Esperienza
Transcription
Esperienza
COP 10-10:COP 2-05 30/09/10 15:49 Pagina 1 Esperienza n. 10/2010 Anno 60° - Poste Italiane S.P.A. - spedizione in abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma1, DCB Roma - € 2,20 - Organo ufficiale dell’Anla, Associazione nazionale Seniores d’Azienda - Contiene IP Tassa pagata Mensile di attualità, cultura e informazione PRIMO PIANO: Guerra attorno al Partenone PREVIDENZA: Le novità nelle pensioni I GRANDI FIUMI: Il Po UOMINI E AZIENDE: Gruppo Palazzetti GIOIELLI D’ITALIA: Le Dolomiti L’INTERVISTA: Massimo Nicolazzi ventidalmondoviaggi II-4-46:Layout 2 28/09/10 10:03 Pagina ii PROPOSTE GRANDI TOUR LA MAGIA DEL SOLE DI MEZZANOTTE 12 GIORNI CON LA NUOVISSIMA “COSTA DELIZIOSA” esperienza di puro piacere …tutta un’altra storia Partenza in aereo da Roma e Milano 5 giugno 2011 Capo Nord, il punto più settentrionale dell’Europa continentale, le affascinanti Isole Lofoten e lo zigzagare tra i fiordi che offrono alla vista scenari meravigliosi e sempre diversi. L’itinerario - Si parte da AMSTERDAM, dove ammirare le opere architettoniche e PREZZI PER PERSONA SOCI ANLA, FAMILIARI E AGGREGATI musei d’arte come quello di Van Gogh o Partenza da MILANO avventurarsi sui battelli lungo gli infiniti –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– canali poi, in navigazione verso la NorveCat. I 1/2/3 Cabina Doppia Interna Euro 1.850,00 gia. Prima sosta ad ANDALSNES, vicino Cat. E2 Cabina Doppia Esterna con finestra Euro 2.280,00 Cat. B1/2/3 Cabina Doppia Esterna con balcone Euro 2.390,00 al Romsdalsfjord sulle rive del fiume 3°/4° Letto Adulto Euro 1.430,00 Rauma a poca distanza da ghiacciai e nevi 3°/4° Letto Ragazzi 14/18 anni Euro 580,00 perenni e dalla leggendaria parete del Ragazzi fino a 14 anni Euro 540,00 Trollwall; HONNINGSVAG – CAPO Supplemento Cabina Singola NORD, che le popolazioni antiche ritene(dal 40 al 60% da aggiungere alla quota in cabina doppia) Su richiesta: vano essere la fine del mondo conosciuto e - Supplemento partenza da Roma Euro 60,00 il punto di partenza del viaggio verso il da altri aeroporti Euro 90,00 nulla, il male, l’inferno; TROMSO, una Tasse Portuali INCLUSE lunga isoletta unita alla costa da un grande Mance a bordo e quote Servizio INCLUSE ponte, la città delle baleniere (famoso il Tromso Museum, l’attrattiva turistica più visitata della città); LEKNES – ISOLE LOFOTEN: un panorama mozzafiato: 190 km di montagne che, a strapiombo nel mare, ci sorprenderanno mano a mano ci avvicineremo a questo muro di granito; TRONDHEIM, situata sul fiordo più vasto della Norvegia, la città del “sole di mezzanotte” che, con il suo tramonto alle due del mattino, costituisce uno degli spettacoli più affascinanti e incredibili; HELLESYLT, “La cima del paese dei fiordi” nella regione settentrionale dei fiordi; GEIRANGER, la Portofino (solo un pochino più fredda… !) della Norvegia, uno dei più spettacolari fiordi della Norvegia; BERGEN, affacciata su un porticciolo che per secoli è stato motivo di sostentamento e, talvolta, anche di fuga; quindi in navigazione per rientro ad Amsterdam e, da qui, in aereo per rientro alle città di provenienza “CAPO NORD E FIORDI NORVEGESI”, dove il sole non tramonta mai …un’esperienza unica PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI ALLA SEGRETERIA GENERALE ANLA TEL. 06.86321128 Sommario 9:Layout 1 07/10/10 16:00 Pagina 3 DIRETTORE RESPONSABILE Franco Panzolini CONSULENTE EDITORIALE Raffaello Uboldi SERVIZI Martine O. Belhadi (Personaggi del passato), Paola Giovetti, Elena Grazini, Ettore Nuara (Lo sport), Riccardo Tucci jr, Raffaello Uboldi, Nora Villa (Made in Italy). AFFARI SOCIALI Franco Panzolini (Previdenza), Marco Curri (Fisco), Mauro Masini (Giustizia), Lotario Paladini (Noi e gli altri), Igor Uboldi (Economia). OPINIONI Franco Panzolini (Editoriale), Riccardo Tucci (L’angolo del Presidente), Igor Uboldi (Visti da fuori), Maria Venturi (Vizi e virtù). RUBRICHE Fabio Bonacina (Francobolli), Carlo Pieracci (Scienza), Raffaele C. Costa (Monete), Il Cruscante (Non dite ma dite), Wolfi Ferrero (Cultura), Mamma Giovanna (Cucina), Terenzio Grazini (Posta Condominiale), Iolanda Proietti (Civiltà della Tavola), Gianna Vannucchi (Collezionismo), Clemy (Ambiente (e scoperte) - Animali), Carlo D’Onofrio (Piante e non solo), Giuliana Valci (Oroscopo). HANNO COLLABORATO Roberto Antognozzi, Riccardo Bozza, Dedy Ferrari Clerici, Giulio Conter, Valdo Occhipinti, Alberto U. Rogi, Maria Luisa Urbano. GRAFICA Annalisa Gatti IMPAGINAZIONE Roberta Greco SEGRETERIA DI REDAZIONE Elena Buccini EDITORE A.N.L.A. Associazione Nazionale Seniores d’Azienda Via Monte delle Gioie, 13 - 00199 Roma Tel. 06/86321128 r.a. Fax 06/86322076 e-mail: info@anla.it www.anla.it PUBBLICITÀ DIRETTA FOTOLITO G.S.A. s.r.l. - 00040 Ariccia (Rm) STAMPA Punto Web s.r.l. - 00040 Ariccia (Rm) AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE ROMA 19/5/1977 n. 16824 RESPONSABILE DELLE ATTIVITÀ EDITORIALI Terenzio Grazini ABBONAMENTI - Annuo euro 20,00 (estero euro 32,00 ). Una copia euro 2,20 (estero euro 3,50). I versamenti vanno effettuati a mezzo di c/c postale n. 77884005 intestato a: Anla, Via Monte delle Gioie, 13 - 00199 Roma. Iva assolta dall’Editore ai sensi dell’art. 74, 1° comma lett. c) Dpr 633/1972 e successive modificazioni. Tiratura media copie 120.000 Finito di stampare il 15-10-2010 Federazione Italiana Editori Giornali A.N.L.A. Iscritta al n. 22 del registro delle Associazioni di Promozione Sociale Codice Fiscale: 80031930581 PRESIDENTE NAZIONALE Riccardo Tucci COMITATO ESECUTIVO Alberto Urbinati, Lorenzo Cafferati, Vincenzo D’Angelo, Marcello Lamioni, Teresa Spampanato, Gino Toffoli, Terenzio Grazini, Lotario Paladini, Franco Panzolini. SOMMARIO OPINIONI Editoriale – Diversamente politici ............................................................................... 5 Vizi e virtù – Piccoli bulli crescono ............................................................................. 6 Visti da fuori - Una Turchia più europea ..................................................................... 7 Primo piano – Riesplode la guerra attorno al Partenone.......................................... 8-9 AFFARI SOCIALI Dai lettori .............................................................................................................. 10-13 Il fatto • Parti prematuri sempre in aumento • Non dite… ma dite… • Serve un medico? Arriva il robot • Due asteroidi sfiorano la Terra Previdenza - Novità delle pensioni....................................................................... 14-15 Fisco - Smaltimento rifiuti: dalla Tarsu alla Tia ........................................................ 16 Legale - Le nuove norme del Codice della strada ..................................................... 17 Sanità - Bilanci 2009: quasi tutti in rosso .................................................................. 18 Economia - Un inverno “tiepido” .............................................................................. 19 VIAGGI Gioielli d’Italia – Le Dolomiti ............................................................................. 20-21 I grandi fiumi – Il Po............................................................................................ 22-23 L’ITALIA CHE LAVORA Uomini e Aziende - Gruppo Palazzetti ................................................................. 24-28 NOTIZIE ANLA................................................................................................. 29-46 Alas Sarpom, Associazione Seniores Gruppo Finmeccanica (Gruppo Seniores Selex Galileo, Gruppo Seniores Oto Melara), Cassa di Risparmio Friuli V.G., Circolo Ricreativo Culturale, Circolo Acc Mel, Circolo Anziani del Lavoro Electrolux Zanussi, Fincantieri, Ges-Gruppo Seniores Edison e Consociate, Glas-Same, Gruppo Anziani Beloit Italia, Gruppo Anziani Fata, Gruppo Interaziendale ex Dipendenti Italimpianti, Gruppo Seniores Alfa Romeo, Gruppo Seniores Associazione Irrigazione Est Sesia, Gruppo Seniores Gtt-Atm, Gruppo Seniores Palazzetti, Gruppo Seniores Telecom Italia, Nidec Sole/Comina, Pininfarina, Riello Group, Savio Marcello, Schneider Electric-Magrini Galileo. Anla Toscana. Anla Veneto. Anla Bologna, Anla Ferrara, Anla Genova, Anla Gorizia, Anla La Spezia, Anla Milano, Anla Palermo, Anla Trieste. Lettere, arte, storia e via via. Rinnovo cariche e organizzazione. Made in Italy - Borse e scarpe ................................................................................... 47 STORIE L’intervista - Massimo Nicolazzi ........................................................................ 48-49 Personaggi - Celestino V ...................................................................................... 50-51 Italia per bene - Correre per gli altri ......................................................................... 52 ATTUALITÀ Scienza e tecnica L’Africa offre continue scoperte ................................................................................ 53 Sport - Olimpiadi di Londra 2012 ………............................................................ 54-55 Il Campionato di calcio di Serie A 2010-2011…………………........................... 56-57 Cultura - I pittori del Risorgimento...................................................................... 58-61 Le grandi Mostre - Il libro del mese ESPERIENZA FAMIGLIA Consigli per la casa ................................................................................................... 63 Medicina – La protesi dell’anca ................................................................................ 64 Posta condominiale ................................................................................................... 65 Monete – L’Italia delle arti ......................................................................................... 66 Francobolli – L’Austria guarda a sud delle Alpi….................................................... 67 Computer – Donne a rischio hacker .......................................................................... 68 Collezionismo – Lettere disinfettate e profumate ..................................................... 69 Civiltà della tavola – Il sommelier del pane ........................................................ 70-71 Storia e tradizioni del poliedrico mondo del vino (8)............................................. 71 Italia centrale Cuciniere – Ricette per un anno, di mamma Giovanna ............................................. 72 Ambiente – Il parco più bello..................................................................................... 73 Motori – Dalle vele alle due ruote.............................................................................. 73 Oroscopo ................................................................................................................... 74 ventidalmondoviaggi II-4-46:Layout 2 28/09/10 10:04 Pagina 4 PROPOSTE GRANDI TOUR MYANMAR (ex Birmania) Affascinante viaggio nel passato di una terra con 2500 anni di storia, ultimo rifugio di un arcaico stile di vita Partenza 4 febbraio 2011 – 12 giorni n viaggio di 12 giorni che tocca le località più belle del Myanmar: Yangon con l’imponente “pagoda d’oro” Shwedagon, i pittoreschi villaggi galleggianti del lago Inle, l’antica capitale di Mandalay e le cittadine reali minori, e Bagan, per visitare il più importante sito archeologico del paese, emozionandosi alla vista della vasta pianura costellata di templi e stupa buddhisti che si perdono all’orizzonte e… prima del rientro in Italia, una breve sosta per visita a Katmandu (Malesia) e la cena dell’arrivederci nel ristorante girevole della Torre delle Comunicazioni (421 mt) !!! Quote di partecipazione da Roma/Milano – 20 partecipanti - Euro 2.250,00 Soci ANLA e familiari - € 2.220,00 Tasse aeroportuali e di sicurezza (al 30/06/2010) Euro 280,00 Hotel 4 stelle – Pensione completa- Accompagnatore dall’Italia U GRAN TOUR ECUADOR E GALAPAGOS le isole incantate Partenza 20 marzo 2011 – 12 giorni e meraviglie dell’Ecuador continentale, con Quito, Patrimonio Unesco, la Riserva Ecologica del Vulcano Antisana, la Laguna Quilotoa all’interno di un cratere vulcanico, il mercato di Zumbahua, la Via dei Vulcani fino a Riobamba e Cuenca. L’esperienza sul famoso “Treno delle Ande” che percorre l’emozionante discesa nel canyon della Nariz del Diablo con possibilità di accomodarsi sul tetto! Infine le emozionanti Galapagos, le “isole incantate” di Darwin, UN VIAGGIO NEL VIAGGIO” paradiso da preservare: viaggiare fra queste isole e soggiornarvi in qualità di fortunato osservatore è un privilegio importante così come lo sono tutte le indimenticabili esperienze. Quote di partecipazione da Roma/Milano – 20 partecipanti - Euro 3.480,00 Soci ANLA e familiari - € 3.450,00 Tasse aeroportuali e di sicurezza (al 30/06/2010) Euro 355,00 Hotel 4 stelle (dove non esistenti, sono previsti i migliori hotel 3 stelle) Pensione completa- Accompagnatore dall’Italia L PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI ALLA SEGRETERIA GENERALE ANLA TEL. 06.86321128 IN PREPARAZIONE …… PER IL MESE DI MAGGIO 2011 LE ANTICHE CIVILTA’ DEI BALCANI Gran viaggio in Grecia del Nord , Albania, Macedonia e Bulgaria OCCASIONE UNICA per scoprire le antiche civiltà dei Balcani centrali, dall’VIII secolo avanti Cristo fino all’occupazione romana del territorio e alla definizione del confine danubiano voluta dall’imperatore Traiano, conquistatore della Dacia.Un affascinante percorso storico-archeologico, mille anni di storia di popoli e civiltà ancora sconosciute, sorte nelle terre dei grandi fiumi. Il viaggio: in aereo + pullman. Certamente i kilometri in pullman ci sono ma è anche il giusto modo per visitare i Paesi, dalla Macedonia alla Tomba di Filippo il Macedone, alla sorprendente Albania, ai Monasteri della Bulgaria fino alla sorprendente Sofia: il tutto allietato da paesaggi in alcuni luoghi davvero sorprendenti e, cosa non da poco, non ancora meta del turismo di massa. EDITORIALE:Layout 1 01/10/10 08:27 Pagina 5 OPINIONI EDITORIALE di Franco Panzolini DIVERSAMENTE POLITICI Q signare persone Una grande mostra, titolo: “Munch e lo spirito del Nord. Scandinavia nel seconimperfette nel- do Ottocento” (v. anche a pag. 59) nella l’aspetto o nel- splendida Villa Manin di Passariano. Fra l’apparenza. Così le opere in mostra questo quadro di gli handicappati Munch: “La foresta incantata” (1903). Un quadro-capolavoro che ci è parso o portatori di degno di figurare quale copertina di handicap sono questo numero di Esperienza “diversamente abili”, i sordi sono “non udenti” e i ciechi “non vedenti”; ma ci sono anche autori di inchieste artefatte pubblicate sulla stampa come “diversamente giornalisti”, magistrati che promuovono provvedimenti per uso politico della giustizia essendo “diversamente giudici”, rivendicazioni e scioperi indetti al di fuori degli interessi dei lavoratori da “diversamente sindacalisti”, ecc., ivi compresi i “diversamente giovani” come il sottoscritto. Per analogia, non potendo definire i nostri parlamentari (non tutti, preciso) come pure i leader dei nostri partiti, viste le loro recenti testimonianze in vita privata e in politica, veri ed autentici politici, li possiamo chiamare (non tutti, ripeto ancora) “diversamente politici”. Dalla crisi economica sembra che stiamo uscendo, pur se a fatica e a prezzo della disoccupazione, dalla crisi della politica; però non si vede troppo bene la via d’uscita, non solo da oggi e non solo per l’Italia (non è una consolazione!). Mai come oggi la politica, vale a dire i politici suoi protagonisti, non si trovano in sintonia con la società civile e mai come oggi si comprende l’insofferenza dei cittadini verso la classe politica. Uno degli aspetti più evidenti di fastidio per la gente è vedere il politico che sbaglia, vale a dire si fa corrompere, o ruba, o comunque compie gravi atti contro l’etica-politica, ivi compresa l’incoerenza e l’infedeltà agli impegni presi con i propri elettori; che non assume alcuna responsabilità personale e anzi trova coperture nel suo partito. E’ già fin troppo indigesto per gli italiani tollerare quando un giudice, che ha sbagliato, non paga, ora dovremmo accettare la stessa impunità anche per il politico? Elezioni o no, bisognerebbe chiedersi se sia ancora possibile, in questo nostro Belpaese, nutrire qualche speranza di vederlo avanzare in concordia verso il traguardo di riforme condivise. L’attuale clima politico tende ad escluderlo: forse è proprio questo il progetto dei “diversamente politici”: riportare l’Italia ai fasti della Prima Repubblica. uello che è accaduto e sta accadendo, con inizio da questa torrida estate, nella nostra politica, ossia da parte dei politici che ne sono gli interpreti, è la prova lampante che il fondamento dell’agire della stragrande maggioranza dei nostri parlamentari è la virtù… dell’ipocrisia, caratteristica nella quale non c’è da meravigliarsi, dal momento che l’uomo ipocrita è colui che parla o agisce non secondo i proprio ideali, fede o convinzione, ma per far apparire quello che più è conveniente per lui o per il suo partito o centro di interessi. Ancora non siamo certi se si andrà e quando a votare, non è ancora scongiurato simile evento certamente negativo, comunque non sono ormai molti i cittadini che, seppure con un mix tra disgusto e insofferenza, continuano ad osservare il comportamento dei politici di professione per cercare di capire tutte o quasi le battaglie dialettiche, i reciproci insulti e dispetti tra ex e non ex alleati, le scissioni e poi le riunificazioni tattiche, i grandi e piccoli conflitti di interesse, gli scontri istituzionali, le giravolte con grande naturalezza, le convergenze (quasi parallele) o compromessi e poi le rotture, che lo spettacolo del volto peggiore della politica, conforme al ben noto lessico della Prima Repubblica, è stato capace di offrire in questi ultimi tempi. Unica assente a tale dibattito è stata la vera politica (ancora in ferie?). Non sono stati mostrati soltanto, come sempre in simili occasioni, la scarsa responsabilità per il rispetto degli impegni programmatici presi con gli elettori e la carenza di moralità nelle controversie tra politici e/o tra partiti (con manifesta acredine, insulti e reciproche accuse senza addurre un qualsiasi fondamento), ma anche l’indifferenza sulle conseguenze che una nuova tornata elettorale potrebbe portare ad un Paese che tuttora, anche se in minor misura, naviga nel mare tempestoso della crisi economica mondiale, e che ha tantissimo bisogno di governabilità e stabilità politica. Invece i nostri politici, non tutti per fortuna e parliamo dei politici in genere, sia ben chiaro, di qualsiasi partito o schieramento e senza alcun riferimento a persone o a specifici fatti di cronaca, sanno essere ipocriti, come del resto lo sono (purtroppo) diventati molti dei nostri leader, anche di istituzioni pubbliche o di impresa, al punto che, nelle nostre espressioni dialettiche è d’uso ormai inventare nuovi e più farisaici eufemismi per de5 Vizi e Virtù 6:Layout 1 01/10/10 08:35 Pagina 6 OPINIONI di Maria Venturi VIZI E VIRTU’ PICCOLI BULLI CRESCONO “ Dateci vostro figlio fino a sei anni: quando ve lo restituiremo, tutti i giochi saranno fatti”. Era il credo dei grandi maestri gesuiti, e ancor oggi gli psicologi concordano: l’educazione, i valori, gli esempi e i messaggi che i bambini ricevono nella prima infanzia saranno incancellabili e, perciò, basilari per la loro formazione di adulti. Fino all’età prescolare i genitori rappresentano l’unico punto di riferimento comportamentale e affettivo: un padre e una madre discordi sui metodi educativi (i sì e i no, gli orari, l’ordine, il sottovalutare o drammatizzare le prime bugie, il concedere o il negare troppo) creeranno un adulto incapace di fiducia nell’autorità e allergico a ogni imposizione. La bimbetta amorosamente pettinata, vestita e “accessoriata” da una mamma che si diverte con lei come se giocasse ancora con le Barbie è destinata a sviluppare in modo abnorme il culto del proprio aspetto e il senso di potere della bellezza. Un padre che, in quanto maschio, fa valere continuamente un ruolo di “superiorità” rispetto alla moglie, condizionerà il figlio rendendolo incapace di stabilire rapporti paritari e rispettosi con le donne. Gli esempi potrebbero proseguire a lungo, ma questi pochi bastano per capire il “credo” di gesuiti e psicologi. Purtroppo la procreazione non cambia la natura di un uomo e di una donna ed è inevitabile che i loro errori e i loro contrasti abbiamo una negativa ricaduta sui bambini. Ma da qualche tempo assistiamo a un subdolo condizionamento che non deriva da umani limiti e comprensibili divergenze, bensì dai disvalori che si sono radicati nella nostra quotidianità e che con incolpevole superficialità trasformiamo in messaggi educativi. E qui occorre tornare ad altri esempi. La maestra d’asilo segnala che il piccolo alza le mani sugli amichetti, è prepotente, rifiuta di cedere i suoi giochi? Genitori (e nonni!) lo riferiscono agli amici con orgoglio, quasi si trattasse d’un complimento: il bambino ha la personalità di un leader! Se riesce sempre a farla franca, se tiene testa a tutti anche mentendo, bravissimo! Ha capito che il mondo è dei furbi. Una bimbetta, già a tre anni, pesta i piedi per vestirsi come vuole, si mostra una seduttrice precoce, sa come far cedere papà strappandogli con le sue moine tutto ciò che vuole? Che gioia, se col tempo non si guasta c’è la speranza che in futuro possa diventare una velina o una miss, o fare un matrimonio come si deve! A parole, non vi è adulto che non denunci violenze, prepotenze, cricche, furbini, bulli, ragazze smaniose di visibilità. Ma, di fatto, anziché contrastare sul nascere istinti e comportamenti negativi, li assecondiamo estasiati. Chi non vorrebbe avere una figlia di successo? Un nipote leader? Nell’illusione di scorgerne “la stoffa” e di alimentarne le potenzialità, troppo spesso abdichiamo al ruolo di buoni educatori portando verso l’adolescenza ragazzi viziati, insofferenti, ribelli, o ragazze che vivono come sogno la quarta misura di reggiseno e la partecipazione a un concorso di bellezza o a un reality televisivo. Debbo confessarlo? Pur mantenendo le distanze da incoraggiamenti estremi, anch’io, come nonna e come zia, gioisco della bellezza delle mie nipoti e scorgo nelle prepotenze dei maschietti i sintomi di una personalità forte. Per loro fortuna, hanno padri e madri vigili e severi… 6 Visti da fuori 7:Layout 1 28/09/10 10:07 Pagina 7 OPINIONI VISTI DA FUORI UNA TURCHIA PIU’ EUROPEA E’ il risultato dell’ultima riforma costituzionale L a Turchia ha voltato pagina e l’Europa è più vicina. Il sì alla riforma costituzionale voluta dal premier Erdogan e guardata con interesse dalla Ue, ha vinto. Il 58 per cento dei cittadini turchi chiamati alle urne per modificare la Carta approvata nel 1982, dopo il colpo di Stato militare del 1980, si è schierato con le “modernizzazioni” invocate da Erdogan. Un “lasciapassare per l’Europa”, è stato più volte sottolineato dai sostenitori del “sì” durante la campagna elettorale, un voto “per una Turchia più ricca, più libera, più forte”. «Il 12 settembre rappresenterà una svolta nella storia democratica della Turchia», è stato il commento a caldo di Recep Tayyip Erdogan. «Il nostro popolo ha sancito una tappa storica sulla strada della democrazia e della supremazia dello stato di diritto, è un onore avere accresciuto il livello delle norme democratiche», ha aggiunto. La partecipazione al referendum è stata elevata, circa il 77 per cento, un dato che rafforza la vittoria del premier e del suo partito islamico moderato, l’Akp. Escono sconfitti i principali partiti di opposizione, il Partito repubblicano popolare (baluardo del laicismo di tradizione kemalista) e il Partito del movimento nazionalista. I cambiamenti principali riguardano la giustizia e il ruolo delle Forze armate che, finora, non solo hanno tenuto la Turchia sotto tutela, ma hanno da sempre rivendicato il loro ruolo di controllori della laicità voluta dal padre della patria Kemal Ataturk. Tra gli emendamenti più controversi ci sono quelli sulla nomina dei membri della Corte costituzionale e del Consiglio supremo dei giudici e dei procuratori (Hsyk), il cui numero viene elevato, rispettivamente, da 11 a 17 e da 7 a 21. Il “fronte del no” aveva puntato il dito contro la norma che prevede la nomina di una parte di questi giudici dal presidente della Repubblica (quello in carica, Abdullah Gul, è compagno di partito di Erdogan) e dal Parlamento. Una novità che, a loro giudizio, se sottrae il potere giudiziario al controllo dei militari, lo pone di fatto sotto il controllo dell’esecutivo. Lo scontro è stato infiammato anche dall’emendamento che consente di processare gli ufficiali autori del golpe del 1980 e da quello che sottopone alla giustizia civile i vertici militari per crimini commessi nell’esercizio delle loro funzioni. Controverse anche le modifiche che forniranno una sorta di “discriminazione positiva” a donne, bambini, disabili e anziani. Con le nuove norme potranno infatti essere adottate misure per incrementare la presenza delle donne nella vita politica, sociale ed economica del Paese. Per concludere, una Turchia più moderna ed europea. Adesso tocca all’Europa accelerare il processo di integrazione. I.U. Recep Tayyip Erdogan 7 primo piano 8-9:Layout 1 30/09/10 14:25 Pagina 8 OPINIONI PRIMO PIANO di Alberto U. Rogi I giornali ateniesi hanno pubblicato questa notizia: il Big Ben, l’orologio simbolo di Londra, è stato trafugato da un magnate greco allo scopo di metterlo al riparo dallo smog che regna sovrano sulla capitale britannica. Ovviamente è uno scherzo, parte integrante della lunga diatriba fra greci e inglesi per il possesso dei fregi del Partenone. Gioiello della Grecia classica, costruito in onore di Atene, la dea protettrice della città che porta questo nome, il Partenone nella sua lunga storia ha conosciuto non poche traversie. I cristiani ne hanno fatto una chiesa, i musulmani una moschea. I sultani di Costantinopoli un deposito di polvere da sparo che i veneziani hanno cannoneggiato dal mare, riducendo il Partenone a un cumulo di rovine. In seguito si materializza lord Elgin, ambasciatore d’Inghilterra presso la Sublime Porta che ottiene un “editto” che l’autorizza a impossessarsi di alcuni frammenti di pietra. Da allora ad oggi questo “editto” è scomparso, se ne conosce soltanto una versione veneziana che concede RIESPLODE LA GUERRA ATTORNO AL PARTENONE Fra Fra Atene Atene ee Londra Londra per per ilil possesso possesso dei dei fregi fregi scolpiti scolpiti dal dal sommo sommo Fidia Fidia a lord Elgin di “portar via qualche pezzo di pietra con iscrizioni e figure”, e non c’è dubbio che il diplomatico britannico l’abbia interpretato alla grande impossessandosi del 55 per cento dei fregi del Partenone. Li terrà per sé per una decina d’anni, salvo venderli nel 1816 al British Museum per 38 mila sterline. Sono opere di scultura uniche al mondo, commissionate da Pericle al grande Fidia, e raggruppanti 360 personaggi e cavalli che narrano la nascita della 8 dea Atena e la sua lotta con Poseidone per il controllo dell’Attica. Oggigiorno una delle maggiori attrazioni del British Museum londinese. E’ poi l’attrice Melina Mercouri, nominata ministro della Cultura, a lanciare una prima campagna per la restituzione dei marmi alla Grecia, facendo valere il fatto che il governo turco, potenza occupante, aveva venduto qualcosa di non suo. Risposta del governo di Londra: quei fregi preziosi, molti caduti per terra e lasciati in stato d’abbandono, nell’esporli al British Museum sono stati salvati dalla rovina e dalla polluzione che avvolge Atene; e poteva anche essere vero. Sennonché da allora ad oggi è intervenuta la costruzione del nuovo Museo dell’Acropoli ateniese. Un Museo ipertecnologico dove sono già esposti al meglio il 45 per cento dei fregi del Partenone rimasti ai greci. Edificato a trecento primo piano 8-9:Layout 1 30/09/10 14:26 Pagina 9 metri all’incirca dal Partenone, orientato verso il sorgere del sole, e col secondo piano interamente dedicato ai fregi. Da qui il nascere di un Comitato, presieduto da Nikos Allagas, un popolare presentatore televisivo, che ha ripreso la battaglia della Mercouri per la restituzione dei marmi alla Grecia. Un Comitato che gode di molto seguito in Grecia, l’appello per il recupero dei fregi è stato firmato finora da 128.500 persone. Ottenendo inoltre l’adesione di Bill Clinton, degli attori Sean Connery e Vanessa Redgrave, e di alcuni eminenti politici britannici, quali l’ex sindaco di Londra, Ken Livingstone, e l’ex leader laburista Neil Kinnock. Con loro, seppure non voglia pronunciarsi ufficialmente, ci sarebbe il nuovo viceprimoministro liberal-democratico Nick Clegg. E a quanto pare sarebbe favorevole alla restituzione anche una parte maggioritaria, seppure di stretta misura, dell’opinione pubblica britannica (ferocemente contrari invece i leader conservatori). Ha portato acqua al mulino dei greci la decisione dell’Italia di restituire all’Etiopia l’obelisco di Axum, e alla Libia la splendida statua priva della testa della Venere di Cirene, bottini di guerra del nostro colonialismo. Cosa che ha fatto pensare che “l’epoca delle restituzioni” potrebbe essere cominciata, coinvolgendo un po’ tutto il mondo. Da aggiungere che una Conferenza internazionale ha riunito lo scorso mese di aprile al Cairo i rappresentanti dei Paesi desiderosi di recuperare quegli oggetti d’arte che ritengono gli siano stati indebitamente sottratti, fra questi la Grecia, la Cina, l’Egitto e l’India. Una Conferenza tenutasi per iniziativa dell’egiziano Zahi Hawass, segretario generale del Consiglio supremo delle Antichità egiziane, a nome di un Egitto che reclama la restituzione del busto di Nefertiti (oggi al Neues Museum berlinese) e della Pietra di Rosetta (quella che ha consentito la lettura dei geroglifici dell’antico Egitto, essa pure al British Museum). Quanto alla Cina del presente si fa forte della costruzione a Shangai di un museo dell’arte antica e contemporanea che, almeno in prospettiva di tempo, vuole fare concorrenza ai più importanti musei del mondo, prevalentemente collocati in Europa e nel Nord America. Il che significa che andando di questo passo potrebbe aprirsi un fiume in piena. Fra l’altro, e perché no?, anche l’Italia potrebbe giocare la sua parte, chiedendo la restituzione delle tante opere d’arte razziate da Napoleone Bonaparte nel no■ stro Paese. In queste pagine alcuni dei numerosi fregi conservati al British Museum. In apertura, il Partenone visto da sud 9 dai lettori 10-13:Layout 1 28/09/10 10:10 Pagina 10 AFFARI SOCIALI DAI LETTORI ▼ MULTA MAI NOTIFICATA Ho ricevuto una cartella di pagamento dalla società Equitalia per una contravvenzione al Codice della strada (divieto di sosta), che avrei commesso nella città di Padova. Mi sono subito attivata per sapere dalla Polizia municipale di Padova quando la multa mi è stata notificata, ma hanno risposto che a loro non risulta notificata. Nel frattempo è scaduto il termine di 30 giorni per presentare opposizione avanti al Giudice di pace, com’è scritto nella cartella stessa. Cosa posso fare per