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GAZZATEO RIVEDI LO SHOW CON MORATTI, DINHO E GALLIANI SU GAZZETTA.IT www.gazzetta.it Lunedì 15 novembre 2010 1 e Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281 Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 114 - Numero 269 FORMULA 1 AD ABU DHABI IL TEDESCO CONQUISTA IL TITOLO A 23 ANNI E 134 GIORNI La Ferrari sbaglia tutto Vettel baby mondiale Alonso (7o) tradito da una strategia errata 3 ALLIEVI, CREMONESI, ZAPELLONI, DEGL’INNOCENTI PAGG. 36-37-38-39-41 Vettel (a sinistra) e Alonso SERIE A L’INTER BATTUTA (1-0) SCIVOLA A SEI PUNTI. SOLO LA LAZIO TIENE IL PASSO 6 MILAN GRANDE Ibra decide il derby Lo svedese su rigore al 5’. Abate espulso. Moratti durissimo: «Non mi è piaciuto nulla». Benitez nei guai: «Rinforzi! Lo chiedono anche i giocatori». Rossoneri da scudetto Zarate (assist e gol) piega il Napoli Pastore-Di Natale show 3 SERVIZI DA PAGINA 2 A PAGINA 12 Gli attaccanti di Palermo e Udinese risolvono con una tripletta a testa la sfida col Catania e quella col Lecce UNA VITTORIA TRIPLA di ALBERTO CERRUTI 3 ALLE PAGINE 14-15-19-20-21 «La tripletta viene per te», avevano scritto i tifosi dell’Inter rivolgendosi ai rivali. Ma il Milan respinge la dedica al mittente. Il suo successo vale triplo: rivince il derby, rimane al comando e fa saltare l’imbattibilità casalinga nerazzurra. 12 a GIORNATA SERIE A 4 Ranocchia lancia il Genoa L’ARTICOLO A PAGINA 5 3 IL ROMPI PALLONE di Gene Gnocchi Berlusconi sempre più solo. La Finanziaria la sta scrivendo Gattuso. PROTAGONISTI FARI PUNTATI SU TRE PUNTE «SCUSA MATRIX» Ibra, miglior in campo, si è scontrato con Materazzi che è finito all’ospedale: ammonito si è poi scusato 0-1 1-0 0-1 1-0 0-1 1-1 2-0 3-1 0-0 4-0 CLASSIFICA MILAN 26 LAZIO 25 NAPOLI 21 JUVENTUS 20 INTER 20 ROMA 19 PALERMO 17 UDINESE 17 GENOA 17 SAMPDORIA 16 CHIEVO FIORENTINA CATANIA PARMA BOLOGNA LECCE CAGLIARI BRESCIA CESENA BARI 16 15 14 14 14 12 11 11 11 9 9 771120 506000 01 1 1 5> NAZIONALE PRANDELLI CHIAMA DIAMANTI E LEDESMA. TORNA AQUILANI CECCHINI A PAG. 15 3 PARTITE BARI-PARMA BOLOGNA-BRESCIA CAGLIARI-GENOA FIORENTINA-CESENA INTER-MILAN JUVENTUS-ROMA LAZIO-NAPOLI PALERMO-CATANIA SAMPDORIA-CHIEVO UDINESE-LECCE Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 2 R LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 12a GIORNATA E’ subito rigore Zlatan zittisce i fischi e colpisce Nerazzurri a vuoto anche 11 contro 10 L’1-0 nasce dal fallo di Materazzi in apertura Abate espulso. Infortunati Obi, Milito e Matrix, all’ospedale dopo uno scontro con lo svedese Inter ko in casa: non accadeva dal marzo 2008 5’ PRIMO TEMPO Raggio verde Zlatan Ibrahimovic disturbato dal raggio laser poco prima di calciare il rigore. Poi lo svedese esulterà sotto la Curva Nord interista INFOPHOTO 20’ SECONDO TEMPO Taekwondo Zlatan Ibrahimovic stende Marco Materazzi. Il difensore nerazzurro è costretto a lasciare il campo. Per Ibra cartellino giallo GETTY IBRA DERBY MILA LUIGI GARLANDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO dUn derby tecnicamente scadente (3 tiri in porta in due) ha vibrato due timbri importanti. Primo: il Milan è ufficialmente da scudetto. Secondo: l'Inter non c'è più. Non c'è più la squadra prepotente degli ultimi anni, con una precisa identità di gioco, con una fame atavica e gli occhi di brace, capace di farne 4 al Milan e di sbranarlo in dieci nel derby successivo. Ieri, ridotto in dieci per oltre mezz'ora era il Milan, eppure la banda Benitez, molle di gambe e di idee, non è mai riuscita a spaventarlo. I numeri parlano di una frenata imbarazzante (5 gol nelle ultime 7 di campionato, -6 dal Milan capolista) e di un tonfo quasi storico: l'Inter non perdeva in casa da 46 partite (22-3-2008, Inter-Juve 1-2). Benitez ha alibi di mercato e di assenze, ma sugli infortuni qualche colpa ce l'avrà, se allena. Sulla mancanza di gioco e di carica agonistica le responsabilità sono ancora maggiori. Ad Allegri, al contrario, il merito di aver plasmato una squadra da battaglia, che si riflette nei suoi mediani e nello spirito con cui Ibra, il migliore, ha combattuto il derby. Se a luglio avessero detto a Berlusconi che Allegri avrebbe concluso un derby senza Pato, Dinho e Binho, forse non lo avrebbe assunto. Invece Allegri senza circo, con un solo tiro in porta e un’ottima organizzazione, ha ridato al Milan una vittoria nel derby che mancava da due anni. Una vittoria che porterà badilate di autostima. Milan compatto La sensazione del primo tempo è questa: due compagnie teatrali che interpretano lo stesso copione (4-3-1-2), ma l'Inter l'ha avuto in mano cinque minuti prima della recita e non sa cosa fare, il Milan, che lo ha studiato a memoria, sì. I primi 45 minuti dei nerazzurri sono un deprimente bigino della stagione: idee confuse, terribile fatica per arrivare al tiro, condizione atletica precaria, grinta sotto il minimo sindacale, infortuni muscolari: fuori al 36' Obi, un ragazzino, non un vecchio reduce dal Mondiale; poi Milito. Non che il Milan abbia messo in scena Shakespeare, ma capitalizza dopo cinque minuti un' ingenuità dell'arrugginito Materazzi (fallo da rigore su Ibra che firma dal dischetto) e fa diligentemente ciò che deve. Ambrosini e Gattuso riescono a contenere le idee di Snejider. Seedorf si defila intelligentemente a sinistra per uscire dalla gabbia di Stankovic e dettare per le punte. Ibra, inorgoglito dallo schiaffo rifilato agli ex compagni del mal di pancia, prova a infierire, con l'aiuto di Robinho. E per poco ci riesce, con un tiro al volo da nipotino di Van Basten e un paio di ghiotte ripartenze. Dopo lo svantaggio, l'Inter passa un brutto quarto d'ora anche perché tiene la linea difensiva allegramente alta, con masochistica predisposizione alle ripartenze altrui. Le coreografie delle curve. Quella della Nord nerazzurra è sulla tripletta. La Sud risponde ricordando l’infinita bacheca del Milan INFOPHOTO-LAPRESSE Rabbia Mou Ma a impressionare negativamente è soprattutto la doppia incapacità di reagire, tattica e nervosa. In tutto il primo tempo l'Inter crea un mezzo pericolo da fermo, con una punizione di Snejider. Per il resto si preoccupa di far arrivare la palla a Eto'o, largo a sinistra, Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT INTER GIUDIZIO 7 0 1 3 R MILAN MARCATORE Ibrahimovic su rigore al 5’ p.t. (4-3-1-2) (4-3-1-2) Castellazzi; Cordoba, Lucio, Materazzi (dal 23' s.t. Biabiany), Chivu; J. Zanetti, Stankovic, Obi (dal 36' p.t. Coutinho); Sneijder; Milito (dal 1' s.t. Pandev), Eto'o. Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta; Flamini Gattuso (dal 1' s.t. Pirlo), Ambrosini; Seedorf (dal 28' s.t. Boateng); Robinho (dal 17' s.t. Antonini), Ibrahimovic. PANCHINA Julio Cesar, Santon, Cambiasso, Nwankwo. PANCHINA Amelia, Bonera, Yepes, Ronaldinho. ALLENATORE Benitez. ALLENATORE Allegri. ESPULSI Abate per doppia ammonizione al 16' s.t. AMMONITI Gattuso, Ibrahimovic e Ambrosini per gioco scorretto. ESPULSI nessuno. AMMONITI Pandev per gioco scorretto. ARBITRO Tagliavento di Terni. NOTE Paganti 80.018 (tutto esaurito); incasso 3.401.186 euro. In fuorigioco 2-3. Angoli 3-3. Recuperi: 2' p.t.; 4' s.t. POSSESSO PALLA INTER 57% CONTRASTI VINTI MILAN 43% TIRI IN PORTA II INTER 2 INTER 15 MILAN 27 TIRI FUORI I IIIIII MILAN 1 INTER 6 IIIII MILAN 5 MOMENTI CHIAVE 5’ PRIMO TEMPO Rigore da scuola calcio Il Milan trova il gol che vale derby e il primato in classifica dopo 5 minuti: Ibrahimovic non trema sul dischetto, tiro forte alla destra di Castellazzi (lanciato a sinistra) PRIMO TEMPO 0-1 SECONDO TEMPO 5' c GOL! Steso da Materazzi, Ibra realizza il rigore. 11' Punizione di Sneijder sui guanti di Abbiati. 20' Gran destro al volo di Ibra da posizione defilata: alto. 23' Ibra per Seedorf che mette fuori in diagonale. 40' Punizione a giro di Sneijder di poco a lato AN A +6 SULL’INTER nella speranza che ci pensi ancora Re Leone. Né idee, né rabbia agonistisca. Ci fosse stato Mourinho al 39' quando Tagliavento perdona un giallo a Gattuso, già ammonito, sarebbe zompato in campo mimando manette o chissà cosa. Questa Inter quasi non si arrabbia, accetta tutto, gol di Ibra e sbagli arbitrali, come se nel profondo dell'anima fosse convinta di dover scontare qualcosa, dopo la generosa stagione scorsa. Panettone L'infortunio di Obi porta in campo Coutinho e il 4-2-3-1. All'intervallo fanno la doccia il graziato Gattuso (entra Pirlo) e il lesionato Milito (entra Pandev). Una sciocca isteria di Abate, già ammonito, rischia di riportare in gara i nerazzurri, ma neppure così, in superiorità di numero per 33 minuti, la banda Benitez riesce a costruire una vera palla-gol. Rafa ci prova buttando dentro anche Biabiany. Allegri risponde sacrificando Robinho per Antonini e attrezzando un 4-4-1 che dimostra compattezza e sacrificio, in cui Ibra combatte con splendida intensità, a parte l'entrataccia con cui ospedalizza Materazzi. Il fischio finale consacra il lavoro di Allegri, partito in estate con un pugno di figurine e arrivato a novembre con una squadra vera, tosta, capolista. La reputazione di Benitez invece esce a brandelli. Magari mangerà il panettone, ma ora lo vede lontano, piccolo piccolo. Per finire, diciamolo: partita brutta, tecnicamente mortificante, indegna della tradizione. Vi ricordate una sola bella giocata? Se in Europa ci prendono a sberle è perché le nostre grandi fanno così. LA MOVIOLA di Francesco Ceniti 2 Netto l’intervento che decide la gara Manca il secondo giallo per Gattuso Abate ingenuo: l’espulsione è giusta Derby intenso, ma non spettacolare. La dimostrazione che non basta fischiare meno (32 falli sanzionati) per avere una bella partita. Quella di Tagliavento è «sporcata» dal secondo giallo non dato a Gattuso dopo 39’ (steso Sneijder al limite dell’area). Bravo l’arbitro, invece, al 5’ sul rigore (netto) che ha deciso il match: Ibra steso da Materazzi, sorpreso dal cambio di direzione dell’attaccante. Passano 6’ e Abate prende il giallo per una trattenuta su Eto’o. Al 14’ episodio dubbio, sempre Ibra scatta in posizione regolare e poi serve in area Flamini su cui piomba Cordoba in scivolata: c’è il tocco sul pallone, forse anche sul piede del rossonero. Al 18’ inevitabile giallo a Gattuso: entrata in ritardo su Obi. Al 21’ annullato un gol a Robinho: c’era l’offside. Nella ripresa Ambrosini rischia il giallo per un tackle su Eto’o. Il Milan resta in 10 al 17’ quando a gioco fermo c’è una lite Pandev-Abate. L’interista spinge a terra l’avversario che in modo ingenuo si alza e accenna a una reazione (mani sul petto). L’arbitro li separa e mostra il giallo a entrambi. Per Abate è il secondo. Al 21’ Ibra con la gamba alta su Materazzi che scivola e subisce un colpo violento (gomitata involontaria) al volto: svedese giustamente ammonito per gioco pericoloso. Al 35’ giallo ad Ambrosini: fallo tattico su Lucio. Poi più nulla. Una curiosità: Tagliavento e Abbiati in campo entrambi con la maglia gialla. Il rigore causato da Materazzi. A destra Gattuso rischia il secondo giallo Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 4 R LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5 R SERIE A 12a GIORNATA «Non provo nulla Matrix, scusami» Ibrahimovic senza emozioni da ex: «Penso solo al Milan. Il colpo a Materazzi? Era un duello, non l’ho fatto apposta» ALESSANDRA BOCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO dLui e il suo cuore zingaro apparentemente non hanno fatto una piega. Zlatan Ibrahimovic si è procurato un rigore (contro Materazzi), ha segnato, ha esultato con misura (braccia allargate, tutto qui), ha giocato un buon calcio, poi ha giocato bene a calcioni. Con i suoi piedi enormi ha spaccato una faccia (quella di Materazzi), insomma in totale ha fatto fruttare la sua classe e la sua cintura nera di taekwondo. Il derby è finito uno a zero per il Milan, gol di Ibrahimovic al quinto minuto. Il derby è finito con Ibrahimovic solo nella metà campo sotto la curva del Milan, testa e cuore freddi, e Gattuso incollato addosso e tutti i guerrieri che gli correvano intorno. Ibrahimovic è il totem del Milan. «Cosa sento dopo aver segnato all’Inter? Non sento niente. Io ora gioco per il Milan e faccio tutto per il Milan». Lo svedese rifiuta l’idea dello scudetto: «Siamo in vantaggio ma c’è tempo. E che grande sacrificio in dieci contro undici» Cuori Si aspettava una degna accoglienza e non è rimasto deluso, perché a lui il rumore dei nemici, come direbbe maestro Mourinho, piace da pazzi. Appena ha messo fuori il naso ha sentito i buuuuh e gli oltraggi classici alla mamma, e ha visto gli striscioni che alludevano alle sue liaison a Barcellona. «Due di Pique? No, due di cuori», il più carino, certamente più chic di quello del mal di pancia («dopo un anno hai trovato il cesso»). A un macho come Ibra però questa allusione gay non avrà fatto piacere, ma è tutto parte della battaglia. E uno come Ibrahimovic senza frastuono di battaglia appassisce. Colpi alti Lo ammette lui stesso, sempre: «Se hanno paura di me sono contento». Lo ammette con un sorriso ironico, ma un po’ lo pensa. Quando c’è da combattere, Ibra è contento e sa quali armi usare. «Il colpo a Materazzi? Era un duello, non l’ho fatto apposta. Ho sentito che sta bene, mi dispiace. Siamo entrati in due e lui è rimasto giù. Non so dove l’ho preso ma sono contento che stia bene». Tutto qui, tutto definito. Ibra taglia corto e pensa alla partita. «Abbiamo fatto un grande lavoro, c’è stato un grande sacrificio da parte di tutti nel secondo tempo, quando eravamo con l’uomo in meno. Abbiamo giocato con grande cuore. Prima della partita ci siamo detti che eravamo una squadra, e dovevamo giocare da squadra. Lo scudetto? Siamo favoriti ma c’è Ibrahimovic, 29 anni, esulta sotto la Nord dopo il gol. Sotto, due striscioni contro Zlatan. In quello a sinistra c’è la foto con Piqué che lo fece infuriare a Barcellona LIVERANI-INFOPHOTO tempo. Adesso abbiamo un vantaggio, ma giochiamo una partita per volta». Intanto il Milan è ancora primo in classifica grazie al suo gol. Emozioni A Ronaldo Nazario da Lima andò peggio. Era il marzo 2007, si giocava, come ieri, Inter-Milan. Al 40’ il brasiliano portò in vantaggio i rossoneri. Gol, sorrisone, orecchie al vento e insulti in quantità, compresi quelli letti sulle labbra del normalmente compito Massimo Moratti, per non parlare del fatto che alla fine l’Inter rimontò e vinse, grazie proprio a un gol di Zlatan Ibrahimovic. Il quale, appunto, ha saputo controllare meglio del brasiliano le emozioni di una serata difficile. Perché ha voglia di fare il duro, Ibrahimovic, ma qualcosa può sempre sfuggire. «Devo stare molto attento, rimanere calmo. Se uno si carica troppo in certe situazioni può soltanto sbagliare», aveva detto ai giornalisti svedesi alla vigilia della partita. Voleva stare calmo è c’è riuscito. Ora è lui il match-winner. «Il 22 maggio in camper guardavi la tv?», gli chiedevano i tifosi dell’Inter con un altro tazebao. In camper si va in vacanza, ma qualcuno ci abita. I nomadi, gli zingari. A Ibrahimovic essere chiamato zingaro probabilmente non fa né caldo né freddo. Oggi a Malmoe gli daranno il Pallone d’oro svedese. Una consuetudine, come i derby vinti. Gol al Milan (con l’Inter), gol all’Espanyol (col Barça) gol all’Inter (col Milan). Il cuore è uno zingaro e i gol pure. «Sono morto», dice Ibra. Poi pensa alla classifica e si sente meglio. w il commentoW I NUMERI di ALBERTO CERRUTI 294 minuti di astinenza dal gol nel derby per il Milan, che aveva segnato l’ultima rete il 14 febbraio 2009 con Pato 200 reti realizzate dai rossoneri nei 153 confronti contro i nerazzurri in campionato. Le reti dell’Inter restano 215 4 derby consecutivi vinti dall’Inter prima del k.o. di ieri sera. In casa era in serie utile da 5 incontri acerruti@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA UNA VITTORIA TRIPLA «La tripletta viene per te», avevano scritto i tifosi dell’Inter rivolgendosi alla curva rivale. Ma alla fine di una sfida più combattuta che bella, aperta e chiusa dal rigore di Ibrahimovic, il Milan potrebbe respingere la dedica al mittente. Perché il suo successo vale triplo: per rivincere il derby dopo tre sconfitte, per rimanere al comando con 6 punti di vantaggio sull’Inter e infine per far saltare l’imbattibilità casalinga dei nerazzurri, dopo oltre due anni. Il grande ex Ibrahimovic si presenta ancor meglio di Ronaldo, che aveva segnato subito nella prima sfida contro i suoi vecchi compagni, l’11 marzo 2007, ma poi aveva dovuto incassare i gol della sconfitta firmati da Cruz e dallo stesso svedese. Benitez, invece, si presenta male come Mourinho, che aveva perso all’esordio, battuto da Ronaldinho, ma tra tanti confronti con l’ombra sempre più ingombrante del suo predecessore questo è l’unico che avrebbe evitato volentieri. E’ fin troppo facile sottolineare che l’uomo partita è Ibrahimovic, ma al di là dei suoi meriti, è giusto sottolineare quelli del Milan in generale e di Allegri in particolare. Capace di lasciare ancora in panchina Ronaldinho e inizialmente persino Pirlo, il tecnico rossonero ha imparato in fretta la lezione dopo le due sberle prese dal Real Madrid all’andata e i troppi rischi corsi nel ritorno. Fuori i giocolieri e dentro i mediani per privilegiare l’equilibrio tattico, prima condizione per formare una squadra nel vero senso della parola. Perché la prima differenza tra il Milan e l’Inter è proprio questa: il Milan è una squadra, che riesce a vincere senza impegnare una sola volta Castellazzi e soprattutto riesce a difendere il vantaggio senza soffrire troppo nell’ultima mezz’ora con un uomo in meno, per l’espulsione di Abate. Un anno fa, la Roma aveva 14 punti meno dall’Inter ma poi rimase in corsa fino all’ultima partita, per cui è presto per considerare chiuso il campionato. Non è presto, però, per dire che il Milan ha messo una importante caparra sul tavolo dello scudetto. Rovesciando il discorso, quindi, l’Inter potrebbe ancora recuperare anche se c’è un’altra differenza che fa riflettere. La squadra di Mourinho faceva paura a tutti, quella di Benitez invece fa tenerezza per i troppi infortuni e i troppi ragazzini, con 9 punti meno, 3 squadre davanti e la Juve di fianco. Senza scordare la Lazio che è tornata a vincere contro il Napoli, dimostrando di meritare il difficile ruolo di prima inseguitrice di questo lanciatissimo Milan. Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 6 R # LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 12a GIORNATA x Allegri con dedica «Questo successo per Pato e Pippo» HA DETTO Robinho «Con l’espulsione di Abate la partita si è complicata, ma la squadra ha dimostrato coraggio» Il tecnico vince il primo derby con l’aggressività «Il sacrificio è decisivo: ora abbiamo equilibrio» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO dSu una cosa sola s’è sbagliato alla vigilia Massimiliano Allegri: che il popolo interista non avrebbe fischiato Ibrahimovic. Il resto è un trionfo di situazioni descritte e andate tutte in porto: Zlatan decisivo, il Milan che conferma i grandi progressi degli ultimi tempi, gli errori ridotti al minimo in difesa, una partita di grande intensità. Tutto immaginato, tutto sperato, tutto successo. La partita racconta di un allenatore che sta iniziando a mettere mano in modo evidente alla squadra, e che sta iniziando a conoscerla profondamente. Buona la prima, allora: perché per Allegri era il primo vero derby, e l’ha portato a casa meritatamente; e poi perché questa è stata la prima partita giocata davvero ad alto livello contro una grande. Per lunghi tratti il Milan è sem- Per il futuro però non si escludono cambi: «Lottando così potremo permetterci di avere anche uomini più offensivi» brato appartenere ad Allegri da anni, e non da quattro mesi: tempi giusti in difesa, scambi fluidi a centrocampo, quasi a memoria. Serie di 10, 15 passaggi consecutivi a segno, cose che aumentano la propria sicurezza e indeboliscono quella avversaria. Nuovo dna Ci sono tre cose, in particolare, che testimoniano il lavoro del tecnico livornese: le giocate in verticale, il dinamismo di gruppo e lo spirito di sacrificio. È da luglio che Allegri batte su questi tasti, ed è stata dura condurli in porto. Ha dovuto — e ancora dovrà — «combattere» contro l’abitudine radicata negli anni a gestire il possesso palla in punta di piedi e a manovrare troppo l’azione. Ma il dna del Milan, è sempre più evidente, sta cambiando nel profondo: adesso si parla di «riconquiste e ripartenze», come racconta l’allenatore a fine partita. Termini che stanno entrando nella testa dei giocatori e che testimoniano come il primato in classifica si stia consolidando grazie a queste qualità più che ai colpi da funambolo. L’esempio più evidente è una squadra che può permettersi di tenere in panchina Ronaldinho per tre partite di fila. Siamo solidi A fine gara i pensieri di Allegri sono tutti per i lunghi minuti trascorsi con un uomo in meno. Questa è l’altra grande nota lieta della serata: il dna che cambia e si «incattivisce» significa la capacità di com- battere fino all’ultimo secondo in inferiorità numerica. «Abbiamo concesso all’Inter poco o nulla, anche quando eravamo in dieci — racconta Allegri —. Lo spirito di sacrificio è indispensabile anche se ti chiami Milan. Adesso abbiamo trovato un equilibrio non solo di squadra, ma anche di gruppo. Ed è l’aggressività che porta l’equilibrio: se riconquisti palla nella metà campo avversaria poi è più facile andare a far gol. È stata una partita molto intensa, abbiamo iniziato in modo molto aggressivo e poi ci siamo difesi ordinatamente, dando una sensazione di solidità. In avanti, poi, abbiamo qualità e possiamo sempre far gol. La vittoria è meritata, ci farà crescere l’autostima. La dedico a Inzaghi e Pato». Il Milan di tutti Il pensiero di Allegri va quindi a chi sin qui ha messo meno minuti nelle gam- be: «Nelle ultime gare chi ha giocato poco è andato bene. Tutti si sentono importanti, e a fine campionato questo sarà un fattore decisivo. Con questo spirito in futuro potremo permetterci di giocare anche con giocatori più offensivi». Il nome di Ronaldinho non viene mai fatto, ma il concetto è valido comunque: «Un allenatore è solo nel fare le sue scelte, che sono sempre impopolari al 50%. Sono pagato per questo. È il Milan di Allegri? No, questo è il Milan di tutti». Con una vittoria così si può perdonare anche Abate: «Ha avuto quella reazione, per fortuna è finita bene. Diciamo che la sua uscita dal campo ci ha fatto alzare la concentrazione». Come sempre, spettacolo sugli spalti. Molti gli striscioni della curva Sud milanista dedicati ai cugini. Fra gli altri: «La vostra Champions era il terzo segreto di Fatima», e «Siete più inutili delle biciclette Atm». milkadv.it MARCO PASOTTO EUFORIA ROSSONERA Seedorf: «Max come Mourinho» Abate: «Chiedo scusa alla squadra per l’espulsione» S Nesta «Bravo Ibra: è fantastico, corre e fa gol, Ora dobbiamo dare un’altra strattonata al campionato» Clarence Seedorf, 34 anni FABIANA DELLA VALLE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO dCosì è ancora più bel- Massimiliano Allegri, 43 anni, al Milan da luglio IMAGE www.kronos-italia.com lo, dopo mezzora abbondante di sacrificio e sofferenza per difendere il vantaggio in inferiorità numerica. Così è ancora più bello, dopo un gol del grande ex Ibrahimovic, che incurante dei fischi di un’intera curva ha mostrato la solita freddezza nel trasformare il rigore decisivo. Alla fine tutto il Milan va ad abbracciare l’uomo che ha ridato il successo il derby ai rossoneri dopo due anni di astinenza (1-0 il 28 settembre 2008, rete di Ronaldinho). Primato, vittoria e Inter messa sotto sul piano del gioco. In una serata così anche l’espulsione di Abate passa in secondo piano. Allegri alla Mou Seedorf, l’uomo che ha soffiato il posto da titolare a Ronaldinho, sintetizza lo stato d’animo della squadra: «Siamo felici perché abbiamo vinto una partita, ma per aprire un ciclo serve tempo, bisogna conoscerci meglio. L’equilibrio è una cosa sottile che si ottiene solo con i risultati. Milan più forte dell’Inter? Ne parliamo a fine stagione. E in ogni caso non è detto che essere più forti dei nerazzurri serva a vincere lo scudetto». L’olandese chiude con un complimento ad Allegri: «Un Milan alla Mourinho? Le squadre di Mou si sono sempre distinte per compattezza, noi con Allegri siamo diventati molto più compatti, ci muoviamo in maniera organizzata». HO IL CONTO IN ROSSO E MI VESTO COME CAPITA. Kronos. Calcio vero per persone vere. EPPURE SONO UN CALCIATORE. IN FOOTBALL WE TRUST. Euforia Nesta Poteva costare cara l’espulsione di Abate. Il difensore ne è consapevole: «Ho chiesto scusa alla squadra. Forse sono stato ingenuo: potevo restare a terra dopo la spinta di Pandev, ma non credo di aver fatto qualcosa per meritare il secondo giallo. Per fortuna non ha influito». Nesta sottolinea «una vittoria molto molto importante perché abbiamo staccato l’Inter, da tanto non vivevamo una serata così. Ora dobbiamo dare un’altra strattonata al campionato. Bravo Ibra: attaccante fantastico, tiene palla, corre e segna. Il battibecco con Gattuso? A Rino devi parlare duro sennò non capisce. Ma tutto risolto». Per Robinho un primo derby perfetto: «All’inizio abbiamo giocato molto bene. Nella ripresa le cose si sono complicate, ma la squadra ha avuto coraggio e soprattutto Ibra è stato bravo a tenere palla». Chiude Zambrotta: «La vittoria ci dà continuità. Come chiedeva il mister non abbiamo preso gol». Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 7 R Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 8 R # LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 12a GIORNATA Moratti: «Inter, così non va» Il presidente furioso per la sconfitta: «Non mi è piaciuto nulla: approccio sbagliato e gioco assente» LUCA TAIDELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO dMassimo Moratti ci va giù durissimo. E a tutti, dai giocatori allo staff tecnico, ma soprattutto a Benitez, fischieranno le orecchie come una teiera. Perché quando al presidente girano i santissimi non è che tutto si limita a uno sfogo post partita. «Non mi sembra che abbiamo subito il gioco del Milan — ringhia Moratti —. Il problema è che non abbiamo proprio giocato. E’ una cosa diversa. E ben più grave. Non mi è piaciuto nulla. Perché può capitare di perdere un derby, ma stavolta non mi sono andati giù né l’approccio né il dopo. Non abbiamo fatto abbastanza per pensare di vincere. Così non si va da nessuna parte. E’ stata una partita brutta e non abbiamo fatto nulla perché diventasse diversa. Se ci poteva stare l’espulsione di Gattuso? Magari sì, ma non è che si può credere di vincere le partite solo perché si gioca con un uomo in più». Branca e la concentrazione Eppure, a rileggere alcune dichiarazioni del pre partita si capisce che tirava un’aria strana. «Gli infortuni capitano a tante altre squadre — spiegava il d.t. Mar- e poi a gennaio potremo fare la conta di quelli che avremo recuperato». Peccato che nel frattempo se ne siano rotti altri tre. Massimo Moratti, 65 anni LAPRESSE co Branca —. Poi, sapevamo bene che nel primo periodo, a livello di concentrazione potevamo avere difficoltà, con l’allenatore nuovo e con la squadra che aveva vinto e speso molto lo scorso anno. Dobbiamo superare questa parte finale dell’anno Paolillo Prima di Moratti aveva parlato l’ad Ernesto Polillo: «Si stanno verificando troppi infortuni, ma non è il caso di soffermarsi su questo. Spero piuttosto che la prossima volta ci sia più rabbia nella squadra per superare questo momento di difficoltà. Ma siamo a inizio stagione: nulla è compromesso. Benitez? Rapporti ottimi, non è quello il problema. Abbiamo sofferto poco, ma dobbiamo cercare un’amalgama migliore». I giocatori Amari anche i pochi giocatori che parlano. «Male nel primo tempo — spiega Sneijder a una tv olandese —, ma per quanto fatto nel secondo meritavamo il pareggio. Fisicamente mi sento bene, ma è stato frustrante non trovare compagni liberi cui passare il pallone là davanti. I sei punti di ritardo dal Milan? In passato ci sono state rimonte ben più difficili». «Loro hanno iniziato meglio — analizza capitan Zanetti —, poi la partita è stata equilibrata. Abbiamo dato tutto, magari con poche idee, ma non abbiamo trovato il gol. Anche stavolta abbiamo perso uomini im- PAGELLE INTER MILITO PRIGIONIERO, COUTINHO TROPPO TENERO 5 Le modifiche dell’attacco Impotenza continua, anche in superiorità numerica. Squadra sgonfia. di SEBASTIANO VERNAZZA S 4,5 h6 Fare paragoni non è giusto, ciascuno ha il suo modo di vedere e interpretare il calcio, però non c’è interista che al fischio finale non abbia pensato a qualcuno dalle parti di Madrid. Inter scollata, senza nerbo e con gioco approssimativo. Migliore di bandiera, perché stavolta è dura trovare nell’Inter qualcuno che spicchi. Eto’o parte forte a sinistra, dà l’impressione di sfondare, ma Abate e Gattuso gli cesellano le caviglie. Poi passa al centro e combatte. Meglio di niente. Benitez Fuori Obi, Inter con il 4-2-3-1. Fuori Milito, Eto’o al centro con Coutinho e Pandev ai lati. Poi si cambia ancora 5 6 5,5 6 Castellazzi Cordoba Lucio Materazzi Parate zero. Il Milan tira in porta su rigore e stop. E’ il gran paradosso della serata. Si fatica ad assegnare il voto al portiere dei perdenti. Alcune tempestive uscite gli valgono il sei. Vice-Maicon d’emergenza, la fascia non è il suo pane. Ci mette una mezz’ora buona ad assestarsi. Qualche giro a vuoto, compensato da una bella discesa, ma il Milan dalla sua parte entra senza sforzi. Capisce che con Materazzi sono c... (vabbé, la rima fatela voi) e si auto-nomina angelo custode del «caro» Ibra. Con mestiere gli rifila botte invisibili e limita i danni di Piedone lo Zingaro. Accecato dall’ira — meglio, dall’Ibra — molla un calcio al gran traditore, peccato che lo sgambetto costi il rigore. Nella ripresa RockIbra lo «spiezza» in due. K.o. fisico, tecnico e psicologico. (Biabiany 5) portanti. Ma la mentalità vincente non si perde in pochi mesi. Possiamo tornare protagonisti. Gattuso andava espulso? Ho detto a Tagliavento che era il terzo fallo dopo il primo giallo. Lui l’ha vista diversamente. Certo che il terreno di San Siro non aiuta. Mi ricorda quello di 10 anni fa, non si poteva stare in piedi. E’ un campo pericoloso. Non è una scusa». Concorda Cordoba: «Quel terreno è una possibile causa degli infortuni». Chiude Castellazzi: «Ho fatto il secondo tempo da spettatore, ma perdere due giocatori a partita rende difficile ridisegnare la squadra in corsa». Eto’o 5,5 5,5 5,5 5,5 6 5 5 5 Chivu Zanetti Stankovic Obi Sneijder Milito Coutinho Pandev Pronti via, prende una girata da Abate (avessi detto Cristiano Ronaldo) e si capisce che Cristian Caschetto è destinato a un’altra notte di sofferenze. Troppi passaggi sbagliati. I muscoli del Capitano non bastano più. Senza un ammiraglio che studi la giusta strategia, la nave procede senza rotta e finisce preda dei pirati milanisti. Gente spietata, con la bandana e l’occhio bendato. Si veda sopra. Stankovic prova a fare argine, con tanto orgoglio, ma la testa non è lucida. L’Inter viaggia a fari spenti e neppure Dejan riesce ad accendere la luce. Si procede a tentoni, senza razionalità. Da Oba Oba (Martins) a Obi Obi, la velocità ne risente. Ruoli differenti, certo. Timido e forse intimorito da Gattuso, non piglia iniziative e fa troppe marce all’indietro. Poi si infortuna. Abbiamo visto Sneijder migliori. Tanto migliori, sia chiaro. E sia chiaro: avanti così il Pallone d’oro sarebbe immeritato. Però l’olandese è l’unico che tiri in porta con pericolosità. Lo cercano poco e male, però lui non fa nulla per farsi trovare all’indirizzo giusto. Poi si fa male ancora. Il Principe resta prigioniero dell’incantesimo della Maga Mou(ghella). Buttato dentro al posto di Obi, conferma di essere troppo tenero per un derby così cattivo. I suoi arzigogoli restano tali. Non è una bocciatura, il ragazzo ha mezzi notevoli, però va dosato. Largo a sinistra, nel tentativo di aprire la scatola milanista. La missione fallisce, non si ricorda uno spunto di Pandev che produca qualcosa di memorabile. Spaesato. PAGELLE MILAN ABATE AIUTA L’INTER, BENTORNATO SEEDORF 7 Seedorf è mobile Lezione di derby all’Inter: bisogna metterci anima e corpo. h 7,5 R7 Allegri Seedorf trequartista, ma con mobilità. Spesso compie una specie di virgola, dal centro a sinistra Ibrahimovic Terza vittoria di fila con i tre mediani (e tanti saluti ai tre tenori). Ha trovato l’equilibrio, alla faccia di chi pensa che i gol arrivino sommando gli attaccanti. Sarà interessante vedere come se la caverà con Pirlo: e se lo rimettesse trenta metri avanti? Il delitto perfetto. Costringe Materazzi al rigore, poi lo manda all’ospedale e alle interviste dice di non averlo fatto apposta. Che simpatica canaglia e che mostruosa partita. Forte con i forti, stavolta. 6 4,5 6,5 6,5 6,5 6 6,5 6 7 6 6 6 Abbiati Abate Nesta Thiago Silva Zambrotta Gattuso Ambrosini Flamini Seedorf Robinho Pirlo Antonini Più che altro deve concentrarsi su innocui traversoni dalla trequarti. Sneijder gli scalda le mani, ma sono tiri centrali. Abbiati è la prova vivente della pochezza interista. L’unico che faccia qualcosa di concreto per l’Inter. Già ammonito, si fa espellere per una stupida reazione su Pandev. Buon per lui che il risultato non ne risenta, altrimenti Allegri... Milito gli fa il solletico, qualche fastidio glielo crea il movimentismo di Eto’o, ma sono dettagli. Nesta è padrone della sua area e l’Inter nei sedici metri non è mai pericolosa. Degno assistente di Nesta. Nel disbrigo delle marcature non commette gravi errori, qualche imprecisione in certi lanci, ma in una notte così sono cose che si possono perdonare. A sinistra, dedica molta attenzione alla fase difensiva. Sceglie di attaccare col contagocce e fa bene perché il nuovo Milan ha capito che la sostanza viene prima dell’apparenza. Allegri fa quel che avrebbe dovuto fare Tagliavento: manda Gattuso a farsi la doccia. Falloso e nervoso, il «Gatto» brilla per lavoro sporco. Poiché si vince, si guarda il bicchiere mezzo pieno. Con autorevolezza, davanti alla difesa, finché non entra Pirlo. A quel punto «Ambro» si sposta un filo più in là, ma il rendimento non cambia. Si è capito che Ambrosini è indispensabile. Dei tre mediani è il meno visibile, quello che meno canta e più porta la croce. Gran corridore, è il tipico centrocampista che rende felici gli allenatori. Una specie di «cerottone» ambulante. Riportato nel suo alveo, sulla trequarti, riscopre il gusto di giocare senza lo stress di rientri e coperture. Si muove, tocca tanti palloni e tira. E’ un piacere riapplaudire Seedorf. (Boateng 6) Sufficienza stiracchiata, il Milan ha vinto e i pagellisti sono più buoni con i vincitori. Diciamo che il voto giusto sarebbe il vecchio 5/6. Non si è visto Robinho brillare. Nella ripresa, al posto del cattivo Gattuso. Infuria la bufera, ma Pirlo tiene l’auto in strada. Domanda: con i tre mediani che cosa ne sarà di Pirlo? Se tornasse trequartista? Mezz’ora a remare, senza andare per il sottile. Contributo di corsa e di ripartenze. Non è facile entrare in una partita del genere, ma Antonini ci riesce. TERNA ARBITRALE: TAGLIAVENTO 5,5 Giusto il rigore, sacrosanta la seconda ammonizione ad Abate, ma anche a Gattuso andava comminato il secondo giallo per il fallo su Sneijder. Nell'economia della partita è un errore che pesa Calcagno 6; Rossomando 6 Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 9 R SERIE A 12a GIORNATA «Anche i giocatori vogliono rinforzi» Benitez: «Mi aspetto qualcuno che ci aiuti a cambiare. Squadra spremuta, in tanti dovrebbero riposare» MATTEO DALLA VITE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO dOra Rafa è nei guai. Resta chiuso negli spogliatoi a lungo: parla con la squadra e la squadra parla con lui. Segreti. Ora Rafa è in difficoltà. Due punti nelle ultime tre partite, e se il derby fa male allora figuriamoci le abrasioni mentali ripensando a Brescia e Lecce. Ma non è ovviamente tutto qui. Rafa è nei guai e le ipotesi di rumore dei nemici svolazzano di nuovo. «Chiaro che essere a sei punti dal Milan non mi piace dice Benitez -, abbiamo perso una partita importante che è cambiata dopo pochi minuti, ma il campionato è ancora lungo e di certo dobbiamo cominciare a fare bene subito. Perdere il derby non è facile ma ora dobbiamo riprenderci». E, poi, serve intervenire a gennaio. «Aspettiamo gennaio sì: attendiamo qualcosa perché i giocatori si aspettano qualcuno che possa cambiare le cose». Una Rafa Benitez, 50 anni, ha subito la prima sconfitta a San Siro in campionato IMAGE SPORT preghiera collettiva a Moratti e Branca insomma. Spremuta Rafa è nei guai anche perché nel frattempo se ne fanno male altri tre (per motivi diversi, e uno ha 19 anni) e perché l’Inter non perdeva in casa da 53 gare totali e 46 in campionato (marzo 2008). Una vita. Adesso rimescolata. Rafa ha visto la partita ribaltata dopo pochi minuti. «Ripeto - dice - gli infortuni arrivano da situazioni diverse rispetto al lavoro che facciamo: noi lavoriamo tanto con la palla, ci sono i motivi che sappiamo, ovvero che la squadra che l’anno scorso ha dato il 110 per cento, ci sono stati i Mondiali di mezzo e abbiamo giocatori che in passato avevano già accusato kappaò così. Questa squadra arriva da un anno del genere, c’è gente che avrebbe bisogno di riposare ma non c’è tempo. Perché ho messo Materazzi? Contro Ibra mi sembrava l’uomo giusto. La sua entrata? Molto brutta, ma è difficile capire se c’era intenzione. E comunque Materazzi ha fatto un solo errore». I tre sgonfi Rafa è nei guai ma tiene sempre lo stesso profilo: guance rosse e toni calmi, ma questa volta non può certo dire di aver visto 25 tiri in porta dai suoi. Aveva apparecchiato il «rombo», poi gli si rompe Obi e i piani saltano, Ibra va in gol dopo 4’, si torna al 4-2-3-1, ma il mondo di Rafa si mette subito sottosopra. Non vince dalla trasferta di Genova, gol fortunoso di Muntari contro i genoani, 29 ottobre scorso. La fortuna è stata tutta lì. «L’anno scorso succe- x HA DETTO su Materazzi Ho schierato lui perché contro Ibra mi sembrava l’uomo giusto. E comunque ha fatto solo un errore Q Sui big Milito, Eto’o e Sneijder non sono ai livelli dell’anno scorso. E non ci riesce di giocare bene come all’inizio deva che l’Inter vinceva partite anche all’ultimo minuto» dice. E sembra voler aggiungere che quest’anno no. «L’anno scorso ci pensava sempre Milito e la squadra cercava lui, Eto’o è un attaccante diverso, Sneijder arriva dal Mondiale e ha riposato poco. Loro (tutti e tre, ndr) non riescono a essere sullo stesso livello dello scorso anno, quindi... A inizio anno abbiamo giocato molto bene, adesso non ci riesce e con il Milan il bel gioco non si è visto». Controllo perduto Doveva esse- «Abbiamo perso il controllo all’inizio. E siamo stati precipitosi, poco tranquilli nell’ultimo passaggio» re la serata della svolta. Milan che se ne va, Moratti che prima della partita «se ci va male andiamo abbastanza lontani, ma non siamo ancora nel momento decisivo» però agli interisti fa un male cane. Questa sera, a meno di disimpegni dell’ultima ora, Benitez riceverà a Montecatini il Premio Maestrelli: gli sarebbe piaciuto andarci col primo derby in saccoccia. «Abbiamo perso il controllo della gara dopo poco, poi nella ripresa l’abbiamo ritrovato soprattutto in 11 contro 10, ma ci siamo dimostrati precipitosi, con poca tranquillità nel fare l’ultimo passaggio». Rafa dixit. Ora è nei guai. Risolvibili, forse. Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 10 R LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 12a GIORNATA - LA SFIDA Il prof. Seedorf dà una lezione a Sneijder Tiri in porta, lanci illuminanti, recuperi Il milanista vince il derby olandese OO WESLEY SNEIJDER 26 anni CENTROCAMPISTA CLARENCE SEEDORF 34 anni CENTROCAMPISTA MINUTI GIOCATI 96 75 PALLONI TOCCATI 100 68 TIRI (IN PORTA E FUORI) 5 5 LANCI 0 7 ANDREA SCHIANCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dIl calcio, a volte, diventa una questione di geometria. Rombo da una parte e rombo dall’altra. Ma il punto è come lo fai il rombo, cioè come sistemi il centrocampo, come vuoi che si muova, che cosa chiedi ai giocatori in fase di possesso-palla e in fase di contenimento. Rafa Benitez piazza Sneijder come «vertice alto», in avvio, e Stankovic come «vertice basso». Ai lati Javier Zanetti e Obi. Poca circolazione di palla (e molto lenta), troppa staticità. Allegri colloca il professor Seedorf nel ruolo di mezzapunta, ad Ambrosini chiede di fare il mediano davanti alla difesa, e ai lati Gattuso e Flamini hanno il compito di spolmonarsi e inserirsi. Più efficace il «disegno» milanista, pronto a sacrificarsi nei recuperi e a ripartire con i giusti tempi e il giusto ritmo. E di questo «disegno» Seedorf è senza dubbio l’ispiratore: va a lui il derby olandese contro Sneijder. PIU’ CONTRASTI VINTI? MILAN 61 Partita di contenimento per il Milan, in vantaggio dopo pochi minuti. I mediani rossoneri si fanno sentire e non tolgono mai la gamba: 61 contrasti vinti. PIÙ CROSS? INTER 24 Già nel primo tempo, in undici contro undici, l’Inter era superiore al Milan per numeri di cross effettuati. I nerazzurri hanno cercato di attaccare sviluppando le azioni sulle fasce: 24 cross. PIU’ PALLONI PERSI? STANKOVIC PALLONI RECUPERATI 1 10 PASSAGGI SBAGLIATI 3 2 13 Nel centrocampo interista che spesso è stato in difficoltà contro l’organizzazione del Milan, Dejan Stankovic è risultato il giocatore più impreciso: è lui che ha perso il maggior numero di palloni. Il rubapalloni Sono 68 gli interventi di Seedorf nel corso della partita, ma qui va ricordato che è stato sostituito dopo 75 minuti. Sneijder, invece, è risultato il giocatore più «presente» in tutta la sfida: 100 volte ha toccato il pallone. Nonostante ciò, tuttavia, l’azione del milanista è stata più incisiva: 5 tiri verso la porta di Castellazzi, senza calci di punizione. Anche l’interista è arrivato a quota 5, ma ha avuto più minuti a disposizione e, soprattutto, ha sfruttato due calci piazzati. Decisamente scarsa la partecipazione di Sneijder in fase difensiva: soltanto un recupero. Seedorf, invece, dimostrando di saper interpretare al meglio il ruolo, è stato il miglior «recuperatore» di tutta la partita: 10 palloni «rubati». T’illumino d’immenso Non soltanto tiri, pressing e recuperi. Seedorf vince la sfida contro Sneijder anche sul piano dei lanci. Un vero numero 10, per essere tale, deve illuminare l’azione, accendere la luce, innescare i compagni anche con passaggi «alla cieca» e lanci precisi. Bene, Seedorf ne ha effettuati ben 7, mentre Sneijder non ha mai tentato questa giocata. La differenza sta pure in questi particolari: Seedorf si è preso il Milan sulle spalle; Sneijder, per una volta, è parso meno incisivo. DRIBBLING 1 1 Perché vivere in una scatola? Nuova . La monovolume che non ti aspetti. Consumo max (l/100km): urbano 7,4/extraurbano 5,7/combinato 6,4. Emissioni CO2 max (g/km): combinato 148. 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ANDREA ELEFANTE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO dInter, così si perde tutto: il mantra sordo che da un po’ accompagnava i pomeriggi e le notti dei tifosi interisti, improvvisamente colti da paure che avevano creduto dimenticate, dunque non era un inno al pessimismo, un residuo di antichi complessi, un rigurgito di fatalismo. La fine non è ancora nota, ma il rischio sì: è lì che si tocca, e brucia sulle pelli nerazzurre più della sconfitta di ieri. Marco Materazzi, 37 anni, esce in barella dopo lo scontro con Ibra BOZZANI Ah, Berlino Proprio lui, Materazzi: quello che Benitez aveva innalzato come un baluardo, l’incarnazione della passione, del carattere che questa squadra sembra aver perso assieme alle sue sicurezze e che ieri non è riuscita a sputare fuori neanche in 11 contro 10. Come una gomma sgonfia già dopo 5’, e il chiodo che l’ha fatta sbandare subito è stato quel rigore a freddo, quel fallo di Materazzi figlio della precipitazione: tre mesi passati ad aspettare una partita da giocare e appena 4’ per scivolare addosso a Ibra per troppa voglia, anche se stava arrivando Lucio a fare la faccia cattiva allo svedese. Il fatto è che una magia come quella di Berlino non si vive mai due volte: anche quella notte di 4 anni fa Materazzi portò sulla coscienza il peso di un rigore contro, poi però andò dall’altra parte a lavarsela e fu tutto bene quel che finì bene. In ambulanza Ieri sera no, è finita con una gomitata in faccia a Ibra e poi una corsa in ambulanza al Niguarda, cosciente dopo aver perso i sensi per qualche secondo: Tac negativa, l’unica buona notizia di una notte che non era da favole dove il peccatore diventa eroe. Perché poi hanno peccato in tanti e avanti così l’Inter rischia di perdere altro: come minimo certezze. Sullo scudetto, perché essere a -6 dopo 12 giornate fa fare proiezioni preoccupanti quasi come quelle sul numero di infortuni a fine stagione; anche sulla Champions, perché alla partita con il Twente, fra 10 giorni, si arriverà un’altra volta con gli uomini contati, o giù di lì; sul Mondiale per club, certo, anche se manca ancora un mese per raccogliere cocci ed energie. Ma è da un po’ che circola anche quel mantra, sussurrato più che sordo: c’è tempo. É vero, c’è ancora tempo, sì: ma per cosa? L’ex bunker Eppure ieri l’Inter ha già perso molto: un derby in casa, dopo averne vinti 5 di seguito. La solidità del suo fortino, un bunker che si è sbriciolato proprio nella notte che doveva essere della svolta, ed è stata del crollo: l’Inter non perdeva a San Siro in campionato da 46 partite e più di due anni e mezzo, due schiaffi dalla Juve nel marzo 2008. E poi altri tre uomini, perché quella ruota continua a girare, e chissà quando si fermerà. Un altro bicipite femorale ferito: di Obi, il sinistro, sacrificato sull’altare di una striscia di infortuni ormai imbarazzante; un’altra ricaduta, quella di Milito, sempre la stessa coscia, dietro, sempre lo stesso dolore secco. E poi il crollo a terra di Materazzi, abbattuto da GAZZATEO Rivedilo coi gol su Gazzetta.it Teocoli interpreta Moratti, Galliani e anche Dinho La quarta puntata di GazzaTeo, andata in onda ieri pomeriggio in diretta, si può rivedere oggi e per tutta la settimana su Gazzetta.it anche nella versione Sprint con tutti i gol della Serie A. Nella trasmissione i personaggi di Teocoli. Da Moratti a Galliani, a Dinho. IL PALLONE ROSA Vince Pastore Il terzo Pallone rosa di GazzaTeo che premia il giocatore più in luce nella giornata di campionato va a Pastore. SPONSORED BY Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 12 R # LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 12a GIORNATA OSPITI ECCELLENTI Dallo sport allo spettacolo Star in tribuna P AL POSTO DI PAPÀ FIGLIOL PRODIGO MUSICA MAESTRO C’era Barbara Berlusconi a rappresentare in tribuna la famiglia del premier, ieri sera assente INSIDE Primo derby da ex per Balotelli SuperMario, squalificato in Premier League, è tornato in Italia BOZZANI Scatta foto il cantautore Biagio Antonacci, tifoso dell’Inter e nella nazionale cantanti BOZZANI E Balotelli urla «Ibra, Ibra!» L’ex nerazzuro è stato poi a cena con Galliani In tribuna a San Siro anche Bolt, amico di Eto’o FRANCESCO VELLUZZI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO dA Usain Bolt hanno messo pure la sciarpa nerazzurra. Non è bastato. Il Milan usa il killer Ibra in casa del nemico. Più beffa di così... Sala Pirelli, l’elite di San Siro è tutta qui di punta su cotolette (le prime a terminare) e lasagne, a scambiarsi sorrisi e abbracci di convenienza. Chi ha il braccialetto azzurro entra, chi non ce l’ha si accontenta di un altro buffet in Executive, ugualmente sostanzioso (salumi misti, primi piatti e pasticcini) ma più stile Autogrill perché si sta in coda. Pirelli La sala Pirelli è l’ombelico dello stadio; per arrivare alla Nike, dove prenderanno posto Balotelli, Pozzecco, Matri, la velina Federica ed Elenoire Casalegno, bisogna passare da qui. Si mischiano facce e razze, tutti sembrano amici: c’è Suazo Quanti volti noti allo stadio: da La Russa alla Versace, da Profumo alla Ventura. Matri con la velina Federica VELOCITÀ E PALLONI L’uomo più veloce al mondo ospite d’onore a San Siro. Usain Bolt non si è perso il derby, anche per l’amicizia che lo lega a Eto’o. Il campione olimpico e mondiale di 100 e 200 indossava una sciarpa nerazzurra BOZZANI (col turbante alla Dinho) che sta benissimo e servirebbe in campo, c’è il suo amico cagliaritano Capone, fuori rosa alla Salernitana, c’è Sculli, ma anche tanti dello spettacolo: Paolo Bonolis, Nicola Savino, Biagio Antonacci, Bebo Storti, Nico Colonna e Simona Ventura. C’è la gente che conta: naturalmente Tronchetti Provera, poi Alessandro Profumo, Gerardo Braggiotti, il senatore Nicola La Torre. Passa e ripassa Barbara Ber- lusconi col figlio di La Russa. Una milanista che sta simpatica agli interisti. C’è la moda: Donatella Versace, Moschillo, Moreschi. E Antonio Gallo, il pr di Pirelli, fa il gran cerimoniere. Tutti gli chiedono le Rubber Racer, le scarpe che portano Cambiasso e Milito. Che nella sala esclusiva ha spedito i cari amici, i gemelli immobiliaristi Trabucco. Le bellezze non mancano. Sono tante (la pr Giulia Nicoletti, la gioielliera Alessia Cusi, l’arreda- trice Liliana Bonaita, le più notate) come gli insulti a Materazzi sul rigore che dà l’1-0 ai nemici milanisti. Pozzecco beve il prosecco, Balotelli, che sembra un modello (cardigan grigio, pantaloni beige e scarpe lucide nere) abbraccia Paolo Viganò dell’Inter e segue la gara: «Sto bene a Manchester, domani vado in Nazionale». Guai a chiedergli per chi tifa, non la prende bene. Andrà via da San Siro bofonchiando: «Ibra, Ibra». E poi tanto per rimarcare cenerà da Giannino (ritrovo dei milanisti) in compagnia di Galliani. In tribuna Bolt si gode la sfida da sopra, come Greggio e Iacchetti, come i politici La Russa, Romani e Lupi. Tutti soffrono per la squadra del cuore. «Ho portato mio figlio, chissà che non porti bene», dice Bonolis. Niente da fare. Gode solo Barbara Berlusconi alla quale il padre da tempo dice che lei porta fortuna al Milan. Forse, stavolta, ci ha preso. 