Nuova Nuova - Comune di Firenze
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Nuova Nuova - Comune di Firenze
Margherita Primi, Natalia Bavar, Giuditta Picchi Nuova Cittadinanza Guida Mappa per turisti molto speciali: i passeggeri, gli ospiti e gli abitanti della città guida aggiornata al dicembre 2006 Edizioni Polistampa 1 Nuova Cittadinanza Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze Comune di Firenze Consiglio degli Stranieri della Provincia di Firenze C.F.T. ARCI Comitato Territoriale Firenze Quartieri 1,4,5 Porto Franco Firenze 2010 L.A.M.Ì. Laboratorio degli Abitanti di Monitoraggio Interurbano Consiglio degli Stranieri Coordinatore del Comune di Firenze Giuditta Picchi, Margherita Primi, Progetto Natalia Bavar e realizzazione Margherita Primi, Natalia Bavar Foto Polistampa – Firenze Progetto grafico realizzazione e stampa 2 lamimail@freemail.it Sede legale: Via dell’Agnolo, 41 Firenze - Tel. 055 240830 - 349 1723770 pmarghi@interfree.it nataliabavar@hotmail.com giudittapicchi@hotmail.com © 2006 Edizioni Polistampa Sede legale: Via Santa Maria, 27/r 50125 Firenze - Tel. 055.233.7702 Stabilimento: Via Livorno, 8/31 50142 Firenze -Tel. 055.7326.272 Fax 055.7377.428 http://www.polistampa.com ISBN 88-596-0034-0 Nuova Cittadinanza 1. Partner e collaborazioni I soggetti ed i partner, che hanno permesso e contribuito alla realizzazione della guida, hanno partecipato in itinere anche alla sua costruzione, con le proprie informazioni, contatti, con il sostegno quotidiano e un monitoraggio costante. Ognuno di loro ci ha inoltre permesso di entrare nei vari contesti urbani, da cui poi scendere sempre più in profondità nel contatto e nelle relazioni con le persone. Il Consiglio degli Stranieri del Comune e quello della Provincia di Firenze ci hanno aiutate a costruire la prima rete di contatti sul territorio e a suggerirci i gruppi e le attività, più o meno conosciute, presenti nel tessuto cittadino. Grazie al sostegno dei Quartieri di Firenze siamo potute entrare nei luoghi e nelle piazze, nelle chiese e nelle strade e conoscere fisicamente i percorsi urbani, i punti di riferimento delle varie aree, i nodi centrali dell’aggregazione e del vivere. L’Arci ha collaborato con noi suggerendoci le attività culturali e solidali che si diramavano nei circoli e nelle strutture cittadine e abbiamo scoperto eventi creativi, cene sociali, narrazioni di realtà radicate e fortemente attive. Abbiamo incontrato centinaia di persone, provenienti da tutto il mondo, nella e Cooperativa Facchini di Novoli, CFT, la mattina presto e nelle pause del lavoro. Abbiamo parlato con loro, li abbiamo inseguiti tra un capannone e un altro e questo ci ha permesso di conoscere la quotidianità, le abitudini e le relazioni nate sul luogo di lavoro. Le attività e le pubblicazioni promosse da Porto Franco ci hanno permesso di entrare in un tessuto di ricerca già profondo e radicato, ed è stata un’importante base di partenza per orientarsi nella città in trasformazione. L’Associazione Firenze 2010 ha sostenuto la parte iniziale della ricerca sul campo, valutando il lavoro di mappatura come uno strumento di osservazione della città utile e multifunzionale. 3 Partecipazioni al progetto Nuova Cittadinanza PARTECIPAZIONI AL PROGETTO La progettazione del lavoro e l’operatività su campo è stata strutturata e realizzata dall’Associazione Culturale L.A.M.ì. GIUDITTA PICCHI, NATALIA BAVAR e MARGHERITA PRIMI L’Associazione L.A.M.I’ - Laboratorio degli Abitanti di Monitoraggio Interurbano - è nata nel 2004 dall’esigenza di creare un gruppo di lavoro interdisciplinare che operasse sull’indagine e la documentazione del territorio, per avere una compresenza di percorsi formativi e pluralità di competenze nei campi dell’antropologia culturale e visuale, sociologia, metodologie di indagine e monitoraggio e documentazione video. L’Associazione ha creato un team di lavoro, con diverse competenze e di provenienza interdisciplinare, fornendo strumenti, metodi e una mappatura del territorio con cui entrare in contatto. Hanno collaborato nella prima fase di ricerca su campo, con l’utilizzo di strumenti qualitativi, e nella strutturazione del materiale: ELENA BELLINI - tirocinante Facoltà di Scienze della Formazione. TIZIANO MARTINELLI - tirocinante Facoltà di Scienze della Formazione. Hanno collaborato nell’ultima fase di ricerca, con l’utilizzo di questionari semistrutturati: CHIARA BAZZANTI - tirocinante Facoltà di Lettere e Filosofia. ELENA CECCARELLI - tirocinante Facoltà di Lettere e Filosofia. CRISTINA NADALINI - tirocinante Facoltà di Lettere e Filosofia. SUSI VENTURI - tirocinante della Facoltà di Lettere e Filosofia. La Prof. Laura Cassi, Presidente del Corso di Laurea in Studi Interculturali della Facoltà di Lettere, ha coordinato, per l’Università di Firenze, l’attività dei tirocinanti, in collaborazione con la Prof. Monica Meini. La Prof. Monica Meini ha inoltre curato la realizzazione del questionario e l’elaborazione dei dati. L’immissione dei dati al computer è stata effettuata da Elena Ceccarelli e Cristina Nadalini presso il Dipartimento di Studi storici e geografici dell’Università di Firenze. 4 Presentazioni • Il Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze • L’Arci • Il CFT Nuova Cittadinanza Nuova Cittadinanza Nuova Cittadinanza 2. Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze “Il Consiglio delle cittadine e dei cittadini stranieri ed apolidi del Comune di Firenze” è stato istituito nell’anno 2003, come organo consultivo dell’amministrazione comunale per tutte le problematiche interenti gli stranieri residenti in città. Le elezioni del Consiglio degli stranieri, tenutesi nel novembre del 2003, ha registrato una notevole affluenza alle urne. I consiglieri eletti fanno parte delle seguenti aree geografiche: Africa, Asia e Oceania, America, Europa non comunitaria ed apolidi, come previsto dal Regolamento del Consiglio degli stranieri, che ha inteso dare rappresentanza a tutti i continenti. All’interno di questo organo i membri hanno organizzato un proprio calendario di lavoro con una divisione in aree di lavoro specifiche per trattare una serie di contenuti fondamentali: Istruzione, cultura, sport-tempo libero: il gruppo di lavoro ha organizzato o partecipato a varie iniziative, come ad esempio al torneo di calcetto tra le comunità straniere, in collaborazione con il Consiglio di Quartiere 3; serata con musiche e danze dello Sri Lanka presso lo spazio multiculturale nel Lungarno Pecori Giraldi; mostra di pittura e artigianato delle comunità straniere presso la sede del Parterre, con premiazione alla Fortezza da Basso, dove si sono svolte danze e canti tipici delle Filippine, Sri Lanka, Somalia, Romania, Costa d’Avorio. A Sorgane, nel Quartiere 3, ha partecipato alla Festa dello Sport con torneo di Cricket, Basket, terminando con musiche e danze tipiche. Rapporti con le Istituzioni: il gruppo si occupa di instaurare rapporti con le varie istituzione, in particolare con la Questura di Firenze. A seguito anche di una richiesta della precedente legislatura, il nuovo assessore all’Accoglienza e Immigrazione Lucia de Siervo è riuscita ad ottenere un incontro con il Questore. Dall’incontro è emersa la volontà comune di avviare un rapporto di reciproca collaborazione. Il Consiglio si è reso disponibile a realizzare un punto di informazione per stranieri in Palazzo Vecchio per aiutare gli stranieri nella presentazione delle pratiche presso la Questura: per 7 Presentazioni Nuova Cittadinanza questo sarà anzitutto necessario tradurre in più lingue la modulistica necessaria per la varie pratiche, fornendo agli stranieri tutte le informazioni necessarie. Servizi Sociali: questo gruppo di lavoro si occupa principalmente di salute e assistenza sociale; raccoglie quindi informazioni sulle strutture sanitarie, S.T.P. ambulatori medici gratuiti, dentistici, ecc. Per quanto riguarda la casa è stata incontrata l’assessore Tea Albini per spiegarci come è attualmente la situazione per gli stranieri a Firenze; sono stati inoltre incontrati l’attuale assessore alle Politiche della casa Paolo Coggiola; l’assessore urbanistica e edilizia Gianni Biagi; l’architetto della Regione Toscana Maurizio De Zordo; la cooperativa D.A.R. - CASA di Milano la quale ha svolto un’iniziativa interessante per gli stranieri. Tutti questi incontri sono serviti per approfondire il delicato problema alloggiativi per gli stranieri in città, al fine di individuare possibili soluzioni con gli interlocutori disponibili. Il gruppo sociale si è inoltre attivato per aiutare i rifugiati Somali proponendo una mozione in Consiglio Comunale, attivandosi per reperire le coperte e una struttura per la prima accoglienza. Pace, Cooperazione Internazionale, Pari Opportunità: il suddetto gruppo ha avuto contatti con l’Associazione di volontariato Caledo Centro, di Piazza S. Lorenzo, che insieme al Consiglio degli Stranieri, il 10 di agosto, ha partecipato alIa ”Cocomerata in Piazza” distribuendo cocomero e pastasciutta. Il gruppo ha direttamente predisposto un progetto per la costruzione in Senegal nel comune di Diamniadio di un struttura polifunzionale per aiutare i bambini e le donne in un paese dove mancano queste strutture di prima necessità per dare una scolarizzazione ai bambini. Il progetto è stato successivamente approvato dal Consiglio, presentato all’amministrazione comunale e altri enti per il reperimento dei finanziamenti necessari per la realizzazione della struttura in Senegal. Il Consiglio degli stranieri si è sempre espresso e battuto per l’estensione del diritto di voto alle elezioni amministrative. Per questo ha appoggiato tutte le proposte dell’amministrazione comunale dirette a tal fine; in particolare per il voto dei cittadini stranieri alle elezione dei Consigli di Quartiere (anno 2004), giudicato legittimo da un recente parere del Consiglio di stato. Il Comune di Fi8 Nuova Cittadinanza Nuova Cittadinanza Presentazioni renze è stato uno dei primi Comuni italiani a prevedere nel proprio Statuto tale importante diritto per le comunità stranieri, che potrà essere esercitato nelle prossime elezioni amministrative (anno 2004). Francesca dell’Aria per il Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze “Il Consiglio degli Stranieri ha collaborato in questi ultimi anni ad una serie di attività e progetti. Io personalmente, in qualità di Presidente, ho partecipato a molti convegni e conferenze in varie città d’Italia, in cui venivano affrontati soprattutto i temi relativi al diritto di voto. Il Consiglio, a tale proposito, ha elaborato una mozione sul diritto di voto ai cittadini stranieri residenti nel comune, senza discriminazione di nazionalità. Insieme al Consiglio degli Stranieri e alle diverse Associazioni ed enti territoriali, sono state portate avanti varie attività culturali, tra i quali i corsi intensivi di Lingua Italiano presso il Centro La Pira, il percorso di formazione sulla cittadinanza attiva attraverso il teatro, in collaborazione con Fabbrica Europa (Tagheire), il corso di formazione, con la collaborazione del Cospe, per promuovere la partecipazione alla vita “politica” dei cittadini straniere, il progetto di formazione dell’Associazione Rete di Indra, allo scopo di migliorare l’inserimento sociale e professionale degli immigrati. Sempre organizzate dal Consiglio degli Stranieri, inoltre, sono state le molte iniziative artistiche e sportive, come le mostre di artigianato e pittura, al Parterre, e il torneo di calcio multietnico, con la collaborazione F.I.G.C. Così come le attività culturali, anche quelle di solidarietà hanno coinvolto vari ambiti della vita sociale. Il Consiglio ha affrontato le problematiche del sovraffollamento del carcere di Sollicciano, degli alloggi, e dei richiedenti asilo politico. Abbiamo sostenuto e promosso appelli di solidarietà alle le vittime dello Tsunami nello Sri lanka, e degli allagamenti in Romania e nelle Filippine”. Divina Capalad - Filippine Presidente del Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze 9 Presentazioni Nuova Cittadinanza “Sono il Vice Presidente del Consiglio degli stranieri e il mio ruolo all’interno del consiglio degli stranieri, penso come tutti i miei colleghi, è di lavorare da ‘trait-d’union’ tra le istituzioni locali, il comune e le associazioni degli stranieri residenti nel territorio fiorentino. Lavoriamo per la tutela dei diritti degli immigrati, per favorire le politiche di inclusione sociale e per una miglior convivenza fra tutti cittadini”. Assane Kebe - Senegal Vice - Presidente del Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze “In quanto membro dell’Associazione COMFIT (ass. ONLUS) partecipo a diverse attività che sono principalmente rivolte (in sintonia con lo scopo principale dell’Associazione stessa) all’innalzamento del livello lavorativo dei componenti della comunità filippina, nel suo complesso, conosciuti in particolare per svolgere lavori domestici pur essendo per la maggior parte laureati. Un’ulteriore attività consiste nel tentativo di istituire una sede consolare filippina a Firenze oltre che la conservazione e la salvaguardia del nostro patrimonio culturale attraverso il mantenimento di forti legami interpersonali tra i membri della nostra comunità ed attraverso un ininterrotto passaparola iner-generazionale”. Arlena Roduta - Filippine Consigliera del Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze “Come consigliera del Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze, Coordinatore del gruppo di lavoro Rapporti con le Istituzioni e Consigliere Straniero Aggiunto nel Consiglio del Quartiere 1, svolgo prevalentemente attività politica riguardante le problematiche che coinvolgono tutte le comunità straniere. Pur non avendo diritto di voto alle sedute del Consiglio del Quartiere, intervengo, avvalendomi del mio Diritto di Parola, quando nelle sedute si trattano pro10 Nuova Cittadinanza Nuova Cittadinanza Presentazioni blemi inerenti i cittadini stranieri, ad esempio la gestione dello Spazio Multietnico (Lungarno Pecori Giraldi), la situazione dei profughi Eritrei ed Etiopi e tutte le varie manifestazioni e feste organizzate dalla Regione Toscana o dalla Provincia, in collaborazione con il Quartiere ed il nostro Consiglio. Precedentemente ho partecipato ad altre iniziative oltre che come membro dell’Associazione “italiaromania” anche con parte dell’associazione “Info Time” di volontariato, che trattava le problematiche e le esigenze degli immigrati”. Elisabeta Nae - Romania Consigliera del Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze “Come membro dell’Associazione Somala in Toscana ho preso parte a molteplici attività rivolte, in particolare, a fornire servizi di assistenza per la regolarizzazione dei miei concittadini, che consistono nell’accompagnamento alla Questura, fornendo anche servizio di interpretariato, ai servizi sociali, nelle case d’accoglienza e nelle scuole. Le nostre attività comprendono inoltre l’organizzazione di attività rivolte a favorire la conservazione della nostra cultura, e l’integrazione della comunità somala nel tessuto sociale toscano. Mohamed Ahmed Abdikarin - Somalia Consigliere del Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze 11 Presentazioni Nuova Cittadinanza Le vie di accesso alla città che cambia Le città cambiano continuamente – e non solo perché nuove costruzioni si aggiungono alle vecchie e si realizzano strade adatte alle mutate condizioni del traffico –. A connotare profondamente i progressivi mutamenti delle città sono gli “innesti” di persone in carne ed ossa. A Firenze, nel corso dei secoli, registriamo gli arrivi: - di coloro che venivano dalle campagne e si “inurbavano” (in epoche ormai lontane – oggi, caso mai, si rileva il percorso inverso); - degli italiani provenienti da altre regioni, spesso dal meridione (in tempi più recenti); - degli immigrati di altri Paesi (a partire, essenzialmente, dagli anni 80 del secolo scorso). Di fronte ai nuovi arrivati, si sono avuti, spesso intrecciati fra loro, atteggiamenti di rifiuto e di accoglienza (è sempre esistita una Firenze, spesso “un’altra Firenze” rispetto a quella dominante, disposta ad accogliere ed a sviluppare processi di inserimento e di convivenza). Nonostante gli atti di ostilità, gli “innesti” hanno comunque prodotto buoni risultati, portando energie e risorse in grado di rivitalizzare la vita cittadina. Giovanni Michelucci, proprio per sottolineare gli inevitabili cambiamenti a cui la realtà cittadina è sottoposta e, nel contempo, la necessità che a ciò ci si predisponga in anticipo, ha prospettato la “città tenda” come modello di sviluppo urbano. Vi sono infatti, dal punto di vista urbanistico, modi diversi di reagire ai nuovi arrivi: si possono ipotizzare sia la “città fortezza”, arroccata nelle sue mura – per quanto metaforiche –, sia la “città carcere”, in cui i nuovi cittadini vengono relegati nelle zone cittadine più degradate, insieme agli emarginati locali, e si ha di conseguenza una divisione dell’insieme urbano in comparti precisi, ciascuno ben delimitato e sorvegliato – anche quello delle cosiddette “persone bene” –, proprio come in una prigione. Oppure, ed è l’idea di Michelucci della tenda, la città si evolve e si adatta alle nuove esigenze, favorendo l’incontro, l’intreccio, il mescolamento – il “metissage” – di donne ed uomini che hanno origini diverse e che si trovano a costruire insieme una nuova realtà. 12 Nuova Cittadinanza Nuova Cittadinanza Presentazioni Il cambiamento non ha un’ora x, ma consiste piuttosto – è bene ribadirlo – in un processo continuo. Perciò, proprio per preparare interventi che lo accompagnino, lo favoriscano, lo sostengano, occorre una continua azione di monitoraggio, rivolta non soltanto a cogliere l’aspetto quantitativo del fenomeno, ma anche a rilevarne gli aspetti che incidono sul contesto urbano dal punto di vista dell’immagine, del costume, della cultura, del commercio, degli spazi di aggregazione, dei riti religiosi. Il libro “Nuova cittadinanza”, primo frutto di una ricerca che va in questa direzione, intende perseguire, principalmente, due obiettivi: - da un lato, quello di fornire, ai nuovi ed ai vecchi cittadini, una guida che colga i diversi aspetti della città che cambia; - dall’altro, quello di costituire un punto di riferimento per approfondimenti successivi e per la realizzazione di altri strumenti di conoscenza e di divulgazione. In tempi in cui rispuntano preoccupanti segnali di chiusura, d’intolleranza, di xenofobia e, da opposti versanti, gli integralismi fondamentalisti ripropongono scontri di civiltà – che di civile non hanno assolutamente niente –, ogni iniziativa che sostiene le vie del dialogo, del confronto, della convivenza non può che essere benvenuta. Perciò apprezziamo il lavoro svolto dalle realizzatrici di “Nuova cittadinanza” ed auspichiamo che abbia ulteriori sviluppi. Eros Cruccolini Presidente del Consiglio Comunale di Firenze Divina Capalad Presidente del Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze 13 Presentazioni Nuova Cittadinanza ARCI L’ARCI con la sua forte carica di impegno sociale e politico, con i suoi forti valori di solidarietà, giustizia sociale e fratellanza fra i popoli, è impegnata da molti anni e adesso più che mai, nella battaglia per i diritti degli immigrati; abbiamo costruito la nostra linea politica su principi indiscutibili quali il riconoscimento e la difesa di diritti fondamentali per i nuovi cittadini: il diritto d’asilo, il diritto di voto, il diritto alla libera circolazione, fino alle lotte per la chiusura dei CPT Centri di Permanenza Temporanei, vera e propria vergogna del nostro Paese. Inoltre, nelle diverse realtà territoriali, l’ARCI, con una vasta gamma di interventi, progetta e gestisce iniziative nell’ambito dell’immigrazione, collaborando con istituzioni pubbliche e private per la realizzazione di servizi rivolti ai nostri nuovi concittadini (centri di accoglienza, sportelli informativi, progetti nelle scuole, centri di interpretariato sociale, assistenza legale, ecc.) ma anche promuovendo, nei nostri Circoli e Case del Popolo, interventi culturali e politici, attività di sostegno e promozione dei diritti di cittadinanza. Per questo abbiamo collaborato volentieri alla realizzazione di questo progetto: esplorare, tracciare una mappa, far conoscere quella nuova città (e i suoi nuovi cittadini) che, in realtà, esiste già da anni e cresce e vive accanto a noi. L’aspetto interessante di questa Guida, infatti, è quello di essere una foto scattata all’improvviso su una città invisibile: scopriamo una Firenze piena di associazioni, gruppi, luoghi di incontro, occasioni di socializzazione, negozi, riti, celebrazioni, nomi, volti, voci, ecc. una Firenze che non conoscevamo o conoscevamo molto poco, una nuova città che sta crescendo sulla città conosciuta, come certi rampicanti che si intrecciano ad altre piante e riempiono i muri delle nostre case; volti, voci, luoghi, modi di vivere che magari stanno già cambiando mentre leggiamo queste pagine. In questi pochi mesi in cui la Guida è stata costruita, sono nate altre associazioni, altre associazioni, nel frattempo, non ci sono più…, mentre sono cresciute costantemente le occasioni di conoscenza e di incontro: una Firenze fluida, in movimento, in crescita, cangian14 Nuova Cittadinanza Nuova Cittadinanza Presentazioni te come le foglie di quei rampicanti che crescono sui nostri muri… Anche il mondo ARCI è stato coinvolto in questo cambiamento: la presenza di cittadini immigrati nei nostri Circoli è un dato ormai acquisito e in costante crescita; del resto, il Circolo è molto spesso l’unico luogo dove il lavoratore straniero può, al termine di una giornata di lavoro, passare del tempo con i propri connazionali, guardare la TV, leggere i giornali e trascorrere alcune ore in un luogo accogliente; anche quando la presenza di persone straniere ha dato luogo ad attriti e tensioni con i vecchi soci, il ruolo dei nostri Circoli è sempre stato quello di affrontare le situazioni problematiche con disponibilità e atteggiamenti costruttivi. L’ARCI con i suoi 5.400 Circoli e oltre un milione di soci costituisce un ampio tessuto di partecipazione democratica. È impegnata nella promozione e nello sviluppo dell’associazionismo come fattore di coesione sociale, come luogo di impegno civile e democratico, affermazione della pace e dei diritti di cittadinanza e di lotta ad ogni forma di esclusione e di discriminazione e i Circoli ARCI sono parte integrante delle politiche culturali e sociali del nostro territorio. Nei Circoli si costruiscono reti di relazioni che arginano l’isolamento e la solitudine, si colma quel vuoto sociale che incoraggia paure e chiusure corporative, nei Circoli si costruisce partecipazione, cittadinanza attiva; anche per questo continueremo la nostra opera di sensibilizzazione, all’interno dei nostri Circoli, per far diventare la presenza degli immigrati un dato riconosciuto, una consapevolezza diffusa, un valore aggiunto per tutto il nostro tessuto associativo. Laura Grazzini Responsabile immigrazione ARCI Comitato Territoriale di Firenze 15 Nuova Cittadinanza Nuova Cittadinanza Presentazioni C.F.T. S.c.r.l. ’adesione e il sostegno della nostra cooperativa nei confronti di questa iniziativa nasce da qualcosa di più forte ed intrinseco di una semplice adesione intellettuale, deriva invece direttamente da un’ intima condivisione legata alla storia stessa della nostra realtà; infatti in questo campo l’attività della CFT è stata certamente pionieristica – visto che l’assunzione del primo socio straniero risale al 1980, ben prima che i flussi di emigrazione diventassero numericamente rilevanti – e condotta da sempre in un’ottica non di esotica beneficenza ma derivante dalle convinzioni etiche e sociali alla base dell’idea stessa del cooperativismo. Abbiamo sempre creduto che offrire le stesse opportunità a persone costrette a lasciare il paese di origine per la prospettiva di una vita migliore, così come nel passato avevano fatto generazioni di italiani emigrate all’estero, fosse il modo migliore per rinnovare la linfa vitale del nostro organismo senza tradire le nostre radici basate sulla solidarietà e sull’uguaglianza tra gli esseri umani. Questa convinzione ha dato i suoi frutti, visto che anche grazie all’apporto dei soci stranieri la Cooperativa ha continuato a crescere negli anni, raggiungendo gli attuali 1200 soci, di cui oltre il 30% non italiano. Le nazionalità rappresentate sono decine e decine, con una prevalenza di soci provenienti dal Sud America, dall’Africa occidentale e dall’Asia. Tradizionalmente la Cooperativa ha sempre promosso iniziative di carattere economico, sociale e mutualistico nei confronti dei propri soci, iniziative le cui positive ricadute sono state negli ultimi anni recepite in modo sempre più incisivo dai soci stranieri, costretti – a differenza degli italiani – a misurarsi in modo più traumatico sia con le problematiche quotidiane che con quelle relative alla lontananza della famiglia e degli affetti. La realizzazione di un percorso comune ha sensibilizzato l’intero corpo sociale, spostando l’ottica di attenzione anche verso l’esterno della Cooperativa, a tal punto che recentemente la proposta del consiglio d’amministrazione di rinunciare al tradizionale pacco L 17 Presentazioni Nuova Cittadinanza sociale in occasione della Pasqua, per finanziare in alternativa un progetto di sostegno ad una cooperativa femminile in Tanzania (progetto gestito dall’associazione PANGEA di Scandicci) ha ricevuto un’adesione entusiastica ed unanime da parte di tutti. Questa comune e condivisa sensibilità, anche alla luce dell’impossibilità da parte dello strumento cooperativistico di sopperire da solo all’enormità delle problematiche presenti in una società così complessa, ha portato il ns. organismo autogestito a confrontarsi ed a contribuire fattivamente a quel mondo che con forme ed in ambiti differenti promuove iniziative finalizzate alla crescita di una società più giusta, ritenendo anche questo un modo nuovo per riaffermare i principi che sono alla base dei concetti stessi di cooperazione e mutualità. Franco Mazzoni Vice-Presidente CFT 18 Prefazione Nuova Cittadinanza Nuova Cittadinanza Nuova Cittadinanza 3. “Che senso ha questo testo? Rispondere su un piano culturale a tutta una serie di diffidenze. Rispondere con la testimonianza e la letteratura piuttosto che con la polemica e la sociologia”. RAFFAELE TOLEDO, La lingua strappata, testimonianze e letteratura migranti. A cura di Alberto Ibba e Raffaele Toledo – Leoncavallo Libri SPOSTAMENTO DI PROSPETTIVA Il progetto di mappatura sulle “nuove cittadinanze” nell’area urbana di Firenze ha cercato di narrare la conformazione multiculturale della città. Nel caso della ricerca e della costruzione della Guida Nuova Cittadinanza come letteratura abbiamo inteso le voci dirette degli interessati, come si usa dire le voci dal basso, e per quanto riguarda la polemica abbiamo aggirato il pericolo di una visione di parte cercando di condurre la ricerca, per quanto possibile, perseguendo una obiettività e documentazione quasi scientifica. L’attenzione è stata mirata soprattutto nel raccogliere una molteplicità di visioni, testimonianze, percezioni e dati sulle relazioni tra la cittadinanza multiculturale e Firenze, in una chiave di lettura volutamente fotografica, per poter trasformare la ricerca in una guida informativa. È un dato di fatto che nella ricerca sociale l’obiettività non sia il risultato di una singola e personale interpretazione, per questo la Guida è il frutto delle nostre camminate per la città, dei nostri incontri e dei dialoghi con una parte dei cittadini stranieri che vivono e contribuiscono ai cambiamenti, agli sviluppi ed alle trasformazioni di Firenze. L’obiettivo proposto nasce da questo spostamento di prospettiva: la mappatura sarà creata con l’insieme dell’informazione, delle esperienze e delle voci delle persone incontrate durante la ricerca su campo per proporre una rilettura della città con le sue mancanze e le sue ricchezze. Come non è possibile racchiudere la complessa realtà dei migranti in una categoria semplice, riconducibile ad un “gruppo speciale”, così il punto di approccio rispetto alla diversità dei migranti si può spostare dalla definizione di un ruolo specifico da parte della società 21 Nuova Cittadinanza Prefazione di accoglienza, all’indagine della città vista e vissuta da loro stessi. Si tratta di un lavoro sulla percezione del territorio con cui interagire, anche per chi è migrante, perché ne fa parte e lo sta cambiando. Il soggetto della ricerca sono le dinamiche che formano il tessuto sociale, costruito dal suo intrecciarsi di relazioni, narrato e ridisegnato dalla percezione dei suoi abitanti in una continua riformulazione che vuole essere messa alla luce in una città che sta tendendo essa stessa a divenire espressione dell’eclettismo trans-culturale. “la storia orale è stata assai spesso in grado di portare alla luce “memorie” in contrasto con quelle accreditate dalle culture ufficiali, prestando ascolto a chi, qualunque visione del mondo avesse nella storia quell’ascolto che non ha mai trovato e non trova, essa ha finito con il creare un divario nei confronti delle “memorie ufficiali”, scombussolandole e spesso minandone la credibilità. CESARE BERMANI, Storia Orale, Odradek CHE SENSO HA QUESTO TESTO? Ogni gruppo che si forma vivendo un territorio in qualche modo lo contamina, determinando così nuovi scenari sociali. L’immigrazione è uno degli agenti di trasformazione urbana, presente e futura. Uno dei motori che ci ha spinto a raccogliere questa documentazione è quello di mettere in luce la presenza quotidiana di una popolazione straniera che ormai appartiene alle dinamiche di sviluppo del territorio. Una doppia valenza della Guida dunque e una duplice direzione di fruizione: creare una mappatura della città ‘altra’ rispetto alle cartine ufficiali, con informazioni utili per chi, migrante o passeggero, vuole conoscerla, e per chi, abitante della città da sempre, fatica a riconoscere la presenza, in svariati settori, di cittadini stranieri. L’indagine e la documentazione della trasformazione del territorio accogliente, delle relazioni in questo sviluppatesi, tendono verso la comprensione del 22 Nuova Cittadinanza Prefazione nuovo territorio che si sta formando e dei cambiamenti già avvenuti: partendo solo dal punto di vista delle risorse umane o dei rapporti commerciali, evidenziare quanto siano abitudinarie certe relazioni giornaliere, tanto da passare inosservate. Evidenziare dove andare a comprare specifici prodotti, la varietà dei modi di vestire, l’apporto economico, l’apporto di forza lavoro in campi per noi quasi abbandonati, può far puntualizzare l’ormai inestricabile tessuto di relazioni che dà alla luce realtà complesse. Attraverso le voci e le testimonianze dei diversi rappresentanti, o appartenenti, delle comunità straniere – e di chi opera per e con loro – emerge una realtà cittadina intersecata da nuovi apporti culturali, dimensioni frammentate, rivisitazioni di luoghi e spazi e una sempre più ricca eterogeneità culturale e sociale. Viene monitorato il substrato di attività costruite e offerte – a coloro che arrivano ed a coloro che si relazionano al territorio – dal variegato settore interculturale e informale, poco promosso o sconosciuto al di fuori del “passa parola”. In questo modo verranno alla luce tanti espedienti, risorse, punti di incontro e di solidarietà spontanea difficilmente conoscibili da noi chiamati Informale Attivo. La nuova mappa, o Mappa Invisibile, sarà uno strumento di conoscenza del mondo non ‘esplicito’, ma reale, di utilità per chi cerca informazioni, contatti e senso di appartenenza. In particolare verrà disegnato lo spazio pubblico come “luogo di condivisione delle molteplici e culturalmente differenziate pratiche dell’abitare e del vivere”. LA CITTÀ E GLI SPAZI “L’eterogenità delle culture, la varietà degli interessi e la molteplicità delle pratiche urbane, richiedono nuovi approcci conoscitivi e progettuali verso una epistemologia della molteplicità”. “Orientare le politiche urbane verso il riconoscimento del ruolo attivo dei migranti nella riconfigurazione fisica e sociale della città”. Camilla Perrone 23 Prefazione Nuova Cittadinanza In un millennio apertosi ad un’erranza trans-culturale e cosmopolita, espressione dell’eclettismo socio-culturale in cui viviamo, è necessario che lo sguardo non sia direzionato unicamente verso una politica del sociale, ma sulle dinamiche della città in generale. La storia della città è costruita dalle persone che la vivono, attraverso una trasformazione nel tempo e nello spazio. Tutte le identità sono in movimento e mutamento, le contaminazioni si sviluppano in modo spontaneo, non limitandosi alla percezione di identità pre-costituite, quando altre società complesse portano qui un bagaglio di culture e usanze: nascono nuovi linguaggi, attraverso la musica tra i giovani, attraverso dibattiti e contaminazioni della cultura contemporanea. Diventa nodale spostare l’asse la direzione da una gestione dell’accoglienza a una gestione della normalità e della quotidianità, per arrivare a considerare chiunque come un qualunque cittadino; sottolineare l’apporto e le trasformazioni nei settori culturali, economici, della vita sociale, in direzione dell’inclusione contro la paura e la diffidenza attraverso la conoscenza. Come lo spazio e l’uomo che ci vive si influenzano, e si modellano scambievolmente, non è possibile elaborare un progetto che lasci i due contesti di ricerca, sociale e urbana, separati. Orientare “sguardi nuovi per interpretare le città contemporanee, multietniche e multiculturali, terreno di sperimentazione e di formazione di una nuova “cittadinanza urbana” che allude alle pratiche attraverso cui i migranti, che colorano e modificano lo spazio pubblico, configurano e reclamano diritti di partecipazione alla vita comunitaria” (C.Perrone). “Migliaia di vite, storie, di scelte e di non scelte individuali, si trovano così raggruppate in un’unica categoria che, come minimo comune denominatore, condivide il solo fatto di riunire gente nata in qualche luogo lontano da qui” M. AIME, Eccessi di Culture, vele, pp. 74/75 24 Itinerari Nuova Cittadinanza Nuova Cittadinanza 4. Itinerari “Bisogna pensare il mondo in ogni quartiere e non uscire dal quartiere per pensare al mondo”. Miguel Benasayeg, Resistere è creare, MC.ESSE, 2004 Non è stato semplice decifrare una narrazione urbana della città, rivisitata nei suoi percorsi interculturali e reinterpretata nell’attuale vivibilità quotidiana di questo “nuovo abitare”. Il progetto nasce da una necessità di individuare e articolare i nuovi luoghi della città. Gli spazi di sempre si arricchiscono di altro vivere e diventano punti di riferimento con altri significati. Una segnaletica invisibile che passa dalle strade, dalle piazze, dai luoghi della relazione e lascia essa stessa raccontarsi tramite le parole e le informazioni di chi la vive. Partendo dai referenti istituzionali dei gruppi culturali, andando ad indagare le informazioni già esistenti e le realtà già testimoniate, abbiamo iniziato a scendere nelle vie, nelle zone di Firenze per incontrare i referenti delle Associazioni o di interi gruppi stranieri. Molti li abbiamo incontrati, altri non c’erano più da anni, altri sono venuti a cercarci per “narrarsi”, tanti li rincontravamo lungo il cammino durato quasi un anno. Cercando di non tralasciare nessun nome e riprovando a telefonare per intere giornate – a numeri rintracciati spesso casualmente, o avuti per passa parola – siamo riuscite a raccogliere l’antico e l’emergente di questa città multiculturale. Piano piano siamo entrati nei luoghi di culto, nelle sedi dei gruppi, nelle serate organizzate nei Circoli, nelle case private, negli spazi abitativi, nelle case occupate, nei campi sportivi, nei giardini pubblici, nelle manifestazioni, nelle discoteche, nel negozio all’altro estremo della città. Nel villaggio rom del Poderaccio, chiacchierando con le ragazze sotto al sole, alla festa di circoncisione “noi cresciamo prima delle ragazze di qui, di Firenze, forse anche troppo presto!”; la mattina presto, nei mercati, prima del lavoro; nelle feste dietro le chiese o dentro a stanzoni in affitto, mangiando i cibi delle feste e ascoltando la musica contemporanea di altri paesi: ed è stato un percorso su campo, tracciato dall’itinerario delle informazioni sempre più ricche e particolari, giorno dopo giorno, sempre più puntuali e descrittive. 