NOTIZIARIO SEMESTRALE DELL`ASSOCIAZIONE
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NOTIZIARIO SEMESTRALE DELL`ASSOCIAZIONE
Anno 20 • N. 42 • maggio 2008 • poste italiane S.P.A. spedizione in Abbonamento postale – d.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 nº 46) art. 1, comma2, dcb vicenza NOTIZIARIO SEMESTRALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DONATORI ORGANI VICENTINA Assemblea: il rinnovo delle cariche sociali Il “Distintivo d’oro” ai collaboratori che operano da trent’anni Anno Palladiano: mostra fotografica Claudio Rinaldi • In caso di mancato recapito, si prega di restituire presso VICENZA CPO al mittente, che si impegna a pagare quanto dovuto • Sommario In questo numero NOTIZIARIO SEMESTRALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DONATORI ORGANI VICENTINA Anno 20 – Nr. 42 Maggio 2008 Periodico semestrale dell’AIDO Provinciale di Vicenza Registrazione Tribunale di Vicenza n. 572/1987 Direttore: Bruno Zamberlan Direttore responsabile: Giandomenico Cortese Comitato di redazione: Sig. Giovanni Bianchi Ing. Fabrizio Busnardo Rag. Ugo Capraro Dr. Giandomenico Cortese Comm. Luigi Gino Rigon Comm. Bruno Zamberlan Direzione, redazione, amministrazione: Sede provinciale AIDO Viale Trento, 128 – 36100 Vicenza tel/fax 0444/543379 Conto corrente postale nr. 11968369 Codice fiscale: 95016090243 Associazione con personalità giuridica (art. 12 c.c.) delibera Giunta Regionale Veneto nr. 7176/12.12.1989; iscritta Registro Regionale del Volontariato posiz. VI-0048 dal 18/2/1986. Associazione ONLUS D.L. 04/12/1997 nr. 460. Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 2, DCB Vicenza Stampa: Tipografia Rumor S.r.l. – Vicenza Tiratura 45.000 copie. Sono spedite gratuitamente alle famiglie dei Soci Aido della Provincia di Vicenza e distribuite ai 7.000 studenti che l’Aido incontra annualmente. Altre copie sono destinate ai Comuni, agli ambulatori medici, alle sedi Aido Nazionale, Regionali e Provinciali. Assemblea elettiva 2008 – 2011: la relazione del Consiglio di Bruno Zamberlan Riconoscimento a collaboratori e dirigenti Organigramma della sezione provinciale Pensieri: E la vita corre, non aspetta di Giandomenico Cortese Incontro all’armonia della vita di Giampiero Mattarolo Lettere e testimonianze: Il dramma di Camisano Vicentino del Vescovo Nsiglia e di Giovanna Barato Dalla sofferenza all’impegno di Stefania Signorin Bertacche Ponderazioni e sorrisi di Livio Binato 2 10 12 14 16 17 Iniziative: Incontro con gli studenti delle scuole medie e superiori Campagna di prevenzione alcologica: – alcol + gusto Anno Palladiano: mostra fotografica C. Rinaldi con il Comune di Vicenza e l’Aido 18 20 22 Ricordiamo i nostri donatori e amici 24 Notizie 26 Vita dei gruppi 28 Hanno dato un contributo per Rivivere: Impresa Costruzioni Giuseppe Maltauro SpA – Vicenza, Elena e Gianfranco Simonetto, Trivellato SpA -Torri di Quartesolo, in memoria di Amalia Maltauro; Signorin Stefania in memoria di Paolo Bertacche; Banca d’Italia –filiale di Vicenza; Claudio Rinaldi in memoria di Renato Azzolin; Comune di Pove del Grappa; Gruppo Aido di Arsiero; Arnaldi Arnaldo; Basso Renato; Bernkopf Vittoria; Bettenzoli Gaetano; Bizzotto Elda; Bonotto Odilla; Bordignon Lia; Bragiola Alessandra; Bresolin Maria Rosa; Brun Venanzio; Brunetti Sergio; Caoduro Paolo; Carta Aldo; Cavalli Raffaele; Cingano Angelo; Collareda Riccardo; Cremonini Luciano; Crepaldi Carolina; Crosara Silvio; Dal Lago Viviana; Dalla Pozza Gianluca; Della Rovere Arnaldo; Derna Luigi; Fabris Adriano; Favrin Dario; Filippi Farmar Antonio; Francesconi Giovanni; Girardi Annalisa; Gusy Aldo; Lain Luciano; Lusiani Fabio Gilberto; Marchetto Luciana; Meneghello Reginaldo; Pertile Giulio; Piazza Giuseppe; Pinaroli Giuseppe; Pozza Renato; Rampon Giuliana; Rossi Girolamo; Segafredo Bruna; Slaviero Franco; Sommaggio Daniela; Stefani Giovanni; Sturati Vittorio; Torresin Battista; Visentin Adriano; Zanetti Antonia; Zanotto Manola; Zanotto Massimo; Zuinisi Antonia; altri soci e privati cittadini. SITO INTERNET: CASELLA E-MAIL: Prima di copertina: “Fuoco” (foto di Cesare Gerolimetto) Ultima di copertina: “La fioritura dei ciliegi” (foto di Cesare Gerolimetto) Alle pagine 3-4-5-6-7-8-9-10-11-12-13-15-16 -17-19-22-27-28-29-31-33-36: foto di Cesare Gerolimetto, Claudio Rinaldi, Benedetta e Luca Risino. 3 8 9 WWW.AIDOVICENZA.IT INFO@AIDOVICENZA.IT ISCRIZIONI@AIDOVICENZA.IT * 5 per mille * La legge finanziaria 2008 ha confermato la possibilità di destinare la quota del 5 x mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche a finanziamenti rivolti al volontariato. I fondi raccolti dall’AIDO saranno destinati alle esigenze di tutta l’Associazione. Invitiamo i soci ed amici ad indicare il codice fiscale dell’A.I.D.O. Nazionale: 800 23 51 01 69 Assemblea elettiva ASSEMBLEA ELETTIVA PROVINCIALE 2008 – 2011 Relazione del Consiglio Provinciale - Vicenza, 6 aprile 2008 di Bruno Zamberlan Signore e Signori, Autorità, amici e dirigenti dell’Aido Vicentina, in nome del Consiglio Direttivo Provinciale vi porgo il più cordiale saluto ed un grazie per la vostra presenza. Oggi il Consiglio uscente rimette all’Assemblea il mandato ricevuto quattro anni fa, confidando di aver corrisposto al meglio alla fiducia accordata. Ai delegati il giudizio su ciò che siamo riusciti a fare, che va misurato sul bilancio sociale e morale, piuttosto che sul bilancio economico, che, per un’associazione come la nostra – che vive sostanzialmente sui piccoli contributi dei propri associati e dei gruppi comunali – è di aspetto secondario e minore. La relazione si basa su alcuni indicatori che permettono il passaggio dall’efficienza all’efficacia. La nostra Associazione è una “organizzazione ad esclusivo movente ideale”, che non può essere giudicata con criteri economici, “Assemblea AIDO” (Foto di Claudio Rinaldi) ma da quanto ha saputo trasmettere alla comunità vicentina in idealità, umanità, condivisione solidale. Se il vostro giudizio sarà positivo, avrete la possibilità di confermare la fiducia ai consiglieri uscenti, che in gran parte vengono riproposti dai rispettivi Gruppi Comunali, integrati da altri amici che offrono, dopo qualche anno, nuovamente la loro disponibilità, e da altri ancora che vengono proposti per l’impegno già dimostrato a livello di gruppo e di zona. Sono un elemento positivo e di apprezzamento sia le numerose candidature, sia le collaborazioni importanti che abbiamo avuto e che si prospettano anche per il futuro, segno che per l’Aido Vicentina si riscontra una grande disponibilità. Per questo un grazie sincero a tutti coloro che hanno dato e continueranno a dare una mano. La legislatura sui trapianti Il primo aprile di nove anni fa veniva promulgata la legge 91/99: una buona legge per molti aspetti. Di difficile applicazione per altri, come per la dichiarazione di volontà alla donazione (art.4), così che siamo ancora in regime di disposizioni transitorie (art.23) in base alle quali i familiari “possono presentare opposizione scritta entro il termine corrispondente al periodo di osservazione ai fini dell’accertamento di morte”. In pratica tutto dipende – o si fa dipendere per giustificata prudenza – dall’autorizzazione dei familiari. La legge prevede il silenzio-assenso informato, ma la dichiarazione di volontà, che contempla la registrazione dei sì, dei no e dell’informazione registrata, è troppo macchinosa, tanto che al 31.3.2008 le persone che sono andate a registrare la propria dichiarazione alle ULSS in tutta Italia sono 88.557, di cui 11.448 per dire no! Perché non prevedere la sola registrazione di coloro che in vita si oppongono? Sarebbe ugualmente rispettato un punto fondamentale della legge, che è la libertà e la volontà di scelta di ciascuno di noi. In Spagna il silenzio-assenso applicato fa di questo paese il leader mondiale dei trapianti con il 35 p.m.p.: in costante aumento anche per il 2007. Ed anche la Spagna ha il suo nord ed il suo sud, con punte di 50 pmp e minimi sotto il 20; con mentalità e storia molto vicine a noi. A livello di eccellenza, subito dopo, troviamo l’Austria. In Gran Bretagna ha fatto scalpore nel gennaio scorso l’annuncio del primo ministro Gordon Brown che 3 Assemblea elettiva propone la legge del silenzio-assenso. La civilissima Inghilterra non ha una legge sul consenso alla donazione degli organi ed il sistema britannico funziona solo in parte. Risultato: il 14,9 pmp, uno dei tassi più bassi in Europa. E nel contempo muoiono 1.000 pazienti all’anno in lista d’attesa. Nel 2004 Brown aveva votato contro ad una proposta analoga. I tempi cambiano anche per loro …. In Italia, dopo un decennio di crescita, lo scorso anno ha segnato una seppur lieve inversione di rotta. Oggi assistiamo ancora al rifiuto della famiglia al prelievo degli organi del congiunto che si aggira sul 30%. Questo comporterà per il futuro, se non