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ANAAO TOSCANA Domenica, 01 febbraio 2015 ANAAO TOSCANA Domenica, 01 febbraio 2015 Anaao Toscana 01/02/2015 Corriere della Sera Pagina 51 M. G. F. Diagnosi e terapie tempestive ridurrebbero disabilità e costi 01/02/2015 Corriere della Sera Pagina 51 Maria Giovanna Faiella La «mappa» per curare meglio tutti i malati reumatici gravi 01/02/2015 Il Tirreno (ed. Cecina) Pagina 16 01/02/2015 Il Tirreno (ed. Lucca) Pagina 42 6 Inaugurato a Pescia il mammografo per radiodiagnostica 01/02/2015 Il Tirreno (ed. PiombinoElba) Pagina 15 8 Riordino della sanità, cosa cambia 01/02/2015 Il Tirreno (ed. Pisa) Pagina 14 9 Ospedale, Tomassini: «Faremo assunzioni» 01/02/2015 Il Tirreno (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 18 10 Inaugurato a Pescia il mammografo per radiodiagnostica 01/02/2015 Il Tirreno (ed. Pontedera) Pagina 37 12 Ferraro (Ncd): «In quale Asl finiremo?» SERGIO ROSSI ASL, TRE DOMANDE A ENRICO ROSSI 01/02/2015 La Nazione (ed. Arezzo) Pagina 9 SERGIO ROSSI ASL, 3 DOMANDEA ENRICO ROSSI 01/02/2015 La Nazione (ed. Arezzo) Pagina 19 01/02/2015 La Nazione (ed. Grosseto) Pagina 7 01/02/2015 La Nazione (ed. Grosseto) Pagina 12 17 Misericordia, aperte le iscrizioniai corsi di primo soccorso 01/02/2015 La Nazione (ed. Livorno) Pagina 7 18 SANI COME PESCI.... NELLA «RETE» 01/02/2015 La Nazione (ed. Livorno) Pagina 9 19 «L' area è fuori norma, verrà Striscia'» 01/02/2015 La Nazione (ed. Livorno) Pagina 17 21 «Cosa cambianel riordinodella sanità» ZEBRA ANNA MARIA Sosinfermieri, Asl alla carica«Occorrono 40 assunzioni» 01/02/2015 La Nazione (ed. Massa Carrara) Pagina 25 ANTONIA CASINI «Noi in trincea ogni giorno»Lo sfogo degli operatori AslAoup 01/02/2015 La Nazione (ed. PisaPontedera) Pagina 10 01/02/2015 La Nazione (ed. PisaPontedera) Pagina 10 28 Pannoloni: «Consegna a domicilio: un caos»La Lega consumatori... NUTI GABRIELE Il picco dell' influenza è arrivatoGli ospedali scoppiano di malati 01/02/2015 La Nazione (ed. PisaPontedera) Pagina 18 01/02/2015 La Nazione (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 12 32 Lavori nei localidell' ospedale «Pacini»Sospese le dialisiper... CUTSODONTIS EMANUELE Nuovo mammografodonato all' ospedaledalla Fondazione Caript GIOVANNA VITALE Scuola, Lorenzin manda i Nas Marino: pensi agli ospedali La replica: l'... 01/02/2015 La Repubblica Pagina 4 CARLO PICOZZA "San Filippo Neri, 18 milioni per il rilancio" 01/02/2015 La Repubblica Pagina 4 ANNA RITA CILLIS Cure veloci e integrate nasce il polo regionale per i tumori al seno 01/02/2015 La Repubblica Pagina 4 A Careggi 250 eterologhe all' anno 33 34 36 38 40 Emergenza San Camillo D' Amato:"Dopo anni bui la luce in fondo al tunnel" 01/02/2015 La Repubblica (ed. Firenze) Pagina 4 29 31 «Noi siamo all' avanguardia graziealla medicina tradizionale... 01/02/2015 La Repubblica Pagina 2 25 27 Chincarini: «Cisanello è l' eccellenza, ma mancano due... 01/02/2015 La Nazione (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 28 22 24 Ginecologia dell' Opa«Ottimo reparto» 01/02/2015 La Nazione (ed. PisaPontedera) Pagina 15 14 16 Ortodonzia e odontoiatria infantileArriva l' ambulatorio pubblico gratuito 01/02/2015 La Nazione (ed. PisaPontedera) Pagina 10 13 15 «Il grande Flebowsky»se una risata ci dimetterà 01/02/2015 La Nazione (ed. Massa Carrara) Pagina 19 3 5 Angeli contro i dati della mortalità 01/02/2015 La Nazione (ed. Arezzo) Pagina 1 1 MICHELE BOCCI 42 1 febbraio 2015 Pagina 51 Corriere della Sera Anaao Toscana Diagnosi e terapie tempestive ridurrebbero disabilità e costi artrite reumatoide e psoriasi artropatica sono, secondo l' indagine di Amrer, le malattie reumatiche invalidanti che fanno registrare il più alto numero di esenzioni rilasciate dalle Asl (rispettivamente il 41,6% e il 31,82%); la sclerosi sistemica progressiva e il lupus eritematoso, malattie con minore incidenza numerica ma altrettanto severe, riguardano insieme il 12,8% delle esenzioni. «Sono condizioni che rendono complicati anche i più semplici gesti quotidiani dice Antonella Celano, presidente di Apmar, Associazione persone con malattie reumatiche . E poi c' è il dolore, spesso lancinante. Ricevere cure tempestive permetterebbe di vivere meglio e di essere più autonomi». «L' impatto sulla qualità della vita è notevole, se si considera che alcune malattie, come artrite reumatoide e spondilite anchilosante, colpiscono persone tra i 20 e i 40 anni aggiunge Carlo Salvarani, direttore della reumatologia dell' Azienda ospedaliera Irccs di Reggio Emilia . Spesso la diagnosi arriva dopo anni, il che non permette interventi tempestivi che potrebbero ridurre anche la disabilità. Prima di andare dal reumatologo, i malati passano da uno specialista all' altro, sottoponendosi a esami a volte non appropriati. Il reumatologo è la figura chiave per coordinare le diverse fasi diagnostiche e terapeutiche col medico di famiglia e gli specialisti, dato che queste malattie possono colpire vari organi». I dati dell' indagine forniscono indicazioni per riconsiderare l' intera «filiera» della presa in carico dei malati, con Percorsi diagnosticoterapeuticiassistenziali (Pdta) legati alle singole realtà regionali. «I Pdta sono il punto di partenza sottolinea Carlo Maurizio Montecucco, direttore del reparto di Reumatologia del Policlinico S. Matteo di Pavia . Molti malati sono costretti a lunghe attese per visite ed esami, o a spostarsi perché mancano servizi di reumatologia nella zona di residenza. Servono percorsi organizzati, dalla diagnosi precoce fino al followup e alla riabilitazione, dai medici di famiglia ai centri reumatologici, ai reparti». Sono obiettivi anche del Pdta realizzato da Anmar, l' Associazione nazionale malati reumatici. «Lo stiamo presentando in diverse Regioni per spiegare che un percorso ben strutturato significa risparmiare riferisce il presidente Renato Giannelli . Certo, nel momento in cui lo si programma, non si possono ridurre i centri o gli ambulatori di reumatologia, che sono già scarsi». M. G. F. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 1 1 febbraio 2015 Pagina 51 < Segue Corriere della Sera Anaao Toscana M. G. F. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 1 febbraio 2015 Pagina 51 Corriere della Sera Anaao Toscana La «mappa» per curare meglio tutti i malati reumatici gravi Conoscere le specifiche necessità consentirà di ottimizzare i servizi. Soffrono di malattie reumatiche croniche e fortemente invalidanti, che non guariscono, anzi: possono provocare col passare degli anni gravi disabilità. A fine 2013 erano oltre 370 mila gli italiani con esenzione dai ticket per artrite reumatoide, psoriasi artropatica, lupus eritematoso sistemico, malattia di Sjogren, morbo di Paget, Sclerosi sistemica progressiva (o sclerodermia), spondilite anchilosante. Sono i dati rilevati dalla prima indagine a livello nazionale, realizzata da Amrer Associazione malati reumatici Emilia Romagna, basata sulle certificazioni rilasciate da 150 Aziende sanitarie locali. Secondo studi epidemiologici, si stima che di queste sette malattie reumatiche soffrano circa un milione di italiani. Come si spiega, allora, che a usufruire dell' esenzione specifica sia solo un malato su tre? «Non è uno studio sull' incidenza di queste malattie, ma un censimento per singola patologia sul territorio, per capire i bisogni dei pazienti chiarisce subito il coordinatore Daniele Conti, responsabile dell' area progetti di Amrer . Una mappa così per le malattie reumatiche non esisteva». I numeri emersi sono ancor più rilevanti proprio se si considera che l' indagine non censisce il «sommerso», ovvero tutti quei pazienti che non hanno utilità a farsi riconoscere l' esenzione specifica, perché già esentiticket per altri motivi, magari per età, o perché già con il riconoscimento di invalidità. Perché, allora, utilizzare i codici di esenzione come parametro per fare la «mappa» dei malati e dei loro bisogni? «Le esenzioni forniscono dati certi dati dalle Asl, che ne tengono traccia per la rimborsabilità delle prestazioni dice Conti . Permettono così di sapere quanti pazienti soffrono di una determinata malattia reumatica nei singoli Comuni, quali sono i bisogni di assistenza, nonché le esigenze legate all' età, al sesso, all' attività lavorativa. Per esempio, è emerso che oltre 5.600 bambini e ragazzi sotto i 18 anni usufruiscono dell' esenzione per una di queste patologie, ma i reparti pediatrici reumatologici sono pochi, 45 a livello nazionale, per lo più al Nord. La maggior parte di questi bambini, quindi, riceve cure lontano da casa. Capita anche agli adulti: se nel luogo di residenza non c' è il centro reumatologico, sono costretti a spostarsi per determinate terapie, con enormi disagi, giornate di lavoro perse, costi privati e a carico del Servizio sanitario». Risorse che, se investite sul territorio, permetterebbero ai pazienti di curarsi vicino casa, oltre a far Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 3 1 febbraio 2015 Pagina 51 < Segue Corriere della Sera Anaao Toscana risparmiare. Insomma, il codice di esenzione è uno strumento che dà informazioni precise per interventi mirati sul territorio. «La programmazione di percorsi specifici per i pazienti che hanno una determinata esenzione ricorda Conti ha permesso, per esempio, in Emilia Romagna di anticipare i tempi della diagnosi per il lupus eritematoso, come pure di garantire cure omogenee a chi soffre di sclerosi sistemica». E l' indagine rivela anche un trend di costante aumento delle esenzioni per le patologie reumatiche: dal 2009 al 2013 circa 2 mila in più all' anno in ciascuna delle 4 regioni prese come campione: