Process of eVoluTIoN GraZ

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Process of eVoluTIoN GraZ
www.xal.com
office@xal.com
LIGHT
25
GRAZ
Remix International
Concert of contrasts:
The spirit of history and
modern architecture
side by side.
process
of evolution
Portrait
BVN Donovan Hill
Australia
I
Esp
Italiano
espaÑol
02
C
ontent
XAL
Start
04 REMIX INTERNATIONAL – GRAZ
NEWS FROM GRAZ’S CULTURal AND
ARCHITECTURal SCENE
08 OFFICE NEWS
INNOVATIVE WAYS TO MAKE
MODERN LIFE MORE EXCITING
10 OFFICE PROJECTS
OFFICE AND WORKING ENVIRONMENTS
LIGHTING DESIGN BY XAL
18 PUBLIC NEWS
ARCHITECTURAL HIGHLIGHTS
IN THE PUBLIC REALM
20 PUBLIC PROJECTS
LIGHTING DESIGN IN PUBLIC SPACES BY XAL
26 PORTRAIT
BVN DONOVAN HILL
28 RETAIL NEWS
WHAT’S GOING ON IN GLOBAL SHOP
AND RETAIL DESIGN
30 RETAIL PROJECTS
SHOP AND RETAIL
LIGHTING DESIGN BY XAL
36 REPORT
UNDERSTANDING DATA SHEETS
38 LIVING NEWS
INNOVATIVE WAYS TO MAKE
MODERN LIFE MORE EXCITING
40 LIVING PROJECT
RESIDENTIAL AND LIVING ENVIRONMENT
LIGHTING DESIGN BY XAL
42 OUTDOOR NEWS
URBAN ART AND RECREATION AREAS
44 OUTDOOR PROJECT
BLENDING INTO THE LANDSCAPE
XAL
Magazine 25
03
E
ditorial
XAL
Andreas Hierzer, CEO
Years
see the
light.
I Abbiamo alle spalle: 25 anni di passione per l’elemento luce in tutte le
sue dimensioni, per la ricerca del suo adattamento ottimale alle esigenze
degli utenti e il continuo ampliamento delle possibilità tecnologiche. Ciò che
è iniziato nel 1989, in un garage di Graz, oggi si è trasformato in un’impresa
globale con proprie strutture di ricerca, produzione e distribuzione in nove
sedi internazionali. Decenni di collaborazione con clienti, designer, architetti,
uffici tecnici e dipendenti ci hanno fatto diventare quello che siamo oggi. In
circa 150 città e oltre 50 Paesi del mondo. La nostra capacità di sentirci a
casa contemporaneamente in così tante regioni e culture diverse ci ha reso
molto più esperti nel confrontarci con molteplici mentalità, esigenze e necessità in merito all’elemento luce e al suo utilizzo.
ESP El resultado: 25 años de pasión por la luz en toda su variedad, su adap­
tación óptima a las necesidades de los usuarios y la continua expansión del
desarrollo técnico. Lo que empezó en un garaje de Graz en 1989, es hoy una
empresa internacional con sus propios centros de investigación, producción
y distribución en nueve emplazamientos a nivel mundial. La colaboración
durante décadas con nuestros clientes, diseñadores, arquitectos, despachos
técnicos y empleados ha dado lugar a lo que somos hoy en día. En aproxi­
madamente 150 ciudades en más de 50 países del mundo. El hecho de que
nos sintamos como en casa en tantas regiones y culturas diferentes nos ha
permitido ganar experiencia a la hora de tratar con ideas, pretensiones y
necesidades muy diferentes en lo que se refiere a la luz y a su utilización.
Per quanto riguarda l’aspetto tecnologico, abbiamo alle spalle cinque lustri
di sviluppo, incurante delle mode passeggere, che ci ha guidato dalla lampada alogena alla lampada fluorescente fino ad arrivare alla tecnologia d’avanguardia del LED. Abbiamo iniziato già molti anni fa ad integrare nei nostri
processi il know-how di sviluppo e produzione necessario per la tecnologia
LED, mirando a sfruttare le potenzialità della nuova tecnologia per sviluppare
coerentemente famiglie di prodotti assolutamente innovative.
Desde un punto de vista tecnológico, hablamos de un cuarto de siglo de
desarrollo, más allá de las modas efímeras, que nos llevó de las lámparas
halógenas y fluorescentes, a la excelente tecnología LED. Hace ya muchos
años que nos ocupamos de integrar en nuestros procesos importantes cono­
cimientos técnicos de desarrollo y producción para la tecnología LED, para
poder tener la posibilidad de desarrollar, a partir de esta tecnología, nuevos
productos totalmente novedosos.
Gli investimenti sul fronte della sostenibilità costituiscono da 25 anni una
delle cifre distintive di XAL. Che per noi non si esaurisce nel prodotto. Il nostro impegno sta anche nell’investire sul sapere, ad esempio, promuovendo
la formazione dei nostri numerosi apprendisti in molte attività professionali
oggetto di apprendistato – anche con stage all’estero nelle altre sedi del
nostro gruppo – oppure attraverso la creazione e conservazione di posti di
lavoro ad alto tasso tecnologico nel settore ricerca e sviluppo.
XAL se distingue por su inversión en sostenibilidad desde hace 25 años.
Y esto no termina con el producto. Invertimos en la formación de nuestro
gran número de aprendices en muchas profesiones diferentes y les facilita­
mos también prácticas en el extranjero en otras ubicaciones del grupo,
y también creamos y mantenemos puestos de trabajo relacionados con las
altas tecnologías dentro de los sectores de la investigación y del desarrollo.
25 anni di duro lavoro che ha dato i suoi frutti. La soddisfazione dei clienti
ce lo dimostra ogni giorno. Ma anche i premi e i riconoscimenti sono un indicatore prezioso. Recentemente, al rinomato iF-Design Award 2014, sette
dei nostri otto prodotti presentati sono stati insigniti con l’ambito premio per
il design nella categoria «Lighting» da una giuria di 50 esperti internazionali
che ha esaminato ben 3.249 candidature. Inoltre abbiamo ottenuto il prestigioso Design Plus Award per i prodotti SONIC e HELIOS. 145 aziende con
236 prodotti si erano candidate a ricevere questo riconoscimento alla Light
& Building. Sono successi che ci ripagano per gli elevati standard di qualità
perseguiti nella nostra azienda.
La quintessenza di ciò che inseguiamo giorno dopo giorno, è rappresentata
da soluzioni illuminotecniche d’eccellenza sotto il profilo estetico e funzionale,
che si integrano perfettamente nei più svariati contesti di vita nel mondo. Il
nostro impegno proseguirà negli anni a venire. Siamo curiosi di vedere come
si evolveranno i prossimi 25 anni.
25 años de duro trabajo que merecen la pena. Algo que nos demuestra
diariamente la satisfacción de nuestros clientes. Pero también los premios
y homenajes son un valioso indicador de ello. Por último, en 2014, siete de
los ocho productos que presentamos al concurso de diseño iF, de un total
de 3.249 productos que participaban, fueron galardonados por un jurado
formado por 50 expertos con el popular premio de diseño en la categoría
«Lighting». Además, hemos recibido también el popular premio de diseño
Plus Award por nuestros productos SONIC y HELIOS. 145 empresas con
236 productos han sido ya premiadas con este galardón del «Light &
Building». Estos son los importantes éxitos obtenidos gracias a las altas
exigencias de calidad que tenemos en nuestra empresa.
La quinta esencia a la que aspiramos diariamente, es la de crear soluciones
lumínicas que sean estéticas y funcionales y que puedan integrarse perfecta­
mente en los diferentes contextos cotidianos. Y esto seguirá siendo así. Esta­
mos emocionados por lo que pueda venir en los siguientes 25 años.
XAL
Magazine 25
XAL
graz
Home
Base
SchloSSberg
© Graz Tourismus/Harry Schiffer
© shutterstock.com
DESIGN, ART AND
ARCHITECTURE NEWS
FROM XAL’S
HOMETOWN GRAZ
© Graz Tourismus/Harry Schiffer
04
Remix International
SchloSSberg
graz / Austria
Schloßberg, www.stadt-graz.at
XAL
Magazine 25
I Narra la leggenda che il monte del castello di Graz sia nato
perché il diavolo, infuriatosi nell’assistere ad una processione
pasquale, staccò un macigno in Africa e lo scagliò a terra proprio nel punto in cui oggi sorge il capoluogo stiriano. Comunque
sia andata, i cittadini di Graz hanno accolto con gratitudine
quest’opera attribuita al diavolo. Intorno al monte del castello –
in tedesco Schloßberg, scritto con la doppia s tedesca secondo
le vecchie regole ortografiche – costruirono una splendida città.
Il monte, prospiciente il fiume Mura, domina con i suoi 123 m
di lunghezza la piazza principale di Graz. Nel 1894 fu costruita
la prima ferrovia a cremagliera, una funicolare che s’inerpica
sul monte superando una pendenza massima del 60 %.Oggi,
i vagoni dotati di vetrate panoramiche offrono una vista imponente sulla distesa di case della città vecchia di Graz, patrimonio mondiale dell’UNESCO. Meta del viaggio sono la torre
campanaria con la «Liesl» (la campana) e la torre dell’orologio,
simbolo della città. Il nucleo storico risale al 13esimo secolo.
Ci sono poi le casematte dello Schloßberg, il pozzo dei Turchi
profondo 98 metri, le rovine del castello e una moltitudine di
piccoli oggetti artistici da scoprire. Prima che venissero costruiti
gli spettacolari ascensori dello Schloßberg, per salire sul monte
ci si doveva arrampicare lungo un sentiero di 260 scalini. Oggi è
più comodo: con l’ascensore, dalla piazza dello Schloßberg nel
cuore della città, si raggiunge la sommità in 30 secondi.
ESP Según cuenta la leyenda, el diablo fue el responsable de
la formación del Schloßberg de Graz, ya que al presenciar una
procesión de Pascua, se puso furioso y rompió una roca de
África para lanzarla donde hoy se encuentra la capital de Estiria.
Sea como fuere, al parecer la gente de Graz estuvo muy agra­
decida al diablo por su obra. Construyeron una hermosa ciudad
alrededor del Schloßberg, palabra que se escribe con «ß» en
lugar de «ss» porque al ser nombre propio, conserva la forma
antigua. La montaña del Schloßberg va a dar directamente a
las orillas del río Mur y se eleva 123 metros sobre Hauptplatz,
la plaza mayor de Graz. En el año 1894 construyeron el primer
transporte para subir a la montaña: un funicular vertical que su­
peraba una pendiente de hasta un 60 %. Hoy en día, los vagones
provistos de ventanas panorámicas de cristal ofrecen durante
todo el trayecto unas vistas impresionantes sobre el mar de ca­
sas del casco antiguo de Graz, Patrimonio de la Humanidad de
la UNESCO. El destino del recorrido es la torre del campanario
junto con la «Liesl» (campana) y la torre del reloj; los símbolos
de la ciudad. El núcleo histórico del monumento data del siglo
XIII. Además, todavía nos quedan por descubrir las casamatas
del Schloßberg, las fuentes turcas de 98 metros de profundidad,
todos los restos del castillo e innumerables pequeñas piezas de
arte. Antes de que se construyeran los espectaculares ascenso­
res del Schloßberg, había que «trepar» por los 260 escalones de
piedra para poder llegar hasta arriba. Hoy en día es mucho más
cómodo: se llega en solo 30 segundos en ascensor desde la
plaza del Schloßberg, en pleno corazón de Graz.
05
Remix International
XAL
graz
City of Design
Dom im Berg
City of Design
graz / Austria
www.graz-cityofdesign.at
© shutterstock.com
I Undici città al mondo possono fregiarsi del titolo di «City of Design»; dal 2014 una di queste è Graz.
Ci sono motivi ben precisi per cui la scelta dell’UNESCO è caduta su Graz: quando si tratta di economia creativa, il capoluogo stiriano non solo è in grado di ben figurare nel panorama internazionale, ma
ha addirittura la forza di imporsi come punto di riferimento. Non per nulla i settori creativi totalizzano
attualmente 1 miliardo e mezzo di introiti, pari a circa il 14 % dell’intero valore aggiunto lordo dell’area
macrometropolitana di Graz. Nella regione Stiria, 40.000 posti di lavoro sono ascrivibili al settore dell’economia creativa, e la tendenza è in ascesa. A Graz vivono, inoltre, più di 40.000 studenti. Corsi di studio come Design industriale, Design multimediale o Design museale, offerti dal Politecnico Johanneum,
ampliano il portfolio della città a vocazione creativa. Così la città, non solo vanta la massima densità di
studi di architettura in Europa, ma può anche avvalersi di decenni di esperienze nel campo della progettazione e del design urbanistico. Basti pensare al concetto della «Scuola di Graz» – uno spirito rivoluzionario lontano da tutti gli sviluppi formali che si trova in tutta l’architettura stiriana a partire dagli anni 60.
Con il conferimento dello status di «City of Design» la città ha guadagnato ulteriore attenzione positiva
e riconoscimento, una spinta propulsiva utile per continuare a suscitare emozioni ed entusiasmo verso
le attività creative – in Austria ma anche nel mondo. Inoltre si deve riuscire a dare impulso ai potenziali
locali e a favorire la commercializzazione dei prodotti culturali, in ambito locale ma anche a livello internazionale. E già questo è un grande passo verso un futuro economico solido e duraturo.Graz ha tutte le
carte in regola per diventare nei prossimi anni un «epicentro» europeo dell’economia creativa.
© Universalmuseum Joanneum, Eduardo Martinez
ESP En todo el mundo existen once ciudades reconocidas como «City of Design». Desde 2014, Graz es
una de ellas. El hecho de que la UNESCO se decidiera por Graz tiene su razón de ser. Cuando se trata
de la industria creativa, la capital estiria no solamente compite a nivel internacional, sino que realmente
marca la pauta. Al fin y al cabo, en la actualidad el sector creativo aporta 1,5 mil millones de euros y
representa el 14 % del total del valor añadido bruto de toda el área de Graz. Solo en el estado federado
de Estiria, 40 000 puestos de trabajo pertenecen al ámbito de la industria creativa, tendencia que sigue
aumentando. Además, en Graz viven cerca de 40 000 estudiantes. Carreras como diseño industrial,
diseño de medios de comunicación, diseño de museos que se imparten en la FH Joanneum, amplían la
cartera de valores de la ciudad de la creatividad. Y no solo dispone de la mayor densidad de estudios de
arquitectura de toda Europa, sino que también cuenta con años de experiencia en el trato de la distribu­
ción y diseño de una ciudad. Todo ello representa la «Escuela de Graz»: un espíritu revolucionario lejos
de toda evolución formal, que se puede encontrar en la arquitectura estiria desde los años 60. Con la
concesión del estatus de «City of Design» se ha conseguido una mayor atención positiva, así como gran
reconocimiento, para poder seguir despertando emoción y entusiasmo por la industria creativa, tanto
en Austria como en el resto del mundo. Además, todo esto consigue impulsar la potencial comerciali­
zación de los productos culturales del país, tanto local como internacionalmente. Y esto ya es un gran
paso hacia un firme futuro económico. Por lo tanto, Graz alberga suficiente potencial para convertirse
en el futuro en el epicentro europeo de la economía creativa.
Wall Of Sound
© Graz Tourismus / Tom Lamm
© kubiza.at
graz / Austria
by Norbert Rabl Ziviltechniker, Graz (A)
www.spielstaetten.at
www.rabl-zt.at
I Uno spazio largo 20 metri, alto 12 e profondo 28 è stato creato proprio al centro dello Schlossberg
di Graz. È il «Dom im Berg» (duomo nel monte), la location più recente e senz’altro anche più straordinaria, destinata ad ospitare gli eventi della città. Qui si esibiscono regolarmente i DJ più quotati e viene
offerto un ricco programma di eventi disco e festival della scena musicale elettronica. E quando i ritmi
elettronici martellano i fianchi rocciosi della montagna e i patiti della musica e delle nuovissime tendenze
di Graz e del mondo si muovono a tempo di musica, l’atmosfera che si sprigiona è ineguagliabile. Il
padiglione di 733 metri quadrati di superficie può contenere fino a mille persone. Grazie a uno speciale
rivestimento delle pareti, si ottiene in questo spazio per manifestazioni un’acustica eccellente, adatta sia
per feste musicali, che per concerti classici e moderni dal vivo. Oltre che per l’organizzazione di eventi
disco e concerti, questa sede è utilizzata spesso anche per presentazioni di film, convegni di architettura, congressi, balli o spettacoli teatrali. L’idea di questa location del tutto particolare allo Schlossberg
nacque già alla fine del secolo scorso. La sua inaugurazione avvenne nell’ambito dell’ «Esposizione
regionale 2000», che se ne servì come sua terza sede. Il Dom im Berg costituisce insieme all’Orpheum,
aperto come teatro di varietà nel 1899, e al teatro open-air Kasematten ai piedi dello Schlossberg, la
triade delle sedi teatrali di Graz. Quest’ultima location in ordine di tempo dimostra come la cultura tradizionale possa conciliarsi con la cultura moderna e come gli architetti di Graz e delle zone circostanti influenzino creativamente il capoluogo stiriano. Nel cuore della città vecchia si respira così una piacevole
atmosfera cosmopolita.
ESP En medio del Schlossberg de Graz, se excavó esta sala de 20 metros de ancho, 12 metros de alto
y 28 metros de profundidad. El «Dom im Berg» es el local de eventos más actual y, sin duda alguna, el
más excepcional de toda la ciudad. En este emplazamiento tocan regularmente famosos Djs internacio­
nales en cuyo programa están presentes numerosas fiestas y festivales de música electrónica. Y cuando
los ritmos electrónicos retumban en los muros de piedra de la montaña y los aficionados a la música y
hipsters de Graz y del mundo entero se mueven al compás, se forma una atmósfera totalmente inigua­
lable. El total de 733 metros cuadrados de esta enorme sala da cabida hasta mil personas. Mediante un
revestimiento especial de las paredes de la sala dan eventos, se obtiene una increíble acústica, que es
excelente para festivales de música, pero que también es apropiada para conciertos en vivo clásicos
y modernos. Además de actos como festivales y conciertos, esta sala se utiliza como lugar de exposi­
ciones y eventos, así como presentaciones de empresas, simposios de arquitectura, congresos, bailes
o representaciones teatrales. La idea de crear este espacio tan extraordinario dentro del Schlossberg
nació ya a finales del siglo pasado. Se inauguró como tercer lugar de ceremonias del festival cultural de
Estiria «Landesausstellung 2000». Junto con el Orpheum, inaugurado en 1899 como teatro de varieda­
des, el incomparable teatro al aire libre del Schlossberg, «Schlossbergbühne Kasematten» y el Dom im
Berg, son los tres lugares estrella de los espectáculos en la ciudad de Graz. Y éste último, como el más
joven de los tres, demuestra especialmente bien como se puede armonizar la cultura tradicional con la
moderna y también como los arquitectos de Graz y alrededores influyen de un modo tan creativo en la
capital del estado estirio. De este modo, se disfruta de las sensaciones de la metrópoli, en el corazón
del casco antiguo.
XAL
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06
Remix International
XAL
graz
Murinsel
Freiblick by Eckstein
Riverside
graz / Austria
© Graz Tourismus / Harry Schiffer
© Graz Tourismus / Harry Schiffer
© Graz Tourismus / Harry Schiffer
by ART & IDEA (A)
www.murinselgraz.at
www.art-idea.com
www.graztourismus.at
I Nuota in mezzo al fiume e di notte si illumina di colori insoliti. È l’isola sulla Mura. Realizzata nel 2003 nel contesto delle iniziative per l’anno di Graz capitale europea della cultura,
questa caratteristica struttura architettonica doveva essere un simbolo moderno da contrapporre alla celebre torre dell’orologio. L’intento era unire architettura e arte nello spazio pubblico con l’esperienza dell’acqua nel cuore della città. Missione compiuta, si potrebbe dire.
Sviluppando un’idea di Robert Punkenhofer, cittadino di Graz nonché fondatore e direttore
di Art & Idea, l’artista e designer newyorkese Vito Acconci ha creato un oggetto simile a una
concrezione organica, dove diverse superfici a forma di conchiglia si intersecano le une con
le altre. Risalendo l’Edegger-Steg, un po’ più a nord del ponte principale, tra il castello e la
Kunsthaus, e raggiungibile da entrambe le sponde della Mura, oggi in mezzo al fiume si trova
questo oggetto spettacolare, lungo 50 metri e largo 20. Dall’unione di due forme, quella a
«cupola» e quella a «conchiglia», è nato un paesaggio artificiale, concepito per ospitare circa
350 visitatori e assolvere a diverse funzioni in base alla natura specifica del luogo. La piattaforma comprende un caffè, un anfiteatro e un parco giochi per bambini. Gli interni del caffè
sono stati disegnati dagli architetti dello studio PUR PUR. L’isola sulla Mura non esaurisce la
sua funzione nell’unire le due rive del fiume mediante un elemento di alto profilo estetico, nei
mesi estivi è gettonatissima anche come location open air. Tra l’altro si sta discutendo anche
la possibilità di dotarla di un sistema di ombreggiamento che agevoli le manifestazioni anche
nella zona scoperta dell’isola sulla Mura. Ma più ancora, questa struttura restituisce agli abitanti di Graz la possibilità di vivere un’esperienza a contatto diretto con il loro fiume.
ESP Nada por el río y alumbra la noche con colores extraordinarios. El Murinsel. Construido
en el año 2003 en el marco del año como capital europea de la cultura, esta espectacular
pieza arquitectónica es el emblema moderno de Graz, sin olvidarnos de la famosa torre del
reloj. La cuestión era unir arquitectura y arte en espacio abierto con el agua en el centro de la
ciudad. Podríamos decir que fue una misión cumplida. Según una idea del graciense Robert
Punkenhofer, fundador y director de Art & Idea, el artista y diseñador neoyorquino Vito Ac­
conci creó un objeto orgánico, sobrepuesto sobre sí mismo y con forma de concha marina.
Esta espectacular y extensa obra de 50 m de largo y 20 m de ancho a la que se puede acce­
der mediante dos pasarelas situadas a cada lado del río, se encuentra río arriba del puente­
cillo de Edegger, es decir, dirección norte desde el puente principal y entre el Schloßberg y
el museo Kunsthaus. De la combinación de las formas de «cúpula» y «concha» nace este pai­
saje artístico, concebido para unos 350 visitantes y distribuido de tal manera que se pueda
utilizar el espacio de forma específica según sus diferentes funciones. Tiene una cafetería, un
anfiteatro y un parque infantil. Los arquitectos de PUR PUR se encargaron de hacer el diseño
interior. En conjunto, el Murinsel no solo une las dos orillas del Mur de una manera extraordi­
nariamente artística, sino que en los meses soleados también es una popular espacio al aire
libre. Actualmente, se está estudiando la posibilidad de instalar una gran zona a la sombra
que refresque también los actos de la zona al aire libre del Murinsel. Todavía más: esta obra
devuelve el río a los habitantes de Graz y hace del Mur un río para disfrutar.