saranno presi provvedimenti, un calo lento e insidioso dell’attività di trapianto. Il rifiuto in media del 30% diventa addirittura il 50% nelle regioni del sud. Ma da lì, come da altri posti, quando è possibile, si fanno i viaggi della speranza nelle regioni del nord. Oppure si va a sfruttare la miseria del terzo o quarto mondo per comprare un rene: la vera piaga etica e sociale della nostra epoca. Bisogna insistere ancora, senza stancarci, sempre, sul concetto che il prelievo degli organi non costituisce un’offesa alla dignità umana nè violazione della salma, che dopo poche ore va in disfacimento, secondo natura. Leggevo recentemente un intervento del prof. Giuseppe Remuzzi, noto chirurgo di Bergamo: “È giusto assistere gli anziani e vaccinare i bambini. È giusto in caso “Assemblea AIDO” (Foto di Claudio Rinaldi) 4 di pericolo difendere il proprio paese con le armi ed anche sacrificare la vita. È per legge. Ma perché non dovrebbe essere un dovere anche quello di lasciare i nostri organi quando a noi non servono più a chi ne ha bisogno per vivere? Se no finiscono sotto terra o si bruciano!” Nella vicina Svizzera il 1.7.2007 è entrata in vigore una nuova legge sui trapianti, che sancisce a livello federale il principio del consenso allargato della persona deceduta quand’era in vita, documentato sulla tessera sanitaria. Quest’anno tutta la Federazione è impegnata ad informare la popolazione con ogni mezzo, in ogni luogo, dalle scuole ai mezzi pubblici. Come associazione diamoci quest’anno un rinnovato traguardo: il compimento integrale della legge 91, con l’applicazione del silenzio assenso. Buona parte dell’Italia credo sia matura per questo. Il resto seguirà. La situazione dei trapianti Il 2007 a livello nazionale ha sostanzialmente confermato i risultati del 2005 e del 2006, con qualche lieve flessione dell’ordine del 3%, dopo 15 anni di costante crescita, di donatori effettivi, dal 5,8 pmp del 1992 al 21 al 31.12.2007, con punte minime del 10 pmp (Calabria, Puglia, Sicilia, Campa- nia) e massime per Toscana e Veneto rispettivamente al 33,4 e 29,4. Nel 2005 – anno dei record – l’Italia aveva raggiunto il 2^ posto in Europa, dopo la Spagna. Il 2006 ha confermato ed incrementato il grande risultato per i donatori effettivi: Italia 21,6 per milione di abitanti; media europea 18,8 pmp. Il Nord è al 25,9; il Centro al 24,0; il Sud il 10,7. Il Veneto al 30 pmp: il miglior risultato fra le regioni con più di 4 milioni di abitanti. Nel 2007 sono stati effettuati 3.228 trapianti; la metà di rene; cresce di parecchio il trapianto di fegato. L’Italia è al primo posto per quanto riguarda la qualità dei trapianti. L’ha certificato il prestigioso “Collaborative Transplant Study (CTS)” di Heidelberg, centro di riferimento internazione della più antica università tedesca. Le liste d’attesa sono sempre elevate: 10.099 pazienti, di cui oltre il 60% per il rene. Per gli altri organi la mortalità in lista è in media del 10%. Ma il Veneto è assolutamente all’avanguardia per la donazione dei tessuti anche a livello Europeo. Sul totale nazionale il Veneto contribuisce con il 30% per le cornee; con il 52% per la membrana amniotica; per il 64% per le valvole; per il 92% per i vasi; per il 29% per le ossa. Gli ospedali della nostra Provincia conferiscono in parte alla Banca dei Tessuti di Treviso ed in parte (l’Ulss 5) alla Banca di Tessuti di Verona. Un quadro che il direttore del Centro Nazionale Trapianti, Alessandro Nanni Costa, definisce “in chiaro scuro”: “Da un lato – spiega – c’è un aumento dei donatori segnalati, ovvero dei potenziali donatori segnalati dalle rianimazioni, e questo è positivo, ma dall’altro si registra anche un calo dei donatori effettivi e una crescita dell’opposizione alla donazione degli organi. La ragione? Molto dipende dal fatto, che è in aumento l’età dei donatori: cresce, cioè, l’anzianità dei donatori, anche per effetto del generale invecchiamento della popolazione, con la conseguenza che in vari casi gli organi non risultano alla fine utilizzabili ai fini del trapianto. Ma se il fattore anzianità gioca un ruolo importante, Assemblea elettiva bile fondatore Giovanni Rama, scomparso al termine dello scorso anno. In Africa lo chiamavano “il grande saggio dell’occhio”. Nei trapianti di cornea è stato il protagonista assoluto con oltre 6.000 interventi. Per tutti era il “maestro” per eccellenza. Per gli oculisti ed i sanitari. Per noi dell’Aido, che lo abbiamo conosciuto, maestro di vita e di umanità. Nella nostra Provincia sono state prelevate 686 cornee nel 2007. Un dato importante è che il prelievo ha interessato tutti gli ospedali delle quattro Ulss provinciali: Bassano nr. 144, Asiago 14; Thiene-Schio 12; Arzignano 74, Montecchio Maggiore 4; Noventa Vic. 10, Vicenza 428. “Acqua” (Foto di Cesare Gerolimetto) resta il fatto, che in molte regioni continua ad essere molto lacunosa l’organizzazione.” Della preminenza del Veneto non poteva non accorgersi il Ministero della Salute, che con una recente iniziativa ha posto come capofila nazionale proprio il Veneto, in coordinamento con il Centro Nazionale Trapianti. Il Ministero ha avviato una serie di otto progetti, che vanno dal rigetto ai percorsi integrati ospedale-territorio, dal programma a favore di soggetti deboli agli interventi più difficili, alla diffusione dei risultati tra gli operatori del settore. In poche parole “fare rete” su argomenti strettamente scientifici, sullo studio della gestione del settore e sul tipo di modello applicare. Saranno 18 mesi di studio affidato a 50 gruppi di lavoro, per arrivare a raccordare tra loro le varie esperienze e competenze e farne un’unica realtà nazionale. Ottima notizia davvero. Ci congratuliamo con il nostro sistema sanitario veneto e con tutti gli operatori del settore e, per l’appoggio e la collaborazione offerta per la sensibilizzazione della nostra gente, anche un po’ con noi dell’Aido …. Il dato che più interessa la nostra associazione è l’opposizione alla donazione, che è l’opposto dello scopo della nostra azione, che è il consenso. La media nazionale delle opposizioni nel 2007 è stata del 32%, con punte anche del 40 e 50% delle regioni del Sud e purtroppo sono in aumento. Il Veneto conferma il suo primato positivo: il 21%. Ma è nella donazione di cornee e tessuti che il Veneto non ha confronti. E si tratta dell’indicazione più precisa ancora del prelievo multi-organo della ormai generale acquisizione di consenso fra la nostra gente: se non tutto, si dona quello che si può! Cornee: Il Veneto è la prima regione in Europa con 3.500 prelievi di cornee e contribuisce per il 30% del totale nazionale. La Banca degli Occhi di Mestre, a cui tutto il Veneto conferisce le cornee, è la prima banca italiana certificata dal Centro Nazionale Trapianti in ottemperanza alla nuova direttiva europea. Alla stessa Fondazione è stata assegnata nel 2005 la Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica. Congratulazioni a questa istituzione, nostro autentico fiore all’occhiello, ma anche a tutti coloro che hanno operato, nelle Ulss Venete come nelle associazioni di volontariato, per il conseguimento di questo grande risultato. Il bilancio del 2007 della Fondazione è ottimo: oltre 2.000 persone ritornano a vedere grazie alla donazione di 1.700 famiglie a favore di pazienti nel Veneto (800), nel resto dell’Italia (1000), all’estero (200). Grande merito dei risultati della Banca degli Occhi va all’indimentica- Iscrizioni all’Aido Le iscrizione all’Aido al 31.12.2007 sono nr. 1.119.760, con una riduzione di 10.000 unità rispetto al 31.12.2006, dovuta – si pensa – in parte alla revisione fatta degli iscritti per la trasmissione dei dati al SIA. Da noi il trend continua ad essere positivo: abbiamo raggiunto le 54.500 tessere emesse. Lo scorso anno le nuove iscrizioni sono state nr. 809. Gli iscritti effettivi al 31.12.2007 sono 43.804, dopo il gran lavoro di aggiornamento fatto per trasmettere dati precisi al S.I.A., grazie all’impegno di Giovanni Bianchi e Ugo Capraro. Senza il loro lavoro – assolutamente straordinario e senza alcun risparmio – saremmo ancora fermi alla … media nazionale. Siamo la prima sezione del Veneto e la prima in Italia in rapporto alla popolazione residente. Gli iscritti apparentemente non sono cresciuti di molto. Ma non è così: in questi ultimi quattro anni del nostro mandato abbiamo raccolto 4.500 nuovi iscritti; cancellati 1.700 tra deceduti e trasferiti. Ci siamo serviti per l’aggiornamento anche del sistema dei resi postali nella spedizione di Rivivere. Ci costa tempo e danaro, ma così è necessario fare per essere aggiornati. S.I.A. – Sistema Informativo Aido: 5 Assemblea elettiva registrazione degli iscritti Sta diventando un dato incontrovertibile dell’effettiva capacità delle Sezioni provinciali di essere efficienti ed efficaci e di dare il loro apporto alla costituzione di una base