PassaParola, Anno 1 N. 2 - Cassa Rurale Centrofiemme Cavalese

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PassaParola, Anno 1 N. 2 - Cassa Rurale Centrofiemme Cavalese
Periodico a cura della Cassa Rurale Centrofiemme-Cavalese BCC SC
Mille e non più mille
PLAY
Una vita da Leone
A Nova Ponente un’estate davvero giovane
Amico Bosco
Parto per Fiemme
Una borsa di studio per finanziare i sogni
Adesso ti aiutiamo
anche a vendere casa
La Marcialonga vale 8 milioni di euro
Un aiuto all’imprenditoria femminile
il saluto
del Direttore
Marco Boschetto 6
focus fiemme
La Marcialonga vale
8 milioni di euro 8
Staff
www.cr-centrofiemme.net
Dirigenti
Editore
Cassa Rurale
Centrofiemme-Cavalese BCC SC
N. iscrizione ROC: 24474
passione territorio
Una vita da Leone 16
New Generation e Croce Rossa:
insieme per la gente di Fiemme 18
L’imprenditore con la passione
per il rally 20
L’amico bosco è sempre
dalla nostra parte 26
Direttore generale Marco Boschetto
Una borsa di studio
per finanziare i sogni 28
ma lo sapevi che?
Mille non più mille 38
Quella clausula del CAC 40
Report mercati 42
what’s up
friend, event & co.
Parto per Fiemme è figlio della
cooperazione 54
Adesso ti aiutiamo anche a vendere casa 45
Un aiuto all’imprenditoria femminile 48
Il punto sulla cooperazione trentina 50
Un master per i futuri manager del sociale 52
Amministrazione e contabilità
Mauro Trettel
Finanza
Barbara Celva
Bancassicurazione
Katia Bonelli
Gestione del personale
Mauro Trettel
Crediti
Flavio Monsorno
Marketing
Roberto Ceol
CED e servizi informatici
Massimo Sieff
Qualità ISO
Denise Sieff
Compliance
Diego Delvai
Relazioni esterne
Massimo Antoniolli
Controllo rischi
Denise Sieff
Soci e segreteria
Katia Bonelli
Discorso sul PIL
di Robert Kennedy 59
clicca sull’argomento
che ti interessa
Coordinamento editoriale
Roberto Ceol
Redazione
Massimo Antoniolli
Tiziano Berlanda
Reinhold Bonell
Katia Bonelli
Roberto Ceol
Angelo Lamacchia
Peter Lanziner
Giovanni Martinelli
Daniel Pernter
Contenuti multimediali
Tiziano Berlanda
Roberto Ceol
Angelo Lamacchia
Peter Lanziner
Daniel Pernter
Progetto grafico
Rosanna Cori
Area Grafica - Cavalese
www.areagrafica.tn.it
Hanno collaborato
a questo numero
Giulia Monsorno
Alice Varesco
Referenti filiali
lo spunto
sommario
Vicedirettore generale Massimo Antoniolli
Referenti
grazie a voi
A Nova Ponente un’estate
davvero giovane 32
Oggi a scuola c’è lezione
di risparmio 36
Direttore Responsabile
Monica Gabrielli
Carano (TN)
Concetta Ciresa
Monte San Pietro (BZ)
Carmen Zanlucchi
Daiano (TN)
Mauro Betta
Nova Ponente (BZ)
Peter Lanziner
Fontanefredde (BZ)
Reinhold Bonell
Trodena (BZ)
Inge Ebner
Masi di Cavalese (TN)
Mauro Betta
Varena (TN)
Fabrizio Goss
Traduzioni
Reinhold Bonell
Daniel Pernter
Carmen Zanlucchi
il saluto
del Direttore Marco Boschetto
il saluto
Tra crisi e speranza:
ecco il nostro 2014
Abbiamo un
tessuto economico
sufficientemente
sano da poter
affrontare e
superare con
successo gli
effetti della crisi
economica che da
sei anni impedisce
la crescita.
6
Ci avviamo a concludere quest’anno con la speranza
che sia l’ultimo di un lungo periodo di non sviluppo
e di riduzione di risorse. Qualche segnale positivo è
arrivato ultimamente con l’aumento del numero degli
occupati. La fiducia sta tornando, anche se molto
lentamente, e sembra anche che la classe politica
si stia risvegliando dopo alcuni decenni di torpore.
Importanti riforme sono state avviate, tra le quali la
più interessante e la più attesa dai mercati è senza
dubbio la nuova regolamentazione del lavoro. Con
essa ci si attende una riduzione del precariato e
una maggiore stabilizzazione del rapporto di lavoro,
soprattutto a beneficio dei giovani.
Ma da noi, nella nostra operosa Val di Fiemme, come
sta andando? Non viviamo in Paradiso e quindi anche
tutti noi, le nostre famiglie, le nostre imprese, siamo
quotidianamente colpiti dagli effetti dell’andamento
non positivo dell’economia in generale. Dobbiamo
risparmiare, ridurre le spese, tagliare i costi, creare
nuovi prodotti, cercare nuovi mercati. Non è facile,
torna al sommario
...con la
convinzione che
con l’impegno di
tutti, ciascuno
nel proprio ruolo,
riusciremo a
ritrovare la via
dello sviluppo
per consolidare il
nostro benessere,
frutto del lavoro
delle passate
generazioni
a beneficio di
quelle future.
torna al sommario
però abbiamo un tessuto economico sufficientemente
sano da poter affrontare e superare con successo
gli effetti della crisi economica che da sei anni
impedisce la crescita.
Il turismo nella nostra Valle sta superando questo
2014 con una riduzione abbastanza marginale del
fatturato grazie ad una buona stagione invernale e
al calo contenuto della stagione estiva. Le attività
industriali e artigianali non stanno registrando
grandi difficoltà, ad esclusione del settore
immobiliare e edile dove stiamo assistendo all’uscita
dal mercato di diverse aziende. A causa della
ridotta capacità di spesa delle famiglie si nota una
contrazione nelle attività commerciali. Il settore
agricolo sembra ancora non interessato dalla crisi e
ci si augura che la strana stagione climatica estiva
non produca troppe ricadute negative sul settore.
È inevitabile che questo scenario ricada
inevitabilmente anche sull’attività della Cassa
Rurale, la quale, essendo la banca del territorio, ne
condivide l’andamento, in positivo o in negativo.
Il corrente anno, infatti, si sta concludendo
come l’anno precedente, con utile ridotto a causa
delle necessarie svalutazioni del credito dovuto a
imprese e famiglie in difficoltà. Sembra un dato
in controtendenza l’incremento del risparmio delle
famiglie registrato quest’anno, ma anch’esso è un
effetto della crisi: le famiglie risparmiano di più. I
prestiti in generale sono sostanzialmente invariati e
la Cassa Rurale continua a finanziare le imprese e le
famiglie al fine di sostenerne gli investimenti.
Concludiamo queste brevi annotazioni con la
convinzione che con l’impegno di tutti, ciascuno
nel proprio ruolo, riusciremo a ritrovare la via dello
sviluppo per consolidare il nostro benessere, frutto
del lavoro delle passate generazioni a beneficio di
quelle future.
7
focus fiemme
Profili professionali
• Dirigenti
• Quadri
professionisti
• Liberi
• Altro
17%
35%
26%
22%
La Marcialonga vale
8 milioni di euro
qual è l’indotto della
Granfondo? In altre
parole, le valli quanto
ci guadagnano? Finora
se lo erano chiesti in
tanti, ma nessuno si
era messo a calcolarlo
con esattezza. Ci ha
pensato Alice Varesco,
ventitreenne di
Cavalese, che per la
sua laurea triennale in
Gestione del turismo,
dello sport e degli eventi
alla facoltà di Economia
e Management di
Brunico ha scritto una
tesi proprio sull’impatto
della Marcialonga sul
turismo delle due
valli. I risultati non
La tesi di Alice Varesco calcola il ritorno turistico della Granfondo:
gli scandinavi si fermano e spendono di più, mentre italiani ed altri
europei tornano in Fiemme e Fassa anche in altre occasioni
Alice ha
sottoposto il
suo questionario
a quasi 11.000
partecipanti alla
gara tra il 2010 e
il 2013, provenienti
da fuori regione.
8
D
a 41 anni le valli
accolgono con
gioiosa partecipazione
le migliaia di fondisti e
i loro accompagnatori
che pacificamente
“invadono” Fiemme
e Fassa l’ultima
settimana di gennaio.
Un momento di sport,
festa, condivisione con
sportivi provenienti
da molte nazioni del
mondo. Ma oltre a
incontri e a nuove
amicizie, cosa porta
la Marcialonga?
Dimenticando per un
attimo i valori dello
sport - soprattutto
quando è occasione
di benessere e sfida
personale più che di
vittoria sull’altro torna al sommario
torna al sommario
sorprendono, ma
confermano quanto
già da tempo gli
organizzatori dell’evento
e tutti coloro che da
sempre ci credono
sostengono: il giro
d’affari che ne deriva
è ingente, più o meno
pari a 8 milioni di euro.
Perché la Marcialonga
non si esaurisce nella
sola gara: molti atleti
si fermano diversi
giorni, spesso vengono
accompagnati, e
rimangono colpiti dalle
bellezze delle due valli
tanto da volerci tornare
anche in altre stagioni.
Alice ha sottoposto il
9
focus fiemme
In media per ogni
edizione si calcola
che arrivano
nelle valli 2.080
accompagnatori.
focus fiemme
suo questionario a quasi
11.000 partecipanti
alla gara tra il 2010 e
il 2013, provenienti
da fuori regione,
ottenendo un tasso di
risposta del 25% (si
tenga presente che in
media nelle indagini
scientifiche si accetta
una rata di adesione
che si aggira tra il 10
e il 20%). Ne è emerso
innanzitutto l’identikit
del turista - sciatore
che si iscrive alla
Granfondo: è maschio,
scandinavo, di mezz’età.
Dallo studio, che è stato
ufficialmente presentato
ad ottobre nel corso di
una conferenza stampa
a Trento, è emerso
anche che il 17% degli
intervistati ricopre un
ruolo dirigenziale, il
26,3% svolge mansioni
di supervisione, il 22% è
un lavoratore autonomo:
profili professionali
che garantiscono una
buona possibilità di
spesa. L’87,8% dei
partecipanti provenienti
da fuori regione
alloggia in strutture
ricettive, mentre solo
il 6,4% preferisce
un appartamento in
affitto e appena l’1,4%
il camper. I fondisti
nella maggior parte
dei casi non viaggiano
da soli, ma si fanno
accompagnare da amici
(56%), famiglia (23%),
professionisti (4%).