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Ma se la cambi e poi perdi due partite di seguito, è buona cosa tornare al più presto sui propri passi. Edy Reja fa tesoro delle esperienze e delle sciagurate sperimentazioni vissute contro Roma e Cesena, ripropone la Lazio-tipo e asfalta il Napoli (2-0) con i gol del figliuol prodigo Zarate, da più di un anno a digiuno all’Olimpico, e di Floccari, che ha il Napoli nel cuore, due gol con la maglia dell’Atalanta, uno con quella del Genoa, e due con quella della Lazio. Vittoria netta, che non si discute e chiarisce come nella lotta per lo scudetto e per i posti Champions, insieme alle quattro grandi, c’è posto per un solo outsider, la Lazio. Zarate forever Dall’esclusione nella formazione iniziale del derby alla sostituzione con polemica di Cesena, l’ennesimo chiarimento tra l’argentino e il tecnico si traduce in una prestazione memorabile, cui non è estranea la decisione di Reja di mettere Zarate punta più avanzata del tradizionale 4-2-3-1. Con alle sue spalle Hernanes-Floccari-Mauri, nell’ordine da destra a sinistra, Zarate si ritrova più vicino alla porta e senza quei compiti di copertura che finivano col farlo arrivare poco lucido negli ultimi sedici metri. Risultato: un gol dei suoi su verticalizzazione di Mauri, controllo in corsa (regolare, anche se De Sanctis ci vede un braccio di troppo) e LA LAZIO C’E’ANCORA Super Zarate (un gol e un assist) abbatte il Napoli Reja ridisegna la squadra ed esalta l’argentino Fiammata di Lavezzi che colpisce l’incrocio Partita senza storia, Lazio superiore. Il Napoli ultima squadra a perdere l’imbattibilità in trasferta diagonale imparabile, l’assist per il 2-0 di Floccari al termine dell’azione più bella, iniziata da Hernanes, e una traversa colta con un gran tiro deviato da Cannavaro. Meglio di così... Bravo Reja Disposizione tattica inedita e assai interessante, quella dei quattro davanti col solo Mauri nella posizione solita a sinistra. Floccari centrale alle spalle di Zarate è più disposto al sacrificio e sa entrare in area «a rimorchio» dell’argentino (vedasi 2-0), e Hernanes a destra, ma pronto a tagliare in diagonale, consente al brasiliano di prendersi quelle pause di cui in questo periodo ha tanto bisogno. Il resto della Lazio ruota intorno a Ledesma, playmaker ma anche incontrista di pregio, un ottimo acquisto per l’anemica Nazionale di Prandelli. Al suo fianco prima Brocchi fermato da un guaio muscolare e poi Matuzalem assicurano il filtro necessario a una difesa che rischia poco e solo per mano di Lavezzi. Delusione Napoli Un quarto d’ora, a metà del primo tempo, subito dopo il gol di Zarate. Ultima squadra del campionato a perdere l’imbattibilità in trasferta, il Napoli è tutto qui, nell’incrocio dei pali colto da Lavezzi e in un cross di Vitale che deviato da Muslera non trova in Cavani il killer. Male la difesa a tre (e spesso a cinque coi laterali Maggio e Vitale a supporto), dove dopo l’1-0 Mazzarri invertirà le posizioni di Grava e Campagnaro per gli evidenti disagi patiti dal primo con Zarate. Maluccio a metà campo, dove pesano le assenze di Gargano al centro e di Dossena laterale; in mezzo Pazienza e Yebda svolgono il loro compitino ma la mancanza di piedi buoni e di ritmo è evidente. Malissimo Hamsik davanti, in un marasma che finisce per coinvolgere Cavani e a gioco lungo, causa sopraggiunto avvilimento, anche Lavezzi. Il Napoli più brutto è infatti quello del secondo tempo, che dovrebbe reagire e invece resta a guardare, incapace di mettere insieme anche una sola palla gol. I rimedi dalla panchina, Zuniga per Maggio appena prima del 2-0, e poi Sosa per Grava e Dumitru per Hamsik per un 4-3-3 rischiatutto, regalano solo spazi e giocate da favola a Zarate. La rabona che ipnotizza l’Olimpico semideserto dei 25mila tra paganti e abbonati dell’ora di pranzo è il degno ultimo atto di una prestazione che meritava altro pubblico. E altro orario. Mauro Zarate, 23 anni, segna il primo gol della Lazio GRILLOTTI LE PAGELLE di RU. P. LEDESMA PARTITA COI FIOCCHI HAMSIK PEGGIORE IN CAMPO LAZIO 7 NAPOLI 5 MUSLERA 5,5 Incerto in un paio di prese, graziato dalla traversa. DE SANCTIS 6 Sul secondo gol resta un po’ impalato, ma Floccari lo spiazza. Nega a Zarate il bis. LICHTSTEINER 6,5 Patisce un po’ Lavezzi, molto positivo nella fase offensiva, dove gioca pure di fino. BIAVA 6,5 Se Cavani combina poco è molto merito suo. DIAS 6 Alterna giocate efficaci ed eleganti ad altre in cui rischia troppo pur di non buttare palla. RADU 6 Hamsik affonda poco, ma preferisce restare sulle sue. BROCCHI 6 Scudiero di Ledesma e opposto di Yebda, si fa male. MATUZALEM 6 Rileva Brocchi e si pone al servizio di Ledesma. LEDESMA 7 Bravo nello spezzare il gioco altrui e nel far ripartire quello della Lazio. Merita l’azzurro. HERNANES 6,5 A destra del trio torna a funzionare pur fra qualche pausa. Parte da lui l’azione del 2-0. FLOCCARI 6,5 Alle spalle di Zarate è una rivelazione: copre ma senza perdere il vizio del gol, che piazza di fino. (Garrido s.v.). MAURI 6,5 La zona mancina è la sua, pennella il lancio che manda Zarate incontro all’1-0. BRESCIANO 6 Rileva Mauri, fa un po’ di confusione ma senza danni. h IL MIGLIORE 8 ZARATE Monumentale. Il gol, la traversa, l’assist del 2-0, la rabona nel finale. Da prima punta torna a splendere di luce propria. All. REJA 7 Torna alla squadra tipo ma ci mette sopra il pepe di indovinate varianti tattiche. GRAVA 4,5 Male a destra, fuori posizione sull’1-0. Spostato a sinistra, dove poi arriverà il 2-0. SOSA 6 Rileva Grava sul 2-0, il Napoli passa al 4-3-3. Un suo diagonale insidia Muslera. CANNAVARO 5 Il più colpevole sull’1-0, tiene in gioco Zarate. CAMPAGNARO 6 Il migliore di una difesa che funziona poco. Mazzarri lo sposta da sinistra a destra ma la coperta è corta. MAGGIO 5,5 Opposto a Mauri perde il duello, davanti si propone. ZUNIGA 5 Rileva Maggio sull’1-0, presto terzino destro. Impalpabile. PAZIENZA 6 Prima con Ledesma, poi con Matuzalem, lotta invano. YEBDA 5,5 Ordinato, ma troppo lento e macchinoso. VITALE 6 Se la vede con Hernanes ma sa anche affondare. HAMSIK 4 Il peggiore, perché da lui ci si aspetta molto più di quel paio di palloni giocati nel primo tempo, (Dumitru s.v.). h IL MIGLIORE 7 LAVEZZI Solo contro tutti. Una traversa, grandi giocate, via via si spegne per mancanza di interlocutori. CAVANI 5,5 Servito poco e male, non è mai davvero pericoloso. All. MAZZARRI 5,5 Cambia posizioni, uomini e modulo alla ricerca di un Napoli che non troverà mai. TERNA ARBITRALE: BERGONZI 7 Alla fine non sbaglia niente, incluse le decisioni delicate. Romagnoli 6,5 Nicoletti 6,5 Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT LAZIO NAPOLI 2 0 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Zarate al 15’ p.t., Floccari al 16’ s.t. LAZIO (4-2-3-1) Muslera; Lichtsteiner, Biava, Dias, Radu; Brocchi (Matuzalem dal 39’p.t.), Ledesma; Hernanes, Floccari (Garrido dal 41’s.t.), Mauri (Bresciano dal 29’s.t.); Zarate. PANCHINA Berni, Diakite, Foggia, Rocchi. ALLENATORE Reja. NAPOLI (3-4-2-1) De Sanctis; Grava (Sosa dal 18’s.t.), Cannavaro, Campagnaro; Maggio (Zuniga dall’11’s.t.), Pazienza, Yebda, Vitale; Hamsik (Dumitru dal 34’s.t.), Lavezzi; Cavani. PANCHINA Iezzo, Cribari, Santacroce, Blasi. ALLENATORE Mazzarri ARBITRO Bergonzi di Genova. ESPULSI nessuno AMMONITI Dias (L), Grava (N), Campagnaro (N) e Sosa (N) tutti per gioco scorretto. NOTE Spettatori paganti 11.730, abbonati 12.757 incasso e quote non comunicati. Tiri in porta 7-5. Tiri fuori 5-7. Fuorigioco 1-3. Angoli 5-5. MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 1-0 c GOL! 15’ Lancio di Mauri, Zarate controlla in corsa e infila in diagonale. 29’ Lavezzi fa tutto da solo, destro a rientrare: traversa! 33’ Grava in scivolata su Floccari lanciato a rete: non è rigore. SECONDO TEMPO c GOL! 16’ Da Hernanes a Zarate che centra basso per Floccari: piatto destro, De Sanctis è spiazzato. 22’ Nuovo diagonale di Zarate, De Sanctis si salva deviando in angolo. 33’ Zarate prova il tiro dal limite, Cannavaro devia di testa: traversa! LAZIO IL TECNICO ELOGIA I SUOI NAPOLI CONTESTATO IL PRIMO GOL Mazzarri sereno L’orgoglio di Reja «Saremo tra i primi 6» «Noi poco lucidi ma quel mani...» MIMMO MALFITANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA dL’analisi della sconfitta fatta da Wal- Sergio Floccari, 29 anni, segna su centro di Zarate il gol del 2-0 GMT STEFANO CIERI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ROMAdCrisetta superata, la Lazio è tornata a volare, come la sua aquila. «Abbiamo smentito quanti ci davano già per finiti, invece siamo una realtà — gongola Edy Reja —. Troppe critiche per una partita giocata male, quella di Cesena. Perché al derby, pur perdendo, ci siamo espressi bene». Contro il Napoli, però, si è rivista la vera Lazio, anzi la Lazio migliore. «Sì, è stata la nostra prestazione più bella quest’anno all’Olimpico. Abbiamo vinto una partita importante contro un avversario fortissimo, contro cui abbiamo sofferto solo per una decina di minuti a metà del primo tempo». Core non ingrato Un avversario che Reja conosce molto bene. «Napoli avrà sempre un posto nel mio cuore. Alla fine ho trovato naturale andare a salutare i tifosi partenopei: ho trattenuto a stento la commozione». Pri- ma dell’abbraccio ideale alla curva napoletana c’era stato un altro abbraccio, reale, con Lavezzi. «L’ho trovato più completo, più maturo come uomo e come giocatore: è destinato a diventare ancora più forte». Tra le prime sei Ma, più che Lavezzi, oggi il tecnico si coccola un altro argentino: «E’ la prima volta che Zarate mi fa vincere una partita da solo. Da punta centrale può tornare quello di due anni fa, credo proprio che da ora in avanti giocherà sempre in quel ruolo. Ma sono tutti i miei giocatori che si stanno esprimendo su livelli straordinari. Come i due centrali difensivi, per esempio. Biava e Dias per me sono i migliori del campionato nel loro ruolo». Un’euforia che spinge Reja a sbilanciarsi un po’ sulle prospettive della Lazio: «Abbiamo fatto 25 punti in 12 giornate: non sono pochi. A fine campionato tra le prime sei ci saremo sicuramente». ter Mazzarri punta principalmente sulla stanchezza del collettivo: «Abbiamo pagato l’ottava partita in 29 giorni. E s’è visto soprattutto nel secondo tempo quando di solito usciamo fuori alla grande. Abbiamo cercato di recuperare il gol di svantaggio, ma siamo stati poco lucidi. Nel primo tempo, finché le forze erano adeguate, avremmo meritato il pareggio. C’è andata male, loro poi hanno trovato il secondo gol in un’azione di contropiede. Il calcio, si sa, è fatto di episodi. La Lazio, però, è una squadra molto forte, la sconfitta può anche starci». Regolarità Nello spogliatoio s’è discusso molto sulla regolarità del gol di Zarate: De Sanctis, per esempio, ha dichiarato che l’argentino ha toccato il pallone con un braccio. Convinzione che è stata espressa anche da Mazzarri: «Non ho rivisto l’azione, ma noi tutti abbiamo avuto la sensazione che avesse toccato il pallone con la mano. Hanno trovato il gol al primo tiro e, una volta in vantaggio, per loro è stato ancora più facile. Prendiamola così e andiamo avanti. Il gol di Zarate poteva essere annullato e magari la storia della partita sarebbe stata diversa. Comunque può succedere stavolta è successo a favore della Lazio». Nonostante la sconfitta, Mazzarri si dice sereno: «Io sono contento del cammino che stiamo facendo. Anche se stanchi, ho visto un bel Napoli. C’è mancata un po’ di lucidità nei giocatori determinanti». Arresto Una denuncia e un arresto per due tifosi campani che hanno acceso un fumogeno all’Olimpico. Il primo, 20 anni, è stato sottoposto a Daspo per la durata di 3 anni. L’altro, 26 anni, è stato arrestato poiché trovato in possesso anche di un petardo modello «cobra». Per lui il Daspo avrà la durata di 5 anni. s Cristian Ledesma, 28 anni, festeggia la vittoria della Lazio e la chiamata in azzurro AFP LA LISTA Questi i 23 giocatori convocati da Cesare Prandelli per l’amichevole che l’Italia giocherà a Klagenfurt (Austria) mercoledì contro la Romania. Portieri Mirante (Parma), Sirigu (Palermo), Viviano (Bologna). Difensori Astori (Cagliari), Balzaretti (Palermo), Bonucci (Juventus), Cassani (Palermo), Criscito (Genoa), Gastaldello (Sampdoria), Ranocchia (Genoa), Santon (Inter). Centrocampisti Aquilani (Juventus), De Rossi (Roma), Diamanti (Brescia), Ledesma (Lazio), Marchisio (Juventus), Mauri (Lazio), Pirlo (Milan). Attaccanti Balotelli (Manchester City), Gilardino (Fiorentina), Pazzini (Sampdoria), Quagliarella (Juventus), Rossi (Villarreal). Oriundi Sono 16 gli oriundi argentini che hanno giocato in Nazionale: 55 gare Camoranesi (5 gol) 35 Orsi (13) 18 Monti (1) 17 Libonatti (15) 13 Demaria (3) 12 Montuori (2) 11 Cesarini (3) 10 Guaita (5) 9 Sivori (8) 8 Lojacono (5) 3 Ricagni (2) 2 Angelillo (1) 2 Maschio 1 Martino 1 Pesaola 1 Scopelli 15 R CONVOCAZIONI UN ORIUNDO PER PRANDELLI Ecco Ledesma in Nazionale: «Grande gioia» Balzaretti, Ranocchia e Diamanti le altre novità per l’amichevole con la Romania MASSIMO CECCHINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ROMAdIl 10 luglio 2008 un giuramento in Campidoglio gli mise in mano un passaporto italiano e una valigia di sogni. Due anni più tardi, il suo nuovo viaggio impastato di calcio e vita è cominciato: Cristian Ledesma è uno dei 4 volti nuovi della Nazionale (con Balzaretti, Ranocchia e Diamanti), che mercoledì affronteranno la Romania a Klagenfurt (Austria). A 28 anni, l’italo-argentino, grazie alla convocazione di Prandelli, allunga la lista degli oriundi azzurri. Per questo, raddoppiando la soddisfazione provata dopo il successo sul Napoli, Ledesma commenta così la sua «prima volta». «Provo una grandissima gioia — dice —. Se la convocazione in Nazionale è arrivata, lo devo soprattutto alla mia famiglia, ai miei compagni, alla società, a tutto lo staff, ai tifosi biancocelesti e a tutto il mondo Lazio». Spazio agli oriundi D’altronde il c.t. Prandelli, in perfetta linea con quanto affermato il giorno del suo insediamento, è stato di parola: «Se occorrerà, darò spazio a tutti coloro che hanno i requisiti per vestire la maglia azzurra, a prescindere dalla nazionalità». In quei giorni, erano in 22 ad avere le credenziali giuste (10 brasiliani, 9 argentini e 3 uruguaiani), adesso circa una trentina, ma ragionevolmente gli unici nome spendibili — infortuni a parte — potrebbero essere Thiago Motta, Taddei e Felipe — a meno di non prendere in considerazione la suggestione Zarate. Tutto prematuro, ovviamente, ma di sicuro Prandelli, prenderà in esame ogni opzione. Volti nuovi Dopo Ledesma, anche Balzaretti (che non ha pagato le voci di dissapori col c.t. ai tempi della Fiorentina), Ranocchia e Diamanti sgranano il rosario dei ringraziamenti per il loro approdo in Nazionale. «È un sogno che si realizza», dicono tutti. La lista completa, che trovate qui a fianco, comunque dà alcuni indizi precisi. C’è Cassano fuori per motivi disciplinari, mentre Chiellini, Antonelli, Palombo, Montolivo e Lazzari non sono stati convocati per infortuni vari. A questo proposito, oggi a Coverciano saranno valutate le condizioni di Pirlo e Marchisio, entrambi alle prese con fastidi muscolari. Niente blocchi Anche alla luce delle contingenze, le nuove convocazioni di Prandelli mettono in luce lo sfarinamento Gli azzurri si radunano oggi a Coverciano: 15 i club rappresentati. Si gioca mercoledì a Klagenfurt (20.45) dei blocchi. Questa è sempre più una Nazionale «patchwork» (15 squadre rappresentate), il che ovviamente non faciliterà il lavoro del c.t. Comunque, oltre ai volti nuovi, brillano i ritorni in azzurro del tris Aquilani, Balotelli (scagionato dalla squalifica in Premier) e Santon. A quest’ultimo, poi, sarà fatto un discorso chiaro: o si rimette pienamente in carreggiata, oppure (nonostante i mezzi) correrà il rischio di perdere la Nazionale. Oggi, comunque, la Nazionale si radunerà alle 12.30 a Coverciano, per poi partire domani pomeriggio da Firenze alla volta di Klagenfurt, dove si giocherà contro la Romania alle 20.45. I nuovi Fratelli d’Italia sono già pronti a cantare l’inno. Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 16 R LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 17 R SERIE A MERCATO CARLO LAUDISA claudisa@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA d Qualcosa s’è mosso per il Del Piero 2011-12. C’è appena stato un incontro per il rinnovo dell’attaccante-bandiera della Juve. Ed è da mettere nel conto che a breve ne seguano degli altri. Siamo ai preamboli della trattativa. L’aspetto economico è stato soltanto sfiorato, semmai in questa fase sono più d’attualità le questioni tecniche. Ma è importante sapere che il club bianconero sta entrando nell’ordine di idee di puntare sul capitano anche per la prossima stagione. L’approccio Sinora la Juventus non s’è mai espressa sull’argomento in maniera netta. Anche se il d.g. Beppe Marotta ha rassicurato tutti più volte, promettendo una decisione in primavera, La realtà è che ad inizio stagione la conferma di Ale non era all’ordine del giorno. Andava sperimentato anche il suo feeling con il nuovo corso. I sacrifici di Camoranesi, Cannavaro Trezeguet e Zebina non inducevano a pensieri positivi per lui. Invece Del Piero è partito con il piede giusto e soprattutto ha mandato segnali importanti per il futuro. Il ruolo Dicendo di voler giocare nel nuovo stadio Del Piero ha speso un argomento importante. E ha catturato ulteriori simpatie. Ma non basta. Delneri e il management bianconero tengono molto a completare il rafforzamento della squadra nella prossima stagio- Del Piero Rinnovo 2012 Via al dialogo con la Juve E’ sempre gelo con Buffon: sabato era allo stadio ma non ha salutato i compagni di squadra L’incontro Operazione conferma E’ partita la trattativa con il capitano che vuol giocare nel nuovo stadio. Sono previsti a breve altri faccia faccia. Poi s’entrerà anche nel merito della parte economica ne. Sono così nati i contatti per Forlan, Benzema e Maxi Lopez. Ma chi sta fuori? Questo è il punto. Tutto è più facile se Del Piero accetta l’arrivo di nuove punte e mette in discussione anche il suo ruolo da titolare. Poi c’è anche l’aspetto economico. La dirigenza s’aspetta un gesto di buona volontà del giocatore, visto che ha appena compiuto 36 anni. Magari che accetti di guadagnare meno. Gelo Buffon Tutt’altra aria tra la Juve e Gigi Buffon. Il portiere è sotto contratto sino al 2013, ma da quando s’è operato alla schiena i suoi contatti con il club e la squadra si sono diradati. Neanche sabato sera il portierone juventino è andato a salutare i suoi compagni. Eppure era all’Olimpico, a vedere Juve-Roma. Nel suo entourage minimizzano: «Appena Gigi si libererà dagli impegni si farà vivo». Ma in corso Il dribbling Il portiere evita i bianconeri Dopo aver disertato l’appuntamento della foto ufficiale, nuovo sgarbo per Juve-Roma: un’altra conferma del gelo tra il numero uno bianconero e la società BUONE NOTIZIE IL SERBO STA MEGLIO Krasic accelera Rientra a Genova? Galileo Ferraris hanno la sensazione che questa freddezza non porti a nulla di buono. É dura credere che il mercato di gennaio porti delle novità. E’ più facile, invece, che per Buffon si possano aprire delle porte in estate. Ragion per cui ora Buffon e la società si stanno annusando. Chi esce allo scoperto e si prende la responsabilità? A dispetto del lungo contratto la conferma è tutta da verificare. PEPE SUL RIGORE PRESTITO AL TAN * «Volevo proteggere il volto» UN’OCCASIONE DA PRENDERE DI CORSA. SOLO FINO AL 31 DICEMBRE PUOI AVERE FINO A 30.000 EURO A CONDIZIONI DAVVERO UNICHE. Milos Krasic, 26 anni, corre con il preparatore Marco Luison LAPRESSE DAL NOSTRO INVIATO MIRKO GRAZIANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA TORINO dLa Juventus perde Si- mone Pepe per squalifica, ma forse è pronta a rilanciare Milos Krasic. Il serbo ha fatto passi da gigante negli ultimi giorni e sembra aver convinto lo staff medico bianconero ad autorizzare carichi di lavoro più importanti nella settimana che porterà a Genoa-Juve (domenica alle 12.30). Krasic è fermo dal 4 novembre, quando un leggero stiramento a una coscia lo costrinse ad abbandonare la gara di ritorno di Europa League contro il Salisburgo. Potrebbe quindi rientrare dopo appena 18 giorni (invece dei 25-30 previsti), e per Gigi Delneri sarebbe parecchio importante, visto che il reparto degli esterni è di fatto azzerato. Oltre allo squalificato Pepe, sono infatti in infermeria i vari Grygera, De Ceglie e Martinez. Particolarmente pesante l’assenza di Martinez, fuo- ri causa fino a gennaio e prima vera alternativa a Krasic, per caratteristiche fisiche e tecniche. Alternative In ogni modo, Delneri avrà finalmente una settimana piena di lavoro per preparare la trasferta di Marassi e soprattutto per verificare le condizioni di Krasic. Con il serbo in campo, verrebbe ricomposto il «centrocampo delle meraviglie», reparto con pochi eguali in Italia e forse pure in Europa, grazie alla potenza e alla personalità di Felipe Melo, alla classe pura di Alberto Aquilani e alle straordinarie doti tattiche di Claudio Marchisio, che pur fuori ruolo (largo a sinistra) sta regalando prestazioni ai limiti della perfezione. In attacco dovrebbe toccare ancora a Quagliarella e Iaquinta. Se non dovesse invece farcela Krasic, ecco due soluzioni alternative: Quagliarella esterno e Del Piero accanto a Iaquinta, oppure Marchisio a destra, Lanzafame a sinistra e Quagliarella-Iaquinta in avanti. Simone Pepe, 27 anni LAPRESSE ALBERTO MAURO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Chiama subito Per i tuoi progetti scegli un Prestito Personale di Neos, disponibile in tante soluzioni su misura per te. Puoi avere il tasso in promozione oppure scegliere tra altre opzioni di rimborso. Per esempio, con Posticipo prima rata** cominci a pagare dopo 3 mesi! **L’offerta di Posticipo prevede la prima rata dopo 90 giorni e non è abbinabile al Tan 6,90%. www.neosfinance.com *TAEG MAX 11,16%. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Offerta valida per nuove sottoscrizioni di finanziamento da 12 a 72 mesi, per importi da € 2.500 a € 30.000. 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E sabato sera serviva dare una mano anche al quasi debuttante Sorensen: «Ha dimostrato di essere all’altezza. Si allena bene, è un ragazzo serio. Ha personalità, al limite della sfrontatezza: una paio di volte gli ho detto di passarmela ma non mi ha ascoltato e ha crossato...». Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 18 R # LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A Roma, l’alta tensione carica quattro punte Ranieri tiene sulle spine Totti, Borriello, Vucinic e Adriano anche col part-time: «Sì all’abbondanza, no agli egoismi» MASSIMO CECCHINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ROMAdSpartito chiaro, egocentrismi accantonati e niente stecche: così i Tre Tenori spopolarono in mezzo mondo. Ma meglio diffidare dalle imitazioni, soprattutto se proiettate in ambito calcistico. La formula Carreras-Domingo-Pavarotti, infatti, a Roma sembra essersi trasformata in temerari ballottaggi fra Quattro Solisti. Li citiamo in ordine alfabetico: Adriano, Borriello, Totti e Vucinic che — accantonata per ora la concorrenza di Baptista e Okaka — hanno la certezza che, da quando la Roma si è rilanciata col modulo «a rombo», in partenza due siano sempre di troppo. Impressioni? Le polemiche bianconere del dopo match sono state quasi utili per sottrarre i riflettori alle tensioni, che in ogni caso covano sotto la cenere. La difesa di Montali Da ex Juve, Gian Paolo Montali si mostra più sorpreso che arrabbiato dal livore che giunge da Torino. «Sono rimasto basito — spiega sereno —. I rapporti fra le due società rimangono ottimi, ma se c’era una squadra che si poteva lamentare era la Roma. Un rigore non dato su Mexes, un’ammonizione risparmiata a Felipe Melo. Non vogliamo fare polemiche, ma il Marotta che conosco io non è quello. Se continuiamo su questa strada, il calcio diventa un Far West. Gli errori ci saranno sempre, qualche volta li subiremo, altre no, ma gli arbitri non decidono la classifica. L’equilibrio al vertice non dipende dai direttori di gara. Tutto questo è diseducativo». Ranieri invece è più ironico: «Purtroppo non sono sorpreso dalle polemiche Juve. Conoscevo Marotta come una persona che ama il basso profilo ma, evidentemente, è stato bene "introdotto"». Malumori C’è tanto da dire sugli attaccanti, tant’è che a turno tutti hanno mostrato i loro malumori. Totti contro l’Inter, Borriello a Napoli, Vucinic a Adriano rifiutandosi di entrare in campo sempre contro i nerazzurri. E alcuni dati oggettivi so- no sotto gli occhi di tutti. Borriello — insultato sabato dagli ultrà Juve per il suo no ai bianconeri in estate e quindi frustrato nella sua voglia di rivalsa — è tornato fuori dalla Nazionale, Totti giocando più lontano dalla porta ha segnato solo due reti, Vucinic vive sulle montagne russe (e soffre l’ingaggio più basso rispetto ai compagni di reparto), Adriano ha visto il campo solo tre volte e sa che così non recupererà mai il tempo perduto. Non a caso da domani sarà a Roma il suo procuratore Gilmar Rinaldi che — fra sabato (Udinese) e martedì s IN PANCA Iaquinta al volo poi Totti su rigore acciuffa il pari V Borriello Nonostante i 7 gol segnati la punta è finita in panchina a Torino e ha perso la Nazionale Montali e le polemiche della Juve: «Noi ci dovremmo lamentare, ma così il calcio diventa un Far West» (Bayern) — vorrebbe vederlo all’opera. Non semplice. Per questo le voci di un ritorno in Brasile continuano, anche se il manager ha precisato: «Ronaldo lo vuole al Corinthians, i due si parlano, ma Adriano sa che la sua realtà ora è la Roma». In questo momento, appunto. Totti sostituito esce e Ranieri parla con Rosi INSIDEFOTO JUVENTUS-ROMA 1-1 V FIORENTINA-CESENA 1-0 Adriano Il centravanti ha giocato solo 3 spezzoni di match. E in Brasile alcuni club gli fanno la corte Ranieri ammonisce A stemperare gli animi ci prova Ranieri. «Preferisco avere abbondanza di scelte perché gli impegni sono tanti. Una cosa però deve essere chiara: ognuno deve mettere da parte gli egoismi, altrimenti non si andrà lontano». Difficile dargli torto. JUVENTUS-ROMA 1-1 MARCATORI Iaquinta (J) al 35', Totti (R) su rigore al 50' p.t. JUVENTUS (4-4-2) Storari 6; Sorensen 6,5, Bonucci 6,5, Chiellini 7, Grosso 5,5 (dal 1' s.t. Traorè 6); Pepe 5,5, Aquilani 7, F. Melo 5, Marchisio 6,5 (dal 31' s.t. Amauri 5,5); Iaquinta 7 (dal 9' s.t. Del Piero 5,5), Quagliarella 6. PANCHINA Costantino, Salihamidzic, Sissoko, Lanzafame. ALL. Delneri 6. ROMA (4-3-1-2) Julio Sergio 6,5; Cassetti 6 (dal 1' s.t. Rosi 5,5), Mexes 7, N.Burdisso 6,5, Riise 6; Simplicio 6, De Rossi 6,5, Greco 5,5 (dal 30' s.t. Brighi 6); Menez 6; Totti 7 (dal 23' s.t. Borriello 5,5 ), Vucinic 5. PANCHINA Lobont, P.Castellini, J.Baptista, Adriano. ALL. Ranieri 6. ARBITRO Rizzoli 5. AMMONITI: Pepe (J), Menez, Greco e Burdisso (R). Prodezza di Gila Così Mihajlovic può respirare FIORENTINA-CESENA 1-0 MARCATORE Gilardino al 14’ s.t. FIORENTINA (4-2-3-1) Boruc 6; Comotto 6, Gamberini 6,5, Kroldrup 6, Pasqual 6; Donadel 6,5, Santana 6 (dal 15’ s.t. D’Agostino 5,5); Cerci 6,5, Mutu 6 (dal 41’ p.t. Ljajic 6,5), Vargas 5,5 (dal 39’ s.t. Marchionni s.v.); Gilardino 7. PANCHINA Avramov, Bolatti, De Silvestri, Gulan. ALL. Mihajlovic 6. CESENA (4-1-4-1) Antonioli 6; Nagatomo 6,5, Von Bergen 6, Benalouane 5,5, Lauro 5,5 (dal 28’ s.t. Fatic 5,5); G.Colucci 6 (dal 41’ s.t. Ighalo 6); Schelotto 5,5 (dal 28’ s.t. Ceccarelli 6), Jimenez 5, Parolo 6, Giaccherini 5,5; Bogdani 5,5. PANCHINA Cavalieri, Pellegrino, Appiah, Piangerelli. ALL. Ficcadenti 5,5. ARBITRO Giannoccaro 6. AMMONITI Comotto e D’Agostino (F), Benalouane (C). R ECODAILY CON DA 18.900 EURO SEGUI LA ROTTA DEI VANTAGGI IVECO. © 2010 King Features Syndicate, Inc.TM Hearst Holdings, Inc. MBRE E V O N RA AL 30A E CHIUSUPRESI O N I F CLIM COM Trademark CON LIZZATA RA CENT ECODAILY FURGONE SI GUIDA ANCHE CON PATENTE B: FORTE PER NATURA ● VOLUME DI CARICO DA 7 A 17 M3 ● DA 33 A 35 QUINTALI DI PESO TOTALE A TERRA (PTT) ● MOTORI DA 100 A 180 CV, ANCHE IN VERSIONE METANO/BENZINA www.iveco.it Prezzo promozionale riferito al modello Daily 29L10V 7m3 con sospensioni anteriori meccaniche, cambio manuale e nei colori di serie, comprensivo di pack Comfort, predisposizione TomTom in plancia, variante ASR e navigatore “TomTom for Iveco”. Escluso Iva, spese di trasporto e messa su strada.Valido fino al 30 novembre 2010, salvo esaurimento scorte. Immagine a solo scopo illustrativo. Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 19 R SERIE A 12a GIORNATA IL FILM Totò scatenato ora a quota 5 tra i goleador V 11’ PRIMO TEMPO 1-0 Subito in gol Di Natale, da destra imprendibile per la difesa LAPRESSE 24’ PRIMO TEMPO 2-0 Scatenato Di Natale batte per la seconda volta Rosati LAPRESSE DAL NOSTRO INVIATO MIMMO CUGINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA UDINE d Bastano undici minu- ti per capire come finirà Udinese-Lecce. In 660 secondi Totò Di Natale arriva due volte davanti a Rosati con incredibile facilità. Il portiere del Lecce para la prima conclusione, ma deve arrendersi alla seconda (sull’azione c’è però un fuorigioco attivo di Floro Flores). Tutto troppo facile per il bomber dello scorso campionato. E tutto troppo facile per un’Udinese con la bava alla bocca dopo la sconfitta di Catania e che alla fine rifila un 4-0 a quel Lecce che mercoledì aveva fermato i campioni d’Europa dell’Inter al Via del Mare. Ma quello che gioca in casa è un altro Lecce rispetto alla squadra che in trasferta ha raccolto solo un punto (a Palermo) su sette tentativi. Partenza lanciata Guidolin aveva ordinato una partenza sprint. Detto e fatto: i numeri dei bianconeri nel primo tempo fanno paura. Tre gol (tutti di Di Natale) e una decina di tiri verso la porta del povero Rosati. Il Lecce assiste senza battere ciglio. C’è tanta rabbia nella gara dell’Udinese, ma da questa squadra esce anche qualità e gioco spumeggiante. Insomma Guidolin il suo lavoro la fa e pure molto bene, la gente si diverte con il velocissimo colombiano Armero (nome da segnare sul taccuino) e con le invenzioni di Sanchez. LE PAGELLE Di Natale esagera Udinese da corsa La tripletta di Totò in 40’ lancia i friulani al 7o posto Il Lecce è troppo fragile: in gol anche Floro Flores UDINESE LECCE 4 0 io scorso). Certo la difesa del Lecce, troppo alta, dà una mano ai folletti di Guidolin, ma il movimento corale dell’Udinese non avrebbe in ogni caso concesso troppe chance alla squadra di De Canio. Ci vorrebbero aggressività e pressing, invece il Lecce assiste allo spettacolo senza sbattersi. Il resto è tutta roba di Di Natale. «Una delle seconde punte più forti d’Europa» il giudizio è del suo allenatore Guidolin, ma siamo molto vicini alla realtà. Lecce assente Neanche nel secondo tempo la musica cambia, il Lecce incassa pure il quarto gol da Floro Flores (in fuorigioco evidente) ma non dà segni di reazione. E Di Mi- GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 3-0 MARCATORI Di Natale all’11’, 24’ e 40 ’ p.t.; Floro Flores all’11’ s.t. Irregolari l’1-0 e il 4-0, ma l’Udinese è superiore. Il Lecce subisce soltanto e Di Michele si fa parare un rigore UDINESE (4-3-1-2) Handanovic; Benatia, Coda, Domizzi (dal 25’ s.t. Angella), Armero; Isla, Inler, Asamoah; Sanchez; Floro Flores (dal 34’ s.t. Abdi), Di Natale (dal 41’ s.t. Badu). PANCHINA Belardi, Cuadrado, Denis, Corradi. ALLENATORE Guidolin. LECCE (4-3-3) Rosati; Rispoli, Gustavo, Giuliatto, Brivio (dal 29’ p.t. Piatti); Giacomazzi (dal 1’ s.t. Munari), Vives, Olivera (dal 28’ s.t. Donati); Di Michele, Jeda, Mesbah. PANCHINA Benassi, Sini, Coppola, Ofere. ALLENATORE De Canio. ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo ESPULSI nessuno AMMONITI Olivera (L) per gioco scorretto NOTE: paganti 2.817, incasso 12.119, abbonati (e quota) non comunicati. Tiri in porta 8 (più una traversa)-1, Tiri fuori 7-6. Angoli 5-8 In fuorigioco 3-1 Recuperi 1’ pt e 3’ st 40’ PRIMO TEMPO 3-0 Antonio Di Natale, 33 anni, firma così il terzo gol al Lecce: il capocannoniere dell’anno scorso è alla sua quarta tripletta in Serie A Il cileno gioca palla solo in profondità, sembra meno innamorato del tocco di fino e più interessato al bene della squadra. Per un sudamericano è uno sforzo non da poco. Sanchez e Di Natale La mossa che manda in tilt la difesa del Lecce è la posizione del cileno Sanchez. Non più esterno ma trequartista alle spalle di Di Natale e Floro Flores. I primi tre gol dell’Udinese nascono dagli incroci tra i tre attaccanti con Totò (due assist di Sanchez e uno di Floro Flores) che torna alla tripletta (l’ultima nello scorso campionato al Napoli nel 3-1 del 7 febbra- chele non riesce neanche a trasformare il rigore che Mazzoleni concede ai salentini un paio di minuti dopo il novantesimo (fallo di Benatia su Jeda). Fa bella figura Handanovic, al terzo rigore parato in questa stagione (Eto’o e Barreto le prime due vittime). E la festa è tutta dell’Udinese, che vola al settimo posto con vista sull’Europa. E pensare che dopo quattro giornate era ancora a zero punti. di M.C. SANCHEZ È IMPRENDIBILE BRIVIO E DI MICHELE DISASTRO UDINESE 8 HANDANOVIC 7 Terzo rigore parato: dopo Eto’o e Barreto tocca a Di Michele. Per il resto fa da spettatore. BENATIA 5,5 Poco lavoro, si distrae nel finale, suo il fallo da rigore. CODA 6 A spallate con Jeda, vince quasi sempre lui. Nei duelli aerei arriva sempre in anticipo, la musica non cambia sui palloni bassi. DOMIZZI 6 Di Michele gira al largo, quando si avvicina lui lo chiude. ANGELLA 6 Entra nel finale a gara decisa. ARMERO 6,5 Devastante sulla fascia sinistra, gli manca precisione. ISLA 6 All’inizio agisce sul centrodestra. Tampona ma si vede poco. Preferisce dedicarsi alla fase difensiva, lasciando ai compagni del trio d’attacco il compito di pungere. INLER 6 Regista basso, dà i tempi senza tirare mai in porta. ASAMOAH 6,5 Diga insuperabile e piedi buoni. SANCHEZ 8 Imprendibile, Brivio diventa pazzo e esce dopo mezzora, lui sforna assist. FLORO FLORES 7 Un assist e un gol (in fuorigioco). (Abdi s.v.) h IL MIGLIORE 9 DI NATALE Riecco il vero Totò. Tre gol e tanta classe. (Badu s.v.) All. GUIDOLIN 7,5 Gioco, spettacolo e concretezza. Che bella Udinese. LECCE 4 h IL MIGLIORE 6 ROSATI L’unico incolpevole nel disastro del Lecce. Gli arrivano davanti da tutte le parti, lui fa quello che può comprese un paio di parate. RISPOLI 5 Dalla sua parte sfonda Armero, lui non lo vede mai. GUSTAVO 4,5 Sbaglia i tempi del fuorigioco, difesa troppo alta. GIULIATTO 4,5 Colabrodo insieme al compagno di reparto. BRIVIO 4 Dopo mezzora De Canio lo sostituisce, si sognerà Sanchez come un incubo. PIATTI 5,5 Entra e cerca di fare qualcosa. Con lui il Lecce passa al 4-3-1-2, ma la partita ormai ha preso una strada in salita. Un tiro soltanto e poco altro. VIVES 5 Travolto dalle accelerazioni centrali di Sanchez. GIACOMAZZI 4,5 Gioca piu’ alto rispetto a domenica, ma non tampona mai. MUNARI 5,5 Ci voleva un mediano, non un altro centrocampista di qualità. OLIVERA 5 Parte bene, poi finisce nella morsa Isla-Inler. DONATI 5 Assiste inerme alla sconfitta. DI MICHELE 4 Cerca colpi impossibili, poi sbaglia anche il rigore. JEDA 5,5 Non trova spazi, sbatte contro Coda e Domizzi. MESBAH 5 Prima centrocampista poi difensore esterno. Impalpabile. All. DE CANIO 5 In trasferta è un Lecce inguardabile. TERNA ARBITRALE: MAZZOLENI 5,5 Rigore giusto, ma due gol da annullare. Assistito male dai guardalinee. Galloni 5-Alessandroni 5 Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 20 R LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 12a GIORNATA DAL NOSTRO INVIATO FRANCESCO CARUSO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA PALERMO dUn, due, tre, Pasto- re. Giù il cappello davanti all’uomo derby. E che derby: avvincente, spettacolare, zeppo di gol. Bellissimo ancor prima dell’inizio. Quando i due presidenti, Zamparini e Pulvirenti, a braccetto entrano in campo e vanno sotto la Curva a salutare i tifosi del Catania tornati alla Favorita dopo 4 anni di porte sbarrate e derby dimezzati. Un bel gesto che distende gli animi e apre alla speranza. Anche la partita è corretta, nonostante certe decisioni arbitrali che riescono a scontentare tutti. Da molto tempo non si vedeva una sfida siciliana così bella e ben giocata da ambo le parti. In equilibrio fin quasi alla fine. A deciderla è il calciatore più talentuoso, ma che non doveva nemmeno esserci. Stando almeno alle dichiarazioni della vigilia, evidentemente a Delio Rossi garba aggrapparsi alla pretattica (fuori invece oltre a Hernandez rimane Pinilla che veniva dato per recuperato). Fatto sta che un argentino abbatte da solo la squadra degli argentini. Gli sprechi Maxi Lopez e Ricchiuti i gol li sfiorano, li sbagliano, li sprecano. Il Flaco (magro in spagnolo) ne segna 3 e tutti diversi: di testa, di destro e di sinistro. Giampaolo recupera Potenza che va a prendere posto a destra ma perde Ledesma e Carboni, oltre ai soliti Spolli, Capuano, Bellusci. A sorpresa inserisce Martinho che affianca Re Pastore Un, due, tre gol! Il Flaco magico incanta Palermo Non doveva giocare, invece il suo talento stende un bel Catania che sbaglia troppo PALERMO 3 CATANIA 1 (4-3-3) Sirigu; Cassani, Muñoz, Bovo, Balzaretti; Migliaccio, Bacinovic, Nocerino; Ilicic (47’ st Kasami), Pastore (42’ st Goian), Miccoli (19’ st Maccarone). ALLENATORE Rossi. PANCHINA Benussi, Garcia, Rigoni, Jara Martinez. (4-1-4-1) Andujar; Potenza, Silvestre, Terlizzi, Marchese; Biagianti; Gomez (14’ st Ricchiuti), Delvecchio (1’ st Izco), Martinho (39’ st Antenucci), Mascara; Maxi Lopez. ALLENATORE Giampaolo. PANCHINA Campagnolo, Alvarez, Llama, Sciacca. GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0 NOTE Spettatori paganti 8.626 per un incasso di 124.663 euro, abbonati 16.906 per una quota di 250.734 euro. Tiri in porta 7-7. Tiri fuori 7-6. In fuorigioco 8-2. Angoli 6-4. Recuperi: primo tempo 0’, secondo 4’. MARCATORI Pastore (P) 34’ pt; Terlizzi (C) 2’, Pastore (P) 2’ e 40’ st ARBITRO Valeri di Roma. ESPULSI nessuno. AMMONITI Bacinovic, Munoz (gioco scorretto), Mascara (proteste). Delvecchio al centro della linea mediana con Biagianti un passo più indietro e Mascara e Gomez ai fianchi. La prima mezzora è una falsa promessa che il Catania non mantiene perché va vicinissimo al gol ripetutamente ma alla prima occasione dei padroni di casa si fa infilare. La fiera dello spreco l’avvia il biondo argentino che spedisce altissimo una respinta di Sirigu su Gomez. Poco dopo Maxi fa l’uomo assist per Mascara anticipato in area da Bovo, la palla arriva sul piede di Martinho che può spingerla comodamente in rete invece alza anche lui lare di Andujar. Che nulla può però appena dopo quando Pastore, su cross dalla sinistra di Balzaretti, impatta di testa trovando lo spiraglio giusto. Giampaolo corregge il tiro ad inizio ripresa sostituendo Delvecchio con Izco. E da azione d’angolo (proprio come mercoledì sera per il gol della vittoria contro l’Udinese) trova il pareggio: Mascara calcia dalla bandierina e Terlizzi trova il tiro vincente e da ex riconoscente non esulta. Appena 20 secondi e il Palermo ristabilisce le distanze: Miccoli per Pastore che entra in area in beata solitudine e trafig- Il pari di Terlizzi dura un istante: Pastore si scatena, il derby va ai rosanero dopo 2 anni e 7 mesi. Zamparini e Pulvirenti a braccetto la mira. E infine ancora Lopez di testa su cross di Gomez sfiora la traversa. La tripletta passano pochi minuti e Miccoli appostato al centro dell’area gira mirabilmente a rete ma trova la risposta spettaco- LE PAGELLE di F.C. BALZARETTI A TESTA ALTA, NOCERINO COMBATTE, MARCHESE SBAGLIA PALERMO 6,5 varchi ma graziato dagli errori etnei. SIRIGU 6 Incolpevole sul gol del momentaneo pareggio di Terlizzi ma rischia un po’ troppo con la palla fuori area davanti a Maxi Lopez. BALZARETTI 7 Impegnato a contenere Gomez esce a testa alta con una altra bella prestazione premiata dalla prima convocazione azzurra. CASSANI 6 Prestazione attenta e compito non semplice nei duelli con Mascara. MIGLIACCIO 6,5 Ha il merito di togliere molti palloni dai piedi degli avversari. MUNOZ 6,5 Si appiccica a Maxi Lopez ogni volta che l’attaccante argentino transita dalle sue parti. Tra i due ne esce un bel combattimento. BACINOVIC 6 Meno lucido ed efficace del solito perde spesso palla. MACCARONE 6 Ha il merito di chiudere la gara con l’assist per il 3 a 1. NOCERINO 6,5 Combatte e raddoppia dovunque ci sia bisogno. All. ROSSI 6,5 Dopo le finte della vigilia mette l’uomo giusto al posto giusto (Pastore). BOVO 6 Bravo anche lui chiudere i ILICIC 6 Accusa una fase di stanca ma il suo lo fa (Kasami s.v.). h IL MIGLIORE 8 PASTORE Se non fosse per le sue invenzioni difficilmente il Palermo vincerebbe il derby (Goian s.v.). MICCOLI 6 Pian piano si avvia ad un pieno recupero. CATANIA 5,5 troppo spesso da Ilicic e da Pastore in occasione del 2 a 1. ANDUJAR 5,5 Ha colpe sul 2-1 che apre la strada della sconfitta. BIAGIANTI 6,5 Combatte come sempre pur se da una posizione che non sembra quella che lui preferisce. POTENZA 5,5 Non riesce ad evitare il cross di Balzaretti nell’occasione dell’1 a 0. SILVESTRE 6 Non ha colpe specifiche sul tracollo della difesa ma di certo poteva fare di più anche lui. TERLIZZI 6 Ha il merito di segnare il momentaneo pareggio rimediando alla mancata chiusura sul primo gol di Pastore. MARCHESE 5 Si fa superare IZCO 6 Il suo inserimento vivacizza la manovra, sfortunato in occasione della traversa. MARTINHO 6 Mostra buona personalità nonostante la giove età (Antenucci s.v.). IL MIGLIORE 6,5 GOMEZ h Dialoga molto con Maxi e riesce a MASCARA 6,5 Il solito gran lavoro si fa vedere ovunque, ancora una volta da un suo corner nasce il gol. creare molti fastidi ai rosanero. RICCHIUTI 5,5 Il suo ingresso non dà i frutti sperati, spreca una buona occasione per il pareggio. MAXI LOPEZ 6 Meriterebbe di più se non sbagliasse un paio di occasioni per segnare sullo 0-0, soprattutto la prima. DELVECCHIO 5 Fatica ad entrare in partita e alla fine del primo tempo Giampaolo lo sostituisce. All. GIAMPAOLO 6 Organizza bene la gara e schiera un buon Catania. *Gli incentivi statali non sono cumulabili con l'incentivo Lombardia. Incentivi Honda fino al 31/12/2010. Incentivi statali fino ad esaurimento fondi. La promozione è valida presso le concessionarie che aderiscono all'iniziativa. TERNA ARBITRALE: VALERI 6 Non commette errori decisivi ma lascia dubbi su alcune punizioni da ambo le parti. Faverani 6; Stefani 6. HONDA INCENTIVA GLI INCENTIVI. GLI INCENTIVI STATALI RIPRENDONO ED HONDA LI PORTA FINO AL 21%* COSA ASPETTI? CORRI DAL TUO CONCESSIONARIO E SCEGLI LO SCOOTER CHE FA PER TE. MODELLI MODELLI LISTINO UFFICIALE IVA INCLUSA F. C. 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L’anno prossimo? A Palermo, lo vogliamo tutti» ALESSIO D’URSO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA L’ultimo dei 3 gol di Javier Pastore, 21 anni, a quota 7 reti in campionato SAYA ge Andujar colpevole di far passare la palla sotto il corpo. Il Catania avrebbe almeno altre 2 o 3 opportunità per pareggiare ma non le sfrutta, la più clamorosa è la traversa di Izco. A pochi minuti dalla fine chiude il conto ancora Pastore imbeccato bene da Maccarone praticamente davanti la porta: punizione troppo severa per il miglior Catania della stagione. Il Palermo così ritrova la vittoria nel derby dopo 2 anni e 7 mesi conditi da 3 sconfitte e un pareggio e agguanta il settimo posto in classifica, tornando a strizzare l’occhio all’Europa. 2’ SECONDO TEMPO Dopo il momentaneo pareggio di Terlizzi, il fantasista argentino sale di nuovo in cattedra. Servito da Miccoli, scaglia un destro violento che beffa Andujar LIVERANI PALERMO dCome brillano gli occhi di Javier Pastore, sembrano quelli di Diego Armando Maradona. Sul pallone del derby ha marchiato a fuoco il suo nome: il sogno di ogni bambino il fuoriclasse del Palermo l’ha realizzato alla sua maniera, aggiornando i record nel giorno più importante: la sfera gialloblù della partitissima di Sicilia, rotolata 3 volte nella rete del Catania, troverà posto nella raccolta personale di trofei curata dalla mamma Patricia a Cordoba, dov’è nato: «Tre gol non li avevo mai segnati nemmeno nel mio Paese in una gara sola — dice —, li dedico proprio a Maradona, quando tornerò in Argentina andrò a trovarlo, lui è stato troppo importante per me. Al derby ci tenevo: e pensare che non dovevo nemmeno esserci per un problema al ginocchio, i miei pensieri vanno alla mia famiglia e ai medici che mi hanno permesso di vincere questa sfida...». Rinnovo E adesso? Davanti allo strapotere della classe, il presidente Maurizio Zamparini ha creduto ai suoi occhi: sul genio argentino lui non ha mai avuto dubbi. Fin dai primi giorni del suo arrivo in Italia esortava gli 21 R scettici «a dargli palla, al resto ci penserà lui». El Flaco se l’è portata a casa stavolta, dopo aver riempito di felicità il cuore dei tifosi rosanero, la cui domanda ricorrente ora è: riusciremo a rivederlo anche la prossima stagione? «Lo vogliamo tutti: io, i tifosi e il presidente, rimango qui di sicuro il prossimo anno — annuncia lui —. Il rinnovo non siamo riusciti ancora a farlo per vari contrattempi, ma siamo su quella direzione, a parole è già tutto fatto». E il patron conferma: «Rimarrà un altro anno poi potrà andare nelle piazze più importanti». Pronto il rinnovo per 5 anni. Riconciliazione E nel giorno da circoletto rosso di Pastore e Federico Balzaretti, convocato per la prima volta in Nazionale dal c.t. Cesare Prandelli, anche Zamparini si è regalato un sorriso dopo giorni di rabbia per gli ultimi errori arbitrali (in seguito ai quali ieri si è svolto un corteo pacifico di protesta in piazza Politeama): la sua iniziativa di salutare a braccetto col collega del Catania Antonino Pulvirenti le curve di entrambe le tifoserie per la prima volta presenti dopo il 2 febbraio nero del 2007 (la morte dell’ispettore Filippo Raciti al culmine degli incidenti del Massimino) resterà una traccia indelebile nella storia del derby: «E io lo aspetto a Catania per la gara di ritorno — spiega il massimo dirigente rossazzurro —, sono contento di questo gesto distensivo. La differenza in campo? Il Palermo ha fatto gol e noi no, ma sul piano del gioco non abbiamo demeritato». f zupping di VINCENZO CITO vcito@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Lui l’aveva detto Non chiamatelo Billy Ilaria D’Amico (Sky) due settimane fa. «Ti chiamano Costacurta, ti chiamano Billy, ti chiamano Alessandro. Come vuoi che ti chiami?». La risposta «Io preferirei Alessandro». Ilaria D’Amico ieri. «Eccoli, i nostri inviati sul campo, Fabio Caressa, Beppe Bergomi e Billy Costacurta». Due minuti dopo «Vi mostriamo vecchie immagini dei derby, Beppe Bergomi e Billy Costacurta». Ancora «Queste emozioni del derby le conosce bene Billy Costacurta». Massimo Mauro tenta la variante «Ha detto bene, Alessandro Costacurta». Lei non raccoglie «Billy Costacurta ci ha detto che la presenza di Pirlo in panchina significa che il Milan vuole emanciparsi da lui». All’ingresso del campo delle squadre «C’è tanta tensione, vero, Billy Costacurta?». Il suo pronostico: «Sapete come va a finire? Con Billy che rincorre i giocatori in campo» Il congedo «Grazie, Billy per il tuo lavoro di inviato speciale. Ciao, Billy. A dopo Billy» «E ora ci occupiamo di sport, anzi, di Valentino Rossi» (Tg La7) «Il Recco pensava fosse tutto facile, tutto in salita» (Francesco Postiglione, Alessandro Costacurta, 44 anni Posillipo- Recco di pallanuoto, Raisport1) Aldo Dolcetti (Rai Tre) anticipa i temi della giornata di B. «Come vedremo poc’anzi». «Miccoli lo manda in diversi posti, nessuno di questi posti è piacevole da visitare» (Marco Cattaneo, Sky, Palermo-Catania) Raisport2, le immagini di Mazara-Rossanese col commento di Giacomo Capuano «Ed entriamo nel vivo della partita con le formazioni delle squadre». Bene. «Tutto pronto per il calcio d’inizio». E allora partiamo. «Prima la pubblicità». E ti pareva. Fine della pubblicità, forse ci siamo, comincia la partita. Mazara-Rossanese? No, Firenze-Brescia di calcio femminile... Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 22 R LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 12a GIORNATA Andrea Ranocchia, in mezzo a un nugolo di giocatori del Cagliari, piazza la zuccata vincente LAPRESSE Nel disegno di Roberto Rinaldi il gol segnato da Candreva contro il Bari dà la seconda vittoria di fila al Parma Balla, balla Ballardini 6 punti su 6 al suo Genoa Anche Parma fa il pieno e ribalta la classifica Ranocchia affonda il Cagliari Ora Bisoli rischia. C’è Casiraghi? CAGLIARI GENOA 0 1 GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Ranocchia al 38' s.t. CAGLIARI (4-3-1-2) Agazzi; Perico, Ariaudo, Astori, Agostini; Nainggolan (dal 23' s.t. Biondini), Conti, Pinardi (dal 13' s.t. Nené); Cossu; Acquafresca, Matri (dal 37' s.t. Laner). ALLENATORE Bisoli. PANCHINA Pelizzoli, Canini, Magliocchetti, Gallon. GENOA (4-3-3) Eduardo; Rafinha, Ranocchia, Kaladze, Criscito; Rossi, Milanetto, Veloso (dal 45' s.t. Moretti); Mesto (dal 22' s.t. Kharja), Toni, Rudolf (dal 1' s.t. Dainelli). ALLENATORE Ballardini. PANCHINA Scarpi, Modesto, Zuculini, Destro. ARBITRO Romeo di Verona. ESPULSI nessuno. AMMONITI Agostini per gioco scorretto. NOTE spett. e incasso non com. Tiri in porta: 5-4. Tiri fuori: 6-4 . Angoli: 7-6. In fuorigioco: 2-1. Rec.: 2' p.t.; 4' s. t. DAL NOSTRO INVIATO STEFANO BOLDRINI CAGLIARI dDicono che ieri nella sede del Cagliari sia stato intravisto Pierluigi Casiraghi: non sappiamo se toccherà all'ex c.t. dell'Under 21 prendere in mano la squadra sarda, ma sopravvivere alla seconda sconfitta di fila in casa non sarà facile per Bisoli. «Io sono tranquillo perché i ragazzi hanno giocato bene e hanno dato tutto. Mi rimetto alla decisioni della società, ma ho la coscienza a posto», le parole dell'allenatore, con lo sguardo smarrito. Il presidente Cellino ha lasciato la tribuna con una smorfia: tra una squadra che sta affondando - una vittoria nelle ultime 10 gare - e i problemi legali con Marchetti, c'è poco da ridere. Cellino ha mangiato un panino nella cucina del custode dello stadio e si è eclissato. Da mercoledì sta pensando al cambio: il problema è trovare un sostituto. La disaffezione nei confronti di Bisoli è in un particolare: dopo il ko con il Napoli, Cellino non si è fatto più vedere agli allenamenti. L'ex Ballardini, con la solita aria di uno che non ride neppure di fronte a uno show di Benigni, non ha infierito sul passato. «É la vittoria dell'umiltà», la sua analisi: minimalismo puro. In 5 giorni, il Genoa ha vinto due volte: sul piano dei risultati, ha già fatto centro. Per il gioco, bisogna aspettare, ma in mezza settimana non si rivolta una squadra. Il copione Il Genoa ha vinto grazie al gol di Ranocchia e alle parate di Eduardo. Non ha rubato gli occhi, il Genoa, ma la mano del nuovo allenatore si vede. La difesa a 4 è più solida. É partito con il 4-3-3, Ballardini, poi nell'intervallo ha sostituito Rudolf, avanzato Rafinha e lasciato intendere che la prossima tappa sarà il 4-4-2. Nel Genoa, bene la colonna portante: determinanti Milanetto in regia e Toni. Il gol è arrivato nell'unica azione importante costruita dal Genoa nella ripresa: angolo di Veloso e zuccata di Ranocchia. La squadra di Ballardini era stata tenuta a galla da Eduardo, bravo a respingere un tiro al volo di Cossu (19'), una botta di Nené (30') e ad uscire sui piedi di Acquafresca (41'). Ma la parata più importante era arrivata al 10' del primo tempo, quando il portiere portoghese si era opposto in uscita bassa su Matri. L'imprecisione di Ariaudo (34') e la girata alle stelle di Conti (35') dimostrano che il Cagliari è stato più sfortunato che colpevole. Ma con un presidente come Cellino, essere iellati è la peggiore delle sciagure: alla fine, Bisoli potrebbe pagare proprio il suo gatto nero. LE PAGELLE di BOLD. CONTI UNA DIGA EDUARDO DI PIÙ TONI MEGLIO DI MATRI CAGLIARI 5 AGAZZI 5,5 Il Genoa bussa poche volte, ma nel gol non è innocente. PERICO 5 Troppi errori. ARIAUDO 5,5 Divora 2 occasioni. ASTORI 6 Non è ai livelli dello scorso anno, ma lotta. AGOSTINI 5,5 All’inizio, il Genoa affonda dalle sue parti. NAINGGOLAN 5,5 Indietro tutta dopo buone prestazioni. Era ultimo, ha scalato 6 gradini Candreva show oscura il Bari la solita diga. PINARDI 5,5 Parte bene, poi si placa: non ha ritmo. NENE' 6 Entra dopo un'ora, ma è quello che cerca di più la porta. COSSU 6 Primo tempo in apnea, poi si riprende, ma non è lui. ACQUAFRESCA 5 Giocare ad intermittenza non lo aiuta: male. MATRI 5 Giornataccia: sbaglia quasi tutto (Laner sv). All. BISOLI 5 Non è sereno e la squadra paga la sua insicurezza. GENOA 6,5 IL MIGLIORE 7 EDUARDO h Bravissimo, soprattutto nelle uscite basse. Partita perfetta. RAFINHA 6 Rispetta le consegne. RANOCCHIA 6,5 Il grande merito di firmare il gol-vittoria. KALADZE 6,5 Prestazione in crescendo, tutta d'esperienza. CRISCITO 6 Anche più arretrato, rendimento sempre buono. ROSSI 6 Dà il suo contributo. MILANETTO 6,5 Tra i più sottovalutati, regista coi fiocchi. VELOSO 6 S’adatta a sinistra. Suo il corner dell'1-0 (Moretti sv). MESTO 5,5 Corre, mai un guizzo. KHARJA 6 Aggiunge muscoli. TONI 6 Vede sempre di meno la porta, ma fa reparto da solo. RUDOLF 5,5 Farfallino e farfallone, il cambio è giusto. DAINELLI 6 Governa al centro. All. BALLARDINI 7 Bravo e