certa di donatori. A fronte dei 1.119.760 soci al 31.12.2007 a livello nazionale, i dati conferiti al SIA (al 31.3.2008) parlano “Gallina” (Foto di Cesare Gerolimetto) 6 di 826.730 tesserati segnalati, cioè il 74% del totale degli iscritti. Di questi 291.000 sono lombardi (su 316.000 iscritti), 176.000 veneti (il 92% su 190.000 iscritti), 137.000 emiliani (su 160.000 iscritti), cioè in queste tre regioni il 73% del totale SIA. Poi viene il Piemonte con 53.000, la Toscana con 27.000. E poi ben 10 regioni a zero. Tutto questo dopo 4 anni dall’avvio della procedura. Attività 2007 Buona la partecipazione dei gruppi alle attività nazionali (anthurium: 30 piazze coperte) o regionali (a Venezia la presenza dei vicentini è stata molto evidente); molti gruppi hanno mantenuto la tradizione della festa della rosa o del donatore o chiamata in altro modo. Riteniamo tutti che tale iniziativa sia insostituibile per presentarci almeno una volta all’anno alla comunità comunale, zonale e/o parrocchiale; vari gruppi, poi, hanno organizzato incontri serali con la popolazione: le informazioni ricevute sono state riprese anche in RIVIVERE; – Settore scuola: è il nostro impegno prioritario. Abbiamo avvicinato non meno di 7.000 studenti in perfetto accordo con le quattro Ulss ed i dirigenti della scuola e collaborando con le altre associazioni del dono (Fidas, Avis, RDS Bassano, Admo). Ne abbiamo diffusamente parlato nel nostro notiziario negli ultimi anni; – RIVIVERE: tiratura 90.000 copie annue: è sempre più apprezzato e, di conseguenza, sostenuto. Siamo l’unica Sezione in Italia che, senza obblighi nè abbonamenti, riesce ad avvicinare i propri iscritti due volte all’anno. Il costo è molto impegnativo: ma dobbiamo fare ogni sforzo per continuare su questa strada. – “Al di là di noi stessi” di GD. Cortese per il trentennale dell’Aido Vicentina. È stata un’ottima iniziativa non solo editoriale. Perché, alla intrinseca valenza del libro, il valore aggiunto è stata l’occasione di presentarci alla opinione pubblica con una nuova veste, in ambienti culturali primari della nostra provincia, sostenuti da eminenti personaggi. Ad Asiago da Mario Rigoni Stern e Sergio Frigo (caporedattore settore cultura del Gazzettino); al Gallaforum di Vicenza da Mons. Pietro Nonis, Bepi de Marzi, Fernando Bandini (presidente Accademia Olimpica), Mariano e Cesare Galla (caporedattore cultura del Giornale di Vicenza); Assemblea elettiva a Bassano due volte: ospiti del Rotary Club e della Libreria Palazzo Roberti, presenti molte personalità della zona; a Sandrigo su iniziativa del presidente nazionale delle Pro Loco, avv. Michele Benetazzo; in altri comuni su iniziativa dei gruppi Aido locali. Ultimamente a Rosà, ospiti del Sindaco Lanzarin, con l’ottima presentazione del dr. Giampiero Mattarolo. In questa occasione l’artista rosatese Gianni Visentin ha donato il suo quadro “Donazione” all’Aido. Grazie a tutti questi, a Cesare Gerolimetto, a Roberto Costa, a Giorgio Tassotti, a molti altri. Ancora una volta un grazie del tutto particolare a Giandomenico Cortese. – Riorganizzazione dei Gruppi Comunali Il Consiglio Provinciale nel marzo scorso ha approvato una riorganizzazione che ha avuto la finalità di coprire tutto il territorio provinciale, con la costituzione di gruppi intercomunali, con l’accorpamento degli iscritti dei piccoli comuni nei gruppi vicini e funzionanti, in modo che tutti gli iscritti siano informati delle attività che si svolgono nella zona ed invitati tutti a partecipare, nessuno escluso. Secondo obiettivo: quello di sensibilizzare gli iscritti dei comuni senza gruppo a costituire il proprio gruppo comunale. Nell’ultimo periodo ci siamo riusciti (Foto di Benedetta Risino) a Grisignano di Zocco (150 iscritti, presidente il dr. Lorenzo Quaranta) ed a Quinto Vicentino (230 iscritti, presidente Luciano Ziliotto): benvenuti tra noi. Programma 2008 Sinergia: perseguire la collaborazione con le associazioni dei donatori, nelle varie attività, in particolare nella scuola. Scuola: anche il prossimo anno scola- “Assemblea AIDO” (Foto di Claudio Rinaldi) stico 2008/2009 vedrà il programma di incontri nelle scuole superiori predisposto in accordo con le 4 Ulss provinciali, in collaborazione con le associazioni dei donatori. Seguendo la turnazione che ci siamo dati, l’organizzazione degli incontri spetterà all’Aido. Altrettanto si farà nelle scuole medie, generalmente su iniziativa dei Gruppi Comunali Aido. Ed alcuni Gruppi incontrano anche le classi V^ elementari. E la presenza dei medici, anch’essi volontari, è una costante consolidata ed irrinunciabile. Ritengo che questo sia un punto a nostro favore, come Aido Vicentina, molto importante e qualificante. Va segnalata altresì la presenza sempre più collaborativa degli insegnanti e dei dirigenti, sia prima che dopo gli incontri. Rifondazione di alcuni Gruppi Comunali: vi sono 6 gruppi in sonno da alcuni anni. È necessario provvedere al loro rinnovo con l’impegno degli iscritti e la collaborazione delle zone. Festa della rosa in primavera: è una iniziativa semplice anche per un sicuro autofinanziamento. L’assemblea elettiva regionale si svolge il 4 maggio a Zelarino – Mestre. I nostri delegati sono 15 (uno ogni 3.000 iscritti). Giornata della donazione: è stata fissata il 18 maggio la Vogada a Venezia. Già alcuni gruppi si stanno preparando per parteciparvi. Adunata Nazionale Alpini a Bas- 7 Assemblea elettiva sano: 10 e 11 maggio. Parecchi di noi sono anche alpini. Parteciperemo alle iniziative dei nostri amici di Bassano. Giornata nazionale per l’informazione (anthurium): si svolgerà in autunno. L’adesione resta libera e volontaria dei gruppi e/o delle zone che desiderano partecipare. Ringrazio sentitamente i componenti uscenti del Consiglio, del Collegio dei Revisori, del Collegio dei Probiviri e tutti i dirigenti della Sezione provinciale e dei Gruppi Comunali del sostegno e della collaborazione offerti. Ringrazio voi tutti della fiducia che ci avete dimostrato. Il presidente provinciale, Bruno Zamberlan Assemblea AIDO: alcuni dei premiati per i trent’anni di impegno Riconoscimento a collaboratori e dirigenti per il sostegno trentennale dato all’aido vicentina Nel corso dell’assemblea, per delibera unanime del Consiglio Provinciale, è stato assegnato il distintivo d’oro dell’Associazione, quale riconoscimento per il trentennale sostegno e concreta collaborazione offerti da collaboratori, medici, dirigenti a: – dr. Mario Rigoni Stern, decano dei nostri iscritti e collaboratore di Rivivere; – geom.Bortolo Busnardo, presidente onorario della Sezione ANA Montegrappa – Bassano; – dr. Giandomenico Cortese, direttore responsabile di Rivivere; – proff. Giuseppe La Greca, Massimo Pedrotti, Remigio Verlato; dott. Salvatore Carlentini, Stefano Chiaramonte, Augusto Dal Molin, Aldo Fabris, medici dei trapianti; – Giovanni Bianchi, Ugo Capraro, cav.Domenico Chemello, cav.Bruno Gambarotto, avv. Gianfranco Geremia, Edda Pinton, dr. Luciano Mari, Rolando Passoni, dirigenti Aido. Il saluto del vescovo di Vicenza, mons. Cesare Nosiglia Egregio Signor Presidente, avendo ricevuto il gradito invito all’Assemblea annuale provinciale dell’AIDO ed essendo impossibilitato a presenziarvi per impegni pastorali, Sua Eccellenza mi incarica di comunicarLe che ha designato quale suo rappresentante don Aldo De Toni, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale della sanità. Nell’occasione, mons. Nosiglia desidera esprimere, Suo tramite, vivo apprezzamento all’Associazione per il prezioso servizio, che svolge in favore della collettività, ed auspica che tale impegno abbia a continuare per il futuro. La consegna del Distintivo d’oro a significative figure della Comunità vicentina susciti riflessione nelle persone del nostro Territorio e comporti un incremento di aderenti al Sodalizio, convinti della validità della proposta dell’AIDO. Sua Eccellenza nel manifestare la sua stima all’AIDO, invoca su di Lei, sui membri dell’Associazione e sui loro cari la benedizione del Signore, propiziatrice di celesti grazie. Cordiali saluti. Don Massimo Pozzer, segretario vescovile. 