un libro - L`Azione
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Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN) >Fabriano 5 >Fabriano Fabriano-Matelica euro 1,20 10 >Matelica 15 n. 11 Anno CIV 21 marzo 2015 >Sport 25 Un video per l'Alfa fatto da noi Il Museo Diocesano a giugno Conoscere i funghi... gratis! L'emozione del ciclismo in città U A B S n gruppo di fabrianesi ha realizzato un corto promozionale per rilanciare il modello "Mito" della nota casa automobilistica. ll'interno del Palazzo Vescovile, ospiterà pergamene, tavole, tele, statue, argenterie, suppellettili sacre e preziosi paramenti. L'antichità disprezzata Ad un giornalista italiano che gli chiedeva lumi sulla nostra crisi economica, il celebre americano John Kenneth Galbraith rispose qualche anno fa: “Io penso alla sua patria e vedo: la bellezza, la cultura, le vestigia antiche come in nessun altro luogo del mondo. Se siete in crisi, siete colpevoli… perché molto più del Pil, nel futuro il livello estetico diventerà decisivo per indicare il progresso della società”. Non c’è proprio bisogno di recuperare una citazione datata per renderci conto che la bellezza rappresenta un potente motore di sviluppo e di competitività. Pensiamo semplicemente ai nostri meravigliosi siti storici, archeologici e all’incuranza in cui sono lasciati per lanciare un allarme che non può continuare a suonare a vuoto. Pompei, che tutto il mondo ci invidia, incassa solo 20 milioni di euro in un intero anno di attività, contro i 23 milioni di euro in una settimana degli Internazionali di tennis di Roma. Qualcosa non va, ovvio e non stiamo poi a lamentarci. Se l’Italia è affetta dal virus dell’Opzione zero, per riportare il titolo dell’ultimo libro di Francesco Delzio, ovvero l’incapacità di decidere e di assumersi qualche responsabilità, la gestione del nostro patrimonio culturale è uno dei terreni in cui questa sorta di malattia si è manifestata in modo violento e nemmeno tanto inaspettato. Lo scandalo della devastazione della Barcaccia da parte delle orde ubriache di tifosi olandesi è il manifesto di questo fenomeno. Qualche giorno fa due ragazze americane hanno inciso le loro iniziali sul muro del Colosseo per un selfie da incorniciare. L’ebbrezza di lasciare un segno, il gusto della sfida. Un po’ la sindrome di Stendhal al contrario, dove l’estasi al cospetto dei capolavori scuote e provoca l’anima nera, l’ignoranza becera del vandalismo. La lista è lunga. Tra i casi più clamorosi il “nerd” dei sassi che prima rovinò la fontana del Moro a piazza Navona e dopo tre ore attentò alla Fontana di Trevi, quest’ultima tinta poi anche di rosso dal post futurista Cecchini, mentre intanto piovevano a cascata 500mila palline sulla scalinata di Trinità dei Monti. Follia goliardica, un feticismo estremo verso l’antichità che sconfina nel disprezzo. Scatta una fiera indignazione, ma come trattiamo seriamente nella quotidianità questo museo en plein air che si chiama Italia? Come dire che abbiamo il nemico in casa, nel senso di essere un po’ barbari anche noi, indifferenti alla bellezza e poco sensibili alla cura ed alla pulizia, immobili di fronte ad un tentativo di sfascio. Per questo la scelta dell’opzione zero è qualcosa di perdente: decidere di non decidere, per non rischiare, per non avere problemi, per abbattere i costi del presente e segnare purtroppo il futuro. (...) (Segue a pagina 2) ella iniziativa del Gruppo Micologico matelicese che ha deciso di proporre un corso per avvicinare nuovi appassionati. abato scorso la carovana della classica Tirreno-Adriatico ha attraversato Fabriano nella quarta tappa, conclusasi a Castelraimondo. Con il verso L giusto a poesia è come un oggetto oscuro, misterioso. Spesso del tutto priva di interesse da parte del grande pubblico, altre volte al centro della scena. E Fabriano è una città che ha molto valorizzato, negli ultimi anni, questa forma d’arte attraverso incontri, recital, festival, premi. Dal “Città di Fabriano” a Poiesis e Poetico fino all’”Anna Malfaiera”: una continua produzione di eventi di successo. Ma in fondo la poesia è un bene immateriale che sa coinvolgere, che consente di guardarci dentro, mentre spesso la vita di ognuno mira a tutt’altro. Servizi a pag. 3 di Alessandro Moscè e Francesca Agostinelli Carlo Cammoranesi 01 prima.indd 2 18/03/15 11.27 2 >EDITORIALI< L'Azione 21 MARZO 2015 Giubileo della Misericordia di FRANCESCO IACOBINI “L a misericordia è il nome del nostro Dio”, ha detto una volta Jorge Mario Bergoglio al cardinale Walter Kasper, importante teologo tedesco, autore di un libro su questo argomento. Si tratta di un’affermazione che possiamo considerare come il filo conduttore dei primi due anni di pontificato di Papa Francesco, e che viene messa ora al centro di un Giubileo Straordinario, convocato a sorpresa a partire dall’8 dicembre 2015 al 20 novembre 2016. Una parola, la misericordia, che la Chiesa ha ricominciato a valorizzare come tale già da un po’ di tempo, dopo che per lunghi secoli era stata invece considerata prevalentemente come parte del più ampio discorso sulla giustizia divina. Approfondendo in modo nuovo importanti passi delle Scritture e del Vangelo (basti pensare ai racconti del Samaritano, del Figlio Prodigo o al discorso di Gesù sul Giudizio Universale), il pensiero teologico e poi il magistero dell’ultimo mezzo secolo hanno preso a proporre con più decisione la misericordia come espressione della perfetta fedeltà del Dio-Amore a sé stesso, e quindi come fiducia della Chiesa e degli uomini nella Sua smisurata capacità di perdono, di accoglienza e di pazienza. Questa idea ha acquistato crescente importanza nell’insegnamento di pontefici come San Giovanni XXIII, San Giovanni Paolo II (sua l’istituzione della festa liturgica della Divina Misericordia, su ispirazione della santa mistica polacca Faustina Kowalska) e Benedetto XVI, che hanno chiarito e testimoniato che la fede nel Dio di misericordia non diventa per questo più comoda, ma semmai impegna ad una sfida integrale, a comprendere meglio e vivere davvero la verità essenziale del Vangelo. Con Papa Francesco tale linea si sviluppa ulteriormente, e la Chiesa è spinta a prendere più convintamente il largo verso tutte le frontiere dell’umano, a incrociarne le forme, i modi e le contraddi- zioni contemporanee, allo scopo di annunciare la paternità di Dio senza trasformare la religione in un onere, in un insieme di barriere e di dogane che ne disperdono il senso salvifico. La misericordia diventa così il principio ermeneutico per intendere e presentare l’intero insegnamento di Gesù e della Chiesa e, a cinquant’anni dalla chiusura del Concilio Vaticano II (8 dicembre 1965), con questo Giubileo Straordinario, Bergoglio convoca il popolo cristiano ad un appuntamento di forte intensità spirituale, su un piano diverso dal lavoro e dal dibattito sul cambiamento delle strutture, delle leggi e dei canoni. Riconnettersi così esplicitamente al Concilio è anche un invito a percorrere la strada dell’applicazione dei suoi risultati reali, senza distorsioni e senza fraintendimenti. Bergoglio, infatti, si sente figlio del Vaticano II, e non un soggetto della disputa che ne ha caratterizzato l’interpretazione e la memoria. Il Papa desidera, inoltre, “uscire” per andare verso coloro che si sentono o si sono esclusi dalla Chiesa, soprattutto nei Paesi dell’Occidente avanzato. E’ anche per questo che la regia dell’evento giubilare è stata affidata al Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, un organismo nato sotto Benedetto XVI proprio con l’occhio rivolto alle aree del cosiddetto primo mondo, dove più forte è stato il martello della secolarizzazione e l’allontanamento della gente dal fatto religioso. Ora, il pastore venuto dall’America Latina riassume questo impegno e lo mette nel cuore di un evento che coinvolgerà comunque uomini e donne di tutti i continenti. C’è infine un tratto molto riconoscibile e personale anche nell’assenza di complessi con cui Francesco lancia sfide nuove ricorrendo a strumenti antichi: i Giubilei infatti, “anni di perdono e di restituzione a Dio di quanto è suo”, sono eventi della tradizione, peraltro assai discussi in passato (si pensi al problema delle indulgenze, ad alcuni eccessi di giuridicismo, a certi esiti temporalistici e di indotto commerciale e affaristico). Il Papa, certamente consapevole di tutto ciò, non ha però ha avuto paura di ricorrere a una formula che è comunque viva e buona. Una formula che dice preghiera, conversione, penitenza, riconciliazione, autenticità. E poi, festa con i fratelli in umanità, comunione e impegno per la pace e la solidarietà tra i popoli, nel segno della grande universalità di Roma. Un Giubileo che parte con Maria (l’inizio è fissato per l’8 dicembre 2015, solennità dell’Immacolata) e che si conclude con Cristo Re dell’Universo (la cui festa, il 20 novembre 2016, coincide con la fine dell’Anno Santo), un Re che è tale proprio in quanto volto vivo della misericordia del Padre. Un insieme ricco di simboli e di messaggi, quindi, che costituirà un tempo forte per i cristiani e per il mondo intero, provocati in ogni tempo da una speranza sempre nuova, di inizio in inizio, lungo inizi che non hanno mai fine. Artisti contro di EMANUELA VINAI M a una parola di solidarietà per questi due giovanotti la vogliamo spendere? Dopo l’intervista rilasciata a “Panorama” in cui, in tutto candore, il duo di stilisti Dolce & Gabbana si è permesso di dire che i bambini nascono da un padre e una madre, si è scatenato un diluvio di male parole capitanato da chi si è sentito punto nel vivo. Cosa avranno mai detto di così scandalosamente deprecabile? Riportiamo per completezza d’informazione: “tu nasci e hai un padre e una madre... per questo non mi convincono quelli che io chiamo i figli della chimica, i bambini sintetici. Uteri in affitto, semi scelti da un catalogo. E poi vai a spiegare a questi bambini chi è la madre... Procreare deve essere un atto d’amore, oggi neanche gli psichiatri sono pronti ad affrontare gli effetti di queste Sorta nel 1911 soppressa nel 1925 risorta nel 1945 Direttore responsabile Carlo Cammoranesi Autorizz. Tribunale Civile di Ancona n.11 del 6/09/1948 Amministratore Giovanni Chiavellini 02 editoriali.indd 2 sperimentazioni”. E, poco più sotto: “Sono gay, non posso avere un figlio. Credo che non si possa avere tutto dalla vita, se non c’è vuol dire che non ci deve essere. È anche bello privarsi di qualcosa. La vita ha un suo percorso naturale, ci sono cose che non vanno modificate. E una di queste è la famiglia”. Apriti cielo! Benvenuti nel club Stefano & Domenico, avete infranto l’ultimo vero tabù: esprimere un’opinione dissenziente su un tema sensibile. Benvenuti nel nostro mondo, quello in cui ogni giorno ci sforziamo di far capire che 1+1 fa sempre 2 e che l’erba è verde. Benvenuti dal nostro lato, quello in cui se insisti a non omologarti al pensiero relativista sei solo un omofobo. Benvenuti nelle nostre piazze silenziose, dove il solo fatto di stare in piedi, zitti, a leggere un libro per ricordare che è legittimo pensare che la famiglia sia una, si viene insultati, strattonati, derisi, vilipesi. Benvenuti tra chi Direzione, redazione e amministrazione Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10 60044 Fabriano (An) - Tel. 0732 21352 Fax 0732 22330 ORARI: dal lunedì al mercoledì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12.30 www.lazione.com e-mail direzione: direttore@lazione.com e info@lazione.com e-mail segreteria: segreteria@lazione.com Redazione Matelica Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc) - Tel. e Fax 0737 787551 ORARI: lunedì e giovedì dalle 16.30 alle 18.30 e-mail: matelica.redazione@lazione.com non ritiene disonorevole continuare a pensare che i bambini abbiano bisogno di un papà e di una mamma e per questo si viene considerati retrogradi, oscurantisti e financo un po’ fascistoidi. Benvenuti nel mondo libero, in cui siamo tutti Charlie eh, per carità, ma solo finché diciamo quello che vogliono sentirsi dire. Benvenuti nella terra dove se osi esprimere un pensiero autonomo in tema di famiglia si alza la contraerea mediatica e parte il boicottaggio, così che bisogna affrettarsi a spiegare, a precisare, a ritrattare, a scusarsi pena l’ostracismo sociale e non solo. Un ostruzionismo becero, un tiro al bersaglio comunicativo, un sabotaggio preventivo che ha il sapore di un’intimidazione mafiosa. Avete appena sperimentato che basta dire “anche no” che è subito intolleranza (“Quanto odio!”), è subito polemica (“Faccio un falò dei vostri vestiti”), ma soprattutto è subito lesa maestà (“Come osate!”). Caro Sir Elton John, senza nulla togliere ai suoi bellissimi bambini, e ai bellissimi bambini di Ricky Martin o di Miguel Bosé, tanto per non far nomi, potreste tutti quanti spiegare da dove sono arrivati questi figli? Sotto un cavolo o li ha portati la cicogna? No, perché fino a prova contraria c’è ancora bisogno di una donna per portare in grembo nove mesi un bambino e per partorirlo. Si chiama mamma e, al momento, Impaginazione Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica Ogni copia € 1.20. L'Azione paga la tassa per la restituzione di copie non consegnate. ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00 Editore Fondazione di Culto e Religione “Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84 Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione in abbonamento postale gr. 1 Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%. Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/2001. Europa e Bacino Mediterraneo € 165,00 Africa, Asia e America € 165,00 Oceania € 175,00 Stampa Rotopress International srl via Brecce - Loreto (An) Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00 C.C.P. 17618604 intestato a L'Azione C.C.B. IT 36 U 05035 21110 410570009048 intestato a L'Azione presso Veneto Banca L'antichità disprezzata (...) Due immagini ricorrono in questo saggio del manager Delzio per fotografare i mali odierni meglio di qualsiasi rapporto o indagine statistica. Si parla di sindrome da Palio di Siena, chiamando in causa la famosa disfida che vede fronteggiarsi le contrade della città toscana. Non è una sana competizione volta a spingere al trionfo il migliore, ma una lotta tra concorrenti dove l’obiettivo è danneggiare il proprio avversario. In più compare anche la storia dei “bischeri”, termine usato di frequente come insulto. La ricca famiglia dei Bischeri alla fine del 1300 si oppose alla costruzione del Duomo di Firenze perché convinta che l’opera avrebbe deturpato la città e interessata a monetizzare l’esproprio delle proprie terre, necessario per la costruzione del monumento. Finì malissimo, come del resto rischia di finire nello stesso modo questo inestimabile patrimonio di opere d’arte e di capolavori archeologici. La ricchezza di ieri, la condanna di oggi. Ma con un pizzico di lungimiranza potrebbe diventare la salvezza di domani. Carlo Cammoranesi non c’è utero artificiale che tenga, ancora da lì bisogna passare. Tra l’altro, esimio baronetto, ci tolga una curiosità, quando si renderà conto che le stesse cose, con altri termini, le sostiene anche Papa Francesco (“La ‘falsa compassione’ di chi ritiene sia una conquista scientifica ‘produrre’ un figlio considerato come un prodotto invece che come un dono”, ai Medici cattolici 15/11/2014), cosa farà? Promuoverà il movimento mondiale #boycottPope? E allora, scomodiamo Elio e le Storie Tese e #boycottanchemiocuggino che la pensa come il Papa e come centinaia di migliaia di persone. Ebbene sì, lo confessiamo davanti a qualsiasi tribunale rivoluzionario: pensiamo che non sia motivato comprarsi quel figlio che, per natura intrinseca, non si può proprio avere, privandolo consapevolmente di una madre. L’utero in affitto è la forma più bieca di sfruttamento del corpo femminile, una riduzione in schiavitù sotto contratto commerciale che deve essere combattuta con forza proprio dalle donne. Anni di rivendicazioni femministe e siamo al punto di partenza? Ag. Corso della Repubblica Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 informiamo gli abbonati che i dati da loro forniti per la sottoscrizione dell’abbonamento vengono trattati per l’espletamento di obblighi di legge e per finalità amministrative, attraverso l’utilizzo di strumenti e procedure idonee a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Il trattamento potrà essere effettuato sia mediante supporti cartacei, sia attraverso l’ausilio di strumenti elettronici. Informiamo altresì gli abbonati, che in relazione ai dati personali da loro forniti, potranno esercitare tutti i diritti previsti all’art. 7 del D. Lgs. n. 196/2003. L’informativa completa è disponibile sul sito www. lazione.com e presso la sede de “L’Azione”. Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3 della legge 250 del 7/8/1990. 18/03/15 11.28 La parola poetica e la grande opera di ALESSANDRO MOSCÈ D a “Poiesis” a “Poetico”: un programma intenso e gratuito che nel 2013 vide protagonista proprio la poesia. “Oltre” fu il termine usato in quelle giornate di musica, cinema e teatro per indicare un percorso, un luogo del pensiero, la metamorfosi necessaria per crescere culturalmente. Fu centrato l’obiettivo e il critico Alberto Bertoni, a proposito, disse: “Ho vissuto ogni parola che ho scritto con l’intervento di alcuni tra i maggiori esponenti del panorama poetico-letterario nazionale. La parola produce emozioni e i versi riflettono sensazioni ed impressioni di vita vissuta con l’intensità che solo la poesia può dare e può trasmettere”. In quell’occasione furono ospiti i poeti Milo De Angelis, Gian Mario Villalta e Stefano Massari. Cinque sono state le edizioni di “Poiesis” (a partire dal 2008), il festival multidisciplinare della arti ideato da Francesca Merloni e che ha registrato la partecipazione, durante gli anni, di molti poeti italiani e stranieri di primo piano: Tony Harrison, Adonis, Tito Patrikios, Ives Bonnefoy, Milo De Angelis, Alberto 3 >INCHIESTA< L'Azione 21 MARZO 2015 "Poiesis" e un festival di grande prestigio L'edizione "Poiesis" 2012 (Foto Cico) Bevilacqua, Franco Loi, Maurizio Cucchi, Gianni D’Elia, Patrizia Cavalli, Roberto Mussapi, Valerio Magrelli, Davide Rondoni, Antonella Anedda, Antonio Riccardi e tanti altri. Un primo segnale del cammino intrapreso da “Poiesis” fu rappresentato dalla definizione delle cinque discipline in cui venivano differenziate le offerte culturali e artistiche del festival. Arte, cinema, musica, poesia e teatro si traducevano in espressione, parola, pensiero, proiezione e visione. Il festival diventò Fabriano città della carta accoglie il dono di LietoColle, casa editrice di poesia che da trent’anni cura artigianalmente i libriccini ospitando autorevoli voci contemporanee italiane e straniere. Nel ricco catalogo figurano Alda Merini, Dario Bellezza, Maurizio Cucchi, Giampiero Neri, Antonella Anedda, Anna Maria Farabbi ecc. Si terrà un convegno sull’importanza della parola e del supporto cartaceo nell’era digitale. In una stagione che corre a ritmi di “tweet” e di “mi piace”, risulta necessario soffermarsi e assaporare la bellezza della parola scritta sulla carta che resta. In occasione del convegno (la data è ancora da stabilire) patrocinato dal Comune di Fabriano in collaborazione con il Circolo della Stampa, la casa editrice un luogo di pensiero e di riflessione. Non un banale cambiamento semantico, perché dietro queste definizioni c’era l’ambizione di non fermarsi, di andare oltre la consueta concezione del format da festival e di inventare un percorso nuovo. L’augurio è che “Poiesis” possa tornare a ravvivare la città con una serie di iniziative di prestigio, dove la poesia costituisca una delle forme d’arte più significative. Colpirono le frasi di un vecchio amico di “Poiesis”, il paroliere Alessandro Ber- gonzoni, sull’ipotetica costruzione di una grande opera: “Una cattedrale invisibile tra una persona e un’altra è ciò che ci aspetta. Un ponte, non un tetto. Non si tratta di qualcosa che chiude e non è solo anima. Parlare della grande opera significa anche parlare dell’opera che siamo noi. Quando costruiremo questa cattedrale? Lo faremo ogni volta che andremo a lavorare con l’altro. Lavoro da intendersi non come solidarietà o beneficenza, ma come costruzione, come fare”. Il dono di carta di un pregevole editore LietoColle ha deciso di donare le sue pubblicazioni più preziose in modo che anche il turista in visita possa arricchire la sua esperienza formativa soffermandosi a leggere i versi dei poeti di oggi. E’ prevista la presenza di Anna Maria Farabbi, una delle voci poetiche femminili migliori del nostro tempo, dell’editore di LietoColle Michelangelo Camelliti e del cura- Migliaia di libri per diffondere i versi tra i giovani Le sette edizioni del "Città di Fabriano" Dal 2008, ogni anno, viene organizzato il Premio Nazionale di Narrativa e Poesia “Città di Fabriano” fondato dall’associazione “La Città del Libro” e dal Comune, ed ormai strutturato a cura della Fondazione Carifac (Presidente Marco Ottaviani). Il premio si articola in tre sezioni: narrativa, poesia e premio alla carriera. La scelta di tre finalisti per la sezione narrativa e poesia è indicata da una giuria tecnica. Questa giuria è composta da: Umberto Piersanti (poeta e docente universitario, in qualità di Presidente); Alberto Bertoni (poeta, critico e docente universitario); Giulia Massini (narratrice e ricercatrice universitaria); Alessandro Moscè (poeta, critico e giornalista culturale). Patrocinatore dell’iniziativa è il ministero ai Beni e alle Attività Culturali. La giuria tecnica individua i tre finalisti per le due sezioni. Si tratta di autori di rilevanza nazionale che pubblicano con grandi case editrici. I loro libri debbono essere editati nel triennio precedente alla data del premio, ma è solo una giuria popolare composta di 60 persone, alla quale vengono donati 180 libri, che decide il vincitore unico delle due sezioni dopo aver votato i libri letti. Le 60 persone della giuria vengono scelte ogni anno su un campione rappresentativo della città, che va da giovani studenti di 18 anni a operai, impiegati, dirigenti d’azienda, imprenditori, insegnanti e pensionati. La settimana precedente alla cerimonia di assegnazione del premio, Alessandro Moscè e Gigliola Marinelli di Radio Gold si recano personalmente nelle scuole medie superiori di Fabriano ad illustrare il premio e a far conoscere le opere dei poeti e dei narratori concorrenti, con l’ausilio degli insegnanti di lettere. Arrivati alla settima edizione sono stati donati ai membri della giuria, che cambia ogni anno, all’incirca 2.000 libri, contribuendo notevolmente alla crescita della lettura specie tra i giovani fabrianesi. Il 7 dicembre del 2014, nella cornice della nuova Biblioteca Multimediale nel complesso del San Francesco, hanno partecipato i poeti Filippo Davoli (risultato vincitore), Silvio Ramat e Paolo Valesio (fuori concorso il narratore Michele Mari). Il Premio alla Carriera è andato a Giulio Rapetti (in arte Mogol), intervistato da Paolo Notari di RaiUno, considerato il poeta della canzone italiana, il quale ha scritto capolavori rimasti nella storia (specie in tandem con Lucio Battisti). Il Premio alla Carriera, nelle edizioni finora svolte, è stato assegnato, nell’ordine, ad Alberto Bevilacqua, Francesco Guccini, Vincenzo Cerami, Dacia Maraini, Roberto Pazzi e Mogol. tore Augusto Pivanti. Parteciperanno Silvio Raffo, Giampiero Neri, Mary Barbara Tolusso, Clery Celeste, Tommaso di Dio, Alfonso Guida, Carla Saracino, Michele Montorfano, Dario Talarico e Fabio Prestifilippo. Le letture poetiche, gli incontri e le interviste dei principali attori del panorama poetico, saranno a cura dell’autrice fabrianese Alessia Fava, che ha all’attivo due libri: Pancia di carta (2010) e Cantami cose di terra (2014). a.m. “Rassegna nazionale Anna Malfaiera”: 60 scuole da tutta Italia al Teatro Gentile Si terrà il 10 maggio la “Rassegna nazionale di poesia e narrativa Anna Malfaiera”. Questa manifestazione di rilevanza nazionale è giunta alla diciannovesima edizione. La rassegna ha l'intento di valorizzare le attitudini poetiche dei ragazzi, di avvicinarli all'arte dello scrivere, di offrire loro uno stimolo ad aprirsi, a comunicare i loro problemi. E’ una rassegna che mira a coinvolgere gli studenti di tutte le scuole elementari, medie e superiori di tutta Italia. Gli studenti partecipanti possono scegliere di comporre poesie o racconti che poi verranno premiati da una giuria locale che avrà il delicato compito di selezionare le opere divise in tre categorie: scuola primaria, scuola secondaria di primo grado, scuola secondaria di secondo grado e carcere minorile. Oltre 700 i lavori inviati quest’anno alla giuria, 60 le scuole che partecipano alla manifestazione provenienti da tutta Italia: dalla Sicilia fino ai paesini del confine italiano. “L’impegno e la collaborazione degli organizzatori è una delle ragioni principali del successo della rassegna”. Dice Sandro Tiberi, uno degli ideatori dell’evento: “Insieme alla pubblicità e all’ottima riuscita delle passate edizioni, ciò che permette la continuazione anno dopo anno della rassegna, è l’impegno degli organizzatori che dedicano anima e corpo alla prepara- 03 inchiesta.indd 2 zione dell’evento” continua Tiberi. La nipote delle poetessa, Luciana Corvi aggiunge: “I poeti non muoiono. In nome di Anna continueremo a svolgere questa iniziativa affinchè l’attività di Anna all’interno del mondo scolastico e in quello della scrittura continui ancora”. Aggiunge inoltre: “Si pubblicheranno degli scritti inediti di Anna per farla rivivere nelle sue poesie e attraverso la rassegna a lei dedicata”. Anna Malfaiera nasce a Fabriano nel 1926 e muore a Roma nel 1997. Dopo essersi diplomata presso la facoltà di Magistero di Urbino, si trasferisce a Roma dove lavora al ministero della Pubblica Istruzione. Collabora alle riviste letterarie “Letteratura”, “Galleria” e “Fiera letteraria”, partecipando a letture e a varie manifestazioni culturali. Ha lavorato nelle scuole e dedicato la sua vita alla cultura e alla scrittura divenendo una delle personalità più in vista della poesia italiana. Conosce e collabora con poeti del calibro di Giorgio Bassani, Dacia Maraini, Amelia Rosselli, Giuliano Gramigna e tanti altri, alcuni dei quali la ricordano in degli scritti. E’ un onore per Fabriano vantarsi di una donna di tale valore ed ospitare una rassegna di poesia chiamata Anna Malfaiera. In nome di questa poetessa, riconosciuta dal ministero anche per le sue attività in ambito scolastico, centinaia di scuole italiane ogni anni si prenotano per partecipare ed essere presenti al Teatro Gentile per ricevere ed assistere alle tante premiazioni della rassegna. Francesca Agostinelli 18/03/15 10.28 4 L'Azione 21 MARZO 2015 Adotta un cucciolo! Per Marco, per i suoi 18 anni! Previsioni meteo di venerdì 20 marzo 2015: è in arrivo un uragano di amore e un tornado di baci e abbracci chiamato dagli esperti compleanno... Tanti, tantissimi auguri da tua nonna Liana. Marco Battistoni Benvenuti gemellini È ancora festa all'Associazione Sergio Luciani. Nell'affollato nido sono arrivati anche due gemellini!! Camilla e Matteo. Tanti auguri da tutti noi a questi bellissimi bambini, ai genitori Giorgio e Silvia e alla sorellina Sofia. Archeoclub con la relatrice Silvia Ercoli Venerdì 27 marzo ore 18 presso il Complesso S.Benedetto ci sarà una conferenza a cura dell’Archeoclub dal titolo “Principi e guerrieri. Panoplie picene e celtiche”. La relatrice è Silvia Ercoli. Servizio civile alla Caritas Sono stati assegnati cinque posti alla Caritas diocesana di FabrianoMatelica con il bando nazionale del Servizio Civile e sono così ripartiti: 3 a Fabriano, 1 a Sassoferrato, 1 Matelica. L’età dei partecipanti deve essere compresa tra i 18 e i 28 anni; il termine di presentazione della domanda è il giorno 16 aprile alle ore 14. Possono partecipare alla selezione i giovani, senza distinzione di sesso che, alla data di presentazione della domanda, abbiano compiuto il diciottesimo e non superato il ventottesimo anno di età, in possesso dei seguenti requisiti: - cittadini dell’Unione europea; - familiari dei cittadini dell’Unione europea non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente; - titolari del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo; - titolari di permesso di soggiorno per asilo; - titolari di permesso per protezione sussidiaria; - non aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti. Info: Caritas diocesana di Fabriano, in Largo F.lli Spacca 8/9 dalle ore 9 alle ore 12 dal lunedì al venerdì, oppure al numero di telefono 0732-22429. 04 mercatino.indd 2 18 anni per Federica Cara Federica, lunedì 23 marzo raggiungerai il tanto desiderato traguardo dei 18 anni! Il nostro augurio è che tu possa percorrere serenamente il sentiero della vita senza perdere mai il sorriso gioioso che ti contraddistingue e realizzare tutti i tuoi sogni. Noi saremo sempre a un passo da te, pronti a sostenerti ogni volta che cercherai la nostra mano, con tutto l'amore che abbiamo. Sii felice, sempre. Buon compleanno! Mamma e Babbo Un volume sui Chiavelli: incontro in biblioteca Sabato 28 marzo alle ore 17 si terrà presso la Biblioteca Multimediale R.Sassi, la presentazione del volume di Giovanni Ciappelloni “Chiavelli e de Clavellis”, in collaborazione con la Fondazione Carifac. Il programma prevede il saluto del sindaco Giancarlo Sagramola e gli interventi di Giovanna Giubbini, direttrice dell’Archivio di Stato di Ancona e di Ugo Paoli Direttore della Biblioteca e Archivio Storico presso il Monastero di San Silvestro di Fabriano. A seguire l’autore, Giovanni Ciappelloni, illustrerà il volume, descrivendo obiettivi e motivazioni del percorso di studio e riflessione che lo ha condotto alla stesura di questo interessante saggio. La pubblicazione infatti rende noti i risultati di un’originale ricerca storica che si interessa della famiglia “de Clavellis”, generalmente conosciuta come “Chiavelli”, che getta sicuramente una luce nuova sui numerosi componenti di questa casata dalle origini incerte. Attraverso un’esplorazione di cronache medievali e il supporto di documenti inediti o trascurati, rinvenuti nelle Biblioteche e negli Archivi italiani e francesi, si arriva ad una ri-lettura delle prime vicende dei “Magnifici Signori di Fabriano”, inedita e diversa da quella finora accreditata. 