Settembre - Comunità Pastorale Spirito Santo
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Settembre - Comunità Pastorale Spirito Santo
N. 9 - Settembre 2010 Rassegna mensile di informazione il Volto di Carate Parrocchie di Carate Brianza Telefoni utili il Volto di Carate Orari da ricordare ORARI DELLE SANTE MESSE FESTIVE Chiesa Prepositurale ore 8.30 - 9.30 - 18.00 ore 11 S. Messa con le famiglie Chiesa di Cristo Re ore 8.00 - 10.30 Basilica di Agliate ore 8.00 - 10.30 FESTIVE DELLA VIGILIA Chiesa Prepositurale ore 18.30 Chiesa di Realdino ore 20.30 Basilica di Agliate ore 18.30 FERIALI Chiesa Prepositurale: ore 8.30 - 18.30 Chiesa di Cristo Re: dal lunedì a venerdì ore 7.00 San Bernardo: sabato ore 7.00 Basilica di Agliate: ore 8.30 TELEFONI UTILI Sig. PREVOSTO via Caprotti, 1 Tel. 0362.900.164 Don SANDRO via Cavour, 40 Tel. 0362.903.419 Don MARCO via Volta, 3 Tel. 0362.903.562 Don MASSIMO via A. Colombo, 2 Cell. 339.7479771 CHIESA DI CRISTO RE p.za Mons. Colombo Tel. 0362.901.430 CASA DELLE SUORE via Manzoni Tel. 0362.900.186 CENTRO DI ASCOLTO CARITAS mercoledì dalle 9.00 alle 11.00 giovedì dalle 17.00 alle 19.00 Oratorio femminile - tel. 0362.900.384 2 LA LIBRERIA CATTOLICA lunedì dalle 9.00 alle 11,30 giovedì - venerdì - sabato dalle 16.00 alle 19.00 LA BUONA STAMPA è aperta: sabato dalle 17.00 alle 18.30 domenica dalle 7.30 alle 11.30 Il Volto di Carate Registrato al Tribunale di Monza il 15/5/1967 al numero 135 del registro dei periodici Direzione, Redazione, Amministrazione via Caprotti 1 - 20048 Carate Brianza telefono e fax 0362.900164 Direttore responsabile Don Sandro Bianchi Progetto grafico Valerio Bovati Stampa Edizioni GR srl, Besana Brianza Dall’enciclica di Benedetto XVI CARITAS IN VERITATE È interesse del mercato promuovere emancipazione Il mercato, se c’è fiducia reciproca e generalizzata, è l’istituzione economica che permette l’incontro tra le persone, in quanto operatori economici che utilizzano il contratto come regola dei loro rapporti e che scambiano beni e servizi, per soddisfare i loro bisogni e desideri. Il mercato è soggetto ai principi della cosiddetta giustizia commutativa, che regola appunto i rapporti del dare e del ricevere tra soggetti paritetici. Ma la dottrina sociale della Chiesa non ha mai smesso di porre in evidenza l’importanza della giustizia distributiva e della giustizia sociale per la stessa economia di mercato, non solo perché inserita nelle maglie di un contesto sociale e politico più vasto, ma anche per la trama delle relazioni in cui si realizza. Infatti, il mercato, lasciato al solo principio dell’equivalenza di valore dei beni scambiati, non riesce a produrre quella coesione sociale di cui pure ha bisogno per ben funzionare. Senza forme interne di solidarietà e di fiducia reciproca, il mercato non può pienamente espletare la propria funzione economica. Ed oggi è questa fiducia che è venuta a mancare, e la perdita della fiducia è una perdita grave. Opportunamente Paolo VI nella Populorum progressio sottolineava il fatto che lo stesso sistema economico avrebbe tratto vantaggio da pratiche generalizzate di giustizia, in quanto i primi a trarre beneficio dallo sviluppo dei Paesi poveri sarebbero stati quelli ricchi]. Non si trattava solo di correggere delle disfunzioni mediante l’assistenza. I poveri non sono da considerarsi un «fardello», bensì una risorsa anche dal punto di vista strettamente economico. È tuttavia da ritenersi errata la visione di quanti pensano che l’economia di mercato abbia strutturalmente bisogno di una quota di povertà e di sottosviluppo per poter funzionare al meglio. È interesse del mercato promuovere emancipazione, ma per farlo veramente non può contare solo su se stesso, perché non è in grado di produrre da sé ciò che va oltre le sue possibilità. Esso deve attingere energie morali da altri soggetti, che sono capaci di generarle. (35) Con San Carlo L’Arcivescovo invita la nostra Chiesa diocesana a riprendere il cammino di questo nuovo Anno pastorale valorizzando la ricorrenza del quarto centenario della canonizzazione di S. Carlo, vescovo e compatrono insieme a S. Ambrogio dell’Arcidiocesi di Milano. Quattrocento anni fa la Chiesa, attraverso la voce del papa solennemente proclamava Carlo Borromeo: santo e modello di vita evangelica. Due sono i punti di forza della santità di S. Carlo: l’amore al Crocifisso e l’attenzione operosa al grido dei poveri «Carissimi, con una certa audacia oso proporvi una riscoperta del cristianesimo e del suo “segreto”. Vorrei quest’anno entrare con voi nella luminosa cattedrale della fede che il Signore ci ha donato, entrarvi con passi decisi ed essenziali, accompagnato da san Carlo, il quale ebbe la forza di cambiare radicalmente la propria vita, si dedicò alla ricerca di Dio e si prese cura con coraggio del suo popolo». Così si introduce il cardinale D. Tettamanzi nella sua Lettera a tutti i fedeli della Chiesa ambrosiana, che porta il chiaro titolo “Santi per vocazione sull’esempio di S. Carlo Borromeo”. In effetti, questo anno comunitario che vivremo insieme a tutta la Diocesi ci condurrà a rinnovare un intenso spirito di preghiera che sia relazione intensa e personale con Gesù, il Crocifisso. Saremo richiamati a sentirci parte viva della Chiesa, comunione nella santità di Dio e comunione nella responsabilità verso i fratelli: «L’amore ricevuto ha in se stesso la forza di essere donato. L’amore di Dio nel cuore del credente si esprime in una santità missionaria» (D. Tettamanzi, lettera per l’anno pastorale 2010 – 2011). Inoltre, con san Carlo saremo condotti a riscoprire la vocazione fondamentale del cristiano che è la vocazione alla santità. Questo ci chiede di ridare slancio al nostro impegno educativo nelle famiglie, nella comunità e nella stesa nostra società civile. Un impegno che non può non assumere la prospettiva di custodire e rinnovare la propria vocazione personale e di aiutare i giovani nella ricerca vocazionale che dà forza al loro futuro e realizza il senso della loro vita. «C’è un Vangelo della vocazione che risuona in chi ha ricevuto la grazia del Battesimo e della fede cristiana». Come augura il nostro Arcivescovo, il nuovo anno comunitario che condivideremo come “Comunità pastorale” delle nostre quattro parrocchie e come Decanato di Carate Brianza ci aiuti a sentirci “Santi per vocazione”. don Gianpiero il Volto di Carate Fraternamente 3 il Volto di Carate Lettera dell’Arcivescovo dopo la visita pastorale 4 Alle comunità cristiane del Decanato DIONIGI TETTAMANZI CARDINALE DI SANTA ROMANA CHIESA ARCIVESCOVO DI MILANO il Volto di Carate Lettera dell’Arcivescovo dopo la visita pastorale 5 il Volto di Carate Lettera dell’Arcivescovo dopo la visita pastorale 6 Comunità in cammino Il nostro Decanato di Carate Brianza– cioè l’insieme delle Parrocchie del nostro territorio raccolto attorno alla parte mediana del corso del Lambro – si sta ormai costituendo in “Comunità pastorali”. Cioè, le singole parrocchie sono chiamate a condividere in forma più stretta e coordinata la propria vita di comunità cristiana. Da qualche tempo