vuol dire che nel nostro Paese per patologie reumatiche si avranno oltre 40 mila esenzioni in più ogni anno. Maria Giovanna Faiella. Maria Giovanna Faiella Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 1 febbraio 2015 Pagina 16 Il Tirreno (ed. Cecina) Anaao Toscana sanitÁ. Angeli contro i dati della mortalità La consigliera di Fi spara a zero: «La commissione un vero raggiro» ROSIGNANO «Un vero raggiro per i consiglieri di minoranza e per la gente di Rosignano». Questo, in sintesi, il commento di Maria Grazia Agneli (Fi), dopo le commissioni congiunte prr l' esposizioni dei dati Asl sulla mortalità. «Il documento che avevamo avuto dall' ente spiega la consigliera era in effetti solo una relazione sanitaria Asl 6 di Livorno 2014. Dunque i consiglieri che si aspettavano lo studio epidemiologico, la cui richiesta si perde nella notte dei tempi, è stato raggirato una volta di più. Ed il raggiro è ancora più grave. La determinazione n. 1891 del 31.12.2007 proposta n. 732 della qualità urbana servizio ambiente e sicurezza, ha come specifico oggetto proprio l' affidamento di uno studio epidemiologico sull' effetto delle polveri fini sulla salute umana all' azienda usl 6 di livorno. All' interno poi della suddetta determinazione si trova lo stanziamento di fondi pubblici". Quindi, secondo Angeli, " non ci sono giustificazioni, non ci possono essere. Questo è un vero raggiro nei confronti delle minoranze, considerate dalla maggioranza emerite sprovvedute». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 1 febbraio 2015 Pagina 42 Il Tirreno (ed. Lucca) Anaao Toscana Inaugurato a Pescia il mammografo per radiodiagnostica Alla cerimonia anche l' assessore regionale Luigi Marroni Angiografo, personale e pediatria le richieste dei sindaciContributo a Corsia 8, non al Centro nuoto. «Il contributo elargito dal Comune di Montecatini, attribuito ai gestori della piscina comunale (Centro Nuoto Montecatini),in realtà è stato concesso per i risultati nell' attività agonostica e per le sue attività a scopo benefico a Corsia 8 Ssd, che niente a che fare con la gestione della piscina». Così l' avvocato Alessandro Tonelli interviene, su mandato del Centro nuoto Montecatini e di Corsia 8 Ssd, per rettificare l' articolo pubblicato sul Tirreno. PESCIA Inaugurato ieri, al Cosma e Damiano, il mammografo digitale 3D all' unità operativa di radiodiagnostica (reparto di senologia chirurgica), donato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Lucchesia con un investimento di oltre 250mila euro. Un "lieto evento" in attesa del nuovo angiografo, delle nomine dei primari mancanti, dell' aumento del personale al pronto soccorso e del potenziamento di pediatria. Queste almeno sono le richieste più urgenti per l' ospedale di Pescia, richieste accompagnate da assicurazioni ribadite proprio in occasione dell' inaugurazione dall' assessore regionale alla sanità Luigi Marroni. «Veniamo spesso qui a Pescia negli ultimi tempi, è quindi un buon segno ha detto Marroni noi gli impegni presi li rispettiamo, l' angiografo lo faremo. L' ospedale di Pescia lo difendo io personalmente, però è necessario avere oggi più che mai una visione complessiva della sanità, ma nessun territorio, compresa la Valdinievole, verrà penalizzato. Negli ultimi due anni c' è stato un grande miglioramento del servizio sanitario in Toscana, per quanto riguarda assistenza, efficienza ed esiti delle cure. Ma il periodo è complesso, le risorse sono sempre meno. Noi dobbiamo arrivare a una situazione di sicurezza "strutturale", da qui la riforma di riorganizzazione con la creazione di tre Asl di area vasta. Assicuro che ci abbiamo pensato non dieci ma venti volte, siamo convinti che questa sia la scelta giusta». Il sindaco di Pescia Oreste Giurlani, portavoce degli altri primi cittadini della Valdinievole, ha incalzato Marroni su criticità e richieste del nosocomio cittadino: «Con la Tac, il mammografo, e l' angiografo che arriverà, il nostro ospedale sarà al top della strumentazione. Abbiamo sempre il problema dei primari da nominare e quello dell' organico del pronto soccorso. Certo, anche il Comune deve fare la sua parte: Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 6 1 febbraio 2015 Pagina 42 < Segue Il Tirreno (ed. Lucca) Anaao Toscana penseremo a risolvere la questione dell' accesso all' area del Cosma e Damiano». Intanto il nuovo strumento è a disposizione degli operatori sanitari: il mammografo, prodotto da Ge healthcare, divisione medica di General Electric Company, introduce una modalità di esecuzione degli esami basata su un' innovativa tecnica di immagine tridimensionale, la "tomosintesi", che permette di ottenere immagini più nitide ad altissima definizione e diagnosi precise e tempestive, garantendo anche una minor dose di radiazioni. «Con un importante finanziamento (a cui si aggiunge quello da 200mila euro per l' informatizzazione dei mezzi di soccorso ndr) abbiamo sostituito una macchina vecchia di oltre 15 anni ha spiegato Ivano Paci, presidente Fondazione Caript lo strumento è all' avanguardia». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 1 febbraio 2015 Pagina 15 Il Tirreno (ed. Piombino Elba) Anaao Toscana dalle 16. Riordino della sanità, cosa cambia Incontro domani al Centro giovani. Organizza la Federazione Pd. PIOMBINO Si intitola "Cosa cambia nel riordino della sanità in Toscana" l' incontro organizzato dalla Federazione Pd Val di Cornia Elba per lunedì 2 (ore 16), al Centro giovani. L' incontro sarà presentato da Cinzia Cioncoloni, commissione sanità P d e coordinato da Alessandro Teglia. Dopo l' introduzione del consigliere regionale Simone Naldoni, il programma prevede gli interventi di Rossana Soffritti (presidente SdS distretto Val di Cornia), Eugenio Porfido (direttore Asl 6 Livorno), Donatella Pagliacci (direttore SdS distretto Val di Cornia), il consigliere regionale Matteo Tortolini e Marco Remaschi, presidente della commissione sanità toscana. Presenti il sindaco Giuliani, l' assessore alla sanità D i Giorni, il sindaco di Campo nell' Elba Lorenzo Lombardi, il sindaco di San Vincenzo Alessandro Bandini e il segretario del Pd Val di Cornia Valerio Fabiani. Sono invitati a partecipare i circoli Pd Val di Cornia Elba, le organizzazioni sindacali, le associazioni di volontariato, le cooperative sociali e gli operatori sanitari, o l t r e , n a t u r a l m e n t e , i cittadini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 1 febbraio 2015 Pagina 14 Il Tirreno (ed. Pisa) Anaao Toscana Ospedale, Tomassini: «Faremo assunzioni» Il direttore rassicura dopo i timori di sindacati e medici sulla prolungata carenza degli organici. PISA «L' Aoup ha già provveduto a reintegrare le risorse nel settore specifico della cosiddetta "area critica" (emergenzaurgenza)». C o n u n a n o t a l ' A z i e n d a ospedaliero universitaria diretta da Carlo Rinaldo Tomassini risponde ai alle criticità denunciate dal sindacato Nursind sui turni massacranti a cui sono sottoposti gli infermieri e al problema del sovraffollamento nel pronto soccorso. Nel dettaglio, i reintegri sono avvenuti sia attraverso una mobilità interna di un medico nel 2014 verso l' Unità operativa di "Anestesia e rianimazione 6" (di Pronto soccorso), sia assumendo alcune unità professionali di anestesisti/rianimatori nell' ambito del naturale turnover del personale. Di queste ultime, sono stati assegnati all' Unità operativa di "Anestesia e rianimazione 6" un medico entrato in servizio nel 2014, un altro il 24 gennaio scorso e un terzo che arriverà a marzo 2015. L' azienda specifica che «nell' attesa dell' espletamento delle procedure di assunzione si stanno inoltre utilizzando le risorse aggiuntive (in termini di orario) messe a disposizione dagli stessi professionisti della struttura in questione». Tuttavia l' azienda «è in totale disaccordo sul fatto che la riduzione di 4 posti letto della subintensiva sia connessa al calo della donazione di organi, dal momento che si è trattato di una ridottissima percentuale di letti». Sul problema della donazione si sta invece intraprendendo un' azione specifica di sensibilizzazione delle terapie intensive. Ultimo appunto al Nursind: «L' Aoup ribadisce che c' è sempre stata e non mancherà nemmeno per il futuro la disponibilità a coinvolgere i lavoratori attraverso i loro rappresentanti nel confronto sugli organici e sulla riorganizzazione dei servizi». (g.c. ) ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 1 febbraio 2015 Pagina 18 Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana Inaugurato a Pescia il mammografo per radiodiagnostica Alla cerimonia anche l' assessore regionale Luigi Marroni Angiografo, personale e pediatria le richieste dei sindaciContributo a Corsia 8, non al Centro nuoto. «Il contributo elargito dal Comune di Montecatini, attribuito ai gestori della piscina comunale (Centro Nuoto Montecatini),in realtà è stato concesso per i risultati nell' attività agonostica e per le sue attività a scopo benefico a Corsia 8 Ssd, che niente a che fare con la gestione della piscina». Così l' avvocato Alessandro Tonelli interviene, su mandato del Centro nuoto Montecatini e di Corsia 8 Ssd, per rettificare l' articolo pubblicato sul Tirreno. PESCIA Inaugurato ieri, al Cosma e Damiano, il mammografo digitale 3D all' unità operativa di radiodiagnostica (reparto di senologia chirurgica), donato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Lucchesia con un investimento di oltre 250mila euro. Un "lieto evento" in attesa del nuovo angiografo, delle nomine dei primari mancanti, dell' aumento del personale al pronto soccorso e del potenziamento di pediatria. Queste almeno sono le