Aziende tedesche in Italia Deutsche Unternehmen in

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Aziende tedesche in Italia Deutsche Unternehmen in
Aziende tedesche in Italia
Clima congiunturale | Fattori di successo | Risorse umane | 2008
Deutsche Unternehmen in Italien
Geschäftsklima | Erfolgsfaktoren | Personal | 2008
53,31
14,43
74,11
41,60
58,39
65,30
15,73
42,35
11,36
38,39
36,40
26,25
16,44
5,95
86,20
15,06
61,82
75,72
38,70
104,94
69,73
38,20
70,93
13,27
30,40
201,73
Aziende tedesche in Italia
Clima congiunturale | Fattori di successo | Risorse umane | 2008
Deutsche Unternehmen in Italien
Geschäftsklima | Erfolgsfaktoren | Personal | 2008
3
4
Aziende tedesche in Italia
Clima congiunturale / fattori di successo /
risorse umane / 2008
Deutsche Unternehmen in Italien
Geschäftsklima / Erfolgsfaktoren /
Personal / 2008
Inchiesta realizzata da
Diese Umfrage wurde durchgeführt von
DEinternational Italia S.r.l.
Via Napo Torriani, 29
I-20124 Milano
Tel.: +39 02 398009.1
Fax: +39 02 39800195
info@DEinternational.it
www.DEinternational.it
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Consulenza scientifica e contenuti:
Prof. Dr. Marco Mutinelli
Wissenschaftlicher Beirat und Inhalte:
Prof. Dr. Marco Mutinelli
Realizzazione del sondaggio:
Luisa Glaesmer
Technische Durchführung der Umfrage:
Luisa Glaesmer
Elaborazione Dati:
ODEC – Centre de Cálcul i Aplicacions
Informatiques S. A., Barcelona
Aufbereitung der Daten:
ODEC – Centre de Cálcul i Aplicacions
Informatiques S. A., Barcelona
Grafica:
Cornelia Schmitz, Madrid
Grafik:
Cornelia Schmitz, Madrid
Stampa:
Carlo Meregalli Grafica Editoriale,
Peschiera Borromeo
Druck:
Carlo Meregalli Grafica Editoriale,
Peschiera Borromeo
Milano, Novembre 2008
Mailand, November 2008
Ringraziamo le seguenti ditte per il loro sostegno all’inchiesta e per maggiori informazioni,
invitiamo i nostri lettori a leggere le inserzioni all’interno della pubblicazione.
Wir danken den nachstehenden Unternehmen für die Unterstützung dieser Umfrage.
Unsere Leser weisen wir besonders auf die Anzeigen der Sponsoren auf den Innenseiten
dieser Publikation hin.
5
6
00.
Indice
00.
Inhalt
P. 8:
01.
Introduzione
S. 9:
01.
Einführung
P. 10:
02.
Sintesi dei risultati
S. 11:
02.
Zusammenfassung der Umfrageergebnisse
P. 12:
03.
Struttura del campione
S. 12:
03.
Angaben zu Rücklauf und Struktur
P. 18:
04.
04.1
04.2
04.3
Situazione e prospettive
Situazione attuale
Previsioni a breve e medio termine
Giudizio di sintesi
S. 18:
04.
04.1
04.2
04.3
Geschäftslage und Erwartungen
Aktuelle Lage
Kurz- und mittelfristige Erwartungen
Gesamtbewertung
P. 29:
05.
Attrattività dell’Italia e
fattori critici di successo sul
mercato italiano
05.1 Attrattività dell’Italia agli occhi delle
imprese tedesche
05.2 Fattori di successo nel mercato
italiano
S. 29:
05.
P. 35:
06. Personale e caratteristiche
06.1 Livello di formazione e mercato del
S. 35:
06.
06.1
06.2
06.3
lavoro
06.2 Caratteristiche principali
06.3 Argomenti di rilevanza futura
S. 43:
P. 41:
Standortbewertung
und Erfolgsfaktoren
in Italien
05.1 Standortfaktoren Italiens aus Sicht
der deutschen Unternehmen
05.2 Erfolgsfaktoren auf dem italienischen
Markt
Personal und Kernkompetenzen
Ausbildungsniveau und Arbeitsmarkt
Kernkompetenzen
Zukunftsthemen
Dienstleistungen
Servizi
7
01.
Introduzione
Le imprese a capitale tedesco rappresentano un’importante presenza nel sistema economico ed industriale italiano.
Secondo le rilevazioni Istat, a fine 2005 operavano in Italia
complessivamente 2.342 imprese a capitale tedesco con
circa 168.500 addetti e un valore aggiunto di quasi 9,7 miliardi di euro. Le imprese a capitale tedesco offrono dunque
un contributo pari a circa l’1,6% del PIL nazionale.
Tali dati fanno della Germania il principale paese europeo,
davanti alla Francia, per consistenza delle attività controllate in Italia, secondo nel mondo solo agli USA, con una quota del 14,2% sul valore aggiunto complessivo delle imprese
a capitale estero.
L’attività delle imprese a capitale tedesco in Italia assume
particolare rilievo nella filiera metalmeccanica (siderurgia
– prodotti in metallo – macchine e apparecchi meccanici
– mezzi di trasporto) e in quella chimica (prodotti chimici,
fibre, farmaceutica), nonché nell’editoria, nell’elettronica,
nei servizi di pubblica utilità (gas ed energia elettrica), nei
servizi assicurativi e nella logistica.
Alla luce dell’importante ruolo che queste imprese svolgono nell’economia italiana, DEinternational Italia S.r.l.,
la società di servizi della Camera di Commercio Italo-Germanica (AHK Italia), ha promosso un’indagine presso 1003
società italiane con partecipazione a maggioranza tedesca
con l’obiettivo di analizzare la loro percezione riguardo all’attuale situazione economica, alle prospettive di breve e
medio-lungo periodo, ai problemi che esse incontrano nell’operare in Italia e ai fattori di successo sul mercato italiano. L’indagine contiene anche un approfondimento sul
tema delle risorse umane, con particolare riguardo alla loro
disponibilità, al livello di formazione/qualificazione e alla rispondenza alle specifiche esigenze delle imprese a capitale
tedesco.
Prima di entrare nel merito dell’indagine, e alla luce del
progressivo peggioramento della situazione economica in
Italia e in tutto il mondo che ha caratterizzato il 2008, appare utile osservare come la raccolta dei questionari si sia
svolta nel periodo compreso tra la fine di giugno e la fine di
8
agosto del 2008, quando già si erano manifestati importanti segnali di deterioramento della congiuntura. L‘analisi
delle 165 risposte ricevute si è svolta in due fasi: una prima
analisi provvisoria è stata effettuata a fine luglio sui questionari giunti sino a quel momento, mentre nel settembre
2008 è stata effettuata l’elaborazione finale su tutti i questionari pervenuti. Il confronto tra i dati provvisori rilevati
a luglio e quelli definitivi mostra come il cambiamento di
percezione sulla situazione economica e sulle prospettive
di breve e medio-termine sia stato in questo periodo assai
limitato.
In concomitanza con la presente, indagini analoghe sono
state effettuate dalle Camere di commercio tedesche all’estero (AHKs) anche in Spagna, Francia e Portogallo. In tal
modo, sono state raccolte informazioni dettagliate sui temi
di indagine precedentemente indicati su oltre 700 imprese tedesche attive in questi paesi. Lo studio comparativo
di sintesi è disponibile presso DEinternational Italia S.r.l.,
mentre le pubblicazioni relative a ciascun paese possono essere ottenute dalle rispettive Camere di commercio
(www.ahk.de).
Ci preme ringraziare in primo luogo le imprese partecipanti, per il loro importante contributo, nonché gli sponsor di
questo progetto. Un ringraziamento va anche al Prof. Marco Mutinelli dell’Università degli Studi di Brescia, che ha
fornito utili suggerimenti sul questionario e ha partecipato
alla stesura del presente rapporto. Saremmo inoltre grati
a chi vorrà fornire commenti utili ad ulteriori sviluppi di
questo progetto.
Milano, 18 novembre 2008
DEinternational Italia S.r.l.
Amministratore Unico
Norbert Pudzich
01.
Einführung
In der italienischen Wirtschaft spielen Unternehmen mit
deutscher Beteiligung eine wichtige Rolle. Laut Angaben
des italienischen Instituts für Statistik ISTAT waren im Jahr
2005 insgesamt 2.342 Unternehmen mit deutschem Kapital in Italien tätig, die ca. 168.500 Mitarbeiter beschäftigen.
Mit einer Wertschöpfung von rund 9,7 Mrd. Euro beläuft
sich ihr Anteil am italienischen BIP auf 1,6%.
Mit einem Anteil von 14,2% an dem durch ausländisches
Kapital erwirtschafteten Mehrwert ist Deutschland noch
vor Frankreich Partnerland Nr. 1 in Europa und weltweit
nach den USA zweitwichtigster Investor in Italien.
Besonders groß ist die Bedeutung deutscher Aktivitäten in
der Metallbranche (Stahl- und Eisenindustrie, Metallprodukte, Maschinen- und Gerätebau, Transportmittel), in der
Chemie- und Pharmabranche (chemische Produkte, Fasern,
Arzneimittel), im Verlagswesen, in der Elektronik, in der öffentlichen Versorgung (Gas und Elektrizität), im Versicherungsgewerbe und im Logistiksektor.
Angesichts dieses hohen Stellenwertes in der italienischen
Wirtschaft hat DEinternational Italia S.r.l., die Dienstleistungsgesellschaft der Deutsch-Italienischen Handelskammer (AHK Italien), eine Konjunktur-Umfrage unter 1003
italienischen Unternehmen mit einer deutschen Mehrheitsbeteiligung durchgeführt, um deren Einschätzungen
bezüglich der aktuellen Situation, der Perspektiven, der
Probleme im täglichen Geschäft und der Erfolgsfaktoren
im italienischen Markt zu erfragen. In der Umfrage wurden
auch Aussagen über die Verfügbarkeit und das Qualifikationsniveau der Arbeitskräfte und die Übereinstimmung mit
den spezifischen Anforderungen der deutschen Unternehmen in Italien abgefragt.
Die Umfrage wurde von Juni bis August 2008 durchgeführt,
als bereits deutliche Signale einer Abkühlung der Konjunktur erkennbar waren. Ende Juli wurden erste Teilergebnisse analysiert. Im September folgte dann die abschließende Auswertung von 165 Antworten. Aus dem Vergleich
mit den Teilergebnissen vom Juli zeigten sich nur leichte
Verschlechterungen der Einschätzungen der aktuellen
Situation und der kurz- und mittelfristigen Erwartungen.
Dies unterstreicht die Aussagekraft der Ergebnisse auch
unter Berücksichtigung der anhaltenden negativen Entwicklung der wirtschaftlichen Situation in Italien und weltweit.
Die Umfrage wurde zeitgleich von den deutschen Auslandshandelskammern (AHKs) in Spanien, Frankreich und
Portugal durchgeführt. Insgesamt liegen also Aussagen von
über 700 deutschen Unternehmen in diesen Ländern zu den
genannten Themen vor. Die länderspezifischen Publikationen können bei den entsprechenden Auslandshandelskammern abgefragt werden (www.ahk.de). Eine vergleichende
Darstellung der Umfragergebnisse ist bei DEinternational
Italia S.r.l. bzw. bei der Deutsch-Italienischen Handelskammer (AHK Italien) verfügbar.
Wir bedanken uns in erster Linie bei allen teilnehmenden
Unternehmen und Sponsoren des Projektes, für ihre wichtigen Beiträge. Ein besonderes Dankeschön geht auch an
Herrn Prof. Dr. Marco Mutinelli von der Universität Brescia
für seine wertvolle Unterstützung, für die inhaltlichen Vorschläge und für seinen effektiven Beitrag zur Erstellung der
Studie. Für Kommentare und Anregungen für die weitere
Entwicklung des Projektes sind wir stets dankbar.
Mailand, den 18. November 2008
DEinternational Italia S.r.l.
Alleingeschäftsführer
Norbert Pudzich
9
02.
Sintesi dei risultati
In questa sezione sintetizziamo i principali risultati dell’indagine promossa da DEinternational Italia S.r.l. durante l‘estate
del 2008 presso 1003 società italiane con partecipazione a
maggioranza tedesca. Complessivamente, sono state raccolte
le risposte di 165 imprese, le cui caratteristiche rappresentano
adeguatamente quelle della popolazione delle imprese a capitale tedesco in Italia.
Un 2008 non completamente negativo
La presente indagine ha avuto luogo in un momento certamente non favorevole per quanto riguarda la congiuntura
economica interna e internazionale e le prospettive di breve e
medio periodo. Ciò nonostante, le imprese italiane a capitale
tedesco non giudicano in modo completamente negativo il
2008 e, pur consapevoli del difficile momento che le aspetta,
appaiono moderatamente ottimiste per il prossimo futuro. Nel
complesso, il 21% delle imprese esprime un giudizio negativo
circa la propria situazione commerciale; il 49% delle imprese
giudica la situazione soddisfacente, mentre il 28% la giudica
addirittura molto positivamente.
Aspettative assai caute per il breve termine,
ma meno pessimiste per il medio termine
Le aspettative a breve termine appaiono orientate alla prudenza, mentre quelle a medio-lungo termine sono senz’altro
più ottimiste. Per l‘anno 2009 il 42% delle imprese non
prevede cambiamenti significativi della congiuntura, il 40%
si aspetta un miglioramento, mentre un peggioramento della
situazione è nelle attese del 16% delle imprese.
Le imprese che si attendono un miglioramento salgono al 54%
del totale se si guarda al medio termine (periodo 2010-2012);
il 28% non si attende alcun cambiamento, il 10% prevede un
ulteriore peggioramento, mentre il restante 8% non si sente in
grado di esprimere una previsione.