Il 23% si sposta con i
compagni dello sci club.
Nei due terzi dei casi il
viaggio è organizzato
in maniera autonoma,
mentre il 26,5%
preferisce affidarsi a
pacchetti completi
proposti da agenzie. In
media per ogni edizione
si calcola che arrivano
nelle valli 2.080
accompagnatori, che
naturalmente devono
alloggiare, mangiare
e magari comprare
qualche souvenir. In
media ogni partecipante
si ferma 3,94 notti: le
presenze negli alberghi
per la Marcialonga
raggiungono, quindi,
quota 33.805. Ma
quanto spende in media
ogni partecipante (o
accompagnatore)?
Italiani ed europei non
superano in genere i 400
Strutture ricettive
e garni
• Hotel
• Appartamento
• Camper
• Altro
euro, ma scandinavi e
russi arrivano a spendere
anche più di 1.000 euro
(15%) durante l’intero
periodo di permanenza.
Il lavoro di Alice Varesco
ha voluto indagare
quanti partecipanti
tornano in val di
Fiemme e Fassa in
occasioni diverse dalla
Marcialonga. In questo
caso sono italiani ed
europei non scandinavi a
tornare nel 30% dei casi,
per il 20% con una o due
visite nel corso dell’anno
per una media di 4,22
notti con gruppi di circa
1%
6%
5%
88%
10
torna al sommario
torna al sommario
11
focus fiemme
Questi dati mettono
in evidenza la
capacità della
marcialonga
skiing di
destagionalizzare
il turismo nelle
valli.
12
focus fiemme
5 persone. I ritorni si
possono quindi calcolare
in 10.952 presenze
all’anno, nel 57% dei
casi durante l’estate. In
conclusione, Alice ha
calcolato che nel mese
di gennaio il 17,5%
degli arrivi è legato alla
Marcialonga, percentuale
che si attesta intorno
all’8,8% tenendo in
considerazione l’intera
stagione invernale.
“Questi dati mettono
in evidenza la capacità
della marcialonga skiing
di destagionalizzare
il turismo nelle valli,
sia in maniera diretta
(la gara è organizzata
a fine gennaio) sia in
maniera indiretta, visto
che l’11% dei ritorni dei
partecipanti avviene
in bassa stagione”,
sottolinea Alice Varesco.
Sulla base di questi
dati, gli organizzatori
della Marcialonga hanno
stimato un indotto
di circa 8 milioni di
euro, tenendo conto
della spesa giornaliera
dichiarata e del ritorno
in valle dei partecipanti
in altre occasioni,
per un totale di
44.757 pernottamenti
legati, direttamente
o indirettamente, alla
Granfondo.
“Sono molto contenta
che la mia tesi sia stata
tenuta in considerazione
e apprezzata dagli
torna al sommario
organizzatori della
Marcialonga, dagli
amministratori e dagli
operatori turistici
della valle”, commenta
Alice Varesco. “Spero
non rimanga un
lavoro fine a se stesso,
ma possa essere lo
spunto per ripetere
l’analisi tra qualche
anno, in modo da
verificare l’andamento,
ed estenderla alle
Marcialonga Running e
Cycling”.
Conclusa l’esperienza
universitaria, Alice
ora lavora a Monaco
di Baviera con
un’agenzia di eventi
e comunicazione,
sempre nel campo delle
manifestazioni sportive.
“Sono all’estero a
raccogliere esperienze,
ma un pezzo del mio
cuore è in valle di
Fiemme, dove in futuro
spero di tornare”.
Monica Gabrielli
Accompagnatori
•Famiglia
•Amici
viaggio
•Agenzie
•Altro
17%
23%
4%
56%
torna al sommario
13
focus fiemme
Die “Marcialonga” ist 8 Millionen € wert
Die Diplomarbeit von Alice Varesco berechnet die touristische Auswirkung der
„Marcialonga“: die Skandinaven bleiben
länger und geben mehr aus, die Italiener und andere Europäer kommen öfters
ins Fleimstal zurück
Seit 41 Jahren nimmt das Fleimstal
und das Fassatal in der letzten Jännerwoche die ganzen Langläufer und ihre
Begleiter auf, welche Jahr für Jahr das
Tal überlaufen. Ein Moment des Sports,
der Feier, geteilt mit Sportlern aus der
ganzen Welt. Aber was bringt die Marcialonga, außer neue Freundschaften
und Begegnungen? Wenn wir für einen
Moment den Wert des Sports vergessen,
was sind die Auswirkungen des „Granfondo“? Mit anderen Worten, was verdienen die Täler? Bis jetzt haben sich
viele diese Frage gestellt, aber niemand
hat genau nachgerechnet. Dies hat nun
Alice Varesco gemacht, die 23jährige
aus Cavalese, hat in ihrer Diplomarbeit an der Freien Universität Bozen,
Fachrichtung Tourismus- Sport und
Eventmanagement in Bruneck, die Auswirkungen der „Marcialonga“ auf den
Tourismus der beiden Täler untersucht.
Die Ergebnisse überraschen nicht, aber
bestätigen das, was die Organisatoren
des Events schon seit Jahren sagen: er
Umsatz ist sehr groß, mehr oder weniger
8 Millionen Euro. Warum endet die Marcialonga nicht mit dem Rennen? Viele
Athleten bleiben für mehrere Tage und
haben meistens auch Begleitpersonen
dabei, sie sind so begeistert von den
14
beiden Tälern, dass sie auch in anderen
Jahreszeiten wiederkommen wollen.
Alice hat ihren Fragebogen von 2010
bis 2013 an 11.000 Teilnehmer des Rennens ausgeteilt, welche von außerhalb
der Region gekommen sind, 25% haben
ihn beantwortet (normalerweise werden bei solchen Umfragen nur ca. 10 bis
20% beantwortet). Der typische Teilnehmer der Marcialonga ist männlich,
mittleren Alters und kommt aus Skandinavien. Aus der Studie, welche im Oktober im Rahmen einer Pressekonferenz
in Trient vorgestellt worden ist, geht
weiters hervor, dass 17% der Befragten
Verwalter sind, 26,3% Supervisor und
22% Selbständig; Berufssparten welche
sich gewisse Ausgaben leisten können.
87,8% der Teilnehmer von außerhalb
der Region übernachten in einem Beherbergungsbetrieb, 6,4% bevorzugen
eine Wohnung und 1,4% kommen mit
dem Wohnwagen. Die Langläufer lassen sich meistens begleiten von Familienmitgliedern (23%), Freunden (56%)
und Profis (4%). 23% bewegen sich gemeinsam mit einem Skiclub. Zwei Drittel der Teilnehmer organisieren sich die
Fahrt und Unterkunft selbst, nur 26,5%
kaufen fertige Pakete von Agenturen.
Im Schnitt rechnet man, dass bei jeder
Ausgabe der Marcialonga 2.080 Begleiter in die Täler kommen, hier essen und
übernachten und vielleicht ein Souvenir kaufen. Durchschnittlich bleibt jeder Teilnehmer 3,94 Nächte: das heißt,
33.805 Übernachtungen in Hotels. Aber
torna al sommario
wie viel gibt jeder Teilnehmer, bzw. Begleiter aus? Die Italiener und Europäer
geben im Schnitt nicht mehr als 400,00
€ pro Kopf aus, aber die Skandinavier und die Russen geben auch über
1.000,00 € aus.
Alice hat untersucht, wie viele Teilnehmer der Marcialonga, zu anderen
Gelegenheiten wieder in die Täler zurückkommen. Italiener und Europäer
kommen zu 30% der Fälle wieder, nicht
aber Skandinavier. Ungefähr 20% kommen ein bis zweimal pro Jahr im Schnitt
für 4,22 Nächte und mit ca. fünf Personen ins Fleims- oder Fassatal. Das sind
also 10.952 Aufenthalte im Jahr, wovon
57% im Sommer stattfinden. Alice hat
berechnet, dass 17,5% der Ankünfte im
Januar wegen der Marcialonga sind, das
sind 8,8% aller Ankünfte im Winter.
Diese Daten zeigen, dass die Marcialonga sehr wohl den Tourismusfluss in den
Tälern direkt und indirekt beeinflusst.
Die Organisatoren der Marcialonga haben auf Grund dieser Daten einen sekundären indizierten Umsatz von 8
Millionen Euro geschätzt, auf Grund
Absicherung
und Schutz zum
richtigen Zeitpunkt.
torna al sommario
der täglichen Ausgaben und der wiederholte Aufenthalte der Teilnehmer in
den Täler auch zu anderen Jahreszeiten, mit einem Totale von 44.757 Nächtigungen.
Alice Varesco meint: „Ich bin sehr
glücklich, dass meine Arbeit von den
Organisatoren der Marcialonga, den
Verwaltern und Tourismusmitarbeitern
der Täler, berücksichtigt und geschätzt
worden ist. Ich hoffe, dass die Arbeit
nicht hier endet sondern, dass in einigen Jahren wieder eine Analyse gemacht wird um einen Vergleich zu haben, ob die Prognosen auch stimmen.
Außerdem könnte man die Analyse
auch auf die Marcialonga Running e Cycling ausweiten. „
Nach Abschluss der Universität arbeitet
Alice jetzt in München in einer Eventagentur, immer in dem Bereich Sportevent. Sie sagt: „Ich arbeite im Ausland
um Erfahrungen zu sammeln, aber ein
Teil meines Herzens ist im Fleimstal, wo
ich in Zukunft hoffe zurückzukommen.“
Monica Gabrielli
Versicherungspolizze „Multirischi“
für Haus und Familie.
„Sicuro“ ist die Linie von
Versicherungsprodukten der Trentiner
Raiffeisenkassen, die dich und deine Familie
absichert, und dir im Bedarfsfall die nötige
Unterstützung zukommen lässt.
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Sie bitte das Informationsblatt welches in den Schalterräumen der
Bank oder auf der Homepage zur Verfügung steht.
focus fiemme
15
soci, ritratti
Una vita da Leone
PLAY
L
a Prima Guerra
Mondiale è finita
da circa 15 anni. In un
piccolo paese di una
valle alpina, da poco
rientrata nei confini
dello Stato italiano,
quattordici famiglie di
boscaioli si apprestano a
partire. Insieme al padre,
alla madre e a sette
tra fratelli e sorelle,
anche un giovanotto
di quattordici anni.