18/03/15 10.57 5 L'Azione 21 MARZO 2015 Alcune immagini dello spot e del backstage del promo "Mito" >CRONACA Uno spot che è già...Mito Un gruppo di fabrianesi ha realizzato un corto promozionale dell'Alfa di ROBERTA STAZI S quadra che vince non si cambia: così, Stefano Del Frate, Francesco Mattioli e Sauro Mori – dopo aver già in passato vinto un premio per uno spot sulla piattaforma “Zooppa”, piattaforma che mette in collegamento aziende e creativi - ci riprovano, partecipando al contest indetto dalla casa automobilistica Alfa Romeo. L’azienda fondata a Milano ha chiesto alla “comunità creativa” degli spot tra cui verrà scelto quello che andrà in onda a livello nazionale per rilanciare il modello “Mito”. I tre giovani fabrianesi hanno quindi riunito le loro forze per partecipare a questa gara. Sauro, che è un compositore musicale, assistente tecnico nella “normalità lavorativa”, amante del cinema a appassionato di scenografia e sceneggiatura, ne ha scritto proprio la sceneggiatura; Stefano e Francesco giovanissimi imprenditori fabrianesi, che hanno la loro azienda di foto e produzione video ”Pixel”, ne hanno curato la parte realizzativa. Il risultato è stato uno spot promo di 45 secondi, girato nei luoghi della nostra città e che ha coinvolto attori amatoriali e persone comuni fabrianesi. “Abbiamo girato – ci racconta Stefano – in tre location diverse di Fabriano e in momenti ben precisi, ovvero nelle fasi del tramonto, che è l’ora più difficile per girare e quella più sconsigliata, ma quella che avevamo scelto. Dovevamo quindi essere pronti perché non avevamo tanto tempo per girare… Ma la parte più faticosa è stato il tempo, che in quei giorni di riprese non ci ha dato tregua: acqua, neve, tanta acqua…”. “Così tanta acqua – racconta Sauro – che siamo rimasti impantanati con la macchina in un campo e ci hanno dovuto soccorrere per tirarci fuori! Per fortuna che l’umore era alto e il gruppo era compatto, così abbiamo poi mangiato tutti insieme ridendoci su”. “Sono state delle giornate, quelle mentre giravamo, - continua Francesco – davvero 05 fabriano.indd 2 belle perché siamo usciti fuori dalla solita quotidianità del nostro lavoro facendo qualcosa di ancora più creativo, diverso, che racchiude in pochi secondi giornate e settimane di lavoro”. Qual è stata la parte più divertente? “I vari impedimenti che alla fine hanno unito di più il gruppo”, risponde Stefano. E quella più gratificante? “La coerenza, la conformità, dell’idea, del concept alle aspettative” – commenta Sauro, autore dell’idea, che continua: “E’ stato un lavoro di squadra che partendo dal concept ha seguito una realizzazione pratica che ha coinvolto gli attori e i professionisti delle riprese, cioè Pixel”. A proposito degli attori, cosa ci raccontate? “Abbiamo scelto con molta cura gli attori dello spot, optando per quelli che meglio potevano rispondere al personaggio – ci racconta Stefano – come ad esempio il protagonista dello spot, che doveva sembrare bravo ragazzo prima e ribelle dopo: cosa riuscita non solo grazie alla bravura di Antonio Cacciapuoti, ma anche alle due diverse acconciature per le quali ringraziamo “Parrucchiere Gabriele”. E ringraziando lui, ringrazio tutti quelli che ci hanno aiutato, nessuno escluso: da chi ci ha prestato l’auto, la casa, le opere della pittrice che impreziosiscono alcune scene”. “La scelta femminile - continua Francesco - è ricaduta su Laura Pallotta, bella e brava. Il papà di lei è stato Mauro Angelini, anche lui splendido, mentre la mamma è stata interpretata da Cinzia Manna che si è divertita ed è stata disponibile anche per prestare la casa dove abbiamo girato gli interni”. Mauro Angelini, che ha recitato la parte del papà della protagonista femminile, ci ha anche raccontato che: “Sono stati davvero Il casting del video in gara Stefano Del Frate Francesco Mattioli Sauro Mori Mauro Allegrini (padre) Laura Pallotta (ragazza) Antonio Cacciapuoti (ragazzo protagonista) Cinzia Manna (madre) Mikhailo Sartini (ha prestato auto) taccuino FABRIANO FARMACIE Sabato 21 marzo e domenica 22 marzo COMUNALE 2 GIUSEPPUCCI Piazzale Matteotti 20 Tel. 0732 21215 DISTRIBUTORI Domenica 22 marzo Self-service aperto in tutti i distributori EDICOLE Domenica 22 marzo La Rovere Via Ramelli Edicola del Piano P.zza Partigiani Edicola della Pisana P.le Matteotti Salimbeni Via d. Riganelli News snc Stazione Tabaccheria Gobbi Porta del Borgo Edicola Via Serraloggia Tabaccheria Edic. Boni via Dante CROCE ROSSA P.zza Altini tel. 0732 21948 orario continuato CROCE AZZURRA Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444 GUARDIA MEDICA Rivolgersi al tel. 0732 22860 GUARDIA MEDICA veterinaria Rivolgersi al tel. 0732 7071 bravi e professionali questi giovanissimi ragazzi, che si vede sono esperti professionisti nonostante la giovane età. Hanno investito non solo tempo ma anche soldi, e quindi mi auguro che riescano a vincere per ottenere anche un ritorno economico e di prestigio! Se lo meritano sicuramente”. Il risultato di questo duro lavoro creativo, tutto fabrianese, è visibile sulla piattaforma “Zooppa” e sta per essere giudicato dall’ufficio marketing di Alfa Romeo che sceglierà tra 109 video il prodotto migliore per la campagna pubblicitaria: saremo tutti orgogliosi e felici che Fabriano esportasse nuovamente la sua creatività a livello nazionale! BIGLIETTERIA FERROVIARIA dal lunedì al sabato dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30 domenica dalle ore 13.30 alle 19.30 Tel. 0732.5345 Agenzia Viaggi del Gentile Atrio stazione FS dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 16.30-19.30 sabato 8.30-12.30, domenica e festivi chiuso tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063 www.viaggidelgentile.it Agenzia viaggi Santini via Buozzi 24 lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19 tel. 0732 23161 www.santiniviaggi.it Agenzia Janus viaggi Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522) 18/03/15 11.33 6 >FABRIANO< L'Azione 21 MARZO 2015 Il bilancio viene penalizzato Tagli del 20% e il rischio ripercussioni su mense, asili e trasporti di ALESSANDRO MOSCÈ U n milione di euro in meno di trasferimenti statali, fa sapere l’Assessore al Bilancio e alle Finanze del Comune Angelo Tini, rende quanto mai problematico far quadrare i conti senza aumentare la pressione fiscale a danno dei cittadini. Alla vigilia dell’approvazione del bilancio previsionale, il vice Sindaco fa sentire la sua voce: “Stiamo portando avanti uno studio approfondito tenendo conto del fatto che pure quest’anno saremo penalizzati da una nuova riduzione. Il calo di risorse potrebbe costringerci a rivedere i nostri piani e ad operare modifiche anche nel settore dei servizi sociali”. Continua Tini: “E’ ancora presto per avanzare ipotesi, perché dobbiamo comprendere l’entità dell’impatto che le decisioni governative avranno in ambito comunale. Certo è che stiamo già cercando di adeguare il bilancio di previsione alle linee guida dettate dalla legge di stabilità, e questo obbligo ci sta mettendo in difficoltà. Fatta la diagnosi dobbiamo individuare la cura”. Il pensiero corre ai servizi a domanda individuale come mense, asili, trasporti, soprattutto dopo che i sindacati, tramite un documento sulle linee guida da seguire per redigere la manovra finanziaria del 2015, hanno ribadito la necessità di mantenere invariata la media delle tariffe. A pagare la sensibile diminuzione dei trasferimenti statali potrebbero essere proprio i comuni cosiddetti virtuosi, ridotti ad esercitare funzioni di esattoria tentando di mantenere alti i livelli dei servizi. A Fabriano si tenta di operare seguendo tre principi: leggerezza, equità e giustizia fiscale. Cioè pagare il meno possibile in proporzione al reddito e al patrimonio (pur restando un’impresa). Non a caso, un po’ in tutta Italia, è in atto una vera e propria protesta dei sindaci contro una politica statale fatta di tagli e continui vincoli alle spese degli enti, che rischia di ledere la stessa autonomia costituzionalmente garantita dei comuni. Con le debite proporzioni, stando alle somme comunicate dal ministero dell’Interno, i tagli arrivano anche al 20% e mettono in crisi la redazione dei bilanci con ripercussioni sui servizi essenziali. Da più parti è in atto la mediazione di organismi rappresentativi quali Anci re- gionale e Anci nazionale per agire nei confronti dei rappresentanti parlamentari e governativi a difesa dell’autonomia gestionale e finanziaria dei comuni, nonché per ribadire la necessità di una rapida inversione di rotta delle politiche nazionali che escludono gli enti locali dalle scelte di politica economi- ca, costringendoli, nei casi peggiori, ad interrompere l’erogazione dei servizi. Intanto, sul fronte locale, lo stesso Angelo Tini si esprimerà sull’eventuale istituzione di una tassa di soggiorno per i turisti da pagare nelle strutture ricettive, dopo un faccia con gli altri membri della Giunta, da cui dovrebbe uscire la scelta definitiva. Secondo i proponenti, la tassa dovrebbe aggirarsi su una cifra medio-bassa, ovvero un euro e mezzo a pernotto. Chi caldeggia questa scelta evidenzia come nelle casse dell’ente municipale potrebbero confluire attorno ai 90 mila euro annui se fosse confermato il trend dei circa 60 mila pernotti in città (sempre su base annuale). Ovviamente i fondi raccolti sarebbero reinvestiti nel medesimo settore, dunque sul fronte dei servizi e della manutenzione urbana, in modo da rendere la città maggiormente attrattiva e accogliente per i turisti. La migliore carta dei vini: Un'idea di raffinatezza il premio al Marchese del Grillo La settimana scorsa “Il Marchese del Grillo” presso la Rotonda di Senigallia, ha vinto un ambito premio, patrocinato dalla Regione: la Migliore Carta dei Vini della ristorazione delle Marche. Il concorso tra le carte dei vini dei ristoranti marchigiani era alla prima edizione, ma ha suscitato molto interesse da parte della critica, della stampa, dei produttori di vino ed ovviamente tra i ristoratori.....perchè troppo spesso si sente parlare solo di cucina e cuochi e raramente dell’arte dell’accoglienza, di vini, di servizio di sala e di territorio.... L’ideatore della manifestazione è l’enogastronomo Giuseppe Cristini, brillante conduttore della serata, con il patrocino del Consiglio della Regione Marche (il presidente Vittoriano Solazzi era presente in sala) ed il presidente della giuria tecnica il sommelier Piergiorgio Angelini. La premiazione è stata preceduta da un'asta benefica di vini, i proventi sono andati al Lancisi di Ancona, condotta da Luca Martini, abile e coinvolgente oratore e campione del mondo dei Sommelier. Diciotto i locali finalisti della manifestazione, da tutte le parti delle Marche, ma a trionfare come 1° classificato assoluto è stata la carta dei vini del Relais Marchese del Grillo di Fabriano per la qualità dell’offerta, la facilità di consultazione, la profondità di annate e completezza generale. La carta dei vini è realizzata con Carta Fabriano....e rilegata a mano dalla cooperativa Inkarta di Fabriano. Tutto fatto in casa insomma. La carta dei Vini è un viaggio ideale tra 1200 etichette diverse, di tutto il mondo....dalla 06 fabriano.indd 2 Toscana, al Piemonte, al nuovo Mondo fino alla Borgogna e alle bollicine dello Champagne, ma i protagonisti principali sono i vini delle Marche, con 90 referenze diverse di Verdicchio, al quale è dedicato una pagina speciale con la cartina geografica della regione e l’ideale divisione nei tre territori principali....riva sinistra dell’Esino, riva destra dell’Esino e Matelica. La carta dei vini del Relais Marchese del Grillo non è nuova a questi eventi: nel 1999 vinse il premio nazionale “La Carta delle Carte” organizzata da BarGiornale, nel 2001 a Milano in occasione del MIWine risultò vincitrice del concorso “la miglior carta dei vini d’Italia”.....prima di Mario infatti, la carta è stata ideata e creata dal padre Lanfranco, da sempre appassionato e vicinissimo al mondo del vino, ora in Abruzzo a seguire l’azienda agricola di famiglia. Il Marchese del Grillo è una dimora storica lussuosa ed elegante, resa famosa dall'omonimo film con Alberto Sordi. Nella realizzazione della carta dei vini, i nostri grafici hanno voluto conferire un'idea di estrema raffinatezza, immaginando di sorseggiare un pregiato vitigno nelle sale affrescate della dimora. Anche la realizzazione del menù ha richiesto uno sforzo immaginativo tutt'altro che scontato. Il ristorante del Marchese del Grillo offre piatti che uniscono ricercatezza e tradizione, per questo motivo meritano di essere presentati da un menù elegante e in perfetta armonia con l'atmosfera del luogo. Per completare i lavori grafi ci, il nostro team ha infi ne creato un singolare monogramma che riporta una delle decorazioni presenti tra gli affreschi della dimora. Percorrere le linee del tempo riscoprendo una location unica come il Marchese del Grillo ci ha permesso di osservare le bellezze che il nostro territorio può offrire da un punto di vista nuovo e affascinante. Il tutto realizzato rigorosamente su carta Fabriano! Tra Poste e parcheggi, gli interventi di Pariano A mantenere i riflettori accesi sui furti avvenuti le scorse settimane nei cimiteri cittadini da parte di ignoti che hanno fatto razzia di oggetti in rame, è il presidente del Consiglio comunale Pino Pariano, il quale interviene con precise argomentazioni proponendo anche interventi sui falsi invalidi, sulla riduzione dell’orario di apertura dell’ufficio postale di Attiggio e sull’invadenza di parcheggiatori abusivi in varie parti della città. “Non credo che ragioni economiche, ovvero aziendali, possano e debbano compromettere l’offerta dei servizi alle comunità locali abitate da un’utenza che necessita di un servizio fondamentale come l’ufficio postale”. Appresa la notizia della decisione da parte di Poste Italiane di chiudere o ridurre l’orario di lavoro di Attiggio, Pariano ha espresso la sua preoccupazione per le ricadute negative che tale decisione produrrebbe sull’utenza. Quanto previsto da Poste Italiane darebbe luogo a gravi limitazioni per le fasce deboli della popolazione, basti pensare alle bollette o pagamenti vari che, in caso di chiusura e in concomitanza delle scadenze, potrebbero far sorgere lunghi contenziosi. “Ho presentato un ordine del giorno da sottoporre all’intero Consiglio comunale per chiedere ai vertici provinciali, regionali e nazionali di Poste Italiane di scongiurare la chiusura o la riduzione di lavoro. Altresì, ho raccolto numerose segnalazioni di cittadini che si trovano costretti a dover subire l’invadente aggressività di presunti parcheggiatori che operano soprattutto nel piazzale dell’ospedale cittadino”. Da qui un’interrogazione che torna a sollecitare l’amministrazione per una soluzione definitiva. La vicenda fu già denunciata nel gennaio del 2013. E’ evidente come questi fatti contribuiscano ad accrescere una diffusa sensazione di insicurezza soprattutto fra le donne e le persone anziane, che non può essere più tollerata. d.g. 18/03/15 10.42 L'Azione 21 MARZO 2015 7 >SPECIALE SCUOLA< Per un confronto aperto Una videoconferenza per toccare da vicino le urgenze della scuola di ADELE GIOIA “L a scuola italiana ha le potenzialità per guidare questa rivoluzione. Per essere l’avanguardia, non la retrovia del Paese. Può farlo se si mette in discussione, se si apre al dibattito con il mondo che la circonda. A partire dalle famiglie e dalle imprese”. Da questo proclama un’iniziativa preziosa: il 29 ottobre 2014 si è svolta, nell’ambito delle consultazioni ministeriali sul documento “La buona scuola” una video conferenza organizzata dal dirigente scolastico professor Giancarlo Marcelli con l’intento di aprire un dibattito sui temi più significativi della vita scolastica. Tre sono stati i gruppi di ascolto: l’Iis Merloni di Fabriano, gli Itcg Antinori di Camerino e Matelica. L’invito a partecipare era stato rivolto alle istituzioni locali, ai genitori, agli studenti, al personale docente e Ata, ai rappresentanti degli organi collegiali, nel convincimento che solo con il contributo di tutti, in un impegno comune e nella comune responsabilità, si possa realizzare la buona scuola. In ogni sede si è verificata la presenza delle rappresentanze delle amministrazioni e dei genitori, particolarmente attenti. Unità tematiche di fondo della video conferenza: competenze, concorso, formazione docenti, alternanza scuola-lavoro, autonomia. Ogni gruppo di ascolto aveva il suo coordinatore. Protagonisti: gli studenti ed i docenti. Gli studenti affrontano il tema dell’alternanza scuola-lavoro (già sperimentata in uno degli istituti Antinori) e lo giudicano molto utile per la sua valenza formativa in vista del futuro inserimento nel mondo del lavoro, anche se, per la realizzazione concreta dell’esperienza, non mancano difficoltà di vario genere. Si parla di iniziative interessanti, pensano infatti i giovani che “commercializzare beni o servizi prodotti, sia un’ottima idea” (già attuata) “per poter ricavare fondi da destinare alle attività della scuola”. Desidererebbero gli studenti migliorare ed utilizzare i laboratori per “aumentare la capacità pratica e non solo quella teorica”. Si domandano come può verificarsi il fatto che “migliaia di aziende non trovino le qualifiche professionali di cui hanno necessità”. Sono i programmi ministeriali che non corrispondono alle esigenze del mondo del lavoro? Emerge, dominante, il problema del reclutamento dei docenti, i ragazzi ne parlano con responsabilità, fanno domande, propongono soluzioni, ma ora sono i docenti, amareggiati e delusi, ad esprimere il loro sconcerto: come procederà l’inserimento dei vari precari? Si arriverà ad avere un organico funzionale? Quali saranno le modalità per la valutazione dei docenti? Quali e con quali modalità i concorsi che consentiranno l’accesso all’insegnamento? E quale e come l’autonomia tanto spesso celebrata? La video conferenza ha consentito un coinvolgente dibattito tra gli studenti ed il dirigente di Fabriano Giancarlo Marcelli che ha risposto a tutte le osservazioni e richieste di chiarimento, evidenziando che la giornata d’incontro non aveva la pretesa di fornire soluzioni, ma desiderava essere una stimolante opportunità di confronto, tra tutti i protagonisti, sui grandi temi della scuola. I partecipanti alla video conferenza hanno constatato, vivendolo, quanto sia utile il confronto aperto tra i protagonisti della vita scolastica. I docenti sono stati straordinari nel proporre riflessioni e stimoli ed hanno avuto la gratificazione più ambita: alunni riflessivi e propositivi, ricchi di una notevole maturità culturale ed umana. La platea presente all'incontro 07 fabriano.indd 2 La presentazione del dirigente Marcelli Fare il proprio dovere per una buona società Una tesi rivoluzionaria. Nelle quattro parole proposte dalla preside Adele Gioia nel suo intervento della scorsa settimana (nulla res sine linea) si compendiano i mali e, nello stesso tempo, i possibili rimedi della rinascita sociale, culturale ed economica del paese. Fare ognuno il proprio dovere, ogni giorno, con costanza e determinazione, senza lasciarsi abbattere dalle difficoltà del presente, è qualcosa che in Italia suona davvero innovativo. Un’Italia, i cui problemi sono sotto gli occhi di tutti: corruzione, malaffare, nepotismo, raccomandazione, disconoscimento del merito, ecc. Un’Italia che stenta a ritrovare una via d’uscita alla crisi economica e morale che la attanaglia ormai da qualche anno. Un’Italia a cui nessuno sa dare una risposta ai suoi mali perenni e incancreniti, con una classe politica vuota, inconcludente, menzognera e corrotta, senza distinzione tra maggioranza e opposizione. Un’Italia i cui abitanti hanno scarso senso civico, nessun rispetto per le Istituzioni, insofferenza alle leggi e alle norme del buon vivere comune. Un’Italia divorata dalla lobby, dagli interessi di parte, dalla difesa ad oltranza dei privilegi di casta. Ma, d’altro canto, non possiamo ignorare anche l’altra faccia della medaglia: l’Italia di coloro che ogni giorno fanno il loro dovere fino in fondo, nonostante tutto. Insegnanti, medici, operai, artigiani, imprenditori che portano avanti la loro battaglia quotidiana, nonostante tutto. O cittadini che dedicano parte del proprio tempo ad opere di volontariato, a beneficio della parte più bisognosa e indigente della società, o per far funzionare servizi essenziali che lo Stato non è più in grado di garantire. È da qui che dobbiamo ripartire per costruire il nostro futuro: dagli uomini e donne di buona volontà, e che grazie al cielo sono la maggioranza. Fare ciascuno il proprio dovere: così si gettano le fondamenta di una rinnovata “buona” società. La buona scuola – c’è da scommetterci – verrà di conseguenza. Luca Marini 18/03/15 10.41 8 >FABRIANO< L'Azione 21 MARZO 2015 La riabilitazione è di casa Il direttore del Santo Stefano è il fabrianese Massimo Frascarello di ALESSANDRO MOSCÈ C’ è un universo, nel mondo della sanità, che opera silenziosamente e che si rivela non solo efficiente, ma unico e insostituibile. Il Santo Stefano rappresenta una realtà di primaria importanza nel settore della riabilitazione, presente con proprie strutture in molte regioni italiane. Nelle Marche ha la sede centrale a Potenza Picena in provincia di Macerata, e il direttore sanitario è Massimo Frascarello, medico fabrianese molto noto in città, che attualmente vive ad Ancona con la moglie e due figli. Da anni l’istituto del quale ricopre il vertice dirigenziale opera per dare risposte complete alle persone con disabilità e alle loro famiglie. “Il gruppo dispone di molte strutture operative integrate nel territorio, dove offre al paziente un’ampia serie di programmi riabilitativi con un approccio centrato sui bisogni della persona e basato sull’evidenza scientifica”, spiega Frascarello. Il Santo Stefano è una casa di cura privata accreditata con servizi diagnostici, circa 450 posti letto suddivisi in quattro fabbricati intervallati da giardini, punto di ristoro, pineta, impianti sportivi e spiaggia privata. “Ero- ghiamo attività sanitaria riabilitativa in regime di ricovero ospedaliero ed extraospedaliero per persone con disabilità come le patologie cerebrali che abbiano comportato un periodo di coma, mielolesioni, ictus cerebrale, patologie dell’apparato muscolare e scheletrico di origine traumatica o cronico-degenerative anche in condizioni gravi. Quindi patologie neuro-degenerative come sclerosi multipla, Sla, Parkinson, patologie reumatologiche e respiratorie”, riferisce ancora Frascarello. Il centro ospedaliero è organizzato in due diverse sezioni. Un nucleo di neuroriabilitazione, altamente specializzato, è dotato di 50 posti letto e accoglie soggetti portatori di disabilità conseguenti a gravi lesioni encefaliche, traumatiche e non, che abbiano causato uno stato di coma e patologie acute del midollo spinale. A questo si aggiunge un centro ospedaliero di riabilitazione che consta di 50 posti letto raggruppati in unità specializzate nella riabilitazione intensiva delle disabilità derivanti da patologie neurologiche, ortopediche e reumatologiche. Il centro extraospedaliero di riabilitazione è dotato di circa 350 posti letto articolati. “Per mantenere alta la qualità della vita, anche a persone con patologie croniche e invalidanti, i sistemi sanitari, pur in presenza di Massimo Frascarello risorse limitate, stanno aumentando il proprio impegno incrementando i servizi sia in forma diretta che attraverso soggetti erogatori esterni che trovano spazio negli interventi di maggior complessità. Si aprono così opportunità per operatori che offrono risposte riabilitative caratterizzate da alta specializzazione, approccio multidisciplinare, elevata complementarietà con il servizio pubblico, personalizzazione degli interventi finalizzati al massimo recupero funzionale, alla valorizzazione delle abilità residue e al reinserimento sociale. Offriamo alle persone disabili di ogni età risposte complete, appropriate, coerenti. Lo facciamo attraverso la presa in carico nelle diverse fasi del percorso clinico e assistenziale”, aggiunge Frascarello. Il Santo Stefano di Potenza Picena si distingue per umanità e spirito di servizio. Crea valore per l’impresa e risorse per lo sviluppo dell’azienda in coerenza con i principi etici. “La condivisione rappresenta il nostro impegno all’espressione delle idee, alla trasmissione del sapere e alla partecipazione attiva ai progetti. Si lavora per il benessere e la soddisfazione del cliente. Il rispetto è per noi comprensione, accettazione e valorizzazione della diversità delle persone che ci circondano e ci induce a riconoscere il ruolo, la dignità e la libertà di ogni individuo attraverso modalità di relazione coerenti. La dedizione al paziente ci porta ad orientare tutte le nostre risorse, umane e professionali, al suo servizio. Le energie sono concentrate a soddisfare le esigenze relative alla sfera emotiva e all’ascolto”, conclude Massimo Frascarello. Il Santo Stefano ha maturato un’importante esperienza anche in integrazione con l’ambito della salute mentale ed ha consentito la definizione di specifici percorsi in setting terapeutici diversi (dalla comunità terapeutica alla clinica psichiatrica, ndr), per la presa in carico di pazienti di diverse età. In particolare si pone attenzione ai programmi di riabilitazione psichiatrica volti al recupero delle capacità per un reinserimento valido e duraturo nella vita familiare e di relazione. Una settimana di eventi in città Le uova della speranza per dire no ad ogni tipo di razzismo contro la leucemia Accendi la mente, spegni i pregiudizi. E’ lo slogan che accompagna la settimana contro il razzismo a Fabriano. Arriva anche in città la settimana dedicata a combattere uno dei mali che non smette mai di provocare vittime e danni psicologici a giovani e non. Ad organizzarla a Fabriano dal 18 al 22 marzo una serie di associazioni capitanate dal Comune di Fabriano, dall’Ambito Territoriale 10 insieme con i tre istituti comprensivi della città e il Liceo Scientifico. Le associazioni “Artemisia”, “Oltre l’altro”, “Rumena-Moldava”, “Miseria Ladra”, Arci Fabriano, il Centro Culturale Islamico, le Associazione “Gurudawara singh sabah Fabriano-Jesi”, “Fabricamenti”, “Libera”, il Grup- po Umana Solidarietà, l’Azione Cattolica di Fabriano, organizzano, in occasione della ‘XVI settimana d’azione contro il razzismo’ una serie di eventi per la cittadinanza. Il sindaco Sagramola e gli assessori Giorgio Saitta e Barbara Pallucca hanno presentato l’evento nel corso di una conferenza stampa in municipio. Mercoledì 18 marzo, alle ore 21, spazio, in Biblioteca Multimediale "Romualdo Sassi" alla proiezione e discussione di un film sul razzismo con introduzione e commento curati dall’Associazione “Oltre l’altro”. Dal 19 al 21 marzo, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle ore 19, sempre in Biblioteca "Sassi", avrà luogo la mostra Impronte digitali. In esposizione le impronte La conferenza stampa per la settimana contro il razzismo 08 fabriano.indd 2 digitali dei richiedenti asilo politico ospitati nel territorio del comune di Fabriano con la collaborazione di Gus (Gruppo Umana Solidarietà) e l’Associazione “Oltre l’Altro”. Sabato 21 marzo, ore 18.30 è prevista una fiaccolata con partenza dal parcheggio di via XIII Martiri di Kindù (zona Conad Borgo – parcheggio con murales). La fiaccolata percorrerà le vie del centro storico e si concluderà ai Giardini Pubblici Regina Margherita. Domenica 22 marzo, sarà, invece, la giornata delle comunità aperte che accoglieranno nei propri luoghi di incontro la cittadinanza per far conoscere le proprie comunità e gli usi e costumi. Protagonisti i centri religiosi fabrianesi. Il Centro culturale Islamico presso la Moschea di Via Nenni attende tutti dalle ore 15 alle ore 18. La Comunità Rumena e Moldava presso la chiesa di Sant’Agostino sarà aperta dalle ore 12 alle ore 14. La Comunità Indiana di via del Lazzaretto, invece, dalle ore 10 alle 14. Durante la settimana, presso gli istituti scolastici che hanno aderito all’iniziativa, sarà affrontato il tema dell’integrazione, mediante discussioni, testimonianze ed approfondimenti guidati dai docenti, volti a sensibilizzare i giovani alle tematiche della settimana d’azione contro il razzismo. I più piccoli saranno coinvolti in attività ludico ricreative, che sfoceranno nella fiaccolata di sabato pomeriggio. Soddisfatti dell’iniziativa il sindaco Sagramola e gli assessori Pallucca e Saitta che hanno confermato l’importanza di affrontare queste tematiche che creano disagi anche tra le nuove generazioni. Ritornano le “Uova della speranza” per sostenere l’Ail nella ricerca e nella lotta alle leucemie. L’associazione Sergio Luciani sarà in Piazza del Comune di Fabriano con i suoi volontari venerdì 20, sabato 21 e domenica 22 marzo: sarà possibile acquistare le tradizionali uova di cioccolato come gesto di sostegno e solidarietà. Canti e preghiera a S.Silvestro “Preghiera sotto la Croce” è l’iniziativa a cura del Gruppo Corale Santa Cecilia con testi originali di don Tonino Lasconi. Il lettore sarà Oreste Aniello, accompagnato dall’organo di Mirella Dirminti e dal direttore del coro Paolo Devito. Meditazioni e canti sono tratti dal repertorio musicale della Passione di Nostro Signore. Il luogo di ritrovo è l’Eremo di San Silvestro, domenica 22 marzo, alle ore 11.30. Marco Antonini 18/03/15 10.40 L'Azione 21 MARZO 2015 >FABRIANO< 9 Noi e l'Islam tra i banchi Coinvolti gli Istituti "Morea Vivarelli" in un progetto con Valentina Colombo di GiGliola Marinelli U n importante progetto interdisciplinare e trasversale con la finalità di promuovere il dialogo interreligioso tra i giovani elaborato dagli Istituti di Istruzione Superiori “Morea-Vivarelli” dal titolo “Sulla strada per Gerusalemme!” e coordinato dalle insegnanti Maria Cristina Corvo e Rosella Palanga. Mercoledì 11 marzo nella cornice dell’Oratorio della Carità di Fabriano il convegno “Noi e l’Islam” organizzato con il patrocinio del Comune di Fabriano, in collaborazione con l’Ambito 10, l’Associazione Fabriano Incontra e gli Istituti “Morea-Vivarelli” ha visto la presenza della dottoressa Valentina Colombo, una tra le più significative studiose italiane di Islam, docente di cultura geopolitica dell’Islam all’Università Europea di Roma e membro del Comitato per l’Islam Italiano presso il Ministero dell’Interno. Significativa la presenza in sala del Vescovo della Diocesi di Fabriano e Matelica Mons. Giancarlo Vecerrica, dell’assessore alla Cultura del Comune di Fabriano Barbara Pallucca e di un’importante rappresentanza di studenti e donne islamiche per un dibattito che ha sottolineato l’importanza di instaurare un processo di educazione al dialogo, conoscenza ed incontro tra culture e religioni differenti. Tra i relatori anche l’assessore 09 fabriano.indd 2 alle Politiche Sociali del Comune di Fabriano Giorgio Saitta, che ha sostenuto fortemente questo progetto, sottolineando l’impegno dell’amministrazione comunale nell’ambito dell’integrazione e dell’inserimento sociale di tutti i rappresentanti delle diverse culture e religioni presenti numerosi anche nel nostro territorio. L’intervento della dottoressa Colombo ha posto l’accento sulla necessità di combattere l’anti-radicalizzazione non solo su web, ma attraverso l’incontro ed il dialogo con i giovani. I ragazzi devono trovare nelle istituzioni un alleato e nelle scuole una possibilità di crescita, anche attraverso questi progetti, volti a far acquisire fiducia nella possibilità concreta di un’integrazione socioculturale a 360°. I musulmani non sono un’entità astratta - prosegue la Colombo - viviamo l’Islam nella vita di ogni giorno, pertanto non dobbiamo nascondere i problemi ed abbiamo tutti il dovere di agire abbandonando gli stereotipi: il dialogo interreligioso non può risolversi in incontri istituzionali fatti di fotografie nei giornali e strette di mano di circostanza. E’essenziale il vero dialogo che nasce dall’incontro reale tra individui che non può essere disumanizzato attraverso il web. Nel mondo sono presenti più di un miliardo e settecento milioni di musulmani, con le loro diverse sfumature e sfaccettature impossibili da “inscatolare” in un unico contenitore. L’’islamofobia è una doppia trappola: per noi perché frutto di generalizzazioni e per i musulmani molto pericolosa in quanto li associa quasi sempre a vittime. E’fondamentale aprire tutte le strade ed i cuori per un dialogo fattivo, nella consapevolezza che l’Islam fa parte di noi e solo con un processo di autocritica si potrà fare un passo in avanti per una riforma dell’Islam necessaria per instaurare un progetto di pace e condivisione tra culture e religioni differenti. In questo processo hanno un ruolo e responsabilità i mezzi di comunicazione: un’informazione corretta è necessaria per permettere al mondo islamico di farsi conoscere nella sua pluralità. Interessante anche l’intervento dell’architetto Angela Ruggeri dell’Associazione “Fabriano Incontra” che sta affrontando l’importante emergenza della tutela del patrimonio culturale, storico ed artistico nei paesi coinvolti nei conflitti, che in questi giorni stanno subendo pesanti danni da parte degli estremisti islamici. Secondo Valentina Colombo l’arte è la memoria e non si può distruggere così come la storia: non si può cancellare ogni traccia di ciò che gli estremisti non vogliono che gli appartenga. L’estremismo islamico trova terreno fertile tra la popola- zione analfabeta e povera: il discorso alle Nazioni Unite di Malala, giovane pakistana vittima di un attentato talebano solo perché desiderava studiare, deve essere motivo di riflessione per tutti noi. L’Unicef segnala la presenza nel mondo di 31 milioni di bambine private di una qualsiasi forma di istruzione: nel discorso di Malala grande rilievo viene posto al dialogo tra culture fondato sull’istruzione che tenga conto dei valori universali che non hanno né colore né religione. La “Rivoluzione di Malala” potrebbe essere un punto su cui partire per una nuova primavera islamica. Madre Teresa di Calcutta avrebbe sicuramente definito Malala “una piccola matita nelle mani di Dio”. Di una matita non dobbiamo pertanto avere paura. 18/03/15 10.37 10 >FABRIANO< Apertura a giugno per il Museo Diocesano C di PAOLA ROTOLO he Fabriano sia una città dal bagaglio artistico-culturale importantissimo lo sappiamo bene; ma a meritare grande attenzione è anche il nostro bagaglio storicoecclesiastico, troppo spesso trascurato. A raccontarci passo dopo passo tutta la storia delle chiese fabrianesi, arriverà presto il nuovo Museo diocesano, del quale abbiamo parlato con Don Alfredo Zuccatosta, direttore del Museo: “Il nuovo plesso museale sarà collocato all'interno della sede di Palazzo Vescovile; l’inaugurazione cadrà certamente intorno ai giorni della festa del Palio di San Giovanni Battista, a giugno, ma ancor meglio sarebbe riuscire ad aprirlo al pubblico il giorno prima del nostro patrono”. Il periodo di apertura era precedentemente previsto per fine marzo, ma il tutto è stato rinviato per motivi sia tecnici che economici: "Abbiamo preferito prenderci più tempo anche per riuscire ad ottenere un allestimento più accurato, senza essere costretti a far tutto troppo frettolosamente”. Le opere esposte ripercorreranno tutta la storia della chiesa fabrianese, dalle origini fino ad arrivare all’odierna diocesi: “Si parte con 2 preziose pergamene che risalgono all’anno 1000, per poi arrivare a tutta la collezione del ‘700 quando divenne diocesi”, ci spiega don Alfredo Zuccatosta, “non ospiteremo solo opere pittoriche, ma qualsiasi tipo di elemento artistico che contribuisca a raccontare il nostro passato”. In esposizione, quindi, avrà sì grande risalto la pittura, soprattutto quella del ‘300-‘400 e ‘500, ma potremo ammirare tutta una ricca collezione di tavole, tele, statue, d’argenteria risalente al ‘7-‘800, di suppellettili sacre e paramenti: “Tra le altre cose ci sarà anche un bellissimo calice del 1400”, anticipa orgoglioso don Alfredo. Il museo resterà poi permanente, ma si provvederà a cambiare di volta in volta l'allestimento a seconda degli sbalzi di temperatura per evitare che le opere si rovinino; si alterneranno anche alcune opere interne in prestito da musei diocesani di altre diocesi. “E’ importante far capire che non spoglieremo nessuna chiesa!”, ci tiene a sottolineare don Alfredo Zuccatosta, “non toglieremo niente che è attualmente presente nelle chiese per arricchire il museo, ma la collezione permanente sarà interamente composta da elementi che fino ad ora erano abbandonati in magazzini o accantonati in luoghi non accessibili ai più!”; e vista la polemica che c'è stata in proposito, in particolare sul fatto che verranno riprese alcune opere attualmente esposte nella Pinacoteca, precisa: “Faccio presente che su 25 opere che gli enti ecclesiastici hanno prestato alla Pinacoteca, noi ne riprendiamo solo 5! Non ci sarà quindi nessun depauperamento della Pinacoteca, ma solo un'importante collaborazione, per gestire insieme tutto il materiale a disposizione in maniera il più armonica possibile”. Una sala sarà interamente adibita all’allestimento di mostre temporanee con opere importanti, anche di grande valore, che attualmente sono esposte in chiese periferiche, magari di paesini e frazioni limitrofe: “Le porteremo temporaneamente qua al Museo diocesano per dare l'opportunità di conoscerle ed ammirarle ad un pubblico più vasto, poiché altrimenti resterebbero tutte non facilmente fruibili dalla maggioranza”. Ruolo fondamentale sarà poi quello rappresentato dai prestiti e dagli scambi con gli altri musei diocesani, per i costi dei quali ci si avvarrà di sponsor, organizzando degli eventi di volta in volta a seconda delle opere che verranno ospitate; all'entrata del Museo con grande probabilità sarà anche allestito un bookshop. “Colgo l’occasione per dire che possiamo anche vantare probabilmente la più imponente collezione di arazzi delle Marche!”, aggiunge don Alfredo in conclusione. “Contiamo infatti 15 meravigliosi arazzi di tessitura e manifattura fiamminga, francese e napoletana, tutti di proprietà della Cattedrale, ma essi necessiterebbero di uno spazio enorme per essere esposti: uno di essi è addirittura largo 6 metri e alto 2, dimensioni un po’ troppo ingombranti per il nostro Museo!”, ma ci preannuncia anche che, molto probabilmente, essi verranno esposti all'interno del Palazzo del Podestà al termine della sua ristrutturazione. Con l’arrivo imminente di questo nuovo plesso museale diocesano, la piazza delle Cattedrale diventerà così un vero e proprio punto sinergico di poli artistici e culturali insieme alla Cattedrale stessa, alla Pinacoteca, a San Benedetto che è a due passi, alla Piazza del Comune e all’Oratorio della Carità: nel complesso, un’offerta di attrattive indiscutibilmente affascinante, di cui poche città possono godere. BREVI DA FABRIANO ~ 80enne CADe, MA rIprenDe bene Via Mamiani, 11 marzo ore 13. Un 80enne si sente male e cade al suolo, la badante chiama i soccorsi. VdF e personale medico del 118 accorrono. Il malore era stato causato da un calo di pressione e l’uomo alle prime cure riprende bene e visto che dopo ulteriori controlli tutto era nella norma, rimaneva a casa. ~ IL sottopAsso DI roCChettA Fabriano. Il sottopasso ferroviario di Rocchetta bassa, che giorni fa si era allagato, sito - per chi proviene da Fabriano - 100 metri dopo il passaggio a livello, a destra, passando tra le 4 abitazioni e dopo altri 50 metri, eccolo. E’ antico e permette il collegamento tra le suddette“4 case” ed altre 3 abitazioni, e queste hanno alle spalle il fiume Giano. Come detto, è da decenni che c’è senza creare grandi problemi, ma le condizioni atmosferiche si sono estremizzate - vento fortissimo, acqua a catinelle - e occorrerà qualche rimedio. ~ IL sottopAsso DI MosCAno Fabriano. Il sottopasso ferroviario per Moscano da pochi anni che è stato realizzato, ma si allaga facilmente - come e avvenuto giorni fa - visto che ha un avvallamento al centro, quindi occorreranno griglie, canali, o tubi che scarichino acqua nel sottostante fiume. ~ IL