27 Itinerari Nuova Cittadinanza Abbiamo rintracciato i referenti di area, i cardini dell’aggregazione, dell’informazione, gli artisti e le tracce culturali di piccoli o grandi eventi collettivi. “Cultura, culture, intercultura: non sono tre realtà da mettere in connessione, ma una sola. In un mondo sempre più globale e sempre più locale non si può prima parlare della <cultura> e poi vedere che ci sono altre <culture>. La cultura è oggi immediatamente plurale anche nell’esperienza quotidiana che ne facciamo” (G. Mantovani, Intercultura, Il Mulino, 2004, p. 7). Allora l’obiettivo primo di questo girovagare nelle mappe cittadine è stato quello di testimoniare le mille forme di presenza e di cercare di ricostruire un momento di una città che mentre scriviamo si trasforma e cambia ancora. “Un discorso sulle culture e sui migranti, ci obbliga a una sua continua riformulazione”. (A. Gnisci, Biblioteca Interculturale, Odradeck). “Chi osserva chi?” Un fenomeno diffuso è l’osservazione, lo studio, l’analisi sociale delle varie forme di marginalità. Studi di storia orale si sono spostati quindi sull’osservare “chi osserva chi?” (Cesare Bernani, Introduzione alla storia orale, Odradeck). Per mettere fine a questa distanza tra osservatore e osservato; e per passare a comporre una mappa formata essa stessa dall’intersezione di racconti, pensieri, risorse, progetti realizzati. La ricerca, che sta alla base della Guida, non è un’indagine su chi “straniero” vive, passa, attraversa Firenze, ma sulle interazioni tra gli abitanti della città, sugli spazi, che corrispondono a luoghi interstiziali di incrocio e sulla riformulazione dei rapporti tra la città e la multiculturalità che attualmente la vive, la crea, la modifica. La città dunque è fotografata e ri-raccontata dai nuovi abitanti, di passaggio o stabilizzati, e i luoghi, invece che turistici e massificati, diventano nuovi punti di vita, abitudini e quotidianità di singoli o di interi gruppi che percorrono e si relazionano allo spazio urbano e sociale. “Il rinvio di sé agli altri e degli altri a sé, in cui consiste idealmente la definizione di viaggio, è minacciato dall’illusione di saper tutto, di avere visto tutto e di non aver più niente da scoprire: minacciato dal regno dell’evidenza e dalla tirannia del presente. E tuttavia (…) vi sono, nel mondo che ci circonda e in ciascuno di noi, zone di resistenza all’evidenza”(M. Augè, Rovine e macerie, il senso del tempo, Bollati Boringhieri, 2003, p. 69). La ricerca è costruita da più aree, che cercano di raccontare le peculiarità dei mondi incontrati, spesso disgre- 28 Nuova Cittadinanza Itinerari gati, altre volte già connessi e attivi ad ampio raggio e la Rete forte con altri gruppi o progetti. I soggetti in prima persona, con un lavoro di ricerca “Qualitativa: poichè qui non si tratta di selezionare dei campioni statisticamente rappresentativi, ma di stabilire se ciò che vale per un linguaggio vale per un altro linguaggio (...)”(M. Augè, Non Luoghi, Eleuthera, p. 18). Ma oltre alla documentazione qualitativa dei gruppi o dei membri rappresentanti, oltre alle attività, agli obiettivi e ai contenuti, abbiamo pensato importante confermare e comparare le voci dei rappresentanti, attraverso una ricerca approfondita in città, in luoghi rintracciati e identificati, ma anche coinvolgendo persone “casuali” e non direttamente coinvolte negli obiettivi della ricerca. “A un estremo la narrazione tende alla sostituzione o all’arricchimento della realtà effettuale con la fantasia. Chiamerò questo polo quello della fabulazione. Èil polo per cui narrare significa aprire dei mondi possibili. All’estremo opposto la narrazione tende a tener conto di ciò che accade per ciò che di unico e stringente possiede (…). Lo chiamerò il polo della testimonianza.” (P. Jedlowski, Storie Comuni, Mondadori). In questo modo un campione di oltre 600 persone ha permesso una convalida scientifica alle rappresentazioni qualitative raccolte nei mesi precedenti, o comunque ha dato modo di citare estratti autobiografici a volte anche non chiari, indefiniti e persino contrastanti, ma pur sempre “percezione” di ognuno. Il punto focale non era tanto descrivere minuziosamente gli eventi e i contesti, ma far narrare la città e le sue sfaccettature alle persone coinvolte nelle ricerca stessa. Non è la “vero-somiglianza” che interessava, quanto le percezioni personali e collettive. Parallelamente è stato necessario realizzare una mappatura di tutti quei contesti, spesso informali, Informale Attivo, che si occupano di sostegno, informazione e solidarietà, spesso organizzati tramite il passa parola, frequentemente esistenti grazie a singoli soggetti occupati nella relazione di aiuto con persone appartenenti alla propria comunità ma non solo. “Negli ultimi anni, attorno al tema delle migrazioni, si è andato decisamente intensificando un lavoro teorico di tipo nuovo. Nuovo da diversi punti di vista: in primo luogo per il suo carattere programmaticamente (e non retoricamente) interdisciplinare, per il positivo contaminarsi, nell’analisi dei movimenti migratori, di critica del 29 diritto e sociologia, storiografia e teoria politica, etnografia e analisi economica; in secondo luogo per il vincolo molto stretto che questo lavoro teorico, senza rinunciare al proprio rigore scientifico, intrattiene con la pratica politica, con lo sviluppo di forme di attivismo e militanza attorno ai temi posti dalla condizione dei migranti anch’esse per molti aspetti nuove. (...)” (S. Mezzadra, I confini della Libertà, Derive Approdi, p. 5). Altre volte intere organizzazioni si strutturano grazie al sostegno reciproco e alla mediazione nell’inserimento dei nuovi arrivati in città che altrimenti avrebbero difficoltà nel raggiungere i “luoghi dell’aiuto”. “L’impoverimento e la volgarizzazione dell’esistenza prescinde da ogni connotazione di classe e piuttosto riduce a <plebe mediatizzata> l’uomo urbano della contemporaneità. In questo senso è così possibile comprendere l’implosione dei conflitti, la disarticolazione dei legami di solidarietà, la patologizzazione della vita quotidiana in funzione di una selezione feroce, in cui identità fragili vengono costantemente poste in condizioni di scarto” (Gilles Deleuze, Spazi nomadi, Milelpiani-Derive approdi, p. 53). La centralità resta comunque il desiderio di trascrivere e lasciare spazio alla narrazione dei luoghi e delle percezioni personali, i quali si fondono in una rinnovata lettura di quello che naturalmente e visibilmente già esiste ed è presente, ma spesso non è tradotto in termini di identità, nuove contaminazioni e realtà partecipi al vivere sociale. “Il distacco, il sospetto, la differenze nascono nei confronti della categoria, del mucchio astratto definito sulla base di una uniforme e assoluta diversità culturale. (…) ma, forse, sarebbe diverso se gli individui uscissero a uno a uno da quella massa e diventassero storie”. (Marco Aime, Eccessi di culture, Einaudi editore, p. 77). Percorso di ricerca Il lavoro di ricerca su campo è stato condotto durante tutto il 2005 e, per la dinamicità con cui cambia la realtà sotto i nostri occhi, i dati sono relativi ad un arco di tempo specifico, ma sono stati organizzati e restituiti in modo da poter arrivare alle informazioni volute dal lettore tramite la rete di conoscenze e relazioni che si intrecciano tra loro. È stata condotta una prima indagine tramite un centinaio di interviste qualitative, prevalentemente ai membri 30 Nuova Cittadinanza Itinerari Nuova Cittadinanza Itinerari del Consiglio degli Stranieri del Comune, ai referenti di alcune delle svariate Associazioni, per poi scendere in profondità, allargando la ricerca a ogni ambito formale e informale che costituisce il tessuto sociale e urbano. In un secondo momento è stato deciso di avvalersi di una rilevazione più ad ampio raggio, con il supporto di interviste quantitative (600), per convalidare la prima parte della documentazione anche con dati statisticamente rilevanti. Le due metodologie sono in questo caso risultate complementari per una rilettura ed una visione generale della città. Al fine di comprendere quali siano le aree di incontro e di scambio e quali gli interventi, abbiamo sviluppato un progetto che si avvale della costruzione di un lavoro di rete, tramite l’interscambio di informazioni e una mediazione su campo, da parte sia delle Istituzioni, ma anche dell’Associazionismo e di tutti i soggetti informali coinvolti. Partendo da questi presupposti, il lavoro di ricerca si è articolato in diverse fasi. In un primo momento è stata prevalente la raccolta dei dati, inerenti al percorso d’indagine, tramite i testi, i siti web, le pubblicazioni, il materiale prodotto e fornito da quei soggetti che si occupano di intercultura a Firenze. In un secondo momento abbiamo strutturato una consistente ricerca su campo, tramite strumenti e metodi che permettessero di ricomporre e indagare la città, e le sue realtà, dai punti di vista delle “nuove cittadinanze”. Gli strumenti progettuali di ricerca e documentazione – i metodi e le tecniche d’interpretazione e rappresentazione dei luoghi – sono un punto di partenza per un ri-conoscimento dello spazio pubblico, come formato da una pluralità di culture. Emergono così associazioni formali e informali, progettazioni e attività in rete tra i diversi organismi che si muovono nella città. Per esempio, una delle attività principali è l’organizzazione di manifestazioni e attività serali che permettono di celebrare feste tradizionali, momenti di socialità o eventi e tornei sportivi. Molti gruppi, o singoli, si occupano di rintracciare “tesori artistici e contemporanei”, presenti a Firenze, come pittori, cantanti, ballerini, musicisti, scultori, e parallelamente stanno nascendo anche archivi come contenitori di testimonianze letterarie, fotografiche, e di ricerca storica. Altre modalità di aggregazione offrono invece sostegno, collaborazione e solidarietà, tramite una ricca rete di aiuti e orientamento, spesso informali, sostenuti dal passa parola e dall’incontro costante in determinati luoghi cittadini, divenuti spazi sociali di riferimento. 31 Itinerari Nuova Cittadinanza Note Sul capitolo Network delle Associazioni Straniere a Firenze Dalla ricerca emerge che le numerose Associazioni presenti a Firenze, relative ad altrettante Comunità, per la maggior parte non operano in Rete, se non alcune che lavorano insieme su determinati progetti o altre che si ritrovano saltuariamente nel corso dell’anno per organizzare o partecipare a manifestazioni specifiche. Si creano momenti di incontro in spazi interculturali, deputati a questo scopo, ed in luoghi informali, ma è ancora in fieri la realizzazione di una rete vera e propria, costante nel tempo, cosa che sembra rispecchiare anche la percezione frammentaria che emerge dalla città stessa dal punto di vista interculturale. Con il primo capitolo della Guida, che documenta quante e quali Associazioni vivono sul territorio, con Network intendiamo sottolineare l’importanza del segnale verso la costruzione di una rete interattiva, che sia di supporto tra le stesse e di interscambio sempre maggiore con la città, in una visione meno utopica di una città interculturale. Le Associazioni elencate sono caratterizzate da una quantità di informazioni differente, in base a 32 Nuova Cittadinanza Itinerari quello che abbiamo riscontrato durante la ricerca su campo e in base alla loro costituzione e organizzazione. Sono state dunque riportate, non alterando le informazioni ricevute, a svantaggio forse di un’omogeneità maggiore del testo, ma cercando di lasciare emergere le caratteristiche e le peculiarità di ognuna di esse. Alcune delle Associazioni nominate negli elenchi istituzionali, o in altri tipi di canali informativi come alcuni periodici, non sono presenti in questa guida, per questo ci scusiamo per le mancanze che potrete riscontrare. Le Associazioni riportate corrispondono a quelle che abbiamo trovato attive durante il periodo della nostra ricerca nell’anno 2005. Sulla terminologia Spesso è stato usato il termine “comunità” per motivi di semplificazione, anche se vorremmo specificare che è un termine piuttosto ambiguo, in quanto denomina realtà non omogenee e sottoposte a continue e progressive trasformazioni. Sulla ricerca Per questa prima pubblicazione non è stato possibile tradurre il testo o parti di esso nelle diverse lingue, anche se lo crediamo fondamentale per il concreto utilizzo dello strumento da parte dei cittadini stranieri. Nella ricerca sono emersi dati e approfondimenti che non è stato possibile inserire in questo contesto specifico, ma che possono essere utilizzati come base documentaria e di conoscenza in diversi ambienti e settori su cui progettare. La guida Nuova Cittadinanza è aggiornata al 31 dicembre 2006. 33 5. Network delle Associazioni Straniere a Firenze “Mentre i tuoi occhi verdi si sarebbero accesi tra rughe di divertimento – Ti ho già detto che avevi occhi stupendi, verde su nero, lo sguardo più espressivo di questo pianeta multicolore?” “Allora, il sorgere della verità avrebbe disegnato un paesaggio del tutto nuovo sul tuo muso, Loussa, come un sole che si alza su una terra sconosciuta” Daniel Pennac 35 Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Angola Angola Associazione Culturale Angolana Via del Corso, 11 – dopo le h. 19.00 Tel. 339 6582079 – Fax 055 288908 Presidente: Venancio Felipe Vice presidente: Mosquitas Matias ass.angolana@libero.it È un’Associazione onlus, di volontariato. L’Associazione è in rete con tutte le Associazioni africane del territorio fiorentino. “Abbiamo pochi contatti perché di paesani ce ne sono pochi, nell’Associazione siamo in tre. Per questo cerchiamo di creare una connessione con gruppi di altri Paesi e indirizziamo le persone verso le Associazioni di riferimento”. Felipe V. Come membri siamo 6, e siamo composti da 15 persone. Siamo un gruppo di Angolani in Italia che vogliamo intervenire sia in Italia che in Angola per dare a tutti i ragazzi angolani e comunque ai ragazzi africani l’opportunità di crescita materiale, ma anche culturale per affrancarli dalla necessità di emigrare e perché possano promuovere una realtà del nostro paese a misura delle donne e degli uomini che dalla guerra hanno riportato dolore e mancanza di qualsiasi opportunità, dovendosi impegnare sopratutto a sopravvivere. Attività - Organizzazione di cene presso il Circolo Arci Il Progresso, via Vittorio Emanuele. - Partecipazione al torneo di calcio organizzato dall’Associazione Anelli Mancanti. - Partecipazione insieme ad Arci, Anelli Mancanti, Fat alla marcia africana di 2 giorni approvata per il 2 novembre. - In questi anni abbiamo realizzato: feste in collaborazione con altre associazioni, mostre fortografiche e abbiamo dei progetti in corso, come raccolta fondi per i bambini malati in Angola. Centro documentazione studi fotografici sull’Angola Via Gustavo Modena, 7 – in cerca di una sede Presidente: Mosquitas Matias 36 Percezioni sulla città “Firenze è una città non ancora completamente pronta ad accogliere immigrati nonostante si dica che sia una città di sinistra. Lo straniero, difatti, è visto come un estraneo e non è stata pensata una politica vera e propria di integrazione. Non c’è relazione stretta tra Italiani e stranieri ma solo tolleranza e sopportazione reciproca. Pure in Europa gli immigrati sono visti sempre più soltanto come manodopera”. Matias M. Nuova Cittadinanza Camerun Ass. CAT – Associazione Camerunese in Toscana Via Arnolfo, 48. – sede e abitazione privata Referente: Zogo Gorge A. – alcuni membri sono anche nella Federazione FAT Attività - Informazioni utili per chi arriva in città. - Attività per mantenere un legame con il Paese d’appartenenza. - Relazioni con la FAT, Federazione Africani in Toscana: rete progettuale che ha sede a Scandicci, ma con la ricerca di una sede anche a Firenze. - Contatti con l’Ambasciata del Camerun a Roma: l’Ambasciata del Camerun di Roma manda i giovani studenti a Firenze, noi li indirizziamo verso l’Istituto Giorgio La Pira, o altri Istituti in base alle possibilità e alle esigenze. Aspetti culturali “Arte Africana e fumetto. Un’esperienza già radicata a Parigi ed in Inghilterra, base per conoscere la nostra esperienza della cultura contemporanea africana. Proporre corsi di Fumetti africani, e importarli, per chi non ha la possibilità di conoscere la cultura africana, ma ha solo un’idea stereotipata. È un corso di preparazione ad un viaggio in Africa, e non ad un viaggio turistico. I nostri fumetti raccontano cose che quelli europei non hanno. Dovremmo creare un’associazione per trovare chi può andare in Africa a prendere i fumetti e poi chi li traduca qua in Italia. È un lavoro che va organizzato”. Zogo ASICAM – Ass. Pro Camerun Via Giacomini, 51 Referente: Morelli Attività - Facilitazioni di contatti con gli Enti Locali e la Questura - Iniziative per lo sviluppo commerciale tra Italia e Camerun. - Progetti di cooperazione allo sviluppo. 37 Camerun Fondazione La Pira Via dei Pescioni, 3 Orario: tutti i giorni, h. 9.00-13.00 e h. 15.30-19.00, tel. 055 213557, e-mail: clapira@mercurio.it Formazione e alfabetizzazione per stranieri Formazioni e progettazioni varie Documentazione interculturale (biblioteca, emeroteca, films, abbonamenti a riviste nazionali ed internazionali), Corsi di lingua italiana. Network delle associazioni Camerun Network delle associazioni Nuova Cittadinanza La tipologia di persone che usufruiscono dei servizi, attività, eventi dell’Associazione sono per l’80 % studenti. Attività sportive A Firenze esiste una squadra di calcio composta da persone provenienti dal Camerun. CASFLO – Cameroonians Students in Florence Indirizzo: Senza sede Hanno fatto richiesta di una stanza presso la Facoltà di Economia a Novoli. Referente: Eric Dschoutezo Tel. 339 8906271 Caratteristiche dell’Associazione “L’Associazione è nata a dicembre del 2004 con una cinquantina d’iscritti e 12 dirigenti. Quella camerunese è stata in passato la più grande comunità di studenti stranieri a Firenze, adesso è la più numerosa di quelle africane. Attualmente gli studenti del Camerun saranno circa un centinaio. Essendo la città piuttosto grande capita di non conoscerci tutti”. Eric D. Eric Dschoutezo sta portando avanti il progetto dell’Associazione da diverso tempo e una delle caratteristiche dell’Associazione è che la presidenza si trasmette generazionalmente tra famiglie residenti da molto tempo a Firenze. Gli studenti camerunesi non hanno ancora una sede ufficiale, perciò si riuniscono periodicamente in stanze, da loro adibite ad ufficio, nella Casa dello Studente di viale Morgagni. Eric sostiene la necessità del riconoscimento dell’Associazione, soprattutto perché ritiene che manchino mezzi di informazione e comunicazione tra studenti stranieri: si offrirebbe con questo progetto un valido aiuto anche ai giovani camerunesi che arrivano sempre più numerosi a Firenze. Attività (dall’art. 3 dello Statuto) - Rafforzare i legami tra gli studenti camerunesi a Firenze. 38 Storia Personale “Io non sono solo del Camerun, sono africano, siamo una popolazione. Extracomunitario è una parola volgare. Io sono fiorentino perché è quaranta anni che vivo qui. Siamo tutti stranieri, siamo tutti sul nostro pianeta. Non abbiamo su di esso un posticino dove nasconderci, siamo tutti qui! Ci sono persone che qui si sono costruite una vita legata alla città. Come è stato per me. Ero studente in Camerun e sono arrivato per mezzo dell’Istituto Giorgio la Pira nel 1996, dove ho preso il mio titolo di studio. Sono ora un pittore riconosciuto e il referente istituzionale per il Camerun e l’Africa a Firenze. Lavoro per la cultura in Italia”. Zogo Network delle associazioni - Far conoscere al meglio il nostro Paese tramite attività socio-culturali, dibattiti, incontri sportivi. - Collaborare con altre Associazioni ed organismi con obiettivi compatibili. - Coordinamento nella ricerca di lavoro e di abitazione. Aspetti culturali e sportivi “Quando si arriva in un paese nuovo talvolta i talenti muoiono, il ritmo di vita è differente e poche spesso sono le opportunità. Nel maggio scorso abbiamo fatto un incontro di calcio con l’Ass.ne degli studenti del Camerun di Parma; abbiamo partecipato a Siena alla settimana culturale, organizzata sempre dall’Ass.ne Studenti della città del Palio. Inoltre abbiamo organizzato un incontro di calcio con i lavoratori del Camerun a Sesto F.no, seguito da cena tradizionale. Il calcio è nel nostro DNA, l’Ass.ne ha una squadra di calcio nel torneo CUS, ed esiste pure una squadra mista composta da studenti e lavoratori”. Eric D. Storia della Comunità “Si sta notando una certa integrazione anche per quanto riguarda le professioni svolte dagli immigrati a Firenze. Quando sono arrivato a qui, i posti per gli studenti stranieri erano molto più bassi di adesso. La comunità camerunese è sempre stata molto rispettata e gode di un’ottima reputazione. Circa 70 persone sono già laureate e 350 sono le persone in tutto; alcuni sono atleti, farmacisti, ingegneri, economisti, politici: il flusso costante di arrivi si aggira su circa 20 persone l’anno”. Zogo 39 Camerun Nuova Cittadinanza Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Capoverde Capoverde Associazione Capoverdiana di Firenze e Provincia Via S. Lega, 4 Presidente: Monica Domante Brito Forte Tel. 055 7878440 Referente: Ippolito Soares Orario di apertura: Giovedì h. 18.00 - 21.00 e Domenica h.17.00 - 21.00 “La domenica vengono organizzati pic nic all’aperto o altri momenti di ritrovo in inverno, ma è comunque considerato un appuntamento fisso”. Nelson. La Facoltà di Scienze della Formazione: dal Dipartimento di Operatori per la Pace, nel Corso Interculturale, è stato attivato un sito che lavora direttamente con Capoverde e funge da punto informativo, di studio e di contatto tra gli studenti e gli operatori dei due Paesi. Info: Prof.ssa Clara Silva, silva@unifi.it Presso Facoltà di Scienze della Formazione, corso di Pedagogia Interculturale: - Creazione di un punto di contatto per studenti che vogliono lavorare o formarsi all’estero. - Promozione dei rapporti tra le culture. - Progetti di cooperazione internazionale. 40 Nuova Cittadinanza Network delle associazioni Consolato Costa d’Avorio Via S. Spirito, 9/r Orario di apertura: da lunedì a venerdì, h. 9,30 - 12,30 per le urgenze apertura pomeridiana. Tel. 055 294837 Vice-console: Stefano Camiciotti. Attività Orientamento e informazione su: lavoro, rapporti con la Questura, rinnovo passaporti, attestati d’identità e visti. Comunità Ivoriana in Toscana - C.I.T. Via Pascoli,18 - Empoli Tel. 0571 73432 Presidente: Mel Akpa Etienne Vice-presidente: Kri Koffi Philomene Attività La C.I.T organizza saltuariamente incontri, corsi di lingua e momenti di ritrovo presso la sede del Dopo Lavoro Ferroviario di via Alamanni a Firenze. 41 Costa d’Avorio Costa d’Avorio Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Egitto Egitto Associazione Egiziana di Solidarietà Sociale - A.E.S.S.T. Via E. Mayer 4/a Presidente: Labib Ismail Abdalla e-mail: labib1964@yahoo.com Sono 250 gli iscritti dell’Associazione di cui 50 donne, mentre la Comunità conta circa 5/6000 persone. Attività - Formazione e orientamento finalizzato all’integrazione. - Aiuti per i documenti, per la ricerca di un lavoro. - Sostegno per i servizi sanitari e per il trasporto delle salme in Egitto, in collaborazione con l’Ambasciata egiziana di Milano. - Corsi di arabo e italiano per bambini e adulti: Domenica h. 9 -13 corsi per bambini. Giovedì corsi per le donne. Giovedì o domenica mattina corsi per gli uomini. - Traduzioni in egiziano. - Relazioni con il Ministero dei Beni Culturali. - Giornale scritto in Toscana, stampato in Egitto e poi distribuito a Firenze e dintorni. Attività sportive Squadra egiziana di calcio; realizzano un campionato tra l’Isolotto e Scandicci. Attività culturali Artisti di strada\ritrattisti, “Magdy e Yosry”, operano nelle piazze centrali della città. 42 Proposta “Speriamo di moltiplicare i centri multietnici, ne servirebbe uno per quartiere. Sarebbe ideale, un grande aiuto a tutte le comunità per integrarsi attraverso serate culturali con cibo e musica, e magari sfilate con i costumi tradizionali” L.I. Storia della Comunità “Dal ’90 sono venuto in Italia per studiare giurisprudenza. Il fenomeno dell’immigrazione recentemente è cresciuto, ma è anche stato accolto meglio. Dopo il 2001 l’atteggiamento nei nostri confronti è un po’ cambiato. Anche la tipologia dei lavori è cambiata, molti di noi lavorano nella ristorazione o nell’edilizia, altri si occupano di importexport”. L.I. Nuova Cittadinanza Network delle associazioni Madonnina del Grappa Via delle Panche n°30, 50141 Firenze Tel. 055 429711 e-mail: info@madonninadelgrappa.org Servizi di accoglienza, solidarietà orientamento lavorativo e legale, formazione-scuola. Tra gli ultimi progetti: costruzione di un Poliambulatorio e una Casa Famiglia in Albania. Sostegno ai bambini albanesi in difficoltà presenti a Firenze. COMERT – Comunità Eritrea in Toscana Via Assisi, 20 Presidente: Mary Bekele Segretario: Simon Mengustu info: 328 1860344 Attività Presso la sede dell’Associazione, si tengono corsi di eritreo per bambini e adulti. “Abbiamo cambiato il direttivo dell’Associazione e ci stiamo riorganizzando; le attività partiranno nel giro di poco tempo, la sede è in un bel posto, con un grande giardino, ed è possibile organizzarla bene”. S.M. Storia personale “Diversi eritrei sono arrivati in Italia perché dal 1945 al 1991 c’è stata la guerra in Eritrea. Ci sono stati 30 anni di Guerra silente, poi 17 anni di guerra attiva, che è arrivata anche nelle città e in tutte le pratiche di vita quotidiana. L’Eritrea è stata sotto una dittatura militare fino al 1991, un regime comunista che è andato dal 1973 al 1991. Io sono arrivato qui nel 1977, avevo 12 anni quando sono partito con mia sorella di 16, abbiamo camminato da Asmara fino al Sudan a piedi. Siamo rimasti in Sudan da alcuni parenti per un anno, e da lì siamo partiti con una carovana di cammelli insieme ad altre persone, schivando i militari etiopi che ci avrebbero uccisi. Da lì abbiamo chiesto asilo politico in Italia, ma al momento non è stato riconosciuto. Alla fine siamo arrivati qui, dove io mi sono fermato, mentre mia sorella dopo un anno ha chiesto asilo politico in America, le è stata accettata la domanda, così è partita. Io ho deciso di rimanere in Italia anche perché avevo studiato un po’ di italiano a scuola in Eritrea. Quando sono arrivato non c’era un’organizzazione di aiuti a livello politico e legale dall’Italia all’Eritrea, l’aiuto maggiore veniva dai religiosi. Io sono stato ospite alla Madonnina del Grappa dall’età di dodici anni fino ai diciotto. Qui ospitano ragazzi che non possono stare con i genitori per vari motivi. Arrivai a Roma e dopo a Firenze, conoscevo un prete eritreo che stava alla Certosa e tramite lui sono stato ospitato all’Opera del Grappa. Così tramite lui anche tanti altri ragazzi eritrei. Ora questo prete è in Vaticano. In Eritrea ero campione di tennis, e all’Opera ho potuto continuare a giocare, a fare sport e ho partecipato fino a 24 anni alla Coppa d’Italia. Poi ho smesso e ora sono responsabile di un negozio di abbigliamento di marca in P.za Dalmazia.” Simon M. 43 Eritrea Eritrea Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Etiopia Etiopia Associazione Comunità Etiope Toscana – C.E.T. Via dello Steccuto 30 Presidente: Timi Tades \Teshale Abai Teklu Tel. 055 410785 e-mail: cet@yahoo.com Attività - Progetti di solidarietà con l’Etiopia. - Orientamento e Informazioni su: visti, permesso di soggiorno, accompagnamento in iter burocratici. Proposta “Vorrei ci fosse un luogo per incontrarsi anche con altre comunità e per far conoscere la propria cultura. Dove magari ci possa essere una biblioteca, un punto per parlare senza vergogna di presentarsi, e per i bambini nati qui un luogo dove possono conoscere la cultura del loro Paese d’origine”. Timi T. Storia della Comunità “Siamo diffidenti soprattutto a causa della guerra civile da cui siamo scappati. Ci sono stati però reali atti di razzismo e di prepotenza in Questura, non verso di me personalmente, ma verso altri della mia Comunità”. Nadine M. 44 Nuova Cittadinanza Network delle associazioni Cospe Cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti Via Slataper, 10 www.cospe.it Cooperazione per lo Sviluppo dei Progetti di cooperazione internazionale, formazione e attività sul territorio. Proposta “Occorre dare più spazio agli immigrati cercando di mettere in mostra le loro situazioni. Per i musulmani sarebbe necessario, dove lavorano, uno spazio per poter pregare. Inoltre sostenere l’ingresso di professori di lingua araba nelle scuole italiane”. E. Non hanno un’Associazione, ma c’è un referente per il Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze: Ali Elkhouyaali. e-mail: alcati@caramail.com “Non ci sono associazioni definite, speriamo in un futuro di trovare un punto di riferimento. Rimane, come per gli altri paesi, un punto fisso di riferimento il Centro Culturale Islamico di Piazza dei Ciompi e il Mercatino Multiculturale del Lungarno Pecori Giraldi. Io collaboro per organizzare eventi con l’Arci ed il Cospe e le domande più frequenti riguardano la sfera legale, di formazione ed orientamento”. Ali E. Attività sportive “Vengono organizzati a livello personale tornei di calcio, inoltre c’è una squadra “Amal”, che significa“speranza”, in allenamento a San Salvi 2 volte a settimana durante la sera”. Ali E. Storia della Comunità “Negli anni ’90 eravamo di più. Siamo in tanti ma non c’è associazionismo, anche per la differenza di abitudini culturali, per esempio in Marocco nei bar ci si sta delle ore, qui 5 minuti e le relazioni diventano più difficili. Abbiamo imparato a vivere da soli lontani dalla famiglia, questo ci ha fatto crescere e ci ha reso forti. Le problematiche tra noi sono le stesse, tutti soffrono la lontananza, i problemi di razzismo per affittare casa e c’è poco lavoro per tutti. Firenze per me è come una calamità, alcuni amici che vivono al nord tante volte mi hanno detto di andare a vivere li, ma io rimango. Non me la sento di cambiare di nuovo e poi qui mi piace”. Ali E. 45 Marocco Marocco Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Nigeria Nigeria Nygerian Cityzen Community Sede informale: Internet point di R.Adebambo, via Mariti, 110. Presidente: Raphael Odion Segretario: Richard Adebambo, vice presidente Commissione Sociale – Consigliere aggiunto della Commissione Culturale e Sociale del Q2. e-mail: richardadebambo@yahoo.com Tel. 055 3249129 Non hanno una sede, quindi i contatti sono informali. L’associazione raggruppa tutti i nigeriani. Al suo interno ci sono sottogruppi informali solitamente legati ai vari popoli che compongono la Nigeria, in