eccepire la mancata notifica della contravvenzione e, di conseguenza, ai sensi dell’art. 201 del Codice della strada, far valere il diritto a rifiutarne il pagamento? Secondo le istruzioni della cartella, mi resta solo di pagare per evitare gli atti esecutivi. Maria Grazia Bisogno Perugia Il caso segnalato dalla lettrice si complica per la circostanza che la violazione è stata accertata in una città diversa da quella della propria residenza. La cartella deve essere impugnata avanti al Giudice di pace del luogo in cui è stata commessa la violazione (Padova) e nel termine perentorio di 30 giorni dalla sua notifica, come stabilito dall’art. 22 della legge 24 novembre 1981 n. 689, costituendo la cartella stessa ordinanza-ingiunzione di paga- IL FATTO PARTI PREMATURI SEMPRE IN AUMENTO Cinquecento esperti internazionali di alimentazione di neonati prematuri si sono dati appuntamento a Roma per discutere quale sarà la nutrizione prossima ventura dei cinquemila bambini, sotto i 1.500 grammi, che ogni anno nascono in Italia. Un piccolo-grande esercito di “lottatori” tra i quali, almeno 550, sono venuti al mondo pesando ancora meno di 1.500 grammi. Numeri apparentemente e statisticamente esigui con un impatto sociale, però, estremamente importante, per la sopravvivenza, per la qualità della sopravvivenza, per le terapie e per il coinvolgimento emotivo della nascita stessa. «Le percentuali delle nascite premature», spiega Massimo Agosti, direttore del Dipartimento materno infantile e neonatale dell’ospedale di Varese, «sono in aumento. In compenso migliorano le loro condizioni di salute». Oggi sopravvive il 90 per cento dei neonati con peso inferiore a 1.500 grammi. Negli anni Sessanta non si arrivava al 25 per cento. E’ quindi fondamentale lavorare sull’alimentazione subito dopo il parto ma anche nei periodi successivi come quello dello svezzamento. E.G. mento. Pertanto l’unico rimedio rimasto valido per contestare la cartella è la presentazione di un ricorso al giudice competente per materia o valore e per territorio ai sensi dell’art. 615 del Codice di procedura civile, che regola l’opposizione all’esecuzione. Infatti in tale ipotesi non è previsto un termine di decadenza per la notifica del ricorso in opposizione e, diversamente dall’art. 22 sopra citato, il 615 fa riferimento al giudice competente per territorio ai sensi dell’art. 27 Cod. proc. civ., cioè il giudice del luogo dell’esecuzione, ossia il domicilio del debitore (Perugia). Tuttavia c’è da considerare che per detta procedu- ra, a differenza della prima “suggerita” nella cartella, la parte non può stare in giudizio di persona, ci vuole un avvocato; se però il ricorso viene accolto, il giudice, oltre che annullare la cartella, condannerà gli enti opposti (Equitalia e Comune di Padova) al pagamento delle spese di causa. ▼ RACCOMANDATA RIFIUTATA Non sono mai riuscito, malgrado due tentativi, a far recapitare ad un mio amico (ex) la mia richiesta di restituzione di un oggetto di mia proprietà, prestatogli l’anno scorso durante le vacanze in comune; 10 inoltre il medesimo ha cambiato numero di cellulare e quindi non è da me contattabile. Le mie raccomandate con avviso di ritorno mi sono state restituite dalle Poste perché non ritirate dal destinatario. Voglio rientrare in possesso dell’oggetto di mia proprietà, ma prima di far causa al “Tizio ingrato” voglio tentare il recupero bonario e preavvisarlo dei rischi che corre. Ma cosa posso fare per obbligarlo a ricevere la mia raccomandata? Ennio Basilici Caltanissetta Si può trascrivere il testo della raccomandata su un foglio di carta uso bollo e, in duplice copia, portarlo dai lettori 10-13:Layout 1 28/09/10 10:11 Pagina 11 IL GERGO DELLA POLITICA all’Ufficio notifiche, che si trova presso il Tribunale, e chiedere che venga notificato al destinatario ai sensi degli articoli 138, 139 e 140 del Codice di procedura civile: l’ufficiale giudiziario esegue la notificazione di regola mediante consegna dell’atto nelle mani proprie del destinatario, presso la sua casa di abitazione; se il destinatario è assente, l’atto può essere consegnato ad una persona di famiglia o addetta alla casa; se il destinatario rifiuta di ricevere l’atto, l’ufficiale giudiziario ne dà atto nella relazione e la notificazione si considera fatta in mani proprie. Nel caso di irreperibilità o rifiuto di ricevere l’atto da parte di una persona di famiglia, l’ufficiale giudiziario deposita la copia nella casa comunale, affigge avviso del deposito in busta chiusa alla porta dell’abitazione (o dell’ufficio o dell’azienda) del destinatario e gliene dà notizia per raccomandata con avviso di ricevimento. Seguita questa procedura, nessuno scrupolo dovrebbe più sorgere al lettore nel procedere per le vie legali contro il comportamento non più amichevole del “Tizio ingrato”. ▼ PENSIONI D’ANNATA E DA PRECARI Ho letto sull’ultimo numero 6-7-8/2010 di Esperienza l’articolo: “Buone le ▲ segue a pag. 12 Una delle parole nuove entrate nel gergo della politica è il sostantivo femminile quadra, adoperato sempre più spesso dal leader della Lega Nord Umberto Bossi e poi ripreso anche dai giornali nell’espressione trovare la quadra con il significato di “giungere a un accordo”, oppure anche “uscire da una situazione problematica”. In questo senso l’uso era finora circoscritto all’area settentrionale del Paese, mentre dappertutto il termine è diffuso in ambito nautico, per indicare una vela rettangolare o trapezoidale. Tutto questo, peraltro, non ha niente a che vedere con l’uso originario del termine, che risale addirittura a Dante. L’Alighieri l’adopera infatti nel ventiseiesimo Canto del Paradiso, che si conclude con questo verso: “come ’l sol muta quadra, l’ora sesta”. Come i cultori di Dante sanno, a parlare è Adamo il quale ricorda di aver dimorato sulla cima del Purgatorio nell’Eden prima di aver peccato (“dalla prim’ora”), al compimento del peccato (“la seconda”), quando il sole “muta quadra”, ossia entra nel quadrante occidentale dopo mezzogiorno, cioè nell’“ora sesta”. Il Poeta quindi attribuisce al termine quadra il significato di quadrante, quarto di cerchio, quarto di cielo, abbastanza vicino all’origine etimologica, il latino quadra, dall’aggettivo quadrus che vuol dire “quadrato” e anche “quarta parte”. Non lineare l’evoluzione in senso metaforico del termine, passato nella lingua italiana anche grazie all’influsso dello spagnolo cuadro, cuadra, nell’accezione di pittura, dipinto. È questo un esempio non voluto di “manomissione delle parole”, di cui parla specificamente Gianrico Carofiglio nel suo saggio di imminente pubblicazione e anticipato nella serata finale del festival letterario di Mantova. Lo scrittore, stimolato dal giornalista Stefano Salis, ha infatti attuato un’indagine linguistica, letteraria, storica, critica e civile, basata anche sul confronto letterario con grandi autori, per restituire alle parole il senso di cui erano state private, scoprendone la forza “rivoluzionaria” di incidere sul nuovo. NON DITE...MA DITE… E UN VOCABOLARIO EUROPEO A proposito di Mantova, una delle iniziative più simpatiche della manifestazione è quella della progressiva formazione di un vocabolario europeo affidata ad autori italiani e stranieri, per costruire un ideale patrimonio linguistico condiviso. Le parole di questo straordinario dizionario in via di formazione (ogni anno si arricchisce del contributo di diversi scrittori, saggisti e poeti) è dato dal fatto che, più che lemmi di vocabolario, costituiscono puntelli di idee forti. Un esempio: la parola femminile avlija, il termine bosniaco che indica il “cortile”. Spiega lo scrittore Dževad Karahasan che la sua predilezione per il termine «è piuttosto di carattere culturale. Il vocabolo deriva dal greco antico (aulè, spiazzo antistante la casa, cortile) e tuttavia da noi è considerata un orientalismo, perché la parola è giunta fino a noi con l’occupazione ottomana. Quindi riunisce in sé diverse culture e paradigmi culturali, una memoria lunghissima, una quantità di esperienze intellettuali. La parola è un magazzino della mente, racchiude in sé il tempo e lo spirito, come solo la lingua è in grado di fare». Vorrei concludere questa chiacchierata segnalando l’uscita di un manualetto estremamente pratico di regole per non dimenticare quello che abbiamo imparato a scuola. Il libro s’intitola “Su qui e su qua l’accento non va”; l’autrice è Pinuccia Ferrari Dossena, scrittrice e consulente editoriale, l’editore Sperling & Kupfer, la prefazione è di Stefano Bartezzaghi. Si tratta di una raccolta ragionata di ciò che abbiamo imparato all’asilo e alla scuola elementare, filastrocche che puntano sulla mnemonica per radicare abitudini linguistiche da consacrare nell’uso. Se la copertina ricorda due monosillabi che non vanno accentati, sul retro si precisa che “scienza e coscienza della i non fanno senza”; nell’interno, divise per argomento, le regolette in rima di cui gli antichi, benemeriti insegnanti si servivano per imprimercele nella memoria. (il Cruscante) 11 dai lettori 10-13:Layout 1 28/09/10 10:12 Pagina 12 AFFARI SOCIALI DAI LETTORI ▲ prospettive del nostro sistema previdenziale” ed al riguardo ho due osservazioni da fare: Anche lei - come tutti in questo Paese - omette di dire che la nostra spesa previdenziale pari al 15,2 per cento del Pil include prestazioni assistenziali extra statutarie per l’Inps, il che rende incomparabile la nostra spesa con quella degli altri Paesi EU dove l’assistenza è fuori dai conti previdenziali perché a carico della fiscalità generale (come lei ben sa se si separasse l’assistenza dalla previdenza l’incidenza di quest’ultima sul Pil si abbasserebbe di circa 3-4 punti); ma perchè nessuno in Italia vuol parlare questo linguaggio? In tempi di crisi con aumento abnorme della cassa integrazione nonostante la diminuizione dei pensionamenti, quella tale incidenza della parte non previdenziale ha fatto lievitare l’indice dal 13,9 al 15,2 per cento del Pil a riprova ad abundatiam del fatto che l’indice è fasullo. La presunta buona salute dell’Inps sarebbe testimoniata dal fatto che nel 2009 il bilancio si è chiuso con un attivo di circa 3 miliardi; ma apprendo dalla lettera di una ricercatrice della Sapienza ad un giornale nazionale, che l’attivo è dovuto alle contribuzioni dei Co-coco cioè dei precari... .mentre ad esempio la gestione dei dirigenti è passiva... IL FATTO SERVE UN MEDICO? ARRIVA IL ROBOT Un robot medico? Un robot che decide che medicine darci o che interventi operatori ordinare? Sono passati sessant’anni da quando il grande scrittore di fantascienza Isac Asimov accese la fantasia di milioni di lettori con “Io, Robot”, scatenando un acceso e annoso dibattito sull’utilizzazione dei robot. Nel frattempo però i robot vanno dilagando tutt’intorno a noi, utilizzati in centinaia di funzioni. E anzi negli Stati Uniti la scienza è già arrivata alla fusione robot-uomo, per compiti di alta responsabilità e in situazioni di vita o di morte nelle quali l’aiuto in carne ed ossa può non arrivare in tempo. In un Paese delle dimensioni degli Stati Uniti, infatti, ci sono Stati poco popolati dove l’assistenza medica può essere difficile, e dove il ricorso al medico robot può davvero salvare una vita. Il segreto sta nel fatto che il robot non è altro che un sofisticato veicolo che il medico stesso pilota con un collegamento wi-fi da distanze anche molto grandi. Il robot che entra nelle camere dei malati è un meccanismo alto un metro e mezzo, fornito di ruote, di una telecamera ad altissima sensibilità, braccia meccaniche, terminali elettronici. Come “testa” ha uno schermo ad alta definizione sul quale è proiettato il volto del medico. Così il paziente può essere in un paesino dell’Idaho e il medico può essere a migliaia di chilometri di distanza. Lo specialista fa domande, punta la telecamera sul volto del malato, sugli strumenti che ne misurano la temperatura, le funzioni vitali, il battito cardiaco, gli parla attraverso il microfono (con un suono caldo che non ha nulla di metallico), gli fa le domande del caso, poi si gira a parlare alle infermiere, ai parenti del malato. Il video si muove come fosse una testa, dando al robot un’apparenza meno artificiale che se avesse una testa di plastica antropomorfa. R.T. jr Mi scusi e questa sarebbe una notizia da indurre all’ottimismo? I nostri figli plurilaureati derubati del futuro e costretti a qualsiasi tipo di precariato nella migliore delle ipotesi per 800 euro al mese, si devono caricare anche la croce dell’Inps sulle spalle? Gianpaolo Morello Monfalcone (To) stenza dalla previdenza e in data 20 maggio 2003 ha anche presentato al Parlamento una petizione popolare in tal senso, munita di 120.200 firme di soci. Negli articoli scritti su Esperienza dal sottoscritto sull’argomento ho anche spiegato la motivazione dell’iniziativa, che appunto era, ed è, la riclassificazione della spesa cosiddetta “pensionistica” (che tale non è) in modo di evidenziare che la spesa “propriamente” per le pensioni è inferiore di gran lunga alla per- Evidentemente il nostro lettore ha dimenticato (così presto?) che l’Anla si è sempre battuta per la separazione dell’assi12 centuale del Pil indicata dal Governo. Comunque nell’articolo in questione nessun’aria di ottimismo, solo un po’ di speranza per tutti, giovani e anziani. Considerato che le uscite dell’Inps non sono correlate alle entrate, le “buone” prospettive erano mirate esclusivamente alla possibilità, in passato e purtroppo tuttora negata, che fosse possibile un qualche provvedimento previdenziale in favore dei pensionati d’annata, anch’essi derubati… del passato. dai lettori 10-13:Layout 1 28/09/10 10:13 Pagina 13 ▼ ANZIANITA’ POST MOBILITA’ Sono un vostro associato della provincia di Torino e mi permetto chiedervi cortesemente quale è esattamente la finestra di uscita per pensionamento per mia moglie che ha raggiunto il 16 febbraio scorso (dopo aver esaurito i 36 mesi di mobilità) 2082 settimane contributive in qualità di impiegata presso una ditta privata. Dal sito Inps non mi è chiaro e dalle richieste telefoniche all’803164 le risposte sono le più svariate (non ultima quella che deve aspettare il raggiungimento di 57 anni, cosa che avverrà fra oltre due anni, essendo nata nell’ottobre del 1955). Dalle informazioni avute in precedenza (sito Inps e Ufficio competente di zona), la finestra doveva essere 1° gennaio 2011, però a questo punto non ne sono così sicuro. Vuole cortesemente fornirmi una risposta precisa? Mariano Creaco Alpignano (To) La “salvaguardia” del diritto alla pensione di anzianità per i collocati in mobilità ordinaria deve essere intesa, così ha precisato l’Inps in un messaggio di settembre del 2008, nel senso che entrambi i requisiti previsti devono essere perfezionati entro il periodo di mobilità. Infatti l’art. 1 della legge n. 243/2004, che ha stabilito la proroga delle regole per il pensionamento anticipato previgenti all’entrata in IL FATTO DUE ASTEROIDI SFIORANO LA TERRA Due piccole rocce del diametro compreso tra i quindici e i venti metri hanno sfiorato, si fa per dire, la Terra. Sono due asteroidi che per un caso davvero eccezionale si sono trovati a incrociare l’orbita del nostro Pianeta a una distanza leggermente inferiore a quella che ci separa dalla Luna. Eppure si è trattato di una distanza comunque tanto grande da escludere qualsiasi rischio di collisione tra questi frammenti di roccia spaziale e la Terra. Nessun pericolo, i due asteroidi sono passati senza rischiare di provocare le catastrofi cui siamo stati abituati dai film di fantascienza. Alla fine si è trattato infatti solo di un bellissimo spettacolo che soltanto il cielo sa regalare e che ha attirato l’attenzione di migliaia di professionisti. Primo a passare vicino alla Terra è stato l’asteroide conosciuto con la sigla 2010 RX30 che è passato alla distanza di 248.000 chilometri. Quasi dodici ore più tardi è toccato all’altro asteroide, più piccolo (circa 14 metri di diametro) che però è anche passato più vicino, a 78.000 chilometri di distanza dalla Terra. In ogni caso nessun pericolo per la stabilità del nostro Pianeta. C.U. voro mi ha chiesto, per evitare la mancata retribuzione, di coprire la giornata con un permesso di quelli sostitutivi di ex festività oppure un giorno di ferie perché, secondo lui, la legge non prevede alcuna agevolazione per i lavoratori chiamati a testimoniare. E’ possibile che le cose stiano così, cioè che per fare il mio dovere di cittadino devo pagare di tasca mia? Ennio Pierozzi Napoli vigore della stessa legge nei limiti di 10 mila lavoratori beneficiari, non fa espresso riferimento né al requisito anagrafico né a quello contributivo. Nel caso in esame, pertanto, l’interessata dovrà purtroppo, come l’ultima risposta datale dall’Inps, attendere il compimento del 57° anno di età (età minima di pensione). ▼ TESTIMONE NON RETRIBUITO Su citazione di un avvocato di parte, sono stato convocato in Tribunale per rendere la mia testimonianza in una causa per un sinistro automobilistico. Ci sono andato, conscio che trattasi di un dovere civico; ma ho perso l’intera mattinata, vale a dire una giornata lavorativa. Il mio datore di la- Il dovere civico di testimoniare è proprio di ogni cittadino e non può essere fatto cadere su altri. Inoltre non risulta che alla persona che ottemperi all’obbligo di rendere testimonianza spetti una indennità: l’art. 107 delle disposizioni di attuazione del Cod. proc. civ., che 13 prevedeva la “liquidazione delle indennità ai testimoni” è stato abrogato, con decorrenza 1° luglio 2002, dall’art. 299 “Spese di giustizia”. In forza dell’art. 255 dello stesso Codice il teste intimato deve comparire davanti al giudice, a meno che si trovi nella impossibilità di presentarsi o ne è esentato dalla legge o dalle convenzioni internazionali; se non si presenta senza giustificato motivo, può essere nuovamente intimato ed anche, in caso di perdurante mancata presentazione, il giudice può disporre l’accompagnamento coattivo all’udienza e condannarlo ad una multa. Eventuale trattamento normativo ed economico dell’assenza dal lavoro per testimoniare è demandato ai contratti collettivi ■ di lavoro. Affari sociali 14-19:Layout 1 30/09/10 15:07 Pagina 14 di Franco Panzolini La finestra è mobile per tutti Dal 2011 chi matura i requisiti per andare in pensione, di anzianità o di vecchiaia, con meno di 40 anni di contributi vedrà ritardata la decorrenza del trattamento di 12 mesi se lavoratore dipendente, di 18 mesi se autonomo, a partire dal mese successivo alla acquisizione del diritto. Ciò anche se il diritto alla pensione viene raggiunto con la totalizzazione dei contributi. Le attuali finestre d’uscita, che seguono un calendario differenziato per categoria e tipo di trattamento (anzianità o vecchiaia), saranno sostituite dalla nuova finestra, detta mobile o a scorrimento. Per l’anzianità verranno chiuse le due finestre attuali (gennaio e luglio), mentre per la vecchiaia la nuova finestra mobile aggiungerà al rinvio del trattamento, già previsto dalle quattro attuali finestre, i mesi mancanti a completare i 12 di rinvio della decorrenza. Nella tabella qui riprodotta il confronto sulle decorrenze nel 2011 della pensione con le vecchie finestre e con quella mobile o a scorrimento per i lavoratori dipendenti. AFFARI VIAGGI SOCIALI GIOIELLI PREVIDENZA D’ITALIA La manovra d’estate (decreto legge n. 78/2010, convertito nella legge n. 122 del 30 luglio 2010) ha introdotto alcune novità nelle pensioni al solo scopo di risparmiare nella spesa pubblica con la proroga della decorrenza dei trattamenti, ma non ha inciso nel sistema attuale: restano invariati i requisiti di età (con la sola eccezione delle donne del pubblico impiego) e di contribuzione per ottenere la pensione sia di anzianità che di vecchiaia NOVITA’ DELLE PENSIONI LAVORATORE DIPENDENTE ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Anzianità Vecchiaia ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Requisiti Uscita Uscita N. mesi di Uscita Uscita N. mesi di maturati con attuali con nuovo maggiore con attuali con nuovo maggiore entro finestre sistema permanenza finestre sistema permanenza ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Gennaio 2011 Gennaio 2012 Febbraio 2012 1 luglio 2011 Febbraio 2012 7 Febbraio Gennaio 2012 Marzo 2012 2 Luglio 2011 Marzo 2012 8 Marzo Gennaio 2012 Aprile 2012 3 Luglio 2011 Aprile 2012 9 Aprile Gennaio 2012 Maggio 2012 4 Ottobre 2011 Maggio 2012 7 Maggio Gennaio 2012 Giugno 2012 5 Ottobre 2011 Giugno 2012 8 Giugno Gennaio 2012 Luglio 2012 6 Ottobre 2011 Luglio 2012 9 Luglio Luglio 2012 Agosto 2012 1 Gennaio 2012 Agosto 2012 7 Agosto Luglio 2012 Settembre 2012 2 Gennaio 2012 Settembre 2012 8 Settembre Luglio 2012 Ottobre 2012 6 Gennaio 2012 Ottobre 2012 9 Ottobre Luglio 2012 Novembre 2012 4 Aprile 2012 Novembre 2012 7 Novembre Luglio 2012 Dicembre 2012 5 Aprile 2012 Dicembre 2012 8 Dicembre Luglio 2012 Gennaio 2013 6 Aprile 2012 Gennaio 2013 9 14 Affari sociali 14-19:Layout 1 30/09/10 15:09 Pagina 15 Per il trattamento di anzianità, si continuano ad applicare le previgenti due finestre nei seguenti casi: perfezionamento dei requisiti entro il 31 dicembre 2010; dipendenti con periodo di preavviso in corso al 30 giugno 2010, che maturano i requisiti entro la data di cessazione del rapporto di lavoro; lavoratori in mobilità con accordo stipulato entro il 30 aprile 2010, che raggiungono i requisiti entro il periodo di fruizione dell’indennità di mobilità (nel limite di 10.000 unità); lavoratori titolari di prestazione straordinaria a carico dei fondi di solidarietà; piloti e autisti di mezzi pubblici, che al raggiungimento del limite di età perdono il titolo abilitante allo svolgimento dell’attività; militari e rappresentanti delle Forze dell’ordine; personale della scuola, per il quale resta in vigore la finestra unica di uscita al 1° settembre per chi acquisisce il diritto entro il 31 dicembre dell’anno precedente. Per il trattamento di vecchiaia, lo spostamento in avanti della decorrenza non mette a rischio la permanenza del dipendente sul suo posto di lavoro fino all’apertura della finestra, vale a dire che non è possibile che il lavoratore stesso resti contemporaneamente senza stipendio e senza pensione. Infatti la legge n. 31/2008 vieta al datore di lavoro di licenziare il lavoratore (salvo che per giusta causa o giustificato motivo) fino al momento che si apre la finestra per l’accesso alla pensione di vecchiaia. Dal 2015 si allunga l’età pensionabile Dal 2015 entrerà in vigore la novità destinata a modificare definitivamente i requisiti per il diritto alla pensione, peraltro già decisi con la legge 3 agosto 2009 n. 102 (conversione del cosiddetto decreto anticrisi): l’età pensionabile sarà legata automaticamente alle aspettative di vita della popolazione, in relazione a 65 anni di età. Pertanto i requisiti di età e la somma tra età e contributi (quote) per le pensioni di anzianità e i requisiti di età per la pensione di vecchiaia (compresa la vecchiaia contributiva a 65 anni e l’assegno sociale, che oggi è vincolato al compimento dei 65 anni) verranno aggiornati con cadenza triennale per tener conto dell’aumento della speranza di vita. Sarà dunque possibile andare in pensione senza la necessità di un apposito provvedimento, ma sulla base del semplice dato statistico accertato dall’Istat e validato dall’Erostat, con riferimento al quinquennio precedente. In sede di prima attuazione, l’incremento dell’età pensionabile riferito al primo quinquennio antecedente non potrà comunque superare i tre mesi; inoltre, in deroga alla regola generale, il secondo aggiornamento scatterà dal 2019. Donne dipendenti della Pubblica amministrazione La legge n. 102/2009 aveva scaglionato l’aumento delle dipendenti pubbliche di un anno ogni due a decorrere dal 1° gennaio 2010, per arrivare nel 2018 a 65 anni, quale parificazione con i colleghi uomini. Ma l’Unione europea ha insistito nella richiesta di equiparazione in tempi rapidi e minacciato di sanzioni l’Italia in caso di inadempienza. Così ha riscritto il testo dell’articolo del decreto anticrisi. La nuova norma entrata in vigore con la manovra d’estate, art. 12 della legge 122/2010 prevede: aumento dell’età anagrafica, a 61 anni dal 1° gennaio 2010; a 65 anni dal 1° gennaio 2012; conferma della disciplina vigente in materia di decorrenza del trattamento pensionistico (finestre d’uscita); conferma degli ordinamenti che prevedono requisiti di età più elevati (magistrati e docenti universitari); conferma dei limiti di età per la cessazione dal servizio del personale militare. L’aumento dell’età pensionabile a 65 anni non vale per le dipendenti pubbliche che hanno già maturato il diritto alla pensione di vecchiaia con le previgenti norme entro il 31 dicembre 2009 (60 anni di età e 20 di contributi) e per quelle che compiono 61 anni entro il 31 dicembre 2011. Restano inoltre invariate le disposizioni che consentono la cessazione dal servizio per anzianità (raggiungimento delle quote 95, 96 o 97 previa applicazione della finestra mobile, come per i privati); la facoltà di optare per il calcolo del trattamento con il sistema contributivo, che consente di andare in pensione con la vecchia regola dei 57 anni di età e 35 anni di servizio (ma con un importo della rendita molto inferiore rispetto al calcolo retribu■ tivo o misto). 15 Affari sociali 14-19:Layout 1 30/09/10 15:09 Pagina 16 AFFARI SOCIALI FISCO di Marco Curri SMALTIMENTO RIFIUTI: DALLA TARSU ALLA TIA A ll’origine il Testo Unico per la finanza locale (R.d. n. 1175 de1 1931) prevedeva la corresponsione ai Comuni di un “corrispettivo per il servizio di ritiro e trasporto delle immondizie domestiche”, attribuendo natura privatistica al rapporto tra cittadino e servizio comunale: si trattava perciò di una “tariffa”. Nel 1941 la legge n. 366 ha regolato la materia per la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, modificando radicalmente la natura del servizio concedendo la facoltà ai Comuni di istituire una “tassa”. Una prima sostanziale revisione della normativa è venuta con il Dpr 10 settembre 1982, n. 915, che ha sostituito l’intera sezione II, del R.d. 1175/31 estendendo e rendendo obbligatorie sia l’effettuazione dei servizi relativi allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, sia l’applicazione della tassa a carico di chiunque occupi o conduca locali o aree scoperte, a qualunque uso adibiti, esistenti nelle zone del territorio comunale in cui sono istituiti i servizi. Successivamente l’art. 58 del D.lgs. n. 507/1993 ha stabilito che, in relazione al servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, i Comuni devono istituire una “tassa annuale”, usualmente denominata Tarsu; la tassa è dovuta dai soggetti passivi sopra indicati. Un ulteriore intervento legislativo si è realizzato con l’entrata in vigore dal 1° gennaio 1999 dell’art. 49 del D.lgs. n. 22 del 1997, cosiddetto “decreto Ronchi”, il quale ha stabilito l’obbligo dei Comuni di effettuare, in regime di privativa, la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati, e l’istituzione da parte degli enti stessi, in luogo della Tarsu, di una “tariffa”, usualmente denominata Tia (Tariffa di Igiene Ambientale), composta da una quota determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio (parte fissa) e da una quota rapportata alla quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e alla entità dei costi di gestione (parte variabile), in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio. Il “decreto Ronchi” evita di qualificare espressamente la Tia come “tributo” o “tassa” e non reca, con riferimento alla stessa, specifiche disposizioni in tema di accertamento, liquidazione e sanzioni. La completa soppressione della Tarsu e la sua sostituzione con la Tia, inizialmente prevista a decorrere dal 1° gennaio 1999, è stata via via differita dalle leggi finanziarie con l’introduzione di un articolato regime transitorio, che concede termine ai Comuni per sostituire la Tarsu con la Tia, secondo uno scadenziario differenziato, in ragione sia del grado di copertura dei costi dei servizi raggiunto dai di16 versi Comuni, sia della popolazione dei Comuni medesimi. L’ultima rilevante modifica legislativa è costituita dall’art. 238 del D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (Codice dell’ambiente), che ha soppresso la Tia quale tariffa di igiene ambientale e l’ha sostituita con la Tia quale “tariffa integrata ambientale”. Questa nuova tariffa deve essere determinata entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del regolamento ministeriale (da emanarsi, a sua volta, entro sei mesi dalla data in vigore del muovo codice, ma sempre rinviata) con il quale sono fissati i criteri generali per la definizione delle componenti dei costi e la quantificazione della tariffa. La precedente tariffa di igiene ambientale continua ad essere applicata fino alla completa attuazione della nuova tariffa integrata. Nel caso in cui il regolamento ministeriale non sia stato adottato entro il 30 giugno 2010, i Comuni possono ugualmente adottare la Tia tariffa integrata ambientale, previa modifica dei regolamenti tributari locali. In conclusione, per il periodo dal 1° gennaio 1999 al 30 giugno 2010, in alcuni Comuni è applicata la Tarsu ed in altri la Tia tariffa di igiene ambientale, che alcuni Comuni, come quello di Roma, chiama Ta.Ri. (tariffa rifiuti); comunque successivamente a quest’ultima data e fino a tutt’oggi non risulta ancora applicata la Tia tariffa integrata ambientale. Nel frattempo a complicare la questione è intervenuta la Corte costituzionale, che con la sentenza n. 238 del 16 luglio 2009 ha stabilito che la Tia tariffa di igiene ambientale ha le stesse caratteristiche della Tarsu, è cioè tassa o tributo, escludendo quindi la semplicistica qualifica di una entrata di natura patrimoniale commisurata ai servizi fruiti dagli utenti. Ciò ha comportato sollievo per gli utenti, che si sono visti applicare l’Iva, che invece è chiaramente non dovuta (tassa su una tassa) e quindi facoltizzati a chiedere il rimborso ai Comuni, e difficoltà per i Comuni, costretti ad inserire nei propri bilanci appositi capitoli di entrata e di spesa con un considerevole aggravio per gli utenti, oppure ad applicare da subito la tariffa/corrispettivo, sia pure con il vecchio regolamento, forzando l’interpretazione della normativa esistente. Estranea a simile dibattito è rimasta in ogni caso la Tia tariffa integrata ambientale, introdotta con il Codice del 2006, laddove il comma 33 dell’art. 14 della legge n. 122/2010 (cosiddetta “manovra d’estate”) che non può lasciare dubbi di costituzionalità, recita: “Le disposizioni di cui all’art. 238 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, si interpretano nel senso che la natura della tariffa ivi prevista non ■ è tributaria”. Affari sociali 14-19:Layout 1 30/09/10 15:10 Pagina 17 AFFARI SOCIALI LEGALE L a legge 29 luglio 2010, n. 120, ha modificato il Codice della strada (Dlgs. n. 285/1992) in molti punti di interesse per i conducenti di veicoli ai fini della sicurezza stradale e della tutela della vita umana. Con i suoi 61 articoli ha introdotto nuove disposizioni in una ottantina di norme previgenti e “ricostruito” con direttive aggiuntive il testo codificato; sono state inoltre inasprite molte sanzioni, non solo pecuniarie, e rese più severe le condizioni per il conseguimento, la validità e la revisione della patente di guida. Stante l’impossibilità di riferire con completezza tutte le novità, ci limitiamo a riportare quelle più incisive e di maggiore attenzione per gli utenti della strada, che peraltro sono entrate subito in vigore non appena pubblicata la legge nella Gazzetta Ufficiale. Limiti di velocità (art.142 C.d.s.). Nessuna variazione sui limiti già fissati dal Codice, ad eccezione della elevazione a 150 km/h sulle autostrade a tre corsie più corsia di emergenza per ogni senso di marcia, dotate di apparecchiature debitamente omologate per il calcolo della velocità media di percorrenza su tratti determinati (tutor). Le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità (autovelox) devono essere preventivamente segnalate e ben visibili. Circolazione dei ciclomotori (art. 97 C.d.s.). Decuplicate (possono arrivare fino a 4 mila euro) le sanzioni per chi produce (o rettifica il motore) e commercializza “minicar” che possono superare la velocità di 45 km/h. E’ prevista la confisca del veicolo come sanzione accessoria. Sulle minicar è obbligatorio l’uso delle cinture. Guida sotto l’influenza dell’alcool (artt. 186 e 186-bis C.d.s.). La graduazione delle sanzioni segue ora nuovi scaglioni di tassi alcolemici (g/l grammi per litro): da 0,5 a 0,8 (multa e sospensione della patente da tre a sei mesi), da 0,8 a 1,5 (multa e sospensione della patente da sei mesi a un anno, arresto fino a 6 mesi), oltre 1,5 (multa, sospensione della patente da 1 a 2 anni, revoca della stessa in caso di recidiva nel biennio, arresto da sei mesi a un anno, confisca del veicolo). Tutte le sanzioni sono aggravate se il conducente provoca un incidente stradale. Zero alcool per i conducenti di età inferiore a 21 anni e per i neo patentati (primi tre anni dal conseguimento), nonché per i conducenti che esercitano attività di trasporto di cose e/o di persone. Il conducente di un veicolo di età inferiore a 18 anni, per il quale sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a zero e non superiore a 0,5 g/l, non può conseguire la patente di guida cat. di Mauro Masini LE NUOVE NORME DEL CODICE DELLA STRADA B prima del 19° anno di età, se l’accertamento supera 0,5 deve attendere il compimento del 21° anno di età. Ai sensi degli articoli 53 e 54 della legge n. 120/2010, sarà vietata la vendita degli alcolici nei locali pubblici dalle tre di notte alle sei del mattino, con deroghe previste solo per Ferragosto e Capodanno; comunque negli autogrill non potranno giammai essere messi in vendita superalcolici a partire dalle ore 22. Per i ristoranti sarà obbligatorio possedere un etilometro, da mettere a disposizione dei clienti per una prova prima di mettersi al volante. Guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti (art. 187 C.d.s.). Le sanzioni, pecuniarie e accessorie, sono state tutte aumentate ed è prevista sempre la confisca del veicolo; è inoltre stabilita la revoca della patente di guida per i conducenti di taxi, di autobus, di autocarri pesanti, di autoarticolati e autosnodati. Comportamento in caso di incidente (art. 189 C.d.s.). In caso di incidente da lui provocato, il conducente ha l’obbligo di soccorso, oltre ovviamente nei confronti delle persone, anche qualora sia arrecato danno ad uno o più animali “di affezione, da reddito o protetti”. In caso di omissione di soccorso (animale) per il trasgressore scatta la sanzione amministrativa da 389 a 1.559 euro; ma anche le altre persone coinvolte nel sinistro hanno l’obbligo di soccorrere gli animali feriti (sanzione da 78 a 311 euro per chi non ottempera). Requisiti per la guida dei veicoli (art.115 C.d.s.). Fatto salvo quanto previsto per le limitazioni alla guida di autotreni, adibiti al trasporto di cose, e di autobus adibiti al trasporto di persone, chi ha superato 80 anni può continuare a condurre ciclomotori e veicoli, per i quali è richiesta la patente di categoria A, B, C, E, qualora consegua uno specifico attestato rilasciato dalla Commissione medica locale, a seguito di visita medica specialistica biennale, con oneri a carico del richiedente. Notificazione delle violazioni (art. 201 C.d.s.). Qualora la violazione non possa essere immediatamente contestata, il verbale deve essere notificato all’effettivo trasgressore (se identificato) o al proprietario del veicolo entro 90 ■ giorni dall’accertamento (prima erano 150). 