AUGURI, MULTIPLO Il primo anno vissuto alla grande

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AUGURI, MULTIPLO Il primo anno vissuto alla grande
OTTOBRE 2012
ANNO XLIX - OTTOBRE 2012 N. 4 - PERIODICO BIMESTRALE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CAVRIAGO - DIR. RESP. GIUSEPPE GUIDETTI - AUT. TRIB. DI REGGIO E. N. 288 DEL 16/10/1970 - POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONI IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% - DCB - REGGIO EMILIA
4
AUGURI, MULTIPLO
Il primo anno vissuto
alla grande
PARTECIPAZIONE
A presto il regolamento
sul referendum
consultivo
STEFANO CORRADI
È il nuovo assessore a
Giovani e Ambiente
A pagina 6
A pagina 7
4
ll 1° ottobre il Consiglio comunale ha approvato un ritocco al rialzo (+
0,5 per mille) delle aliquote IMU e l’assestamento generale del bilancio 2012.
Un aumento dell’IMU ? Purtroppo si, per rispondere a una necessità
prioritaria: mantenere il bilancio in equilibrio, cioè in pareggio, in nome del principio della buona amministrazione. Non è un’operazione
per far quadrare conti che non tornano, come qualcuno potrebbe pensare. No, è tutto sotto controllo.
Ci siamo risolti a proporre un aumento dell’IMU, perché un Comune
come il nostro che gestisce ed eroga servizi ai cittadini dalla culla alla tomba, oggi, non ha alternative se vuole mantenere e salvaguardare
il suo welfare di comunità.
Sull’IMU migliaia di Comuni italiani stanno giocando una lunga partita con il Governo, in cui l’Esecutivo finge di non capire, per non dire di
peggio … Sul gettito dell’IMU nelle casse del Comune, infatti, il Ministero del’Economi sbaglia a fare in conti. A giugno, col pagamento della prima rata dell’IMU secondo le aliquote ordinarie, il Comune ha incassato 1.249.674,46 euro (previsioni rispettate al 99 % della stima
effettuata dal nostro ufficio Tributi), cioè 386.769 in meno di quanto
previsto dal Ministero che sovrastima il gettito complessivo dell’IMU di
748.387 euro (questa entrata presunta è inscritta comunque a bilancio !). Al Comune sono stati riconosciuti successivamente, a parziale
compensazione, trasferimenti erariali per un importo di 325.278 euro.
IMU: AUMENTI EVITABILI
SE IL GOVERNO RICONOSCE,
COM’È GIUSTO, MAGGIORI
RISORSE A CAVRIAGO
IN QUESTO NUMERO
In primo piano
Multiplo
4 AUGURI,
PIAZZA ZANTI: l’ex Municipio e Centro Culturale si candida a
nuove funzioni
In primo piano
A presto il regolamento sul referendum
6 PARTECIPAZIONE
consultivo comunale
In primo piano
Stefano Corradi il nuovo assessore a Giovani, Sport, Tempo
7 Èlibero,
Partecipazione, Ambiente
In primo piano
8 Memorie affidate a palloncini blu … FLUXUS e riFLUXUS
In primo piano
PER L’INFANZIA E LE SCUOLE Regole più giuste,
10 SERVIZI
tariffe in aumento. Maggiori vantaggi per molte famiglie
12
In primo piano
Così i bambini non rinunciano al nido e alle scuole dell’infanzia
In primo piano
13 UNA PRECISAZIONE circa la rubrica “Dal Consiglio comunale”
La nostra storia
ANGELO COCCONCELLI il partigiano “Cassiani” combatten15 DON
te senz’armi per la libertà
La nostra storia
16 I RICORDI del partigiano Delinger
La nostra storia
ARDUINI il primo cittadino delle Riforme e del
18 CESARE
Progresso
Diario
alla Casa protetta
21 OFFERTE
1200 volumi per la Biblioteca di Aulla
Diario
saluto dalle ragazze della Leva Civica: “Cari anziani, vi
22 Un
vogliamo bene”
Cent’anni con la famiglia nel cuore. Buon compleanno ad Antonio
Sassi
Diario
24 CAVRIAGO IN BICI 25 chilometri di piste ciclo pedonali
Ma la mancata entrata da coprire ammonta a 423.109 euro, ridotta con economia di
spesa a 400.000 euro; per finanziarla e assicurare così l’equilibrio di bilancio, il Consiglio comunale ha deliberato di incrementare le aliquote d’imposta.
Giochiamo a carte scoperte, e parlino i numeri. Esigiamo dal Governo la massima chiarezza e confidiamo che, finalmente, il Ministero aggiorni le sue stime sull’entità del
gettito IMU, perchè da essa dipendono i “tagli” dei trasferimenti erariali al Comune di
Cavriago e di migliaia di altri Comuni. Il meccanismo è questo: Il Governo sovrastima
l’entrata dell’IMU, il Comune incassa meno (molto meno !) e perciò le risorse che Roma riconosce a Cavriago vengono decurtate: e tagli si aggiungono a tagli (nel 2009 Cavriago riceveva da Roma 1.890.275,56 euro, tre anni dopo ne ha meno della metà). Ci
aspettiamo che il Governo riconsideri le stime dei “tagli” e riconosca al nostro Comune un congruo trasferimento di risorse che ci consentirà di scongiurare o attenuare i rialzi delle aliquote IMU.
A metà settembre, 40 sindaci reggiani, tra cui il sottoscritto, hanno denunciato al Governo “la crescente e drammatica incertezza” che caratterizza la finanza locale e i bilanci comunali e chiesto “la massima attenzione ai problemi dei Comuni, problemi che,
inevitabilmente, si riversano su tutti i cittadini”. La questione dell’IMU è uno dei tanti
problemi aperti. Abbiamo detto a chiare lettere al Governo che la gestione dell’Imposta
municipale, che di municipale ha solo il nome, “è apparsa fino ad oggi più una beffa
che non un passo avanti verso il federalismo fiscale” e chiesto “di mantenere la promessa di riconoscere per intero ai Comuni il gettito dell’IMU per il 2013..
Il Sindaco
Vincenzo Delmonte
Dal Consiglio comunale
27 “Amministrare vuol dire guardare avanti”
(Gruppo consiliare “Insieme per Cavriago”)
28 “I due marò dimenticati dal Governo italiano e dalle Amministrazioni locali governate dalla sinistra”
(Gruppo consiliare “Il Popolo della Libertà-Lega Nord”)
“ A proposito dei nuovi parcheggi del Multiplo”
29 29
(Gruppo consiliare “Futuro per Cavriago”)
sede Coop Muratori: comprare per demolire, non c’era un’i30 “Ex
dea migliore ?” (“Lista civica Cavriago Comune”)
Il contenuto degli articoli pubblicati alle pagine 27 – 28
– 29 – 30 nella rubrica “Dal Consiglio comunale”, nel
rispetto del diritto di cronaca e di manifestazione del
pensiero, impegna integralmente ed esclusivamente la
responsabilità degli autori.
N. 4 OTTOBRE 2012
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Chiuso in redazione
il 1° OTTOBRE 2012
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IN PRIMO PIANO
Il Centro Cultura compie un anno di vita
La nuova piazza
della comunità
AUGURI, Multiplo
M
ultiplo ha compiuto un anno. E a dodici mesi dalla festa di popolo che
l’inaugurò il 17 settembre 2011, il primo bilancio è davvero positivo.
Il nuovo Centro Cultura, nel parco storico di villa Sirotti – Bruno, ha
accolto migliaia di persone di tutte le età; le statistiche parlano di 5.380
utenti, circa 128.000 “presenze”, con una media di circa 2.400 per settimana (l’ultimo record, venerdì 14 settembre: 560 visitatori in quattro ore e mezzo,
con punte di 200 presenze tra le ore 17 e 18), 112.000 prestiti.
Sono dati che lo staff di Multiplo, guidato dalla dottoressa Letizia Valli, considera
superiori a ogni previsione e tali da preludere, nel primo anno di apertura, al possibile
raggiungimento o superamento delle stime fatte in sede di progettazione, portando
le performances di Multiplo a potersi confrontare con gli standard di servizio delle
realtà europee più avanzate.
L’intento dell’Amministrazione comunale era ed è di fare di Multiplo un polo di attrazione, di incontro, di convivialità: una “piazza” della cultura e del tempo libero. La
prima scommessa è stata vinta, la sfida è aperta e continua.
Presenze e partecipazione di giovanissimi e giovani, ma anche di adulti che prima
non si vedevano: Multiplo è diventato un punto di riferimento per i cavriaghesi e non
solo,uno dei luoghi più frequentati del paese, quindi è una struttura riconosciuta dai
cittadini di Cavriago e anche dai cittadini che non abitano a Cavriago e qui trovano
occasione per passare il tempo libero o per svolgere attività. L’Amministrazione comunale ringrazia gli operatori del Multiplo per la professionalità che hanno dimostrato e
l’impegno che hanno profuso; hanno saputo rispondere alle domande e alle esigenze
di un più ampio bacino di utenti nel contesto di un stratura, ben più ampia per dimensioni e più complessa per l’offerta di servizi rispetto al Centro culturale insediato
nell’ex municipio in piazza Zanti.
La capacità di attrazione del nuovo Centro Cultura a detta degli esperti, che ne fanno
una meta di osservazione e di studio è nella felice combinazione di qualità, varietà,
flessibilità dell’offerta di servizi culturali e del tempo libero.
Tanti servizi in uno: ecco il Multiplo. Servizi disponibili e aperti al pubblico, an-
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che una sera la settimana (giovedì) e la
prima domenica di ogni mese. Al Multiplo
si può leggere, studiare, guardare un film,
frequentare un corso, giocare, suonare uno
strumento, navigare su internet, incontrare
amici, partecipare, condividere esperienze,
conoscere la storia di Cavriago, godersi un
nuovo parco nel centro del paese. Oltre ai
libri, si possono avere in prestito giochi,
opere d’arte, dvd, cd, fumetti, giornali e
riviste.
L’integrazione dei servizi e delle funzioni,
in particolare della biblioteca e della ludoteca, che è una delle principali innovazioni
di Multiplo (ed era considerata dallo staff
del Centro Cultura una sfida lanciata dal
progetto culturale) sta funzionando. Anche
l’arte si dà in prestito nel nuovo Centro
Cultura (un terzo del patrimonio artistico
che custodisce è sempre in circolazione
e periodicamente l’offerta d’arte si rinnova
e si si amplia, annoverando nuove “firme”
di autori). Multiplo è la sede della prima
artoteca pubblica in Emilia – Romagna.
Il volontariato è altro aspetto rilevante che
connota l’esperienza del Multiplo. Sono più
di 90 i volontari aggiuntisi a quanti già frequentavano il vecchio Centro culturale. È
una presenza importante, che caratterizza
il Multiplo come luogo caro alla comunità
e in cui la comunità si riconosce. Il volontariato è una risorsa del Centro Cultura,
fonte di competenze e saperi da offrire alla
comunità; il patto che i cittadini – volontari stringono con l’istituzione arricchisce
i servizi e li apre a nuove relazioni con gli
utenti. Le previsioni di spesa di gestione di Multiplo sono state rispettate. Le
esigenze in più si traducono in maggiori
costi del personale, per fare funzionare al
meglio i servizi, senza aggravi economici
per i cittadini e per il bilancio del Comune. Sono confermati gli accordi di sponsorizzazione (per un importo di 225.000
euro, per il 2102) con le aziende a sostegno del progetto. Il nuovo Centro Cultura
può affrontare la fase del consolidamento.
Negli ultimi quindici anni si è discusso animatamente e appassionatamente del progetto di un nuovo Centro culturale. Diverse
opzioni si sono confrontate in campo aperto. Nel 2005 l’Amministrazione comunale
avanzò la proposta di insediare il Centro nel
parco della cittadella sportiva della Pianella, in un’area di proprietà del Comune. Quel
progetto, dopo un dibattito approfondito
con cittadini che vi si opponevano, venne
accantonata. L’Amministrazione comunale
fece un’altra scelta, innovativa: realizzare
l’infrastruttura che oggi circa 500 persone
di tutte le età frequentano in media ogni
giorno, riallestire e recuperare un parco e
un’area conferendole un rango di centralità
urbana, e ne ha fatto bene comune.