fortunato: 6 punti in 4 giorni. TERNA ARBITRALE: ROMEO 6 Non commette peccati, Ma la partita è tranquilla. Comito 6; Giachero 6 DI G. CAL. PARISI IN TILT DONATI INGENUO MARQUES SCATTI E L’ASSIST +BARI 5 GILLET 6 Impotente su gol e palo, si oppone a Zaccardo. BELMONTE 5,5 Non ferma Marques sul cross decisivo. A. MASIELLO 4,5 Solito guerriero. Imperdonabile il fallo su Marques. ROSSI 5,5 Non soffre Crespo, ma gli lascia un’occasionissima. PARISI 4 Fallisce il rigore e va in tilt su Valiani e Candreva. RAGGI 5,5 Non cambia la gara. BIONDINI 5,5 Parte dalla panca: paga la rabbia con il Napoli? IL MIGLIORE 6 CONTI h Il peccato di divorare un gol, ma è LE PAGELLE BARI PARMA 0 1 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Candreva (P) al 33’ p.t. BARI (4-4-2) Gillet; Belmonte, A. Masiello, Rossi, Parisi (26’ s.t. Raggi); Pulzetti (14’ s.t. D’Alessandro), Donati, Gazzi, Alvarez; Caputo, Barreto (14’ s.t. Almiron). PANCHINA Padelli, Galasso, Crimi, Strambelli. ALL. Ventura. PARMA (4-3-3) Mirante; Zaccardo, Paci, Paletta, Gobbi; Candreva, Dzemaili, Morrone; Valiani, Crespo (25’ s.t. Bojinov), Marques (33’ s.t. Angelo). PANCH. Pavarini, Dellafiore, Lucarelli, Feltscher, Pisano. ALL. Marino. ARBITRO Brighi di Cesena. ESPULSI A. Masiello (B) al 31’ s.t. per g.s. Donati (B) al 40’ s.t. per doppia amm. (g.s. e proteste). AMM. Paletta (P), Morrone (P) e Almiron (B) per g.s. Mirante (P) e Zaccardo (P) per c.n.r. NOTE paganti 1.443, inc. 28.426 euro; abb.14.057, quota 162.580 euro. Tiri in porta: 7-3. Fuori: 6-6. Fuorigioco: 1-0. Angoli: 6-2. Rec.: p.t. 1’, s.t. 6’. DAL NOSTRO INVIATO GIUSEPPE CALVI BARI dCome rivoltare la classifica in 68 ore: nel manuale della sopravvivenza del Parma, basta sfogliare le pagine delle ultime due tappe. Dalla serata di giovedì, successo nel posticipo contro la Sampdoria, a ieri pomeriggio, blitz vittorioso a Bari, la pattuglia di Pasquale Marino si è messa in viaggio verso il paradiso. E, all’improvviso, ha rivisto la luce, balzando dall’ultimo al sestultimo posto in classifica, con 14 punti. Più di due mesi per soffrire e conquistare 8 punti, poi meno di tre giorni per scacciare paure, tensioni e voci sull’esonero dell’allenatore: così il Parma si è tirato fuori dal tunnel della crisi, nel quale resta, invece, pesantemente bloccata la squadra di Giampiero Ventura (un pareggio e 6 sconfitte in 7 incontri), che, perso per infortunio Barreto, ha chiuso la sfida in 9 per le espulsioni di Andrea Masiello e Donati. Candreva show Nel primo tempo tanto morbido e innocuo è il Bari, quanto spietato e concreto il Parma, imbattuto in serie A nei 19 incontri con i pugliesi: a fare la differenza è soprattutto Antonio Candreva, fantasioso «designer» del gioco e spettacolare goleador, al primo vero tiro in porta, al 33’ con colpo al volo su cross di Marques. Sul risultato pesa l’errore di Parisi dal dischetto, al 48’ (rigore per fallo di Dzemaili su Barreto). Sorpasso fallito In tribuna l’ex Bonucci e il «promesso» Giovinco (offeso dai tifosi per il mancato passaggio al Bari, ha dovuto abbandonare la tribuna-vip), il Bari è anche sfortunato. In avvio di ripresa un tiro di Barreto, deviato da Paci, è respinto dal palo e poco dopo il brasiliano si arrende per una distrazione al flessore della gamba destra. Il Parma morde, con Dzemaili e Morrone abili strateghi, e fugge con le frecce Valiani e Marques azionate sempre da Candreva: lì davanti Crespo, di testa, manca lo 0-2. Mentre sale la contestazione degli ultras contro Matarrese, il Bari, rianimato da Almiron, punge con Caputo, prima della rissa scatenatasi all’espulsione di Masiello per entrata rude su Marques (c’è anche la reazione spropositata di Almiron). All’assalto disperato, la squadra di Ventura, addirittura in 9 (rosso pure per Donati), rischia su un’incursione di Valiani ribattuta dal palo e fa comunque tremare Mirante, con i tentativi di Caputo e Belmonte. PULZETTI 5 Mai punge Gobbi. D’ALESSANDRO 5,5 Senza guizzi. DONATI 4,5 Sempre prevedibile: ingenuo, si fa espellere. GAZZI 5 Barcolla dinanzi alla classe di Candreva. ALVAREZ 5 Solo un cross. A disagio anche da punta. CAPUTO 5 Lotta senza incidere. IL MIGLIORE 6,5 BARRETO h Procura il rigore e colpisce un palo. Esce per infortunio. ALMIRON 5 Trascinatore, eccede nella rissa su Marques. ALL. VENTURA 5,5 Rigore sbagliato, infortuni ed espulsioni non cancellano i limiti nel gioco. PARMA 6,5 MIRANTE 6 Graziato su rigore e palo, è sicuro su Belmonte. ZACCARDO 6,5 Giocando d’anticipo, argina Alvarez. PACI 6 Contrasta Barreto. PALETTA 6 Controlla bene Caputo GOBBI 6 Sovrasta Pulzetti e si propone sulla sinistra. IL MIGLIORE 7,5 CANDREVA h Il gol spettacolare è la perla in una gara illuminata da invenzioni e lanci. DZEMAILI 6,5 Davanti alla difesa, è una diga perfetta. MORRONE 6 Fa legna al centro. VALIANI 6,5 Punta Parisi e rientra. CRESPO 5 Si mangia un gol. BOJINOV 5,5 Può gestire solo qualche ripartenza. MARQUES 6,5 Scatti, dribbling e tocco per Candreva (Angelo s.v.) ALL. MARINO 6,5 Senza Giovinco ridisegna la squadra, esaltando la qualità di Candreva. TERNA ARBITRALE: BRIGHI 6 Difficile giudicare il rigore, ok i rossi. Nella rissa, Almiron merita il giallo. Carrer 6 - Padovan 6 Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 23 R Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 24 R LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 25 R SERIE A 12a GIORNATA Di Vaio alla settima Il Bologna è suo Il capitano insacca il gol numero 7: 43O in rossoblù Diamanti non basta a Iachini, che torna a rischio ANDREA TOSI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA BOLOGNA dAlla vigilia di questo ennesimo scontro diretto per la salvezza, Alberto Malesani si era appellato ai tifosi del Dall’Ara chiedendo sostegno e non fischi. Ma con questo Di Vaio, oggi di gran lunga il giocatore più decisivo della Serie A (lo dicono i numeri: 7 gol su 11 del Bologna portano la sua firma), l’allenatore rossoblù può infischiarsene del dissenso del loggione bolognese, mettendo in carniere un altro successo grazie alla prodezza del suo capitano che col sigillo di ieri (dedicato a un bimbo malato) raggiunge con 43 gol in campionato il mito di Bulgarelli nella hit parade dei cannonieri del club emiliano. Al Brescia non basta l’inventiva del neo-azzurro Diamanti per cogliere un altro risultato positivo dopo quelli conquistati contro Inter e Juve. Caracciolo può solo maledire il recupero acrobatico di Rubin, che nel finale del primo tempo salva sulla linea la zuccata a colpo sicuro dell’attaccante. Marco Di Vaio, 34 anni, esulta dopo il secondo gol nelle ultime 3 gare EPA BOLOGNA 1 (4-3-3) Viviano; Garics, Portanova, Britos, Rubin; Perez (dal 29’ s.t. Krhin), Mudingayi, Ekdal (dal 23’ s.t. Casarini); Ramirez (dal 19’ s.t. Buscè), Di Vaio, Gimenez. PANCHINA Lupatelli, Moras, Morleo, Meggiorini. ALLENATORE Malesani. BRESCIA 0 (4-3-2-1) Arcari; Berardi (dal 23’ s.t. Zambelli), Zebina, Martinez, Dallamano; Hetemaj, Budel (dall’8’ s.t. Cordova), Vass (dall’8’ s.t. Baiocco); Diamanti, Eder; Caracciolo. PANCHINA Leali, Bega, Konè, Possanzini. ALLENATORE Iachini. GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-0 ARBITRO Pierpaoli di Firenze. MARCATORE Di Vaio al 13’ s.t. NOTE paganti 2.536, incasso di 36.320 euro; abbonati 10.768, quota di 151.429 euro. Tiri in porta 2-5. Tiri fuori 2-6. In fuorigioco 2-2. Angoli 4-6. Recuperi: p.t. 0’; s.t. 4’. ESPULSI Mudingayi (Bo) al 38’ s.t. per doppia ammonizione (gioco scorretto). AMMONITI Martinez (Bs), Garics (Bo), Hetemaj (Bs) per gioco scorretto. Bologna cinico Con due tiri in porta, la squadra di casa fa il pieno abbinando fortuna e cinismo. Stavolta Malesani accontenta gli esteti e i curiosi mandando in campo la squadra potenzialmente più forte con i gemelli diversi Ramirez e Gimenez in linea con Di Vaio. Nel finale Mudingayi si fa espellere, ricadendo nei falli di un tempo, mentre Perez deve abbandonare per un risentimento muscolare che dovrebbe fargli saltare l’amichevole Cile-Uruguay. Un tiro di Perez bloccato a terra da Arcari è tutta la produzione offensiva del Bologna nel primo tempo, poi nella ripresa arriva il lampo di Di Vaio: servito in verticale da Ramirez, il capitano spara un destro dai 20 metri angolatissimo alla sinistra del portiere avversario che non può fare nulla. Malesani gongola: «Volevamo vincere, il gioco arriverà». Brescia paradossale Il Brescia finora ha fatto benissimo contro le squadre di alta classifica mentre contro le pari grado fa molta fatica a spremere punti che, nell’ottica salvezza, valgono doppio. Questa sconfitta rimette Iachini con le spalle al muro, anche se la dirigenza smentisce ipotesi di ribaltone tecnico. Le prossime due gare interne, contro Cagliari e Genoa, saranno importanti per verificare la stabilità della panchina bresciana anche se Iachini si mostra sicuro di sé e della squadra: «Ci è mancato il gol, ma sono convinto che cresceremo ancora e faremo un grande girone di ritorno». L’importante è che sia altrettanto convinto il presidente Corioni. LE PAGELLE di A.TO. GIMENEZ REGISTA OFFENSIVO EDER NON SEMBRA DA SERIE A BOLOGNA 6 BRESCIA 5,5 VIVIANO 6,5 Sicuro su Diamanti, salvato da Rubin. ARCARI 6 Blocca su Perez, non può nulla su Di Vaio. GARICS 5,5, Poca spinta propulsiva. BERARDI 5,5 Parte bene, arriva male. PORTANOVA 6 Se la cava col mestiere. ZAMBELLI 5 Non aggiunge nulla. BRITOS 6 Più concentrato del solito. RUBIN 6,5 Salva un gol con un’acrobazia da circo. PEREZ 6 Cerca di fare gioco, poi si rompe. KRHIN 6 Al debutto stagionale, smista qualche pallone. MUDINGAYI 5,5 Espulso, ricade nei soliti falli. EKDAL 6 Non un fulmine di guerra, ordinato quanto basta. CASARINI 6 Mobile, fa una bella volatona. IL MIGLIORE 6,5 ZEBINA h Esperienza e tempismo sono le sue doti. MARTINEZ 5,5 Perde Di Vaio sul gol. DALLAMANO 6 Tonico e vigile. HETEMAJ 6,5 S’inserisce nelle azioni più importanti. BUDEL 5,5 Non bello il gesto alla sua panchina per la sostituzione. CORDOVA 6 Cerca di fare girare la palla. VASS 5,5 Sotto ritmo. RAMIREZ 6 Scambia la fascia, fa l’assist a Di Vaio. BAIOCCO 5,5 Traccheggia nel mezzo senza costrutto. BUSCE’ 6 Rispetta le consegne. DIAMANTI 6 Due svirgolate e due buoni tiri: da lui, neo-azzurro, ci si aspetta molto di più. IL MIGLIORE 7 DI VAIO h Gli basta un solo tiro per essere ancora il match-winner. GIMENEZ 6,5 Si dedica anche alla regia con qualche buona idea. All. MALESANI 6 Schiera la squadra migliore ma il gioco è ancora lontano. EDER 5 Mai un guizzo, forse è inadeguato per la Serie A. CARACCIOLO 5,5 Potrebbe segnare ma il suo colpo di testa a colpo sicuro viene annullato da Rubin, il resto è poca roba. All. IACHINI 5,5 La sua squadra si sgonfia dopo lo svantaggio. TERNA ARBITRALE: PIERPAOLI 6 Direzione corretta, giusti i cartellini. Musolino 6; La Rocca 6. Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 26 R LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 12a GIORNATA No Cassano, no gol Samp contestata Senza Antonio, blucerchiati a secco con il Chievo I tifosi fischiano, un gruppo prende di mira Garrone FILIPPO GRIMALDI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA GENOVA d Solo questione di tempo. Fatale che, prima o poi, l’onda lunga del caso-Cassano si infrangesse su una Sampdoria ieri in piena crisi d'identità, contro un Chievo ben disposto tatticamente, e colpisse — questo sì, a sorpresa — anche il presidente Riccardo Garrone. La contestazione finale (fra i fischi del Ferraris alla squadra di Di Carlo) nei confronti del massimo dirigente blucerchiato — minima nei numeri, ma pesante nei toni e nelle parole —, uscito scurissimo in volto e sotto scorta dalla tribuna d'onore, insegna che gli effetti negativi della vicenda del barese non sono ancora finiti. Per Cassano un paio di striscioni sugli spalti, in attesa della nomina (forse già oggi) del presidente del Collegio Arbitrale che dovrà dirimere la questione fra le parti. Al di là del verdetto finale, l’intenzione del giocatore di chiedere un risarcimento insegna che il finale è già scritto: sarà addio alla riapertura del mercato di gennaio. Adesso, però, i blucerchiati (a secco da 360 minuti, Europa League compresa) devono uscire dal guado in fretta: da quando il barese è sospeso, una sola vittoria (a Cesena) con un gol segnato. Dopo, tre pari e una sconfitta. Troppo poco per chi aveva ben altre ambizioni. La chiave A complicare la vita a Di Carlo, ieri è arrivato anche il k.o. di Palombo: Tissone non ha i tempi del capitano in mezzo al campo. Al resto ha pensato un buon Chievo (bravo Pioli): Bogliacino si è piazzato a uomo sull’argentino, Fernandes non ha dato spazio a Ziegler, chiudendo così la fonte di gioco blucerchiata e lasciando spazio a Cacciatore, con rischi minimi per i veneti. Non solo: Rigoni ha giocato molto basso a protezione della difesa, aspettando Koman che provava invano ad accentrarsi. Per non parlare degli esterni blucerchiati: male Koman e Guberti, nonostante alla mezz' ora Di Carlo abbia invertito la loro posizione. Il Chievo ha fatto un buon possesso palla, è Brutta partita e zero gol: in crisi d’identità, la Samp soffre contro un buon Chievo. Senza Cassano, una sola vittoria in 5 gare Uno degli striscioni pro Cassano esposto dai tifosi della Samp RATTINI SAMPDORIA 0 0 CHIEVO SAMPDORIA (4-4-2) Curci; Cacciatore, Gastaldello, Lucchini, Ziegler; Koman (dal 19’ s.t. Padalino), Dessena, Tissone (dal 29’ s.t. Poli), Guberti; Pozzi (dal 25’ s.t. Marilungo), Pazzini. PANCHINA Da Costa, Accardi, Sammarco, Volta. ALLENATORE Di Carlo. CHIEVO (4-3-1-2) Sorrentino; Frey, Andreolli, Mandelli, Jokic; Fernandes, Rigoni, Marcolini; Bogliacino (dal 19’ s.t. Bentivoglio); Moscardelli (dal 24’ s.t. De Paula), Thereau (dal 32’ s.t. Granoche). PANCHINA Squizzi, Morero, Mantovani, Guana. ALLENATORE Pioli. GIUDIZIO7 ARBITRO Pinzani di Empoli NOTE paganti 1.983, incasso di 33.086: abbonati 18.543, quota di 184.487. Tiri in porta 3-3. Tiri fuori 4-6. Angoli 4-6. In fuorigioco 2-2. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’ AMMONITI Moscardelli (C), Marcolini (C) e Marilungo (S) per gioco scorretto, Frey (C) per comportamento non regolamentare. riuscito a tenere un ritmo abbastanza alto, mettendo paura a Curci con Thereau (34', assist di Moscardelli). La Samp? Poca roba: Pozzi quasi a metà gara è andato in gol, ma in posizione irregolare. LE PAGELLE di ALESSIO DA RONCH MARILUNGO NON E’ BRILLANTE ANDREOLLI INSUPERABILE SAMPDORIA 5,5 CHIEVO 6 CURCI 6,5 Rischia di distrarsi per troppa noia, invece quando serve c’è. SORRENTINO 6,5 Pronto nelle uscite, risponde con prontezza all’unica chiamata di Pazzini. CACCIATORE 6 Qualche imprecisione ma pure alcuni buoni cross. FREY 6,5 Che dalle sue parti piombi Guberti o Koman poco cambia: porta chiusa. GASTALDELLO 6,5 Abile a limitare i danni anche quando viene sorpreso. IL MIGLIORE h 6,5 ANDREOLLI h Non lascia che briciole agli attaccanti blucerchiati. IL MIGLIORE 7 LUCCHINI Compare ovunque, non perde un duello e prova pure a colpire in attacco. ZIEGLER 6,5 Quando Di Carlo gli libera la fascia, impostando il 4-3-1-2, avanza con qualità. KOMAN 5 Da ala o da fantasista, non gli riesce praticamente nulla. PADALINO 6 Parte a cento allora, ma finisce quasi subito in infermeria. TISSONE 5,5 Prende confidenza con lo scorrere del tempo, ma l’inizio è da brividi. POLI 6 Entra con personalità e qualità. DESSENA 5,5 Tampona benino, ma non ha mai un’idea in fase propositiva. MANDELLI 6 Un’indecisione nel finale, ma Marilungo lo perdona. JOKIC 6,5 Buon lavoro soprattutto contro Koman. FERNANDES 6 Tappo semovente, su Ziegler prima su Dessena poi. Diligente ma troppo timido. RIGONI 6 Uomo tattico prezioso, i blucerchiati lo pressano poco ma qualche palla rischiosa la perde. MARCOLINI 6,5 Ha idee chiare, sa come addormentare la partita quando serve. BOGLIACINO 6,5 Pressa Tissone e prova a pungere, quando trova un varco Curci è pronto. BENTIVOGLIO 6 Entra e pensa soprattutto al possesso palla. La svolta mancata Di Carlo è passato al 4-3-1-2 nella ripresa, con Guberti dietro le punte, e la mossa ha liberato Ziegler sulla sinistra, sortendo però effetti parziali. Un tiro di Pazzini fuori misura, prima che Padalino debuttasse in questo campionato, in tempo per un paio di discese sulla destra, salvo poi uscire in barella al 40’, lasciando la Samp in inferiorità numerica nei nove minuti finali. Il Chievo non ha patito le numerose assenze: una gara simile a quella di Firenze, ma stavolta con il lieto fine. GUBERTI 5,5 Un solo guizzo. Troppo poco. MOSCARDELLI 5,5 Un bell’assist per Thereau, ma Lucchini lo schianta. POZZI 5,5 Lotta molto ma ottiene pochissimo. DE PAULA 5,5 Non fa meglio di Moscardelli. PAZZINI 5,5 Quando arriva un cross e lui non è in area capisci che qualcosa non va. THEREAU 5,5 Non sta bene ma si batte. Perde l’attimo vincente nell’occasione migliore che gli capita sui piedi. lità, visto che solo recentemente il Grosseto è tornato in Serie B, mentre il Siena è stato diverse stagioni in A prima dell’ultima retrocessione. L’ALTRA GARA ORE 19 MARILUNGO 5 Non brillante. Avrebbe una buona occasione ma non se ne accorge neppure. All. DI CARLO 6 Assenze e stanchezza limitano la sua Samp, lui non cerca avventure rischiose. GRANOCHE 5 Non fa in tempo a lasciar traccia. All. PIOLI 6,5 Sfida la Sampdoria senza indugi e ottiene il punto che cerca. TERNA ARBITRALE PINZANI 6,5 Poche imprecisioni, tutte in occasioni insignificanti. Gestisce bene la sfida. Petrella 6-Di Fiore 6. SERIE BWIN I posticipi della 15a giornata Siena-Grosseto, è derby come tra Conte e Moriero L’ultima sfida nel 1981-82 in serie C2 I due tecnici sono coetanei e di Lecce ORE 21 SIENA GROSSETO ALESSANDRO LORENZINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA SIENA dFra Grosseto e Siena ci sono soltanto 75 chilometri, ma quello di questa sera, posticipo della 15ª giornata, è il primo derby in serie B in 47 precedenti: l’ultimo risale al 12 novembre dello scorso anno, terzo preliminare di Coppa Italia, finito 2-0 per il Siena. Un derby che si giocò per la prima volta nel 1931 e torna in campionato dopo quasi trenta anni: serie C2 1981-82, 0-0 all'andata a Siena, 1-1 al ritorno. Siena avanti Il bilancio totale vede 21 vittorie dei bianconeri, 17 pareggi e solo 9 successi del Grosseto, che ha segnato 44 gol contro 66. Una rivalità che, almeno da parte della squadra senese, si è riaccesa dopo anni di relativa tranquil- SIENA (4-2-4) 33 COPPOLA 2 VITIELLO 16 VALDEZ 19 TERZI 3 DEL GROSSO 36 BOLZONI 14 CAROBBIO 18 TROIANIELLO 9 MASTRONUNZIO 11 CALAIO' 77 SESTU All. CONTE GROSSETO (4-2-3-1) 30 MANGIAPELO 13 BRUSCAGIN 5 FREDDI 4 IORIO 33 MORA 7 L. VITIELLO 10 CONSONNI 99 SONCIN 17 ALLEGRETTI 88 ALESSANDRO 86 GUIDONE All. MORIERO PANCHINA 43 Farelli, 13 Rossettini, 10 Reginaldo, 6 Codrea, 23 Brienza, 63 Larrondo, 90 Immobile. PANCHINA 29 Narciso, 38 Federici, 3 Sereni, 12 Bondi, 9 Asante, 22 Caridi, 89 Subotic ARBITRO Calvarese di Teramo GUARDALINEE Bernardoni-Vuoto PREZZI da 10 a 70 euro TV Sky Sport 1 HD, Supercalcio HD, Sky Calcio 1 HD e Dahlia Sport Antonio Conte, 41 anni (Siena) e, qui sopra, Antonio Moriero, 41 (Grosseto) FORNASARI-LAPRESSE Inizio alle ore 21 SIENA Valdez dovrebbe spuntarla su Rossettini, Bolzoni favorito su Codrea. Dovrebbe poi tornare titolare Mastronunzio al fianco di Calaiò. Brienza in panchina. Squalificati Vergassola e Ficagna. Diffidati Coppola. GROSSETO Dopo dieci giorni di allenamenti a porte chiuse, Moriero recupera gli infortunati Allegretti, Narciso ed anche Caridi, che va in panchina. Squalificati Papini. Diffidati Freddi e Federici. Gli allenatori La temperatura, insomma, è alta. E' una sfida nella sfida anche fra due allenatori nati nello stesso anno (1969), nella stessa città (Lecce) e nello stesso giorno (il 31): li separa solamente il mese, Conte è nato a luglio, Moriero a marzo. Il tecnico senese, in settimana, ha spronato la squadra («Mi aspetto risposte importante da questo derby») e a suonare la carica è anche il presidente Massimo Mezzaroma. I presidenti «Spero di rivedere – ha detto il numero uno bianconero - lo spirito visto nel finale della partita vinta 3-0 contro il Frosinone, quando la squadra ha lottano in nove contro undici. Il Novara in fuga? Ditelo pure, non ci interessa. Noi dobbiamo rimanere uniti, in questo momento fare come Tafazzi, gli autolesionisti, favorirebbe soltanto i nostri avversari. Che oggi sono tutte le squadre di B, perché battere il Siena per tutti è come vincere una medaglia». Il presidente del Grosseto, Piero Camilli, non sarà invece allo stadio, molto probabilmente: l’ha fermato la febbre. Di Francesco in emergenza Lupoli da solo PESCARA ASCOLI PESCARA (4-4-2) 1 PINNA 2 ZANON 36 ALCIBIADE 17 SEMBRONI 19 MAZZOTTA 20 GESSA 22 NICCO 8 TOGNOZZI 10 BONANNI 11 GANCI 9 SANSOVINI All. DI FRANCESCO ASCOLI (4-5-1) 30 GUARNA 3 CIOFANI 4 FAISCA 24 MICOLUCCI 11 GIALLOMBARDO 23 GAZZOLA 8 DI DONATO 21 PEDERZOLI 19 MORETTI 32 CRISTIANO 7 LUPOLI All. CASTORI PANCHINA 90 Cattenari, 32 Del Prete, 29 Capuano, 21 Ariatti, 39 Stoian, 99 Maniero, 92 Verratti PANCHINA 22 Coser, 15 Marino, 5 Giorgi, 10 Sommese, 16 Uliano, 89 Djuric, 90 Mendicino ARBITRO Gallione di Alessandria GUARDALINEE Tasso-Santuari PREZZI da 9 a 31,50 euro TV Sky Calcio 2 HD e Dahlia Sport Inizio alle ore 19 PESCARA Emergenza per Di Francesco, che porta in panchina Ariatti e Del Prete nonostante gli acciacchi. Linea verde in difesa con Alcibiade e Sembroni centrali. In panchina il giovane Capuano. Squalificati Mengoni e Cascione. Diffidati Petterini. ASCOLI Lupoli unica punta, davanti a un centrocampo a cinque: è in dubbio l’altro attaccante Bonvissuto. Giorgi e Sommese sono a posto e partono dalla panchina. Squalificati nessuno. Diffidati Djuric e Micolucci. LA SITUAZIONE Atalanta: rischi per Colantuono C’è l’idea Beretta Traballa la panchina di Stefano Colantuono, allenatore dell’Atalanta, dopo la pesante sconfitta di Empoli. Il presidente Antonio Percassi è furibondo per il modo in cui è maturato il k.o. e ha preso in considerazione l’ipotesi del cambio di allenatore. Percassi ritiene di aver allestito una squadra forte, in grado di dominare il campionato, ma di non vederla sul campo. Tra i possibili sostituti, si parla di Beretta (che già lo sostituì l’anno scorso al Torino) e Donadoni. LA SITUAZIONE La classifica dopo 15 giornate: Novara p. 33; Reggina 28; Atalanta 27; Siena** ed Empoli 25; Padova 24; Varese e Crotone 22; Livorno e Torino 21; Pescara* e Modena 19; Vicenza*, Triestina e Frosinone 16; Piacenza, Cittadella e AlbinoLeffe 15; Grosseto* e Portogruaro 14; Sassuolo 12; Ascoli* (-3) 11. (** due partite in meno; * una in meno). Così il prossimo turno. Venerdì (ore 20.45): Vicenza-Padova. Sabato (ore 15): Ascoli-Varese; Atalanta-Crotone; CittadellaPiacenza; Frosinone-Pescara; Grosseto-AlbinoLeffe; LivornoEmpoli; Portogruaro-Siena; Sassuolo-Triestina; Torino-Modena. Lunedì (ore 20.45): Novara-Reggina. Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT CLASSIFICA DELLA SERIE A RISULTATI BARI-PARMA Candreva (P) 0-1 BOLOGNA-BRESCIA Di Vaio (Bo) 1-0 CAGLIARI-GENOA Ranocchia (G) 0-1 FIORENTINA-CESENA Gilardino (F) 1-0 INTER-MILAN Ibrahimovic (M) rigore 0-1 JUVENTUS-ROMA Iaquinta (J), Totti (R) rigore 1-1 LAZIO-NAPOLI Zarate (L), Floccari (L) 2-0 SQUADRE PALERMO-CATANIA 3-1 Pastore (P), Terlizzi (C), Pastore (P), Pastore (P) SAMPDORIA-CHIEVO 0-0 UDINESE-LECCE Di Natale (U), Di Natale (U), Di Natale (U), Floro Flores (U) 4-0 PROSSIMO TURNO sabato 20/11: ROMA-UDINESE (ore 18); MILAN-FIORENTINA (ore 20.45) domenica 21/11, ore 15: GENOA-JUVENTUS (ore 12.30); BRESCIA-CAGLIARI; CATANIA-BARI; CESENA-PALERMO; CHIEVO-INTER; LECCE-SAMPDORIA; PARMA-LAZIO; NAPOLI-BOLOGNA (ore 20.45) LA MOVIOLA i PARTITE PUNTI IN CASA RIGORI PUNTI IN CASA FUORI TOTALE DIFF. FAVORE CONTRO 2009-2010 E DIFFERENZA RETI TOTALE G. V. N. P. G. V. N. P. G. V. N. P. F. S. F. S. F. S. MILAN LAZIO NAPOLI JUVENTUS INTER ROMA PALERMO UDINESE GENOA SAMPDORIA CHIEVO FIORENTINA CATANIA PARMA BOLOGNA LECCE CAGLIARI BRESCIA CESENA BARI 26 25 21 20 20 19 17 17 17 16 16 15 14 14 14 12 11 11 11 9 6 6 5 6 6 6 7 6 6 6 6 7 6 6 6 5 6 5 6 7 4 4 2 3 2 4 3 3 3 2 2 4 3 2 3 3 2 2 3 2 1 1 1 2 3 2 2 1 1 3 2 1 3 3 3 2 1 1 1 1 1 1 2 1 1 0 2 2 2 1 2 2 0 1 0 0 3 2 2 4 6 6 7 6 6 6 5 6 6 6 6 5 6 6 6 7 6 7 6 5 4 4 4 2 3 1 2 2 2 1 2 0 0 1 0 0 0 1 0 0 1 0 2 3 2 2 0 1 1 4 2 2 2 2 2 1 4 1 1 2 1 2 1 1 1 3 3 3 3 1 2 3 4 3 4 6 2 5 5 3 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 8 8 6 5 5 5 5 5 5 3 4 4 3 3 3 3 2 3 3 2 2 1 3 5 5 4 2 2 2 7 4 3 5 5 5 3 5 2 2 3 2 3 3 2 2 3 5 5 5 2 4 5 4 4 4 6 5 7 7 7 13 9 8 16 8 10 11 8 6 5 4 9 7 4 6 6 7 6 6 5 5 5 7 10 4 5 7 7 6 3 4 6 3 2 2 3 4 6 6 9 8 6 10 7 5 5 9 5 4 6 7 4 3 4 5 2 4 4 2 4 6 4 6 3 3 10 10 5 5 6 6 7 8 8 13 19 7 9 9 10 21 15 18 23 13 15 20 13 10 11 11 13 10 8 11 8 11 10 8 9 11 9 13 13 7 15 17 12 11 9 10 13 11 10 15 22 11 15 15 19 T. R. T. R. +10 +6 +5 +10 +6 0 +3 +1 -1 +2 +1 0 -1 -2 -4 -14 0 -5 -7 -10 3 1 1 3 4 3 0 1 1 2 1 3 2 0 1 3 1 2 0 4 2 1 1 2 3 3 0 1 1 2 1 2 2 0 0 1 1 2 0 2 0 4 1 1 1 2 4 3 1 0 0 0 2 6 2 1 0 3 3 2 0 22 (+4) 4 11 (+14) 1 18 (+3) 1 24 (-4) 1 29 (-9) 2 15 (+4) 3 16 (+1) 0 15 (+2) 1 20 (-3) 0 21 (-5) 0 15 (+1) 0 21 (-6) 1 8 (+6) 5 20 (-6) 1 12 (+2) 1 in B 0 19 (-8) 2 in B 2 in B 2 18 (-9) POSIZIONE STAGIONE 2009-2010 ULTIME QUATTRO GARE 3 16 9 2 1 12 11 12 6 4 12 4 19 6 15 in B 8 in B in B 9 PVVV VPPV VVVP VVNN VNNP VVVN PVPV VNPV PPVV VNPN NPNN NVPV NNVP NPVV PVPV PPNP VNPP PNNP PPVP PPNP La classifica tiene conto di quest'ordine preferenziale: 1) punti; 2) minor numero di partite disputate; 3) differenza reti; 4) numero di gol segnati; 5) ordine alfabetico FLORO FLORES È IN FUORIGIOCO SULL’1-0 E SUL 4-0 DEI FRIULANI Irregolari 2 reti dell’Udinese Masiello, che brutto fallo Il difensore espulso per l’entrata su Marques: sceneggiata Almiron ELISABETTA RUSSO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA BOLOGNA-BRESCIA 1-0 Giusti i gialli a Mudingayi (falli duri su la spinta di Zuniga su Bresciano che cade in modo troppo plateale. PALERMO-CATANIA 3-1 Bene Valeri, regolari i 3 gol del Palermo: al 32’ Potenza tiene in gioco Ilicic (che darà a Pastore); al 2’ della ripresa Pastore è in linea con Terlizzi sul passaggio di Miccoli; sul 3-1 Silvestre tiene in gioco Maccarone, assistman per il Flaco. Giusto annullare il gol di Ilicic (15’), fuorigioco sul lancio di Pastore. SAMPDORIA-CHIEVO 0-0 Buona direzione di Pinzani. A fine primo tempo, annullato giustamente il gol di Pozzi, in fuorigioco sulla sponda di testa di Pazzini. Nel finale, Gastaldello, rialzandosi, ostacola Bentivoglio, giusto non fischiare. dSolo qualche indecisione da parte degli arbitri, in una giornata nel complesso buona. BARI-PARMA 0-1 Difficile per Brighi valutare il rigore che a prima vista sembra netto, in realtà Barreto si lascia cadere. E in ogni caso, se concede il penalty, l’arbitro deve ammonire Dzemaili. Parisi lo sbaglia, ma il rigore andava ripetuto, troppi giocatori in area. Giusto il rosso per Masiello, entrataccia a forbice su Marques: incomprensibile, nell’occasione, la scenata isterica di Almiron, che andava sanzionata. Donati protesta in modo plateale e si becca il secondo giallo. La posizione irregolare di Floro Flores (che con una finta parteciperà all’azione) sul lancio di Sanchez: poi Di Natale segnerà l’1-0 FOTO SKY Diamanti e su Zebina), che aveva già rischiato prima. Il Bologna protesta nel finale ma non c’è «mani» di Martinez sul colpo di testa di Buscè. CAGLIARI-GENOA 0-1 Al 13’ Rudolf tiene in gioco Acquafresca, errore di Giachero. E subito dopo, restano dubbi sul tocco di mano di Ariaudo sul tiro di Toni. # MARCATORI RETI FUORI 27 R LAZIO-NAPOLI 2-0 Bergonzi dirige bene una gara difficile. Sembra regolare il gol del vantaggio di Zarate, che sul lancio di Mauri controlla il pallone con la spalla, più vicino al petto che al braccio. La Lazio chiede due rigori: nel primo tempo, Grava entra sulla palla e non tocca Floccari; nella ripresa, è davvero minima UDINESE-LECCE 4-0 Mazzoleni viene assistito male dai suoi collaboratori. Irregolari l’1-0 e il 4-0: sul primo Floro Flores è in fuorigioco e sul passaggio di Sanchez finta, partecipando all’azione, mentre la palla va verso Di Natale (in posizione regolare). Sul 4-0 Floro Flores è in fuorigioco sull’assist di Armero. Ok il 2-0: Sanchez calcia prima che la palla esca. Ci può stare il rigore per il Lecce (Benatia su Jeda). 