17 Affari sociali 14-19:Layout 1 30/09/10 15:11 Pagina 18 AFFARI SOCIALI SANITA’ L a conversione in legge della manovra d’estate ha tolto ogni speranza di revisione della normativa sulla restrizione della spesa sanitaria: l’art. 11 della legge 30 luglio 2010, n. 122 è perfettamente identico all’art. 11 del decreto legge n. 78/2010. Resta fermo l’obbligo per le Regioni con deficit a fine 2009 di recuperare le perdite con propri risparmi secondo le garanzie offerte dai rispettivi “piani di rientro”, approvati dall’Economia. Ma così non è per le quattro Regioni del centro-sud, che non sono state in grado di ipotizzare una qualsiasi soluzione per rientrare dal profondo deficit in cui sono cadute. Per cittadini e imprese di Lazio, Campania, Calabria e Molise è in arrivo la super stangata Irpef e Irap da 629 milioni di euro: le addizionali regionali scatteranno oltre la soglia massima dello 0,15 per cento per l’Irap con il secondo acconto di novembre, mentre per l’Irpef la maggiorazione oltre l’attuale valore massimo sarà dello 0,30 per cento e verrà applicata a partire dalle retribuzioni o pensioni di gennaio 2011. La stangata però coprirà appena un terzo del deficit accumulato a fine 2009. Resta la speranza che cambi qualcosa con il tavolo di verifica nella valutazione più avanzata dei programmi di risanamento messi in atto dai quattro governatori, previsto nel prossimo novembre nell’ambito della più complessa trattativa delle Regioni sulla manovra d’estate. Ultima speranza, difficile a verificarsi ma non si può escludere a priori, che un aiuto venga dalla definizione dei costi standard sull’assistenza sanitaria in sede di attuazione del federalismo fiscale. Sempre in tema di alleggerimento dei bilanci, si calcola che dei 400 mila statali previsti in meno nel prossimo triennio, come stabilito dalla manovra d’estate per la Pub- BILANCI 2009: QUASI TUTTI IN ROSSO Ma per quattro Regioni è ormai un dramma blica amministrazione, 156 mila dipendenti appartengono al Servizio sanitario nazionale. Uno dei pochi settori della pubblica sanità che va bene è quello delle prestazioni “intramoenia”. Dalla relazione del 2009 dell’Osservatorio nazionale sulle cure a pagamento in ospedale o alla Asl, recentemente presentato al Parlamento, emerge che lo scorso anno l’intramoenia ha fruttato 1,26 miliardi di euro, di cui quasi un miliardo è andato ai medici e il resto è servito per coprire le spese di organizzazione. La rilevazione si basa su un campione di sette prestazioni, quattro di diagnostica strumentale e tre di visite specialistiche, scelto tra le 11 del programma nazionale di controllo delle liste di attesa. Tuttavia non sempre il ricorso all’intramoenia accorcia il tempo di attesa: è stato rilevato che un terzo delle prestazioni diagnostiche e quasi la metà delle visite specialistiche sono ero18 gati dopo oltre due settimane dalla richiesta. Per completezza di informazione sulla manovra, riferiamo che il comma 15 dell’art. 11 della legge n. 122/2010 ha stabilito che la tessera sanitaria verrà gradualmente sostituita dalla nuova “Tessera sanitaria – Carta nazionale dei servizi”, la card elettronica “multiuso”, che dovrebbe permettere ai cittadini di accedere “on line” a diversi servizi della Pubblica amministrazione: dalla prenotazione di visite al pagamento dei ticket sanitari, dalla visualizzazione dei propri dati fiscali alla verifica delle pratiche edilizie. Sull’argomento sarà emesso un decreto dell’Economia che, d’intesa con le Regioni, stabilirà le modalità di emissione e di consegna della nuova carta in occasione della scadenza della vecchia tessera sanitaria. F.P. Affari sociali 14-19:Layout 1 30/09/10 15:12 Pagina 19 di Igor Uboldi AFFARI SOCIALI ECONOMIA U n inverno tiepido: è quanto emerge dalle previsioni economiche dell’Unione Europea pur confermando che è in corso una ripresa economica. Dopo aver conosciuto la più grave recessione della sua storia, l’economia dell’UE, secondo le previsioni, crescerà dell’1 per cento nel 2010 e dell’1,4 per cento nel 2011. Rispetto alle previsioni elaborate dalla Commissione nell’autunno 2009, per quest’anno ciò implica una revisione al rialzo di un quarto di punto percentuale, dato che i Paesi UE beneficiano di un contesto esterno più favorevole. Ciononostante, la ripresa continua ad essere frenata da una domanda interna ancora debole. Si prevede che la velocità della ripresa varierà da uno Stato membro all’altro, in funzione delle rispettive circostanze e delle politiche perseguite. Le condizioni del mercato del lavoro hanno recentemente mostrato qualche segno di stabilizzazione: si prevede che il tasso di disoccupazione nell’UE quest’anno si attesterà a un livello più basso rispetto alle previsioni precedenti, ma sarà comunque vicino al 10 per cento. Le misure fiscali temporaneamente adottate sono state essenziali per imprimere una svolta all’economia dell’UE, ma hanno anche contribuito ad aggravare il debito pubblico, che, secondo le previsioni, nel 2010 toccherà il 7 per cento del Pil, per poi diminuire lievemente nel 2011. Olli Rehn, commissario UE per gli Affari economici e monetari, ha dichiarato: «Il miglioramento delle prospettive di crescita economica quest’anno è una buona notizia per l’Europa. Adesso dobbiamo garantire che la crescita non sarà compromessa dai rischi che gravano sulla stabilità finanziaria. Una crescita sostenibile richiede uno sforzo deciso in termini di risanamento del bilancio e di riforme intese a migliorare la produttività e l’occupazione». Nell’UE la recessione economica si è conclusa nel terzo trimestre del UN INVERNO “TIEPIDO” Per quanto riguarda la ripresa economica nei Paesi dell’unione Europea Olli Rehn 2009, grazie in gran parte alle misure eccezionali anticrisi attuate con il piano europeo di ripresa economica, ma anche ad altri fattori di carattere temporaneo. Al di là del rimbalzo iniziale, la ripresa si sta tuttavia dimostrando più graduale rispetto ad altri episodi del passato. Non si tratta di un dato sorprendente, data la natura straordinaria della recente crisi. I rialzi ciclici che seguono le crisi finanziarie tendono ad essere più modesti che in altre circostanze. Come altri Paesi sviluppati, l’UE dovrà far fronte alle conseguenze della crisi ancora per un certo periodo. Benché nel complesso le prospettive di crescita a breve termine restino modeste, rispetto alle previsioni di qualche mese fa si prevede un lieve miglioramento. Ciò è dovuto alla più forte ripresa dell’attività e degli scambi a livello globale osservata all’inizio dell’anno, nonché a migliori prospettive esterne. Successivamente, l’economia dell’UE dovrà affrontare venti 19 contrari su più fronti, che freneranno la domanda. Il profilo di questa ripresa sarà probabilmente condizionato, in una certa misura, da diversi fattori temporanei, legati alle condizioni climatiche, cicliche o politiche. La crescita del Pil diventerà più stabile non prima della fine del 2010, una volta che gli effetti di questi fattori saranno scomparsi. Ciò dipende dal livello ancora molto basso di utilizzo delle capacità produttive, dalla riduzione dell’effetto leva, dalla maggiore avversione al rischio - che frena gli investimenti - e dalla crescita modesta dei consumi privati. La crescita dei consumi è ostacolata anche dalla crescita debole dei salari e dell’occupazione, e in molti Paesi dalla correzione subita dal mercato immobiliare. Per quanto riguarda l’Italia la ripresa va rafforzandosi, anche se più lentamente rispetto alle previsioni: nel Programma di stabilità e crescita, infatti, per l’Italia si indicava un Pil all’1,1 per cento per quest’anno e al 2 per cento per l’anno prossimo. Ad oggi il nostro Prodotto Interno Lordo dovrebbe registrare una crescita dello 0,8 per cento nel 2010 per arrivare nel 2011 all’1,4 per cento. Il deficit pubblico del 2010 dovrebbe restare stabile al 5,3 per cento rispetto al Pil (stesso dato del 2009) per poi diminuire al 5 per cento nel 2011. Il debito pubblico continuerà invece a salire, dal 115,8 per cento del 2009 al 118,2 per cento quest’anno e al 118,9 per cento nel 2011. La disoccupazione, che nel 2009 era al 7,8 per cento, quest’anno dovrebbe attestarsi sull’8,8 per cento stabile sullo stesso dato nel 2011, una situazione migliore che nel resto dell’eurozona (10,3 per cento nel 2010 e 10,4 per cento nel 2011. ■ Gioielli d'Italia 20-21:Layout 1 30/09/10 14:30 Pagina 20 di Valdo Occhipinti L’ area dolomitica si estende fra le province di Belluno – entro i cui confini è collocata l’area più rilevante di questa straordinaria catena montuosa, una sorta di corona posta sul capo della Penisola – e ancora Bolzano, Trento, Udine e Pordenone. Talmente splendida da meritare, il 26 giugno 2009, di entrare a far parte del Patrimonio dell’Umanità sotto la tutela dell’Unesco, allorché a Siviglia i ventuno componenti del World Heritage Committee hanno deciso all’unanimità di includere le Dolomiti nell’elenco dei patrimoni naturali. Comunemente si è soliti indicare la Marmolada come la cima più alta delle Dolomiti, coi suoi 3.343 metri di altezza, ma è da notare come questa formazione non sia affatto costituita da dolomia, bensì in prevalenza da calcari bianchi molto compatti derivati da scogliere coralline, con inserti di materiale vulcanico. Il che significa che a rigore la Marmolada non fa parte del gruppo. La catena dolomitica prende il nome da un naturalista francese, Dèodat de Dolomieu, nato nel 1750 e scomparso nel 1801, che per primo studiò e ne fece oggetto di relazione il particolare tipo di roccia predominante nella regione, dal quale era rimasto, più che colpito, soggiogato. Un tipo di roccia fatto di carbonato doppio di calcio e magnesio, battezzato in suo onore dolomia. Ma a seconda VIAGGI GIOIELLI D’ITALIA LE DOLOMITI • Prendono il nome da un naturalista francese che per primo le studiò • Dal 2009 sono diventate Patrimonio dell’Umanità sotto la tutela dell’Unesco 20 Gioielli d'Italia 20-21:Layout 1 30/09/10 14:31 Pagina 21 Accanto, il lago di Braies. Nella pagina precedente, dal basso in alto, le tre cime di Lavaredo e il gruppo del Sella del luogo in cui sono situate, si chiamano poi con nomi diversi, per esempio le Dolomiti Bellunesi, che si trovano nel nord del Veneto, hanno il nome che gli viene dalla città di Belluno. Una genesi, quella di questo tipo di roccia carbonatica, che inizia attraverso accumuli di conchiglie, coralli e alghe calcaree in ambiente marino e tropicale, simile all’attuale barriera corallina delle Bahamas e dell’Australia orientale. Accumuli che ebbero luogo nel Triassico, circa 250 milioni di anni fa. E in zone con latitudine e longitudine molto diverse dall’attuale dislocazione delle Dolomiti, dove cioè esistevano mari caldi e poco profondi. Sul fondo di questi mari si accumularono centinaia di metri di sedimenti che, sotto il loro stesso peso, e perdendo i fluidi interni, si trasformarono in roccia. Successivamente lo scontro fra la placca europea e la placca africana (la cosiddetta orogenesi alpina) fece emergere queste rocce innalzandole oltre 3.000 metri sopra il livello del mare. Il paesaggio attuale, spigoloso e ricco di dislivelli, appare come un crogiuolo disordinato di rocce che nulla ha a che fare con le barriere coralline. A determinare una tale trasformazione sono stati i piegamenti e le rotture delle rocce lungo piani di scorrimento (faglie) ai cui movimenti corrispondono altrettanti terremoti, episodiche esplosioni vulcaniche e relativi de- positi di scorie, erosioni legate agli agenti atmosferici. E ai piani di debolezza insiti nelle rocce stesse. Da ricordare che l’innalzamento delle rocce dolomitiche è tutt’ora in corso. Oggigiorno le Dolomiti mostrano il biancore dei carbonati di scogliera corallina, l’acutezza di rocce coinvolte in orogenesi recenti, le incisioni di potenti agenti esterni: ghiacciai, vento, pioggia, freddo e caldo. Nel loro futuro geologico le Dolomiti continueranno a crescere, inglobando nuovi settori di rocce sospinte dallo scontro tra le placche europea e africana (analogamente a quanto accade per la catena himalayana). La scomparsa di queste spinte determinerà in seguito il prevalere degli agenti esogeni tendenti ad appianare e addolcire il paesaggio montano, come è accaduto negli Urali. Nel presente fino a 1.800 metri di altezza sul versante nord, e a 2.200 metri nei versanti soleggiati, la vegetazione è prevalentemente formata da boschi di conifere (abete rosso, bianco, e pino silvestre). Laddove nelle alte vette prevalgono i boschi di cirmolo e mughi. In alta quota sono anche presenti diversi pascoli, come ad esempio all’Alpe di Siusi o negli Altipiani Ampezzani. Come poche altre zone di montagna le Dolomiti sono fonte di attrattiva per il turismo di massa o di élite, con località di villeggiatura quali Cortina d’Ampezzo nella Conca Amopezzana, Rocca Pietore-Mar21 molada nella Val Pettorina, Ortisei e Selva di Val Gardena nella Val Gardena, Dobbiaco in Val Pusteria, Canazei nella Val di Fassa, Falcade e Canale d’Agordo in Valle del Biois, Cavalese nella Val di Fiemme, San Martino di Castrozza nel Primiero, Arabba nella Valle di Livinallongo, Corvara, La Villa, San Cassiano, Badia, Colfosco in Val Badia, Pinzolo, Madonna di Campiglio in Val Rendina e Forni di Sopra nel Friuli-Venezia Giulia. Continuo il susseguirsi dei parchi, partendo dal Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. E in seguito i parchi naturali delle Dolomiti d’Ampezzo, di Fanes-Sennes e Braies, di Pavaneggio-Pale di San Martino, dello Sciliar, delle Dolomiti di Sesto, di Puez Odle, delle Dolomiti Friulane, e il parco provinciale dell’Adamello Brenta. E i laghi, simili a gioielli incastonati fra le vette, quello di Misurina, di Alleghe, di Dobbiaco, di Braies, di Landro, di Santa Croce, di Molveno e di Tovel, che si completano con alcuni bacini artificiali. Le cime sono imponenti, citeremo le Tre Cime di Lavaredo, la Croda del Toni, quella del Tribulaun, le Tofane del Lagazuoi, quella dello Sciliar, la Croda Fiscalina, il Monte Pòpera, il Passo Pordoi, il Sassolungo, o il Cimon della Pala. E come dicono, e di certo non a torto, gli innamorati delle Dolomiti: “Scalarle è come raggiungere n un angolo di Paradiso”. I grandi fiumi 22-23:Layout 1 30/09/10 12:23 Pagina 22 di Riccardo Bozza VIAGGI I GRANDI FIUMI • E’ il maggiore dei corsi d’acqua italiani • Sulle sue rive abitano 16 milioni di persone • Inoltre una massiccia concentrazione di industrie e di attività agricole IL PO N iente di paragonabile al Reno o al Danubio. Il Po coi suoi 652 chilometri di lunghezza è comunque il maggior fiume italiano, bagna cinque capoluoghi di provincia – Torino, Pavia, Piacenza, Cremona e Ferrara - segna per molti tratti il confine tra la Lombardia e l’Emilia-Romagna, nonché fra quest’ultima e il Veneto, prima di sfociare nel mare Adriatico in un vasto delta a sei rami. Sulle sue rive abitano 16 milioni di persone, e sono concentrate almeno un terzo delle industrie e della produzione agricola del Paese, come oltre la metà del patrimonio zootecnico. Cosa che rende il Po e il suo bacino una zona nevralgica per l’intera economia italiana, e una delle aree europee con la più alta concentrazione di popolazione, industrie e attività commerciali. Cantato dai poeti, narrato dagli scrittori – basti citare il romanzo di Riccardo Bacchelli: “Il mulino del Po” - dipinto dai pittori. Insomma, una parte d’Italia che non si può 22 I grandi fiumi 22-23:Layout 1 07/10/10 16:03 Pagina 23 Accanto, il Po bagna Torino; sotto, il suo delta. In apertura, la sorgente del Po a Pian del Re dimenticare. Con uno scorrere di acque lento e placido, seppure possa capitare che anche il Po sia causa di disastri, va ricordata l’alluvione del Polesine del novembre 1951 che colpì gran parte della provincia di Rovigo e parte di quella di Venezia, causando 84 vittime e più di 180 mila sen- zatetto. Altra cosa è stato invece il disastro ambientale del febbraio 2010 a causa del versamento di milioni di litri di petrolio e idrocarburi che attraverso l’affluente Lambro hanno raggiunto il Po. Il tutto per il sabotaggio da parte di ignoti criminali di tre silos pieni di petrolio per abitazioni e di idrocarburi nei pressi di Monza. Dal Lambro la marea nera ha cominciato a viaggiare verso il Po, raggiungendolo nei pressi di Piacenza. L’intervento delle forze di prevenzione ha tuttavia permesso di evitare il peggio. Solo una piccola parte degli idrocarburi ha raggiunto il delta del Po e l’Adriatico. Ha origine in Piemonte, e scorre per la maggior parte in territorio pianeggiante, che da esso prende il nome (pianura o valle padana). Un nome, quello di Po, che deriva dalla contrazione di “padus” in parecchie lingue europee, soprattutto slave, dove il fiume viene anche chiamato “pad” (e dai greci veniva chiamato Eridanós). La sua sorgente è più precisamente in provincia di Cuneo sulle Alpi Cozie in località Pian del Re ai piedi del Monviso, sotto un grosso masso che ne indica l’origine. Da qui sbocca in pianura lambendo i territori di Saluzzo. A Torino il fiume, sebbene abbia percorso solo un centinaio di chilome- tri, è già un corso d’acqua notevole con un letto ampio duecento metri. Con andamento verso est costeggia il Monferrato, giungendo nella piana vercellese dove si arricchisce di importanti affluenti, quali la Dora Baltea e il Sesia. Più avanti funge da confine tra Piemonte e Lombardia cominciando ad assumere maestose dimensioni. Un altro dei suoi tributari, il Tanaro, lo spinge definitivamente verso est, fino alla provincia di Pavia dove riceve il contributo determinante del Ticino, diventando così navigabile anche da grosse imbarcazioni fino alla foce. Dopo questa confluenza bagna Piacenza e Cremona, riceve altri contributi notevoli dall’Adda, l’Oglio e il Mincio, raggiunge l’Emilia-Romagna nella zona del Polesine, dove dà inizio al suo ampio delta, dividendosi in cinque rami principali (Po di Maestra, Po della Pila, Po delle Tolle, Po di Gnocca e Po di Goro, con un ulteriore ramo secondario, il Po di Volano, ora inattivo). Il grande fiume sbocca quindi nell’Adriatico attraverso dei territori appartenenti ai Comuni di Ariano nel Polesine, Goro, Porto Tolle e Porto Viro. Un delta di una notevole valenza ambientale, al punto da venir dichiarato dall’Unesco “patrimonio dell’umanità”. Fino alla riforma attuata nel 2002 il Po e i 23 suoi affluenti erano soggetti all’autorità del Magistrato per il Po, organismo del ministero dei Lavori Pubblici con sede a Parma. Da notare che già nel 1806 con il vicerè d’Italia, Eugenio, figlio di Giuseppina, la prima moglie di Napoleone Bonaparte, era stato istituito un Magistrato civile per lavori generali che riguardassero “il grande sistema del Po”. In seguito alla riforma del 2002 correlata al decentramento di funzioni dallo Stato alle regioni, l’intero bacino del fiume è stato affidato ad una agenzia chiamata Agenzia Interregionale per il fiume Po (Aipo), composta cioè dai rappresentanti di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. A monte dell’Aipo c’è inoltre una Autorità di Bacino del fiume Po (AdBPo), un organismo misto Stato-Regioni, col compito di programmare gli interventi opportuni, oltre a gestire il “servizio di piena”. Molte le novità, i cambiamenti che il corso del grande fiume ha conosciuto nella sua storia, alcuni per eventi naturali, altri per l’intervento dell’uomo (citiamo soltanto l’intervento agli inizi del 1600 della Repubblica veneta per deviare il tratto finale del corso del Po mediante l’opera chiamata “taglio di Porto Viro”). E parecchia la fauna ittica originaria, del più alto interesse biogeografico ed ecologico, che presentano il Po e i suoi affluenti, anche se a partire dal secolo scorso sono state introdotte non poche altre specie ittiche che hanno inquinato questa straordinaria biodiversità. Tra queste nuove specie alcune (e soprattutto il Siluro, ma anche l’Aspio e il Lucioperca) sono estremamente dannose in quanto potenti predatori che divorano quotidianamente grandi quantità di fauna autoctona. Il grande fiume continua comunque a scorrere, al di là dell’incoscienza degli uomini. n Uomini e aziende 24-28:Layout 1 30/09/10 16:34 Pagina 24 L’ITALIA CHE LAVORA di Raffaello Uboldi UOMINI E AZIENDE • Con sessant’anni di vita alle spalle, e il legno quale fonte di calore • Una delle imprese orgoglio e vanto del sistema paese • Ne parla il vicepresidente e amministratore delegato, Ruben Palazzetti GRUPPO PALAZZETTI a nostra azienda nasce nel 1954, dopo il ritorno di mio padre dall’Argentina. Perché dall’Argentina? Perché al chiudersi della guerra la situazione economica era poco promettente, specie da queste parti, e così pensammo di ricongiungerci con quel ramo della famiglia, i nonni materni, che erano emigrati in Argentina dopo la grande crisi del 1929. E’ a Buenos Aires che io nasco nel 1950. Poi, i miei genitori decisero di tornare in Italia per costruire qui la loro America. Mio padre era ed è rimasto un uomo attivissimo, pieno di idee, e subito si rese conto che sul mercato in una Italia in piena ricostruzione edilizia mancavano i battiscopa, insomma che c’era una nicchia promettente di mercato. Così nel ’54 cominciò a produrre battiscopa, allora in cemento fuso. Questi sono stati gli inizi, quasi sessant’anni fa. In seguito? Abbiamo continuato con l’edilizia. L Era nata l’Italia del boom economico, e questa Italia chiedeva il marmo, sia come pavimentazione che per l’edilizia in generale, e noi cominciammo a prendere anche appalti importanti un po’ dovunque in Italia sia per l’edilizia pubblica che per quella privata. Poi vengono i camini, una delle produzioni che oggigiorno vi distingue di più… Nascono per caso, con la decisione di istallare un camino a casa nostra, e siamo al chiudersi degli anni Sessanta. Ruben Palazzetti 24 Un camino che dava ottimi risultati al punto che una serie di amici ci chiese di intervenire sul camino di casa loro. Così mio padre si domandò perché non potesse essere la Palazzetti a produrre caminetti di qualità. La risposta affermativa a quella domanda segnò l'avvio del segmento aziendale che poco dopo diventò il core business dell'azienda. Era l’epoca dell’entusiasmo, quando si lavorava anche sedici ore al giorno. Visitai le fiere, specie fuori d’Italia, dove il settore era trafficatissimo, laddove da noi era quasi un terreno vergine, e cominciammo a produrre camini di bell’aspetto e con elementi prefabbricati che si potevano montare nell’arco di sette-otto ore lasciando dietro di sé una casa ordinata e pulita, una sorta di piccolo miracolo per una istallazione così complessa. Cosa che spiega il successo ottenuto. Più avanti viene la crisi energetica del chiudersi degli anni Settanta, ed è da allora che noi diventiamo quello che siamo oggi. Cioè? Uomini e aziende 24-28:Layout 1 30/09/10 16:34 Pagina 25 U simo paese di quell'inventore, nel cuore delle Marche, dovetti stilare il contratto di esclusiva, a penna e a stampatello, in assenza perfino di una macchina da scrivere, spiegando punto per punto, avvantaggiato dai miei studi di economia aziendale, ogni clausola che veniva concordata. Fu quello il nostro trampolino di lancio verso il mondo del riscaldamento. Un riscaldamento alternativo al petrolio o al gas, che permette di riscaldare sia ad aria che ad acqua: di questo siamo stati in assoluto i precursori. Ci hanno aiutato molto segue a pag. 26 25 ▲ ▲ Fu quando mio padre ed io incontrammo un inventore che aveva realizzato un camino che riscaldava l’acqua, non più o non solo un camino per abbellire una stanza, punto di riferimento di incontri conviviali, ma un camino centro motore del riscaldamento di un’abitazione tutta intera, usando come combustibile una biomassa: la legna. Un ciocco di legna di poco più di due chili, o lo stesso equivalente di pellet, può produrre più calore di un litro di gasolio, oltretutto senza inquinare l’ambiente. Ricordo come fosse oggi quando, nel bellis- na delle aziende leader a livello europeo e internazionale nel settore del riscaldamento domestico a biomassa. L’azienda nasce nel 1954 a Porcia (PN) con la produzione di manufatti in cemento per l’arredamento d’interni, a cui si affianca pochi anni dopo la lavorazione industriale del marmo per pavimenti e rivestimenti. All’inizio degli anni ’70 prende avvio la prima produzione italiana di caminetti e barbecues prefabbricati completi, realizzati con sistemi di lavorazione industriale, rispondenti a requisiti estetici e funzionali, semplici nell’installazione. Negli anni successivi viene avviata la produzione di stufe e focolari a legna e a pellets, in seguito quella di cucine in muratura. Tutti prodotti innovativi, sviluppati in conformità con i più elevati standard tecnologici e nell’assoluto rispetto dell’ambiente, testati e certificati dai più prestigiosi istituti europei nonché dalle associazioni a tutela del consumatore e dell’ambiente. I prodotti Palazzetti sono inoltre omologati secondo le rigide normative comunitarie sulle emissioni ed i rendimenti, obbligatorie a livello europeo e mondiale. segue a pag. 26 Uomini e aziende 24-28:Layout 1 07/10/10 16:08 Pagina 26 L’ITALIA CHE LAVORA UOMINI E AZIENDE ▲ Una foto della famiglia Palazzetti, da sin., Lucilla Manzon col marito Ruben, Lelio Palazzetti (il fondatore dell’azienda) con la moglie Diletta, e i nipoti Chiara e Marco ▲ Da sempre l’azienda impegna energie e risorse per ottenere prodotti in grado di garantire altissime prestazioni, riducendo il più possibile l’impatto ambientale, controllando i consumi energetici senza per questo rinunciare al rendimento. Un impegno volto al benessere del consumatore, nel pieno rispetto della natura: a questo obiettivo è finalizzata la ricerca tecnologica più avanzata, in collaborazione con i maggiori istituti universitari e di ricerca nazionali. Le richieste di un pubblico sempre più attento e preparato non hanno colto di sorpresa l’azienda. Al contrario, attraverso l’applicazione coerente della missione aziendale, attraverso una puntigliosa e mai interrotta ricerca, la Palazzetti ha dimostrato di saper anticipare le esigenze e le aspettative del consumatore, rispondendo a un bisogno di prodotti che funzionino correttamente, siano piacevoli, rispettino l’ambiente e garantiscano un risparmio reale in termini di costi di gestione. I prodotti Palazzetti, disponibili nelle versioni aria e acqua, sono veri e pro- pri impianti in grado di scaldare intere abitazioni. In particolare i prodotti della serie “aria” permettono, tramite un opportuno sistema di canalizzazione collegato ai ventilatori Palazzetti, di diffondere in tutta la casa un calore sano e confortevole. Le stufe ed i focolari della serie “acqua”, invece, consentono la produzione di acqua calda per i