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Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN) >Fabriano 7 >Matelica n. 35 Anno CIII 27 settembre 2014 Fabriano-Matelica euro 1,20 15 >Chiesa 20 >Sport 26 Commercio, rivoluzione in centro storico Dal Belgio per giurarsi amore eterno Il Museo Diocesano quasi pronto Calcio serie D, il Matelica... mette le ali! T Q A U ra aperture di nuovi negozi e traslochi, Corso della Repubblica cambia volto e si arricchisce di punti vendita di qualità. uattro coppie del paese nord-europeo questa estate hanno scelto lo scenario dei nostri paesaggi per celebrare le loro nozze. n gol di Api al 94' regala alla squadra di Gianangeli la vittoria in trasferta contro la Jesina: secondo successo consecutivo. Un anno ...beato Prima c'è l'uomo Nell’era del selfie, icona per eccellenza del narcisismo del terzo millennio, dove è importante farsi travolgere dai “mi piace” per essere protagonisti, anche davanti ad una circostanza drammatica, può anche starci di sentirsi presi da un bisogno irrefrenabile di padroneggiare il mondo, “di poter accedere – come sottolinea la sociologa Chiara Giaccardi – a nuove possibilità, pretendendo di poter ridurre il desiderio a godimento da inseguire ed afferrare”. Ma facendo così si finisce per mettere in bella mostra un uomo che rivendica un’autodeterminazione assoluta in ogni frangente della vita: decidere se vivere o morire, se soffrire o no, se avere o meno un figlio, se essere uomo o donna. Una persona che può scegliere e sentenziare su tutto, senza limiti o condizionamenti. E di fronte ad una crisi che spinge la società verso una deriva antropologica e culturale, più che economica, rimaniamo distratti dai dibattiti sulle conseguenze di ciò, più che avvertire l’urgenza di riguadagnare i fondamenti del nostro cammino. I veri valori vanno ripensati e rivissuti, rimettendo a tema l’uomo ed il suo costitutivo anelito al compimento, alla sua realizzazione, alla sua ricerca di felicità. Il rilancio dell’anno pastorale che il Vescovo Vecerrica ha fatto qualche giorno fa, rispolverando la bellezza delle Beatitudini, è un’occasione di lavoro per individuare nell’altro, in chi ci sta vicino, nella condivisione dell’esperienza, un bene, una possibilità di crescita. Sempre. Non una minaccia, pur nella differenza di temperamenti, sentori e gusti. Solo nell’incontro con l’altro si può sviluppare quel “processo di argomentazione sensibile alla verità” di cui parla Habermas. E si può capire ancor di più la portata dell’affermazione di Papa Francesco: “La verità è una relazione. Tanto è vero che anche ciascuno di noi la coglie, la verità e la esprime a partire da sé, dalla sua storia, cultura, situazione in cui vive”. Siamo circondati solo da focolai di ribellione e guerra, sospiri di rivolta e recriminazioni. Il mondo della comunicazione segue questa onda come andar dietro ad un pifferaio magico, incantato dal fascino pericoloso di parole ed immagini. E’ facile dare spazio alla rottura di rapporto (altro che considerare il dirimpettaio come un bene!) tra Marchionne e Montezemolo o ai sondaggi pecoreschi per conoscere il gradimento degli italiani al premier in un contesto dove la questione umana non interessa più. Tanto che sullo stesso giornale che pontificava in apertura di litigi in casa Fiat ed inchieste frivole sulle percentuali di interesse della gente verso Renzi, (...) Pasqua è prevista l'apertura: sei sale in cui verranno esposte numerose opere d'arte sacra presso il Palazzo Vescovile. D alle lezioni… accademiche alle testimonianze, dal Padre Nostro alle Beatitudini Evangeliche. L’anno pastorale della Diocesi riparte da qui. Una Cattedrale strapiena ha dato il via al primo incontro mercoledì 17 settembre con l’attrice Elena Sofia Ricci, intercettando l’attenzione e l’interesse del numeroso pubblico. La formula dei Mercoledì della Fede rimane quella del lavoro in famiglia, seguendo il testo degli Orientamenti Pastorali distribuito dal Vescovo al suo popolo. Dalla fiction alla realtà: ecco la conversione di… Suor Angela. Elena Sofia Ricci in Cattedrale con Don Alfredo Zuccatosta all'inizio del nuovo anno pastorale (Foto Cico) Servizi a pag. 3 di Marco Antonini (Segue a pagina 2) Carlo Cammoranesi 01 prima.indd 2 24/09/14 11.29 2 >EDITORIALI< L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 La scuola di Fabriano: il genio degli anonimi di MARINA MOJANA A i piedi delle mura dei monasteri, nati sull’esempio di Benedetto da Norcia nel VI secolo, sorsero i primi mercati per trovare riparo dalle orde barbariche; erano quattro banchetti di legno con sopra formaggi di capra (spesso prodotti all’interno delle comunità monastiche), burro, frutta e verdura di stagione, confetture, miele, ma anche erbe aromatiche per l’igiene orale, o essenze vegetali per la tintura dei capelli, foglie fiori secchi per fare tisane digestive, decotti lassativi, infusi contro i reumatismi. Dopo secoli di scambi commerciali, ai quali iniziavano a sovrapporsi i pellegrinaggi a Roma, in Terra Santa o a Santiago di Compostela, questi mercati si strutturarono in piccoli borghi, fino a crescere in città autonome, i cosiddetti Comuni del Medioevo. L’ossatura della penisola italiana è ancora oggi in gran parte medievale e comunale: attraversarne la dorsale appenninica è come fare un viaggio a ritroso, alle radici del nostro vivere insieme e della nostra cultura, che significa anche come frollare il cinghiale, cuocere la pasta o friggere la verdura, con la stessa sapienza antica che a ogni gesto sociale dettava tempi, forme e ritmi in sintonia con le stagioni. Maggio, ad esempio, era il tempo della guerra e dell’amore. Nelle battaglie (fatte con il bel tempo e alla luce del sole, quasi fossero gare o tornei), il nemico non andava ucciso ma fatto prigioniero, in attesa di un lucroso riscatto, molto più appetibile che sfuggire alla vendetta dei parenti del morto per tutto il resto della vita. Il codice cavalleresco imponeva di dare alla società il buon esempio nell’assistenza dei malati, degli orfani e delle vedove. Vestire il lutto aveva il suo perché. In un momento di dolore e di fragilità esistenziale, si comunicava a tutta la comunità il proprio stato vulnerabile ed i compaesani si sentivano esortati alla pazienza ed alla comprensione. Ogni momento della vita era ricondotto alla sua radice e ogni tappa dell’esistenza era un riconoscere che l’uomo non si fa da solo, che esiste Dio, Padre e creatore. I poveri ed i lebbrosi, sull’esempio di Francesco d’Assisi, diventavano l’immagine di Gesù crocifisso e molti figli delle classi più nobili, colte e ricche, indossando un ruvido saio, sceglievano di vivere insieme non più in eremi per pochi (i monasteri) ma in case di confratelli (i conventi). La primavera e l’estate erano anche i mesi dell’arte. Le maestranze arrivavano con la bella stagione ad edificare una chiesa o ad affrescarne le cappelle e per tutto il tempo impiegato erano ospiti della comunità, della pieve, dell’ordine religioso o del signore locale che avrebbe pagato il lavoro. La grande mostra “Da Giotto a Gentile” sulla pittura e la scultura fiorite nelle Marche tra Duecento e Trecento, allestita a Fabriano dal 26 luglio al 30 novembre, racconta anche questo, diventando un’occasione imperdibile per conoscere le radici della civiltà La presenza di artisti che crearono un linguaggio di derivazione giottesca occidentale. Proprio da Fabriano, infatti, ebbe inizio quel processo di trasformazione economica, sociale e religiosa che diede origine alla civiltà dell’Occidente cristiano. Da un lato il pauperismo francescano, incontrando l’operosità benedettina, disseminava il territorio di eremi, pievi e conventi. Dall’altro c’era la capacità manifatturiera e l’affermazione delle corporazioni della borghesia produttrice. Tra esse spiccava l’Arte dei Fabbri: ben 38 fabbrerie si contavano nella sola piazza del mercato, dalle quali uscivano continuamente manufatti per il mercato esterno, tanto che il sigillo del Comune di Fabriano rappresentava simbolicamente un fabbro nell’atto di battere il ferro sull’incudine. Poi c’era la produzione della carta – che da Fabriano si diffonde in tutta l’Europa – mentre rinnovamento epocale. E’ questo spaccato che la mostra ci regala. Da qui l’inizio di una nuova e più articolata visione delle vicende della pittura italiana del XIV secolo. A curare la rassegna, che parte dalla Pinacoteca civica “Bruno Molajoli” e si articola nel territorio dove sorgono la chiesa di S. Agostino (con le cappelle giottesche), la chiesa di S. Domenico (con la Cappella di S. Orsola e la sala capitolare) e la Cattedrale di S. Venanzio (con le cappelle di S. Lorenzo e della Santa Croce), è lo storico dell’arte Vittorio Sgarbi, che conosce a tappeto il territorio marchigiano da quando, nel 1992, venne eletto sindaco di S. Severino Marche. Un impegno politico e culturale riconfermato nel giugno di quest’anno, con la nomina ad assessore alla Rivoluzione, alla Cultura, all’Agricoltura Direzione, redazione e amministrazione Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10 60044 Fabriano (An) Te l. 0732 21352 Fax 0732 22330 www.lazione.com Impaginazione Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica Sorta nel 1911 soppressa nel 1925 risorta nel 1945 Direttore responsabile Carlo Cammoranesi Autorizz. Tribunale Civile di Ancona n.11 del 6/09/1948 Amministratore Giovanni Chiavellini www.lazione.com 02 editoriali.indd 2 la rivoluzione figurativa introdotta da Giotto nel cantiere delle basiliche di Assisi faceva di Fabriano e del suo territorio l’epicentro di un e-mail direzione: direttore@lazione.com e info@lazione.com e-mail segreteria: segreteria@lazione.com Redazione Matelica Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc) Tel. e Fax 0737 787551 e-mail: matelica.redazione@lazione.com Editore Fondazione di Culto e Religione “Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84 Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione in abbonamento postale gr. 1 Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%. Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/2001. Stampa Rotopress International srl via Brecce - Loreto (An) e alla Tutela del paesaggio e del centro storico di Urbino. Sgarbi non è nuovo alle provocazioni e quella che sottende a questa rassegna sta nell’individuare una precisa Scuola di Fabriano, la cui caratteristica sta tutta nel “genio degli anonimi”. Cioè di quei maestri ancora sconosciuti che, nel corso del XIV secolo, crearono a Fabriano e dintorni un linguaggio artistico di derivazione giottesca, non assimilabile a quello umbro (uscito dal cantiere delle due basiliche di Assisi, dove Giotto lavorò a più riprese tra il 1290 ed il 1318) o a quello riminese (dove Giotto soggiornò nel 1299-1300). Anzitutto nelle Marche ci furono formidabili scultori del legno (stuccato e dipinto), come documentano le statue a grandezza naturale attribuite al “Maestro dei Magi” o al “Maestro della Madonna di S. Agostino”, ma anche pittori di affreschi come il “Maestro di Campodonico” o di tavole dipinte come quelle del “Maestro dell’Incoronazione di Urbino” o del “Maestro del Polittico di Ascoli”. L’iniziativa che si avvale di un comitato scientifico di primo ordine, accende i riflettori su uno smisurato patrimonio artistico in gran parte “sommerso” e inscindibile dal contesto paesaggistico e ambientale, di straordinaria bellezza. La storia dell’arte, infatti, si nutre anche di geografia: non si comprenderebbe lo sfumato leonardesco senza conoscere le nebbie e le brume della pianura padana, così come soltanto un pittore come Piero della Francesca, cresciuto tra le coline di Borgo S. Sepolcro, poteva concepire un paesaggio così dolce e ondulato a sfondo delle sue sacre rappresentazioni. Ciò che caratterizza la pittura a Fabriano è la sintesi delle forme. Le paste sono compatte, i colori chiari, per lo più a base di terre e di succhi vegetali, che tornano su su nei secoli, come un’impronta di famiglia, dalle nature morte di Giovanna Garzoni (1600-1670) fino ai paesaggi di Tullio Pericoli (1936). In mostra ci sono più di 100 opere tra pale d’altare, tavole, affreschi staccati, sculture, oreficerie rarissime, miniature, manoscritti, codici. Opere delicate e preziose, concesse dai più prestigiosi musei italiani e stranieri. Dai dipinti di Giotto a quelli di Pietro Lorenzetti, da Francescuccio Ghissi ad Allegretto Nuzi, la rassegna si chiude con Gentile da Ogni copia € 1.20. L'Azione paga la tassa per la restituzione di copie non consegnate. ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00 Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00 Europa e Bacino Mediterraneo € 165,00 Africa, Asia e America € 165,00 Oceania € 175,00 C.C.P. 17618604 intestato a L'Azione C.C.B. IT 36 U 05035 21110 410570009048 intestato a L'Azione presso Veneto Banca Prima c'è l'uomo (...) a metà quotidiano venivano segnalate quasi come una velina di routine “croci spezzate, spari contro la Vergine e fughe dei cristiani iracheni”. Qualcosa di periferico, di inessenziale. Ed allora ci sta che i mass media ripropongano per giorni la notizia dell’uccisione o dell’attentato ad un’orsa del Trentino e del successivo avvelenamento di un’altra e lasciano solo un po’ di visibilità (il tempo dell’annuncio) alle tre suore barbaramente trucidate in Burundi. Ci meravigliamo poi se in Italia, non in Africa, ancora ci scagliamo contro le forze dell’ordine sempre e comunque senza verificare se ci sia o meno la possibilità di una legittima difesa. E’ vero, stiamo parlando della morte di un giovane ed i nostri tutori della sicurezza devono saper usare armi con maggior misura disciplinare e tecnica, ma perché i nostri giovani, sbeffeggiando l’intera realtà che vivono, non si fermano all’alt intimato, non consegnano documenti e subiscono le conseguenze previste? Come educhiamo la nuova generazione, se giustifichiamo ogni gesto o respiro che la vede coinvolta, a cominciare dai genitori, conniventi e alleati non della migliore specie. Ecco perché la questione umana, i suoi drammi, le sue preoccupazioni, esiste e va rimessa in prima pagina, non nel fondo. Non siamo noi, né la comunicazione, la misura della realtà. Nel buco della roccia, nella sconnessione tra le pietre, pensiamo ai sampietrini del nostro centro storico, può venir su un fiore. Non disperiamo. Carlo Cammoranesi Fabriano. Giovane curioso ed artista veloce, Gentile si misura con le novità introdotte negli ambienti artistici di Assisi, Foligno, Perugia, Gubbio, Fano, Orvieto. Guarda ancora a Giotto, ma l’umore è diverso: “Il saio è morbido, la stoffa fina, quasi vigogna”, scrive Sgarbi in catalogo. Gentile riparte da Giotto e lo rinnova: ci fa sentire il calore del sole, la morbidezza della carne, ogni pianta ha una orma riconoscibile: lecci, ghiande, trifogli: è il piacere di essere vivi. Il Medioevo sta tramontando e Gentile interpreta il suo autunno in modo intenso e luminoso, con l’elegante, sfinita lentezza dello stile tardo gotico; di lì a poco molti Comuni si trasformeranno in corti signorili ed una nuova alba sorgerà sull’Italia del primo Rinascimento. Ag. Corso della Repubblica Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 informiamo gli abbonati che i dati da loro forniti per la sottoscrizione dell’abbonamento vengono trattati per l’espletamento di obblighi di legge e per finalità amministrative, attraverso l’utilizzo di strumenti e procedure idonee a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Il trattamento potrà essere effettuato sia mediante supporti cartacei, sia attraverso l’ausilio di strumenti elettronici. Informiamo altresì gli abbonati, che in relazione ai dati personali da loro forniti, potranno esercitare tutti i diritti previsti all’art. 7 del D. Lgs. n. 196/2003. L’informativa completa è disponibile sul sito www. lazione.com e presso la sede de “L’Azione”. Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3 della legge 250 del 7/8/1990. 24/09/14 11.30 >INCHIESTA< L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 3 In Cattedrale non è una fiction Elena Sofia Ricci in avvio dell'anno pastorale Elena Sofia Ricci con il Vescovo Don Giancarlo Vecerrica in Cattedrale L'attrice racconta la sua conversione All’attrice Elena Sofia Ricci della fiction “Che Dio ci aiuti” il compito di inaugurare il terzo ciclo del Mercoledì della Fede fortemente voluto dal Vescovo Giancarlo Vecerrica. L’evento, incontro dopo incontro, coinvolge sempre più fedeli in Cattedrale ed è diventato occasione di arricchimento umano oltre che spirituale. Una testimonianza non scontata quella di Elena Sofia che ha raccontato ai presenti come sia oggi facile vestire i panni di Suor Angela perché rappresenta una figura che in passato cercava nella sua vita, anche se, inizialmente, “mi sembrava retorico girare la scena in cui parlavo con Dio”. E proprio la suora della fiction Rai ha permesso all’attrice di iniziare a riflettere interiormente per intraprendere un nuovo cammino. Una vita felice, una bella famiglia, un lavoro che le ha dato successo e notorietà, eppure, ad Elena Sofia mancava qualcosa. Giorno dopo giorno, minuto dopo minuto, quella mancanza si faceva sentire sempre più forte. Poi la chiamata di Dio, l’incontro che cambia la vita. Il rovescio della medaglia di un volto della televisione che non ti aspetti. Tutto avresti scommesso di sentire tranne “sono qui stasera in mezzo a voi grazie all’amore grande di Dio”. In quarantacinque minuti Elena Sofia Ricci ha confidato - a più di mille presenti - come Dio l’ha fatta avvicinare al sacramento della Cresima, alla preghiera e alla Messa domenicale diventata “un’esigenza perché ogni volta che incontro Cristo nella Parola e poi nell’Eucaristia mi arricchisco”. L’incontro con una amica poi entrata in clausura è l’episodio che ha determinato la conversione di Elena Sofia con la successiva confessione “dopo aver letto il libretto dell’esame di coscienza e aver appurato - per la prima volta - di aver commesso quasi tutti i peccati!”. Sono tanti anche i segreti svelati dall’attrice. “Quando ho un dubbio mi domando cosa avrebbe fatto Dio al mio posto”. E ancora “Ho trovato nella Chiesa persone stupende che ci testimoniano l’amore di Dio”. Poi il bilancio di come il Signore cambia la vita e ti prende per mano: “Mi ha reso una persona più gioiosa e fiduciosa. Ora chiedo tutto a Lui e so che mi ascolta. Mi sento sempre amata da Lui”. Elena Sofia, con la semplicità di chi l’incontro con Dio l’ha fatto veramente, confida qualche particolare sulla fiction di grande successo la cui terza serie debutterà su Rai1 giovedì 25 settembre alle ore 21.10. “Suor Angela è spiritosa e simpatica come quella che volevo incontrare io. E’ lo Spirito Santo che fa muovere bene suor Angela anche nelle riprese effettuate nella bella Fabriano. E così mi sono lanciata a Dio sempre più!”. l 17 settembre, il Vescovo Giancarlo Vecerrica, in concomitanza con il primo appuntamento della nuova serie di ‘Mercoledì della Fede’, ha presentato ai fedeli l’anno pastorale ed i relativi orientamenti. Ad inaugurare gli incontri che hanno sempre richiamato in Cattedrale migliaia di fedeli, l’attrice Elena Sofia Ricci a Fabriano per le riprese della fiction Rai “Che Dio ci aiuti”. “Vi ho convocati per condividere con voi l’esperienza cristiana di questo anno. Vi ringrazio per la vostra bella disponibilità e vi esorto a tenere sempre vivo l’entusiasmo nel servire questa nostra cara Chiesa particolare. Oggi – spiega don Giancarlo - apriamo questo nuovo Anno Pastorale, con la continuità dei 'Mercoledì della Fede' e la novità della divisione della diocesi in nove zone pastorali, per non chiudersi, come alcune volte capita, nella propria 'parrocchietta' o in un campanilismo deleterio; ma anche per imparare ed incrementare lo stile comunionale”. Annunciata, poi, la prima Visita Pastorale del Vescovo alle nuove zone. “La visita – continua il presule – avrà lo scopo di avviare, sostenere e incrementare le azioni comuni tra parrocchie. La comunità cristiana è unica! Coloro che girano attorno a se stessi, o che considerano la parrocchia come un piccolo potere, sono fuori da questa dimensione cristiana”. Con emozione Vecerrica ha annunciato, poi, il ritorno dei Mercoledì della Fede in una veste rinnovata: più testimonianza e meno lezione didattica. “Inauguriamo il terzo anno. Dopo il Credo ed il Padre Nostro, il tema riguarda le Beatitudini evangeliche. Ci interessa – spiega - perché ci aiuta a cambiare noi stessi e le strutture e ci portano alla felicità. Sono il programma di vita per un cristiano”. Il Vescovo invita la diocesi a lavorare sulle Beatitudini perché “questo lavoro ci riempirà di entusiasmo: facciamo un dono alla nostra umanità sfinita, diamo la possibilità di beatitudine a noi e a tutti”. Poi l’impegno concreto rivolto a clero e fedeli con l’invito alla mitezza. “Mite è colui che sopporta per convinzione, non per rassegnazione: ai suoi occhi non c’è aspetto della malvagità umana che non sia destinato al nulla da cui proviene e di cui si alimenta. Miti si diventa imparando, con un atteggiamento umile di cuore, a controllare la lingua ed i pensieri, a spalancare il cuore alla magnanimità, alla capacità di perdonare”. Infine don Giancarlo ha consegnato il testo degli orientamenti pastorali ai fedeli: un opuscolo di 110 pagine. In coperti- na “Beati Voi”, la bellissima opera realizzata dai giovani nel seminario diocesano. Poi spazio ad indicazioni, ai testi biblici, alla meditazione e alle domande per la discussione. Un libretto con spunti per bambini, giovani e famiglie. A conclusione di ogni Beatitudine ci sono anche riferimenti all’arte, al cinema ed alla letteratura. Il Vescovo invita ad utilizzare la traccia tutte le sere, all’ora di cena, recitando – con tutta la famiglia riunita – le Beatitudini. "In ogni parrocchia, gruppo ecclesiale ed in ogni ambiente si creino – scrive don Giancarlo - i gruppi dei 'Mercoledì della Fede' che ogni settimana lavorano su una Beatitudine scelta per quel mese". S. Venanzio gremita in ogni ordine di posto, ha accolto con emozione le parole del Vescovo e, in più di una occasione, ha confermato con l’applauso l’urgenza di impegnarsi per una società migliore che può ricevere spunti concreti proprio dalle Beatitudini. Un capitolo molto conosciuto, quello scritto da San Matteo, ma sempre affascinante perché racchiude il segreto della vita del buon cristiano, semplice a leggere, difficile da applicare. “Se ci lasciamo prendere per mano - conclude - Gesù ci conduce sulla cima della montagna delle Beatitudini e ci porta a quell’umanesimo nuovo, che tutti attendono”. Foto servizio Cico I di MARCO ANTONINI m.a. Beatitudini Evangeliche: ecco il tema 03 inchiesta.indd 2 Perché il tema delle Beatitudini Evangeliche Con le Lettere Pastorali degli anni passati (Cfr. Chiesa torna ad educare-Libreria Editrice Vaticana) e con gli Orientamenti Pastorali di questi ultimi anni, abbiamo cercato sempre di dare indicazioni per il cammino pastorale annuale, seguendo le varie tematiche proposte dal Papa e dai Vescovi italiani. "Dopo i temi del Credo (2012-13) e del Padre Nostro (2013-14), quest’anno (2014-2015), continuando il metodo dei Mercoledì della Fede, - ha ricordato il Vescovo Vecerrica - propongo a tutta la Diocesi il tema delle Beatitudini Evangeliche". Questo lavoro pastorale, seguendo sempre il nostro stile comunionale, è fiorito dalle Assemblee di Clero e dagli incontri del Consiglio Pastorale Diocesano. Inoltre questa immersione nelle Beatitudini intende dare continuità al Convegno Ecclesiale Marchigiano, svolto l’anno scorso, ed essere una buona preparazione al V Convegno Ecclesiale Nazionale che avrà come titolo In Gesù Cristo il nuovo umanesimo che si svolgerà a Firenze dal 9 al 13 novembre 2015. Inoltre, questo cammino aiuterà ad entrare nel vivo del tema sulla famiglia che sarà svolto dai due sinodi (ottobre 2014-2015), indetti da Papa Francesco. 24/09/14 11.06 4 L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 CERCASI CERCO terreni da coltivare con contratto o senza, pagamento anche anticipato, canone da valutare in loco. Tel. 328 7183615. VENDESI Fabriano - frazione Nebbiano, VENDESI grande casa singola in pietra, fi ne '800 con garage, giardinetto e orto adiacente. Abitabile subito classe energetica G. Tel 349 7869063. Lotteria degli alpini 50° di matrimonio Ecco i numeri vincenti della lotteria del raduno degli alpini del 13 e 14 settembre scorsi: 1° 1942, 2° 5844, 3° 5138, 4° 8759, 5° 6266, 6° 8287, 7° 0164, 8° 6248, 9° 2291, 10° 6164, 11° 0397, 12° 8684, 13° 6624, 14° 4078, 15° 3441. A Matteo è nata la sorellina Il "Chi è?" a quota sei Matteo Cerini annuncia con gioia che il 20 settembre è nata la sorellina Camilla. Per la felicità della mamma Elisa, del babbo Simone, dei nonni e degli zii. 50 anni di cammino insieme Il 20 settembre 2014 a Fabriano presso la chiesa dei SS. Biagio e Romualdo è stata celebrata la Messa in forma strettamente privata per ringraziare il nostro Santissimo Signore per aver aiutato Leonella Corvo e Sandro Giacometti a raggiungere il loro 50° anniversario di matrimonio. Delia, i fi gli, le nuore, i nipoti ed i parenti tutti augurano loro un sereno futuro... A Valentina e Gualtiero per il vostro 50° Anniversario di Matrimonio 26 settembre 1964 – 26 settembre 2014 50° Anni è una vita eppure è un istante se visti con gli occhi del cuore… Che il vostro solare sorriso possa continuare ad illuminare d’amore i vostri giorni! Auguri dalla figlia Emanuela, dal genero Francesco e dalla nipote Agnese. Auguri Arianna! Sorridi... sorridi sempre piccola mia... perchè sei il regalo più grande. Mamma e papà Gent.mo direttore, il suo giornale ha già informato i lettori dell’incarico che mi è stato affidato dal Consiglio Centrale di Fabriano della Società di S. Vincenzo de’ Paoli di redigere “Il ‘Chi è?’ Fabrianese n. 6”, proseguendo l’opera del prof. Romualdo Sassi (che ne fu l’iniziatore) e del prof. Dalmazio Pilati (autore delle altre quattro edizioni). In questo momento sono stati individuati oltre 150 nominativi di persone decedute dopo il 2010 meritevoli, secondo il curatore, di far parte di questa edizione. Ai familiari dei medesimi, dunque, arriverà nei prossimi giorni la richiesta della Società San Vincenzo di adesione all’iniziativa, che consiste nella scrittura delle note biografiche essenziali del personaggio e nell’invio della foto formato tessera (ma non solo). Invitiamo le famiglie alla collaborazione, contattandomi personalmente (di pomeriggio) al seguente recapito: 0732/4226. Oppure contattando i responsabili della Società, la cui sede è in via Mamiani, all’interno della Casa dell’Accoglienza. L’invito è esteso anche a quei lettori che vogliono segnalarmi nomi di concittadini deceduti degni di far parte del “Chi è?” n. 6, ma a me sconosciuti, o che involontariamente non sono stati inseriti nelle precedenti edizioni pur meritando di esserci. Terenzio Baldoni 04 mercatino.indd 2 24/09/14 11.33 4 L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 CERCASI CERCO terreni da coltivare con contratto o senza, pagamento anche anticipato, canone da valutare in loco. Tel. 328 7183615. VENDESI Fabriano - frazione Nebbiano, VENDESI grande casa singola in pietra, fi ne '800 con garage, giardinetto e orto adiacente. Abitabile subito classe energetica G. Tel 349 7869063. Lotteria degli alpini 50° di matrimonio Ecco i numeri vincenti della lotteria del raduno degli alpini del 13 e 14 settembre scorsi: 1° 1942, 2° 5844, 3° 5138, 4° 8759, 5° 6266, 6° 8287, 7° 0164, 8° 6248, 9° 2291, 10° 6164, 11° 0397, 12° 8684, 13° 6624, 14° 4078, 15° 3441. A Matteo è nata la sorellina Il "Chi è?" a quota sei Matteo Cerini annuncia con gioia che il 20 settembre è nata la sorellina Camilla. Per la felicità della mamma Elisa, del babbo Simone, dei nonni e degli zii. 50 anni di cammino insieme Il 20 settembre 2014 a Fabriano presso la chiesa dei SS. Biagio e Romualdo è stata celebrata la Messa in forma strettamente privata per ringraziare il nostro Santissimo Signore per aver aiutato Leonella Corvo e Sandro Giacometti a raggiungere il loro 50° anniversario di matrimonio. Delia, i fi gli, le nuore, i nipoti ed i parenti tutti augurano loro un sereno futuro... A Valentina e Gualtiero per il vostro 50° Anniversario di Matrimonio 26 settembre 1964 – 26 settembre 2014 50° Anni è una vita eppure è un istante se visti con gli occhi del cuore… Che il vostro solare sorriso possa continuare ad illuminare d’amore i vostri giorni! Auguri dalla figlia Emanuela, dal genero Francesco e dalla nipote Agnese. Auguri Arianna! Sorridi... sorridi sempre piccola mia... perchè sei il regalo più grande. Mamma e papà Gent.mo direttore, il suo giornale ha già informato i lettori dell’incarico che mi è stato affidato dal Consiglio Centrale di Fabriano della Società di S. Vincenzo de’ Paoli di redigere “Il ‘Chi è?’ Fabrianese n. 6”, proseguendo l’opera del prof. Romualdo Sassi (che ne fu l’iniziatore) e del prof. Dalmazio Pilati (autore delle altre quattro edizioni). In questo momento sono stati individuati oltre 150 nominativi di persone decedute dopo il 2010 meritevoli, secondo il curatore, di far parte di questa edizione. Ai familiari dei medesimi, dunque, arriverà nei prossimi giorni la richiesta della Società San Vincenzo di adesione all’iniziativa, che consiste nella scrittura delle note biografiche essenziali del personaggio e nell’invio della foto formato tessera (ma non solo). Invitiamo le famiglie alla collaborazione, contattandomi personalmente (di pomeriggio) al seguente recapito: 0732/4226. Oppure contattando i responsabili della Società, la cui sede è in via Mamiani, all’interno della Casa dell’Accoglienza. L’invito è esteso anche a quei lettori che vogliono segnalarmi nomi di concittadini deceduti degni di far parte del “Chi è?” n. 6, ma a me sconosciuti, o che involontariamente non sono stati inseriti nelle precedenti edizioni pur meritando di esserci. Terenzio Baldoni 04 mercatino.indd 2 24/09/14 11.33 5 L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 >CRONACA Tutti i giorni viene da Pollenza con il furgoncino portando in città le sue prelibatezze presso il punto vendita del mercato coperto Sessanta anni di... frutta Clelia, molto amata dai fabrianesi, continua la sua attività commerciale di ALESSANDRO MOSCÈ C’ è un rione che vive appartato ma che fa parte della storia cittadina, nelle vie e piazze, nel transito giornaliero, nelle case affacciate dall’alto. E naturalmente nei personaggi locali, molti dei quali hanno un’età alla stessa stregua di un albero, di un monumento, di un negozio. Ma quando la persona in carne ed ossa conserva un’anima conosciuta ai più, allora il suo posto sembra designato perfino dal destino, in ogni provincia italiana. E’ il caso di Clelia Gianfelici (nella foto), la fruttivendola arrivata a Fabriano nel 1954 e che da sessant’anni vende il suo prodotto nel mercato coperto di Fabriano. Alle sei del mattino le luci di questo luogo buio sono già accese e all’alba si anima un commercio che raggiunge l’apice nella tarda mattinata di tutti i gironi feriali. Clelia, con il suo furgone, viene da Pollenza, nell’entroterra maceratese, dove la terra è già un’appartenenza, un segno distintivo nelle sue famose botteghe di restauro. Da diciotto anni il marito, fedele custode della frutta, se ne è andato e Clelia prosegue l’attività da sola, senza demordere. Ha uno slogan scritto in un foglio e che è attaccato alla parete del vano dove lavora, diventato uno stimolo, un pungolo: “Io non me ne vado”. Sembra una nonna bonaria, la nonna di tutti: i capelli legati dietro la nuca, la gentilezza espressa in un sorriso vivo, la figura minuta e loquace. La gente va da lei a comprare le mele, le ciliegie, le spezie, ma anche per salutarla. Dalle nostre parti si dice che quando una presenza è indispensa- bile, si trasforma in un’istituzione. Clelia, in effetti, non si può sostituire, nella crocchia dei capelli come nelle mani che pesano la merce, nel dialogo che intrattiene con chiunque le si avvicini. “Faccio più di cento chilometri al giorno per venire qua”, dice candidamente e allargando le braccia. Dietro il volto in movimento, su uno scaffale, ci sono le foto dei suoi cari, un museo della memoria a partire dai figli, quando erano piccoli. “Tutti mi riconoscono, ma non posso dire altrettanto. Chi veniva accompagnato dai genitori, oggi è un adulto”. Intere generazioni si sono succedute sul bancone di Clelia, che ama i fabrianesi come gli ultimi residenti arrivati, napoletani e stranieri di ogni etnia. Non cambia mai il suo modo di atteggiare, ben predisposto, pronto a servire ad ogni ora. Il poeta Davide Rondoni una volta ha scritto: “Abbracciare la mia terra con tutta la simpatia che posso è come stendersi su una croce che al tempo stesso è stata, misteriosamente, una culla”. La culla dei bambini che si ricordano di Clelia che è rimasta ancora là, affaccendata, con le albicocche e le pesche in esposizione, con il grembiule pulitissimo e lo sconto per i clienti più affezionati che non l’hanno mai lasciata, neanche quando a causa del terremoto fu costretta a trasferirsi da un’altra parte. Una prodigiosa vicinanza contagia un coetaneo di Clelia come succede con una bella ragazza. Scatto una fotografia e prendo un appunto. “Quando torni?”, mi dice la fruttivendola. “Ti porto l’articolo appena esce il giornale”, rispondo. “Vuoi assaggiare qualcosa?”, replica. “La prossima volta, grazie”. E un nuovo cliente fa la fila. La sede del Giudice di Pace resta in città Sette Comuni montani ottengono la conservazione dell'utile servizio giudiziario Fabriano, Jesi, Senigallia, San Severino Marche, Fano, Cagli e Macerata Feltria sono i comuni marchigiani che hanno ottenuto il mantenimento della sede dell’ufficio del Giudice di Pace. Per concedere loro i contributi necessari a sostenere le spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia, incluse quelle per il personale amministrativo messo a disposizione dei Comuni stessi, la Giunta regionale nel corso dell’ultima seduta ha definito criteri e le modalità ora al vaglio del Consiglio delle autonomie locali per il parere. “La Regione concede contributi che rappresentano una compartecipazione alle spese sostenute dai Comuni”, chiarisce il vicepresidente e assessore agli enti locali, Antonio Canzian, “per evitare che i Comuni siano costretti a sopportare spese non facilmente sostenibili e per consentire ai cittadini di tutelare i propri diritti e usufruire dei servizi della giustizia senza particolari disagi”. La soppressione degli uffici del Giudice di Pace nei Comuni che non sono sede di tribunale dopo la revisione delle circoscrizioni giudiziarie è stata disposta dal decreto legislativo 156/2012. Lo stesso decreto prevede che i Comuni interessati, anche consorziati tra 05 fabriano.indd 2 loro, possano richiedere il mantenimento degli uffici del Giudice di Pace, anche tramite eventuale accorpamento, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi, incluso il fabbisogno di personale amministrativo messo a disposizione dai Comuni stessi. “La legge regionale 13/2012”, “aggiunge Canzian, “oltre a prevedere i contributi da destinare ai comuni, ne stabilisce anche il limite massimo dell’ammontare diverso a seconda che si tratti o meno di Comuni montani, riconoscendo implicitamente l’esigenza di assegnare un contributo maggiore ai Comuni montani perché ubicati in aree di maggiore disagio. Di questa esigenza si è tenuto conto nella predisposizione dei presenti criteri di concessione dei contributi prevedendo una riduzione del 10% sull’importo della spesa sostenuta dai Comuni non montani”. Quindi a Fabriano la sede del Giudice di Pace rimane ubicata in viale Zonghi 63, mentre il Tribunale ordinario ha chiuso i battenti. Un servizio in più per la città, in un periodo dove alcune attività di enti pubblici hanno purtroppo tirato i remi in barca. taccuino FABRIANO FARMACIE Sabato 27 e domenica 28 settembre COMUNALE 1 Via Marconi 5 tel. 0732 3308 DISTRIBUTORI Domenica 28 settembre Self-service aperto in tutti i distributori EDICOLE Domenica 28 settembre Edicolè Corso della Repubblica Edicolandia Via La Spina Morelli Simone Via XIII Luglio L'Edicolante Via Profili Belardinelli Via Martiri della Libertà News snc Stazione ferroviaria Sinopoli Simona Via Corsi Silvestrini Via Benedetto Croce CROCE ROSSA P.zza Altini tel. 0732 21948 orario continuato CROCE AZZURRA Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444 GUARDIA MEDICA Rivolgersi al tel. 0732 22860 GUARDIA MEDICA veterinaria Rivolgersi al tel. 0732 7071 BIGLIETTERIA FERROVIARIA dal lunedì al sabato dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30 domenica dalle ore 13.30 alle 19.30 Tel. 0732.5345 Agenzia Viaggi del Gentile Atrio stazione FS dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 16.30-19.30 sabato 8.30-12.30, domenica e festivi chiuso tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063 www.viaggidelgentile.it Agenzia viaggi Santini via Buozzi 24 lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19 tel. 0732 23161 www.santiniviaggi.it Agenzia Janus viaggi Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522) 24/09/14 11.13 6 >FABRIANO< L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 Via Miliani, una discarica Il degrado nella zona delle vecchie cartiere di ALESSANDRO MOSCÈ N ella nostra “guida vagabonda” in città, ci soffermiamo nell’area delle vecchie cartiere, che non è costituita solo dal complesso strutturale dove ci sono ancora alcuni uffici e del quale da anni si parla per deciderne la destinazione d’uso. Si registra un colpevole silenzio dei proprietari, in tal senso, che non hanno mai preso in considerazione l’ipotesi di trasformare questo ambiente completamente in disuso, in un centro propulsivo di arte, cultura o altro. Il gruppo Fedrigoni sembra piuttosto avulso dalla realtà locale. La Fabriano abbandonata, nel nostro itinerario alla scoperta dei luoghi, ci porta oltre la sede centrale delle ex cartiere. Come scrive Marco Lodoli nel suo Nuove isole (Einaudi 2014), “ci sono certi quarti d’ora nascosti in mezzo alla macina del giorno, minuti che vanno raccolti come pietre preziose”. Sappiamo solo ora che il 4 settembre la carta di Fabriano è arrivata al “Festivaletteratura” di Mantova con tre laboratori aperti a tutti e dedicati all’affascinante mondo della carta e dei libri tridimensionali. L’artista Dario Zeruto ha condotto i partecipanti alla scoperta dell’uso della piegatura della carta come fonte di ispirazione per la creazione dei libri pop up. I laboratori, rivolti ad adulti e bambini, si sono svolti in pieno centro storico, presso il Palazzo Ducale, nella splendida cornice di Nelle foto la sporcizia e l'abbandono di oggetti vari a... cielo aperto piazza Sordello. Perché la notizia la si apprenda solo da fonti esterne è difficilmente comprensibile, come il fatto che l’iniziativa non abbia avuto alcuna ricaduta a Fabriano e che nella nostra città non sia stato mai attuato un progetto simile. Né si comprende perché un negozio (boutique) fabrianese, di pregevoli prodotti su carta, nasca a Milano, Firenze, Roma, Fiumicino, Taormina, Verona e Venezia, nonché in varie altre parti del mondo, ma non a casa nostra. Torniamo da dove eravamo partiti. Per capire Fabriano bisogna leggere la sua toponomastica e guardare i suoi spazi passeggiando. Passo dopo passo questo spazio diminuisce e prendiamo confidenza. Siamo in via Pietro Miliani, che brilla nel suo sole di settembre. La zona che costeggia il corso del fiume è una discarica a cielo aperto. Eppure è una via maestra, nobile, assolutamente titolata. Un magazzino grigio e pieno di graffiti, con i vetri frantumati, sembra un reperto di archeologia industriale dove nessuno mette mano da decenni. Intorno frigoriferi, televisori, materassi, credenze, bottiglie, rifiuti di ogni tipo. L’abbandono e l’incuria sono impressionanti. Il degrado urbano è sempre più evidente, e non è di certo attribuibile alla cartiere Fedrigoni, ma si fa largo una convinzione: laddove si conserva una storia cittadina, si annida, paradossalmente, anche il riconoscimento della sua negazione. Una città che vuole rilanciare la sua effigie ha l’obbligo di tutelare l’immagine migliore, specie quella che affonda le sue radici nel passato più glorioso. L’ornamento pubblico non è un dettaglio, ma le istituzioni e i privati dovrebbero trovare una sintesi, sia progettuale che legata ai luoghi dove rimangono custoditi pezzi di memoria comunitaria. Rimane l’impressione che siano in atto antagonismi assolutamente inutili e che non aiutano a migliorare Fabriano. L'offerta culturale in rete con "Un amico in città" “Un Amico in città” non solo è la grande novità di fabricamenti, ma anche della città di Fabriano e della Regione Marche. L’associazione fabricamenti, nata nell’aprile 2012 a Fabriano, ha come scopo principale il coinvolgimento della cittadinanza al rilancio del tessuto sociale ed economico, basato su una nuova forma di economia, incentrata sulla cultura, la conoscenza, la partecipazione e la comunicazione. “Fabricamenti vuole contribuire alla rinascita culturale, economica, sociale di Fabriano attraverso un processo di condivisione”. Queste sono le parole del presidente di fabricamenti Giovambattista Padalino che insieme agli altri componenti dell’associazione ha presentato alla conferenza stampa, tenutasi giovedì 11 settembre all’ex ospedale di Santa Maria del Buon Gesù, l’iniziativa “Un Amico in città” basata sull’accoglienza e sull’ospitalità, valori decantati dall’antichità, insiti nell’uomo. All’interno del programma di fabricamenti sono già presenti alcune azioni che hanno come obiettivo principale la cultura dell’accoglienza; è il caso di ricordare la bellissima iniziativa “interno.giorno” che si svolge all’interno delle case private mettendo in evidenza come l’accoglienza, secondo fabricamenti, sia in realtà l’aprirsi all’altro e il condividere le passioni. “Un Amico in città” vuole crea- 06 fabriano.indd 2 re una nuova figura in grado di mettere in rete l’offerta culturale e ambientale, le eccellenze territoriali e i servizi che il territorio offre, sia garantendo un servizio telefonico al numero 377 5400464 che rendendo sempre reperibili “gli amici” ad aiutare i turisti in città; ovviamente questo nuovo servizio non si sovrappone agli altri, ma si limita a consigliare ai turisti cose fare e vedere in città. Il progetto, pensato in occasione della mostra “Da Giotto a Gentile” e proposto dalla Fondazione Carifac che l’ha appoggiato e finanziato, mette in relazione il turista con la città di Fabriano, attraverso il calore umano, attraverso le persone e le loro esperienze, attraverso il loro sguardo sulla città. Chiunque abbia voglia di accogliere e condividere con i visitatori la propria passione per la città, può proporsi ed essere “Un Amico in città”. “La Fondazione Carifac ha deciso di sostenere questo progetto perché originale e perché è un’iniziativa che non solo è importante per la riuscita della Mostra, ma perché aiuta ad incentivare il turismo anche dopo la mostra”. Questo è quello che sostiene la rappresentante Carifac Sonia Ruggeri che aggiunge: “Il turismo non deve finire con la mostra. Un Amico in città mette in rete le bellezze artistiche e paesaggistiche e le persone oltre che si propone di valorizza- re percorsi spirituali ed enogastronomici”. Sonia Ruggeri insieme ad Ilenia Raggi, socia di fabricamenti, sottolinea l’importanza del saper indirizzare il turista ascoltando ogni sua esigenza, come fosse un ospite, accogliendolo in città con il calore umano che prezioso vale più di ogni servizio. L’accoglienza è una componente fondamentale per l’economia di ogni meta turistica, fondamento, essenza del nostro essere persone, uomini. Oggi si sa che la rete internet influenza notevolmente i turisti perché ormai tutti si affidano al web, ai social network per “ascoltare” i pareri di chi ha già vissuto certe esperienze. “Un Amico in città” si adatta benissimo a questo meccanismo: se si instaura un feedback tra il turista e la gente del posto ovviamente il visitatore rimane maggiormente colpito da ciò che vede perché se si conoscono persone ospitali, gentili, accoglienti e disponibili, rimane nella mente Il gruppo di fabricamenti davanti alla Pinacoteca (Foto Cico) del visitatore un ricordo speciale che va al di là di tutto quello che offre la città”. Sostiene ancora Sandro Giorgetti responsabile del Social Media Team Marche: “E’ un modo per promuovere il territorio tramite il mondo del web perché il turista che oltre ad aver visitato posti bellissimi, si è sentito davvero ospite in un altro luogo, appena tornato a casa comunicherà attraverso il web e i social network la sua esperienza positiva”. E’ come se la rete umana si traducesse in quella virtuale. Si vive in un mondo in cui il web sembra aver sostituito le relazioni umane, forse purtroppo in parte è così, ma il contatto umano ha ancora un grande potenziale e questa iniziativa dimostra che è addirittura fondamentale: è dalle relazioni umane che partono quelle virtuali. Il mondo della rete deve servire per valorizzare quello umano e non viceversa e fabricamenti ha capito proprio questo e cerca di dimostrarlo con tutte le varie iniziative svolte e che si organizzeranno. “Un Amico in città” è un modo per incontrare i turisti, esattamente un’esperienza nuova di accoglienza che ci permette di conoscere e amare ancora di più le bellezze del nostro territorio e allo stesso tempo capirne anche i limiti per poterlo migliorare: è semplicemente un’occasione per vedere Fabriano con occhi diversi e per vivere la città a 360 gradi. Francesca Agostinelli 24/09/14 11.16 7 >FABRIANO< L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 Il commercio che avanza Rivoluzione in centro storico tra nuove aperture e traslochi I di MARCO ANTONINI l centro storico di Fabriano torna a vivere. E’ proprio il caso di dirlo dopo l’exploit della mostra “Da Giotto a Gentile” che ha portato in città una media di 500 turisti al giorno solo nel mese di agosto con alcune giornate da record con quasi mille ingressi in Pinacoteca. Ma la dimostrazione che Fabriano reagisce alla crisi e investe proprio nel cuore pulsante della città è l’apertura di una serie di nuove attività commerciali nel salotto fabrianese che tante città invidiano. Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le età: protagonisti i giochi e l’abbigliamento. Parcheggiando in piazza Garibaldi, le vetrine la fanno da padrone. Eleonora Latini ha inaugurato negli ex locali del famoso Underground, un nuovo negozio di abbigliamento. Giovedì 18 settembre, infatti, è iniziata l’avventura nella città della carta "Tally Weijl" gestita da Eleonora Latini. E’ un marchio di moda giovane e di tendenza ed una delle principali presenze nel mercato della moda internazionale di oggi. L’azienda ha 780 negozi in 38 paesi nel mondo. Proseguendo lungo Corso Repubblica risaltano subito all’occhio i preparativi sotto I giochi protagonisti con Matteo e Rudy l’arco del Podestà. Leonardo Carloni ha aperto, sabato 20 settembre, un nuovo punto vendita denominato "Flat". Ma l’abbigliamento è protagonista anche in piazza del Comune. Nella storica sede de ‘Il gioiello’ è operativo, da alcuni giorni, "Plastik" per donne giovani e non. "Look Look", invece, specializzato nel vestiario giovanile, si è trasferito vicino lo storico Monteverde. Una nuova mappa, quindi, per gli acquisti in centro. Il centro commerciale naturale torna a vivere con più coraggio di prima. I cittadini, oltre che i turisti, credono molto nell’attaccamento alle proprie origini e quindi al proprio nucleo centrale. Per questo, nelle ultime settimane, da più parti, si è sollecitata una maggior sinergia tra le attività commerciali per essere, oltre che competitive, anche operative in un periodo in cui tutti i giorni c’è qualcuno che gira per Fabriano. E diversi hanno chiesto, in rete, la pedonalizzazione di Piazza Repubblica che, nelle mattine di bella stagione, offusca qualsiasi fotografia e rende brutta perfino una passeggiata in un centro meraviglioso come quello fabrianese. Soddisfatto anche il presidente di Confcommercio Fabriano. “Le nuove aperture sono la dimostrazione dell’appetibilità del nostro centro storico che vuole tornare ad essere leader. Questi imprenditori”, commenta Mauro Bartolozzi, “sono professionisti che si rimettono in gioco in un momento di grande difficoltà per l’economia: sono da applaudire”. Rudy Carloni e Matteo Giardini sono i titolari di Game Up, il nuovo punto vendita situato all’inizio della salita che dalla Fontana Sturinalto porta in Cattedrale. Rudy gestiva un bar-pizzeria ed è un Vigile del Fuoco. Matteo, invece, dopo la laurea in scienze dell’investigazione ha lavorato nel campo della sicurezza in Inghilterra e in Irlanda, poi nel settore investigazione in Italia. Ultima esperienza a Milano, dodici mesi fa, presso uno stabilimento Fedrigoni dove si occupava della security in uno stabilimento dedito alla produzione di elementi di sicurezza per le banconote. “Game Up mira a fornire al cliente un servizio di elevata qualità tecnica e conoscenza del mondo videoludico tenendo prezzi estremamente competitivi. Fiore all’occhiello è la presenza di articoli che fino ad ora non erano reperibili a Fabriano come le periferiche da gaming di alto livello: mouse, tastiere, pads e cuffie. Una cosa molto caratterizzante credo sia il fatto di poter provare nella maggior parte dei casi, il gioco usato prima dell’acquisto, così da dare l’opportunità di conoscere l’oggetto prima di spendere soldi per portarlo a casa. Le nostre postazioni con audio integrato hanno di seguito creato un luogo di aggregazione in centro che va al di là del semplice shop dove compri e vai via. Da noi - spiegano Rudy e Matteo - ti fermi con gli amici per giocare, per chiacchierare, confrontarsi, dibattere sul gioco o semplicemente incontrarsi riguardo un mondo che fino a ieri ci teneva tappati in casa. Game Up, invece, ti porta a uscire di casa e socializzare con nuovi amici. Se, poi, darà un po’ di vita e gioventù al centro, ben venga. Teniamo la stessa linea organizzando tornei che ad oggi”, come nel caso della competizione Fifa15 che si è tenuta il 25 settembre, conta già quasi un centinaio di iscritti e non abbiamo ancora chiuso le iscrizioni”. Una postazione azzeccata? Pare proprio di sì. “Abbiamo scelto di aprire in centro storico perché massimizza i valori del nostro progetto di intrattenere il cliente e socializzare, oltre che fare semplice negozio. Quale miglior posto del centro per intrattenere ragazzi e creare simposi videoludici ove si dibatte, si acquista, si gioca e ci si confronta?”. I due titolari guardano al futuro con la consapevolezza che nulla è scontato ma con una sana spinta di ottimismo tutto è possibile. “Siamo da sempre appassionati a questo settore ed abbiamo deciso di investire i nostri risparmi su Fabriano perché ci troviamo bene nella città e vorremmo, nel nostro piccolo, fare qualcosa per migliorarla. Se riusciremo ad unirci un lavoro in un periodo che è difficilissimo trovarlo, beh, sarebbe il massimo per noi. Per ora, onestamente, visto i commenti ricevuti, siamo felicissimi che il progetto proceda in maniera grandiosa”. m.a. Matteo Giardini e Rudy Carloni Le novità dell’autunno e uno sforzo economico L’animazione estiva, alcune iniziative di rilievo nonché di grande richiamo per il pubblico, e soprattutto la mostra “Da Giotto a Gentile” presso la Pinacoteca Molajoli, hanno rivitalizzato il territorio con un ricaduta che è andata a toccare vari settori della vita pubblica. Il commercio fabrianese, che non sta di certo attraversando un bel momento, riesce però ad impadronirsi ancora del centro storico attraverso quattro nuove aperture, contribuendo alla ripresa economica con investimenti di lungo corso. Nel giro di pochi giorni, tra piazza del Comune e corso Garibaldi, le attività di vestiario e calzature prevalentemente per i giovani, consentiranno di procedere con una nuova offerta. Se da un lato le associazioni di categoria e dall’altro il Comune di Fabriano non intendono di certo far morire il cuore pulsante di Fabriano, i negozi contribuiscono a rifare la veste e ad animare il presente. “Il centro storico è ancora appetibile”, assicura Mauro Bartolozzi della Confcommercio. “Non solo, ma a queste aperture settimanali ne seguiranno altre, da quanto ci risulta. Una di abbigliamento, l’altra di scarpe per bambini. In quest’ultimo caso ci riferiamo al trasferimento di 'Gulliver' in piazza del Comune”. Assicura il presidente di categoria: “Molti giovani hanno voglia di mettersi in gioco e non intendono lasciare la loro città. Sono ragazzi che dimostrano un notevole impegno e al quale va il nostro plauso per lo sforzo economico e l’intraprendenza dimostrata”. Confcommercio è in grado di 07 fabriano.indd 2 offrire servizi nei settori del credito, della formazione, della consulenza contabile, nella gestione del personale e della consulenza d’impresa, con l’obiettivo di favorire la crescita delle aziende associate. “Una cooperazione è indispensabile per ottenere migliori risultati. Oggi, da solo, non si salva più nessuno”, chiosa Bartolozzi. D’altro canto si fa sentire anche la Confartigianato, in particolare per ciò che concerne l’Accordo di Programma, sempre in relazione al rilancio della disastrata economia fabrianese. “Vogliamo partecipare anche noi alla rimodulazione di questo accordo”, afferma Simone Clementi, mentre si attende la data del tavolo di concertazione per affrontare le modifiche per le aree colpite dalla crisi dell’ex Antonio Merloni. “Siamo allo stremo delle forze, eppure sappiamo che ci sono fondi a disposizione, che non vengono utilizzati, per ben 35 milioni di euro”, aggiunge il presidente locale di Confartigianato. “In primis chiediamo che si abbassi la soglia dell’investimento, ad oggi previsto sui 2 milioni di euro. Se così non fosse si taglierebbero tutte le attività artigianali. Inoltre è necessario uno snellimento delle pratiche burocratiche e un automatismo tra investimenti ed assunzioni a tempo indeterminato”. Al tavolo ministeriale si vorrebbe procedere con un accordo a più ampio raggio, dando la possibilità anche ai piccoli e medi artigiani di far sentire la loro voce e di ricevere una boccata d’ossigeno. Richiesta dagli artigiani la rimodulazione dell'Accordo di Programma Simone Clementi (Confartigianato) Alessandro Moscè 24/09/14 11.19 8 >FABRIANO< L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 Alla scoperta delle origini Castelvecchio e Castelnuovo raccontati con passione dagli esperti di ALESSANDRO MOSCÈ Una visita di successo e sabato si replica E’ stato già menzionato due settimane fa attraverso le pagine del nostro giornale e lo si può constatare sul sito www. fabrianodalbasso.it (tra i promotori Giampaolo Ballelli, Giuseppina Tobaldi, Roberta Antonini e altri appassionati). Non stiamo parlando dell’ennesimo comitato, ma di una rete attraverso la quale condividere obiettivi o progetti. “La nostra idea nasce dall’osservazione di quanta vivacità e voglia di partecipazione ci siano a Fabriano. Nascono comitati e gruppi di attivisti che mettono a disposizione il loro tempo e le loro idee per proporre iniziative alla città, gratuitamente”. Questo gruppo “sonda” la Fabriano meno conosciuta, i suoi scorci, le sue vie, i suoi anfratti. Cos’è il castrum vetus, il cosiddetto Castelvecchio, ad esempio? Alcuni lo hanno scoperto cogliendo le linee celate tra i palazzi monumentali sorti sopra questa antica entità che diede origine a Fabriano. Molti concittadini hanno partecipato alla prima giornata per leggere insieme, di nuovo, l’avvincente storia locale. Altra risorsa da preservare, la chiesa di San Benedetto: un bene comune che ha bisogno di interventi e di manutenzione perché versa in condizioni di degrado a causa dell’umidità che filtra dal basso e che sta rovinando, da anni, affreschi e stucchi. Qualcuno, in Terza Età: università al via L’Università della Terza Età, attiva fin dal 1992, ha aperto le iscrizioni per l’anno accademico 2014-15. La sede, come è noto, è ubicata in piazza Manin, e l’apertura delle iscrizioni prevede un orario dalle 9.30 alle 11.30, dal lunedì al venerdì. La quota d’iscrizione è di 3 euro, mentre per i laboratori è richiesta una quota integrativa di 50 euro. Sono previste gite a carattere sociale e culturale. Tra i vari corsi teorici, si segnala la storia del cinema, la medicina generale, la sicurezza e i servizi al cittadini. Per i laboratori sono compresi la pittura, la ginnastica dolce, le pratiche di cucina tradizionale. Il coordinamento è a cura di Lucia Zampetti. L’inizio delle lezioni è previsto per lunedì 20 ottobre presso i locali del teatro Santi Biagio e Romualdo. Qui e a destra, due immagini della prima visita a Castelvecchio proposito, ha menzionato anche la vasta area che sorge nell’ex campo da gioco di pallacanestro, dove ci sono solo sterpaglie, e che andrebbe senz’altro recuperata. “Più cresciamo oggi sui social e su Internet, più saremo in grado di programmare per diffondere il messaggio positivo su cui si basa questa rete sinergica intesa come società di persone. E saranno proprio le persone a fare la differenza”, fa sapere il gruppo. Da Castelvecchio alla scoperta di Castelnuovo: ecco il nuovo percorso oggetto di approfondimento, da veri e propri flâneurs dell’oggi con tanto di guide al seguito. Si partirà dall’ex monastero benedettino di Santa Margherita, situato nel centro storico fin dal secolo XV, in via del Poio (che prende il nome da Podium, o Poggio, e, quindi Poio, l’altura chiamata Castelnuovo). Sembra che la data di costruzione del monastero che inizialmente era situato su una contrada collinosa detta Palatina, risalga alla fine del secolo XIII. Considerando i documenti oggetto di studio, si può dire che la comunità religiosa di Santa Margherita abbia origini ancora più lontane, individuabili nel cenobio di Valdisasso, che la tradizione ci dice sia stato donato da Alberto Sassi alle monache benedettine (nell’anno 781). Dopo il successo di “Alla scoperta di Castelvecchio”, il gruppo Fabriano dal Basso ha pensato di riproporre la passeggiata con il nome di “Castrum Vetus”, sabato 27 settembre, per chi non avesse avuto la possibilità di partecipare nel precedente appuntamento, con piccole modifiche ed alcune sorprese. Anche questa passeggiata nella storia del primo nucleo abitato della città di Fabriano è organizzata in collaborazione con l’Azienda di servizio alla persona “Vittorio Emanuele II” che aprirà le porte dell’ex Monastero Olivetano e della chiesa di Santa Caterina a tutti i partecipanti. Il programma prevede alle ore 16.30 una Santa Messa presso la chiesa di Santa Caterina (organizzata per l'occasione con l’apertura della chiesa, non è vincolante). Prima dell’inizio del rito si raccoglieranno le prime registrazioni dei partecipanti. Alle ore 17.30, accoglienza presso Piazza della Repubblica, di fronte la fontana Sturinalto, per la registrazione dei partecipanti e partenza della visita presso la chiesa di Santa Caterina, ex Monastero Olivetano, San Claudio, Sant’Onofrio (Scala Santa), orti Olivetani e sotterranei. Alle ore 20 circa, momento finale con degustazione enogastronomica presso il giardino dell’ex Monastero Olivetano. Durante la visita, prevista anche la performance delle attrici dell’Associazione Culturale Talìa, che riporterà i presenti indietro di quasi duemila anni nei suggestivi luoghi del nostro percorso. Per rendere più agevole la visita nelle strutture interessate, l’appuntamento sarà aperto solo a 70 partecipanti che non sono stati presenti all’incontro del 13-14 settembre. Necessaria la prenotazione chiamando i numeri 348 2811314 o 347 0463596 oppure lasciare il proprio nominativo, con un recapito telefonico all'indirizzo email fabrianodalbasso@gmail.com. Si raccoglieranno delle offerte libere per il fondo che verrà interamente devoluto per le opere di restauro degli affreschi del De Magistris, attualmente in grave stato di deterioramento presenti nella chiesa di San Benedetto a Fabriano. BREVI DA FABRIANO ~ DETENEVA COLTELLO A SERRAMANICO Matelica, 14 settembre. Un fabrianese 24enne ad un controllo dei Carabinieri viene trovato in possesso di un coltello a serramanico illegale e pericoloso e viene denunciato per porto abusivo di arma bianca. ~ CAMPER ARENATO NEL FANGO Via Gigli, 12 settembre ore 21. Un turista romano conducente di un camper, con moglie e figlia a bordo, non riesce a ripartire dal parcheggio a causa del fango ed essendo notte e dovendo arrivare a Pomezia, chiama i VdF che in breve trainano il veicolo fin sulla strada buona. Il turista e la famiglia ringraziano sorridenti i soccorritori, salutano e ripartono. ~ LA SERPE METTE PAURA Piazzale Matteotti, 16 settembre ore 15.30. Una signora terrorizzata da una serpe che strisciando scompariva presso la sua auto parcheggiata, chiama i VdF; temeva che si fosse introdotta nel veicolo. I VdF dopo aver controllato dentro l’auto e nei dintorni, la rassicurano perché la biscia si era allontanata. Lei tranquillizzata risale in macchina e riprende la marcia. ~ L’AUTISTA ERA “FUGGITO” A CASA Genga. L’autista non italiano del tir che il 10 scorso aveva abbandonato il veicolo dopo vari urti sulla S. S. 76 con il guardrail laterale, era tornato a casa in Lituania. .