richieste più urgenti per l' ospedale di Pescia, richieste accompagnate da assicurazioni ribadite proprio in occasione dell' inaugurazione dall' assessore regionale alla sanità Luigi Marroni. «Veniamo spesso qui a Pescia negli ultimi tempi, è quindi un buon segno ha detto Marroni noi gli impegni presi li rispettiamo, l' angiografo lo faremo. L' ospedale di Pescia lo difendo io personalmente, però è necessario avere oggi più che mai una visione complessiva della sanità, ma nessun territorio, compresa la Valdinievole, verrà penalizzato. Negli ultimi due anni c' è stato un grande miglioramento del servizio sanitario in Toscana, per quanto riguarda assistenza, efficienza ed esiti delle cure. Ma il periodo è complesso, le risorse sono sempre meno. Noi dobbiamo arrivare a una situazione di sicurezza "strutturale", da qui la riforma di riorganizzazione con la creazione di tre Asl di area vasta. Assicuro che ci abbiamo pensato non dieci ma venti volte, siamo convinti che questa sia la scelta giusta». Il sindaco di Pescia Oreste Giurlani, portavoce degli altri primi cittadini della Valdinievole, ha incalzato Marroni su criticità e richieste del nosocomio cittadino: «Con la Tac, il mammografo, e l' angiografo che arriverà, il nostro ospedale sarà al top della strumentazione. Abbiamo sempre il problema dei primari da nominare e quello dell' organico del pronto soccorso. Certo, anche il Comune deve fare la sua parte: Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10 1 febbraio 2015 Pagina 18 < Segue Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana penseremo a risolvere la questione dell' accesso all' area del Cosma e Damiano». Intanto il nuovo strumento è a disposizione degli operatori sanitari: il mammografo, prodotto da Ge healthcare, divisione medica di General Electric Company, introduce una modalità di esecuzione degli esami basata su un' innovativa tecnica di immagine tridimensionale, la "tomosintesi", che permette di ottenere immagini più nitide ad altissima definizione e diagnosi precise e tempestive, garantendo anche una minor dose di radiazioni. «Con un importante finanziamento (a cui si aggiunge quello da 200mila euro per l' informatizzazione dei mezzi di soccorso ndr) abbiamo sostituito una macchina vecchia di oltre 15 anni ha spiegato Ivano Paci, presidente Fondazione Caript lo strumento è all' avanguardia». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 1 febbraio 2015 Pagina 37 Il Tirreno (ed. Pontedera) Anaao Toscana Ferraro (Ncd): «In quale Asl finiremo?» SAN MINIATO Dall' 1 gennaio 2016 le Asl toscane verranno ridotte a 3. Una (Toscana centro) sarà quella che gestirà i territori di Firenze, Prato, Pistoia e Empoli, un' altra (Toscana NordOvest) quella che riguarderà Pisa, Lucca, Livorno, Massa Carrara e la Versilia e la terza (Toscana Sud Est) riguarderà Siena, Arezzo e Grosseto. «La Asl 11, nella quale attualmente si colloca San Miniato, nel 2016 cesserà di esistere scrive Roberto Ferraro responsabile NCD San Miniato Sorge quindi il problema del dove il comprensorio del cuoio e quindi San Miniato si collocheranno nella nuova architettura sanitaria. La competenza territoriale delle tre nuove Asl non dovrebbe dare adito a dubbi sulla futura collocazione di San Miniato. Difficile immaginare un inserimento diverso da quello previsto per Pisa, Lucca, Massa e Livorno. Venti anni fu fatta la incomprensibile scelta di collocare San Miniato nella Asl 11 e quindi nell' orbita di Empoli e del suo ospedale, mentre sarebbe stato più logico guardare verso Pisa e quindi alla ASL 5, all' Ospedale di Pontedera e all' Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa, che fino a quel momento erano state le strutture sanitarie di eccellenza di riferimento del comprensorio del cuoio». «Venti anni fa prosegue le forze politiche di sinistra erano concentrate nella realizzazione di un ambizioso quanto inutile progetto, quello di far diventare Empoli capoluogo di provincia. Progetto che fu pagato pesantemente da San Miniato con lo smantellamento della Pretura e dell' ospedale di San Miniato, nonché con la innaturale inclusione della città della Rocca nella Asl 11 di Empoli. Oggi per fortuna non esiste più il fattore Provincia di Empoli e quindi le decisioni potranno essere assunte senza dover assecondare progetti politici velleitari e strampalati, ma esclusivamente tenendo conto di quelli che sono i reali interessi in materia sanitaria dei cittadini di San Miniato». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 1 febbraio 2015 Pagina 1 La Nazione (ed. Arezzo) Anaao Toscana BUONA DOMENICA. ASL, TRE DOMANDE A ENRICO ROSSI TRE MESI circa alle elezioni comunali e regionali ma ancora nessuno sa quale sorte deve attendersi la sanità aretina. A oggi c' è una cornice che riduce le Asl in Toscana da 12 a 3 però i contenuti non ci sono. E non c' è risposta alla seguente domanda: a chi andrà la sede dell' azienda sanitaria? Dopo una fase nella quale sembrava che i criteri fossero quelli di non far coincidere Asl e aziende ospedaliere (a tutto vantaggio di Arezzo), adesso la bussola volge di nuovo verso Siena. O meglio: i dubbi sono crescenti né la recente visita dell' assessore Marroni alla conferenza dei sindaci ha cotribuito a dissiparli. Sullo sfondo c' è lo spettro della soprintendenza: portata via sotto il naso senza che i nostri politici avvertissero il pericolo se non quando ormai era troppo tardi. Andrà così pure per l' Asl? E' possibile, anche perché in tanti non si accorgono di quale sia la posta in gioco. Dicono: l' importante è che siano salvi i servizi e che sia garantito il livello sanitario, la sede conta poco. Se contasse poco, perché non metterla a Sestino, o a Ca' Raffaello dove oltretutto c' è un discreto movimento? Oppure in cima all' Amiata, proprio sul crinale così oltre a Siena si accontenta anche Grosseto?... SEGUE a pagina 9. SERGIO ROSSI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13 1 febbraio 2015 Pagina 9 La Nazione (ed. Arezzo) Anaao Toscana BUONA DOMENICA. ASL, 3 DOMANDEA ENRICO ROSSI SEGUE DALLA PRIMA SUI SERVIZI e la qualità sanitaria possiamo pure essere d' accordo pur con qualche diffidenza visto che non crediamo sia nei pensieri del governatore creare in questo campo utenti di serie A e di serie B. Non siamo invece d' accordo, e i nostri lettori lo sanno benissimo, sull' indifferenza che circonda la questione del centro direzionale; che in prospettiva significa massa critica e posti di lavoro in più, sia diretti che nell' indotto: bar, ristoranti, fornitori. Tutto, piano piano, si sposterebbe a Siena, già oggi centrale in quell' aborto che è l' area vasta del sud, territorio talmente disomogeneo che solo un apprendista stregone ha potuto pensare di mettere insieme. Questa è la reale posta in gioco e allora a Enrico Rossi sottoponiamo alcune domande: dove pensa di individuare la sede dell' asl accorpata? Intende proseguire in quella politica del carciofo (ti spolpo una foglia dietro l' altra) che così tanto ha penalizzato Arezzo? Intende convocare quel «tavolo dell' equilibrio» chiesto da Gasperini e Max Dindalini? Ai politici Pd di casa nostra, al candidato sindaco Bracciali chiediamo altresì: avete intenzione di ottenere una risposta da Rossi o ritenete opportuno aspettare che il governatore rieletto abbia le mani libere? Non credete che i cittadini debbano sapere tutto prima di esprimere il loro voto? sergio rossi. SERGIO ROSSI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 1 febbraio 2015 Pagina 19 La Nazione (ed. Arezzo) Anaao Toscana TEATRO APPUNTAMENTO DOMANI ALLE 21,15 AL PIETRO ARETINO. «Il grande Flebowsky»se una risata ci dimetterà LO CHIAMAVANO «Il grande Flebowsky». E no, non è un nuovo ritrovato medico ma fa sicuramente molto bene alla salute. Si tratta, infatti del terzo appuntamento della rassegna «salute in scena» e si terrà domani alle 21,15 al teatro Pietro Aretino di Arezzo. «Il grande Flebowsky, storie di ordinaria corsia» vedrà in scena Nicola Pistoia, Ketty Roselli, Armando Puccio per la regia Gigi Piola. Pistoia riporta a teatro con un' iniezione di umorismo e benessere. Con questo spirito lo spettacolo racconta di pigiami, di camici, di reparti. Un' antropologia della flebo che traduce le esperienze di corsia sul palco e le trasforma in un momento di riflessione. Il Grande Flebowsky è un manuale di degenza ospedaliera tratto da un libro scritto da un vero paziente che ha deciso di ridere delle proprie malattie con l' obiettivo di ristabilire un sano rapporto tra malati, medici, ospedali, con la certezza che la prima medicina necessaria in un ospedale è la buona volontà delle persone. Lo spettacolo non punta il dito contro la malasanità, ma vuole dare una mano alla buonasanità. In ospedale tutto funziona al contrario perché il posto più freddo si chiama «camera ardente», al pronto soccorso si passa col rosso e ti fermano col verde, ci sono le corsie ma non si corre. Una terapia del sorriso perché, non è vero che una risata ci seppellirà, casomai una risata ci dimetterà. La rassegna nasce da un progetto della Rete Teatrale Aretina, in collaborazione con Asl8, Comune di Arezzo, Officina delle arti sociali e Agita, Casa dello spettatore. Il costo del biglietto è 5 euro, il ricavato sarà interamente devoluto alle associazioni di volontariato del territorio operanti in ambito sociosanitario. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 1 febbraio 2015 Pagina 7 La Nazione (ed. Grosseto) Anaao Toscana LA NOVITÀ OLTRE DUEMILA PAZIENTI POTENZIALI. RESPONSABILE ROMAGNOLI. Ortodonzia e odontoiatria infantileArriva l' ambulatorio pubblico gratuito PER AVERE un bel sorriso da grandi, bisogna curare i denti da piccoli. Soprattutto, offrire a tutti i cittadini le stesse opportunità di cura per i propri bimbi, attraverso la sanità pubblica. In attuazione delle indicazioni del Ministero della salute e della normativa regionale, la Asl 9, nel 2004, ha istituito il servizio di «Odontoiatria infantile e Ortodonzia», rivolto ai bambini da 0 a 14 anni, con un ambulatorio centralizzato all' ospedale d i G r o s s e t o , a f f i d a t o a l l a dottoressa Alessandra Romagnoli. I n q u e s t o p e r i o d o , p e r a l t r o , l a Asl s t a organizzando il servizio per garantire a tutti i bambini una visita gratuita di prevenzione, al compimento del settimo anno di età, come indicato nelle più recenti disposizioni regionali. Sono poco meno di 2 mila i piccoli pazienti della provincia di Grosseto che, da quest' anno potranno usufruire di questa prestazione, gratuitamente, all' interno della struttura pubblica. L' odontoiatria e ortodonzia infantile, oltre alle attività specifiche dell' ambulatorio del dentista, si occupa anche di fornire consulenza e informazioni, per i bimbi e le famiglie, sui corretti comportamenti alimentari, sulle abitudini igieniche, sull' importanza della prevenzione, per evitare successivi problemi nella crescita. Di recente, inoltre sono state incrementate le sedute per i bambini cosiddetti «non collaboranti», che richiedono cioè la narcosi, effettuata in sala operatoria all' ospedale Misericordia, su precise indicazioni mediche. Del resto, tutte le attività del servizio sono effettuate in stretta collaborazione con la rete dei pediatri di famiglia. Da anni, inoltre, l' ambulatorio si occupa dello screening odontoiatrico nei piccoli pazienti con diabete, che ogni estate confluiscono in maremma da tutta la Toscana in occasione del campo scuola per bimbi diabetici, organizzato dalla Asl di Grosseto, in collaborazione con l' associazione giovani diabetici, e finanziato dalla Regione Toscana. L' accesso all' ambulatorio di odontoiatria e ortodonzia infantile avviene prenotando l' appuntamento al centro unico prenotazioni (Cup); è ad accesso diretto (senza, cioè la prescrizione sulla ricetta rossa) e la visita viene effettuata dietro pagamento del ticket sulla base della fascia di reddito, come prevede la normativa vigente. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16 1 febbraio 2015 Pagina 12 La Nazione (ed. Grosseto) Anaao Toscana LA SALUTE. Misericordia, aperte le iscrizioniai corsi di primo soccorso SEMPRE aperte le iscrizioni a Massa Marittima per partecipare al nuovo corso di primo soccorso organizzato dall' Associazione Misericordia. Le lezioni, tenute da personale medico qualificato e dagli stessi volontari già in servizio, sono sia teoriche che pratiche con simulazione di interventi nei casi maggiormente diffusi attraverso dimostrazioni dal vivo. La Misericordia prosegue così nel percorso di avvicinamento di nuove forze per rinforzare la propria pianta organica chiamata ad affrontare una sempre maggiore attività basata sulla solidarietà e fondata sui concetti fondamentali di umanità, imparzialità e volontariato. Al termine del corso, completamente gratuito, verrà rilasciato un certificato di frequenza con il giudizio espresso dalla apposita commissione giudicante. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 1 febbraio 2015 Pagina 7 La Nazione (ed. Livorno) Anaao Toscana SANI COME PESCI.... NELLA «RETE» segue dalla prima LO SANNO, i cecinesi, che a mezz' ora di treno, c' è l' ospedale di Volterra dove trovano un macchinario per la chirurgia vertebrale computerizzata così preciso e avveniristico da far invidia alla clinica del «Dr. House»? Lo sanno i pisani, i massesi, i lucchesi, che all' ospedale di Livorno, il dipartimento oncologico ha fama di eccellenza mondiale nelle terapie contro il tumore al polmone? Lo sanno a Piombino, a Sassetta o a Donoratico che all' ospedale di Pontedera si può partorire in acqua, o farsi un' endoscopia indolore col bruco robot costruito nei laboratori di della Scuola Sant' Anna di Pisa? E si potrebbe continuare all' infinito. Spesso sono pochi a sapere, perché ai vari Cup nessuno te lo dice. Nella sanità toscana non mancano né i bravi medici, né la diagnostica avanzata. Né i pazienti. Troppo spesso è proprio la «rete» a presentar gravi falle. E finisce che le eccellenze le scopri per caso, da chi ci è passato prima di te, dal cugino dottore o dall' amico che ha un' amica caposala nel tal reparto del tal ospedale. L' ALTRO ostacolo alla «messa in rete» sono i collegamenti viari. Paradossalmente nell' area vasta potrebbero bastare due soli ospedali, Pisa e Livorno. Basterebbero sì, se solo si potessero raggiungere in tempi brevi, senza le code per i lavori eterni sulla Variante Aurelia, sulla statale 68 o tra Collesalvetti e Vicarello in FiPiLi, tanto per citare alcune delle arterie toscane nella top ten delle buche. Se poi uno sta di là del mare, peggio che andar di notte: ad oggi gli elbani non sanno nemmeno quale compagnia di navigazione gestirà i traghetti che la collegano al Continente, perché la Regione accorpaAsl è la stessa che non ha ancora fatto sapere come si regolerà con la famosa sentenza del Consiglio di Stato su Toremar. Non ci si meravigli troppo, poi, se laggiù sullo Scoglio, di noi del Continente, si fidano poco. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18 1 febbraio 2015 Pagina 9 La Nazione (ed. Livorno) Anaao Toscana «L' area è fuori norma, verrà Striscia'» Stagno, continua la battaglia dei cittadini contro l' allestimento del circo vicino all' Ugione. STAGNO «IL COMUNE continua a dire che l' area è privata, ma un conto è se ci vengono messi i container, un altro è se ci vanno gli elefanti». Dopo aver letto l' articolo uscito su La Nazione il 31 gennaio, Andrea Auteri non ha assolutamente voglia di interrompere la sua battaglia. «Io vivo qui spiega ma non sono solamente io a essere imbufalito, tutti gli abitanti della zona la pensano come me. Il circo potrebbero andare a farlo da un' altra parte». L' ex candidato per le primarie per la segreteria territoriale del Pd vuole chiarire la sua posizione. «Io non ce l' ho assolutamente con il circo. Se lo staff di Moira Orfei dice che hanno tutto in regola, mi fa piacere. Ma il discorso è un altro. Il problema è che l' area non è idonea per moltissimi motivi. Prima di tutto perché non rispetta le normative Cites». AUTERI lamenta la mancanza di acqua corrente, di un impianto fognario funzionante e la presenza del cemento, quando invece gli animali dovrebbero stare sullo sterrato. E poi c' è la questione del passo carrabile: «Ce ne sono due, quello che dà su via Aiaccia, è vecchissimo, arrugginito e col tempo è stato anche ricoperto dalle erbacce. Vi assicuro che se si tocca cade a pezzi. E se viene aperto è difficile richiuderlo, perciò, una volta che il circo se ne sarà andato, questo spiazzo sarà sicuramente preso d' assalto da rom e senza tetto. L' area non può essere definita sicura, mi chiedo come faranno l' Asl e tutti gli altri organi preposti a dare l' ok il prossimo 11 febbraio. Ci sono strutture in metallo alte 20 metri che sono abbandonate da anni. Per non parlare dei bidoni pieni d' olio lasciati lì da quando il piazzale era di proprietà dell' Eni. Adesso, invece, è in mano all' Aurea, una ditta di Arezzo che prima era proprietaria del cinema di Collesalvetti. Coincidenze?». A MALI, estremi estremi rimedi, recita un famoso detto e il «rimedio» di Auteri e dei cittadini della zona farà sicuramente scalpore. «Abbiamo chiamato Striscia la Notizia racconta e ci hanno risposto. Ho parlato con Edoardo Stoppa, l' inviato che si occupa delle faccende animali. Io tra le altre cose sarei anche contro i circhi con gli animali, come del resto prevedeva l' ordinanza emanata dal Comune nel 2013. Ma questa è un' altra storia. Ripeto, il circo rispetta tutte le normative e questa è una buona notizia, ma il problema è più profondo e riguarda la zona che costeggia l' Ugione. Per anni quel piazzale è stato vittima di incurie e abbandono da parte dell' amministrazione. Noi cittadini siamo stati costretti a chiamare varie volte una ditta di spurghi perché le fognature sono intasate per colpa delle radici degli alberi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 19 1 febbraio 2015 Pagina 9 La Nazione (ed. Livorno) Anaao Toscana < Segue Non è possibile che quell' area sia idonea». Nicolò Cecioni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 1 febbraio 2015 Pagina 17 La Nazione (ed. Livorno) Anaao Toscana PIOMBINO. «Cosa cambianel riordinodella sanità» PIOMBINO «COSA cambia nel riordino della sanità in Toscana». È il titolo dell' incontro pubblico organizzato dalla Federazione Pd Val di Cornia Elba che si terrà domani alle ore 16, al Centro Giovani in via della Resistenza a Piombino. L' incontro sarà presentato da Cinzia Cioncoloni, della commissione sanità Pd Val di Cornia e coordinato da Alessandro Teglia. Dopo l' introduzione del consigliere regionale Simone Naldoni, il programma prevede gli interventi del sindaco di Campiglia Marittima Rossana Soffritti (presidente Società della salute distretto Val di Cornia), Eugenio Porfido (direttore Asl 6 Livorno), Donatella Pagliacci (direttore Società della salute distretto Val di Cornia), del consigliere r e g i o n a l e P d M a t t e o T o r t o l i n i e Marco Remaschi, presidente della commissione Sanità Toscana. Saranno presenti il sindaco di Piombino Massimo Giuliani, l' assessore alla sanità Margherita Di Giorni, il sindaco di Campo nell' Elba Lorenzo Lombardi, e quello di San Vincenzo Alessandro Bandini e il segretario della Federazione del Partito democratico Valerio Fabiani. Sono invitati a partecipare i circoli Pd Val di Cornia Elba, le organizzazioni sindacali, le associazioni di volontariato, le cooperative sociali e gli operatori sanitari, oltre, naturalmente, alla cittadinanza, trattandosi di un tema molto sentito dall' opinione pubblica. Un riordino che secondo alcuni senza l' accorpamento dell' ospedale di Piombino con Cecina rischia di creare un indebolimento dei servizi sanitari. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 21 1 febbraio 2015 Pagina 19 La Nazione (ed. Massa Carrara) Anaao Toscana SANITÀ SOLLECITATA LA DEROGA AL BLOCCO DEL TOUR OVER. Sosinfermieri, Asl alla carica«Occorrono 40 assunzioni» La richiesta alla Regione sulla rampa di lancio. OPERAZIONI rinviate, letti della Rianimazione riaperti per le emergenze, dopo essere stati chiusi e parte degli infermieri trasferiti in altri settori. A tutto questo vanno aggiunti i quattro posti di emergenza piazzati nella Don Gnocchi per far fronte alla carenza di letti in altre divisioni. E se questa non è che una piccola fotografia della situazione del San Bartolomeo, di certo il San' Andrea non naviga in acque migliori. La sanità spezzina insomma sta vivendo tempi difficili. E a quanto pare se ne sono accorti anche all' Asl dove, dopo tagli a posti letto, personale, e deroghe chieste col contagocce, hanno deciso di sollecitare l' assunzione di 40 infermieri. La richiesta, confermata dal direttore sanitario ospedaliero, Decia Carlucci, sarà discussa nel prossimo Ufficio di direzione e poi inoltrata a Genova. Nel frattempo al San Bartolomeo si assiste a vere e proprie acrobazie del personale per sopperire alla ormai cronica carenza di organico. In questi giorni, infatti, non sono mancati i casi di pazienti ricoverati in regime di day hospital per sottoporsi a colecistectomia rispediti a casa con intervento fissato magari dopo una settimana. Ma non si tratta di episodi isolati. ALTRA questione è quella dell' Urologia dove il personale deve conciliare l' assistenza ai degenti, gli ambulatori e gli interventi chirurgici pur essendo sotto organico. I cinque specialisti non riescono neppure a coprire i turni in sala operatoria: così hanno dovuto ridurre gli interventi e il martedì mattina la sala operatoria resta chiusa. La Rianimazione è stata portata da 5 posti letto a 3 e decurtato il personale infermieristico. Peccato che, ancora adesso, i letti occupati sono di solito 4, se non 5. Gli infermieri dovrebbero essere tre per turno, ma di notte ce ne sono 2 mentre la regola è 1 infermiere ogni 2 letti. Poi ci sono i 4 posti di degenza collocati al Don Gnocchi. Qui vengono ricoverati i pazienti di quei reparti con un numero insufficiente di letti. I malati vengono seguiti da infermieri che hanno risposto all' appello dell' Asl. Alcuni provengono dal territorio perchè i reparti non hanno personale sufficiente da poter essere distaccato. Sono state aggiunte attrezzature e gli infermieri dotati di un cellulare per contattare direttamente il medico referente. Ma solo l' altro ieri l' Asl si è accorta che per parlare col medico gli infermieri dovevano per forza passare dal centralino con inevitabile perdita di tempo. Un problema burocratico che si spera sia risolto al più presto. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 22 1 febbraio 2015 Pagina 19 < Segue Anna Maria Zebra. La Nazione (ed. Massa Carrara) Anaao Toscana ZEBRA ANNA MARIA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23 1 febbraio 2015 Pagina 25 La Nazione (ed. Massa Carrara) Anaao Toscana RINGRAZIAMENTO. Ginecologia dell' Opa«Ottimo reparto» LA FAMIGLIA Pappalardo ringrazia la Ginecologia dell' Opa di Massa «per le amorevoli cure prestate alla mamma Anna Gloria Bompani». Un sincero grazie dalla signora spezzina «ai dottori Guastini e Marrai, oltre all' anestesista e alle infermiere. Un reparto davvero eccellente afferma proprio Anna Gloria dove le degenti sono seguite con amorevolezza, professionalità e dedizione». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 24 1 febbraio 2015 Pagina 10 La Nazione (ed. Pisa Pontedera) Anaao Toscana «Noi in trincea ogni giorno»Lo sfogo degli operatori AslAoup Dopo le nostre inchieste: «Lavoriamo anche 10 ore di seguito» UN ALTRO punto di vista, quello degli operatori che, ogni giorno, sono in trincea. Sono gli impiegati che devono gestire l' afflusso (maxi) agli sportelli UslAoup. Dopo le nostre inchieste era il 14 gennaio quando siamo stati a Cisanello per testimoniare la grande affluenza e i disagi siamo stati contattati proprio da chi i problemi li vive sulla pelle. Un' inchiesta che ha scatenato più reazioni e la risposta della stessa Azienda. Ci siamo messi in coda con i pazienti (nella foto a destra) e il risultato è stata una lunga attesa. Il nostro biglietto al distributore unico segnava il numero 422, proprio mentre era in carico il 327: 95 persone davanti. «A proposito del servizio, uscito sulla Nazione il 15 gennaio che parlava del disservizio agli sportelli Usl Aoup spiega l' addetta volevo far notare anche i disagi per gli operatori degli sportelli stessi. Gli operatori, che di solito vengono ingiuriati, ritenuti colpevoli di tutti i disservizi e a volte anche definiti come vagabondi aggiunge sono anche loro delle vittime». Ed entra nel dettaglio delle loro giornate. «La mattina entrano alle 7.15 e se non devono fare il pomeriggio afferma escono alle 13.15 (senza rispettare la pausa del quarto d' ora ogni due ore)». Nel secondo caso: «Gli operatori che si trattengono anche nel pomeriggio entrano sempre alle 7.15 e dovrebbero uscire alla 17.15 con mezz' ora di pausa pranzo, cosa che non accade più da diversi mesi». Un turno' che si traduce in «sanno a che ora entrano e non sanno a che ora escono; quando va tutto bene dalle 18 in poi (ci chiediamo se sia regolare fare tutte queste ore per il personale amministrativo)». Uno sfogo «per nome e conto dei colleghi». E precisa: «Stessa situazione all' edificio 15 al Santa Chiara». L' Aoup aveva risposto: «Siamo consapevoli che le procedure di accettazione agli sportelli di Cisanello (edificio 30 A ed E) comportano talvolta lunghe attese ma, come era stato già preannunciato ai primi di dicembre, l' Aoup sta mettendo a punto una revisione dei percorsi ambulatoriali e di ricovero con accesso degli utenti direttamente alle strutture che erogano le prestazioni che richiede dei tempi tecnici di realizzazione non immediati. Si prevede però che si possa registrare un miglioramento della situazione già alla fine del primo trimestre del 2015, unitamente al processo di rinnovamento dei sistemi di pagamento preannunciati tre mesi fa e attualmente in corso». UN' ULTERIORE testimonianza, quella degli operatori. E invitiamo i nostri lettori a inviarne ancora. Se avete avuto problemi di burocrazia o sanitari, segnalateceli all' indirizzo email: cronaca.pisa@lanazione.net o al nostro numero verde 800018253. antonia casini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 25 1 febbraio 2015 Pagina 10 < Segue La Nazione (ed. Pisa Pontedera) Anaao Toscana ANTONIA CASINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 26 1 febbraio 2015 Pagina 10 La Nazione (ed. Pisa Pontedera) Anaao Toscana Chincarini: «Cisanello è l' eccellenza, ma mancano due anestesisti» DISAVVENTURA per la consigliera regionale Maria Luisa Chincarini. Una disavventura che le ha permesso di riflettere sull' efficienza del sistema sanitario e di stimolare le istituzioni. «Per motivi personali sono stata ricoverata quattro giorni alla Traumatologia d' urgenza dell' ospedale Cisanello di Pisa (nella foto postata su Fb). Mancano due anestesisti e questo obbliga a lavorare a ritmo ridotto i chirurghi e le strutture della traumatologia». «Ho toccato con mano l' eccellenza della nostra sanità. Ma, al di là dell' indiscutibile e indiscussa professionalità, e dell' umanità di medici e infermieri davvero disponibili e attenti ai bisogni del paziente, l' unico neo è che a causa della carenza di anestesisti le sale operatorie chiudono alle due del pomeriggio quando i chirurghi potrebbero continuare con gli interventi fino a sera, smaltendo la lista d' attesa. Come conseguenza di ciò, manteniamo sotto utilizzati ottimi specialisti che abbiamo costosamente preparo, manteniamo inutilizzate per metà giornata strutture operatorie molto costose e di buon livello, e aumentiamo i giorni di degenza ospedaliera dei pazienti, e questo finisce per far lievitare i costi in maniera molto superiore a quello che sarebbe lo stipendio di almeno due anestesisti». «Una carenza conclude che mi impegnerò in prima persona a cercare di sanare, sottoponendo la questione all' Aassessorato alla Sanità e alla IV Commissione in Consiglio». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 27 1 febbraio 2015 Pagina 10 La Nazione (ed. Pisa Pontedera) Anaao Toscana IL DISSERVIZIO DA INIZIO ANNO SONO CAMBIATE LE REGOLE: «HO ATTESO PER DUE GIORNI INUTILMENTE» Pannoloni: «Consegna a domicilio: un caos»La Lega consumatori Acli scrive al direttore Damone CONSEGNA A DOMICILIO e non più ritiro in farmacia. La nuova procedura prevista dall' Asl 5, per il rilascio dei pannoloni ai pazienti affetti da incontinenza, continua a far discutere. L' azienda sanitaria ha inviato oltre 7 mila lettere agli interessati, fornendo tutte le informazioni sui prodotti e sul numero verde della ditta fornitrice, ma il cambiamento ha da subito generato delle perplessità. Dopo la protesta dei farmacisti e di Federfarma, sono iniziate infatti le prime problematiche del servizio. Il nostro giornale aveva già documentato la variazione, testando il numero verde e parlando direttamente con gli operatori. Le risposte e le premesse sembravano promettenti, ma numerosi lettori ci segnalano evidenti complessità sin dalla prima fornitura. Nelle scorse settimane una madre di un utente gravemente disabile lamentava la continua inaccessibilità del centralino (il servizio dedicato agli assistiti per la consegna è disponibile telefonando, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18, al numero gratuito 800.989877). LE DIFFICOLTÀ maggiori riguardano, però, proprio la distribuzione (che avviene con cadenza trimestrale): grande confusione ha distratto la semplice procedura di consegna. Un lettore ci ha segnalato di aver atteso inutilmente, per due giorni, il ricevimento dei pannoloni per la moglie gravemente incontinente. Inutili sono stati i solleciti e le richieste di prenotazione del servizio in un determinato momento della giornata. Gli addetti, invero, comunicano l' arrivo del fattorino il giorno prima della consegna, ma non specificano una fascia oraria indicativa. «In questo modo è impossibile muoversi da casa per sbrigare qualsiasi impegno lamentano gli utenti perché in ogni momento, dalle 8 alle 20, può avvenire la consegna». Altri utenti, infine, ci segnalano la farraginosità della procedura e la difficoltà di comunicazione per calibrare la fornitura alle diverse esigenze. Anche il presidente di Lega Consumatori, Mario Frangioli, ha detto la sua scrivendo al direttore della Usl 5, Rocco Damone. «La fornitura dei pannoloni è cambiata senza che venisse comunicato nulla (ho ricevuto la lettera e non raccomandata solo dopo giorni), si deve indicare al corriere la data della prossima consegna ed i consumi, che non possiamo dare per certi perché solo supposti, e i fattorini non sanno dare risposte afferma Frangioli attualnmente ci sono troppe incognite senza soluzioni certe ed immediate». Michele Bulzomì. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 28 1 febbraio 2015 Pagina 15 La Nazione (ed. Pisa Pontedera) Anaao Toscana Il picco dell' influenza è arrivatoGli ospedali scoppiano di malati Il Lotti diminuisce i ricoveri programmati per lasciare i letti liberi. di GABRIELE NUTI UNA CITTADINA di circa 15mila abitanti in casa con la febbre tra coperte, medicine e brodini caldi. Ospedali che scoppiano, 118 quasi in tilt e guardie mediche richiamate al lavoro sul territorio. E' l' effetto influenza che in questi giorni ha raggiunto il picco massimo stagionale colpendo circa l' 8 per cento della popolazione. Stime sommarie indicano in circa 8.000 i malati in Valdera, 5.000 nei quattro comuni del comprensorio del Cuoio che fanno parte dell' Asl 1 1 ( S a n M i n i a t o , S a n t a C r o c e , Castelfranco e Montopoli) e 1.500 in Valdicecina. Alla centrale del 118 di Pontedera quattro operatori rispondono in continuazione alle telefonate dei malati o dei loro familiari. Il fine settimana i giorni più critici quando non sono in ambulatorio i medici di base e le guardie mediche sul territorio non ce la fanno a rispondere velocemente a tutte le richieste di intervento. «COSI' la gente che fa? dice un operatore del 118 di Pontedera Chiama noi anche per un po' di mal di testa e vomito. E' chiaro che capiamo e comprendiamo le persone, ma con una media di circa cento telefonate all' ora non è facile gestire la situazione» La direzione dell' Asl 5 è corsa così ai ripari decidendo di richiamare in servizio le guardie mediche reperibili, così da aumentare l' assistenza territoriale allenatando il lavoro del 118, e quindi dell' emergenzaurgenza, del pronto soccorso e dell' ospedale dove sono stati drasticamente ridotti i ricoveri programmati e così tenere letti liberi per fronteggiare le numerose necessità di ricoveri urgenti. Ad averne bisogno sono soprattutto persone anziane e già sofferenti di altre patologie che si acutizzano con l' influenza. PIU' O MENO la stessa situazione che si registra anche nell' Asl 11 e all' ospedale di Empoli che è quello di riferimento per i 4 comuni del comprensorio del Cuoio. Anche qui, in particolare per ieri e oggi, è stato aumentato il numero del personale medico in servizio sia in ospedale che sul territorio con le guardie mediche. «La situazione, comunque, è sotto controllo e viene monitorata in continuazione», spiega l' Asl 11. Per fronteggiare l' emergenza causata dal picco di influenza, la direzione dell' Asl 11 ha predisposto «l' impiego flessibile dei posti letto disponibili al San Giuseppe che, in totale, sono 454; al bisogno, infatti, vengono utilizzati i posti letto della chirurgia per accogliere i malati della medicina interna». «Dall' inizio di gennaio ad oggi nel pronto soccorso di Empoli si è verificata una media di 198 accessi giornalieri contro la media del 2014 pari a 182 spiega ancora l' Asl 11 Il 1416% di coloro che vi si rivolgono hanno bisogno di essere ricoverati». Il picco di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 29 1 febbraio 2015 Pagina 15 < Segue La Nazione (ed. Pisa Pontedera) Anaao Toscana influenza nel 2015 è in linea con quello degli scorsi anni anche se quest' anno incide negativamente il calo dei vaccini (20 per cento) causato dalle morti sospette dei mesi scorsi. NUTI GABRIELE Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 30 1 febbraio 2015 Pagina 18 La Nazione (ed. Pisa Pontedera) Anaao Toscana IL PARTO NATURALE. «Noi siamo all' avanguardia graziealla medicina tradizionale cinese» L' OSPEDALE LOTTI di Pontedera conferma la sua avanguardia. Infatti, da anni il reparto di ginecologia ed ostetricia dell' ospedale pontederese ha introdotto con successo le Medicine Complementari come strumento di cura della gravidanza, specializzandosi in particolar modo nella Medicina Tradizionale Cinese. Questa tecnica può essere messa in pratica a sostegno della mamma già dal terzo mese di gravidanza e seguire tutte le fasi della gestazione ed anche dell' allattamento. Questo metodo, a favore del parto naturale e del contenimento del dolore della doglia è gestito dall' ostetrica Elena Cerri, «Il mio è il primo caso in Toscana in cui questa tecnica viene praticata da un' ostetrica e non da dei medici, se questo è stato possibile è grazie al primario Massimo Srebot, alle mie colleghe e a tutta la direzione aziendale», ci tiene a sottolineare l' ostetrica. Dati alla mano il lavoro della Cerri è stato portato avanti con successo, infatti, solo nel 2014 su 19 donne trattate per feto in presentazione podalica, 10 si sono capovolti e quindi il parto si è potuto svolgere naturalmente senza ricorso al cesareo. Altri numeri invece ci dicono che dal 2012 sono state prese in carico 397 donne per diverse problematiche della gravidanza o semplicemente per il mantenimento dello stato di salute, proprio per la caratteristica peculiare della Medicina Tradizionale Cinese, che è una medicina energetica e preventiva. «Oggi sono molte le cure a livello farmacologico per il contenimento del dolore durante il parto, questa tecnica va ad incidere su questo aspetto senza l' utilizzo dei farmaci, (la medicina Tradizionale Cinese prevede anche l' utilizzo della farmacologia e dell' agopuntura ma l' ostetrica Cerri non utilizza questi strumenti in quanto non è un medico) avviene tutto con tecniche naturali». L' ospedale Lotti aggiunge questa tecnica ad altre medicine complementari come il travaglio in acqua, l' uso della musica e molto altro. Per accedere a questo tipo di ambulatorio è necessario pagare un ticket se non si è esenti ed essere residenti in Toscana, comunque prima di ogni prestazione viene valutata la condizione energetica della paziente e, di conseguenza, il trattamento più idoneo. Con questo servizio, la Asl 5 si configura capofila di una esperienza innovativa, che restituisce alle ostetriche il loro ruolo di sostegno, cura e presa in carico della gravidanza a basso rischio, con tecniche naturali che lavorano sul benessere e sulla salute della donna. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 31 1 febbraio 2015 Pagina 12 La Nazione (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana SAN MARCELLO. Lavori nei localidell' ospedale «Pacini»Sospese le dialisiper alcuni giorni SOSPESE le dialisi per lavori ordinari nei locali dell' ospedale di San Marcello. «Sarà sospesa spiegano dall' Asl per pochi giorni l' attività di trattamento dialitico al Lorenzo Pacini di San Marcello per interventi manutentivi a carattere ordinario. I pazienti che settimanalmente sono seguiti dalla struttura svolgeranno regolarmente la terapia a Pistoia, seguiti dal dottor Alessandro Capitanini, direttore della unità operativa aziendale di nefrologia, e dalla sua equipe, che farà il massimo per ridurre i disagi. I tecnici sono già al lavoro e si ritiene nell' arco di pochi giorni, di ripristinare il regolare svolgimento del servizio». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 32 1 febbraio 2015 Pagina 28 La Nazione (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana Nuovo mammografodonato all' ospedaledalla Fondazione Caript Pescia, cerimonia con l' assessore Luigi Marroni. UN INVESTIMENTO importante 250mila euro quello effettuato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia nel regalare all' ospedale di Pescia un innovativo mammografo digitale 3D, strumento per la diagnosi precoce dei tumori al seno di assoluta avanguardia. All' inaugurazione del nuovo macchinario hanno preso parte tutti i sindaci della Valdinievole, il direttore generale d e l l a Asl3 R o b e r t o A b a t i , l ' a s s e s s o r e regionale al Diritto alla Salute Luigi Marroni e Ivano Paci, presidente della Fondazione. Fra i presenti, molti medici, tecnici e infermieri dell' ospedale, assessori e consiglieri comunali pesciatini e rappresentanti di associazioni di volontariato. Dopo gli opportuni ringraziamenti, Abati ha sottolineato l' importanza del lavoro in rete fra le strutture ospedaliere afferenti alla Asl. N e l s u o i n t e r v e n t o M a r c o B o r g i o l i , vicepresidente della Conferenza dei Sindaci della Valdinievole, ha sottolineato le criticità ancora da risolvere: l' angiografo, da tempo promesso dai vertici aziendali, ma mai consegnato; la pediatria: i sindaci avevano chiesto e, sulla carta, ottenuto che presso il Pronto soccorso fosse realizzata l' osservazione pediatrica di 48 ore, ma per adesso è attiva solo di 24; e lo stesso Pronto Soccorso, per il quale c' è necessità di incrementare il personale. «Continueremo a lottare con le unghie e con i denti ha affermato per difendere le nostre eccellenze». L' arrivo del nuovo angiografo, ha confermato Oreste Giurlani, sindaco di Pescia, affiancato dai nuovi Tac e mammografo e da un punto nascite di alto livello, porterebbe l' ospedale al top a livello regionale. «Anche il Comune dovrà fare la sua parte ha aggiunto c' è necessità di migliorare l' accesso; noi dovremo creare la ztl ospedaliera e risolvere il problema dei parcheggi». Da Giurlani anche l' appello a Marroni per le nomine dei primari. Dopo i ringraziamenti di Paci, che ha invitato l' assessore a «riflettere bene, dieci volte» sulla riorganizzazione delle aziende sanitarie, ha preso la parola Marroni. «Siamo pronti ad affrontare una soluzione complessa ha risposto al presidente della Fondazione Abbiamo di fronte una feroce riduzione di fondi a livello nazionale». Emanuele Cutsodontis. CUTSODONTIS EMANUELE Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 33 1 febbraio 2015 Pagina 2 La Repubblica Anaao Toscana Scuola, Lorenzin manda i Nas Marino: pensi agli ospedali La replica: l' igiene è del Comune Scontro dopo la decisione di inviare le ispezioni per gli istituti sporchi Il sindaco: "Preoccupa la sanità". L' opposizione: "Attacca Zingaretti" GIOVANNA VITALE BOTTA e risposta con gaffe tra il sindaco Marino e la ministra Beatrice Lorenzin. Lei, dopo le molteplici denunce sul degrado in cui versano i nidi e le materne di Roma, ha deciso di inviare gli ispettori, affidando un' indagine conoscitiva ai Nas. Lui, l' inquilino del Campidoglio, non l' ha presa bene e l' ha praticamente invitata a occuparsi di cose più importanti e urgenti, a partire dal caos nei pronto soccorsi degli ospedali (che però dipendono dal suo compagno di partito, il governatore pd Nicola Zingaretti) accusandola di non conoscere i problemi veri. «Penso che come responsabile della Salute il ministro Lorenzin debba assolutamente svolgere ogni azione necessaria per garantire la salute di tutti in città. Quindi fa bene a preoccuparsene », ha premesso il chirurgo dem, «ma mi auguro che lo faccia, oltre che nelle scuole, anche nei luoghi di cura del nostro Paese, soprattutto del centrosud », ha aggiunto, dicendosi «particolarmente preoccupato per la gestione dei nostri grandi ospedali», dove, lì sì, «vorrei che un' azione di indagine venisse condotta perché purtroppo nei grandi pronto soccorso, a causa di una gestione probabilmente poco attenta del ministero della Salute nei confronti del servizio sanitario nazionale, ci sono tempi di attesa e sofferenze davvero inumane». Calando infine il carico da novanta: «Purtroppo spesso agli osservatori internazionali con cui io ho la possibilità di confrontarmi appare una sanità drammaticamente abbandonata ». Esplicito il messaggio di Marino: la Lorenzin si occupasse delle emergenze reali, invece che di quelle amplificate ad arte, magari mediante interrogazioni parlamentari come quella del senatore del Ncd Andrea Augello, l' ennesima, che in Campidoglio considerano strumentale. Lo dice chiaro l' assessore alla Scuola, Paolo Masini, dopo aver annunciato per la prossima settimana incontri con i municipi, cui spetta la pulizia e la manutenzione ordinaria, e con l' assessore ai Lavori pubblici Pucci, titolare dell' edilizia scolastica: «È fondamentale che l' argomento della salubrità dei luoghi della formazione dei nostri figli non diventi un pretesto per ingenerare allarmismo o peggio ancora speculazioni politiche ». Tranciante la risposta della ministra. «Stia tranquillo Marino che Agenas e Nas vigilano sulla sicurezza delle strutture ospedaliere del centrosud, come dimostrano le decine di migliaia di ispezioni e denunce effettuate ogni anno; e non tema che dopo il suo appello Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 34 1 febbraio 2015 Pagina 2 < Segue La Repubblica Anaao Toscana saranno ancora più assidui sulle strutture romane, che ricordo sono sotto la competenza delle Asl e quindi della Regione ». Una replica stizzita, conclusa con una bacchettata: «I temi di igiene pubblica non possono essere sottovalutati da nessun amministratore», specie «considerando che la pulizia delle scuole e la sicurezza per i bambini, così come le misure per l' igiene dei luoghi pubblici, sono di competenza dell' ente locale ». Marino, però, vuole avere l' ultima parola: «Certi professionisti della politica dovrebbero guardare agli interessi delle persone e non agli zero virgola in più nei sondaggi elettorali. Nelson Mandela amava dire che se tutti coloro che temporaneamente ricoprono un ruolo di servizio alla comunità, si occupassero di più dei propri compiti quotidiani, ne guadagnerebbe tutta la società. Io mi attengo a questa massima, mi aspetto che lo faccia anche il Ministro Lorenzin senza cadere in facili strumentalizzazioni politiche ». Sarcastico, invece, il commento di Augello: «Inutile ricordare a Marino che mentre le scuole sono sotto la sua responsabilità civile e penale in caso di infortuni, gli ospedali non dipendono dal ministro della sanità ma dalla Regione. Oltretutto accusare il povero Zingaretti di procurare sofferenze inumane è davvero eccessivo, anche per il più agguerrito oppositore ». Ancora più duro Alfio Marchini: «Si parli di mafia o di corruzione, di topi nelle scuole che cadono a pezzi, di bancarelle abusive oppure di campi rom, Marino non c' entra mai». © RIPRODUZIONE RISERVATA L' assessore Masini: "La salubrità dei luoghi di studio non dia il là a speculazioni politiche" GIOVANNA VITALE Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 35 1 febbraio 2015 Pagina 4 La Repubblica Anaao Toscana "San Filippo Neri, 18 milioni per il rilancio" IL CASO / DOPO IL DECLASSAMENTO, IL PROGRAMMA DEL MANAGER DELLA ASL RME CARLO PICOZZA SONO pronti «diciotto milioni» per ristrutturare il complesso edilizio storico del San Filippo Neri, migliorarne l' accoglienza e il comfort. «In poco più di due anni », annuncia Angelo Tanese, direttore della Asl RmE cui ora l' ospedale fa capo, «ricostruiremo ex novo più della metà dell' immobile, con fondi già impegnati». «Nei mesi prossimi», continua, «riapriremo il centro per la Procreazione assistita e potenzieremo il Punto nascita con la nuova sala parto: faremo del San Filippo Neri un riferimento regionale per la Medicina della riproduzione». Nel Piano regionale per la riorganizzazione della rete ospedaliera, però, dall' ospedale sparirà la Cardiochirurgia: armi e bagagli e l' équipe sarà associata a quella del San Camillo. «Resteranno tutte le altre specialità mediche e chirurgiche», replica Tanese, «e saranno rilanciate grazie all' integrazione con gli altri ospedali della Asl, il Santo Spirito e l' Oftalmico; il Centro trasfusionale e il Laboratorio analisi diventeranno centri regionali, i cosiddetti hub, e realizzeremo un polo oncologico con il concorso del San Filippo Neri e del Santo Spirito». Dovranno ricredersi, insomma, quanti pensavano che il San Filippo Neri, dopo il declassamento da azienda ospedaliera (una delle tre del Lazio, con Il San Camillo e il San Giovanni) a presidio della RmE, finisse su un binario morto? La gran parte dei primari dei reparti di eccellenza, che già stavano pensando di fare le valige per imprimere una svolta alla loro traiettoria professionale, ora sembrano interessati al rilancio annunciato. Da Giovanni Battista Grassi (Chirurgia oncologica) a Nicola Mangialardi (Chirurgia cardiovascolare), da Giulio Speciale (Emodinamica) ad Alessandra Mirri (Radioterapia), da Maurizio Valeriani (Chirurgia plastica) a Luciano Mastronardi (Neurochirurgia), solo per fare qualche nome, dopo tre anni di incertezze e frustrazioni stanno ritrovando la fiducia. Anche se, con il personale al lumicino, senza il turnover necessario, i programmi rischiano di restare al palo. E resta il dubbio sul ruolo delle Chirurgie specialistiche in un ospedale che non è più azienda: nei Paesi europei con sistemi sanitari più avanzati e in alcune aree sanitarie italiane si registrano da tempo processi di accorpamento e centralizzazione. In altre parole, sono i grandi numeri a garantire sicurezza e risultati migliori per i pazienti. È una sfida. Riuscirà il presidio ospedaliero San Filippo Neri a vincerla? Intanto ci prova, con il conforto dei numeri, dei risultati e dei "nomi" che l' onda lunga della sua offerta "aziendale" ha lasciato in dote, «dopo tre anni di incertezza, apprensione e tanta confusione tra il personale e tra i cittadini». © RIPRODUZIONE RISERVATA "In due anni ricostruiremo ex novo più della metà dell' immobile con Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 36 1 febbraio 2015 Pagina 4 < Segue La Repubblica Anaao Toscana fondi già impegnati. Nei prossimi mesi riapriremo il centro per la Procreazione assistita" CARLO PICOZZA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 37 1 febbraio 2015 Pagina 4 La Repubblica Anaao Toscana Cure veloci e integrate nasce il polo regionale per i tumori al seno Via al decreto di Zingaretti: una rete di 39 centri