8 RETI: Eto'o (3) (Inter); Cavani (Napoli) 7 RETI: Di Vaio (Bologna); Pastore (Palermo) 6 RETI: Quagliarella (Juventus); Pato e Ibrahimovic (2) (Milan); 5 RETI: Matri (1) (Cagliari); Gilardino (Fiorentina); Borriello (1) (Roma); Di Natale (Udinese) 4 RETI: Barreto (3) (Bari); Caracciolo (2) (Brescia); Pellissier (1) (Chievo); Iaquinta (Juventus); Floccari (Lazio); Lavezzi (Napoli); Ilicic e Pinilla (Palermo); Cassano (2) (Sampdoria) 3 RETI: Bogdani (Cesena); Milito (Inter); Del Piero (1) e Krasic (Juventus); Mauri (Lazio); Robinho (Milan); Hamsik (1) (Napoli); Vucinic (1) (Roma); Floro Flores (Udinese) 2 RETI: Gimenez (Bologna); Diamanti (Brescia); Conti (Cagliari); Maxi Lopez (Catania); Parolo (Cesena); Moscardelli (Chievo); D'Agostino e Ljajic (2) (Fiorentina); Mesto e Toni (1) (Genoa); Marchisio (Juventus); Hernanes (1) e Zarate (Lazio); Corvia e Di Michele (Lecce); Inzaghi (Milan); Cannavaro (Napoli); Bacinovic (Palermo); Bojinov e Zaccardo (Parma); Guberti e Pozzi (Sampdoria); Benatia (Udinese) 1 RETE: Castillo, Donati, Kutuzov, Parisi e Rivas (Bari); Britos e Mudingayi (Bologna); Dallamano, Eder, Hetemaj e Kone (Brescia); Acquafresca, Lazzari, Nainngolan e Nené (Cagliari), Antenucci (1), Capuano, Gomez, Mascara (1), Ricciuti, Silvestre e Terlizzi (Catania); Giaccherini e Jimenez (Cesena); Cesar, Fernandes, Marcolini e Thereau (Chievo); Cerci, De Silvestri, Donadel e Marchionni (Fiorentina); Destro, Milanetto, Palacio, Ranocchia, Rossi e Rudolf (Genoa); Lucio e Muntari (Inter); Aquilani, Bonucci, Felipe Melo (1) e Pepe (Juventus); Dias, Ledesma, Kozak e Rocchi (Lazio); Giacomazzi, Jeda (1), Ofere e Olivera (Lecce); Ambrosiani, Flamini, Pirlo e Thiago Silva (Milan); Balzaretti, Bovo e Maccarone (Palermo); Candreva, Crespo, Giovinco e Morrone (Parma); Brighi, N. Burdisso, De Rossi, Perrotta, Simplicio e Totti (1) (Roma); Pazzini e Ziegler (Sampdoria); Corradi, Isla e Sanchez (Udinese) 1 AUTORETE: Rubin (Bologna) pro Roma; Coda (Udinese) pro Juventus; Britos (Bologna) pro Catania; Portanova (Bologna) pro Sampdoria; Juan (Roma) pro Napoli; Ibrahimovic (Milan) pro Chievo; Guana (Chievo) pro Cesena RETI: in questo turno 17 (2 rigori); in totale 258 (27 rigori, 7 autoreti). CONCORSI CONCORSO N. 93 DEL 14/11/2010 TOTOCALCIO-COLONNA VINCENTE 1-2-1-2-1-X-1-2-X-1-2-2-X-2 QUOTE (MONTEPREMI 561.637,46 euro) Ai 14 nessun vincitore; Ai 13 (1) 143.615 euro. Ai 12 (26) 5.523 euro. Ai 9 (7) 20.705 euro TOTOGOL-COLONNA VINCENTE 9-5-10-7-12-11-13 QUOTE (MONTEPREMI 801.320,62 euro). Ai 7 nessun vincitore; Ai 6 (1) 6.236 euro. Ai 5 (10) 623 euro. Ai 4 (121) 61 euro Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 28 R LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT MONDO y ESTERO: SCUDETTI ITALIANI 3 TITOLI TRAPATTONI Bayern M. (Ger) 1997 Benfica (Por) 2005 Salisburgo (Aut) 2007 2 TITOLI CAPELLO Real M. (Spa) 1997 e 2007 ZENGA Steaua B. (Rom) 2005 Stella Rossa Belgrado (Srb) 2006 NOBILE Africa Sports (Costa D’Avorio) 2007 e 2008 1 TITOLO BIGON Sion (Svi) 1997 SCALA Shakthar (Ucr) 2002 ANCELOTTI Chelsea (Ing) 2010 MANDORLINI Cluj (Rom) 2010 Spalletti zar «Che bello conquistare la Russia» Dopo la coppa con lo Zenit trionfa anche in campionato E Totti lo esalta: «Un grande» GIORGIO KUDINOV 5 RIPRODUZIONE RISERVATA SAN PIETROBURGO dLo scudetto è sfuggito a Luciano Spalletti a metà settimana, ma arriva di domenica. Si, stavolta è festa a San Pietroburgo. La festa dello scudetto, il terzo nella storia dello Zenit e il secondo nella nuova Russia. L’uomo di Certaldo ha completato la doppietta vincendo dopo la Coppa di Russia pure lo scudetto 2010. A due giornate dalla fine, lo Zenit (5-0 al Rostov) è matematicamente irraggiungibile da quel Cska Mosca che ha rovinato la festa qualche giorno fa. I meriti Quello dello Zenit è un titolo del tutto meritato: 20 vittorie su 28 partite, appena 2 sconfitte (a giochi quasi fatti) e 59 reti segnate, ecco la ricetta di Spalletti, con la solida difesa seconda solo al noioso Rubin. L’allenatore si è ambientato bene a San Pietroburgo, è stimato da dirigenza e giocatori ed amato dal pubblico. Ha onorato la scuola italiana, insieme ai suoi fedeli assistenti Marco Domenichini, Alberto Bartali e Daniele Baldini. Con loro trionfa un’altra vecchia conoscenza del calcio italiano, Igor Simutenkov, ex Reggiana e Bologna. E fra i giocatori c’è y ora, a Spalletti di conquistarla, ma pretendono che la squadra si qualifichi almeno ai quarti di finale. In giro per la città si sente molta fiducia: San Pietroburgo aspetta altri successi da Luciano il Grande. un certo Alessandro Rosina, ex del Torino. Lo scudetto russo porta una bella firma italiana, e questo fatto non passa inosservato da queste parti. Commozione Spalletti è felice e commosso dopo il trionfo: «Lo scudetto russo è una gioia incredibile. È arrivato grazie a questi giocatori che si sono dimostrati i più bravi di tutti. È arrivato grazie alla nostra dirigenza. E, naturalmente, è da dedicare anche all’intera città di San Pietroburgo, una città bellissima e sportiva, innamorata della sua squadra. Abbiamo meritato tutti questo titolo, e un grazie particolare va a tutti quelli che hanno lavorato con me quest’anno. Siamo contenti e felici, adesso dobbiamo onorare la parte finale della stagione visto che ci mancano ancora quattro partite ufficiali - due in campionato e due nell’Europa League. Mi sono trovato bene in questa splendida città che merita di essere rispettata sempre. E la rispetteremo con il nostro impegno». Ambizioni Ma non c’e molto tempo per rilassarsi. I primi successi della gestione Spalletti sono arrivati, ma la Gazprom, ambiziosa padrona dello Zenit, pretende di più, e cioè un altro scudetto. Vuole anche la gloria internazionale, così in primavera lo Zenit deve provare a vincere l’Europe League, come fece il gruppo del 2008. E dopo c’è la Champions League. I boss dello Zenit non chiedono, per I complimenti di Totti «Complimenti mister, a Roma non dimentichiamo chi è passato e ha lasciato qualcosa di importante e positivo». È il modo con cui Francesco Totti si è congratulato con Luciano Spalletti per aver vinto il titolo. «Noi qui conosciamo bene Spalletti — scrive Totti sul suo sito internet —, è una meraviglia quando gli italiani di valore riescono a mostrare il loro talento all'estero». La commozione di Luciano Spalletti, 51 anni AP x ha detto LE DEDICHE Ai giocatori, i più bravi. Ai miei collaboratori. Alla dirigenza, ma anche all’intera città di San Pietroburgo, bellissima, sportiva e innamorata della sua squadra E CHI HA VINTO LE COPPE Ci sono dei tecnici italiani che hanno vinto all’estero coppe e trofei, ma mai il campionato. RANIERI (Valencia) Coppa di Spagna 1999 Supercoppa europea 2004 VIALLI (Chelsea) Coppa delle Coppe 1998 Coppa di Lega 1998 Supercoppa europea 1998 Coppa d’Inghilterra 2000 Community Shields 2000 BERGODI (Rapid B.) Supercoppa Romania 2007 FABBRO (Mouloudia d’Algeri) Coppa e Supercoppa d’Algeria 2007 Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 29 R MONDO CHELSEA SUNDERLAND 0 3 SPORTING GIJON REAL MADRID GIUDIZIO 7777 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-1 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Onuoha al 45' p.t.; Gyan al 7' e Welbeck al 42' s.t. MARCATORE Higuain (R) al 37' s.t. GIJON (4-2-3-1): Juan Pablo 6,5; Lora 7, Botia 6, Gregory 6,5, José Angel 6; Eguren 7 (dal 41' s.t. Luis Morán s.v.), Rivera 6,5; Novo 6, Carmelo 6 (dal 26' s.t. De las Cuevas 6), Diego Castro 6,5; Sangoy 6, 5 (dal 34' s.t. Barral 6,5). CHELSEA (4-3-3) Cech 7; Bosingwa 5, Ivanovic 4,5, Ferreira 4,5, Cole 4,5; Ramires 4,5 (dal 24' s.t. McEachran s.v.), Mikel 5, Zhirkov 5,5 (dal 30' s.t. Kakuta s.v.); Anelka 5, Drogba 5,5, Malouda 5 (dal 13' s.t. Kalou 5) ALLENATORE: Preciado 6,5 ALLENATORE Ancelotti 5 REAL MADRID (4-2-3-1) Casillas 7; Sergio Ramos 7, Pepe 5,5, Carvalho 7, Marcelo 6,5; Xabi Alonso 7, Khedira 6,5; Di Maria 5,5 (dal 19' s.t. Benzema 7), Özil 5,5 (dal 44' s.t. Arbeloa s.v.), Cristiano Ronaldo 6; Higuain 6 (dal 40' s.t. L. Diarra s.v.). SUNDERLAND (4-4-1-1) Gordon 6,5; Onuoha 7,5, Turner 6,5, Bramble 7, Bardsley 6,5; Richardson 7, Henderson 7, Cattermole 6,5 (dal 45' s.t. Riveros s.v.), Zenden 7; Welbeck 7,5 (dal 45' s.t. Al-Muhammadi s.v.); Gyan 7,5 (dal 38' s.t. Malbranque 6,5) ALLENATORE Karanka 6,5 ALLENATORE Bruce 7 ARBITRO Turienzo Alvarez 6 ARBITRO Foy (Merseyside) 6,5 Carlo Ancelotti, 51 anni, allenatore del Chelsea battuto in casa AP Ancelotti umiliato in casa Steso dal Sunderland: dal 2001 il Chelsea non perdeva così NOTE Spettatori: 41,072. Ammoniti: Ivanovic (C) Turner, Bramble (S) Tiri in porta: 7-9 Calci d'angolo: 6-3 Welbeck e Gyan, la corsa di Zenden e Richardson, e la sapiente regia del giovane Henderson, appena convocato da Capello. Per i Blues una prestazione imbarazzante: l’unico a salvarsi il portiere Cech, a rendere ancora più eclatante la disfatta. E’ la seconda sconfitta in 3 partite e in casa un risultato del genere non si vedeva da quasi nove anni. L’ultimo gol è la fotografia dello sbandamento dei Blues: Ashley Cole, nel tentativo di proteggersi dal pressing di Richardson all’altezza della bandierina, con un retropassaggio assurdo serve al centro un perfetto assist per Welbeck, che tutto solo ringrazia e infila il colpo del k.o.. Gonzalo Higuain, 22 anni, autore della rete vincente del Real REUTERS Higuain tiene Mou in vetta Il Real Madrid fatica a Gijon L’argentino risolve nel finale LUCA PISAPIA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA LONDRA dCarlo Ancelotti, per la prima volta da quando siede sulla panchina del Chelsea senza il fidato Wilkins al suo fianco, deve assistere all’umiliazione dei suoi ragazzi, travolti 3-0 in casa dal Sunderland. Visti i continui pareggi delle squadre di Manchester, sembrava l’occasione giusta per lanciare la prima fuga stagionale, invece il Chelsea s’inceppa sul più bello e l’Arsenal (2-1 in casa dell’Everton), accorcia a -2. «Abbiamo giocato malissimo, senza personalità – ammette Ancelotti nel dopogara – Una delle peggiori partite da quando sono al Chelsea». Crolla il fortino Dopo sei vittorie consecutive, 17 gol fatti e 0 subiti, il fortino di Stamford Bridge crolla sotto i colpi di FILIPPO MARIA RICCI PREMIER LEAGUE Gunners secondi a soli 2 punti 13a GIORNATA. Ieri: Everton-Arsenal 1-2; Chelsea-Sunderland 0-3. Sabato: Aston Villa-Manc, Utd 2-2; Newcastle-Fulham 0-0; Tottenham-Blackburn 4-2; Wolverhampton-Bolton 2-3; Manc. City-Birmingham 0-0; W.Ham-Blackpool 0-0; Wigan-W. Bromwich 1-0; Stoke-Liverpool 2-0. CLASSIFICA Chelsea 28; Arsenal 26; Manc. Utd 25; Manc. City 22; Bolton, Sunderland e Tottenham 19; Newcastle 18; A.Villa 17; Stoke City, Liverpool e W. Bromwich 16; Everton, Blackburn e Blackpool 15; Fulham e Wigan 14; Birmingham 13; Wolverhampton e W. Ham 9. Cech non basta Troppe assenze nel Chelsea, ad Essien, Lampard ed Alex si aggiunge quella di capitan Terry: e la squadra ne risente. Cech inizia a compiere miracoli alla mezz’ora, prima si distende sul colpo di testa di Welbeck lasciato libero di staccare, poi col piede devia un sinistro incrociato dello stesso attaccante. Tre minuti dopo è ancora protagonista: su Gyan, e di nuovo di piede su Welbeck. Ma sul proseguio della stessa azione Onuoha prende palla a centrocampo, semina in dribbling mezzo Chelsea e la deposita in rete. Nella ripresa il copione non cambia. Azione tutta di prima Welbeck-Henderson-Gyan ed il ghanese con un diagonale preciso infila il 4˚ gol in 3 partite. Poi arriva l’assurdo retropassaggio di Cole, ma il Chelsea tutto non era mai sceso in campo. LIGA Il Barcellona rimane a meno 1 11a GIORNATA. Ieri Hercules-Real Sociedad 2-1; Saragozza-Siviglia 1-2; Malaga-Levante 1-0, Racing-Espanyol 0-0; Maiorca-Deportivo 0-0; Sporting G.-Real Madrid 0-1, Valencia-Getafe 2-0. Sabato: Athletic Bilbao-Almeria 1-0; Atletico Madrid-Osasuna 3-0; Barcellona-Villarreal 3-1. CLASSIFICA Real Madrid 29; Barcellona 28; Villarreal 23; Valencia e Siviglia 20; Espanyol 19; A. Madrid 17; Athletic Bilbao e Real Sociedad 16; Maiorca 15; Getafe 13; Osasuna e Hercules 12; Racing e Deportivo 11; Malaga e Sporting G. 10; Almeria 9; Levante 8; Saragozza 7. GERMANIA 12a GIORNATA FRANCIA 13ª GIORNATA Super Gomez lancia il Bayern Van Gaal ritrova anche Ribery L’Auxerre ferma il Rennes Il Brest ringrazia, è primo MONACO Una doppietta dell’ormai ritrovato Mario Gomez e un rigore di Lahm regalano al Bayern Monaco, avversario della Roma nel girone di Champions League, il successo per 3-0 sul Norimberga che vale l’aggancio all’Hannover a quota 19. Van Gaal ritrova anche Franck Ribery, entrato nella ripresa. Il francese era assente dl 21 settembre. Colpo del Friburgo, che in casa dell’Hoffenheim si impone di misura con un gol di Cissè al 91’ e sale al quarto posto con 21 punti. 12ª GIORNATA Ieri: Hoffenheim-Friburgo 0-1; Bayern-Norimberga 3-0. Venerdì: Borussia PARIGI E il Brest ringrazia di nuovo. Dopo il Marsiglia, bloccato sabato dal Lens (1-1), anche il Rennes manca il sorpasso al vertice, battuto da un Auxerre in ascesa. I prossimi avversari del Milan in Champions League sono in serie positiva dal 24 ottobre e ieri si sono imposti con i contropiedi di Birsa (22’ s.t.) e Quercia (41’). Inutile il momentaneo pareggio di Kembo-Ekoko (25’). L’Auxerre ora è a quattro punti dai bretoni. Il Paris Saint Germain non conferma lo slancio e rimedia solo un punto a Lorient. Apre Kitambala (32’ p.t.), risponde per gli ospiti il Dortmund-Amburgo 2-0. Sabato: Colonia-Borussia Moenc. 0-4; Kaiserslautern-Stoccarda 3-3; St.Pauli-Leverkusen 0-1; Werder Brema-Eintracht 0-0; Wolfsburg-Schalke 04 2-2; Mainz-Hannover 0-1; Hoffenheim-Friburgo 0-1; Bayern-Norimberga 3-0. CLASSIFICA: Borussia Dortmund 31; Mainz e Bayer Leverkusen 24; Friburgo 21; Eintracht 20; Bayern, Hannover 19; Hoffenheim, Amburgo, Norimberga 18; Werder Brema 15; Wolfsburg 14; St.Pauli 13; Stoccarda, Kaiserlautern 11; Borussia Moenc. e Schalke 04 10; Colonia 8. 0 1 solito Nené (90’), arrivato così al settimo centro stagionale. 13ª GIORNATA: Bordeaux-Nancy 2-1; Brest-Sochaux 1-1; Marsiglia-Lens 1-1; Monaco-Arles 0-0; Montpellier-Tolosa 1-0; Caen-Lilla 2-5; Auxerre-Rennes 2-1; Lorient-Psg 1-1; Lione-Nizza 1-0. Valenciennes-St Etienne rinviata. CLASSIFICA: Brest 22; Lilla, Montpellier 21; Psg, Rennes 20; Marsiglia, Bordeaux e Lione 19; Auxerre, St Etienne, Lorient, Tolosa 18; Nizza 16; Sochaux, Valenciennes 15; Monaco, Caen, Lens, Nancy 14; Arles 6. 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MADRID dTra insulti, tensione, fatica, parate ed errori il Madrid orfano di Mourinho torna da Gijon con tre punti preziosi. A risolvere una partita scorbutica, nervosa, sopra le righe per i toni e deludente per la qualità un gol di Higuain a 8’ dalla fine. Nelle 6 trasferte di Liga il Real ha segnato 2 gol nei primi tempi e 8 nelle riprese: finale in crescendo. La vittoria permette al Madrid di tornare a +1 sul Barcellona quando al «Clasico» manca solo una partita. Canaglia La sfida era stata preceduta dalle dichiarazioni esplosive del tecnico dello Sporting Preciado che tra le (molte) altre cose aveva dato della canaglia a Mourinho. Il portoghese, squalificato, ha rifiutato la pri- NOTE ammoniti Diego Castro (S), Higuain (R), Carmelo (S), Khedira (R), Eguren (S) De las Cuevas (S). Espulso Botia (S) per gioco scorretto. ma sistemazione offertagli dallo Sporting e si è accomodato in una specie di acquario super protetto. Un palco vip quasi tutto per lui, blindato da sei poliziotti e rimasto con le luci spente per attirare meno attenzione possibile, dal quale Mou ha guardato i suoi piuttosto immusonito. Niente telefonini né altre diavolerie tecnologiche per guidare Karanka, il suo Beppe Baresi madrileno. Insulti Mourinho ha dominato nelle preferenze dei cori ingiuriosi del Molinon lasciando briciole d’insulti a Cristiano Ronaldo e a Petrov, il pilota russo che poche ore prima aveva tappato Alonso, nato a 30 chilometri da qui. Spalti carichi, elettricità in campo: scontri verbali e fisici, ruggine, scintille. Al 93’ Botia attenta alla vita sportiva di Ronaldo e viene espulso: prima del cartellino il difensore dello Sporting vede il portoghese esaltato che gli urla «Mas, mas», come dire: picchiami di più che non mi fai nulla. In quel momento la partita, resasi assai complicata per il Madrid per la scarsa vena dei suoi tenori, era già stata decisa da Higuain. L’argentino è stato protagonista: palo al 10’, gol regolare annullato al 55’, gol sbagliato al 69’, tap in vincente su errore di Juan Pablo all’83’. Il portiere dal nome pontificio prima del peccato decisivo aveva fatto tre miracoli, e un minuto dopo il gol di Higuain è stato imitato da quello che a Madrid chiamano San Iker: per Casillas gran intervento su testata di Barral e tre punti portati a casa. taccuino OLANDA Ajax al tappeto, Psv Eindhoven in fuga AMSTERDAMd (m.v.) Delle prime quattro, soltanto il Psv vince e rimane saldo al primo posto, Twente, Ajax e Groningen perdono contro Az e Almelo. Ad Amsterdam dopo tre sconfitte in una settimana, due in campionato e una in Champions, si delinea un forte stato di crisi: il distacco dalla capolista è ora di sei punti. 14ª GIORNATA: Psv Eindhoven-Excelsior 4-2; Breda-Twente 2-1; Az-Ajax 2-0; Nimega-Den Haag 1-1; Venlo –Vitesse 1-5; Feyenoord-Heerenveen 2-2; Heracles Almelo-Groningen 3-0. Per il maltempo sospese Willem II-De Graafschap e Roda Kerkrade –Utrecht. CLASSIFICA Psv Eindhoven 33; Twente 31; Ajax e Groningen 27; Az Alkmaar 25; Roda Kerkrade 24; Ado Den Haag 22; Heerenveen 20; Utrecht, Nec Nimega, Nac Breda 19; Almelo 15; De Graafschap, Feyenoord, Vitesse 13; Excelsior 11; Venlo 9; Willem II 2. BRASILE Ronaldo-gol, il Corinthians va in testa RIOd (m.c.) Festa per Ronaldo. Il Corinthians ha battuto il Cruzeiro per 1-0 con la rete decisiva del Fenomeno su rigore. Il Corinthians ha sorpassato così il Fluminense in testa alla classifica. Ronaldo e compagni hanno un punto di vantaggio quando mancano tre giornate alla fine del campionato. Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 30 R LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT PRIMA DIVISIONE GIRONE A LA 13a GIORNATA Alessandria show: Spal micidiale in trasferta vittoria e sorpasso Vince il derby ed è prima Poca Salernitana REGGIANA-SPAL 0-2 GIUDIZIO +++ MARCATORI Migliorini al 28’, Cipriani al 36’ s.t. REGGIANA (4-3-1-2) Manfredini 6,5; Iraci 5,5, Zini 6, Adamo 6,5, D’Alessandro 6 (dal 26’ s.t. Arati 6); Romizi 6 (dal 46’ s.t. Bovi s.v.), Saverino 6,5, Maschio 5,5; Viapiana 5,5; Temelin 5, Guidetti 5. (Offredi, Migliaccio, Bettoni, Di Chiara, Mangiarotti). All. Gerosa 6 (Mangone squalificato). SPAL (4-4-2) Ravaglia 6,5; Belleri 6, Zamboni 7, Battaglia 7, G. Rossi 6; Melara 6, Migliorini 7, Bedin 6 (dal 41’ s.t. Pallara s.v.), Smit 5 (dal 22’ s.t. Corsi 6); Meloni 5,5 (dal 22’ s.t. P. Rossi, 6), Cipriani 7. (Capecchi, Ghetti, Bortel, Laurenti). All. Notaristefano 7. ARBITRO Gallo di Battipaglia 5,5. NOTE paganti 2.505, abbonati 1.157, incasso di 27.349 euro. Ammoniti Zini, Melara, Migliorini e Bedin. Angoli 3-4. EZIO FANTICINI REGGIO EMILIA d Il derby con la Spal si conferma maledetto per la Reggiana, mai vittoriosa nelle ultime 10 sfide: l’ultimo successo risale addirittura al 2005. La Spal consolida l’etichetta di squadra micidiale in trasferta (quarta vittoria, dopo Bassano, Cremona e Bolzano) e che soprattutto conquista il primato in classifica insieme al Sorrento (che però ha una partita in meno), nonostante la penalizzazione di un punto. La Reggiana, alla seconda sconfitta consecutiva, esce dalla zona playoff e paga la situazione di emergenza tra squalifiche (Lanna e Chinellato, oltre al mister Mangone) e infortuni (Mei, Alessi, Maritato, Aya). Zini e D’Alessandro hanno giocato con la febbre, Romizi con una caviglia in disordine. In difesa ha debuttato dal primo minuto il 19 enne Adamo, che ha duellato senza paura con Cipriani, trascinatore della Spal, che lamentava le assenze di Coppola e Fofana. GUBBIO-PAVIA La partita Gara equilibrata, ospiti insuperabili nei due centrali (Zamboni e Battaglia) e più vivaci nel primo tempo. Sfiorano il gol Cipriani al 35’ e soprattutto Meloni, al 40’, su cui è bravissimo il portiere Manfredini a respingere in uscita. La Reggiana è cresciuta nella ripresa, creando due occasionissime in 6’: al 13’ Maschio ha girato di testa su angolo di Viapana e Ravaglia si è salvato d’istinto, al 19’ una punizione di Saverino ha trovato ancora la reattività del portiere spallino che ha alzato il pallone finito contro la traversa. E proprio nel momento migliore della Reggiana, la Spal ha colpito al cuore. Al 28’ Maschio ha perso palla sulla trequarti, propiziando una ripartenza rifinita da Cipriani per Migliorini che non ha fallito. La Reggiana non è riuscita a reagire, così la Spal ha trovato il raddoppio al 36’ col suo bomber Cipriani, abile a eludere Iraci su un cross di Melara e a infilare con un tocco ravvicinato. Nono gol per l’attaccante, che aggancia così Paulinho del Sorrento, ieri a riposo, in cima alla classifica marcatori del girone. Nessun incidente tra i tifosi, divisi da un’aspra rivalità dopo la rottura di un lungo gemellaggio: il divieto di trasferta imposto dal Casms ha ridotto la presenza ospite a un centinaio di possessori della tessera del tifoso. ALESSANDRIA-SALERNITANA Giacomo Cipriani, 30 anni, festeggia con Zamboni (di spalle) il gol dello 0-2 PESCE 9 NICOLA PILOTTI I GOL DI CIPRIANI COME L’ANNO SCORSO Giacomo Cipriani è arrivato a 9 reti in 13 giornate, lo stesso bottino di tutto il suo scorso campionato con la Spal (in 24 partite giocate) ALESSANDRIA dL’Alessan- dria batte e scavalca la Salernitana con la migliore prestazione della stagione. La squadra di Sarri, molto attenta, ha avuto la ALTO ADIGE-PERGOCREMA 2-0 RAVENNA-LUMEZZANE CREMONESE-PAGANESE 2-0 COMO-BASSANO Alto Adige senza problemi contro il Pergocrema in 10 Ravenna, tre punti preziosi Il Lumezzane si arrende Cremonese, digiuno finito Alla fine un malore per tre Bassano, c’è La Grotteria A Como primo blitz esterno MARCATORE Donnarumma al 30’ s.t. GUBBIO (4-3-3) Lamanna 6; Caracciolo 6,5 (dal 20’ s.t. Capogrosso 6), Borghese 6,5, Briganti 7, Farina 7 (dal 43’ s.t. Perelli s.v.); Sandreani 7, Boisfer 6,5, Raggio Garibaldi 7,5; Galano 6,5, Donnarumma 6,5 (dal 35’ s.t. Montefusco s.v.), Gomez 6,5. (Farabbi, Gaggiotti, Nazzani, Parroccini). All. Torrente 7,5. PAVIA (4-4-2) Facchin 8; Ferrini 6, Preite 5,5, Tarantino 5, Squillace 6; Tattini 6,5 (dal 33’ s.t. D’Errico s.v.), Guadalupi 6, Carotti 7, Ferretti 6,5; Marconi 5,5 (dal 12’ s.t. Pellegrini 6), Del Sante 5,5 (dal 16’ s.t. Mazzocco 6). (Redaelli, Blanchard, Visconti, Beretta). All. Andrissi 6. ARBITRO De Benedictis di Bari 6. NOTE paganti 529, abbonati 752, incasso di 9.686 euro. Espulso Tarantino al 45’ p.t.; ammoniti Tarantino, Galano, Del Sante e Farina. Angoli 8-1. GIUDIZIO+++ MARCATORI El Kaddouri su rigore al 44’ p.t.; Marchi al 33’ s.t. ALTO ADIGE (4-2-3-1) Zomer s.v.; Brugger 6, Kiem 7, Nazari 6,5, Martin 6; Burato 6,5, M. Romano 6,5; Furlan 6,5, El Kaddouri 7 (dal 20’ s.t. Marchi 7), Campo 6,5 (dal 40’ s.t. Baccolo s.v.); Virdis 6,5 (dal 27’ s.t. A. Romano). (Mair, Fink, Sorrentino, Mirri). All. Sebastiani 7. PERGOCREMA (3-4-3) Russo 6; Ricci 6, Romeo 6, Daleno 5; Ghidotti 6, Basile 5,5 (dal 34’ s.t. Mugelli s.v.), A. Profeta 6, Rizza 6; Mammetti 5,5 (dal 1’ s.t. Galli 5,5), Maccan 5, Simeoni 5,5 (dall’8’ s.t. Scotto 5,5). (Ingrassia, Tobanelli, Panariello, Vettraino). All. Maurizi 5,5. ARBITRO Rocca di Vibo Valentia 6,5. NOTE paganti 1.100 circa, abbonati 420, incasso non comunicato. Espulso Daleno al 43’ p.t.; ammoniti Nazari, Ghidotti, Basile e Scotto. Angoli 0-5. GIUDIZIO+++ MARCATORI Caturano (R) al 16’, Bradaschia (L) al 18’, Chianese (R) su rigore al 21’ p.t. RAVENNA (4-4-2) G. Rossi 6,5; Rosini 5,5, Ciuffetelli 6, Fasano 6,5, Sabato 6; Rossetti 6, Fonjock 6, Sciaccaluga 6 (dal 25’ s.t. Cazzola 6), Maggiolini 6,5 (dal 41’ s.t. Rosso s.v.); Chianese 6, Caturano 6,5 (dal 19’ s.t. Guitto 6). (Pellegrino, Grea, Visone, Gerbino Polo). All. L. Rossi 6,5. LUMEZZANE (4-2-3-1) Trini 6; Alberti 6, Checcucci 6, Emerson 5,5, Pisacane 6; Calliari 5,5, Sevieri 5,5 (dal 29’ s.t. Inglese 5,5); Lauria 6,5, Ferrari 5,5 (dal 4’ s.t. Mancini 5,5), Bradaschia 6,5; Galabinov 6 (dal 41’ s.t. Lo Iacono s.v.). (Di Gennaro, Luciani, Dadson, Faroni). All. Nicola 6. ARBITRO Olivieri di Palermo 6. NOTE paganti 332, abbonati 564, incasso di 8.024,30 euro. Ammoniti Rossetti, Maggiolini, Cazzola, Pisacane, Emerson, Calliari e Galabinov. Angoli 2-0. GIUDIZIO+++ MARCATORI Musetti al 1’, Miramontes al 45’ p.t. CREMONESE (4-4-2) Paoloni 6; A. Bianchi 6, Gervasoni 5,5, Cremonesi 6,5, Favalli 6 (dal 27’ s.t. Stefani 6,5); Nizzetto 6,5, Fietta s.v. (dal 17’ p.t. Zanchetta 6,5), Sambugaro 6, Miramontes 6,5; Musetti 6,5 (dal 23’ s.t. Tacchinardi 5,5), Colacone 6. (G. Bianchi, Sales, Pradolin, Zerzouri). All. Acori 6,5. PAGANESE (5-3-2) Gabrieli 6; Ingrosso 5,5 (dal 1’ s.t. Esposito 6), Cuomo 5,5, Fusco 5,5, Martinelli 6, Sciannamè (dal 1’ s.t. Magliocco 6); Vicedomini 6, Casisa 5,5, Triarico 5 (dal 23’ s.t. Lepri 6); Tedesco 6, Tortori 5,5. (Virgili, Macrì, Liccardo, Greco). All. Capuano 5,5. ARBITRO Pasqua di Tivoli 5,5. NOTE paganti 1.008, abbonati 1.504, incasso di 13.549 euro. Espulso il tecnico Capuano al 42’ s.t.; ammoniti Sambugaro, Colacone, Musetti, Cuomo, Vicedomini, Martinelli, Sciannamè, Triarico e Tortori. Angoli 5-8. GIUDIZIO++ MARCATORE La Grotteria al 18’ s.t. COMO (4-2-3-1) Castelli 6; Licata 5 (dal 23’ s.t. Fautario 5,5), Bossa 6, Conti 5,5, Franco 6; Riva 6, Filipe 6,5; Da Dalt 6,5 (dal 30’ s.t. Bardelloni s.v.), Maah 6,5, Cozzolino 6; Rossini 5 (dal 23’ s.t. Scardina 5,5). (Tornaghi, Ambrogetti, Morandi, Villar). All. Garavaglia-Brevi 5,5. BASSANO (4-3-2-1) Grillo 6; Basso 6, Pellizzer 6, Porchia 6 (dal 44’ s.t. Martina s.v.), Ghosheh 6,5; Lorenzini 6, Caciagli 5,5, Mateos 6,5; La Grotteria 6,5, Venitucci 6 (dal 22’ s.t. Beccia s.v.); Guariniello 6,5 (dal 30’ s.t. Crocetti s.v.). (Grosso, Criaco, Madiotto, Niada). All. Jaconi 6,5. ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore 6. NOTE paganti 475, abbonati 426, incasso di 8.764,92 euro. Espulso il tecnico Brevi al 15’ s.t.; ammoniti Maah, Caciagli, Pellizzer, Mateos e Ghosheh. Angoli 5-6. GIUDIZIO+++ Vincenzo Torrente, 44 anni, allenatore del Gubbio GHIGLIONE chin che ha compiuto almeno quattro parate decisive, significa che la squadra di Torrente ha fatto scintille e che, al di là dello striminzito 1-0, ha dominato largamente il match. Al 38’ Gomez viene affondato in area, la squadra di casa reclama il rigore, ma l’arbitro fa proseguire. Allo scadere del primo tempo poi arriva l’espulsione di Tarantino che segnerà la gara. Nella ripresa il Gubbio schiaccia il Pavia nella propria trequarti. Batti e ribatti alla mezz’ora: Raggio Garibaldi serve Gomez, colpo di tacco dell’argentino, papera dei due centrali della difesa pavese e guizzo vincente di Donnarumma che anticipa tutti e spinge la palla in rete che decide il match. Euro Grilli il punto di NICOLA BINDA nbinda@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Ma la palla ora torna ai tribunali Tutti in campo, ma in tanti con la testa altrove. Questo è un giorno speciale per i club professionistici e in particolare per quelli di Lega pro. Entro oggi bisogna dimostrare di aver pagato le prime tre mensilità di questa stagione, pena la penalizzazione. Se in A e B i casi a rischio sono pochissimi, qui sono molti di più, almeno una dozzina, soprattutto in Prima divisione. Un campionato già segnato dai segni meno in classifica, ne avrà di sicuro altri tra qualche settimana. Non solo. In questi giorni è attesa anche la penalizzazione per il Lumezzane che, per il caso Ferrari (giocò le prime tre partite nonostante fosse squalificato), dopo lo 0-3 a tavolino contro 2-1 3-1 GIUDIZIO ++++ MARCATORI Martini (A) all’8’, Ragusa (S) al 26’, Damonte (A) al 31’, Scappini (A) al 47’ s.t. ALESSANDRIA (4–2–3–1) Servili 5; Pucino 6, Romeo 6, Cammaroto 6, Bonomi 6,5; Segarelli 7, Camillucci 6 (dal 31’ s.t. Damonte 6); Negrini 6,5, Martini 6 (dal 35’ s.t. Cuneaz s.v.), Croce 6,5; Artico 6 (dal 22’ s.t. Scappini 6,5). (Colombi, Ghinassi, Marchesetti, Biava). All. Sarri 6,5. SALERNITANA (4–3–3) Polito 5,5; Balestri 5, Murolo 6,5, Altobello 6, Legittimo 6; Montervino 5,5 (dal 18’ s.t. Carcuro 5), Carrus 5, Szatmari 5,5; Litteri 5 (dal 18’ s.t. Falzerano 6), Fava 5,5, Ragusa 6,5. (Iuliano, E. Pepe, Tricarico, Franco, Merino). All. Breda 5,5. ARBITRO Coccia di S. Benedetto 6. NOTE paganti 1.454, abbonati 422, incasso non comunicato. Nessun ammonito. Angoli 9-5. Donnarumma risolve: il Gubbio vola sempre più in alto Il Pavia non riesce ad essere pericoloso e si arrende GUBBIO (Pg) d«Il Gubbio ha le carte in regola per ripercorrere la strada del Novara dello scorso anno». L’augurio è di Gianluca Andrissi, tecnico del Pavia che a fine partita riconosce la superiorità degli umbri, da ieri al terzo posto in classifica a fianco dell’Alessandria. L’allenatore dei lombardi poi aggiunge: «Il Gubbio ha una marcia in più, anche se l’espulsione del nostro Tarantino ha condizionato la partita». La partita Se il migliore del Pavia, comunque, è stato il portiere Fac- 1-0 Il primo tempo è equilibrato, poi segna Migliorini e la Reggiana cede. Il raddoppio lo firma Cipriani BOLZANO dUn Alto Adige sempre più convincente (10 punti nelle ultime 5 gare) supera meritatamente il Pergocrema. Un gol per tempo per i biancorossi di casa che reggono bene nel primo quarto d’ora (l’unico di supremazia ospite), per poi salire con il passare dei minuti. El Kaddouri sbaglia una clamorosa palla gol dopo venti minuti, ma poi si procura e segna il rigore dell’1-0 (con espulsione di Daleno). Senza storia la ripresa: l’Alto Adige chiude i conti grazie anche agli innesti decisivi di A. Romano e Marchi, che raddoppia di testa e colpisce una traversa nel finale. RAVENNA dA digiuno di successi in casa da dieci mesi, il Ravenna vince due volte in otto giorni al Benelli piegando anche il Lumezzane 2-1, dopo aver battuto la Reggiana. Al via meglio il Lumezzane, ma è il Ravenna a passare al 16’ con Caturano, bravo a incrociare di sinistro sorprendendo Trini sul palo lontano. Neppure il tempo di festeggiare e Bradaschia pareggia sottomisura dopo una bella azione di Galabinov (18’). Ci pensa di nuovo Chianese (21’) a segnare la rete della vittoria giallorossa su un rigore generoso assegnato per fallo su Rossetti. Francesco Bertagnolli Ugo Bentivogli W l’Alessandria, rischia anche qualche punto (e squalifiche varie). E’ un vero e proprio campionato ad handicap dunque, e non solo per il rendimento delle grandi. Che anche stavolta hanno lasciato a desiderare: una capolista sconfitta (la Salernitana), un’altra che infila il secondo pari di fila (la Nocerina). L’incertezza così aumenta, certo, le possibilità di rimonta sono sempre di più, chiaro. Ma i veri colpi di scena, purtroppo, arrivano dai tribunali. SQUADRE SPAL (-1) SORRENTO ALESSANDRIA GUBBIO SALERNITANA (-2) REGGIANA LUMEZZANE ALTO ADIGE CREMONESE PERGOCREMA SPEZIA BASSANO RAVENNA PAVIA VERONA COMO MONZA PAGANESE PT 23 23 22 22 21 19 19 19 17 16 15 15 14 14 13 12 12 10 G V 13 7 12 6 13 6 13 7 13 7 13 5 13 5 13 5 13 4 13 3 12 3 13 4 13 3 13 3 12 3 13 2 12 3 13 3 N 3 5 4 1 2 4 4 4 5 7 6 3 5 5 4 6 3 1 P 3 1 3 5 4 4 4 4 4 3 3 6 5 5 5 5 6 9 CREMONA dIl gol lampo di Musetti (43 secondi) apre la strada al ritorno alla vittoria della Cremonese, che mancava dal 26 settembre (1-0 al Lumezzane). La Paganese crolla all’ultimo minuto del primo tempo, quando l’argentino Miramontes infila in mischia la palla del definitivo 2-0. La Paganese ha spinto con generosità senza mai rendersi pericolosa. A fine gara Gervasoni, Zanchetta e Tacchinardi hanno accusato giramenti di testa e dolori di stomaco: problemi di alimentazione o altro? Giorgio Barbieri Lilliana Cavatorta RF 20 22 17 16 17 19 13 13 14 13 15 12 11 10 14 9 15 8 RS 11 15 11 14 14 17 13 14 14 11 13 14 14 14 13 14 23 19 MARCATORI 9 RETI Paulinho (2, Sorrento); Cipriani (1, Spal). 7 RETI Ferrario (Monza). 6 RETI Gomez (2, Gubbio). 5 RETI Crocetti (Bassano); Guidetti (Reggiana). 4 RETI Scappini (1, Alessandria); A. Bianchi (Cremonese); Temelin (Reggiana); Fava (Salernitana); Pignalosa e Togni (Sorrento); Fofana (Spal); Le Noci (Verona) RISULTATI ALESSANDRIA-SALERNITANA 3-1 ALTO ADIGE-PERGOCREMA 2-0 COMO-BASSANO 0-1 CREMONESE-PAGANESE 2-0 GUBBIO-PAVIA 1-0 RAVENNA-LUMEZZANE 2-1 REGGIANA-SPAL 0-2 SPEZIA-MONZA stasera VERONA-SORRENTO rinv. al 1 dicembre PROSSIMO TURNO domenica 21 novembre, ore 14.30 BASSANO-SPEZIA LUMEZZANE-GUBBIO MONZA-CREMONESE PAGANESE-COMO PAVIA-ALESSANDRIA PERGOCREMA-REGGIANA SALERNITANA-RAVENNA SORRENTO-ALTO ADIGE SPAL-VERONA I gol Nella ripresa i fuochi d’artificio. All’8’ Camillucci dalla destra mette al centro e Martini spizzica di testa infilando l’angolino. Dopo un assedio insistente la Salernitana, complice un’uscita sbagliata di Servili, al 26’ pareggia con un pallonetto di Ragusa. Ma l’Alessandria si ributta in avanti e al 31’ il neo entrato Damonte, tutto libero in area, infila di testa Polito. Al 35’ Fava si vede annullare la rete del pareggio per un fuorigioco dubbio, poi nel recupero Scappini dal limite infila nel sette per il 3-1. 0-1 COMO dIl Como cade di nuovo in casa, il Bassano conquista la sua prima vittoria in trasferta portandosi fuori dalla zona playout. Più efficaci gli ospiti nella prima parte, il Como cresce solo dopo la mezz’ora, e il primo tempo si chiude con un gol annullato a Rossini per fuorigioco. Nella ripresa le due squadre cercano di vincere: il gol decisivo è un tiro centrale di La Grotteria che raccoglie un cross da sinistra di Venitucci, con la difesa del Como immobile. Prima della fine, un palo per parte: sfortunato Maah (palo interno) poi nel finale quello di Mateos (esterno) che poteva valere il 2-0. GIRONE A meglio su un avversario «senza cuore», come dirà il tecnico Breda. E pensare che nei primi minuti sono stati proprio gli ospiti a menare la danza con un Ragusa scatenato. Poi i grigi hanno preso le misure sfiorando la rete con Cammaroto e Martini. IL POSTICIPO Lo Spezia in tv con il Monza Stasera lo Spezia cerca lo scatto verso i playoff: squalificati Enow e Fissore, è in forse Aprea e in difesa arretra Padoin. Il Monza, guidato ancora da Tammaro e Monguzzi, potrebbe affidarsi a Saini e, senza Aubameyang e Oualembo (nazionali), ha tre dubbi: Bugno o Barjie, Prato o Meduri, S. Seedorf o Ricci. Così in campo (20.45, diretta su Rai Sport 1): SPEZIA (4-3-1-2) Aprea; Marchini, Padoin, Comazzi, Pedrelli; Casoli, Lollo, Herzan; Vannucchi; Colombo, Saudati. (Conti, Ciaramitaro, Musto, Boldrini, Ferrarese, Capuano, Cesarini). All. Pane. MONZA (4-3-1-2) Westerveld; Uggè, Tuia, Fiuzzi, Bugno; Campisi, Zebi, Prato; Iacopino; Ferrario, S. Seedorf. (Marcandalli, Cudini, Barjie, C. Seedorf, Meduri, Ricci, Kyeremateng). All. Tammaro-Monguzzi. ARBITRO Aloisi di Avezzano (Palazzoni-Orlandi). GIRONE B SQUADRE NOCERINA BENEVENTO ATLETICO ROMA FOGGIA (-1) GELA LANCIANO TARANTO COSENZA FOLIGNO (-1) SIRACUSA JUVE STABIA PISA ANDRIA LUCCHESE TERNANA CAVESE (-5) BARLETTA VIAREGGIO PT 26 25 24 20 19 19 19 18 15 15 14 14 14 13 12 11 11 11 G V 13 7 13 7 12 7 13 6 13 6 13 4 13 5 13 4 13 4 13 4 12 4 13 2 13 3 13 3 12 3 13 4 13 2 12 2 N 5 4 3 3 1 7 4 6 4 3 2 8 5 4 3 4 5 5 P 1 2 2 4 6 2 4 3 5 6 6 3 5 6 6 5 6 5 RF 19 16 18 30 18 11 13 13 18 11 14 12 10 14 6 14 13 10 RS 11 12 9 24 16 10 13 12 18 15 13 14 12 16 18 14 18 15 RISULTATI ANDRIA-COSENZA BENEVENTO-CAVESE FOGGIA-TERNANA FOLIGNO-BARLETTA GELA-ATLETICO ROMA JUVE STABIA-NOCERINA LANCIANO-TARANTO SIRACUSA-PISA VIAREGGIO-LUCCHESE 1-1 1-0 4-0 0-2 1-2 2-2 0-0 2-2 1-1 PROSSIMO TURNO domenica 21 novembre, ore 14.30 BARLETTA-VIAREGGIO BENEVENTO-ANDRIA CAVESE-ATLETICO ROMA COSENZA-SIRACUSA LUCCHESE-FOLIGNO NOCERINA-FOGGIA PISA-LANCIANO (lunedì 22, ore 20.45) TARANTO-JUVE STABIA TERNANA-GELA MARCATORI 8 RETI Ciofani (2, Atletico Roma); C. Ciano (2, Cavese); Sau (Foggia). 7 RETI Catania (Nocerina). 6 RETI Innocenti (1, Taranto). 5 RETI Insigne (1, Foggia); Marotta (Lucchese); Carparelli (Pisa). Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 31 R PRIMA DIVISIONE GIRONE B LA 13a GIORNATA Benevento scatta Nocerina, un altro gradino grazie a Clemente E’ pari con la Juve Stabia La Cavese è stesa JUVE STABIA-NOCERINA 2-2 GIUDIZIO ++++ MARCATORI Fabbro (JS) al 9’, Negro (N) al 45’ p.t.; Catania (N) al 6’, Albadoro (JS) al 19’ s.t. JUVE STABIA (3-4-3) Fumagalli 5; Fabbro 6,5, Molinari 6,5, Scognamiglio 6; Di Cuonzo 6,5, Cazzola 7, Mezavilla 6 (dal 21’ s.t. Davì 6), Pezzella 6; Mbakogu 6 (23’ s.t. Tarantino 6), Raimondi 5,5 (dal 27’ s.t. Corona 6), Albadoro 6,5. (Panico, Dianda, Marano, Pavoletti). All. Braglia 6,5. NOCERINA (3-4-3) Gori 6,5; Filosa s.v. (dall’11’ p.t. Pomante 5,5), De Franco 6, Di Maio 6; Scalise 6, Bruno 6,5, De Liguori 6,5, Bolzan 6,5 (dal 30’ s.t. Marsili 6); Catania 6,5 (24’ s.t. Galizia 6), Castaldo 6, Negro 6,5. (Amabile, Pepe, Riccio, Nigro). All. Auteri 6,5. ARBITRO Bolano di Livorno 6. NOTE paganti 1.821, abbonati 661, incasso di 25.142,63. Espulso il tecnico Braglia al 16’ p.t.; ammoniti Scognamiglio, De Franco, Cazzola, Bruno, De Liguori, Pomante, Fabbro, Molinari e Scalise. Angoli 4-4. DAL NOSTRO INVIATO NICOLA BERARDINO CASTELLAMMARE DI STABIA (Na) dSi piega, ma non si GELA-ATLETICO ROMA 1-2 spezza la Nocerina di Auteri. A Castellammare la capolista parte male, ribalta il risultato e poi intasca un pari prezioso che porta a 7 le gare utili di fila, ma soprattutto conserva la vetta in attesa del recupero di mercoledì dell’Atletico Roma proprio sul campo della Juve Stabia. Un gran bel derby, 4 gol, risultato sempre in bilico, rivalità (800 tifosi nocerini al seguito), polemiche per un paio di fuorigioco in discussione e coda di veleni con Auteri. Il tecnico ospite, che al 13’ del secondo tempo si è tolto la giacca per mostrarla (tutta macchiata) all’arbitro Bolano, denuncia a fine gara: «Mi arrivava di tutto. Acqua, sputi e anche pipì...». La chiave La Juve Stabia subito all’assalto. Il pressing a tutto campo della squadra di Braglia toglie respiro e idee alla NoceriFOGGIA-TERNANA 4-0 Derby infuocato, tecnici furibondi. Braglia espulso, Auteri denuncia: «Mi è arrivato addosso di tutto» na. Cazzola arriva dappertutto: si fermerà solo al 90’. Campani in vantaggio al 9’: angolo di Albadoro e capocciata di Fabbro. Per mezz’ora black-out della Nocerina che però ha la saggezza delle grandi: coprirsi nella tempesta e riemergere alla prima onda favorevole. Al 45’ il pareggio è l’occasione presa a volo. Il colpo di testa di Negro, lanciato da Bolzan, beffa la prima disattenzione avversaria. É cinica la Nocerina anche quando, al 6’ s.t., Catania scambia con Castaldo e infila l’incerto FumagalLANCIANO-TARANTO BENEVENTO–CAVESE li. Il 2-1 come atto di forza della capolista, che però non sa resistere alla reazione della Juve Stabia. Al 19’ il pareggio di Albadoro, innescato da Mbakogu: difensori nocerini traditi da un fuorigioco reclamato e l’attaccante sbuca davanti a Gori per batterlo. Ping pong Un derby di emozioni. Un minuto prima del pari della Nocerina, la Juve Stabia sfiora per due volte il raddoppio: un gol di Scognamiglio annullato per un fuorigioco dubbio e un’occasionissima di Raimondi, ipnotizzato da Gori, a porta spalancata. Anche prima del pareggio della Juve Stabia, la Nocerina potrebbe chiudere i conti: Castaldo calcia sull’esterno della rete. Finisce 2-2. Ma è un punto per ciascuno che fa sentire Juve Stabia e Nocerina più forti. 0-0 VIAREGGIO-LUCCHESE 1-1 Maikol Negro, 22 anni, esulta dopo il gol del pari: è il suo terzo in campionato IANUALE 2 1-0 GIUDIZIO +++ MARCATORE Clemente all’11’ p.t. BENEVENTO (4-4-2) Aldegani 6; Formiconi 7, Siniscalchi 7,5, Signorini 8, Palermo 6,5; D’Anna 7 (34’ s.t. La Camera s.v.), Vacca 7,5, Pacciardi 6,5, Zito 7; Evacuo 7, Clemente 7 (dal 22’ s.t. Joelson s.v.). (Baican, Zullo, Cedrola, Pintori, Viola). All. Cuttone 6,5. CAVESE (4-3-3) Botticella 7; M. Ciano 6 (39’ p.t. Citro 6), Cipriani 6,5, Pagano 6 (6’ s.t. Troise 6), Sirignano 6,5; Alfano 6,5, Zampa 6,5, Bacchiocchi 6; Schetter 7,5 (15’ s.t. Turienzo 5,5), C. Ciano 6, Bernardo 6. (Faggiano, Quadrini, Di Napoli, Sifonetti). All. Rossi 6. ARBITRO Santonocito di Abbiategrasso 5,5. NOTE paganti 3.261, non ci sono abbonati, incasso di 21.160 euro. Espulso il tecnico Rossi al 40’ s.t; ammoniti Alfano, Zito, Botticella e Palermo. Angoli 3-3. ANTONIO BURATTO I RECUPERI DI MERCOLEDÌ Mercoledì per il girone B si giocano due recuperi relativi all’11ª giornata (ore 14.30): Juve Stabia-Atletico Roma e Viareggio-Ternana. SIRACUSA-PISA 2-2 BENEVENTO dIl Benevento supera una coriacea Cavese e consolida la seconda posizione portandosi ad una sola lunghezza dalla capolista (in attesa del re- ANDRIA–COSENZA 1-1 cupero dell’Atletico) Nocerina. La Cavese si schiera in maniera arcigna lasciando poco spazio agli attaccanti giallorossi che puntano a veloci ripartenze. Su una di queste c’è un traversone di Palermo che viene raccolto da Clemente (11’), diagonale secco e gol. La Cavese reagisce, ma Aldegani fa buona guardia. La ripresa Gli ospiti nel secondo tempo si allungano e Rossi è costretto ad effettuare le sostituzioni, tutte per infortuni. Il Benevento potrebbe chiudere la gara con un punteggio più ampio, ma al 5’ su tiro di D’Anna, Cipriani tocca con la mano in area: per l’arbitro non è rigore. Poi Botticella in evidenza su Clemente (11’) ed Evacuo (24’), che poi al 26’ entra in area e a portiere battuto colpisce la traversa. FOLIGNO-BARLETTA 0-2 L’Atletico Roma fa il colpo Gela, terzo k.o. consecutivo Zeman travolge la Ternana Arriva l’esonero per Orsi Il Lanciano prende due pali Dionigi parte con un punto Davanti agli occhi di Lippi D’Onofrio replica a Marotta Il Siracusa segna e spreca Il Pisa si salva nel recupero L’Andria è poco concreto Il Cosenza acciuffa il pari Bellomo ispira il Barletta K.o. il Foligno senza grinta MARCATORI Padella (AR) al 7’, Franchini (AR) al 22’, Bigazzi (G) al 23’ s.t. GELA (4-3-3) Nordi 6; Stamilla 6,5, Italiano 6 (dal 37’ s.t. Aliperta s.v.), Cardinale 6, Piva 6; Piano 6 (dal 19’ s.t. Bigazzi 6,5), Giardina 6, D’Amico 5; Docente 6,5, Franciel 5, Cunzi 6,5 (dal 37’ s.t. D’Anna s.v.). (Maraglino, Puccio, Vegnaduzzo, Rabbeni). All. Provenza 6,5. ATLETICO ROMA (4-3-3) Ambrosi 7; Balzano 6, Padella 6,5, Doudou 6, Angeletti 6; Chiappara 6 (dal 42’ s.t. Miglietta s.v.), Romondini 6, Franceschini 6; Babù 6,5 (dal 17’ s.t. Esposito 6), Ciofani 5,5, Franchini 6,5 (dal 27’ s.t. Mazzarani 6). (Previti, Pelagias, Chiaretti, Caputo). All. Incocciati 6,5. ARBITRO De Faveri di San Donà 5. NOTE paganti 1.411, abbonati 205, incasso di 14.320 euro. Espulsi Franciel al 18’ p.t. e D’Amico al 45’ s.t.; ammoniti Stamilla, Giardina e Franceschini. Angoli 3-5. GIUDIZIO+++ MARCATORI Insigne su rigore al 33’ p.t.; Sau al 1’, Agostinone al 21’, Kone al 31’ s.t. FOGGIA (4-3-3) Santarelli 6; Kone 7, Rigione 6,5, Torta 7 (dal 30’ s.t. Iozzia s.v.), Regini 6; Palermo 6, Salamon 6,5, Burrai 7; Kolawole 6,5, Sau 7 (dal 39’ s.t. Varga s.v.), Insigne 6,5 (dal 17’ s.t. Agostinone 7). (Ivanov, Tomi, Candrina, Cortese). All. Zeman 7. TERNANA (4-3-3) Visi 5; Quondamatteo 5,5, Bizzarri 5, Borghetti 5, Imburgia 4,5; Arrigoni 5, D’Antoni 6, Nitride 5 (dal 6’ s.t. Tozzi Borsoi 5); Concas 5 (dal 20’ s.t. Noviello 5,5), Artistico 5 (dal 33’ s.t. Della Penna s.v.), Alessandro 5. (Cunzi, Camillini, Grieco, Fusciello). All. Orsi 5. ARBITRO Pairetto di Nichelino 6. NOTE paganti 2.044, abbonati 3.670, incasso di 86.439 euro. Espulso Palermo al 15’ s.t.; ammoniti Kone, Visi, Quondamatteo, Artistico, Torta e Borghetti. Angoli 3-7. GIUDIZIO+++ LANCIANO (4-3-3) Chiodini 6; Vastola 6, Romito 6,5, Amenta 6, Mammarella 6; Colombaretti 6, Sacilotto 6, Volpe 5,5 (dal 32’ s.t. Tarquini s.v.); Turchi 6, Di Gennaro 5, U. Improta 5. (Aridità, Di Filippo, Dell’Agnol, Tamasi, R. Improta, Berardi). All. Camplone 5,5. TARANTO (4-3-3) Bremec 6; Cutrupi 6 (dal 27’ s.t. Russo 6), Panarelli 6, Prosperi 6, Colombini 6; Antonazzo 6, Di Deo 6 (dal 23’ s.t. Branzani 6), Giorgino 6; Ciotola 6 (dal 1’ s.t. Rantier 6), Innocenti 5,5, Garufo 5,5. (Barassi, Sabatino, Pensalfini, Ferraro). All. Dionigi 6,5. ARBITRO Fabbri di Ravenna 5,5. NOTE paganti 317, abbonati 845, incasso di 8.414,99 euro. Ammoniti Vastola, Giorgino e Branzani. Angoli 5-3. GIUDIZIO++ MARCATORI Marotta (L) al 2’, D’Onofrio (V) al 27’ s.t. VIAREGGIO (4-4-2) Pinsoglio 6 (dal 1’ s.t. Merlano 6); Carnesalini 6, Brighenti 6,5, Massoni 6, Bertolucci 6; Cristiani 6 (dall’11’ s.t. D’Onofrio 7), Pizza 6,5, Castiglia 6, Taormina 6 (dal 45’ s.t. Luppi s.v.); Marolda 6, Longobardi 6. (Gigli, Malacarne, Cosentini, D’Antoni). All. Scienza 6. LUCCHESE (4-3-2-1) Pennesi 6; Mariotti 6, Lollini 6 (dal 46’ p.t. Michelotti 6), Bertoli s.v. (dal 14’ p.t. Petri 6), Pezzi 6; Piccinni 6, Chadi 7, Carloto 7; Grassi 6,5, Pera 6 (dal 31’ s.t. Galli s.v.); Marotta 7. (Pardini, Biggi, Costantini, Marasco). All. Indiani 6. ARBTRO Tidona di Torino 7. NOTE paganti 1.912, pagavano anche gli abbonati, incasso di 22.142,25 euro. Espulso Michelotti al 41’ s.t.; ammoniti Bertolucci, Castiglia e Pezzi. Angoli 1-4 GIUDIZIO+++ MARCATORI Petta (S) al 7’, Cosa (S) al 17’, Miani (P) al 19’ p.t.; Mosciaro (P) su rigore al 47’ s.t. SIRACUSA (4-2-3-1) Baiocco 6; Strigari 6,5, Petta 7 (dal 36’ s.t. Iodice 6), Ignoffo 7,5, Lucenti 6,5; Di Silvestro 7, Giordano 6,5; Bongiovanni 6,5 (dal 31’ s.t. Desideri 6), Mancosu 7 (dal 40’ s.t. Bufalino s.v.), Mancino 7; Cosa 7. (Fornoni, Giurdanella, Biondo, Provenzano). All. Ugolotti 6,5. PISA (4-4-2) Lanni 6; Ton 6, Calori 5,5, Bizzotto 6, Gimmelli 6 (dall’11’ s.t. Audel 6,5); Amoroso 7, Tabbiani 7 (dal 24’ s.t. Mosciaro 7), Reccolani 5,5, Favasuli 7; Miani 7, Carparelli 6 (dal 14’ s.t. Obodo 6,5). (Pugliesi, Anania, Cerone, Perez). All. Cuoghi 6. ARBITRO Cifelli di Campobasso 5,5. NOTE paganti 1.867, abbonati 807, incasso di 21.400 euro. Espulso Reccolani all’11’ s.t.; ammoniti Baiocco e Mancino. Angoli 4-7. GIUDIZIO++++ MARCATORI Moro (A) al 2’ p.t.; Daud (C) al 37’ s.t. ANDRIA (4-2-3-1) Spadavecchia 6; Fazio 6, Ceppitelli 6,5, Sibilano 6, Di Simone 6; Paolucci 6,5, Moro 7 (dal 32’ s.t. Evangelisti s.v.); La Carra 6,5 (dal 38’ s.t. Cavalli s.v.), Chiaretti 6, Doumbia 5,5 (dal 25’ s.t. Pierotti 6); Del Core 6,5. (Locatelli, Thackray, Carretta, Anaclerio). All. Papagni 6,5. COSENZA (4-2-3-1) Petrocco 7; Matteini 6,5, Raimondi 5,5, Fanucci 6 (dal 34’ s.t. Gagliardi s.v.), Di Bari 6; Coletti 6, De Rose 5,5 (dal 22’ s.t. S. Fiore 6); Daud 7, Roselli 5 (dal 16’ s.t. A. Fiore 6), Degano 6; Biancolino 6. (De Luca, Wagner, Scarnato, Olivieri). All. Somma 6. ARBITRO Bindoni di Venezia 6. NOTE paganti 590, abbonati 1.828, incasso di 12.400 euro. Ammoniti Spadavecchia, Di Bari, Raimondi e Di Simone. Angoli 2-6. GIUDIZIO+++ MARCATORI Bellomo al 27’, Simoncelli al 36’ p.t. FOLIGNO (4-2-3-1) Rossini 6; Della Penna 5,5 (dal 1’ s.t. Fedeli 6), Merli Sala 5,5, Giovannini 6, Bassoli 5; Papa 5,5, Sciaudone 5,5; Giacomelli 6, Coresi 6 (dal 21’ s.t. Civilleri 6), Cavagna 6,5; Falcinelli 6. (Zandrini, Severini, Castellazzi, Menchinella, La Mantia). All. Matrecano 6. BARLETTA (4-3-1-2) Di Masi 6,5; Galeoto 6, Ischia 6, Lucioni 6, Frezza 6; Simoncelli 6, Menicozzo 6, Guerri 6,5; Bellomo 7 (dal 33’ s.t. D’Allocco 6); Infantino s.v. (dal 12’ p.t. Agnelli 6), Margiotta 6,5. (Tesoniero, Anselmi, Lorusso, Masiero, Shiba). All. Sciannimanico 7. ARBITRO Citro di Battipaglia 6. NOTE paganti 593, abbonati 380, incasso di 8.134 euro. Espulsi Simoncelli al 15’ s.t. e Coresi (dalla panchina) al 33’ s.t.; ammoniti Bassoli, Papa, Giacomelli, Di Masi, Simoncelli e Margiotta. Angoli 9-4. GIUDIZIO+++ GELA (Cl) dAl Gela non va giù la terza sconfitta consecutiva. Decisioni arbitrali (due espulsi nel Gela) oggetto di aspre discussioni. Ad esagitare gli animi il rosso a Franciel per un accenno di reazione. Il Gela resta in 10’ dopo appena 18’, poi con Docente prende un palo. Nella ripresa Padella beffa Nordi con un tiro al volo e al 22’ Franchini raddoppia su punizione. Il Gela non ci sta e dimezza lo svantaggio con Bigazzi. Nel finale, cartellino rosso anche per D’Amico. Qualche tafferuglio in campo e in tribuna: e l’ad ospite Davide Ciaccia lamenta un’aggressione. FOGGIA dZemanlandia travolge la Ternana, in partita solo nella prima mezz’ora. Poi Visi atterra Kolawole in area e Insigne (33’) realizza dal dischetto, aprendo la goleada. Ripresa a senso unico. Dopo 55 secondi Burrai pesca Sau, che brucia gli avversari e raddoppia. Il Foggia rimane in dieci al 15’ (espulso Palermo per fallo su Tozzi Borsoi), ma dilaga in contropiede: Burrai sfiora il tris (20’), firmato dopo 1’ da Agostinoneo. Noviello sfiora l’incrocio (26’), poi Kone fa poker avviando l’azione e infilando di testa. Ternana allo sbando: esonerato Orsi, oggi si sceglie il nuovo tecnico. Rocco Cerro Roberto Pellegrini LANCIANO (Ch) dUn solo gol realizzato nelle ultime sette gare, con sei pareggi e una sconfitta: nonostante questi numeri il Lanciano resta ancora in zona playoff insieme al Taranto del nuovo corso. Davide Dionigi, all’esordio sulla panchina jonica, ha dato la giusta carica ad un gruppo ricco di importanti individualità e non ha mai sofferto il gioco del Lanciano. La partita non ha espresso grandi sussulti, a parte i due pali colpiti dal Lanciano, all’8’ del primo tempo con Di Gennaro e al 16’ del secondo tempo con Colombaretti. Sostanzialmente