Lasciano monti e boschi,
freddo e neve, per
salpare verso Rodi, dove
il governatore italiano ha
creato il nuovo villaggio
di Campochiaro, sotto la
16
guida di un ingegnere
trentino. Sull’isola greca
le mani degli esperti
boscaioli sono preziose
e ben pagate per la
coltivazione delle foreste
locali, depauperate e mal
gestite nel corso degli
ultimi secoli. Dopo tre
lunghi giorni di viaggio,
gli emigranti approdano
nel piccolo porto del
Dodecaneso, dove
iniziano la loro attività,
trovando nella piccola
isola la loro nuova casa.
Per il ragazzo appena
quattordicenne il destino
ha, però, un altro
progetto, tutt’altro che
facile: per lui saranno
anni di fame, guerra,
fughe, espedienti
lavorativi, passaporti
stranieri, purosangue
avellinesi.
Roberto Ceol
Ogni socio ha la
sua storia:
noi ve la
raccontiamo
torna al sommario
17
soci, ritratti
soci, ritratti
New Generation e Croce Rossa:
insieme per la gente di Fiemme
Lotteria solidale per raccogliere fondi
per acquistare alimenti e generi di prima
necessità e aiutare a pagare bollette e affitti
Q
Il 2014 è stato
un anno ricco
di attività per i
giovani soci della
Cassa Rurale
Centrofiemme
18
uante emozioni
abbiamo condiviso
quest’anno! E quante
risate! Il 2014 è stato
un anno ricco di
attività per i giovani
soci della Cassa Rurale
Centrofiemme, grazie
alla nostra associazione
“New Generation”: gara
sociale di sci, corsi
sportivi, gite, visite
aziendali e altri momenti
di ritrovo per stare in
compagnia in modo sano
e positivo. Naturalmente
non ci siamo dimenticati
degli altri e abbiamo
rinnovato il nostro
impegno nel sociale,
intraprendendo un
importante progetto di
beneficenza. Dopo la
raccolta fondi per una
missione in Ciad nel
2011, il progetto per
Bambi nel 2012 e per
la Cooperativa Oltre
nel 2013, quest’anno
abbiamo voluto
sostenere i volontari
della sezione socio torna al sommario
I biglietti della
lotteria saranno
venduti presso
tutte le sedi della
Cassa Rurale
Centrofiemme
e l’estrazione
avverrà il 20
dicembre
assistenziale della Croce
Rossa di Cavalese, che
appoggia soggetti in
difficoltà economica
su tutto il territorio
della Valle di Fiemme,
fornendo alimenti e altri
generi di prima necessità
e contribuendo a pagare
bollette e affitti.
La raccolta fondi,
intitolata “New
Generation per Croce
Rossa: insieme per
la gente di Fiemme”
è iniziata con una
serata di beneficenza
lo scorso 27 settembre
nel locale “The Club” di
Tesero, che ha devoluto
parte del ricavato
delle consumazioni.
L’impegno della New
Generation continuerà
fino a fine anno con
l’ormai tradizionale
lotteria di Natale. In
palio bellissimi premi:
un viaggio per due
persone, un mini I-pad,
un buono wellness,
giornalieri Cermis,
cesti della Famiglia
Cooperativa, capi La
Sportiva e tanto altro…
I biglietti della lotteria
saranno venduti presso
tutte le sedi della Cassa
Rurale Centrofiemme e
l’estrazione avverrà il 20
dicembre in occasione
della cena sociale
di Natale della New
Generation.
Vi invitiamo a comprare
qualche biglietto della
lotteria: oltre ad avere la
possibilità di vincere dei
bei premi contribuirete a
dare un aiuto concreto a
persone bisognose della
nostra Valle!
I giovani soci della
New Generation
www.newgenerationfiemme.com
torna al sommario
19
soci, ritratti
soci, ritratti
L’imprenditore con la
passione per il rally
Un buon pilota
deve avere alle
spalle uno o due
incidenti per
arricchire il
suo bagaglio di
esperienza e per
cercare di capire
come non farne
altri.
Quando non è in giro per l’Italia a lavorare,
Bernd Zanon indossa la tuta e fa gare
fuoristrada
S
Bisogna restare
molto concentrati
durante tutta la
prova e ascoltare
bene cosa ti dice
il copilota: una
piccola distrazione
e la situazione
potrebbe diventare
molto pericolosa.
20
impatico, sportivo
e con la testa ben
piantata sulle spalle.
Ecco quali sono i primi
aggettivi che vengono
in mente quando si ha
a che fare con Bernd
Zanon, trentacinquenne
residente a Ponte Nova,
nel comune di Nova
Ponente, titolare della
ditta Eco System Srl.
Ma cosa c’entra il rally
con questo giovane
imprenditore, che gira
l’Italia per lavoro ed è
conosciuto e stimato
per la sua azienda
specializzata nella
lavorazione di oli
industriali e nei collaudi
di macchinari?
Lo abbiamo chiesto
direttamente a lui:
Bernd, ci potresti
spiegare da dove
arriva questa passione
per il rally?
Da sempre sono
appassionato di auto
sportive e, studiando da
meccanico, ho sempre
avuto le mani in mezzo
ai motori.
E come mai proprio il
rally?
Ho cominciato nel 2001
con le gare in salita, ma
dopo poco questo tipo
di gara mi annoiava.
Avevo bisogno di più
action e di dimostrare le
mie doti di pilota. Nelle
gare in salita, infatti,
la grossa differenza la
torna al sommario
fa la macchina. Se hai
un ottimo mezzo, sei
avvantaggiato, mentre
nelle gare di rally, la
macchina vale solo il
50% del risultato. L’altra
metà la devono fare il
pilota e il suo copilota.
certi tratti, si viaggia
anche sopra i 200km/h
su stradine minuscole
in mezzo ai boschi: una
piccola distrazione e
la situazione potrebbe
diventare molto
pericolosa.
Cosa si prova a
guidare una macchina
da rally e come
funzionano le gare?
Normalmente durano
un intero fine
settimana perché ci
sono i sopraluoghi del
percorso e poi le prove
cronometrate. Possono
però durare anche
meno, tipo una serata,
quando sono gare di puro
spettacolo. Le sensazioni
che si provano sono
molto intense. Bisogna
restare molto concentrati
durante tutta la prova
e ascoltare bene cosa
ti dice il copilota. In
Spesso quando si
guardano le gare di
rally in televisione si
assiste a incredibili,
e a volte spaventosi,
incidenti. Ti è mai
capitato di farne uno?
Assolutamente sì! Un
buon pilota deve avere
alle spalle uno o due
incidenti per arricchire
il suo bagaglio di
esperienza e per cercare
di capire come non
farne altri. Nel 2005,
per esempio, ho avuto
due brutti incidenti
in cui ho distrutto
la macchina, ma per
fortuna mi è sempre
andata bene.
Disponi di uno staff
che ti prepara la
vettura e la sistema in
casi di incidente?
Direi che la parola staff
nel mio caso non è
proprio corretta. Se ci
sono problemi meccanici
o al motore penso io
stesso alle riparazioni e
torna al sommario
21
soci, ritratti
soci, ritratti
troviamo in giro per
l’Italia e stiamo lontani
da casa anche diverse
settimane. Purtroppo
non ho molte occasioni
per allenarmi e quindi
sono costretto ad
utilizzare alcune
gare proprio come
allenamento.
Le macchine da
rally vengono
talmente
strapazzate, che,
su una distanza
totale di gara
di circa 300 km,
sono sottoposte
a sollecitazioni
che una macchina
normale affronta
in 150.000 km.
22
alla manodopera.
Se sono problemi legati
alla carrozzeria, invece, ci
pensa mio fratello minore
Ivan, che ha studiato
da carrozziere. Bisogna
pensare che le macchine
da rally vengono
talmente strapazzate,
che, su una distanza
totale di gara di circa
300 km, sono sottoposte
a sollecitazioni che
una macchina normale
affronta in 150.000 km. È
per questo che al termine
di ogni gara io provvedo
a fare una revisione
totale del mezzo.
Quali sono stati i tuoi
successi più importanti
fino ad oggi?
Nel 2012 ho vinto la
classifica generale della
“Mitropa Rally Cup”,
un circuito di gare che
si svolgono fra Austria
e Slovenia. Nel 2013
ho vinto il Rally di
Piancavallo in Friuli.
Ma come fai a
conciliare questa
tua passione con
la tua attività
imprenditoriale?
In effetti, non è facile.
Spesso per lavoro
io e mio fratello ci
torna al sommario
Si dice che il rally, e
in generale tutti gli
sport automobilistici,
siano piuttosto cari
in termini economici.
Confermi?
Assolutamente si! È uno
sport molto costoso:
se non ci fossero gli
sponsor a sostenermi,
avrei già smesso da anni.
Una gara può costare
anche oltre 5.000 euro
fra gomme, carburante,
trasferte… Una
macchina per il rally,
per la classe “regina”
WRC o per la S2000,
può arrivare a costare
oltre 300.000 euro.
Non sono auto normali:
vengono fabbricate dalle
case automobilistiche
seguendo severi
regolamenti e per
questo hanno costi
esorbitanti. Nel mio caso,
però, non potendomi
permettere queste somme
e quegli sponsor, resto
a gareggiare con le
autovetture del Gruppo N,
ovvero le vetture di serie
trasformate per il rally.
Torniamo un attimo alla
tua attività principale.
Spiegaci meglio di che
cosa si occupa la Eco
System Srl?
La Eco System Srl, nata
nel 2007, si occupa
principalmente di fare
assistenza alle aziende
che hanno macchinari
che necessitano di olio
per funzionare. Un
esempio possono essere
le presse idrauliche
o i macchinari per lo
stampo di strutture
in metallo. Noi ci
prendiamo in carico la
manutenzione a questi
macchinari, cambiando
gli oli e controllando
che tutto funzioni nel
migliore dei modi.
Un’ultima domanda,
Bernd: fino a quando
hai intenzione di
restare nel mondo del
rally?
È chiaro: fino a quando
mi divertirò!
Peter Lanziner
La nostra idea di social?