Up in the Air
graz / Austria
by Nieto Sobejano, Madrid (ESP)
www.kastner-oehler.at
www.nietosobejano.com
XAL
Magazine 25
© Markus Kaiser
ESP La terraza de la azotea del centro comercial Kastner & Öhler en Graz ofrece una vista verdadera­
mente única de la plaza del ayuntamiento Hauptplatz, la calle Herrengasse y el cercano Schlossberg.
Sin embargo, no se puede tener vértigo si se quiere disfrutar del Skywalk, la terraza inaugurada en el
año 2010 que serpentea por encima del techo de cristal del centro comercial. Aquellos que aún así se
atreven a seguir, pueden entender enseguida por qué el casco antiguo de Graz fue nombrado Patrimo­
nio de la Humanidad por la UNESCO en el año 1999, entre otros 900 monumentos. Las vistas sobre el
mar rojo de tejados de pizarra, repleto de las puntas rojas de las iglesias, son sencillamente impresio­
nantes. Y en algún lugar de por medio duerme el museo Kunsthaus, el llamado «Friendly Alien», que
con su orgánica y azul cubierta se hace bien visible desde lejos. Sin embargo, en realidad el Skywalk
es el resultado de una feliz coincidencia. Por suerte, en el transcurso de las reformas, los arquitectos
encargados del trabajo decidieron, espontáneamente y en contra del plan inicial, que todo el mundo
tuviera acceso a la terraza. De este modo, la terraza de la azotea hoy en día se puede disfrutar todo el
año, tanto como mirador, como para tomar un café tranquilamente en la cafetería Freiblick, que sabe
cómo impresionar a sus clientes con un diseño interior muy elegante, pero al mismo tiempo confortable
y nada pretencioso. Por otra parte, esto puede ser en buena parte gracias a los muebles de Viteo. Las
sillas, bancos y mesas producidas en el pequeño pueblo de Straß in Steiermark han ganado muchos
premios internacionales de diseño en los últimos años. En este caso en concreto, los muebles fueron
especialmente diseñados para la terraza del Skywalk y armonizan perfectamente con los tablones de
madera gris claro del suelo y con las sombrillas blancas que protegen de las altas temperaturas que en
el verano en Graz puede llegar a haber. ¡La Dolce Vita en el centro de Graz!
© Kastner & Öhler
I La terrazza sul tetto del caffè Kastner & Öhler nel centro storico di Graz offre una vista splendida
sulla piazza principale, sulla Herrengasse e il vicino Schlossberg. Per poter apprezzare lo Skywalk inaugurato nel 2010, che si innalza con le sue vetrate sopra il tetto del caffè, sarebbe meglio non soffrire di
vertigini. Chi tuttavia osa salirci, capisce immediatamente il motivo per cui nel 1999 il centro storico di
Graz sia stato inserito tra i circa 900 siti patrimonio dell’umanità dell’UNESCO: il panorama della distesa
di tetti rossi punteggiato dai campanili delle chiese è addirittura sconvolgente. E da qualche parte là in
mezzo dorme il «Friendly Alien», la Kunsthaus Graz che colpisce con il suo involucro blu dalla caratteristica forma organica. Tra l’altro lo Skywalk è il frutto di una fortunata casualità. Nel corso della ristrutturazione gli architetti incaricati rimasero così affascinati dalla vista che si spalancava dal piano inclinato
del tetto, che decisero seduta stante di renderla accessibile a tutti, contrariamente a quanto previsto dal
progetto originale. Così oggi la terrazza sul tetto viene utilizzata tutto l’anno sia come punto panoramico
sia per prendere un caffè al Café Freiblick. Il design estremamente raffinato degli interni del caffè colpisce
piacevolmente anche per l’assenza di qualsiasi pretenziosità. In buona parte ciò si deve all’arredamento
realizzato con mobili della Viteo. Le sedie, le panche e i tavoli prodotti nella piccola località della Stiria,
Straß, si sono aggiudicati negli ultimi anni diversi premi internazionali per il design. In questo caso specifico, i mobili sono stati disegnati appositamente per la terrazza Skywalk e si armonizzano perfettamente
con le doghe in legno color grigio chiaro e gli ombrelloni bianchi che d’estate riparano dalle temperature
mediterranee che possono esserci a Graz. La Dolce Vita, nel cuore di Graz!
07
Remix International
XAL
graz
SteirischeR Herbst
MUMUTH – House of Music and Music Drama
Liberal Arts
graz / Austria
www.steirischerherbst.at
© Philip Winkelmeier
I Sapevate che il festival di arte moderna di più lunga tradizione viene da Graz? Lo Steirischer Herbst
(Autunno Stiriano), fondato nel 1968 da Hanns Koren, va in scena ogni anno nei mesi di settembre e
ottobre in Stiria e soprattutto a Graz. È considerato uno dei pochi festival al mondo, tra quelli dedicati
all’arte contemporanea, compiutamente multidisciplinare. Cominciò ad integrare arte, musica, performance, danza, teatro, letteratura, architettura, nuovi media e teoria, ben prima che il concetto di interconnessione nel fare arte circolasse sulla bocca di tutti, naturalmente puntando l’attenzione, nel corso
degli anni, su singoli temi. Nella storia quarantennale del festival ci sono state anche collaborazioni con
numerose altre istituzioni stiriane come la Kunsthaus Graz, la Literaturhaus Graz, il Theater im Bahnhof
e molte altre. In tutti questi anni la Sovrintendenza ha saputo operare sempre al passo coi tempi, raccogliendo una gran messe di adesioni e consensi: lo scorso anno ha offerto 303 manifestazioni e 24 giornate di festival con 49.548 visitatori e oltre 700 artisti, teorici e altri partecipanti di 47 nazioni. Per contro,
ha provocato ricorrentemente anche grossi scandali. Nel 1975 l’esecuzione di Wolfgang Bauer «Gespenster» scatenò violente discussioni come 20 anni dopo i pezzi di Werner Schwab. E nel 1998 Christoph
Schlingensief fece scalpore con «Chance 2000 für Graz», replicato qualche anno dopo alla Biennale di
Venezia. Dibattiti come questi – l’elenco sarebbe ancora lungo – testimoniano chiaramente la rilevanza
del festival che fin dall’esordio si è votato non solo alla presentazione delle produzioni, ma ha voluto
anche dare rilievo al loro sviluppo e alle ripercussioni, compresi i dibattiti pubblici e i festeggiamenti
protratti per notti intere.
© Paul Ott
© Wolfgang Silveri
ESP ¿Sabía usted que el festival de arte contemporáneo más antiguo y tradicional de Europa proviene de
Graz? El «Steirische Herbst», creado en 1968 por Hanns Koren, tiene lugar anualmente en septiembre/
octubre en la Estiria austriaca, sobre todo en la ciudad de Graz. Es uno de los pocos festivales de arte
contemporáneo del mundo que tiene un carácter verdaderamente multidisciplinar. Mucho antes de que
la demanda artística estuviera en boca de todos, el festival integraba a lo largo de los años arte, música,
actuaciones, danza, teatro, literatura, arquitectura, nuevos medios de comunicación y teoría, natural­
mente, haciendo diferente hincapié en cada uno de ellos. En sus cuarenta años de historia, este festival
ha cooperado también con numerosas instituciones estirias, como el museo Kunsthaus de Graz, el Li­
teraturhaus, el Theater im Bahnhof y muchos otros. Que la dirección del festival siempre haya actuado
estrechamente con el espíritu de cada época, demuestra, por una parte, su enorme repercusión: el año
pasado tuvieron lugar 303 eventos en los 24 días de duración del festival, con un total de 49 548 vi­
sitantes y más de 700 artistas, teóricos y otros participantes de 47 países. Por otra parte, también se
produjeron una y otra vez fuertes escándalos. Como, por ejemplo, en 1975 la función de Wolfgang Bauer
«Gespenster» («fantasma») y 20 años después, la pieza de Werner Schwab, que provocaron acaloradas
discusiones. Y la expectación la proporcionó en 1998 Christoph Schlingensief con «Chance 2000 für
Graz», que algunos años más tarde volvería a representarse en la Biennale de Venecia. Debates de este
tipo (la lista podría continuar tranquilamente), demuestran claramente la relevancia social del festival, que
desde su origen no solo consideraba como su deber la presentación de las producciones, sino que que­
ría proyectar también su desarrollo y su repercusión, incluyendo también las fuertes discusiones públicas
y las largas fiestas nocturnas.
The Twist
graz / Austria
by UNStudio, Amsterdam (NL)
www.mumuth.at
www.unstudio.com
© Paul Ott
I Con il MUMUTH – la casa per la musica e il teatro – si è avverato per l’Università della Musica e delle Arti figurative di Graz il
desiderio a lungo nutrito di avere un proprio teatro per manifestazioni e prove. L’edificio, progettato dall’olandese Ben van Berkel e
inaugurato nel 2008 dopo una fase di progettazione e realizzazione durata vari anni, appare piuttosto semplice dall’esterno. Soltanto
all’interno si scorge il suo elemento architettonico focale: il «Twist», un elemento portante a forma di spirale che collega lo spazio
pubblico del foyer alle sale da musica del piano superiore e, in tal modo, unisce artisticamente i diversi piani dell’edificio. Tutto ruota
intorno a questa massiccia struttura in cemento, anche l’illuminazione. La contrapposizione tra lampade lineari e lampade rotonde
rafforza la sua centralità, mentre un lucernario la illumina dall’alto attraverso lamelle di legno scuro. In tal modo la rotazione spiraliforme assume l’effetto di un ventaglio. L’interno del MUMUTH ha un’immagine inconfondibile, ma allo stesso tempo garantisce una
grande funzionalità. Oltre a numerose sale per le prove, l’edificio dispone anche di un palcoscenico trasformabile che permette di
variare la sua ampiezza per i più svariati generi di manifestazioni, dal jazz club a concerti di orchestre con capienza fino a 450 persone. La facciata del teatro, durante il giorno, appare quasi chiusa in se stessa, con il grigliato in acciaio teso come una rete davanti
al vetro e al cemento a trasmettere l’impressione di un involucro fluente. L’impressione di chiusura si dissolve lentamente man mano
che cala la sera, quando il MUMUTH diventa sempre più trasparente e si concede ampiamente alla vista: le geometrie del Twist e i
visitatori diventano visibili e spiccano sui toni smorzati del trucco di scena utilizzati in facciata e negli spazi interni.
ESP La casa de la música y el teatro musical, abreviado MUMUTH, fue para la Universidad de Arte de Graz la realización de su de­
seo más anhelado desde hace tiempo: tener un teatro para ensayos y representaciones teatrales. El edificio diseñado por el holan­
dés Ben van Berkel e inaugurado en 2008 tras varios años de fase de planificación y construcción, parece más bien sencillo en
el exterior. No hasta ver el interior nos desvela su elemento arquitectónico central: El «twist» es un elemento de soporte en forma
de espiral que conecta las salas públicas del vestíbulo con las salas de música que están encima y con los diferentes niveles del
edificio, todas ellas soldadas entre sí de un modo muy artístico. Todo gira sobre esta enorme construcción de hormigón, también
la iluminación: La interacción entre las lámparas lineales y las redondas refuerza la centralidad y mediante un tragaluz se iluminan
las láminas de madera oscura, por lo que el giro en espiral se asemeja a un artístico abanico. Pero los interiores del MUMUTH no
solo son inconfundibles, sino también multifuncionales: además de ofrecer gran cantidad de salas de ensayo, el edificio también
cuenta con un escenario muy versátil, que permite una amplia variedad de ensayos y representaciones, desde jazz hasta orques­
tas, con una capacidad de hasta 450 personas. Durante el día, la fachada del teatro pasa casi desapercibida, con su rejilla abo­
vedada de acero, dejando una distancia entre el cristal y el hormigón, dando la impresión de ser una difusa envoltura. Pero según
va oscureciendo, esta impresión se va poco a poco desvaneciendo para darnos una imagen del MUMUTH cada vez más transpa­
rente, dejándonos ver claramente su interior: la geometría del twist y los visitantes se vuelven totalmente visibles y que contrastan
con los suaves colores de modelos de maquillajes teatrales que decoran la fachada y el interior.
XAL
Magazine 25
08
office/news
o
ffice
XAL
office/News
Hain Celestial HQ, Lake Success, NY (USA)
www.hain-celestial.com
by Architecture + Information, NYC (USA) &
JBM Interior Design, NYC (USA)
www.aplusi.com
www.jbminteriordesign.com
Healthy business
«bio» non significa necessariamente avere un
aspetto «eco». Lo dimostra il nuovo quartier generale di Hain
Celestial, un’azienda produttrice di «cibo biologico» in costante
crescita, con sede a Lake Success nella stato di New York. Allestito su una superficie di 86.000 m2 , il complesso è frutto della
collaborazione fra lo studio di architettura Architecture + Information e i designer di JBM Interior Design che hanno concepito
il progetto ponendo molta attenzione alla qualità del benessere
per chi lavora in questi ambienti. Per l’ufficio è stata scelta un’immagine decisamente minimalista. Pavimenti e pilastri sono stati
letteralmente spogliati, fino a rendere visibile il cemento grezzo,
nella ricerca di una genuina primitività che è anche la cifra distintiva di tutti i prodotti del marchio Hain Celestial. Pareti a vetri,
calce bianca e ampie vetrate che lasciano entrare luce in abbondanza all’interno, rischiarano i locali degli uffici. Sporadici mobili
di design, ricercati nei loro colori squillanti, fanno da contrappunto, donando agli interni una nota giovanile. Il fatto che gli ambienti siano molto accoglienti nonostante la dominante sobrietà
e asciuttezza, si deve all’impiego di materiali naturali come il legno e la ceramica. Scale Terrazzo originali conducono ad una
cucina sperimentale, in cui si possono degustare baguette fresche, zuppe vegetariane in scatola e tanti altri dei 5.000 prodotti
distribuiti sotto 40 marchi diversi del gruppo.
ESP Hoy en día, lo biológico ya no tiene por qué parecerse a lo
ecológico. Eso lo prueba también la nueva creación, sobre una
superficie de 86.000 m2 , de la oficina central de Hain Celestial,
una empresa en crecimiento de comida orgánica con sede en
Lago Success, en Nueva York. La creación en conjunto del estudio de arquitectura Architecture + Information y del diseñador de
interiores del estudio JBM Interior Design hizo especial hincapié
en que en el trabajo también se tuviera una cierta sensación de
bienestar. No obstante, el aspecto de la oficina se mantuvo muy
minimalista. Los suelos y las columnas fueron desvestidas por
completo hasta dejar el hormigón al descubierto, una originalidad que se corresponde perfectamente con la filosofía natural
de los productos de la marca Hain Celestial. Paredes de cristal,
cal blanca y amplios ventanales que dejan pasar abundante luz
natural iluminan las oficinas. Escasos y selectos muebles de diseño en colores llamativos otorgan un contraste idóneo y le dan
al interior un toque juvenil. A pesar de toda esta sencillez, reina
la sensación de bienestar gracias a los materiales naturales de
madera y cerámica. Unas escaleras de terrazo original nos conducen a una cocina de muestra donde, entre tanto, se pueden
probar baguettes recién horneadas, latas de sopa vegetariana
entre muchos otros de los 5.000 productos de las 40 diferentes
marcas del consorcio.
© Magda Biernat
I Oggigiorno
XAL
Magazine 25
XAL
office/News
Cisco Systems
designkicker.de
Perfect atmosphere
Kick Off!
Kicker RS#2 IRON
www.designkicker.de
www.cisco.com
www.o-plus-a.com
I Con il boom di Internet alla metà degli anni 90, Cisco si trovò ad essere nel giro di breve tempo
la compagnia più quotata del mondo. Il suo valore in borsa raggiungeva all’epoca la stratosferica cifra
di 555 miliardi di dollari. Pur senza più neanche sfiorare tali vertiginose altezze, l’impresa di telecomunicazioni, fondata nel dicembre 1984 da un gruppo di scienziati della Stanford University di San
Francisco per interconnettere meglio diversi computer, è tutt’ora molto in auge. Conosciuta in tutto il
mondo soprattutto per i suoi router e switch, recentemente si è guadagnata la ribalta anche per il suo
nuovo quartier generale. Proprio come Cisco, che nei suoi prodotti pone attenzione in particolare all’adattabilità delle forme, mai troppo appariscenti, e a un assemblaggio molto curato delle parti, anche
gli architetti dello studio di architettura O + A di San Francisco puntano sulla linearità del design. Colori
chiari e ambienti ampi e luminosi offrono tanto spazio per lavorare e per pensare. Esattamente quello
che chiedevano i dipendenti che, prima della progettazione, sono stati interpellati uno a uno per sapere
cosa apprezzassero di più e cosa apprezzassero di meno del vecchio complesso di uffici, notevolmente
più piccolo. Ne è uscito un ampio collage di informazioni sulle preferenze espresse, che fu utilizzato poi
nella concezione del progetto. Sono nati così gli spazi sia interni che esterni riservati alla socialità – tra
cui alcuni con vista panoramica sulla stupenda baia di San Francisco – larghi corridoi con lounge, nelle
quali ci si può accomodare in qualsiasi momento per conversare, ma anche divani in nicchie integrate
nelle pareti per telefonare indisturbati o per una breve pausa di riposo. In conclusione il nuovo quartier
generale Cisco non è un ufficio sterile, «sovradisegnato», ma un luogo aperto e allo stesso tempo comunicativo per lavorare insieme o da soli, trovando sempre la sistemazione più adatta ed efficace.
ESP Durante el auge de internet a mediados de los 90, Cisco pasó repentinamente a ser la empresa más
valiosa del mundo. Su valor en bolsa en aquel momento era la asombrosa cantidad de 555 mil millones
de dólares. Aunque tal auge ahora forme claramente cosa del pasado, esta empresa de telecomunica­
ciones que se fundó en 1984 en San Francisco por un grupo de científicos de la Universidad de Stan­
ford, hoy en día sigue trabajando a buen ritmo para poder seguir conectando diferentes ordenadores
entre sí. Sus productos más conocidos mundialmente son sus routers y conmutadores. Sin embargo,
actualmente las oficinas centrales son el centro de atención. Al igual que Cisco, que con sus productos
siempre buscan formas más bien discretas y uniones sin soldaduras, los arquitectos del estudio de ar­
quitectura O + A de San Francisco se sitúan en la misma línea de diseño. Colores claros y habitaciones
grandes y prolijas con mucha luz, ofrecen mucho espacio para trabajar y para pensar. Así es como los
empleados lo querían, ya que antes de la planificación se les preguntó uno a uno qué era lo que más
o lo que menos valoraban del pequeño y más bien viejo complejo de oficinas. De ahí salió una amplia
compilación de información sobre preferencias que fueron integradas en la concepción de la obra. Así
nace, tanto interior como exteriormente, el conjunto de oficinas, algunas de las situadas más abajo con
unas maravillosas vistas sobre la bahía de San Francisco: amplios pasillos con salones lounge, así como
sillones encajados en las paredes en los que poder sentarse a cualquier hora para tener una charla,
llamar por teléfono sin ser molestado o para tomarse un pequeño descanso. En resumen, la nueva sede
de Cisco no es una oficina prediseñada y estéril, sino un lugar abierto así como comunicativo, donde
poder encontrar en cualquier momento el lugar adecuado para trabajar en conjunto o individualmente.
© www.designkicker.de
© www.designkicker.de
© Jasper Sanidad
© Jasper Sanidad
Cisco Systems, Inc. HQ, San Francisco (USA)
by Studio O+A, San Francisco (USA)
© www.designkicker.de
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office/news
Herrlinger Design Handel München
I I Mondiali di calcio in Brasile sono alle porte! Il 12 giugno si inizia: la nazione ospitante e detentrice
record di titoli mondiali sarà sfidata a San Paolo dalla Croazia. Perché non pregustarsi questo evento e
un mese intero di calcio in HD con un torneo di calciobalilla nella pausa pranzo? Preparatevi ai mondiali
nella nazione più appassionata di calcio con l’ufficio più appassionato di calcio. Peccato solo che la
maggior parte dei calciobalilla in commercio stiano meglio in una piscina all’aperto in demolizione che
nell’ambiente lussuoso di un ufficio. Ma questo problema ora non c’è più con l’RS#2 IRON prodotto
dalla ditta Designkicker. «Abbiamo rispettato le regole del gioco, ma non il design convenzionale», affermano i suoi creatori. E non c’è dubbio che i loro prodotti si distinguano notevolmente dai calciobalilla
che troviamo di solito nei bar: innanzitutto sono prodotti di alta qualità, realizzati in acciaio inox rivestito
a polveri e altri componenti pregiati, e le sagome dei giocatori sono curate fin nei minimi dettagli. È possibile calciare sia con il piede destro che col sinistro. E le stecche hanno addirittura cuscinetti a sfere.
A detta del produttore, a richiesta si possono anche colorare le sagome dei calciatori con i colori della
propria squadra. Così i tifosi possono sfogare la propria passione senza penalizzare l’estetica. E soprattutto una cosa è importante: a dispetto di tutti i pregiudizi l’RS#2 IRON non è affatto un gioco per soli
uomini! Il tavolo - disponibile in nero, bianco, argento, rosso e rosa - viene fornito quasi completamente
premontato. Solo le maniglie delle stecche e i due piedi di sostegno devono essere montati. E poi il
meeting di kick-off può iniziare. Un’ultima cosa: niente scuse, il tempo per una partita si trova sempre!
ESP El Mundial de Fútbol de Brasil está ya a las puertas. El 12 de junio es el día: Croacia desafiará en
Sao Paulo al anfitrión y ganador récord de campeonatos mundiales. ¿Por qué no dar rienda suelta a la
alegría previa de este acontecimiento y a todo un mes de fútbol en alta definición con un sofisticado
torneo de futbolín en el descanso del almuerzo? Pase la Copa Mundial de Fútbol en el país más forofo,
y con la oficina más forofa. Sería un pecado que la mayoría de estas mesas de futbolín estuvieran me­
jor en una piscina descubierta que en un ambiente de oficina de primera calidad. Con este dilema se
encontraba el RS#2 IRON de la empresa diseñadora de futbolines Designkicker. «Hemos respetado las
reglas del juego, pero no el diseño», asegura su creador. Y de hecho, sus productos se diferencian con­
siderablemente del resto de futbolines tradicionales. Son de una categoría excepcional, revestidos de
polvo de acero inoxidable, elaborados con componentes de alta calidad y en las figuras podemos apre­
ciar un gran amor por el detalle. Se puede tirar tanto con el pie derecho como con el izquierdo y las ba­
rras facilitan aún más el rodamiento de las bolas. Según el fabricante, se puede pedir por encargo que
las camisetas de las figuras sean del color de nuestro equipo preferido. Así se vive una pasión sin tener
que renunciar a la estética. Y lo más importante de todo: en contra de los típicos prejuicios, el RS#2
IRON no es un juguete solamente para hombres. La mesa de futbolín (disponible en negro, blanco,
plateado, rojo y rosa) se distribuye prácticamente lista para jugar. Tan solo hay que montar los mangos
de las barras y los soportes de las patas y de esta manera ya puede dar comienzo la reunión con el
saque inicial. Además: ¡Siempre se encuentra un hueco para echar una partida!
