AUGURI, MULTIPLO Il primo anno vissuto alla grande
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AUGURI, MULTIPLO Il primo anno vissuto alla grande
OTTOBRE 2012 ANNO XLIX - OTTOBRE 2012 N. 4 - PERIODICO BIMESTRALE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CAVRIAGO - DIR. RESP. GIUSEPPE GUIDETTI - AUT. TRIB. DI REGGIO E. N. 288 DEL 16/10/1970 - POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONI IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% - DCB - REGGIO EMILIA 4 AUGURI, MULTIPLO Il primo anno vissuto alla grande PARTECIPAZIONE A presto il regolamento sul referendum consultivo STEFANO CORRADI È il nuovo assessore a Giovani e Ambiente A pagina 6 A pagina 7 4 ll 1° ottobre il Consiglio comunale ha approvato un ritocco al rialzo (+ 0,5 per mille) delle aliquote IMU e l’assestamento generale del bilancio 2012. Un aumento dell’IMU ? Purtroppo si, per rispondere a una necessità prioritaria: mantenere il bilancio in equilibrio, cioè in pareggio, in nome del principio della buona amministrazione. Non è un’operazione per far quadrare conti che non tornano, come qualcuno potrebbe pensare. No, è tutto sotto controllo. Ci siamo risolti a proporre un aumento dell’IMU, perché un Comune come il nostro che gestisce ed eroga servizi ai cittadini dalla culla alla tomba, oggi, non ha alternative se vuole mantenere e salvaguardare il suo welfare di comunità. Sull’IMU migliaia di Comuni italiani stanno giocando una lunga partita con il Governo, in cui l’Esecutivo finge di non capire, per non dire di peggio … Sul gettito dell’IMU nelle casse del Comune, infatti, il Ministero del’Economi sbaglia a fare in conti. A giugno, col pagamento della prima rata dell’IMU secondo le aliquote ordinarie, il Comune ha incassato 1.249.674,46 euro (previsioni rispettate al 99 % della stima effettuata dal nostro ufficio Tributi), cioè 386.769 in meno di quanto previsto dal Ministero che sovrastima il gettito complessivo dell’IMU di 748.387 euro (questa entrata presunta è inscritta comunque a bilancio !). Al Comune sono stati riconosciuti successivamente, a parziale compensazione, trasferimenti erariali per un importo di 325.278 euro. IMU: AUMENTI EVITABILI SE IL GOVERNO RICONOSCE, COM’È GIUSTO, MAGGIORI RISORSE A CAVRIAGO IN QUESTO NUMERO In primo piano Multiplo 4 AUGURI, PIAZZA ZANTI: l’ex Municipio e Centro Culturale si candida a nuove funzioni In primo piano A presto il regolamento sul referendum 6 PARTECIPAZIONE consultivo comunale In primo piano Stefano Corradi il nuovo assessore a Giovani, Sport, Tempo 7 Èlibero, Partecipazione, Ambiente In primo piano 8 Memorie affidate a palloncini blu … FLUXUS e riFLUXUS In primo piano PER L’INFANZIA E LE SCUOLE Regole più giuste, 10 SERVIZI tariffe in aumento. Maggiori vantaggi per molte famiglie 12 In primo piano Così i bambini non rinunciano al nido e alle scuole dell’infanzia In primo piano 13 UNA PRECISAZIONE circa la rubrica “Dal Consiglio comunale” La nostra storia ANGELO COCCONCELLI il partigiano “Cassiani” combatten15 DON te senz’armi per la libertà La nostra storia 16 I RICORDI del partigiano Delinger La nostra storia ARDUINI il primo cittadino delle Riforme e del 18 CESARE Progresso Diario alla Casa protetta 21 OFFERTE 1200 volumi per la Biblioteca di Aulla Diario saluto dalle ragazze della Leva Civica: “Cari anziani, vi 22 Un vogliamo bene” Cent’anni con la famiglia nel cuore. Buon compleanno ad Antonio Sassi Diario 24 CAVRIAGO IN BICI 25 chilometri di piste ciclo pedonali Ma la mancata entrata da coprire ammonta a 423.109 euro, ridotta con economia di spesa a 400.000 euro; per finanziarla e assicurare così l’equilibrio di bilancio, il Consiglio comunale ha deliberato di incrementare le aliquote d’imposta. Giochiamo a carte scoperte, e parlino i numeri. Esigiamo dal Governo la massima chiarezza e confidiamo che, finalmente, il Ministero aggiorni le sue stime sull’entità del gettito IMU, perchè da essa dipendono i “tagli” dei trasferimenti erariali al Comune di Cavriago e di migliaia di altri Comuni. Il meccanismo è questo: Il Governo sovrastima l’entrata dell’IMU, il Comune incassa meno (molto meno !) e perciò le risorse che Roma riconosce a Cavriago vengono decurtate: e tagli si aggiungono a tagli (nel 2009 Cavriago riceveva da Roma 1.890.275,56 euro, tre anni dopo ne ha meno della metà). Ci aspettiamo che il Governo riconsideri le stime dei “tagli” e riconosca al nostro Comune un congruo trasferimento di risorse che ci consentirà di scongiurare o attenuare i rialzi delle aliquote IMU. A metà settembre, 40 sindaci reggiani, tra cui il sottoscritto, hanno denunciato al Governo “la crescente e drammatica incertezza” che caratterizza la finanza locale e i bilanci comunali e chiesto “la massima attenzione ai problemi dei Comuni, problemi che, inevitabilmente, si riversano su tutti i cittadini”. La questione dell’IMU è uno dei tanti problemi aperti. Abbiamo detto a chiare lettere al Governo che la gestione dell’Imposta municipale, che di municipale ha solo il nome, “è apparsa fino ad oggi più una beffa che non un passo avanti verso il federalismo fiscale” e chiesto “di mantenere la promessa di riconoscere per intero ai Comuni il gettito dell’IMU per il 2013.. Il Sindaco Vincenzo Delmonte Dal Consiglio comunale 27 “Amministrare vuol dire guardare avanti” (Gruppo consiliare “Insieme per Cavriago”) 28 “I due marò dimenticati dal Governo italiano e dalle Amministrazioni locali governate dalla sinistra” (Gruppo consiliare “Il Popolo della Libertà-Lega Nord”) “ A proposito dei nuovi parcheggi del Multiplo” 29 29 (Gruppo consiliare “Futuro per Cavriago”) sede Coop Muratori: comprare per demolire, non c’era un’i30 “Ex dea migliore ?” (“Lista civica Cavriago Comune”) Il contenuto degli articoli pubblicati alle pagine 27 – 28 – 29 – 30 nella rubrica “Dal Consiglio comunale”, nel rispetto del diritto di cronaca e di manifestazione del pensiero, impegna integralmente ed esclusivamente la responsabilità degli autori. N. 4 OTTOBRE 2012 Una copia 0,62 euro Chiuso in redazione il 1° OTTOBRE 2012 Piazza Don Dossetti, 1 Cavriago (RE) Tel. 0522 373 484 Fax 0522 575 537 comunicazione@comune.cavriago.re.it Editore: Comune di Cavriago (RE) Autorizzazione: del tribunale di Reggio Emilia n°288 del 16/10/1970 Indirizzo della redazione: Piazza Don Dossetti 1, Cavriago (RE) Direttore Responsabile: Giuseppe Guidetti Stampa e pubblicità Bertani &C Industria grafica Via C.A. Dalla Chiesa, 4 - 42025 Cavriago Tel. 0522.577745 Progetto e impaginazione: www.adv-re.com IN PRIMO PIANO Il Centro Cultura compie un anno di vita La nuova piazza della comunità AUGURI, Multiplo M ultiplo ha compiuto un anno. E a dodici mesi dalla festa di popolo che l’inaugurò il 17 settembre 2011, il primo bilancio è davvero positivo. Il nuovo Centro Cultura, nel parco storico di villa Sirotti – Bruno, ha accolto migliaia di persone di tutte le età; le statistiche parlano di 5.380 utenti, circa 128.000 “presenze”, con una media di circa 2.400 per settimana (l’ultimo record, venerdì 14 settembre: 560 visitatori in quattro ore e mezzo, con punte di 200 presenze tra le ore 17 e 18), 112.000 prestiti. Sono dati che lo staff di Multiplo, guidato dalla dottoressa Letizia Valli, considera superiori a ogni previsione e tali da preludere, nel primo anno di apertura, al possibile raggiungimento o superamento delle stime fatte in sede di progettazione, portando le performances di Multiplo a potersi confrontare con gli standard di servizio delle realtà europee più avanzate. L’intento dell’Amministrazione comunale era ed è di fare di Multiplo un polo di attrazione, di incontro, di convivialità: una “piazza” della cultura e del tempo libero. La prima scommessa è stata vinta, la sfida è aperta e continua. Presenze e partecipazione di giovanissimi e giovani, ma anche di adulti che prima non si vedevano: Multiplo è diventato un punto di riferimento per i cavriaghesi e non solo,uno dei luoghi più frequentati del paese, quindi è una struttura riconosciuta dai cittadini di Cavriago e anche dai cittadini che non abitano a Cavriago e qui trovano occasione per passare il tempo libero o per svolgere attività. L’Amministrazione comunale ringrazia gli operatori del Multiplo per la professionalità che hanno dimostrato e l’impegno che hanno profuso; hanno saputo rispondere alle domande e alle esigenze di un più ampio bacino di utenti nel contesto di un stratura, ben più ampia per dimensioni e più complessa per l’offerta di servizi rispetto al Centro culturale insediato nell’ex municipio in piazza Zanti. La capacità di attrazione del nuovo Centro Cultura a detta degli esperti, che ne fanno una meta di osservazione e di studio è nella felice combinazione di qualità, varietà, flessibilità dell’offerta di servizi culturali e del tempo libero. Tanti servizi in uno: ecco il Multiplo. Servizi disponibili e aperti al pubblico, an- 4 che una sera la settimana (giovedì) e la prima domenica di ogni mese. Al Multiplo si può leggere, studiare, guardare un film, frequentare un corso, giocare, suonare uno strumento, navigare su internet, incontrare amici, partecipare, condividere esperienze, conoscere la storia di Cavriago, godersi un nuovo parco nel centro del paese. Oltre ai libri, si possono avere in prestito giochi, opere d’arte, dvd, cd, fumetti, giornali e riviste. L’integrazione dei servizi e delle funzioni, in particolare della biblioteca e della ludoteca, che è una delle principali innovazioni di Multiplo (ed era considerata dallo staff del Centro Cultura una sfida lanciata dal progetto culturale) sta funzionando. Anche l’arte si dà in prestito nel nuovo Centro Cultura (un terzo del patrimonio artistico che custodisce è sempre in circolazione e periodicamente l’offerta d’arte si rinnova e si si amplia, annoverando nuove “firme” di autori). Multiplo è la sede della prima artoteca pubblica in Emilia – Romagna. Il volontariato è altro aspetto rilevante che connota l’esperienza del Multiplo. Sono più di 90 i volontari aggiuntisi a quanti già frequentavano il vecchio Centro culturale. È una presenza importante, che caratterizza il Multiplo come luogo caro alla comunità e in cui la comunità si riconosce. Il volontariato è una risorsa del Centro Cultura, fonte di competenze e saperi da offrire alla comunità; il patto che i cittadini – volontari stringono con l’istituzione arricchisce i servizi e li apre a nuove relazioni con gli utenti. Le previsioni di spesa di gestione di Multiplo sono state rispettate. Le esigenze in più si traducono in maggiori costi del personale, per fare funzionare al meglio i servizi, senza aggravi economici per i cittadini e per il bilancio del Comune. Sono confermati gli accordi di sponsorizzazione (per un importo di 225.000 euro, per il 2102) con le aziende a sostegno del progetto. Il nuovo Centro Cultura può affrontare la fase del consolidamento. Negli ultimi quindici anni si è discusso animatamente e appassionatamente del progetto di un nuovo Centro culturale. Diverse opzioni si sono confrontate in campo aperto. Nel 2005 l’Amministrazione comunale avanzò la proposta di insediare il Centro nel parco della cittadella sportiva della Pianella, in un’area di proprietà del Comune. Quel progetto, dopo un dibattito approfondito con cittadini che vi si