8 Assemblea elettiva AIDO: ORGANIGRAMMA DELLA SEZIONE PROVINCIALE 2008-2011 Ufficio di segreteria • Bianchi Giovanni, segretario • Binato Livio, amministratore • Capraro Ugo, redazione e tenuta libri sociali • Gambarotto Bruno, cassiere • Menin Giancarlo e Franca, alfieri • Rigon Luigi Gino, collaboratore per incarichi speciali • Busnardo Fabrizio. componente • Capraro Ugo, componente • Rigon Luigi Gino, componente Ufficio di presidenza • Zamberlan Bruno, presidente • Chemello Domenico, vicepresidente vicario; Comitato di redazione di “Rivivere” • Cortese Giandomenico, direttore responsabile • Zamberlan Bruno, direttore • Bianchi Giovanni, componente Coordinamento di Zona Ulss 4 AltoVicentino Marini Simone e Guolo Roberto: Schio e Valdastico Munari Eligio e Stefani Silvano: Thiene e Breganze Coordinamento di Zona Ulss 3 Bassano Bellò Claudio, Baron Antonio, Busnardo Fabrizio Coordinamento di Zona Ulss 5 Ovest Vicentino Negro Marcigaglia Sergio: Val del Chiampo e Zona Arzignano Passoni Rolando: Val dell’Agno Professione Giuseppe: Zona Montecchio Maggiore Coordinamento di Zona Ulss 6 Vicenza Benetti Paolo e Castellan Gaetano: Basso Vicentino e Zona Lonigo Gabrieletto Luciano e Binato Livio: Vicenza città e Vicenza Nord Marini Paolo: Vicenza Est e Zona Camisano Grignolo Roberta e Professione Giuseppe: Vicenza Ovest Collaboratori per i rapporti Scuola e Ulss: Ulss 3: De Zen dr. Gianfranco, Miola dr. Annacatia, Lorenzi Lionella, Rovere Donazzan Caterina; Ulss 4: Banovich dr. Flavio, Tomasi Matilde, Pigato Roberto, Guolo Roberto, Munari Eligio, Sammartano prof. Alessandro; Ulss 5: Mastropasqua dr. Dario, Magrin dr. Lorenzo, Dal Molin dr. Augusto, Negro Marcegaglia Sergio, Passoni Rolando; “Pascolo” (Foto di Cesare Gerolimetto) Ulss 6: Marafon dr. Silvio, Carraro dr. Rizzieri, Chiaramonte dr. Stefano, Marcante dr. Stefano, Tizian Gabriella; Benetti Paolo, Fiandaca dr. Antonio, Pozzan Ziggiotti Cristina; Barato Giovanna; Pinton Edda; Matteazzi Alberti Marifulvia, Miozzi Margherita, Binato Livio, Capraro Ugo, Zamberlan Bruno. 9 Pensieri E la vita corre, non aspetta di Giandomenico Cortese Donare premia. Sempre. Donare è la radice stessa della vita. E la vita corre, non aspetta. L’orologio del tempo ci mette fretta, sollecita ad usare le nostre ore, ad impiegarle al meglio. D’accordo: usare bene il tempo è un’arte, non solo una virtù. Nell’Arte di amare di Erich Fromm sta scritto: “L’uomo moderno fa le cose in fretta per non perdere tempo, ma poi non sa che fare del tempo guadagnato, se non ammazzarlo”. Ogni ora che gocciola via è una porzione della nostra vita che se ne va, è una risorsa che si consuma. Ma può essere spesa utilmente. Basta che lo vogliamo. “Pascolo di montagna” (Foto di Luca Risino) 10 “Questo mondo non è conclusione – scrive nei suoi versi la discussa poetessa americana Emily Dickinson –. Un seguito sta al di là, invisibile come la musica, ma concreto come il suono”. È con lo stupire di questa certezza che amiamo la vita e ne coltiviamo il dono. E promuoviamo con essa tre atteggiamenti fondamentali: condivisione, entusiasmo, convinzione. Tre caratteristiche essenziali per costruire solidarietà. Per guardare e proiettarci oltre. Ho partecipato all’assemblea provinciale dello scorso aprile, con i rap- presentanti di tutti i gruppi Aido del Vicentino. Ho percepito una grande intesa, il valore forte di un fluire di esperienze generose, impegnate e tese ad andare “al di là di noi stessi”, a consumare gratuitamente interessi solidali. Uomini e donne, giovani ed anziani, qualcuno anche con i propri figli piccoli accanto, per non interrompere la catena, uniti dalla voglia di esprimere ammirazione e partecipazione. Testimonianze preziose. C’è stato un momento di commozione quando l’assemblea ha voluto Pensieri (Foto di Benedetta Risino) esprimere atti di riconoscimento e di riconoscenza. La gratitudine è un allargare la braccia dell’anima per accogliere ed abbracciare l’altra persona, è appunto capacità di condividere, con entusiasmo e convinzione. In assemblea abbiamo ascoltato cifre, dati, bilanci, progetti, realizzazioni ed impegni, abbiamo parlato di prospettive e traguardi. È emerso un quadro preciso e puntuale del perché occorra sviluppare una rete di eccellenza per migliorare ancora il sistema della donazione degli organi, del sangue e dei tessuti, per favorire una cultura del dono, per qualificare le performance delle nostre strutture pubbliche, per coinvolgere in questa missione le scuole e in esse le giovani generazioni, per individuare sempre più personale medico e sanitario convinto di dare una mano. Ma ancora non basta! C’è bisogno di un ulteriore sforzo, individuale e collettivo. Trovo ancora nella Bibbia un appello molto intenso, nel libro del Deuteronomio: “Se ci sarà qualche tuo fratello bisognoso in mezzo a te o in una delle città del tuo paese, non indurire il tuo cuore e non chiudere la tua mano davanti al tuo fratello bisognoso”. “Se chiudi la mano – è stato scritto – il mondo ti resterà chiuso come un pugno. Se vuoi che il mondo si apra a te, apri prima la tua mano”. Il nostro cuore sorride quando si apre una finestra: è triste se di fronte si alza un muro. Se non vogliamo vivere su questa terra come estranei, o al massimo come turisti della natura, se sentiamo l’impeto ad essere protagonisti della nostra vita non ci resta che amare ed essere dono. Henry de Balzac era solito dire che “L’uomo muore una prima volta nel momento in cui perde l’entusiasmo”. Non è il caso della straordinaria gente che popola l’Aido, in grado com’è, da sempre, di soffermarsi ad apprezzare la dignità della morte di un fiore, a decantare l’elogio della fragilità, a suggerire l’impegno di essere dono, per sempre. 11 Pensieri INCONTRO ALL’ARMONIA DELLA VITA di Giampiero Mattarolo Giandomenico Cortese ci ha invitato ad andare “Al di là di noi stessi”. È un invito che lancia sempre lontano il pensiero. Al di là di noi c’è tutto il mondo con l’armonia che rende possibile la vita, con il succedersi delle stagioni, con la rotazione della terra che produce ritmi di luce e di silenzio. Al di là di noi, c’è tutta l’umanità con la sua storia di battaglie, di conquiste, di scoperte, di realizzazioni, di costruzioni, di palazzi, di strade, di monumenti. Ci sono le organizzazioni umane pensate e definite per rendere possibile la convivenza: le leggi dello stato, le articolazioni territoriali, le regioni, le province, i comuni, le nostre città. Ci sono le persone che popolano il mondo e ci sono le persone vicine a noi, i famigliari, i colleghi di lavoro, gli amici, i componenti delle associazioni cui partecipiamo, i concittadini. Con tutti abbiamo, anzi dobbiamo avere, delle relazioni. Relazioni (Foto di Luca Risino) 12 e rapporti di utilità, di interesse, di obbedienza, di dialogo, di conoscenza, di benevolenza, di amicizia, perfino d’amore. C’è anche un mondo che corre, che ha fretta. Tanto che a volte si può avere la sensazione e la paura di rimanere indietro, di perdere l’aggiornamento, di lasciarsi superare. Fermarsi a guardare un fiore può essere rischioso, perché nel frattempo può passare il treno e riempirci le orecchie di un rumore che rapidamente muore in lontananza, lasciandoci in un silenzio che sembra vuoto. Eppure..... “Un esploratore – racconta uno scrittore – doveva compiere un viaggio di ricerca in una terra inesplorata dell’America del sud. Per tutta una serie di ragioni doveva fare quel viaggio in tempi strettissimi, più in fretta possibile. Assoldò una decina di portatori e altre persone che potessero aiutarlo, e si mise in cammino promettendo a tutti un generosissimo compenso. Nei primi giorni la carovana percorse molta strada, anche di più di quella che l’esploratore aveva osato sperare. Ma poi, il decimo giorno, i portatori si sedettero e non vollero più ripartire. Cercò di convincerli, di spronarli, li implorò perfino. Ma non ebbe successo. Arrivò a proporre loro una paga ancora maggiore, ma niente. Finché uno di loro disse: “Abbiamo corso troppo, ora abbiamo bisogno che le nostre anime ci raggiungano”. Anche noi, forse, avremmo bisogno di fermarci per aspettare il silenzio e con esso la possibilità di ripensare e di risentire, idee, pensieri e valori che portiamo da sempre con noi, ma che spesso sono come in eclisse, nascosti da altre attenzioni, tanto da coprirsi con la nebbia della dimenticanza. Tra le relazioni che abbiamo con gli “altri” ce n’è una sulla quale meriterebbe riflettere perché, forse, è una di quelle che può avere i contenuti e le modalità più nobili e arricchenti: l’amicizia. L’amicizia è una parola molto usata, ma nella realtà, la sua applicazione vera e autentica è piuttosto rara. Chi trova un amico trova un tesoro, si dice. Ma forse non proprio del tutto vero. È vero che avere un amico è come avere un tesoro, ma non è vero che lo si trovi per caso, come un forziere di dobloni d’oro nascosto da qualcuno. Un’amicizia si costruisce con disponibilità e volontà, richiede un animo nobile, generoso, aperto. Aristotele parla dell’amicizia come di una “virtù”. Nelle sue lezioni di etica così parla dell’amicizia: “.......... una cosa non soltanto necessaria, ma anche bella, infatti nessuno sceglierebbe di vivere senza amici, anche se fosse provvisto in abbondanza di tutti gli altri beni, l’amicizia è una virtù o s’accompa- Pensieri gna alla virtù; inoltre essa è cosa necessarissima per la vita.........”