrano le patrimonio nazionale, e probabilmente di questo è sonore bene consapevoli, visto con qua tanto disinvoltura importano i turisti. Il primo santuario che abbiamo visto è il Todai-ji, un complesso maestoso (é l'edificio in legno più grande del mondo) che merita sicuramente una visita, anche per il Daibutsu-den, una statua di bronzo del Budda che campeggia all'interno dell' unica sala del santuario. Facendo il giro della stanza si trova dietro al grande Budda, in una colonna, un foro di piccole dimensioni che attira molti turisti, soprattutto genitori e bambini nel tentativo di attraversarlo. Si dice infatti che chi riesca nell' impresa, raggiungerà l'illuminazione, per cui in molti provano, ma solo pochi e bambini per la maggior parte, vi riescono. Segue la visita del Nigatsu-dou e del Sangatsu-dou altri due templi edificati sui versanti della collina, sempre più all' interno della boscaglia, che sono uno spettacolo da non perdere. Inoltrandosi nella boscaglia, seguendo naturalmente i sentieri e la cartina a della guida, è possibile visitare il Kasugataisha e il Wakamiya jinja. Tornando a valle la nostra visita si è conclusa con il Kofuku-ji il tempio della famiglia Fujiwara di cui restano due pagode di 5 e 3 piani. Prima di riprendere il treno ci siamo fermati in una bellissima libreria, di cui il piano superiore era interamente dedicato a manga e light novel. 9 agosto 2013 i Giapponesi e l'Airone Bianco Una sveglia davvero mattutina oggi per recarci al famigerato castello di Himeji, noto anche come l'Airone bianco dati i suoi colori. Purtroppo il castello è in fase di restauro fino al 2014 è quindi non è visibile dall' esterno l'edificio principale, che è racchiuso da un capannone fin sopra il tetto, ma con un biglietto aggiuntivo è possibile visitare l'interni del capannone e vedere il castello tramite ascensori che salgono fino alla sua cima. È un' occasione anche questa perché mette in evidenza il lavoro dei restauratori e ne mette al corrente anche chi non è del mestiere. La visita prosegue nel giardino e nelle mura e nella torre dei cosmetici, in cui due manichini in kimono ripropongono attività tipiche del mondo femminile. Nel prima pomeriggio siamo tornati a Kyoto per vedere il castello che purtroppo chiude molto presto, per cui sarà la prima tappa di domani. Dopo cena finalmente abbiamo mangiato delle pesche, che qui, come il resto della frutta, risulta o carissime e infatti abbiamo speso ben 4€ per sole due pesche! 10 agosto 2013 i Giapponesi e la sacralità Di mattina prestoci siamo recati al castello di Nijo-jo famoso per i pavimenti enti ad usignolo, realizzato in legno con una tecnica che li fa produrre un suono simile al canto di uccelli, quando qualcuno ci cammina sopra. Oltre all' interno, che merita sicuramente una visita, abbiamo visto il giardino e un secondo edificio, sempre facente parte dello stesso complesso, ma non visitabile. Il secondo spostamento della giornata è stato per visitare il santuario Nanzen-ji, immerso in un bel parco verde, tra diversi complessi più o meno grandi e un ci intero con cascata retrostante. Nel pomeriggio ci siamo diretti al Chonin, un complesso templare davvero notevole, il cui edificio principale era in fase di restauro, ma è stato possibile vedere il San-mon d'ingresso che è il più grande di tutto il Giappone. A questo complesso appartiene anche la campana più grande del paese del sol levante, che è sita leggermente più in alto rispetto agli altri edifici. Il nostro percorso tra i santuari prosegue velocemente, perché nelle vicinanze del sopracitato si trovano anche altri complessi, quali il Yasaka-shrine, una pagoda e il santuario Kiyomizudera, che tra questi forse è il più bello e, se avete poco tempo, è l'unico che merita veramente una visita. A noi è toccato vedercelo vedercelo sotto l'acqua, ma forse è stato proprio questo a rendere la visita così bella. Perché finita la pioggia, tutto era avvolto daalla nebbia che si perdeva a macchia sul ben panorama che si ammira dalla cima del santuario. La giornata si è conclusa con una passeggiata tra i vicoli della vecchia Kyoto, che ne sono un tratto caratteristico. 