Oggi il palazzo è vuoto. All’insegna dello slogan “Dì la tua! Si apre il confronto”,
l’Amministrazione comunale raccoglie idee e proposte sulla futura destinazione
dell’edificio. Scrivete le vostre idee sul retro delle cartoline e imbucatele nelle apposite urne collocate al Multiplo e in Municipio
Piazza Zanti: l’ex Municipio e Centro
Culturale si candida a nuove funzioni
Adesso che i servizi della cultura e del
tempo libero si sono riuniti nel Multiplo, il
palazzo che domina Piazza Zanti è vuoto.
Dovrà essere riconvertito ad altre funzioni,
con un ruolo – si spera – all’altezza del suo
rango e della sua valenza urbanistica.
Il Consiglio comunale ha, a suo tempo,
istituito una commissione consiliare con il
“compito di formulare proposte” sulla nuova destinazione dell’edificio già sede del
Municipio e poi del Centro culturale
La commissione (1) ha deciso di consultare i cittadini. All’insegna dello slogan
“Dì la tua! Si apre il confronto”, l’Amministrazione comunale promuove nel mese di
ottobre una campagna per raccoglie idee
e proposte sul futuro dello storico palazzo. Scrivete le vostre idee sul retro delle
cartoline e imbucatele nelle apposite urne
collocate al Multiplo e in Municipio
Dal 1980 al settembre del 2011, lo storico edificio è stato la Biblioteca, o meglio
OTTOBRE 2012
il Centro Culturale Comunale, convertito a
questo ruolo dopo oltre tre secoli di onorato
servizio come sede della massima istituzione cittadina. Nel luglio 1654 divenne,
infatti, il Palazzo del Comune e del Commissario che rappresentava la comunità dei
cavriaghesi nei confronti del Signore, marchese, conte e feudatario. Dal 23 marzo
1860 (quando il Comune di Cavriago si
ricostituì, dopo il periodo della Restaurazione trascorso come “agenzia” di Montecchio) fu nell’Italia unita il Municipio; ebbe
un ruolo sempre più rilevante nel governo
democratico della comunità nel ‘900, caratterizzato dalla breve e intensa esperienza del socialismo riformista guidata dal sindaco Cesare Arduini (1908 – 1920); dopo
il Ventennio della dittatura fascista e della
guerra, assurse a simbolo e centro propulsore della ricostruzione democratica e dello
sviluppo sociale economico.
(1) La commissione, presieduta dal vicesindaco Paolo Burani, è composta dai
consiglieri comunali Davide Farella (gruppo
consiliare “Cavriago Comune”), Tommaso
Cavezza (“Futuro per Cavriago”), Roberto
Barani - Maura Bardi – Ivan Burani – Sara
Poli – Cinzia Terenziani (“Insieme per Cavriago”), Sergio Leoni (“Popolo della libertà
– Lega Nord).
5
IN PRIMO PIANO
IN PRIMO PIANO
Lo Statuto comunale prevede la possibilità di convocarlo “su questioni a rilevanza generale in tutte le materie di esclusiva competenza comunale”. (articolo 51)
Una commissione speciale scriverà le norme per disciplinare lo
svolgimento della consultazione elettorale
PARTECIPAZIONE
A presto il regolamento
sul referendum consultivo comunale
U
na commissione speciale elaborerà la proposta di regolamento di disciplina del referendum
consultivo comunale. Lo ha deciso il 10 settembre il Consiglio
comunale, dando il mandato ai commissari
di concludere il loro lavoro entro due me-
si dalla data
di esecutività (9 ottobre
2012) della deliberazione. La commissione è composta dai capigruppo consiliari
Ivaldo Casali, Luca Ficarelli, Tommaso Cavezza, Enrica Testa, dal sindaco Vincenzo
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Delmonte e dai consiglieri Maura Bardi,
Gian Luca Berciotti, Luca Fabbris, Mirko
Tutino.
La possibilità di presentare proposte di
referendum al Comune rientra fra i diritti
di partecipazione che i cittadini possono
esercitare per concorrere allo svolgimento
delle attività dell’Amministrazione comunale.
Lo Statuto comunale
prevede, infatti, la possibilità di indire referendum “su questioni a rilevanza generale in tutte
le materie di esclusiva
competenza comunale”. (articolo 51)
Ora si tratta di fissare le
regole circa le modalità
per la raccolta e l’autenticazione delle firme dei sottoscrittori, il
tempo dello svolgimento della consultazione e
le discipline di dettaglio
organizzative ed operative tendendo presenti,
in quanto compatibili, le
procedure di voto della
Camera dei Deputati e del Senato, a
norma dell’articolo 53 dello Statuto
comunale.
Il Consiglio comunale ha provveduto a colmare una lacuna. A norma
dello Statuto comunale in vigore
da vent’anni, infatti, il regolamento sull’organizzazione del referendum consultivo avrebbe dovuto essere approvato
nel 1993.
L’articolo 53 dello Statuto fornisce comunque alcune indicazioni di massima sulle
procedure referendarie.
• Il referendum è indetto dal Consiglio co-
munale “che fissa il testo del quesito”,
la deliberazione è “adottata col voto favorevole della maggioranza assoluta dei
consiglieri”.
• È indetto su richiesta, presentata con firme autenticate, da almeno 500 elettori.
• Per la raccolta delle firme, i promotori in numero non inferiore a 10, devono
produrre al Segretario Comunale istanza,
con firme autenticate contenente il quesito referendario.
• Prima di raccogliere le firme i promotori
attendono l’esito del giudizio di ammissibilità del Comitato dei garanti (composto
dal giudice conciliatore, da un magistrato
e dal Segretario Comunale) che si pronuncia sulla ammissibilità del testo da
sottoporre a referendum entro 15 giorni
dal ricevimento dell’istanza.
• Nel caso di pronuncia di inammissibilità, i promotori, entro 10 giorni dalla
pubblicazione, possono presentare al
Comitato dei garanti controdeduzioni o
proporre un testo modificato del quesito
referendario sul quale, entro i successivi
15 giorni, il Comitato dei garanti esprime
il proprio parere assumendo la decisione
definitiva.
• La raccolta delle firme deve concludersi entro 60 giorni, decorrenti dal giorno
successivo alla pubblicazione della decisione.
• Il Comitato dei garanti, entro i successivi 10 giorni, ne accerterà la regolarità
nonché il raggiungimento del numero
minimo.
• Il Sindaco fissa la data della convocazione, comunque, in data non anteriore al
45° giorno dalla data di esecutività della
deliberazione consiliare o di compimento
delle operazioni di verifica dell’ammissibilità.
Nella Giunta comunale prende il posto di Gian Luca Berciotti che
ha dato le dimissioni il 24 settembre, e rimane consigliere comunale nel gruppo “Insieme per Cavriago”
Il Sindaco: “Sono fiducioso che il neoassessore farà cose buone per
Cavriago”
Stefano Corradi assessore
a Giovani, Sport, Tempo libero,
Partecipazione, Ambiente
L
unedì 1° ottobre il sindaco Vincenzo Delmonte ha nominato il nuovo
assessore a Giovani, Sport, Tempo
libero Partecipazione, Ambiente. È
Stefano Corradi, 29enne, laureato
in Ingegneria civile all’Università di Parma,
con una tesi sull’efficienza e il risparmio
energetico, e prossimo alla laurea specialistica. Per mantenersi negli studi universitari di specializzazione, ha ricoperto diversi
incarichi di docenza nelle materie scientifiche / tecniche.
“Per me vita di paese e di comunità ha
sempre significato impegno civico”: questa la prima dichiarazione del neoassessore affidata al comunicato stampa ufficiale dell’Amministrazione comunale che
ne annuncia la designazione. Nella Giunta
comunale Stefano Corradi prende il posto
di Gian Luca Berciotti che ha rassegnato
le dimissioni.
Il sindaco ha affidato al neoassessore anche la responsabilità dell’Ambiente e spiega le ragioni dell’accorpamento della delega “verde” a quella dei Giovani in questi
termini: “Ritengo giusto che ad occuparsi
delle questioni della salvaguardia del territorio e dell’ambiente sia un giovane, perché
sono i giovani che hanno davanti un lungo
periodo di vita ed è opportuno che contribuiscano a definire il mondo in cui vivono.
Constato con soddisfazione che ci sono ragazzi che decidono di impegnarsi nelle attività di governo in nome del bene comune,
mettendo a disposizione della comunità le
proprie competenze e, visto l’entusiasmo
con cui Stefano si accinge ad assumere
l’incarico, sono fiducioso che egli farà cose
buone per Cavriago”.
Le dimissioni di Berciotti
Lunedì 24 settembre l’assessore Gian Luca Berciotti ha rassegnato formalmente le
OTTOBRE 2012
dimissioni nelle mani del sindaco Vincenzo Delmonte. Berciotti ha spiegato
le ragioni della propria scelta in un comunicato: il “sofferto gesto è dovuto
principalmente al fatto che, per diversi
motivi, non sissistono più le condizioni
che ritengo giuste per proseguire il mio
lavoro in tutti i settori a me delegati e
all’interno della Giunta stessa (…) Vorrei comunque ringraziare il Sindaco e i
colleghi assessori ai quali auguro buon
lavoro per il futuro; tutti i dipendenti
comunali e gli operatori del Multiplo
per il supporto dato e la professionalità dimostrata (…). Resterò consigliere
comunale per onorare l’impegno preso
con i cittadini che mi hanno voluto e
votato fino alla scadenza maturale del
mandato rinunciando fin da ora a tutti
i gettoni di presenza che mi spetteranno in tale veste (…)”.
“In questi tre anni – ha dichiarato,
tra l’altro, il sindaco Delmonte - abbiamo lavorato bene insieme anche
nel rispetto delle diversità di vedute.
Berciotti si è dimostrato persona per
bene e onesta».
Stefano Corradi
Con la nomina di Corradi, che succede a Berciotti, il numero dei membri della Giunta rimane invariato (sei, compreso il sindaco). Con Vincenzo Delmonte
compongono l’organo collegiale di governo: Paolo Burani (visesindaco), Francesca
Bedogni, Roberto Bertani, Sonia Borrelli, Steafno Corradi.
All’inizio niella consigliatura, erano sette. Nell’ottobre del 2010 Mirko Tutino si dimise da assessore all’Urbanistica, Edilizia privata, Ambiente e Mobilità (dopo aver
assunto l’incarico di assessore provinciale alla Pianificazione territoriale, Cultura,
Paesaggio, Ambiente). Le deleghe di Tutino sono state attribuite a Paolo Burani,
vicesindaco. La responsabilità dell’Ambiente è ora del neoassessore Corradi. “Una
scelta che condivido – ha dichiarato Burani - da quando Tutino ha lasciato avevo
tantissime deleghe».
7
IN PRIMO PIANO
Il 13 settembre, al Multiplo, una “performance” trent’anni dopo …
Presente Rosanna Chiessi, che fece di Cavriago una ribalta internazionale
dell’arte moderna negli anni ’70, è stato rievocato lo storico passaggio
per le nostre contrade degli esponenti del movimento artistico che
scompaginava i linguaggi artistici classici.
È stata la prima iniziativa del “Tavolo di progettazione per la
valorizzazione del territorio”, istituito dalla Fondazione Palazzo
Magnani, al quale partecipa il nostro Centro Cultura
ceso. Un’esperienza nuova per i cavriaghesi!
Fu Rosannna Chiessi ad aprire le porte di Cavriago a Fluxus, con l’happening “Tendenze
d’arte internazionale”: un festival di “performances, esposizioni, fotografia, video – tape,
film, libri – edizioni, conferenze”, organizzato
da “PARI & DISPARI”, che si svolse il 19 e 20
marzo 1977 (e fu replicato nel 1978).