. Anche Cicerone, che con accenti di rammarico per un valore che la sua attività politica non gli aveva consentito di coltivare come avrebbe voluto, scrive dell’amicizia nel suo libro “Lelius de amicitia” e arriva ad affermare che “.........non può esistere amicizia se non tra i buoni...” Ma che cos’è l’amicizia? Personalmente credo che essa consista soprattutto nella volontà di conoscerci, liberamente, reciprocamente, benevolmente; è un trovare, in questa conoscenza, un alimento continuo per la propria umanità. L’amicizia è un incontro tra direzioni di vita, tra mondi personali, tra soggetti liberi, l’uno dall’altro, di non possedersi. Anche l’amore è volontà di conoscenza, ma va oltre a questa per tendere all’unità e alla fusione, e suscita desideri di possesso e di esclusività. Non si può amare, propriamente e intensamente, più di una persona. Si può avere invece più di un amico. L’amicizia non è soltanto voler bene, ma anche essere benvoluti. Non è solo un modo per dare se stessi, le proprie idee, la propria cordialità e affettività; non è solo generosità di donazione, è anche accettare l’altro, le sue idee, la sua cordialità e affettività. L’amicizia vera richiede soprattutto un atteggiamento della volontà rivolto al bene, e consiste fondamentalmente nella disponibilità a lasciarsi conoscere e a conoscere l’altro. Anzi consiste proprio nella volontà di conoscenza. Senza conoscenza non si può parlare di amicizia. È la conoscenza che consente a due anime di scendere sotto la superficie delle apparenze, per incontrare pensieri, sensazioni, slanci, paure e generosità. È la conoscenza che disegna percorsi, incontri e dialoghi che non hanno mai, né possono avere, una conclusione. Perché l’animo di ogni persona è sempre così profondo e anche così mutevole, che non è mai totalmente e definitivamente esplorato. Neppure senza benevolenza si può parlare di amicizia, sia perché la conoscenza disponibile e sincera supporta spesso il desiderio di volere il bene (Foto di Luca Risino) dell’altro, sia perché non si può conoscere a fondo una persona senza un atteggiamento preventivo di benevolenza. L’altra caratteristica dell’amicizia virtuosa è la reciprocità o meglio la parità di considerazione reciproca. Una forte disparità tra amici non favorisce il crescere dell’amicizia. Due amici devono sentirsi alla pari, non uno forte e l’altro debole, né uno potente e l’altro sottomesso, non uno geniale e l’altro intellettualmente troppo incerto. Anche in questi rapporti disparati ci possono essere delle nobiltà e delle generosità, ma non sono amicizie sono altre cose. Conoscenza, benevolenza, reciprocità, sono tre caratteristiche purtroppo rare anche nei rapporti che si dichiarano di amicizia. Nella vita di lavoro e anche in quella che ci immerge in relazioni personali più libere, siamo spesso portati a costruirci una immagine, una maschera, dietro la quale nascondiamo i nostri timori, le nostre incertezze, le nostre debolezze, ansie e perplessità. Gli altri ci fanno spesso paura. Instaurare un rapporto di conoscenza disponibile e aperto con un’altra persona, è come aprire un mondo ad un altro mondo. Il rischio di non essere capiti, di essere giudicati senza attenzione e benevolenza, o peggio, di essere strumentalizzati per fini non desiderati, è alto o altissimo. Succede così che molte volte, o sempre, rinunciamo in partenza, ci teniamo la nostra individualità, la difendiamo con prudenza e attenzione, riduciamo i rapporti con gli altri nell’ambito, semmai, di una cortesia formale, ma perdiamo una potenziale ricchezza di umanità che da soli non possiamo sostituire. Forse il modo migliore per educare ed educarci all’amicizia e la disponibilità e l’abitudine al dialogo. Al dialogo inteso come trasmissione di pensieri, ragionamenti, sentimenti e informazioni. Trasmissioni che passano attraverso (dia) come parole (logos) la mente di chi ascolta e in qualche modo la modificano, perché non sono subito fermate o bloccate, ma “passano”, appunto, e lasciano il segno. Il dialogo è la base, la condizione essenziale di ogni convivenza, oltre il dialogo c’è la lotta o la solitudine. Ci potrà essere la raffinatezza nobile del formalista o la compiacenza dell’uomo di prestigio, o ancora l’abilità dialettica che può vestire i conflitti, ma non l’amicizia. Il dialogo, quello vero, è la condizione e la prova dell’amicizia. E la condizione e la prova del dialogo è, soprattutto, la capacità di ascoltare. È, forse soprattutto, la disponibilità a lasciare che il tempo passi senza strattonarci, senza portarci via la nostra umanità. 13 Riflessioni Il dramma di Camisano Vicentino CLAUDIO, FRANCESCO, MATTEO, RICCARDO SCOMPARSI TRAGICAMENTE A 19 ANNI Anche quando è tutto perduto credi Perché a Dio tutto è possibile, anche risorgere i morti! Guarda nel tuo cuore E parla con Dio Fa vedere la tua fede “... La tua fede ti ha salvato va in pace...” (Dal diario di Claudio) Le famiglie donano gli organi La mamma di Riccardo, Maria Teresa, appena uscita dall’ospedale S. Bortolo, dice ai famigliari ed amici: “Il dolore va accettato. Abbiamo tutti il nostro destino. Non piangete. Abbiamo il compito di reagire per le nostre famiglie e per la comunità”. E, tutti uniti, i genitori dei ragazzi decidono a favore della donazione degli organi. 14 Donare gli organi è stato un gesto di vita Sono profondamente scosso da questo fatto, ricordando la gioia che mi hanno dato i giovani durante la Visita pastorale in parrocchia e l’amicizia che mi hanno espresso con sincerità. Mi sento coinvolto e partecipe fino in fondo al dolore di tutta la Comunità. Di fronte a queste morti non sappiamo che cosa dire e che cosa pensare, tanto ci sembrano assurde. Le parole di consolazione al dolore dei genitori e delle famiglie, degli amici, dei compagni di scuola e di tutta la Comunità, sono certamente segno importante di affetto, ma non riescono a diminuire il grande dolore. Solo la Parola di Dio può darci speranza ed aprire, nella preghiera, orizzonti di vita che Dio rivela e di cui abbiamo estremo bisogno. Gesù, ci racconta il Vangelo, di fronte alla morte dell’amico Lazzaro ha pianto e tutti dicevano: “Guardate come lo amava!”. Sì, Gesù ha sperimentato il lutto e il dolore della perdita di perso- ne care e partecipa al pianto di chi ha amato e conosciuto Riccardo, Claudio, Francesco e Matteo. Egli solo può indicarci la via della vera consolazione, che nasce dalla fede, quando ci assicura: “Io sono la risurrezione e la vita e chiunque crede in me vivrà per sempre”. La morte non ha alcun potere sui discepoli del Signore. Anche se la loro vita terrena appare spezzata, essi vivono accanto a lui nella gloria del Paradiso e continuano ad amare i loro cari e ad essere uniti agli amici con vincoli misteriosi, ma reali e certi. Infatti, chiunque crede in me, dice Gesù, non morirà in eterno. Non sono solo belle parole. Sono il fondamento stesso della nostra fede, che Gesù ha attuato nella sua morte e risurrezione. Il suo sacrificio ha dato vita al mondo e la sua risurrezione è fonte della nostra vita. Niente, dunque, potrà mai separarci dall’amore di Cristo: nè morte, nè sofferenza, nè prova alcuna su questa terra. Canta il salmo della Bibbia: “Se dovessi vagare nel buio della notte, tu, Signore, sei con me, tu sei il mio pastore, non mi lasci solo nelle Riflessioni “Colloquio” (Foto di Cesare Gerolimetto) tenebre e il tuo vincastro mi dà sicurezza”. Riccardo, Claudio, Francesco e Matteo hanno imboccato la strada buia della morte, ma il loro amico Gesù, come buon pastore, è andato loro incontro con la sua luce e li ha guidati a sè, nella sua casa, dove non c’è lutto, nè pianto, nè pena alcuna, ma solo gioia e pace. Confortati da questa fede, guardiamo avanti per riscattare la morte con un supplemento di amore e di vita per tutti. A voi, giovani amici, dico: amate la vita! Essa è il dono più grande, da non sciupare mai e da valorizzare sempre, non solo per voi stessi, ma per tutti. In nome dei vostri amici provate a riflettere sul significato della vita e su come spenderla nell’amore per chi non ha una esistenza felice. Questa sarà la via per dare continuità al ricordo di Riccardo, Claudio, Francesco e Matteo e per fare in modo che il loro nome resti forte nel vostro cuore. Ai genitori e alle famiglie va il mio più vivo ricordo al Signore affinché trovino nella preghiera il sostegno. Il gesto di donare gli organi è una testimonianza di vita e di amore, che fa loro onore e merita di essere segnalata come esempio. Rivolgiamo la nostra preghiera a Maria Santissima, Madre di Gesù e Madre nostra, che sotto la croce ha offerto il suo dolore unito a quello del suo divin Figlio e conosce la inesprimibile sofferenza di una madre e di un padre che perde tragicamente un congiunto. Chiediamole di andare incontro a loro quattro per accoglierli, con dolcezza ed affetto, e accompagnarli al suo Figlio, in quella casa del Padre dove un giorno ci ritroveremo uniti per sempre nell’amore. Benedico tutti di cuore. Mercoledì 13 Febbraio 2008 + Cesare Nosiglia, arcivescovo Vescovo di Vicenza Il dolore e l’amore delle quattro mamme Alessandra, Maria Teresa, Patrizia