opponevano, venne accantonata. L’Amministrazione comunale fece un’altra scelta, innovativa: realizzare l’infrastruttura che oggi circa 500 persone di tutte le età frequentano in media ogni giorno, riallestire e recuperare un parco e un’area conferendole un rango di centralità urbana, e ne ha fatto bene comune. Oggi il palazzo è vuoto. All’insegna dello slogan “Dì la tua! Si apre il confronto”, l’Amministrazione comunale raccoglie idee e proposte sulla futura destinazione dell’edificio. Scrivete le vostre idee sul retro delle cartoline e imbucatele nelle apposite urne collocate al Multiplo e in Municipio Piazza Zanti: l’ex Municipio e Centro Culturale si candida a nuove funzioni Adesso che i servizi della cultura e del tempo libero si sono riuniti nel Multiplo, il palazzo che domina Piazza Zanti è vuoto. Dovrà essere riconvertito ad altre funzioni, con un ruolo – si spera – all’altezza del suo rango e della sua valenza urbanistica. Il Consiglio comunale ha, a suo tempo, istituito una commissione consiliare con il “compito di formulare proposte” sulla nuova destinazione dell’edificio già sede del Municipio e poi del Centro culturale La commissione (1) ha deciso di consultare i cittadini. All’insegna dello slogan “Dì la tua! Si apre il confronto”, l’Amministrazione comunale promuove nel mese di ottobre una campagna per raccoglie idee e proposte sul futuro dello storico palazzo. Scrivete le vostre idee sul retro delle cartoline e imbucatele nelle apposite urne collocate al Multiplo e in Municipio Dal 1980 al settembre del 2011, lo storico edificio è stato la Biblioteca, o meglio OTTOBRE 2012 il Centro Culturale Comunale, convertito a questo ruolo dopo oltre tre secoli di onorato servizio come sede della massima istituzione cittadina. Nel luglio 1654 divenne, infatti, il Palazzo del Comune e del Commissario che rappresentava la comunità dei cavriaghesi nei confronti del Signore, marchese, conte e feudatario. Dal 23 marzo 1860 (quando il Comune di Cavriago si ricostituì, dopo il periodo della Restaurazione trascorso come “agenzia” di Montecchio) fu nell’Italia unita il Municipio; ebbe un ruolo sempre più rilevante nel governo democratico della comunità nel ‘900, caratterizzato dalla breve e intensa esperienza del socialismo riformista guidata dal sindaco Cesare Arduini (1908 – 1920); dopo il Ventennio della dittatura fascista e della guerra, assurse a simbolo e centro propulsore della ricostruzione democratica e dello sviluppo sociale economico. (1) La commissione, presieduta dal vicesindaco Paolo Burani, è composta dai consiglieri comunali Davide Farella (gruppo consiliare “Cavriago Comune”), Tommaso Cavezza (“Futuro per Cavriago”), Roberto Barani - Maura Bardi – Ivan Burani – Sara Poli – Cinzia Terenziani (“Insieme per Cavriago”), Sergio Leoni (“Popolo della libertà – Lega Nord). 5 IN PRIMO PIANO IN PRIMO PIANO Lo Statuto comunale prevede la possibilità di convocarlo “su questioni a rilevanza generale in tutte le materie di esclusiva competenza comunale”. (articolo 51) Una commissione speciale scriverà le norme per disciplinare lo svolgimento della consultazione elettorale PARTECIPAZIONE A presto il regolamento sul referendum consultivo comunale U na commissione speciale elaborerà la proposta di regolamento di disciplina del referendum consultivo comunale. Lo ha deciso il 10 settembre il Consiglio comunale, dando il mandato ai commissari di concludere il loro lavoro entro due me- si dalla data di esecutività (9 ottobre 2012) della deliberazione. La commissione è composta dai capigruppo consiliari Ivaldo Casali, Luca Ficarelli, Tommaso Cavezza, Enrica Testa, dal sindaco Vincenzo 6 Delmonte e dai consiglieri Maura Bardi, Gian Luca Berciotti, Luca Fabbris, Mirko Tutino. La possibilità di presentare proposte di referendum al Comune rientra fra i diritti di partecipazione che i cittadini possono esercitare per concorrere allo svolgimento delle attività dell’Amministrazione comunale. Lo Statuto comunale prevede, infatti, la possibilità di indire referendum “su questioni a rilevanza generale in tutte le materie di esclusiva competenza comunale”. (articolo 51) Ora si tratta di fissare le regole circa le modalità per la raccolta e l’autenticazione delle firme dei sottoscrittori, il tempo dello svolgimento della consultazione e le discipline di dettaglio organizzative ed operative tendendo presenti, in quanto compatibili, le procedure di voto della Camera dei Deputati e del Senato, a norma dell’articolo 53 dello Statuto comunale. Il Consiglio comunale ha provveduto a colmare una lacuna. A norma dello Statuto comunale in vigore da vent’anni, infatti, il regolamento sull’organizzazione del referendum consultivo avrebbe dovuto essere approvato nel 1993. L’articolo 53 dello Statuto fornisce comunque alcune indicazioni di massima sulle procedure referendarie. • Il referendum è indetto dal Consiglio co- munale “che fissa il testo del quesito”, la deliberazione è “adottata col voto favorevole della maggioranza assoluta dei consiglieri”. • È indetto su richiesta, presentata con firme autenticate, da almeno 500 elettori. • Per la raccolta delle firme, i promotori in numero non inferiore a 10, devono produrre al Segretario Comunale istanza, con firme autenticate contenente il quesito referendario. • Prima di raccogliere le firme i promotori attendono l’esito del giudizio di ammissibilità del Comitato dei garanti (composto dal giudice conciliatore, da un magistrato e dal Segretario Comunale) che si pronuncia sulla ammissibilità del testo da sottoporre a referendum entro 15 giorni dal ricevimento dell’istanza. • Nel caso di pronuncia di inammissibilità, i promotori, entro 10 giorni dalla pubblicazione, possono presentare al Comitato dei garanti controdeduzioni o proporre un testo modificato del quesito referendario sul quale, entro i successivi 15 giorni, il Comitato dei garanti esprime il proprio parere assumendo la decisione definitiva. • La raccolta delle firme deve concludersi entro 60 giorni, decorrenti dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione. • Il Comitato dei garanti, entro i successivi 10 giorni, ne accerterà la regolarità nonché il raggiungimento del numero minimo. • Il Sindaco fissa la data della convocazione, comunque, in data non anteriore al 45° giorno dalla data di esecutività della deliberazione consiliare o di compimento delle operazioni di verifica dell’ammissibilità. Nella Giunta comunale prende il posto di Gian Luca Berciotti che ha dato le dimissioni il 24 settembre, e rimane consigliere comunale nel gruppo “Insieme per Cavriago” Il Sindaco: “Sono fiducioso che il neoassessore farà cose buone per Cavriago” Stefano Corradi assessore a Giovani, Sport, Tempo libero, Partecipazione, Ambiente L unedì 1° ottobre il sindaco Vincenzo Delmonte ha nominato il nuovo assessore a Giovani, Sport, Tempo libero Partecipazione, Ambiente. È Stefano Corradi, 29enne, laureato in Ingegneria civile all’Università di Parma, con una tesi sull’efficienza e il risparmio energetico, e prossimo alla laurea specialistica. Per mantenersi negli studi universitari di specializzazione, ha ricoperto diversi incarichi di docenza nelle materie scientifiche / tecniche. “Per me vita di paese e di comunità ha sempre significato impegno civico”: questa la prima dichiarazione del neoassessore affidata al comunicato stampa ufficiale dell’Amministrazione comunale che ne annuncia la designazione. Nella Giunta comunale Stefano Corradi prende il posto di Gian Luca Berciotti che ha rassegnato le dimissioni. Il sindaco ha affidato al neoassessore anche la responsabilità dell’Ambiente e spiega le ragioni dell’accorpamento della delega “verde” a quella dei Giovani in questi termini: “Ritengo giusto che ad occuparsi delle questioni della salvaguardia del territorio e dell’ambiente sia un giovane, perché sono i giovani che hanno davanti un lungo periodo di vita ed è opportuno che contribuiscano a definire il mondo in cui vivono. Constato con soddisfazione che ci sono ragazzi che decidono di impegnarsi nelle attività di governo in nome del bene comune, mettendo a disposizione della comunità le proprie competenze e, visto l’entusiasmo con cui Stefano si accinge ad assumere l’incarico, sono fiducioso che egli farà cose buone per Cavriago”. Le dimissioni di Berciotti Lunedì 24 settembre l’assessore Gian Luca Berciotti ha rassegnato formalmente le OTTOBRE 2012 dimissioni nelle mani del sindaco Vincenzo Delmonte. Berciotti ha spiegato le ragioni della propria scelta in un comunicato: il “sofferto gesto è dovuto principalmente al fatto che, per diversi motivi, non sissistono più le condizioni che ritengo giuste per proseguire il mio lavoro in tutti i settori a me delegati e all’interno della Giunta stessa (…) Vorrei comunque ringraziare il Sindaco e i colleghi assessori ai quali auguro buon lavoro per il futuro; tutti i dipendenti comunali e gli operatori del Multiplo per il supporto dato e la professionalità dimostrata (…). Resterò consigliere comunale per onorare l’impegno preso con i cittadini che mi hanno voluto e votato fino alla scadenza maturale del mandato rinunciando fin da ora a tutti i gettoni di presenza che mi spetteranno in tale veste (…)”. “In questi tre anni – ha dichiarato, tra l’altro, il sindaco Delmonte - abbiamo lavorato bene insieme anche nel rispetto delle diversità di vedute. Berciotti si è dimostrato persona per bene e onesta». Stefano Corradi Con la nomina di Corradi, che succede a Berciotti, il numero dei membri della Giunta rimane invariato (sei, compreso il sindaco). Con Vincenzo Delmonte compongono l’organo collegiale di governo: Paolo Burani (visesindaco), Francesca Bedogni, Roberto Bertani, Sonia Borrelli, Steafno Corradi. All’inizio niella consigliatura, erano sette. Nell’ottobre del 2010 Mirko Tutino si dimise da assessore all’Urbanistica, Edilizia privata, Ambiente e Mobilità (dopo aver assunto l’incarico di assessore provinciale alla Pianificazione territoriale, Cultura, Paesaggio, Ambiente). Le deleghe di Tutino sono state attribuite a Paolo Burani, vicesindaco. La responsabilità dell’Ambiente è ora del neoassessore Corradi. “Una scelta che condivido – ha dichiarato Burani - da quando Tutino ha lasciato avevo tantissime deleghe». 