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Arsenàl.IT Centro Veneto Ricerca e Innovazione per la Sanità Digitale 2013 Progetto Veneto ESCAPE 1 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Sommario Contatti05 Acronimi e definizioni06 Premessa dell’Assessore alla sanità della Regione del Veneto 10 Premessa del Presidente di Arsenàl.IT12 1 Genesi di un progetto di riuso 15 La prassi del riuso 16 La soluzione ESCAPE 18 L’inserimento a catalogo19 Da ESCAPE a Veneto ESCAPE20 Il quadro iniziale e la base di partenza22 Interviste a Giorgio De Rita e Gianluigi Scannapieco 28 Progetto realizzato da E grazie al contributo di tutte le Aziende Sanitarie e Ospedaliere della Regione del Veneto Prima edizione: marzo 2013 2 Il progetto 37 Gli obiettivi 39 L’organizzazione 41 Le attività 42 I servizi46 I moduli della soluzione51 Interviste a Lorenzo Gubian, Elio Soldano e Federica Sandri 52 3 Descrizione della soluzione Copyright 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere fotocopiata, riprodotta, archiviata, memorizzata o trasmessa in qualsiasi forma o mezzo, se non nei termini previsti dalla Legge che tutela i diritti d’Autore. Responsabile Scientifico Claudio Dario Autori Barbara Battistella, Chiara Da Riva, Andrea Favaro, Michela Gabrieli, Valentina Puato, Federica Sandri, Gianluigi Scannapieco, Francesca Vanzo 2 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 61 Modulo 1: la produzione del documento informatico63 Interviste a Marco Borin e Giovanni Poli83 Modulo 2: la gestione dell’identità digitale dell’operatore sanitario88 Interviste a Andrea Toigo e Claudio Beltrami90 Modulo 3: l’archiviazione93 Intervista a Michela Tregnaghi95 Modulo 4: la distribuzione dei referti digitali al cittadino97 Intervista a Chiara Bovo102 Modulo 5: la conservazione104 Intervista a Maria Grazia Carraro108 3 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Contatti Arsenàl.IT Progetto Veneto ESCAPE 4 Valutazione dell’impatto Premessa e guida alla lettura Il cruscotto di monitoraggio I risultati del cruscotto L’analisi economico-organizzativa Intervista a Luca Buccoliero L’analisi di impatto sociale Focus sull’impatto ambientale Conclusioni 113 114 117 124 148 150 183 202 205 5 Verso il Fascicolo Sanitario Elettronico regionale 209 Gli obiettivi 210 Le ipotesi di risparmio 211 Lo stato dell’arte 212 Intervista a Luciano Bastoni 215 6 La lezione di Veneto ESCAPE Ringraziamenti 219 226 Fonti e riferimenti bibliografici228 4 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Contatti Per ulteriori informazioni si prega di contattare: Dr.ssa Michela Gabrieli Comunicazione e Marketing – Consorzio Arsenàl.IT Viale Oberdan, 5 – 31100 Treviso Tel. +39.0422.216122 – Fax +39.0422.216101 mgabrieli@consorzioarsenal.it Ing. Federica Sandri Project Engineer – Consorzio Arsenàl.IT Viale Oberdan, 5 – 31100 Treviso Tel. +39.0422.216119 – Fax +39.0422.216101 fsandri@consorzioarsenal.it 5 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Acronimi e definizioni Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Acronimi e definizioni ALI Alleanze Locali per l’Innovazione ANSI American National Standards Institute AP Anatomia Patologica APP Applicazione mobile AO Azienda Ospedaliera ASP Aziende pubbliche di Servizi alla Persona BPCO Broncopneumopatia cronico-ostruttiva BPR Business Process Reengineering CA Certification Authority CAD Codice dell’Amministrazione Digitale CDA Clinical Document Architecture CeRGAS Centro di Ricerche sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria Sociale CERM Competitività Economia e Regolazione dei Mercati COP Centro Ospedaliero di Prenotazione CRU Costi Risparmiati dagli Utenti CT Centro Trasfusionale CUP Centro Unico di Prenotazione DGS Incidenza dei documenti digitali scambiati nei processi di erogazione dei servizi DICOM Digital Imaging and Communications in Medicine DSS Distretto Socio Sanitario E-Gov Electronic Governement ESCAPE Electronic Signature in Care Activities for Paper Elimination Ex-CNIPA Centro Nazionale per l’Informatica in Sanità Ex-DigitPA Ente nazionale per la Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione 6 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati FDCOS FSE FSEr FTE HEALTH OPTIMUM HL7 Firma Digitale Carta Operatore Sanitario Fascicolo Sanitario Elettronico Fascicolo Sanitario Elettronico regionale Full Time Equivalent HEALTHcare delivery OPTIMisation throUgh teleMedicine HSM HTML ICT IHE IP ITS LAB LDO LIS LOINC M-health MMG OMG PA PDF PKCS PKI PLS PM10 PS Hardware Security Module HyperText Markup Language Information and Communication Technology Integrating the Healthcare Enterprise Internet Protocol Implementation Technology Specification Laboratorio Lettera di Dimissione Ospedaliera Laboratory Information System Logical Observation Identifiers Names and Codes® Mobile health Medico di Medicina Generale Object Management Group Pubblica Amministrazione Portable Document Format Public Key Cryptography Standards Public Key Infrastructure Pediatra di Libera Scelta Polveri sottili Pronto Soccorso Health Level Seven® 7 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Acronimi e definizioni Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape PSSR RA RAD RDP RENEWING HEALTH RIM RIS ROI RSA SPC STEP SUN TAO TCP TRU TSRM UAR UDO ULSS UML UO USB USO VAN XML XCA XDS XDW W3C Piano Socio Sanitario Regionale Registration Authority Radiologia Reingegnerizzazione dei processi REgioNs of Europe WorkINg toGether for HEALTH Reference Information Model Radiology Information System Return on Investement Residenze Sanitarie Assistite Sistema Pubblico di Connettività Sistema di Teleconsulto Polispecialistico Provinciale Spostamento utenza sui nuovi canali Terapia Anticoagulante Orale Transmission Control Protocol Tempo risparmiato dagli utenti Tecnico Sanitario di Radiologia Medica Utenti autenticati all’utilizzo dei servizi Ultra Density Optical Unità Locale Socio Sanitaria Unified Modeling Language Unità Operativa Universal Serial Bus Utilizzo dei servizi online fuori dagli orari di sportello Valore Attuale Netto eXtendible Markup Language Cross-Community Access Cross-Enterprise Document Sharing Cross-enterprise Document Workflow Word Wide Consortium 8 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 9 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Premessa Premessa dell’Assessore alla sanità della Regione del Veneto Quando fui nominato assessore regionale alla sanità nel 2010 tra le esperienze che ricordo con chiarezza è la mia positiva sorpresa nel conoscere da vicino una realtà quale è Arsenàl.IT. Una organizzazione che in questi anni ho avuto modo di apprezzare per i risultati che garantisce alla collettività veneta, sia in termini di maggiore efficienza dei servizi che di effettivi risparmi per cittadini e sistema sociosanitario. Il progetto che mi ha permesso di conoscere metodo di lavoro, iniziative e professionalità coinvolte è senza dubbio Veneto ESCAPE. Un’esperienza che ritengo di assoluto valore per l’intero sistema della sanità regionale, composto dalle aziende che hanno scelto di essere socie di Arsenàl.IT, offrendo un esempio di collaborazione per il perseguimento di obiettivi condivisi nel campo della sanità digitale che non ha eguali a livello nazionale. Veneto ESCAPE, rispetto ad altre esperienze che vedono coinvolto il Centro Veneto Ricerca e Innovazione per la Sanità Digitale, ha offerto l’occasione di creare un importante contatto direttamente con tutta l’utenza. Non voglio con questo sminuire il valore di altri, importanti progetti di eHealth che garantiscono alla Regione 10 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Veneto un ruolo di assoluto rilievo a livello europeo, ma intendo sottolineare cosa rende Veneto ESCAPE un fiore all’occhiello sul quale, in tempi di spending review, è assolutamente necessario porre l’accento. Tale progetto infatti, è probabilmente il primo a coinvolgere in modo equanime tutte le ULSS del Veneto, tracciando un cammino che permette a tutti i cittadini di avere le stesse facilitazioni per accedere alle prestazioni sanitarie. La digitalizzazione del processo documentale in ambito clinico-sanitario è un percorso che, grazie al progetto del quale stiamo tracciando un bilancio, la Regione Veneto ha scelto di adottare in maniera uniforme e coordinata, offrendo l’occasione a ciascuna azienda di una reale messa a livello di competenze e capacità per omogeneizzare i livelli del servizio e, allo stesso tempo, garantire il raggiungimento di un unico obiettivo. Obiettivo che oggi possiamo dire con soddisfazione raggiunto nei tempi e secondo le modalità previste, soprattutto con numerosi vantaggi ad elevato impatto sociale. Non mi sono stancato di ripetere in questi anni e ribadisco in quest’occasione i milioni di euro di risparmio che l’adozione della soluzione Veneto ESCAPE ha garantito alla sanità regionale, investendo (insieme all’exDigitPA) poco meno di 5 milioni di euro complessivi. Numeri che diventano esponenziali se ci trasferiamo sul fronte dei vantaggi al cittadino. Tutti i quasi 5 milioni di veneti infatti oggi possono contare su un risparmio di 120 milioni di euro l’anno considerando gli spostamenti non più necessari grazie alla possibilità di scaricare i referti direttamente dal web. Il progetto rappresenta, dunque, un’esperienza di straordinario valore in termini di miglioramento del servizio, risparmio per sistema e cittadini e, non da ultimo, livello di empowerment prodotto nei confronti dell’assistito, qui reso davvero protagonista del servizio grazie all’impegno di tutti gli operatori che, dimostrando con costanza il loro elevato livello professionale, hanno permesso di raggiungere gli obiettivi nel miglior modo possibile. Un’esperienza che mi ha profondamente convinto della necessità di procedere sulla via tracciata da Veneto ESCAPE attraverso il suo naturale sviluppo che ritroviamo nel progetto di Fascicolo Sanitario Elettronico regionale. Una iniziativa che la Giunta regionale nell’agosto 2012 ha scelto di adottare, destinando 12 milioni di euro nel triennio 2012-14 per la realizzazione di uno strumento che offre al cittadino l’occasione di veder migliorato il proprio percorso di cura, essendone il reale protagonista. Un’avventura che ho intrapreso con entusiasmo e che sosterrò fermamente, convinto che i risparmi annuali previsti dall’adozione del FSEr siano solo uno degli innumerevoli vantaggi sui quali cittadini e sistema sociosanitario regionale potranno contare al termine del progetto. Luca Coletto 11 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Premessa Premessa del Presidente di Arsenàl.IT Raccontare un progetto di successo non è mai semplice. Spesso al momento della chiusura di esperienze che hanno segnato svolte significative si fatica a recuperare il quadro iniziale dal quale si è partiti per costruire il percorso che ha portato alla meta. Difficilmente la fatica della traversata resta impressa in chi raggiunge il traguardo, perché la gioia dell’avere superato i propri limiti fa svanire qualsiasi altra sensazione. Nel caso di Veneto ESCAPE è quasi superfluo sottolineare che si tratta di un progetto di successo, una pietra miliare della sanità digitale veneta, e non solo, realizzata costruendo una rete di competenze ed esperienze che rappresenta tuttora un unicum. Oggi la digitalizzazione del processo documentale, che ha come risultato la distribuzione online del referto digitale al cittadino, è una realtà in tutte le aziende sociosanitarie e ospedaliere grazie ad un progetto di riuso, nato in una singola azienda e cresciuto come patrimonio di tutte le altre e, quindi, della stessa sanità veneta. L a p r e s i d e n z a d i A r s e n à l . I T, i n rappresentanza dei soci, ha deciso di offrire a chiunque, soprattutto a 12 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati chi non ha potuto viverla in prima persona, l’occasione di ripercorrere la strada che ha tracciato la traiettoria che ci incammina verso i l Fa s c i c o l o S a n i t a r i o Elettronico regionale. Una strada lastricata di esperienze significative come HEALTH OPTIMUM, che ha creato la rete regionale del teleconsulto e realizzato un sistema hub&spoke, e DOGE, che ha messo in rete i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. Un’esperienza che apre la via perché ha garantito di conferire un omogeneo livello di servizi a tutti i cittadini veneti. Un’occasione di miglioramento dell’offerta degli stessi servizi, grazie alla riorganizzazione interna alle aziende, ma anche di risparmi diretti a favore del cittadino, non più costretto a muoversi da casa o dal lavoro per ritirare i propri referti. Quella attuata da Veneto ESCAPE non esito a definirla una rivoluzione che ha inciso in maniera significativa sulle abitudini dei cittadini, primi e principali destinatari di una iniziativa che, prendendo le mosse da una semplice (e quasi banale nell’era digitale) esigenza, quella di rendere disponibile il referto in formato digitale allo stesso modo in cui ciascuno di noi prenota un aereo o un semplice biglietto al cinema utilizzando la rete internet, ha cambiato la vita di chiunque abbia a che fare con il sistema sanitario e, quindi, di ciascuno di noi. La pubblicazione che proponiamo rappresenta perciò la ricostruzione dell’esperienza sia dal punto di vista tecnico, con i dettagli di progetto, che di knowhow accumulato, come testimoniano le voci degli operatori protagonisti, che potete ritrovare nelle interviste che corredano ogni capitolo. Troverete descritti i grandi risultati ottenuti grazie alla realizzazione di una piccola e, tutto sommato, concettualmente semplice innovazione. Un testo che vuole essere quindi la sintesi di una evoluzione condivisa, che ha permesso di dare vita e sostanziare un sistema di sanità digitale veneta che rappresenta oggi un punto di riferimento per molte altre regioni italiane ed europee. L’auspicio è che la fedeltà della ricostruzione possa essere un diario di bordo per chi questa esperienza l’ha vissuta in prima persona e un valido supporto per quanti intendono ripercorrere il cammino portato a termine con successo da tutti coloro che hanno operato in Veneto ESCAPE. Claudio Dario 13 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Arsenàl.IT Pregetto DOGE Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape 1 14 Copyright Copyright © marzo © 2013 2011Arsenàl.IT Arsenàl.IT Tutti sono i dirittiriservati riservati Tutti i diritti 15 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Genesi di un progetto di riuso 1 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape 1 Genesi di un progetto di riuso Il progetto Veneto ESCAPE, dal punto di vista tecnico e di supporto finanziario, si colloca nell’ambito dei cosiddetti progetti di “riuso”. Si tratta di una prassi introdotta a livello nazionale all’inizio del 2000 per offrire alle pubbliche amministrazioni l’opportunità di poter usufruire di programmi informatici sviluppati in altre amministrazioni, quindi testati e già messi in opera, che garantiscono un’occasione di miglioramento, abbattendo i costi iniziali di adozione della soluzione stessa. Di seguito illustriamo in dettaglio cosa sia la prassi del riuso, citata anche nel decreto legge sulla spending review dell’agosto 2012, come elemento imprescindibile di lavoro delle pubbliche amministrazioni italiane. Tracceremo poi il percorso che ha condotto prima alla realizzazione del progetto ESCAPE e poi alla nascita di Veneto ESCAPE. La prassi del riuso Per “riuso di programmi informatici o parti di essi” si intende la possibilità per una pubblica amministrazione di riutilizzare gratuitamente, in forma completa o parziale, programmi informatici sviluppati per conto e a spese di un’altra amministrazione, adattandoli ad esigenze specifiche. Il riuso del software esistente, sia esso di 16 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati proprietà della pubblica amministrazione che appartenente alla categoria del software libero o a codice sorgente aperto, consente di razionalizzare le spese e di riorientare i flussi economici verso settori non ancora coperti da informatizzazione. Il riuso consente inoltre di conseguire benefici in termini di qualità dei requisiti Genesi di un progetto di riuso funzionali, uniformità e qualità dei prodotti implementati, adozione di standard e riduzione dei tempi di messa in esercizio dei prodotti. Recenti aggiornamenti del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) relativi, in particolare, al Capo VI “Sviluppo, acquisizione e riuso di sistemi informatici nelle pubbliche amministrazioni” hanno dato nuovo impulso alla pratica del riuso: - estendendo l’istituto del riuso a “parti” di programmi informatici e alle pratiche tecnologiche ed organizzative adottate dalle pubbliche amministrazioni; - richiedendo alle amministrazioni pubbliche di comunicare tempestivamente all’ex-DigitPA l’adozione di applicazioni informatiche e delle pratiche tecnologiche ed organizzative adottate e dei risultati ottenuti anche per favorire il riuso; - prevedendo: la definizione di linee guida da utilizzare nella redazione di capitolati per l’acquisizione di software riusabile da parte di altre amministrazioni e la verifica della presenza dei requisiti per il riuso in sede di redazione del parere degli atti di gara da parte dell’ex-DigitPA. 1 Il Centro di Competenza sul riuso, istituito dall’ex-CNIPA nell’ambito del Programma di interventi 20061, svolge una serie di funzioni. In particolare si occupa della predisposizione delle Linee Guida “Per l’inserimento ed il riuso di Oggetti pubblicati nella banca dati dei programmi informatici riutilizzabili dell’ex-DigitPA (Catalogo)”. Il Centro di Competenza sul riuso inoltre mette a disposizione delle pubbliche amministrazioni diversi strumenti che, utilizzati in maniera congiunta e coordinata, consentono una migliore qualificazione dei programmi offerti in riuso ed un più consapevole riuso dei medesimi. Inoltre il Centro raccoglie nel Catalogo le schede descrittive dei programmi informatici riusabili delle pubbliche amministrazioni centrali e locali. Tale catalogo non contiene né il codice sorgente né la documentazione di progetto dei programmi informatici pubblicati, o di parti di essi, che potranno essere richieste direttamente alle amministrazioni cedenti dalle amministrazioni interessate al riuso dei programmi stessi e dall’ex-DigitPA. redisposto in attuazione dell’art. 4, comma 2 del DPCM 31 maggio 2005 “Razionalizzazione in merito all’uso delle P applicazioni informatiche e servizi” ex art. 1, commi 92, 193 e 194 della legge n. 311 del 2004 (Finanziaria 2005), G.U. n. 140 del 18 giugno 2005, in attuazione delle disposizioni di cui al comma 1 dell’art. 70 “Banca dati dei programmi informatici riutilizzabili” del CAD. 17 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 1 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape La soluzione ESCAPE Il progetto ESCAPE (Electronic Signature in Care Activities for Paper Elimination) nasce con l’obiettivo di smaterializzare i documenti cartacei clinici ed amministrativi prodotti ogni anno dall’azienda sociosanitaria ULSS 9 Treviso, che nel 2001 tentò di porre rimedio ad una serie di esigenze concrete dall’obiettivo di diminuire gli accessi agli sportelli aziendali a quella di rendere più efficiente il sistema e l’organizzazione, ad esempio liberando risorse umane da reimpiegare in altri servizi, ottimizzando i tempi di risposta e quindi cura. E tutto questo offrendo sia al cittadino che alla struttura sanitaria l’occasione di risparmiare tempo e denaro. L’idea fu quindi quella di realizzare un percorso per poter digitalizzare il referto, conservandone la validità e l’efficacia legale mediante l’implementazione di un sistema digitale di gestione del documento elettronico che rendesse fruibile il referto digitale direttamente al cittadino via internet. Dopo una prima sperimentazione limitata ai referti di microbiologia, il progetto prende avvio nel giugno 2001 nella stessa Azienda ULSS 9 che introdusse la digitalizzazione del processo documentale nelle unità operative del laboratorio di chimica clinica, radiologia e neuroradiologia, anatomia e istologia patologica, centro diabetico. Nel progetto si applica il sistema 18 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati ai referti interni, vale a dire i documenti clinici prodotti dai servizi diagnostici dei laboratori e delle radiologie interne ai presidi ospedalieri e trasmessi a reparti e servizi interni, e ai referti esterni, quelli distribuiti ai cittadini, e ad alcune tipologie di documenti amministrativi. Sebbene non previsto inizialmente da progetto, venne avviato l’utilizzo della tecnologia per la produzione di referti digitali anche nel centro trasfusionale dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso ed i servizi diagnostici di microbiologia e radiologia dei presidi ospedalieri di Oderzo e Motta di Livenza. Il progetto ESCAPE si concluse nel 2003 con la digitalizzazione dei referti, resi disponibili ai destinatari interni alle strutture ospedaliere (medici e sanitari) o esterni (medici di medicina generale e pazienti). Si trattò solo di un primo traguardo dato che dal 2003 al 2005 l’evoluzione portò allo studio all’ampliamento delle potenzialità progettuali attraverso il progetto TeleMedESCAPE ampliando il bacino di utenza interessato dal progetto iniziale (oltre 400.000 assistiti dell’ULSS 9) ad un milione di cittadini di 5 aziende sociosanitarie. TeleMedESCAPE si poneva come obiettivo di migliorare il servizio erogato al cittadino inviando il referto all’utente, ampliando i canali distributivi: estrazione dal proprio computer di casa da parte dell’utente, invio Genesi di un progetto di riuso agli sportelli dei distretti sociosanitari, disponibilità del referto direttamente al medico di medicina generale,utilizzo del servizio Postel. La gestione interamente digitale del flusso documentale dei referti comportò l’implementazione e l’integrazione, attraverso vari software dipartimentali, di un sistema che permetteva la sottoscrizione di tali documenti tramite smart card RSA, la trasmissione cifrata, l’estrazione nelle postazioni riceventi e la conservazione sostitutiva su supporto ottico non riscrivibile. In parallelo alla soluzione si cominciarono a studiare possibilità di estensione del servizio come ad esempio ai referti digitali in ambito veterinario (VetESCAPE) e alla ricetta elettronica (FarmESCAPE). L’obiettivo dopo TeleMedESCAPE fu quello di rendere la soluzione applicabile ed estendibile all’intero sistema della sanità veneta e l’occasione fu individuata nell’inserimento a catalogo del progetto ESCAPE, che divenne trampolino di lancio per la nascita di Veneto ESCAPE. L’inserimento a catalogo Nel 2007 l’allora CNIPA emanò un “Avviso per la realizzazione dei progetti di riuso”2 con il quale si intendeva cofinanziare progetti che prevedessero il trasferimento di eGovernment già realizzate ed in esercizio, dall’amministrazione che l’avesse implementata (ente cedente) ad aggregazioni di amministrazioni (enti riusanti) interessate a riusare quella determinata soluzione. Per permettere alle amministrazioni cedenti di far conoscere le proprie soluzioni da offrire in riuso, fu predisposta una 2 G.U.R.I. n.30 del 6 febbraio 2007. 3 Come previsto dall’art. 4 comma 5 del citato avviso. 19 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati scheda descrittiva della soluzione3 che va compilata a cura dell’amministrazione potenzialmente cedente. Fu quindi stilato un Catalogo del riuso nel quale sono tuttora disponibili tutte le soluzioni proposte dalle amministrazioni cedenti, consentendo in tal modo alle aggregazioni di amministrazioni riusanti di individuare quella o quelle di proprio interesse. Per essere inserite a catalogo le soluzioni dovevano soddisfare le seguenti caratteristiche: Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape 1.essere già in uso, verificabile, presso una o più pubbliche amministrazioni; 2.essere di proprietà e nella piena fruibilità della pubblica amministrazione cedente; 3.introdurre innovazioni di processo sostitutive di processi tradizionali in uno o più ambiti amministrativi e applicativi rilevanti per l’ente riusante; 4.garantire benefici economici e gestionali rilevabili e misurabili; 5.prevedere, nel caso di soluzioni di cooperazione applicativa, l’interoperabilità attraverso il Sistema Pubblico di Connettività (SPC); 6.favorire la convergenza verso comportamenti organizzativi e, quindi, soluzioni strumentali standardizzabili, tra le quali, l’adozione di modalità di erogazione di servizi agli Enti locali in Aziende pubbliche di Servizi alla Persona (ASP); 7.favorire la diminuzione della spesa per licenze d’uso. “Soluzione a catalogo n.252” è questo il nome tecnico del progetto “ESCAPE – Electronic Signature in Care Activities for Paper Elimination” che compare nel catalogo del riuso dell’ex-CNIPA nel quale nel 2007 l’Azienda ULSS 9 Treviso presentò domanda e ottenne l’inserimento a catalogo della soluzione informaticoorganizzativa che oggi garantisce la digitalizzazione del processo documentale nell’ambito di tutte le aziende sociosanitarie ed ospedaliere della Regione Veneto. Da ESCAPE a Veneto ESCAPE A partire dalla messa a catalogo, ESCAPE divenne formalmente una soluzione certificata, utile a quanti ne richiedessero il possibile riuso. Nel 2009 due regioni fecero formalmente richiesta di usufruire di tale possibilità: la Regione Lazio e la Regione del Veneto (fatta eccezione per l’Azienda ULSS 9). Nasce così il progetto “Riuso Veneto ESCAPE” cofinanziato dall’allora CNIPA e dalla Regione Veneto nel 2009, avviato nell’ottobre dello stesso anno per 20 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati una durata di trenta mesi. L’iniziativa progettuale consiste nell’applicazione di riuso della soluzione di ULSS 9 Treviso (ente cedente) in tutte le rimanenti 22 aziende sociosanitarie ed ospedaliere della Regione Veneto (enti riusanti). Quest’ultima ha assegnato il coordinamento tecnico, gestionale e finanziario di Veneto ESCAPE al Consorzio Arsenàl.IT che ha avuto il compito formale di guidare la realizzazione del progetto, 1 Genesi di un progetto di riuso a partire dalle attività di progettazione, avviamento e aggiornamento della soluzione fino a completare l’opera nella seconda fase con la messa a regime di quanto implementato in ciascuna azienda coinvolta nel progetto. L’intervento di riuso Veneto ESCAPE ha come obiettivo un approccio strutturato per la gestione informatica del documento sanitario, utilizzando modalità standard condivise su base regionale e caratterizzate dall’essere basate sui principi di interoperabilità semantica ed informatica. Il progetto prevede di dematerializzare l’enorme quantità di documenti clinici validi a livello legale, quotidianamente prodotti nell’ambito delle aziende sociosanitarie ed ospedaliere a partire dai referti dei dipartimenti diagnostici vale a dire il laboratorio analisi e la radiologia. L’obiettivo di riuso è stato fin dall’inizio quello di estendere e standardizzare in tutta la Regione Veneto la gestione digitale dell’intero ciclo di firma, certificazione, archiviazione, distribuzione, estrazione e conservazione dei referti informatici, lasciando inalterata la loro validità legale. Nelle aziende in cui tale ciclo era già presente Arsenàl.IT si è occupato di standardizzare e rendere interoperabili i sistemi, creando i presupposti per una rete di interscambio documentale. L’ambito di applicazione è rivolto alla gestione sia dei referti “interni” ai 21 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati reparti, sia dei referti “esterni” verso i cittadini, grazie alla distribuzione tramite internet direttamente a casa, ma anche negli ambulatori dei MMG, le farmacie e i distretti territoriali. Le attività di progetto hanno previsto una fase di progettazione, conclusasi nel primo trimestre, il project management, la ricontestualizzazione, il solution/system integration e il trasferimento di knowhow, le attività di acquisizione di nuove tecnologie, di sviluppo di nuove funzioni applicative e di ampliamento di sistemi. Dal 2009 al 2012 Arsenàl.IT ha predisposto le attività di manutenzione e conduzione dei servizi attivati in ogni realtà sanitaria, da un lato supportando le aziende della Regione a condurre, realizzare e aggiornare servizi ormai imprescindibili dalla realtà sanitaria odierna, dall’altro offrendo ai cittadini un servizio di qualità che permetta loro di ottenere i referti in tempi più rapidi, risparmiando tempo e denaro per il ritiro agli sportelli. Grazie all’implementazione delle attività e dei servizi previsti dal progetto, nelle aziende sono state poste le basi per un’interoperabilità a livello documentale tra le diverse strutture interessate, attivando nello specifico un sistema di codifiche comuni e standard di struttura di referto condiviso a livello regionale. 1 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Il quadro iniziale e la base di partenza Per definire il quadro iniziale della sanità veneta nel 2009 è stato avviato un Osservatorio di Veneto ESCAPE nel quale è stata censita la condizione nella quale si trovavano tutte le aziende sanitarie della Regione del Veneto prima dell’avvio del progetto. Nell’analisi sono stati approfonditi i punti cardine che nel corso di pochi anni sono stati sviluppati secondo gli adempimenti di carattere normativo dettati dal CAD, del quale proponiamo di seguito una illustrazione generale. La firma digitale La possibilità di apporre la firma digitale ai documenti informatici rappresenta il primo requisito nel processo di digitalizzazione, dal momento che sancisce la validità giuridica del documento stesso. In Veneto nel 2009 la firma digitale risulta diffusa nel 50% delle aziende sanitarie e ospedaliere. Genesi di un progetto di riuso La Registration Authority La Registration Authority è l’ufficio delocalizzato dell’ente certificatore accreditato presso le aziende sanitarie. All’interno di questi uffici operano dipendenti dell’azienda stessa, opportunamente formati, i quali registrano gli utenti (dipendenti), generano e revocano i certificati di autenticazione e di firma. Come si evince dal grafico, nel 2009 solo il 12% delle aziende sanitarie si avvale di uffici di Registration Authority. In tutti gli altri casi l’assenza della RA non permette di effettuare queste operazioni in ambito aziendale. Grafico 2 – Presenza di Registration Authority nelle aziende sanitarie e ospedaliere della Regione del Veneto – Fonte: Osservatorio Veneto ESCAPE 2009 Assente 12% Presente Grafico 1 – La distribuzione della firma digitale nelle aziende sanitarie e ospedaliere della Regione del Veneto – Fonte: Osservatorio Veneto ESCAPE 2009 Assente Presente 88% 50% 50% Confrontando questo grafico con quello relativo alla firma digitale si nota come, nella maggior parte delle aziende in cui essa viene applicata, non sia presente 22 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 23 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati un ufficio di RA a disposizione degli operatori per prendere in carico tempestivamente le diverse richieste. 1 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Genesi di un progetto di riuso Il formato dei referti digitali prodotti La distribuzione interna dei referti I documenti clinici possono essere prodotti secondi diversi formati. La classificazione qualitativamente più significativa considera i referti non strutturati (ad esempio PDF) e i referti strutturati (CDA2). La differenza fondamentale tra i due formati sta nella notevole versatilità che si concretizza nei referti CDA2 rispetto a quelli PDF. I primi infatti consentono di estrarre dati significativi, effettuarne rappresentazioni grafiche nel tempo, La documentazione prodotta per i pazienti ricoverati nei presidi ospedalieri può essere resa disponibile ai reparti in versione cartacea o tramite consultazione informatica. In molte aziende sanitarie sono stati svi- utilizzando dati di interesse analoghi, e introdurre codifiche riconosciute a livello internazionale (LOINC). Le rilevazioni evidenziano che prima dell’avvio di Veneto ESCAPE solo il 18% delle aziende sanitarie venete produce referti in formato strutturato CDA2 e può agevolmente reperire e studiare in modo sistematico i risultati al loro interno, oltre che includerli nelle cartelle cliniche informatiche. luppati strumenti ad hoc per permettere la consultazione informatica, anche detta paperless. Si rileva che il 59% della documentazione prodotta in questo regime è consultabile da reparto tramite visualizzatori dedicati. Grafico 4 – Tipologia di distribuzione interna dei referti nelle aziende sanitarie e ospedaliere della Regione del Veneto – Fonte: Osservatorio Veneto ESCAPE 2009 Cartacea Paperless Grafico 3 – Formato dei referti digitali prodotti nelle aziende sanitarie e ospedaliere della Regione del Veneto – Fonte: Osservatorio Veneto ESCAPE 2009 41% 59% Non strutturato 18% Strutturato 82% 24 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 25 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 1 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Genesi di un progetto di riuso La distribuzione esterna dei referti La conservazione legale Il mezzo con il quale viene distribuito il referto al cittadino è significativo del progresso e dell’efficacia dello stato di avanzamento del processo di digitalizzazione. La distribuzione cartacea rappresenta il veicolo tradizionale di erogazione del referto verso l’esterno, mentre lo scarico online è uno dei punti di arrivo dell’in- La conservazione a norma di legge rappresenta il punto di arrivo imprescindibile nella produzione dei documenti clinici digitali. Non è infatti sufficiente predisporre un sistema di archiviazione tout court, bensì novazione, frutto dell’evoluzione degli step precedenti. Le aziende sanitarie che nel 2009 presentano un servizio di scarico online dei referti sono solo il 37%, mentre le rimanenti utilizzano il veicolo tradizionale della consegna allo sportello. è obbligatorio l’adempimento delle indicazioni stabilite dall’ex-DigitPA4. Dall’Osservatorio si è rilevato che la conservazione legale è presente nel 27% delle aziende sanitarie. Grafico 6 – Presenza di un sistema di conservazione legale di documenti digitali nelle aziende sanitarie e ospedaliere della Regione del Veneto – Fonte: Osservatorio Veneto ESCAPE 2009 Grafico 5 – Tipologia di distribuzione esterna dei referti nelle aziende sanitarie e ospedaliere della Regione del Veneto – Fonte: Osservatorio Veneto ESCAPE 2009 Assente 27% Presente Cartacea 37% Online 73% 63% L’Osservatorio ha permesso di stabilire le principali aree di intervento sulle quali porre attenzione, promuovere nuove acquisizioni e predisporre adeguamenti tecnologici per la realizzazione del progetto. Le aree di intervento hanno interessato tutte le aziende riusanti, considerando le peculiarità di ciascuna. La distribuzione esterna dei referti è sicuramente indice del corretto sviluppo del- la dematerializzazione e, in particolare, la diffusione della firma digitale rappresenta il primo obiettivo sul quale sono stati concentrati gli sforzi. Dopo aver predisposto e pianificato queste attività sono stati presi in considerazione tutti gli altri adempimenti necessari, sia dal punto di vista tecnologico che organizzativo. ____________________________________________________________________________________________ Deliberazione CNIPA, 19 febbraio 2004, n. 11/2004, “Regole tecniche per la riproduzione e conservazione di _documenti su supporto ottico idoneo a garantire la conformità dei documenti agli originali” G.U. 9 marzo 2004, n. 57. 4 26 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 27 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Intervista a Giorgio De Rita, Direttore generale dell’ex-DigitPA Cos’è il DigitPA? Bisogna premettere che DigitPA, cui il d.lgs. 177/2009 aveva trasferito le funzioni già svolte dal CNIPA, oggi non esiste più perché è confluito nell’Agenzia per l’Italia Digitale insieme all’Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione, il Dipartimento per la digitalizzazione della pubblica amministrazione e l’innovazione tecnologica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e quota parte dell’Istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell’informazione per quanto riguarda la sicurezza delle reti. Quello che si andrà a costituire è quindi un ente complesso che nasce con lo spirito di garantire una funzione di cerniera tra il processo di digitalizzazione dei servizi della PA e lo sviluppo dell’economia digitale. É un soggetto che deve dimostrare che la digitalizzazione non è solo burocrazia ma è frutto di un sistema organizzativo che produce un comportamento. Fino a pochi mesi fa DigitPA era l’ente nazionale per la digitalizzazione della pubblica amministrazione. Qual è il ruolo di DigitPA in un progetto di riuso? 28 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Il riuso è un principio statuito all’inizio degli anni 2000 che spingeva le PA ad utilizzare dei prodotti software esportabili in contesti diversi da quelli nei quali erano stati creati. All’epoca si trattava non di fornire servizi, ma di sostenere le PA nella costruzione di sistemi di back office per l’informatizzazione, garantendo il passaggio da un mondo cartaceo ad uno digitale ed investendo risorse (4 miliardi di euro l’anno) per riuscire a farlo. Nasce così l’idea del riuso come messa a disposizione di soluzioni software già testate. Il problema principale all’epoca era trovare un soggetto che fungesse da punto di riferimento, coordinando i vari progetti per evitare il rischio che non vi fosse una cabina di regia unica a monitorare il processo di sviluppo delle varie iniziative di riuso. Tale ruolo venne affidato all’allora CNIPA poi DigitPA che divenne il luogo unitario dove raccogliere le esperienze di riuso. Qual è la lezione appresa in questi anni dall’esperienza del riuso? Nel contesto che ho appena descritto, in questi anni di esperienza, ci si è resi conto che la singola soluzione tecnolo- 1 Genesi di un progetto di riuso gica da sola non si può calare così sic et simpliciter da un contesto all’altro. Tre i problemi principali emersi. Il primo riguarda la necessità di far capire che l’applicazione, la soluzione tecnologica in sé non è indipendente dal modello organizzativo. Il riuso non rappresenta quindi un problema di software ma si tratta di riadattare, modificare, rimodellare un prodotto evoluto, in un processo che si scontra con le regole degli appalti pubblici (ad esempio il Codice degli appalti non consente di operare in tal senso). Quindi il secondo problema rilevato era la mancanza di una normativa adeguata che non garantiva sostenibilità dei progetti di riuso come il rischio, ad esempio, che il riadattamento superasse come costo quello del valore del prodotto riusato. E terzo aspetto problematico è quello di non essere riusciti a costruire un sistema di regole condivise. In tale quadro complesso e problematico sono emerse decine e decine di best practice, di tante dimensioni, che sono diventate occasione di confronto e prassi utili a costruire un modello di riuso. Cosa fa di un progetto di riuso un progetto di successo? É il caso di Veneto ESCAPE? Il valore raccolto nel percorso intrapreso in questi anni è senza dubbio quello dell’esperienza maturata. In tal senso Veneto ESCAPE rappresenta una straordinaria esperienza perché ha dato un’occasione di prova sul campo delle 29 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati difficoltà e di come è possibile superarle. Diciamo che Veneto ESCAPE è stato per noi un laboratorio di sperimentazione che ha permesso di individuare i problemi e le soluzioni per affrontarli e superarli, trasformando una prassi in buona prassi. Grazie a questo progetto, come pochi altri, siamo riusciti ad individuare un percorso e una serie di elementi utili a tracciare le nuove linee guida per il riuso. Cosa vi ha portato a pubblicare il nuovo catalogo? In che cosa si differenzia dal precedente? Il riuso si colloca nel quadro normativo mutante di questo ultimo periodo. Solo per citare un esempio recente il Decreto Sviluppo 83/2012 trasformato in legge (spending review) nell’agosto 2012 valorizza l’esperienza di riuso e chiama le amministrazioni a confrontarsi con questo sistema in maniera cogente. L’amministrazione infatti prima di scegliere una soluzione deve intraprendere un iter ben preciso. Dovrà verificare se quell’attività che ha scelto di realizzare può essere riutilizzata con l’obbligo dell’accesso al Catalogo del riuso e se quanto richiesto è possibile ottenerlo tramite prodotti open source che non sono vincolati da licenze. Inoltre gli enti pubblici dovranno produrre un’analisi tecnica con dati relativi a quale sia la soluzione meglio sostenibile dal punto di economico ed organizzativo. Questo è un esempio di normativa che orienta Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape la PA verso il percorso di riuso. Da tutto questo cangiante sistema normativo è emersa la scelta di creare un nuovo catalogo del riuso che si è reso necessario, a questo punto, per rispondere alle nuove leggi, dando vita a un vero e proprio nuovo modello di riuso. Abbiamo dalla nostra un vantaggio rispetto al passato dato che la nuova stagione del riuso si apre all’insegna di un quadro normativo più chiaro con l’inserimento di alcuni aspetti innovativi che rispondono ai problemi incontrati in passato. Quale importanza ha l’introduzione del “riuso concettuale”? Il riuso concettuale dimostra che il riuso non è una pratica che prevede la semplice esportazione della tecnologia perché oggi, superata la fase di informatizzazione interna, la PA si concentra sui servizi al cittadino e quindi sul modello di servizi digitalizzati al cittadino. Il riuso concettuale quindi si colloca nel contesto che citavo pocanzi. Si tratta del tentativo di dare risposta a un uso della soluzione tecnologica che non è esclusivamente fine a sé stesso, ma che considera essenziale la valutazione del modello organizzativo quale elemento imprescindibile in uno schema integrato che comprende una molteplicità di aspetti. Cito l’esempio della costruzione dell’anagrafica che non è solo questione di replicare i dati, ma l’esperienza insegna che si tratta di un sistema da importare anche a livello organizzativo 30 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati per evitare di importare pure gli errori. Lo stesso discorso applicabile al sistema dei pagamenti oppure alla conservazione del documento digitalizzato. Riuso è quindi una vera e propria esperienza organizzativa, una valorizzazione delle esperienze realizzate dalle singole amministrazioni, anche le più piccole. Quali ricadute può avere il sistema del riuso direttamente sui cittadini? Oggi il tema del riuso non è più la ricaduta sull’organizzazione, ma la tendenza vede una straordinaria accelerazione della digitalizzazione dei processi legati all’erogazione dei servizi diretti al cittadino. Quindi nell’ambito del riuso dobbiamo parlare della possibilità di esportare/importare un modello di servizio rivolto direttamente al cittadino. In Italia abbiamo censito 400.000 moduli scaricabili dai siti internet della PA. Immaginiamo di trasformare ogni singolo modulo in un modulo compilabile online. In questo consiste il salto necessario da compiere. Il riuso facilita questa trasformazione, essenziale per la nostra PA e per il cittadino stesso. Non si tratta solo di risparmi per l’ente pubblico, ma di cambiare il comportamento e l’abitudine del cittadino, agevolandolo. Per fare questo servono comunque soluzioni tecnologiche e organizzative in grado di garantire il salto di qualità. Servono gli aspetti tecnologico, organizzativo e procedurale. In questo momento poi le norme ci aiutano dato che esiste una 1 Genesi di un progetto di riuso legge che dice che entro il 2014 le amministrazioni dovranno erogare tutte le prestazioni in via telematica. Tutto deve andare verso la prestazione via web. Sono due le dimensioni da considerare: il risparmio per la PA e per il cittadino, e la progressiva entrata in confidenza del cittadino/utente con il nuovo sistema dei servizi. Evidenzio un aspetto non secondario. Dalla nostra abbiamo un vantaggio: tendenzialmente il cittadino considera la PA come un soggetto affidabile rispetto all’erogazione dei servizi compresi quelli online (ad esempio rispetto a soggetti privati come le banche). Tale credibilità e affidabilità non va però sprecata. 31 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Cosa pensa dell’introduzione del Fascicolo Sanitario Elettronico? Sono due le considerazioni su questo tema. Se da un lato sono contento che avanzino questo genere di servizi, dall’altro sono preoccupato perché il contesto, tanto nazionale quanto regionale, non è ancora maturo per accogliere la novità. A prescindere da queste considerazioni di base, credo che l’FSE sia il più importante progetto che oggi sta intraprendendo la pubblica amministrazione. Bisogna però far crescere la consapevolezza che serve maturare il contesto nel quale realizzarlo, operando specialmente sui livelli di tenuta e in particolare in alcuni ambiti quale, ad esempio, quello relativo alla privacy. Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Intervista a Gianluigi Scannapieco, Direttore del Dipartimento Innovazione, Sviluppo e Programmazione, Azienda ULSS 9 Treviso Come nasce il progetto ESCAPE? Come spesso capita nei casi di successo, ESCAPE nasce da un’esigenza concreta, in questo caso dal bisogno di evitare inutili accessi dell’utenza alle strutture della nostra azienda sociosanitaria per il solo ritiro dei referti di laboratorio. Nel 2001 la direzione ospedaliera del Ca’Foncello effettuò un’indagine sull’utilizzo dei parcheggi nell’area circostante le strutture ospedaliere di Treviso dalla quale emerse che moltissimi posti auto erano occupati da persone che si recavano a ritirare referti agli sportelli. Di qui la necessità di trovare una soluzione ad un problema effettivo: l’occupazione dei parcheggi. Si pensò che offrire la possibilità agli utenti di ritirare i propri documenti via internet sarebbe stata una possibile soluzione. Eravamo nel 2001, oltre un decennio fa, ed il contesto non era ancora maturo, sia dal punto di vista tecnologico che organizzativo, per avviare il processo di dematerializzazione del referto e consentire lo scarico online. A distanza di un decennio e dopo avere seguito un lungo percorso evolutivo possiamo affermare che la soluzione scelta e adottata all’epoca ha prodotto nel tempo evidenti benefici sia per gli utenti che per l’azienda. La prima ricaduta è riscontrabile 32 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati nella rapidità dell’emissione del referto che offre un miglioramento del percorso di cura e, quindi, direttamente sulla salute delle persone. Ai fini sanitari inoltre, il referto digitale facilita il lavoro del medico, rendendo più sicuri i percorsi di cura. Come è stato strutturato il progetto? Diciamo che è stato un vero e proprio progetto di riorganizzazione complessiva dell’attività aziendale che ha coinvolto tutti, a partire dal laboratorio analisi fino alla direzione sanitaria dell’ospedale. Non è stato trattato, dunque, come un progetto di informatizzazione, ma di organizzazione con un ampio coinvolgimento dei clinici, veri protagonisti del percorso. Abbiamo iniziato dal laboratorio analisi e microbiologia, estendendo poi il servizio al resto dei dipartimenti interessati alla produzione di referti. A ragion veduta, possiamo affermare che è stato creato un modello che poi è servito per costruire altri progetti e ulteriori percorsi. ESCAPE è stato un mattoncino di idee con il quale sono stati costruiti i processi di dematerializzazione interni all’azienda. Quali sono state le evoluzioni di ESCAPE? Partendo dal modello iniziale, al quale 1 Genesi di un progetto di riuso abbiamo iniziato a lavorare già dal 2001, sono stati realizzati una serie di ulteriori progetti. Si tratta di TeleMedESCAPE, che ha coinvolto altre aziende ULSS venete e dell’Umbria e prevedeva la distribuzione del referto digitale ai cittadini,VetESCAPE per la produzione di referti digitali in ambito veterinario, FarmESCAPE, esperienza ancora prototipale sulla ricetta virtuale, progetto molto anticipatore dei tempi che ha definito un modello ancora da porre in essere. Man mano abbiamo esteso la dematerializzazione del processo documentale ai referti di pronto soccorso, alle lettere di dimissione, ai referti ambulatoriali fino ad arrivare allo sviluppo di un dossier sanitario interno che rappresenta la base del Fascicolo Sanitario Elettronico. É seguito, quindi, Veneto ESCAPE con l’estensione del modello a tutte le aziende ULSS e ospedaliere venete. Che cosa ha reso ESCAPE un progetto riusabile? Due gli aspetti che hanno reso il progetto adatto ad essere inserito a catalogo e, quindi, riusabile. Da un lato si tratta di una iniziativa che soddisfa un bisogno del cittadino, dall’altro è una soluzione leggera dal punto di vista tecnico, che richiede l’impiego di strumenti software, non vincolati a scelte di mercato, e la definizione di specifiche tecniche. Nel modello progettuale sono state definite linee guida ed indicazioni operative, non software e strumenti legati a singole aziende produttrici. Non intervenendo sul mercato, ma sui processi aziendali attra- 33 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati verso uno standard, ESCAPE rappresenta un modello di soluzione riusabile, come poi l’esperienza di Veneto ESCAPE ha di fatto dimostrato. Possiamo affermare oggi, senza termini di smentita, che ESCAPE è stato un progetto molto anticipatore dei tempi nella definizione di un modello di digitalizzazione dei referti di laboratorio. Il progetto Veneto ESCAPE all’ente cedente che cosa ha permesso di realizzare? Nell’ambito del riuso Veneto ESCAPE abbiamo sviluppato una APP specifica per lo scarico referti via telefonino, smartphone e tablet che va verso un sistema di Mobile health (M-health). Si tratta di una ulteriore evoluzione dei servizi sanitari ai cittadini, che sempre più utilizzano i mezzi mobile per accedere ai servizi. La logica verso la quale la nostra azienda è orientata è quella di uno “sportello virtuale del cittadino” che prevede, oltre allo scarico dei referti, la possibilità di prenotare le visite e le prestazioni ambulatoriali online (CUP online) ed il relativo pagamento delle prestazioni tramite il ticket online. Si tratta di servizi che abbiamo recentemente avviato con un discreto riscontro. Anche qui si tratta comunque di indurre un cambiamento nelle abitudini. Cambiamento che necessita tempo per essere valutato nel suo reale impatto socio-economico. Quali sono attualmente le prospettive del progetto ESCAPE? La prima è rappresentata dall’estensione del modello a tutta la produzione di do- Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape cumenti all’interno dell’azienda. Su quel versante siamo a buon punto, mancano ancora alcuni elementi normativi ma possiamo affermare che ci stiamo dirigendo verso il traguardo. Come dicevo, stiamo completando il percorso di costituzione del dossier sanitario interno con la quasi totalità dei referti prodotti in azienda firmati digitalmente. ESCAPE, nella sua evoluzione Veneto ESCAPE, è stato ed è oggetto di interesse da parte di altri enti tanto che abbiamo perfezionato un accordo anche con la Regione Lazio per la cessione tramite riuso della soluzione. ESCAPE, del 34 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati resto, è una delle poche soluzioni riusate in ambito sociosanitario che ha ottenuto risultati di notevole rilievo. Un’idea di successo perché, come ho spiegato, nasce dal basso per soddisfare un bisogno concreto. La buona idea è stata riconosciuta, ha ottenuto finanziamenti adeguati alla sua implementazione e ha offerto l’occasione per creare un modello organizzativo che, a partire dal forte e determinante commitment della direzione generale, ha coinvolto in prima persona clinici e amministrativi, veri motori del cambiamento. 