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OFFICE/Project 01
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RLB GRAZ HQ
Multitude
1
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Dipl. Ing. Guido Strohecker (1)
“Our highest priority is always to work together with our
clients to realise their visions – using modern and contemporary architecture and adhering to environmental
and financial guidelines.A focus on users’ needs is the
prerequisite for creating architectural solutions that can
be experienced in a holistic way.”
Ing. Hermann Klauss (2)
“Building on functional illumination, the focus is on intelligent lighting solutions using highly efficient LED systems
that offer countless possibilities of form. In addition to the
required energy efficiency, the lighting system optimally
supports people in their everyday lives.”
XAL
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I Soddisfare le esigenze dell’ampia gamma di attività di un gruppo strutturato in diversi rami all’interno di un solo edificio è un’impresa complessa
e che richiede molto tempo. Lo sanno bene gli architetti della DI Strohecker
ZT GmbH che per dieci lunghi anni hanno accompagnato questo progetto di
banca multifunzionale. L’edificio ultimato è il risultato di un intenso confronto
con il tema dell’utilizzo multifunzionale. Il progetto complessivo è basato
su tre corpi edilizi profondamente diversi tra loro: il parcheggio multipiano
per circa 700 auto, lo spazio modulare prefabbricato – uno dei più grandi
nel suo genere in Austria –, il centro multifunzionale per circa 500 impiegati,
comprendente anche ristorazione, sala polivalente, sale per seminari e uno
sportello bancario.
Entrando nell’edificio principale i visitatori hanno subito la visione completa
del complesso, perché la banca rappresenta una struttura trasparente, chiaramente percebile e fruibile, dove la varietà dell’universo Raiffeisen è stata
esplorata e interpretata, mettendone in evidenza i diversi piani e le diverse
connessioni. La corte interna con vista, chiusa su tre lati, assume la funzione
di punto centrale di raccolta e costituisce il nucleo dell’edificio. I locali adiacenti sono realizzati secondo gli standard più avanzati della tecnologia, ma
fanno tesoro anche delle ultime acquisizioni della psicologia del lavoro. Sebbene non manchino gli spazi di privacy, assume decisamente maggior rilievo
la dimensione dell’apertura e dello spazio comune che tutto collega.
Il sistema di illuminazione e di lampade che si ripete in ogni piano dell’edificio
riflette le diverse situazioni da un reparto all’altro. Corpi illuminanti puntuali –
luci a nastro con angoli stondati e piani luminosi di grande formato – conferiscono modernità a tutto il complesso degli uffici. L’utilizzo di piantane «solitarie», posizionate individualmente nelle postazioni di lavoro degli impiegati,
permette di regolare l’illuminazione in base all’occasione.
ESP Reunir la diversidad de un establecido grupo intersectorial en un solo
edificio es una difícil tarea que requiere una gran cantidad de tiempo. Esto
lo saben perfectamente los arquitectos del estudio DI Strohecker ZT GmbH,
cuyo actual proyecto de banco multifuncional les ha llevado diez años. La
obra final es el resultado de un intensivo conflicto con el aprovechamiento
de la multifuncionalidad. Finalmente, el conjunto del proyecto consta de
3 edificios sumamente diferentes. El garaje con un total de 700 plazas, sala
de sistemas (una de las más grandes de este tipo de toda Austria), el centro
multifuncional para alrededor de 500 empleados, incluye restauración, sala
multiusos y aulas para seminarios, así como una oficina bancaria.
Nada más entrar en el edificio principal, los visitantes tienen inmediatamente
una visión general del banco, ya que es una manifiesta estructura transpa­
rente, claramente perceptible, donde se representa la diversidad del pano­
rama del Raiffeisen, con diferentes vistas y perspectivas, distintos niveles y
conexiones. Aquí, el patio interior de tres lados con vistas sirve como punto
de encuentro central y conforma el núcleo de esta construcción. La zona de
oficinas que se encuentra inmediatamente a continuación, no solo equivale a
la técnica óptima actual, sino que tiene en cuenta también los conocimientos
más modernos sobre psicología del trabajo. A pesar de los numerosos luga­
res de retiro, tiene prioridad el espacio abierto y conectado entre sí.
La luz y el extenso diseño lumínico se esparcen por todas las plantas del
edificio y reflejan las diferentes situaciones de cada zona. Selectivos cuerpos
luminosos, luminarias con esquinas redondeadas y un gran formato de nive­
les de luz, representan este moderno complejo de oficinas. Con la colocación
de lámparas de pie individuales para los empleados en sus zonas de trabajo,
se hace posible tener ambientes luminosos específicos.
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OFFICE/Project 01
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RLB GRAZ HQ
RLB HEADQUARTERS, graz/Austria
Architecture: Strohecker ZT GmbH, Graz/Austria
Lighting Design: KLAUSS Elektro-Anlagen
Planungsges.m.b.H., Graz/Austria
Photos: Paul Ott, Graz/Austria
PLANOS apparecchio da terra
FRAME curve sistema luminoso da incasso
CIRO apparecchio da soffitto
SASSO 80 faretto da incasso
MENO round apparecchio da incasso
FRAME sistema luminoso da incasso
esecuzione speciale
PLANOS luminaria de piso
FRAME curve sístema para empotrar
CIRO luminaria de superficie
SASSO 80 foco empotrado
MENO round luminaria empotrada
FRAME sístema para empotrar
luminaria especial
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OFFICE/Project 02
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STEGHERR PLASTICS ENGINEERING
Architecture: Wolfgang Ott, Augsburg/Germany
Lighting Design: EPU GmbH, Ulm/Germany
Photos: Andreas Brücklmair, Augsburg/Germany,
Dominik Münich, Munich/Germany,
Stegherr, Jettingen-Scheppach/Germany
© Dominik Münich
Eye-Catcher
© Dominik Münich
Stegherr Kunststofftechnik GmbH,
JETTINGEN-SCHEPPACH/GERMANY
I Chi riesce a registrare una crescita del 25 % ogni anno, presto si sentirà
soffocare tra le proprie quattro pareti. Così è stato per la ditta Stegherr, produttrice di profilati di plastica estrusa, molto ben affermata sul mercato, che
dopo inizi piuttosto modesti, nel 1994, in un parco artigianale, ben presto ha
sentito l’esigenza di trasferirsi nell’area industriale di Jettingen. Ma anche lì i
due amministratori Reinhold e Peter Stegherr arrivarono rapidamente al limite
della loro costante espansione. E così, dopo ripetuti ampliamenti, fu evidente
a partire dal 2008 che solo una costruzione nuova poteva risolvere definitivamente il problema.
Wolfgang Ott
Il capannone di produzione realizzato a Jettingen-Scheppach dallo studio
di architettura Ott e Partner di Augsburg con l’edificio amministrativo a due
piani è diventato un’attrazione. Due linee di produzione e il capannone di
produzione con magazzino verticale completamente automatizzato, produzione finale e confezionamento sono il cuore avveniristico della nuova sede
aziendale. L’ala degli uffici con i suoi fronti vetrati sembra fluttuare davanti
alla zona di produzione e inserisce una chiara cesura nel grande capannone,
lungo 186 metri, che si estende da ovest ad est su una superficie di circa
14.000 m2. Una cesura elegantemente spezzata in dimensioni moderate.
All’interno, il colore verde come elemento architettonico caratterizzante negli
arredi degli uffici e degli spazi sociali, compresa la mensa e i bar, riprende il
colore del logo aziendale e, abbinato ai toni del marrone e del grigio, crea un
ambiente di lavoro tranquillo ed elegante.Il corridoio nell’ala amministrativa,
aperto e molto luminoso, funge allo stesso tempo da archivio per gli uffici,
accessibile a tutti.
Per la committenza era molto importante anche l’ecosostenibilità dell’impresa, che è stata quindi concepita come «green factory» e che grazie
al recupero del calore e all’isolamento ottimizzato può lavorare quasi ad
emissioni zero di CO2.
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ESP Quien registre un crecimiento de hasta un 25 % anual, pronto se sen­
tirá muy apretado dentro de sus propias cuatro paredes. Y así fue para la
empresa Stegherr, una de las empresas mejor establecidas del mercado de
producción de perfiles de plástico en procesos de extrusión, que en 1994
comenzó en un modesto parque industrial y que al poco tuvo que trasladarse
al polígono industrial de Jettinger, en Alemania. Pero incluso allí, los dos ge­
rentes, Reinhold y Peter Stegherr, pasaron rápidamente los límites naturales
de su constante expansión. Y de este modo se decidió, tras varias ampliacio­
nes desde el 2008, que el problema del espacio tan solo se podría solucionar
construyendo un nuevo edificio.
El estudio de arquitectura de Augsburgo «Ott und Partner» realizó las dos
naves de producción de dos plantas en Jettingen-Scheppach, que llegaron a
ser el centro de todas las miradas. Las dos líneas de producción y la nave de
producción con un almacén con altas estanterías y completamente automa­
tizado, el acabado y el embalaje son el núcleo orientado al futuro de la nueva
sede empresarial. El ala de oficinas frente a la zona de producción parece flo­
tar con sus paredes de cristal y la nave, que se extiende 186 metros a lo largo
de oeste a este y abarca cerca de 14 000 m2 de extensión conceden un gran
desahogo. Se divide de forma elegante en dimensiones moderadas.
El interior es de color verde, como el logotipo de la empresa, y se toma este
color como elemento de diseño en el mobiliario de oficinas y zonas comunes,
además de la cantina y la cafetería y en combinación con tonos marrones y
grises conforma un elegante y tranquilo ambiente de trabajo. El pasillo de la
zona de la administración es abierto y luminoso y permite acceder a todos los
archivos de la oficina.
Los propietarios pusieron gran interés en la sostenibilidad de la empresa,
concebida como la «fábrica verde» y gracias a la recuperación del calor
y el perfecto aislamiento, se puede trabajar con un clima neutral de CO2.
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STEGHERR PLASTICS ENGINEERING
PLANOS luminaria suspendida
JANE sístema
VELA round luminaria suspendida
VELA round luminaria de superficie
FRAME luminaria empotrada
© Andreas Brücklmair
© Stegherr
© Stegherr
© Andreas Brücklmair
PLANOS apparecchio a sospensione
JANE sistema
VELA round apparecchio a sospensione
VELA round apparecchio da soffitto
FRAME apparecchio da incasso
Floorplan
© Dominik Münich
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OFFICE/Project 02
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office/Project 03
XAL
MICROSOFT BRIEFING CENTER
Zlatko Antolovic, Alexander Wendlik
“Our architectural vocabulary is definded through
a non-dogmatic dialogue with the design brief. We
are not looking to attain easy recognisability through
the constant use of the same design language. We
are far more interested in creating unique structures
with their own form and personality.”
Floorplan
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OFfice/Project 03
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MICROSOFT BRIEFING CENTER
MINO 60 sistema
MINO 60 spot sistema
MINO 60 sístema
MINO 60 spot sístema
Interactive
Room
I Il nome Microsoft da sempre è sinonimo di comunicazione. Con la
console di gioco X-Box, con il controller Kinect che consente di interagire
attraverso i movimenti del corpo, e con il nuovo tablet Surface, si punta
ora su dispositivi che sviluppano al massimo l’elemento dell’interattività.
Un elemento di cui si è tenuto conto anche nel progetto del nuovo Microsoft
Briefing Center nella svizzera Walliselen. Rinunciando quasi completamente
al colore come forma di accentuazione, gli architetti hanno creato un ambiente dinamico che si anima soltanto nel momento in cui i dipendenti o i
clienti applicano le tecnologie interattive.
ESP El nombre de Microsoft representa desde siempre la comunicación.
Con el desarrollo de dispositivos como Kinect, un controlador de videojue­
gos, la X-Box, una videoconsola y Surface, las nuevas tabletas de la marca,
han mostrado que su verdadero punto fuerte es la interacción. En el nuevo
edificio de Microsoft Briefing Center, en la ciudad suiza de Wallisellen, se
estudia de cerca esta nueva faceta. En este centro, los arquitectos prescin­
dieron casi totalmente de la acentuación de los colores y crearon un espacio
dinámico, que tan solo cobrará vida verdaderamente cuando los empleados
o los clientes hagan uso de estas tecnologías interactivas.
Il Centro occupa una superficie di soli 240 m2 ed è inserito in un grande complesso per uffici. Lungo tutto il perimetro, tende di colore grigio, modificabili
nel loro grado di trasparenza, consentono di isolare dall’ambiente circostante
e poi riaprire, a seconda delle esigenze e dello scopo della manifestazione,
i locali raggruppati intorno a una grande corte interna. La parte anteriore è
adibita a lounge con una propria zona di accoglienza degli ospiti, un bar e un
mobile-scultura, realizzato in materiale minerale «Hi-Macs», che spartisce
l’ambiente, permettendo forme di comunicazione molto diversificate (presentazione di prodotti, meeting o conferenze). Una parete multimediale vetrata,
attigua alla lounge, funge da piattaforma tramite la quale i dipendenti presentano in varie situazioni le tecnologie sviluppate dall’azienda. Dalla lounge d’ingresso, a mano a mano che ci si inoltra verso l’interno del Centro, aumentano
le possibilità di trovare angoli in cui ritirarsi. Infine, una parete vetrata separa
le sale meeting da tutto il resto.
Estos 240 m2 del centro son tan solo una parte del gran complejo de oficinas.
Las cortinas giratorias de color gris y su opacidad regulable que pueden
abrirse por completo y agruparse en un gran patio interior, ofrecen gran es­
paciosidad que puede ser utilizada según el fin y las necesidades de cada
evento, separando o juntando los ambientes. La parte delantera funciona a
modo de salón lounge con su propia zona de bienvenida y bar, donde unos
esculturales muebles hechos a partir del compuesto mineral Hi-Macs dividen
la estancia y con ello permiten la comunicación de varias maneras (presenta­
ciones, reuniones o conferencias). Una sala al lado del muro negro de cristal
del lounge, sirve a los empleados como plataforma para hacer presentacio­
nes y así presentar los avances tecnológicos de la empresa en diferentes
situaciones. Cada vez que nos adentramos más en el interior del centro deste
la entrada-lounge, más bifurcaciones aparecen ante nosotros. Para finalizar,
las salas de reuniones se separan del resto de salas por un muro de cristal.
Il sistema di illuminazione è all’insegna della sobrietà. Luci a nastro, impiegate in modo rigorosamente geometrico, accentuano l’effetto dinamico
dell’ambiente, creano un’atmosfera uniformemente tranquilla e servono
anche come sistema di segnaletica.
En cuanto a la luminosidad, se enfatiza la sencillez. Unas bandas luminosas
estrictamente geométricas favorecen la dinámica espacial, logrando un am­
biente equilibrado y tranquilo, además de servir como sistema de dirección
del tráfico.
MICROSOFT BRIEFING CENTER,
WALLISELLEN / Switzerland
Architecture and interior design:
COASToffice architecture, Stuttgart/Germany,
RBS Group, Zurich/Switzerland
Lighting Design: Schilli GmbH Licht-Consult,
Stuttgart/Germany
Photos: David Franck Photography, Ostfildern/Germany
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Office/product news
XAL
Task
task
I La nuova lampada TASK affascina con la sua silhouette estremamente
esile ed essenziale. Grazie alla neutralità della sua forma si può utilizzare in
molti ambiti diversi. Dietro l’esile apparecchio di soli 15 mm si celano dettagli
intelligenti come la raffinata tecnologia dei riflettori e i LED ad alta efficienza
energetica. La nuova TASK evo si adatta ad ambienti di lavoro moderni grazie
alla tecnologia LGP (Light Guiding Prism) che assicura un’illuminazione particolarmente morbida, armoniosa e non accecante, inserendosi allo stesso
tempo in modo perfetto in ogni ambiente grazie ad un linguaggio formale sobrio ed essenziale. Con la funzione di adattamento alla luce diurna, la TASK si
regola automaticamente in base alle condizioni di luce e grazie all’elettronica
intelligente consuma in standby solo 0,5 watt.
ESP La nueva lámpara TASK cautiva por su extremadamente fina y reducida
silueta. Gracias a su diseño neutro, puede utilizarse en muchas áreas muy
diferentes. Tras tan solo 15 mm de fino cuerpo luminoso, oculta detalles tan
inteligentes como una sofisticada tecnología de reflector y LEDs de bajo con­
sumo. El nuevo TASK evo se integra perfectamente en ambientes de trabajo
modernos, ya que con su sistema integrado Light Guiding Prism (LGP), se
encarga de proporcionar una luz suave, armoniosa y antideslumbrante y, al
mismo tiempo, con su excelente estética, discreta y reducida, se adapta a su
entorno. Con la función de ajuste a la luz diurna, el TASK se ajusta automáti­
camente a cada una de las condiciones luminosas, que gracias a su electró­
nica inteligente tan solo consume 0,5 W en el modo standby.
Per maggiori informazioni.
Para más información.
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110 LM/W
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Office/product news
XAL
Senic
Per maggiori informazioni.
Para más información.
helios
126 LM/W
senic
I L’apparecchio da soffitto SENIC si inserisce perfettamente nei soffitti di qualsiasi ufficio, assicura una distribuzione omogenea della luce e un’illuminazione
senza abbagliamento. Per ottenere un rischiaramento indiretto, nella versione
Jut-out la luce viene deviata verso il soffitto. Ciò è reso possibile dalla tecnologia
particolare della cover e dall’esecuzione prismatica del profilo laterale che guida
la luce. La variante a filo soffitto, grazie alle sue dimensioni di 625 mm x 625 mm,
è ideale anche per l’installazione in controsoffitti con moduli standard e sostituisce perfettamente i moduli tradizionali con lampade a fluorescenza. Inoltre i
diffusori LED SENIC hanno un valore L80/50.000 h e un valore CRI di 85, che garantisce un’ottima resa cromatica. Grazie a questi requisiti l’apparecchio SENIC
è particolarmente indicato per l’illuminazione delle postazioni di lavoro.
ESP Las lámparas de techo SENIC se integran a la perfección en cualquier zona
de oficina y desprende una luz homogénea, que ofrece al mismo tiempo una
iluminación antideslumbrante. Para lograr un aclaramiento indirecto, en la
variante Jut-out la lámpara también puede desviarse hacia el techo. Esto es
posible gracias a la tecnología especial de la cubierta y a la forma prismática
del perfil lateral que dirige la luz. El modelo enrasado, debido a su tamaño de
625 mm x 625 mm, también es ideal para la instalación en techos artesonados
estándares y es un sustituto perfecto para los tradicionales artesonados con
elementos fluorescentes. La lámpara LED SENIC tiene un valor L80/50 000 h, así
como un valor CRI de 85, lo que garantiza un magnífico color. Con estas condi­
ciones, SENIC es ideal como lámpara para el ambiente de trabajo.
helios
I Per il design di questa lampada il designer viennese Kai Stania si è ispirato alla più naturale delle fonti luminose: il sole. Basandosi sulla tecnologia
LED ad alta efficienza energetica, ha progettato la HELIOS, in collaborazione
con XAL, con una forma delicata e minimalista. Ora la versione FLOOR arricchisce la famiglia HELIOS, offrendo ulteriori possibilità di illuminazione flessibile per la vita di tutti i giorni in ufficio. Come gli altri modelli della famiglia
HELIOS, anche questa lampada da terra, che sfrutta sensori di presenza e di
adeguamento alla luce diurna ad alta sensibilità oltre al riflettore a rotore brevettato, si connota per le sue possibilità di comando intelligente, multifunzionale e personalizzabile. La percentuale di luce indiretta si regola in un attimo
con una semplice mossa. L’eccellente rendimento in lumen pari a 6400 lm
(4000 K), l’elevata efficienza luminosa pari a 101 lm/W e un valore UGR <19
impongono questa lampada estremamente versatile come prima scelta per
illuminare postazioni di lavoro e zone utilizzate per colloqui.
Per maggiori informazioni.
Para más información.
ESP Para diseñar esta lámpara, el diseñador de productos vienés Kai
Stania, se inspiró en la fuente de luz mas natural de todas: el sol. Con la
ayuda de la tecnología LED de alta eficiencia energética, diseñó conjunta­
mente con XAL la lámpara HELIOS, con una forma sutil y discreta. La nueva
FLOOR añade con esto a la familia HELIOS más posiblidades de iluminación
muy flexibles para el día a día en la oficina. Gracias a los sensibilísimos sen­
sores de luz de ambiente y de presencia, así como al reflector rotatorio que
ellos mismos patentaron, la lámpara de pie también es inteligente, multifun­
cional y dirigible de manera individual, como todos los modelos de la familia
HELIOS. El componente de luz indirecta se puede cambiar fácilmente con
una sencilla maniobra. La excelente salida de lumen de 6400 lm (4000 K)
y la gran eficacia luminosa de 101 lm/W, así como un valor UGR <19, hacen
que esta opción de iluminación tan versátil sea la primera elección para las
zonas de trabajo con ordenadores y salas de juntas.
XAL
Magazine 25
18
Public/news
Public
XAL
Public/news
Senzoku Gakuen College of Music, Kawasaki (JP)
www.senzoku.ac.jp
by k/o design studio, Tokyo (JP) &
Kajima Design, Tokyo (JP)
www.kodesign.co.jp
www.kajima.co.jp
Glossy Poetry
Due edifici diametralmente diversi riescono comunque a
dialogare tra loro in modo interessante e suggestivo. Lo dimostra in modo eclatante il nuovo Senzoku Gakuen Musik College
di Kawasaki in Giappone. La «Silver Mountain» ha una forma
che ricorda una cipolla e ospita le sale di prova per gli spettacoli musicali. L’edificio di fronte, chiamato «Red Cliff», nel quale
si trovano le sale insegnanti, una lounge per gli studenti e, ai
piani superiori, gli uffici, è connotato, invece, da uno stile piuttosto lineare. Per dare un aspetto quanto più possibile liscio e
uniforme alla superficie esterna della «cipolla» d’argento, sono
state impiegate lastre di acciaio inossidabile. All’interno della
torre rivestita di piastrelle rosse, le pareti leggermente piegate
e ondulate creano uno spazio intimo e accogliente come una
sorta di grembo materno. Le linee arrotondate producono anche un evidente miglioramento dell’acustica. Gli edifici, situati
nel punto di snodo del traffico all’interno dell’esteso campus,
sono stati progettati in ossequio assoluto alle esigenze funzionali. Ma proprio per la loro immagine tutt’altro che banale e per
il forte contrasto a cui danno vita, esprimono un’armonia non
lontana dalla poesia.
ESP Dos edificios que no podían ser más diferentes, logran
comunicarse entre ellos de una manera interesante e inspiradora. La nueva escuela de música Senzoku Gakuen en el Kawasaki japonés lo demuestra de un modo impresionante. La «Silver
Mountain», que por su forma parece una cebolla, aloja salas de
ensayo para eventos musicales. Este edificio llamado «Red Cliff»
se concibió primeramente de forma recta. En él se encuentran
salas de ocio para los profesores, un lounge para los estudiantes,
así como oficinas en las plantas superiores. Con el fin de que las
superficies exteriores de la «cebolla de plata» parezcan lo más
planas posibles, se utilizaron finas placas de acero inoxidable. En
el interior de la torre de azulejos rojos, estas paredes de ligeras
curvas y ondulaciones disponen un clima espacial cómodo y abovedado. Las curvaturas implican también una mejora considerable de la acústica. Ambos edificios situados en el punto crucial
del extenso campus fueron dispuestos completamente según los
requisitos funcionales de la escuela. No obstante, debido especialmente a sus formas llamativas y el fuerte contraste resultante
proporcionan una armonía sorprendente de épicas dimensiones.