Il prevalere di un cauto atteggiamento di ottimismo emerge
dalle aspettative riguardanti la dinamica prevista per l’occupazione e gli investimenti.
Il 32% delle imprese prevede un incremento del numero di
dipendenti nel corso del 2009 e il 41% prevede nuove assunzioni entro il 2012; per contro, solo il 4% delle imprese prevede
una riduzione del numero dei dipendenti nel 2009 e il 5% nel
periodo 2010-2012. Una situazione analoga si riscontra per
quanto riguarda l’andamento atteso degli investimenti: un incremento del livello degli investimenti è previsto dal 36% delle
imprese per l’anno 2009 e dal 43% delle imprese per il periodo
2010-2012. La percentuale di imprese che prevedono invece
una riduzione degli investimenti è limitata al 6% per l’anno
2009 e al 5% per il periodo 2010-2012.
10
Attrattività dell’Italia e fattori critici di successo
Una sezione del questionario è stata dedicata all’analisi dell’attrattività dell’Italia e dei fattori critici di successo sul mercato
italiano. Il giudizio degli intervistati a tale proposito appare
assai severo. Su 13 fattori sottoposti all’attenzione dei manager delle imprese italiane a capitale tedesco, ben 9 sono stati
giudicati negativamente.
Le maggiori criticità sono riscontrate per i fattori “fiscalità
e tasse”, “efficienza della pubblica amministrazione”, “costo
dell’energia”, “condizioni di pagamento da parte dei clienti”;
punteggi ampiamente negativi si registrano inoltre per i fattori “incentivi per le imprese”, “relazioni industriali”, “costo
del lavoro” e “stabilità politica”. Tra i fattori giudicati positivamente figurano le “condizioni di vita per i dirigenti stranieri”,
la “presenza di fornitori qualificati” e la “presenza di imprese
qualificate del settore”.
La valutazione globale della presenza in Italia rimane
tuttavia positiva
Alla richiesta di un giudizio di sintesi, comunque, il 78% delle
imprese a capitale tedesco si è dichiarato soddisfatto dei risultati ottenuti in Italia; delle rimanenti, peraltro, solo il 10% si
è dichiarato esplicitamente non soddisfatto, mentre il 12% ha
sospeso il proprio giudizio.
Un mercato complesso, frammentato e fortemente
competitivo
Il punteggio più elevato è stato assegnato dalle imprese a
capitale tedesco al fattore “conoscenza del mercato”, seguito dai fattori “servizio e assistenza al cliente”, “qualità dei
prodotti/servizi”, “comprensione della mentalità dei clienti”,
“prezzi competitivi”, “flessibilità e adattamento dei prodotti
al mercato”, “comprensione della mentalità dei collaboratori”,
“rispetto delle scadenze”, “identificazione di nicchie di mercato”. Nel giudizio delle imprese a capitale tedesco, per avere
successo sul mercato italiano la segmentazione dell’offerta e
l’attenzione al cliente, spesso assai esigente, devono essere
accompagnati da importanti sforzi volti a superare le barriere
culturali. La complessità e competitività del mercato italiano
è confermata dall’importanza attribuita tra i fattori critici di
successo sia alla “competitività di prezzo”, sia alla “qualità dei
prodotti/servizi offerti”.
Risorse umane
Il livello formativo delle risorse umane disponibili per il primo impiego in Italia è giudicato complessivamente in modo
positivo, anche se non si registrano per alcun fattore livelli di
eccellenza. Le valutazioni più positive riguardano la “disponibilità di laureati” e la “disponibilità di personale commerciale”,
mentre un giudizio più critico è espresso sugli aspetti riguardanti la “collaborazione università-imprese”.
Dalla ricerca emerge inoltre che i profili di caratteristiche delle
risorse umane inserite in azienda appaiono sostanzialmente
coerenti con le necessità espresse dalle imprese stesse.
02.
Zusammenfassung
der Umfrageergebnisse
DEinternational Italia S.r.l. führte im Sommer 2008 bei 1003
italienischen Unternehmen mit einer deutschen Mehrheitsbeteiligung eine Umfrage durch. Mit einer gleichmäßigen Verteilung der Antworten über Unternehmensgrößen und Sektoren
lassen sich die teilnehmenden 165 Firmen als repräsentativ für
den gesamten Bestand der deutschen Unternehmen in Italien
erachten. Im Folgenden stellen wir die wichtigsten Ergebnisse
der Umfrage vor:
2008 nicht ganz negativ
Die Umfrage wurde zu einem kritischen Zeitpunkt für die
Weltkonjunktur durchgeführt. Trotz der deutlichen Krisenstimmung ist die Bewertung der italienischen Unternehmen
mit deutschem Stammkapital für das Jahr 2008 nicht völlig
negativ. Obwohl klar ist, dass schwierige Zeiten bevorstehen,
zeigen sich die Unternehmen sogar leicht optimistisch für die
nähere Zukunft. Insgesamt bewerten 21% der Unternehmen
die eigene Situation als negativ, doppelt so viele (49%) halten
sie für zufriedenstellend und 28% definieren sie sogar als sehr
positiv.
Kurzfristige Erwartungen sehr zurückhaltend;
mittelfristige Entwicklungen nicht allzu pessimistisch
Die kurzfristigen Erwartungen deuten auf eine sehr vorsichtige optimistische Einstellung der Unternehmen hin, während
die mittelfristigen Aussichten eindeutig positiver sind.
Zum Zeitpunkt der Umfrage erwarten 42% der Unternehmen
keine wesentlichen Veränderungen der Konjunktur für 2009,
40% rechnen mit einer Verbesserung und nur 16% der Unternehmen rechnet mit einer Verschlechterung.
Der Anteil der Unternehmen, die eine Verbesserung der Situation erwarten, steigt auf 54%, wenn man die Aussagen zu den
mittelfristigen Erwartungen betrachtet (Zeitraum 2010-2012);
28% gehen von einer gleichbleibenden Geschäftslage aus. Nur
10% rechnen mittelfristig mit einer weiteren Verschlechterung, wobei 8% gar keine Prognosen wagen.
Diese vorsichtige, aber in der Tendenz optimistische Einschätzung schlägt sich auch auf die Dynamik der Beschäftigungsund Investitionsabsichten nieder.
32% der Unternehmen planen für das Jahr 2009 eine Personalsteigerung und 41% rechnen mit neuen Einstellungen bis
2012. Nur 4% hingegen sehen eine Personalreduzierung in
2009 vor und 5% im Zeitraum 2010-2012. Eine entsprechende
Situation findet man auch in den Aussagen über die Investitionsperspektiven wieder: 36% planen eine Erhöhung der
Investitionen im Jahr 2009 und 43% im Zeitraum 2010-2012.
Der Anteil der Firmen, die dagegen mit einer Reduzierung der
Investitionen rechnen, beschränkt sich auf 6% für das Jahr
2009 und auf 5% für den Zeitraum 2010-2012.
Standortbewertung und Erfolgsfaktoren in Italien
Die Unternehmen sind sehr kritisch in ihren Bewertungen gewesen. Neun der 13 Standortfaktoren, die betrachtet werden
sollten, wurden negativ bewertet. Als Hauptproblem nannten
die Unternehmen „Steuern und Abgaben“. Weitere Aspekte, die
den Unternehmen große Sorgen bereiten, sind die „Effizienz
der öffentlichen Verwaltung“, die hohen „Energiekosten“, die
„Zahlungsmodalitäten und die Zahlungsmoral der Kunden“.
Auch die „Subventionen“ sind nicht zufriedenstellend und
weitere Faktoren belasten die Tätigkeit der Firmen. So z.B.
„Arbeitsrecht und Gewerkschaften“, „Arbeitskosten“ und der
Mangel an „politischer Stabilität“. Die Faktoren, die hingegen
positiv bewertet wurden, waren: „Lebensbedingungen für ausländische Führungskräfte”, „Präsenz von qualifizierten Zulieferern” und die „Präsenz von qualifizierten Mitbewerbern”.
Gesamtbeurteilung des Engagements in Italien
aber weiterhin positiv
Die Gesamtbeuteilung des Engagements spiegelt die überwiegend positive Stimmung der Unternehmen wieder: 78% der
Gesellschaften mit deutschem Kapital sind grundsätzlich mit
ihren Ergebnissen in Italien zufrieden. Nur 10% der übrigen
Firmen äußerten sich negativ, wobei 12% der Unternehmen
keine Antwort gaben.
Ein komplexer, zersplitterter Markt mit starkem
Wettbewerbsdruck
Die „Kenntnis des Marktes“ ist nach den Aussagen der Umfrageteilnehmer die wichtigste Voraussetzung, um in Italien
erfolgreich tätig zu sein. Aufgrund der Komplexität des italienischen Marktes wird auch den Faktoren „Kundenservice“,
„Qualität der Produkte/Dienstleistungen“, „Verständnis der
Kundenmentalität“, „Wettbewerbsfähigkeit der Preise“, „Flexibilität und Anpassung“, „Verständnis der Mentalität der
Mitarbeiter“, „Einhaltung von Fristen“ sowie „Fokussierung
auf Marktnischen“ ein sehr hoher Stellenwert zugeschrieben.
Um Erfolge im italienischen Markt zu erzielen, ist, nach Meinung der deutschen Unternehmen in Italien, zum Beispiel ein
besonders großer Einsatz zur Anpassung an die lokale Kultur
notwendig, ebenso wie die Segmentierung des Angebotes und
die Anpassung des Services an den Kunden, der oft sehr anspruchsvoll ist. Die Komplexität des italienischen Marktes wird
auch durch den hohen Stellenwert von „wettbewerbsfähigen
Preisen“ und von „Qualität der Produkte und Dienstleistungen“
als Erfolgsfaktoren deutlich
Personalressourcen
Das Ausbildungsniveau der verfügbaren neuen Arbeitskräfte
wird insgesamt als positiv betrachtet, wobei aber keiner der
Faktoren Exzellenzwerte erreicht. Die besten Bewertungen beziehen sich auf die Verfügbarkeit von Jungakademikern und
Vertriebsmitarbeitern, während die Zusammenarbeit zwischen
Wirtschaft und Universitäten eher als nicht zufriedenstellend
empfunden wird. Aus der Umfrage geht auch hervor, dass die
Kompetenzen des Personals in den Unternehmen den Anforderungen der Unternehmen entsprechen.
11
03.
03.
Struttura
del campione
Il questionario predisposto da DEinternational Italia S.r.l.
è stato inviato a 1003 società italiane con partecipazione
a maggioranza tedesca. La loro distribuzione sul territorio
nazionale è illustrata in figura nr. 1.
Angaben zu
Rücklauf
und Struktur
Im Rahmen der Umfrage sind 1003 italienische Unternehmen mit einer deutschen Mehrheitsbeteiligung von DEinternational Italia S.r.l. angesprochen worden. Abbildung 1
stellt die geografische Verteilung dieser Unternehmen in
Italien dar.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA • 01 • GEOGRAFISCHE VERTEILUNG
DELLE AZIENDE TEDESCHE
DEUTSCHER UNTERNEHMEN
IN ITALIA 2008
IN ITALIEN 2008
Trentino
Alto Adige
29
Valle d‘Aosta
0
Lombardia
569
Piemonte
65
Friuli
Venezia
Giulia
21
Veneto
102
Totale 1003
Fonte: dati della Camera di Commercio Italo-Germanica
Liguria
30
Emilia Romagna
82
Gesamt 1003
Quelle: Daten der Deutsch-Italienischen Handelskammer
Toscana
31
Umbria
6
Lazio
41
Marche
10
Abruzzo
4
Molise
0
Campania
3
Sardegna
1
Puglia
6
Basilicata
0
Calabria
2
Sicilia
1
12
IKB. Arranger of European
Midcap-Acquisition Finance.
July 2007
December 2007
June 2008
For the acquisition of Radici Film S.p.A.
by Taghleef Industries
Senior debt
Senior debt
Senior debt
EUR 20.000.000
EUR 255.000.000
Mandated Lead Arranger
Joint Lead Arranger
EUR 135.000.000
As Joint Mandated Lead Arrangers
and Joint Book Runners
July 2007
July 2007
August 2007
ROEN EST
ELEMENTI SCAMBIO TERMICO
formerly ADP Clearing
Senior debt
Leveraged Finance
Leveraged Finance
EUR 47.500.000
US $ 107.000.000
EUR 58.500.000
Mandated Lead Arranger
Mandated Lead Arranger
Mandated Lead Arranger
November 2006
March 2007
September 2006
EUR 115.000.000
Senior Term Loans,
Mezzanine Facilities and
Revolving Credit Facility
EUR 89.000.000
Joint Lead Arranger
Mandated Lead Arranger
Mandated Lead Arranger
Senior debt
Senior debt
IKB. Committed to enterprise.
20121 Mailand · Via Dante 14 · Tel.: +39 (0)2 7260-1620 · 60322 Frankfurt am Main · Tel.: +49 (0)69 79599-9520 · www.ikb.de
Hanno risposto all’indagine 165 imprese a capitale tedesco,
con un tasso di risposta del 16,4%. In termini di fatturato le
imprese che hanno risposto al questionario rappresentano
circa il 20% di tutte le imprese a capitale tedesco e l’occupazione complessiva in Italia delle 165 imprese intervistate
sfiora i 25mila dipendenti. Le imprese rispondenti rappresentano adeguatamente le caratteristiche della popolazione complessiva delle imprese a capitale tedesco in Italia.
165 Unternehmen nahmen an der Umfrage teil, was einer
Rücklaufquote von 16,4% entspricht. In Bezug auf den Umsatz vertreten diese Firmen ca. 20% des Gesamtbestandes
der italienischen Unternehmen mit deutscher Kapitalbeteiligung. Insgesamt beschäftigen diese 165 deutschen Unternehmen in Italien fast 25.000 Mitarbeiter. Die Teilnehmer
spiegeln auch die Besonderheiten der Grundgesamtheit
wider.