35 35 Copyright Copyright Copyright © 2013 © marzo © 2013 Arsenàl.IT 2011Arsenàl.IT Arsenàl.IT Tuttiriservati i dirittiriservati riservati Tutti i Tutti dirittii sono diritti sono Arsenàl.IT Pregetto DOGE Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape 2 36 Copyright Copyright © marzo © 2013 2011Arsenàl.IT Arsenàl.IT Tutti sono i dirittiriservati riservati Tutti i diritti 37 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Il Progetto 2 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape 2 Il Progetto Il progetto Veneto ESCAPE cofinanziato dall’ex-DigitPA (Ministero della Pubblica Amministrazione e Innovazione) e Regione del Veneto, è l’iniziativa che permette la gestione digitale dell’intero ciclo di firma, certificazione, archiviazione, estrazione, distribuzione e conservazione dei referti informatici, garantendo di lasciare inalterata la loro validità legale. Avviato nel dicembre 2009, si è chiuso il 22 dicembre 2012, data dalla quale tutti i cittadini veneti, quasi cinque milioni di abitanti, possono scaricare i propri referti direttamente da internet, senza doversi recare allo sportello della propria azienda sanitaria. Arsenàl.IT ha coordinato il progetto, supportando le aziende consorziate nello sviluppo della soluzione, curandone l’interoperabilità, la sicurezza, la scalabilità e l’impiego di standard riconosciuti a livello internazionale. In particolare il team del Consorzio ha prodotto il rilascio di linee guida, ha garantito consulenza e affiancamento alle aziende, stipulando con esse convenzioni mirate in base alle necessità di ciascuna, si è occupato della gestione dei fondi del progetto nonché di quella ammi38 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati nistrativa, provvedendo alla rendicontazione verso l’ex-DigitPA (già CNIPA) e la Regione del Veneto. Il progetto Veneto ESCAPE si pone in linea con il piano E-Gov 2012 che individua tra i risultati da perseguire il miglioramento dell’efficacia e della funzionalità dei servizi a supporto dei cittadini e degli operatori sanitari, ma anche dei livelli di efficienza ed economicità del sistema complessivo. Con particolare riferimento all’informatizzazione della gestione documentale per gli operatori di settore e per i pazienti/cittadini, riveste una importanza centrale la diffusione strutturata dei servizi da erogare. All’inizio del 2009 la situazione della diffusione dei servizi di gestione documentale informatizzata nelle aziende sanitarie del Veneto mostrava che il 43% di queste non faceva ancora uso della firma digitale, di Registration Authority (RA) e della Certification Authority (CA), il 30% distribuiva internamente ed esternamente i referti di laboratorio prodotti senza rispondere agli standard e alle codifiche di riferimento, e solo il 26% delle aziende aveva attivato un sistema di archiviazione e conservazione Il Progetto legale dei referti digitali. A seguito di tale situazione la Regione del Veneto, grazie all’approvazione dell’allora CNIPA della riusabilità dell’iniziativa a catalogo, ha deciso di riusare la soluzione ESCAPE, sviluppata dall’Azienda ULSS 9 Treviso, estendendo l’implementazione dei servizi offerti a tutte le aziende sanitarie ed ospedaliere e assegnando il coordinamento di progetto ad Arsenàl.IT per garantire la creazione di un sistema complessivo standardizzato ed interoperabile. Oggi, in tutte le aziende venete la gestione digitale dell’intero ciclo necessario alla produzione dei referti informatici è realtà, con enormi vantaggi e risparmi notevoli sia per il sistema sanitario che per i cittadini. Il fatto che la soluzione ESCAPE fosse già stata implementata, messa a regime e testata dall’ente cedente in passato, ha permesso non solo di migliorare l’applicazione e di renderla più facilmente utilizzabile in altri contesti, ma anche di avere a disposizione dati certificati di utilizzo e risparmio economico5 proiettabili sulle singole aziende sanitarie e sull’intera Regione. Tali dati saranno illustrati e analizzati nel capitolo 4. Veneto ESCAPE rappresenta una rivoluzione silenziosa, che di giorno in giorno permette ai cittadini veneti di risparmiare tempo e denaro con la riduzione degli spostamenti e dei costi legati al processo di cura. Un sistema virtuoso che consente soprattutto un miglioramento dell’efficienza del servizio grazie alla riduzione dei tempi morti. Gli obiettivi L’obiettivo generale del progetto si colloca nell’ambito della dematerializzazione della grande mole di documenti sanitari prodotti quotidianamente all’interno delle aziende sociosanitarie e ospedaliere, nello specifico i referti dei dipartimenti diagnostici, che ogni anno in Veneto si producono per una 5 cifra pari a oltre 6 milioni. Dato che si traduce non solo in un consumo di materiali e mezzi, ma anche in un impegno cospicuo da parte del personale clinico e amministrativo. Tutto questo senza tenere conto degli spostamenti ai quali i cittadini sono obbligati in assenza della possibilità di scaricare il referto A.VV., “Progetto ESCAPE - Elementi per la valutazione del progetto. Rapporto finale di ricerca”, CeRGAS, Università A Bocconi, 2003 e AA. VV., “Il mondo della salute tra governance federale e fabbisogni infrastrutturali”, Intesa Sanpaolo e Fondazione CERM, ottobre 2010. 39 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape attraverso la rete internet. L’obiettivo di digitalizzare l’intero ciclo di refertazione, lasciando inalterata la validità legale del documento, risponde anche alla necessità di dare maggiore sicurezza e garanzie di tutela della privacy all’utente. Tale processo pone le basi per la costruzione del Fascicolo Sanitario Elettronico, obiettivo del Piano di EGov 2012 e del Ministero della Salute, alla cui realizzazione la giunta regionale del Veneto ha dato formalmente il via nell’agosto 20126. Gli obiettivi generali di sistema si identificano nei servizi da riusare ed aggiornare: l’implementazione e l’utilizzo della firma digitale, l’archiviazione di documenti digitali, la gestione dei referti interni, la distribuzione degli stessi al cittadino e sul territorio, la conservazione dei documenti digitali, la diffusione di codifiche e standard documentali, la valutazione dell’impatto sociale, economico/organizzativo e ambientale della soluzione in tutte le aziende della Regione. Gli obiettivi specifici di progetto, che hanno caratterizzato e reso possibile l’implementazione dei servizi sono: la progettazione delle architetture applicative e infrastrutturali, il project management, l’acquisizione e il potenziamento dei sistemi necessari, l’analisi dei processi in atto, la personalizzazione della soluzione, il trasferimento di knowhow, 6 l’informazione e la promozione del progetto, la raccolta e l’analisi dei dati e, infine, la manutenzione e la conduzione di quanto realizzato. È fondamentale sottolineare quanto gli obiettivi di progetto abbiano un forte impatto sui sistemi aziendali, in particolare in termini organizzativi per la produzione, la consegna e la conservazione dei referti, procedimentali in relazione all’introduzione della firma e della gestione interamente digitale del ciclo documentale, tecnologici per l’introduzione di nuovi applicativi e standard, ma anche e soprattutto culturali per la necessità di informare, formare e introdurre nuovi comportamenti all’interno dei modelli organizzativi delle strutture sanitarie. Veneto ESCAPE inoltre pone un forte accento sull’interoperabilità. Infatti ha avuto come esplicito obiettivo la creazione del substrato necessario all’integrazione e alla collaborazione delle 23 aziende socie grazie alla condivisione di modelli organizzativi comuni. L’impegno è stato quindi quello di innalzare i livelli tecnologico-organizzativi di ogni singola azienda sanitaria rispetto ai temi propri di progetto allo scopo di porre le basi per costituire un’infrastruttura e un’infostruttura standardizzata, capace di garantire l’interoperabilità tecnologica e funzionale fra le diverse aziende sanitarie della Regione del Veneto. eliberazione della Giunta Regionale del Veneto, 7 agosto 2012, n. 1671, “Realizzazione Progetto Fascicolo Sanitario D Elettronico Regionale”. 40 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 2 Il Progetto L’organizzazione L’organigramma del progetto Veneto ESCAPE è costituito al vertice da un Comitato Scientifico Strategico composto da un direttore sanitario per provincia, da un rappresentante dell’ente cedente (ULSS 9 Treviso), da un esponente degli enti riusanti (Regione del Veneto), da Arsenàl.IT, da un rappresentante del Ministero della Salute e da un delegato della Società Scientifica dei Laboratoristi. Tale organo ha il compito e la responsabilità di definire le linee guida d’azione, di approvare il piano di lavoro e i budget, di controllare i rapporti tra le amministrazioni ed approvare le convenzioni, di assicurare e rendere disponibili le risorse richieste alla realizzazione completa del progetto, di controllare e supervisionare lo stato di avanzamento dei lavori, di verificare i risultati ottenuti e definire le modalità di comunicazione degli stessi. In generale gli scopi e le responsabilità del Comitato sono quelli di un supervisore che garantisce, proprio per la sua composizione professionalmente eterogenea, un controllo preciso e puntuale sulle attività di progetto da svolgere e portare a termine nei tempi stabiliti.Tali attività sono gestite operativamente dai sei rappresentati di progetto individuati per ogni ULSS e AO (un rappresentante per ciascuno dei seguenti ambiti: direzione sanitaria, direzione amministrativa, laboratorio, sistema informativo, ufficio legale, ufficio del personale) i quali, in collaborazione con 41 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Arsenàl.IT, si occupano delle tematiche relative alla realizzazione del progetto stesso, concordandone le attività e la modalità di lavoro dal punto di vista tecnico, organizzativo, sanitario e amministrativo. La presenza dei direttori sanitari, uno per provincia, all’interno del Comitato Scientifico Strategico ha dato continuità all’esigenza di ragionare in termini organizzativi generali, ma allo stesso tempo ha assicurato la realizzazione dettagliata e commisurata delle attività e dei servizi in ciascuna realtà provinciale. Il rappresentante dell’ente cedente e il rappresentante degli enti riusanti hanno gestito e seguito lo stato di avanzamento dei lavori all’interno del comitato, ognuno per la propria parte di competenza. Arsenàl.IT si è occupato contestualmente di progettare, proporre al Comitato e successivamente rilasciare le specifiche e le linee guida tecnico–organizzative atte a riusare e rilanciare i servizi propri della soluzione ESCAPE in tutte le aziende sociosanitarie della Regione del Veneto. Il rappresentante del Ministero della Salute e il rappresentante della Società Scientifica dei Laboratoristi hanno garantito al Comitato il ruolo di organo strategico a livello non solo regionale, ma anche nazionale. La presenza della Società Scientifica dei Laboratoristi è stato giustificata dal forte impatto che il progetto ha mirato ad ottenere in termini di innovazione tecnologica e semantica in questa specifica area clinica. Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Le attività Veneto ESCAPE ha preso avvio nel 2009 con le fasi di progettazione e project management. Dapprima si è proceduto alla progettazione generale delle architetture applicative e infrastrutturali, nonché alla definizione delle fasi operative e delle attività, dei ruoli e responsabilità delle risorse da impiegare. A tal fine sono stati realizzati uno studio di fattibilità, l’analisi dei requisiti, la definizione dell’architettura dei sistemi, la definizione dell’organizzazione dei servizi e, infine, si è provveduto alla definizione di progetto esecutivo. Quindi sono state avviate le attività di project management, cioè di conduzione e controllo del progetto attraverso pianificazione, controllo e reporting, gestione delle risorse, gestione della qualità e gestione della configurazione. Nel 2010 si è entrati nel vivo con l’avvio delle azioni specifiche. Il team di Arsenàl.IT ha incontrato tutti i referenti di ciascuna azienda per definire le esigenze e, quindi, le priorità per rendere realtà la digitalizzazione del documento clinico in tutte le ULSS e aziende ospedaliere del Veneto nei tempi previsti. Nei primi mesi del 2010 si è proceduto all’acquisizione di nuove tecnologie, ossia alla dotazione per ogni azienda partecipante al progetto dei sistemi necessari per l’avvio dei servizi (smart card e lettori smart, server registration authority, server di archiviazione e conservazione, ecc.), at42 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati tività che è stata portata a compimento nel settembre dello stesso anno. Per le aziende già dotate di sistemi, come ad esempio un repository centrale, un application server, è stato previsto un potenziamento del materiale esistente per consentire l’erogazione dei nuovi servizi. Un’attività di ampliamento – adattamenti tecnologici è stata quindi eseguita in ogni azienda, verificando i sistemi esistenti e in uso con l’obiettivo di individuare le necessità di adeguamento o acquisto di nuovi sistemi, prevedendo anche un adeguamento dello spazio delle banche dati e della struttura per la gestione degli stessi. Contemporaneamente è cominciata un’attività di ricontestualizzazione nelle aziende verso la soluzione attraverso un’analisi dei processi già in atto nei servizi interessati dall’attivazione del progetto nelle ULSS e AO di competenza e la definizione dei nuovi processi da attivare per l’avviamento dei servizi. A seguito della rilevazione si è proceduto, in accordo con la direzione medica delle singole strutture, alla definizione dei nuovi processi da pianificare. Dal maggio del 2010 e per l’intera durata dell’anno sono state effettuate attività di ricontestualizzazione della soluzione verso le aziende, ossia di personalizzazione della soluzione, e di system integration. La prima ha previsto lo sviluppo di azioni per l’adattamento organizzativo della soluzione, mentre 2 Il Progetto nella seconda sono stati attuati interventi di integrazione sia di carattere generale rispetto al sistema informativo aziendale, sia puntuali rispetto all’implementazione della soluzione in ogni singolo verticale o dipartimentale. Da settembre 2010 e fino alla fine del 2011 è stato avviato l’ampliamento con nuove funzioni di amministrazione, ovvero l’implementazione di funzioni applicative di monitoraggio per ovviare al malfunzionamento dei sistemi di gestione documentale e alla realizzazione di una funzionalità di “cruscotto” di controllo in grado di produrre pronte informazioni sullo stato dei sistemi partendo dai servizi interni alle singole aziende. Parallelamente sono stati avviati l’ampliamento delle funzioni applicative, ossia la predisposizione dell’architettura per l’implementazione del servizio “Fascicolo Paziente” tramite il quale il cittadino potrà consultare, attraverso l’accesso da qualsiasi postazione connessa in rete, tutta la documentazione relativa alla propria storia sanitaria e l’ampliamento applicativo per estendere il flusso di refertazione online anche ad altre tipologie di referti (radiologia, anatomia patologica, centro trasfusionale). La predisposizione dei tre ampliamenti sopraccitati e la loro conseguente installazione sono state quindi sperimentate in due aziende campione per realizzare aggiornamenti rispetto alla soluzione base. Sempre nel corso del 2010 è stato avviato in tutte le ULSS e AO il trasferimento di knowhow riguardante gli aspetti organiz43 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati zativi, normativi, applicativi e tecnologici. Parallelamente è cominciata una fase di formazione all’utilizzo della soluzione e dei servizi. Il team di Arsenàl.IT ha incontrato il personale operativo di ciascuna azienda ed ha organizzato brevi corsi teorici e pratici per piccoli gruppi di lavoro sulle tematiche di firma, memorizzazione e distribuzione dei referti, estrazione, conservazione e gestione delle codifiche. Per favorire la diffusione dei contenuti legati al progetto nel 2010 è stato predisposto un piano di formazione che ha previsto, a partire da marzo 2011, un calendario di incontri incentrati su diverse tematiche progettuali dedicate agli operatori. La fase di informazione e promozione del progetto si è articolata in sei incontri di info-formazione che si sono tenuti nella sede di Arsenàl.IT e che hanno approfondito i temi del LOINC, l’identità digitale dell’operatore (in collaborazione con il progetto regionale FDCOS), la gestione della privacy, l’utilizzo di standard internazionali, il cruscotto di monitoraggio e la conservazione legale. Ciascun incontro si è svolto attraverso una serie di contributi tecnici di esperti nazionali e internazionali, referenti della Regione e delle aziende socie. L’adesione è stata in generale molto numerosa e, nei vari incontri, crescente in termini sia numerici che di partecipazione attiva. A partire dall’incontro di dicembre 2011 è stato elaborato un questionario di valutazione al fine di raccogliere suggerimenti ed indicazioni utili a migliorare la qualità 2 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape delle giornate formative. Tutti gli eventi sono stati filmati e resi disponibili ai soci e agli operatori nell’area riservata del sito di Arsenàl.IT, con l’obiettivo di diffondere i contenuti oltre gli incontri info-formativi, anche a coloro che non hanno potuto parteciparvi personalmente. Sono state elaborate, inoltre, delle pillole formative attraverso 28 videotag, brevi videointerviste disponibili all’interno del sito internet www.consorzioarsenal.it, nell’area pubblica, che, mediante la voce dei vari esperti coinvolti, trasmettono descrizioni tecniche relative ai concetti sviluppati nelle giornate formative. Dal maggio 2010 al febbraio del 2012 il team tecnico di Arsenàl.IT ha eseguito un’attività di rilevazione dei dati attraverso una serie di questionari anonimi che, in base alle categorie intervistate (cittadini, operatori sanitari, medici, tecnici) si proponeva l’indagine di diversi e specifici ambiti tematici di progetto. La valutazione delle informazioni oggetto del rapporto si è rivelata fondamentale per l’individuazione degli aspetti critici del servizio e per la messa a punto ulteriore di strumenti di miglioramento della qualità del servizio nell’ambito della riorganizzazione dell’azienda. Contemporaneamente è stata avviata una fase di analisi dei dati sull’impatto organizzativo, economico e sociale che la creazione di un sistema di gestione interamente digitale comporta. A tal proposito sono stati predisposti dei documenti 44 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati che descrivono l’approccio metodologico utilizzato nella valutazione dei cambiamenti organizzativi, la situazione ex-ante l’introduzione della firma digitale e quella ex-post che riassume i risultati emersi. Avviato il progetto in tutte le aziende, dal giugno 2011 è cominciata l’attività di manutenzione della nuova soluzione implementata in tutte le sue componenti: impegni e risorse, requisiti e modalità operative per i quali si è proceduto con l’attivazione di un contratto di manutenzione ordinaria dell’hardware, di servizi di certificazione, ed è stata stipulata una convenzione con l’ULSS 9 Treviso per ottenere aggiornamenti della soluzione. Infine, durante l’ultimo anno di progetto è stata effettuata un’attività di conduzione che è consistita nell’assistenza all’avviamento e al monitoraggio della soluzione in corso d’uso. Per favorire il raggiungimento dell’obiettivo di massima diffusione dell’impiego del servizio da parte dei quasi cinque milioni di cittadini della Regione del Veneto, è stato predisposto nel corso del 2010 uno specifico piano di comunicazione che ha dato avvio, a partire dal 2011, ad una capillare campagna di comunicazione. Questa ha previsto l’adeguamento dei materiali informativi e delle sezioni dedicate al sistema di scarico referti nei siti internet delle singole aziende. Va sottolineato che la campagna è stata realizzata su misura per ogni azienda, tenendo in considerazione il livello al quale si trovava il servizio di scarico referti al momento Il Progetto dell’introduzione di Veneto ESCAPE. Il claim della campagna Meno file, più files è diventato il motivo conduttore dell’azione divulgativa. Esso è stato accompagnato da una campagna visual con la creazione di un personaggio, Mr Clic, un cittadino qualunque che ha sperimentato i vantaggi del servizio, diventando il testimonial virtuale di Veneto ESCAPE. Figura 1 – Mr Clic Sono stati quindi realizzati specifici materiali divulgativi: brochure, poster, immagini display, il tutto personalizzato per ciascuna azienda e adattato ai contesti di riferimento (materiali cartacei e siti internet delle aziende). A partire dalla fine del 2011, per favorire la diffusione del servizio 45 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati soprattutto tra i più giovani, è stata realizzata una pagina Facebook nella quale vengono divulgate le principali informazioni legate al servizio, come i lanci nelle varie aziende, i vantaggi e quanto può essere utile agli utenti. A conclusione del progetto, al fine di favorire l’estensione 2 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape dell’utilizzo del servizio di scarico online, in 11 aziende nelle quali la percentuale a fine progetto era ancora inferiore alle attese, l’ente cedente ULSS 9 ha sostenuto una campagna comunicativa sugli autobus realizzata da Arsenàl.IT che ha visto circolare 160 autobus dotati di un manifesto che invitava i cittadini di determinate aree della Regione a scaricare i referti via web. La campagna, anche grazie al supporto della Regione, ha avuto un’ampia eco mediatica. Da sottolineare che per ogni lancio di progetto nelle singole aziende è stata realizzata una conferenza stam- pa congiunta con materiali concordati e coordinati alla campagna complessiva. Occasioni che hanno dato un ottimo risultato in termini di diffusione del servizio. Per averne un’idea basta accedere alla rassegna stampa online disponibile sul sito internet di Arsenàl.IT. Infine, il video spot di promozione del progetto che ha come protagonista Mr Clic, ha ricevuto una menzione d’onore al Forum PA 2012, svoltosi a Roma nel maggio 2012, all’interno del premio nazionale “La PA che si vede” promosso da Formez. I servizi I servizi attivati dal progetto Veneto ESCAPE si suddividono in servizi confermati di riuso e servizi confermati di completamento. Tra i primi si collocano: 1) La firma digitale: consiste in una struttura software e hardware per l’applicazione di un sistema di autenticazione forte con valore legale ai documenti e viene inquadrata nel genere delle firme elettroniche qualificate. Essa è basata su un sistema di chiavi crittografiche, una pubblica e una privata, correlate tra loro, che consente al titolare tramite la chiave privata - e al destinatario - tramite la chiave pubblica - di rendere manifesta e di verificare la provenienza e l’integrità di un documento informatico.7 Il perno attorno al quale ruota la firma elettronica, ed in particolare quella digitale, è rappresentato dall’attività di certificazione, della quale si rinvengono puntuali e numerosi riferimenti normativi europei ed 7 .lgs. 7 marzo 2005, n. 82, “Codice dell’Amministrazione Digitale” art. 1, comma 1, lett. S. Le tre categorie di standard D per la produzione di documenti firmati digitalmente previste dalla normativa italiana e i dati per la creazione della firma sono oggetto di analisi del capitolo 3 paragrafo 1.1. 8 irective 1999/93/CE of 13 December 1999 on a Community framework for electronic signatures of the European D Parliament and of the Council; D.lgs. 7 marzo 2005, n. 82, “Codice dell’Amministrazione Digitale” e successive modifiche; DPCM 30 marzo 2009 “Regole tecniche in materia di generazione, apposizione e verifica delle firme digitali e validazione temporale dei documenti informatici”, G.U. n. 129 del 6 giugno 2009; Deliberazione CNIPA, 21 maggio 2009, n. 45/2009, “Regole per il riconoscimento e la verifica del documento informatico”. 46 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Il Progetto italiani8 che individuano gli elementi per la definizione dei certificati di autentificazione e di firma, oltre ad indicare le caratteristiche indispensabili dei certificatori. Infatti, mentre la sottoscrizione autografa era legata e orientata all’uomo, sia nel momento della sua formazione sia in quello del suo utilizzo, le firme elettroniche, ed in particolare quella digitale, sono orientate alle attività alle quali sono correlate e ai documenti ai quali vengono apposte. Pertanto le dinamiche giuridiche che vengono ad innescarsi risultano del tutto nuove. Di qui nasce l’esigenza di introdurre la novità di un soggetto, terza parte fidata, che accerti e certifichi l’identità del firmatario. Nella firma autografa è il tratto umano con la calligrafia a farsi portavoce e garante dell’identità del soggetto che firma. Il carattere asettico dell’informatica pone invece un’esigenza ulteriore, legata alla certezza della provenienza della firma e dell’identità del soggetto. Conseguentemente diviene fondamentale il ruolo del Certificatore: firmare digitalmente un documento informatico necessita dell’intervento della CA, al fine di garantire autenticità e provenienza di firma e documento di fronte a terzi. La legge stabilisce che alcune delle attività formali proprie della CA possono essere svolte anche da soggetti da essa delegati, chiamati Uffici di Registrazione o Registration Authority (RA)9. 9 In ambito clinico-sanitario un tale riconoscimento risulta estremamente utile per la specifica necessità di poter individuare nuclei interni, o anche soggetti esterni ma operanti all’interno della struttura sanitaria, a cui affidare la parte puramente operativa della certificazione. Le continue richieste di certificati, le modifiche di dati, le consegne di supporti, le richieste di sospensioni/revoche di certificati e la gestione delle scadenze, renderebbero assai arduo il governo delle attività pratiche inerenti la certificazione. Pertanto la CA ha il compito di gestire i registri, i database, le liste e gli archivi vari che le competono, mentre la RA ha tutti i compiti pratici di identificazione del soggetto che richiede la certificazione e di collegamento funzionale fra il richiedente/ titolare e la CA. 2) L’archiviazione di documenti digitali10: si tratta del processo di memorizzazione su idoneo supporto dei documenti digitali univocamente identificati mediante un codice di riferimento, allo scopo di consentire un accesso facile e funzionale, finalizzato a porre l’attenzione sul singolo documento; mantenere il valore intrinseco del suo contenuto; creare il sistema di relazioni ed informazioni di contesto. Tecnicamente è un modulo software di riferimento per l’archiviazione dei documenti firmati digitalmente e delle informazioni necessarie .lgs. 7 marzo 2005, n. 82, “Codice dell’Amministrazione Digitale” art. 32, co. 4: “Il certificatore è responsabile D dell’identificazione del soggetto che richiede il certificato qualificato di firma anche se tale attività è delegata a terzi”. 10 acendo riferimento alle deliberazioni CNIPA, 19 febbraio 2004, n. 11/2004, “Regole tecniche per la riproduzione F e conservazione di documenti su supporto ottico idoneo a garantire la conformità dei documenti agli originali” e n. 11/2004E, G.U. 9 marzo 2004, n. 57. 47 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 2 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape per la loro gestione. 3) La gestione dei referti interni: il core del servizio si basa su un sistema di sicurezza/ autenticazione. L’esigenza di garantire la sicurezza nella gestione di referti interni nasce dalla richiesta persistente dei clinici di assicurare la visibilità dei documenti solo a chi è autorizzato. Ecco perché, accanto alla cifratura del referto, è stato implementato un sistema di autenticazione multilivello che tiene conto delle diverse esigenze di visione/estrazione di un referto da parte, per esempio, di un unico specialista (livello 1), da un gruppo di specialisti (livello 2), dall’intero reparto (livello 3), da un presidio (livello 4) o dall’ULSS di riferimento (livello 5). Tale servizio è composto da moduli software, linee guida e da un modello organizzativo per la gestione dei referti interni. Il servizio consente di: • gestire la distribuzione dei referti nei diversi reparti e strutture interne all’ULSS; • gestire l’estrazione del referto (visualizzazione, stampa, memorizzazione e inserimento in cartella clinica); • monitorare lo stato del referto, l’utente richiedente e le informazioni relative all’estrazione; • garantire la privacy; • evitare smarrimenti (il documento è archiviato nel repository centrale ed è disponibile l’informazione su chi lo ha stampato/estratto); • ridurre la richiesta di esami urgenti. Grazie alla distribuzione digitale i tempi di consegna dei referti vengono praticamente annullati. il cittadino si presenti allo sportello o in farmacia. 4) La distribuzione di referti sul territorio: il servizio consente la gestione della distribuzione ai cittadini dei referti firmati digitalmente. Questo è possibile tramite: • Internet: i destinatari sono i cittadini che hanno richiesto prestazioni sanitarie e possono ottenere i relativi referti informatici scaricandoli da qualsiasi computer collegato alla rete internet, senza doversi recare agli sportelli territoriali. Altri destinatari del servizio sono gli operatori di strutture convenzionate con l’ULSS che sono autorizzati a fornire il servizio ai cittadini che non hanno accesso a internet e intendono usufruire del servizio senza accedere alle strutture sanitarie. • MMG/PLS: i destinatari del servizio sono i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta che possono ricevere i referti informatici dei propri assistiti, consultarli ed inserirli automaticamente nella cartella clinica elettronica. Destinatari indiretti del servizio sono anche i cittadini che hanno la possibilità di estrarre e visualizzare i referti direttamente nello studio del proprio medico curante. In tale contesto il servizio di scarico dei referti si inserisce in continuità con il progetto DOGE. • Sportelli territoriali (comuni e distretti) e farmacie: i destinatari del servizio sono i cittadini che possono recarsi presso qualsiasi sportello o farmacia per richiedere il proprio referto. Il referto viene estratto e stampato in qualsiasi momento in cui 5) La conservazione dei documenti digitali7: la conservazione è il processo di memorizzazione dei documenti digitali su idoneo supporto, che mira a mantenere l’integrità e l’autenticità nel tempo per garantire l’insieme dei documenti all’interno di un archivio e consentire la ricostruzione dei fascicoli informatici collegandoli alle attività sviluppate da chi ha prodotto tali documenti. Il servizio è regolato da linee guida per la gestione organizzativa (definizione dei responsabili, modalità di applicazione, ecc.), un manuale d’uso per l’utente, un modulo software e dalle specifiche dei sistemi per la gestione dell’intero ciclo (archiviazione, conservazione, esibizione ed integrazione con il sistema di certificazione). 6) Le codifiche e gli standard documentali per i referti di laboratorio: il servizio individua e costituisce una struttura standard di referto di laboratorio per facilitare non solo lo scambio di informazioni cliniche tra strutture sanitarie e unità operative, ma soprattutto l’inserimento automatico dei dati clinici nelle cartelle cliniche elettroniche. Al software gestionale di laboratorio sono state fornite le specifiche tecniche del referto secondo lo standard CDA 2.0. L’applicativo produce in uscita un referto strutturato secondo le suddette specifiche. Dove presenti codifiche interne di laboratorio, il LIS 11 12 48 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Il Progetto (Laboratory Information System) provvede automaticamente ad eseguire l’associazione con le codifiche LOINC11 di riferimento. Tale associazione viene inserita all’interno del software dipartimentale per permettere l’interoperabilità fra i vari applicativi. Il servizio include un sistema (hardware e software) per la raccolta, la validazione e la distribuzione degli aggiornamenti del modello di referto e delle codifiche. 7) La valutazione dell’impatto sociale della soluzione: il servizio valuta, grazie all’utilizzo di documentazione, studi e metodologie appropriate, l’impatto sociale sui cittadini generato dall’attivazione della gestione informatica dei referti, per esempio in termini di riduzione degli spostamenti, molteplicità degli sportelli di distribuzione, possibilità di ritiro del referto: in ogni momento della giornata e in qualsiasi giorno della settimana, tutti i giorni. 8) La valutazione dell’impatto economico/ organizzativo: il servizio è composto da un modello per la valutazione dell’impatto organizzativo della soluzione, che, in generale, ha evidenziato buoni risparmi nelle singole aziende. Per esempio in un’amministrazione media (nel prototipo l’ente cedente ULSS 9) è stato possibile il reimpiego di 16 risorse12 che prima del percorso di digitalizzazione lavoravano nello specifico nella gestione del referto. econdo la deliberazione CNIPA, 19 febbraio 2004, n. 11/2004, “Regole tecniche per la riproduzione e conservazione S di documenti su supporto ottico idoneo a garantire la conformità dei documenti agli originali” G.U. 9 marzo 2004, n. 57. Tecnicamente il progetto ha permesso una diminuzione di 16 anni/uomo di lavoro. 49 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 2 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape 9) La valutazione dell’impatto ambientale: consiste nello studio dell’impatto ambientale in relazione alla gestione digitale dei documenti, per esempio in termini di riduzione degli agenti inquinanti (prendendo come punto di riferimento i viaggi in auto evitati), miglioramento della qualità di vita grazie alla riduzione degli spostamenti nel territorio, ottimizzazione delle risorse energetiche (per i cittadini e per l’amministrazione pubblica); riduzione dell’utilizzo di carta. I servizi confermati di completamento si suddividono in: 10) Servizi di manutenzione e aggiornamento: sono finalizzati alla manutenzione e all’aggiornamento dei servizi che sono stati implementati e precedentemente descritti. Si tratta di aggiornare la documentazione, i sistemi software installati, le valutazioni prodotte e soprattutto i sistemi di codifiche e gli standard di riferimento, in collaborazione con commissioni di clinici individuate nelle varie aziende sociosanitarie ed ospedaliere. 11) Attivazione di un cruscotto di monitoraggio: il servizio prevede l’attivazione di un cruscotto di monitoraggio delle performance dei servizi di distribuzione dei referti. Si tratta di uno strumento di controllo sovra-aziendale che permette l’alimentazione automatica degli indici di riferimento predefiniti e risponde alle richieste di ciascuna azienda sociosanitaria in merito, per esempio, ai volumi di estrazione dei referti, ai tempi di estrazione, visualizzazione e firma da parte dello specialista. 12) Estensione dell’aggiornamento degli standard: il servizio estende ed aggiorna gli standard secondo le normative e le regole tecniche vigenti per la firma, la trasmissione, l’archiviazione e la conservazione. Un server regionale, contenente update e cambiamenti di codifiche e nuovi standard di riferimento, permette ad ogni azienda di essere interoperabile con le altre. Standard e codifiche utilizzati sono continuamente allineati con i sistemi internazionali di riferimento (IHE, HL7, ecc.). È importante precisare che dei dodici servizi sopramenzionati i primi cinque rappresentano la base necessaria alla creazione dell’intero ciclo digitale e sono stati presi in carico da ogni singola azienda con il coordinamento di Arsenàl.IT, mentre i rimanenti sette costituiscono servizi di “corollario” atti a garantire la completa realizzazione e la buona gestione complessiva del progetto. Il Progetto I moduli della soluzione Le linee guida e la documentazione necessarie alla realizzazione del progetto Veneto ESCAPE sono state articolate secondo cinque moduli, ciascuno dei quali caratterizzato dallo sviluppo di un particolare argomento proprio della soluzione ESCAPE e suddiviso in capitoli nei quali vengono approfonditi i diversi aspetti della tematica propria del modulo.Tali specifiche tecniche sono state redatte per i referenti aziendali e per i fornitori delle aziende e mantenute in costante aggiornamento dal team di Arsenàl.IT. La scelta di articolare le linee guida secondo una struttura modulare è derivata dalla rilevazione di una situazione di iniziale disomogeneità tra le aziende rispetto allo stato di avanzamento dei servizi necessari allo sviluppo del progetto. Inoltre, tale organizzazione consente di consultare e utilizzare in modo autonomo ogni singolo modulo, secondo necessità. L’articolazione dei moduli è la seguente: • Modulo 1: produzione del documento informatico; • Modulo 2: gestione dell’identità digitale dell’operatore sanitario; • Modulo 3: archiviazione; • Modulo 4: distribuzione dei referti digitali al cittadino; • Modulo 5: conservazione. I contenuti di ciascuno dei moduli saranno descritti in forma dettagliata nel capitolo 3. Figura 2 – La concatenazione dei moduli della soluzione Veneto ESCAPE MODULO 2 MODULO 1 MODULO 3 CERTIFICAZIONE PRODUZIONE ARCHIVIAZIONE MODULO 5 CONSERVAZIONE 50 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 51 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati MODULO 4 PUBBLICAZIONE DISTRIBUZIONE Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Intervista a Lorenzo Gubian, Responsabile dei Sistemi Informativi Sanitari della Regione Veneto e Responsabile del progetto Veneto ESCAPE Che ruolo ha avuto la Regione Veneto nel progetto Veneto ESCAPE? La Regione rappresenta l’ente riusante del progetto e ne ha la responsabilità formale. Dal punto di vista operativo abbiamo coordinato le attività in maniera trasversale insieme ad Arsenàl.IT, ente coordinatore del progetto per quanto riguarda le 22 aziende riusanti. La Regione ha inoltre provveduto a potenziare gli obiettivi di progetto, ponendoli tra quelli prioritari dei Direttori generali. Questo ha permesso di rendere la digitalizzazione un percorso condiviso sulla strada tracciata da Veneto ESCAPE. Si tratta di un aspetto fondamentale che ha consentito il completamento del progetto nei tempi previsti. La Regione ha anche presenziato il Comitato Tecnico e quello Strategico, in sostanza gli organi decisori, provvedendo alla funzione di controllo e monitoraggio dell’intero percorso ed integrando Veneto ESCAPE con altre iniziative regionali. Quali altri progetti regionali sono complementari a Veneto ESCAPE? 52 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Veneto ESCAPE si integra con varie iniziative, in particolare con il progetto regionale DOGE, per la messa in rete dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, FDCOS e Anagrafica Regionale. Particolarmente significativa l’esperienza di FDCOS, progetto dedicato all’identità digitale dell’operatore che grazie a Veneto ESCAPE ha avuto l’occasione di riprendere un percorso interrotto. Quali occasioni e novità a livello di governance ha introdotto il progetto? Diciamo che prima di Veneto ESCAPE il quadro della sanità digitale veneta si presentava a macchia di leopardo perché non esistevano obiettivi condivisi e sistemi omogenei su base regionale. Il progetto ha permesso di creare una solida rete tra i sistemi informativi di tutte le aziende ULSS e ospedaliere. Gli obiettivi di digitalizzazione del processo documentale, posti tra le priorità dei Direttori generali, hanno infatti permesso di creare una rete fra professionisti e di dare vita ad un gruppo sulla sanità digitale, collaborando per costruire un luogo di scambio concreto, 2 Il Progetto un punto di riferimento per chiunque operi in sanità a livello regionale. Veneto ESCAPE è stata l’occasione per ritrovarsi, confrontarsi e costruire un percorso condiviso dove la diversità è stata valutata come elemento di ricchezza e di diversificazione, utile ad offrire servizi sempre più a misura del territorio e dell’utenza di riferimento. Inoltre il progetto ha permesso ai sistemi informativi regionali di ottenere dati e risultati da tutte le aziende, garantendo un maggiore controllo sulle evoluzioni sia a livello di singola azienda che di intero sistema sociosanitario veneto. Vorrei anche ricordare che Veneto ESCAPE, grazie all’impiego di standard internazionali e ai notevoli risultati raggiunti soprattutto in termini di interoperabilità dei sistemi, ha garantito alla sanità digitale veneta di assumere un ruolo di spicco a livello nazionale ed europeo. Un ruolo che con il Fascicolo Sanitario Elettronico regionale non potrà che consolidarsi. In vista della realizzazione del Fascicolo Sanitario Elettronico Regionale quali sono i passi già realizzati dal progetto? Grazie a Veneto ESCAPE è stata realizzata un’anagrafica unica regionale, la distribuzione dei certificati di firma e autenticazione degli operatori, l’avvio in tutte le aziende del percorso di conservazione sostitutiva dei referti di laboratorio e, in alcune aziende, l’attivazione dei servizi anagrafici, documentali e di ePrescription. Sono questi 53 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati solo alcuni degli obiettivi già raggiunti nell’ottica di realizzazione del Fascicolo Sanitario Elettronico regionale. Grazie al FSEr la digitalizzazione sarà estesa a tutti i documenti diversi dai referti di laboratorio (come ad esempio i verbali di pronto soccorso, le lettere di dimissioni, i referti delle visite specialistiche, ecc.), sarà potenziata l’estensione della visibilità dei documenti tra aziende, ampliate le policy di sicurezza e privacy e implementati nuovi canali distributivi, come ad esempio quelli mobile. Le attese rispetto alla realizzazione del Fascicolo sono molteplici ma siamo certi che, grazie al percorso tracciato da Veneto ESCAPE e alla rete costruita, gli operatori continueranno ad essere gli attori protagonisti del cambiamento. Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Intervista a Elio Soldano, Direttore dell’Unità Complessa Sistemi Informativi ed Informatici Azienda ULSS 9 Treviso Che ruolo ha avuto ULSS 9 come ente cedente della soluzione Veneto ESCAPE? Il primo, fondamentale aspetto è stato il trasferimento di knowhow e di esperienze verso gli enti riusanti nel quale ULSS 9 è stata impegnata da ente cedente. Questo ha significato ridurre le criticità di attuazione della soluzione per gli enti riusanti, facendo tesoro della competenza maturata e delle azioni realizzate nel corso dell’implementazione del progetto in azienda. Sono state svolte attività sia di carattere tecnico che di carattere organizzativo, che si sono sviluppate con il coordinamento del progetto e con interventi specifici riguardanti aspetti tecnologici della soluzione da riusare. Nell’ambito della gestione, l’azienda si è avvalsa di strutture tecniche interne ed esterne per mettere in opera sia il trasferimento di esperienza e conoscenza che l’aggiornamento ed il miglioramento della soluzione. Cosa ha significato rendere la soluzione “riusabile”? Una soluzione è riusabile quando è possibile adattarla a contesti diversi, permettendo a chi la cede di migliorarla. Ci siamo impegnati a capitalizzare l’esperienza, 54 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati mettendola a disposizione. In questa chiave diciamo che le criticità interne, una volta superate, sono diventate la chiave di successo del progetto. Le peculiarità dei riusanti erano e sono tutte differenti, quindi da ente cedente abbiamo attuato un approccio al progetto che si è andato sovrapponendo a quello dei riusanti. Non sempre fare da apripista è vantaggioso. L’intuizione è importante ma sobbarcarsi la responsabilità di sviluppare un’idea inesplorata è piuttosto gravosa dal momento che non ci sono termini di paragone. Per crescere è necessario un continuo miglioramento e la capacità di sapere cambiare rotta in corso d’opera. Questo è il percorso che abbiamo realizzato in Veneto ESCAPE. Quali risultati ha ottenuto l’Azienda ULSS 9 grazie al progetto Veneto ESCAPE? Attraverso l’avvio e la standardizzazione dei processi produttivi del referto digitale abbiamo iniziato un processo di miglioramento e standardizzazione che in precedenza non era attuabile. Prima di Veneto ESCAPE infatti l’esperienza maturata internamente non prevedeva la standardizzazione, elemento per noi oggi fondamentale perché ci permette di 2 Il Progetto essere in rete con le altre aziende su base regionale. Rispetto al passato il progetto ha coinvolto tutta l’azienda, tutti gli attori che intervengono nel processo di dematerializzazione, come ad esempio chi è responsabile di privacy e sicurezza. Diciamo che sono stati realizzati dei percorsi per rendere il progetto riutilizzabile e industrializzare i processi interni. Abbiamo capito che la bontà dell’iniziativa l’aveva resa riusabile, ma è stato necessario un lungo percorso di adeguamento per rendere trasferibile il knowhow. Qual è la lezione tecnico-operativa appresa da Veneto ESCAPE dall’ente cedente? Uno degli elementi fondamentali del progetto è rappresentato dal confronto come elemento di crescita. Il rapporto tra ente cedente e riusanti è stato vissuto come continuo confronto per verificare la correttezza in termini di approccio alle azioni realizzate e da realizzare. Un confronto diretto a verifica del lavoro svolto. Questo è l’indubbio vantaggio che ci ha portato Veneto ESCAPE. Nei percorsi virtuosi c’è la responsabilità di accompagnare i riusanti in un determinato tracciato, di qui la necessità di continuo confronto e aggiornamento. Ribadisco che fare da apripista implica spesso il superamento di ostacoli che per i riusanti non sussistono, come del resto sobbarcarsi responsabilità di sviluppare idee per le quali è necessario esplorare nuove vie. D’altro canto il progetto di riuso ha permesso di ottenere risorse aggiuntive da reinvestire nel mi- 55 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati glioramento del percorso già realizzato e proporre servizi più efficienti. Questo lascia intravvedere prospettive anche in termini di spending review dato che il progetto si presta ad una logica di estensione dei servizi e contenimento della spesa. Questo del resto è l’obiettivo del riuso che garantisce ai riusanti di abbattere i costi iniziali, offrendo l’occasione di un risparmio effettivo. Quali sono le prospettive dell’ente cedente dopo Veneto ESCAPE? Nel prossimo futuro prevediamo l’estensione delle potenzialità di Veneto ESCAPE in termini di digitalizzazione al resto delle funzioni aziendali. Si tratta di un elemento importante verso il Fascicolo Sanitario Elettronico regionale e nell’obiettivo di realizzare una reale cooperazione applicativa tra aziende, requisito indispensabile del FSE. Va detto che altri enti hanno espresso interesse a riusare la soluzione ESCAPE e nel caso della Regione Lazio è stato anche avviato un percorso di collaborazione. É chiaro del resto che, dopo Veneto ESCAPE, ULSS 9 ha maturato un’esperienza e un knowhow che permetteranno in futuro di affrontare in maniera più consapevole e competente eventuali, nuovi percorsi di riuso. Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Attività sviluppate dall’ente cedente ULSS 9 Treviso in qualità di ente cedente del progetto di riuso ha realizzato una serie di attività differenti dal resto delle 22 aziende sociosanitarie ed ospedaliere regionali, che rappresentano gli enti riusanti. Per definizione stessa infatti, l’ente cedente ha il compito di adattare la soluzione da cedere, per contestualizzarla e modellarla in base alle esigenze specifiche dei riusanti. Per questo l’azienda ha partecipato insieme all’ex-DigitPA e al Consorzio Arsenàl.IT alla stesura dei documenti tecnici preliminari, mettendo a disposizione la propria esperienza per progettare lo sviluppo della soluzione su base regionale. Rispetto all’originale progetto ESCAPE, nel corso di Veneto ESCAPE l’azienda sociosanitaria di Treviso, applicando le linee guida progettuali, ha utilizzato codifiche e standard documentali che in precedenza non erano applicate. Si tratta in particolare dell’applicazione del LOINC. L’azienda ha per prima applicato il sistema, codificato gli esami più frequentemente utilizzati con codifica LOINC, e messo a disposizione il qualificato knowhow del personale tecnico di laboratorio, per la diffusione della codifica alle aziende riusanti. Oltre alla produzione dei documenti tecnici di progetto, sono stati forniti tutti i dati richiesti dal cruscotto alla cui definizione ha contribuito ULSS 9, che ha evoluto il 56 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati proprio sistema interno di raccolta dati sullo scarico referti attraverso la definizione di un cruscotto interno aziendale in grado di fornire informazioni su qualsiasi documento clinico firmato digitalmente in azienda. Per quanto riguarda la valutazione, ULSS 9 ha messo a disposizione i materiali relativi allo studio CeRGAS Bocconi del 2003 che l’azienda aveva commissionato per verificare un primo impatto della soluzione ESCAPE all’interno dell’organizzazione e sul risparmio prodotto a vantaggio del cittadino-utente. Nell’ ambito della valutazione dell’impatto sociale, ULSS 9 ha sperimentato come pilota il questionario online di gradimento del servizio di scarico referti online. Infine l’azienda, analizzando le tendenze di utilizzo delle nuove tecnologie, ha sviluppato un’applicazione per tablet e smartphone in grado di scaricare il proprio referto direttamente attraverso tali dispositivi mobile. Nasce così in seno a Veneto ESCAPE “Referti mobile”, applicazione (APP) messa a disposizione degli utenti in forma completamente gratuita, che permette l’estrazione dei referti sanitari prodotti dall’azienda sociosanitaria di Treviso. Il progetto, che investe sullo sviluppo di servizi mobile, si è concluso con il rilascio dell’applicazione sulle piattaforme Android e Apple. 2 Il Progetto Intervista a Federica Sandri, Arsenàl.IT, project manager di Veneto ESCAPE Come è stato organizzato il progetto? É stata creata una squadra interna al Consorzio composta da personale tecnico, amministrativo, legale, e con competenze in ambito comunicativo e di marketing per supportare le aziende nella conduzione del progetto. Successivamente, in accordo con i Direttori generali, è stato individuato all’interno di ciascuna azienda riusante un team composto da sei professionisti (un rappresentante della direzione sanitaria, uno della direzione amministrativa, uno del laboratorio, uno dei sistemi informativi, uno del settore legale e uno dell’ufficio personale). La scelta è stata fatta prevalentemente in base alla disponibilità dei professionisti. Abbiamo quindi provveduto a destinare alcune risorse ad hoc di Arsenàl.IT per avviare in loco i siti pilota individuati nell’area della provincia di Verona. In sostanza abbiamo creato una struttura in grado di fornire un coordinamento centrale capace di gestire il doppio livello progettuale: da un lato i rapporti con l’ex-DigitPA e la Regione, dall’altro quello con le aziende, governando in tal modo il progetto nel suo complesso. Quali sono stati i protagonisti di Veneto ESCAPE? 57 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati I protagonisti del progetto sono molti. In primis i professionisti di ogni singola azienda che, grazie al determinante ruolo di facilitatori svolto dai Direttori generali, hanno compreso e sposato il progetto. In secondo luogo la Regione che ha creduto e investito su Veneto ESCAPE tanto quanto l’ex-DigitPA con il quale è stato stabilito un proficuo rapporto di collaborazione. Non vorrei dimenticare i fornitori. Abbiamo lavorato con 25 fornitori diversi, stabilendo un rapporto di fiducia reciproca tra aziende, Arsenàl. IT e fornitori stessi. Indubbiamente anche il team di Arsenàl.IT, direzione e staff, rientrano tra i protagonisti del progetto. Lo sviluppo di Veneto ESCAPE ha coinciso con la crescita delle risorse interne al Consorzio, crescita a tutti i livelli data la complessità del progetto, la vastità e la differenziazione delle aziende nel territorio regionale. Quali ostacoli sono stati superati per raggiungere gli obiettivi di progetto? La soluzione ESCAPE così come messa a catalogo necessitava di una serie di aggiornamenti tecnologici, dal momento che erano trascorsi alcuni anni dalla sua creazione. É stato quindi necessario un aggiornamento, realizzato attraverso una revisione modulare che ha garantito Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape una risposta a ciascuna delle differenti esigenze delle 22 aziende riusanti. Un secondo livello di difficoltà che è stato necessario superare è quello legato alla non omogeneità delle varie aziende che inizialmente si trovavano a livelli differenti di implementazione del servizio di digitalizzazione del processo documentale. Elemento al quale va aggiunta la scarsa comunicazione fra i vari sistemi informativi delle ULSS e AO prima dell’avvio del progetto. Una difficoltà, indipendente dal progetto e non superabile, è quella legata alle evoluzioni normative che impongono una continua revisione delle infrastrutture tecnologiche. Elemento questo del quale devono continuare a tener conto le aziende. Va detto che comunque Veneto ESCAPE è un progetto in progress dato che la digitalizzazione proseguirà e sarà estesa anche dopo la conclusione del progetto. Cosa ha permesso di superare gli ostacoli? Diciamo che la visione di insieme ha permesso di rispondere in maniera puntuale ai bisogni specifici delle singole aziende. Personalmente ritengo che il metodo di lavoro scelto, costruito e collaudato nell’esperienza progettuale abbia offerto la garanzia di superare tutti gli ostacoli che man mano si sono presentati. Per reingegnerizzare i processi abbiamo dovuto studiare a fondo le situazioni delle singole aziende, scrivendo poi le specifiche che si fondano su un approccio 58 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 2 Il Progetto multidisciplinare al percorso previsto da Veneto ESCAPE. Infine, altro elemento vincente è la comunicazione, a partire dal collegamento continuo con i referenti di progetto. Tra le attività previste, quali ritiene più importanti e utili al fine del conseguimento degli obiettivi? Tre sono state le attività che hanno inciso in maniera determinante per raggiungere gli obiettivi nei tempi previsti: il project management, il supporto tecnico e la campagna di comunicazione. In primo luogo la realizzazione di un sistema di project management in grado di rispondere alle esigenze delle aziende e allo stesso tempo degli stakeholders è stata una garanzia per tutti gli attori coinvolti. In secondo luogo fondamentale è stato il supporto tecnico nell’interpretazione dei sistemi fornito alle aziende in termini di trasferimento del knowhow. Un valore aggiunto del quale i referenti di progetto si sono resi conto immediatamente, collaborando in maniera costante alla riuscita del progetto. Infine, ma non da ultimo, da evidenziare l’esperienza di una campagna comunicativa omogenea, forte e condivisa, creata per spingere il cittadino ad utilizzare il servizio. Un elemento essenziale di riuscita, tenendo conto che il target era composto da quasi 5 milioni di cittadini veneti. 59 59 Copyright Copyright Copyright © 2013 © marzo © 2013 Arsenàl.IT 2011Arsenàl.IT Arsenàl.IT Tuttiriservati i dirittiriservati riservati Tutti i Tutti dirittii sono diritti sono Arsenàl.IT Pregetto DOGE Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape 3 60 Copyright Copyright © marzo © 2013 2011Arsenàl.IT Arsenàl.IT Tutti sono i dirittiriservati riservati Tutti i diritti 61 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Descrizione della soluzione 3 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape 3 Modulo 1: la produzione del documento informatico Descrizione della soluzione In questo capitolo vengono esposti i concetti chiave di sintesi dei moduli che compongono le linee guida definite necessarie alla realizzazione del progetto Veneto ESCAPE. Per una spiegazione dettagliata si rinvia alla documentazione tecnica specifica reperibile nel portale del Consorzio Arsenàl.IT13. Figura 3 – Flusso generale della distribuzione dei referti – Progetto Veneto ESCAPE CERTIFICAZIONE PRODUZIONE DEL REFERTO DIGITALE CONSERVAZIONE L’avvento dei sistemi di gestione documentale digitale nelle strutture sanitarie ha generato l’insorgere di criticità di ordine giuridico, tecnologico, funzionale, archivistico e medico-legale, per ciò che riguarda le regole e gli strumenti da utilizzare e calare nella realtà operativa. È risultato quindi necessario condurre un’analisi preliminare dello scenario da riformare, affinché potessero essere individuati tutti i soggetti interessati, le architetture tecnologiche e funzionali e le responsabilità in capo a ciascuno. È apparsa indispensabile fin da subito la precisa determinazione dei modelli di gestione di workflow documentali, nell’arco che va dalla formazione alla conservazione e all’esibizione del documento, per evitare poi di dover correggere oggetti e strategie in corso d’opera. DISTRIBUZIONE E INDICIZZAZIONE MMG-PLS SPORTELLI TERRITORIALI Il documento informatico Il riconoscimento normativo del documento informatico è la prima pietra sulla quale vengono costruiti i processi di gestione documentale digitale e la dematerializzazione. L’amministrazione automatizzata del flusso documentale non si esaurisce tuttavia nella creazione http://www.consorzioarsenal.it/group/venetoescape/documenti. 62 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Le linee guida, strutturate in moduli, individuano e analizzano i principali strumenti che la normativa, formalmente, e la pratica, più sostanzialmente, considerano essenziali per l’avvio dei primi passi del processo di dematerializzazione. Essi sono: • il documento informatico • le firme elettroniche (elettronica, elettronica qualificata, digitale) • la classificazione • l’archiviazione • la conservazione e l’esibizione. Accanto a questi, vengono previsti poi sia dalla dottrina sia dal legislatore, altri mezzi di gestione delle informazioni digitali, che però non sono indispensabili all’ambito clinico, come per esempio la protocollazione e la posta elettronica certificata. ARCHIVIAZIONE CITTADINI 13 Descrizione della soluzione 63 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati del documento, ma deve considerare in maniera più ampia il trattamento completo dei flussi, attraverso un’infrastruttura applicativa integrata con tutti i sistemi di pianificazione, controllo e di workflow per la gestione dell’iter procedurale. La classificazione è riconosciuta quale Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape elemento indispensabile in un sistema documentario digitale. Basata sull’organizzazione funzionale dei documenti, essa consente la corretta ed efficiente formazione dei fascicoli, l’integrazione con i piani di conservazione e con la gestione dei processi. Inoltre, permette il fondamentale, obbligatorio, agevole e rapido recupero dei documenti, sfruttando le relazioni funzionali costituitesi nel corso della complessa attività classificatoria. Quindi, nella trasformazione, anche le impostazioni e gli strumenti archivistici sono andati modificandosi e modernizzandosi, pur senza subire rivoluzioni per ciò che concerne il loro funzionamento e le finalità pratiche a cui mirano. Per queste ragioni il processo di dematerializzazione non può essere affrontato settorialmente dal momento che la completa gestione documentale necessita di un adeguamento degli strumenti tecnologici a seconda delle specifiche esigenze. La maggior parte dei documenti trattati oggi su supporto analogico, siano essi clinico-sanitari o amministrativi, abbisognano della redazione in forma scritta e della sottoscrizione per permettere che siano generati con un intrinseco valore 14 giuridico, medico-legale e probatorio. Nel passare dal mondo analogico a quello digitale niente deve pertanto cambiare riguardo ai principi fondamentali su cui si basano la nascita e il valore legale di un documento. La piattaforma tecnologica o il supporto non possono andare a modificare quelli che sono stati individuati come principi giuridici fondamentali sui quali basare la nascita e la vita del documento. La sottoscrizione rimane comunque elemento cruciale. La trasformazione da documento analogico a documento informatico porta a modificare la sottoscrizione autografa in una delle firme elettroniche che verranno analizzate successivamente. Comunque le firme vengano apposte e qualsiasi sia la tecnologia implementata, sempre nel rispetto di tutta la normativa vigente, è di fondamentale importanza che l’art.35 del Codice dell’Amministrazione Digitale14 venga rispettato e garantito. La normativa italiana, secondo quanto indicato nelle linee guida dell’ex-CNIPA, prevede l’utilizzo di tre categorie di standard per la produzione di documenti firmati digitalmente: 3 • la firma digitale in formato PKCS#7: in crittografia PKCS si riferisce ad un gruppo di standard crittografici a chiave pubblica (Public Key Cryptography Standards) definiti e pubblicati dai laboratori RSA in California (USA). Questo standard definisce una sintassi generale per i dati ai quali sono state applicate funzioni di cifratura e/o firma digitale e attualmente previsto dalla normativa vigente sull’interoperabilità della firma digitale e accettato dalle pubbliche amministrazioni; • la firma digitale in formato PDF: l’exCNIPA ha sottoscritto un protocollo d’intesa tra Adobe System Inc. concernente la possibilità di introdurre nel nostro ordinamento l’utilizzo del formato di firma definito nelle specifiche PDF, allargando, di fatto, la possibilità di fruizione della firma digitale ad un bacino di utenza molto vasto; • la firma digitale in formato XML: l’exCNIPA ha inserito nel nostro ordinamento un ulteriore formato di firma basato sul linguaggio XML, introdotto per far fronte alle esigenze del mondo sanitario, nel quale il linguaggio XML è predominante nella gestione elettr .lgs. 7 marzo 2005, n. 82, “Codice dell’Amministrazione Digitale” art. 35: “1. I dispositivi sicuri e le procedure D utilizzate per la generazione delle firme devono presentare requisiti di sicurezza tali da garantire che la chiave privata: a) sia riservata; b) non possa essere derivata e che la relativa firma sia protetta da contraffazioni; c) possa essere sufficientemente protetta dal titolare dall’uso da parte di terzi. 2. I dispositivi sicuri e le procedure di cui al comma 1 devono garantire l’integrità dei documenti informatici a cui la firma si riferisce. I documenti informatici devono essere presentati al titolare, prima dell’apposizione della firma, chiaramente e senza ambiguità, e si deve richiedere conferma della volontà di generare la firma secondo quanto previsto dalle regole tecniche […]”. 64 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Descrizione della soluzione 65 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati onica dei flussi informativi e dei referti in particolare. Lo standard èstato definito dal W3C (World WideWeb Consotium tramite le specifiche“XML signature syntax and processing”. Tale formato permette di firmare un documento e contemporaneamente di avere accesso ai metadati contenuti all’interno del documento stesso (se in formato XML-CDA/2) senza doverlo estrarre dalla busta come invece risulta necessario fare con il formato PKCS#7. Altra caratteristica dell’XML signature è la possibilità di firmare singole parti di un documento XML. Elemento particolarmente importante nel caso di documenti scritti da più persone, nei quali ciascuna di esse può firmare gli elementi che ha creato. Inoltre una singola firma può essere anche usata per firmare più risorse di tipi diversi. I dati necessari per la creazione di ognuna delle firme sopradescritte sono l’insieme dei codici personali e l’insieme delle chiavi crittografiche, privata e pubblica, utilizzate dal firmatario per creare una firma digitale. 3 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Figura 4 – Albero delle combinazioni per la realizzazione di un documento firmato XML-CDA2 PDF Formato del documento Immagini Descrizione della soluzione metadati utili per la generazione e la manipolazione dei dati contenuti all’interno del documento, ben si presta ad una tecnologia di firma di tipo XML. Tuttavia ha una visualizzazione stilistica abbastanza complessa per un utente normale: un file di tipo XML infatti necessita di un foglio di stile per la visualizzazione dei contenuti del documento in un formato semplice, generalmente binario, e leggibile15. Video PKCS#7 Documento da firmare Profilo della busta PDF Modalità di imbustamento XML Firma semplice Modalitá da firmare Firma parallela Firma composta Controfirma Firma multipla mista Il formato dei documenti in XML-CDA2 Il formato CDA2 è un modello dati del vocabolario XML certificato per la sanità ed è uno standard internazionale ANSI/ HL7 CDA R1.0-2000. Questo formato è stato creato per gestire principalmente i processi di medicina di rete ed associativa, la continuità assistenziale, i cicli di prescrizione farmaceutica, specialistica e ricovero, le dimissioni e le emergenze. Esso inoltre si applica ad una serie di documenti correlati quali la scheda individuale, il referto, la prescrizione, la lettera di dimissione, la scheda di dimissione ospedaliera e il patient summary. Dal punto di vista dell’infrastruttura logica, esso ricalca le indicazioni dello standard HL7 (Health Level Seven®) v3 per permettere la gestione di contenuti strutturati, è associabile al formato digitale ed è neutro, quindi utilizzabile sul profilo di modello dei metadati IHE/ XDS riconosciuto da HL7/OMG. Essendo uno standard del vocabolario XML, che permette la creazione di Dopo aver definito i tipi di firma digitale ed i formati dei documenti esistenti ai quali essa è applicabile, il Modulo 1 specifica come costruire una busta crittografica che contenga entrambe le informazioni. La modalità di imbustamento dei documenti XML-CDA2 rappresenta uno standard sempre più diffuso nella pubblica amministrazione poiché permette non solo la visualizzazione dei contenuti ma anche il trasporto delle informazioni strutturate. Rappresenta una sfida e un’opportunità per il futuro in quanto è l’unico standard che consente, con le opportune codifiche, la piena interoperabilità tra tutti i sistemi delle PA che decidono di aderire all’implementazione 15 66 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati dell’XML-CDA2 secondo le indicazioni del riuso. La modalità di imbustamento con firma in PDF è attualmente lo standard di firma utilizzato nella PA. Tuttavia, data la minore versatilità rispetto alla firma XML, non risulta la scelta più adatta nel caso di nuove implementazioni di soluzione di firma. In questi casi lo standard XML è sicuramente preferibile dato che, in prospettiva, offre la possibilità di applicare firme diverse su parti dello stesso documento, di firmare documenti XML-CDA2 che hanno più riferimenti interni ed esterni ed essere applicata agevolmente in una soluzione di referto con immagini/video, cartella clinica e Fascicolo Sanitario Elettronico. I formati che ne permettono la lettura sono: PDF, PCL, PS, RTF, SVG, XML, Print, AWT, MIF e TXT. 67 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 3 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Le tecnologie di firma I dispositivi attualmente in uso per la generazione delle firme sono la smart card con annesso eventuale lettore, il token USB e l’HSM (Hardware Security Module). La smart card è sostanzialmente un badge contenente un chip a processore crittografico, che, per essere utilizzabile, necessita di un dispositivo chiamato lettore installato sul computer nel quale essa va inserita. Le smart card costano relativamente poco (tra 10 e 50 euro) e sono facili da trasportare, tuttavia la necessità della presenza di un lettore sul computer dal quale si vuole effettuare la firma, ne limita l’uso. Di contro possono essere graficamente personalizzate e possono quindi diventare uno strumento di identificazione a vista (badge). La chiave USB o token USB è un dispositivo, funzionante generalmente su qualsiasi sistema operativo, da inserire direttamente in una porta USB ed è costituito da un chip a processore crittografico, analogo a quello di una smart card, con la quale condivide il funzionamento con l’unica differenza che, avendo una connessione diretta con il computer tramite porta USB, non necessita di un lettore ed 68 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Descrizione della soluzione Il referto è quindi utilizzabile in qualsiasi contesto. In relazione ai costi, escludendo quello relativo all’acquisto del lettore, è leggermente più caro di una smart card. Il dispositivo noto come HSM ha costi nettamente superiori a quelli dei dispositivi precedentemente descritti, dato che supera i 20.000 euro. É stato sviluppato in ambito bancario ed è un hardware con un dispositivo di rete con interfaccia TCP/IP che consente la generazione, memorizzazione, validazione e protezione sicura di chiavi crittografiche di codici agendo da critto–calcolatore. Le sue funzionalità sono in sostanza analoghe a quelle delle smart card, ma con superiori caratteristiche di memoria e performance. Può contenere sia chiavi simmetriche che asimmetriche (coppie di chiavi pubblico/private e relativi certificati X.509) e, dato fondamentale, non importa nè esporta mai tali chiavi dall’esterno, ma le genera o le distrugge direttamente al suo interno. Le chiavi asimmetriche generate dall’HSM di solito implicano una PKI (Public Key Infrastructure), facendo diventare l’HSM una Certification Authority o una sub-Certification Authority (SubCA). Definite le tecnologie di firma, il Modulo 1 prosegue approfondendo gli aspetti meramente tecnologici legati alla redazione di un referto, operati attraverso l’analisi della struttura di un documento clinico da interscambiare. Per consentire l’utilizzo delle informazioni raccolte in contesti clinicoscientifici internazionali, utilizzando gli standard ICT-medicali, la piattaforma tecnologica fornita da HL7 permette di definire una struttura di documento clinico interscambiabile. Il CDA, standard della famiglia HL7, ha raggiunto ormai una strutturazione stabile ed è utilizzato proprio per scambiare informazioni tra entità extra-aziendali. L’obiettivo di questa sezione è descrivere le modalità di creazione del documento informatico di referto secondo lo standard HL7–CDA rel2.0, nel rispetto delle indicazioni fornite dal Tavolo permanente di Sanità Elettronica del Dipartimento per la Digitalizzazione della pubblica amministrazione e l’Innovazione tecnologica, secondo il quale il documento di referto deve essere strutturato in varie forme a seconda che si tratti di referto generico, di laboratorio o radiologico. Lo standard CDA La diffusione capillare della refertazione in formato digitale e la consegna online dei referti richiedono interventi di armonizzazione sul formato standard del referto, per garantire modalità di interscambio del dato indipendente dalle piattaforme. Lo standard HL7 CDA2 risulta quindi necessario alla strutturazione di un documento clinico creato per facilitare lo scambio di informazioni cliniche tra 69 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati i vari attori che concorrono all’erogazione dei servizi sanitari. Un documento CDA è un oggetto informativo strutturato in grado di contenere testi, immagini, suoni ed altri contenuti multimediali. È composto da differenti blocchi informativi che veicolano informazioni relative, ad esempio, al paziente, al medico, alla struttura sanitaria, all’autore del documento, al firmatario del documento, Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape agli eventi clinici, alle osservazioni o alle procedure mediche alle quali il documento si riferisce. Ogni documento deve essere, come prescrive lo standard, human readable e, quindi, in grado di essere visualizzato in maniera algoritmica dal ricevente senza la necessità di conoscerne le specificità (figura 5). Figura 5 – Rappresentazione grafica di un documento CDA DOCUMENTO CDA HEADER BODY NARRATIVE ENTRY FREE TEXT PART Da un punto di vista tecnico, la struttura dei documenti CDA deriva in modo formale dal Reference Information Model (RIM) di HL7 v3. L’utilizzo formale del RIM di HL7 v3 garantisce la flessibilità necessaria anche in relazione alle future evoluzioni dello standard, fornendo un modello per l’implementazione di documenti strutturati. Lo standard CDA si presta alla rappresentazione di diverse tipologie di 70 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Descrizione della soluzione di dimissione, ecc.), fornendo per ciascuno di questi il dettaglio relativo alla modalità di rappresentazione in CDA dei concetti, delle informazioni e delle codifiche in essi contenute. Un documento CDA è composto da una serie di blocchi logici caratterizzati da uno specifico significato semantico. È opportuno precisare che lo standard CDA fornisce un modello astratto per la rappresentazione delle informazioni cliniche, indipendente dalle modalità specifiche di realizzazione/serializza- zione. La rappresentazione in formato XML è solo una delle possibili modalità di implementazione, ossia l’unica per la quale HL7 abbia fornito finora una guida di implementazione. La rappresentazione in formato XML delle classi del documento CDA segue l’XML-ITS v3 (Implementation Technology Specification), che descrive le modalità di serializzazione dei concetti, datatype e vocabolari astratti di HL7 nello specifico formato tecnologico XML. PDF NON-STRUCTURED STRUCTURED (xml) SECTION 3 documenti clinici, fornendo un elevato livello di flessibilità nelle modalità di rappresentazione di concetti. In tale contesto è quindi necessario, anche in funzione delle specificità del Paese nella gestione delle informazioni e dei processi sanitari, adattare lo standard in relazione ai singoli oggetti informativi da rappresentare (ad esempio la prescrizione farmaceutica, la prescrizione specialistica, il referto, la lettera Lo standard di interoperabilità clinica: LOINC All’inizio del progetto Veneto ESCAPE è stato analizzato lo scenario che si delineava nei laboratori del Veneto rispetto ai sistemi di codifica in adozione, prestando principalmente attenzione ai codici di ingresso al laboratorio e a quelli di uscita. Ciascuna azienda sanitaria ed ospedaliera adottava, e adotta tuttora, il tariffario regionale per l’identificazione delle prestazioni effettuate e la conseguente remunerazione. In ogni azienda sono presenti vari laboratori, ciascuno dei quali è in grado di eseguire esami diversi rispetto ad altri. 71 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Inoltre, lo stesso esame effettuato da un laboratorio può essere eseguito in modo differente da un altro, diverso per processo o per l’impiego di una differente apparecchiatura. Ogni singolo laboratorio all’interno del processo di esecuzione dell’esame utilizza differenti set di codifiche (figura 6) che non sono oggetto di approfondimento in questa sede. Lo è invece la descrizione del perché è necessario utilizzare un sistema di codifica univoco delle informazioni cliniche all’interno dei referti prodotti dai laboratori analisi. 3 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Figura 6 – Codifiche interne utilizzate nei laboratori PRESCRIZIONE PRESCRIZIONE Tariffario Regionale Cod. Interno di Prescrizione Descrizione della soluzione Figura 7 – Analogia tra le lingue europee e il LOINC ? REFERTAZIONE Cod. Interno del singolo risultato Capire Comprendre Understand Veneto ESCAPE intende creare un referto digitale che sia interoperabile all’interno dei diversi sistemi aziendali (LIS, cartelle specialistiche, ecc.) e all’esterno (tra un’azienda e l’altra), così da poter comunicare la stessa informazione attraverso una modalità univoca e condivisa. Ciascun campo del referto strutturato di laboratorio deve essere codificato per permettere tale interoperabilità e leggibilità da parte di tutti gli attori coinvolti nel processo. Pertanto per uniformare le codifiche utilizzate nei diversi laboratori si è scelto di adottare il LOINC come codifica strutturata, standard, internazionale e gratuita (figura 7). Entender Verstehen Codifica ULSS 1 Codifica ULSS 2 LOINC Codifica AO 72 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 73 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Codifica ULSS N Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Come è stato deciso di utilizzare l’inglese quale lingua veicolare per intendersi tra europei di diverse nazioni, allo stesso modo per una comunicazione univoca e condivisa tra i laboratori delle diverse ULSS si è scelto di adottare il sistema di codifica LOINC. La banca dati LOINC fornisce una serie di codifiche universali per l’identificazione dei risultati di laboratorio e dei test clinici. Lo scopo è quello di facilitare lo scambio e la condivisione di risultati (quali ad esempio l’emoglobina nel sangue, i livelli di potassio nel siero, ecc.) o di segni vitali per l’assistenza clinica, la gestione degli esiti finali e la ricerca. A dicembre 2012 risultano attivi 61.098 codici LOINC, dei quali 44.945 dedicati ai dati di laboratorio. Se i produttori di informazioni cliniche che desiderano comunicare tra loro utilizzasse- ro i codici LOINC per identificare i risultati, non sussisterebbero più problemi di individuazione delle stesse informazioni. I sistemi di ricezione, che includono codici LOINC nei loro file master di vocabolario, sono infatti in grado di comprendere correttamente i referti strutturati che contengono osservazioni cliniche identificate attraverso tali codici. Analogamente, se nella produzione di referti venissero utilizzati codici LOINC per identificare test e osservazioni, le agenzie governative sarebbero in grado di estrarre i valori dei risultati dai diversi sistemi, per poter gestire la ricerca e per altre finalità nella sanità pubblica. I codici LOINC (e i loro nomi) relativi agli esami dovrebbero interessare ospedali, laboratori, studi medici (MMG/PLS), operatori sanitari, dipartimenti regionali e statali in ambito sanitario. Obiettivi del LOINC nel progetto All’interno del referto di laboratorio, lo standard HL7–CDA prevede che ciascun campo sia codificato. Come già detto, affinché il referto sia interoperabile e quindi leggibile da tutti gli attori, è necessario che la codifica utilizzata sia standard. L’obiettivo è quindi quello di associare a ciascun codice interno di laboratorio di risultato un codice LOINC univoco, in modo tale che il risultato riportato nel documento HL7-CDA di laboratorio possa essere in74 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati terpretato nel modo corretto da qualunque medico, rendendo così il referto di laboratorio un documento interoperabile. La scelta intrapresa è stata comunque quella di non modificare l’organizzazione e le abitudini interne ai laboratori, ma di lasciare le vecchie codifiche alle quali sono stati affiancati i nuovi codici. Infatti, ciascuna codifica LOINC veniva inserita nel referto strutturato come traduzione della codifica interna. 3 Descrizione della soluzione Metodologia applicata Per raggiungere tale obiettivo è stata necessaria la realizzazione di un applicativo web in grado di permettere l’abbinamento delle codifiche LOINC alle codifiche utilizzate internamente. Ogni laboratorio pertanto ha lavorato sulle proprie codifiche, avendo però a disposizione anche il set di dati già associato al LOINC dagli altri laboratoristi, aumentando così le possibilità di cooperazione e condivisione. L’organizzazione pratica di tale metodologia di lavoro ha previsto innanzitutto la scelta da parte di ogni laboratorio di un responsabile dedicato alla ricerca dei codici LOINC da associare ai codici interni di refertazione del proprio laboratorio. Per popolare il software, che già conteneva il tariffario regionale e tutte le voci del LOINC, si è richiesto ai laboratori di fornire i codici interni di richiesta e di erogata e la loro descrizione, associati ad un set selezionato di codici del tariffario regionale. La scelta di partire da un set ristretto e condiviso di codifiche è stata determinata dalla necessità di contenere il numero di codici da transcodificare nella prima fase del lavoro. Questo è stato messo in atto per facilitare l’introduzione dei nuovi strumenti forniti, sia del software che del LOINC, e, allo stesso tempo, per poter confrontare i risultati ottenuti sulla base delle stesse informazioni di partenza. Tale set è stato creato considerando le prestazioni più frequentemente richieste, 75 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati come ad esempio il glucosio, l’emocromo e l’esame delle urine. Inseriti i dati nel software si è proceduto ad una breve formazione diretta a ciascun responsabile individuato, che ha potuto così affrontare in modo appropriato l’attività di transcodifica. Prima di estendere l’attività a tutte le aziende sociosanitarie ed ospedaliere venete, è stata avviata la sperimentazione nei laboratori delle aziende veronesi. Questa fase si è rivelata molto importante per la comprensione e soluzione di diverse criticità, ad esempio l’utilizzo della doppia unità di misura (tradizionale e internazionale) per lo stesso risultato erogato. A supporto dell’attività dei responsabili all’interno dell’applicativo di transcodifica sono stati messi a disposizione diversi strumenti per facilitare e velocizzare la ricerca del LOINC più appropriato per ogni codice interno di risultato. Ad esempio la possibilità di confrontare, a partire dallo stesso codice di tariffario regionale, le associazioni effettuate dagli altri laboratori, valutando opportunamente affinità o differenze. Nel caso non fosse presente un codice LOINC appropriato a rappresentare il dato da codificare lo strumento ha permesso di raccogliere le richieste di nuova codifica da considerare e inviare all’ente internazionale. 3 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Conclusa questa esperienza, si attende come prospettiva logica che i nuovi esami introdotti nei LIS siano codificati da subito e unicamente tramite LOINC, così da proseguire sulla strada dell’interoperabilità dell’intera rete delle ULSS e aziende ospedaliere regionali intrapresa grazie al progetto Veneto ESCAPE. Descrizione della soluzione Tabella 1 – Codici LOINC utilizzati dalle aziende sanitarie per alcuni tra i principali esami prescritti dai MMG Codici LOINC N° di Laboratorio che utilizzano il codice LOINC 90.10.4 BILIRUBINA TOTALE e 90.10.5 BILIRUBINA TOTALE E FRAZIONATA I risultati della transcodifica LOINC Il documento strutturato in formato CDA2 e la codifica LOINC inserita nel documento di referto di medicina di laboratorio permettono la completa interoperabilità semantica del risultato clinico. L’applicativo di cartella che il MMG utilizza nella pratica quotidiana permette di vedere come un risultato di chimica clinica, grazie all’interazione con il registry/repository dell’azienda sanitaria del medico, si inserisca in modo strutturato nella sezione della cartella dedicata ad ogni specifico paziente. A titolo esemplificativo si illustrano le associazioni LOINC individuate per alcuni degli esami di maggiore interesse, quali ad esempio bilirubina, colesterolo totale, emoglobina glicata e tempo di protrombina. Si osserva che per alcuni esami, a parità di campione osservato, a determinare la scelta del codice LOINC da utilizzare sono l’unità di misura e/o la metodica. Si nota tuttavia una certa convergenza verso l’utilizzo di specifici codici LOINC per buona parte dei laboratori coinvolti. Biliribin [Moles/volume] in Serum or Plasma (14631-6) 7 Biliribin.conjugated [Mass/volume] in Serum or Plasma (15152-2) 2 Biliribin.direct [Mass/volume] in Serum or Plasma (1968-7) 14 Biliribin.direct [Moles/volume] in Serum or Plasma (14629-0) 4 Biliribin.indirect [Mass/volume] in Serum or Plasma (1971-1) 6 Biliribin.indirect [Moles/volume] in Serum or Plasma (14630-8) 2 Biliribin.total [Mass/volume] in Serum or Plasma (1975-2) 20 Biliribin [Moles/volume] in Body fluit (1974-5) 2 Biliribin.direct [Mass/volume] in Body fluit (14152-3) 1 Biliribin.indirect [Mass/volume] in Peritoneal fluit (14422-0) 2 Biliribin [Mass/volume] in Peritoneal fluit (14422-0) 2 Biliribin [Mass/volume] in Cord blood (48624-1) 1 Biliribin [Moles/volume] in Cord blood (47994-9) 1 Biliribin [Mass/volume] in Gastric fluid (14424-6) 1 Biliribin [Mass/volume] in Pericardial fluid (49763-6) 1 Biliribin [Mass/volume] in Pleural fluid (14421-2) 1 90.14.3 COLESTEROLO TOTALE 76 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Cholesterol [Mass/volume] in Serum or Plasma (2093-3) 20 Cholesterol [Moles/volume] in Serum or Plasma (14647-2) 7 Cholesterol [Mass/volume] in Body fluit (12183-0) 2 Cholesterol [Moles/volume] in Body fluit (29765-5) 1 Hyperlipidemia Evaluation and management note (34859-9) 1 77 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 3 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Codici LOINC N° di Laboratorio che utilizzano il codice LOINC 90.28.1 Hb - EMOGLOBINA GLICATA Hemoglobin A1c/Hemoglobin.total in Blood (4548-4) 1 Hemoglobin A1c/Hemoglobin.total in Blood by HPLC (17856-6) 17 Hemoglobin A1c/Hemoglobin.total in Blood by IFCC protocol (59261-8) 20 Annotation comment (48767-8) 1 Descrizione della soluzione Grafico 7 – Tipo di unità di misura utilizzate dalle aziende sanitarie ed ospedaliere in laboratorio Unità di misura tradizionale 32% Unità di misura tradizionale e internazionale 90.75.4 TEMPO DI PROTROMBINA (PT) INR in Platelet poor plasma by Coagulation assay (6301-6) 20 Prothrombin time (PT) actual/normal in Platelet poor plasma by Coagulation assay (5894-1) 11 Prothrombin time (PT) in Blood by Coagulation assay (5964-2) 1 INR in Blood by Coagulation assay (34714-6) 3 INR in Capillary blood by Coagulation assay (46418-0) 1 Fibrinogen fragments [Mass/volume] in Platelet poor plasma by Latex agglutination (27990-1) 1 Tra le criticità emerse si è rilevata la difficoltà nel passare ad unità di misura internazionali, perché in alcuni casi risulta difficile incidere sulle abitudini dei professionisti. Una volta tradotte tutte le codifiche interne relative ai risultati di laboratori in codifica LOINC, sarà possibile generare referti digitali 68% strutturati. Nella pratica, questo significa che, ad esempio, il MMG e lo specialista potranno elaborare i dati contenuti nel referto digitale strutturato (creare tabelle di confronti, calcoli, grafici ecc.), grazie anche ai nuovi strumenti dei quali le loro cartelle cliniche digitali saranno dotate. Nel grafico 7 si evidenzia che attualmente nessuna azienda sanitaria riporta nel referto solo risultati con unità di misura internazionali. La scelta più utilizzata è quella di riportare due volte il risultato, Tabella 2 – Stato di avanzamento delle transcodifiche LOINC in Regione Veneto al 31/12/2012 Stato di avanzamento delle transcodifiche in riferimento ai 16 codici di tariffario (%) 91% Numero transcodifiche LOINC effettuate 2040 Numero di aziende sanitarie che hanno concluso l’attività relativa ai 16 codici di tariffario 20 Conclusa questa esperienza, si attende come prospettiva logica che i nuovi esami introdotti nei LIS siano codificati da subito e unicamente tramite LOINC, 78 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati con doppia unità di misura (tradizionale e internazionale). Al 31 dicembre 2012 sono 20 le aziende che hanno concluso l’attività di transcodifica per il set di codici individuato. 79 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati così da proseguire sulla strada dell’interoperabilità dell’intera rete delle ULSS e aziende ospedaliere regionali intrapresa grazie al progetto Veneto ESCAPE. 3 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape La lezione del LOINC L’attività sviluppata nell’ambito del tavolo sul LOINC ha messo in evidenza numerosi aspetti che rendono l’esperienza significativa non solo nello specifico contesto del laboratorio di analisi. Pare quindi opportuno in questa sede provvedere a delineare una breve traccia degli elementi che hanno contribuito a rendere il percorso una buona prassi operativa. Vanno infatti evidenziati i seguenti aspetti: - la metodologia applicata ha facilitato l’apprendimento e ha permesso di svolgere il lavoro in maniera graduale, con il tempo necessario per favorire una reale assimilazione dei contenuti tramite formazione di gruppo, incontri singoli, esercitazioni, sperimentazione pilota su un gruppo ridotto di codici e deployment. Alla fine Data protection di settembre 2012 sono 20 le aziende che hanno concluso l’attività di transcodifica per il set di codici individuato; - la collaborazione tra i laboratori è stata un punto di svolta e ha creato una competitività positiva per raggiungere il risultato; - è stato possibile individuare e proporre una corretta transcodifica LOINC per tutti gli esami dei quali il team si è occupato. Ciò ha permesso di ottenere un ridotto set di codici condivisi a livello regionale per gli esami di laboratorio più richiesti; - l’adesione al lavoro proposto nel contesto di Veneto ESCAPE sul LOINC è stata colta, in alcuni casi, come occasione per aggiornare il proprio database, eliminando i codici obsoleti. L’ultima parte del Modulo 1 è dedicata al tema della protezione dei dati sensibili. Lo scopo è approfondire il tema della riservatezza e della sicurezza nel trattamento dei dati personali e sensibili, definendo gli ambiti di riferimento nell’ICT in sanità ed evidenziandone i domini applicativi a partire dalle disposizioni normative e dalle linee guida in materia sia nazionali che internazionali. Si tratta di un tema che per sua natura interessa indiscriminatamente tutti gli operatori in sanità, siano essi i soggetti fisici o giuridici che producono direttamente il documento oppure coloro che fruiscono delle informazioni attraverso i servizi offerti, inclusi i fornitori di sistemi informativi. Al concetto di riservatezza dei dati personali viene solitamente associata la limitazione all’utilizzo delle informazioni ed alla loro comunicazione all’interno e all’esterno delle strutture che le producono, con il timore che la vita privata del cittadino possa essere indiscriminatamente conosciuta da chi non ne ha diritto. Con la diffusione capillare dell’informatica nella vita quotidiana, non ha oggi senso tentare di affrontare il tema della riservatezza del dato, studiando informative e consensi, visto che il dato sensibile rimane in balia di trattamenti in sistemi informativi 16 80 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Descrizione della soluzione che non si curano della sicurezza. Si può parlare di confidenzialità durante l’utilizzo del dato solo dopo aver approfondito le misure rivolte a rendere certa la sua sicurezza. I fondamenti si basano su due concetti essenziali: l’esistenza del dato, che non può essere colposamente o dolosamente eliminato e la veridicità del dato, che non può essere corrotto. Per rispondere a questi due presupposti è necessario passare attraverso l’analisi dei criteri funzionali e tecnologici necessari alla condivisione delle informazioni, realizzabile solo dopo lo studio approfondito delle regole a sostegno dell’integrità e dell’inalterabilità dei dati. Sicurezza e riservatezza sono concetti imprescindibili, poichè dalla violazione dei principi della prima ne consegue la violazione delle regole proprie della seconda. Il Codice Penale definisce che il bene giuridico riservatezza dell’individuo, espressamente tutelato dal nostro ordinamento, viene leso quando qualcuno si introduce nel sistema informatico protetto da misure di sicurezza16. Si precisa quindi che il presupposto della riservatezza è la sicurezza del dato e della sua intera gestione. ale concetto giuridico e logico di base si ritrova nel Codice Penale, art. 615 ter. “Accesso abusivo ad un sistema T informatico o telematico” che recita: “Chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza ovvero vi si mantiene contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, è punito con la reclusione fino a tre anni”. 