~ TRUFFATORI CON “URTO SPECCHIETTO” Sassoferrato, giorni fa. I Carabinieri indagano su vicende che hanno coinvolto due automobilisti del luogo, i quali affermano di essere stati truffati da due automobilisti forestieri. I lestofanti accusando i locali di essere stati urtati con gli specchietti retrovisori, inducevano uno a pagare 50 euro - per non aprire l’assicurazione - l’altro invece veniva confuso, tanto che si ritrovava senza soldi e portafoglio che aveva in macchina. ~ LUPI SBRANANO CINGHIALE Serradica, 16 settembre, mattina. Un passante, 200 metri dopo il paese e vicino al cimitero, nota un animale morto squartato in un campo; va a vedere e scopre che è un cinghiale, probabilmente sbranato dai lupi; dell’animale ne è rimasta una metà. Il mattino dopo ripassa e nota che i lupi o altri animali, avevano spostato la parte restante del cinghiale vicino al bosco. Il terzo giorno del “maiale selvatico” - che pesava sugli 80 chili - non c’era più nulla. ~ 80ENNE CADE E SI FRATTURA Sassoferrato, 18 settembre. Una donna 80enne cade in casa, non riesce a rialzarsi e chiama il soccorso medico del 118. I soccorritori forzano la porta, le prestano le prime cure – ha un femore fratturato - e la trasportano all’ospedale. Sono intervenuti anche i VdF. Eventi organizzati "dal basso", fondi destinati a S. Benedetto Siamo all’inizio di un percorso organizzato da giovani volontari provenienti da diverse Associazioni culturali che hanno voluto sperimentare il 13 e 14 settembre l’evento storico nel cuore della città cominciando dalla fondazione del primo nucleo. I cittadini hanno risposto con molto entusiasmo ed hanno partecipato numerosi e desiderosi di poter ancora assistere ad altri eventi organizzati “dal Basso“. Come era stato annunciato, il fine di tutto ciò è quello di contribuire a finanziare il restauro degli affreschi del De Magistris (intervento più urgente) e di seguito il Coro ligneo della chiesa di S. Benedetto. Il contributo elargito dai presenti ha evidenziato la loro sensibilità e generosità che possa essere di esempio ai “mecenati locali“ per un loro eventuale consistente contributo e sia di stimolo alle istituzioni addette al finanziamento dei contributi europei. L’organizzazione userà il metodo della rete, della condivisione, della valorizzazione delle diversità e dei talenti individuali per rendere la nostra città sempre più viva e bella. Altre tematiche che verranno affrontate saranno la solidarietà, il verde, il decoro urbano e l’ambiente... Un ringraziamento particolare va alle ditte che hanno creduto per prime al successo dell’evento: Ristorante Sbrodovino, Colle del Sole, Valdimiro Lacché, Casa del pane Belardinelli, Casa Cabianca, Forno Maurizio Romei e alla squisita ospitalità ricevuta dalla” Buona Novella”. Non perdiamoci di vista, continuate a seguirci e, se volete partecipare, donando un po’ del vostro tempo libero, contattateci. Fabriano dal Basso 08 fabriano.indd 2 24/09/14 11.24 9 >FABRIANO< L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 E' la valle della creatività Una dotazione di fondi di 800 mila euro per un progetto integrato I di DANIELE GATTUCCI l patrimonio storico e culturale, il paesaggio inteso come custodia del passato e del presente su cui effettuare interventi di riqualificazione per l’innesto di nuove opportunità lavorative e la contaminazione tra cultura e produzione: su questi tre assi si incentra il progetto integrato denominata “La Valle della Creatività-Distretto Culturale Evoluto“, presentato la scorsa settimana nella Biblioteca Multimediale, per un programma che ha una dotazione di fondi pari a 800 mila euro (300 mila euro pubblici e il resto proveniente da soggetti privati). Luca Piermattei ha presentato i dettagli della “Valle della Creatività”. Il partenariato pubblico è composto dalla Provincia di Ancona, dalla Camera di Commercio di Ancona, dai Comuni di Fabriano, Sassoferrato, Serra de’ Conti, Cupramontana e Falconara, mentre quello delle imprese ha l’adesione di molte aziende del territorio. Si intende favorire l’avvio di un processo di sviluppo in grado di delineare un nuovo prototipo delle Marche fondato sul concetto di “trasfor- mazione positiva” della natura, tra economia, cultura, riqualificazione urbana e nuovi paesaggi, nonché favorendo un’alimentazione sana, la qualità della vita, il benessere e la coesione sociale. Tra gli obiettivi quello di definire nuovi modelli di governance finalizzati a promuovere il coordinamento in forma integrata dei progetti territoriali, a formare reti tematiche territoriali stabili capaci di interagire a livello globale, ad incentivare la formazione di gruppi di progettazione multidisciplinari, a sviluppare un’evoluzione della tradizione Bozzetto per la porta L’ex monastero di Santa Caterina da Siena, in via della Portella, oggi via Damiano Chiesa è stato per oltre cinquecento anni luogo di fede e di culto. Nel 1904 le suore domenicane si trasferirono a Bologna, lasciando il monastero ad altre congregazioni religiose come: i Fratelli di Nostra Signora della Misericordia dal 1914 al 1924, per poi trasferirsi nell’attuale sede di via Cavour, Collegio Gentile. Oggi l’ex monastero è di proprietà privata. Nella facciata dell’edificio, come da foto, c’è un portale gotico murato dove si potrebbe collocare un’opera in ceramica con una traccia, per esempio, di scene di vita monastica con riferimento anche all’immagine della Madonna delle Lacrime, oggi posizionata nella seconda cappella a destra in Cattedrale, che dal 1536 la tavola miracolosa era mèta di pellegrinaggio da parte di tanti fedeli. La porta ha una profondità di cm 24, una larghezza di cm 1,70 e un’altezza di cm 2,43. Si invitano gli artisti fabrianesi a presentare con ampia libertà un bozzetto che esprima, secondo la propria creatività e sensibilità, una scena che dia lustro e ricordi l’ex monastero di Santa Caterina da Siena. Le opere pervenute verranno selezionate dal comitato promotore che procederà insieme all’artista e in collaborazione degli allievi del Liceo Artistico “Mannucci” sede di Fabriano alla realizzazione dell’opera in maiolica. Il progetto è una indicazione, uno stimolo per valorizzare e lasciare alle generazioni future opere che testimoniano la storia dei pregevoli monumenti di cui la nostra città è ricca. Per ulteriori informazioni chiamare il 339 5408075. Sandro Tiberi La porta gotica 09 fabriano.indd 2 produttiva dell’area in direzione creativa, a ricercare relazioni tra luoghi di produzione (condensatori intellettuali) e territori in grado di innescare processi di rigenerazione urbana, per arrivare a definire un brand territoriale che comunichi un’immagine unitaria e coerente dell’area. Per ciò che concerne i musei l’obiettivo è di renderli luoghi di irradiazione e di saperi, di conoscenze ed esperienze da cui sviluppare attività d’impresa ad elevato contenuto culturale e creativo, che valorizzino le tradizioni e le specificità locali. Per il Comune di Fabriano l’attenzione è rivolta alla biblioteca multimediale, alla raccolta dei cataloghi d’arte, ai servizi di di- gitalizzazione. Quindi agli eventi tematici per la promozione della tradizione della carta. Per Sassoferrato si promuovono start-up per la fruizione museale, del patrimonio culturale e per la sperimentazione dei nuovi media. L’associazione InArte di Fabriano si occuperà di mostre ed eventi legati all’arte su carta, mentre sul secondo asse, quello diffondere la i linguaggi espressivi del contemporaneo e le attività produttive come lo sviluppo della creatività e il sostegno all’innovazione del prodotto. In una rapida menzione dei partners proponenti, si segnala il Comune di Fabriano con il Centro di Documentazione del Catalogo d’Arte su Carta (importo del progetto pari a 145.000 euro); l’associazione InArte per la costituzione di una cooperativa di giovani per marketing turistico ed incoming (40.000 euro); il Comune di Sassoferrato per un progetto si start-hub (44 mila euro); la Fon- dei paesaggi artificiali, agricoli e di urbanizzazione nel territorio, si vogliono perseguire obiettivi di miglioramento ambientale mediante attività agricole ed agroalimentari. Infine il terzo asse, ossia la contaminazione tra arte e produzione all’interno della quale sviluppare e Il momento della presentazione dazione Casoli per la formazione aziendale (29.000 euro). Infine ancora il Comune di Fabriano per attività di comunicazione del sistema (14.000 euro) e di progettazione (48.000 euro). TRIBUNALE CIVILE DI ANCONA SEZIONE FALLIMENTARE AVVISO DI VENDITA DI BENI MOBILI Fallimento 08/2013 Si comunica che la curatela fallimentare pone in vendita i sottoelencati beni, meglio descritti nell’inventario depositato presso l’ufficio fallimentare del Tribunale di Ancona. N. 4 Computer HP completo di unità centrale, monitor LCD, tastiera e mouse; N. 1 Telefono cordlesss Pansonic; N. 3 calcolatrici Olivetti, vari modelli; N. 4 apparecchi telefonici Eurosystem; Un apparecchio telefonico Siemens Euroset 2005; Un centralino Eurosystem; Un apparecchio telefonico Telecom SIRIO 187 Basic; Una segreteria telefonica CISCO 1700; Una cassettiera con 3 cassetti; Una lavagna magnetica girevole su cavalletto - dim. ca. m. 1,20 x 2,30; Un telefono cordlesss; Un telefono fisso Telecom; Etichettatrice PACKAGING completa di nastro trasportatore; Una smerigliatrice angolare BT AG 850 W; Una smerigliatrice EINHELL; Un misuratore carica elettrostatica WAGNER; Una bilancia elettronica BB MTTLER TOLEDO; Una levigatrice DYNABRADE INC.; N. 183 bilancelle; Impianto di aspirazione fumi - 4 bocchette; N.. 24 telai. LOTTO UNICO - PREZZO BASE €. 12.426,75 oltre I.V.A. MODALITA, DELLA VENDITA Gli interessati all’acquisto dei beni di cui sopra dovranno far pervenire l’offerta in carta libera, in busta chiusa a pena di inammissibilità, indirizzata al Curatore Rag. Francesco Di Trapani, Via G. Brodolini n. 73/a, 60044 Fabriano. All’esterno della busta dovrà essere riportata la frase “fallimento n. 08/2013 – offerta acquisto beni”; Le offerte dovranno pervenire tramite lettera raccomandata a/r ovvero tramite lettera raccomandata a mano, entro e non oltre le ore 12,00 del giorno 08 Ottobre 2014 e dovranno contenere: a) le generalità complete dell’offerente (anche del Legale rappresentante se trattasi di società), comprese il codice fiscale e la partita IVA. b) Il prezzo offerto, non inferiore al prezzo base. c) Un assegno circolare non trasferibile intestato a “Fallimento n. 08/2013 - Curatore Rag. Francesco Di Trapani” di €. 1.242,68 pari al 10% del prezzo base, a titolo di cauzione (da considerarsi quale acconto su prezzo, in caso di aggiudicazione). L’apertura delle buste avrà luogo nello Studio del Curatore il giorno 09 Ottobre 2014 alle ore 11,00, alla presenza degli offerenti, i quali sono fin da ora invitati ad intervenire. I beni saranno assegnati all’offerente che avrà presentato l’offerta più alta; in caso di parità di offerte valide tra più offerenti, solo ed esclusivamente tali soggetti, ove presenti all’apertura delle buste, saranno ammessi a formulare offerte migliorative con rilanci minimi di €. 300,00. Qualora pervenga una sola offerta valida, l’unico offerente risulterà aggiudicatario. Agli offerenti non aggiudicatari, verrà restituito l’assegno allegato a titolo di cauzione. Entro 10 giorni dall’aggiudicazione, l’aggiudicatario dovrà pagare il prezzo offerto, maggiorato dell’IVA e dedotta la cauzione, tramite assegno circolare non trasferibile intestato a “Fallimento n. 08/2013 - Curatore Rag. Francesco Di Trapani”; in caso di mancato versamento del prezzo nel termine suddetto, la cauzione sarà incamerata dalla Curatela a titolo di penale. I beni vengono venduti nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, con esonero del fallimento da ogni responsabilità e garanzie per eventuali vizi e difetti. Tutte le spese e gli oneri di qualsiasi natura, anche fiscali, inerenti e conseguenti la vendita e/o la consegna, lo smontaggio ed il trasporto dei beni, saranno a carico dell’aggiudicatario. La consegna dei beni avrà luogo ad avvenuto pagamento dell’intero prezzo e comunque non oltre 30 giorni dalla data di aggiudicazione. Per ulteriori informazioni, gli interessati potranno rivolgersi al Curatore Rag. Francesco Di Trapani tel. 0732 5898 fax. 0732 5982 e-mail ditrapani.f@tiscali.it.. Nel caso in cui l’asta del 09 Ottobre 2014 vada deserta, sarà effettuato un secondo tentativo di vendita con le medesime modalità con un prezzo base di €. 9.320,00, domande da presentare entro ore 12,00 del giorno 18 Ottobre 2014, apertura delle buste alle ore 11,00 del 19 Ottobre 2014. Nel caso di ulteriore asta deserta, sarà effettuato un terzo tentativo di vendita con le medesime modalità con un prezzo base di €. 6.990,00, domande da presentare entro ore 12,00 del giorno 29 Ottobre 2014, apertura delle buste 30 Ottobre 2014. Fabriano, 04.09.2014 Il Curatore Rag. Francesco Di Trapani 24/09/14 11.26 10 >FABRIANO< Salerno stregata dall'infiorata Al supermercato per i bisognosi Sabato 4 ottobre si svolgerà una raccolta alimentare nei punti vendita Simply e IperSimply di Fabriano, diretti e in franchising, dove sarà possibile devolvere parte della spesa alle famiglie in difficoltà. I volontari della Caritas e de “il Tulipano” Società Cooperativa Sociale – Onlus per tutta la giornata saranno presenti nei punti vendita e illustreranno l’iniziativa ai clienti distribuendo materiale informativo e sacchetti dove inserire le donazioni. I beni richiesti sono i generi alimentari di facile conservazione e stoccaggio (pasta, riso, olio, caffè, zucchero, biscotti, scatolame), prodotti per l’infanzia (pasta, pappe ed omogeneizzati). I punti vendita che aderiscono alla raccolta alimentare sono i seguenti: PuntoSimply di Piazza Garibaldi n.71; SimplyMarket di Viale XIII Luglio nn. 74-76; PuntoSimply di Viale Zonghi n.57; IperSimply presso il Centro Commerciale “Il Gentile” di Viale B.Gigli n. 19-27. L’iniziativa è promossa dalla Società Cooperativa “Il Tulipano”, dalla San Vincenzo de' Paoli e dalla Caritas Diocesana Fabriano Matelica in collaborazione con Simply® Italia e il sostegno di partners istituzionali (Ambito territoriale sociale n. 10, i Comuni di Fabriano, Cerreto d’Esi, Genga, Sassoferrato e Serra San Quirico) e privati. I beni raccolti serviranno per rifornire gli scaffali del Social Market Cittadino inaugurato lo scorso 12 dicembre, come risposta al continuo aumento delle famiglie in difficoltà. Un vero e proprio supermercato finalizzato ad aiutare le persone indigenti e permettere loro di ricevere in maniera decorosa e dignitosa prodotti che difficilmente riuscirebbero ad acquistare attraverso i tradizionali canali di vendita. Attualmente il Fabriano Social Market sostiene 1.770 persone di cui 104 bambini in età compresa tra 0-3 anni. Per maggiori informazioni: Fabriano Social Market, via Mamiani. I l gruppo Infioratori Fabriano del Palio di San Giovanni Battista, è tornato a far parlare di sé con una nuova stupefacente infiorata realizzata il 20 ed il 21 settembre scorsi alla 19esima Infiorata di Casatori a San Valentino Torio (Salerno). Molto noti in Italia per l’elevato livello tecnico e artistico raggiunto, gli infioratori hanno riprodotto l’immagine centrale del polittico di Allegretto Nuzi, la Madonna col Bambino, conservato nella Pinacoteca civica “B. Molajoli” di Fabriano e visibile all’interno della mostra “Da Giotto a Gentile” curata da Vittorio Sgarbi. L’opera ha suscitato l’interesse di un numeroso pubblico intervenuto da tutta la regione Campania per la festa in onore di Maria SS. Addolorata e gli infioratori si sono dimostrati, ancora una volta, degli abili ambasciatori della città di Fabriano. Tutto il gruppo degli infioratori vuole ringraziare il sostegno e la collaborazione del Comune di Fabriano, la Fondazione Cassa di Risparmio Fabriano e Cupramontana, l’Ente Palio di San Giovanni Battista e il curatore artistico Vittorugo Sassi per aver consigliato l’opera da eseguire. Struttura potenziata alle Terme di S.Vittore 10 fabriano.indd 2 Frasassi srl, in costruzione dal 2000, dopo aver ottenuto l’accordo del Comune di Genga, approda in provincia di Ancona per il primo nulla osta nell’iter della variante al Piano Regolatore gengarino. Un progetto di ampio respiro sul quale si devono esprimere vari enti tra cui l’Ente Parco e che darebbe nuove dinamiche per l’economia del turismo. “Finora abbiamo investito - spiega Eugenio Cofani, amministratore unico della Frasassi srl. - 28 milioni ma abbiamo bisogno del via libera perché è importante che l’attività ricettiva e termale del complesso si classifica come un cinque stelle sul mercato nazionale ed internazionale”. Un aumento in volumetria che però si somma a volumi già costruiti, seppur ancora in gran parte da progettare. La struttura già adesso si distribuisce su 7000 mq ed ospita al suo interno un albergo, due ristoranti, tre piscine olimpioniche; prevede un centro benessere relax, un altro estetico, una zona terapia idroponica, L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 fangoterapie, due palestre di cui una pre-parto; dedica il piano terra alle terapie inalatorie, ad un centro diagnostico e terapeutico in grotta e al primo piano prevede ambulatori medici e due sale operatorie. “Questa nuova partenza – spiega sempre Eugenio Cofani – è legata alla dinamicità della Giunta Medardoni che dalla fine del suo primo mandato, ha portato avanti la variante con l’ufficio tecnico”. L’idea strategica è di arricchire il binomio Genga-Grotte di Frasassi con il binomio Genga-Stazione Termale dove un centro di cura è già attivo da decenni ed è a servizio della popolazione locale e anche di turisti. “Mentre questo resort – conclude Cofani – è diverso perché si rivolge alla fascia alta del mercato e ai cosiddetti 'curisti'. Acronimo che indica i curandi che praticano le cure pernottando e, in merito ai servizi e alle offerte di cui usufruiscono, sono anche turisti”. . Veronique Angeletti 24/09/14 11.29 L'Azione 27 settembre 2014 >FABRIANO< 11 Un volo d'epoca Una voce per il Perù: raccolti altri fondi All'aviosuperficie anche i mezzi militari per i bimbi di Pucallpa S i è svolta domenica 14 settembre il primo raduno di mezzi militari d'epoca (foto) organizzato dall'Associazione sportiva “il Volo” che gestisce l'Aviosuperficie di San Cassiano, ormai meta di numerosi eventi e soprattutto location di nuove e originali iniziative che tendono alla valorizzazione del territorio. La giornata è stata interessantissima poiché i mezzi militari presenti, risalenti alla seconda guerra mondiale, hanno entusiasmato anziani che li ricordavano quand'erano bambini e giovani che li scrutavano come cimeli storici mai visti prima. Essendo mezzi militari erano sì spartani, ma nello stesso tempo ottimamente conservati e lucidi come gioielli. Dall'alto dei cieli la splendida giornata è stata osservata da decine e decine di visitatori arrivati per l'occasione. L'aereo dell'Aviosuperficie al mattino e al pomeriggio ha volato per molte ore accompagnando i curiosi e gli intrepidi amanti del volo, facendo gustare a molti la visione aerea della città di Fabriano 11 fabriano.indd 2 e dei paesi limitrofi alla pista come Cupo, Melano, Marischio e San Donato. Non poteva concludersi meglio questa giornata quando alle 16 ben nove modelle professioniste hanno percorso la passerella realizzata per l'occasione, dando il via alla sfilata denominata pin-up. Gli abiti e gli abbinamenti li hanno scelti le stesse modelle e la passerella era composta da due parti: nella prima le ragazze erano vestite con abiti da giorno ed una seconda parte in cui le ragazze vestivano a tema anni '50-'60 con abiti da sera molto eleganti. La sfilata è stata accompagnata da musica di sottofondo come "surfin' Usa" e canzoni tipiche, presentata da Roberto Becchetti sostenuto dal tecnico e socio dell'Aviosuperficie Lorenzo Berardo. Speriamo vivamente che alle prossime iniziative che presto vi offriremo, parteciperete numerosi e che, passando dalle nostre parti, vorrete fare un volo con noi. I responsabili dell'Aviosuperficie località San Cassiano Grande successo per la serata di beneficenza organizzata presso il ristorante “Cavallo Pazzo”. L’iniziativa, dal titolo “Una voce per il Perù”, è stata l’ultima, in ordine di tempo, di una serie di eventi ben riusciti dalla finalità benefica: la costruzione di una struttura polivalente per i bambini bisognosi del paese di Pucallpa in Perù. Il comitato organizzatore ringrazia i circa 200 partecipanti all’evento. “Siamo veramente felici della riuscita di questa iniziativa che negli anni ha raccolto adesioni e manifestazioni di affetto da parte di tantissimi amici – hanno affermato all’unisono Raniero Zuccaro, tra i promotori di tutto il progetto e don Alfredo Zuccatosta, intervenuto alla serata nelle veci del Vescovo - a tutte queste persone non può che andare il nostro pensiero di gratitudine per quanto hanno manifestato in maniera tangibile con tante offerte e per la loro vicinanza che si è dimostrata in mille modi diversi”. Applausi anche per le Suore Cappuccine di Madre Rubatto che si sono commosse di fronte a tanta benevolenza. La serata è stata allietata da diversi musicisti e cantanti che si sono alternati fino a notte fonda, emozionando tutti i presenti. Grazie anche al "Cavallo Pazzo" per il menu e per l’ottimo servizio. 24/09/14 11.21 12 >EVENTI< L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 La cultura multietnica come valore da condividere D al 3 al 5 ottobre si terrà il “Festival della Cultura Multietnica”, giunto ormai alla sua diciannovesima edizione. Lo spirito che anima questa rassegna è quello di promuovere la multietnicità come valore e di condividere simboli, immagini, musica, artigianato, idee e cultura. Da tanti anni la manifestazione si confronta con il tema dell’immigrazione nella società italiana, predisponendo momenti di contaminazione tra le varie culture che compongono la nostra popolazione. L’idea di fondo è di favorire la creazione di legami personali che incrinino le barriere etnico-culturali favorendo una visione d’insieme. E’ infatti dimostrato quanto a livello economico e demografico le migrazioni siano state in grado di garantire una sostanziale “tenuta” del sistema italiano in un periodo di continuo invecchiamento della popolazione e di specializzazione lavorativa avanzata. La maggior parte dei migranti ha occupato le posizioni lavorative meno ricercate in periodi di crescita economica e al tempo stesso ha permesso un costante ricambio generazionale. Nonostante questi benefici appare radicato un sentimento di discriminazione verso lo straniero e la sua categorizzazione come “ospite” al quale non dovrebbero essere garan- titi gli stessi diritti. Si ergono barriere spaziali e culturali che portano ad una segregazione dei gruppi sociali, sia subita (discriminazione) che ricercata dai migranti stessi (ricerca di valori comuni). In una società globale questa situazione è un paradosso: culture differenti vivono insieme e molto spesso non dialogano. E’ quindi importante trovare momenti di confronto tra universi spazialmente vicini ma culturalmente distanti e sempre più spesso chiusi tra di loro. Il tema della XIX edizione del “Festival della Cultura Multietnica” è imperniato sul ruolo dell’associazionismo nell’intervento umanitario e nelle politiche di integrazione, svolto da quella rete di associazioni che oggi si trova in prima linea nel garantire le politiche di integrazione. Un lavoro svolto con passione, in maniera formale ed informale, centrale nello sviluppo di una rete di relazioni che trapassano le barriere etniche e religiose. Durante le giornate del festival assisteremo a dibattiti, lezioni e proiezioni incentrate sulla condizione dei migranti in Italia, sulla loro presenza nel mondo del lavoro, sul ruolo dell'associazionismo e sui sistemi Una pineta, una storia... Micologico: quanti eventi! Venerdì 26 settembre alle 21 al teatrino della Misericordia la Compagnia di Argignano e Attiggio diretta da don Umberto Rotili presenta uno spettacolo teatrale dal titolo “Truffa al parroco di Attiggio”. Il ricavato andrà al Cav. Ringraziamo don Umberto e don Luigi Monti che mette a disposizione il teatrino e quanti parteciperanno. Sabato 27 settembre alle ore 11 presso il reparto di Oncologia medica ci sarà la presentazione del catalogo “Il risveglio”, raccolta delle opere di Aicha A. Djeennane Moschini donate alle unità operative. Sarà possibile acquistare il catalogo con offerta libera. L’intero ricavato sarà devoluto all’Associazione Oncologica Fabrianese. di discriminazione incorporati nel pensiero comune. Alle 16 di venerdì 3 ottobre è prevista l’apertura del mercatino etnico e artigianale e la mostra “Multitecnico” a cura di Giuliano Ciarloni nel loggiato San Francesco. Alle 17 la presentazione del libro “Come spighe tra granaio e campo. Lineamenti filosofico-politici della questione rom in Italia” a cura di Gabriele Roccheggiani presso la biblioteca multimediale. Alle 20.30 cena etnica eritrea con Zighinì e pietanze tipiche del Corno d'Africa (prenotazioni al 3293236681) al ristorante Ehnò di via Balbo. Sabato 4 ottobre, alle 16.30, lezione di antropologia a cura dell’associazione “Oltre l’Altro” sempre presso la biblioteca. Alle 18.30 si terrà un dibattito sul ruolo dell’associazionismo nelle politiche di integrazione e nell’intervento umanitario. Interverranno esponenti dell’ambasciata dei Diritti delle Marche (biblioteca). Domenica 5 ottobre alle 18.30 aperitivo balcanico e concerto musicale presso il Bar L’Angoletto in piazza Quintino Sella; alle 21 concerto con Miio (world music) presso la birreria Lo Sverso di via Balbo. Sabato 4 ottobre, tra l’altro, si terrà il concorso “Storie da Biblioteca” in cui gli appassionati di scrittura e fotografia avranno modo di cimentarsi negli spazi della nuova biblioteca. Gli elaborati dovranno raccontare le istituzioni culturali e l’importanza che rivestono per le loro comunità di riferimento, con una particolare attenzione ai musei, agli archivi e alle biblioteche, crocevia di culture. Per i vincitori è prevista la pubblicazione di un’antologia in eBook attraverso la piattaforma di self-publishing Narcissus.me e buoni FootWings Dollar (FW$) da spendere sul marketplace dell’editoria FootWings.com ed eReader. Organistico con Argalia Prosegue sempre con successo l’appuntamento con il Settembre Organistico Fabrianese. Il prossimo concerto è per giovedì 25 settembre con il fabrianese Sauro Argalia (foto) sempre alle ore 21 presso la chiesa dei Ss. Biagio e Romualdo (organo Callido). Verranno proposti brani di Haendel, Corelli, Telemann, Morandi, Petrali ed altri. Il giovedì successivo, 2 ottobre alle 21 spazio alla Sacra Famiglia (organo Fedeli) con l’esibizione del duo Beatrice Mezzanotte (mezzosoprano) ed il direttore artistico della manifestazione Paolo Devito (organo e clavicembalo). Funghi: conoscere le russule Il Gruppo Micologico Naturalistico Fabrianese organizza per venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 ottobre una gita al Parco del Corno alle Scale presso la località Rocca Corneta di Lizzano in Belvedere (Bo). L'uscita con auto proprie sarà guidata dagli esperti micologi fabrianesi. La scadenza delle prenotazioni è fissata al 30 settembre. Inoltre il Gruppo, presso la propria sede sita in Via Mamiani n. 43, stesso ingresso del locale gruppo Avis, si ritrova tutti i lunedì sera alle ore 21 per discutere sul raccolto di fine settimana con esperti micologi allo scopo di conoscere nuove specie di funghi e altri amici con cui condividere gli stessi interessi. In particolare, lunedì 29 settembre alle ore 21 il micologo Bruno Berta ci illustrerà "Le russule", funghi quest'ultimi, ricercati e apprezzati dagli appassionati raccoglitori fabrianesi. Tutti sono invitati a partecipare e portare esemplari fungini a detti appuntamenti che rappresentano un'importante occasione di promozione e prevenzione della locale sicurezza tossicologica e, in special modo, quanti sono già possessori di tesserino per la raccolta. Per qualsiasi ulteriore informazione: David Monno 393-2351701, Sandro Morettini 348-3985622 o Gruppo Micologico Fabrianese su facebook. Un trekking con il Cai tra i colori dell'autunno Il Club Alpino Italiano, sezione di Fabriano, organizza una passeggiata non competitiva di nove chilometri (con merenda finale) domenica 28 settembre. L’evento si chiama “Autunno con il Cai” e prevede il ritrovo alle ore 8.30 presso la Casa del Parco di Castelletta. La partenza del trekking è prevista per le ore 9. La durata del percorso è di circa tre/quattro ore con un dislivello di 367 metri, la difficoltà è media. Lungo il tragitto si possono scorgere splendidi panorami e visitare le rovine dell’eremo di Grottafucile. Il costo di partecipazione è di 7 euro a persona. E’ possibile iscriversi presso la sede del Cai in Via Alfieri o la mattina prima della partenza. f.c. 12 eventi.indd 2 24/09/14 11.20 L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 >SPAZIO LAVORO< Fiato sospeso alla J&P E’ ripartita il 23 settembre la produzione nel principale stabilimento della J&P Industries (ex Ardo) dopo cinquanta giorni di stop tra agosto e buona parte del mese di settembre. Ferie estive quasi interminabili per i lavoratori dell’azienda di elettrodomestici che nel sito di Santa Maria solo adesso riprendono l’attività e presumibilmente per non più di dieci, quindici giorni. Nel frattempo dovrebbe fermarsi il sito gemello del Maragone, anche in questo caso con un organico a disposizione molto ridotto. I ritmi di lavoro sono sempre più bassi per un’azienda che Sei borse di ricerca al Cern La Regione Marche intende offrire a sei giovani marchigiani laureati/dottorati in Fisica, Informatica, Ingegneria per spendere un periodo di due anni di borse di ricerca al Cern di Ginevra (nella foto un particolare) (finanziamento con fondi strutturali europei a disposizione della Regione). Scopo dell’intervento è di creare opportunità formative di alto livello per giovani laureati (ingegneri, fisici e informatici in tema di cloud computing, dispositivi medicali per imaging e diagnostica, materiali innovativi e sistemi di controllo complessi) e di fornire loro competenze utili da utilizzare nel loro lavoro sulle innovazioni tecnologiche per la Regione Marche. Questo bando segue l'importante accordo stipulato tra il Cern e la Regione Marche il 4 luglio scorso: http:// www.anconatoday.it/cronaca/ che-fisico-borse-studio-cernginevra-laureati-marche.html. Le domande possono essere inviate dopo il 25 settembre con scadenza 9 ottobre presso il sito della Regione Marche: http://www.regione. marche.it/ o scaricare dal link: http://www.regione.marche.it/ Portals/0/Avvisi/SECONDOBANDO%20REPERTORIATO.pdf. 13 spazio lavoro.indd 2 in termini di rapporto tra fornitori e clienti paga lo scotto della vicenda giudiziaria arrivata ad una fase assai complessa. Sta rischiando di saltare la trattativa tra le banche creditrici e la J&P, da quando è divenuto certo il protrarsi della tempistica per arrivare alla sentenza della Cassazione necessaria per sapere, in via definitiva, se la vendita sarà annullata o meno. “Su questa vicenda a cui è legato il destino di 700 persone, il governo sta perdendo credibilità”, afferma il segretario provinciale della Fiom-Cgil Fabrizio Bassotti. “Ci era stato assicurato che da metà settembre saremmo stati convocati a Roma, in quanto il vice Ministro Lo stabilimento in Via Dante In ballo l'annullamento o meno dell'acquisto dell'ex Ardo De Vincenti si era detto fiducioso su un’eventuale intesa tra le parti così da arrestare il procedimento giudiziario che già con due sentenze ha dichiarato nulla la vendita. A breve daremo vita ad una manifestazione di protesta”. Sull’attesa in merito a questo verdetto della SPAZIO LAVORO a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi ~ PERSONALE PER RISTORANTE ITALIANO IN INGHILTERRA The Hub - ristorante appartenente alla catena di Aqua Italia, dedicata alla cucina del Belpaese, che si trova a Milton Keynes (Buckingamshire, sud-est dell’Inghilterra, nord-ovest di Londra) - è in cerca di personale, anche alla prima esperienza ma in grado di garantire ottimi livelli di servizio al cliente. Si cercano: personale di sala (Front of House Staff); personale per la pulizia dei tavoli e l’accoglienza dei clienti (Floor Staff); bartenders; un supervisore. L’ambiente di lavoro è divertente, energetico ed orientato ad alti standard di servizio e permette ai membri dello staff di imparare sul campo a fornire un servizio eccellente, che mette il cliente al centro in ogni momento. Sono previsti inoltre incentivi e bonus al raggiungimento di obiettivi. Il candidato ideale per ricoprire un ruolo nel team del ristorante possiede un 13 carattere dinamico e motivato al servizio, aperto e comunicativo, naturalmente portato a stare in mezzo alla gente. Deve avere il gusto dell’ospitalità ed essere in cerca di un’ottima occasione per iniziare una carriera in questo settore. Si tratta di una persona sicura di sé e appassionata a ciò che fa, oltre che desiderosa di imparare cose nuove e acquisire nuove capacità. Il salario previsto è di 6,50 - 7,50 sterline l’ora più mance. Per candidarsi inviare il proprio curriculum all’indirizzo: ben@ aqua-restaurant.com. Cassazione (terzo e ultimo grado), l’avvocato Giampiero Paoli, che rappresenta gli istituti di credito, riferisce: “Credo proprio che la sentenza arriverà negli ultimi mesi del 2015 o addirittura nel 2016. Per ciò che riguarda la trattativa tra i vertici dell’azienda e il ministero, finora non abbiamo ricevuto alcuna convocazione”. Molto preoccupato anche l’ex sindaco Roberto Sorci: “Sono dalla parte di Porcarelli e condivido il suo disappunto. Ad oggi non sembrano esserci i margini per un accordo. I segnali non stanno andando in questa direzione”. stici, parchi di divertimento, agriturismi, agenzie di servizi. Destinazioni: neve (Italia ed Estero) e mare (Tunisia, Canarie, Egitto, Capo Verde, Santo Domingo, Messico, Bahamas, Kenya, Maldive). Ruoli: animatori di miniclub, istruttori sportivi, coreografi, insegnanti di ballo e fitness, animatori polivalenti. Requisiti: disponibilità stagionale e/o continuativa (c’è la possibilità di instaurare un rapporto duraturo con l’azienda e di lavorare in tutti i periodi dell’anno). Condizioni: compenso variabile in base al ruolo, all’esperienza e alla destinazione. A chi non possiede esperienza la società offre un corso di formazione interna e chiede una disponibilità di almeno un anno. Inviare cv (allegati utili: foto a figura intera jpg) all’indirizzo mail darwinstaff@yahoo.it. Info: www.darwinstaff.com. Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi, concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M., Via Dante 268, Fabriano - tel. 0732.695238 - fax 0732.695251 - e-mail: cig.fabriano@ cadnet.marche.it - o visitate il sito www. cadnet.marche.it/cig. Orari:lunedì, mercoledì, venerdì, 9:30/12:30; martedì e giovedì, 14:30/18:00. ~ PERSONALE PER DARWINSTAFF Darwinstaff cerca animatori per la stagione invernale. La società fiorentina raccoglie le candidature di persone con o senza esperienza, desiderose di lavorare alcuni mesi in alcune tra le più belle località di mare al mondo. Partenze per Mediterraneo, Mar Rosso, Oceano Indiano e Oceano Atlantico. Sedi di lavoro: compagnie alberghiere, tour operators, villaggi turi- 24/09/14 11.18 14 >MATELICA< L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 Palcoscenico di tante storie Kindustria, la libreria che per una sera si trasforma anche in teatro C’ di SARA NOÈ è una libreria tutta particolare a Matelica in viale Martiri della Libertà, le ragazze che fanno da padrone di casa non esitano a proporre spesso agli avventori un bicchiere di vino, una bibita e magari qualche stuzzichino e tutto questo perché per loro la libreria è un luogo da vivere, dove soffermarsi non solo per curiosare tra i titoli esposti ma anche per parlare, discutere di romanzi, confrontarsi ed ascoltare. È partita così la serata di Il nostro Papa e la mia Albania “Vado in Albania – diceva Papa Francesco sul volo di ritorno dalla Corea - per due motivi importanti. Primo, perché sono riusciti a fare un governo di unità nazionale tra islamici, ortodossi e cattolici, con un consiglio interreligioso che aiuta tanto ed è equilibrato. La presenza del Papa è per dire a tutti i popoli: "Si può lavorare insieme!". E poi perché, se pensiamo alla storia dell’Albania, è stata religiosamente l’unico dei Paesi comunisti che nella sua Costituzione aveva l’ateismo pratico. Se tu andavi a messa era anticostituzionale. Mi diceva uno dei ministri, che sono state distrutte 1.820 chiese. Distrutte! Ortodosse, cattoliche. E poi, altre chiese sono state trasformate in cinema, teatri, sale da ballo… Ho sentito che dovevo andare”. E il Papa ha mantenuto la parola. Domenica scorsa la mia Albania è stata la sua casa due volte secondo il kanun, dove si dice: ”La casa di un albanese è di Dio e dell’ospite”. Un clima festoso per il nostro Papa in un paese che è a maggioranza musulmano, visto che i cattolici sono il 15% della popolazione. Non voglio raccontarvi il protocollo della visita, ma sabato 20 settembre a Kindustria, chi con un bicchiere in mano, chi con uno stuzzichino, i presenti chiacchieravano a bassa voce, certi che qualcosa stesse per succedere. Quel qualcosa è poi successo, del resto la lavagna fuori recitava: “aperitivo ad alta tensione”, e quando le luci si sono abbassate il Commissario è entrato dalla porta. In quel momento il teatro si è fuso con la libreria e le parole hanno come preso forma, la storia è iniziata. Il Commissario si è seduto, ha acceso la radio, l’atmosfera noir si è ispessita per via delle note jazz che si sono diffuse seguite poi dal notiziario: hanno preso l’Assassino dei negozi. Il Commissario chiama il collega Di Rienzo e gli chiede di portargli Pedrotti. Il colloquio tra il Commissario e l’Assassino inizia e pian piano vengono fuori le ragioni degli omicidi apparentemente senza senso, l’Assassino si confessa, spiega perché trova insopportabile la Bicchieroteca, perché trova insostenibile ben 110 gusti di gelato e perché tanto sui nervi gli sta lo sgabello Ubu. Scenario dopo scenario, in un crescendo di tensione ma anche di sarcasmo ed ironia, i due si confrontano sino al finale. Ad assistere tutti i frequentatori, che sono divenuti pubblico, della libreria che, a sua volta, per qualche tempo è divenuta palcoscenico ed in quella serata ha materializzato una delle molte storie che racchiude. Questa piccola magia è avvenuta grazie a Kindustria e alla Compagnia "Piccola Ribalta" di Civitanova Marche, costituita per la serata da Riccardo Bassetti (il Commissario), Luigi Ciucci (Di Rienzo), Alessio Orpianesi (Luca Pedrotti, l'Assassino) e dalla regista Rita Trobbiani. “In scena” la compagnia ha portato “16 omicidi, un assassino”, un testo tratto da un racconto di Michele Serra che nei suoi scritti è capace allo stesso tempo di creare suspense ed essere divertente, sottile, satirico ed arguto. Gli applausi sono stati forti e duraturi, lo spettacolo ha regalato a tutti quel sorriso deliziato che appare sul viso di chi è piacevolmente sorpreso. In fondo si sa, è proprio una libreria il luogo più adatto per trovare un bel giallo. Resoconto-diario di una collaboratrice che lo ha vissuto in modo speciale trasmettervi la grande emozione che abbiamo avuto tutti: dal Presidente al piccolo bambino che salutava il Papa. "Sono molto lieto di essere qui con voi, nella nobile terra di Albania, terra di eroi, che hanno sacrificato la vita per l'indipendenza del Paese, e terra di martiri, che hanno testimoniato la loro fede nei tempi difficili della persecuzione"- cominciò il Papa al palazzo presidenziale. Per poi aggiungere “Mi rallegro in modo particolare per una felice caratteristica dell’Albania, che va preservata con ogni cura e attenzione: mi riferisco alla pacifica convivenza e alla collaborazione tra gli appartenenti di diverse religioni. Il clima di rispetto e fiducia reciproca tra cattolici, ortodossi e musulmani è un bene prezioso per il Paese e acquista un rilievo speciale in questo nostro tempo nel quale, da parte di gruppi estremisti, viene travisato l’autentico senso religioso e vengono distorte e strumentalizzate le differenze tra le diverse confessioni, facendone però un pericoloso fattore di scontro e di violenza, anziché occasione di dialogo aperto e rispettoso e di riflessione comune su ciò che significa credere in Dio e seguire la sua legge”. E’ vero! Noi albanesi siamo un popolo antico, con una forte consapevolezza nazionale, con usi e tradizioni uguali, abbiamo una lingua ben radicata, ma preghiamo Dio in modi diversi. Questo atto così fondamentale della nostra vita lo abbiamo fatto sempre in pace e in armonia l’uno con l’altro. Abbiamo vissuto per quasi 50 anni una dura dittatura dove il comunismo tentò di cambiare l’umanità, creando un uomo senza Dio, senza libertà, senza chiese e moschee, senza il clero, auto-dichiarandosi l’unico paese ateo al mondo. Io e i miei connazionali siamo coscienti che la chiesa cattolica albanese e le altre comunità religiose hanno resistito in modo eroico alla dittatura dando alla nazione, alla chiesa e al mondo civilizzato martiri degni di questo status, nei secoli dei secoli. Le ultime parole dei martiri cristiani prima delle fucilazioni erano: “Viva l’Albania! Viva Cristo!”. Tutto questo il nostro Papa lo sapeva mentre sorridente passava lungo il viale principale benedicendo la gente che salutava commossa. Circa 300mila persone hanno partecipato alla messa del Papa al centro di Tirana. Per la maggior parte giovani, tanto che Francesco ha commentato nell'omelia: "Dicono che l'Albania è il paese più giovane del mondo e di giovani ne ho visti tanti venendo qui". Tanto giovani erano anche i martiri che il Papa ha visto nelle foto affisse lungo il viale. Durante la messa li ha ricordati dicendo: "In quel muro del cimitero di Scutari, luogo-simbolo del martirio dei cattolici dove si eseguivano le fucilazioni di vescovi, preti e fedeli laici che non volevano rinnegare la loro fede, con commozione vi depongo idealmente il fiore della preghiera e del ricordo grato e imperituro.” Alla fine della messa ha raccomandato agli albanesi di "volare alto come le aquile". Il Papa di nuovo ha dimostrato al mondo la pace e l’armonia religiosa quando a metà pomeriggio ha incontrato i responsabili delle principali confessioni religiose, cristiane e non cristiane, presenti in Albania. "È importante che siate qui insieme: è il segno di un dialogo che vivete quotidianamente”. Durante questa visita abbiamo visto il nostro Papa serio quando parlava alla presidenza, sorridente e affettuoso quando salutava la gente ma anche commosso nella cattedrale di Tirana davanti al racconto terribile di don Ernest Simoni, 84 anni, agli arresti per 27. "Mi strinsero i ferri ai polsi, così stretti che caddi quasi morto": e qui abbiamo visto l’abbraccio in lacrime del Papa. La stessa commozione anche durante il racconto di una suora stimmatina di 86 anni, suor Maria Koleta. L’ultimo incontro il nostro Papa lo fa nel centro “Betania” dove molti bambini bisognosi, orfani e disabili lo aspettano tra canti e gioia. Lì la commozione è tanta vedendo la gioia di questi bambini che, grazie alla generosità delle persone religiose e laiche hanno trovato una casa, una famiglia. Il Papa gioisce insieme a loro ed io avendo un pezzo di cuore lì, prego in lacrime. E’ finita questa giornata straordinaria con lo stesso volo che ha portato il nostro Papa nella mia Albania e con la benedizione: ”Dio effonda sull’Albania la sua grazia e la sua benedizione”. Grazie Santo Padre! La mia Albania aveva bisogno della Sua benedizione, la nostra chiesa aveva bisogno del Suo riconoscimento verso i martiri e la nostra Beata Madre Teresa aveva bisogno di essere ricordata come figlia di questo popolo! Pregheremo per Lei Santo Padre! Ridvana Lacej Restaurata l'edicola nella frazione di Terricoli Durante la rimpatriata annuale “A Terricoli…50 anni dopo” è stata scoperta, e riportata nell’edicola in cui era situata precedentemente, la restaurata Madonna Santissima del Divino Soccorso. Il restauro ha coinvolto molti volontari che durante quest’anno si sono adoperati sia in termini di lavoro che in quelli economici per recuperare questo piccolo luogo di devozione e restituirgli bellezza 14 matelica.indd 2 e stabilità. Tanti gli intervenuti nella piccola frazione, tra cui anche il vice sindaco Ruggeri, che hanno molto apprezzato l’evento ed i festeggiamenti successivi. Da tutti gli abitanti di Terricoli un ringraziamento speciale per la dott.ssa Ruggeri, per la Croce Rossa, per la Protezione Civile e per tutti quanti hanno partecipato. 24/09/14 11.16 15 L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 Una bellezza... da esportazione Perchè le coppie straniere scelgono questo territorio U di ANTONIO GENTILUCCI na bella lezione. E’ quella che ha saputo darci Heidi Van Couwenberghe, che con Yves gestisce da diversi ormai Casa Grimaldi, un incantevole resort ricavato da una bellissima villa del 1600 sulle colline matelicesi. Eravamo andati a trovarli perché sapevamo che quest’estate, e non è la sola, hanno organizzato diversi matrimoni. Ma non matrimoni di giovani coppie del posto. A festeggiare il matrimonio sono coppie di belgi che, affascinati dalla proposta di Casa Grimaldi, son venuti entusiasti ad unirsi alla paterna ombra del San Vicino. “I belgi sanno ancora vedere la bellezza che c’è qui. Voi siete troppo distratti!”. Nulla di più vero. Ma andiamo con ordine. Come è nata questa idea? Un matrimonio da sogno C’è la passione che anima la fotografa Sara Magnapane di Matelica, traspare dagli occhi e dalle parole, un po’ frenetiche per l’entusiasmo e per la voglia di fare. Nasce da lei l’idea di mostrare, presentare e far conoscere proprio qua, nella sua cittadina, quanto c’è di bello e di nuovo nel suo lavoro e nel lavoro di molti altri che si adoperano per rendere sempre più esclusivo il più particolare dei giorni: quello del matrimonio. L’idea così, grazie al suo dinamismo e alla sua dedizione, prende corpo, prende forma e diventa un evento: “I Was Born To Love You”, che si è svolto sabato 13 e domenica 14 settembre, è arrivato ormai già alla seconda edizione e si candida a divenire un appun- tamento irrinunciabile non solo per chi ha intenzione di compiere a breve il grande passo ma anche per chi ama godersi l’espressività, la creatività, la bellezza. “Sono una giovane donna innamorata della fotografia, così tanto da farne la mia professione e questo per me è un sogno realizzato, una soddisfazione grandissima, un’esplosione di gioia... – racconta Sara sorridente Tutto questo è stato possibile grazie all'aiuto di mio padre PierGiorgio, fondatore della ditta Fotostudio Quattro Matelica e di tutti coloro che dietro e davanti le quinte di ‘I Was Born To Love You’ hanno lavorato senza sosta, con il cuore...”. Le sue parole sono limpide e quando si tratta di descri- La sicurezza dei cittadini ed il rispetto del codice della strada costituiscono due obiettivi prioritari per il Comune di Matelica. In quest’ottica devono essere valutate le ultime scelte dell’amministrazione Delpriori, attenta a contemperare necessità di proteggere pedoni e automobilisti e volontà di impiegare al meglio le risorse umane a disposizione, con l’obiettivo di massimizzarne il lavoro. Nel dettaglio, la decisione di acquistare postazioni fisse di autovelox, rientra in un più ampio programma di interventi a favore della sicurezza stradale, frutto di un accordo in via di conclusione con la Provincia di Macerata. Il fine è quello di garantire prevenzione stradale su diversi tratti al di fuori del centro abitato, ritenuti pericolosi poiché più soggetti ad essere percorsi in eccesso di velocità. Come si accennava in precedenza, l’intesa con l’ente provinciale e gli interventi che ne deriveranno, assicureranno al Comune di Matelica il vantaggio di “liberare” il personale della Polizia Municipale dalla sorveglianza degli strumenti mobili di controllo della velocità, e di essere così a disposizione per altre finalità. Alla luce di quanto detto, appare 15 matelica.indd 2 “Siamo andati ad una fiera in Belgio, organizzata appositamente per tutti coloro che a vario titolo rientrano nell’organizzazione di un matrimonio: alberghi, ristoranti, noleggiatori di auto. Abbiamo portato la nostra proposta. E così sono venute quest’anno quattro coppie per sposarsi. Tre ne abbiamo già avuti, la settimana prossima ci sarà il quarto”. Un succcesso…inaspettato? “Beh, è una cosa nuova in Belgio, il fatto che vogliano sposarsi in Italia. Ma non è certo una cosa di cui sorprendersi. Il problema è che gli italiani non sanno più vedere la bellezza in Italia e dell’Italia, vedono solo le cose negative, pensano solo alla crisi. I belgi sanno ancora vedere questo, sanno apprezzare tutto quello che c’è, tutto il bello che c’è. Anche, va da sì, il cibo. Anche noi partiamo dalla tradizione e dagli ingredienti di qui, anche vere questo progetto, che di anno in anno diviene più importante, Sara è ben lieta di parlarne: “I motivi che mi hanno spinta ha creare questo tipo di evento sono tanti, di certo la mia passione e professione sono il motore centrale ma c’è anche la voglia di non arrendersi di fronte al periodo di difficoltà in cui tutti ci troviamo, di essere dinamici, di crederci e di far vedere quanta preparazione e competenza c’è nelle persone che credono nel proprio lavoro, far vedere a tutti quanto è valido il nostro territorio: tante aziende locali hanno partecipato e mostrato la loro bravura, in tutti i campi, dagli abiti alle luci, dalla torta alla musica, dai fiori al trucco e all’acconciatura, tutto gira intorno agli sposi per rendere il loro giorno straordinario in ogni dettaglio. La promozione del territorio è importante e sono stata molto contenta di ricevere tanti complimenti per l’iniziativa. Di certo una cosa non posso trascurare: vorrei ringraziare davvero tutti, infinitamente”. se poi lo abbiamo…rivisitato in una maniera nuova, nostra”. Pensate a tutta l’organizzazione, anche della cerimonia? “Dipende da quello che scelgono, ma normalmente sì. Pensa che l’anno scorso c’era stata un’altra coppia, la cerimonia è stata celebrata in una chiesa di Cerreto con don Gabriele, che aveva anche pronunciato, e molto bene devo dire, frasi in fiammingo”. Entusiasti all’arrivo, il territorio conferma le loro attese? “Guarda, proprio stamattina è ripartita un’americana, che ha sposato un belga, negli occhi gli si vedeva ancora la meraviglia per tutto, servizio e location. E il passaparola è molto importante, le persone che vengono per la festa, vedono il posto e si prenotano già per l’anno prossimo. Già l’anno prossimo abbiamo un matrimonio prenotato, e ne abbiamo sei che ci hanno chiesto un preventivo. E quest’anno ancora non siamo andati alla Fiera”. Cosa offrite, oltre alla cerimonia? “Di solito gli ospiti arrivano il venerdì. La prima sera facciamo un barbecue qui fuori. La cerimonia è il sabato. Poi la domenica organizziamo anche dei giri per cantine”. Sicuramente aiuta anche lo stile molto informale e familiare di Heidi e Yves. Sicuramente lo scenario che a noi sembra ormai così scontato riesce a farli stupire. Fatto sta che… “nel nostro guest book una sposa ha riempito tre pagine di sinceri complimenti”. La fotografa Sara Magnapane all'opera Gli splendidi abiti di Delsa Atelier "Autovelox: sicurezza, non per fare cassa" pertanto necessario rendere delle precisazioni in merito ad alcune dichiarazioni del consigliere Mauro Canil, riportate in un articolo a firma di Sara Sabbatucci pubblicato qualche giorno fa nella sezione locale del "Corriere Adriatico". Il trend crescente di introiti, per le casse comunali, derivanti da multe, ha visto, negli ultimi due anni e mezzo di amministrazione Sparvoli (2012-2013) un aumento del 70 % circa. L’ulteriore previsione di entrata di 99.000 euro inscritta nel bilancio 2014, che si vuol ora beffardamente scaricare sull’amministrazione Delpriori, altro non è, in realtà, che la conseguenza di una decisione presa dalla Giunta Sparvoli, con Delibera n.11 del 21\01\2014. È arrivato alla seconda edizione l’evento che gira tutto intorno agli sposi ideato dalla fotografa Sara Magnapane Crescerà sicuramente, vista determinazione e l’energia di Sara, l’evento “I Was Born To Love You” e anche il prossimo anno, sul finire dell’estate, ci sarà l’opportunità di visitarlo per osservare i suoi incantevoli scatti, che sono momenti incastonati nel tempo, assaggiare una splendida torta, osservare un bellissimo vestito, ascoltare buona musica e sognare il proprio giorno speciale. s.n. I nuovi dispositivi di cui sopra, infatti, cominceranno a funzionare a pieno regime solo a partire dal 2015: era pertanto impossibile per l’amministrazione attualmente in carica prevederne gli effetti sul bilancio comunale già a partire da quest’anno. Allo stesso modo, anche il sistema di sanzione amministrativa installato per punire chi passa con il rosso, all’altezza del semaforo sulla SS 256, è frutto di una volontà dell’amministrazione Sparvoli (tanto che il sistema stesso è entrato in funzione nell’ agosto 2013). E’ premura della Giunta Delpriori rassicurare i cittadini matelicesi che non è in atto alcuna azione che abbia l’intento di inasprire sanzioni amministrative, ma solo un’attività di prevenzione e di attenta amministrazione volta a garantire più sicurezza sulle strade del territorio comunale, senza costi aggiuntivi per le casse comunali. A tal proposito, corre l’obbligo di ricordare ai cittadini la necessità di rispettare il codice della strada: solo così ogni intervento di prevenzione avrà successo, e solo così non dovremo più tristemente prestare orecchio a quanto, troppo spesso, la cronaca degli incidenti stradali ci ricorda. 24/09/14 11.15 16 >MATELICA< L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 Una serata all’insegna del buon bere di SARA NOÈ L’ Associazione Produttori Verdicchio di Matelica è riuscita, nonostante il clima quest’anno decisamente poco clemente, a dedicare comunque una serata di festa al Verdicchio. È stata una serata all’insegna del buon bere ma anche della buona musica, con la P-Funking Band, ed unita alla fortuna vista la concomitante estrazione della tombola di Sant’Adriano, realizzata dalla Pro Matelica in collaborazione con il Comune, il tutto nell’ambito di quel contenitore sfaccettato che vuole essere il Matelica Festival. La serata del 16 settembre scorso, dunque, ha richiamato in piazza molti matelicesi, e non solo, che hanno passato “una notte con il Verdicchio” scoprendo le diverse cantine con le degustazioni, ascoltando il brio della Street Parade e del successivo concerto in piazza della P-Funking Band, ammirando l’abilità degli arcieri di Matelica in un’esibizione dimostrativa e strizzando l’occhio alla fortuna per la tombola, che aveva un montepremi di quasi 2000 euro. La Band è stata vivace e coinvolgente, tanti hanno seguito ballando questi spigliati musicisti che hanno suonato muovendosi continuamente e ballando con il proprio pubblico e molti si sono scaldati con un bicchiere di Verdicchio in una sorta di saluto all’estate e di benvenuto all’autunno, periodo d’oro in cui la nostra terra dona tanti buoni frutti ed in cui la sera talvolta l’aria profuma di mosto e della promessa di un’altra ottima annata di buon vino. Tutto pronto per le degustazioni! Gli Arcieri di Matelica durante l'esibizione Foto servizio Sara Noè La P-Funking Band in azione Assemblea Anmig nel segno di pubblicazioni e ricordi Una giornata di bel tempo, domenica 21 settembre, ha arriso all'Assemblea annuale della sezione di Matelica dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra (Anmig) che si è svolta nella splendida cornice dell'Agriturismo "Il Colle del Sole" (nella foto) alla presenza di importanti autorità dell'Anmig, ovvero il presidente regionale Anmig Comm. Franco Ortolani, la signora Gilda Coacci componente del Comitato Centrale Anmig, la professoressa Silvana Giaccaglia, vice-presidente della Consulta Nazionale della Fondazione Anmig ed i rappresentanti delle sezioni di Ancona, Macerata, Osimo e Fabriano. Particolarmente gradita e significativa la presenza dell'Arma dei Carabinieri rappresentata dal Maresciallo Cappelletti e da un suo commilitone della stazione dei Carabinieri di Matelica. La sezione Anmig di Matelica è veramente grata ai Carabinieri che ogni anno presenziano la nostra Assemblea. Un momento centrale della manifestazione è stata la presentazione del libro "Con i partigiani greci" da parte del suo autore, professor Igino Colonnelli, che prendendo lo spunto Sono matelicese da tanti anni, anagraficamente dal lontano 1986, e devo essere sincero; Matelica mi piace, bella gente, bel posto. Da poco ho scoperto nuovi amici, ad essere sincero non credevo ci fossero persone così speciali. E’ vero, ci lega una grande comune passione, ma non pensavo che con loro potessi legare in modo così speciale. Ci sono passato tantissime volte vicino a quel campo sportivo, il campo denominato “dei Fraticelli”, ogni volta che vedevo qualcuno giocare, mi veniva voglia di parcheggiare, mettermi gli scarpini e correre insieme a loro. Sono ammalato, devo ammetterlo; di calcio, in macchina ho sempre avuto tutto l’occorrente per giocare. Non conoscevo nessuno, sapete, credevo di trovare un gruppo chiuso …invece! Sono due anni che almeno una volta a settimana ho la fortuna e il piacere di giocare in quel campetto, si gioca nel tardo pomeriggio di giovedì e nel primo del sabato, grazie ad un 16 matelica.indd 2 dal diario dei ricordi di guerra scritto dal signor Cesare Crescentini (messo gentilmente a disposizione dalla figlia, signora Carla), socio ex-combattente della sezione Anmig di Matelica, recentemente scomparso, narra la vicenda personale di Cesare, che soldato sul fronte greco, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 a seguito del disfacimento dell'esercito italiano, combatté insieme ai partigiani greci fino alla fine della guerra. Il libro narra anche le vicende di guerra (e di prigionia) di altri soci ex-combattenti della sezione Anmig di Matelica e di alcuni altri soldati. Il libro, edito dall'Anpi, è in vendita nelle edicole ed è stato scritto grazie alle testimonianze ed ai documenti raccolti dalla sezione Anmig di Matelica. Riteniamo che la pubblicazione di un libro che raccoglie testimonianze e racconti di guerra fino ad oggi rimasti nella cerchia famigliare, sia un modo per onorare persone di Matelica che hanno speso il fiore della loro giovinezza sui campi di battaglia al servizio della patria e soprattutto per trasmettere alle giovani generazioni la memoria di quanto hanno vissuto e patito nella terribile esperienza della guerra. Le terribili esperienze narrate nel libro siano di monito ad un mondo che anche oggi appare più avvezzo alle guerre che al mantenimento della pace. E' stato poi presentata, questa volta a cura della Sezione, una interessante pubblicazione, edita dalla presidenza regionale Anmig, sui Monumenti ai Caduti nelle Marche cui ha collaborato anche la sezione Anmig di Matelica. Il volumetto è stato consegnato in omaggio a tutti i soci della sezione. Quel piacere di correre dietro ad un pallone! amico e per un certo periodo collega di lavoro. Escluso lui, non conoscevo nessuno, ma è bastata la comune passione per il calcio che ho stretto subito amicizia, e molto in fretta, con tutti loro. Non voglio nominare nessuno, sarei scortese verso chi inevitabilmente scorderò, con tutti ho un ottimo rapporto. Certo, non sono un campione, una volta il più scarso portava il pallone pur di giocare, qui di palloni ce ne sono in abbondanza, ho tante lacune che penso, non colmerò mai….dovrei migliorare di destro, nei colpi di testa,..e in tanto altro ancora, ma sono stato accolto molto bene. Mi sono sentito uno di loro. Che bel gruppo, tutti sono integrati, anch’io che sono straniero Durante l'Assemblea è stato anche ricordato l'amatissimo professore Claudio Palloni, scomparso alcuni giorni fa, che, tenente ventiduenne dei bersaglieri, combatté a El Alamein nel 1942. Era dirigente nazionale dell'Anmig e presidente della sezione di Ancona ed era figura a noi familiare, ogni anno presente e presidente della nostra assemblea, così come sono stati ricordati i soci ex-combattenti della nostra sezione Alessandro Pocognoli di Esanatoglia e Domenico Martini di Matelica anche loro deceduti alcuni giorni fa. La giornata dell'assemblea Anmig della sezione di Matelica è proseguita con gli adempimenti statutari (relazione morale, relazione finanziaria, elezioni per rinnovo del consiglio direttivo e degli organi statutari) e con una S. Messa in suffragio dei caduti di tutte le guerre, celebrata da don Piero Allegrini, che ringraziamo sentitamente e che nell'omelia ha esortato agli incommensurabili valori della pace da contrapporre alle guerre che portano soltanto lutti e distruzioni senza mai risolvere nessun problema. La bella giornata si è conclusa nell'allegria di un pranzo, veramente ottimo (complimenti all'agriturismo "Il Colle del Sole") che ha deliziato i nostri soci e famigliari ed i graditi ospiti. Infine, ricordiamo che la nostra sezione Anmig è situata in via Circonvallazione, 99; è aperta il martedì (ore 10-11,30) ed il giovedì (ore 16-17,30). Vi invitiamo a visitarla, anche su appuntamento (chiamare il 347-6883010). Sezione Anmig di Matelica Al campo dei "Fraticelli" per una passione di Fiegni, paesino vicino Fiastra, ma ci sono altre etnie che si sono ben inserite nella nostra amata Matelica. Noi non giochiamo per divertirci, certo anche questo, ma giochiamo per vincere, anche se le nostre partite sono infarcite di falli, simulazioni, grandi papere e sonore arrabbiature, nessuno di noi molla anche per un solo minuto. Grazie amici, grazie al gruppo di vecchietti, e meno giovani, forse sono uno dei più anziani con i miei 54 anni, grazie per l’amicizia e grazie per avermi accolto come uno di voi. Adesso il dubbio mi rode il cervello, ma non sarà che avevate il problema di fare le squadre, e avete accolto a braccia aperte il “numero” pari? Grazie amici, alla prossima, e un caloroso invito ad incrementare il gruppo, però due alla volta…le squadre sono fatte! Ugolino Lana 24/09/14 11.13 17 >MATELICA< L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 Matelica-Amalfi e quel gemellaggio Il Palazzo sede da riallacciare per sport invernali di FIORELLA CONTI F in dal 1975 il Comune di Matelica è stato ufficialmente invitato da quella amministrazione a partecipare ad Amalfi alle manifestazioni indette per ricordare S.E. Mons. Ercolano Marini, (nella foto) matelicese, vescovo della Diocesi tra le due guerre, amatissimo dagli abitanti di questo gioiello, tanto è vero che è sepolto all’interno del bellissimo Duomo. A lui è intitolato il Liceo e tutti gli abitanti ricordano le tante iniziative prese dal presule per le cooperative dei pescatori, per i minori, per i malati, per le donne, per l’assistenza alle famiglie dei carcerati e per tanto altro. Di Mons. Marini sono ricordate anche le tante pubblicazioni, molte delle quali dedicate alla Trinità. Dopo la partecipazione alle cerimonie celebrative, affollatissime, in presenza dell’allora sindaco di Matelica, dell’assessore della cultura Antonio Trecciola, di don Tarcisio Cesari, in rappresentanza della Diocesi, del rappresentante della famiglia dott. Remo Marini, del signor Crescentini, allora vigile urbano con il gonfalone cittadino, nella primavera successiva venne a Matelica un pullman con le autorità amal- fitane ed i cittadini di ogni categoria sociale, ospiti della città e del dott. Remo Marini. In quella occasione ci fu un ricevimento in Comune e mi fu fatto omaggio delle Tavole Amalfitane, primo codice di diritto marittimo (databili dall’XI secolo), riprodotte su pregiata carta di cui i “maestri” mi indicarono le caratteristiche ed il valore. Il tempo ha fatto calare il silenzio su questo gemellaggio. Perché non riproporlo? Giustamente Fabriano, famosa nel mondo per la sua carta pregiata, sta partecipando a delle iniziative comuni ad Amalfi, importanti sia a livello nazionale che internazionale, di cui "L’Azione" ha diffusamente parlato sul n.34 del 20 settembre scorso. Tanto altro ci sarebbe da dire sugli eventi che caratterizzarono il gemellaggio stesso. Per ora preferisco parlarne in breve e proporre una riflessione in merito agli argomenti accennati. Lo scalco Latini e la visita nel 1511 Ho letto con piacere i servizi che hanno giustamente messo in luce la personalità ed i meriti dello “scalco” (vale a dire Soprintendente alle cucine nei palazzi) Antonio Latini, grazie alla pubblicazione del testo a cura di Furio Luccichenti, con la presentazione del prof. Aldo Crialesi del Centro Studi Riganelli e l’intervento di Balilla Beltrame, e con tutte le importanti e originali iniziative collaterali. Vorrei solo ricordare (ma penso che questo sia già stato fatto) che Antonio Latini, ragazzo orfano e senza mezzi, venne a Matelica e l’antico loggiato del 1511 in Piazza lo vide La “Nazionale” del Folk Lo scorso fine settimana, a Grottammare, allegra cittadina della nostra costa marchigiana, si sono dati appuntamento i migliori gruppi folkloristici italiani iscritti alla Fitp, Federazione Italiana Tradizioni Popolari. Gruppi provenienti in rappresentanza di otto regioni (Umbria, Toscana, Puglia, Marche, Calabria, Basilicata, Lombardia, Abruzzo), si sono dati appuntamento alla 33^ edizione di Italia Regioni, raduno nazionale itinerante che questa volta si è fermato nelle Marche. Il programma è stato ricco e diversificato: accanto alle attività ludiche come lo spettacolo laboratorio presentato da ogni gruppo, ci sono stati i giochi popolari che i ragazzi hanno molto apprezzato: la corsa dei sacchi, il gioco del fazzoletto, ma anche il tiro alla fune o braccio di ferro, giochi nei quali la squadra marchigiana ha avuto la meglio sulle altre. Nella serata di sabato 20 sul lungomare, alla presenza delle autorità comunali e delle maggiori 17 matelica.indd 2 riposare la notte, non avendo altro modo per trascorrere quelle ore. Ma ebbe fortuna perché alcuni esponenti della nobile e facoltosa famiglia Razzanti lo notarono e decisero di prenderlo sotto la loro tutela. Ben presto il ragazzo ebbe modo di esprimere le sue qualità, tanto che i Razzanti decisero di portarlo a Roma nel loro palazzo. Qui inizia la sua “carriera” al servizio di personaggi sempre più illustri ed importanti. Plaudo all’iniziativa del Centro Studi Riganelli e di quanti hanno collaborato ad un così ammirevole evento, arricchito da originali e qualificanti iniziative collaterali. f.c. cariche delle Fitp i gruppi hanno presentato uno spaccato del loro spettacolo: dodici minuti intensi nei quali dimostrare il proprio talento. Anche noi abbiamo voluto presentare i nostri pezzi migliori, tutti cantati: la Fiera di Montegallo, la Pasquella, e a chiudere il Saltarello Matelicese. Data la grande partecipazione di gruppi provenienti da fuori regione, il comitato regionale della Federazione (del quale fa parte anche Matelica), ha voluto omaggiarli con prodotti enogastronomici che ricordino la nostra regione e così nel pacco dono, oltre ai maccheroncini di Campofilone ed il vino della Cantina Bastianelli di Monte San Pietrangeli, era presente la pasta Mosconi, il vino della Cantina Belisario, il miele della Cooperativa Apicoltori Montani, per noi il miele di Pierantoni… insomma, un pacco “matelicese” più che marchigiano…. Sicuramente un fine settimana interessante e magari da ripetere che ha visto i nostri ragazzi impegnati nei giochi e nello spettacolo: chiedete loro com’è andata, vi risponderanno “Benissimo! Ci siamo divertiti tanto!”