© k/o design studio
I XAL
Magazine 25
19
Public/News
XAL
Public/News
PARKROYAL on Pickering
Ledina Grammar School
Garden View
www.parkroyalhotels.com
www.woha.net
© Patrick Bingham-Hall
I Come giardini sospesi, enormi balconi caratterizzati da forme organiche e straboccanti di piante
tropicali, si avvinghiano intorno alla facciata di vetro del Parkroyal on Pickering nel cuore di Singapore.
L’hotel di lusso, inaugurato nel gennaio 2013, con 376 camere, si inserisce come naturale ampliamento nella nuova area verde dell’Hong Lim Park, nel limitrofo distretto finanziario di Singapore. Ben
15.000 metri quadri di verde circondano l’hotel, regalando ad ogni ospite dalla sua camera una vista
mozzafiato sul parco oltre che un’immagine più piacevole alla città. Il verde si propaga anche all’interno
dell’hotel: nel corridoio a piano terra ci si imbatte in vigne pensili, fontane gorgoglianti e superfici riempite di pietre naturali. Nella zona superiore della reception si trova una terrazza per gli ospiti con diversi
gazebo che paiono gigantesche gabbie per uccellini. Dal tetto dell’hotel gli ospiti della «Club Room»
possono godere di una vista panoramica a 360 gradi dello skyline di Singapore, mentre si concedono
un cocktail nell’esclusiva lounge del Club delle Orchidee. E anche il centro benessere dell’hotel più
verde di Singapore, come lo chiamano gli abitanti della città, offre tutto ciò che gli esigenti giramondo
possono desiderare, tra cui una piscina sulla terrazza, una spa di lusso e un sentiero per fare jogging.
Solo nelle camere gli architetti del locale studio di architettura WOHA hanno rinunciato al «verde». Qui
il tema del giardino è stato accantonato per puntare su linee molto pulite e un arredamento essenziale:
spazio, luminosità e una vista sconfinata sulla cornice del parco sono assolutamente dominanti.
© Patrick Bingham-Hall
ESP Como si de jardines colgantes se tratase, los balcones del Parkroyal on Pickering en medio de Sin­
gapur se ajustan orgánicamente a la fachada de cristal, gigantescos y revestidos de plantas tropicales.
El lujoso hotel de 376 habitaciones inaugurado en enero de 2013 funciona a modo de ampliación del
Hong Lim Park, como una nueva área verde colindante con el distrito de negocios de Singapur. En to­
tal, una superficie verde de 15 000 m² trepa por este hotel, lo que no solo beneficia al aspecto urbano
de la ciudad, sino que también regala a los huéspedes una impresionante vista ajardinada desde sus
habitaciones. Pero el verdor continúa también por el interior del hotel. En el vestíbulo del primer piso,
nos encontramos con viñas colgantes, fuentes susurrantes y zonas rellenas de piedras naturales. En la
planta que se encuentra sobre la recepción, hay una terraza para clientes con pabellones que recuer­
dan a enormes jaulas de pájaros. Desde la azotea del hotel, los huéspedes de la «Club Room» pueden
disfrutar de una vista de 360 grados de la ciudad de Singapur, mientras se toman una copa en el ex­
clusivo Orchideen Club Lounge. Y también la zona de spa del hotel más verde de todo Singapur, como
lo llaman los habitantes de la ciudad, cuenta con una piscina en la terraza, un lujoso spa y una pista de
jogging. Todo lo que el corazón de un exigente trotamundos pueda desear. Los arquitectos del estudio
de arquitectura local WOHA tan solo hicieron una excepción con las habitaciones, pues no están ajardi­
nadas. Las habitaciones no están ajardinadas con lo que se optó por una línea clara y una distribución
interior diáfana. Espacio, luminosidad y una preciosa e ilimitada vista sobre los jardines de fuera como
telón de fondo para concederles todo el protagonismo.
© Patrick Bingham-Hall
PARKROYAL on Pickering (SGP)
by WOHA Architects (SGP)
Green Keepers
by SVET VMES, arhitekturno projektiranje, d.o.o., Ljubljana (SLO)
www.svetvmes.si
I Gli architetti di Svet Vmes hanno realizzato un paesaggio scolastico nel vero senso della parola.
Al secondo ingresso ormai inutile di una delle più antiche scuole di Lubiana hanno destinato una nuova
funzione, trasformandolo senza esitazioni in una lounge. Il ginnasio, che esiste da 144 anni, ha sempre avuto due ingressi separati per gli scolari divisi in classi maschili e femminili. Con l’introduzione fin
troppo tardiva delle classi miste, si sono resi necessari alcuni interventi di ristrutturazione. Tra questi
la dismissione di uno dei due ingressi, imposta dalle autorità preposte alla protezione antincendio. L’idea di trasformare quest’ala adesso libera dell’edificio a forma di U in un luogo semi-pubblico per la
socialità e la ricreazione, incontrò molto interesse da parte della committenza. Con il loro progetto gli
architetti erano intenzionati da un lato a segnare una chiara rottura rispetto allo stile disadorno preesistente, dall’altro lato però volevano creare un luogo convincente con un’identità unitaria. Lungo le pareti,
panche ondulate con grandi cuscini morbidi contrastano il rigore architettonico della scuola e invitano
a sostare. Un disegno a punti verdi sulle pareti fa da pendant al verde vivace delle panche. Il fatto che
l’ala laterale dai colori accesi sia anche effettivamente usata dai ragazzi per lo studio e varie attività nel
tempo libero, non dipende solo dall’immancabile connessione wireless, ma anche dagli innumerevoli
proiettori e altoparlanti che permettono un utilizzo della lounge per manifestazioni di ogni genere, come
letture, conferenze, proiezioni di film e persino feste con DJ.
ESP Un paisaje escolar, en el sentido estricto de la palabra, es lo que lograron los arquitectos de Svet
Vmes. A la inservible segunda entrada de una de las escuelas más antiguas de Liubliana le han otor­
gado otra función y la que, sin dudarlo, han transformado en un salón lounge. El instituto de 144 años
de antigüedad antes distinguía las clases entre chicos y chicas, que desde siempre accedían al edificio
por dos entradas diferentes. Con la tardía fusión de las clases, fueron necesarias unas cuantas reformas
arquitectónicas del edificio. Una de ellas afectó a la policía de incendios, lo que hizo necesario el cierre
de una de las dos entradas. La idea de convertir esta inutilizada ala lateral con forma de «u» en un lugar
semipúblico de intercambio social y relajación, cobró gran interés para los propietarios del edificio. En
los esbozos de los arquitectos les interesaba por un lado crear una clara ruptura con el sobrio estilo
existente pero al mismo tiempo crear un lugar conveniente para mantener la unidad. Formas onduladas
a lo largo de la pared nos guían hacia unos bancos provistos de grandes y mullidos cojines que invitan a
quedarse un rato y hacen contraste con la austeridad de la otra arquitectura de la escuela. Una mezcla
de dibujos de puntos verdes en las paredes se corresponden con el verde chillón de los bancos. De
modo que la colorida ala lateral haya sido aceptada por los jóvenes para el estudio y diversas activida­
des de ocio no es tan solo por la obligada conexión Wi-Fi de la que dispone, sino también por los innu­
merables proyectores y altavoces que hacen posible que el lounge se pueda utilizar para actos de toda
clase, como lecturas, presentaciones y proyección de películas e incluso fiestas con DJ.
© Svet vmes
© Svet vmes
Ledina Grammar School,
Ljubljana (SLO)
XAL
Magazine 25
20
Public/Project 01
XAL
VIENNA UNIVERSITY OF ECONOMICS AND BUSINESS CAMPUS
© Christof Wagner
Architecture:
Zaha Hadid Architects, Hamburg/Germany, Library &
Learning Center LC; NO.MAD Arquitectos, Madrid/Spain,
Executive Academy EA; Estudio Carme Pinos,
Barcelona/Spain, Departmentgebäude D4
Photos: Christof Wagner, Vienna/Austria; Roland Halbe,
Stuttgart/Germany; Markus Kaiser, Graz/Austria
© Roland Halbe Fotografie
VIENNA UNIVERSITY OF ECONOMICS AND
BUSINESS CAMPUS, Vienna/austria
Spiralling
TIMO 80 faretto e binario elettrificato
ADON 12 faretto e binario elettrificato
MINO curve luminaria apparecchio
a sospensione
TIMO 80 foco y caril
ADON 12 foco y caril
MINO curve luminaria suspendida
luminaria especial
XAL
Magazine 25
I Uno dei progetti più ambiziosi nella storia dell’architettura austriaca del
dopoguerra è il nuovo Campus universitario della Facoltà di Economia di
Vienna. Su una superficie di 90.000 m2 è sorto nel cuore del Prater un «complesso universitario aperto», alla cui progettazione hanno partecipato, con
contributi diversi, sei famosi team di architetti internazionali. Tra questi una
torre di sette piani di NO.MAD Madrid, sulla cui facciata in vetro e alluminio
si rispecchiano il cielo e la natura circostante, un edificio bipartito di Carme
Pinós, caratterizzato dalla sua particolare disposizione delle finestre, che
ospita soprattutto sale per seminari e progettazione e un innovativo centro
conferenze del collettivo di architetti austriaco BUSarchitektur con aule multifunzione e un’aula magna. Un altro corpo edilizio, progettato dall’architetto
giapponese Hitoshi Abe, è rivolto verso la pista di trotto Krieau e svolge la
funzione di centro per gli studenti.
ESP Uno de los proyectos arquitectónicos más ambiciosos de la historia de
Austria tras la guerra es el nuevo campus de la Universidad de Economía de
Viena. En los 90 000 m2 en medio del Prater, se encuentra este «paisaje edu­
cativo abierto» elaborado por seis equipos de arquitectos con gran renombre
a nivel internacional, donde cada uno contribuyó con muy diferentes aporta­
ciones. Entre ellos, una torre cuadrada de siete pisos de alto por NO.MAD de
Madrid, en cuya fachada de cristal y aluminio se reflejan el cielo y la naturaleza
de alrededor. Otro de los edificios, con una especial disposición de sus ven­
tanas de Carme Pinós y que consta de dos partes, se encuentran sobre todo
salas para seminarios y proyectos y una moderna aula central del colectivo
austriaco de arquitectos BUSarchitektur, con salas multifuncionales y un gran
auditorio. Otro edificio, diseñado por el arquitecto japonés Hitoshi Abe, está
orientado hacia la pista de carreras Krieau y sirve de centro para estudiantes.
Tuttavia, il cuore della cittadella universitaria è costituito dal Library/Learning
Center di Zaha Hadid. Lo fa capire già la copertura particolarmente vistosa
con il suo aggetto di 25 metri e il caratteristico «monitor», una maxi vetrata
che si protende verso il Prater. Eleganti nastri di alluminio e vetro cingono l’edificio in facciata e in copertura.
No obstante, la parte central del proyecto lo forma la biblioteca y centro de
estudio de Zaha Hadid. Lo especialmente llamativo es el techo sobresaliente
de 25 metros con una característica pantalla: un extenso cristal que se pro­
longa en dirección al Prater. Elegantes franjas de aluminio y cristal rodean la
fachada y el tejado del edificio.
Al piano terra si trovano le sale delle feste del Campus, un Library Café e una
libreria. Tramite rampe, scale e gallerie perimetrali con pareti inclinate si viene
guidati in una sorta di morbido movimento a spirale attraverso la biblioteca,
su su fino al «Cockpit», dove i libri si mescolano alle postazioni studio e a
viste spettacolari sul Campus. Massicci nastri luminosi accentuano le grandi
linee dell’edificio e i gradini della scala nel vasto atrio. Il posto migliore però
appartiene agli studenti: dalle postazioni di lavoro della biblioteca nella zona
aggettante si gode una vista imponente sul verde Prater.
En la primera planta se encuentran las salas de fiestas de la WU, así como un
Library Café y una librería. Rampas, escaleras y galerías circulares con pare­
des inclinadas nos conducen hacia arriba en forma de espiral, con una espe­
cie de suave movimiento, atravesando la biblioteca hasta llegar al habitáculo
principal, donde se mezclan libros, zonas de estudio y unas estupendas vistas
del campus. Fuertes franjas luminosas acentúan las grandes líneas del edificio
y los peldaños del extenso atrio. Pero sin duda, el mejor lugar pertenece a los
estudiantes: desde el voladizo de las zonas de trabajo de la biblioteca se pue­
den disfrutar de unas inmensas vistas sobre el verde campo del Prater.
XAL
VIENNA UNIVERSITY OF ECONOMICS AND BUSINESS CAMPUS
Floorplan
Trabrennstraße
Messe Wien
EA
LC
D4
D1
W e l t h a n d e l s pl a t z
TC
Messestraße
AD
D3
D2
SC
D2
© Markus Kaiser / Architekturfotografie
© Markus Kaiser / Architekturfotografie
© Roland Halbe Fotografie
Südportalstraße
© Steve Double
Zaha Hadid
© Roland Halbe Fotografie
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Public/Project 01
XAL
Magazine 25
22
Public/Project 02
XAL
VIRGIN ACTIVE GYM
Brand
Guide
VIRGIN ACTIVE GYM, singapore
Architecture: Jane Williams, Principal,
BVN Donovan Hill, Australia
Lighting Design: LIGHT PRACTICE/Jovica Sredojevic
Photos: JY PHOTOGRAPHS/Singapore
I Il fitness club della catena globale Virgin Active recentemente inaugurato
in Raffles Place a Singapore è il primo nel suo genere aperto nel continente
asiatico. Dato che si trattava di trasferire in questa regione una filosofia fitness ben precisa, s’imponeva un’efficace strategia di comunicazione. Attraverso il progetto architettonico si è cercato, quindi, di stabilire un rapporto
stretto con la cultura della città, promuovendo allo stesso tempo il marchio,
secondo gli intenti che da sempre animano il gruppo.
ESP El centro deportivo de la cadena Virgin Active que ha abierto reciente­
mente en Raffles Place, Singapur, es el primer club de esta clase en la zona
asiática. En lo que se refiere a trasladar la filosofía del fitness, era necesario
sentar unas bases especialmente impresionantes. Para ello, trataron de co­
menzar una relación lo más íntima posible con las peculiaridades de la cul­
tura de esta ciudad, pero al mismo tiempo cuidando también la imagen de
la marca, algo muy importante desde siempre para la empresa matriz Virgin.
L’obiettivo dichiarato del marchio Virgin Active è migliorare la vita dei soci del
club attraverso l’attività e il movimento. Grazie ad obiettivi di allenamento realistici e attività fisiche mirate, alla fine della giornata il frequentatore della palestra deve sentirsi meglio, a breve o lungo termine deve migliorare il proprio
aspetto e quindi il proprio umore. Recandosi al club, deve poter accedere ad
un’esperienza esclusiva sotto tutti i punti di vista, a prescindere dallo scopo
che l’abbia spinto a frequentare la palestra.
El objetivo de la marca Virgin Active está bien definido: se trata de mejorar
la vida de los socios del club a través de la actividad y el ejercicio. Estable­
ciendo metas deportivas realistas y con un ejercicio preciso, se quiere con­
seguir que los clientes se sientan mejor al final del día, que antes o después
mejoren su aspecto físico y por ello sean más felices. La visita al club debe
ofrecernos una experiencia única en todos los aspectos, independiente­
mente del objetivo con el que se visite el centro.
A livello concettuale si è optato per assegnare ad ogni tipo di attività - finalizzata a migliorare la potenza, la resistenza o semplicemente il benessere - e al
relativo equipaggiamento un’identità distinta. Ma quello che non manca mai
in ogni angolo della palestra è il marchio Virgin: le forme e i colori del logo si
incontrano ovunque, nelle sale d’allenamento come nell’outfit degli impiegati.
Conceptualmente, se tomó la decisión de otorgar identidad propia total a
cada tipo de actividad y a los equipos asociados a ella, ya sean de fuerza,
resistencia o que sirvan simplemente para el bienestar del cuerpo. Sin em­
bargo, la marca Virgin puede verse por todo el centro deportivo: nos encon­
tramos con formas y colores del logotipo por todos lados, tanto en las salas
de ejercicio, como en el uniforme de los empleados.
Il progetto illuminotecnico mira a creare un’atmosfera energetica, altamente
motivante e allo stesso tempo a rendere accogliente il luogo, nel quale ci si
deve poter rilassare e sentire bene. L’illuminazione è stata scelta in base a
ciascuna disciplina sportiva - per quanto vasta sia la gamma coperta, dal
Pilates alla box - e al dinamismo che ognuna di esse esprime. Come completamento, nella palestra sono impiegati ovunque sistemi a luce indiretta che
assicurano una illuminazione diffusa gradevole.
XAL
Magazine 25
El concepto lumínico tiene como meta crear un lugar enérgico, altamente
motivador y confortable al mismo tiempo, en el que poder sentirse bien y
relajarse. La iluminación está hecha a medida para cada tipo de deporte
y la dinámica de cada uno, satisfaciendo la enorme diversidad del centro,
desde Pilates hasta boxeo. Además, por todo el estudio se pueden encontrar
objetos de iluminación, que ofrecen una dispersa y agradable luz.
23
Public/Project 02
XAL
VIRGIN ACTIVE GYM
Jane Williams, Principal
“The projects have been developed through a close
working relationship with Virgin Active to gain a thorough
understanding of the Virgin brand and business aims
and to look at the best way to capture and express the
Virgin’s dynamic brand and entrepreneurial character.”
FRAME sistema luminoso da incasso
MINIMAL sistema luminoso da incasso
MINO 60 sistema
COMBO round apparecchio da incasso
VELA round apparecchio a sospensione
FRAME sístema para empotrar
MINIMAL sístema para empotrar
MINO 60 sístema
COMBO round luminaria empotrada
VELA round luminaria suspendida
Floorplan
XAL
Magazine 25
24
Public/product news
XAL
HEX-O
HEX-O
I La serie HEX-O presenta una combinazione di diversi sistemi di apparecchi dotati di
elementi fonoassorbenti. È concepita per il montaggio sospeso e a soffitto e, grazie alle
sue eccellenti caratteristiche fonoassorbenti, viene spesso impiegata in ambienti con
elevati livelli sonori come hall di hotel, uffici di grandi dimensioni o sale per colloqui. Il
singolo apparecchio può essere combinato con un diffusore in EPS riciclabile, percorso
da celle esagonali come quelle di un favo. La combinazione dell’elemento assorbente con
il tessuto-non-tessuto riduce il livello sonoro e garantisce uno smorzamento ottimale del
rumore. Il corpo esterno dell’apparecchio è in alluminio; la finitura è bianca, grigia o nera,
rivestita a polveri. LED a media potenza assicurano una distribuzione omogenea della
luce, dimmerabile con segnale DALI (opzionale). Grazie ai fili di sospensione lunghi fino a
2 metri, gli apparecchi e anche gli elementi acustici si possono regolare in altezza senza
necessità di utensili. L’impiego come elemento illuminante o come elemento acustico, con
possibilità di variare combinazioni e configurazioni, consente al progettista o all’architetto
di esprimere liberamente la propria creatività sia dal punto di vista funzionale che estetico.
curve
ESP La colección HEX-O se compone de una combinación de sistemas de iluminación
con elementos de absorción del sonido. Esta serie está diseñada para montajes de techo
y colgantes y, debido a sus excelentes propiedades de absorción del sonido, a menudo
se instala en zonas donde hay un alto nivel de ruido, como por ejemplo vestíbulos de ho­
teles, grandes zonas de oficinas o salas de reuniones. Cada luz puede combinarse con un
cuerpo EPS reciclable, que tiene forma de panal de abejas. La excelente combinación de
sistema de absorción y de fieltro reduce el sonido y con ello garantiza una insonorización
óptima. La carcasa de la lámpara está hecha de aluminio; la superficie se puede adquirir
con recubrimiento de polvo blanco, gris o negro. Los LED Mid-Power garantizan una ilu­
minación homogénea, que también puede regularse opcionalmente mediante señal DALI.
Gracias a los cables de suspensión que se alargan hasta 2 metros, se puede regular la
altura de las lámparas y de los elementos acústicos sin utilizar herramientas. Desde su uso
tan solo como lámpara o como elemento acústico, hasta las posibilidades de combinación
y la creación de formas, esta colección ofrece a los proyectistas y arquitectos un amplí­
simo margen de actuación, de un modo funcional a la par que estético.
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CURVE
I I nuovi profili curvi con il significativo nome CURVE consentono una configurazione creativa e raffinata delle sorgenti luminose. Inoltre la serie CURVE offre numerosi tipi di contorni, diversi per forma e
dimensione. Combinando i profili curvi con i componenti lineari standard del sistema, si possono creare
figure diverse o addirittura dei cerchi. Ci sono ampie possibilità di scelta: il sistema di profili lineari standard Frame 80, Minimal 60 e Mino 60. I sistemi di illuminazione CURVE possono essere applicati come
versione esterna o a incasso e come versione a sospensione e sono concepiti soprattutto per l’uso in
edifici pubblici che puntano su un’illuminazione gradevole e allo stesso tempo fuori dal comune, come
ad esempio hotel e sedi espositive. La creatività non ha più limiti ormai, diversamente dal passato,
quando ci si doveva limitare ai tipi di profili lineari.
ESP Los nuevos arcos perfilados con el descriptivo nombre de CURVE permiten un diseño sutil y creativo
de las fuentes de luz. Además, CURVE ofrece multitud de contornos diferentes en tamaño y forma. La
combinación de estos arcos perfilados con los componentes del sistema lineales y estandarizados, per­
mite crear diferentes figuras o círculos. Hay muchas opciones para elegir: el sistema de perfil lineal es­
tándar Frame 80, Minimal 60 y Mino 60. El sistema de iluminación CURVE puede colocarse de diferen­
tes maneras: como estructura, como módulos o colgante y todos los modelos están pensados, sobre
todo, para edificios públicos que necesiten una iluminación agradable y, al mismo tiempo, fuera de lo
común, por ejemplo hoteles o salas de exposiciones. Ahora la creatividad no tiene límites. La limitación
de perfiles solamente lineales forma parte del pasado.
XAL
Magazine 25
25
Public/product news
XAL
Trapez
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HEX-O absorber grey
HEX-O absorber black
Trapez
I Il nome dice tutto: la forma base di questo originale diffusore è un trapezio. Nell’alloggiamento ad incasso, realizzato in
gesso bianco, il diffusore TRAPEZ viene semplicemente agganciato. Ciò permette di inserire già in anticipo l’alloggiamento a
scomparsa nel soffitto in cartongesso o nella parete. Grazie alla
forma geometrica particolare del diffusore, è possibile, inoltre,
creare diverse configurazioni sul soffitto o sulle pareti. Questo
elegante apparecchio da incasso, disponibile in tre misure, è
perfetto sia per zone living moderne sia per spazi pubblici, soprattutto corridoi o lobby di hotel, per dare un tocco raffinato
all’ambiente.