81 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape 82 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Descrizione della soluzione Intervista a Marco Borin, Responsabile Sistemi Informativi ULSS 10 San Donà di Piave La sicurezza: gli obiettivi I tavoli di lavoro internazionali sono concordi nel sostenere che, per raggiungere un ragguardevole livello di efficienza ed efficacia nelle misure di sicurezza dei dati, esse devono garantire il raggiungimento dei seguenti obiettivi: • la riservatezza: intesa come la prevenzione dell’utilizzo indebito di informazioni. Preservare la riservatezza significa puntare a ridurre, e possibilmente a eliminare, il pericolo che soggetti terzi vengano a conoscenza di informazioni altrui senza esserne autorizzati. Tale difesa deve presumere che l’accesso ai dati sia sorvegliato, secondo definizione, attraverso minime ed adeguate misure di protezione; • l’integrità: ovvero evitare distruzioni, modifiche e manipolazioni illegittime dei dati. Tendere alla totale integrità significa puntare ad escludere il rischio di perdita o modifica dei dati nei sistemi, di non appropriato utilizzo degli stessi, dall’interno come dall’esterno della struttura, sia colposo che doloso, di eventi naturali e non. Si tratta di un elemento fondamentale, poiché ogni alterazione dell’informazione nella sua consistenza logico-fisica porta inevitabilmente anche alla variazione del contenuto sostanziale dell’informazione stessa. Proteggere l’integrità del dato significa pure assicurare l’essenziale correttezza del contenuto informativo; 3 • la disponibilità: è la selezionata e controllata garanzia dell’accesso al dato. Disponibilità del dato significa considerare lo sforzo di prevedere ed evitare i pericoli di oscuramento o di inaccessibilità ai dati durante un’attività del tutto lecita realizzata grazie al consenso. Quanto descritto dimostra come la sicurezza nella gestione delle informazioni non è un accessorio che si aggiunge ai sistemi, quanto un elemento fondante, una caratterizzazione intrinseca del dato. La sicurezza nella sua molteplicità deve abbracciare gli aspetti fisico-logicistici (ad esempio locali, accessi, strutture, materiali), informatici (come nel caso di chiavi, cifrature, canali) ed umani (ruoli, identificazioni) ed è perseguibile soltanto impiegando le opportune misure organizzativo-funzionali, tecniche e giuridiche. Questo genere di considerazioni è stato applicato all’intero sistema informativo tanto quanto ai singoli sistemi informatici coinvolti nel progetto Veneto ESCAPE. Infatti, la sicurezza del dato è uno dei presupposti che devono connotare l’architettura dei sistemi sin dall’inizio del progetto per evitare dispendiose modifiche e adattamenti in corso d’opera. Va evidenziato come la normativa vigente impone comunque di adottare le misure idonee in tema di sicurezza dei dati anche ai sistemi già progettati e in uso, adottando i necessari adeguamenti. Quali rivoluzioni organizzative e tecnologiche ha comportato la digitalizzazione del referto nella sua azienda? Veneto ESCAPE ha offerto l’occasione per re-ingegnerizzare aspetti organizzativi e tecnologici aziendali. L’ULSS 10 è un’azienda particolare dal punto di vista territoriale perché comprende tre ospedali e tre laboratori in un’area a vocazione turistica che va da Jesolo fino a Bibione, passando per Eraclea e Caorle. Un ambito territorialmente ampio e del tutto particolare dove esistono competenze diverse in contesti molto differenti. Con l’avvio del progetto si è consolidata la collaborazione e l’organizzazione dell’attività fra i nostri tre laboratori, dando vita ad un multisettore dinamico. In pratica, ciascun laboratorio può specializzarsi in attività specifiche, lavorando in rete, suddividendo le richieste, condividendo dati e competenze così da rispondere più rapidamente alle esigenze dei cittadini e delle unità operative richiedenti. Diciamo che, soprattutto per il laboratorio, Veneto ESCAPE ha rappresentato una rivoluzione che ha creato una concreta e proficua sinergia. Dal punto di vista organizzativo il progetto ha consentito la distribuzione dei referti all’interno e all’esterno, direttamente al cittadino, 83 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati consolidando anche un order entry interno per la gestione di tutto il ciclo delle richieste informatizzate al laboratorio. Inoltre, ogni unità operativa richiedente può visualizzare in tempo reale sia i referti firmati digitalmente che tutti gli stati di avanzamento dell’esame, funzione utile nella gestione delle urgenze. Alla rivoluzione interna è seguita la possibilità offerta ai cittadini di avere a disposizione i propri referti in formato digitale. Cosa ha significato l’introduzione di Veneto ESCAPE nella sua azienda? Il progetto è stato una specie di grimaldello per far evolvere e migliorare il servizio informativo aziendale, conferendo maggiori e migliori garanzie di sicurezza a tutti. Come dicevo, per la nostra azienda è stata una grande occasione anche per re-ingegnerizzare l’intero sistema informativo aziendale. Ad esempio, per supportare meglio tutti i nuovi progetti di informatizzazione, abbiamo aumentato la sicurezza dei server aziendali collocandoli in un data center esterno e sfruttando ampiamente le tecnologie di virtualizzazione. Molto resta ancora da fare per una realtà come la nostra che, rispetto ad altre, è partita abbastanza di recente, ma oggi Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape possiamo dire di essere pronti, a livello infrastrutturale e con la collaborazione di tutti i fornitori coinvolti, per trasferire i risultati verso le cartelle dei medici di medicina generale, realizzando gli obiettivi previsti dal progetto DOGE. Grazie ai passi avanti compiuti anche con l’introduzione di Veneto ESCAPE, abbiamo a disposizione la tecnologia, l’organizzazione e l’infrastruttura per rispondere ai nuovi progetti in corso: si tratta ora di proseguire sulla strada di cooperazione intrapresa, estendendo le funzionalità alle cartelle dei medici di famiglia. Tutto quello che dico dimostra come per l’ULSS 10 il progetto Veneto ESCAPE abbia rappresentato un vero 84 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati salto quantico per la ristrutturazione tecnologica complessiva dell’azienda, ponendo le basi per le future evoluzioni. L’apertura verso le unità operative e l’evoluzione tecnologica hanno consentito di realizzare le fondamenta per l’introduzione di altri strumenti, come sarà in futuro il Fascicolo Sanitario Elettronico. La campagna informativa verso i cittadini avviata a marzo 2012 sta dando i suoi frutti e siamo certi che l’introduzione della possibilità di scaricare i propri referti firmati digitalmente è stato il punto di partenza di un lungo cammino di evoluzione tecnologica dei servizi offerti dalla nostra azienda al cittadino. 3 Descrizione della soluzione Intervista a Giovanni Poli, D.A.I. di Patologia e Diagnostica, U.O.C. Laboratorio Analisi dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona Per quali ragioni il referto strutturato e la codifica LOINC possono essere considerati pietre miliari della condivisione semantico-clinica? Quando parliamo di referto strutturato parliamo di interoperabilità e comunicazione dei risultati del laboratorio verso l’esterno. Non più quindi la distribuzione di un referto cartaceo ma di un file, una struttura di dati acquisibile all’interno e all’esterno dell’ospedale, ad esempio in una cartella clinica informatizzata, sia essa del reparto o del MMG. Serve che i risultati contenuti nel file-referto abbiano una codifica e una modalità di riconoscimento univoca: il LOINC si pone come codifica che va in questa direzione. Si tratta di uno standard di codifica internazionale che identifica in modo univoco i risultati dei vari esami. Unico neo è che, proprio per la sua estrema precisione nell’identificare univocamente un risultato, risulta una codifica abbastanza ostica e complicata, aspetto questo che ha rappresentato un ostacolo alla sua diffusione su ampia scala. Grazie al lavoro della 85 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Regione, di Arsenàl.IT e di noi operatori e professionisti dei laboratori, all’interno del percorso realizzato con Veneto ESCAPE, la codifica LOINC sta arrivando a diffondersi in maniera capillare nella nostra sanità regionale. Questa è la base di partenza sulla quale poter costruire sistemi di gestibilità del dato informatizzato, che potrà essere poi utilizzato con diversi fini. Il dato clinico ed il risultato abbinati al codice LOINC possono permettere, ad esempio, una loro raccolta e valutazione epidemiologica, conferendo così un ulteriore valore aggiunto al singolo dato. Il referto strutturato è poi alla base della pubblicazione dinamica in internet del dato clinico, attività garantita grazie all’introduzione della soluzione Veneto ESCAPE. Il progetto è infatti noto per aver permesso la refertazione online, con la messa a disposizione di documenti dotati di firma digitale e quindi con valore legale. Questo ha avuto un grosso impatto nelle diverse realtà locali, non solo migliorando la trasmissione dei referti all’interno del- Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape le strutture ospedaliere, ma favorendo il ritiro dei referti online anche per i pazienti esterni, non più obbligati a tornare nelle strutture ospedaliere, con il vantaggio ben riassunto dallo slogan “meno file, più files”. Ma il progetto, nella scelta di privilegiare il referto strutturato HTML CDA2 su altre forme digitali (quali il PDF), garantisce tutta una serie di potenzialità nell’utilizzo dei dati presenti nel referto prima non realizzabili, e che sono alla base di altri progetti di interoperabilità, come ad esempio DOGE, e di raccolta dei dati quale sarà il Fascicolo Sanitario Elettronico. In sintesi, grazie al referto strutturato, alla codifica internazionale LOINC e agli standard informatici applicati, si potranno avere in un prossimo futuro potenzialità pratiche nell’utilizzo e nell’interscambiabilità dei dati presenti nel referto di laboratorio con ricadute positive e pratiche sia per gli operatori sanitari, sia a favore della popolazione, che andranno oltre i benefici già colti con la possibilità della refertazione e del ritiro online. Cosa ha significato l’introduzione della soluzione Veneto ESCAPE nell’azienda ospedaliera nella quale lavora? Veneto ESCAPE ha permesso di introdurre una modalità completamente diversa di gestire la refertazione rispetto al passato, con impatti positivi sia interni che esterni al laboratorio. 86 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati É stata modificata l’operatività interna del laboratorio, con l’introduzione delle smart card regionali e l’introduzione della firma digitale, prima non prevista. I cambiamenti sono e saranno sempre maggiori, con l’obiettivo futuro di una refertazione che sarà sempre più senza carta (paperless) e con servizi sempre più rivolti a favorire e migliorare la fruibilità da parte dell’utente. Ai cittadini il progetto ha già permesso, con il poter accedere ai propri referti online, di non avere più la necessità di dover tornare nella struttura ospedaliera dove sono stati eseguiti gli esami, per il ritiro del referto. Restano alcuni aspetti da completare come quello del pagamento online che permetterà di ottimizzare ulteriormente tale modalità di ritiro. Ma, grazie al lavoro realizzato con Veneto ESCAPE, si sono poste le basi di un processo di digitalizzazione dei processi clinici che prevede ulteriori sviluppi futuri di cui si possono già scorgere le principali caratteristiche e potenzialità. Ne è un esempio il Fascicolo Sanitario Elettronico regionale nel quale convergeranno tutti i singoli referti. Nella nostra azienda il paziente già ora, quando si collega per il ritiro del referto, accede ad un proprio dossier, in cui trova raccolti una serie di documenti sanitari, non solo referti di laboratorio, che vengono raccolti e conservati nel repository aziendale. In sostanza pian piano si sta componendo 3 Descrizione della soluzione il puzzle del FSEr, che sarà utile a tutti, operatori sanitari e cittadini. Il Fascicolo Sanitario Elettronico diventerà uno strumento sempre più indispensabile per l’operatore chiamato a trattare un paziente, permettendo di avere puntualmente a disposizione tutti i dati del suo passato clinico e poterli così utilizzare al meglio per il processo di diagnosi e cura cui è chiamato. Non mi sembra una novità da poco. La tecnologia sta permettendo di andare in questa direzione. Il progetto Veneto ESCAPE ha garantito 87 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati e garantirà di creare servizi sempre più utili attraverso la trasferibilità dei dati, ma anche offrendo la loro rintracciabilità storica all’interno di un repository regionale. Permetterà così a tutti i cittadini/pazienti la possibilità di trovare gestiti e raccolti al meglio i propri dati sanitari. Dati che saranno poi disponibili per il paziente e per gli operatori sanitari che lo seguono, quando questo si renderà utile per il miglioramento del suo percorso diagnostico e di cura. 3 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Modulo 2: la gestione dell’identità digitale dell’operatore sanitario É indispensabile che tutte le fasi della vita di un documento digitale vengano implementate ed adeguatamente governate, tenendo conto delle esigenze funzionali, ma anche delle imposizioni normative, considerando l’ambito nel quale si opera. Il presupposto della riorganizzazione degli scenari clinico-sanitari è di non andare a stravolgere l’operatività propria del sistema sociosanitario, orientato a prevenire, diagnosticare e curare i danni alla salute dei cittadini. Nel Modulo 1 è stato introdotto, insieme ai suoi requisiti essenziali, il documento informatico, in particolare quello testuale definito dalla tipologia di documentazione, oggetto principale del progetto Veneto ESCAPE. Per affrontare l’argomento del Modulo 2 bisogna fare un passo indietro verso le firme elettroniche, quali elementi normativamente e dottrinalmente essenziali all’utilizzo dei sistemi informatici ed informativi, oltre che alla fase di sottoscrizione dei documenti. La normativa vigente impone di appoggiarsi ai certificati di firma e di autenticazione per garantire il passaggio formale e la conseguente surroga della sottoscrizione autografa con firma digitale, e l’introduzione dei sistemi di autenticazione con firma elettronica. Tali certificati, insieme ad altri elementi ritenuti indispensabili 88 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati dalle norme, permettono di implementare ed utilizzare le firme elettroniche a pieno valore legale, sempre che questi vengano emessi dai soggetti all’uopo dedicati, ovvero da quelle che sono giuridicamente definite Certification Authority (CA). Con l’introduzione massiva dei vari sistemi di firma in ambito clinico-sanitario gli addetti ai lavori si sono resi conto che non era percorribile la strada del semplice rapporto diretto e unico fra la CA e l’ente richiedente le firme, come non lo era quello fra la CA e il richiedente/ titolare della firma. L’esperienza ha permesso di riconoscere che le attività pragmatiche legate ai certificati (richiesta, consegna, sospensione, revoca, ecc.) devono essere governate dalla struttura sanitaria di riferimento del titolare della firma. Questo è necessario indipendentemente dal tipo di rapporto di lavoro che intercorre tra azienda e firmatario. Inoltre è emerso il bisogno di organizzare un nucleo aziendale per la gestione delle attività correlate ai certificati. Di qui viene fornita l’indicazione operativa di creare in ogni azienda sanitaria un punto di riferimento per i titolari/richiedenti i certificati, che operi da collegamento diretto fra la autorità di certificazione e gli interessati ai servizi di certificazione. Descrizione della soluzione Figura 8 – Flusso complessivo del processo di certificazione nelle aziende sanitarie e ospedaliere 1 CONTRATTO CA / AZIENDA SANITARIA (RA) 2 INDIVIDUAZIONE RA E FORMALIZZAZIONE 3 SISTEMI E PROCEDURE IN RA 4 FORMAZIONE OPERATORI RA 8 COMPILAZIONE MODULI DI RICHIESTA EMISSIONE 7 IDENTIFICAZIONE RICHIEDENTI TITOLARI 6 CHIAMATA DEI RICHIEDENTI TITOLARI E ACCESSO IN RA 5 INDIVIDUAZIONE RICHIEDENTI TITOLARI 9 REGISTRAZIONE E COMUNICAZIONE A CA 10 EMISSIONE SMART CARD 11 IN RA GESTIONE DI SOSPENSIONE E REVOCA 12 ARCHIVIAZIONE DOCUMENTAZIONE In quest’ottica va letto il raccordo operativo avvenuto nel maggio 2011 tra il progetto Veneto ESCAPE e il progetto FDCOS (Diffusione della Firma Digitale e della Carta Operatore Sanitario) in virtù dell’elevato livello di interconnessione e sussidiarietà dei relativi obiettivi, così da creare sinergie gestionali e simmetrie informative di tipo operativo. L’obiettivo principale del progetto 89 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati FDCOS infatti è la diffusione delle “carte operatore” tra i professionisti sanitari, nella loro duplice funzione di strumento di firma digitale (per la produzione di documentazione clinica in formato elettronico dotata di validità legale) e di mezzo di autenticazione forte per l’accesso sicuro e con tutela della privacy alle informazioni di natura clinica. Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Intervista a Andrea Toigo, funzionario amministrativo Ufficio Personale Azienda ULSS 2 Feltre Cosa ha comportato l’introduzione di una Registration Authority per la gestione della firma digitale? Grazie alla istituzione della Registration Authority interna all’azienda sono stati ridotti i tempi di alcuni importanti processi, in particolare quelli legati all’emissione della firma digitale. Si tratta di un servizio che ha offerto grosse opportunità alla nostra azienda, dato che permette di risparmiare tempo in attività che prima prevedevano l’impiego di molti dipendenti, a fronte di un maggiore coinvolgimento nel processo del servizio personale. Dal mio punto di vista è quindi una ottima occasione per l’azienda di rendere più snelle le procedure rispetto al passato, prima di Veneto ESCAPE, quando la Registration Authority era esterna all’azienda. Prima per registrare una firma digitale era necessario persino prendersi una giornata per recarsi di persona alla Registration Authority regionale. E tutti dovevano farlo con un dispendio di tempo e denaro davvero notevole. D’altro canto il nuovo sistema pone un problema di responsabilità e di gestione di tali responsabilità nell’ambito della normativa. Diciamo che dobbiamo prestare maggiore attenzione a questi aspetti, stabilendo un sistema di controllo, supportato da sistemi informatici e fina90 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati lizzato ad evitare di incorrere in errori. Ma questi sono elementi di ordinaria amministrazione, che non influenzano la notevole importanza dell’introduzione della Registration Authority. Cosa ha significato l’introduzione di Veneto ESCAPE nella sua azienda? Nella nostra azienda, l’ULSS 2, prima dell’avvio del progetto era già previsto di produrre referti digitali validi dal punto di vista legale. Con Veneto ESCAPE è stato implementato il percorso in maniera strutturata e professionale, avendo a disposizione un team tecnico al quale far riferimento costantemente. Attualmente stanno partendo tutte le unità operative con la produzione di referti digitali e presto il progetto sarà completato, migliorando in maniera decisiva e proficua soprattutto i processi interni all’azienda. La distribuzione dei referti all’esterno è solo un tassello del mosaico, sebbene sia particolarmente importante per i cittadini, soprattutto in un territorio come il nostro a totale prevalenza montuosa. Possiamo dire che è stato fatto un decisivo passo in avanti nell’ambito della digitalizzazione dei processi clinici e che Veneto ESCAPE ha supportato l’ULSS 2 nello spiccare il volo che ci porterà verso l’implementazione del Fascicolo Sanitario Elettronico. 3 Descrizione della soluzione Intervista a Claudio Beltrami, Responsabile del progetto FDCOS della Regione Veneto Come gli obiettivi del progetto FDCOS si integrano con Veneto ESCAPE? Diciamo che Veneto ESCAPE ha usato lo strumento FDCOS, portandolo avanti nel percorso di digitalizzazione del processo documentale interno alle aziende. É stato un lavoro tecnologico di sostegno reciproco. Il progetto FDCOS nasce con l’obiettivo di introdurre la carta operatori come strumento per la firma digitale e per l’autenticazione forte (autenticazione a più fattori). Ciò che è più funzionale al progetto Veneto ESCAPE è la firma digitale applicata inizialmente ai sistemi di laboratorio. Nonostante il progetto FDCOS, avviato nel 2005, prevedesse, in ottica lungimirante, l’utilizzo di una smart card estremamente versatile, ci siamo accorti però che non era sufficiente offrire gratuitamente agli operatori uno strumento evoluto, né una soluzione software. É stato necessario infatti intervenire sul fronte organizzativo, introducendo il concetto di firma digitale anche tra gli obiettivi dei Direttori generali, attivando una Registration Authority interna all’azienda e fornendo la soluzione tecnologica per l’emissione delle carte in azienda. É qui che FDCOS si integra con Veneto ESCAPE? 91 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Direi di sì. L’integrazione è nata spostando l’attenzione dall’aspetto tecnologico a quello organizzativo, disponendo che l’emissione della carta fosse competenza dell’ufficio personale dentro ciascuna azienda. Contestualmente al processo di assunzione di una persona, è possibile consegnagli la tessera che permette anche la firma digitale. Ogni azienda ha discrezionalità sulla decisione di chi può avere la firma digitale. Si tratta comunque di uno strumento che offre molte opportunità anche in termini di strong authentication per l’accesso alle risorse informatiche. Diciamo che questo rappresenta un pilastro per la diffusione della firma digitale. Veneto ESCAPE, essendo un progetto di attivazione dell’intero ciclo di digitalizzazione in ottica paperless, si è integrato perfettamente nell’obiettivo di FDCOS. Per portare la procedura di emissione della tessera operatore abbiamo lavorato con il team di Arsenàl.IT nella definizione di un regolamento con l’identificazione di precise linee guida per la gestione dell’identità digitale. FDCOS, sulla spinta di Veneto ESCAPE, ha reso cruciale per le aziende l’integrazione della procedura di gestione del personale con il sistema per la gestione dell’identità informatica nell’ambito del dominio aziendale, il Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape quale a sua volta comunica con i sistemi della Certification Authority nelle fasi di emissione e gestione della carta operatore. La peculiarità della soluzione FDCOS è la non invasività, ovvero l’attivazione dell’autenticazione forte sulle postazioni di lavoro che non implica modifiche alle componenti software di sistema e, quindi, non ne inficia l’integrità. É una soluzione versatile ed efficace. Quali sono oggi le prospettive evolutive del progetto FDCOS? Il progetto nazionale FDCOS si è concluso a gennaio 2012, proiettando nuove frontiere verso il concetto di identità federata. In sostanza le evoluzioni del progetto seguiranno i processi di autenticazione. Così come Veneto ESCAPE trova evoluzione nel Fascicolo Sanitario Elettronico, così FDCOS troverà la sua 92 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati evoluzione nella gestione dell’identità digitale locale e federata. Per garantire la corretta gestione delle identità digitali in un contesto federato, in cui ciascun soggetto coinvolto garantisce le credenziali degli utenti del proprio dominio di competenza, è necessario consolidare e gestire in modo efficace i domini di autenticazione locale ovvero accrescere la maturità dei sistemi di identity management. In altre realtà europee, come ad esempio in Francia, i sistemi di gestione federata dell’identità sono già in uso. Si tratta quindi di consolidare le conoscenze ed esperienze esistenti nella realtà del Veneto per continuare il percorso già tracciato da FDCOS insieme a Veneto ESCAPE e per garantire il substrato necessario alla realizzazione del FSE regionale. 3 Descrizione della soluzione Modulo 3: l’archiviazione Il Modulo 3 fornisce una serie di linee guida per realizzare, dal punto di vista logico e funzionale, un archivio in grado di raccogliere i documenti digitali prodotti da un’azienda sanitaria conformemente ai principi normativi e all’infrastruttura di interscambio documentale interaziendale prevista da Veneto ESCAPE. Il progetto non comporta l’adozione di uno standard di riferimento, al quale le aziende si debbano attenere nel realizzare o acquisire un sistema di archiviazione documentale, dato che l’esigenza non è tanto di avere uno standard di realizzazione di un repository come sistema di archiviazione digitale, quanto di avere un modello di archiviazione indipendente dalle soluzioni tecnologiche presenti sul mercato. L’obiettivo del documento è quindi fornire indicazioni su che cosa sia un sistema di archiviazione, cosa possa contenere e come vadano classificati e gestiti i documenti digitali destinati al ciclo distributivo sia esterno che interno. Questo aspetto risulta particolarmente importante nella realizzazione del progetto, tenendo in considerazione che le aziende sanitarie della Regione del Veneto hanno acquisito negli anni i più differenti sistemi e soluzioni di archiviazione. Differenze che si sono caratterizzate non solo in termini di parametrizzazioni tecnologiche, 93 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati ma soprattutto per quanto riguarda il posizionamento logico dell’archivio digitale nella complessità del ciclo di vita di un documento creato. Il sistema di archiviazione documentale adottato da ciascuna singola azienda può essere un sistema di archiviazione centralizzato o distribuito a livello dipartimentale, producendo differenti scenari possibili di implementazione ed utilizzo dello stesso che dipendono, in molti casi, dall’organizzazione strutturale, funzionale e tecnologica di ogni azienda. L’analisi condotta e lo scopo delle specifiche proposte in questo modulo mirano perciò a fissare dei punti basilari, esplicitazione delle caratteristiche fondamentali non tanto del sistema tecnologico “archivio” quanto delle sue funzionalità. Il sistema di archiviazione documentale va pensato come conseguente alla produzione del documento digitale ed antecedente alla distribuzione, interna o esterna, e quindi alla fase di conservazione sostitutiva. É obiettivo del Modulo 4 dettagliare il concetto di pubblicazione e distribuzione, prevedendo la possibilità e l’esigenza di realizzare un’infrastruttura di interscambio documentale fra le diverse aziende sanitarie che poggi sulle linee guida IHE. In particolare sui profili XDS e XCA, sui quali si basa il modello DOGE per la Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape pubblicazione e l’invio di documenti digitali ai MMG/PLS come pure il progetto HEALTH OPTIMUM che ha permesso la realizzazione della rete regionale di teleconsulto in un sistema hub&spoke. In definitiva, il Modulo 3 specifica la differenza tra archiviazione e conservazione, espone i principi base e i prerequisiti per l’archiviazione documentale e presenta il concetto di classificazione nella sua declinazione tecnico-implementativa. Infine, fornisce linee guida rispetto al tema data protection e alla certezza del dato archiviato. Principi base e prerequisiti dell’archiviazione I principi base sui quali si fonda il processo di archiviazione sono principalmente due: l’univoca identificazione del documento prodotto e la sua classificazione. Al fine di garantire tali requisiti il sistema di archiviazione deve essere organizzato ed integrato con gli altri sistemi aziendali così da assegnare un codice di identificazione del paziente, corretto ed univoco (patient ID), e generare un codice di identificazione per ciascun documento prodotto (document ID). Tali codici devono, per identificare correttamente il documento e il paziente al quale sono correlati, essere univoci in tutto il possibile bacino di utilizzo. Per raggiungere questo obiettivo nel Modulo sono state delineate le regole necessarie al rispetto di questi requisiti nel contesto di riferimento che corrisponde al territorio della regione Veneto. Il sistema di archiviazione descritto è 94 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati compatibile con l’archiviazione di qualsiasi documento prodotto, sia esso clinico o amministrativo, firmato digitalmente oppure no, sebbene il focus di tale documento rimanga quello legato alle tipologie di documenti oggetto di studio del progetto Veneto ESCAPE. La definizione dei parametri di classificazione precisa dunque le caratteristiche di tali documenti, informazioni che, nel tempo, potranno essere ampliate a seconda delle nuove tipologie di documento che entreranno nel flusso documentale digitale. Stabilire una metodologia di identificazione e classificazione unica a livello regionale risulta necessario per l’integrazione con la piattaforma di interoperabilità regionale per lo scambio documentale, sulla quale sono basati anche il progetto DOGE e la rete di teleconsulto interospedaliero costruita grazie al progetto HEALTH OPTIMUM. 3 Descrizione della soluzione Intervista a Michela Tregnaghi, Direzione Amministrativa di Presidio, referente legale del progetto Veneto ESCAPE per l’Azienda ULSS 17 Este In che modo l’archiviazione digitale ha facilitato la gestione aziendale dei documenti? L’attivazione del sistema di archiviazione, ossia di conservazione legale, ha rappresentato l’occasione per mettere in campo una serie di applicazioni specifiche, su misura della nostra realtà aziendale. Ad esempio, sulla base delle indicazioni ricevute nel corso di uno degli incontri di formazione di Veneto ESCAPE, abbiamo attivato un percorso interno di formazione specifica sul campo per tutti gli operatori che hanno a che fare con il processo documentale ed il referto online. Esperienza che è tuttora occasione di crescita professionale e di scambio continuo. Abbiamo coinvolto tutto il personale a gruppi di 25 persone in un percorso che sta ottenendo ottimi risultati soprattutto in termini di collaborazione fra i vari operatori. Partendo dalla definizione di documento amministrativo e di archiviazione digitale siamo riusciti a creare un sistema di comunicazione e collaborazione tra la parte amministrativa e quella clinica dell’azienda. D’altronde, sempre in tema di conservazione abbiamo proceduto alla nomina del 95 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati conservatore legale aziendale, incarico che, seguendo le disposizioni dell’ex-DigitPA, è stato assegnato al direttore medico aggiungendo cinque deleghe specifiche ai direttori delle unità complesse che producono referti digitali, vale a dire laboratorio analisi, anatomia patologica, endoscopia digitale, radiologia, emodinamica ed una al direttore dell’information technology con specifiche competenze. Prima di avviare la conservazione legale, in collaborazione con il direttore dell’information technology ed il responsabile aziendale per il trattamento dei dati, abbiamo provveduto a definire il manuale per la conservazione. Solo a questo punto abbiamo avviato il percorso di conservazione legale. Cosa ha significato l’introduzione di Veneto ESCAPE nella sua azienda? Diciamo che è stata una proficua occasione di scambio e di evoluzione per la nostra azienda e per tutti gli operatori coinvolti. La collaborazione stabilita tra figure amministrative e sanitarie è senza dubbio uno dei vantaggi prodotti dall’introduzione di Veneto ESCAPE. 3 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Dovendo programmare insieme le attività per produrre il referto digitale è stata stabilita una cooperazione molto ampia che ha permesso di raggiungere gli obiettivi nei tempi stabiliti. Ribadisco l’importanza della formazione perché garantisce la comunicazione tra i soggetti coinvolti. In tal senso, personalmente, è stato molto importante anche il percorso di formazione promosso da Arsenàl.IT nell’ambito di Veneto ESCAPE perché abbiamo potuto trarre utili spunti da applicare all’interno della nostra azienda, facilitando il processo di cambiamento e condividendolo anche con altri operatori che stavano percorrendo la nostra stessa strada, o che avevano iniziato prima e quindi potevano fornirci elementi utili al miglioramento. Sempre per quanto riguarda la formazione interna, vorrei evidenziare che grazie a Veneto ESCAPE abbiamo stabilito un ottimo livello collaborativo con alcune Case di Riposo che svolgono anche la funzione di punti prelievo in un territorio molto vasto, dove l’ULSS 17 ha competenza su ben 4 ospedali. Il ritiro del referto online direttamente nelle Case di Riposo (anche per gli utenti non esenti grazie ad una convenzione con la nostra tesoreria) è stato un piccolo ma importante risultato perché ha dato importanza alla rete territoriale, valorizzando alcune strutture e offrendo un riscontro diretto all’utenza nel territorio stesso. Il progetto Veneto ESCAPE in tal senso ha dato un notevole impulso in termini di scambio di informazioni ed esperienze, e quindi di costruzione di nuovi servizi. Abbiamo compreso a pieno l’importanza del documento digitale come momento di condivisione dei dati calato sulle esigenze del territorio. Il progetto ha fatto da stimolo e impulso per aprire nuovi scenari in azienda tanto che abbiamo capito che il Fascicolo Sanitario Elettronico può essere davvero la risposta a problematiche sia interne, sia con le strutture che collaborano a vario titolo con la nostra azienda, come pure nei confronti dell’utenza. Tutto ciò senza contare altri vantaggi di minore entità ma di notevole riscontro, come ad esempio l’enorme vantaggio di ridurre l’archivio e soprattutto le file agli sportelli. Vantaggio quest’ultimo particolarmente apprezzato dai cittadini, utenti dei nostri servizi. Modulo 4: la distribuzione dei referti digitali al cittadino I flussi di pubblicazione e distribuzione del progetto Veneto ESCAPE prevedono la distribuzione interna, verso i reparti ed i distretti, ed esterna, verso i cittadini e i diversi operatori di primary care. Nel Modulo 4 sono descritti dal punto di vista funzionale, normativo e tecnologico solamente i processi di pubblicazione e distribuzione verso i cittadini, considerati i primi e fondamentali destinatari del progetto. Un’altra priorità in questo senso è la definizione di regole precise per tali servizi di distribuzione che consentano l’interoperabilità dei sistemi su scala interaziendale. Per pubblicazione e distribuzione esterna verso i cittadini si intende la realizzazione dei flussi che ogni azienda attiva per consentire ai suoi assistiti di consultare via web i documenti digitali ad uso esterno, prodotti contestualmente all’erogazione di prestazioni sanitarie nell’azienda. Il progetto Veneto ESCAPE, rispetto alle funzionalità della storica soluzione ESCAPE, esige di ampliare la visione 17 96 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Descrizione della soluzione del servizio di distribuzione a tutti i documenti digitali prodotti nel processo di cura di un cittadino-paziente sull’intero territorio regionale. Tale obiettivo viene raggiunto ampliando la visione strategica dei servizi su scala prima aziendale, poi provinciale ed infine su scala regionale. Il processo di archiviazione e distribuzione esterna prevede che i referti, una volta prodotti, memorizzati, classificati e archiviati, siano canalizzati in un flusso di pubblicazione e distribuzione per essere resi disponibili in formato digitale al cittadino. Obiettivo principale, infatti, è far sì che ciascun cittadino possa scaricare i propri referti da tutti i portali web delle aziende sanitarie ed ospedaliere della Regione Veneto. Un secondo possibile canale di distribuzione può avere come destinatari gli attori delle cure primarie, vale a dire MMG e PLS; esso prevede altri flussi ed è realizzato secondo specifiche tecniche coerenti con quelle del progetto DOGE17. ur non essendo oggetto di tale pubblicazione lo studio dei flussi legati al progetto DOGE, è comunque opportuno P ricordare che l’architettura del sistema centrale di pubblicazione per lo scarico dei referti in Veneto ESCAPE condivide molte funzionalità con quella utilizzata in DOGE. 97 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Molte aziende sanitarie della Regione Veneto si sono dotate nel tempo di proprie soluzioni aziendali per lo scarico dei referti. Il progetto Veneto ESCAPE supporta le modalità attuate prima dell’inizio del progetto, ma ha come priorità quella di tracciare una precisa roadmap che vede la realizzazione di una rete di portali interoperabili con i sistemi di condivisione documentale di tutte le aziende sanitarie della regione. Le modalità di seguito descritte rappresentano rispettivamente l’insieme delle soluzioni esistenti nelle aziende prima dell’introduzione di Veneto E S CA P E ( m o d a l i t à A ) e q u e l l a introdotta specificamente dal progetto (modalità B). 3 Descrizione della soluzione Figura 9 – Esempio di schermata di un’azienda sanitaria che utilizza la Modalità A Modalità A event-oriented: soluzione tradizionale per lo scarico dei referti Le soluzioni di scarico referti attivate dalle aziende sanitarie prima dell’avvio del progetto devono soddisfare alcuni requisiti considerati imprescindibili all’interno del progetto. Innanzitutto è necessario che sia attiva la raccolta “una tantum” del consenso alla pubblicazione dei referti per lo scarico. Nei contatti seguenti al primo il consenso viene rilasciato in modo implicito. Deve inoltre essere garantita la possibilità per il cittadino di revocare il consenso alla pubblicazione dei referti per lo scarico in occasione di ciascun episodio di cura. La possibilità di revoca riguarda i soli referti che vengono prodotti in tale contatto. In aggiunta, i referti devono essere consultabili per i 45 giorni successivi la data di pubblicazione. Inoltre la consultazione, come lo scarico 98 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati e l’esportazione, devono essere possibili per i soli referti firmati digitalmente. Infine, le soluzioni di autenticazione per lo scarico devono soddisfare una delle seguenti modalità: una prima possibilità prevede l’impiego di una password valida per i referti prodotti in un unico evento di cura, visibili e scaricabili dal portale e rilasciata al momento dell’accettazione del paziente. L’autenticazione al portale di scarico referti avviene mediante l’inserimento del codice fiscale, o altre soluzioni che permettono di identificare univocamente il paziente, e della password. Una volta autenticato, il cittadino può accedere ai soli referti collegati all’episodio di cura per il quale è stata emessa quella precisa password. In alternativa, è possibile l’impiego di soluzioni di autenticazione al portale di scarico mediante credenziali fisse prescelte dall’utente in una fase di preregistrazione al portale. Le aziende che si sono dotate di queste 99 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati soluzioni devono gradualmente convogliare verso una soluzione più evoluta per lo scarico dei referti, che consenta di attuare una condivisione dei documenti clinici su scala regionale. Tale soluzione si identifica con la Modalità B. Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Modalità B patient-oriented: interoperabilità dei portali Veneto ESCAPE traccia la strada per realizzare lo scarico dei documenti sanitari dei pazienti su scala regionale. Alle aziende sanitarie che ancora non erano dotate di portali di scarico referti, è stato consigliato di adottare direttamente tale soluzione tecnologica. Per realizzare questo servizio vengono applicate, con alcuni aggiornamenti ed estensioni, le linee guida dei progetti HEALTH OPTIMUM e DOGE. Più precisamente, i servizi che vengono implementati in Veneto ESCAPE sono complementari a quelli di DOGE e si basano sull’infrastruttura di interoperabilità della rete regionale per il teleconsulto realizzata da HEALTH OPTIMUM. 100 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 3 Descrizione della soluzione Figura 10 – Esempio di schermata di un’azienda sanitaria che utilizza la Modalità B Considerato che ciascuna azienda sanitaria ha come obiettivo l’implementazione di un portale di scarico referti per i propri assistiti, la roadmap di attivazione di tali servizi può avvenire per lo scarico dei referti prodotti nel contesto della stessa azienda sanitaria, delle aziende della stessa provincia e della regione. La specificità della Modalità B è quella di garantire la continuità informativa per il cittadino, che può accedere in questo modo non soltanto ai referti collegati all’episodio di cura per il quale è stata emessa quella precisa password, ma a tutti quelli prodotti digitalmente dall’azienda. L’autenticazione al portale di scarico referti avviene mediante l’inserimento del codice fiscale e, la prima volta che il cittadino accede al servizio, del codice di attivazione rilasciato al momento dell’accettazione del paziente presso la struttura (ad esempio al laboratorio analisi o CUP). Al termine della registrazione (in cui l’azienda richiede anche l’indirizzo e-mail e una password scelta 101 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati dall’utente) il paziente riceverà un’e-mail di conferma dell’avvenuta iscrizione e di promemoria, contenente il codice fiscale e la password da lui scelta (modificabile solo da parte dell’utente) per accedere ogni volta che lo desidera ai suoi referti.Al secondo e ai successivi accessi l’utente sarà riconosciuto dal sistema attraverso un login che richiederà il codice fiscale e la password. Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Intervista a Chiara Bovo, Direttore Sanitario Azienda ULSS 20 Verona Come e quanto ha migliorato il rapporto con il cittadino l’introduzione del referto digitale? L’attività di promozione del servizio da parte del Laboratorio Analisi della nostra azienda, in collaborazione con Arsenàl.IT, è iniziata già alla fine del 2010. Nel corso del 2011 è stata offerta la possibilità di scaricare i referti online per i cittadini nell’area del distretto n.4, estendendo poi il servizio al resto del territorio. Allo stato attuale ci attestiamo sul 30% di referti scaricati dai cittadini online18. Nel 1° semestre 2012 il numero dei referti inviati telematicamente ai MMG è raddoppiato rispetto all’anno 2011 e questo è particolarmente utile se si pensa che a beneficiarne sono in particolare i pazienti in terapia cronica (es. TAO). La risposta telematica è stata estesa a tutti i centri prelievo e a tutte le Case di Riposo (2.400 posti letto) collegate informaticamente con il Laboratorio dell’Azienda ULSS 20, il cui numero è in fase di completamento. Inoltre del servizio beneficiano già anche alcune farmacie. Tutto questo con un vantaggio reale se si considerano la riduzione dei tempi di attesa nella consegna dei referti, del numero degli spostamenti, la riduzione del margine di errore e il risparmio nel materiale di can18 celleria. Per quanto ci riguarda è un’esperienza molto positiva, che lascia spazio ad ulteriori sviluppi per il miglioramento del servizio al cittadino. Mi riferisco, in particolare, al collegamento con le farmacie, già attivato e da implementare, così come si concretizzerà presto il CUP online. Possiamo dire che l’introduzione del referto digitale ha permesso di facilitare l’accessibilità agli assisiti che anche se non scaricano personalmente il referto, comunque possono richiederlo in farmacia, alle Case di Riposo oppure ai medici di medicina generale. In definitiva quel 30% è già un dato lusinghiero, ma destinato ad aumentare, il cui effetto complessivo sarà valutato progressivamente. Cosa ha significato l’introduzione di Veneto ESCAPE nella sua azienda? L’introduzione di Veneto ESCAPE all’interno dell’azienda ha influito positivamente nonostante sia stato necessario attuare una profonda riorganizzazione interna. Si è trattato di rivedere i processi e di eliminare i doppioni, migliorando l’efficienza, introducendo degli standard ed avviando una riflessione complessiva sull’architettura di sistema propedeutica alla produzione del referto digitale. 3 In questo modo abbiamo creato i presupposti per la realizzazione del Fascicolo Sanitario Elettronico. Sono ben consapevole che i computer sono solo dei mezzi strumentali e che l’obiettivo è, e deve restare, il miglioramento del rapporto medico-paziente. Oggi la maggior parte dei pazienti che si rivolgono ai servizi sociosanitari sono affetti da patologie croniche spesso anche da più di una e la loro fragilità richiede continuità di cura e una presa in carico molto più attenta e mirata. La corretta gestione delle informazioni e il loro scambio tra setting di cura diversi sono elementi fondamentali del percorso assistenziale. Il referto digitale oggi ed il Fascicolo domani sono infatti strumenti essenziali per costruire sistemi di cura integrati. A volte il personale sanitario manifesta pregiudizio nell’utilizzo degli strumenti informatici, ma bisogna giungere alla consapevolezza che avere a disposizione informazioni più sicure in tempi più rapidi permette di garantire un migliore e più adeguato percorso di cura. I dati si riferiscono al periodo nel quale è stata effettuata l’intervista, vale a dire settembre 2012. 102 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Descrizione della soluzione 103 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Grazie all’introduzione della tecnologia digitale, e presto del Fascicolo, non ci sarà più la “sanità dei pezzetti”, ma avremo un sistema integrato che permetterà di convogliare tutte le informazioni in un unico strumento. In tal senso Veneto ESCAPE è stato un formidabile banco di prova dal punto di vista organizzativo per tutte le infrastrutture aziendali. Diciamo che lo scarico dei referti online da parte del cittadino rappresenta l’inizio di una rivoluzione sostanziale del sistema di offerta sanitario. Per l’Azienda ULSS 20 un contributo essenziale è rappresentato anche dal progetto DOGE, dato che abbiamo un numero molto elevato di medici di medicina generale, oltre 390 per 476.000 abitanti, operanti su un territorio che va dall’area metropolitana fino ai monti della Lessinia. Gli ottimi risultati ottenuti in un tempo così breve sono il frutto del nostro crederci e della nostra consapevolezza che è essenziale arrivare al Fascicolo Sanitario Elettronico, in particolare per un’azienda territoriale quale è la nostra. 3 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Modulo 5: la conservazione L’insieme delle implementazioni necessarie al progetto Veneto ESCAPE richiede di trattare e analizzare il sistema di conservazione sostitutiva della documentazione prevista dalla normativa vigente. In questo Modulo si affrontano le tematiche principali relative alle procedure di conservazione, tenendo presente l’insieme delle attività da svolgere. A partire dalle informazioni sulla gestione della conservazione a norma di legge, vengono forniti i principali elementi per consentire la definizione di una strategia per l’adozione di procedure o per la loro delega. Le indicazioni del Modulo non sono esaustive, ma complementari al percorso decisionale che porta all’adozione di strategie di conservazione inhouse o in outsourcing. Questo con diversi livelli intermedi, a seconda della realtà specifica di ogni ULSS o azienda ospedaliera. Nel contesto della conservazione è di fondamentale importanza considerare le normative di riferimento e per questo nel Modulo viene dato ampio spazio alle indicazioni normativo-funzionali in materia. Il progetto Veneto ESCAPE ha fatto 104 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati emergere molti aspetti della gestione del referto digitale, tra i quali uno dei principali riguarda l’esigenza per le aziende sanitarie del Veneto di essere provviste di sistemi atti a soddisfare i requisiti normativi in materia di conservazione dei referti. Dato che la normativa prevede una molteplicità di competenze per espletare le attività previste in materia di conservazione, sono state progettate due diverse modalità di approccio, a loro volta modulabili. Ogni azienda necessita di individuare le funzioni da implementare inhouse e le deleghe di incarico, oppure l’affidamento di determinate attività a fornitori esterni. Un aspetto da considerare in tale processo è la pianificazione delle attività necessarie all’avvio di un sistema di conservazione. Pianificazione che, in un’ottica inhouse, permette di avere a lungo termine un considerevole patrimonio di conoscenze e pratiche interno all’azienda, a fronte di un notevole sforzo di messa in opera, che verrebbe ridotto nel caso della scelta di affidare quota parte delle attività ad un fornitore esterno qualificato. Descrizione della soluzione Riferimenti normativi L’articolo 5, comma 1 della deliberazione dell’ex-CNIPA n.11/0319 sancisce le numerose e complesse attività che il responsabile della conservazione deve attuare affinché un sistema per il mantenimento nel tempo della documentazione digitale possa essere avviato e congruamente governato. Alcune delle attività previste riguardano analisi strategiche che devono essere eseguite dal responsabile, prima e durante il processo di conservazione. Altre competenze hanno invece connotazione squisitamente tecnologica, mentre altre ancora si esplicitano a livello funzionale e organizzativo. Il tavolo tecnico dell’ex-CNIPA sul responsabile della conservazione ha scelto di adottare l’orientamento secondo il quale tale figura professionale deve garantire la leggibilità dei 19 documenti conservati nel tempo e, nel caso sia previsto, apporre sull’insieme dei documenti il riferimento temporale e la firma digitale. Nelle pubbliche amministrazioni il responsabile della conservazione svolge il ruolo di pubblico ufficiale e assicura la qualità e l’appropriatezza dei servizi e dei prodotti, valutando inoltre l’integrità, la leggibilità e l’identificazione dei documenti. La sua funzione può essere delegata, in tutto o in parte, ad altri soggetti interni alla struttura, mentre il processo di conservazione può essere affidato completamente o parzialmente a soggetti terzi. Le capacità che deve possedere il responsabile della conservazione sono quelle di comprensione dei processi amministrativi, di gestione e trasfe- Tale norma recita: “1. Il Responsabile del procedimento di Conservazione: a) definisce le caratteristiche e i requisiti del sistema di conservazione in funzione della tipologia dei documenti (analogici o informatici) da conservare, della quale tiene evidenza. Organizza conseguentemente il contenuto dei supporti ottici e gestisce le procedure di sicurezza e di tracciabilità che ne garantiscono la corretta conservazione, anche per consentire l’esibizione di ciascun documento conservato; b) archivia e rende disponibili, con l’impiego di procedure elaborative, relativamente ad ogni supporto di memorizzazione utilizzato, le seguenti informazioni: 1) descrizione del contenuto dell’insieme dei documenti; 2) estremi identificativi del Responsabile della conservazione; 3) estremi identificativi delle persone eventualmente delegate dal Responsabile della conservazione, con l’indicazione dei compiti alle stesse assegnati; 4) indicazione delle copie di sicurezza; c) mantiene e rende accessibile un archivio del software dei programmi in gestione nelle eventuali diverse versioni; d) verifica la corretta funzionalità del sistema e dei programmi in gestione; e) adotta le misure necessarie per la sicurezza fisica e logica del sistema preposto al processo di Conservazione e delle copie di sicurezza dei supporti di memorizzazione; f) richiede la presenza di un pubblico ufficiale nei casi in cui sia previsto il suo intervento, assicurando allo stesso l’assistenza e le risorse necessarie per l’espletamento delle attività al medesimo attribuite; g) definisce e documenta le procedure di sicurezza da rispettare per l’apposizione del riferimento temporale; h) verifica periodicamente, con cadenza non superiore a cinque anni, l’effettiva leggibilità dei documenti conservati provvedendo, se necessario, al riversamento diretto o sostitutivo del contenuto dei supporti.”