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Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento
Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona
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>Fabriano
7
>Matelica
n. 35 Anno CIII 27 settembre 2014
Fabriano-Matelica euro 1,20
15
>Chiesa
20
>Sport
26
Commercio,
rivoluzione
in centro storico
Dal Belgio
per giurarsi
amore eterno
Il Museo
Diocesano
quasi pronto
Calcio serie D,
il Matelica...
mette le ali!
T
Q
A
U
ra aperture di nuovi
negozi e traslochi,
Corso della Repubblica
cambia volto e si arricchisce di punti vendita
di qualità.
uattro coppie del
paese nord-europeo questa estate hanno
scelto lo scenario dei
nostri paesaggi per celebrare le loro nozze.
n gol di Api al 94'
regala alla squadra
di Gianangeli la vittoria
in trasferta contro la Jesina: secondo successo
consecutivo.
Un anno
...beato
Prima
c'è l'uomo
Nell’era del selfie, icona per eccellenza del
narcisismo del terzo millennio, dove è importante farsi travolgere dai “mi piace” per
essere protagonisti, anche davanti ad una
circostanza drammatica, può anche starci
di sentirsi presi da un bisogno irrefrenabile
di padroneggiare il mondo, “di poter accedere – come sottolinea la sociologa Chiara
Giaccardi – a nuove possibilità, pretendendo
di poter ridurre il desiderio a godimento da
inseguire ed afferrare”. Ma facendo così si
finisce per mettere in bella mostra un uomo
che rivendica un’autodeterminazione assoluta in ogni frangente della vita: decidere
se vivere o morire, se soffrire o no, se avere
o meno un figlio, se essere uomo o donna.
Una persona che può scegliere e sentenziare
su tutto, senza limiti o condizionamenti. E
di fronte ad una crisi che spinge la società
verso una deriva antropologica e culturale,
più che economica, rimaniamo distratti
dai dibattiti sulle conseguenze di ciò, più
che avvertire l’urgenza di riguadagnare i
fondamenti del nostro cammino. I veri valori vanno ripensati e rivissuti, rimettendo
a tema l’uomo ed il suo costitutivo anelito
al compimento, alla sua realizzazione, alla
sua ricerca di felicità. Il rilancio dell’anno
pastorale che il Vescovo Vecerrica ha fatto
qualche giorno fa, rispolverando la bellezza
delle Beatitudini, è un’occasione di lavoro
per individuare nell’altro, in chi ci sta vicino,
nella condivisione dell’esperienza, un bene,
una possibilità di crescita. Sempre. Non una
minaccia, pur nella differenza di temperamenti, sentori e gusti. Solo nell’incontro
con l’altro si può sviluppare quel “processo
di argomentazione sensibile alla verità” di
cui parla Habermas. E si può capire ancor
di più la portata dell’affermazione di Papa
Francesco: “La verità è una relazione. Tanto
è vero che anche ciascuno di noi la coglie,
la verità e la esprime a partire da sé, dalla
sua storia, cultura, situazione in cui vive”.
Siamo circondati solo da focolai di ribellione
e guerra, sospiri di rivolta e recriminazioni.
Il mondo della comunicazione segue questa onda come andar dietro ad un pifferaio
magico, incantato dal fascino pericoloso di
parole ed immagini. E’ facile dare spazio alla
rottura di rapporto (altro che considerare il
dirimpettaio come un bene!) tra Marchionne
e Montezemolo o ai sondaggi pecoreschi
per conoscere il gradimento degli italiani
al premier in un contesto dove la questione
umana non interessa più. Tanto che sullo
stesso giornale che pontificava in apertura
di litigi in casa Fiat ed inchieste frivole sulle
percentuali di interesse della gente verso
Renzi, (...)
Pasqua è prevista
l'apertura: sei sale
in cui verranno esposte
numerose opere d'arte
sacra presso il Palazzo
Vescovile.
D
alle lezioni… accademiche
alle testimonianze, dal Padre
Nostro alle Beatitudini Evangeliche. L’anno pastorale della Diocesi riparte da qui. Una Cattedrale
strapiena ha dato il via al primo incontro
mercoledì 17 settembre con l’attrice Elena Sofia Ricci, intercettando l’attenzione
e l’interesse del numeroso pubblico. La
formula dei Mercoledì della Fede rimane
quella del lavoro in famiglia, seguendo il
testo degli Orientamenti Pastorali distribuito dal Vescovo al suo popolo. Dalla
fiction alla realtà: ecco la conversione
di… Suor Angela.
Elena Sofia Ricci
in Cattedrale
con Don Alfredo Zuccatosta
all'inizio del nuovo anno
pastorale (Foto Cico)
Servizi a pag. 3 di Marco Antonini
(Segue a pagina 2)
Carlo Cammoranesi
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>EDITORIALI<
L'Azione 27 SETTEMBRE 2014
La scuola di Fabriano:
il genio degli anonimi
di MARINA MOJANA
A
i piedi delle mura dei
monasteri, nati sull’esempio di Benedetto da
Norcia nel VI secolo,
sorsero i primi mercati per trovare
riparo dalle orde barbariche; erano quattro banchetti di legno con
sopra formaggi di capra (spesso
prodotti all’interno delle comunità
monastiche), burro, frutta e verdura
di stagione, confetture, miele, ma
anche erbe aromatiche per l’igiene orale, o essenze vegetali per
la tintura dei capelli, foglie fiori
secchi per fare tisane digestive,
decotti lassativi, infusi contro i
reumatismi. Dopo secoli di scambi
commerciali, ai quali iniziavano
a sovrapporsi i pellegrinaggi a
Roma, in Terra Santa o a Santiago
di Compostela, questi mercati si
strutturarono in piccoli
borghi, fino a crescere
in città autonome, i cosiddetti Comuni del Medioevo. L’ossatura della
penisola italiana è ancora oggi in gran parte
medievale e comunale:
attraversarne la dorsale
appenninica è come fare
un viaggio a ritroso, alle
radici del nostro vivere
insieme e della nostra
cultura, che significa
anche come frollare il
cinghiale, cuocere la pasta o friggere la verdura,
con la stessa sapienza
antica che a ogni gesto
sociale dettava tempi,
forme e ritmi in sintonia
con le stagioni. Maggio,
ad esempio, era il tempo
della guerra e dell’amore. Nelle battaglie (fatte
con il bel tempo e alla
luce del sole, quasi fossero gare o tornei), il nemico non
andava ucciso ma fatto prigioniero,
in attesa di un lucroso riscatto,
molto più appetibile che sfuggire
alla vendetta dei parenti del morto
per tutto il resto della vita. Il codice
cavalleresco imponeva di dare alla
società il buon esempio nell’assistenza dei malati, degli orfani e
delle vedove. Vestire il lutto aveva
il suo perché. In un momento di
dolore e di fragilità esistenziale,
si comunicava a tutta la comunità
il proprio stato vulnerabile ed i
compaesani si sentivano esortati
alla pazienza ed alla comprensione.
Ogni momento della vita era ricondotto alla sua radice e ogni tappa
dell’esistenza era un riconoscere
che l’uomo non si fa da solo, che
esiste Dio, Padre e creatore. I poveri ed i lebbrosi, sull’esempio di
Francesco d’Assisi, diventavano
l’immagine di Gesù crocifisso e
molti figli delle classi più nobili,
colte e ricche, indossando un ruvido saio, sceglievano di vivere
insieme non più in eremi per pochi
(i monasteri) ma in case di confratelli (i conventi). La primavera e
l’estate erano anche i mesi dell’arte.
Le maestranze arrivavano con la
bella stagione ad edificare una
chiesa o ad affrescarne le cappelle
e per tutto il tempo impiegato erano
ospiti della comunità, della pieve,
dell’ordine religioso o del signore
locale che avrebbe pagato il lavoro.
La grande mostra “Da Giotto a
Gentile” sulla pittura e la scultura
fiorite nelle Marche tra Duecento
e Trecento, allestita a Fabriano
dal 26 luglio al 30 novembre,
racconta anche questo, diventando un’occasione imperdibile per
conoscere le radici della civiltà
La presenza
di artisti
che crearono
un linguaggio
di derivazione
giottesca
occidentale. Proprio da Fabriano,
infatti, ebbe inizio quel processo di
trasformazione economica, sociale
e religiosa che diede origine alla
civiltà dell’Occidente cristiano. Da
un lato il pauperismo francescano,
incontrando l’operosità benedettina, disseminava il territorio di
eremi, pievi e conventi. Dall’altro
c’era la capacità manifatturiera e
l’affermazione delle corporazioni
della borghesia produttrice. Tra
esse spiccava l’Arte dei Fabbri:
ben 38 fabbrerie si contavano nella
sola piazza del mercato, dalle quali
uscivano continuamente manufatti
per il mercato esterno, tanto che
il sigillo del Comune di Fabriano
rappresentava simbolicamente un
fabbro nell’atto di battere il ferro
sull’incudine. Poi c’era la produzione della carta – che da Fabriano si
diffonde in tutta l’Europa – mentre
rinnovamento epocale. E’ questo
spaccato che la mostra ci regala. Da
qui l’inizio di una nuova e più articolata visione delle vicende della
pittura italiana del XIV secolo. A
curare la rassegna, che parte dalla
Pinacoteca civica “Bruno Molajoli”
e si articola nel territorio dove sorgono la chiesa di S. Agostino (con
le cappelle giottesche), la chiesa di
S. Domenico (con la Cappella di
S. Orsola e la sala capitolare) e la
Cattedrale di S. Venanzio (con le
cappelle di S. Lorenzo e della Santa
Croce), è lo storico dell’arte Vittorio
Sgarbi, che conosce a tappeto il
territorio marchigiano da quando,
nel 1992, venne eletto sindaco di
S. Severino Marche. Un impegno
politico e culturale riconfermato
nel giugno di quest’anno, con la
nomina ad assessore alla Rivoluzione, alla Cultura, all’Agricoltura
Direzione, redazione e amministrazione
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60044 Fabriano (An)
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la rivoluzione figurativa introdotta
da Giotto nel cantiere delle basiliche di Assisi faceva di Fabriano e
del suo territorio l’epicentro di un
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Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/2001.
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via Brecce - Loreto (An)
e alla Tutela del paesaggio e del
centro storico di Urbino. Sgarbi non
è nuovo alle provocazioni e quella
che sottende a questa rassegna sta
nell’individuare una precisa Scuola
di Fabriano, la cui caratteristica sta
tutta nel “genio degli anonimi”.
Cioè di quei maestri ancora sconosciuti che, nel corso del XIV secolo,
crearono a Fabriano e dintorni un
linguaggio artistico di derivazione
giottesca, non assimilabile a quello
umbro (uscito dal cantiere delle
due basiliche di Assisi, dove Giotto
lavorò a più riprese tra il 1290 ed
il 1318) o a quello riminese (dove
Giotto soggiornò nel 1299-1300).
Anzitutto nelle Marche ci furono
formidabili scultori del legno
(stuccato e dipinto), come documentano le statue a grandezza naturale
attribuite al “Maestro dei Magi”
o al “Maestro della Madonna di
S. Agostino”, ma anche
pittori di affreschi come
il “Maestro di Campodonico” o di tavole dipinte
come quelle del “Maestro
dell’Incoronazione di
Urbino” o del “Maestro
del Polittico di Ascoli”.
L’iniziativa che si avvale
di un comitato scientifico
di primo ordine, accende
i riflettori su uno smisurato patrimonio artistico
in gran parte “sommerso” e inscindibile dal
contesto paesaggistico e
ambientale, di straordinaria bellezza. La storia
dell’arte, infatti, si nutre
anche di geografia: non si
comprenderebbe lo sfumato leonardesco senza
conoscere le nebbie e le
brume della pianura padana, così come soltanto
un pittore come Piero
della Francesca, cresciuto
tra le coline di Borgo S. Sepolcro,
poteva concepire un paesaggio così
dolce e ondulato a sfondo delle sue
sacre rappresentazioni. Ciò che
caratterizza la pittura a Fabriano è
la sintesi delle forme. Le paste sono
compatte, i colori chiari, per lo più
a base di terre e di succhi vegetali,
che tornano su su nei secoli, come
un’impronta di famiglia, dalle
nature morte di Giovanna Garzoni
(1600-1670) fino ai paesaggi di
Tullio Pericoli (1936). In mostra
ci sono più di 100 opere tra pale
d’altare, tavole, affreschi staccati,
sculture, oreficerie rarissime, miniature, manoscritti, codici. Opere
delicate e preziose, concesse dai più
prestigiosi musei italiani e stranieri.
Dai dipinti di Giotto a quelli di
Pietro Lorenzetti, da Francescuccio Ghissi ad Allegretto Nuzi, la
rassegna si chiude con Gentile da
Ogni copia € 1.20. L'Azione paga la tassa
per la restituzione di copie non consegnate.
ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00
Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00
Europa e Bacino Mediterraneo € 165,00
Africa, Asia e America € 165,00
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C.C.B. IT 36 U 05035 21110 410570009048
intestato a L'Azione
presso Veneto Banca
Prima
c'è l'uomo
(...) a metà quotidiano venivano segnalate quasi come una
velina di routine “croci spezzate, spari contro la Vergine
e fughe dei cristiani iracheni”.
Qualcosa di periferico, di
inessenziale. Ed allora ci sta
che i mass media ripropongano per giorni la notizia
dell’uccisione o dell’attentato
ad un’orsa del Trentino e del
successivo avvelenamento
di un’altra e lasciano solo
un po’ di visibilità (il tempo
dell’annuncio) alle tre suore
barbaramente trucidate in
Burundi. Ci meravigliamo
poi se in Italia, non in Africa,
ancora ci scagliamo contro
le forze dell’ordine sempre
e comunque senza verificare
se ci sia o meno la possibilità
di una legittima difesa. E’
vero, stiamo parlando della
morte di un giovane ed i nostri
tutori della sicurezza devono
saper usare armi con maggior
misura disciplinare e tecnica,
ma perché i nostri giovani,
sbeffeggiando l’intera realtà
che vivono, non si fermano
all’alt intimato, non consegnano documenti e subiscono le
conseguenze previste? Come
educhiamo la nuova generazione, se giustifichiamo ogni
gesto o respiro che la vede
coinvolta, a cominciare dai
genitori, conniventi e alleati
non della migliore specie.
Ecco perché la questione
umana, i suoi drammi, le sue
preoccupazioni, esiste e va
rimessa in prima pagina, non
nel fondo. Non siamo noi, né
la comunicazione, la misura
della realtà. Nel buco della
roccia, nella sconnessione
tra le pietre, pensiamo ai
sampietrini del nostro centro
storico, può venir su un fiore.
Non disperiamo.
Carlo Cammoranesi
Fabriano. Giovane curioso ed artista veloce, Gentile si misura con
le novità introdotte negli ambienti
artistici di Assisi, Foligno, Perugia,
Gubbio, Fano, Orvieto. Guarda ancora a Giotto, ma l’umore è diverso:
“Il saio è morbido, la stoffa fina,
quasi vigogna”, scrive Sgarbi in
catalogo. Gentile riparte da Giotto
e lo rinnova: ci fa sentire il calore
del sole, la morbidezza della carne,
ogni pianta ha una orma riconoscibile: lecci, ghiande, trifogli: è il
piacere di essere vivi. Il Medioevo
sta tramontando e Gentile interpreta il suo autunno in modo intenso
e luminoso, con l’elegante, sfinita
lentezza dello stile tardo gotico; di
lì a poco molti Comuni si trasformeranno in corti signorili ed una
nuova alba sorgerà sull’Italia del
primo Rinascimento.
Ag. Corso della Repubblica
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>INCHIESTA<
L'Azione 27 SETTEMBRE 2014
3
In Cattedrale
non è una fiction
Elena Sofia Ricci in avvio dell'anno pastorale
Elena Sofia Ricci
con il Vescovo Don Giancarlo
Vecerrica in Cattedrale
L'attrice racconta
la sua conversione
All’attrice Elena Sofia Ricci della fiction “Che Dio ci aiuti” il compito di
inaugurare il terzo ciclo del Mercoledì della Fede fortemente voluto dal
Vescovo Giancarlo Vecerrica. L’evento, incontro dopo incontro, coinvolge
sempre più fedeli in Cattedrale ed è diventato occasione di arricchimento
umano oltre che spirituale. Una testimonianza non scontata quella di Elena
Sofia che ha raccontato ai presenti come sia oggi facile vestire i panni di
Suor Angela perché rappresenta una figura che in passato cercava nella
sua vita, anche se, inizialmente, “mi sembrava retorico girare la scena in
cui parlavo con Dio”. E proprio la suora della fiction Rai ha permesso
all’attrice di iniziare a riflettere interiormente per intraprendere un nuovo
cammino. Una vita felice, una bella famiglia, un lavoro che le ha dato
successo e notorietà, eppure, ad Elena Sofia mancava qualcosa. Giorno
dopo giorno, minuto dopo minuto, quella mancanza si faceva sentire
sempre più forte. Poi la chiamata di Dio, l’incontro che cambia la vita.
Il rovescio della medaglia di un volto della televisione che non ti aspetti.
Tutto avresti scommesso di sentire tranne “sono qui stasera in mezzo a
voi grazie all’amore grande di Dio”. In quarantacinque minuti Elena Sofia
Ricci ha confidato - a più di mille presenti - come Dio l’ha fatta avvicinare al sacramento della Cresima, alla preghiera e alla Messa domenicale
diventata “un’esigenza perché ogni volta che incontro Cristo nella Parola
e poi nell’Eucaristia mi arricchisco”. L’incontro con una amica poi entrata
in clausura è l’episodio che ha determinato la conversione di Elena Sofia
con la successiva confessione “dopo aver letto il libretto dell’esame di
coscienza e aver appurato - per la prima volta - di aver commesso quasi
tutti i peccati!”. Sono tanti anche i segreti svelati dall’attrice. “Quando ho
un dubbio mi domando cosa avrebbe fatto Dio al mio posto”. E ancora “Ho
trovato nella Chiesa persone stupende che ci testimoniano l’amore di Dio”.
Poi il bilancio di come il Signore cambia la vita e ti prende per mano: “Mi
ha reso una persona più gioiosa e fiduciosa. Ora chiedo tutto a Lui e so che
mi ascolta. Mi sento sempre amata da Lui”. Elena Sofia, con la semplicità
di chi l’incontro con Dio l’ha fatto veramente, confida qualche particolare
sulla fiction di grande successo la cui terza serie debutterà su Rai1 giovedì
25 settembre alle ore 21.10. “Suor Angela è spiritosa e simpatica come
quella che volevo incontrare io. E’ lo Spirito Santo che fa muovere bene
suor Angela anche nelle riprese effettuate nella bella Fabriano. E così mi
sono lanciata a Dio sempre più!”.
l 17 settembre, il Vescovo Giancarlo Vecerrica, in
concomitanza con il primo
appuntamento della nuova
serie di ‘Mercoledì della Fede’, ha
presentato ai fedeli l’anno pastorale ed i relativi orientamenti. Ad
inaugurare gli incontri che hanno
sempre richiamato in Cattedrale
migliaia di fedeli, l’attrice Elena
Sofia Ricci a Fabriano per le riprese
della fiction Rai “Che Dio ci aiuti”.
“Vi ho convocati per condividere
con voi l’esperienza cristiana di
questo anno. Vi ringrazio per la
vostra bella disponibilità e vi esorto
a tenere sempre vivo l’entusiasmo
nel servire questa nostra cara
Chiesa particolare. Oggi – spiega
don Giancarlo - apriamo questo
nuovo Anno Pastorale, con la continuità dei 'Mercoledì della Fede'
e la novità della divisione della
diocesi in nove zone pastorali, per
non chiudersi, come alcune volte
capita, nella propria 'parrocchietta'
o in un campanilismo deleterio; ma
anche per imparare ed incrementare
lo stile comunionale”. Annunciata,
poi, la prima Visita Pastorale del
Vescovo alle nuove zone. “La visita
– continua il presule – avrà lo scopo
di avviare, sostenere e incrementare
le azioni comuni tra parrocchie. La
comunità cristiana è unica! Coloro
che girano attorno a se stessi, o che
considerano la parrocchia come un
piccolo potere, sono fuori da questa
dimensione cristiana”. Con emozione Vecerrica ha annunciato, poi, il
ritorno dei Mercoledì della Fede in
una veste rinnovata: più testimonianza e meno lezione didattica.
“Inauguriamo il terzo anno. Dopo
il Credo ed il Padre Nostro, il tema
riguarda le Beatitudini evangeliche.
Ci interessa – spiega - perché ci
aiuta a cambiare noi stessi e le
strutture e ci portano alla felicità.
Sono il programma di vita per
un cristiano”. Il Vescovo invita la
diocesi a lavorare sulle Beatitudini
perché “questo lavoro ci riempirà
di entusiasmo: facciamo un dono
alla nostra umanità sfinita, diamo
la possibilità di beatitudine a noi
e a tutti”. Poi l’impegno concreto
rivolto a clero e fedeli con l’invito
alla mitezza. “Mite è colui che
sopporta per convinzione, non per
rassegnazione: ai suoi occhi non
c’è aspetto della malvagità umana
che non sia destinato al nulla da cui
proviene e di cui si alimenta. Miti si
diventa imparando, con un atteggiamento umile di cuore, a controllare
la lingua ed i pensieri, a spalancare
il cuore alla magnanimità, alla capacità di perdonare”. Infine don Giancarlo ha consegnato il testo degli
orientamenti pastorali ai fedeli: un
opuscolo di 110 pagine. In coperti-
na “Beati Voi”, la bellissima opera
realizzata dai giovani nel seminario
diocesano. Poi spazio ad indicazioni, ai testi biblici, alla meditazione
e alle domande per la discussione.
Un libretto con spunti per bambini,
giovani e famiglie. A conclusione
di ogni Beatitudine ci sono anche
riferimenti all’arte, al cinema ed
alla letteratura. Il Vescovo invita
ad utilizzare la traccia tutte le sere,
all’ora di cena, recitando – con
tutta la famiglia riunita – le Beatitudini. "In ogni parrocchia, gruppo
ecclesiale ed in ogni ambiente si
creino – scrive don Giancarlo - i
gruppi dei 'Mercoledì della Fede'
che ogni settimana lavorano su una
Beatitudine scelta per quel mese".
S. Venanzio gremita in ogni ordine
di posto, ha accolto con emozione
le parole del Vescovo e, in più di
una occasione, ha confermato con
l’applauso l’urgenza di impegnarsi
per una società migliore che può
ricevere spunti concreti proprio
dalle Beatitudini. Un capitolo molto
conosciuto, quello scritto da San
Matteo, ma sempre affascinante
perché racchiude il segreto della
vita del buon cristiano, semplice a
leggere, difficile da applicare. “Se ci
lasciamo prendere per mano - conclude - Gesù ci conduce sulla cima
della montagna delle Beatitudini e
ci porta a quell’umanesimo nuovo,
che tutti attendono”.
Foto servizio Cico
I
di MARCO ANTONINI
m.a.
Beatitudini
Evangeliche:
ecco il tema
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Perché il tema delle Beatitudini Evangeliche
Con le Lettere Pastorali degli anni passati (Cfr. Chiesa torna ad educare-Libreria Editrice Vaticana) e con gli Orientamenti Pastorali di
questi ultimi anni, abbiamo cercato sempre di dare indicazioni per il cammino pastorale annuale, seguendo le varie tematiche proposte
dal Papa e dai Vescovi italiani.
"Dopo i temi del Credo (2012-13) e del Padre Nostro (2013-14), quest’anno (2014-2015), continuando il metodo dei Mercoledì della
Fede, - ha ricordato il Vescovo Vecerrica - propongo a tutta la Diocesi il tema delle Beatitudini Evangeliche".
Questo lavoro pastorale, seguendo sempre il nostro stile comunionale, è fiorito dalle Assemblee di Clero e dagli incontri del Consiglio
Pastorale Diocesano. Inoltre questa immersione nelle Beatitudini intende dare continuità al Convegno Ecclesiale Marchigiano, svolto
l’anno scorso, ed essere una buona preparazione al V Convegno Ecclesiale Nazionale che avrà come titolo In Gesù Cristo il nuovo
umanesimo che si svolgerà a Firenze dal 9 al 13 novembre 2015. Inoltre, questo cammino aiuterà ad entrare nel vivo del tema sulla
famiglia che sarà svolto dai due sinodi (ottobre 2014-2015), indetti da Papa Francesco.
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4
L'Azione 27 SETTEMBRE 2014
CERCASI
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Lotteria
degli alpini
50° di matrimonio
Ecco i numeri vincenti della
lotteria del raduno degli alpini del 13 e 14 settembre scorsi: 1° 1942, 2° 5844, 3° 5138,
4° 8759, 5° 6266, 6° 8287, 7°
0164, 8° 6248, 9° 2291, 10°
6164, 11° 0397, 12° 8684, 13°
6624, 14° 4078, 15° 3441.
A Matteo
è nata la
sorellina
Il "Chi è?"
a quota sei
Matteo Cerini annuncia
con gioia che il 20 settembre è nata la sorellina
Camilla. Per la felicità
della mamma Elisa, del
babbo Simone, dei nonni
e degli zii.
50 anni
di cammino
insieme
Il 20 settembre 2014 a Fabriano presso la chiesa dei SS. Biagio e Romualdo è stata
celebrata la Messa in forma strettamente privata per ringraziare il nostro Santissimo
Signore per aver aiutato Leonella Corvo e Sandro Giacometti a raggiungere il loro 50°
anniversario di matrimonio. Delia, i fi gli, le nuore, i nipoti ed i parenti tutti augurano
loro un sereno futuro...
A Valentina e Gualtiero
per il vostro 50° Anniversario di Matrimonio
26 settembre 1964 – 26 settembre 2014
50° Anni è una vita eppure è
un istante se visti con gli occhi del cuore…
Che il vostro solare sorriso possa continuare
ad illuminare d’amore i vostri giorni!
Auguri dalla figlia Emanuela, dal genero
Francesco e dalla nipote Agnese.
Auguri Arianna!
Sorridi...
sorridi sempre
piccola mia...
perchè sei il
regalo più
grande.
Mamma
e papà
Gent.mo direttore, il suo giornale
ha già informato i lettori dell’incarico che mi è stato affidato dal
Consiglio Centrale di Fabriano
della Società di S. Vincenzo de’
Paoli di redigere “Il ‘Chi è?’ Fabrianese n. 6”, proseguendo l’opera
del prof. Romualdo Sassi (che ne fu
l’iniziatore) e del prof. Dalmazio
Pilati (autore delle altre quattro
edizioni). In questo momento sono
stati individuati oltre 150 nominativi di persone decedute dopo il 2010
meritevoli, secondo il curatore, di
far parte di questa edizione. Ai
familiari dei medesimi, dunque, arriverà nei prossimi giorni la richiesta della Società San Vincenzo di
adesione all’iniziativa, che consiste
nella scrittura delle note biografiche essenziali del personaggio e
nell’invio della foto formato tessera
(ma non solo). Invitiamo le famiglie
alla collaborazione, contattandomi
personalmente (di pomeriggio)
al seguente recapito: 0732/4226.
Oppure contattando i responsabili
della Società, la cui sede è in via
Mamiani, all’interno della Casa
dell’Accoglienza. L’invito è esteso
anche a quei lettori che vogliono
segnalarmi nomi di concittadini
deceduti degni di far parte del “Chi
è?” n. 6, ma a me sconosciuti, o che
involontariamente non sono stati
inseriti nelle precedenti edizioni
pur meritando di esserci.
Terenzio Baldoni
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4
L'Azione 27 SETTEMBRE 2014
CERCASI
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degli alpini
50° di matrimonio
Ecco i numeri vincenti della
lotteria del raduno degli alpini del 13 e 14 settembre scorsi: 1° 1942, 2° 5844, 3° 5138,
4° 8759, 5° 6266, 6° 8287, 7°
0164, 8° 6248, 9° 2291, 10°
6164, 11° 0397, 12° 8684, 13°
6624, 14° 4078, 15° 3441.
A Matteo
è nata la
sorellina
Il "Chi è?"
a quota sei
Matteo Cerini annuncia
con gioia che il 20 settembre è nata la sorellina
Camilla. Per la felicità
della mamma Elisa, del
babbo Simone, dei nonni
e degli zii.
50 anni
di cammino
insieme
Il 20 settembre 2014 a Fabriano presso la chiesa dei SS. Biagio e Romualdo è stata
celebrata la Messa in forma strettamente privata per ringraziare il nostro Santissimo
Signore per aver aiutato Leonella Corvo e Sandro Giacometti a raggiungere il loro 50°
anniversario di matrimonio. Delia, i fi gli, le nuore, i nipoti ed i parenti tutti augurano
loro un sereno futuro...
A Valentina e Gualtiero
per il vostro 50° Anniversario di Matrimonio
26 settembre 1964 – 26 settembre 2014
50° Anni è una vita eppure è
un istante se visti con gli occhi del cuore…
Che il vostro solare sorriso possa continuare
ad illuminare d’amore i vostri giorni!
Auguri dalla figlia Emanuela, dal genero
Francesco e dalla nipote Agnese.
Auguri Arianna!
Sorridi...
sorridi sempre
piccola mia...
perchè sei il
regalo più
grande.
Mamma
e papà
Gent.mo direttore, il suo giornale
ha già informato i lettori dell’incarico che mi è stato affidato dal
Consiglio Centrale di Fabriano
della Società di S. Vincenzo de’
Paoli di redigere “Il ‘Chi è?’ Fabrianese n. 6”, proseguendo l’opera
del prof. Romualdo Sassi (che ne fu
l’iniziatore) e del prof. Dalmazio
Pilati (autore delle altre quattro
edizioni). In questo momento sono
stati individuati oltre 150 nominativi di persone decedute dopo il 2010
meritevoli, secondo il curatore, di
far parte di questa edizione. Ai
familiari dei medesimi, dunque, arriverà nei prossimi giorni la richiesta della Società San Vincenzo di
adesione all’iniziativa, che consiste
nella scrittura delle note biografiche essenziali del personaggio e
nell’invio della foto formato tessera
(ma non solo). Invitiamo le famiglie
alla collaborazione, contattandomi
personalmente (di pomeriggio)
al seguente recapito: 0732/4226.
Oppure contattando i responsabili
della Società, la cui sede è in via
Mamiani, all’interno della Casa
dell’Accoglienza. L’invito è esteso
anche a quei lettori che vogliono
segnalarmi nomi di concittadini
deceduti degni di far parte del “Chi
è?” n. 6, ma a me sconosciuti, o che
involontariamente non sono stati
inseriti nelle precedenti edizioni
pur meritando di esserci.
Terenzio Baldoni
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L'Azione 27 SETTEMBRE 2014
>CRONACA
Tutti i giorni viene
da Pollenza
con il furgoncino
portando in città
le sue prelibatezze
presso il punto vendita
del mercato coperto
Sessanta
anni
di...
frutta
Clelia, molto amata dai fabrianesi, continua la sua attività commerciale
di ALESSANDRO MOSCÈ
C’
è un rione che vive
appartato ma che
fa parte della storia
cittadina, nelle vie
e piazze, nel transito giornaliero,
nelle case affacciate dall’alto. E
naturalmente nei personaggi locali, molti dei quali hanno un’età
alla stessa stregua di un albero,
di un monumento, di un negozio.
Ma quando la persona in carne ed
ossa conserva un’anima conosciuta
ai più, allora il suo posto sembra
designato perfino dal destino, in
ogni provincia italiana. E’ il caso
di Clelia Gianfelici (nella foto), la
fruttivendola arrivata a Fabriano nel
1954 e che da sessant’anni vende il
suo prodotto nel mercato coperto
di Fabriano. Alle sei del mattino
le luci di questo luogo buio sono
già accese e all’alba si anima un
commercio che raggiunge l’apice
nella tarda mattinata di tutti i gironi
feriali. Clelia, con il suo furgone,
viene da Pollenza,
nell’entroterra maceratese, dove la
terra è già un’appartenenza, un segno
distintivo nelle sue
famose botteghe di
restauro. Da diciotto anni il marito,
fedele custode della
frutta, se ne è andato e Clelia prosegue
l’attività da sola,
senza demordere.
Ha uno slogan scritto in un foglio e
che è attaccato alla parete del vano
dove lavora, diventato uno stimolo,
un pungolo: “Io non me ne vado”.
Sembra una nonna bonaria, la nonna
di tutti: i capelli legati dietro la nuca,
la gentilezza espressa in un sorriso
vivo, la figura minuta e loquace. La
gente va da lei a comprare le mele, le
ciliegie, le spezie, ma anche per salutarla. Dalle nostre parti si dice che
quando una presenza è indispensa-
bile, si trasforma in
un’istituzione. Clelia, in effetti, non
si può sostituire,
nella crocchia dei
capelli come nelle
mani che pesano la
merce, nel dialogo
che intrattiene con
chiunque le si avvicini. “Faccio più
di cento chilometri
al giorno per venire
qua”, dice candidamente e allargando
le braccia. Dietro il
volto in movimento, su uno scaffale, ci sono le foto dei suoi cari, un
museo della memoria a partire dai
figli, quando erano piccoli. “Tutti
mi riconoscono, ma non posso dire
altrettanto. Chi veniva accompagnato dai genitori, oggi è un adulto”.
Intere generazioni si sono succedute
sul bancone di Clelia, che ama i
fabrianesi come gli ultimi residenti
arrivati, napoletani e stranieri di
ogni etnia. Non cambia mai il suo
modo di atteggiare, ben predisposto,
pronto a servire ad ogni ora. Il poeta
Davide Rondoni una volta ha scritto:
“Abbracciare la mia terra con tutta la
simpatia che posso è come stendersi
su una croce che al tempo stesso è
stata, misteriosamente, una culla”.
La culla dei bambini che si ricordano di Clelia che è rimasta ancora
là, affaccendata, con le albicocche
e le pesche in esposizione, con il
grembiule pulitissimo e lo sconto
per i clienti più affezionati che non
l’hanno mai lasciata, neanche quando a causa del terremoto fu costretta
a trasferirsi da un’altra parte. Una
prodigiosa vicinanza contagia un
coetaneo di Clelia come succede
con una bella ragazza. Scatto una
fotografia e prendo un appunto.
“Quando torni?”, mi dice la fruttivendola. “Ti porto l’articolo appena
esce il giornale”, rispondo. “Vuoi
assaggiare qualcosa?”, replica. “La
prossima volta, grazie”. E un nuovo
cliente fa la fila.