radiatori e l’uso sanitario. Facilmente integrabili con i sistemi di riscaldamento tradizionali o di ultima generazione, possono operare in sinergia con altri sistemi alternativi (per esempio solare e termico), e permettono di riscaldare tutta la casa con notevoli risparmi sui consumi. La gamma Palazzetti propone linee e forme per ogni ambiente e stile: modelli classici, rustici, moderni, di design e naturalmente i rivestimenti su misura, per realizzare il “sogno“ di un caminetto esclusivo. Progettisti ed installatori di provata esperienza assicurano risultati ottimali e accompagnano il cliente anche dopo la vendita, con tutta la collaborazione e l’assistenza necessaria. Il primo controllo sull’affidabilità, la resistenza e la sicurezza dei prodotti Palazzetti avviene nei laboratori 26 anche i contatti con la Germania, un Paese dove l’innovazione ha una priorità assoluta. A Francoforte o a Colonia noi siamo di casa. Vi è stato di aiuto anche il fatto di operare nel nord-est? Come lei può benissimo immaginare non è qui che abbiamo mai pensato di avere un mercato, l’azienda è stata subito orientata verso l’esterno, né poteva essere altrimenti, sebbene sia stato nel nord-est che abbiamo trovato del materiale umano assolutamente eccezionale, gente che ha il culto del lavoro e del lavoro ben fatto. La ricerca? Ci vantiamo d’aver fatto crescere, direi da subito, e aggiungo che era inusuale all’epoca, un laboratorio di ricerca fra i più avanzati in Europa. Per esempio, è qui che abbiamo creato la Doppia Combustione: un sistema che dell’azienda, dove ogni singolo prodotto viene collaudato con prove e test di tenuta e durata nonché di rendimento. Una volta superate le prove di laboratorio e dopo essere stati sottoposti ad un monitoraggio costante e prolungato, i diversi modelli vengono testati e certificati dai maggiori istituti europei, che con il loro marchio garantiscono la qualità. Un’annotazione è ancora d’obbligo: chi ama la natura brucia la legna. Non si tratta di una provocazione, bensì di un dato di fatto. Se correttamente bruciata, la legna è l’unica fonte di energia realmente rinnovabile ed ecologicamente compatibile. La quantità di biossido di carbonio emessa dalla corretta combustione della legna è pari a quella assorbita da un albero nel suo ciclo vitale attraverso la fotosintesi clorofilliana. Il bilancio di tale ciclo è dunque assolutamente neutro in termini di CO2, ovvero non favorisce l’effetto serra. Ma cosa significa bruciare correttamente la legna? La combustione cosiddetta incompleta determina uno sfruttamento solo parziale del potere calorifico del legno, con la conseguente Uomini e aziende 24-28:Layout 1 30/09/10 16:36 Pagina 27 Alcuni esempi della comunicazione Palazzetti, un manifesto indirizzato al presidente della Regione Lombardia, Formigoni, per chiarire come e perché il caminetto a legna per riscaldare le nostre case non sia un nemico, ma “un vero amico” dell’ambiente; e un secondo manifesto per ricordare come sia soprattutto il "lavoro italiano”, con tutto quello che è in grado di produrre, a garantire il futuro del nostro paese e delle generazioni che verranno. Da qui l’invito che ne deriva: “Ricordatene, ogni volta che decidi di acquistare qualcosa”. In altri termini un invito ad acquistare prodotti italiani, senza lasciarsi irretire dall’invito ad acquistare prodotti stranieri, magari di prezzo inferiore, ma di cattiva qualità (per esempio prodotti Made in China) consente di riaccendere, all'interno della camera di combustione, i fumi che altrimenti verrebbero dispersi nell'aria. E' qui che abbiamo gettato le fondamenta per l'altro segmento produttivo: le stufe a pellet (Ecofire), cercando di coniugare al meglio, e penso che ci siamo ampiamente riusciti, qualità, stile, progresso tecnologico. Dei veri gioielli nel loro genere. L’azienda oggi? Il sessanta per cento di vendite in Italia e il quaranta per cento fuori, circa 400 dipendenti diretti, che con l’indotto salgono a un migliaio, dislocati in cinque settori di produzione che pensiamo di dover concentrare in due poli, quello del cemento, e quello dei camini e delle stufe, col marmo per il rivestimento dei camini: un’azienda che fa ricerca, un’azienda che non si limita a produrre banalmente quello che il mercato chiede, ma che tende sempre ad innovare, a proporre un prodotto tutto suo, nato con concetti nuovi e più avanzati. Vada, per rendersene conto, a vedere il nostro show-room. La concorrenza? L'Italia è, oggi, il più preparato e ag27 guerrito produttore europeo nel settore. I cinesi? Cercano di fare qualcosa, ma con prodotti comunque molto scadenti. Eppure di questo si parla poco… Per quanto ci riguarda noi siamo un’azienda che fa comunicazione, lo abbiamo fatto con una intera pagina sui più autorevoli quotidiani riguardante il costo del lavoro, prima con un manifesto in polemica con Formigoni riguardante il riscaldamento a legna, e altro ancora. Il vostro budget annuale? Sugli ottanta milioni di euro, dopo i due anni di crisi del mondo industrializzato, e oggi con segnali di ripresa. Il momento migliore che avete vissuto? "Quello che comincia domani mattina". E' la risposta di un imprenditore abituato a guardare sempre al futuro, con tanti progetti di sviluppo che contiamo di far maturare, progetti innovativi sia per l’utente che per l’ambiente, alcuni concernenti la nostra presenza negli Stati Uniti dove, per prima cosa, ci siamo premurati di segue a pag. 28 ▲ formazione di monossido di carbonio (CO) e, in termini economici, di notevoli sprechi. Grazie alla tecnologia della post combustione, invece, applicata ai camini ed alle stufe Palazzetti, i fumi della combustione primaria, ricchi di monossido di carbonio, vengono reinnescati in camera di combustione con l’iniezione di ossigeno pre-riscaldato. Tale riaccensione, con l’avvio di una seconda combustione, garantisce una resa termica molto elevata, unita ad un radicale abbattimento delle emissioni inquinanti, con un’ottimizzazione dei costi di esercizio. Il commercio estero è suddiviso tra Europa, Russia, Mediterraneo e Medio Oriente. In Italia l’azienda è presente con circa 1.000 punti vendita. L’azienda conta oggi cinque stabilimenti produttivi, collocati nella provincia di Pordenone, per una superficie complessiva di 150.000 mq, dove lavorano 400 addetti. E ancora, ogni anno Palazzetti investe il 5 per cento del fatturato complessivo in ricerca e sviluppo tecnologico. Non è una cifra da poco. Una conferma fra le tante che questa è un’azienda modello, orgoglio e vanto del Belpaese. Uomini e aziende 24-28:Layout 1 30/09/10 16:36 Pagina 28 LAVORARE ALLA PALAZZETTI la parola a chi da tanti anni vive questa realtà Lei svolge il lavoro, delicatissimo, di artigiano del marmo, è lei che lo rifinisce, verrebbe da dire che ne fa un’opera d’arte. Da quanti anni lavora qui? Qui da quindici anni, nell’insieme con trent’anni di lavoro alle spalle. E’ duro? A volte sì, a volte ci divertiamo, a volte ci innervosiamo. Ma il lavoro O UN ATTIVISSIMO GRUPPO ANLA ggi presieduto da Bruno Rivenotto, a suo tempo direttore generale della Palazzetti, il Gruppo Seniores aziendale svolge un’intensa attività sociale, culturale e di beneficenza. E’ nato nell’anno 2003, fondato dallo stesso Rivenotto entrato in azienda nel 1987 proveniente dalla Savio Macchine Tessili, industria storica di Pordenone. Attualmente il sodalizio, guidato da un direttivo di dieci persone, è composto da 80 iscritti, quattro dei quali insigniti dell’onorificenza di Maestri del Lavoro. I fini perseguiti dal Gruppo sono quelli di trasmettere esperienza per la risoluzione dei problemi sociali nell’ambiente del lavoro, agevolando l’inserimento delle giovani leve e rafforzando i rapporti coi lavoratori anziani; promuovere iniziative assistenziali, culturali, turistiche e ricreative. Sempre contando sulla estrema disponibilità dei vertici della Società. Bruno Rivenotto E il suo lavoro le piace? Sì, altrimenti non avrei proseguito in questa mia attività Lei è membro del Gruppo aziendale Anla? Sì, sono uno dei consiglieri. E com’è visto questo gruppo dai vertici aziendali? A me sembra che venga visto molto bene, anche perché svolgiamo una attività culturalmente e socialmente utile, che dà serenità a chi ci segue. Alessandro Brollo ▲ è fatto così. Quello che però non manca mai è uno spirito di squadra. mettere in piedi una rete di assistenza, al fine di garantire delle basi solide alla nostra stessa partenza. I rapporti con le maestranze? Ottimi, con disponibilità assoluta da parte nostra. La vostra nasce e rimane un’azienda di proprietà famigliare. Come avete gestito quei passaggi generazionali che spesso sollevano dei problemi? Ho avuto la fortuna di avere un padre, Lelio, oggi presidente della società, che per me non è mai stato un padrepadrone, piuttosto un fratello maggiore, col quale ho sempre modo di discutere pacatamente dei problemi che possono sorgere. Mia madre, che purtroppo è venuta a mancare lo scorso anno, ha contribuito alla nascita e alla crescita dell'azienda, lavorando sempre con grande impegno, insegnando ogni giorno, con il suo esempio, il significato di una passione per il lavoro. Mia moglie Lucilla, biologa in ori28 gine, gestisce l'amministrazione. Per capire quale sia stato e sia il clima da noi, le basti pensare che mia madre e mia moglie hanno lavorato fianco a fianco per 30 anni andando d'accordissimo. Poi c’è stata mia sorella che ha sempre seguito il settore dei cementi speciali e che successivamente ha deciso di mettere in piedi un ramo indipendente di attività. Tuttora collaboriamo: produce anche per noi nel quadro di un rapporto rimasto corretto. Infine, c'è la terza generazione: Chiara, che segue il marketing e le logiche commerciali, e Marco, che si occupa di tutti gli aspetti relativi alla ricerca e innovazione tecnologica e all'organizzazione aziendale. Io ho sempre pensato che chi vuole correre deve imparare a farlo al meglio. Tutta la mia famiglia è della stessa idea e tutti insieme lavoriamo coordinandoci per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti. Lo Stato nei vostri confronti? Di che rimpiangere un futuro che non è mai arrivato, e che forse non arriverà mai. La legge che largamente impera è quella che chi lavora e produce deve fare tutto da solo. Gli investimenti nel sistema paese sono pochi, o non ci sono affatto. Per quanto riguarda il mio settore produttivo noto la mancanza totale di una politica energetica basata sulla biomassa, sul legno, che non inquina, che semmai migliora l’ambiente, laddove si continua, ed è cosa quanto meno curiosa, e qui non voglio dire altro, a preferire il petrolio, n che costa, inquina, e così via. Anla Notizie 29-36:Layout 1 01/10/10 08:48 Pagina 29 ANLA NOTIZIE PININFARINA In occasione degli 80 anni di fondazione della Pininfarina il Gruppo anziani ha svolto a Cambiano una festa sociale. Quest’anno un particolare ricordo è andato a Battista Farina, il fondatore dell’Azienda. Da ricordare ancora che il 22 maggio 1965 nasceva il Gruppo Anziani Pininfarina, iniziando così, 45 anni fa, ad opera- 1 2 re. Ora il Gruppo può contare su circa 800 soci. Nel corso della manifestazione, dopo il saluto del presidente del sodalizio, Ugo Bassino, hanno preso la parola il dr. Angori (amministratore delegato), e l’ing. Paolo Pininfarina trattando della situazione attuale della Pinifarina. Quindi le premiazioni dei soci, visita degli ambienti di lavoro e del Museo con esposte le vetture che si sono imposte nel mondo per la loro particolarità. Nelle foto: 1 e 2, alcuni momenti della manifestazione. Questi i premiati: 30 anni Claudio Enrico Calosso, Leonardo Colapinto, Sabino Rotondo, Claudio Stevanella, Antonio Scopelliti, Nicola Bubici, Renato Cappellozza, Giuseppe Avallini, Antonella Fongo. 25 anni Bruno Santià, Fulvio Baro, Antonio Simonetti, Roberto Castelli, Daniele Adamo, Ornella Bo, Marcello Bello, Teresa Di Nardo, Monica Pellizzari, Ari- stide Agostini, Antonella Girola, Angelo Camagna, Giuseppe Borrello, Mario De Filippis, Giulio Gino, Franco Zorzi, Mauro Pietro Zanuttini, Gabriella Carlini. 20 anni Michele Tatoli, Angelo Guerra, Romano Borello, Valentino Dellea, Pier Savio Fiorito, Claudio Mila, Vincenzo Castellano, Silvana Appendino, Giuseppe Pascarito, Michele Ricotta, Enzo Carlo Bori, Roberto Drogo, Claudio La Fauci, Bruno Verteramo, Walter Revello, Michele Pirone, Andrea Sibilla. Premio quinquennale Vincenzo Carretto, Renato Virone, Giovanni Calò, Antonio Lonardi, Aldo Tropea, Alberino Bortolotti, Domenico Calabrese, Gian Paolo Negrino, Ada Zavaglia, Placido Palato, Giovanni Banchio, Ignazio Vallò, Teresio Braida, Gavino Pilutza, Gerardo Direno, Salvatore Siracusa, Vittorio Coassolo, Michelina Giraudo, Michele Vigilante, Francesco Masciulli, Piero Beltramo, Anna Rita Guolla, Antonio Papaluca, Antonietta Garau, Elda Sconfienza, Vito D’Arco, Mario Desantis, Anna Maria La Luna, Angela Perri, Dario Secci, Gaetano Somma, Mirella Turchetto, Saverio Zuffanti, Giuseppe Famiglio, Emilio Balsamo, Renzo Demagistris, Luigi Mazza, Carlo Romeo, Alfio Urrata. GRUPPO ANZIANI BELOIT ITALIA Minicrociera dell’arcipelago toscano completando il programma “Viaggio attraverso l’Italia” che prevede, anno dopo anno, visite a tutte le regioni italiane, isole comprese. Sono state toccate l’isola d’Elba, la Capraia e il Giglio, sfiorando la Corsica e Montecristo (v. foto scattata nel corso della navigazione). 29 Anla Notizie 29-36:Layout 1 01/10/10 10:17 Pagina 30 1 NIDEC SOLE/COMINA L’attività del Circolo Seniores Nidec Sole/Comina è proseguita con molteplici iniziative che hanno impegnato il Direttivo nell’organizzazione e che hanno visto sempre presenti un buon numero di soci e familiari. 15 maggio – gara di pesca al lago delle Orzaie a Fontanafredda di Pordenone con 42 partecipanti ed un pescato di 180 kg di trote. Questi i vincitori: 1° Franco Franceschetti, 2° Antonio Padovese, 3° Roberto Romanin, 4° Antonio Gaglianone, 5° Delfina Pasquali (v. foto 1). 21-23 maggio – tradizionale gita di più giorni, sul lago di Costanza, a Ulm, Schaffausen, Mainau, Vaduz (v. foto 2). 17 giugno – visita agli stabilimenti Nidec Sole per verifi- 2 GES – GRUPPO SENIORES EDISON E CONSOCIATE BANDO DI CONCORSO PER L’ASSEGNAZIONE DI UNA BORSA DI STUDIO Il Coordinamento RSA Dirigenti Edison e l’Associazione Lombarda Dirigenti di Aziende Industriali, con il patrocinio dell’Aldai, bandiscono un concorso per l’assegnazione di una Borsa di studio intitolata a: “ING. GIACOMO BONAIUTI” La Borsa di studio, finanziata dalla famiglia Bonaiuti e dai liquidatori della Cassa Previdenza Dirigenti Montedison tramite il Gruppo Seniores Edison e Consociate, è del valore di € 4.000. REGOLAMENTO Art. 1 Possono candidarsi alla Borsa di studio gli studenti iscritti all’anno accademico 2010–2011 alla facoltà di Chimica, Chimica Industriale, Chimica e Tecnologie Farmaceutiche e Ingegneria Chimica presso le Università della Regione Lombardia. Art. 2 I candidati dovranno aver sostenuto alla data del presente bando almeno dieci esami obbligatori e dovranno aver conseguito una votazione media non inferiore a 24/30. Art. 3 Le domande di ammissione al concorso dovranno essere redatte in carta semplice e indirizzate a: ALDAI - via Larga, 31 – 20122 Milano, e dovrà essere precisata l’intestazione “Borsa di studio ing. Giacomo Bonaiuti". Art. 4 Le candidature dovranno pervenire all’Aldai entro il giorno 31 gennaio 2011. Art. 5 Le candidature, inoltre, dovranno essere corredate dalla seguente documentazione: - certificato rilasciato dall’Università di provenienza con le attestazioni richieste negli articoli 1 e 2 del presente bando e con la specifica delle votazioni ottenute per ogni singolo esame; - stato di famiglia; - copia dell’ultima dichiarazione dei redditi del nucleo familiare di appartenenza; - ogni altro titolo ritenuto utile ai fini dell’assegnazione delle Borse di studio. Art. 6 L’assegnazione della Borsa di studio è determinata con giudizio insindacabile ed inappellabile da una Commissione giudicatrice composta da: • un rappresentante della Famiglia Bonaiuti; • un rappresentante dell’Aldai (che presiede); • un rappresentante del Gruppo Seniores Edison e Consociate; • un rappresentante del Coordinamento RSA Dirigenti della Edison. Ulteriori informazioni potranno essere richieste alla: ALDAI – Segreteria della “Borsa di Studio Ing. Giacomo Bonaiuti”, Via Larga 31 – 20122 Milano – tel. 02-58376237. 30 ANLA BOLOGNA Il 30 giugno scorso ha avuto luogo la cerimonia del passaggio delle consegne dal “vecchio” al nuovo presidente nominato per la conduzione della prossima annata del Rotary Val Samoggia. Le formalità sono state svolte dal presidente uscente, dr Francesco Andreoli, che ha ceduto il “collare del comando” a quello entrante, dr Umberto Muggia. Tra le nuove nomine ci sono state quelle di Paolo Malpezzi ad assistente del governatore per il prossimo triennio e del futuro presidente per l’annata 2011-2012, il dr. Giovanni Ravazzolo, noto radiologo Anla Notizie 29-36:Layout 1 07/10/10 16:14 Pagina 31 ANLA NOTIZIE 3 di Chions (Pn), con il gruppo di signore che da anni seguono una ragazza cerebrolesa (ragazza adottata dal nostro Circolo). 4 care le innovazioni apportate alla fabbrica in questi ultimi anni (v. foto 3). Nel quadro di una serie di interscambi tra Aziende e Gruppi anziani, visita alla Palazzetti (v. foto 4). Da ricordare, sempre a giugno, l’incontro presso la parrocchia 5 11 luglio - escursione in montagna. La meta è stata il rifugio Faloria, sopra Cortina a 2.200 metri di altitudine. I partecipanti, dopo essere arrivati a Rio Gere, hanno intrapreso la salita fino al rifugio, raggiunto dopo circa un’ora e mezzo. La comitiva ha poi proseguito per Cortina e Belluno (v. foto 5). GRUPPO SENIORES GTT-ATM dell’Ospedale Rizzoli. Anche l’Anla, rappresentata per l’Emilia Romagna dal presidente Antonio Ferrante, è stata fra gli invitati ed ha ricevuto un contributo per l’attività di volontariato che l’Associazione svolge a Bologna per il trasporto, dalle loro abitazioni all’Ospedale (e viceversa), di un gruppo di pazienti che non sono in grado di raggiungere il luogo di cura con propri mezzi per essere sottoposti a dialisi. Il servizio, attivo da quattro anni, viene effettuato attualmente da 55 encomiabili volontari coordinati egregiamente da Tiziana Marchetti. Crociera nel Mediterraneo (partenza da Venezia, poi Bari, Katakolon, Izmir, Istanbul, Dubrovnik e Venezia) organizzata dal Gruppo seniores Gtt-Atm. Una foto ricordo era d’obbligo. 31 Anla Notizie 29-36:Layout 1 01/10/10 09:11 Pagina 32 1 2 ANLA GORIZIA • Gita sul Lago Maggiore con visita ad Arona al Colle per ammirare la statua di San Carlo Borromeo, ai giardini botanici di Villa Taranto per ammirare le distese dei fiori, sacri alla mitologia egizia, alle Isole Borromee (Isola Madre, con il giardino all’inglese e il Palazzo rinascimentale, Isola dei Pescatori, con le sue caratteristiche viuzze tortuose, Isola Bella, con sosta al sontuoso Palazzo barocco); ed infine ad Angera, alla Rocca Borromeo, con il Museo della Bambola e del Giocattolo. Nelle foto: 1) i gitanti in uno spiazzo dei Giardini di Villa Taranto; 2, sotto la statua del “San Carlone”. • Inoltre, minicrociera di un giorno alle Isole della spiritualità nella laguna di Venezia, con tappe all’Isola di San Lazzaro degli Armeni, a Torcello e all’Isola di San Francesco del Deserto. Nelle foto: 3, i gitanti ascoltano la storia dell’isola di San Francesco del Deserto narrata dal Padre priore; 4, in uno spiazzo dell’Isola adiacente al mare. • Infine, gita al Vajont e cantine del prosecco di Valdobbiadene. La diga del Vajont è tristemente famosa per il disastro avvenuto il 9 ottobre 1963, quando una frana si staccò dal monte Toc e precipitò nel bacino facendo traboccare l’invaso. La tappa a Crocetta del Montello, con sosta a Valdobbiadene, alla Villa Sandi, ha consentito di visitare le caratteristiche Cantine del Prosecco. Nella foto 5, i gitanti di fronte all’entrata della Villa Sardi. 3 4 5 32 Anla Notizie 29-36:Layout 1 07/10/10 16:17 Pagina 33 ANLA NOTIZIE 1 GRUPPO ANZIANI FATA • Nella sede del Gruppo Anziani Fata un torneo di carte nella specialità “scopa” con la partecipazione di sedici esperti giocatori e con i seguenti risultati: 1° classificato Franco Re, 2° Carlo Erbetta, 3° Valter Actis, 4° Loris Greg- 3 2 gio (v. foto 1). • E ancora… presso le scuderie della Reggia Sabauda di Venaria Reale visita alla Mostra “Gesù, il corpo, il volto nell’arte” (foto 2). • In Liguria una gita al mare, con tappe a Savona e al suo centro storico, ed Albissola, con una visita in un laboratorio ove è stato possibile ammirare alcune fasi della lavorazione della ceramica (foto 3). • Infine, le consuete vacanze marine a Riccione beneficiando di giornate assolate e della tradizionale ospitalità romagnola (foto 4). 4 RINNOVO CARICHE E ORGANIZZAZIONE GRUPPI CIRCOLO RICREATIVO CULTURALE Dipendenti del Comune di Pordenone PORDENONE - Presidente Edo Querin; Vicepresidente–Tesoriere Valter Toffolo; Segretario Rosa Lucchitta. A.T.M. (Azienda Trasporti Milano) - MILANO Presidente onorario Elio Catania; Presidente Emanuele Fiumanò (rappresentante legale); Vicepresidenti Francesco Caroprese, Roberto Villa; Cassiere-Economo Alberto Ricciardi; Segretario Egidio Zanon. GRUPPO INTERAZIENDALE EX DIPENDENTI ITALIMPIANTI - GENOVA Presidente emerito Enrico Pellegrino; Presidente Cesare Calzolari; Vicepresidente Pasqualino Fresca; Segretaria Valda Ricagno. VARIAZIONI • Il Gruppo Seniores Alenia Sia, dell’Associazione Seniors Gruppo Finmeccanica, ha cambiato sede. Nuovo indirizzo: Strada del Lionetto 6, 10146 Torino, tel. 011-4090521, fax 0114090510. • Il Gruppo Seniores del Lavoro ACC-Comina ha assunto la nuova denominazione di Gruppo Seniores del Lavoro “Nidec Sole Motor Corporation srl” (Acronimo: Nidec Sole/Comina), sede in via Consorziale 13, Località Comina, 33170 Pordenone. Invariati recapiti telefonici. Apertura uffici: martedì dalle 15,00 alle 17.00. • Gruppo Seniores GTT-ATM, è la nuova denominazione dell’ex Gruppo Anziani GTT-ATM. Invariata la sede e i recapiti telefonici. 33 Anla Notizie 29-36:Layout 1 06/10/10 12:59 Pagina 34 ANLA NOTIZIE 1 • Messa nella Chiesa di Cristo, insieme agli amici della Società Operaia, officiata da monsignor Quaia, e quindi trasferimento nella sala consiliare del Comune di Pordenone dove il sindaco, Sergio Bolzonello, ha presieduto la cerimonia di consegna dei riconoscimenti ai soci del Circolo nonché ai pensionati del 2009. Dapprima un breve intervento di saluto del presidente del Circolo, Edo Querin, e un saluto da parte del rappresentante dell’Anla provinciale, CIRCOLO RICREATIVO CULTURALE Dipendenti del Comune di Pordenone 2 Mirella Cal. Quindi gli interventi dell’assessore al Personale, Giulia Bevilacqua, del segretario generale, Gini, e del sindaco, Bolzonello. Questi i premiati che hanno prestato servizio presso il Comune di Pordenone: 25 anni Distintivo lavoratori anziani: Venanzio Mucignat, Daniela Scalia. Medaglia d’argento (cessata attività nel 2009): Maria Antonia Brandi, Maria Rosa Zilio, Tiziano Pizzato. 30 anni Medaglia d’oro (cessata attività nel 2009): Gabriella Angeli, Adriana Predonzan, Luigi Mio, Enrico Modolo. Nelle foto: 1, i premiati insieme al sindaco e alle autorità sulla scalinata del Palazzo municipale; 2, il gruppo dei soci davanti alla Chiesa del Cristo insieme agli amici della Società Operaia. • E ancora… visita a Genova e all’Acquario; La Spezia e al Museo navale; alle Cinque Terre compresa la famosa “Via dell’Amore”; infine Portofino, Camogli e San Fruttuoso. GRUPPO SENIORES PALAZZETTI 34 Le iniziative turistiche del “Gruppo Seniores del Lavoro Palazzetti” si sono arricchite di un viaggio con destinazione la Slovenia e la sua capitale Lubiana, con visita del centro storico e i suoi monumenti barocchi, medioevali, di stile neoclassico e neo gotico, mescolati ai palazzi di sapore austro-ungarico e con la salita in trenino al castello che domina dall’alto la città. Dopo il pranzo il gruppo si è spostato al parco botanico di Arboretum. Un giardino di 80 ettari di superfici ecologicamente diverse, con circa 2.500 varietà di piante provenienti da tutto il mondo. Una foto ricordo era d’obbligo. Anla Notizie 29-36:Layout 1 01/10/10 09:31 Pagina 35 1 2 GRUPPO INTERAZIENDALE EX DIPENDENTI ITALIMPIANTI Il nuovo Consiglio direttivo ha organizzato una gita a Pavia (con visita alla Certosa ed alla Basilica di S. Pietro in Ciel d’Oro dove si trova l’area marmorea di S. Agostino) e a Vigevano con tappe al Castello e in Piazza Ducale (v. foto 1 e 2). ANLA TOSCANA • Il ricco programma del primo semestre 2010 si è concluso con la gita in Russia di un folto gruppo di soci che hanno visitato San Pietroburgo e Mosca. Dopo nove giorni di visite ai più importanti siti artistici e storici, accompagnati dal prof. Franchino Bonaventura e da guide locali, mentre un gruppo rientrava in Italia, un altro proseguiva nell’itinerario visitando città dell’Anello d’Oro e raggiungendo il grande fiume Volga. Nella foto: 1, il gruppo a Mosca davanti alla cattedrale di San Basilio. • L’Anla della Toscana, proseguendo nelle molteplici iniziative rivolte alla promozione delle arti visive miranti ad arricchire la vita culturale fiorentina e toscana, in collaborazione con il Consiglio Regionale della Toscana, ha promosso una mostra di pittura “Orizzonti... Paesaggiando in Toscana” del socio e artista Valerio Mirannalti. La collezione di paesaggi della campagna toscana ha riscosso un ampio consenso di pubblico e di critica. All’inaugurazione sono intervenuti, oltre al presidente regionale Anla, Vincenzo D’Angelo, Marco Carraresi, consigliere della Regione To- 1 2 scana, Paolo Becattini, assessore alla cultura del Comune di Fiesole (vedi foto 2), e Silvia Ranzi, critico d’arte. • Numerosi soci si sono ritrovati, in una serata di mezza estate, al Palazzo Mediceo di Seravezza per la visita della mostra “Italia sia! - Fatti di vita e d’arme del Risorgimento italiano”, la prima rassegna inserita nel circuito a commemorazione dei 150 anni dell’unità d’Italia. L’iniziativa 35 ha avuto un alto gradimento, tale da richiedere la formazione di due gruppi di visitatori, guidati rispettivamente dal prof. Ugo Barlozzetti e dal prof. Enrico Dei, curatore della mostra. Anla Notizie 29-36:Layout 1 07/10/10 16:23 Pagina 36 ANLA NOTIZIE 1 CIRCOLO ANZIANI DEL LAVORO ELECTROLUX ZANUSSI 2 ANLA MILANO Torneo di bocce a coppie, giunto alla 7° edizione, organizzato dal Comitato provinciale di Milano e dai Gruppi Seniores Atm e Edison presso il bocciodromo concesso dalla Fondazione Atm. Sono risultati vincitori: Cat. A 1° premio – Fricano e Germani (Gr. Territoriale); 2° premio - Gaccioli e Brogio (Gr. Sen. Atm); SEZIONE FIRENZE Gita di tre giorni in Slovenia e Croazia organizzata dal Circolo Anziani Electrolux di Firenze. Nella foto, 1, i partecipanti in una piazza di Lubiana. 1 SEZIONE COTTURA DI FORLI’ Crociera nel Mediterraneo toccando importanti località della Grecia, della Turchia e alcune bellissime isole dell’Egeo (v. foto 2). 2 3° premio - Bernorio e Ozzola (Gr. Sen. Atm); 4° premio – Giordani e Messina (Gr. Sen. Electrolux) Cat. B 1° premio – Galliani e Perego (Gr. Sen Magneti Marelli); 2° premio – Oliosi e Rezzi (Gr. Sen. A2A). Nelle foto: sopra, il tavolo dei premi con gli organizzatori del torneo; accanto, i vincitori del primo premio della categoria A. 36 Anla Notizie 37-46:Layout 1 06/10/10 11:00 Pagina 37 ANLA NOTIZIE GLAS – SAME Anche quest’anno, in occasione del 2 giugno, il Glas (Gruppo lavoratori anziani Same) si è ritrovato presso il Roccolo (v. foto). Si è trattato dell’undicesimo incontro al quale hanno preso parte circa 140 persone (ex dipendenti Same, familiari ed amici). Presente anche il presidente dell’Anla di Bergamo, Betelli, ed il vicepresidente, Ubbiali. GRUPPO SENIORES ALFA ROMEO 1 • Gita alla Certosa di Padula (Salerno) organizzata dal Gruppo Seniores Alfa Romeo di Pomigliano d’Arco (Na). Nella foto 1, i partecipanti alla gita. 2 3 • Inoltre… tour della Maremma del Gruppo Seniores Alfa Romeo di Arese (v. foto 2) con visita all’isola del Giglio e all’isola d’Elba. • E ancora… Il Gruppo Seniores Alfa Romeo di Arese ha trascorso un periodo di vacanza (v. foto 3) presso il villaggio Licata-Serenusa in Sicilia. 37 Anla Notizie 37-46:Layout 1 06/10/10 11:01 Pagina 38 1 2 3 4 SAVIO MARCELLO • Anche quest’anno presso il campo sportivo aziendale “Savio” il Torneo di calcio interaziendale giunto alla sua 11a edizione. Questo Torneo come ogni anno viene organizzato dal Gruppo Anziani “Savio” con la collaborazione delle aziende: Savio M.T. SpA e con le due squadre di Impiegati e Operai, la BSG (Biasi - Savio Group), e la squadra dei Fornitori, composta da giocatori delle Aziende Top Sistema Srl (imballaggi e logistica), La MEC+ Srl - L’Agnolin & Brusadin Srl (tornitura e fresatura di precisione), la Fama MS Srl (macchine speciali) e la Wenco Srl (lavorazione acciaio). Le due finali hanno visto per il 3° e 4° posto prevalere la squadra degli Impiegati Savio che ha superato per una rete a zero la squadra della BSG Caldaie, mentre la finale per il 1° e il 2° posto ha visto prevalere la squadra degli Operai Savio su quella dei Fornitori con un risultato di 4 reti ad 1. Un ringraziamento è dovuto 2a I Fornitori (con coppa); 3a Impiegati Savio (con coppa); 4a la BSG (Biasi Savio Group), con coppa. Alla fine il Gruppo aziendale Avis (Donatori di sangue) ha consegnato (presente il suo vicepresidente, Giampietro Zancai) a tutte e quattro le squadre un cesto di prodotti enogastronomici. Presenti alle premiazioni il direttore del Personale Savio, dr. Mirco Zin, il direttore della BSG, Pascon, l’amministratore delegato della Top Sistema Srl, Umberto Drigo, e ancora Renzo Agnolin (della Agnolin & Brusardin), Michele Zamuner (contitolare della Mec+ Srl), Gustavo Bomben (titolare della Fama-MS Srl), i titolari della Wenco Srl, Mascherin e Rossi, ed infine la rappresentanza Savio per il Triveneto: Dario Biasotto della Tecnica Sas di Pordenone. Un breve saluto di ringraziamento per l’organizzazione e lo svolgimento di questo Torneo lo ha fatto come da consuetudine il presidente del Gruppo anziani Savio Mar- al “Gruppo Arbitri Amatori Calcio della provincia di Pordenone” capitanati dal presidente Riccardo Forniz, da Giancarlo Perlin, e dagli arbitri Valeri, Moschetta e Moret, ai quali il presidente degli anziani Savio, Tomaello, ha consegnato una targa ricordo. Un ringraziamento particolare va inoltre alla Società dilettantistica di calcio “Aurora” che ha prestato il suo aiuto nella preparazione del campo sportivo, nel lavaggio delle maglie, e nell’uso dei palloni da gara. Una coppa è andata ai due capocannonieri del Torneo, Deiure Paride (della squadra degli Operai Savio) e Livio Colussi (della squadra dei Fornitori). Una coppa è stata consegnata anche al giocatore più giovane del Torneo, Luca Biancolin (Operai Savio classe 1989) ed a quello più anziano, Walter Taffarel (Impiegati Savio classe 1952). Infine sono state premiate le squadre: 1a Operai Savio (con il trofeo quest’anno messo in palio dalla Top Sistema Srl); 38 cello, Luigi Tomaello, che ha ringraziato i consiglieri del Gruppo stesso che hanno collaborato alla buona riuscita: Campagna, Molent, Piva, Cover, Taffarel, Greguol e Bone, ed anche tutte le squadre, i titolari delle Aziende partecipanti che lo hanno sostenuto anche economicamente. Nelle foto: 1, Operai Savio (primi classificati); 2, Fornitori Savio; 3, Impiegati Savio; 4, BSG Caldaie. • La tradizionale “scampagnata”, giunta quest’anno alla sua 17a edizione, con una partecipazione di 130 tra soci e familiari, partendo dalla località di Mel nel Bellunese, dove ha sede l’Azienda Acc Electromeccanica di Mel (Bl) che il gruppo ha potuto visitare un anno fa. I partecipanti, assieme al presidente Luigi Tomaello ed ai consiglieri, hanno seguito un percorso suddivisi in quattro gruppi, con tappe nella piazza (in stile veneto e rinascimentale intitolata a Papa Luciani), la Parrocchiale, il Palazzo Comunale, il Museo Anla Notizie 37-46:Layout 1 06/10/10 11:01 Pagina 39 ANLA NOTIZIE 5 7 6 8 9 Archeologico, e per finire con la famosa “Giazzera” antica ghiacciaia del 18° secolo. Più avanti è stata raggiunta la vicina località di Cesiomaggiore, le cui vie sono state battezzate con i nomi dei più famosi campioni del ciclismo mondiale e dove si è visitato il museo “Toni Bevilacqua” archivio storico della bicicletta, con una collezione di oltre 300 pezzi delle più prestigiose biciclette che hanno fatto la storia del ciclismo. Il gruppo ha anche avuto modo di visitare il Museo Etnografico della provincia di Belluno e del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Il presidente del Gruppo Savio ha consegnato alcuni ricordi della giornata al sindaco di Mel, ing. Stefano Cesa, al presidente del Circolo Cral Farrese, Rudi Perera, a Pier Angelo Dalla Vecchia (consigliere del Gruppo Anla Acc di Mel). Un ringraziamento particolare è stato rivolto a Fabio Barp (ex vicesindaco del Comune di Mel). Un grazie infine ai consiglieri presenti: Stelvio Cover (vicepresidente del Gruppo anziani), a A. Maria Pasut, Pietro Molent, Adriano Campagna, Walter Taffarel, Walter Bone, Nevio Bonfada, Walter Greguol. Nelle foto: 5, il gruppo dei partecipanti alla “scampagnata”; 6, una delle sale del Museo della Bicicletta; 7, il presidente Tomaello con il sindaco di Mel; 8, i nostri soci a Mantova. • E ancora… viaggio in Siria e Giordania, con tappe ad Amman, Petra, nel deserto di Wady Rum, al Mar Morto, Damasco, Ebla, Apamea, Palmira, e ad Aleppo. Nella foto 9, i partecipanti. 