ESP El nombre lo dice todo: un trapecio constituye la forma
elemental de esta lámpara. La carcasa de montaje del trape­
cio se compone de yeso blanco, en el que el cuerpo luminoso
se puede encajar perfectamente. De esta manera, la carcasa
puede colocarse previamente sin montura en el techo de pladur
o sobre la pared. Gracias a la forma geométrica especial de esta
lámpara, pueden crearse diferentes modelos en el techo o en
las paredes. Estas estilosas lámparas empotrables, disponibles
en tres tamaños diferentes, encajan perfectamente en casas
modernas y en espacios públicos, sobre todo en vestíbulos o
pasillos de hoteles, donde hacen del entorno un lugar elegante.
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XAL
Magazine 25
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Portrait
XAL
Portrait
BVN Donovan Hill
by Markus Deisenberger
BVN Donovan Hill
www.donovanhill.com.au
A gentle
electricity
I BVN Donovan Hill è uno dei maggiori studi
di architettura australiani con sedi a Brisbane,
Sydney, Melbourne e Canberra. È nato nel 2012
da una fusione dei due studi BVN e Donovan Hill.
Abbiamo sentito l’architetto Todd Hammond,
specialista di interior design, sugli effetti di questa
unione e sul design come forma di comunicazione
e cooperazione del mondo moderno.
BVN e Donovan Hill sono due studi di architettura molto diversi in quanto a orientamento e
dimensioni. Può spiegarci che senso ha questa fusione? Funziona, innanzitutto?
Ha ragione, BVN è una delle più grandi realtà
imprenditoriali in Australia, con una vastissima
gamma di progetti: ospedali, scuole, uffici, ma
anche palestre e case private. Donovan Hill invece è uno studio piuttosto piccolo, situato nel
Queensland, con un background molto creativo,
che però ha ampliato la sua sfera di competenza
e recentemente si è dedicato a temi sempre più
commerciali. Ma le due aziende hanno concezioni
molto simili sul piano dei valori. Proprio per questo si è potuta sviluppare un’ottima relazione.
Lo scopo di questa fusione, presumo sia
quello di affermarsi positivamente sia sul mercato nazionale che su quello internazionale.
Mi chiedo se sia possibile conservare un’identità regionale forte e allo stesso tempo essere
competitivi nel mercato globale?
Certamente. Ma dipende molto anche dall’esperienza. Naturalmente i progetti internazionali
richiedono un approccio diverso rispetto a quelli
locali. In molti dei miei progetti giovanili ci sono
state collaborazioni con altre grandi aziende internazionali, proprio per questo motivo.
L’amministratore di BVN, James Grose, ha
parlato però di un «aspetto deprimente» che la
globalizzazione porterebbe con sé. Si riferiva
all’enorme pressione generata nel mercato
XAL
Magazine 25
australiano da gruppi internazionali molto potenti come Frank Gehry, Norman Foster e Jean
Nouvel, tutti che costruiscono a Sydney?
Infatti, adesso ci sono addirittura due edifici di
Foster. E attualmente c’è un bando di gara a Melbourne che è stato vinto da Hassell ed Herzog De
Meuron. Effettivamente, Sydney è molto appetita
a livello globale. Il mondo diventa sempre più
piccolo e soggetti sempre più grandi vengono qui
per realizzare progetti. È ovvio che sarà sempre
più arduo aggiudicarsi dei progetti a livelli così
stratosferici.
commerciale o di una casa privata. Solo così può
nascere un senso di orgoglio e di reale partecipazione da parte del cliente coinvolto nel progetto.
Ritiene che sia aumentata la necessità di particolari competenze sociali?
Già negli anni Trenta e Quaranta gli architetti
che lavorarono alla pianificazione urbanistica di
Sydney dovettero ricorrere ad un aiuto esterno
per elaborare il loro masterplan. Un buon architetto deve sempre essere, fino a un certo punto,
anche un buon politico, che sa relazionarsi con
diverse autorità a diversi livelli.
D’altra parte alla BVN si evoca il modello
«One Studio», in base al quale – anche sfruttando i vantaggi dei mezzi di comunicazione
moderni – per ogni prodotto si mettono insieme le persone giuste, ovunque si trovino
nel mondo. A suo modo di vedere, adesso
prevalgono più gli aspetti negativi o positivi
della globalizzazione?
Il fatto che viceversa noi non facciamo concorrenza ai grandi studi di architettura internazionali
anche nei loro «backyard» e che si debba ricorrere a collaborazioni per poter competere, può
essere visto forse come un fatto negativo. Ma c’è
sempre il rovescio della medaglia: la necessità di
stringere alleanze, gestire relazioni sostenibili con
altre realtà internazionali e lavorare insieme, apre
naturalmente tante porte. E di pari passo cresce
naturalmente anche la credibilità dell’azienda.
Uno dei Suoi lavori più spettacolari è stata la
ristrutturazione del quartier generale della
ditta BVN a Sydney. Non si è sentito un po’nervoso nell’affrontare questo progetto? Dopo
tutto i Suoi colleghi e i Suoi capi adesso vedono quotidianamente cosa è capace di fare,
o forse anche no, come architetto.
Sì, è stato particolare, perché allo stesso tempo è
stato il mio primo progetto per BVN. Inoltre, l’edificio, con il suo sistema di tubi e la scarsa illuminazione naturale, ci ha dato filo da torcere. Ma sono
soddisfatto del risultato. L’opera di ristrutturazione
ha anche vinto alcuni premi e ha attirato molta
attenzione da parte dei clienti. E se qualche collega famoso ritiene che il progetto veicoli in modo
perfetto la filosofia del nostro marchio, non posso
che esserne orgoglioso.
Ha già accennato all’enorme diversificazione.
In realtà i progetti di cui siete responsabili
sono i più disparati, si va dalle cappelle commemorative dei soldati ai resort nella foresta
pluviale. Si può dire che esista una sorta di
filosofia universale?
È nostro costume coinvolgere sempre i clienti nei
progetti in tutte le fasi del processo, anche quelle
riguardanti i piccoli dettagli. L’architetto non detta
mai la creazione, ma la elabora sempre insieme al
cliente, a prescindere che si tratti di un immobile
I locali dispongono di tantissimi spazi per la
socialità come caffè e biblioteche. Come sono
stati accolti questi luoghi da chi ci lavora?
Con entusiasmo. Nell’intera sede ci sono solo
pochi spazi chiusi. E quei pochi sono riservati alle
attività di sviluppo. Quasi tutte le pareti vengono
sfruttate per l’interazione: pannelli bianchi, bacheche e superfici di proiezione. Nei soffitti sono
incorporate delle telecamere. Uno degli obiettivi
principali era favorire il più possibile lo scambio
con altre aziende internazionali.
Gli architetti hanno davvero tempo di giocare
a calcio balilla durante l’orario di lavoro?
(ride) In effetti, io non sono molto bravo a questo
gioco. Ma i colleghi europei sono piuttosto attratti. Di quando in quando organizziamo un piccolo torneo interno.
Un altro dei vostri progetti è stato il design
degli interni del St James Ethics Centre, una
NGO che si occupa di questioni etiche. La
vostra etica di lavoro in questo caso è cambiata radicalmente?
Sì e no, l’Ethic Centre è un’Organizzazione non
governativa. Per questo avevamo a disposizione
un budget molto ridotto. D’altra parte le condizioni di lavoro sono simili a quelle che abbiamo
anche noi alla BVN: anche il St James Ethics
Centre ha a che fare tutti i giorni con diverse
autorità ai diversi livelli. Era dunque essenziale
creare in questo splendido palazzo dell’epoca
della fondazione un luogo che conservasse un’atmosfera accogliente, quasi domestica, e che
tuttavia si accordasse con le molteplici occasioni
di incontro.
Un fattore fondamentale per far apparire gradevole un ambiente è la luce. Come descriverebbe il suo rapporto con la luce?
Che si tratti dell’illuminazione interna o esterna,
la luce è parte integrante di ogni progetto. Di
conseguenza deve avere fin dall’inizio un ruolo
portante durante tutto il processo di elaborazione. Ma non dovrebbe mai essere dominante,
deve invece far risaltare il più possibile il luogo e
il suo messaggio. L’illuminazione va bene quando
non si vede.
Per uno dei suoi progetti giovanili, una palestra per la catena Virgin Active a Singapore,
l’aspetto accogliente non era determinante.
È vero. Quando ci si allena, non si guarda molto
al comfort. Piuttosto è necessario che il luogo
trasmetta un certo feeling. Un’elettricità soft. Si
XAL
© John Goolings
BVN Donovan Hill
by Markus Deisenberger
Portrait
© BVN Donovan Hill
© BVN Donovan Hill
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Portrait
Photos
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ustralian Plantbank, Australian Botanic Garden,
Mount Annan, Sydney/Australia
2 Braggs, Adelaide University, Adelaide SA/Australia
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VN Donovan Hill Sydney Studio, Sydney/Australia
4 S t James Ethics Centre, Sydney/Australia
© BVN Donovan Hill
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tratta di un marchio molto dinamico. L’ideale sarebbe che questo si avvertisse subito appena si
varca la soglia della palestra.
1
Spesso si parla dell’utilità aggiuntiva che un
posto di lavoro deve produrre. Si può prevedere in che modo le persone reagiranno a un
determinato design?
L’essenziale è cercare di capire fino in fondo il
cliente e le sue esigenze. Richiede un processo
lungo. Ma progettare un luogo e aspettarci che
poi venga utilizzato in una certa maniera è una
cosa che non accade, o solo in casi del tutto eccezionali. C’è sempre l’effetto sorpresa, perché le
persone hanno le loro idee, fanno loro il posto e
lo utilizzano in modo personale. Si può prevedere
l’80 % o 90 %, ad essere proprio bravi. Il restante
10 – 20 % no. Ed è bene così, è proprio questo
che rende così affascinante il design d’interni.
BVN Donovan Hill es uno de los mayores es­
tudios de arquitectura de Australia, con sedes en
Brisbane, Sydney, Melbourne y Canberra. Resultó
de la fusión de los estudios BVN y Donovan Hill en
el año 2012.
ESP
El arquitecto y especialista de interiores Todd
Hammond habla sobre las consecuencias de la
fusión y del diseño como una forma actual de
comunicación y cooperación.
BVN y Donovan Hill son dos estudios de arquitectura muy diferentes en cuanto a orientación
y a puntos fuertes se refiere. ¿Cómo se presenta esta fusión? ¿Funciona, después de todo?
Tiene razón, BVN es una de las mayores empresas
en Australia con una gran diversidad de proyec­
tos, desde hospitales, pasando por colegios y
despachos, hasta gimnasios y casas particulares.
Donovan Hill es un estudio más bien pequeño
de Queensland con un trasfondo muy creativo
pero que, no obstante, desde hace poco amplía
también su área de trabajo a actividades más co­
merciales. Sin embargo, los valores de ambas em­
presas son muy similares, por lo que se ha podido
construir una muy buena relación.
El objetivo de esta fusión, supongo, será tener éxito de igual manera tanto en el mercado
nacional como en el internacional. ¿Es posible
de algún modo mantener una sólida identidad
regional y al mismo tiempo ser competitivo a
nivel mundial?
Claro. Pero eso tiene mucho que ver con la ex­
periencia. Naturalmente, los proyectos interna­
cionales requieren una visión diferente a la local.
Sin embargo, en muchos de mis proyectos más
recientes hay colaboraciones con otras grandes
empresas internacionales.
No obstante, el director de la BVN, James
Grose, habla del «aspecto deprimente» que
conlleva la globalización. ¿Con esto se refiere
a la enorme presión que ejercen sobre el mercado australiano apremiantes empresas internacionales como Frank Gehry, Norman Foster y
Jean Nouvel, las cuales todas ellas construyen
en Sydney?
De hecho, incluso ya hay dos edificios de Foster
y existe una actual licitación en Melbourne que
ganaron Hassell y Herzog De Meuron. Sí, Sydney
tiene un verdadero apetito global. El mundo se
hace cada vez más pequeño y cada vez vienen
más empresas aquí a realizar sus proyectos. Natu­
ralmente, cada vez se hace más complicado ganar
a ese altísimo nivel de proyectos.
Por otro lado, en el BVN se evoca el modelo
«One Studio», según el cual se reúne a la gente
apropiada para cada producto concreto, sin
importar en qué parte del mundo se encuentren. En su opinión en cuanto a la globalización, ¿prevalecen las consecuencias negativas
o las positivas?
Dado que, por el contrario, nosotros no compe­
timos con estas empresas en sus ámbitos y que
se debe colaborar con ellas para ser realmente
competitivos, tal vez se puedan ver tan solo los
aspectos negativos. Sin embargo, siempre hay
otra cara de la moneda: La necesidad de formar
alianzas, mantener relaciones sólidas con otras
empresas internacionales y trabajar codo con
codo, abre también muchas puertas. Y, claro está,
así también aumenta la credibilidad dentro de tu
propio país.
Ha mencionado ya la enorme diversidad. De
hecho, es responsable de proyectos tan diferentes como las ermitas conmemorativas militares o los oasis de retiro en la selva tropical
No obstante, ¿hay algo así como una filosofía
universal?
Nosotros siempre hacemos que el cliente parti­
cipe en el proceso completo a lo largo de todo
el proyecto, hasta el mínimo detalle. Por consi­
guiente, la creación no es nunca algo dictado
únicamente por los arquitectos, sino que es algo
elaborado conjuntamente con los clientes, in­
dependientemente de si se trata de una oficina
comercial o de una casa particular. De este modo,
pueden sentirse orgullosos y tener el sentimiento
de realmente haber participado en el proyecto.
¿Cree usted que ha aumentado la necesidad
de tener habilidades sociales especiales?
Ya los arquitectos que trabajaron en la planifi­
cación de la ciudad de Sydney en los años 30 y
40 necesitaron respaldo para su plan general. Un
buen arquitecto debe ser también, hasta cierto
4
punto, un buen político que sepa lidiar con dife­
rentes autoridades y moverse a diferentes niveles.
Uno de sus trabajos más espectaculares fue
la reconstrucción de las oficinas centrales en
Sydney de su empresa BVN. ¿Le supuso este
proyecto un nerviosismo especial por su parte?
Al fin y al cabo, sus compañeros y jefes ahora
ven diariamente lo que usted como arquitecto
es capaz o tal vez no es capaz de hacer.
Fue ciertamente algo especial porque, al mismo
tiempo, fue también mi primer proyecto para BVN.
Además, el edificio nos presentó un gran desafío
debido a su sistema de tuberías y a la poca luz
natural. Pero estuve y estoy muy satisfecho con
el resultado. El edificio ganó varios premios por lo
que ha llamado mucho la atención a los clientes.
Y cuando compañeros de renombre opinan que
el proyecto verdaderamente plasma de manera
óptima la filosofía de nuestra marca, hace que uno
se sienta orgulloso.
Los inmuebles disponen de un número inusitado de zonas comunes como cafés y bibliotecas. ¿Cómo han sido recibidas estas zonas por
los trabajadores?
Con entusiasmo. En toda la oficina tan solo hay
unas pocas salas cerradas y éstas se reservan
para el desarrollo. Se puede interactuar casi con
cada muro: pizarras blancas, tablones de notas y
áreas de proyección. En los techos hay cámaras
incrustadas. Uno de los principales objetivos de
esto es hacer el intercambio con otras empresas
internacionales tan fácil como sea posible.
¿Realmente tienen tiempo los arquitectos de
jugar al futbolín durante la jornada laboral?
(ríe) Bueno, yo juego pero no muy bien. Pero los
futbolines ya los usaban nuestros colegas euro­
peos. De cuando en cuando también organizamos
pequeños torneos internos en el estudio.
Otro de sus proyectos fue el diseño interior del
St James Ethics Centre, una ONG para cuestiones de ética. En este caso, ¿era su ética de
trabajo fundamentalmente diferente?
Sí y no. El Ethics Centre es una Organización No
Gubernamental. Por este motivo, teníamos muy
bajo presupuesto a nuestra disposición. Por otro
lado, los requisitos de trabajo son similares a los
nuestros en BVN: El St James Ethics Centre tam­
bién lidia diariamente con diferentes autoridades
a diferentes niveles. Por eso, era esencial para
nosotros crear un lugar en esta maravillosa casa
de la época de los fundadores, dándole un toque
acogedor y casi hogareño y que aun así permita el
encuentro de tan variadas formas.
Un factor fundamental para hacer de un sitio
un lugar agradable es la luz. ¿Cómo describiría
su manejo de la luz?
Tanto si es interna como externa: la luz es un com­
ponente integrativo de cada diseño, por eso, debe
tener siempre un papel básico en el conjunto del
proceso de diseño, de principio a fin. Sin embargo,
no debe ser nunca dominante, sino que debe favo­
recer de la mejor manera posible el emplazamiento
y sus puntos fuertes. Una iluminación siempre es
buena cuando uno no se percata de ella.
En uno de sus proyectos más recientes, un
gimnasio para la cadena de centros deportivos
Virgin Active en Singapur, la comodidad no es
lo más importante.
Exacto. Cuando se trata del entrenamiento, el
confort no desempeña un papel importante. El
emplazamiento debe evocar otro tipo de sensacio­
nes. Un sistema eléctrico suave. La marca es muy
dinámica y eso se debe hacer notar de manera
ideal ya desde la entrada.
A menudo, se habla de las utilidades adicionales que puede aportar un lugar de trabajo.
Entonces, ¿puede predecirse la manera en la
que las personas se comportarán con un determinado diseño?
Eso depende de los clientes y de entender co­
rrectamente sus necesidades, lo que conlleva un
largo proceso. No obstante, no funciona nunca o
casi nunca proyectar un lugar y esperar que ese
espacio se utilice de una manera muy concreta.
Siempre hay factores sorpresa, pues cada per­
sona tiene sus propias ideas, adecúan los lugares
a ellos mismos y los utilizan de manera muy parti­
cular. El 80 % o el 90 % puede predecirse cuando
eres bueno en tu trabajo. El restante 10 – 20 % no.
Pero eso también es positivo y es lo que hace del
diseño de interiores que sea algo tan estimulante.
BVN Donovan Hill Sydney
255 Pitt Street, Sydney
Po Box N646, Grosvenor Place
Nsw 1220 Australia
T +61 2 8297 7200
F +61 2 8297 7299
sydney@bvn.com.au
www.bvn.com.au
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Magazine 25
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Retail/news
Retail
XAL
Retail/news
La Bohème Entomología Windows
by Bomarzo (ESP)
www.bomarzodeco.com
Insected
I Intitolata «Entomología» (studio degli insetti), questa originale decorazione di una vetrina in un negozio di Valencia in
Spagna, è un’aperta dichiarazione di ammirazione per il principe
dei pittori italiani Giuseppe Arcimboldo. L’artista rinascimentale
deve la sua fama postuma soprattutto ai ritratti grotteschi ottenuti attraverso bizzarre composizioni di fiori, frutta, animali, ma
anche oggetti anorganici, concepite in modo tale da suggerire
all’osservatore l’immagine di una testa umana. I designer dello
studio di design Bomarzo, specializzato in presentazioni e decorazioni, tentano di ottenere lo stesso effetto. I manichini, avvolti
in vestiti finissimi, hanno tutte le parti visibili del corpo coperte
da farfalle blu o – in forte contrasto – da coleotteri. Per questa
decorazione è stato necessario ricorrere a migliaia di riproduzioni di farfalle Blue Morpho e di scarabei, questi ultimi verniciati
di un verde accecante. La maggior parte degli insetti è stata fissata sui manichini, gli altri ciondolano dal soffitto, appesi a fili
invisibili, o strisciano sul pavimento, con il risultato che sembra
di trovarsi davanti alla foto di una scena in movimento. Nell’osservatore questo fa scattare un subitaneo moto d’irritazione, del
tutto voluto dagli autori dell’opera.
Con el título «Entomología» (el estudio de los insectos), esta
especial decoración de escaparate en Valencia muestra la fuerte
admiración por el pintor cortesano Giuseppe Arcimboldo. Su
fama póstuma se debe a los pintores renacentistas y sobre todo
a sus asombrosos retratos de flores, frutas, animales y también
objetos inorgánicos, que él de un modo tan artístico combinaba
y que, con la capacidad de imaginación del observador, componía la imagen de una cabeza humana. Eso mismo es lo que pretende el trabajo de los diseñadores de Bomarzo: la presentación
y decoración del estudio especializado en diseño. Los maniquíes
envueltos en elegantes togas dejan ver ciertas partes del cuerpo,
unas cubiertas con mariposas azules y otras, contrastando fuertemente con ellas, con escarabajos. Hicieron falta miles de recreaciones de la mariposa Morpho y del escarabajo pelotero, cuyos cuerpos se pintaron de color verde chillón. La mayor parte de
mariposas y escarabajos se sujetaron a los maniquíes, otros se
balancean colgando del techo con hilos invisibles o se arrastran
por el suelo, lo que produce una sensación como si de una instantánea de una escena real en movimiento se tratara. De esta manera, hace sentir al observador por un segundo cierta irritación
de manera intencionada.
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Magazine 25
© www.bomarzodeko.com
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Retail/News
XAL
Retail/News
Emporia Shopping center
WORLD BASICS Pop-up Store
Emporia Shopping center, Göteborg (SE)
by Wingårdh Arkitektkontor AB (SE)
© Wingårdhs
Mixed Up
www.emporia.se
www.wingardhs.se
© Wingårdhs
ESP Emporia, el nuevo tornasolado centro comercial en la ciudad sueca de Malmö, puede ser un gran
ejemplo de una estupenda mezcla de utilidades. El plan de los arquitectos era evitar todas las típicas
convenciones que se dan en todos los centros comerciales. Para ello, en primer lugar hicieron desapa­
recer el gran centro comercial detrás de una corona de despachos y viviendas. Después, las innumera­
bles tiendas se organizaron temáticamente en diferentes pórticos agrupados alrededor. Esto y su arries­
gado y colorido diseño consiguieron evitar la uniformidad convencional de los centros comerciales.
Según los arquitectos, necesitaban esa mezcla de aprovechamiento pero también un marcado punto de
referencia bien visible desde lejos para llamar la atención a la gente que pasa por la estación de metro.
La inusitada forma del edificio principal, con su fachada de cristal que refleja de un modo espectacular
tan pronto unos brillantes rayos de sol, como un oscuro cielo encapotado del ya conocido cambiante
tiempo escandinavo. En la parte norte del edificio, sube una rampa hacia un colorido aparcamiento con
una capacidad para 2 500 coches. No lejos de ahí, el edificio cuenta también con un espacio ajardinado
en el tejado que tiene zonas protegidas del viento y la posibilidad de cenar o de ir a un spa. El diseño
interior mejora aún más debido a la sorprendente cantidad de obras de arte moderno, entre ellas una
instalación de luz de Petteri Nisunen y Tommi Grönlund, así como esculturas de bronce de Joep van
Lieshout. El actual edificio en uso es tan solo una fracción de lo planificado, ya que se quiere ultimar el
complejo ampliándolo hacia arriba y en dirección oeste. Así pues y por deseo de todos los implicados
en el proyecto, el Emporia aún se encuentra en proceso. La tan llamativa zona de entrada representará
la única fachada del edificio, la cual seguirá siendo visible cuando en los próximos años se terminen de
construir el resto de edificios ya planeados.