7 IN PRIMO PIANO Il 13 settembre, al Multiplo, una “performance” trent’anni dopo … Presente Rosanna Chiessi, che fece di Cavriago una ribalta internazionale dell’arte moderna negli anni ’70, è stato rievocato lo storico passaggio per le nostre contrade degli esponenti del movimento artistico che scompaginava i linguaggi artistici classici. È stata la prima iniziativa del “Tavolo di progettazione per la valorizzazione del territorio”, istituito dalla Fondazione Palazzo Magnani, al quale partecipa il nostro Centro Cultura ceso. Un’esperienza nuova per i cavriaghesi! Fu Rosannna Chiessi ad aprire le porte di Cavriago a Fluxus, con l’happening “Tendenze d’arte internazionale”: un festival di “performances, esposizioni, fotografia, video – tape, film, libri – edizioni, conferenze”, organizzato da “PARI & DISPARI”, che si svolse il 19 e 20 marzo 1977 (e fu replicato nel 1978). “Gli artisti invitati, scelti in base al criterio della mia esperienza passata – ricordò 17 anni dopo Rosannna Chiessi sulla rivista “23 Marzo” – furono più di cinquanta … Fu un’esposizione bellissima ma neanche questo bastò a calmare le polemiche che si accendevano nel paese … gli artisti che dal 1977 in poi operarono a Cavriago, oggi sono già storicizzati con le loro presenze nei musei internazionali. Nelle biografie dei Musei all’estero si legge spesso il nome di Cavriago a proposito dei festivals che vi si svolsero nel 1977 e ’78. Centinaia furono gli artisti che operarono con la musica, la performance, la poesia nel paese e ne hanno tutti un ricordo straordinario. Mi auguro che tutto quello che è passato per Cavriago non sia restato solo nella memoria degli addetti ai lavori ma anche nel cuore della gente”. Rosannna Chiessi Segui il Flusso … Memorie affidate a palloncini blu… FLUXUS e riFLUXUS U n happening (cioè un evento artistico) organizzato per “gettare” e “far fluire” l’arte contemporanea verso le persone. Il manifesto in blu così annunciava la festa tra arte, performance e musica al Multiplo, il 13 settembre, dove “gettare” certo non vuol dire scagliare un corpo contundente (l’arte) in faccia a cittadini – utenti – spettatori, ma prelude ad un abbraccio metaforico a Cavriago per richiamare alla memoria il passaggio di Fluxus dalla nostre parti, grazie a Rosanna Chiessi. La rievocazione dello spirito di Fluxus è stata affidata ad un lancio di palloncini blu, ai quali erano legati messaggi poetici, per un “re - enactment” (ripetizione, 8 riallestimento N.d.R.) della storica performance di Dick Higgins “Cari Angeli” organizzata dall’Archivio Pari&Dispari nel 1983 in occasione della “Festa dell’aria”. Contemporaneamente, nella sala Grande di Multiplo, sono stati proiettati video girati a Cavriago in occasione delle performance degli anni ’70. Fluxus, naturalmente, non cesserà il suo flusso: gli eventi di metà settembre non sono che un’anticipazione dell’attesa mostra “WOMEN IN FLUXUS & Other Experimental Tales. Eventi Partiture Performances” che la Fondazione Palazzo Magnani realizzerà dal 10 Novembre 2012 al 10 Febbraio 2013 nelle sale dell’omonimo Palazzo, al civico 29 di Corso Garibaldi, in collaborazione con Archivio Internazionale Bonotto e Archivio Pari&Dispari. La “riconciliazione” Nel parco di Multiplo, il 13 settembre si è celebrata la storica “riconciliazione” di Fluxus con Cavriago. La prima volta che passò di qui Fluxus, a memoria di cronista, fu una bella gettata di performances e invenzioni artistiche, giochi, espressioni di vitalismo, odori, suoni, linguaggi artistici (che parvero insoliti e inauditi o incomprensibili a molti), manifestati in maniera irriverente e provocatoria (com’è nello stile delle avanguardie artistiche). Una piena che invase il paese e tracimò, anzi in uno scontro polemico ac- Fluxus, movimento nato nei primi anni ‘60, rivendica l’intrinseco valore artistico dei gesti più comuni ed elementari e promuove lo sconfinamento dell’atto creativo nel flusso della vita quotidiana, in nome di un’arte totale che predilige come ambiti elettivi d’espressione soprattutto la musica, la danza, la poesia, il teatro e la performance. Da qui nascono gli happening: situazioni interdisciplinari dove l’arte assume diverse forme, antidogmatiche e libertarie, e dove anche il fruitore assume un ruolo diverso. Fluxus è un termine latino che significa flusso, quindi sta ad indicare un fenomeno in continuo mutamento, che non ha forma né luogo. Rifacendosi all’happening americano, Fluxus teorizza un modo di fare arte che è un fluire ininterrotto di situazioni, percezioni e molteplici esperienze estetiche e sperimentali. Se in questo gruppo confluiscono senza pregiudizi le esperienze delle avanguardie precedenti, esso vuole però abolire per quanto possibile i confini residui fra le varie discipline artistiche, fra artista e pubblico, fra arte e vita. Le opere d’arte di Fluxus consistono infatti soprattutto in eventi o in assemblaggi che traggono spunto e materie dal quotidiano per ricombinarlo e ristrutturarlo in un nuovo orizzonte, talvolta sorprendente, sempre comunque con la collaborazione del caso. “Tutto è arte e tutti possono farne. L’arte deve occuparsi di cose insignificanti, deve essere divertente, accessibile a tutti” sosteneva George Maciunas, il fondatore di Fluxus. (12 settembre 2012 - presentazione di Follow Fluxus - comunicato stampa di Fondazione Palazzo Magnani) OTTOBRE 2012 La collaborazione tra Multiplo e Fondazione Palazzo Magnani “Follow Fluxus. Segui il flusso” è il primo evento promosso dal Tavolo di progettazione per la valorizzazione del territorio, istituito nell’ottobre 2011 dalla Fondazione Palazzo Magnani. L’obiettivo è la valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e storico presente nella Provincia di Reggio Emilia attraverso la creazione di eventi espositivi, ricerche, momenti di studio, convegni, o più genericamente manifestazioni da realizzarsi anche nei diversi territori della Provincia interessati, sotto il logo della Fondazione Palazzo Magnani e con il supporto tecnico organizzativo della Direzione artistica di Palazzo Magnani. Il Tavolo è coordinato dal Vice Presidente della Fondazione Palazzo Magnani Coriano Ferrari. Ne fanno parte: Giordano Gasparini Dirigente dell’Area Servizi alla persona del Comune di Reggio Emilia, Paola Silvi Responsabile Turismo della Giunta Camera di Commercio di Reggio Emilia, Daniela Spallanzani, Responsabile progetto Marketing territoriale della Provincia di Reggio Emilia, Barbara Mantovi Responsabile Servizio Cultura del Comune di Cavriago, Gabriele Fabbirici Direttore Museo del Comune di Correggio, Umberto Nobili storico dell’arte, Giuliano Manfredi Presidente Dimore Storiche di Reggio Emilia, Vera Romiti Presidente del Forum delle Donne, Tommaso Lombardini Rappresentante dei Giovani Professionisti, Lorenzo Ferretti Garsi Presidente FAI Reggio Emilia. Partecipano altresì al Tavolo i membri del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Palazzo Magnani. 9 IN PRIMO PIANO L’assessore alla Pubblica Istruzione, Francesca Bedogni: “Alle famiglie chiediamo un maggiore contributo alla copertura dei costi dei servizi di cui hanno bisogno, per alleviare il peso della contribuzione fiscale a carico della comunità dei cittadini. Allo stesso tempo il nuovo sistema tariffario introduce meccanismi che tendono ad una maggiore equità e non tutti gli utenti pagheranno di più rispetto al passato. Le nuove regole sono il frutto di un percorso di condivisione con i genitori svoltosi alla fine dell’anno scolastico 2011 - 2012. L’assessorato si è impegnato con le famiglie e i tecnici a verificare a distanza di un anno eventuali anomalie e criticità ponendovi – se necessario - rimedio ” SERVIZI PER L’INFANZIA E LE SCUOLE Regole più giuste, tariffe in aumento Maggiori vantaggi per molte famiglie C ome preannunciato, le rette di frequenza di asilo nido, scuole comunali dell’infanzia e le tariffe di centro bambini, mensa scolastica, trasporto scolastico, campo giochi hanno subìto un aumento. L’ha deliberato la Giunta comunale il 13 settembre in base al nuovo regolamento generale approvato dal Consiglio comunale che ha riformato i criteri e le procedure della contribuzione delle famiglie utenti alla copertura dei costi di gestione dei servizi. “Il nuovo regolamento delinea un sistema tariffario più equo, equilibrato, flessibile e, a parità di tariffe base, più vantaggioso per le famiglie” , ha dichiarato – tra l’altro – Francesca Bedogni, assessore alla Pubblica Istruzione, dinanzi al Consiglio comunale e alla stampa. Il vecchio sistema tariffario è andato in pensione perché non teneva conto di molteplici aspetti economici e sociali, che hanno modificato le condizioni delle famiglie e la loro capacità reddituale determinando disparità di trattamenti tra gli utenti, e delle nuove esigenze del bilancio del Comune. L’Amministrazione comunale deve fare fronte alla penuria delle entrate dovuta ai tagli di trasferimenti di risorse dallo Stato e perciò chiede alle famiglie un maggiore contributo alla copertura dei costi di gestione dei servizi. È previsto un aumento di entrate dalle rette per i servizi scolastici di circa il 10%; per il servizio di trasporto scolastico l’aumento è del 20 %. Non tutte le famiglie pagano più di prima “Si consideri – fa notare l’assessore Bedogni - che la compartecipazione delle famiglie – utenti era a livelli tali (27,71 % per le scuole d’infanzia, 35,56 % per il nido, 27,5 % per il servizio trasporto) da appesantire l’onere gravante sulla comunità dei contribuenti cavriaghesi, non tutti utenti dei servizi educativi, chiamati a pagare maggiori imposte per mantenere ed erogare i servizi all’infanzia. Abbiamo ritenuto giusto riequilibrare il carico tra comunità e utenti dei servizi, e chiediamo uno sforzo a chi ha bisogno dei servizi e ne fa effettivamente uso. Abbiamo rafforzato il principio che tutti gli utenti sono chiamati a contribuire alle spese di gestione dei servizi in base alle loro capacità economiche, rinunciando alla logica degli aumenti lineari e privilegiando interventi per una maggiore equità nella distribuzione del carico della compartecipazione. Non tutte le famiglie pagheranno di più rispetto al passato. E va tenuto presente che il Comune ha stanziato un fondo di solidarietà a sostegno delle famiglie colpite dalla crisi per far fronte al pagamento di rette e tariffe dei 10 OTTOBRE 2012 servizi educativi e scolastici. Non ci risulta che nessuno dei nostri bambini abbia dovuto negli ultimi cinque anni rinunciare al nido o alla scuola d’infanzia per ragioni economiche”. ADESSO tutti gli utenti sono chiamati a contribuire alla spese di gestione dei servizi in base alle loro capacità economiche, la “esenzione totale” dal pagamento della prestazione di un servizio non è più prevista. Più rigorosa si annuncia la disciplina dei controlli, che saranno intensificati, sulle autodichiarazioni presentate per usufruire di benefici e agevolazioni dei servizi. Nel nuovo regolamento si individuano espressamente le posizioni di utenti risultanti dalle dichiarazioni da sottoporre prioritariamente a controllo, incrociando i dati autocertificati con quelli dell’anagrafe comunale e tributaria, del catasto, dell’Imu. Limite minimo ISEE per tutti i servizi Per ogni servizio è prevista la differenziazione della contribuzione a carico degli utenti, applicando una tariffa minima e massima, oltre alle agevolazioni. Rette e tariffe dei servizi educativi, scolastici ed extrascolastici (ad eccezione di “campo giochi” e “Centro bambini”) sono fissate in base all’ISEE, per valutare la condizione economica delle famiglie che chiedono benefici, sussidi, contributi; ciò vale anche per l’erogazione dei servizi di trasporto e mensa scolastici. È previsto per tutti i servizi il limite ISEE di 6.000 euro, al di sotto del quale scatta l’applicazione della retta minima. Sono state revisionate le regole sulla gestione delle morosità, che tengono conto delle esigenze delle famiglie in difficoltà di rateizzare i pagamenti, ma consentono di sanzionare quanti sui mancati pagamenti hanno costruito un vero e proprio stile di vita. malattia si introduce una nuova fascia di riduzione delle tariffe: da 15 a 21 giorni pari al 15 %. La retta di frequenza del nido a tempo pieno varia da un minimo di 100 