La sede del Giudice di Pace resta in città
Sette Comuni montani ottengono la conservazione dell'utile servizio giudiziario
Fabriano, Jesi, Senigallia, San Severino Marche, Fano, Cagli e Macerata
Feltria sono i comuni marchigiani che hanno ottenuto il mantenimento
della sede dell’ufficio del Giudice di Pace. Per concedere loro i contributi
necessari a sostenere le spese di funzionamento e di erogazione del servizio
giustizia, incluse quelle per il personale amministrativo messo a disposizione
dei Comuni stessi, la Giunta regionale nel corso
dell’ultima seduta ha definito criteri e le modalità
ora al vaglio del Consiglio delle autonomie locali
per il parere. “La Regione concede contributi
che rappresentano una compartecipazione alle
spese sostenute dai Comuni”, chiarisce il vicepresidente e assessore agli enti locali, Antonio
Canzian, “per evitare che i Comuni siano costretti
a sopportare spese non facilmente sostenibili e
per consentire ai cittadini di tutelare i propri
diritti e usufruire dei servizi della giustizia senza
particolari disagi”. La soppressione degli uffici
del Giudice di Pace nei Comuni che non sono
sede di tribunale dopo la revisione delle circoscrizioni giudiziarie è stata disposta dal decreto
legislativo 156/2012. Lo stesso decreto prevede
che i Comuni interessati, anche consorziati tra
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loro, possano richiedere il mantenimento degli uffici del Giudice di Pace,
anche tramite eventuale accorpamento, facendosi integralmente carico delle
spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative
sedi, incluso il fabbisogno di personale amministrativo messo a disposizione dai Comuni stessi. “La legge regionale 13/2012”, “aggiunge Canzian,
“oltre a prevedere i contributi da destinare ai
comuni, ne stabilisce anche il limite massimo
dell’ammontare diverso a seconda che si tratti o
meno di Comuni montani, riconoscendo implicitamente l’esigenza di assegnare un contributo
maggiore ai Comuni montani perché ubicati in
aree di maggiore disagio. Di questa esigenza si
è tenuto conto nella predisposizione dei presenti
criteri di concessione dei contributi prevedendo
una riduzione del 10% sull’importo della spesa
sostenuta dai Comuni non montani”. Quindi a
Fabriano la sede del Giudice di Pace rimane
ubicata in viale Zonghi 63, mentre il Tribunale
ordinario ha chiuso i battenti. Un servizio in più
per la città, in un periodo dove alcune attività
di enti pubblici hanno purtroppo tirato i remi
in barca.
taccuino
FABRIANO
FARMACIE
Sabato 27 e domenica 28 settembre
COMUNALE 1
Via Marconi 5
tel. 0732 3308
DISTRIBUTORI
Domenica 28 settembre
Self-service aperto in tutti i distributori
EDICOLE
Domenica 28 settembre
Edicolè Corso della Repubblica
Edicolandia Via La Spina
Morelli Simone Via XIII Luglio
L'Edicolante Via Profili
Belardinelli Via Martiri della Libertà
News snc Stazione ferroviaria
Sinopoli Simona Via Corsi
Silvestrini Via Benedetto Croce
CROCE ROSSA
P.zza Altini
tel. 0732 21948 orario continuato
CROCE AZZURRA
Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444
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Rivolgersi al tel. 0732 22860
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Rivolgersi al tel. 0732 7071
BIGLIETTERIA FERROVIARIA
dal lunedì al sabato
dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30
domenica dalle ore 13.30 alle 19.30
Tel. 0732.5345
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Atrio stazione FS
dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 16.30-19.30
sabato 8.30-12.30, domenica e festivi chiuso
tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063
www.viaggidelgentile.it
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lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19
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>FABRIANO<
L'Azione 27 SETTEMBRE 2014
Via Miliani, una discarica
Il degrado nella zona delle vecchie cartiere
di ALESSANDRO MOSCÈ
N
ella nostra “guida vagabonda” in città, ci soffermiamo nell’area delle
vecchie cartiere, che non
è costituita solo dal complesso
strutturale dove ci sono ancora alcuni uffici e del quale da anni si parla
per deciderne la destinazione d’uso.
Si registra un colpevole silenzio dei
proprietari, in tal senso, che non
hanno mai preso in considerazione
l’ipotesi di trasformare questo ambiente completamente in disuso,
in un centro propulsivo di arte,
cultura o altro. Il gruppo Fedrigoni
sembra piuttosto avulso dalla realtà
locale. La Fabriano abbandonata,
nel nostro itinerario alla scoperta
dei luoghi, ci porta oltre la sede
centrale delle ex cartiere. Come
scrive Marco Lodoli nel suo Nuove
isole (Einaudi 2014), “ci sono certi
quarti d’ora nascosti in mezzo alla
macina del giorno, minuti che vanno raccolti come pietre preziose”.
Sappiamo solo ora che il 4 settembre la carta di Fabriano è arrivata al
“Festivaletteratura” di Mantova con
tre laboratori aperti a tutti e dedicati
all’affascinante mondo della carta
e dei libri tridimensionali. L’artista
Dario Zeruto ha condotto i partecipanti alla scoperta dell’uso della
piegatura della carta come fonte di
ispirazione per la creazione dei libri
pop up. I laboratori, rivolti ad adulti
e bambini, si sono svolti in pieno
centro storico, presso il Palazzo
Ducale, nella splendida cornice di
Nelle foto la sporcizia e l'abbandono di oggetti vari a... cielo aperto
piazza Sordello. Perché la notizia la
si apprenda solo da fonti esterne è
difficilmente comprensibile, come
il fatto che l’iniziativa non abbia
avuto alcuna ricaduta a Fabriano e
che nella nostra città non sia stato
mai attuato un progetto simile. Né
si comprende perché un negozio
(boutique) fabrianese, di pregevoli
prodotti su carta, nasca a Milano,
Firenze, Roma, Fiumicino, Taormina, Verona e Venezia, nonché
in varie altre parti del mondo, ma
non a casa nostra. Torniamo da
dove eravamo partiti. Per capire
Fabriano bisogna leggere la sua
toponomastica e guardare i suoi
spazi passeggiando. Passo dopo
passo questo spazio diminuisce e
prendiamo confidenza. Siamo in
via Pietro Miliani, che brilla nel
suo sole di settembre. La zona che
costeggia il corso del fiume è una
discarica a cielo aperto. Eppure
è una via maestra, nobile, assolutamente titolata. Un magazzino
grigio e pieno di graffiti, con i vetri
frantumati, sembra un reperto di
archeologia industriale dove nessuno mette mano da decenni. Intorno
frigoriferi, televisori, materassi,
credenze, bottiglie, rifiuti di ogni
tipo. L’abbandono e l’incuria sono
impressionanti. Il degrado urbano
è sempre più evidente, e non è
di certo attribuibile alla cartiere
Fedrigoni, ma si fa largo una convinzione: laddove si conserva una
storia cittadina, si annida, paradossalmente, anche il riconoscimento
della sua negazione. Una città che
vuole rilanciare la sua effigie ha
l’obbligo di tutelare l’immagine
migliore, specie quella che affonda
le sue radici nel passato più glorioso. L’ornamento pubblico non è un
dettaglio, ma le istituzioni e i privati
dovrebbero trovare una sintesi, sia
progettuale che legata ai luoghi
dove rimangono custoditi pezzi
di memoria comunitaria. Rimane
l’impressione che siano in atto antagonismi assolutamente inutili e che
non aiutano a migliorare Fabriano.
L'offerta culturale in rete
con "Un amico in città"
“Un Amico in città” non solo è la
grande novità di fabricamenti, ma
anche della città di Fabriano e della
Regione Marche. L’associazione
fabricamenti, nata nell’aprile 2012 a
Fabriano, ha come scopo principale
il coinvolgimento della cittadinanza
al rilancio del tessuto sociale ed
economico, basato su una nuova
forma di economia, incentrata
sulla cultura, la conoscenza, la
partecipazione e la comunicazione.
“Fabricamenti vuole contribuire
alla rinascita culturale, economica,
sociale di Fabriano attraverso un
processo di condivisione”. Queste
sono le parole del presidente di fabricamenti Giovambattista Padalino
che insieme agli altri componenti
dell’associazione ha presentato alla
conferenza stampa, tenutasi giovedì
11 settembre all’ex ospedale di
Santa Maria del Buon Gesù, l’iniziativa “Un Amico in città” basata
sull’accoglienza e sull’ospitalità,
valori decantati dall’antichità, insiti nell’uomo. All’interno del programma di fabricamenti sono già
presenti alcune azioni che hanno
come obiettivo principale la cultura
dell’accoglienza; è il caso di ricordare la bellissima iniziativa “interno.giorno” che si svolge all’interno
delle case private mettendo in evidenza come l’accoglienza, secondo
fabricamenti, sia in realtà l’aprirsi
all’altro e il condividere le passioni.
“Un Amico in città” vuole crea-
06 fabriano.indd 2
re una nuova figura in grado di
mettere in rete l’offerta culturale
e ambientale, le eccellenze territoriali e i servizi che il territorio
offre, sia garantendo un servizio
telefonico al numero 377 5400464
che rendendo sempre reperibili “gli
amici” ad aiutare i turisti in città;
ovviamente questo nuovo servizio
non si sovrappone agli altri, ma si
limita a consigliare ai turisti cose
fare e vedere in città.
Il progetto, pensato in occasione
della mostra “Da Giotto a Gentile”
e proposto dalla Fondazione Carifac
che l’ha appoggiato e finanziato,
mette in relazione il turista con la
città di Fabriano, attraverso il calore
umano, attraverso le persone e le
loro esperienze, attraverso il loro
sguardo sulla città. Chiunque abbia
voglia di accogliere e condividere
con i visitatori la propria passione
per la città, può proporsi ed essere
“Un Amico in città”. “La Fondazione Carifac ha deciso di sostenere
questo progetto perché originale e
perché è un’iniziativa che non solo è
importante per la riuscita della Mostra, ma perché aiuta ad incentivare
il turismo anche dopo la mostra”.
Questo è quello che sostiene la rappresentante Carifac Sonia Ruggeri
che aggiunge: “Il turismo non deve
finire con la mostra. Un Amico in
città mette in rete le bellezze artistiche e paesaggistiche e le persone
oltre che si propone di valorizza-
re percorsi
spirituali ed
enogastronomici”. Sonia Ruggeri
insieme ad
Ilenia Raggi, socia di
fabricamenti, sottolinea
l’importanza del saper
indirizzare
il turista
ascoltando
ogni sua esigenza, come
fosse un ospite, accogliendolo
in città con il calore umano che
prezioso vale più di ogni servizio.
L’accoglienza è una componente
fondamentale per l’economia di
ogni meta turistica, fondamento,
essenza del nostro essere persone, uomini. Oggi si sa che la rete
internet influenza notevolmente
i turisti perché ormai tutti si affidano al web, ai social network
per “ascoltare” i pareri di chi ha
già vissuto certe esperienze. “Un
Amico in città” si adatta benissimo
a questo meccanismo: se si instaura
un feedback tra il turista e la gente
del posto ovviamente il visitatore
rimane maggiormente colpito da
ciò che vede perché se si conoscono
persone ospitali, gentili, accoglienti
e disponibili, rimane nella mente
Il gruppo di fabricamenti davanti alla Pinacoteca (Foto Cico)
del visitatore un ricordo speciale
che va al di là di tutto quello che offre la città”. Sostiene ancora Sandro
Giorgetti responsabile del Social
Media Team Marche: “E’ un modo
per promuovere il territorio tramite
il mondo del web perché il turista
che oltre ad aver visitato posti bellissimi, si è sentito davvero ospite
in un altro luogo, appena tornato a
casa comunicherà attraverso il web
e i social network la sua esperienza
positiva”. E’ come se la rete umana
si traducesse in quella virtuale. Si
vive in un mondo in cui il web
sembra aver sostituito le relazioni
umane, forse purtroppo in parte è
così, ma il contatto umano ha ancora un grande potenziale e questa
iniziativa dimostra che è addirittura
fondamentale: è dalle relazioni
umane che partono quelle virtuali.
Il mondo della rete deve servire
per valorizzare quello umano e non
viceversa e fabricamenti ha capito
proprio questo e cerca di dimostrarlo con tutte le varie iniziative svolte
e che si organizzeranno.
“Un Amico in città” è un modo
per incontrare i turisti, esattamente
un’esperienza nuova di accoglienza che ci permette di conoscere e
amare ancora di più le bellezze del
nostro territorio e allo stesso tempo
capirne anche i limiti per poterlo
migliorare: è semplicemente un’occasione per vedere Fabriano con
occhi diversi e per vivere la città a
360 gradi.
Francesca Agostinelli
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7
>FABRIANO<
L'Azione 27 SETTEMBRE 2014
Il commercio che avanza
Rivoluzione in centro storico tra nuove aperture e traslochi
I
di MARCO ANTONINI
l centro storico di Fabriano
torna a vivere. E’ proprio il
caso di dirlo dopo l’exploit
della mostra “Da Giotto a
Gentile” che ha portato in città
una media di 500 turisti al giorno
solo nel mese di agosto con alcune
giornate da record con quasi mille
ingressi in Pinacoteca.
Ma la dimostrazione che Fabriano
reagisce alla crisi e investe proprio
nel cuore pulsante della città è l’apertura di una serie di nuove attività
commerciali nel salotto fabrianese
che tante città invidiano. Ce n’è per
tutti i gusti e per tutte le età: protagonisti i giochi e l’abbigliamento.
Parcheggiando in piazza Garibaldi,
le vetrine la fanno da padrone.
Eleonora Latini ha inaugurato negli
ex locali del famoso Underground,
un nuovo negozio di abbigliamento. Giovedì 18 settembre, infatti,
è iniziata l’avventura nella città
della carta "Tally Weijl" gestita
da Eleonora Latini. E’ un marchio
di moda giovane e di tendenza ed
una delle principali presenze nel
mercato della moda internazionale
di oggi. L’azienda ha 780 negozi in
38 paesi nel mondo. Proseguendo
lungo Corso Repubblica risaltano
subito all’occhio i preparativi sotto
I giochi protagonisti
con Matteo e Rudy
l’arco del Podestà. Leonardo Carloni ha aperto,
sabato 20 settembre,
un nuovo punto vendita denominato "Flat".
Ma l’abbigliamento è
protagonista anche in
piazza del Comune.
Nella storica sede de ‘Il
gioiello’ è operativo, da
alcuni giorni, "Plastik"
per donne giovani e non.
"Look Look", invece,
specializzato nel vestiario giovanile, si è trasferito vicino lo storico
Monteverde. Una nuova mappa, quindi, per
gli acquisti in centro.
Il centro commerciale
naturale torna a vivere
con più coraggio di
prima.
I cittadini, oltre che i
turisti, credono molto
nell’attaccamento alle
proprie origini e quindi
al proprio nucleo centrale. Per questo, nelle
ultime settimane, da più parti, si
è sollecitata una maggior sinergia
tra le attività commerciali per essere, oltre che competitive, anche
operative in un periodo in cui tutti
i giorni c’è qualcuno che gira per
Fabriano.
E diversi hanno chiesto, in rete,
la pedonalizzazione di Piazza
Repubblica che, nelle mattine di
bella stagione, offusca qualsiasi
fotografia e rende brutta perfino
una passeggiata in un centro meraviglioso come quello fabrianese.
Soddisfatto anche il presidente
di Confcommercio Fabriano. “Le
nuove aperture sono la dimostrazione dell’appetibilità del nostro
centro storico che vuole tornare
ad essere leader. Questi imprenditori”, commenta Mauro Bartolozzi,
“sono professionisti che si rimettono in gioco in un momento di
grande difficoltà per l’economia:
sono da applaudire”.
Rudy Carloni e Matteo Giardini sono i
titolari di Game Up, il nuovo punto vendita
situato all’inizio della salita che dalla
Fontana Sturinalto porta in Cattedrale.
Rudy gestiva un bar-pizzeria ed è un
Vigile del Fuoco. Matteo, invece, dopo
la laurea in scienze dell’investigazione
ha lavorato nel campo della sicurezza
in Inghilterra e in Irlanda, poi nel settore
investigazione in Italia. Ultima esperienza
a Milano, dodici mesi fa, presso uno
stabilimento Fedrigoni dove si occupava
della security in uno stabilimento dedito
alla produzione di elementi di sicurezza
per le banconote. “Game Up mira a
fornire al cliente un servizio di elevata
qualità tecnica e conoscenza del mondo
videoludico tenendo prezzi estremamente competitivi. Fiore all’occhiello è
la presenza di articoli che fino ad ora
non erano reperibili a Fabriano come
le periferiche da gaming di alto livello:
mouse, tastiere, pads e cuffie. Una cosa
molto caratterizzante credo sia il fatto
di poter provare nella maggior parte dei
casi, il gioco usato prima dell’acquisto,
così da dare l’opportunità di conoscere
l’oggetto prima di spendere soldi per
portarlo a casa. Le nostre postazioni con
audio integrato hanno di seguito creato
un luogo di aggregazione in centro che va
al di là del semplice shop dove compri e
vai via. Da noi - spiegano Rudy e Matteo
- ti fermi con gli amici per giocare, per
chiacchierare, confrontarsi, dibattere
sul gioco o semplicemente incontrarsi
riguardo un mondo che fino a ieri ci
teneva tappati in casa. Game Up, invece,
ti porta a uscire di casa e socializzare con
nuovi amici. Se, poi, darà un po’ di vita e
gioventù al centro, ben venga. Teniamo la
stessa linea organizzando tornei che ad
oggi”, come nel caso della competizione
Fifa15 che si è tenuta il 25 settembre,
conta già quasi un centinaio di iscritti e
non abbiamo ancora chiuso le iscrizioni”.
Una postazione azzeccata? Pare proprio
di sì. “Abbiamo scelto di aprire in centro
storico perché massimizza i valori del
nostro progetto di intrattenere il cliente
e socializzare, oltre che fare semplice
negozio. Quale miglior posto del centro
per intrattenere ragazzi e creare simposi
videoludici ove si dibatte, si acquista, si
gioca e ci si confronta?”. I due titolari
guardano al futuro con la consapevolezza
che nulla è scontato ma con una sana
spinta di ottimismo tutto è possibile.
“Siamo da sempre appassionati a questo
settore ed abbiamo deciso di investire i
nostri risparmi su Fabriano perché ci
troviamo bene nella città e vorremmo,
nel nostro piccolo, fare qualcosa per
migliorarla. Se riusciremo ad unirci un
lavoro in un periodo che è difficilissimo
trovarlo, beh, sarebbe il massimo per
noi. Per ora, onestamente, visto i commenti ricevuti, siamo felicissimi che il
progetto proceda in maniera grandiosa”.
m.a.
Matteo Giardini e Rudy Carloni
Le novità dell’autunno e uno sforzo economico
L’animazione estiva, alcune iniziative di rilievo nonché di
grande richiamo per il pubblico, e soprattutto la mostra “Da
Giotto a Gentile” presso la Pinacoteca Molajoli, hanno rivitalizzato il territorio con un ricaduta che è andata a toccare
vari settori della vita pubblica. Il commercio fabrianese, che
non sta di certo attraversando un bel momento, riesce però
ad impadronirsi ancora del centro storico attraverso quattro
nuove aperture, contribuendo alla ripresa economica con
investimenti di lungo corso. Nel giro di pochi giorni, tra
piazza del Comune e corso Garibaldi, le attività di vestiario
e calzature prevalentemente per i giovani, consentiranno di
procedere con una nuova offerta. Se da un lato le associazioni
di categoria e dall’altro il Comune di Fabriano non intendono
di certo far morire il cuore pulsante di Fabriano, i negozi
contribuiscono a rifare la veste e ad animare il presente. “Il
centro storico è ancora appetibile”, assicura Mauro Bartolozzi della Confcommercio. “Non solo, ma a queste aperture
settimanali ne seguiranno altre, da quanto ci risulta. Una di
abbigliamento, l’altra di scarpe per bambini. In quest’ultimo
caso ci riferiamo al trasferimento di 'Gulliver' in piazza del
Comune”. Assicura il presidente di categoria: “Molti giovani
hanno voglia di mettersi in gioco e non intendono lasciare la
loro città. Sono ragazzi che dimostrano un notevole impegno e al quale va il nostro plauso per lo sforzo economico e
l’intraprendenza dimostrata”. Confcommercio è in grado di
07 fabriano.indd 2
offrire servizi nei settori del credito, della formazione, della
consulenza contabile, nella gestione del personale e della
consulenza d’impresa, con l’obiettivo di favorire la crescita
delle aziende associate. “Una cooperazione è indispensabile
per ottenere migliori risultati. Oggi, da solo, non si salva
più nessuno”, chiosa Bartolozzi. D’altro canto si fa sentire
anche la Confartigianato, in particolare per ciò che concerne
l’Accordo di Programma, sempre in relazione al rilancio della
disastrata economia fabrianese. “Vogliamo partecipare anche
noi alla rimodulazione di questo accordo”, afferma Simone
Clementi, mentre si attende la data del tavolo di concertazione per affrontare le modifiche per le aree colpite dalla crisi
dell’ex Antonio Merloni. “Siamo allo stremo delle forze,
eppure sappiamo che ci sono fondi a disposizione, che non
vengono utilizzati, per ben 35 milioni di euro”, aggiunge il
presidente locale di Confartigianato. “In primis chiediamo
che si abbassi la soglia dell’investimento, ad oggi previsto sui
2 milioni di euro. Se così non fosse si taglierebbero tutte le
attività artigianali. Inoltre è necessario uno snellimento delle
pratiche burocratiche e un automatismo tra investimenti ed
assunzioni a tempo indeterminato”. Al tavolo ministeriale
si vorrebbe procedere con un accordo a più ampio raggio,
dando la possibilità anche ai piccoli e medi artigiani di far
sentire la loro voce e di ricevere una boccata d’ossigeno.
Richiesta
dagli artigiani
la rimodulazione
dell'Accordo
di Programma
Simone Clementi
(Confartigianato)
Alessandro Moscè
24/09/14 11.19
8
>FABRIANO<
L'Azione 27 SETTEMBRE 2014
Alla scoperta delle origini
Castelvecchio e Castelnuovo raccontati con passione dagli esperti
di ALESSANDRO MOSCÈ
Una visita di successo
e sabato si replica
E’
stato già menzionato due settimane fa
attraverso le pagine
del nostro giornale e
lo si può constatare sul sito www.
fabrianodalbasso.it (tra i promotori
Giampaolo Ballelli, Giuseppina
Tobaldi, Roberta Antonini e altri
appassionati). Non stiamo parlando
dell’ennesimo comitato, ma di una
rete attraverso la quale condividere
obiettivi o progetti. “La nostra idea
nasce dall’osservazione di quanta
vivacità e voglia di partecipazione
ci siano a Fabriano. Nascono comitati e gruppi di attivisti che mettono
a disposizione il loro tempo e le
loro idee per proporre iniziative
alla città, gratuitamente”. Questo
gruppo “sonda” la Fabriano meno
conosciuta, i suoi scorci, le sue vie,
i suoi anfratti. Cos’è il castrum vetus, il cosiddetto Castelvecchio, ad
esempio? Alcuni lo hanno scoperto
cogliendo le linee celate tra i palazzi
monumentali sorti sopra questa
antica entità che diede origine a
Fabriano. Molti concittadini hanno
partecipato alla prima giornata per
leggere insieme, di nuovo, l’avvincente storia locale. Altra risorsa da
preservare, la chiesa di San Benedetto: un bene comune che ha bisogno di interventi e di manutenzione
perché versa in condizioni di degrado a causa dell’umidità che filtra dal
basso e che sta rovinando, da anni,
affreschi e stucchi. Qualcuno, in
Terza Età:
università
al via
L’Università della Terza Età, attiva
fin dal 1992, ha aperto le iscrizioni
per l’anno accademico 2014-15.
La sede, come è noto, è ubicata
in piazza Manin, e l’apertura
delle iscrizioni prevede un orario
dalle 9.30 alle 11.30, dal lunedì
al venerdì.
La quota d’iscrizione è di 3 euro,
mentre per i laboratori è richiesta
una quota integrativa di 50 euro.
Sono previste gite a carattere sociale e culturale.
Tra i vari corsi teorici, si segnala
la storia del cinema, la medicina
generale, la sicurezza e i servizi
al cittadini.
Per i laboratori sono compresi la
pittura, la ginnastica dolce, le pratiche di cucina tradizionale.
Il coordinamento è a cura di Lucia
Zampetti.
L’inizio delle lezioni è previsto per
lunedì 20 ottobre presso i locali del
teatro Santi Biagio e Romualdo.
Qui e a destra, due immagini della prima visita a Castelvecchio
proposito, ha menzionato anche la
vasta area che sorge nell’ex campo
da gioco di pallacanestro, dove ci
sono solo sterpaglie, e che andrebbe
senz’altro recuperata. “Più cresciamo oggi sui social e su Internet, più
saremo in grado di programmare
per diffondere il messaggio positivo
su cui si basa questa rete sinergica
intesa come società di persone. E
saranno proprio le persone a fare
la differenza”, fa sapere il gruppo.
Da Castelvecchio alla scoperta di
Castelnuovo: ecco il nuovo percorso oggetto di approfondimento, da
veri e propri flâneurs dell’oggi con
tanto di guide al seguito. Si partirà
dall’ex monastero benedettino di
Santa Margherita, situato nel centro
storico fin dal secolo XV, in via
del Poio (che prende il nome da
Podium, o Poggio, e, quindi Poio,
l’altura chiamata Castelnuovo).
Sembra che la data di costruzione
del monastero che inizialmente era
situato su una contrada collinosa
detta Palatina, risalga alla fine del
secolo XIII. Considerando i documenti oggetto di studio, si può dire
che la comunità religiosa di Santa
Margherita abbia origini ancora più
lontane, individuabili nel cenobio
di Valdisasso, che la tradizione ci
dice sia stato donato da Alberto
Sassi alle monache benedettine
(nell’anno 781).
Dopo il successo di “Alla scoperta di Castelvecchio”, il gruppo Fabriano dal Basso
ha pensato di riproporre la passeggiata
con il nome di “Castrum Vetus”, sabato
27 settembre, per chi non avesse avuto
la possibilità di partecipare nel precedente
appuntamento, con piccole modifiche ed
alcune sorprese. Anche questa passeggiata nella storia del primo nucleo abitato
della città di Fabriano è organizzata in
collaborazione con l’Azienda di servizio
alla persona “Vittorio Emanuele II” che
aprirà le porte dell’ex Monastero Olivetano
e della chiesa di Santa Caterina a tutti i
partecipanti. Il programma prevede alle
ore 16.30 una Santa Messa presso la
chiesa di Santa Caterina (organizzata per
l'occasione con l’apertura della chiesa, non
è vincolante). Prima dell’inizio del rito si
raccoglieranno le prime registrazioni dei
partecipanti. Alle ore 17.30, accoglienza
presso Piazza della Repubblica, di fronte la
fontana Sturinalto, per la registrazione dei
partecipanti e partenza della visita presso
la chiesa di Santa Caterina, ex Monastero
Olivetano, San Claudio, Sant’Onofrio
(Scala Santa), orti Olivetani e sotterranei.
Alle ore 20 circa, momento finale con
degustazione enogastronomica presso
il giardino dell’ex Monastero Olivetano.
Durante la visita, prevista anche la performance delle attrici dell’Associazione
Culturale Talìa, che riporterà i presenti
indietro di quasi duemila anni nei suggestivi luoghi del nostro percorso. Per
rendere più agevole la visita nelle strutture
interessate, l’appuntamento sarà aperto
solo a 70 partecipanti che non sono stati
presenti all’incontro del 13-14 settembre.
Necessaria la prenotazione chiamando
i numeri 348 2811314 o 347 0463596
oppure lasciare il proprio nominativo,
con un recapito telefonico all'indirizzo
email fabrianodalbasso@gmail.com. Si
raccoglieranno delle offerte libere per il
fondo che verrà interamente devoluto per
le opere di restauro degli affreschi del De
Magistris, attualmente in grave stato di
deterioramento presenti nella chiesa di
San Benedetto a Fabriano.
BREVI DA FABRIANO
~ DETENEVA COLTELLO
A SERRAMANICO
Matelica, 14 settembre. Un fabrianese
24enne ad un controllo dei Carabinieri
viene trovato in possesso di un coltello
a serramanico illegale e pericoloso e
viene denunciato per porto abusivo di
arma bianca.
~ CAMPER ARENATO NEL FANGO
Via Gigli, 12 settembre ore 21. Un turista
romano conducente di un camper, con
moglie e figlia a bordo, non riesce a
ripartire dal parcheggio a causa del fango
ed essendo notte e dovendo arrivare
a Pomezia, chiama i VdF che in breve
trainano il veicolo fin sulla strada buona.
Il turista e la famiglia ringraziano sorridenti
i soccorritori, salutano e ripartono.
~ LA SERPE METTE PAURA
Piazzale Matteotti, 16 settembre ore
15.30. Una signora terrorizzata da una
serpe che strisciando scompariva presso
la sua auto parcheggiata, chiama i VdF;
temeva che si fosse introdotta nel veicolo.
I VdF dopo aver controllato dentro l’auto
e nei dintorni, la rassicurano perché la
biscia si era allontanata. Lei tranquillizzata
risale in macchina e riprende la marcia.
~ L’AUTISTA ERA “FUGGITO” A CASA
Genga. L’autista non italiano del tir che il
10 scorso aveva abbandonato il veicolo
dopo vari urti sulla S. S. 76 con il guardrail
laterale, era tornato a casa in Lituania.
.~ TRUFFATORI
CON “URTO SPECCHIETTO”
Sassoferrato, giorni fa. I Carabinieri
indagano su vicende che hanno coinvolto due automobilisti del luogo, i quali
affermano di essere stati truffati da due
automobilisti forestieri.
I lestofanti accusando i locali di essere
stati urtati con gli specchietti retrovisori,
inducevano uno a pagare 50 euro - per
non aprire l’assicurazione - l’altro invece
veniva confuso, tanto che si ritrovava
senza soldi e portafoglio che aveva in
macchina.
~ LUPI SBRANANO CINGHIALE
Serradica, 16 settembre, mattina. Un passante, 200 metri dopo il paese e vicino al
cimitero, nota un animale morto squartato
in un campo; va a vedere e scopre che è
un cinghiale, probabilmente sbranato dai
lupi; dell’animale ne è rimasta una metà.
Il mattino dopo ripassa e nota che i lupi
o altri animali, avevano spostato la parte
restante del cinghiale vicino al bosco. Il
terzo giorno del “maiale selvatico” - che
pesava sugli 80 chili - non c’era più nulla.
~ 80ENNE CADE E SI FRATTURA
Sassoferrato, 18 settembre. Una donna
80enne cade in casa, non riesce a rialzarsi e chiama il soccorso medico del
118. I soccorritori forzano la porta, le
prestano le prime cure – ha un femore
fratturato - e la trasportano all’ospedale.
Sono intervenuti anche i VdF.
Eventi organizzati "dal basso",
fondi destinati a S. Benedetto
Siamo all’inizio di un percorso organizzato da giovani volontari provenienti da diverse Associazioni culturali che hanno voluto sperimentare il
13 e 14 settembre l’evento storico nel cuore della città cominciando dalla
fondazione del primo nucleo. I cittadini hanno risposto con molto entusiasmo ed hanno partecipato numerosi e desiderosi di poter ancora assistere
ad altri eventi organizzati “dal Basso“. Come era stato annunciato, il fine
di tutto ciò è quello di contribuire a finanziare il restauro degli affreschi
del De Magistris (intervento più urgente) e di seguito il Coro ligneo della
chiesa di S. Benedetto. Il contributo elargito dai presenti ha evidenziato
la loro sensibilità e generosità che possa essere di esempio ai “mecenati
locali“ per un loro eventuale consistente contributo e sia di stimolo alle
istituzioni addette al finanziamento dei contributi europei. L’organizzazione userà il metodo della rete, della condivisione, della valorizzazione delle
diversità e dei talenti individuali per rendere la nostra città sempre più viva
e bella. Altre tematiche che verranno affrontate saranno la solidarietà,
il verde, il decoro urbano e l’ambiente... Un ringraziamento particolare
va alle ditte che hanno creduto
per prime al successo dell’evento:
Ristorante Sbrodovino, Colle del
Sole, Valdimiro Lacché, Casa del
pane Belardinelli, Casa Cabianca,
Forno Maurizio Romei e alla squisita ospitalità ricevuta dalla” Buona
Novella”. Non perdiamoci di vista,
continuate a seguirci e, se volete
partecipare, donando un po’ del
vostro tempo libero, contattateci.
Fabriano dal Basso
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9
>FABRIANO<
L'Azione 27 SETTEMBRE 2014
E' la valle della creatività
Una dotazione di fondi di 800 mila euro per un progetto integrato
I
di DANIELE GATTUCCI
l patrimonio storico e culturale, il paesaggio inteso
come custodia del passato e
del presente su cui effettuare
interventi di riqualificazione per
l’innesto di nuove opportunità
lavorative e la contaminazione tra
cultura e produzione: su questi tre
assi si incentra il progetto integrato
denominata “La Valle della Creatività-Distretto Culturale Evoluto“,
presentato la scorsa settimana nella
Biblioteca Multimediale, per un
programma che ha una dotazione
di fondi pari a 800 mila euro (300
mila euro pubblici e il resto proveniente da soggetti privati). Luca
Piermattei ha presentato i dettagli
della “Valle della Creatività”. Il
partenariato pubblico è composto
dalla Provincia di Ancona, dalla
Camera di Commercio di Ancona,
dai Comuni di Fabriano, Sassoferrato, Serra de’ Conti, Cupramontana e Falconara, mentre quello delle
imprese ha l’adesione di molte
aziende del territorio. Si intende
favorire l’avvio di un processo
di sviluppo in grado di delineare
un nuovo prototipo delle Marche
fondato sul concetto di “trasfor-
mazione positiva” della natura, tra
economia, cultura, riqualificazione
urbana e nuovi paesaggi, nonché
favorendo un’alimentazione sana,
la qualità della vita, il benessere e
la coesione sociale. Tra gli obiettivi
quello di definire nuovi modelli di
governance finalizzati a promuovere il coordinamento in forma
integrata dei progetti territoriali, a
formare reti tematiche territoriali
stabili capaci di interagire a livello
globale, ad incentivare la formazione di gruppi di progettazione
multidisciplinari, a sviluppare
un’evoluzione della tradizione
Bozzetto per la porta
L’ex monastero di Santa Caterina da Siena, in via della Portella,
oggi via Damiano Chiesa è stato per oltre cinquecento anni luogo
di fede e di culto. Nel 1904 le suore domenicane si trasferirono a
Bologna, lasciando il monastero ad altre congregazioni religiose
come: i Fratelli di Nostra Signora della Misericordia dal 1914 al
1924, per poi trasferirsi nell’attuale sede di via Cavour, Collegio
Gentile. Oggi l’ex monastero è di proprietà privata. Nella facciata
dell’edificio, come da foto, c’è un portale gotico murato dove si potrebbe collocare un’opera in ceramica con una traccia, per esempio,
di scene di vita monastica con riferimento anche all’immagine della
Madonna delle Lacrime, oggi posizionata nella seconda cappella a
destra in Cattedrale, che dal 1536 la tavola miracolosa era mèta di
pellegrinaggio da parte di tanti fedeli. La porta ha una profondità di
cm 24, una larghezza di cm 1,70 e un’altezza di cm 2,43. Si invitano gli artisti fabrianesi a presentare con ampia libertà un bozzetto
che esprima, secondo la propria creatività e sensibilità, una scena
che dia lustro e ricordi l’ex monastero di Santa Caterina da Siena.
Le opere pervenute verranno selezionate dal comitato promotore
che procederà insieme all’artista e in collaborazione degli allievi
del Liceo Artistico “Mannucci” sede di
Fabriano alla
realizzazione dell’opera
in maiolica.
Il progetto è
una indicazione, uno
stimolo per
valorizzare e
lasciare alle
generazioni
future opere
che testimoniano la storia
dei pregevoli
monumenti di
cui la nostra
città è ricca.
Per ulteriori
informazioni
chiamare il
339 5408075.
Sandro Tiberi
La porta
gotica
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produttiva dell’area in
direzione creativa, a ricercare relazioni tra luoghi di
produzione (condensatori
intellettuali) e territori
in grado di innescare
processi di rigenerazione
urbana, per arrivare a
definire un brand territoriale che comunichi
un’immagine unitaria e
coerente dell’area. Per
ciò che concerne i musei
l’obiettivo è di renderli
luoghi di irradiazione e di
saperi, di conoscenze ed
esperienze da cui sviluppare attività d’impresa ad elevato contenuto
culturale e creativo, che valorizzino
le tradizioni e le specificità locali.