. Complimenti al direttivo dell’Associazione, capitanati dall’instancabile Gianni Bragoni, che ancora una volta ha saputo cogliere in questa occasione l’opportunità di confronto e di crescita, scopo principale dell’associazione stessa. s.s. Esanatoglia - Daniele Salvi, consigliere provinciale del Pd, nell’articolo pubblicato sulla stampa locale qualche settimana fa, ha ipotizzato la possibilità di realizzare a Palazzo di Esanatoglia, la sede per un centro internazionale degli sport di montagna, vista la sua posizione strategica che si pone tra i Sibillini e il Monte Catria. La ristrutturazione dell’intero complesso è pressoché ultimata ed è stata realizzata con le risorse (circa 5 milioni di euro) della Legge 61/98. L’intera struttura, ottimamente recuperata e collocata in un bellissimo contesto naturale, gode di ampi spazi per la recettività, laboratori, aule formative e ristorazione. La proposta del consigliere Salvi a noi sembra valida e lungimirante perché, da un lato darebbe una possibile destinazione all’intera struttura di Palazzo, dall’altro, l’ipotesi di individuare nel nostro Comune una zona particolarmente vocata per gli sport di montagna, avrebbe un ritorno economico e sociale per l’intero territorio. Parlare di sport di montagna nel nostro comprensorio è un’ipotesi realistica, poiché esistono diverse opzioni praticabili: parapendio e deltaplano, trekking - mountain bike nordic walking sui sentieri di montagna, orienteering (orientamento in montagna), arrampicata su parete ecc… Ad avvalorare questo, c’è taccuino FARMACIE Sabato 27 e domenica 28 settembre COMUNALE Viale dei Martiri tel. 0737 83640 DISTRIBUTORI Sabato 27 e domenica 28 settembre TAMOLI di Leonangeli Fernando APERTURA REDAZIONE MATELICA Il lunedì e il giovedì ore 16.30-18.30 CINEMA MULTISALA GIOMETTI Via Grifoni tel. 0737 787663 CINEMA NUOVO Via B. Mattia - tel. 0737 84457 Un nuovo progetto edilizio per Esanatoglia il fatto che i siti del Monte Gemmo e di San Vicino hanno ottenuto una certificazione internazionale come area particolarmente adatta al deltaplano e parapendio, tant’è che quest’anno, ad Esanatoglia, si è svolta una tappa della Coppa del Mondo di questa specialità. Se consideriamo che altre zone d’Italia, allo stesso modo certificate, hanno avuto un riscontro di presenze veramente notevole (intorno alle 80.000 unità l’anno), è evidente anche il ritorno economico che questo potrebbe generare. Il costante aumento dei ciclo amatori ed escursionisti che visitano il nostro territorio e la ormai consolidata presenza di turisti dal nord Europa ospitati presso la struttura ricettiva in località Faranghe (circa 700 unità ogni anno), sono altri elementi che danno forza all’idea che l’ambiente e il territorio siano sempre più da promuovere e valorizzare, e che la struttura di Palazzo possa avere un ruolo fondamentale in termini di accoglienza e servizi. E’ evidente che per raggiungere un obbiettivo così ambizioso, è necessaria una sinergia fra tutti i Comuni della zona, con il coinvolgimento della Regione, della Provincia e delle Federazioni sportive attinenti. Auspichiamo che l’amministrazione comunale colga questa importante opportunità e si faccia promotrice di incontri con le amministrazioni vicine e con le istituzioni, in modo che questa idea di sviluppo non rimanga solo sulla carta. Noi crediamo a questo progetto e siamo pronti a dare il nostro contributo. Bruno Bolognesi, Fabrizio Tozzi, Luca Salvucci, gruppo consiliare di minoranza “Rinascita per Esanatoglia” 24/09/14 11.11 18 >SASSOFERRATO< Salvi, come un libro aperto di arti visive N di VERONIQUE ANGELETTI on è un caso se l’inaugurazione, della 64 esima Rassegna Internazionale d’Arte/Premio “G.B. Salvi” ha coinciso con la partenza vera e propria del progetto “Valle della creatività” nell’ambito del distretto culturale regionale evoluto. Dopotutto, la rassegna si è da sempre presentata come “il panorama aggiornato della ricerca nel campo delle arti visive”. Meglio ancora “come la sinergia dinamica tra arte e territorio, emblema di una cultura traino dell’economia che evidenzia la capacità di progettare e l’elevata vocazione creativa di un'area ricca di mezzi tecnici e di risorse umane” – ha sottolineato l’assessore regionale alla Cultura Pietro Marcolini che, con l’assessore Luigi Viventi, hanno tenuto a battesimo quest’eterna "giovane" rassegna. “ Una manifestazione non decisa nelle stanze segrete ma espressione della volontà di un intera comunità” – aggiunge il vescovo Vecerrica. Ragione per cui, anche questa volta, la mostra, curata dalla prof. Silvia Cuppini e dal suo team, forte di 158 opere firmate da 82 artisti, si sfoglia come un libro aperto e si legge per capitoli. “Atelier del contemporaneo”, si articola in tre momenti: “Sfilata per una collezione” dove 46 artisti concorrono per il premio; “Shorts” riservato ad autori che hanno ottenuto riconoscimenti in eventi tenutesi nelle Marche e “Pezzi da collezione” dove sono in mostra grandi come Anselmo Bucci, Corrado Cagli, Pericle Fazzini, Salvatore Fiume, Edgardo Mannucci, Robert Mapplethorpe, Rinaldo Prieri, Quirino Ruggeri, Gino Severini, prestati da collezioni pubbliche e da collezionisti privati. “Un appuntamento lungo 64 anni - osserva il sindaco Ugo Pesciarelli –, perno della cultura, che si conferma come la cerniera tra passato, presente e futuro. Dalla rassegna – spiega - è nato quest’anno il Museo d’arte Contemporaneo, il Mam’s che, nel L'inaugurazione della rassegna Salvi (Foto Ciocci) progetto valle della creatività, diventa la sede di uno dei suoi laboratori”. Perché trovare un posto in agenda per andare a visitare la Salvi? A domanda facile, risposta semplice. Perché è una scorciatoia che ci mette a portata di mano una visione delle ultime correnti; perché libera la fantasia dei grandi; perché soprattutto aiuta i più piccoli ad amare l’arte, a far capire come si concretizza la creatività; perché forse fa emergere un dono speciale che alcuni di noi hanno e non ancora pensato di liberare. E se avete bisogno di un pretesto, eccolo servito su un piatto d’argento. Perché anche quest’anno tra gli 82 artisti che espongono ci sono persone che tutti conosciamo. Appuntamento a Palazzo degli Scalzi e Palazzo della Pretura, il mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 17 alle 19 e il sabato, domenica e festivi dalle 16 alle 19. Carletti: una maggiore partecipazione Un aggettivo per definire Sassoferrato? Sassoferrato è una cittadina che ispira tranquillità e serenità. A volte, come tutte le piccole cittadine-realtà irritante nella sua monotonia,ma rappresenta la mia casa, il mio focolare, il luogo ove ho scelto di trascorrere la mia vita e dove sono le mie radici. E il sassoferratese? Il sassoferratese si fa coinvolgere con riluttanza, deve essere trascinato prima di liberare la propria partecipazione ed il proprio entusiasmo. In città si è sopito quell’ardore che l’ha portata a proclamarsi città indipendente (seppur per un giorno soltanto!). Sensibile all’apparire piuttosto che all’essere. Ma è anche generoso, molto incline alla solidarietà ed al volontariato. Cosa le piace di più e cosa di meno, della sua città? Le bellezze naturalistiche del territorio, la sua storia, le sue tradizioni; sicuramente l’isolamento causato dalle difficoltà di collegamento stradale: questo ha avuto riflessi ed influenze anche nel carattere dei suoi abitanti. Tre idee per la sua città? Partecipazione, partecipazione e ancora partecipazione da ottenere in qualsiasi modo. I cittadini devono partecipare di più nel decidere le sorti e le strategie (il futuro, l'avvenire) della propria (nostra) città (e dei nostri figli). E l’amministrazione comunale ha un ruolo fondamentale: a) promuovendo, in collaborazione con la scuola, iniziative tese alla riscoperta delle tradizioni, degli usi della cultura al fine di accrescere quel senso di appartenenza nelle giovani generazioni le quali rappresentano la linfa vitale, il futuro e la sopravvivenza di Sassoferrato; b) introducendo “il bilancio partecipativo”, stanziando cioè delle cifre nel bilancio comunale che gli abitanti dei quartieri e delle frazioni, dietro presentazione di propri progetti, possano destinare ad attività ed interventi di miglioramento urbano; c) favorendo la valorizzazione i prodotti tipici locali, con l’utilizzo dei contributi di settore (regionali, nazionali ed europei) e coordinando gli enti preposti, possono essere sviluppate interessanti attività agrogastronomiche espressione di un territorio e di un ambiente tutto sommato ancora sano. Cosa sogna per la sua città? Un futuro ricco di soddisfazioni, facile da dire, più difficile da raggiungere. Soprattutto in questi periodi. Ma è in momenti come questi che vanno trovate le risorse, le idee per affrontare, o meglio, per cambiare le sorti del presente ed impostare il 18 sasso.indd 2 futuro. Qui le difficoltà storiche cui i sassoferratesi sono stati attuati e che ne hanno irrobustito il carattere, potrebbero contribuire a far ritrovare l’animus pugnandi. Per accentuare un turismo "locale" o "forestiero", di cosa abbiamo bisogno? Per il locale e culturale: la creazione di un percorso intercomunale che parta da Pergola con i Bronzi, arrivi a Cabernardi con il Museo e la Miniera, prosegua per Sassoferrato con Sentinum, le Abbazie, fino a Genga con le Grotte e poi a seguire Arcevia, Fabriano, Matelica e quindi Camerino. E poi i percorsi naturalistici, il cosiddetto “turismo lento” con la valorizzazione delle bellezze naturalistiche. Creare una sorta di “macro area appenninica” con un denominatore comune. Ma per fare questo va potenziato il network con i Comuni limitrofi, vanno fatti investimenti mirati (esempio Sentinum) vanno ripuliti e mappati i sentieri montani e soprattutto va data la necessaria pubblicità usando tutti i mezzi. Per “il forestiero” proporrei un gemellaggio con cittadine straniere. Mi piace l’Olanda, gli olandesi apprezzano molto il nostro territorio (le nostre zone), il clima ed il nostro cibo: la presenza di olandesi è in crescita nel nostro territorio. Abbiamo due aeroporti vicini (Perugia ed Ancona) con voli quotidiani dal Belgio, Germania e Regno Unito, quindi il turismo estero può e deve essere potenziato. Cosa le piacerebbe modificare o eventualmente fare di nuovo, nell'arredo urbano di Sassoferrato? Favorire la riacquisizione della piazza come spazio pubblico e di aggregazione che con il corso degli anni si è andato a perdere. Se vogliamo attrarre turisti e abitare in un posto migliore dobbiamo rendere il paese attraente e piacevole da vedere e da vivere. Mi piacerebbe istituire un concorso di idee per neolaureati per la realizzazione di un progetto riguardante l'arredo urbano e gli spazi urbani inserendo per esempio il recupero delle facciate a pietra, incentivare l'utilizzo di tonalità di pitture uniformi tra case contigue (non solo in centro storico), una maggiore cura degli spazi residuali quali spartitraffico, creazione di spazi di aggregazione piacevoli (come realizzati in Piazzale Matteotti). In Castello la situazione è sicuramente migliore: aggiungerei fiori alle finestre e nelle aiuole in quanto il loro profumo contribuisce sicuramente al miglioramento dell’immagine (magari coinvolgendo la popolazione in una competizione per la migliore via, o il balcone più fiorito...). Da recuperare, trasformandolo in un Sergio Carletti, 48 anni. Nato a Sassoferrato il 15 settembre 1966. Sposato con Marcella; due figli: Lorenzo e Camilla. Titoli di Studio: maturità scientifica. Laurea in Economia e Commercio a Perugia. Professione: impiegato amministrativo in azienda metalmeccanica di Fabriano. Hobby: lettura. Passione: caccia. L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 Faber, il polo produttivo sarà potenziato Buone notizie per i lavoratori dei stabilimenti di Sassoferrato e di Fabriano. Mentre a Peschiera del Garda, il gruppo Franke, proprietario della Faber, ridimensiona il suo stabilimento, per i siti produttivi marchigiani si prospetta un importante potenziamento. “Proprio per tutelare i livelli occupazionali - spiega il gruppo – questi stabilimenti sono oggetto di un piano di potenziamento non solo della capacità produttiva, ma anche del settore ricerca e sviluppo e dell’innovazione tecnologica. Inoltre – aggiungono i vertici aziendali – stiamo introducendo nuovi modelli, prodotti ancora più avanzati per conquistare nuovi mercati”. “Una strategia – conclude Pier Giorgio Castelli, responsabile Risorse Umane Faber Spa Italia - che fa del polo produttivo italiano il centro di eccellenza per le cappe all’interno del gruppo e costituisce la migliore garanzia a tutela dei livelli occupazionali nel territorio”. Una politica industriale che distingue dunque il polo produttivo Franke di Peschiera del Garda dai poli Faber produttivi delle Marche. “Di fatto – precisa Giorgio Rossi della direzione Faber Spa nella zona industriale Berbentina di Sassoferrato - con il 31 dicembre prossimo, che coincide con il termine finale della procedura di mobilità non oppositiva avviata per la sede di Fabriano, si conclude il processo di ristrutturazione di Faber Spa”. v.a. Votate le tasse in Comune Via libera alla Iuc, la tassa che raggruppa l’Imu di natura patrimoniale e le due tasse relative ai servizi, la Tari sui rifiuti urbani e la Tasi, il tributo sui servizi indivisibili. Le aliquote sono state votate dalla maggioranza della civica assise lunedì 8 settembre con il voto contrario dei consiglieri d’opposizione eletti nella lista “Per Sassoferrato”. Niente variazione per l’addizionale Irpef. Rimane al 0,8 % con totale esenzione per i redditi lordi inferiori a 9.000 euro mentre la Per Sassoferrato spingeva per una soglia di 10.000. Previsto un gettito di 596.000 euro. Anche sul fronte Imu, nessuna variante. Il 10 per mille per le abitazioni secondarie, ed un aliquote agevolata del 6 per mille per le case di lusso e del 9,8 per mille per gli immobili utilizzati per attività produttive (D1 e D7). Battaglia invece sulla Tasi. Un'unica aliquota, il 2,5 per mille, applicata solo ed esclusivamente alle abitazioni principali non soggette ad Imu e dunque pagata solo dai proprietari e non da chi ha il bene in affitto. Gettito previsto di 375.000 euro. “Una decisione iniqua che penalizza di nuovo la prima casa” – ha protestato la "Per Sassoferrato". “Una decisione - ha replicato il sindaco Pesciarelli - che garantisce la contribuzione di tutti al pagamento dei servizi indivisibili attraverso Imu, Tasi ed addizionale Irpef”. v.a. Fiabe popolari marchigiane Sabato 27 settembre alle ore 17, nella sede di Palazzo Oliva, nell'ambito delle manifestazioni dell'estate sassoferratese, verrà presentato il volume “Dolce Terra di Marca”, con il patrocinio del Comune di Sassoferrato. Il volume, edito da Pequod ed illustrato dagli alunni della Scuola Internazionale di Comics di Jesi, presenta una raccolta di fiabe popolari marchigiane, e riprende un lavoro giovanile, redatto come tesi di specializzazione post-laurea, realizzato da tre autrici: Laura Borgiani, Flavia Emanuelli e Mirella Mazzarini, le quali, dopo tanti anni ed esperienze lavorative diverse, hanno voluto riprendere quella ricerca, per approfondirla ed arricchirla, e renderla un vero e proprio libro che si trova in vendita nelle librerie dal 18 giugno. parco botanico, fruibile, l’area di via Cardinale Albornoz. E poi quale esperimento introdurrei le bici elettriche, pubbliche, che, nel periodo estivo, tutti possono utilizzare soprattutto per migliorare i collegamenti tra Borgo e Castello. E per finire i bagni pubblici nei giardini pubblici del Piano di Frassineta! Un consiglio ad un giovane sassoferratese nel campo lavorativo? Fare un’esperienza professionale all’estero ma poi tornare ed arricchire il territorio con la propria formazione investendola sul nostro territorio... Io ho fatto così e sono contento della scelta. Ora è più difficile anche se non perdo la speranza in un futuro migliore. Ho dei figli e avrei piacere che rimangano qui a respirare “l’aria di casa”. Il suo motto? Non mollare mai, lavorare con passione e comportarsi onestamente: qualcuno a casa mia la pensava così. Sono stato cresciuto con questo valore e cerco di trasmetterlo ai miei figli. Benigno Amori 24/09/14 11.05 19 >CERRETO D'ESI< L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 C'è un altro Cerreto La Banda nel Lazio per un'uscita dopo trent'anni di MICHELA BELLOMARIA T empo di bilanci per la banda dopo un'estate impegnativa. L’autunno riparte con una certezza: Diego Marani rimarrà il maestro e, da quest'anno, egli è stato chiamato a dirigere anche la banda comunale di Fabriano, a testimonianza che il grande talento del giovane maestro cerretese è apprezzato non solo all’ombra della torre. I prossimi mesi saranno densi di novità con cui la banda vuole puntare sulla formazione e sulla promozione della cultura musicale. Tra fine settembre e inizio ottobre i nostri musicisti andranno nelle scuole dell’istituto comprensivo per una piccola esibizione. Sarà l’occasione per presentare e far conoscere la banda, gli strumenti ed il corso gratuito triennale aperto a tutti, non solo giovani, che si tiene presso la sede. Questa attività formativa è un investimento essenziale per il futuro della banda, in quanto il bambino impara a suonare uno strumento per poi entrare in organico alla fine del corso formativo. La strategia, dunque, è quella di puntare sugli allievi ed è risultata fin qui vincente visto che negli ultimi anni il corso ha sfornato ben sette giovani musicisti (la maggioranza sono ragazze) andati a rimpolpare e ringiovanire le file della banda. L’abbassamento dell’età media significa nuovi orizzonti e nuove sfide, affrontati con entusiasmo. La trasferta a Cerreto Laziale è stato un tangibile esempio: erano più di trent’anni che la banda cerretese non effettuava un’uscita e lo ha fatto facendo una gran bella figura, orgogliosi ambasciatori di Cerreto d’Esi, della sue tradizioni, la sua cultura e la sua storia. È stato un incontro tra due bande con una grande storia alle spalle, accomunate dalla passione e dall'amore per la musica. Il progetto è partito quasi per gioco su Facebook per poi concretizzarsi il 2 agosto scorso. L’iniziativa, che ha preso il nome di “due Cerreti, un vicolo”, ha visto il nostro corpo bandistico visitare il borgo laziale ed esibirsi in un concerto concluso con le due bande impegnate a suonare diversi brani di repertorio insieme, a suggellare la nascita di una bella amicizia musicale ed umana tra due bande e due paesi. “Ora l'obiettivo è ricambiare la cortesia, riospitando la banda laziale a Cerreto d’Esi”. Il presidente Simone Stroppa esprime grande soddisfazione per come si è svolta la trasferta, auspicando che quest’ultima possa essere solo la prima delle uscite con cui la banda intende promuovere la musica di qualità, Cerreto d’Esi e il Ciccardini sarà ricordato a Roma Mercoledì 1 ottobre commemorazione di Bartolo Ciccardini a Roma, per iniziativa dell’Istituto Luigi Sturzo. Sarà Francesco Malgeri, autorevole storico, dell’Università "La Sapienza" ad illustrare il ruolo svolto da Ciccardini, parlamentare, giornalista e politologo, nelle vicende politiche della prima Repubblica ed oltre. Seguiranno le testimonianze di illustri ex parlamentari: Giovanni Bianchi, Gerardo Bianco, Alessandro Forlani e della collaboratrice di Bartolo Flavia Piccoli Nardelli. Si prevedono altri interventi di alcuni dei tanti amici e collaboratori del commemorato. L’incontro si terrà nello storico Palazzo Baldassini in via delle Coppelle (nei pressi di Montecitorio), con inizio alle ore 17. Un grazie dall'Avis Il direttivo Avis di Cerreto d’Esi intende ringraziare quanti, in occasione della 76a Festa dell’Uva, si sono avvicinati al nostro gazebo, mostrando ancora una volta attaccamento e solidarietà nei confronti dell’Associazione e dei valori che essa rappresenta e, soprattutto, nel rispetto dei volontari Avis che con il loro impegno serio, silenzioso e costante, contribuiscono a migliorare la vita degli altri. L’Avis Cerreto non intende far mancare il proprio impegno e il proprio sostegno alle iniziative cittadine, proponendo alle altre associazioni, comprese quelle impegnate in questi giorni nella Festa dell’Uva, di formare un tavolo comune volto alla creazione di un comitato per la Festa suddetta o allo studio di un sistema organizzativo per la rifondazione e valorizzazione di una nuova Pro Loco. Il Consiglio Direttivo dell'Avis Cerreto d’Esi 19 cerreto.indd 2 suo patrimonio artistico. Ma quando si tratta di esibirsi presso il teatro Casanova, il luogo principe della cultura e dell’arte di Cerreto che la banda si esalta, memore della magistrale esibizione con cui il Maestro Marani e i suoi musicisti hanno onorato l’inaugurazione del teatro il 21 aprile 2013, considerata uno dei momenti più significativi della storia della banda. Il 5 agosto scorso, con una buona risposta del pubblico, la banda ha deliziato i cerretesi con “una notte all’opera” con cui il corpo bandistico al gran completo ha proposto una serie di brani del repertorio lirico-sinfonico italiano, spaziando da Giuseppe Verdi a Gioacchino Rossini. Il presidente Stroppa, esprimendo grande orgoglio per l’esito del concerto, ci spiega come sia pronta anche la versione video del concerto, di cui a breve sarà anche disponibile un cd. Una banda a trazione giovane e 2.0: da pochi giorni è consultabile il nuovo sito www.bandacerreto. it dove sono disponibili tutte le informazioni inerenti la banda, i suoi componenti, la sua storia, i progetti futuri; mentre tantissimi video sono stati caricati sul canale YouTube. La banda di Cerreto d’Esi è diventata grande e si apre al mondo. Il potenziamento della comunicazione tramite i social ed il web è un importante tassello di questo percorso che parte da lontano, portato avanti da un gruppo di persone che ci ha creduto, affiancata nel tempo da tanti volti nuovi, accomunati dalla grande passione e amore per la musica. La rota de "Ciaritu" con i soprannomi Sofia, nuova miss Blumare? Ancora una volta Sofia Costantini (nella foto) riesce a centrare l’obiettivo, o forse, non ancora appieno: durante la finale regionale della sfilata del concorso di bellezza Miss Blumare 2014 al teatro Cesare Traù di Ancona la modella si classifica quinta su venti ragazze rimanenti, ma c’è ancora l’ultimo scalino da salire e cioè il titolo nazionale. Dal 20 al 26 ottobre di quest’anno le prove per l’ultima selezione nazionale verranno fatte su una delle crociere MSC durante un tour che passa per il Tirreno con partenza da Napoli ed ultimo scalo a Genova. Proprio qua verrà incoronata la vincitrice assieme alla squadra dei migliori truccatori e parrucchieri. Nulla è stato facile per poter essere arrivati fin qui, tutto quello che è necessario mettere in campo è la determinazione e la costanza per la cura di se stessi e il non Una crociera per l'ultima selezione nazionale dover lasciare niente al caso, dall’acconciatura al trucco fino al portamento, per il quale Sofia ha seguito diversi corsi mirati alla miglioramento della postura. Racconta Sofia: “E’ stata un’esperienza bellissima e auguro veramente a chiunque di poterla provare perché lascia dentro emozioni indescrivibili”. L’evento come di consueto è organizzato dalla Crisal Fashion che vanta diversi anni di esperienza nel settore moda e bellezza e porterà a termine il lavoro iniziato. Gian Marco Lodovici La ”rota de ciaritu” è stata, senza dubbio, una delle iniziative più gettonate della 76 ° Festa dell'Uva. Il classico gioco popolare rivisitato in un'originalissima chiave cerretana aveva fatto il suo esordio nell'edizione 2013 della festa e anche quest’anno tante persone hanno partecipato acquistando i biglietti con i soprannomi cerretesi, divertendosi a ricercare il proprio o il più strano. “Avevo in mente questo progetto già da qualche anno - ci spiega Damiano Bocci, uno degli ideatori - e finalmente lo abbiamo concretizzato l’anno scorso durante la festa dell’uva, ripetendoci con successo quest’anno”. A caratterizzare la ruota con un spassoso tocco tutto cerretano ci ha pensato il fratello Adriano, appassionato del nostro dialetto, che ha messo insieme un elenco di ben ottanta soprannomi di famiglie, più o meno storici, alcuni addirittura con più di 150 anni di storia, ricercandoli nel libro di Maria Canavari e consultandosi con la memoria storica di casa: nonna Alfredina e altri conoscenti più anziani. Raffaele Mosciatti ha invece curato la progettazione e la realizzazione della ruota. “Siamo molto contenti e soddisfatti di com’è andata, la gente ha gradito molto e anche per noi è stata un’esperienza davvero divertente. Vorrei ringraziare chi si è aggiunto quest’anno e ci ha aiutato a portarla avanti: Riccardo Loioli Spuri Nisi e Samuel Crescentini”. Conclude Damiano. L’auspicio è che la “rota de Ciaritu”, ormai un must a cui noi cerretesi siamo particolarmente affezionati, venga riproposta anche negli anni futuri. È un modo coinvolgente e giocoso di riappropriarci delle nostre origini, di rinsaldare un vincolo di appartenenza con i nostri avi, di tenere viva una tradizione che caratterizza da sempre noi cerretesi. m.b. 24/09/14 11.04 20 L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 >CHIESA Sei sale del Palazzo vescovile e tante opere d'esposizione d'arte sacra: si avvicina la data di inaugurazione L'ingresso del nuovo Museo Diocesano in Piazza Papa Giovanni Paolo II Museo diocesano a Pasqua di ELISA PALLOTTA A prirà a Pasqua 2015, con inaugurazione il 28 marzo, il nuovo Museo Diocesano di Fabriano, apertura già in progetto da tempo in seno alla Diocesi di FabrianoMatelica, che intendeva dar luogo ad un’esposizione nella sua città centrale. Verranno infatti raccolte nelle sei sale del Palazzo Vescovile, opere di proprietà della Diocesi fin dalle sue origini, facenti parte da sempre del suo patrimonio culturale. Le opere d’esposizione saranno d’arte sacra: tavole, paramenti, tele, statue, VIVERE IL VANGELO di Don Aldo Buonaiuto suppellettili, argenteria, reliquiari, ostensori, oggetti di valore artistico e artigianato sacro. Il museo non costituirà un semplice deposito, ma un luogo di narrazione della storia della comunità diocesana dai suoi albori, (anno 1000 circa, nascita di Fabriano), fino alla nascita effettiva della Diocesi nel 1785 ed oltre. Saranno infatti presenti due pregiate pergamene, l’una del 1008, prima appartenente all’antica chiesa di Santa Maria dell’Appennino, soppressa nel 1400, e l’altra del 1047, di proprietà della cattedrale. Verranno esposte inoltre cinque tavole del 1300/1400, trasferite dalla Pina- coteca Civica; l’intento principale resta però quello di esporre manufatti rimasti nascosti in sagrestia che resterebbero altrimenti sconosciuti. Tra gli artisti di cui si esporrà l’operato ricordiamo l’Allegretto Nuzi, il Ramazzani, il Maestro dei Magi di Fabriano, il Loreti, il Domiziani e molti altri. “Abbiamo cercato di prelevare opere che non siano esposte al culto per rispettare la pietà popolare”, ci spiega don Alfredo Zuccatosta, direttore del Museo. “Vorremmo che fosse un museo vivo, che possa ospitare momenti di riflessione e di preghiera al suo interno. Stiamo inoltre sistemando i locali inferiori per la creazione di Domenica 28 settembre dal Vangelo secondo Matteo (Mt 21,28-32) In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: Figlio, oggi va' a lavorare nella vigna. Ed egli rispose: Non ne ho voglia. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: Sì, signore. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli». Una parola per tutti I capi del popolo giudaico, ai tempi di Gesù, si comportano come quel figlio che pare ascoltare il padre, ma poi disobbedisce. Le prostitute e i pubblicani, invece, che ottenevano in appalto dai Romani la riscossione delle tasse e rubavano, con le parole dicono di no a Giovanni il Battista, ma dopo accolgono il suo insegnamento mettendolo in pratica. I sacerdoti e gli anziani del popolo, che si ritengono giusti credendo di compiere le opere della legge, non possono esimersi dal replicare alla domanda provocatoria del Maestro su quale dei due figli avesse compiuto la volontà del padre. Ma con la loro risposta, di fatto, non riconoscono l’autorità del Signore e non vogliono aprire il cuore a Dio che li visita. Il Padre ha mandato il Figlio per stabilire una relazione vitale e piena con le sue creature basata sulla grazia, sulla vita divina partecipata all’umanità. E’ un rinnovamento radicale del legame tra l’Onnipotente e l’uomo, un autentico rapporto filiale. Il Regno di Dio è dei peccatori che credono e fanno penitenza, non di coloro che si considerano giusti e non accettano la conversione proposta dal Salvatore. Come la possiamo vivere - L’ateo pratico è l’uomo che, pur dicendo di credere in Dio, vive come se il Creatore non ci fosse. Si comporta come il dio di se stesso, si autoesalta, si crede invincibile, tiene gli altri schiacciati sotto i suoi piedi. E’ la caricatura del Padre Celeste. - Quando a parole diciamo “Signore, siamo tuoi, andiamo”, ma poi rimaniamo distanti e non ci interessiamo di chi soffre ed è vittima dell’ingiustizia, siamo come il secondo figlio della parabola. - Guai a chi si sente a posto dinanzi alle tante logiche mostruose prodotte nella nostra società! Siamo tutti chiamati a un cambiamento di rotta per realizzare cieli nuovi e una terra nuova, dove regna la giustizia di Dio. - La vita in parrocchia e nelle comunità basate sui carismi è un grande dono di salvezza: “Quando due o tre sono uniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro”. Questa comunione aiuta i cristiani a sostenersi a vicenda assumendosi le proprie responsabilità. - L’Eucaristia è la sorgente della nostra santificazione. Nella consacrazione tutto l’amore di Gesù crocifisso passa nei nostri cuori diventando potenza d’amore. 20 chiesa.indd 2 un bookshop e predisponendo spazi per consentire delle esposizioni temporanee. Le sei sale del Palazzo Vescovile ci sono state gentilmente concesse dal Comune come permuta dei locali che la Diocesi ha concesso nel complesso della Madonna del Buon Gesù, per creare l’accesso alla Pinacoteca direttamente dal porticato. Ciò ha permesso di realizzare un progetto iniziato ad ideare già dal 2012, i cui lavori sono cominciati a gennaio del 2014: da molti anni si pensava a questo Museo. Le problematiche per realizzarlo sono state in prevalenza di carattere economico, conseguenti alle spese per l’adattamento dello stabile all’uso specifico, quindi l’allestimento degli ambienti, gli impianti di climatizzazione, illuminazione, allarme, impianto elettrico adeguato. Tutto questo è stato possibile anche grazie a sponsor che hanno promesso un aiuto. Il progetto è stato realizzato da un architetto di Jesi, Luca Schiavoni, che ha già curato progetti di Musei Diocesani di Jesi, Osimo e Ancona”. Continua Don Alfredo: “Credo che il centro di Fabriano, con la sua Pinacoteca, la nuova Biblioteca, la Cattedrale e il nuovo Museo Diocesano diventi un polo culturale di notevole valore ed interesse”. Capodanno in Terra Santa con il vescovo La Pastorale giovanile diocesana organizza anche quest'anno un pellegrinaggio rivolto ai giovani sulle orme di Gesù, accompagnati dal nostro Vescovo. Sarà una esperienza molto intensa alla scoperta del Vangelo che prenderà forma davanti ai nostri occhi. Per coloro che fossero interessati ad avere maggiori info, possono rivolgersi a don Umberto Rotili, direttore della Pastorale Giovanile diocesana. Il pellegrinaggio si svolgerà dal 27 dicembre al 3 gennaio e prevedrà la visita della Galilea, della Samaria e della Giudea. Scuola teologica, siamo al via Partirà venerdì 3 ottobre il nuovo anno accademico della Scuola Teologica Diocesana sempre presso il seminario di via Serraloggia con lezioni previste il lunedì ed il venerdì dalle 18.15 alle 19.45 che si svolgeranno fino al 31 maggio prossimo. Il corso ha uno sviluppo triennale e gli attestati conferiscono una qualifica a valenza diocesana. Si tratta di un servizio importante per la formazione cristiana e culturale dei laici, la cui direzione è affidata, come sempre, al diacono Enrico Pierosara. Info per iscrizioni: presso la Curia Vescovile, 0732 3049 – 393 2352333 (segreteria Maria Stella Bugliosi) o utilizzare l’email curiafabriano@libero.it. 24/09/14 11.03 21 >CHIESA< L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 Francesco d’Assisi, in preparazione alla festa I FRANCESCANI DI FABRIANO C irca duemila anni fa Gesù disse: Non giudicate. Dopo circa due millenni, a chi gli domandava un parere circa la piaga dell’omosessualità, Papa Francesco rispose “E chi sono io per giudicare?”. Molto pettegolezzo mediatico ha tentato di far dire alle parole del Papa ciò che lui non aveva alcuna intenzione di dire. Quella risposta del Papa è sembrata strana, perché chi ha rivolto quella domanda si aspettava, quale che fosse, un giudizio. Ognuno di noi, infatti, si ritiene autorizzato a giudicare gli altri. E’, questo, il peccato di tutti e di ogni giorno. E’ un peccato vecchio quanto l’uomo. I suggerimenti degli Apostoli su questo argomento sono ininterrotti. Per tutti ricorderemo le parole brucianti di Giacomo: Chi sparla del fratello o giudica il fratello, parla contro la legge e giudica la legge. E se tu giudichi la legge non sei più uno che osserva la legge, ma uno che la giudica. Ora uno solo è il legislatore e il giudice, Colui che può salvare e rovinare; ma tu chi sei che ti fai giudice del tuo prossimo? Dunque la risposta del Papa era la sola e l’unica risposta cristiana possibile per un credente che si impegna a sintonizzare le proprie scelte con le parole di Gesù, degli Apostoli e della Chiesa. Sarebbe facile dimostrare come l’ascetica cristiana è stata sempre univoca riguardo a questo tema. Ci accontentiamo di riportarne una. Poco meno che mille anni fa S. Francesco d’Assisi, nel capitolo XI della prima Regola, ordina secco ai suoi Frati: “Non giudichino”. E nella ‘Leggenda dei tre Compagni, si dice che continuamente “Insisteva perché i fratelli non giudicassero nessuno”. E anche nell’Anonimo Perugino si riferisce che esortava a “non giudicare nessuno”, ma… “piuttosto giudichino e condannino se stessi”. Perché Gesù, gli Apostoli, la Chiesa, l’Ascetica cristiana sono così apodittici circa questo argomento? La risposta ce l’ha data Gesù, quando ha messo in guardia i suoi seguaci: Se voi giudicate, voi sarete, a vostra volta, giudicati. Da chi? Da Dio, naturalmente. Ma chi sarà tanto insano da sfidare il giudizio inappellabile di Dio a cui nulla sfugge delle nostre azioni e dei nostri pensieri? La risposta di Gesù, accanto a un suggerimento ascetico, ci dà un avvertimento pratico. Non giudicare allora non è una limitazione alla nostra libertà, è un consiglio per tutelare i nostri stessi interessi. Grazie, Signore Gesù, dei sani suggerimenti che dai. Grazie, S. Francesco, della fermezza con cui vuoi che siano messe in pratica le parole del Signore. Grazie, Papa Francesco, dell’esempio splendido di come si accetta e si metteno in pratica quei suggerimenti. Abbiamo ricordato qui queste cose e le ricorderemo a S. Caterina nei giorni che precedono il 4 ottobre, - Dal 27 settembre al 3 ottobre, settenario in preparazione alla festa con Ss. Messe alle 7 - 9 – 18.30, precedute dal Rosario e litanie della Madonna. 