“Gli artisti invitati, scelti in base al criterio della mia esperienza passata – ricordò 17 anni dopo Rosannna Chiessi sulla rivista “23 Marzo”
– furono più di cinquanta … Fu un’esposizione
bellissima ma neanche questo bastò a calmare
le polemiche che si accendevano nel paese …
gli artisti che dal 1977 in poi operarono a Cavriago, oggi sono già storicizzati con le loro presenze nei musei internazionali. Nelle biografie
dei Musei all’estero si legge spesso il nome di
Cavriago a proposito dei festivals che vi
si svolsero nel 1977 e ’78. Centinaia furono gli artisti che operarono con la musica, la performance, la poesia nel paese e ne hanno tutti un ricordo straordinario. Mi auguro che tutto quello che è
passato per Cavriago non sia restato solo nella memoria degli addetti ai lavori
ma anche nel cuore della gente”.
Rosannna Chiessi
Segui il Flusso …
Memorie affidate a palloncini blu…
FLUXUS e riFLUXUS
U
n happening (cioè un evento artistico) organizzato per “gettare”
e “far fluire” l’arte contemporanea verso le persone. Il manifesto in blu così annunciava la festa tra arte, performance e musica al Multiplo, il 13 settembre, dove “gettare” certo non vuol dire scagliare un corpo contundente (l’arte) in faccia a cittadini – utenti
– spettatori, ma prelude ad un abbraccio
metaforico a Cavriago per richiamare alla
memoria il passaggio di Fluxus dalla nostre parti, grazie a Rosanna Chiessi.
La rievocazione dello spirito di Fluxus è
stata affidata ad un lancio di palloncini
blu, ai quali erano legati messaggi poetici, per un “re - enactment” (ripetizione,
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riallestimento N.d.R.) della storica performance di Dick Higgins “Cari Angeli” organizzata dall’Archivio Pari&Dispari nel
1983 in occasione della “Festa dell’aria”.
Contemporaneamente, nella sala Grande
di Multiplo, sono stati proiettati video girati a Cavriago in occasione delle performance degli anni ’70.
Fluxus, naturalmente, non cesserà il suo
flusso: gli eventi di metà settembre non
sono che un’anticipazione dell’attesa mostra “WOMEN IN FLUXUS & Other Experimental Tales. Eventi Partiture Performances” che la Fondazione Palazzo Magnani realizzerà dal 10 Novembre 2012 al
10 Febbraio 2013 nelle sale dell’omonimo
Palazzo, al civico 29 di Corso Garibaldi, in
collaborazione con Archivio Internazionale
Bonotto e Archivio Pari&Dispari.
La “riconciliazione”
Nel parco di Multiplo, il 13 settembre si
è celebrata la storica “riconciliazione” di
Fluxus con Cavriago.
La prima volta che passò di qui Fluxus, a
memoria di cronista, fu una bella gettata di performances e invenzioni artistiche,
giochi, espressioni di vitalismo, odori, suoni, linguaggi artistici (che parvero insoliti
e inauditi o incomprensibili a molti), manifestati in maniera irriverente e provocatoria (com’è nello stile delle avanguardie artistiche). Una piena che invase il paese e
tracimò, anzi in uno scontro polemico ac-
Fluxus, movimento nato nei primi anni ‘60, rivendica
l’intrinseco valore artistico dei gesti più comuni ed elementari e promuove lo sconfinamento dell’atto creativo
nel flusso della vita quotidiana, in nome di un’arte totale che predilige come ambiti elettivi d’espressione soprattutto la musica, la danza, la poesia, il teatro e la
performance. Da qui nascono gli happening: situazioni
interdisciplinari dove l’arte assume diverse forme, antidogmatiche e libertarie, e dove anche il fruitore assume un ruolo diverso.
Fluxus è un termine latino che significa flusso, quindi
sta ad indicare un fenomeno in continuo mutamento,
che non ha forma né luogo. Rifacendosi all’happening
americano, Fluxus teorizza un modo di fare arte che è
un fluire ininterrotto di situazioni, percezioni e molteplici esperienze estetiche e sperimentali.
Se in questo gruppo confluiscono senza pregiudizi le
esperienze delle avanguardie precedenti, esso vuole però abolire per quanto possibile i confini residui fra le varie discipline artistiche, fra artista e pubblico, fra arte e
vita. Le opere d’arte di Fluxus consistono infatti soprattutto in eventi o in assemblaggi che traggono spunto e
materie dal quotidiano per ricombinarlo e ristrutturarlo in un nuovo orizzonte, talvolta sorprendente, sempre
comunque con la collaborazione del caso.
“Tutto è arte e tutti possono farne. L’arte deve occuparsi di cose insignificanti, deve essere divertente, accessibile a tutti” sosteneva George Maciunas, il fondatore di Fluxus.
(12 settembre 2012 - presentazione di Follow Fluxus
- comunicato stampa di Fondazione Palazzo Magnani)
OTTOBRE 2012
La collaborazione tra
Multiplo e Fondazione
Palazzo Magnani
“Follow Fluxus. Segui il flusso” è il primo evento promosso dal Tavolo di progettazione per la valorizzazione del territorio, istituito
nell’ottobre 2011 dalla Fondazione Palazzo Magnani. L’obiettivo è
la valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e storico presente nella Provincia di Reggio Emilia attraverso la creazione di eventi espositivi, ricerche, momenti di studio, convegni, o più genericamente manifestazioni da realizzarsi anche nei diversi territori della Provincia interessati, sotto il logo della Fondazione Palazzo Magnani e con il supporto tecnico organizzativo della Direzione artistica di Palazzo Magnani.
Il Tavolo è coordinato dal Vice Presidente della Fondazione Palazzo Magnani Coriano Ferrari. Ne fanno parte: Giordano Gasparini Dirigente dell’Area Servizi alla persona del Comune di Reggio Emilia, Paola Silvi Responsabile Turismo della Giunta Camera di Commercio di Reggio Emilia, Daniela Spallanzani, Responsabile progetto Marketing territoriale della Provincia di Reggio Emilia, Barbara
Mantovi Responsabile Servizio Cultura del Comune di Cavriago, Gabriele Fabbirici Direttore Museo del Comune di Correggio, Umberto
Nobili storico dell’arte, Giuliano Manfredi Presidente Dimore Storiche di Reggio Emilia, Vera Romiti Presidente del Forum delle Donne, Tommaso Lombardini Rappresentante dei Giovani Professionisti, Lorenzo Ferretti Garsi Presidente FAI Reggio Emilia. Partecipano altresì al Tavolo i membri del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Palazzo Magnani.
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IN PRIMO PIANO
L’assessore alla Pubblica Istruzione, Francesca Bedogni: “Alle
famiglie chiediamo un maggiore contributo alla copertura dei
costi dei servizi di cui hanno bisogno, per alleviare il peso della
contribuzione fiscale a carico della comunità dei cittadini. Allo
stesso tempo il nuovo sistema tariffario introduce meccanismi che
tendono ad una maggiore equità e non tutti gli utenti pagheranno
di più rispetto al passato.
Le nuove regole sono il frutto di un percorso di condivisione
con i genitori svoltosi alla fine dell’anno scolastico 2011 - 2012.
L’assessorato si è impegnato con le famiglie e i tecnici a verificare
a distanza di un anno eventuali anomalie e criticità ponendovi – se
necessario - rimedio ”
SERVIZI PER L’INFANZIA E LE SCUOLE
Regole più giuste, tariffe in aumento
Maggiori vantaggi per molte famiglie
C
ome preannunciato, le rette di
frequenza di asilo nido, scuole
comunali dell’infanzia e le tariffe
di centro bambini, mensa scolastica, trasporto scolastico,
campo giochi hanno subìto un aumento.
L’ha deliberato la Giunta comunale il 13
settembre in base al nuovo regolamento
generale approvato dal Consiglio comunale che ha riformato i criteri e le procedure della contribuzione delle famiglie
utenti alla copertura dei costi di gestione
dei servizi.
“Il nuovo regolamento delinea un sistema
tariffario più equo, equilibrato, flessibile
e, a parità di tariffe base, più vantaggioso
per le famiglie” , ha dichiarato – tra l’altro – Francesca Bedogni, assessore alla
Pubblica Istruzione, dinanzi al Consiglio
comunale e alla stampa.
Il vecchio sistema tariffario è andato in
pensione perché non teneva conto di molteplici aspetti economici e sociali, che
hanno modificato le condizioni delle famiglie e la loro capacità reddituale determinando disparità di trattamenti tra gli
utenti, e delle nuove esigenze del bilancio
del Comune. L’Amministrazione comunale
deve fare fronte alla penuria delle entrate
dovuta ai tagli di trasferimenti di risorse
dallo Stato e perciò chiede alle famiglie
un maggiore contributo alla copertura dei
costi di gestione dei servizi. È previsto un
aumento di entrate dalle rette per i servizi
scolastici di circa il 10%; per il servizio di
trasporto scolastico l’aumento è del 20 %.
Non tutte le famiglie
pagano più di prima
“Si consideri – fa notare l’assessore Bedogni - che la compartecipazione delle famiglie – utenti era a livelli tali (27,71 % per
le scuole d’infanzia, 35,56 % per il nido,
27,5 % per il servizio trasporto) da appesantire l’onere gravante sulla comunità dei
contribuenti cavriaghesi, non tutti utenti
dei servizi educativi, chiamati a pagare
maggiori imposte per mantenere ed erogare i servizi all’infanzia. Abbiamo ritenuto
giusto riequilibrare il carico tra comunità e
utenti dei servizi, e chiediamo uno sforzo a
chi ha bisogno dei servizi e ne fa effettivamente uso. Abbiamo rafforzato il principio
che tutti gli utenti sono chiamati a contribuire alle spese di gestione dei servizi in
base alle loro capacità economiche, rinunciando alla logica degli aumenti lineari e
privilegiando interventi per una maggiore
equità nella distribuzione del carico della
compartecipazione. Non tutte le famiglie
pagheranno di più rispetto al passato. E
va tenuto presente che il Comune ha stanziato un fondo di solidarietà a sostegno
delle famiglie colpite dalla crisi per far
fronte al pagamento di rette e tariffe dei
10
OTTOBRE 2012
servizi educativi e scolastici. Non ci risulta
che nessuno dei nostri bambini abbia
dovuto negli ultimi cinque anni rinunciare
al nido o alla scuola d’infanzia per ragioni
economiche”.
ADESSO tutti gli utenti sono chiamati a
contribuire alla spese di gestione dei servizi in base alle loro capacità economiche,
la “esenzione totale” dal pagamento della
prestazione di un servizio non è più prevista.
Più rigorosa si annuncia la disciplina dei
controlli, che saranno intensificati, sulle
autodichiarazioni presentate per usufruire di benefici e agevolazioni dei servizi.
Nel nuovo regolamento si individuano
espressamente le posizioni di utenti risultanti dalle dichiarazioni da sottoporre prioritariamente a controllo, incrociando i
dati autocertificati con quelli dell’anagrafe comunale e tributaria, del catasto,
dell’Imu.
Limite minimo ISEE per tutti
i servizi
Per ogni servizio è prevista la differenziazione della contribuzione a carico degli
utenti, applicando una tariffa minima e
massima, oltre alle agevolazioni.
Rette e tariffe dei servizi educativi, scolastici ed extrascolastici (ad eccezione di
“campo giochi” e “Centro bambini”) sono
fissate in base all’ISEE, per valutare la
condizione economica delle famiglie che
chiedono benefici, sussidi, contributi; ciò
vale anche per l’erogazione dei servizi di
trasporto e mensa scolastici.
È previsto per tutti i servizi il limite ISEE
di 6.000 euro, al di sotto del quale scatta
l’applicazione della retta minima. Sono
state revisionate le regole sulla gestione
delle morosità, che tengono conto delle
esigenze delle famiglie in difficoltà di
rateizzare i pagamenti, ma consentono di
sanzionare quanti sui mancati pagamenti
hanno costruito un vero e proprio stile di
vita.
malattia si introduce una nuova fascia di
riduzione delle tariffe: da 15 a 21 giorni
pari al 15 %.
La retta di frequenza del nido a tempo
pieno varia da un minimo di 100 euro ad
un massimo di 500 euro mensili; per il
part time, da 80 a 400 euro mensili.
L’ammontare delle rette, per chi presenti
un ISEE superiore a 6.000 e inferiore a
28.000 euro, è calcolato applicando un
indice correttivo dell’1,82 per cento.
La retta di frequenza delle scuole comunali del’infanzia a tempo pieno varia da un
minimo di 89 euro a un massimo di 300
euro mensili; per il part time, da 71 a
240 euro. L’indice correttivo per calcolare
le rette comprese tra il limite minimo e
massimo è dello 0,96 %.