11 agosto 2013 i Giapponesi e gli autobus Ultimo giorno a Kyoto con visita del Santuario todaji, a cui è annessa la Pagoda a 5 piani, la più alta del Giappone. La visita è piacevole ed interessante immersa tra due grandi templi contenenti statue di Budda, personificazioni del Budda e suoi adepti. Nel pomeriggio, con l'autobus siamo andati a vedere il Jinkakuji, detto anche il padiglione d'argento. Il viaggio in autobus e d'obbligo perché la metropolitana di Kyoto ha solo due linee tra loro perpendicolari, che non raggiungono certi luoghi d'interesse. Purtroppo rispetto alla consueta metro, l'autobus è più lento e il tragitto risulta pesante, specialmente se non c'è posto a sedere. Consiglio di non prenderlo alla stazione dei treni, ma di fare un parte di percorsi, fin dove possibile, in metro è poi prendere l'altro mezzo pubblico per fare prima. Il Jinkakuji è su una collinetta verdeggiante, che si raggiunge da una strada in salita tra negozi tipici. L'ingresso è nascosto da un foresta di bamboo molto suggestiva, oltre la quale si trovano un tempio circondato da grandi giardini zen. Qui la natura è libera dalle restrizioni dettate dalla modernità e gli animali si muovono in un ambiente consono a loro, ignari dei pericoli esterni. Vi abbiamo trovato un piccolo serpente che strisciava tranquillo tra le piante. Il percorso non è lungo, ma permette di prendere fiato dalla caotica Kyoto moderna. 12 agosto 2013 i Giapponesi e la memoria Molto presto simo partiti per Okayama dove avremmo pernotatto soltanto, sarebbe stata la nostra base per gli spostamenti. Prima tappa dopo aver deposto le valige in albergo, e ne consiglio uno vicino alla stazione se scegliete di fare tappa in un luogo solo per comodità, senza volerlo visitare, è Hiroshima la città memoria della seconda guerra mondiale, delle cui atrocità ha lasciato solo lo scheletro un edificio con cupola e qualche oggetti sparsi sul suolo dopo la tragedia, che oggi sono conservati nel museo dedicato alla memoria. La piazza della pace, accoglie diversi monumenti commemorativi, tra cui il già citato edificio, la fiaccola eterna, che resterà accesa finché nel mondo non resterà neppure una bomba atomica, una statua dedicata ad una bambina morta di malattia come conseguenza della guerra e altri monumenti toccanti. In fondo alla piazza un edificio molto moderno accoglie il piccolo museo della memoria, che raccoglie foto, oggetti, ricostruzioni e materiale autentico superstite. È un luogo molto toccante e poco adatto alle persone fragili, però merita una visita perché è davvero ben fatto. Dell'Hiroshima originaria non resta altro, la città è moderna ma vi si respira una tranquillità estranea ai grandi centri, quindi risulta piacevole camminare per le strade, malgrado il caldo umido. Ci si muove comodamente a piedi, ma se non volete stancarsi troppo, ci sono dei tram che portano in tutti luoghi d'interesse. L'andata e il ritorno da Hiroshima a Okayama risulta veloce con un jr che impiega 35 minuti a percorrere l'intera distanza. A cena stavolta abbiamo provato delle buonissime frittate ripiene di riso, con dei deliziosi sughi d'accompagnamento. 13 agosto 2013 i Giapponesi e le scimmie? Oggi ci siamo alzati prestissimi, verso le 6.30 e devo dire che ne è valsa la pena, per visitare l'Isoletta di Miyajima. Da Hiroshima si prende un trenino che porta al porto da cui con un traghetto della linea jr si raggiunge in 10-15 minuti l'isola. Avvicinandosi all' isola dal traghetto è possibile vedere il grande torii rosso che campeggia sull' acqua con l'alta marea e fa da cornice al santuario retrostante poggiato su palafitte. Conviene arrivare presto la mattina e visitare con calma il santuario e i dintorni perché mezzogiorno è già super affollato e la fila all' ingresso si estende per diversi metri. Oltretutto la sua visita è abbastanza breve, ma senz'altro caratteristica, anche perché quando la marea ritira, sulla sabbia sottostante gli edifici spuntano granchi e scendono uccelli bianchi a fare il bagno e mangiare. Se poi avete