LAgo neLLo sCAvo Via Santa Croce 5 e 6 marzo. Per la tanta pioggia, uno scavo nei cantieri edili presso i nuovi edifici scolastici, si riempiva di acqua proveniente anche dai campi e che arrivava ad essere alta 60 centimetri. Per svuotare il “laghetto artificiale” che faceva penetrare l’acqua anche nelle vicine 10 fabriano.indd 2 abitazioni, i VdF dovevano intervenire due volte per svuotarlo tramite motopompe. ~ CArtA per DIsegnAre, sCrIvere Fabriano. Per coloro che vogliono esternare al pubblico le loro passioni di scrivere e disegnare e che si sfogano sulle pareti dei muri di palazzi occorrerà provvedere ponendo qualche plancia contenente fogli di carta bianca ove potranno sbizzarrirsi. Anni fa, il negozio-laboratorio di Bartolini sito nella salita per la Cattedrale, voleva farlo e ci auguriamo che lo attui e che abbia successo. ~ MuLtA, MA preMIo ALLe beLLe pAroLe Multa a chi scrive, disegna o scarabocchia sui muri. Ma a se le frasi sono belle, i disegni artistici, bisogna dare agli autori - che confessano o vengono scoperti- multa al minimo, ma anche dei premi. Invece a coloro che fanno scarabocchi o scrivono parole illeggibili, bisogna condannarli a pagare il massimo della multa. ~ tAntI ALberI CADutI Fabriano, 5 e 6 marzo. Per il forte vento l'insistente pioggia tanti alberi sono caduti finendo sulle strade ed anche sui fili delle linee elettriche e telefoniche, come a Moscano, Argignano, San Michele. Sicuramente anche in tanti e fitti boschi saranno state atterrate delle piante creando così sbarramenti ed intralci. Per il buon andamento di persone, animali e piante bisogna far tagliare i boschi ogni 20 o 50 anni, ossia come regola vuole. E, per esempio, chiediamo alle Forestali o a chi di dovere: da quant’è che non vengono sfoltiti i boschi ormai fittissimi, siti nella costa verso Poggio San Romualdo del tratto Albacina-Camponocecchio? Madonna in Trono e Santi, Fra Fabiano d'Urbino, sec. XVI, tra le opere presenti nel Museo, ora nella chiesa di San Nicolò L'Azione 21 MARZO 2015 In Cattedrale una liturgia sulla famiglia Dalla scorsa settimana è partito a S. Venanzio un nuovo servizio, offerto da alcuni parrocchiani, per permettere ai bambini piccoli (1-6 anni) e ai loro genitori di vivere al meglio la celebrazione domenicale: durante il rito di introduzione della Messa, infatti, i piccoli vengono accompagnati nei locali della sacrestia, dove si accomodano su un tappeto e viene raccontato loro il Vangelo del giorno e proposta una piccola attività a tema; l’obiettivo è di far vivere loro in maniera semplice e concreta, e soprattutto con un linguaggio adatto all’età, il momento della Liturgia della Parola che il resto della comunità sta vivendo in chiesa, e allo stesso tempo permettere ai genitori di godere dell’ascolto delle letture e dell’omelia senza distrazioni e preoccupazioni. Al momento dell’offertorio i bambini rientrano in chiesa da mamma e papà, per vivere insieme il resto della celebrazione. L’iniziativa vuole essere un segno di accoglienza da parte della comunità parrocchiale verso i più piccoli, e soprattutto un servizio per essere sempre più vicini alle famiglie. tre appuntamenti sul disagio psichico “Tre giornate collegate da un filo rosso ideale, per riflettere sulle problematiche inerenti la salute mentale”. Sintesi perfetta pronunciata dalla dottoressa Marina Di Foglia, coordinatrice del progetto, nel corso della conferenza stampa di presentazione di una Tre Giorni dedicata al tema “Dalla presa in cura alla presa in carico: la salute mentale oggi”. Martedì 24 marzo in Biblioteca alle 17.30 inaugurazione della Mostra Fotografica “squarci di manicomio”, seguirà la lettura di brani tratti dal libro “Maria e Giuseppe in manicomio - I bambini eccitati”. Mercoledì 25 marzo in Biblioteca alle 16 proiezione del film di Silvano Agosti (che sarà presente all’evento) sul disagio psichico. Giovedì 26 marzo all’Ospedale “Profili” giornata di formazione dalle 9.30 alle 19 per quanti si occupano di salute mentale. Daniele Gattucci una pietra contro il tanning pub, i gestori: "Ma non ci spaventano" Sabato 6 marzo, ore 4.30, Tanning Pub: i gestori del locale chiudono e tornano a casa. Ore 6 circa, sul telefono di Christian Magnoni arriva la chiamata dall’allarme del locale. Subito torna a Fabriano: al suo ritorno la finestra è spaccata, probabilmente con la pietra che è finita all’interno e ci sono delle gocce di sangue sparse che proseguono nei dintorni. Null’altro è stato danneggiato o rubato. Questo è ciò che i gestori Christian Magnoni, Cristian Strambolini e Dimitri Guglielmi hanno visto sabato mattina. Ci racconta Cristian Strambolini: “Appena arrivati sul luogo abbiamo chiamato i Carabinieri, ed ora le indagini sono aperte. Non possiamo affermare con certezza nessuna ipotesi, ma è molto probabile sia stato un tentativo di furto, data l’evidente ferita dell’aggressore. Noi crediamo che una volta rotta la finestra, il ladro sia entrato facendo scattare l’allarme che avverte presenze fisiche in movimento e che, al suono della sirena si sia spaventato e, fuggendo, ferito. Non possiamo escludere un atto vandalico per danneggiare gli interni del pub, ma ci sembra meno probabile. Queste, comunque, restano solo nostre ipotesi. Purtroppo non siamo né i primi né gli ultimi ad aver ricevuto questi "regali", anche se di certo è un evento che turba la tranquillità di chi svolge il proprio lavoro, che viola l’ambiente dove passi la maggior parte del tuo tempo: qualsiasi sia la motivazione, vandalismo, furto o disperazione” continua Cristian: “E' un atto non giustificabile. Non crediamo che la nostra tutela sia compromessa, pensiamo che questo sia un evento isolato e che, dato il sistema di allarme, il pronto intervento nostro e delle Forze dell’Ordine possa scoraggiare futuri tentativi di furto o aggressione. Devo infatti ringraziare i Carabinieri che sono subito intervenuti sul posto aprendo le indagini e che, dopo l'accaduto, capitano spesso a controllare dalle nostre parti”. Non è certo un blitz maldestro che scoraggia tre giovani a proseguire nella loro attività: “Non ci facciamo spaventare e proseguiamo con lo stesso entusiasmo, come se non fosse successo nulla". Lunedì 16 marzo viene svelata l'identità del responsabile dell'aggressione: un 16enne straniero già noto alle forze dell’ordine residente a Fabriano. Prima tenta il furto rompendo la vetrina del Pub, ma desiste perché si ferisce ad una mano. Subito dopo, scippa un telefono cellulare ad una minorenne. I Carabinieri della compagnia di Fabriano, agli ordini del capitano Benedetto Iurlaro, individuano il responsabile che confessa il suo tentativo di furto. Elisa Pallotta La finestra sfondata al Tanning Pub 18/03/15 10.36 L'Azione 21 MARZO 2015 >FABRIANO< 11 Ora c'è l'anagrafe delle api A colloquio con Giorgio Poeta la cui attività varca i confini nazionali di DANIELE GATTUCCI L’ azienda agricola Giorgio Poeta, è un’eccellenza del nostro territorio che tra le altre peculiarità si è aggiudicata l’Oscar dell’Agricoltura con il “Primo miele di acacia al mondo invecchiato in barrique: Il Carato” ed ha dato vita a “I’M Idromele”, un fermentato di miele, e “La Stella”, ovvero miele di acacia con infusione di anice stellato, è un punto di riferimento del Bel Paese nel mondo delle api. Per questo motivo ci siamo rivolti a Giorgio Poeta, titolare dell’azienda, per conoscere la reale entità dell’allarme lanciato dalla Coldiretti sulla produzione made in Italy di miele, in particolare di acacia, castagno, di agrumi e mille fiori quasi dimezzata con il moltiplicarsi di furti nelle campagne dove ad essere sottratti sono addirittura gli alveari: è così anche nel nostro comprensorio? “Nella nostra provincia ancora non sono iniziati, ma nella vicina Macerata qualche 'furbetto' ha iniziato a sottrarre apiari interi. Ormai le api, oltre a dare reddito, sono diventati insetti economicamente interessanti. 11 fabriano.indd 2 In primis perché il miele, da diversi anni a questa parte, sta assumendo una connotazione alimentare sempre più importante e perché il consumatore iniziale ha cominciato ad avvicinarsi a questo bellissimo prodotto. Quello a cui stiamo andando incontro, a dire il vero, è una moria dovuta ad inquinamento ambientale crescente. Non so se saremo in grado di mantenere in vita un insetto così delicato come l’ape”. Quanti sono gli apicoltori del comprensorio montano? “Gli apicoltori stanno crescendo di anno in anno, e questo fa più che piacere, segno di un maggior interesse di più persone verso un'attività così importante come l’apicoltura”. Il furto degli alveari, oltre a provocare un grave danno economico comporta altri rischi? “Assolutamente sì. Ogni apiario è una grande “famiglia”, intesa come organismo. Spostandole, se non si effettua una regolamentata “quarantena”, rischiamo di diffondere malattie a tutti gli apiari vicini, in quanto le api possono allontanarsi dall’arnia per svariati chilometri e poi riportare nella loro arnia 'problematiche' che potrebbero addirittura ucciderla”. Il 19 gennaio è diventata operativa l’anagrafe delle api. Quali ulteriori prospettive offre? “L’anagrafe è importante per tutti gli apicoltori, professionisti o non. Permette agli organi competenti, ma anche a chi fa l’apicoltore di mestiere o a chi si sta avvicinando da poco, di essere più sicuri sulle postazioni. E’ fondamentale avere cura di non intaccare il lavoro altrui, ed è altrettanto fondamentale che altri non intacchino il nostro, per i motivi già espressi”. Quanto incide il crollo dei raccolti nazionali, dove non sono ammesse coltivazioni Ogm, sulla percentuale delle importazioni dall’estero di miele, quali sono i Paesi da cui arrivano e di cosa occorre tener conto per acquistare miele italiano? “Incide in maniera importante. Dalle ultime stime che ho raccolto, la metà del fabbisogno italiano di miele è coperto dall’estero. Questo solamente perché in Italia non ne produciamo abbastanza. Ed ecco che veder nascere giovani apicoltori, come Luca Bianchi di Fabriano che si sta rimboccando le maniche e viene sempre più spesso in azienda per apprendere questo lavoro, è la chiave di volta di tutto questo parlare: in Italia serve miele italiano. E apicoltori. Mi sembra che stiamo crescendo nel modo giusto. Per quanto riguarda il miele estero, importiamo purtroppo da paesi come la Cina. Dico purtroppo perché il prodotto cinese è microfiltrato, e quindi è impossibile risalire a come e dove è stato prodotto. Poi importiamo anche dalla vicina Polonia e Ungheria, che qualitativamente sono molto migliori del prodotto cinese. Guardare l’etichetta è il modo migliore di scegliere. Sempre”. 18/03/15 10.56 12 >EVENTI< L'Azione 21 MARZO 2015 Donne ferite a morte Lella Costa sabato al Gentile: il triste tema del femminicidio L di FERRUCCIO COCCO a stagione teatrale del Gentile in abbonamento si avvia alla conclusione con un’altra opera legata al mondo delle donne, “Ferite a morte”, scritta e diretta da Serena Dandini e interpretata da Lella Costa. L’appuntamento è per sabato 21 marzo alle ore 21. Serena Dandini ha attinto dalla cronaca e dalle indagini giornalistiche per dare voce alle donne che hanno perso la vita per mano di un marito, un compagno, un amante o un “ex”. Per una volta, sono loro a parlare in prima persona. Come in una Spoon River del femminicidio, ognuna racconta la sua storia. Ha collaborato ai testi e alle ricerche Maura Misiti, ricercatrice del Cnr, che ha scritto una breve storia per ciascuna di loro, pensata in chiave teatrale per sensibilizzare, attraverso il linguaggio della drammaturgia, le istituzioni italiane e l’opinione pubblica circa un fenomeno dai dati ancora incerti, ma che comporta in Italia – come ci raccontano le rare statistiche – una vittima ogni due, tre giorni. La scena teatrale è sobria: un grande schermo rimanda filmati ed immagini evocativi, la musica accompagna le donne a raccontare la loro storia assieme agli oggetti che hanno caratterizzato la loro tragica avventura. Sul palco, ad interpretare le vittime, quattro donne che si alternano a dare voce a queste storie, in uno spettacolo teatrale drammatico, ma giocato - a contrasto - su un linguaggio leggero e coi toni ironici e grotteschi, propri della scrittura di Serena Dandini. Info e biglietti: 0732 3644. Silvano Poeta: omaggio allo scrittore ed autore dialettale Sabato 21 marzo alle ore 17.30 nell’oratorio di S. Maria del Gonfalone nell’ambito della mostra dei libri del Centro Studi Riganelli ci sarà un omaggio a Silvano Poeta, scrittore, autore dialettale (nel dialetto dei paesi all’ombra del Monte S. Vicino), autore di nove libri di originalissimi racconti. Un caso letterario unico nelle Marche. Valutazione dell’opera di Poeta da tre punti di vista: linguistico, storico, letterario; lettura di alcuni racconti, fatta dallo stesso autore. Sono disponibili in omaggio alcuni volumi esposti nella mostra. Ultimi giorni di apertura: sabato 21 e domenica 22 marzo (ore 10.30-12.30, 16.30-17). Il gruppo #papereincorso, composto quest’anno da Angela Caruso, Luisa Desanctis, Barbara Gubinelli, Gloria Rossi e Claudia Santi con la partecipazione di Nicola Di Cerbo e Nicola Dominici, porta in scena martedì 24 marzo (ore 21) al Teatro Gentile di Fabriano, “Istericamente Fobici”, commedia brillante scritta dal torinese Lorenzo Denicolai. Alla regia Federica Petruio, che ha condotto gli allievi in questo terzo allestimento del progetto #fabrianofareteatro, avviato dall’Associazione Papaveri e Papere con il primo laboratorio teatrale nel 2011. Prevendita biglietti presso l’Edicola La Rovere Fabriano fino al 23 marzo, vendita al botteghino del Teatro Gentile dalle ore 18 del 24 marzo. Lella Costa in scena Erbe spontanee, aspettando giugno Domenica 15 marzo si è svolto il secondo appuntamento con il Laboratorio sulle erbe spontanee, un viaggio attraverso le 4 stagioni per imparare a conoscere le erbe e le bacche tipiche del nostro territorio, per capirne gli utilizzi e le preparazioni corrette, per conoscere i miti, le tradizioni e gli usi tramandati fino ad oggi. Guidati dall’esperienza di Maria Sonia Baldoni, dedita da oltre 30 anni allo studio della flora spontanea e conosciuta da molti come “La Sibilla delle Erbe”, abbiamo condiviso una giornata all’insegna della natura ed offerto il nostro simbolico benvenuto all’E- quinozio di Primavera. La raccolta delle erbe spontanee rappresenta una bella attività che ci permette di stare all’aria aperta, immergerci nella natura, conoscere meglio i nostri territori e portare nei nostri piatti cibi sani e ricchi di nutrienti; oltretutto, ci permette di riscoprire il ciclo delle stagioni che un t e m p o r eg o lava la nostra alimentazione. “Le piante sono una delle forme di vita più antiche della terra, silenti testimoni dell’evoluzione dell’umanità e del passaggio del tempo. Siamo portati a dare per scontata la loro presenza nella nostra vita, inconsapevoli della loro fonda- mentale importanza nell’ecologia del pianeta, delle loro proprietà nutrizionali e terapeutiche e della misura in cui venivano venerate dai popoli antichi. Esse sono la forma vivente meglio riuscita” (tratto dalla biografia di Maria Sonia Baldoni “La sibilla delle erbe” di Michele Meomartino). Oltretutto, questo percorso rappresenta un’occasione per accrescere la conoscenza sui temi dell’agricoltura sociale, della terra come bene comune e delle nuove professioni legate alla terra, confermandoci come sia possibile vivere dei frutti del nostro territorio, in un futuro che appare sempre più post-industriale. Vi diamo dunque appuntamento al prossimo incontro con il laboratorio delle erbe spontanee previsto per il 26 e 27 giugno, per scoprire insieme quali sono le erbe spontanee tipiche della stagione estiva. L'Agraria come Expo Appuntamento con l’Istituto Tecnico Agrario Statale “G. Vivarelli”, di via Cappuccini, 5 per la Giornata Fai di Primavera, giunta quest’anno alla 23ª edizione, sabato 21 e domenica 22 marzo, ore 10 –13 / 15 – 17.30. “Abbiamo scelto questa sede – ci informa la professoressa Rossella Quagliarini - per eguagliare l’evento dell’Expo 2015. L’accoglienza sarà curata da tutti i collaboratori dell’Istituto Tecnico Agrario con la partecipazione degli stessi studenti e circa 100 appren- Affrontare l'Alzheimer Proseguono gli appuntamenti al Caffè Alzheimer (in via Brodolini 73) dedicati alla formazione a cura dell’Associazione Alma. Il nuovo incontro è previsto per lunedì 23 marzo alle 15.30 e, a partire dalle 17, esperti del settore saranno a disposizione per offrire ai familiari dei malati consigli e metodi su come affrontare ogni giorno la malattia del proprio caro, cercando, prima di tutto, di mantenerne attiva la cognitività. 12 eventi.indd 2 I corsisti di teatro in scena disti Ciceroni del Liceo Artistico “Mannucci”, del Liceo Turistico “Morea”, del Liceo Classico “Stelluti” e del Liceo Scientifico “Volterra”. Ovviamente si potrà visitare la Scuola Agraria, fondata nel 1882, anticamente sede di un convento di cappuccini che nel corso della sua storia ha vissuto momenti significativi ed oggi nel traguardo dell’Expo 2015 fornisce prodotti agricoli di grande livello come fiori e piante, spumanti, farina di farro, farina d’orzo, farina di grano tenero, orzo all’anice, orzo tostato e ceci. Inoltre, durante gli orari d’apertura, come iniziativa collaterale, si terrà il Mercatino di prodotti alimentari a km zero”. Come noto si tratta di uno degli incontri più festosi e attesi che si rinnova alla scoperta del nostro patrimonio storicoartistico e paesaggistico e quindi della nostra identità. Chiese, archivi storici, aree archeologiche, giardini, palazzi, castelli, archeologia industriale, carceri, ipogei, eremi e sedi dell’informazione diventano luoghi di grande attrazione e veicoli di sviluppo e crescita del territorio. Andiamo a pulire il bosco ai Monticelli Uscita straordinaria per la “Pulizia del bosco”. I vari gruppi micologici marchigiani organizzano, in tutta la regione, per domenica 29 marzo, l’uscita straordinaria per la pulizia di un bosco. Con ritrovo e partenza alle ore 8.30 dal piazzale antistante la chiesa della Sacra Famiglia di Fabriano, il Gruppo Micologico Naturalistico Fabrianese, insieme a quanti intenderanno aggregarsi per dare una mano, si occuperà della pulizia della pineta dei Monticelli che, tradizionalmente, è il più classico dei luoghi di escursione o ritrovo “montano” della nostra città. Si ringraziano il Comune di Fabriano, l’assessore all’Ambiente e Ancona Ambiente per la disponibilità e l’accoglienza riservata all’iniziativa con la messa a disposizione dei sacchi per la raccolta dei rifiuti e del camion per il loro smaltimento. La partecipazione alla volontaria pulizia del bosco è libera e aperta a tutti con la semplice raccomandazione di essere dotati di guanti, scarponcini e/o altro abbigliamento ritenuto consono data la personale responsabilità prevista per questo tipo di attività. Per qualsiasi chiarimento e/o ulteriore informazione: David Monno 393-2351701, Sandro Morettini 348-3985622 o Gruppo Micologico Fabrianese su facebook. L'economia vista dal Papa: un libro Martedì 24 marzo alle ore 16 presso la Biblioteca multimediale “Sassi” ci sarà la presentazione del volume “Papa Francesco. Questa economia uccide” di Andrea Tornielli e Giacomo Galeazzi. Quest’ultimo sarà presente all’incontro. L’iniziativa è promossa da Veneto Banca e si svolgerà con il supporto dell’Università Popolare Fabriano. Daniele Gattucci 18/03/15 10.55 L'Azione 21 MARZO 2015 >SPAZIO LAVORO< Arriva... Occupiamoci Un percorso costruttivo a carico delle Fondazioni private I di DANIELE GATTUCCI n tutta Italia 106 i giovani con un’opportunità di lavoro grazie al Bando “Occupiamoci!”, promosso dalle Fondazioni private italiane Mission Bambini, San Zeno, Umana Mente e UniCredit Foundation, unite per contrastare la disoccupazione giovanile nel nostro Paese. I fondi stanziati, pari a 600.000 euro, sostengono 14 progetti (coinvolti giovani in condizione di svantaggio sociale tra 16 e 29 anni) gestiti da organizzazioni senza scopo di lucro e imprese sociali selezionati tra le 270 richieste pervenute. Due i filoni di intervento. Nel primo caso giovani inseriti in tirocini formativi in realtà produttive del territorio di residenza: Fabriano ne rappresenta la prova concreta. Infatti, “Occupiamoci!” si è convertito in condizioni favorevoli per otto ragazzi che hanno e stanno sperimentando con buon risultato questa prima situazione di lavoro. Realtà come I.m.e.l.c.a. le Cooperative Efedra e ErreDiEmme, l’Agriturismo “Antico Muro”, la Taverna da Ivo ed il ristorante “Il Piacere della Carne”, hanno partecipato a questo programma calato in seno all’Ambito Sociale 10. L’assessore ai Servizi Sociali, Giorgio Saitta e i titolari di queste imprese cittadine, hanno incontrato la stampa per presentare gli esiti di “questo percorso proficuo e costruttivo” ha sottolineato quest’ultimo, ringraziando le Fondazioni, Un momento della presentazione del progetto invitate a rinnovare il loro impegno per realizzare altri prospetti del genere “per otto ragazzi davvero impegnati nell’imparare un mestiere da utilizzare al termine del periodo di tirocinio. Se possiamo cogliere questo genere di interventi il futuro si presenta con meno incertezze”. In buona sostanza, come hanno anche rilevato tra gli altri Luca Trentini de "Il piacere della carne", Valerio Ballerini per la Cooperativa Efedra e Giovanna Piermattei della Mosaico Cooperativa Sociale: “Per i nostri stagisti creare lavoro può rappresentare un’occasione decisiva di riscatto e di costruirsi un futuro poichè in funzione delle nuove capacità e competenze acquisite potranno ricevere una proposta di lavoro non solo nel luogo dove si sono formati”. Il recente passato ed il momento attuale, per gli otto giovani chiamati a confrontarsi con il mondo professionale si è suddiviso in tre fasi: intercettazione della domanda, formazione specifica, ingresso al mondo del lavoro. Nei mesi di giugno e luglio è stata realizzata la prima fase di intercettazione della domanda in collaborazione con il Centro per Impiego, la Formazione e l’Orientamento, l’Ambito Territoriale Sociale 10 e il Comune di Fabriano. Da ottobre a dicembre è stata realizzata la seconda fase del progetto di formazione specifica nei luoghi di lavoro. Tra tutti gli utenti contattati nella prima fase, sono stati radunati profili comuni con l'obiettivo di creare dei gruppi di giovani interessati all’apprendimento di un particolare mestiere, contattando direttamente per la formazione professionisti del territorio. Lo strumento è stato l'organizzazione di laboratori tenuti da artigiani e piccoli imprenditori di settori specifici individuati, finalizzati all'apprendimento delle basi del mestiere e alla reciproca conoscenza tra potenziali datore di lavoro e dipendente. Queste le imprese del territorio che hanno aderito alla seconda fase progettuale: Imelca Srl – Fabriano, azienda di impianti elettrici, istallazione, manutenzione, Cooperativa Efedra – Fabriano dedicata alla gestione della flora e della fauna di competenza di enti pubblici, Agriturismo Antico Muro – Sassoferrato ristorante, azienda agricola e pensione. A conclusione della formazione sono stati scelti otto tirocinanti che stanno proseguendo l’esperienza lavorativa a partire da gennaio per cinque mesi. Oltre alle ditte sopra citate, altre hanno aderito alla terza ed ultima fase di tirocinio: taverna Da Ivo s.r.l. Fabriano, Ristorante “Il piacere della carne” Fabriano, ErreDi Emme - Fabriano Cooperativa sociale agricolo-forestale Onlus. Soddisfazione generale è stata espressa dai partecipanti alla conferenza stampa, in particolare sul coinvolgimento concreto e fattivo dei giovani nello svolgimento delle attività imprenditoriali. Accordo di Programma: Le Grotte Hotel, accolta la proroga arriva una qualifica “Il Ministero dello Sviluppo Economico sottoscriverà con le Regioni Marche e Umbria, il 18 marzo, l’Atto integrativo relativo alla proroga di due anni dell’Accordo di Programma sull’ex Antonio Merloni, così come avevamo richiesto. La firma è un provvedimento significativo, non solo formale, visto che l’Accordo scade questo mese: si garantisce così un ulteriore e congruo periodo per sostenere il rilancio della crescita e dell’occupazione del territorio”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, annuncia la firma Mise-Regioni, prevista per mercoledì a Roma, della proroga per 24 mesi, ulteriormente prorogabili, dell’ADP per gli interventi di reindustrializzazione delle aree coinvolte dalla crisi del Gruppo Antonio Merloni. “Altro elemento positivo – aggiunge – è che, parallelamente alla proroga, stiamo lavorando con il Ministero sulla rimodulazione dei contenuti dell’Accordo nel senso di una maggiore semplificazione e della rimozione di eccessive rigidità, così come avevamo sollecitato anche in occasione dell’ultimo incontro al Mise. Si tratta in entrambi i casi di operazioni indispensabili per lo sblocco dei 35 milioni di euro di risorse nazionali, ancora completamente inutilizzati, a sostegno di una reale strategia di rilancio industriale ed occupazionale del territorio. Atti tanto più urgenti alla luce del fatto che, a differenza di quelle nazionali, le misure regionali dell’Accordo di programma sono già operative ed hanno sostenuto 40 iniziative imprenditoriali nello stesso territorio, con investimenti agevolati nelle Marche di oltre 17 milioni di euro che hanno prodotto 124 nuovi occupati”. 13 spazio lavoro.indd 2 Le Grotte Hotel Spa annuncia con orgoglio di aver ricevuto la qualifica di Eco Leader platino di TripAdvisor®. Il programma Eco Leader™ aiuta i viaggiatori in tutto il mondo a pianificare i loro viaggi nel rispetto dell'ambiente mettendo in evidenza gli hotel e i Bed & Breakfast che adottano regolarmente prassi a sostegno dell'ecologia. 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Le figure ricercate sono: animatori di contatto, animatori polivalenti, capi animazione, responsabili e animatori per attività con bambini/ragazzi (mini club, junior club), assistenti bagnati, sportivi (tennis, arco, vela, windsurf, canoa, aerobica e stretching, torneisti), istruttori fitness e balli, hostess, coreografi, ballerini, scenografi, costumisti, cabarettisti, cantanti, tecnici suono e luci, piano bar (preferibilmente con strumentazione propria), D.J., fotografi. Requisiti generalmente richiesti: maggiore età, carattere socievole, motivazione, flessibilità, disponibilità minima da uno a sei mesi continuativi a seconda dell’azienda e della destinazione. Requisiti specifici generalmente richiesti: conoscenza di almeno una lingua straniera o dell’inglese. 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L’Hotel Le Grotte è il rifugio per chi viaggia per lavoro o per diletto alla scoperta delle bellezze del territorio. Affascinante e accogliente nelle forme, la nostra struttura esprime al meglio il calore dell’ ospitalità, destinata a regalare il sorriso della buona notte. Il nostro impegno e l’attenzione verso ogni dettaglio, anche piccolo, sono stati premiati. Siamo molto orgogliosi del riconoscimento ricevuto nel 2010 come “Miglior 3 Stelle d’Italia”. Tale riconoscimento è stato conferito da Isnart – Istituto Nazionale di Ricerche Turistiche di Unioncamere – sulla base dell’apprezzamento dei clienti, chiamati a votare la qualità del servizio. In questa occasione sono stati i nostri ospiti a regalarci un sorriso di soddisfazione. L’entusiasmo per questo premio è servito da stimolo per crescere e migliorare ulteriormente. Dal 2011 abbiamo aggiunto una stella alla nostra struttura: l'Hotel Le Grotte è oggi un moderno 4 stelle. 18/03/15 11.42 14 >MATELICA< L'Azione 21 MARZO 2015 Lamberto Gerani, l'oro da onorare I di FIORELLA CONTI n un’attualità che purtroppo deve parlare quasi quotidianamente della Libia, del caos che vi permane e dell’ipotesi di un presidio militare, è di sicuro interesse riportare alla memoria un grande matelicese che in Libia, durante la Seconda Guerra Mondiale, si è reso protagonista di una grandissima azione. E’ merito del prof. Gualtiero Simonetti se, in un numero de "L’Azione" del lontano 27 marzo 1965, possiamo leggere e riproporre le motivazioni di questo importantissimo riconoscimento ad un matelicese illustre. Riportiamo quanto fu scritto nel fascicolo di cui sopra: “Un matelicese, il Capitano di Complemento Lamberto Gerani si coprì Un matelicese che in Libia, in guerra, si rese protagonista di una grande azione di gloria nella difesa del presidio Umm El Araneb, meritando la medaglia d’oro al valor militare che gli fu conferita il 10 giugno 1947 con la seguente motivazione: “Comandante di isolato e lontano presidio del Sud Libico (26° parallelo Nord) attaccato da forze nemiche superiori in numero e mezzi, oppose resistenza impavida e disperata, malgrado l'impossibilità di ricevere rinforzi. Anima della resistenza, benché ferito, sa mantenere lo spirito delle truppe ai suoi ordini che da lui traggono esem- pio di impareggiabile valore. Dopo violenti attacchi avversari respinti con gravi perdite e dopo ripetute azioni di bombardamento areo nemico, malgrado che di tutte le artiglierie e le armi automatiche del presidio non restino in efficienza che due fucili mitragliatori, alla intimazione di resa con l’onore delle armi, offerta del nemico ammirato, risponde con uno sprezzante rifiuto. Per due volte il nemico stesso, quasi incredulo di tanto valore senza speranza, effettua due non richieste tregue, delle qua- li egli approfitta per riordinare le poche forze e prepararsi alla lotta fino all’ultimo uomo. A nuove e reiterate richieste di resa con l’onore delle armi, risponde sempre con un nuovo rifiuto, sfidando il nemico a trattare ancora. Poi, quando le due ultime armi sono inservibili ed ogni minima resistenza è umanamente impossibile, dopo che è stata ammainata la bandiera con gli prescritti, sotto il fuoco nemico e sono stati distrutti i cifrari, la radio, le riservette ed ogni documento, il nemico riesce ad irrompere nel Presidio, catturando i pochi valorosi difensori rimasti. Impareggiabile esempio di valore militare, Umm El Araneb (Sud libico), 27 dicembre 1942”. E’ bene che tutti, ed in particolare le generazioni più giovani, conoscano queste figure esemplari della nostra storia a cui va reso il dovuto onore e di cui deve essere conservata preziosa memoria. Pensiamo a questa parole quando percorriamo “il piazzale Gerani”, che è stato a lui intitolato dalla città di Matelica. Non dimentichiamo che a tutto questo seguirà una dolorosa prigionia. Matelica fa... cesto con S. Teresa Sabato 7 marzo, in 8 punti vendita alimentari, ad esclusione di Oasi e Lidl che non hanno aderito, si è svolta a Matelica la raccolta alimentare contro la fame in Italia, organizzata dal “Banco delle Opere di Carità Marche” e dal “Gruppo Caritativo di Santa Teresa”. Il Gruppo Caritas di Santa Teresa ha coperto gli 8 punti vendita di Matelica (EurospinSimply Market-Super Coal Palombi- Super Coal S.Rocco- Sì con te - Qui AlimentariSalumificio Bartocci - Sapore di Mare), con oltre 14 volontari con pettorine di riconoscimento che dalle 8 del mattino alle 20 di sera hanno raccolto, inscatolato e trasportato, tutti gli alimenti donatici dai clienti, nella sede della Caritas della parrocchia di Santa Teresa. Il Gruppo Caritas di Santa Teresa, costituito nel luglio 2014, aveva già in carico da circa due anni, più di 30 nuclei familiari, sostenuti quattro volte al mese attraverso la distribuzione di frutta e verdura e alcuni generi alimentari di prima necessità come il pane del giorno prima di due forni matelicesi, ma con l'acuirsi delle difficoltà economiche del nostro paese, abbiamo dovuto allargare la platea d'intervento, collaborando e confrontandoci con le altre realtà territoriali. Il Gruppo caritativo della parrocchia Santa Teresa Matelica da anni, in collaborazione con diversi enti istituzionali, opera sul nostro territorio per la normale attività di beneficenza. In particolare fin dal 2011, provvede a distribuire, la frutta e verdura, donataci in beneficenza quale ente caritativo autorizzato con provv. N* 3466 dalla Prefettura U.T.G. di Macerata, trasportata gratuitamente ogni settimana dalla Cri di Matelica. I prodotti ortofrutticoli vengono messi a disposizione dalle organizzazioni di produttori riconosciute dalle regioni territorialmente competenti presso centri di ritiro appositamente autorizzati, nel nostro caso presso il Centro di distribuzione di Rubbianello di Monterubbiano in provincia di Fermo. Nel 2014, e nella stessa sede del Centro di distribuzione di Rubbianello, si è costituita la sede regionale del “Banco delle Opere di Carità Marche”, a cui tutti gli enti caritativi come il nostro hanno aderito con entusiasmo, per rispondere tempestivamente ai nuovi bisogni sociali emersi con la peggiore e lunga crisi economica che stiamo attraversando. Attualmente oltre 50 famiglie accedono mensilmente e gratuitamente, al pacco alimenti e settimanalmente alla frutta e verdura, distribuiti nella nostra sede parrocchiale. La raccolta di sabato 7 marzo ci dà il segno della grande solidarietà e generosità dei concittadini di Matelica, abbiamo raccolto molti alimenti di prima necessità, in quantità nettamente superiore all'anno scorso, che pure allora ci sembrò straordinaria (circa 9 quintali), appena terminato l'inventario comunicheremo le quantità. Domenica 15 marzo poi, don Vincenzo Bracci, dando inizio alla tradizionale raccolta del “Cesto della carità” che nelle quattro domeniche che precedono la Santa Pasqua, raccoglierà gli alimenti da destinare alle famiglie più povere della parrocchia, ha ricordato brevemente le attività svolte dalla Caritas parrocchiale nel 2014, e quanto c’è in cantiere per il 2015. In questa occasione il Gruppo caritativo parrocchiale ha portato all'altare un cesto pieno di prodotti alimentari raccolti nella giornata di sabato 7 marzo, come gesto concreto di carità. Questi i numeri del gruppo: aiuti per circa 50 nuclei familiari; distribuiti ogni settimana circa 8 quintali di frutta e verdura, per un totale annuo di circa 350 quintali, circa 10 quintali di alimenti raccolti a Matelica, circa 12 quintali di pane del giorno prima raccolto a Matelica. Nel 2015, a gennaio, finora, ci sono stati aiuti per circa 50 nuclei familiari oltre alla frutta e pane settimanale e circa 4 quintali di alimenti donati da “Agea” febbraio; distribuiti circa 8 quintali di alimenti. Gruppo caritativo Santa Teresa Tempo di rituffarsi Il 71° anniversario Metodo Rusticucci nel Quattrocento con psicoterapeuta dell'eccidio Tornano da sabato 21 marzo gli appuntamenti per approfondire il più possibile il periodo della Matelica rinascimentale, appuntamenti ideati dai prof. Angelo Antonelli e Igino Colonnelli, per celebrare al meglio il cinquecentenario, nel 2014, del primo passaggio a Matelica del Papa, in particolare il Papa umanista, Enea Silvio Piccolomini, Pio II. Sabato 21 marzo, presso la Sala convegni di Palazzo Ottoni, saranno due le relatrici. Prima l’architetto Debora Bravi approfondirà “La città rinnovata nel Quattrocento”. A relazionare sul secondo tema: “Annotazioni e note sulla Matelica della seconda metà del Quattrocento” è un nome di garanzia, nonché un graditissimo ritorno, la prof.ssa Fiorella Conti. 