Per gli utenti del nido e delle scuole dell’infanzia è previsto, inoltre, il versamento di
una quota fissa di iscrizione di 25 euro.
Centro bambini - La tariffa mensile per
un giorno la settimana: 30 euro; per due
giorni la settimana: 45 euro.
Mensa scolastica - La tariffa intera per un
pasto: 6.20 euro; la tariffa agevolata (per
la famiglia che presenti un ISEE inferiore
a 6000 euro) è: 5,60 euro (la riduzione è
del 10 %). Riduzioni del 15 % sono previste per le famiglie che hanno due o più
figli utenti del servizio.
Trasporto scolastico - La tariffa mensile intera per un viaggio giornaliero (solo
andata o solo ritorno): 220 euro; la tariffa
agevolata (per le famiglie che presentino
un ISEE inferiore a 6.000 euro): 195
euro.
La tariffa mensile intera per due viaggi
giornalieri (andata e ritorno): 350 euro;
per la famiglie con ISEE inferiore a 6.000
euro, la tariffa è ridotta a 330 euro.
E’ previsto inoltre il versamento di una
quota fissa di iscrizione di 15 euro.
Campo giochi - La tariffa a turno (mezza
giornata): 78 euro; la tariffa a turno (giornata intera): 170 euro.
Nido e scuole d’infanzia
Per nido e scuole d’infanzia si prevede:
l’innalzamento del tetto ISEE da 25.000
a 28.000 euro, oltre il quale si applica la
retta massima; la modifica del sistema
delle agevolazioni secondo il principio di
non cumulabilità e maggiori riduzioni tariffarie (dal 5% al 15%) per le famiglie con
più di un figlio a scuola. Per le assenze per
11
IN PRIMO PIANO
IN PRIMO PIANO
Il Comune ha incrementato fino a 91.000 euro il fondo di solidarietà
per i sostegni al reddito delle famiglie colpite dalla crisi, che chiedono
soprattutto un aiuto per pagare affitto e rette scolastiche
Così i bambini non rinunciano
al nido e alle scuole dell’infanzia
UNA PRECISAZIONE
circa la rubrica “Dal Consiglio comunale”
Il direttore di Paese Nostro ha scritto al sindaco e ai capigruppo consiliari del
Comune di Cavriago questa lettera, a proposito dei contenuti degli articoli comparsi nel numero 3 di questo giornale, alle pagine 28-29-30, e segnatamente del
testo sottoscritto dai consiglieri della lista civica “Cavriago Comune”.
PREMESSO che:
D
a 50.000 a 60.0000 a 91.000
euro nel 2012. Per il quarto
anno consecutivo, nel bilancio
comunale viene stanziato il fondo di solidarietà per assicurare
i sostegni al reddito delle famiglie colpite
dalla crisi economica, alla prese con situazioni di cassa integrazione, mobilità,
contratto di solidarietà, perdita del posto
di lavoro, cessazione di attività di lavoro
autonomo.
Per quest’anno, il Consiglio comunale ha
disposto di destinare: 30.000 euro a contributi per il pagamento di mutui e affitti;
60.000 euro, trasferiti all’azienda speciale “CavriagoServizi”, per contributi al
pagamento di rette del nido e delle suole
comunali dell’infanzia, mensa e trasporto
scolastico, abbonamenti di trasporto pubblico, buoni lavoro; 1.000 euro per contributi al pagamento di rette per attività
sportive di bambini e adolescenti minori
di 18 anni.
Nel 2011 il Comune ha distribuito contributi per un importo di 50.959,91 euro
(28.979,91 euro per sostegni alle famiglie, 21.980 euro per buoni lavoro a 9
cittadini disoccupati e in condizioni di
forte disagio economico impiegati in attività socialmente utili). A beneficiare delle
misure anti – crisi sono state 37 famiglie
(che hanno presentato 42 domande di
contributi); 33 sono nuclei familiari con
minori e 11 richiedenti sono in carico ai
Servizi sociali (9 al “servizio minori” e 2
al “Servizio adulti”).
Le famiglie in difficoltà chiedono soprattutto un aiuto per pagare l’affitto e le rette
di nido e scuole dell’infanzia. Tra “i riflessi positivi” delle misure anti – crisi, c’è
quello di “mantenere all’interno dei servizi
bambini a rischio di ritiro a causa delle
difficoltà delle loro famiglie a sostenere
il costo pieno delle rette”, segnalano i responsabili dei settori Pubblica Istruzione
e Cultura, Sicurezza asociale e il direttore
di “CavriagoServizi”.
Gli interventi economici a sostegno dei lavoratori residenti nel Comune di Cavriago
in cassa integrazione - mobilità - contratto
di solidarietà - perdita del posto di lavoro
-cessazione di attività di lavoro autonomo (la
condizione deve essersi verificata dopo il 31
agosto 2008, e deve sussistere per i mesi
di richiesta del contributo) consistono nel
sostegno al pagamento delle seguenti spese
sostenute nell’anno 2012:
• rette mensa scolastica
• rette per trasporto alunni della scuola pri-
maria e secondaria di primo grado
• rette di frequenza del nido e delle scuole
comunali dell’infanzia (è previsto un ricalcolo virtuale dell’ISEE, sulla base del minor reddito mensile percepito, che determina il conseguente abbattimento mensile
della retta)
• abbonamento trasporto con mezzi pubblici
degli studenti di scuola secondaria di secondo grado
• canone di locazione o rateo mensile del
mutuo per l’acquisto della casa in cui il
nucleo familiare ha la residenza anagrafica
• rette per lo svolgimento di attività sportive
per bambini e ragazzi da 0 a 18 anni
12
Per informazioni sui requisiti per chiedere e
ottenere i sostegni ci si può rivolgere a:
Ufficio Scuola dell’Azienda Speciale “CavriagoServizi” - tel. 0522 373.454 / 373.455
Sportello Sociale - tel. 0522 373.491
Ufficio Giovani, Sport e Tempo libero – tel.
0522 373.467
ComuneInforma - tel. 0522 373.474
• è compito del direttore responsabile
esercitare doverosamente sul contenuto
del giornale da lui diretto “ (…) il controllo necessario ad impedire che col mezzo
della pubblicazione siano commessi reati
(…) ”, come recita l’art. 57 C.P. (“Reati commessi col mezzo della stampa periodica”), e la mancata osservanza della
regola è alla base dell’ipotesi di reato (il
cosiddetto “omesso controllo”) di cui egli
può essere chiamato a rispondere;
• nel caso di “Paese Nostro”, è incontrovertibile che l’obbligo di controllo spetta
al sottoscritto, il quale - oltre ad essere il
direttore responsabile da circa un ventennio - è il redattore unico del periodico del
Comune di Cavriago;
• è consuetudine pubblicare su “Paese
Nostro” gli interventi dei gruppi consiliari
rappresentati nel Consiglio comunale;
• in ossequio all’art. 21 della Costituzione
e nel pieno rispetto del diritto alla libera
manifestazione del pensiero che esso proclama e dei diritti di cronaca e di critica
che ne derivano, dei diritti ad informare,
ad informarsi e ad essere informati dei
cittadini, e comunque considerando il rilevante interrese sociale delle notizie diffuse, il direttore ha sempre assicurato la
pubblicazione integrale dei testi presentati dai gruppi consiliari, e segnatamente
nel numero 3 del 2012 del periodico distribuito alla fine del luglio scorso;
• nella lettura del testo pubblicato a pagina 30 del n°3 / 2012 di “Paese Nostro”
relativo al “resoconto della discussione in
Consiglio comunale” (dunque, stando alla
parola, si presume una descrizione particolareggiata dello stato dei lavori) di una
fase del dibattito (peraltro secretata, in
parte, dal Consiglio comunale su espresso
richiesta di un consigliere) ho percepito e
riscontrato toni ed espressioni potenzialOTTOBRE 2012
mente lesive della reputazione di pubblici
amministratori e altri soggetti, con riferimenti concreti ad un fatto determinato
e alla loro condotta, tali da evocare una
situazione che aggrava le potenziali offese
nei loro confronti;
HO RITENUTO OPPORTUNO – a
dimostrazione del fatto di aver ottemperato all’obbligo di controllo sul contenuto del
testo – apporre a pie’ di pagina la formula
scritta con un carattere di stampa diverso
da quello che compone il testo dell’articolo del gruppo consiliare “Cavriago Comune”.
DEVO AMMETTERE
di non aver avvertito e valutato, nell’immediatezza, una potenziale carica di offesa a un consigliere di “Cavriago Comune”
contenuta nella frase conclusiva dell’intervento del gruppo consiliare “Insieme per
Cavriago” pubblicato alla pagina 28 del
numero 3 / 2012 di “Paese Nostro”, considerandola meramente una battuta sgradevole e superficiale; purtroppo mi sono
accorto – non senza disagio ed imbarazzo
- della negligenza quando era troppo tardi per apporre a pie’ di pagina la stessa
segnalazione che figura a pagina 30 del
numero 3 / 2012 di Paese Nostro.
LE STESSE CONSIDERAZIONI
possono valere a
proposito della battuta iniziale dell’intervento del gruppo
consiliare “Futuro per
Cavriago”, pubblicato a
pagina 29 del numero 3
/ 2012 di “Paese Nostro”.
ai membri del gruppo consiliare “Cavriago
Comune” che hanno subìto una situazione
di impar condicio.
- Se la conferenza dei capigruppo lo ritiene opportuno, il sottoscritto renderà conto
dell’accaduto sul numero 4 / 2012 di “Paese Nostro”.
MI RISERVO, alla luce di questa esperienza, e in via cautelare, di apporre nel
sommario di “Paese Nostro”, che di norma compare alla pagina 3, la seguente
avvertenza: “Il contenuto degli articoli
pubblicati alle pagine 27, 28, 29, 30, nel
rispetto del diritto di cronaca e di libera
manifestazione del pensiero, impegna integralmente ed esclusivamente la responsabilità degli autori”.
E comunque, ogniqualvolta lo riterrò opportuno, Vi segnalerò le notizie contenute
nei Vostri articoli presuntamente lesive
della reputazione altrui e quelle la cui diffusione possa eventualmente configurare
reati a mezzo della stampa.
Cordialmente, buon lavoro.
Giuseppe Guidetti
PER QUESTI
MOTIVI:
- rivolgo le mie formali scuse
13
LA NOSTRA STORIA
Il nostro omaggio al prete cavriaghese, antifascista militante,
parroco di San Pellegrino, figura di spicco della Chiesa
reggiana del 900’
DON ANGELO COCCONCELLI
il partigiano “Cassiani”
combattente senz’armi per la libertà
C
ent’anni fa, Il 27 novembre 1912,
nasceva a Cavriago, in una modesta casa di via Gazzolo, Don Angelo Cocconcelli, di Arcangelo e Maria
Luigia Magnani. Ci piace ricordare questa figura di cavriaghese verace che fu per decenni il parroco di San Pellegrino a Reggio
Emilia, persona limpida, retta, coraggiosa,
antifascista e partigiano combattente senza
armi per la libertà.
Tra i ricordi indelebili dell’infanzia di “Angiolino” – come lo chiamarono in famiglia fino all’assunzione del “don” – fatti della domenica di sangue del 1° maggio 1921. Dal
sagrato di San Terenziano, suo abituale luogo di giochi, Angelo è testimone della spedizione punitiva delle squadre fasciste contro i lavoratori che festeggiano il 1º Maggio
e dell’eccidio di Primo Francescotti e Stefano Andrea Barilli. Rievocherà nel 1975 quella tragica giornata, che rimase nella storia di
Cavriago come l’evento iniziale della dittatura, in una testimonianza pubblicata su “Paese Nostro”. Fu – scrisse il sacerdote - “la
fine di un periodo di autentica libertà popolare”.
Il 12 luglio 1936 Angelo Cocconcelli è ordinato sacerdote dal vescovo di Reggio Emilia, Eduardo Brettoni; Don Angelo celebra la
prima messa il 26 luglio nella chiesa di San
Terenziano di cui diviene successivamente
il Cappellano.