e Rosanna sono le mamme dei giovani scomparsi: quattro donne che il destino ha unito da un unico, grande, indicibile dolore che le accompagnerà da oggi in avanti. Si sono abbracciate in questi giorni, hanno pianto insieme ma hanno anche molto consolato, hanno sostenuto ancora una volta, con la forza che a volte solo le donne sanno ritrovare, le loro famiglie strette in un dolore che sovrasta ogni cosa. Hanno trovato parole d’incoraggiamento per chi si avvicinava, incredulo e affranto, alle porte delle loro case sempre aperte, ancora aperte alla vita e alla speranza. Nel cuore grande di una mamma, c’è posto per tutto, nel loro, anche questo grande dolore si ricaverà il suo spazio, troverà riparo e consolazione. Donne che hanno fatto della vita dei loro ragazzi e di quella delle loro famiglie il motivo stesso di vivere, di darsi senza riserve, di farsi piccole con i loro figli, compagne di una strada, quella della vita, non sempre spensierata, felici nella gioia, allegre nei momenti di divertimento, dolci e forti, approdo sicuro nei momenti di difficoltà. Ed ora compagne di un cammino che si è fatto duro, tutto in salita, ancora una volta a fianco degli altri figli, dei loro mariti, nonostante tutto. In questi giorni hanno chiesto a tutti di pregare, di ascoltare i nostri giovani, di accettare con coraggio questo destino che Qualcuno ha riservato ai loro figli. Hanno ri-donato ancora una volta, senza riserve, parte dei loro figli, si sono fatte di nuovo grembo generoso, perché altre persone possano sperare ancora, per condividere il dono grande di avere avuto dei figli speciali. E figli speciali in questi giorni lo sono stati tutti i giovani coetanei di Francesco, Matteo, Claudio e Riccardo, sopraffatti dal mistero grande della sofferenza che hanno conosciuto forse troppo presto. Dobbiamo, noi adulti, raccogliere la loro freschezza, la sensibilità e il modo sincero e pulito di vivere le emozioni. Troppo spesso li liquidiamo in fretta perché siamo poco attenti alle cose belle che sanno trasmettere e vivere con gli amici, in casa, nello studio e nel divertimento. Se permettessimo qualche volta in più alla loro gioia di scalfire la nostra tristezza, alla loro sincerità di sollevare le nostre debolezze, al loro amore di sciogliere i nostri egoismi… forse le nostre famiglie troverebbero dei motivi in più per dire sempre, ancora una volta, ancora un “sì” alla vita. Mercoledì 13 Febbraio 2008 dal Giornale di Vicenza Giovanna Barato * presidente del Gruppo Aido di Camisano 15 Lettere e testimonianze Dalla sofferenza all’impegno verso l’AIDO di Stefania Signorin Bertacche Ho perso mio marito poco più di due anni fa, a poche ore da un trapianto di fegato che avevamo atteso insieme per mesi e che entrambi vedevamo come l’inizio di una nuova vita. Purtroppo un destino atroce ha deciso diversamente e nell’arco di una notte mi sono ritrovata sola con un bambino di appena tre anni da crescere. All’inizio sono rimasta stordita, incapace di capire cosa fosse esattamente accaduto. Poi è subentrata la disperazione inconsolabile, la sofferenza atroce, la perdita di qualsiasi interesse. Ma piano piano ho imparato ad accettare il dolore. Non serve a nulla resistergli, cercare di combatterlo…. prima o poi bisogna affrontarlo, elaborarlo ed accettare l’immensa perdita che hai subito. Con chi hai amato muore per sempre quello che sei stato fino ad allora. Io sono riuscita, anche grazie all’aiuto di tante persone che mi sono state vicine con immenso affetto, a non cedere all’angoscia ma, anzi, a ritrovare la voglia di impegnarmi in qualcosa che stava a cuore a mio mari- “Gambirossi” (Foto di Luca Risino) 16 “Sambugaro rosso” (Foto di Luca Risino) to. Paolo aveva più volte espresso il desiderio di impegnarsi concretamente per l’AIDO, soprattutto per cercare di sensibilizzare, attraverso la sua personale esperienza, le persone sul problema della donazione di organi, ancora molto ridotta rispetto alla domanda. Negare la donazione degli organi di una persona la cui vita è irrimediabilmente compromessa non aiuta a restituirgliela, ma significa sicuramente negare l’opportunità di una nuova vita a qualcun altro. Anche se non saprò mai chi era, non dimentico e non potrò mai dimenticare la persona che con il suo prezioso dono ha regalato a mio marito il suo ultimo sorriso, quello che mi ha rivolto prima di entrare in sala operatoria. E così qualche mese fa io stessa ho sentito il bisogno di rendermi utile per questa causa, trasformando in qualcosa di positivo la terribile esperienza che avevo vissuto. Ho contattato il sig. Zamberlan, che mi ha sempre dimostrato una grande vicinanza, e con Lui vorrei cercare di capire se in qualche modo posso essere utile all’associazione. Un po’ alla volta, a piccoli passi, sto cercando di ritrovare la serenità trasformando un momento veramente difficile in un atto di solidarietà e di promozione della cultura della donazione degli organi. Iniziative PONDERAZIONI E SORRISI modi di dire raccolti o ideati da Livio Binato - parte ottava • Amare significa dare senza chiedere nulla. • Le lacrime di gioia o di dolore rivelano veri sentimenti d’amore. • La felicità è soltanto il momento in cui l’infelicità si sta riposando. • Meglio avere dubbi che false certezze. • Tutto diventa vero se c’è una spiegazione logica. • Leggere e non capire è come non leggere. • Ogni inizio richiede preliminarmente una fine. • Voler fare molte cose contemporaneamente si rischia di non farne bene nessuna. • Invece di dare consigli è opportuno dare una mano per risolvere il problema. • Per risolvere una difficoltà, bisogna andare in cerca della vera causa. Altrimenti si assomiglia al barcaiolo che continua a svuotare la banca con il secchiello, senza riparare il buco del fondo. • Bisogna fare attenzione ad operazioni impossibili dall’esito scontato: è come se il pesciolino rosso attaccasse lo squalo. • Il gusto è un atto del giudizio che separa ciò che è buono da ciò che non lo è. • Chi conduce da giovane una vita sana ed attiva, prepara una vecchiaia altrettanto sana ed attiva. • Chi si droga prima o poi diventa un infelice e s’accorcia l’esistenza. • Se non si ferma al semaforo rosso …, lo aspetta il pronto soccorso. • Chi è abituato a gettare per strada i propri rifiuti, nella sua casa dovrebbe avere un immondezzaio. “Allo sciogliersi dell’ultima neve appare timido il croco primaverile” (Foto di Luca Risino) 17 Iniziative INCONTRO CON GLI STUDENTI: ANNO SCOLASTICO 2007/2008 In collaborazione con tutte le Associazione dei Donatori (Fidas, Avis, RDS Bassano, Admo, Adosalvi) e le quattro Ulss della nostra Provincia, anche in questo anno scolastico abbiamo realizzato un vasto programma di incontri. Gli studenti interessati sono stati, ad oggi, almeno 7.000. Ne diamo il resoconto completo per ciascuna Ulss, con l’indicazione delle scuole che hanno aderito alla proposta e dei medici ed operatori sanitari che hanno partecipato: al 15 aprile. – Asiago: Liceo Sc., ITC, IPSIA, Aziendale, Alberghiero; – Bassano: Liceo Brocchi, G.A. Remondini, ITIS Fermi-S.Croce, IPSIA Scotton, IPSSA Parolini; – Nove: Istituto d’Arte. Su iniziativa dei Gruppi Aido Comunali del comprensorio: scuole medie per circa 500 alunni ad Asiago “7 comuni”, Cartigliano, Cassola, Mason Vicentino, Pove, Rossano Veneto. Altri incontri sono in programma. ULSS 3 “Bassano”: progetto “Qualcosa da donare”: Medici partecipanti: dr. Annacatia Miola, dirigente del Servizio Educazione e Promozione della Salute, e Lionella Lorenzi, assistente sanitaria del SEPS; dr. Luigi Rossato di Asiago. Nr. 9 Istituti, classi 4ª e 5ª superiori per un totale di circa 900 studenti fino ULSS 4 “Alto Vicentino”: progetto “Donazioni” del Servizio Educazione Promozione della salute. Medici e dirigenti partecipanti: dr. Livia Agrigento, dr. Flavio Banovich, dr. Pantaleo Corlianò, dr. Rosadele Danza, dr. Manrico Ferrari, dr. Giuseppe Giannico, dr. Corrado Sardella, dr. Claudio Sattin, Roberto Pigato, Incontro con gli studenti della scuola media di Cavazzale 18 Matilde Tomasi. Scuole superiori partecipanti nr. 13 per un totale di 60 classi e 1.223 studenti: – Breganze: IPSIA Scotton; – Schio: Liceo Classico-linguistico Zanella, Liceo Scientifico Tron; ITIS De Pretto, ITC e G.Pasini, IPC Garbin, IPSIA Garbin, Liceo Artistico e delle Scienze Sociali Martini; – Thiene: CFP S.Gaetano, ITCG Ceccato, ITIS Chilesotti, IPSIA Garbin, CFP Saugo. Su iniziativa dei Gruppi Aido Comunali del comprensorio: scuole medie e 5ª elementari per 900 alunni. ULSS 5 “Ovest Vicentino”: progetto “Informazione e sensibilizzazione” Medici partecipanti il dr. Dario Mastropasqua, dr. Lorenzo Magrin, dr. Cristina Olivieri, dr. Chiara Chierego ed inoltre il dr. Antonio Fiandaca, dirigente Aido. Scuole superiori e medie per un totale di circa 600 studenti: – Arzignano: Liceo da Vinci, ITIS Galilei; – Lonigo: tutte le scuole