voglia di farvi una , ungarico passeggiata in montagna c'è un percorso da fare a piedi di 2, 5km su gradinate di legni e sentieri poco battuti che porta sulla vetta del monte dell' isola, dove sono un tempio buddista di monaci burloni che hanno travestito le piccole statue dei Budda e, 300m più in alto, l'osservatorio. È una camminata molto faticosa, ma merita sicuramente per gli amanti della natura e non, anche perché potreste scorgere cervi (che in realtà vivono liberi per tutta l'isola, anche a valle, presso il santuario) e scimmie, che noi purtroppo non abbiamo visto. Ci vogliono circa tre ore e mezzo a velocità media per raggiungere la cima e fare ritorno, ma per i più pigri c'è una funivia a pagamento che porta fin sulla cima e riporta a terra. Scesi a valle abbiamo visto un secondo santuario bellissimo e molto grande, che è possibile visitare già scendendo su uno dei due sentieri della camminata. Questo santuario buddista è dedicato a diversi Budda e a Kanzeon Bosatsu, è sicuramente un posto molto suggestivo, immerso nel verde, ma comunque al limitare della cittadina. 14 agosto 2013 i Giapponesi e tortelli di Konfu Panda La città che abbiamo visitato oggi è un centro urbano di minori dimensioni, culturalmente noto per il suo castello, su una collinetta al centro della città, che sovrasta il parco circostante. Un treno regionale porta in due ore e mezzo da Okayama a Matsuyama, percorrendo per un tragitto medio-breve un monte sospeso sul mare, da cui si ha una visuale da cartolina delle coste giapponesi, ulteriore conferma della bellezza dei viaggi in treno in territorio nipponico. Dato che siamo arrivati per l'ora di pranzo e tutto sembrava chiuso, siamo andati ad un supermarket e abbiamo assaggiato i tortelloni di Konfu panda contenenti uno carne, e l'altro marmellata di fagioli rossi, che era troppo dolce e staccava subito. Al castello si può arrivare con una funicolare oppure a piedi, percorrendo una salita di 500 m circa, poca cosa per chi si è fatto la scarapinata sul monte di Miyajima! Il maniero è una perla immersa tra il bosco circostante, al riparo dai grattacieli e dal caos cittadino, accessibile a piedi scalzi, come tutti gli ambienti giapponesi con pavimenti lignei e dal quale sia può vedere la città circostante a volo d'uccello. La nostra visita si è limitata al castello, sia per la lunghezza del viaggio di ritorno sia perché ci sembrava l'unico vero punto di interesse della città. 15 agosto 2013 i Giapponesi e la vita dei samurai Con il treno delle 9.05 siamo partiti per Matsue alla volta del castello e delle case dei samurai. In poco memo di due ore e mezzo abbiamo raggiunto Matsue, una città ristretta che ha poco da offrire a l'arte il castello, davvero un edificio ben conservato e dagli interni spettacolari, con una piccola collezione di armi e armature al suo interno; le piccole ma bellissime case dei samurai, arredate con gli utensili dell' epoca e con manichini all' interno che riproducono le azioni tipiche. Da visitare, per gli interessati, la casa del famoso giornalista e scrittore Lafkadio. La nostra visita è stata breve ed economica perché qui, presentando il proprio passaporto, è possibile avere una notevole riduzione sui biglietti d'ingresso. 16 agosto i Giapponesi e i grandi santuari Il viaggio di oggi verso Izumo Taishya per vedere il secondo santuario per importanza in Giappone, è stato molto lungo e stancante. Non conviene pernottare così distanti perché si perde gran parte del tempo in treno per poi stare poco tempo nel luogo d'interesse, senza contare che si rischia di buttare via una giornata proficua. Si può dire che per noi sia andata in questo modo perché siamo arrivati dopo tanto a Izumo dove abbiamo faticato per trovare da mangiare per il pranzo, in quanto la maggior parte dei locali era chiuso. Con un autobus in 30 minuti circa abbiamo raggiunto il santuario che si è dimostrato essere un piccolo edificio, fin troppo sopravvalutato. Se il vostro viaggio è breve non perdeteci neppure un minuto perché gran parte del complesso non è accessibile, va visto dal fuori, guardando tra le sbarre lignee e il visitabile si riduce a due piccoli edifici di poca importanza per i turisti. La visita e durata meno di un2ora, contro le 4ore di viaggio che ci siamo fatti in treno in tutto il giorno. 