totale sono circa 150 iscritti. Attività Informale attivo C’è un pregiudizio e razzismo molto forte per la domanda di case. Le case ci sono, ma non le vogliono affittare. E non c’è un referente ufficiale che si occupi della politica della casa. Per l’accoglienza a Firenze ho conosciuto la Caritas, ma che ha prevalentemente il ruolo per l’emergenza. Io ho vissuto in U.S.A. per 4 anni, e lì la prima accoglienza è molto ben organizzata con dei corsi che formano l’immigrato. Niente è scontato quando uno straniero arriva. Io sono arrivato a Washington D.C. e c’erano alcuni di noi che andavano in giro svestiti. Bisogna aver un quadro su come cercare lavoro etc. Hai tre mesi di Visa, hai bisogno di informazioni veloci. Anche di una preparazione psicologica. Con queste inizi a setacciare il territorio. Io sono arrivato nel 1982, all’Ostello S.Monica, in p.za del Carmine a Firenze. Andavo tutto il giorno alla Stazione in sala d’attesa, stavo tutto il giorno a girovagare perché l’ostello chiudeva dalle 8 alle 18. Un nuovo arrivato è come un neonato, non puoi essere brutale. È importante dargli delle informazioni di contatto sulla sua comunità, per alleviare il distacco. Ci sono molte Associazioni che si occupano della stessa problematica, ma spesso non c’è un riscontro e l’immigrato gira a vuoto. Il primo posto che conosci è la stazione. Il secondo è la piazza. Io ho trovato inizialmente sostegno all’Arci e all’Arcobaleno e poi sono diventato mediatore culturale. Si andava nelle scuole a raccontare. Sarebbe interessante anche organizzare nei quartieri degli incontri: sulle storie personali, le aspettative, le progettualità che possono nascere. Il lavoro dell’integrazione è un lavoro sociologicamente da seguire”. Richard A. 46 Proposta “Vorremmo un posto, uno spazio, dove poter celebrare gli eventi, occasioni del nostro popolo come le nascite, i matrimoni, le morti e le festività tradizionali. Come associazione servirebbe uno spazio dove poter portare avanti le nostre attività culturali, artistiche, letterarie. Prima avevamo la sede in via Leonardo da Vinci ed era vista come un punto di riferimento generale dalla nostra comunità, dove trovare informazioni e sostegno”. Richard A. Network delle associazioni - Vengono svolte attività socio-culturali, con punto di riferimento in via Sant’Agostino, 19. - Organizzazione di eventi legati all’arte, letteratura, politica, presentazione di libri e pubblicazioni di scrittori nigeriani e attività religiose. - Ad oggi l’Associazione è poco attiva anche perché prima con la sede in via Leonardo da Vinci (all’ex meeting point) era più semplice avere la possibilità di ritrovarsi e fare riunioni; adesso non c’è un luogo deputato. Aspetti culturali Presso la Facoltà di Scienze della Formazione è preStoria della Comunità sente una sezione dedicata alla letteratura nigeriana. “Io faccio partorire le donne, vado a qualsiasi ospedale quando mi chiamano, nigeriane o anche altre africane, ma poi mi devono dare retta! Vado a qualsiasi ora, la notte, e se c’è bisogno sto lì anche due giorni. Ho fatto partorire tante donne in Africa! Io ho esperienza, ho 5 figli!” negozio Black Queen, via Panicale. “I nigeriani non abbandonano neanche una loro abitudine, le abbiamo portate tutte. I nigeriani non è che hanno momenti di aggregazione quotidiana e tutti insieme, ognuno ha i suoi giri. Forse i posti in cui più ci ritroviamo, a parte eventi particolari che ci coinvolgono in molti, sono le chiese ed i momenti religiosi”. Edith O. “La Comunità sta attraversando un momento di crisi. Prima eravamo tutti studenti, poi tra il ‘90 e il ‘92, con l’ondata della nuova immigrazione, siamo aumentati in modo disgregato. Ci sono di diverse nazionalità dentro la Nigeria, con varie etnie culturali. La comunità centrale non è più unita.” Richard A. 47 Nigeria Nuova Cittadinanza Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Senegal Senegal Associazione Senegalesi in Toscana Via dell’Argingrosso, residenza privata Presidente: M’baye Diaw Pape Resp. Progetti Senegal Membro del Consiglio Regionale Arci Ref. del Centro Documentazione (Oltre l’Africa) e-mail: fallee@virgilio.it Vicepresidente: Assan Kebe - Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze, Commissione Cooperazione internazionale Pace e Solidarietà. Registrata dal 1988. L’Associazione senegalese è stata organizzata in modo molto strutturato, con divisione in commissioni per ogni settore specifico, con il suo direttivo, e referente d’area: in questo modo ogni persona può essere specializzata nel suo campo specifico. Attività - L’informazione e l’accompagnamento sono le attività prioritarie. - Servizio di mediazione tra l’Italia e il Senegal. - Contatti tra l’Ospedale di Careggi e gli Ospedali di Dakar. Stanno arrivando 16 infermieri e medici a fare un corso di perfezionamento. - Contatti tra il Centro di Cultura Italiano, l’ex Istituto di Cultura di Dakar, e una cooperativa sociale di Dakar. - Servizio di imprenditoria e di interpretariato. La Provincia di Lucca formerà stranieri per tornare in Africa con delle competenze specifiche. - Collaborazione e rete con tutte le Associazioni africane, con l’Arci, gli Anelli Mancanti, la Fat e Porto Franco. - Lavoriamo molto sulla Cooperazione decentrata in collaborazione con gli Istituti che governano il territorio. Aspetti culturali “Abbiamo lavorato molto sull’intercultura nelle scuole in Toscana, per favorire l’interscambio culturale”. A.K. Rete di Siti interessanti da consultare - Associazione di scrittori stranieri, “el ghibli” Toscana Oriente. 48 Arci territoriale e regionale Piazza dei Ciompi, 11 www.arcifirenze.it www.arcitoscana.org Tel. 055 262971 Settori di operatività specifici per l’immigrazione: Politiche sulla casa e l’inserimento abitativo, Consulenza legale, Orientamento e Inserimento lavorativo, Sportelli informativi sul territorio, Servizi per l’inserimento scolastico. Lunedì Servizio gratuito di Consulenza legale – presso sede Arci, Piazza dei Ciompi. Regione Toscana Porto Franco Direzione Generale Politiche Formative e Beni Culturali Progetto ‘Porto Franco Toscana, terra dei popoli e delle culture’ via G. Modena, 13- 50121 Firenze Tel. 055 4384127-129-122 porto.franco@mail.region e.toscana.it Network delle associazioni Archivi e ricerca Il Centro Studi di Documentazione Africa, presso il Polo Universitario di Novoli a Firenze, è un centro di archiviazione e raccolta di materiali riguardanti l’Africa. Il referente della struttura è Pape Diaw. Associazione donne Senegal - confest Si ritrovano al circolo Arci Vie Nuove una volta al mese la domenica. Informale attivo “Il fatto che il mio ruolo sia riconosciuto dalla maggior parte dei senegalesi che sono a Firenze ci aiuta, nel senso che io sono un tramite per le informazioni e il sostegno. Attraverso passaggi di voci, qualsiasi persona, che arriva in città e ha bisogno di qualcosa, riesce a contattarmi. È un passaggio veloce di informazioni, di bocca in bocca, dalla mattina alla sera la persona è già in contatto con qualcuno. Noi dell’Associazione dobbiamo essere informati su tutto, sapere come risolvere qualsiasi problema, e gestire tutte le informazioni. Ci sono più di 1000 senegalesi a Firenze. È un gruppo culturalmente, politicamente e strutturalmente dei più attivi, tra le Associazioni straniere a Firenze”. Pape D. Percezione sulla città “Mancano a Firenze luoghi di aggregazione aperti, di contaminazione, di condivisione del tempo per grandi e piccoli. La città è cambiata moltissimo, la visione è cambiata. Si può parlare di progresso rispetto all’Ufficio Immigrati, si inizia a parlare dell’immigrazione come risorsa fino ad arrivare alla strutturazione del Consiglio degli Stranieri dove c’è stato un vero e proprio riconoscimento. Io penso che questa città è cosciente e accetta queste realtà differenti, ma comunque dovrebbe lavorare di più per convivere tutti meglio. Firenze è la nostra città, i nostri bambini stanno crescendo qui e hanno usanze che sono tipiche di qui. La città non dovrebbe vivere questo come un conflitto, dovrebbe imparare che questa è una risorsa, facendo delle sintesi tra cose positive di ogni cultura. Ci sono molte persone propositive che mi hanno aiutato. Tutti dovremmo cercare di migliorare la nostra città, rompere le barriere e vivere in armonia”. Pape D. 49 Senegal Nuova Cittadinanza Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Somalia Somalia Associazione Somali in Toscana – Assorto Via C. Salutati,11 Firenze Presidente: Abukar Moallim Tel. 055 689845 Attività - Si occupano di indirizzare le richieste e le necessità delle persone, fanno da tramite tra le istituzioni i servizi e le persone. - L’associazione fornisce aiuto a tutti gli stranieri in difficoltà: informazioni aggiornate, documenti necessari, stesura e orientamento sulla modulistica legale, rinnovo dei permessi di soggiorno, dello status di rifugiato ecc. si occupa di sanità, lavoro, ricongiungimento e accoglienza. - Contatti con avvocati, ricerca di alloggio, organizzazione per le emergenze: “ultimamente ci siamo appoggiati al Movimento di Lotta per la Casa per trovare posti da dormire per l’emergenza somali”. A. È un servizio per tutti i membri delle varie comunità, non solo per somali. Si occupa di tutto ciò che è legato alle problematiche sull’immigrazione. Associazione Giovani Somali Sede: abitazione privata Coordinatore: Yassin H. Mohamud, membro del Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze. e-mail: bassei@hotmail.com Attività - L’intento è quello di aiutare la Comunità. - Collaborazione nell’organizzazione del torneo di calcio “Somali dal mondo” tenutosi a Firenze. Associazione Somala in Toscana - Acosto Via Massa, 15 Presidente: Osman Gaal Referente: Mohamed Ahmed Abdikarin, membro del Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze 50 Movimento di Lotta per La Casa Il Movimento oggi comprende circa 400 persone ed autogestisce undici occupazioni, tre di proprietà privata e le altre di proprietà di enti pubblici, ma in corso di privatizzazione: sono immobili abitativi, fabbriche, scuole, uffici. Ne fanno parte singoli, coppie, famiglie, studenti fuori sede e immigrati, uniti dal fatto che non sono in grado di pagare gli affitti di mercato né riescono ad accedere all’edilizia popolare. Dal 1994 il Movimento inizia ad occupare con gli immigrati, che nel corso del tempo diventano la componente maggioritaria delle occupazioni: somali, eritrei, maghrebini, libici, algerini, marocchini, serbi, rumeni, polacchi, albanesi, cinesi… Network delle associazioni Attività e aspetti culturali “La comunità somala fiorentina ha mantenuto solidi rapporti con la madrepatria, dimostrando partecipazione ed interesse per tutto ciò che avviene in Somalia ed esprimendo in diversi modi la sua solidarietà nei momenti difficili: è doveroso ricordare che nel 1992, quando la Somalia, sia a causa della disastrosa situazione politica sia per avverse condizioni climatiche, visse un tragico momento di carestia e di depauperamento, la comunità si impegnò strenuamente facendo conoscere tali difficoltà a tutti i cittadini. A lungo, infatti, rimase collocata in piazza Strozzi una tenda, come punto di raccolta di aiuti e come riferimento per dare informazioni relative alla situazione somala. Con l’aiuto di un’Associazione fiorentina “Est” ed una somala “Garas”, la comunità ha provveduto alla creazione di una scuola sperimentale presso un villaggio a nord di Mogadiscio ed ha inoltre pubblicato tramite l’assessorato al Lavoro e all’Immigrazione un libro di uno poeta e scrittore somalo sulle tradizioni teatrali del nostro Paese. Oggi, a seguito delle scelte dell’amministrazione comunale, attraverso libere elezioni è stato costituito un Consiglio dei cittadini residenti a Firenze, di cui faccio parte come rappresentante della nostra comunità”. M. A. A. Attività sportive - organizzano ogni anno a Firenze il torneo di calcio “Somali dal Mondo”. Proposta “Ci vorrebbe un luogo o più zone della città stessa, in cui i vari gruppi stranieri sanno che si potranno incontrare, praticare le loro abitudini, organizzare dopo-scuola per i bambini, avere delle sedi per le associazioni, fare attività culturali in uno spazio di aggregazione comune. Ci sono tanti sportelli informativi per ogni necessità, che, però, non riescono a rispondere alle richieste degli stranieri. La maggior parte degli stranieri fa riferimento a un rete di solidarietà non ufficiale. Gli sportelli informativi gestiti dalle Istituzioni sono un punto di partenza, ma se un’Associazione di immigrati volesse aprire uno sportello dovrebbe averne la possibilità, perché faciliterebbe il lavoro di interazione, conoscendo da dentro le problematiche e le tipologie di possibili risoluzioni.”A. M. 51 Somalia Nuova Cittadinanza Somalia Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Storia personale “Da 23 giorni sono a Firenze, 4 anni fa sono arrivato a Cuneo insieme alla mamma e alla sorella. Adesso ho grossi problemi per i documenti. Alcuni vivono qui nella scuola da un anno, sono arrivati in Italia passando da Crotone (2003) dove sono state prese loro le impronte digitali e poi si sono recati in altri paesi della Comunità Europea. L’Italia nel 2004, osservando il trattato di Shengen, li ha però richiamati promettendo loro un lavoro e una situazione abitativa adeguata, ma in realtà sono ancora in attesa dei documenti… a questo punto, se la situazione non si sblocca, molti preferirebbero tornare in Somalia. Sono in 80 ed hanno a disposizione solo 40 letti singoli, altri nelle loro stesse condizioni si trovano in via Volta. Quali le necessità? Una vita migliore e almeno due pasti al giorno, una scuola per l’italiano. Solo alcuni di noi, infatti, frequentano i corsi di alfabetizzazione organizzati dalla Comunità di S.Egidio in via Facibeni. In Somalia adesso c’è solo la guerra civile e alcuni di noi erano o studenti o meccanici ma sono dovuti venire via”. A.P. Luogo in cui avviene l’intervista: ex Istituto alberghiero occupato, viale Guidoni. Il giovane è il referente, anche perché è uno dei pochi che parla l’italiano tra gli 80 somali che vivono nella scuola. Storia della Comunità “I primi ad arrivare dalla Somalia furono negli anni ’50. Ora sono 800/1000 i somali in città che hanno intrapreso varie carriere, in settori molto differenti, con una forte nota di inserimento nella città, come medici, ingegneri, operai, aiutanti domestici, studenti universitari, ristoratori”. Osman G. “Certamente si nota la maggiore presenza di stranieri con le loro culture e Associazioni e parallelamente una mentalità più aperta soprattutto dei giovani. Sono migliorati i rapporti interculturali e dopo 10 anni non mi sento più straniero”. Yassin M. “I primi somali arrivarono negli anni 50, adesso siamo circa 800 in città. Siamo una comunità piccola, ma sorridiamo!” Yassin H. “La comunità somala fiorentina ha avuto origine già alla fine degli anni Cinquanta, quando un piccolo numero di studenti e studentesse è venuto a compiere gli studi universitari nel capoluogo toscano. Dagli inizi degli anni Sessanta il numero degli studenti è aumentato sempre più sino a far sì che, verso la metà degli anni Settanta, il panorama della comunità somala di Firenze si presentasse già molto più diversificato: si potevano infatti riscontrare, oltre ai nuclei famigliari totalmente somali, costituiti da studenti e da lavoratori, anche famiglie italo-somale residenti in territorio toscano. Risale al luglio 1988 la fondazione, con statuto e regolamento, della prima Associazione somala a Firenze, riconosciuta a tutti gli effetti ed oggi iscritta nel numero delle Associazioni straniere in città. La crisi politico-istituzionale verificatasi a Mogadiscio nel 1992 ha portato in Italia moltissimi somali, in fuga dalla guerra e dalle persecuzioni. Alcuni di loro hanno trovato a Firenze 52 Nuova Cittadinanza Network delle associazioni Somalia Caritas Via Faentina 32-34, Firenze - Tel. 055 463891 Presidente Anna Zucconi Attività di prima accoglienza, sostegno nella ricerca di lavoro, nell’alfabetizzazione, nell’assistenza legale e, nell’orientamento sanitario Le parrocchie e i centri Caritas sono in rete in tutti i quartieri del comune di Firenze. Comunità di S.Egidio “Dove 2005”: Guida tascabile per senzatetto e senza fissa dimora. Informazioni sui punti di accoglienza, mense, servizi igienici, docce. un’occupazione abbastanza stabile, specialmente le ragazze sono state assunte come domestiche, o assistenti agli anziani; per gli uomini invece è stato più difficile raggiungere stabilità occupazionale, soprattutto perché, trattandosi di persone con un livello culturale non alto, non sempre sono riusciti a trovare una loro adeguata collocazione nella realtà cittadina. La comunità somala risulta quindi piuttosto numerosa a Firenze: quasi tutti i componenti lavorano, o studiano; le famiglie sono ben integrate, i bambini ed i ragazzi frequentano la scuola pubblica beneficiando di tutti gli aiuti che l’Amministrazione comunale offre ai cittadini stranieri residenti. Vi sono, inoltre, internet-point ed altri negozi gestiti da somali”. M. A. A. 53 Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Togo Togo Associazione Togolese presso Nouboukpo Via Rosselli Cecconi, 29 Referente: Koami Nouboukpo Tel. 055 411154 Sono solo 6 iscritti, mentre la Comunità dovrebbe essere composta da una trentina di persone. In questo periodo l’Associazione sta collaborando con un gruppo di italiani per la costruzione di una scuola in Togo. La comunità togolese è molto chiusa rispetto ad altre comunità africane, ma spera in un maggiore coordinamento anche perché sono l’unica Associazione del Togo. Attività e aspetti culturali Attività culturali e d’intrattenimento: spettacoli con balli, musiche e cucina del Togo, solitamente in alcuni Circoli, come la Casa del Popolo di Fiesole. Storia personale “Sono entrato in Italia nel 1984 per motivi di lavoro; dal ’93 faccio il cuoco per l’Associazione, di cucina togolese e italiana. Mi sono trovato sempre bene e non ho mai incontrato difficoltà legate alla mia origine. Negli ultimi tempi ho notato una ulteriore apertura da parte degli italiani anche di tipo interreligioso. Inoltre c’è stata la disponibilità da parte di alcune persone di Firenze a collaborare al progetto della costruzione della scuola in Togo”. K. N. 54 Nuova Cittadinanza www.progettoarcobaleno.it/sgi Gestione di sportelli legali sul territorio in collaborazione con altre associazioni Progetti di formazione in ambiti dell’immigrazione e del sostegno del disagio. Iniziative didattiche e culturali nelle scuole. Prima accoglienza, accompagnamento, controlli sanitari, normativa, formazione lavorativa, corsi scolastici. ASSOCIAZIONI INTERCULTURALI FAT – Federazione Africani in Toscana Sede: presso la struttura di Manitese, via della Pieve, 43/b, Scandicci Presidente: Roger Sessou Tesoriere: Adam Gheni e-mail: fatosca@supereva.it, sessoukassi@libero.it Il compito della Fat è creare una Federazione tra gli africani della Toscana, per sviluppare attività di solidarietà internazionale. Attività - Cooperazione con il Paese d’origine, e acquisizione di una coscienza degli aiuti in direzione dell’autonomia. - Progetti per le donne in Africa. - Servizi agli immigrati: accompagnamento in Questura, consulenza, sostegno e informazione ai soci. - Attività culturali. - Progetto di Cooperazione “Oroblu”. - Progetti sociali: inserimento abitativo con il sostegno di mediatori interculturali. - Aiuti su progetti specifici in Algeria/Senegal. - Al suo interno si trova anche il comitato Donne Africane. - Collaborazione con Arci, Associazione Arcobaleno, Associazione Progetto Pangea. Proposta “Firenze per me è una città chiusa ed è difficile fare amicizia. Questo è accentuato dalla politica cittadina, perché se non riesci a fare i tuoi progetti non trovi un riconoscimento come persona. Abbiamo lottato per il Consiglio degli Stranieri con tanta fatica, ma è difficile che si mantenga il contatto con la base. Il Consiglio degli Stranieri deve essere veramente una voce degli stranieri e avere la possibilità di cambiare le cose.”R.S. “Una problematica su cui intervenire riguarda le seconde generazioni. Noto forti problemi di identità nei ragazzi di seconda e terza generazione, un senso di vuoto, una mancanza di autostima e di identità culturale. Manca l’educazione sociale e la cultura dell’integrazione. Alla città non sono stati dati strumenti per l’apertura. Più forze insieme riescono a realizzare un lavoro comune, invece è più forte la spinta al separatismo. C’è bisogno di spazi per il libero incontro, l’essere umano è come gli animali, necessita di un gruppo. È importante non ostacolare la creatività delle persone e non commercializzare tutto quello che ognuno fa. Un’idea è quella di dare gli spazi in disuso o vuoti in gestione a piccoli gruppi, con possibilità di esprimersi. Per fare questo è necessario sfoltire la burocrazia per la progettualità e l’uso degli spazi”. A.G. 55 Associazioni Africane Associazione Arcobaleno Onlus Via del Leone 9 Pubblicazioni varie, anche in ambito scolastico. Attività di sostegno nel settore legale Network delle associazioni Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Associazioni Africane Associazione Unione Studenti Africani –AsufViale Morgagni, Casa dello Studente L’Associazione esiste dal 2004 Referente: Michel Tel. 333 7241234 e-mail: camaramichel@libero.it Attività e aspetti culturali Le iniziative dell’Unione Studenti Africani riguardano l’organizzazione di giornate di accoglienza per i nuovi studenti arrivati in città, giornate per la conoscenza dell’Africa e di promozione culturale. È stata organizzata una giornata culturale presso la Casa dello Studente: un ex studente del Camerun ha tenuto una conferenza sul tema “Gli Stati Uniti d’Africa. Una via per la prosperità, come realizzarla?”, cui hanno partecipato studenti africani, italiani ed alcuni ex-studenti stranieri ormai integrati a Firenze. La conferenza è stata affiancata da eventi tradizionali dei vari Paesi. Associazione Interculturale Hassan Fathy Presso la sede del Movimento di Lotta per la Casa Referente: Rachid Fenaomi Le assemblee non hanno una cadenza precisa, ma vengono organizzate quando ci sono problemi impellenti. Attività - Sostegno agli immigrati sulle problematiche legate al lavoro, alla casa, ai documenti. - Feste di finanziamento a sostegno delle emergenze abitative. Centro Comunità Araba Via Erbosa, 34 Referente: Ahamad Yusuf Attività culturali “È un centro di raccolta di tutta la cultura letteraria, artistica e tradizionale, che è in qualche modo lasciata in disparte dal mondo mussulmano. Cerchiamo di realiz56 Proposta “Importante sarebbe la partecipazione attiva degli immigrati, ciascuno con le proprie idee e proposte. Partire dal basso senza pensare alle varie divisioni interne alle Comunità, coinvolgere i rappresentanti stranieri e gli organi istituzionali competenti, per creare luoghi dove le varie Comunità e Associazioni, magari anche a rotazione, possono organizzare dibattiti, feste, corsi di formazione”. H. S. “Va pensata una politica per le seconde generazioni di stranieri. I Paesi dove non si pensa ai giovani avranno poi situazioni di conflitto, perciò occorre pensare fino ad ora a una politica sociale. Occorre rilanciare il metodo di integrazione sociale in modo che i giovani si integrino e non si creino conflitti di identità sociale”. P. D. Network delle associazioni zare progetti d’integrazione culturale soprattutto nelle scuole. Io personalmente ho scritto dei libri con la Casa Editrice Patatrac sulla cultura araba”. Ahamad Y. Cooperativa Afrotoscana P.zza Artom, presso uffici Mercato Ortofrutticolo Referente: Hussein Abdi Salah Tel. 055 4393270 e-mail: husseina@tin.it La cooperativa nasce nel 1993, da alcuni iscritti al Forum delle Comunità Straniere in Toscana, con circa 30 lavoratori dei quali quasi il 90% è costituito da immigrati, provenienti prevalentemente da Senegal e Somalia. Negli anni ’90 hanno organizzato dei dibattiti sui temi del lavoro e dell’immigrazione. Recentemente la Cooperativa ha assunto alcuni dei ragazzi somali che alloggiano nella scuola di viale Guidoni. Attività - Servizi di stoccaggio, facchinaggio, confezionamento frutta, pulizie. Forum delle Comunità Straniere in Toscana Via Cesare Balbo,15 Tel. 055 4393270 Referente: Hussein Abdi Salah e-mail: husseina@tin.it Il Forum nasce nel 1990 con circa 300 iscritti, adesso sono solo un centinaio. Prevalentemente gli utenti sono somali, egiziani e senegalesi. Attività - Orientamento per problematiche legate all’immigrazione. - Informazioni relative a vari tipi di documenti necessari. - Scambi interculturali e aiuti umanitari. - Vorrebbero organizzare progetti e corsi di formazione, ma attualmente mancano i finanziamenti e lo spazio dove poter svolgere le attività. 57 Associazioni Africane Nuova Cittadinanza Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Associazioni Interculturali Associazione Nosotras Via S. Agostino, 19 Referenti: Adam Ghani, Laila Abi Ahmed Tel. 055 2776326 - mercoledì h 10.00 (segreteria) e-mail: nosotras@supereva.it http://www.nosotras.it Orario di apertura: Giovedì pomeriggio e Sabato mattina Onlus – Associazione di promozione sociale e-mail: donnenosotras@libero.it Gli intenti dell’Associazione sono: - Realizzare spazi di comunicazione tra donne di diverse provenienze geografiche e culturali. - Promuovere l’autodeterminazione di tutte le donne, valorizzare la soggettività delle immigrate. - Promuovere iniziative per assicurare a tutte le donne presenti in Italia i diritti civili, politici e sociali. - Assumere iniziative per eliminare la violenza contro le donne. - Opporsi alla guerra ed a ogni forma di violenza, fisica e psichica subita dalle donne. - Opporsi allo sfruttamento delle donne in tutte le sue forme. - Rifiutare ogni tipo di razzismo e di xenofobia. - Valorizzare le competenze individuali in vista dell’accesso ai lavori più qualificati. Attività - Progetto Mann Deeq - Percorsi interculturali - Servizio Ponte in via s. Agostino, 19. La particolarità dello sportello è la Lingua Madre: 6 o 7 lingue utilizzate nella relazione di sostegno. - Accompagnamento e accoglienza. - Corsi di mediazione culturale nelle scuole. - Progetti su diritti, doveri e servizi, principalmente per donne immigrate. L’utenza più frequente dello Sportello è costituita dalL’immigrazione di 1°impatto con problematiche di comunicazione, prevalentemente per la lingua. 58 Il Ponte Via S. Agostino, 19 Tel. 055 2776326 infoponte@libero.it www.nasotras.it Sportello specifico per orientamento, accoglienza, ricerca di lavoro orari di apertura: Giovedì h. 9.00 - 13.00 / 15.00 - 19.00 Sabato h. 9.00 - 13.00 Nuova Cittadinanza Ass. Somali in Toscana – Mondo Unico Via C. Salutati, 11 Referente: Abukar Moallim e-mail: mondo.unico@libero.it Tel. 055 689845 Attività - Collaborazione con Enti e Istituzioni. - Consulenza e informazione per tutte le Comunità. - Sono un tramite con le Istituzioni, gli Enti e i vari Servizi su: assistenza, informazione, consulenza sui programmi per l’immigrazione, aiuto nella stesura e nell’orientamento sulla modulistica legale. - Operano per far fronte alle emergenze, cercando di essere un sostegno a tutti gli effetti. A.I.A.S. – Associazione Interculturale per l’Amicizia e la Solidarietà tra i Popoli Sede: abitazione privata Referente: Derres Araia Tel. 055 433335 e-mail: derres@tin.it È nata nel 1996 presso il Centro la Pira con circa 40 iscritti. Attività “È un Associazione che mette in rete sia stranieri che italiani. È fatta dal bagaglio dell’esperienza di tutti coloro che si rivolgono a noi. Aiutiamo le persone a mettersi in regola e offriamo conoscenze nell’ambito legale, del ricongiungimento familiare, della proroga del permesso di soggiorno attraverso consulenze burocratiche. A seconda delle necessità orientiamo le persone verso i servizi più adeguati. Collaboriamo con le Associazioni e le Comunità a dei progetti. Per esempio un progetto in corso (esserci@net) è finalizzato a sviluppare le potenzialità delle Comunità straniere attraverso attività di crescita dei propri dirigenti e una maggior conoscenza tra loro e con le Istituzioni. Vengono organizzate anche attività ricreative-aggregative come danze e musiche insieme ad altre Comunità oltre a manifestazioni e iniziative sempre in rete 59 Associazioni Interculturali Proposta “Uno dei campi che necessitano di risoluzione è quello dell’assistenza legale. La consulenza c’è, sia dagli Sportelli informativi istituzionali che dalle miriadi di Associazioni che si occupano di questo settore. Anche noi ci occupiamo di consulenza, perché ne abbiamo una conoscenza personale. Quello che manca è l’azione pratica legale. Per esempio, servirebbe investire risorse per i ricorsi al momento in cui ci sono risposte negative. Quando c’è un rifiuto e quindi un’espulsione è il momento in cui c’è bisogno di portare avanti una pratica e intraprendere un’azione legale”. A.M. Network delle associazioni Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Algeria con altri gruppi, come la Fat e l’Associazione Eritrea”. Derres A. Associazione Algerini in Toscana Sede presso la CGIL, Borgo dei Greci, 3 Presidente: Sara Boudissa Tel. 055 2700472 Orario di apertura: giovedì h. 15.00 - 19.00 e venerdì h. 11.00 - 13.00 e-mail: algerinitosc@aruba.it http://www.algerinitosc.it “L’Associazione Algerini di Toscana si è costituita il 22 marzo 1995 a Firenze con lo scopo di incentivare la solidarietà, lo spirito di fratellanza e cooperazione fra gli immigrati dall’Algeria, con gli altri immigrati presenti in Italia e con i cittadini italiani. Con questo spirito l’Associazione Algerini di Toscana ha cercato di promuovere la cultura algerina nelle sue diverse espressioni (cinema, teatro, letteratura, tradizioni, costume, religioni, ecc), per trasmettere ai figli degli algerini, e a tutta la Comunità degli stranieri e i cittadini italiani, i principali elementi culturali del nostro paese d’origine. Abbiamo anche creato l’Associazione Algerini di Toscana per combattere ogni forma di discriminazione (razziale, religiosa o politica) ed ogni forma di intolleranza nei confronti delle diversità”. Sara B. Attività e aspetti culturali - Sostegno ai rifugiati politici - Integrazione culturale degli Algerini - Accompagnamento in Ospedale e in Questura - Consulenze legali - Attività culturali: All’interno del sito http://www.algerinitosc.it si può trovare una sezione sulle attività culturali promosse dall’Associazione. La mostra “Algeri mon amour “vuole far conoscere una delle espressioni culturali, la pittura, con la quale gli artisti algerini immigrati in Italia esprimono la loro voglia di continuare con le proprie arti che è anche la rappresentazione del loro desiderio d’integrazione e crescita artistica e culturale. - Progetto Blida: Sostegno psico-pedagogico a bam60 Storia della comunità La nuova religione si è diffusa nell’unione Europea con l’insediamento degli immigrati economici e dei rifugiati durante gli ultimi quarant’anni. I musulmani si sono stabiliti in paesi che si definivano come società laiche. Eppure, nel confronto con la nuova religione e con gli sviluppi politici alla periferia del continente, si è assistito, nell’opinione pubblica, nei media, nel discorso politico, alla riscoperta di un “Occidente cristiano”. S.B. Network delle associazioni bini e adolescenti vittime di violenza nella città di Blida (Algeria). Attivazione di cooperazione tra strutture educative algerine e strutture educative toscane. Sintesi del Progetto: La città di Blida (50 Km a sud di Algeri, nella regione Mitidja) è stata particolarmente colpita dal terrorismo nel periodo tra il 1993 ed oggi: più di 7000 vittime sono state assassinate e più di 5000 sono state ferite, tra cui molti bambini e adolescenti. L’obiettivo primario è quindi il miglioramento dell’assistenza ai minori all’interno del centro dell’Associazione Djazairouna, perché i minori e le famiglie vittime del terrorismo possano usufruire del necessario sostegno psicologico, di un servizio sociale e di un gruppo di volontari formati a questo scopo, e dove possano sperimentare contesti e percorsi sani di crescita e di sviluppo. - Progetto di ricerca: “Minoranze musulmane, pratiche comunitarie e politiche locali a Firenze”: Le comunità musulmane e l’Islam come religione sono oramai parte della vita sociale europea. L’islam è la terza comunità religiosa per numero di fedeli nell’Unione Europea e la seconda in Italia. Data la molteplicità delle comunità presenti, è difficile avere cifre precise in Italia: alcune stime parlano di 550.000 - 700.000 circa (Dossier CARITAS;1999; 2000). 61 Algeria Nuova Cittadinanza Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Albania Albania A.S.U.F. – Associazione Studenti Universitari Albanesi a Firenze Via Benedetto Dei, 2/a, presso il Consolato Onorario dell’Albania Presidente: Enida Metani e-mail: asufstudent@yahoo.com www.asuf.altervista.org L’Associazione nasce ufficialmente il 2 luglio 2005 con 16 soci fondatori. L’obiettivo è quello di rappresentare tutti gli studenti universitari albanesi arrivati a Firenze. L’Associazione è comunque aperta ad accogliere gli studenti di altre Comunità straniere, che possono diventare soci onorari dell’Associazione stessa. A Firenze ci sono più di 1000 studenti universitari albanesi, ed esiste un progetto dell’Unione Europea che finanzia la frequenza di studenti albanesi nelle università italiane che è iniziato nel 1998 e si concluderà nel 2010. Attualmente stanno aumentando consistentemente gli studenti albanesi in Italia, e si stanno riunendo e organizzando in associazioni. L’Associazione, in particolare, ha collaborazioni con ASAN (Albanian Students Abroad Network), con sede a Chicago e con la Lega dei Giovani Musulmani in Italia (www.giovanimusulmani.it) con sede a Milano. Nonostante la provenienza da varie parti dell’Albania, i soci dell’Associazione hanno instaurato tra loro un ottimo spirito di gruppo e di solidarietà. Attività In campo sociale è promossa l’integrazione tra albanesi e italiani e viene offerto orientamento e sostegno ai nuovi studenti che ogni anno arrivano in Italia. Già a metà luglio viene distribuita una brochure con tutte le informazioni necessarie per frequentare l’Ateneo fiorentino e per vivere in Italia. A questo scopo i soci collaborano con il Consolato italiano in Albania per offrire informazioni agli studenti ancor prima di arrivare a Firenze. Come attività ed eventi culturali vorrebbero organizzare incontri di storia, cinema e cultura albanese, anche attraverso una festa d’inizio dell’Anno Accademico a settembre. 