La ripartizione per comparti di attività, raffigurata in figura
nr. 2, vede prevalere le imprese commerciali (50% del campione); seguono le imprese con attività industriali (36%) e
le imprese attive nei servizi (14%).
Die sektorielle Verteilung ist in Abbildung 2 dargestellt.
Insgesamt besteht eine stärkere Präsenz von Handelsunternehmen (50% der Antworten), gefolgt von den Industrieunternehmen (36%) und dem Dienstleistungsgewerbe (14%).
STRUTTURA PER COMPARTO • 02* • STRUKTUR NACH BRANCHEN
(numero delle aziende e %)
*indicazioni multiple (177)
(Anzahl der Unternehmen und %)
*Doppelnennungen (177)
Commercio
Handel
89
(50%)
Industria
manifatturiera
Industrie
63
(36%)
Servizi
Dienstleistungen
25
(14%)
La filiera industriale più numerosa, in coerenza con la composizione dell’insieme delle imprese italiane a capitale tedesco, è quella metalmeccanica (metalli, prodotti in metallo,
macchinari ed impianti, strumentazione) con 50 imprese (di
cui 21 manifatturiere e 29 commerciali); seguono la filiera
chimico-farmaceutica con 20 imprese (di cui 11 manifatturiere), i prodotti alimentari e le bevande (14 imprese, di
cui una manifatturiera) e gli altri prodotti di consumo (10
imprese, di cui 5 manifatturiere).
14
Auch die Verteilung nach Branchen entspricht den Eigenschaften des gesamten Bestandes an Unternehmen mit
deutscher Beteiligung: An erster Stelle rangieren 50 Unternehmen (21 Industrie- und 29 Handelsunternehmen)
aus dem Bereich der Metallverarbeitung (Metalle, Metallprodukte, Maschinen, Anlagen- und Gerätebau), gefolgt
gefolgt von der chemisch-pharmazeutischen Branche mit
20 Unternehmen (davon 11 Produzenten). Weitere stark
vertretene Branchen sind Lebensmittel und Getränke (14
Firmen, darunter 1 Hersteller) und andere Konsumgüter (10
Firmen, davon 5 Hersteller).
Nella grande maggioranza dei casi, le imprese del campione
risultano controllate dagli investitori tedeschi; in oltre i tre
quarti dei casi, le case-madri tedesche controllano il 100%
del capitale. Solo nove imprese (5% del campione) hanno
invece maggioranza italiana e capitale tedesco con quote
di minoranza.
Die meisten Unternehmen haben eine deutsche Mehrheitsbeteiligung und in ¾ der Fälle ist das Stammkapital zu
100% deutsch. Nur neun Firmen (5%) haben eine italienische Mehrheitsbeteiligung.
Trotz des hohen Anteils an Handelsunternehmen, die in der
Regel weniger Mitarbeiter beschäftigen als die Industrie,
ist die Stichprobe durch eine nicht zu vernachlässigende
Präsenz von mittelgroßen und großen Unternehmen gekennzeichnet. Ein durchschnittlich großes Unternehmen
beschäftigt ca. 150 Mitarbeiter. 14 Firmen (8%) haben sogar mehr als 250 Mitarbeiter.
Pur scontando la forte presenza di imprese commerciali,
che in genere occupano un numero relativamente piccolo
di dipendenti, il campione si caratterizza per una non trascurabile presenza di imprese di media e grande dimensione. La dimensione media delle imprese è infatti pari a 150
dipendenti; ben 14 di esse (8% del totale) hanno in organico oltre 250 dipendenti. In figura nr. 3 è rappresentata la
ripartizione del campione per classi dimensionali (in funzione del numero dei dipendenti); tra parentesi è riportato
il tasso di risposta per ciascuna classe dimensionale.
STRUTTURA PER DIMENSIONE
DELLE AZIENDE
In Abbildung 3 erkennt man die Aufteilung der Unternehmen nach Größenklassen (nach Mitarbeiterzahl) und deren
Anteile am Rücklauf der Umfrage.
• 03 • STRUKTUR NACH GRÖSSE
DER UNTERNEHMEN
(Anzahl der Unternehmen und %)
(numero delle aziende e %)
Piccole
aziende
11-50
65
(39%)
Kleinunternehmen
11-50
Aziende
medie
51-250
Mittelständische
Unternehmen
51-250
Grandi
aziende
>250
Großunternehmen
>250
41
(25%)
Microaziende
1-10
Kleinstunternehmen
1-10
42
(26%)
14
(8%)
3 (2%)
Ns. / nr.
3 (2%)
Keine Angaben
15
Anche la ripartizione per fatturato conferma l’equilibrata presenza nel campione di imprese di varia dimensione. A fronte
di un 28% di imprese con fatturato inferiore ai 5 milioni di
euro, all’estremo opposto il 19% delle imprese del campione
dichiara un fatturato superiore ai 50 milioni di euro.
Auch die Verteilung nach Umsatzgrößen bestätigt die gut
gewichtete Präsenz von Unternehmen unterschiedlicher
Größen in der Stichprobe. 28% der Unternehmen mit unter
5 Mio. € Umsatz stehen 19% der Firmen mit einem Umsatz
von über 50 Mio. € entgegen.
Un dato interessante riguarda il rapporto tra esportazioni
e fatturato (figura nr. 4). Se oltre la metà delle imprese del
campione dichiara di destinare le vendite esclusivamente al
mercato interno (39%) o comunque di destinare all’esportazione una quota inferiore al 5% del fatturato (13%), non
è trascurabile l’insieme di imprese per le quali le quote all’export raggiungono valori assai elevati: l’8% delle imprese
esporta oltre il 55% del proprio fatturato, mentre un altro
3% supera il 40% e un ulteriore 6% il 25%. In particolare,
tra le imprese industriali più di una su tre esporta almeno il
25% del proprio fatturato.
Besonders interessant ist das Verhältnis zwischen Export
und Umsatz (Abbildung 4): Obwohl ca. die Hälfte der befragten Unternehmen ihre Produkte vor allem auf dem italienischen Markt verkauft (39%) oder weniger als 5% des
Umsatzes im Export erzielt (13%), ist die Anzahl der Firmen
mit hohen Exportanteilen bedeutend. Bei 8% der Unternehmen liegt der Exportanteil über 55%, bei weiteren 3% über
40% und bei zusätzlichen 6% liegt der Anteil bei 25%. Dieses Bild ist besonders stark bei den Industrieunternehmen
ausgeprägt, wo ein Drittel der Firmen mindestens 25% des
Umsatzes im Export realisiert.
PROPENSIONE ALL’ESPORTAZION E
• 04 • EXPORTORIENTIERUNG
(numero delle aziende e %)
21
(13%)
(Anzahl der Unternehmen und %)
8
(5%)
9
(5%)
10
(6%)
5
(3%)
14
(8%)
64
(39%)
34
(21%)
0%
16
1 - 5%
6 - 15%
16 - 25%
26% - 40%
41 - 55%
< 56%
Ns. / nr.
Invented for life?
Yes
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We develop innovations that respond today to the global problems of
the future. That’s why many of the 14 patents Bosch registers every
day contribute to progress in renewable energies, emission reduction
and fuel economy. Doing our share for a better future. www.Bosch.it
04.
04.1
04.
Situazione e
prospettive
04.1
SITUAZIONE ATTUALE
Geschäftslage
und Erwartungen
AKTUELLE LAGE
SITUAZIONE COMMERCIALE
GESCHÄFTSLAGE
Nonostante il momento non certo favorevole per l’economia italiana, dalle risposte delle imprese alle domande
riguardanti la congiuntura e le aspettative commerciali
traspare quello che oseremmo definire un moderato ottimismo; di sicuro, non emerge la percezione di una crisi
profonda. Nel complesso, infatti, quasi quattro imprese su
cinque giudicano la loro situazione commerciale buona o
soddisfacente (figura nr. 5).
Trotz einer deutlichen Verschlechterung der gesamtwirtschaftlichen Rahmenbedingungen äußern die befragten
Unternehmen einen gemäßigten Optimismus zur Geschäftslage. Insgesamt bewerten 4/5 der Unternehmen die
Geschäftslage als gut oder befriedigend (Abbildung 5).
SITUAZIONE ATTUALE • 05 • AKTUELLE LAGE
100%
28
24
32
27
Buona
Gut
80%
49
49
35
60%
49
Soddisf.
Befried.
40%
20%
21
19
19
16
2
8
Situazione commerciale
Geschäftslage
Commesse
Auftragslage
Pur non dovendosi sottovalutare il fatto che oltre un’impresa su cinque (21%) giudichi negativamente la propria
situazione commerciale al momento della rilevazione, è pur
vero che l’insieme delle imprese che si dichiarano invece
molto soddisfatte è più numeroso (28%).
La situazione non si modifica in maniera sostanziale se si
guarda la situazione delle commesse delle imprese manifatturiere. A fronte di un 19% delle imprese che dichiara
un portafoglio commesse in sofferenza, quasi un quarto
delle imprese (24%) definisce la situazione delle commesse
buona e una metà circa (49%) soddisfacente (il restante
8% delle imprese non ha risposto alla domanda). Analogamente, le imprese che dichiarano di non poter saturare
18
Negativa
Schlecht
17
Ns. / nr.
5
Potenzialità produttiva
Auslastung der
Produktionskapazitäten
K. A.
Redditività
Ertragslage
Obwohl man nicht unterschätzen darf, dass mehr als ein
Fünftel (21%) der Unternehmen die Geschäftslage als
schlecht bewerten, ist der Anteil der Firmen, die sehr zufrieden sind, deutlich größer (28%).
Bei der Betrachtung der Auftragslage in der Industrie findet
sich eine ähnliche Situation wieder. 19% der Unternehmen,
die über eine schlechte Auftragslage berichten, stehen fast ¼
der Firmen (24%) gegenüber, die die Auftragslage als gut und
ca. die Hälfte (49%), die sie als befriedigend beurteilt, entgegen. Die übrigen 8% haben die Frage nicht beantwortet.
Die Aussagen über die Kapazitätsauslastung sind ähnlich.
Die Unternehmen mit geringer Kapazitätsauslastung sind
adeguatamente la propria capacità produttiva sono circa
la metà (11 contro 20) delle imprese che invece dichiarano
una saturazione totale della capacità.
nur halb so viele wie die mit hoher Kapazitätsauslastung (11
bzw. 20 Firmen).
Wenn man die Antworten in Bezug auf den Tätigkeitsbereich untersucht, stellt man fest, dass es im Dienstleistungssektor mehr positive und bessere Bewertungen gibt.
Bei den Unternehmen aus der Industrie und dem Handel ist
die Anzahl der positiven und der negativen Bewertungen
der Geschäftslage in etwa ausgeglichen (Abbildung 6).
In generale, sono le imprese di servizi ad esprimere i giudizi
più positivi, mentre per le imprese industriali e per quelle
commerciali il numero delle imprese che giudicano positivamente la propria situazione commerciale è sostanzialmente analogo a quello delle imprese che esprimono invece
un giudizio negativo (figura nr. 6).
SITUAZIONE COMMERCIALE • 06 • GESCHÄFTSLAGE NACH
PER COMPARTO
HAUPTGESCHÄFTSTÄTIGKEIT
100%
28
27
20
80%
Buona
Gut
61
46
49
44
60%
Soddisf.
Befried.
32
40%
20%
Negativa
Schlecht
25
21
12
19
2
2
Totale
Gesamt
Industria
Industrie
Ns. / nr.
12
Commercio
Handel
K. A.
Servizi
Dienstleistungen
Es ist besonders bemerkenswert, dass keines der teilnehmenden Unternehmen mit mehr als 250 Mitarbeitern die
eigene Geschäftslage als schlecht bewertet. (Abbildung 7).
In particolare, è interessante osservare come nessuna tra
le imprese con più di 250 dipendenti che hanno aderito
all’indagine dichiari di attraversare una situazione commerciale negativa (figura nr. 7).
SITUAZIONE COMMERCIALE • 07 • GESCHÄFTSLAGE
PER DIMENSIONE DELL‘AZIENDA
NACH FIRMENGRÖSSE
100%
28
21
25
39
36
Buona
Gut
80%
49
48
54
60%
34
64
40%
Negativa
Schlecht
26
20%
21
2
Totale
Gesamt
18
5
Soddisf.
Befried.
27
Ns. / nr.
K. A.
3
Micro-aziende 1-10
Piccole aziende 11-50
Kleinstunternehmen 1-10 Kleinunternehmen 11-50
Aziende medie 51-250
Mittelständische
Unternehmen 51-250
Grandi aziende >250
Großunternehmen >250
19
FATTURATO E REDDITIVITÀ
UMSÄTZE UND ERTRÄGE
L’andamento previsto per il fatturato 2008 spiega peraltro
i giudizi appena commentati. Solo il 7% delle imprese non
conta di superare nell’anno in corso le vendite realizzate nel
2007, mentre il 4% prevede un incremento inferiore al 2%.
Oltre la metà delle imprese prevede invece un incremento
del fatturato superiore al 5% e un quarto delle imprese prevede un miglioramento di almeno il 15% (figura nr. 8).
Die Umsatzerwartungen für das Jahr 2008 erklären zum Teil
die obigen Bewertungen. Nur 7% bzw. 4% erwarten einen
Umsatzrückgang oder eine minimale Steigerung unter 2%.
Mehr als die Hälfte der Teilnehmer rechnet hingegen mit einer Umsatzsteigerung von über 5% und ein Viertel erwartet
eine Steigerung von über 15% (Abbildung 8).
Betrachtet man die Verteilung der Aussagen nach Sektoren,
findet man den größten Optimismus wieder im Dienstleistungsbereich. Hier rechnet ein Drittel der Firmen mit einer
Umsatzsteigerung von über 15% in 2008.