MUTUO
CASA SOCIO
Finanziamento a tasso variabile Euribor
+ spread 2,50%
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Le condizioni economiche sono indicate nei Fogli Informativi e nel Foglio comparativo contenente informazioni generali
sulle tipologie di mutuo offerte se il finanziamento è destinato ad abitazione principale messi a disposizione del pubblico presso gli sportelli della banca e nella sezione Trasparenza e Normative del sito internet. La concessione del finanziamento è rimessa alla discrezionalità della banca previo accertamentodei requisiti necessari in capo al richiedente.
torna al sommario
23
passione
soci, ritratti
territorio
soci, ritratti
Der Unternehmer mit der Passion
für das Rally fahren
Wenn er nicht wegen Arbeit irgendwo in
Italien unterwegs ist, schlüpft er in den
Rennanzug und fährt Rally Rennen
Sympathisch, sportlich und mit dem
Kopf am rechten Ort. Dies sind die ersten Merkmale mit denen man Bernd
Zanon, den 35jährigen Deutschnofner,
beschreiben kann, der auch Chef der
Fa. Eco System Srl ist. Aber was hat
Rally mit Bernd zu tun, dem jungen
Unternehmer, der in ganz Italien unterwegs ist und geschätzt wird wegen
seinem Unternehmen, das Industrieöl
aufbereitet und Maschinen kollaudiert.
Wir haben ihn gefragt:
Bernd, kannst du uns sagen, woher
diese Liebe zum Rallysport kommt?
Ich bin schon seid immer begeistert
von schnellen Sportautos und nachdem
ich Mechaniker gelernt habe, hatte ich
schon immer die Hände in den Motoren.
Und warum gerade Rally?
Ich habe 2001 mit den Bergrennen begonnen, aber schon bald waren diese
Rennen für mich langweilig. Ich brauchte mehr Aktion und wollte mein Können
als Pilot unter Beweis stellen. In den Bergrennen macht eigentlich das Auto den
großen Unterschied aus, wenn du ein
gutes Auto hast, hast du einen großen
Vorteil. Beim Rally fahren aber macht
das Auto nur 50% aus, der Rest hängt
vom Piloten und seinem Co-Piloten ab.
Was fühlt man beim Fahren eines
Rallyautos und wie funktionieren
die Rennen?
Normalerweise dauert ein Rennen ein
gesamtes Wochenende, zuerst sind die
Streckenbesichtigungen und dann die
Proben. Es gibt aber auch reine Schaurennen, diese finden an einem Abend
statt. Die Gefühle sind sehr intensiv.
Man muss während dem ganzen Rennen sehr konzentriert sein und genau
zuhören, was der Co-Pilot sagt. Auf
gewissen Abschnitten fährt man mit
200km/h auf schmalen Stassen mitten
im Wald. Eine kleine Unachtsamkeit
Unsere Auffassung von Sozial?
Wohnbaudarlehen
für Mitglieder
Finanzierung mit variablen
Zinssatz, Euribor + Spread, 2,50
24
torna al sommario
kann sehr gefährlich werden.
Oft, wenn man solche Rennen
im Fernsehen schaut, sieht man
furchterregende
und
schlimme
Unfälle. Hattest du auch schon einen
solchen Unfall?
Ja natürlich. Ein guter Pilot muss ein
oder zwei schlimme Unfälle gemacht
haben um aus der Erfahrung zu lernen
und zu überlegen wie man solche Situationen meistern kann. 2005 hatte ich
zwei schlimme Unfälle, das Auto war
Schrott aber ich hatte immer Glück.
Hast du ein Team, welches dir das
Auto präpariert und nach einem
Unfall repariert?
Team ist nicht das richtige Wort. Wenn
es Probleme am Motor gibt, repariere ich
diese selbst und die Schäden an der Karosserie repariert mein Bruder Ivan, der
gelernter Karosseriespengler ist. Man
muss bedenken das diese Autos bei einem Rennen von 300 km so starken Abnutzungen ausgesetzt sind, wie ein normales Auto nach 150.000 km. Deshalb
muss ich nach jedem Rennen eine komplette Revision des Fahrzeugs machen.
Was waren deine größten Erfolge bis
heute?
2012 habe ich den „Mitropa Rally Cup“
gewonnen, das ist eine Gruppe von Rennen welche in Österreich und Slovenien
gefahren werden. 2013 habe ich die Rally
von Piancavallo im Friaul gewonnen.
Aber wie gelingt es dir, deine Unternehmertätigkeit mit deinem Hobby
zu kombinieren?
Es ist effektiv nicht einfach. Mein Bruder
und ich sind oft wochenlang in Italien unterwegs und nicht zu Hause. Leider habe
torna al sommario
ich nicht viel Zeit um zu trainieren, deshalb sind einige Rennen für mich Training.
Man hört, dass Rally und im allgemeinen der Motorsport sehr teuer sind,
stimmt das?
Ja, es ist ein teurer Sport, wenn die
Sponsoren nicht wären, hätte ich schon
vor Jahren damit aufgehört. Ein Rennen
kann schon über 5.000,00 Euro kosten,
mit Reifen, Treibstoff, Fahrt usw. Ein Rallyfahrzeug der Klasse „Regina“ WCR oder
S2000, kann über 300.000,00 Euro kosten. Das sind nicht normale Fahrzeuge,
sie werden von den Autohäusern unter
schweren Auflagen hergestellt und haben
deshalb horrende Preise. Nachdem ich mir
so ein Auto aber nicht leisten kann und
nicht so große Sponsoren habe, fahre
ich die Rennen mit einem Fahrzeug der
Gruppe N, das heißt, ein Fahrzeug, dass
zum Rally fahren umgebaut worden ist.
Aber zurück zu deiner Haupttätigkeit. Erkläre mir bitte was genau die
Eco System Srl macht?
Die Eco System Srl, wurde 2007 gegründet und assistiert Unternehmen, welche
Maschinen brauchen, die mit Öl funktionieren. Das können z.B. Hydraulische
Pressen sein oder Geräte die Eisenstrukturen drucken. Wir übernehmen
die Instandhaltung dieser Maschinen
und indem wir regelmäßig das Öl wechseln und sie kontrollieren, garantieren
wir, dass sie immer gut funktionieren.
Eine letzte Frage Bernd: wie lange willst
du noch in der Rally-Welt bleiben?
Ganz einfach, solange es mir Spaß macht!
Peter Lanziner
25
passione territorio
passione territorio
L’amico bosco
è sempre dalla nostra parte
Le foreste di Fiemme non sono solo parte del nostro paesaggio, ma
portano con sé cultura, tradizione, lavoro, economia, turismo, benessere
e sicurezza del territorio. Coltivato da secoli e tramandato sino ai giorni
nostri, si presenta sempre nel suo abito migliore in ogni stagione. E
anche quando viene colpito da eventi sfavorevoli viene in nostro aiuto.
Q
Neve e vento si
sono trasformati
in un guadagno:
si può stimare
una vendita alle
segherie di circa
35.000 mc, che
con un valore
positivo di € 40,00/
mc portano ad
un incasso di 1,4
milioni di euro.
26
uando si parla di
Cassa Rurale è facile
l’accostamento con
l’economia e con i dati
di bilancio: un bilancio
positivo è sempre
sinonimo di buona
salute, di prospettive per
il futuro incoraggianti
e di conseguenti
benefici per tutti i
soci. I dati di bilancio
del bosco di Fiemme
sono sempre positivi,
come dimostrano i
dati dell’attivo che
riportiamo di seguito,
pur riconoscendo che
non è sempre possibile
attribuire ad ogni
funzione del bosco un
termine economico reale,
vedasi ad esempio la sua
capacità di purificare
l’aria, di conferire
sicurezza al territorio
contro il dissesto
idrogeologico e la caduta
di sassi, la capacità di
frenare le valanghe…
La sua superficie:
29.000 ettari (pari a circa
40.700 campi di calcio)
che coprono il 65% del
territorio di Fiemme.
Il suo patrimonio: 8
milioni di mc di legname,
che formano ben 60
milioni di alberi, 3.000
per ogni abitante
La sua crescita annuale:
oltre 130.000 mc di
legname (poco meno
del grattacielo Pirelli di
Milano)
Quanto distribuisce ai
suoi soci: 100.000 mc di
legname per le segherie,
senza contare gli altri
benefici indiretti quali la
legna da ardere, i frutti
del sottobosco…
torna al sommario
Le voci al passivo del
bosco sono quelle che
producono economia
alla valle, come la
manodopera impiegata
nei lavori boschivi, nella
manutenzione delle
strade, nella coltivazione
del bosco e in tutti quei
servizi amministrativi
erogati dai proprietari,
che sono quasi
esclusivamente pubblici
(il 40% del bosco
appartiene alla Magnifica
Comunità di Fiemme
e la parte restante ai
Comuni).
I boschi sono gestiti
da secoli secondo
regolamenti che
tengono conto sia
della salvaguardia
del bosco sia delle
esigenze economiche
locali. I prelievi
sono programmati
annualmente secondo
le possibilità di crescita
e di sviluppo, in modo
da non intaccare mai il
capitale, come cerca di
fare anche una Cassa
Rurale. Ma il bosco è
un ambiente naturale e
non sempre soggetto e
regolato dalle leggi e
dai regolamenti, ma che
segue anche i capricci
della natura, non sempre
torna al sommario
benevola, che talvolta
si scatena in fenomeni
incontrollabili. Però
anche in tali frangenti il
bosco di Fiemme si rivela
amico. Come è stato nel
2014, un anno per certi
versi assai infelice per i
nostri boschi: infatti le
copiose nevicate hanno
procurato ingenti danni
in tutto il versante del
Lagorai, incidendo con
il peso della neve su
alberi di ogni età, ma
in particolar su quelli
giovani, più alti e più
fragili. Inoltre, la sera del
23 giugno una tromba
d’aria di forte intensità
nel giro di alcuni minuti
ha abbattuto, sempre
nella zona medio-bassa
del versante Lagorai,
altre migliaia di metri
cubi di piante, spesso
in popolamenti adulti e
maturi anche di grandi
dimensioni. Ciò ha
portato a inizio estate
all’abbattimento di circa
50.000 mc, pari alla metà
di quanto ogni anno si
taglia normalmente. La
rapidità del personale
forestale, accanto
a rapide operazioni
amministrative da
parte degli Enti e al
lavoro encomiabile
delle compagnie di
boscaioli locali, che
hanno lavorato per tutta
l’estate e l’autunno non
sempre in condizioni
facili, hanno permesso
a fine anno di portare
ai piazzali di raccolta e
quindi di vendita circa
l’80% del legname.
Perché parlare di
bosco amico? Perché
nonostante l’ingente
danno naturale, il
legname è sempre di
ottima qualità e stavolta
il danno si è trasformato
in un introito positivo
per i proprietari. Infatti,
facendo i conti a grandi
linee si può stimare una
vendita alle segherie di
circa 35.000 mc, che con
un valore positivo di €
40,00/mc portano ad un
incasso di 1,4 milioni di
euro. Ecco quindi perché
a pieno merito il bosco
di Fiemme è sicuramente
da considerare un vero
amico che, anche negli
eventi sfavorevoli, riesce
sempre a dare un grande
aiuto a tutti, come
appunto una “Banca
Amica”.