62 Network delle associazioni Aspetti culturali Nel 2005 è stato distribuito gratuitamente il primo numero del mensile “Ora” scritto in albanese e in italiano: 300 copie grazie all’autofinanziamento e a qualche sponsor privato. Il giornale “Ora” ha come primo obiettivo quello di aiutare gli studenti ad acquisire conoscenze sul sistema universitario fiorentino, la cultura albanese, informazioni utili e dati di cultura e sport, mantenendo le distanze dalle ideologie degli “affari politici e dagli interessi di pochi”. Il giornale verrà pubblicato anche in lingua italiana per dare la possibilità agli studenti non di lingua albanese di confrontarsi e conoscere la cultura albanese e di poter usufruire di informazioni utili ad entrambi. Attraverso i contatti della redazione e i vari articoli giornalistici, verranno comunicati gli eventi più importanti accaduti nel corso del mese, tutto ciò che è ritenuto di grande interesse per la vita degli studenti. Tutti gli interessati ad uno spazio sul giornale possono contattare: asufstudent@yahoo.com - www.asuf.altervista.org Casa dello Studente, p.zza Calamandrei, Firenze Lega Artisti e Scrittori Albanesi in Toscana Via IX Febbraio 15 – 50129 Firenze Presidente: Zija Saracaj (Cantautore) Tel. 055 482900 e-mail: saracaj_zija@tahoo.it La “Lega degli Artisti e Scrittori Albanesi in Toscana” con sede a Firenze, è nata il 21 marzo 2005. Con oltre 90 iscritti, suddivisi in varie discipline artistiche rappresentate e presenti, ciascuna delle quali ha una buona dose di autonomia e una propria programmazione. L’integrazione tra le singole programmazioni costituisce il programma generale. Sono presenti: cantanti, poeti, compositori e musicisti, scrittori e giornalisti, pittori e scultori. La “Lega”, è un centro permanente di vita associativa a carattere volontario, democratico, patriottico ed indipendente in tutti i sensi, impegnato solo a realizzare il suo programma che consiste in: - Promuovere scambi culturali e artistici, favorire i rapporti fra la “Lega”, artisti italiani e gli stessi Albanesi che vivono in Italia. 63 Albania Nuova Cittadinanza Albania Network delle associazioni Nuova Cittadinanza - Favorire i rapporti istituzionali tra Università, fondazioni e istituzioni culturali italiane e albanesi della Toscana e dell’Albania e altre associazioni e filiali. - Fare il possibile per divertire il pubblico italiano e albanese e far si che gli amici italiani possano conoscere le culture e le tradizioni albanesi in tutti i campi. - Far goderew a tutti gli artisti albanesi che vivono in Toscana la cpmplessità dei diritti e vantaggi previsti dalla Costituzione Italiana verso gli stranieri. Aspetti culturali La Lega, dopo un mese dalla sua fondazione, creò un “Ansambel Artistico” della musica popolare e leggera albanese. Il cantautore Z. Saraci, il fondatore dell’Ansambel, entro un anno, ha organizzato in tutta la regione Toscana, 13 spettacoli, tutti di successo. Il 12-20 maggio 2005 abbiamo aperto una “Mostra collettiva” di pittura e scultura, intitolata “Le Orme”, presso il centro giovani “Java”. Il 5 ottobre 2005, abbiamo regalato 85 libri di storia, medicina, poesie e romanzi (T. Nishani), in lingua albanese alla Biblioteca dell’Orticultura del quartiere 5. Nello stesso giorno abbiamo presentato il libro scritto dal Dott. L. Guri, intitolato “Albania, il paese dei contrasti”. Il 19 maggio 2006, alla Feltrinelli di Firenze, abbiamo presentato il libro di A. Spanjolli, dal titolo “Eduart”. Il 28 novembre 2006, in occasione della nostra festa nazionale abbiamo organizzato una grande manifestazione culturale. Alcuni artisti dell’L.A.S.A.T.” Artur Spanjolli Scrittore e Pittore Agustin Cara Cantante e Musicista Arben Morina, Aliona Pelo Pittrici Anila Kati Vice Presidente della “Lega” Pittice Zamira Canaj Giornalista Denata Ndreca Vice Presidente della “Lega” Scrittrice Arian Kalari Scultore Elvana Bilali Segretario dell “Lega” Giornalista e Poeta Arlid Hajro Cantante Eli Belaj Cantante Cezarina Toma Poeta Zija Saracaj Presidente della “Lega” Cantaurote Holta Arapi Pittrice Aliona Pelo Pittrice Presidente d’onore della Lega Dott. ing. Lutfi Guri. 64 Proposte Penso che abbiamo tutte le possibilità per organizzare in modo permanente degli spettacoli a cui possono partecipare, in un concorso annuale, tutte le comunità, scegliendo poi gli artisti migliori, per costituire un gruppo artistico interculturale che lavorerà insieme e promuoverà il programma in vari spettacoli in tutta la Toscana e oltre. Se questa cosa avrà un seguito avremo anche modo di risolvere anche i problemi economici per mantenere viva questa attività e questo movimento. Io personalmente posso realizzare belle cose, avremo bisogno però, per la piena realizzazione del nostro progetto, di un impianto fonico adeguato per poter proseguire nel migliore dei modi la nostra iniziativa. Spero che qualcuno possa ascoltare questo messaggio per poter aiutare la nostra “Lega”. Grazie, Zija Saracaj Nuova Cittadinanza Albania Amica Via delle Ghiacciaie, 5/b Presidente: Durim Meta e-mail: albaniaamica@yahoo.it L’Associazione è nata nel 1999 ed è stata registrata nel 2004, oltre alle altre sezioni presenti nella Provincia di Firenze hanno una sede anche a Lushnje in Albania. Nel Comune di Firenze sono circa 200 soci. In passato hanno fatto una grossa campagna contro lo sfruttamento della prostituzione delle donne e dei minori albanesi, collaborando con la Questura. Caratteristica principale di tutte le loro attività e servizi è quella di muoversi sempre sul territorio, accompagnando anche fisicamente le persone in difficoltà a realizzare i vari iter burocratici. Un aspetto positivo è sicuramente la numerosa presenza di giovani e donne all’interno dell’Associazione. Aspetti meno rosei sono le divisioni legate alla vita politica nazionale. L’Associazione collabora con la Lega Nazionale Associazioni Albanesi in Italia. Attività “Il nostro lavoro si è rivolto a tutti i problemi emergenti, come la prostituzione, i bambini piccoli che chiedevano l’elemosina per le strade, ed informare l’opinione pubblica italiana sulle verità dell’Albania e degli albanesi, per far capire a tutti che gli albanesi non solo quelli che si vedono nei Tg occupando solo le cronache nere”. D.M. - Assistenza e informazioni generali. - Orientamento e informazioni per il lavoro e per i documenti. - Gruppo artistico di musiche e danze tradizionali. - Organizzazione in collaborazione con Anelli Mancanti di un corso di lingua albanese per italiani. - Corsi d’informatica e d’italiano in Albania. - Organizzazione di manifestazioni, convegni e giornate commemorative, in collaborazione con altre Associazioni straniere e italiane. Aspetti culturali “In collaborazione con alcuni studiosi cerchiamo di capire, attraverso l’interpretazione di numerosi do65 Albania Associazione Anelli Mancanti L’associazione é nata nel 1997. Già da alcuni anni offre vari servizi gratuiti sia a cittadini italiani che migranti, svolti da volontari in accordo con interpreti linguistici, operatori e mediatori culturali. Contatti: Associazione Multietnica Gli Anelli Mancanti – ONLUS - via Palazzuolo, 8 Firenze www.anellimancanti.it www.telestreet.it Network delle associazioni Albania Network delle associazioni Nuova Cittadinanza cumenti presenti in varie realtà nazionali, l’identità storica del popolo albanese. Alban Kraja, Presidente della Lega Mondiale degli albanesi, ha scritto un libro sui 24 imperatori di origine albanese. Inoltre è nelle nostre intenzioni creare incontri con scrittori albanesi di tutta Italia, ed insieme ad una emittente albanese vorremmo fare un documentario sulla vita quotidiana della nostra comunità a Firenze”. D.M. Artisti Elvana Bilali, poetessa. Gruppo musicale di Piazza della Repubblica Attività sportive L’Associazione Albania Amica, in collaborazione con il Comune di Firenze, nel 2003, ha organizzato il “Mundialito” di calcio, che vorrebbe riproporre nel 2006 in tutta la Toscana. sociazione Amicizia Ita Associazione Amicizia Italia-Albania Via Facibeni,13 Presidente: Elio Rossi e-mail: Assam.italialbania@tiscali.it Tel. 055 415461 - 055 9501003 - 338 2171170 L’Associazione è composta dal 50% di italiani e 50% di albanesi Attività - Realizzazione di una rete di trasporti che permettono un collegamento con l’Albania. - Realizzazione numerosi progetti in Albania, riguardanti soprattutto la realizzazione di infrastrutture e la cessione di veicoli di vario tipo, necessari alla collettività albanese. - Pubblicazione opuscolo sui primi albanesi arrivati in Italia - Pubblicazione di due libri (Italiano-Inglese) per incrementare il turismo in Albania Associazione Toscana Albania Via dello Steccuto, 38 Vice - presidente: Aldo Laca Console Onorario: Lutti Guri 66 Informale attivo “I servizi per stranieri che ho conosciuto e che per me funzionano bene sono la Madonnina del Grappa, la Caritas, l’Associazione Arcobaleno e l’Ufficio Immigrati della Cat in Viale Guidoni, che ho usato anch’io e ci ho mandato tante persone. Altri servizi importanti sono il Centro La Pira e il Centro di Formazione Professionale in via Capo di Mondo, dove io nel ’98 ho fatto il corso di Operatore Interculturale. A Firenze ci sono vari servizi gratuiti come le mense, le docce, la sanità, l’istruzione. Di lavoro sono un mediatore linguistico e culturale, lavoro in tutti gli ospedali, è un ruolo che sta in mezzo tra i medici e i pazienti. A Firenze il sistema sanitario funziona bene. Tutti trovano assistenza nella stessa maniera. Per esempio a Careggi c’è un medico somalo per chi lo richiede. In P.zza Ss. Annunziata c’è un servizio sanitario anche per chi è illegale, soprattutto per giovani con problemi e ragazze di strada. Al Mayer prendono direttamente contatti con i Paesi in stato di emergenza e prendono i bambini che arrivano da lì. C’è un tesserino sanitario per tutti STP, Stranieri Temporaneamente Presenti, che è di 6 mesi e rinnovabile. Si può fare in qualsiasi ospedale, anche senza documenti”. D. M. Network delle associazioni Tel. 055 32611 (centralino) - 055 217511 e-mail: albconsfi@virgilio.it Orario di apertura: lunedì - mercoledì, h. 16.00 19.00; venerdì, h. 16.00 - 19.00 solo su appuntamento. L’Associazione è nata nel dicembre del 2001 con circa 80 iscritti ed è costituita da cittadini albanesi di tutta la Toscana oltre che da coppie italo-albanesi. Il Console Onorario, l’ing. Lutti Guri, oltre che il presidente dell’Associazione, è il rappresentante ufficiale del Municipio di Tirana a Firenze e il coopresidente dell’Anolf CISL Toscana. Attività L’obiettivo comune a tutte le attività è quello di cercare di integrare i cittadini albanesi nel tessuto sociale italiano. Offrono corsi di formazione, assistenza tecnica, incontro offerta/domanda lavoro, orientamento e aiuti generici per i documenti, oltre ad attività di tipo culturale e sportivo (nel 2003 in collaborazione con la Madonnina del Grappa). Si occupano di formazione, comunicazione e media, attività ed eventi culturali che mettano in relazione il popolo italiano e quello albanese. Il referente, Pasholli Xhavit – vicepresidente del Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze e medico – porta le richieste della Comunità e delle Associazioni al Consiglio, e fornisce le informazioni che arrivano dal Consiglio: fa da ponte tra il Consiglio e la Comunità. Presso la Misericordia fornisce servizi specialistici e visite in breve tempo. Associazione Albania Toscana Via Corsica 44 (Fiesole) Presidente: Vat Maraschi e-mail: maraschi.vat@libero.it Attività - Creazione di un gruppo folkloristico albanese nella città di Firenze. - Progetti e attività di solidarietà e sostegno. - Organizzazione di attività di tipo scientifico, culturale, sportivo. 67 Albania Nuova Cittadinanza Albania Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Attività sportive Squadra di calcio albanese “Aquila”, referente: Dede Mehilli. Proposte “Ogni gruppo culturale dovrebbe avere un proprio spazio, magari anche per le associazioni. Gli scambi di idee, dei modi di vivere e delle culture sono sempre subordinati all’avere uno spazio a disposizione”. L.G. “Creazione di uno spazio multietnico all’interno del quale possano alternarsi animazioni e serate condotte dagli appartenenti alle varie comunità” Z. “È necessario dare uno spazio a tutte le associazioni e comunità, sarebbe molto gradito anche un edificio da rimettere a posto considerando che numerosi sono i cittadini albanesi che lavorano nell’edilizia” D.M. Storia della Comunità “Siamo la seconda comunità dopo quella cinese, 16.000 nella Provincia di Firenze e 40.000 in Toscana. Molti lavorano nell’edilizia e stanno aprendo ditte loro. Nella provincia di Firenze si trovano 788 imprenditori albanesi. Gli studenti albanesi a Firenze sono più di mille”. D.M. “Le attività principali sono nel campo dell’edilizia, in cui, oltre che lavorare come operai, sono nate ditte gestite da stranieri provenienti da Albania e Kosovo”. B. X. Cooperativa Sociale Cat Viale Guidoni, 26 - 50127 Firenze - Tel. 055 4222390 Tra gli ultimi progetti attivi: Infoimmigrati in viale Guidoni, 156 presso il Centro dell’Impiego con la presenza di un mediatore linguistico albanese e cinese. Spazio intermedio aperto in via Palazzuolo, 12, con mediatori culturali albanesi, russi e nigeriani. Progetto avviato nel 2004 per la tutela dalla prostituzione. In collaborazione con l’Associazione Arcobaleno 68 Network delle associazioni Percezione sulla città “Abbiamo avuto il visto d’ingresso per cure mediche per mia moglie e per me che l’accompagnavo. Paragonando la situazione di quando sono arrivato ad ora, è molto peggiorato il servizio sociale: un anno fa sono andato a chiedere l’assistenza sociale per un amico, ma mi hanno detto che i fondi statali sono stati tagliati. Anche le persone che si occupavano di accoglienza erano più disponibili di ora”. D.M. “La nostra comunità è sicuramente più visibile rispetto al passato, i media però mettono spesso in risalto azioni criminali determinando inesatte identificazioni tra gli albanesi e la criminalità, anche se recentemente le cose stanno migliorando anche da questo punto di vista. Abbiamo fatto, con l’Associazione Albania Amica, un grosso lavoro per ridurre il fenomeno e lo sfruttamento della prostituzione albanese”. D.M. “Firenze non è razzista, ma non è una città interculturale: Firenze, l’Italia in genere, ha vari livelli culturali, e tanti più ignoranti, hanno ancora paura dello straniero. Però è importante che loro capiscano che lo straniero non porta solo cultura (di cui spesso agli ignoranti non frega niente), ma contribuisce al lavoro, pagando le tasse e aumentando la ricchezza economica del Paese e della città. Inoltre spesso gli stranieri si specializzano in professionalità specifiche, come i badanti, i muratori, i commercianti, ecc. Comunque questo flusso recente di migrazione incide nella vita della città, nel lavoro ed è una realtà che porterà per forza ad una apertura”. P. X. 69 Albania Nuova Cittadinanza Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Kosovo Kosovo Comitato Kosovaro in Toscana Via Bassa, 30, Scandicci – abitazione privata Referente: Berisha Xhafer Tel. 055 77926766 Attività - Informazioni per i connazionali. L’Associazione è un punto di riferimento dove trovare informazioni per vivere nella città di Firenze. - Assistenza legale: asilo politico, sanatoria. Lavorano soprattutto in collaborazione con la Casa dei Diritti Sociali e con l’Avvocato Daniela Consoli, con la Questura e la Prefettura, operano principalmente per i richiedenti asilo politico del Kosovo. - Informazioni per Carta di Identità e Passaporto. - Interpretariato con la Questura. - Ricerca di titoli di viaggio per andare e venire dal Paese. - Prima accoglienza e ricerca di alloggio per chi arriva in città. - Il Comitato Kosovaro fa da garante per la persona richiedente dando le proprie garanzie. 70 Nuova Cittadinanza Network delle associazioni “Nei Campi convivono famiglie rom di diversa provenienza, così gli aspetti culturali e tradizionali si mescolano e si trasformano e spesso le culture più forti e condivise vengono assimilate da tutto il Campo; magari influenzate e contaminate da altri elementi culturali, fino a creare ancora altra e trasformata cultura”. D. M. Associazione Amalipe Romanò - Amicizia rom Senza sede Presidente: Adem Bejzec - Olmatello Segretario: Vedat Dibrani - mediatore linguistico culturale Referente Comitato di Gestione Campo Olmatello: Plavci Skender e-mail: amaliperomano@virgilio.it Tel. 055 453858 - Campo Olmatello L’Associazione è nata essenzialmente per sostenere, aiutare burocraticamente e socialmente il grande afflusso dal Kossovo di qualche anno fa. Attività - Orientamento e informazioni sulle nuove leggi sull’immigrazione. - Integrazione scolastica dei bambini rom. - Organizzazione di incontri e convegni in alcuni dei Circoli Arci del Quartiere 4. Aspetti culturali Musicisti di strada “Djanko Reinhard” Proposte “Ogni associazione dovrebbe avere un proprio spazio anche a rotazione, così com’è stato in via Leonardo da Vinci, con computer, collegamento ad internet e dove potersi promuovere”. D. “Non vogliamo campi ghetto dove i cittadini italiani non conoscono la nostra lotta quotidiana…vorremmo l’inserimento e l’integrazione dei cittadini rom…vorremmo che i centri sociali nei Campi fossero gestiti da cittadini rom…vorremmo che i Campi fossero riconosciuti come residenze temporanee…vorremmo un inserimento lavorativo difeso dai Sindacati”. A. 71 Rom Rom Rom Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Percezione sulla città “Noi immigrati siamo scappati dalla terra di origine sperando in una vita migliore e cercando di essere in regola per evitare di essere mandati via. Le nostre case in Kosovo, difatti, adesso non esistono più”. K. “Nel Quartiere 5 vi fu una prima collocazione, non ufficiale, alla fine degli anni 80.Il primo campo autorizzato, fu realizzato al Poderaccio, nel Quartiere 4, sempre nello stesso periodo. Agli inizi degli anni 90, fu costuito il Campo dell’Olmatello. I primi arrivi consistenti si registrano nel corso degli anni 80 e proseguono poi durante gli anni 90, anche prima del 1997 – con la guerra in Serbia si avrà un ulteriore incremento di arrivi di Rom profughi. Oggi il Masini, il campo non autorizzato accanto a quello legale del Poderaccio, non esiste più. Quasi tutte le famiglie che vi risiedevano sono state trasferite nel campo del Poderaccio, i cui abitanti hanno trovato una sistemazione migliore nel villaggio, fatto di casette prefabbricate, costruito nella zona adiacente. Solo nel campo dell’Olmatello, ci sono circa 250 Rom ma vi vanno aggiunti quelli del Villaggio ex Poderaccio, quelli attualmente del Poderaccio (ex Masini), quelli del Villaggio del Guarlone, quelli già inseriti negli appartamenti (più qualche altro non censito). In totale ci si avvicina al migliaio di persone, pur senza raggiungere tale cifra. Adesso il nostro obiettivo è quello di inserire gradualmente tutte le famiglie in appartamenti in città” M. 72 Nuova Cittadinanza Network delle associazioni Proposta “Un posto dove fare musica, cultura, proporre cibi, foto, poesie ed attività legate al Paese. Uno spazio dove organizzare una festa una volta al mese per far conoscere la propria cultura”. E. N. Associazione Cultura Progresso e Fratellanza Italia-Romania Via Palazzuolo, 8 Presidente: Sig. Cristina Istrate Referente: Elisabetta Nae - membro del Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze Orario di apertura: mercoledì pomeriggio Tel. 055 2302510 e-mail: italiaromaniafirenze@tiscali.it Attività e aspetti culturali - Attività di promozione sociale. - Mercoledì dalle h. 17.00 -19.00 è attivo uno sportello di consulenza gratuita con un avvocato. - In regione organizzano lavori di mediazione e promozione sociale. - Attività culturali, sportive e sociali, partecipazione ai tornei di ballo e di calcio. - Partecipazione alla manifestazione “Fabbrica Europa”. - Partecipazione alle Elezioni del Consiglio degli Stranieri con Europaprogress. - Partecipazione e organizzazione di esposizioni artistiche con il Consiglio degli Stranieri. Storia della Comunità “Non è una Comunità tanto unita perché manca uno spazio ampio per ritrovarsi e far conoscenza, per fare musica, danza, per festeggiare le feste”. Cristina I. “Le donne spesso parlano tante lingue e fanno vari tipi di lavoro, anche se soprattutto lavori nelle case, gli uomini lavorano maggiormente nel reparto edilizio e commerciale. Vengono organizzate con grande partecipazione feste e celebrazioni, con cibo ed eventi tradizionali, solitamente in piazza S.Croce, Libertà, Beccaria, nei Circoli Arci o con gite al lago del Bilancino”. E. N. 73 Romania Romania Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Ungheria Ungheria Associazione culturale italo ungherese Via Palazzuolo, 8 Referente: Maria Acs. Orario di apertura: giovedì e sabato, h .16.00 - 18.30 Attività - Punto informativo e di orientamento. - Insegnamento della lingua ungherese: corsi di lingua ungherese per bambini di coppie miste e per adulti. - Promozione della conoscenza della cultura ungherese tra i membri italo-ungheresi presenti sul territorio fiorentino. Aspetti culturali “Ogni 15 marzo organizziamo una festa commemorativa della rivoluzione ungherese. Organizziamo mostre di pittura, commemorazioni e cene etniche in collaborazione con Slow Food che abbiamo interpellato per fare da mediazione con i cuochi ungheresi. Diamo vita ad iniziative di tipo culturale, educativo e ricreativo”. Maria A. L’Associazione Culturale Italo Ungherese organizza presentazione di libri nella sede dell’Associazione ed ha una biblioteca con oltre 1000 testi in lingua madre e in lingua italiana di scrittori ungheresi. All’interno della Comunità c’è un prete ungherese che 4 volte l’anno organizza una messa in lingua madre. Dopo segue un picnic a cui non partecipano solo cattolici, ma anche laici e protestanti. Associazione Immigrati Europa dell’Est - A.i.e.e Senza sede Referente: Viorica Agauriloae Attività Le uniche attività realizzate attualmente sono di cooperazione internazionale, soprattutto per la mancanza di una sede operativa. 74 Proposta “Mancano le sedi per Associazioni, per organizzare una biblioteca, incontri con i politici rumeni, iniziative per l’integrazione scolastica e per poter sviluppare progetti di cooperazione”. Viorica A. Nuova Cittadinanza Network delle associazioni Associazione del Bangladesh Via Palazzuolo, 172r Referente: Karim Rezaull Orario di apertura: sabato e domenica, h. 17.00 L’Associazione è sostenuta dal Partito Umanista e i membri dell’Associazione del Bangladesh sono tutti volontari. Attività - Sostegno nella ricerca della casa e del lavoro. - Organizzazione di eventi culturali in collaborazione con il Partito Umanista. - Partecipazione alla redazione del giornale Etnie, del Centro Culturale Umanista. - Nel centro Islamico a Sorgane festeggiano la fine del Ramadam. 75 Bangladesh Bangladesh Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Cina Cina Associazione Generale dei Cinesi a Firenze Via di Brozzi, 8 Vicepresidente: Hualin Lai Tel. 055 311183 e-mail: assgeneraledeicinesi@yahoo.it L’Associazione è composta da più di 100 piccoli imprenditori. Attività - Orientamento sulle leggi per l’immigrazione. - Servizio di traduzione di leggi. - Corsi d’informatica e d’italiano. - Organizzazione di funerali. - Organizzazione di incontri aperti a tutti i Cinesi su ciò che riguarda la vita sociale, presso Spazio Reale - Molte informazioni vengono date nella copisteria (davanti alla Questura) in via S.Gallo, usata per fotocopie di documenti per la Questura. In questo modo molti dubbi sulle traduzioni e le modalità di compilazione dei documenti vengono risolti lì. Proposte “Magari vicino alla Questura potrebbe essere utile per i cittadini stranieri ricevere informazioni e orientamento. Ed inoltre, per ogni Associazione, la disponibilità di spazio per poter rispondere alle varie esigenze. È necessario il confronto per non rimanere strettamente ed esclusivamente ancorati alle proprie idee e pregiudizi”. H. L. Fondazione Michelucci C/o Villa “ Il Roseto” - Via Beato Angelico, 15 50014 Fiesole (Firenze) - Tel. 055 597149 - www.michelucci.it Pubblicazioni e ricerca in tema di immigrazione • Es. Ricerche e progetti sul settore abitativo: Villaggio del Guarlone, Rom; Inserimenti abitativi nel Q4. • Osservatorio e ricerche su Comunità Cinese, Albanese e Rom. • Osservatorio sui Centri di Accoglienza della Regione Toscana – Pubblicazione e cd-rom 76 Network delle associazioni Storia della Comunità “Non ci sono molte attività che caratterizzano la comunità cinese, ormai le generazioni nate qui non si interessano molto agli aspetti tradizionali della cultura cinese. A Prato ci sono locali frequentati dai cinesi dove cantano, ballano e soprattutto giocano a carte e simili! L’attività principale è il lavoro! Il lavoro cinese è cambiato molto negli anni in queste zone: è molto diminuito e tanti fanno solo import export perché in Cina le cose costano molto meno, rispetto a produrle qui. C’è infatti un grande fenomeno migratorio: tanti stanno andando verso sud, come in Sicilia, perché la vita costa meno, le case costano meno, e i siciliani comprano molto di più che qui a Firenze. A Firenze non veniamo se non per lavorare, mentre nelle zone di Prato si trovano templi e sedi religiose (buddiste, cristiane, ecc). Non ci sono luoghi di divertimento a Firenze, ma i locali, i luoghi di incontro sono a Prato e dintorni”. H. L. “Circa l’80 % dei cinesi lavorano come grossisti nel settore della pelletteria, il 10 % nella ristorazione e il restante 10 % si divide tra varie attività di tipo commerciale”. Dan Z. “Fino al 2002, quando il settore della pelletteria era in salute, a Firenze c’erano circa 10.000 persone, la mia percezione attuale è che ci siano invece circa 6.000 Cinesi, comunque è doveroso precisare che su 100 persone iscritte all’anagrafe solo il 50% risiede in città. La maggior parte della popolazione cinese in Italia proviene dalla regione dello Zhe Jiang e per la maggior parte lavoravano come agricoltori e commercianti. Negli anni ‘30/’40 l’ emigrazione era diretta soprattutto verso Napoli, città nella quale il modo di vivere aveva numerose similitudini con il nostro. Mio nonno era a Milano quando Mussolini è stato esposto a piazzale Loreto. Non è che non vogliamo socializzare, anzi siamo molto socievoli, è solo che Informale attivo “È consuetudine, all’interno della comunità cinese, rivolgersi ai propri connazionali per chiedere somme di danaro in prestito con le quali poter iniziare nuove attività imprenditoriali. Colui o coloro che sono al momento impossibilitati a elargire il favore “perdono la faccia”, cioè si appanna il loro prestigio. L’espressione “salvare la faccia” è molto usata e tenuta in grande considerazione. Si può comunque affermare che l’usanza del prestito ha sicuramente contribuito alla nascita così rapida e numerosa di attività commerciali. Più faccia hai e più soldi possiedi e maggiori sono le possibilità di far carriera all’interno delle Associazioni cinesi. L’unico aiuto concreto che viene offerto dalle Associazioni è quello di aiutare le persone che si trovano in difficoltà a far rientrare le salme di parenti defunti in Cina”. H. Percezione della città “In generale questa è una città accogliente con gli stranieri, perché c’è sempre stato turismo e flussi di stranieri: è una città abituata! Nel centro storico ho notato un maggior numero di attività gestite da immigrati sia comunitari che non, tra l’altro spesso abusive. Si presenta così una situazione più caotica rispetto al passato anche se le Istituzioni dimostrano di essere più attive nel tentativo di favorire l’integrazione interculturale. Pure gli italiani mi pare che abbiano mutato la percezione del fenomeno immigrazione dando segnali di maggiore apertura e disponibilità”. H. L. 77 Cina Nuova Cittadinanza Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Filippine Filippine Associazione Immigrati Filippini Via Sant’Agostino, 19 Presidente: Mario Nario Delfin Fondatori: Divina Viaje Capalad - Presidente del Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze; Agliberto Aquino - ex Presidenta AIF; Josefino Nueva - membro del Consiglio Stranieri del Comune di Firenze e Consigliere dell’Associazione e-mail: aifilippine@yahoo.com L’Associazione nel marzo 2003 aveva 24 soci, mentre adesso ne ha circa 600. La Comunità è molto unita, solidale e religiosa e le informazioni e il sostegno sono soprattutto trasmessi attraverso il passa parola dei gruppi e delle Associazioni. L’Associazione cerca di coinvolgere il Console, che si trova a Roma, a venire a Firenze almeno 2 volte l’anno per ascoltare le problematiche della comunità. Attività - L’attività principale è quella di fornire aiuti, assistenza, orientamento e informazioni. - Corsi di italiano. - Organizzazione di tornei di scacchi, bingo, basket e calcio. Spesso gli eventi avvengono alla Palestra di Legnaia di via Filarete. - Raccolta di firme per istituire un Consolato filippino a Firenze Comfit – Comunità Filippina in Toscana Via S.Iacopino, 3 Presidente: Renato Berganio Referente: Arlena Routa – membro del Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze L’Associazione ha solo un anno di vita, ma è già in una rete strutturata di collaborazioni con le altre associazioni in contatto con il Consiglio degli Stranieri. Attività - Sostegno e aiuto nelle varie necessità sociali e legali proprie di chi è appena arrivato. - Attività di orientamento e formazione per la ricerca di lavoro. 78 Nuova Cittadinanza Network delle associazioni Aspetti culturali Esiste un giornale filippino “Ampinoi” su cui vengono scritti articoli dai membri dell’Associazione. Associazione Filippini Indipendenza Via del A. Pollaiolo, 73 Punto di ritrovo: Piazza Indipendenza, giovedì e domenica pomeriggio Presidente: Ponciano Penuliar Attività sportive Organizzano tornei sportivi di basket e di pallavolo. Gli eventi avvengono fondamentalmente in due palestre di Firenze: Palestra di Legnaia - Palestra Paolo Valenti, Careggi. Le squadre sono composte da filippini che arrivano anche da altre città di Italia per partecipare alle partite della domenica. Inoltre sono referenti informali di un gruppo che si ritrova in piazza Indipendenza il giovedì e la domenica. Gruppo European Filippino Friendship Presidente: Alwin Bacus Piazza Indipendenza L’associazione organizza attività sportive di basket e di pallavolo. Gli eventi vengono tendenzialmente organizzati nella palestra Paolo Valenti a Careggi. Comunità Filippina di San Barnaba Via Panicale / angolo via Guelfa Presidente: Rolly Jimenea Referenti spirituali: Suor Erlita Bautro, Padre Gianni Guida Messa in filippino: giovedì fino alle h. 17.30 - domenica, h. 18.00 - 20.00 Ogni membro dell’Associazione ha una responsabilità e una mansione specifica, chi si occupa di lavoro non si occupa dei documenti. 79 Filippine - Eventi culturali e ricreativi, attività sportive e concorsi di bellezze regionali, per esempio Miss. Filippine in Toscana. Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Filippine L’Associazione è un ventaglio che ne racchiude in sé tante altre come il gruppo che si ritrova in Piazza Indipendenza e presso la Chiesa di San Barnaba. Attività La Comunità cerca di essere una rete informativa per quanto riguarda la ricerca di lavoro e la soluzione di problematiche legate ai documenti. Danno appoggio spirituale, morale e culturale. Dà vita ad iniziative culturali con l’intento di essere una comunità visibile e con volontà di partecipare alla vita della città. Aspetti culturali Nella chiesa di San Barnaba vengono organizzate celebrazioni, private e collettive, con cibo e musica, a cui partecipano filippini di tutte le generazioni. È un momento sociale e aggregativo molto forte. - Libro “Via Jero” di Francisco José, tradotto da Pier Luigi Ricciarelli: è un ro9manzo tradotto in 28 lingue ed è finalmente arrivato in Italia. Un testo indispensabile per conoscere la storia, la cultura, l’anima della popolazione dell’arcipelago filippino. Storia della Comunità “È una città tranquilla ed aperta. È da 25 anni che sono qui, la mia integrazione è stata facile e anche per molti filippini, perché lavorano interni alle famiglie divenendone parte. La religione comune è stata un elemento importante per conoscere i fiorentini ed entrare in contatto con la gente del posto”. Yosefino N. “Molti di noi, quasi tutti, lavorano nelle case e infatti è importante ritrovarci fuori e mangiare insieme piatti filippini, perché spesso viviamo nelle case dove lavoriamo”. P. “Prima, anni fa, era molto difficile avere una casa, adesso molti hanno nel tempo trovato un appartamento, e abbiamo così la possibilità di ospitare qualcuno appena arrivato per un pò di tempo. Ci aiutiamo molto. C’è molta solidarietà anche nell’aiutare a cercare lavoro”. Bernardo D. “I giovani che arrivano a Firenze, chiedono soprattutto indicazioni per cercare casa. Quello del lavoro per noi è un falso problema in quanto ci adattiamo a tutto e c’è una diversa predisposizione a svolgere lavori domestici. Con il cambio della legge dell’86 sono cambiate le disposizioni sul lavoro, per cui si è iniziato a svolgere mansioni diverse oltre a quelle domestiche”. Yosefino N. 80 Proposte “Si deve costruire una sede dell’intercultura dove si incontrino e lavorino insieme le varie Comunità. Essere più visibili e integrati nelle scelte che riguardano la città”. Y. N. “Noi vorremmo uno spazio grande, perché altrimenti, tanti come siamo, è normale che ci ritroviamo in p.zza. Il problema è che l’inverno fa freddo, ma soprattutto gli abitanti si lamentano e ci denunciano perché facciamo confusione e uriniamo in strada. Avevamo anche fatto richiesta di un bagno chimico, ma non ce lo hanno mai dato e nei bar non ci fanno andare. L’estate a noi ci piace stare in p.zza però sarebbe bello avere un Circolo a nostra disposizione, perché l’inverno come si fa!? Però ci vorrebbe un Circolo molto grande per ospitare almeno 300 persone! Vorremmo anche un posto dove poter cucinare la roba nostra, mangiare insieme, proprio perché spesso noi mangiamo solo roba italiana nelle famiglie in cui viviamo!” P. Nuova Cittadinanza Network delle associazioni Iran Iran Associazione Italia Iran Associazione Iraniani Residenti Via delle Porte Nuove, 17 Collaborazioni con l’Associazione A.S.I.F. Tel. 055 368019 - 055 3522228 Attività e aspetti culturali “Le due Associazioni si occupano prevalentemente di lingua, letteratura, cultura iraniana, ma anche di aspetti legali e diritto civile. Vengono organizzati nella sede: seminari e convegni, corsi di informatica, corsi di sostegno e ripetizioni per ragazzi di scuola, corsi di lingua iraniana, corsi di musica con strumenti iraniani come il tar, il setar e il daf, oltre al pianoforte. Il sabato vengono fatti i corsi di lingua iraniana, comunque gli orari variano a seconda delle attività in programma e delle richieste dell’utenza. La sede è frequentata da iraniani, ma non solo, anche da tutti coloro che sono interessati a questa cultura e lingua”. G.D. A.S.I.F. (Associazione degli Studenti Iraniani di Firenze) Via delle Porte Nuove, 17 e-mail: asif@persian.com - asi_firenze@yahoo.it najajazz@hotmail.com http://asifirenze.blogspot.com Attività È una Associazione studentesca e culturale che ha come scopo quello di riunire e coordinare tutti gli studenti iraniani e dare loro un appoggio informativo e organizzativo. È composta da studenti volontari che mirano a facilitare l’inserimento dei connazionali nella società italiana e organizzare e promuovere iniziative per l’informazione e la divulgazione della realtà culturale e sociale iraniana ad un pubblico italiano. A.S.I.F. organizza, in proprio o in collaborazione con altri Enti o Associazioni, eventi e manifestazioni quali 81 Iran Network delle associazioni Nuova Cittadinanza convegni e conferenze, mostre, concerti, rassegne cinematografiche, corsi, seminari, feste e rievocazioni storiche e tradizionali persiane. Inoltre promuove iniziative pubbliche di dibattito e la produzione autonoma di pubblicazioni di carattere informativo e di riflessione. Organizzano inoltre rassegne cinematografiche in collaborazione con il Festival dei Popoli e presso Centri Culturali di Firenze come l’Ambasciata di Marte. L’Associazione non ha fini di lucro e si sostiene solo con le quote degli associati e con le sue attività. 82 Nuova Cittadinanza Network delle associazioni Iraq Iraq Referente degli iracheni a Firenze: Bushra Ibrahim www.mesopotamiaonlus.it Tel 055 8075314 Associazione Mesopotamia Referente: Dr. Rachid Sede: abitazione privata - 333 5780568 Attività Si occupa di raccogliere fondi per bambini iracheni, vittime della guerra e anche di ospitarli nelle strutture sanitarie di Firenze e della Toscana per curarli. - Ampliamento di progetti di assistenza per bambini: gemellaggio tra strutture mediche di Baghdad e Careggi. - Iniziative per approfondire i rapporti tra i due paesi. Aspetti culturali “I musicisti dell’Iraq sono molto bravi a simulare i rumori dei bombardamenti… il musicista Wassin Shem, il regista coreografo Kassin Albayati. Sono artisti che non appartengono alla Comunità di Firenze ma comunque sia hanno lavorato in Italia”. I. Storia della Comunità “Circa 80 persone di età media e superiore ai 40 anni sono quasi tutti arrivati in Italia nel periodo successivo alla guerra con l’Iran (1980-89) e precedente alla prima guerra del Golfo (1991). Le donne complessivamente dovrebbero essere meno di 10. Non c’è un’organizzazione formale, vera e propria, all’interno della Comunità. Da quando è iniziata la guerra, nel 2003, sono state più frequenti le occasioni per incontrarci, anche se è passata la voglia di festeggiare perché tutti abbiamo laggiù dei familiari, e nonostante ci siamo ben inseriti nella realtà fiorentina non possiamo fare niente per loro”. Bushra I. 83 Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Libano Libano Associazione Studentesca Libanese “Arez” Via Giovanni Da Cascia, 27 Presidente: Walid Mroueh e-mail: shahroure@hote-mail.com L’Associazione è nata soltanto nel 2004 e conta 8 iscritti (tutti studenti e tutti uomini). Nasce con l’intenzione di aiutare gli studenti libanesi in tutte le loro dimensioni del vivere a Firenze. Attività - Sostegno nella ricerca di una casa, nella richiesta di documenti. A questo proposito sono presenti annunci, con i dati dell’Associazione, presso l’Istituto di Cultura Italiana in Libano, così gli studenti possono contattarli ancor prima del loro arrivo in Italia. - Organizzano, di tanto in tanto, delle gite per i soci. - Sostengono gli studenti libanesi per tutto ciò che occorre loro a Firenze: ricerca di un alloggio, indirizzi delle segreterie, delle Università, come ottenere una borsa di studio, ecc. Aspetti culturali - L’Associazione, oltre ad attività di sostegno e solidarietà, si propone “in futuro di organizzare attività culturali come serate, cene libanesi o attività sportive, per esempio un torneo di calcio per giocatori non comunitari che possa favorire anche altre forme di socializzazione”. Walid M. - Organizzazione di viaggi tra i soci dell’Associazione - Con una squadra di calcetto con il nome dell’Associazione hanno partecipato al torneo universitario. È anche loro intenzione creare tornei di calcio per giocatori non comunitari da abbinare con cene etniche Artisti Alì Harkous: scultore, in Italia per specializzarsi. 84 Storia della Comunità “A Firenze dovremmo essere circa 250/300 persone, la cui maggior parte si trova in Italia per motivi di lavoro. Alcuni gestiscono attività commerciali legate al settore della ristorazione, altri si dedicano all’import-export. Gli studenti dovrebbero essere circa 100 e il loro numero è incrementato soprattutto negli ultimi 2/3 anni”. M. Nuova Cittadinanza Network delle associazioni Associazione di Amicizia Italo-Palestinese Sede legale: Viale Matteotti, 27 Sede informale: Circolo Arci 25 Aprile, via del Bronzino Presidente: Mariano Mingarelli Tel. 055 578418 http://www.amiciziaitalo-palestinese.org L’Associazione persegue finalità di solidarietà sociale nel campo della tutela dei diritti individuali e collettivi. L’Associazione, in particolare, ha come oggetto lo sviluppo di iniziative culturali, politiche e di solidarietà atte a promuovere la conoscenza della cultura del popolo palestinese e a realizzare, anche in cooperazione con le organizzazioni e le istituzioni palestinesi, interventi di solidarietà sociale in tutti i campi inerenti lo sviluppo della persona umana a favore della popolazione palestinese e concorrere, per tale via, a promuovere e rafforzare il processo di pace nella regione e consentire al popolo palestinese la propria libera e pacifica determinazione. Attività e aspetti culturali Gli intenti culturali dell’Associazione sono la diffusione del patrimonio archeologico e architettonico della Palestina; la divulgazione di opere di scrittori, poeti e artisti che lavorano in Palestina; l’organizzazione di mostre, rassegne cinematografiche, teatrali e musicali per far conoscere l’espressione artistica tradizionale e contemporanea. Inoltre l’obiettivo, attraverso convegni e dibattiti, è quello di dare una reale informazione reale sulla vita del popolo palestinese. 85 Palestina Palestina Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Comunità Islamica di Firenze e Toscana Centro Culturale Islamico Sede: Moschea, Borgo Allegri 64/66r Presidente della Comunità Islamica Firenze/Toscana e responsabile culturale della Comunità Palestinese: Elzir Izzedin e-mail: elzir@interfree.it Il Centro Islamico è una Comunità religiosa non suddivisa in nazionalità. All’interno si trovano anche: Associazione dei Giovani Musulmani e Associazione delle Donne. Attività - Oltre alle attività di preghiera vengono realizzate attività culturali. - Lezioni sul Corano, la lingua araba e le tradizioni È una iniziativa nata per i bambini, ma poi si è estesa ai giovani e alle donne. I corsi si tengono la domenica e il giovedì. - Sostegno per i documenti, la casa e il lavoro. - Incontri anche al Circolo Arci “25 Aprile” e al Centro Interculturale di via Faenza. Aspetti culturali Il Centro Culturale Islamico organizza al suo interno la vendita di libri: giovedì, h. 15.00 - 17.00; venerdì, h. 14.00 - 15.00; domenica, h. 10.30 - 12.30 Storia della Comunità “Firenze è aperta, negli ultimi anni sono cresciute l’informazione e il dialogo. Il dialogo tra le varie realtà è fondamentale. I miei figli hanno avuto tanti episodi belli, con i compagni, le insegnanti. Sempre con buoni rapporti. Invece altri musulmani hanno avuto anche esperienze negative, come prese in giro per il nostro abbigliamento femminile. Comunque c’è solidarietà e anche le donne qui a Firenze stanno accettando il nostro abbigliamento e rispettano la nostra cultura, l’educazione che diamo ai figli, quello che mangiamo, ecc… Bisogna distinguere due cose: la religione è una cosa, la cultura un’altra”. S. 86 Proposta “Ci vorrebbero dei posti per permettere gli incontri tra tutte le culture. Posti aperti, soprattutto per conoscere le varie lingue, culture, tradizioni e religioni, per far conoscere ad altre comunità percorso personale, contaminandosi tra le culture, conoscersi e imparare le diversità. Bisogna che ci siano informazioni giuste, corrette e anche nelle scuole insegnare le diverse religioni in modo che anche i bambini non ragionino per stereotipi negativi. Scambio di lingue e tradizioni religiose, così che ci si conosca e non ci siano più pregiudizi o cattiva informazione”. E. Nuova Cittadinanza Network delle associazioni Segreteria: Via L. C. Farini, 4 Rabbino Capo: Rav Dott. Joseph Levi Segretario: Emanuele Viterb Tel. 055 245252 fax: 055 241811 e-mail: comebrfi@fol.it Orario di apertura: domenica e venerdì, h. 9.30-12.30 La presenza ebraica a Firenze può essere fatta risalire fino all’epoca romana, ma è soltanto dal XIV secolo che si hanno i primi documenti sugli ebrei nel territorio della Repubblica fiorentina. Le organizzazioni ebraiche a Firenze sono: A.D.E.I.-W.I.Z.O., Arevim, Associazione Amici del Museo, Associazione Italia-Israele, Associazione Opera del Tempio Ebraico, Benè Akiva, Bené Berith, C.G.E. (Centro Giovanile Ebraico), Centro Sportivo Maccabi, Fondazione per la Biblioteca, Fondazione “Primo Levi”, Gruppo di Studi Ebraici “Lamed”, Gruppo di Studi Storici sugli Ebrei in Italia, Gruppo Sionistico, Keren Hayesod, KKL, TARIAG (attività sociali svolte in lingua inglese). Le organizzazioni hanno il recapito presso la Segreteria della Comunità Ebraica di Firenze. Attività Tutti gli enti ebraici organizzano nel corso dell’anno varie manifestazioni culturali (conferenze, seminari, mostre), sociali (pranzi, feste) e tradizionali. La Segreteria è a disposizione per fornire informazioni in merito ai seguenti servizi: accesso agli Archivi e alla Biblioteca, asilo, baby-parking, cimitero, mikvé, moel, talmud torà. La Sinagoga di Firenze è aperta per visite turistiche guidate all’interno del Tempio e al Museo Ebraico, con spiegazioni sulla storia della presenza ebraica a Firenze. Aspetti culturali Il Museo Ebraico di Firenze: al primo piano della Sinagoga è stato allestito il Museo Ebraico di Firenze, una esposizione storico-artistica che ripercorre in una rapida carrellata i momenti più importanti della storia degli ebrei a Firenze e presenta gli esempi più significativi di arredi orafi e tessili che costituiscono il patrimonio artistico della Comunità. Il Museo è stato fondato dagli “Amici del Museo Ebraico di Firenze”, una Associazione senza fini di lucro che ha oggi lo scopo di contribuire al mantenimento dell’esposizione e ad incrementare la raccolta del materiale storico-artistico. 87 Comunità Ebraica Comunità Ebraica di Firenze Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Russia Russia Associazione Italia Russia Via S. Spirito, 41. Palazzo Rinuccini Referenti: Dr. V.Salvini e Dr. G.Tozzetti Tel. 055 294220 e-mail: italiarussia@comune.firenze.it www.firus.it Orario di apertura della segreteria: tutte le mattine dal lunedì al venerdi, h. 10.30 - 13.00. Da settembre a ottobre, iscrizioni anche il sabato mattina. Attività e aspetti culturali - Servizio informativo su come e dove fare i documenti. - Mediazione culturale ed interpretariato per i soci, per preparazione esami e tesi di laurea. - Corsi e seminari di lingua russa (principianti, elementare, intermedio, avanzato, traduzione, perfezionamento). - Viaggi studio in Russia. - Biblioteca con oltre 3000 testi, videoteca, audioteca per soci: materiale in lingua originale con consultazione gratuita per i soci. - Conferenze, presentazione libri, lettura poesia, laboratorio di canto e teatro. - Laboratorio teatrale con rappresentazioni di opere russe in lingua italiana o russa. - Collaborazione con l’Associazione Firenze Mosca che si occupa degli studi sulla Firenze rinascimentale. Artisti Yurij Olsansky, regista teatrale russo. Aleksandr Pirodan, maestro del coro chiesa russa ortodossa. Olga Voznessenskaya, cantante lirica chiesa russa ortodossa. 88 Nuova Cittadinanza Network delle associazioni Associazione Sportiva Dilettantistica Srilankan Sport Club Firenze V.le Petrarca, 116 Presidente: Tholanthuduwa Siriwar Danage Referente: Saman Perera - membro del consiglio degli stranieri del Comune di Firenze Una volta al mese si tiene la riunione dei 15 membri del Consiglio. Una volta l’anno si tiene l’assemblea di tutti i soci. L’associazione ha collaborazioni con altre Associazioni e comunità di Firenze: Filippine, Arci, Ass. Aiuto Sri Lanka e Ass. Sri Lanka in Toscana, con il Senegal nella gestione di un banco alla Mostra dell’Artigianato. Attività L’Associazione si dedica esclusivamente allo sport e all’organizzazione di eventi e campionati sportivi. Uno dei giochi tradizionali dello Sri Lanka è il criquet che spesso viene praticato a Campo di Marte ed alle Cascine la domenica. Per la festa del Copodanno ad aprile vengono organizzati tornei sportivi al Centro Sportivo degli Assi. Associazione Sri Lanka in Toscana Via Mercadante 2/b Punto di ritrovo: via Carlo del Prete,10 presso l’Associazione Buddista dello Sri Lanka Referente: Ajith Kariyawasam - e-mail: Ajith26@libero.it Presidente: Ajith Kariyawasam - segretario del Centro Buddista Samadhi di Firenze - membro del Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze. Attività - Forniscono aiuti per i documenti e per il loro rinnovo; seguono inoltre le pratiche necessarie per il ricongiungimento familiare. - Sostengono nelle controversie che riguardano il diritto del lavoro: in questo ambito danno informazioni, aiutano nelle traduzioni dei documenti necessari e offrono consulenza legale tramite degli avvocati italiani. 89 Sri Lanka Sri Lanka Sri Lanka Network delle associazioni Nuova Cittadinanza - Collaborano con la CGIL di B.go dei Greci. - Si occupano, nonostante il difficile periodo dal punto di vista economico, di far incrociare le domande e le offerte di lavoro nel settore delle collaborazioni domestiche. - Si occupano, tramite l’Ambasciata, del rimpatrio delle salme, dell’organizzazione dei funerali e di una raccolta di fondi per le famiglie in lutto. - Organizzano attività sportive e tornei. Aspetti culturali “Per far conoscere la nostra cultura, due o tre volte l’anno organizziamo delle feste dove si possono ascoltare e ballare le nostre musiche tradizionali. Organizziamo anche serate che affrontano temi politici del nostro paese come per esempio i rapporti interni tra le varie etnie, culture e religioni in particolar modo con i Tamil”. A. K. Associazione Buddhista dello Sri Lanka “SAMADHI VIHARAYA” Via Carlo del Prete, 10 Referente: Rev.Dodandeniye Nandasiri Thero Tel. 055 4377833 e-mail: samadhivharaya@msn.com Orario preghiere: mattina h 6.00-7.00, sera h. 19.00-20.00. Giovedì: h. 19.00-20.30 meditazione buddista aperta a tutti. Domenica dalle h. 16.00 - 18.30: dialogo interreligioso, fino alle 20.00 preghiera con meditazione. Attualmente l’Associazione conta circa 100 soci e vede la presenza, oltre che di cittadini cingalesi, anche di altre nazionalità, di religione buddista. Le persone che ruotano attorno all’Associazione sono solo circa 300/400, anche perché i cittadini cingalesi non sono abituati a far parte di un’Associazione. Si rivolgono, con le loro attività, a tutti i cittadini dello Sri Lanka, anche di religione differente come i musulmani e i cattolici. Attività - Domenica h. 11.00 corsi di danza; h. 14.00 corsi di danza per bambini; h. 16.00-18.30 corso di lingua inglese; h. 17.00-20.00 preghiera con meditazione - In ambito sociale organizzano, attraverso i volontari 90 Sportello immigrati Cgil Borgo dei Greci, 3 50122 Firenze Tel 055 27001 Network delle associazioni dell’Associazione, raccolte di fondi, utili per quando si presentano delle emergenze. - Sostegno nelle pratiche legali. A questo proposito hanno contatti con l’Ambasciata di Roma, nella ricerca di un lavoro e nella ricerca di un alloggio. - Tra le attività socioculturali figurano corsi di danze tradizionali per uomini, donne e bambini, corsi di lingua, cultura e storia cingalese per bambini nati in Italia, oltre a corsi di inglese. - Organizzano delle cene e dei pranzi dove ciascuno dei partecipanti porta qualcosa, visto che per motivi religiosi questi appuntamenti culinari non possono essere proposti a fini di lucro. - L’attività più importante è quella relativa al dialogo Interreligioso a cui l’Associazione dedica il pomeriggio della domenica. Aspetti culturali “L’intercultura viene fraintesa e vista soltanto come scambio e incontro di danze e musiche tradizionali, ma in realtà dovrebbe comprendere anche le arti, la storia, la filosofia, la letteratura e la religione”. Rev. D. N. T. Ass. Sri Sumithuru Lanka - Aiuto Sri Lanka Senza sede Punto di ritrovo: in case private una volta ogni due mesi. Referente: Kudellage Rupasri Fernando Attività - Raccolgono a Firenze contributi economici che poi mandano in Sri Lanka per aiutare le persone in alcuni problemi basilari: alimenti, vestiario, accesso all’istruzione, costruzione di scuole, abitazione, sanità e lavoro. - Ultimamente hanno spedito un piccolo fondo in Sri Lanka per sostenere la costruzione di un asilo nido. Artisti Ranga Prabath, musicista. Tanly Hewadevage, musicista e cantante. Gruppo Samadhi, danze tradizionali. Gruppo Satsara, musiche tradizionali. Ujith Prasannna, pittore. Madou, pittore. Wiliam Kotuwegedova, poeta. 91 Sri Lanka Nuova Cittadinanza Sri Lanka Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Sunileheuagamage, pittore. Ranga Weerakoon, danzatore/insegnante di danza. Sunil Hewagamage, pittore. Ha partecipato alla mostra del Consiglio degli Stranieri nel 2005 al Parterre. Associazione comunità cattolica Chiesa di Sanpiergattolino, via Romana 40 Presidente: Don Alex Vicepresidente: Loid Segreteria: Irò e-mail: i.perera@virgilio.it Te. 333 9248323 Attività È un’associazione composta da 12 persone che coordinano le varie attività della comunità cattolica e orga- Progetto: Parla Mondo Regione Toscana 055 48 88 00 dal lunedì al venerdì dalle h. 10.00 alle 18.00. Tutte le informazioni sulla normativa relativa all’immigrazione Interpretariato telefonico e su appuntamento. www.rete.toscana.it/sett/ polsoc/parlamondo/index.htm www.attivarci.it - internazionali.toscana@arci.it Storia personale “Nell’89 lavoravo in una famiglia in un posto di campagna molto isolato. Mi venne una forte otite, ma i proprietari di casa non mi portarono all’ospedale né mi procurarono le medicine. Piangevo tutte le notti e da lì in poi ho capito che dovevo ribellarmi e migliorare la mia vita. Ora sono membro del Consiglio degli Stranieri e un punto di riferimento per le persone che arrivano dal mio Paese. Cerchiamo di creare più agevolazioni possibili, per superare il momento critico di arrivo e di approccio con un Paese nuovo”. S. P. “Sono qua da 18 anni, con grosse difficoltà iniziali con la lingua; avevo problemi di timidezza e non avrei mai creduto di costituire un’Associazione. In Italia ora c’è più libertà e non ho avuto più paura a relazionarmi”. N. “Io sono cresciuto qua, sono arrivato quando avevo 18 anni. Mio fratello mi ha fatto venire qui. Poi lui è partito dopo 5 mesi, è andato in America, e io sono rimasto solo. Vivevo con questa coppia di anziani signori. La notte io piangevo, e loro mi hanno sentito. Mi dicevano non piangere siamo noi la tua famiglia qui. Avevo 18 anni. A Firenze si vive bene, in altre città si sta’ peggio. Ora ho due figlie, una nata in Sri Lanka e una nata qui due mesi fa. Non ho mai studiato italiano, sono arrivato e subito ho lavorato in una famiglia”. S. P. “Quando sono arrivato nel ’91 avvertivo pensieri negativi nei confronti degli immigrati da parte dei fiorentini, mentre col passare del tempo i rapporti tra italiani ed immigrati, e tra gli stessi cittadini stranieri, sono andati migliorando. Sono arrivato a Firenze con la promessa di un lavoro fattami da un cittadino italiano, ma quando sono arrivato in città non è stata poi mantenuta. Perciò ho incontrato delle difficoltà, soprattutto all’inizio, in un Paese con lingua, religione e cultura diverse. Un’altro episodio spiacevole è stato l’ascoltare parole cariche di razzismo pronunciate verso di me. Ho avuto poi, comunque sia, ottimi rapporti con alcune insegnanti della Madonnina del Grappa e in generale le relazioni con gli italiani e gli altri immigrati sono nettamente migliorate.” Ajith K. 92 Network delle associazioni nizzano, all’interno dei locali della chiesa, riunioni circa due volte al mese. - ogni domenica dalle h 10 alle 11.30 viene fatto il corso di inglese, e successivamente di catechismo. - ogni domenica nei locali della chiesa di via di S. Spirito 4, dalle h. 14.00 alle 16.00, vengono organizzati corsi di ballo dello Sri Lanka. Per informazioni contattare Irò i.perera@virgilio.it Storia della Comunità “La maggior parte dei cingalesi vive nel Quartiere 1, in centro, nella zona di Santa Maria Nuova, ma anche nei Quartieri 5 e 2. Siamo 900/1000 residenti, 200 non residenti e 100 senza documenti. Gli abitanti dello Sri Lanka si suddividono in tamil, cingalesi, mussulmani. Nella provincia di Firenze siamo circa 2500 e rispetto al passato è osservabile una maggiore apertura verso l’esterno da parte della nostra comunità oltre ad una maggiore collaborazione con le Associazioni di volontariato. Il 60% della comunità cingalese lavora come collaboratori domestici, poi ci sono anche operai e autisti. La maggioranza dei nostri immigrati è comunque costituita da donne”. Ajith K. “Più di mille gli immigrati regolari in ordine decrescente di religione buddista, cattolica e musulmana. Negli ultimi due, tre anni è aumentato il numero degli uomini, molti dei quali lavorano come domestici, idraulici, meccanici, imbianchini, muratori e nell’ambito della ristorazione”. D.N. “La nostra Comunità organizza spesso momenti di ritrovo, con tutte le caratteristiche e le usanze in base al contesto, ma rimane presente il piacere di stare insieme. Le motivazioni sono varie, dai compleanni, alle varie celebrazioni, affittando le sale di circoli Arci, come il Progresso di via V.Emanuele, il circolo Bancinelli, via di Ripoli, al Circolo 25 Aprile, via Bronzino, o per eventi più grandi anche la Flog.” S.P. Informale attivo “Dalla primavera ci ritroviamo per pic-nic all’aria aperta la domenica, giorno libero per chi è badante o domestico, spesso ai giardini del lungarno Pecori Giraldi. In questo modo c’è un semplice scambio di informazioni su tutte le problematiche che possono essere simili e non si avverte troppo la sensazione di distacco o di solitudine”. Sinhara Mudalige P. Proposte “Molte associazioni organizzano tornei sportivi senza però avere un posto stabile per allenarsi. Ci sono buoni propositi ma non ci sono fondi e spazi. Inoltre sarebbe importante avere una sala per fare concerti, uno spazio per raccogliere fondi “. R. “Abbassare il livello di conflitto, chiedendo, al momento della costituzione di uno spazio interculturale, a tutte le Associazioni e Comunità il proprio parere”. D. N. 93 Sri Lanka Nuova Cittadinanza Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Brasile Brasile Associazione Axè Capoeira Europa Brasile Referente: Maestro Boca Nua www.capoeirafirenze.com e-mail: bocanova@tin.it Tel. 055 577375 - 347 3393296 Artisti Luiz e Lindeth: scenografi brasiliani per il Carnevale. Sarte brasiliane per i vestiti e le acconciature di Carnevale. Hanno partecipato ad una mostra organizzata dal Consiglio degli Stranieri nel 2005 al Parterre, Marcelo Rosales e Adroaldo Selistre, due pittori. Patricia Morandini: cantante lirica dell’Associazione Acebra. Gruppo artistico internazionale “Golden Brasil”: musiche e danze brasiliane. Gruppo artistico di “Batukada brasiliana”, presso Ambasciata di Marte, martedì h. 19.00 - 21.00. Palestre - Palestra Squash - via Empoli 16 - Firenze; lunedì-martedìmercoledì-giovedì dalle h. 21.00 alle 22.45 - Palestra S. Niccolò - via S. Miniato 6 - Firenze; mercoledì e venerdì dalle h. 16.00 alle 18.00 e dalle h. 21.00 alle 23.00 - Palestra Verdi - via Monteverdi zona San Jacopino - Firenze; lunedì dalle h. 19.00 alle 20.00; mercoledì dalle h. 19.00 alle 21.00. Attività sportive I brasiliani praticano sport soprattutto la domenica alle Cascine. Organizzano corsi di Danza, Capoeira e Batukada in varie palestre, centri culturali e scuole fiorentine. Organizzano una volta l’anno il Campionato Internazionale di Capoeira al Palazzetto dello Sport di Firenze. Capoeira per me è saper unire la forza all’armonia, il rispetto alla grinta e il canto alla poesia creando in queta maniera un grande cerchio chiamato Ronda dove ogni Capoerista può esprimere al meglio ogniuna di queste caratteristiche accentuando l’energia positiva della Ronda equilibrando forza, grinta e poesia Maestro Boca Nua 94 Storia della Comunità “Non c’è una sede di incontro della Comunità, che è ancora abbastanza disgregata. Solitamente i brasiliani vengono in Italia per lavorare qualche anno e poi tornano nel loro paese. È una Comunità che si relaziona molto con se stessa e poco con le altre. La festa, la musica e la danza sono forti caratteristiche, infatti i maggiori punti di incontro sono intorno alle scuole di Capoeira, ai ristoranti, ai luoghi di musica e ballo, al Parco delle Cascine e per i Batezados.” D. S. Storia personale “Un aspetto importante di Firenze è che è una città sempre più aperta al mondo, 33.000 stranieri presenti. Si vede negli autobus, nelle scuole per le strade e nelle p.zze. È bello vedere tutta questa gente”. D.S. Nuova Cittadinanza Network delle associazioni Ass. Circulo Cultural Los Andes Firenze-Chile Presidente: Alvaro Retamal Segreteria: Rodriguez Gloria e-mail: retamo@yahoo.com, gloriarodfirenze@yahoo.it Tel. 055 71658 L’Associazione si sostiene attraverso l’autofinanziamento. A Firenze sono circa 50 persone. L’Associazione è nata nel 1994 Attività - Servizio di orientamento generico per i nuovi immigrati. - Vorrebbero creare una pubblicazione sull’Associazione e stanno lavorando per far nascere una Confederazione delle Associazioni Cilene in Italia. - Organizzano attività ricreative per Natale e per altre festività presso un centro di accoglienza, in S. Spirito. Aspetti culturali Hanno organizzato un concerto di musica cilena a giugno del 2005, proiettato il film “Machuca” all’interno della rassegna di cinema sudamericano, presso il Circolo Arci Vie Nuove in viale Giannotti. Inoltre realizzeranno, in collaborazione con altre Associazioni, una conferenza sui Murales in America Latina. Sulla rivista semestrale “Atahualpa” vengono trattate tematiche riguardanti il Sud America, ed è previsto uno spazio per l’Associazione cilena Circolo Cultural Los Andes. Storia della Comunità “Siamo in maggioranza cattolici, una nostra peculiarità è l’attenzione particolare che abbiamo per il culto dei santi specialmente Pietro e Paolo. Non c’è stata fusione tra la religione cattolica e quella indios perciò non ci sono state contaminazioni e quindi il nostro modo di interpretare il cattolicesimo è molto simile a quello italiano. Delle 17 etnie indigene originarie ne sono sopravvissute solo 3, le altre sono state sterminate dalla popolazione cilena di origine europea dopo l’Indipendenza dalla Spagna. A Firenze non ci sono, per quanto io sappia, attività commerciali gestite da cileni. Nella grande distribuzione si trovano vini e alcune varietà di frutta provenienti dal Cile”. A. R. 95 Cile Cile Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Colombia Colombia Associazione Pro-Colombia Via Attavante, 5 - presso Stazione di Confine Presidente: Rocio Restrero L’obiettivo è la divulgazione della cultura colombiana in Italia. “Siamo invisibili e disgregati, ma quando ci riuniamo siamo tanti e uniti. Siamo ancora una Comunità in embrione, ma vorremmo costruire attività nell’artigianato, eventi commerciali, culturali che siano aperti e visibili”. H.H. Attività - Tutela dei diritti dei colombiani nel territorio - Orientamento al lavoro - Diritto alla salute - Orientamento e sostegno nelle questioni burocratiche - Riconoscimento dei titoli di studio - Squadra di calcio “Polisportiva La Colombia” Attività culturali L’Associazione Pro-Colombia si occupa di organizzare feste ed eventi a tema, in collaborazione con altre Comunità straniere di Firenze, presso i Circoli Arci, il Mercatino Multiculturale ed altri luoghi di socialità. “Vengono organizzati spesso eventi culturali, la coordinatrice è Patrizia, il ballo è gestito da Maria, la musica da Ector Lubrano e il dj è Cesar Martignoli”. R. Associazione Colombianos in Toscana Via Attavante, 5 - presso Stazione di Confine Referente: Honoris Huertas e-mail: honoriohuertas@libero.it Tel. 055 26297237 Attività - Rete di solidarietà e di informazione giuridica, legale, di orientamento nella città, anche tramite l’Arci. - L’Associazione si occupa di creare una rete tra tutte le Associazioni e i singoli colombiani sparsi nella Toscana. Si tengono in contatto per gli eventi importanti e per le informazioni. 