euro ad un massimo di 500 euro mensili; per il part time, da 80 a 400 euro mensili. L’ammontare delle rette, per chi presenti un ISEE superiore a 6.000 e inferiore a 28.000 euro, è calcolato applicando un indice correttivo dell’1,82 per cento. La retta di frequenza delle scuole comunali del’infanzia a tempo pieno varia da un minimo di 89 euro a un massimo di 300 euro mensili; per il part time, da 71 a 240 euro. L’indice correttivo per calcolare le rette comprese tra il limite minimo e massimo è dello 0,96 %. Per gli utenti del nido e delle scuole dell’infanzia è previsto, inoltre, il versamento di una quota fissa di iscrizione di 25 euro. Centro bambini - La tariffa mensile per un giorno la settimana: 30 euro; per due giorni la settimana: 45 euro. Mensa scolastica - La tariffa intera per un pasto: 6.20 euro; la tariffa agevolata (per la famiglia che presenti un ISEE inferiore a 6000 euro) è: 5,60 euro (la riduzione è del 10 %). Riduzioni del 15 % sono previste per le famiglie che hanno due o più figli utenti del servizio. Trasporto scolastico - La tariffa mensile intera per un viaggio giornaliero (solo andata o solo ritorno): 220 euro; la tariffa agevolata (per le famiglie che presentino un ISEE inferiore a 6.000 euro): 195 euro. La tariffa mensile intera per due viaggi giornalieri (andata e ritorno): 350 euro; per la famiglie con ISEE inferiore a 6.000 euro, la tariffa è ridotta a 330 euro. E’ previsto inoltre il versamento di una quota fissa di iscrizione di 15 euro. Campo giochi - La tariffa a turno (mezza giornata): 78 euro; la tariffa a turno (giornata intera): 170 euro. Nido e scuole d’infanzia Per nido e scuole d’infanzia si prevede: l’innalzamento del tetto ISEE da 25.000 a 28.000 euro, oltre il quale si applica la retta massima; la modifica del sistema delle agevolazioni secondo il principio di non cumulabilità e maggiori riduzioni tariffarie (dal 5% al 15%) per le famiglie con più di un figlio a scuola. Per le assenze per 11 IN PRIMO PIANO IN PRIMO PIANO Il Comune ha incrementato fino a 91.000 euro il fondo di solidarietà per i sostegni al reddito delle famiglie colpite dalla crisi, che chiedono soprattutto un aiuto per pagare affitto e rette scolastiche Così i bambini non rinunciano al nido e alle scuole dell’infanzia UNA PRECISAZIONE circa la rubrica “Dal Consiglio comunale” Il direttore di Paese Nostro ha scritto al sindaco e ai capigruppo consiliari del Comune di Cavriago questa lettera, a proposito dei contenuti degli articoli comparsi nel numero 3 di questo giornale, alle pagine 28-29-30, e segnatamente del testo sottoscritto dai consiglieri della lista civica “Cavriago Comune”. PREMESSO che: D a 50.000 a 60.0000 a 91.000 euro nel 2012. Per il quarto anno consecutivo, nel bilancio comunale viene stanziato il fondo di solidarietà per assicurare i sostegni al reddito delle famiglie colpite dalla crisi economica, alla prese con situazioni di cassa integrazione, mobilità, contratto di solidarietà, perdita del posto di lavoro, cessazione di attività di lavoro autonomo. Per quest’anno, il Consiglio comunale ha disposto di destinare: 30.000 euro a contributi per il pagamento di mutui e affitti; 60.000 euro, trasferiti all’azienda speciale “CavriagoServizi”, per contributi al pagamento di rette del nido e delle suole comunali dell’infanzia, mensa e trasporto scolastico, abbonamenti di trasporto pubblico, buoni lavoro; 1.000 euro per contributi al pagamento di rette per attività sportive di bambini e adolescenti minori di 18 anni. Nel 2011 il Comune ha distribuito contributi per un importo di 50.959,91 euro (28.979,91 euro per sostegni alle famiglie, 21.980 euro per buoni lavoro a 9 cittadini disoccupati e in condizioni di forte disagio economico impiegati in attività socialmente utili). A beneficiare delle misure anti – crisi sono state 37 famiglie (che hanno presentato 42 domande di contributi); 33 sono nuclei familiari con minori e 11 richiedenti sono in carico ai Servizi sociali (9 al “servizio minori” e 2 al “Servizio adulti”). Le famiglie in difficoltà chiedono soprattutto un aiuto per pagare l’affitto e le rette di nido e scuole dell’infanzia. Tra “i riflessi positivi” delle misure anti – crisi, c’è quello di “mantenere all’interno dei servizi bambini a rischio di ritiro a causa delle difficoltà delle loro famiglie a sostenere il costo pieno delle rette”, segnalano i responsabili dei settori Pubblica Istruzione e Cultura, Sicurezza asociale e il direttore di “CavriagoServizi”. Gli interventi economici a sostegno dei lavoratori residenti nel Comune di Cavriago in cassa integrazione - mobilità - contratto di solidarietà - perdita del posto di lavoro -cessazione di attività di lavoro autonomo (la condizione deve essersi verificata dopo il 31 agosto 2008, e deve sussistere per i mesi di richiesta del contributo) consistono nel sostegno al pagamento delle seguenti spese sostenute nell’anno 2012: • rette mensa scolastica • rette per trasporto alunni della scuola pri- maria e secondaria di primo grado • rette di frequenza del nido e delle scuole comunali dell’infanzia (è previsto un ricalcolo virtuale dell’ISEE, sulla base del minor reddito mensile percepito, che determina il conseguente abbattimento mensile della retta) • abbonamento trasporto con mezzi pubblici degli studenti di scuola secondaria di secondo grado • canone di locazione o rateo mensile del mutuo per l’acquisto della casa in cui il nucleo familiare ha la residenza anagrafica • rette per lo svolgimento di attività sportive per bambini e ragazzi da 0 a 18 anni 12 Per informazioni sui requisiti per chiedere e ottenere i sostegni ci si può rivolgere a: Ufficio Scuola dell’Azienda Speciale “CavriagoServizi” - tel. 0522 373.454 / 373.455 Sportello Sociale - tel. 0522 373.491 Ufficio Giovani, Sport e Tempo libero – tel. 0522 373.467 ComuneInforma - tel. 0522 373.474 • è compito del direttore responsabile esercitare doverosamente sul contenuto del giornale da lui diretto “ (…) il controllo necessario ad impedire che col mezzo della pubblicazione siano commessi reati (…) ”, come recita l’art. 57 C.P. (“Reati commessi col mezzo della stampa periodica”), e la mancata osservanza della regola è alla base dell’ipotesi di reato (il cosiddetto “omesso controllo”) di cui egli può essere chiamato a rispondere; • nel caso di “Paese Nostro”, è incontrovertibile che l’obbligo di controllo spetta al sottoscritto, il quale - oltre ad essere il direttore responsabile da circa un ventennio - è il redattore unico del periodico del Comune di Cavriago; • è consuetudine pubblicare su “Paese Nostro” gli interventi dei gruppi consiliari rappresentati nel Consiglio comunale; • in ossequio all’art. 21 della Costituzione e nel pieno rispetto del diritto alla libera manifestazione del pensiero che esso proclama e dei diritti di cronaca e di critica che ne derivano, dei diritti ad informare, ad informarsi e ad essere informati dei cittadini, e comunque considerando il rilevante interrese sociale delle notizie diffuse, il direttore ha sempre assicurato la pubblicazione integrale dei testi presentati dai gruppi consiliari, e segnatamente nel numero 3 del 2012 del periodico distribuito alla fine del luglio scorso; • nella lettura del testo pubblicato a pagina 30 del n°3 / 2012 di “Paese Nostro” relativo al “resoconto della discussione in Consiglio comunale” (dunque, stando alla parola, si presume una descrizione particolareggiata dello stato dei lavori) di una fase del dibattito (peraltro secretata, in parte, dal Consiglio comunale su espresso richiesta di un consigliere) ho percepito e riscontrato toni ed espressioni potenzialOTTOBRE 2012 mente lesive della reputazione di pubblici amministratori e altri soggetti, con riferimenti concreti ad un fatto determinato e alla loro condotta, tali da evocare una situazione che aggrava le potenziali offese nei loro confronti; HO RITENUTO OPPORTUNO – a dimostrazione del fatto di aver ottemperato all’obbligo di controllo sul contenuto del testo – apporre a pie’ di pagina la formula scritta con un carattere di stampa diverso da quello che compone il testo dell’articolo del gruppo consiliare “Cavriago Comune”. DEVO AMMETTERE di non aver avvertito e valutato, nell’immediatezza, una potenziale carica di offesa a un consigliere di “Cavriago Comune” contenuta nella frase conclusiva dell’intervento del gruppo consiliare “Insieme per Cavriago” pubblicato alla pagina 28 del numero 3 / 2012 di “Paese Nostro”, considerandola meramente una battuta sgradevole e superficiale; purtroppo mi sono accorto – non senza disagio ed imbarazzo - della negligenza quando era troppo tardi per apporre a pie’ di pagina la stessa segnalazione che figura a pagina 30 del numero 3 / 2012 di Paese Nostro. LE STESSE CONSIDERAZIONI possono valere a proposito della battuta iniziale dell’intervento del gruppo consiliare “Futuro per Cavriago”, pubblicato a pagina 29 del numero 3 / 2012 di “Paese Nostro”. ai membri del gruppo consiliare “Cavriago Comune” che hanno subìto una situazione di impar condicio. - Se la conferenza dei capigruppo lo ritiene opportuno, il sottoscritto renderà conto dell’accaduto sul numero 4 / 2012 di “Paese Nostro”. MI RISERVO, alla luce di questa esperienza, e in via cautelare, di apporre nel sommario di “Paese Nostro”, che di norma compare alla pagina 3, la seguente avvertenza: “Il contenuto degli articoli pubblicati alle pagine 27, 28, 29, 30, nel rispetto del diritto di cronaca e di libera manifestazione del pensiero, impegna integralmente ed esclusivamente la responsabilità degli autori”. E comunque, ogniqualvolta lo riterrò opportuno, Vi segnalerò le notizie contenute nei Vostri articoli presuntamente lesive della reputazione altrui e quelle la cui diffusione possa eventualmente configurare reati a mezzo della stampa. Cordialmente, buon lavoro. Giuseppe Guidetti PER QUESTI MOTIVI: - rivolgo le mie formali scuse 13 LA NOSTRA STORIA Il nostro omaggio al prete cavriaghese, antifascista militante, parroco di San Pellegrino, figura di spicco della Chiesa reggiana del 900’ DON ANGELO COCCONCELLI il partigiano “Cassiani” combattente senz’armi per la libertà C ent’anni fa, Il 27 novembre 1912, nasceva a Cavriago, in una modesta casa di via Gazzolo, Don Angelo Cocconcelli, di Arcangelo e Maria Luigia Magnani. Ci piace ricordare questa figura di cavriaghese verace che fu per decenni il parroco di San Pellegrino a Reggio Emilia, persona limpida, retta, coraggiosa, antifascista e partigiano combattente senza armi per la libertà. Tra i ricordi indelebili dell’infanzia di “Angiolino” – come lo chiamarono in famiglia fino all’assunzione del “don” – fatti della domenica di sangue del 1° maggio 1921. Dal sagrato di San Terenziano, suo abituale luogo di giochi, Angelo è testimone della spedizione punitiva delle squadre fasciste contro i lavoratori che festeggiano il 1º Maggio e dell’eccidio di Primo Francescotti e Stefano Andrea Barilli. Rievocherà nel 1975 quella tragica giornata, che rimase nella storia di Cavriago come l’evento iniziale della dittatura, in una testimonianza pubblicata su “Paese Nostro”. Fu – scrisse il sacerdote - “la fine di un periodo di autentica libertà popolare”. Il 12 luglio 1936 Angelo Cocconcelli è ordinato sacerdote dal vescovo di Reggio Emilia, Eduardo Brettoni; Don Angelo celebra la prima messa il 26 luglio nella chiesa di San Terenziano di cui diviene successivamente il Cappellano. Il 14 aprile 1939 è nominato Cappellano degli operai italiani in Slesia e va nella regione di Breslavia, nel cuore della Germania nazista, a svolgere con altri 11 colleghi opera di assistenza morale tra i nostri connazionali che lavorano nelle grandi aziende agricole degli Junkers. Don Angelo diventa messaggero del cardinale Adolfo Bertram, arcivescovo di Breslavia, che gli affida da portare in Vaticano una documentazione delle violenze compiute dai tedeschi nei confronti del clero e delle popolazioni sottomesse nel primo anno dell’occupazione della Polonia (settembre 1939 – dicembre 1940. “Dovendo accompagnare in Italia vari treni speciali di operai di ritorno dalla campagna agricola, la mia valigia passava incon- OTTOBRE 2012 trollata alla frontiera ( …) e così fu possibile giungere a Roma … e consegnare direttamente all’allora Sostituto della Segreteria di Stato, Monsignor Tardini, il plico pericoloso ...”