Giovanni Martinelli
27
idee
idee
Una borsa di studio
per finanziare i sogni
significhi abbandonare gli
studi, ma debba invece
essere di stimolo per
crearne di nuovi.
Viaggi, spese per l’università e corsi di
aggiornamento: ecco come i giovani premiati
hanno usato l’assegno ricevuto
I
Nicoletta Corradini
Dietro quei
visi sorridenti
ed emozionati,
che sono stati
applauditi da
tutti i presenti,
ci sono tante
storie, alle quali
purtroppo, a
causa dei tempi
ristretti, durante
l’assemblea non
abbiamo potuto
dare voce.
28
loro sorrisi sono
rimasti impressi a
tutti i soci presenti
all’ultima assemblea
sociale, lo scorso
18 maggio. La
soddisfazione nel
ritirare la borsa di
studio, che la Cassa
Rurale Centrofiemme
riserva a soci o figli
di soci che si sono
contraddistinti nella
loro carriera scolastica,
era evidente. Dietro
quei visi sorridenti ed
emozionati, che sono
stati applauditi da
tutti i presenti, ci sono
tante storie, alle quali
purtroppo, a causa dei
tempi ristretti, durante
l’assemblea non abbiamo
potuto dare voce. C’è
rimasta però la curiosità
di conoscere i sogni, le
aspirazioni e i percorsi
di questi giovani. Ecco
cosa ci hanno risposto
alcuni di loro!
Elisa Luise
Nicoletta Corradini
(23 anni, Carano)
Mi sono laureata
in Igiene Dentale
all’Università di Verona
con una tesi dal titolo
“Effetto dei farmaci
estroprogestinici a
livello gengivale e della
placca dentale”: dopo
un’attenta revisione
della letteratura, ho
indagato la relazione
tra l’uso dei moderni
contraccettivi ormonali
e il rischio di sviluppare
un’infiammazione
gengivale o la malattia
parodontale (un tempo
chiamata piorrea).
Ora sono una libera
professionista e collaboro
con due studi dentistici
della valle. Con il vostro
generoso premio di studio
ho partecipato ad un
corso di aggiornamento
professionale: ritengo,
infatti, che entrare nel
mondo del lavoro non
torna al sommario
Corrado Menegatti
Andrea Misconel
torna al sommario
Elisa Luise
(20 anni, Cavalese)
Mi sono diplomata
alla ragioneria di
Predazzo, scuola che ho
scelto per avere delle
certezze lavorative
dopo il diploma.
Durante il quinto
anno ho cominciato
a maturare l’idea di
iscrivermi all’università
e frequentare la facoltà
di Odontoiatria. Per
entrare dovevo superare
un esame di ammissione
che richiedeva basi di
materie che purtroppo
alla ragioneria non ho
studiato. Ho dedicato,
quindi, quest’anno alla
preparazione dell’esame,
che ho superato. Per
questi motivi non ho
ancora utilizzato il mio
premio studio: lo terrò
da parte magari per un
viaggio e per pagare
qualche spesa per
l’università.
Corrado Menegatti
(26 anni, Cavalese)
L’oggetto della mia tesi
di laurea, dal titolo
“European Smart Cities:
il caso di Trento”,
ha come oggetto la
definizione di una
strategia di sviluppo
socio-economico
endogeno della città
di Trento, attraverso
uno studio sociologico
qualitativo che prende
spunto da un precedente
studio comparato tra
città di media grandezza
volto a individuare un
ranking Europeo delle
smart cities.
Attualmente collaboro
con la cooperativa Quater
e sono impiegato presso
l’Ecosportello di Trento.
Ho risparmiato i soldi del
mio premio studio.
Andrea Misconel
(23 anni, Cavalese)
A dicembre, tornato da
un periodo Erasmus in
Germania, ho conseguito
la laurea triennale con
una tesi riguardante le
emissioni di CO2 degli
edifici nuovi in provincia
di Trento; si trattava
di analizzare quanto
le case nella nostra
provincia “inquinano”
e di studiare come
alcuni contributi
provinciali per il
risparmio energetico
nelle costruzioni
abbiano aiutato a
ridurre i consumi e le
29
idee
Roberto Monsorno
Valentina Monsorno
Lukas Varesco
30
idee
emissioni di CO2. Ora
sto proseguendo gli
studi in Ingegneria
Civile a Trento e spero
di terminare con
successo e in breve
tempo l’università, fare
esperienze lavorative
all’estero e mettere
in pratica quanto ho
studiato. Con il Premio
delle Casse Rurali ho
acquistato un biglietto
aereo per la Germania
per andare a trovare la
mia ragazza, conosciuta
in Erasmus.
Roberto Monsorno
(20 anni, Cavalese)
La mia tesi per la
maturità presso la
ragioneria di Predazzo
riguarda “L’imposizione
fiscale”. Sono partito dal
contesto storico sulla
nascita dell’imposta
per passare alla
nascita dell’art. 53
della Costituzione
italiana, finendo con
le interpretazioni
giuridico-dottrinali
del suddetto articolo.
In conclusione, ho
raffrontato il sistema
tributario italiano
con quelli tedesco e
inglese. Attualmente
ho terminato il primo
anno alla Facoltà di
Giurisprudenza presso
l’università degli studi
di Trento. Il premio
studio l’ho utilizzato
per pagare i testi
dell’università e l’affitto
dell’appartamento che
ho preso in locazione a
Trento.
Valentina Monsorno
(20 anni, Varena)
Mi sono diplomata
presso il Liceo
scientifico a indirizzo
linguistico all’Istituto
d’Istruzione La Rosa
Bianca Weisse Rose di
Cavalese. L’argomento
della tesina era
‘’L’avventura del
commercio equo e
solidale: il suo sviluppo
in Italia e in Francia,
con accenni al terzo
mondo”. Attualmente
frequento la Libera
Università di Bolzano,
Facoltà di Economia e
Management, presso il
Corso di Management
del Turismo, dello Sport
e degli Eventi con sede
a Brunico. Ho utilizzato
il mio premio studio
per contribuire alle
spese per un soggiorno
all’estero in Germania
e un corso intensivo di
quattro settimane.
torna al sommario
Lukas Varesco
(26 anni, Montagna)
Das Hauptaugenmerk
meiner Diplomarbeit
„Ansätze und
Methoden zur
Entbürokratisierung und
Verwaltungsvereinfachung“
war auf das Thema
„autocertificazione“
gerichtet.
Selbstbescheinigungen
sind ein Ansatz um die
öffentliche Verwaltung auf
betriebswirtschaftliche
Art und Weise zu
modernisieren.
Personen können in
Verwaltungsverfahren
Bescheinigungen und
andere amtlichen
Dokumente, auf eigene
Verantwortung hin, durch
eine einfache persönliche
Erklärung ersetzen. Der
Bürger wird somit aktiv in
die Verwaltungsprozesse
torna al sommario
integriert und Verfahren
werden vereinfacht.
Die Möglichkeit
der Nutzung von
Selbstbescheinigungen
gibt es bereits seit 1968,
allerdings blieb es bis
in die 90er Jahre des
letzten Jahrhunderts
ein „totes“ Recht.
In qualitativen und
quantitativen Recherchen
in Rom und Bozen ging
ich diesem Instrument,
dessen rechtlichen
Hintergrund und
Funktionsweise, sowie
Nutzen auf den Grund.
Zurzeit bin ich
beim Südtiroler
Raiffeisenverband,
Abteilung
Bildungswesen,
beschäftigt und
der Erhalt des
Leistungsstipendiums
kam genau zum
richtigen Zeitpunkt –
kurz vor der Urlaubszeit.
Somit nutzte ich es
für eine erholsame und
spannende Andalusien
Reise mit Freunden.
Un grosso in bocca al
lupo per il loro futuro
ai giovani che hanno
voluto condividere con
noi le loro storie e a
tutti gli altri premiati:
Tiziano Berlanda,
Massimo Canal, Elisa
Comai, Luana Gardener,
Kathrin Lochmann,
Marta Molinari, Sara
Molinari, Hermann
Stuppner, Marilena
Tavernar, Michele Vaia,
Serena Vaia, Alice
Ventura, Davide Ventura,
Enea Zeni.
Tiziano Berlanda
31
grazie a voi
grazie a voi
A Nova Ponente
un’estate davvero
giovane
Quattro settimane
(dal 21 luglio
al 22 agosto)
di allegria e
amicizia, tra
gite in montagna,
piscina, giochi
creativi e musicali,
escursioni fuori
porta.
32
Alcuni dei partecipanti all’iniziativa finanziata
dalla nostra Cassa Rurale raccontano con
entusiasmo cosa li ha divertiti di più
B
astano le parole
dei protagonisti
per capire perché
abbiamo deciso di
sostenere l’”Estate
Giovani” del Comune di
Nova Ponente: quattro
settimane (dal 21
luglio al 22 agosto)
di allegria e amicizia,
tra gite in montagna,
piscina, giochi creativi
e musicali, escursioni
fuori porta. In poche
parole: un successo
per l’iniziativa
organizzata dal Comune
di Nova Ponente, in
collaborazione con lo
“Jugenddienst” della
Provincia Autonoma di
Bolzano, e supportata
finanziariamente
dalla Cassa Rurale
Centrofiemme nelle
località di Ega, Monte
San Pietro e Nova
Ponente. Un programma
intenso, dal lunedì al
Sono un po’ triste
perché questo
è stato l’ultimo
anno per me, ma
mi piacerebbe
venire a fare
l’accompagnatrice
per i più piccoli nei
prossimi anni.
venerdì, per i giovani
di età compresa fra i 9
e i 13 anni, in totale
oltre 150 ragazzi che si
sono alternati nel corso
delle settimane. Dopo
la positiva esperienza
dello scorso anno, il
Comune, ha deciso di
arricchire ulteriormente
il programma e, grazie
al supporto della Cassa
Rurale Centrofiemme, da
sempre a sostegno dei
giovani, il risultato è
stato veramente ottimo!
Ma sentiamo cosa hanno
da dire a riguardo alcuni
dei piccoli protagonisti
dell’Estate Giovani:
Martin (11 anni):
Bellissimo, mi sono
divertito veramente
tanto! Passare un’intera
settimana con i miei
amici a giocare in
piscina e a imparare i
trucchi di magia che ci
ha insegnato il nostro
torna al sommario
torna al sommario
accompagnatore Hannes
è stato veramente bello.