© Wingårdhs
I Emporia, un nuovo sfavillante complesso commerciale nella città della Svezia meridionale Malmö,
può essere visto come paradigma di un riuscito mix di funzioni. L’idea degli architetti era quella di sottrarsi agli stilemi convenzionali che appiattiscono i centri commerciali. A questo scopo hanno innanzitutto
fatto «sparire» gli shopping mall, rivolti verso l’interno, dietro una corona di complessi residenziali e per
uffici. In più, hanno raggruppato i negozi intorno a numerosi atrii, ognuno dei quali con un proprio tema
specifico. Questa soluzione, unita al design cromaticamente ardito, cancella l’immagine tristemente uniforme dei centri commerciali tradizionali. Secondo gli architetti, il mix di funzioni richiedeva però anche
un simbolo incisivo, visibile da lontano, che potesse attirare la gente dalla stazione della metro e indurla
a visitare il complesso. L’edificio principale, con la sua forma particolare e la facciata di vetro che riflette
i rapidi cambiamenti del clima scandinavo notoriamente mutevole – si passa in un attimo dal sole splendente a una cupa nuvolosità – si assume questo ruolo in modo spettacolare. Sul lato nord dell’edificio,
una rampa porta ad un parcheggio color arcobaleno con 2.500 posti auto. Poco più in là, il tetto dell’edificio ospita anche un giardino pensile con zone protette dal vento, ristoranti e centro benessere. Il design
degli interni è valorizzato da una sorprendente quantità di opere d’arte, tra cui un’installazione luminosa
di Petteri Nisunen e Tommi Grönlund e sculture in bronzo di Joep van Lieshout. Con l’edificio oggi già
in funzione, è stata completata solo una piccola parte del complesso progettato, ampliabile verso l’alto
e in direzione ovest. Del resto, secondo gli intendimenti di tutti i soggetti coinvolti, Emporia è un work in
progress. La zona d’ingresso, con la sua forte connotazione, rappresenta anche l’unico fronte che sarà
ancora visibile quando nei prossimi anni saranno completate tutte le altre fasi previste.
Pop-Zip
© Schemata Architects / Kenta Hasegawa
© Schemata Architects / Kenta Hasegawa
WORLD BASICS Pop-up Store @merci, Paris (F)
by Schemata Architects, Tokyo (JP)
www.merci-merci.com
schemata.jp
I «Merci» non significa solo grazie in francese, ma è anche il marchio di uno dei più bei negozi di
arredamento della capitale francese. Situato nel terzo Arrondissement sul Boulevard Beaumarchais, lo
store è noto per i suoi interni raffinati: mobili ricercati, vasi, oggetti decorativi di ogni genere e lampade
dei più importanti designer internazionali fanno bella mostra di sé per una clientela molto esclusiva.
Recentemente è entrato a far parte dell’assortimento della casa anche l’abbigliamento. Ad arricchire il
repertorio fisso di articoli si è aggiunto non da molto un negozio temporaneo del marchio «World Basics
Fashion». Per sfruttare l’ampia area d’ingresso per la vendita del marchio di abbigliamento, gli architetti
giapponesi di Schemata hanno avuto un’idea brillante: tutti i mobili impiegati per la presentazione sono
stati realizzati con enormi casse d’imballaggio altrimenti utilizzate su navi cargo. Sopra e all’interno di
queste scaffalature in legno, la merce in vendita – pantaloni, magliette, camicie, pullover e ogni sorta di
accessori – viene esposta distesa. In parte i mobili sono stati foderati con morbida gomma piuma per
mascherare l’aspetto ruvido, piuttosto inusuale, di questo genere di mobili. Per gli architetti era molto
importante «smussare» in questo modo l’impatto estetico. Una di queste casse di legno è stata trasformata in camerino e sistemata in una posizione di tutto rilievo, visibile da lontano. Per creare ancora
maggior spazio, si è dotata la cabina di un cocoon realizzato con morbida tela da vele che si innalza
nell’ambiente e si apre e si chiude mediante una cerniera lampo a tutta lunghezza. Si è ottenuto così
un morbido effetto zip-up all’interno di un pop-up per altri versi molto scarno.
ESP «Merci» no solo significa gracias en francés. También es el nombre de una marca de tiendas de
muebles y decoración, una de las más hermosas de la capital francesa. La tienda situada en el tercer
distrito del bulevar Beaumarchais es conocida por su buen gusto interior: selectos muebles, jarrones,
todo tipo de objetos de decoración y cuerpos de luz de los diseñadores internacionales más punteros
atraen a un selecto círculo de clientes. Y ahora también ofrecen como novedad la gama de ropa para
el hogar. Además, recientemente se ha ampliado el repertorio fijo con un almacén temporal bajo el
nombre «World basics Fashion». Para aprovechar la gran zona de venta de la marca de moda que se
tenía planificada, al diseñador japonés Schemata se le ocurrió algo especial: Las presentaciones de los
muebles se hicieron con enormes cajas de embalaje, como si de barcos de carga se tratasen. Sobre
y dentro de estas estanterías talladas se presentan los artículos disponibles: pantalones chinos, cami­
setas, camisas, jerseys y algunos accesorios. Para este fin, los muebles se cubrieron parcialmente con
gomaespuma tan solo para ocultar el aspecto duro e inusual de este tipo de muebles. La visión de esta
forma «redondeada» fue especialmente importante para los diseñadores. Una de estas cajas de madera
se colocó en los probadores, un lugar destacado y visible desde lejos. Con el fin de crear más espacio,
se equipó el probador con una delicada lona de Cocoon elaborado, que sobresale un poco y que se
abre y se cierra con una cremallera de arriba a abajo. Así, aparece de repente como un Pop-Up con un
delicado abrochado, Zip-Up, y sin más adorno que éste.
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Magazine 25
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Floorplan
XAL
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Retail/Project 01
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G-SHOCK JEWELLERY STORE
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Retail/Project 01
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G-SHOCK JEWELLERY STORE
G-SHOCK JEWELLERY STORE,
Paris/France
Architecture: SEA Stirnberg-Estève Architectes,
Paris/France
Photos: Little Factory théo baulig, Paris/France
SEA Stirnberg-Estève Architectes
“We are inspired by urban life to create our spaces.”
Exposed
I G-Shock nel mondo degli orologi è sinonimo di straordinaria resistenza
agli urti. Al fortunato marchio del gruppo giapponese Casio è stato dedicato
recentemente un negozio monomarca nel famoso quartiere parigino del
Marais, che non solo è il primo del suo genere in Francia, ma segue anche
un’impostazione concettuale completamente nuova per quanto riguarda la
tecnica di presentazione.
L’intero spazio viene segmentato da un largo percorso luminoso, bianco,
che dal centro del soffitto si dipana come una sorta di guida, spostando
allo stesso tempo l’attenzione dall’ingresso alle aree posteriori del negozio.
Le luci a nastro suddividono i prodotti in diverse categorie – da quella
classica a quella estremamente sportiva, dalla gamma Baby-G alla linea
Premium –, dove gli orologi sono presentati alla stregua di gioielli in vetrine
illuminate in modo diverso a seconda del prodotto.
L’ingresso è fiancheggiato da totem di diversa altezza, ognuno dei quali è dotato di un display sul quale scorre la pubblicità delle collezioni attuali, disponibili solo in edizione limitata. Nastri a LED verticali lasciano scorrere e animano i testi, pareti video e oggetti grafici retroilluminati punteggiano lo spazio
tra gli uni e gli altri. Per l’illuminazione la scelta è caduta esclusivamente sulla
tecnologia LED, da un lato per il fatto che Casio è stata tra le prime aziende
ad utilizzare il LED a scopi commerciali, ma anche per evitare di surriscaldare
lo spazio relativamente piccolo di 50 m2. L’abbinamento dei LED con il vetro
e il cemento dà come risultato un tocco di ruvidità e robustezza che rende
bene l’idea della resistenza degli orologi.
Il progetto illuminotecnico è tripartito: luce di atmosfera proveniente dalla
parete retroilluminata che assicura una luminosità di base piacevole, l’illuminazione dei totem per la quale sono state impiegate lampade minimaliste, e
infine spot individuali che concentrano l’attenzione su singoli modelli speciali.
ESP En el mundo de los relojes, G-Shock es sinónimo de gran resistencia a
los impactos. La exitosa marca japonesa del grupo Casio trabaja reciente­
mente en su propio comercio situado en el famoso barrio Marais de París,
donde además de ser su primera tienda en Francia, su presentación técnica
persigue un concepto totalmente novedoso.
Toda la estancia se ve iluminada por una luz blanca que emana desde el
centro del techo, pero que también dirige la atención del camino de entrada
hasta el fondo del establecimiento. Las luminarias individuales que parten
de ahí presentan las diferentes gamas de productos, desde clásico, pasando
por deporte extremo y Baby-G, hasta la clase Premium, donde los relojes
son como joyas que se exhiben en escaparates iluminados para productos
específicos.
PICO support illuminazione di vetrine
STADIO 3 illuminazione di vetrine
MOOV illuminazione di vetrine
PICO support iluminación de vitrinas
STADIO 3 iluminación de vitrinas
MOOV iluminación de vitrinas
La entrada se ve rodeada por columnas totémicas de diferentes alturas, cada
una de las cuales equipada con un expositor que oferta las actuales colec­
ciones de la marca, solo en edición limitada. Luminarias LED verticales que
van pasando textos, las animadas paredes con monitores y gráficos retroilu­
minados puntúan la sala. La iluminación se realizó íntegramente con tecno­
logía LED, no solo porque Casio tiene un papel pionero en el uso comercial
de luces LED, sino también para no sobrecalentar la relativamente pequeña
tienda de unos 50 m2. La mezcla de hormigón y cristal proporciona un tacto
sólido y resistente, lo que refleja a la perfección la capacidad de resistencia
de los relojes.
El concepto lumínico se divide en tres: en primer lugar la luz de ambiente,
que procede de la pared retroiluminada que proporciona una atmósfera
agradable. Para el iluminado de los tótems, se utilizaron también unas luces
lo más discretas posible. Además, hay focos individuales con los que se ilu­
minan cada uno de los modelos especiales.
XAL
Magazine 25
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Retail/Project 02
XAL
HUMANIC SHOE STORE
Different
Worlds
Floorplan
I Ogni singola zona del negozio è allestita come la scena di un film. Al
centro campeggia sempre la scarpa, stilizzata come feticcio inconfondibile,
denso di suggestioni erotiche. Il reparto donna del nuovo negozio Humanic
nel cuore di Monaco accoglie in questo modo le sue clienti, cioè con una
forza visiva concentrata, ma fortemente differenziata, dove il contrasto rispetto alla zona retrostante bianca viene ulteriormente accentuato e addirittura portato all’eccesso dalla luce fredda che inonda tutto, dagli spot rosso
fuoco puntati sugli articoli e dalle sedie rosse. Perfino lo spazio sotto la scala,
spesso trascurato, diventa un piccolo gioiello: le grandi piantane formano
una parentesi spaziale e creano un contrasto cromatico con il delicato motivo
floreale che decora tutta la parete e il pavimento.
Completano gradevolmente l’effetto i delicati punti luce nella parte della scala
visibile da sotto. Nel reparto uomo, invece, la disposizione dei grandi lampadari dà forma allo spazio creando un ambiente fresco, allo stesso tempo
aperto e moderno. Il pregiato divano in pelle che troneggia al centro della
sala genera un ardito contrasto con l’atmosfera aperta e ruvida dell’ambiente.
Più ci si allontana dai modelli di lusso per avvicinarsi agli articoli casual, più
il tenore architettonico vira all’informale. S’impone uno stile easy e disinvolto
che vuole ricordare l’atmosfera di una palestra. Il magazzino, che altrove si
cerca in tutti i modi di nascondere dietro pareti di cartongesso, qui viene
esposto alla vista e trasformato in palcoscenico per l’invitante spettacolo
della merce.
La messinscena illuminotecnica in tutto il negozio è, nell’insieme, sobria ma
di grande impatto: la concentrazione della luce e l’intensità dell’illuminazione vivacizza i materiali e i colori, dà profondità agli spazi e introduce un
elemento di tensione. Ogni zona del negozio produce così un forte impatto,
autentico e naturale, con il proprio stile personale.
XAL
Magazine 25
ESP Cada zona del comercio es como una escena de una película propia,
en la que el centro de atención es siempre el zapato, estilizado como fetiche
único y cargado de erotismo. Así recibe a sus clientas la zona de señora de la
nueva tienda de Humanic, en pleno centro de Múnich. Con una fuerza visual
concentrada pero fuertemente diferenciada, el contraste del blanco de la
pared de fondo se ve reforzado, incluso en exceso, con abundante luz y po­
tentes focos sobre los productos y las sillas rojas. Incluso la impopular zona
bajo las escaleras se convierte en una joya: las grandes lámparas de pie for­
man un paréntesis espacial y contrastan vivamente con los delicados motivos
florales que van por la pared y el suelo.
El punto sobre la i, literalmente, son los sutiles puntos de luz que se ven por
debajo de la escalera. En comparación, el departamento de hombres se
preocupa de la distribución de las grandes lámparas colgantes para crear
un buen ambiente, a la par que abierto y moderno. El exquisito sofá de piel
situado en medio de la estancia, establece un gran y atrevido contraste con
el amplio y austero ambiente de la sala. Cuanto más cerca de los distingui­
dos modelos informales, más desenfadado es el tenor creativo. Sencillo e
informal, el ambiente reconstruye deliberadamente la imagen de un club
deportivo. El almacén, que en otros lugares se esconde difícilmente tras pa­
redes de cartón yeso, aquí se exhibe visiblemente, sirviendo sus tentadores
productos a modo de decoración.
En conjunto, la puesta en escena de las luces de toda la tienda es tan dis­
creta como eficaz: por medio del enfoque y la intensidad de la luz, los mate­
riales y colores cobran vida y dan a las salas profundidad y fuerza. Cada zona
es auténtica y muy natural, cada una a su manera.
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Retail/Project 02
XAL
HUMANIC SHOE STORE
Reinhard Vedder, Wolfgang Berger
“The Humanic store in Munich is an excellent example
of how the best sides of lighting techniques can interact
precisely with shop design, merchandising and corporate
design, creating a special flow – easy-going, light and
inspiring.”
STUDIO faretto e binario elettrificato
SASSO 150 k faretto da incasso
MOVE IT sistema
STUDIO foco y caril
SASSO 150 k foco empotrado
MOVE IT sístema
HUMANIC SHOE STORE, MUNICH/GERMANY
Architecture: Design und Bauabteilung Leder & Schuh AG,
Mag. Hans Michael Heger, Graz/Austria
Lighting Design: VEDDER LICHTMANAGEMENT/Wolfgang Berger,
www.vedderlicht.com
Photos: Werner Krug, Graz/Austria
XAL
Magazine 25
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Retail/product news
XAL
ARGO
argo
I La lampada ARGO è concepita come faretto per negozi ed è disponibile in due versioni: come faretto a incasso è inclinabile fino a 90 gradi e girevole fino a 360 gradi. Il faretto
per binario elettrificato ARGO si inclina due volte fino a 90 gradi ed è addirittura girevole di
355 gradi. Con entrambe le versioni si possono illuminare perfettamente i negozi e gli articoli
esposti al loro interno. Inoltre il suo aspetto molto espressivo si sposa molto bene a un design moderno. ARGO è disponibile in versione verniciata a polveri nei colori bianco e nero,
la staffa del binario elettrificato si può avere, a richiesta, anche in altri colori.
ESP La lámpara ARGO está concebida como foco para tiendas y se ofrece en dos variantes:
como foco empotrado basculante hasta 90º y giratorio hasta 360º. El foco conductor ARGO
es doblemente basculante hasta 90º y giratorio hasta 355º. Con ambas variantes, hacen
destacar tanto los establecimientos, como la mercancía que tienen a disposición. Además,
su aspecto expresivo se integra de un modo excelente en el diseño moderno. ARGO está
disponible con recubrimiento de polvo color blanco o negro y el soporte del foco también
puede adquirirse, a petición, en colores especiales.
Per maggiori informazioni.
Para más información.
XAL
Magazine 25
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Retail/product news
XAL
SASSO
BO studio/shutter
Sasso
I La serie di faretti Sasso plus si distingue per la versatilità
di utilizzo e per la sua flessibilità nel consentire molteplici configurazioni del soffitto. Ogni tipo è disponibile nelle tre misure
mini, midi e maxi e con telaio di montaggio a filo o con offset.
Inoltre ogni tipo può essere scelto in versione bassa (flush) o
alta (high). L’utilizzo di uno «snoot» lungo garantisce una perfetta eliminazione dell’abbagliamento. La sezione interna del
proiettore Sasso ha una forma ovale che permette un angolo
di orientamento dell’unità luminosa (motore fotometrico) di
+/- 35 gradi. I motori fotometrici LED nel faretto Sasso sono
semplici da montare grazie al sistema di aggancio ultramoderno. Sia l’angolo della radiazione luminosa sia la tonalità della
luce si possono scegliere flessibilmente e sono protetti contro
la distorsione mediante un innovativo meccanismo di blocco.
Ogni faretto Sasso è realizzato in alluminio ed è disponibile in
quattro colori (nero, bianco, oro o alluminio).
ESP La colección de focos Sasso plus no solo es de uso múl­
tiple, sino que también ofrece la posibilidad de distribuir los
techos de un modo flexible. Cada tipo está disponible en tres
tamaños: mini, midi y maxi, así como con cubierta enrasada
u offset. Además, se puede escoger entre una versión más
baja (flush) y una más alta (high) de cada tipo. La utilización de
un largo «snoot», garantiza un perfecto antideslumbramiento.
La parte interior del foco Sasso tiene forma ovalada, por lo
que permite un ángulo de giro de la unidad luminosa (motor
fotométrico) de +/- 35 grados. Los motores fotométricos LED
de Sasso son muy fáciles de montar gracias a su moderno
sistema de un solo clic. Tanto el ángulo de iluminación como el
color de la luz se pueden escoger de manera flexible y gracias
a un innovador mecanismo de bloqueo están protegidos contra
la torsión. Cada foco Sasso está hecho de aluminio y está dis­
ponible en cuatro colores: negro, blanco, dorado o aluminio.
Per maggiori informazioni.
Para más información.
BO
studio/
shutter
I Il design minimalista delle lampade da negozio BO
è ridotto alla loro pura esigenza di base e per questo ha
un aspetto molto moderno. Il modello BO studio ha un
anello regolabile che consente di variare a piacere l’angolo di propagazione della radiazione luminosa. La sua
estetica ricorda l’obiettivo di una macchina fotografica.
Alcune delle lampade BO hanno anche lamiere regolabili
simili ad otturatori che «ritagliano» l’emissione luminosa in
modo da consentire una regolazione variabile del ritaglio
di luce. Con l’aggiunta di questa funzione, la lampada BO
si trasforma nel modello BO shutter. I due modelli – studio
e shutter – sono orientabili fino a 90 gradi verso destra e
sinistra, verso l’alto e il basso. L’avanzata tecnologia COB
LED assicura alle lampade BO una grande potenza d’illuminazione. Sono disponibili nel colore di moda nero o in
una versione bianca più d’elite.
Per maggiori informazioni.
Para más información.
ESP El diseño de las luces para tiendas BO se ha mini­
mizado hasta los requisitos básicos y tiene por ello una
estética muy moderna. El modelo BO studio está provisto
de un anillo ajustable, que hace posible que el ángulo de
emisión de luz se pueda colocar de manera individual.
Físicamente recuerda a la lente de una cámara. Además,
las lámparas BO cuentan con focos ajustables de forma
flexible, que permiten reducir la salida de luz, lo que hace
posible graduar de forma variable los sectores que que­
remos iluminar. Este modelo ajustable es el BO shutter.
Ambos modelos, studio y shutter, pueden desplazarse
hasta 90 grados hacia la izquierda y hacia la derecha, ha­
cia abajo y hacia arriba. Gracias a la moderna tecnología
COB LED, las lámparas BO tienen una gran potencia de
iluminación. Están disponibles en la popular versión color
negro o en un elegante blanco.
XAL
Magazine 25
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Report
XAL
Light up permanently
© shutterstock.com
Light up
permanently
XAL
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Report
XAL
Light up permanently
Law of ARRHENIUS
Lifetime / Relative Luminous Flux
LED Solder point
temperature
+ 10°C
50 – 60°C
L 90
60 – 85°C
L 80
85 – 100°C
L 70
100%
90%
80%
L 90
70%
L 80
– 10°C
1
1/2 t
1t
–1
0°C a doubling of the electrical device lifespan
+ 10°C a halving of the electrical device lifespan
2
L 70
1,000 h
10,000 h
50,000 h
2t
I Nella progettazione di impianti di illuminazione e soluzioni illuminotecniche il risultato più importante che si vuole ottenere è una qualità della luce non soggetta ad alterazioni e un’energia luminosa
il più possibile costante. Da questo punto di vista il LED rappresenta sicuramente la soluzione più consigliabile. Ma quando andiamo a scegliere le lampade che ci servono, ci imbattiamo spesso in definizioni come L70/50.000 h o L80/50.000 h. Cosa significano? E che significato hanno per il progetto che
si va a realizzare?
ESP En la planificación de instalaciones de alumbrado y soluciones de iluminación lo más importante
es, sobre todo, una calidad lumínica permanente y una cantidad de luz lo más constante posible. En
este caso, los LED son la mejor recomendación. Pero en la selección de las lámparas en cuestión, nos
topamos una y otra vez con denominaciones como L70/50 000 h o L80/50 000 h. ¿Qué quiere decir
esto? ¿Y qué significa esto para la realización de un proyecto?
Ebbene, il cosiddetto valore L altro non è che un’indicazione di qualità. Infatti definisce il calo di luminosità in relazione a una determinata durata della lampada. L70/50.000 h significa, dunque, che la lampada
dopo 50.000 ore presenta ancora almeno il 70 % del flusso luminoso iniziale. Più alti sono questi due
valori, più alta è la qualità della lampada. Negli ultimi anni si è andato affermando come benchmark il
valore L70/50.000 h, un valore utile per farsi un’idea della qualità. Niente di più, niente di meno.
El llamado «valor-L» es un indicador de calidad. Este indica el mantenimiento del flujo luminoso en
combinación con una duración de combustión determinada. L70/50 000 h significa, aproximadamente,
que las luces, tras 50 000 horas, aún presentan como mínimo un 70 % del flujo luminoso inicial. Cuanto
mayores sean estos dos valores, mayor será también la calidad de la luz. En los últimos años, el valor
L70/50 000 h se ha establecido como punto de referencia: un valor que nos proporciona cierta informa­
ción sobre la calidad del producto. Ni más ni menos.
Nella costruzione della lampada, questo valore può essere influenzato in misura considerevole dalla
scelta del tipo di LED, dall’elettrotecnica, vale a dire dall’alimentazione, e dalla gestione termica. Chi
installa un numero maggiore di LED, ma in compenso riduce l’alimentazione e risolve in modo ottimale
il problema della gestione termica, può aumentare il valore L.