. 105 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape rimento di conoscenza, progettuali e gestionali in genere. Le conoscenze indispensabili riguardano l’archivistica informatica, con particolare riferimento agli standard di rappresentazione dei documenti 20, gli strumenti di gestione informatica dei documenti, la gestione e conservazione di database, la conoscenza dei sistemi di archiviazione e di ricerca. Fondamentale è anche la conoscenza dei sistemi informativi e dei modelli organizzativi, il possesso di nozioni di base sulle architetture di sistemi informativi automatizzati, di diritto amministrativo, di contabilità, dello stato di diritto dell’informatica e delle normative vigenti anche in materia di tutela della privacy. Il responsabile della conservazione, inoltre, deve essere in grado di monitorare progetti di automazione ed acquisizione di beni e servizi informatici, quali ad esempio contrattualistica e capitolati, e di padroneggiare le metodologie per la gestione dell’innovazione. Attività principali La normativa21 per la realizzazione di un sistema di conservazione prevede l’espletamento di attività sia di avviamento sia a regime. Le attività di avviamento sono quell’insieme di pianificazioni prese in considerazione in fase iniziale e calate nella realtà aziendale per permettere di prevedere e progettare successivamente le attività a regime con frequenza giornaliera, settimanale, mensile ed annuale. Sono incluse nelle attività a regime anche quelle conclusive, di upgrade, dismissione ed ampliamento. Si tratta Nel mondo clinico vanno ricordati ad esempio gli standard DICOM, HL7, CDA e XML. 21 partire dalla deliberazione CNIPA, 19 febbraio 2004, n. 11/2004, “Regole tecniche per la riproduzione e A conservazione di documenti su supporto ottico idoneo a garantire la conformità dei documenti agli originali” G.U. 9 marzo 2004, n. 57. 106 Descrizione della soluzione sono: la fornitura di server e software, in particolare la configurazione del software di conservazione, le integrazioni con i software di reparto, le verifiche funzionali, l’acquisto dei supporti per la conservazione e degli armadi di contenimento, l’adeguamento impiantistico dei locali. Nel caso non fossero già presenti, per creare l’infrastruttura fisica del sistema di conservazione è necessario introdurre alcune componenti ed ampliamenti che riguardano i server, i sistemi di storage e i supporti di conservazione (robot DVD, Jukebox, UDO, ecc.), i software di conservazione, i servizi di integrazione. Deve essere inoltre effettuato l’adeguamento dell’infrastruttura di rete. di funzioni di tipologia amministrativa, legale ed archivistica quali: la nomina di una figura adeguata che ricopra il ruolo di responsabile della conservazione, la nomina dei delegati della conservazione, l’accertamento dei flussi, l’individuazione o realizzazione di locali di stoccaggio dei supporti, la stesura del manuale della conservazione, la validazione del flusso di lavoro, la validazione del processo di archiviazione e, infine, la formazione del personale di reparto. Per quanto riguarda la parte delle attività tecniche i compiti da considerare 20 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 3 107 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Quanto ai locali, è necessario occuparsi dell’ampliamento e dell’eventuale adeguamento degli ambienti presenti, verificando il buon funzionamento degli impianti (antincendio, allarme, continuità elettrica, ecc.). Ogni azienda deve quindi provvedere all’introduzione di armadi ignifughi di contenimento, dotandosi del materiale di consumo necessario (contenitori supporti, toner/ ribbon, ecc.). Infine, è necessaria la dotazione di marche temporali e certificati di firma. Risulta fondamentale, a corollario di tale processo di adeguamento, garantire la possibilità di avvalersi di consulenze legali e di risorse per la formazione. Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Intervista a Maria Grazia Carraro, Direttore del presidio ospedaliero di Conegliano, Azienda ULSS 7 Pieve di Soligo Che importanza ha la conservazione in un’azienda che ha introdotto il ciclo digitale dei referti? La conservazione è prima di tutto un adempimento normativo al quale siamo tenuti per conservare i documenti clinici ambulatoriali prodotti digitalmente in azienda secondo standard precisi. Anche prima dello sviluppo di Veneto ESCAPE era una procedura che seguivamo, ma dovevamo utilizzare il supporto cartaceo oppure trasformare in digitale il documento cartaceo per poi gestirlo secondo le norme tecniche della conservazione sostitutiva. Questo imponeva di avere un archivio a norma dove conservare i documenti cartacei. Ad esempio, prima della tecnologia digitale, nel caso dei documenti ambulatoriali veniva consegnato l’originale al paziente e tenuta una copia per un determinato numero di anni, secondo i termini fissati per legge. Lo sviluppo delle tecniche e delle tecnologie applicate alla medicina hanno fatto sì che aumentasse in maniera esponenziale la produzione di documenti clinici, creando la necessità di spazi sempre più ampi per conservare tale enorme mole cartacea. La conservazione necessitava non solo di spazi fisici (spesso grandi 108 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati stanzoni ricavati nei seminterrati o nelle soffitte degli ospedali) ma sempre più di veri e propri archivi nei quali gli innumerevoli documenti fossero non solo conservabili, ma anche catalogati e rintracciabili. Ciò comportava rischi non indifferenti, basti pensare solo alla possibilità di incendi e allagamenti. Ma necessitava anche di avere a disposizione personale dedicato che impiegasse il proprio tempo nel recupero dei documenti richiesti. Recuperare un documento archiviato in quel modo imponeva tempi piuttosto lunghi con ripercussioni, quindi, sullo stesso percorso di cura. Con l’introduzione della conservazione digitale tali tempi sono stati praticamente azzerati, come quelli di archiviazione e ricerca. In sostanza sono venuti meno i tempi di recupero del documento con enormi vantaggi soprattutto dal punto di vista clinico. Oggi l’archivio storico è disponibile e aggiornabile in tempo reale. Il documento conservato è facile da mantenere e da recuperare, consentendo dal punto di vista clinico di tenere sotto controllo determinati parametri di un paziente, ripercorrendo in un attimo la sua intera storia clinica. 3 Descrizione della soluzione Cosa ha significato l’introduzione di Veneto ESCAPE nella sua azienda? L’esperienza di ULSS 7 con Veneto ESCAPE è stata ottima. Attraverso l’introduzione della soluzione abbiamo consolidato una prassi che avevamo avviato senza l’apporto degli standard introdotti da Veneto ESCAPE, arrivando alla diretta distribuzione all’utente del referto digitale. Gli esami di laboratorio sono stati resi disponibili in maniera sicura al paziente. Questo ha permesso di decongestionare le aree limitrofe all’ospedale, garantendo il ritiro via web. Per quanto riguarda i cittadini della nostra ULSS, il ritiro del referto online oramai è un’abitudine consolidata. Le persone si sono talmente abituate a servizi digitali che, quando c’è un disservizio come ad esempio il sito internet bloccato, le segnalazioni arrivano in maniera sempre più tempestiva. Questo ci obbliga a garantire la continuità dei servizi perché è quanto chiedono gli utenti. Diciamo che Veneto ESCAPE ha cambiato la vita a tutti quanti anche se permangono problemi di carattere infrastrutturale, indipendenti dal sistema sanità, quale il disomogeneo livello di diffusione della rete di connessione veloce ad internet. Dal punto di vista interno all’azienda, come tutte le altre realtà che hanno adottato Veneto ESCAPE, abbiamo usato in maniera diversa lo spazio ed il personale in precedenza utilizzato nella produzione del referto cartaceo. Abbiamo poi fatto la scelta di rendere fruibile il referto digitale alle 109 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati altre unità operative oltre a quella del laboratorio analisi. Avere gestito tutto ciò con Veneto ESCAPE ci ha permesso di estendere la possibilità del ritiro referti a tutti gli sportelli territoriali e non solo, come in precedenza, nei punti deputati alla distribuzione dei referti. Questo significa che l’utente ovunque, sia tramite i suoi dispositivi collegati ad internet o tramite le nostre strutture, può disporre del suo referto. Questa estensione è importante soprattutto in un’azienda come la nostra ULSS, che ha molte specificità legate ad un territorio vario che va dalla pianura alle Prealpi, da contesti cittadini a paesini di collina. Complessivamente diciamo che Veneto ESCAPE ha permesso l’armonizzazione di un percorso avviato, garantendo di consolidarlo. Ora si tratta di estenderlo ad altri settori. Nei reparti abbiamo applicato la stessa metodologia, rendendo disponibile in formato digitale il referto a chi lo richiede. Questo garantisce una riduzione dei tempi tra referto firmato e referto reso disponibile ai clinici. Inoltre ciò ha permesso di effettuare una valutazione sull’appropriatezza del canale di richiesta dell’esame. Ci siamo accorti, ad esempio, che spesso gli esami richiesti con urgenza non venivano visti prima del giorno successivo alla richiesta e al ricevimento. Analisi resa possibile attraverso dei log introdotti da Veneto ESCAPE. A quel punto abbiamo discusso sull’utilizzo del canale di urgenza per equilibrare i carichi di lavoro. Questo significa che Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape le funzionalità introdotte dal progetto garantiscono un governo del percorso e del processo che hanno immediate ricadute sul percorso di cura dell’utente. Si tratta di strumenti che, se utilizzati in tutte le loro potenzialità, permettono di governare l’organizzazione e generare un miglior livello di efficienza interna all’azienda. In sostanza di rendere più efficiente l’intera struttura. Per arrivare ad un risultato del genere il percorso non è stato semplice, sono state necessarie lacrime e sangue. É stato molto difficile introdurre il cambio di mentalità nell’organizzazione e riuscire ad adattare alcuni vincoli, come ad esempio quello della conservazione, al contesto aziendale. É stato oggettivamente un percorso impegnativo che ha permesso 110 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati di capire che la trasformazione del sistema laboratorio era trasferibile ovunque all’interno dell’azienda. Adesso molti altri servizi producono dati digitali perché il percorso è stato aperto, facilitando la strada. Il culmine lo raggiungeremo con la realizzazione e messa a regime del Fascicolo Sanitario Elettronico. Nel frattempo dovrà crescere negli utenti una maggiore consapevolezza dell’importanza dello strumento tanto quanto esiste quella di tutela dei propri dati sanitari. Diciamo che attualmente il percepito sul dato sanitario da parte dell’utente è differente, ad esempio, rispetto a quello sul dato bancario. D’altro canto cominciamo ad avere degli utenti molto smart e su quelli dobbiamo puntare visto che il loro livello di aspettativa crescerà. 111 111 Copyright Copyright Copyright © 2013 © marzo © 2013 Arsenàl.IT 2011Arsenàl.IT Arsenàl.IT Tuttiriservati i dirittiriservati riservati Tutti i Tutti dirittii sono diritti sono Arsenàl.IT Pregetto DOGE Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape 4 112 Copyright Copyright © marzo © 2013 2011Arsenàl.IT Arsenàl.IT Tutti sono i dirittiriservati riservati Tutti i diritti 113 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Valutazione dell’impatto 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape 4 Valutazione dell’impatto Un progetto di riuso, per sua stessa natura, implica una fase di valutazione che considera l’impatto prodotto dall’introduzione delle azioni progettuali a più livelli: da quello economico a quello sociale, senza tralasciare quello organizzativo. Nel caso di Veneto ESCAPE la necessità della valutazione deriva dalla volontà di contribuire a definire un set sempre più coerente ed affidabile di evidenze sugli effetti della dematerializzazione e digitalizzazione dei documenti sanitari con l’obiettivo di orientare le politiche future di investimento dei decisori e aumentare l’accettazione e la fiducia nel servizio da parte dei cittadini-utenti, rendendoli consapevoli dei benefici che ne possono trarre. La valutazione rappresenta in ogni caso una vera e propria fase progettuale, come definito dal documento preliminare ed esecutivo, che evidenziano tra i risultati attesi la produzione di un’analisi sull’impatto organizzativo, economico e sociale che la creazione di un sistema di gestione documentale interamente digitale comporta. Premessa e guida alla lettura La valutazione dell’impatto prodotto dall’adozione di Veneto ESCAPE è stata effettuata tenendo in considerazione i risultati di progetto raccolti nell’anno di esecizio. I dati proposti nel capitolo, interamente elaborati dal team di Arsenàl. IT, offrono i risultati relativi allo stato di avanzamento del progetto nelle aziende sanitarie ed ospedaliere venete, quelli re114 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati lativi all’impatto economico-organizzativo e all’impatto sociale. Infine si propone un focus sull’impatto ambientale prodotto dal progetto. La valutazione economico-organizzativa riprende la metodologia di analisi adottata nello studio condotto da CeRGAS Bocconi nel 2003, nell’ambito del progetto ESCAPE per conto dell’Azienda ULSS Valutazione dell’impatto 9 Treviso. A differenza di quello studio però non sono stati ricalcolati i benefici prodotti direttamente nei confronti del cittadino, sulla base dei quali Arsenàl.IT ha stimato un risparmio a referto pari a 12 euro (per un totale di euro 119.359.176 all’anno22), né vengono calcolati i risparmi effettivamente riscontrati in ciascuna azienda, ma vengono quantificati i risparmi potenziali realizzabili da un’azienda sociosanitaria veneta media che parte da una situazione di ciclo completamente cartaceo. Quindi, l’analisi di seguito proposta permette di delineare un vero e proprio modello di studio per la valutazione di impatto economico-organizzativo della soluzione Veneto ESCAPE. Un elemento di fondamentale importanza rispetto alla valutazione complessiva del progetto va identificato nel ruolo dei risultati intangibili prodotti nel tempo dall’introduzione della soluzione Veneto ESCAPE. Il miglioramento dei processi aziendali, dei servizi offerti e dell’efficienza complessiva delle singole aziende così come pure dell’intera sanità veneta sono aspetti che difficilmente risultano quantificabili, pur rappresentando i veri elementi distintivi e i fondamenti di successo del progetto. Alcuni di tali vantaggi però emergono dalla valutazione di specifici elementi progettuali. Ad esempio la digitalizzazione del processo documentale garantisce una 22 maggiore tutela della privacy data dalla diminuzione delle figure professionali che accedono al referto. Allo stesso tempo si registra un decremento del 10% degli errori di smistamento. Ma ci sono numeri ancora più importanti visto che corrispondono ad un migliore servizio e, in taluni casi alla possibilità di salvare vite umane, o quantomeno ad accelerare e migliorare notevolmente i percorsi di diagnosi e cura. Infatti uno dei dati rilevati su ESCAPE quantifica in 61,3% la riduzione del tempo intercorrente tra richiesta e ricezione del referto, nel caso di esami urgenti. Ridurre i tempi di cura produce un effetto difficilmente quantificabile secondo parametri economico-statistici, ma rappresenta un elemento cruciale nel processo di cura del paziente. Va sottolineato in premessa che i risultati ottenuti non saranno comparabili con gli studi precedenti perché, mentre lo studio Bocconi ha valutato una soluzione allo stadio pre-market con i relativi maggiori costi di sviluppo e di diffusione, l’analisi effettuata nel caso di Veneto ESCAPE ha come oggetto soluzioni già presenti sul mercato quindi valuta la reale fase di market validation. La valutazione di impatto economicoorganizzativo è composta da un’analisi quantitativa e un’analisi qualitativa. L’analisi quantitativa utilizza come fonte i dati del cruscotto di monitoraggio di Il totale dei referti per esterni prodotti dalle 23 aziende sanitarie ed ospedaliere della Regione Veneto è di 9.946.598. Fonte: Cruscotto di monitoraggio di Veneto ESCAPE 2011. 115 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Veneto ESCAPE, che, come descriveremo di seguito, consta di volumi autocertificati da ogni singola ULSS, relativi a tutte le fasi di gestione del documento digitale raccolti a partire da gennaio 2012. L’analisi qualitativa è stata realizzata utilizzando come strumento l’intervista ai referenti aziendali per mappare i flussi di lavoro (situazione ex ante/ex post) e misurare, quindi, le risorse umane, quelle tecnologiche, i materiali di consumo e gli spazi risparmiati grazie al cambiamento dei processi di lavoro realizzati da Veneto ESCAPE. Tali flussi ed i conseguenti risparmi ricavati dall’osservazione qualitativa, si basano sul principio che l’obiettivo dell’analisi è quantificare il differenziale tra una situazione completamente cartacea e una completamente digitale. Questo pur tenendo in considerazione che la situazione di partenza di ogni singola azienda nel dicembre 2009, data di avvio del progetto, era molto eterogenea. L’analisi ipotizza lo sviluppo del ciclo di gestione digitale nelle principali unità operative produttrici di referti (laboratorio, radiologia, anatomia patologica, centro trasfusionale), misurando i benefici generati dalla fase di produzione a quella di fruizione (reparti e pronto soccorso), per giungere infine a quella di conservazione del documento. I risultati sono presentati in due scenari: uno che considera tutte le unità operative (Scenario 2), ed una “vista” sul laboratorio 23 (Scenario 1). La valutazione dei costi di progetto si pone nell’ottica di un’azienda media veneta (intesa su popolazione e produzione annua di referti digitali delle categorie citate) che si trova a dover implementare (inteso come l’azione di acquisire l’hardware e software) l’intera soluzione Veneto ESCAPE nei quattro principali servizi diagnostici. Va sottolineato come nella valutazione dei costi di progetto non si è tenuto conto dei costi del personale interno dedicato ad implementare il servizio. Per quantificare in maniera appropriata i costi sono stati considerati i documenti contabili prodotti in fase di rendicontazione di progetto, isolando successivamente i costi per l’implementazione di ciascuno dei moduli di Veneto ESCAPE, includendo i costi di integrazione e manutenzione. Nello scenario 1 la quantificazione dei costi per i vari moduli ha seguito la logica d’imputazione del “peso” della produzione digitale dei referti prodotti (i referti di laboratorio rappresentano, ossia pesano, il 73%23, quindi nello Scenario 1 il costo dei moduli trasversali come archiviazione, portale e conservazione è stato attribuito per il 73% dell’importo). Va considerato che, siccome alcuni moduli (archiviazione, portale e conservazione) sono trasversali all’azienda, l’implementazione di Veneto ESCAPE genera negli altri servizi diagnostici im- 4 portanti economie di scopo. A partire dai flussi di lavoro mappati, si è cercato di oggettivare i risultati delle interviste condotte con i referenti occupati in tali flussi di lavoro, quantificando i risparmi generati dall’eliminazione e/o modifica delle fasi di lavoro interessate dal progetto. I flussi hanno riguardato i macroambiti del laboratorio, radiologia, anatomia patologica e centro trasfusionale e hanno considerato il ciclo dei 116 referti per l’interno e per l’esterno. Per calcolare i costi/benefici sono stati considerati come parametri di risparmio: il tempo/uomo risparmiato, le risorse tecnologiche non impiegate, i materiali di consumo e gli spazi. I costi/benefici rilevati secondo questi parametri sono stati successivamente computati, in diversi indici con un orizzonte temporale di tre anni. Il cruscotto di monitoraggio Come anticipato nel capitolo 2, Veneto ESCAPE ha previsto tra i vari servizi di completamento, l’attivazione di un cruscotto di monitoraggio delle performance dei servizi di distribuzione dei referti. Si tratta di un sistema per aggregare e visualizzare i volumi di produzione dei dati derivanti dai servizi di dematerializzazione attivati in ciascuna azienda sanitaria, con focus sulla distribuzione dei referti. Si tratta di uno strumento sovra-aziendale che permette l’alimentazione automatica di alcuni indici di riferimento predefiniti, così come stabiliti dall’ex-DigitPA, in grado di rispondere alle richieste di ciascuna azienda sanitaria in merito al i rileva che la percentuale di referti prodotti dal laboratorio nel 2011 è il 73% del totale dei referti prodotti dai quattro S servizi indagati. Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Valutazione dell’impatto 117 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati livello di dematerializzazione raggiunto. I dati raccolti nel 2012, anno di esercizio del progetto, consentono di seguire l’andamento dei servizi tramite il calcolo di alcuni indicatori che caratterizzano e illustrano il percorso di digitalizzazione dei documenti clinici. Tali dati, dopo essere stati anonimizzati, sono stati aggregati e visualizzati su scala regionale. Ciò è necessario per la creazione di report statistici e la composizione delle valutazioni di impatto dell’implementazione dei servizi di progetto da portare in evidenza all’ex-DigitPA e alla Regione del Veneto quali co-finanziatori di progetto. 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Il procedimento di raccolta dei dati e la loro visualizzazione Per la raccolta dei dati che compongono il cruscotto sono stati predisposti due questionari. Il primo, denominato “di avvio”, è stato compilato una sola volta all’inizio del progetto allo scopo di raccogliere i dati di previsione relativi all’anno di esercizio del progetto; il secondo viene compilato con cadenza bimestrale nell’arco del 2012, per dare evidenza dell’evoluzione nel tempo dei servizi presi in esame. Entrambi i questionari sono compilati da una o più persone individuate ed autorizzate in ciascuna azienda sanitaria precedentemente registrate e autenticate nel portale del Consorzio. Tutti i dati raccolti vengono poi elaborati dal team tecnico di Arsenàl.IT. Le fondamenta del cruscotto di monitoraggio: gli indicatori dei progetti ALI-RIUSO Gli indicatori che il cruscotto di monitoraggio di Veneto ESCAPE ha individuato e rispetto ai quali sono state create le domande atte a ottenere i volumi necessari al loro popolamento, sono stati ricavati da quelli standardizzati che l’ex-DigitPA specifica come necessari a rappresentare in generale i progetti di riuso relativamente alla loro conduzione, all’avanzamento e al raggiungimento dei risultati. Essi si distinguono in: - indicatori di avanzamento: forniscono indicazioni su quanto realizzato rispetto a quanto previsto, in particolare permettendo di calcolare la percen- tuale di avanzamento dell’intervento in base a valori che riguardano l’andamento dei costi; - indicatori di conduzione: misurano la qualità della gestione dei progetti relativi all’intervento e sono basati sulla combinazione/aggregazione degli indicatori e dei dati di avanzamento precedentemente visti, integrati con alcuni dati di tempo; - indicatori di esito generato: danno informazioni sull’impatto derivante dalla realizzazione di un intervento, individuando grandezze la cui misura fornisce informazioni significative rispetto al cambiamento apportato. Per quanto riguarda Veneto ESCAPE, gli indicatori di avanzamento e conduzione sono stati monitorati dall’exDigitPA nelle due sessioni di assessment di progetto (milestones B e C, al completamento rispettivamente del 50% e dell’80% del progetto), mentre quelli di esito generato sono in corso di valutazione dal momento che prevedono la raccolta dati nell’arco dell’anno successivo alla chiusura del progetto.24 In accordo con le linee guida individuate dall’ex-DigitPA, la valutazione integrata dell’impatto di un generico progetto informatico può considerare varie dimensioni attraverso una molteplicità di modelli. Al di là del differente approccio e della differente organizzazione di dati e informazioni, come dell’esposizione degli output, ciò che accomuna ciascun modello quantitativo è: • la preventiva identificazione della gamma di benefici misurabili; • l’inclusione tra i benefici rilevanti di quelli monetizzabili già al centro della valutazione economico-finanziaria; • la preventiva definizione di metriche di valutazione utili a tradurre le misure di benefici in impatti. 24 118 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Valutazione dell’impatto La valutazione relativa all’impatto deve esprimere un giudizio sulla coerenza del profilo di impatto del risultato ottenuto nel tempo rispetto al profilo atteso. I benefici di un intervento possono essere rappresentati all’interno delle aree d’impatto dell’efficienza, dell’efficacia e dell’impatto sociale. Gli indicatori che l’ex-DigitPA associa all’area dell’efficienza hanno lo scopo di valutare i miglioramenti interni alle amministrazioni in termini di miglioramento organizzativo. Gli indicatori che si riferiscono all’area di efficacia hanno lo scopo di valutare gli impatti esterni in termini di raggiungimento degli obiettivi, quali ad esempio il miglioramento del livello di servizio mediante riduzione del carico amministrativo. Gli indicatori relativi all’area sociale hanno lo scopo di valutare gli impatti sul territorio e sulla società, per esempio definendo indicatori che permettono di misurare il livello di crescita della partecipazione dei cittadini grazie agli strumenti messi a disposizione, la loro diffusione ed il reale utilizzo. er una descrizione completa degli indicatori dei progetti ALI - Riuso è possibile consultare “Verifica dei Risultati degli P Interventi ICT di Innovazione – Manuale applicativo”, DigitPA, 2010. 119 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Valutazione dell’impatto I risultati degli indicatori di esito generato del progetto Veneto ESCAPE Gli indicatori di esito generato per la valutazione dei progetti di riuso in generale, sono stati riadattati ad hoc per il contesto sanitario in cui si inserisce Veneto ESCAPE. Essi sono visualizzabili nella tabella sotto riportata. I questionari d’avvio e periodico sottoposti alle aziende sono stati gli strumenti necessari a ricavare i volumi di produzione che alimentano tali indicatori. Tabella 3 – Indicatori di esito generato del progetto Veneto ESCAPE Efficienza Efficacia Sociale Benefici monetizzabili Miglioramento organizzativo Riduzione del carico amministrativo Soddisfazione degli utenti e livello di servizio Partecipazione RCP RCV RDP DGS TRU CRU VEP USO SUN CSTI CSTE UAR operatori utenti Risparmi nei costi del personale Risparmi nei costi vivi Reingegnerizzazione dei processi Documenti digitali scambiati nei processi di erogazione servizi Tempo risparmiato dagli utenti Costi risparmiati dagli utenti Variazione tempo medio evasione pratiche Utilizzo servizio di scarico online fuori dagli orari di sportello Spostamento dell’utenza sui nuovi canali Copertura del servizio di visualizzazione interna dei referti nei reparti Copertura del servizio di scarico online sul territorio % operatori autenticati all’utilizzo servizi % utenti autenticati all’utilizzo servizi Meno personale (in FTE) dedicato al trattamento referti Meno costi di sistemi e attrezzature con l’avvio del trattamento digitale N° di fasi modificate con l’introduzione del nuovo processo N° referti scambiati da un servizio al successivo Meno tempo impiegato dagli utenti Costi trasporto evitati per estrazione online Confronto tra lead time ex ante ed ex post % di estrazioni referti fatte dai cittadini online fuori orario d’ufficio In quale percentuale, nei vari servizi, si è passati dal cartaceo al digitale % dei reparti delle ULSS che hanno la possibilità di visualizzare i referti digitali Percentuale degli sportelli dei Comuni e delle Farmacie presso le quali è possibile per i cittadini lo scarico dei referti digitali % operatori che si autenticano; medici, MMG, farmacie, ecc. % utenti che almeno una volta nel periodo di riferimento hanno utilizzato il servizio di scarico on line 120 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 121 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati UAR 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape I dati raccolti nell’anno di esercizio permettono di valutare diversi aspetti dell’impatto che il progetto Veneto ESCAPE sta generando sulle abitudini degli utenti/cittadini e sulle strutture sanitarie. In particolare sono stati analizzati i seguenti indicatori: • Reingegnerizzazione dei processi (RDP): nell’ambito dell’analisi organizzativa sono stati mappati i flussi di lavoro. Sulla base di queste rilevazioni si è potuto calcolare l’indicatore per ciascuna unità operativa oggetto di rilevazione. Il risultato riportato è la media fra queste. Si può notare come la metà delle fasi di lavoro sia stata in qualche modo modificata dall’adozione dei nuovi processi. • Incidenza dei documenti digitali scambiati nei processi di erogazione dei servizi (DGS): questo indicatore è stato declinato in modo da prendere in considerazione il numero di referti firmati. Il cruscotto ha permesso la rilevazione del numero di referti firmati digitalmente durante il 2012, dato che è stato diviso per il numero totale di referti firmati nel 2011 (anno precedente all’anno di esercizio). Poichè il processo di firma è il modulo fondamentale nell’abilitazione del ciclo digitale di gestione documentale, esso funge da fattore abilitante per le fasi successive. Il valore osservato testimonia che questa funzionalità è ampiamente attiva nelle aziende sanitarie. • Tempo risparmiato da utenti (TRU): basandoci sulla percentuale di referti estratti tramite canali innovativi nel 2012, possiamo calcolare la percentuale di tempo dei cittadini risparmiata nel ritiro dei referti. • Costi risparmiati dagli utenti (CRU): questo indicatore dimostra che gli attuali livelli di utilizzo del servizio di scarico online permettono un importante risparmio nei costi di trasporto e di costo-opportunità del tempo sostenuti dai cittadini per ritirare i referti. • Utilizzo dei servizi online fuori dagli orari di sportello (USO): il dato presentato è stato fornito dall’ente cedente. Il valore osservato indica che una quota sostanziosa delle estrazioni di referti online viene effettuata dai cittadini in orari nei quali gli sportelli aziendali sono chiusi. Si può supporre che i cittadini che scaricano i referti negli orari di sportello lo facciano esclusivamente perché preferiscono questo servizio al normale ritiro, che in quel momento sarebbe comunque disponibile. • Spostamento utenza sui nuovi canali (SUN): questo indicatore mostra in che misura i cittadini abbiano preferito lo scarico online del referto al ritiro allo sportello. • Utenti autenticati all’utilizzo dei servizi (UAR): il valore indica la percentuale delle persone che hanno utilizzato il servizio almeno una volta nel 2012. Tabella 4 – Risultati di alcuni indicatori di esito generato del progetto Veneto ESCAPE Area di impatto Tipologia di impatto Codice Indicatore RDP Reingegnerizzazione dei processi Efficacia Miglioramento organizzativo DGS TRU Valore N° referti firmati digitalmente rispetto al numero totale di referti firmati Tempo risparmiato da utenti-cittadini / 51% N° totale fasi del processo di refertazione N° referti firmati digitalmente nell’anno di esercizio / 87% N° totale di referti firmati su base annua ante progetto Tempo risparmiato su base annua 60% / Tempo richiesto su base annua ante progetto Efficacia Riduzione del carico amministrativo Costi risparmiati su base annua CRU USO Costi risparmiati dagli utenti-cittadini Utilizzo servizio di scarico esterno fuori orario sportello / 60% Costi sostenuti su base annua ante progetto N° transazioni fuori orario sportello 25%-35% / N° totale transazioni SUN Sociale Spostamento utenticittadini sui nuovi canali N° referti estratti dai canali innovativi nell’anno di esercizio 60% / N° totale transazioni su base annua ante progetto Partecipazione UAR 25 122 Formula adattata N° fasi di processo ridisegnate utenti Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Valutazione dell’impatto N° cittadini autenticati % utenti autenticati all’utilizzo servizi Bacino d’utenza Con l’espressione “bacino d’utenza” s’intende la totalità della popolazione veneta. 123 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 38% / 25 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape I risultati del cruscotto L’analisi complessiva riportata di seguito illustra i diversi aspetti dei servizi di dematerializzazione in base a quanto rilevato grazie al cruscotto di monitoraggio di Veneto ESCAPE. I dati considerano informazioni raccolte nel 2011 e 2012. Si tratta di una rilevazione che considera tutte le 23 aziende sanitarie, incluso quindi l’ente cedente. Va precisato che, essendo il sistema informativo delle aziende ULSS 16 e AO Padova unificato, esse vengono presentate come un ente unico all’interno dei grafici. Si precisa inoltre che, essendo la chimica clinica con la microbiologia specialità obiettivo del progetto, in molti casi le valutazioni effettuate in questa analisi vi fanno specifico riferimento. Valutazione dell’impatto Grafico 8 – Stato di digitalizzazione delle aziende sanitarie del Veneto (gennaiodicembre 2012) 47% AS A I Bimestre 76% 41% AS B 60% AS C 71% 50% 51% AS D 15% 20% AS E 62% 65% AS F 89% 90% AS G AS H 83% 86% AS I 41% 41% AS J AS K 1 - Stato di digitalizzazione delle aziende sanitarie 10% AS M 56% 29% 72% 74% AS N 31% AS O esterna e conservazione legale. In fondo viene riportato come indice di sintesi, il valore medio regionale. Dal grafico si evince che nella maggior parte dei casi le aziende sanitarie venete hanno mostrato significativi progressi nel corso del 2012 nei diversi servizi di dematerializzazione. 50% 53% AS P 63% 52% 52% AS Q 72% AS R 48% AS S 5% AS T 81% 55% 24% 81% 82% AS U 30% 75% AS V 52% REGIONE VENETO 63% 0% 124 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 96% 97% 48% 41% 44% AS L Nel grafico viene indicato lo stato di digitalizzazione delle aziende al termine del primo bimestre (gennaio - febbraio) e all’ultimo bimestre del 2012. In particolare tale informazione viene ponderata tenendo in considerazione i servizi di firma digitale, archiviazione dei referti, distribuzione interna ed VI Bimestre 77% 10% 20% 30% 125 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape I dati complessivi sull’indice di digitalizzazione aziendale dimostrano che nel corso dell’anno di esercizio le aziende venete sono cresciute, evolvendo dal 52% al 63% grazie alla progressiva attivazione dei servizi di Veneto ESCAPE . Valutazione dell’impatto 2 – Servizio di firma digitale Referti firmati digitalmente Grafico 9 – Indice di digitalizzazione delle aziende sanitarie del Veneto (gennaiodicembre 2012) 100% Sulla totalità dei referti prodotti dalle aziende sanitarie, sia in regime di pazienti interni che esterni, è stata quantificata la quota parte della documentazione firmata digitalmente secondo la normativa. Si evince dai dati rilevati che al termine del 2012 il 95% dei referti digitali prodotti in Veneto sono stati firmati digitalmente. 90% 80% Grafico 10 – Percentuale dei referti firmati digitalmente 70% 60% 55% 58% 60% 61% 63% 52% 50% 5% Referti firmati digitalmente 40% Referti firmati analogicamente 30% 20% 10% 0% Gennaio-Febbraio Marzo-Aprile Maggio-Giugno Luglio-Agosto Settembre-Ottobre Novembre-Dicembre 95% Per comprendere e quantificare le percentuali di incidenza nella dematerializzazione nelle aziende sanitarie è necessario rilevare quale servizio diagnostico eroga la quota più rilevante dei referti firmati digitalmente. I referti di chimica clinica e microbio- 126 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 127 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati logia risultano essere la quota parte più elevata coprendo nel 2012 il 74% dei referti erogati. A questa specialità seguono la radiologia con il 17%, l’anatomia patologica con il 4% e il 5% per i referti prodotti dai centri trasfusionali. 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Grafico 11 – Percentuale dei referti firmati digitalmente nei quattro servizi diagnostici Valutazione dell’impatto Grafico 12 – Percentuale dei referti firmati digitalmente all’interno di ciascuno dei quattro servizi diagnostici 5% 4% Chimica Clinica e Microbiologia 17% 100% Firmato analogico Radiologia Anatomia Patologica Centro Trasfusionale Firmato digitale 90% 80% 70% 74% 60% 50% 40% Dopo la valutazione complessiva, si procede ad analizzare il dato relativo alla percentuale dei referti firmati digitalmente nei servizi di chimica clinica e microbiologia, radiologia, anatomia patologica e centro trasfusionale. Le quote di referti non firmati digi- talmente risultano essere imputabili al regime di produzione di referti per pazienti interni. Tale documentazione, per motivazioni legate a specificità singole, restano cartacei e non rientrano nel flusso dematerializzato. 30% 20% 10% 0% Chimica Clinica e Microbiologia Radiologia Anatomia Patologica Centro Trasfusionale Formato dei referti digitali nei quattro servizi diagnostici Nelle aziende sanitarie sono presenti diversi formati per le tipologie di servizi diagnostici ed i principali sono CDA2 e PDF. In particolare il formato CDA2 risulta essere standard di progetto sia per Veneto ESCAPE che per DOGE. Nel 128 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 129 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati corso dei bimestri le aziende convergono sempre più verso questo standard che produce vantaggi evidenti e ampiamente giustificati in letteratura. Le aziende che non erogano referti strutturati di chimica clinica e microbiologia adottano questo 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape standard per permettere l’interoperabilità con potenziali fruitori, come ad esempio i MMG, e per garantire l’interoperabilità interaziendale. La presenza del referto strutturato per gli altri servizi diagnostici al di fuori del laboratorio, è di minore rilevanza, non essendo inclusa come obiettivo nelle azioni progettuali dei progetti regionali come Veneto ESCAPE e DOGE e per la mancanza di linee guida nazionali di riferimento. Si osserva che i referti analoghi alla chimica clinica e microbiologia, ovvero i referti prodotti dal centro trasfusionale, si distinguono dai primi per un uso meno elevato dello standard CDA2. Questo perché molte aziende sanitarie per tali analisi si affidano a centri esterni convenzionati che erogano prevalentemente PDF. Grafico 13 – Percentuale di utilizzo dei diversi formati dei referti digitali nei quattro servizi diagnostici 100% Altro Valutazione dell’impatto Numero di operatori con potere di firma Grazie alla sinergica collaborazione tra Veneto ESCAPE ed il progetto regionale FDCOS, che, come descritto nel capitolo 3, ha l’obiettivo di dotare ogni operatore sanitario di certificati di firma (o di autenticazione per i dipendenti non firmatari), la maggior parte dei medici delle aziende sanitarie venete ed i convenzionati, hanno la possibilità di firmare digitalmente i documenti che erogano. Si tratta complessivamente di 10.978 operatori suddivisi come indicato nella tabella sottostante. Tabella 5 – Numero di operatori con potere di firma Medici Ospedalieri MMG PLS Altri TOT 8.065 1.450 252 1.211 10.978 CDA2 90% PDF 80% 3 – Servizio di archiviazione e di indicizzazione 70% 60% Tra i servizi di dematerializzazione l’analisi prende in considerazione l’archiviazione e la conseguente indicizzazione della documentazione secondo l’infrastruttura indicata sia da Veneto ESCAPE che da DOGE come riportato al capitolo 3. Di norma la documentazione erogata viene firmata digitalmente, inviata al sistema di repository logico aziendale ed indicizzata sul registry aziendale, 50% 40% 30% 20% 10% 0% Chimica Clinica e Microbiologia 130 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Radiologia Anatomia Patologica Centro Trasfusionale 131 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati realizzati entrambi secondo un’infrastruttura che segue le specifiche del profilo di integrazione XDS.b di IHE. Grazie all’aderenza a tali dettami è possibile il recupero sicuro e controllato della documentazione archiviata sia per la distribuzione interna che esterna. I volumi delle rispettive tipologie documentali rispecchiano le percentuali espresse nel Grafico 10 relative ai referti firmati digitalmente. 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape 4 – Servizio di visualizzazione interna nei reparti Nell’ambito della distribuzione interna all’azienda sanitaria è bene individuare quanto, grazie a viewer o soluzioni ad hoc, viene utilizzata concretamente la consultazione documentale. Dal grafico sottostante si evince come la visualizzazione interna relativa alle quattro tipologie documentali prese in considerazione sia stata effettuata almeno una volta per il 96% dei referti prodotti in tale regime. Una quota pari al 4% è imputabile ai documenti che vengono riprodotti analogicamente e quindi non vengono consultati tramite sistema di visualizzatore o cartella clinica di reparto. La percentuale molto elevata è sintomo di un’elevata integrazione tra servizi diagnostici e reparti utilizzatori, dimostrando come gli operatori ne riconoscano una forte utilità. Nel tempo infatti sempre più utenti hanno sostituito la consultazione cartacea della cartella con la visualizzazione informatizzata. Valutazione dell’impatto Una volta verificato che la consultazione tramite viewer o cartella clinica di reparto è una pratica consolidata, è stata effettuata una valutazione di quanto visualizzato rispettivamente nelle quattro tipologie documentali di interesse. La riproduzione analogica di alcuni referti, e la conseguente consultazione analogica, incide maggiormente nell’ambito dell’anatomia patologica. Ciò si verifica per i flussi di lavoro del reparto stesso e per le integrazioni tra i dispositivi e le diverse componenti che vi operano: preparazione dei campioni, vetrini, colorazione. In molti casi non sono stati completati alcuni step di collegamento tra questi elementi e, di conseguenza, una quota parte dei referti prodotti viene riprodotta analogicamente, abbassando così la percentuale dei referti consultati per via informatica. Grafico 15 – Percentuali dei referti dei quattro servizi diagnostici visualizzati internamente nei reparti 100% Grafico 14 – Percentuale dei referti visualizzati internamente nei reparti 90% % Referti prodotti ma non visualizzati tramite viewer interno 80% % Referti consultati tramite viewer interno 70% 4% % Referti consultati tramite viewer interno 60% % Referti prodotti ma non visualizzati tramite viewer interno 50% 40% 30% 96% 20% 10% 0% Chimica Clinica e Microbiologia 132 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Radiologia 133 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Anatomia Patologica Centro Trasfusionale 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape 5 – Servizio di distribuzione esterna Il Grafico 16 evidenzia la percentuale di referti scaricati online di chimica clinica e microbiologia, tipologia obiettivo di progetto. Al termine dell’anno di eserci- zio risulta che il 60% dei referti prodotti per esterni in Regione Veneto è stato scaricato online dai cittadini. Grafico 16 – Percentuale di referti scaricati online a livello regionale Valutazione dell’impatto soluzioni introdotte grazie al progetto. I fattori chiave rilevati in tal caso sono: stabilità e funzionalità della soluzione tecnica, revisione dei flussi organizzativi, ottima comunicazione e costanza nella proposta del servizio al cittadino. Le motivazioni da addurre a fronte delle quote di scarico esigue sono da ricercarsi in molteplici fattori la cui analisi proponiamo di seguito. Analisi delle percentuali di scarico Grafico 17 – Percentuale di aziende con trend di scarico online alto, medio e basso % Referti scaricati online % Referti ritirati allo sportello aziendale 60% 31% 13% Trend alto Trend medio Trend basso 40% 56% Le percentuali di scarico per singola azienda evidenziano però rilevanti difformità nell’utilizzo del servizio. L’analisi delle motivazioni alla base di questo fenomeno va contestualizzata ai tempi di attivazione della soluzione, diversi da azienda ad azienda. Il tempo medio di latenza necessario per considerare il servizio a regime è in media di 6 mesi dal lancio al cittadino. Le percentuali di scarico dipendono inol134 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati tre da diversi fattori quali per esempio la presenza di prestazioni aggiuntive (che determinano una maggiorazione del costo della prestazione solo in fase di chiusura dell’indagine diagnostica) o di un servizio di pagamento online per completarne il saldo. Si riscontrano percentuali molto elevate sia in aziende con soluzioni di scarico online adottate prima di Veneto ESCAPE che in L’osservatorio condotto all’interno delle diverse aziende sanitarie nel contesto della medicina di laboratorio ha portato a rilevare tre livelli di percentuale che rispecchiano l’utilizzo del servizio nel concreto: • Basso: inferiore al 20%; • Medio: compreso fra il 20 e il 50%; • Alto: superiore al 50%. 135 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Nel caso dello scarico di livello basso, l’analisi effettuata da Arsenàl.IT mette in luce tre tipologie di problematiche: • tecnologiche; • organizzative; • di comunicazione e promozione. 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Come si evince dal grafico sopra riportato, la maggior parte delle aziende che ha lanciato il servizio da più di sei mesi mostra buoni risultati (trend medio e alto) rispetto all’utilizzo della soluzione di scarico online. Riportiamo il dettaglio dell’analisi effet- tuata sulle problematiche riscontrate per comprendere le basse percentuali di scarico di alcune aziende. Si osserva che quanto indicato di seguito è da ritenersi valido per entrambe le Modalità A e B previste per la soluzione Veneto ESCAPE. 