39 Anla Notizie 37-46:Layout 1 06/10/10 11:02 Pagina 40 1 2 CASSA DI RISPARMIO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA Il Gruppo aziendale ha effettuato una escursione in Spagna con meta l’Andalusia, lembo di cultura araba e moresca in Europa. E’ stata effettuata anche un’escursione sul Carso triestino con mete: l’orto botanico della “Carsiana”, la Grotta Gigante ed il castello di Duino con l’antica Rocca. Nelle foto: 1, il gruppo dei partecipanti durante la visita all’Alhambra di Granada; 2, durante la visita sul Carso; 3, sulla “Plaza de Toros” a Ronda. 3 CIRCOLO ACC DI MEL Gite estive organizzate dal Circolo Acc di Mel (Belluno). Dapprima, presente il presidente del Circolo, Giuseppe Battista, un tour in Sicilia con tappe a Catania, Agrigento, Palermo, Taormina e Siracusa (v. foto 1). Una seconda gita prevedeva la salita allo storico Monte Ortigara, teatro di scontri nella “Grande Guerra”. Purtroppo il tempo, con pioggia e temperature basse, non ha permesso lo svolgimento del programma previsto. I partecipanti hanno allora “ripiegato” su Trento con visita al centro e al castello del Buon Consiglio. Infine l’escursione nel magnifico “teatro” delle Dolomiti salendo fino alla Forc. “Della neve” ad oltre 2.400 metri. Scendendo poi al rifugio “Città di Carpi” e concludendo la camminata al lago di Misurina (v. foto 2). 1 2 40 Anla Notizie 37-46:Layout 1 06/10/10 11:03 Pagina 41 ANLA NOTIZIE 1 FINCANTIERI • Gita nella Repubblica Ceca ed in Polonia organizzata dall’Anla Fincantieri di Monfalcone: sono state visitate Brno, maggiore città della Moravia e famosa per la fortezza dello Spilberk, Praga e Ceskj Krumlow. In Polonia: Wadowice, paese natale di papa Giovanni Paolo II, le miniere di salgemma di Wieliczka, patrimonio naturale e culturale dell’Unesco, l’antica città di Cracovia già capitale della Polonia, i campi di sterminio nazisti di Auschwitz-Birkenau, Czestocowa, con tappe al monastero di Jasna Gora dove è conservato il dipinto della “Madonna Nera”, Varsavia, e Breslavia. Una foto (1) dei nostri soci all’interno della cappella della Beata Edwige (scavata e scolpita nel sale) non poteva mancare. • Inoltre… alla presenza del direttore dello Stabilimento di Monfalcone, ing. Carlo Demarco, del direttore del Personale, dr. Luca Fabbri, e del direttivo Anla la cerimonia della consegna delle Prore d’Oro a undici dipendenti con 30 anni di attività nel cantiere navale (v. foto 2). Questi i premiati: Enzo Angelici, Loris Apollonio, Claudio Cociancich, Mauro Drioli, Francesco Garbo, Giorgio Marizza, Maurizio Mazzucchi, Gualtiero Piemonte, Claudio Pugliese, Giulio Simsig, Moreno Znebelj. 2 *** Residence V. ORTI DEL LARGO, 135 – 17023 CERIALE (SV) TEL. 0182/99 02 10 – FAX 0182/93 15 02 WWW.RESIDENCESABRINA.COM SABRINA L’inverno al clima mite della Riviera Ligure! l Residence Sabrina è situato in posizione tranquilla a soli 30 m. dal mare, a gestione famigliare, è dotato di ogni comfort: reception, ascensore, bar (con possibilità di ordinare piatti caldi), sala giochi, sala TV con megaschermo, lavanderia a gettoni con asse e ferro da stiro a disposizione; di fronte al residence giardino, parcheggio (a esaurimento posti). Supermercato a 100 m. isponiamo di appartamenti mono e bilocali. Tutti dotati di telefono, tv, cassaforte, angolo cottura attrezzato con stoviglie, pentole, frigo con piccolo freezer e forno a microonde; bagno con doccia e phon; balcone attrezzato. Connessione internet (su richiesta). I D Prezzi speciali per pensionati a partire da € 680 al mese comprensivi di: riscaldamento, acqua calda, biancheria completa (da letto, da bagno e da cucina), pulizia finale, IVA. SCONTO 10% PER 3 MESI ED OLTRE 41 Anla Notizie 37-46:Layout 1 07/10/10 16:26 Pagina 42 SEZIONE ALATEL LAZIO I soci dell’Alatel Lazio hanno visitato la Polonia: terra di contrasti, il Paese dove il passato e il presente si incrociano, di una bella natura, di castelli, palazzi e monumenti, con stupende città quali Varsavia e Cracovia, le affascinanti miniere di sale di Wieliczka, la Madonna Nera di Czestochowa e il lager di Auschwitz (da non dimenticare). Nella foto a sin., il gruppo a Varsavia. GRUPPO SENIORES TELECOM ITALIA SEZIONE ALATEL DI ANCONA Gita organizzata dal Gruppo Seniores Alatel della Sezione di Ancona a Saltara (Pu) nella Villa del Balì. Una foto ricordo (a des.), non poteva mancare. ANLA VENETO Si è svolto il Convegno: “Acqua, fonte di vita e di energia pulita”, organizzato dal Comitato provinciale Anla di Treviso presso l’Auditorium della Fondazione Benetton Studi Ricerche. Scopo dell’incontro, che ha avuto il patrocinio della Città di Treviso, era la sensibilizzazione della pubblica opinione sui problemi relativi alla conoscenza, all’utilizzo, al rispetto, al risparmio di un bene prezioso, abbondante per ora, ma che non per questo deve essere oggetto di inquinamenti o sprechi. All’evento hanno collaborato il Consolato dei Maestri del Lavoro di Treviso, l’Associazione “Seniores Telecom-Alatel” Veneto, il Gruppo Scienze naturali “C. Darwin” di Mestre. Il viaggiatore che arriva a Treviso viene accolto da amene visioni di corsi d’acqua che circondano le possenti mura del 1500, erette dalla Serenissima Repubblica di Venezia. E’ l’acqua, infatti, l’elemento qui dominante, non solo per lo scorrere del fiume Sile, che attraversa l’abitato, ma anche per la presenza di altri corsi d’acqua che, entrando in città dal nord si dividono in una serie di canali per confluire poi nel Sile stesso. Il prof. Bruno La Rocca nella sua relazione ha parlato dell’origine e del ciclo dell’acqua nel pianeta, gli effetti dell’antropizzazione, alcune contraddizioni nell’uso del territorio e delle acque, come ad esempio ANLA LA SPEZIA Organizzato dal Comitato Provinciale Anla di La Spezia il soggiorno montano in quel di Andalo (3-17 luglio). Il prossimo appuntamento, nel 2011, sarà ad Asiago. Nella foto, i partecipanti. 42 la scomparsa di alcune civiltà del passato causata da crisi ecologiche. E’ stata anche sottolineata l’importanza dell’acqua come componente vitale di ogni cellula, perderla significa infatti uccidere ogni organismo. Il geom. Ippolito Zucchegna, esperto di servizi urbani quali acquedotti, fognature ed impianti di depurazione, nel suo intervento, iniziando dalla storia dell’utilizzo dei corsi d’acqua in Treviso dal Medioevo, fino al divenire della città quale granaio e mulino per Venezia, con le numerose ruote a far funzionare mulini, folli per tessuti e cartiere, segherie ed officine di fabbri, ha posto in evidenza le difficoltà del centro storico, dove stratificazioni di millenni ed un reticolo di servizi sotterranei del passato rendono quasi impossibile la realizzazione di moderni sistemi di raccolta. Sono state quindi illustrate nuove tecnologie di impianti (a depressione, oppure “digging” senza bisogno di scavi a cielo aperto) ed accennato a delle soluzioni possibili nella particolarità di Treviso. I depuratori non fanno che concentrare in Anla Notizie 37-46:Layout 1 06/10/10 11:05 Pagina 43 ANLA TRIESTE • Escursione a Chioggia, con tappe al Museo del volo nel Castello di San Pelagio a Due Carrare (Pd) da dove Gabriele d’Annunzio partì, in pieno conflitto mondiale, per un memorabile volo su Vienna; e infine ad Arquà per visitare la casa di Francesco Petrarca. Una foto ricordo era d’obbligo. ALAS – SARPOM Nel corso di un forum tenutosi presso la raffineria Sarpom i responsabili dell’Alas, Associazione Lavoratori Anziani Sarpom, hanno consegnato all’ing. Gianbattista Merlo, prossimo a lasciare la Società per raggiunti limiti di età, una targa quale riconoscimento per la grande amicizia e sostegno che sempre ha avuto nei riguardi dell’Associazione. Nella foto: Luigi Stangalini, Giancarlo Rondonotti e Mario Devecchi, rispettivamente vicepresidente, presidente e segretario dell’Associazione, l’ing. G.B. Merlo, presidente della ExxonMobil Mediterranea e della Esso Italiana, mister Mike Dolan, senior vicepresident della ExxonMobil, e l’ing. Gianni Murano, direttore della raffineria. un impianto l’azione di batteri che anche nei corsi d’acqua provvedono alla chiarificazione e depurazione dagli inquinanti. Per dare a tutti la possibilità di osservare questi batteri, altrimenti invisibili, sono state proiettate alcune riprese al microscopio. Riprese eseguite dal mdl Lando Arbizzani con proprie attrezzature adattate allo scopo, e dallo stesso commentate durante la proiezione. Questi ed altri filmati a carattere naturalistico sono messi a disposizione delle scuole dal Gruppo “C. Darwin” per interventi di supporto didattico. Mario Pizzolon, geologo, ha poi parlato delle potenzialità e le caratteristiche degli impianti geotermici, realizzabili anche per singole abitazioni con costi moderati. In conclusione l’intervento del console dei Maestri del Lavoro, dr. Vidotti, presidente dell’Ordine degli Agronomi della Provincia di Treviso, con interessanti dati che sottolineavano la vitale importanza dell’acqua per la zootecnia e le coltivazioni, presenti in modo significativo nel territorio trevigiano. GRUPPO SENIORES ASSOCIAZIONE IRRIGAZIONE EST SESIA Organizzata dal Gruppo Seniores Associazione Irrigazione Est Sesia – Novara, visita alla Sacra Sindone ed al Museo Egizio di Torino (v. foto a sin.). ANLA FERRARA Organizzata dal Comitato Provinciale Anla di Ferrara la visita del nuovo impianto di rifornimento idrico dal vicino Po allo Stabilimento Petrolchimico di Ferrara. Nella foto, i partecipanti. 43 Anla Notizie 37-46:Layout 1 06/10/10 11:06 Pagina 44 1 ASSOCIAZIONE SENIORES GRUPPO FINMECCANICA 2 3 GRUPPO SENIORES SELEX GALILEO • SITI DI FIRENZE E TORINO Viaggio a Pratica di Mare e a Roma per un numeroso gruppo di soci Seniores di Selex Galileo siti di Firenze e Torino A Pratica di Mare il gruppo è stato ricevuto dal comandante dell’aeroporto, gen. br. G. Maurizi, che ha messo a disposizione tutto il personale necessario per poter effettuare la visita al Meteo Sat2 ed al Centro operativo, oltre alle spiegazioni su come vengono addestrati i piloti e quali sono gli aerei più idonei a tale addestramento. Non poteva mancare una foto di gruppo davanti ad un Aermacchi MB 326 del 1957 (foto1), e per la consegna al gen. G. Maurizi della targa ricordo e del libro “I percorsi della Memoria” (foto2). Il tour è continuato con la visita di Roma per conoscere i luoghi più nascosti della Capitale. Durante il viaggio di ritorno è stata organizzata una lotteria ed il ricavato è stato devoluto all’AVO “Associazione Volontari Ospedalieri”, nata nel 1975 su iniziativa del prof. E. Longhini, primario dell’ospedale di Sesto San Giovanni. Nella foto 3 la consegna alla presidente della Sezione di Firenze, Cristina Machado, di quanto raccolto a favore dell’AVO. • SITI DI FIRENZE, TORINO E MILANO Vaggio in Turchia per un gruppo di soci Seniores di Selex Galileo di Firenze, Torino e Milano. Il tour è iniziato con la visita di Istanbul, città a cavallo di due Continenti, considerata una delle più belle del mondo con il Museo di Santa Sofia, la Moschea blu e quella di Solimano, il Gran Bazar ed il Palazzo Topkapi con le sue 4 44 immense ricchezze. Il viaggio è proseguito verso Ankara con le antiche civiltà anatoliche e in seguito a Hattusas antica capitale dell’impero Ittita con il Grande Tempio, la porta dei leoni ed i passaggi segreti del Re. Quindi verso la Cappadocia con i suoi singolari paesaggi di tufo, rocce erose ed i camini delle fate, dove non poteva mancare una foto di gruppo. Poi verso Pamukkale Anla Notizie 37-46:Layout 1 06/10/10 11:06 Pagina 45 ANLA NOTIZIE 5 con le famose cascate pietrificate e con i bagni nelle sue acque calde. Infine Hierapolis e Laodicea con la sua città biblica e verso Antalya moderna città balneare (v. foto 4). • SITO DI CAMPI BISENZIO Gita a Siena e San Gimignano per un numeroso gruppo di soci Seniores di Selex Galileo di Campi Bisenzio. Durante la gita a Siena, dopo aver visitato il Duomo e la famosissima piazza del Campo dove due volte l’anno si corre il Palio, il gruppo è stato ospite della Contrada della Torre. Qui è stato possibile ammirare l’antico Museo Storico, con la cinquecentesca Cappella, le sue innumerevoli opere d’arte e le sale con i drappeggi a testimonianza dei Palii vinti dalla Torre. Nel primo pomeriggio tappa a San Gimignano con le sue stradine in pietra e gli innumerevoli negozi (v. foto 5). 6 GRUPPO SENIORES OTOMELARA Soggiorno marino in Sardegna organizzato dal Gruppo Seniores della Oto Melara di La Spezia. Nella foto: 6, i partecipanti. ANLA PALERMO • Inoltre, l’Anla provinciale di Palermo, per iniziativa del fiduciario Pianelli, ha organizzato una visita al caratteristico paese di Chiusa Sclafani, rinomato nell’intera Regione per la Sagra delle Ciliegie. Nella foto sotto, il gruppo dei partecipanti. • Un gruppo di soci di Palermo e Trapani, unitamente a Maestri del Lavoro delle stesse province, hanno effettuato una mini crociera all’isola di Marittimo (nella foto sopra, i gitanti). 45 Anla Notizie 37-46:Layout 1 06/10/10 11:07 Pagina 46 LETTERE, STORIA, ARTE E VIA VIA SCHNEIDER ELECTRIC-MAGRINI GALILEO Soggiorno a Korba (Tunisia) nel “Villaggio Sea Club Africa Jade Thalasso”, di ventisei soci (v. foto) del Gruppo Anla Schneider Electric-Magrini Bergamo. Il villaggio sorge in un vasto parco verdeggiante, affacciato direttamente sulla spiaggia di sabbia fine. La vita della comunità roveredana raccontata in un libro. E’ stata presentata nell’auditorium comunale, la pubblicazione “Storia di Roveredo in Piano”, curata dallo scrittore Sergio Gentilini ed edita dalla Biblioteca dell’Immagine. Gentilini, originario di Moimacco, risiede in paese dal 1964. Molto attivo all’interno del tessuto associativo, nel 1971 ha fondato la Pro loco ed è stato tra i promotori dell’inaugurazione della biblioteca civica. Negli anni si è distinto nell’organizzazione di mostre d’arte e per la realizzazione di altre pubblicazioni a tema come la recente “Una comunità e la sua chiesa” in occasione del centenario del duomo. La sua ultima opera esplora in particolare la Roveredo delle origini, contraddistinta da poche casupole sparse e poi segnata da invasioni, incendi e carestie. La storia di un piccolo borgo divenuto nei secoli una cittadina residenziale. Ma che non trascura tradizioni e usanze di un tempo. ANLA GENOVA Organizzata dall’Anla di Genova, gita a Santa Maria Maggiore per vedere la famosa sfilata degli "Spazzacamini", e quindi con il "Trenino delle cento Valli" a Locarno per visitare la Basilica della "Madonna del sasso". Al ritorno non poteva mancare la visita alle "Ville Borromee" sul Lago Maggiore. Una foto ricordo era d’obbligo. RIELLO GROUP Gita a Trieste (v. foto) organizzata dal Gruppo Lavoratori Seniores Riello Legnago, e a Miramare dove è stato visitato il castello fatto costruire da Massimiliano d’Asburgo, arciduca d’Austria e imperatore del Messico. Con l’occasione si vuole ringraziare l’Azienda, e in particolare il dr. Ettore Riello, che assieme al dr. Luigi Tin e collaboratori hanno consentito la realizzazione della gita. 46 Made in Italy 47:Layout 1 28/09/10 10:09 Pagina 47 L’ITALIA CHE LAVORA di Nora Villa MADE IN ITALY B orse e scarpe Made in Italy continuano ad affermarsi nonostante la complessità della situazione economica mondiale, anche perché le imprese italiane hanno investito in nuovi modelli, intensificando innovazione e ricerca, senza mai perdere di vista la qualità, requisito essenziale per rendersi sempre più competitivi sui mercati internazionali. Ciò si è verificato con le borse capaci di incentivare l’acquisto di un accessorio valorizzato da un forte contenuto moda. La moda riflette lo stile di vita contemporaneo, oggi è quello della crisi, ben vengano quindi le nuove borse, il must assoluto di questo autunno-inverno, che danno l’impressione di tenere ben salda in pugno la situazione. Sparita, infatti, dopo anni di onorato servizio la tracolla, oggi trionfa la borsa a due manici, che ci rimanda all’immagine sempreverde della regina Elisabetta d’Inghilterra. Rispetto a quella dell’augusta sovrana, la borsa targata tricolore presenta alcune novità, è più capiente, tipo doctor bag, a bauletto, in grado di accogliere comodamente tutto l’universo di cui una donna ha necessità. E’ realizzata in materiali preziosi, in pelle effetto vintage, morbida nappa o stampata a imitare la pelle di cavallino, di pitone o con bordi di pelliccia, in fibre ecocompatibili. Si presenta sia rigida che floscia, da esibire comunque come un trofeo. Ha già conquistato il favore delle donne, basta guardarsi in giro o sfogliare i giornali, non c’è donna che non abbia già adottato questo accessorio declinato in molteplici esemplari. Rivalutata anche la pochette da sera, un ritorno al bon ton, in pelle finissima, adorna di scintillanti paillette e ricami, dettagli che la rendono un pezzo unico. I colori delle nuove borse sono rubati all’autunno, oltre al nero, il marrone, il ruggine, il verde foresta, il sofisticato blu. Lo stesso discorso vale per le scarpe. Rinnovata energia creativa per il Made in Italy, frutto di esperienza consolidata BORSE E SCARPE Sempre competitive sui mercati mondiali e straordinaria artigianalità. Le imprese calzaturiere hanno realizzato, per la stagione nella quale siamo appena entrati, un ventaglio di modelli per andare incontro alle esigenze più diverse, classiche o spericolate, dando vita a collezioni che comprendono i modelli più estremi con le alte piattaforme, a fianco delle intramontabili decolletè “urbane” con tacco normale, rese più giovani da un elegante fiocchetto, stile Luigi XIV, o un motivo decorativo sempre molto discreto. La tendenza generale porta le calzature a raggiungere altezze vertiginose a motivo delle zeppe o di tacchi scultura, per accontentare donne che aspirano a sembrare più slanciate. Al- l’opposto, sono sempre gradite le “ballerine”, non solo dalle giovanissime. Sandali da sera anch’essi “con vista”, sollevati da trampoli, scintillanti e pronti per una passerella da red carpet. Ma scintillano anche quelli senza zeppa, così come il modello “cavigliera” di strass che si inerpica su per il polpaccio, da accompagnare al little black dress di rigore. Una novità che sembra attecchire sono i “tronchetti”, cioè gli stivaletti che coprono appena la caviglia, stile Ottocento. Pellami di primordine e dettagli accurati sia per lei che per lui. La crisi passerà, fortunatamente la creatività non manca. Le manifestazioni alle quali fanno capo, il Micam per le calzature e il Mipel per la pelletteria, che si svolgono congiuntamente, due volte all’anno alla Fiera di Milano, hanno visto nell’edizione appena conclusa, una sia pur lieve inversione di tendenza, un lento recupero sia sotto il profilo dell’export, sia per i consumi interni. Questa che ci viene incontro potrebbe essere una stagione meno grigia di quella dello scorso anno. n INTERVISTA 48-49:Layout 1 30/09/10 15:32 Pagina 48 di Raffaello Uboldi STORIE L’INTERVISTA • Il petrolio, vero motore del nostro sviluppo • Cosa fare per utilizzarlo saggiamente • E il problema di sapere quanto ve ne sia ancora L ei si occupa di idrocarburi da trent’anni a questa parte, a suo tempo ricoprendo incarichi in Agip-Eni, successivamente nella Lukoil a Mosca, oggi come amministratore di Centrex Europe & Energy Gas, e consigliere scientifico della rivista “Limes”. Per il suo ultimo libro: “Il prezzo del petrolio” – Boroli Editore, pagg. 238, € 14,00 - ha inoltre ricevuto a Santa Margherita Ligure il prestigioso Premio Tigulliana. Cominciamo allora da questo libro… Un libro che parla di come il petrolio, letteralmente “olio di pietra”, si forma e di come si trasforma, di come ci ha cambiati, e di come esso stesso sia cambiato. E un po’ anche della sua storia e delle sue storie. E non è da molto che lo usiamo… E’ nato milioni di anni fa, ma è solo da centocinquant’anni che abbiamo MASSIMO NICOLAZZI 48 INTERVISTA 48-49:Layout 1 30/09/10 15:35 Pagina 49 Accanto, la copertina del libro. Nella pagina precedente, in basso a sin., Massimo Nicolazzi (a destra) al Premio “Tigulliana 2010” a Santa Margherita Ligure, riceve la targa dal responsabile della Tigullio-Events, arch. Walter Davico imparato ad usarlo. Un secolo e mezzo determinante per tutti noi… E’ stato in effetti il carburante del nostro sviluppo, e ha modellato la nostra mobilità. Una delle grandi domande del momento è se nel presente ve ne sia abbastanza… Mah…, per un secolo ce n’è stato troppo e adesso a furia di usarlo dubitiamo che domani ce ne sarà abbastanza. Io comunque non sono fra quelli che predicano la fine della civiltà del petrolio, basta guardare alla sua storia. In che senso? Nel senso di una storia complessa, che non è solo questione di natura. Un po’ è stata e rimane una storia di mercato, un po’ di invenzioni, un po’ è stata ed è regolazione, e un po’ una vicenda di scelte politiche. Ma soprattutto è stata ed è questione di prezzo. Il prezzo appunto che oscilla tra alti e bassi, spesso ad un livello non accettabile per tutti… Le rispondo con un aneddoto che del resto è vero. La storia di un capo di Stato occidentale che rivolgendosi a un potentato arabo si raccomandava: “Per favore non aumentate ancora il prezzo del barile di petrolio”. E sa che cosa gli rispose quell’altro? Me lo dica… Gli rispose: “Se voi mi date tutto quello che ci guadagnate in termini di tasse, le cosiddette accise, sul petrolio e sui suoi derivati, io il barile di petrolio ve lo do gratis. Torniamo alla storia del petrolio… Era cominciata da pochissimo e già ci era diventata indispensabile. Senza petrolio si perdevano le guerre, senza era sempre più difficile riuscire a muoverci e a spostare le nostre merci. Poi con il petrolio e il gas si cominciarono a fare anche i fertilizzanti e fu la rivoluzione verde. Infine vennero la chimica e le materie plastiche, e sembrò che senza petrolio non vi fosse cosa possibile. E’ denso e occupa pochissimo volume rispetto all’energia che può generare. Cito qualche ragione, e non le sole, che hanno fatto del petrolio il carburante dello sviluppo del ‘900. Può essere anche inquinante, pensiamo alla recente marea nera sulle coste d’America… Il responsabile non è stato il petrolio, piuttosto la cattiva gestione da parte 49 dell’uomo. E’ su questo aspetto che occorre intervenire. Non è la sola cosa che preoccupa… Lo so, c’è anche un problema di rapporti fra produttori e consumatori, quello che si chiama la sicurezza energetica dell’Occidente, ma nella realtà abbiamo bisogno gli uni degli altri. Eppure c’è stato un momento in cui i Paesi dell’Opec, alzando inaspettatamente il prezzo, riducendo le esportazioni, hanno causato non pochi problemi all’Occidente. Cito le famose domeniche tutti a piedi… Viste le cose con gli occhi del presente direi che si è trattato più di un fatto di folklore che altro. Ripeto che abbiamo bisogno gli uni degli altri. L’atomo, le energie alternative… Hanno svolto e continueranno a svolgere una funzione importante, ma ci sono dei settori, la chimica per esempio di cui ho parlato, dove il petrolio allo stato delle cose è insostituibile. In futuro si vedrà, ma è un futuro che ancora non riesco a discernere. Torniamo a una domanda che le ho fatto prima: e se un giorno il petrolio dovesse finire? Lo so, adesso è vento di crisi, che si diffonde assieme al timore che il petrolio finisca troppo in fretta o che non se ne produca abbastanza per le nostre necessità. Poi a volte il problema è solo che se ne raffina troppo poco, o che siamo passati troppo in fretta dall’abbondanza dell’offerta a una sua variabile volatilità, cosa che ovviamente si ripercuote sul prezzo. Quanto a sapere la quantità che ancora ne abbiamo a fronte di una richiesta crescente, per esempio da parte dei Paesi emergenti… Già, quanto ne abbiamo ancora? In bella quantità. Quanto al futuro, il problema è quello di usarlo sempre più per il nostro trasporto, e non sprecarlo a fare quello che può fare benissimo fratello gas. Il prezzo del petrolio possiamo pagarlo. Il prezzo della sua fine non ce lo possiamo n permettere. Personaggi del passato 50-51:Layout 1 28/09/10 10:15 Pagina 50 di Martine O. Belhadi STORIE PERSONAGGI D ante, sommo poeta, e con l’insulto facile, lo accusò di “viltade”, pur senza farne il nome, ma era chiaro a chi si riferiva, al solo pontefice del suo tempo che dopo meno di quattro mesi di regno, dal 29 agosto al 13 dicembre del 1294, decise di abdicare, uno dei pochi nella storia della Chiesa, come San Clemente I e Gregorio XII a prendere una tale decisione. La Chiesa cattolica al contrario lo venera come santo, citiamo il gesto di Benedetto XVI, che dopo aver visitato nella basilica di Santa Maria di Collemaggio, all’Aquila, l’urna che raccoglie le spoglie di Celestino V, volle lasciarvi, come ricordo, il suo pallio pontificio. Personaggio controverso, Celestino V, nato Pietro Angeleri, e detto Pietro da Morrone, vide la luce in Molise a una data incerta tra il 1209 e il 1215, per morire a Fumone il 19 maggio 1296. Fu il 129° papa della Chiesa cattolica, di origini contadine, penultimo di dodici figli. Con una straordinaria inclinazione all’ascetismo e alla solitudine, un mistico che dopo aver preso i voti sacerdotali decise di ritirarsi a vivere in povertà in una caverna isolata sul monte Morrone, sopra Sulmona, da cui il suo nuovo nome, subito imitato da non pochi discepoli che presero il nome di “frati di Pietro da Morrone”, o celestini, un ramo dell’ordine dei benedettini. Giungiamo al 1292, con la morte del papa Niccolò IV e la riunione di un Conclave composto da appena dodici cardinali – poi ridotti a undici per un’epidemia di peste- che dopo ben ventisette mesi non riuscirono a trovare un successore. Ci mise del suo Carlo II, re di Napoli, da tempo in trattative con Giacomo II d’Aragona per decidere a chi dovesse andare il possesso della Sicilia. La stipula di un Trattato era vicina (era stato deciso che alla morte di Giacomo II la Sicilia dovesse ritornare agli an- CELESTINO V • Dante lo accusò di viltà per aver abdicato dal trono di Pietro • La Chiesa lo venera come Santo • Con tante domande che a tutt’oggi lo riguardano gioini). Solo che per renderlo esecutivo, secondo l’uso del tempo, occorreva l’avallo pontificio. Da qui la decisione di Carlo d’Angiò di far pressione sul Conclave per l’elezione di un nuovo pontefice. Ma chi scegliere? Fu a questo punto che i cardinali si ricordarono di quel tal Pietro da Morrone, che sembrava avere le caratteristiche migliori possibili per salire sul trono di Pietro. Era sufficientemente popolare, abituato alla vita ascetica, con la vene50 randa età di 85 anni, cosa che faceva pensare a un pontificato breve, del tutto inesperto della guida della Chiesa, il che voleva dire che avrebbe lasciato fare ai cardinali il bello e il cattivo tempo. La notizia dell’elezione gli fu recata da tre vescovi nella grotta che aveva eletto a sua dimora. Sorpreso, il frate oppose dapprima un rifiuto, che in seguito si trasformò in un’accettazione alquanto riluttante, avanzata soprattutto per dovere d’obbedienza. Il 29 Personaggi del passato 50-51:Layout 1 28/09/10 10:15 Pagina 51 Accanto, l’elezione del pontefice. In apertura, Celestino V in un quadro di Scipione Cecere del 1594 agosto 1294 si recò all’Aquila dov’era riunito il Sacro Collegio, presente anche Carlo d’Angiò. E fu all’Aquila che venne incoronato papa col nome di Celestino V. Fra le sue prime decisioni ci fu la ratifica del Trattato riguardante il possesso della Sicilia, la promulgazione di una Bolla del Perdono ai peccatori pentiti, il titolo per Carlo d’Angiò di “maresciallo” dei futuri Conclave, e la nomina di tredici altri cardinali, di cui nessun romano. Via via rendendosi conto di non essere altro che un ostaggio nelle mani di Carlo d’Angiò, e dei più potenti esponenti del Collegio cardinalizio, al punto da decidersi ad abdicare. Il 13 dicembre del 1294 Celestino V, nel corso di un Concistoro riunito a Napoli, diede lettura di una bolla di abdicazione preparata ad hoc dal cardinale Benedetto Gaetani, laziale di Anagni, 64 anni di età, che da tempo aspirava a diventare papa. In effetti, undici giorni dopo la rinuncia di Celestino V il cardinale Gaetani fu eletto pontefice col nome di Bonifacio VIII. Fra i primi provvedimenti del nuovo papa vi fu quello di mettere sotto stretta sorveglianza il suo predecessore, nel timore che qualcuno tentasse di riportarlo sul trono. Celestino tentò allora una fuga, secondo alcuni per raggiungere la sua amata caverna sul monte Morrone, e secondo altre ver- sioni verso Vieste sul Gargano per cercare un imbarco per la Grecia. Bonifacio ci vide un tentativo di detronizzarlo da parte dei suoi nemici nel Sacro Collegio, addirittura la possibilità del nascere di un antipapa. Il 16 maggio del 1295 Celestino venne catturato presso Santa Maria di Merino dai soldati di Guglielmo Stendardo II, il potente Connestabile del regno di Napoli. Che fare di lui? Rinuncia o no era pur sempre una presenza ingombrante. Da qui la deci- sione di rinchiuderlo nella rocca di Fumone, in Ciociaria, un castello nei territori dei Gaetani, di diretta proprietà del nuovo papa. Qui il vecchio Pietro da Morrone si spense il 19 maggio 1296, fortemente debilitato dalla deportazione coatta. Una versione ufficiale sostiene che Celestino sia morto dopo aver recitato, stanchissimo, un’ultima messa. Che Bonifacio VIII ne abbia ordinato l’assassinio, è versione dubbia, anche se di fatto la detenzione coatta fu certamente fra le cause della morte. Quanto al “foro” che si nota nel cranio di Celestino sarebbe la semplice conseguenza di un ascesso di sangue. Papa Bonifacio portò il lutto per la morte del suo predecessore, celebrò una messa pubblica in suffragio, e diede inizio al processo di canonizzazione che si concluse regnante Clemente V. La salma di Celestino V conobbe non poche vicissitudini, venne rubata il 18 aprile del 1988 e rinvenuta due giorni dopo, fu sepolta dal terremoto dell’Aquila e recuperata a fatica. Per un uomo che avrebbe potuto essere un grande papa in tempi n meno contrastati. La Basilica di Santa Maria di Collemaggio all’Aquila, eretta per volere del santo. Qui fu incoronato il 29 agosto 1294 con il nome di Celestino V 51 Italia x bene 52:Layout 1 28/09/10 10:16 Pagina 52 STORIE ITALIA PER BENE di Elena Grazini CORRERE PER GLI ALTRI Atleta per passione, finalizzata ad aiutare il prossimo I n corsa per il bene. Lo fa da più di 20 anni Giuseppe Papaluca, romano, 50 anni, parrucchiere da uomo per professione, podista per passione, ma passione per il bene. Giuseppe, voce cristallina, sorriso che nasce dal cuore, ha iniziato a correre nel 1990 dopo aver superato le conseguenze di un brutto incidente occorsogli al ginocchio destro nel 1982, in seguito al quale è stato operato otto volte, ha rischiato l’amputazione di una gamba ed oggi corre con un pezzo di goretex dentro il ginocchio. «La solidarietà verso chi è più debole e meno fortunato, una sorta di ribellione verso le ingiustizie, unite alla maturità, sono diventate un imperativo a fare qualcosa di buono e di bene», racconta Giuseppe. «Per questo ho ideato di portare messaggi di pace correndo, proprio perché l’idea di arrivare a piedi in posti dove normalmente non si potrebbe accedere nemmeno con la macchina mi affascinava». Detto fatto. Giuseppe dagli allenamenti al parco dell’Acqua Acetosa si trova a correre alla maratona di New York a quella di Londra, a Parigi a Vienna, alla maratona Des Sables, 250 chilometri nel deserto marocchino, e poi a compiere delle iniziative molto speciali. «La Mosca-Roma di 3.200 km conclusasi il 24 dicembre 1999 in Piazza San Pietro in onore all’anno giubilare me la ricordo come tra le corse più significative. In quel caso portavo con me un messaggio di Giovanni Paolo II», spiega Papaluca. «La Amman- Bagdad di 1.012 Km attraverso il deserto l’avevo percorsa come segno di protesta nei confronti dell’embargo verso l’Iraq». Tra le altre corse spiccano inoltre quelle di 500 km nel deserto australiano, nella foresta amazzonica, sulla Muraglia Cinese. Nel 2004 è la volta de: “La pace va per…corsa”. «Partii da Amman in compagnia di un atleta ebreo ed uno musulmano», commenta Giuseppe». «La nostra meta: Gerusalemme, città dove le tre grandi religioni monoteistiche convivono». Attualmente sono tante le iniziative che Giuseppe organizza e tutte con il medesimo scopo: aiutare i più deboli, quelli che ha incontrato e incontra correndo per le strade del mondo. L’ultima, una corsa dedicata alle famiglie: “Family no limits”. Al centro di questo attivismo ci sono le realtà che Giuseppe sostiene concretamente: la bidonville di Korogocho a Nairobi ed un orfanotrofio in Perù dove si reca tre volte l’anno e da cui è recentemente tornato. A raccogliere la sua testimonianza anche un libro “La pace va per…corsa” i cui proventi sono serviti per queste iniziative benefiche (per contatti con Giuseppe: paxap@tiscali.it – 333-2399440). «Quando sono in aeroporto al ritorno da un viaggio come quello in Perù», spiega Giuseppe, «leggo i limiti di peso dei bagagli e mi viene da sorridere. Se dovessero pesare la ricchezza che mi porto via l’aereo non decollerebbe». Il nostro maratoneta per il bene viene spesso chiamato a raccontare la sua storia ed il suo impegno nelle scuole. «Quando vado nelle scuole a raccontare quanto faccio non vado per parlare della povertà», conclude Papaluca, «ma per ricordare a questi giovani quanto sono fortunati». 