En la construcción de las lámparas, este valor se ve influenciado por la selección de los LED, de la inge­
niería eléctrica, es decir, del suministro de corriente, y de la gestión térmica. El valor L puede aumentar
si se emplean más LED en la instalación, si estos emplean menor corriente y si se soluciona de manera
óptima la gestión térmica.
La durata di un LED dipende quindi in modo rilevante dalla sua temperatura di funzionamento. Per
ottenere una maggiore durata, ogni LED deve essere alimentato solo con la quantità di corrente che
il corpo radiante è in grado di raffreddare.
La durabilidad de un LED depende totalmente de su temperatura de funcionamiento. Para conseguir
una larga vida útil, la corriente que pasa a través de los LED no debe ser mayor de la que el disipador
de calor puede mantener refrigerada.
Noi della XAL abbiamo concepito i nostri ultimi prodotti badando in particolare a mantenere il più possibile bassa l’alimentazione e di conseguenza la temperatura di funzionamento. In questo modo siamo
riusciti ad aumentare il valore L per molti dei nostri prodotti da L70/50.000 h a L80/50.000 h. Il vantaggio
non trascurabile per i clienti sta nella possibilità di ottimizzare il dimensionamento dell’impianto di illuminazione: dal momento che le lampade dopo 50.000 h o alla fine del periodo di osservazione emettono
molta più luce, l’intensità luminosa nominale richiesta viene garantita con un minor numero di lampade.
Il risparmio di costi in sede d’investimento è evidente.
En XAL, durante el desarrollo de nuestros últimos avances, nos hemos centrado principalmente en con­
seguir mantener el suministro de corriente y, por tanto, la temperatura de funcionamiento del LED, en
el nivel más bajo posible. Con ello hemos podido aumentar el valor L de muchos de nuestros productos
de L70/50 000 h a L80/50 000 h. Usted, como cliente, se beneficia considerablemente del dimensionado
de la instalación de alumbrado: dado que tras 50 000 h, es decir, tras finalizar el periodo de observación,
las lámparas irradian mucha más luz, se garantiza la llamada emitancia luminosa necesaria, con un es­
caso número de lámparas. Con ello se ahorra en costes de inversión.
Ma torniamo al benchmark: tra due lampade aventi entrambe un valore L di L70/50.000 h dichiarato
sulla loro scheda tecnica il cliente non ha possibilità di individuare alcun’altra differenza. Quella che
spesso è l’unica indicazione di qualità (L70/50.000 h) purtroppo non dice niente sullo spostamento
previsto del punto di colore (Color Point Shift, abbreviato CPS).
Volviendo al índice de referencia: Entre dos lámparas que tengan el mismo valor L en su hoja de datos
(por ejemplo, L70/50 000 h) usted, como cliente, no podrá apenas notar la diferencia. Este dato referente
a la calidad (L70/50 000 h), que a menudo suele ser el único que aparece, lamentablemente no dice
nada sobre el desplazamiento del punto de color (Colour Point Shift, CPS por sus siglas en inglés).
Eppure esiste un nesso tendenziale fra durata e spostamento del punto di colore. Minore è il calo del
flusso luminoso, minore sarà anche lo spostamento del punto di colore.
Sin embargo, existe una relación tendencial entre la durabilidad y el desplazamiento del punto de color.
Cuanto menor sea el mantenimiento del flujo luminoso, menor será el desplazamiento del punto de color.
Riassumendo, possiamo dire che la qualità di una lampada non ci aiuta da sola a trarre conclusioni
sulla sua durata. Sarebbe importante conoscere anche il valore CPS. Ma questo non viene quasi mai
dichiarato, perché in generale si tende ad assumere lo spostamento del punto di colore nelle lampade
LED come indice di usura.
En resumen, se podría decir que la calidad de una lámpara está mal expresada cuando solamente apa­
rece el valor de durabilidad, ya que el valor CPS también es importante. Sin embargo, normalmente
este dato no se indica, ya que un desplazamiento del punto de color en una lámpara LED se considera
generalmente un desgaste.
L’unità di misura dello spostamento del punto di colore è definita con Δ u'v’. Uno spostamento del punto
di colore pari a 0.001 Δ u'v’ secondo la definizione di MacAdam non è percepibile dall’occhio umano.
Nel confronto diretto tra due sorgenti luminose, data una breve distanza dell’illuminazione e con superfici bianche, può già disturbare uno spostamento di 0.003 Δ u'v’, mentre con un’illuminazione da soffitto
e pareti colorate sono accettabili anche valori fino a 0.007 Δ u'v’.
La unidad de medida del desplazamiento del punto de color se define con Δ u'v’. Un desplazamiento del
punto de color de 0,001 Δ u'v’ es, según la definición de MacAdam, imperceptible para el ojo humano.
En comparación directa de dos focos luminosos, a corta distancia de la luz y sobre una superficie blanca,
la intensidad de solo 0,003 Δ u'v’ puede resultar molesta, mientras que en el caso de una iluminación
desde el techo sobre un ambiente colorido, los valores de hasta 0,007 Δ u'v’ son aceptables.
Abbiamo già disquisito sul fatto che i LED installati nella lampada dovrebbero avere tutti un campo binning piccolo. Generalmente non si dice, invece, quanto debba essere grande lo spostamento del punto
di colore durante il ciclo di vita.
Ya es de sobra conocido que todas las lámparas fabricadas con LED deben provenir de un campo
binning pequeño. El tamaño que tenga el desplazamiento del punto de color durante la vida útil, estará,
no obstante, oculto la mayoría de las veces.
Le indicazioni di L80/50.000h o L90/50.000 fornite dai produttori sono in ogni caso un criterio di qualità
e dimostrano che il produttore s’intende di design delle lampade. Se il cliente sceglie prodotti che hanno
questi valori elevati dichiarati nella scheda tecnica, può contare su una qualità di luce perfetta e inalterata per molti anni.
Las indicaciones del fabricante de L80/50 000 h o L90/50 000 h son, en cualquier caso, un criterio de
calidad y demuestran que el fabricante sabe de diseño de lámparas. En el caso de que usted se decida
por productos que tengan estos excelentes valores en su hoja de datos, podrá contar con largos años
de calidad luminosa duradera y perfecta.
Alla Light & Building 2014 di Francoforte, XAL offrirà per la prima volta lampade con valori di L80/50.000 h
dichiarati nella scheda tecnica.
XAL ofrecerá por primera vez en el Light & Building 2014 de Fráncfort, lámparas con hojas de datos con
valores de L80/50 000 h.
Un’altra tappa fondamentale sotto l’aspetto della qualità sarebbe un dato fino ad oggi non reclamizzato
sullo spostamento del punto di colore che ci si deve aspettare. XAL è fortemente impegnata a imporre
questo criterio di qualità per dare all’acquirente garanzie ancora maggiori nella scelta della lampada
LED giusta.
Otro hito importante en lo que a calidad se refiere, no obstante, sería uno de los datos que a día de
hoy aún no se han dado a conocer sobre el desplazamiento del punto de color que se puede esperar.
XAL trabaja a toda máquina en el establecimiento de estos criterios de calidad, para poder ofrecer a
los compradores aún más seguridad a la hora de escoger las lámparas LED más adecuadas.
XAL
Magazine 25
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l
iving/news
Living
XAL
Living/news
Viteo Low Collection
by 13 & 9, www.13and9design.com
www.viteo.com
Glamping
con la terra, staccare la spina, ridurre la velocità – ogni tanto tutti ne sentiamo il bisogno. Un aiuto possiamo trovarlo nel «glamping». Concetto questo che a detta di
Wolfgang Pichler, CEO & Head of Design di Viteo, da un po’ di
tempo lo perseguita continuamente. Sta a indicare il ritorno alla
vacanza all’aperto, ovvero il camping, ma declinato in modo più
glamour. Una volta si andava in campeggio con i genitori. Oggi
non rinunciamo facilmente alle comodità e pretendiamo che la
natura sia comoda e accogliente come il salotto di casa. La Low
Collection di Viteo ottiene proprio questo: unisce la comodità
e le qualità tattili dei cuscini e il piacere di sedersi per terra con
uno schienale perfettamente ergonomico e comodo – uno strato
sottile di corian che ci sostiene mentre stiamo seduti e una postura comoda ed eretta come base per piacevoli chiacchierate.
Così si può stare seduti per terra senza rinunciare alle comodità
di una sedia. La riduzione all’essenziale ha permesso di creare
mobili dal design pulito e armonioso per persone che nella natura si sentono come a casa.
XAL
Magazine 25
Esp De cuando en cuando todos necesitamos poner los pies
en la tierra, desconectar y reducir la velocidad. Una ayuda para
ello es el «Glamping». Esta es una palabra clave que, según el
director y jefe de diseño de Viteo, sigue paso a paso desde hace
muy poco. Describe el regreso a las vacaciones de camping
al aire libre, pero a un nivel muy glamuroso. Antes solíamos
irnos juntos de camping con nuestros padres. Sin embargo, hoy
en día le exigimos a la naturaleza mayor confortabilidad y nos
gusta sentirnos tan cómodos como en el salón de nuestra casa.
La Low Collection de Viteo lo consigue a la perfección: Combina
diferentes calidades de desenfadados y hápticos cojines, junto
con el popular asiento en el suelo, con un respaldo perfectamente
cómodo y ergonómico: una fina capa de Corian sirve de apoyo
al sentarse y crea una cómoda y erguida postura para que
podamos mantener una conversación cómodamente. Así,
podremos sentarnos en el suelo pero con las mismas ventajas
de sentarnos en una silla. Reduciendo el mobiliario a tan solo
lo esencial, con diseños claros y armoniosos se consigue que la
gente pueda sentirse en la naturaleza como en casa.
© VITEO Graz
I Riconnettersi
XAL
The Croft House
Finca Extremadura
Natural hug
© John Gollings
LIVING/News
© John Gollings
39
l
iving/news
The Croft House, Victoria (AUS)
by James Stockwell Architect, Sydney (AUS)
I Con la «Croft House» l’architetto James Stockwell di Sydney voleva fare «Una cosa robusta che
abbracciasse e proteggesse i suoi abitanti». E non si può dire che non sia riuscito ad ottenerla. La
splendida villa si adagia come una duna di sabbia allungata nel paesaggio collinare della costa sud di
Victoria. L’obiettivo dichiarato del progetto era riuscire a creare attraverso la forma della casa una simbiosi estetica con il paesaggio costiero australiano. Ma anche la particolare natura del posto ha avuto
un ruolo importante nella connotazione dell’edificio, concepito come una «piccola fattoria». Stockwell ha
tenuto conto soprattutto dei venti che imperversano in questo ambiente di collina, ai quali la casa si oppone senza problemi con la sua forma a mezzaluna e la sua altezza ridotta. La facciata rivestita di zinco,
e quindi straordinariamente resistente, costituisce un’ulteriore difesa. Anche per gli interni l’architetto si
è lasciato ispirare dall’ambiente esterno. Le grandi finestre panoramiche spalancano una vista pressoché illimitata, da ogni angolo della casa, sulla natura che tra l’altro si riflette anche nei materiali utilizzati:
pietra naturale grigia per la vasca da appoggio, legno per il caminetto e il rivestimento completo del
tetto. I locali ampi e spaziosi, cui si aggiungono numerose terrazze, invitano a sostare e a rilassarsi ammirando il paesaggio. Nonostante l’impiego minimalista dei mobili, domina ovunque un’atmosfera elegante e raffinata, ma mai fredda e formale. A dispetto del riferimento costante alla natura, le linee della
casa seguono formule rigorosamente geometriche: sono tre curve sinusoidali che in ultima analisi danno
forma e stabilità alla casa.
www.jamesstockwell.com.au
ESP «Algo robusto que abrace y proteja a sus habitantes» era lo que el arquitecto establecido en Syd­
ney, James Stockwell, quería conseguir con la «Croft House». E, indudablemente, ha logrado su pro­
pósito: como una duna de arena, esta villa de ensueño se recuesta sobre las colinas del paisaje de la
costa sur de Victoria, Australia. El claro objetivo de este excepcional proyecto era lograr con esta forma
una simbiosis óptica con el paisaje costero australiano. Pero también los accidentes naturales tienen un
papel determinante en la concepción de la casa, la que se podría denominar algo como una «pequeña
granja». Stockwell tuvo especialmente en cuenta en este paisaje de altibajos el intenso viento que hay
en la zona, lo que no supone un problema para esta casa debido a su forma de media luna y a su baja
altura. La fachada revestida de cinc, por lo que es excepcionalmente sólida, hace el resto del trabajo.
En cuanto a la distribución interior, este arquitecto también se ha dejado inspirar por el entorno del
lugar. Las enormes ventanas panorámicas permiten desde prácticamente cada rincón de la casa una
vista ilimitada de la naturaleza, que también se ve reflejada en los materiales utilizados en el interior. Por
ejemplo, las dos bañeras hechas de piedra natural color oscuro, la chimenea y todo el revestimiento del
tejado hechos de madera clara. Dos amplias habitaciones, así como varias terrazas en el exterior invitan
a quedarse un rato y relajarse disfrutando de la naturaleza. A pesar de la apuesta minimalista de mobi­
liario, domina una continua atmósfera de elegancia pero calidez al mismo tiempo. Pese a la relación que
se mantiene con la naturaleza, la casa sigue unas líneas geométricas muy estrictas. Y, finalmente, tres
curvas sinuosas que son las que dan la forma estable a esta casa.
Best of Both Worlds
Ábaton
©©
Belen
Imaz, Ábaton
© Ábaton
Belen Imaz, Ábaton
Estate in Extremadura (ESP)
by Ábaton, Madrid (ESP)
www.jamesstockwell.com.au
www.abaton.es
I In Estremadura, la provincia sudoccidentale spagnola vicina al confine con il Portogallo, caratterizzata da un territorio collinare scarsamente popolato, un progetto evidenzia il gusto raffinato con cui
talune persone, cresciute in campagna e poi trasferitesi a vivere in città, esprimono la loro devozione
alla terra natia e ai suoi caratteri originali. Oggetto di una ristrutturazione accurata in ogni minimo particolare, la Finca gioca sapientemente con il contrasto fra la muratura esterna connotata da una patina
di vetustà e le superfici prevalentemente lisce degli interni moderni. Il fatto che nei dintorni numerosi altri
fabbricati rurali siano stati lasciati deperire, ha convinto ancor più i committenti a tener fede pervicacemente al loro piano di conservare quanto più possibile del vecchio edificio desolato, acquistato come
«rudere con potenziale». Così è stata mantenuta la struttura dell’ex stalla. Ed anche gli elementi funzionali sono stati conservati, sia pure con una nuova interpretazione – ad esempio le porte scorrevoli che
occupano l’intero fronte come una sorta di seconda pelle e che proteggono all’occorrenza dal freddo,
dalla neve e dalla pioggia. È fallito, invece, il tentativo di lasciare inalterate le mura esterne fatte di fango,
terra e legno. Non si è potuto fare a meno di ricostruirle, esattamente corrispondenti all’immagine originaria, ma con fondamenta nuove, dotate di uno strato intermedio in calcestruzzo. Il luogo non dispone
di allacciamento né alla rete idrica né a quella elettrica, si è dovuto quindi fare ricorso ai pannelli solari
e a una piccola turbina che, soprattutto d’inverno, quando il sole latita, sfrutta l’energia idraulica di una
fonte situata nei pressi della casa. Il fabbisogno d’acqua viene coperto interamente proprio da questa
fonte e da un’ulteriore fonte che si è fatta passare sotto la casa, in una piccola corte interna. Il bacino
d’acqua qui accumulato assicura un gradevole refrigerio durante i torridi mesi estivi. La luce del giorno
può entrare all’interno della casa sia da sud che da nord. Anche gli interni, seguendo un archetipo
dell’architettura giapponese, sono dominati dalla percezione costante dell’ambiente esterno.
ESP De la misma manera que aquellas personas nacidas en el campo y que en la actualidad viven en
la ciudad dan rienda suelta a su amor por el campo y por su naturalidad, lo mismo expresa este pro­
yecto en la provincia de Extremadura, una zona de colinas poco poblada situada en el sudoeste de
España, cerca de la frontera con Portugal. Restaurada con mucha dedicación y una gran atención a los
detalles, la finca juega con el contraste entre el carácter de la mampostería antigua y las líneas rectas
de su moderno interior. El hecho de que a su alrededor haya numerosas casas de campo abandonadas
y derruidas contribuyó a que los propietarios pudieran mantener, tal y como deseaban, el carácter an­
tiguo e inhóspito de esta parcela que adquirieron como «ruinas con potencial». Por eso se mantuvo la
estructura del antiguo establo. También se recuperan para esta nueva interpretación algunos elementos
funcionales, como las puertas correderas de madera que encontramos a lo largo de toda la fachada y
que protegen del frío, la nieve o la lluvia. Sin embargo, fracasó el intento de conservar los viejos muros
exteriores de barro, tierra y madera. Fue necesario construir muros nuevos siguiendo el modelo de los
originales pero con una capa intermedia de hormigón en su base. Dado que el lugar no cuenta con
suministro eléctrico o de agua, ha sido necesario recurrir a paneles solares y a una pequeña turbina
que aprovecha la potencia hidráulica de un manantial cercano, algo indispensable durante el invierno,
cuando la radiación solar es menor. Toda el agua necesaria sale de este manantial y otro adicional que
se han reconducido por debajo de la casa hasta darles salida a un pequeño patio interior. Esta agua
que se acumula aquí sirve para refrescarse en los calurosos meses de verano. La luz del sol entra en
la casa tanto desde el Sur como desde el Norte. Asimismo, el interior de la casa se caracteriza por una
concepción abierta del espacio gracias a su diseño arquitectónico de inspiración japonesa.
XAL
Magazine 25
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living/Project 01
XAL
Private Residence
D-Mix, Salomón Serruya
“Our philosophy is based on the fundamental idea
of providing solutions for lighting architecture that
harmonise as much as possible with the desires of
its users. Using materials that are as original and
unusual as possible, we try to give our customers
an alternative to the regular brands of our market.”
Lessons
In Cool
Floorplan
I Situata in una zona esclusiva di Maiorca, questa villa dimostra come sia
possibile sposare tra loro, in modo apparentemente casuale eppure così ben
riuscito, elementi di architettura, interior design e progettazione paesaggistica. Il fil rouge che collega il tutto è il materiale. Gli architetti di Studio Negre,
specializzati in design industriale e in design d’interni, hanno basato ogni
aspetto del loro progetto sui materiali scelti per la costruzione: la pietra e il
legno determinano, in sostanza, la forma e le caratteristiche del corpo edilizio.
Come elemento centrale, è stata utilizzata la stessa pietra, sia all’interno che
all’esterno, per pareti, pavimenti, vialetti pedonali e rivestimenti, conferendo
a tutta la tenuta un aspetto unitario, quasi monolitico. Il legno come secondo
materiale più importante funge da elemento di rifinitura. Tutte le parti in legno,
pavimenti, pareti o cucina in linea, sono stati impiegati in modo da avvolgere e
abbracciare la pietra, con il preciso intento di generare un effetto rassicurante.
Tutti i mobili e le installazioni – dai letti ai tavoli, dalle porte ai lavabi – sono
stati realizzati su misura in base ai desideri del cliente. Quindi si inseriscono
perfettamente nel vestito di pietra e legno.
Le ampie vetrate mettono in comunicazione l’interno con l’esterno senza soluzione di continuità. L’effetto è quello di una compenetrazione reciproca fra il
paesaggio, il giardino con piscina e l’edificio, un effetto che il sobrio sistema di
illuminazione contribuisce a rafforzare.Lo scopo era ottenere un elevato grado
di integrazione degli apparecchi illuminanti riducendo la loro visibilità. L’obiettivo è stato raggiunto grazie a un’illuminazione degli ambienti morbida e non
invadente, attenta a rispettare le diverse texture, le ritmature e anche il gioco
di ombre. Un understatement che si accorda straordinariamente con il calore
del legno di rovere e la tonalità calda del pavimento in pietra.
XAL
Magazine 25
ESP En una de las zonas más exclusivas de Mallorca, esta villa muestra cómo
puede conseguirse unir elementos arquitectónicos, diseño de interior y plani­
ficación paisajística de un modo tan logrado a la vez que casual. El elemento
de unión es el material. Toda la planificación de los arquitectos del Studio
Negre, especializados, tanto en diseño industrial como interior, parte del ma­
terial de construcción, es decir, los selectos materiales de piedra y madera
determinan la forma y la composición de la construcción. Tanto en el interior
como en el exterior se emplea la misma piedra como elemento central para
paredes, suelos, aceras o revestimientos, lo que dota a la propiedad de un
aspecto uniforme, casi monolítico. Como segundo material más importante
se emplea la madera, que se usa para el revestimiento. No importa si son
suelos, paredes o encimeras de cocina: todas las piezas que se emplean son
de madera, que envuelve y se ajusta a la piedra. Con ello se consigue causar
una sensación de calma completamente intencionada. Toda la instalación,
desde las camas y las mesas hasta las puertas y lavabos, se hicieron a me­
dida a petición especial del cliente. Todo ello encaja a la perfección en el
traje de piedra y madera.
Los amplios ventanales consiguen una fluida transición hacia la naturaleza.
El paisaje, el jardín con piscina y la casa se entrelazan causando un efecto
que tan solo puede reforzarse con un discreto concepto lumínico. El objetivo
era alcanzar el punto justo entre la integración de las lámparas y, al mismo
tiempo, disimular su visibilidad. Esto se consiguió mediante una suave y dis­
creta iluminación de las dependencias, considerando asimismo las texturas,
ritmos y juegos de sombras. Una discreción que armoniza de un modo excep­
cional la calidez de la madera de roble con el tono cálido del suelo de piedra.
41
living/Project 01
XAL
Private Residence
MINO 40 apparecchio a sospensione
INVISIBLE square faretto da incasso
MINO 40 luminaria suspendida
INVISIBLE square foco empotrado
Negre studio
Private Residence, Mallorca/Spain
Landscape architecture and interior design:
Negre studio, Palma de Mallorca/Spain
Architecture: Rambla 9, Palma de Mallorca/Spain
Lighting Design: D-Mix, Palma de Mallorca/Spain
Photos: Fernando Alda, Seville/Spain
XAL
Magazine 25
42
outdoor/news
o
utdoor
XAL
outdoor/news
born in darkness before dawn, 2013
by Nicole Foreshew (AUS)
www.cityartsydney.com.au
Born in
Darkness
I A
capo eretto, maestosa come una dea, avvolta in un mantello d’oro, come non ci si aspetta da una rappresentante del
popolo degli aborigeni, prima reietto e poi forzatamente assimilato, la donna guarda verso di noi dalla proiezione alta due metri
sulla facciata del Museo Australiano di Sydney, opera dell’artista
Nicole Foreshew. L’installazione, che dura tre ore e viene messa
in scena alternativamente sul muro privo di finestre del museo
e nei parchi circostanti, è intitolata «Born in Darkness». Alterna
immagini fisse e movimenti lenti con un effetto particolare che
ha qualcosa di inquietante. Con questa installazione l’artista di
origine indigena vuole raccontare la storia di trasformazione e
occupazione di un territorio, tematizzando il possesso e la privazione del possesso con il corollario delle ripercussioni sociali
profondamente patite. La proiezione fa parte del progetto Eora
Journey, che si propone di narrare la storia dei primi abitanti
dell’Australia. In tutta la città ci sono percorsi, mostre e interventi che comunicano la cultura del Paese attraverso l’arte negli
spazi pubblici.