4 – ottobre: Ss. Messe alle 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12. - Alle 18.30 concelebrazione in onore del Patrono d'Italia con la partecipazione delle Autorità, della Settenario a S.Caterina, poi concelebrazione per il patrono d'Italia FERIALI ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium) ore 7.20: - S. Silvestro ore 7.30: - M. della Misericordia - Mon. S. Margherita ore 7.45: - Monastero Cappuccine ore 8.00: - Casa di Riposo - Collegio Gentile - S. Luca ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù - S. Caterina (Auditorium) ore 16.00: - Cappella dell’ospedale ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore - M.della Misericordia - S. Cuore - S. Nicolò (lun.-merc.-ven.) - S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.) - Sacra Famiglia - Oratorio S. Giovanni Bosco FESTIVE DEL SABATO ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore - M. della Misericordia - S. Nicolò (Centro Comunitario) - Cattedrale S.Venanzio - Sacra Famiglia - Oratorio S. Giovanni Bosco - Collegiglioni ore 19.00: - Collegio Gentile Bandiera italiana e del Gonfalone cittadino. P.S. - Eravamo soliti inviare per posta gli auguri onomastici a tutti i Francesco/a, Franco/a che onorano S. Francesco portando il suo nome. Non possiamo più farlo perché, a motivo della legge sulla 'privacy', non ci possono essere forniti gli elenchi con gli indirizzi. Beneauguriamo a tutti gli interessati da questo settimanale che entra in tutte le case e dai manifesti esposti. FESTIVE ore 7.00: ore 8.00: ore 8.30: ore 8.45: ore 9.00: ore 9.30: Parte l'adorazione al Buon Gesù Dai primi di ottobre, l'adorazione al Santuario della Madonna del Buon Gesù continua anche al pomeriggio. Per chi vuole partecipare come volontario per un’ora a settimana può rivolgersi in chiesa, tutti i giorni tranne la domenica dalle ore 11 alle 12. L’Acr, un mondo da scoprire! Gruppo di preghiera "del 2" Sabato 27 settembre ricomincia il cammino Acr! Ragazzi, se avete tra gli 11 e i 13 anni, siete tutti invitati nelle vostre parrocchie, dove ogni sabato dalle ore 15 alle ore 16.30 si svolgerà la riunione. Durante l’anno avrete la possibilità di condividere, con noi educatori, momenti sia di riflessione che di divertimento. Quindi non perdete l’occasione di ragionare su voi stessi e scoprire il vostro rapporto con Gesù. Tranquilli, non mancheranno le opportunità… per giocare! Per esempio la Festa del Ciao, una grande sfida tra le parrocchie, che si terrà domenica 19 ottobre per le vie del centro di Fabriano. Sarà un evento imperdibile per trascorrere una domenica alternativa all’insegna dello stare insieme. Noi educatori vi aspettiamo numerosi! Nelle sue apparizioni a Medjugorje del 2 di ogni mese la Vergine Maria chiede: “….. vengo a chiedere il vostro aiuto: unitevi a me per pregare per coloro che non credono “. Ci riuniremo, quindi, il 2 di ogni mese a partire dal 2 ottobre alle ore 18.30 in orario legale ed alle ore 17.30 in orario solare, in concomitanza delle apparizioni a Medjugorje, nella chiesa di S. Filippo per un rosario. Intervenite! Maria ci chiama tutti! Per qualunque informazione rivolgersi a Marilina Grasso Muto 329 9698007. Sara Tognoloni e Chiara Caselli AGENDA LITURGICA di Don Leopoldo Paloni ~ CRESIME ALLA MISERICORDIA: domenica 28 settembre alle ore 11.30, presiede mons. Liberati. ~ INCONTRO REGIONALE PASTORALE GIOVANILE: mercoledì 1 ottobre alle ore 18 a Montorso di Loreto. 21 chiesa.indd 2 ore 10.00: ore 10.15: ore 10.30: ore 11.00: ore 11.15: ore 11.30: ore 11.45: ore 16.30: ore 18.15: ore 18.30: - S. Caterina (Auditorium) - M. della Misericordia - Casa di Riposo - S.Maria in Campo - S. Nicolò (Centro Comunitario) - Sacra Famiglia - S. Margherita - S. Luca - Cappella dell’ospedale - Ss. Biagio e Romualdo cripta - S. Giuseppe Lavoratore - S. Caterina (Auditorium) - Collegio Gentile - Cattedrale San Venanzio - Collepaganello - M. della Misericordia - Nebbiano - Cupo - Attiggio - Moscano - S. Silvestro - S. Nicolò - S. Giuseppe Lavoratore - Monastero Cappuccine - Cattedrale San Venanzio - Sacra Famiglia - M. della Misericordia - S. Maria in Campo - Melano - Argignano - Cattedrale San Venanzio - Ss. Biagio e Romualdo - S. Giuseppe Lavoratore - M.della Misericordia MESSE FERIALI 7.30: - Regina Pacis 8.00: - S.Teresa 9.30: - Concattedrale S. Maria 17.30: - Regina Pacis 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa - S. Francesco MESSE FESTIVE DEL SABATO 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa 19.00: - Regina Pacis Messe FESTIVE 7.30:- Beata Mattia 8.00:- Concattedrale S. Maria 8.30:- Regina Pacis - Ospedale 9.00:- S. Rocco - S.Francesco 9.30:- Invalidi - S. Teresa 10.30:- Concattedrale S. Maria - Regina Pacis 11.00:- S. Teresa -Braccano 11.15:- S. Francesco 11.30:- Regina Pacis 12.00:- Concattedrale S. Maria 18.00:- Concattedrale S. Maria 18.30:- S. Teresa - Regina Pacis 24/09/14 11.01 22 >DEFUNTI< L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNUNCIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO CHIESA di S.MARIA MADDALENA Sabato 27 settembre ricorre l'8° anniversario dalla scomparsa dell'amato MARIO ZANNELLI I familiari lo ricordano con affetto. Nella S.Messa di lunedì 29 settembre alle ore 18.30 saranno ricordati anche la figlia BRUNELLA e il genero SERGIO. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESETTA DELLE GRAZIE NEBBIANO Mercoledì 24 settembre ricorre il 5° anniversario dalla scomparsa dell'amato AGOSTINO BUSCO La famiglia ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa domenica 28 settembre alle ore 10. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA di S.NICOLO' Lunedì 29 settembre ricorre il 4° anniversario dalla scomparsa dell'amata ANNA LUZI in NEGROMANTI Il marito, i figli, la nuora, il genero, i nipoti ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa lunedì 29 settembre alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. Lunedì 22 settembre, in Ancona, a 72 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari CHIESA di COLLEPAGANELLO Lunedì 29 settembre ricorre il 1° anniversario dalla scomparsa dell'amato LUCIANO COLA La moglie, i figli ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa domenica 28 settembre alle ore 9.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO RINGRAZIAMENTO Il 5 ottobre è la data che: ELIDIA LIDIA GATTI BALDUCCI dopo 72 anni vissuti insieme, mi ha lasciato. Sono trascorsi altri tre anni ma lei è rimasta e lo sarà per sempre regina dei miei sogni. Quanti la ricordano abbiano un pensiero dolce una preghiera da fare, insieme ad Alberto, marito sempre innamorato, ai figli Monica e Marco, la cognata Armanda e figli, le nipoti Valentina, Valeria, Elena con Liliana, mamma del nipote Alberto, la pronipote Asia insieme a Bruno e Marco e i parenti tutti. La Santa Messa di suffragio si terrà nella chiesa del Sacro Cuore, lunedì 6 ottobre alle ore 18. CARLO CORRADI Lo comunicano la moglie Liliana, i figli Cristiano e Claudio, la sorella Ivana, il fratello Bernardino la cognata, i nipoti e i parenti tutti. ANNIVERSARIO CHIESA della MISERICORDIA ANNUNCIO 4 ottobre 2014 "Non c'è nessuno che non sia più. Tutto è eterno ed è con noi". FRANCESCA GARZIA Ad un anno dalla scomparsa della nostra amata FRANCESCA, faremo celebrare in suo ricordo una S.Messa nella cripta del monastero di S.Silvestro di Fabriano alle ore 17. Grazie a chi pregherà con noi Famiglia Garzia-Marcellini GUERRINO MENICHELLI Generoso, leale, infaticabile, sorridente, anche nella malattia non hai mai perso la speranza, la voglia di vivere e di amarci. Tu vivi nei nostri cuori tutti i giorni. Maria, Anna, Aldo, parenti, amici e tutti coloro che ti vogliono bene, ti ricorderanno nella S.Messa che verrà celebrata sabato 4 ottobre alle ore 18.30 nella chiesa di S.Nicolo' (Centro Comunitario). La famiglia MOSCONI desidera ringraziare sentitamente tutti coloro che hanno partecipato al dolore per la scomparsa del caro GENNARO GLI ANNUNCI VANNO PORTATI IN REDAZIONE ENTRO IL MARTEDÌ MATTINA CHIUCCHI ANTONIO RICCIONI IDA M.1986 M. 2013 Vi sentiamo sempre vicini e lo saremo ancora di più durante la S.Messa di suffragio, mercoledì 1° ottobre, alle ore 18.30. Ringraziamo coloro che si uniranno a noi familiari nel ricordo affettuoso e nelle preghiere. Franca e Giuliano ANNIVERSARIO Patrizia Caiffa 22 defunti.indd 2 ANNUNCIO Lunedì 22 settembre, a 84 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari SERGIO TOBALDI Lo comunicano la moglie Maria Antonietta Piermartini, la figlia Giuseppina, il genero Riccardo Ugolini, i nipoti Costanza e Antonio, il fratello Nello, i parenti tutti. Marchigiano Epidemia Ebola: come affrontarla Una tuta bianca, gialla e verde con un grembiule davanti, occhiali, mascherina e cappuccio. Una sorta di scafandro dentro il quale è difficile respirare e si soffoca dal caldo. Senza è impossibile curare i malati di Ebola. Per renderlo meno disumano agli occhi dei pazienti, molti dei quali costretti ad una morte straziante soli e lontani dai familiari, medici e infermieri scrivono a penna sul grembiule il proprio nome. Questa è la prima precauzione e la condizione necessaria al lavoro degli operatori umanitari di Medici senza frontiere nei cinque centri di isolamento che gestiscono in Liberia, Sierra Leone, Guinea Conakry, i Paesi dell’Africa occidentale più colpiti dall’epidemia, che ha già ucciso 2.500 persone, mentre i contagi raddoppiano ogni settimana. Nonostante i progressi nelle cure (la mortalità è scesa dal 90 al 50%) le stime al ribasso prevedono almeno 7.000 vittime. Il contagio si sta allargando anche al Senegal e alla Nigeria, perché tra i Paesi africani è difficile monitorare le frontiere. Controlli molto accurati vengono invece fatti negli aeroporti, per cui è basso il rischio di una diffusione fuori dall’Africa. In questi centri di isolamento gli operatori si vestono delle tute monouso, visitano i pazienti per circa un’ora poi escono. Nella tragicità della situazione, chi riesce a guarire e sta lì in convalescenza, ascolta la radio, balla. C’è molta solidarietà. Emblematica la storia di una mamma morta lasciando un bambino di tre mesi. È stato preso in cura da una paziente ed entrambi sono usciti sani e salvi. Nei villaggi invece si distribuiscono kit preventivi per fare l’acqua clorinata (per arginare il virus è sufficiente lavarsi le mani) e vengono prese cautele durante i funerali. L’emergenza è drammatica, le risorse sono poche e le forze degli operatori sono allo stremo. Nonostante 46 miliardi di euro stanziati e 2.500 operatori, Msf ha dovuto lanciare un appello con un sms solidale al numero 45507, per donare 2 euro. Ne abbiamo parlato con il medico pediatra Roberta Petrucci, che è stata cinque settimane nell’epicentro dell’epidemia, al confine con Sierra Leone e Guinea. Cosa ha trovato appena arrivata? “Una situazione catastrofica. Malgrado abbia lavorato tanti anni con Msf ed abbia visto molte emergenze era indescrivibile. La malattia è terribile, con una mortalità fino al 90% all’inizio dell’epidemia. I pazienti entrano nel centro e nella maggioranza dei casi escono in una bara. Anche se lavoriamo in condizioni molto difficili, con tute inumane, cerchiamo sempre di instaurare con i pazienti un rapporto umano. Parliamo con loro, offriamo supporto emotivo e psicologico, li aiutiamo a mangiare”. La popolazione come sta reagendo? “La popolazione è estremamente spaventata, la paura è palpabile. Ci sono villaggi che hanno perso metà della loro popolazione a causa dell’ebola, e persone che non conoscevano nemmeno la malattia. Questo è stato uno dei motivi principali per cui si sta diffondendo in maniera così rapida e capillare. Abbiamo trovato un centro di isolamento con 10 posti letto che nel giro di qualche giorno ha accolto 140 pazienti. Ad un certo punto siamo stati costretti a rifiutare pazienti perché non eravamo più in grado di accoglierli. C’è uno staff di medici, infermieri e logisti del posto estremamente motivati a lavorare con noi, nonostante tutti abbiano avuto dei lutti all’interno della propria famiglia o comunità. Con le cure, anche se non specifiche, in alcuni nostri centri la metà dei pazienti escono guariti”. Come si lavora con la paura del contagio e l’urgenza di salvare vite umane? “È un lavoro estremamente difficile per la pressione psicologica di dover fare del proprio meglio, mantenendo la propria sicurezza e quella dei colleghi. La paura è importante perché ci permette di mantenere sempre alta l’allerta e ridurre al minimo il rischio. Bisogna seguire i protocolli in maniera accurata. La fatica fisica è molto presente”. Sentite il sostegno della comunità internazionale? “Sinceramente siamo molto soli in questa lotta. È importante parlarne e che ci sia la consapevolezza degli enormi bisogni. Però è arrivato anche il momento di agire su diversi livelli: aumentare il numero di posti letto nei reparti di isolamento; aumentare la presenza nelle comunità per fare educazione e permettere alla popolazione di proteggersi; aumentare il tracciamento di tutte le persone a contatto con pazienti positivi. Bisogna arrivare in tutte le comunità e farlo subito. Ogni giorno in più sono persone in più che si infettano e muoiono”. Gli Usa hanno annunciato l’invio di tremila militari per combattere l’Ebola… “Quando parliamo di militari sono corpi medici. C’è bisogno di personale medico competente che possa agire in prima linea per una patologia di non facile gestione. Che siano attori istituzionali, non istituzionali, protezione civile o unità mediche, sono tutti benvenuti. È necessaria un’azione di massa altrimenti sarà sempre peggio”. Sabato 20 settembre, a 88 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari RENATO RUGGERI Lo comunicano le figlie Saura e Maria, il genero Fabrizio, i nipoti Andrea, Luca, Letizia, il cognato, le cognate, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Non so come, non so dove, ma tutto perdurerà: di vita in vita e ancora da morte a vita come onde sulle balze di un fiume senza fine. (David Maria Turoldo) Collegio Gentile ROBERTO GATTI 30 sett 2011 30 sett 2014 Sante messe domenica 28 ore 9 martedi 30 ore 8. ANNUNCIO Venerdì 19 settembre, a 75 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ELISIO ROMAGNOLI Lo comunicano la moglie Graziella Bertini, il figlio Renzo, la nuora Paola, gli adorati nipoti Michele e Giulia, i fratelli Ivo e Gianni, i cognati, le cognate, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano Domenica 21 settembre, a 87 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari VANDA BARTOLETTI ved. PAPI Lo comunicano il compagno Dino, i nipoti, i pronipoti, le cognate, l'amica del cuore Giuseppina ed i familiari tutti. Onoranze Funebre Belardinelli ANNUNCIO Domenica 21 settembre, a 89 anni, a Roma, è mancata all'affetto dei suoi cari IVANA SGHIATTI ved. BECIANI Lo comunicano i figli Carlo e Massimo, la sorella Assunta, le nuore Piera e Patrizia, i nipoti Silvia, Sandro ed Enrico, il pronipote Emanuele ed i familiari tutti. Onoranze Funebre Belardinelli ANNUNCIO ANNUNCIO Domenica 21 settembre, a 89 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ERINA GIOMMETTI ved. BRISCHIA Lo comunicano i figli Pina e Gaetano, il genero, la nuora, i nipoti, i pronipoti, i parenti tutti. Marchigiano Giovedì 18 settembre, a 88 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari WALTER BIONDI In pista come nella vita hai sempre dimostrato coraggio e amore. Sei stato per tutti noi un grande insegnamento. Ti vogliamo bene. La tua cara famiglia. Onoranze Funebre Belardinelli ANNUNCIO ANNUNCIO Venerdì 19 settembre, a 79 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ADELELMO MORANTI Lo comunicano la moglie Rosa, i figli Gabriella, Fiorella, Giuseppe, Fabio, Franca e Donatella, i fratelli, la sorella, i generi, le nuore, i nipoti, i cognati ed i familiari tutti. Onoranze Funebre Belardinelli Domenica 21 settembre, a 89 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari PALMIRA BANO ved. MEZZANOTTE Lo comunicano la figlia Anna, il genero Piero, i nipoti Valerio con Silvia e Barbara con Marco, le pronipoti Maria Stella e Margherita, la collaboratrice Mirela ed i familiari tutti. Onoranze Funebre Belardinelli ANNUNCIO Giovedì 18 settembre, a 80 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari IDA CIAMARRA in QUARTULLO Lo comunicano il marito Angelo, le figlie Anna Maria e Daniela, i generi Vincenzo e Rocco, i nipoti, il pronipote, il fratello, la cognata, gli altri nipoti ed i parenti tutti. Impresa Funebre Bondoni 24/09/14 11.09 23 L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 >CULTURA Si è chiusa a Sassoferrato la mostra sul tema pastorale del "Padre Nostro" Padre Nostro, l’arte comunica il Mistero di FRANCESCO IACOBINI “P adre Nostro”, il tema pastorale scelto dalla Diocesi per l’anno 2013/2014, intorno al quale si sono sviluppati diversi momenti e iniziative, è stato anche un’importante Mostra d’Arte, ideata e organizzata dall’Ufficio Diocesano Cultura e dall’Associazione InArte di Fabriano. A fare da filo A MODO MIO a cura di Luciano Gambucci conduttore all’esposizione, l’idea che le riflessioni interiori suscitate in ogni artista da questa affermazione/invocazione – “Padre Nostro”, appunto - tradotte in diverse forme espressive, diventassero largamente fruibili, con forme e codici apprezzabili anche da un pubblico non esperto, in modo da suscitare nuove e ulteriori risonanze. La Mostra, cui hanno preso parte 71 autori di differenti specialità e tecniche, originari Il catalogo si presenta infatti come una pubblicazione di qualità, sia dal punto di vista tecnico sia per il livello degli interventi (basti citare il critico Armando Ginesi, tra gli altri). Dal contributo di Arianna Bardelli al volume ricaviamo anche il senso più profondo di questa Rassegna: “Nell’universo del contemporaneo, in cui tutto si muove velocemente, in cui ognuno è incalzato dai ritmi frenetici della vita quotidiana, il Padre Nostro continua a vivere... 71 artisti, attraverso le tecniche più disparate, dall’acquerello alla tempera, dalla ceramica al collage, dall’installazione alla fotografia, utilizzando gli stili più vari…mostrano la loro personalissima visione del Padre Nostro che…si manifesta in modi diversi... nei colori, nel bianco e nel nero, nei volti... nella luce del sole e della luna, ma anche del fuoco di una candela... nella profondità di uno sguardo... nella bellezza del creato…nel dolore, nella povertà, nella vecchiaia... nel misterioso e delicato soffio di vita che tutto avvolge e che ha guidato la (loro) mano sapiente…”. L’iniziativa, visto il notevole successo ottenuto, potrà forse avere nuove edizioni. Da Elena Sofia... a Suor Angela Fino ad oggi – salvo in qualche rara occasione in cui ero lontano da Fabriano – ho sempre partecipato alle interessanti conversazioni dei “Mercoledì della Fede”. Non sono mancato, quindi, al primo appuntamento di questo terzo ciclo che nell’ampia autostrada indicata da una delle pagine più belle e più difficili dei Vangeli, quella definita delle Beatitudini, ci ha dato la bella possibilità di ascoltare una testimonianza davvero unica. Anzi: una delle testimonianze più coinvolgenti ed affascinanti che io abbia mai ascoltato. Quando ho saputo che i “Mercoledì” di quest’anno sarebbero stati inaugurati dalla testimonianza di Elena Sofia Ricci (nella foto con il Vescovo Giancarlo Vecerrica) mi sono subito attrezzato per essere presente. E non a caso sono arrivato in Cattedrale con largo anticipo anche per piazzarmi in quel banco a cui sono molto affezionato senza saperne il perché. Ma anche perché Elena Sofia è il tipo di attrice che mi cattura: versatile, con gli occhi sempre sorridenti, capace di calarsi con molta e non facile semplicità in tanti ruoli tra loro molto diversi. Aggiungerò che quando l’attrice fiorentina, qualche anno fa, fu il perno di quel Premio che si celebra tra le montagne di Precicchie, partecipai alla serata in cui lei conversò con grande semplicità 23 cultura.indd 2 delle nostre zone o comunque legati ad esse, dopo la tappa fabrianese di aprile/maggio, si è spostata nella Galleria MAM’S a Sassoferrato dall’8 al 31 agosto, inserita tra l’altro nel festival “Lo Spirito e la Terra”, ed è stata uno degli eventi forti della movimentata estate sentinate. “Abbiamo avuto un grande afflusso di pubblico sia a Fabriano sia qui a Sassoferrato, e un notevole interesse da parte di tanti”, dice a "L’Azione" Arianna Bardelli, storica dell’arte e curatrice della Mostra insieme alla fabrianese Anna Massinissa. “Il tema era significativo, andava anche oltre la dimensione strettamente religiosa per farsi antropologico e culturale, e ha suscitato curiosità ben oltre i nostri confini, con artisti tutti dotati di personalità interessanti”. Tutto si è svolto in un positivo clima di collaborazione e con il sostegno delle istituzioni, il patrocinio dei Comuni della Diocesi, della Regione Marche e della Provincia di Ancona, e l’importante contributo della Fondazione Carifac. “Sì, abbiamo operato in un contesto favorevole”, racconta sempre Bardelli. “Le istituzioni hanno aiutato, il Vescovo ci ha davvero incoraggiati col suo entusiasmo di sempre. E poi mi piace sottolineare il grande supporto avuto qui a Sassoferrato da parte del Comune per tutti gli aspetti organizzativi e logistici. Un altro aspetto che voglio evidenziare è che siamo riusciti a realizzare un catalogo dato gratuitamente ai visitatori (così come gratuito era l’accesso alla Mostra). Ciò è stato possibile soprattutto grazie al contributo della Fondazione Carifac”. con il pubblico prima della proiezione di quel film “Il pranzo della domenica” in cui, fra gli altri, partecipa con autentica maestria un esemplare Rocco Papaleo. “Suor Angela” – credo si sia capito - è un’attrice che ritengo brava ma anche simpatica, diciamo alla mano, nel significato più autentico e profondo del termine. La testimonianza che ci ha dato è stata una specie di shock, inaspettata nel suo svolgersi, così coinvolgente tanto che mi sono ripetutamente emozionato. Eppure Elena Sofia nel raccontare è stata semplicissima, ha usato un linguaggio didascalico di certo non studiato, con momenti addirittura esilaranti ma non per il gusto della battuta ma per rappresentare la realtà. La sua realtà di donna proveniente da una famiglia mangiapreti o giù di lì eppure affascinata da un mondo, tipo quello della clausura monacale, che ai più fa pensare all’assurdità di una scelta che porta una ragazza magari bella, super istruita, prossima alle nozze, con un signor lavoro che prospetta una eccellente carriera, dietro le mura di un convento. Che poi la stessa Elena Sofia ha scoperto non essere un carcere, con ovvie pratiche religiose ma ricco di gioia e serenità. Un ambiente in cui riescono a convivere donne anzianissime e molto giovani, donne dedicate alla preghiera ed alla contemplazione ma che corrono anche dietro ad un pallone o preparano splendide marmellate di frutta o pomodori come facevano le suore dei secoli scorsi. La suor Angela della popolare fiction, che da questa terza serie vede Fabriano come luogo di riferimento, è una suora serena, gioiosa. Una “sorella” lontana dal mondo, che nella sua accezione più classica ha di fatto “rifiutato” ma che in realtà ha scelto di viverlo non per sé, ma lavorando per gli altri. Certo una fiction è una finzione, rappresenta e sviluppa storie il cui obiettivo primo è quello di farsi seguire dal pubblico televisivo, un pubblico molto vasto ed eterogeneo, eppure così consistente da far ritenere che moltissimi con quelle storie si identificano. Ma una storia finta con un personaggio che l’attrice ha percepito come reale ha colpito nel segno, entrando nella vita di una donna, bella, piacevole, simpatica, molto legata ai suoi ruoli familiari. E convinta che “qualcuno” l’ha scelta. Non è stato un caso perché nella nostra vita tante volte, se analizziamo bene le situazioni, il caso non è poi così…casuale! 24/09/14 11.06 24 >CULTURA< L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 Bottega, ma anche villa Pure un laboratorio all'interno del polo musicale al San Benedetto U no dei territori italiani più toccati dalla crisi manifatturiera riparte dalla cultura, in primis dalla musica e da un nuovo turismo per intenditori ed appassionati, quello che si raccoglie intorno al Pianoforte storico. La “città della carta”, Fabriano, nel cuore delle Marche, diventa infatti anche simbolo della Grande Musica, grazie al polo musicale internazionale. Il tutto nella cornice del riconoscimento in corso di Fabriano “Città Creativa” dell’Unesco. Un luogo del tutto particolare quello del polo musicale internazionale (insediatosi nel Complesso di San Benedetto), che dopo il primo anno di attività fa il punto sulla sua grande scommessa culturale e lancia ulteriori linee di sviluppo - lavorativo, formativo, turistico - per l’Italia. Successo per la sua attività di Accademia dei Musici e di Museo del Pianoforte storico e del Suono: il Polo ospita infatti l’Accademia Stabile del Pianoforte storico, nata dall’intuizione del Maestro Clau- dio Veneri di riproporre la musica dei grandi compositori sui loro strumenti originali per riascoltarla, oggi, come loro la sentivano: una rarità suggestiva. L’idea si fonda su quella stessa del Museo, la collezione di pianoforti storici autentici selezionata da Claudio Veneri e formata da 26 strumenti originali che attraversano la storia del pianoforte, dal 1790 al 1935. Il Museo così creatosi, unico al mondo, “è un percorso guidato che si compone di pianoforti storici autentici e musica dal vivo eseguita da un concertista e si completa con immagini didatticoevocative che rimandano ad ambientazioni ed arredi, scene, costumi ed atmosfere delle varie epoche” come ci dice il presidente dell’Accademia dei Musici, Valerio Veneri. A questa attività di magico recupero di suoni, immagini e storia, si unisce dunque la formazione, anche con corsi di studi musicologici e organologici, master di esecuzione concertistica, concorsi e concerti. Un progetto ricco e ambizioso quello lanciato dai fratelli Veneri, con In esposizione, uno dei pianoforti di Mozart, prestigioso frutto del “Restauro del Suono” effettuato proprio dal laboratorio di Accademia dei Musici gli occhi rivolti al mondo, all’arte, ad un mercato in crescita. Tre le novità 2014 all’interno del Polo. La bottega dei musici, la fabbrica di pianoforti e clavicembali in copia, che produce 6 modelli di strumenti, pietre miliari nella Storia del Pianoforte, con l’unicità, a livello L'Accademia dei Musici in esposizione al salone internazionale di Cremona Accademia dei Musici, in collaborazione con Aiarp – Associazione Italiana Accordatori Riparatori di Pianoforti, partecipa alla prossima edizione di Cremona Mondo Musica, dal 26 al 28 settembre prossimo, Salone Internazionale degli Strumenti Musicali d’Artigianato, la manifestazione numero uno al mondo su questo fronte, che verrà replicata anche a New York. In esposizione all’interno dello Stand Aiarp un pianoforte copia Johann Andreas Stein, Vienna 1778, uno dei pianoforti di Wolfgang Amadeus Mozart, minuziosamente da lui descritto in una delle sue famose lettere. Questo pianoforte, appartenente ad una collezione privata, inaugurato da Claudio Ve- neri, in concerto, presso la Magnifica Comunità della Val di Fiemme (Cavalese), è stato completamente restaurato e messo a punto, secondo le regole filologiche più attente, dal Laboratorio di Restauro di Accademia dei Musici, proprio per riportare lo strumento a suonare... così come Mozart lo ascoltava. Il Laboratorio di Accademia dei Musici opera proprio nel “Restauro del Suono”, poiché soltanto avvalendosi del recuperato suono storico è possibile interpretare ed avvicinarsi alle autentiche volontà espressive dei grandi compositori del passato. Partendo dal manoscritto o da una edizione originale (che riporta solo i segni autografi del compositore) e dal pianoforte nazionale, della riproposizione della fabbrica (laboratorio artigiano) storica coniugata alle moderne tecnologie produttive, ottenendo così altissima qualità per un prodotto di costo competitivo sul mercato. Il Laboratorio dei Musici, che si occupa del recupero di pianoforti storici originali, riportandoli alle condizioni originali “da concerto”, quindi perfettamente funzionanti, attraverso un restauro filologico secondo i testi storici e le regole delle antiche pratiche, tecniche, ricette e materiali. Un laboratorio che vanta anche un’attività didattica, con una Scuola di Restauro ed una Scuola per Accordatori. C’è poi la ricettività di “Villa dei Musici”, vera e propria innovazione rispetto a tutte le altre strutture dedicate all’ospitalità. Si articola su due livelli di accoglienza: uno dedicato a giovani musicisti di tutti i Paesi, iscritti alle attività didatticoartistiche di Accademia dei Musici, che potranno quindi usufruire, in totale gratuità, dell’ospitalità; uno per gli ospiti paganti, privati, individuati nella fascia turistica dedita a brevi vacanze, prevalentemente tematiche, che saranno immersi nelle meravigliose atmosfere del “vivere con gli artisti”, del gioire della musica insieme a loro, con le sorprese di imprevisti spettacoli estemporanei dedicati solo a loro. Origine e significato del toponimo Rucce di cui disponevano autori come Mozart, Haydn, Beethoven, si può maggiormente comprendere il vero senso della composizione, voluto e “progettato” dal compositore stesso proprio su queste “Macchine di Musica”. Acquisita questa consapevolezza storica, l’esecutore diventa interprete completo e cosciente del vero senso artistico della composizione, esprimendo appieno la gioia, il dolore, la passione, l’amore... in tutte le epoche! Grande successo culturale per Accademia dei Musici in FabrianoMarcheItaly che, con questa operazione, conferma l’importante sodalizio con la Aiarp – Europiano, realtà italiana di alto riferimento tecnologico nel panorama mondiale. Sul finire del secolo XII, e per tutto il XIII, la nobile famiglia De Guelfonibus, o Guelfoni, di Gubbio e Costacciaro, dovette vendere, o cedere, terreni al Comune di Gubbio e, indirettamente, agli “Homines” di Costacciaro, cioè a quelli che formeranno, con il tempo, l’attuale università agraria. Questi acquisti permetteranno, verso la metà del 1200, la fondazione, sempre da parte di Gubbio, del Castello di Costacciaro. Nel corso dello stesso secolo XIII, un importante atto giuridico vede ancora protagonisti i Guelfoni. Nel 1279, infatti, i Sindaci della Villa di Viaccio (l’attuale Viacce di Fabriano) dividono il Monte Cucco con Monaldello (o Munaldo) e Petruccio (o Pietro) di dominus Armanno di Guelfone, signori del castello di Costacciaro. All’epoca, infatti, il Monte Cucco era, quasi per intero, nelle mani dei Guelfoni di Costacciaro, i quali dovevano estendere i loro possedimenti anche a buona parte della porzione marchigiana dello stesso rilievo e massiccio montuoso, facendo, tra l’altro, pagare pedaggi per l’attraversamento dei suoi valichi. Non pare, perciò, illogico supporre che anche i nomi di luogo risentissero di questa situazione giuridica di fatto. Viacce e Rucce, situate lungo un importantissimo tracciato, pedeappenninico e transappennico, congiungente le Marche con l’Umbria, dovettero, dunque, essere, per alcun tempo, proprietà dei Guelfoni. Sia il toponimo Viacce sia quello di Rucce sono stati, sino ad ora, perlopiù interpretati come recanti il significato di strada: Viacce, da viacce, strade dissestate, in abbandono, e Rucce da rue, ruacce, di medesimo significato. Per Rucce, però, attestato come “Ruce Petruzolo” nel 1333, potrebbe ventilarsi anche una diversa ipotesi. Rucce, così, risalirebbe a Roccae, cioè fortificazioni in altura, rocche, e Petruzolo, al nome d’uno dei Guelfoni nominato nel documento del 1279, come