52 Scienza e tecnica 53:Layout 1 28/09/10 10:17 Pagina 53 ATTUALITA’ di Carlo Pieracci SCIENZA E TECNICA L’AFRICA OFFRE CONTINUE SCOPERTE Per quanto riguarda l’evolvere dell’uomo E ra il 1974 quando Donald C. Johanson dell’Institute of Human Origin of Berkley (California), durante una campagna di scavi destinata alla ricerca di antenati umani nel triangolo dell’ Afar, in Etiopia, riportò alla luce i resti fossili di un australopiteco adulto di sesso femminile, vissuto 3,2 milioni di anni fa. Lo scheletro, quasi completo, fu battezzato col nome di Lucy, poiché un mangianastri diffondeva le note della canzone dei Beatles “Lucy in the sky with diamonds”, mentre avveniva lo straordinario ritrovamento. Lucy ancora oggi rappresenta una pietra miliare per lo studio dell’evoluzione umana. ”Il più importante ritrovamento fossile del XX secolo”, per dirlo con le parole del suo stesso scopritore. Si tratta infatti di reperti di Australopithecus afarensis, la specie di ominide che, secondo la maggior parte dei ricercatori, staccandosi dalla linea evolutiva degli scimpanzè, avrebbe dato origine al genere Homo e quindi alla nostra specie. La conformazione del bacino di Lucy e, nel 1976, la scoperta delle famose impronte di Leatoli, in Tanzania, hanno dimostrato che A. afarensis viveva sul terreno e deambulava su due gambe: il tutto suggeriva che la locomozione bipede era stata il primo adattamento evolutivo degli ominidi. Da allora la remota e solitaria regione di Afar, in Etiopia, è diventata la zona preferita dai paleoantropologi alla ricerca di ulteriori testimonianze per scrivere altre pagine del cammino evolutivo dell’uomo. Nel frattempo sono stati trovati altri fossili di A. afarensis, anche se meno completi di Lucy. Bisognerà aspettare il 2000, prima che un gruppo di ricercatori coordinato da Zeresenay Alemseged del Max Planck Institut di antropologia evolutiva di Lipsia, in Germania, potesse scoprire a Dikika, situata a soli quattro chilometri da Hadar, località dove era stata trovata Lucy, un altro esemplare ben conservato di Australopithecus afarensis. Questa volta, però, si trattava dei resti fossili di una bambina di circa tre anni, vissuta 3,3 milioni di anni fa. Fino ad allora non era mai stato rinvenuto uno scheletro di un giovane ominide così antico e completo, tanto che si erano conservate persino le rotule delle dimensioni di un pisello. Gli scopritori hanno battezzato la bambina Selam che, nelle diverse lingue etiopi, significa pace. Ma le zone aride e desolate dell’Etiopia non hanno ancora finito di riservare sorprese: lo scorso giugno Yohannes Haile Selassie, un paleoantropologo etiope del Cleveland Museum of Natural History dell’Ohio, ha annunciato la scoperta di un altro scheletro di A. afarensis, che è già stato considerato un po’ come il “nonno” di Lucy. Infatti il reperto risale a circa 3,6 milioni di anni fa ed è più antico di Lucy di circa 400 mila anni. Lo scheletro, completo per il 40 per cento e appartenente ad un uomo adulto che doveva essere alto fra i 150 e i 170 centimetri, già presenta carat53 teristiche che lo differenziano dagli scimpanzè: le lunghe gambe, la forma del torace e del bacino fanno pensare che Kadanuumuu (così è stato battezzato, perché in lingua Afar significa “uomo grande”, rispetto all’altezza di Lucy di poco più di un metro) avesse assunto la postura eretta tanto da poter camminare quasi come l’uomo moderno. Per Yohannes Haile Selassie «lo scheletro di Kadanuumuu sembra strutturato per la camminata bipede più di quanto potesse fare Lucy». Non è stato possibile trovare il cranio di Kadanuummu, ma le costole, le scapole e la clavicola sono fra le meglio conservate fra i reperti fossili degli antenati dell’uomo. Va ricordato che in Etiopia, prima di Salem e Kadanuumu sono stati rinvenuti altri importanti fossili non soltanto di A. afarensis, ma anche di altre specie come Australopithecus boisei, A. ethiopicus e Ardipithecus ramidus. Inoltre in tutta la fascia che si stende lungo l’Africa centro-orientale e che comprende oltre l’Etiopia, anche il Kenya e la Tanzania, sono stati rinvenuti altri importanti fossili di ominidi: non solo le impronte dei piedi di A. afarensis di Leatoli, in Tanzania, ma anche reperti fossili di Kenyantropus platyops e A. boisei in Kenya e Tanzania. I primi rinvenimenti del genere Australopithecus si ebbero però nel Transvaal, in Sud Africa, fra il 1924-50. Nel 1925, Raymond Dart, antropologo australiano, segnalò una parte di cranio e relativo calco endocranico nei pressi di Taung: il reperto, ritenuto di età infantile e oggi conosciuto come “il bambino di Taung”, presentava caratteristiche intermedie fra gli antropoidi e l’uomo (Austran lopithecus africanus). Sport 54-55:Layout 1 28/09/10 10:18 Pagina 54 di Ettore Nuara ATTUALITA’ SPORT G ordon Brown ancora primo ministro inglese nel 2008, guardava estasiato, nell’immenso stadio di Pechino, alla cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici cinesi, quel rincorrersi di luci, di suoni, di arabeschi artistici e di immagini tridimensionali in quella notte di sogno, che trasmetteva a tutto il mondo che la Cina era una magnifica realtà. Gordon Brown nel ricevere il testimone dalla Cina per organizzare le Olimpiadi di Londra 2012 affermò che la macchina organizzatrice inglese era già in movimento e che i lavori per realizzare strutture adeguate erano già incominciati, sperando altresì che i costi finali di tutta l’operazione si rivelassero inferiori di gran lunga a quelli degli amici cinesi. Gordon Brown ora è un ex ministro; ha lasciato la carica di primo ministro, altri uomini politici gli sono subentrati e bisogna dire che sin da adesso, a due anni dalle Olimpiadi di Londra 2012, esplorando l’attività di tutti i cantieri è facil- svolgerà dal 27 luglio al 12 agosto. La capitale britannica è stata preferita a Parigi, considerata la favorita alla vigilia e battuta nel ballottaggio finale, dopo che negli scrutini precedenti erano state eliminate le altre città candidate come Mosca, New York e Madrid. Le Olimpiadi di Londra verranno ospitate fra 33 impianti concentrati attorno al villaggio che sorgerà nel nuovo parco olimpico presso Stratford. Il torneo di calcio verrà disputato fra Londra, Birmingham, Manchester e Cardiff; le gare di tennis si terranno a Wimbledon, mentre quelle di vela si svol- OLIMPIADI DI LONDRA 2012 Sono a buon punto i lavori per stadi e attrezzature mente proponibile una piccola relazione su quello che è stato fatto e quello che ancora sarà da realizzare. Londra è la sola città ad aver ospitato per tre volte un’Olimpiade estiva dopo quella del 1908 e del 1948: la manifestazione del 2012 si Wenlock e Manderville, mascotte ufficiali. Le loro sagome sono state realizzate con l’acciaio residuo utilizzato per l’ultima trave dello Stadio Olimpico. In alto il logo ufficiale 54 geranno in Cornovaglia; tra gli stadi che ospiteranno le gare di calcio ci sarà il Nuovo Wembley. La cerimonia inaugurale e finale e le prove di atletica leggera si svolgeranno presso il nuovo stadio olimpico di Londra. Sono previste 300 competizioni in 26 sport alla presenza di 205 nazioni e 10.500 atleti. A due anni dall’inizio della manifestazione olimpica i lavori sono a buon punto. Per quanto riguarda i trasporti sono stati approntati miglioramenti alla linea Est della Metropolitana di Londra, aggiornamenti alla Docklands Light Railway e alla linea nord sempre di Londra. Si sta, inoltre, costruendo una nuova linea, la Javelin Olimpico, un servizio ferroviario ad alta velocità per poter meglio arrivare alle sedi della XXX Olimpiade. Il cuore delle Olimpiadi è nell’Est End a ridosso di Stratford e poco più in là di Canary Whard, un quartiere emergente. Sette giorni su sette sono impegnati diecimila operai che stanno offrendo una capacità di lavoro eccezionale, a ritmo serrato, tanto che gli organizzatori prevedono che tutte le strutture saranno pronte un anno Sport 54-55:Layout 1 28/09/10 10:19 Pagina 55 Il nuovo bus ideato da Thomas Heatherwick entrerà in servizio nel 2012 in occasione delle Olimpiadi prima della manifestazione olimpica. Non vi saranno ritardi: si prevede che lo Stadio Olimpico sarà consegnato a luglio 2011 con tre mesi di anticipo e così pure l’Olimpic Park che ospiterà 10.500 atleti di tutto il mondo e 6.000 officials. Lo stadio e l’Olimpic Park sono in sostanza le sedi delle Olimpiadi e delle Paraolimpiadi. Vicino allo stadio vi sarà l’Acquatic Center (capienza: 17.500 spettatori). Accanto ci sarà l’impianto per la pallanuoto (5.000 posti), il Palazzetto per la pallamano (7.000 posti) e l’Hockey center (15.000 posti). Poco distante da questi impianti ci sarà il Velopark (ciclismo su pista per 6.000 posti) e proprio accanto è in costruzione una grande arena per il basket, la Basketball Arena che può ospitare 12 mila spettatori. E ancora: le gare di triathlon si disputeranno ad Hyde Park, con la frazione di nuoto al Serpentine Swimming Club; la pallavolo avrà la sede a Earls Court (15.000 posti); il beack volley all’Horse Guards Parade tra il Mall e Buckingham Palace. Greenwich Park ospiterà le gare equestri e il pentathlon moderno. Wembley, come detto, sarà uno degli stadi per il calcio (90.000 posti) e Wimbledon (30 mila posti) riguarderà il tennis. Il costo dei Giochi del 2012 è passato dai 4 miliardi di euro nazionali agli 11,5 miliardi di oggi. E’ quindi triplicato. A quanto si è appreso il governo Cameron-Clegg ha effettuato dei tagli considerevoli al preventivo di spesa approvato all’epoca dall’ex primo ministro inglese Gordon Browan, ed è accertato che i 700 dirigenti e impiegati in pianta stabile hanno sopportato un taglio del 10 per cento dei loro stipendi. Gli organizzatori cercano in tutti i modi di risparmiare. Ecco perché sollecitano tutti coloro che sono preposti alla buona riuscita delle Olimpiadi ad accelerare i tempi di consegna e di messa in opera di tutti gli impianti. Sembra che il 70 per cento dei suddetti sarà ultimato con anticipo rispetto alla data dei Giochi. Si risparmierebbero – come lascia intendere il ministro dello Sport – 700 milioni di sterline (850 milioni di euro). Come accade in tutto il mondo la realizzazione delle “grandi opere”, e la nascita di una Olimpiade è sempre una “grande opera” che alimenta polemiche. Secondo un sondaggio della BBC su un campione di 2.000 persone in tutto il Regno Unito più del 70 per cento crede che Londra 2012 non porterà reali benefici alla sua area e solo uno su cinque ha dichiarato che l’evento non lo convincerà a dedicarsi allo sport nelle varie discipline che offre. Secondo il 60 per cento dei londinesi i Giochi non si sarebbero dovuti organizzare perché non c’è proprio nulla per loro. Risponde perentoriamente attraverso la stampa inglese l’organizzatore, lord Coe: «Ognuno è libero di esprimere un parere, un’osservazione, una critica, per cui accetto la polemica per quello che è, ovvero accendere e approfondire un dibattito. I Giochi di Londra lasceranno un’eredità alle giovani generazioni nel senso che più di due milioni di giovani possono avviarsi allo sport. Abbiamo fatto diversi progressi su questo aspetto. Abbiamo avuto un aiuto consistente prima dal governo labu55 rista e poi da quello attuale di conservatori e liberali. L’aiuto economico, intendo dire, perché i proventi della lotteria nazionale sono saliti al 20 per cento e gli investimenti delle Federazioni sportive a favore della promozione giovanile dal 5 al 30 per cento. Noi contiamo che al termine delle Olimpiadi saranno disponibili 2.800 appartamenti e un campus universitario per 1.800 studenti». Si è anche venuto a conoscenza che è allo studio del Cio (Comitato Internazionale Olimpico) un progetto per quanto riguarda lo svolgimento della maratona. Il progetto è in via di approvazione. Si intende far partire e concludere la corsa di 42,195 chilometri proprio davanti alla residenza della Regina alla presenza di tutta la famiglia reale. Il “via” alla corsa verrebbe dato proprio dalla regina Elisabetta. La maratona toccherà i luoghi più suggestivi della città: Tower Bridge, Westminster e Trafalgar Square. n Sport Tucci 56-57:Layout 1 30/09/10 11:23 Pagina 56 di Riccardo Tucci jr ATTUALITA’ SPORT E’ stato un calciomercato anomalo, quello di quest’estate. Ha subito per lunghi tratti momenti di pura empasse e si è scatenato decisamente in coda, quando il “gong” della fine era vicino. Inizialmente è stato un mercato molto povero; molti prestiti, qualche scambio, ma soldi veri se ne sono visti pochi. In più la perdita dell’ultimo giovane talento rimasto in Italia, Balotelli, costretto ad emigrare in Inghilterra, sembrava aver contribuito ad abbassare ulteriormente ed irrimediabilmente il livello del nostro Campionato. Ed invece in una settimana è cambiato tutto perché ci sono stati più movimenti nelle ultime 24 ore che nel resto dei due mesi. Sicuramente la regina di questo calciomercato è il Milan che in pochi giorni ha messo a segno prima l’acquisto di Zlatan Ibrahimovic e poi quello del brasiliano Robson de Souza a tutti meglio noto come Robinho. Massimiliano Allegri adesso avrà a disposizione un parco attaccanti di grande caratura con il quale tenterà l’assalto a tutte le competizioni, ma attenzione all’effetto boomerang. C’è il rischio infatti che tutte queste primedonne non siano per niente predisposte al sacrificio (indispensabile per mantenere l’equilibrio tattico) e soprattutto che possano preferire le giocate ad effetto alla concretezza. Ci vorrà tutta la bravura del tecnico per far sì che le grandi doti di questi campioni vengano messe al servizio della squadra. Perché questi ingaggi si verificassero erano necessarie due condizioni: la cessione di Klaas-Jan Huntelaar allo Schalke 04 e quella di Marco Borriello, il grande scontento dell’attacco milanista. Per l’ariete napoletano la più veloce è stata la Roma, che ha ottenuto il giocatore in prestito con diritto di riscatto fissato a 10 milioni di euro. Con questo acquisto e con l’arrivo a titolo definitivo di Nicolas Burdisso la squadra di Claudio Ranieri ha la possibilità di puntare in alto in Italia e in IL CAMPIONATO DI CALCIO DI SERIE A 2010-2011 Condizionato da uno strano calciomercato? Europa, in attesa che torni a disposizione anche Adriano. Quantomeno confusionaria invece la campagna acquisti della Juventus affidata al nuovo dg Beppe Marotta. L’artefice del miracolo Sampdoria, traghettata l’anno scorso fino alla qualificazione ai preliminari di Champions, ha portato con sé innanzitutto l’allenatore di quella squadra, Gigi Del Neri, ed insieme a lui un pacchetto acquisticessioni molto costose e non del tutto convincenti. I detrattori della Juventus parlano addirittura di “accozzaglia senza picchi di qualità”, ma questa analisi è decisamente troppo pessimistica. In difesa, in fondo, c’è la coppia centrale della Nazionale. Krasic è perfetto per il gioco di Del Neri, Aquilani (se il fisico lo permetterà) è un centrocampista di qualità eccelsa e Quagliarella i suoi gol li fa eccome. Qualche perplessità 56 sulla cessione di Diego, uno dei migliori nella preparazione estiva, svenduto a 15 milioni e mezzo di euro dopo che ne era costati 25 l’anno prima e sugli ingaggi di Martinez e Rinaudo (18 milioni in due) e destinati perlopiù a scaldare la panchina. Poco protagonista quest’anno è stata l’Inter, considerata già sufficientemente forte dal presidente Moratti che pure qualche timido tentativo di rafforzamento l’aveva fatto. Sono sfumati però Mascherano e Kuyt, e in extremis anche Inler, centrocampista svizzero dell’Udinese. Eppure, anche se l’organico nerazzurro resta stellare, la cessione di Balotelli e l’incognita Benitez gettano ombre sul titolo, soprattutto alla luce dell’importante rafforzamento di Milan e Roma. A ridosso delle grandi, la squadra che si è rinforzata di più è certamente il Sport Tucci 56-57:Layout 1 30/09/10 15:20 Pagina 57 Borriello Quagliarella Cavani Ibrahimovic Genoa che ha speso circa 50 milioni di euro. Eduardo, Ranocchia, Toni e Rafinha sono giocatori che non si discutono. Veloso e Zuculini sono talenti di prospettiva destinati a diventare futuri protagonisti. Subito dietro c’è il Napoli che con l’acquisto di Cavani ha asciugato in un battibaleno le lacrime versate per l’addio di Quagliarella. In più l’eccellente lavoro di Bigon con il mercato in uscita ha permesso a Mazzarri di accorciare la rosa fino a 24 elementi e di poter lottare in maniera competitiva su due fronti grazie anche all’aggiunta di buoni ricambi come Yebda, Sosa, Dumitru e Lucarelli. Meno complimenti per il Palermo che non è riuscito a sopperire in maniera adeguata alla partenza di Cavani. Maccarone, infatti, è più che altro uomo di esperienza, per il resto la sensazione è che si sia puntato su emergenti da valorizzare. Su Munoz c’erano pretendenti di lusso, addirittura il Real Madrid. Stesse belle speranze in Joao Pedro che è comunque un buon investimento per la sua duttilità tattica che gli permette di adattarsi come centrocampista puro dai piedi buoni o di giocare più avanzato dietro alle punte. Poi c’è l’incognita Sampdoria che do- vrà gestire un nuovo ciclo. Ma già la conferma di Cassano, Palombo e Pazzini rimasti a Marassi in periodo di magra e senza gli introiti della Champions sfumati come sappiamo, fanno ben sperare. Tra metà classifica ed Europa potremmo trovare la Fiorentina che ha cambiato troppo poco rispetto a quanto sarebbe servito e soprattutto dovrà fare a meno di Jovetic e Mutu che rientreranno nella seconda metà della stagione. Innesti importanti invece nel Parma che si è assicurato la classe della “formica atomica” Giovinco e la qualità di Candreva (prestito con diritto di ri57 scatto della metà) che aspettano la loro consacrazione definitiva. Cagliari, Lazio e Udinese saranno le tre mine vaganti del Campionato e a scanso di sorprese le vedremo oscillare a seconda delle prestazioni tra la zona Uefa e il centro classifica. In piena bagarre salvezza troviamo Bologna, Lecce, Catania, Cesena, Brescia, Chievo e Bari. Queste ultime due potrebbero avere una marcia in più, e se riusciranno a confermare le buone indicazioni dell’anno scorso, potranno puntare a un Campionato più tranquillo rispetto alle altre. Riassumendo, le conclusioni che possiamo trarre da questo calciomercato estivo sono due: la prima è che Milan e Roma hanno ridotto il gap con l’Inter, e la seconda è che il livello medio delle altre squadre si è nettamente alzato. Solo il tempo però ci potrà dire se tutto ciò basterà a risollevare il calcio italiano dal periodo di crisi che l’ha colpito in n questi ultimi anni, oppure no. Cultura 58-61:Layout 1 08/10/10 08:51 Pagina 58 ATTUALITA’ di Dedy Ferrari Clerici CULTURA I PITTORI DEL RISORGIMENTO A Roma, alle Scuderie del Quirinale 1 861. I pittori del Risorgimento. E’ questo il titolo della mostra che si apre a Roma, alle Scuderie del Quirinale, il 6 ottobre e si chiude nell’ anno che celebra l’Unità d’Italia. Avrà come tema il confronto fra la pittura italiana e gli eventi che tra il 1859-60 (anni della Seconda Guerra d’Indipendenza e della spedizione dei Mille) e il 1861, anno della proclamazione del Regno d’Italia: la conquista della libertà, dell’indipendenza e dell’unità nazionale finalmente raggiunte. Il cuore della mostra è rappresentato dalla pittura dei cosiddetti “pittori soldati” lombardi, toscani e napoletani quali Gerolamo Induno, Eleuterio Pagliano, Michele Cammarano, tutti convinti patrioti, che presero parte in prima persona a molte battaglie e ne resero testimonianza attraverso una pittura fedele agli eventi, ma mai retorica e sempre attenta ai tanti risvolti umani, spesso tristemente tragici, legati alla guerra. L’altro grande protagonista della pittura di quegli anni, il livornese Giovanni Fattori, capofila dei Macchiaioli, pur non essendo partito come volontario partecipò con fervore alle lotte risorgimentali ideologicamente e con la sua pittura, recandosi spesso sui luoghi delle battaglie e degli scontri più cruenti per poter testimoniare nelle sue opere il senso drammatico della guerra. Questa giovane arte italiana, del tutto nuova rispetto alla tradizione accademica, fu rivoluzionaria anche nella forma: priva di accenti celebrativi, con opere che rappresentavano non tanto le grandi manovre tattiche, lo spiegamento di forze, gli alti ranghi, quanto i semplici soldati, le “retrovie”, i feriti curati grazie alle prime forme di assistenza (la nascita della Croce Rossa sarà frutto di quelle drammatiche giornate), gli stessi nemici caduti, accomunati all’esercito piemontese nella tragedia della morte, una semplice pietà che diventa umana dignità. Tutto questo riprodotto in due monumentali capola58 vori quali “L’assalto a Madonna della Scoperta” di Giovanni Fattori, o la “Battaglia della Cernaia”, opera del 1857 di Gerolamo Induno. Ma non manca in questa godibilissima e ricca esposizione una “anticipazione” alla pittura del 185960 con alcune opere emblematiche, introduttive ai temi della mostra stessa. Come “I profughi di Parga” di Francesco Hayez, in cui l’artista rievoca l’abbandono della patria da parte degli abitanti della cittadina greca durante la lotta di indipendenza dalla dominazione ottomana, in cui intellettuali e patrioti italiani videro storia e vicende comuni al loro Paese, sottomesso all’impero austriaco. Non a caso Giuseppe Mazzini, attento ai messaggi dell’arte lo giudicò un quadro-manifesto che avrebbe aperto la strada ad una nuova espressione di arte nazionale, in cui per la prima volta nella pittura storica gli umili diventano protagonisti ed eroi… come nelle opere di Vela e Puttinati che rappresentano “Spartaco” e “Masaniello”. Un percorso, quello di questa mostra alle Scuderie a cura di Fernando Mazzocca e Carlo Sisi, che dedica il primo piano ai dipinti monumentali che illustrano l’epopea nazionale dalla guerra di Crimea al 1860, con il coronamento del sogno mazziniano e garibaldino e l’entrata in Roma attraverso la breccia di Porta Pia testimoniato dallo scenografico, grande dipinto “Carica dei bersaglieri”, di Michele Cammarano. Seguono nelle sale al secondo piano opere che testimoniano altre tappe del percorso risorgimentale e si entra, attraverso una serie di dipinti più piccoli, al privato, all’interno delle coscienze di quanti aderirono al Risorgimento non dal fronte degli scontri, ma in una dimensione di interni domestici, popolari o borghesi, nelle osterie, nelle strade, nelle famiglie. Alcune opere ricordano gli episodi più significativi delle insurrezioni del ’48, ’49 e i fatti di Roma, Milano, Venezia: da un dipinto dalla forte carica allusiva quale “La Meditazione” Cultura 58-61:Layout 1 07/10/10 16:29 Pagina 59 ATTUALITA’ In apertura, “Carica dei bersaglieri”, di Michele Cammarano. A des., “Sera lungo il viale Karl Johan”, e in basso, “Sogno di una notte d’estate” entrambe di Eduard Munch LE GRANDI MOSTRE di Wolfy Ferrero MUNCH E LO SPIRITO DEL NORD di Francesco Hayez, una inedita e drammatica rappresentazione dell’Italia che tiene in mano una croce su cui sono impresse in rosso le date delle 5 Giornate di Milano, al capolavoro dell’Induno, che fu a Roma con Garibaldi, “La trasteverina colpita da una bomba”, omaggio al popolo anonimo che muore per un ideale, eroi senza nomi e senza monumenti retorici. Anche l’epopea dei Mille godette di un grande favore nell’opinione pubblica mondiale e fu seguita dalla stampa internazionale, celebrata dagli intellettuali, da intellettuali e da artisti. Tra questi ritroviamo quei pittori che “in diretta” diremmo oggi, testimoniarono gli avvenimenti e i loro protagonisti, le aspettative create nel popolo dall’impresa di Garibaldi, aspettative a volte deluse e ugualmente documentate. Gerolamo Induno nel grande quadro dedicato a “La discesa d’Aspromonte” rende un esatto e grave resoconto dello scontro fratricida tra l’esercito di Garibaldi e i soldati italiani. n N el suo progetto pluriennale dedicato alle “Geografie dell’Europa”, e dopo la prima tappa costituita dalla rassegna che indagava le relazioni tra la pittura francese della seconda metà del XIX secolo e la contemporanea pittura nelle nazioni del centro ed est Eu- IL LIBRO DEL MESE S celto da Esperienza per i suoi lettori: “Santa Margherita Ligure: Storia di una città”, di Marco Delpino, Edizioni Tigullio, pagg. 168, € 10,00. Quanto sappiamo di una città, delle sue origini, del suo sviluppo, dei protagonisti delle vicende socio politiche, del suo patrimonio culturale, e quanto ne sanno i suoi visitatori? Certo si può dire che Santa Margherita Ligure, graziosa ed elegante cittadina del Golfo del Tigullio, è conosciuta soprattutto per le sue bellezze naturali, lo splendido scenario paesaggistico in cui è immersa, ammaliante per filosofi e scienziati e fonte di ispirazione per artisti che, non senza difficoltà, ha conservato intatto il suo immenso fascino potendosi a tutt’oggi definire, per citare lo scrittore Vittorio G. Rossi, “una delle grandi opere d’arte di Dio”. In realtà, collocata nella sfera di influenza geopolitica della Repubblica di Genova, vanta altresì una storia molto antica, a volte lieve a volte tragica, fatta anche di aspre rivalità, di incursioni corsare, di fortificazioni, di luoghi di devozione, i cui segni sono ancor oggi rintracciabili, a volte ostentati, spesso nascosti, secondo quella naturale tendenza propria del carattere di questa terra, a custodire gelosamente, quasi celandole, le proprie ricchezze. Una storia che merita di essere rinnovata fino ai nostri giorni, perché la memoria di una comunità è la sua linfa vitale e condizione essenziale del suo futuro. In questo filone si colloca il libro, curato da Marco Delpino, “Santa Margherita Ligure: storia di una città”, con foto a colori e in bianco e nero di Renato Dirodi, Michele Merello e Clèmence Uboldi. Denso di riferimenti e citazioni, coniuga autorevoli fonti storiografiche con il ricordo di personaggi ed episodi che hanno caratterizzato la vita e le vicende della città, “raccontando” notizie storiche, politiche, culturali, religiose, ambientali, semplici curiosità, che si intrecciano tra di loro in un excursus della memoria dalle origini del borgo fino ai tempi recenti. Da una parte il lavoro degli studiosi di storia locale, dall’altra la tradizione orale, in mezzo il ricordo e l’esperienza personale dell’autore e dei protagonisti, hanno il pregio di riunire, in una sorta di percorso guidato, le diverse fonti monografiche cui ha attinto, accompagnandoci attraverso il tempo nella riscoperta di nomi, vie, luoghi di culto, opere d’arte, sentieri. (a cura di Riccardo Tucci jr) 59 ropa, Villa Manin di Passariano propone il suo secondo importante appuntamento. Per un progetto, nella sua interezza, volto a studiare alcune delle maggiori evidenze della pittura europea tra la metà del XIX secolo e il primo decennio di quello successivo. “Munch e lo spirito del