Per il Comune di Fabriano l’attenzione è rivolta alla biblioteca
multimediale, alla raccolta dei
cataloghi d’arte, ai servizi di di-
gitalizzazione. Quindi
agli eventi tematici per
la promozione della
tradizione della carta.
Per Sassoferrato si
promuovono start-up
per la fruizione museale, del patrimonio
culturale e per la sperimentazione dei nuovi
media. L’associazione
InArte di Fabriano si
occuperà di mostre ed
eventi legati all’arte
su carta, mentre sul
secondo asse, quello
diffondere la i linguaggi espressivi
del contemporaneo e le attività
produttive come lo sviluppo della
creatività e il sostegno all’innovazione del prodotto. In una rapida
menzione dei partners proponenti,
si segnala il Comune di Fabriano
con il Centro di Documentazione
del Catalogo d’Arte su Carta (importo del progetto pari a 145.000
euro); l’associazione InArte per la
costituzione di una cooperativa di
giovani per marketing turistico ed
incoming (40.000 euro); il Comune
di Sassoferrato per un progetto si
start-hub (44 mila euro); la Fon-
dei paesaggi artificiali, agricoli e
di urbanizzazione nel territorio, si
vogliono perseguire obiettivi di miglioramento ambientale mediante
attività agricole ed agroalimentari.
Infine il terzo asse, ossia la contaminazione tra arte e produzione
all’interno della quale sviluppare e
Il momento della presentazione
dazione Casoli per la formazione
aziendale (29.000 euro). Infine
ancora il Comune di Fabriano
per attività di comunicazione del
sistema (14.000 euro) e di progettazione (48.000 euro).
TRIBUNALE CIVILE DI ANCONA SEZIONE FALLIMENTARE
AVVISO DI VENDITA DI BENI MOBILI
Fallimento 08/2013
Si comunica che la curatela fallimentare pone in vendita i
sottoelencati beni, meglio descritti nell’inventario depositato
presso l’ufficio fallimentare del Tribunale di Ancona.
N. 4 Computer HP completo di unità centrale, monitor
LCD, tastiera e mouse; N. 1 Telefono cordlesss Pansonic;
N. 3 calcolatrici Olivetti, vari modelli; N. 4 apparecchi telefonici Eurosystem; Un apparecchio telefonico Siemens
Euroset 2005; Un centralino Eurosystem; Un apparecchio
telefonico Telecom SIRIO 187 Basic; Una segreteria
telefonica CISCO 1700; Una cassettiera con 3 cassetti;
Una lavagna magnetica girevole su cavalletto - dim.
ca. m. 1,20 x 2,30; Un telefono cordlesss; Un telefono
fisso Telecom; Etichettatrice PACKAGING completa di
nastro trasportatore; Una smerigliatrice angolare BT
AG 850 W; Una smerigliatrice EINHELL; Un misuratore
carica elettrostatica WAGNER; Una bilancia elettronica
BB MTTLER TOLEDO; Una levigatrice DYNABRADE INC.;
N. 183 bilancelle; Impianto di aspirazione fumi - 4 bocchette; N.. 24 telai.
LOTTO UNICO - PREZZO BASE €. 12.426,75 oltre I.V.A.
MODALITA, DELLA VENDITA
Gli interessati all’acquisto dei beni di cui sopra dovranno far
pervenire l’offerta in carta libera, in busta chiusa a pena di
inammissibilità, indirizzata al Curatore Rag. Francesco Di Trapani, Via G. Brodolini n. 73/a, 60044 Fabriano.
All’esterno della busta dovrà essere riportata la frase “fallimento
n. 08/2013 – offerta acquisto beni”; Le offerte dovranno pervenire tramite lettera raccomandata a/r ovvero tramite lettera
raccomandata a mano, entro e non oltre le ore 12,00 del giorno
08 Ottobre 2014 e dovranno contenere:
a) le generalità complete dell’offerente (anche del Legale
rappresentante se trattasi di società), comprese il codice fiscale
e la partita IVA.
b) Il prezzo offerto, non inferiore al prezzo base.
c) Un assegno circolare non trasferibile intestato a “Fallimento
n. 08/2013 - Curatore Rag. Francesco Di Trapani” di €. 1.242,68
pari al 10% del prezzo base, a titolo di cauzione (da considerarsi
quale acconto su prezzo, in caso di aggiudicazione).
L’apertura delle buste avrà luogo nello Studio del Curatore
il giorno 09 Ottobre 2014 alle ore 11,00, alla presenza degli
offerenti, i quali sono fin da ora invitati ad intervenire.
I beni saranno assegnati all’offerente che avrà presentato
l’offerta più alta; in caso di parità di offerte valide tra più
offerenti, solo ed esclusivamente tali soggetti, ove presenti
all’apertura delle buste, saranno ammessi a formulare offerte
migliorative con rilanci minimi di €. 300,00.
Qualora pervenga una sola offerta valida, l’unico offerente
risulterà aggiudicatario.
Agli offerenti non aggiudicatari, verrà restituito l’assegno
allegato a titolo di cauzione.
Entro 10 giorni dall’aggiudicazione, l’aggiudicatario dovrà
pagare il prezzo offerto, maggiorato dell’IVA e dedotta la
cauzione, tramite assegno circolare non trasferibile intestato
a “Fallimento n. 08/2013 - Curatore Rag. Francesco Di Trapani”; in caso di mancato versamento del prezzo nel termine
suddetto, la cauzione sarà incamerata dalla Curatela a titolo
di penale.
I beni vengono venduti nello stato di fatto e di diritto in cui
si trovano, con esonero del fallimento da ogni responsabilità
e garanzie per eventuali vizi e difetti.
Tutte le spese e gli oneri di qualsiasi natura, anche fiscali, inerenti e conseguenti la vendita e/o la consegna, lo smontaggio
ed il trasporto dei beni, saranno a carico dell’aggiudicatario.
La consegna dei beni avrà luogo ad avvenuto pagamento
dell’intero prezzo e comunque non oltre 30 giorni dalla data
di aggiudicazione.
Per ulteriori informazioni, gli interessati potranno rivolgersi al
Curatore Rag. Francesco Di Trapani tel. 0732 5898 fax. 0732
5982 e-mail ditrapani.f@tiscali.it..
Nel caso in cui l’asta del 09 Ottobre 2014 vada deserta, sarà
effettuato un secondo tentativo di vendita con le medesime
modalità con un prezzo base di €. 9.320,00, domande da presentare entro ore 12,00 del giorno 18 Ottobre 2014, apertura
delle buste alle ore 11,00 del 19 Ottobre 2014.
Nel caso di ulteriore asta deserta, sarà effettuato un terzo tentativo di vendita con le medesime modalità con un prezzo base
di €. 6.990,00, domande da presentare entro ore 12,00 del
giorno 29 Ottobre 2014, apertura delle buste 30 Ottobre 2014.
Fabriano, 04.09.2014
Il Curatore
Rag. Francesco Di Trapani
24/09/14 11.26
10
>FABRIANO<
Salerno stregata
dall'infiorata
Al supermercato
per i bisognosi
Sabato 4 ottobre si svolgerà una raccolta alimentare nei punti vendita Simply e IperSimply di Fabriano, diretti e in franchising, dove
sarà possibile devolvere parte della spesa alle famiglie in difficoltà. I
volontari della Caritas e de “il Tulipano” Società Cooperativa Sociale – Onlus per tutta la giornata saranno presenti nei punti vendita e
illustreranno l’iniziativa ai clienti distribuendo materiale informativo
e sacchetti dove inserire le donazioni. I beni richiesti sono i generi
alimentari di facile conservazione e stoccaggio (pasta, riso, olio,
caffè, zucchero, biscotti, scatolame), prodotti per l’infanzia (pasta,
pappe ed omogeneizzati). I punti vendita che aderiscono alla raccolta
alimentare sono i seguenti: PuntoSimply di Piazza Garibaldi n.71;
SimplyMarket di Viale XIII Luglio nn. 74-76; PuntoSimply di Viale
Zonghi n.57; IperSimply presso il Centro Commerciale “Il Gentile”
di Viale B.Gigli n. 19-27. L’iniziativa è promossa dalla Società Cooperativa “Il Tulipano”, dalla San Vincenzo de' Paoli e dalla Caritas
Diocesana Fabriano Matelica in collaborazione con Simply® Italia e
il sostegno di partners istituzionali (Ambito territoriale sociale n. 10,
i Comuni di Fabriano, Cerreto d’Esi, Genga, Sassoferrato e Serra San
Quirico) e privati. I beni raccolti serviranno per rifornire gli scaffali
del Social Market Cittadino inaugurato lo scorso 12 dicembre, come
risposta al continuo aumento delle famiglie in difficoltà. Un vero e
proprio supermercato finalizzato ad aiutare le persone indigenti e
permettere loro di ricevere in maniera decorosa e dignitosa prodotti
che difficilmente riuscirebbero ad acquistare attraverso i tradizionali
canali di vendita. Attualmente il Fabriano Social Market sostiene 1.770
persone di cui 104 bambini in età compresa tra 0-3 anni.
Per maggiori informazioni: Fabriano Social Market, via Mamiani.
I
l gruppo Infioratori Fabriano del Palio
di San Giovanni Battista, è tornato
a far parlare di sé con una nuova
stupefacente infiorata realizzata il
20 ed il 21 settembre scorsi alla 19esima
Infiorata di Casatori a San Valentino Torio
(Salerno). Molto noti in Italia per l’elevato
livello tecnico e artistico raggiunto, gli
infioratori hanno riprodotto l’immagine
centrale del polittico di Allegretto Nuzi,
la Madonna col Bambino, conservato
nella Pinacoteca civica “B. Molajoli” di
Fabriano e visibile all’interno della mostra
“Da Giotto a Gentile” curata da Vittorio
Sgarbi. L’opera ha suscitato l’interesse di
un numeroso pubblico intervenuto da tutta
la regione Campania per la festa in onore
di Maria SS. Addolorata e gli infioratori si
sono dimostrati, ancora una volta, degli abili
ambasciatori della città di Fabriano. Tutto il
gruppo degli infioratori vuole ringraziare il
sostegno e la collaborazione del Comune di
Fabriano, la Fondazione Cassa di Risparmio
Fabriano e Cupramontana, l’Ente Palio di San Giovanni Battista e il curatore artistico Vittorugo Sassi per aver
consigliato l’opera da eseguire.
Struttura
potenziata
alle Terme
di S.Vittore
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Frasassi srl, in costruzione dal 2000, dopo aver ottenuto l’accordo del
Comune di Genga, approda in provincia di Ancona per il primo nulla osta
nell’iter della variante al Piano Regolatore gengarino. Un progetto di ampio
respiro sul quale si devono esprimere vari enti tra cui l’Ente Parco e che
darebbe nuove dinamiche per l’economia del turismo. “Finora abbiamo
investito - spiega Eugenio Cofani, amministratore unico della Frasassi
srl. - 28 milioni ma abbiamo bisogno del via libera perché è importante
che l’attività ricettiva e termale del complesso si classifica come un cinque
stelle sul mercato nazionale ed internazionale”. Un aumento in volumetria
che però si somma a volumi già costruiti, seppur ancora in gran parte da
progettare. La struttura già adesso si distribuisce su 7000 mq ed ospita al
suo interno un albergo, due ristoranti, tre piscine olimpioniche; prevede
un centro benessere relax, un altro estetico, una zona terapia idroponica,
L'Azione 27 SETTEMBRE 2014
fangoterapie, due palestre di cui una pre-parto; dedica il piano terra alle
terapie inalatorie, ad un centro diagnostico e terapeutico in grotta e al
primo piano prevede ambulatori medici e due sale operatorie. “Questa
nuova partenza – spiega sempre Eugenio Cofani – è legata alla dinamicità
della Giunta Medardoni che dalla fine del suo primo mandato, ha portato
avanti la variante con l’ufficio tecnico”. L’idea strategica è di arricchire il
binomio Genga-Grotte di Frasassi con il binomio Genga-Stazione Termale
dove un centro di cura è già attivo da decenni ed è a servizio della popolazione locale e anche di turisti. “Mentre questo resort – conclude Cofani
– è diverso perché si rivolge alla fascia alta del mercato e ai cosiddetti
'curisti'. Acronimo che indica i curandi che praticano le cure pernottando
e, in merito ai servizi e alle offerte di cui usufruiscono, sono anche turisti”.
.
Veronique Angeletti
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L'Azione 27 settembre 2014
>FABRIANO<
11
Un volo d'epoca
Una voce per il Perù:
raccolti altri fondi
All'aviosuperficie anche i mezzi militari per i bimbi di Pucallpa
S
i è svolta domenica 14
settembre il primo raduno
di mezzi militari d'epoca
(foto) organizzato dall'Associazione sportiva “il Volo” che
gestisce l'Aviosuperficie di San
Cassiano, ormai meta di numerosi
eventi e soprattutto location di nuove e originali iniziative che tendono
alla valorizzazione del territorio. La
giornata è stata interessantissima
poiché i mezzi militari presenti,
risalenti alla seconda guerra mondiale, hanno entusiasmato anziani
che li ricordavano quand'erano
bambini e giovani che li scrutavano
come cimeli storici mai visti prima.
Essendo mezzi militari erano sì
spartani, ma nello stesso tempo
ottimamente conservati e lucidi
come gioielli.
Dall'alto dei cieli la splendida giornata è stata osservata da decine e
decine di visitatori arrivati per l'occasione. L'aereo dell'Aviosuperficie
al mattino e al pomeriggio ha volato per molte ore accompagnando
i curiosi e gli intrepidi amanti del
volo, facendo gustare a molti la
visione aerea della città di Fabriano
11 fabriano.indd 2
e dei paesi limitrofi alla pista come
Cupo, Melano, Marischio e San
Donato. Non poteva concludersi
meglio questa giornata quando alle
16 ben nove modelle professioniste hanno percorso la passerella
realizzata per l'occasione, dando il
via alla sfilata denominata pin-up.
Gli abiti e gli abbinamenti li hanno
scelti le stesse modelle e la passerella era composta da due parti:
nella prima le ragazze erano vestite
con abiti da giorno ed una seconda
parte in cui le ragazze vestivano a
tema anni '50-'60 con abiti da sera
molto eleganti. La sfilata è stata
accompagnata da musica di sottofondo come "surfin' Usa" e canzoni
tipiche, presentata da Roberto
Becchetti sostenuto dal tecnico e
socio dell'Aviosuperficie Lorenzo
Berardo. Speriamo vivamente che
alle prossime iniziative che presto
vi offriremo, parteciperete numerosi e che, passando dalle nostre
parti, vorrete fare un volo con noi.
I responsabili dell'Aviosuperficie
località San Cassiano
Grande successo per la
serata di beneficenza organizzata presso il ristorante “Cavallo Pazzo”.
L’iniziativa, dal titolo
“Una voce per il Perù”,
è stata l’ultima, in ordine
di tempo, di una serie di
eventi ben riusciti dalla
finalità benefica: la costruzione di una struttura
polivalente per i bambini bisognosi del paese
di Pucallpa in Perù. Il
comitato organizzatore
ringrazia i circa 200
partecipanti all’evento.
“Siamo veramente felici
della riuscita di questa iniziativa
che negli anni ha raccolto adesioni
e manifestazioni di affetto da parte
di tantissimi amici – hanno affermato all’unisono Raniero Zuccaro,
tra i promotori di tutto il progetto e
don Alfredo Zuccatosta, intervenuto alla serata nelle veci del Vescovo
- a tutte queste persone non può
che andare il nostro pensiero di
gratitudine per quanto hanno manifestato in maniera tangibile con
tante offerte e per la loro vicinanza
che si è dimostrata in mille modi
diversi”. Applausi anche per le
Suore Cappuccine di Madre Rubatto che si sono commosse di fronte
a tanta benevolenza. La serata è
stata allietata da diversi musicisti
e cantanti che si sono alternati fino
a notte fonda, emozionando tutti i
presenti. Grazie anche al "Cavallo
Pazzo" per il menu e per l’ottimo
servizio.
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12
>EVENTI<
L'Azione 27 SETTEMBRE 2014
La cultura multietnica
come valore da condividere
D
al 3 al 5 ottobre si terrà
il “Festival della Cultura Multietnica”, giunto
ormai alla sua diciannovesima edizione. Lo spirito che
anima questa rassegna è quello di
promuovere la multietnicità come
valore e di condividere simboli,
immagini, musica, artigianato, idee
e cultura. Da tanti anni la manifestazione si confronta con il tema
dell’immigrazione nella società
italiana, predisponendo momenti di
contaminazione tra le varie culture
che compongono la nostra popolazione. L’idea di fondo è di favorire
la creazione di legami personali che
incrinino le barriere etnico-culturali
favorendo una visione d’insieme.
E’ infatti dimostrato quanto a livello economico e demografico le
migrazioni siano state in grado di
garantire una sostanziale “tenuta”
del sistema italiano in un periodo
di continuo invecchiamento della
popolazione e di specializzazione
lavorativa avanzata. La maggior
parte dei migranti ha occupato le
posizioni lavorative meno ricercate
in periodi di crescita economica e
al tempo stesso ha permesso un
costante ricambio generazionale.
Nonostante questi benefici appare
radicato un sentimento di discriminazione verso lo straniero e la sua
categorizzazione come “ospite” al
quale non dovrebbero essere garan-
titi gli stessi diritti. Si ergono
barriere spaziali e culturali
che portano ad una segregazione dei gruppi sociali, sia
subita (discriminazione) che
ricercata dai migranti stessi
(ricerca di valori comuni).
In una società globale questa
situazione è un paradosso:
culture differenti vivono
insieme e molto spesso
non dialogano. E’ quindi
importante trovare momenti
di confronto tra universi
spazialmente vicini ma culturalmente distanti e sempre
più spesso chiusi tra di loro.
Il tema della XIX edizione
del “Festival della Cultura
Multietnica” è imperniato
sul ruolo dell’associazionismo
nell’intervento umanitario e nelle
politiche di integrazione, svolto
da quella rete di associazioni che
oggi si trova in prima linea nel
garantire le politiche di integrazione. Un lavoro svolto con passione,
in maniera formale ed informale,
centrale nello sviluppo di una rete
di relazioni che trapassano le barriere etniche e religiose. Durante
le giornate del festival assisteremo
a dibattiti, lezioni e proiezioni
incentrate sulla condizione dei migranti in Italia, sulla loro presenza
nel mondo del lavoro, sul ruolo
dell'associazionismo e sui sistemi
Una pineta,
una storia...
Micologico:
quanti eventi!
Venerdì 26 settembre alle 21 al teatrino della
Misericordia la Compagnia di Argignano
e Attiggio diretta da don Umberto Rotili
presenta uno spettacolo teatrale dal titolo
“Truffa al parroco di Attiggio”. Il ricavato
andrà al Cav. Ringraziamo don Umberto e
don Luigi Monti che mette a disposizione il
teatrino e quanti parteciperanno.
Sabato 27 settembre alle ore 11 presso
il reparto di Oncologia medica ci sarà la
presentazione del catalogo “Il risveglio”,
raccolta delle opere di Aicha A. Djeennane
Moschini donate alle unità operative. Sarà
possibile acquistare il catalogo con offerta
libera. L’intero ricavato sarà devoluto all’Associazione Oncologica Fabrianese.
di discriminazione incorporati nel
pensiero comune. Alle 16 di venerdì
3 ottobre è prevista l’apertura del
mercatino etnico e artigianale e la
mostra “Multitecnico” a cura di
Giuliano Ciarloni nel loggiato San
Francesco. Alle 17 la presentazione
del libro “Come spighe tra granaio
e campo. Lineamenti filosofico-politici della questione rom in Italia”
a cura di Gabriele Roccheggiani
presso la biblioteca multimediale.
Alle 20.30 cena etnica eritrea con
Zighinì e pietanze tipiche del Corno d'Africa (prenotazioni al 3293236681) al ristorante Ehnò di via
Balbo. Sabato 4 ottobre, alle 16.30,
lezione di antropologia a
cura dell’associazione “Oltre l’Altro” sempre presso
la biblioteca. Alle 18.30 si
terrà un dibattito sul ruolo
dell’associazionismo nelle
politiche di integrazione
e nell’intervento umanitario. Interverranno esponenti
dell’ambasciata dei Diritti
delle Marche (biblioteca).
Domenica 5 ottobre alle
18.30 aperitivo balcanico
e concerto musicale presso
il Bar L’Angoletto in piazza Quintino Sella; alle 21
concerto con Miio (world
music) presso la birreria Lo
Sverso di via Balbo. Sabato
4 ottobre, tra l’altro, si terrà
il concorso “Storie da Biblioteca” in
cui gli appassionati di scrittura e fotografia avranno modo di cimentarsi
negli spazi della nuova biblioteca.
Gli elaborati dovranno raccontare le
istituzioni culturali e l’importanza
che rivestono per le loro comunità
di riferimento, con una particolare
attenzione ai musei, agli archivi e
alle biblioteche, crocevia di culture. Per i vincitori è prevista la
pubblicazione di un’antologia in
eBook attraverso la piattaforma
di self-publishing Narcissus.me e
buoni FootWings Dollar (FW$) da
spendere sul marketplace dell’editoria FootWings.com ed eReader.
Organistico con Argalia
Prosegue sempre con successo l’appuntamento con
il Settembre Organistico Fabrianese. Il prossimo
concerto è per giovedì 25 settembre con il fabrianese
Sauro Argalia (foto) sempre alle ore 21 presso la
chiesa dei Ss. Biagio e Romualdo (organo Callido).
Verranno proposti brani di Haendel, Corelli, Telemann, Morandi, Petrali ed altri. Il giovedì successivo,
2 ottobre alle 21 spazio alla Sacra Famiglia (organo
Fedeli) con l’esibizione del duo Beatrice Mezzanotte
(mezzosoprano) ed il direttore artistico della manifestazione Paolo Devito (organo e clavicembalo).
Funghi:
conoscere
le russule
Il Gruppo Micologico Naturalistico
Fabrianese organizza per venerdì
10, sabato 11 e domenica 12 ottobre una gita al Parco del Corno
alle Scale presso la località Rocca
Corneta di Lizzano in Belvedere
(Bo). L'uscita con auto proprie
sarà guidata dagli esperti micologi
fabrianesi. La scadenza delle prenotazioni è fissata al 30 settembre.
Inoltre il Gruppo, presso la propria
sede sita in Via Mamiani n. 43,
stesso ingresso del locale gruppo
Avis, si ritrova tutti i lunedì sera alle
ore 21 per discutere sul raccolto di
fine settimana con esperti micologi
allo scopo di conoscere nuove specie di funghi e altri amici con cui
condividere gli stessi interessi. In
particolare, lunedì 29 settembre
alle ore 21 il micologo Bruno Berta
ci illustrerà "Le russule", funghi
quest'ultimi, ricercati e apprezzati
dagli appassionati raccoglitori
fabrianesi.
Tutti sono invitati a partecipare e
portare esemplari fungini a detti
appuntamenti che rappresentano
un'importante occasione di promozione e prevenzione della locale
sicurezza tossicologica e, in special
modo, quanti sono già possessori di
tesserino per la raccolta.
Per qualsiasi ulteriore informazione: David Monno 393-2351701,
Sandro Morettini 348-3985622 o
Gruppo Micologico Fabrianese su
facebook.
Un trekking
con il Cai
tra i colori
dell'autunno
Il Club Alpino Italiano, sezione di Fabriano,
organizza una passeggiata non competitiva di nove chilometri (con merenda
finale) domenica 28 settembre. L’evento
si chiama “Autunno con il Cai” e prevede
il ritrovo alle ore 8.30 presso la Casa
del Parco di Castelletta. La partenza del
trekking è prevista per le ore 9. La durata
del percorso è di circa tre/quattro ore con
un dislivello di 367 metri, la difficoltà
è media. Lungo il tragitto si possono
scorgere splendidi panorami e visitare le
rovine dell’eremo di Grottafucile. Il costo
di partecipazione è di 7 euro a persona.
E’ possibile iscriversi presso la sede del
Cai in Via Alfieri o la mattina prima della
partenza.
f.c.
12 eventi.indd 2
24/09/14 11.20
L'Azione 27 SETTEMBRE 2014
>SPAZIO LAVORO<
Fiato sospeso
alla J&P
E’
ripartita il 23 settembre la produzione nel
principale stabilimento della J&P Industries (ex Ardo) dopo cinquanta giorni
di stop tra agosto e buona parte
del mese di settembre. Ferie estive
quasi interminabili per i lavoratori
dell’azienda di elettrodomestici
che nel sito di Santa Maria solo
adesso riprendono l’attività e presumibilmente per non più di dieci,
quindici giorni. Nel frattempo dovrebbe fermarsi il sito gemello del
Maragone, anche in questo caso
con un organico a disposizione
molto ridotto. I ritmi di lavoro sono
sempre più bassi per un’azienda che
Sei borse
di ricerca
al Cern
La Regione Marche intende
offrire a sei giovani marchigiani laureati/dottorati in Fisica,
Informatica, Ingegneria per
spendere un periodo di due
anni di borse di ricerca al
Cern di Ginevra (nella foto
un particolare) (finanziamento
con fondi strutturali europei a
disposizione della Regione).
Scopo dell’intervento è di
creare opportunità formative di
alto livello per giovani laureati
(ingegneri, fisici e informatici
in tema di cloud computing,
dispositivi medicali per imaging e diagnostica, materiali
innovativi e sistemi di controllo complessi) e di fornire loro
competenze utili da utilizzare
nel loro lavoro sulle innovazioni tecnologiche per la Regione
Marche. Questo bando segue
l'importante accordo stipulato
tra il Cern e la Regione Marche il 4 luglio scorso: http://
www.anconatoday.it/cronaca/
che-fisico-borse-studio-cernginevra-laureati-marche.html.
Le domande possono essere
inviate dopo il 25 settembre con scadenza 9 ottobre
presso il sito della Regione
Marche: http://www.regione.
marche.it/ o scaricare dal link:
http://www.regione.marche.it/
Portals/0/Avvisi/SECONDOBANDO%20REPERTORIATO.pdf.
13 spazio lavoro.indd 2
in termini di rapporto tra fornitori e
clienti paga lo scotto della vicenda
giudiziaria arrivata ad una fase assai
complessa. Sta rischiando di saltare
la trattativa tra le banche creditrici e
la J&P, da quando è divenuto certo
il protrarsi della tempistica per arrivare alla sentenza della Cassazione
necessaria per sapere, in via definitiva, se la vendita sarà annullata o
meno. “Su questa vicenda a cui è
legato il destino di 700 persone, il
governo sta perdendo credibilità”,
afferma il segretario provinciale
della Fiom-Cgil Fabrizio Bassotti.
“Ci era stato assicurato che da metà
settembre saremmo stati convocati
a Roma, in quanto il vice Ministro
Lo stabilimento
in Via Dante
In ballo
l'annullamento
o meno
dell'acquisto
dell'ex Ardo
De Vincenti si era detto fiducioso
su un’eventuale intesa tra le parti
così da arrestare il procedimento
giudiziario che già con due sentenze
ha dichiarato nulla la vendita. A
breve daremo vita ad una manifestazione di protesta”. Sull’attesa
in merito a questo verdetto della
SPAZIO LAVORO
a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi
~ PERSONALE PER RISTORANTE
ITALIANO IN INGHILTERRA
The Hub - ristorante appartenente
alla catena di Aqua Italia, dedicata
alla cucina del Belpaese, che si trova
a Milton Keynes (Buckingamshire,
sud-est dell’Inghilterra, nord-ovest di
Londra) - è in cerca di personale, anche
alla prima esperienza ma in grado di
garantire ottimi livelli di servizio al
cliente. Si cercano: personale di sala
(Front of House Staff); personale per
la pulizia dei tavoli e l’accoglienza
dei clienti (Floor Staff); bartenders;
un supervisore. L’ambiente di lavoro
è divertente, energetico ed orientato
ad alti standard di servizio e permette
ai membri dello staff di imparare sul
campo a fornire un servizio eccellente,
che mette il cliente al centro in ogni
momento. Sono previsti inoltre incentivi
e bonus al raggiungimento di obiettivi.
Il candidato ideale per ricoprire un ruolo
nel team del ristorante possiede un
13
carattere dinamico e motivato al servizio,
aperto e comunicativo, naturalmente
portato a stare in mezzo alla gente. Deve
avere il gusto dell’ospitalità ed essere in
cerca di un’ottima occasione per iniziare
una carriera in questo settore. Si tratta di
una persona sicura di sé e appassionata a
ciò che fa, oltre che desiderosa di imparare
cose nuove e acquisire nuove capacità. Il
salario previsto è di 6,50 - 7,50 sterline
l’ora più mance. Per candidarsi inviare il
proprio curriculum all’indirizzo: ben@
aqua-restaurant.com.
Cassazione (terzo e ultimo grado),
l’avvocato Giampiero Paoli, che
rappresenta gli istituti di credito,
riferisce: “Credo proprio che la
sentenza arriverà negli ultimi mesi
del 2015 o addirittura nel 2016. Per
ciò che riguarda la trattativa tra i
vertici dell’azienda e il ministero,
finora non abbiamo ricevuto alcuna
convocazione”. Molto preoccupato
anche l’ex sindaco Roberto Sorci:
“Sono dalla parte di Porcarelli e
condivido il suo disappunto. Ad
oggi non sembrano esserci i margini
per un accordo. I segnali non stanno
andando in questa direzione”.
stici, parchi di divertimento, agriturismi,
agenzie di servizi. Destinazioni: neve
(Italia ed Estero) e mare (Tunisia, Canarie, Egitto, Capo Verde, Santo Domingo,
Messico, Bahamas, Kenya, Maldive).
Ruoli: animatori di miniclub, istruttori
sportivi, coreografi, insegnanti di ballo
e fitness, animatori polivalenti. Requisiti:
disponibilità stagionale e/o continuativa
(c’è la possibilità di instaurare un rapporto
duraturo con l’azienda e di lavorare in tutti
i periodi dell’anno). Condizioni: compenso
variabile in base al ruolo, all’esperienza
e alla destinazione. A chi non possiede
esperienza la società offre un corso
di formazione interna e chiede una
disponibilità di almeno un anno. Inviare
cv (allegati utili: foto a figura intera jpg)
all’indirizzo mail darwinstaff@yahoo.it.
Info: www.darwinstaff.com.
Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi,
concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro
Informagiovani della C.M., Via Dante
268, Fabriano - tel. 0732.695238 - fax
0732.695251 - e-mail: cig.fabriano@
cadnet.marche.it - o visitate il sito www.
cadnet.marche.it/cig. Orari:lunedì, mercoledì, venerdì, 9:30/12:30; martedì e
giovedì, 14:30/18:00.
~ PERSONALE PER DARWINSTAFF
Darwinstaff cerca animatori per la stagione
invernale. La società fiorentina raccoglie
le candidature di persone con o senza
esperienza, desiderose di lavorare alcuni
mesi in alcune tra le più belle località di
mare al mondo. Partenze per Mediterraneo, Mar Rosso, Oceano Indiano e Oceano
Atlantico. Sedi di lavoro: compagnie
alberghiere, tour operators, villaggi turi-
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14
>MATELICA<
L'Azione 27 SETTEMBRE 2014
Palcoscenico di tante storie
Kindustria, la libreria che per una sera si trasforma anche in teatro
C’
di SARA NOÈ
è una libreria tutta particolare a Matelica in viale
Martiri della Libertà, le ragazze che fanno da
padrone di casa non esitano a proporre spesso
agli avventori un bicchiere di vino, una bibita
e magari qualche stuzzichino e tutto questo perché per loro la
libreria è un luogo da vivere, dove soffermarsi non solo per
curiosare tra i titoli esposti ma anche per parlare, discutere di
romanzi, confrontarsi ed ascoltare. È partita così la serata di
Il nostro
Papa
e la mia
Albania
“Vado in Albania – diceva Papa
Francesco sul volo di ritorno dalla
Corea - per due motivi importanti.
Primo, perché sono riusciti a fare
un governo di unità nazionale tra
islamici, ortodossi e cattolici, con
un consiglio interreligioso che aiuta
tanto ed è equilibrato. La presenza
del Papa è per dire a tutti i popoli:
"Si può lavorare insieme!". E poi
perché, se pensiamo alla storia
dell’Albania, è stata religiosamente
l’unico dei Paesi comunisti che nella
sua Costituzione aveva l’ateismo
pratico. Se tu andavi a messa era
anticostituzionale. Mi diceva uno
dei ministri, che sono state distrutte
1.820 chiese. Distrutte! Ortodosse,
cattoliche. E poi, altre chiese sono
state trasformate in cinema, teatri,
sale da ballo… Ho sentito che
dovevo andare”. E il Papa ha mantenuto la parola. Domenica scorsa
la mia Albania è stata la sua casa
due volte secondo il kanun, dove si
dice: ”La casa di un albanese è di
Dio e dell’ospite”. Un clima festoso
per il nostro Papa in un paese che
è a maggioranza musulmano, visto
che i cattolici sono il 15% della
popolazione. Non voglio raccontarvi il protocollo della visita, ma
sabato 20 settembre a Kindustria, chi
con un bicchiere in mano, chi con
uno stuzzichino, i presenti chiacchieravano a bassa voce, certi che
qualcosa stesse per succedere. Quel
qualcosa è poi successo, del resto
la lavagna fuori recitava: “aperitivo
ad alta tensione”, e quando le luci
si sono abbassate il Commissario è
entrato dalla porta. In quel momento
il teatro si è fuso con la libreria e le
parole hanno come preso forma, la
storia è iniziata. Il Commissario si
è seduto, ha acceso la radio, l’atmosfera noir si è ispessita per via delle
note jazz che si sono diffuse seguite poi dal notiziario: hanno
preso l’Assassino dei negozi. Il Commissario chiama il collega
Di Rienzo e gli chiede di portargli Pedrotti. Il colloquio tra il
Commissario e l’Assassino inizia e pian piano vengono fuori le
ragioni degli omicidi apparentemente senza senso, l’Assassino
si confessa, spiega perché trova insopportabile la Bicchieroteca, perché trova insostenibile ben 110 gusti di gelato e perché
tanto sui nervi gli sta lo sgabello Ubu. Scenario dopo scenario,
in un crescendo di tensione ma anche di sarcasmo ed ironia,
i due si confrontano sino al
finale. Ad assistere tutti i frequentatori, che sono divenuti
pubblico, della libreria che, a
sua volta, per qualche tempo
è divenuta palcoscenico ed in
quella serata ha materializzato una delle molte storie che
racchiude. Questa piccola
magia è avvenuta grazie a
Kindustria e alla Compagnia
"Piccola Ribalta" di Civitanova Marche, costituita per la
serata da Riccardo Bassetti (il
Commissario), Luigi Ciucci
(Di Rienzo), Alessio Orpianesi (Luca Pedrotti, l'Assassino) e
dalla regista Rita Trobbiani. “In scena” la compagnia ha portato
“16 omicidi, un assassino”, un testo tratto da un racconto di
Michele Serra che nei suoi scritti è capace allo stesso tempo di
creare suspense ed essere divertente, sottile, satirico ed arguto.
Gli applausi sono stati forti e duraturi, lo spettacolo ha regalato a tutti quel sorriso deliziato che appare sul viso di chi è
piacevolmente sorpreso. In fondo si sa, è proprio una libreria
il luogo più adatto per trovare un bel giallo.