Con riferimento ai comparti di attività, le previsioni migliori
si riscontrano per le imprese di servizi, un terzo delle quali
prevede per il 2008 una crescita del fatturato superiore al
15%; in relazione alle dimensioni di impresa, le previsioni
sull’andamento del 2008 sono migliori per le micro e le piccole imprese (meno di 250 dipendenti), rispetto alle medie
ed alle grandi imprese.
In Bezug auf die Firmengröße weisen die kleinen Unternehmen (unter 250 Mitarbeiter) positivere Aussichten für das Jahr
2008 auf als die mittleren und die großen Unternehmen.
FATTURATO PREVISTO NEL 2008 • 08 • UMSATZERWARTUNGEN 2008
(variazione in % su 2007)
100%
25
80%
27
24
27
22
40%
20%
19
4
7
18
Totale
Gesamt
21
5
9
31
32
8
16
20
14
6
6
13
Industria
Industrie
Commercio
Handel
29
20
7
43
24
33
60%
(Variation in % gegenüber 2007)
28
14
19
10
19
8
12
15
12
Crescita
5,1-10%
Steigerung 5,1-10%
32
4
40
Servizi
Dienstleistungen
26
1-10
Micro-aziende
Kleinstunternehmen
1
11-50
Piccole aziende
Kleinunternehmen
Crescita
>15%
Steigerung >15%
51-250
Aziende medie
Mittelständ.
Unternehmen
7
14
Crescita
2,1-5%
Steigerung 2,1-5%
29
Crescita
<2%
Steigerung <2%
>250
Grandi aziende
Großunternehmen
Nessuna crescita
Keine Steigerung
Ns. / nr.
K. A.
Proporzioni simili si riscontrano sul lato della redditività: il
27% delle imprese dichiara una redditività buona e il 49%
soddisfacente, mentre la percentuale di imprese che lamentano una redditività insufficiente è pari al 19%.
20
Ähnliche Verhältnisse findet man auch auf der Seite der Erträge wieder. 27% der Firmen definieren die Ertragslage als
gut und 49% als befriedigend, während 19% der Unternehmen eine schlechte Ertragslage erwarten.
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21
04.2
PREVISIONI A BREVE E MEDIO
TERMINE
04.2
KURZ- UND MITTELFRISTIGE
ERWARTUNGEN
PROSPETTIVE DI MERCATO
ZUKÜNFTIGE GESCHÄFTSLAGE
Una conferma a questa tesi viene dalle risposte date alle
domande sulle previsioni di sviluppo a breve e medio termine, riportate in figura nr. 9. Per il 2009, il 40% delle imprese
si aspetta un miglioramento della situazione commerciale,
mentre solo il 16% si aspetta un peggioramento. Le aspettative diventano ancora più positive per il periodo 20102012: un miglioramento è atteso da oltre la metà delle imprese (54%), mentre una su dieci (10%) prevede invece un
ulteriore peggioramento.
Auch die Erwartungen in Bezug auf die kurz- und mittelfristigen Entwicklungen bestätigen diese Einstellung
(Abbildung 9). 40% der Unternehmen erwarten 2009 eine
Verbesserung der Geschäftslage und nur 16% befürchten
eine Verschlechterung. Für den Zeitraum 2010-2012 sind
die Erwartungen sogar noch besser: Mehr als die Hälfte der
Unternehmen (54%) erwartet eine Verbesserung und nur
10% befürchten eine weitere Verschlechterung.
PREVISIONI SULLO SVILUPPO • 09 • ERWARTUNGEN ZUR
COMMERCIALE
GESCHÄFTSLAGE
60%
40%
2009
54
50%
40
30%
2010-2012
42
28
20%
16
10%
10
2
Miglioramento • besser
Stabile • unverändert
Nel breve periodo, sono soprattutto le imprese con oltre
250 addetti (nessuna delle quali ha dichiarato una situazione commerciale critica nel 2008) ad attendere un peggioramento della situazione commerciale: una su tre si attende
un peggioramento della congiuntura nel 2009 (figura nr.
10). Per quanto riguarda i settori di attività, sono le imprese
industriali – ed in particolare le imprese dei settori automotive e chimico-farmaceutico – ad esprimere le aspettative
meno favorevoli nel breve periodo (2009).
22
Contrazione • schlechter
8
Ns. / nr. • K. A.
Es ist aber bemerkenswert, dass vor allem die Unternehmen mit mehr als 250 Mitarbeitern eine kurzfristige Verschlechterung erwarten (obwohl keines davon über eine
schlechte Geschäftslage für das Jahr 2008 berichtet hat):
ein Drittel dieser Unternehmen erwartet eine konjunkturelle Verschlechterung im Jahr 2009 (Abbildung 10). Die
Unternehmen aus den Industriebereichen Automotive und
Pharma/Chemie äußerten die schlechtesten Erwartungen
für 2009.
PREVISIONI SULLO SVILUPPO COMMERCIALE • 10 • ERWARTUNGEN ZUR
NEL 2 0 0 9 PER COMPARTO
GESCHÄFTSLAGE 2 0 0 9 NACH
E DIMENSIONE DELL‘AZIENDA
BRANCHEN UND FIRMENGRÖSSE
100%
41
33
43
44
38
43
44
80%
60%
43
41
42
44
36
Miglioram.
Besser
43
41
41
40%
20%
21
36
24
16
1
2
Totale
Gesamt
Industria
Industrie
13
Commercio
Handel
12
14
14
8
5
2
Servizi
Dienstleistungen
1-10
Micro-aziende
Kleinstunternehmen
11-50
Piccole aziende
Kleinunternehmen
Contrazione
Schlechter
15
51-250
Aziende medie
Mittelständ.
Unternehmen
Stabile
Unverändert
>250
Grandi aziende
Großunternehmen
Ns. / nr.
K. A.
Diese Unterschiede sind weniger ausgeprägt, sowohl in Bezug auf die Firmengröße als auch auf den Tätigkeitsbereich,
wenn man die Aussagen für die mittelfristige Entwicklung
vergleicht (2010-2012) (siehe Abbildung 11).
Le differenze si fanno assai più sfumate, sia con riferimento
alle dimensioni di impresa, sia con riferimento ai settori di
attività, se si guarda al medio periodo (anni 2010-2012),
come mostra la figura nr. 11.
PREVISIONI SULLO SVILUPPO COMMERCIALE • 11 • ERWARTUNGEN ZUR
NEL 2 010 - 2 01 2 PER COMPARTO
GESCHÄFTSLAGE 2 010 - 21 2 NACH
E DIMENSIONE DELL‘AZIENDA
BRANCHEN UND FIRMENGRÖSSE
100%
54
43
57
64
48
60
51
50
80%
Miglioram.
Besser
60%
40%
20%
37
28
31
26
11
11
8
9
6
Totale
Gesamt
Industria
Industrie
Commercio
Handel
4
12
Servizi
Dienstleistungen
36
23
20
10
32
14
10
7
8
9
1-10
Micro-aziende
Kleinstunternehmen
11-50
Piccole aziende
Kleinunternehmen
51-250
Aziende medie
Mittelständ.
Unternehmen
7
14
>250
Grandi aziende
Großunternehmen
Stabile
Unverändert
Contrazione
Schlechter
Ns. / nr.
K. A.
23
Le aspettative di miglioramento della situazione commerciale si basano in larga misura sulle previsioni di ripresa
del mercato interno (40% delle imprese). Un ruolo non secondario è attribuito anche al traino delle esportazioni: sia
diretto, ovvero per l’aumento della domanda estera soddisfatta dalla stessa impresa (importante per il 10% delle
imprese), sia indiretto, ovvero per l’effetto indotto sulla
domanda dell’impresa dalla crescita delle esportazioni dei
suoi clienti (17% delle imprese); questo vale soprattutto per
le imprese del settore automotive (si tratta per lo più di
produttori di componenti, che esportano la maggior parte
della loro produzione) e per le imprese commerciali (le quali
invece vendono prevalentemente i loro prodotti sul mercato interno e dunque si affacciano ai mercati esteri solo in
via indiretta, tramite le vendite dei loro clienti). Un impatto
positivo è atteso, in particolare dalle imprese di piccola e
media dimensione (fino a 250 addetti), anche dai recenti
provvedimenti di riduzione del cosiddetto “cuneo fiscale” e
dell’imposizione fiscale sulle imprese (10%).
Le imprese che prevedono invece un peggioramento della
propria situazione attribuiscono le cause di tali negative
previsioni al combinarsi di aspettative non favorevoli sull’evoluzione del mercato interno (52% delle risposte), all’inasprirsi della competizione (38%), alla quale temono di
non poter fornire risposte adeguate a causa della non favorevole struttura dei costi, alla quale concorrono in ugual
misura l’incremento dei prezzi delle materie prime (36%) e
la permanenza su livelli comunque elevati rispetto ad altri
paesi del costo del lavoro e della pressione fiscale (35%). I
fattori di costo appaiono critici soprattutto per le imprese
del settore chimico-farmaceutico.
È interessante infine osservare come solo 5 imprese tra
quelle che dichiarano oggi di trovarsi in una situazione
commerciale negativa esprimono aspettative negative anche per gli sviluppi a breve e medio termine; sono invece
ben 65 le imprese che si trovano oggi in una situazione
giudicata soddisfacente o negativa che prevedono sensibili
miglioramenti per il prossimo futuro.
24
Als wichtigster Grund für die Verbesserung der Geschäftslage wird die Wiederbelebung der Binnennachfrage (40%)
genannt. Eine nicht unwichtige Rolle wird auch den Exporten zugeordnet, und zwar sowohl direkt über die Steigerung der Exporte des Unternehmens (10%), als auch
indirekt über die Exportsteigerung bei den Kunden (17%).
Dieser indirekte Effekt wird vor allem bei Unternehmen der
Automobilindustrie erwartet (es handelt sich hierbei primär
um Zulieferer von Komponenten, die den größten Teil ihrer
Produktion exportieren) und bei den Handelsunternehmen
(die im Gegenteil nur im Binnenmarkt arbeiten und nur indirekt – über die Exporte ihrer Kunden - auf Auslandsmärkten tätig sind). Die kleinen Unternehmen (bis 250 Mitarbeiter) versprechen sich ebenfalls positive Effekte durch die in
diesem Jahr geplante Steuerreform, die den Druck auf die
Unternehmen und die Arbeitskosten verringern soll (10%).
Bei den befragten Unternehmen, die eine Verschlechterung
der Situation vorhersehen, wird vor allem auf die Kombination der nicht ausreichenden Entwicklung des Binnenmarktes (52%) mit der Verschärfung des Wettbewerbs (38%)
hingewiesen. Die Unternehmen befürchten aufgrund der
ungünstigen Kostensituation die durch die Erhöhung der
Rohstoffpreise (36%) und durch die – im Verhältnis zu anderen Ländern – weiterhin hohen Steuern und Arbeitskosten (35%) bedingt ist, den neuen Herausforderungen nicht
gerecht werden zu können. Die Kostenfaktoren werden vor
allem in der chemischen und pharmazeutischen Branche
als kritisch betrachtet.
Interessanterweise befürchten nur 5 der Unternehmen, die
im laufenden Jahr auf eine schlechte Geschäftslage hinweisen, auch eine negative kurz- und mittelfristige Entwicklung. 65 Unternehmen, die die jetzige Geschäftslage
als positiv oder negativ betrachten , erwarten deutliche
Verbesserungen in der nahen Zukunft.
OCCUPAZIONE E INVESTIMENTI
BESCHÄFTIGUNG UND INVESTITIONEN
Il prevalere di aspettative positive trova evidente conferma
nelle previsioni riguardanti la dinamica di breve e medio
periodo di occupazione e investimenti, illustrate in figura
nr. 12. Quasi un terzo delle imprese prevede un incremento
del numero di dipendenti nel corso del 2009 e il 41% prevede nuove assunzioni entro il 2012; per contro, solo il 4%
delle imprese prevede una riduzione del numero dei dipendenti nel 2009 e il 5% nel periodo 2010-2012.
Die positive Erwartungshaltung spiegelt sich auch in den
Aussagen über die kurz- und mittelfristige Entwicklung der
Mitarbeiterzahl und der Investitionen wider (Abbildung 12).
Fast ein Drittel der Firmen plant eine Erweiterung der Mitarbeiterzahl in 2009 und 41% rechnen mit neuen Einstellungen bis 2012. Der Anteil der Firmen, die hingegen eine
Reduzierung der Mitarbeiter vorhersehen, beträgt nur 4%
in 2009 und 5% im Zeitraum 2010-2012.
PROGETTI DI ASSUNZIONE • 12 • BESCHÄFTIGUNGSPLÄNE
61
60%
2009
50%
41
40%
30%
44
2010-2012
32
20%
10%
10
4
Aumento • Zunahme
26
Stabile • unverändert
5
Riduzione • Abnahme
3
Ns. / nr. • K. A.
Una situazione analoga si riscontra per quanto riguarda
l’andamento atteso degli investimenti (figura nr. 13). Previsioni di un incremento degli investimenti sono espresse dal
36% delle imprese intervistate per il 2009 e dal 43% per il
periodo 2010-2012; la percentuale di imprese del campione che prevedono invece una riduzione degli investimenti
si limita rispettivamente al 6% per il 2009 e al 5% per il
2010-2012.
Ein analoges Ergebnis findet man auch in Bezug auf die
Entwicklung der Investitionen (Abbildung 13). 36% sehen
eine Erhöhung der Investitionen in 2009 vor, 43% im Zeitraum 2010-2012. Der Anteil der Firmen, die ihre Investitionen reduzieren werden, beläuft sich lediglich auf 6% in
2009 und 5% in 2010-2012.
EVOLUZIONE DEGLI INVESTIMENTI • 13 • INVESTITIONSPLÄNE
60%
2009
55
50%
43
40%
46
2010-2012
36
30%
20%
10%
6
Aumento • Zunahme
Stabile • unverändert
5
Riduzione • Abnahme
3
6
Ns. / nr. • K. A.
