Museo didattico della Seta
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Museo didattico della Seta
Museo didattico della Seta Como Orario di apertura: dal martedì al venerdì ore 9.00 - 12.00 / 15.00 - 18.00 Museo didattico della Seta Per scuole e gruppi indispensabile prenotazione. Como Per ulteriori informazioni rivolgersi alla segreteria. Prezzi di ingresso Singolo Gruppi (oltre 10 persone) Scolaresche € 8,00 € 5,50 € 2,60 Opening Time: from Tuesday to Friday 9 am - midday / 3 pm - 6 pm Como For schools and groups previous notice is essential. SVIZZE RA Entrance Price Individual Groups (of more than ten people) Students MENAGGIO Museo didattico della Seta € 8,00 € 5,50 € 2,60 Via Castelnuovo 9 - 22100 Como - Italia telefono e fax 0039 031 303 180 e-mail: museoseta@libero.it www.museosetacomo.com Fotografie di Ugo Magliacano ed Enzo Pifferi - Realizzazione JMD, Como Aperto nel 1990 il Museo è stato voluto a giusta testimonianza della storia della seta a Como, segnale tangibile di una continuità fra passato e presente di una industria che mantiene il primato rispetto al mondo intero. Si estende su una superficie di ca. 900 mq ed è situato nello stesso stabile della scuola tessile di Setificio. Nell’atrio si è ricreato l’ingresso di una fabbrica, esponendo preziosi orologi timbracartellino. Nella sala centrale, dopo un accenno all’allevamento del baco e alla trattura, si possono ammirare strumenti di preparazione alla tessitura: macchine per la fabbricazione di licci in cotone e di pettini, foracartoni, duplicatrice, orditoio a sezione. Un interessante piantello a pancia in fuori del 1870 con 288 fusi testimonia la fase della torcitura. Nella sala tessitura campeggiano due telai a mano, uno jacquard e uno a doppia ratiera con lettura del disegno ad assicelle, un orditoio per cimosse ed un lisage dell’Ottocento; la presentazione si conclude con il telaio meccanico Omita del 1922. Successivamente si entra nella sala controlli e misure che presenta un’interessante collezione di apparecchi: dinamometri, torcimetri, bilance di precisione, aspatrice e provinatrice. Quindi si passa al laboratorio chimico, fedelmente ricostruito con mobili e strumenti d’epoca. Si accede poi al locale dedicato alla tintoria dove trovano spazio una barca per tingere i tessuti, una pirola in rame per i filati, vari attrezzi ed un cavigliatoio. Nella stamperia si incontrano la cucina colori, il doppio fondo, utilizzato per cuocere gli addensanti e miscelare i coloranti; un tavolo da stampa a tampone con una vasta collezione di planches in legno e metallo; un tavolo da stampa a mano con quadri, lucidi d’epoca e attrezzi per la fotoincisione. La stampa a cilindri è rappresentata da particolari macchine per campionature, da cilindri in legno e in rame finemente incisi. Un’ala è riservata ai modellini di macchine per stampa a quadri e rotativa. L’ultima sala è dedicata alle operazioni di finissaggio dei tessuti: di grande interesse un’antica macchina lignea per la realizzazione dell’effetto moiré su seta, una plissettatrice e un imponente palmer del 1932. The Silk Museum opened in 1990 to present, while there was still the opportunity, a true account of the history of the silk industry in Como. It is a tangible sign of the continuity, from past to present, of an industry that operates an absolute world-wide monopoly. The Museum covers an area of about 900 square metres and is located in the same building as the textile school, the Setificio. The Approach to the Museum is reminiscent of the entrance to a factory, with an evocative collection of works’ time-clocks. In the Main Hall, reference is made to the art of silkworm breeding. Also on display are machines that were used during the stages preceding weaving. They were variously employed. One knitted the cotton heddles, through which the warp is passed in the loom. The next made the punched cards for Jacquard patterns. Another made sectional warps. An interesting piantello, a double deck twister used from 1870s, with 288 bobbins, facilitates the twisting phase. In the Weaving Room we can see two hand-looms. One is for Jacquard method of weaving. Here the instructions, for the figuring of the silk as it is woven, were given by means of punched cards. The other is a doppia ratiera, which reads the design through the use of wooden pegs. There is also a warper for making the selvage, which is the edge of the fabric, and an 18th Century rope lisage that made piped edges. The presentation ends with the 1922 mechanical loom from Omita. We enter another room dedicated to the control and measurement of yarns and fabrics. Here we are presented with an interesting array of fine instruments: dynamometers, twist counters and balances. Then we come to the real heart of dye-printing, the Chemical Laboratory, faithfully reconstructed using original furniture. When we enter the Dyeing Room we see a dye vat for fabrics, a copper kettle for yarns and a number of tools, including one precious dowel. In the Printing Room we meet with the doppio fondo, the Colour Kitchen. This was used to blend the dyestuff for thickening and to cook them. We can also see a printing table with a wide selection of wooden and metal printing blocks and a hand printing table with screens, transparent foils and engraving tools. Roller printing is represented by machines for making samples and by engraved rollers in chromed copper. A further section is reserved for the display of models of small mechanized machines for flat printing and for roller printing. The last room is devoted to the special finishing of textiles. Of particular interest is a pleating machine, an old wooden machine which created the