14 matelica.indd 2 Domenica 22 marzo, la città di Matelica commemorerà il 71° anniversario dell'Eccidio di Braccano. Le celebrazioni, organizzate in collaborazione con la sezione intercomunale Anpi "24 Marzo", si svolgeranno secondo il seguente programma: alle ore 8.30 Ritrovo a Casa Foscola (Terricoli) e deposizione corona presso la lapide di Vassili Niestarol. Poi, alle 9.30, ci sarà l’apertura della mostra fotografica "Testa per Dente" presso il Museo della Resistenza di Braccano, con l’intervento di Igino Colonnelli: "I protagonisti nella Resistenza internazionale". Infine, come di consueto, alle ore 10.30 ci sarà il corteo, la deposizione della corona, la Santa Messa. Al termine verrà offerto un aperitivo dalla sezione Anpi 24 marzo. Giovedì 26 marzo, alle ore 18, nella città di Matelica sarà presente il prof. Fulvio Rusticucci, musicoterapeuta, educatore e presidente dell'Associazione Culturale Toscanini 79 – Metodo Rusticucci: “Il pensiero del bambino nel mondo che cambia”. L'evento è organizzato dal M° Luca Migliorelli, Direttore della Scuola Civica di Musica. È rivolto ad educatori, insegnanti delle scuole dell'Infanzia e Primarie, insegnanti di sostegno, catechisti/e, operatori socio sanitari/e e genitori. L'incontro è riconosciuto dal Cisd (Centro Internazionale Sperimentazioni Didattiche) ed è l'unica data per la provincia di Macerata. Chiunque fosse interessato a partecipare può contattare l'organizzazione dell'evento al numero 338-5982147. Ogni partecipante riceverà un certificato valido ai fini del curriculum vitae personale. BREVI DA MATELICA ~ UN INCONTRO PER CHI È IN DOLCE ATTESA Sabato 21 marzo, alle ore 10, presso la sede del centro “La Casa sull’albero”, ci sarà un incontro con l’ostetrica Giorgia Tiz dal titolo: “Verso la Nascita… emozioni, sensazioni, paure, ascolto”. Uno scambio, nelle intenzioni della relatrice, “per parlare insieme di nascita naturale e consapevole, per scambiarci domande, curiosità ed esperienze”. L’incontro è gratuito ma la prenotazione è obbligatoria (info@ostetricagiorgiatiz o www.ostetricagiorgiatiz.it ). 18/03/15 11.45 15 L'Azione 21 MARZO 2015 Andare per funghi, anche gratis di GIULIO IALE E’ ripartita l’attività del Gruppo Micologico Matelicese per l’anno 2015. Come sempre, si è iniziato con l’assemblea annuale dei soci, che si è tenuta il 2 marzo e che ha approvato all’unanimità il bilancio consuntivo del 2014 ed il preventivo per l’anno corrente. E’ stato approvato ed apprezzato anche il programma redatto e proposto dal direttivo, per il quale si è impegnato in particolare il vice presidente e tesoriere Luciano Lori. Molte le iniziative in calendario per l’anno corrente e la prima di esse è stata pensata e sarà attuata a favore di chiunque ha interesse o vuole avvicinarsi al mondo dei funghi. Si terrà infatti un corso gratuito di micologia elementare con cenni di biologia, ecologia e principali norme comportamentali per la raccolta. Lo stesso è strutturato in tre serate, con inizio alle ore 21 presso la Sala Multimediale di Palazzo Ottoni, nelle giornate di venerdì 20 marzo, venerdì 27 marzo e lunedì 30 marzo, con relatori il presidente del Gruppo Claudio Modesti ed il vice Lori Luciano. I temi trattati saranno nell’ordine: nozioni base di ecologia e biologia fungina; illustrazione specie fungine; funghi commestibili e velenosi a confronto. Al termine del corso sarà rilasciato a tutti un attestato di partecipazione. Sarà gradita in particolare la presenza di giovani e giovanissimi, che avranno l’opportunità di conoscere un nuovo mondo e l’importanza del rispetto dell’ambiente e della natura. Si ricorda che la sede del gruppo in via Umberto I° n.100, è aperta tutti i lunedì alle ore 21 e vi è la possibilità di determinare tutti i generi fungini freschi nonché consultare varie riviste e libri sulla micologia. Il gruppo matelicese organizza un corso gratuito di micologia Casoni: “Chiarimenti sull’ultimo Consiglio” In diversi articoli di stampa e su Facebook si grida allo scandalo perché il sottoscritto, durante l’ultimo consiglio comunale del 5 marzo scorso: a) non avrebbe consentito all’ing. Roberto Ronci, capo dell’ufficio tecnico, di rispondere alle domande del consigliere di minoranza Paolo Sparvoli; b) avrebbe impedito al consigliere di minoranza Mauro Canil di intervenire in una fase del dibattito. Le accuse sono strumentali e false. Vediamo perché: il consigliere Sparvoli – sul punto della “variante parziale al Prg per l’insediamento delle aziende insalubri di prima classe” - chiedeva di porre domande dirette all’ing. Ronci. Il “Regolamento per il funzionamento del consiglio comunale” stabilisce all’art. 51 che il Presidente del Consiglio comunale “può invitare nella sala i funzionari comunali perché effettuino relazioni o diano informazioni e quant’altro risulti necessario”. Poiché il dibattito in aula deve svolgersi tra gli eletti (essi soltanto formano il consiglio), il sottoscritto domandava all’assessore ai Lavori Pubblici Massimo Montesi se fosse stato in grado – da solo – di rispondere ai quesiti del consigliere Sparvoli (il quale ogni giorno, come amministratore, può accedere agli atti con diritto d’accesso facilitato). Poiché l’assessore Montesi dichiarava di potervi riuscire senza l’ausilio dell’ing. Ronci, la decisione è stata quella di non invitare quest’ultimo. Diversamente, in altro consiglio 15 matelica.indd 2 comunale, il sindaco Delpriori (che ha la delega al bilancio), decise di farsi assistere su un punto all’ordine del giorno dalla dott.ssa Antonella Pelucchini (responsabile dell’ufficio finanziario) ed in quel caso il capogruppo di minoranza Massimo Baldini poté interloquire con quest’ultima. Per quanto riguarda invece il consigliere Mauro Canil, il caso è diverso: quest’ultimo chiedeva di intervenire per “fatto personale” dopo che il sindaco Delpriori aveva affermato che il medesimo Canil, durante la precedente consiliatura, mai aveva partecipato a quelle votazioni aventi ad oggetto la “variante parziale al Prg per l’insediamento delle aziende insalubri di prima classe”; inoltre, perché il sindaco aveva ricordato che, in un articolo del “Corriere Adriatico”, Canil sostenne di avere da tre anni un progetto fermo nel cassetto. Si ha “fatto personale” (art. 56 del regolamento) quando un consigliere viene “attaccato sulla propria condotta”, o si sente “attribuire fatti ritenuti non veri od opinioni e dichiarazioni diverse da quelle espresse”. A memoria del sottoscritto – e penso di chiunque - Canil mai partecipò, nella precedente consiliatura, a quel tipo di votazioni (escluso un consiglio comunale “aperto”, dove non si delibera); così come l’articolo a cui si riferiva il sindaco era quello effettivamente pubblicato dal “Corriere Adriatico” in data 02.12.2012 (intitolato “Attacco alla persona. Investirò altrove”; mentre all’interno c’era la frase “Da tre anni ho nel cassetto un progetto legato all’attività della Fidea azienda che da 12 anni lavora a Matelica e non ha mai creato problemi”). Non sembrando dunque l’affermazione del sindaco un attacco “sulla propria condotta” (gli attacchi solitamente sono perpetrati con veemenza e toni inquisitori, il sindaco è invece intervenuto con pacatezza), né essendo stati attribuiti fatti non veri (i ricordi del sindaco erano del tutto veritieri e riscontrabili), ho ritenuto di negare la replica per “fatto personale” – perché insussistente - al consigliere (art. 56, comma 2). Ho quindi chiesto a Canil, come da regolamento, se intendesse insistere nella richiesta e, visto che il consigliere ha insistito, si è proceduto alla votazione in forma palese. Il Consiglio ha quindi decretato la negazione del “fatto personale”. Quando infine il consigliere Canil ha richiesto di intervenire per “dichiarazione di voto” al posto del suo capogruppo Baldini, gli ho chiaramente concesso il tempo previsto: cinque minuti. Canil ha tuttavia iniziato a proporre i temi del negato “fatto personale” così che, dopo averlo ammonito a più riprese, ai sensi dell’art. 49 ho dovuto inibirgli la parola. Ciò nonostante, mi sono reso disponibile a concedere al gruppo “Nuovo Progetto Matelica” un nuovo intervento, purché fosse per una vera “dichiarazione di voto”; vi è però stata rinuncia. Quanto appena riferito può essere riscontrato dal video integrale del Consiglio comunale, sul sito web del Comune (intervento per intervento). Ritengo che l’applicazione ferrea del regolamento sia una garanzia democratica e di libertà per ogni consigliere comunale e preservi dalle baraonde cui purtroppo eravamo abituati. Alessandro Casoni, presidente del Consiglio comunale Baldini: la Corte dei Conti ci ha “premiato” Nell’articolo pubblicato su "L’Azione" del 14 marzo scorso in merito alla seduta del Consiglio comunale di Matelica del 5 marzo scorso ci sono diverse imprecisioni ed affermazioni incomplete che possono generare interpretazioni incorrette, come purtroppo è accaduto diverse volte nel recente passato. Il consigliere Sparvoli, infatti, è stato accusato di aver criticato il sindaco di Fabriano, invece lo ha elogiato per il suo modo di operare favorendo e agevolando l’insediamento, nel suo territorio, di imprenditori che fanno richiesta per nuove attività economiche. Probabilmente il comportamento del consigliere Sparvoli non è stato ligio al 100% per quanto previsto nel regolamento delle sedute del Consiglio comunale, ma mai fino al Consiglio del 5 marzo il regolamento era stato applicato in una maniera rigida e per niente flessibile causando l’esasperazione dei consiglieri stessi. Non voglio commentare quanto si è detto nella riunione dei capigruppo ne il modo in cui è stata convocata sospendendo i lavori del Consiglio. Nella mia lunga esperienza lavorativa, per le mansioni ricoperte e per quanto previsto da un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, non ho mai adottato certi atteggiamenti autoritari. Non ho vissuto questi momenti neppure nelle passate esperienze di consigliere comunale dove vi erano delle corrette battaglie politiche fra i vari gruppi politici presenti sia in maggioranza che in minoranza. Sottolineo, inoltre, che nel nostro gruppo vige un sistema democratico di competenze regolamentate dove ogni consigliere comunale si occupa dei settori amministrativi comunali ricoperti con le deleghe di assessore ricevute nella precedente consiliatura. Nel caso specifico l’urbanistica era una delega del consigliere Sparvoli e per questo motivo gli ho ceduto i tre interventi di competenza del capogruppo dopo avere effettuato il mio. Questa prassi tra l’altro l’ha adottata anche il capogruppo di maggioranza. Il consigliere Canil, accusato di essere stato assente in alcune sedute dei Consigli Comunali dove si trattava della variante al Prg della zona Pip Cavalieri, non ha potuto difendersi e spiegarne le ragioni. A parte questi argomenti sulla variante al Prg della zona Pip dei Cavalieri, che purtroppo dovrà ancora essere portata per la terza volta in Consiglio per l’approvazione definitiva, nessuno ha fatto menzione agli altri argomenti all’odg, tra questi probabilmente uno dei punti più importanti della seduta consiliare è stato quello della “Trasmissione al Consiglio comunale del disposto relativo alla pronuncia della Corte dei Conti ex art, 1 comma 168 Legge 266/2005, sul bilancio consuntivo 2012”. Le considerazioni della Corte dei Conti sono state tutte positive, infatti nei vari passi si legge “l’organo di revisione e l’esame della relazione sul rendiconto 2012 non hanno mostrato irregolarità contabili…La presenza dell’avanzo costituisce un indicatore positivo nonché sintomo di corretta gestione, un elevato valore del rapporto (tra le riscossioni in conto competenza ed i relativi accertamenti) è indice di buona efficienza amministrativa e di facilità di riscossione dei crediti…l’incidenza dei residui attivi conservati nel consuntivo 2012 è pari al 16,97% migliore rispetto ai valori nazionali 29,51% e ai valori medi regionali 24,78% …. L’incidenza dei residui passivi … è pari al 18,98%....migliore rispetto ai valori medi nazionali 33,55% e ai valori medi regionali 27,37%......il patto di stabilità risulta regolarmente rispettato…..”, tra le raccomandazioni viene ricordato “di contenere la politica di indebitamento al fine di ridurre l’importo del debito complessivo”. Un giudizio, a differenza di quanto asserito più volte da qualche esponente della maggioranza, sostanzialmente positivo espresso da parte della Corte dei Conti nonostante i numerosi provvedimenti di restrizione economica promossi dai Governi succedutisi. Tutto questo per far conoscere la realtà delle cose. Massimo Baldini, Capogruppo consiliare di “Nuovo Progetto Matelica” taccuino FARMACIE Sabato 21 e domenica 22 MARZO CENTRALE FERRACUTI Orari: 8.30-13 15.30-19 Corso V. Emanuele tel 0737 85440 EDICOLE Domenica 22 marzo IL GHIRIGORO Cartoleria Edicola di Stroppa Artemisia Viale dei Martiri, 66 te. 0737 787958 APERTURA REDAZIONE MATELICA Il lunedì e il giovedì ore 16.30-18.30 Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc) Tel. e Fax 0737 787551 e-mail: matelica.redazione@lazione.com CINEMA MULTISALA GIOMETTI Via Grifoni tel. 0737 787663 CINEMA NUOVO Via B. Mattia - tel. 0737 84457 18/03/15 19.12 16 >MATELICA< L'Azione 21 MARZO 2015 Tra musica e spiritualità Emozioni a non finire per il concerto della Banda per la Beata Mattia di NANDO CINGOLANI* A due mesi e mezzo dal tradizionale Concerto di Capodanno del 1 gennaio scorso, ecco un'altra ghiotta occasione per il folto pubblico di appassionati che seguono la nostra Banda Musicale: il Concerto in onore della Beata Mattia, diretto in maniera impeccabile dal Maestro Gabriele Bartoloni, nella ricorrenza dell'Anniversario (il 762º) della sua nascita (1 marzo 1253). Quando ci capita di entrare nella chiesa della Beata Mattia la nostra attenzione ed il nostro pensiero si concentrano sull'urna che ne contiene il corpo e sulla preghiera che magari recitiamo. Tuttavia, se il nostro pensiero va indietro nel tempo a quando la Beata è vissuta, ci rendiamo di quanto straordinario e turbolento sia stato il periodo che la sua vita (1253-1319) ha attraversato. Tempo di grande fervore religioso che promanava dalle figure di S. Francesco (1182-1226) e S. Chiara (1193-1253). Quando S. Chiara, fondatrice dell'ordine delle Clarisse cui appartenne la nostra Beata, morì (11 agosto 1253), la piccola Mattia aveva appena 5 mesi e la regola delle Clarisse venne approvata da Papa Innocenzo IV (1195-1254) il 9 agosto 1253, due giorni prima della morte di S. Chiara. Ma fu anche un tempo di grandissimi artisti: Dante Alighieri (1265-1321), Giotto (1267-1337), Francesco Petrarca (1304-1374), Giovanni Boccaccio (1313-1375). Accanto a queste luci molte ombre e che ombre: c'erano ancora le Crociate (l'ultima, la IX nel 1271-1272), permanevano grandi lotte religiose (Celestino V che si dimette da Una cava alle pendici del San Vicino? Nei giorni scorsi la Provincia di Macerata ha approvato l’aggiornamento al P.P.A.E. – Piano Provinciale per le Attività Estrattive. Innanzitutto, ci sembra semplicemente scandaloso che un ente come la Provincia, propagandato ai quattro venti come abolito dal Governo Renzi, di fatto invece conservi ancora tutte le proprie prerogative e competenze sul nostro territorio e sull’ambiente, tanto da legiferare e decidere su un settore delicato e strategico come quello delle attività estrattive! Andando poi ad analizzare dal punto di vista ambientale il nuovo P.P.A.E. provinciale, emergono almeno due aspetti estremamente pericolosi. Il primo riguarda il Bacino n. 3, quello di Valdiola - Valle Biondo - Pantani di Matelica, ovvero la cava vicino al Monumento del Capitano, dove il 25 aprile di ogni anno viene organizzata dall’Anpi la camminata e la cerimonia in ricordo dell’importante battaglia ivi combattuta il 24 marzo del 1944 tra le formazioni partigiane e le milizie nazi-fasciste. Siccome, con il fallimento della ditta escavatrice avvenuto nel 2009, in questo sito è stato estratto solo il 14% del materiale totale, è previsto 16 matelica.indd 2 che proprio in quest’area venga ripresa a pieno ritmo l’attività estrattiva, tanto che il nuovo P.P.A.E. prevede la possibilità che in questo bacino possa essere presentato un secondo progetto di estrazione. Ciò significa che qualche altra ditta potrà scavare, presumibilmente sul lato opposto della montagna, ovvero sul versante del territorio di San Severino, dove guarda caso pende un progetto di estrazione che era stato bocciato dal piano solo qualche hanno fa. Ma l’aspetto potenzialmente più devastante del Piano è quello della cosiddetta “riqualificazione ambientale” delle cave dismesse, dove è previsto che ad avere maggiore punteggio e quindi priorità autorizzativa saranno addirittura le cave situate più vicino o limitrofe ad aree protette o di rilevanza ambientale e naturalistica! Con Papa nel 1294 e poi viene imprigionato dal suo successore Bonifacio VIII, che tuttavia nel 1303 subì l'onta del cosiddetto schiaffo di Anagni ad opera di emissari del potente Re di Francia Filippo IV il Bello-12641314-che aveva scomunicato). Le lotte intorno al papato provocano nel 1309 lo spostamento della sede pontificia in Francia, ad Avignone, dando così inizio alla cosiddetta cattività avignonese (1309-1377). Quando la nostra Beata muore (1319) era papa Giovanni XXII (1249-1334, papa dal 1316), secondo papa "avignonese" eletto nel 1316, a due anni dalla morte del predecessore Clemente V (12641314), il papa che aveva trasferito la sede papale ad Avignone, dopo che il primo conclave convocato nel 1314 per eleggerlo fu interrotto dall'irruzione nella sala di uomini armati e i cardinali dispersi. Tempi, come si vede, travagliatissimi, soprattutto per le comunità religiose. In questa terribile situazione Mattia entrò in convento a 17 anni, nel 1270 mentre suo padre sognava per lei un futuro diverso; badessa dal 1273 e per 46 anni, ingrandì chiesa e Monastero e seppe dispiegare la sua vita di preghiera, di esempio e di soccorso ai poveri e bisognosi che la resero cara ai contemporanei e di grande esempio e devozione ai posteri. Personaggio indubbiamente straordinario, venne proclamata Beata il 27 luglio 1765 da Papa Clemente XIII (16931769). Ma torniamo al nostro concerto che si apre e non poteva essere diversamente, con l’Inno alla Beata, dal titolo Tu della terra nostra. E' questo un inno praticamente sconosciuto ai matelicesi e varrebbe la pena che se ne diffondesse il canto. Segue la prima parte del Concerto che è incentrato su motivi a sfondo religioso come Fratello sole, Sorella Luna di Riz Ortolani (1926-2014), colonna sonora del bellissimo film omonimo del 1972 e poi l'Ave Maria di Schubert (1797-1828), forse la più conosciuta versione musicata di questa preghiera. Del grande Antonio Vivaldi (1678-1741) eseguiamo il Gloria, cui segue Pachelbel's canon di Johann Pachebel (16531706), una forma di composizione musicale in cui due o più parti vocali o strumentali si susseguono imitandosi. Con la sinfonia del Nabucco di Giuseppe Verdi (18131901) Il Nabucco (titolo originale Nabucodonosor, popolarmente, Nabucco) è un'opera in 4 atti in cui le vicende di Nabucodonosor, re di Babilonia, si intrecciano con quelle del popolo ebraico schiavo in Babilonia. Celeberrimo il coro Va, pensiero, sull’ali dorate (atto III). Prima del Nabucco al Teatro alla Scala 9 marzo 1842. Il successo fu tale che ebbe 75 repliche alla Scala prima della fine del 1842. Segue l'ouverture di Fra' Diavolo, opera di Daniel Auber (1782-1871) ispirata alla vicende di Fra' Diavolo, alias Michele Pezza (1771-1806), perso- naggio che alternò periodi in cui si dedicò al brigantaggio ad altri in cui fu al servizio dell'esercito borbonico. Una suite dall'opera Carmen di Georges Bizet (1838-1875) conclude la parte "classica" del Concerto, cui segue una composizione di Jacob De Haan (1959) dal titolo Concerto d'amore, brano con una sorprendente combinazione di vari elementi della musica barocca, pop e jazz. La splendida Sinfonia per un addio di G.P. Reverberi (1939) portata al successo dalla formazione musicale Rondò Veneziano conclude il Concerto che è tuttavia seguito da un bis con l'esecuzione della Danza Ungherese n. 5 di Johannes Brahms (1833-1897). Con un toccante saluto finale, sottolineato da un commosso applauso dei presenti, le Monache della Beata Mattia hanno manifestato il loro apprezzamento per il concerto, ricordando anche la figura del nostro indimenticato presidente Corrado Fantoni che lo iniziò ormai parecchi anni fa. Alle Monache della Beata Mattia, al pubblico presente, alle Autorità cittadine, alla Halley Informatica va il nostro ringraziamento, il ringraziamento della Banda Musicale che ci sforziamo di portare avanti cercando di offrire emozioni e buona musica. Prossimo appuntamento concertistico della Banda Musicale (salvo sorprese anticipate), il 5 luglio, in montagna (località I Macchioni di S. Vicino/Casetta della Forestale), in occasione della Festa della Montagna, organizzata dal Gruppo Alpini "Val Potenza". la scusa, quindi, della presenza di un parco o di una riserva naturale e con il pretesto del loro “recupero” dal punto di vista ambientale, verrà dato il via libera alla riapertura di cave dismesse da decenni, permettendo lo scempio e la devastazione proprio ai confini di un’area che dovrebbe invece essere tutelata integralmente proprio per la sua valenza naturalistica e paesaggistica! Tra i siti individuati nel Piano c’è anche quello in località Acqua dell’Olmo, sita alle falde di Canfaito e del San Vicino, dove è presente una vecchia cava dismessa, che si trova, guarda caso, a poche centinaia di metri dal confine della Riserva Naturale dei monti San Vicino e Canfaito e a pochissima distanza da biotopi geologici di eccezionale importanza come “Sasso Forato” e la forra di “Bocca de Pecu”! Sempre per pura “coincidenza”, su questa vecchia cava di Acqua dell’Olmo, pende da 20 anni un progetto di “riqualificazione ambientale”, presentato dall’attuale proprietario dell’Acqua dell’Olmo, che a suo tempo acquistò tutta la montagna, non certo perché colpito dalla sua bellezza paesaggistica, ma proprio per lo sfruttamento del pregiato calcare massiccio, che in quella zona affiora in superficie! Alla luce di tutto questo, risulta finalmente chiaro a tutti il perché le varie amministrazioni del Comune di Matelica, Gagliardi, Sparvoli, ed ora Delpriori, che si sono avvicendate negli ultimi 20 anni, abbiano lasciato deliberatamente ed accuratamente fuori dal perimetro della Riserva naturale di San Vicino e Canfaito aree di assoluto valore geologico e naturalistico come la forra di Bocca de Pecu, Sasso Forato e, appunto, Acqua dell’Olmo, con il pretesto della caccia al cinghiale che viene esercitata in quelle zone. In realtà, i cacciatori sono stati sempre utilizzati dai politici come il classico “specchietto per le allodole”, in quanto in quelle forre così anguste e scoscese è praticamente impossibile, se non estremamente pericoloso, svolgere delle braccate al cinghiale. La verità è che quei siti, come quelli della forra della Cucciaiola e del canjon del Fosso del Crino, anch’essi esclusi e lasciati ai margini dell’area protetta, hanno solo la “sfortuna” di essere composti quasi prevalentemente di una risorsa mineraria particolarmente pregiata: il calcare massiccio! L’amara constatazione finale è che, malgrado si avvicendino le amministrazioni, cambino i partiti o le coalizioni, i politici locali, invece di tutelare i territori e gli interessi dei cittadini che li hanno eletti, continuano ad eseguire invece i diktat dei loro referenti regionali o provinciali, ed a fare gli interessi di privati o di lobby, come quella dei cavatori, che esercitano da sempre un enorme potere di influenza sulla politica regionale e locale. In questo quadro desolante, la delusione più grande è rappresentata proprio dalla Giunta Delpriori, che neppure un anno fa aveva stravinto le elezioni comunali di Matelica sulla promessa della difesa e della valorizzazione dell’ambiente e della tutela della salute dei cittadini, generando grandi aspettative generali, anche in chi scrive, ma che alla prova dei fatti, sta dimostrando di perpetrare la medesima politica di svendita del nostro patrimonio ambientale portata avanti dalle amministrazioni che l’hanno preceduta. *presidente Banda Musicale “P. Veschi” – Matelica Danilo Baldini, Delegato Lac per le Marche 18/03/15 10.48 17 L'Azione 21 MARZO 2015 secoli di editoria Primo libro stampato Trecamerte, ma anche a Matelica: perchè no? dell'alto maceratese È di LAURA ANTONELLI stato considerato uno dei sei migliori libri del 2014 che ci narrano delle Marche, selezionato dall'Associazione Marchigiana “Le cento città” e insignito di questo titolo lo scorso 6 marzo durante la manifestazione “Freschi di Stampa” tenutasi alla Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata. Un ottimo biglietto da visita per il volume dell'avvocato Corrado Zucconi Galli Fonseca “Tre secoli di Editoria a Camerino, 1523 – 1823” edito da Halley Informatica, che sabato 14 marzo è stato presentato a Matelica presso la sala Boldrini di Palazzo Ottoni. Durante la presentazione sono intervenuti l'autore, l'editore Giovanni Ciccolini, il sindaco Alessandro Delpriori, l'assessore alla Cultura Cinzia Pennesi e il presidente del Consiglio comunale Alessandro Casoni. L'argomento del libro tratta in via diretta la storia di tre secoli di editoria camerte, ma tocca anche quella di tutto l'alto maceratese, tra cui la nostra Matelica. Il volume nasce dal vivo interesse dell'autore verso i libri antichi, dei quali è un collezionista e appassionato, e verso la storia della cultura locale che ha portato Zucconi alla scoperta di una fiorente tradizione editoriale camerte tra il 1523 e il 1823. Non si è voluto fare un catalogo sterile di tutto quello che è stato pubblicato a Camerino in quel determinato periodo, spiega l'autore, ma si è voluto menzionare soprattutto gli editori che hanno svolto il loro lavoro in quell'arco temporale. Essi sono dieci e in particolare tra essi è da ricordare la famiglia Gioioso e la famiglia Gabrielli. Il libro mostra in modo semplice le varie opere edite a Camerino, delle quali la prima è del 1523 e sono le Elegie di Pacifico Massimi, menzionando il frontespizio del volume nella pagina di sinistra e il dettaglio storico della stessa nella pagina di destra. Nell'incontro dello scorso sabato inoltre, è stato trattato un argomento che interessa i matelicesi direttamente, ebbene dove sia stato stampato il primo libro nelle Marche. L'opinione più diffusa ritiene che si tratti della "Divina Commedia" di Dante Alighieri, stampata ad opera di Federico dei Conti nel 1472 a Jesi, ma nel colophon di questo volume è riportata con precisione la data ma non il luogo di stampa, che di conseguenza potrebbe non essere nelle Marche. Dunque non si sa con sicurezza se sia il 1472 l'anno della prima opera a stampa marchigiana, oppure se sia l'anno successivo. Infatti, come mostra al pubblico con visibile passione e dovizia di particolari Zucconi, nell'ottobre del 1473, è stato stampato un altro volume da Federico dei Conti proprio Da sinistra, Ciccolini, Zucconi, Delpriori e Pennesi Le denunce di CittadinanzAttiva In una lettera recentemente inviata ai principali esponenti amministrativi della zona e del quale vi proponiamo ampi stralci, il comitato di CittadinanzAttiva ha preso di nuovo duramente posizione verso l’evoluzione che la Sanità regionale sta prendendo e le criticità che continuano a riguardare in particolare il nostro territorio. “Facciamo seguito alla nostra del 29 novembre scorso pari oggetto, nell’intento di completare le informazioni riferendo quanto emerso durante la nostra attività di tutela dei cittadini pazienti, che ricordiamo hanno la doppia veste di fruitori e finanziatori della Sanità. Al di là delle Liste di Attesa che sono il problema annoso irrisolto, abbiamo rilevato, nel nostro territorio, forte dissenso sulle modalità di chiusura dei piccoli Ospedali e sulle modalità di spesa nel campo sanitario. […] La chiusura dei piccoli Ospedali per le Marche è un provvedimento in parte già attuato: prima sono state fatte morire le attività chirurgiche e dopo le attività di medicina. Ultimamente con la riorganizzazione delle Reti cliniche sono stati ridimensionati gli Ospedali di Rete e gli Ospedali di Polo, già ridimensionati, sono stati chiusi. Questa riduzione di offerta sanitaria, a nostro avviso, è avvenuta senza aver valutato le esigenze sanitarie che il territorio esprime, ma solamente in funzione di scelte politiche. Da sempre, ed è sotto gli occhi di tutti, le Marche hanno avuto una sanità a due velocità: una sulla costa, con centri popolosi fornita di servizi e con viabilità buona e l’altra nella fascia montana, con un territorio poco popolato, con viabilità precaria ed una popolazione con avanzato indice di vecchiaia. Nella fascia costiera Ancona e Pesaro si disputano le eccellenze che ingoiano gran parte delle risorse. Non sappiamo niente o pochissimo su questa corsa al trapianto. Non sappiamo quanto costa una struttura di questo tipo, e se sono inserite in un programma condiviso dalle regioni limitrofe o sono in concorrenza con queste, bruciando inutilmente denaro pubblico, quanti sono gli utenti che usufruiscono del servizio e quanti sono i marchigiani. Noi riteniamo che è qui che si deve ottimizzare, è essenziale costruire una rete con le Regioni confinanti, per queste attività di punta per ottenere una gestione veramente virtuosa e liberare risorse per il territorio, oggi letteralmente devastato […]. Il territorio marchigiano è stato sempre uno dei più vecchi d’Italia e l’area montana è quella che esprime la maggiore densità di anziani che si attesta, per la zona di Matelica - Esanatoglia, al 26% di ultra sessantacinquenni, su una popolazione di poco inferiore a 15 mila abitanti. Ebbene questo territorio è stato privato, con il D.G.R. n° 735, della Lungodegenza, di 160 posti letto distribuiti in provincia neanche uno nell’area più vecchia delle Marche. La Lungodegenza è stata sostituita da una Casa della Salute che nessuno sa quali servizi eroga e con quale personale sarà attivata, visto che tutta la struttura è in sofferenza per il blocco delle assunzioni. In questa precarietà si inserisce anche un altro problema, nel periodo ottobre / dicembre di ogni anno vengono sospesi 17 matelica.indd 2 a Jesi. Ci viene detto però che quello stesso anno a Matelica viene stampata un'opera, pubblicata per la prima volta a Venezia due anni prima, di Antonio Cornazzano dal titolo “La santissima vita di nostra donna”, stampa voluta da Bartolomeo Colonna. Come ci dice l'avvocato Zucconi, non essendo segnalato il luogo di stampa della "Divina Commedia" di Federico dei Conti, e soprattutto non essendo riportato nel colophon il mese di stampa del volume di Cornazzano, “ci sono 3 probabilità su 4 che il primo libro nelle Marche sia stato stampato proprio a Matelica”. Ma al di là del primato della prima stampa marchigiana, ciò che da questo incontro si è percepito, e soprattutto ciò che con il libro “Tre secoli di Editoria a Camerino, 1523 – 1823” si è voluto trasmettere è la ricchezza culturale di un'epoca in cui il nostro territorio era fortemente all'avanguardia, una zona fiorente culturalmente e che sapeva accogliere le innovazioni con estrema facilità. medicina di base ai cittadini anziani, perché ciò facendo si mettono nei guai non solo gli interessati alle cure, ma anche le famiglie, perché costrette ogni giorno ad un andirivieni con la struttura di ricovero non più poste a distanze accettabili, e quindi con notevole aggravio di costi. Una Lungodegenza, Rsa ed Adi commisurate al territorio sono assolutamente necessarie, invece con l’attuazione del D.G.R. in oggetto, nel nostro territorio, le famiglie che hanno un congiunto anziano ed in precarie condizioni di salute vengono lasciate sole di fronte al problema sanitari. I piccoli ospedali devono essere riqualificati per risolvere i problemi del territorio e non devono essere eliminati per fare cassa e destinare le risorse liberate per inseguire mire di grandezza lasciando nei problemi i più deboli”. tutti gli acquisti, può mancare perfino la carta per i bagni. Per le carenze ( vedi mancanza di personale) molti anziani disabili vengono lasciati a casa in carico alle famiglie, ciò rende estremamente precaria la condizione del cittadino nel bisogno. […] Con tutte queste carenze i problemi sorgono ogni giorno e ci sono richieste anche di risarcimento, ebbene la Regione Marche ha deciso di risolvere il problema rinunciando ad assicurarsi, dal 2010 ci risulta che la Sanità marchigiana non ha più copertura assicurativa, e non risponde a nessuna richiesta di danno costringendo il cittadino che Dante Reale, coordinatore Cittadinanzattiva Marche, ha avuto dei problemi a seguire la via legale onerosa e di Tribunale per i Diritti del Malato di Matelica biblica durata, perciò preferisce rinunciare. Si usa la struttura legale pagata dal cittadino per andare contro il cittadino e magari a fine anno queste persone vengono premiate per gli obiettivi raggiunti con i denari del cittadino. Oltre al danno la beffa. […] La contrazione dell’offerta è stata bilanciata dalla messa a disposizione di un secondo elicottero a Fabriano, ma questo strumento può essere solo di supporto e non risolutivo perché non garantisce continuità operativa: La Scuderia Marche Club Motori Storici ha reso noto il calendario delle non vola la notte, quindi di inverno quando manifestazioni di auto storiche che verranno organizzate nel corso del 2015. sulle strade c’è neve, copre solo sei/sette ore Tredici in totale e fra esse ben sei nuove entrate. Archiviata “Auto sotto zero su ventiquattro, e queste sono risorse tolte al by night” che come di consueto apre l’annata nell’ultimo week end di gennaio, territorio senza costrutto. Un medico fisso il prossimo appuntamento è fissato per il 22 marzo con la seconda rievocasul territorio dà continuità e sicurezza! Le zione storica della Sfercia-Camerino per poi garantire ai propri affiliati, ed Centrali Operative del 118 sono cinque per appassionati in genere. un raduno al mese. Il top delle manifestazioni è costiuna popolazione complessiva di un milione tuito ancora una volta dall’ineguagliabile “Sibillini e dintorni” che nei giorni e mezzo di abitanti circa, un quartiere di 27-28-29 agosto attraverserà la strade della nostra regione con una carovana Roma. Non vi pare che siano troppe? A nostro che comprende auto costruite all’inizio del secolo scorso. Fra le tante anche avviso si potrebbero accorpare con notevole due escursioni fuori regione: 19 aprile a Norcia e 12 luglio ad Amatrice. La risparmio […]. Non siamo contro l’ottimiz- chiusura della stagione è data dal convivio sociale nel corso del quale verranno zazione della Sanità, non siamo contro una premiati coloro che si sono distinti nel corso dell’anno e consegnate le ambite chirurgia praticata in pochi centri con una “targhe oro” ai possessori di auto che hanno superato a pieni volti la seduta casistica che migliori l’affidabilità, lo stesso di omologazione che le inserirà nel prestigioso registro delle auto storiche. ECCO IL CALENDARIO: 22 dicasi per una medicina complessa e di alto marzo: 2.a rievocazione storica profilo. Queste sono offerte che il cittadino Sfercia-Camerino. 