Resoconto-diario di una collaboratrice che lo ha vissuto in modo speciale
trasmettervi la grande emozione
che abbiamo avuto tutti: dal Presidente al piccolo bambino che
salutava il Papa.
"Sono molto lieto di essere qui con
voi, nella nobile terra di Albania,
terra di eroi, che hanno sacrificato
la vita per l'indipendenza del Paese,
e terra di martiri, che hanno testimoniato la loro fede nei tempi difficili della persecuzione"- cominciò
il Papa al palazzo presidenziale.
Per poi aggiungere “Mi rallegro in
modo particolare per una felice caratteristica dell’Albania, che va preservata con ogni cura e
attenzione: mi riferisco
alla pacifica convivenza
e alla collaborazione
tra gli appartenenti di
diverse religioni. Il clima di rispetto e fiducia
reciproca tra cattolici,
ortodossi e musulmani
è un bene prezioso per
il Paese e acquista un
rilievo speciale in questo nostro tempo nel
quale, da parte di gruppi
estremisti, viene travisato l’autentico senso
religioso e vengono
distorte e strumentalizzate le differenze tra le
diverse confessioni, facendone però
un pericoloso fattore di scontro e
di violenza, anziché occasione di
dialogo aperto e rispettoso e di
riflessione comune su ciò che significa credere in Dio e seguire la sua
legge”. E’ vero! Noi albanesi siamo
un popolo antico, con una forte
consapevolezza nazionale, con usi
e tradizioni uguali, abbiamo una
lingua ben radicata, ma preghiamo
Dio in modi diversi. Questo atto
così fondamentale della nostra vita
lo abbiamo fatto sempre in pace e in
armonia l’uno con l’altro. Abbiamo
vissuto per quasi 50 anni una dura
dittatura dove il comunismo tentò
di cambiare l’umanità, creando
un uomo senza Dio, senza libertà,
senza chiese e moschee, senza il
clero, auto-dichiarandosi l’unico
paese ateo al mondo. Io e i miei
connazionali siamo coscienti che la
chiesa cattolica albanese e le altre
comunità religiose hanno resistito
in modo eroico alla dittatura dando
alla nazione, alla chiesa e al mondo
civilizzato martiri degni di questo
status, nei secoli dei secoli. Le
ultime parole dei martiri cristiani
prima delle fucilazioni erano: “Viva
l’Albania! Viva Cristo!”.
Tutto questo il nostro Papa lo sapeva mentre sorridente passava lungo
il viale principale benedicendo la
gente che salutava commossa. Circa
300mila persone hanno partecipato
alla messa del Papa al centro di Tirana. Per la maggior parte giovani,
tanto che Francesco ha commentato
nell'omelia: "Dicono che l'Albania
è il paese più giovane del mondo
e di giovani ne ho visti tanti venendo qui". Tanto giovani erano
anche i martiri che il Papa ha visto
nelle foto affisse lungo il viale.
Durante la messa li
ha ricordati dicendo:
"In quel muro del
cimitero di Scutari,
luogo-simbolo del
martirio dei cattolici
dove si eseguivano le
fucilazioni di vescovi, preti e fedeli laici
che non volevano rinnegare la loro fede,
con commozione vi
depongo idealmente
il fiore della preghiera e del ricordo grato
e imperituro.” Alla
fine della messa ha
raccomandato agli
albanesi di "volare
alto come le aquile". Il Papa di
nuovo ha dimostrato al mondo la
pace e l’armonia religiosa quando
a metà pomeriggio ha incontrato i
responsabili delle principali confessioni religiose, cristiane e non
cristiane, presenti in Albania. "È
importante che siate qui insieme:
è il segno di un dialogo che vivete
quotidianamente”.
Durante questa visita abbiamo visto
il nostro Papa serio quando parlava
alla presidenza, sorridente e affettuoso quando salutava la gente ma
anche commosso nella cattedrale
di Tirana davanti al racconto terribile di don Ernest Simoni, 84 anni,
agli arresti per 27. "Mi strinsero i
ferri ai polsi, così stretti che caddi
quasi morto": e qui abbiamo visto
l’abbraccio in lacrime del Papa. La
stessa commozione anche durante il
racconto di una suora stimmatina di
86 anni, suor Maria Koleta.
L’ultimo incontro il nostro Papa lo
fa nel centro “Betania” dove molti
bambini bisognosi, orfani e disabili
lo aspettano tra canti e gioia. Lì la
commozione è tanta vedendo la gioia di questi bambini che, grazie alla
generosità delle persone religiose e
laiche hanno trovato una casa, una
famiglia. Il Papa gioisce insieme a
loro ed io avendo un pezzo di cuore
lì, prego in lacrime.
E’ finita questa giornata straordinaria con lo stesso volo che ha portato
il nostro Papa nella mia Albania e
con la benedizione: ”Dio effonda
sull’Albania la sua grazia e la sua
benedizione”. Grazie Santo Padre!
La mia Albania aveva bisogno della
Sua benedizione, la nostra chiesa
aveva bisogno del Suo riconoscimento verso i martiri e la nostra
Beata Madre Teresa aveva bisogno
di essere ricordata come figlia di
questo popolo! Pregheremo per Lei
Santo Padre!
Ridvana Lacej
Restaurata l'edicola
nella frazione di Terricoli
Durante la rimpatriata annuale
“A Terricoli…50 anni dopo” è
stata scoperta, e riportata nell’edicola in cui era situata precedentemente, la restaurata Madonna
Santissima del Divino Soccorso.
Il restauro ha coinvolto molti
volontari che durante quest’anno
si sono adoperati sia in termini di
lavoro che in quelli economici per
recuperare questo piccolo luogo
di devozione e restituirgli bellezza
14 matelica.indd 2
e stabilità.
Tanti gli intervenuti nella piccola frazione, tra cui anche il
vice sindaco Ruggeri, che hanno
molto apprezzato l’evento ed i
festeggiamenti successivi.
Da tutti gli abitanti di Terricoli
un ringraziamento speciale per
la dott.ssa Ruggeri, per la Croce
Rossa, per la Protezione Civile
e per tutti quanti hanno partecipato.
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L'Azione 27 SETTEMBRE 2014
Una bellezza...
da esportazione
Perchè le coppie straniere scelgono questo territorio
U
di ANTONIO GENTILUCCI
na bella lezione. E’ quella che ha saputo darci
Heidi Van Couwenberghe, che con Yves gestisce
da diversi ormai Casa Grimaldi, un incantevole
resort ricavato da una bellissima villa del 1600
sulle colline matelicesi.
Eravamo andati a trovarli perché sapevamo che quest’estate,
e non è la sola, hanno organizzato diversi matrimoni. Ma non
matrimoni di giovani coppie del posto. A festeggiare
il matrimonio sono coppie
di belgi che, affascinati
dalla proposta di Casa Grimaldi, son venuti entusiasti
ad unirsi alla paterna ombra
del San Vicino. “I belgi
sanno ancora vedere la bellezza che c’è qui. Voi siete
troppo distratti!”. Nulla di
più vero. Ma andiamo con
ordine. Come è nata questa
idea?
Un matrimonio
da sogno
C’è la passione che anima la
fotografa Sara Magnapane
di Matelica, traspare dagli
occhi e dalle parole, un po’
frenetiche per l’entusiasmo e
per la voglia di fare.
Nasce da lei l’idea di mostrare, presentare e far conoscere proprio qua, nella sua
cittadina, quanto c’è di bello
e di nuovo nel suo lavoro e
nel lavoro di molti altri che
si adoperano per rendere
sempre più esclusivo il più
particolare dei giorni: quello
del matrimonio. L’idea così,
grazie al suo dinamismo e
alla sua dedizione, prende
corpo, prende forma e diventa un evento: “I Was Born To
Love You”, che si è svolto
sabato 13 e domenica 14
settembre, è arrivato ormai
già alla seconda edizione e si
candida a divenire un appun-
tamento irrinunciabile non
solo per chi ha intenzione di
compiere a breve il grande
passo ma anche per chi ama
godersi l’espressività, la
creatività, la bellezza.
“Sono una giovane donna
innamorata della fotografia,
così tanto da farne la mia
professione e questo per me
è un sogno realizzato, una
soddisfazione grandissima,
un’esplosione di gioia...
– racconta Sara sorridente Tutto questo è stato possibile
grazie all'aiuto di mio padre
PierGiorgio, fondatore della
ditta Fotostudio Quattro
Matelica e di tutti coloro che
dietro e davanti le quinte di
‘I Was Born To Love You’
hanno lavorato senza sosta,
con il cuore...”.
Le sue parole sono limpide
e quando si tratta di descri-
La sicurezza dei cittadini ed il rispetto del codice della
strada costituiscono due obiettivi prioritari per il Comune
di Matelica. In quest’ottica devono essere valutate le ultime
scelte dell’amministrazione Delpriori, attenta a contemperare
necessità di proteggere pedoni e automobilisti e volontà di
impiegare al meglio le risorse umane a disposizione, con
l’obiettivo di massimizzarne il lavoro. Nel dettaglio, la decisione di acquistare postazioni fisse di autovelox, rientra in un
più ampio programma di interventi a favore della sicurezza
stradale, frutto di un accordo in via di conclusione con la
Provincia di Macerata. Il fine è quello di garantire prevenzione
stradale su diversi tratti al di fuori del centro abitato, ritenuti
pericolosi poiché più soggetti ad essere percorsi in eccesso
di velocità. Come si accennava in precedenza, l’intesa con
l’ente provinciale e gli interventi che ne deriveranno, assicureranno al Comune di Matelica il vantaggio di “liberare” il
personale della Polizia Municipale dalla sorveglianza degli
strumenti mobili di controllo della velocità, e di essere così a
disposizione per altre finalità. Alla luce di quanto detto, appare
15 matelica.indd 2
“Siamo andati ad una fiera in Belgio,
organizzata appositamente per tutti
coloro che a vario titolo rientrano
nell’organizzazione di un matrimonio:
alberghi, ristoranti, noleggiatori di auto.
Abbiamo portato la nostra proposta. E
così sono venute quest’anno quattro
coppie per sposarsi. Tre ne abbiamo
già avuti, la settimana prossima ci
sarà il quarto”. Un
succcesso…inaspettato?
“Beh, è una cosa nuova in Belgio, il fatto
che vogliano sposarsi in Italia. Ma non
è certo una cosa di cui sorprendersi. Il
problema è che gli italiani non sanno più
vedere la bellezza in Italia e dell’Italia,
vedono solo le cose negative, pensano
solo alla crisi. I belgi sanno ancora vedere
questo, sanno apprezzare tutto quello che
c’è, tutto il bello che c’è. Anche, va da
sì, il cibo. Anche noi partiamo dalla tradizione e dagli ingredienti di qui, anche
vere questo progetto, che
di anno in anno diviene più
importante, Sara è ben lieta
di parlarne: “I motivi che mi
hanno spinta ha creare questo
tipo di evento sono tanti, di
certo la mia passione e professione sono il motore centrale ma c’è anche la voglia
di non arrendersi di fronte al
periodo di difficoltà in cui
tutti ci troviamo, di essere
dinamici, di crederci e di far
vedere quanta preparazione e
competenza c’è nelle persone
che credono nel proprio lavoro, far vedere a tutti quanto
è valido il nostro territorio:
tante aziende locali hanno
partecipato e mostrato la loro
bravura, in tutti i campi, dagli
abiti alle luci, dalla torta alla
musica, dai fiori al trucco e
all’acconciatura, tutto gira
intorno agli sposi per rendere
il loro giorno straordinario in
ogni dettaglio.
La promozione del territorio
è importante e sono stata
molto contenta di ricevere
tanti complimenti per l’iniziativa.
Di certo una cosa non posso
trascurare: vorrei ringraziare
davvero tutti, infinitamente”.
se poi lo abbiamo…rivisitato in una maniera nuova, nostra”.
Pensate a tutta l’organizzazione, anche della cerimonia?
“Dipende da quello che scelgono, ma normalmente sì. Pensa
che l’anno scorso c’era stata un’altra coppia, la cerimonia è
stata celebrata in una chiesa di Cerreto
con don Gabriele, che aveva anche pronunciato, e molto bene devo dire, frasi
in fiammingo”. Entusiasti all’arrivo, il
territorio conferma le loro attese?
“Guarda, proprio stamattina è ripartita
un’americana, che ha sposato un belga,
negli occhi gli si vedeva ancora la meraviglia per tutto, servizio e location.
E il passaparola è molto importante,
le persone che vengono per la festa,
vedono il posto e si prenotano già per
l’anno prossimo.
Già l’anno prossimo abbiamo un matrimonio prenotato, e ne
abbiamo sei che ci hanno chiesto un preventivo. E quest’anno
ancora non siamo andati alla Fiera”. Cosa offrite, oltre alla
cerimonia? “Di solito gli ospiti arrivano il venerdì. La prima
sera facciamo un barbecue qui fuori. La cerimonia è il sabato.
Poi la domenica organizziamo anche dei giri per cantine”.
Sicuramente aiuta anche lo stile molto informale e familiare
di Heidi e Yves. Sicuramente lo scenario che a noi sembra
ormai così scontato riesce a farli stupire. Fatto sta che… “nel
nostro guest book una sposa ha riempito tre pagine di sinceri
complimenti”.
La fotografa Sara Magnapane
all'opera
Gli splendidi abiti di Delsa Atelier
"Autovelox: sicurezza,
non per fare cassa"
pertanto necessario rendere delle precisazioni in merito ad
alcune dichiarazioni del consigliere Mauro Canil, riportate
in un articolo a firma di Sara Sabbatucci pubblicato qualche
giorno fa nella sezione locale del "Corriere Adriatico". Il trend
crescente di introiti, per le casse comunali, derivanti da multe,
ha visto, negli ultimi due anni e mezzo di amministrazione
Sparvoli (2012-2013) un aumento del 70 % circa. L’ulteriore
previsione di entrata di 99.000 euro inscritta nel bilancio 2014,
che si vuol ora beffardamente scaricare sull’amministrazione
Delpriori, altro non è, in realtà, che la conseguenza di una
decisione presa dalla Giunta Sparvoli, con Delibera n.11 del
21\01\2014.
È arrivato
alla seconda
edizione
l’evento che gira
tutto intorno agli
sposi ideato
dalla fotografa
Sara
Magnapane
Crescerà sicuramente, vista
determinazione e l’energia
di Sara, l’evento “I Was
Born To Love You” e anche
il prossimo anno, sul finire
dell’estate, ci sarà l’opportunità di visitarlo per osservare
i suoi incantevoli scatti, che
sono momenti incastonati
nel tempo, assaggiare una
splendida torta, osservare un
bellissimo vestito, ascoltare
buona musica e sognare il
proprio giorno speciale.
s.n.
I nuovi dispositivi di cui sopra, infatti, cominceranno a
funzionare a pieno regime solo a partire dal 2015: era pertanto impossibile per l’amministrazione attualmente in carica
prevederne gli effetti sul bilancio comunale già a partire da
quest’anno. Allo stesso modo, anche il sistema di sanzione
amministrativa installato per punire chi passa con il rosso,
all’altezza del semaforo sulla SS 256, è frutto di una volontà
dell’amministrazione Sparvoli (tanto che il sistema stesso
è entrato in funzione nell’ agosto 2013). E’ premura della
Giunta Delpriori rassicurare i cittadini matelicesi che non è
in atto alcuna azione che abbia l’intento di inasprire sanzioni
amministrative, ma solo un’attività di prevenzione e di attenta
amministrazione volta a garantire più sicurezza sulle strade
del territorio comunale, senza costi aggiuntivi per le casse
comunali. A tal proposito, corre l’obbligo di ricordare ai
cittadini la necessità di rispettare il codice della strada: solo
così ogni intervento di prevenzione avrà successo, e solo
così non dovremo più tristemente prestare orecchio a quanto,
troppo spesso, la cronaca degli incidenti stradali ci ricorda.
24/09/14 11.15
16
>MATELICA<
L'Azione 27 SETTEMBRE 2014
Una serata all’insegna
del buon bere
di SARA NOÈ
L’
Associazione Produttori
Verdicchio di
Matelica è riuscita, nonostante il clima
quest’anno decisamente poco
clemente, a dedicare comunque una serata di festa al
Verdicchio. È stata una serata
all’insegna del buon bere ma
anche della buona musica,
con la P-Funking Band, ed
unita alla fortuna vista la
concomitante estrazione della tombola di Sant’Adriano,
realizzata dalla Pro Matelica
in collaborazione con il Comune, il tutto nell’ambito di
quel contenitore sfaccettato
che vuole essere il Matelica
Festival. La serata del 16
settembre scorso, dunque,
ha richiamato in piazza molti
matelicesi, e non solo, che
hanno passato “una notte
con il Verdicchio” scoprendo le diverse cantine con
le degustazioni, ascoltando
il brio della Street Parade
e del successivo concerto
in piazza della P-Funking
Band, ammirando l’abilità
degli arcieri di Matelica in
un’esibizione dimostrativa
e strizzando l’occhio alla
fortuna per la tombola, che
aveva un montepremi di
quasi 2000 euro. La Band è
stata vivace e coinvolgente,
tanti hanno seguito ballando
questi spigliati musicisti che
hanno suonato muovendosi
continuamente e ballando
con il proprio pubblico e
molti si sono scaldati con
un bicchiere di Verdicchio in
una sorta di saluto all’estate
e di benvenuto all’autunno,
periodo d’oro in cui la nostra
terra dona tanti buoni frutti
ed in cui la sera talvolta l’aria profuma di mosto e della
promessa di un’altra ottima
annata di buon vino.
Tutto pronto per le degustazioni!
Gli Arcieri di Matelica durante l'esibizione
Foto servizio
Sara Noè
La P-Funking Band in azione
Assemblea Anmig nel segno
di pubblicazioni e ricordi
Una giornata di bel tempo, domenica 21 settembre, ha arriso
all'Assemblea annuale della sezione di Matelica dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra (Anmig) che
si è svolta nella splendida cornice dell'Agriturismo "Il Colle
del Sole" (nella foto) alla presenza di importanti autorità
dell'Anmig, ovvero il presidente regionale Anmig Comm.
Franco Ortolani, la signora Gilda Coacci componente del Comitato Centrale Anmig, la professoressa Silvana Giaccaglia,
vice-presidente della Consulta Nazionale della Fondazione
Anmig ed i rappresentanti delle sezioni di Ancona, Macerata,
Osimo e Fabriano. Particolarmente gradita e significativa la
presenza dell'Arma dei Carabinieri rappresentata dal Maresciallo Cappelletti e da un suo commilitone della stazione
dei Carabinieri di Matelica. La sezione Anmig di Matelica è
veramente grata ai Carabinieri che ogni anno presenziano la
nostra Assemblea.
Un momento centrale della manifestazione è stata la presentazione del libro "Con i partigiani greci" da parte del suo
autore, professor Igino Colonnelli, che prendendo lo spunto
Sono matelicese da tanti anni,
anagraficamente dal lontano
1986, e devo essere sincero;
Matelica mi piace, bella
gente, bel posto. Da poco ho
scoperto nuovi amici, ad essere sincero non
credevo ci fossero persone così speciali. E’
vero, ci lega una grande comune passione,
ma non pensavo che con loro potessi legare
in modo così speciale. Ci sono passato tantissime volte vicino a quel campo sportivo,
il campo denominato “dei Fraticelli”, ogni
volta che vedevo qualcuno giocare, mi veniva
voglia di parcheggiare, mettermi gli scarpini
e correre insieme a loro. Sono ammalato,
devo ammetterlo; di calcio, in macchina ho
sempre avuto tutto l’occorrente per giocare.
Non conoscevo nessuno, sapete, credevo di
trovare un gruppo chiuso …invece! Sono
due anni che almeno una volta a settimana
ho la fortuna e il piacere di giocare in quel
campetto, si gioca nel tardo pomeriggio di
giovedì e nel primo del sabato, grazie ad un
16 matelica.indd 2
dal diario dei ricordi di guerra scritto dal signor Cesare Crescentini (messo gentilmente a disposizione dalla figlia, signora
Carla), socio ex-combattente della sezione Anmig di Matelica,
recentemente scomparso, narra la vicenda personale di Cesare,
che soldato sul fronte greco, dopo l'armistizio dell'8 settembre
1943 a seguito del disfacimento dell'esercito italiano, combatté
insieme ai partigiani greci fino alla fine della guerra. Il libro
narra anche le vicende di guerra (e di prigionia) di altri soci
ex-combattenti della sezione Anmig di Matelica e di alcuni
altri soldati. Il libro, edito dall'Anpi, è in vendita nelle edicole
ed è stato scritto grazie alle testimonianze ed ai documenti
raccolti dalla sezione Anmig di Matelica. Riteniamo che la
pubblicazione di un libro che raccoglie testimonianze e racconti di guerra fino ad oggi rimasti nella cerchia famigliare,
sia un modo per onorare persone di Matelica che hanno
speso il fiore della loro giovinezza sui campi di battaglia al
servizio della patria e soprattutto per trasmettere alle giovani
generazioni la memoria di quanto hanno vissuto e patito nella
terribile esperienza della guerra. Le terribili esperienze narrate
nel libro siano di monito ad un mondo che anche oggi appare
più avvezzo alle guerre che al mantenimento della pace. E'
stato poi presentata, questa volta a cura della Sezione, una
interessante pubblicazione, edita dalla presidenza regionale
Anmig, sui Monumenti ai Caduti nelle Marche cui ha collaborato anche la sezione Anmig di Matelica. Il volumetto
è stato consegnato in omaggio a tutti i soci della sezione.
Quel piacere di correre
dietro ad un pallone!
amico e per un certo periodo collega di lavoro.
Escluso lui, non conoscevo nessuno, ma è
bastata la comune passione per il calcio che
ho stretto subito amicizia, e molto in fretta,
con tutti loro.
Non voglio nominare nessuno, sarei scortese
verso chi inevitabilmente scorderò, con tutti
ho un ottimo rapporto. Certo, non sono un
campione, una volta il più scarso portava
il pallone pur di giocare, qui di palloni ce
ne sono in abbondanza, ho tante lacune che
penso, non colmerò mai….dovrei migliorare
di destro, nei colpi di testa,..e in tanto altro
ancora, ma sono stato accolto molto bene.
Mi sono sentito uno di loro. Che bel gruppo,
tutti sono integrati, anch’io che sono straniero
Durante l'Assemblea è stato anche ricordato l'amatissimo
professore Claudio Palloni, scomparso alcuni giorni fa, che,
tenente ventiduenne dei bersaglieri, combatté a El Alamein
nel 1942. Era dirigente nazionale dell'Anmig e presidente
della sezione di Ancona ed era figura a noi familiare, ogni
anno presente e presidente della nostra assemblea, così come
sono stati ricordati i soci ex-combattenti della nostra sezione
Alessandro Pocognoli di Esanatoglia e Domenico Martini di
Matelica anche loro deceduti alcuni giorni fa. La giornata
dell'assemblea Anmig della sezione di Matelica è proseguita
con gli adempimenti statutari (relazione morale, relazione
finanziaria, elezioni per rinnovo del consiglio direttivo e
degli organi statutari) e con una S. Messa in suffragio dei
caduti di tutte le guerre, celebrata da don Piero Allegrini,
che ringraziamo sentitamente e che nell'omelia ha esortato
agli incommensurabili valori della pace da contrapporre
alle guerre che portano soltanto lutti e distruzioni senza mai
risolvere nessun problema. La bella giornata si è conclusa
nell'allegria di un pranzo, veramente ottimo (complimenti
all'agriturismo "Il Colle del Sole") che ha deliziato i nostri
soci e famigliari ed i graditi ospiti. Infine, ricordiamo che la
nostra sezione Anmig è situata in via Circonvallazione, 99; è
aperta il martedì (ore 10-11,30) ed il giovedì (ore 16-17,30).
Vi invitiamo a visitarla, anche su appuntamento (chiamare il
347-6883010).
Sezione Anmig di Matelica
Al campo dei "Fraticelli" per una passione
di Fiegni, paesino vicino Fiastra, ma ci sono
altre etnie che si sono ben inserite nella nostra
amata Matelica. Noi non giochiamo per divertirci, certo anche questo, ma giochiamo per
vincere, anche se le nostre partite sono
infarcite di falli, simulazioni, grandi
papere e sonore arrabbiature, nessuno
di noi molla anche per un solo minuto.
Grazie amici, grazie al gruppo di vecchietti, e meno giovani, forse sono uno
dei più anziani con i miei 54 anni, grazie
per l’amicizia e grazie per avermi accolto come uno di voi. Adesso il dubbio mi
rode il cervello, ma non sarà che avevate
il problema di fare le squadre, e avete
accolto a braccia aperte il “numero”
pari? Grazie amici, alla prossima, e
un caloroso invito ad incrementare il
gruppo, però due alla volta…le squadre
sono fatte!
Ugolino Lana
24/09/14 11.13
17
>MATELICA<
L'Azione 27 SETTEMBRE 2014
Matelica-Amalfi
e quel gemellaggio
Il Palazzo sede
da riallacciare per sport invernali
di FIORELLA CONTI
F
in dal 1975 il Comune di Matelica è
stato ufficialmente
invitato da quella
amministrazione a partecipare ad Amalfi alle manifestazioni indette per ricordare
S.E. Mons. Ercolano Marini,
(nella foto) matelicese, vescovo della Diocesi tra le
due guerre, amatissimo dagli
abitanti di questo gioiello,
tanto è vero che è sepolto
all’interno del bellissimo
Duomo. A lui è intitolato
il Liceo e tutti gli abitanti
ricordano le tante iniziative
prese dal presule per le cooperative dei pescatori, per
i minori, per i malati, per le
donne, per l’assistenza alle
famiglie dei carcerati e per
tanto altro. Di Mons. Marini
sono ricordate anche le tante
pubblicazioni, molte delle
quali dedicate alla Trinità.
Dopo la partecipazione alle
cerimonie celebrative, affollatissime, in presenza
dell’allora sindaco
di Matelica, dell’assessore della cultura
Antonio Trecciola,
di don Tarcisio Cesari, in rappresentanza
della Diocesi, del
rappresentante della
famiglia dott. Remo
Marini, del signor
Crescentini, allora
vigile urbano con il
gonfalone cittadino, nella primavera
successiva venne a
Matelica un pullman
con le autorità amal-
fitane ed i cittadini di ogni
categoria sociale, ospiti della
città e del dott. Remo Marini.
In quella occasione ci fu un
ricevimento in Comune e mi
fu fatto omaggio delle Tavole
Amalfitane, primo codice di
diritto marittimo (databili
dall’XI secolo), riprodotte
su pregiata carta di cui i
“maestri” mi indicarono le
caratteristiche ed il valore. Il
tempo ha fatto calare il silenzio su questo gemellaggio.
Perché non riproporlo? Giustamente Fabriano, famosa
nel mondo per la sua carta
pregiata, sta partecipando
a delle iniziative comuni
ad Amalfi, importanti sia a
livello nazionale che internazionale, di cui "L’Azione"
ha diffusamente parlato sul
n.34 del 20 settembre scorso.
Tanto altro ci sarebbe da
dire sugli eventi che caratterizzarono il gemellaggio
stesso. Per ora preferisco
parlarne in breve e proporre
una riflessione in merito agli
argomenti accennati.
Lo scalco Latini e la visita nel 1511
Ho letto con piacere i servizi che hanno giustamente messo in luce la personalità ed i meriti
dello “scalco” (vale a dire Soprintendente alle
cucine nei palazzi) Antonio Latini, grazie alla
pubblicazione del testo a cura di Furio Luccichenti, con
la presentazione del prof. Aldo Crialesi del Centro Studi
Riganelli e l’intervento di Balilla Beltrame, e con tutte
le importanti e originali iniziative collaterali. Vorrei solo
ricordare (ma penso che questo sia già stato fatto) che
Antonio Latini, ragazzo orfano e senza mezzi, venne a
Matelica e l’antico loggiato del 1511 in Piazza lo vide
La “Nazionale”
del Folk
Lo scorso fine settimana, a Grottammare, allegra cittadina
della nostra costa marchigiana, si sono dati appuntamento i
migliori gruppi folkloristici italiani iscritti alla Fitp, Federazione Italiana Tradizioni Popolari.
Gruppi provenienti in rappresentanza di otto regioni (Umbria,
Toscana, Puglia, Marche, Calabria, Basilicata, Lombardia,
Abruzzo), si sono dati appuntamento alla 33^ edizione di
Italia Regioni, raduno nazionale itinerante che questa volta
si è fermato nelle Marche. Il programma è stato ricco e
diversificato: accanto alle
attività ludiche come lo
spettacolo laboratorio presentato da ogni gruppo, ci
sono stati i giochi popolari
che i ragazzi hanno molto
apprezzato: la corsa dei
sacchi, il gioco del fazzoletto, ma anche il tiro alla
fune o braccio di ferro,
giochi nei quali la squadra
marchigiana ha avuto la
meglio sulle altre.
Nella serata di sabato
20 sul lungomare, alla
presenza delle autorità
comunali e delle maggiori
17 matelica.indd 2
riposare la notte, non avendo altro modo per trascorrere
quelle ore. Ma ebbe fortuna perché alcuni esponenti della
nobile e facoltosa famiglia Razzanti lo notarono e decisero
di prenderlo sotto la loro tutela. Ben presto il ragazzo ebbe
modo di esprimere le sue qualità, tanto che i Razzanti decisero di portarlo a Roma nel loro palazzo. Qui inizia la sua
“carriera” al servizio di personaggi sempre più illustri ed
importanti. Plaudo all’iniziativa del Centro Studi Riganelli e
di quanti hanno collaborato ad un così ammirevole evento,
arricchito da originali e qualificanti iniziative collaterali.
f.c.
cariche delle Fitp i gruppi hanno presentato uno spaccato del
loro spettacolo: dodici minuti intensi nei quali dimostrare
il proprio talento. Anche noi abbiamo voluto presentare i
nostri pezzi migliori, tutti cantati: la Fiera di Montegallo, la
Pasquella, e a chiudere il Saltarello Matelicese.
Data la grande partecipazione di gruppi provenienti da fuori
regione, il comitato regionale della Federazione (del quale
fa parte anche Matelica), ha voluto omaggiarli con prodotti
enogastronomici che ricordino la nostra regione e così nel
pacco dono, oltre ai maccheroncini di Campofilone ed il
vino della Cantina Bastianelli di Monte San Pietrangeli, era
presente la pasta Mosconi, il vino della Cantina Belisario, il
miele della Cooperativa Apicoltori Montani, per noi il miele
di Pierantoni… insomma, un pacco “matelicese” più che
marchigiano….
Sicuramente un fine settimana interessante e magari da
ripetere che ha visto i nostri ragazzi impegnati nei giochi e nello spettacolo:
chiedete loro com’è
andata, vi risponderanno “Benissimo! Ci
siamo divertiti tanto!”.
Complimenti al direttivo dell’Associazione,
capitanati dall’instancabile Gianni Bragoni,
che ancora una volta
ha saputo cogliere in
questa occasione l’opportunità di confronto e
di crescita, scopo principale dell’associazione
stessa.
s.s.
Esanatoglia - Daniele
Salvi, consigliere provinciale del Pd, nell’articolo
pubblicato sulla stampa
locale qualche settimana
fa, ha ipotizzato la possibilità di realizzare a
Palazzo di Esanatoglia,
la sede per un centro internazionale degli sport
di montagna, vista la sua
posizione strategica
che si pone tra i
Sibillini e il Monte
Catria.
La ristrutturazione dell’intero complesso è pressoché ultimata ed è stata realizzata
con le risorse (circa 5
milioni di euro) della
Legge 61/98.
L’intera struttura, ottimamente recuperata e
collocata in un bellissimo
contesto naturale, gode
di ampi spazi per la recettività, laboratori, aule
formative e ristorazione.
La proposta del consigliere Salvi a noi sembra
valida e lungimirante perché, da un lato darebbe
una possibile destinazione
all’intera struttura di Palazzo, dall’altro, l’ipotesi
di individuare nel nostro
Comune una zona particolarmente vocata per
gli sport di montagna,
avrebbe un ritorno economico e sociale per l’intero
territorio. Parlare di sport
di montagna nel nostro
comprensorio è un’ipotesi
realistica, poiché esistono
diverse opzioni praticabili:
parapendio e deltaplano,
trekking - mountain bike nordic walking sui sentieri
di montagna, orienteering
(orientamento in montagna), arrampicata su
parete ecc…
Ad avvalorare questo, c’è
taccuino
FARMACIE
Sabato 27 e domenica 28
settembre
COMUNALE
Viale dei Martiri tel. 0737 83640
DISTRIBUTORI
Sabato 27 e domenica 28
settembre
TAMOLI di Leonangeli Fernando
APERTURA
REDAZIONE MATELICA
Il lunedì e il giovedì
ore 16.30-18.30
CINEMA MULTISALA GIOMETTI
Via Grifoni tel. 0737 787663
CINEMA NUOVO
Via B. Mattia - tel. 0737 84457
Un nuovo
progetto
edilizio per
Esanatoglia
il fatto che i siti
del Monte Gemmo
e di San Vicino
hanno ottenuto
una certificazione
internazionale come area
particolarmente adatta al
deltaplano e parapendio,
tant’è che quest’anno, ad
Esanatoglia, si è svolta
una tappa della Coppa
del Mondo di questa specialità.
Se consideriamo che altre
zone d’Italia, allo stesso
modo certificate, hanno
avuto un riscontro di presenze veramente notevole
(intorno alle 80.000 unità
l’anno), è evidente anche
il ritorno economico che
questo potrebbe generare.
Il costante aumento dei
ciclo amatori ed escursionisti che visitano il
nostro territorio e la ormai
consolidata presenza di
turisti dal nord Europa
ospitati presso la struttura
ricettiva in località Faranghe (circa 700 unità ogni
anno), sono altri elementi
che danno forza all’idea
che l’ambiente e il territorio siano sempre più da
promuovere e valorizzare,
e che la struttura di Palazzo possa avere un ruolo
fondamentale in termini di
accoglienza e servizi.
E’ evidente che per raggiungere un obbiettivo
così ambizioso, è necessaria una sinergia fra tutti
i Comuni della zona, con
il coinvolgimento della
Regione, della Provincia e
delle Federazioni sportive
attinenti. Auspichiamo
che l’amministrazione
comunale colga questa
importante opportunità e si
faccia promotrice di incontri con le amministrazioni
vicine e con le istituzioni,
in modo che questa idea di
sviluppo non rimanga solo
sulla carta. Noi crediamo
a questo progetto e siamo
pronti a dare il nostro
contributo.
Bruno Bolognesi,
Fabrizio Tozzi,
Luca Salvucci,
gruppo consiliare di minoranza
“Rinascita per Esanatoglia”
24/09/14 11.11
18
>SASSOFERRATO<
Salvi, come un libro
aperto di arti visive
N
di VERONIQUE ANGELETTI
on è un caso se l’inaugurazione, della 64 esima
Rassegna Internazionale d’Arte/Premio “G.B.
Salvi” ha coinciso con la partenza vera e propria
del progetto “Valle della creatività” nell’ambito del
distretto culturale regionale evoluto. Dopotutto, la rassegna
si è da sempre presentata come “il panorama aggiornato della
ricerca nel campo delle arti visive”. Meglio ancora “come la
sinergia dinamica tra arte e territorio, emblema di una cultura
traino dell’economia che evidenzia la capacità di progettare e
l’elevata vocazione creativa di un'area ricca di mezzi tecnici e
di risorse umane” – ha sottolineato l’assessore regionale alla
Cultura Pietro Marcolini che, con l’assessore Luigi Viventi,
hanno tenuto a battesimo quest’eterna "giovane" rassegna.