moiré effect on silk, and the important 1932 palmer. Fotografie di Ugo Magliacano ed Enzo Pifferi - Realizzazione JMD, Como Aperto nel 1990 il Museo è stato voluto a giusta testimonianza della storia della seta a Como, segnale tangibile di una continuità fra passato e presente di una industria che mantiene il primato rispetto al mondo intero. Si estende su una superficie di ca. 900 mq ed è situato nello stesso stabile della scuola tessile di Setificio. Nell’atrio si è ricreato l’ingresso di una fabbrica, esponendo preziosi orologi timbracartellino. Nella sala centrale, dopo un accenno all’allevamento del baco e alla trattura, si possono ammirare strumenti di preparazione alla tessitura: macchine per la fabbricazione di licci in cotone e di pettini, foracartoni, duplicatrice, orditoio a sezione. Un interessante piantello a pancia in fuori del 1870 con 288 fusi testimonia la fase della torcitura. Nella sala tessitura campeggiano due telai a mano, uno jacquard e uno a doppia ratiera con lettura del disegno ad assicelle, un orditoio per cimosse ed un lisage dell’Ottocento; la presentazione si conclude con il telaio meccanico Omita del 1922. Successivamente si entra nella sala controlli e misure che presenta un’interessante collezione di apparecchi: dinamometri, torcimetri, bilance di precisione, aspatrice e provinatrice. Quindi si passa al laboratorio chimico, fedelmente ricostruito con mobili e strumenti d’epoca. Si accede poi al locale dedicato alla tintoria dove trovano spazio una barca per tingere i tessuti, una pirola in rame per i filati, vari attrezzi ed un cavigliatoio. Nella stamperia si incontrano la cucina colori, il doppio fondo, utilizzato per cuocere gli addensanti e miscelare i coloranti; un tavolo da stampa a tampone con una vasta collezione di planches in legno e metallo; un tavolo da stampa a mano con quadri, lucidi d’epoca e attrezzi per la fotoincisione. La stampa a cilindri è rappresentata da particolari macchine per campionature, da cilindri in legno e in rame finemente incisi. Un’ala è riservata ai modellini di macchine per stampa a quadri e rotativa. L’ultima sala è dedicata alle operazioni di finissaggio dei tessuti: di grande interesse un’antica macchina lignea per la realizzazione dell’effetto moiré su seta, una plissettatrice e un imponente palmer del 1932. The Silk Museum opened in 1990 to present, while there was still the opportunity, a true account of the history of the silk industry in Como. It is a tangible sign of the continuity, from past to present, of an industry that operates an absolute world-wide monopoly. The Museum covers an area of about 900 square metres and is located in the same building as the textile school, the Setificio. The Approach to the Museum is reminiscent of the entrance to a factory, with an evocative collection of works’ time-clocks. In the Main Hall, reference is made to the art of silkworm breeding. Also on display are machines that were used during the stages preceding weaving. They were variously employed. One knitted the cotton heddles, through which the warp is passed in the loom. The next made the punched cards for Jacquard patterns. Another made sectional warps. An interesting piantello, a double deck twister used from 1870s, with 288 bobbins, facilitates the twisting phase. In the Weaving Room we can see two hand-looms. One is for Jacquard method of weaving. Here the instructions, for the figuring of the silk as it is woven, were given by means of punched cards. The other is a doppia ratiera, which reads the design through the use of wooden pegs. There is also a warper for making the selvage, which is the edge of the fabric, and an 18th Century rope lisage that made piped edges. The presentation ends with the 1922 mechanical loom from Omita. We enter another room dedicated to the control and measurement of yarns and fabrics. Here we are presented with an interesting array of fine instruments: dynamometers, twist counters and balances. Then we come to the real heart of dye-printing, the Chemical Laboratory, faithfully reconstructed using original furniture. When we enter the Dyeing Room we see a dye vat for fabrics, a copper kettle for yarns and a number of tools, including one precious dowel. In the Printing Room we meet with the doppio fondo, the Colour Kitchen. This was used to blend the dyestuff for thickening and to cook them. We can also see a printing table with a wide selection of wooden and metal printing blocks and a hand printing table with screens, transparent foils and engraving tools. Roller printing is represented by machines for making samples and by engraved rollers in chromed copper. A further section is reserved for the display of models of small mechanized machines for flat printing and for roller printing. The last room is devoted to the special finishing of textiles. Of particular interest is a pleating machine, an old wooden machine which created the moiré effect on silk, and the important 1932 palmer. Museo didattico della Seta Como Orario di apertura: dal martedì al venerdì ore 9.00 - 12.00 / 15.00 - 18.00 Museo didattico della Seta Per scuole e gruppi indispensabile prenotazione. Como Per ulteriori informazioni rivolgersi alla segreteria. Prezzi di ingresso Singolo Gruppi (oltre 10 persone) Scolaresche € 8,00 € 5,50 € 2,60 Opening Time: from Tuesday to Friday 9 am - midday / 3 pm - 6 pm Como For schools and groups previous notice is essential. SVIZZE RA Entrance Price Individual Groups (of more than ten people) Students MENAGGIO Museo didattico della Seta € 8,00 € 5,50 € 2,60 Via Castelnuovo 9 - 22100 Como - Italia telefono e fax 0039 031 303 180 e-mail: museoseta@libero.it www.museosetacomo.com