superiori; – Recoaro Terme: IPSAR “Artusi”; – Meledo di Sarego: Istituto comprensivo. Altre scuole hanno chiesto l’intervento: programma da concordare. ULSS 6 “Vicenza”: progetto “Preparare ad una scelta consapevole e solidale”: Medici partecipanti: Centro tra- Iniziative Scuola media di Cavazzale: il saluto del presidente provinciale pianti: dr. Silvio Marafon, dr. Rizieri Carraro, dr. Stefano Marcante; dr. Stefano Chiaramonte; Ematologia: dr. Carlo Borghero; Centro trasfusionale: dr. Leopolda Zampieri, dr. Camillo Prospero. Il progetto ha interessato oltre 2.000 studenti delle 4ª e 5ª superiori: – Vicenza: Liceo Pigafetta, Liceo Lioy, Liceo Quadri, Istituto Baronio, Istituto Boscardin, Istituto Canova, Istituto Da Schio, Istituto Farina, Istituto Fogazzaro, Istituto Fusinieri, Istituto Lampertico, Istituto Montagna, Istituto Piovene, Istituto Rossi; – Noventa Vicentina: IPSIA da Vinci; Istituto Tecnico Casotto. Su iniziativa della Sezione Provinciale e dei Gruppi Aido comunali, le scuole medie di: Creazzo, Monticello C.Otto, Orgiano, Sossano, Sovizzo, Torri di Quartesolo, Vicenza “Maffei”, Vicenza “Barolini”, Vicenza “Mainardi”: in totale circa 1.000 alunni. Per gli altri incontri, fino alla fine dell’anno scolastico, daremo riscontro nel prossimo numero di Rivivere. .... e una scuola ringrazia…. Egregio Presidente Zamberlan, con la presente desidero porgere i più sentiti ringraziamenti per l’intervento effettuato da Lei, dal dr. Stefano Chiaramonte e dalla prof. Lucia Zamberlan, presso la Scuola “Mainardi” di Vicenza. Ho avuto riscontro sulla efficacia della testimonianza e dell’informazione che hanno destato molta attenzione e interesse da parte degli alunni. Anche in altre circostanze, gli operatori della Scuola hanno registrato come decisiva, ai fini formativi, la comunicazione diretta di “operatori e testimoni privilegiati”. Congratulandomi, anche personalmente, per il messaggio di solidarietà e di civile impegno trasmesso da Voi, mi è gradita l’occasione per porgere distinti saluti. Il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Statale Viale FiumeVicenza, dr. Anna Vasina (Foto di Luca Risino) 19 Iniziative ALCOL: QUALE SCELTA PER I GIOVANI ? Si è conclusa nel vicentino, all’insegna del successo, la campagna di prevenzione alcologica rivolta alla popolazione in generale –Alcol +Gusto: record di eventi, record di presenze e contatti ed una impressione generale di maggior penetrazione nel territorio ed interesse da parte di agenzie, enti, gruppi, associazioni. A margine di queste riflessioni di natura positiva, è il caso di soffermare l’attenzione su altri aspetti di natura più critica. E’ risaputo che l’alcolismo si manifesta, nelle sue espressioni patologiche, tra la seconda e la terza età della vita, ma il suo decorso ha tempi lunghi e viene “preparato” nel periodo giovanile. Non è il caso di fare di ogni erba un fascio, dal momento che l’accostamento dei giovani alle bevande alcoliche non è univoco e che può benissimo limitarsi a consumi occasionali, con caratteristiche di socialità, in circostanze di feste e divertimento. Gli operatori della salute, tuttavia, vengono sempre più spesso sollecitati, nella loro attività di prevenzione e di cura, da alcune evidenze con carattere di criticità, che sembrano indicare una vera e propria trasformazione nel rapporto tra alcol e società. I più importanti istituti di sondaggi ed indagini demoscopiche segnalano concordemente: • un abbassamento dell’età di primo accostamento all’alcol; • un abbassamento dell’età in cui viene riferita la prima esperienza di ubriacatura; • un aumento della percentuale di adolescenti che dichiarano di assumere alcolici tutti i giorni; • l’incremento del consumo di alcolici fuori dai pasti; • l’espansione del fenomeno del “binge drinking” (bere per ubriacarsi) • il “nomadismo ludico”, soprattutto nei fine settimana, con spostamenti sul territorio da un locale all’altro, alla guida di veicoli e continuando ad assumere bevande alcoliche; • la scomparsa delle differenze tra maschi e femmine adolescenti negli stili di consumo degli alcolici. A fronte di questi indicatori, che configurano oggettivamente situazioni di rischio, non è pensabile di contrastare tali fenomeni, legati a tendenze e pulsioni profonde delle mode giovanili, attraverso lo stigma, l’esecrazione, o la prescrizione di comportamenti di astensione che nessuno osserverà. E’ più ragionevole e utile, oltre che rispettoso del diritto personale di esercitare su sé stessi il “libero arbitrio”, fornire delle corrette informazioni, in modo da mettere ogni individuo nella condizione di operare, per sé, delle scelte consapevoli. 20 Iniziative Quello che segue è un breve pro-memoria di ciò che è scientificamente acquisito: • l’alcol è una sostanza tossica, con capacità di dare dipendenza, alterazioni psichiche e comportamentali; • non è stata definita, in maniera univoca, una quantità sicura di alcol, al di sotto della quale vi è la certezza di non procurare danni all’organismo; • l’alcol viene metabolizzato (distrutto) dal fegato, pur con variazioni soggettive, alla velocità di un bicchiere tipo di bevanda alcolica all’ora: 1 bicchiere da 125 ml di vino, 1 birra da 330 ml. 1 bicchierino di superalcolico da 40 ml. Moltiplicando le assunzioni, si moltiplicano proporzionalmente i tempi di azzeramento dell’alcol nel sangue; • non bisogna confondere la compromissione della capacità di guida con la percezione di ubriachezza, poiché le funzioni psicomotorie implicate nella guida (riflessi, coordinazione, ecc..) vengono penalizzate molto prima, proporzionalmente all’aumento dell’alcolemia nel sangue. Per queste ragioni, in occasioni in cui si prevede di bere alcol, è necessario che in ogni autoveicolo ci sia un “guidatore designato”, che in quella circostanza si è astenuto dall’uso di alcolici; • non devono assolutamente assumere bevande alcoliche: le donne in gravidanza, per rischio di sindrome feto alcolica, o che stanno allattando, coloro che assumono psicofarmaci, i ragazzi di età inferiore a sedici anni, coloro che sono stati alcolisti o hanno avuto altre forme di dipendenza, le persone che soffrono di patologie acute o croniche. Queste, come altre informazioni, dovrebbero consentire ad ogni individuo di decidere consapevolmente il proprio rapporto con l’alcol, collocato, tuttavia, all’interno dei concetti più ampi di educazione alimentare e di stili di vita improntati alla protezione della propria ed altrui salute. Il principio di autodeterminazione informata e consapevole vale, ovviamente, anche per i giovani, ma serve ricordare che gli adulti in generale, e i genitori in particolare, hanno responsabilità educative significative rispetto agli stili di vita che propongono e agli esempi che forniscono. 21 Iniziative ANNO PALLADIANO: MOSTRA FOTOGRAFICA di Claudio Rinaldi COMUNE DI VICENZA Settore Attività Culturali Assessorato alle Attività Culturali Ufficio Mostre Levà degli Angeli, 11 – Vicenza tel. 0444/222114 – fax 222155 e-mail: uffmostre@comune.vicenza.it http://www.comune.vicenza.it Comunicato stampa “Negli occhi e nella mente del Palladio. Mura, porte e ponti di Vicenza vecchia” è il titolo della mostra di fotografie di Claudio Rinaldi che si “Il Ponte di S. Michele” (Foto di Claudio Rinaldi) 22 inaugurerà venerdì 20 giugno, alle ore 18, a Casa Cogollo detta del Palladio (Corso Palladio, 165 – Vicenza). L’esposizione, organizzata dall’Assessorato alle Attività Culturali con la collaborazione dell’AIDO (Associazione Italiana Donatori Organi) e il sostegno della Banca del Centroveneto, rimarrà aperta fino al 13 luglio (orario: da martedì a domenica 10.30-13/15-19, ingresso libero). Le schede descrittive delle opere sono curate dal dott. Luca Trevisan (Università di Verona – Dipartimento di discipline storiche, artistiche, archeologiche e geografiche). Informazioni allo 0444 222114; e-mail uffmostre@comune.vicenza.it Claudio Rinaldi nasce a Vicenza dove esercita la professione di fotografo da una ventina di anni. Dopo aver completato gli studi tecnici, inizia un’esperienza di progettazione e dimensionamento di illuminazione di interni civili ed industriali acquisendo una notevole esperienza sull’uso della luce come strumento di lavoro. Nel frattempo aumenta la passione per la fotografia, in particolar modo per i ritratti, e sviluppa la tecnica del ritocco fotografico con l’aerografo realizzando particolari immagini in bianco e nero, seppiato anticato e dipinto a mano. Per la mostra “Negli occhi e nella mente del Palladio. Mura, porte e ponti di Vicenza vecchia”, spiega così la scelta delle foto e la tecnica usata: “La passione per la fotografia ed il fascino provato fin da bambino per le mura che cingevano la città di Vicenza così piena di arte e di storia, mi hanno spinto a realizzare particolari immagini, frutto di studi e appostamenti per valutare la luce migliore. Ho usato