“ Una manifestazione non decisa nelle stanze segrete ma
espressione della volontà di un intera comunità” – aggiunge
il vescovo Vecerrica. Ragione per cui, anche questa volta, la
mostra, curata dalla prof. Silvia Cuppini e dal suo team, forte
di 158 opere firmate da 82 artisti, si sfoglia come un libro
aperto e si legge per capitoli. “Atelier del contemporaneo”,
si articola in tre momenti: “Sfilata per una collezione” dove
46 artisti concorrono per il premio; “Shorts” riservato ad
autori che hanno ottenuto riconoscimenti in eventi tenutesi
nelle Marche e “Pezzi da collezione” dove sono in mostra
grandi come Anselmo Bucci, Corrado Cagli, Pericle Fazzini,
Salvatore Fiume, Edgardo Mannucci, Robert Mapplethorpe,
Rinaldo Prieri, Quirino Ruggeri, Gino Severini, prestati da
collezioni pubbliche e da collezionisti privati. “Un appuntamento lungo 64 anni - osserva il sindaco Ugo Pesciarelli
–, perno della cultura, che si conferma come la cerniera tra
passato, presente e futuro. Dalla rassegna – spiega - è nato
quest’anno il Museo d’arte Contemporaneo, il Mam’s che, nel
L'inaugurazione della rassegna Salvi (Foto Ciocci)
progetto valle della creatività, diventa la sede di uno dei suoi
laboratori”. Perché trovare un posto in agenda per andare a
visitare la Salvi? A domanda facile, risposta semplice. Perché
è una scorciatoia che ci mette a portata di mano una visione
delle ultime correnti; perché libera la fantasia dei grandi; perché soprattutto aiuta i più piccoli ad amare l’arte, a far capire
come si concretizza la creatività; perché forse fa emergere un
dono speciale che alcuni di noi hanno e non ancora pensato
di liberare. E se avete bisogno di un pretesto, eccolo servito
su un piatto d’argento. Perché anche quest’anno tra gli 82
artisti che espongono ci sono persone che tutti conosciamo.
Appuntamento a Palazzo degli Scalzi e Palazzo della Pretura,
il mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 17 alle 19 e il sabato,
domenica e festivi dalle 16 alle 19.
Carletti: una maggiore partecipazione
Un aggettivo per definire Sassoferrato?
Sassoferrato è una cittadina che
ispira tranquillità e serenità. A volte,
come tutte le piccole cittadine-realtà
irritante nella sua monotonia,ma
rappresenta la mia casa, il mio
focolare, il luogo ove ho scelto di
trascorrere la mia vita e dove sono
le mie radici.
E il sassoferratese?
Il sassoferratese si fa coinvolgere
con riluttanza, deve essere trascinato
prima di liberare la propria partecipazione ed il proprio entusiasmo. In
città si è sopito quell’ardore che l’ha portata a proclamarsi
città indipendente (seppur per un giorno soltanto!). Sensibile
all’apparire piuttosto che all’essere. Ma è anche generoso,
molto incline alla solidarietà ed al volontariato.
Cosa le piace di più e cosa di meno, della sua città?
Le bellezze naturalistiche del territorio, la sua storia, le sue
tradizioni; sicuramente l’isolamento causato dalle difficoltà
di collegamento stradale: questo ha avuto riflessi ed influenze
anche nel carattere dei suoi abitanti.
Tre idee per la sua città?
Partecipazione, partecipazione e ancora partecipazione da
ottenere in qualsiasi modo. I cittadini devono partecipare di
più nel decidere le sorti e le strategie (il futuro, l'avvenire)
della propria (nostra) città (e dei nostri figli). E l’amministrazione comunale ha un ruolo fondamentale: a) promuovendo,
in collaborazione con la scuola, iniziative tese alla riscoperta
delle tradizioni, degli usi della cultura al fine di accrescere
quel senso di appartenenza nelle giovani generazioni le quali
rappresentano la linfa vitale, il futuro e la sopravvivenza di
Sassoferrato; b) introducendo “il bilancio partecipativo”,
stanziando cioè delle cifre nel bilancio comunale che gli
abitanti dei quartieri e delle frazioni, dietro presentazione
di propri progetti, possano destinare ad attività ed interventi
di miglioramento urbano; c) favorendo la valorizzazione i
prodotti tipici locali, con l’utilizzo dei contributi di settore
(regionali, nazionali ed europei) e coordinando gli enti preposti, possono essere sviluppate interessanti attività agrogastronomiche espressione di un territorio e di un ambiente
tutto sommato ancora sano.
Cosa sogna per la sua città?
Un futuro ricco di soddisfazioni, facile da dire, più difficile da
raggiungere. Soprattutto in questi periodi. Ma è in momenti
come questi che vanno trovate le risorse, le idee per affrontare,
o meglio, per cambiare le sorti del presente ed impostare il
18 sasso.indd 2
futuro. Qui le difficoltà storiche
cui i sassoferratesi sono stati attuati e che ne hanno irrobustito il
carattere, potrebbero contribuire
a far ritrovare l’animus pugnandi.
Per accentuare un turismo
"locale" o "forestiero", di cosa
abbiamo bisogno?
Per il locale e culturale: la creazione di un percorso intercomunale
che parta da Pergola con i Bronzi,
arrivi a Cabernardi con il Museo
e la Miniera, prosegua per Sassoferrato con Sentinum, le Abbazie,
fino a Genga con le Grotte e poi
a seguire Arcevia, Fabriano, Matelica e quindi Camerino. E
poi i percorsi naturalistici, il cosiddetto “turismo lento” con la
valorizzazione delle bellezze naturalistiche. Creare una sorta
di “macro area appenninica” con un denominatore comune.
Ma per fare questo va potenziato il network con i Comuni
limitrofi, vanno fatti investimenti mirati (esempio Sentinum)
vanno ripuliti e mappati i sentieri montani e soprattutto va
data la necessaria pubblicità usando tutti i mezzi. Per “il
forestiero” proporrei un gemellaggio con cittadine straniere.
Mi piace l’Olanda, gli olandesi apprezzano molto il nostro
territorio (le nostre zone), il clima ed il nostro cibo: la presenza di olandesi è in crescita nel nostro territorio. Abbiamo
due aeroporti vicini (Perugia ed Ancona) con voli quotidiani
dal Belgio, Germania e Regno Unito, quindi il turismo estero
può e deve essere potenziato.
Cosa le piacerebbe modificare o eventualmente fare di
nuovo, nell'arredo urbano di Sassoferrato?
Favorire la riacquisizione della piazza come spazio pubblico
e di aggregazione che con il corso degli anni si è andato a
perdere. Se vogliamo attrarre turisti e abitare in un posto
migliore dobbiamo rendere il paese attraente e piacevole da
vedere e da vivere. Mi piacerebbe istituire un concorso di idee
per neolaureati per la realizzazione di un progetto riguardante
l'arredo urbano e gli spazi urbani inserendo per esempio il
recupero delle facciate a pietra, incentivare l'utilizzo di tonalità di pitture uniformi tra case contigue (non solo in centro
storico), una maggiore cura degli spazi residuali quali spartitraffico, creazione di spazi di aggregazione piacevoli (come
realizzati in Piazzale Matteotti). In Castello la situazione è
sicuramente migliore: aggiungerei fiori alle finestre e nelle
aiuole in quanto il loro profumo contribuisce sicuramente
al miglioramento dell’immagine (magari coinvolgendo la
popolazione in una competizione per la migliore via, o il
balcone più fiorito...). Da recuperare, trasformandolo in un
Sergio Carletti, 48 anni. Nato
a Sassoferrato il 15 settembre
1966.
Sposato con Marcella; due
figli: Lorenzo e Camilla.
Titoli di Studio: maturità
scientifica. Laurea in Economia e Commercio a Perugia.
Professione: impiegato amministrativo in azienda metalmeccanica di Fabriano.
Hobby: lettura.
Passione: caccia.
L'Azione 27 SETTEMBRE 2014
Faber, il polo
produttivo sarà
potenziato
Buone notizie per i lavoratori dei stabilimenti di Sassoferrato e di Fabriano. Mentre a Peschiera del Garda, il
gruppo Franke, proprietario della Faber, ridimensiona
il suo stabilimento, per i siti produttivi marchigiani
si prospetta un importante potenziamento. “Proprio
per tutelare i livelli occupazionali - spiega il gruppo – questi stabilimenti sono oggetto di un piano di
potenziamento non solo della capacità produttiva, ma
anche del settore ricerca e sviluppo e dell’innovazione
tecnologica. Inoltre – aggiungono i vertici aziendali –
stiamo introducendo nuovi modelli, prodotti ancora più
avanzati per conquistare nuovi mercati”. “Una strategia
– conclude Pier Giorgio Castelli, responsabile Risorse
Umane Faber Spa Italia - che fa del polo produttivo
italiano il centro di eccellenza per le cappe all’interno
del gruppo e costituisce la migliore garanzia a tutela
dei livelli occupazionali nel territorio”. Una politica
industriale che distingue dunque il polo produttivo
Franke di Peschiera del Garda dai poli Faber produttivi
delle Marche. “Di fatto – precisa Giorgio Rossi della
direzione Faber Spa nella zona industriale Berbentina
di Sassoferrato - con il 31 dicembre prossimo, che
coincide con il termine finale della procedura di mobilità non oppositiva avviata per la sede di Fabriano, si
conclude il processo di ristrutturazione di Faber Spa”.
v.a.
Votate le tasse in Comune
Via libera alla Iuc, la tassa che raggruppa l’Imu di natura patrimoniale
e le due tasse relative ai servizi, la Tari sui rifiuti urbani e la Tasi, il
tributo sui servizi indivisibili. Le aliquote sono state votate dalla maggioranza della civica assise lunedì 8 settembre con il voto contrario
dei consiglieri d’opposizione eletti nella lista “Per Sassoferrato”. Niente
variazione per l’addizionale Irpef. Rimane al 0,8 % con totale esenzione
per i redditi lordi inferiori a 9.000 euro mentre la Per Sassoferrato
spingeva per una soglia di 10.000. Previsto un gettito di 596.000
euro. Anche sul fronte Imu, nessuna variante. Il 10 per mille per le
abitazioni secondarie, ed un aliquote agevolata del 6 per mille per le
case di lusso e del 9,8 per mille per gli immobili utilizzati per attività
produttive (D1 e D7). Battaglia invece sulla Tasi. Un'unica aliquota, il
2,5 per mille, applicata solo ed esclusivamente alle abitazioni principali
non soggette ad Imu e dunque pagata solo dai proprietari e non da chi
ha il bene in affitto. Gettito previsto di 375.000 euro. “Una decisione
iniqua che penalizza di nuovo la prima casa” – ha protestato la "Per
Sassoferrato". “Una decisione - ha replicato il sindaco Pesciarelli - che
garantisce la contribuzione di tutti al pagamento dei servizi indivisibili
attraverso Imu, Tasi ed addizionale Irpef”.
v.a.
Fiabe popolari marchigiane
Sabato 27 settembre alle ore 17, nella sede di Palazzo Oliva,
nell'ambito delle manifestazioni dell'estate sassoferratese, verrà
presentato il volume “Dolce Terra di Marca”,
con il patrocinio del Comune di Sassoferrato.
Il volume, edito da Pequod ed illustrato
dagli alunni della Scuola Internazionale di
Comics di Jesi, presenta una raccolta di
fiabe popolari marchigiane, e riprende un
lavoro giovanile, redatto come tesi di specializzazione post-laurea, realizzato da tre
autrici: Laura Borgiani, Flavia Emanuelli e
Mirella Mazzarini, le quali, dopo tanti anni
ed esperienze lavorative diverse, hanno
voluto riprendere quella ricerca, per
approfondirla ed arricchirla, e renderla
un vero e proprio libro che si trova in
vendita nelle librerie dal 18 giugno.
parco botanico, fruibile, l’area di via Cardinale Albornoz. E
poi quale esperimento introdurrei le bici elettriche, pubbliche,
che, nel periodo estivo, tutti possono utilizzare soprattutto per
migliorare i collegamenti tra Borgo e Castello. E per finire i
bagni pubblici nei giardini pubblici del Piano di Frassineta!
Un consiglio ad un giovane sassoferratese nel campo
lavorativo?
Fare un’esperienza professionale all’estero ma poi tornare ed
arricchire il territorio con la propria formazione investendola
sul nostro territorio... Io ho fatto così e sono contento della
scelta. Ora è più difficile anche se non perdo la speranza in
un futuro migliore. Ho dei figli e avrei piacere che rimangano
qui a respirare “l’aria di casa”.
Il suo motto?
Non mollare mai, lavorare con passione e comportarsi onestamente: qualcuno a casa mia la pensava così. Sono stato
cresciuto con questo valore e cerco di trasmetterlo ai miei figli.
Benigno Amori
24/09/14 11.05
19
>CERRETO D'ESI<
L'Azione 27 SETTEMBRE 2014
C'è un altro Cerreto
La Banda nel Lazio per un'uscita dopo trent'anni
di MICHELA BELLOMARIA
T
empo di bilanci per la
banda dopo un'estate impegnativa. L’autunno riparte
con una certezza: Diego
Marani rimarrà il maestro e, da
quest'anno, egli è stato chiamato a
dirigere anche la banda comunale
di Fabriano, a testimonianza che il
grande talento del giovane maestro
cerretese è apprezzato non solo
all’ombra della torre.
I prossimi mesi saranno densi di novità con cui la banda vuole puntare
sulla formazione e sulla promozione
della cultura musicale.
Tra fine settembre e inizio ottobre
i nostri musicisti andranno nelle
scuole dell’istituto comprensivo per
una piccola esibizione. Sarà l’occasione per presentare e far conoscere
la banda, gli strumenti ed il corso
gratuito triennale aperto a tutti, non
solo giovani, che si tiene presso la
sede. Questa attività formativa è un
investimento essenziale per il futuro
della banda, in quanto il bambino
impara a suonare uno strumento
per poi entrare in organico alla fine
del corso formativo. La strategia,
dunque, è quella di puntare sugli
allievi ed è risultata fin qui vincente
visto che negli ultimi anni il corso
ha sfornato ben sette giovani musicisti (la maggioranza sono ragazze)
andati a rimpolpare e ringiovanire le
file della banda.
L’abbassamento dell’età media
significa nuovi orizzonti e nuove
sfide, affrontati con entusiasmo. La
trasferta a Cerreto Laziale è stato
un tangibile esempio: erano più di
trent’anni che la banda cerretese
non effettuava un’uscita e lo ha
fatto facendo una gran bella figura,
orgogliosi ambasciatori di Cerreto
d’Esi, della sue tradizioni, la sua
cultura e la sua storia.
È stato un incontro tra due bande
con una grande storia
alle spalle, accomunate dalla passione
e dall'amore per la
musica. Il progetto
è partito quasi per
gioco su Facebook
per poi concretizzarsi
il 2 agosto scorso.
L’iniziativa, che ha
preso il nome di “due
Cerreti, un vicolo”,
ha visto il nostro corpo bandistico visitare
il borgo laziale ed
esibirsi in un concerto
concluso con le due
bande impegnate a
suonare diversi brani
di repertorio insieme,
a suggellare la nascita
di una bella amicizia
musicale ed umana
tra due bande e due
paesi.
“Ora l'obiettivo è ricambiare la cortesia, riospitando la banda laziale a
Cerreto d’Esi”. Il presidente Simone
Stroppa esprime grande soddisfazione per come si è svolta la trasferta,
auspicando che quest’ultima possa
essere solo la prima delle uscite con
cui la banda intende promuovere la
musica di qualità, Cerreto d’Esi e il
Ciccardini sarà
ricordato a Roma
Mercoledì 1 ottobre commemorazione di Bartolo
Ciccardini a Roma, per iniziativa dell’Istituto Luigi
Sturzo. Sarà Francesco Malgeri, autorevole storico,
dell’Università "La Sapienza" ad illustrare il ruolo svolto
da Ciccardini, parlamentare, giornalista e politologo,
nelle vicende politiche della prima Repubblica ed oltre.
Seguiranno le testimonianze di illustri ex parlamentari:
Giovanni Bianchi, Gerardo Bianco, Alessandro Forlani
e della collaboratrice di Bartolo Flavia Piccoli Nardelli.
Si prevedono altri interventi di alcuni dei tanti amici e
collaboratori del commemorato. L’incontro si terrà nello
storico Palazzo Baldassini in via delle Coppelle (nei
pressi di Montecitorio), con inizio alle ore 17.
Un grazie dall'Avis
Il direttivo Avis di Cerreto d’Esi intende ringraziare quanti,
in occasione della 76a Festa dell’Uva, si sono avvicinati al
nostro gazebo, mostrando ancora una volta attaccamento e
solidarietà nei confronti dell’Associazione e dei valori che essa
rappresenta e, soprattutto, nel rispetto dei volontari Avis che
con il loro impegno serio, silenzioso e costante, contribuiscono
a migliorare la vita degli altri. L’Avis Cerreto non intende far
mancare il proprio impegno e il proprio sostegno alle iniziative
cittadine, proponendo alle altre associazioni, comprese quelle
impegnate in questi giorni nella Festa dell’Uva, di formare
un tavolo comune volto alla creazione di un comitato per la
Festa suddetta o allo studio di un sistema organizzativo per la
rifondazione e valorizzazione di una nuova Pro Loco.
Il Consiglio Direttivo dell'Avis Cerreto d’Esi
19 cerreto.indd 2
suo patrimonio artistico.
Ma quando si tratta di esibirsi
presso il teatro Casanova, il luogo
principe della cultura e dell’arte
di Cerreto che la banda si esalta,
memore della magistrale esibizione
con cui il Maestro Marani e i suoi
musicisti hanno onorato l’inaugurazione del teatro il 21 aprile 2013,
considerata uno dei momenti più
significativi della storia della banda.
Il 5 agosto
scorso, con
una buona
risposta
del pubblico, la
banda ha
deliziato
i cerretesi
con “una
notte all’opera” con
cui il corpo
bandistico
al gran
completo
ha proposto una serie di brani del
repertorio lirico-sinfonico italiano,
spaziando da Giuseppe Verdi a
Gioacchino Rossini. Il presidente
Stroppa, esprimendo grande orgoglio per l’esito del concerto, ci
spiega come sia pronta anche la
versione video del concerto, di cui
a breve sarà anche disponibile un
cd. Una banda a trazione giovane e
2.0: da pochi giorni è consultabile
il nuovo sito www.bandacerreto.
it dove sono disponibili tutte le informazioni inerenti la banda, i suoi
componenti, la sua storia, i progetti
futuri; mentre tantissimi video sono
stati caricati sul canale YouTube.
La banda di Cerreto d’Esi è diventata grande e si apre al mondo. Il
potenziamento della comunicazione
tramite i social ed il web è un importante tassello di questo percorso che
parte da lontano, portato avanti da
un gruppo di persone che ci ha creduto, affiancata nel tempo da tanti
volti nuovi, accomunati dalla grande
passione e amore per la musica.
La rota de "Ciaritu"
con i soprannomi
Sofia,
nuova miss
Blumare?
Ancora una volta Sofia Costantini (nella foto) riesce a
centrare l’obiettivo, o forse,
non ancora appieno: durante
la finale regionale della sfilata
del concorso di bellezza Miss
Blumare 2014 al teatro Cesare
Traù di Ancona la modella
si classifica quinta su venti
ragazze rimanenti, ma c’è
ancora l’ultimo scalino da
salire e cioè il titolo nazionale.
Dal 20 al 26 ottobre di
quest’anno le prove per l’ultima selezione nazionale
verranno fatte su una delle
crociere MSC durante un tour
che passa per il Tirreno con
partenza da Napoli ed ultimo
scalo a Genova.
Proprio qua verrà incoronata
la vincitrice assieme alla
squadra dei migliori truccatori
e parrucchieri. Nulla è stato
facile per poter essere arrivati
fin qui, tutto quello che è necessario mettere in campo è la
determinazione e la costanza
per la cura di se stessi e il non
Una crociera
per l'ultima
selezione
nazionale
dover lasciare niente al caso,
dall’acconciatura al trucco
fino al portamento, per il quale
Sofia ha seguito diversi corsi
mirati alla miglioramento
della postura. Racconta Sofia: “E’ stata un’esperienza
bellissima e auguro veramente
a chiunque di poterla provare
perché lascia dentro emozioni
indescrivibili”. L’evento come
di consueto è organizzato
dalla Crisal Fashion che vanta diversi anni di esperienza
nel settore moda e bellezza
e porterà a termine il lavoro
iniziato.
Gian Marco Lodovici
La ”rota de ciaritu” è stata, senza dubbio, una delle iniziative più gettonate della 76 ° Festa
dell'Uva. Il classico gioco popolare rivisitato in un'originalissima chiave cerretana aveva
fatto il suo esordio nell'edizione 2013 della festa e anche quest’anno tante persone hanno
partecipato acquistando i biglietti con i soprannomi cerretesi, divertendosi a ricercare il
proprio o il più strano. “Avevo in mente questo progetto già da qualche anno - ci spiega
Damiano Bocci, uno degli ideatori - e finalmente lo abbiamo concretizzato l’anno scorso
durante la festa dell’uva, ripetendoci con successo quest’anno”. A caratterizzare la ruota
con un spassoso tocco tutto cerretano ci ha pensato il fratello Adriano, appassionato del
nostro dialetto, che ha messo insieme un elenco di ben ottanta soprannomi di famiglie,
più o meno storici, alcuni addirittura con più di 150 anni di storia, ricercandoli nel libro
di Maria Canavari e consultandosi con la memoria storica di casa: nonna Alfredina e
altri conoscenti più anziani. Raffaele Mosciatti ha invece curato la progettazione e la
realizzazione della ruota. “Siamo molto contenti e soddisfatti di com’è andata, la gente
ha gradito molto e anche per noi è
stata un’esperienza davvero divertente. Vorrei ringraziare chi si è
aggiunto quest’anno e ci ha aiutato
a portarla avanti: Riccardo Loioli
Spuri Nisi e Samuel Crescentini”.
Conclude Damiano. L’auspicio
è che la “rota de Ciaritu”, ormai
un must a cui noi cerretesi siamo
particolarmente affezionati, venga
riproposta anche negli anni futuri.
È un modo coinvolgente e giocoso
di riappropriarci delle nostre origini, di rinsaldare un vincolo di
appartenenza con i nostri avi, di
tenere viva una tradizione che caratterizza da sempre noi cerretesi.
m.b.
24/09/14 11.04
20
L'Azione 27 SETTEMBRE 2014
>CHIESA
Sei sale del Palazzo vescovile
e tante opere d'esposizione
d'arte sacra:
si avvicina la data
di inaugurazione
L'ingresso del nuovo
Museo Diocesano
in Piazza
Papa Giovanni Paolo II
Museo diocesano a Pasqua
di ELISA PALLOTTA
A
prirà a Pasqua 2015,
con inaugurazione il 28
marzo, il nuovo Museo
Diocesano di Fabriano,
apertura già in progetto da tempo
in seno alla Diocesi di FabrianoMatelica, che intendeva dar luogo
ad un’esposizione nella sua città
centrale.
Verranno infatti raccolte nelle sei
sale del Palazzo Vescovile, opere
di proprietà della Diocesi fin dalle
sue origini, facenti parte da sempre
del suo patrimonio culturale. Le
opere d’esposizione saranno d’arte
sacra: tavole, paramenti, tele, statue,
VIVERE IL VANGELO
di Don Aldo Buonaiuto
suppellettili, argenteria, reliquiari,
ostensori, oggetti di valore artistico
e artigianato sacro.
Il museo non costituirà un semplice
deposito, ma un luogo di narrazione
della storia della comunità diocesana dai suoi albori, (anno 1000
circa, nascita di Fabriano), fino alla
nascita effettiva della Diocesi nel
1785 ed oltre.
Saranno infatti presenti due pregiate
pergamene, l’una del 1008, prima
appartenente all’antica chiesa di
Santa Maria dell’Appennino, soppressa nel 1400, e l’altra del 1047, di
proprietà della cattedrale. Verranno
esposte inoltre cinque tavole del
1300/1400, trasferite dalla Pina-
coteca Civica; l’intento principale
resta però quello di esporre manufatti rimasti nascosti in sagrestia che
resterebbero altrimenti sconosciuti.
Tra gli artisti di cui si esporrà l’operato ricordiamo l’Allegretto Nuzi,
il Ramazzani, il Maestro dei Magi
di Fabriano, il Loreti, il Domiziani
e molti altri. “Abbiamo cercato di
prelevare opere che non siano esposte al culto per rispettare la pietà
popolare”, ci spiega don Alfredo
Zuccatosta, direttore del Museo.
“Vorremmo che fosse un museo
vivo, che possa ospitare momenti
di riflessione e di preghiera al suo
interno. Stiamo inoltre sistemando
i locali inferiori per la creazione di
Domenica 28 settembre
dal Vangelo secondo Matteo (Mt 21,28-32)
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse:
Figlio, oggi va' a lavorare nella vigna. Ed egli rispose: Non ne ho voglia. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli
rispose: Sì, signore. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo». E Gesù disse loro: «In verità io vi
dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i
pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».
Una parola per tutti
I capi del popolo giudaico, ai tempi di Gesù, si comportano come quel figlio che pare ascoltare il padre, ma poi disobbedisce. Le
prostitute e i pubblicani, invece, che ottenevano in appalto dai Romani la riscossione delle tasse e rubavano, con le parole dicono di
no a Giovanni il Battista, ma dopo accolgono il suo insegnamento mettendolo in pratica.
I sacerdoti e gli anziani del popolo, che si ritengono giusti credendo di compiere le opere della legge, non possono esimersi dal replicare
alla domanda provocatoria del Maestro su quale dei due figli avesse compiuto la volontà del padre. Ma con la loro risposta, di fatto,
non riconoscono l’autorità del Signore e non vogliono aprire il cuore a Dio che li visita.
Il Padre ha mandato il Figlio per stabilire una relazione vitale e piena con le sue creature basata sulla grazia, sulla vita divina partecipata
all’umanità. E’ un rinnovamento radicale del legame tra l’Onnipotente e l’uomo, un autentico rapporto filiale. Il Regno di Dio è dei peccatori che credono e fanno penitenza, non di coloro che si considerano giusti e non accettano la conversione proposta dal Salvatore.
Come la possiamo vivere
- L’ateo pratico è l’uomo che, pur dicendo di credere in Dio, vive come se il Creatore non ci fosse. Si comporta come il dio di se stesso,
si autoesalta, si crede invincibile, tiene gli altri schiacciati sotto i suoi piedi. E’ la caricatura del Padre Celeste.
- Quando a parole diciamo “Signore, siamo tuoi, andiamo”, ma poi rimaniamo distanti e non ci interessiamo di chi soffre ed è vittima
dell’ingiustizia, siamo come il secondo figlio della parabola.
- Guai a chi si sente a posto dinanzi alle tante logiche mostruose prodotte nella nostra società! Siamo tutti chiamati a un cambiamento
di rotta per realizzare cieli nuovi e una terra nuova, dove regna la giustizia di Dio.
- La vita in parrocchia e nelle comunità basate sui carismi è un grande dono di salvezza: “Quando due o tre sono uniti nel mio nome,
io sono in mezzo a loro”. Questa comunione aiuta i cristiani a sostenersi a vicenda assumendosi le proprie responsabilità.
- L’Eucaristia è la sorgente della nostra santificazione. Nella consacrazione tutto l’amore di Gesù crocifisso passa nei nostri cuori
diventando potenza d’amore.
20 chiesa.indd 2
un bookshop e predisponendo spazi
per consentire delle esposizioni
temporanee.
Le sei sale del Palazzo Vescovile
ci sono state gentilmente concesse
dal Comune come permuta dei locali che la Diocesi ha concesso nel
complesso della Madonna del Buon
Gesù, per creare l’accesso alla Pinacoteca direttamente dal porticato.
Ciò ha permesso di realizzare un
progetto iniziato ad ideare già dal
2012, i cui lavori sono cominciati a
gennaio del 2014: da molti anni si
pensava a questo Museo.
Le problematiche per realizzarlo
sono state in prevalenza di carattere
economico, conseguenti alle spese
per l’adattamento dello stabile
all’uso specifico, quindi l’allestimento degli ambienti, gli impianti
di climatizzazione, illuminazione,
allarme, impianto elettrico adeguato. Tutto questo è stato possibile
anche grazie a sponsor che hanno
promesso un aiuto.
Il progetto è stato realizzato da un
architetto di Jesi, Luca Schiavoni,
che ha già curato progetti di Musei
Diocesani di Jesi, Osimo e Ancona”.
Continua Don Alfredo: “Credo che
il centro di Fabriano, con la sua
Pinacoteca, la nuova Biblioteca, la
Cattedrale e il nuovo Museo Diocesano diventi un polo culturale di
notevole valore ed interesse”.
Capodanno in Terra Santa
con il vescovo
La Pastorale giovanile diocesana organizza anche quest'anno un pellegrinaggio rivolto ai giovani sulle orme di Gesù, accompagnati dal nostro
Vescovo. Sarà una esperienza molto intensa alla scoperta del Vangelo
che prenderà forma davanti ai nostri occhi. Per coloro che fossero
interessati ad avere maggiori info, possono rivolgersi a don Umberto
Rotili, direttore della Pastorale Giovanile diocesana. Il pellegrinaggio
si svolgerà dal 27 dicembre al 3 gennaio e prevedrà la visita della
Galilea, della Samaria e della Giudea.
Scuola teologica, siamo al via
Partirà venerdì 3 ottobre il nuovo anno accademico della Scuola
Teologica Diocesana sempre presso il seminario di via Serraloggia
con lezioni previste il lunedì ed il venerdì dalle 18.15 alle 19.45 che
si svolgeranno fino al 31 maggio prossimo. Il corso ha uno sviluppo
triennale e gli attestati conferiscono una qualifica a valenza diocesana.
Si tratta di un servizio importante per la formazione cristiana e culturale
dei laici, la cui direzione è affidata, come sempre, al diacono Enrico
Pierosara. Info per iscrizioni: presso la Curia Vescovile, 0732 3049
– 393 2352333 (segreteria Maria Stella Bugliosi) o utilizzare l’email
curiafabriano@libero.it.
24/09/14 11.03
21
>CHIESA<
L'Azione 27 SETTEMBRE 2014
Francesco d’Assisi,
in preparazione
alla festa
I FRANCESCANI DI FABRIANO
C
irca duemila anni fa Gesù
disse: Non giudicate.
Dopo circa due millenni,
a chi gli domandava un
parere circa la piaga dell’omosessualità, Papa Francesco rispose “E
chi sono io per giudicare?”.
Molto pettegolezzo mediatico ha
tentato di far dire alle parole del
Papa ciò che lui non aveva alcuna
intenzione di dire. Quella risposta
del Papa è sembrata strana, perché
chi ha rivolto quella domanda
si aspettava, quale che fosse, un
giudizio. Ognuno di noi, infatti, si
ritiene autorizzato a giudicare gli
altri. E’, questo, il peccato di tutti
e di ogni giorno. E’ un peccato
vecchio quanto l’uomo.
I suggerimenti degli Apostoli su
questo argomento sono ininterrotti.
Per tutti ricorderemo le parole brucianti di Giacomo: Chi sparla del
fratello o giudica il fratello, parla
contro la legge e giudica la legge.
E se tu giudichi la legge non sei
più uno che osserva la legge, ma
uno che la giudica. Ora uno solo è
il legislatore e il giudice, Colui che
può salvare e rovinare; ma tu chi sei
che ti fai giudice del tuo prossimo?
Dunque la risposta del Papa era
la sola e l’unica risposta cristiana
possibile per un credente che si
impegna a sintonizzare le proprie
scelte con le parole di Gesù, degli
Apostoli e della Chiesa.
Sarebbe facile dimostrare come
l’ascetica cristiana è stata sempre
univoca riguardo a questo tema.
Ci accontentiamo di riportarne una.
Poco meno che mille anni fa S.
Francesco d’Assisi, nel capitolo XI
della prima Regola, ordina secco ai
suoi Frati: “Non giudichino”. E nella ‘Leggenda dei tre Compagni, si
dice che continuamente “Insisteva
perché i fratelli non giudicassero
nessuno”. E anche nell’Anonimo
Perugino si riferisce che esortava
a “non giudicare nessuno”, ma…
“piuttosto giudichino e condannino
se stessi”.
Perché Gesù, gli Apostoli, la Chiesa, l’Ascetica cristiana sono così
apodittici circa questo argomento?
La risposta ce l’ha data Gesù,
quando ha messo in guardia i suoi
seguaci: Se voi giudicate, voi sarete,
a vostra volta, giudicati. Da chi?
Da Dio, naturalmente. Ma chi sarà
tanto insano da sfidare il giudizio
inappellabile di Dio a cui nulla
sfugge delle nostre azioni e dei
nostri pensieri?
La risposta di Gesù, accanto a un
suggerimento ascetico,
ci dà un avvertimento
pratico.
Non giudicare allora
non è una limitazione
alla nostra libertà, è un
consiglio per tutelare i
nostri stessi interessi.
Grazie, Signore Gesù,
dei sani suggerimenti
che dai.
Grazie, S. Francesco,
della fermezza con cui
vuoi che siano messe
in pratica le parole del
Signore.
Grazie, Papa Francesco,
dell’esempio splendido
di come si accetta e si
metteno in pratica quei
suggerimenti.
Abbiamo ricordato qui queste cose
e le ricorderemo a S. Caterina nei
giorni che precedono il 4 ottobre,
- Dal 27 settembre al 3 ottobre,
settenario in preparazione alla festa
con Ss. Messe alle 7 - 9 – 18.30,
precedute dal Rosario e litanie della
Madonna.
4 – ottobre: Ss. Messe alle 7 - 8 - 9
- 10 - 11 - 12.
- Alle 18.30 concelebrazione in
onore del Patrono d'Italia con la
partecipazione delle Autorità, della
Settenario a S.Caterina,
poi concelebrazione
per il patrono d'Italia
FERIALI
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)
ore 7.20: - S. Silvestro
ore 7.30: - M. della Misericordia
- Mon. S. Margherita
ore 7.45: - Monastero Cappuccine
ore 8.00: - Casa di Riposo
- Collegio Gentile
- S. Luca
ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo
ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù
- S. Caterina (Auditorium)
ore 16.00: - Cappella dell’ospedale
ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
- M.della Misericordia
- S. Cuore
- S. Nicolò (lun.-merc.-ven.)
- S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.)
- Sacra Famiglia
- Oratorio S. Giovanni Bosco
FESTIVE DEL SABATO
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
- M. della Misericordia
- S. Nicolò (Centro Comunitario)
- Cattedrale S.Venanzio
- Sacra Famiglia
- Oratorio S. Giovanni Bosco
- Collegiglioni
ore 19.00: - Collegio Gentile
Bandiera italiana e del Gonfalone
cittadino.
P.S. - Eravamo soliti inviare per
posta gli auguri onomastici a tutti i
Francesco/a, Franco/a che onorano
S. Francesco portando il suo nome.
Non possiamo più farlo perché, a
motivo della legge sulla 'privacy',
non ci possono essere forniti gli
elenchi con gli indirizzi. Beneauguriamo a tutti gli interessati da questo
settimanale che entra in tutte le case
e dai manifesti esposti.
FESTIVE
ore 7.00:
ore 8.00:
ore 8.30:
ore 8.45:
ore 9.00:
ore 9.30:
Parte l'adorazione
al Buon Gesù
Dai primi di ottobre, l'adorazione al Santuario della Madonna del
Buon Gesù continua anche al pomeriggio. Per chi vuole partecipare
come volontario per un’ora a settimana può rivolgersi in chiesa, tutti
i giorni tranne la domenica dalle ore 11 alle 12.