esistono la Comunità del S. Cuore (che raccoglie le quattro parrocchie di Triuggio, Canonica, Rancate e Tregasio) e la Comunità di S. Vittore (che comprende le parrocchie di Briosco, Capriano e Fornaci). Da circa quattro anni si è costituita la Comunità di S. Caterina fra le sei parrocchie del comune di Besana. Ora – secondo le indicazioni dei superiori diocesani – si avvia anche la comunità pastorale delle nostre quattro parrocchie di Carate e Albiate. La nostra è una comunità “in cammino” e il primo passo formale lo abbiamo compiuto insieme nella domenica 5 Settembre con l’iniziativa “ChiAma la tua Comunità”. Coloro che hanno partecipato alle S. Messe festive hanno potuto indicare il nome per la nuova Comunità, segnalandolo fra una rosa di quattro nomi scelti e motivati dai Consigli Pastorali delle quattro parrocchie attraverso l’apposita commissione. A breve l’Arcivescovo Dionigi Tettamanzi – nei tempi e nei modi che riterrà opportuni – provvederà a costituire con decreto la nuova comunità pastorale, domandandoci un graduale cammino ma anche l’audacia di gesti creativi a favore del Vangelo. Stiamo già vivendo con gioia e responsabilità il secondo passo del nostro percorso insieme ed è quello della “Festa dell’Oratorio”. L’apertura delle attività oratoriane rappresenta ogni anno il vivace e for- te desiderio di riprendere il servizio educativo verso i ragazzi e i giovani, dando vita a una “Unità di pastorale giovanile” sempre più dinamica e opportuna. Guardando avanti, presto ci attende un terzo passo in comune. È la “Settimana della Comunità”, che in tutte le quattro parrocchie condivideremo come inizio del nuovo anno pastorale. Dalla Domenica 26 Settembre alla Domenica 3 Ottobre nelle quattro chiese parrocchiali vivremo dei giorni dedicati al “primato” della Parola di Dio, alla “centralità” di Gesù Eucaristia e a quella “comunione missionaria” che ci fa corresponsabili del dono del Vangelo attraverso il “Mandato” agli operatori pastorali e ai vari collaboratori. Sul foglio settimanale comunicheremo temi e calendario degli appuntamenti e delle celebrazioni. Nell’orizzonte di questi inizi ci sia di incoraggiamento la parola del nostro Arcivescovo, che a chiusura della lettera inviata dopo la Visita pastorale dello scorso mese di Giugno così ci scrive: “Conosco il vostro impegno e le vostre fatiche e voglio assicurarvi la mia vicinanza, anzitutto attraverso la preghiera. Vi incoraggio molto nel vostro cammino e vi invito a guardare il futuro con fiducia. Vi affido a Maria, Madre della Chiesa e della speranza”. dgp il Volto di Carate Comunità Pastorale 7 il Volto di Carate Mi hai chiamata Signore... Eccomi 8 Valentina Dissimile Entra tra le suore di Santa Giovanna Antida de Thouret Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri. Pronuncia il suo primo Sì all’iniziativa di Dio che la chiama a spendere tutta la sua vita per “Dio Solo” a servizio dei più piccoli. VALENTINA DISSIMILE 28 agosto 2010 - ore 15.30 Monastero “Santa Margherita” Via Achille Cagna 19 Vercelli La Veronica è immagine di una donna mossa dalla compassione, sentimento che ricorda Dio. Il velo che le serviva per il suo gesto di carità verso Cristo diventa il suo nuovo vestito, è lei ad essere lavata, rivestita nell’immagine di Cristo. Non siamo noi a fare la carità, ma è la carità di Dio che ci plasma, ci lava, ci riveste di gloria. È questo un anno particolarmente ricco di grazia per la nostra Parrocchia, che festeggia, infatti, un altro dono speciale: la professione religiosa di Suor Valentina nella congregazione delle Suore della Carità di S.Giovanna Antida Thouret! Valentina, una ragazza semplice e allegra, con un percorso comune a tante coetanee: quello degli studi, che la vedrà poi conseguire la laurea in Scienze dell’Educazione e parte del tempo libero trascorso in oratorio, dove contribuisce con la sua simpatia e disponibilità a realizzare le varie attività e svolge con passione l’incarico di catechista. Questa voglia di vivere e trasmettere gioia si fa domanda, dubbio, curiosità, percezione che qualcosa… Qualcuno la chiama a dare una risposta personale. E Valentina, con la spontaneità di chi si fida e una profonda capacità di ascolto si mette in cammino, si lascia guidare e accoglie senza riserve la proposta di nuove esperienze, che la portano ad incontrare le Suore della Carità, riconoscendo in loro un carisma che le appartiene e uno stile di vita che desidera condividere. Un percorso certamente impegnativo, non privo di difficoltà, ma sempre sostenuto dalla certezza di essere amata e dal desiderio di far conoscere a tutti il volto di un Dio compassionevole, il cui Amore per noi vince ogni ostacolo. Seguiamo con grande affetto la sua scelta, salutandola con le parole di Papa Benedetto XVI, che ci aiutano bene a comprendere il senso di una vita affidata a Dio: “Non abbiate paura di Cristo! Egli non toglie nulla e dona tutto. Chi si dona a lui, riceve il centuplo. Sì, aprite, spalancate le porte a Cristo!” Monica Una gioia che contagia: ne VALE la pena! 28.08.2010: “Ora, Valentina pronuncia la formula della professione: i quattro voti costituiscono gli impegni di una vita consacrata a Dio nella Sua Chiesa, a servizio dei fratelli secondo il carisma delle Suore della Carità. Sarà accolta nella Congregazione e riceverà l’abito, simbolo della consacrazione religiosa e la Regola di Vita”. Con grande gioia accompagno Valentina in questo passo così importante per la sua vita e per il suo futuro. È la gioia infatti che riempie i momenti di ricordo e di preghiera quando penso ai tanti momenti vissuti insieme nei quali ho potuto assaporare il suo entusiasmo contagioso frutto certamente di una fede limpida e vissuta passo dopo passo negli ambienti di vita: famiglia, scuola, oratorio, amici. Entusiasmo contagioso che non ha mai fermato il suo itinerario, neanche nei momenti di sconforto o di incomprensione che non mancano mai in qualsiasi cammino vocazionale. Che bello ! Rivedo incontri, scritti, confidenze, colloqui spirituali che hanno sempre avuto lo stesso e comune entusiasmo. La parola stessa ‘entusiasmo’ è formata da due termini greci e significa proprio ‘essere in Dio’. È proprio vero: non lo si può negare ! A Valentina non è mai mancato l’entusiasmo perché non è mai mancato e venuto meno il suo essere in Dio. Essere in Dio, stare con Dio: come si fa? Chi la conosce, ne è già stato contagiato! È lo stare con Dio che si nasconde nel gesto di silenzio, nella simpatia di una amicizia condivisa, nella stretta di mano con un bambino o con un ammalato sofferente, nella preghiera fatta con le mani aperte simbolo di un cuore pulsante di gioia. Ho avuto l’appagante gioia di accompagnare la nostra Valentina nei suoi passi di crescita umana e spirituale e ora gusto, grazie a Lei, la freschezza di una risposta che - sola -dona pienezza di qualità alla vita. ‘Seguire Cristo nella via della professione evangelica’: può sembrare un progetto di vita troppo alto e lontano, quasi fosse riservato solo ad alcuni e a pochi prescelti. Penso che la professione religiosa di Valentina nella