96 Sportello Altro Diritto Anci Toscana “L’altro diritto - Centro di informazione giuridica” Tel. 055 2769784 pre-istruttoria sulla richiesta della carta di soggiorno. Sostegno per i contatti con la questura. www.altrodiritto.unifi.it/a dirmigranti Nuova Cittadinanza Network delle associazioni Via Vespasiano da Bisticci 1a Referente: Mario Navarrete Niño e-mail: cccfirenzeitalia@libero.it navarrete.mosaics@libero.it http://www.arca.net/mall/navarrete Non hanno un referente nel Consiglio degli Stranieri del Comune. Organizzano con difficoltà le attività, per mancanza di soldi. Sono più o meno 500 persone e non hanno uno spazio dove operare. Fino ad ora si ritrovano nelle case, nelle scuole di danza, ai ristoranti che promuovono musica e cibi latino americani. Attività - Informazioni di orientamento per chi arriva in Italia. Una delle maggiori richieste è relativa all’orientamento sulla documentazione legale. - Informazioni e sostegno per la ricerca del lavoro e nel settore giuridico. - Spesso indirizzano le persone al Sindacato Cgil, al dipartimento delle donne. Aspetti culturali - Programma su Novaradio (la radio dell’Arci) la domenica alle h 18:00, “Pueblo Latino”, condotto da Mario Navarrete Niño: “la radio è un mezzo di comunicazione per tutti, chi cerca lavoro, contatti, una veloce forma di informazione”. - Organizzazione di eventi legati all’arte e alla cultura, con molti musicisti e scrittori, soprattutto per raccogliere fondi per le emergenze in Colombia. Associazione Colombia Es Presidente: Maritza Garces e-mail: colombiaes@colombiaes.org www.colombiaes.org L’Associazione è nata il 6 febbraio 2005 in occasione del “carnevale fiorentino nel mondo. L’Associazione ha attualmente una convenzione con l’università degli Studi di Firenze, che provvederà all’organizzazione di stage di giornalismo per i propri studenti, i quali avranno la possibilità di collaborare, all’interno 97 Colombia Comunidad Cultural Colombiana Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Colombia di una redazione di professionisti, alla stesura del giornale telematico dell’Associazione Attività L’obiettivo principale dell’Associazione è far conoscere la cultura colombiana alla città di Firenze. L’Associazione collabora per l’organizzazione del Carnevale con l’Humanitas di Scandicci, la Casa del Popolo Arci di Vingone, il Teatro Puccini, il Circolo Arci Il Progresso. Il proposito dell'Associazione è quindi proprio quello di riconvertire l'esperienza e la pratica di vita accumulata dai componenti dell'Associazione in un valido sostegno e in un punto di riferimento per tutti quegli uomini e donne di origine latino-americana che si trovano in difficoltà. Attività sportive Squadra di calcio colombiana che si ritrova alle Cascine. Al parco delle Cascine vengono organizzati molti incontri e tornei di calcio dalle varie comunità straniere soprattutto sudamericane. Spesso il torneo di calcio viene realizzato anche al Campo Sportivo “La Trave”, vicino a via Baracca. Proposta “Vorrei un luogo dove fare esposizioni di autori e artisti stranieri, dove poter organizzare eventi musicali folkloristici e dei vari Paesi, per esempio la musica colombiana è molto diversa dalla vostra e anche tanto sconosciuta qua a Firenze”. R. “Trovare qualsiasi cosa che assomigli al proprio paese dà come una sensazione di accoglienza maternale. I sentimenti più antichi ritornano anche parlando la lingua, gustando i cibi. Il fatto di non avere un punto di riferimento fisico è una cosa molto grave. Anche gli Italiani a New York avevano Little Italy”. M.N. Storia della Comunità “Ci sono molte persone legate al mondo artistico, i cui lavori si uniscono nell’organizzazione del Carnevale Multiculturale della città. Uno dei gruppi di danza più strutturato, che ruota intorno ad una scuola, si trova a Scandicci. Il lavoro oltre che di danza è anche di preparazione delle tematiche, dei carri, dei costumi, e coinvolge più persone nella realizzazione del progetto.” M.N. “Siamo invisibili, siamo un embrione, ma stiamo cercando di portare avanti un lavoro di visibilità nell’artigianato, nell’arte, nel commercio. Piano piano stanno emergendo a Firenze le realtà del popolo colombiano. Con attività culturali e manifestazioni artistiche stiamo cercando di mostrare quali sono gli aspetti della nostra cultura, che spesso nello stereotipo è solamente legata al narco-traffico e alla delinquenza” H. 98 Nuova Cittadinanza Network delle associazioni Associazione di Amicizia Italia Cuba Via di Ripoli, 201 Referente: Vietto Graziella e-mail: italia.cuba.firenze@libero.it Orario di apertura: da martedì a giovedì, h. 21.00 - 23.00 L’Associazione è nata nel 1975, ben 16 anni dopo la rivoluzione del ‘59, per volontà di alcuni Enti Pubblici tra i quali il Comune di Scandicci con l’appoggio dell’Ambasciata Cubana di Roma. Lo scopo principale dell’Associazione era quello di far conoscere Cuba e i Cubani in Italia. “In questi anni sono così cambiate le nostre finalità che sono passate dall’interscambio culturale alla solidarietà, alla raccolta di medicine e di apparecchiature medico-sanitarie. Proprio in questi stessi anni sono arrivate persone di nazionalità cubana in Italia soprattutto donne sposate ad italiani e l’Associazione ha cambiato nuovamente volto. L’Associazione ad oggi ha circa una settantina di sedi, sparse un po’ in tutta Italia e 6.000 soci. Ogni Regione italiana è gemellata con una Provincia di Cuba, Firenze lo è con la Provincia di Matanzas, Provincia essenzialmente agricola chiamata l’Atene di Cuba per le sue bellezze artistiche. Nel 2005 i soci sono circa un centinaio, ma le persone più atti in modo saltuario”. G.V. Attività e aspetti culturali - Come attività fisse ci sono i corsi di ballo moderno, corsi di ballo cubano, salsa, rumba tenuti da un ballerino, cantante e musicista. Il prossimo anno vorrebbero tenere anche corsi di salsa per bambini. - Corsi di cucina e cocktail. - Rassegne di cinema e mostre. - Organizzano due cene l’anno: una per il solstizio di primavera e l’altra a settembre durante la quale vengono presentate le iniziative per il nuovo anno sociale - Serate cubane spesso organizzate nel Mugello presso i circoli Arci,dove vendono prodotti artigianali di Cuba riportati dai loro frequenti viaggi. Cuba Cuba Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Cuba - L’Associazione, stampa un giornale, “El Moncada”, che invia a domicilio a tutti gli iscritti dell’Associazione. Servizio Immigrazione Info-point Via Pietrapiana 53 III piano (ingresso anche da Via Verdi) immigr@comune.firenze.it Il Servizio Immigrazione è dedicato a cittadini italiani e stranieri non comunitari, agli uffici dell’Amministrazione comunale, agli operatori del settore, a tutti coloro che siano interessati al tema. Informazioni su: normativa dell’immigrazione in Italia, servizi di integrazione sociale,sedi degli sportelli informativi,educazione all’intercultura, salute,scuola e molto altro. Proposte “Una sede per tutte le Associazioni, anche a rotazione, con spazi comuni, sala conferenze, forse un luogo interessante a questo proposito potrebbe essere l’area di S. Salvi”. J. Storia della Comunità “La Comunità cubana a Firenze è composta per il 95% da donne. I Cubani hanno sempre difeso e valorizzato le loro origini che sono poi una miscela di cultura africana (Angola, Nigeria), creola, Santeria cubana e cattolica. Particolare attenzione per S. Antonio e S. Lazzaro il 16 dicembre. La Santeria è una forma di sincretismo tra la religione cattolica imposta dai colonizzatori spagnoli e l’animismo degli schiavi importati dall’Africa soprattutto dall’Angola e dalla Nigeria. Per poter continuare a praticare la loro religione animista questi ultimi hanno fuso i loro dei con i santi cattolici. Ciascuno degli dei africani ha quindi un equivalente nella religione cattolica. I riti vengono celebrati in chiesa, ma i cubani generalmente pregano davanti all’altare di famiglia all’interno della propria abitazione”.V.G. 100 Nuova Cittadinanza Storia personale “A Firenze mi pare di notare difficoltà di integrazione pure per gli studenti meridionali che si trovano in città. Mi capita che quando salgo sull’autobus le persone mostrino di aver paura che io le borseggi. In generale gli ecuadoregni non hanno problemi con autorità. Ricordo che appena arrivato a Firenze, un taxista invece di farmi fare solamente un chilometro, mi portò furbamente a fare un giro panoramico dell’intera città!”. U. O. Ecuador Associazione Mitad del Mundo Chiesa del Pellegrino, via Bolognese 50 Presidente: Daniel Torres e-mail: danieltorresmontesinos@yahoo.it L’Associazione è nata da poco e ancora non ha un’organizzazione organica e funzionale. I membri sono rintracciabili il giovedì e la domenica presso la sede dell’associazione e organizzano spesso eventi in collaborazione con il Quartiere 5. Attività - Assistenza legale per la compilazione di documenti e informazioni sull’assistenza sanitaria. - Organizzazione di feste ed eventi sportivi. - Creazione di un gruppo di ballo e di musiche tradizionali e gruppo di cucina tipica. Attività sportive L’Associazione Mitad del Mundo collabora con il Quartire 5 e altre Associazioni del Sud America, per organizzare un torneo di calcio solitamente ai giardini del Nuovo Pignone a marzo e luglio. Artisti Disegnatori ambulanti, in via Panzani e in p.zza della Repubblica. Atelier di pittori, in p.zza San Lorenzo. 101 Ecuador Proposta “Rendere più accoglienti parchi pubblici magari con la presenza di servizi igienici.Per esempio la domenica, soprattutto d’inverno, manca uno spazio chiuso dove poter fare giochi di sala. Potrebbe essere un luogo di incontro tra culture, e le animazioni potrebbero essere a turno guidate dalle varie comunità”. U. O. Network delle associazioni Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Perù Perù Comunità Peruviana Via V. Bertelli, 10 Presidente e referente: Lina Callupe Tel. 055 609244 - 339 3921837 Attività L’Associazione è in contatto con Enti Istituzionali che offrono informazioni aggiornate sulle leggi e le normative relative all’immigrazione. Successivamente l’Associazione comunica e informa i cittadini peruviani a Firenze sulle leggi attuali attraverso comunicati e bollettini. Infatti i membri distribuiscono le informazioni realizzando un consistente volantinaggio nei luoghi frequentati dalla Comunità, come il Parco delle Cascine, la Stazione e i centri sportivi. Un’altra attività consiste nel sostegno e nell’aiuto di peruviani, soprattutto di quelli che non hanno un permesso regolare, nella ricerca di lavoro grazie ad un efficace orientamento e ad un accompagnamento individuale. L’Associazione è in rete con altre Comunità straniere nella progettazione di eventi. Ad esempio nel mese di febbraio partecipano al Carnevale che viene organizzato nel centro della città in collaborazione con il Comune, e nei giorni che vanno dal 23 al 28 febbraio sostengono la programmazione di serate all’Ippodromo, a cui partecipano persone provenienti da Paesi di tutto il mondo. L' Associazione svolge anche attività di volontariato, per esempio attraverso l'assistenza a i malati terminali o agli anziani. Inoltre si occupa di problematiche relative all'immigrazione, organizzando attività sia di sostegno e solidarietà che ludiche, insieme alle Istituzioni e alle Associazioni del territorio. Associazione Viva il Perù Senza sede Referente: Lara Avila Rosa Tel. 055 0801117 e-mail: rosita_lara@yahoo.it Attività e aspetti culturali - Come attività l’Associazione vorrebbe portare a Firenze la tradizione culturale peruviana e organizzare eventi 102 Proposta “Vorrei uno spazio e la possibilità di realizzare laboratori con stranieri e famiglie straniere attraverso percorsi di orientamento psicologico, perché spesso le famiglie si disgregano in quanto alcuni componenti arrivano prima, altri dopo, allora trovano altri compagni e si allontanano. Con i bambini vorrei fare percorsi di integrazione, nelle scuole e nella loro nuova città”. M. A. Storia della Comunità “I peruviani sono molti a Firenze, e in Toscana in generale, e questo crea individualismi, la poca conoscenza l’uno dell’altro e delle realtà della comunità a Firenze. Non andiamo tutti d’accordo naturalmente e ci sono stati eventi di disagio alle Cascine, perché molti si ubriacavano creando poi dei problemi di ordine pubblico. Però a me dispiace molto che questa Comunità sia raccontata attraverso la cronaca nera dei giornali e identificata come fatta di bevitori e confusionari. In realtà non siamo un popolo così, e spesso non vengono fuori gli aspetti positivi del nostro Paese”. N. Network delle associazioni nella città, anche attraverso la creazione di un gruppo di balli e musiche peruviani. - Pubblicazione del giornalino “latinos unidos” in cui si trovano informazioni utili sulle leggi aggiornate e su eventi del Perù. La referente stessa si occupa della stampa e fa volantinaggio, per strada, nei negozi peruviani, negli infopoint. - Servizio di informazioni sulle leggi, sanatorie, consulenze e aiuti agli stranieri, riguardo alle pratiche per il ricongiungimento familiare e orientamento al lavoro c/o Circolo Arci Il Progresso, via Vittorio Emanuele II 135. Associazione Ayni – Lo Spirito del Colibrì Via Pandolfini, 1/a r Referente: Miriam Altamirano Valle Tel. 055 2344448 Orario di apertura: h. 9.00 - 19.00 Attività e aspetti culturali - Seminari-rituali andini per l’auto-guarigione e la pace nel mondo. - Volontariato per anziani. - Ippoterapia per portatori di handicap. - Laboratori nelle scuole di arteterapia. - Progetti per conoscere la storia e la geografia del Perù, un progetto si chiama Laboratorio La macchina del Tempo, in cui i bambini conoscono il mondo nella sua bellezza, nella sua tristezza, nelle guerre e nella povertà. - Collaborano con l’Associazione per la Lotta ai Tumori (ANT)con attività ludiche e ricreative. - Collaborano anche con la Facoltà di Scienze della Formazione, Dipartimento di Intercultura, per la realizzazione di una ricerca sui peruviani che vivono a Firenze. Attività sportive Alle Cascine ci sono varie squadre di calcio e pallavolo di peruviani che fanno tornei tra di loro. Adesso la Comunità peruviana prende anche dei centri sportivi in affitto. Le Cascine sono un luogo dove ogni anno, nel periodo di primavera-estate, vengono organizzati tornei autogestiti in cui partecipano squadre con membri provenienti da paesi diversi. 103 Perù Nuova Cittadinanza Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Santo Domingo Santo Domingo Associazione Salomé Ureña (Donna che negli anni ’50 combatteva per i diritti delle donne a S.to Domingo) Via Bardassi Ruggeri 6 Presidente: Bonilla Aurelina Tel. 055 417646 Attività - Attività per l’integrazione della Comunità dominicana. - Aiuti e orientamento per la compilazione dei documenti. - Organizzazione di feste con balli e musiche dominicane presso alcuni circoli o locali. - Corsi di spagnolo. - Intenzione di creare gruppo teatrale. - Collaborano con le Associazioni Il Muretto e la Madonnina del Grappa. Storia personale “A Firenze mi sono trovata benissimo anche se ho sentito di altre persone che non si sono integrate bene e che hanno forte nostalgia della madrepatria. È difficile spiegare l’indifferenza e le contraddizioni che si possono sentire sulla nostra pelle. Sono sensazioni che non si possono spiegare, ma bisogna viverle di persona. A questo riguardo comunque sto provando a scrivere qualcosa e a rimettere insieme alcune pagine del mio diario”. S.U. “Ricordo l’accoglienza splendida di una famiglia italiana che mi ha dato la possibilità in passato di lavorare come baby sitter per loro”. A. B. 104 Proposta “Sarebbe sicuramente auspicabile un maggiore coinvolgimento dei bambini delle varie etnie per favorire l’incontro tra le varie culture e una maggiore socializzazione”. S.U. Storia della Comunità “Il 60% circa dei nostri connazionali è rappresentato da donne che generalmente sono arrivate prima degli uomini e poi attraverso il ricongiungimento familiare si sono riunite ai propri mariti. Ci sono anche ragazzi giovani che frequentano le Scuole Superiori e alcuni che lavorano nella ristorazione. I lavori maggiormente svolti dai nostri connazionali sono quelli di collaboratori familiari e alcuni lavorano generalmente nella ristorazione. Si trovano prodotti dominicani alla Metro o presso alcuni negozi in S.Lorenzo “. A. B. Nuova Cittadinanza Network delle associazioni Associazione messicani residenti in Italia - AMI Sede principale a Roma L’Associazione Messicani residenti in Italia,”AMI” A.C. è stata costituita il 18 giugno 2003 con sede a Roma, con il patrocinio dell’Ambasciata del Messico in Italia. È una Associazione senza scoppo di lucro, apolitica e senza affiliazione religiosa. Obiettivi principali - Creare un direttorio di tutti i messicani residenti in Italia. - Fomentare vincoli di amicizia, solidarieta e orientamento tra i messicani e “amici del Messico” per creare una adeguata integrazione alla cultura italiana dentro i limiti legali. - Diffondere e preservare i valori, principi, tradizioni e costumi della nostra cultura messicana e far conoscere le diverse espressioni artistiche, sportive, culturali e intellettuali dei messicani. - Rafforzare le relazioni tra il Messico e l’Italia. - Conoscere e diffondere tra i messicani gli accordi e/o trattati internazionale protoccolati tra il governo italiano e messicano. - Promuovere tutte l’attività che abbiano lo scoppo di rafforzare l’identita del Messico e dei messicani in Italia. - Essere la rappresentazione della comunita messicana residente in Italia, cosi come rappresentante di questa comunità davanti a le autorita italiane e messicane. Attività Durante l’anno organiziamo diversi eventi e progetti (sopratutto indirizzati ai bambini messicani): Sportive: - Giochi Interculturali Sportivi (in collaborazione con il Comune di Firenze) Attività ludiche: - Ludoteca del Ospedale Pediatrico Meyer (febbraio). Messico Messico Network delle associazioni Nuova Cittadinanza Tradizionali: - La Festa del Giorno del Bambino -aprile- (in collaborazione con la Ludoteca Interculturale di Firenze, Biblioteca di Pace Q1) - La Festa dei Morti -a novembre-(in collaborazione con la Ludoteca Interculturale di Firenze, Biblioteca di Pace Q1). - La Festa del Giorno del Grito -a settembre- conmemorazione dell’Indipendenza del Messico. Culturali: - Spettacoli di Musica e Danza Tradizionale, Esposizioni di pittura, e settimana gastronomica (in collaborazione con enti del Messico). Religiosi: - Festa della Madonna di Guadalupe (in collaborazione con la Parrochia di San Donato a Livizzano). Percezione della città Problema principale: IL LAVORO: I titoli di studio presso nelle diverse scuole Superiori, Istituti Tecnici ed Università della Repubblica Messicana, non sono validi in territorio italiano. 106 6. I luoghi dell’aggregazione La segnaletica invisibile 107 La segnaletica invisibile “Un’idea di Jeremy” – “Non ci raccontare più delle storie Ben, piuttosto insegnaci il cinese di Loussa”, “Ci sono tutte le storie del mondo in una lingua che non si conosce – Appetito linguistico benvenuto a Belleville”. D. Pennac Nuova Cittadinanza 108 I luoghi rintracciati durante il lavoro di mappatura su campo segnano un percorso all’interno della città, emerso dalla rivisitazione del vivere quotidiano in alcuni spazi urbani dei cinque quartieri di Firenze. “Se ci soffermiamo un momento sulla definizione di luogo antropologico, constateremo che esso è prima di tutto geometrico [...]. Concretamente, nella geografia che ci è quotidianamente più familiare, si potrebbe parlare di itinerari, d’assi o di sentieri che conducono da un luogo ad un altro e che sono stati tracciati dagli uomini; di crocevia in cui gli uomini si incontrano e si riuniscono [...]; e ancora, di centri più o meno monumentali, religiosi o politici, che definiscono a loro volta spazi e frontiere al di là dei quali altri uomini si definiscono come altri in rapporto ad altri centri e ad altri spazi. Itinerari, crocevia e centri non sono pertanto nozioni assolutamente indipendenti. Essi si sovrappongono parzialmente. Un itinerario può passare per differenti punti importanti che costituiscono altrettanti luoghi di incontro” (M. Augè, Non Luoghi, Eleuthera, p. 55). I luoghi-itinerari individuati sono le piazze, le chiese, i luoghi di culto, i circoli, alcuni spazi commerciali che diventano anche relazionali, i giardini, le sedi delle Associazioni, i campi sportivi e le abitazioni private, collocati dentro la città. Alcuni di essi sono frequentati da sempre, o da molto tempo, da gruppi di cittadini stranieri, e sono ormai punti di riferimento quasi formali. Altri cambiano continuamente e si spostano a seconda delle stagioni, delle attività e delle necessità particolari. Spazi nomadi, itineranti. Molti luoghi sono condivisi, intrecciati di esperienze e gruppi diversi che coesistono, a volte si scontrano, spesso si contaminano e si arricchiscono trasformando quasi materialmente lo spazio stesso in altro ancora. Ogni spazio è stato nel tempo spettatore dell’alternarsi di gruppi diversi, che vivevano e costruivano la loro presenza in un certo momento per poi lasciare che altri si radicassero a loro volta nel territorio. I luoghi urbani, sociali, culturali e aggregativi nominati in questa ricerca sono soprattutto i luoghi percepiti e ricordati dalle persone che abbiamo incontrato durante il percorso. Sono i La segnaletica invisibile luoghi della personale percezione, del personale affetto, della soggettiva quotidianità: sono solamente quei posti realmente vissuti, e dalle persone stesse raccontati, che perciò segnano ad oggi i maggiori centri di incontro, di socializzazione, di fare politica, di commercio, di cultura e di solidarietà. Le rotte I luoghi dell’aggregazione sono stati suddivisi per quartieri, per due motivi principali: il primo era rendere più facile l’orientamento a chi ancora non conosce bene Firenze e il secondo confrontare le varie aree della città, dal centro storico alla periferia, dando così un quadro frammentato, ma più identificativo dei quartieri, che hanno storie e percorsi diversi. Per ogni quartiere sono state identificate quattro macro categorie: “I luoghi d’aggregazione”, “I luoghi di culto” ,“I luoghi dell’intercultura “e “Le risorse commerciali.” I luoghi d’aggregazione: le piazze, le strade e i giardini a loro volta sono stati suddivisi per nazionalità, affinché sia ulteriormente facilitata l’individuazione del punto di aggregazione dei propri connazionali. I luoghi di culto: sono da sempre luoghi d’incontro, scambio e raccolta d’informazioni per tutte le religioni. Questo a Firenze come in altre parti del mondo. Abbiamo così scoperto molti luoghi di culto dove la messa viene celebrata in più lingue, e dove più comunità si incontrano, facendo emergere una città molto più variegata di quello che si immagina. I luoghi dell’intercultura: all’interno di questo sotto capitolo si trovano tutti quegli spazi che solitamente si fanno carico di ospitare, sostenere e promuovere progetti d’incontro e scambio tra culture differenti, come i circoli ricreativi, le biblioteche, i centri di studio e i mercati. Le risorse commerciali: le risorse e le attività commerciali, riportate in questa guida, non vogliono essere un elenco rivisitato di tutte le attività aperte da persone straniere nel Comune di Firenze. Le attività nominate sono quelle più ricordate, più frequentate dai cittadini stranieri intervistati. Per questi motivi spesso sono aree rammentate parzialmente, prive di dati specifici di riferimento. Rappresentano spesso veri e propri luoghi di incontro, definiscono alcuni dei punti di riferimento, non solo turistici e commerciali, ma anche di relazione e socializzazione. Nuova Cittadinanza 109 Quartiere 1 Q1 Quartiere 1 Il Quartiere 1 è il quartiere di riferimento per molti cittadini stranieri, questo perché al suo interno troviamo la maggior parte dei punti aggregativi e delle Associazioni, delle risorse e degli investimenti commerciali, creati da cittadini stranieri. Molto di tutto questo si è concentrato in questa zona trasformandola visibilmente più di altre. Nelle zone di via San Zanobi, via Panicale, via Palazzuolo, della Stazione Centrale e del mercato di San Lorenzo, questa dinamica è sempre più evidente. È stata una trasformazione silenziosa, passata in sordina, in cui l’abbandono delle zone centrali da parte dei cittadini autoctoni è stata forse la conseguenza dei flussi turistici che hanno sempre più invaso il centro storico. È un dato di fatto che oggi questa zona non è più vissuta dai fiorentini di Pratolini, ma da nuovi fiorentini che hanno qui trovato la possibilità di incontrarsi, pregare, parlare la propria lingua e non ultimo aprire negozi e proprie attività commerciali. Da una prima osservazione notiamo che i negozi di generi alimentari sono quelli che più di altri hanno generato aggregazione, questo anche tra membri di Comunità diverse. La necessità di reperire generi alimentari, che difficilmente possono essere trovati perché non di uso comune, è una di quelle esigenze che “avvicina a casa” o che “dà un momento di conforto familiare”. Internet point e telefonia, invece, sono un fenomeno più recente, ma sempre più in crescita. Questi ultimi, inizialmente emersi per un élite di utenza, trovano oggi la concorrenza più sfrenata legata alle tariffe per chiamare tutto il mondo, sia nelle zone più centrali, quindi anche legate al turismo di massa, sia anche in zone più decentrate della città. I dati, forniti dall’Istat e da “Immigrazione Le Cifre” Comune di Firenze, Assessorato al Terzo Settore Accoglienza Integrazione Direzione Sicurezza Sociale, aggiornamento dati 2005, ci forniscono un quadro preciso della presenza di cittadini stranieri quartiere per quartiere. Questo ci permette di dare una visione precisa dell’attuale conformità della nostra città. Il Quartiere 1 mantiene ormai da anni il suo primato di accoglienza, 9.294 stranieri residenti, il 30,6% di tutta la popolazione straniera residente, anche se, come si può notare confrontando i dati Istat dell’anno passato, c’è una tendenza a spostarsi verso quartieri più periferici come il Quartiere 5. Elenchiamo qui di seguito in ordine decrescente le Comunità numericamente più grandi di cittadini stranieri residenti nel Quartiere 1. Nuova Cittadinanza 113 La segnaletica invisibile Q1 Albania ................................................................................ 1.147 Filippine ............................................................................... 1.034 Romania ................................................................................. 614 Cina ......................................................................................... 584 Marocco .................................................................................. 503 Perù ......................................................................................... 474 Sri Lanka ................................................................................. 384 Ex-Jugoslavia .......................................................................... 151 Altri ...................................................................................... 4.430 Luoghi d’aggregazione Marocco Spazio Multiculturale, lungarno Pecori Giraldi. “In Marocco i bar sono posti per sedersi e chiacchierare, incontrare nuove persone e prendendosi il tempo necessario qui in Italia nei bar si sta al massimo 5 minuti” Ali E. Somalia P.zza S.M.Novella. Via Palazzuolo. Sono i due luoghi d’incontro della comunità somala. L’aggregazione, come la nascita di negozi, è forte in via e piazza S.Paolino, via della Scala, zona p.zza S.M.Novella e intorno al Centro Culturale Gli Anelli Mancanti. Nigeria Via Panicale. Nuova Cittadinanza 114 Molti nigeriani si ritrovano nei negozi o per strada nei pressi del Mercato Centrale. Senegal Associazione Anelli Mancanti, via Palazzuolo. Fortezza. P.zza S.M. Novella. P.zza Indipendenza. Via Panicale. “Prima c’era il Sahara Desert per incontrarci, ma adesso non c’è più. Luoghi di aggregazione, di contaminazione e aperti, mancano a Firenze. Luoghi di condivisione del tempo per grandi e piccoli” P.D. Algeria P.zza dei Ciompi. Gli algerini, e in generale i mussulmani, si ritrovano nel giardino vicino alla Moschea di p.zza dei Ciompi. Egitto Parco delle Cascine. Filippine P.zza Indipendenza. P.zza S.M. Novella. Chiesa di San Barnaba, via Guelfa, angolo via Panicale. Q1 La segnaletica invisibile “Molti di noi, quasi tutti, lavorano nelle case e infatti è importante ritrovarci, mangiare insieme, quando siamo liberi il giovedì e la domenica perché spesso ci viviamo anche nelle case dove lavoriamo: non se ne può più della pasta!!” P. Palestina P.zza dei Ciompi, Moschea. Ritrovo soprattutto il venerdì, ma spesso anche tutti gli altri giorni dalla mattina alla sera. Sri Lanka Borgo Allegri 44/46 Comunità cattolica di Porta Romana. Sala della Stazione. P.zza Santa Maria Novella. P.zza Indipendenza. Ritrovo il giovedì e la domenica pomeriggio. Bangladesh Mercato Centrale di S. Lorenzo “Il più comune punto di ritrovo è San Lorenzo, dove si trovano negozi in cui compriamo prodotti indiani perché non si trovano del Bangladesh”. A.P. Via Palazzuolo. La Rotonda, via della Scala. Ucraina P.zza Indipendenza. P.zza Costituzione. Fortezza. Romania P.zza della Stazione. Mercato Centrale di S. Lorenzo. Kossovo Fortezza. Intorno alla fontana della Fortezza si ritrovano il sabato e la domenica. Giardini della Fortezza da Basso Ritrovo il giovedì e la domenica pomeriggio. P.zza dell’Unità. Stazione. Parco delle Cascine. Ritrovo la domenica. “Lo sport è una delle attività fondamentali della comunità e fonte di forte aggregazione e socialità” Saman P. Russia Giardini della Fortezza. Ritrovo il giovedì e il sabato pomeriggio dalle h. 14.00 16.00 e la domenica mattina. Giordania Mercato Centrale di S. Lorenzo. Albania P.zza della Stazione. Fortezza. S.Maria Novella. Brasile Parco delle Cascine, Maracanà. “All’Interno del locale Maracanà, ci sono una serie di artisti brasiliani che partecipano alle serate e agli eventi lì organizzati come 5 ballerine, 4 musicisti, presentatore, coreografo, cuochi e altro personale. Infatti vengono organizzati spettacoli di musica e danze con vestiti tradizionali fatti da un gruppo di sarte-costumiste che lavorano appositamente per il Maracanà” R. Nuova Cittadinanza 115 La segnaletica invisibile Colombia Spazio Multiculturale lungarno Pecori Giraldi. Perù Parco delle Cascine Luoghi dell’intercultura Ludoteca interculturale. Via Faenza, 44/r tel. 055 2399691 La ludoteca è aperta il martedì, il giovedì e il sabato dalle h. 9.30 12.30; il lunedì il mercoledì il giovedì e il venerdì dalle h. 15.30 18.30. Un’altra attività riguarda le iniziative interculturali come eventi e feste che si svolgono soprattutto il sabato pomeriggio dalle h. 15.30 18.30. Vengono realizzate classiche attività di ludoteca, cioè momenti in cui genitori e figli usano questo spazio per attività come il gioco. È sempre presente un taglio prevalentemente interculturale negli eventi dedicati alle diverse culture, attraverso anche la realizzazione di giornate a tema. Associazione Gli Anelli Mancanti, Via Palazzuolo, 8. Un punto di riferimento è il Centro delle Culture Gli Anelli Mancanti, soprattutto per i corsi di alfabetizzazione di lingua italiana, oltre che come spazio di ritrovo e di socializzazione. Nuova Cittadinanza 116 Spazio Multiculturale, Lungarno Pecori Giraldi. Q1 Lo Spazio multiculturale, gestito dall’Associazione Culture dal Mondo, è un esempio di collaborazione tra culture e religioni e civiltà differenti. Le comunità più grandi al suo interno sono quella marocchina, cinese e senegalese ma lo spazio vuole essere aperto a tutti. La programmazione estiva del mercato prevede inoltre eventi musicali e culturali e per la prossima primavera sarà anche attivato un punto ristoro. Il mercatino infatti non è solo un’esposizione di artigianato, ma soprattutto un luogo di incontro dove ogni giorno si possono raggiungere in un baleno posti lontani, ascoltare concerti, guardare spettacoli o gustare piatti rari. All’interno del mercato si possono trovare prodotti artigianali provenienti dai Paesi in via di sviluppo che rispettano principi etici. e-mail: culturemondo@inventati.org Mercato di San Lorenzo. “Negli anni ’50 i primi banchi erano gestiti soprattutto da persone provenienti dalla Grecia, delle quali attualmente è rimasto un unico banco. Successivamente, dopo il ’79, c’è stata un’ondata di iraniani, poi senegalesi e marocchini. Negli anni ’90 invece molti banchi del mercato furono lavoro per i brasiliani, poi dal 2000 si è aggiunta una nuova ondata proveniente dalla Romania. Per ar- Q1 La segnaletica invisibile rivare ad oggi, dove convivono oltre che agli storici fiorentini, banchi di svariate comunità diverse”. R.M. Mensa della Caritas di p.zza Santissima Annunziata. La mensa è aperta dalle h. 12.00 - 14.00, tutti i giorni tranne la domenica. La Cité - Libreria Café, Borgo San Frediano 20r. Sezioni di testi, cd, video su tematiche internazionali e in lingua. Circolo Arci “Lavoratori Porta al Prato”, Via delle Porte Nuove, 33. Vengono organizzati eventi e festeggiamenti da parte di varie comunità straniere, per esempio la Comunità eritrea vi ha festeggiato il Capodanno del 2005. Associazione Culturale Tan Gram, via dei Serregli. Fanno parte dell’Associazione Lesfrères Dembele. Artisti di musica e danza africana, organizzano stage, workshop e corsi per info: 339 3740842 Solò, e-mail: infoseminari@libero.it Luoghi di culto Moschea, p.zza dei Ciompi. È prevalentemente un centro di preghiera. Nella cultura islamica sono previste 5 momenti di preghiera al giorno e chi lo desidera può venire a pregare qui. Invece il venerdì è il giorno in cui tutti vengono a pregare alla Moschea: è una giornata di festa, di aggregazione e socialità per i mussulmani. Sinagoga, via Farini, 6. Realizzata su progetto degli architetti Marco Treves, Mariano Falcini e Vincenzo Micheli, la costruzione della Sinagoga di Firenze fu portata a termine nel 1882. La Sinagoga di Firenze è aperta per le visite turistiche dal giovedì alla domenica e il venerdì mattina.Visita guidata dell’interno del Tempio e del Museo Ebraico, con spiegazioni anche sulla storia della presenza ebraica a Firenze. Per informazioni o prenotazioni gruppi, mettersi in contatto con la segreteria o con la Cooperativa Sigma (Tel. 234 66 54). Comunità Cattolica dello Sri Lanka, chiesa di San Pier Gattolino, via Romana, 40. La chiesa utilizzata ogni domenica mattina in occasione della messa dalla Comunità Cattolica cingalese. Il padre di riferimento per le funzioni è Don Alex. In occasione di cerimonie importanti per la Comunità o di funzioni domenicali, la chiesa è frequentata oltre che dai cattolici anche dai buddisti. Chiesa Avventista del 7° giorno, via San Gallo, 3. Nuova Cittadinanza Chiesa Americana, via Rucellai, 9. 