19 aprile: può andarsi a cercare perché programmabili. Norcia: nel cuore dell’appennino Siamo invece contro la chiusura indiscrimiumbro-marchigiano. 17 magnata dei piccoli ospedali che assicurano una gio: Una giornata a Corgneto nell’altopiano di Colfiorito. 30 maggio: Seduta di omologazione. Giugno, data da stabilire: Sessantesimo anniversario della nascita della Fiat 600. 12 luglio: Amatrice. 27-30 agosto: Sibillini e… dintorni. 12-13 settembre: Il fiume Potenza dalla sorgente alla foce. 18 ottobre: Passeggiata di fine estate. 24 ottobre: Mostra/ scambio Padova (gita in pullman). Novembre, data da stabilire: Giro delle cantine. 6 dicembre: Pranzo sociale. Le auto storiche si rimettono in moto 18/03/15 10.47 18 >SASSOFERRATO< L'Azione 21 MARZO 2015 Pala eolica sul monte? Il Comitato è contrario di VERONIQUE ANGELETTI La ditta proponente: "Ma se neanche si vede!" A lzata di scudi contro il progetto di un microeolico a Pian Cerreto. L’aerogeneratore, alto pale incluse 44 metri, dalla potenza nominale di 59,9 Kwp che potrebbe essere installato sull’altopiano del Foria. Il monte dirimpettaio al bel paese di Montelago. “Non è una questione né di numero di macchina, né di potenza, né di altezza – afferma il presidente del Comitato Tutela Ambiente SanDonnino Sassoferrato, Goffredo Bellocchi - ma del fatto che autorizzare un solo impianto, seppur mini, intacca l’incolumità del paesaggio montano, deprezza l’area e rischia di creare un precedente comodo a vecchi e nuovi progetti”. Ad ascoltarlo cacciatori, ambientalisti e i vertici della Comunanza agraria locale convocati lunedì sera alle Ginestre per parlare dell’impianto. Ad avallare i suoi timori chiama a sostegno il coordinatore del comitato di Campodiegoli di Fabriano costituito proprio per ostacolare la creazione di un parco eolico sul Monte Rocca e anche quelli del comitato della Pantana di Sassoferrato che hanno impedito la nascita del parco eolico sui crinali dei monti Mezzano-Chicosse-Le Siere – Niesola. Battaglie vinte l’anno scorso, il 14 gennaio per Campodiegoli ed il 15 aprile per Pantana, quando la Regione Marche ha rifiutato di dare l’autorizzazione paesaggistica alla MTre Energie Eoliche ed espresso un giudizio negativo di compatibilità ambientale. Dinieghi legati proprio alla significatività degli impatti Sarebbe installata a Pian Cerreto, alta 44 metri Un fotomontaggio con l'inserimento della pala eolica sull’ambiente ed il paesaggio. “La nostra unica pala eolica – controbatte la Emis srl di Catobagli - è un investimento in green energy su un terreno agricolo a fianco ad una stalla abbandonata. Fa addirittura parte di un progetto di un agriturismo con tanto di fattoria didattica sull’energia rinnovabile imperniata sull’eolico e sulla piccola centrale idro-elettrica che stiamo per installare al mulino di Monterosso. Si allaccia direttamente in rete e non ha nessun impatto sul paesaggio”. Quel “no” del comitato lascia Lino e Michele Lattanzi, titolari dell’azienda sentinate, attoniti soprattutto considerando che “in altre regioni basta andare in Comune, non esiste per questo tipo di impianto un così complesso iter autorizzativo”. “Per il momento – commenta l’ufficio tecnico sentinate – dobbiamo dare il parere di compatibilità urbanistica che è positivo. La pratica sta in regione e, come richiesto dalla regione Umbria, stanno valutando se l’impianto deve essere sottoposto alla Via”. Intanto il progetto ha già conseguenze politiche. Alla riunione era presente gran parte del Consiglio comunale nelle persone dell’assessore Daniela Donnini, dei consiglieri di maggioranza Maurizio Greci e Roberta Leri, di quelli di minoranza Roberto Fraboni, Marco Caverni, Pamela Damiani e Sergio Carletti che hanno condiviso appieno le riflessioni dell’esponente Wwf delle Marche, Jacopo Angelini, sul valore patrimoniale della natura, dell’ambiente e del paesaggio. Un paesaggio che proprio quando viene rispettato, è una risorsa economica specifica su cui diventa prioritario investire politicamente. Sulla bocciatura del progetto, la famiglia Lattanzi non si rassegna. “Siamo di Sassoferrato, abbiamo sempre investito qui, diamo lavoro ad una decina di famiglia, perché dire di no ad un mini aerogeneratore a Pian Cerreto?". E all’obiezione che “è uno sfregio all’inestimabile paesaggio montano arricchito dalle preziose testimonianze storico artistiche delle abbazie e monasteri” sollevato dai comitati a difesa dell’ambiente, rispondono: “Ma se nella relazione tecnica depositata in Regione si dimostra che non lo si vede da nessun sito storico”. Poi controbattono: “Il fatto è che chi rappresenta la difesa dell’ambiente non ha voluto incontrarci per visualizzare il progetto. Sono contro punto e basta”. “Nessuno è contro le rinnovabili – risponde il presidente Cta Goffredo Bellocchi e Luciano Pitullo – ma esistono molti tipi di intervento possibili dal fotovoltaico su tetto, idroelettrico, micro eolico nelle aziende agricole o geotermico e mettere impianti sui crinali e gli alti piani ha un impatto troppo grande a fronte dell’irrisoria energia prodotta”. “Irrisoria? - replicano i Lattanzi – Ma se darebbe indipendenza energetica a tutto Montelago!”. Nella diatriba, spet- ta dunque alla Regione Marche dare una risposta tecnica. Vale a dire innanzitutto se assoggettare o meno il progetto della Emis srl alla Valutazione d’impatto ambientale. Con il sì, il progetto è vagliato dalla Regione che autorizzerà o no l’impianto dal punto di vista tecnico valutando però tutte le osservazioni. Sicuramente quelle stesse che, quando per 45 giorni, da ottobre a dicembre, il progetto è stato pubblicato all’albo pretorio del Comune di Sassoferrato, nessuno, né della maggioranza, né della minoranza, né dei comitati ambientali si erano accorti. E per fortuna che l’albo è pure sul sito web del Comune. Mentre nel caso di un no, il progetto ritorna all’ufficio tecnico comunale. Pertanto, la politica sentinate dovrà in ogni caso prendere posizione e soprattutto motivare le sue ragioni sia intervenendo con le sue osservazioni in Regione o attraverso le proprie valutazioni in commissione e nel Consiglio comunale. Intanto c’è chi rispolvera la bella pergamena “Carta del Territorio” firmata nel 2006 tra i candidati a sindaco - tra cui Ugo Pesciarelli – e i comitati ambientali. v.a. "Le avventure di Pulcino": a teatro S.Francesco e Madonna della Valle spettacolo per famiglie e bambini aperture speciali con il FAI Un appuntamento a teatro dedicato ai più piccoli e alle loro famiglie. "Le avventure di Pulcino", questo il titolo dello spettacolo, ad ingresso libero, che sarà portato in scena dal “Teatro Pirata” di Jesi domenica 22 marzo, alle ore 17, al Teatro del Sentino. Promossa dall’Ambito Territoriale Sociale n.10 con la collaborazione del Comune di Sassoferrato, la rappresentazione, destinata in particolare alle famiglie con bambini di età compresa tra i tre ed i dieci anni, rientra nel quadro delle iniziative volte a sensibilizzare la cittadinanza sul tema sull’affido familiare, un gesto d’amore verso un bambino in difficoltà per aiutarlo a ricostruirsi una vita felice. «Da tempo stiamo portando avanti questo progetto - spiega al riguardo il coordinatore d’Ambito Lamberto Pellegrini - la cui finalità è quella di promuovere e favorire interventi temporanei di affido e di appoggio, che consentano al bambino o al ragazzo di vivere in un adeguato ambiente familiare, mentre la sua famiglia di origine viene aiutata a superare le difficoltà in cui è venuta a trovarsi momentaneamente». Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore alla famiglia Daniela Donnini - secondo cui «il ricorso all’affido costituisce una valida alternativa all’inserimento in comunità, in quanto il nucleo familiare è il luogo naturale dove il bambino trova le condizioni più idonee per il suo corretto sviluppo psicofisico». E’, dunque, questo il tema centrale del poetico e divertente spettacolo i cui protagonisti sono la bravissima attrice Lucia Palozzi, nei panni di Gelsomina, e un pulcino di stoffa in cerca di una mamma. La creatività dei bambini Il loro gran da fare e l’allegria dei bambini in questa foto dimostrano di nuovo il successo del laboratorio del giovedì pomeriggio della vaseria tenuto dalla brava Umena Pia. Insegnamenti preziosi di manualità e di creatività ma anche belle lezioni di vita. Come recitava, nell’XI secolo, il matematico persiano Omar Khayya, in una sua poesia: «A voce tenue, l’argilla disse al vasaio: considera che sono stata come te e non abbruttirmi». 18 sasso.indd 2 Due giorni dedicati alla conoscenza di storia, cultura, arte e luoghi del Bel Paese. Il 21 e il 22 marzo prossimi si rinnova il tradizionale appuntamento con le “Giornate Fai di Primavera”, iniziativa a carattere nazionale organizzata dal “Fondo Ambiente Italiano”, giunta quest’anno alla ventitreesima edizione. Sassoferrato, realtà ricca di evidenze storiche e artistiche, ha aderito all’iniziativa con l’apertura al pubblico delle chiese di San Francesco (sec. XIII) e della Madonna della Valle (origini medievali). Due edifici di culto particolarmente interessanti sotto vari aspetti, da quello architettonico a quello artistico, da quello storico a quello religioso, inglobati nel cuore del centro storico del Castello, la parte più antica del capoluogo, ricca di angoli medievali di suggestiva bellezza. Nella città sentinate l’adesione alle “Giornate Fai di Primavera” si è attuata grazie alla disponibilità del parroco di San Pietro Apostolo, mons. Pietro Fedeli, e all’impegno congiunto della delegata del Gruppo Fai per le città di Fabriano e Sassoferrato, prof.ssa Rosella Quagliarini Angelini, e del Liceo scientifico “V. Volterra” di Fabriano - sezione staccata di Sassoferrato, attraverso le docenti di storia dell’arte, Eleonora Loretelli, che ha curato il progetto didattico, e Paola Bellucci, che si è occupata del coordinamento tra il Fai e la stessa istituzione scolastica. Saranno ventidue studenti della 3^ classe del citato istituto, a fare da ciceroni, nelle giornate di sabato 21 e domenica 22, a visitatori e turisti all’interno dei due edifici religiosi. I ragazzi, oltre a rendersi protagonisti di un’esperienza che contribuirà ad arricchirli sotto l’aspetto formativo e culturale, beneficeranno di un credito scolastico. Questi i loro nomi: Jacopo Barbadoro, Mirko Battistini, Andrea Caggiati, Mattia Cesauri, Luca Checchi, Samuele Cicetti, Benedetta Corporente, Tommaso Luigi Danieli, Samuele Di Girolamo, Leonardo Falcioni, Rebecca Lenci, Aaron Mariani, Vivian Moroni, Ilenia Pesciarelli, Nicolas Quajani, Elisa Rossi, Emanuele Rossi, Ilir Saliji, Giulia Scorzoni, Andrea Stefanelli, Silvia Trinei, Daniele Vitaletti. All’organizzazione dell’evento hanno inoltre offerto la propria collaborazione cinque volontari della Pro Loco, appassionati “custodi” del patrimonio storico locale: Alberto Albertini, Loredana Amori, Vincenzo Passarini Edgardo Rossi e Rita Sacco. L’iniziativa è realizzata con il patrocinio del Comune, impegnato da tempo nella valorizzazione delle sue evidenze anche ai fini della promozione turistica del territorio e, dunque, in perfetta sintonia con le finalità del Fai, fondazione nazionale senza scopo di lucro «che opera - come si legge sul sito internet del citato organismo - per promuovere in concreto una cultura di rispetto della natura, dell’arte, della storia e delle tradizioni d’Italia e tutelare un patrimonio che è parte fondamentale delle nostre radici e della nostra identità». Gli orari di ingresso al pubblico nel corso delle due giornate sono i seguenti: dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 17.30. 18/03/15 10.46 >CERRETO D'ESI< L'Azione 21 MARZO 2015 19 Cerimonia per due giardini Intitolati gli spazi verdi del paese a Vittorio Emanuele II e a Cavour di GIAN MARCO LODOVICI I mportante e simbolica mattinata quella di domenica 15 marzo in piazza Caraffa a Cerreto d'Esi. L'iniziativa promossa da un cittadino cerretese ha dato il suo bel frutto: l'obiettivo di Angelo Porcarelli è stato quello di costruire una cerimonia per l'intitolazione ai due giardini pubblici a Vittorio Emanuele II e Camillo Benso di Cavour. Angelo ha sentito personalmente il bisogno di attribuire ad un piccolo paese come Cerreto un tratto prettamente risorgimentale di quell'Italia di più di cento anni fa, e ha ritenuto giusto compiere proprio questo gesto, che è stato largamente approvato da altri cittadini. Da parte sua è partito l'impegno di sottolineare in particolar modo queste due figure del Risorgimento italiano e di un richiamo sul primo conflitto mondiale con la stategia di trincea. La proposta iniziale era stata presentata al sindaco entrante Livia Ciappelloni già dallo scorso anno, ma in seguito approvata definitivamente dal commissario attuale. La mattinata commemorativa è partita intorno alle 10.30 con ritrovo a Piazza Caraffa per il saluto iniziale del Commissario Prefettizio Angela Buzzanca, il tutto accompagnato dall'inno nazionale accompagnato dalla banda comunale di Cerreto e poi dagli inni del Risorgimento. Oltre al commissario era presente il Gonfalone del Comune, alcuni ex-combattenti della guerra, i Carabinieri ed il gruppo dei Bersaglieri. Le scuole medie hanno dato il loro contributo in questo giorno importante con i ragazzi delle classi terze che hanno recitato alcune poesie di Giuseppe Ungaretti, poeta di quel tempo e non solo, colui che ha preso parte anche al primo conflitto mondiale, dandone vera testimonianza attraverso i sui scritti. Subito dopo l'intitolazione del primo giardino a Vittorio Emanuele II accanto al già presente monumento dell'Avis, la manifestazione si è spostata verso il Monumento dei Caduti passando Al via la mobilità per i dipendenti Desi La metà dei 140 dipendenti della Desi Mobili ha scelto di uscire volontariamente dell’azienda in crisi nella speranza di ottenere al più presto alcune indennità tra stipendi arretrati, Tfr e, appunto, i proventi della mobilità appena aperta. E’ quanto emerso dall’ultimo confronto tra lavoratori e sindacati sul futuro dell’impresa di 140 dipendenti ormai da dieci giorni in fermo produttivo ad oltranza, in quanto in cassa manca perfino la liquidità per pagare fornitori e materie prime. Al via, dunque, la mobilità per una settantina di persone con la formula di un anno per gli under 40, uno e mezzo per chi ha tra 40 e 50 anni e due per gli over 50. Gli altri, invece, sperano ancora che ci sia la possibilità di accedere a nuovi ammortizzatori sociali. Da un primo contatto informale tra le parti sociali e il Ministero sarebbe emersa la possibilità di chiudere gli attuali contratti di solidarietà in scadenza ed ottenere per cinque mesi la cassa integrazione straordinaria prima del passaggio alla mobilità secca. In ogni caso si tratta solo di un’ipotesi ancora tutta da verificare in un periodo in cui cresce la preoccupazione tra dapprima lungo Viale Giuseppina Vitali Augusti che prende nome dall'omonima cantante lirica cerretese vissuta nel periodo risorgimen- i lavoratori. Proprio loro hanno annunciato che ogni lunedì, mercoledì e venerdì saranno in fabbrica dalle 9 alle 12, nonostante lo stop alla produzione a tempo indeterminato, per testimoniare la loro voglia di combattere per evitare il peggio. L’ultima speranza per ripartire è legata all’eventuale acquisto dell’impresa (con possibile assorbimento di parte del personale) da un’azienda di settore del pesarese che sarebbe in contatto con la proprietà della Desi, ma anche in questo caso il percorso non è affatto semplice. tale e morta nel 1915. Giuseppina è stata una figura di spicco nel passato entrata in contatto con Verdi e Rossini. Al momento dell'arrivo al monumento dei caduti con la bandiera raffigurante lo scudo Sabaudo che i fanti portarono al fronte, Angelo ha citato il primo grande conflitto mondiale ed un commento personale di come il dialogo sia uno strumento forte e preferibilmente più giusto al posto della distruzione come soluzione al conflitto. Quello che è stato nel passato purtroppo lo viviamo anche nel presente, anche se in forma più ridotta e non direttamente, con i continui scontri in Oriente e con la guerra in Ucraina. I temi importanti sono stati inoltre la libertà e l'importanza della Costituzione. Il monumento Vittoriano è stato visto sotto l'aspetto della posizione che assume con l'angelo rappresentativo rivolto verso il primo giardino già intitolato a Vittorio Emanuele II. I due giardini sono divisi solamente dalla via XXIV Maggio, data importante che segna l'entrata dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale, ricordata inoltre per il centenario proprio quest'anno. Dopo l'intitolazione al giardino a Camillo Benso di Cavour la fine della cerimonia è stata allietata nuovamente dall'inno italiano accompagnato dagli strumenti musicali dei ragazzi delle scuole terze, come dedica personale per tutti i presenti. La cittadinanza ha regalato una cornice di pubblico piuttosto notevole e tra i presenti molta soddisfazione per quello che è stato l'impegno ottenuto per la buona riuscita della cerimonia, oltre all'ottima organizzazione dei vari soggetti che ha permesso tutto ciò. La speranza è quella di poter ricordare sempre ed ogni giorno, come cittadini, l'importanza dei nostri giardini pubblici da ora portati più in rilievo con due significative intitolazioni. Lodolini: interrogazione per sostenere l'azienda Con un’interrogazione parlamentare presentata il 9 marzo e rivolta ai ministri del lavoro e dello sviluppo economico il deputato anconetano del Pd Emanuele Lodolini ha investito il Governo in merito alla crisi aziendale della Desi Mobili di Cerreto d’Esi, sollecitando l'assunzione di iniziative per individuare potenziali acquirenti dell'azienda in grado di offrire adeguate prospettive industriali e occupazionali e per garantire ai lavoratori tempi celeri per l'erogazione degli ammortizzatori sociali. Secondo Lodolini “la chiusura della Desi Mobili rischia di lasciare a casa 140 lavoratori, con l'aggravante delle lungaggini burocratiche per l'effettivo pagamento della cassa integrazione. Ora l’interessamento del Governo: la recessione sta diventando sempre più pesante anche in Provincia di Ancona, ed i lavoratori e le imprese hanno bisogno di interventi concreti e in tempi rapidi per rilanciare l`economia e affrontare le ricadute sociali della crisi”. San Vincenzo de' Paoli fa festa con le donne La Giornata internazionale della donna ricorre l’8 marzo per ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, ma anche le discriminazioni e le violenze cui sono state oggetto e sono ancora, in molte parti del mondo. Questa giornata celebrativa trae le sue origini per la prima volta negli Stati Uniti nel 1908 con lo “woman’s day” a Chicago, dove durante una conferenza del partito socialista una donna sostenitrice dei diritti alla “liberazione” prese la parola per esporre le proprie tesi. La prima giornata Le associazioni di volontariato dedite al sostegno dei poveri attive nel nostro paese (Caritas, San Vincenzo de’ della donna fu poi celebrata il 28 febbraio dell’anno seguente. Il vero Paoli, Cav), hanno stilato il bilancio degli interventi effettuati nei primi due mesi dell’anno in corso. Risultato: inizio negli Stati Uniti però viene fissato nel 1910 durante uno sciopero si è già andati oltre la previsione più pessimistica. Gli ammortizzatori sociali hanno già in parte esaurito il generale di migliaia di operaie. In alcuni paesi europei invece iniziò nel loro effetto e nel nostro circondario le aziende che riducono personale o, addirittura, chiudono i battenti sono 1911 e infine in Italia nel 1922, dove si ricorda tutt’ora. L’8 marzo ha un sempre di più: dove andremo a finire? Questo non ci è dato da sapere. Dovremmo girare questa domanda alle significato ben diverso da quello che il consumismo moderno ha voluto sedi dei poteri finanziariamente forti; ma da lì difficilmente arriveranno risposte adeguate. Poiché le maniche imporgli: i festeggiamenti e il regalare una mimosa o dei fiori alle donne, ce le siamo già rimboccate da tempo, non ci resta che appellarci al ricordato dal lontano 1917, quando, Padre Eterno affinché compia l’ennesimo miracolo che rimetta in quello stesso giorno le donne di San sesto i danni fatti dall’egoismo e dall’avidità umana. Pietroburgo rivendicavano la fine della Tra una manciata di settimane la cittadinanza del nostro paese verrà grande guerra proprio nel mezzo della chiamata per eleggere una nuova amministrazione. A chiunque verrà rivoluzione russa di febbraio. assegnato l’incarico di amministrare (non ha importanza di quale È proprio da questa storia che ci riporta colore politico esso sia) vorremmo inviare questo messaggio. La al presente e che ricorda le donne in L’Anpi di Cerreto d’Esi, a seguito delle vicende legate ai problemi situazione attuale è veramente drammatica. Le nostre forze non questo giorno. della Desi Mobili, esprime profonda preoccupazione per la situasono più sufficienti a far fronte alle sempre maggiori richieste di Domenica 8 marzo la San Vincenzo zione occupazionale che, ancora una volta, viene messa a rischio aiuto; non siamo qui a chiedere supporti economici, essi si esaude’ Paoli di Cerreto d’Esi non si è nel nostro Comune, esprime solidarietà e vicinanza ai lavoratori in rirebbero in un baleno. dimenticata delle donne del paese, né lotta per la difesa del posto di lavoro, invita le istituzioni a tutti i Chiediamo invece con forza che i nostri appelli vengano portati nelle tanto meno della Casa di Riposo. Lulivelli ad intervenire con tutte le iniziative possibili atte a scongiusedi istituzionali opportune; chiediamo ai governanti di smetterla ciano Mari a capo dell’associazione ha rare l’ulteriore impoverimento del territorio e chiede e auspica che con le loro formalità e vengano qui a toccare con mano le difficoltà voluto festeggiare così questa giornata, tutta la cittadinanza, le sigle sindacali, le associazioni, i partiti, si delle persone che non hanno più un lavoro degno di questo nome; regalando le tradizionali mimose a tutte mobilitino nella difesa comune del diritto al lavoro così come sancito chiediamo che venga data una dignità a quei genitori che devono le donne, sia alle ospiti della residenza, dalla Costituzione. dare delle risposte ai propri figli. Chi ha orecchie intenda! sia alle lavoratrici. Anpi, sezione di Cerreto d’Esi La Caritas lancia il suo appello ANPI PREOCCUPATA Enrico Biondi, responsabile Caritas di Cerreto d’Esi 19 cerreto.indd 2 g.m.l. 18/03/15 10.59 20 L'Azione 21 MARZO 2015 >CHIESA La festa liturgica ricorre il 21 marzo: il 24 sono previsti Vespri e S.Messa nella Cripta del Beato Giovanni dal Bastone Il modello di S.Benedetto I di DON DOMENICO GRANDONI l 21 marzo ricorre la festa liturgica della morte di S. Benedetto da Norcia, che il papa Pio XII chiamava Padre dell’Europa e che papa Paolo VI proclamò ufficialmente patrono d’Europa. Papa Francesco in più catechesi del mercoledì ha parlato della paternità in seno alla famiglia, rilevandone a volte l’assenteismo, ma anche elogiando i padri che si assumono - insieme con le mamme - tutta la responsabilità, non solo nel procurare il necessario alla vita materiale, ma anche nel dedicare del tempo alla educazione («arte delle arti») dei figli. Penso che proporre ai padri dei modelli in un campo così importante e vitale per la società, e per la Chiesa, nonostante le situazioni diverse, darebbe loro conforto e slancio, ma anche serenità nell’assolvimento di un compito così variegato e importante. Il modello che presento non è di questi giorni, però ha la freschezza della modernità a noi trasmessa mediante la sua Regola. Si tratta di Benedetto da Norcia, patriarca dei monaci d’Occidente, patrono principale d’Europa. Vedrei con molto piacere nelle mani dei genitori la sua Regola scritta per monaci, ma valida per educatori, famiglie, aziende, comunità ecclesiali e civili. Ne trarrebbero insegnamenti e ispirazioni utili per assolvere la loro missione. Egli educa monaci e ragazzi al senso della responsabilità, con delicatezza, ma senza debolezza, sempre pronto a soddisfare con amorevole condiscendenza ai bisogni dei singoli, per creare nel monastero un clima di pace così indispensabile per il progresso della vita comunitaria e la formazione umana e spirituale dei monaci. Rimandando gli interessati alla lettura della Regola, mi limito a sintetizzare i principi fondamentali su cui S. Benedetto basa la sua guida formativa. L’abate deve comportarsi in modo da suscitare più amore che timore nell’animo dei discepoli. Non autorità, ma autorevolezza per il modello di vita che infonda fiducia nei fratelli. Egli, come rappresentante di Cristo, si renda conto della responsabilità e del grave impegno che si è posto sulle spalle accettando tale ufficio: gli è indispensabile il controllo di se stesso, delle sue emozioni, reazioni e sentimenti. Chi non sa guidare se stesso, non potrà guidare i fratelli dai temperamenti più variegati; abbia l’umiltà di mettersi in discussione riconoscendo anche i propri errori. Benedetto scrive che l’abate obbedisca alla Regola, si impegni a precedere i fratelli con il buon esempio, secondo l’insegnamento di Gesù che «incominciò a fare e poi a insegnare» (cf. At 1,1); abbia massima cura di tutti fratelli e in particolare La Via Crucis cittadina Le Aggregazioni della Consulta dei laici nel preparare la XIV^ edizione della Via Crucis cittadina che avrà luogo venerdì 27 marzo, hanno voluto, come nello scorso anno, rimanere fedeli al tema pastorale sul quale tutta la diocesi sta riflettendo ovvero “le Beatitudini evangeliche”. Il tema scelto è dunque: “Via della Croce, Via delle Beatitudini”. Le beatitudini, proclamate da Gesù sono promesse, non sono solo raccomandazioni morali, la cui osservanza prevede a tempo debito una ricompensa di futura felicità, ma la beatitudine consiste, piuttosto, nell’adempimento di una promessa rivolta a tutti coloro che si lasciano guidare dalla verità, dalla giustizia e dall’amore. Coloro che si affidano a Dio e alle sue promesse appaiono spesso agli occhi del mondo ingenui o lontani dalla realtà, ebbene, Gesù dichiara ad essi che non solo nell’altra vita, ma già in questa scopriranno di essere figli di Dio, e che da sempre e per sempre Dio è del tutto solidale con loro. Nel non semplice compito di trovare un parallelismo tra le Beatitudini e le dieci stazioni scelte per rappresentare il cammino del crocefisso, c’è stato l’aiuto di Don Alberto Castellani che con grande sapienza ed equilibrio ha composto i commenti ad ogni tappa, mentre i vari movimenti ed associazioni hanno preparato le intenzioni di preghiera e l’animazione ad ogni sosta. Nel definire il percorso cittadino si sono privilegiate strade ampie e comodi luoghi di sosta ove trovare spazio sufficiente per tutti i partecipanti; è previsto un solo, breve tratto in salita proprio al termine per rendere leggermente più impegnativo il cammino e sentirci così più vicini a Colui che ha patito incommensurabili dolori per noi. Si prenderà dunque l’avvio dalla chiesa di N.S. della Misericordia, prima stazione di fronte alla scuola media “Gentile” poi per Via Veneto sino a piazzale Matteotti (doppia sosta), via G.B. Miliani, quindi lungo il Corso della Repubblica fino a piazza Garibaldi per poi risalire lungo via Maiani fino all’epilogo in Cattedrale. A rendere più bella e “preziosa” la Via Crucis di quest’anno ci sarà un’originale iniziativa, quasi un dono ideale, che un artista, nostro concittadino, salito al cielo, in occasione del centenario della nascita, farà all’Uomo dei Dolori; ma non voglio rivelare nulla di più, sarà una piacevole sorpresa per tutti colore che vincendo pigrizia ed inerzia usciranno di casa per unirsi alla processione. Massimo Stopponi 20 chiesa.indd 2 dei bambini e degli anziani, degli infermi, come dei pellegrini e di quanti sono nel turbamento, bisognosi di una parola di conforto. In tutti i suoi comandi sia illuminato dalla luce di Dio e quindi consideri bene se non fosse troppo gravoso ciò che ordina. Nel «padre del monastero» deve brillare somma imparzialità verso i fratelli e una sollecita preoccupazione del loro progresso spirituale, sapendo che a lui è stato affidato il compito di guidarli sulla via della salvezza. Nelle correzioni faccia prevalere la misericordia più che la giustizia, imitando il Buon Pastore. La sua serenità insieme alla fiducia, la sua arrendevolezza insieme con la sua condiscendenza, diano al suo governo uno stile di serenità e di libertà dello spirito. Via quindi gelosia e sospetti, pignoleria e ostinazione, nervosismo e apprensione. Per questo senso di moderazione la Regola di S. Benedetto è stata qualificata come «discretione praecipua - mirabile per la discrezione». N.B. Nella chiesa di S. Benedetto non vi saranno celebrazioni dato il clima freddo. Però il 24 marzo, festa del B. Giovanni dal Bastone nella sua cripta si celebreranno alle ore 18: Vespri cantati dai monaci e Santa Messa. La cripta sarà aperta dalle ore 10 alle 12 e poi alle ore 17 alle 19.30. VIVERE IL VANGELO di Don Aldo Buonaiuto Domenica 22 marzo dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 12, 20-33) Una parola per tutti I greci, come tutti gli stranieri, erano considerati dagli israeliti dei non-ebrei e perciò non appartenenti al popolo eletto. Ma Gesù non sembra fare distinzioni di razza o nazione e proclama pubblicamente che la sua ora è giunta. Era infatti iniziata la settimana di passione che lo avrebbe portato a salire sulla croce. Si riferisce proprio a tale supplizio quando afferma che il mondo si volgerà a lui solo dopo che sarà innalzato. Il Figlio di Dio sa bene che deve prima morire per salvare l’uomo. Questa rivelazione è così difficile da comprendere che il Nazareno porta un paragone familiare per farsi capire. Il chicco di grano, se non muore durante l’inverno, non forma il germoglio; se invece avvizzisce, produrrà il frutto a suo tempo. Prima dell’avvento del Messia gli uomini prendevano un oggetto, una vivanda o un animale e li offrivano alla divinità per pacificarne la collera, renderla favorevole, glorificarla o ringraziarla. Il Cristo compie un’azione rivoluzionaria donando la propria vita. Il suo sacrificio è l’atto con cui si offre liberamente al fine di espiare il peccato del mondo, per redimere l’umanità rinnovando l’alleanza tra Dio e il suo nuovo popolo. Come la possiamo vivere - La quinta settimana di Quaresima, l’ultima prima della Domenica delle Palme, ci invita a meditare sul mistero del sacrificio: quello che apparentemente potrebbe sembrare una perdita o un morire a se stessi, si rivela poi un gesto da cui scaturisce vita e amore in abbondanza. - Il Salvatore ribadisce frequentemente che chi non si apre al prossimo, chiudendosi nel proprio egoismo ed egocentrismo, si autodistrugge. L’uomo infatti è un “essere per”, è un’originalità creata per vivere in comunione e, donandosi, esce dalla solitudine raggiungendo la pienezza. - Come i greci del Vangelo, tutti vorrebbero riuscire a sentire nel cuore la voce di Dio. Solo Gesù può farcela ascoltare: nella Messa, al momento della consacrazione, il Figlio ci rende partecipi della sua comunione col Padre attraverso lo Spirito Santo. - Il Cristo attira tutti a sé appeso alla croce. Spesso è solo nel momento della sofferenza che si comprendono quali siano le cose e gli affetti realmente importanti perché il dolore purifica il cuore e la mente dai tanti abbagli della società mode >DEFUNTI< ANNUNCIO Mercoledì 11 marzo, a 81 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ANTONIO GAROFOLI Lo comunicano i figli Enzo e Massimo, Liana e Mariella, gli adorati nipoti Eleonora, Nicola e Riccardo, il pronipote Gabriele, la sorella Dina, i cognati, le cognate, gli altri nipoti ed i parenti tutti. Gruppo Bondoni ANNUNCIO Mercoledì 11 marzo, a 92 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari FEDRA QUARESIMA ved. MEARELLI Lo comunicano i figli Michela e Federico, il genero Gianni, la nuora Luciana, i nipoti Annarita con Francesco, Andrea con Patrizia, Mauro con Claudia, Ilaria con Giacomo, i pronipoti Giulia, Ettore e Matteo, la sorella Ida, il nipote Fabio ed i parenti tutti. Gruppo Bondoni RINGRAZIAMENTO Le famiglie GIORDANI e CONTI ringraziano per la manifestazione di affetto ricevuta per la perdita del loro caro LUCIANO Marchigiano 18/03/15 11.06 21 >CHIESA< L'Azione 21 MARZO 2015 Nuovo diacono in arrivo Diocesi in festa per l'evento che coinvolgerà il giovane Marco Strona M i chiamo Marco Strona (nella foto). Sono nato a Fabriano il 16 marzo 1984. Io e i miei fratelli – Stefano, Giovanni e Maria Chiara - da sempre siamo stati nutriti, imbevuti e riscaldati dalle Parole del Vangelo che Mamma e Papà (Maria Josè e Oliviero) ci hanno donato sin da piccoli. La mia vocazione, quindi, comincia nelle mura domestiche, a casa, in famiglia, “piccola Chiesa” (come è stata definita dal Concilio Vaticano II). Le tantissime esperienze di vita sociale che ho maturato nel corso degli anni hanno rappresentato un altro grande tassello del mosaico della mia storia. Tantissimi sono stati i Volti, le circostanze, le situazioni della vita (che è impossibile descrivere in un articolo) che mi hanno fatto capire che Dio “primerear”, come dice Papa Francesco, che Dio prende l’iniziativa, che sta lì ad aspettarci e non si stanca mai di farlo. Mi hanno fatto capire sempre più che Gesù mi precedeva ed era lì ad aspettare la mia risposta. Tutte le esperienze, le persone, i volti che ho incontrato, hanno un significato profondo, quasi sacramentale, per la mia storia: non rinnego nessuno di essi, perché ognuno ha contribuito alla mia vocazione. Lo sport, il basket, il mondo delle associazioni (Pacha Mama), l’Azione Cattolica, il Corpo Bandistico, l’Università, il Guatemala ecc: questo incontro con la realtà, l’immergermi profondamente dentro le viscere della vita, mi ha portato a riconoscere pienamente la presenza di Gesù soprattutto nei poveri. Mi ha portato, soprattutto, a decidere di consegnare tutta la mia vita, la mia memoria, il mio intelletto, la mia volontà e la mia libertà (per dirla con le parole di Ignazio di Loyola) a Gesù nella Chiesa. Il vivere intensamente tutta la realtà ha suscitato in me una profonda domanda: come posso io collaborare affinchè Cristo possa continuare ad abitare questa realtà? Fu così che finalmente ho detto quel grande e definitivo “sì”. Il Vescovo, allora, mi propose di proseguire gli studi di Teologia a Roma, presso l’Università Gregoriana, essendo alunno dell’Almo Collegio Capranica. La vita romana mi ha arricchito molto. Ho avuto l’onore di essere alunno del Collegio Capranica, che mi ha dato l’opportunità di coltivare e approfondire la mia spiritualità missionaria, grazie anche alla vicinanza con i gesuiti della Gregoriana. Inoltre il servizio pastorale che ho svolto nella parrocchia di S. Silvia, nella zona tra la Portuense e la Magliana (semi-periferia) mi ha permesso di conoscere una parte di Roma che generalmente i turisti non conoscono. In diocesi, durante questi anni, ho svolto servizio pastorale presso le parrocchie di Argignano-AttiggioBassano, con don Umberto Rotili. È stata questa un’esperienza molto proficua per la mia vita spirituale e umana. Un’esperienza che mi ha Che mi resta da dire? Concludo con le parole che San Paolo rivolge ai Filippesi: “Non che io sia già arrivato