. Nell’inverno 1940 – ’41 don Angelo è chiamato a fare opera di assistenza agli operai italiani di stanza nelle zone di Salisburgo e Linz (Austria); nella primavera del ’41 viene arrestato dalle SS con l’accusa di disfattismo e dopo due settimane di arresti domiciliari, sotto la diretta vigilanza della Gestapo, viene espulso e può rientrare in Italia. Don Angelo diventa parroco di San Pellegrino; dopo l’8 settembre 1943 la canonica della chiesa, che era allora alla periferia di Reggio, diventò un luogo di rifugio e un punto di riferimento per tutta l’attività clandestina degli antifascisti reggiani. La Canonica fu sede delle prime riunioni del Comitato di Liberazione Nazionale della provincia di Reggio Emilia, di cui Don Angelo divenne cassiere (“Cassiani”, infatti, fu il nome di battaglia adottato dal sacerdote). Nell’estate del 1944 inizia la vita di antifascista clandestino e perseguitato politico di don Angelo, che il 13 luglio sfugge a un attentato della Brigata Nera a Nebbiara sulla statale 63. Il 1º novembre 1944 sfugge a due militi della Brigata Nera che vanno in Canonica a San Pellegrino per arrestarlo; don Angelo si rifugia nella chiesa di Rivalta e fa perdere le tracce. I tedeschi minacciano rappresaglia: se Don Angelo non si presenta, annunciano che passeranno per le armi il parroco di Rivalta. “Cassiani si consegna ai tedeschi che lo rilasciano e il 5 novembre decide di rifugiarsi in montagna; il 5 febbraio sarà condannato a morte in contumacia dal Tribunale Speciale fascista di Brescia. Il 20 febbraio 1945 si salva dal tentativo di fucilazione sommaria di due partigiani “garibaldini” e il 27 febbraio finalmente raggiunge la parrocchia di Quara di Toano, retta da don Enzo Bonibaldoni, sede del comando dei partigiani delle “Fiamme Verdi”. Il 24 aprile ritorna nella sua Canonica, a San Pellegrino, con le avanguardie dei partigiani che liberano la città di Reggio Emilia. Dopo la Liberazione, Don Angelo può dedicarsi anima e cuore alla sua parrocchia e alla gente di San Pellegrino. Nel 1949 è nominato presidente diocesano della Pontificia Opera di Assistenza (incarico che lascia nel 1961); nel 1954 inizia la costruzione delle opere parrocchiali tra cui il cinema teatro; nel 1958 inaugura a Cesenatico la colonia estiva “Maria Ausiliatrice; nel 1981 è nominato presidente provinciale della FISM (Federazione delle scuole materne cattoliche); nel 1986 inaugura la Casa per anziani; nel 1996, dopo 55 anni dalla nomina, a Don Angelo succede come parroco di San Pellegrino Don Giuseppe Dossetti jr. Don Angelo rimane a San Pellegrino come parroco emerito fino al giorno della morte. 15 LA NOSTRA STORIA Cavriago e i cavriaghesi hanno vissuto con intensa partecipazione la Resistenza e la lotta di Liberazione. Una mattina dell’estate scorsa, guidati da Livio Piccini, ex partigiano, Medaglia di bronzo al Valor Militare della Resistenza, siamo andati alla ricerca e alla riscoperta di alcuni luoghi che nel tempo si sono trasformati e sono cambiati ma hanno alle spalle le storie di donne e uominini di settant’anni fa colossale prelievo di forme di Parmigiano Reggiano – già requisite dai Tedeschi che volevano trasferirle in Germania – dai magazzini di stagionatura della Locatelli di Barco. L’audace piano erano stato messo a punto dal comandante della brigata, Paride Allegri “Sirio”, dal vice Alfredo Nizzoli (Bosco) e da Bruno Veneziani (Oddone). La notte tra il 15 e il 16 dicembre i SAP avevano sabotato le linee telefoniche dell’area compresa tra Codemondo, Montecchio, San Polo e Roncolo. La sera del 16 era stato predisposto il piantonamento delle strade di accesso ai paesi. Nella notte squadre di Sap della 3a zona, i reparti di Cavriago al completo con 5 automezzi e 8 carri trainati dai cavalli prelevarono 2.500 forme di formaggio; 500 vennero immagazzinate a disposizione delle brigate partigiane della montagna, 2.000 furono distribuite alla popolazione di Bibbiano, Barco, Quattro Castella, Cavriago, Roncolo, Codemondo e Corniano. Le ragazze dei G.D.D. (Gruppi di difesa della donna) coordinarono la distribuzione del formaggio. (“Cavriago antifascista” pagine 199 e 225 – 226 Rolando Cavandoli edizioni del Comune di Cavriago 1975) . La casa di latitanza I RICORDI del partigiano Delinger 14 Livio Piccinini luglio (fatidica data!) 2012, mattinata soleggiata di una calda estate, siamo in giro per Cavriago alla riscoperta di luoghi ed episodi della guerra di Liberazione. Ci fa da guida Livio Piccini, cavriaghese d’origine, classe 1924, il partigiano Delinger della 26ª Brigata Garibaldi “E. Bagnoli” (1), Medaglia di bronzo al Valor Militare della Resistenza. Rintracciare nel territorio urbanizzato di oggi i terreni di battaglia di settant’anni fa, quando Cavriago era un borgo rurale di poco più di quattromila anime, è come 16 muoversi tentoni, al buio. Come quella notte del dicembre 1944 … “Eravamo qui, nella via della stazione che passava sul canale (oggi tombinato). Là c’era la passerella con la ringhiera per l’accesso all’ambulatorio del dottor Mussini, il medico di condotta. Nino (Luciano Grossi), che era uno dei capi dei SAP della zona, ci aveva detto di dare un’occhiata alla caserma della Brigata Nera, di sorvegliare i movimenti dei repubblichini: se fossero usciti li avremmo dovuti affrontare. Dei fascisti quella notte neanche l’ombra, in compenso una colonna della Wermacht con auto- mezzi e cingolati imboccò la circonvallazione del sagrato (oggi via Don Tesauri), noi in allerta eravamo pronti a nasconderci nel canale… ma non ci vennero incontro perché ritornarono sulla strada principale (oggi via Repubblica). Fu una notte movimentata. Fu la notte in cui i partigiani sapisti macellarano due vacche per distribuire viveri alla popolazione che pativa la fame”. I ricordi di Delinger ci riportano alla notte tra il 16 e il 17 dicembre 1944, quando le formazioni partigiane dei Sap di Cavriago Bibbiano Montecchio effettuarono un Da via Roma ai Quercioli, Delinger ci porta in un casolare, così era settant’anni fa sperduto nella pianura, che fungeva da casa di latitanza per i giovani che si davano alla macchia e diventavano partigiani e i disertori. La “casa colonica dei Montanari” – come la chiama ancora Delinger – oggi è un rinomato caseificio dove si lavora il latte delle vacche rosse e si produce e vende un ottimo Parmigiano – Reggiano. Il casolare era un punto di riferimento sicuro per i partigiani che vi trovavano riparo, alloggio, sostegno. In barba alla Wermacht! La casa di latitanza distava pcohe centinaia di metri in linea d’aria dal campovolo dei “Paverazzi” (Villa Aiola). L’installazione militare , battezzata “Cavriago II”, gestita direttamene dall’Esercito tedesco, venne allestita nel maggio del 1944; era dotata di una pista in terra battuta e, dal 28 luglio 1944, ospitò alcune squadre del 9° gruppo di volo notturno da battaglia della Lutwaffe dotate di aerei “Stuka”. (“23 Marzo” N° 2 agosto 2010 - William Casotti pagg 83 – 87) L’altro campovolo “Cavriago I”, che costituì un pericolo per la popolazione essendo un bersaglio di guerra dell’aviazione alleata, fu – com’è noto – allestito a Case Nuove – Cantonazzo nella primavera del 1944, quando i comandi militari della R.S.I. OTTOBRE 2012 (Repubblica Sociale Italiana), dopo i primi attacchi aerei Alleati decidono di smembrare il primo gruppo caccia della RSI e di trasferirlo in parte a Vicenza e in parte a Cavriago. A nord del Cantonazzo si attrezza in fretta una vasta area, con baracche – alloggi, pista in terra battuta, trincee speciali in terra di riporto a protezione degli aerei a terra e rifugi a protezione dei militari (“23 Marzo” N° 2 agosto 2010 - William Casotti pag. 84) A San Giovanni Da Quercioli a San Giovanni: ci troviamo in una strada sterrata alberata e ombrosa, un tempo era semplicemente una carraia, alle spalle della chiesa, che porta nell’aia della casa che settant’anni fa era di Giorgio Belloni. Una meta segreta, ritenuta obbligata e riconosciuta dai partigiani che vi si riunivano per poi raggiungere le loro destinazioni in montagna e in pianura. Di qui una notte di primavera del ’44 inizio l’avventura di partigiani guerriglieri di alcuni giovani cavriaghesi che, dopo l’esperienza nelle squadre SAP della pianura, raggiunsero le formazione “garibaldine” di stanza nell’Appennino reggiano e tosco – emiliano. Era il 9 giugno 1944 … “Su indicazione del Comitato di Liberazione Nazionale il 9 giugno 1944, alle 23 presso la località di San Giovanni ‘Popùlà’ di Cavriago, ci trovammo all’appuntamento: Onin, Simovic, Jacx, Bill, Cosca, Guco, Bricman, Fiaca, Diego, Delinger (2) … per proseguire la lotta di liberazione nella formazioni partigiane “garibaldine” sulle montagne reggiane. Ci fece da staffetta guida Gianni Moratti, fratello del parroco di Felina. Camminammo tutta la notte. … All’alba attraversammo il secchio a Gatta di Villa Minozzo. Lì incontrammo la prima formazione partigiana che presidiava a vista il grande fiume il quale delimitava come confine naturale le zone presidiate dalle formazioni partigiana da quelle occupate dai nazifascisti …. Proseguimmo …. Val d’Asta, Febbio, Monte Orsaro fino ad una zona boscosa denominala ‘la Magolese’. Ci accampammo in mezzo al bosco … Alla ‘Magolese’ era insediato un gruppo di partigiani addetto all’intendenza … Intanto per cominciare ci diedero una pagnotta di pane, un pezzo di pecorino e una coperta. Non avevamo un letto, un ricovero qualunque, dovevamo arrangiarci … Ci coricammo all’addiaccio. Sotto l’ombrello delle piante … Eravamo consapevoli che avremmo incontrato disagi e difficoltà. Ma eravamo anche sereni e fiduciosi di iniziare una vita nuova e importante, animati dalla profonda fidu- Il giovane Delinger cia di contribuire alla conduzione di una lotta contro la guerra nazifascista e di poter pervenire un giorno alla pace e divenire uomini liberi …”. (Dalla testimonianza di Livio Piccinini pubblicata in “Antifascismo militante”, pagg. 154 – 155, edizioni del Comune di Cavriago, marzo 1975) 1) Nella 26ª Brigata Garibaldi “E. Bagnoli” , oltre a Livio Piccinini, militarono altri partigiani cavriaghesi: Bartoli Giuseppe, Bonilauri Romeo, Bortesi Battista, Ferrari Arnaldo, Ferrari Lazzarini Antonio, Ghinolfi Torino, Govi Gemello, Paterlini Elios, Piccinini Giuseppe, Rossi Guido, Sassi Vasco, Setti Domenico, Tarasconi Valter, Tirelli Andrea, Violi Giulio. 