Nord. Scandinavia nel secondo Ottocento” vuole, per la prima volta in Italia, costruire il racconto di una storia che identifichi appunto lo spirito del Nord con la pittura in Norvegia, Svezia, Finlandia e Danimarca. Specialmente dedicata al paesaggio, ma raccolta anche attorno al tema del ritratto e della figura (fino al 6-3-2011). Cultura 58-61:Layout 1 30/09/10 13:02 Pagina 60 Accanto, “Paesaggio” di Giorgio Morandi (1962). A sin., Eleonora di Toledo con il figlio Giovanni, del Bronzino. In basso, “Bambina che gioca con il volano” (1737), di Siméon Chardin; a sin., “Ulivi” di Van Gogh. Nella pagina seguente, “Fuga in Egitto”, del Bramantino BRONZINO. PITTORE E POETA ino al 23 gennaio 2011 si tiene a Palazzo Strozzi a Firenze la mostra “Bronzino. Pittore e poeta alla corte dei Medici”, prima rassegna interamente dedicata all’opera pittorica di Agnolo di Cosimo, detto il Bronzino (1503-1572), pittore fra i più grandi dell’arte italiana. Un evento unico, che vede riunite per la prima volta preziosissime opere su tavola, spesso di dimensioni imponenti, raramente prestate. L’esposizione è dedicata a un artista che incarna la pienezza della “maniera moderna” negli anni del governo di Cosimo I de’ Medici, e rappresenta uno degli apici del Cinquecento: nelle sue opere è espressa tutta l’eleganza della Corte medicea attraverso bellezza, “naturalità” e, allo stesso tempo, aristocratico e algido splendore. F MORANDI E IL PAESAGGIO ppuntamento di livello assoluto quello che la Fondazione Ferrero, la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e la Regione Piemonte propongono per la stagione culturale d’autunno. Si tratta della più approfondita esposizione mai dedicata al mondo ad un tema fondamentale nella poetica di Giorgio Morandi, quello del paesaggio. Per questa mostra Maria Cristina Bandera, che ne è la curatrice, ha selezionato e ottenuto una scelta di opere di indiscussa qualità, individuate anche a partire dai destinatari cui lo stesso Morandi le aveva riservate, in particolare i suoi critici - Cesare Brandi, Cesare Gnudi, Roberto Longhi, Luigi Magnani, Carlo Ludovico Ragghianti, Lamberto Vitali - e i suoi più importanti collezionisti (Ad Alba, alla Fondazione Ferrero, dal 16 ottobre p.v. al 16 gennaio 2011). A CHARDIN: PITTORE DEL SILENZIO olti sono convinti di conoscere perfettamente Ferrara, ma forse non è del tutto così. Ecco che in occasione della mostra di Chardin, ai visitatori della grande mostra (allestita al Palazzo dei Diamanti e aperta dal 17 ottobre fino al 30 gennaio 2011) viene proposto di riscoprire la città che probabilmente hanno molte volte visitato, vedendola con occhi del tutto diversi. L’abbinamento tra questa diversa percezione di Ferrara e la mostra ai Diamanti è ideale: non vi è dubbio che Ferrara sia città per Chardin: cartesiana e metafisica e romantica al tempo stesso, con le sue luci limpidamente “acquatiche”, quasi lagunari, e le sue atmosfere brumose e raccolte. M VINCENT VAN GOGH Vincent van Gogh. Campagna senza tempo - Città moderna”: dall’8 ottobre al 6 febbraio 2011 il Complesso del Vittoriano di Roma riporta a Roma dopo ventidue anni il genio assoluto di Vincent van Gogh, che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte e nell’immaginario collettivo dell’uomo moderno. Il percorso scientifico dell’esposizione analizza per la prima volta le due inclinazioni contraddittorie che spesso guidarono il pittore nella scelta dei soggetti dei suoi dipinti: l’amore per la campagna, come ambiente fisso e immutabile e il legame con la città, centro della vita moderna e del suo rapido movimento. Saranno esposti settanta capolavori tra dipinti, acquarelli e opere su carta del maestro olandese e oltre trenta opere dei grandi artisti che gli furono di ispirazione - tra i quali Millet, Pissaro, Cézanne, Gauguin e Seurat. “ 60 Cultura 58-61:Layout 1 30/09/10 13:03 Pagina 61 ATTUALITA’ LE GRANDI MOSTRE LUCAS CRANACH D al 15 ottobre p.v. fino al 13 febbraio 2011 la Galleria Borghese di Roma propone per la prima volta al pubblico italiano la figura e le opere di Lucas Cranach il Vecchio, massimo esponente, assieme a Albrecht Durer, della rinnovata pittura tedesca del 1500. La mostra è promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma diretta da Rossella Vodret, organizzata da MondoMostre e resa possibile grazie al sostegno di Enel. “Cranach. L’altro Rinascimento” è curata dal prof. Bernard Aikema, storico dell’arte tra i massimi studiosi dell’artista tedesco, e da Anna Coliva, direttrice della Galleria Borghese. La mostra intende dare un’immagine complessiva della produzione artistica del pittore, legato alle tradizioni fiamminghe, ma contaminato anche dalle novità figurative italiane. Alla Galleria Borghese verranno presentate circa 45 opere provenienti dalle massime collezioni pubbliche europee e statunitensi – alcune per la prima volta fuori della loro sede - mentre dieci xilografie dimostrano la virtuosità e l’inventiva di Cranach nel mezzo grafico. (Elena Grazini) IL RINASCIMENTO NELLE TERRE TICINESI L a mostra, curata da Giovanni Agosti, Jacopo Stoppa e Marco Tanzi, si propone di indagare lo svolgimento delle vicende figurative in Canton Ticino tra il Quattro e il Cinquecento: ed è la prima volta che viene organizzata una manifestazione su questo tema. La pittura locale del tardo Quattrocento è caratterizzata da botteghe che ripetono motivi tardogotici e formule arcaiche (i Seregnesi, Antonio da Tradate): risultano perciò fondamentali - per la svolta in senso rinascimentale - gli interventi di artisti di primissimo piano che portano con sé le novità elaborate a Milano e consentono così, a partire dal secondo decennio del Cinquecento, ai pittori ticinesi di aggiornarsi. Bramantino, che lascia la tavola con la Fuga in Egitto nel santuario della Madonna del Sasso all’Orselina, e Bernardino Luini, con il polittico di San Sisinio a Mendrisio e con il tramezzo di Santa Maria degli Angeli a Lugano, rappresentano i due casi più notevoli, ma si ricordano anche il pittore delle Scene della Genesi a Campione d’Italia, quello dell’Ultima cena di Ponte Capriasca, il Giampietrino, oltre ad artisti locali di talento, come Bartolomeo da Ponte Tresa, Domenico Pezzi e Giovanni Antonio de Lagaia. La mostra è inoltre un’occasione unica per rivedere, a breve distanza dalla chiesa per la quale Luini lo dipinse, un elemento del disperso polittico della chiesa di San Sisinio a Mendrisio. La macchina d’altare, che si componeva di almeno otto tavole, oltre a una ricca carpenteria, fu infatti venduta e smembrata nel 1796; lo scomparto principale si trova in una collezione privata italiana, i dipinti minori e la predella sono divisi tra diversi musei e collezioni della Gran Bretagna e degli Stati Uniti. (fino al 10 gennaio, presso la Pinacoteca Cantonale Giovanni Züst, a Rancate, Mendrisio, nel Canton Ticino). OSVALDO LICINI. I CAPOLAVORI a mostra antologica dedicata a Osvaldo Licini (Monte Vidon Corrado, 1894-Ascoli Piceno, 1958), maestro del Novecento italiano e internazionale e rappresentante di spicco dell’arte astratta, presenterà al pubblico cento capolavori dell’artista. Lo sforzo di questa ricerca è stato di ricongiungere i dipinti che appartengono al nucleo forte di Silvia e Lorenzo Licini, le molte opere che compongono la collezione di Bruno e Guido Lorenzelli, oltre che di importanti collezionisti italiani, e di quei quadri di Licini che sono entrati a far parte delle principali collezioni pubbliche. Il progetto di questa ampia retrospettiva è stato affidato ad un Comitato scientifico di prim’ordine composto da Zeno Birolli, critico, curatore e storico dell’arte, gran conoscitore della personalità di Licini, Luciano Caramel, professore ordinario all’Università La Cattolica di Milano, Fabrizio d’Amico, già professore associato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa, Danilo Eccher e Riccardo Passoni, rispettivamente direttore e vicedirettore della GAM (dal 24 ottobre p.v. al 31 gennaio 2011 nella Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino). L 61 alberghi 62 :Layout 2 28/09/10 10:21 Pagina 62 Hotel La Caravella –––––––––––––––––––––––––––––– Via Aurelia, 315 17025 Loano (SV) Tel. 019/675777 ––––––––––––– Bellavista Terme Abano - Montegrotto Tel. 049.793333 Fax 049.793772 www.bellavistaterme.com 70 metri dal mare, camere con servizi, Tv color, balcone, cassaforte e telefono, sale climatizzate minimo una settimana Festività natalizie 3 giorni ...... € 160,00 PROMOZIONI ANLA 7 giorni Natale .......................€ 350,00 7 giorni Capodanno ...............€ 390,00 14 giorni dal 7 gennaio ..........€ 530,00 ––––––––––––––––––––––––––––––– Pensione completa, bevande escluse Riduzioni per bimbi fino a 12 anni STAGIONE: € 63,00 Agosto, Settembre, Ottobre Supp.to camera singola al giorno € 5,00 Pasqua/Natale/Capodanno /Ferragosto € 70,00 dal 01-04 al 06-04 dal 13-08 al 17-08 dal 24-12 al 06-01-2011 Supp.to camera singola al giorno € 6,00 ––––––––––––––––––––– I prezzi si intendono in pensione completa al giorno per persona in camera doppia ––––––––––––––––––––––––––––––– E–Mail: info@hotelcaravella.com www.hotelcaravella.com ––––––––––––––––––––––––––––––– Dal 07 gennaio 2011 ...............€ 42,00 BASSA STAGIONE: € 57,00 Marzo, Aprile, (escluso periodo di Pasqua) Maggio, Giugno, Luglio, Novembre, Dicembre (escluso Natale e Capodanno) Supp.to camera singola al giorno € 5,00 3 piscine termali, Cure fangoterapiche, Beauty Center, Convenzionato Asl per soggiorni minimi di 6 notti presentarsi come socio Anla ––––––––––––––––––––––––––– Riduzione del 10% sul listino cure estetiche e fisioterapiche *** Hotel Terme Principe Viale delle Terme, 87 - 35031 Abano Terme tel. 049/8600844 - fax 049/8601031 info@principeterme.com www.principeterme.com Hotel Principe Terme è il posto ideale per coniugare perfettamente salute e benessere.Situato in pieno centro di Abano Terme dotato di tutti i comfort e cucina particolarmente curata. Lo stabilimento termale ubicato all’interno dell’Hotel è dotato di una propria sorgente termale a 87°. Si praticano cure termali primarie come fangoterapia, inalazioni ed aerosol, massaggi terapeutici. CONVENZIONATO U.S.L. Nel centro estetico vengono praticati trattamenti estetici al viso e al corpo e varie tecniche di massaggio: massaggi antistress, riflessologia plantare, ajurveda, stone massage, massaggio indiano. Una piscina termale coperta e scoperta, calidarium “bagno d’eleganza”, idromassaggio, percorso plantare Kneipp. Offriamo gratuitamente l’utilizzo della piscina termale, due sedute d’acqua gym, cena al lume di candela e serata danzante settimanale per rendere il soggiorno più piacevole. L’ BASSA STAGIONE: dal 21.03 al 27.03 / dal 11.04 al 24.04 / dal 20.06 al 31.07 ........Euro 52,00 MEDIA STAGIONE: dal 28.03 al 10.04 / dal 25.04. al 19.06 / dal 01.08 al 04.09 / dal 24.10 al 21.12........................................Euro 55,00 ALTA STAGIONE: dal 05.09 al 23.10 / dal 22.12 al 06.01.2011................................Euro 63,00 I PREZZI SI INTENDONO PER PERSONA AL GIORNO, IN PENSIONE COMPLETA, IN CAMERA DOPPIA STANDARD - SUPPLEMENTO CAMERA SINGOLA Euro 6,00 al giorno SUPPLEMENTI FESTIVI OBBLIGATORI (A PERSONA): Pasqua € 30,00 - Ferragosto € 40,00 Cenone vigilia e pranzo di Natale € 55,00 - Veglione di San Silvestro € 80,00 Uso delle 3 piscine termali con idromassaggio, percorso Kneipp, accappatoio e ciabattine in dotazione € 18,00 a persona per tutto il periodo. Ceriale Mary Casa Vacanz e Riviera dei Fiori ––––––––––––––––––––––––––––– Via Orti, 59 - 17023 Ceriale (Sv) ––––––––––––––––––––––––––––– Per informazioni e prenotazioni tel. 0182/990187 e-mail: casavacanzemary@libero.it Gestione familiare. A 50 metri dal mare e da ogni servizio. Appartamenti mono e bilocali, TV, angolo cottura attrezzato, luce, acqua, riscaldamento, biancheria, Parcheggio privato tutto compreso. Prezzi mensili invernali agevolati. ESPER-FAM 63:Layout 1 28/09/10 10:22 Pagina 63 Esperienza famiglia In casa… c’è sempre tanto, tantissimo da fare. Esperienza, su queste pagine, vi racconta qualche aneddoto e vi offre alcuni, sommessi, consigli L’ARNICA Questa pianta è un’erba medicinale, dai fiori giallo arancio e dal gradevole odore aromatico. Viene tradizionalmente usata, in forma di globuli, estratto, tintura o crema, nelle ecchimosi e nei dolori articolari. Velenosa se ingerita, non deve essere utilizzata sulle ferite. In forma di tintura o di crema è utilizzata nei dolori reumatici. In omeopatia, l’arnica è utilizzata per dolori muscolari e nella cura a lungo termine di traumi per contusioni, strappi, artrite. Un grosso ematoma si riassorbirà più velocemente se trattato con l’arnica e anche l’infiammazione conseguente ne trarrà beneficio. Provare per credere. ANTIPARASSITARI ATOSSICI Perché i raggi del sole non danneggino le foglie, usate gli insetticidi la sera o in una giornata nuvolosa. Provate con un semplice spray naturale: tritate una testa di aglio, lasciatelo macerare in acqua per quattro ore, filtrate in una bottiglia spray e utilizzate a giorni alterni, per due settimane sulle piante con parassiti. Gli afidi, particolarmente diffusi, si moltiplicano rapidamente e ricoprono i teneri germogli di rose, ortaggi e piante perenni. Indeboliscono la pianta succhiandone la linfa. Provate a tenerli sotto controllo con questa miscela: 1 cucchiaino di sapone liquido per i piatti, 2 cucchiaini di olio di semi, 2,5 litri di acqua. Mescolate bene il sapone, l’olio e l’acqua, versate la soluzione in uno spruzzatore a stantuffo e sbattete bene. Una volta alla settimana e dopo ogni acquazzone spruzzate generosamente la soluzione sulle piante infestate. QUANDO IL PACCHETTO NON SI SCARTA Riceviamo un regalo. Il piacere e la curiosità ci spingono ad aprirlo (inoltre è buona regola aprire un pacchetto quando ci viene donato). C’è però una piccola eccezione: se ad esempio non tutti gli invitati si presentano con un dono, per non mettere in imbarazzo chi ne è sprovvisto, ci si limiterà a ringraziare aggiungendo che si aprirà il pacco appena possibile. Per telefono il giorno dopo potremo ringraziare. AMICI A QUATTRO ZAMPE Il naso chiuso. Se il vostro animale fa fatica a respirare dal naso, usate una soluzione leggera di gocce saline per riaprire i condotti e sgonfiare le membrane. Fate sciogliere una punta di cucchiaio di sale marino in 125 ml di acqua bollente. Aspettate che il sale si sciolga e l’acqua si raffreddi, quindi provate a infilare delicatamente tre gocce per narice. Ripetendo tre volte al giorno l’operazione sicuramente il vostro amico respirerà meglio. Se invece è la tosse che lo affligge, provate a fargli ingerire un paio di cucchiai di menta piperita e miele allungati con acqua. La menta ha proprietà antispasmodiche, il miele attenua la congestione e lenisce l’irritazione della gola. IMPACCHI PER OCCHI STANCHI L’applicazione di impacchi prima caldi e poi freddi aumenta la circolazione sanguigna e favorisce il rilassamento. Preparate due ciotole di acqua: una calda e una gelata. Immergete una pezzuola nell’acqua calda, strizzatela un po’ e applicatela sugli occhi chiusi. Dopo un minuto sostituite con una pezzuola fredda. Ripetete più volte e terminate con quella fredda. 63 Medicina 64:Layout 1 28/09/10 10:23 Pagina 64 di Roberto Pellicciari L ESPERIENZA FAMIGLIA MEDICINA LA PROTESI DELL’ANCA a frattura del femore è molto frequente nel soggetto anziano. Infatti le limitazioni degli organi di senso, la ridotta abilità motoria e le patologie accumulatesi nel tempo espongono il soggetto a cadute che, in presenza di osteporosi post-menopausale e senile, generano fratture. L’evento è abbastanza drammatico: il soggetto è a terra con un forte dolore a livello inguinale che si accentua ad ogni tentativo di muovere l’arto che può apparire più corto del controlaterale ed extraruotato. Non bisogna tentare di alzarsi ma chiamare subito l’ambulanza; la situazione si complica se l’anziano è solo in casa! L’artrosi dell’anca è un’altra patologia molto frequente ed invalidante nell’anziano. Fino a qualche decennio fa la frattura del femore e la coxartrosi erano responsabili di gravi impedimenti, drammatico peggioramento dell’autosufficienza e della qualità di vita. Ma dagli inizi degli anni Sessanta l’introduzione della chirurgia protesica dell’anca ha rivoluzionato la prognosi di questi pazienti. La protesi “totale” dell’anca sostituisce in tutte le sue parti e funzioni l’articolazione coxofemorale. E’ indicata nelle coxartrosi in fase avanzata, nelle fratture della testa del femore e nelle fratture del collo in presenza di artrosi. Essa è costituita da un “gambo” (che si introduce nell’osso del femore), ed una “testa” (che si articola con una “coppa” inserita nel bacino). La protesi può essere “cementata” (fissata all’osso mediante una speciale colla acrilica) o “non cementata” (fissata a pressione lasciando che sia il tessuto osseo che si svilupperà a contatto con la superficie porosa della protesi a fare da materiale cementante naturale). La scelta del tipo di protesi viene fatta dal chirurgo ortopedico in base alle caratteristiche specifiche di ogni paziente. In linea generale il materiale più usato è il titanio ed in presenza di osteoporosi si preferisce usare una protesi cementata. L’intervento può essere eseguito in anestesia generale o periferica, dura circa un’ora, e le complicanze severe (infezioni, trombosi venosa profonda, embolia polmonare) sono rare e possono essere prevenute con la terapia medica (antibiotici, eparina) e la mobilizzazione precoce del paziente. La lussazione della protesi (la testa del femore esce dalla coppa) può avvenire nei primi due mesi dopo l’intervento e può essere prevenuta evitando flessioni della gamba superiori ai 90° (non chinarsi e non sedersi su sedili troppo bassi, usare la doccia, indossare scarpe senza lacci con l’uso del calzante con manico lungo) ed evitando la rotazione all’interno dell’arto (incrociare le gambe). Anche il recupero del tono muscolare è fondamentale. Inoltre bisogna evitare di dormire sul lato operato usando un cuscino posizionato tra le gambe. Una eventuale dismetria (differenza di lunghezza delle gambe) dopo l’intervento può essere corretta con l’uso di un plantare. La “mobilizzazione” protesica rappresenta una complicanza tardiva ed è rappresentata da una insufficiente stabilità della protesi che provoca danno al tessuto osseo circostante e dolore ai movimenti. Per prevenire la “mobilizzazione” protesica bisogna sottoporsi periodicamente a controllo ortopedico previa esecuzione di una lastra per individuare precocemente gli eventuali segni di mobilizzazione ed effettuare tempestivamente un intervento di “revisione” della protesi che sarà tanto più semplice ed efficace quanto più precocemente eseguito. Le protesi sono fatte di materiali biocompatibili e le reazioni da rigetto sono rarissime (ma attenzione ai soggetti allergici al nickel). E’ possibile invece che piccoli detriti generati dall’usura del materiale protesico possano innescare reazioni infiammatorie con algie e limitazione dei movimenti. L’infezione dell’osso intorno alla protesi può così trasformarsi in rigetto. Il percorso riabilitativo inizia subito dopo l’intervento. Infatti, il paziente viene mobilizzato dopo 12 giorni e messo in piedi, con l’ausilio di stampelle o girello, dopo 2-3 giorni. In genere viene dimesso dopo 5-7 giorni di degenza e proseguirà con un percorso riabilitativo personalizzato e giornaliero o presso un centro specializzato o a domicilio. Il carico sull’arto dovrà essere comunque progressivo ed è sempre consigliato l’uso di stampelle o girello nei primi due mesi. Il recupero completo avviene in tre-sei mesi. L’attività fisica è consigliata (nuoto, cyclette, passeggiate, golf, ginnastica) mentre sono controindicati gli sport che espongono a rischio di caduta (bicicletta, sci, equitazione) o che sottopongano la protesi a traumi e carico eccessivo (corsa, tennis, calcio, basket). E’ controindicato il sollevamento ed il trasporto di pesi eccessivi. Importantissimo è il controllo del peso corporeo. Ricordarsi che la protesi può “suonare” ai metal detector: se partite in aereo portatevi un certificato medico. Dopo quindici anni la maggior parte delle protesi funzionano ancora bene. Ma la durata di una protesi ben selezionata, ben posizionata ed accompagnata da una condotta di vita n idonea può superare di molto le aspettative! 64 Posta Condominiale 65:Layout 1 28/09/10 10:25 Pagina 65 di Terenzio Grazini ESPERIENZA FAMIGLIA POSTA CONDOMINIALE DECORO ARCHITETTONICO Nel condominio è sempre discussione • L’assemblea del condominio mi ha proibito di coprire un lato del terrazzo di mia esclusiva proprietà con una piccola tettoia in alluminio sulla quale poter far avvolgere rampicanti, adducendo una (inesistente secondo me) lesione del decoro architettonico dell’edificio condominiale. Non ho trovato alcuna spiegazione logica nella delibera, ma ho rinunciato alla richiesta perché avrei dovuto impugnarla con spese a mio carico. D’altronde il mio legale mi ha informato che non ci sono parametri certi e obiettivi per determinare se un’opera altera o meno il decoro architettonico. E’ vero? Alberto Frisoni Piacenza • L’assemblea ha deliberato alla unanimità il rifacimento delle ringhiere in ferro dei balconi. A maggioranza ha anche deciso di confermare il disegno originario. La minoranza si è opposta perché rifarle come quando fu costruito l’edificio (1975), cioè conformemente alle ringhiere esistenti, viene a costare assai di più che utilizzando un disegno moderno e più funzionale, che avrebbe comunque rispettato il decoro architettonico dell’edificio, circostanza comunque non vera, secondo la maggioranza. Le parti sono così rimaste distanti, ma nessuno ha saputo fornire una spiegazione tecnica di cosa sia il decoro architettonico. La legge non dice nulla in proposito? Giampaolo Salvatori Campobasso Un’unica citazione si trova nell’art. 1120 Cod. civ., al secondo comma, che vieta tra le altre le innovazioni al fabbricato “che ne alterino il decoro architettonico”, ma non offre alcun criterio di individuazione o di valutazione. Pertanto, a meno che vi sia un regolamento contrattuale che abbia stabilito il concetto di decoro architettonico in maniera rigorosa, la questione è sempre aperta alla discussine e, purtroppo, alle liti condominiali. Un valido aiuto è tuttavia venuto da una recentissima sentenza della Corte del fabbricato, essa non solo contribuisce a definire la nozione di decoro architettonico formulata dall’articolo 1120 del Codice civile, ma recepisce anche un autonomo valore nel senso che il decoro architettonico del fabbricato condominiale in questione è qualificato da elementi attinenti alla simmetria, all’estetica e all’architettura generale impressi dal costruttore o comunque esistenti al momento della esecuzione dell’innovazione, sicché l’alterazione di esso è ravvisabile in conseguenza della menomazione anche di uno solo dei predetti elementi”. n di cassazione, la n. 14626 del 17 giugno 2010, della quale di seguito trascriviamo la massima, applicabile a prescindere dalla sussistenza di un regola- mento contrattuale. “Qualora una norma del regolamento di condominio vieti le innovazioni che modifichino l’architettura, l’estetica o la simmetria 65 franco-monete 66-67:Layout 1 30/09/10 14:07 Pagina 66 di Raffaele C. Costa ESPERIENZA FAMIGLIA MONETE E’ partito alla grande il ciclo “l’Italia delle arti in moneta”, tenuto a battesimo con la Basilica di Santa Chiara di Napoli e proseguito – tenendo conto di un giusto equilibrio territoriale tra Nord e Sud – con la Basilica di Aquileia. Incantevole, per dire, risulta la moneta da 5 euro dedicata alla napoletana Basilica di Santa Chiara, che la Zecca di Roma ha prodotto in fondo specchio (con fondi, cioè, lucidissimi, al punto che ci si può specchiare) usando 18 grammi d’argento al titolo di 925 millesimi. Merito, certo del monumentale complesso partenopeo, ma anche, e soprattutto, di Maria Carmela Colaneri la quale ancora una volta ha saputo usare con grande virtuosismo dapprima la matita (per il progetto grafico) e poi il bulino (per l’incisione del conio). Qualità, queste, esaltate in modo particolare dal rovescio dominato da una composizione allegorica del chiostro della Basilica con un particolare delle arcate e delle panchine in maiolica e, in primo piano, il rosone della facciata della Basilica. A sua volta il diritto è occupato da una veduta, in prospettiva, della Basilica di Santa Chiara, originariamente costruita in forme gotiche-provenzali tra il 1310 ed il 1340 per volere di Roberto d’Angiò e della regina Sancha d’Aragona, nei pressi della cinta muraria di città. Tra il XVII e il XVIII secolo venne ristrutturata in forme barocche da Domenico Antonio Vaccari. Quasi interamente distrutta durante la seconda guerra mondiale, venne ricostruita nel 1953. Con la facciata preceduta da un pronao a tre arcate ogivali e, in alto, il rosone presente anche al rovescio della moneta, realizzato durante la ricostruzione. Alla Basilica patriarcale di Aquileia, dedicata a Santa Maria Assunta, è dedicata la moneta da 10 euro, pesante 22 grammi d’argento, al solito titolo di 825 millesimi. Roberto Mauri, che ha realizzato l’incisione del conio, sul Le due belle monete dedicate all’Italia delle arti, ed in particolare alle Basiliche di Santa Chiara, a Napoli, e a quella patriarcale di Aquileia L’ITALIA DELLE ARTI Per un ciclo che valorizza le bellezze della Penisola diritto ha rappresentato la planimetria del complesso monumentale della città di Aquileia con una veduta della Basilica. La cui prima costruzione, avviata dal vescovo Teodoro, risale al 313. L’attuale Basilica, iniziata dal vescovo Massenzio (811-838) fu conCATALOGHI Il 10 settembre a Riccione sono stati tenuti a battesimo i cataloghi nazionali targati 2011, destinati quindi a far da punto di riferimento alle transazioni dell’anno numismatico che ha preso le mosse proprio dalla perla verde dell’Adriatico. Si tratta dei cataloghi Alfa (14,45 euro), Gigante (20 euro) e Montenegro (20,66 euro). I tre editori sono concordi nel sottolineare come l’aumento delle materie prime (platino ed oro, in particolare) hanno inevitabilmente fatto schizzare all’insù le quotazione delle monete d’oro. Assieme ai volumi dedicati alle monete metalliche Alfa (15 euro) e Gigante (13,50 euro) hanno presentato anche i volumi riservati alla cartamoneta italiana. «Collezionare banconote», assicura Alberto Boasso, direttore dei cataloghi Alfa, «è un sano divertimento che negli anni può anche risultare un investimento». (R.C.C.) 66 sacrata nel 1031 dal patriarca Poppone. Sul rovescio la città di Aquileia presa dalla Tavola Peutingeriana, nota anche come Tabula Peutingeriana, copia di un’antica carta romana che mostrava le vie militari dell’Impero, che porta il nome dell’umanista e antichista Konrad Peutinger, che la ereditò dal suo amico Konrad Bickel. Composta da 11 pergamene, riunite in una striscia di 680 e 33 centimetri, la Tavola racchiude 200.000 chilometri di strade, comprese – come si può vedere dal rovescio della moneta – la posizione di città, mari, fiumi, foreste, catene montuose. Probabilmente deriva dalla Carta del mondo preparata da Marco Vipsanio Agrippa (64 – 12 prima di Cristo), amico e genero dell’imperatore Augusto. Due belle monete, non c’è dubbio che, se accostate, denotano uno squilibrio grafico legato alle diverse sensibilità dei due medaglisti che hanno realizzato i coni. Quando si tratta di sviluppare a puntate un tema omogeneo dovrebbe essere scontato l’incarico ad un unico incisore, così da conferire all’emissione la necessaria n omogeneità stilistica. franco-monete 66-67:Layout 1 30/09/10 14:06 Pagina 67 ESPERIENZA FAMIGLIA FRANCOBOLLI di Fabio Bonacina L’AUSTRIA GUARDA A SUD DELLE ALPI Tra le recenti emissioni di Vienna, alcune interessano il Belpaese L’ Austria? È troppo piccola, e guarda con nostalgia a quando Vienna dominava un bel pezzo di Europa, da Cracovia a Trieste, da Praga a Sarajevo. Ed è proprio a Sarajevo, con l’uccisione dell’arciduca Francesco Ferdinando, che cominciò la Grande guerra e la fine dell’Impero. Di quel periodo oggi, probabilmente, si ricordano soltanto gli aspetti positivi, e il concetto di “Mitteleuropa”, grazie anche alla caduta della “Cortina di ferro”, ha agevolato confronti e rapporti che si rifanno ad un secolo fa. Pure dal punto di vista filatelico, come dimostra ad esempio l’attivissimo Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa, ospitato alle Poste centrali di Trieste (piazza Vittorio Veneto 1, visitabile gratuitamente da lunedì a sabato fra le 9 e le 13). Oppure la manifestazione Alpeadria, ogni anno organizzata in una delle sette regioni dell’area (la prossima iniziativa si terrà ad Abbazia, Croazia, nell’aprile 2011). Appare invece più curioso quello che sta facendo l’Austria, nella sua peraltro piuttosto generosa produzione dentellata. Negli ultimi tempi alcuni francobolli hanno citato località e strutture italiane, anche se magari sfuggono perché nelle vignette vengono impiegati i toponimi tedeschi. Può avere una logica il 65 centesimi uscito il 3 novembre 2008 (combinazione, giorno dell’anniversario della firma a villa Giusti dell’armistizio che chiuse le ostilità italo-austriache) dedicato alle Poste centrali di Trieste. L’enorme salone, nel francobollo ritratto ancora con la statua dell’imperatore Francesco Giuseppe, è inserito nella serie “Vecchia Austria”. I tre recenti francobolli che riguardano l’Italia ed una foto di San Giovanni in Ranui 67 Altrettanto comprensibile è l’omaggio, sempre da 0,65 euro, uscito l’8 maggio scorso, per la Funicolare della Mendola, inquadrato nella serie per le strade ferrate. Venne costruita proprio dagli asburgici (entrò in funzione nel 1903 e presto assunse un significato strategico) tra il passo omonimo e Caldaro sulla Strada del Vino, in provincia di Bolzano. Oggi l’impianto conserva soltanto gli aspetti turistici. Decisamente meno logico è il 65 eurocent per l’Avvento, in distribuzione dal 6 novembre 2009. È un dipinto del vescovo emerito di Innsbruck, Reinhold Stecher, che ritrae l’incantevole chiesetta di San Giovanni in Ranui, costruita nel 1744 in Val di Funes. Da Vienna, negano qualsiasi disegno più o meno revanscista, almeno dal punto di vista postale (i cataloghi filatelici sono pieni di casi simili, registrati in tutte le epoche e a tutte le latitudini). Si tratta, dicono, soltanto di combinazioni che non hanno fra loro nessun collegamento. Perlomeno, permettono di conoscere n aspetti in Italia poco noti! computer-collez 68-69:Layout 1 01/10/10 08:23 Pagina 68 di Maria Luisa Urbano A ESPERIENZA FAMIGLIA COMPUTER DONNE A RISCHIO HACKER dispetto del vecchio adagio che vuole le donne meno abili degli uomini con la tecnologia, una ricerca ha appena rilevato che il gentil sesso sarebbe più prudente e quindi meno esposto alle minacce della rete, mentre il solito amo, l’eros, si rivela una tentazione irresistibile per gli uomini, ingenui e distratti e quindi più vulnerabili. Per loro il richiamo di una donna nuda è più forte degli avvertimenti sul cybercrimine. E, pur sapendo che dietro un banner patinato può nascondersi un virus o un tentativo di furto, i maschi italiani sarebbero pronti ad