colui che divise il Monte Cucco con i Sindaci della “Villa di Viaccio” e, cioè, il ricchissimo e potente Pietro, coadiuvato dal patriarca della stessa chiesa, il quasi novantenne Petruccio e, forse, anche “Petruzolo” dei Guelmonaco costacciarolo padre Romualdo Maria Bartoletti. A porgere foni, figlio di Armanno, podestà di varie città il saluto ai convenuti s’era già incaricato italiane, e padre di Nallo (“Nallus Domini Petri il Vescovo della diocesi di Fabrianode Guelfonibus”), podestà di Firenze nel 1333. Matelica, Giancarlo Vecerrica, seguìto Che, data la sua posizione di valico in altura, dal monaco padre Emilio, il quale aveva, Rucce potesse essere, un tempo, fortificata, è precedentemente, spiegato la valenza del possibile accertarlo ancora oggi, poiché vi susluogo sacro a San Romualdo e la particosistono, tuttora, nel punto più alto del tracciato lare vita dei tre Camaldolesi di Fabriano, viario, i resti d’una torre di guardia, conosciuta, all’interno d’un cenobio cittadino. Ancora appunto, come “La Torre”. Fino al 7 marzo del una volta, la straordinaria opera media1310, i paesi di Rucce di Fabriano e Casalvento di trice di San Romualdo si è rivelata, così, Sassoferrato restarono sotto il controllo, politico capace di riunificare, nel segno del suo ed amministrativo, della Precettoria Templare di spirito di riconciliazione e di pace, due San Paterniano de Rigo Petroso di Perticano, per contermini realtà umbro-marchigiane, passare, poi, nelle mani d’altri cavalieri, monaci e che, per troppo tempo, lo spirito dei tempi guerrieri insieme: gli Ospitalieri di San Giovanni ha tenuto artificiosamente separate. di Gerusalemme. Euro Puletti Costacciaro in visita al corpo di S. Romualdo Da trent’anni a questa parte, parrocchia, Comune e cittadinanza di Costacciaro celebrano degnamente, con un’intera settimana d’eventi, appuntamenti e festeggiamenti (31 agosto - 7 settembre), il proprio patrono beato Tomasso, bianco eremita camaldolese dell’eremo di monte Cucco (1262-1337). La festa patronale del capoluogo di Comune, da sempre molto sentita da parte della popolazione, oltre a mettere in campo iniziative che permangono, saldamente, nel programma annuale, pone, talvolta, in essere nuove, inedite ed interessanti proposte. Fra queste ultime, si è rivelata, quest’anno, come particolarmente felice e significativa, la visita al monastero camaldolese urbano dei santi Biagio e Romualdo in Fabriano, dove, venerdì 5 settembre, nella cripta della chiesa in cui riposa, da quasi mille anni, San Romualdo, fondatore dei Camaldolesi, è stata celebrata una Messa da parte del parroco di Costacciaro, don Ferdinando Maria Dormi, 24 cultura.indd 2 Un'occasione unica per celebrare il patrono camaldolese Beato Tomasso e.p. 24/09/14 10.52 25 L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 La Mirasole premiata >SPORT Altro enorme successo sabato 20 settembre per la Notte Blu svoltasi a Fabriano. Lo slogan della serata è stato: “Notte Blu tra Motori Sport e musica”. Gli atleti della Polisportiva Mirasole sono stati presentati alla grande, con alle spalle le loro foto celebrative, visto che sono dei numero uno. Il primo a salire sul palco è stato Luca Mancioli che nei 200 metri piani a livello nazionale non conosce rivali. In Nazionale in questa stagione ha conquistato il record del mondo nei 100 metri piani e due argenti nei 200 metri piani e nella 4x100. A seguire Daniel Gerini vittorioso ai Campionati Italiani estivi nel getto del peso per la prima volta. Per il nuoto Federica Stroppa che è riuscita ad essere protagonista nei 50 dorso ai Campionati Italiani invernali di Como e Loretta Tiroli, purtroppo assente, eccezionale nei 100 stile che l'hanno vista primeggiare ai Campionati Italiani in vasca corta organizzati dalla Mirasole. É stato fantastico essere premiati nella nostra città e con un pubblico così caloroso. Per questa bella serata e per l'iniziativa che mette in risalto tutto lo sport fabrianese - senza nessuna esclusione - dobbiamo ringraziare Radio Blu, Matteo Mattiacci e Mauro Silvestrini. Da sinistra Irene Rinaldi, Linda Lattanzi, Giuseppe Gagliardi e Thomas Cipriani f.s. Da sinistra: Gerini, Stroppa e Mancioli ATLETICA Campionati regionali giovanili Lanciatrici in primo piano Le fabrianesi al top nonostante l'assenza di un impianto in città N uovi titoli regionali arricchiscono il palmares stagionale dell’Atletica Fabriano ed alcuni di loro hanno una valenza tecnica di assoluto spessore. Innanzi tutto il nuovo alloro conquistato dalla Junior Benedetta Cecchini nella 10 chilometri su strada e poi gli scudetti di campione regionale arrivati dalla categoria Cadette. Straordinari quelli appannaggio di Linda Lattanzi con 28 metri esatti nel lancio del disco e di Martina Ruggeri con 32.59 nel lancio del giavellotto, dover peraltro Linda, che era la favoritissima, è comunque salita sul terzo gradino del podio. Entrambe queste prestazioni, oltre a garantire medaglia d’oro e scudetto nel campionato individuale, sono state le migliori registrate quest’anno in regione. Dicevamo di Linda, favorita, ma probabilmente tradita dall’emozione e da una ricerca Notte Blu: bell'evento! Grazie alla ottima organizzazione di Radio Blu, che ha sfidato con audacia sia l’aspetto economico che meteorologico nella oramai tradizionale Notte Blu, il centro di Fabriano è stato invaso da una marea di gente che ha partecipato all’ evento. Per l’aspetto sportivo della serata di festa, anche quest’anno sono stati premiati gli atleti che nelle loro discipline hanno ottenuto la vittoria ed il titolo di Campione Italiano in una finale nazionale, oppure un titolo europeo o mondiale, oppure che abbia partecipato in rappresentanza dell’Italia a competizioni internazionali. Ma vorrei sottolineare che, oltre ai premiati, tra le molte società sportive cittadine ci sono state molte altre vittorie a livello regionale o interregionale o tantissimi piazzamenti che non possono passare inosservati anche se non sono stati premiati durante la serata; atleti che con sacrifici giornalieri portano comunque avanti il loro amore verso la propria disciplina sportiva. Prendo spunto dalla Notte Blu per promuovere una significativa manifestazione sportiva di fine stagione, ad esempio a giugno in coincidenza con la Festa dello Sport, dove tutte le società cittadine possano intervenire ed in quella sede premiare tutti i propri atleti meritevoli di encomio. Un grazie a Mauro e Matteo. Leandro Santini, Presidente Consulta Sport Fabriano 25 sport.indd 2 esasperata della migliore tecnica, quindi battuta dalla compagna di squadra Martina (sempre più consapevole di essere vocata per le prove multiple), eppure in grado di replicare rabbiosamente nel lancio del disco, dove ha migliorato se stessa di quasi 3 metri, ottenendo così una superba consolazione. Nella stessa gara splendido personale con metri 25.66 anche per la più giovane Irene Rinaldi, già in grado di seguire le orme della più esperta compagna. Naturalmente, solita schiacciante vittoria nel lancio del martello per Benedetta Dell’Osso, lontana 2 metri dal personale, quattro nulli, ma pur sempre un 39.80 metri che la dice lunga sulle sue qualità. Benedetta è stata anche d’argento nel getto del peso con 8.97. Purtroppo la mancanza dell’impianto da lancio si fa sentire, né da parte dell’amministra- zione comunale ci sono notizie in merito. In ogni caso, nonostante questo disagio assurdo (che fine ha fatto il palo di sostegno danneggiato dal vento che dovrebbe essere stato riparato molti mesi or sono?) per non dire inqualificabile, il gruppo dei lanciatori dell’istruttore Giuseppe Gagliardi continua a segnalarsi come tra i migliori della regione. A completare il quadretto ci sono anche Thomas Cipriani, bronzo nel disco Cadetti e non lontano dal personale nel peso e Riccardo Luzi nel giavellotto, senza dimenticare Giulia Riccioni (la migliore Allieva delle Marche nel martello) e Valerio Mariani (ottimo interprete nel giavellotto) che saranno impegnati nel prossimo fine settimana nelle gare della propria categoria. Tornando ai Cadetti, gli altri titoli regionali sono stati conquistati da Ludmylla Tavares nel salto in alto, anche se con la misura di 1.49, per lei molto modesta e dalla solita, imprendibile, Martina Ruggeri con 5.06 nel salto in lungo. Il podio del lungo è stato impreziosito dalla bella medaglia di bronzo conquistata da Maria Nora Conti con 4.74, dopo il precedente quarto posto nel salto triplo, disciplina che aveva dominato per tutta la stagione. Altre medaglie di gran conio sono arrivate come sempre dalla velocità, con Elisa Maggi ancora protagonista con il bronzo negli 80 metri (10”57) e l’argento nei 300 (43”01), così come Beatrice Giacometti, anche lei sul secondo gradino del podio con il netto personale nei 300 ostacoli, corsi in 54”05. Beatrice ha anche migliorato se stessa nei 300 piani, in 46”60, mentre Benedetta Ballelli ha disputato le migliori gare dell’ultimo periodo correndo gli 80 in 11”73 ed i 300 in 51”89. PODISMO Avis Fabriano Tiberi vince la 10 km a Senigallia e Baioni "iron-man" sui monti Sibillini E’ stato un week-end intenso, quello scorso, per la Podistica Avis Fabriano. In gran parte vissuto a Senigallia. Sabato quattro nostri “runners” hanno preso parte alla gara Uisp di 13 chilometri, un percorso misto con un tratto di corsa anche sulla spiaggia. Tra i fabrianesi, Stefano Baioni ha fatto registrare il tempo di 58’ 01”, Roberta Rotili 1h 07’ 10” (seconda assoluta tra le donne), Gabriele Fiorani 1h 10’ 00” e Mario Gubbiotti 1h 10’ 34”. Domenica, poi, sempre a Senigallia era in programma la mezza maratona (21 km e 97 metri), con partenza ed arrivo al Foro Annonario, gara vinta dall’ex olimpionico jesino Daniele Caimmi (1h 13’ 20”), in una mattinata davvero calda ed afosa. In evidenza il fabrianese Giuseppe Mingarelli, tesserato con la Podistica Valtenna, 7° assoluto con 1h 20’ 29” su 408 partecipanti. Massiccia la presenza dell’Avis Fabriano: ottimo Claudio Berettoni con il tempo di 1h 27’ 58” (26° assoluto), quindi Stefano Greci 1h 29’ 48”, Massimo Gambella 1h 30’ 55”, Marco Frascarello 1h 33’ 15”, Mario Santori 1h 35’ 52”, Gabriele Salvatori 1h 36’ 14”, Mauro Moschini 1h 37’ 44”, Sauro Tittarelli 1h 38’ 25”, Romualdo Burattini 1h 40’ 01”, Ferruccio Cocco 1h 40’ 28”, Lanfranco Ninno 1h 56’ 08”, Leonardo Sonaglia 2h 01’ 50”. Nella stessa location, si è corsa anche la gara di 10 chilometri. E qui l’Avis Fabriano ha trionfato con Giorgio Tiberi, primo assoluto con 34’ 43”. Sul podio femminile Benedetta Cecchini, tesserata con l’Atletica Fabriano, seconda con 42’ 58”. Per l’Avis hanno gareggiato anche Diego Ferretti 40’ 50”, Daniele Renzi 46’ 50”, Federica Mearelli 46’ 53”, Maria Bornoroni 47’ 13”, Crescenzo Papale 47’ 17”, Saverio Berionni 48’ 49”, Samuele Pecci 49’ 44”, Roberta Rotili 50’ 41”, Emanuela Pierantoni 51’ 06”, Andrea Tomassetti 51’ 22”, Francesca Talamelli 51’ 44”, Arrigo Berionni 54’ 06” ed Enrico Mancini 55’ 30”. L’Avis Fabriano è stato premiato come secondo gruppo della manifestazione. Dalla costa all’Umbria: sempre domenica scorsa, un poker di avisini era presente alla 10 km di Ponte San Giovanni (Pg): Secondo Brandi 41’ 32”, Amedeo Bucchi 44’ 13”, Paolo Lippera 52’ 28” e Maurizio Del Pio 1h 07’ 01”. Andando a ritroso, domenica 14 settembre Stefano Baioni ha corso il 1° Trail dei Sibillini, gara in montagna di 43 km con dislivello di 2.720 metri. Baioni ha concluso l'impresa al 25° posto (numero chiuso di 100 partecipanti) con il tempo di 6h 05' 20". Un risultato davvero encomiabile. Domenica 28 settembre la Podistica Avis Fabriano sarà impegnata a Foligno per una mezza maratona e a Monte Porzio per una 11 km. Qui sopra, Stefano Baioni durante il difficile Trail dei Sibillini; a sinistra, il gruppo dell'Avis Fabriano a Senigallia 24/09/14 10.49 26 >SPORT< CALCIO L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 Serie D Matelica sempre cinica: Api stende la Jesina al 94' S di DIEGO PICIOTTI econda vittoria di fila per il Matelica di mister Gianangeli che espugna il “Carotti” di Jesi al termine di una partita intensa e combattuta, decisa solo nel finale da una zampata di Api, che ritrova la via del gol proprio nello stadio nel quale aveva segnato la sua ultima rete. Formazione rimaneggiata quella del Matelica, soprattutto nel reparto difensivo dove le assenze di Cesselon e dei centrali Ercoli e D’Addazio lasciano spazio all’inedita coppia Gilardi-Bucciarelli. Gli ospiti partono subito forte e dopo soli 5 minuti di gioco il portiere della Jesina, Tavoni, è costretto agli straordinari sulla conclusione di Cacciatore. I padroni di casa non si fanno però intimorire e dopo pochi minuti rispondono con Traini che ben servito in area da Carnevali non riesce ad agganciare il pallone da ottima posizione. In fase offensiva la Jesina si affida ai centimetri e alla fisicità di Traini con lanci lunghi, gestiti però senza eccessivi affanni dal- JESINA MATELICA 0 1 JESINA - Tavoni, Calcina, Marini, Strappini (24’ Cardinali), Tafani, Tombari, Carnevali (69’ Sassaroli), Frulla, Traini, Francia, Trudo. All. Bacci MATELICA - Spitoni, Ranucci, Corazzi, Vitone (84' Api), Gilardi, Bucciarelli, Mandorino, Lazzoni (67' Gadda), Ambrosini, Cacciatore, Zivkov (46' Mangiola). All Gianangeli RETE - 94' Api la difesa del Matelica che riesce sempre a contenere. Alla mezz’ora sono gli ospiti a farsi pericolosi: Ambrosini si sistema il pallone da posizione defilata e fa partire una conclusione che termina appena a lato e sulla quale nulla avrebbe potuto il portiere Tavoni. Il primo tempo si chiude sul risultato di parità e mister Gianangeli opera immediatamente il primo cambio, inserendo a inizio ripresa Mangiola al posto di Zivkov. E’ ottimo l’impatto di Simone Mangiola che entra subito in partita e al 65’ ha sul piede la palla del possibile vantaggio, ma l’estremo difensore della Jesina chiude un’altra volta la porta in faccia al Matelica salvandosi con una parata di piede di puro istinto. I padroni di casa ci provano esclusivamente con tiri da fuori poco pericolosi e non riescono a entrare nell’area di rigore di un Matelica ben organizzato, che si difende senza affanni ed è ancora pericoloso con Ambrosini, che ci riprova da fuori e va ancora vicino al bersaglio grosso, senza però inquadrare la porta. Mister Gianangeli azzecca le sostituzioni e nel finale sono i nuovi entrati Gadda ed Api a fare la differenza. Gadda è protagonista di una grande azione all’87’, quando dopo una serie di dribbling si presenza dentro l’area avversaria, ma il suo tiro viene poi ribattuto dalla difesa della Jesina. E’ sempre Gadda a propiziare il gol pochi minuti più tardi: una sua verticalizzazione manda Cacciatore davanti al portiere, il fantasista del Matelica è bravo a non farsi ingolosire e serve alla sua sinistra Api il quale arriva in corsa e, a porta vuota, appoggia in rete a pochi secondi dal fischio finale. Grande gioia per il Matelica, non solo per i 3 punti in classifica, ma anche per una vittoria sofferta e sudata che dà morale alla squadra di mister Gianangeli. Nel Daniele Api prossimo turno, 28 settembre, il Matelica tornerà a giocare in casa contro l'Amiternina. Informiamo, infine, che il 15 ottobre alle 15 si giocheranno i sedicesimi di finale della Coppa Italia di serie D ed il Matelica ospiterà al Comunale il Siena, nobile decaduta dalla serie B. L'esultanza del Matelica dopo aver espugnato il "Carotti" di Jesi CALCIO Promozione Marinelli illude il Fabriano Cerreto, ma non si va oltre il pari FABRIANO CERRETO BARBARA Diego Marinelli festeggiato dai compagni dopo il gol che aveva portato in vantaggio il Fabriano Cerreto contro il Barbara 1 1 FABRIANO CERRETO - Latini, Di Luca, Campioni, Salvetti, Galuppa, Orlando, Zuccaro, Arcangeli (40’ st Zaccagnini), Marinelli, Silvi, Martellucci (43’ st Ceccarelli). All. Spuri Forotti BARBARA - Campana, Bassotti, Fiordilmondo, Carboni (26’ st Squadroni), Mattioli J., Vergoni, Sgreccia, Rondina, Mucaj, Carboni M. (33’ st Mattioli M.), Rossini. All. Perini RETI - 18’ pt Marinelli, 40’ pt Sgreccia Dopo aver vinto contro la Belvederese, il Fabriano Cerreto sembra aver smarrito la via del successo. Infatti nelle ultime due gare sia in trasferta sia in casa è uscito dal terreno di gioco con un CALCIO risultato di parità. La squadra non gira come dovrebbe, in special modo contro il Barbara i ragazzi di Spuri Forotti non Prima e Seconda Categoria sono riusciti a tessere delle trame accettabili a centrocampo, mentre in difesa hanno sofferto la velocità di Rossini e Sgreccia. In occasione del pareggio Rossini ha fatto il bello e il cattivo tempo e ha messo su un piatto d’argento l’assist per Sgreccia. In avanti, come al solito, il duo Marinelli-Silvi sbaglia troppo, ma anche stavolta ha messo il sigillo sull’1-0. Il centrocampo è un po’ latitante, ma speriamo anche questo reparto cresca. Comunque sia, il Fabriano Cerreto e Barbara hanno giocato una partita ricca di emozioni: due reti (una per parte), un palo e tante occasioni falli- CALCIO te. Entrambe le squadre hanno di che recriminare: i locali primeggiano nella prima parte della gara, vanno in vantaggio, sbagliano due palle gol clamorose poi si fanno raggiungere a fine primo tempo, mentre nella ripresa calano fisicamente; per contro gli ospiti bene dopo il pari e scatenati nella seconda parte della gara dove hanno colpito un palo con lo straripante Sgreccia. La cronaca. Avvio tutto locale e, dopo aver fallito la segnatura con Martellucci, il Fabriano Cerreto passa in vantaggio al 18’ con Marinelli (sul filo del fuorigioco) che prima imposta e poi segna su assist di Silvi. A questo punto i locali sbagliano troppo e gli ospiti li puniscono pareggiando con Sgreccia (1-1). Nella ripresa, i locali vanno vicini al raddoppio con Marinelli, poi il Barbara prende il sopravvento e al 9’ colpisce un palo clamoroso. Nel finale Prima Categoria girone B Il Sassoferrato Genga La Fortitudo Fabriano ci ha preso gusto ha il mal di trasferta PRIMA CATEGORIA - Seconda vittoria consecutiva per il Sassoferrato Genga che batte in trasferta l’Urbino Pieve per 0-1 e si porta a sei punti in classifica. La squadra di casa parte forte e sfiora per ben due volte il vantaggio con Curzi prima e Micheli poi. A segnare però è il Sassoferrato Genga che trova il gol al 37’ con Conti. Nella ripresa proteste da parte dell’Urbino Pieve per due presunti rigori non concessi dall’arbitro Rango di Jesi. La formazione del Sassoferrato Genga: Pettinelli, Altarocca, Giacchini, Il Real Matelica impatta In Terza Categoria, il Real Matelica pareggia 1-1 con il Real Tolentino. Prossimo incontro ad Appignano. Luca Pietrella 26 sport.indd 2 Presciutti (72’ Caverni), Tinti, Pizzi, Hoxha (78’ Sebastianelli), Fioranelli, Conti, Monno, Piermattei (70’ Marchi); all. Mariani. SECONDA CATEGORIA - Nel girone D, terza sconfitta su tre partite giocate per il Serradica: contro l’Osimo termina 2-0. Le reti del match per la squadra ospite sono state messe a segno da Scansani al 40’ e da Stortoni al 52’. La Formazione del Serradica: Pierotti, Archetti, Carioti (46’ Taussi), Zampetti, Dal Vecchio (35’ Onu), Pierotti, Birelli, Vinciarelli, De Vito, Bucchi, Baroni; all. Colonnelli. Terza sconfitta consecutiva anche per l’Argignano di Sentinelli che in trasferta contro il Cupramontana perde 3-0. La formazione: Pecci, Mecella, Zampetti, Cervigni, Cofani, Mazzoli, Lucernoni, Nubola, Mariani, Ragni, Mezzanotte; all Sentinelli. Nel girone F, la Fabiani Matelica perde 1-0 contro il Rione Pace. Luca Antonio Somma VIGOR CASTELFIDARDO FORTITUDO FABRIANO 1 0 VIGOR CASTELFIDARDO - Martino, Rinaldi, Franzoni, Bilò, Rocchini, Carini, Piccini (90’ Magnaterra), Mandolini, Borbotti, Pennacchioni, Marziani (79’ Dignani). All. Marincioni FORTITUDO FABRIANO - Tamburrini, Ippolito, Gobbi, Clementi, Bernardi, Moretti, Biocco (53’ Mamudi), Ruggeri, Biagini, Guidarelli, Vincioni (74’ Angeletti). All. Ranaldi RETE - 79’ Borbotti Seconda trasferta e seconda sconfitta intervallata dalla goleada casalinga contro la Castelfrettese. Certo, contro la prima della classe alla Fortitudo Fabriano non si poteva chiedere di più, anche perchè in questo momento la Vigor è decisamente più avanti e forse anche un po’ più forte dei car- tai. I progressi visti in casa contro la Castelfrettese sono sicuramente da prendere in considerazione in quanto i fabrianesi hanno dominato la scena sin dai minuti iniziali. Nella partita a Castelfidardo, contro una compagine messa meglio in campo è soprattutto più amalgamata e forte in ogni reparto, la Fortitudo non ha potuto fare di più di quello che ha fatto. I padroni di casa hanno messo in difficoltà gli ospiti nella prima parte della gara, mentre nella seconda, pur segnando al ‘79 con Borbotti, la partita è stata molto più equilibrata. I ragazzi di Ranaldi hanno provato pure a strappare un risultato positivo ma non ci sono riusciti, anche perchè la difesa locale ha fatto buona guardia. Dopo tre gare la Fortitudo chiama 3 punti frutto di una vittoria casalinga e due sconfitte lontano dal suo pubblico, 5 gol fatti (tutti contro la Castelfrettese) e 3 subiti. Prossimo impegno al comunale contro Le Torri. a.c. meglio gli ospiti, ma la gara rimane inchiodata sul risutato di parità. Prossimo impegno in trasferta sul campo della capolista Pergolese. Angelo Campioni classifiche SERIE D girone F Maceratese 9; Chieti e Sambenedettese 7; Matelica e Recanatese 6; Campobasso e Castelfidardo 5; Amiternina, Civitanovese, Fano, Fermana e San Nicolò 4; Giulianova 3; Termoli 2; Jesina, Agnonese e Vis Pesaro 1; Celano 0. PROMOZIONE girone A Pergolese 7; Marzocca 6; Camerano, Fabriano Cerreto, Marina e Real Metauro 5; Barbara, Dorica Torrette e Passatempese 4; Belvederese, Piandimeleto, Vadese e Valfoglia 3; Marotta 2; Conero Dribbling e Cagliese 1. PRIMA CATEGORIA girone A Montecalvo, Mercatellese, Montelabbate, Sant'Orso e Villa San Martino 7; Sassoferrato Genga 6; Piobbico e Cantiano 5; Fermignanese e Usav Pesaro 4; Mondolfo 3; Laurentina e Peglio 1; Della Rovere, Gabicce Gradara e Urbino Pieve 0. PRIMA CATEGORIA girone B Vigor Castelfidardo 9; Miciulli Senigallia e Villa Musone 7; Le Torri, Real Cameranese e Monsano 5; Filottrano 4; Collemarino, Fortitudo Fabriano, Leonessa Montoro e Osimana 3; Arcevia, Filottranese e Vallesina 2; Colle 1; Castelfrettese 0. SECONDA CATEGORIA girone D Chiaravalle e San Biagio 9; Cupramontana e Staffolo 7; Borgo Minonna e Sampaoloese 6; Borghetto e Osimo 5; Offagna 4; Castelbellino, Labor e Spes Jesi 3; Osimo Stazione 1; Argignano, Serradica e Victoria Strada 0. SECONDA CATEGORIA girone F Pioraco 9; Sarnano 7; Trodica, Elfa Tolentino, Esanatoglia e Fabiani Matelica 6; Caldarola 5; Rione Pace e San Ginesio 4; Serralta e Valdichienti 3; Nova Camers, Montecassiano e Sefrense 1; Robur 0. 24/09/14 10.48 BASKET Divisione Nazionale C Intorno all'Halley aumenta l'ottimismo di ANTONIO GENTILUCCI C ontinua il lavoro di preparazione della Halley Matelica per il nuovo cruciale campionato di lega DNC. Il primo confronto, sabato 13 settembre, con la Janus Fabriano, era servito a coach Pecchia per ribadire i suoi concetti chiave, uno su tutti: impegno in ogni situazione. Giovedì poi, contro Gubbio, si è visto già un miglioramento, a prescindere dal livello degli eugubini, e sprazzi del buon basket che i tifosi si augurano possa essere di casa al PalaCarifac in questa stagione. Migliora anche l’inserimento dei nuovi, sia in campo che fuori. La chimica di spogliatoio è stata d’altronde fin da subito una delle priorità del nuovo corso delineato dal coach. Facile l’integrazione per Jacopo Servadio, figlio d’arte come tutti gli appassionati fabrianesi immagineranno, il primo arrivato, ragazzone che già molti dei nostri conoscevano (ne fa testimonianza lo spassoso video di presentazione insieme con Jacopo Pecchia, comparso sul sito della società). Venticinquenne, ala pivot in grado di essere pericoloso sia vicino che lontano da canestro, molto contento di questa nuova esperienza. “Ho parlato con la società, mi ha fatto molto piacere che si siano così interessati a me - ha detto - Personalmente, mi aspetto di migliorare molto in questa stagione, anche grazie al coach che mi ha già allenato in passato”. E a proposito del nuovo campionato si dice certo che “la nostra sia una buona squadra, in grado di lottare ai massimi livelli, ma consapevoli che ci sono alti roster altrettanto 27 >SPORT< L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 L'ala Cristiano Nasini attrezzati. E dunque ci sarà da lottare, mettendocela tutta”. Completamente da scoprire è invece Cristiano Nasini, l’ala piccola che dovrà prendere il posto di Sergio Quercia, sistematosi a Tolentino. Fisico asciutto che fa intravedere quell’atletismo cercato questa estate, di se stesso Cristiano dice: “Dopo essere cresciuto a Montegranaro, tra l’altro allenandomi molto anche con la prima squadra in serie A, lo scorso anno mi ha dato molto, anche come maturità, l’esperienza lontano da casa a San Giorgio sul Legnano. Quest’anno ho scelto di venire a Matelica perché mi è piaciuto il progetto che c’è dietro”. Anche per lui obiettivi personali di grande miglioramento, essendo un ragazzo molto giovane e, alla domanda GINNASTICA su che tipo di giocatore è, ci dice: “non mi ritengo principalmente un attaccante o un difensore. Mi è sempre piaciuto fare di tutto, mettermi a disposizione del coach e fare quello di cui la squadra ha bisogno. Per vincere il più possibile”. In ultimo, la squadra ha rafforzato il pacchetto esterni facendo arrivare Federico Ferretti, classe 1996, futuribile play di 190 cm che ha approfittato dell’occasione di giocare un campionato di DNC. “Non mi aspettavo questa chiamata. Appena tornato sono stato contattato e l’entusiasmo è andato subito alle stelle”. Tornato… dagli States, a Fairfield, in Iowa, dove ha potuto giocare nelle high-school americane e vivere e respirare il basket come si può fare solo negli Usa. “Il livello del basket è altissimo, ci credono molto. Il tuo nome sulla maglia, palazzetti sempre pieni, strutture di primo ordine, anche alle scuole superiori. Ci allenavamo tutti i giorni al pomeriggio e due volte anche la mattina, prima di scuola. Ed è un tipo di gioco diverso, nelle regole ma anche nell’approccio, nello stile, fisico ma anche molto tattico”. E a proposito di questa stagione che va a cominciare, cerca anche lui di ottenere il massimo da questa esperienza, dal coach ma anche dai compagni: “ho già preso preziosi consigli da Usberti…”. Cresce dunque l’aspettativa e l’atmosfera per il campionato. Per i curiosi l’appuntamento è per giovedì 25 settembre, al palasport di Cerreto, per la terza amichevole. Sabato, invece, tutti invitati alla festa del basket, al palazzetto di Matelica, dove ci sarà la presentazione ufficiale di tutte le squadre, a partire naturalmente dal team DNC. Ritmica Fabriano prepara il campionato di A1 Il primo appuntamento della nuova stagione sportiva sarà il Campionato Nazionale di Serie A1, anche se in effetti è l’appendice dell’anno 2014. La Fondazione Carifac Ginnastica Fabriano, unica società fabrianese che partecipa ad una manifestazione di Serie A1 da ben oltre 10 anni, dovrà cercare di migliorare l’ottimo terzo posto dello scorso anno, senza l’apporto per la prima volta della campionessa Julieta Cantaluppi, che seguirà con Kristina Ghiurova le ginnaste come allenatrice. Anche quest’anno per scelta tecnica non ci sarà l’apporto della ginnasta straniera, che invece avranno quasi tutte le altre squadre, ma la presenza di ottime ginnaste del nostro vivaio ci permetterà di affrontare il campionato con la giusta convinzione del nostro valore. Cecilia Meriggiola, Letizia Cicconcelli, Martina Centofanti, Daniela Mogurean, Milena Baldassarri e Lavinia Muccini saranno le protagoniste di questo appassionante e prestigioso campionato di Serie A1. Durante la Notte Blu fabrianese (foto) sono state premiate come campionesse d’Italia Daniela Mogurean, Talisa Torretti, Giulia Fattorini, Sofia Raffaeli, mentre a Letizia Cicconcelli è andato il riconoscimento per la sua partecipazione al campionato Europeo in Azerbaijan. Le quattro giornate del campionato inizieranno a Prato il 18 ottobre e continueranno a intervalli di due settimane a Desio, Biella ed Arezzo. STERLINO SPORTING CLUB BASKET Serie C regionale Janus verso l'esordio, ma si rompe il rapporto con la Basket School Primi impegni amichevoli positivi per la Janus Fabriano di coach Luciano Bolzonetti (foto) e del suo vice Christian Rapanotti. I biancoblù hanno affrontato l’Halley Matelica, formazione di DNC, una categoria sopra alla Janus, e l’Aesis Jesi di serie D, una categoria sotto. In entrambi i match, in cui il punteggio ha comunque un’importanza molto relativa, si è vista una Janus convincente: con l’Halley i 40’ si sono chiusi in parità sul 74-74 dopo che la squadra di Bolzonetti aveva condotto per gran parte dell’incontro anche con un vantaggio in doppia cifra; con l’Aesis, partita in cui si sono disputati 50’ invece dei canonici 40’ per far mettere benzina nelle gambe dei giocatori, Fabriano ha prevalso 89-68. “La miglior prestazione fra le due è stata quella con Matelica – commenta il gm Paolo Fantini – Abbiamo giocato un ottimo basket, mettendo in difficoltà una squadra di categoria superiore come l’Halley, anche se alla lunga abbiamo un po’ ceduto dopo un grande avvio. Con l’Aesis invece abbiamo patito nei primi due quarti, poi siamo venuti fuori alla distanza ma complessivamente con meno brillantezza”. La Janus tornerà in campo giovedì, a Cerreto, ancora contro l’Halley Matelica, e poi sabato a Tolentino contro la squadra allenata dal fabrianese Lorenzo Cecchini in quello che sarà l’ultimo impegno amichevole prima dell’esordio nel campionato di C Regionale, previsto per domenica 5 ottobre (ore 18) al PalaGuerrieri contro la Virtus Jesi. Il calendario ufficiale diramato dalla FIP prevede poi per la squadra di coach Bolzonetti: Virtus Porto San Giorgio fuori, Castelfidardo in casa, Fermignano fuori, Fossombrone in casa, Recanati fuori, Ascoli Piceno fuori, Bramante Pesaro in casa, Urbania fuori, Porto San Giorgio Basket in casa e chiusura del girone di andata ad Ancona contro la Stamura (13 dicembre). Il 20 dicembre inizierà la fase di ritorno, ovviamente a campi invertiti, che si concluderà per il biancoblù il 15 marzo al PalaGuerrieri contro la Stamura. A questo punto la classifica verrà segmentata in due parti: le prime sei classificate daranno vita a un nuovo gironcino denominato “Girone Campione Regionale” con altre 10 partite tra andata e ritorno (inizio 29 marzo, conclusione 24 maggio), dove ogni squadra si porterà in dote i punti conquistati nella prima fase. Le squadre classificatesi dal 7° al 12° posto nella stagione regolare andranno invece a comporre il “Girone Retrocessione” ed anche in questo caso ogni squadra giocherà dieci partite tra andata e ritorno sommando i punti a quelli ottenuti nella prima fase. Al termine dei due minigironi verrà stilata la classifica finale che determinerà la squadra campione regionale, l’unica retrocessa in serie D e le gerarchie utili per distribuire il montepremi finale, un’altra novità di quest’anno: saranno destinati 1.200 euro alla prima classificata, 900 alla seconda, 700 alla terza, 600 alla quarta, 500 alla quinta, 400 alla sesta, 300 alla settima, 150 all’ottava. In totale ogni squadra giocherà quindi 32 partite e sostanzialmente ne verranno promosse, o per meglio dire ‘traghettate’, 11 su 12 alla prossima serie C unica. Nel frattempo, è giunta la notizia della fine del rapporto di collaborazione tra le società fabrianesi Janus e Basket School. In proposito, sul comunicato della Janus si legge che “è stato annullato l'accordo di società satellite con la Basket School per volontà di quest'ultima che il giorno 15 settembre ha fatto pervenire una raccomandata richiedendone la cessazione”. La Janus aggiunge che “l’unico e profondo rammarico sta nel non essere riusciti a costruire e lavorare insieme per un movimento e un settore che ci sta molto a cuore ma soprattutto è importantissimo per i ragazzi”. Infine, la Janus ringrazia la Pallacanestro Senigallia e il Vallesina Basket che le presteranno le due squadre giovanili indispensabili per assolvere le richieste della Federazione e poter quindi disputare il campionato di serie C Regionale. Luca Ciappelloni Basket serie D: Cerreto al via Inizia venerdì a Pesaro contro l’Aquarius (ore 21.30) il campionato del Cerreto in serie D. La squadra di coach Leonardo Sonaglia e del suo vice Daniele Bonafoni si presenta con rinnovate ambizioni anche in questa categoria dopo la promozione ottenuta a maggio. Questo il roster. Play: Emanuel Cortese, Simone Moscatelli. Guardie: Juan Beltran, Marco Cerini, Luca Chiarucci, Giorgio Rossini. Ali: Edoardo Cafasso, Giacomo Mazzoni, Lorenzo Pecchia. Ali/pivot: Giacomo Gatti, Andrea Bracchetti. Pivot: Claudio Bracchetti. l.c. Attività giovanile Il Villaggio dello Sport ringrazia Il Villaggio dello Sport della società dilettantistica Sterlino Sporting Club, in particolare nelle persone di Simone e Paolo, vuole ringraziare tutti quelli che hanno appoggiato il loro progetto in cui si è lavorato per realizzare attività sportive che integrassero divertimento al benessere e alla crescita della persona. Tante sono state le iniziative e le attività che ci hanno visti coinvolti e che vorremmo riproporre in questa nuova stagione agonistica. Inizierei con l’attività motoria proposta nelle scuole elementari, per passare poi ai campionati provinciali di minibasket dove tutti i ragazzi hanno potuto partecipare, gli eventi - da quello provinciale prima e nazionale poi - organizzati in colla- 27 sport.indd 2 borazione con la Federazione Italiana Pallacanestro, la giornata Nazionale dello Sport in città e infine l’appuntamento fisso dell’estate, il "camp estivo" in collaborazione con Tiro e Molla. Quest’anno è stato davvero intenso, ma i ragazzi ai quali ci siamo rivolti, ci hanno seguito per ore ed ore senza mai annoiarsi. Dal primo di settembre, intanto, presso la palestra del Cavallo Pazzo, sono riprese le attività pomeridiane di minibasket, maschile e femminile. La proposta è rivolta a bambini e bambine nati\e dal 2009 al 2003, proposta multidisciplinare che quindi integra le due lezioni di minibasket ad una terza giornata in cui si alternano diverse discipline sportive, quali patti- naggio, arrampicata e danza, si proverà ad inserire il anche tennis, l'atletica e le arti marziali. Gli interessati possono contattare il 335 5725337 (Simone) oppure il 3290049781 (Paolo). I nostri ringraziamenti vanno ai genitori e ai ragazzi per primi per averci scelto, alle società sportive ed i loro istruttori che hanno collaborato con noi (Fortitudo Pattinaggio, Atletica Fabriano, Fuoripiombo Rock Climb) ma anche a chi ha dato fiducia - oltre che sostegno - al progetto: Fondazione Carifac, Indesit Company, Janusped srl, Erboristeria Amobio, Parrucchieria Ricci e Capricci, Farmacia Monzali, C.A.P. snc., Cartolibreria SD, Happy Time, Omnipharma. 