Più controverse appaiono le previsioni riguardanti la redditività, in particolare per il 2009, che vede le imprese con
aspettative ottimiste superare solo di poco le imprese con
aspettative pessimiste. Ancora una volta, le prospettive di
medio termine risultano più favorevoli: oltre un terzo delle
imprese prevede infatti un miglioramento della redditività,
mentre solo una su 10 si attende un peggioramento.
Die Erwartungen in Bezug auf die Ertragslage sind kontroverser, vor allem in Bezug auf 2009, wo die optimistischen
Antworten nur um wenige Punkte die negativen Erwartungen übertreffen. Auch in diesem Fall sehen die mittelfristigen Perspektiven besser aus. Mehr als ein Drittel der Firmen
erwartet eine Verbesserung der Ertragslage, während nur
eine von 10 Firmen auf eine Verschlechterung hindeutet.
In sintesi, il quadro relativo all’andamento economico delle
imprese ed alle previsioni di breve e medio-lungo periodo presenta tinte in chiaroscuro, come peraltro inevitabile
guardando all’attuale congiuntura. Ci sembra però di poter
commentare che in grande maggioranza le imprese a capitale tedesco, pur a fronte di un periodo difficile, non prefigurino l’arrivo di una crisi profonda ma ritengano probabile
una ripresa, se non già nel 2009 certamente a partire dagli
anni successivi.
Der aktuellen Konjunkturlage entsprechend beschreiben
die Unternehmen ihre Geschäftslage und ihre Erwartungen
sowohl mit positiven als auch mit negativen Aspekten. Wir
glauben aber zu erkennen, dass die Mehrheit der Unternehmen mit deutscher Beteiligung trotz der schwierigen Lage
keine fortdauernde schwerwiegende Krise vorherzusehen
scheint und sogar eine leichte Verbesserung für möglich
hält – wenn nicht schon ab 2009, dann ab den darauffolgenden Jahren.
27
04.3
04.3
GIUDIZIO DI SINTESI
Alla richiesta di un giudizio di sintesi, comunque, il 78%
delle imprese a capitale tedesco si è dichiarata soddisfatta
dei risultati ottenuti in Italia; delle rimanenti, peraltro, solo
il 10% si è dichiarato esplicitamente non soddisfatto, mentre il 12% ha sospeso il proprio giudizio (figura nr. 14).
GIUDIZIO DI SINTESI
In der Gesamtbewertung waren immerhin 78% der Unternehmen mit deutscher Kapitalbeteiligung mit den Ergebnissen und dem Engagement in Italien grundsätzlich
zufrieden. Von den restlichen Firmen brachten nur 10%
ausdrücklich ihre Unzufriedenheit zum Ausdruck, da 12%
die Frage nicht beantwortet haben (Abbildung 14).
• 14 • GESAMTBEWERTUNG
(Anzahl der Unternehmen und %)
(numero delle aziende e %)
128
(78%)
Non
soddisfatti
Nicht
zufrieden
17
(10%)
Soddisfatti
20
(12%)
Ns. / nr.
28
GESAMTBEWERTUNG
K. A.
Zufrieden
05.
05.
Attrattività dell’Italia e
fattori critici di successo
sul mercato italiano
Standortbewertung
und Erfolgsfaktoren
in Italien
Una sezione del questionario è stata dedicata all’analisi dei
fattori di attrattività dell’Italia per gli investitori esteri e dei
fattori critici di successo sul mercato italiano.
Ein Teil des Fragebogens widmete sich der Analyse von
Standortvorteilen und Erfolgsfaktoren aus Sicht der ausländischen Investoren in Italien.
05.1
05.1
ATTRATTIVITÀ DELL’ITALIA
AGLI OCCHI DELLE IMPRESE
TEDESCHE
Nel questionario le aziende hanno classificato 13 argomenti in base alla loro problematicità nella gestione quotidiana dell’impresa. I risultati sono rappresentati nella figura
nr. 15. Ben 9 di 13 punti sono stati definiti come problematici/piuttosto problematici.
STANDORTFAKTOREN ITALIENS
AUS SICHT DER DEUTSCHEN
UNTERNEHMEN
Im Fragebogen wurden die Unternehmen gebeten, 13 Themen entsprechend ihrer Problematik für den Betriebsalltag
zu ordnen. Das Ergebnis ist in Abbildung 15 dargestellt.
Neun von den 13 Standortfaktoren wurden als problematisch oder sogar als sehr problematisch bewertet
ATTRATTIVITÀ DELL‘ITALIA • 15 • STANDORTFAKTOREN
Mittlere Bewertung auf einer Skala von 1 bis 6
(1 = positiv / 6 = problematisch)
Valutazione media su una scala da 1 a 6
(1 = positivo / 6 = problematico)
Fiscalità e tasse
Steuern, Abgaben
5,09
Efficienza dell’amministrazione pubblica
Effizienz der öffentlichen Verwaltung
4,94
Costo dell’energia
Energiekosten
4,74
Condizioni di pagamento e affidabilità
Zahlungskonditionen / -moral
4,47
Incentivi per le aziende
Fördermittel für Unternehmer
4,47
Diritto del lavoro / sindacati
Arbeitsrecht / Gewerkschaften
4,32
Costo del lavoro
Löhne / Lohnnebenkosten
4,21
Stabilità politica
Politische Stabilität
4,06
Infrastrutture
Infrastruktur
3,74
Accesso a tecnologie
Zugang zu Technologien
3,44
Presenza di aziende qualificate del settore
Präsenz qualifizierter Unternehmen des Sektors
2,83
Presenza di fornitori qualificati
Präsenz qualifizierter Lieferanten
2,69
Condizioni di vita per dirigenti stranieri
Lebensbedingungen ausländischer Führungskräfte
2,56
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
3,5
4,0
4,5
5,0
5,5
6,0
29
Le maggiori criticità sono riscontrate per il fattore “fiscalità
e tasse”, al quale è stato assegnato un punteggio medio pari
a 5,09 in una scala di giudizi variabile da 1 a 6, dove 1 rappresenta un giudizio estremamente positivo e 6 un giudizio
estremamente negativo. Fortemente critici anche i giudizi
relativi a “(in)efficienza della pubblica amministrazione”,
“costo dell’energia”, “condizioni di pagamento da parte dei
clienti”; punteggi ampiamente negativi si registrano inoltre
per i fattori “incentivi per le imprese”, “relazioni industriali”,
“costo del lavoro” e “stabilità politica”.
An erster Stelle unter den kritischen Faktoren nannten
die Unternehmen den Faktor „Steuern und Abgaben“ der
mit 5,09 bewertet wurde (wobei 1 sehr gut und 6 sehr
schlecht bedeuten). Weitere Faktoren, die sehr schlecht
bewertet wurden, waren die „(In)Effizienz der öffentlichen
Verwaltung“, gefolgt von den „Energiekosten“, und der
„Zahlungsmoral der Kunden“. Auch die „Fördermittel für
Unternehmen“, „Arbeitsrecht und Gewerkschaften“, die
„Arbeitskosten“ und die „politische Stabilität“ wurden negativ bewertet.
In posizione intermedia troviamo le valutazioni espresse
per “infrastrutture” e “accesso a tecnologie innovative”, con
punteggi rispettivamente di poco superiore e di poco inferiore alla media.
Mit einer mittleren Bewertung fanden wir die „Infrastruktur“ und den „Zugang zu innovativen Technologien“, mit
Werten, die entsprechend leicht über und leicht unter dem
Durchschnitt lagen.
A fronte di questi numerosi fattori negativi, alla dimensione
e qualità del mercato interno, motivo principale che spinge le imprese estere ad insediarsi in Italia, non sembrano
affiancarsi molti altri elementi di attrattività di paese. Tra
questi, figurano le “condizioni di vita per i dirigenti stranieri”, la “presenza di fornitori qualificati” e la “presenza di
imprese qualificate del settore”, fattore giudicato evidentemente di stimolo per l’attività delle aziende attive sul mercato italiano.
Auf der Seite der Vorteile scheinen, neben der Größe und
der Qualität des Binnenmarktes als der wichtigste Grund
für die Niederlassung in Italien, wenige weitere Attraktionsfaktoren vorzuliegen. Darunter z. B. die guten „Lebensbedingungen für ausländische Führungskräfte“, die „Präsenz qualifizierter Zulieferer“ und die „Präsenz qualifizierter
Wettbewerber“. Dieser letzte Faktor wird eindeutig als Anreiz für das Unternehmen empfunden und somit positiv
bewertet.
È importante osservare come le valutazioni espresse dai
manager delle imprese a capitale tedesco riguardo i fattori
di attrattività dell’Italia debbano essere considerate come
comparative, in quanto i dirigenti delle imprese multinazionali tendono inevitabilmente ad esprimere i propri giudizi alla luce delle esperienze maturate in altri paesi, per
via diretta o indiretta (ovvero attraverso il confronto con i
manager delle altre filiali del gruppo di appartenenza).
Interessanterweise können die Bewertungen, die von Führungskräften in internationalen Unternehmen geäußert
werden, eher als vergleichende Aussagen interpretiert
werden, da sie zwangsläufig dazu neigen, Italien anderen
Ländern gegenüberstellen, in denen sie direkt oder indirekt
über den Informationsaustausch mit anderen Führungskräften der Gruppe Erfahrungswerte gesammelt haben.
In generale, l’atteggiamento critico delle imprese a capitale tedesco verso l’attrattività del nostro Paese conferma
quanto emerso in passato anche da altre ricerche condotte
presso le filiali italiane di imprese multinazionali e con i risultati delle indagini sulla competitività dell’Italia nei confronti degli altri paesi (vedi tabella).
30
Die allgemeine Einstellung der Unternehmen mit deutscher
Beteiligung in Bezug auf Italien ist sehr kritisch und bestätigt im Allgemeinen die Ergebnisse anderer Umfragen,
die bei internationalen Unternehmen durchgeführt wurden
sowie die Ergebnisse der Umfragen über die Wettbewerbsfähigkeit des Standorts Italien im Vergleich zu anderen Ländern (siehe Tabelle).
VANTAGGI E SVANTAGGI DELL’ITALIA, SECONDO LE COMPARAZIONI INTERNAZIONALI
Vantaggi
Svantaggi
Uno dei mercati più ricchi del mondo
Inefficacia del sistema politico e della burocrazia
Economia in progressiva liberalizzazione
Regime fiscale sfavorevole e alti costi indiretti del lavoro
Integrata nell’Unione Europea
Elevati costi per energia, telecomunicazioni, trasporto aereo
Capacità di product design e di branding,
soprattutto per i beni del sistema moda
Posizione remota del Sud per servire i mercati UE
Ampiezza e qualità delle forniture e delle partnerships
Sistema infrastrutturale carente, particolarmente nel Sud
Elevato potenziale di imprese da acquisire
Scarsità di forza lavoro qualificata nelle industrie ad elevata
tecnologia
Abbondanza di forza lavoro (in particolare al Sud)
Carenze nella formazione manageriale
Basse spese di R&S, scarsa collaborazione università–industria,
basso tasso di utilizzo delle tecnologie dell’informazione
Fonti: Corporate Location, Economist Intelligence Unit, KPMG, IMD, World Economic Forum.
VOR- UND NACHTEILE ITALIENS IM INTERNATIONALEN VERGLEICH
Vorteile
Nachteile
Italien ist einer der reichsten Märkte der Welt
Ineffizienz des politischen Systems und der Bürokratie
Wirtschaft mit zunehmender Liberalisierung
Ungünstige Steuern und hohe indirekte Arbeitskosten
Integriert in die Europäischen Union
Hohe Kosten für Energie, Telekommunikation und Flugtransport
Fähigkeit zum Produktdesign und Branding, vor allem im
Bereich der Modeindustrie
Geografische Entfernung des Südens ist ungünstig um die
europäischen Märkte zu beliefern
Verfügbarkeit und Qualität der Zulieferprodukte und der
Partnerschaften
Mangelnde Infrastruktur, v. a. im Süden
Hohes potential an erwerbsfähigen Unternehmen
Geringe Verfügbarkeit von qualifizierten Arbeitskräften für die
Hi-Tech-Industrie
Verfügbarkeit von Arbeitskräften (vor allem im Süden)
Mängel in der Ausbildung von Führungskräften
Niedrige Ausgaben für R&D, geringe Zusammenarbeit zwischen
den Universitäten und der Industrie, geringe Nutzung von
Information Technologies
Quelle: Corporate Location, Economist Intelligence Unit, KPMG, IMD, World Economic Forum.
31
05.2
05.2
FATTORI DI SUCCESSO
NEL MERCATO ITALIANO
Come per il capitolo relativo all’”attrattività dell’Italia” (capitolo 05.1) abbiamo chiesto alle aziende di classificare 13
potenziali fattori di successo. I risultati sono rappresentati nella figura nr. 16. È interessante vedere come, tranne
un‘unica eccezione, tutti i fattori di successo siano stati
giudicati come “importanti/ abbastanza importanti”.
ERFOLGSFAKTOREN AUF DEM
ITALIENISCHEN MARKT
Wie bei der Analyse der Standortfaktoren (Kap. 05.1) wurden die Unternehmen auch bei dieser Frage gebeten, 13
Erfolgsfaktoren nach ihrer Wichtigkeit in Italien zu ordnen.
Das Ergebnis ist in Abbildung 16 dargestellt. Es ist bemerkenswert, dass alle Faktoren bis auf einen als „wichtig“ oder
„sehr wichtig“ bezeichnet wurden.