vivace e simpatica famiglia delle Suore della Carità di S.Giovanna Antida de Thouret ci stia invece dicendo l’esatto contrario: non è un cammino riservato a poche ragazze ma è “salto di qualità” che ogni avventura umana desidera e vuole raggiungere. È quel salto che coincide con la piena comprensione del senso della propria esistenza. È l’esito normale di chi percepisce di non essere stato messo al mondo per caso ma con un progetto preciso che, se non viene compreso e vissuto, rischia di essere affievolito e camuffato in scelte di vita deboli ed inconsistenti. Molte volte in questi anni ho innalzato al Signore lo stesso cantico di Maria: ‘gran- il Volto di Carate Mi hai chiamata Signore... Eccomi 9 il Volto di Carate Mi hai chiamata Signore... Eccomi 10 La comunità di suor Valentina di cose ha fatto in me l’Onnipotente’. Mi ha dato la gioia di accompagnare Valentina nel cammino di vita, contrassegnato da una fedeltà alla Confessione, all’Eucarestia, alla direzione spirituale che hanno fatto scaturire e accompagnano ora la sua certa e consapevole risposta alla volontà di Dio: ‘Eccomi’. Molti si staranno chiedendo il perché di una scelta del genere. Nasceranno risposte di tutti i tipi e di tutti i generi. La scelta di Valentina farà certamente nascere delle riflessioni interessanti a questo proposito. Per ora, un consiglio: lasciamoci catturare ed interrogare dal suo entusiasmo contagioso. È come un raggio splendente che rimanda ad un sole che distribuisce con larghezza la sua energia. Dio è il sole che illumina e riscalda ogni tratto delle nostre esistenza. La professione religiosa della Vale, come ogni altra seria e definitiva scelta vocazionale, ci assicura che seguire il Signore, mettersi alla Sua sequela è la garanzia di una vita vissuta nella qualità per il bene di tutti coloro che condividono con noi la gioia e la fatica della vita.. Finora è stato così, e certamente lo sarà ancora per i giorni che verranno: ‘chi ci separerà dall’amore di Cristo? Niente e nessuno!. Don Giuseppe Carissima Valentina ti auguriamo di essere terra e cielo. Terra perché la tua vocazione possa manifestarsi nell’amore concreto ai piccoli e ai poveri; cielo perché il tuo sguardo sia sempre rivolto a Colui che per primo ci ha amati. Il tuo sorriso sia per tutti, la tua generosità sempre pronta, la tua tenacia sia docile alla volontà del Padre e la tua freschezza sia testimonianza della gioia di seguire Gesù. Lo Spirito che sempre soffia ti accompagni insieme alla nostra affettuosa preghiera. Daniele, Monica, Paola, Silvia, Stefano Dieci anni con le ragazze dell’oratorio Sono stati i suoi primi anni dopo la breve esperienza all’oratorio maschile Don Cecilio… Quanti ricordi per me che ho vissuto diversi anni con lui, come sua collaboratrice in oratorio femminile! Innanzitutto la sua presenza attentata, attiva, discreta; la sua attenzione a ciascuna oratoriana con una disponibilità particolare per quelle che capiva essere in difficoltà… Alla domenica, molte ragazze si mettevano a gruppi sulle panchine in cortile sotto gli alberi, il “don” si avvicinava, interveniva con qualche battuta spiritosa ed iniziava così il dialogo. Al primo impatto sembrava mettere una certa soggezione, ma conoscendolo bene sapeva come “agganciare le ragazze, anche le più timide. Amava molto la precisione e le diverse iniziative fatte con accuratezza. In particolare rivedo le gare catechistiche, le feste annuali dell’oratorio, la serietà delle “chierichette” che servivano la benedizione eucaristica del pomeriggio di ogni domenica e ricordo la gioia delle ragazze delle medie quando, a turno, avevano l’onore di indossare la tunica, appositamente preparata nel “laboratorio di taglio e cucito” di Madre Marta dalle ragazze più grandi che là si ritrovavano la sera. La formazione delle catechiste era molto seguita da don Cecilio con l’aiuto delle care Madri Canossiane: Madre Isolina, madre Enrica, Madre Concetta. Allora usavamo ancora il catechismo di Pio X. Le ragazze, specie le più piccole, erano pronte a rispondere con serietà alle domande che venivano loro proposte. Ricordo di avere preso parte diverse volte, come membro della giuria, a queste gare e rivedo il volto emozionato e trepidante di alcune quando si presentavano alla gara ed il sorriso commosso quando l’applauso dei presenti faceva capire la conquista della medaglia. Dopo le festività pasquali si cominciava a pensare alla festa annuale dell’oratorio in stretta collaborazione con don Cecilio e le Madri. Soprattutto in quei mesi per molte ragazze l’oratorio diventava una “seconda casa”. Ciascuna aveva il proprio compito preciso, così che tutte si sentivano partecipi: chi si occupava di portare nei negozi gli inviti a collaborare offrendo oggetti per la pesca ed in seguito di ritrarli, chi degli addobbi, chi del funzionamento del bar, chi dei giuochi, chi dello spettacolo serale. Su tutto aleggiava la presenza vigile, costante, gioiosa, spronante, infaticabile di don Cecilio. Grazie! Grazie, don Cecilio dei dieci anni della tua vita sacerdotale dedicati con saggezza ed entusiasmo al nostro oratorio femminile. Grazie e “ad multos annos” Anna Maria il Volto di Carate Don Cecilio ricorda 50 anni di sacerdozio 11 il Volto di Carate Ricordando don Cecilio 12 so, la sua voce squillante saluta affettuosamente: «Buon viaggio!». Questo sacerdote è don Cecilio che ha saputo trasmettere a noi, allora ragazze, la sua passione per la montagna, il gusto del bello, l’amore per la cultura. Eravamo agli inizi degli anni ’70. In visita all’aeroporto della Malpensa. Non c’era molto traffico e diversi aerei parcheggiati sulle piste. Don Cecilio si presentò come preside agli uffici dell’aeroporto per ottenere il permesso di visitare un Boing parcheggito. Che cosa non ha fatto per amore delle sue ragazze! Fu un’emozione indimenticabile! Grazie don Cecilio Maria Grazia UN RICORDO PROFONDO ASSISTENTE TUTTOFARE Quanti ricordi pensando a don Cecilio, a ciò che ha fatto e voi non sapete. Allora mancava ancora l’invadenza della televisione e sul palco dell’oratorio si rappresentavano commedie, riviste, operette. Don Cecilio è stato regista, costumista, sceneggiatore. Fra le molte ne ricordo due in particolare: “La nemica” e “Domino nero” che furono successi strepitosi anche per la stupenda sceneggiatura dei fratelli Caronni sempre pronti a collaborare. Finita la recita lui saliva sul palco e mi diceva: «Brava Carla, brave tutte e grazie.» Ma il grazie grande andava a lui e noi non glielo abbiamo mai detto. Ora, a nome di tutte dico grazie don Cecilio per tutto ciò che sei stato per noi e ci hai donato Carla GITA DELL’ORATORIO FERIALE In una calda mattina di luglio un pullman pieno di ragazze gioiose attende di partire. Dopo averci fatte salire tutte, l’ultimo è lui: occhiali con montatura sottile, sorriso gioioso, veste talare con fascia svolazzante, passo veloce e deci- Nel 1960, don Cecilio fu mandato a Carate, giovane sacerdote umile, prudente, ricco di fede e di zelo, testimone di Cristo e del Vangelo tra la gente. Corre veloce il tempo. Mezzo secolo è passato. La