Il 14 aprile 1939 è nominato Cappellano
degli operai italiani in Slesia e va nella regione di Breslavia, nel cuore della Germania nazista, a svolgere con altri 11 colleghi
opera di assistenza morale tra i nostri connazionali che lavorano nelle grandi aziende
agricole degli Junkers. Don Angelo diventa messaggero del cardinale Adolfo Bertram, arcivescovo di Breslavia, che gli affida
da portare in Vaticano una documentazione delle violenze compiute dai tedeschi nei
confronti del clero e delle popolazioni sottomesse nel primo anno dell’occupazione
della Polonia (settembre 1939 – dicembre
1940. “Dovendo accompagnare in Italia vari
treni speciali di operai di ritorno dalla campagna agricola, la mia valigia passava incon-
OTTOBRE 2012
trollata alla frontiera ( …) e così fu possibile
giungere a Roma … e consegnare direttamente all’allora Sostituto della Segreteria di
Stato, Monsignor Tardini, il plico pericoloso ...”. Nell’inverno 1940 – ’41 don Angelo è chiamato a fare opera di assistenza agli
operai italiani di stanza nelle zone di Salisburgo e Linz (Austria); nella primavera del
’41 viene arrestato dalle SS con l’accusa di
disfattismo e dopo due settimane di arresti domiciliari, sotto la diretta vigilanza della Gestapo, viene espulso e può rientrare in
Italia.
Don Angelo diventa parroco di San Pellegrino; dopo l’8 settembre 1943 la canonica della chiesa, che era allora alla periferia
di Reggio, diventò un luogo di rifugio e un
punto di riferimento per tutta l’attività clandestina degli antifascisti reggiani. La Canonica fu sede delle prime riunioni del Comitato di Liberazione Nazionale della provincia
di Reggio Emilia, di cui Don Angelo divenne cassiere (“Cassiani”, infatti, fu il nome di
battaglia adottato dal sacerdote). Nell’estate del 1944 inizia la vita di antifascista clandestino e perseguitato politico di don Angelo, che il 13 luglio sfugge a un attentato
della Brigata Nera a Nebbiara sulla statale
63. Il 1º novembre 1944 sfugge a due militi della Brigata Nera che vanno in Canonica
a San Pellegrino per arrestarlo; don Angelo si rifugia nella chiesa di Rivalta e fa perdere le tracce. I tedeschi minacciano rappresaglia: se Don Angelo non si presenta,
annunciano che passeranno per le armi il
parroco di Rivalta. “Cassiani si consegna ai
tedeschi che lo rilasciano e il 5 novembre
decide di rifugiarsi in montagna; il 5 febbraio sarà condannato a morte in contumacia
dal Tribunale Speciale fascista di Brescia.
Il 20 febbraio 1945 si salva dal tentativo di
fucilazione sommaria di due partigiani “garibaldini” e il 27 febbraio finalmente raggiunge la parrocchia di Quara di Toano, retta
da don Enzo Bonibaldoni, sede del comando dei partigiani delle “Fiamme Verdi”. Il
24 aprile ritorna nella sua Canonica, a San
Pellegrino, con le avanguardie dei partigiani
che liberano la città di Reggio Emilia.
Dopo la Liberazione, Don Angelo può dedicarsi anima e cuore alla sua parrocchia e alla gente di San Pellegrino. Nel 1949 è nominato presidente diocesano della Pontificia
Opera di Assistenza (incarico che lascia nel
1961); nel 1954 inizia la costruzione delle
opere parrocchiali tra cui il cinema teatro;
nel 1958 inaugura a Cesenatico la colonia
estiva “Maria Ausiliatrice; nel 1981 è nominato presidente provinciale della FISM (Federazione delle scuole materne cattoliche);
nel 1986 inaugura la Casa per anziani; nel
1996, dopo 55 anni dalla nomina, a Don
Angelo succede come parroco di San Pellegrino Don Giuseppe Dossetti jr.
Don Angelo rimane a San Pellegrino come
parroco emerito fino al giorno della morte.
15
LA NOSTRA STORIA
Cavriago e i cavriaghesi hanno vissuto con intensa partecipazione la
Resistenza e la lotta di Liberazione.
Una mattina dell’estate scorsa, guidati da Livio Piccini, ex partigiano,
Medaglia di bronzo al Valor Militare della Resistenza, siamo andati
alla ricerca e alla riscoperta di alcuni luoghi che nel tempo si sono
trasformati e sono cambiati ma hanno alle spalle le storie di donne e
uominini di settant’anni fa
colossale prelievo di forme di Parmigiano Reggiano – già requisite dai Tedeschi
che volevano trasferirle in Germania – dai
magazzini di stagionatura della Locatelli
di Barco. L’audace piano erano stato messo a punto dal comandante della brigata,
Paride Allegri “Sirio”, dal vice Alfredo Nizzoli (Bosco) e da Bruno Veneziani (Oddone). La notte tra il 15 e il 16 dicembre i
SAP avevano sabotato le linee telefoniche
dell’area compresa tra Codemondo, Montecchio, San Polo e Roncolo. La sera del
16 era stato predisposto il piantonamento
delle strade di accesso ai paesi. Nella notte squadre di Sap della 3a zona, i reparti di Cavriago al completo con 5 automezzi e 8 carri trainati dai cavalli prelevarono
2.500 forme di formaggio; 500 vennero
immagazzinate a disposizione delle brigate partigiane della montagna, 2.000 furono distribuite alla popolazione di Bibbiano, Barco, Quattro Castella, Cavriago, Roncolo, Codemondo e Corniano. Le ragazze
dei G.D.D. (Gruppi di difesa della donna)
coordinarono la distribuzione del formaggio. (“Cavriago antifascista” pagine 199 e
225 – 226 Rolando Cavandoli edizioni del
Comune di Cavriago 1975) .
La casa di latitanza
I RICORDI
del partigiano Delinger
14
Livio Piccinini
luglio (fatidica data!) 2012,
mattinata soleggiata di una
calda estate, siamo in giro per
Cavriago alla riscoperta di luoghi ed episodi della guerra di Liberazione.
Ci fa da guida Livio Piccini, cavriaghese
d’origine, classe 1924, il partigiano Delinger della 26ª Brigata Garibaldi “E. Bagnoli” (1), Medaglia di bronzo al Valor Militare della Resistenza.
Rintracciare nel territorio urbanizzato di
oggi i terreni di battaglia di settant’anni
fa, quando Cavriago era un borgo rurale
di poco più di quattromila anime, è come
16
muoversi tentoni, al buio. Come quella notte del dicembre 1944 … “Eravamo qui, nella via della stazione che passava sul canale (oggi tombinato). Là c’era
la passerella con la ringhiera per l’accesso
all’ambulatorio del dottor Mussini, il medico di condotta. Nino (Luciano Grossi), che
era uno dei capi dei SAP della zona, ci aveva detto di dare un’occhiata alla caserma
della Brigata Nera, di sorvegliare i movimenti dei repubblichini: se fossero usciti
li avremmo dovuti affrontare. Dei fascisti
quella notte neanche l’ombra, in compenso una colonna della Wermacht con auto-
mezzi e cingolati imboccò la circonvallazione del sagrato (oggi via Don Tesauri),
noi in allerta eravamo pronti a nasconderci nel canale… ma non ci vennero incontro perché ritornarono sulla strada principale (oggi via Repubblica). Fu una notte
movimentata. Fu la notte in cui i partigiani
sapisti macellarano due vacche per distribuire viveri alla popolazione che pativa la
fame”.
I ricordi di Delinger ci riportano alla notte tra il 16 e il 17 dicembre 1944, quando
le formazioni partigiane dei Sap di Cavriago Bibbiano Montecchio effettuarono un
Da via Roma ai Quercioli, Delinger ci porta in un casolare, così era settant’anni fa
sperduto nella pianura, che fungeva da
casa di latitanza per i giovani che si davano alla macchia e diventavano partigiani e
i disertori. La “casa colonica dei Montanari” – come la chiama ancora Delinger –
oggi è un rinomato caseificio dove si lavora il latte delle vacche rosse e si produce
e vende un ottimo Parmigiano – Reggiano.
Il casolare era un punto di riferimento sicuro per i partigiani che vi trovavano riparo, alloggio, sostegno. In barba alla Wermacht! La casa di latitanza distava pcohe
centinaia di metri in linea d’aria dal campovolo dei “Paverazzi” (Villa Aiola). L’installazione militare , battezzata “Cavriago
II”, gestita direttamene dall’Esercito tedesco, venne allestita nel maggio del 1944;
era dotata di una pista in terra battuta e,
dal 28 luglio 1944, ospitò alcune squadre del 9° gruppo di volo notturno da battaglia della Lutwaffe dotate di aerei “Stuka”. (“23 Marzo” N° 2 agosto 2010 - William Casotti pagg 83 – 87)
L’altro campovolo “Cavriago I”, che costituì un pericolo per la popolazione essendo
un bersaglio di guerra dell’aviazione alleata, fu – com’è noto – allestito a Case Nuove – Cantonazzo nella primavera del 1944,
quando i comandi militari della R.S.I.
OTTOBRE 2012
(Repubblica Sociale Italiana), dopo i primi
attacchi aerei Alleati decidono di smembrare il primo gruppo caccia della RSI e
di trasferirlo in parte a Vicenza e in parte a
Cavriago. A nord del Cantonazzo si attrezza in fretta una vasta area, con baracche –
alloggi, pista in terra battuta, trincee speciali in terra di riporto a protezione degli
aerei a terra e rifugi a protezione dei militari (“23 Marzo” N° 2 agosto 2010 - William Casotti pag. 84)
A San Giovanni
Da Quercioli a San Giovanni: ci troviamo in
una strada sterrata alberata e ombrosa, un
tempo era semplicemente una carraia, alle
spalle della chiesa, che porta nell’aia della
casa che settant’anni fa era di Giorgio Belloni. Una meta segreta, ritenuta obbligata
e riconosciuta dai partigiani che vi si riunivano per poi raggiungere le loro destinazioni in montagna e in pianura. Di qui una
notte di primavera del ’44 inizio l’avventura di partigiani guerriglieri di alcuni giovani cavriaghesi che, dopo l’esperienza nelle
squadre SAP della pianura, raggiunsero le
formazione “garibaldine” di stanza nell’Appennino reggiano e tosco – emiliano.
Era il 9 giugno 1944 … “Su indicazione
del Comitato di Liberazione Nazionale il 9
giugno 1944, alle 23 presso la località di
San Giovanni ‘Popùlà’ di Cavriago, ci trovammo all’appuntamento: Onin, Simovic,
Jacx, Bill, Cosca, Guco, Bricman, Fiaca,
Diego, Delinger (2) … per proseguire la
lotta di liberazione nella formazioni partigiane “garibaldine” sulle montagne reggiane. Ci fece da staffetta guida Gianni Moratti, fratello del parroco di Felina. Camminammo tutta la notte. … All’alba attraversammo il secchio a Gatta di Villa Minozzo.
Lì incontrammo la prima formazione partigiana che presidiava a vista il grande fiume
il quale delimitava come confine naturale
le zone presidiate dalle formazioni partigiana da quelle occupate dai nazifascisti ….
Proseguimmo …. Val d’Asta, Febbio, Monte Orsaro fino ad una zona boscosa denominala ‘la Magolese’. Ci accampammo
in mezzo al bosco … Alla ‘Magolese’ era
insediato un gruppo di partigiani addetto
all’intendenza … Intanto per cominciare
ci diedero una pagnotta di pane, un pezzo di pecorino e una coperta. Non avevamo un letto, un ricovero qualunque, dovevamo arrangiarci … Ci coricammo all’addiaccio. Sotto l’ombrello delle piante …
Eravamo consapevoli che avremmo incontrato disagi e difficoltà. Ma eravamo anche
sereni e fiduciosi di iniziare una vita nuova
e importante, animati dalla profonda fidu-
Il giovane Delinger
cia di contribuire alla conduzione di una
lotta contro la guerra nazifascista e di poter
pervenire un giorno alla pace e divenire
uomini liberi …”. (Dalla testimonianza di
Livio Piccinini pubblicata in “Antifascismo
militante”, pagg. 154 – 155, edizioni del
Comune di Cavriago, marzo 1975)
1) Nella 26ª Brigata Garibaldi “E. Bagnoli” , oltre a Livio Piccinini, militarono altri
partigiani cavriaghesi: Bartoli Giuseppe,
Bonilauri Romeo, Bortesi Battista, Ferrari
Arnaldo, Ferrari Lazzarini Antonio, Ghinolfi Torino, Govi Gemello, Paterlini Elios, Piccinini Giuseppe, Rossi Guido, Sassi Vasco,
Setti Domenico, Tarasconi Valter, Tirelli
Andrea, Violi Giulio.