FATTORI DI SUCCESSO • 16 • ERFOLGSFAKTOREN
NEL MERCATO ITALIANO
IM ITALIENISCHEN MARKT
Mittlere Bewertung auf einer Skala von 1 bis 6
(1 = unwichtig / 6 = sehr wichtig)
Valutazione media su una scala da 1 a 6
(1=irrilevante / 6=fondamentale)
Informazioni sul mercato
Marktinformationen
4,81
Servizio e assistenza al cliente
Kundenservice
4,74
Qualità dei prodotti / dei servizi
Qualität des Produktes / des Services
4,67
Comprensione della mentalità dei clienti
Verständnis der Kundenmentalität
4,63
Prezzi competitivi
Kompetitiver Preis
4,56
Flessibilità e adattamento dei prodotti al mercato
Flexibilität und Anpassung
4,53
Comprensione della mentalità dei collaboratori
Verständnis der Mitarbeitermentalität
4,50
Rispetto delle scadenze (offerte / ordini)
Einhaltung von Fristen (Angebote / Aufträge)
4,49
Identificazione di nicchie di mercato
Fokussierung auf Marktnischen
4,38
Vicinanza ai clienti
Kundennähe
4,28
Innovatività dei prodotti / dei servizi
Produkt- / Service-Innovation
4,26
Certificazioni di qualità
Qualitätszertifikate
3,99
Inserimento in strutture di settore
Einbindung in Branchennetzwerke
3,47
1,0
32
1,5
2,0
2,5
3,0
3,5
4,0
4,5
5,0
5,5
6,0
Il punteggio più elevato (4,81 in una scala da 1 a 6) è stato
assegnato dalle imprese a capitale tedesco al fattore “conoscenza del mercato”, seguito dai fattori “servizio e assistenza al cliente”, “qualità dei prodotti/servizi”, “comprensione
della mentalità dei clienti”, “prezzi competitivi”, “flessibilità
e adattamento dei prodotti al mercato”, “comprensione
della mentalità dei collaboratori”, “rispetto delle scadenze”,
“identificazione di nicchie di mercato”. Tutti questi fattori
ottengono punteggi assai simili, compresi tra 4,74 e 4,38.
Questi risultati testimoniano con estrema chiarezza come
gli investimenti tedeschi siano per lo più orientati alla penetrazione del mercato italiano, in cui, per avere successo è
necessario un forte impegno di aderenza alla cultura locale, di segmentazione dell’offerta e di attenzione al cliente,
spesso assai esigente. La complessità e competitività del
mercato italiano sono confermate dall’importanza attribuita tra i fattori critici di successo sia alla competitività di
prezzo, sia alla qualità dei prodotti / servizi offerti.
Due soli fattori ottengono un punteggio inferiore a 4: “certificazioni di qualità” (fattore molto rilevante in alcuni settori, ma assai meno in altri) e “inserimento in strutture di
settore”.
Qualche considerazione a margine di questi risultati. Agli
occhi di un outsider il mercato italiano appare per vari motivi estremamente complesso e frammentato, a causa di
fattori quali:
• le forti specificità culturali (sia rispetto ai paesi del Nord
Europa, sia all’interno del Paese tra regione e regione),
• la prevalenza di imprese di piccola e media dimensione
(le quali sviluppano culture organizzative spesso assai distanti da quelle tipiche delle imprese multinazionali),
• la presenza di distretti ad elevata specializzazione, ecc.
Alle imprese che operano sul mercato italiano è perciò richiesto un forte sforzo di aderenza alla cultura del Paese.
Le difficoltà da affrontare rappresentano tuttavia non soltanto rischi e costi, ma anche un fattore di attrazione per
le imprese estere: per l’impresa che vi si è insediata, avere
successo su un mercato competitivo, selettivo e segmentato come quello italiano significa dimostrare di avere le
carte in regola per affrontare le sfide più complesse della
competizione globale: lo dimostra, ad esempio, il fatto che
la presenza di concorrenti qualificati sia considerata un fattore di attrazione.
Presso l’opinione internazionale si sta facendo strada, se
pur debolmente, il convincimento che l’Italia stia effettuando importanti passi in avanti nel processo di allineamento
delle proprie strutture ed istituzioni pubbliche e private
agli standard europei; ma forte è l’idea che tale allineamento avvenga con ritmi troppo lenti rispetto alle esigenze
Unter den Erfolgsfaktoren finden wir an erster Stelle mit
der höchsten Bewertung die „Kenntnis des Marktes“ (4,81
auf einer Skala von 1 bis 6) gefolgt von „Kundenservice“,
„Qualität der Produkte/Dienstleistungen“, „Verständnis der
Mentalität der Kunden“, „konkurrenzfähige Preise“, „Flexibilität und Anpassung“, „Verständnis der Mentalität der Mitarbeiter“, „Einhaltung von Fristen“ und „Fokussierung auf
Marktnischen“. Alle diese Faktoren wurden als fast gleichwichtig eingeordnet und wurden mit Punkten zwischen
4,74 und 4,38 bewertet.
Diese Ergebnisse bestätigen, dass die deutschen Investitionen in Italien hauptsächlich auf die Durchdringung des
italienischen Marktes ausgerichtet sind. Dabei sind einige
Faktoren besonders wichtig. Um Erfolge zu erzielen, ist zum
Beispiel ein besonders hoher Einsatz zur Anpassung an die
lokale Kultur notwendig, ebenso wie die Segmentierung des
Angebotes und die Anpassung des Services an den Kunden,
der oft sehr anspruchsvoll ist. Die Komplexität des italienischen Marktes wird auch durch den hohen Stellenwert von
wettbewerbsfähigen Preisen und von der Qualität der Produkte und Dienstleistungen als Erfolgsfaktoren deutlich.
Nur zwei der Faktoren wurden mit weniger als 4 bewertet: „Qualitätszertifikate“ (wobei hier zwischen einzelnen
Branchen zu unterscheiden ist, da dieser Faktor in einigen
Branchen sehr wichtig ist und in anderen weniger) und
„Einbindung in Branchennetzwerke“.
An dieser Stelle möchten wir kurz die Ergebnisse kommentieren. Für einen Außenstehenden mag der italienische
Markt aus mehrfachen Gründen kompliziert und zersplittert erscheinen. Die Gründe dafür sind unter anderem:
• die erheblichen kulturellen Unterschiede (sowohl im Vergleich zu Nordeuropa als auch zwischen den einzelnen
Regionen auf der Halbinsel);
• eine Mehrzahl kleiner und mittelgroßer Unternehmen
(die eigene Organisationskulturen entwickeln, die häufig
stark von typischen Organisationsmodellen internationaler Großunternehmen abweichen);
• die Konzentration der Unternehmen in hoch spezialisierten Industrieclustern, usw.
Unternehmen, die im italienischen Markt agieren, müssen
sich erheblich an die örtlichen Gegebenheiten anpassen.
Die zu überwindenden Schwierigkeiten werden aber nicht
nur als Risiken und Kosten empfunden, sondern auch als
positiver Faktor: Sich in einem solch selektiven und segmentierten Markt wie den italienischen erfolgreich zu etablieren, wird von den Unternehmen als Bestätigung der eigenen Wettbewerbsfähigkeit wahrgenommen und als Beweis
dafür, dass man auch den größeren Herausforderungen
des globalen Wettbewerbs gewachsen ist. Diese Einstellung
33
poste dall’economia globale. I risultati dell’indagine condotta presso le imprese tedesche in Italia sembrano confermare inoltre come la reputazione del paese presso gli
investitori internazionali continui ad alimentarsi almeno
in parte di informazioni imperfette, ovverosia che si fondi
su un ristretto numero di fonti e di elementi di giudizio,
non esenti da un certo grado di spettacolarità (ad esempio,
ingovernabilità cronica, criminalità organizzata, ecc.). Basti osservare come uno degli indici più considerati a livello
mondiale, il Competitiveness Index del World Economic Forum, posizioni l’Italia solo al 46° rango mondiale, preceduta
non solo dalla totalità dei paesi avanzati, ma anche dalla
maggior parte dei paesi del centro ed est Europa e del Medio Oriente.
Al di là delle azioni necessarie per alleviare le principali criticità segnalate dagli investitori internazionali, è evidente che
il miglioramento della reputazione internazionale dell’Italia
richiede anche l’avvio di un’azione organica e capillare di
marketing territoriale, rimasta sino ad oggi assolutamente
carente sia a livello nazionale, sia a livello locale.
wird auch dadurch bestätigt, dass die Präsenz von qualifizierten Wettbewerbern als ein wichtiger Standortfaktor
angesehen wird.
Auf internationaler Ebene setzt sich vorsichtig die Überzeugung durch, dass Italien einige wichtige Schritte zur
Anpassung seiner öffentlichen und privaten Strukturen
an die europäischen Standards unternommen hat. Stark
ist aber die Auffassung, dass diese Anpassung gemessen
an den Anforderungen der globalen Wirtschaft zu langsam erfolgt. Die Ergebnisse der Umfrage bestätigen den
Eindruck, dass die Meinung der internationalen Investoren über Italien weiterhin durch unvollständige oder
ungenaue Informationen beeinflusst wird. Oft wird diese
Meinung von einer beschränkten Anzahl von Informationsquellen und Entscheidungsfaktoren beeinflusst, die
nicht frei sind von gewissen Vorurteilen, und deren Bedeutung in der subjektiven Wahrnehmung überbewertet
wird (z. B. die Aussagen über die chronische „Unregierbarkeit“ des Landes oder die organisierte Kriminalität). Man
schaue dazu auch auf einen der weltweit bedeutendsten
Indizes der Wettbewerbsfähigkeit – der „Competitiveness
Index“ des World Economic Forum – , in dem Italien an 46.
Stelle rangiert, hinter sämtlichen industrialisierten Ländern, aber auch hinter den meisten Ländern Osteuropas
und des mittleren Ostens.
Neben gezielten Maßnahmen zur Lösung der kritischen Aspekte, die von internationalen Investoren aufgezeigt werden, braucht Italien also ganz eindeutig ein strukturiertes,
kapillares Standortmarketing um den internationalen Ruf
des Landes zu verbessern. Diese Maßnahmen waren bisher
- sowohl auf nationaler wie auf lokaler Ebene - nicht ausreichend.
34
06.
06.1
06.
Personale e
caratteristiche
06.1
LIVELLO DI FORMAZIONE E
MERCATO DEL LAVORO
Personal und
Kernkompetenzen
AUSBILDUNGSNIVEAU
UND ARBEITSMARKT
L’ultima sezione del questionario focalizza l’attenzione su
disponibilità e caratteristiche delle risorse umane e sulle
qualità fondamentali del personale, argomenti di cruciale
interesse per le imprese multinazionali. Le risposte al questionario forniscono una base informativa di estremo interesse per orientare l’offerta formativa e i progetti di sviluppo in questo ambito.
Im letzten Teil der Umfrage wurde die Aufmerksamkeit auf
ein - vor allem für international tätige Unternehmen - sehr
wichtiges Thema gerichtet: die Verfügbarkeit und die Qualität von Personal und dessen wichtigste Kernkompetenzen.
Die Antworten der Unternehmen liefern eine interessante Informationsgrundlage bei der Planung von Bildungsprogrammen und von Entwicklungsprojekten in diesem Bereich.
In generale, i giudizi espressi dalle imprese tedesche su
questo tema sono complessivamente soddisfacenti: su
sette fattori presi in considerazione, di uno solo è dato un
giudizio parzialmente negativo, mentre nei rimanenti casi si
registrano sempre giudizi positivi, anche se mai si registrano livelli di eccellenza (figura nr. 17).
Die Aussagen der Umfrageteilnehmer zu diesem Thema
sind insgesamt positiv. Nur einer von den sieben zu betrachtenden Faktoren wurde teilweise negativ bewertet.
Die anderen sechs Faktoren erhielten durchgehend positive
Bewertungen, wobei aber keiner die Bestnote bekam. (Abbildung 17).
LIVELLO DI FORMAZIONE E • 17 • AUSBILDUNGSNIVEAU UND VERFÜGBARKEIT
DISPONIBILITÀ DELLE RISORSE UMANE
VON PERSONALRESSOURCEN
Mittlere Bewertung auf einer Skala von 1 bis 6
(1= positiv / 6=negativ)
Valutazione media su una scala da 1 a 6
(1 = positivo / 6 = negativo)
Collaborazione università-imprese
Zusammenarbeit Hochschulen - Privatwirtschaft
3,77
Livello formativo dei tecnici qualificati
Ausbildungsniveau Facharbeiter
3,35
Orientamento pratico
Praxisorientierung
3,30
Disponibilità di personale tecnico
Personalverfügbarkeit im gewerblichen Bereich
3,26
Livello formativo universitario
Ausbildungsniveau Akademiker
3,24
Disponibilità di personale commerciale
Personalverfügbarkeit im kaufmännischen Bereich
2,90
Disponibilità di laureati
Personalverfügbarkeit Akademiker
2,68
1,0
1,5
In una scala da 1 (giudizio estremamente positivo) a 6
(giudizio estremamente negativo), il livello formativo del
personale laureato al primo impiego è valutato 3,24, mentre quello del personale tecnico qualificato ottiene 3,35.
Su valori analoghi le valutazioni relative all’“orientamento
2,0
2,5
3,0
3,5
4,0
4,5
5,0
5,5
6,0
Auf einer Skala von eins (sehr positiv) bis sechs (sehr negativ) wurde das Ausbildungsniveau der Berufseinsteiger bei
Akademikern mit 3,24 und bei qualifizierten Facharbeitern
mit 3,35 bewertet. Ähnlich war auch die Beurteilung der
„Praxisorientierung“ beim Personal und die Beurteilung der
35
pratico” e alla “disponibilità di personale tecnico”. Le valutazioni più positive riguardano la “disponibilità di laureati”
e la “disponibilità di personale commerciale”, mentre un
giudizio più critico è espresso sugli aspetti riguardanti la
“collaborazione università-imprese”.