voglio ringraziare per il cammino di spiritualità che all’epoca mi indicò riassunto nelle parole: “Vivi il Vangelo nella quotidianità”. Grazie don Cecilio. Ambrogina Madre Maria Annunziata, monaca benedettina L’8 settembre nel Monastero di San Giulio (Lago d’Orta) ha ricordato il XXV della prima professione religiosa. La notizia che la “preside”, prof Angela Spreafico, dopo aver guidato per anni, con capacità e dedizione, la nostra scuola media statale lasciava tutto per entrare in Monastero, non fu priva di stupore. Ella stessa così presentava, allora, per il Volto di Carate (n. 1 - 1982) il senso e la motivazione della sua scelta. «Non mi è facile parlare di me, preferisco il silenzio. Scrivo solo per obbedienza …. Nella realtà da cui mi sradico avrei continuato a spendermi se, in questi ultimi tempi non si fosse fatta più insistente ed imperiosa la chiamata a vivere nel silenzio e nella solitudine, nella semplicità e nella povertà di un Monastero. Non diserto; lascio un servizio agli uomini per un altro servizio, che, al di là di ogni apparenza è molto più impegnativo, prezioso e carico di responsabilità; in Monastero, infatti, non si va solo per Dio e per sé, ma anche per i fratelli; l’offerta di sé al Signore nella vita contemplativa colloca alla radice della multiforme realtà umana e fa sfociare, per così dire, l’opera dell’uomo all’interno dell’azione stessa di Dio, dando all’esistenza un valore che, totalmente nascosto ai nostri occhi di carne, solo la fede intuisce ed unicamente Dio può misurare. Con tanta fiducia e grande speranza affido alla Vergine il mio cammino e metto i miei giorni nelle mani di Dio. So che è grande ciò che la benedizione del Signore mi chiama a vivere, ma non mi è nascosto quanto sia difficile. Parto perciò, con in cuore un vivo tremore in cui vibrano gioia e riconoscenza per l’ineffabile dono del Padre, ma anche con timore immenso che nasce dalla mia pochezza e dalla mia impaurente fragilità. A quel «fuoco divorante» che è Dio non si può dire di no, ma rispondere alle esigenze del suo amore minuto per minuto, è grazia, solo grazia. Chiedo a chi legge questa pagina di implorarla insistentemente per me: Dio mi renda sempre meno indegna e sempre più capace di essere, nella vita monastica, a lode della sua gloria, e generosa e fedele nel servire i fratelli con la santità.» A lei assicuriamo di voler esserle sempre vicini associandoci nel ringraziare il Signore per la grazia di questa sua vocazione. il Volto di Carate Un’altra ricorrenza gioiosa 13 Madre Maria Annunziata con la Badessa Madre Anna Maria Cànopi il Volto di Carate Dai nostri missionari 14 Madre Anna Viganò Trascorso questa estate un periodo in Italia è tornata alla sua missione ad Hong Kong Carissimi Parrocchiani. Tornata ad Hong Kong, desidero inviare un caro saluto a tutti. Il mio rientro in Italia dopo quattro anni di assenza, è stato un po’ diverso dal solito, innanzitutto per il grande vuoto lasciato dall’improvvisa morte di mia sorella Mariuccia, con la quale trascorrevo solitamente le mie vacanze che quest’anno ho passato un po’ a Besana Brianza e un po’ a Carate. Appena arrivata, invitata da Don Massimo, ho incontrato i partecipanti dell’Oratorio feriale e sono stata felicissima di parlare loro di Hong Kong e del mio apostolato in questa terra che è all’avanguardia di tutto, ma ancora “zona di missione” poiché il numero dei Cattolici è molto esiguo (la popolazione di H.K. è ora di sette milioni di abitanti, ma i Cattolici sono solo 250.000). Sono stata molto lieta anche di aver potuto incontrare più di una volta il “Gruppo Missionario” quasi al completo e altre compagne di gioventù. Ho rivisto con altrettanta gioia Fratel Abele che da molto tempo non incontravo. Nel mese di luglio sono stata con le mie Consorelle a Roma e ho preso parte al “Pellegrinaggio Missionario Canossiano” indetto per la celebrazione del nostro 150.mo di Missione. È stato un’immersione nel Carisma di Maddalena soprattutto nella sua dimensione missionaria, sui passi delle nostre Prime Missionarie, che spinte dalla passione di far conoscere e amare Gesù non hanno temuto rischi, difficoltà, incomprensioni e privazioni. La loro avventura fu un miracolo di grazia e di disponibilità che ha reso possibile ciò che oggi è sotto gli occhi di tutti. Le Canossiane sono ormai presenti nei cinque continenti, nelle grandi città, come nei villaggi più sconosciuti, accanto ad ogni fratello e sorella che soffre, a motivo di Cristo, con Maddalena. Abbiamo visitato e sostato in preghiera a Verona, Venezia, Pavia, Vimercate e a Caravaggio. È stata una meravigliosa esperienza per accrescere in noi l’apprezzamento della vocazione ricevuta, la freschezza delle origini, la passione di far conoscere e amare Gesù, l’amore ai poveri, per essere riconosciute da Maddalena come sue vere figlie. Ho rivisto con gioia Don Sandro e incontrato per la prima volta il Nuovo Prevosto, Don Gianpiero, che mi ha chiesto preghiere per la nuova Comunità Pastorale che comprende più parrocchie. State sicuri del mio ricordo nella preghiera e voi pregate per me poichè anch’io inizierò un nuovo ufficio come responsabile e animatrice della Comunità delle nostre Consorelle anziane e ammalate. Così uniti nella preghiera, invio un grosso grazie a tutti per l’affetto mostratomi e per le offerte che ho ricevuto. Il Signore vi benedica e ricompensi tutti come Lui meglio sa e può. Madre Anna Viganò Hong Kong, 27 Agosto 2010 Festa della esaltazione della Croce Festa particolare per le nostre suore Le pagine su Padre rizzato all’assistenza Teodosio Fiorentini, ospedaliera ad Inpresentate nei mesi genbohl. scorsi da suor Elisa, ci Nel 1856 il vescovo hanno offerto una di Coira, dichiarò la visione dell’operosità comunità di Ingendi questo cappuccibohl autonoma dalla no. Nell’ultimo nuprimitiva congregamero de “Il Volto” ci zione delle Suore della Santa Croce e veniva ricordato come, dopo avere creale religiose assunsero to nel 1844 le Suore il nome di Suore di Ca r i t à d e l l a S a n ta della Santa Croce, Croce la cui sede geper l’istruzione primaria dei ragazzi neralizia è a Ingendelle zone rurali e bohl. montane della SvizAttualmente sono zera occidentale presenti in Europa spesso abbandonati (Austria, Repubblica Suor Maria Teresa Scherer a loro stessi, sentì il Ceca, Croazia, Gerbeatificata da Giovanni Paolo II nel 1985 bisogno di rivolgere mania, Kosovo, Rola sua attenzione agli ammalati e agli an- mania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Svizziani spesso lasciati soli. zera, Ungheria), nelle Americhe (Brasile, Suor Elisa ci ha raccontato le vicissitudini Stati Uniti), in Asia (India, Taiwan) e in di questa nuova opera, alla quale aveva Uganda e sono presenti qui a Carate. Di destinato un gruppo delle sue suore inse- quest’Istituto fanno parte Suor Natalia, gnanti tra cui c’era Suor Maria Teresa Suor Elisa, Suor Maria Teresa, le tre suore Shereder. Era il 1850 quando suor Maria che collaborano nella nostra parrocchia. Teresa assunse il compito di superiora del Al 31 dicembre 2005, la congregazione primo ospedale