2) Sono i partigiani: Giuseppe Piccinini
(Onin), Antonio Lazzarini (Simovic), Giulio Violi (Jacx), Elios Paterlini ‘Bibi’ (Bill),
Wandrè Pioli (Cosca), Nemore Cattani
(Guco), Battista Bortesi (Bricman), Vasco
Sassi (Fiaca), Andrea Tirelli (Diego), Livio
Piccinini (Delinger).
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LA NOSTRA STORIA
Settant’anni fa moriva il primo sindaco socialista di Cavriago,
uno dei massimi protagonisti del nostro Novecento, al quale è
intitolata la sala delle riunioni del Consiglio comunale
CESARE ARDUINI
il primo cittadino delle Riforme
e del Progresso
I
l 25 ottobre ricorre il 70° anniversario
della morte di Cesare Arduini, il primo
sindaco socialista di Cavriago. Eletto
nel 1908, ricoprì la carica di primo
cittadino dal 5 marzo di quell’anno al
30 settembre 1920. Furono gli anni in cui
Cavriago compì il salto decisivo nella storia
contemporanea, ed entrò nella modernità.
L’opera svolta al vertice dell’Amministrazione comunale e la sua figura carismatica
di guida del movimento socialista riformi-
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sta e della comunità, in anni segnati da
un radicale mutamento del modo di governare che supera il conservatorismo delle
vecchie classi proprietarie e si orienta al
rinnovamento strutturale del paese, alla
municipalizzazione dei servizi, al miglioramento delle condizioni sociali degli operai
e dei contadini, dei poveri, fanno di Arduini uno dei massimi protagonisti del ‘900
cavriaghese.
Come Arduini si affermò nella pratica
quotidiana di governo della
comunità un programma di
riforme basato sull’assistenza ai cittadini più deboli,
sull’affermazione e la diffusione della pubblica istruzione, sulla lotta alla disoccupazione, sulle politiche
del lavoro e dell’intervento
pubblico che diventò un fattore di crescita economica
e civile. Il Comune potenziò
ed estese il servizio di illuminazione pubblica (e arrivò
il cinema, con le prime pro-
iezioni nel salone della Casa del popolo),
intraprese la costruzione della via Roma
strada di accesso alla stazione della ferrovia Reggio Ciano (inaugurata il 15 agosto
1909), delle case popolari nel piazzale
Carducci già dal 1908, del primo macello comunale (1910), delle case operaie di
via del Cristo (1911), dall’asilo infantile nel
1913, dell’acquedotto nel 1914, del nuovo
cimitero civico di via Bassetta nel 1919 e
della case operaie sulla strada per Reggio
(oggi via della Repubblica) nel 1919.
Nella vita di un borgo rurale di quattromila anime, segnata da una miseria e da
una disoccupazione endemiche, gli anni
del governo riformatore del primo socialismo incarnato da Arduini, a cui successe
Domenico Cavecchi, furono un periodo di
progresso. Quella stagione di autentica
libertà popolare venne stroncata dall’arrembaggio squadristico del fascismo inaugurato dall’eccidio del 1° maggio 1921 e
compiutosi con l’espulsione dell’Amministrazione socialista nell’agosto del 1922.
Dopo la Liberazione, l’Amministrazione
comunale retta dalla coalizione dei partiti della sinistra, Pci e PSI, affermatasi
nelle elezioni amministrative del 17 marzo 1946, tributò un riconoscimento al
sindaco Arduini. Si tratta di una targa di
marmo che sovrasta ancora il portone laterale sinistro dell’ex Municipio, in piazza
Zanti; “quasi un passaggio di testimone
a una nuova generazione di amministratori
che … riprendono nella sostanza le linee
arduiniane dell’ampliamento del consenso attraverso l’investimento pubblico e la
composizione del conflitto sociale”. (Franco Motta “Il sindaco del mondo nuovo”
pagina 122 – Laboratorio delle identità e
delle memoria – quaderno 4°- edizioni Comune di Cavriago).
A Cesare Arduini è intitolata la sala delle
riunioni del Consiglio comunale.
DIARIO
Offerte alla Casa protetta
L’Amministrazione comunale ringrazia sentitamente i cittadini che, per onorare la memoria dei loro cari, amici e conoscenti, devolvono
offerte di denaro alla Casa protetta comunale.
Tedeschi William e Franca in memoria di Bassi Peppino
Gozzi Leo e Barozzi Marco in memoria di Catellani Gino
Lucenti Luigi in memoria di Bassi Peppino
Guidotti Rossella e Davoli Aldo in memoria di Guidotti Antonietta
Gli amici di Sesto in memoria di Luciano Friggeri
Ragni Carla in memoria di Lombardini Odetta
Calzolari Gianni in memoria di Lirici Luisa, nel quarto anniversario della scomparsa
Angela, Mirna e Mirca – le amiche di Annusca – in memoria di Ammovilli Giorgio detto Lau
Pattacini Enrica, Rossana e Monica in memoria di Ammovilli Lauro
Ad un anno dalla scomparsa, la moglie Linda, le figlie Marzia e Sila, i generi e i nipoti ricordano con grande affetto il loro caro Iaves
Ragni
Le famiglie Casamatti, Terzi, Panarari Gina e Zeno, Maccato Dina e figlie in memoria di Uccelli Anna
Da Cavriago 1.200 volumi per la
rinascita della biblioteca di Aulla
Circa milleduecento volumi, donati da cittadini e utenti del
Multiplo, sono stati trasportati e consegnati giovedì 5 luglio
dall’assessore alla Cultura e vicesindaco, Paolo Burani, e dai
bibliotecari Alfonso Noviello e Barbara Dallasta alla biblioteca
di Aulla, che ha riaperto i battenti completamente rinnovata
dopo i devastanti danni dell’alluvione del 25 ottobre 2011.
I volumi sono stati raccolti presso il Multiplo nel corso delle
“giornate di solidarietà” per la biblioteca di Aulla, svoltesi nella
primavera scorsa sotto il patrocinio dell’Associazione Italiana
Biblioteche. L’iniziativa a favore della rinascita dell’istituzione
culturale della cittadina della Lunigiana è stata promossa dai
volontari “Amici del Multiplo”. E sono stati alcuni “Amici del
Multiplo” (Rosario Bucaria, Maria Santi, Leila Lunardini, Anna
Spadoni, Leila Coccomeri, Oretta Nironi, Barbara Bartoli) che
hanno curato la raccolta e la selezione dei libri destinati alla
ricostituzione del patrimonio documentario della biblioteca di
Aulla.
OTTOBRE 2012
21
DIARIO
DIARIO
Qui Casa protetta, Via Aspromonte 2.
Le impressioni delle giovani volontarie impegnate l’estate
scorsa in un servizio di pubblica utilità
più il significato di “ anziano”.
Significa conoscenza, saggezza, una vita
vissuta anche per gli altri, trasmettere la
propria cultura di vita, di sentimenti e tanto altro, e questo l’ho imparato dai vostri
racconti sui tanti anni passati.
Queste cose devono fare riflettere noi giovani.
Ho anche capito che per voi l’abbraccio
di un giovane oltre a dimostrazione di
affetto è simbolo di vicinanza, attenzione
e considerazione. Grazie a questa esperienza ho arricchito il mio bagaglio personale di momenti significativi e bellissimi
trascorsi insieme a tutti quanti voi, perché
ciascuno mi ha donato qualcosa di speciale. Vi ringrazio soprattutto per avermi fatto
crescere emotivamente”.
GLORIA “Divertimento, allegria e serenità sono quello che ho provato facendo la
Leva Giovani alla Casa Protetta.
Io e Francesca siamo state accolte come
non mi sarei mai aspettata ovvero con
molto affetto.
Un saluto dalle ragazze della Leva Civica:
“Cari anziani, vi vogliamo bene”
L’
estate, oltre al caldo da cui difendersi, porta nella Casa protetta
una ventata di novità, gioventù,
allegria e freschezza, con l’arrivo
dei volontari della Leva Civica: ragazze
e ragazzi che si aggiungono all’animatore, agli operatori e ai volontari abituali e animano con la loro presenza la vita
quotidiana degli anziani ospiti coinvolti in
numerose attività.
Quest’anno, l’esperienza è stata significativa perché ha avuto per protagonisti
giovani volenterosi, motivati, con tanta
voglia di mettersi in gioco e di rapportarsi
con gli anziani, che si lasciano coinvolgere
dalla loro spontaneità e vitalità. I ragazzi
hanno mostrato una efficace e naturale predisposizione a sintonizzarsi con gli
anziani, innescando in modo naturale
una delle regole fondamentali dell’attività
di animazione che è il rapporto di “rela-
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zione“, indispensabile e fondamentale per
stabilire con gli anziani qualunque tipo di
comunicazione.
Il volontariato dei giovani della Leva Civica nella comunità della Casa protetta
è un’esperienza che valorizza capacità e
talento dei ragazzi. Nasce a volte occasionalmente; nel tempo, con la condivisione,
la conoscenza, la partecipazione, l’ascolto diviene un cammino di crescita e di
scambio reciproco che porta a capire la
valenza del “ volontariato” come esperienza di aiuto.
Esprimiamo un grande grazie in particolare a Francesca, Gloria, Romana, Lucia, Francesco per l’impegno profuso. Il
tempo dedicato da questi giovani è stato
importante sempre, ogni parola regalata,
ogni gesto compiuto, le risate, i sorrisi, le
loro espressioni e il loro spirito rimangono come ricco bagaglio del percorso che
si vive ogni giorno in Casa protetta. Il nostro augurio, oltre a incontrarli il prossimo
anno, è che per loro sia stata una speciale
e significativa esperienza. (Rosaria)
FRANCESCA “Cari Anziani, non so se
per voi è stata la stessa cosa, ma per me
questa esperienza di volontariato ha avuto
un importante significato, sia per l’aspetto sociale che per l’aspetto personale. Ho
partecipato all’esperienza del volontariato
Leva Giovani in Casa Protetta, con Gloria che è diventata una grande amica e
insieme abbiamo fatto molte attività sia
con gli anziani che per la festa della Casa
protetta.
Al mattino cercavo sempre di arrivare in
anticipo per potere passare qualche minuto in più, per dare il buongiorno e avere in
cambio il vostro sorriso.
Vivendo questa esperienza, ho capito di
sveglio sono contenta
di andare verso
queÈ stato bello partecipareQui
all’organizzazioCasa protetta
comunale,
via
ne della festa della Casa Protetta e ancor sta nuova esperienza, che ha preso spazio
mio tempo, nelle mie energie e nella
di più alle attività con gliAspromonte
anziani prima nel 2.
Fioriscono
le attività
mia
nuova voglia diin
fareoccasione
e di prendere ciò
del pranzo.
che di bello la dell’invecchiavita dona”.
Stare a contatto con gli anziani
mi ha ar- europeo
dell’Anno
ricchito molto e mi ha fatto
vedere la vita
mento
attivo e della solidarietà
dal loro punto di vista,
tra le generazioni
che non è poi così male.
Spero l’ anno prossimo di
tornare a fare la Leva Giovani alla Casa Protetta e
la consiglio ai ragazzi della mia età perché è molto
divertente”.
ROMANA “È stata un’esperienza che mi fa fatto
apprezzare il rapporto con
gli anziani, nella quale ho
capito che non esiste futuro senza passato e che
le nostre storie diverse,
in fondo hanno qualcosa
in comune.