„Verfügbarkeit von technischen Arbeitskräften“. Am positivsten äußerten sich die Firmen über die „Verfügbarkeit von
Akademikern“ und die „Verfügbarkeit von kaufmännischem
Personal“. Die „Zusammenarbeit zwischen Hochschulen und
Privatwirtschaft“ wurde als sehr kritisch bewertet.
Come conseguenza della scarsa disponibilità di personale
le aziende citano la necessità di provvedere a corsi di formazione costosi e impegnativi. La perdita di occasioni di
crescita viene citata di meno e la delocalizzazione o l’outsourcing non vengono citate come conseguenze.
Als wichtigste Konsequenz aus dem fehlenden Angebot
an Personal nannten die Unternehmen die „Notwendigkeit
aufwendiger Schulungen“. Nur selten wird bedauert, dass
„Wachstumschancen ungenutzt bleiben“. Die „Verlagerung
von Unternehmensteilen“ und „Outsourcing“ wurden nicht
als mögliche Konsequenzen genannt.
06.2 CARATTERISTICHE
06.2
PRINCIPALI
Nell’ultimo capitolo dell’inchiesta abbiamo chiesto alle
aziende di identificare le caratteristiche che ritengono più
importanti nelle loro risorse umane. Nella figura nr. 18 è
rappresentata questa classifica.
KERNKOMPETENZEN
I giudizi sono stati molto diversi tra loro e denotano diversi criteri di valutazione - a differenza di quello che abbiamo visto nelle
classifiche richieste per altri argomenti in questa inchiesta.
Die Unternehmen wurden außerdem gebeten, aus einer Liste von zehn Kernkompetenzen des Personals die fünf wichtigsten zu identifizieren. Die entsprechende Rangordnung
ist in der Abbildung 18 grafisch dargestellt. Im Unterschied
zu anderen Themen, die bereits zuvor analysiert wurden, ergab diese Frage untereinander abweichende Ergebnisse, die
auf recht unterschiedliche Bewertungskriterien hindeuten.
La valutazione delle caratteristiche rappresenta una indicazione importante per le istituzioni e le società che si
Die Rangordnung und die Bewertung der Kernkompetenzen
der Angestellten stellen eine wichtige Informationsgrund-
CARATTERISTICHE PRINCIPA LI • 18 • KERNKOMPETENZEN
(GRADUATORIA)
(RANGORDNUNG)
Valutazione in base al numero di citazione
tra le 5 qualifiche principali
Bewertung nach Häufigkeit ihrer Nennung
als die 5 wichtigsten Kompetenzen
Orientamento al cliente
Kundenorientierung
63,6
Capacità di lavorare in team
Fähigkeit zum Teamwork
61,2
Capacità di “problem solving“ e flessibilità
Fähigkeit zur Problemlösung und Flexibilität
57,6
Competenza tecnica
Fachkompetenz
52,1
Lingue straniere
Fremdsprachen
50,3
Orientamento alla qualità
Qualitätsorientierung
41,2
Indipendenza di ragionamento e di azione
Unabhängigkeit im Denken und Handeln
27,9
Modo di pensare e di agire imprenditoriale
Unternehmerisches Denken und Handeln
20,0
Competenze sociali (“social skills“)
Soziale Kompetenz
12,7
Competenze interculturali
Interkulturelle Kompetenz
10,3
0
36
10
20
30
40
50
60
70
3,57
3,56
80
90
100%
lage für Institutionen und Gesellschaften dar, die sich mit
dem Thema der Aus- und Weiterbildung beschäftigen.
occupano di formazione. Lo stesso si può dire anche per le
risposte alla seconda domanda, che chiedeva di indicare in
quale misura le caratteristiche fossero effettivamente presenti nel personale (figura nr. 19).
Eben so wichtig sind auch Aussagen über das tatsächliche
Vorhandensein solcher Eigenschaften im Unternehmen
(Abbildung 19). Der Vergleich der Abbildungen 18 (wichtigste Kernkompetenzen) und 19 (Vorhandensein der Kernkompetenzen) zeigt, dass – bis auf wenige Ausnahmen
– beide Grafiken ähnlich verlaufen. Das bedeutet, dass die
wichtigsten Eigenschaften auch tatsächlich in ausreichendem Maße beim Personal vorhanden sind.
Dal confronto delle figure 18 (caratteristiche più importanti) e 19 (misura in cui sono effettivamente presenti ) si nota
che –tranne poche eccezioni – sono simili, in altre parole,
che le caratteristiche ritenute più importanti sono anche
effettivamente presenti in grado accettabile.
Nel caso delle caratteristiche principali (“orientamento al
cliente”, “capacità di lavorare in team”, “problem solving e
flessibilità” e la “competenza tecnica”) troviamo una notevole concordanza tra la richiesta e la disponibilità.
Vor allem bei den vier wichtigsten Kompetenzen („Kundenorientierung“, „Fähigkeit zur Teamarbeit“, „Fähigkeit zur
Problemlösung/Flexibilität“ und „Fachkompetenz“) findet
man einen hohen Entsprechungsgrad. Zusammenfassend
kann man sagen, dass das Angebot auf dem italienischen
Arbeitsmarkt den Anforderungen der Unternehmen im allgemeinen gerecht wird.
Complessivamente si può dire che l’offerta sul mercato del
lavoro italiano è in linea con le esigenze delle aziende.
In una scala da 1 (assente) a 6 (presente) ai fattori individuati quali critici è per lo più assegnato un punteggio superiore a 3 punti. L’unica eccezione è costituita dalla conoscenza delle lingue straniere, ritenuta diffusa nel personale
in misura appena sufficiente, mentre la competenza considerata più importante (orientamento al cliente) è anche
quella ritenuta maggiormente presente nelle risorse umane
reclutate.
Auf einer Bewertungsskala von 1 (nicht vorhanden) bis 6 (vorhanden) wurden die wichtigsten Eigenschaften stets besser
als 3 bewertet. Einzige Ausnahme ist die „Kenntnis von Fremdsprachen“, die im Personal als „knapp ausreichend vorhanden“
bewertet wurde. Die wichtigste Kompetenz (Kundenorientierung) ist auch am meisten im Personal vorhanden.
MISURA IN CUI SONO EFFETTIVAMENTE • 19 • MASS, IN DEM DIE
PRESENTI QUESTE CARATTERISTICHE
EIGENSCHAFTEN VORHANDEN SIND
Mittlere Bewertung auf einer Skala von 1 bis 6
(1= nicht vorhanden / 6= vorhanden)
Valutazione media su una scala da 1 a 6
(1= assente / 6 = presente)
Orientamento al cliente
Kundenorientierung
3,72
Capacità di lavorare in team
Fähigkeit zum Teamwork
3,13
Capacità di “problem solving“ e flessibilità
Fähigkeit zur Problemlösung und Flexibilität
3,27
Competenza tecnica
Fachkompetenz
3,60
Lingue straniere
Fremdsprachen
2,78
Orientamento alla qualità
Qualitätsorientierung
3,46
Indipendenza di ragionamento e di azione
Unabhängigkeit im Denken und Handeln
2,96
Modo di pensare e di agire imprenditoriale
Unternehmerisches Denken und Handeln
2,47
Competenze sociali (“social skills“)
Soziale Kompetenz
3,29
Competenze interculturali
Interkulturelle Kompetenz
3,06
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
3,5
4,0
4,5
5,0
5,5
6,0
37
06.3
06.3
ARGOMENTI DI RILEVANZA
FUTURA
Nell’ultima domanda abbiamo chiesto alle aziende di indicare la tendenza dello sviluppo della rilevanza di alcuni
argomenti per le imprese. I risultati sono rappresentati nella
figura nr. 20.
ZUKUNFTSTHEMEN
In der letzten Frage äußerten sich die Unternehmen zu den
möglichen Entwicklungstrends. Abbildung 20 fasst diese
Ergebnisse zusammen.
Fast zwei Drittel der Unternehmen sehen in den nächsten Jahren eine zunehmende Bedeutung des Themas „Innovation”. Mehr als die Hälfte der Unternehmen erwartet
auch eine wachsende Bedeutung der Faktoren „englische
Sprachkenntnisse“, „Teamarbeit“, „Prozesse, Produktivität
und Controlling“.
Quasi i due terzi delle imprese a capitale tedesco ritengono
che l’argomento “innovazione” aumenterà nei prossimi anni
la propria importanza. Un aumento di rilevanza è atteso da
oltre la metà delle imprese anche per i fattori “lingua inglese”, “lavoro in team”, “processi, produttività e controlling”.
All’estremo opposto, meno di un terzo delle imprese ritiene
che gli argomenti “Tecniche di lavoro”; “Mercati e clienti in
paesi di esportazione”, “Competenze sociali” aumenteranno
la loro importanza nei prossimi anni.
Am anderen Ende glaubt nur weniger als ein Drittel der
Unternehmen an eine künftig steigende Bedeutung von
„Arbeitstechniken”, „Märkte und Kunden in den Exportländern“ und „Soziale Kompetenz“. Ähnliches kann man auch
für „deutsche Sprachkenntnisse“ sagen. Dieser Faktor zeigt
eine absteigende Tendenz und bewegt sich in Gegenrichtung zu „englischen Sprachkenntnissen“, der als zweitwichtigster Faktor identifiziert wurde und sogar in Zukunft
weiter an Bedeutung gewinnen soll.
Lo stesso vale anche per il fattore „conoscenza della lingua tedesca“, che si muove in controtendenza rispetto alla
“conoscenza dell’inglese“ che si mantiene solida al secondo
posto nella classifica e guadagnerà addirittura ulteriore importanza anche in futuro.
ARGOMENTI CHE IN FUTURO ACQUISTERANNO • 20 • THEMEN, DIE IM UNTERNEHMEN ZUKÜNFTIG
MAGGIORE RILEVANZA NELLE AZIENDE
GRÖSSERE BEDEUTUNG ERHALTEN
Valutazione in base alla frequenza di citazione
Bewertung nach Häufigkeit ihrer Nennung
Innovazione
Innovation
66,1
Lingua straniera inglese
Fremdsprache Englisch
61,2
Lavoro in team
Teamwork
58,2
Processi, produttività, controlling
Prozesse, Produktivität, Controlling
52,1
Informatica
Informatik
48,5
Mercati e clienti in Italia
Märkte und Kunden in Italien
40,6
Acquisti e globalizzazione
Einkauf und Globalisierung
38,2
Tecniche di lavoro
Arbeitstechniken
32,1
Mercati e clienti in paesi di esportazione
Märkte und Kunden in Exportländern
30,3
Competenze sociali (social skills)
Soziale Kompetenz
27,9
Lingua straniera tedesco
Fremdsprache Deutsch
21,8
0,0
38
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Solo diritto del lavoro. Dal 1925
Toffoletto e Soci nasce nel 1925, per occuparsi, dapprima
prevalentemente e poi esclusivamente, di tutti gli aspetti del
diritto del lavoro: non soltanto l’assistenza giudiziale, ma una
consulenza a 360° sui temi legati alle risorse umane, dai
processi di ristrutturazione alla redazione delle procedure
interne.
Dal maggio 2007 ha stretto un accordo con lo Studio De
Luca Tamajo - Boursier Niutta, presente a Roma, Napoli e
Torino, che si è successivamente rafforzato con uno scambio
reciproco di partecipazioni, così da diventare la più grande
organizzazione di giuslavoristi presente sul mercato italiano.
CHRIS GILMOUR
“Fiat 500”- cartone e colla - scala 1:1 - 2002 - Collezione Studio Toffoletto - Milano
TOFFOLETTO
Studio Legale
Via Rovello, 12
20121 Milano
Tel. + 39 02 72144.1
Fax + 39 02 72144.500
www.toffoletto.it
www.iuslaboris.com
A livello internazionale, Toffoletto e Soci ha contribuito alla
costituzione, nel 2001, di Ius Laboris, Human Resources
Global Lawyers, un’alleanza che ha studi membri in 45 paesi
del mondo (www.iuslaboris.com) e copertura in più di 100
giurisdizioni. Ius Laboris, riunendo più di 2.500 avvocati,
condivide investimenti, conoscenze ed esperienze che le
consentono di agire come un unico studio.
- NAPOLI - TORINO
in alleanza con
De Luca Tamajo Boursier Niutta
ROMA
CERTIFICATO DA DNV
UNI EN ISO 9001/2000
I soci di questo Studio
aderiscono ad AGI
Avvocati Giuslavoristi Italiani
39
STUDIO ALBERTO TROILO
TOFFOLETTO
Giesecke & Devrient Italia, filiale della societa’ tedesca con base a Monaco di Baviera,
e’ leader sul mercato nel settore delle smart
cards nonche’ fornitore di soluzioni ad ampio
raggio, incluse le telecomunicazioni, i pagamenti elettronici, i trasporti, l’assistenza sanitaria,
l’identita’ e la sicurezza IT (PKI)
Contatti:
Giesecke & Devrient Italia Srl
Stefania Basile, Marketing Manager
Corso Garibaldi 50, Milano (Italia)
Tel: +39-02 888 96 101
Fax: +39-02 888 96 140
E-mail: stefania.basile@gi-de.com
www.gi-de.com
Gruppo Contship Italia: company profile
Il business principale del Gruppo Contship Italia è rappresentato dagli investimenti nei Terminal Marittimi e da tutte quelle attività accessorie che portano
valore aggiunto al “core business” quali il trasporto intermodale e i servizi di
logistica e distribuzione container. Contship Italia è parte del più importante
network terminalista Europeo (Eurokai – Amburgo). Nel 2007, la holding Contship Italia ha consolidato (dato gestionale) un fatturato di 333 milioni di €. Gli
impiegati nelle società sono oltre 2500.
Nel 2007 i terminal marittimi del gruppo hanno movimentato 6 milioni di Teu
(twenty equivalent unit). Contship Italia opera direttamente nei porti di:
• La Spezia, La Spezia Container Terminal – LSCT;
• Livorno, Terminal Darsena Toscana – TDT;
• Gioia Tauro, Medcenter Container Terminal – MCT;
• Ravenna, Terminal Contenitori Ravenna – TCR;
• Salerno, Salerno Container Terminal – SCT;
• Cagliari, Cagliari International Container Terminal – CICT.