alla meta o sia giunto alla perfezione, ma mi sforzo di afferrarla, perché anche io sono stato afferrato da Cristo Gesù. […] Protendendomi verso l’avvenire, mi lancio verso la meta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù”. APPUNTAMENTI Martedì 24 marzo alle ore 21 presso la chiesa di Attiggio una veglia di preghiera organizzata dalla Pastorale Giovanile Diocesana. Mercoledì 25 marzo alle ore 18.30, in Cattedrale l’Ordinazione Diaconale. Veglia di preghiera ad Attiggio La Diocesi si prepara all’ordinazione diaconale del giovane Marco Strona che avrà luogo in Cattedrale a Fabriano il 25 marzo alle ore 18.30 in concomitanza con la Giornata della Gioventù. Il clero si arricchisce, così, di un futuro sacerdote che verrà poi ordinato nei prossimi mesi. Marco, fabrianese, classe 1984, figlio del dirigente scolastico dell’istituto superiore Morea-Vivarelli, ha frequentato l’Almo Collegio Capranica di Roma. Ha studiato prima filosofia all’Università di Perugia, poi un dottorato in filosofia della religione. Infine ha completato gli studi teologici alla Gregoriana nella Capitale. Ha fatto, inoltre, diverse esperienze missionarie in Guatemala. “Mercoledì 25 marzo, solennità dell’Annunciazione, conferirò a San Venanzio – spiega il Vescovo Giancarlo Vecerrica - l’Ordine del Diaconato al nostro seminarista Marco Strona. I sacerdoti sono esortati a partecipare alla concelebrazione e i fedeli sono tutti invitati. Oggi è importante accompagnare tanti ragazzi e giovani a vivere insieme a noi questo straordinario incontro vocazionale. Da ogni parrocchia e da ogni gruppo ecclesiale ci sia la presenza dei giovani in quanto celebreremo anche la Giornata Mondiale della Gioventù 2015”. I giovani sono convocati anche il 24 marzo ad Attiggio per una veglia di preghiera a poche ore dall’ordinazione. Il vescovo si prepara alla Domenica delle Palme e alla Settimana Santa che celebrerà in Diocesi. Nei giovedì di marzo alle ore 20.50, intanto, presenta le Beatitudini a Radio 1 Rai nella rubrica “Ascolta, si fa sera”. Il Vescovo, intanto, insiste sull’importanza della famiglia oggi. “Tutta la realtà umana comincia dalla famiglia ed è determinata dalla famiglia. Il matrimonio è un istituto connaturato all’essere umano, su cui il Cristianesimo ha innestato un incremento di comprensione, di ricchezza e di grazia. Il Catechismo della Chiesa Cattolica dà la ragione dell’indissolubilità e della fedeltà: “il matrimonio fa entrare l’uomo e la donna nella fedeltà di Cristo alla sua Chiesa”. Di fronte a tanta grandezza del matrimonio cristiano oggi si riscontra una crisi tremenda, per varie cause, che a monte trova una crisi di fede. Ed ecco la situazione delle nostre famiglie, che rispecchia la crisi invadente del mondo attuale. La Chiesa, che è Madre, è giustamente preoccupata. I Papi di questo tempo – spiega Mons. Vecerrica - hanno trattato come prioritario il tema della famiglia. Papa Francesco ha raccolto questa urgenza ed ha proposto due Sinodi: il Sinodo straordinario, svolto dal 5 al 19 ottobre 2014, come preparazione al Sinodo ordinario dei Vescovi dell’ottobre 2015, che avrà come tema: “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”. Papa Francesco ci esorta così: “Abbiamo ancora un anno per maturare, con vero discernimento spirituale, le idee proposte e trovare soluzioni concrete a tante difficoltà e innumerevoli sfide che le famiglie devono affrontare; a dare risposte a tanti scoraggiamenti che circondano e soffocano le famiglie”. Poi l’attenzione sarà tutta per il Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco. Marco Antonini AGENDA LITURGICA di Don Leopoldo Paloni ~ MEDITAZIONE DEL VESCOVO AI VOLONTARI DELLA SAN VINCENZO DE’ PAOLI: sabato 21 marzo alle ore 10.30 a San Giuseppe Lavoratore. ~ SANTA MESSA DEL VESCOVO ALLA CASA DI RIPOSO DI SASSOFERRATO: domenica 22 marzo alle ore 9.30 con l’amministrazione del sacramento dell’unzione dei malati. ~ SANTA MESSA DEL VESCOVO NELLA PARROCCHIA DI SAN PIETRO: domenica 22 marzo alle ore 11 con l’amministrazione del sacramento dell’unzione dei malati. ~ GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ, VEGLIA VOCAZIONALE DIOCESANA: martedì 24 marzo alle ore 21 ad Attiggio. ~ CONFERIMENTO DELL’ORDINE DEL DIACONATO AL CHIERICO MARCO STRONA: mercoledì 25 marzo alle ore 18.30 in Cattedrale, con concelebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo. 21 chiesa.indd 2 fatto iniziare a toccare con mano la bellezza della vita sacerdotale; bellezza che non esclude ovviamente le difficoltà, ma che proprio per questo, penso, vale la pena di essere vissuta fino in fondo. Centro Volontari a Loreto Il Centro Volontari della Sofferenza organizza a Loreto il 28 marzo la giornata regionale. La partenza è prevista alle 8 davanti alla chiesa della Misericordia. Il rientro a Fabriano avverrà intorno alle 18.30 circa, dopo la S. Messa. Chi volesse partecipare può rivolgersi a Maria Soverchia (0732 23794) o a Maddalena Silvestrini (0732 629328). Gruppo di preghiera di S. Padre Pio presso il Santuario della Madonna del Buon Gesù lunedì 23 marzo alle ore 8.30 S. Rosario, seguito alle ore 9 dalla S. Messa in onore di S. Padre Pio. Tutti sono invitati a partecipare al sacro rito. FERIALI ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium) ore 7.20: - S. Silvestro ore 7.30: - M. della Misericordia - Mon. S. Margherita ore 7.45: - Monastero Cappuccine ore 8.00: - Casa di Riposo - Collegio Gentile - S. Luca ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù - S. Caterina (Auditorium) ore 16.00: - Cappella dell’ospedale ore 17.30: - S. Nicolò (lun.-merc.-ven.) - S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.) ore 18.00 - Cattedrale S.Venanzio - M.della Misericordia - Sacra Famiglia - Oratorio S. Giovanni Bosco ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore FESTIVE DEL SABATO ore 17.30: - S. Nicolò Centro Com. - Collegiglioni ore 18.00 - Cattedrale S.Venanzio - M. della Misericordia - Sacra Famiglia - Oratorio S. Giovanni Bosco ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore - Collegio Gentile FESTIVE ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium) ore 8.00: - M. della Misericordia - Casa di Riposo ore 8.30: - S. Nicolò (Centro Comunitario) - Sacra Famiglia - S. Margherita ore 8.45: - S. Luca - Cappella dell’ospedale ore 9.00: - Ss. Biagio e Romualdo cripta - S. Giuseppe Lavoratore - S. Caterina (Auditorium) - Collegio Gentile ore 9.30: - Cattedrale San Venanzio - Collepaganello ore 10.00: - M. della Misericordia - Nebbiano - Cupo ore 10.15: - Attiggio - Moscano ore 10.30: - S. Silvestro ore 11.00: - S. Nicolò - S. Giuseppe Lavoratore - Monastero Cappuccine ore 11.15: - Cattedrale San Venanzio - Sacra Famiglia ore 11.30: - M. della Misericordia - S. Maria in Campo - Melano ore 11.45: - Argignano ore 16.30: - Cattedrale San Venanzio ore 17.00: - S. Maria in Campo ore 18.00: - M.della Misericordia ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore MESSE FERIALI 7.30: - Regina Pacis 8.00: - S.Teresa 9.30: - Concattedrale S. Maria 17.30: - Regina Pacis 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa - S. Francesco MESSE FESTIVE DEL SABATO 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa 19.00: - Regina Pacis Messe FESTIVE 7.30:- Beata Mattia 8.00:- Concattedrale S. Maria 8.30:- Regina Pacis - Ospedale 9.00:- S. Rocco - S.Francesco 9.30:- Invalidi - S. Teresa 10.30:- Concattedrale S. Maria - Regina Pacis 11.00:- S. Teresa -Braccano 11.15:- S. Francesco 11.30:- Regina Pacis 12.00:- Concattedrale S. Maria 18.00:- Concattedrale S. Maria 18.30:- S. Teresa 19.00:- Regina Pacis 18/03/15 11.58 22 >DEFUNTI< TRIGESIMO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO TRIGESIMO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO CATTEDRALE SAN VENANZIO Mercoledì 25 marzo ricorre il trigesimo dell'amato CHIESA dei SS. BIAGIO e ROMUALDO Giovedì 26 marzo ricorre il 25° anniversario della scomparsa dell'amato ANTONIO TRITARELLLI I familiari lo ricordano con affetto. S.Messa venerdì 27 marzo alle ore 18.15. Si ringrazia chi si unirà nelle preghiere. ADORNA BARTOCCETTI in RICCI Sono passati 13 anni ma siamo certi che sei sempre con noi ogni giorno. Come nei nostri pensieri. Il marito, il figlio, la nuora e il nipote Lunedì 23 marzo nella chiesa di S.Maria Maddalena S.Messa alle ore 18.30. Con l'occasione sarà ricordata la sorella ILARIA Si ringrazia quanti si uniranno alle preghiere. Domenica 22 marzo ricorre il trigesimo della scomparsa dell'amatissimo CHIESA di S. MICHELE ARCANGELO - VARANO Martedì 17 marzo ricorre il 9° anniversario della scomparsa dell'amata ALESSANDRA ARCHETTI S.Messa sabato 21 marzo alle ore 15.15. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. "Sono passati nove anni ma siamo certi che sei sempre con noi ogni giorno come nei nostri pensieri e nei nostri cuori". Papà, mamma Alessia e Reby Venerdì 20 marzo ricorre il 19° anniversario della scomparsa ndell'amata LUCIA MAURI La figlia, il genero, i nipoti ed i parenti la ricordano con affetto. Nelle S.Messe di venerdì 20 marzo alle ore 9 e martedì 24 marzo alle ore 9 nel Santuario della Madonna del Buon Gesù sarà ricordato anche il marito GIAMBATTISTA. Si ringrazia chi si unirà nelle preghiere. ARDUINO (PEPPINO) CAMMORANESI I figli Carlo ed Elisabetta, la nuora Fernanda e il genero Paolo, i nipoti e i parenti tutti lo ricorderanno nella Santa Messa che sarà celebrata giovedì 26 marzo alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà nelle preghiere. ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ROMUALDO (ALDO) SERVIDEI Per il mio adorato marito Caro Aldo, sono trascorsi dieci tristissimi anni da quando la nostra bellissima unione si è spezzata. Bellissima perché sei stato un tesoro di marito: buono, generoso, che mi ha amata, protetta e rispettata oltre ogni limite. Ora vivi nella casa di Dio nel quale hai sempre fortemente creduto. Il tuo ricordo mi accompagna ogni giorno e la tua presenza è viva in me, il vuoto è così grande. Non ho accettato la tua mancanza, la rassegnazione non l’ho raggiunta e mi ritrovo sola, con l’anima nel dolore ed una ferita nel cuore che nessun tempo riuscirà mai rimarginare. Ma sento che spiritualmente mi sei accanto e continui a vegliare su di me. Questa certezza, la fede e la preghiera mi aiutano a dare un senso alla vita per sopravvivere e non venire sopraffatta dalla solitudine e dalla sofferenza. Nella ricorrenza sarà celebrata una Santa Messa sabato 21 marzo alle 18 nella chiesa di San Venanzio. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. Tua moglie Santina TRIGESIMO I familiari ed i parenti tutti lo ricordano con affetto. S.Messa venerdì 20 marzo alle ore 17.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. Un anno è passato ma il tuo ricordo proprio no, caro fratello. Il tuo viso dolorante si è trasformato in un sorriso luminoso ed uno sguardo amorevole verso tutti noi. Grazie per i momenti vissuti insieme, per il tuo esserci stato quando ero in difficoltà. So che nel cammino della vita tu mi sarai sempre accanto. Tua sorella CHIESA di S. DONATO Martedì 31 marzo ricorre il 18° anniversario della scomparsa dell'amato GIANNI BIANCHI La mamma, il babbo, il fartello Samuele lo ricordano con tanto amore ed affetto. Durante la S.Messa di domenica 22 marzo alle ore 11 sarà ricordato il nonno GIOVANNI FARINELLLI nel 48° anniversario della scomparsa. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. I morti sono sempre invisibili. In realtà sono vicino a noi e bisogna sempre chiamarli per nome. Mamma, babbo e Samuele Nell'anniversario della scomparsa degli amati GIUSEPPE MEZZANOTTE e MARIO MEZZANOTTE I familiari tutti li ricordano con affetto. S.Messa giovedì 26 marzo alle ore 18.30 nella Chiesa di S.M.Maddalena. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. TRE MESI ANNIVERSARIO CHIESA di S. NICOLO' Martedì 17 marzo ricorre il 1° anniversario della scomparsa dell'amato MASSIMO BATTISTONI PIETRO GRILLINI 26.03.2003 26.03.2015 I familiari lo ricordano nella Santa Messa di giovedì 26 marzo alle ore 18 nella chiesa della Sacra Famiglia. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO Giovedì 12 marzo, a 68 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari GIULIANO GALEAZZI Lo comunicano la moglie Ada, le figlie Jenny e Barbara, la nipote Chiara, i cognati ed i familiari tutti. Impresa Funebre Belardinelli ANNIVERSARIO - 8 MESI CHIESA di ARGIGNANO NICOLA CONTI LINA BOLDRINI ved. CONTI 30-03-2011 (4 anni) 22-07-2014 (8 mesi) I familiari li ricordano con infinito amore. S.Messa domenica 22 marzo ore 11.45. Durante la celebrazione sarà ricordato il figlio GUERRINO. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. TRIGESIMO CHIESA di S.VENANZIO Lunedì 23 marzo ricorrono tre mesi dalla scomparsa dell'amata ELINA GIROLAMETTI Il figlio Giancarlo la ricorda con tanto affetto. S.Messa lunedì 23 marzo alle ore 18. Perchè rimanga vivo il suo ricordo. Sabato 21 marzo ricorre il 10° anniversario dalla scomparsa dell'amato FRANCESCO MECELLA "Resterai per sempre nei nostri cuori". La moglie, i figli, le nuore, i nipoti lo ricordano domenica 22 marzo alle ore 11.45 nella chiesa di Argignano. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO CHIESA di S.NICOLO' - CENTRO COMUNITARIO Lunedì 23 marzo ricorre il trigesimo della scomparsa dell'amata ANDREINA PELLEGRINI ved. LUCIANI I familiari ed i parenti la ricordano con affetto. Nella S.Messa di martedì 24 marzo alle ore 17.30 sarà ricordato anche il marito GIUSEPPE. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO Lunedì 16 marzo, a 87 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari MARIA PELLEGRINI ved. PELLEGRINI ANNIVERSARIO Una S.Messa in suffragio si celebrerà domenica 22 marzo alle ore 11.30 presso la Chiesa "M.V.della Misericordia". Onoranze Funebri Santarelli ANNIVERSARIO CHIESA PARROCCHIALE di MELANO Venerdì 20 marzo ricorre il trigesimo della scomparsa dell'amata La figlia, il genero, i nipoti, i parenti tutti la ricordano con immenso affetto. Domenica 22 marzo S.Messa alle ore 10. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ALDO CERAGNO la moglie Pina e i nipoti lo ricordano con profondo amore. ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO 22 defunti.indd 2 L'Azione 21 MARZO 2015 GIUSEPPE TERENZI (POETA DIALETTALE FABRIANESE) CHIESA della SACRA FAMIGLIA Giovedì 26 marzo ricorre il 10° anniversario della scomparsa dell'amato CARLO CARSETTI La moglie, i figli Francesco e Rosanna, la nuora, il genero, i nipoti ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa sabato 21 marzo alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA di S.MICHELE Lunedì 23 marzo ricorre il 15° anniversario della scomparsa dell'amato ARTURO MICHELANGELI ANNUNCIO Le figlie Bruna e Patrizia, le nipoti, il genero ed i parenti lo ricordano con immenso affetto. S.Messa domenica 22 marzo alle ore 10.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. Domenica 15 marzo, a 84 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ANNUNCIO ROMANO CASSIANI Lo comunicano la moglie Rosetta, i figli Massimo, Gabriella, Giorgio, le nuore Laura, Vittoria, Meri, il genero Nordin, i nipoti Jonas, MIriam, Lara, Flavio, Mosè, la piccola Elettra, il fratello Angelo, la sorella Francesca, i cognati, le cognate, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano Lo comunicano Angela Damato, le figlie Patrizia ed Adriana, i nipoti Elisa, Isabella ed Ivo, i generi Enrico e Stefano, le sorelle, i cognati ed i familiari tutti. Impresa Funebre Belardinelli Lunedì 16 marzo, a 82 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari IOLANDA CUPPOLETTI VED. BELLI Lo comunicano il figlio Antonio, la nuora Shokoofe, i nipoti Jasmine ed Ario ed i familiari tutti. Impresa Funebre Belardinelli ANNUNCIO Lunedì 16 marzo, a 86 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ELIDE CARNEVALI in PAPI Lo comunicano il marito Domenico, le figlie Ilva e Daniela, i generi Pierino e Romualdo, i nipoti Marco, Alessandra, Antonella, i pronipoti Matteo e Giorgia, la sorella Giovanna, le cognate, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano NNUNCI ALTRI A 0 CHIESA A2 A PAGIN Scompare il poeta vernacolare E’ morto Peppe Terenzi, il poeta vernacoliere che ha incarnato in tutto e per tutto la fabrianesità. Dopo una lunga malattia si è spento a 87 anni l’uomo che in tantissimi in città ricordano proprio per la verve e l’ironia nello scrivere ed anche nell’interpretare in prima persona quelle poesie che molto spesso erano veri e propri ritratti dei concittadini. Diverse generazioni locali sono cresciute leggendo ed ascoltando quei testi ironici e rigorosamente tutti in dialetto perché Terenzi amava profondamente la sua Fabriano al punto da volersi sempre e comunque esprimere soltanto in vernacolo stretto. ANNUNCIO Domenica 15 marzo, a 81 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari GIUSEPPE GUBINELLI Lo comunicano la sorella Sestilia, il cognato Bruno, i nipoti Orietta con il marito Roberto e Valter, il pronipote Marco ed i parenti tutti. Gruppo Bondoni 18/03/15 11.04 23 L'Azione 21 MARZO 2015 Due momenti della presentazione all'Hotel Janus: al microfono Balilla Beltrame >CULTURA Un saggio di cultura popolare di Balilla Beltrame testimonia la ricchezza della nostra tradizione La memoria delle madri di DANIELE GATTUCCI D omenica 15 marzo, all’Hotel Janus è stato presentato il libro “Radici di Donna, la memoria delle madri”, autore Balilla Beltrame. L’appuntamento di gran successo, organizzato dal Club Inner Wheel di Fabriano si è caratterizzato come momento di arricchimento culturale e nello stesso tempo come pomeriggio di indubbia piacevolezza, tra letture in vernacolo, giochi, canti e degustazione di dolci della tradizione locale. Bello anche il colpo d’occhio: sala dell’Hotel Janus gremita, al centro Anna Massinissa di InArte, alla guida delle “macchine”, dal lato opposto con le spalle allo schermo che proietta la copertina del libro, la presidente dell’Inner Wheel Club Maria Elisa Alessi. Quest’ultima apre l’incontro con i saluti ai tantissimi intervenuti ed i ringraziamenti a quanti hanno permesso di dare vita ad una gradevole circostanza di vita cittadina. Cento anni fa nasceva l’artista Alberto Burri, uno dei maggiori esponenti dell’arte del Novecento a cui Città di Castello ha dato i natali. Burri è stato pioniere nell’uso delle materie, fondando un nuovo linguaggio espressivo con opere rivoluzionarie come i Legni, i Ferri, le Plastiche, i celeberrimi Sacchi e i Cretti. Le celebrazioni che si sono aperte lo scorso 12 marzo nella sua città natale, Città di Castello, e che si protrarranno lungo il 2015 in un susseguirsi di appuntamenti di alto spessore culturale nella regione, in Italia e nel mondo, fanno della cittadina umbra il fulcro di un’operazione artistica destinata a divenire pietra miliare nella storia dell’arte. Del resto, il Maestro tifernate, scomparso nel 1995, ha sempre conservato un legame di reciproco attaccamento e di fecondo scambio con i propri luoghi di origine: risale al 1978 la concessione in uso gratuito all’Ar- 23 cultura.indd 2 Al termine dell’intervento, sul palco entra in scena Teseo Tesei, lo segue Ballilla Beltrame, autore del libro “Radici di Donna la memoria delle madri” partono scroscianti applausi e inizia l’intervista: subito la “festa” prende corpo. Il noto studioso di tradizioni popolari del territorio, che da una sua ricerca portata avanti per oltre quarant'anni, ha scritto 232 pagine "di canti, suoni e voci delle tradizione fabrianese", alla prima domanda si lancia con verve popolare, sagacia e grande simpatia al racconto della sua ultima fatica. Un fiume in piena, arginato soltanto dal secondo passaggio della serata: Cinzia Manna e Teseo Tesei iniziano la lettura “Delle storie di Nicolina”, uno dei tanti tomi di un volume illustrato dagli artisti di InArte: Sara Antonini, Francesco Bellissimo, Francesco Ciavola, Renato Ciavola, Annalisa Cola, Miriam Colombini, Domenico Di Meco, Gaia Germoni, Ianita Grossi, Roberto Latini, Anna Massinissa, Gabriele Mazzara, Mara Moretti, Luca Ottavi, Fiorella Pasquini, Rossella Passeri, Rossella Quintini, Giulia Sagramola, Giulio Santoleri, Margherita Totori, Sonia Zolfanelli, Simonetta Arcangeli. La Regione Marche, la città di Fabriano, la Fondazione Carifac, l’Inner Wheel Club ed il Lions Club di Fabriano, gli altri protagonisti che hanno permesso la realizzazione di questo interessante saggio di cultura popolare, con l’opera di copertina dell’artista fabrianese Sirio Bellucci e l’altra peculiarità della duplice trascrizione, in vernacolo fabrianese di Balilla, è la traduzione in lingua italiana di Doris Battistoni, Gaia Germoni, Simona Massinissa, Romina Mattioni ed Anna Massinissa. Quest’ultima ha continuato il programma di un dopo pranzo interessante quanto piacevole, raccontato del lungo e faticoso percorso del progetto “Radici di Donna, la memoria delle madri” partito della rassegna “Marche in Arte da Fabriano In Acquarello e Festando Fabriano 2014” e sbarcato nel meticoloso lavoro di ricerca di Beltrame, già impegnato nella seconda stesura della seconda edizione. Da questo intermezzo, ne sono scaturiti altri: Laura Pavoni ha interpretato “la leggenda del principe rospo”, Mauro Allegrini invece “Cabriamo il campagnolo scaltro”; a seguire la performance con stornelli e serenate de “Il Cantamaggio Fabrianese” composto da Amelio Falzetti, Nazzareno Tozzi, Fiore Antonelli, Rofino Torselletti, Nadia Girolamini, Maria Teresa Stazi, Giuseppe Mori e Italo Bravi. Tocco finale, l’esibizione dei “Monelli del Palio”, in più giochi spiegati nei capitoli dell’ultima fatica di Beltrame. “Nell’intento di aderire il più possibile al tema della presidente internazionale “We, for women” – ha commentato la presidente Alessi - lo scorso anno le socie dell’Inner Wheel di Fabriano hanno deciso di partecipare a questo progetto editoriale proposto dalla presidente dell’associazione InArte, Anna Massinissa, in quanto ci ha affascinato la raccolta di fiabe, Burri, il pioniere nell'uso delle materie tista di un capannone del complesso pioniere dell’arte: si tratta di Giuseppe industriale Ex Seccatoi del Tabacco, Uncini, che con la sua poetica del ora spazio espositivo dal 1990 con più cemento ha contribuito alla riflessione di cento opere del Maestro, mentre il centrale Palazzo Albizzini ospita la Collezione Burri dal 1981. Quello che sta accadendo nel non lontano comune umbro può costituire un esempio per le politiche e le scelte culturali della noUn momento dell'inaustra città. Abbiamo anche gurazione del centenoi un nome altrettanto nario di Alberto Burri grande che risiede nella con il sottosegretario storia dell’arte? Non tutti ai Beni Culturali on. i concittadini se ne renIlaria Borletti Buitoni dono conto, ma il nostro suolo ha generato un figlio davvero illustre, anch’egli estetica sull’uso dei materiali nell’arte, divenendo uno dei capisaldi della cultura contemporanea. Purtroppo la relazione tra il nostro Maestro e la sua città non è stato sereno, e Uncini risulta essere uno di quegli inascoltati “profeti in patria”. Inascoltati solo qua, poiché ovunque è conosciuto ed apprezzato. Ad oggi non una sola opera è conservata nelle strutture pubbliche fabrianesi, non una scultura urbana (nonostante il Maestro quando era in vita abbia presentato progetti alla coeve amministrazioni), i pochi lavori presenti appartengono a rari collezionisti privati. leggende sacre, leggende profane, filastrocche e giochi di fanciulli di Balilla. Da qui l’interessante e coinvolgente volume “Radici di Donna, la memoria delle madri”. Dopo una prima presentazione natalizia, abbiamo deciso di riproporlo alla città in una nuova veste, in pratica come se il libro si aprisse e si animasse dando vita ad un tesoro nascosto che è quello delle nostre tradizioni”. Al riguardo è stato esplicito un commento dell’autore “Radici di Donna, la memoria delle madri è la nostra tradizione salvata dal tempo che passa inesorabilmente” che, come la Alessi, non ha dimenticato di citare Anna Massinissa, alla quale va il merito per la sua opera di sensibilizzazione al recupero di questo patrimonio culturale. In definitiva, anche in tal caso l’Inner Wheel è riuscito a ripetere il larghissimo buon risultato ottenuto il primo febbraio scorso con la presentazione del libro "All'ombra dei mandorli in fiore" scritto da Rossella Venezia. Non una fondazione, né uno spazio pubblico dedicato. Uncini nacque nel 1929. E abbiamo abbastanza tempo utile per guardare all’esempio di Città di Castello. Ma è giunta l’ora di riflettere subito sulla gestione e sulle potenzialità dell’arte contemporanea a Fabriano. Anche in questo l’Umbria ci precede e ci insegna: strutture pubbliche o semiprivate come il Centro Arti Visive Palazzo Collicola a Spoleto e il Centro Italiano Arte Contemporanea (Ciac) di Foligno, che invitiamo a visitare, ci fanno comprendere quale sia il giusto ruolo e le potenzialità di una intelligente politica sull’arte contemporanea nelle cittadine del Centro Italia, non per essere “all’avanguardia”, ma per vivere dignitosamente nel proprio tempo. E’ giunta l’ora che anche a Fabriano si cominci a pensare ad un vero centro di arte contemporanea, sotto forma di Galleria Comunale o di Fondazione. Valeria Carnevali 18/03/15 11.02 24 >CULTURA< L'Azione 21 MARZO 2015 Lo spirito della marchigianità Edito un volume su Tullio Colsalvatico con opere pittoriche di Garofoli di FRANCESCO IACOBINI “L ’Italia, con i suoi paesaggi, è un distillato nel mondo, le Marche dell’Italia”, scriveva Guido Piovene nel suo Viaggio in Italia, un lungo reportage pubblicato a puntate negli anni’50 e poi divenuto un libro di buon successo. E’ una pennellata di grande efficacia e sempre attuale, il cui significato ritroviamo ora in un’altra opera, meno nota ma non meno pregevole, e soprattutto interamente dedicata alla nostra regione. Parliamo de Lo spirito della terra marchigiana, un volumetto di Tullio Colsalvatico, scrittore e poeta tolentinate scomparso nel 1980, legato a Fabriano (vi condusse una parte degli studi giovanili), e a Sassoferrato, dove contribuì alla fondazione dell’Istituto internazionale di Studi Piceni e ne divenne, nel 1955, sessant’anni fa, primo presidente. E’ stato proprio l’Istituto sassoferratese, nel 1961, soprattutto su impulso di Padre Stefano Trojani, a dare alle stampe per la prima volta questo volumetto, che oggi viene di nuovo pubblicato per la collana dei “Quaderni” del Premio nazionale Gentile da Fabriano, in una veste elegante e arricchita da 12 opere pittoriche dell’artista sentinate Francesco Garofoli. Colsalvatico riesce a condensare in una scrittura brillante e profonda alcune delle esperienze più significative della storia delle Marche, restituendo i tratti caratteristici e più strutturati nel tempo delle genti, delle tradizioni e delle conquiste di questa terra plurale. La pluralità, infatti, è il dato forse più originale della marchigianità, una pluralità da intendersi in senso poliedrico, cioè capace di far esprimere differenze e articolazioni den- tro una sintesi feconda e dinamica, anche quando qualche tentazione di campanilismo sembrerebbe fare capolino. Si può dire con Colsalvatico, come del resto già con il Piovene del Viaggio in Italia, che lo spirito dei marchigiani, anche nelle forme più diluite e ormai smemorate, si esprime in un istintivo atteggiamento di equilibrio. E che questo è un modo di leggere il tutto della condizione umana, senza manicheismi, ma facendo ricorso a un realismo implicitamente venato di cristianesimo, che proprio per questo si mantiene quasi sempre al di qua dal confine del cinismo e della rassegnazione. In questo senso, lo scrittore di Tolentino, nelle sue pagine, mostra bene come la vicenda dei nostri territori si snodi lungo un itinerario plurisecolare in cui fatti, luoghi, parole e simboli della fede diventano impronta indelebile, con un legame tra vita, educazione e tradizioni che finisce per modellare anche i paesaggi, le contrade, le valli e i rilievi, secondo un’intuizione che fu pure di un altro grande intellettuale del Novecento come Franco Rodano. Del resto, Colsalvatico si dedicò per decenni a studiare, raccontare e far conoscere proprio questi nessi, e la sua militanza letteraria finì per riflettersi (e insieme per esserne riflessa) nella testimonianza sociale e politica, come attivista del Partito Popolare, antifascista e poi partigiano e salvatore di ebrei (ebbe il riconoscimento israeliano di “Giusto fra le Nazioni” ). E’ quindi una bella opportunità, oggi, potersi accostare di nuovo alla sua figura e al suo lavoro. Il diabete condensato in un libro Rea e Fonzi, che sinfonie! Roberto Mazzanti ha presentato la sua opera al Museo della Carta Sabato 14 marzo nella Sala Congressi del Museo della Carta e della Filigrana, con il patrocinio del Comune di Fabriano, si è tenuta con successo la presentazione del libro: "I miei primi 55 anni di diabete. Una vita normale" di Roberto Mazzanti, editore Italic Pequod, in vendita nelle librerie di Ancona (Canonici, Gulliver, Fogola) sul sito di Italic Pequod (www.italicpequod.it) e nei bookstore online. Va subito detto che si è trattato di un incontro di grande interesse dove la persona, l’uomo e in questo caso il diabetico è stato posto al centro di una testimonianza su come “si possa imparare a convivere con le avversità e, forse, proprio grazie ad esse, sentire in modo ancora più intenso ciò che di meraviglioso abbiamo attorno. Nella mia particolare condizione di medico e di diabetico allo stesso tempo – ha detto Mazzanti - ritengo possa essere interessante far conoscere al prossimo la mia convivenza con questa strana malattia descrivendo le diverse sensazioni, le emozioni ed i sentimenti provati”. Più che le cifre ed i tecnicismi legati alla patologia, sono state proprio le senE’ uscito nel mese di febbraio un interessante libro dal titolo “Ethos e Prassi”, del Sassoferratese Galliano Crinella professore di Filosofia teoretica presso l’Università degli Studi di Urbino, edito dalla casa editrice Edizioni QuattroVenti di Urbino. Il testo è un omaggio, un ricordo personale, una ricerca che rievoca il monumentale lavoro di uno dei padri del pensiero filosofico del novecento italiano. Il teologo, filosofo, Italo Mancini è nato in un piccolo paese del Comune di Urbino nel 1925. Dopo il seminario si laurea in filosofia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. “Pensatore vigoroso, dal linguaggio potente verso un radicalismo cristiano che cerca uno spazio autonomo 24 cultura.indd 2 sazioni, le emozioni e i sentimenti ad articolare la discussione aperta dai saluti del vescovo Giancarlo Vecerrica e del sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola. Dibattito ben coordinato dal diabetologo Franco Gregorio, che ha fatto intervenire Giorgio Saitta, assessore Sanità e Servizi Sociali Comune di Fabriano; Giovanni Stroppa, direttore generale Area Vasta 2 Ancona; Maurizio Benvenuto, presidente Lions Club Fabriano - consigliere Veneto Banca; Luciano Evangelisti, direttore Diabetologia Ospedale di Fabriano e Walter Vignaroli, presidente Atd Fabriano. Le oltre due ore di questa presentazione sono ben riassunte dalle parole ripetute e scritte da Mazzanti, medico chirurgo e odontoiatra, che attualmente ricopre il ruolo di primario di Chirurgia Orale e Odontostomatologia presso gli ospedali di Fabriano e Loreto: “Uno stile di vita moderato, una dieta per quanto possibile controllata, frequenti visite mediche, disciplina, rischi, paure. Sono questi gli elementi cui ha dovuto far fronte sin da quando era bambino. A sessantuno anni si può guardare al passato e dire che il diabete è un compagno che non si sceglie, ma se si trova la forza di rivolgergli le premure di cui ha bisogno, si può camminare con lui, averlo al proprio fianco come un amico un po’ dispettoso, un’infanzia felice, la carriera di medico, lo sport, i libri, gli amici, e la fortuna inestimabile di una moglie e una figlia che mi amano: esistenza normale, felice, nonostante tutto”. Il pieno successo di pubblico che ha riscosso il concerto di sabato scorso 7 marzo ha avuto al suo interno, tuttavia, qualche venatura di perplesso disorientamento, soprattutto da parte di quegli ascoltatori affezionati agli schemi di fruizione dettati dai programmi sinfonici o comunque legati al mondo della cosiddetta musica colta. La serata in questione ha visto protagonisti il pianista Danilo Rea con la FORM-Filarmonica Marchigiana, diretta da Stefano Fonzi il quale ha realizzato anche gli arrangiamenti. Proprio da quest'ultimo termine può delinearsi una riflessione sulla generazione di alcune inquietudini: le orchestre sinfoniche propongono brani interamente codificati in una partitura dalla quale - sebbene possano scaturire risultati sonori e, soprattutto, interpretativi molto distanti fra loro - non possono essere ricavate sequenze notazionali diverse ed il risultato esecutivo è sempre immediatamente riconoscibile. Gli arrangiamenti proposti da Fonzi, invece, non si sono fatti scrupolo di prendere in prestito materiali tematici di famosi brani del repertorio classico-romanticonovecentesco per usarli come spunti per nuovi, e potenzialmente “irriverenti”, percorsi stilistici. In particolare le elaborazioni sono sempre andate ad enfatizzare – nonché a sviluppare per superfetazione - i caratteri espressivi precipui ed impliciti degli autori proposti: patetici in Cajkovskij, neoclassici in Ravel, lirici in Puccini e giocosi in Mozart. Su tale operazione ed in tale contesto si sono inseriti gli interventi pianistici di Danilo Rea, alternati fra interpolazioni, reiterazioni e commenti melodico-contrappuntistici alle trame tematiche dell'orchestra ed assoli configurati secondo le più consolidate prassi improvvisative jazzistiche, costruiti come sezioni a se stanti e distinti dal “tutti” orchestrale. Per quanto riguarda, invece, la descrizione dello stile pianistico di Danilo Rea, esso potrebbe essere definito come pedagogicamente riconoscibile nelle sue manifestazioni tecniche ed espressive. Emilio Procaccini Daniele Gattucci Don Italo Mancini filosofo del '900 e libero coniugando quell’amore appassionato, alla terra e al cielo, al mondo presente e al mondo che deve venire, in un’unica trasparenza di vita”, ha scritto S. E. Mons. Bruno Forte (1949), attuale arcivescovo di Chieti-Vasto. Nel 1965 il Magnifico Rettore dell’Università di Urbino, Carlo Bo (1911-2001), chiede il suo contributo e alla fine degli anni ‘70 fonda l’Istituto Superiore di Scienze Religiose, unico esempio, per molti anni, di “facoltà teologica” in un'università laica. La personalità filosofica di Don Italo Mancini, una delle voci più alte della filosofia cattolica contemporanea, è così complessa e interessante non solo per la ricchezza e il rigore della sua produzione e per l’esemplare attività di insegnante, che ha lasciato un incolmabile vuoto non solo nella cultura italiana, ma verso tutti quei numerosissimi studenti che hanno apprezzato la sua irresistibile vocazione di educatore. Don Italo Mancini, dopo una lunga malattia, è salito al Padre nel 1993. Nel testo Galliano Crinella ricorda che il grande filosofo era rimasto sempre profondamente legato alla sua terra, e ad essa è da ricondurre quel fondamento spirituale del suo carattere e del suo pensiero che si potrà meglio comprendere se si tiene ben presente la continua ricerca nel reinterpretare le istanze innovative e utopiche alla luce di una proposta di fede vissuta. Non si può non ricordare come Mancini abbia fornito un contributo rilevante per immettere nella cultura italiana alcuni grandi autori e motivi della teologia contemporanea, cercando di rompere i divieti e i silenzi della cultura laica predominante. Lo ha fatto impegnandosi, da un lato, nella definizione di un nuovo statuto della conoscenza scientifica della filosofia della religione e della stessa teologia, e, dall’altro, in un libero e motivato raffronto tra la speranza cristiana e i grandi progetti di liberazione del suo tempo. In questa coraggiosa impresa speculativa ha tentato vie nuove non prive di pericoli, ma percorse con rigore e sincerità. Il discorso filosofico di Don Italo Mancini ci fornisce una prova esemplare di quella ricerca dell’ethos e delle strutture universali cui il pensiero deve poter giungere per riscoprire e rendere nuovamente vitali le più riposte radici del mondo umano nei suoi aspetti individuali e comunitari. Sandro Tiberi 18/03/15 11.01 25 L'Azione 21 MARZO 2015 Il passaggio del gruppo lungo Viale Moccia a Fabriano (foto Cico) >SPORT CICLISMO Tirreno-Adriatico Come sfrecciano i corridori In città il rapido passaggio della tappa conclusa a Castelraimondo I di FERRUCCIO COCCO l fascino del ciclismo ha portato migliaia di persone lungo le strade per il passaggio della Tirreno-Adriatico nel territorio fabrianese, con attraversamento completo della città. Quella di sabato scorso era la quarta tappa della classica di ciclismo, con partenza da Indicatore (Arezzo) ed arrivo a Castelraimondo al termine di 226 chilometri molto insidiosi soprattutto nel finale. Poco prima delle ore 14 i primi a transitare per Fabriano, venendo dall’Umbria, sono stati i due australiani in fuga Luke Durbridge e Mathew Hayman, della Orica, che hanno avuto fino a 8’40” di vantaggio sul gruppo. Entrambi, poi, sono rimasti coinvolti in una caduta (Hayman ha riportato escoriazioni vistose sulla gamba sinistra). Nella parte finale della tappa, sulla prima delle due salite di Crispiero, sono scattati dal gruppo Giovanni Visconti, Michele Scarponi e Julian Arredondo. Poi sulla seconda ascesa a Crispiero c’è stato il crollo di Greg Van Avermaet. Con un attacco in salita a circa 6 chilometri dall’arrivo, Wouter Poels – 27enne olandese del Team Sky - ha così conquistato la quarta tappa in 5h 53’ 38”. Il giorno seguente, la quinta tappa è partita dalla vicina Esanatoglia per concludersi sul Monte Terminillo (197 chilometri). GINNASTICA Ritmica BASKET Serie C femminile A sinistra, i due australiani in fuga; qui sopra, il gruppo mentre sta per affronta la rotatoria dei Giardini di Fabriano (foto Cico) CALCIO Settore giovanile VOLLEY Settore giovanile Il podio sempre Thunder Matelica Fortitudo: i super L'Under 16 verso fabrianese... cerca il riscatto Giovanissimi! la fase regionale La fase interregionale della Zona Centro è stata da sempre la più alta di qualità per la presenza di ginnaste delle Marche, Umbria ed Abruzzo regioni tra le più prolifiche nella ritmica, ma le altre società partecipanti erano consapevoli che la presenza della Fondazione Carifac Ginnastica Fabriano avrebbe tolto loro il piacere di salire sul podio. E così è stato, in quanto le ginnaste fabrianesi hanno ottenuto - in tutte le gare dove erano presenti - sempre il primo posto. A cominciare con la nota più lieta nella Allieve di Prima Fascia, dove Serena Ottaviani ha letteralmente stracciato le avversarie distanziandole di quasi quattro punti, una enormità nella ritmica, riuscendo a prendersi il meritato titolo di Campionessa Interregionale. Nelle Senior primo posto e titolo a Cecilia Meriggiola, nonostante che nelle ultime settimane avesse tralasciato i propri esercizi individuali per uno stage di un mese con la Nazionale Italiana di squadra a Desio. L'en plein si è completato con la spettacolare gara delle Allieve di Seconda Fascia, dove Fabriano ha occupato tutti e tre i gradini del podio. Dopo una spettacolare battaglia tra le numerose ginnaste in gara, lo sprint finale è di Giulia Fattorini che guadagna primo posto e titolo precedendo Sofia Raffaeli e Talisa Torretti, tutte della Fondazione Carifac Ginnastica Fabriano. Continua anche la preparazione della Nazionale di Squadra Junior, made in Fabriano, sotto la sapiente guida della Cantaluppi e della Ghiurova, che le vedrà la prossima settimana in gara alla World Cup di Lisbona, per meglio preparare il Campionato d'Europa in Bielorussia. 