La mattina quando mi
Cent’anni con la famiglia nel cuore
Buon compleanno ad Antonio Sassi
I
l mastro ferraio cavriaghese Antonio
Sassi ha compiuto cent’anni il 3 ottobre. Antonio ha vissuto e lavorato
sempre nel nostro paese. Già all’età di
12 anni aiuta il padre facendo il “garzone da muratore”. Con il tempo apprende
il mestiere di fabbro e nella sua officina,
prima con il fratello Bruno poi con il nipote Franco, lavora fino all’età di 70 anni
creando con grande maestria nella lavorazione del ferro, decorazioni, cancelli e
diventando apprezzato Mastro ferraio.
Antonio conosce bene il suo mestiere, il
suo lavoro diventa arte, tanto da essere
richiesto anche come consulente per la
sua professionalità.
Per Antonio il lavoro è molto importante, ma lo è soprattutto perché questo è il
mezzo con il quale avrà modo di accudire
e di prendersi cura particolare della sua
famiglia.
È padre affettuoso, ma nello stesso tempo severo e determinato. La sua dedizione ai figli, e ad uno di essi in particolare,
diventa motivo conduttore di tutta la sua
vita. Ogni pensiero è rivolto alla famiglia,
a come tenerla sempre unita, solidale per
APRILE 2012
il mutuo aiuto tra i figli, affinché ciascuno
di loro possa essere vicino all’altro, per
far fronte il più possibile alle necessità e
avversità della vita. Per poter realizzare
questo suo sogno, Antonio insieme alla
moglie, rivolge ogni energia alla costruzione della sua casa, pensata per raccogliere tutta la famiglia, i suoi figli, insieme e
vicini in modo particolare alla
più fragile di essi. Anno dopo
anno, crea così e realizza il
suo sogno, lavorando stimolato
da questo obiettivo, fino all’età
di 90 anni.
Questa idea, insieme ad una
condotta di vita molto semplice, sono l’elisir della sua vita.
La vita certo non è stata semplice: duro lavoro e otto anni
di guerra combattuti in Jugoslavia non lo hanno tuttavia
piegato. Ora è tranquillo. Le
sue mani tanto laboriose sono
magre ed esili ma raccontano
come un libro aperto tutto il
suo lavoro. I suoi occhi scuri e
penetranti non abbassano mai
lo sguardo che è ancora vivace e raccoglie i pensieri della sua mente lucida e
vigile. Cento anni vissuti così.
Antonio ha dato tanto, ma ha anche ricevuto tanto, l’amore grande della sua famiglia è il suo premio.
Auguri, Antonio.
(Il testo ci è stato trasmesso dalla Casa protetta)
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DIARIO
La ciclomappa del territorio cavriaghese pubblicata nella collana edita da
GeoMedia in collaborazione con FIAB (Federazione amici della bicletta) e i
tecnici dell’Ambiente e dell’Urbanistica del Comune
CAVRIAGO IN BICI
25 chilometri di piste ciclopedonali
È
stata pubblicata la ciclomappa “In Bici” del Comune di Cavriago.
La carta ciclo - escursionistica è stata realizzata grazie alla collaborazione dell’ufficio Tecnico del Comune di Cavriago col contributo di decine di ditte sponsor.
La rete dei 25 chilometri circa di percorsi ciclopedonali che caratterizza
il territorio cavriaghese merita una segnalazione e non poteva che trovarla nella collana di ciclomappe edite da alcuni anni da GeoMedia in
collaborazione con FIAB (Federazione italiana amici della bi bicicletta).
Oltre alla mappa delle piste ciclopedonali in scala 1:10.000 di Cavriago, sulla carta di Cavriago In Bici è rappresentata la rete dei percorsi
“Reggio in Bici” che interessa il territorio cavriaghese e le aree limitrofe.
Sulla carta è riprodotta in scala 1.100.000 (1 cm = 1.000 metri) la rete dei percorsi principali della provincia di Reggio Emilia, cioè le principali direttrici di collegamento che attraversano il territorio reggiano.
Sono descritti itinerari in bici alla portata di tutti, tanti percorsi per pedalare in tranquillità, alla scoperta del paesaggio e delle opportunità di
visita. Una rete di ciclovie che privilegia la sicurezza del ciclista e valorizza il pregio paeasaggistico del territorio.
24
1999
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
Lunghezza percorsi
ciclopedonali
(metri)
5.990
10.800
11.000
16.000
20.578
20.740
20.873
21.003
22.407
24.037
24.411
Abitanti
Piste/metri
per abitante
8.792
8.987
9.032
9.008
9.229
9.416
9.435
9.536
9.646
9.651
9.750
0,68
1,20
1,22
1,76
2,23
2,20
2,21
2,20
2,32
2,49
2,50
Piste ciclopedonali: estensione e dotazione per abitante
(dal Bilancio Ambientale previsionale 2011)
DAL CONSIGLIO
IN PRIMO
COMUNALE
PIANO
AMMINISTRARE VUOL DIRE
GUARDARE AVANTI
Tutti i cavriaghesi sono a conoscenza
dell’intenzione dell’Amministrazione comunale di acquistare l’area dell’ex Cooperativa Muratori. Ci preme iniziare questo testo
esprimendo la solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici della CMC che oggi si trovano in grave difficoltà in seguito alla messa
in liquidazione di una realtà che ha dato
da vivere a centinaia di famiglie per più di
cento anni e che ha contribuito al benessere del paese.
Siamo ben coscienti del perdurare della crisi, delle difficoltà del momento economico
e dell’impatto psicologico che questo tipo
di operazione crea sui cittadini. Ma l’Amministrazione comunale non poteva lasciarsi
sfuggire l’occasione di acquistare un’area in
centro storico, e di dedicarla, ad oggi, alla
destinazione d’uso che questa Amministrazione ritiene importante e necessaria per i
cittadini, così come era stato dichiarato nel
programma elettorale: un nuovo parcheggio. Crediamo sia un’area strategica per dare respiro al centro storico, in termini di posti auto, di aree a disposizione di mercati
e fiere. Non crediamo che in futuro i problemi della mobilità saranno minori di oggi.
La decisione è stata, come al solito, presa strumentalmente dalla minoranza “Cavriago Comune”, ed usata per inveire contro l’Amministrazione comunale, portando
avanti una battaglia del tutto personale, iniziata ormai da anni, sull’onda dello stile berlusconiano e grillino in cui l’amministrazione pubblica è tutta marcia e corrotta.
Lo dimostra il fatto che l’oggetto della polemica, questa volta, la Cooperativa Muratori
e i suoi dipendenti, non vengono nemmeno mai nominati dalla minoranza. Di fronte alla liquidazione di una impresa storica
del nostro paese, la lista consigliare “Cavriago Comune” si occupa esclusivamente di screditare la maggioranza che guida
OTTOBRE 2012
il Comune, nel tentativo di mettere i cittadini contro una decisione presa, dando informazioni fuorvianti ed inesatte.
Nel Consiglio comunale di fine giugno durante la discussione sul Bilancio di previsione 2012 del Comune di Cavriago, il consigliere Farella ha accusato la maggioranza
di comportamenti poco chiari in riferimento
alla proposta di acquisto della sede dell’ex
Cooperativa Muratori, in presunto accordo
con il commercialista nominato per liquidare la società. E da qui sono partite le sterili e caotiche polemiche sul parcheggio.
Nel Consiglio comunale del 10 settembre,
il Sindaco ha consegnato a tutti i consiglieri la documentazione (visure storiche della
Camera di Commercio, comunicazione ufficiale della messa in liquidazione della Coop. Muratori) che testimonia come il commercialista non ha avuto niente a che fare con il passato della società immobiliare.
Se si vuole contrastare una scelta lo si faccia con motivazioni concrete non gettando
fango su persone ed istituzioni.
Veniamo ai fatti seri, alle scelte politiche
serie che interessano i cittadini.
Parliamo della scelta ,in un momento come
questo, di acquistare un’area , a dir poco
strategica, nel centro del paese.
Di fronte ad un centro di aggregazione invidiato a livello regionale, frequentato da migliaia di persone, IL MULTIPLO; su questo
argomento viene il dubbio che le opposizioni abbiano un po’ di remore.
L’Amministrazione è ben cosciente delle
difficoltà del momento economico e l’impatto psicologico che questo tipo di operazione crea sui cittadini. Ma non poteva
lasciarsi sfuggire nuovamente l’occasione:
meglio acquistare oggi un’area e fare un
parcheggio che vederla di proprietà privata senza avere il potere decisionale sulla
destinazione.
In questi giorni i consiglieri Farella e Ficarelli hanno dato informazioni parziali ed errate (da un geometra da loro incaricato).
Sui giornali e social network assistiamo ad
una escalation di cifre, dichiarazioni e prese
di posizioni in cui tutto si mescola. Conosciamo i problemi della cittadinanza e amiamo confrontarci e concentrarci nel concreto delle questioni, dove problemi e soluzioni possono misurarsi chiaramente. Un’amministrazione seria opera in questo modo.
Le polemiche non producono soluzioni nè
risolvono i problemi.
Le cifre reali sono le seguenti:
Acquisto dell’area previsto a bilancio (non
dello stabile): euro 420.000 (mq 693
in centro)
Demolizione dello stabile esistente e costruzione dei n. 26 parcheggi: euro 90.000 Il Comune si è attivato per avere, come sempre, una dichiarazione giurata di un perito che certifichi il valore. I tecnici comunali, così sempre denigrati dalle opposizioni, stimano il costo medio finale per parcheggio al pari di tutti quelli costruiti nei
vari anni in paese.
Il tutto con l’accensione di un mutuo, come si deve fare per tutti gli investimenti,
senza dover incidere su aumenti già previsti tra Imu, addizionale Irpef e rette del sistema scolastico.
Confermiamo inoltre che, come il Comune
ha già fatto nel recente passato in situazioni analoghe, si coprirà buona parte della spesa con la vendita dei diritti edificatori, dopo aver adottato una variante al PSC
(Piano strutturale comunale). La cubatura
dello stabile che vogliamo demolire non finirà nel nulla.
Il gruppo consiliare
“Insieme per Cavriago”
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DAL CONSIGLIO COMUNALE
DAL CONSIGLIO COMUNALE
I DUE MARO’ DIMENTICATI DAL GOVERNO
ITALIANO E DALLE AMMINISTRAZIONI
LOCALI GOVERNATE DALLA SINISTRA
Cosa dire dei due militari italiani tenuti prigionieri in India da sette mesi contro il diritto internazionale?
Non c’è dubbio: il Governo di Re Giorgio
(Monti) se li è dimenticati, e se ne lava le
mani. Se mancava la prova, ora c’è. Basta
fare attenzione all’ampia intervista che il
Ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha rilasciato recentemente a Sette, il magazine
del Corriere della Sera.
In cinque pagine di domande e risposte
il Ministro Terzi parla di tutto, dal futuro
dell’euro ai privilegi della Farnesina, ricopre di elogi sperticati il proprio operato senza alcun contraddittorio, ma non dice neppure una parola su Massimiliano Latorre e
Salvatore Girone, i Marò arrestati il 15 febbraio 2012 in India con l’accusa (senza alcun elemento di prova) di avere ucciso due
pescatori indiani mentre vigilavano sulla sicurezza di una petroliera italiana, 20 miglia
al largo delle coste indiane, dunque in acque internazionali.
• Quei due Marò rappresentavano lo Stato
italiano, e lo rappresentano tuttora. E riportarli a casa dovrebbe costituire per il Governo un dovere prioritario, addirittura tassativo per il Ministro competente, a difesa della credibilità internazionale dell’Italia.
Ma finora il Ministro Terzi ha fatto ben poco:
molte chiacchiere, qualche lettera e qualche promessa, per stendere infine una im-
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barazzata cortina di silenzio sulla vicenda.
A stanare il Ministro ci ha provato una giovane donna con forti sentimenti patriottici,
Elena Donazzan, promotrice della Rete Patrioti nel nordest, nonché Assessore della
Regione Veneto per le politiche del lavoro.
In una lettera aperta al responsabile della
Farnesina ha scritto: “Caro Ministro, sappia che non le daremo tregua. Lei e il suo
Governo vi siete dimenticati di due Italiani, che vestono l’uniforme della Marina Militare, ostaggi da 195 giorni di uno Stato straniero.
Sappiate che gli italiani veri non li dimenticano, e li ricordano in ogni momento… tenendo la foto di Latorre e Girone esposte
in diversi luoghi pubblici. Foto che anche
lei dovrebbe avere nel suo studio per sentire su di sé la responsabilità di quei due
militari italiani”.