117 La segnaletica invisibile Chiesa Evangelica Cinese, via dei Benci, 9. Comunità Cattolica di S.Barnaba, via Panicale - angolo via Guelfa. Chiesa Evangelica, Borgo Ognissanti. Q1 le Comunità latinoamericane “Le comunità non hanno ancora spazi riconosciuti e costituiti per incontrarsi”. Don Agostino. Chiesa Cattolica, Borgo Ognissanti. Luogo di ritrovo per molti peruviani il martedì e la domenica h 17.00 - 19.00. Chiesa di Geova, Borgo Albizi. Chiesa Evangelica, via La Marmora. Chiesa Ortodossa, Costa S. Giorgio. Il punto di incontro più costante sono le chiese ortodosse, soprattutto la domenica mattina che è il giorno libero delle/dei badanti; in Costa S.Giorgio, si trova una grande parte della comunità rumena. In questi casi le chiese funzionano oltre che da punto aggregativo, da importante momento di solidarietà, di informazione e comunicazione informale per tutto quello che riguarda gli aspetti pratici della vita. Chiesa Evangelica, via Micheli Vengono organizzate riunioni il giovedì h. 20.30; mentre la domenica h. 19.00 viene celebrata la messa da un Pastore brasiliano. Chiesa, via Faenza. Nuova Cittadinanza 118 Alle 15.30 della domenica viene celebrata la messa in spagnolo da un prete peruviano, a cui partecipano soprattutto Le risorse commerciali African shopping center, via Panicale, 22/r. Amon panineria egiziana, via Palazzuolo. Atlas negozio spedizioni filippino, via Guelfa. Atlassib, linea pullman per la Romania e per la Polonia, p.zza della Stazione. Banche filippine, via Panicale, via Guelfa, via san Zanobi, p.zza Duomo. Bar Fibbi, Filippine, via Guelfa. Bar Waqoshop, Somalia, p.zza San Paolino. Bar-ristorante Sincity, p.zza Beccaria. Beirut Kebab, Libano, San Lorenzo. Cafè Caracol, Messico, via dei Ginori, 10r. Caffè21, p.zza della Stazione S.M.N., si può trovare il giornale “ Kossovaria”. Call center, pakistano, via Panicale, 28/r. Copisteria e traduzioni dal cinese, via San Gallo, 102 r. Edicola con giornali stranieri da tutto il mondo, via Palazzuolo, 122r. Q1 La segnaletica invisibile Fast food, Bangladesh, via Faenza. Fish bar, Rep.Domenicana, p.zza San Lorenzo. Indian bazar, via Verdi. Indian bigiotteria, via Faenza, 407r. Internet point e call center,via Palazzuolo, via della Scala, via Faenza e via Guelfa. Kabayan store, alimentari filippino, via Guelfa. Kosher market, via dei Pilastri, 7r. Lakmali Market, Sri Lanka, via 27 Aprile. Lin Zi Wei Old a Store, Borgo San Frediano. Macellerie islamiche, via dell’Oriolo, via dei Neri. Market Asiamasala, India, p.zza Santa Maria Novella Master Shop, giornali stranieri: Brasile, Albania, Ucraina, Filippine, via Nazionale, 155/r. Mercatino Multietnico, lungarno Pecori Giraldi. Mercato di San Lorenzo, i banchi e i negozi sono gestiti da persone di Paesi di tutto il mondo. Mexico lindo y que rico, via Panicale, 2r. Mr Kebab, Libano, p.zza Santa Maria Novella. Negozi Atari, abbigliamento somalo, via della Scala. Negozi di pelle, zona Santa Croce. Negozi di souvenir e pelletterie, Iraq, via dei Neri, p.zza San Firenze. Negozio di bigiotteria, Bangladesh, via Faenza, 40 r. Negozio di videocassette, dvd, giornali, Sri Lanka, via Guelfa. Palestra S.Niccolo, corsi di capoeira brasilina, via San Miniato. Panetteria interculturale Lindit, via san Zanobi, 24, aperto h. 16.00 - 24.00. Paninoteche, San Pierino. Parrucchiere Dark Queen, nigeriano, via Panicale, 4. Phil express-international agenzia di viaggi peruviana, via Guelfa, 97r. Ristorante greco, via San Gallo. Ristorante Haveli, indiano, viale Fratelli Rosselli, 31/33r Ristorante Ramraj, indiano, via Ghibellina. Ristorante Kasher Ruth’s, via Farini, 2r. Ristorante Marakesh, Porta al Prato. Ristorante Darvish Cafè, iraniano, via Ghibellina, 76/r. Ristorante Porcospino, albanese, p.zza della Madonna. Ristorante Mille fiori, rumeno, via dei Servi. Ristorante Pub La Rotonda, Brasiliano, via di Porta al Prato. Slavianka prodotti alimentari tipici russi, libri, vhs e artigianato, via Martiri del Popolo, 54r. Taco, take away, messicano, Borgo S. Croce. Take Away, messicano, via dei Benci. Tavola calda iraniana, via Verdi Ristorante Tjuana, messicano, via Ghibellina. Trattoria il Pescatore, albanese, via Ponte alle Mosse. Vivi Market, alimentari con prodotti da tutto il mondo, via del Giglio. Bar Tavola Calda Iraniano “Il Ghibellino”, via Ghibellina. Nuova Cittadinanza 119 Quartiere 2 Q2 Quartiere 2 I luoghi più frequentati dagli stranieri del Quartiere 2 sono soprattutto le strutture e le parrocchie della Caritas, mentre sono ancora limitati gli spazi di aggregazione come le piazze, i giardini pubblici, i circoli o gli esercizi commerciali. È questo il motivo per cui nel Quartiere 2 la presenza dei cittadini stranieri non è del tutto evidente, anche se nell’ultimo anno è aumentata del 12,1% (5.715 residenti stranieri) e costituiscono il 18,8% di tutta la popolazione. Il Quartiere 2 risulta essere oggi il secondo quartiere per crescita di nuovi cittadini stranieri residenti ed il terzo quartiere per percentuale su tutta la popolazione. Meno evidentemente di altri quartieri, il Quartiere 2 si sta comunque trasformando. Se nei Quartieri 1 e 5 la presenza dei cittadini stranieri e più visibile, anche grazie alla crescita degli esercizi commerciali, i dati ci rivelano una presenza significativa di cittadini stranieri anche nel Quartiere 2. Elenchiamo qui di seguito in ordine decrescente i numeri delle maggiori comunità di stranieri residenti nel Quartiere 2. Filippine .................................................................................. 817 Perù ......................................................................................... 552 Albania ................................................................................... 528 Romania ................................................................................. 476 Sri Lanka ................................................................................. 302 Marocco .................................................................................. 244 Ex-Jugoslavia .......................................................................... 133 Cina ......................................................................................... 122 Altri ...................................................................................... 2.541 Luoghi d’aggregazione Etiopia Quartiere 2. Una volta al mese mette uno spazio a disposizione. Eritrea Circolo Arci Andrea del Sarto, via Manara,12 a S. Salvi. Si ritrovano la domenica mattina. Albania Ristorante bar “Bar Decò, American Bar”, p.zza della Libertà È possibile ordinare cucina albanese. Perù Chiesa Signor dei Miracoli, Settignano. Nuova Cittadinanza 123 La segnaletica invisibile Luoghi dell’intercultura Q2 “Ogni anno a ottobre viene fatta la processione ed è la fe- Biblioteca dell’Orticultura. Biblioteca con Fondo Cadal che riguarda la cultura Latino Americana, con sede temporanea al Cubo 4 del Parterre. stività per noi peruviani più importante in Italia e in tutto il mondo” R. Chiesa evangelica, via Masaccio. Parterre, p.zza della Libertà. Nell’anno 2004-2005 è stata organizzata dal Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze una mostra artistica che raccoglieva opere di vari artisti presenti a Firenze, provenienti dai paesi di tutto il mondo. Centro di Sviluppo Creativo Ambasciata di Marte via Mannelli, 2 www.ambascatadimarte.org Luoghi di culto Chiesa dei Salesiani, via Gioberti, 33. Chiesa Signore dei Miracoli, Settignano. Viene celebrata la messa in spagnolo e ci festeggiano vari eventi. Nuova Cittadinanza 124 Le risorse commerciali Le attività commerciali gestite da stranieri nel Quartiere 2, sono soprattutto relative alla ristorazione cinese, internet point e spazio call center. Rosticceria Ciao Ciao, cinese, via Masaccio. Ristorante cinese, via Marconi Ristorante cinese, viale Spartaco Lavagnini. Rosticceria cinese, p.zza Beccaria Internet Point, via Pippo Spano, 16 r. Phone center, peruviano, Ponte al Pino. Bar Caffè Decò, Albania, p.zza delle Libertà, 45. Negozio oggettistica dalla Malesia, via Cimabue, 5. Quartiere 3 Q3 Quartiere 3 Il Quartiere 3 si caratterizza per la presenza di alcuni Circoli Arci utilizzati attivamente da parte di cittadini stranieri, per la presenza di Centri Sportivi in cui sono organizzati tornei ed eventi sportivi, e per la Moschea, grande punto di incontro e socializzazione, ma non sono evidenti particolari luoghi o attività che contraddistinguono le realtà interculturali di questo quartiere. Il Quartiere 3 è il quartiere con il minor numero di cittadini stranieri della città di Firenze: 2.305 residenti stranieri. Confrontando però i dati del penultimo Censimento Istat possiamo notare che la presenza dei cittadini stranieri è cresciuta rispetto all’anno passato del 6,4%. Elenchiamo qui di seguito in ordine decrescente i numeri delle maggiori Comunità di stranieri residenti nel Quartiere 3. Filippine .................................................................................. 376 Albania ................................................................................... 296 Perù ......................................................................................... 211 Romania ................................................................................. 195 Sri Lanka ................................................................................. 106 Marocco .................................................................................... 99 Ex-Jugoslavia ............................................................................ 21 Cina ........................................................................................... 24 Altri ......................................................................................... 977 Luoghi d’aggregazione Filippine Circolo Arci di Bagno a Ripoli Centro Sociale Arci di Sorgane, via Tagliamento, 37. Sri-Lanka Impianti Sportivi di San Marcellino, Sorgane, Circolo Arci Boncinelli, via di Ripoli, 209. “Noi pratichiamo molto sport, bingo e poi andiamo a ballare nella Casa del Popolo vicino a Bagno a Ripoli e nella Casa del Popolo di Sorgane in via Tagliamento”. S. Luoghi dell’intercultura Kosovo, Albania Casa del Popolo di Sorgane, via Tagliamento, 37. Attività di tipo culturale,orientamento e ricerca. Il Centro si occupa principalmente di pub- Centro di Orientamento ed Iniziative America Latina, Circolo Arci Vie Nuove, viale Giannotti,13 tel. 055 680362 referente: Bruno D’Avanzo. Nuova Cittadinanza 129 La segnaletica invisibile blicazioni e presentazioni di testi di autori dell’America Latina. Viene inoltre organizzato un concorso annuale per la miglior tesi di laurea che ha tematiche relative ai paesi del Sud America. Il centro è nato in seguito del cinquecentenario della scoperta dell’America come organo d’informazione reale. Per esempio nell’89 con padre Balducci è stato realizzato un convegno sulle religioni dell’America latina. Le principali attività riguardano corsi di formazione sull’America Latina, rassegne cinematografiche, rassegne musicali e di canto, mostre degli strumenti musicali. È tutto organizzato tramite il volontariato, quindi non ci sono orari ben precisi. Circolo Arci Boncinelli, via di Ripoli, 209. Nuova Cittadinanza 130 Q3 Spesso in questa sede vengono organizzate feste e manifestazioni molto frequentate della Comunità dello Sri-Lanka e Bangladesh. CPA - Centro Popolare Autogestito, Firenze-Sud, via Villamagna. www.cpafisud.org Luoghi di culto Moschea di Sorgane, via Tagliamento “Nel Centro Islamico a Sorgane festeggiamo la fine del Ramadam e molti altri momenti religiosi”. R. Chiesa di Cristo, via G.Bretagna. Chiesa Protestante, viale Europa, 64. Quartiere 4 Q4 Quartiere 4 Il Quartiere 4 ha una lunga storia d’integrazione che risale agli anni ’50, quando il fenomeno migratorio proveniva dall’Italia del sud. Il Quartiere 4 è, assieme ai Quartieri 1 e 5, uno dei quartieri più forniti di servizi alla persona e ha sviluppato negli anni molti percorsi di integrazione e coinvolgimento degli abitanti, a partire dalle scuole, ai circoli ricreativi e agli sportelli. È un quartiere che ha lavorato molto sull’Intercultura e la mediazione dei conflitti, avendo la presenza di una popolazione di varia provenienza e due campi Rom; il “Poderaccio” e il “Masini” (oggi villaggio Poderaccio). Il Quartiere 4 è l’area cittadina che ha registrato una maggiore crescita nell’ultimo anno, il 16,3% in più di cittadini stranieri residenti dell’anno passato. Elenchiamo qui di seguito in ordine decrescente i numeri delle maggiori Comunità residenti nel Quartiere 4. Albania ................................................................................... 482 Ex-Jugoslavia .......................................................................... 422 Perù ......................................................................................... 318 Romania ................................................................................. 262 Filippine .................................................................................. 221 Cina ......................................................................................... 197 Sri Lanka ................................................................................... 95 Marocco .................................................................................. 173 Altri ...................................................................................... 1.437 Luoghi d’aggregazione Palestina Circolo Arci 25 Aprile, via Bronzino, 117. Macedonia - Rom Circolo Arci di via Maccari, 104, Isolotto. Vengono organizzati incontri con cene e dibattiti. Albania Giardini di Villa Vogel. Perù Palestra Campo sportivo dell’Isolotto, via delle Mimose. “Prima il punto di aggregazione erano le Cascine, adesso la Comunità peruviana ha preso in affitto questo campo sportivo per potersi ritrovare, praticare sport” L. Capo Verde Sede dell’Associazione Capoverdiana, via Assisi. Si ritrovano il giovedì h. 18.00 21.00, e la domenica h. 17.00 21.00. Nuova Cittadinanza 135 La segnaletica invisibile Campi Rom Villaggi I e II “Il Poderaccio”. Quasi tutta la vita, gli eventi sociali e aggregativi, si svolgono nei Campi. Ogni campo ha la sua Moschea. Filippine Palestra di Legnaia, via Filerete. Vengono organizzati tornei e campionati sportivi. Luoghi dell’intercultura Biblioteca Interculturale del-l’Isolotto. “Biblioteca di Pace”, viale dei Pini, 54. Tel./Fax 055 710834 www.comune.fi.it/socrates bibiso@comune.fi.it Casa del Popolo Arci di Ponte a Greve, via Pisana, 809. Circolo Arci Isolotto, via Maccari, 104. Circolo e i giardini, “Il Boschetto”, via di Soffiano, 11. Circolo Arci 25 Aprile, via Bronzino, 117. Spesso le feste delle comunità e soprattutto dello Sri Lanka sono organizzate in questo circolo anche attraverso concerti e grosse manifestazioni. Giardini Lungarno Santa Rosa. Si ritrovano il giovedì e la domenica. Nuova Cittadinanza 136 Q4 Luoghi di culto Moschea all’interno dei villaggi I e II “Il Poderaccio”. “La moschea esiste dall’88 al Poderaccio. Il Comune ha costruito quella nuova quando ha trasformato il campo in Villaggio, con le case di legno”. D. Presso la Scuola Media Piero della Francesca, via Bugiardini. La domenica viene utilizzato uno spazio della scuola come luogo di culto e la messa viene celebrata da un Pastore nigeriano. Risorse commerciali Officina Brasil, Abbigliamento e accessori dal Brasile, via Pisana, 1367r. info@oficinabrasil.it www.oficinabrasil.it Sartoria rom Kimeta, via Signorelli. Ristorante africano, ponte alla Vittoria. Ristorante Rio Grande, brasiliano, presso Warner Village Ristorante Fontanka, russo, via Pisana, 9r. Ristorante Ashoka, indiano, via Pisana. Palestra Squash, corsi di Capoeira Brasiliana, via Empoli, 16. Palestra la Montagnola, via G.da Montorsoli, 1/c. Discoteca Tropicuba, ponte alla Vittoria. Quartiere 5 Q5 Quartiere 5 Nel Quartiere 5 ci sono zone diverse, caratterizzate da presenze diversificate di cittadini stranieri. La presenza di nuovi cittadini in alcune zone è a macchie, in altre poco visibile e in altre ancora è molto concentrata, come a Brozzi, Peretola e le Piagge, dove la presenza italiana sembra sempre più rarefarsi. Il Quartiere 5 non solo ospita una parte della più grande Comunità cinese d’Italia ma anche il Campo rom Olmatello e il Centro Buddista in via Carlo del Prete, che hanno fatto di questo quartiere uno spazio vivo di confronto tra culture. Questa multi-provenienza dei propri cittadini sembra essere stata colta dalle Istituzioni di riferimento che a loro volta hanno promosso eventi aggregativi e di conoscenza di questa nuova realtà. Il Quartiere 5 è il quartiere con più presenze di cittadini stranieri residenti, 9.453, ed ha inoltre una distribuzione dei cittadini stranieri residenti più alta di tutti gli altri quartieri, il 31,1%. Elenchiamo qui di seguito in ordine decrescente i numeri delle maggiori Comunità di stranieri residenti nel Quartiere 5. Cina ...................................................................................... 2.991 Albania ................................................................................... 986 Romania ................................................................................. 748 Perù ......................................................................................... 500 Filippine .................................................................................. 486 Ex-Jugoslavia .......................................................................... 432 Marocco .................................................................................. 403 Sri Lanka ................................................................................. 274 Altri ...................................................................................... 2.633 Luoghi d’aggregazione Brasile Bar-locale Jhon Martin, viale Guidoni. I somali della scuola occupata di Viale Guidoni, si recano spesso in questo centro per ricevere le informazioni necessarie. Egitto Giardini di p.zza Viesseux. Sri Lanka Centro Buddista, via Carlo del Prete, 10. Somalia Punto giovani Galileo, viale Guidoni. Albania Casa dello Studente, viale Morgagni. Nuova Cittadinanza 141 La segnaletica invisibile Ecuador Circolo Arci Le Panche, via Giulio Caccini,13/b. Europa dell’Est Giardini di viale Milton. Giardini di via XX Settembre. Si ritrovano il giovedì pomeriggio e il sabato h 14-16 e la domenica mattina. “Soprattutto è un punto di aggregazione la chiesa in via del Leone. Dove si organizza un mercato di prodotti tipici dell’Est”.V. Rom Campo Rom Olmatello, viale XI Agosto. Quasi tutta la vita, gli eventi sociali e aggregativi si svolgono nel Campo. “Gli imam al Campo celebrano i riti religiosi prima in arabo e poi in romané. Per il 99% siamo musulmani, a Sesto si trovano serbi ortodossi. Durante il Bairam e il giorno del pellegrinaggio a La Mecca si ammazzano gli agnelli. Il giorno dopo la fine del Ramadan si usa mangiare in famiglia”. B. Cina Zona di Brozzi, via Pratese e via Pistoiese. Nuova Cittadinanza 142 La parte di Firenze che si estende verso Prato vede una forte presenza di cinesi soprattutto per le attività e i negozi che vi sono stati aperti. La vicinanza che si è venuta così a determinare negli anni con gli altri ha creato una dimensione sociale comunitaria molto forte. Oggi Q5 gli spazi pubblici sono sempre più vissuti, per esempio nei giardini di Brozzi i bambini cinesi giocano insieme a bambini albanesi e rumeni. Alcune delle attività della zona di Brozzi indicano che esse sono ormai estese a molti settori della vita sociale e culturale, oltre che commerciale. Luoghi dell’intercultura Giguy Wssa - Centro Interculturale, musica, danza, movimento, nuova residenza universitaria Mario Luzi, piazza Luigi della Piccolo 13. Tel. 055 2480069 giguy@giguywassa.com. www.giguywassa.com Giardini del Nuovo Pignone. Sono frequentati tutte le domeniche alle h. 13.00, sopratutto da persone provenienti dai paesi dell’Americalatina. Mensa della Caritas, via Baracca, 150. È frequentata da persone di tutte le comunità straniere. Centro di Documentazione Africana, presso il Polo Universitario di Novoli. Istituto Buddista Soka Gakkai, via del Bellagio, 2/E. Circolo Arci Il Progresso, via Vittorio Emanuele II, 135. I filippini protestanti, la domenica mattina, fanno messa con canti e preghiereIn questo Circolo vengono organizzate feste e Q5 La segnaletica invisibile manifestazioni culturali dalle Associazioni straniere e interculturali presenti nel territorio fiorentino. Progetto in corso per aprire uno sportello di informazione e sostegno. Circolo Arci Le Panche, via Caccini, 13/b1. Giardini del Lippi, via Fanfani. Vengono organizzate partitelle di calcetto e basket di stranieri e italiani, soprattutto la sera, quando c’è la buona stagione. Mensa dell’Associazione Icaro, via delle Panche, 122. Campo Sportivo “La Trave”, zona di via Baracca. CFT, viale Guidoni, 176 e p.zza Artom, 12. Sito web: www.cft-fi.it Tel. 055 428969 Fax. 055 4393545 È una cooperativa composta da oltre 1.200 soci di cui quasi l’80% sono stranieri: tutti sono soci, senza discriminazioni, infatti molti dei capisettore sono persone provenienti da altri Paesi. È un esempio molto importante è la sua struttura, squadre di italiani e stranieri che lavorano insieme. Il C.f.t., ha inoltre un accordo con la Questura per permessi di soggiorno, contratti e permessi delle ferie strutturati a misura delle necessità. Durante il Ramadam si organizzano pause di lavoro in orari consoni. L’integrazione avviene soprattutto a livello attivo e pragmatico. Laboratorio Permanente per la Pace, via delle Panche, 26. Orario di apertura: martedì e giovedì h. 15.00 – 19.00 e mercoledì h. 9.30 – 12.00. info@laboratoriopermanenteperlapace.it, laboratorioperlapace@libero.it Il Laboratorio Permanente per la Pace è un servizio ludicoeducativo del Quartiere 5 del Comune di Firenze che si rivolge ai bambini e agli adulti. La gestione è affidata ad una Cooperativa Sociale, insieme alla quale il Quartiere 5 individua la programmazione annuale in base ai bisogni emersi e alle priorità individuate. I singoli progetti e le varie attività vengono di volta in volta programmati in collaborazione con altri enti/organismi /associazioni. Al suo interno si trova anche una ludoteca interculturale. Luoghi di culto Chiesa Russa Ortodossa, via del Leone, 10. È l’unico luogo di culto per tutta la Toscana e da solo sette anni ha un parroco fisso. Le funzioni liturgiche sono in slavo ecclesiastico antico e in parte in italiano, con qualche preghiera in greco e si svolgono il sabato alle 18 e la domenica alle 10.30. Le nazionalità più rappresentate in ordine decrescente sono russa, ucraina, bielorussa, moldava, bulgara serba e greca. Una volta l’anno per la Pentecoste viene organizzato un incon- Nuova Cittadinanza 143 La segnaletica invisibile tro ecumenico al quale partecipano tutti i gruppi religiosi presenti in città. La tradizione vuole che a rotazione i vari luoghi di culto presenti a Firenze ospitino l’evento. Oltre ad essere centro spirituale e di celebrazione di festività ortodosse, è un punto di aggregazione dove si organizza un mercato di prodotti tipici dell’Est . “Abbiamo un coro di ottimo livello, difatti numerose parrocchiane hanno studiato in conservatorio nei loro rispettivi paesi. In occasione del centenario, c’è stato un concerto del nostro coro. Pure per la commemorazione Demidov, insieme all’Unesco e all’Associazione Demidov, c’è stato un altro concerto il 22 luglio 2005. La bellezza delle funzioni liturgiche della religione ortodossa russa ha spesso creato l’occasione per alcune collaborazioni”. Anna V. Centro Buddista, via Carlo del Prete, 10 La domenica pomeriggio il centro è frequentato anche da musulmani ed induisti. Nel centro si possono trovare testi e pubblicazioni cingalesi. Testimoni di Geova, via Pistoiese. Chiesa Cristiana Evangelica, via di Brozzi, 214/a (interno). Nuova Cittadinanza 144 Chiesa Cristiana Cattolica, via Vespucci, 7/8. Frequentata soprattutto dalla comunità cinese. Q5 Parrocchia Immacolata, via Parlotti, 36. C’è un prete dell’Ecuador che celebra la messa in spagnolo. Moschea all’interno del Campo rom Olmatello. Risorse commerciali Rosticceria cinese Peking, aperta anche a colazione, con giornali in lingua, via della Saggina, 21. Macellerie islamiche, via Baracca, via Tribolo. Ristorante etiope, p.zza San Jacopino. Hong Kong audio-video, via di Brozzi, 13\21. Pub Girasol brasiliano, via del Romito. Mercatino la domenica di prodotti provenienti dall’Est, giardini di viale Milton. Minimarket Transilvania, via Doni, 89r. Negozio di artigianato, viale Morgagni. Il Faraone paninoteca e kebab, p.zza san Jacopino. Negozi di vestiti e cosmetici, via Baracca. Ufficio del corso di lingua cinese + studio fotografico, via Brozzi e via Saggina, 34/r. Minimarket Li-ji, via Pratese, 126. Ristorante Delizie Paladar, Circolo Arci, via Pistoiese, 430 Huada immobiliare, Brozzi, 202/r. Minimarket “Annamaria”, p.zza Puccini. Bar il Poggetto, brasiliano, via T. Alderotti, 26. L’arte della FESTA Ricorrenze, celebrazioni e festività a Firenze Nuova Cittadinanza Nuova Cittadinanza 7. L’ARTE DELLA FESTA Ricorrenze, celebrazioni e festività a Firenze “Nei campi dei rom le feste sono organizzate soprattutto per le nascite, le circoncisioni visto che siamo tutti mussulmani, i matrimoni e le morti. Ci mettiamo i vestiti tradizionali che compriamo direttamente nel campo da alcuni commercianti rom, poi c’è il ballo con musiche e cantanti rom, e la festa continua fino a tardi” E. “Le feste tradizionali cinesi sono date in base all’antichissimo calendario lunare. I 12 mesi lunari contano solo 354 giorni, periodicamente bisogna aggiungere un mese. Ogni anno cinese prende il nome da un animale. Gli animali sono 12, così ogni 12 anni si riprende dal primo animale. Secondo una leggenda, Buddha chiamò a sè tutti gli animali che popolano la terra, ma se ne presentarono soltanto 12. Il primo ad arrivare fù il Topo seguito dal Bufalo, dalla Tigre e dalla Lepre, giunsero poi il Drago, il Serpente, il Cavallo, la Capra e infine la Scimmia, il Gallo, il Cane e, per ultimo, il Maiale. Un’ altra leggenda vuole che questo sia l’ordine di arrivo di una gara di attraversamento a nuoto di un fiume”. C. L. 149 L’arte della Festa Nuova Cittadinanza GENNAIO Il 1 gennaio è la Festa della Rivoluzione cubana (1959). Il 6 gennaio è la Festività della Moldavia festeggiata nella Chiesa Ortodossa Santo Vasili a Firenze. Il 7 gennaio si festeggia il Leddet, il Natale per gli eritre. Alcuni pakistani, il 7 gennaio festeggiano il Natale russo. GENNAIO Il 7 gennaio è il Natale russo secondo il calendario Giuliano e la Pentecoste: “una volta l’anno viene organizzato un incontro ecumenico al quale partecipano tutti i gruppi religiosi presenti in città. La tradizione vuole che a rotazione i vari luoghi di culto presenti a Firenze ospitino l’evento. Durante queste occasioni siamo soliti organizzare dei pranzi insieme ai parrocchiani”. A. V. Il 13 gennaio è la festa Nazionale della Liberazione del Togo. Tra il 13-14 gennaio si festeggia il Capodanno Russo. Il 18 gennaio è la festa della Rivoluzione Nazionale della Tunisia – Commemorazione dei movimenti nazionali che portarono all’Indipendenza (1956) e all’abolizione della Monarchia (1957). Dal 18 gennaio del 1960 è la festa dell’Indipendenza del Camerun che coincide con il capodanno. Il Timkat, l’epifania per gi Eritrei, si festeggia il 19 gennaio. “Il sacrificio di Abramo – è una festa sia di sanniti che di sciiti – è una festa mussulmana. La data cambia ogni anno, ora era il 20 gennaio. Cerchiamo di affittare sale grandi, arriviamo a 3000 persone che vengono a pregare. Quest’anno è stata organizzata al Campo Sportivo di S.Marcellino a Sorgane. La Festa di Fine Ramadan spesso la organizzata alla Fortezza al Salone delle Nazioni. 150 Nuova Cittadinanza L’arte della Festa Tra il 21 gennaio e il 20 febbraio c’è la festa della Primavera o Capodanno cinese: In questo giorno i cinesi vogliono esprimere il ringraziamento per l’anno trascorso e il desiderio di vivere un anno felice. Ringraziano i loro antenati per tutto ciò che hanno avuto di buono nell’anno passato. È il giorno delle riunioni familiari e dei grandi banchetti. Nei giorni precedenti, nelle case cinesi, c’è un gran daffare per i preparativi. Questa Festa affonda le sue radici nella società primitiva. Nella società agricola, l’arrivo del capodanno coincide con la stagione del riposo dal lavoro nei campi. I contadini che hanno lavorato sodo per un anno offrono sacrifici agli antenati ringraziando la grande natura per la sua offerta. Oggi questa è la festa tradizionale più importante della Cina. “Il capodanno cinese che si celebra in un giorno nel periodo compreso tra il 5 e il 15 febbraio è la nostra festa più importante. L’Associazione Amicizia Cinese un anno ha addirittura fatto venire un gruppo folkloristico tradizionale appositamente dalla Cina, solo per costruire il dragone”. D. Z. Il 21 gennaio a santo Domingo celebrano la Festa della Madonna Altagracia, ma solo in una provincia di Santo Domingo. Il 26 gennaio è la festa della Repubblica, 1949, per l’India. Il 27 gennaio è la ricorrenza della Giornata della Memoria per l’Olocausto del popolo Rom e non solo. GENNAIO Ci sono poi 2 feste religiose alla fine del periodo del ramadam:una subito alla fine del mese del Ramadan e l’altra dopo,che sarebbe riferita al pellegrinaggio alla Mecca”. S. 151 L’arte della Festa Nuova Cittadinanza Febbraio 2 febbraio: Festa di Yemanjà per il Brasile. Vengono offerti doni alla Regina del mare per il buon auspicio dell’anno che arriva. 4 febbraio: Festa dell’Indipendenza dello Sri Lanka dalla Gran Bretagna, solitamente celebrata in Palazzo Vecchio. 7 febbraio: Festa dell’Insegnante per l’Albania. FEBBRAIO 9-11 febbraio: Capodanno cinese, Festa di Primavera. 11 febbraio: Festa Nazionale dell’Iran, in cui si ricorda la Rivoluzione. 12 febbraio: Dichiarazione dell’Indipendenza del Cile dalla Spagna. 12 febbraio: Festa della Gioventù per il Camerun. Si festeggia a Firenze alla Casa dello studente. 21 febbraio: Festa del Bangladesh. 22 febbraio: Festa del “Tabaski” per il Senegal. 23 febbraio: Festa delle Lanterne per la Cina. 24 febbraio: Giorno della Bandiera per il Messico. 27 febbraio: Festa della Bandiera per l’Ecuador. 27 febbraio: Giorno dell’Indipendenza per Santo Domingo. Nel mese di febbraio ci si dedica al Carnevale multietnico. Vi partecipano numerose comunità di stranieri presenti a Firenze. La sfilata, aperta a tutti, parte da P.zza Ognissanti e si snoda per le vie del centro. 152 Nuova Cittadinanza L’arte della Festa Marzo Tra il 2-3 marzo: Commemorazione di Indipendenza del 1956 e l’Anniversario dell’ Incoronazione dedl Re Hassan per il Marocco. 7 marzo: Giorno insegnante per l’Albania. 8 marzo: Festa della donna del mondo. 17 marzo: È l’Id al-Adha, festa islamica. Si celebra la fine della stagione del pellegrinaggio. 20 marzo: Festa Nazionale d’Indipendenza della Tunisia dalla Francia. 21 marzo: Giorno della Gioventù in Tunisia. 21 marzo: Capodanno iraniano. 22 marzo: Celebrazione della Primavera. 26 marzo: Festa di Liberazione del Bangladesh dal Pakistan. 26 marzo: Festa Induista, Festa di Primavera. MARZO 23 marzo: Festa Nazionale del Pakistan. 153 L’arte della Festa Nuova Cittadinanza Aprile 1 aprile: Si ricorda la Proclamazione della Repubblica Islamica dell’Iran. 1 settimana di Aprile è la Settimana Santa (Semana Santa). Il pomeriggio del Giovedì Santo ed il Venerdì Santo sono Festa nazionale per il Perù. 4 aprile: Festa Nazionale di Indipendenza dalla Francia per il Senegal. 5 aprile: Giorno dello splendore dei Defunti, per la Cina. APRILE 8 aprile: “Si celebra la partenza del popolo rom e sinti dall’India, avvenuta circa 1000 anni fa e solo dopo 200-300 anni di nomadismo è arrivato nella penisola balcanica. I nostri spostamenti sono da attribuire al nostro rifiuto per la guerra e perciò abbiamo preferito allontanarci quando se ne presentava l’occasione. L’8 aprile del 1971 durante la Giornata Internazionale del Popolo Rom si è tenuto un Congresso Internazionale a Londra durante il quale i rappresentanti di 32 gruppi etnici si sono dati il nome di Rom, che significa uomo”.M. 9 aprile: Festa Nazionale per la Tunisia. 9 aprile: Festa Induista, Inizio del nuovo anno Hindi. 12-13 aprile: Nuovo anno cingalese buddista – Capodanno dello Sri Lanka. 20 aprile: Festa Islamica, nascita del Profeta Mohammad. 22 aprile: Festa del Brasile. 24 aprile: Festa Ebraica, Quinta Domenica di Pasqua. 24 aprile: Festa Buddista dello Sri Lanka. Si svolge sempre nel giorno di luna piena. 154 Nuova Cittadinanza L’arte della Festa 25 aprile: Giorno della Liberazione del Sinai in Egitto. 27 aprile: Festa dell’Indipendenza del Togo. “In aprile sempre per la luna piena festeggiamo il Capodanno dello Sri Lanka, nel periodo in cui si conclude il segno dell’Ariete e inizia quello di Pesci. Durante le feste prepariamo delle pietanze a base di riso e latte (Kiribath) con l’aggiunta in certe circostanze di farina. Il nostro Capodanno lo festeggiamo ad aprile agli Assi a Firenze, dalle 9 di mattina alle 22, per l’organizzazione del quale iniziamo a prepararci circa tre mesi prima. In questa lunga giornata di festa oltre a danze e musiche folkloristiche ci sono numerose possibilità di praticare sport tradizionali come la lotta con i cuscini, il tiro alla fune e altre discipline più moderne come il calcetto, la pallavolo e l’atletica. Numerosi negozianti della nostra comunità (gestori di generi alimentari, call center e noleggio videocassette, ecc.) sponsorizzano l’evento”. A. K. APRILE 30 aprile: Viene organizzata la Festa messicana del dio del niño, alla Ludoteca Interculturale in via Faenza a Firenze. 155 L’arte della Festa Nuova Cittadinanza Maggio 1° maggio: Festa Internazionale del Lavoro. 5 maggio: Festa dell’Indipendenza dall’Italia dell’Etiopia. 5 maggio: Caduti II° Guerra Mondiale. 6 maggio: Festa rom, si festeggia il giorno di S. Giorgio. 12 maggio: Giorno di Festa per la Comunità Ebraica. 13 maggio: Giorno dell’Abolizione della Schiavitù in Brasile. 14 maggio: Festa della Comunità Ebraica. La ricorrenza si verifica in aprile o maggio poichè il calendario ebraico è lunisolare. MAGGIO 20 maggio: Festa del Camerun. “Si festeggia la Riunificazione tra le due colonie che adesso costituiscono il Camerun, quella inglese e quella francese. Spesso in queste occasioni particolari capita di ritrovarci con le comunità camerunesi di altre città”. A.C. 20 maggio: Giorno di Indipendenza di Cuba. 21 maggio: Festa dello Sham al-Naseem. Primo giorno delle celebrazioni di primavera per l’Egitto. 23 maggio: Festa Nazionale del Marocco. 24 maggio: Festa dell’Indipendenza dell’Eritrea. 24 maggio: Giorno della Battaglia di Pichincha in Ecuador. 