1. Problematiche tecnologiche Nelle aziende nelle quali, nonostante la soluzione fosse stata introdotta da più di sei mesi, sono state riscontrate problematiche di carattere tecnologico riconducibili alle seguenti aree di malfunzionamento nel recupero del referto online: • inserimento delle credenziali (errori di inserimento, gestione della scadenza delle password); • lentezza della rete e dei servizi; • disservizi del flusso cassa (ad esempio la mancata registrazione delle esenzioni, la presenza di applicativi di cassa del laboratorio e centrale non allineati); • aggiornamento software per la visualizzazione del referto. In questi casi va precisato come il contatto puntuale e costante con i fornitori di riferimento garantisca la soluzione di ogni problematica sopraccitata in tempi rapidi. D’altro canto tale genere di ostacolo allo scarico impedisce solo temporaneamente l’erogazione del servizio e non inficia la bassa e media percentuale di utilizzo. Si è constatato infatti che tali disfunzioni hanno portato unicamente interruzioni temporanee nell’erogazione del servizio a partire dal momento in cui viene presa in carico la problematica. Modello 1 Tale modello prevede che il pagamento della prestazione (quota base nel caso di potenziali integrazioni) venga effettuato al momento dell’accettazione (o subito dopo, alle casse automatiche posizionate nella sala d’attesa dei prelievi) e prima di effettuare il prelievo. Successivamente seguiranno il prelievo vero e proprio ed il ritiro finale da effettuarsi online. Tale modello risulta essere il più efficace perché: 136 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati • il cittadino è fortemente incentivato ad effettuare lo scarico online del referto in quanto non deve ritornare agli sportelli dell’azienda sanitaria per il pagamento della propria prestazione; • viene chiuso il flusso cassa e la verifica di eventuali esenzioni fin dal principio. Tutto ciò eccetto i casi di prestazioni aggiuntive che comportino un aumento dell’importo dovuto, in assenza del servizio di pagamento online. Figura 11 – Modello 1 - Flusso organizzativo RITIRO ONLINE ACCETTAZIONE CASSA AUTOMATICA/ con operatore/ online PUNTO PRELIEVO 8 SPORTELLO RITIRO REFERTI (In presenza di esami integrativi a pagamento) 2. Problematiche organizzative Lo studio dell’impatto relativo ai modelli organizzativi è una delle chiavi per leggere e rendere più efficaci i servizi nei diversi contesti delle aziende sanitarie oggetto di osservazione. Proponiamo tre macroapprocci, identificati Valutazione dell’impatto e definiti sulla base delle realtà presenti nel territorio, indicandone potenzialità e possibili correzioni che hanno come obiettivo aumentare l’utilizzo dello scarico online da parte del cittadino. 137 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape In alcuni casi l’accettazione svolge anche la funzione di cassa, ovvero allo sportello di accettazione avviene anche il pagamento della prestazione (quota base nel caso vi siano integrazioni). Al tempo stesso questo approccio richiede che venga gestito l’addebito di ulteriori costi conseguenti l’aggiunta di integrazioni all’esame. Per evitare che il cittadino sia costretto a ritornare nelle sedi dell’azienda sanitaria per il pagamento dell’integrazione e il ritiro del referto che avverrà contestualmente, è consigliabile, qualora non fosse già presente, l’introduzione del pagamento online. Il suggerimento deriva dalle rilevazioni sulle aziende nelle quali è presente il pagamento online dove si nota una percentuale di scarico maggiore. Valutazione dell’impatto Figura 12 – Modello 2 – Flusso organizzativo RITIRO ONLINE ACCETTAZIONE PUNTO PRELIEVO CASSA AUTOMATICA/ con operatore/ online 8 SPORTELLO RITIRO REFERTI Modello 2 Il secondo modello considera la situazione nella quale, dopo l’accettazione, viene effettuato il prelievo e successivamente si procede al pagamento della prestazione, se dovuto. Il ritiro avviene online. In questo caso il cittadino è nelle condizioni di pagare subito dopo il prelievo e direttamente alle casse dell’azienda. In molti casi però, le casse non sono vicine al punto prelievi, di conseguenza il cittadino non ricorre al pagamento immediato, ma potrebbe pagare in data successiva, vale a dire nel giorno in cui provvederà al ritiro del referto. É stato verificato che questo approccio disincentiva lo scarico online, perché non sprona il cittadino a chiudere il flusso 138 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati cassa nel medesimo accesso alla struttura e di conseguenza abbassa la percentuale di scarico complessiva. Il suggerimento per ovviare al problema e ridurre gli accessi secondo il Modello 2, è quello di collocare uno sportello di cassa o alcune casse automatiche nella sede del punto prelievi, in modo da facilitare il pagamento direttamente dopo l’esame. A seconda della gestione informativa aziendale, può essere utile disporre di postazioni CUP/casse per gestire ogni aspetto in autonomia ed evitare al cittadino inutili spostamenti all’interno delle strutture dell’azienda sociosanitaria per la chiusura del flusso cassa/esenzioni. Nel caso di integrazioni nel referto, per le quali non è possibile stimare l’ammontare del pagamento dovuto in anticipo, è auspicabile l’introduzio- ne del pagamento online in modo da permettere il completamento del flusso cassa descritto nel Modello 1. Modello 3 Nel Modello 3 il ritiro del referto avviene esclusivamente al pagamento della prestazione, in quanto l’azienda chiude il flusso cassa solo al momento 139 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati della consegna del referto, verificando eventuali integrazioni. In questo caso le percentuali di scarico online risultano esigue. 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Valutazione dell’impatto Grafico 18 – Suddivisione percentuale delle aziende in base al modello organizzativo del pagamento del ticket e del trend di scarico online Figura 13 – Modello 3 – Flusso organizzativo Trend di scarico online basso Trend di scarico online medio CASSA AUTOMATICA/ con operatore ACCETTAZIONE PUNTO PRELIEVO SPORTELLO RITIRO REFERTI Trend di scarico online alto 100% 90% 80% 70% 60% La proposta per favorire lo scarico in questo caso è quella di adottare preferibilmente il Modello 1 o, in alternativa, il Modello 2 come dimostra il grafico seguente 50% 40% 30% 20% 10% 0% Pagamento prima del prelievo 140 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 141 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Pagamento dopo il prelievo 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Gestione del consenso Valutazione dell’impatto Grafico 19 – Suddivisione percentuale delle aziende in base alla modalità di acquisizione del consenso e del trend di scarico online Indipendentemente dal modello scelto, tra le problematiche organizzative si nota come la richiesta del consenso allo scarico online da parte dell’operatore dell’accettazione verso il cittadino, se rispettosa delle linee guida di progetto, incentivi fortemente l’utilizzo costante del servizio. Da normativa di riferimento26 e da specifiche di progetto, il consenso alla pubblicazione online deve essere richiesto una tantum, anche oralmente dall’operatore di accettazione del laboratorio mediante l’apposizione di un flag sull’interfaccia dell’applicativo utilizzato. Altre soluzioni più macchinose possono essere un fattore disincentivante per il cittadino stesso con la conseguente perdita di utenti potenzialmente interessati all’utilizzo del servizio. Lo dimostra il fatto che l’87% delle aziende che richiedono il consenso una tantum hanno un trend di scarico elevato e il restante 13% medio. Trend di scarico online basso 100% Trend di scarico online medio Trend di scarico online alto 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Consenso ad evento 26 eliberazione 19 novembre 2009, n. 36, “Linee Guida in materia di referti on-line”, Garante per la protezione dei dati D personali. 142 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 143 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Consenso una tantum 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape 3. Problematiche comunicative e di promozione L’utilizzo del servizio e il grado di diffusione dello scarico online, sono catalizzati da una efficace e costante campagna di comunicazione volta a promuoverne l’uso da parte del cittadino. Risolti i problemi tecnici che bloccano il servizio, ed effettuato un consistente numero di prove per testare l’affidabilità ed il corretto funzionamento del sistema, devono essere definiti e prodotti i materiali necessari alla divulgazione di informazioni sul servizio e di promozione dello stesso. L’esperienza di Veneto ESCAPE dimostra che l’utilizzo di un sistema di comunicazione unico e omogeneo su base regionale supporta in maniera determinante la diffusione del servizio in ogni singola azienda. Il coordinamento nell’utilizzo degli strumenti messi a disposizione delle aziende (formazione del personale, brochure, video promozionale, cartellonistica, campagna 144 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati stampa, ecc.) ha sortito infatti risultati apprezzabili nei tempi previsti da progetto. Il presupposto perché tutto ciò funzioni al meglio è il supporto della direzione generale, che supervisiona il percorso e ne valida le tappe. Laddove ciò si è verificato e la gestione della comunicazione aziendale è stata affidata ad un responsabile specifico, i risultati sono stati evidenti. In concomitanza al lancio, gli spazi aziendali interessati dal servizio devono esporre un’adeguata cartellonistica, mettere a disposizione brochure e il personale deve essere in grado di fornire informazioni adeguate sul servizio, proponendo lo scarico referti online come prassi in modo chiaro al cittadino. Perché l’operazione divulgativa risulti efficace è necessario monitorare che tali azioni divulgative perdurino considerando il tempo necessario a maturare l’abitudine all’utilizzo del servizio. Valutazione dell’impatto Canali di distribuzione esterna Lo scarico online dei referti è reso possibile grazie a diversi canali distributivi territoriali. In particolare, oltre al portale dell’azienda sanitaria, vanno tenute in considerazione le farmacie, le Residenze Sanitarie Assistite (Case di Riposo e centri convenzionati) ed i Comuni. Il cittadino ricorre principalmente al portale web e, ove sono presenti opportune convenzioni, inizia a rivolgersi anche alle farmacie. Grafico 20 – Percentuale dell’utilizzo dei canali di distribuzione online dei referti 3% 6% Portale web 1% Comuni Farmacie RSA 90% 145 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Cittadini veneti utilizzatori del servizio di scarico online Sulla base di quanto verificato nel corso del 2012, è stato rilevato che i cittadini utilizzatori del servizio di scarico online sono stati circa il 60% considerando la percentuale media dei veneti che effettuano nell’arco di un anno almeno un esame diagnostico. L’analisi condotta ha evidenziato l’importanza delle azioni di comunicazione e promozione del servizio nel periodo successivo al lancio, oltre alle attività di promemoria verso il cittadino rispetto alla presenza del servizio e il recepimento di queste indicazioni porterà ad un aumento dell’impiego dello scarico online. Come è stato possibile osservare in molte aziende tale percentuale è comunque destinata ad aumentare dato che l’abitudine è destinata a consolidarsi tra gli utenti che con il passare del tempo avranno maggiore consapevolezza dei benefici derivanti dall’impiego dello scarico online. Elemento che emerge già dalle aziende che hanno a disposizione il servizio da anni. Valutazione dell’impatto 6 – Servizio di conservazione legale La conclusione dell’iter di dematerializzazione dei documenti, come descritto nel capitolo 3, è rappresentata dalla fase delle loro conservazione legale. Al termine del progetto è stato possibile constatare che le Aziende Sanitarie hanno progressivamente attivato il servizio di conservazione legale, arrivando al 64% dei referti conservati. Grafico 22: Percentuale di referti digitali posti in conservazione legale % Referti posti in conservazione % Referti non posti in conservazione 40% 60% Grafico 21: Percentuali di cittadini veneti utilizzatori del servizio di scarico online dei referti % Cittadini utilizzatori % Cittadini non utilizzatori 40% 60% 146 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 147 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape L’analisi economico-organizzativa Prima di entrare nel merito della specifica analisi economico-organizzativa condotta dal team tecnico di Arsenàl.IT nell’ambito del progetto, è opportuno richiamare due studi autorevoli precedentemente prodotti che rappresentano il punto di partenza di tale analisi che si discosta per gli elementi posti in evidenza nella premessa del presente capitolo. Si tratta di “Progetto ESCAPE: elementi per la valutazione di progetto – rapporto finale di ricerca” a cura di CeRGAS – Università Bocconi e “Il mondo della salute tra governance federale e fabbisogni infrastrutturali” elaborato da Fondazione CERM di Intesa Sanpaolo27. Nei paragrafi seguenti verranno illustrate brevemente le conclusioni del primo studio, che sono state analizzate e utilizzate come punto di partenza per l’analisi del progetto Veneto ESCAPE, e l’analisi successiva con le relative proiezioni fornite dallo studio di Fondazione CERM. Gli studi La valutazione del progetto ESCAPE: il rapporto finale dell’Università Bocconi Una prima valutazione28 del progetto ESCAPE è stata compiuta da CeRGAS (Centro di Ricerche sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria e Sociale) dell’Università Bocconi di Milano che nel 2003, su preciso mandato di ULSS 9, ha indagato l’impatto organizzativo ed economico del progetto. Obiettivo fondamentale dello studio era proporre una ricostruzione delle risorse economiche attivate con l’introduzione dell’innovazione tecnologica per poter effettuare una valutazione comparativa rispetto alle risorse destinate al processo di refertazione nella situazione precedente l’avvio del progetto. L’analisi ricostruisce i processi di refertazione nel contesto antecedente e successivo all’innovazione, sintetizzandone gli elementi essenziali per una valutazione. 27 A. VV., “Il mondo della salute tra governance federale e fabbisogni infrastrutturali”, Intesa Sanpaolo e Fondazione A CERM, ottobre 2010. 28 A.VV., “Progetto ESCAPE - Elementi per la valutazione del progetto. Rapporto finale di ricerca”, CeRGAS, Università A Bocconi, 2003. 148 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Valutazione dell’impatto Le conclusioni dello studio dimostrano che l’implementazione del progetto ESCAPE dal 2001 al 2003 ha prodotto importanti razionalizzazioni all’interno dei processi organizzativi aziendali, valutando questo aspetto come uno dei principali risultati dell’iniziativa progettuale. Sotto il profilo finanziario l’analisi dimostra, nell’arco di 5 anni, un sostanziale equilibrio di progetto dal momento che i consistenti investimenti iniziali nel quinquennio vengono ammortizzati. Ma il risultato più interessante risulta quello legato alla valutazione dell’intangibile. Ne è un esempio il rilievo sulla maggiore sicurezza del dato prodotta dalla refertazione digitale. Come citato in premessa a questo capitolo, tra i vari dati che lo studio propone, particolarmente interessante risulta essere quello relativo alla riduzione del 10% del margine di errore nello smistamento dei referti. Elemento significativo tanto quanto lo è il 67% di riduzione del tempo che intercorre tra la richiesta di refertazione urgente e la risposta fornita. Si tratta di elementi che descrivono come l’introduzione del referto digitale implichi una riduzione dei tempi di cura che, nei casi più gravi, può significare una tempestività di intervento in grado di salvare una vita umana. L’analisi condotta da un team coordinato dal prof. Luca Buccoliero, del quale proponiamo di seguito una intervista, avanza anche alcune ipotesi evolutive del progetto 29 insieme ai principali benefici esterni, non monetizzabili, prodotti da ESCAPE. In particolare emergono i benefici economici a vantaggio del cittadino che, non più costretto a recarsi allo sportello a ritirare il referto allo sportello, risparmia tempo (tempo impiegato personalmente o dai famigliari ad accedere alle strutture deputate alla distribuzione dei referti) e denaro (costi). L’analisi rileva infine come l’azienda ULSS 9 abbia sostenuto costi per 500.000 euro in quattro anni, con risparmi quantificabili nell’ordine di 637.000 euro dei quali: 100.000 euro derivanti da terapie mirate, riduzione di giornate di degenza ed esami urgenti; 42.000 euro da risparmi di attrezzature e materiali e 15.000 euro di recupero spazi adibiti all’archiviazione stabile. A questi risparmi si aggiungono ulteriori possibili economie (o miglioramento dei servizi) per 480.000 euro conseguibili grazie al reimpiego di 12 unità di personale. Lo studio ed il modello valutativo prodotto dal gruppo CeRGAS è stato formalizzato successivamente alla conclusione dell’analisi con la pubblicazione il 4 maggio 2007 su “International Journal of Health Planning and Management” di un articolo scientifico dal titolo “A methodological and operative framework for the evaluation of an e-health project” scritto da Luca Buccoliero, Stefano Calciolari e Marta Marsilio di CeRGAS Bocconi.29 uccoliero L. et al. 2007, “A methodological and operative framework for the evaluation of an e-health project” B pubblicato su “The International Journal of Health Planning and Management”, Volume 23, issue 1 (January/March 2008), pp. 3 – 20. 149 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Intervista a Luca Buccoliero, docente del Dipartimento di Marketing dell’Università Bocconi e ricercatore del CERMES Bocconi, autore del rapporto di ricerca “Progetto ESCAPE – elementi per la valutazione del progetto” curato dal CeRGAS Bocconi nel 2003 Su cosa si basa il modello di studio di ESCAPE? Quali i punti di forza? All’epoca la valutazione economica del progetto era ancora difficile perché, allora come oggi, è necessario che trascorra del tempo per poter misurare in maniera puntuale i benefici prodotti dall’applicazione di una soluzione qual è ESCAPE. Altri elementi, come alcune dimensioni dei benefici prodotti, erano intrinsecamente meno semplici da valutare. É il caso della dimensione del cambiamento della qualità del percorso clinico grazie all’introduzione della digitalizzazione del processo documentale. Tenendo in considerazione tutto questo, abbiamo provveduto ad individuare un modello multidimensionale composto da alcuni elementi base e altri più complessi, legati alla natura del progetto. Nella prima categoria rientrano la valutazione finanziaria (VAN – Valore Attuale Netto) mentre nella seconda il valore sociale, ossia i benefici sociali e quelli generati a livello di percorso clinico, 150 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati come, ad esempio, la riduzione dei tempi nei quali viene reso disponibile un referto. Cosa è emerso dalla valutazione? Dal VAN emerge un sostanziale equilibrio sotto il profilo finanziario. I dati dimostrano che nell’arco di cinque anni il progetto si ripaga. Non è quindi un risultato che connota in maniera significativa il progetto. Il grande valore aggiunto, infatti, lo abbiamo riscontrato nella valutazione degli aspetti intangibili, come nel caso della maggiore sicurezza del dato grazie alla riduzione del 10% del margine di errore nello smistamento e ad un miglioramento complessivo del sistema di reporting aziendale. Tutto ciò si traduce in un miglioramento dell’immagine dell’azienda verso i cittadini che potremmo qualificare addirittura come incremento del valore del brand aziendale. In termini di benefici sociali monetizzabili, la nostra valutazione ha dimostrato che ESCAPE permette un risparmio annuo per i soli cittadi- 4 Valutazione dell’impatto ni del territorio dell’ULSS 9 Treviso pari a oltre 4 milioni di euro grazie all’introduzione del referto digitale e al venir meno della necessità di spostamenti fisici per il ritiro. A questo vanno aggiunti la possibile riduzione dei tempi di degenza grazie alla garanzia di consultazione del referto in reparto in tempi molto più rapidi. Inoltre la digitalizzazione porta con sé la diminuzione di richieste urgenti che, grazie al sistema, vengono evase ancor prima di diventare tali. Cosa dimostra lo studio? Abbiamo detto che il modello coglie diversi aspetti della valutazione: quelli di semplice valutazione finanziaria come quegli elementi che creano valore sociale e impatti importanti sul processo clinico. Gli elementi raccolti dimostrano che, oggi come allora, ESCAPE è un modello replicabile. Sarebbe molto interessante oggi, a distanza di quasi un decennio, poterne valutare le implicazioni in termini di empowerment del cittadino prodotto nella fase di estensione su base regionale. Si potrebbero trarre interessanti elementi di valutazione anche in ottica di riuso. Quali risultati di impatto hanno reso ESCAPE un progetto replicabile? Due sono i punti di forza di ESCAPE. In primo luogo, a differenza della quasi totalità dei progetti di eHealth che ho seguito in questi anni, si tratta di 151 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati un progetto partito subito da un’idea fortemente centrata sul beneficio al cittadino. Il driver fondamentale è il valore da creare per il cittadino. In secondo luogo, si tratta di un percorso nato a livello aziendale che è diventato patrimonio regionale. Non è un percorso così scontato. Spesso abbiamo a che fare con grandi iniziative regionali, calate dall’alto, che altrettanto spesso non generano i risultati attesi perché non sufficientemente condivisi, oppure siamo di fronte a tanti piccoli progetti locali, spesso eccellenti, che non sempre è possibile mettere in rete. Il vantaggio maggiore che ha prodotto ESCAPE è il patrimonio di sistema che rappresenta. Il suo studio ha certificato per primo il valore del progetto ESCAPE. Secondo lei, a fronte dei risultati raggiunti da Veneto ESCAPE, è un progetto replicabile su scala nazionale? Il progetto in sé nasce con l’obiettivo di essere replicabile su ampia scala fino al livello nazionale dato che si tratta di un modello flessibile proprio perché incentrato sul bisogno del paziente. La logica del riuso, tanto citata quanto trascurata, è oggi ancora di più da considerare alla luce del momento che stiamo vivendo. Tuttavia, in recenti studi che abbiamo effettuato sui servizi di eGovernment in Italia, è emerso come anche nelle Regioni più avanzate dal punto di vista dell’offerta di servizi digitali i cittadini, per vari motivi, non Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape sempre colgono le occasioni che hanno a disposizione. É quindi importante far capire al cittadino la dimensione del valore creato per il cittadino stesso e renderlo pienamente partecipe del percorso di innovazione nel quale è coinvolto. Quali pensa possano essere le prospettive della sanità digitale? É una strada inevitabile. L’evoluzione del sistema va naturalmente verso una sanità digitale anche se occorre sottolineare che negli ultimi anni alcuni progetti, soprattutto nel campo della telemedicina, hanno subito diverse battute di arresto. Purtroppo, in tempi di crisi l’innovazione è uno dei settori che subisce i tagli immediati e, in questo caso, i servizi di telemedicina paradossalmente ne stanno pagando le conseguenze. Parlando di traiettorie 152 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati evolutive occorre ricordare il ruolo dei servizi basati sul telefono mobile, che attualmente sono ancora scarsamente considerati ma che offrono grandi potenzialità e, soprattutto, stanno nelle corde dei cittadini-utenti. La mia sensazione è che la visione strategica debba spostarsi inevitabilmente verso la creazione di valore al cittadino-paziente, le cui esigenze peraltro sono sempre più complesse e difficili da soddisfare. Il mondo della sanità elettronica ha grandi prospettive soprattutto nell’ottica di rispondere alle esigenze di un cittadino-utente sempre più esigente in un contesto di risorse sempre più scarse. Basti pensare che tra pochi anni i cosidetti nativi digitali entreranno a far parte della categoria che accede maggiormente ai servizi sociosanitari ed “esigeranno” l’erogazione di servizi digitali. 4 Valutazione dell’impatto Le proiezioni dei risparmi prodotti da ESCAPE su base regionale e nazionale: il rapporto Intesa Sanpaolo e CERM “Il mondo della salute tra governance federale e fabbisogni infrastrutturali” Nell’ottobre 2010 Intesa Sanpaolo e Fondazione CERM hanno pubblicato un rapporto che aveva come obiettivo l’analisi del “sistema salute” italiano, soppesandone criticità (carenze infrastrutturali, persistenti divari territoriali) e potenzialità in chiave di sviluppo complessivo del Paese, partendo dalla considerazione che il mondo della salute è parte fondamentale del sistema di welfare e area di grandi investimenti e quindi opportunità di sviluppo scientifico, economico, sociale e occupazionale per l’intera economia. L’analisi offre una definizione iniziale del quadro generale della sanità nazionale, collocandolo in un contesto di carattere economico per passare alla presentazione di una serie di dati relativi alla spesa sanitaria, sia di carattere storico che di proiezione, allo scopo di valutare le prospettive in termini di sostenibilità del sistema.Una parte consistente della pubblicazione viene dedicata all’analisi delle singole regioni italiane e al confronto, nel tentativo di costruire un benchmark che considera le variabili di riferimento del sistema sanità.Tutto ciò nell’ottica all’epoca ipotizzata di applicazione dei costi stardard visti come elementi imprescindibili del sistema federalistico. Nell’ultimo capitolo si parla infine 153 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati di un case study e si porta come esempio il progetto ESCAPE, definendolo come iniziativa di informatizzazione il cui guadagno risulta proiettabile sia su scala regionale che nazionale. Nel complesso il rapporto valuta che il progetto abbia consentito di migliorare il servizio contenendo i costi. Esso infatti consente di: migliorare l’efficacia delle prestazioni grazie a terapie mirate; diminuire ricoveri e giornate di degenza; ridurre gli errori nel processo di smistamento; garantire maggiore privacy e più controllo grazie alla realizzazione del Fascicolo Sanitario Elettronico. Nel complesso, citando i dati dello studio CeRGAS, si rilevano i risparmi ottenuti da ULSS 9 in base all’investimento di 500.000 euro in quattro anni con le specifiche sopra citate. Rispetto allo studio del 2003, l’analisi di Intesa Sanpaolo e CERM proietta i dati su scala prima regionale e poi nazionale. Nel rapporto viene presentata una tabella sintetica nella quale si mostra come l’estensione del progetto ESCAPE su scala regionale, nel 2010, avrebbe permesso di ottenere risparmi pari a 7.790.000 euro. 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape L’analisi economico-organizzativa condotta da Arsenàl.IT Tabella 6 – Stima dei risparmi associati all’estensione del Progetto ESCAPE alla Regione Veneto - Fonte: Intesa Sanpaolo e Fondazione CERM, ottobre 2010 Spesa progetto ESCAPE Risparmi progetto ESCAPE30 Ipotesi spesa e-Government Regione 500.000 € 636.650 € 6.300.000 € Ipotizzando di poter estendere in modo analogo tali stime su scala nazionale, lo studio dimostra come un adeguato investimento nella digitalizzazione dei servizi sanitari permetta di ridurre i margini di inefficienza nella gestione dei servizi sanitari senza pregiudicare la qualità dei servizi resi ai cittadini. A fronte di un investimento complessivo di circa 500 milioni di euro in quattro anni (2009-2012) a livello nazionale Risparmio Regione31 Scostamento della frontiera efficiente, Regione Veneto Risparmio (% dello scostamento) 7.790.000 € 210.640.000 € 3,70% si stimava allora si potessero ottenere economie per 417 milioni di euro annui pari all’83% della spesa complessiva. Una stima che si definisce decisamente prudenziale, tenendo in considerazione che al momento del varo del Progetto di e-Government il Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie contava di poter ottenere economie in ambito sanitario per 800 milioni di euro, pari all’8% circa della spesa sanitaria annua. La metodologia utilizzata L’analisi dell’impatto economico-organizzativo del progetto valuta l’impatto della soluzione adottata dal punto di vista dell’azienda sanitaria, e si limita a considerare un set definito di unità operative, quelle nelle quali è stato introdotto il processo di digitalizzazione. Sebbene in un’azienda sanitaria le UO considerate possano essere replicate in più presidi ospedalieri, la quasi totalità dei costi e dei benefici sono commisurati ai volumi di lavoro. Essendo qui considerati i volumi di produzione documentale di una azienda sanitaria veneta media, il costo/beneficio è ottenuto a livello aziendale. Il progetto è stato valutato sulla base della sua capacità di aumentare l’efficienza operativa dell’azienda resa possibile dall’introduzione della soluzione. Lo studio si articola nelle seguenti fasi: 1.Valutazione dell’impatto organizzativo sull’azienda sanitaria: è stata effettuata mediante la raccolta di dati quantitativi per mezzo del cruscotto di monitoraggio e mediante la rilevazione di dati quantitativi e qualitativi nelle UO analizzate per Inclusivi di costi-opportunità per 480 mila euro derivanti dal reimpiego di 12 unità di personale. 31 ULSS 9 rappresenta circa 8% della popolazione veneta. 154 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati mezzo di interviste agli operatori. Sono stati quindi elaborati i dati e quantificata la variazione nell’impiego delle risorse; 2.Valutazione dei costi e dei benefici generati dal progetto: è stata effettuata mediante la quantificazione dei costi di progetto (analisi dei dati di rendicontazione, interviste con i referenti di progetto), la valorizzazione dei benefici (monetizzazione delle risorse liberate) ed elaborazione di diverse metriche ROI. L’analisi organizzativa aderisce al paradigma del Business Process Reengineering (BPR), una specifica modalità di cambiamento organizzativo caratterizzata da un ripensamento radicale dei processi esistenti. Questo tipo di approccio prevede di ridisegnare completamente le modalità di esecuzione dei processi in uso per definirne ed implementarne di nuovi. Inizialmente applicato in ambito industriale, il BPR ha trovato applicazione anche nel settore pubblico.32 La reingegnerizzazione si colloca all’interno di un approccio più generale citato come “approccio per processi” o “visione per processi”. Quest’ottica è caratterizzata da una utorità per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione, “La Reingegnerizzazione dei Processi nella Pubblica A Amministrazione”, Roma, giugno 1998. - AA.VV., “Mappatura dei processi e linee guida per la loro riprogettazione”, Libera Università Carlo Cattaneo, Castellanza (Varese). - Lazzi G., “Reingegnerizzazione dei processi” contributo alla pubblicazione “Sistemi Informativi per la Pubblica Amministrazione: tecnologie, metodologie, studi di caso”, Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, Roma, 2000. 32 30 Valutazione dell’impatto 155 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape rappresentazione dell’organizzazione basata sui processi (in primo luogo identificati, ricostruiti e modellati, poi diagnosticati nei punti di criticità e riprogettati) e non sulle strutture organizzative o sulle funzioni. I processi, infatti, sono trasversali alle strutture organizzative. Nell’intento di condurre un’analisi dettagliata e scientifica dei cambiamenti organizzativi si è optato per una modellizzazione basata su un linguaggio universale e standard: Unified Modeling Language (UML). La mappatura dei processi passa attraverso la costruzione di modelli, che descrivono l’organizzazione e il comportamento del sistema reale per mezzo di una adeguata metodologia di modellizzazione, anche attraverso il visual modeling33, un processo di sviluppo che prevede la visualizzazione grafica di un modello utilizzando un insieme di simboli e di diagrammi. In questo studio i flussi di lavoro sono rappresentati per mezzo di diagrammi UML. Le tecnologie rivestono un ruolo fondamentale come attivatrici del BPR e nel miglioramento dell’efficienza dei processi, compresi quelli sanitari, e nel caso di Veneto ESCAPE 33 la soluzione implementata rende possibile l’automatizzazione di alcune attività, aumentando l’efficienza dei processi di gestione documentale, permettendo una gestione più sicura dei documenti clinici e aumentando la tempestività della loro trasmissione. Come si vedrà in seguito, la soluzione permette l’eliminazione di non-value added activities34 caratterizzate da un impiego di tempo con poco o nessun valore aggiunto. Una misura dell’incidenza di queste attività sull’operatività del personale sanitario si trova nella letteratura.35 Un recente studio ha infatti dimostrato come gran parte del tempo dei medici, degli infermieri e dei tecnici coinvolti nello studio veniva speso non per curare il paziente nella pratica, ma per la comunicazione delle informazioni tra i membri dello staff, per pratiche amministrative, per l’analisi e la compilazione dei fascicoli medici. L’analisi d’impatto di Veneto ESCAPE oltre ad adottare gli approcci sopra descritti, valorizza il lavoro di valutazione effettuata dal gruppo di studio CeRGAS per ULSS 9 nel 200336 e, come descritto in precedenza, formalizzato nel 200737 nella pubblicazione internazionale. Passaggi operativi L’analisi organizzativa è dunque partita dalla mappatura dei processi di lavoro, guidando la raccolta dei dati necessari alla valutazione economica. Costruiti sulla base di interviste con operatori di diverse aziende sanitarie, i diagrammi hanno lo scopo di evidenziare in un modello generico i cambiamenti nelle fasi di lavoro generati dall’introduzione del ciclo documentale digitale in alcune unità operative d’interesse. È stato quindi chiesto agli operatori intervistati di comparare la situazione ex ante (gestione completamente cartacea del ciclo di gestione documentale) con la situazione ex post (gestione completamente digitale). Va sottolineato che la transizione dal sistema cartaceo a quello digitale non è stata netta e contemporanea né tra aziende sanitarie, né tra unità operative all’interno Watson A., “Visual Modeling: past, present and future”, Object Management Group, 2008. Zhu Z. et. al., “Analysis of Factors Causing Long Patient Waiting Time and Clinic Overtime in Outpatient Clinics”, J. Med. Syst., maggio 2010. 34 Ballermann M.A. et al., “Validation of the Work Observation Method By Activity Timing (WOMBAT) method of conducting time-motion observations in critical care settings: an observational study”, BMC Medical Informatics and Decision Making, Alberta (USA), 2011. 35 A.VV., “Progetto ESCAPE - Elementi per la valutazione del progetto. Rapporto finale di ricerca”, CeRGAS, Università A Bocconi, 2003. 36 uccoliero L. et al. 2007, “A methodological and operative framework for the evaluation of an e-health project” B pubblicato su “The International Journal of Health Planning and Management”, Volume 23, issue 1 (January/March 2008), pp. 3 – 20. 37 156 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Valutazione dell’impatto 157 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati delle singole ULSS. Nelle tempistiche della transizione si sono riscontrate forti differenze interaziendali, perciò in alcuni casi si è chiesto agli intervistati di ricostruire i processi cartacei ricorrendo alla memoria storica degli operatori. L’uso di colori diversi consente la rappresentazione grafica dell’analisi differenziale dei processi; il rosso caratterizza le fasi di lavoro che vengono eliminate con l’adozione della gestione documentale digitale, il giallo quelle che vengono modificate, il verde quelle di nuova introduzione. Tramite interviste in tre aziende a campione, rispettivamente con un bacino d’utenza di dimensioni piccole, medie e grandi, sono stati ricostruiti per ciascuna UO i processi ex ante ed ex post l’introduzione della soluzione Veneto ESCAPE. I due processi sono stati concentrati poi in un unico diagramma sintetico. Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape I risultati dell’analisi organizzativa Unità Operativa Laboratorio Referti interni Figura 14 – Diagramma UML delle attività di laboratorio – Processo di gestione dei referti interni 4 Valutazione dell’impatto Rispetto ai referti interni, il processo si svolge come segue: 1.Il medico richiede la prestazione diagnostica accedendo al LIS o ad un sistema di order entry ed effettua (o fa effettuare ad un infermiere) il prelievo del campione, che viene etichettato; 2.I campioni relativi ad esami non urgenti sono trasportati, ad intervalli regolari nel corso della giornata, al laboratorio; 3.Il tecnico di laboratorio provvede all’esecuzione dell’esame e alla validazione tecnica dei risultati; 4.Il medico di laboratorio procede alla validazione clinica e firma digitalmente il referto, che viene automaticamente archiviato e reso disponibile ai reparti per la visualizzazione. L’introduzione del ciclo di gestione documentale digitale nell’UO laboratorio consente, come illustrato dal diagramma, l’eliminazione di alcune fasi di lavoro nella gestione dei referti prodotti per pazienti ricoverati, vale a dire i referti per interni. 158 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 159 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Le fasi di lavoro che subiscono una modifica sono la firma (da analogica a digitale) e la modalità di fruizione del documento da parte del personale dell’UO richiedente, che non consulta il documento cartaceo ma lo visualizza a monitor. Altre fasi di lavoro vengono eliminate. Innanzitutto, data la natura digitale del referto, non è più necessario stamparlo; esso è visualizzabile dall’UO richiedente non appena è firmato. In aggiunta, oltre a non essere più necessario trasportare il referto dal laboratorio alla UO richiedente, dopo la visualizzazione da parte del medico il referto viene automaticamente archiviato nella cartella clinica digitale di reparto. Nel caso in cui, invece, non sia presente una cartella digitale di reparto, il referto deve essere comunque stampato per essere archiviato all’interno della cartella clinica. A beneficiare del nuovo processo sono il personale del laboratorio e il personale infermieristico delle UO richiedenti. Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Centro trasfusionale Le UO centro trasfusionale, generalmente gestite a livello intraprovinciale, generano referti che vengono nella maggior parte dei casi inglobati nei referti di laboratorio, seguendo perciò un iter analogo a quello dei referti prodotti dalla UO laboratorio. Rispetto ai referti interni, il processo si svolge solitamente come segue: 1.Il medico richiede la prestazione diagnostica ed effettua, o fa effettuare, il prelievo del campione, che viene etichettato ed inviato al laboratorio; 2.Il tecnico provvede all’esecuzione dell’esame; 3.Il medico di laboratorio firma digitalmente il referto, che viene automaticamente archiviato e reso disponibile ai reparti per la visualizzazione. Referti esterni Figura 15 – Diagramma UML delle attività di laboratorio – Processo di gestione dei referti esterni 160 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 4 Valutazione dell’impatto Il processo di gestione dei referti per esterni si svolge come segue: 1.Il cittadino si reca al CUP/COP/DSS, consegna la prescrizione ed esegue il pagamento della prestazione; 2.Il personale amministrativo riceve la documentazione del paziente e assegna un ordine di priorità. Automaticamente vengono generate e consegnate le etichette da applicare ai campioni e, se il cittadino ha dato il proprio consenso, le credenziali per lo scarico online del referto; 3.In seguito un infermiere effettua il prelievo del campione e lo invia al laboratorio; 4.In laboratorio il tecnico procede all’esecuzione del test diagnostico e alla validazione tecnica dei risultati; 5.Il medico di laboratorio procede alla validazione clinica e firma digitalmente il documento, che è subito disponibile per l’estrazione da parte del cittadino attraverso il sito web, se ha optato per lo scarico online, o del personale amministrativo, se il ritiro avviene allo sportello. Anche il processo di gestione dei referti di laboratorio per prestazioni ambulatoriali 161 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati viene dunque reso più efficiente. Come nel caso dei referti prodotti per pazienti ricoverati, la firma è digitale e non più analogica, e la fruizione del referto da parte del cittadino del proprio documento digitale può avvenire via web dal sito dell’azienda sanitaria. Oltre ad alcuni dei benefici riscontrati anche nel processo di gestione dei referti per interni, viene eliminata l’operazione di imbustamento del referto, del suo trasporto al CUP (generalmente effettuato ad intervalli regolari durante la giornata da parte del personale di laboratorio) e di consegna al cittadino da parte del personale del CUP. Viene introdotto anche un nuovo passaggio: la consegna delle credenziali di scarico, che però non rende più gravoso il lavoro del CUP, essendo totalmente automatizzata. A beneficiare della maggiore efficienza dei processi sono il personale del laboratorio e il personale del CUP, in quanto il loro volume di lavoro diminuisce all’aumentare dell’uso dello scarico online da parte del cittadino. 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Valutazione dell’impatto delle fasi di firma e di fruizione del referto e l’eliminazione delle fasi di stampa, incasellamento, ritiro dal casellario e archiviazione del referto dopo consultazione. Unità Operativa di Radiologia Referti interni Figura 16 – Diagramma UML delle attività di radiologia – Processo di gestione dei referti interni Referti esterni Il flusso di lavoro di gestione dei referti interni si svolge come segue: 1.Il medico richiedente inserisce nell’applicativo RIS (Radiology Information System) o nel sistema di order entry la richiesta di prestazione; 2.Il Tecnico Sanitario di Radiologia Medica (TSRM) esegue l’accettazione del Il processo di gestione dei referti per esterni si svolge come segue: 1.Il cittadino si reca presso il CUP/COP/ DSS dove il personale amministrativo effettua la prenotazione sull’agenda della radiologia tramite l’applicativo gestionale CUP; 2.La prestazione diagnostica è erogata dal tecnico TSRM, una volta effettuata l’ac- 162 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati paziente sul RIS e quindi esegue l’esame; 3.Il medico radiologo studia l’immagine, redige il referto e lo firma digitalmente; esso è immediatamente fruibile da parte dei reparti tramite visualizzatore. L’analisi dei processi di lavoro della UO radiologia mette in luce, come nel caso del laboratorio per i referti interni, la modifica A beneficiare della maggiore efficienza dei processi è il personale medico ed amministrativo della UO radiologia ed il personale infermieristico della UO richiedente. Figura 17 – Diagramma UML delle attività di radiologia – Processo di gestione dei referti esterni 163 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati cettazione del paziente sul RIS; 3.Il medico radiologo studia l’immagine, redige il referto e appone la firma digitale. Il documento è subito fruibile da parte del cittadino tramite sito web se ha optato per lo scarico online o del personale amministrativo nel caso il ritiro avvenga allo sportello. Il diagramma di attività relativo ai referti 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape per esterni di radiologia presenta benefici in parte sovrapponibili a quelli riscontrati nella gestione dei referti per interni. In aggiunta, si registra che non è più necessario stampare due volte il referto per poterne archiviare una copia e l’imbustamento della copia destinata ad essere consegnata al paziente. La maggiore efficienza del processo interessa soprattutto il personale di radiologia, ma Unità Operativa di Anatomia Patologica Il flusso di lavoro di gestione dei referti interni si svolge come segue: 1.Il medico inserisce nel sistema di order entry la richiesta dell’esame, preleva il campione e lo prepara per l’invio apponendovi le etichette; 2.Il campione è recapitato all’anatomia patologica, unità operativa nella quale il personale amministrativo effettua l’accettazione; 3.Il medico patologo esegue il campionamento e la preparazione del blocchetto con il contributo del tecnico. Successivamente Referti interni Referti esterni Figura 18 – Diagramma UML delle attività di anatomia patologica – Processo di gestione dei referti interni Figura 19 – Diagramma UML delle attività di anatomia patologica – Processo di gestione dei referti esterni 164 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati anche quello del CUP, perché, come visto anche nel diagramma relativo ai referti per esterni del laboratorio, il lavoro degli operatori del CUP diminuisce all’aumentare dell’utilizzo del servizio di scarico da parte dei cittadini. Va sottolineato come, nel caso della radiologia, la presenza di immagini nel referto rappresenti un ostacolo per lo scarico online. Valutazione dell’impatto 165 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati il tecnico esegue l’inclusione, il taglio, la colorazione e consegna i vetrini al medico. Infine il medico patologo esegue l’analisi microscopica dei vetrini e redige la diagnosi; 4.Il medico provvede quindi a redigere e firmare il referto, che è reso subito disponibile per la fruizione da reparto tramite visualizzatore. La UO anatomia patologica, pur essendo caratterizzata da processi di lavoro peculiari, rileva gli stessi vantaggi descritti nel diagramma relativo ai referti interni del laboratorio. 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Il processo di gestione dei referti per esterni si svolge come segue: 1.Se il cittadino ha già effettuato il prelievo, si reca ad uno sportello del CUP dove il personale amministrativo effettua l’accettazione. Alternativamente, il cittadino effettua l’accettazione e poi il prelievo nella struttura sanitaria; 2.Il campione è recapitato all’anatomia patologica dove il personale amministrativo lo accetta; 3.Il medico patologo assieme al tecnico esegue il campionamento e la preparazione del blocchetto. Successivamente il tecnico esegue l’inclusione, il taglio, la colorazione e consegna i vetrini al medico. Infine, il medico patologo esegue l’analisi microscopica dei vetrini e redige la diagnosi; 4.Il medico provvede quindi a redigere e firmare il referto che è subito disponibile per l’estrazione da parte del cittadino tramite sito web se ha optato per lo scarico online oppure del personale amministrativo se il ritiro avviene allo sportello. La UO anatomia patologica, pur essendo caratterizzata da processi di lavoro differenti da quelli del laboratorio, rileva gli stessi vantaggi descritti nel diagramma relativo ai referti esterni del laboratorio. Valutazione dell’impatto Pronto Soccorso Verbali di Pronto Soccorso Figura 20 – Diagramma UML delle attività di Pronto Soccorso – Processo di gestione del verbale di PS Il flusso di lavoro di gestione dei verbali di Pronto Soccorso si svolge come segue: 1.Il cittadino si reca autonomamente o viene trasportato al Pronto Soccorso, dove viene assegnato dall’infermiere un codice di triage, con contestuale apertura del caso di PS; 2.I l medico di PS richiede eventuali consulenze ed esami diagnostici, che 166 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 167 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati vengono eseguiti e che il medico può consultare in forma digitale o cartacea, in base al servizio erogatore; 3.L a cartella di PS così composta viene archiviata e il medico chiude il caso producendo il verbale di PS, che valida con l’apposizione della firma digitale. Tale verbale viene automaticamente archiviato in forma digitale; Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape 4.I l verbale di PS viene stampato e consegnato al paziente e, eventualmente, reso disponibile per lo scarico da sito web. Anche la gestione della cartella di Pronto Soccorso e la produzione del verbale di Pronto Soccorso, con l’implementazione del ciclo digitale documentale, sono gestiti in modo più efficiente. In uno scenario di piena implementazione della gestione documentale digitale all’interno dei reparti e dei servizi diagnostici della struttura ospedaliera, le operazioni di recupero dei documenti a seguito della richiesta 168 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati di consulenze, l’assemblaggio e l’archiviazione della cartella di Pronto Soccorso sono automatizzate. La visualizzazione dei documenti prodotti per consulenze richieste sono consultate dal medico di PS in forma digitale direttamente dall’applicativo di PS, ed anche il verbale viene prodotto e firmato digitalmente. La stampa del verbale è potenzialmente eliminabile, rendendo disponibile il documento per lo scarico online, anche se non risulta realistico che possa sostituire la consegna al paziente del documento cartaceo nel caso l’accesso al PS non generi un’ospedalizzazione. 