L’Acr, un
mondo da
scoprire!
Gruppo
di preghiera
"del 2"
Sabato 27 settembre ricomincia
il cammino Acr! Ragazzi, se avete
tra gli 11 e i 13 anni, siete tutti
invitati nelle vostre parrocchie,
dove ogni sabato dalle ore 15 alle
ore 16.30 si svolgerà la riunione.
Durante l’anno avrete la possibilità
di condividere, con noi educatori,
momenti sia di riflessione che di
divertimento. Quindi non perdete
l’occasione di ragionare su voi
stessi e scoprire il vostro rapporto
con Gesù. Tranquilli, non mancheranno le opportunità… per giocare!
Per esempio la Festa del Ciao, una
grande sfida tra le parrocchie, che
si terrà domenica 19 ottobre per le
vie del centro di Fabriano. Sarà un
evento imperdibile per trascorrere
una domenica alternativa all’insegna dello stare insieme.
Noi educatori vi aspettiamo numerosi!
Nelle sue apparizioni a Medjugorje del 2 di ogni mese la
Vergine Maria chiede: “…..
vengo a chiedere il vostro aiuto: unitevi a me per pregare per
coloro che non credono “. Ci
riuniremo, quindi, il 2 di ogni
mese a partire dal 2 ottobre
alle ore 18.30 in orario legale
ed alle ore 17.30 in orario
solare, in concomitanza delle
apparizioni a Medjugorje,
nella chiesa di S. Filippo per
un rosario. Intervenite! Maria
ci chiama tutti! Per qualunque informazione rivolgersi
a Marilina Grasso Muto 329
9698007.
Sara Tognoloni e Chiara Caselli
AGENDA LITURGICA
di Don Leopoldo Paloni
~ CRESIME ALLA MISERICORDIA:
domenica 28 settembre alle ore 11.30,
presiede mons. Liberati.
~ INCONTRO REGIONALE PASTORALE GIOVANILE: mercoledì 1 ottobre alle
ore 18 a Montorso di Loreto.
21 chiesa.indd 2
ore 10.00:
ore 10.15:
ore 10.30:
ore 11.00:
ore 11.15:
ore 11.30:
ore 11.45:
ore 16.30:
ore 18.15:
ore 18.30:
- S. Caterina (Auditorium)
- M. della Misericordia
- Casa di Riposo
- S.Maria in Campo
- S. Nicolò (Centro Comunitario)
- Sacra Famiglia
- S. Margherita
- S. Luca
- Cappella dell’ospedale
- Ss. Biagio e Romualdo
cripta
- S. Giuseppe Lavoratore
- S. Caterina (Auditorium)
- Collegio Gentile
- Cattedrale San Venanzio
- Collepaganello
- M. della Misericordia
- Nebbiano
- Cupo
- Attiggio
- Moscano
- S. Silvestro
- S. Nicolò
- S. Giuseppe Lavoratore
- Monastero Cappuccine
- Cattedrale San Venanzio
- Sacra Famiglia
- M. della Misericordia
- S. Maria in Campo
- Melano
- Argignano
- Cattedrale San Venanzio
- Ss. Biagio e Romualdo
- S. Giuseppe Lavoratore
- M.della Misericordia
MESSE FERIALI
7.30: - Regina Pacis
8.00: - S.Teresa
9.30: - Concattedrale S. Maria
17.30: - Regina Pacis
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa - S. Francesco
MESSE FESTIVE DEL SABATO
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa
19.00: - Regina Pacis
Messe FESTIVE
7.30:- Beata Mattia
8.00:- Concattedrale S. Maria
8.30:- Regina Pacis - Ospedale
9.00:- S. Rocco - S.Francesco
9.30:- Invalidi - S. Teresa
10.30:- Concattedrale S. Maria
- Regina Pacis
11.00:- S. Teresa -Braccano
11.15:- S. Francesco
11.30:- Regina Pacis
12.00:- Concattedrale S. Maria
18.00:- Concattedrale S. Maria
18.30:- S. Teresa
- Regina Pacis
24/09/14 11.01
22
>DEFUNTI<
L'Azione 27 SETTEMBRE 2014
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNUNCIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
CHIESA di S.MARIA MADDALENA
Sabato 27 settembre
ricorre l'8° anniversario
dalla scomparsa dell'amato
MARIO ZANNELLI
I familiari lo ricordano con affetto.
Nella S.Messa di lunedì 29 settembre alle ore 18.30 saranno ricordati
anche la figlia BRUNELLA e il genero SERGIO. Si ringrazia chi si
unirà alle preghiere.
CHIESETTA DELLE GRAZIE
NEBBIANO
Mercoledì 24 settembre
ricorre il 5° anniversario
dalla scomparsa dell'amato
AGOSTINO BUSCO
La famiglia ed i parenti lo ricordano
con affetto. S.Messa domenica 28
settembre alle ore 10. Si ringrazia
chi si unirà alle preghiere.
CHIESA di S.NICOLO'
Lunedì 29 settembre
ricorre il 4° anniversario
dalla scomparsa dell'amata
ANNA LUZI
in NEGROMANTI
Il marito, i figli, la nuora, il genero,
i nipoti ed i parenti la ricordano con
affetto. S.Messa lunedì 29 settembre alle ore 18.30. Si ringrazia chi
si unirà alle preghiere.
Lunedì 22 settembre, in Ancona,
a 72 anni, è mancato all'affetto
dei suoi cari
CHIESA di COLLEPAGANELLO
Lunedì 29 settembre
ricorre il 1° anniversario
dalla scomparsa dell'amato
LUCIANO COLA
La moglie, i figli ed i parenti lo
ricordano con affetto. S.Messa
domenica 28 settembre alle ore
9.30. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
RINGRAZIAMENTO
Il 5 ottobre è la data che:
ELIDIA LIDIA GATTI BALDUCCI
dopo 72 anni vissuti insieme, mi
ha lasciato. Sono trascorsi altri
tre anni ma lei è rimasta e lo sarà
per sempre regina dei miei sogni.
Quanti la ricordano abbiano un
pensiero dolce una preghiera da
fare, insieme ad Alberto, marito
sempre innamorato, ai figli Monica
e Marco, la cognata Armanda e figli, le nipoti Valentina, Valeria, Elena con Liliana, mamma del nipote
Alberto, la pronipote Asia insieme
a Bruno e Marco e i parenti tutti.
La Santa Messa di suffragio si terrà
nella chiesa del Sacro Cuore, lunedì
6 ottobre alle ore 18.
CARLO CORRADI
Lo comunicano la moglie Liliana, i
figli Cristiano e Claudio, la sorella
Ivana, il fratello Bernardino la cognata, i nipoti e i parenti tutti.
ANNIVERSARIO
CHIESA della MISERICORDIA
ANNUNCIO
4 ottobre 2014
"Non c'è nessuno che non sia più.
Tutto è eterno ed è con noi".
FRANCESCA GARZIA
Ad un anno dalla scomparsa della
nostra amata FRANCESCA, faremo celebrare in suo ricordo una
S.Messa nella cripta del monastero
di S.Silvestro di Fabriano alle ore
17. Grazie a chi pregherà con noi
Famiglia Garzia-Marcellini
GUERRINO MENICHELLI
Generoso, leale, infaticabile, sorridente, anche nella malattia non hai
mai perso la speranza, la voglia di
vivere e di amarci. Tu vivi nei nostri
cuori tutti i giorni.
Maria, Anna, Aldo, parenti, amici
e tutti coloro che ti vogliono bene,
ti ricorderanno nella S.Messa che
verrà celebrata sabato 4 ottobre alle ore 18.30 nella chiesa di
S.Nicolo' (Centro Comunitario).
La famiglia MOSCONI desidera
ringraziare sentitamente tutti coloro che hanno partecipato al dolore
per la scomparsa del caro
GENNARO
GLI ANNUNCI
VANNO PORTATI IN
REDAZIONE ENTRO
IL MARTEDÌ MATTINA
CHIUCCHI ANTONIO
RICCIONI IDA
M.1986
M. 2013
Vi sentiamo sempre vicini e lo saremo ancora di più durante la S.Messa di
suffragio, mercoledì 1° ottobre, alle ore 18.30. Ringraziamo coloro che si
uniranno a noi familiari nel ricordo affettuoso e nelle preghiere.
Franca e Giuliano
ANNIVERSARIO
Patrizia Caiffa
22 defunti.indd 2
ANNUNCIO
Lunedì 22 settembre, a 84 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
SERGIO TOBALDI
Lo comunicano la moglie Maria Antonietta Piermartini, la figlia Giuseppina, il genero Riccardo Ugolini,
i nipoti Costanza e Antonio, il fratello Nello, i parenti tutti.
Marchigiano
Epidemia Ebola: come affrontarla
Una tuta bianca, gialla e verde con un grembiule davanti, occhiali, mascherina e cappuccio. Una sorta di
scafandro dentro il quale è difficile respirare e si soffoca dal caldo. Senza è impossibile curare i malati di Ebola.
Per renderlo meno disumano agli occhi dei pazienti, molti dei quali costretti ad una morte straziante soli e
lontani dai familiari, medici e infermieri scrivono a penna sul grembiule il proprio nome. Questa è la prima
precauzione e la condizione necessaria al lavoro degli operatori umanitari di Medici senza frontiere nei cinque
centri di isolamento che gestiscono in Liberia, Sierra Leone, Guinea Conakry, i Paesi dell’Africa occidentale
più colpiti dall’epidemia, che ha già ucciso 2.500 persone, mentre i contagi raddoppiano ogni settimana.
Nonostante i progressi nelle cure (la mortalità è scesa dal 90 al 50%) le stime al ribasso prevedono almeno
7.000 vittime. Il contagio si sta allargando anche al Senegal e alla Nigeria, perché tra i Paesi africani è difficile
monitorare le frontiere. Controlli molto accurati vengono invece fatti negli aeroporti, per cui è basso il rischio
di una diffusione fuori dall’Africa. In questi centri di isolamento gli operatori si vestono delle tute monouso,
visitano i pazienti per circa un’ora poi escono. Nella tragicità della situazione, chi riesce a guarire e sta lì
in convalescenza, ascolta la radio, balla. C’è molta solidarietà. Emblematica la storia di una mamma morta
lasciando un bambino di tre mesi. È stato preso in cura da una paziente ed entrambi sono usciti sani e salvi.
Nei villaggi invece si distribuiscono kit preventivi per fare l’acqua clorinata (per arginare il virus è sufficiente
lavarsi le mani) e vengono prese cautele durante i funerali. L’emergenza è drammatica, le risorse sono poche
e le forze degli operatori sono allo stremo. Nonostante 46 miliardi di euro stanziati e 2.500 operatori, Msf ha
dovuto lanciare un appello con un
sms solidale al numero 45507, per
donare 2 euro. Ne abbiamo parlato
con il medico pediatra Roberta Petrucci, che è stata cinque settimane
nell’epicentro dell’epidemia, al
confine con Sierra Leone e Guinea.
Cosa ha trovato appena arrivata?
“Una situazione catastrofica. Malgrado abbia lavorato tanti anni con
Msf ed abbia visto molte emergenze era indescrivibile. La malattia
è terribile, con una mortalità fino
al 90% all’inizio dell’epidemia. I
pazienti entrano nel centro e nella
maggioranza dei casi escono in
una bara. Anche se lavoriamo in
condizioni molto difficili, con tute
inumane, cerchiamo sempre di instaurare con i pazienti un rapporto
umano. Parliamo con loro, offriamo
supporto emotivo e psicologico, li
aiutiamo a mangiare”.
La popolazione come sta reagendo?
“La popolazione è estremamente spaventata, la paura è palpabile. Ci sono villaggi che hanno perso metà
della loro popolazione a causa dell’ebola, e persone che non conoscevano nemmeno la malattia. Questo è
stato uno dei motivi principali per cui si sta diffondendo in maniera così rapida e capillare. Abbiamo trovato
un centro di isolamento con 10 posti letto che nel giro di qualche giorno ha accolto 140 pazienti. Ad un certo
punto siamo stati costretti a rifiutare pazienti perché non eravamo più in grado di accoglierli. C’è uno staff
di medici, infermieri e logisti del posto estremamente motivati a lavorare con noi, nonostante tutti abbiano
avuto dei lutti all’interno della propria famiglia o comunità. Con le cure, anche se non specifiche, in alcuni
nostri centri la metà dei pazienti escono guariti”.
Come si lavora con la paura del contagio e l’urgenza di salvare vite umane?
“È un lavoro estremamente difficile per la pressione psicologica di dover fare del proprio meglio, mantenendo
la propria sicurezza e quella dei colleghi. La paura è importante perché ci permette di mantenere sempre
alta l’allerta e ridurre al minimo il rischio. Bisogna seguire i protocolli in maniera accurata. La fatica fisica
è molto presente”.
Sentite il sostegno della comunità internazionale?
“Sinceramente siamo molto soli in questa lotta. È importante parlarne e che ci sia la consapevolezza
degli enormi bisogni. Però è arrivato anche il momento di agire su diversi livelli: aumentare il numero
di posti letto nei reparti di isolamento; aumentare la presenza nelle comunità per fare educazione e
permettere alla popolazione di proteggersi; aumentare il tracciamento di tutte le persone a contatto con
pazienti positivi. Bisogna arrivare in tutte le comunità e farlo subito. Ogni giorno in più sono persone
in più che si infettano e muoiono”.
Gli Usa hanno annunciato l’invio di tremila militari per combattere l’Ebola…
“Quando parliamo di militari sono corpi medici. C’è bisogno di personale medico competente che
possa agire in prima linea per una patologia di non facile gestione. Che siano attori istituzionali, non
istituzionali, protezione civile o unità mediche, sono tutti benvenuti. È necessaria un’azione di massa
altrimenti sarà sempre peggio”.
Sabato 20 settembre, a 88 anni, è
mancato all'affetto dei suoi cari
RENATO RUGGERI
Lo comunicano le figlie Saura e
Maria, il genero Fabrizio, i nipoti
Andrea, Luca, Letizia, il cognato, le
cognate, i nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Non so come, non so dove,
ma tutto
perdurerà: di vita in vita
e ancora da morte a vita
come onde sulle balze
di un fiume senza fine.
(David Maria Turoldo)
Collegio Gentile
ROBERTO GATTI
30 sett 2011 30 sett 2014
Sante messe domenica 28 ore 9
martedi 30 ore 8.
ANNUNCIO
Venerdì 19 settembre, a 75 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ELISIO ROMAGNOLI
Lo comunicano la moglie Graziella
Bertini, il figlio Renzo, la nuora Paola, gli adorati nipoti Michele e Giulia, i fratelli Ivo e Gianni, i cognati,
le cognate, i nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
Domenica 21 settembre, a 87 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
VANDA BARTOLETTI
ved. PAPI
Lo comunicano il compagno Dino, i
nipoti, i pronipoti, le cognate, l'amica del cuore Giuseppina ed i familiari tutti.
Onoranze Funebre Belardinelli
ANNUNCIO
Domenica 21 settembre,
a 89 anni, a Roma,
è mancata all'affetto dei suoi cari
IVANA SGHIATTI
ved. BECIANI
Lo comunicano i figli Carlo e Massimo, la sorella Assunta, le nuore
Piera e Patrizia, i nipoti Silvia, Sandro ed Enrico, il pronipote Emanuele ed i familiari tutti.
Onoranze Funebre Belardinelli
ANNUNCIO
ANNUNCIO
Domenica 21 settembre,
a 89 anni, è mancata
all'affetto dei suoi cari
ERINA GIOMMETTI
ved. BRISCHIA
Lo comunicano i figli Pina e Gaetano, il genero, la nuora, i nipoti, i
pronipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
Giovedì 18 settembre, a 88 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
WALTER BIONDI
In pista come nella vita hai sempre
dimostrato coraggio e amore. Sei
stato per tutti noi un grande insegnamento. Ti vogliamo bene.
La tua cara famiglia.
Onoranze Funebre Belardinelli
ANNUNCIO
ANNUNCIO
Venerdì 19 settembre, a 79 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ADELELMO MORANTI
Lo comunicano la moglie Rosa, i figli Gabriella, Fiorella, Giuseppe, Fabio, Franca e Donatella, i fratelli, la
sorella, i generi, le nuore, i nipoti, i
cognati ed i familiari tutti.
Onoranze Funebre Belardinelli
Domenica 21 settembre, a 89 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
PALMIRA BANO
ved. MEZZANOTTE
Lo comunicano la figlia Anna, il genero Piero, i nipoti Valerio con Silvia
e Barbara con Marco, le pronipoti
Maria Stella e Margherita, la collaboratrice Mirela ed i familiari tutti.
Onoranze Funebre Belardinelli
ANNUNCIO
Giovedì 18 settembre, a 80 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
IDA CIAMARRA
in QUARTULLO
Lo comunicano il marito Angelo, le
figlie Anna Maria e Daniela, i generi
Vincenzo e Rocco, i nipoti, il pronipote, il fratello, la cognata, gli altri
nipoti ed i parenti tutti.
Impresa Funebre Bondoni
24/09/14 11.09
23
L'Azione 27 SETTEMBRE 2014
>CULTURA
Si è chiusa a
Sassoferrato
la mostra
sul tema
pastorale
del "Padre
Nostro"
Padre Nostro,
l’arte comunica
il Mistero
di FRANCESCO IACOBINI
“P
adre Nostro”, il tema
pastorale scelto dalla
Diocesi per l’anno
2013/2014, intorno
al quale si sono sviluppati diversi
momenti e iniziative, è stato anche
un’importante Mostra d’Arte, ideata
e organizzata dall’Ufficio Diocesano Cultura e dall’Associazione
InArte di Fabriano. A fare da filo
A MODO MIO
a cura di Luciano Gambucci
conduttore all’esposizione, l’idea
che le riflessioni interiori suscitate
in ogni artista da questa affermazione/invocazione – “Padre Nostro”,
appunto - tradotte in diverse forme
espressive, diventassero largamente
fruibili, con forme e codici apprezzabili anche da un pubblico non
esperto, in modo da suscitare nuove
e ulteriori risonanze. La Mostra, cui
hanno preso parte 71 autori di differenti specialità e tecniche, originari
Il catalogo si presenta infatti come
una pubblicazione di qualità, sia
dal punto di vista tecnico sia per il
livello degli interventi (basti citare il
critico Armando Ginesi, tra gli altri).
Dal contributo di Arianna Bardelli
al volume ricaviamo anche il senso
più profondo di questa Rassegna:
“Nell’universo del contemporaneo,
in cui tutto si muove velocemente,
in cui ognuno è incalzato dai ritmi
frenetici della vita quotidiana, il
Padre Nostro continua a vivere...
71 artisti, attraverso le tecniche
più disparate, dall’acquerello alla
tempera, dalla ceramica al collage,
dall’installazione alla fotografia, utilizzando gli stili più vari…mostrano
la loro personalissima visione del
Padre Nostro che…si manifesta in
modi diversi... nei colori, nel bianco
e nel nero, nei volti... nella luce del
sole e della luna, ma anche del fuoco
di una candela... nella profondità di
uno sguardo... nella bellezza del creato…nel dolore, nella povertà, nella
vecchiaia... nel misterioso e delicato
soffio di vita che tutto avvolge e che
ha guidato la (loro) mano sapiente…”. L’iniziativa, visto il notevole
successo ottenuto, potrà forse avere
nuove edizioni.
Da Elena Sofia... a Suor Angela
Fino ad oggi – salvo in qualche rara
occasione in cui ero lontano da
Fabriano – ho sempre partecipato
alle interessanti conversazioni dei
“Mercoledì della Fede”. Non sono
mancato, quindi, al primo appuntamento di questo terzo ciclo che
nell’ampia autostrada indicata da
una delle pagine più belle e più
difficili dei Vangeli, quella definita
delle Beatitudini, ci ha dato la bella
possibilità di ascoltare una testimonianza davvero unica. Anzi: una
delle testimonianze più coinvolgenti ed affascinanti che io abbia
mai ascoltato. Quando ho saputo che i “Mercoledì” di quest’anno
sarebbero stati inaugurati dalla testimonianza di Elena Sofia Ricci
(nella foto con il Vescovo Giancarlo Vecerrica) mi sono subito
attrezzato per essere presente. E non a caso sono arrivato in
Cattedrale con largo anticipo anche per piazzarmi in quel banco
a cui sono molto affezionato senza saperne il perché. Ma anche
perché Elena Sofia è il tipo di attrice che mi cattura: versatile, con
gli occhi sempre sorridenti, capace di calarsi con molta e non
facile semplicità in tanti ruoli tra loro molto diversi.
Aggiungerò che quando l’attrice fiorentina, qualche anno fa, fu il
perno di quel Premio che si celebra tra le montagne di Precicchie,
partecipai alla serata in cui lei conversò con grande semplicità
23 cultura.indd 2
delle nostre zone o comunque legati
ad esse, dopo la tappa fabrianese di
aprile/maggio, si è spostata nella
Galleria MAM’S a Sassoferrato
dall’8 al 31 agosto, inserita tra l’altro nel festival “Lo Spirito e la Terra”, ed è stata uno degli eventi forti
della movimentata estate sentinate.
“Abbiamo avuto un grande afflusso
di pubblico sia a Fabriano sia qui a
Sassoferrato, e un notevole interesse
da parte di tanti”, dice a "L’Azione"
Arianna Bardelli, storica dell’arte
e curatrice della Mostra insieme
alla fabrianese Anna Massinissa.
“Il tema era significativo, andava
anche oltre la dimensione strettamente religiosa per farsi antropologico e culturale, e ha suscitato
curiosità ben oltre i nostri confini,
con artisti tutti dotati di personalità
interessanti”. Tutto si è svolto in un
positivo clima di collaborazione e
con il sostegno delle istituzioni, il
patrocinio dei Comuni della Diocesi, della Regione Marche e della
Provincia di Ancona, e l’importante
contributo della Fondazione Carifac.
“Sì, abbiamo operato in un contesto
favorevole”, racconta sempre Bardelli. “Le istituzioni hanno aiutato, il
Vescovo ci ha davvero incoraggiati
col suo entusiasmo di sempre. E
poi mi piace sottolineare il grande
supporto avuto qui a Sassoferrato
da parte del Comune per tutti gli
aspetti organizzativi e logistici. Un
altro aspetto che voglio evidenziare
è che siamo riusciti a realizzare
un catalogo dato gratuitamente ai
visitatori (così come gratuito era
l’accesso alla Mostra). Ciò è stato
possibile soprattutto grazie al contributo della Fondazione Carifac”.
con il pubblico prima della proiezione di quel film “Il pranzo della
domenica” in cui, fra gli altri, partecipa con autentica maestria un
esemplare Rocco Papaleo.
“Suor Angela” – credo si sia capito - è un’attrice che ritengo brava
ma anche simpatica, diciamo alla mano, nel significato più autentico
e profondo del termine.
La testimonianza che ci ha dato è stata una specie di shock, inaspettata
nel suo svolgersi, così coinvolgente tanto che mi sono ripetutamente
emozionato. Eppure Elena Sofia nel raccontare è stata semplicissima, ha usato un linguaggio didascalico di certo non studiato, con
momenti addirittura esilaranti ma non per il gusto della battuta ma
per rappresentare la realtà.
La sua realtà di donna proveniente da una famiglia mangiapreti o
giù di lì eppure affascinata da un mondo, tipo quello della clausura
monacale, che ai più fa pensare all’assurdità di una scelta che porta
una ragazza magari bella, super istruita, prossima alle nozze, con un
signor lavoro che prospetta una eccellente carriera, dietro le mura
di un convento.
Che poi la stessa Elena Sofia ha scoperto non essere un carcere, con
ovvie pratiche religiose ma ricco di gioia e serenità. Un ambiente in
cui riescono a convivere donne anzianissime e molto giovani, donne
dedicate alla preghiera ed alla contemplazione ma che corrono anche
dietro ad un pallone o preparano splendide marmellate di frutta o
pomodori come facevano le suore dei secoli scorsi.
La suor Angela della popolare fiction, che da questa terza serie vede
Fabriano come luogo di riferimento, è una suora serena, gioiosa.
Una “sorella” lontana dal mondo, che nella sua accezione più
classica ha di fatto “rifiutato” ma che in realtà ha scelto di viverlo
non per sé, ma lavorando per gli altri. Certo una fiction è una
finzione, rappresenta e sviluppa storie il cui obiettivo primo è
quello di farsi seguire dal pubblico televisivo, un pubblico molto
vasto ed eterogeneo, eppure così consistente da far ritenere che
moltissimi con quelle storie si identificano.
Ma una storia finta con un personaggio che l’attrice ha percepito
come reale ha colpito nel segno, entrando nella vita di una donna,
bella, piacevole, simpatica, molto legata ai suoi ruoli familiari.
E convinta che “qualcuno” l’ha scelta. Non è stato un caso perché
nella nostra vita tante volte, se analizziamo bene le situazioni, il
caso non è poi così…casuale!
24/09/14 11.06
24
>CULTURA<
L'Azione 27 SETTEMBRE 2014
Bottega, ma anche villa
Pure un laboratorio all'interno del polo musicale al San Benedetto
U
no dei territori italiani più
toccati dalla crisi manifatturiera riparte dalla
cultura, in primis dalla
musica e da un nuovo turismo per
intenditori ed appassionati, quello
che si raccoglie intorno al Pianoforte storico. La “città della carta”,
Fabriano, nel cuore delle Marche,
diventa infatti anche simbolo della
Grande Musica, grazie al polo
musicale internazionale. Il tutto
nella cornice del riconoscimento in
corso di Fabriano “Città Creativa”
dell’Unesco. Un luogo del tutto
particolare quello del polo musicale internazionale (insediatosi nel
Complesso di San Benedetto), che
dopo il primo anno di attività fa il
punto sulla sua grande scommessa
culturale e lancia ulteriori linee di
sviluppo - lavorativo, formativo,
turistico - per l’Italia.
Successo per la sua attività di
Accademia dei Musici e di Museo
del Pianoforte storico e del Suono:
il Polo ospita infatti l’Accademia
Stabile del Pianoforte storico, nata
dall’intuizione del Maestro Clau-
dio Veneri di riproporre la musica
dei grandi compositori sui loro
strumenti originali per riascoltarla,
oggi, come loro la sentivano: una
rarità suggestiva. L’idea si fonda
su quella stessa del Museo, la collezione di pianoforti storici autentici
selezionata da Claudio Veneri e formata da 26 strumenti originali che
attraversano la storia del pianoforte,
dal 1790 al 1935. Il Museo così
creatosi, unico al mondo, “è un
percorso guidato che si compone di
pianoforti storici autentici e musica
dal vivo eseguita da un concertista e
si completa con immagini didatticoevocative che rimandano ad ambientazioni ed arredi, scene, costumi ed
atmosfere delle varie epoche” come
ci dice il presidente dell’Accademia
dei Musici, Valerio Veneri. A questa
attività di magico recupero di suoni,
immagini e storia, si unisce dunque
la formazione, anche con corsi di
studi musicologici e organologici,
master di esecuzione concertistica,
concorsi e concerti.
Un progetto ricco e ambizioso quello lanciato dai fratelli Veneri, con
In esposizione,
uno dei pianoforti di Mozart,
prestigioso frutto
del “Restauro del Suono”
effettuato proprio
dal laboratorio
di Accademia dei Musici
gli occhi rivolti al mondo, all’arte,
ad un mercato in crescita. Tre le
novità 2014 all’interno del Polo.
La bottega dei musici, la fabbrica di
pianoforti e clavicembali in copia,
che produce 6 modelli di strumenti, pietre miliari nella Storia del
Pianoforte, con l’unicità, a livello
L'Accademia dei Musici in esposizione
al salone internazionale di Cremona
Accademia dei Musici, in collaborazione con Aiarp – Associazione
Italiana Accordatori Riparatori di
Pianoforti, partecipa alla prossima
edizione di Cremona Mondo Musica, dal 26 al 28 settembre prossimo, Salone Internazionale degli
Strumenti Musicali d’Artigianato,
la manifestazione numero uno al
mondo su questo fronte, che verrà
replicata anche a New York.
In esposizione all’interno dello
Stand Aiarp un pianoforte copia
Johann Andreas Stein, Vienna 1778,
uno dei pianoforti di Wolfgang
Amadeus Mozart, minuziosamente
da lui descritto in una delle sue
famose lettere. Questo pianoforte,
appartenente ad una collezione
privata, inaugurato da Claudio Ve-
neri, in concerto, presso la Magnifica Comunità della Val di Fiemme
(Cavalese), è stato completamente
restaurato e messo a punto, secondo
le regole filologiche più attente,
dal Laboratorio di Restauro di
Accademia dei Musici, proprio per
riportare lo strumento a suonare...
così come Mozart lo ascoltava.
Il Laboratorio di Accademia dei
Musici opera proprio nel “Restauro del Suono”, poiché soltanto
avvalendosi del recuperato suono
storico è possibile interpretare ed
avvicinarsi alle autentiche volontà
espressive dei grandi compositori
del passato. Partendo dal manoscritto o da una edizione originale
(che riporta solo i segni autografi
del compositore) e dal pianoforte
nazionale, della riproposizione
della fabbrica (laboratorio artigiano)
storica coniugata alle moderne tecnologie produttive, ottenendo così
altissima qualità per un prodotto
di costo competitivo sul mercato.
Il Laboratorio dei Musici, che si
occupa del recupero di pianoforti
storici originali, riportandoli alle
condizioni originali “da concerto”,
quindi perfettamente funzionanti,
attraverso un restauro filologico secondo i testi storici e le regole delle
antiche pratiche, tecniche, ricette e
materiali. Un laboratorio che vanta
anche un’attività didattica, con una
Scuola di Restauro ed una Scuola
per Accordatori.
C’è poi la ricettività di “Villa dei
Musici”, vera e propria innovazione rispetto a tutte le altre strutture
dedicate all’ospitalità. Si articola
su due livelli di accoglienza: uno
dedicato a giovani musicisti di tutti
i Paesi, iscritti alle attività didatticoartistiche di Accademia dei Musici,
che potranno quindi usufruire, in
totale gratuità, dell’ospitalità; uno
per gli ospiti paganti, privati, individuati nella fascia turistica dedita
a brevi vacanze, prevalentemente
tematiche, che saranno immersi
nelle meravigliose atmosfere del
“vivere con gli artisti”, del gioire
della musica insieme a loro, con
le sorprese di imprevisti spettacoli
estemporanei dedicati solo a loro.
Origine e significato
del toponimo Rucce
di cui disponevano autori come
Mozart, Haydn, Beethoven, si può
maggiormente comprendere il vero
senso della composizione, voluto e
“progettato” dal compositore stesso
proprio su queste “Macchine di
Musica”. Acquisita questa consapevolezza storica, l’esecutore diventa
interprete completo e cosciente del
vero senso artistico della composizione, esprimendo appieno la gioia,
il dolore, la passione, l’amore... in
tutte le epoche! Grande successo
culturale per Accademia dei Musici in FabrianoMarcheItaly che,
con questa operazione, conferma
l’importante sodalizio con la Aiarp
– Europiano, realtà italiana di alto
riferimento tecnologico nel panorama mondiale.
Sul finire del secolo XII, e per tutto il XIII, la nobile famiglia De Guelfonibus, o Guelfoni, di Gubbio e Costacciaro, dovette vendere, o cedere, terreni
al Comune di Gubbio e, indirettamente, agli “Homines” di Costacciaro,
cioè a quelli che formeranno, con il tempo, l’attuale università agraria.
Questi acquisti permetteranno, verso la metà del 1200, la fondazione,
sempre da parte di Gubbio, del Castello di Costacciaro. Nel corso dello
stesso secolo XIII, un importante atto giuridico vede ancora protagonisti
i Guelfoni. Nel 1279, infatti, i Sindaci della Villa di Viaccio (l’attuale
Viacce di Fabriano) dividono il Monte Cucco con Monaldello (o Munaldo) e Petruccio (o Pietro) di dominus Armanno di Guelfone, signori del
castello di Costacciaro. All’epoca, infatti, il Monte Cucco era, quasi per
intero, nelle mani dei Guelfoni di Costacciaro, i quali dovevano estendere
i loro possedimenti anche a buona parte della porzione marchigiana dello
stesso rilievo e massiccio montuoso, facendo, tra l’altro, pagare pedaggi
per l’attraversamento dei suoi valichi.
Non pare, perciò, illogico supporre che anche i nomi di luogo risentissero
di questa situazione giuridica di fatto. Viacce e Rucce, situate lungo un
importantissimo tracciato, pedeappenninico e transappennico, congiungente le Marche con l’Umbria, dovettero, dunque, essere, per alcun tempo,
proprietà dei Guelfoni. Sia il toponimo Viacce sia quello di Rucce sono
stati, sino ad ora, perlopiù interpretati come recanti il significato di strada: Viacce, da viacce,
strade dissestate, in abbandono, e Rucce da rue,
ruacce, di medesimo significato.
Per Rucce, però, attestato come “Ruce Petruzolo” nel 1333, potrebbe ventilarsi anche
una diversa ipotesi. Rucce, così, risalirebbe a
Roccae, cioè fortificazioni in altura, rocche, e
Petruzolo, al nome d’uno dei Guelfoni nominato
nel documento del 1279, come colui che divise
il Monte Cucco con i Sindaci della “Villa di
Viaccio” e, cioè, il ricchissimo e potente Pietro,
coadiuvato dal patriarca della stessa chiesa, il quasi novantenne
Petruccio e, forse, anche “Petruzolo” dei Guelmonaco costacciarolo padre Romualdo Maria Bartoletti. A porgere
foni, figlio di Armanno, podestà di varie città
il saluto ai convenuti s’era già incaricato
italiane, e padre di Nallo (“Nallus Domini Petri
il Vescovo della diocesi di Fabrianode Guelfonibus”), podestà di Firenze nel 1333.
Matelica, Giancarlo Vecerrica, seguìto
Che, data la sua posizione di valico in altura,
dal monaco padre Emilio, il quale aveva,
Rucce potesse essere, un tempo, fortificata, è
precedentemente, spiegato la valenza del
possibile accertarlo ancora oggi, poiché vi susluogo sacro a San Romualdo e la particosistono, tuttora, nel punto più alto del tracciato
lare vita dei tre Camaldolesi di Fabriano,
viario, i resti d’una torre di guardia, conosciuta,
all’interno d’un cenobio cittadino. Ancora
appunto, come “La Torre”. Fino al 7 marzo del
una volta, la straordinaria opera media1310, i paesi di Rucce di Fabriano e Casalvento di
trice di San Romualdo si è rivelata, così,
Sassoferrato restarono sotto il controllo, politico
capace di riunificare, nel segno del suo
ed amministrativo, della Precettoria Templare di
spirito di riconciliazione e di pace, due
San Paterniano de Rigo Petroso di Perticano, per
contermini realtà umbro-marchigiane,
passare, poi, nelle mani d’altri cavalieri, monaci e
che, per troppo tempo, lo spirito dei tempi
guerrieri insieme: gli Ospitalieri di San Giovanni
ha tenuto artificiosamente separate.
di Gerusalemme.