28 maggio: Festa Nazionale dell’Etiopia. Ultima Domenica di maggio: Festa dei Fiori di maggio dei filippini. Celebrata alla Chiesa di S.Barnaba a Firenze. 156 Nuova Cittadinanza L’arte della Festa Giugno 1 giugno: Festa dei nostri bambini (Albania). 12 giugno: Festa Nazionale in Russia. 12 giugno: Festa di Indipendenza dalla Spagna delle Filippine. 18 giugno: Giorno dell’evacuazione in Egitto. Si commemora il ritiro delle truppe straniere e la proclamazione della Repubblica in Egitto. 20 giugno: Giorno dei Martiri per l’Eritra. GIUGNO 26 giugno: Festa di Indipendenza dall’Inghilterra per la Somalia. 157 L’arte della Festa Nuova Cittadinanza Luglio 5 luglio: Festa di Indipendenza dalla Francia per l’Algeria. 16 luglio: Festa dell’Indipendenza di Lapaz per la Bolivia. 20 luglio: Festa di Indipendenza dalla Spagna per la Colombia. 23 luglio: Festa Nazionale per l’Egitto. 26 luglio: Anniversario del tentativo di assalto alla caserma Moncada di Cuba. 28 luglio: Festa di Indipendenza dalla Spagna per il Perù. Celebrata una processione per le strade di Firenze. LUGLIO 30 luglio: Una delle Feste Nazionali per il Marocco. 158 Nuova Cittadinanza L’arte della Festa Agosto 6 agosto: Festa dell’Indipendenza per la Bolivia. 7 agosto: Festa per la Battaglia di Boyacà in Colombia. 10 agosto: Festa dell’Indipendenza per Ecuador. 14 agosto: Giornata della Riunificazione per il Marocco. 14 agosto: Festa dell’ Indipendenza dalla Gran Bretagna per il Pakistan. 15 agosto: Festa della Madonna Santa Maria. Festeggiata alla chiesa Rumena di Firenze e dalle varie Comunità di religione Ortodossa. 17 agosto: Festa dell’Indipendenza per l’Indonesia. 20 agosto: Festa Nazionale dell’Ungheria. 24 agosto: Festa Nazionale dell’Ucraina. 27 agosto: Festa Nazionale della Moldavia. AGOSTO 20 agosto: Festa dell’ Indipendenza per il Marocco. 159 L’arte della Festa Nuova Cittadinanza Settembre 1 settembre: È l’Inizio della Lotta Armata per gli eritrei. 1 settembre: Festa Islamica: Viaggio notturno del profeta Mohammad alla Mecca e sua Scensione presso il Trono di Dio. SETTEMBRE 2 settembre: Festa della Cultura Albanese, celebrata solitamente al Palazzo Medici Riccardi di Firenze. 7 settembre: Festa dell’Indipendenza del Brasile. 7 settembre: Festa Induista. 11 settembre: Festa di Yohannes (Capodanno copto) degli eritri. 12 settembre: Festa Nazionale di Capo Verde. 14 settembre: Festa dell’Indipendenza del Cochabamba in Bolivia. 15 settembre: Festa dell’Indipendenza del Messico. 15 settembre: Festa di Indipendenza del Guatemala. 18 settembre: Festa Nazionale del Cile. 18 settembre: Giornata promozionale della cultura africana. 18 settembre: Festa della Luna per la Cina. La sera quando la luna si leva le famiglie si riuniscono all’aperto per ammirare il chiarore e mangiano i dolci della Luna. 21 settembre: Festa Internazionale della Pace. 24 settembre: Festa dell’Indipendenza di S. Cruz in Bolivia. 27 settembre: Il Meskel (ritrovamento della Vera Croce) degli eritrei. 160 Nuova Cittadinanza L’arte della Festa Ottobre 1 ottobre: Festa dell’Indipendenza per la Nigeria. Solitamente è celebrata al Salone dei 500 a Palazzo Vecchio a Firenze. 1 ottobre: Fondazione della Repubblica Popolare Cinese. 4 ottobre: Capodanno Ebraico. 4 ottobre: Festa Islamica, inizio del Ramadan. 12 ottobre: Festa Nazionale della Nostra Signora Aparecida in Brasile. 12 ottobre: Giorno della Dia de la raza per l’Ecuador. I festeggiamenti avvengono in circoli o case private. 18 ottobre: El Señor de los Milagros (Il Signore dei Miracoli), festeggiato con una processione alla chiesa a Settignano dai peruviani. 21 ottobre: Festa Nazionale della Somalia. 23 ottobre: Festa della Rivoluzione ungherese. 25 ottobre: Giorno della Memoria per la Liberazione del campo di Auschiwitz. OTTOBRE 12 ottobre: Giorno della Scoperta dell’America: in realtà per loro è un lutto e molti portano la fascia nera al braccio in Colombia. 161 L’arte della Festa Nuova Cittadinanza Novembre 1 novembre: Festa Nazionale per l’Algeria. 11 novembre: Festa Nazionale per l’Angola. 17 novembre: Giorno della liberazione di Tirana (1944). 18 novembre: Festa dell’Indipendenza dalla Francia per il Marocco. NOVEMBRE 21 novembre: Festività Ucraina di S. Michele. 22 novembre: Festa dell’Indipendenza del Libano. 28 novembre: Giorno Nazionale d’indipendenza per l’Albania. 162 Nuova Cittadinanza L’arte della Festa Dicembre 1 dicembre: Festa della Repubblica rumena. Festa celebrata con cibo ed eventi tradizionali, solitamente organizzata in P.zza S.Croce dai rumeni. 5 dicembre: Festa della Capitale per l’Ecuador. 6 dicembre: Festa di S.Nicola, festa per i bambini ungherese. 16 dicembre: Giorno dell’Anniversario della Creazione dello Stato del Bangladesh. 25 dicembre: Natale. Viene celebrato alla Parrocchia dell’Immacolata a Firenze dalla Comunità dell’Ecuador e al Circolo di Sorgane a Firenze dai filippini. Inoltre è festeggiato in altre Chiese Cattoliche da molte Comunità straniere presenti a Firenze. DICEMBRE 7 dicembre: Festa Nazionale per la Costa d’Avorio. 163 Nuova Cittadinanza 8. Spazi e luoghi dell’intercultura fra realtà e rappresentazione di Monica Meini Università di Firenze, Università del Molise La maggior parte dei problemi che accompagnano l’inserimento degli immigrati stranieri nei paesi di accoglienza affonda le proprie radici in un tentativo semicosciente di creare dei nuovi confini, di innalzare barriere intorno ai territori su cui si sono costruite nel tempo le identità locali. E queste barriere invisibili si costruiscono sulle differenze culturali esistenti fra comunità ospitante e gruppi di immigrati. Storicamente si sono riscontrati approcci differenti, a seconda dei paesi di accoglienza, nella costruzione del rapporto fra culture: in Gran Bretagna ha prevalso il principio multiculturale e pluralista; la Francia si è basata a lungo sul modello dell’assimilazione, volto ad un inserimento fluido con aspetti di omologazione culturale, anche se poi è intervenuto un ampio dibattito sull’approccio interculturale; mentre gli Stati Uniti hanno fondato la loro stessa identità su una interazione di culture diverse, interazione multiculturale a cui allude la famosa espressione “melting pot”. Si capisce, quindi, l’estrema complessità del rapporto fra territorio e intercultura. Complesso di per sé è il concetto di intercultura, anche perché oggi la stessa idea di cultura è molto meno rigida che in passato. Come ci insegnano gli studi dell’antropologia francese contemporanea, la cultura cambia di continuo nelle diverse individualità, quindi essa è il risultato di un insieme composito di esperienze che ogni singolo individuo compie nell’arco della propria vita. E’ pur vero, tuttavia, che sono riscontrabili dei tratti culturali comuni che caratterizzano i diversi gruppi di immigrati e che questi tratti tendono a diventare anche più marcati quando una comunità si ricostituisce come tale lontano dal paese di origine. Allo stesso tempo ogni comunità immigrata deve continuamente mediare o (re-)inventarsi la propria etnicità in rapporto a quella, altrettanto multiforme, dei ‘padroni di casa’ e degli altri gruppi di stranieri con cui vive. Le diversità non possono – e non devono, a nostro parere – essere annullate, ma vengono ricomposte nella convivenza multiculturale. 165 Spazi e luoghi dell’intercultura… Lo spazio di questa convivenza produce nuovi territori, che mutano pelle sotto i nostri occhi – ne cogliamo i segni, ad esempio, nel paesaggio urbano di Firenze – e nella mente di ciascuno di noi, allorché cominciamo ad attribuire valori nuovi a vecchi luoghi. D’altronde il concetto di “territorio” è altrettanto complesso di quello di intercultura. In questo specifico contesto, il territorio è visto come il luogo dove vengono messe a confronto le diverse culture di cui gli immigrati sono portatori, un luogo dove si sedimenta una serie di pratiche sociali, di azioni individuali e collettive, quale esito mai scontato del confronto fra tali culture e della competizione dei gruppi sociali nel tentativo di appropriazione dello spazio. Il territorio, un po’ come qualsiasi organismo vivente, non può sottrarsi al cambiamento, ma è auspicabile che dal confronto con il ‘nuovo’ e il ‘diverso’ esso possa crescere e svilupparsi in maniera armonica, nel rispetto dei suoi legami con il passato. La geografia degli immigrati stranieri è un racconto complesso di luoghi, mondi, traiettorie e reti in cui si muove l’azione dei gruppi sociali. La geografia dei gruppi si arricchisce poi delle singole geografie personali; ogni immigrato porta con sé una propria memoria geografica, fatta del paese in cui è nato e cresciuto, dei tragitti migratori che ha compiuto e del luogo dove vive adesso. Questa esperienza, personale e collettiva, può essere considerata come un patrimonio culturale, una ricchezza, utile per il confronto con gli altri che abitano nello stesso territorio. I livelli di segregazione e integrazione culturale, il grado d’incontro tra bisogni e aspettative dei nuovi arrivati, le risposte offerte da parte della società che li accoglie, i meccanismi che presiedono alle scelte di stabilizzazione più o meno definitiva, e che sottendono forme più o meno marcate di appropriazione territoriale, sono tutti aspetti che possono essere colti solo attraverso strumenti d’indagine di tipo qualitativo, e su questo terreno si sono mossi i passi di un’inchiesta sul campo, che abbiamo svolto a Firenze e in altre città toscane nel 2002-2003.1 1 Gli studi condotti, all’interno del gruppo di ricerca sull’immigrazione coordinato da Laura Cassi (Università di Firenze) e finanziati con contributi Miur e Cnr-Agenzia 2000, sono orientati ad introdurre nella ricerca sull’intercultura un approccio di natura geografica e arricchire 166 …fra realtà e rappresentazione Nella seconda inchiesta, di cui presentiamo qui i primi risultati rimandando il commento dettagliato ad un’apposita pubblicazione, l’interesse si è rivolto soprattutto a comprendere il tipo di legame esistente tra Firenze e gli stranieri immigrati: i luoghi dell’abitare, del lavoro, del tempo libero; il grado di accoglienza della città; la percezione degli spazi urbani; i luoghi di ritrovo delle diverse comunità e quelli dove si realizza la mixité, ovvero gli spazi del meticciato culturale. Le 500 interviste effettuate a Firenze tra giugno e dicembre 2005 hanno avuto come target la popolazione straniera realmente presente sul territorio, incluso extracomunitari in condizioni di irregolarità e clandestinità, ed hanno interessato di fatto le principali comunità qui presenti: in primo luogo albanesi, filippini, peruviani, romeni, senegalesi, marocchini, di Sri Lanka, brasiliani, somali, cinesi, pakistani, ecuadoriani. Quasi due terzi degli intervistati sono arrivati in Italia negli ultimi cinque anni. Le interviste sono state condotte in vari luoghi del comune di Firenze e in diversi contesti ambientali: dai luoghi di ritrovo delle comunità (locali chiusi, piazze, stazioni ferroviarie ecc.) alle case private (previo appuntamento). Gli ambiti di visibilità attraverso cui si esplicano le forme di territorializzazione degli immigrati a scala locale sono molteplici, interessando sia il mercato del lavoro sia la sfera sociale. All’interno delle nostre aree urbane, in particolare, i gruppi di immigrati extracomunitari – al di là di ovvie differenziazioni tra gruppi etnici diversi – seguono logiche spaziali piuttosto comuni; basti pensare all’area della stazione ferroviaria, vissuta come unico vero luogo multifunzionale all’interno della città: a place to live and to leave, quasi una metafora della precarietà del migrante, che diventa anche il luogo dove incontrarsi e dove svolgere la propria attività lavorativa, spesso basata sul commercio. Diversi luoghi, all’interno della città di Firenze, vanno assumendo sempre più una dimensione multicultura- il panorama degli strumenti metodologici appropriati con l’uso di interviste basate su questionari semistrutturati, i quali, grazie ad una griglia analitica omogenea, agevolano il confronto fra contesti territoriali diversi. Cfr. M. Meini, “Cercando di misurare colorate tracce volatili…”, in F. Krasna e P. Nodari (a cura), L’immigrazione straniera in Italia. Casi, metodi e modelli, “Geotema”, n. 23/2005. 167 Spazi e luoghi dell’intercultura… le. Si tratta di spazi sia pubblici sia privati, ma la maggioranza di indicazioni date dagli intervistati alla domanda sui luoghi di incontro tra varie nazionalità riguarda le strade e le piazze del centro storico fiorentino. L’area che ruota intorno alla stazione di Santa Maria Novella e si irradia in una serie di luoghi altrettanto importanti – come la grande Piazza di Santa Maria Novella prospiciente all’omonima Chiesa, la Fortezza da Basso, Piazza dell’Unità, il quartiere di San Lorenzo, Piazza Indipendenza – è quella dove si possono notare i maggiori segni di presenza multiculturale, luogo di attrazione e di aggregazione per gli immigrati di prima e seconda generazione. In quest’area si è avuto un veloce sviluppo di attività e servizi gestiti da stranieri, e rivolti ad una clientela soprattutto di stranieri, che attiva un’ulteriore spinta alla concentrazione spaziale degli immigrati intorno ai segni etnici di riconoscibilità e di appartenenza. Non si tratta comunque di forme di segregazione etnica, come quelle che si possono riscontrare ad esempio nei quartieri cinesi delle metropoli mondiali, quanto piuttosto di forme di mescolanza etnica – di mixité – in cui convivono varie genti. Questa zona è infatti abitata e frequentata da una popolazione di immigrati di diverse nazionalità, che danno vita ad un sistema complesso di economie etniche dove si incrociano attività commerciali, culturali e ricreative. La ricerca degli spazi dell’intercultura non deve peraltro fermarsi ai segni permanenti impressi nel paesaggio urbano, quali quelli ben visibili delle insegne multilingua del commercio etnico. Se questi ultimi hanno indubbiamente un forte impatto visivo, va ricordato come – ai fini dell’incontro interculturale con gli autoctoni – alcune manifestazioni temporanee legate ad eventi organizzati dai gruppi di immigrati in luoghi pubblici concessi dalle autorità locali (come i concerti di musica etnica nelle strade e nelle piazze) possano provocare un contatto emotivamente più significativo tra abitanti vecchi e nuovi, in misura tanto maggiore quanti più organi sensoriali essi giungono a coinvolgere. Dal momento che i processi di territorializzazione investono tutta la sfera sociale degli individui, dei gruppi e delle comunità, da quella lavorativa a quella affettiva, per capire i livelli di radicamento e gli auspicabili processi di integrazione occorre superare una lettura esclusiva168 …fra realtà e rappresentazione mente legata al mondo del lavoro. I rapporti che si creano con la comunità locale, in primis attraverso la ricerca della casa e l’accesso ai servizi, sono un indicatore significativo. Gli enti locali giocano un ruolo di primo piano nella gestione dei processi di integrazione sociale, poiché ad essi è demandata la gestione quotidiana delle risposte ai bisogni elementari di cittadinanza e convivenza civile, quali la casa, la scuola, l’assistenza socio-sanitaria. Sappiamo, tuttavia, che le città più grandi sono tendenzialmente repulsive per quanto riguarda, ad esempio, la ricerca di un’abitazione: i risultati dell’inchiesta a Firenze non fanno che confermare la difficoltà, non solo di trovare casa, ma anche di essere aiutati nella sua ricerca. Quanto ai luoghi di abitazione, quasi un terzo degli intervistati vive nel centro storico e la grande maggioranza non desidera spostarsi in un’altra zona della città. Il centro di Firenze compare ai primi posti anche nell’elenco dei luoghi della desiderabilità residenziale, sia di coloro che attualmente non vivono nel comune di Firenze, sia di quelli che vi abitano. Riguardo infine alla maniera in cui concretamente si realizzano i processi di integrazione, come già detto i migranti seguono percorsi vari e diversi nel continuo processo di ridefinizione della propria cultura. Tra la necessità di mantenere legami con il luogo di origine per salvaguardare la propria identità e la spinta all’acquisizione di nuovi costumi per inserirsi nella società di accoglienza, si realizza una costante mediazione culturale, a livello sia dello stesso individuo sia della comunità etnica in cui è inserito. Tale mediazione può essere colta, più che negli aspetti forti della cultura spirituale (come, ad esempio, la religione), in quelli più concreti e meno ‘rigidi’ della cultura materiale (che non comportano una netta scelta di campo per una sfera culturale piuttosto che per un’altra). Si è quindi cercato di misurare le dimensioni di questa cultura ‘multipla’ degli immigrati attraverso le usanze e i comportamenti relativi ad alcuni elementi chiave di questo processo di ridefinizione: la cucina, l’abbigliamento e alcune attività del tempo libero, come la musica, le letture, il ballo. Nel processo di mediazione che interviene, sia a livello di singolo individuo sia a livello di gruppi, possono realizzarsi varie forme di mélange culturale. Per semplicità di esposizione possiamo individuarne quattro tipi: 169 Spazi e luoghi dell’intercultura… sostituzione delle usanze tradizionali con le nuove; refrattarietà ad acquisire nuove usanze e mantenimento delle vecchie; perdita delle usanze tradizionali e scarsa acquisizione di nuove usanze; sovrapposizione e compresenza di vecchie e nuove usanze. Poiché, nei processi di integrazione, particolare rilevanza è rivestita dalla capacità dei nuovi arrivati di acquisire quella cultura multipla e composita di cui si è parlato, seguendo quindi un percorso di arricchimento – più che di sostituzione – culturale, sono proprio gli aspetti di sovrapposizione e compresenza tra vecchie e nuove usanze i più importanti per valutare il potenziale di interazione multiculturale degli immigrati. L’indice di mélange culturale2, riportato in tabella anche per le nazionalità più significative, mostra come sia articolata l’attitudine delle diverse comunità riguardo ai vari aspetti della cultura materiale presi in esame. In generale si rileva un’acquisizione di nuove usanze piuttosto spinta nell’abbigliamento, un maggiore mantenimento delle tradizioni del paese di origine nella musica e nel ballo, una compresenza di vecchie e nuove usanze nella cucina e nelle letture. Tale compresenza si realizza, per la cucina, attraverso un maggiore arricchimento culturale: il 78% di intervistati dichiara di avere acquisito la cucina italiana, e contemporaneamente risulta altrettanto elevata (70%) la quota di chi dichiara di avere mantenuto le tradizioni culinarie del proprio paese di origine. Le rispettive quote nel caso delle letture sono 66% e 50%. Nel complesso appare più forte la spinta verso l’acquisizione delle usanze italiane, pur con un livello ragguardevole di mantenimento delle tradizioni. Ma esistono differenze notevoli tra le diverse nazionalità: gli albanesi, ad esempio, risultano molto esposti ai processi di acculturazione, tranne che per la musica; i cinesi, al contrario, mostrano un’elevata resistenza all’acquisizione delle usanze italiane, tranne che per la cucina, in cui esprimono un livello di arricchimento culturale quasi massimo (indice di mélange culturale uguale a +0,9). 2 L’indice di mélange culturale esprime la tendenza dei gruppi imigrati verso un arricchimento (valore massimo = +1) o un impoverimento (valore minimo = -1) 170 …fra realtà e rappresentazione Il questionario 171 Spazi e luoghi dell’intercultura… 172 …fra realtà e rappresentazione 173 Spazi e luoghi dell’intercultura… I dati dell’inchiesta e i principali risultati Mese rilevazione (anno 2005) giugno luglio % intervistati 0 24 agosto 16 settembre 20 ottobre 14 novembre 23 dicembre Totale (n. interviste: 500) Luogo intervista: tipologia 3 100 % interviste luoghi all’aperto (strade, piazze, giardini) 35 luoghi di lavoro 22 abitazioni 18 luoghi di accoglienza 7 luoghi di culto 5 negozi 5 associazioni 4 luoghi di formazione 1 altro Totale Sesso della persona intervistata M F Totale 174 3 100 % intervistati 66 34 100 …fra realtà e rappresentazione Età % intervistati sotto 25 anni 32 25 - 34 anni 34 35 - 44 anni 22 45 anni e oltre 12 Totale 100 Area geografica di provenienza (nazionalità) totale Asia di cui: 30 Filippina 4 Cinese 3 totale Europa orientale Albanese totale Americhe 10 Brasiliana 4 2 21 Senegalese 4 Marocchina 4 Somala Anno di arrivo in Italia 8 Peruviana totale Africa Totale 14 22 Ecuadoriana di cui: 2 27 Romena di cui: 12 di Sri Lanka Pakistana di cui: % intervistati 4 100 % intervistati 2000-05 64 1990-99 27 1980-89 (*) 1970-79 Totale 8 1 100 (*) 2 intervistati nati in Italia 175 Spazi e luoghi dell’intercultura… Status di permanenza % intervistati permesso di soggiorno 60 clandestinità 12 carta di soggiorno 9 cittadino italiano 3 visto d’ingresso 2 permesso non rinnovato 0 non risponde 14 Totale 100 Titolo di studio % intervistati analfabeta 0 vari anni di scuola 23 diploma 61 laurea 16 Totale 100 Stato civile % intervistati celibe/nubile 55 coniugato/a 39 separato/a 2 divorziato/a 3 vedovo/a 1 Totale Religione 100 % praticante % non praticante % intervistati cristiana 65 52 60 musulmana 27 44 33 8 4 6 100 100 100 altre Totale 176 …fra realtà e rappresentazione Per quale motivo è arrivato a Firenze? % intervistati motivi economici / lavoro 51 studio 25 ricongiungimento familiare 14 motivi politici e religiosi 5 nuove esperienze di vita 2 turismo 1 salute 0 altro 1 Totale 100 Prima di arrivare, aveva già dei contatti a Firenze? % intervistati no 30 si 70 coniuge altri familiari altri parenti 16 amici 25 altri contatti 2 italiani 4 stranieri Totale Vive a Firenze? 4 22 66 100 % intervistati si 88 no 12 Totale Dove vive a Firenze? nel centro storico fuori centro storico Totale 100 % intervistati (solo chi vive a Firenze) 30 70 100 177 Spazi e luoghi dell’intercultura… Vive a Firenze dal ... % intervistati (solo chi vive a Firenze) 2000-05 71 1990-99 21 1980-89 6 1970-79 Totale Vive a …. Prato 2 100 % intervistati (solo chi non vive a Firenze) 16 Campi Bisenzio 16 Sesto Fiorentino 14 Bagno a Ripoli 7 Fiesole 7 San Giovanni Valdarno 5 Scandicci 5 Calenzano 4 Poggio a Caiano 4 Pontedera 4 Signa 4 Greve in Chianti 2 Impruneta 2 Mantova 2 Montecatini 2 Pisa 2 Quarrata 2 San Casciano in Val di Pesa 2 San Piero a Sieve 2 Torino 2 Totale 100 178 …fra realtà e rappresentazione Se potesse abitare a Firenze, dove preferirebbe abitare? % intervistati (solo chi non vive a Firenze) in una qualsiasi zona del centro 15 Duomo 9 Novoli 6 in periferia 6 San Lorenzo 6 Piazzale Michelangelo 4 Rifredi 4 Santa Maria Novella 4 Via Pistoiese 4 Borgo San Jacopo 2 Campo di Marte 2 Careggi 2 Firenze sud 2 Gavinana 2 Piazza Beccaria 2 Piazza Dalmazia 2 Piazza Indipendenza 2 Piazza Libertà 2 Piazza San Jacopino 2 Piazza Signoria 2 Statuto 2 Via Baracca 2 Via Giannotti 2 Viale Morgagni 2 in una zona tranquilla 2 non ha preferenze 2 non vorrebbe abitare a Firenze Totale 4 100 179 Spazi e luoghi dell’intercultura… Chi l’ha aiutata a trovare casa? amici % intervistati (solo chi vive a Firenze) 31 familiari, parenti 20 da solo 21 intermediari italiani 13 agenzie immobilari 7 intermediari connazionali 5 enti locali 2 enti religiosi 1 movimento “lotta per la casa” Totale Nel Suo quartiere, secondo Lei, abitano … ? 1 100 % intervistati (solo chi vive a Firenze) soprattutto italiani 41 soprattutto stranieri 16 popolazione mista Totale Se potesse, andrebbe ad abitare in un’altra zona o quartiere della città? 43 100 % intervistati (solo chi vive a Firenze) no 57 si 36 non so 7 Totale 100 Attualmente ha un’occupazione lavorativa? no si Totale 180 % intervistati 28 72 100 …fra realtà e rappresentazione Dove lavora? Località % intervistati (solo chi svolge attività lavorativa) Firenze 90 Prato 1 Scandicci 1 Campi Bisenzio 1 Impruneta 1 Sesto Fiorentino 1 Bagno a Ripoli 1 San Casciano Val di Pesa 1 Scarperia 1 altrove 3 Totale 100 Come ha trovato il lavoro attuale? % intervistati (solo chi svolge attività lavorativa) intermediari connazionali 56 da solo 15 intermediari italiani 13 associazioni 3 agenzie di lavoro temporaneo 3 organi istituzionali 2 intermediari di altra nazionalità 1 altro 5 Totale Ambiti di attività occupazionale attuale 100 % intervistati (solo chi svolge attività lavorativa) industria commercio, turismo, ristorazione assistenza familiare, collab. domestica altre attività nel settore dei servizi altro Totale 9 33 28 26 4 100 area geografica di provenienza Africa Americhe Asia 15 33 13 35 4 100 5 32 32 25 7 100 6 41 37 13 4 100 Europa orientale 10 21 24 43 1 100 181 Spazi e luoghi dell’intercultura… Ambiti di attività % intervistati occupazionale nel paese (solo chi svolge di origine attività lavorativa) agricoltura, pesca 3 industria 11 commercio 10 insegnamento 5 altre attività nel settore dei servizi 31 altra attività lavorativa 2 studente 33 casalinga 4 disoccupato 1 Totale 100 Durante la permanenza a Firenze ha usufruito dei servizi di: area geografica di provenienza Africa Americhe Asia Europa orientale 7 1 3 1 7 12 12 12 8 7 13 9 4 7 4 6 32 40 22 32 1 2 3 1 39 26 33 32 0 4 6 4 0 0 3 1 100 100 100 100 % intervistati livello medio di soddisfazione tra coloro che hanno usufruito del servizio (da 1 a 4) Formazione/scuola 22 3,47 6 Assistenza sanitaria 20 3,11 16 Prima accoglienza 18 3,33 10 Orientamento al lavoro 10 2,8 38 Assistenza legale 7 3,31 15 Ricerca della casa 7 2,97 28 Rispetto ai bisogni incontrati, lamenta carenze in: % intervistati non soddisfatti (“per niente” o “poco”) tra coloro che hanno usufruito del servizio % intervistati trovare casa 13 trovare lavoro 12 accoglienza e mediazione linguistica/culturale 8 trovare affetti 4 burocrazia amministrativa 3 orientamento e formazione 3 accessibilità economica 2 assistenza socio-sanitaria 1 altro non esprime lamentele Totale 182 1 53 100 …fra realtà e rappresentazione Tipo di attività ricreative e culturali a cui si dedica (possibili più risposte) % intervistati sport 38 musica 18 letteratura 6 arte 5 teatro 4 non si esprime Tipo di attività ricreative e culturali a cui si dedica 39 nella comunità di appartenenza (% parziale) in gruppi misti (% parziale) individualmente (% parziale) sport 34 45 21 musica 25 9 66 letteratura 10 7 83 arte 21 21 58 teatro 18 59 24 tutte le attività 28 31 41 Che tipo di relazioni ha con la Sua comunità a Firenze? (possibili più risposte) % intervistati aiuti per il lavoro 53 ritrovi per le festività 51 aiuti per la casa 51 cene ed eventi organizzati dalla comunità 50 aiuti di tipo economico 39 religione 35 amicizia 3 divertimento 2 sport 1 studio 1 183 Spazi e luoghi dell’intercultura… Quali sono i luoghi di ritrovo della Sua comunità a Firenze? (possibili più risposte) piazze % intervistati 37 case private 26 luoghi di culto 23 giardini 19 bar/circoli ricreativi 14 sedi associazioni 13 case dello studente 9 negozi 6 discoteche, pub, sale da ballo 3 stazione ferroviaria 3 centri di accoglienza e ascolto 1 mercati 1 luoghi sportivi 1 altri luoghi 1 Eventi realizzati dalla propria comunità insieme ad altre Fornisce una indicazione % intervistati 25 Fornisce più di una indicazione 2 Luoghi d’incontro tra diverse nazionalità Fornisce una indicazione 36 Fornisce più di una indicazione 46 Frequenta persone che non appartengono al suo gruppo etnico? no % intervistati 14 si 86 di cui: solo italiani 16 solo di un’altra nazionalità 5 di nazionalità varie 65 Totale 184 100 …fra realtà e rappresentazione Quali sono i luoghi di incontro tra diverse nazionalità a Firenze? (solo la prima indicazione) % intervistati piazze e strade nel centro storico 54 di cui: in zona stazione 30 Piazza Indipendenza 7 Piazza Duomo 3 in zona San Lorenzo 2 Piazza Santa Croce 2 centri di accoglienza e ascolto 8 università 4 bar, pub, discoteca 3 luoghi di culto 2 mercati 2 giardini, parchi 1 altri luoghi 2 non so 25 Totale 100 % intervistati mantenimento di tradizioni e usanze del paese di origine totale albanesi cinesi poco o per niente 49 60 24 51 50 52 51 48 molto o abbastanza 51 40 76 49 50 48 49 52 100 100 100 100 100 100 100 100 Totale filippini marocchini peruviani romeni senegalesi % intervistati acquisizione di usanze italiane totale albanesi cinesi poco o per niente 43 17 88 54 45 50 44 molto o abbastanza 57 83 12 46 55 50 56 52 100 100 100 100 100 100 100 100 Totale filippini marocchini peruviani romeni senegalesi 48 185 Spazi e luoghi dell’intercultura… Gli ambiti del mélange culturale * indice di mélange culturale: da -1 a +1 (+1= massimo arricchimento; -1 = massimo impoverimento) % intervistati LA CUCINA per niente poco abbastanza molto mantenimento 9 20 38 32 acquisizione 3 19 39 39 mantenimento 32 33 25 10 acquisizione 1 7 25 67 mantenimento 0 6 29 65 acquisizione 0 6 50 44 mantenimento 0 12 44 44 acquisizione 5 18 57 20 mantenimento 5 10 40 45 acquisizione 0 30 45 25 mantenimento 8 31 39 22 acquisizione 2 11 45 43 mantenimento 3 16 53 29 acquisizione 0 13 45 42 mantenimento 11 11 37 42 acquisizione 12 12 35 41 totale indice di mélange culturale* = 0,5 albanesi indice di mélange culturale* = 0,3 cinesi indice di mélange culturale* = 0,9 filippini indice di mélange culturale* = 0,6 marocchini indice di mélange culturale* = 0,6 peruviani indice di mélange culturale* = 0,5 romeni indice di mélange culturale* = 0,7 senegalesi indice di mélange culturale* = 0,6 186 …fra realtà e rappresentazione Gli ambiti del mélange culturale * indice di mélange culturale: da -1 a +1 ( +1= massimo arricchimento; -1 = massimo impoverimento) % intervistati L’ABBIGLIAMENTO per niente poco abbastanza molto 27 29 36 8 4 12 53 31 mantenimento 38 27 34 2 acquisizione 5 9 61 25 mantenimento 13 13 69 6 acquisizione 12 24 53 12 mantenimento 29 22 40 9 acquisizione 6 11 46 37 mantenimento 26 26 47 0 acquisizione 5 0 63 32 mantenimento 18 29 44 9 acquisizione 0 11 65 24 mantenimento 17 51 26 6 acquisizione 0 9 59 32 mantenimento 29 41 18 12 acquisizione 6 6 44 44 totale mantenimento acquisizione indice di mélange culturale* = 0,3 albanesi indice di mélange culturale* = 0,2 cinesi indice di mélange culturale* = 0,4 filippini indice di mélange culturale* = 0,3 marocchini indice di mélange culturale* = 0,4 peruviani indice di mélange culturale* = 0,4 romeni indice di mélange culturale* = 0,2 senegalesi indice di mélange culturale* = 0,2 187 Spazi e luoghi dell’intercultura… Gli ambiti del mélange culturale * indice di mélange culturale: da -1 a +1 ( +1= massimo arricchimento; -1 = massimo impoverimento) % intervistati LA MUSICA per niente poco abbastanza molto mantenimento 8 14 36 42 acquisizione 8 27 42 22 mantenimento 9 10 37 44 acquisizione 1 21 49 29 mantenimento 6 12 29 53 acquisizione 19 38 31 13 totale indice di mélange culturale* = 0,4 albanesi indice di mélange culturale* = 0,6 cinesi indice di mélange culturale* = 0,3 filippini mantenimento 15 18 38 29 acquisizione 6 19 48 27 mantenimento 10 20 35 35 acquisizione 16 16 42 26 mantenimento 4 13 40 44 acquisizione 7 33 38 22 mantenimento 3 15 49 33 acquisizione 3 18 55 24 mantenimento 5 26 21 47 acquisizione 32 32 26 11 indice di mélange culturale* = 0,4 marocchini indice di mélange culturale* = 0,4 peruviani indice di mélange culturale* = 0,4 romeni indice di mélange culturale* = 0,6 senegalesi indice di mélange culturale* = 0,1 188 …fra realtà e rappresentazione Gli ambiti del mélange culturale * indice di mélange culturale: da -1 a +1 ( +1= massimo arricchimento; -1 = massimo impoverimento) % intervistati LE LETTURE per niente poco abbastanza molto totale mantenimento 20 29 30 21 acquisizione 10 23 32 35 mantenimento 22 43 20 14 acquisizione 4 9 22 65 mantenimento 13 0 19 69 acquisizione 50 19 31 0 mantenimento 20 25 33 22 acquisizione 10 33 27 31 mantenimento 22 22 50 6 acquisizione 17 22 33 28 mantenimento 21 38 31 10 acquisizione 0 24 51 24 mantenimento 6 29 40 26 acquisizione 6 35 47 12 mantenimento 21 32 21 26 acquisizione 16 32 26 26 indice di mélange culturale* = 0,2 albanesi indice di mélange culturale* = 0,2 cinesi indice di mélange culturale* = 0,2 filippini indice di mélange culturale* = 0,1 marocchini indice di mélange culturale* = 0,2 peruviani indice di mélange culturale* = 0,2 romeni indice di mélange culturale* = 0,2 senegalesi indice di mélange culturale* = 0 189 Spazi e luoghi dell’intercultura… Gli ambiti del mélange culturale * indice di mélange culturale: da -1 a +1 ( +1= massimo arricchimento; -1 = massimo impoverimento) % intervistati IL BALLO per niente poco abbastanza molto totale mantenimento 30 17 28 25 acquisizione 41 26 22 11 mantenimento 28 17 46 9 acquisizione 38 30 27 6 mantenimento 69 15 8 8 acquisizione 75 17 0 8 mantenimento 40 15 30 15 acquisizione 65 19 8 8 mantenimento 53 13 27 7 acquisizione 27 7 53 13 mantenimento 9 21 21 48 acquisizione 31 45 14 10 mantenimento 32 32 16 19 acquisizione 42 16 26 16 mantenimento 24 18 35 24 acquisizione 24 35 18 24 indice di mélange culturale* = -0,1 albanesi indice di mélange culturale* = -0,1 cinesi indice di mélange culturale* = -0,8 filippini indice di mélange culturale* = -0,4 marocchini indice di mélange culturale* = 0 peruviani indice di mélange culturale* = -0,1 romeni indice di mélange culturale* = -0,2 senegalesi indice di mélange culturale* = 0 190 Indice 1. Partner e collaborazioni Partecipazioni al progetto 3 4 2. Presentazioni 5 3. Prefazione 19 4. Itinerari Note sul capitolo Network delle Associazioni 25 32 5. Network delle Associazioni Straniere a Firenze 35 6. La segnaletica invisibile Quartiere 1 Quartiere 2 Quartiere 3 Quartiere 4 Quartiere 5 107 111 121 127 133 139 7. L’arte della festa 147 8. Spazi e luoghi dell’intercultura fra realtà e rappresentazione 165