Il prossimo anno sarò
sicuramente ancora qua!
Patrick (9 anni):
Sono stato molto
contento di queste
settimane. Mi sono
divertito a fare le gite
in montagna perché
c’erano i miei amici e
perché cantavamo un
sacco di canzoni.
Melanie (9 anni):
Mi è piaciuto tanto
imparare a fare i biscotti.
Con la farina mi piace
giocare e con le mie
amiche ci siamo divertite
tanto. Mi è piaciuto
anche andare a nuotare
in piscina a Cavalese.
Stefanie (13 anni):
Avevo partecipato
all’Estate Giovani già lo
scorso anno e mi sono
proprio divertita.
Sono un po’ triste
perché questo è stato
l’ultimo anno per me,
ma mi piacerebbe venire
a fare l’accompagnatrice
per i più piccoli nei
prossimi anni.
Insomma, un evento
che ha reso tutti felici
e contenti.
Alla prossima estate!
Peter Lanziner
33
grazie a voi
In Deutschnofen ein wirklich
jugendlicher Sommer
Einige der Teilnehmer der von uns finanzierten Sommerwochen, erzählen
mit Begeisterung was ihnen am meisten
Spaß gemacht hat
Es genügen die Aussagen der Teilnehmer, um zu verstehen warum wir die
„Jugend-Sommerwochen“ der Gemeinde
Deutschnofen unterstützt haben. Vier
Wochen (vom 21. Juli bis zum 22. August) Spaß und Freundschaft, Ausflüge
in die Berge und ins Schwimmbad, kreative und musikalische Spiele, usw. Mit
wenigen Worten, ein voller Erfolg für die
Initiative der Gemeinde Deutschnofen in
Zusammenarbeit mit dem Jugenddienst
Bozen-Land und der finanziellen Unterstützung durch die Raiffeisenkasse Centrofiemme in Deutschnofen, Eggen und
Petersberg. Ein intensives Programm,
von Montag bis Freitag, für Kinder und
Jugendliche im Alter von 9 bis 13 Jahren. Insgesamt haben mehr als 150 Kinder an den Sommerwochen teilgenommen. Nach dem tollen Erfolg des letzten
Jahres hat die Gemeinde Deutschnofen
beschlossen den Jugendsommer noch
mehr auszubauen, dies auch Dank der
finanziellen Unterstützung durch die
Raiffeisenkasse Centrofiemme, welche
seit jeher die Jugend fördert.
Hier einige Kommentare von Teilnehmern:
Martin (11 Jahre): Wunderschön, ich
34
hatte wirklich viel Spaß! Eine Woche mit
meinen Freunden mit Spielen und im
Schwimmbad zu verbringen war wirklich
toll und die Zaubertricks, die uns unser
Betreuer Hannes beigebracht hat waren
super. Ich werde sicher auch nächstes
Jahr dabei sein.
Patrick (9 Jahre): Ich war sehr glücklich über diese Wochen. Ich hatte viel
Spaß bei den Ausflügen, weil meine
Freunde dabei waren und weil wir viele
tolle Lieder gesungen haben.
Melanie (9 Jahre): Es hat mir sehr gut
gefallen, zu lernen wie man Kekse bäckt.
Es macht mir Spaß mit Mehl zu spielen
und mit meinen Freundinnen gemeinsam
war das echt toll. Es hat mir auch sehr
gut gefallen ins Schwimmbad in Cavalese
zu gehen.
Stefanie (13 Jahre): Ich habe auch
letztes Jahr schon an den Sommerwochen teilgenommen und es hat mir sehr
gut gefallen. Ich bin traurig, dass ich
nächstes Jahr nicht mehr dabei sein
kann und es würde mir gefallen, wenn
ich als Betreuerin für die kleinen mithelfen könnte.
Insgesamt ein Event, dass alle glücklich
und zufrieden gemacht hat. Bis zum
nächsten Sommer!
Peter Lanziner
torna al sommario
35
grazie a voi
grazie a voi
Oggi a scuola c’è lezione di
risparmio
Un progetto per insegnare ai più piccoli i valori della cooperazione
N
La cooperazione
non è una cosa
“da grandi”, ma la
si impara fin da
bambini.
36
on è mai troppo
presto per parlare
di risparmio: ecco
perché la Cassa Rurale
Centrofiemme-Cavalese e
la Federazione Trentina
della Cooperazione
hanno deciso di tornare
a scuola. Il progetto, del
quale si sta aspettando
il via libera dei dirigenti
scolastici degli istituti
scolastici valligiani,
prevede incontri con i
bambini delle primarie
per affrontare il
complesso argomento
del risparmio nelle sue
più diverse sfaccettature.
Lo scopo è quello di
stimolare la riflessione,
promuovere un approccio
attivo sul tema e
insegnare atteggiamenti
e comportamenti
consapevoli rispetto alla
propria situazione e a
quella collettiva.
Si parlerà quindi di
risorse naturali, tutela
ambientale e del denaro
come strumento per
il raggiungimento di
determinati obiettivi.
torna al sommario
link all’offerta
formativa completa:
INIZIATIVE 2014/2015
EDUCAZIONE
CoOPERATIVA a
SCUOLA
Si vogliono insegnare
ai bambini i concetti
di cittadinanza
e partecipazione
attiva e comunitaria,
l’importanza del dialogo,
la presa di coscienza di
sé come persona in grado
di agire attivamente
sulla realtà attraverso
il proprio contributo
positivo e originale.
Naturalmente si parlerà
anche di educazione
cooperativa, attraverso
l’ascolto attivo, il
lavoro in gruppo e
l’organizzazione di tempi,
strumenti e compiti.
Temi importanti
e complessi resi
comprensibili anche ai
più piccoli: perché la
cooperazione non è una
cosa “da grandi”, ma la si
impara fin da bambini.
Vuoi saperne di più? Scrivimi:
roberto.ceol@cr-centrofiemme.net
Visita il nostro sito internet:
www.cr-centrofiemme.net
e alla sezione news
verifica se la tua scuolas ha aderito.
torna al sommario
37
ma lo sapevi che?
ma lo sapevi che?
Qui trovi il testo completo della
normativa di riferimento:
D.L. 6 dicembre 2011 n. 201
Approfondimento:
esenzione per la vendita di beni
e servizi a cittadini stranieri
Mille e non più mille
Il limite all’uso dei contanti è stato introdotto per evitare il riciclaggio
e ridurre l’evasione
N
iente più contanti per importi
superiori ai 1.000 euro: il
D.L. 13 agosto 2011 n.138, noto
come “Manovra di Ferragosto“, ha
nuovamente modificato la legge
in materia, allo scopo di ridurre
il rischio connesso all’utilizzo del
contante al fine di riciclaggio di
proventi di attività criminose e
di finanziamenti al terrorismo e
per rendere più tracciabili i flussi
finanziari diminuendo l’evasione
fiscale. Se fino al 2008 era possibile
pagare in contanti fino ad un
massimo di 12.500 euro, il limite
è stato poi abbassato a 5.000, per
poi essere poi riportato a 12.500
(tra giugno 2008 e maggio 2010) e
poi progressivamente abbassato a
5.000, 2.500 e dal dicembre 2011 a
38
1.000 euro. Per pagamenti di valori
superiori, si possono naturalmente
utilizzare strumenti tracciabili, come
bancomat, carte di credito, assegni
non trasferibili.
Le operazioni vietate
Dal 6 dicembre 2011 non è più quindi
possibile effettuare le seguenti
operazioni:
- il trasferimento per importi pari o
superiori a 1.000 euro, anche con il
ricorso a frazionamenti artificiosi,
di denaro contante o di libretti di
deposito bancari o postali al portatore
o di titoli al portatore in euro o in
valuta estera effettuato a qualunque
titolo tra soggetti diversi senza il
ricorso a intermediari finanziari;
- pagamenti effettuati mediante
torna al sommario
assegni bancari, postali, circolari,
vaglia cambiari di importo pari o
superiore a 1.000 euro, nel caso in
cui non riportino il nome o la regione
sociale del beneficiario e/o della
clausola di non trasferibilità;
- pagamenti effettuati mediante
assegni bancari e postali emessi
all’ordine del traente (intestazione
“ a me medesimo” o “a me stesso”)
girati a soggetti diversi da una banca
o dalle Poste Italiane Spa per l’incasso
da parte del beneficiario;
- esistenza di libretti di deposito
bancari o postali al portatore con
saldo pari o superiore a 1.000 euro;
- trasferimento di libretti di deposito
bancari o postali al portatore
qualora il cedente non abbia
comunicato entro 30 giorni alla
banca o alle Poste italiane Spa i dati
identificativi del cessionario nonché
l’accettazione dello stesso e la data di
trasferimento;
torna al sommario
- apertura o utilizzo di conti o libretti
di risparmio in forma anonima o con
intestazione fittizia.
Particolare attenzione deve essere
data ai pagamenti effettuati per
importi inferiori alla soglia dei 1.000
euro che sono stati artificiosamente
frazionati: ciò non significa che
non sia possibile fare pagamenti
rateali, ma gli stessi devono essere
ben definiti per evitare di incorrere
in pesanti sanzioni. Per esempio, il
pagamento di una fattura di 3.000
euro in tre diverse parti di 1.000
ciascuna, di cui due con bonifico
e una in contanti, potrebbe essere
considerato come “operazione
frazionata” se tali modalità
di pagamento non sono state
contrattualmente definite per scritto
o riportate in fattura.
Vuoi saperne di più? Scrivimi:
katia.bonelli@cr-centrofiemme.net
39
ma lo sapevi che?
ma lo sapevi che?
Quella clausola del CAC!
Aggiornamento importante per gli investitori in titoli di stato
N
ovità per quanto riguarda i
titoli di Stato. A partire dal 1°
gennaio 2013 alcune nuove emissioni
aventi scadenza superiore a 12 mesi
(quindi BTP, CCT, CTZ, con esclusione
dei BOT che hanno durata massima
12 mesi) sono soggette alle nuove
clausole europee di azione collettiva
(CAC). Esse nascono dal Trattato sul
Meccanismo Europeo di Stabilità (che
ha anche istituito il famoso fondo
salva-Stati per acquistare titoli di
Paesi in difficoltà, come la Grecia), che
ne impone l’adozione a tutti i membri
dell’Unione Monetaria Europea,
compresa l’Italia.