La risposta del Ministro Terzi? Degna di
Ponzio Pilato: “L’attenzione del Governo è
costante, ma non c’è bisogno di mettere la
foto sulla scrivania. Ogni passaggio di questa vicenda è oggetto di una precisa comunicazione, e sul sito della Farnesina troverà
molte indicazioni su questo difficile caso,
così come sui 27 casi di connazionali che
si sono trovati negli ultimi nove mesi in situazione di grave pericolo a motivo di sequestri e atti di pirateria”.
Pare incredibile, ma è così: i due Marò, che
rappresentavano lo Stato italiano in acque
internazionali, dove il diritto internazionale
assegna la competenza giuridica sugli eventuali reati allo Stato di appartenenza, vengono paragonati dal Governo di Re Giorgio
(Monti) a vittime di sequestri da parte dei
pirati, liberati in molti casi pagando robusti riscatti di milioni di euro, come il recente caso di Rossella Urru.
Per Girone e Latorre, invece, solo parole
inappropriate e promesse vuote, ripetute
come un disco rotto nelle feste di partito (Terzi lo ha fatto anche al meeting di
Atreju). Come se non bastassero le promesse a vuoto sulla ripresa economica, la
liberazione mancata dei due militari italiani è l’ennesima delusione del Governo tecnico dei professori, la prova concreta della scarsa credibilità della Farnesina non solo in India, ma su tutto lo scacchiere internazionale.
Relativamente alle incomprensibili motivazioni del rifiuto ad un odg (del PdL-Lega)
di solidarietà ai due militari (discusso nel
Consiglio Comunale del 29 marzo scorso),
da parte del Sindaco Delmonte e della sua
maggioranza, si rimanda al commento pubblicato sul n°2 di “Paese Nostro”.
Il Gruppo consiliare
Il Popolo della Libertà-Lega Nord
Cav. Ivaldo Casali
A PROPOSITO DEI NUOVI PARCHEGGI
DEL MULTIPLO
Cari Cittadini come sempre l’impegno che
mi sono preso come consigliere di Futuro per
Cavriago è quello di informare il più possibile di
ciò che succede in Consiglio Comunale con particolare riferimento agli argomenti che riguardano più direttamente noi cittadini. Il mio vuole essere sempre un atteggiamento propositivo e non di sola critica nei confronti di
questa amministrazione comunale. Uno degli
argomenti che ci riguardano e che ha suscitato
tante discussioni e polemiche in questi giorni è
la volontà espressa da questa Giunta Comunale di acquistare la palazzina sede della ormai
ex Coop Muratori per demolirla e al suo posto
realizzare un ulteriore parcheggio al servizio
del Multiplo. Sia chiaro, non voglio parlare della ex Cooperativa Muratori, anche se l’importanza che ha avuto questa azienda per l’economia e la realtà produttiva e di sviluppo per il
Comune di Cavriago e della miserevole fine che
ha subito; meriterebbero maggiore attenzione
e riflessione anche da parte delle forze politiche del nostro Comune, visto che la cosa invece
è passata senza destare particolare attenzione.
Cosi come è stato per l’acquisto di Villa Sirotti, che questo Sindaco l’ha voluta acquistare a
tutti i costi , fra l’altro a costi molto elevati,
che sono rimasti tali adducendo la motivazione
che c’erano altri importanti acquirenti, quando
avrebbe potuto realizzare il Centro culturale su
strutture od aree anche già di proprietà comunale, a costi ben diversi, ora si sta comportando alla stessa stregua per l’acquisto della palazzina della ex Coop. Muratori. Un Sindaco cocciutamente orientato a realizzare il suo progetto d’acquisto e di trasformazione che comporterà direttamente od indirettamente per le
casse comunali un esborso di 430.000 più le
spese di abbattimento dell’immobile che porteranno l’importo oltre i 500.000 euro. Questo atteggiamento del sindaco ha prodotto una
profonda spaccatura fra i consiglieri di maggioranza ed i consiglieri di minoranza in particolare “Cavriago Comune”, si sono fatte accese discussioni ed alla fine sono partite denunce e querele da parte dei membri della giunta
nei confronti dei Consiglieri di “Cavriago Comune”. Uno spettacolo disdicevole , che oltremodo sposterà la discussione dalla sede del Consiglio Comunale direttamente alle aule del tribunale. Sicuramente i cittadini non apprezzeranno di essere rappresentati da esponenti cosi
esageratamente rissosi. In questa nuova polemica noi siamo schierati con i Consiglieri di
“Cavriago Comune” perché riteniamo corretto
non spendere questa somma ingente per acquistare un immobile per poi demolirlo e farne dei
parcheggi. Se è giusto pensare di realizzare
parcheggi in centro, e questa deve essere una
regola, ci chiediamo perché per esempio una
realtà produttiva dismessa da anni localizzata
al centro del paese quale è l’ex mulino Avanzi non potrebbe venire acquistata e trasformata in parcheggi. È una provocazione ma è per
significare che non tutte le buone idee posso-
OTTOBRE 2012
no realizzarsi e non possono realizzarsi a qualsiasi prezzo .Oggi alla luce della crisi in corso tutti i fabbricati ed anche i terreni edificabili hanno perso grande valore anzi diciamo che
nessuno pare interessato a comprare quindi
le valutazioni che alcune forze politiche fanno
a sostegno dell’acquisto/demolizione della sede
ex Coop. Muratori sono puramente propagandistiche Siamo in un momento di profonda crisi
e le risorse se ci sono devono essere utilizzate in modo diverso. A Cavriago il sindaco questa primavera è andato in Piazza nei giorni di
mercato con la fascia a tracollo per enfatizzare
la sua protesta contro la mancanza dei trasferimenti da parte dello stato ai comuni. Quindi
manifestare per la mancanza di risorse necessarie per gestire i servizi e le attività comunali. Poi nei mesi successivi ha continuato a
proporre degli investimenti che a Cavriago data
l’attuale situazione sarebbero ripetitivi rispetto a strutture già esistenti e quindi inutili. Mi
riferisco ad un nuovo palazzetto dello sport nella zona sportiva, adesso di nuovi parcheggi per
il Multiplo. Quando il governo italiano impone
di ridurre le spese e prevede di alienare beni
pubblici per rientrare dall’immane debito pubblico, a Cavriago si fa il contrario, si continuano
a fare investimenti per incrementare il patrimonio pubblico le cui risorse vengono trovate dalla tassazione comunali e dall’IMU e dall’ IRPEF,
dall’aumento delle tariffe di tutti i servizi. D’altronde diciamo le stesse cose che il sindaco ha
pubblicato su Paese Nostro N. 3 (Luglio 2012)
Testualmente “ Lo sforzo che vi chiediamo per
salvare i servizi è oneroso, ma necessario” .
Chi paga? Quindi continui aggravi sui cittadini che in questo periodo avrebbero bisogno
di vedersi ridurre e non aumentare la tassazione comunale . Noi siamo per fare gli investimenti , ma quando questi servono per creare servizi alla maggior parte dei cittadini e non
solo a gruppi limitati. Siamo contrari all’acquisto della palazzina perché il Multiplo è collocato in zona centrale, facilmente raggiungibile da
ogni parte del Centro del paese, semmai proponiamo di riservare più parcheggi ai disabili nei
parcheggi attuali ex Cooperativa Muratori. Solo
cosi e senza altre spese si possono favorire gli
accessi a coloro i quali hanno difficoltà motorie. Per gli altri cittadini che non hanno difficoltà motorie percorrere 100 o 150 metri per
raggiungere il Multiplo da parcheggi esistenti è solamente una passeggiata benefica. Pertanto abbiamo deciso di appoggiare il Referendum a sostegno di una battaglia che riteniamo
seria e responsabile ed utile a tutti i cittadini di
Cavriago. Inoltre sollecitiamo l’amministrazione
comunale di procedere celermente alla realizzazione dei progetti approvati quali via RIVASI,
gli orti per gli anziani, e la pista ciclabile di via
Arduini. La scuola di via Roncaglio che è già da
un po’ che è ferma. Quando dico che il nostro
sindaco va per la sua strada e non ascolta nessuno con grande cinismo dico sempre la verità ! L’ennesimo esempio eccolo qua: abbiamo
indicato come gruppi di minoranza di assegnare al vice segretario ed ai funzionari del comune di redigere una proposta per l’attuazione
del referendum. Cosa invece ci troviamo dal
nostro attento e sensibile Sindaco? Una integrazione all’ordine del giorno del consiglio del
10 Settembre che anziché portare in discussione la proposta dei funzionari comunali verrà
costituita una Commissione per la elaborazione di una proposta di regolamento di disciplina
del Referendum. Come si può vedere il contrario di quello che avevamo proposto noi gruppi
di minoranza, quando il 30 agosto nella discussione fra i capigruppo si parlò di assegnare
al vice segretario ed ai funzionari del comune
di redigere una proposta per l’attuazione del
referendum noi della minoranza eravamo d’accordo , tre contro due .Cosa dobbiamo ancora
subire da questo Sindaco prima della fine della
Legislatura? Il 10 settembre 2012 nel consiglio
comunale si e votato per una mozione sul sostegno e del riconoscimento di diritti alle persone
che vivono in convivenza non matrimoniale: e
l’amministrazione di maggioranza! Pur di dare
il voto il sindaco chiede ai consiglieri di Comune Cavriago di annullare due articoli (A) e (B)
la lettera (C) l’anno rimasto cosi per sostenere
il voto a favore.
A) ad istruire l’ufficio anagrafe affinchè rilasci ai componenti le famiglie anagrafiche
che ne facciano richiesta, ai sensi dell’art.
33 comma 2 del D.P.R. 30 maggio 1989,
l‘<<attestazione di famiglia anagrafica
basata su vincoli di matrimonio o parentela
o affinità o adozioni o tutela o vincoli affettivi>> (come riconosce l’art. 4 dello stesso
Regolamento d’esecuzione), quale pubblica
attestazione delle risultanze delle schede di
famiglia tenute ai sensi dell’art. 21 D.P.R.
30 maggio 1898;
B) a predisporre le relativa modulistica entro il
dicembre dell’anno 2012
C) a sollecitare il Parlamento, attraverso i Presidenti di Camera e Senato, affinchè affronti
il tema del riconoscimento giuridico di diritti, doveri e facoltà alle persone che fanno
parte delle unioni di fatto.
Il 24 settembre 2012 il Cardinale Bagnasco
critica inoltre il fatto che in tempo di crisi anziché difendere la famiglia, «si preferisce parlare d’altro» e critica la impostazione di chi chiede diritti per le coppie di fatto. «È paradossale
- commenta - voler regolare pubblicisticamente un rapporto quando gli interessati si sottraggono in genere allo schema istituzionale già a
disposizione»: «ci si vuole assicurare gli stessi diritti della famiglia fondata sul matrimonio,
senza l’aggravio dei suoi doveri». E anche i cattolici impegnati in politica a Cavriago votano a
favore alla MOZIONE.
Capogruppo di Futuro Per Cavriago
TOMMASO CAVEZZA
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DAL CONSIGLIO COMUNALE
EX SEDE COOP MURATORI: COMPRARE
PER DEMOLIRE, NON C’È UN’IDEA
MIGLIORE?
9-23 settembre 2012: in quindici giorni 512 cittadini hanno sottoscritto la seguente petizione indirizzata al Sindaco e
a tutti i Consiglieri comunali:
I sottoscritti cittadini residenti nel Comune di Cavriago chiedono all’amministra-
zione comunale di sospendere o riconsiderare la scelta relativa all’acquisizione
da parte del Comune di Cavriago degli
immobili ex sede della Cooperativa Muratori (Via della Repubblica 24).
I firmatari, sottoscrivendo questo documento, chiedono espressamente all’am-
ministrazione di permettere a tutti i cittadini del comune di esprimersi sull’argomento attraverso un referendum consultivo, la cui indizione deve necessariamente avvenire prima dell’acquisizione degli
immobili stessi.
I Consiglieri comunali della lista civica “Cavriago Comune” Luca Ficarelli e Davide Farella condividono pienamente il testo della petizione.
La libertà è partecipazione (Giorgio Gaber).
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