sul territorio Nelle Asl le sedi di riferimento. L' iter, dallo screening agli interventi. ANNA RITA CILLIS UNA rete capillare, in ogni Asl, per la prevenzione la diagnosi e la cura del tumore alla mammella. A definirla è il nuovo decreto a firma del commissario ad act per la sanità del Lazio, Nicola Zingaretti. Un documento che delinea non solo le strutture alle quali potersi rivolgersi sul proprio territorio ma anche i tempi di attesa per mammografie ed ecografie che andranno dalle 72 ore, per le urgenze, ai 60 giorni per quelle "differibili" fino a quelle programmate. Obiettivo, spiegano dalla Regione, «è di superare le attuali criticità come la carenza di coordinamento, frammentazione dei centri, duplicaventi zioni, lunghi tempi di attesa». Al lavoro ci sarà un gruppo di esperti e tecnici, le associazione dei pazienti e il tutto sarà coordinato Regione così come delineato dal ministero della Salute. Una nuova rete che sarà articolata in 39 centri di screening, 36 strutture di diagnostica clinica e 15 centri di senologia dove saranno effettuati gli inter chirurgici e di ricostruzione. L' obiettivo è di fornire alle donne «una risposta ai diversi bisogni assistenziali indicando un percorso che stabilisce la presa in carico dallo screening, accertamento diagnostico, diagnosi, fino all' intervento terapeutico riabilitativo». Un percorso che prevede anche, in alcune Asl, il potenziamento, dei centri esistenti o la nascita di altri ad hoc lì dove dovessero mancare: una mappatura collegata anche al piano di riordino delle rete ospedaliera programmato dalla Regione nei mesi scori. Motore del decreto anche la necessità dettata dai numeri: nel 2013 secondo la Regione sono stati stimati nel Lazio circa 3mila casi incidenti e 55mila casi prevalenti di tumore maligno al seno. Patologia oncologica che rappresenta il 41 per cento delle neoplasie maligne nelle donne nella fascia di età tra 0 e 49 anni, il 35 per cento tra 50 e 69 anni e il 21 per chi ha più di 70 anni ed è tra i decessi legati alle neoplasie prima causa di morte tra le donne. «Il piano approvato crea una rete diffusa, qualificata, riconoscibile spiega il presidente della Regione, Nicola Zingaretti oggi il sistema assistenziale non è di facile accesso perché disarticolato. Con la nuova rete puntiamo a dare e delle cure migliori con maggiore tempestività, per creare speranza e arginare la solitudine nella quale spesso le donne affrontano la malattia». © RIPRODUZIONE RISERVATA ECOGRAFIE Le Asl stabiliranno a scadenze determinate le ecografie. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 38 1 febbraio 2015 Pagina 4 < Segue La Repubblica Anaao Toscana A sinistra, Nicola Zingaretti. ANNA RITA CILLIS Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 39 1 febbraio 2015 Pagina 4 La Repubblica Anaao Toscana Emergenza San Camillo D' Amato:"Dopo anni bui la luce in fondo al tunnel" L' INTERVISTA/ RESPONSABILE CABINA DI REGIA SANITÀ MAURO FAVALE ALTRO che moribondo, anzi: «Il San Camillo vede la luce in fondo al tunnel», assicura Alessio D' Amato, alla guida della cabina di regia della sanità laziale. Ammette «le difficoltà e le criticità della struttura» ma rivendica «le prospettive di rinascita di questo ospedale, uno degli hub più importanti, non solo a livello regionale ma anche nazionale ». È innegabile, però, lo stato di affanno in cui versano diversi reparti. «I problemi ci sono, certo. Ma sarebbe ingeneroso non dire che, dopo tanti anni bui, oggi possiamo parlare di rinascita del San Camillo». Cominciamo col pronto soccorso. «I reparti di emergenza della nostra regione sono efficaci, nel senso che salvano la vita dei nostri malati. Il problema è che devono diventare anche efficienti, migliorando i meccanismi organizzativi, dimettendo i pazienti ogni giorno e non tre volte a settimana ». E quello del San Camillo? «Da meno di una settimana abbiamo finalmente un primario per il Dea. Abbiamo chiesto a lui e al dg D' Urso un progetto di riorganizzazione di quel reparto costruito male, con locali angusti, corridoi troppo stretti e scarsa privacy». Basterà per allentare la pressione sul pronto soccorso? Ci sono malati che denunciano di attendere anche 34 giorni lì dentro. «Saranno codici verdi che in pronto soccorso non devono arrivare perché vanno presi in carico dalla sanità territoriale. Stiamo lavorando per rafforzare questo settore con accordi coi medici di base che lavorano nei week end e attraverso le case della salute. E i risultati si vedono: mentre il 15 gennaio i pazienti in attesa di ricovero al San Camillo erano il 35%, stamattina (ieri, ndr), quella percentuale era al 25%». Come si rilancia il San Camillo? «I dati del ministero dimostrano che questa è già una struttura d' eccellenza: nell' ultimo anno c' è stato un incremento del 13% del trattamento delle fratture al collo del femore entro le 48 ore, il trattamento dell' infarto acuto al miocardio nei primi 90 minuti è salito dal 30 al 38%. E ancora, è cresciuta del 15% l' attività dei trapianti. Con 8 milioni finanziamo il nuovo reparto di maternità. Questa struttura non è certo destinata a morire». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 40 1 febbraio 2015 Pagina 4 < Segue La Repubblica Anaao Toscana I tagli degli anni passati, però, hanno contribuito a metterla in ginocchio. «Non c' è dubbio, ma nonostante il blocco del turn over stiamo riuscendo a bandire i concorsi per primario: dopo il Dea toccherà a ginecologia. Questo è il quarto ospedale laziale per parti l' anno, quello che fa meno ricorso al taglio cesareo. Abbiamo autorizzato il dg D' Urso a prendere un cardiochirurgo e 10 infermieri. Paghiamo questa situazione, è vero, soprattutto in termini di età media che si alza. Ma siamo in una fase strategica: nel secondo semestre 2015 apriremo una stagione nuova che ci porterà allo sblocco del turn over». © RIPRODUZIONE RISERVATA Ora c' è un primario per il pronto soccorso E adesso quel reparto va riorganizzato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 41 1 febbraio 2015 Pagina 4 La Repubblica (ed. Firenze) Anaao Toscana A Careggi 250 eterologhe all' anno In mancanza di donatori stanziati 650mila euro per la fornitura di gameti da quattro banche estere L' ospedale fiorentino è il primo in Italia a stipulare una convenzione del genere, che durerà 24 mesi. DALLA PRIMA DI CRONACA MICHELE BOCCI IL POLICLINICO È LA PRIMA struttura pubblica a stringere accordi con le banche estere. Alla fine dell' estate aveva coinvolto l' Estav per arrivare ai fornitori europei. Hanno risposto in otto e dopo una serie di richieste di chiarimenti da parte della responsabile della pma dell' ospedale, Elisabetta Coccia, il numero è stato ridotto a quattro. Si tratta dei centri Cryos internationale e Nordic crybank, con sede in Danimarca, e Imer e Ovobank, tutti e due spagnoli. Careggi ha sottoscritto dei contratti di collaborazione della durata di 2 anni. Ha poi ipotizzato di spendere circa 650 mila euro all' anno per il servizio che rende disponibili i gameti. E visto che la Regione stima di dover sostenere un costo di 2.800 euro ciascuno, i trattamenti dovrebbero essere circa 230 all' anno. Sempre che tutto vada secondo i piani. Riguardo alle coppie, è previsto che possano accedere al trattamento in regime pubblico (con il pagamento del ticket fino a 500 euro) se la donna ha meno di 43 anni. Se è più vecchia, hanno specificato dalla Regione, il servizio pubblico toscano non le segue, neanche a pagamento. Careggi è stato il primo ospedale italiano a fare un trattamento di eterologa, con donatore maschile e di primo livello. Poi si è fermato proprio per la difficoltà di trovare persone disposte a cedere i propri gameti mentre la Asl di Arezzo, che ha puntato sull'"egg sharing" cioè la donazione da parte di chi sta facendo una fecondazione omologa, è andata più spedita. Adesso il policlinico sarebbe pronto a ripartire e anche in questo caso segnerebbe un primato, visto che nessun' altra struttura pubblica ha pun tato sugli accordi con strutture di altri Paesi. Lo hanno fatto solo alcuni privati. E proprio in questi giorni c' è stato l' annuncio che a breve la fecondazione eterologa entrerà nei Lea, i livelli essenziali di assistenza. Si tratta di un particolare non da poco, perché significa che i trattamenti per tutti i cittadini italiani dovranno essere pagati dalla loro Regione di provenienza. La notizia degli accordi chiusi da Careggi con le banche estere è uscita ieri sera da Roma, dove si è svolta una riunione dei centri Cecos, una associazione di strutture che, come recita lo statuto vogliono «contribuire alla lotta contro la sterilità umana, con lo studio e la conservazione dei gameti, con le tecniche di procreazione medicalmente assistita, applicate secondo rigidi criteri scientifici». Si tratta di cliniche, ambulatori e centri che lavorano in convenzione con il servizio sanitario ma anche, in parte o Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 42 1 febbraio 2015 Pagina 4 < Segue La Repubblica (ed. Firenze) Anaao Toscana esclusivamente, in regime privato puro. La presidente di Cecos è l' unico membro a lavorare in esclusiva per il servizio pubblico. Si tratta proprio della professoressa Elisabetta Coccia, da alcuni mesi a capo del grande progetto di rilancio dell' attività pubblica di Careggi che allo stesso tempo rappresenta gli interessi di un gruppo di strutture private. © RIPRODUZIONE RISERVATA Pagando 500 euro di ticket saranno assistite le donne che hanno meno di 43 anni DALL' ESTERO Careggi stanzierà 650 mila euro l' anno per acquistare i gameti da banche estere. MICHELE BOCCI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 43