In cosa consistono le CAC?
Le CAC regolano la possibilità,
per uno Stato che versa in una
condizione di crisi del debito sovrano,
di ricontrattare interessi, scadenze,
importo del rimborso oppure di
40
proporre agli investitori lo scambio
con obbligazioni di diversa tipologia.
Le tutele del singolo risparmiatore
vengono affievolite per privilegiare
l’interesse nazionale del salvataggio
e ristrutturazione debitoria, come
accaduto in Grecia quando nel 2012 i
titoli pubblici vennero tagliati per circa
il 50% del loro valore nominale.
Chi prende la decisione di
modificare le condizioni dei titoli di
Stato?
La decisione viene presa dagli
investitori stessi, e non dallo Stato
come erroneamente si potrebbe
pensare. Vige un normale confronto
democratico, in quanto la decisione
è assunta a maggioranza qualificata
del 66% del capitale detenuto
dagli obbligazionisti. Tuttavia la
maggioranza dei titoli di Stato è in
mano a pochi soggetti istituzionali: in
torna al sommario
Italia il 45% del debito pubblico è in
mano alle banche, il 40% a investitori
esteri e solo il 15% appartiene alle
famiglie. In aggiunta, le clausole CAC
pongono i creditori su differenti livelli:
il Fondo Monetario Internazionale,
il Fondo Salva-Stati, gli Stati e le
istituzioni Europee sono creditori
privilegiati. Ciò significa che in caso
di difficoltà, lo Stato rimborserà per
prima i titoli a queste istituzioni per
poi distribuire il residuo alla platea dei
piccoli risparmiatori.
Nessun falso allarmismo, comunque.
Sebbene una clausola del genere
non induca certo a festeggiare, è
bene tranquillizzare gli investitori
sottolineando che il ricorso a
questa clausola è tutt’altro che
probabile e ha lo scopo di non creare
ulteriori danni ad un Paese in stato
d’insolvenza. L’esempio tipico è il
caso argentino dove, ancora oggi, si
susseguono cause legali nonostante
diversi accordi ed emissioni di titoli a
compensazione del debito originario
(cause che sarebbero evitate nel caso
di titoli con clausole CAC).
In conclusione, possiamo dire che
l’era dell’affare a rischio zero e alto
rendimento è finita. Anche il titolo
di Stato, investimento solido per
eccellenza, soggiace alle regole del
“nuovo” mercato del debito pubblico.
Oggigiorno i titoli obbligazionari
emessi da solide realtà possono
eguagliare o addirittura superare
in termini di sicurezza i titoli di
Stato. Fra queste realtà vi è anche il
mondo delle Casse Rurali e Banche di
Credito Cooperativo che, complice una
normativa molto restrittiva in termini
di politiche di investimento, sono
il soggetto finanziario meno colpito
dalla crisi in atto.
Tiziano Berlanda
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torna al sommario
41
ma lo sapevi che?
ma lo sapevi che?
Report mercati
DATI MACROECONOMICI
In Italia è cresciuta la fiducia delle
imprese per un valore superiore a
quanto ipotizzato, mentre è ancora in
aumento la disoccupazione, arrivata
al 12,6%, il massimo da 12 anni. In
Germania gli indici IFO sulla fiducia
delle imprese sono risultati tutti al
di sotto delle attese, mentre il tasso
di disoccupazione resta immutato
rispetto a settembre (6,7%). Sempre
nella zona euro, l’inflazione aumenta
dello 0,4% in linea con le attese.
Negli Stati Uniti è cresciuto in
misura superiore alle attese l’indice
sulla fiducia dei consumatori. Molto
importante il dato sul PIL americano
che registra un incremento sul terzo
trimestre del 3,5% annualizzato,
battendo le attese degli analisti.
42
MERCATI AZIONARI
Nella zona euro, lo stress test della BCE
ha sottoposto i bilanci delle banche
europee ad una ipotetica situazione di
grave crisi, con l’obiettivo di valutare
se la loro adeguatezza patrimoniale
sarebbe in grado di consentire agli
istituti bancari di fronteggiare una tale
ipotetica situazione. In seguito alla
ricapitalizzazione dell’ultimo anno, in
Italia, solo Monte dei Paschi di Siena
e Banca Carige si sono trovate con
un capitale non adeguato al termine
dell’analisi. I titoli bancari sono stati,
quindi, fortemente influenzati dai
risultati del test, incidendo sull’indice.
MPS e Banca Carige hanno visto il
proprio titolo crollare durante la
settimana, chiudendo la settimana
in perdita, rispettivamente del 39%
e del 30%. Nonostante ciò, il Ftse
Mib ha chiuso con una variazione
settimanale di +1,48%, che lo
porta ad un +4,30% da inizio anno.
L’indice tedesco ha chiuso meglio,
segnando una variazione di +3,77%.
Negli Stati Uniti l’indice SΠ500 ha
toccato, nella giornata di venerdì, il
massimo storico ad oltre 2000 punti,
chiudendo a +2,72%. Importante
anche il movimento rialzista della
borsa di Tokyo che ha chiuso con un
movimento del +4,83%, a fronte di una
rinnovata forte politica espansiva da
parte della Banca Centrale giapponese.
torna al sommario
MERCATI OBBLIGAZIONARI
Settimana positiva per i titoli di
Stato italiani, i quali non sono stati
influenzati dall’esito degli stress test,
mentre le notizie provenienti dal
Giappone hanno dato nuova linfa al
mercato obbligazionario europeo. La
Bank of Japan ha, infatti, annunciato
di voler espandere la base monetaria
di 80 trilioni di yen all’anno e il fondo
pensione giapponese ha dichiarato di
voler aumentare la sua esposizione
in asset stranieri. Gli acquisti hanno
spinto al ribasso i rendimenti dei
governativi: il BTp decennale è tornato
a quota 2,35%, il Bonos spagnolo a
2,08%, mentre il pari scadenza tedesco
si mantiene su livelli minimi a 0,84%.
I titoli governativi statunitensi con
scadenza a 10 anni, invece, hanno
registrato un rialzo dei rendimenti di 6
punti base.
torna al sommario
MERCATI VALUTARI
Continua il processo di
apprezzamento del dollaro americano
nei confronti dell’euro, movimento
che ha portato il cambio in area 1,25.
Per quanto riguarda le altre valute, il
cambio euro/sterlina si è contratto
dello 0,36%. L’improvviso intervento
della Banca Centrale giapponese ha
avuto un forte impatto anche sul
mercato valutario, con lo yen che
si è spinto ai minimi da sei anni
sul dollaro, mentre contro l’euro il
cambio è aumentato del 2,50%.
43
what’s up
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47
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9.490 imprese femminili in Trentino, pari al 20%
del totale (nel 2003 erano il 18,8%). In provincia di
Bolzano questa percentuale sale al 21,8% e a livello
nazionale raggiunge quota 24,3%.
(Dati Infocamere elaborati dall’Ufficio studi e ricerche
della Camera di Commercio di Trento).
Un aiuto
all’imprenditoria
femminile
Link al protocollo ABI:
Imprenditoria
femminile e lavoro
autonomo
Recenti indagini effettuate da Confcommercio e
Artigiancassa confermano un numero ridotto di
imprenditrici che richiedono credito ed evidenziano
come, a livello nazionale, solo il 37,60% di tali
richieste abbia avuto esito positivo nel settore del
commercio, percentuale che scende sotto il 20% nel
settore dell’artigianato.
Un recente accordo facilita l’accesso al
credito per le donne che fanno impresa
F
È stato istituito un
fondo complessivo
di 25 milioni di
euro per finanziare
iniziative per un
massimo di 250.000
euro ognuna.
48
inanziamenti a
condizioni agevolate,
iter facilitato per
l’acquisizione di garanzie,
supporto in caso di
momentanee difficoltà
aziendali: il Trentino si
muove a sostegno delle
donne che fanno impresa,
semplificando per loro
l’accesso al credito. È
stato recentemente
firmato un accordo che
vede uniti il Comitato
per la Promozione
dell’Imprenditoria
Femminile (CIF), istituito
presso la Camera di
Commercio di Trento
e dal quale è partita
l’iniziativa, i Confidi
(Cooperativa artigiana di
Garanzia, Confidimpresa,
Cooperfidi) e Cassa
Centrale Banca-Credito
cooperativo del Nord
Est, per conto delle
Casse Rurali Trentine,
che hanno messo a
disposizione un fondo
complessivo di 25 milioni
di euro.
Le iniziative finanziabili
(per un massimo di
250 mila euro ognuna)
potranno riguardare:
- investimenti aziendali,
materiali e immateriali,
compreso l’acquisto di
beni usati;
- il consolidamento dei
debiti a breve termine
in debiti a medio-lungo
termine;
torna al sommario
- le aperture di credito
in conto corrente e/o
smobilizzi crediti SBF/
fatture per le ordinarie
necessità di gestione;
- l’anticipo fino al
massimo dell’80% del
contributo concesso
dalla Provincia di Trento
per l’inserimento della
co-manager e per altri
contributi provinciali,
anche quando non sono
corrisposti in un’unica
soluzione.
Le Casse Rurali si
impegnano a garantire
le migliori condizioni
possibili e comunque
non peggiori rispetto a
quelle in vigore per gli
associati dei rispettivi
torna al sommario
Confidi. Per importi
inferiori a 10 mila euro,
il finanziamento potrà
essere accordato con
procedura semplificata
a fronte della sola
garanzia fideiussoria
dell’imprenditrice.
In caso di assenza
dall’azienda per
maternità, puerperio,
malattie gravi che
abbiano colpito i
genitori, il coniuge,
i figli o lei stessa, è
prevista la possibilità
di sospendere il
pagamento delle rate
dei finanziamenti per 12
mesi, elevabili a 24. L’accordo è stato
presentato quest’estate
nella sede di Cassa
Centrale Banca nel
corso del convegno
“Imprenditoria
femminile: la gestione
finanziaria d’impresa”,
che è stata l’occasione
per fare il punto sul
problema dell’accesso
al credito, una delle
maggiori difficoltà
con cui le imprese si
confrontano e che si
accentua quando la
titolare dell’azienda è
una donna.