25 sport.indd 2 Si interrompe la striscia positiva della Thunder Halley Matelica, sconfitta fuori casa dal Blubasket Spoleto per 45-39 nella prima partita della “poule promozione” di serie C. La serata poco felice di alcune giocatrici, in una rosa già limitata per tre assenze importanti (Nowafor, Fedeli e Zabaleta), ha fermato il sogno della sesta vittoria consecutiva. Nel primo quarto le nostre ragazze partono bene e mettono in crisi l’avversario andando avanti di sette punti. La squadra di casa, però, torna sotto intensificando la difesa e capitalizzando ogni occasione concessa dalla Thunder. Le locali mantengono il comando fino alla fine. Il tabellino matelicese: Cerioni 6, Ricciutelli I. 11, Stopponi 7, Mosconi, Crescentini, Gargiullo, Ricciutelli G. 6, Pedica, Stronati 9, Martelli; all. Costantini. Sabato match ancora in trasferta contro la corazzata Perugia. Anche l’under 15 della Thunder Halley Matelica esce sconfitta contro l’Ancona per 23-60. Il tabellino: Mariotti, Ricco, Montanari, Lopergolo, Soverchia, Lori 4, Di Gregorio, Riccitelli A. 13, Martelli 6, Minetti; all. Costantini. Lucia Granini Coach Renato Costantini Panoramica sul settore giovanile della Fortitudo Fabriano. I Giovanissimi Regionali di mister Mariangeli hanno battuto il Loreto per 3-2 grazie alle reti di Orfei Federico, Spasiano e Sforza al termine di una partita molto intensa e combattuta. La formazione: Strinati, Orfei Federico, Silvestri (36’Rossi), Crescentini, Caporali, Orfei Luca (55’ Marini), Marino, Sforza, Allegro (65’ Cinconze), Spuri (a disposizione Ceccarelli Matteo, Vagnarelli, Mezzanotte e Angeloni). I Giovanissimi Cadetti di mister Sannipoli hanno superato senza problemi il Senigallia per 6-1. Sblocca il risultato Moscè con un gol all’incrocio dei pali. Sul finire della prima frazione di gioco, la Fortitudo raddoppia: fulmineo contropiede e per Nanni è un gioco da ragazzi spedire la sfera nel sacco. In sequenza a segno ancora Nanni, Corvo e Cinconze. Chiude i conti Marini. Buone prove, infine, degli Esordienti. La Scuola Calcio Città di Fabriano sta raccogliendo i frutti di stagione. Jesina e Sassoferrato non hanno lo stesso passo dei razzi di mister Tizzoni, Impiglia e Mearelli. Antonello Baroni Mister Augusto Mariangeli Nel campionato provinciale, l’Under 16 della Pallavolo Fabriano ha vinto 0-3 (8-25; 23-25; 20-25) contro l’Esino Chiaravalle la finalina per il 3°/4° posto. Adesso si aspettano gli accoppiamenti per la fase Regionale. La formazione: Baldoni M., Baldoni S., Brenciani, Cattarulla, Fattorini, Malefora, Paoloni, Paolucci, Ruggeri (L); all. Baldoni e Moretti. Sesto successo consecutivo per le ragazze di Terza Divisione guidate da mister Faggi, che continuano la marcia verso la testa della classifica: 3-0 contro la Volley Due Chiaravalle (25-14; 25-16; 25-12). La formazione: Angeletti, Camardo, Cesari, Cola, De Vito, Faggi, Nagni, Paoletti, Perini, Santoni, Sella, Tonini, Boldrini (L). Prossimo incontro casalingo venerdì 27 marzo ore 20.45, presso la palestra Itis contro la Pieralisi Volley. Giornata positiva per l’Under 14 Verde, che torna dalla trasferta di Sassoferrato con 5 punti all’attivo, utili a consolidare il secondo posto provvisorio nella classifica del girone. Vittorie per 0-2 sulla squadra sentinate (22-25; 23-25) e 2-1 sull’Osimo (25-22; 23-25; 15-4). La formazione: Becchetti, Boldrini, Cacciamani, Ciarmatori, Ciccolessi, Gambini, Imperiale, Maiolatesi, Malzew, Maraniello, Mariani, Pascolini, Tronchi; all. Giuliani e Rossini. Prestazioni sottotono, invece, per l’Under 14 Bianco che perde 1-2 per mano del Cus Camerino (18-25; 25-19; 12-15) e 0-2 ad opera del Cingoli (23-25; 14-25). La formazione: Barbarossa, Ciabochi, Fiorani, Iacobucci, Mariani, Montesi, Pistilli, Salari, Turchi, Vescovo; all. Moretti e Baldoni. 18/03/15 11.00 26 >SPORT< CALCIO L'Azione 21 MARZO 2015 Promozione Una splendida cinquina firmata Fabriano Cerreto I di ANGELO CAMPIONI l Fabriano Cerreto conquista la sua undicesima vittoria consecutiva e, di fronte al pubblico amico, supera con un perentorio 5 a 0 il Conero Dribbling, ultima squadra ad aver battuto i padroni di casa. Non ci sono più aggettivi per il Fabriano Cerreto, che con la “manita” odierna mantiene saldamente il comando della classifica. La Pergolese, che ha superato la Belvederese, è distanziata di 6 lunghezze e, quindi, nella prossima giornata i ragazzi di Spuri Forotti potranno festeggiare la promozione sempre che la squadra pesarese non dovesse battere il Marotta. Ovviamente anche se la Pergolese vince, al Fabriano Cerreto nelle ultime tre gare basterà conquistare un solo punto. Ma ovviamente questa società è affamata di successi e, soprattutto, di continuare ad inanellare record su record per poter chiudere il campionato con tantissimi punti e con molti successi. Fino a questo momento, sono solo due sconfitte, ben 17 vittorie e 7 pareggi. Numeri che la dicono lunga sull’andamento di un torneo che fino al girone di andata aveva visto la CALCIO FABRIANO CERRETO CONERO DRIBBLING 5 0 FABRIANO CERRETO - Latini, Pierotti, Berrettoni, La Mantia (33’ st Salvetti), Galuppa, Boria, Zaccagnini, Bartoli, Marinelli (38’ st Fiori), Silvi, Piergallini (22’ st Martellucci). All. Spuri Forotti CONERO DRIBBLING - Bardini, Socci (1’ st Rinaldi), Cingolani, Martiri, Cappella (21’ st Amor), Doda (12’ st Menghini), Antonucci, Lucanero, Bellucci, Cantarini, Storani. All. Girolamini Pergolese dominare a scena aperta. Poi qualcosa in questa compagine si è rotto ed è salito in cattedra il Fabriano Cerreto che nel girone di ritorno ha fatto l’ein plain di vittorie. I ragazzi di Spuri Forotti stanno vivendo un momento magico, giocano bene e, sottoporta, sono spietati al massimo. Contro il Conero Dribbling la compagine allenata da Spuri Forotti, dopo un avvio molto positivo, passa in Serie D 3 0 CHIETI - Placidi, Del Grosso (79’ Rapino), Giron, Di Pietro, Sbardella, Prinari (85’ Napoli), Maschio, Broso (76’ Diop), Esposito, Orlando. All. Ronci MATELICA - Spitoni, Ranucci, Benedetti, Lazzoni (65’ Moretti), D’Addazio, Gilardi, Iotti, Borgese, Ferretti (69’ Jachetta), Ambrosini, Mangiola (67’ Lanzi). All. Bartoccetti RETI - 1’ Broso, 44’ e 47’ Esposito. Il Matelica crolla sul campo del Chieti e perde punti preziosi in chiave playoff. Il 3-0 con il quale gli abruzzesi regolano i biancorossi mette in evidenza tutte le difficoltà che i ragazzi di mister Bartoccetti stanno incontrando in questa fase della stagione. Gli ospiti cambiano nuovamente modulo rispetto alle ultime giornate e si schierano con un 4-4-2 che vede in fase offensiva l’esordio della coppia Ambrosini-Ferretti, mentre a centrocampo torna titolare Mangiola e parte dalla panchina Moretti. La gara si fa subito in salita per i biancorossi: dopo appena un minuto di gioco Broso ha la palla buona in area e batte Spitoni per il gol dell’1-0. All’8’ ancora padroni di casa pericolosi, ma Spitoni si supera e devia in angolo la conclusione da distanza ravvicinata di Orlando. Il Matelica si fa vedere su corner al 14’, ma il colpo di testa di Ferretti non impensierisce Placido. Al 20’ anche il Chieti si fa pericoloso su palla inattiva; sugli sviluppi di un calcio di punizione è il solito Orlando che trova lo spazio Terza Categoria: Real Matelica ko Netta sconfitta per il Real Matelica: 0-5 ad opera della Treiese. I ragazzi di Romaldini in due gare hanno subito 7 reti. Luca Antonio Somma 26 sport.indd 2 do conquistato 33 punti in 11 giornate. Prossimo appuntamento a Piandimeleto, formazione che viaggia al terzo posto in classifica, ma che nell’ultima gara ha perso per 3-1 sul campo del Camerano. Una partita da prendere con le molle. Il Fabriano Cerreto, vincendo, podrebbe dare il là ai festeggiamenti anticipati per una vittoria in campionato mai così meritata. RETI - 30 pt Silvi, 7’ st Marinelli, 15’ st Piergallini, 31’ st Marinelli, 39’ st Fiori Il Matelica sprofonda sotto i colpi del Chieti CHIETI MATELICA vantaggio al 30' con Silvi su assist di Marinelli. Nella ripresa si dilaga: al 7’ raddoppio di Marinelli, al 15’ terza rete ad pera di Piergallini e al 31’ doppietta di Marinelli per il poker. Il quinto gol è siglato dal giovane Fiori appena entrato sul rettangolo di gioco. Un successo che premia questa formazione che, dopo un girone di andata a corrente alternata, sta stupendo tutti in quello di ritorno, aven- per battere in porta, ma Spitoni respinge anche in questa occasione. Nella seconda metà del primo tempo gli ospiti prendono coraggio e si fanno vedere con continuità nella metà campo degli abruzzesi sfruttando le fasce laterali. Al 33’ Mangiola serve Ambrosini che tira da buona posizione ma non supera Placidi. Sul successivo corner è lo stesso Ambrosini che colpisce di testa e Placidi para nuovamente. Al 38’ Iotti crossa dalla destra un buon pallone per Ferretti che stacca di testa e sfiora il palo a portiere battuto. Nel finale di tempo però sale in cattedra Esposito, uno dei giocatori più talentuosi del campionato. Al 41’ il numero 10 del Chieti parte in slalom da lontano e salta tutti fino ad arrivare in area, ma il suo tiro viene respinto in corner da Spitoni. Al 44’ lo stesso Esposito viene steso in area con le cattive e batte Spitoni sul successivo penalty: 2-0 e partita in ghiaccio. La ripresa inizia nel peggiore dei modi per il Matelica: dopo due minuti Esposito dribbla Ranucci e mette in rete per il 3-0 che chiude definitivamente i giochi. Mister Bartoccetti cerca di correre ai ripari e opera tutti e tre i cambi nel giro di pochi minuti inserendo Moretti, Lanzi e Jachetta. La musica non cambia e la partita prosegue senza emozioni; il Chieti controlla il vantaggio e non si scopre, mentre i biancorossi non hanno le forze mentali per reagire e non creano occasioni da gol, a conferma della grandi difficoltà del reparto offensivo. L’ultimo ad arrendersi è Ambrosini che ci prova fino alla fine ed all’81’ spaventa Placidi colpendo la traversa. La partita termina così; il Matelica perde la sua seconda trasferta consecutiva e continua far fatica fuori casa, dove non vince da due mesi. I biancorossi scivolano al settimo posto in classifica, superati proprio dal Chieti, ma rimangono potenzialmente quinti, data la partita (tutt’altro che semplice) da recuperare sul campo del Campobasso. Il match è stato disputato lo scorso mercoledì 18 ottobre, oltre i tempi di stampa del nostro giornale. Domenica 22 marzo, poi, è in programma Matelica-Recanatese. Diego Piciotti Marinelli, Martellucci e Silvi festeggiano un gol CALCIO Prima Categoria girone B Fortitudo in serie positiva acciuffa il pari con Pallotta VILLA MUSONE FORTITUDO FABRIANO 1 1 VILLA MUSONE - Cingolani, Guzzini, Zagaglia, Gramaccioni, Coppini, Perna, Tornatola, Candelaresi, De Martino, Bonukal (20’ st Capra), Agostinelli F. All. Caccia FORTITUDO FABRIANO - Antonelli, Ruggeri, Gobbi, Guidarelli, Clementi, Ippolito (78’ Bernardi), Biocco, Castellani (67’ Filipponi), Pallotta, Porcarelli, Piccolini. All. Ruggeri RETI - 20’ pt Agostinelli, 45’ pt Pallotta Continua la serie positiva della Fortitudo Fabriano che nelle ultime quattro partite ha ottenuto 8 punti frutto di 2 vittorie e 2 pareggi. Inutile dire che la posta in palio era di quelle importanti, anche perché entrambe si trovano nella zona paly-off e, quindi, chi avesse perso questa opportunità sarebbe scivolata lontano dalle prime. In questi casi, a quattro giornate dal termine, è meglio pareggiare con le dirette antagoniste che perdere. A parte questo è stata una gara molto equilibrata risolta nei primi 45 minuti con le due compagini che si sono affrontate a viso aperto, poi nella CALCIO ripresa si sono accontentate del buon punto acquisito. In vantaggio al 20’ con Agostinelli, i locali hanno aperto così le danze della gara, poi però si sono esposti al fianco degli ospiti e al 45’ Pallotta mette in rete un assist di Biocco. Nella ripresa la Fortitudo ha provato a vincere la gara, ma nei minuti di recupero ha rischiato anche di perdere con il Villa Musono che colpisce un palo. Mancano solo quattro giornate al termine del campionato e quindi bisognerà acquisire più punti possibile per non rimanere tagliati fuori dalla zona che conta. Basta giungere al quinto posto in classifica).Attualmente la Fortitudo si trova al sesto (40 punti), davanti a lei ci sono a quota 41 l’Osimana e il Miciulli Senigallia, a 42 la Filottranese e a 45 il Villa Musone. Ormai il campionato lo ha stravinto la Vigor Castelfidardo che, superando il Monsano in trasferta per 0-1, ha distanziato la seconda della classe, appunto il Villa Musone, di ben 13 punti, festeggiando così il successo in questa categoria con quattro giornate di anticipo. Prossimo appuntamento, tra le mura amiche, con la Fortitudo Fabriano che affronterà in un altro spareggio play-off l’Osimana. Inutile dire che la vittoria è d’obbligo e che la Fortitudo cercherà in tutti i modi di raggiungerla. a.c. Prima Categoria girone A Il Sassoferrato Genga non va oltre il pareggio Termina con un pareggio a reti inviolate lo scontro salvezza tra l’Usav Pesaro e il Sassoferrato Genga. Partita equilibrata sia nel risultato che nel gioco. La squadra di Guerri si rende pericolosa nel primo tempo grazie a Hoxha e Piermattei mentre i padroni di casa si mostrano più incisivi e combattivi nella ripresa. Il Sassoferrato Genga occupa attualmente il dodicesimo posto in classifica con 28 punti conquistati su 26 partite giocate. La formazione del Sassoferrato Genga: Pettinelli, Altarocca, Giacchini, Presciutti (80’ Baldarelli), Pizzi, Tinti, Hoxha, Arcangeli, Zucca (82’ Cesauri), Monno, Piermattei (65’ Conti); all. Guerri. Prossimo turno: Sassoferrato Genga-Mondolfo (all'andata 1-1). l.a.s. CALCIO Seconda Categoria Argignano avanza di forza Nel girone D, vince l’Argignano che si impone sulla Labor per 3-0. Ad aprire le marcature è Galluppa al 16’, il secondo e il terzo gol li confeziona Lulzim al 45’ e al 55’. Da segnalare anche un calcio di rigore fallito dai padroni di casa al 23’. La formazione dell’Argignano: Pecci, Galluppa, Conti, Lucernoni, Peccarisi, Cinti, Ragni (75’ Lattanzi), Mazzoli (77’ Zamponi), Piermattei (15’ Lulzim), Mariani, Nubola; all. Sentinelli. Pesante sconfitta per il Serradica che in trasferta perde 6-1 contro la Spes Jesi, ultima in classifica, e viene raggiunto proprio dagli avversari a quota 15 punti. Di Ercoli su rigore il gol della bandiera. La formazione del Serradica: Pierotti, D’Innocenzo, Lazzari (46’ Stridi), Sampaoli, Monticelli, Taoussi, Birelli (46’ Regini), Onu (48’ Ercoli), Carbone, Vinciarelli, Archetti; all. Colonnelli. Nel girone F, pareggio esterno per la Fabiani Matelica: 2-2 contro il San Ginesio. Prossimo turno: Chiaravalle-Argignano (all'andata 2-3), Serradica-Sampaolese (0-0), Fabiani Matelica-Samb Montecassiano (2-1). Luca Antonio Somma classifiche SERIE D girone F Maceratese 62; Fano 54; Sambenedettese 51; Campobasso 43; Civitanovese e Chieti 41; Matelica 40; Jesina 36; San Nicolò, Fermana e Giulianova 34; Recanatese 29; Castelfidardo 28; Amiternina e Termoli 23; Agnonese 22; Vis Pesaro 19; Celano Marsica 16. PROMOZIONE girone A Fabriano Cerreto 58; Pergolese 52; Piandimeleto 48; Real Metauro 43; Marzocca, Barbara e Marina 40; Dorica Torrette 35; Passatempese 34; Camerano 33; Conero Dribbling 32; Marotta 30; Belvederese 29; Valfoglia 26; Vadese 14; Cagliese 13. PRIMA CATEGORIA girone A Laurentina e Villa San Martino 45; Cantiano 44; Mercatellese 42; Gabicce Gradara e S. Orso 41; Piobbico 40; Fermignanese 39; Montecalvo 38; Mondolfo 32; Montelabbate 31; Peglio 29; Sassoferrato Genga 28; Urbino Pieve 24; Usav Pesaro 22; Della Rovere 16. PRIMA CATEGORIA girone B Vigor Castelfidardo 58; Villa Musone 45; Filottranese 42; Osimana e Miciulli Senigallia 41; Fortitudo Fabriano 40; Le Torri, Filottrano e Vallesina 34; Monsano 33; Avis Arcevia 31; Cameranese 28; Colle e Castelfrettese 25; Collemarino 24; Leonessa Montoro 19. SECONDA CATEGORIA girone D Osimo Stazione 55; San Biagio 54; Borgo Minonna e Cupramontana 49; Borghetto e Chiaravalle 46; Sampaolese 43; Staffolo 39; Labor 34; Argignano 28; Osimo 26; Castelbellino e Victoria Strada 23; Offagna 21; Serradica e Spes Jesi 15. SECONDA CATEGORIA girone F Valdichienti 57; Pioraco 54; Sarnano 50; Rione Pace 47; Trodica 44; Elfa Tolentino e Caldarola 42; Robur 36; Esanatoglia 35; Fabiani Matelica 32; San Ginesio 31; Sefrense 30; Corridonia 23; Serralta 20; Montecassiano 19; Nova Camers 10. TERZA CATEGORIA girone F Castelraimondo 57; Treiese 55; Visso 46; Real Tolentino 38; Juventus Club e Pievebovigliana 36; Chiesanuova e Belfortese 29; San Francesco Cingoli 27; Abbadiense e Palombese 24; Real Matelica 16; Appignano 13; Collevario 3. 18/03/15 12.04 27 >SPORT< L'Azione 21 MARZO 2015 BASKET Serie C nazionale L'Halley Matelica vince una "battaglia" di ANTONIO GENTILUCCI E ra la partita da vincere, dopo il disastro dell’andata, quando l'Halley Matelica giocò una partita orribile. Stavolta gli uomini di coach Pecchia sapevano che tipo di sfida avrebbero dovuto affrontare contro una squadra come quella umbra che gioca sporco. All'inizio gli spettatori assistono ad un basket veloce e divertente, giocato a cento all’ora. Serino e soci riescono a ricucire un primo break Halley (14-7 a metà quarto). Il primo parziale vede Matelica sopra 25-19, con un ottimo contributo di Dolic. E’ un basket che diverte i giocatori e il pubblico. Ma coach Mattioli sa che se permetti a tipi come Pecchia, Nasini e Ferretti di distendersi e giocare in transizione a mille all’ora, firmi la tua condanna e prima o poi ti seppelliranno sotto valanghe di punti. Già dall’inizio del secondo quarto, così, Valdiceppo cambia pelle. Coach Mattioli ordina ai suoi in primis di difendere a tutto campo, rallentando l’azione matelicese, con contatti continui e sempre più ruvidi. Alla fine della partita tra i termini usati per definire le caratteristiche tecniche degli ospiti, il sostantivo “fabbri” è quello che più si avvicina alla pallacanestro. La bella partita ad alti ritmi lascia il posto ad una battaglia di trincea. Sul 30-27 è il veterano Usberti che decide di caricarsi sulle spalle la squadra mettendo punti fondamentali. All’intervallo il punteggio è 48-35 BASKET per l’Halley. All’inizio della ripresa Valdiceppo si presenta indemoniata per aggressività, con una difesa sempre più lontana dal regolamento. Sembra uno schema già visto e Matelica va in bambola. Fortuna che un buon canestro di Nasini e subito dopo una palla recuperata in difesa, invertano l’inerzia emotiva e, anzi, l'Halley riesce di nuovo ad allungare (54-45) con due liberi del bravo Pecchia. Un antisportivo fischiato a Sorci consente agli ospiti di respirare (56-52). Coach Pecchia opta allora per un quintetto singolare e fisico quanto serve: Servadio, Amoroso, Usberti e Nasini, con Novatti in cabina di regia. E’ un quintetto che paga dividendi e piace all’italo-argentino, Luca Usberti a canestro (foto di Martina Lippera) Promozione HALLEY MATELICA VALDICEPPO 88 80 BASKET Serie C regionale Janus sbanca Ancona e chiude la prima fase in testa alla classifica STAMURA ANCONA JANUS FABRIANO 71 84 HALLEY MATELICA - Ferretti 5, Novatti 17, Nasini 15, Amoroso 6, Dolic 9, Sorci 3, Pecchia J. 6, Servadio 4, Cintioli, Usberti 23. All. Pecchia A. STAMURA ANCONA - Strappato 12, Bini 2, Curzi 11, Giachi 13, Novelli 5, Pajola ne, Guida 9, Canali 3, Alessandroni 7, Badaloni 2, Luini ne. All. Marsigliani VALDICEPPO - Casuscelli 11, Mariucci 2, Orlandi 11, Meccoli 18, Serino 13, Domenis, Anastasi 10, Patani 13, Pozzobon, Giovagnoli 2. All. Mattioli JANUS FABRIANO - Pellacchia, Carnevali 11, Bugionovo 10, Silvi 5, Nizi 11, Braccini, Paoletti 13, Toppi 3, Mustacchio, Ciappelloni, Calandrillo 29. All. Bolzonetti che mette la sua zampata sulla partita, infilando quattro punti consecutivi sul parziale che, a cavallo tra terzo e quarto periodo, riporta Matelica sul +12 (66-54). Resta un solo momento difficile da superare, un momento di bagarre tra errori clamorosi da ambo le parti e fischiate surreali. Alla fine però Matelica tiene mano ferma e nervi saldi e riesce a portare a casa la battaglia. Pecchia manda in campo anche il giovane Cintioli a partita ancora aperta: il ragazzo non si tira indietro ma è ancora leggero e il benvenuto è di quelli che si ricordano, viene letteralmente schiantato per terra, il respiro mozzato per qualche attimo. L’autore del fallo che discute con l’arbitro ci fa venire in mente quell’aneddoto su Bill Laimbeer, centro dei Pistons fine anni ’80, che in una simile situazione ebbe a dire: “Fallo? Come fallo?! Non vedi che il ragazzo respira ancora?!”. Prossimo match in trasferta a Falconara. Si conclude con una grande dimostrazione di forza la regular season della Janus Fabriano. La squadra di Bolzonetti espugna il PalaRossini 71-84 e manda al tappeto la Stamura Ancona, quarta forza del girone, grazie ad un ultimo quarto da urlo. Nel match del PalaRossini la Janus ha risalito prepotentemente la corrente negli ultimi minuti di gioco, infatti la Stamura, pur priva di due giocatori da quintetto come Mosca e Bellesi, ha condotto per gran parte dell’incontro prima di essere però agganciata e sorpassata dall’indomabile squadra di Bolzonetti. Dal 66-58 del 30’ la Janus ribalta la situazione con un parziale perentorio, ispirato, nemmeno a dirlo, da Calandrillo, ancora top scorer con 29 punti, e Paoletti, oltre ad una difesa di ferro: è infatti nella propria metà campo che nasce la ‘remuntada’ della Janus in un finale caldissimo, dove anche la direzione arbitrale ha scatenato le pole- BASKET miche del team anconetano. Con questo successo i biancoblù si garantiscono il primo posto matematico in classifica ed approcceranno da capolisti la seconda fase, il cui inizio è fissato per domenica 29 marzo. Nel girone che decreterà la squadra “campione regionale”, e che assegnerà i premi in denaro in base al piazzamento, ci saranno, oltre a Fabriano, anche Fossombrone, Urbania, Ancona, Fermignano e Pesaro. Nei prossimi giorni verrà reso noto il calendario dettagliato che conterà un totale di dieci giornate fra andata e ritorno. Luca Ciappelloni classifiche SERIE C NAZIONALE Ortona 40; Falconara 34; Campli 32; Osimo 30; Halley Matelica e Pisaurum 28; Tolentino 24; Pedaso 22; Pescara 16; Valdiceppo 14; Civitanova e Perugia 12; Loreto Pesaro 10; Gubbio 6. SERIE C REGIONALE Janus Fabriano e Fossombrone 36; Urbania 32; Stamura Ancona e Fermignano 28; Bramante Pesaro 24; Vis Castelfidardo e Recanati 18; Porto San Giorgio 14; Virtus Porto San Giorgio 12; Virtus Jesi 10; Cestistica Ascoli Piceno 8. Settore giovanile Brown e 'Tores, che bravi Tutto cuore e passione Basket School! ADRIATICO ANCONA BROWN SUGAR FABRIANO 67 74 ADRIATICO ANCONA - Casali 3, Giacchetti 19, Cotellessa 10, Stefanelli 13, Bedetti 4, Ausili F. 2, Morellina 12, Ausili L. 2, De Stefano 2. BROWN SUGAR FABRIANO - Fabrianesi 2, Busco 3, Bugionovo 19, Narcisi 4, Sacco A. 5, Ceresani 12, Sacco L. 2, Pallotta 27. Prova di orgoglio dei Brown Sugar Fabriano che, con le spalle al muro dopo un difficile inizio di seconda fase, sbancano il campo dell’Adriatico Ancona 67-74 e alimentano le speranze, tuttavia ancora flebili, di agguantare uno dei primi quattro posti in classifica. I gialloviola, trascinati dalle grandi prestazioni di Bugionovo e Pallotta, saranno comunque chiamati ad un altro successo nel prossimo turno, in trasferta sul campo di Acqualagna (sabato 21 marzo, ore 18.15), per avere lo slancio verso il rush finale. Turno positivo BASKET anche per i Gladiatores Matelica che conquistano due punti fondamentali nello scontro diretto per il terzo posto contro la P73 Conero Basket: 55-40 il punteggio a favore della squadra allenata da Sestili, che nel prossimo turno sarà di scena a Chiaravalle (venerdì 20 marzo, ore 21.30). l.c. Serie D: il Cerreto nella seconda fase Il Cerreto ha iniziato mercoledì, in casa contro Castelraimondo, la seconda fase del campionato di serie D. Per motivi di stampa non siamo a conoscenza del risultato ottenuto dalla squadra di Sonaglia che nemmeno 72 ore più tardi (sabato 21 marzo, ore 18.15) tornerà in campo a Villa Fastiggi di Pesaro contro il Basket Giovane. A completare il girone a quattro squadre c’è la Fortitudo Porto Recanati. Ogni squadra sommerà i punti a quelli già ottenuti nella prima fase. Settore giovanile Per l'Under 17 vittorie convincenti UNDER 15 B.G. PESARO-FABRIANO = 70-45 Non c'è stato niente da fare in quel di Pesaro per la squadra di Beltran. La superiorità della squadra avversaria è stata netta, nonostante le reazione fabrianese nella seconda parte di gara. UNDER 17 ELITE FABRIANO-P.S.ELPIDIO = 62-49 Fabriano vince una partita difficile dimostrandosi più squadra mentre gli ospiti si affidano ai singoli. I parziali sono eloquenti: primo quarto 19-9, secondo quarto 31-28, terzo quarto 45-43. UNDER 17 REGIONALE FANO - FABRIANO = 47-52 Si decide tutto nell'ultimo quarto, con Fabriano che trova buoni canestri giocando di squadra e guadagnando tiri liberi puntualmente realizzati. UNDER 14 ELITE FABRIANO-P.S.GIORGIO = 65-78 Gara combattuta punto a punto fino al terzo quarto quando i nostri ragazzi piano piano si sono spenti. Enrico Cimarra 27 sport.indd 2 La storia della Basket School Fabriano è fatta di solidità, cuore ed un progetto altamente ambizioso che ha questo titolo: tutto quanto si può fare per il benessere dei giovani, va fatto! Come lo si può fare? La risposta è facile: attraverso uno sport magnifico come la pallacanestro. Basket School Fabriano è l’unica vera casa dei giovani dilettanti appassionati di pallacanestro della nostra città che, ricordiamolo, conferma la sua esistenza dal 2008, e dal settembre 2014 ha portato la sua casa all’interno del PalaGuerrieri. La società prosegue il suo percorso con sempre maggior determinazione. Qual’è l’interesse che la spinge? Qual’è l'ambizioso ed unico obiettivo? Anche qui la risposta è facile: far crescere i giovani non solo atleticamente, ma poterli corroborare nella costruzione del loro “io”, dare loro gli strumenti giusti per competere in maniera sana rispettando se stessi e gli altri, non solo sul campo di gioco, ma anche in tutti gli altri campi che si troveranno a dover affrontare nel corso della vita. Nel passato, questa “piccola ma grande realtà” ha dato l’opportunità ai nostri giovani, ma anche a tutta la cittadinanza, di poter ammirare le migliori rappresentative giovanili di basket di tante nazioni europee (Italia, Grecia, Francia, Turchia, Germania…), di poter rivedere, sul nostro glorioso parquet, tutte le “Vecchie Glorie” che hanno fatto la storia del basket fabrianese, di potersi misurare in tornei organizzati in Italia e all’estero. Il tutto senza dimenticare l’aggiornamento e la crescita continua dei nostri tecnici con corsi qualificati e di specializzazione. In questa stagione 2014-2015, inizio scintillante con un evento che ha visto Basket School Fabriano come veicolo per la realizzazione del triangolare di serie A, grazie al quale si è riusciti a portare nelle scuole, a contatto diretto con i ragazzi, i più eminenti testimonial del settore, quali la “mosca atomica” Andrea Pozzecco, tecnici di grande valore, fra i quali ricordiamo Cesare Pancotto, ma anche giovani atleti che hanno potuto raccontare la loro storia, fatta di sani principi. Un frenetico flash-mob, svoltosi in un magnifico pomeriggio di settembre, nell’altrettanto splendida Piazza del Podestà, ha visto i nostri ragazzi cimentarsi in una danza ballata a suon di palloni in collaborazione con altre società, nell’ambito della ritmica, delle arti circensi e delle arti tersicoree. Poi ci sono i progetti destinati alle scuole. Quello dedicato al disagio giovanile, in cui Basket School Fabriano ha messo in campo tutte le sue forze al fine di permettere ai ragazzi meno fortunati di approcciare questo magnifico sport. E, sempre diretto alle scuole, un corso di circa 400 ore destinate, gratuitamente, ai ragazzi degli istituti di primo grado ed improntato all’educazione motoria e ai primi rudimenti della pallacanestro. A conclusione del corso, il 30 maggio prossimo, grazie anche al sostegno di “Go-Internet”, avrà luogo il “Trofeo Go-Internet”, in cui ogni scuola o istituto individuerà le proprie rappresentative che si misureranno tra loro per la conquista del “Prix for Best School”. Quindi, grazie a Go-Internet, una società specializzata nel settore dell’internet in mobilità, che opera nel mercato della telecomunicazione in banda larga attraverso l’uso di tecnologie di quarta generazione (i 4G degli smartphone), rivolgendo i suoi prodotti alle aziende, alle famiglie e ai giovani che maggiormente fanno uso di internet. Inoltre ci faremo organizzatori a maggio di un nuovo corso che, rivolto ai tecnici delle associazioni sportive sostenitrici della Giornata dello Sport, avrà come obiettivo quello di offrire strumenti ai tecnici e ai dirigenti, utili a migliorare la comunicazione con gli atleti e la comprensione e la gestione delle problematiche legate alla loro età ed alla società d’oggi. In tutto questo, Basket School Fabriano continua a seguire anche i suoi ragazzi più grandi, quest’anno presenti in varie categorie ed un po’ ovunque, da Verona a Matelica, da Tolentino a Jesi, da Latina a Cerreto d’Esi… A tal proposito, lasciateci ricordare, e non senza orgoglio, che il nostro Riccardo Bartolozzi, classe '95, è il fabrianese che ha potuto alzare in cielo la Coppa Italia di A2 vestendo la maglia della Tezenis Verona, in prestito dalla Basket School Fabriano, uno dei tanti "figli" che Massimo Cerini ha adottato nei suoi lunghi anni di carriera da allenatore. Grazie poi alle buone relazioni esistenti con tante altre società italiane, Bartolozzi è stato affidato, nel corso degli anni, anche alle cure di Luca Banchi (attuale head coach dell'Olimpia Milano), allora alla Mens Sana Siena. Prima di approdare a Verona, Riccardo ha giocato nell'ultima Spider Fabriano (Dnc) e nella Fortitudo Bologna (Dnb). Per tutto quanto detto, ma soprattutto fatto e quanto ancora faremo, seguiteci e… diffidate dalle imitazioni, che hanno solo un obiettivo: quello di nascondere, sotto falsi slogan, le propria individualità, i propri interessi… un film già visto! Il passato ce l’ha insegnato, se davanti non ci sono i giovani, queste finte iniziative, tendenti più a disgregare, a dividere, a separare che non a unire, a costruire, a crescere, hanno portato ieri, portano ora e porteranno in futuro solo al fallimento di un movimento sportivo già martoriato: ce lo ha insegnato il mai dimenticato maestro Giuliano Guerrieri che “si può essere felici anche con una fetta di anguria fra le mani”… non si può partire dai soldi o dalla visibilità o dai messaggi di onnipotenza per poi dire che si fa del bene ad un movimento. Gisella