Euro Puletti
Costacciaro in visita al corpo di S. Romualdo
Da trent’anni a questa parte, parrocchia, Comune e cittadinanza
di Costacciaro celebrano degnamente, con un’intera settimana
d’eventi, appuntamenti e festeggiamenti (31 agosto - 7 settembre),
il proprio patrono beato Tomasso, bianco eremita camaldolese
dell’eremo di monte Cucco (1262-1337). La festa patronale del
capoluogo di Comune, da sempre molto sentita da parte della
popolazione, oltre a mettere in campo iniziative che permangono, saldamente, nel programma
annuale, pone, talvolta, in essere
nuove, inedite ed interessanti
proposte. Fra queste ultime, si
è rivelata, quest’anno, come
particolarmente felice e significativa, la visita al monastero
camaldolese urbano dei santi
Biagio e Romualdo in Fabriano,
dove, venerdì 5 settembre, nella
cripta della chiesa in cui riposa,
da quasi mille anni, San Romualdo, fondatore dei Camaldolesi,
è stata celebrata una Messa da
parte del parroco di Costacciaro,
don Ferdinando Maria Dormi,
24 cultura.indd 2
Un'occasione unica per celebrare
il patrono camaldolese Beato Tomasso
e.p.
24/09/14 10.52
25
L'Azione 27 SETTEMBRE 2014
La Mirasole premiata
>SPORT
Altro enorme successo sabato 20 settembre per la Notte Blu svoltasi a Fabriano.
Lo slogan della serata è stato: “Notte Blu tra Motori Sport e musica”. Gli atleti della
Polisportiva Mirasole sono stati presentati alla grande, con alle spalle le loro foto
celebrative, visto che sono dei numero uno. Il primo a salire sul palco è stato Luca
Mancioli che nei 200 metri piani a livello nazionale non conosce rivali. In Nazionale in
questa stagione ha conquistato il record del mondo nei 100 metri piani e due argenti nei
200 metri piani e nella 4x100. A seguire Daniel Gerini vittorioso ai Campionati Italiani
estivi nel getto del peso per la prima volta. Per il nuoto Federica Stroppa che è riuscita
ad essere protagonista nei 50 dorso ai Campionati Italiani invernali di Como e Loretta
Tiroli, purtroppo assente, eccezionale nei 100 stile che l'hanno vista primeggiare ai
Campionati Italiani in vasca corta organizzati dalla Mirasole. É stato fantastico essere
premiati nella nostra città e con un pubblico così caloroso. Per questa bella serata e
per l'iniziativa che mette in risalto tutto lo sport fabrianese - senza nessuna esclusione
- dobbiamo ringraziare Radio Blu, Matteo Mattiacci e Mauro Silvestrini.
Da sinistra Irene Rinaldi,
Linda Lattanzi,
Giuseppe Gagliardi
e Thomas Cipriani
f.s.
Da sinistra:
Gerini,
Stroppa
e Mancioli
ATLETICA
Campionati regionali giovanili
Lanciatrici in primo piano
Le fabrianesi al top nonostante l'assenza di un impianto in città
N
uovi titoli regionali arricchiscono il palmares stagionale dell’Atletica Fabriano ed
alcuni di loro hanno una valenza tecnica
di assoluto spessore. Innanzi tutto il nuovo alloro
conquistato dalla Junior Benedetta Cecchini nella
10 chilometri su strada e poi gli scudetti di campione regionale arrivati dalla categoria Cadette.
Straordinari quelli appannaggio di Linda Lattanzi
con 28 metri esatti nel lancio del disco e di Martina Ruggeri con 32.59 nel lancio del giavellotto,
dover peraltro Linda, che era la favoritissima, è
comunque salita sul terzo gradino del podio.
Entrambe queste prestazioni, oltre a garantire
medaglia d’oro e scudetto nel campionato individuale, sono state le migliori registrate quest’anno
in regione. Dicevamo di Linda, favorita, ma probabilmente tradita dall’emozione e da una ricerca
Notte Blu:
bell'evento!
Grazie alla ottima organizzazione di Radio
Blu, che ha sfidato con audacia sia l’aspetto
economico che meteorologico nella oramai
tradizionale Notte Blu, il centro di Fabriano è
stato invaso da una marea di gente che ha
partecipato all’ evento. Per l’aspetto sportivo
della serata di festa, anche quest’anno sono
stati premiati gli atleti che nelle loro discipline
hanno ottenuto la vittoria ed il titolo di Campione Italiano in una finale nazionale, oppure
un titolo europeo o mondiale, oppure che
abbia partecipato in rappresentanza dell’Italia a competizioni internazionali. Ma vorrei
sottolineare che, oltre ai premiati, tra le molte
società sportive cittadine ci sono state molte
altre vittorie a livello regionale o interregionale
o tantissimi piazzamenti che non possono
passare inosservati anche se non sono stati
premiati durante la serata; atleti che con sacrifici giornalieri portano comunque avanti il
loro amore verso la propria disciplina sportiva.
Prendo spunto dalla Notte Blu per promuovere
una significativa manifestazione sportiva di fine
stagione, ad esempio a giugno in coincidenza
con la Festa dello Sport, dove tutte le società
cittadine possano intervenire ed in quella
sede premiare tutti i propri atleti meritevoli di
encomio. Un grazie a Mauro e Matteo.
Leandro Santini,
Presidente Consulta Sport Fabriano
25 sport.indd 2
esasperata della migliore tecnica, quindi battuta
dalla compagna di squadra Martina (sempre più
consapevole di essere vocata per le prove multiple), eppure in grado di replicare rabbiosamente
nel lancio del disco, dove ha migliorato se stessa
di quasi 3 metri, ottenendo così una superba consolazione. Nella stessa gara splendido personale
con metri 25.66 anche per la più giovane Irene
Rinaldi, già in grado di seguire le orme della più
esperta compagna.
Naturalmente, solita schiacciante vittoria nel lancio del martello per Benedetta Dell’Osso, lontana
2 metri dal personale, quattro nulli, ma pur sempre
un 39.80 metri che la dice lunga sulle sue qualità.
Benedetta è stata anche d’argento nel getto del peso
con 8.97. Purtroppo la mancanza dell’impianto da
lancio si fa sentire, né da parte dell’amministra-
zione comunale ci sono notizie in merito. In ogni
caso, nonostante questo disagio assurdo (che fine
ha fatto il palo di sostegno danneggiato dal vento
che dovrebbe essere stato riparato molti mesi or
sono?) per non dire inqualificabile, il gruppo dei
lanciatori dell’istruttore Giuseppe Gagliardi continua a segnalarsi come tra i migliori della regione.
A completare il quadretto ci sono anche Thomas
Cipriani, bronzo nel disco Cadetti e non lontano dal personale nel peso e Riccardo Luzi nel
giavellotto, senza dimenticare Giulia Riccioni
(la migliore Allieva delle Marche nel martello) e
Valerio Mariani (ottimo interprete nel giavellotto)
che saranno impegnati nel prossimo fine settimana
nelle gare della propria categoria. Tornando ai Cadetti, gli altri titoli regionali sono stati conquistati
da Ludmylla Tavares nel salto in alto, anche se
con la misura di 1.49, per lei molto modesta e dalla
solita, imprendibile, Martina Ruggeri con 5.06 nel
salto in lungo. Il podio del lungo è stato impreziosito dalla bella medaglia di bronzo conquistata da
Maria Nora Conti con 4.74, dopo il precedente
quarto posto nel salto triplo, disciplina che aveva
dominato per tutta la stagione.
Altre medaglie di gran conio sono arrivate come
sempre dalla velocità, con Elisa Maggi ancora
protagonista con il bronzo negli 80 metri (10”57)
e l’argento nei 300 (43”01), così come Beatrice
Giacometti, anche lei sul secondo gradino del
podio con il netto personale nei 300 ostacoli, corsi
in 54”05. Beatrice ha anche migliorato se stessa
nei 300 piani, in 46”60, mentre Benedetta Ballelli
ha disputato le migliori gare dell’ultimo periodo
correndo gli 80 in 11”73 ed i 300 in 51”89.
PODISMO
Avis Fabriano
Tiberi vince la 10 km a Senigallia
e Baioni "iron-man" sui monti Sibillini
E’ stato un week-end intenso, quello scorso, per la Podistica Avis Fabriano. In gran parte vissuto a Senigallia.
Sabato quattro nostri “runners” hanno preso parte alla gara
Uisp di 13 chilometri, un percorso misto con un tratto di
corsa anche sulla spiaggia. Tra i fabrianesi, Stefano Baioni
ha fatto registrare il tempo di 58’ 01”, Roberta Rotili 1h
07’ 10” (seconda assoluta tra le donne), Gabriele Fiorani
1h 10’ 00” e Mario Gubbiotti 1h 10’ 34”. Domenica, poi,
sempre a Senigallia era in programma la mezza maratona
(21 km e 97 metri), con partenza ed arrivo al Foro Annonario, gara vinta dall’ex olimpionico jesino Daniele Caimmi
(1h 13’ 20”), in una mattinata davvero calda ed afosa. In
evidenza il fabrianese Giuseppe Mingarelli, tesserato con
la Podistica Valtenna, 7° assoluto con 1h 20’ 29” su 408
partecipanti. Massiccia la presenza dell’Avis Fabriano:
ottimo Claudio Berettoni con il tempo di 1h 27’ 58” (26°
assoluto), quindi Stefano Greci 1h 29’ 48”, Massimo
Gambella 1h 30’ 55”, Marco Frascarello 1h 33’ 15”,
Mario Santori 1h 35’ 52”, Gabriele Salvatori 1h 36’ 14”,
Mauro Moschini 1h 37’ 44”, Sauro Tittarelli 1h 38’ 25”,
Romualdo Burattini 1h 40’ 01”, Ferruccio Cocco 1h 40’
28”, Lanfranco Ninno 1h 56’ 08”, Leonardo Sonaglia 2h
01’ 50”. Nella stessa location, si è corsa anche la gara di 10
chilometri. E qui l’Avis Fabriano ha trionfato con Giorgio
Tiberi, primo assoluto con 34’ 43”. Sul podio femminile
Benedetta Cecchini, tesserata con l’Atletica Fabriano,
seconda con 42’ 58”. Per l’Avis hanno gareggiato anche
Diego Ferretti 40’ 50”, Daniele Renzi 46’ 50”, Federica
Mearelli 46’ 53”, Maria Bornoroni 47’ 13”, Crescenzo
Papale 47’ 17”, Saverio Berionni 48’ 49”, Samuele Pecci
49’ 44”, Roberta Rotili 50’ 41”, Emanuela Pierantoni 51’
06”, Andrea Tomassetti 51’ 22”, Francesca Talamelli 51’
44”, Arrigo Berionni 54’ 06” ed Enrico Mancini 55’ 30”.
L’Avis Fabriano è stato premiato come secondo gruppo
della manifestazione. Dalla costa all’Umbria: sempre
domenica scorsa, un poker di avisini era presente alla 10
km di Ponte San Giovanni (Pg): Secondo Brandi 41’ 32”,
Amedeo Bucchi 44’ 13”, Paolo Lippera 52’ 28” e Maurizio Del Pio 1h 07’ 01”. Andando a ritroso, domenica 14
settembre Stefano Baioni ha corso il 1° Trail dei Sibillini,
gara in montagna di 43 km con dislivello di 2.720 metri.
Baioni ha concluso l'impresa al 25° posto (numero chiuso
di 100 partecipanti) con il tempo di 6h 05' 20". Un risultato
davvero encomiabile. Domenica 28 settembre la Podistica
Avis Fabriano sarà impegnata a Foligno per una mezza
maratona e a Monte Porzio per una 11 km.
Qui sopra, Stefano Baioni durante
il difficile Trail dei Sibillini;
a sinistra, il gruppo dell'Avis
Fabriano a Senigallia
24/09/14 10.49
26
>SPORT<
CALCIO
L'Azione 27 SETTEMBRE 2014
Serie D
Matelica sempre cinica:
Api stende la Jesina al 94'
S
di DIEGO PICIOTTI
econda vittoria di fila per il Matelica di mister Gianangeli che
espugna il “Carotti” di Jesi al
termine di una partita intensa e combattuta, decisa solo nel finale da una
zampata di Api, che ritrova la via del
gol proprio nello stadio nel quale aveva
segnato la sua ultima rete. Formazione rimaneggiata quella del Matelica,
soprattutto nel reparto difensivo dove
le assenze di Cesselon e dei centrali
Ercoli e D’Addazio lasciano spazio
all’inedita coppia Gilardi-Bucciarelli.
Gli ospiti partono subito forte e dopo
soli 5 minuti di gioco il portiere della
Jesina, Tavoni, è costretto agli straordinari sulla conclusione di Cacciatore. I
padroni di casa non si fanno però intimorire e dopo pochi minuti rispondono
con Traini che ben servito in area da
Carnevali non riesce ad agganciare il
pallone da ottima posizione. In fase offensiva la Jesina si affida ai centimetri
e alla fisicità di Traini con lanci lunghi,
gestiti però senza eccessivi affanni dal-
JESINA
MATELICA
0
1
JESINA - Tavoni, Calcina, Marini, Strappini (24’ Cardinali), Tafani, Tombari,
Carnevali (69’ Sassaroli), Frulla, Traini,
Francia, Trudo. All. Bacci
MATELICA - Spitoni, Ranucci, Corazzi,
Vitone (84' Api), Gilardi, Bucciarelli, Mandorino, Lazzoni (67' Gadda), Ambrosini,
Cacciatore, Zivkov (46' Mangiola). All
Gianangeli
RETE - 94' Api
la difesa del Matelica che riesce sempre
a contenere. Alla mezz’ora sono gli
ospiti a farsi pericolosi: Ambrosini si
sistema il pallone da posizione defilata
e fa partire una conclusione che termina
appena a lato e sulla quale nulla avrebbe potuto il portiere Tavoni. Il primo
tempo si chiude sul risultato di parità
e mister Gianangeli opera immediatamente il primo cambio, inserendo
a inizio ripresa Mangiola al posto di
Zivkov. E’ ottimo l’impatto di Simone
Mangiola che entra subito in partita e
al 65’ ha sul piede la palla del possibile
vantaggio, ma l’estremo difensore della
Jesina chiude un’altra volta la porta in
faccia al Matelica salvandosi con una
parata di piede di puro istinto.
I padroni di casa ci provano esclusivamente con tiri da fuori poco pericolosi
e non riescono a entrare nell’area di
rigore di un Matelica ben organizzato, che si difende senza affanni ed
è ancora pericoloso con Ambrosini,
che ci riprova da fuori e va ancora
vicino al bersaglio grosso, senza però
inquadrare la porta. Mister Gianangeli
azzecca le sostituzioni e nel finale sono
i nuovi entrati Gadda ed Api a fare la
differenza. Gadda è protagonista di una
grande azione all’87’, quando dopo una
serie di dribbling si presenza dentro
l’area avversaria, ma il suo tiro viene
poi ribattuto dalla difesa della Jesina.
E’ sempre Gadda a propiziare il gol
pochi minuti più tardi: una sua verticalizzazione manda Cacciatore davanti
al portiere, il fantasista del Matelica è
bravo a non farsi ingolosire e serve alla
sua sinistra Api il quale arriva in corsa
e, a porta vuota, appoggia in rete a
pochi secondi dal fischio finale. Grande
gioia per il Matelica, non solo per i 3
punti in classifica, ma anche per una
vittoria sofferta e sudata che dà morale
alla squadra di mister Gianangeli. Nel
Daniele
Api
prossimo turno, 28 settembre, il Matelica tornerà a giocare in casa contro
l'Amiternina. Informiamo, infine, che
il 15 ottobre alle 15 si giocheranno i
sedicesimi di finale della Coppa Italia
di serie D ed il Matelica ospiterà al
Comunale il Siena, nobile decaduta
dalla serie B.
L'esultanza del Matelica dopo aver espugnato il "Carotti" di Jesi
CALCIO
Promozione
Marinelli illude il Fabriano Cerreto, ma non si va oltre il pari
FABRIANO CERRETO
BARBARA
Diego Marinelli festeggiato dai
compagni dopo il gol che aveva
portato in vantaggio il Fabriano
Cerreto contro il Barbara
1
1
FABRIANO CERRETO - Latini, Di Luca,
Campioni, Salvetti, Galuppa, Orlando,
Zuccaro, Arcangeli (40’ st Zaccagnini),
Marinelli, Silvi, Martellucci (43’ st Ceccarelli). All. Spuri Forotti
BARBARA - Campana, Bassotti, Fiordilmondo, Carboni (26’ st Squadroni),
Mattioli J., Vergoni, Sgreccia, Rondina,
Mucaj, Carboni M. (33’ st Mattioli M.),
Rossini. All. Perini
RETI - 18’ pt Marinelli, 40’ pt Sgreccia
Dopo aver vinto contro la Belvederese,
il Fabriano Cerreto sembra aver smarrito la via del successo. Infatti nelle
ultime due gare sia in trasferta sia in
casa è uscito dal terreno di gioco con un
CALCIO
risultato di parità. La squadra non gira
come dovrebbe, in special modo contro
il Barbara i ragazzi di Spuri Forotti non
Prima e Seconda Categoria
sono riusciti a tessere delle trame
accettabili a centrocampo, mentre
in difesa hanno sofferto la velocità
di Rossini e Sgreccia. In occasione
del pareggio Rossini ha fatto il
bello e il cattivo tempo e ha messo
su un piatto d’argento l’assist per
Sgreccia. In avanti, come al solito,
il duo Marinelli-Silvi sbaglia troppo, ma anche stavolta ha messo il
sigillo sull’1-0. Il centrocampo è
un po’ latitante, ma speriamo anche
questo reparto cresca.
Comunque sia, il Fabriano Cerreto
e Barbara hanno giocato una partita
ricca di emozioni: due reti (una per
parte), un palo e tante occasioni falli-
CALCIO
te. Entrambe le squadre hanno di che
recriminare: i locali primeggiano nella
prima parte della gara, vanno in vantaggio, sbagliano due palle gol clamorose
poi si fanno raggiungere a fine primo
tempo, mentre nella ripresa calano
fisicamente; per contro gli ospiti bene
dopo il pari e scatenati nella seconda
parte della gara dove hanno colpito un
palo con lo straripante Sgreccia.
La cronaca. Avvio tutto locale e, dopo
aver fallito la segnatura con Martellucci, il Fabriano Cerreto passa in
vantaggio al 18’ con Marinelli (sul filo
del fuorigioco) che prima imposta e poi
segna su assist di Silvi. A questo punto
i locali sbagliano troppo e gli ospiti li
puniscono pareggiando con Sgreccia
(1-1). Nella ripresa, i locali vanno
vicini al raddoppio con Marinelli, poi
il Barbara prende il sopravvento e al 9’
colpisce un palo clamoroso. Nel finale
Prima Categoria girone B
Il Sassoferrato Genga La Fortitudo Fabriano
ci ha preso gusto
ha il mal di trasferta
PRIMA CATEGORIA - Seconda
vittoria consecutiva per il Sassoferrato Genga che batte in trasferta
l’Urbino Pieve per 0-1 e si porta a sei
punti in classifica. La squadra di casa
parte forte e sfiora per ben due volte il
vantaggio con Curzi prima e Micheli
poi. A segnare però è il Sassoferrato
Genga che trova il gol al 37’ con
Conti. Nella ripresa proteste da parte
dell’Urbino Pieve per due presunti
rigori non concessi dall’arbitro Rango
di Jesi. La formazione del Sassoferrato
Genga: Pettinelli, Altarocca, Giacchini,
Il Real Matelica
impatta
In Terza Categoria, il Real Matelica pareggia 1-1 con il Real Tolentino. Prossimo
incontro ad Appignano.
Luca Pietrella
26 sport.indd 2
Presciutti (72’ Caverni), Tinti, Pizzi,
Hoxha (78’ Sebastianelli), Fioranelli,
Conti, Monno, Piermattei (70’ Marchi);
all. Mariani.
SECONDA CATEGORIA - Nel
girone D, terza sconfitta su tre partite
giocate per il Serradica: contro l’Osimo termina 2-0. Le reti del match per
la squadra ospite sono state messe a
segno da Scansani al 40’ e da Stortoni
al 52’. La Formazione del Serradica:
Pierotti, Archetti, Carioti (46’ Taussi),
Zampetti, Dal Vecchio (35’ Onu),
Pierotti, Birelli, Vinciarelli, De Vito,
Bucchi, Baroni; all. Colonnelli. Terza
sconfitta consecutiva anche per l’Argignano di Sentinelli che in trasferta
contro il Cupramontana perde 3-0. La
formazione: Pecci, Mecella, Zampetti,
Cervigni, Cofani, Mazzoli, Lucernoni,
Nubola, Mariani, Ragni, Mezzanotte;
all Sentinelli. Nel girone F, la Fabiani
Matelica perde 1-0 contro il Rione
Pace.
Luca Antonio Somma
VIGOR CASTELFIDARDO
FORTITUDO FABRIANO
1
0
VIGOR CASTELFIDARDO - Martino,
Rinaldi, Franzoni, Bilò, Rocchini, Carini,
Piccini (90’ Magnaterra), Mandolini,
Borbotti, Pennacchioni, Marziani (79’
Dignani). All. Marincioni
FORTITUDO FABRIANO - Tamburrini,
Ippolito, Gobbi, Clementi, Bernardi,
Moretti, Biocco (53’ Mamudi), Ruggeri,
Biagini, Guidarelli, Vincioni (74’ Angeletti). All. Ranaldi
RETE - 79’ Borbotti
Seconda trasferta e seconda sconfitta
intervallata dalla goleada casalinga
contro la Castelfrettese. Certo, contro
la prima della classe alla Fortitudo
Fabriano non si poteva chiedere di
più, anche perchè in questo momento
la Vigor è decisamente più avanti e
forse anche un po’ più forte dei car-
tai. I progressi visti in casa contro la
Castelfrettese sono sicuramente da
prendere in considerazione in quanto
i fabrianesi hanno dominato la scena
sin dai minuti iniziali. Nella partita a
Castelfidardo, contro una compagine
messa meglio in campo è soprattutto
più amalgamata e forte in ogni reparto,
la Fortitudo non ha potuto fare di più
di quello che ha fatto. I padroni di casa
hanno messo in difficoltà gli ospiti
nella prima parte della gara, mentre
nella seconda, pur segnando al ‘79 con
Borbotti, la partita è stata molto più
equilibrata. I ragazzi di Ranaldi hanno
provato pure a strappare un risultato
positivo ma non ci sono riusciti, anche
perchè la difesa locale ha fatto buona
guardia. Dopo tre gare la Fortitudo
chiama 3 punti frutto di una vittoria
casalinga e due sconfitte lontano dal
suo pubblico, 5 gol fatti (tutti contro
la Castelfrettese) e 3 subiti. Prossimo
impegno al comunale contro Le Torri.
a.c.
meglio gli ospiti, ma la gara rimane inchiodata sul risutato di parità. Prossimo
impegno in trasferta sul campo della
capolista Pergolese.
Angelo Campioni
classifiche
SERIE D girone F
Maceratese 9; Chieti e
Sambenedettese 7; Matelica e Recanatese 6;
Campobasso e Castelfidardo 5; Amiternina, Civitanovese, Fano,
Fermana e San Nicolò 4; Giulianova
3; Termoli 2; Jesina, Agnonese e Vis
Pesaro 1; Celano 0.
PROMOZIONE girone A
Pergolese 7; Marzocca 6; Camerano,
Fabriano Cerreto, Marina e Real
Metauro 5; Barbara, Dorica Torrette e
Passatempese 4; Belvederese, Piandimeleto, Vadese e Valfoglia 3; Marotta 2;
Conero Dribbling e Cagliese 1.
PRIMA CATEGORIA girone A
Montecalvo, Mercatellese, Montelabbate, Sant'Orso e Villa San Martino
7; Sassoferrato Genga 6; Piobbico
e Cantiano 5; Fermignanese e Usav
Pesaro 4; Mondolfo 3; Laurentina e
Peglio 1; Della Rovere, Gabicce Gradara
e Urbino Pieve 0.
PRIMA CATEGORIA girone B
Vigor Castelfidardo 9; Miciulli Senigallia e Villa Musone 7; Le Torri, Real
Cameranese e Monsano 5; Filottrano
4; Collemarino, Fortitudo Fabriano,
Leonessa Montoro e Osimana 3; Arcevia, Filottranese e Vallesina 2; Colle
1; Castelfrettese 0.
SECONDA CATEGORIA girone D
Chiaravalle e San Biagio 9; Cupramontana e Staffolo 7; Borgo Minonna e
Sampaoloese 6; Borghetto e Osimo 5;
Offagna 4; Castelbellino, Labor e Spes
Jesi 3; Osimo Stazione 1; Argignano,
Serradica e Victoria Strada 0.
SECONDA CATEGORIA girone F
Pioraco 9; Sarnano 7; Trodica, Elfa
Tolentino, Esanatoglia e Fabiani Matelica 6; Caldarola 5; Rione Pace e
San Ginesio 4; Serralta e Valdichienti
3; Nova Camers, Montecassiano e
Sefrense 1; Robur 0.
24/09/14 10.48
BASKET
Divisione Nazionale C
Intorno all'Halley
aumenta l'ottimismo
di ANTONIO GENTILUCCI
C
ontinua il lavoro di preparazione
della Halley Matelica per il
nuovo cruciale campionato di
lega DNC. Il primo confronto, sabato
13 settembre, con la Janus Fabriano,
era servito a coach Pecchia per ribadire i suoi concetti chiave, uno su tutti:
impegno in ogni situazione. Giovedì
poi, contro Gubbio, si è visto già
un miglioramento, a prescindere dal
livello degli eugubini, e sprazzi del
buon basket che i tifosi si augurano
possa essere di casa al PalaCarifac
in questa stagione. Migliora anche
l’inserimento dei nuovi, sia in campo
che fuori. La chimica di spogliatoio è
stata d’altronde fin da subito una delle
priorità del nuovo corso delineato dal
coach. Facile l’integrazione per Jacopo
Servadio, figlio d’arte come tutti gli
appassionati fabrianesi immagineranno, il primo arrivato, ragazzone che
già molti dei nostri conoscevano (ne
fa testimonianza lo spassoso video di
presentazione insieme con Jacopo Pecchia, comparso sul sito della società).
Venticinquenne, ala pivot in grado di
essere pericoloso sia vicino che lontano
da canestro, molto contento di questa
nuova esperienza. “Ho parlato con
la società, mi ha fatto molto piacere
che si siano così interessati a me - ha
detto - Personalmente, mi aspetto di
migliorare molto in questa stagione,
anche grazie al coach che mi ha già
allenato in passato”. E a proposito del
nuovo campionato si dice certo che “la
nostra sia una buona squadra, in grado
di lottare ai massimi livelli, ma consapevoli che ci sono alti roster altrettanto
27
>SPORT<
L'Azione 27 SETTEMBRE 2014
L'ala Cristiano Nasini
attrezzati. E dunque ci sarà da lottare,
mettendocela tutta”. Completamente da
scoprire è invece Cristiano Nasini, l’ala
piccola che dovrà prendere il posto di
Sergio Quercia, sistematosi a Tolentino. Fisico asciutto che fa intravedere
quell’atletismo cercato questa estate,
di se stesso Cristiano dice: “Dopo
essere cresciuto a Montegranaro, tra
l’altro allenandomi molto anche con
la prima squadra in serie A, lo scorso
anno mi ha dato molto, anche come
maturità, l’esperienza lontano da casa
a San Giorgio sul Legnano. Quest’anno
ho scelto di venire a Matelica perché
mi è piaciuto il progetto che c’è dietro”. Anche per lui obiettivi personali
di grande miglioramento, essendo un
ragazzo molto giovane e, alla domanda
GINNASTICA
su che tipo di giocatore è, ci dice: “non
mi ritengo principalmente un attaccante
o un difensore. Mi è sempre piaciuto
fare di tutto, mettermi a disposizione
del coach e fare quello di cui la squadra
ha bisogno. Per vincere il più possibile”. In ultimo, la squadra ha rafforzato
il pacchetto esterni facendo arrivare
Federico Ferretti, classe 1996, futuribile play di 190 cm che ha approfittato
dell’occasione di giocare un campionato di DNC. “Non mi aspettavo questa
chiamata. Appena tornato sono stato
contattato e l’entusiasmo è andato subito alle stelle”. Tornato… dagli States,
a Fairfield, in Iowa, dove ha potuto
giocare nelle high-school americane
e vivere e respirare il basket come si
può fare solo negli Usa. “Il livello del
basket è altissimo, ci credono molto.
Il tuo nome sulla maglia, palazzetti
sempre pieni, strutture di primo ordine,
anche alle scuole superiori. Ci allenavamo tutti i giorni al pomeriggio e due
volte anche la mattina, prima di scuola.
Ed è un tipo di gioco diverso, nelle
regole ma anche nell’approccio, nello
stile, fisico ma anche molto tattico”. E
a proposito di questa stagione che va a
cominciare, cerca anche lui di ottenere
il massimo da questa esperienza, dal
coach ma anche dai compagni: “ho già
preso preziosi consigli da Usberti…”.
Cresce dunque l’aspettativa e l’atmosfera per il campionato. Per i curiosi
l’appuntamento è per giovedì 25 settembre, al palasport di Cerreto, per la
terza amichevole. Sabato, invece, tutti
invitati alla festa del basket, al palazzetto di Matelica, dove ci sarà la presentazione ufficiale di tutte le squadre,
a partire naturalmente dal team DNC.
Ritmica
Fabriano prepara il campionato di A1
Il primo appuntamento della nuova stagione sportiva sarà
il Campionato Nazionale di Serie A1, anche se in effetti è
l’appendice dell’anno 2014. La Fondazione Carifac Ginnastica Fabriano, unica società
fabrianese che partecipa ad una
manifestazione di Serie A1 da ben
oltre 10 anni, dovrà cercare di migliorare l’ottimo terzo posto dello
scorso anno, senza l’apporto per
la prima volta della campionessa
Julieta Cantaluppi, che seguirà con
Kristina Ghiurova le ginnaste come
allenatrice. Anche quest’anno per
scelta tecnica non ci sarà l’apporto
della ginnasta straniera, che invece
avranno quasi tutte le altre squadre,
ma la presenza di ottime ginnaste
del nostro vivaio ci permetterà di
affrontare il campionato con la giusta convinzione del nostro
valore. Cecilia Meriggiola, Letizia Cicconcelli, Martina
Centofanti, Daniela Mogurean, Milena Baldassarri e Lavinia
Muccini saranno le protagoniste di
questo appassionante e prestigioso
campionato di Serie A1. Durante la
Notte Blu fabrianese (foto) sono
state premiate come campionesse
d’Italia Daniela Mogurean, Talisa
Torretti, Giulia Fattorini, Sofia Raffaeli, mentre a Letizia Cicconcelli
è andato il riconoscimento per la
sua partecipazione al campionato
Europeo in Azerbaijan. Le quattro
giornate del campionato inizieranno a Prato il 18 ottobre e continueranno a intervalli di due settimane
a Desio, Biella ed Arezzo.
STERLINO SPORTING CLUB
BASKET
Serie C regionale
Janus verso l'esordio,
ma si rompe il rapporto
con la Basket School
Primi impegni amichevoli positivi
per la Janus Fabriano di coach
Luciano Bolzonetti (foto) e del suo
vice Christian Rapanotti. I biancoblù
hanno affrontato l’Halley Matelica,
formazione di DNC, una categoria
sopra alla Janus, e l’Aesis Jesi di serie
D, una categoria sotto. In entrambi i
match, in cui il punteggio ha comunque
un’importanza molto relativa, si è vista
una Janus convincente: con
l’Halley i 40’ si sono chiusi
in parità sul 74-74 dopo che
la squadra di Bolzonetti aveva condotto per gran parte
dell’incontro anche con un
vantaggio in doppia cifra;
con l’Aesis, partita in cui
si sono disputati 50’ invece
dei canonici 40’ per far
mettere benzina nelle gambe
dei giocatori, Fabriano ha
prevalso 89-68. “La miglior
prestazione fra le due è stata
quella con Matelica – commenta il gm
Paolo Fantini – Abbiamo giocato un ottimo basket, mettendo in difficoltà una
squadra di categoria superiore come
l’Halley, anche se alla lunga abbiamo
un po’ ceduto dopo un grande avvio.
Con l’Aesis invece abbiamo patito nei
primi due quarti, poi siamo venuti fuori
alla distanza ma complessivamente con
meno brillantezza”. La Janus tornerà
in campo giovedì, a Cerreto, ancora
contro l’Halley Matelica, e poi sabato a
Tolentino contro la squadra allenata dal
fabrianese Lorenzo Cecchini in quello
che sarà l’ultimo impegno amichevole
prima dell’esordio nel campionato di
C Regionale, previsto per domenica
5 ottobre (ore 18) al PalaGuerrieri
contro la Virtus Jesi. Il calendario
ufficiale diramato dalla FIP prevede
poi per la squadra di coach Bolzonetti: Virtus Porto San Giorgio fuori,
Castelfidardo in casa, Fermignano
fuori, Fossombrone in casa, Recanati
fuori, Ascoli Piceno fuori, Bramante
Pesaro in casa, Urbania fuori, Porto San
Giorgio Basket in casa e chiusura del
girone di andata ad Ancona contro la
Stamura (13 dicembre). Il 20 dicembre
inizierà la fase di ritorno, ovviamente a
campi invertiti, che si concluderà per il
biancoblù il 15 marzo al PalaGuerrieri
contro la Stamura. A questo punto la
classifica verrà segmentata in due parti:
le prime sei classificate daranno vita a
un nuovo gironcino denominato “Girone Campione Regionale” con altre 10
partite tra andata e ritorno (inizio 29
marzo, conclusione 24 maggio), dove
ogni squadra si porterà in dote i punti
conquistati nella prima fase. Le squadre
classificatesi dal 7° al 12° posto nella
stagione regolare andranno invece a
comporre il “Girone Retrocessione” ed
anche in questo caso ogni squadra giocherà dieci partite tra andata e ritorno
sommando i punti a quelli ottenuti nella
prima fase. Al termine dei due minigironi verrà stilata la classifica finale
che determinerà la squadra campione
regionale, l’unica retrocessa in serie
D e le gerarchie utili per distribuire il
montepremi finale, un’altra novità di
quest’anno: saranno destinati 1.200
euro alla prima classificata,
900 alla seconda, 700 alla
terza, 600 alla quarta, 500
alla quinta, 400 alla sesta,
300 alla settima, 150 all’ottava. In totale ogni squadra
giocherà quindi 32 partite e
sostanzialmente ne verranno promosse, o per meglio
dire ‘traghettate’, 11 su 12
alla prossima serie C unica.
Nel frattempo, è giunta la
notizia della fine del rapporto di collaborazione tra
le società fabrianesi Janus e Basket
School. In proposito, sul comunicato
della Janus si legge che “è stato annullato l'accordo di società satellite
con la Basket School per volontà di
quest'ultima che il giorno 15 settembre
ha fatto pervenire una raccomandata
richiedendone la cessazione”. La Janus aggiunge che “l’unico e profondo
rammarico sta nel non essere riusciti
a costruire e lavorare insieme per un
movimento e un settore che ci sta molto
a cuore ma soprattutto è importantissimo per i ragazzi”. Infine, la Janus
ringrazia la Pallacanestro Senigallia e
il Vallesina Basket che le presteranno le
due squadre giovanili indispensabili per
assolvere le richieste della Federazione
e poter quindi disputare il campionato
di serie C Regionale.
Luca Ciappelloni
Basket serie D:
Cerreto al via
Inizia venerdì a Pesaro contro l’Aquarius
(ore 21.30) il campionato del Cerreto in
serie D. La squadra di coach Leonardo
Sonaglia e del suo vice Daniele Bonafoni
si presenta con rinnovate ambizioni anche
in questa categoria dopo la promozione
ottenuta a maggio. Questo il roster. Play:
Emanuel Cortese, Simone Moscatelli.