24/09/14 10.46 28 >SPORT< CALCIO a 5 Serie C1 Real, un altro stop: l'inizio è in salita di LORENZO ALUNNI Il giovane Andrea Passeri N ella seconda giornata di campionato il Real Fabriano cerca di riscattarsi dopo la sconfitta bruciante sul campo del Bocastrum. I padroni di casa sono sempre privi degli infortunati Angeloni e Bartolucci e sono reduci da una bella e sofferta in vittoria in Coppa sul campo del Falconara nel turno di andata per 2-3 (autogola favore, gol di Ciculi e Morelli). In campionato però la musica è diversa, gli avversari sono più affamati e mettono spesso in difficoltà la compagine fabrianese. Il primo tempo contro l'Audax Sant'Angelo assomiglia più a una partita a scacchi, il ritmo è lento con tanto possesso palla da entrambe le parti e zero occasioni da gol. Brillano solamente Ciculi, in uno stato di forma spaventoso e reduce da un eurogol in Coppa, e il giovane rampante Passeri che è l'unico a impensierire il portiere avversario. Il primo tempo si chiude sullo 0-0 con l'ammonizione di Carnevali e un momento forse storico visto che in campo, per alcuni minuti, c'erano contemporaneamente tre ragazzi del 1996 (Burini, Passeri e Bello Burzo) e uno addirittura del 1997 (Laurenzi). Nel secondo tempo la partita si scuote quando Passeri trova il gol facendo esplodere la Palestra Fermi e ricevendo l'abbraccio di tutti i compagni e un applauso lunghissimo di tutti i presenti sugli spalti. La gioia dura poco perchè il numero 7 ospite (migliore in campo degli avversari) pareggia poco dopo. Nei sette minuti successivi succede l'inverosimile: prima Bartolini ammonito per un presunto fallo e l'azione successiva espulso per doppio giallo per delle proteste ritenute troppo vigorose. Gli ospiti approfittano della superiorità numerica e passano in vantaggio. L'arbitro come se non bastasse dopo pochissimi minuti espelle anche mister Rinaldi. La squadra sembra accusare il colpo ma il solito Morelli, anche se in ampio debito di ossigeno, danza spalle alla porta e sigla il gol del pareggio. Nel finale però è una disattenzione difen- SCHERMA siva a punire il Real che prende gol su fallo laterale: 2-3. I padroni di casa le tentano tutte, facendo anche avanzare il portiere in campo, ma gli sforzi sono vani e l'Audax quasi incredulo porta via tre punti che sarebbero stati altrettanto fondamentali per il Real. Formazione Real: Cesaroni, Mislimi, Angelelli, Ciculi, Bartolini, Carnevali, Morelli, Passeri, Bello Burzo, Cardarelli, Burini, Laurenzi. Il Real ora ha appuntamento lunedì 22 settembre in casa contro Falconara alle ore 21 per il ritorno di Coppa e poi venerdì 26 sul difficilissimo campo del Corinaldo, una delle squadre più quotate della serie C1 sperando di passare il turno e togliere lo zero dai punti in campionato. La classifica dopo due giornate: Corinaldo, Torrese e Pagliare 6; Cus Macerata 4; Nuova Ottrano, Bocastrum United, Urbino, Etabeta, Montecchio, Falconara e Sant'Angelo 3; Castelbellino, Grottaccia e Campiglione 1; Ascoli e Real Fabriano 0. Non sbagliano un colpo invece i ragazzi della juniores ancora vincenti e a punteggio pieno dopo la vittoria casalinga contro l'Alma Juventus Fano per 7-5 (primo tempo 2-1) con le reti di Bello Burzo (tripletta), Burini, Pastuglia, Bisegna e Verdini. I giovani della juniores ora andranno in trasferta a Senigallia a sfidare l'Audax per proseguire una marcia finora strepitosa. Club Fabriano Bilancio positivo nel primo anno di attività “La vera, la saggia, la santa disciplina consiste nell’obbedienza anche quando l’obbedire dispiace e, specialmente, quando rappresenta sacrificio”. Con questo slogan, il Club Scherma Fabriano si è presentato alla cittadinanza un anno fa con l’obiettivo di riportare in città la disciplina che in passato ottenne grandi risultati sportivi. Il primo anno di vita ha permesso al Club di farsi conoscere ed apprezzare per la validità e l’importanza dei valori umani e sportivi messi alla base di ogni singolo allenamento. Con il fioretto i giovanissimi atleti fabrianesi si sono cimentanti nello sport con l’impegno di non vedere l’avversario come un numero. La scherma, infatti, è uno sport che allena non solo il fisico ma anche la mente: la disciplina consente di esprimere al massimo la fantasia e la creatività dell’individuo che è libero di interpretare con il massimo protagonismo espressivo un assalto, trovando soluzioni personali per ottenere la vittoria, nel pieno rispetto delle regole. Certamente questa è una grossa spinta verso la formazione del giovane e della sua personalità. Soddisfatto il presidente del Club Scherma Fabriano, Floriano Rossolini, che presenta le novità per la nuova stagione sportiva. “Dal 1 ottobre alle 16.30 riprenderemo le attività con i ragazzi presso la palestra dell’Istituto d’Istruzione Superiore Morea di Fabriano. Ci sarà spazio per i nuovi iscritti. L’anno scorso si sono avvicinati alla scherma più di 20 bambini di età compresa tra i 6 e i 12 e alle competizioni regionali abbiamo ottenuto sempre ottimi risultati. Al Grand Prix Promozionale con Fioretto di Plastica abbiamo conquistato il primo posto come società davanti a Marzocca, Senigallia e Jesi. Un risultato straordinario – spiegano dal Club – che si aggiunge a quello che ha visto i nostri atleti premiati a Macerata. Sono sei i giovani atleti che hanno ricevuto il riconoscimento: Tommaso Stroppa, Francesco Verna, Claudia Carnevali, Sofia Rossolini, Sofia Giordani e Maria Angelica Rossolini. Al di là del risultato sportivo in se stesso, quello che ci interessa di più è cercare sempre di poter aiutare il giovane che cresce ad amare i valori per lo sport e per la vita. La sana competizione crediamo porti proprio a questo”. Marco Antonini L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 CALCIO a 5 Serie C2 Le cerretesi volano, a secco la Virtus e la Junior Matelica Consueta panoramica settimanale sulle quattro squadre del nostro territorio che partecipano al campionato di serie C2 di calcio a 5. GIRONE A – La Virtus Fabriano dopo due giornate è ancora a secco di punti. Venerdì scorso è arrivata una sconfitta di misura a Montesicuro per 3-2 contro il Tre Colli Pinocchio. E dire che la partita era cominciata con un buon possesso di palla ad opera della squadra fabrianese, mentre gli avversari si rivelavano più pericolosi sulle palle da fermo, bravo il portiere Calussi a metterci una pezza con un paio di belle parate. Una doppietta ravvicinata del virtussino Boncristiano sembra spianare la strada ai ragazzi di mister Gianmarco Latini (0-2), ma gli avversari ben presto sono lesti a rimettere la situazione in equilibrio. Si va al riposo sul 2-2. Nel secondo tempo la Virtus inizia abbastanza bene e si procura un paio di buone occasioni da gol, ma non riesce a sfruttarle, complice – in un caso – anche una discutibile decisione arbitrale. Una deviazione rocambolesca su calcio da fermo beffa la Virtus (3-2). Non darà frutti l’arrembaggio finale in cerca del pareggio. La formazione fabrianese: Calussi, Cloriti, Gentili, Stroppa, Bilati, Ruggeri, Spilli, Zamponi, Biagini, Pesce, Boncristiano, Pallotta. Nel prossimo turno, venerdì 26 settembre, la Virtus giocherà in casa contro la Pieve d’Ico (PalaGuerrieri, ore 21.30). La classifica dopo due giornate: Dinamis Falconara e Pietralacroce 6; Ankon, Jesi, Cagli e Futsal Ancona 4; San Costanzo, Casine, Tre Colli Pinocchio e Pieve d’Ico 3; Numana 2; Pianaccio e Brecce Bianche 1; Chiaravalle, Virtus Fabriano e Mantovani 0. GIRONE B – Giornata super per le due squadre cerretesi, entrambe vincenti. Il Cerreto - guidato da Edoardo Pataracchia - ha superato per 5-3 il Futsal Real Trading grazie alle reti di Centocanti (3), Biondi ed Innocenzi. I rossoneri hanno sempre condotto la gara, sgassando nel finale. La formazione: Innocenzi Juri, Francucci, Orlando, Tozzi, Biondi, Innocenzi Teo, Spuri Nisi, Mosconi, Trottini, Centocanti, Marco Bruzzichessi del Cerreto d'Esi Sakuta, Verdini. Venerdì 26 settembre il Cerreto giocherà ancora in casa contro il Gagliole, una sfida sempre emozionante (PalaCarifac, ore 21.30). Bel colpaccio messo a segno dal Cerreto d’Esi di mister Maurizio Buratti, che ha sbancato San Severino per 3-4 cogliendo la prima vittoria stagionale. I cerretesi erano in vantaggio per 0-3 all’intervallo (a bersaglio Bruzzichessi con una doppietta e Lippera), poi si sono fatti raggiungere sul 3-3 dai padroni di casa, ma nel finale Ottavi ha trovato il varco giusto per regalare la vittoria ai suoi. La formazione: Cannoni, Caporali, Amadei, Stazi, Baldoni, Buldrini, Lippera, Ottavi, Bruzzichessi, Montuschi, Poeta, Di Ronza. Sabato 27 settembre altra trasferta, stavolta a Campocavallo. E’ andata male, infine, alla Junior Matelica di mister Antonio Colluto, sconfitta a domicilio per 3-7 proprio dal Campocavallo. I matelicesi sono rimasti a contatto fino all’inizio della ripresa (3-3), ma poi gli ospiti hanno messo la freccia. Per la Junior, a segno Prearsi, Manfroni ed Orpello. La formazione completa: Mastrelli, Quaresima, Gelmi, Manoni, Pellegrini, Prearsi, Mariotti, Diletti, Manfroni, Orpello. Sabato 27 settembre trasferta a Cascinare contro il Fontespina. La classifica dopo due giornate: Cerreto, Fontespina e Montelupone 6; Cerreto d’Esi, Futsal Macerata e Cantine Riunite 4; Campocavallo, Recanati e Gagliole 3; Santa Maria Nuova 2; Castrum Lauri, Junior Matelica e Fontespina 1; Osimo, San Severino e Real Trading 0. Ferruccio Cocco BREVI SPORT RUGBY SERIE C: ECCO GLI AVVERSARI DEL TEAM FABRIANESE Finalmente svelate le avversarie del Fabriano Rugby, che sfideranno il "quindici" guidato da Cristian Lombardi a partire dal prossimo 5 ottobre. Amatori Rugby Ascoli, Amatori Rugby Fermo, Cus Ancona, Sena Rugby, Cus Camerino, San Lorenzo Rugby e Valmetauro Titans: queste le sette avversarie dei fabrianesi che tra circa due settimane inizieranno a sfidarsi sui campi di tutte le Marche alla ricerca della vittoria del girone 2 di serie C. Un girone impegnativo, con avversarie che il "quindici" fabrianese tornerà a sfidare dopo lo scorso campionato giocato quasi per intero sui campi umbri. Dopo l'annuncio della composizione del girone da parte del Comitato Rugby Marche, rimane solo l'attesa del calendario definitivo dei fabrianesi, pronti per una nuova stagione di passione ovale. Passione che verrà presentata alla città il prossimo venerdì, con la conferenza stampa che svelerà alla città programmi ed obiettivi di prima squadra e giovanili. Saverio Spadavecchia 28 sport.indd 2 LA CITTADELLA DELLO SPORT DIVENTA ISOLA PEDONALE Fissata la data per l’avvio della pedonale nella cittadella dello sport di Fabriano. Sarà il primo ottobre il giorno in cui verrà chiusa al traffico la zona degli impianti sportivi nei pressi del centro commerciale ‘Il Gentile’. Si tratterà di uno stop ai motori per 24 ore al giorno, ma non in tutta l’area. “Per evitare problemi alle vie di fuga – annuncia il sindaco Giancarlo Sagramola – resterà aperta la strada che costeggia esternamente lo stadio comunale. La prima sarà una fase sperimentale, poi potremo apportare eventuali correttivi in corsa”. Quanto, invece, ai parcheggi resteranno regolarmente fruibili le principali strutture di posteggio, ovvero al centro commerciale-multitisala, davanti alla piscina e nel piazzale del PalaGuerrieri. BASKET: IL GIORNO DEL VIKINGO TRA RICORDI E SOLIDARIETA' Sabato 30 agosto si è svolta la decima edizione de ‘Il Giorno del Vikingo’. Teatro dell’evento è stato il campetto di basket della parrocchia della Misericordia che ha ospitato l’ormai celebre torneo di basket 3vs3. Tanti ragazzi hanno voluto partecipare a questa manifestazione per ricordare Giorgio Lenci, grande tifoso del Fabriano Basket, appartenente agli Ultras Fabriano 1999, prematuramente scomparso nel 2004 e l’ultimo sole dell’estate ha permesso un grande afflusso di persone che hanno assistito alle varie partite. La solidarietà è stata parte integrante della giornata: sono stati raccolti 800 euro che verranno donati alla famiglia della piccola Desirèe Rinaldi affetta da atrofia spinale muscolare e alla Fondazione Marco Mancini. Dei ringraziamenti particolari vanno alla Fondazione Carifac, i Volontari della Croce Rossa Italiana, a Don Luigi parroco della Misericordia; agli esercizi commerciali che hanno offerto i premi per i vincitori del torneo: il ristorante Antico Muro di Sassoferrato, il ristorante Embè, il ristorante pizzeria Lara e la birreria Lo Sverso. Un ringraziamento anche a tutti i partecipanti. Sport e solidarietà: un binomio che nel ricordo di Giorgio viene portato avanti con semplicità e passione da tutti quei ragazzi che hanno avuto la fortuna di poter incontrare il Vikingo nel corso della loro vita. 24/09/14 10.58 29 >FUORI PORTA< L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 Il"Nellacinema va... in carcere città l'inferno" esalta una carismatica Anna Magnani come detenuta di SILVIA RAGNI S ono passati 41 anni da quel 26 settembre 1973 in cui Anna Magnani, prima attrice italiana ad essere premiata con l’Oscar (nel 1955, per la sua interpretazione di Serafina Delle Rose in ‘La rosa tatuata’ di Daniel Mann) veniva a mancare. Considerata una delle più grandi interpreti della storia del cinema, ‘Nannarella’ possedeva un enorme talento ed una viscerale carica umana che l’hanno resa leggendaria figura emblematica della “romanità” del XX secolo. Fu senza dubbio per queste sue caratteristiche che Renato Castellani le affidò il ruolo di Egle, sagace e prorompente detenuta avvezza al carcere che nell’istituto di pena femminile romano delle Mantellate – un ex convento annesso a Regina Coeli gestito dalle suore - rappresenta il personaggio più popolare, un riferimento per tutte le compagne di cella, la 29 fuori porta.indd 2 veterana irruenta, ma “vera”, alla quale chiedere consigli, ma anche con cui motteggiare in dialetto romanesco e ridere a crepapelle. Egle o la si ama, o la si odia: non si sfugge, comunque, ad un confronto con lei. Il film che la vede protagonista è quel ‘Nella città l’inferno’ che Castellani adattò da un romanzo di Isa Mari, ‘Roma, via delle Mantellate’, incentrato sulla quotidianità carceraria di un gruppo di detenute. Girato nel 1958, ‘Nella città l’inferno’ annovera tra i suoi interpreti principali i più prestigiosi nomi del cinema italiano dell’epoca: ad Anna Magnani si affiancano infatti Giulietta Masina, Alberto Sordi, Renato Salvatori e due attrici eccellenti come Cristina Gajoni e Marcella Valeri, rappresentanti di tipi umani differenti ma ugualmente ricchi di pathos. La trama della pellicola, in un crescendo di emozioni, si snoda in un concatenarsi di situazioni dal quale scaturiscono relazioni, meccanismi psicologici e ritratti caratteriali tipici del mondo della reclusione tratteggiati con sensibilità ed in pregnanti dettagli che li rendono perennemente attuali, espressioni di una contemporaneità universale. Sullo sfondo, a scandire i momenti cruciali della giornata, il costante rintocco della campana della struttura. Insieme a Suso Cecchi D’Amico, Castellani imbastisce una s c e n eg g i a t u r a ben strutturata: tutto ha inizio quando Lina (Giulietta Masina), un’ingenua domestica veneta, viene condotta alle Mantellate con l’accusa di complicità nel furto subito dai suoi datori di lavoro. Allo scopo di proteggere Adone (Alberto Sordi), il suo fidanzato e reale autore del crimine, Lina se ne è infatti addossata la colpa. Dalle compagne di cella, che nel suo racconto annusano subito “puzza di bruciato”, la nuova arrivata viene bonariamente derisa e successivamente redarguita sulle “regole del comportamento carcerario”. Incuriosita da questa detenuta sui generis, Egle la prende sotto la propria ala tramutandosi per Lina in una figura indispensabile, dalla quale dipende per ogni decisione: la forte personalità della prima soggioga – involontariamente - la seconda, che dietro consiglio di Egle giunge addirittura a far chiedere a Adone la metà della refurtiva affinchè non riveli la verità al giudice. Al tempo stesso, Egle rimane colpita dalla volontà di cambiar vita di Marietta (Cristina Gajoni), giovane detenuta infatuata di un meccanico che sbircia quotidianamente tra le sbarre della finestrella del bagno: esilarante e densa di poesia risulta la scena in cui le due, dietro le grate, urlano nomi maschili a caso per scoprire come si chiama l’aitante sconosciuto. Mentre l’esperienza detentiva tramuterà drammaticamente l’essenza di Lina rendendola cinica e spregiudicata, Marietta ottiene una scappatoia dalla sua condizione nell’affetto di Piero (Renato Salvatori), il meccanico che, tramite una lettera, trova il modo di conoscerla grazie ad un colloquio in carcere. Quando Lina verrà nuovamente arrestata, conduce ormai una vita dissoluta di cui si fa vanto; ma nel momento in cui Egle le dimostra il proprio disprezzo per quella metamorfosi, la affronta spavaldamente attribuendogliene la responsabilità. E’ allora che il latente senso di colpa di Egle esplode in una violenta crisi, durante la quale aggredisce la compagna per esternare tutta l’angoscia innescata dal pensiero che il carcere dia l’avvio ad un circolo vizioso senza vie di scampo, dove non esistano possibilità di evoluzione. Ma non è così: anche Egle, nel frattempo, ha preso coscienza che nella vita sia possibile liberarsi da quelli che appaiono inesorabili gioghi. Che dall’esperienza del carcere si possa ripartire per ricominciare in modo diverso. E quando una troupe di giornalisti visita le Mantellate per intervistare le detenute, li intima di tenersi alla larga da Marietta: che non si azzardino a fotografarla perché lei si sposerà, se ne andrà di lì, non tornerà più. La scritta fine coincide con una nuova, profonda consapevolezza: la salvezza è possibile. 24/09/14 12.15 30 >DIALOGO< L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 Un modello per ricostruire La figura di Alcide De Gasperi così poco ricordata a 60 anni dalla morte di FRANCESCO IACOBINI A sessant’anni dalla sua scomparsa (19 agosto 1954), la figura di Alcide De Gasperi (nella foto), il “Presidente della Ricostruzione” dell’Italia del dopoguerra, continua ad essere sorprendentemente poco ricordata e ancor meno conosciuta. E’ vero che egli appare un alieno rispetto all’universo politico di oggi, talmente tanto diversi furono il suo tipo umano e il mondo dal quale proveniva e in cui si sviluppò il suo impegno pubblico. Ma De Gasperi fu abbastanza diverso pure da molti politici suoi contemporanei, soprattutto per alcuni tratti di reale modernità. In un tempo di forti contrapposizioni, caratterizzato da partiti di massa, pesanti - partitichiesa, si è detto – egli si mantenne infatti più uomo di governo e delle istituzioni, certo radicato in un rapporto di reale leadership con l’elettorato, ma per nulla propenso alle logiche massimalistiche delle ideologie organizzate. Probabilmente questa attitudine gli proveniva dall’ origine di trentino formatosi nel vivo dei movimenti sociali e politici di inizio secolo, in un’area di confine e nel fuoco del pensiero sociale cristiano, rinnovato dalla Rerum Novarum di Leone XIII e tradotto poi principalmente nel popolarismo e nel nucleo fondante della successiva Democrazia Cristiana. Tale temperie, che era insieme religiosa, culturale e ideale, aveva dotato De Gasperi di una radice umana molto solida, in cui la politica – intesa essenzialmente come servizio alla migliore convivenza civile – aveva il carattere di una vocazione, una vocazione per cui anzitutto occorreva essere disposti a pagare dei prezzi, fossero quelli della solitudine, dell’incomprensione o anche della persecuzione e dell’esilio. E in essa la fede – ben lungi dal piegarsi alle strumentalizzazioni dell’ora storica e declinata anzitutto come scelta consapevole di una coscienza formata e come coraggiosa assunzione di responsabilità – si costituiva anche come scuola di misura e di realismo, non estraniando il credente dal mondo, ma aiutandolo ad entrarci e a starci nella maniera più lucida e completa, secondo la concezione più nobile e meno distorta della laicità. Fu probabilmente questo insieme di valori praticati e di convinzioni vissute, vagliato poi dalle molte prove di un’esistenza difficile e contrastata, a dare all’opera di De Gasperi lo stigma di una credibilità autentica, guadagnandogli anche il rispetto di tanti avversari. Le sue battaglie e realizzazioni di capo dei governi dei primi anni della Repubblica furono molteplici. Dalla stretta finanziaria imposta ad un Paese in macerie, che consentì all’Italia di essere ammessa agli accordi di Bretton Woods, alla scelta di ancorarsi solidamente all’Occidente. Dall’adesione al Patto Atlantico al consolidamento del blocco sociale del piccolo risparmio, della piccola e media impresa diffusa, dell’artigianato e dei coltivatori diretti. Dalle riforme tributaria e agraria, alla Cassa del Mezzogiorno, allo sviluppo dell’edilizia popolare e delle infrastrutture, propiziati anche dalle risorse del Piano Marshall. Dal tentativo di organizzare una democrazia liberale decidente e aperta ai ceti popolari sino al fallimento del correttivo maggioritario nelle elezioni del’53, allora bollato dai social-comunisti come “legge truffa” e che raffrontato alle proposte pasticciate di oggi appare Santini, la poltrona in prima fila 2004, era il 17 settembre. Fu l’ultima giornata in vita di Corrado Santini, (nella foto) figura indelebile di amante della cultura teatrale che ha segnato il percorso del nostro teatro dal 1957 al 2000. A 5 anni viene scritturato per una pubblicità di prodotti farmaceutici, a 17 anni gli viene pubblicato un suo racconto su riviste nazionali. Il palcoscenico culturale inizia da bambino. In adolescenza segue con innata passione gli spettacoli che offre il Gentile prima della guerra, passione che non lascerà più negli anni seguenti. La sua predisposizione per la dialettica culturale colpiva immediatamente i più importanti personaggi dello spettacolo ed apriva con loro sincere e lunghe amicizie che li avrebbero portati ben presto a Fabriano, per la gioia dei molti appassionati fabrianesi, che avrebbero potuto solo ascoltare alla radio i vari Alberto Sordi, Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Eduardo de Filippo e moltissimi altri illustri personaggi. Era molto di più di un impresario per come riusciva ad organizzare stagioni di prosa o lirica e per come organizzava il Veglione di Capodanno post guerra, che era il momento top della mondanità fabrianese. Fondò nel 1957 il Premio Nazionale Artisti dello Spettacolo che annualmente ancora oggi assegna l’ambito riconoscimento alle personalità più in vista dello spettacolo. La sua fine critica ha sempre spronato le amministrazioni comunali al miglioramento della qualità culturale cittadina e da giornalista pubblicista ha sempre collaborato con “L’Azione”, raccontando settimanalmente tutte le cronache degli spettacoli che lui stesso aveva organizzato. Il Comune gli assegnò a vita la poltrona n.1 della prima fila del Teatro Gentile, che lui gelosamente e sistematicamente occupava con orgoglio. Strettissimo fu il rapporto con il tenore Benia- sempre di più come la vera occasione mancata del nostro Paese. Tutte queste sfide però, anche quando coronate da risultati positivi, lasciarono sempre in De Gasperi un costante contrappunto interiore, derivante da un senso di insufficienza e dalla visione cruda dei propri insuccessi. Egli si sentì costantemente legato a quel principio di non appagamento che è la cifra più alta e più vera dell’impegno sociale e politico dei cattolici italiani, e che lo accompagnò sino alla morte, insieme alla serena fiducia che la propria opera, in ogni caso, non era del tutto “sua” e tantomeno era “per sé”, ma rimaneva iscritta in un orizzonte più vasto e più alto, come è proprio di ogni impresa umana secondo l’insegnamento della sapienza cristiana. D’altra parte, la vicenda di De Gasperi si era consumata anche in mezzo alle incomprensioni della sua parte, se è vero che gli stessi rapporti con le gerarchie della Chiesa e con lo stesso Papa Pio XII non erano rimasti privi di incomprensioni dolorose, per la divergenza di valutazioni sulla situazione politica italiana e per la difesa che il leader trentino aveva fatto della propria autonomia di credente e mino Gigli, tanto che donò al Comune di Recanati molti preziosi reperti, come pure al Comune di Maiolati fece omaggio di lettere del suo compositore Spontini. Fece anche donazioni al nostro Comune ma sicuramente non apprezzate, in quanto ancora chiuse in qualche stanza del teatro. Scriveva il noto scrittore di gialli fabrianese Alberto Ciambricco, quando commemorava la scomparsa di Corrado su ’L’Azione’....’’….mi permetto di suggerire all’attuale nome del Premio Nazionale Artisti dello Spettacolo…di aggiungere ..Premio Corrado Santini, Premio Artisti dello Spettacolo..."; chissà che dopo 10 anni Corrado possa avere un riconoscimento per rendere indelebile il ricordo del suo prezioso contributo alla cultura della città. a.d. di uomo di Stato. Oggi, in mezzo a tanta sostanziale dimenticanza e a non poche amnesie interessate, la rivisitazione della figura degasperiana appare spesso condizionata dalle esigenze politiche più spicciole, associandola a questo o quel campo attuale, a questa o a quella scelta, e soprattutto separandola dal suo contesto, e anche da coloro che – nella comune ispirazione e nella medesima appartenenza di partito e di schieramento – arricchirono quella stagione di altre sensibilità, di diverse preoccupazioni, di priorità ulteriori (basti pensare alla grottesca pretesa di leggere la complessiva vicenda democratico-cristiana sezionandone i vari filoni secondo gusto, cristallizzandone le distinzioni in modo artificioso e interpretandone ragioni e fatti con un senno di poi piegato all’aritmetica dell’ignoranza e della cattiva coscienza). Ma Alcide De Gasperi – al di là di tutti i riduzionismi e degli stessi tentativi di incastonarlo in una nicchia devozionale – rimane lo statista della credibilità personale radicale, della militanza pagata e sofferta e della politica come realizzazione concreta, ispirata da convinzioni profonde ma aliena dagli astrattismi e dai voli pindarici dell’inconcludenza. La sua stessa indole sobria, essenziale, così poco promozionale e facilmente carismatica, fu il segno di una limpidezza e di una onestà adamantine, unite alla convinzione che il proprio contributo alla storia umana potesse risultare tanto più prezioso ed efficace quanto più riuscisse a mantenersi alieno dalla tentazione del narcisismo e dalla nevrosi della vanità. Basterebbe quest’ultimo aspetto, a tacere di tutto il resto, a indicare un esempio da seguire per la complicata ma necessaria ricostruzione del tessuto politico e civile dell’Italia di oggi. Bollette Multiservizi, balzello pesante Il Presidente Renzi, dopo la relazione del commissario alla spending review Carlo Cottarelli, ha stabilito che il governo taglierà le ottomila “partecipate” e “Multiservizi” d’Italia che sono un altro pozzo senza fondo che mangia le risorse degli italiani oramai stremati da sette anni consecutivi di crisi. In attesa e nell’augurio che ciò avvenga ci domandiamo per quanto ancora dovremo sopportare i continui aumenti di spesa che la locale “Multiservizi” applica ai cittadini diventati il bancomat di ogni tassa e balzello finalizzato a “ripianare” gli sperperi pubblici. Di questi giorni l’arrivo nelle case dei fabrianesi di bollette della Multiservizi dove sotto la dicitura “altri addebiti/accrediti” figura una voce che in percentuale è il doppio del consumo reale di acqua fatto dall’utente. Con questo balzello tra spese fisse non meglio specificate, tassa per la depurazione, tassa per le fognature, ecc… l’incidenza delle tasse incide per più del 70% del totale. Tale proporzione è inaccettabile, chiediamo che vengano date bollette con voci comprensibili ma, soprattutto, che il Comune di Fabriano e chi è stato eletto nel CdA non dorma e controlli l’operato di questo ente inutile, dannoso per l’entroterra e dal quale non sarà mai troppo presto uscire e riappropriarci di un bene comune come l’acqua. Giovanna Leli Gipy, il vignettista ora è salito in cielo E’ scomparso alla veneranda età di 86 anni, il 6 settembre scorso. Ma ancora disegnava. Parlo di Paolo Del Vaglio, il famoso vignettista dell’angioletto Pigy pubblicato su tutte le testate cattoliche da almeno sessant’anni, in primis su Avvenire e Famiglia Cristiana. Paolo Del Vaglio era un amico. Lo conoscevo da sempre perché era socio del Gslg, associazione di volontari della lettura di cui sono v. presidente. Veniva alle nostre riunioni di Bologna e ci si scambiava auguri di carta. Poi ci fu un incontro più importante all’Ateneo Salesiano di Roma, quando, in un convegno sull’umorismo organizzato dal Gslg, c’era anche una mia mostra di vignette satiriche. Con Paolo ci capimmo subito, ci scattammo foto insieme. Si decise di fare qualcosa di importante con 30 dialogo.indd 2 lui. Paolo era un angelo dell’umorismo, per la gentilezza del tratto e della battuta, ma una battuta spesso pungente, che coglieva al volo le contraddizioni della realtà. Definito il “Charlie Brown mediterraneo”, ha pubblicato su più di 200 testate giornalistiche e ha vinto, fra i molti altri, due premi importanti al famoso concorso di Bordighera: il “Dattero d’oro” per il suo Pigy e il “Thomas Moore”, ambìto premio, quest’ultimo, per un umorista cattolico. Ci incontrammo poi nella sua abitazione, a Napoli, per un progetto in comune… ma vi racconterò. Ciao Paolo, ora col tuo Pigy sei alla pari degli altri angeli, con i quali sicuramente stai facendo delle battute su di noi quaggiù. Renato Ciavola 24/09/14 10.39 L'Azione 27 settembre 2014 31 dialogo.indd 2 31 24/09/14 10.40 32 >ULTIMA< L'Azione 27 SETTEMBRE 2014 Per rinnovare il vostro abbonamento o sottoscriverne uno nuovo vi invitiamo ad utilizzare le seguenti modalità: » REDAZIONE presso la sede di Fabriano Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10 dal lunedì al mercoledì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12.30 presso la sede di Matelica Via Parrocchia, 3 lunedì e giovedì dalle 16.30 alle 18.30 » BONIFICO BANCARIO codice iban: IT36 U 05035 21110 410570009048 » BOLLETTINO POSTALE c/c postale: 17618604 intestato a L'Azione ...a breve tutte le promo per la nuova shopping card! BeatificAZIONE Dal 1° ottobre chi sottoscriverà un NUOVO abbonamento per il 2015 riceverà GRATIS i rimanenti numeri del 2014 32 ultima.indd 2 24/09/14 10.44