fondato da padre Teodo- contava 4.157 religiose in 450 case. sio. Il 14 settembre la liturgia celebra la festa Se il dinamico cappuccino fu la mente dell’Esaltazione della Santa Croce, un fedell’opera, Suor Maria Teresa ne fu il sta antica che vuole sottolineare come la braccio passando a dirigere a Coira, dopo croce gloriosa appartiene all’aspetto più il primo provvisorio ospedale situato in misterioso del disegno divino di salvezza. un vecchio castello, l’ospedale della San- Soltanto la sapienza e la potenza di Dio ta Croce e a guidare il gruppo delle suore potevano rendere uno strumento di morche, ormai lasciato l’insegnamento, si de- te sorgente di vita. dicavano all’assistenza ospedaliera. Que- Questo giorno è un giorno particolare per ste avevano allentato i contatti con la le nostre suore. Ci uniremo a loro nell’aCasa madre delle Suore della Carità di dorare la croce benedetta invocando su Menzingen, il cui carisma principale era di loro la benedizione del Signore perché sempre l’insegnamento, per dare vita ad continuino la loro preziosa presenza ed un noviziato più specificatamente indi- attività pastorale fra noi. il Volto di Carate Suore di Carità della Santa Croce 15 il Volto di Carate Vita della comunità 16 Asterischi di cronaca ALBERTO FRIGERIO CANDIDATO AL PRESBITERATO Ogni anno, l’8 settembre, festa della natività della Beata Vergine Maria, patronale del Duomo di Milano, durante il solenne pontificale nel quale l’Arcivescovo annuncia il programma pastorale dell’anno che è appena cominciato, viene anche fatta la particolare cerimonia dell’ammissione alla preparazione al sacerdozio dei giovani che saranno consacrati fra tre anni. Quest’anno fra i candidati si trovava anche il nostro seminarista Alberto Frigerio. Alberto si trova in Seminario già da due anni ed inizierà con il nuovo anno scolastico il terzo anno di Teologia. Arrivati a questo traguardo della preparazione seminaristica, i giovani vengono proclamati ufficialmente candidati al sacerdozio e da questo momento possono indossare la veste talare. Ringraziamo il Signore per la grazia concessa alla nostra parrocchia della staffetta fra i giovani che scelgono questa via: don marco Usuelli ha tagliato i traguardo, Alberto Frigerio inizia il percorso.. FRATEL ABELE A CARATE Durante i mesi estivi è tornato in Italia dal Sudan anche Fratel Abele per un periodo di riposo e di cure. Chi segue sul nostro periodico la corrispondenza dei missionari è informato dei problemi di salute causati dal clima del territorio della missione dove era stato destinato, e come i suoi superiori hanno dovuto farlo rientrare a Kartoum, dove il clima è più salubre. Durante il suo soggiorni in Italia si è sottoposto agli opportuni accertamenti sanita- ri. Ora le sua condizioni di salute sono soddisfacenti e desidera, come tutti coloro che hanno speso la loro vita per diffondere il Vangelo, tornare al suo Sudan al più presto anche se quel paese non è tra i più ospitali per i cristiani. LA MAMMA DI DON GIANPIERO Nel pomeriggio di giovedì 12 agosto si è sparsa fra la comunità la voce che la mamma di don Giampiero era morta nella casa della figlia, a Sotto il Monte, dove da tempo risiedeva. La signora Teresina non era conosciuta fra noi. Forse è stata a Carate solo il giorno dell’ingresso di don Giampiero come nuovo prevosto. Da tempo le sue condizioni di salute si erano fatte precarie tendendo ad aggravarsi. La notizia della morte ha destato vivo senso di partecipazione fra la comunità. Alle porte delle due chiese parrocchiali è stato esposto un annuncio ufficiale con queste parole: «Sacerdoti e fedeli di Carate Brianza, condividono affettuosamente il dolore e la speranza pasquale di don Gianpiero e dei suoi famigliari che salutano la Mamma, arrivata, dopo il lungo cammino della croce, alla luce della risurrezione». Sabato 14 agosto una folta rappresentanza della parrocchia ha partecipato a Sotto il Monte alla liturgia funebre. Rinnoviamo a don Giampiero la nostra partecipazione al suo dolore e assicuriamo la continuità della nostra preghiera per lui e per mamma Teresina. L’oratorio feriale Grazie alla infinitamente preziosa collaborazione degli oltre cento volontari è stato possibile realizzare l’oratorio estivo che ha visto la partecipazione di più di 900 ragazze e ragazzi delle quattro parrocchie che si sono sentiti amati, curati, seguiti e che hanno potuto vedere l’impegno generoso dei più grandi... il Volto di Carate La pastorale estiva degli oratori 17 il Volto di Carate La pastorale estiva degli oratori 18 il Volto di Carate La pastorale estiva degli oratori 19 il Volto di Carate La pastorale estiva degli oratori 20 Le vacanze estive L’esperienza pastorale delle vacanze estive si è conclusa molto positivamente. Nonostante il tempo poco favorevole che i ragazzi (circa un centinaio) dalla IV elementare alla I media hanno incontrato in montagna, le attività e le proposte hanno permesso di vivere una esperienza serena, ricca e positiva. La piscina in quota, l’arrampicata sulla roccia, il rafting nel fiume gelido, la degustazione di cibi locali e tipici nella malga, il giro in mountain bike, i giochi insieme, la vita comune nella preghiera quotidiana, sono alcuni tra gli ingredienti che hanno arricchito le giornate dei ragazzi accompagnati da quattro seminaristi, cinque educatori, due super mamme, suor Elisa ed il don. In un contesto dove, fortunatamente, molte famiglie e ragazzi, possono vivere insieme parte del tempo delle vacanze, l’esperienza della vacanza con l’oratorio acquista un sapore particolare ed un unico, nonchè formativo. Se diversi anni fa, la vacanza con l’oratorio poteva essere l’unica possibilità di vacanza per molti ragazzi, mentre i loro genitori restavano a casa, ora, l’esperienza con i coetanei, diviene il tratto fondamentale della vacanza. Speriamo che sempre più genitori comprendano l’utilità profonda di far vivere questa esperienza ai propri figli, considerato anche il più che positivo rapporto e guadagno tra costo della vacanza, contenuti e qualità della proposta. La pastorale estiva degli oratori il Volto di Carate Più di cinquanta adolescenti (che sono solo una parte del gruppo che vive i cammini comunitari in oratorio) hanno vissuto l’esperienza della vacanza al mare, in Sicilia, nella località di Siculiana Marina, presso Agrigento. Tempo splendido, accoglienza meritevole di molta gratitudine, sole bruciante... Le giornate sono state scandite dalla preghiera comune, dalla lettura continua durante la santa messa quotidiana del libro di Tobia e dalla lettura comunitaria di un testo significativo e ricco di spunti per questi ragazzi, dal titolo “Oscar e la dama in rosa”, BUR. La visita della città di Agrigento, della Valle dei Templi, della casa di Pirandello, hanno arricchito una settimana entusiasmante. Infine il pellegrinaggio in Terra Santa di un gruppo di famiglie e di un gruppo di giovani... È difficile riassumere la ricchezza della Terra Santa, ed anche la splendida esperienza che sia gli adulti che i giovani hanno vissuto. A loro la mia gratitudine per aver condiviso un