Guardie: Juan Beltran, Marco Cerini, Luca
Chiarucci, Giorgio Rossini. Ali: Edoardo
Cafasso, Giacomo Mazzoni, Lorenzo
Pecchia. Ali/pivot: Giacomo Gatti, Andrea
Bracchetti. Pivot: Claudio Bracchetti.
l.c.
Attività giovanile
Il Villaggio dello Sport ringrazia
Il Villaggio dello Sport della società
dilettantistica Sterlino Sporting Club,
in particolare nelle persone di Simone
e Paolo, vuole ringraziare tutti quelli
che hanno appoggiato il loro progetto
in cui si è lavorato per realizzare attività
sportive che integrassero divertimento
al benessere e alla crescita della persona. Tante sono state le iniziative e
le attività che ci hanno visti coinvolti
e che vorremmo riproporre in questa
nuova stagione agonistica. Inizierei con
l’attività motoria proposta nelle scuole
elementari, per passare poi ai campionati provinciali di minibasket dove tutti
i ragazzi hanno potuto partecipare, gli
eventi - da quello provinciale prima e
nazionale poi - organizzati in colla-
27 sport.indd 2
borazione con la Federazione Italiana
Pallacanestro, la giornata Nazionale
dello Sport in città e infine l’appuntamento fisso dell’estate, il "camp
estivo" in collaborazione con Tiro e
Molla. Quest’anno è stato davvero
intenso, ma i ragazzi ai quali ci siamo
rivolti, ci hanno seguito per ore ed ore
senza mai annoiarsi. Dal primo di settembre, intanto, presso la palestra del
Cavallo Pazzo, sono riprese le attività
pomeridiane di minibasket, maschile e
femminile. La proposta è rivolta a bambini e bambine nati\e dal 2009 al 2003,
proposta multidisciplinare che quindi
integra le due lezioni di minibasket ad
una terza giornata in cui si alternano
diverse discipline sportive, quali patti-
naggio, arrampicata e danza, si proverà
ad inserire il anche tennis, l'atletica e
le arti marziali. Gli interessati possono
contattare il 335 5725337 (Simone)
oppure il 3290049781 (Paolo).
I nostri ringraziamenti vanno ai genitori e ai ragazzi per primi per averci
scelto, alle società sportive ed i loro
istruttori che hanno collaborato con
noi (Fortitudo Pattinaggio, Atletica
Fabriano, Fuoripiombo Rock Climb)
ma anche a chi ha dato fiducia - oltre
che sostegno - al progetto: Fondazione
Carifac, Indesit Company, Janusped
srl, Erboristeria Amobio, Parrucchieria
Ricci e Capricci, Farmacia Monzali,
C.A.P. snc., Cartolibreria SD, Happy
Time, Omnipharma.
24/09/14 10.46
28
>SPORT<
CALCIO a 5
Serie C1
Real, un altro stop:
l'inizio è in salita
di LORENZO ALUNNI
Il giovane
Andrea
Passeri
N
ella seconda giornata di campionato il Real Fabriano cerca
di riscattarsi dopo la sconfitta
bruciante sul campo del Bocastrum.
I padroni di casa sono sempre privi
degli infortunati Angeloni e Bartolucci
e sono reduci da una bella e sofferta
in vittoria in Coppa sul campo del
Falconara nel turno di andata per 2-3
(autogola favore, gol di Ciculi e Morelli). In campionato però la musica è
diversa, gli avversari sono più affamati
e mettono spesso in difficoltà la compagine fabrianese. Il primo tempo contro
l'Audax Sant'Angelo assomiglia più a
una partita a scacchi, il ritmo è lento
con tanto possesso palla da entrambe le
parti e zero occasioni da gol. Brillano
solamente Ciculi, in uno stato di forma
spaventoso e reduce da un eurogol in
Coppa, e il giovane rampante Passeri
che è l'unico a impensierire il portiere
avversario. Il primo tempo si chiude
sullo 0-0 con l'ammonizione di Carnevali e un momento forse storico visto
che in campo, per alcuni minuti, c'erano
contemporaneamente tre ragazzi del
1996 (Burini, Passeri e Bello Burzo)
e uno addirittura del 1997 (Laurenzi).
Nel secondo tempo la partita si scuote
quando Passeri trova il gol facendo
esplodere la Palestra Fermi e ricevendo
l'abbraccio di tutti i compagni e un
applauso lunghissimo di tutti i presenti
sugli spalti. La gioia dura poco perchè
il numero 7 ospite (migliore in campo
degli avversari) pareggia poco dopo.
Nei sette minuti successivi succede l'inverosimile: prima Bartolini ammonito
per un presunto fallo e l'azione successiva espulso per doppio giallo per
delle proteste ritenute troppo vigorose.
Gli ospiti approfittano della superiorità numerica e passano in vantaggio.
L'arbitro come se non bastasse dopo
pochissimi minuti espelle anche mister
Rinaldi. La squadra sembra accusare il
colpo ma il solito Morelli, anche se in
ampio debito di ossigeno, danza spalle
alla porta e sigla il gol del pareggio. Nel
finale però è una disattenzione difen-
SCHERMA
siva a punire il Real che prende gol su
fallo laterale: 2-3. I padroni di casa le
tentano tutte, facendo anche avanzare
il portiere in campo, ma gli sforzi sono
vani e l'Audax quasi incredulo porta via
tre punti che sarebbero stati altrettanto
fondamentali per il Real.
Formazione Real: Cesaroni, Mislimi,
Angelelli, Ciculi, Bartolini, Carnevali,
Morelli, Passeri, Bello Burzo, Cardarelli, Burini, Laurenzi. Il Real ora ha
appuntamento lunedì 22 settembre in
casa contro Falconara alle ore 21 per
il ritorno di Coppa e poi venerdì 26 sul
difficilissimo campo del Corinaldo, una
delle squadre più quotate della serie C1
sperando di passare il turno e togliere
lo zero dai punti in campionato.
La classifica dopo due giornate:
Corinaldo, Torrese e Pagliare 6; Cus
Macerata 4; Nuova Ottrano, Bocastrum
United, Urbino, Etabeta, Montecchio,
Falconara e Sant'Angelo 3; Castelbellino, Grottaccia e Campiglione 1; Ascoli
e Real Fabriano 0.
Non sbagliano un colpo invece i ragazzi
della juniores ancora vincenti e a punteggio pieno dopo la vittoria casalinga
contro l'Alma Juventus Fano per 7-5
(primo tempo 2-1) con le reti di Bello
Burzo (tripletta), Burini, Pastuglia, Bisegna e Verdini. I giovani della juniores
ora andranno in trasferta a Senigallia
a sfidare l'Audax per proseguire una
marcia finora strepitosa.
Club Fabriano
Bilancio positivo nel primo anno di attività
“La vera, la saggia, la santa disciplina consiste nell’obbedienza anche quando l’obbedire dispiace e, specialmente,
quando rappresenta sacrificio”. Con questo slogan, il Club
Scherma Fabriano si è presentato alla cittadinanza un anno
fa con l’obiettivo di riportare in città la disciplina che in
passato ottenne grandi risultati sportivi.
Il primo anno di vita ha permesso al Club di farsi conoscere
ed apprezzare per la validità e l’importanza dei valori umani
e sportivi messi alla base di ogni singolo allenamento. Con
il fioretto i giovanissimi atleti fabrianesi si sono cimentanti
nello sport con l’impegno di non vedere l’avversario come
un numero.
La scherma, infatti, è uno sport che allena non solo il fisico
ma anche la mente: la disciplina consente di esprimere
al massimo la fantasia e la creatività dell’individuo che è
libero di interpretare con il massimo protagonismo espressivo un assalto, trovando soluzioni personali per ottenere la
vittoria, nel pieno rispetto delle regole. Certamente questa
è una grossa spinta verso la formazione del giovane e della
sua personalità. Soddisfatto il presidente del Club Scherma
Fabriano, Floriano Rossolini, che presenta le novità per la
nuova stagione sportiva. “Dal 1 ottobre alle 16.30 riprenderemo le attività con i ragazzi presso la palestra dell’Istituto
d’Istruzione Superiore Morea di Fabriano. Ci sarà spazio per
i nuovi iscritti. L’anno scorso si sono avvicinati alla scherma
più di 20 bambini di età compresa tra i 6 e i 12 e alle competizioni regionali abbiamo ottenuto sempre ottimi risultati. Al
Grand Prix Promozionale con Fioretto di Plastica abbiamo
conquistato il primo posto come società davanti a Marzocca,
Senigallia e Jesi. Un risultato straordinario – spiegano dal
Club – che si aggiunge a quello che ha visto i nostri atleti
premiati a Macerata. Sono sei i giovani atleti che hanno
ricevuto il riconoscimento: Tommaso Stroppa, Francesco
Verna, Claudia Carnevali, Sofia Rossolini, Sofia Giordani
e Maria Angelica Rossolini. Al di là del risultato sportivo
in se stesso, quello che ci interessa di più è cercare sempre
di poter aiutare il giovane che cresce ad amare i valori per
lo sport e per la vita. La sana competizione crediamo porti
proprio a questo”.
Marco Antonini
L'Azione 27 SETTEMBRE 2014
CALCIO a 5
Serie C2
Le cerretesi volano,
a secco la Virtus
e la Junior Matelica
Consueta panoramica settimanale sulle
quattro squadre del nostro territorio che
partecipano al campionato di serie C2
di calcio a 5.
GIRONE A – La Virtus Fabriano
dopo due giornate è ancora a secco
di punti. Venerdì scorso è arrivata una
sconfitta di misura a Montesicuro per
3-2 contro il Tre Colli Pinocchio. E
dire che la partita era cominciata con
un buon possesso di palla ad opera
della squadra fabrianese, mentre gli
avversari si rivelavano più pericolosi
sulle palle da fermo, bravo il portiere
Calussi a metterci una pezza con un
paio di belle parate. Una doppietta
ravvicinata del virtussino Boncristiano
sembra spianare la strada ai ragazzi
di mister Gianmarco Latini (0-2), ma
gli avversari ben presto sono lesti a
rimettere la situazione in equilibrio.
Si va al riposo sul 2-2. Nel secondo
tempo la Virtus inizia abbastanza bene
e si procura un paio di buone occasioni da gol, ma non riesce a sfruttarle,
complice – in un caso – anche una
discutibile decisione arbitrale. Una
deviazione rocambolesca su calcio da
fermo beffa la Virtus (3-2). Non darà
frutti l’arrembaggio finale in cerca del
pareggio. La formazione fabrianese:
Calussi, Cloriti, Gentili, Stroppa,
Bilati, Ruggeri, Spilli, Zamponi, Biagini, Pesce, Boncristiano, Pallotta. Nel
prossimo turno, venerdì 26 settembre,
la Virtus giocherà in casa contro la Pieve d’Ico (PalaGuerrieri, ore 21.30). La
classifica dopo due giornate: Dinamis
Falconara e Pietralacroce 6; Ankon,
Jesi, Cagli e Futsal Ancona 4; San
Costanzo, Casine, Tre Colli Pinocchio
e Pieve d’Ico 3; Numana 2; Pianaccio
e Brecce Bianche 1; Chiaravalle, Virtus
Fabriano e Mantovani 0.
GIRONE B – Giornata super per le
due squadre cerretesi, entrambe vincenti. Il Cerreto - guidato da Edoardo
Pataracchia - ha superato per 5-3 il
Futsal Real Trading grazie alle reti di
Centocanti (3), Biondi ed Innocenzi.
I rossoneri hanno sempre condotto la
gara, sgassando nel finale. La formazione: Innocenzi Juri, Francucci, Orlando,
Tozzi, Biondi, Innocenzi Teo, Spuri
Nisi, Mosconi, Trottini, Centocanti,
Marco Bruzzichessi del Cerreto d'Esi
Sakuta, Verdini. Venerdì 26 settembre
il Cerreto giocherà ancora in casa
contro il Gagliole, una sfida sempre
emozionante (PalaCarifac, ore 21.30).
Bel colpaccio messo a segno dal Cerreto d’Esi di mister Maurizio Buratti,
che ha sbancato San Severino per 3-4
cogliendo la prima vittoria stagionale.
I cerretesi erano in vantaggio per 0-3
all’intervallo (a bersaglio Bruzzichessi
con una doppietta e Lippera), poi si
sono fatti raggiungere sul 3-3 dai padroni di casa, ma nel finale Ottavi ha
trovato il varco giusto per regalare la
vittoria ai suoi. La formazione: Cannoni, Caporali, Amadei, Stazi, Baldoni,
Buldrini, Lippera, Ottavi, Bruzzichessi,
Montuschi, Poeta, Di Ronza. Sabato
27 settembre altra trasferta, stavolta a
Campocavallo. E’ andata male, infine,
alla Junior Matelica di mister Antonio
Colluto, sconfitta a domicilio per 3-7
proprio dal Campocavallo. I matelicesi
sono rimasti a contatto fino all’inizio
della ripresa (3-3), ma poi gli ospiti
hanno messo la freccia. Per la Junior,
a segno Prearsi, Manfroni ed Orpello.
La formazione completa: Mastrelli,
Quaresima, Gelmi, Manoni, Pellegrini,
Prearsi, Mariotti, Diletti, Manfroni,
Orpello. Sabato 27 settembre trasferta
a Cascinare contro il Fontespina. La
classifica dopo due giornate: Cerreto,
Fontespina e Montelupone 6; Cerreto
d’Esi, Futsal Macerata e Cantine Riunite 4; Campocavallo, Recanati e Gagliole 3; Santa Maria Nuova 2; Castrum
Lauri, Junior Matelica e Fontespina 1;
Osimo, San Severino e Real Trading 0.
Ferruccio Cocco
BREVI SPORT
RUGBY SERIE C: ECCO GLI AVVERSARI
DEL TEAM FABRIANESE
Finalmente svelate le avversarie del Fabriano Rugby, che sfideranno il "quindici"
guidato da Cristian Lombardi a partire
dal prossimo 5 ottobre. Amatori Rugby
Ascoli, Amatori Rugby Fermo, Cus
Ancona, Sena Rugby, Cus Camerino,
San Lorenzo Rugby e Valmetauro Titans:
queste le sette avversarie dei fabrianesi
che tra circa due settimane inizieranno a
sfidarsi sui campi di tutte le Marche alla
ricerca della vittoria del girone 2 di serie
C. Un girone impegnativo, con avversarie
che il "quindici" fabrianese tornerà a sfidare
dopo lo scorso campionato giocato quasi
per intero sui campi umbri.
Dopo l'annuncio della composizione
del girone da parte del Comitato Rugby
Marche, rimane solo l'attesa del calendario definitivo dei fabrianesi, pronti per
una nuova stagione di passione ovale.
Passione che verrà presentata alla città
il prossimo venerdì, con la conferenza
stampa che svelerà alla città programmi
ed obiettivi di prima squadra e giovanili.
Saverio Spadavecchia
28 sport.indd 2
LA CITTADELLA DELLO SPORT
DIVENTA ISOLA PEDONALE
Fissata la data per l’avvio della pedonale
nella cittadella dello sport di Fabriano. Sarà
il primo ottobre il giorno in cui verrà chiusa
al traffico la zona degli impianti sportivi nei
pressi del centro commerciale ‘Il Gentile’. Si
tratterà di uno stop ai motori per 24 ore al
giorno, ma non in tutta l’area. “Per evitare
problemi alle vie di fuga – annuncia il sindaco Giancarlo Sagramola – resterà aperta
la strada che costeggia esternamente lo
stadio comunale. La prima sarà una fase
sperimentale, poi potremo apportare eventuali correttivi in corsa”. Quanto, invece, ai
parcheggi resteranno regolarmente fruibili
le principali strutture di posteggio, ovvero
al centro commerciale-multitisala, davanti
alla piscina e nel piazzale del PalaGuerrieri.
BASKET: IL GIORNO DEL VIKINGO
TRA RICORDI E SOLIDARIETA'
Sabato 30 agosto si è svolta la decima
edizione de ‘Il Giorno del Vikingo’. Teatro
dell’evento è stato il campetto di basket della
parrocchia della Misericordia che ha ospitato
l’ormai celebre torneo di basket 3vs3. Tanti
ragazzi hanno voluto partecipare a questa
manifestazione per ricordare Giorgio
Lenci, grande tifoso del Fabriano Basket,
appartenente agli Ultras Fabriano 1999,
prematuramente scomparso nel 2004 e
l’ultimo sole dell’estate ha permesso un
grande afflusso di persone che hanno assistito alle varie partite. La solidarietà è stata
parte integrante della giornata: sono stati
raccolti 800 euro che verranno donati alla
famiglia della piccola Desirèe Rinaldi affetta
da atrofia spinale muscolare e alla Fondazione Marco Mancini. Dei ringraziamenti
particolari vanno alla Fondazione Carifac,
i Volontari della Croce Rossa Italiana, a
Don Luigi parroco della Misericordia; agli
esercizi commerciali che hanno offerto i
premi per i vincitori del torneo: il ristorante
Antico Muro di Sassoferrato, il ristorante
Embè, il ristorante pizzeria Lara e la birreria
Lo Sverso. Un ringraziamento anche a
tutti i partecipanti. Sport e solidarietà: un
binomio che nel ricordo di Giorgio viene
portato avanti con semplicità e passione
da tutti quei ragazzi che hanno avuto la
fortuna di poter incontrare il Vikingo nel
corso della loro vita.
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>FUORI PORTA<
L'Azione 27 SETTEMBRE 2014
Il"Nellacinema
va...
in
carcere
città l'inferno" esalta una carismatica Anna Magnani come detenuta
di SILVIA RAGNI
S
ono passati 41 anni
da quel 26 settembre
1973 in cui Anna
Magnani, prima attrice italiana ad essere premiata con l’Oscar (nel 1955,
per la sua interpretazione
di Serafina Delle Rose in
‘La rosa tatuata’ di Daniel
Mann) veniva a mancare.
Considerata una delle più
grandi interpreti della storia
del cinema, ‘Nannarella’
possedeva un enorme talento ed una viscerale carica
umana che l’hanno resa
leggendaria figura emblematica della “romanità” del
XX secolo.
Fu senza dubbio per queste
sue caratteristiche che Renato Castellani le affidò il ruolo
di Egle, sagace
e prorompente
detenuta avvezza al carcere che
nell’istituto di
pena femminile romano delle
Mantellate – un
ex convento annesso a Regina Coeli gestito dalle suore
- rappresenta
il personaggio
più popolare, un
riferimento per
tutte le compagne di cella, la
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veterana irruenta, ma “vera”,
alla quale chiedere consigli,
ma anche con cui motteggiare in dialetto romanesco
e ridere a crepapelle. Egle o
la si ama, o la si odia: non
si sfugge, comunque, ad un
confronto con lei. Il film
che la vede protagonista è
quel ‘Nella città l’inferno’
che Castellani adattò da un
romanzo di Isa Mari, ‘Roma,
via delle Mantellate’, incentrato sulla quotidianità carceraria di un gruppo di detenute. Girato nel 1958, ‘Nella
città l’inferno’ annovera tra i
suoi interpreti principali i più
prestigiosi nomi del cinema
italiano dell’epoca: ad Anna
Magnani si affiancano infatti
Giulietta Masina, Alberto
Sordi, Renato Salvatori e
due attrici eccellenti come
Cristina Gajoni e Marcella
Valeri, rappresentanti di tipi
umani differenti ma ugualmente ricchi di pathos. La
trama della pellicola, in un
crescendo di emozioni, si
snoda in un concatenarsi di
situazioni dal quale scaturiscono relazioni, meccanismi
psicologici e ritratti caratteriali tipici del mondo della
reclusione tratteggiati con
sensibilità ed in pregnanti
dettagli che li rendono perennemente attuali, espressioni di una contemporaneità
universale. Sullo sfondo, a
scandire i momenti cruciali
della giornata, il
costante rintocco
della campana
della struttura.
Insieme a Suso
Cecchi D’Amico, Castellani
imbastisce una
s c e n eg g i a t u r a
ben strutturata:
tutto ha inizio
quando Lina
(Giulietta Masina), un’ingenua domestica
veneta, viene
condotta alle
Mantellate con
l’accusa di complicità nel
furto subito dai suoi datori
di lavoro. Allo scopo di
proteggere Adone (Alberto
Sordi), il suo fidanzato e reale autore del crimine, Lina
se ne è infatti addossata la
colpa. Dalle compagne di
cella, che nel suo racconto
annusano subito “puzza di
bruciato”, la nuova arrivata
viene bonariamente derisa e
successivamente redarguita
sulle “regole del comportamento carcerario”.
Incuriosita da questa detenuta sui generis, Egle la prende
sotto la propria ala tramutandosi per Lina in una figura
indispensabile, dalla quale
dipende per ogni decisione:
la forte personalità della prima soggioga – involontariamente - la seconda, che dietro consiglio di Egle giunge
addirittura a far chiedere a
Adone la metà della refurtiva
affinchè non riveli la verità
al giudice. Al tempo stesso,
Egle rimane colpita dalla
volontà di cambiar vita di
Marietta (Cristina Gajoni),
giovane detenuta infatuata
di un meccanico che sbircia
quotidianamente tra le sbarre
della finestrella del bagno:
esilarante e densa di poesia
risulta la scena in cui le due,
dietro le grate, urlano nomi
maschili a caso per scoprire
come si chiama l’aitante
sconosciuto. Mentre l’esperienza detentiva tramuterà
drammaticamente l’essenza
di Lina rendendola cinica
e spregiudicata, Marietta
ottiene una scappatoia dalla
sua condizione nell’affetto
di Piero (Renato Salvatori),
il meccanico che, tramite
una lettera, trova il modo
di conoscerla grazie ad un
colloquio in carcere. Quando
Lina verrà nuovamente arrestata, conduce ormai una vita
dissoluta di cui si fa vanto;
ma nel momento in cui Egle
le dimostra il proprio disprezzo per quella metamorfosi, la affronta
spavaldamente
attribuendogliene la responsabilità. E’ allora
che il latente
senso di colpa
di Egle esplode
in una violenta
crisi, durante la
quale aggredisce la compagna per esternare
tutta l’angoscia
innescata dal
pensiero che il
carcere dia l’avvio ad un circolo vizioso senza
vie di scampo,
dove non esistano possibilità di
evoluzione. Ma non è così:
anche Egle, nel frattempo,
ha preso coscienza che nella
vita sia possibile liberarsi da
quelli che appaiono inesorabili gioghi. Che dall’esperienza del carcere si possa
ripartire per ricominciare in
modo diverso. E quando una
troupe di giornalisti visita le
Mantellate per intervistare le
detenute, li intima di tenersi
alla larga da Marietta: che
non si azzardino a fotografarla perché lei si sposerà,
se ne andrà di lì, non tornerà
più. La scritta fine coincide
con una nuova, profonda
consapevolezza: la salvezza
è possibile.
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>DIALOGO<
L'Azione 27 SETTEMBRE 2014
Un modello per ricostruire
La figura di Alcide De Gasperi così poco ricordata a 60 anni dalla morte
di FRANCESCO IACOBINI
A
sessant’anni dalla
sua scomparsa (19
agosto 1954), la
figura di Alcide
De Gasperi (nella foto),
il “Presidente della Ricostruzione” dell’Italia del
dopoguerra, continua ad
essere sorprendentemente
poco ricordata e ancor meno
conosciuta.
E’ vero che egli appare un
alieno rispetto all’universo
politico di oggi, talmente
tanto diversi furono il suo
tipo umano e il mondo dal
quale proveniva e in cui si
sviluppò il suo impegno
pubblico.
Ma De Gasperi fu abbastanza diverso pure da molti
politici suoi contemporanei,
soprattutto per alcuni tratti di
reale modernità. In un tempo
di forti contrapposizioni,
caratterizzato da partiti di
massa, pesanti - partitichiesa, si è detto – egli si
mantenne infatti più uomo
di governo e delle istituzioni,
certo radicato in un rapporto
di reale leadership con l’elettorato, ma per nulla propenso
alle logiche massimalistiche
delle ideologie organizzate.
Probabilmente questa attitudine gli proveniva dall’ origine di trentino formatosi nel
vivo dei movimenti sociali
e politici di inizio secolo,
in un’area di confine e nel
fuoco del pensiero sociale
cristiano, rinnovato dalla Rerum Novarum di Leone XIII
e tradotto poi principalmente
nel popolarismo e nel nucleo
fondante della successiva
Democrazia Cristiana.
Tale temperie, che era insieme religiosa, culturale
e ideale, aveva dotato De
Gasperi di una radice umana
molto solida, in cui la politica – intesa essenzialmente
come servizio alla migliore
convivenza civile – aveva
il carattere di una vocazione, una vocazione per cui
anzitutto occorreva essere
disposti a pagare dei prezzi,
fossero quelli della solitudine, dell’incomprensione o
anche della persecuzione e
dell’esilio. E in essa la fede
– ben lungi dal piegarsi alle
strumentalizzazioni dell’ora
storica e declinata anzitutto
come scelta consapevole
di una coscienza formata e
come coraggiosa assunzione
di responsabilità – si costituiva anche come scuola di
misura e di realismo, non
estraniando il credente dal
mondo, ma aiutandolo ad
entrarci e a starci nella maniera più lucida e completa,
secondo la concezione più
nobile e meno distorta della
laicità.
Fu probabilmente questo
insieme di valori praticati e
di convinzioni vissute, vagliato poi dalle molte prove
di un’esistenza difficile e
contrastata, a dare all’opera
di De Gasperi lo stigma di
una credibilità autentica,
guadagnandogli anche il
rispetto di tanti avversari.
Le sue battaglie e realizzazioni di capo dei governi dei
primi anni della Repubblica
furono molteplici.
Dalla stretta finanziaria imposta ad un Paese in macerie,
che consentì all’Italia di
essere ammessa agli accordi
di Bretton Woods, alla scelta
di ancorarsi solidamente
all’Occidente.
Dall’adesione al Patto Atlantico al consolidamento del blocco sociale del
piccolo risparmio, della
piccola e media impresa
diffusa, dell’artigianato e
dei coltivatori diretti. Dalle
riforme tributaria e agraria,
alla Cassa del Mezzogiorno,
allo sviluppo dell’edilizia
popolare e delle infrastrutture, propiziati anche dalle
risorse del Piano Marshall.
Dal tentativo di organizzare
una democrazia liberale
decidente e aperta ai ceti
popolari sino al fallimento
del correttivo maggioritario
nelle elezioni del’53, allora
bollato dai social-comunisti
come “legge truffa” e che
raffrontato alle proposte
pasticciate di oggi appare
Santini, la poltrona in prima fila
2004, era il 17 settembre.
Fu l’ultima giornata in vita di
Corrado Santini, (nella foto)
figura indelebile di amante
della cultura teatrale che ha
segnato il percorso del nostro
teatro dal 1957 al 2000. A
5 anni viene scritturato per
una pubblicità di prodotti
farmaceutici, a 17 anni gli
viene pubblicato un suo racconto su riviste nazionali. Il
palcoscenico culturale inizia
da bambino. In adolescenza
segue con innata passione gli
spettacoli che offre il Gentile
prima della guerra, passione
che non lascerà più negli anni
seguenti. La sua predisposizione per la dialettica culturale
colpiva immediatamente i
più importanti personaggi
dello spettacolo ed apriva
con loro sincere e lunghe
amicizie che li avrebbero portati
ben presto a Fabriano, per la
gioia dei molti appassionati
fabrianesi, che avrebbero potuto
solo ascoltare alla radio i vari
Alberto Sordi, Nino Manfredi,
Vittorio Gassman, Eduardo de
Filippo e moltissimi altri illustri
personaggi. Era molto di più di
un impresario per come riusciva
ad organizzare
stagioni di prosa o lirica e per
come organizzava il Veglione di
Capodanno post
guerra, che era il
momento top della mondanità fabrianese. Fondò
nel 1957 il Premio
Nazionale Artisti
dello Spettacolo
che annualmente
ancora oggi assegna l’ambito
riconoscimento alle personalità
più in vista dello spettacolo.
La sua fine critica ha sempre
spronato le amministrazioni
comunali al miglioramento della
qualità culturale cittadina e da
giornalista pubblicista ha sempre collaborato con “L’Azione”,
raccontando settimanalmente
tutte le cronache
degli spettacoli che
lui stesso aveva
organizzato. Il Comune gli assegnò a
vita la poltrona n.1
della prima fila del
Teatro Gentile, che
lui gelosamente e
sistematicamente occupava con
orgoglio. Strettissimo fu il rapporto
con il tenore Benia-
sempre di più come la vera
occasione mancata del nostro Paese.
Tutte queste sfide però,
anche quando coronate da
risultati positivi, lasciarono
sempre in De Gasperi un costante contrappunto interiore, derivante da un senso di
insufficienza e dalla visione
cruda dei propri insuccessi.
Egli si sentì costantemente
legato a quel principio di non
appagamento che è la cifra
più alta e più vera dell’impegno sociale e politico dei
cattolici italiani, e che lo
accompagnò sino alla morte,
insieme alla serena fiducia
che la propria opera, in ogni
caso, non era del tutto “sua”
e tantomeno era “per sé”,
ma rimaneva iscritta in un
orizzonte più vasto e più
alto, come è proprio di ogni
impresa umana secondo l’insegnamento della sapienza
cristiana. D’altra parte, la
vicenda di De Gasperi si era
consumata anche in mezzo
alle incomprensioni della sua
parte, se è vero che gli stessi
rapporti con le gerarchie
della Chiesa e con lo stesso
Papa Pio XII non erano rimasti privi di incomprensioni
dolorose, per la divergenza
di valutazioni sulla situazione politica italiana e per la
difesa che il leader trentino
aveva fatto della propria
autonomia di credente e
mino Gigli, tanto che donò al
Comune di Recanati molti
preziosi reperti, come pure
al Comune di Maiolati fece
omaggio di lettere del suo
compositore Spontini. Fece
anche donazioni al nostro
Comune ma sicuramente
non apprezzate, in quanto
ancora chiuse in qualche
stanza del teatro. Scriveva il
noto scrittore di gialli fabrianese Alberto Ciambricco,
quando commemorava la
scomparsa di Corrado su
’L’Azione’....’’….mi permetto di suggerire all’attuale
nome del Premio Nazionale
Artisti dello Spettacolo…di
aggiungere ..Premio Corrado
Santini, Premio Artisti dello
Spettacolo..."; chissà che
dopo 10 anni Corrado possa
avere un riconoscimento per
rendere indelebile il ricordo
del suo prezioso contributo
alla cultura della città.
a.d.
di uomo di Stato. Oggi, in
mezzo a tanta sostanziale
dimenticanza e a non poche amnesie interessate, la
rivisitazione della figura
degasperiana appare spesso
condizionata dalle esigenze
politiche più spicciole, associandola a questo o quel
campo attuale, a questa o a
quella scelta, e soprattutto
separandola dal suo contesto, e anche da coloro che
– nella comune ispirazione
e nella medesima appartenenza di partito e di schieramento – arricchirono quella
stagione di altre sensibilità,
di diverse preoccupazioni, di
priorità ulteriori (basti pensare alla grottesca pretesa di
leggere la complessiva vicenda democratico-cristiana
sezionandone i vari filoni
secondo gusto, cristallizzandone le distinzioni in modo
artificioso e interpretandone
ragioni e fatti con un senno
di poi piegato all’aritmetica
dell’ignoranza e della cattiva
coscienza). Ma Alcide De
Gasperi – al di là di tutti i
riduzionismi e degli stessi
tentativi di incastonarlo in
una nicchia devozionale
– rimane lo statista della
credibilità personale radicale, della militanza pagata e
sofferta e della politica come
realizzazione concreta, ispirata da convinzioni profonde
ma aliena dagli astrattismi e
dai voli pindarici dell’inconcludenza.
La sua stessa indole sobria, essenziale, così poco
promozionale e facilmente
carismatica, fu il segno di
una limpidezza e di una
onestà adamantine, unite alla
convinzione che il proprio
contributo alla storia umana
potesse risultare tanto più
prezioso ed efficace quanto
più riuscisse a mantenersi
alieno dalla tentazione del
narcisismo e dalla nevrosi
della vanità. Basterebbe
quest’ultimo aspetto, a tacere di tutto il resto, a indicare
un esempio da seguire per
la complicata ma necessaria
ricostruzione del tessuto
politico e civile dell’Italia
di oggi.
Bollette Multiservizi,
balzello pesante
Il Presidente Renzi, dopo la relazione del commissario alla
spending review Carlo Cottarelli, ha stabilito che il governo
taglierà le ottomila “partecipate” e “Multiservizi” d’Italia che
sono un altro pozzo senza fondo che mangia le risorse degli
italiani oramai stremati da sette anni consecutivi di crisi. In
attesa e nell’augurio che ciò avvenga ci domandiamo per
quanto ancora dovremo sopportare i continui aumenti di spesa
che la locale “Multiservizi” applica ai cittadini diventati il
bancomat di ogni tassa e balzello finalizzato a “ripianare”
gli sperperi pubblici. Di questi giorni l’arrivo nelle case dei
fabrianesi di bollette della Multiservizi dove sotto la dicitura
“altri addebiti/accrediti” figura una voce che in percentuale
è il doppio del consumo reale di acqua fatto dall’utente. Con
questo balzello tra spese fisse non meglio specificate, tassa
per la depurazione, tassa per le fognature, ecc… l’incidenza
delle tasse incide per più del 70% del totale. Tale proporzione
è inaccettabile, chiediamo che vengano date bollette con voci
comprensibili ma, soprattutto, che il Comune di Fabriano e
chi è stato eletto nel CdA non dorma e controlli l’operato
di questo ente inutile, dannoso per l’entroterra e dal quale
non sarà mai troppo presto uscire e riappropriarci di un bene
comune come l’acqua.
Giovanna Leli
Gipy, il vignettista ora è salito in cielo
E’ scomparso alla veneranda età di 86 anni, il 6 settembre scorso.
Ma ancora disegnava. Parlo di Paolo Del Vaglio, il famoso vignettista
dell’angioletto Pigy pubblicato su tutte le testate cattoliche da almeno
sessant’anni, in primis su Avvenire e Famiglia Cristiana. Paolo Del
Vaglio era un amico. Lo conoscevo da sempre perché era socio del Gslg,
associazione di volontari della lettura di cui sono v. presidente. Veniva
alle nostre riunioni di Bologna e ci si scambiava auguri di carta. Poi ci
fu un incontro più importante all’Ateneo Salesiano di Roma, quando,
in un convegno sull’umorismo organizzato dal Gslg, c’era anche una
mia mostra di vignette satiriche. Con Paolo ci capimmo subito, ci
scattammo foto insieme. Si decise di fare qualcosa di importante con
30 dialogo.indd 2
lui. Paolo era un angelo dell’umorismo, per la gentilezza del tratto e
della battuta, ma una battuta spesso pungente, che coglieva al volo le
contraddizioni della realtà. Definito il “Charlie Brown mediterraneo”,
ha pubblicato su più di 200 testate giornalistiche e ha vinto, fra i molti altri, due premi importanti al famoso concorso di Bordighera: il
“Dattero d’oro” per il suo Pigy e il “Thomas Moore”, ambìto premio,
quest’ultimo, per un umorista cattolico. Ci incontrammo poi nella sua
abitazione, a Napoli, per un progetto in comune… ma vi racconterò.
Ciao Paolo, ora col tuo Pigy sei alla pari degli altri angeli, con i quali
sicuramente stai facendo delle battute su di noi quaggiù.
Renato Ciavola
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