affrontare il rischio. Le donne sono più prudenti quindi, ma le loro difese si abbasserebbero drasticamente davanti alla passione per lo shopping. A tracciare il ritratto è l’ultimo Norton Cybercrime Human Impact Report, ricerca commissionata dalla Symantec, leader globale nel software per l’infrastruttura di rete. L’indagine è stata condotta in 14 Paesi (Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Italia, Giappone, Nuova Zelanda, Spagna, Svezia, Regno Unito, Usa) su un totale di 7.066 adulti. Le interviste sono state fatte tra il 2 e il 22 febbraio 2010 e in tutti i Paesi gli intervistati hanno risposto a un questionario on line. A livello internazionale, il 65 per cento dichiara di essere stato vittima almeno una volta del “cybercrime” (in Italia la percentuale è del 69 per cento), meno di un adulto su 10 è tranquillo quando naviga e il 34 per cento non si sente protetto. «Il cyber crimine è un fenomeno sempre più diffuso ma ancora poco conosciuto», spiega Ida Setti, consumer marketing director di Symantec Italia. «Non parliamo più di semplici virus che danneggiano il computer, ma di attacchi mirati, volti a rubare informazioni riservate come i dettagli della carta di credito o l’indirizzo e-mail, nei casi più gravi addirittura l’identità. Nonostante questo, però, solo la metà degli intervistati sarebbe disposta a cambiare il proprio comportamento on line qualora rimanesse vittima di un cybercrimine», conclude. Nel complesso, gli italiani sono comunque un popolo abbastanza prudente e nel 67 per cento dei casi evitano di lasciare on line dati personali. La ricerca rivela che i soggetti più fragili sono gli uomini: per convincerli a condividere informazioni personali Per colpa dello shopping in rete basta una e-mail dal contenuto erotico o una promessa di guadagno facile e ben il 38 per cento di loro lascia sul web il proprio numero di carta di credito. Anche le donne, naturalmente, hanno un tallone d’Achille. Quale? Lo shopping, naturalmente. Prudenti quando si tratta di foto e offerte di lavoro, perdono il controllo nella corsa agli acquisti, lasciando in rete, con nonchalance, i dati della carta di credito. Un dato sorprendente riguarda l’utilizzo di Internet per spettegolare: dalla ricerca emerge che fare gossip on line agli uomini piace più che alle donne. E, mentre il 29 per cento di loro pubblica in rete foto imbarazzanti degli amici senza farsi troppi problemi, il 51 per cento delle donne chiede addirittura il permesso prima di taggare qualcuno sui social network. La scarsa serietà del popolo virtuale maschile emerge anche dalla sua propensione alla bugia: coperto dallo scudo dell’anonimato, il 41 per cento degli uomini italiani dichiara di mentire spudoratamente in rete, bluffando su aspetto fisico, stato economico e persino sul nome. Il 29 per cento adotta addirittura una falsa identità. Un dato che fa degli italiani il popolo in assoluto più bugiardo del web (contro, ad esempio, il 22 per cento dei cinesi e il 12 per cento degli inglesi). Gli uomini italiani continuano però a dimostrarsi più tecnologici delle loro compagne: per difendersi dagli attacchi, il 69 per cento fa l’aggiornamento del software di sicurezza e il 33 per cento il backup dei dati, mentre le donne, anche dopo aver subito un attacco, preferiscono risolvere il problema chiedendo aiuto a familiari o amici più pratici. Per proteggere il computer dagli attacchi informatici, gli esperti consigliano di utilizzare una soluzione che combini antivirus, firewall, rilevamento delle intrusioni e gestione delle vulnerabilità. «Spesso si adotta un approccio fai-da-te, regole di comportamento generalmente poco efficaci», conclude la Setti. «Il 32 per cento degli intervistati dichiara, ad esempio, di difendersi restringendo il numero di siti web da visitare, il 27 per cento di cliccare solo siti di grandi marchi conosciuti, il 29 per cento è convinto che sia meglio aprire quelli che hanno il suffisso ‘s dopo http. Questi accorgimenti limitano il divertimento e non ci proteggono dal pericolo di attacchi». E’ importante, secondo la responsabile di Symantec Italia, assicurarsi che le password contengano sia lettere che numeri e che non corrispondano a parole presenti nei dizionari. E occorre evitare di divulgare informazioni personali o finanziarie, a meno che la richiesta non provenga da una fonte sicura. La Compagnia consiglia anche di diffidare dei programmi che mettono in evidenza inserzioni pubblicitarie, dato che molti programmi spyware conservano traccia di come un utente reagisce agli spot e, infine, di non consultare, aprire o lanciare in esecuzione allegati di posta elettronica inaspettati o “sospetti”. ■ computer-collez 68-69:Layout 1 07/10/10 16:33 Pagina 69 ESPERIENZA FAMIGLIA COLLEZIONISMO di Ida Spada LETTERE DISINFETTATE E PROFUMATE A sin., 1885, lettera dove si vede il timbro “Forlì disinfettata” a causa di un’epidemia di colera. Sotto, 1855, la lettera presenta numerosi tagli dovuti a disinfezione interna N on profumano più, il loro profumo è svanito nel tempo, da quelle buste da corrispondenza un po’ sgualcite, macchiate qua e là da sbaffi, o segni giallastri, marroni, o bruciacchiate, mantengono intatto il loro fascino. Vengono da un tempo ormai lontano, dai secoli scorsi, conservate amorevolmente dai loro destinatari ed eredi. Si tratta di lettere con l’indirizzo vergato in bella scrittura, elegante, bene allineata, inclinata sulla destra come si usava nel tempo che fu. Nascondevano chissà quale segreto d’amore; stabilivano rapporti d’affari, o resoconti familiari di matrimoni, di nascite. La loro particolarità sta non tanto nel contenuto della missiva, finito chissà dove, bensì nella busta che denuncia chiaramente i segni di apertura e richiusura dopo essere stata “spurgata”, cioè disinfettata - la presenza di timbri ne attesta l’operazione - per essere quindi spedita al legittimo destinatario. Operazione eseguita da un regolare e autorizzato servizio postale. In passato scoppiavano incontrastate epidemie non solo di peste, ma anche di febbre gialla e di colera. Ancora sino alla fine del 1800, in assenza di informazioni al riguardo, si riteneva che l’aria stessa potesse contaminarsi a causa di particolari condizioni atmosferiche e generasse dei “miasmi” che pote- vano avvelenare chi la respirava. Non solo, ma contaminava anche tutto ciò con cui veniva a contatto, quindi vestiti, stracci, cordame e via via. Le lettere, soprattutto se provenienti da Paesi oltre confine, erano sicuramente da spurgare e a tale scopo si usavano agenti fisici e chimici come il calore o i raggi del sole. In alternativa si ricorreva al “profumo”, l’uso cioè di aromi che avrebbero scacciato i responsabili del contagio. Nel 1500 e nei due secoli successivi si procedeva con l’aceto, oppure andando da un erborista a farsi confezionare una miscela di erbe nella quale immergere la missiva. Nel 1600 il composto ritenuto più adeguato era un mix di incenso, gomma, anice, iride di Firenze, laudano, mirra, cannella, noce moscata, pepe e zolfo. Nel 1800 si preferì il cloro che lasciava intatto lo scritto, evitava le bruciature dovute a calore, le bruniture dei profumi e le macchie dell’aceto. Le lettere venivano tagliate dall’autorità postale, esposte all’agente disinfettante e risuggellate con un atto che a noi contemporanei si configura come una pe69 sante violazione della privacy. L’avvenuto trattamento era certificato con l’apposizione di bolli o timbri sia sul davanti che sul retro della busta. Una lettera proveniente dall’attuale Romania, che a metà dell’Ottocento era partita dai Principati Danubiani, subì ben due disinfezioni, la prima al confine austro-ottomano e la seconda al suo arrivo a Venezia. In questa città ebbe il bollo tondo che dice: “Espurgo letter – Sanità Marittima in Venezia”. Soltanto più tardi, quando si era entrati nel 1900, si scoprì che ben altre erano le vie di diffusione della peste e delle altre epidemie, ma queste buste testimoniano, comunque, un passaggio del cammino dell’umanità e sono parte del nostro patrimonio culturale. Chi si appassionasse a questo soggetto sappia che la ricerca nei negozi di antiquariato specializzati in libri antichi e nelle periodiche fiere del cartaceo, richiederà molta pazienza in quanto gli esemplari sul mercato non sono molto numerosi; ma questo, probabilmente, renderà la ricerca più in■ teressante. civiltà della tavola 70-72 :Layout 1 30/09/10 14:18 Pagina 70 ESPERIENZA FAMIGLIA di Jolanda Proietti CIVILTA’ DELLA TAVOLA IL SOMMELIER DEL PANE S tiamo assistendo alla rinascita del pane, l’alimento più semplice e antico del mondo. Lo ricorda Erri De Luca: «Viene dall’Oriente, ha attraversato le infinite selezioni delle spighe, l’intelligenza di millenarie civiltà contadine, contiene il meglio delle esperienze alimentari dell’umanità. In questi ultimi tempi, colpa della globalizzazione e dell’industrializzazione che lo hanno privato del suo magico profumo e della sua fragranza, si era declassato, diventando inodore, insapore, ma attualmente vive un momento di rinascita». Il pane, oggi, sta riacquistando un ruolo importante come aveva nel passato arcaico, ma anche in tempi non troppo remoti, come alimento basilare. Il suo mondo è in fermento e delle novità interessanti sono già nate. Sta arrivando, ad esempio, il sommelier del pane, una figura nuova in grado di assaggiare e stabilire la genuinità e qualità di sfilatini, filoni e rosette, così come esiste già per il vino, l’olio, e addirittura per l’aceto e l’acqua. Un esperto che aiuterà ad attivare nel consumatore la consapevolezza nella scelta e a gustare il piacere culturale che un pane ben fatto può dare. Un professionista di lievito e farina. L’Inap, Istituto Nazionale Assaggiatori Pane, nato con l’intenzione di diffondere una nuova cultura del pane e di ridargli la giusta dignità, ha organizzato dei corsi per preparare gli interessati a questo compito. I soci dell’Inap sono personalità di primo piano nel mondo della panificazione, come Piergiorgio Giorilli, maestro riconosciuto a livello internazionale, autore de “La carta del pane” (Ed. Gribaudo), uno sfizioso libro che raccoglie oltre cinquanta ricette basate su altrettante tipologie del prodotto e relativi abbinamenti con pietanze. Ad esempio il pane al limone e timo da abbinare ad antipasti di pesce, o il pane alle melanzane e origano per accompagnare i salumi. E c’è un’altra novità, la tendenza ormai diffusa, a trasformare il normale forno in una boutique del pane, da frequentare dalla mattina sino alle happy hours, dove assaggiare prodotti da forno con valore aggiunto. Un’immagine nuova del panificio, con fuoco a vista, la presenza dell’acqua e della pietra, un arredo funzionale, firmato da importanti designer. A Milano è stato aperto il “Pandenus” (pane di noci), a Porta Venezia. Un altro forno di nuova generazione si trova in via Speronari, mentre a Roma si può andare in via dei Chiavari, nel centro storico; ma ve ne sono anche a Londra. Si sceglie tra le molte qualità il pane preferito da portare a casa, o lo si consuma in luogo insieme a del vino e 70 ad altri cibi cucinati. Mangiare in panetteria? Perché no? Una recente indagine ha appurato che il 32 per cento degli italiani mangerebbe volentieri in panetteria anche perché è meno caro che andare al fast food. Merito della legge Bersani che ha liberalizzato, a suo tempo, tutto il comparto. In Italia sono circa 400 le varietà di pane conosciute, tra rosette, tartarughe, ciabatte, biove, coppie ferraresi, casereccio di Genzano, senza dimenticare il pane pugliese di Altamura, che è stato il primo a fregiarsi della dicitura Dop nella categoria “Panettieri e prodotti da forno”. Luca Vecchiato, presidente della Fippa (Federazione italiana panificatori) ricorda qualche cifra: sono 25 mila le aziende del settore panificazione con un indotto civiltà della tavola 70-72 :Layout 1 30/09/10 14:20 Pagina 71 ITALIA CENTRALE STORIA E TRADIZIONI DEL POLIEDRICO MONDO DEL VINO (8) di Roberto Antognozzi L’ Italia centrale ha un numero relativamente basso di vitigni, ma vanta con il Sangiovese uno dei rossi migliori del mondo. Si tratta di una varietà nota come Sangiovese in Romagna e nella zona del Chianti, ma conosciuta con il nome di Brunello a Montalcino e di Prugnolo Gentile nelle zone di coltivazione del Vino Nobile di Montepulciano, sebbene si discuta ancora se siano dei cloni indipendenti oppure delle sottospecie. In termini di qualità e quantità, il Montepulciano di Marche e d’Abruzzo occupa il secondo posto fra i vigneti rossi; i suoi vini rotondi, morbidi e pieni possono anche essere piacevoli e attraenti, ma non raggiungono mai la complessità e la varietà di un Sangiovese veramente grande. Nella regione del Chianti, il Canaiolo Nero, la Malvasia Nera e il Colorino sono presenti in quantità minori; in precedenza erano usati per arricchire il colore, l’aroma e il gusto del Sangiovese, ma hanno perso questo ruolo con l’emergere del Cabernet Sauvignon e del Merlot. Questi ultimi, da soli o miscelati, hanno allargato la varietà dei vini toscani: il Cabernet Sauvignon, specialmente come Sassicaia, diventato vino di culto, ha raccolto vari riconoscimenti nei concorsi internazionali. Il Trebbiano Toscano, il vitigno bianco più diffuso, è soprattutto usato nella distillazione di liquori in Francia (dove ha il nome di Ugni Blanc), fatto che non depone a favore della sua qualità; con questa varietà, il meglio che si può ottenere è un vino leggero e neutro che in precedenza era impiegato nella miscela del Chianti per ridurre il sapore astringente e l’aggressività giovanile dell’uva Sangiovese. Da quando il Trebbiano ha perso questa funzione, le enormi quantità di vino resesi disponibili sono confluite nella creazione del Galestro, che negli anni ’80 e ’90 del secolo scorso sembrava stesse per diventare un vino alla moda. Il Verdicchio delle Marche raramente riesce a superare la qualità del Trebbiano, salvo preziose eccezioni davvero magistrali di interpretazione del territorio, mentre i produttori di Vernaccia, il primo vino di San Giminiano a ricevere il riconoscimento Doc e dal 1993 anche quello di Docg, devono ancora arrivare a una concentrazione convincente sul piano della produzione di qualità. Vini bianchi rispettabili sono ottenuti a volte dal Greco, Grechetto, Vermentino e dalle varietà di vernaccia (Malvasia di Candia, Malvasia del Lazio, Malvasia del Chianti), ma anche nelle regioni in cui sono coltivate, Lazio e Umbria, si privilegia la quantità sulla qualità; è da riconoscere però un inizio di accesa inversione di tendenza dove la qualità viene esaltata dalle unicità delle espressioni peculiari di ogni singolo territorio e del suo clone autoctono di vitigno specifico. La strada è quella buona! di 450 mila lavoratori, aggiungendo che oggi, nell’ambito dei cambiamenti in corso, oltre agli ingredienti base, acqua, farina, sale, lievito, si sono aggiunti orzo, avena, cereali diversi, e che non esiste più, nella maggioranza dei casi, l’ora del pane all’alba, ma lo si sforna a tutte le ore e si realizzano molti altri prodotti come pizze, biscotti, torte, pasticcini e via via. Dove l’artigianalità è presente in misura preponderante. n 71 civiltà della tavola 70-72 :Layout 1 30/09/10 14:21 Pagina 72 di Mamma Giovanna ESPERIENZA FAMIGLIA CUCINIERE CREMA DI PARMIGIANO E PETALI DI CAROTE Per 4 persone Ingredienti: 25 cl di panna liquida, 140 g di parmigiano grattugiato, un pizzico di curry. 150 g di carote, olio per friggere, sale e pepe. Far bollire la panna in un pentolino con il curry, un po’ di pepe e pochissimo sale. Aggiungere il parmigiano grattugiato e farlo sciogliere nella panna mescolando con un frustino a fuoco dolce per due minuti. Lasciare intiepidire la crema, quindi versarla in bicchierini o piccoli recipienti individuali. Mettere in frigorifero per almeno tre ore. Intanto, pelare e pulire le carote, tagliarle in fettine finissime, lasciarle a mollo in acqua ghiacciata per 30 minuti. Dopo questo tempo, scolarle e asciugarle accuratamente con carta assorbente. Farle friggere per 2/3 minuti in una pentola con olio bollente. Scolarle con la schiumarola e disporle su carta assorbente per levare l’olio in eccesso. Salare e pepare. Servire i petali di carote croccanti con la crema di parmigiano. RICETTE PER UN ANNO ORECCHIETTE CON BROCCOLI Per 4 persone Ingredienti: 500 g di orecchiette, 500 g di broccoli, 6 filetti di acciughe, 1 peperoncino, 4 spicchi d’aglio, 4 cucchiai d’olio d’oliva, 50 g di parmigiano grattugiato, un po’ di prezzemolo (facoltativo), sale e pepe. Pulire i broccoli staccando le infiorescenze, le foglie più tenere e sfilando i grossi gambi. Farli cuocere in una grande quantità di acqua bollente per 3 minuti (devono rimanere croccanti). Scolare e passarli sotto l’acqua fredda per fermare la cottura. Far cuocere le orecchiette al dente in acqua bollente per circa 9-11 minuti. Scolare. Pelare l’aglio e schiacciarlo con il palmo della mano. Far scaldare l’olio in una grande padella. Aggiungere l’aglio, i filetti di acciughe e il peperoncino spezzettato. Far rosolare per tre o quattro minuti. Aggiungere le orecchiette con qualche cucchiaio della loro acqua di cottura, i broccoli e il parmigiano grattugiato. Mescolare bene e far riscaldare il tutto per due minuti. Servire con un po’ di prezzemolo tritato. CALAMARI ALLA PAPRIKA Per 4 persone Ingredienti: 1 chilo di calamari puliti, mezzo limone, un pizzico di cannella in polvere, di curry e di zafferano, 1 cucchiaino di paprika dolce (o forte secondo il vostro gusto), un pugno di rucola, qualche foglia di menta, 3 cucchiai d’olio d’oliva, 20 g di burro, un cucchiaio di aceto balsamico, sale e pepe. Lavare e asciugare la rucola e la menta. Mescolarle in un’insalatiera e tenere da parte. PANNA COTTA ALLE MORE Mescolare l’olio e l’aceto Per 4 persone balsamico, salare e pepare. Ingredienti: 70 cl di panna liquida, 140 g di zucchero, 2 foglie di colla di pesce, un Sciacquare i calamari e tabaccello di vaniglia, 200 g di more. gliarli ad anelli, riporli in Mettere in ammollo in acqua fredda la colla di pesce. Aprire il baccello di vaniglia una ciotola, aggiungere le nella lunghezza e grattare i piccoli semi. Mettere il baccello e i semini in una spezie e mescolare. pentola con la panna e 110 g di zucchero. Far riscaldare il burro in Portare ad ebollizione per due minuti su fuoco medio mescolando. una padella e aggiungere i Fuori dal fuoco aggiungere la colla di pesce ben strizzata. Mescolare accuratamente calamari. Cuocere a fuoco finché la colla di pesce sia completamente sciolta. vivo per due minuti, meVersare la preparazione in quattro stampini o bicchierini e riporre in frigorifero scolare e continuare la cotper almeno quattro ore. tura per un altro minuto. Al momento di servire cuocere lo zucchero restante con due cucchiai d’acqua per Salare. ottenere uno sciroppo spesso. Aggiungere le more intere e lasciarle cuocere per Presentare i calamari, la rudue minuti su fuoco medio, mescolando. Fare intiepidire. cola e la menta in piatti inDisporre le more tiepide su ogni stampino o bicchiere di panna cotta fredda, agdividuali, conditi con la vigiungere un po’ di sciroppo e servire con dei biscotti. naigrette. 72 Natura-auto 73:Layout 1 28/09/10 10:33 Pagina 73 ESPERIENZA FAMIGLIA AMBIENTE MOTORI di Clemy di Giulio Conter DALLE VELE ALLE DUE RUOTE S IL PARCO PIÙ BELLO E’ quello del Castello di Racconigi C’ è stata l’estate, e con l’estate la stagione di maggior splendore dei parchi e giardini italiani. Perché non concedersi quindi un weekend all’insegna della bellezza e del patrimonio paesaggistico italiano visitando il Parco più bello d’Italia 2010? La giuria dell’ormai famoso Premio di Parchi e Giardini, giunto quest’anno all’ottava edizione nazionale ha eletto il Parco del Castello di Racconigi, a pochi chilometri da Torino, come vincitore dell’edizione 2010 del concorso Il Parco Più Bello d’Italia. Il Parco del Castello di Racconigi è stato prescelto tra una rosa di dieci finalisti eletti a inizio primavera tra gli oltre cento parchi e giardini italiani iscritti al concorso. Racconigi si è aggiudicata quindi l’ambito titolo di “Parco Più Bello d’Italia 2010”, assegnato l’anno scorso alla splendida Reggia di Caserta con il suo Giardino inglese. La giuria ha voluto premiare il Castello di Racconigi anche per l’impegno trentennale della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte, a partire dall’acquisizione del complesso da parte dello Stato nel 1980, per l’aver posto come condizione preliminare a qualsiasi intervento il tema della conoscenza per il restauro del parco, del giardino e delle architetture; per l’attenzione riservata alla manutenzione e alle attività di valorizzazione e promozione di iniziative culturali. Il premio, infine, è un riconoscimento alla memoria di Mirella Macera, coordinatrice di tutti gli interventi, coadiuvata da consulenti esterni e interni con i quali ha saputo creare occasioni di diffusione della conoscenza, promuovendo le più svariate e stimolanti attività, capaci di restituire quella perfetta sinergia tra il parco e il territorio circostante. Mirella Macera, da poco scomparsa, ha dedicato la vita alla professione, ed in particolare a Racconigi, luogo per il quale ha sempre nutrito un amore infinito. Solo grazie alla sua determinazione e alla sua forte volontà, il castello e il parco sono stati in questi ultimi anni quasi interamente restaurati e aperti al pubblico, con una media di duecentomila visitatori annui. Sentiva, forte, l’esigenza di formare professionalità e di lasciare un’eredità gestionale in cui continuità e innovazione, rispetto e sfida, formassero n un tutt’uno. 73 e non fosse per un comunicato stampa ufficiale si stenterebbe a credere a certi… matrimoni di interesse. BMW nelle due ruote è nota per le moto (imperiali, chi le cavalca sta bello impettito per paura di essere confuso, orrore, con i”giapponesi” emuli di Valentino) ed ora di riflesso anche per due superbici che sono state presentate ad Amburgo in occasione della Vatenfall Cyclassics o Classica di Amburgo, prestigiosa gara ciclistica a tappa unica che si svolge ogni anno. Il marchio BMW però non compare sulle bici anche se la Casa tedesca ha avuto un ruolo determinante nella realizzazione dei due gioielli. E’ una storia curiosa che incomincia quando il leader mondiale degli sport acquatici ad alto livello, NeilPryde, decide di mettere a frutto la propria esperienza agonistica quarantennale in materia di gestione del vento, aerodinamica e materiali tecnici ultraleggeri e trasferire il proprio know-how alle due ruote. Si rivolge ad una controllata BMW, la DesignworksUSA (che a dispetto del nome non sta negli Stati Uniti, ma a Singapore) sulla scorta di una provata conoscenza nel campo del product design per l’industria automobilistica, l’aeronautica, le ferrovie e le costruzioni navali. Dal progetto alla produzione ed ecco le due bici NeilPryde, marchio che ha decenni di esperienza nell’uso del carbonio applicato agli sport acquatici (uno per tutti i windsurf) e che sottopone i prototipi a rigorosi test nella galleria del vento. Nascono così “Alize” una road bike pensata per i ciclisti più competitivi, e “Diablo” una bicicletta ad alte prestazioni per il ciclismo alpino. Prezzi da 3.900 a 5.500 USD a seconda delle componenti. Se vi accontentate del telaio (una scultura bellissima, si può appendere in salotto!) n con 2.500 dollari vi togliete lo sfizio. “Alize” estetica e aerodinamica oroscopo:Layout 2 28/09/10 10:35 Pagina 74 Ottobre 2010 ★ ★ ★ ★ ★ ★ ★ ★ ★ ESPERIENZA FAMIGLIA OROSCOPO di Giuliana Valci ★ ★ ★ ★ ★ ARIETE 21 marzo - 19 aprile Attività – possono insorgere piccole noie di ordine pratico causate da una dimenticanza; le risolverete in tempo utile. Affetti – situazione sentimentale piuttosto delicata, migliorerà sensibilmente dando più spazio a chi vi ama. Salute – anche la mente ha bisogno di riposo. Incontri positivi con: Cancro, Sagittario, Pesci. BILANCIA 23 settembre - 23 ottobre Attività – con Sole e Saturno nel segno, sfrutterete al meglio le varie opportunità, senza commettere passi falsi. Affetti – il periodo richiede più concretezza, non sempre le parole bastano a dimostrare i propri sentimenti. Salute – progressivo miglioramento generale. Incontri positivi con: Gemelli, Leone, Pesci. TORO 20 aprile - 20 maggio Attività – con accortezza e un po’ di fortuna, una vostra iniziativa non mancherà di fare centro. Affetti – dinamici aspetti astrali faranno emergere orgoglio e impulsività; non raccogliete le provocazioni. Salute – più attenzione alla qualità del cibo. Incontri positivi con: Toro, Vergine, Sagittario. SCORPIONE 24 ottobre - 22 novembre Attività – la seconda parte del mese appare propensa a favorire progetti impegnativi. Riscontri economici in arrivo. Affetti – armonie astrali preannunciano rassicuranti conferme in amore. Vita sociale in ripresa. Salute – recupero di energie. Incontri positivi con: Ariete, Sagittario, Acquario. GEMELLI 21 maggio - 21 giugno Attività – Il percorso lavorativo verrà avvantaggiato da un nuovo interesse che valorizzerà le vostre attitudini. Affetti – armoniosa sintonia tra ragione e sentimento. In arrivo buone nuove sul fronte affettivo per tutti. Salute – tenete sotto controllo il peso. Incontri positivi con: Ariete, Bilancia, Capricorno. SAGITTARIO 23 novembre - 21 dicembre Attività – periodo positivo per pianificare, organizzare e agire; non mancheranno risultati soddisfacenti. Affetti – il desiderio di rinnovamento stimolerà positivamente le vostre azioni. Confronto costruttivo con il partner. Salute – non abusate delle vostre forze, vi occorre riposo. Incontri positivi con: Ariete, Vergine, Capricorno. CANCRO 22 giugno - 22 luglio Attività – grinta e concretezza non vi mancheranno nel portare avanti un’iniziativa lavorativa, ma siate più socievoli. Affetti – la posizione planetaria è a vostro favore; fiducia e ottimismo vi consentiranno di superare una difficoltà. Salute – può insorgere un po’ di lombalgia. Incontri positivi con: Gemelli, Cancro, Vergine. CAPRICORNO 22 dicembre - 20 gennaio Attività – nonostante un po’ di pigrizia, mentale e fisica, porterete a termine tutti gli impegni del mese. Affetti – ombre e luci nella relazione sentimentale; liberarsi subito dai dubbi è il consiglio stellare. Salute – in lieve calo il tono vitale. Incontri positivi con: Toro, Leone, Bilancia. LEONE 23 luglio - 22 agosto Attività – Un disarmonico Marte segnala prudenza e riflessione prima di avventurarsi in qualcosa di rischioso. Affetti – il cielo sentimentale tende al grigio e le relazioni di coppia potranno subire effetti destabilizzanti. Salute – evitate gli sforzi eccessivi. Incontri positivi con: Ariete, Acquario, Sagittario. ACQUARIO 21 gennaio - 19 febbraio Attività – il periodo sottolinea momenti di “impasse” e se un progetto non decolla in tempi rapidi, non dipende da voi. Affetti – svolta sentimentale all’orizzonte: si profila una scelta difficile… rimanete con i piedi per terra. Salute – tensione nervosa. Incontri positivi con: Gemelli, Scorpione, Sagittario. VERGINE 23 agosto - 22 settembre Attività – dovrete valutare con cura impegni e situazioni per portare avanti senza intralci il vostro lavoro. Affetti – rapporti sentimentali coinvolgenti e appassionanti; le stelle non escludono possibili colpi di fulmine. Salute – non prendete sotto gamba i primi freddi. Incontri positivi con: Toro, Scorpione, Capricorno. PESCI 20 febbraio - 20 marzo Attività – situazione lavorativa da valutare attentamente per sfruttare al meglio le vostre capacità. Più iniziativa. Affetti – clima sentimentale confuso da mutamenti emotivi; leggete dentro il vostro cuore e saprete come agire. Salute – malesseri passeggeri agli arti inferiori Incontri positivi con: Cancro, Leone, Pesci. ★ ★ ★ ★ ★ ★ ventidalmondoviaggi II-4-46:Layout 2 28/09/10 10:04 Pagina iii PROPOSTE GRANDI TOUR 2011 - GRANDE CROCIERA “LE MILLE E UNA NOTTE” NEL VICINO ORIENTE” … IL VOSTRO VIAGGIO, NON UN MIRAGGIO … L’itinerario: ... e, a terra, libertà di scoperte: senza lo stress di fare e disfare valigie. Meta di forte attrazione sono gli Emirati Arabi, DUBAI, la “città del Mercanti” icona della modernità e del lusso, una città che ti sorprende con le sue moschee e i grattacieli, il mare e il deserto e di AL FAJAIRAH, affacciata sul golfo di Oman, la parte più affascinante e selvaggia della penisola arabica – MUSCAT (Oman) di origine medievale, con il pittoresco souk di Mutrah e la settecentesca loggia dei Mercanti – SALALAH (Oman) traboccante di bellezze naturali durante la stagione del monsone (primavera/estate) – SAFAGA (Egitto) per una esclusiva visita a Luxor – AQABA (Giordania) con visita ad un patrimonio del mondo: Petra – SHARM EL SHEIK (Egitto) al Monastero di S. Caterina o per l’esplorazione in sottomarino della barriera corallina – l’esperienza unica durante il passaggio nel CANALE DI SUEZ – ALESSANDRIA (Egitto) punto di partenza per El Alamein teatro di una delle più cruente battaglie del 2^ guerra mondiale o, per Il Cairo per esplorare il Museo Egizio e le misteriose Piramidi – quindi in navigazione verso l’ Italia, CIVITAVECCHIA porto di Roma, la città dei fasti imperiali e della culla di antiche civiltà e SAVONA. PREZZI PER PERSONA SOCI ANLA, FAMILIARI E AGGREGATI PARTENZA DA ROMA E MILANO ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Cat. I 1/2/3 Cat. I4/E1 Cat. E2 Cat. B1/2/3 PER Cabina Doppia Interna Euro 1.790,00 Cabina Doppia Interna o Esterna senza vista Euro 1.880,00 Cabina Doppia Esterna con finestra Euro 2.080,00 Cabina Doppia Esterna con balcone Euro 2.270,00 3°/4° Letto Adulto – riduzione - 25% 3°/4° Letto Ragazzi fino a 18 anni (pagano solo volo + tasse portuali + quote servizio). Quota a richiesta Supplemento Cabina Singola + 35% Supplemento partenza da altri aeroporti Euro 100,00 Tasse Portuali INCLUSE Mance a bordo e quote Servizio INCLUSE INFORMAZIONI RIVOLGERSI ALLA 19 GIORNI CON LA “COSTA DELIZIOSA” Partenza in aereo da Roma e Milano 3 aprile 2011 SEGRETERIA GENERALE ANLA TEL. 06.86321128 Doc. ok:Layout 1 28/09/10 10:37 Pagina 1 Con Zurich Connect, potrai vincere 1.000€ in carburante ogni settimana! Hai sentito? Basta fare un preventivo per polizza auto! Io l’ho già fatto... e guarda che pieno! Sconti esclusivi per la convenzione ANLA! Richiedi subito un preventivo gratuito senza impegno. www.zurich-connect.it accedi all’area convenzioni in basso a destra e digita il codice anl00bb 848.58.50.32 Solo al costo di una chiamata urbana e dichiara la convenzione ANLA Concorso riservato a chi non è ancora cliente Zurich, valido dal 31/05/2010 al 20/12/2010. Regolamento e maggiori informazioni su www.zurich-connect.it. Montepremi 29.000€ (iva inclusa) Risparmio senza compromessi Zurich Connect è un marchio di Zuritel S.p.A
Similar documents
Per - ANLA
Uboldi (Economia). OPINIONI Franco Panzolini (Editoriale), Riccardo Tucci (L’angolo del Presidente), Igor Uboldi (Visti da fuori), Maria Venturi (Vizi e virtù). RUBRICHE Fabio Bonacina (Francobolli...
More informationEsperienza
passato), Paola Giovetti, Elena Grazini, Ettore Nuara (Lo sport), Riccardo Tucci jr, Raffaello Uboldi, Nora Villa (Made in Italy). AFFARI SOCIALI Franco Panzolini (Previdenza), Marco Curri (Fisco),...
More information