Vuoi saperne di più? Scrivimi:
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49
what’s up
Il punto sulla
Cooperazione
Trentina
Q
uanto lavoro
crea? Qual è il
suo indotto? In quali
settori è in crescita
e in quali è invece in
difficoltà? A queste ed
altre domande sulla
cooperazione trentina
è possibile trovare
risposta all’interno
del Rapporto 20132014, in distribuzione
proprio in queste
settimane e disponibile
anche on-line. La
pubblicazione riporta
le relazioni presentate
all’assemblea della
Federazione del 13
giugno e una scheda
per ciascun settore
cooperativo. Il volume
propone un utilizzo
multimediale dei
contenuti: cliccando
sui link oppure
inquadrando i qr-code è
possibile visualizzare e
scaricare molti materiali
in formato elettronico.
Fonte: Federazione
Trentiona della
Cooperazione
L’anteprima del
“Rapporto” in formato
pdf può essere
sfogliata cliccando qui:
RAPPORTO
COOPERAZIONE
TRENTINA 2013-2014
50
torna al sommario
51
what’s up
Un master per i futuri
manager del sociale
C
Euricse web:
www.euricse.eu
Seguici su facebook:
Euricse
Programma di studi XX
edizione:
Master GIS
Master in Gestione
di Imprese Sociali
52
reare i nuovi manager
del sociale, persone
in grado di comprendere
la complessità del
contesto di riferimento
e di operare in
esso coniugando
efficacia ed efficienza
imprenditoriale con il
benessere collettivo
e la sostenibilità: è
questo l’obiettivo del
Master GIS, organizzato
dall’Università di Trento
e da Euricse, per il
quale si sono da poco
chiuse le iscrizioni.
Il Master, giunto alla
diciannovesima edizione,
è rivolto ai neo-laureati
in lauree triennali o
specialistiche di qualsiasi
disciplina. Fin dal 1995
Trento rappresenta una
meta importante per
gli studenti interessati
al settore non profit,
che ha conosciuto in
questi anni una notevole
crescita dei dipendenti
(+39,4%), e delle
organizzazioni (+28% tra
il 2001 e 2011), secondo
i recenti risultati del
Censimento Istat sulle
Istituzioni non profit. Il
Master GIS, coniugando
la formazione teorica
con cinque mesi di
stage, permette di
acquisire gli adeguati
strumenti manageriali
per comprendere le
modalità operative
delle imprese sociali
e delle organizzazioni
non profit. Il Master
GIS avvantaggia i
frequentanti anche
in termini di crescita
personale, dando un
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Parto per Fiemme
è figlio della cooperazione
Dodici le mamme provenienti da fuori Valle in attesa e già cinque i
neonati accolti in ospedale mentre il papà e i nonni venivano ospitati
gratuitamente in albergo. E a gennaio tornerà settimanale l’ambulatorio
di puericultura e partiranno corsi di ginnastica pelvica. Perché la
maternità non si esaurisce con la nascita
U
“Parto per Fiemme”
è nato dalla gente,
che ha deciso che
non si può stare
semplicemente
a guardare
mentre i politici
decidono il futuro
dell’ospedale di
valle.
54
nire forze, idee,
competenze e
desideri per il bene
comune. Il concetto che
sta alla base di ogni
forma cooperativa quello stesso concetto
che ha permesso al
Trentino di uscire
dalla povertà grazie
alle Casse Rurali, alle
Famiglie Cooperative, ai
consorzi di contadini –
continua ad essere vivo
in Fiemme, valle che
storicamente affronta
le difficoltà con la
solidarietà. “Parto
per Fiemme” è nato
dalla gente, che ha
deciso che non si può
stare semplicemente
a guardare mentre i
politici decidono il
futuro dell’ospedale
di valle. “Un punto
nascita vicino a casa
non è un lusso, ma una
torna al sommario
conquista della sanità”,
precisa Alessandro
Arici, promotore,
insieme ad un vivace
gruppo di volontari,
dell’iniziativa, alla
quale hanno già aderito
oltre 280 persone,
tra cui anche non
valligiani, consapevoli
che certi diritti non
sono territoriali. Per
non parlare poi delle
iniziative e degli
eventi per raccogliere
fondi a sostegno
dell’associazione e le
famiglie di imprenditori
locali che mettono a
disposizione prodotti e
merce per le lotterie e
per i cestini da regalare
torna al sommario
ai neonati di “Parto
per Fiemme”, ai quali
vengono anche donati
bavaglini, targhette
e babbucce fatte a
mano da chi ha deciso
di accoglierli. Perché
è una vera e propria
accoglienza quella
che viene riservata ai
genitori non residenti in
valle che decidono di far
nascere il loro figlio in
Fiemme: mentre mamma
e bambino vengono
accuditi e coccolati nel
reparto maternità di
Cavalese, dove i numeri
permettono ancora alle
ostetriche di seguire
per tutto il ricovero la
puerpera, dando consigli
55
friend, event & co.
L’obiettivo è
raggiungere le 350
nascite all’anno,
rispetto alle circa
270 attuali.
56
friend, event & co.
e assistenza, il papà è
ospitato gratuitamente
a mezza pensione in un
albergo a tre o quattro
stelle per quattro notti.
Con lui possono esserci
anche altre tre persone,
fratellini o nonni che
siano. “I responsabili
dell’albergo aderente
accettano un rimborso
spese simbolico di
30 euro al giorno
per tutta la famiglia
accolta –spiega Arici-.
Potrebbero pagarselo
da soli? Forse, ma come
faremmo ad attirare
in Valle nuove nascite
senza proporre la nostra
storica solidarietà
cooperativa?”. E così
sono già cinque i
neonati di “Parto per
Fiemme”: oltre alla gioia
per la nascita, i genitori
di questi bambini hanno
potuto sperimentare la
meraviglia di sentirsi
a casa, in ospedale e
fuori. L’ospitalità è
garantita dai sostenitori
dell’iniziativa che con
30 euro all’anno, 8
centesimi al giorno,
per quattro anni si
impegnano a far sì
che, aumentando il
numero di parti, il
reparto maternità
torna al sommario
Seguici su facebook:
Parto per Fiemme
non sia più a rischio
chiusura. L’obiettivo
è raggiungere le 350
nascite all’anno, rispetto
alle circa 270 attuali.
Ma non solo: per “Parto
per Fiemme” il concetto
di maternità non si
ferma alla venuta al
mondo. Grazie a quanti
hanno già donato e si
sono prodigati per far
conoscere il progetto,
da gennaio saranno
realtà due iniziative
sulle quali le ostetriche,
parte attiva di “Parto
per Fiemme”, da tempo
chiedono attenzione.
Dal 2015 tornerà a
cadenza settimanale
l’ambulatorio di
puericultura di Cavalese
e Predazzo, dimezzato
da qualche tempo per
motivi economici. In
accordo con l’Azienda
Sanitaria e le altre
associazioni presenti in
valle, in primis GEBI,
“Parto per Fiemme”
valuterà le modalità
con le quali far ripartire
settimanalmente un
appuntamento che per
le mamme va molto
al di là della semplice
pesata del neonato,
ma diventa momento
di confronto, conforto
e assistenza su temi
quali l’allattamento, lo
svezzamento, la cura
del bambino. A gennaio
inizieranno anche i
corsi di ginnastica per
i muscoli pelvici, che
a volte con il parto
perdono tonicità,
causando piccoli o
Per appoggiare il progetto: si possono versare 30
euro all’anno per 4 anni via ordine permanente
sul conto dell’associazione (IBAN IT 11 F 08184
35640 000002156294). I bonifici eseguiti in una
qualsiasi Cassa Rurale di Fiemme e Fassa sono
esenti da commissioni bancarie.
Per info e per richiedere il formulario
d’adesione, partoperfiemme@gmail.com,
0462/341419,
pagina Facebook “Parto per Fiemme”.
torna al sommario
57
friend, event & co.
grandi disagi nella vita
quotidiana, evitabili
o almeno contenibili
con alcuni esercizi.
Primi risultati concreti,
quindi, per “Parto
per Fiemme”, che
fin dall’inizio aveva
lo spunto
già portato i suoi
frutti, meno palpabili
forse, ma altrettanto
importanti: la voglia
di progettare e creare
alternative a quanto
stabilito dall’alto. Senza
arrabbiarsi né urlare,
senza proteste gridate:
perché, quando tutti
insieme si dice la stessa
cosa, non serve alzare la
voce per farsi sentire.
Monica Gabrielli
Come don Guetti insegnava:
“...I soci della Cassa
Rurale non sono più
persone divise e sole,
ma formano, uniti
insieme col legame
sociale, una sola
persona, come un gran
signore. In questo
bel modo vengono
sommate, che dico
moltiplicate tutte le
singole capacità...”
58
Così basta che ognuno
dia qualche minuto del
suo tempo regalando
a questo progetto
di mantenimento e
sviluppo del Punto
Nascita di Cavalese
il “Passaparola”
necessario per portare
la voce fuori Valle.
«Con troppa insistenza e troppo a lungo, sembra che abbiamo
rinunciato alla eccellenza personale e ai valori della comunità, in
favore del mero accumulo di beni terreni. Il nostro Pil ha superato
800 miliardi di dollari l’anno, ma quel Pil - se giudichiamo gli USA
in base ad esso - comprende anche l’inquinamento dell’aria, la
pubblicità per le sigarette e le ambulanze per sgombrare le nostre
autostrade dalle carneficine dei fine settimana. Il Pil mette nel conto
le serrature speciali per le nostre porte di casa e le prigioni per
coloro che cercano di forzarle. Comprende il fucile di Whitman e il
coltello di Speck, ed i programmi televisivi che esaltano la violenza
al fine di vendere giocattoli ai nostri
bambini. Cresce con la produzione di
Link audio:
Napalm, missili e testate nucleari e
DISCORSO SUL
PIL DI ROBERT
non fa che aumentare quando sulle
KENNEDY
loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi
popolari. Comprende le auto blindate
della polizia per fronteggiare le rivolte urbane. Il Pil non tiene conto
della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione
o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza
della nostra poesia, la solidità dei valori famigliari o l’intelligenza
del nostro dibattere. Il Pil non misura né la nostra arguzia, né il
nostro coraggio, né la nostra saggezza, né la nostra conoscenza,
né la nostra compassione, né la devozione al nostro Paese. Misura
tutto, in poche parole, eccetto ciò che rende la vita veramente degna
di essere vissuta. Può dirci tutto sull’America ma non se possiamo
essere orgogliosi di essere americani».
Robert Kennedy
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La nostra idea di social?
obbligazioni cassa rurale
dal territorio al territorio
Il 97% della nostra raccolta è impiegato in favore di
famiglie e imprese residenti e operanti nei comuni di
competenza della banca.
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pubblico presso gli sportelli della banca e nella sezione Trasparenza e Normative del sito internet.