la tecnica di ripresa del bianco e nero, particolare per questo tipo di monumenti. Ho elaborato le immagini con il computer per togliere i segnali stradali, i cavi elettrici tutti i mezzi di trasporto e le persone. Ho voluto dare spazio alla mente di ogni osservatore per pensare all’importanza che poteva avere quelle mura, quella porta, quel ponte per le persone che abitavano in quel periodo. Le foto sono state stampate su una tela particolare e disposte su un telaio che permette la visione anche di lato. Per evidenziare la parte antica ho colorato manualmente alcuni particolari usando varie tecniche di pittura servendomi anche di pennelli e carboncini”. Claudio Rinaldi ha voluto dedicare la mostra a Renato, giovane papà scomparso tragicamente, la cui famiglia ha donato gli organi con un atto sublime di solidarietà umana verso chi soffre. Iniziative Vicenza, negli occhi e nella mente del Palladio # , !5 $ ) / 2 ) . ! , $ ) & /4/ ' 2 ! & ) % .EGLIOCCHIENELLAMENTEDI0ALLADIO -URAPORTEEPONTIDI6ICENZAVECCHIA #ASA#OGOLLO DETTADEL0ALLADIO CORSO0ALLADIO 6ICENZA DALGIUGNOALLUGLIO ORARIO CHIUSOILLUNEDØ INGRESSOLIBERO INFO!SSESSORATOALLE!TTIVITÜ#ULTURALI TEL UFFMOSTRE COMUNEVICENZAIT Nell’anno in cui ricorre il quinto centenario della nascita del Palladio (1508-1580) e Vicenza si appresta a rivisitare e a rivivere l’operato del grande architetto, celebrandone con vanto la statura artistica, si apre in città un’avvincente mostra fotografica intitolata Negli occhi e nella mente del Palladio. Mura, porte e ponti di Vicenza vecchia (Vicenza, Casa del Palladio, 20 giugno-13 luglio 2008). Attraverso l’obiettivo della propria fotocamera e il sapiente lavoro di postproduzione digitale Claudio Rinaldi ha saputo fermare attimi e dettagli di una Vicenza ormai scomparsa dagli occhi dei contemporanei. Le mura scaligere, il castello della Rocchetta, il porton del Luzzo o le porte di San Bortolo e di Santa Croce, per confinare l’elenco ad alcune tra le più significative evidenze: monumenti che sono stati fotografati e spogliati delle addizioni della modernità (cavi elettrici, segnali stradali, autovetture, etc.) per restituirli ad un’immagine che si avvicini quanto possibile ad uno stato sufficientemente simile (pur nel limite delle imprescindibili trasformazioni strutturali che hanno coinvolto gli edifici nel corso della storia) a quello originario. È una Vicenza per così dire minore, ma fortemente connotata. È una Vicenza che poteva già esser letta dal Palladio, e che noi cerchiamo di rivivere oggi attraverso una raccolta di fotografie di grande qualità. È una Vicenza infine, quella proposta nella mostra, che laddove non si presentava agli occhi dell’architetto, in un certo qual modo già viveva nella sua mente: come nel caso dell’arco delle scalette che conducono a Monte Berico, realizzato dopo la morte del Maestro ma frutto di una sua fantasia progettuale. Per chi non vive a Vicenza è un modo inconsueto e affascinante per sperimentare il centro berico. Per chi invece abita e conosce la città è l’occasione per riscoprire angoli raffinati più o meno noti della stessa sotto un’ottica e una chiave di lettura unica e particolare. Dott. Luca Trevisan Università di Verona 23 Ricordo RICORDIAMO I NOSTRI DONATORI E AMICI Deceduti da novembre 2007 ad aprile 2008 (*): Azzolin Renato - Vicenza (Circ. 6) Basso Ilario - Costabissara Berdin Teresa - Dueville Bongiovanni Nicola - Bolzano Vic. Bonin Elena - Campese Borsin Giacomo - Vicenza (Circ. 6) Bruttomesso Antonio - Arzignano-S.Bortolo Carbone Alberto - Costabissara Coin Lorenzina - Vicenza (Circ. 5) Contarin Claudio - Camisano Vic. Ertolupi Matteo - Camisano Vic. Figliomeni Francesco - Camisano Vic. Frigo Riccardo - Camisano Vic. De Boni Silvana - Monticello C.O. De Munari Aldo - Bolzano Vic. De Zorzi Giorgio - Quinto Vic. Hlaj Leonardo - Bassano Lattenero Galon Pasqua Maria- Vicenza (Circ. 2) Mattiello Angelo - Sovizzo Paiusco Erminia - Dueville Pigato Antonio - Bolzano Vic. Pillon Luca - Orgiano Prischich Riccardo - Creazzo-S.Marco Putin Franco - Costabissara Ramazzotto Giacomo - Asigliano Veneto Trentin Ezio - Vicenza (Circ. 6) Vagrotelli Bruno - Vicenza (Circ. 5) Vomiero Giancarlo - Altavilla Vic. Zanini Giovanni - Arzignano Azzolin Renato Vicenza (Circ. 6) Bonin Elena Campese Berdin Teresa Dueville Borsin Giacomo Vicenza (Circ. 6) Bongiovanni Nicola Bolzano Vic. Coin Lorenzina Vicenza (Circ. 5) Agli altri – circa 300 nello stesso periodo * – donatori di cornee o di tessuti, di cui non conosciamo i nomi, una preghiera ed un grazie! Nota della redazione: Ai sensi del D.Lgs nr. 196/2003 (ex L. 675/1996) e della L. 91/1999 si precisa che le informazioni riportate in questa rubrica sono state desunte dalla stampa locale o fornite direttamente dalle famiglie dei donatori. 24 Ricordo Contarin Claudio Camisano Vic. Frigo Riccardo Camisano Vic. Lattenero Galon Pasqua Maria – Vicenza (Circ. 2) Putin Franco Costabissara Ertolupi Matteo Camisano Vic. De Boni Silvana Monticello C.O. Paiusco Erminia Dueville Ramazzotto Giacomo Asigliano Veneto Figliomeni Francesco Camisano Vic. De Munari Aldo Bolzano Vic. Pigato Antonio Bolzano Vic. Vagrotelli Bruno Vicenza (Circ. 5) 25 Notizie A Creazzo il premio notte di natale aido 2007 È un premio d’annata: più gli anni passano e più migliora Alla XVII edizione del Premio presente il Presidente Nazionale Aido Il XVII Premio Notte di Natale AIDO 2007, si è svolto in un clima gioioso e con la presenza di centinaia e centinaia di persone che hanno riempito, come di più non poteva essere, la chiesa di S. Nicolò. Il brio e la professionalità della presentatrice, Elisa Santucci, sono stati da tutti apprezzati. Un sentito grazie va al parroco don Lorenzo Broggian che ci Il presidente AIDO nazionale Vincenzo Passarelli e il sindaco Gervasio Cortiana premiano i vincitori Creazzo: XVII° Premio Notte di Natale: coro e jazz band di Vicenza 26 ha ospitato. Siamo stati anche felici di avere con noi il Presidente Nazionale dell’A.I.D.O. Vincenzo Passarelli, il Vicepresidente Regionale Paolo Boffo ed il Presidente Provinciale Bruno Zamberlan, i quali, con il Sindaco Gervasio Cortiana, hanno consegnato i riconoscimenti alle due Associazioni premiate ed hanno dato riconoscimento al Gruppo Comunale dell’AIDO che ha 707 iscritti e 37 donatori di organi e tessuti (8 solo nel 2007). La serata è stata allietata dal Coro e Jazz Band di Vicenza, con il grande solista Will Roberson, magistralmente diretti dal m° Giuliano Fracasso, riscuotendo un grande e meritato successo, con brani spiritual e gospel. Nell’intervallo, in un clima di grande partecipazione è stato dato l’annuncio dell’assegnazione del XVII Premio AIDO 2007 ex aequo con la Notizie seguente motivazione: Il Gruppo Comunale Aido, a nome della comunità creatina assegna il XVII Premio Notte di Natale AIDO 2007 – ex aequo: – ai sigg. Girardello Antonio e Girardello Lorenzo e al Gruppo ciclistico “ Mainetti Eddy Marino” con la seguente motivazione: “per aver trasformato la loro passione personale per il ciclismo e la competizione in qualcosa di estremamente positivo. La costruzione nel lontano 1974, del primo gruppo ciclistico a Creazzo, con l’idea di impegnare i giovani nello sport, insegnando loro la sana competizione, la fatica, i sacrifici necessari per (Foto di Benedetta Risino) raggiungere tale obiettivo. Il lavoro di gruppo, l’amicizia, l’umiltà e la lealtà verso i com– “ai sigg. Grotto Eschilo, Furpagni. Centinaia e centinaia di gio- lan Enoch, Pellattiero Agostino, Iposi vani nell’età dell’adolescenza, spesso Walter, Lanza Lino,Rigotti Massila più difficile, sono stati guidati da mo, Favaro Gastone e ai volontari loro e dai tanti volontari impegnati, del Comitato Culturale Ricreativo che qui non possiamo citare, per non S.Nicola” con la seguente motivadimenticarne qualcuno”. zione: “per aver avuto la volontà di (Foto di Benedetta Risino) dare ogni anno, a centinaia e centinaia di ragazzi di Creazzo la possibilità di fare una vacanza spensierata all’aria aperta, per aver con impegno e disponibilità operato affinché queste vacanze fossero aperte anche alle famiglie. Lo stesso gruppo parrocchiale ha inoltre reso possibile il concorso letterario, aperto a tutti gli studenti delle elementari e medie, coinvolgendo preside e insegnanti. Con lo stesso spirito, ha realizzato il concorso dei presepi e promosso un viaggio culturale all’anno sia in Italia sia all’estero”. Un lunghissimo applauso ha accolto le motivazioni del premio, riconoscendo la validità delle scelte e dimostrando quanto questo avvenimento sia atteso e amato dalla nostra Comunità. Sono stati momenti vissuti in allegria e partecipazione di tutti. Abbiamo concluso tutti insieme, con il Presidente Giuseppe Professione che a nome del Direttivo ha ringraziato dando a tutti appuntamento al prossimo Premio Notte di Natale AIDO 2008. Il Direttivo del Gruppo A.I.D.O. 27