2) Sono i partigiani: Giuseppe Piccinini (Onin), Antonio Lazzarini (Simovic), Giulio Violi (Jacx), Elios Paterlini ‘Bibi’ (Bill), Wandrè Pioli (Cosca), Nemore Cattani (Guco), Battista Bortesi (Bricman), Vasco Sassi (Fiaca), Andrea Tirelli (Diego), Livio Piccinini (Delinger). 17 LA NOSTRA STORIA Settant’anni fa moriva il primo sindaco socialista di Cavriago, uno dei massimi protagonisti del nostro Novecento, al quale è intitolata la sala delle riunioni del Consiglio comunale CESARE ARDUINI il primo cittadino delle Riforme e del Progresso I l 25 ottobre ricorre il 70° anniversario della morte di Cesare Arduini, il primo sindaco socialista di Cavriago. Eletto nel 1908, ricoprì la carica di primo cittadino dal 5 marzo di quell’anno al 30 settembre 1920. Furono gli anni in cui Cavriago compì il salto decisivo nella storia contemporanea, ed entrò nella modernità. L’opera svolta al vertice dell’Amministrazione comunale e la sua figura carismatica di guida del movimento socialista riformi- 18 sta e della comunità, in anni segnati da un radicale mutamento del modo di governare che supera il conservatorismo delle vecchie classi proprietarie e si orienta al rinnovamento strutturale del paese, alla municipalizzazione dei servizi, al miglioramento delle condizioni sociali degli operai e dei contadini, dei poveri, fanno di Arduini uno dei massimi protagonisti del ‘900 cavriaghese. Come Arduini si affermò nella pratica quotidiana di governo della comunità un programma di riforme basato sull’assistenza ai cittadini più deboli, sull’affermazione e la diffusione della pubblica istruzione, sulla lotta alla disoccupazione, sulle politiche del lavoro e dell’intervento pubblico che diventò un fattore di crescita economica e civile. Il Comune potenziò ed estese il servizio di illuminazione pubblica (e arrivò il cinema, con le prime pro- iezioni nel salone della Casa del popolo), intraprese la costruzione della via Roma strada di accesso alla stazione della ferrovia Reggio Ciano (inaugurata il 15 agosto 1909), delle case popolari nel piazzale Carducci già dal 1908, del primo macello comunale (1910), delle case operaie di via del Cristo (1911), dall’asilo infantile nel 1913, dell’acquedotto nel 1914, del nuovo cimitero civico di via Bassetta nel 1919 e della case operaie sulla strada per Reggio (oggi via della Repubblica) nel 1919. Nella vita di un borgo rurale di quattromila anime, segnata da una miseria e da una disoccupazione endemiche, gli anni del governo riformatore del primo socialismo incarnato da Arduini, a cui successe Domenico Cavecchi, furono un periodo di progresso. Quella stagione di autentica libertà popolare venne stroncata dall’arrembaggio squadristico del fascismo inaugurato dall’eccidio del 1° maggio 1921 e compiutosi con l’espulsione dell’Amministrazione socialista nell’agosto del 1922. Dopo la Liberazione, l’Amministrazione comunale retta dalla coalizione dei partiti della sinistra, Pci e PSI, affermatasi nelle elezioni amministrative del 17 marzo 1946, tributò un riconoscimento al sindaco Arduini. Si tratta di una targa di marmo che sovrasta ancora il portone laterale sinistro dell’ex Municipio, in piazza Zanti; “quasi un passaggio di testimone a una nuova generazione di amministratori che … riprendono nella sostanza le linee arduiniane dell’ampliamento del consenso attraverso l’investimento pubblico e la composizione del conflitto sociale”. (Franco Motta “Il sindaco del mondo nuovo” pagina 122 – Laboratorio delle identità e delle memoria – quaderno 4°- edizioni Comune di Cavriago). A Cesare Arduini è intitolata la sala delle riunioni del Consiglio comunale. DIARIO Offerte alla Casa protetta L’Amministrazione comunale ringrazia sentitamente i cittadini che, per onorare la memoria dei loro cari, amici e conoscenti, devolvono offerte di denaro alla Casa protetta comunale. Tedeschi William e Franca in memoria di Bassi Peppino Gozzi Leo e Barozzi Marco in memoria di Catellani Gino Lucenti Luigi in memoria di Bassi Peppino Guidotti Rossella e Davoli Aldo in memoria di Guidotti Antonietta Gli amici di Sesto in memoria di Luciano Friggeri Ragni Carla in memoria di Lombardini Odetta Calzolari Gianni in memoria di Lirici Luisa, nel quarto anniversario della scomparsa Angela, Mirna e Mirca – le amiche di Annusca – in memoria di Ammovilli Giorgio detto Lau Pattacini Enrica, Rossana e Monica in memoria di Ammovilli Lauro Ad un anno dalla scomparsa, la moglie Linda, le figlie Marzia e Sila, i generi e i nipoti ricordano con grande affetto il loro caro Iaves Ragni Le famiglie Casamatti, Terzi, Panarari Gina e Zeno, Maccato Dina e figlie in memoria di Uccelli Anna Da Cavriago 1.200 volumi per la rinascita della biblioteca di Aulla Circa milleduecento volumi, donati da cittadini e utenti del Multiplo, sono stati trasportati e consegnati giovedì 5 luglio dall’assessore alla Cultura e vicesindaco, Paolo Burani, e dai bibliotecari Alfonso Noviello e Barbara Dallasta alla biblioteca di Aulla, che ha riaperto i battenti completamente rinnovata dopo i devastanti danni dell’alluvione del 25 ottobre 2011. I volumi sono stati raccolti presso il Multiplo nel corso delle “giornate di solidarietà” per la biblioteca di Aulla, svoltesi nella primavera scorsa sotto il patrocinio dell’Associazione Italiana Biblioteche. L’iniziativa a favore della rinascita dell’istituzione culturale della cittadina della Lunigiana è stata promossa dai volontari “Amici del Multiplo”. E sono stati alcuni “Amici del Multiplo” (Rosario Bucaria, Maria Santi, Leila Lunardini, Anna Spadoni, Leila Coccomeri, Oretta Nironi, Barbara Bartoli) che hanno curato la raccolta e la selezione dei libri destinati alla ricostituzione del patrimonio documentario della biblioteca di Aulla. OTTOBRE 2012 21 DIARIO DIARIO Qui Casa protetta, Via Aspromonte 2. Le impressioni delle giovani volontarie impegnate l’estate scorsa in un servizio di pubblica utilità più il significato di “ anziano”. Significa conoscenza, saggezza, una vita vissuta anche per gli altri, trasmettere la propria cultura di vita, di sentimenti e tanto altro, e questo l’ho imparato dai vostri racconti sui tanti anni passati. Queste cose devono fare riflettere noi giovani. Ho anche capito che per voi l’abbraccio di un giovane oltre a dimostrazione di affetto è simbolo di vicinanza, attenzione e considerazione. Grazie a questa esperienza ho arricchito il mio bagaglio personale di momenti significativi e bellissimi trascorsi insieme a tutti quanti voi, perché ciascuno mi ha donato qualcosa di speciale. Vi ringrazio soprattutto per avermi fatto crescere emotivamente”. GLORIA “Divertimento, allegria e serenità sono quello che ho provato facendo la Leva Giovani alla Casa Protetta. Io e Francesca siamo state accolte come non mi sarei mai aspettata ovvero con molto affetto. Un saluto dalle ragazze della Leva Civica: “Cari anziani, vi vogliamo bene” L’ estate, oltre al caldo da cui difendersi, porta nella Casa protetta una ventata di novità, gioventù, allegria e freschezza, con l’arrivo dei volontari della Leva Civica: ragazze e ragazzi che si aggiungono all’animatore, agli operatori e ai volontari abituali e animano con la loro presenza la vita quotidiana degli anziani ospiti coinvolti in numerose attività. Quest’anno, l’esperienza è stata significativa perché ha avuto per protagonisti giovani volenterosi, motivati, con tanta voglia di mettersi in gioco e di rapportarsi con gli anziani, che si lasciano coinvolgere dalla loro spontaneità e vitalità. I ragazzi hanno mostrato una efficace e naturale predisposizione a sintonizzarsi con gli anziani, innescando in modo naturale una delle regole fondamentali dell’attività di animazione che è il rapporto di “rela- 22 zione“, indispensabile e fondamentale per stabilire con gli anziani qualunque tipo di comunicazione. Il volontariato dei giovani della Leva Civica nella comunità della Casa protetta è un’esperienza che valorizza capacità e talento dei ragazzi. Nasce a volte occasionalmente; nel tempo, con la condivisione, la conoscenza, la partecipazione, l’ascolto diviene un cammino di crescita e di scambio reciproco che porta a capire la valenza del “ volontariato” come esperienza di aiuto. Esprimiamo un grande grazie in particolare a Francesca, Gloria, Romana, Lucia, Francesco per l’impegno profuso. Il tempo dedicato da questi giovani è stato importante sempre, ogni parola regalata, ogni gesto compiuto, le risate, i sorrisi, le loro espressioni e il loro spirito rimangono come ricco bagaglio del percorso che si vive ogni giorno in Casa protetta. Il nostro augurio, oltre a incontrarli il prossimo anno, è che per loro sia stata una speciale e significativa esperienza. (Rosaria) FRANCESCA “Cari Anziani, non so se per voi è stata la stessa cosa, ma per me questa esperienza di volontariato ha avuto un importante significato, sia per l’aspetto sociale che per l’aspetto personale. Ho partecipato all’esperienza del volontariato Leva Giovani in Casa Protetta, con Gloria che è diventata una grande amica e insieme abbiamo fatto molte attività sia con gli anziani che per la festa della Casa protetta. Al mattino cercavo sempre di arrivare in anticipo per potere passare qualche minuto in più, per dare il buongiorno e avere in cambio il vostro sorriso. Vivendo questa esperienza, ho capito di sveglio sono contenta di andare verso queÈ stato bello partecipareQui all’organizzazioCasa protetta comunale, via ne della festa della Casa Protetta e ancor sta nuova esperienza, che ha preso spazio mio tempo, nelle mie energie e nella di più alle attività con gliAspromonte anziani prima nel 2. Fioriscono le attività mia nuova voglia diin fareoccasione e di prendere ciò del pranzo. che di bello la dell’invecchiavita dona”. Stare a contatto con gli anziani mi ha ar- europeo dell’Anno ricchito molto e mi ha fatto vedere la vita mento attivo e della solidarietà dal loro punto di vista, tra le generazioni che non è poi così male. Spero l’ anno prossimo di tornare a fare la Leva Giovani alla Casa Protetta e la consiglio ai ragazzi della mia età perché è molto divertente”. ROMANA “È stata un’esperienza che mi fa fatto apprezzare il rapporto con gli anziani, nella quale ho capito che non esiste futuro senza passato e che le nostre storie diverse, in fondo hanno qualcosa in comune. La mattina quando mi Cent’anni con la famiglia nel cuore Buon compleanno ad Antonio Sassi I l mastro ferraio cavriaghese Antonio Sassi ha compiuto cent’anni il 3 ottobre. Antonio ha vissuto e lavorato sempre nel nostro paese. Già all’età di 12 anni aiuta il padre facendo il “garzone da muratore”. Con il tempo apprende il mestiere di fabbro e nella sua officina, prima con il fratello Bruno poi con il nipote Franco, lavora fino all’età di 70 anni creando con grande maestria nella lavorazione del ferro, decorazioni, cancelli e diventando apprezzato Mastro ferraio. Antonio conosce bene il suo mestiere, il suo lavoro diventa arte, tanto da essere richiesto anche come consulente per la sua professionalità. Per Antonio il lavoro è molto importante, ma lo è soprattutto perché questo è il mezzo con il