4 Valutazione dell’impatto Reparto ospedaliero generico Lettera di dimissione ospedaliera Figura 21 – Diagramma UML delle attività di reparto ospedaliero generico – Processo di gestione della lettera di dimissione ospedaliera 169 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Una volta che il medico ha verificato i presupposti per la dimissione del paziente, il flusso di lavoro relativo alla produzione e gestione della lettera di dimissione ospedaliera (LDO) si svolge come segue: 1.I l medico produce e firma digitalmente la LDO; 2.L a LDO è subito disponibile per la stampa e consegna al paziente da parte del personale dell’ospedale e, eventualmente, resa disponibile per lo scarico dal sito web aziendale. L’attività di produzione e gestione della lettera di dimissione ospedaliera, con l’implementazione del ciclo digitale documentale, è gestita in modo più efficiente grazie all’eliminazione delle operazioni di assemblaggio fisico della cartella clinica, che risulta popolata da documenti clinici digitali, dalla stampa della LDO in doppia copia e dall’archiviazione dei documenti cartacei. Valutazione dell’impatto Tabella 7 – Risparmio nell’impiego di risorse umane grazie all’introduzione del ciclo di gestione documentale digitale Personale Q.tà risparmiata (FTE) Anatomia Patologica Amministrativo 1,2 Medico 0,1 CUP Operatore di sportello 14,4 Laboratorio Amministrativo 10,1 Medico di Laboratorio 1,7 Variazioni nelle risorse Pronto Soccorso Infermiere 0,5 Le inferenze fatte sulla base dell’analisi differenziale dei processi di lavoro hanno guidato la raccolta di informazioni relative al consumo di risorse nelle fasi di lavoro modificate. Ciò è stato possibile costruendo un questionario che rileva l’assorbimento di risorse fase per fase. L’output di questa raccolta dati è rappresentato dalla tabella che segue, nella Medico di PS 0,3 quale abbiamo raccolto, suddivisi per UO, i differenziali d’impiego di tre tipi di risorse: umane, tecnologiche e spazi. Tutti i valori vanno intesi come risparmi. Infatti eventuali acquisizioni di tecnologia rientrano tra i costi dei moduli, mentre i valori relativi a risorse umane e spazi sono da intendersi al netto di eventuali attività di nuova introduzione. Radiologia Amministrativo 3,2 Medico radiologo 1,3 Reparto Amministrativo 0 Medico 0,3 Infermiere 0,0 Totale 33,1 Tabella 8 – Risparmio nell’impiego di strumenti tecnologici grazie all’introduzione del ciclo di gestione documentale digitale Laboratorio 170 Q.tà risparmiata (unità) 1,0 Centro Trasfusionale Stampanti 1,0 Anatomia Patologica Stampanti 2,3 Reparto Stampanti 2,3 Totale Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Tipo Stampanti 6,7 171 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Tabella 9 – Risparmio nell’impiego di spazi grazie all’introduzione del ciclo di gestione documentale digitale Tipo Q.tà risparmiata (metri quadri) Laboratorio Armadi 2,0 Radiologia Armadi 3,0 Anatomia Patologica Archivio 9,0 Reparto Archivio 12,0 CUP Scrivania 1,5 Totale 27,5 L’analisi organizzativa, così conclusa, fornisce una stima del differenziale dell’impiego di risorse dell’azienda tra Valutazione dell’impatto I risultati dell’analisi economica Sottolineiamo in fase di presentazione dei risultati alcuni aspetti fondamentali di questo studio: • I dati rilevati tengono in considerazione l’impatto prodotto dall’introduzione del servizio sull’azienda sanitaria e non vengono quantificati i risparmi al cittadino; • L’analisi economica valuta l’investimento ipotizzando che l’infrastruttura lo scenario antecedente e successivo all’introduzione di Veneto ESCAPE. I costi I dati sui costi del progetto sono stati raccolti, basandosi sulla rendicontazione di progetto e valorizzati separatamente per ciascun modulo. I risultati così ottenuti sono stati discussi con i responsabili dei sistemi informativi delle aziende sanitarie. È stato così ottenuto il valore medio dell’investimento sostenuto dalle aziende. Come specificato in fase di premessa tra gli aspetti non presi in considerazione dall’analisi, tali costi non includono alcune voci, come ad esempio i costi relativi al personale interno impiegato nello svilup- 38 172 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati di Veneto ESCAPE venga usata dai quattro servizi diagnostici di riferimento (laboratorio, radiologia, anatomia patologica e centro trasfusionale); • L’analisi valuta il costo/beneficio dell’investimento nel suo complesso, offrendo anche una vista di dettaglio sul solo laboratorio. po del progetto. Nella vista sul laboratorio, i costi sono stati attribuiti alla singola unità operativa, impiegando come base di allocazione il volume di referti prodotti sul totale dei referti prodotti nell’anno 2011. Oltre ai costi di investimento sono stati considerati quelli variabili relativi alla conservazione38 dei documenti digitali e spese di manutenzione annuali pari al 10% dell’investimento iniziale. La tabella che segue sintetizza i dati di costo complessivi e la vista sul laboratorio. onte: Bando di gara pubblicato nel GUCE il 25 maggio 2010 con numero 2010/S 121-184372 indetto da F Regione Veneto con DGR n.1006 del 23 marzo 2010 “Fornitura dei servizi di firma digitale, marcatura temporale e conservazione sostitutiva a norma dei documenti informatici, nonché di posta elettronica certificata ed help desk a favore della Regione del Veneto e degli Enti Locali veneti”. 173 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Valutazione dell’impatto Tabella 10 – Stima dei costi dei moduli e del totale di progetto e vista sul laboratorio Costi emergenti Costi emergenti Intero Progetto Modulo Investimento medio nel modulo Investimento medio nel Progetto Costi di manutenzione Vista sul Laboratorio Costi variabili annui Costo su 3 anni del progetto % di imputazione al Laboratorio Quota dell’investimento imputabile al Laboratorio Costi di manuten- Costi variabili zione imputabili annui al Laboratorio Firma € 19.620,00 € 78.480 € 7.848 €- 100% € 19.620 € 1.962 €- Registration Authority € 16.843,55 € 16.844 € 1.684 €- 73% € 12.345 € 1.235 €- Archiviazione € 53.000,00 € 53.000 € 5.300 €- 73% € 38.846 € 3.885 €- Portale web € 30.960,00 € 30.960 € 3.096 €- 73% € 22.692 € 2.269 €- Conservazione (Hardware) € 14.400,00 € 14.400 € 1.440 €- 73% € 10.554 € 1.055 €- Conservazione (Costo annuo del Servizio) € 10.776,01 €- €- € 14.516 73% €- €- € 10.460 € 145.600 € 193.684 € 19.368 € 14.516 € 104.058 € 10.406 € 10.460 € 295.335 Costo su 3 anni del progetto (quota attribuibile al Laboratorio) € 166.656 I Benefici I quattro generi di risorse considerati nella quantificazione dei benefici sono: risorse umane, strumenti tecnologici, spazi e materiale di consumo. La raccolta dei dati utili alla quantificazione dei benefici è stata effettuata contestualmente alle interviste del dominio organizzativo, chiedendo agli operatori intervistati di comparare la situazione antecedente l’avvio del progetto (gestione completamente cartacea del ciclo documentale) con la situazione ex post (gestione completamente digitale). 39 Per quantificare i benefici relativi alle risorse umane si è partiti dalle conclusioni dell’analisi organizzativa. É stato definito un questionario con l’obiettivo di comprendere l’impiego di tempo in FTE (Full Time Equivalent) comportato da ciascuna delle fasi di lavoro che sulla base dei diagrammi di attività risultavano modificate o eliminate. Ottenuto il dato, lo si è valorizzato moltiplicandolo per un costo azienda 39 di ciascuna figura professionale. Il valore rappresenta il costo medio dell’FTE dell’ente cedente. Il differente impiego di strumenti tecnologici e spazi è stato valorizzato adottando un costo standard per ogni risorsa; un approccio così semplificato è stato giustificato ex post dal fatto che insieme equivalgono a circa l’1% dei benefici totali. Va chiarito che quanto incluso sotto la voce “benefici” è il valore delle risorse liberate dal nuovo processo inteso come costo-opportunità IRAP esclusa. 174 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 175 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati delle risorse stesse in quanto risorse scarse che possono essere impiegate in modo alternativo. I costi del materiale di consumo corrispondono ai costi di stampa ed imbustamento dei referti, illustrati come da tabella 15. Uniformemente ai dati forniti dall’analisi CeRGAS, la lunghezza media del referto è stata considerata di 2,25 pagine. 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Materiale di consumo Valutazione dell’impatto Costo totale dei referti Costo per referti interni Tabella 15 – Stima dei costi annui di materiale di consumo per referto interno ed esterno nei quattro servizi diagnostici di una ULSS media Tabella 11 – Stima dei costi di materiale di consumo per referto interno Carta Costo per 1 referto € 0,018 Toner Costo per 1 referto € 0,011 Totale € 0,029 LAB CT RAD AP TOTALE € 17.512 € 1.143 € 4.660 € 1.093 € 24.407 Tempistiche di implementazione Costi per UO Tabella 12 – Stima dei costi annui di materiale di consumo per referto interno in ciascuno dei quattro servizi diagnostici di una ULSS media LAB CT RAD AP € 7.108 € 449 € 1.459 € 341 Costo per referti esterni Tabella 13 – Stima dei costi di materiale di consumo per referto esterno Carta Costo per 1 referto € 0,018 Toner Costo per 1 referto € 0,011 Buste Costo per 1 busta € 0,006 Totale € 0,035 Costi per UO Nel considerare un realistico manifestarsi dei flussi di cassa vanno considerate ragionevoli tempistiche di implementazione del progetto, escludendo la scelta di ipotesi semplicistiche che concentrano i costi dell’investimento interamente nel primo anno e inducono a supporre il manifestarsi dei benefici equivalenti all’uso a regime della soluzione dal primo anno di impiego. Per rendere più realistica questa stima è possibile modulare il graduale manifestarsi dei benefici sulla base della progressiva implementazione del progetto. Nel caso di Veneto ESCAPE, il realizzarsi dei benefici ai livelli massimi dipende da una serie di fattori quali Tabella 14 – Stima dei costi annui di materiale di consumo per referto esterno in ciascuno dei quattro servizi diagnostici di una ULSS media LAB CT RAD AP € 10.404 € 694 € 3.200 € 751 176 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 177 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati ad esempio: •completamento dell’infrastruttura tecnica; •estensione del potere di firma a tutti gli operatori previsti; •erogazione di certificati e sistemi d’autenticazione a tutti gli operatori previsti; •utilizzo al 100% del servizio di scarico online da parte dei cittadini. Si ritiene che il manifestarsi dei benefici possa seguire una progressione in percentuale rispettivamente del 65, 80 e 100% considerando l’arco temporale dei tre anni necessari al completo deployment del progetto. 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Grafico 23 – Stima dei flussi di cassa netti per il laboratorio Valutazione dell’impatto Grafico 24 – Flussi di cassa netti per l’intero progetto Flussi di cassa ne, -‐ Laboratorio Flussi di cassa ne, -‐ Proge2o € 1.400.000 € 1.600.000 € 1.200.000 € 1.400.000 € 1.200.000 € 1.000.000 € 1.000.000 € 800.000 € 800.000 € 600.000 € 600.000 € 400.000 € 400.000 € 200.000 € 200.000 € -‐ € -‐ -‐€ 200.000 -‐€ 400.000 Benefici -‐€ 200.000 0 1 2 3 € -‐ € 544.659 € 670.350 € 837.938 -‐€ 400.000 Benefici 1 2 3 € -‐ 0 € 885.651 € 1.090.032 € 1.362.540 -‐€ 33.884 Cos8 opera8vi € -‐ -‐€ 20.866 -‐€ 20.866 -‐€ 20.866 Cos7 opera7vi € -‐ -‐€ 33.884 -‐€ 33.884 Inves8mento -‐€ 104.058 € -‐ € -‐ € -‐ Inves7mento -‐€ 193.684 € -‐ € -‐ € -‐ Flusso di cassa neDo -‐€ 104.058 € 523.793 € 649.484 € 817.072 Flusso di cassa neCo -‐€ 193.684 € 851.767 € 1.056.148 € 1.328.656 178 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 179 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape ROI Lo studio del Return On Investment (ROI) ha lo scopo di confrontare i costi di un investimento con i benefici attesi, ed i risultati possono essere presentati in modi diversi. Si è scelto di presentare tali indici secondo la stessa modalità utilizzata dallo studio “Pan-Canadian Electronic Health Record”.41 La tabella seguente presenta diverse metriche ROI per il progetto nel suo complesso, in un orizzonte temporale di tre anni. generati dall’investimento ma anche del loro ritmo, ponendo enfasi maggiore sui flussi di cassa che si riscontrano nell’immediato (solitamente i costi di investimento) e minore su quelli che emergono più in là nel tempo (solitamente i benefici). Beneficio netto €3.236 k Costi operativi €101 k RISULTATI MENO CONSERVATIVI 40 Cash flow netto cumulato scontato €2.451 k Cash flow netto cumulato €3.042 k Investimento €193 k 180 Assunzioni 3% Ipotesi ottimistica 5% Ipotesi consueta nell’IT 10% Ipotesi consueta nell’IT in ambito sanitario 15-25% Ipotesi conservativa Il VAN del progetto così ottenuto è di 2.400.000 euro per la singola azienda sanitaria, che moltiplicato per 23, il numero delle aziende venete, porta ad un valore di euro 56.390.000 su base regionale. Se dividessimo il risparmio generato per il numero dei referti prodotti in 3 anni in Regione Veneto 41 ne deriverebbe che a ciascun referto digitale corrisponde un risparmio di 1,08 euro. stimento, aggregando le entrate e le uscite annuali. Per tenere conto del costo-opportunità del denaro si possono scontare i flussi di cassa, sulla base dell’anno nel quale si manifestano e di un tasso di sconto. Ciò conduce al calcolo del VAN (Valore Attuale Netto) dell’investimento. Il VAN permette la valutazione non solo dell’ammontare dei flussi di cassa Booz Allen Hamilton, “Pan-Canadian Electronic Health Record”, Canada Health Infoway, 2005. Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Costo del capitale Costo del denaro €591 k RISULTATI PIÙ CONSERVATIVI Il beneficio netto è calcolato come l’ammontare dei benefici annuali meno i costi operativi annuali. Corrisponde al flusso di cassa che l’azienda sanitaria realizza una volta acquistato ed implementato il sistema, ed è stimato in circa 3.200.000 di euro alla fine del 2014. Il flusso di cassa netto invece ammonta a circa 3 milioni di euro e tiene conto dell’esborso corrispondente all’inve- Nel calcolo del VAN si possono effettuare diverse ipotesi sul tasso di sconto, quindi si riportano di seguito diverse possibilità. Per condurre un’analisi conservativa, si è scelto di utilizzare un tasso del 10%. Tabella 16 – Opzioni di costo del capitale nel calcolo del Valore Attuale Netto Fonte: Pan-Canadian Electronic Health Record, Canada Health Infoway, 2005 Figura 22 – Relazione tra le metriche ROI a tre anni BENEFICIO LORDO €3.338 K Valutazione dell’impatto 41 Il numero dei referti prodotti nei 4 servizi diagnosti è di 52.258.866 in 3 anni. Fonte: cruscotto di monitoraggio. 181 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape 182 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Valutazione dell’impatto L’analisi di impatto sociale Alcune considerazioni sul modello Il modello risulta sensibile ai seguenti parametri: •Tempistiche di implementazione: quelle adottate sono stime che possono variare in modo rilevante in base al contesto aziendale; •Risparmi nelle risorse: i risparmi realizzati, specialmente nelle risorse umane, dipendono dai profili impiegati e dagli specifici processi di lavoro aziendali. Il modello: •non considera i costi relativi all’impiego del personale interno all’azienda nell’ambito della realizzazione del progetto; •non considera i costi di change management; •considera i costi dei moduli di progetto, tenendo conto degli oneri di 4 acquisizione delle funzionalità previste dal progetto e di manutenzione ed escludendo le integrazioni da prevedere per gli adattamenti alla singola realtà aziendale; •ipotizza che l’investimento sia sostenuto interamente all’inizio del primo anno di progetto, anche se è più probabile che nella realtà il pagamento venga dilazionato; •non considera l’incremento di lavoro per i costi interni dovuti all’aumentata attività per i professionisti dell’ICT interni dell’azienda sanitaria. Infine si ricorda che il presente studio non considera i potenziali costi emergenti derivanti dal mancato adempimento alla normativa vigente in materia di dematerializzazione dei documenti sanitari. L’analisi d’impatto sociale intende integrare le prospettive di tutti gli attori interessati, direttamente e indirettamente, al processo di digitalizzazione del referto: struttura sanitaria, personale – medico e non - e cittadini. Premesso che l’orientamento aziendale è determinato da scelte che operano in direzione dell’efficienza (risparmio e ottimizzazione delle risorse) e dell’efficacia (conseguimento di prestazioni ottimali), rese evidenti dalle rilevazioni statistiche dei paragrafi precedenti, la ricerca qualitativa si è concentrata nel rilevare percezioni e valutazioni degli utenti che ne usufruiscono, ovvero, rispettivamente, del personale sanitario e dei cittadini. L’analisi d’impatto sociale oltre a restituire le prospettive di tutti gli attori coinvolti nella digitalizzazione del referto, offre elementi che permettono di analizzare tale processo, che si realizza nel contesto di un mutamento strutturale del sistema sanitario a fronte di diversi fattori quali, primo fra tutti, quello dell’invecchiamento demografico e del relativo aumento dei costi per la sanità. Nondimeno, è importante riconoscere un ruolo assolutamente centrale al cittadino sia nell’interazione con i servizi sociosanitari che devono rispecchiare le esigenze in termini di bisogni primari, ma anche nella domanda di miglioramento della qualità di vita. 183 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Gli obiettivi specifici dell’analisi d’impatto sociale sono: •la verifica del livello di adeguamento dei servizi; •l’analisi dell’incidenza del servizio per quanto riguarda i cambiamenti sul piano dell’organizzazione e delle relazioni; •la valutazione del servizio nel suo complesso, individuando le maggiori criticità (barriere) riscontrate, al fine di proporre e implementare strategie che le superino. Dopo un’indagine preliminare la raccolta dati è stata effettuata nel periodo compreso dal 1 luglio al 31 dicembre 2012. L’analisi si è avvalsa di quattro principali strumenti: osservazione sul campo, interviste agli operatori, focus group, questionari somministrati ai cittadini. L’osservazione del servizio si è svolta in tre aziende sociosanitarie a campione. Nelle stesse aziende sono stati realizzatoiun focus group, tre colloqui informali e sono state raccolte 19 interviste semistrutturate in profondità tra le diverse figure professionali coinvolte: referenti dei sistemi informativi, referenti amministrativi, medici (in particolare di laboratorio e radiologia), infermieri, personale di sportello addetto alla prenotazione/ accettazione. Infine, la rilevazione dei questionari è avvenuta attraverso due modalità: Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape •somministrazione su base volontaria agli utenti presso lo sportello (CUP e centro prelievi) delle tre aziende di 96 questionari cartacei; •somministrazione online su base volontaria di un questionario attivato in corrispondenza del servizio di scarico referti. La rilevazione ha offerto come risultato 5.471 questionari validi. Va evidenziato come i dati raccolti, elaborati ed esposti fanno riferimento ad un campione circoscritto di interlocutori, che, dunque, non rappresentano la totalità delle opinioni e delle valutazioni. Va inoltre tenuto conto che l’analisi convoglia riscontri inerenti a strutture sanitarie che non hanno un omogeneo livello di digitalizzazione. Il servizio visto dagli operatori Lo studio si propone di osservare le conseguenze della digitalizzazione dei referti all’interno dei reparti e di analizzare il rapporto che si viene a creare tra la nuova tecnologia e l’organizzazione complessiva. In particolare è stato individuato come luogo di osservazione privilegiata il laboratorio analisi, poiché è il luogo di produzione dei documenti poi visualizzati dagli altri reparti. Nella fase di transizione dal referto cartaceo a quello digitale, il fattore umano riveste un ruolo fondamentale: il modo in cui le persone recepiscono la tecnologia, i preconcetti e la familiarità con gli strumenti, le loro capacità e competenze d’uso, l’affinità della tecnologia con le prassi organizzative, e, infine, la chiarezza 42 con la quale vengono esposti i motivi del cambiamento sono solo alcuni degli aspetti che influenzano la modalità di interazione delle persone con il servizio e, di conseguenza, le performance. Alcuni di questi fattori costituiscono veri e propri ostacoli all’accettazione dell’innovazione tecnologica. Per la rilevazione della prospettiva degli operatori sono stati realizzati: •analisi preliminare: studio dei workflow e comprensione del flusso del referto all’interno dell’organizzazione supportata da una ricerca in letteratura con particolare riferimento allo studio svolto da CeRGAS Bocconi42, dal quale si sono sviluppate le prime linee guida utili ad impostare il protocollo di studio; 4 •osservazione sul campo: è stato osservato il funzionamento del servizio in tre strutture sanitarie campione in alcune unità operative e nei reparti maggiormente interessati dal cambiamento, in particolare: laboratorio, radiologia, anatomia patologica e CUP; •colloqui informali: rivolti a personale aziendale al fine di comprendere meglio le dinamiche organizzative interne ed individuare le figure più idonee ad essere intervistate; •focus group: occasione di confronto tra più soggetti professionali sulle principali tematiche analizzate dallo studio; •interviste semistrutturate in profondità: dedicate all’analisi particolareggiata dei contenuti più significativi attraverso il confronto con figure coinvolte nei cambiamenti operativi e organizzativi dati dal processo di digitalizzazione del referto. L’analisi si concentra sulla rilevazione dei servizi di firma digitale e visualizzazione del referto nei reparti. Gli argomenti Il numero dei referti prodotti nei 4 servizi diagnosti è di 52.258.866 in 3 anni. Fonte: Cruscotto di Monitoraggio. 184 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Valutazione dell’impatto 185 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati trattati con i vari interlocutori hanno riguardato l’impatto prodotto dall’introduzione del nuovo servizio su dinamiche relazionali, ruoli e lavoro quotidiano. In particolare, le interviste sono state rivolte al fine di rilevare: •la comprensione degli obiettivi del processo di digitalizzazione dei referti da parte degli operatori; •la predisposizione tecnologica degli operatori e il loro livello di interazione; •i cambiamenti strutturali e organizzativi nel lavoro quotidiano; •le cautele attuate rispetto alla tutela della privacy; •le conseguenze sul piano tecnico e informatico; •le conseguenze sul piano delle relazioni e dei ruoli; •i contenuti dei programmi di formazione; •la percezione del cambiamento in generale e la valutazione dell’intero processo. 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape I dati Gli elementi raccolti dalle interviste e dal focus group sono stati elaborati e sintetizzati nelle seguenti macroaree: 1- Concezioni e comportamenti. Diverse le possibili interpretazioni del referto digitale offerte da parte degli interlocutori. Talvolta con l’espressione “referto digitale” ci si riferisce esclusivamente alla pratica dell’apposizione della firma digitale, mentre in molti casi essa viene ricondotta alla sua valenza più ampia, ovvero come elemento prodotto da una serie di processi tali da renderlo fruibile a più soggetti, conservato nel tempo in una forma che ne garantisce l’integrità. Un altro punto di vista si individua solo nel referto destinato al cittadino, ossia scaricabile online. Comprendere le diverse concezioni è utile perché ad esse corrispondono i diversi comportamenti dei vari attori sociali. In questo senso si può capire perché in tale fase permanga assieme alla firma digitale quella su supporto cartaceo, quale prassi inserita in uno schema organizzativo consolidato. 2- Vantaggi e svantaggi percepiti. Nella quasi totalità dei casi gli intervistati evidenziano una positiva propensione al processo di digitalizzazione avviato all’interno delle proprie strutture sanitarie. Si rileva che il sentito generale considera che la trasformazione porti, a lungo termine, a migliorare l’efficienza in termini di rapidità nell’ese186 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati cuzione delle operazioni consuete, nonché a garantire una più ampia accessibilità ai dati e una maggiore comunicazione tra i differenti reparti. A breve termine però emerge qualche difficoltà di adeguamento al nuovo sistema per le seguenti ragioni: •la necessità di una fase di apprendimento all’uso dei nuovi sistemi operativi: il passaggio ad una nuova procedura e ad un relativo sistema operativo implica maggior tempo e attenzione rispetto alla prassi quotidiana; •la diffidenza nei confronti del nuovo sistema da parte di personale non abituato all’uso di apparecchi informatici e/o appartenente a generazioni più anziane: in alcuni casi si riscontra una vera e propria resistenza psicologica, spesso legata alla pre-esistente suddivisione dei ruoli; •il mancato coordinamento tra reparti, unità operative e direzione strategica: in taluni casi ogni reparto nel tempo ha attuato scelte e adottato sistemi indipendentemente da una visione organizzativa condivisa; •la mancata integrazione dei sistemi informatici tra diversi reparti e/o unità operative: ogni reparto si è dotato di un sistema informatico destinato a svolgere le funzioni internamente utili, ma non sempre compatibile con quelle di altri reparti; •l’inadeguatezza degli strumenti: talvolta i mezzi a disposizione non rendono utile ed efficiente l’impiego di un sistema pensato Valutazione dell’impatto per determinati supporti (ad esempio la possibilità di visualizzare i referti esclusivamente da un’unica postazione fissa, anziché anche da palmari). 3. Attività di comunicazione e formazione. Dal confronto con il personale è emerso che solo chi, per ruolo, ha potuto beneficiare di una visione complessiva dell’intero progetto ha saputo cogliere anche gli scopi meno immediati, quali ad esempio il miglioramento dei tempi di cura, il risparmio di risorse e la riduzione dell’impatto ambientale. Per supportare gli operatori in questa delicata fase di cambiamento infatti, sono stati predisposti in tutte le strutture indagate dei percorsi di formazione. La maggior parte di tali percorsi tuttavia, è stata incentrata quasi esclusivamente su aspetti tecnici del sistema. Gli intervistati evidenziano come non vi sia stata una forte opera di coinvolgimento rivolta a tutti gli operatori e di comunicazione capillare dei contenuti, al punto che non sempre le scelte adottate a livello aziendale sono state adeguatamente interiorizzate dalle diverse figure professionali inserite nell’organico. Molti degli operatori interpellati dichiarano infatti di avere partecipato spontaneamente agli incontri di formazione per lo più perché motivati da interesse personale. Conclusioni Seppur assodata la fiducia sulle positive ricadute dell’introduzione del processo di digitalizzazione del referto, le figure professionali intervistate evidenziano la necessità che le aziende compiano lo sforzo di rendere più chiari gli obiettivi strategici che coinvolgono tutti gli operatori, dedicando particolare attenzione al coordinamento tra le diverse unità operative e/o reparti. Nonostante i limiti comprensibili dovuti ad una fase di transizione da un sistema consolidato ad uno nuovo, è interessante riscontrare frequenti entusiasmi a proposito delle potenzialità che garantisce la digitalizzazione. In particolare, tra le osservazioni scaturite dalla riflessione sull’intero processo, è emerso come, gli operatori ritengano opportuno uscire 187 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati dalla logica dell’efficienza basata sull’univoco parametro della “rapidità di prestazione”. Come sintetizzato da uno degli intervistati:“la digitalizzazione introduce dei cambiamenti in termini di qualità del servizio, rompendo completamente con gli schemi diagnostici attuali: grazie alla condivisione tra le unità operative e i reparti coinvolti, essa permette, infatti, un maggior controllo del dato (e dunque un minor rischio di errore), una maggiore trasparenza e tracciabilità, una maggiore corresponsabilità, nonché un giudizio clinico finale più strutturato, dal momento che l’esame è inserito in un quadro più completo. Pertanto è inutile fare un confronto tra il prima e il dopo, perché si tratta proprio di un servizio qualitativamente diverso”. Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Il servizio visto dal cittadino Il contesto Per quanto riguarda il punto di vista dei cittadini, l’analisi di impatto si concentra sul servizio di distribuzione del referto all’utenza. Va fatto in questo contesto un breve accenno al fatto che in Veneto, come nel resto d’Italia, l’aumento dell’età media rappresenta un elemento da tenere in considerazione quando si parla di cittadini e accesso ai servizi sociosanitari. Tabella 17 – Suddivisione percentuale per età della popolazione residente in Italia e in Veneto, anno 2011-Fonte ISTAT (tutti i dati riportati in percentuale sono stati arrotondati all’unità per approssimazione) Fasce d’età Percentuale popolazione Italia Percentuale popolazione Veneto < 18 18% 18% 18-35 20% 19% 36-45 16% 17% 46-65 26% 27% 66-75 10% 10% > 75 10% 9% La disponibilità del referto online, in tal senso, può essere considerata un contributo concreto al miglioramento della qualità della vita, soprattutto di chi è più anziano o non autonomo, poiché permette di semplificare alcune prassi e di ridurre gli spostamenti. A partire da tale considerazione, sono facilmente desumibili alcuni vantaggi del referto online: • evitare spostamenti a pazienti anziani o con difficoltà motorie e/o di salute; • evitare che il paziente con difficoltà motorie e/o di salute debba ricorrere all’aiuto di 188 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati familiari e conoscenti, delegandoli a ritirare i referti; • evitare al paziente con difficoltà motorie e/o di salute di ricorrere a servizi di assistenza e accompagnamento a pagamento per il ritiro del referto; • evitare sprechi di tempo (tempo di trasporto allo sportello e ritorno, tempo di attesa allo sportello, tempo di lavoro di chi è delegato, ecc.); • evitare sprechi di risorse (spese per gli spostamenti e costi in termini di impatto ambientale). 4 Valutazione dell’impatto Entro tale quadro si rende ancora più vincolante la necessità di analizzare l’utenza e le sue caratteristiche, come pure di effettuare una valutazione sistematica della qualità del servizio al fine di ottimizzare l’efficienza degli interventi e di allocare in modo mirato le risorse. Se il referto online rappresenta dunque una proposta concreta rispetto all’attuale assetto dei servizi sanitari, è opportuno valutarne le applicazioni effettive nel contesto delle diverse aziende sanitarie regionali a partire dalle concrete esigenze degli utenti. Gli obiettivi dell’analisi risultano quindi quelli di: • definire un profilo dell’utenza: descrivere le principali caratteristiche anagrafiche e i comportamenti dei rispondenti, in funzione di un confronto tra utenti che accedono al servizio di scarico online del referto e utenti che abitualmente si recano allo sportello; raccogliere una valutazione d’impatto rispetto al servizio: misurare l’indice di gradimento e la soddisfazione degli utenti rispetto al servizio di scarico nel suo complesso,prestando particolare attenzione alle opinioni sulla facilità di accesso e sull’utilità; analizzare la predisposizione degli utenti intercettati allo sportello ad utilizzarlo; rilevare canali di promozione del servizio attraverso i quali gli utenti vengono informati; • intercettare eventuali aspettative dei cittadini: raccogliere, sulla base delle abitudini d’uso e dei bisogni degli utenti,suggerimenti utili per implementare potenziali servizi aggiuntivi. 189 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati In particolare, l’analisi intende individuare il profilo dei potenziali utenti del servizio, delineandone abitudini quotidiane, grado di confidenza con la tecnologia e aspettative rispetto ai servizi sanitari. Il questionario è stato identificato come principale strumento di indagine per analizzare il livello di conoscenza e utilizzo da parte dei cittadini del servizio di scarico online del referto, confrontandolo con la pratica di ritiro allo sportello. Due le metodologie applicate: • Nel caso dell’utente che si reca allo sportello per il ritiro del referto è stata effettuata una fase di osservazione sul campo (indagine sul funzionamento del servizio di consegna del referto al CUP o punto di prelievo),una successiva di contestualizzazione dell’ambiente (logistica, presenza di materiale divulgativo e/o informazioni) e, infine, di osservazione dell’interazione tra paziente e personale di sportello. Sono stati quindi effettuati una serie di colloqui e interviste informali al personale amministrativo, referenti di unità operative e CUP ed è stato somministrato un questionario ad utenti scelti casualmente tra i presenti nelle sedi del CUP o dei punti prelievo campione. • Nel secondo caso, vale a dire di definizione del profilo dell’utente che accede al servizio via web, sono stati raccolti gli esiti di un questionario online reso disponibile agli utenti all’atto dello scarico referti. La compilazione di tale questionario è stata opzionale e non pregiudicante l’operazione di scarico del referto. Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Analisi del profilo dell’utenza che ritira il referto allo sportello I questionari sono stati rivolti ad alcuni utenti, intercettati in maniera casuale, ai quali è stato chiesto di collaborare spontaneamente ai fini della ricerca, senza obbligo alcuno e nel pieno rispetto dell’anonimato. Due considerazioni preliminari per quanto riguarda l’individuazione di pareri significativi: −in alcuni casi si è usufruito della collaborazione del personale infermieristico del punto prelievi, che invitava a partecipare all’indagine coloro che al momento dell’esame dichiaravano di esser soliti ritirare il referto allo sportello; −sono stati esclusi gli utenti che hanno dichiarato di non conoscere il servizio (perché era la prima volta che ne usufruivano in quella determinata struttura o perché in qualità di delegati per altri). I parametri individuati dal questionario sono: dati anagrafici (età e genere); comportamenti e bisogni (livello di autonomia); valutazione del servizio allo sportello e rilevazione di eventuali criticità dello stesso; grado di confidenza con la tecnologia e predisposizione al suo utilizzo (uso abituale o meno di strumenti tecnologici, individuazione di possibili future implementazioni, ecc.). Per la valutazione del servizio di ritiro del referto allo sportello, i risultati si articolano secondo alcuni punti individuati come rilevanti: il profilo degli utenti; la valutazione del servizio; l’attività di comunicazione del servizio; le aspettative e le possibili implementazioni dello stesso. Il profilo dell’utente che ritira il referto allo sportello Il campione intercettato allo sportello o ai punti prelievo è composto come sintetizzato nella sottostante tabella. Tabella 18 – Percentuale di cittadini per fascia d’età che si reca allo sportello per ritirare il referto Fascia d’età Percentuale < 18 1% 18-35 10% 36-45 21% 46-65 36% 66-75 17% > 75 15% 190 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 4 Valutazione dell’impatto La maggioranza (86%) dichiara di recarsi a ritirare il referto in autonomia. In alcuni casi, prevalentemente i più anziani,in questo modo colgono l’occasione per impegnare il loro tempo e sentirsi attivi, oltre che per evitare di dover ricorrere a familiari e conoscenti. Il 14% di loro si reca allo sportello solitamente accompagnato, per lo più da familiari. Il grado di confidenza con la tecnologia di tali utenti è nullo per il 43%, minimo per il 15%, buono per il 35% ed elevato solo per il 7%. Valutazione del servizio di sportello Per quanto riguarda il servizio di consegna del referto allo sportello non sono state evidenziate criticità per il 31% degli intervistati. La percentuale rimanente evidenzia per il 34% criticità relative ai tempi di attesa. A tal proposito va segnalato che alcuni utenti, avendo possibilità di scelta e molto tempo libero, dichiarano di ricorrere al servizio nelle fasce orarie che hanno individuato come meno problematiche, perché meno accessibili alla maggior parte degli utenti. Il sabato, invece, risulta l’unico giorno nel quale molti lavoratori possono recarsi di persona alla struttura di erogazione del servizio. Altro aspetto negativo riguarda la distanza da casa alla struttura (12%). Tale risposta però è rilevata prevalentemente 191 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati nelle aziende che si estendono su un territorio piuttosto vasto. Per la maggior parte degli interpellati si tratta invece di un elemento irrilevante: molti intervistati abitano vicino al complesso ospedaliero e solitamente hanno disponibilità di tempo, tanto che alcuni utenti dichiarano di alternare indifferentemente il ricorso al servizio di scarico online al ritiro allo sportello. Altri aspetti critici menzionati, seppur minoritari, sono il rapporto con il personale (6%) e la burocrazia (7%). A seguire, in percentuali molto inferiori, sono stati inoltre segnalati il limite delle fasce orarie di apertura (5%), o alcuni problemi, indicati con altro, come il malfunzionamento delle macchinette per il pagamento del ticket. 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Tabella 19 – Percentuale delle criticità riscontrate dai cittadini nel ritiro del referto allo sportello (possibili risposte multiple) Criticità riscontrate Percentuale Tempi di attesa 34% Niente in particolare 31% Distanza 13% Burocrazia 7% Comunicazione con personale 6% Limite fasce orarie 5% Non risponde 3% Altro 2% Attività di comunicazione del servizio di scarico del referto La percentuale di scarico indicata dai dati raccolti dal cruscotto di monitoraggio mostra lo stato di diffusione dell’utilizzo del servizio nelle varie aziende nel tempo. Il dato quantitativo, però, non è sufficiente a comprendere gli ostacoli alla diffusione capillare nell’uso del servizio, laddove si riscontri una percentuale bassa. Per approfondire le motivazioni nei casi di basso utilizzo è stato chiesto direttamente ai cittadini se conoscessero o meno l’esistenza del servizio. Sul totale dei 96 soggetti coinvolti il 2% non ha saputo rispondere, il 76% ha dichiarato di essere a conoscenza del servizio, mentre il 22% non lo è. Dall’osservazione effettuata al CUP o ai punti prelievo delle aziende campione si è rilevato che l’attività di comunicazione relativa al servizio di scarico online non è incentivata al massimo livello. Solo in 192 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati alcune ULSS e AO sono presenti manifesti e brochure che illustrano il servizio. Alcuni utenti dichiarano di essersi imbattuti per caso in tale materiale informativo durante un’attesa prolungata o di averlo visto sul sito internet dell’azienda sociosanitaria o ospedaliera. Infatti solo il 34% dichiara che l’informazione gli sia giunta esclusivamente dalla mediazione degli operatori di sportello o del punto prelievo, mentre il 22% lo ha saputo tramite il passaparola di familiari o conoscenti. Si riscontra che quanto più la conoscenza del servizio da parte degli operatori allo sportello è approfondita e chiara, tanto maggiore è la probabilità del passaggio degli utenti al servizio di scarico online. Questa importante prassi però non avviene in forma sistematica, a causa del tempo ridotto a disposizione del personale, e si Valutazione dell’impatto esaurisce di fatto nelle indicazioni sul foglio consegnato al momento dell’accettazione. Pertanto sarebbe opportuno, quale elemento incentivante, far rilevare l’esistenza del servizio attraverso indicazioni scritte ben visibili apposte agli sportelli. Ribadiamo che la maggior parte degli intervistati dice di abitare vicino alla struttura ospedaliera e di avere tempo a disposizione, cosicché alterna indifferentemente il ricorso al servizio di scarico del referto online al ritiro allo sportello. In molti altri casi, invece, si tratta di persone costrette a tornare in ospedale per via di pagamento ticket, integrazione di prestazioni aggiuntive, ritiro di radiografie o per effettuare altri esami. Una percentuale consistente di persone ammette di non avere praticità nell’utilizzo del computer (11%) o di non possederlo (13%) e di non voler creare disturbo chiedendo aiuto a terzi. Non meno importante è la percentuale di coloro che, indipendentemente dal possesso di un computer e dall’attitudine tecnologica, dichiarano di preferire recarsi personalmente a ritirare il referto (23%) perché hanno piacere di confrontarsi con gli operatori cui chiedono eventuali chiarimenti, o semplicemente per uscire di casa. Solo l’1% riferisce di aver trovato difficile il sistema di scarico. Aspettative e implementazioni future Molti cittadini utilizzano abitualmente alcuni servizi online: consultano quotidiani (27%), prenotano biglietti aerei o treni (18%), utilizzano l’email (47%), usano l’home banking (23%), ecc. Si è ritenuto utile pertanto registrare le preferenze relative alle esigenze dei cittadini rispetto ad altri servizi sanitari erogabili via web. Nell’ordine sono stati menzionati come più richiesti: il pagamento del ticket (32%), la prenotazione delle visite (29%) e la visualizzazione del proprio storico degli esami (25%). Tabella 20 – Preferenze in percentuale dei servizi online più desiderati dagli utenti che ritirano il referto allo sportello (possibili risposte multiple) Altri servizi online Percentuale Pagamento ticket 32% Richiesta di prenotazione visite 29% Consultazione storico proprio esami 25% Nessuno in particolare 20% Altro 3% 193 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Analisi del profilo dell’utenza che ritira il referto online Per gli utenti che utilizzano il servizio di scarico del referto online, il questionario è stato strutturato per raccogliere rapidamente opinioni sul servizio stesso e suggerimenti per migliorarlo. Si è prevista una triplice casistica di profili che accedono al servizio: −utente che scarica il referto per sé (profilo A); −utente che scarica il referto per un parente o conoscente (profilo B); −operatore che svolge un servizio per un cittadino43 (profilo C). É stato elaborato un set di domande che permettesse di valutare il servizio in maniera generale a livello regionale, a prescindere dalla peculiarità del servizio implementato in ciascuna delle aziende. Anche in questo caso, la partecipazione dei cittadini è stata volontaria e anonima. Come nel caso degli utenti che ritirano il referto allo sportello, il questionario per l’utente che scarica online individua: dati anagrafici, valutazione del servizio di scarico del referto in termini di soddisfazione e facilità d’uso; grado di confidenza con la tecnologia e predisposizione al suo utilizzo (uso abituale di strumenti, individuazione di possibili future implementazioni, ecc.). Il profilo dell’utente che scarica online Il campione di cittadini al quale si riferiscono i questionari è composto come illustrato nella sottostante tabella. Si precisa che tali dati anagrafici sono riferiti alle risposte provenienti sia da compilazioni dirette degli utenti, sia da quelle offerte da chi ha scaricato il re- 43 ferto per un familiare, un conoscente o per un cliente/utente. Per ogni fascia d’età rappresentata, dunque, è possibile distinguere percentualmente le due componenti di utenti: coloro che scaricano autonomamente per sé e coloro che usufruiscono del supporto altrui. Tabella 21 – Composizione percentuale per fascia d’età degli utenti che scaricano il referto online in autonomia o con l’aiuto d’altri Fasce d’età Percentuale < 18 4% 18-35 16% 36-45 16% 46-65 28% 66- 75 15% > 75 18% non risponde 3% l 60% delle 5471 persone che hanno risposto dichiara di scaricare il referto per sé autonomamente mentre il restante 40% usufruisce del supporto di terzi. In particolare, tra coloro che si fanno aiutare per le operazioni di scarico ricorrono a parenti l’87%, a conoscenti il 6%, mentre solo il 5% a strutture convenzionate, ovvero farmacie, medici, operatori di case di riposo e residenze sanitarie assistite. Il 2% del campione non specifica a chi si rivolge. uò trattarsi di un medico di medicina generale o di uno specialista per un suo paziente, oppure di strutture P convenzionate quali farmacie, residenze sanitarie assistite e sportelli comunali. 194 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Valutazione dell’impatto 195 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Autonomia Da soli 18% Con l’aiuto di altri 82% Da soli 87% Con l’aiuto di altri 13% Da soli 84% Con l’aiuto di altri 16% Da soli 75% Con l’aiuto di altri 25% Da soli 44% Con l’aiuto di altri 56% Da soli 16% Con l’aiuto di altri 84% E’ interessante attestare che circa un terzo dei referti scaricati (33%) appartiene a utenti di età superiore a 66 anni, che si avvalgono per la maggior parte del supporto di terzi. Si illustrano graficamente di seguito le percentuali di utenti per fascia d’età che scaricano il referto per sé e che si fanno supportare da altri. 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Grafico 25: Composizione per fascia d’età dei cittadini che scaricano online il referto per sé autonomamente 11% 13% < 18 5% 18-35 1% 1% 36-45 35% 46-65 66-75 24% Valutazione dell’impatto La confidenza tecnologica degli utenti dei profili A e B è stata misurata analizzando le abitudini di uso quotidiano di strumenti tecnologici. Tale aspetto non è stato sottoposto agli operatori che svolgono lo scarico del referto per servizio convenzionato (profilo C), perché non rappresentativi dell’utenza media. A questo proposito le risposte evidenziano una diffusione generalizzata dei sistemi tecnologici utilizzati tra coloro che scaricano il referto. In particolare, fra coloro che hanno risposto, usano abitualmente: il computer connesso alla rete (89%), lo smartphone (14%) e il tablet (10%). > 75 non risponde 23% Grafico 26: Composizione per fascia d’età dei cittadini che usufruiscono del supporto altrui per le operazioni di scarico del proprio referto 17% Tabella 22 – Percentuale degli strumenti tecnologici utilizzati abitualmente dagli utenti dei profili A e B Uso abituale di strumenti tecnologici da parte degli utenti Percentuale Computer connesso alla rete 89% Smartphone 14% Tablet 10% Non risponde 2% Nessuno di questi 6% < 18 21% 18-35 7% 36-45 46-65 66-75 5% 2% 9% 39% 196 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati > 75 Valutazione del servizio Livello di soddisfazione non risponde Tra i cittadini che scaricano il referto per sé è stato misurato il grado di soddisfazione generale. Il 54% si dichiara molto soddisfatto del servizio e il 23% abbastanza soddisfatto. 197 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Una percentuale minima dei rispondenti ha espresso poca (1%) o nulla (1%) soddisfazione. Il 21% degli utenti non ha espresso un parere in proposito. 