reale cammino di fede, un vero pellegrinaggio del cuore e della mente. Mentre scrivo il cuore palpita, perchè solo il ricordo è fonte di grazia. Concludo ricordando che VENERDÌ 10 SETTEMBRE in Agorà, alle ore 21.30, saranno proiettate le fotografie di queste esperienze estive. don Massimo 21 Ringrazio di cuore e con vivo ricordo tutta la comunità, per come si è fatta vicino nei giorni unici ed irripetibili dell’ordinazione e della mia prima Messa. Ora un ricordo da parte mia costante e fedele nella preghiera a Dio. Don Marco Ecco dove mi puoi trovare: Via Malta n. 16 - 21100 Varese - Tel. 0332 280363 - Cell. 335 6641872 E-mail: donmarcousuelli@gmail.com il Volto di Carate La pastorale estiva degli oratori 22 In Terrasanta Nel centenario della nascita il mondo ringrazia “La matita di Dio”, così si definiva, ha lasciato il segno in tutto il mondo. Perché in occasione del centenario della sua nascita, che cadeva il 26 agosto, Madre Teresa di Calcutta è stata ricordata non solo nella sua patria d’adozione, l’India, dove è sepolta. Moltissimi Paesi europei e delle Americhe, in Asia anche Singapore e Libano, le hanno reso omaggio con la preghiera e l’adorazione eucaristica, celebrazioni liturgiche e cerimonie civili, eventi culturali come simposi, mostre e spettacoli. Dio ci ha creato per cose più grandi: amare ed essere amati è il tema delle iniziative, trasversali all’appartenenza religiosa o etnica, che proseguiranno fino a settembre (il 5 settembre è stato il tredicesimo anniversario della sua morte) e a ottobre: il 7 ottobre, la congregazione da lei fondata, le Missionarie della carità, compirà sessant’anni.“ «La sua vita e la sua opera continua a essere fonte di ispirazione per grandi e piccoli, ricchi e poveri di tutti i ceti sociali, religioni e nazioni», ha rilevato, nel messaggio inviato per la ricorrenza, suor Mary Prema, dal marzo del 2009 alla guida dell’istituto fondato da Madre Teresa. A festeggiare la “Madre”, lo avrebbe certamente gradito, ci sono - assieme a coloro che hanno abbracciato il suo carisma e ai volontari - anziani soli, disabili fisici e mentali, malati terminali e di Aids, ragazze madri, bambini orfani o abbandonati, immigrati, lebbrosi, indigenti... “I più poveri tra i poveri” che aveva promesso di servire con un quarto voto. In loro riconosceva il volto di Cristo sulla croce che chiede anzitutto di essere amato. Un’eredità consegnata ai cinque rami, due femminili e tre maschili, da lei istituiti: accanto alle suore di vita attiva, infatti, ci sono le Missionarie e i Missionari della carità dediti alla vita contemplativa, i padri (sacerdoti) e i fratelli (consacrati ma non ordinati) attivi, che scelgono l’essenzialità in modo radicale: niente cellulare né computer, lavatrice e televisione, automobile e comodità. Con gioia da vendere. Per l’occasione Papa Benedetto XVI ha inviato un messaggio alla madre superiora Mary Prema in cui descrive la missionaria come un ‘’inestimabile dono di Dio’’ e “modello esemplare di virtù cristiana’’. Nella piccola cappella al primo piano del quartiere generale dell’ordine fondato 60 anni fa, sono giunti anche numerosi pellegrini da tutto il mondo. Diversi eventi sono stati organizzati in India, paese di adozione della suora beatificata da papa Wojtyla sette anni fa. A New Delhi è stata inaugurata una mostra del fotografo indiano Ragu Rai, autore di un celebre scatto della madre in preghiera, sponsorizzata dall’Unesco. Per l’occasione, la presidente indiana Pratibha Patil ha presentato una moneta da 5 rupie dedicata al centenario. il Volto di Carate Madre Teresa di Calcutta 23 il Volto di Carate Dalle scuole parrocchiali 24 Educare, priorità pastorale Le scuole parrocchiali e la priorità del compito educativo È quanto è emerso dalla 61ª Assemblea Generale della CEI, che ha approvato il testo degli Orientamenti pastorali per il decennio 2010-2020 incentrati sul tema della educazione. Le scuole parrocchiali (elementare e media, (ora primaria e secondaria di primo grado) sono da sempre inserite nell’alveo di un compito che caratterizza la vita della Chiesa e della nostra Parrocchia. Quest’ultima ha da poco ricordato, nel recente 2009, i cento anni di istituzione dell’oratorio, una presenza educativa che ha formato generazioni di ragazzi e di giovani. Il motto scelto per l’avvenimento (“Memori del passato, protesi verso il futuro”) ha rilanciato e potenziato la proposta educativa dell’oratorio. Nella nostra Parrocchia, accanto all’oratorio, c’è la fortuna di avere anche le scuole parrocchiali: una scuola media, che ricorda quest’anno il 60° del suo riconoscimento legale, una scuola elementare che ha proseguito negli ultimi decenni del secolo scorso l’esperienza educativa e scolastica delle Suore Canossiane, ora un unico Istituto che dieci anni fa ha ottenuto il riconoscimento di “scuola paritaria” pienamente inserita nel Sistema nazionale di istruzio- ne (legge 62/2000) costituito dalle scuole statali e delle scuole paritarie. Dico fortuna, anche se molti parrocchiani non se ne rendono conto, perché la scuola è un territorio dove spesso l’attività educativa risulta difficile per tanti motivi e la scelta di neutralità impoverisce il rapporto educativo. La scuola parrocchiale cerca di dare all’educazione il suo significato completo perché si propone di formare la persona dell’alunno in tutti i suoi aspetti, senza tralasciare nessuna dimensione. È scuola dove si insegna ad apprendere e, attraverso il lavoro quotidiano della conoscenza e dello studio, si impara a vivere. Ecco quanto è affermato nel Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto e che costituisce la meta del lavoro di quanti ci operano: “È una scuola che offre una proposta educativa precisa, attenta alle esigenze di ogni alunno. La proposta educativa si traduce in un cammino fatto di mete e di tappe intermedie da raggiungere passo dopo passo. Diventa grandi significa mettere i nostri passi sulle orme dei passi delle persone più grandi che ci vogliono benÈ. Educare per noi è ricercare e fare esperienza di un si- gnificato per la propria vita attraverso il lavoro scolastico, la compagnia, la fiducia negli adulti, l’incontro con le persone e le situazioni concrete della vita di tutti i giorni. Nel ciclo scolastico, che comprende cinque anni di scuola primaria più tre anni di scuola secondaria di primo grado, si compie un unico percorso educativo che porta gli alunni dalla fanciullezza alla adolescenza. I principi su cui fonda la propria azione sono: Il valore della “tradizione”, intesa come ipotesi di lettura della realtà, visione della vita che fa riferimento all’Avvenimento cristiano e alla storia che esso ha generato nel mondo e tra noi, letto oggi alla luce del Magistero della Chiesa. Di conseguenza l’educazione è garantita dalla presenza viva di maestri (gli adulti, insegnanti e genitori), che comunicano la tradizione, l’ipotesi di vita, a cui appartengono, in un modo che è creativo di forme nuove di presenza e di cultura e che è capace di parlare al cuore dei ragazzi e al loro bisogno di realizzazione piena. La concezione