quale avrà modo di accudire e di prendersi cura particolare della sua famiglia. È padre affettuoso, ma nello stesso tempo severo e determinato. La sua dedizione ai figli, e ad uno di essi in particolare, diventa motivo conduttore di tutta la sua vita. Ogni pensiero è rivolto alla famiglia, a come tenerla sempre unita, solidale per APRILE 2012 il mutuo aiuto tra i figli, affinché ciascuno di loro possa essere vicino all’altro, per far fronte il più possibile alle necessità e avversità della vita. Per poter realizzare questo suo sogno, Antonio insieme alla moglie, rivolge ogni energia alla costruzione della sua casa, pensata per raccogliere tutta la famiglia, i suoi figli, insieme e vicini in modo particolare alla più fragile di essi. Anno dopo anno, crea così e realizza il suo sogno, lavorando stimolato da questo obiettivo, fino all’età di 90 anni. Questa idea, insieme ad una condotta di vita molto semplice, sono l’elisir della sua vita. La vita certo non è stata semplice: duro lavoro e otto anni di guerra combattuti in Jugoslavia non lo hanno tuttavia piegato. Ora è tranquillo. Le sue mani tanto laboriose sono magre ed esili ma raccontano come un libro aperto tutto il suo lavoro. I suoi occhi scuri e penetranti non abbassano mai lo sguardo che è ancora vivace e raccoglie i pensieri della sua mente lucida e vigile. Cento anni vissuti così. Antonio ha dato tanto, ma ha anche ricevuto tanto, l’amore grande della sua famiglia è il suo premio. Auguri, Antonio. (Il testo ci è stato trasmesso dalla Casa protetta) 23 DIARIO La ciclomappa del territorio cavriaghese pubblicata nella collana edita da GeoMedia in collaborazione con FIAB (Federazione amici della bicletta) e i tecnici dell’Ambiente e dell’Urbanistica del Comune CAVRIAGO IN BICI 25 chilometri di piste ciclopedonali È stata pubblicata la ciclomappa “In Bici” del Comune di Cavriago. La carta ciclo - escursionistica è stata realizzata grazie alla collaborazione dell’ufficio Tecnico del Comune di Cavriago col contributo di decine di ditte sponsor. La rete dei 25 chilometri circa di percorsi ciclopedonali che caratterizza il territorio cavriaghese merita una segnalazione e non poteva che trovarla nella collana di ciclomappe edite da alcuni anni da GeoMedia in collaborazione con FIAB (Federazione italiana amici della bi bicicletta). Oltre alla mappa delle piste ciclopedonali in scala 1:10.000 di Cavriago, sulla carta di Cavriago In Bici è rappresentata la rete dei percorsi “Reggio in Bici” che interessa il territorio cavriaghese e le aree limitrofe. Sulla carta è riprodotta in scala 1.100.000 (1 cm = 1.000 metri) la rete dei percorsi principali della provincia di Reggio Emilia, cioè le principali direttrici di collegamento che attraversano il territorio reggiano. Sono descritti itinerari in bici alla portata di tutti, tanti percorsi per pedalare in tranquillità, alla scoperta del paesaggio e delle opportunità di visita. Una rete di ciclovie che privilegia la sicurezza del ciclista e valorizza il pregio paeasaggistico del territorio. 24 1999 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Lunghezza percorsi ciclopedonali (metri) 5.990 10.800 11.000 16.000 20.578 20.740 20.873 21.003 22.407 24.037 24.411 Abitanti Piste/metri per abitante 8.792 8.987 9.032 9.008 9.229 9.416 9.435 9.536 9.646 9.651 9.750 0,68 1,20 1,22 1,76 2,23 2,20 2,21 2,20 2,32 2,49 2,50 Piste ciclopedonali: estensione e dotazione per abitante (dal Bilancio Ambientale previsionale 2011) DAL CONSIGLIO IN PRIMO COMUNALE PIANO AMMINISTRARE VUOL DIRE GUARDARE AVANTI Tutti i cavriaghesi sono a conoscenza dell’intenzione dell’Amministrazione comunale di acquistare l’area dell’ex Cooperativa Muratori. Ci preme iniziare questo testo esprimendo la solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici della CMC che oggi si trovano in grave difficoltà in seguito alla messa in liquidazione di una realtà che ha dato da vivere a centinaia di famiglie per più di cento anni e che ha contribuito al benessere del paese. Siamo ben coscienti del perdurare della crisi, delle difficoltà del momento economico e dell’impatto psicologico che questo tipo di operazione crea sui cittadini. Ma l’Amministrazione comunale non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione di acquistare un’area in centro storico, e di dedicarla, ad oggi, alla destinazione d’uso che questa Amministrazione ritiene importante e necessaria per i cittadini, così come era stato dichiarato nel programma elettorale: un nuovo parcheggio. Crediamo sia un’area strategica per dare respiro al centro storico, in termini di posti auto, di aree a disposizione di mercati e fiere. Non crediamo che in futuro i problemi della mobilità saranno minori di oggi. La decisione è stata, come al solito, presa strumentalmente dalla minoranza “Cavriago Comune”, ed usata per inveire contro l’Amministrazione comunale, portando avanti una battaglia del tutto personale, iniziata ormai da anni, sull’onda dello stile berlusconiano e grillino in cui l’amministrazione pubblica è tutta marcia e corrotta. Lo dimostra il fatto che l’oggetto della polemica, questa volta, la Cooperativa Muratori e i suoi dipendenti, non vengono nemmeno mai nominati dalla minoranza. Di fronte alla liquidazione di una impresa storica del nostro paese, la lista consigliare “Cavriago Comune” si occupa esclusivamente di screditare la maggioranza che guida OTTOBRE 2012 il Comune, nel tentativo di mettere i cittadini contro una decisione presa, dando informazioni fuorvianti ed inesatte. Nel Consiglio comunale di fine giugno durante la discussione sul Bilancio di previsione 2012 del Comune di Cavriago, il consigliere Farella ha accusato la maggioranza di comportamenti poco chiari in riferimento alla proposta di acquisto della sede dell’ex Cooperativa Muratori, in presunto accordo con il commercialista nominato per liquidare la società. E da qui sono partite le sterili e caotiche polemiche sul parcheggio. Nel Consiglio comunale del 10 settembre, il Sindaco ha consegnato a tutti i consiglieri la documentazione (visure storiche della Camera di Commercio, comunicazione ufficiale della messa in liquidazione della Coop. Muratori) che testimonia come il commercialista non ha avuto niente a che fare con il passato della società immobiliare. Se si vuole contrastare una scelta lo si faccia con motivazioni concrete non gettando fango su persone ed istituzioni. Veniamo ai fatti seri, alle scelte politiche serie che interessano i cittadini. Parliamo della scelta ,in un momento come questo, di acquistare un’area , a dir poco strategica, nel centro del paese. Di fronte ad un centro di aggregazione invidiato a livello regionale, frequentato da migliaia di persone, IL MULTIPLO; su questo argomento viene il dubbio che le opposizioni abbiano un po’ di remore. L’Amministrazione è ben cosciente delle difficoltà del momento economico e l’impatto psicologico che questo tipo di operazione crea sui cittadini. Ma non poteva lasciarsi sfuggire nuovamente l’occasione: meglio acquistare oggi un’area e fare un parcheggio che vederla di proprietà privata senza avere il potere decisionale sulla destinazione. In questi giorni i consiglieri Farella e Ficarelli hanno dato informazioni parziali ed errate (da un geometra da loro incaricato). Sui giornali e social network assistiamo ad una escalation di cifre, dichiarazioni e prese di posizioni in cui tutto si mescola. Conosciamo i problemi della cittadinanza e amiamo confrontarci e concentrarci nel concreto delle questioni, dove problemi e soluzioni possono misurarsi chiaramente. Un’amministrazione seria opera in questo modo. Le polemiche non producono soluzioni nè risolvono i problemi. Le cifre reali sono le seguenti: Acquisto dell’area previsto a bilancio (non dello stabile): euro 420.000 (mq 693 in centro) Demolizione dello stabile esistente e costruzione dei n. 26 parcheggi: euro 90.000 Il Comune si è attivato per avere, come sempre, una dichiarazione giurata di un perito che certifichi il valore. I tecnici comunali, così sempre denigrati dalle opposizioni, stimano il costo medio finale per parcheggio al pari di tutti quelli costruiti nei vari anni in paese. Il tutto con l’accensione di un mutuo, come si deve fare per tutti gli investimenti, senza dover incidere su aumenti già previsti tra Imu, addizionale Irpef e rette del sistema scolastico. Confermiamo inoltre che, come il Comune ha già fatto nel recente passato in situazioni analoghe, si coprirà buona parte della spesa con la vendita dei diritti edificatori, dopo aver adottato una variante al PSC (Piano strutturale comunale). La cubatura dello stabile che vogliamo demolire non finirà nel nulla. Il gruppo consiliare “Insieme per Cavriago” 27 DAL CONSIGLIO COMUNALE DAL CONSIGLIO COMUNALE I DUE MARO’ DIMENTICATI DAL GOVERNO ITALIANO E DALLE AMMINISTRAZIONI LOCALI GOVERNATE DALLA SINISTRA Cosa dire dei due militari italiani tenuti prigionieri in India da sette mesi contro il diritto internazionale? Non c’è dubbio: il Governo di Re Giorgio (Monti) se li è dimenticati, e se ne lava le mani. Se mancava la prova, ora c’è. Basta fare attenzione all’ampia intervista che il Ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha rilasciato recentemente a Sette, il magazine del Corriere della Sera. In cinque pagine di domande e risposte il Ministro Terzi parla di tutto, dal futuro dell’euro ai privilegi della Farnesina, ricopre di elogi sperticati il proprio operato senza alcun contraddittorio, ma non dice neppure una parola su Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i Marò arrestati il 15 febbraio 2012 in India con l’accusa (senza alcun elemento di prova) di avere ucciso due pescatori indiani mentre vigilavano sulla sicurezza di una petroliera italiana, 20 miglia al largo delle coste indiane, dunque in acque internazionali. • Quei due Marò rappresentavano lo Stato italiano, e lo rappresentano tuttora. E riportarli a casa dovrebbe costituire per il Governo un dovere prioritario, addirittura tassativo per il Ministro competente, a difesa della credibilità internazionale dell’Italia. Ma finora il Ministro Terzi ha fatto ben poco: molte chiacchiere, qualche lettera e qualche promessa, per stendere infine una im- 28 barazzata cortina di silenzio sulla vicenda. A stanare il Ministro ci ha provato una giovane donna con forti sentimenti patriottici, Elena Donazzan, promotrice della Rete Patrioti nel nordest, nonché Assessore della Regione Veneto per le politiche del lavoro. In una lettera aperta al responsabile della Farnesina ha scritto: “Caro Ministro, sappia che non le daremo tregua. Lei e il suo Governo vi siete dimenticati di due Italiani, che vestono l’uniforme della Marina Militare, ostaggi da 195 giorni di uno Stato straniero. Sappiate che gli italiani veri non li dimenticano, e li ricordano in ogni momento… tenendo la foto di Latorre e Girone esposte in diversi luoghi pubblici. Foto che anche lei dovrebbe avere nel suo studio per sentire su di sé la responsabilità di quei due militari italiani”. La risposta del Ministro Terzi? Degna di Ponzio Pilato: “L’attenzione del Governo è costante, ma non c’è bisogno di mettere la foto sulla scrivania. Ogni passaggio di questa vicenda è oggetto di una precisa comunicazione, e sul sito della