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Tabella 23 – Grado di soddisfazione rispetto al servizio di scarico dei referti online tra gli utenti che ne usufruiscono per sé Valutazione dell’impatto Tabella 24 – Fonti di informazione sul servizio di scarico online Fonti di informazione Percentuale Soddisfazione Percentuale Materiale informativo consegnato all’accettazione 68% Molto 54% Personale di accettazione/laboratorio 11% Abbastanza 23% Sito azienda sanitaria/ospedaliera 4% Poco 1% Familiare/conoscente 4% Per nulla 1% Materiale informativo generico 3% Non risponde 21% Medico di base o specialista 2% Non risponde 5% Uffici comunali, farmacie, ecc. 1% Giornali/tv/internet 1% Altro 2% Altro elemento discriminante per la valutazione del servizio è la facilità di utilizzo. Tenendo conto del grado di confidenza degli utenti con la tecnologia e delle loro abitudini d’uso rispetto a supporti tecnologici, è stato strutturato un sistema semplice ed immediato per qualsiasi cittadino, considerando la totalità dei potenziali fruitori. Come emerso dalle rilevazioni precedenti infatti, un ostacolo al ricorso del servizio è la scarsa capacità informatica di parte della cittadinanza, in particolare degli anziani. La domanda sulla facilità nell’utilizzo del servizio è stata posta agli utenti appartenenti a tutti e tre i profili, escludendo coloro che accedevano al sistema per la prima volta. Per il 63% degli interpellati l’uso del servizio risulta molto facile, per il 31% abbastanza, per il 2% poco, per nulla facile per l’1% dei casi. Il 3% non si esprime in merito a questo quesito. Altro indicatore eloquente è la risposta relativa alla frequenza d’uso tra coloro che scaricano il referto per sé stessi: ricorre a tale servizio quanto più possibile il 75% degli intervistati, dimostrando che per la maggior parte di essi si tratta di una vera e propria abitudine d’uso; il 5% di solito si reca a ritirare il referto allo sportello; il 17% degli utenti accede per la prima volta al servizio e il 3% non risponde. Informazione sul servizio di scarico online Si rileva in relazione alle fonti di informazione sul servizio che il canale che ha maggiormente funzionato come incentivo all’accesso al servizio per i cittadini è il materiale informativo consegnato all’atto dell’accettazione (68%), seguito ad ampia distanza dalle informazioni fornite allo sportello (11%) e dal sito internet dell’azienda sanitaria 198 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati di riferimento (4%) o da un familiare/ conoscente (4%). In percentuali inferiori vengono riconosciute anche altre fonti, quali altro materiale generico (3%), il medico di base o specialista (2%) e i media (1%). Il 5% dei rispondenti non specifica il canale di informazione dal quale ha appreso l’esistenza del servizio, mentre il 2% ne indica altri. Aspettative e implementazioni future Una volta analizzata la confidenza tecnologica degli utenti attraverso la loro abitudine all’utilizzo di strumenti informatici, come ad esempio il computer, il tablet e lo smartphone, sono state rilevate le aspettative rispetto ad altri servizi via web ritenuti utili. A questa domanda era possibile dare fino ad un massimo di tre preferenze, aggiungendo eventualmente voci che non comparivano tra le opzioni proposte. Il 75% degli intervistati dichiara utile la possibilità di prenotare visite specialistiche, il 49% quella di visualizzare il proprio storico degli esami e il 43% la facoltà di pagare il ticket online. Tabella 25 – Preferenze in percentuale dei servizi online più desiderati dagli utenti che ritirano il referto online Altri servizi online Percentuale Richiesta di prenotazione visite specialistiche 75% Consultazione storico proprio esami 49% Pagamento ticket 43% Non risponde 7% Altro 4% 199 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Valutazione dell’impatto Sintesi dell’analisi dell’impatto sociale Ritratto degli utenti che ritirano il referto online Profili a confronto Gli utenti che scaricano online il referto sono prevalentemente donne. In generale sul totale degli intervistati più della metà dichiara di gestire l’operazione per sé in autonomia, mentre gli altri sono persone di riferimento (familiari per la maggioranza) individuate per la loro funzione di supporto. La rimanente percentuale è composta da conoscenti e amici del paziente e da operatori dei servizi convenzionati (farmacisti, medici di base o specialisti, Premesso che le due utenze sono state profilate secondo metodi diversi emergono comunque alcune tendenze comuni, quali la composizione anagrafica (ovvero la fascia d’età maggiormente rappresentata) e di genere; nonché la soddisfazione rispetto al servizio utilizzato. Gli utenti si differenziano però, in relazione ai servizi individuati come desiderabili in versione online. Tabella 26 – Confronto degli indicatori analizzati tra utenti appartenenti ai due profili Indicatori analizzati a confronto Profilo I Ritiro del referto allo sportello Profilo II Scarico del referto online Componente più rappresentata Fascia 46-65 anni 36% Fascia 46-65 anni 26% Genere M 41% M 43% Soddisfazione rispetto al servizio Buono 60% Servizio indicato come maggiormente utile Pagamento del ticket online 32% Prenotazione visite 75% F 59% F 55% Non risponde 2% Molto buono 54% Ritratto degli utenti che ritirano il referto allo sportello Gli utenti incontrati nei CUP e punti prelievo dei presidi ospedalieri sono persone in gran parte autonome e in grado di raggiungere facilmente la struttura sanitaria di riferimento, anche per la ridotta distanza da casa. Sono prevalentemente donne e appartenenti alla fascia d’età tra i 46 e i 65 anni. Pur individuando qualche criticità nel servizio di ritiro del referto allo sportello, in particolare per i tempi di attesa, e nonostante una certa conoscenza del servizio di scarico online, gli utenti non 200 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati sono stati stimolati a provarlo perché dichiarano di: • non aver recepito spiegazioni chiare a proposito dell’accesso al servizio online e del suo utilizzo; • non avere un alto grado di confidenza con la tecnologia e l’informatica; • non ricorrere ancora sistematicamente ai servizi sanitari, in maniera tale da avvertire il peso degli spostamenti; • avere molta disponibilità di tempo. personale sanitario o di residenze sanitarie assistite). L’utente che scarica per sé appartiene a fasce d’età più giovane, mentre per i più anziani la tendenza è quella di avvalersi del supporto di altri. Sia il grado di facilità nell’uso del servizio che quello di soddisfazione generale sono piuttosto positivi. I dati dimostrano che chi accede al servizio di scarico online tende a diventarne abituale fruitore. Suggerimenti per favorire la diffusione del servizio online La rielaborazione dei dati raccolti dall’indagine qualitativa tramite osservazione sul campo, interviste e questionari, si è articolata intorno ai seguenti parametri: il livello di accettazione del sistema di scarico; gli eventuali ostacoli riscontrati; le azioni migliorative a integrazione e/o a supporto del processo di digitalizzazione. In base ai dati raccolti emergono alcune azioni che possono essere suggerite da mettere in pratica al fine di potenziare il processo di digitalizzazione. Due le categorie di destinatari: operatori e utenti. Le azioni suggerite da mettere in atto nei confronti degli operatori sono le seguenti: 201 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati • comunicare in maniera chiara e capillare gli obiettivi a tutti i soggetti coinvolti più o meno direttamente nel processo di digitalizzazione nei servizi sanitari; • supportare con percorsi formativi adeguati il personale coinvolto, sia dal punto di vista tecnico (procedure), ma anche relativamente ai contenuti del progetto; • scoraggiare il mantenimento di procedure cartacee, attivando strategie che incentivano le pratiche digitali; • dotarsi di sistemi informativi e tecnologici il più possibile integrabili fra loro, al fine di favorire la comunicazione 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape semplice ed immediata tra reparti e unità operative; • formare e incentivare il personale al fine di promuovere il servizio. Le azioni suggerite nei confronti dell’utenza sono: • utilizzare gli strumenti di comunicazione realizzati nel corso della campagna regionale (video, brochure, locandine, ecc.) che esplicita agli utenti i vantaggi del servizio di scarico (rapidità, sicurezza, efficienza e rispetto dell’ambiente); • identificare tra le azioni di prassi da mettere in atto da parte degli operatori dello sportello l’informazione sul servizio online. Tabella 27 – Alcuni dati utilizzati nel calcolo dell’impatto ambientale Focus sull’impatto ambientale Giunti alla conclusione dell’analisi economica, organizzativa e sociale, il team di Arsenàl.IT ha voluto riflettere sulle conseguenze ambientali dell’introduzione del servizio Veneto ESCAPE in tutte le aziende sanitarie venete. La digitalizzazione dei referti comporta infatti il risparmio di materiale di consumo come carta, toner e buste. Inoltre la possibilità di scaricare online il referto permette di ridurre gli spostamenti dei cittadini verso gli sportelli aziendali, determinando una minor produzione di inquinamento dovuta all’utilizzo di mezzi a motore. Nelle considerazioni seguenti sono stati considerati i dati relativi ai materiali di consumo rilevati durante il progetto e le stime effettuate dal gruppo di studio CeRGAS.44 La tabella sotto riportata illustra i dati utilizzati nel calcolo effettuato. A.VV., “Progetto ESCAPE - Elementi per la valutazione del progetto. Rapporto finale di ricerca”, CeRGAS, Università A Bocconi, 2003. 202 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Lunghezza media di un referto 2,25 pagine Lunghezza media di un verbale di pronto soccorso 1,5 pagine Lunghezza media di una lettera di dimissione ospedaliera 1,5 pagine Capacità di un toner 11.000 pagine45 Numero di alberi necessari per produrre una tonnellata di carta 2446 Grammi di C02 emessi da un autoveicolo per km percorso 16047 Distanza percorsa mediamente dai cittadini per ritirare un referto 11,2 km48 Percentuale di referti per esterni ritirati dal cittadino impiegando per il trasporto un autoveicolo 65%49 Sulla base dei dati esposti si è calcolato l’impatto della digitalizzazione dei documenti clinici oggetto del Progetto Veneto 45 44 Valutazione dell’impatto ESCAPE ipotizzando che il 100% dei referti venga scaricato online. Media tra HP Laserjet 4200 e Brother ML-3471, due modelli impiegati usualmente nelle ULSS. 46 Thompson Claudia G. “Alb Recycled Papers – The Essential Guide”, MIT Press, Cambridge, 1992. 47 European Commission Climate Action, http://ec.europa.eu/clima/policies/transport/vehicles/cars_en.htm. 48 A.VV. “Progetto ESCAPE - Elementi per la valutazione del progetto. Rapporto finale di ricerca”, CeRGAS, Università A Bocconi, 2003. 49 Idem. 203 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 4 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Tabella 28 – Valori dell’impatto ambientale in uno scenario di deployment completo della soluzione Veneto ESCAPE (utilizzo del 100% del servizio) Referti esterni Fogli di carta 22.379.846 Alberi 2.686 Toner 2.035 CO2 (tonnellate) 11.470 PM10 (kg) 2.168 Referti interni Fogli di carta 16.814.304 Alberi 2.018 Toner 1.529 Verbali Pronto Soccorso Fogli di carta 2.849.253 Alberi 342 Toner 259 Lettere di dimissione ospedaliera Fogli di carta 921.557 Alberi 111 Toner 84 Tabella 29 – Totale dei valori dell’impatto ambientale in uno scenario di deployment completo della soluzione Veneto ESCAPE (utilizzo del 100% del servizio) Totale Fogli di carta 42.964.959 Alberi 5.156 Toner 3.906 CO2 (tonnellate) 11.470 PM10 (kg) 2.168 204 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Valutazione dell’impatto Per comprendere meglio questi valori si consideri che l’emissione di 11.470 tonnellate di CO2 corrisponde all’emissione di gas serra prodotti da 2249 auto in un anno, o all’emissione di anidride carbonica generata dal consumo energetico di 993 case per 1 anno,50 o alla quantità di carbonio assorbito annualmente da 9,9 kilometri quadrati di foresta di conifere.51 Conclusioni Dai dati illustrati in questo capitolo emergono alcuni elementi di rilievo. Grazie a Veneto ESCAPE lo stato di digitalizzazione della aziende della Regione Veneto raggiunge, a fine 2012, in media il 63% con punte del 98%. Tutte le aziende hanno subìto una progressione nella diffusione del servizio da inizio progetto. Il 91% dei referti digitali prodotti a livello regionale sono firmati digitalmente e gli operatori con potere di firma sono 10.978. L’introduzione del ciclo di gestione documentale digitale ha permesso la riduzione del 61,3% del tempo che intercorre tra richiesta e ricezione del referto in caso di esami urgenti e una diminuzione del 10% degli errori di smistamento. In media il 60% dei referti prodotti per esterni in Regione Veneto è stato scaricato online dai cittadini. L’analisi economico-organizzativa condotta da Arsenàl.IT calcola i risparmi potenziali realizzabili da un’azienda sociosanitaria media che parte da una situazione iniziale di ciclo completamente cartaceo. Secondo questo modello di studio, emerge che il progetto, applicato ai quattro servizi diagnostici principali (laboratorio, radiologia, anatomia patologica, centro trasfusionale), garantisce in media il reimpiego di 33 risorse umane per ciascuna azienda. A livello di impatto economico i dati dimostrano come il VAN derivante dall’introduzione di Veneto ESCAPE per singola azienda ammonta a 2.400.000 euro nel triennio, pari a 56.390.000 euro sul totale delle 23 Aziende ULSS e AO del Veneto. Ciò significa che, tenendo conto del numero dei referti prodotti dai servizi diagnostici in Veneto in 3 anni, ogni referto digitale scaricato potenzialmente corrisponde ad un risparmio di 1,08 euro per l’azienda. Oltre a tali risparmi a livello di sistema sanitario regionale, il servizio offre una occasione di risparmio anche al cittadino. Considerando che il costo-opportunità di ciascun referto ritirato allo sportello è stimato in 12 euro, il cittadino veneto risparmia 50 Consumo medio: 8,67 km/l; percorrenza annua: 18.871 Km; veicolo medio nel 2007. 51 nited States Environmental Protection Agency http://www.epa.gov/cleanenergy/energy-resources/calculator. U html#results. 205 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape annualmente 119.359.176 euro in viaggi evitati e tempo recuperato. L’analisi di impatto sociale considera due punti di vista: quello dell’operatore e quello del cittadino. Dal primo emerge l’importanza del fattore umano e, quindi, del coinvolgimento degli operatori nella fase di transizione dal referto cartaceo a quello digitale. Fondamentale risulta essere dunque l’attività di formazione preliminare e della condivisione degli obiettivi. Per quanto riguarda l’utente, l’analisi evidenzia come il 33% dei referti scaricati via web appartiene ad ultrasessantaseienni che si avvalgono per la maggior parte di terzi. Emerge con chiarezza che chi utilizza il 206 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati servizio online nella maggior parte dei casi (75%) lo fa per abitudine e non considera più tra le possibili opzioni il ritiro allo sportello. La principale fonte per conoscere il servizio di scarico online è rappresentata dalle informazioni fornite all’atto dell’accettazione (68%). Infine alcuni elementi sull’impatto ambientale prodotto dall’introduzione di Veneto ESCAPE. L’analisi dimostra che quando il 100% dei referti in Veneto sarà scaricato online, sarà realizzato un risparmio pari all’emissione di gas serra prodotti da 2.249 auto in un anno o all’emissione di anidride carbonica generata dal consumo energetico di 993 case in un anno. 207 207 Copyright Copyright Copyright © 2013 © marzo © 2013 Arsenàl.IT 2011Arsenàl.IT Arsenàl.IT Tuttiriservati i dirittiriservati riservati Tutti i Tutti dirittii sono diritti sono Arsenàl.IT Pregetto DOGE Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape 5 208 Copyright Copyright © marzo © 2013 2011Arsenàl.IT Arsenàl.IT Tutti sono i dirittiriservati riservati Tutti i diritti 209 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Verso il Fascicolo Sanitario Elettronico regionale 5 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape 5 Verso il Fascicolo Sanitario Elettronico regionale Le ipotesi di risparmio Verso il Fascicolo Sanitario Elettronico regionale La delibera è stata approvata ad agosto 2012 dalla Giunta Regionale che ha dato il via libera formale al progetto che nel prossimo triennio permetterà alla sanità veneta di fare un importante salto di qualità, proiettandosi nel futuro. Stiamo parlando del Fascicolo Sanitario Elettronico regionale sul quale la Regione ha scelto da tempo di investire le proprie energie, ponendolo prima, nel 2010, come obiettivo dei Direttori generali e, poi, tra quelli previsti nel nuovo Piano Socio Sanitario approvato nel giugno 2012 dal Consiglio Regionale. Quella delineata è quindi una strada obbligata già prevista a livello normativo sia sul piano nazionale che europeo, correttamente recepita dalla Regione attraverso il PSSR nel quale si definisce il Fascicolo strumento unico, capace di collegare gli ambiti ospedaliero, territoriale, di prevenzione e promozione della salute. Tracciato il quadro complessivo, Arsenàl.IT, nel ruolo di centro di competenza per la sanità digitale, è stato individuato come soggetto in grado di fare da punto di riferimento e coordinamento di un progetto che non nasconde le proprie ambizioni. La delibera destina 12 milioni di euro in base ad una serie di stime preliminari effettuate dal team di Arsenàl.IT che ipotizzano alcuni dei numerosi risparmi attesi dalla realizzazione e messa a regime del Fascicolo Sanitario Elettronico regionale. Si pensi ad esempio che la dematerializzazione delle ricette rosse produce un risparmio di 1.400.000 euro l’anno grazie alle spese per la digitalizzazione manuale (scannerizzazione) non più necessarie dallo strumento interamente digitale. Come abbiamo visto nel capitolo 4, se il FSEr venisse inoltre integrato con un sistema capace di controllare l’appropriatezza delle richieste di diagnostica di laboratorio i risparmi potrebbero diventare ben 65 milioni di euro l’anno e, grazie alla dematerializzazione dei documenti clinici, le aziende potrebbero arrivare a ridurre i costi annui di oltre 54 milioni di euro. Ribadiamo in questa sede che si tratta solo di alcune stime che rivelano un’ipotesi di risparmio pari a 121 milioni di euro l’anno per il sistema sociosanitario veneto. Tutto ciò senza considerare il risparmio diretto a vantaggio dei cittadini che non saranno più costretti a perdere tempo e utilizzare mezzi per ritirare documenti (104 milioni di euro). Va sottolineato inoltre che si tratta di prime proiezioni e pertanto sottostimate rispetto ai dati emersi, per esempio, da una ricerca condotta in Canada 52 che calcola un risparmio di 135 euro l’anno a cittadino con l’utilizzo a regime del FSE. Gli obiettivi Il Fascicolo permetterà la condivisione dei dati clinici tra le aziende nell’ottica di migliorare il processo di cura su base regionale. Grazie al nuovo strumento il cittadino-utente potrà accedere ai propri dati semplificando il dialogo con la pubblica amministrazione e avendo a disposizione percorsi di cura più rapidi e personalizzati. 210 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Il Fascicolo infatti, una volta a regime, introdurrà nuovi modelli organizzativi che permettono l’avvio di innovativi percorsi di continuità di cura. Tutto ciò renderà più efficiente il sistema sociosanitario nel suo complesso, producendo considerevoli risparmi che sono già stati stimati da Arsenàl.IT. 52 Booz Allen Hamilton, “Pan-Canadian Electronic Health Record”, Canada Health Infoway, 2005. Si tratta di uno dei rari studi di analisi economica sull’impatto del FSEr condotto in Canada che stima con l’utilizzo del FSER a pieno regime il risparmio annuale per il governo canadese di 4,5 miliardi di euro, pari quindi a 135 euro all’anno per cittadino. 211 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 5 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Verso il Fascicolo Sanitario Elettronico regionale Lo stato dell’arte La realizzazione del Fascicolo non è per la Regione Veneto l’apertura di un nuovo grande cantiere quanto lo sviluppo di cantieri già aperti grazie ai progetti DOGE e, soprattutto, Veneto ESCAPE. Per realizzare il FSE regionale infatti in Veneto molto è stato già fatto grazie a progetti ed esperienze che rappresentano allo stato attuale i pilastri sui quali costruire lo strumento che raccoglie e ottimizza i risultati. Arsenàl.IT ha lavorato in questi anni proprio nell’ottica di integrare le esperienze di progetti quali HEALTH OPTIMUM, STEP, FDCOS, RENEWING HEALTH e Anagrafica Regionale, costruendo una comune piattaforma di riferimento che oggi emerge come struttura di partenza del progetto di Fascicolo regionale. All’atto pratico possiamo affermare dunque che l’FSEr si fonda su una serie di obiettivi già raggiunti su base regionale. É stata realizzata un’anagrafica unica regionale, sono stati distribuiti i certificati di firma e autenticazione degli operatori (tanto che già dall’estate 2012 il 100% dei laboratori delle 23 aziende ULSS e ospedaliere venete firma digitalmente i referti) ed è stato avviato in tutte le aziende il percorso di conservazione sostitutiva dei referti di laboratorio. Inoltre, in alcune aziende, sono stati sperimentati ed attivati i servizi anagrafici, documentali e di ePrescription previsti dal progetto DOGE. Tracciato il percorso che riprende una via 212 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati già aperta, veniamo ora a definire le azioni attese da qui al 2014 per raggiungere gli obiettivi previsti dal Fascicolo Sanitario Elettronico regionale veneto. Il percorso è modulare, suddiviso in tre fasi. Le prime due verranno realizzate in parallelo e consistono nell’evoluzione dei progetti Veneto ESCAPE e DOGE. Nel primo caso si tratta dell’estensione della digitalizzazione a tutti i documenti diversi dai referti di laboratorio (come ad esempio i verbali di Pronto Soccorso, le lettere di dimissione, i referti di consulenze specialistiche, le immagini diagnostiche, ecc.), il potenziamento dell’estensione della visibilità dei documenti tra le aziende, mediante un sistema di federazione dei fascicoli aziendali, l’ampliamento delle policy di sicurezza e privacy al fine di unificarle a livello regionale e l’implementazione dei nuovi canali distributivi, ad esempio mediante investimenti nella cosiddetta M-health . Nel secondo caso invece, grazie al Fascicolo, si potrà operare in ottica di convergenza di tutto il sistema verso le specifiche definite da DOGE, la creazione di un catalogo unico del prescrivibile, la messa a punto del CDA2, l’attivazione del ciclo clinico digitale (in particolare per quanto riguarda CUP e farmacie) e la chiusura di tale ciclo clinico, l’attivazione di percorsi di continuità di cura per patologie croniche quali il diabete, la BPCO e lo scompenso cardiaco, ad integrazione quindi con quanto si sta già realizzando in seno all’iniziativa europea RENEWING HEALTH, che annovera tra le 9 regioni europee partner anche il Veneto. Infine, nel corso dell’ultimo modulo “salute pubblica e sociale” si procederà al potenzia- Figura 23 – Il Fascicolo Sanitario Elettronico regionale FSER • Infrastrutture FSER • Reti screening • Patient Summary 2014 • Rete screening mammografico • Percorsi clinici diabete e scompenso • 70% delle immagini sono visibili fra le aziende 2013 2012 • Sperimentazione percorsi clinici • 95% prescrizioni elettroniche • Referti sono visibili fra le aziende mento dell’infrastruttura e dell’infostruttura regionale, all’attivazione di un sistema hub&spoke, in linea con quanto definito dal PSSR, e alla istituzione di board dedicati a specifiche patologie che opereranno in maniera trasversale. 213 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Sempre in questo contesto si prevede l’attivazione di un sistema di screening multisito, nel quale raccogliere i dati che convergeranno nel Fascicolo. Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Intervista a Luciano Bastoni, Direttore Generale di Arsenàl.IT Le prospettive La descrizione, seppur ancora generica e legata all’attuale fase di attivazione del progetto, evidenzia come il percorso del FSE regionale veneto sia stato già impostato e avviato grazie alle precedenti esperienze progettuali. Un punto di forza sul quale la Regione Veneto, in tempo di spending review, può far leva, dimostrando ancora una volta attraverso un investimento concreto e mirato in tecnologia e organizza- 214 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati 5 Verso il Fascicolo Sanitario Elettronico regionale zione come si possa rendere più efficiente il sistema e migliorare i servizi. Tutto ciò salvaguardando allo stesso tempo tutti gli investimenti pregressi e producendo un concreto vantaggio a favore del cittadino che, una volta messo a regime il FSEr, potrà ottenere maggiori e più funzionali garanzie sull’appropriatezza dei percorsi di cura nei quali è coinvolto nelle varie fasi della propria vita. Quanto è importante il knowhow acquisito da Veneto ESCAPE per la realizzazione del Fascicolo Sanitario Elettronico? La digitalizzazione documentale, la firma digitale e la conservazione legale sono i pilastri sui quali andremo a costruire il Fascicolo Sanitario Elettronico regionale. Elementi fondamentali che sono stati acquisiti grazie all’esperienza di Veneto ESCAPE, progetto che è riuscito a trasferire questi elementi agli operatori attraverso una modalità operativa che li ha resi protagonisti del cambiamento. Tutto ciò è stato realizzato grazie al contributo dei soci che hanno confermato l’importanza di Arsenàl. IT come struttura in grado di fornire strumenti e competenze, offrendo gli standard per poter attivare in maniera omogenea servizi su base regionale. Veneto ESCAPE ha insegnato che le persone, i professionisti della sanità, quando sposano un progetto di ampia portata riescono a raggiungere obiettivi elevati e condivisi. Veneto ESCAPE ritengo abbia permesso di superare una logica individualistica delle realtà che compongono la sanità veneta. Logica che, pur essendo alla base di numerose eccellenze nel passato, rischiava di ritar- 215 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati dare il processo di adozione di una prospettiva comune, indispensabile oggi che ci stiamo incamminando sulla via per la realizzazione del FSE. Perché Veneto ESCAPE rappresenta un pilastro del FSE? La rapidità con la quale si è diffuso il servizio di scarico referti realizzato grazie a Veneto ESCAPE va oltre qualsiasi luogo comune. L’introduzione di soluzioni utili a risolvere problemi quotidiani evidentemente permette di superare barriere e luoghi comuni come può essere quella, oramai facilmente smentibile, che lo scarico dei referti online rappresenta un problema per gli anziani. Veneto ESCAPE ha dimostrato in maniera chiara ed inequivocabile che non bisogna avere paura nell’introdurre innovazioni che portano concreti vantaggi ai cittadini. Questo è fondamentale nel percorso avviato per costruire il Fascicolo. Analogamente è necessario che il cittadino si renda conto della necessità del FSE, solo così sarà possibile vincere le resistenze che ancora esistono per alcuni aspetti come ad esempio quello della privacy, che Arsenàl.IT ha studiato a fondo introducendo soluzioni sicure ed innovative. Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Che ruolo avrà Arsenàl.IT nel FSE e come affronterà la sfida? Arsenàl.IT affiancherà le aziende ULSS e ospedaliere nel percorso per realizzare il Fascicolo, trasferendo le proprie competenze maturate nell’ambito dei progetti nazionali ed europei. Nello svolgimento del proprio ruolo di centro di competenza, Arsenàl.IT inserirà all’interno delle aziende un proprio progettista che agirà da facilitatore e acceleratore dei processi. Diciamo che il Consorzio aiuterà le aziende a far lievitare le competenze interne, accompagnando ogni singolo socio nel cammino evolutivo che permetterà di realizzare il Fascicolo. È una sfida davvero importante per la quale stiamo già lavorando in sintonia con le aziende con le quali abbiamo stabilito un costante e proficuo scambio. Perché il FSE sarà così importante per la sanità veneta? Il Fascicolo Sanitario Elettronico si colloca in un contesto di profonda rivisitazione del concetto di assistenza sanitaria che vede protagonisti tutti gli operatori sanitari ed in particolar modo i sistemi informativi di ogni singola azienda. Elementi quali l’incremento dell’età media e l’aumento delle richieste di servizi in ambito sociosanitario devono necessariamente fare i conti con una riduzione delle risorse che obbliga a considerare in primis la sostenibilità dei servizi. Il problema dell’aumento dei costi va necessariamente coniugato con 216 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati l’aspetto etico del diritto alla salute e tutto ciò pone dunque la necessità di una rivisitazione dei processi a livello globale. Per rivisitare i servizi e migliorarli attraverso le tecnologie è necessario un recupero della produttività attraverso una valorizzazione delle risorse umane. Aspetto del quale le aziende sono ben consapevoli. Abbiamo iniziato da tempo a pensare in questa logica, ad esempio, attraverso i progetti Veneto ESCAPE, che permette al cittadino di avere il referto senza spostarsi, e DOGE, che garantisce la prescrizione elettronica. Queste esperienze hanno posto le basi per un ripensamento complessivo e più vasto del sistema dei servizi. Ribadisco quindi che il Fascicolo sarà occasione per la sanità veneta di mettere a frutto l’esperienza e di innovarsi, producendo risparmi e migliorando il percorso di cura. 5 Verso il Fascicolo Sanitario Elettronico regionale ne di un migliore e più sicuro percorso di cura. Si tratta di uno strumento che serve agli operatori per offrire garanzie ai cittadini che ne sono i detentori. Quindi il FSEr non sarà solo uno strumento che garantisce di dematerializzare la documentazione clinica, passando dalla forma cartacea a quella digitale, ma un Quale importanza avrà il Fascicolo per i cittadini veneti? Il Fascicolo permetterà al cittadino di avere ovunque e in qualsiasi momento a disposizione la propria storia sanitaria e la propria situazione clinica in una logica che supera i confini regionali e nazionali per proiettarsi verso l’Europa e oltre, grazie alla scelta dell’impiego di standard internazionali. Attualmente l’espressione Fascicolo Sanitario Elettronico è un poco abusata, dato che si intendono cose diverse. Per noi è un modello che parte dalle esigenze del paziente-cittadino, offrendogli l’occasio217 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati vero e proprio contenitore di servizi che si basa sulla convinzione che non per forza il paziente debba essere curato in ospedale. Il cittadino grazie al Fascicolo sarà consapevole protagonista del suo percorso di cura e avrà tutti gli elementi per potersi curare dove, quando e come lo desidera. Arsenàl.IT Pregetto DOGE Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape 6 218 Copyright Copyright © marzo © 2013 2011Arsenàl.IT Arsenàl.IT Tutti sono i dirittiriservati riservati Tutti i diritti 219 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati La lezione di Veneto ESCAPE Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape 6 La lezione di Veneto ESCAPE Il bilancio di Veneto ESCAPE, come emerge dai dati illustrati nei precedenti capitoli, non può essere esclusivamente numerico. Avere messo a disposizione in tutte le 23 aziende sociosanitarie venete il referto di laboratorio in formato digitale ha portato ad una serie di vantaggi non monetizzabili che producono già oggi come effetto positivo, in primo luogo, la possibilità di offrire ad ogni cittadino veneto un’occasione di cura migliore, più rapida e sicura, quindi più efficace. La riduzione dei tempi di refertazione, la garanzia di un miglior livello di privacy e sicurezza del dato sono risultati che si traducono non solo nell’avere a disposizione i referti in formato digitale, ma soprattutto nella possibilità di salvare un maggior numero di vite umane. Voglio iniziare proprio da questo elemento, difficilmente rilevabile in termini statistici, ma estremamente importante dal punto di vista di chi come tutti i Direttori generali delle aziende ha ben presente come il proprio mandato principale sia quello di offrire al cittadino-utente il miglior sistema di cura possibile con le 220 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati risorse a disposizione. Per ripercorrere e sintetizzare quanto raccolto in questa pubblicazione possiamo affermare che l’esperienza di Veneto ESCAPE lascia un insieme di lezioni, l’apprendimento di ciascuna delle quali ha permesso di consolidare le fondamenta della sanità digitale veneta, ponendosi come base sulla quale tutti gli operatori coinvolti hanno iniziato a costruire il Fascicolo Sanitario Elettronico regionale. Come evidenziato dall’assessore Coletto in premessa, Veneto ESCAPE visto dalla Regione Veneto ha rappresentato una occasione importante sia per l’intero sistema sanitario regionale che per i cittadini. Il progetto ha offerto l’opportunità di omogeneizzare il livello di tutte le aziende nel campo della digitalizzazione dei processi documentali clinico-sanitari, garantendo il raggiungimento degli obiettivi prefissati per ciascuna azienda e offrendo, grazie all’interoperabilità della soluzione, un set di servizi legati allo scarico dei referti di laboratorio uniforme su base 6 La lezione di Veneto ESCAPE Veneto ESCAPE per la Regione Veneto • risparmio di 56 ml di euro in tre anni •garanzia di raggiungimento degli obiettivi di standardizzazione e interoperabilità del SSR •occasione per rendere omogeneo il livello di alcuni servizi digitali (scarico referti online) al cittadino • maggiore coinvolgimento degli operatori di tutte le ULSS e AO sui temi di sanità digitale • realizzate le fondamenta del FSEr regionale. Nel percorso progettuale è stata costruita e consolidata una rete tra i professionisti sanitari coinvolti, che rappresenta oggi un esempio di task force per la sanità digitale che ha trovato il Consorzio Arsenàl.IT quale punto di riferimento tecnico, a supporto dei Servizi Informativi Sanitari regionali. Il progetto, oltre a garantire la dematerializzazione dei documenti clinici, ha dato nuovo impulso al conseguimento di obiettivi paralleli, come ad esempio l’anagrafe unica regionale e il progetto FDCOS ed altri di maggiore respiro come l’avvio della codifica LOINC, vera e propria porta di accesso al FSEr. L’assetto conferito al sistema con la digitalizzazione del processo documentale permette oggi di avere un omogeneo livello infrastrutturale, in linea con le disposizioni normative nazionali ed europee e allineato con gli standard internazionali. Un esempio su tutti. Nel 221 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati recente decreto sulla speding review si fa esplicito riferimento all’obbligo da parte delle Regioni di raggiungere alcuni obiettivi nel campo della dematerializzazione e dei servizi digitali che il Veneto in parte ha già raggiunto grazie anche a Veneto ESCAPE. Secondario rispetto al processo di cura, ma non rispetto all’attuale situazione economica, il risparmio prodotto nei confronti del sistema sanitario regionale che ammonta per le 23 aziende a 56 milioni di euro. Cifra che garantisce qualche margine di tranquillità rispetto ai tagli e ai sacrifici stabiliti dalla spending review e, comunque, imposti dalla crisi globale. A questi si sommano i quasi 120 milioni di euro risparmiati dai cittadini grazie al referto digitale, soluzione che permette di scaricare il referto agevolmente da un computer connesso alla rete internet in qualsiasi luogo e a qualunque ora, senza essere costretti ad alcuno spostamento. Veneto ESCAPE per i soci • occasione per adeguamento tecnologico ed infrastrutturale •riorganizzazione interna funzionale alla soluzione • crescita di competenze del personale coinvolto • maggiore efficienza interna • miglioramento dell’offerta dei servizi ai cittadini del territorio della singola ULSS •risparmio di 2.450.000 euro per ciascuna azienda in tre anni Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Una lezione particolarmente importante Veneto ESCAPE la lascia come patrimonio a tutte le aziende che compongono l’organizzazione sanitaria regionale. Il progetto ha dimostrato come sia possibile fare rete su un tema come quello della sanità digitale e come ciò possa rappresentare un elemento di forza per l’intero sistema. Ciascuna ULSS e AO ha potuto apprezzare come, in un percorso di omogeneizzazione, ciascun partecipante, inteso in questo caso sia come ente riusante che come ente cedente, possa trovare occasione di miglioramento attraverso il confronto operativo e l’opportunità di avere a disposizione un soggetto interaziendale, con un knowhow di elevato livello tecnico, quale è il Consorzio Arsenàl.IT. Il progetto in tal senso è stato un laboratorio di collaborazione che ha garantito un confronto a livello intra ed extra-aziendale su linee guida e normative di riferimento, offrendo un’occasione di progressione tecnologica importante sia per l’utilizzo di standard internazionali, sia nell’ottica di costruzione del FSEr. Ciascun socio ha potuto rendersi conto del proprio livello tecnologico e, attraverso un confronto costante con la Regione, seguire le tappe necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati, perseguendo un costante miglioramento. Ma, come detto, il vantaggio maggiore prodotto è stata la possibilità di migliorare in manie222 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati ra significativa il percorso di cura e, quindi, di offrire una tutela maggiore a tutti i cittadini-utenti veneti. Tutto ciò incrementando il livello complessivo di efficienza del servizio offerto da ciascuna azienda con un risparmio che, ribadisco, supera nel totale del sistema sanitario regionale i 56 milioni di euro in tre anni. Lo stesso ente cedente ULSS 9 Treviso ha potuto attraverso Veneto ESCAPE migliorare la soluzione originale mediante l’aggiornamento e l’implementazione di nuovi servizi legati, ad esempio, al campo di sviluppo della Mhealth, consentendo al management aziendale di accrescere le proprie competenze interne grazie al confronto 6 La lezione di Veneto ESCAPE gli operatori coinvolti Veneto ESCAPE è stato occasione, forse la prima condivisa a livello di tutte le aziende, per creare una vera e propria rete di competenze tra professionisti sanitari, coinvolti direttamente ed indirettamente Veneto ESCAPE per gli operatori • occasione di crescita professionale • importanza di partecipare ad un percorso evolutivo aziendale • confronto con il resto delle aziende su base regionale • valorizzazione dell’esperienza • maggiore consapevolezza dell’importanza di ogni attore del percorso Veneto ESCAPE per l’ente cedente • miglioramento della soluzione originaria attraverso l’adeguamento tecnologico e lo sviluppo di nuovi servizi (mobile) • condivisione di knowhow attraverso la sperimentazione di una soluzione di riuso • confronto con realtà esterne in ottica di miglioramento •condivisione di competenze e occasione di crescita del team nel progetto attraverso il confronto su tematiche di livello interno alle aziende (firma digitale, infrastruttura aziendale, portali aziendali) e interaziendale (utilizzo di codifiche e standard internazionali condivisi). L’esperienza degli eventi di info-formazione e la crescente partecipazione sono soltanto alcuni, seppur indicativi, riscontri numerici di un percorso la cui importanza è difficilmente calcolabile in termini di valore aggiunto ottenuto per ciascun attore. La motivazione ed il coinvolgimento dei professionisti sanitari sono comunque elementi che, di per sé, rappresentano già un importante obiettivo raggiunto. con un progetto di ampie dimensioni. Come possiamo intendere dalle interviste, che esemplificano il percorso, per Spiegare cosa rappresenti per i cittadi- 223 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati ni Veneto ESCAPE è l’elemento più difficile della nostra valutazione, forse perché la lezione necessita di tempo per essere appresa al meglio ed entrare a far parte delle abitudini dei quasi cinque milioni di abitanti veneti che oggi hanno a disposizione i loro referti via internet. Certi e assodati sono i 120 milioni di euro risparmiati grazie ai viaggi evitati dagli utenti, che, in tempo di crisi, non sono un elemento secondario rispetto a qualsiasi genere di valutazione. Non va sottovalutato nemmeno il livello di empowerment e di compliance del cittadino che la soluzione offre. Se scaricare il referto da internet per gran parte degli utenti è una semplice pratica tra le mille digitali con le quali quotidianamente ciascuno di noi ha a che fare, per una parte della popolazione, non autonoma, lo scarico online Veneto ESCAPE per il cittadino • maggiore sicurezza nella tutela della salute grazie ad un processo di cura più rapido •risparmio di 120 milioni di euro all’anno • maggiore tutela della privacy (minor numero di professionisti che accede ai documenti) • minori errori nello smistamento dei referti •maggiore fiducia nella tecnologia al servizio del cittadino • occasione di empowerment 6 Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape dei referti rappresenta una importante agevolazione. Veneto ESCAPE inoltre, contribuendo a rafforzare un’abitudine Veneto ESCAPE per Arsenàl.IT • crescita delle competenze del team • potenziamento del livello di attività multidisciplinare • consolidamento del ruolo di centro di competenza per la sanità digitale delle aziende sociosanitarie ed ospedaliere venete digitale nei confronti delle pratiche sanitarie, è un’esperienza importante soprattutto in vista della realizzazione del Fascicolo Sanitario Elettronico regionale, strumento che avrà come protagonista il cittadino stesso. Cittadino che potrà avere tutte le proprie informazioni sanitarie a disposizione, condividendole con quanti riterrà opportuno coinvolgere nel proprio percorso di cura. Da ultimo vorrei sottolineare come Veneto ESCAPE sia stato anche una straordinaria esperienza di crescita interna del team di Arsenàl.IT a livello multidisciplinare. La realizzazione del percorso ha dimostrato infatti come l’interazione tra le varie aree operative (tecnica, amministrativo-legale e comunicazione) sia funzionale e imprescindibile alla gestione di un progetto complesso, nel quale è necessario operare attraverso un management in grado di affrontare nell’ottica di insieme ogni singola fase e 224 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Conclusione: la lezione di Veneto ESCAPE la relazione con ciascun attore coinvolto. Il confronto con la complessità dell’iniziativa ha permesso un salto di qualità in termini di management e di gestione tecnico-organizzativa. Dirigenza e team hanno dimostrato di sapere gestire rapporti a più livelli: dall’ex-DigitPA alla Regione, dalle direzioni generali fino agli operatori, in un percorso che ha fatto maturare prima e consolidare poi il ruolo di Arsenàl.IT come centro di competenza specializzato, in grado di fare da catalizzatore su tematiche specifiche di sanità digitale, essenziali per Regione e aziende. In definitiva possiamo affermare che l’esperienza di Veneto ESCAPE non si chiude con il 2012 nel raggiungimento degli obiettivi ipotizzati due anni fa all’avvio del progetto, ma che continuerà, evolvendo naturalmente nel Fascicolo Sanitario Elettronico, uno dei perni della sanità del futuro dove il cittadino sarà consapevole protagonista del proprio percorso di cura, con le garanzie di privacy e sicurezza che solo i professionisti clinico-sanitari, grazie al supporto delle nuove tecnologie, sono in grado di assicurare. Il punto di arrivo della nostra riflessione, infatti, non può che essere la prospettiva di realizzazione del FSE, strumento del quale Veneto ESCAPE, insieme a DOGE, ha costruito le fondamenta e nel quale il progetto che abbiamo raccontato troverà compimento. Claudio Dario 225 225 Copyright Copyright Copyright © 2013 © marzo © 2013 Arsenàl.IT 2011Arsenàl.IT Arsenàl.IT Tuttiriservati i dirittiriservati riservati Tutti i Tutti dirittii sono diritti sono Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Ringraziamenti Ringraziamenti Il Presidente, la Direzione e il team di Arsenàl.IT ringraziano sentitamente tutti coloro che hanno permesso la realizzazione del progetto Veneto ESCAPE. Ci scusiamo fin da ora per eventuali omissioni involontarie e ringraziamo in particolare: Davide Adamoli, Flora Alborino, Mino Allione, Francesca Altieri, Gabriele Angiolelli, Nicola Annunziata, Francesco Artale, Dario Artioli, Maria Elena Astolfi, Patrizia Astolfi, Alessandro Azzini, Antonio Baccan, Alberto Bacci, Lucio Bacelle, Stefano Badocchi, Antonio Bafaro, Maristella Baggio, Silvia Baldan, Angela Maria Baldassarri, Rosanna Balduin, Linda Balestra, Andrea Baraldo, Paolo Barichello, Salvatore Barra, Michele Bellenzier, Simona Aurelia Bellometti, Maria Pia Beltrame, Cristina Beltramello, Pier Paolo Benetollo, Mauro Bertassello, Marco Bisello, Gianluca Bisinella, Luisa Bissoli, Lucia Bittesini, Gilberto Bombace, Giovanni Bonadonna, Sergio Bonaiuto, Laura Bonato, Chiara Borin, Marco Borin, Tiziana Bortot, Annalisa Boschini, Chiara Bovo, Natalia Braga, Luca Broussard, Francesca Bruni, Lorenzo Bulegato, Cinzia Burato, Mauro Buttarello, Livio Caberlotto, 226 Copyright © 2013 Arsenàl.IT Tutti i diritti sono riservati Isabella Calabrese, Maria Grazia Calì, Alessandro Camerotto, Chiara Canale, Serena Candido, Claudio Capitini, Anna Cappelletti, Marco Caputo, Sonia Carollo, Maria Grazia Carraro, Paolo Carraro, Giovanni Carretta, Melissa Casarin, Enrica Cazzaro, Valerio Celani, Giuseppe Centenaro, Matteo Cesero, Annamaria Ciaglia, Leopoldo Ciato, Eugenio Citriniti, Romano Colombari, Damiano Colombo, Bianca Colucci, Renato Cometto, Elga Contarin, Antonio Conti, Marilena Crivellaro, Michele Curto, Massimo D’Atri, Roberto Da Dalt, Giorgio Da Rin, Gian Ferruccio Dal Corno, Paola Dalla Zuanna, Patrizia Davì, Filippo De Bellis, Maria Caterina De Marco, Alessandra De Nardi, Paolo De Nardi, Alessandro De Sandre, Gianmaria De Santi, Andrea Del Negro, Luca Del Ninno, Piergiorgio Della Lucia, Carla Destro, Giulia Di Chiara, Lidia Di Minco, Lucio Di Silvio, Daniele Donato, Amedeo Elio, Antonella Fabbri, Ugo Faggian, Eugenio Fantuz, Pier Paolo Faronato, Angelo Farruggio, Massimo Favat, Andrea Ferrarese, Enzo Filatondi, Rita Finotto, Francesca Fornasa, Lucia Fornasiero, Cristina Fort, Leonardo Frassetto, Carlo Frattin, Sonia Fregolent, Monica Gallani, Cesare Gallorini, Mario Gavioli, Gianluca Gessoni, Luca Giobelli, Massimo Gion, Carlo Giordani, Fiorenzo Granuzzo, Maria Stella Graziani, Andrea Gritti, Celio Lazzarini, Nicola Leardini, Claudio Lippiello, Claudia Lo Cascio, Giorgio Lovato, Alessio Magliani, Elisa Maiolo, Alessandro Manganotti, Patrizia Mangione, Fabio Manoni, Renato Marchi, Sabrina Marconato, Franco Margonari, Maria Monica Martelli, Marzia Martignon, Cinzia Martin, Franco Martini, Alessandro Martino, Mario Marzari, Emanuela Marzot, Annamaria Mastrotto, Franca Matteazzi, Maurizio Mazzetto, Roberto Mencarelli, Giacomo Mezzapelle, Valentino Miconi, Riccardo Mione, Antonio Moretto, Carla Muraro, Alessandra Napoletano, Paolo Nardi, Andrea Oliani, Francesco Orcalli, Osvaldo Orsi, Maria Teresa Orsini, Antonella Padoan, Cristiana Parnigotto, Franca Patrizi, Lorenzo Pavani, Aldo Pavone, Alessandra Pellanda, Paola Perencin, Bortolo Perin, Fabio Perina, Matteo Pesce, Gianpaolo Piaserico, Silvia Pierotti, Giovanni Pilati, Giovanna Pirana, Mario Plebani, Giovanni Poli, Fabio Pomerri, Maria Chiara Ponzetti, Ivana Pulliero, Maria Grazia Raffele, Roberto Ragazzi, Elena Remonato, Grazia Maria Ricci, Marco Rizzato, 227 227 Copyright Copyright Copyright © 2013 © marzo © 2013 Arsenàl.IT 2011Arsenàl.IT Arsenàl.IT Tuttiriservati i dirittiriservati riservati Tutti i Tutti dirittii diritti sono sono Giancarlo Rizzotto, Andrea Rosin, Bernardetta Rosolen, Giampietro Rupolo, Gianni Luca Salgarello, Bruno Sandini, Ennio Santacatterina, Alessandro Scarpa, Novella Scattolo, Felice Schena, Alessandro Schiavon, Francesco Schiesari, Domenico Scibetta, Luciano Scolfaro, Fabio Senarigo, Pierluigi Serafini, Dario Sicchiero, Denise Signorelli, Daniela Signori, Giuliano Soffiati, Elio Soldano, Antonio Sturaro, Laura Tedeschi, Andrea Tenci, Emanuela Terribile, Antonio Tessarollo, Chiara Tiengo, Agostino Tinello, Gabriella Tognetto, Lorenzo Tognon, Andrea Toigo, Antonella Tonello, Giulia Tositti, Fabio Toso, Assunta Chiara Tracanzan, Giuseppe Travain, Alberto Tregnaghi, Michela Tregnaghi, Maria Teresa Trevisan, Michele Triglione, Paolo Turri, Ugo Vacca, Edoardo Vanzetto, Antonella Vardanega, Vasco Verì, Massimo Visentin, Donatella Vitali, Ismaele Volpato, Marco Zamengo, Enrico Zampese, Anita Zampieri, Eleonora Zanardi, Domenico Zanella, Raffaele Zanella, Silvia Zanini, Mauro Zanutto, Lorena Zardo, Stefano Zenari, Fabio Zorzetto, Paolo Zuliani. Arsenàl.IT Progetto Veneto Escape Fonti e riferimenti bibliografici Fonti e riferimenti bibliografici Studi - AA.VV., “Progetto ESCAPE - Elementi per la valutazione del progetto. Rapporto finale di ricerca”, CeRGAS, Università Bocconi, 2003 - AA. VV., “Il mondo della salute tra governance federale e fabbisogni infrastrutturali”, Intesa Sanpaolo e Fondazione CERM, ottobre 2010 - AA. 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