dell’educazione come “introduzione alla realtà”. La realtà, infatti, è un dato oggettivo che, per essere conosciuta, esige un metodo, e il cui senso è al di fuori di noi ed è molto più grande di quanto immediatamente appare. Educare con un sano realismo è scoprire il linguaggio della realtà come segno. La visione della vita come “ricerca del senso” di ciò che si è e di ciò che si vive, nella consapevolezza che esiste un significato delle cose e della storia, che la vita ha un fine ed è risposta ad una chiamata. In questo senso la scuola è formativa e orientativa, perchè aiuta a riconoscere e a realizzare la propria vocazione e a collocarsi nel mondo con atteggiamento costruttivo. La “corresponsabilità educativa” di tutte le componenti della scuola (docenti e genitori), intesa come tensione verso l’unità di fini e di metodi, nel comune obiettivo di realizzare la piena crescita dei figli/alunni. Il metodo fondato sulla “esperienza”: nessun valore viene proposto, se non è vissuto, almeno come tentativo, dagli adulti-educatori e se non se ne fa vivere ai ragazzi l’esperienza diretta”. All’inizio di un nuovo anno scolastico la Scuola Parrocchiale rinnova il suo impegno educativo e si sente incoraggiata dalle parole del Papa che ha additato l’obiettivo di “formare le nuove generazioni, perché sappiano entrare in rapporto con il mondo, forti di una memoria significativa, di un patrimonio interiore condiviso, della vera sapienza, che – mentre riconosce il fine trascendente della vita – orienta il pensiero, gli affetti e il giudizio”. il Volto di Carate Dalle scuole parrocchiali Primo Viganò, Dirigente scuole parrocchiali RINGRAZIAMENTO La Vicaria del Dirigente scolastico per la scuola primaria dell’Istituto Parrocchiale “Vescovi Valtorta e Colombo”, Signora Mariella Malerba, dopo una ventina di anni di prezioso lavoro come coordinatrice delle maestre e riferimento per i genitori degli alunni delle classi elementari, ha terminato la sua collaborazione. La cura e la dedizione mostrate quotidianamente negli anni passati nella scuola suscitano in tutti quelli che l’hanno incontrata sentimenti di riconoscenza. A lei rivolgono un grande ringraziamento le insegnanti, i genitori, gli alunni, la dirigenza dell’Istituto parrocchiale e il Gestore don Gianpiero. 25 il Volto di Carate Gruppo Unitalsi delle parrocchie di Carate Vacanze alla Montanina Ai Piani dei Resinelli con i diversamente abili Anche quest’anno abbiamo trascorso le vacanze ai Piani dei Resinelli nella Casa “La Montanina” della parrocchia di Renate. Complessivamente dal 31 luglio sino al 16 agosto sono state ospitate oltre 50 persone. È stata un’esperienza positiva, ci siamo divertiti molto, anche se il tempo, non è stato sempre favorevole, e abbiamo dovuto sospendere alcune passeggiate programmate, ma l’alternativa di stare insieme per i giochi di società nel salone veranda è stata ugualmente positiva. Qui di seguito riportiamo dei pensieri espressi da alcuni di noi: «Alla Montanina si sta bene, si respira aria pura e si sta insieme.» Laura « Ho imparato ad essere utile, aiutando altri.» Sergio «Questa vacanza mi è piaciuta molto e mi sono trovata bene con tutti.» Fulvia «Mi sono divertita molto, soprattutto passeggiando e quando siamo stati alla fiera di Pasturo.» Alba 26 «Anche a me è piaciuto stare in compagnia, ridendo, scherzando e cantando» Simona «Mi è piaciuta la vacanza e mi sono trovata bene con le compagne di camera.» Barbara «Alla Montanina ero tranquillo e sereno e mi è dispiaciuto tornare a casa.» Giancarlo «Questa vacanza mi piace molto perché sono in compagnia di molti amici.» Cristina Nelle giornate di sole, dopo la preghiera del mattino si andava tutti a camminare, percorrendo ogni volta un itinerario diverso (Barzio, Ballabio, terrazza del Belvedere). Quest’anno, non sempre si è potuto ammirare il tramonto, ma abbiamo visto i caprioli fuori dalle nostre finestre, più di una volta! Tutti i giorni alle 18.00 ci incontravamo nella Chiesetta della Montanina per la recita del S. Rosario e per partecipare alla Liturgia della Parola presieduta dal nostro amico e responsabile diacono Emilio. Come gli altri anni tanti amici da Carate sono venuti in diverse occasioni a trovarci, e tra questi il nostro Prevosto don Gianpiero poi don Marco e così hanno presieduto la celebrazione Eucaristica. Il giorno triste è stato alla notizia della morte di mamma Teresina, ma tutti ci siamo uniti nella preghiera che l’ha accompagnata in cielo. Purtroppo, il 16 agosto la vacanza è finita ed a malincuore ci siamo salutati rientrando a Carate. Arrivederci all’anno prossimo e grazie a tutti coloro che hanno collaborato per la riuscita di questa tradizionale Vacanza! A chi dà, sarà dato Parrocchia Santi Ambrogio e Simpliciano – Carate Brianza Offerte varie Gli abitanti di Via Confalonieri per la parrocchia €200,00 – In memoria di Silvestro De Simone € 20,00 – In memoria di Carbonaro Antonio € 50,00 - Il gruppo d’ascolto di via Quasimodo per il Tavolo Solidale €300,00 - NN per la parrocchia €2.000,00 - In memoria di Aldo Riva€ 150,00 – La classe 1930 € 200,00 - Un pensiero per i nostri Missionari prima delle vacanze €50,00 – In memoria di Vera Piccini € 160,00 - I famigliari in memoria di Giuseppina Ratti € 100,00 – In memoria di Adele Rivolta € 100,00 - I figli in ricordo di Pierina Gonfalonieri €500,00 – In memoria di Francesca Piozzi €100,00 – In memoria di Giannina Redaelli €100,00 – In memoria di Ambrogina Fumagalli €100,00 – In memoria di Antonia Alverdi €100,00 - Giuseppe e Roberto Calabrese per tavolo solidale €100,00 – NN Per il tavolo solidale €100,00 – NN per casa Maria Immacolata €100,00 – Le figlie in memoria di Antonino Fazio €500,00 – In memoria di Virginia Sgrizzutti €250,00 – NN per il funerale del proprio congiunto €200,00 – In memoria di Vilma €50,00 – In memoria di Andrea Corbetta €150,00 Offerte in occasione del Battesimo NN €30,00 – NN €10,00 – NN €50, 00 - Loris Rampin €50,00 Offerte in occasione del Matrimonio Clara e Stefano €300 - Valeria e Bernie €150 - Liviana e Sergio €150,00 Per il Santuario di San Bernardo NN €50,00 - NN €50,00 - NN €50,00 - NN €450,00 – Una preghiera per Luigi e Piera €50,00 - NN €50,00 - NN per promessa €75,00 - NN €55,00 - NN €50,00 - NN €50,00 - NN €100,00 - NN €25,00 - NN €100,00 - Ringraziando per la laurea della figlia €100,00 - Le nipoti in ricordo dei nonni €50,00 - NN €500,00 - Per una pronta guarigione dei nonni € 50,00 - NN € 130,00 – NN € 80,00 – NN € 50,00 - Maria Vigano €20,00 - NN €100,00 - NN €100,00 - NN €50,00 - NN €50,00 - NN €30,00 - NN €60,00 - NN €50,00 - il Volto di Carate Generosità e gratitudine All’Unitalsi NN. € 100,00 - NN. € 100,00 - NN. € 400,00 - NN. € 300,00 - NN. € 50,00 - NN. € 20,00 - NN. €70,00 - NN. €150,00 Parrocchia Santi Pietro e Paolo – Agliate Offerte varie NN €100,00. Funerale di Gabriella Bartoli Taddei €100,00 Offerte in occasione del Battesimo NN €50,00 - NN €30,00 - NN €50,00 – Caterina €100,00 – Ginevra €100,00 – Riccardo €200,00 Offerte in occasione del Matrimonio Chiara ed Andrea € 100,00 – Marianna e Jacopo € 400,00 – Cristina e Roberto € 150,00 – Debora ed Eugenio €300,00 – Sara ed Andrea €300,00 – Sara ed Andrea € 200,00 27 Il libro della Vita il Volto di Carate La statistica parrocchiale RIGENERATI NELLO SPIRITO 56 57 58 59 60 61 21 22 23 24 25 26 Parrocchia Santi Ambrogio e Simpliciano - Carate Brianza Pietro da Giuseppe Nucera e Sonia Lucidi Federico da Antonio Giovanni Caputo e Stefania Epis Chiara Angela da Nishantha Dissanayake e Sumadiita Perera Giulia da Marco Farinella e Virginia Esposito Filippo da Federico Lasco e Fulvia Altopiedi Loris da Antonio Rampin e Barbara Romani Parrocchia Santi Pietro e Paolo - Agliate Ginevra da Roberto Laverde e Elelna Vincenzi Simona da Stefano Abis e Silvana Chiesa Lorenzo da Fabio Ranieri e Alessia Sala Isabella da Alessandro Riva e Maria Rosa Palmieri Caterina Angela da Marco Rossi e da Maria Crema Elena Anita Maria da Paolo Maria Francesco Merlo e Cristina Elena Enrica Villa UNITI IN CRISTO 11 12 13 14 Parrocchia Santi Ambrogio e Simpliciano - Carate Brianza Maximilian Musciolà e Anna Pipita Sergio Gucciardi e Liviana Giovanna Redaelli Giuseppe Caldarini e Monica Piccioni Samuele Sola e Lucia Longoni 13 14 15 16 17 18 19 20 Parrocchia Santi Pietro e Paolo - Agliate Jacopo Fritz e Marianna Borgonovo Roberto Colombo e Cristina Comin Eugenio Pozzi e Deborah Maria Petruzzellis Andrea Angelo Nobili e Chiara Villa Andrea Scarpa e Sara Pacchetti Andrea Cesana e Sara Panzeri Luigi Mario Cerutti Puricelli e Maria Gilka Parolin Da Cunha Simone Comi e Mara Ghezzi 28 RITORNATI AL PADRE 61 62 63 64 65 66 67 68 71 Parrocchia Santi Ambrogio e Simpliciano - Carate Brianza Guido Mariani di anni 75 Carla Conti Riva di anni 66 Maria Vigano di anni 87 Vera Piccini, ved. Binci di anni 94 Irene Tristana Geminiani Casati di anni 38 Adele Rivolta ved. Zoia di anni 86 Francesca Piozzi ved. Di Pietro di anni 96 Pierina Confalonieri ved. Sirtori di anni 88 Aldo Riva di anni 71 Il libro della Vita 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 6 Giannina Redaelli Maria Colombo Silva Ambrogina Fumagalli ved. Casiraghi Luigi Pirovano Antonia Bonacina ved. Mottadelli Giuseppina Ratti ved. Cesana Verginia Sgrazzutti ved. Di Barbora Andrea Corbetta Antonino Fazio Giuseppe Farina Felicita De Mola ved. Bernardini Vilma Dellacasa con. Piccirilli Roberto Benvenuto Belloni Lina Veronese, con. Magro Laura Balestra Giovanni Cairati Pietro Somaschini Maria Concetta Pino Luigi Cesana Suor Melania Perego Maria Cristina Amato Antonimi Rosa Bartesagni ved Colciago Davide Vegani di anni 84 di anni 83 di anni 87 di anni 82 di anni 88 di anni 83 di anni 101 di anni 68 di anni 69 di anni 76 di anni 78 di anni 83 di anni 76 di anni 73 di anni 81 di anni 104 di anni 92 di anni 80 di anni 63 di anni 87 di anni 84 Parrocchia Santi Pietro e Paolo - Agliate Antonia Alverdi ved Nobili di anni 85 Da sempre ben piantati nel territorio il Volto di Carate La statistica parrocchiale Siamo presenti nei comuni di: Agrate Brianza - Albiate - Besana in Brianza - Bollate Brugherio - Carate Brianza - Casatenovo - Cinisello Balsamo Cologno Monzese - Desio - Giussano - Lecco - Lissone Mariano Comense - Meda - Milano - Monza - Muggiò Nova Milanese - Paderno Dugnano - Rho - Seregno - Vimercate 29 Sede e Direzione Generale: 20048 Carate Brianza, Via Cusani, 6 - Tel. 0362.9401 www.bcccarate.it Azienda Accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale Direttore Sanitario Dott.ssa Silvana Chioatto Presidio di Carate Brianza Piazza Madonnina 1 20048 Carate Brianza UNITÀ OPERATIVE DI RICOVERO ATTIVITÀ AMBULATORIALI RIABILITAZIONE E DI DIAGNOSTICA SPECIALISTICA Cure Palliative Geriatria Riabilitazione Specialistica con Unità Gravi Cerebrolesioni Riabilitazione Psichiatrica Centri Residenziali Terapeutici Psichiatrici ad elevata assistenza: Comunità Protetta (CPA) Centro Residenziale Terapeutico (CRA) Punto prelievi da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 9.30 senza appuntamento Visite Specialistiche di Cardiologia, Chirurgia Generale, Chirurgia Vascolare, Dermatologia, Diabetologia, Endocrinologia, Epatologia, Fisiatria, Gastroenterologia, Geriatria, Ginecologia, Neurologia, Oculistica, Ortopedia, Pneumologia, Psichiatria, Psicologia, Terapia del Dolore Indagini diagnostiche Elettrocardiogramma, Holter, Ecocardiogramma, Ecografia, Ecocolordopplergrafia (TSA - arti), Elettroencefalogramma, Elettromiografia, Breath Test Tel. 0362.986.1 Fax 0362.991438 Informazioni e Prenotazioni ON-LINE dal nostro Sito Internet www.zucchi-gsd.it per informazioni da lunedì a venerdì 8.30 - 13.00 e 14.00 - 16.30 Tel. 0362 986.510 - Centralino 0362.986.1 e-mail: ricoveri.cb@grupposandonato.it per informazioni ed appuntamenti da lunedì a venerdì 9.30 - 13.00 e 14.00 - 16.00 Tel. 0362.986.540 - Centralino 0362.986.1 e-mail: cp.poliambulatorio.cb@grupposandonato.it Kinesiterapia Terapie Fisiche per informazioni ed appuntamenti da lunedì a venerdì 8.30 - 12.30 Tel. 0362.986.537 e-mail: cp.fkt.cb@grupposandonato.it SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE Assistenza Domiciliare Integrata - ADI Tel. 0362 986.442 con segreteria telefonica Assistenza Domiciliare Cure Palliative Tel. 0362.986.518 con segreteria telefonica per informazioni ed appuntamenti da lunedì a venerdì 9.00 - 20.00 e-mail: adi.cb@grupposandonato.it Studio Medico di ORTOPEDIA TRAUMATOLOGIA Dott. 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Massimo Pirovano il Volto di Carate Date particolari e vita di oratorio Festa dell’Agorà 2010 DOMENICA 12 Settembre ore 11.00 Santa Messa solenne in chiesa prepositurale ore 14.30 Inizio dei giochi per tutti i ragazzi ore 16.00 Presentazione dei cammini di Catechesi in Teatro Apertura degli stand Possibilità di utilizzo dei gonfiabili e del calcio saponato ore 17.00 Tombolata dalle 19.00 Apertura della cucina per la Serata Tagliere Catechesi La catechesi inizierà nell’ultima settimana di settembre Parrocchia di Costa Lambro Lunedì dalle 17.00 alle 18.00 III, IV, V elementare all’Oratorio femminile La prima media a Carate. Parrocchia di Carate Martedì dalle 15.00 alle 16.00 Scuola elementare parrocchiale in Oratorio femminile dalle 17.00 alle 18.00 Scuole elementari statali in Agorà dalle 18.00 alle 19.00 I, II, III media in Agorà dalle 21.00 alle 22.00 I, II, III superiore in Agorà Giovedì dalle 21.15 alle 22.15 18/19enni e Giovani in Agorà Parrocchia di Albiate Mercoledì dalle 16.45 alle 17.45: III, IV, V elementare, I media all’Oratorio femminile dalle 18.00 alle 19.00 II, III media al Centro Paolo VI dalle 21.00 alle 22.00 I, II, III superiore al Centro Paolo VI 32 Incontri di presentazione dei cammini di catechesi - Raccolta delle iscrizioni Domenica 12 settembre: alle ore 16.00 presso Cinemateatro Agorà Domenica 19 settembre: alle ore 17 presso il Salone Parrocchiale di Albiate in via Mazzini (dietro la Chiesa parrocchiale) Venerdì 24 settembre: alle ore 21 presso l’Agorà Le iscrizioni alla catechesi si riceveranno unicamente nelle date indicate. Sarà possibile iscrivere i ragazzi a catechesi ad uno qualsiasi di questi incontri di presentazione