• Tangeri, Eurogate Tanger (start up)
I servizi di trasporto intermodale sono offerti dalle controllate:
• Sogemar, Milano
• Hannibal, Milano
Le società di trasporto intermodale offrono un elevato numero di connessioni
ferroviarie giornaliere attive tra i Terminal Marittimi ed i principali mercati nazionali ed europei (nel 2007 sono stati trasportati oltre 300.000 TEU).
Contship Italia, attraverso un network di società partecipate, offre inoltre servizi logistici a valore aggiunto quali Container freight station, Movimentazione
Merce Varia, Manutenzione equipment, Gestione inland terminal, Servizi doganali e Groupage.
ll gruppo Contship Italia è impegnato nello sviluppo di una logistica sostenibile
nel rispetto dell’ambiente di lavoro e dei territori in cui esso opera. L’uso del
trasporto intermodale come strategia di business ha permesso il risparmio di
circa 300 milioni di kg di emissioni di Co2 nel triennio 2004-2006. Nei porti,
inoltre, sono stati realizzati ingenti investimenti in sistemi di riduzione delle
polveri che hanno permesso la crescita dei volumi movimentati a “impatto zero”
sul fronte ambientale. Con il progetto PORTO LAB infine Contship Italia incontra oltre 12.000 alunni all’anno di 72 scuole (elementari e media) italiane che,
visitando le strutture portuali e dei centri intermodali, vivono l’esperienza e la
cultura del trasporto e della portualità. Il mare diventa un elemento che avvicina
ed il porto si trasforma in un crocevia di culture beni e persone; un laboratorio
a cielo aperto.
Contatti:
Contship Italia SpA
Direzione Marketing & Corporate Image
Via Magenta, 60
20017 Lucernate di Rho (Mi)
www.contshipitalia.com
infocs@contshipitalia.com
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DEinternational Italia S.r.l.
DEinternational:
IL MARCHIO DEI SERVIZI DELLE AHK
Servizi equivalenti con gli stessi standard di qualità ed una elevata
professionalità in tutto il mondo.
Questo approccio risponde alle esigenze delle piccole e medie
aziende che operano o vogliono operare nei mercati esteri.
La rete delle Camere di commercio tedesche all’estero con le sue
120 sedi in 80 nazioni e oltre 1.600 dipendenti è la riposta operativa per la promozione bilaterale del commercio estero.
DEinternational Italia S.r.l. è la società di servizi della Camera di
Commercio Italo-Germanica (AHK Italia).
Ogni anno rispondiamo alle richieste di informazioni di 4.000
aziende tedesche e italiane, assistiamo 1.200 clienti fissi, che
usufruiscono con regolarità dei nostri servizi, e introduciamo con
successo oltre 150 aziende tedesche ed italiane rispettivamente
sul mercato italiano e su quello tedesco.
I NOSTRI SERVIZI
INTERMEDIAZIONE COMMERCIALE
• definizione di strategie di marketing
• ricerca e selezione di potenziali partner commerciali
• organizzazione di presentazioni e assistenza bilingue nelle
trattative
• ricerche di indirizzi
• ricerche di mercato
• consulenza per sovvenzioni
• pool di aziende
ENERGIE RINNOVABILI
• transfer di tecnologie
• contatti con produttori tedeschi
• organizzazione di convegni
• partecipazione a fiere
• formazione di “Energy Manager”
MERGERS & ACQUISITIONS
• ricerca di aziende per acquisizione o partecipazione
• selezione di società di servizi tecnici
• ricerca di immobili commerciali
ACQUISIZIONE DI INVESTITORI
• presentazioni per investitori
• promozione del territorio
• workshop settoriali
• delegazioni di potenziali investitori
• assistenza durante gli incontri con singoli potenziali
investitori
DIRITTO & TASSE
• costituzione di società
• informazioni sulla solvibilità
• rimborso IVA tedesca (Mehrwertsteuer)
• servizi fiscali
• contabilità per conto terzi
• arbitrato
• mediazione
• recupero crediti
• management degli imballaggi
• recycling / sistemi
CONTATTI
DEinternational Italia Srl.
Via Napo Torriani 29
I -20124 Milano
www.DEinternational.it
Lara Scholz
Tel. ++39-02-398009-06
scholz@DEinternational.it
Heinz-Georg Krolovitsch
Tel. ++39-02-398009-29
krolovitsch@DEinternational.it
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Programma delle manifestazioni
2009
Veranstaltungsplan
2009
Le manifestazioni della Ahk Italia
Die Veranstaltungen der AHK Italien
Febbraio:
Ricevimento annuale, Milano
Februar:
Jahresempfang, Mailand
Febbraio:
Conferenza stampa per la presentazione dell’indagine su
“Strategie di internazionalizzazione delle aziende italiane ed
esperienze in Germania“, Milano
Februar:
Pressekonferenz zur Vorstellung der Ergebnisse der Umfrage
„Internationalisierungs-Strategien italienischer Unternehmen und
Erfahrungen im Investitionsstandort Deutschland“, Mailand
02.06.2009:
3. Giornata dell’economia italo-tedesca
(focus: Bassa Sassonia) con la partecipazione del Primo Ministro
Wulff, Milano
02.06.2009:
3. Deutsch-Italienischer Wirtschaftstag
(Schwerpunkt: Niedersachsen) mit Ministerpräsident Wulff,
Mailand
Ottobre:
Conferenza stampa per la presentazione dell’indagine
“Esportatori italiani sul mercato tedesco: esperienze e fattori di
successo 2009/2010“, Milano
Oktober:
Pressekonferenz zur Vorstellung der Ergebnisse der Umfrage
„Italienische Exportunternehmen auf dem deutschen Markt –
Erfahrungen und Erfolgsfaktoren 2009/2010“, Mailand
Le Manifestazioni di DEinternational
Die Veranstaltungen der DEinternational
25. – 27.02.2009:
“Industria Solare tedesca in Italia –
Aspettative, esperienze, successi“
serie di presentazioni in 3 città tedesche
25. – 27.02.2009:
„Deutsche Solarindustrie in Italien –
Erwartungen, Erfahrungen, Erfolge“ Experten berichten,
Präsentationsreihe in 3 Städten in Deutschland
Marzo:
Congresso sulle energie rinnovabili,
in collaborazione con Confindustria Piemonte , Torino
März:
Kongress zum Thema Erneuerbare Energien,
in Zusammenarbeit mit Confindustria Piemonte, Turin
07. – 09.05.2009:
Fiera “Solarexpo“: partecipazioni collettive di Baviera, Assia,
Renania Settentrionale-Vestfalia, Renania Palatinato e Turingia;
“Giornata Tedesca”, Verona
07. – 09.05.2009:
Messe „Solarexpo“ Gemeinschaftsstände Bayern, Hessen,
Nordrhein-Westfalen, Rheinland-Pfalz, Thüringen;
Deutscher Tag, Verona
Maggio:
Fiera “Intersolar“, Forum italo-germanico sulle energie rinnovabili,
Monaco di Baviera
Mai:
Messe „Intersolar“, Deutsch-Italienisches Wirtschaftsforum
Erneuerbare Energien, München
1° semestre:
“Investire in Renania Settentrionale-Vestfalia, focus:
industria farmaceutica“, Milano
1. Halbjahr:
„Investitions-Standort Nordrhein-Westfalen,
Fokus: Pharmazeutische Industrie“, Mailand
1° semestre:
“Investire in Baviera, focus: sensori, nanotecnologie, biotecnologie“,
Luogo da definire
1. Halbjahr:
„Investitions-Standort Bayern, Fokus: Sensorik, Nanotechnologie
oder Biotechnologie, Ort: noch offen
1° semestre:
“Investire nella regione del Reno e del Meno, focus: biotecnologie“,
luogo da definire
1. Halbjahr:
„Investitions-Standort Rhein/Main, Fokus: Biotechnologie,
Ort: noch offen
2° semestre:
Pubblicazione monografica su Renania Settentrionale-Vestfalia
(cluster e parchi tecnologici e industriali)
2. Halbjahr:
Ländermagazin NRW (Gewerbeparks, Wissenschafts- und
Technologiestandorte, Cluster)
Ottobre:
Congresso (tema e luogo da definire)
Oktober:
Fachkongress (Thema noch offen), Mailand
Tutto l’anno:
Corso di formazione per Energy Manager
Ganzjährig:
Weiterbildungskurs Energy-Manager
DEinternational Italia S.r.l.
DEinternational: DIE SERVICEMARKE DER AHKs
MERGERS & ACQUISITIONS
Vergleichbare Dienstleistungen mit einheitlichen Qualitätsstandards und hoher Professionalität weltweit.
Mit diesem Ansatz wird den Erwartungen insbesondere der kleinen- und mittelständischen Unternehmen entsprochen, die auf
Auslandsmärkten tätig sind oder sein wollen.
• Vermittlung von Unternehmen für
Übernahme oder Beteiligung
• Suche von technischen Serviceunternehmen
• Suche von gewerblichen Immobilien
Das Netz der deutschen Auslandshandelskammern (AHKs) mit
seinen 120 Standorten in 80 Ländern und über 1.600 Mitarbeitern
ist die operative Antwort zur Förderung der deutschen Außenwirtschaft.
INVESTORENWERBUNG
DEinternational Italia S.r.l. ist die Dienstleistungsgesellschaft
der Deutsch-Italienischen Handelskammer (AHK Italien).
Wir bearbeiten jährlich rund 4.000 Anfragen von Unternehmen
aus Deutschland und Italien, betreuen ca.1.200 feste Kunden, die
regelmäßig Dienstleistungen in Anspruch nehmen und führen jedes Jahr rund 150 deutsche und italienische Unternehmen erfolgreich auf den jeweiligen Zielmärkten ein.
UNSERE DIENSTLEISTUNGEN
INDIVIDUELLE ABSATZBERATUNG
• Definition von Markteintrittsstrategien
• Vermittlung potentieller Geschäftspartner
• Organisation von Geschäftsterminen und
Verhandlungsunterstützung
• Adressrecherchen
• Marktstudien
• Fördermittel-Beratung
• Firmenpool
ERNEUERBARE ENERGIEN
• Vermittlung von Importeuren und Installateuren
• Marktinformationen und Auskünfte zum
italienischen Energieeinspeisungsgesetz „conto energia“
• Ausbildung von „Energy Manager“
• Energie-Effizienz
• Gruppenbeteiligung auf Fachmessen
• Organisation von Kongressen und Präsentationen
• Standortwerbung und
Investorenveranstaltungen
• Branchenworkshops
• Delegationsreisen italienischer potentieller
Investoren nach Deutschland
• Betreuung bei individuellen Terminen
mit potentiellen Investore.
RECHT & STEUERN
• Firmengründungen
• Bonitätsprüfungen
• Mehrwertsteuerrückerstattung
• Fiskalservice
• Buchhaltung für Dritte
• Schiedsverfahren
• Mediation
• Inkasso
• Verpackungsmanagement
• Recycling / Pfandsysteme
KONTAKTE
DEinternational Italia Srl.
Via Napo Torriani 29
I -20124 Milano
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Lara Scholz
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scholz@DEinternational.it
Heinz-Georg Krolovitsch
Tel. ++39-02-398009-29
krolovitsch@DEinternational.it
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TRADIZIONE
ITALO-GERMANICA DA 40 ANNI
DEUTSCH-ITALIENISCHE
TRADITION SEIT 40 JAHREN
Offriamo in lingua tedesca servizi di consulenza
ed assistenza a 360°, con elevati standard di
qualità
ed
affidabilità
tramite
impegno
personalizzato:
Wir bieten 360° Betreuungs- und Beratungsleistungen in deutscher Sprache mit hohen
Qualitäts-Standards dank unserem persönlichen
Einsatz und einer individuellen Betreuung:
ÿ Costituzione di società, istituzione di succursali
ÿ Redazione di bilanci
ÿ Unternehmensgründungen,
Errichtung von Zweigniederlassungen
ÿ Consulenza in materia di diritto tributario e societario
ÿ Erledigung steuer- und gesellschaftsrechtlicher Formalitäten
ÿ Operazioni straordinarie d’impresa
ÿ Beratung bei der Vertragsgestaltung
ÿ Organizzazione e tenuta di contabilità
ÿ Administrative und buchalterische Betreuung
ÿ Assunzione di cariche sindacali
ÿ Erarbeitung periodischer Reporting-Packages
ÿ Rappresentanza ai fini IVA ed assistenza in caso di
identificazione diretta ai fini IVA da parte di soggetti
non residenti
ÿ Wirtschaftsprüfung
ÿ Adempimenti civilistici e fiscali
ÿ Erstellung von Jahresabschlüssen
ÿ Consulenza contrattuale
ÿ Steuer- und gesellschaftsrechtliche Beratung
ÿ Assistenza amministrativa e contabile
ÿ Außerordentliche gesellschaftsrechtliche Handlungen
ÿ Reportistica periodica
ÿ Organisation und Führung von Buchhaltungen
ÿ Revisione contabile
ÿ Übernahme von Stellungen in Rechnungsprüferausschüssen
ÿ Gestione del personale
ÿ Umsatzsteuerrechtliche Fiskalvertretung und
Unterstützung bei Direktidentifizierung
ÿ Lohnbuchhaltung
Studio Associato Amoroso t Viale Vittorio Veneto 14 t I-20124 Milano
Tel. +39 02 20521.1 t Fax +39 02 20521.130 t www.studioamoroso.it t info@studioamoroso.it
Aziende tedesche in Italia
Clima congiunturale | Fattori di successo | Risorse umane | 2008
Deutsche Unternehmen in Italien
Geschäftsklima | Erfolgsfaktoren | Personal | 2008