17 agosto 2013 i Giapponesi e la comunicazione Il programma di oggi era partire presto per andare ad Osaka da cui prendere un treno per Koya-San, ma il nostro progetto è sfumato a causa delle incomprensioni che si sono create con gli addetti al controllo delle biglietterie. Quando si arriva a prendere o scendere da un treno, se si ha il jr, va mostrato il biglietto al personale addetto, a cui è possibile chiedere indicazioni sui treni. Come sempre, arrivati a Shin-Oosaka, abbiamo chiesto indicazioni per andare a Koya, ma il personale sembrava disorientato e così, dopo aver fatto i dovuti controlli e telefonate, ci hanno dato diverse indicazioni su treni e metropolitane da prendere. Per farla breve, abbiamo perso l'intera mattina ballottaggi da un mezzo all' altro senza riuscire a raggiungere la mèta e perdendo tantissimo tempo. Ala fine abbiamo pranzato alla stazione di Oosaka per poi tornare a Kyoto e fare una piacevole passeggiata per la città, dopo però, aver disfatto le valigie nel nostro Ryokan a due passi dalla stazione. La camera, con bagno annesso, è più grande di quella di molti alberghi in cui siamo stati e in perfetto stile giapponese, con i futon sui tatami e il tavolino basso con l'occorrente per il tè e i cuscini per terra. Alla reception si lasciano le scarpe che vengono messe in una scarpiera dall' addetto e si sale con ciabattine date in dotazione dalla casa. In camera si cammina rigorosamente scalzi, lasciando le ciabattine all' ingresso e i futonnsono morbidi e comodi. Forse è stato il letto dove ho riposato meglio fin'ora. 18 agosto 2013 i Giapponesi e gli incensi Dopo tanta confusione oggi abbiamo capito come raggiungere Koya! Da Kyoto si prende un jr per Shin-Oosaka e qui un treno regionale per Oosaka (se preferite da Kyoto c'è un regionale per Oosaka, ma è più lento). A Oosaka si prende un treno diretto a Shin Imamiya, dove si fa un biglietto apposito per andare a Koya. Gira che ti rigira diventa un viaggio faticoso e scomodo, consiglio pertanto di andare a dormire direttamente a Koya per non perdere troppo tempo. Finalmente dopo tanto siamo riusciti a raggiungere Koya-San! Armatevi impazienza perché vanno cambiati diversi treni, presa una funicolare e poi un pullman per raggiungere il paese e i luoghi da visitare, ma ne vale la pena, soprattutto se amate i paesaggi immersi nelle foreste, stile Tolkien. Il cimitero buddista è qualcosa di meraviglioso a cui si accede da un percorso spesso tra altissimi e imponenti abeti giapponesi e pini, il cui tronco è talmente ampio che ci vogliono almeno tre uomini per abbracciarlo. Sono circa 2km di passeggiata lontano da tutto, in fondo alla qua, e si ergono diversi templi dall' atmosfera solenne e al profumo d'incenso. Per i più forzuti c'è la prova dell' animo:in una casetta lignea è racchiusa una pesante pietra di cui si dice che solo i puri di cuori possano sollevarla. Se siete abbastanza muscolosi forse riuscirete nella prova (io non ci ho neppure provato dato le mie braccia esili). Segue la visita del tempio illuminato dalla fioca luce delle lanterne che i fedeli vi hanno portato: al momento ce ne sono 10.000. Il percorso tra i templi prosegue per tutta la cittadina, ma dal momento che per raggiungere Koya ci avevamo messo molto tempo, ci siamo limitati al solo cimitero, che già di per sé prende molto tempo, se visitato con cura. Volendo è possibile dormire nei templi con i monaci e gustare la loro cucina vegetariana, che dicono essere molto buona, per di più il 13 agosto vi si svolge una festività da non perdere: vengono accese tantissime lanterne che illuminano la via principale del cimitero per una notte immersi nella preghiera e nella meditazione. Il nostro viaggio tra le diverse città del Giappone termina qui, perché da domani risaremo nella capitale per ben 9 giorni dedicati alla megalopoli nipponica e alle sue meraviglie elettroniche e fumettistiche. 