Settimi, vicepresidente Basket School Fabriano 18/03/15 11.14 28 >SPORT< CALCIO a 5 Serie C1 Al Real Fabriano il cuore non basta N di LORENZO ALUNNI ella venticinquesima giornata di campionato il Real Fabriano ha affrontato in trasferta l’Etabeta (formazione che ambisce al secondo posto in campionato e quindi all’accesso ai playoff) ed è uscita sconfitta da Fano per 4-2. Pronti, via e i padroni di casa infilano subito due reti, ma il Real non subisce il contraccolpo psicologico e riesce ad accorciare con Morelli. L’episodio chiave della partita avviene proprio sul punteggio di 2-1, quando il portiere dell’Etabeta compie un vero e proprio miracolo e, sulla ripartenza, i blaugrana subiscono il gol del 3-1. Questa marcatura spezza in due l’anima del Real che poco dopo subisce anche la quarta rete. Nel finale, a conferma del suo grande momento di forma, segna Biancini ma purtroppo serve a poco. Formazione Real: Cesaroni, Mosciatti, Angelelli, Angeloni, Bartolucci, Bartolini, Biancini, Burini, Carnevali, Ciculi, Passeri, Morelli. Prossimo appuntamento casalingo venerdì 20 marzo alle ore 21 alla Palestra Fermi di Fabriano contro la Nuova Ottrano. Classifica: Corinaldo 65; Etabeta 49; Cus Macerata 47; Bocastrum United 46; Montecchio 42; Pagliare 39; Falconara e Grottaccia 38; Sant’Angelo 37; Nuova Ottrano 36; Ascoli e Torrese 33; Real Fabriano 25; Castelbellino 23; Urbino 18; Campiglione 8. ridotte all'osso ma, come si suol dire, la speranza è l’ultima a morire. Formazione Real: Bartal, Biancini, Bisegna, Burini, Bello Burzo, Coco, Laurenzi, Mosciatti, Passeri, Plebani, Rotoloni, Verdini. Classifica: Pietralacroce 70; Cus Ancona 67; PesaroFano 60; Real Fabriano 59; Alma Juventus Fano 58; Sant’Angelo 47; Osimo 45; Fano 31; Castelbellino 30; Ostrense 29; Villa Musone 27; Lucrezia 23; Cerreto d’Esi 13; Campocavallo 12; Brecce Bianche 10. JUNIORES: LA SPERANZA E’ L’ULTIMA A MORIRE I giovani blaugrana del Real Fabriano, reduci da un pesantissimo ko nel turno infrasettimanale contro il PesaroFano per 1-5 che ha fortemente compromesso la permanenza nelle prime quattro posizioni, sono poi caduti anche a Pietralacroce per 5-1. Una punizione, quest’ultima, fin troppo pesante per una squadra che ha dato anima e corpo ed è stata l’unica a mettere veramente in difficoltà una macchina da guerra come il Pietralacroce. La successiva sconfitta del Cus Ancona contro l’Alma Juventus Fano, inoltre, lascia veramente il minimo della speranza di accedere ai playoff. Per raggiungere l’obiettivo, infatti, il PesaroFano (già qualificato) dovrebbe battere in trasferta proprio l’Alma. Le probabilità sono veramente JUDO Serie D: esulta Campodonico Tra le squadre del nostro territorio, fa festa solo il Campodonico che supera 3-2 la Giovane Aurora grazie ai gol di Gianni Lezzerini, Mauro Lezzerini e Bartocci. Sconfitte casalinghe, invece, sia per il Nebbiano (4-7 ad opera della Dorica) sia per l’Avis Genga (2-9 per mano del Villa Musone). La classifica dopo ventuno giornate: Imbrecciata 51; Dragons Cupramontana 47; Villa Musone 40; Giovane Aurora 33; Aspio 32; Casenuove 30; Moie 29; Anconitana 28; Nebbiano 26; Dorica 25; Candia Baraccola Aspio 22; Monserra 19; Avis Genga 18; Campodonico 16. f.c. Amatori: in finale sarà Spighi contro Casablanca Le due semifinali del campionato Amatori calcio a 5 sono state entrambe all’insegna dell’equilibrio. La Tabaccheria Spighi (arrivata imbattuta e sempre vincente) ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per avere ragione della Juventude per 3-2, dopo aver recuperato due volte lo svantaggio. Anche la seconda semifinalista ha faticato ed è stato il Casablanca che ha prevalso sugli Orange per 6-5. Quindi il campo ha dato i suoi verdetti: 3°/4° posto tra Juventude e Gli Orange e finalissima tra Tabaccheria Spighi e Casablanca. Appuntamento a sabato 21 marzo dalle ore 15 presso il PalaFermi di Fabriano. Trofeo di Jesi SPORT L'Azione 21 MARZO 2015 CALCIO a 5 Una Virtus orgogliosa centra la vittoria, bene anche il Cerreto Ecco il resoconto settimanale sulle squadre del nostro territorio che militano nei due gironi di serie C2. GIRONE A – La Virtus Fabriano non demorde e centra la vittoria contro il fanalino di coda Acli Mantovani per 3-2 grazie alle reti di Spilli e Pallotta (2). Grazie a questi tre punti, i ragazzi di mister Gianmarco Latini agganciano il Brecce Bianche al terzultimo posto in classifica. Venerdì 20 marzo, però, all’orizzonte c’è la proibitiva trasferta a Falconara contro la capolista Dinamis. La classifica dopo venticinque giornate: Dinamis Falconara 66; Pieve d’Ico 52; Cagli e Casine 47; Futsal Ancona 46; Ankon 45; Jesi 43; San Costanzo 38; Chiaravalle 34; Pianaccio e Pietralacroce 32; Numana 31; Tre Colli Pinocchio 21; Brecce Bianche e Virtus Fabriano 13; Acli Mantovani 5. GIRONE B – Prosegue l’ottimo campionato del Cerreto di mister Kristian Giordani, che si aggiudica con autorità la sentita sfida con il San Severino per 7-5 mettendo una bella ipoteca sul secondo posto. Sono andati a segno sette giocatori diversi: Orlando, Ajdari, Teo Innocenzi, Trottini, Centocanti, Gubinelli e Sakuta. “Questo è un ottimo segnale – dice il direttore sportivo del Cerreto, Fabio Coacci – a testimonianza della validità e della crescita del gruppo. Ci tengo a ringraziare i nostri sostenitori e i nostri sponsor, che ci consentono di La novità Centro Studi Fabriano Una nuova disciplina premiato da Chechi! in città: il twirling Risultato eccezionale per la squadra guidata dal tecnico Andrea Maestrelli al trofeo nazionale tenutosi a Jesi sabato 28 febbraio e domenica 1 marzo. Gli atleti del Centro Studi Judo Fabriano si sono presentati carichi e concentrati a questo appuntamento di rilievo. Presenti le migliori società italiane, fra cui il “Busen Milano” guidati dal Maestro 9° dan Alfredo Vismara, il quale ha condotto l’allenamento collegiale pre-gara di sabato dove i nostri ragazzi hanno potuto valutare il livello tecnico degli avversari. Punto di forza dei cartai, la squadra femminile che anche questa volta ha dato lezione, sfornando con 5 atlete ben 5 podi. Al primo posto Matilde Mollari e Asia Maestrelli, conducendo una gara esemplare, incassano i primi 20 punti per la squadra. Poi la mitica Sara Tizianel piazza un argento nei -70kg, altro secondo posto per Asia Palazzesi che deve cedere in finale a pochi secondi dal temine, dopo un combattutissimo incontro. In chiusura ci pensa Roberta Tizianel ad incassare altri punti, l’under 18 strappa un buon terzo posto nei 63 kg. Nella seconda parte della giornata tocca ai senior maschili assestare un altro risultato utile per il Centro Studi Judo, difatti il 100 kg. Ettore Sorci, rientrato da poco nel circuito agonistico, si piazza a sorpresa sul gradino più alto del podio regalando altri 10 punti alla società. Non da meno l’ottimo Jonathan Pavoni in una categoria ostica, gli 81 kg, riesce ad ottenere un bronzo, intralciato anche da un arbitraggio sfavorevole. Fuori per infortunio il 73 chili Valerio Tinti per una brutto colpo subito nell’allenamento di sabato. Gli esordienti danno il colpo finale all’evento, con Gamid Aygumov e Alessandro Maestrelli entrambi argento, più Andrea Cecchetelli e Matteo Tabocchini che si piazzano al terzo posto nelle rispettive categorie, portando punti preziosi alla nostra squadra judo. Al momento della premiazione delle prime tre squadre, attimo di stupore del maestro Andrea Maestrelli, quando al microfono viene proclamato, con 70 punti, il bronzo della società fabrianese, seconda solo al “Busen Milano” e alla società ospitante “Samurai Jesi-Chiaravalle”. “Ma la l’onore più grande - dice il tecnico cartaio - è stato ricevere la coppa dal pluri campione olimpico Yuri Chechi, icona della ginnastica italiana, il quale ha fatto i complimenti ai nostri atleti per il livello tecnico e agonistico dimostrato”. 28 sport.indd 2 Serie C2 A Fabriano arriva una nuova disciplina ginnica destinata a un grande successo: il twirling! Espressione sportiva sorta in America negli anni venti, ufficialmente riconosciuta dalla Federazione Italiana Twirling, associata al Coni dal 1974, accreditata a livello Internazionale dalla World Baton Twirling Federation. Uno sport tecnico combinatorio femminile e maschile, individuale e di squadra, che prevede l’utilizzo di un piccolo attrezzo, il bastone, e si avvale di un accompagnamento musicale che caratterizza questa disciplina, fondendo insieme danza, ginnastica, eleganza e fantasia. Le particolarità del twirling sono tante e lo rendono uno sport dinamico, tecnico, ma anche immediato, divertente ed accessibile già al primo approccio. Grazie al sostegno dell’associazione Fantasy, che ha deciso di creare un neogruppo fabrianese, il twirling sarà diffuso tra i bambini e nelle scuole, sicuri dell’alto valore educativo e formativo. La Fantasy, società che milita nella serie A nazionale, mette a disposizione la guida tecnica di Rita Placidi, istruttrice che allena la realtà fabrianese impegnata dal 2 al 9 agosto nell’International Cup in programma in Canada. Per tutti coloro interessati ad avvicinarsi a questo sport l’appuntamento è ogni martedì e giovedì dalle 16.30 alle 18 alla palestra della Scuola Mazzini (per info 338 9207564), Via Fabbri 1, con una fantastica opportunità: l’Asd Fantasy propone un mese di lezioni gratuite. Daniele Gattucci Alcune atlete PODISMO tenere in piedi questa bella e importante realtà sportiva per Cerreto. Stiamo disputando un bel campionato e vogliamo continuare così. I ragazzi dovranno rimanere concentrati fino alla fine, a cominciare dalla partita di sabato a Campocavallo”. L’altra formazione della “torre pendente”, il Cerreto d’Esi di mister Maurizio Buratti, è invece caduta per 6-5 a Sambucheto al termine di un match molto equilibrato in cui i cerretesi hanno tenuto testa alla fortissima capolista e per ampi tratti hanno condotto il match. Peccato soltanto per l’esito negativo. In gol Amadei (2), Lippera, Ottavi e Bruzzichessi. Sabato 21 marzo (ore 15) appuntamento casalingo contro l’Osimo, in palio punti importanti per continuare ad inseguire i play-off. Niente da fare, infine, per la Junior Matelica di mister Antonio Colluto, che ha perso 3-0 proprio ad Osimo ed è ripiombata in piena zona play-out. Venerdì 20 marzo per i matelicesi ancora una trasferta, a Montelupone. La classifica dopo venticinque giornate: Sambucheto 66; Cerreto 46; Futsal Macerata 43; Montelupone 42; San Severino 41; Campocavallo 40; Cantine Riunite Tolentino 39; Cerreto d’Esi 38; Castrum Lauri 36; Osimo 34; Santa Maria Nuova 32; Gagliole 31; Junior Matelica 25; Fontespina 24; Recanati 22; Real Trading 7. Ferruccio Cocco Avis Fabriano I nostri "runners" corrono dappertutto Quella di domenica 8 marzo è stata una giornata intensa per la Podistica Avis Fabriano, con numerosi atleti impegnati su più fronti. Il gruppo più consistente – ben 26 runners – si è recato in riviera per correre la StraCivitanova, evento podistico di rilievo che prevedeva una mezza maratona (classica distanza di 21 chilometri e 97 metri) e una 10,5 chilometri. Nella mezza maratona, in evidenza la performace di Sauro Tittarelli con il tempo di 1h 31’ 04”, un buon viatico in vista della maratona di Roma alla quale prenderà parte insieme ad una decina di altri avisini il 22 marzo. A seguire Stefano Baioni con 1h 32’ 45”, Vincenzo Petrucci con 1h 34’ 51”, quindi Gabriele Salvatori 1h 40’ 46”, Luciano Angelini 1h 42’ 37” (5° nella categoria 65-69 anni), Darcisio Esposto 1h 42’ 32”, Roberto Bravetti 1h 43’ 49” ed Arturo Balduccio 1h 48’ 46”. In diciotto hanno invece optato per la 10,5 chilometri, tra cui un bel gruppetto “rosa” che – proprio nel giorno della Festa della Donna – ha conseguito lusinghieri risultati, celebrando finalmente la costituzione di una bella pattuglia femminile in seno alla Podistica Avis Fabriano: Valentina Zampini 47’ 22”, Anna Rita Zoppi 48’ 51”, Roberta Rotili 51’ 09”, Emanuela Pierantoni 52’ 00”, Patrizia Cristallini 55’ 22”. Cogliamo l’occasione per ricordare che il gruppo delle donne della Podistica Avis Fabriano, mai ampio come quest’anno, è composto anche da Maria Bornoroni, Cristina Guerci, Federica Mearelli, Maria Silvia Mezzanotte, Francesca Talamelli, Fiorella Tittarelli ed Hanane Mazouz. Per quanto riguarda gli uomini, Diego Ferretti è stato il migliore giungendo 18° assoluto con il tempo di 39’ 05”, a ruota Claudio Berettoni 42’ 00”, Marco Giacometti 43’ 52”, Lauro Brocanelli 44’ 51”, Samuele Pecci 45’ 25”, Amedeo Bucchi 47’ 09”, Daniele Renzi 48’ 26”, Paolo Lippera 53’ 13”, Andrea Tomassetti 53’ 47”, Saverio Berionni 54’ 23”, Raffaele Lori 1h 01’ 03”, Arrigo Berionni 1h 02’ 23” e Maurizio Del Pio 1h 04’ 18”. Due runners avisini hanno invece partecipato alla Strasimeno, lungo il lago umbro, in cui si poteva scegliere tra cinque distanze. Qui, Marco Frascarello ha corso la 42 chilometri, interpretando la gara come allenamento (3h 32’ 47”) in vista della Maratona di Parigi a cui prenderà parte il 12 aprile. Lanfranco Ninno ha invece optato per il tragitto di 34 chilometri, come preparazione alla Maratona di Roma, impiegando 3h 19’ 07”. A Firenze invece era presente Giorgio Sabatini che, nel week-end del 7/8 marzo, ha preso parte al grande evento podistico della città gigliata “Firenze Urban Trail”. Sabatini ha corso il “Challenge” che prevede due gare: il sabato sera la 10,3 chilometri (corsa in 54’ 17”) e la domenica mattina la 26 chilometri (in 2h 25’ 44”). Infine, Giorgio Tiberi è salito a Torino per partecipare agli Italiani Master di Cross: gara di 6 km in cui è giunto 10° di categoria. f.c. 18/03/15 11.13 29 >DIALOGO< L'Azione 21 MARZO 2015 Basta tergiversare sul fiume Giano A seguito del recente intervento dell’assessore Alianello, in cui si fa il punto sui lavori in corso presso il fiume Giano, come Comitato ci sentiamo in dovere di intervenire in quanto sono state fatte delle affermazioni incomprensibili, se non addirittura fuori luogo, in merito al mantenimento di alcune baracche costruite sopra l’attuale copertura. Ciò non solo perché le leggi nazionali vietano chiaramente l’edificabilità su tali aree (testo unico sulle acque pubbliche art.96 R.D. n. 523 del 1904) con relativa inconistenza di qualsiasi diritto eventualmente accampato dai trasgressori (trattandosi di un bene indisponibile dello Stato), ma anche perché lo stesso Demanio Idrico della Provincia di Ancona si è chiaramente espresso nel dicembre 2013 in merito alla questione fabrianese, ribadendo come sia “indispensabile lo sgombero immediato dei manufatti insistenti sull’area demaniale”. E avendo già dato precisa disposizione: “Il Comune di Fabriano dovrà predisporre urgenti provvedimenti affinché comunichi ai proprietari la necessaria azione di demolizione a loro spese”. Probabilmente si è dunque trattato di un refuso, o di un errore di stampa: non vogliamo infatti pensare che l’amministrazione comunale, in opposizione a leggi nazionali e disposizioni provinciali, si stia muovendo per mantenere la situazione indecorosa che è visibile in questa immagine. Piuttosto, rimanendo in tema di “urgenti provvedimenti”, ci preme ricordare di come sia necessario, anche per creare il minor disagio possibile alle attività commerciali e nel rispetto della legalità, procedere con la famigerata variante che dovrà decretare la totale riapertura del corso cittadino del Giano: variante sbandierata da oltre 10 mesi ma di cui, fiumi di parole a parte, non si ha ancora alcuna traccia. Ad ogni modo, puntualizzato ciò, siamo comunque pienamente confidenti che la Giunta vorrà ora procedere con la rimozione totale e definitiva della copertura come richiesto dai cittadini, che il progetto sarà modificato per renderlo compatibile con l'armonia urbanistica di un centro storico medievale, e che il ponte dell'Aera, così come l’intero corso del fiume, saranno finalmente e pienamente godibili a fabrianesi e turisti. Comitato “Alla scoperta del Giano” Sicurezza pubblica al primo posto Lettera aperta al sindaco Ho letto con profonda meraviglia e stupore l’articolo “Ora la proposta definitiva” pubblicato, a sua firma, il 14 marzo sul settimanale “L’Azione”. Meraviglia perché finalmente dopo cinque mesi “dall’unica” risposta, (non sua ma dell’assessore Giovanni Balducci del 16/9/2014), ha trovato finalmente la forza di scrivere qualcosa sulla “pedonalizzazione della cittadella dello sport” e fornire notizie ai cittadini che attendevano da tempo, visto il silenzio protrattosi fino ad ora. Stupore perché continua a non rispondere ai quesiti ed alle domande poste, che, ricordo, ho riportato nelle mie quattro successive lettere a cui Ella non ha fornito nessuna informazione e che ancora, a tutt’oggi, attendono risposta. Trovo, per altro, che la parte dell’articolo in cui vengo citato e presentato come una persona che dice cose non vere (o inesatte) non sia quantomeno reale posto che il sottoscritto, e a ciò tengo più di ogni altra cosa, ha sempre detto la verità e continuerà sempre a dirla. Vede sig. sindaco, io sono stato un funzionario pubblico (pubblico ufficiale), come lo è ora lei nel momento in cui ricopre la funzione di sindaco e, voglio quindi che sappia che durante i circa quarant’anni di espletamento della funzione di segretario comunale mi hanno insegnato che ad un pubblico funzionario non deve mai mancare la serietà e la correttezza associata al mantenimento di posizioni giuste ed equilibrate verso le quali ho impostato il mio comportamento (le bugie non mi appartengono, perché come tutti sanno, prima o poi si vengono a scoprire). Non voglio scendere in polemica, non è questa la sede, ma se Ella avrà la bontà di partecipare alla assemblea pubblica, che con il suo articolo ha formalmente convocato per giovedì 19 marzo presso l’O- Sulla pedonalizzazione della Cittadella dello Sport ratorio della Carità, avremo la possibilità di confrontarci in modo sereno e corretto e far conoscere alla cittadinanza come sono andate veramente le cose. Come Ella sa, l’iniziativa della raccolta delle firme “per la riapertura dello svincolo di via Dante” è nata per cercare di far capire lo sbaglio che si stava facendo e quanto la sicurezza pubblica sia un bene fondamentale di carattere generale che qualsiasi amministrazione comunale, che abbia a cuore la sicurezza dei cittadini, non può non tutelare. Sono contento che la sottoscrizione abbia prodotto una modifica dei programmi e che conduca alla riapertura dello svincolo di via Dante. Ringrazio pertanto i 2.120 firmatari i quali sono stati fondamentali per l’ottenimento di questo importante risultato. Tanto le dovevo e con la speranza di incontrarLa all’assemblea pubblica, cordialmente la saluto. Franco Berionni Passerella per Esanatoglia Mancano le strisce, che rischio! con la Tirreno-Adriatico Il suono delle campane, alla mattina presto di questa domenica centrata sulla metà di marzo, si confonde col ronzare cupo delle moto. Palloncini gialli e blu, appesi sui pali della luce e lungo il Corso Vittorio Emanuele II, danno il senso di una festa popolare. La festa dello sport per antonomasia: il ciclismo. Transenne sponsorizzate delineano il serpente di folla che si accalca per vedere i beniamini che si recano al palco per la firma in Piazza Martiri di Bologna. Fotografi in pettorina, come pistoleri con i cannoni ottici delle macchine fotografiche, fermano sulla pellicola digitale i campioni, i sorrisi delle ragazze e i bambini imbacuccati sulle spalle dei papà. La voce tesa, professionale dello speaker, si assesta a fatica sulla giungla irta di suoni ritmati di una musica disco che gonfia gli altoparlanti delle casse acustiche. E quando arriva il campione di turno, dentro il suo abbi- 29 dialogo.indd 2 gliamento tecnologico, l’annuncio si allunga nell’aria a cercare l’applauso del pubblico lì, sotto la tribuna blu di un palco che tra poco verrà smantellato, per essere rimontato su un’altra piazza, di fronte ad altre facce allegre e incuriosite. Dopo una passerella per le vie di Esanatoglia, i corridori si compattano in via Roma, sulla linea della partenza, come tante biglie colorate pronte a essere lanciate su un nastro lungo centonovantasette chilometri. La corsa va, la gente se ne torna a casa, e dopo il pranzo e il caffè, rivede i suoi eroi che filano in discesa compatti, o che si sgranano scalando una salita, dietro il vetro della tv. Più tardi sul Terminillo, a quota mille e seicento metri, dietro un muro di neve fuori stagione, sbuca in solitaria un grande campione azteco: Nairo Quintana, un piccolo grande uomo che ha sfidato con il sorriso, il nido delle aquile. Bruno Bolognesi Le foto si riferiscono al quartiere La Spina e alla zona della Misericordia Gentile direttore, invio alcune foto che si riferiscono al quartiere La Spina e alla zona della chiesa della Misericordia. Le foto non necessitano di commenti. Mi permetto solo di precisare due cose: ho più volte fatto presente il problema alle pattuglie della Polizia municipale. Gli agenti hanno condiviso che la situazione è inaccettabile e soprattutto pericolosa (nella zona c’è una chiesa e vi sono diversi istituti scolastici), ma purtroppo gli agenti, oltre a segnalarla all’ufficio competente non possono fare niente a causa del solito motivo della mancanza di fondi. Il cittadino, invece, anche quando non ha denaro perché disoccupato, deve pagare ugualmente tasse ed imposte ingiuste (Imu, Tasi, Tari, addizionale regionale e comunale) che non vengono neanche usate per manutenzioni necessarie. Marco Pantaleoni 18/03/15 11.12 30 >DIALOGO< Ma quale contributo per il depuratore? di FRANCESCO FRIGIO E’ da parecchio tempo che nessuno parla più delle fatture Multiservizi sui consumi dell’acqua potabile. Da quello che ricordo se ne è sempre parlato relativamente all’importo totale, ma nessuno ha mai parlato del modo in cui esso viene ottenuto. Tale modo, infatti, è piuttosto oscuro e contorto. Principalmente non si è mai parlato di una delle voci dei consumi fatturati, quella relativa al “depuratore”. Siccome la mia ignoranza non raggiunge quella dei nostri amministra- tori, non sono mai riuscito a comprendere a quale uso tale “depuratore” è destinato. Da molti anni in ogni nuova abitazione deve essere costruita una “fossa biologica” per raccogliere e decantare quelle che, credo, vengano denominate “acque luride”. Naturalmente le parti pesanti in essa depositate vanno ogni tanto recuperate e, per farlo, bisogna rivolgersi a ditte apposite che vengono pagate dagli interessati. Di conseguenza gli abitanti in tali abitazioni non dovrebbero vedere esposto nella fattura Multiservizi il contributo per il depuratore se la “pulizia” della fossa biologica viene fatta tramite una ditta privata. Non è logico tutto ciò? Oppure è un approfittarsi della buona fede dei cittadini? Viene detto a chi protesta che le acque decantate dalla fossa biologica vanno al depuratore. Se si vuole usarle per diluire le “acque luride” del resto della città lo si dica chiaramente. Ma l’amministrazione comunale allora obblighi la Multiservizi a procedere allo “spurgo” di tali fosse, avendone il cittadino già pagato il servizio nella fattura che riceve. Oppure “pensar male… con quel che segue!”. Dicono che ci sia uno “sveglia fabrianesi”. Svegliateli su argomenti seri. Carancini e quella volta in auto Alessandro Carancini lo conobbi nel 1940 quando era “goalkeeper” della squadra di calcio del liceo che competeva, in torneo, con quelle dell’Industriale e dell’Agrario. Io, dieci anni, frequentavo la scuola media con la prospettiva del Ginnasio e del Liceo Classico e quindi tifavo per quest’ultimo. Dei tre o quattro tornei giocati fra il 1940-43 risultò sempre vincitrice la squadra dell’Industriale che spinse lo sfottò all’estremo tanto da definire “merde” i liceali tutti e, più benignamente, “sorci campagnoli” quelli dell’Agrario. Purtroppo non ricordo come i liceali contraccambiarono il pesante insulto; esso fu certamente più icastico del “casciavit” di cui oggi gli interisti gratificano giocatori e tifosi del Milan. Ricordo che Sandro era l’unico giocatore delle tre squadre in perfetta tenuta sportiva, ginocchiere comprese; quanto ad efficacia nel ruolo lasciava molto a desiderare. Forse traducendo male e letteralmente, DON MUSO DURO di Don Leopoldo Paloni Ci fate o ci siete? Tempo fa, dalle colonne di questo giornale avevo sollecitato un chiarimento in merito al disegno di legge avanzato dal Governo Renzi sulle cosiddette “Unioni civili” nel quale si riconosce anche alle coppie omosessuali la possibilità di contrarre matrimonio, compreso “l’assegno di reversibilità” ma con l’esclusione delle adozioni. Chiedevo ai responsabili locali dei partiti di governo il motivo di una tale soluzione che da un punto di vista giuridico rappresenta una chiara discriminazione. Silenzio di tomba! In realtà mi sentivo assalito da un dubbio temerario: possibile che i renziani di casa nostra non sappiano che un conto sono i diritti individuali dei singoli che sono da sempre tutelati dal codice civile e un altro conto Già un anno fa avevamo dimostrato lo scarsissimo impegno dei nostri amministratori e francamente pensavamo che le cose fossero cambiate e che il bene della città fosse diventata per loro la priorità. Invece niente di tutto ciò anzi, la situazione come vedremo è peggiorata. Per tutto l’anno 2014 hanno deliberato soltanto 188 delibere, una ogni due giorni, ed hanno fatto solamente 57 riunioni di Giunta e a queste poche riunioni qualche assessore è stato assente addirittura più del 36%. Ai primi posti Saitta, Balducci, Alianello e gli altri non sono stati molto più presenti. Questi dati parlano da soli, incredibile ma vero. "Se tanto...mi dà tanto" che cosa ci possiamo aspettare da questi amministratori che tutto pensano meno agli interessi di noi fabrianesi? Sono stati eletti per fare il bene dell’intera comunità, di fatto fanno il contrario. Troppe le assenze, inconcepibile, inammissibile. Un paragone, che fine farebbe un’azienda dove i vertici, i propri amministratori fossero quasi sempre assenti? Non sarebbe Il declino segnato dell'Occidente Il sintomo della condizione contemporanea è l’alienazione, il rifiuto consequenziale di adattarsi ad una modernità conservatrice. Il fatto è dato dalla perdita del “proprio mondo”, che finisce per deresponsabilizzarci nel migliorare il divenire. Vivendo eventi fondanti mondiali con un’estrema passività, la quale determina i processi della vita in negativo e in positivo. Con le nuove aperture ai mercati e ad una mondializzazione liberale, si viene a determinare un certo potere economico. La compattezza produttiva è data da una rinascita e valorizzazione delle proprie caratteristiche, una crescita graduale riorganizzando ridistribuzioni etiche e produttive, nelle relazioni industriali. Di certo la rivoluzione geopolitica e la tecnofinanza ha prodotto uno sviluppo sanatorio in quell’agglomerato di paesi denominati “Brics” (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa). Quei paesi che per l’appunto erano considerati sottosviluppati e sfruttati, i quali stanno emergendo impetuosamente. Con la volontà di effettuare l’utilizzo monetario sostitutivo, nel commercio internazionale. E l’Occidente? Tutti i paesi Occidentali? Questa svolta di crescita e sviluppo la stanno vivendo? Si può notare che l’Europa sta vivendo un’inesorabile decadenza incapacitante nel ritagliarsi un proprio posto nelle questioni mondiali. Forse perché si sta avviando un processo di disconoscimento del proprio credo, dei propri costumi e tradizioni. Un piattume autonomo colonialistico, e non più un sistema regolamentare socio-economico nazionale. Si è andato a perdere come lo intendeva Sigmund Freud il “sentimento oceanico”, sarebbe quell’immediata connessione di sentimenti tra l’individuo e il mondo. Non c’è più quel sentito vigore e amore per la nazione, ma solamente il sentito fragore di una bomba proveniente dai continui interventi militari. La determinazione del controllo, ecco questa è la soluzione di ogni attacco, di ogni guerra totalitaria e totalizzante nei conflitti, il perdere e lo sperare... il caos negli individui. I teatri di guerra sono solo lo specchio di una civiltà piegata all’incolumità e alla paura. Il declino dell’Occidente è prefigurato dai blocchi contrapposti, non essendoci più unione e forza unitaria si correrà il rischio di soccombere nel nulla, nel disfacimento della libertà, vivendo nell’oppressione e nella privazione. Emil Cioran notava che la violenza collettiva veniva denominata rivoluzione, e difatti “si parla di rivoluzione, sebbene quasi tutti sappiamo che un evento del genere sarebbe un vero inferno... l’avvenire appartiene alla periferia del globo”. Paolo Gionchetti Dario Bellocchi è creare nuovi soggetti di diritto? Arrivati a questo punto, stabilito il principio, immancabilmente, la magistratura europea o quella nazionale imporrà la soppressione del divieto di adozione! Se così fosse sarebbe meglio che i nostri politici si dessero alla pastorizia. Se invece si fossero resi conto del problema e fosse tutta una manfrina per ingannare i cittadini contrari all’adozione dei bambini da parte delle coppie omosessuali: beh allora ci troveremo di fronte a dei furbasti del quarticciolo (sedicenti democratici) che tengono in disprezzo la volontà popolare. In parole povere ci fate o ci siete? p.s. in un’intervista del 13 marzo il cardinal Bagnasco in visita alla stabilimento Ilva di Genova ha affrontato questo tema nei termini su esposti ed ha espresso riserve in merito della ridiscesa in campo di Berlusconi. Molti giornali si sono accorti solo della seconda questione e non della prima: quando si dice discriminazione a mezzo stampa! Troppe le assenze degli amministratori 30 dialogo.indd 2 il goal-keeper in “prenditore di gol”… Ma certe sue parate, in volo plastico da palo a palo, lasciavano senza fiato. Gliele ricordai una decina d’anni or sono, e ne ridemmo insieme di cuore. Negli ultimi anni ’50 ci incontravamo al Circolo Gentile dove giocavamo spesso a scala 40 o pinnacolo. Perdeva in modo splendido, con gran classe. In uno dei primi mesi del ’59 mi offrì un passaggio per Roma con la sua Fiat 500B. Partimmo nel pomeriggio inoltrato. Ci fermammo a Narni per la cena. Sandro trovò il tempo per correggere i compiti della figlia dell’ostessa. Ripartimmo con comodo. Altra sosta nei pressi di Civita Castellana quando decise di fare visita a certi suoi amici. Io rimasi in auto. La visita fu lunga. Fatto sta che giungemmo, alla mia pensione, verso le 2 di notte. Circa 10 ore per un viaggio di 220 km che ne comportava al massimo 5. L'Azione 21 MARZO 2015 La nostra rimane sempre arte Nello scorso numero, la prof. Marisa Bianchini pubblicava un articolo a cui - speriamo erroneamente - è stata associata l’immagine di una nostra esibizione in via Balbo. Nonostante il verosimile delirio della Bianchini non meriterebbe risposta, ci teniamo brevemente a ricordare che il concetto di arte è oltremodo ampio, e quindi giustamente opinabile. Che il genere di arte che viene proposta durante le iniziative culturali in via Balbo non incontrino i gusti della signora è un rischio che, sinceramente, tutti ci sentiamo di voler correre. Scomodare lo spirito del Balbo, tuttavia, ci sembra oltremodo patetico e fuori luogo: secondo questo principio, gli abitanti di via Carducci dovrebbero insor- andata molto...lontano! E poi quel pochissimo tempo che sono presenti, lo spendono per conferenze stampa, comunicati, interviste come vediamo tutti i giorni sui giornali locali e sui social network. A loro interesse solo apparire e basta. Hanno altri scopi, nella vita privata sono degli ottimi e apprezzati professionisti con elevati redditi, come dimostrato dal loro 730 e pertanto prima viene la loro professione poi se rimane del tempo vengono i cittadini. E pensare che c’era qualcuno che giurava che i nostri amministratori sarebbero stati in grado di risolvere a breve la grave situazione economica gere per ogni torneo di calcio in notturna al vecchio campo sportivo. Ci dissociamo, in quanto band, da qualsiasi manifestazione di vandalismo, in primis dal deturpamento del centro storico attraverso l’abbandono dei rifiuti e le scritte sui muri in concomitanza delle iniziative. Ma questo, ne siamo convinti, con l’arte ha ben poco a che vedere. Concludiamo volendo sottolineare che se, come afferma Bianchini, il senso estetico si acquisisce, il buon senso, evidentemente, per qualcuno no. Atavika Prog Family, dott. Benvenuto Mezzanotte, dott. Antonio Massimo Cutuli, dott.ssa Alessandra Pacheco, Lorenzo Mezzanotte, Osvaldo Crescentini e Patrizio Bettarelli che stiamo vivendo, che i cassaintegrati sarebbero ritornati a lavorare, che i giovani avrebbero trovato lavoro. E tutto ciò poteva avvenire con una amministrazione comunale così assenteista? Per giustificarsi ripetono in continuazione che “non ci sono i soldi” e questo non è vero e lo abbiamo dimostrato e lo dimostreremo ancora una volta. La Regione Marche ha concesso per esempio 237.000 euro a luglio 2014 per la manutenzione delle strade, a marzo 2015 ancora debbono fare la gara d’appalto ed affidare i lavori. Poi invece di dare la priorità per interventi ritenuti indispensabili e richiesti a gran voce dai cittadini, spendono 47.000 euro per gratificare diversi dipendenti comunali che hanno partecipato ai progetti di miglioramento qualitativo. Questa amministrazione fa acqua da tutte le parti e non siamo più i soli a denunciarlo, l’ultimo in ordine di tempo anche il segretario generale della Fast Comsal Cecchini, per quanto riguarda la paventata chiusura dell’Officina Ferroviaria a Fabriano. Appena eletto nel 2012 Sagramola era stato informato di questa eventualità, non si è mai interessato per evitare la possibile chiusura, lo fa adesso dopo 3 anni. Francamente noi fabrianesi non meritavamo una amministrazione così insignificante. Un esempio per tutti, in tre anni non sono riusciti a sistemare neanche il pilomat in Piazza del Comune e questo la dice......lunga. Claudio Biondi, Democrazia Cristiana 18/03/15 11.11 L'Azione 21 MARZO 2015 31 pubb.indd 2 31 18/03/15 11.10 32 L'Azione 21 MARZO 2014 Foto servizio Cico >ULTIMA< Un negozio al passo con i tempi... L’azienda nasce a Fabriano in Corso della Repubblica nel lontano dicembre del 1912 per opera del fondatore Zannelli Libertà. Ad egli è appartenuto il carretto per fare fiere e mercati che ora occupa il banco principale del negozio. Negli anni si sono succeduti alla guida Mario & Maria Zannelli che hanno dato il maggior impulso all’azienda dal dopo guerra fino agli anni ‘80. Dal 1987 ad oggi l’azienda è portata avanti da Leonardo, figlio di Mario Zannelli e nipote del fondatore Libertà. Negli anni si sono succedute varie trasformazioni ed ampliamenti, fino all’attuale inaugurazione di sabato 14 marzo, alla presenza di varie autorità, tra cui il sindaco Giancarlo Sagramola. Il negozio segue il passo dei tempi ed ora dispone di ambienti totalmente coperti dalla wi-fi e di un configuratore touch screen da dove il cliente può attraverso la visione in un maxi schermo, configurarsi a proprio piacimento la camicia su misura. Alcune immag durante l'inau ini gu del nuovo negrazione di sabato 14 m ozio Corso della Re arzo presso pubblica, 12 Fabriano I negozi convenzionati con la nostra shopping card 32 ultima.indd 2 18/03/15 11.09
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