Con la cabeza alta, majestuosa como una diosa y envuelta en
una capa dorada, no es así como se imagina a una representante
del pueblo aborigen, quien primero fue expulsado y luego asimilado a la fuerza, y que nos observa desde veinte metros de alto
en la fachada del Museo Australiano en Sydney, proyecto llevado
a cabo por la pintora Nicole Foreshew. «Born in Darkness» es el
título de la instalación de tres horas de duración que luce alternativamente sobre los muros desprovistos de ventanas del museo
y sobre el aparcamiento frente a él. Combina imágenes estáticas
con imágenes que se mueven muy lentamente, lo que produce
un extraño efecto de movimiento un tanto inquietante. Foreshew,
quien tiene ascendencia indígena, quiere contar la historia de la
transformación y de la toma de posesión de la zona, historia que
tematiza en la posesión y el despojo de la tierra y en las profundas
consecuencias sociales que se derivaron de ello. La proyección
es parte del proyecto Eora Journey, que se ha propuesto la tarea
de contar la historia de los indígenas australianos. En toda la ciudad hay rutas, exposiciones e intervenciones que acercan a un
amplio público la cultura pasada y presente indígena del país a
través del arte en espacio abierto.
© Paul Patterson
ESP XAL
Magazine 25
43
outdoor/news
XAL
outdoor/News
Place de la République
Kap686
New Feeling
Place de la République, Paris (F)
by TVK Architectes, Paris (F)
www.tvk.fr
© Clément Guillaume
I Ribaltare completamente un’icona non è cosa da poco. Per troppo tempo luoghi come Place de
la Republique a Parigi sono stati riservati a un utilizzo senza alternative. E troppo interessi divergenti
devono essere tenuti in considerazione in progetti di riordino come questo. Lo studio di architettura
francese TVK ha deciso di accettare la sfida e ha cambiato radicalmente la piazza, dandole un volto del
tutto nuovo. Per ammissione degli stessi architetti, la cosa più difficile è stata liberare le strade intorno
alla piazza dalla morsa del traffico, se non eliminandolo, almeno riducendolo ad un volume tollerabile.
Si è riusciti a farlo dando priorità ai pedoni e deviando ampiamente le auto. Il risultato è un’ampia area
pedonale (la più grande di tutta Parigi) con funzione di spazio urbano multiuso, dove ora si svolgono
tranquillamente tutte le attività che prima dovevano cedere all’invadenza del traffico, dalla colazione
nel nuovo bistro alle acrobazie sullo skateboard. Ed effettivamente con la nuova imponente Place de
la Republique, lunga 280 metri e larga 120, si è dato un nuovo respiro al quartiere. Per pavimentarla
sono stati utilizzati tre diversi tipi di calcestruzzo. Un padiglione trasparente su tutti i lati ospita un caffè
dall’aria molto informale, i cui interni sono stati progettati dagli architetti di NP2F-Architectes con bar
di marmo e sedie di legno. All’esterno, invece, si sporge una tettoia che crea un’area protetta per sedersi
all’aperto, mentre un grande bacino d’acqua e 150 nuovi alberi, tra cui platani e robinie, rendono l’atmosfera vagamente bucolica. Una superficie di due ettari è divenuta così un punto di ritrovo per abitanti
e visitatori. Uno nodo cruciale del traffico si è trasformato in un’area urbana destinata allo svago.
© Clément Guillaume
ESP Remodelar un símbolo esencial de una ciudad no es ninguna tontería. Sin embargo, hay lugares
como la Place de la Republique en París que se han reservado para un uso muy específico, por lo que
hay que tener en cuenta muchos intereses diferentes en tales proyectos de saneamiento. A pesar de
todo, el estudio francés TVK aceptó el desafío y realizó una modificación total en la plaza, otorgándole
un nuevo rostro. La mayor dificultad con la que se encontraron los arquitectos fue liberar del tráfico las
carreteras que rodean la plaza, sino totalmente, al menos reducirlo en una medida aceptable. Esto se
consiguió concediendo prioridad a los peatones y desviando los vehículos. En el centro se crea una
zona abierta libre de coches (la más grande de todo París) y con un uso urbano multifuncional. Todo lo
que antes debía hacer sitio al denso tráfico, ahora tiene lugar en la nueva plaza: desde un desayuno en
el nuevo bar que se ha construido, hasta acrobacias en monopatín. Y de hecho, con sus impresionantes
nuevos 280 m de largo y 120 m de ancho, la tranquilidad y el aire puro han vuelto al barrio de la Place
de la Republique. Tan solo para la superficie se utilizaron tres tipos diferentes de hormigón. Un pabellón
transparente que deja ver su interior desde los cuatro puntos cardinales y que los arquitectos de NP2F
Architectes han provisto de un desenfadado bar de mármol, con sillas de madera que invitan a hacer un
alto. Y en el exterior nos encontramos con un sobresaliente baldaquino que cubre una zona para sen­
tarse, mientras una gran fuente y un total de 150 nuevos árboles (entre ellos, plátano y robinias) generan
un ambiente casi campestre. Un total dos hectáreas que sirven como punto de encuentro tanto para
residentes como para visitantes. De un nudo de comunicaciones ha surgido una zona recreativa urbana.
Jumping
on the Rhine
© Metrobox Architekten
© Metrobox Architekten
Skate Plaza Kap686, Cologne (GER)
by Metrobox IBB, Cologne (GER)
www.metrobox.org
I Da un po’di tempo, durante la messa nel duomo di Colonia, regna un insolito silenzio. Il rumore
degli skateboard che per anni ha fatto da colonna sonora, nel luglio 2010 si è semplicemente spostato
nella zona del porto nel quartiere Rheinauhafen. Prima, la distesa della piazza Roncalli davanti al
duomo attirava molti appassionati di skateboard ed era diventata un punto di ritrovo per i giovani di
tutta la metropoli renana. Ma questo infastidiva visibilmente non solo i visitatori della chiesa, ma anche
i passanti intenti allo shopping durante il resto della settimana. A loro volta i ragazzi non avevano sempre a disposizione lo spazio che segretamente avrebbero sperato per le loro evoluzioni spettacolari.
Si doveva trovare una soluzione. È sorta così, dopo tre anni di progettazione, una magnifica pista da
skate, la Kap686, su una superficie di 2.000 metri quadri e con un costo complessivo di 700.000 euro.
La particolarità del progetto, tuttavia, non sta nelle sue dimensioni, ma nel fatto che nell’intero processo
di progettazione sono stati coinvolti direttamente i giovani. Sono stati gli skater stessi a scegliere non
solo il posto, ma anche la forma e la grandezza dei circa trenta ostacoli in cemento disposti sulla piazza,
con bordi rinforzati in metallo per far scivolare meglio le tavole. Lo studio di architettura Metrobox IBB
che ha progettato il Kap686 ha previsto fin dall’inizio lo scenario più adeguato. Il gradimento presso gli
skater era quindi pressoché scontato. Ma anche la popolazione ha ben accolto la ventata d’aria fresca sulla passeggiata lungo il Reno. L’area del porto prima inedificata era una zona senza vita, mentre
adesso è sempre animata anche durante il finesettimana ed è diventata una meta gettonata per gite ad
alto tasso di divertimento in una splendida cornice verde.
ESP Durante la misa de la catedral de Colonia domina un reciente e inusual silencio, ya que durante
muchos años se escuchaba ruido de ruedas de monopatines hasta que en julio de 2010 se trasladaron
al puerto fluvial del Rin. Antes, la amplia plaza Roncalli frente a la catedral invitaba a muchos patina­
dores y por ello se convirtió en un punto de encuentro para la juventud de toda la metrópoli del Rin.
Pero esto no solo molestaba a los asistentes a misa, sino también a los transeúntes, que intentaban ir
de compras durante la semana. Naturalmente, los jóvenes skaters no tenían la plaza siempre a su dis­
posición, por lo que esperaban a escondidas para realizar sus acrobacias. La situación necesitaba una
solución. Y de esta manera surgió, tras tres años de planificación y con una inversión de 700 000 euros,
el Kap686: 2 000 metros cuadrados que conforman esta excepcional pista para patinaje de skate. Pero
lo especial de este proyecto no es solo sus dimensiones, sino que los jóvenes fueron incluidos en la
totalidad de la planificación del proyecto. No solo la plaza en sí, sino también la forma y el tamaño de los
cerca de treinta obstáculos de hormigón, con esquinas reforzadas con metal y por eso especialmente
adecuados para deslizarse a lo largo de ellos, fueron escogidos por los patinadores mismos. El estudio
de arquitectura Metrobox IBB proyectó para el Kap686 desde el comienzo una imagen acorde con el
ambiente. Que el resultado ha tenido éxito entre los patinadores es algo que salta claramente a la vista.
Pero incluso bajo cielo nublado, apetece un paseo a orillas del Rin. La zona sin edificar en el puerto que
hasta ahora carecía de vida, ahora es un lugar muy frecuentado los fines de semana y ya es un popular
sitio para ir a pasear, con un espléndido y entretenidísimo telón de fondo.
XAL
Magazine 25
44
outdoor/Project 01
XAL
LAKE HOTEL WEISSENSEE
House
on Heels
Helmut Perner
“Building in tune with nature, careful
use of resources and striving for the
highest quality are my top priority.”
I Il lago Weissensee, situato ai piedi delle Alpi della Gailtal, non è solo il
lago più in alta quota della Carinzia, è anche una perla rara tra i laghi balneabili, perché la furia edilizia che ha imperversato altrove, ha lasciato relativamente indenne questo luogo. Tant’è che negli ultimi anni i terreni fabbricabili
sono stati progressivamente ridestinati ad aree verdi. Pertanto due terzi della
riva del lago sono lasciate allo stato naturale.
ESP Situado a los pies del valle en los Alpes de Gailtal, el Weissensee no solo
es el lago a mayor altitud de Carintia, sino que también es una joya entre los
lagos, porque el extendido furor por la construcción en comparación con
cualquier otra parte, pasa por él sin dejar huella. Al contrario, en los últimos
años el terreno edificable se fue convirtiendo gradualmente en pradera. Por
ello, dos tercios de la orilla permanecen inalterados.
A questa impostazione ambientalista si conforma perfettamente la nuova «Spa
del lago – Benessere e movimento al lago» del Bio Vital Hotel Weissenseerhof:
la natura incontaminata del lago costituisce la risorsa più importante di questo
nuovo complesso che si inserisce armoniosamente nel paesaggio lacustre con
una raffinata architettura moderna e una sapiente messinscena della natura.
En este concepto encaja perfectamente el nuevo «spa donde sentirá el bien­
estar de disfrutar del lago» del Hotel Bio-Vital en Weissensee. El estado natu­
ral del lago en cierto modo es la riqueza de esta lograda construcción entre
diseño moderno y puesta en escena de la naturaleza, tratándola asimismo
con cuidado, que se integra armoniosamente en el paisaje de la ribera.
L’edificio, adagiato fra prati e canneti, si spinge per due terzi fin dentro il lago,
sorretto da trampoli, tanto da sembrare sospeso sullo specchio d’acqua. L’architettura interna è interamente funzionale al wellness, ma con un’impronta
originale e allo stesso tempo incisiva: speciali tecniche di mordenzatura generano un effetto tattile in parte rustico con interessanti colorazioni e linee pulite.
Anche all’esterno si è privilegiata la ruvidezza: il legno di larice è stato lasciato
grezzo, il tetto a capanna è stato coperto con tavole di legno naturale. Nella
parte di copertura piana si è optato per un rinverdimento estensivo. Diverse
saune, sale per trattamenti estetici e massaggi, zone di riposo con grandi
finestre panoramiche sono un invito alla sosta e al relax. Un’attrazione particolare è il bistrò color turchese della spa, dal quale si può ammirare il magnifico
panorama della riva occidentale del lago e, sullo sfondo, la catena montuosa
delle Dolomiti di Lienz. I fanatici dell’aria aperta si crogiolano al sole sulla terrazza a tetto della spa o bevono un drink sulla terrazza del bistrò.
Dos tercios del edificio, que se intercalan entre prados y cañaverales, se
alzan sobre el lago como si fueran sobre zancos, lo que produce la sensación
de estar flotando sobre el reflejo del agua. La arquitectura interior está per­
fectamente adaptada a las funciones del spa, pero sin dejar de ser original
a la par que conciso: técnicas especiales de veladura producen una háptica
un tanto rústica, con interesantes coloridos y líneas claras. El interior se man­
tuvo agreste también: la madera de alerce es aserrada en bruto y el tejado
a dos aguas cubierto con tablones de madera natural. La azotea se optó por
cubrirla con un extenso ajardinamiento. Diversas saunas, salas de cosmética
y masajes, así como zonas de descanso con grandes ventanas panorámicas
nos invitan a quedarnos un rato. Un punto que destacar es la cafetería del
spa de color turquesa, desde donde se tiene una maravillosa vista sobre
la orilla oeste del Weissensee y como telón de fondo, las montañas de los
Dolomitas de Lienz. Los aficionados al aire fresco pueden desperezarse en
la azotea o tomarse algo en la terraza de la cafetería del spa.
Il progetto illuminotecnico concepito con gli stessi standard a basso consumo energetico della spa, punta sull’illuminazione indiretta e su lampade
LED di ultima generazione, il cui bianco caldo si concilia benissimo con il
legno. Di sera, la combinazione fra il legno, l’acqua e l’illuminazione dà vita
a un’atmosfera molto suggestiva.
XAL
Magazine 25
El concepto lumínico estándar de bajo consumo energético instalado en
el spa se basa en una iluminación indirecta y en las más modernas lámparas
LED, cuya luz clara y cálida congenia a la perfección con la madera. Por
la noche, la madera, el agua y la iluminación se combinan para crear una
atmósfera única.
45
outdoor/Project 01
XAL
LAKE HOTEL WEISSENSEE
LECU apparecchio da incasso da terra
INVISIBLE square faretto da incasso
FIT IP 54 square faretto da incasso
Luminaria empotrada en suelo LECU
INVISIBLE square foco empotrado
FIT IP 54 square foco empotrado
Floorplan
LAKE HOTEL WEISSENSEE, Weissensee/austria
Architecture: DIPL. HTL Ing. Helmut Perner, Preding/Austria
Photos: Foto Augenblick, Stainz/Austria
XAL
Magazine 25
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Outdoor/product NEWS
XAL
streamcut
streamcut
I I proiettori della serie STREAMCUT in alluminio pressofuso e in estruso sono
disponibili come apparecchi da parete, da terra e da esterno come paletto luminoso. Hanno riflettore simmetrico e ottiche asimmetriche e nella versione a incasso
da parete sono dotati anche della tecnologia d’illuminazione wall-washer. L’apparecchio da parete e da terra ha una dimensione di 286 x 135 x 40 mm, il paletto luminoso STREAMCUT misura 850 x 230 x 40 mm e la variante a incasso da parete (qui
è visibile solo il diffusore) 150 x 200 x 6 mm. La lampada funziona con un modulo
LED da 8 LED. Tutte le lampade sono dotate di un vetro di sicurezza. Per garantire
una buona illuminazione, la testa dell’apparecchio è orientabile da entrambi i lati di
90 gradi con possibilità di bloccare il movimento a 30 gradi. Il paletto luminoso è
dotato di protezione contro le sovratensioni per evitare guasti in caso di temporale.
STREAMCUT è disponibile in grigio scuro (grafite) e offre un’efficace protezione anticorrosione grazie alla strato anodizzato e alla verniciatura a polveri.
ESP La serie de focos STREAMCUT, hechos de fundición de aluminio inyectado y
colada continua, están disponibles como luces para pared, suelo e iluminarias de
bolardo, con óptica Flood simétrica y una óptica del espacio asimétrica, así como
una variante para empotrar en la pared con la técnica de reflector Wallwasher. Las
lámparas para pared y suelo tienen un tamaño de 286 x 135 x 40 mm, el tamaño del
Poller STREAMCUT es de 850 x 230 x 40 mm y la variante para colocar en la pared
(en este caso solo es visible el cristal) tiene un tamaño de 150 x 200 x 6 mm. Las lám­
paras funcionan con un módulo LED (de 8 LED). Todas las lámparas están provistas
de un cristal de seguridad. Para garantizar una buena iluminación, la cabeza de la
lámpara se puede desplazar 90 grados hacia ambos lados y puede mantenerse fija
cada 30 grados. Las iluminarias de bolardo cuentan con una protección contra la
sobretensión, para prevenir averías en caso de tormenta. El STREAMCUT está dis­
ponible en gris marengo (grafito) y ofrece una protección segura contra la corrosión
mediante una capa anódica de protección, así como un recubrimiento en polvo.
Per maggiori informazioni.
Para más información.
XAL
Magazine 25
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Outdoor/product NEWS
XAL
DOC
VELA ROUND EVO IP
DOC
I Il sistema d’illuminazione da esterno DOC è disponibile in due misure (180 mm e 360 mm). L’alloggiamento in alluminio pressofuso anodizzato e rivestito a polveri offre una maggiore protezione
contro la corrosione e convince per la sua elevata resistenza alla rottura. Inoltre questa lampada
offre molte possibilità di personalizzazione grazie alla copertura centrale che permette di scegliere
la DOC non solo in tre diversi colori standard, ma a richiesta anche in altri colori speciali. La cover
fissata tramite un supporto a magnete si sostituisce molto semplicemente senza necessità di usare
alcun attrezzo. Grazie alla scheda LED ad alta efficienza energetica, disposta ad anello, con elevata
fedeltà di riproduzione del colore, la DOC assicura un’illuminazione particolarmente omogenea,
ulteriormente ottimizzata grazie alla copertura in materiale plastico appositamente concepita. Tra
l’altro è anche possibile incassare completamente o parzialmente la lampada nella parete in modo
da lasciare in vista solo la forma di un anello. Tutte le versioni della DOC sono dimmerabili.
ESP Las luces de exteriores DOC están disponibles en dos tamaños: 180 mm y 360 mm. Gracias
a su carcasa de colada a presión de aluminio con capa anódica y recubrimiento en polvo, estas
lámparas ofrecen una alta protección contra la corrosión y una gran resistencia a las roturas. Ade­
más, es especialmente versátil, porque la cubierta del modelo DOC no solo está disponible en los
tres colores estándar, sino que también pueden encargarse otros colores especiales. Gracias al
soporte magnético, la cubierta se puede sustituir fácilmente sin tener que usar herramientas. Con
la platina LED con forma de anillo, de alta eficiencia energética, ofrece una alta reproducción del
color, la lámpara DOC produce una experiencia lumínica especialmente homogénea y puede op­
timizarse aún más gracias a su cubierta de plástico diseñada especialmente para ello. También es
posible introducir las lámparas parcial o totalmente en la pared, de manera que solo se vea la
forma circular. Todas las variantes de DOC son regulables.
Per maggiori informazioni.
Para más información.
VELA
round
evo ip
I Il sistema di lampade VELA è già un classico affermato della gamma di prodotti XAL. Con la
nuovissima versione VELA round evo ip la collaudata serie VELA si arricchisce di un sistema di
illuminazione da esterno. Grazie alla tecnologia LED è stato possibile ridurre l’ingombro in altezza,
ma il linguaggio formale ha mantenuto la stessa semplicità elegante e senza tempo che contraddistingue tutti i modelli VELA. Il diffusore rotondo in alluminio presenta una saldatura circolare senza
interruzioni, la finitura laccata goffrata è disponibile in versione bianca o in grigio scuro. La nuova
VELA round evo ip è disponibile nelle tonalità di luce 3000 K e 4000 K, i LED sono dimmerabili
con segnale DALI (opzionale). Un modello universale per ogni tipologia di soffitto, utilizzabile ora
anche per esterni.
ESP El sistema de iluminado VELA ya se ha establecido como un clásico en el programa de XAL.
En la novísima variante VELA round evo ip ahora llega también la serie VELA, un sistema de ilu­
minación para espacios exteriores. Gracias a la nueva tecnología LED puede reducirse la altura de
construcción, pero su diseño de formas sigue siendo, como en todos los modelos VELA, intemporal
y sencillo. Las lámparas redondas de aluminio se soldaron sin uniones, la superficie cuenta con un
lacado estructural disponible en blanco o en gris marengo. La nueva VELA round evo ip puede
adquirirse en color de luz 3000 K y 4000 K, los LED se pueden regular opcionalmente mediante se­
ñal DALI. Un modelo universal para todo espacio cubierto, que ahora también
está disponible para exteriores.
Per maggiori informazioni.
Para más información.
XAL
Magazine 25
I mprint
XAL
The End
Goodbye
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INDONESIA/Jakarta
T +62.2186365368
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ALPHA LIGHTING CO.
IRAN/Tehran
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ALPHA PARS Co.
IRAN/Tehran
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ST-OR
ISRAEL/Herzlia
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Gio – TREX CORPORATION
Japan/Tokyo
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WATCO
JORDAN/Amman
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LIGHT & DESIGN
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kz@ld.project.ru
KHABARI INTERNATIONAL TRADING
KUWAIT/Safat
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ILUMINATORS
LATVIA/Riga
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iluminators@iluminators.lv
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Moduls interjers
LATVIA/Riga
T +371.67813661
salons.moduls@salonsmoduls.lv
www.modulsinterjers.lv
UNILUX
LEBANON/Beirut
T +961.18911845
unilux@uniluxgroup.com
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Delight LT UAB
LITHUANIA/Vilnius
T +370.52104218
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SIPEL S.À.R.L.
LUXEMBOURG/Ellange
T +352.3166601
xal@sipel.lu
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LIGHT DESIGN SOLUTIONS LTD.
MALTA/Birkirkara
T +356.21496843
info@lds.com.mt
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Lumex
MAROC/Casablanca
T +212.522235235
lumex@menara.ma
lumexpert@gmail.com
LIGHTMEX S.A. DE C.V.
MEXICO/Mexico
T +55.52769376
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UNIQUE BRANDS B.V.
NETHERLANDS/AB Alblasserdam
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ENLIGHTENZ GROUP
NEW ZEALAND/Auckland
T +64.94144950
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LIMELIGHT AS
NORWAY/Oslo
T +47.40001589
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JCH Light Ltd.
OMAN/Muscat
T +35.799586983
costas@haggipavlou.com
www.jchlight.com
Arquiluz S.R.L.
PERU/Miraflores/Lima
T +511.2423609
jspak@arquiluz.com
www.arquiluz.com
Cenit Lighting Philippines Inc.
PHILIPPINES/Manila
T +632.733835156
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CANDELUX SP. Z.O.O.
POLAND/Warsaw
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LIGHTLAB
PORTUGAL/Cascais
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GULF LIGHTS
QATAR/Doha
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Graphic Design
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