19-29 agosto 2013 i Giapponesi della capitale Il periodo seguito alla visita di Koya l'abbiamo trascorso interamente a Tokyo. La capitale è il mondo della moda giapponese, di manga, anime, musica, alcool e divertimenti, fatta su misura per persone cosmopolite, sempre all' avanguardia nelle ultime tecnologie, fissate per videogiochi, cosplay, fumetti e tutto ciò che ne concerne. A Tokyo non c'è persona che non abbia almeno un gadget attaccato al cellulare o alla Playstation portatile o al Nintendo, che sono uno degli oggetti indispensabili nella borsa per essere un Giapponese "doc". Parola d'ordine tra gli otaku più accaniti sono One piece -Otome rodo e Tekken -Shibuya. In realtà Tokyo non è solo elettronica e nerd/otaku/moe, ma gran parte dell' oggettistica e delle insegne appariscenti che colpiscono l'occhio riguardano questi settori. Diciamo pure che non è una città visitare per fini culturali, perché da vedere c'è ben poco: qualche tempio e santuario nell' area di Ueno, il palazzo imperiale, in gran parte distrutto e chiuso al pubblico, nella zona centrale della città e la Tokyo tower a Roppongi, andando nel moderno. In 2-3 giorni al massimo la parte culturale di Tokyo è vista, però la vera capitale è fatta soprattutto da quel mondo che ho descritto poco prima a e che senz'altro merita di essere considerato se si vuole assaporare la vera essenza dei Giapponesi della capitale in particolar modo. Roppongi è un quartiere chic che offre una piacevole area verde alla città, unità a grattacieli con uffici di lavoro e qualche centro commerciale costoso. Lo stesso può dirsi per Ghinza. Shibuya è il quartiere dei divertimenti e della moda, dove la folla, le luci dei grattacieli, la musica e le insegne al neon sono tali, da perdersi in pochi secondi. Se volete divertirvi, questo è il quartiere giusto: vicino alla stazione, famosa per la statua di Hachiko, potete immergersi subito in sale giochi, fast food e negozi appariscenti, dove commessi o ragazzine in abiti da cameriera, abbastanza succinti, vi invieranno ad entrare. Se poi volete proprio qualcosa legato a manga ed anime, non potete non fare salto al Mandarake di Shibuya, che si trovano un vicolo, ma è un enorme palazzo a più piani. Se non lo trovate, chiedete indicazioni. Se poi non siete ancora soddisfatti e volete entrare a pieno nel mondo moe, una visita Ikeburo, nella piccola ma ricchissima Otome rodo e nei grandi negozi di Akihabara, è obbligatoria. Questi due quartieri hanno veramente di tutto, dai manga più ignoti, ai modellini di ultima fabbricazione, ma attenzione ai prezzi! A Tokyo il costo di un oggetto varia molto tra un negozio all' altro è in base alla popolarità del soggetto in questione. (Un esempio semplice. Dei personaggi di Naruto costa di più un oggetto su Kakashi che su Sakura e così via).Shinjuku è piena di negozi di ogni tipo è merita una visita per vedere il suo quartiere a luci rosse, brulicante di Love hotel e Host club, attivi anche di giorno e con cartelloni esterni che pubblicizzano i loro migliori "prodotti".Ueno e Asakusa sono aree più tranquille in cui trascorrere delle piacevoli ore immersi nel parco di Ueno tra santuari buddisti e un lago di ninfee giganti e per il mercato di Asakusa che conduce al tempio schintoista, preceduto da una gigantesca lanterna rossa: il portale del tuono.Il nostro viaggio si conclude qui, ma se siete interessati ad approfondire la vostra conoscenza del Giappone e di Tokyo, vi consiglio di fare le valige, vocabolario alla mano e immergervi nel bellissimo paese del Sol levante. Non ti conosciamo da molto, ma insieme ad hina hai creduto in noi dandoci l'opportunità di rinnovare la vecchia rivista dello shoujonk, ci aiuti ogni volta che puoi nonostante i tuoi impegni, ci consigli e sinceramente ci sopporti xD. Ti ringraziamo per tutto l'impegno e ti facciao i nostri più sinceri Auguri di Buon Compleanno ^^ Lo staff della S.M Caro9 - Shiku91 P.S. Bella l’immagine è TZ l’ho scelta io mhuhahaha ù.ù Ti avevo detto di metterla decente ç.ç mi hai rovinato Usui. Per questo ti meriti una pappina ù.ù