Farnesina troverà molte indicazioni su questo difficile caso, così come sui 27 casi di connazionali che si sono trovati negli ultimi nove mesi in situazione di grave pericolo a motivo di sequestri e atti di pirateria”. Pare incredibile, ma è così: i due Marò, che rappresentavano lo Stato italiano in acque internazionali, dove il diritto internazionale assegna la competenza giuridica sugli eventuali reati allo Stato di appartenenza, vengono paragonati dal Governo di Re Giorgio (Monti) a vittime di sequestri da parte dei pirati, liberati in molti casi pagando robusti riscatti di milioni di euro, come il recente caso di Rossella Urru. Per Girone e Latorre, invece, solo parole inappropriate e promesse vuote, ripetute come un disco rotto nelle feste di partito (Terzi lo ha fatto anche al meeting di Atreju). Come se non bastassero le promesse a vuoto sulla ripresa economica, la liberazione mancata dei due militari italiani è l’ennesima delusione del Governo tecnico dei professori, la prova concreta della scarsa credibilità della Farnesina non solo in India, ma su tutto lo scacchiere internazionale. Relativamente alle incomprensibili motivazioni del rifiuto ad un odg (del PdL-Lega) di solidarietà ai due militari (discusso nel Consiglio Comunale del 29 marzo scorso), da parte del Sindaco Delmonte e della sua maggioranza, si rimanda al commento pubblicato sul n°2 di “Paese Nostro”. Il Gruppo consiliare Il Popolo della Libertà-Lega Nord Cav. Ivaldo Casali A PROPOSITO DEI NUOVI PARCHEGGI DEL MULTIPLO Cari Cittadini come sempre l’impegno che mi sono preso come consigliere di Futuro per Cavriago è quello di informare il più possibile di ciò che succede in Consiglio Comunale con particolare riferimento agli argomenti che riguardano più direttamente noi cittadini. Il mio vuole essere sempre un atteggiamento propositivo e non di sola critica nei confronti di questa amministrazione comunale. Uno degli argomenti che ci riguardano e che ha suscitato tante discussioni e polemiche in questi giorni è la volontà espressa da questa Giunta Comunale di acquistare la palazzina sede della ormai ex Coop Muratori per demolirla e al suo posto realizzare un ulteriore parcheggio al servizio del Multiplo. Sia chiaro, non voglio parlare della ex Cooperativa Muratori, anche se l’importanza che ha avuto questa azienda per l’economia e la realtà produttiva e di sviluppo per il Comune di Cavriago e della miserevole fine che ha subito; meriterebbero maggiore attenzione e riflessione anche da parte delle forze politiche del nostro Comune, visto che la cosa invece è passata senza destare particolare attenzione. Cosi come è stato per l’acquisto di Villa Sirotti, che questo Sindaco l’ha voluta acquistare a tutti i costi , fra l’altro a costi molto elevati, che sono rimasti tali adducendo la motivazione che c’erano altri importanti acquirenti, quando avrebbe potuto realizzare il Centro culturale su strutture od aree anche già di proprietà comunale, a costi ben diversi, ora si sta comportando alla stessa stregua per l’acquisto della palazzina della ex Coop. Muratori. Un Sindaco cocciutamente orientato a realizzare il suo progetto d’acquisto e di trasformazione che comporterà direttamente od indirettamente per le casse comunali un esborso di 430.000 più le spese di abbattimento dell’immobile che porteranno l’importo oltre i 500.000 euro. Questo atteggiamento del sindaco ha prodotto una profonda spaccatura fra i consiglieri di maggioranza ed i consiglieri di minoranza in particolare “Cavriago Comune”, si sono fatte accese discussioni ed alla fine sono partite denunce e querele da parte dei membri della giunta nei confronti dei Consiglieri di “Cavriago Comune”. Uno spettacolo disdicevole , che oltremodo sposterà la discussione dalla sede del Consiglio Comunale direttamente alle aule del tribunale. Sicuramente i cittadini non apprezzeranno di essere rappresentati da esponenti cosi esageratamente rissosi. In questa nuova polemica noi siamo schierati con i Consiglieri di “Cavriago Comune” perché riteniamo corretto non spendere questa somma ingente per acquistare un immobile per poi demolirlo e farne dei parcheggi. Se è giusto pensare di realizzare parcheggi in centro, e questa deve essere una regola, ci chiediamo perché per esempio una realtà produttiva dismessa da anni localizzata al centro del paese quale è l’ex mulino Avanzi non potrebbe venire acquistata e trasformata in parcheggi. È una provocazione ma è per significare che non tutte le buone idee posso- OTTOBRE 2012 no realizzarsi e non possono realizzarsi a qualsiasi prezzo .Oggi alla luce della crisi in corso tutti i fabbricati ed anche i terreni edificabili hanno perso grande valore anzi diciamo che nessuno pare interessato a comprare quindi le valutazioni che alcune forze politiche fanno a sostegno dell’acquisto/demolizione della sede ex Coop. Muratori sono puramente propagandistiche Siamo in un momento di profonda crisi e le risorse se ci sono devono essere utilizzate in modo diverso. A Cavriago il sindaco questa primavera è andato in Piazza nei giorni di mercato con la fascia a tracollo per enfatizzare la sua protesta contro la mancanza dei trasferimenti da parte dello stato ai comuni. Quindi manifestare per la mancanza di risorse necessarie per gestire i servizi e le attività comunali. Poi nei mesi successivi ha continuato a proporre degli investimenti che a Cavriago data l’attuale situazione sarebbero ripetitivi rispetto a strutture già esistenti e quindi inutili. Mi riferisco ad un nuovo palazzetto dello sport nella zona sportiva, adesso di nuovi parcheggi per il Multiplo. Quando il governo italiano impone di ridurre le spese e prevede di alienare beni pubblici per rientrare dall’immane debito pubblico, a Cavriago si fa il contrario, si continuano a fare investimenti per incrementare il patrimonio pubblico le cui risorse vengono trovate dalla tassazione comunali e dall’IMU e dall’ IRPEF, dall’aumento delle tariffe di tutti i servizi. D’altronde diciamo le stesse cose che il sindaco ha pubblicato su Paese Nostro N. 3 (Luglio 2012) Testualmente “ Lo sforzo che vi chiediamo per salvare i servizi è oneroso, ma necessario” . Chi paga? Quindi continui aggravi sui cittadini che in questo periodo avrebbero bisogno di vedersi ridurre e non aumentare la tassazione comunale . Noi siamo per fare gli investimenti , ma quando questi servono per creare servizi alla maggior parte dei cittadini e non solo a gruppi limitati. Siamo contrari all’acquisto della palazzina perché il Multiplo è collocato in zona centrale, facilmente raggiungibile da ogni parte del Centro del paese, semmai proponiamo di riservare più parcheggi ai disabili nei parcheggi attuali ex Cooperativa Muratori. Solo cosi e senza altre spese si possono favorire gli accessi a coloro i quali hanno difficoltà motorie. Per gli altri cittadini che non hanno difficoltà motorie percorrere 100 o 150 metri per raggiungere il Multiplo da parcheggi esistenti è solamente una passeggiata benefica. Pertanto abbiamo deciso di appoggiare il Referendum a sostegno di una battaglia che riteniamo seria e responsabile ed utile a tutti i cittadini di Cavriago. Inoltre sollecitiamo l’amministrazione comunale di procedere celermente alla realizzazione dei progetti approvati quali via RIVASI, gli orti per gli anziani, e la pista ciclabile di via Arduini. La scuola di via Roncaglio che è già da un po’ che è ferma. Quando dico che il nostro sindaco va per la sua strada e non ascolta nessuno con grande cinismo dico sempre la verità ! L’ennesimo esempio eccolo qua: abbiamo indicato come gruppi di minoranza di assegnare al vice segretario ed ai funzionari del comune di redigere una proposta per l’attuazione del referendum. Cosa invece ci troviamo dal nostro attento e sensibile Sindaco? Una integrazione all’ordine del giorno del consiglio del 10 Settembre che anziché portare in discussione la proposta dei funzionari comunali verrà costituita una Commissione per la elaborazione di una proposta di regolamento di disciplina del Referendum. Come si può vedere il contrario di quello che avevamo proposto noi gruppi di minoranza, quando il 30 agosto nella discussione fra i capigruppo si parlò di assegnare al vice segretario ed ai funzionari del comune di redigere una proposta per l’attuazione del referendum noi della minoranza eravamo d’accordo , tre contro due .Cosa dobbiamo ancora subire da questo Sindaco prima della fine della Legislatura? Il 10 settembre 2012 nel consiglio comunale si e votato per una mozione sul sostegno e del riconoscimento di diritti alle persone che vivono in convivenza non matrimoniale: e l’amministrazione di maggioranza! Pur di dare il voto il sindaco chiede ai consiglieri di Comune Cavriago di annullare due articoli (A) e (B) la lettera (C) l’anno rimasto cosi per sostenere il voto a favore. A) ad istruire l’ufficio anagrafe affinchè rilasci ai componenti le famiglie anagrafiche che ne facciano richiesta, ai sensi dell’art. 33 comma 2 del D.P.R. 30 maggio 1989, l‘<<attestazione di famiglia anagrafica basata su vincoli di matrimonio o parentela o affinità o adozioni o tutela o vincoli affettivi>> (come riconosce l’art. 4 dello stesso Regolamento d’esecuzione), quale pubblica attestazione delle risultanze delle schede di famiglia tenute ai sensi dell’art. 21 D.P.R. 30 maggio 1898; B) a predisporre le relativa modulistica entro il dicembre dell’anno 2012 C) a sollecitare il Parlamento, attraverso i Presidenti di Camera e Senato, affinchè affronti il tema del riconoscimento giuridico di diritti, doveri e facoltà alle persone che fanno parte delle unioni di fatto. Il 24 settembre 2012 il Cardinale Bagnasco critica inoltre il fatto che in tempo di crisi anziché difendere la famiglia, «si preferisce parlare d’altro» e critica la impostazione di chi chiede diritti per le coppie di fatto. «È paradossale - commenta - voler regolare pubblicisticamente un rapporto quando gli interessati si sottraggono in genere allo schema istituzionale già a disposizione»: «ci si vuole assicurare gli stessi diritti della famiglia fondata sul matrimonio, senza l’aggravio dei suoi doveri». E anche i cattolici impegnati in politica a Cavriago votano a favore alla MOZIONE. Capogruppo di Futuro Per Cavriago TOMMASO CAVEZZA 29 DAL CONSIGLIO COMUNALE EX SEDE COOP MURATORI: COMPRARE PER DEMOLIRE, NON C’È UN’IDEA MIGLIORE? 9-23 settembre 2012: in quindici giorni 512 cittadini hanno sottoscritto la seguente petizione indirizzata al Sindaco e a tutti i Consiglieri comunali: I sottoscritti cittadini residenti nel Comune di Cavriago chiedono all’amministra- zione comunale di sospendere o riconsiderare la scelta relativa all’acquisizione da parte del Comune di Cavriago degli immobili ex sede della Cooperativa Muratori (Via della Repubblica 24). I firmatari, sottoscrivendo questo documento, chiedono espressamente all’am- ministrazione di permettere a tutti i cittadini del comune di esprimersi sull’argomento attraverso un referendum consultivo, la cui indizione deve necessariamente avvenire prima dell’acquisizione degli immobili stessi. I Consiglieri comunali della lista civica “Cavriago Comune” Luca Ficarelli e Davide Farella condividono pienamente il testo della petizione. La libertà è partecipazione (Giorgio Gaber). 30