il pareggio (unico 0-0 della giornata in Prima divisione) sembra il risultato più giusto. VIAREGGIO (Lu) dDavanti agli occhi di Marcello Lippi, il derby Viareggio-Lucchese — che tornava dopo 36 anni e 7 mesi — si chiude con un salomonico pareggio. Primo tempo senza emozioni, se non l’infortunio di Pinsoglio (convocato per la Nazionale Under 21: a rischio la sua presenza a Fermo). Nella ripresa la Lucchese al 1’ sfiora il gol con Marotta e lo trova un minuto con lo stesso attaccante: bellissimo il colpo di testa sul cross di Michelotti. I bianconeri conquistano il pareggio al 31’: lancio di Marolda per D’Onofrio che segna sull’uscita del portiere. Al terzo minuto di recupero, colpo di testa di Marolda che accarezza il palo. Fiorenzo Carlini Giovanni Lorenzini SIRACUSA dUn gol su rigore nel finale sancisce il pareggio. Il Siracusa non sfrutta il doppio vantaggio e le tante occasioni nell’ultima mezz’ora (che il Pisa ha giocato in dieci). L’1-0 è il primo gol tra i professionisti del più giovane in campo, il 18enne Andrea Petta, che sfrutta una mischia. Il raddoppio, sempre in avvio, è invece del più «vecchio», Vincenzo Cosa, di testa. Ma il Pisa reagisce subito e accorcia con Miani. Nella ripresa tante occasioni per il Siracusa ma il Pisa non si arrende e nel recupero arriva il rigore realizzato da Mosciaro. ANDRIA dPari ricco di emozioni con l’Andria che mette alle corde il Cosenza per più di un’ora, ma paga gli errori in attacco. Partenza sprint dei padroni di casa, a segno dopo due minuti con una zampata in mischia di Moro. Le combinazioni in velocità tra Del Core e Chiaretti fanno girare la testa ai calabresi, ma Petrocco si esalta. Poi al 24’ il Cosenza sfiora il pari: colpo di testa di Biancolino respinto dal palo. Nella ripresa Somma inserisce i fratelli Fiore ed il Cosenza cresce, ma è l’Andria a sfiorare il raddoppio con un tiro di Chiaretti: traversa. Il pareggio arriva al 37’: cross di Matteini e colpo di testa vincente di Daud. Massimo Leotta Giuseppe Ernesto FOLIGNO (Pg) dCon due autentici capolavori nel primo tempo, il Barletta liquida un Foligno in crisi di identità. Dopo il successo di Taranto, la squadra di Matrecano, cui mancavano due pedine importanti come Iacoponi e Fondi, è entrata in campo con le idee confuse. E il Barletta con un Bellomo in forma smagliante ha messo a segno il primo gol al 27’, poi ha chiuso il conto con Simoncelli al 36’. Nella ripresa, pur in superiorità numerica (doppio giallo a Simoncelli al 15’), il Foligno ha cercato di affondare ma senza grinta: solo due tiri di Cavagna neutralizzati da Di Masi e uno di Giacomelli. Roberto Di Meo 11 a GIORNATA SERIE D f L’Asti resta solo, il Mantova scappa, Venezia e Treviso allungano, il Perugia vince il derby e guida col Todi GIRONE A (13a giornata) GIRONE B GIRONE C 2-0 0-1 3-1 0-0 2-2 4-2 4-2 1-1 0-2 0-1 ALZANOCENE-CARATESE 2-1 CANTU' SAN PAOLO-MANTOVA 1-2 CASTELNUOVOSANDRA'-CASTIGLIONE 1-4 COLOGNESE-DARFO 2-1 LEGNAGO-CASTELLANA 2-2 OLGINATESE-VIRTUS VECOMP 0-2 PONTISOLA-TRENTO 1-0 SOLBIATESE-VILLAFRANCA 1-1 VOGHERA-INSUBRIA 2-0 ESTE-CONCORDIA KRAS REPEN-UNION QUINTO MONTEBELLUNA-MONTECCHIO PORDENONE-CHIOGGIA ROVIGO-SANVITESE SAN PAOLO-OPITERGINA SANDONA'JESOLO-TAMAI TORVISCOSA-TREVISO VENEZIA-BELLUNO CLASSIFICA Asti p. 26; Saint Christophe e Borgosesia 25; Aquanera e Chiavari 24; Seregno e Santhià 22; Cuneo 21; Chieri, Acqui e Rivoli 20; Derthona 18; Gallaratese 17; Lavagnese 16; Novese 15; Sarzanese 14; Albese 12; Vigevano 11; Borgorosso 6; Settimo 3. CLASSIFICA Mantova p. 25; Colognese 19; Legnago e Pontisola 18; Voghera e Castellana 17; Cantù San Paolo e Darfo 16; Insubria, Virtus Vecomp e CastelnuovoSandrà 14; AlzanoCene, Castiglione e Villafranca 13; Caratese, Olginatese e Trento 11; Solbiatese 8. PROSSIMO TURNO domenica 21 novembre, ore 14.30 Asti-Acqui; Borgosesia-Aquanera; Chieri-Vigevano; Cuneo-Settimo; Derthona-Santhià; Gallaratese-Albese; Lavagnese-Borgorosso; Novese-Saint Christophe; Rivoli-Seregno; Sarzanese-Chiavari. PROSSIMO TURNO domenica 21 novembre, ore 14.30 Caratese-Solbiatese; Castellana-Cantù San Paolo; Castiglione-Voghera; Darfo-CastelnuovoSandrà; Insubria-Legnago; Mantova-Pontisola; Trento-Olginatese; Villafranca-Colognese; Virtus Vecomp-AlzanoCene. ACQUI-GALLARATESE ALBESE-DERTHONA AQUANERA-SARZANESE BORGOROSSO-NOVESE CHIAVARI-CHIERI SAINT CHRISTOPHE-RIVOLI SANTHIA'-LAVAGNESE SEREGNO-CUNEO SETTIMO-BORGOSESIA VIGEVANO-ASTI GIRONE D BORGO A BUGGIANO-RUDIANESE CAMAIORE-RUSSI CARPENEDOLO-PAVULLESE CASTELFRANCO-ROSIGNANO MEZZOLARA-FORCOLI PONSACCO-BAGNOLESE PONTEDERA-PIZZIGHETTONE TUTTOCUOIO-CASTEL SAN PIETRO VEROLESE-FIORENZUOLA GIRONE F (13a giornata) GIRONE G GIRONE H 4-1 1-1 1-0 1-1 1-3 2-3 2-0 2-2 3-1 3-1 BACOLI-APRILIA 3-0 CYNTHIA-BUDONI 3-0 FIDENE-SELARGIUS 2-1 GUIDONIA-CASTIADAS 1-2 MONTEROTONDO-VIRIBUS UNITIS 1-0 PORTO TORRES-SANLURI 2-2 TAVOLARA-ANZIOLAVINIO 1-1 VITERBESE-ASTREA 2-2 ZAGAROLO-ARZACHENA 4-2 ANGRI-ARZANESE 3-2 BATTIPAGLIESE-CASARANO rinv. BOVILLE ERNICA-MURGIA 0-2 FORTIS TRANI-CAPRIATESE 0-0 FRANCAVILLA F.-FRANCAVILLA S. 1-3 ISCHIA-SANT'ANTONIO ABATE 1-2 NARDO'-GROTTAGLIE 1-1 PISTICCI-OSTUNI 2-0 POMIGLIANO-GAETA 1-2 CLASSIFICA Todi e Perugia p. 26; Montevarchi 24; Castel Rigone 23; Sansepolcro 18; Spoleto, Scandicci e Flaminia 16; Pianese 15; Pontevecchio 14; Group Città di Castello, Sporting Terni e Deruta 13; Orvietana 11; Fortis Juventus 10; Sestese, Monteriggioni e Arezzo 6. CLASSIFICA Teramo p. 30; Rimini 27; Civitanovese 22; Real Rimini, Sambenedettese, Renato Curi e Santegidiese 21;Jesina 20; Santarcangelo 19; Atessa VdS e Forlì 18; Atletico Trivento 16; Luco Canistro e Olympia Agnonese 15; Fossombrone 13; Recanatese 12; Miglianico 11; Venafro 10; Cesenatico 8; Bojano 6. CLASSIFICA Bacoli e Monterotondo p. 22; Fidene 20; Porto Torres e Viterbese 19; Anziolavinio 18; Arzachena 17; Sanluri 15; Aprilia, Zagarolo, Viribus Unitis e Astrea 14; Selargius 13; Budoni 12; Castiadas 11; Guidonia 8; Cynthia 7; Tavolara 5. CLASSIFICA Arzanese p. 26; Gaeta 23; Casarano* e Fortis Trani 21; Francavilla S. e Murgia 17; Pisticci, Pomigliano, Nardò e Boville Ernica 16; Ischia 15; Grottaglie e Sant'Antonio Abate 12; Francavilla F. 11; Battipagliese* 10; Capriatese 9; Angri 8; Ostuni 2; (* una gara in meno). CLASSIFICA Ebolitana* p. 29; Casertana 25; Forza e Coraggio 24; Sambiase* 23; Nissa 22; Valle Grecanica, Sapri* e Cittanova* 20; Noto 19; Turris 17; Real Nocera 16; Messina* (-2) 15; Hinterreggio* 14; Acireale 13; Mazara 11; Marsala 9; Rossanese e Modica 7; Nola 6; (* deve ancora riposare). PROSSIMO TURNO domenica 21 novembre, ore 14.30 Arezzo-Sansepolcro; Castel Rigone-Spoleto; Flaminia-Group Città di Castello; Orvietana-Scandicci; Pianese-Perugia; Pontevecchio-Deruta; Sestese-Monteriggioni; Sporting Terni-Montevarchi; Todi-Fortis Juventus. PROSSIMO TURNO domenica 21 novembre, ore 14.30 Atletico Trivento-Venafro; Bojano-Luco Canistro; Jesina-Cesenatico; Miglianico-Civitanovese; Olympia Agnonese-Sambenedettese; Recanatese-Atessa VdS; Renato Curi-Forlì; Rimini-Teramo; Santarcangelo-Real Rimini; Santegidiese-Fossombrone. PROSSIMO TURNO domenica 21 novembre, ore 14.30 Anziolavinio-Viterbese; Aprilia-Guidonia; Arzachena-Porto Torres; Astrea-Bacoli; Budoni-Zagarolo; Castiadas-Monterotondo; Sanluri-Tavolara; Selargius-Cynthia; Viribus Unitis-Fidene. PROSSIMO TURNO domenica 21 novembre, ore 14.30 Arzanese-Nardò; Capriatese-Francavilla F.; Casarano-Fortis Trani; Francavilla S.-Ischia; Gaeta-Boville Ernica; Grottaglie-Pisticci; Murgia-Battipagliese; Ostuni-Pomigliano; Sant'Antonio Abate-Angri. PROSSIMO TURNO domenica 21 novembre, ore 14.30 Acireale-Forza e Coraggio; Casertana-Ebolitana; Cittanova-Turris; Hinterreggio-Marsala; Mazara-Sapri; Modica-Valle Grecanica; Nissa-Noto; Real Nocera-Nola; Rossanese-Messina; riposa Sambiase. GIRONE E 1-1 2-0 1-1 1-1 4-2 0-2 0-0 0-1 0-2 CASTEL RIGONE-PIANESE 5-0 DERUTA-ORVIETANA 0-0 FORTIS JUVENTUS-AREZZO 1-1 MONTERIGGIONI-SPORTING TERNI 0-1 MONTEVARCHI-GROUP CITTA' DI CASTELLO 1-1 PERUGIA-PONTEVECCHIO 2-1 SANSEPOLCRO-SESTESE 3-0 SCANDICCI-FLAMINIA 2-0 SPOLETO-TODI 0-1 CLASSIFICA Venezia p. 27; Treviso 24; SandonàJesolo e San Paolo 19; Pordenone, Rovigo, Sanvitese (-1) e Tamai 18; Union Quinto e Chioggia 17; Este 13; Kras Repen e Opitergina 11; Concordia 10; Belluno 9; Torviscosa, Montebelluna e Montecchio 7. CLASSIFICA Borgo a Buggiano p. 24; Bagnolese e Pontedera 19; Camaiore, Pizzighettone e Pavullese 18; Rosignano, Castelfranco e Forcoli 17; Tuttocuoio e Fiorenzuola 16; Russi 15; Rudianese e Ponsacco 14; Mezzolara 8; Carpenedolo e Castel San Pietro 7; Verolese 2. PROSSIMO TURNO domenica 21 novembre, ore 14.30 Belluno-Pordenone; Chioggia-SandonàJesolo; Concordia-Torviscosa; Montecchio-Kras Repen; Rovigo-Montebelluna; Sanvitese-Este; Tamai-Opitergina; Treviso-Venezia; Union Quinto-San Paolo. PROSSIMO TURNO domenica 21 novembre, ore 14,30 Bagnolese-Camaiore; Castel San Pietro-Ponsacco; Fiorenzuola-Carpenedolo; Forcoli-Tuttocuoio; Pavullese-Borgo a Buggiano; Pizzighettone-Castelfranco; Rosignano-Mezzolara; Rudianese-Pontedera; Russi-Verolese. 2-1 2-1 3-0 1-2 0-0 3-3 1-0 0-1 2-1 ATESSA VDS-REAL RIMINI CESENATICO-SANTARCANGELO CIVITANOVESE-JESINA FORLI'-ATLETICO TRIVENTO FOSSOMBRONE-RENATO CURI LUCO CANISTRO-SANTEGIDIESE RIMINI-MIGLIANICO SAMBENEDETTESE-BOJANO TERAMO-OLYMPIA AGNONESE VENAFRO-RECANATESE GIRONE I (13a giornata) EBOLITANA-MAZARA FORZA E CORAGGIO-NISSA MARSALA-SAMBIASE MESSINA-MODICA NOLA-CITTANOVA NOTO-REAL NOCERA SAPRI-ROSSANESE TURRIS-HINTERREGGIO VALLE GRECANICA-ACIREALE ha riposato CASERTANA 2-0 1-0 2-2 2-1 0-2 3-1 0-0 2-1 3-0 Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 32 R LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT enelenergia.it CHIAMA 800.900.860 TASTO 4 IL MIO ULTIMO SUCCESSO? I MIEI PRIMI 50 EURO DI SCONTO IN BOLLETTA. CON I PUNTI DEL PROGRAMMA ENELPREMIA, SCONTI IN BOLLETTA E TANTI PREMI QUANDO USI LUCE E GAS. Sei già un cliente Enel Energia? Iscriviti al programma Enelpremia: è facile e gratis e puoi farlo online, al telefono o con un sms. Con Enelpremia accumuli punti quando sei a casa e usi luce e gas, e puoi convertire quei punti in sconti in bolletta, in premi prestigiosi o in punti di altre operazioni a premi di importanti partner come Alitalia, Trenitalia e Volagratis. Scoprili nel catalogo online o presso i Punto Enel. Enelpremia. Più ci stai, più ti premia. Enelpremia è l’operazione a premi di Enel Energia, società di Enel che opera sul mercato libero dell’energia elettrica e del gas. Il regolamento è disponibile su enelenergia.it. Scadenza il 31.12.2011. Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 33 R SECONDA DIVISIONE LA 11a GIORNATA GIRONE A f (12a GIORNATA) Pro Patria rimonta vincente, la Pro Vercelli si fa riprendere, il Mezzocorona esonera Maraner PRO PATRIA 3 PRO VERCELLI 2 MEZZOCORONA 0 CASALE 0 LECCO 1 RODENGO 1 SANREMESE 2 VALENZANA 0 TRITIUM 2 FERALPI SALO’ 2 SAVONA 1 SAMBONIFACESE 2 CANAVESE 0 MONTICHIARI 1 RENATE 2 SACILESE 0 GIUDIZIO++++ MARCATORI Dionisi (T) su rigore al 31’, Lenzoni (T) al 42’ p.t.; Ripa (PP) all’8’, Nossa (PP) al 12’, Ripa (PP) su rigore al 17’ s.t. PRO PATRIA (4-3-1-2) Anania 6; Marchetti 6, Nossa 6,5, Zanetti 6,5, Som 6,5; Bruccini 6, Calzi 6,5, Justino 6 (8’ s.t. Pacilli 6); Sarno 6,5 (25’ s.t. Nocciola 6); Serafini 6 (30’ p.t Sala 6,5), Ripa 7. (Polverini, Benedetti, Cortesi, Janvier). All. Novelli 6,5. TRITIUM (4-4-2) Pansera 5,5; Martinelli 5,5 (dal 36’ s.t. R. Bortolotto s.v.), Teso 5,5, Dionisi 6, Riva 6; E. Bortolotto 6, Corti 6, Daldosso 6,5, Chimenti 6 (dal 20’ s.t. Floriano 6); Lenzoni 6,5, Sinato 5,5 (dal 20’ s.t. Spampatti 6). (Sacchetto, Fondrini, Malgrati, Vecchio). All. Vecchi 6. ARBITRO Barbeno di Brescia 5. NOTE spett. 1.200, inc. 2.700. Espulsi Anania 30’ p.t, E. Bortolotto 16’ st, Vecchi 24’ st e Ripa 48’ st; amm. Calzi, Chimenti, E. Bortolotto, Teso, Daldosso, Sala e Ripa. Ang. 3-1. (a.r.) GIUDIZIO+++ MARCATORI Bonomi (PV) al 4’ su rigore e al 10’, Graziani (FP) al 31’ p.t.; Quarenghi (FP) rig. al 19’ s.t. PRO VERCELLI (4-3-3) Valentini 7; Pigoni 6, Ranellucci 5, Modolo 5, Murante 6 (dal 25’ s.t. Donida 6); Marconi 6,5, Calvi 5,5, Disabato 5,5; Bonomi 7, Santoni 6,5 (dal 39’ s.t. Cagliano s.v.), Ghezzi 5,5 (dal 21’ s.t. Orlando 6,5). (Gozzi, Meregalli, Corsino, Corradi). All. Braghin 6. FERALPI SALO’ (4-4-2) Branduani 7; Sberna 5,5 (dal 1’ s.t. Oretti 6), Turato 6, Leonarduzzi 5,5, Colicchio 6; Savoia 6, Scioli 6,5, Zanola 6,5 (dal 44’ s.t. Pianetti s.v.), Baggio 6,5 (dal 1’ s.t. Quarenghi 7); Bracaletti 7,5, Graziani 7. (Gargallo, Bonaccorsi, Mantovani, Lauricella). All Rastelli 6,5. ARBITRO Mariani di Aprilia 5,5. NOTE spett. 1.300 circa, inc. 7.473 euro. Esp. Modolo al 38’ s.t.; amm. Pigoni, Marconi, Sberna, Leonarduzzi, Colicchio. Angoli 4-4. (r.l.) GIUDIZIO++ MARCATORE Garin al 30’ s.t. MEZZOCORONA (4-3-3) Zattin 6,5; Traversi 6, Mallus 6,5, Pavesi 5,5, Severgnini 5,5; Forò 6 (dal 40’ s.t. Cognigni s.v.), Righini 5 (dal 31’ s.t. Zanetti 6,5), Mondini 5; Ferretti 6, Florean 5 (dal 3’ s.t. Beccaro 5,5), Coppari 5,5. (Fracalossi, De March, Conocchioli, Reali). All. Maraner 5. SAVONA (4-3-1-2) Nicastro 7; Ponzo 6,5, Carbone 6, Di Leo 6, Mbida 6; Garin 6,5, Briano 6, Piccioni 6,5; Bottiglieri 5,5 (dal 33’ s.t. Facchinetti s.v.); Tarallo 6 (dal 39’ s.t. Mezgour s.v.), De Angelis 6,5 (dal 49’ s.t. Cattaneo s.v.). (Mogni, Marconi, Candolini, Cannarsa). All. Foschi 6,5. ARBITRO Bruno di Torino 6. NOTE spettatori 150 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Mallus, Ponzo e Di Leo. Angoli 6-4 (cr.c.) GIUDIZIO++ MARCATORI Jorginho all’8’ p.t.; Pietribiasi al 40’ s.t. CASALE (4-3-3) Fiory 6; Guidi 5,5, Fernandez 5,5, Ciccomascolo 6, Angelotti 6,5; Iannini 5 (dal 28’ s.t. Zenga 6), Capellupo 6, Germani 5 (dal 7’ s.t. Garrone 5,5); Serra 5,5 (dal 1’ s.t. Montante 6), Dal Rio 5,5, Lanteri 5. (Chinchio, Gonnella, Picco, Finelli). All. Buglio 6. SAMBONIFACESE (3-4-2-1) Milan 6,5; Dal Degan 7, Orfei 7, Viskovic 6 (dal 12’ s.t. Moretto 6); Sarzi 7, Carlini 6,5, Jorginho 6,5 (dal 22’ s.t. Tecchio 6), Fiorotto 6; Staiti 6, Brighenti 6; Montagnani 6 (dal 15’ s.t. Pietribiasi 6,5). (Nardoni, T. Rocchicchioli, Creati, J. Rocchicchioli). All. Valigi 6,5. ARBITRO De Meo di Foggia 6,5. NOTE spettatori 300 circa, incasso di 1.073 euro. Ammoniti Sarzi e Garrone. Angoli 6-4. (g.m.) GIUDIZIO++ MARCATORE Fabbro al 9’ s.t. LECCO (4-2-3-1) Durandi 7,5; Jidayi 6,5, Martinelli 7, Chiecchi 6,5, Moracci 6,5; Coletto 6, Ferraresi 6 (dal 33’ s.t. Ciasca 6); Mattaboni 6, Galli 6 (dal 18’ s.t. Cortese 6), Carroccio 5,5; Fabbro 7,5. (Bua, Pizzuti, Goisis, Suriano, Anastasi). All. Roselli 6,5. CANAVESE (4-3-3) Pascarella 6; Conrotto 6,5, Vettori 6,5, Rozzio 6, Riggio 6; Duravia 6 (dal 26’ s.t. Lerda 5,5), Cristini 6, Germano 6 (dal 37’ s.t. Temperino s.v.); Curcio 6,5, Bisso 6,5, Beretta 6,5. (Cascino, Pavan, Borretaz, Fanfoni, Rolandone). All. Rossi 6. ARBITRO Bellotti di Verona 6. NOTE spettatori 600 circa, incasso di 5.352 euro. Ammoniti Moracci, Beretta e Coletto. Angoli 5-7. (m.v.) GIUDIZIO+++ MARCATORI Dimas (M) al 20’ p.t.; Piras (R) al 5’ s.t. RODENGO (4-3-3) Pedersoli 6; Ortolan 5 (dal 1’ s.t. Lisi 5,5), Belotti 5, Bertoni 6,5, Briotti 6,5; Cazzamalli 6,5, Demasi 6, Prandini 6 (dal 30’ s.t. Panizza 6); Martinelli 6, Piras 6,5 (dal 32’ s.t. Zanotti 6), Lepore 6. (Corradini, Colombo, Altobelli, Araboni). All. Maccarinelli 6 (squalificato Piovani). MONTICHIARI (4-4-2) Brignoli 6; Verdi 6, Zaffagnini 6,5, Antoniacci 6, Filippini 6 (dal 42’ s.t. Guatta s.v.); Muchetti 5, Fusari 6, Filiciotto 5,5, Di Quinzio 5,5 (dal 13’ s.t. Saleri 5,5); Florian 5, Dimas 6,5 (dal 30' s.t. Bertazzoli 5.5). (Gambardella, Bettenzana, Bonometti, Negrello). All. Rosin 6 (squalificato Ottoni). ARBITRO Merlino di Udine 6. NOTE spettatori 300 circa, incasso di quasi 1.500 euro. Ammoniti Belotti, Lepore, Bertoni, Martinelli e Antoniacci. Angoli 1-4. (a.s.) GIUDIZIO+++ MARCATORI Battaglino (R) rig. al 14’, Moronti (S) rig. al 29’, Brognoli (R) al 42’ p.t.; Siciliano (S) al 23’ s.t. SANREMESE (4-4-2) Petruzzelli 6,5; Raguseo 6, Castaldo 6,5, Feliciello 6,5, Gagliolo 5,5 (dal 1’ s.t. Furlanetto 6,5); Miceli 6 (dal 22’ s.t. Benloukilia 6), Salvi 6, Visone 5,5 (dal 1’ s.t. Papa 6,5), Siciliano 7; Sosa 6, Moronti 7. (Leuzzi, Chirieletti, Mannella, Diaferio). All. Pignotti-Stragapede 6,5. RENATE (4-4-2) Campironi 6; Adobati 5,5, Gianola 6, Bergamini 6, Gavazzi 6,5; Brognoli 7, Guidetti 6,5, Cavalli 6, Battaglino 6,5 (dal 35’ s.t. Mazzini s.v.); Moretti 7 (dal 22’ s.t. I. Ravasi 6), N. Ravasi 6 (dal 27’ s.t. Bello s.v.). (Castoldi, Di Maio, Chirico, Umunegbu). All. Boldini 6,5. ARBITRO Mangialardi di Pistoia 6. NOTE spettatori 400 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Gagliolo, Campironi, Moronti, Bergamini, Gianola e I. Ravasi. Angoli 5-1. (m.g.) GIUDIZIO+ VALENZANA (4-3-3) Frigerio 6; Arrigoni 6,5, Narducci 6, Caidi 6, De Stefano 6; Montanari 6,5, Palazzo 6,5, A. Caponi 5,5 (dal 19’ s.t. Affatigato 5,5); Giorgione 5,5 (dal 19’ s.t. Bachlechner 6), Ridolfi 5,5 (dal 25’ s.t. Franciosi 5,5), Corazza 5,5. (Lamberti, Marianini, Valeriani, Uggeri). All. Rossi 6. SACILESE (4-3-3) Calligaro 6; Grazzolo 6, Vecchiato 6,5, M. Conte 6, Fantin 6; Segato 5,5, Gardin 5,5, Furlan 6,5; Kabine 6,5, Corbanese 5,5, Bertagno 5,5. (Bazzicchetto, Franchetto, Colombera, Bigolin, Dal Cin, Pradella, Roveredo). All. Costantini 6. ARBITRO Zappatore di Taranto 6,5. NOTE spettatori 150 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Caidi, Giorgione, De Stefano e Kabine. Angoli 2-7. (m.c.) GIRONE B f Il Carpi rallenta nel derby, Carrarese e Celano piazzano colpi importanti, i Crociati vincono in Sardegna GIACOMENSE 1 CARRARESE 3 CELANO 0 CHIETI 3 BELLARIA 0 GAVORRANO 1 VILLACIDRESE 1 POGGIBONSI 1 CARPI 1 GIULIANOVA 0 SAN MARINO 1 PRATO 1 L’AQUILA 0 SANGIOVANNESE 0 CROCIATI NOCETO 2 FANO 0 GIUDIZIO++++ MARCATORI Nicolini (C) all’11’, Rossi (G) al 35’ p.t. GIACOMENSE (3-5-2) Poluzzi 6; Minardi 7, Amico 7, Cherubini 7; Ferrani 6, Vagnati 8, Caciagli 5,5, Ricci 6 (dal 37’ s.t. Peron s.v.), Rossi 7; Staffolani 6,5 (dal 33’ s.t. Russo s.v.), Bravo 5,5 (dal 20’ s.t. Tanaglia 6). (Gasparri, Piscopo, Sirri, Valentini). All. Ferretti 7 (Gadda squalificato). CARPI (4-4-2) Bastianoni 5,5; Laurini 5,5, Cioffi 6,5, Marietti 6,5, Caselli 7; Pasciuti 5,5, Sogus 6, Perini 6,5, Di Gaudio 6,5 (dal 12’ s.t. Dascoli 6); Nicolini 6,5 (dal 22’ s.t. Cicino 5,5), Giglio 6,5 (dal 22’ s.t. Malatesta 5,5). (Mandrelli, Poli, Bigoni, Cenetti). All. Sottili 6. ARBITRO Sguizzato di Verona 6. NOTE spettatori 350 circa, incasso di 1.996 euro. Ammoniti Bravo, Cioffi, Amico e Rossi. Angoli 1-7. (e.m.) GIUDIZIO++ MARCATORI Gaeta al 4’ e al 24’, Cori al 38’ s.t. CARRARESE (4-3-3) Gazzoli 7,5; Marchetti 6,5, Benassi 6,5, Anzalone 6,5, Vannucci 6,5 (dal 26’ s.t. Trocar 6,5); Redomi 6,5, Corrent 7, Conti 7; Gaeta 7,5 (dal 33’ s.t. Giovinco 6), Zampagna 6 (dal 14’ s.t. Vigiani 6,5), Cori 7. (Clavo, Buono, Donati, Orlandi). All. Monaco 6,5. GIULIANOVA (4-4-2) Merletti 6,5; Testoni 6, Zoppetti 5,5, Sosi 5,5, Polinesi 6; Margarita 6, Croce 6, Pucello 6 (dal 9’ s.t. Schneider 5,5), Rinaldi 6; Morga 5,5 (dal 14’ s.t. Paponetti 6), Pirelli 6 (dal 26’ s.t. Torbidone 5,5). (Robertiello, Faragalli, Gubinelli, Ndiaye). All. Cerone 5,5. ARBITRO Giorgetti di Cesena 6. NOTE spettatori 1.200 circa, incasso di 10.718 euro. Ammoniti Redomi, Sosi, Pucello e Rinaldi. Angoli 2-7. (m.b.) GIUDIZIO++ MARCATORE Gasparello al 37’ p.t. CELANO (4-3-3) Liverani 6; Castellan 6 (dal 1’ s.t. Bettini 6), Ciolli 6, Rapino 4,5, Bacchi 5,5; Barbetti 5, Marfia 5, Granaiola 5; Villa 6, Falomi 5 (dal 29’ s.t. Ficorilli s.v.), Gentili 5 (dal 15’ s.t. Franchi 6). (Goletti, Olivieri, Pacella, Visciglia). All. Modica 5. SAN MARINO (4-3-2-1) Vivan 6; Sorbera 6, Fogacci 6,5, Ligi 6, De Santis 5,5; Verachi 6,5 (dal 26’ s.t. Vitaioli s.v.), Amantini 6, Del Sole 6 (dal 1’ s.t. Pigini 6); Villanova 6 (dal 40’ s.t. Sciamanna s.v.), Poletti 6; Gasparello 6,5. (Bicchiarelli, Pelagatti, Ruggeri, Loiodice). All. Petrone 6. ARBITRO Monaco di Tivoli 6. NOTE spettatori 500 circa, incasso di quasi 3.000 euro. Espulso Rapino al 25’ s.t.; ammoniti Del Sole, Liverani, Rapino, Amantini, De Santis e Villanova. Angoli 3-3. (g.a.) GIUDIZIO+++ MARCATORI Buttazzoni (C) al 7’, Rosa (C) al 36’, Ferretti (C) al 39’ p.t.; Silva Reis (P) al 39’ s.t. CHIETI (4-4-2) Bifulco 7; Cardinali 6,5, Mucciante 6,5, Serpico 6,5, Ferretti 7; C. Esposito 7 (dal 1’ s.t. Sabbatini 6,5), Vitone 7,5, Amadio 7, Berardino 7 (dal 26’ s.t. Fiore 6,5); Buttazzoni 7, Rosa 7 (dal 35’ s.t. M. Esposito s.v.). (D’Ettorre, Safon, Pepe, D’Ancona). All. Vivarini 6,5. PRATO (4-3-1-2) Pazzagli 5,5; Sacenti 5, Ferri 5, Lamma 5,5, De Agostini 5,5; Fogaroli 5,5, Corvesi 5, Zagaglioni 6 (dal 5’ s.t. Varrutti 5,5); Morosini 5,5 (dall’11’ s.t. Vangi 5,5); Piantoni 5,5 (dal 30’ s.t. Vaz Costa s.v.), Silva Reis 6. (Cherubini, Visibelli, Guarisa, Gialdini). All. Bellini 5,5. ARBITRO Fogliano di Perugia 6. NOTE spettatori 1.000 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Zagaglioni, Morosini, Piantoni, Lamma e C. Esposito. Angoli 8-4. (s.d’a) GIUDIZIO++ BELLARIA (4-4-2) Simoncini 5,5; Giorgi 6,5, Bamonte 6,5, Cusaro 6,5, Petti 6; Ballardini 5,5 (dal 41’ s.t. Vicini s.v.), Giunchi 5,5, Forte 6, Fall 5,5; De Cenco 5,5 (dal 35’ s.t. Moretti s.v.), Tabanelli 5,5 (dal 33’ s.t. Rosseti s.v.). (Renna, Martinelli, Morena, Pfitscher). All. Campedelli 6. L’AQUILA (4-3-3) Testa 6; Cutrupi 6, Garaffoni 6, Ruggiero 6, Prete 6,5; Perfetti 6, Ruscitti 6, Onesti 6; Pietrella 5,5 (dal 19' s.t. Falconieri 5,5), Galli 5,5, Piccioni 5,5 (dall'8' s.t. Potenza 6,5). (Modesti, Di Francia, Natalucci, Giraldi, Daminuta). All. Bitetto 6. ARBITRO Minelli di Varese 6. NOTE spettatori 300 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Forte, Cusaro e Giunchi. Angoli 1-3. (a.p.) GIUDIZIO+++ MARCATORE Nocciolini al 32’ s.t. GAVORRANO (4-3-1-2) Lanzano 6,5; Sgambato 6,5, Bettini 6, Miano 6,5, G. Menichetti 6; De Gori 6, Galbiati 7, Manzo 6,5 (dal 32’ s.t. Loseto 6); Bertino 5,5 (dal 13’ s.t. Nocciolini 6,5); Peluso 6, Fioretti 5 (dal 39’ s.t. Curcio s.v.). (Maragna, S. Menichetti, Ibojo, Nencioli). All. Magrini 6. SANGIOVANNESE (4-4-2) Vaccarecci 6; Pencelli 5, Salvatori 6, Chiarini 6,5, Tabacco 5,5; Foglia 6 (dal 43’ s.t. Bamba s.v.), Bricca 6, Bernini 6,5 (dal 24’ s.t. Scicchitano 5,5), Di Franco 6 (dal 39’ s.t. Sansotta s.v.); Calderoni 6,5, Merini 5,5. (Fantin, Gattulli, Sabatucci, Marullo). All. Fraschetti 6. ARBITRO Affinto di Frattamaggiore 5,5. NOTE spett. 200 circa, inc. di quasi 1.000 euro. Espulsi Nocciolini al 44’ s.t. e Tabacco al 49’ s.t.; ammoniti Miano, Bernini, De Gori, Chiarini, Calderoni e Galbiati. Angoli 3-4. (a.f.) GIUDIZIO++ MARCATORI Pietranera (CN) al 10’ p.t.; Pietranera (CN) al 2’, Cirina (V) al 30’ s.t. VILLACIDRESE (4-3-3) Pomarè 6; Bregliano 6 (dal 26’ p.t. Poli 6), Cirina 7, Pinna 6,5, Idda 6; Bianchi 6,5, Lanzillotta 6, Cotza 6,5 (dal 24’ s.t. Cordeddu 6); Bombagi 6 (dal 27’ p.t. Croce 5,5), Dal Bosco 5,5, Steri 6,5. (Frasca, Montemurro, Lisai, Cappai). All. Mereu 6. CROCIATI NOCETO (4-4-1-1) Babbini 6; Tagliavini 6,5, Castagnetti 6,5, Addona 6,5, Delledonne 6,5; Ferretti 6,5 (dal 26’ s.t. Berselli 6), Vignali 7 (dal 49’ s.t. Ogliari s.v.), Fabbris 6,5, La Cagnina 7; Guareschi 7,5; Pietranera 7,5 (dal 24’ s.t. Miftah 6,5). (Miskiewicz, Bersanelli, Paoletti, Sessi). All. Torresani 7. ARBITRO Gavillucci di Latina 5,5. NOTE spettatori 350 circa, incasso nc. Ammoniti Bombagi, Fabbris, Bianchi, Tagliavini, Poli, Cordeddu e Idda. Angoli 6-5. (chr.ba) GIUDIZIO++ MARCATORE Alteri all’8’ s.t. POGGIBONSI (4-3-2-1) Nocchi 6,5; Gilardi 6, Galeotti 5,5, Salvadori 5,5, Nobili 6; Campolattano 5 (dal 1’ s.t. Mugnaini 6), Dall’Ara 6,5, Bigeschi 6; Bischeri 6 (dal 19’ s.t. Serino 5,5), Hemmy 5,5 (dal 28’ s.t. Aperuta s.t.); Alteri 6,5. (Ferrauto, D’Esposito, Romeo, Lamenza). All. Firicano 6. FANO (4-4-2) Perucchini 5,5; Carboni 6, Scrosta 5,5, Amaranti 6, Arcolai 6 (dal 39’ s.t. Terrenzio s.v.); Iazzetta 6,5, Ionni 6, Capodaglio 6, Urbinati 6 (dal 20’ s.t. Antonioni 6); Ferrari 6, Di Crescenzo 5,5 (dal 13’ s.t. Trimarco 6). (Beni, Del Duca, Raparo, Schiavini). All. Zauli 6. ARBITRO Romani di Modena 5,5. NOTE spettatori 300 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Nobili e Amaranti. Angoli 4-2. (e.p.) GIRONE C f Latina, colpo a Campobasso e allungo in vetta: il Trapani balza al secondo posto, poker dell’Avellino CAMPOBASSO 0 ISOLA LIRI 0 POMEZIA 1 NEAPOLIS 1 AVELLINO 4 VIGOR LAMEZIA 4 BRINDISI 1 NORMANNA 1 LATINA 1 TRAPANI 1 FONDI 1 MATERA 2 VIBONESE 0 MELFI 1 CATANZARO 0 MILAZZO 0 GIUDIZIO+++ MARCATORE Polani al 15’ p.t. CAMPOBASSO (4-4-1-1) Furlan 6; Maglione 6,5, Minadeo 5,5 (dal 4’ s.t. Ibekwe 6), Di Fiordo 6, Posillipo 5,5; Sivilla 5, Chiazzolino 6, Cacciaglia 6, Monti 5,5; Todino 5 (dal 30’ s.t. Gallicchio s.v.); Murati 5,5 (dal 40’ s.t. Visconti s.v.). (Ascani, Barbato, Cammarata, Fazio). All. Cosco 6. LATINA (4-4-2) Martinuzzi 6; Cafiero 6, Mariniello 6,5, Farina 6,5, Gasperini 6; Tortolano 7, Berardi 6,5, Giannusa 6, Ruiz 6 (dal 30’ s.t. Ricciardi s.v.); Polani 6,5 (dal 3’ s.t. Merito 5,5), Martinez 6 (dal 37’ s.t. Mancosu s.v.). (Gaudino, Di Emma, Kone, Cinelli). All. Sanderra 6,5. ARBITRO Brasi di Seregno 5. NOTE spettatori 2.500 circa, incasso di 20.680 euro. Espulso Cafiero al 47’ s.t.; ammoniti Martinuzzi, Mariniello, Farina, Tortolano, Merito, Posillipo e Chiazzolino. Angoli 4-3. (a.d.l.) GIUDIZIO+++ MARCATORE Madonia al 10’ p.t. ISOLA LIRI (4-4-2) Fiorini 6,5; Sperati 6, Mucciarelli 6,5, Paolacci 6,5, La Rocca 5; Raffaello 5, Vigliotti 6 (dal 38’ s.t. Flavi s.v.), Zappacosta 6 (dal 21’ s.t. Conte 6), Bussi 6,5; De Matteis 5 (dal 20’ s.t. Bianchini 6), Caira 6. (Iannarilli, Ferrara, Romano, Acampora). All. Finucci 6 (Grossi squalificato). TRAPANI (4-4-2) Castelli 7; Alletto 6, Pagliarulo 6,5, Filippi 6,5, Daì 6; Barraco 7, Calabrese 6,5, Cutaia 6,5, Coco 6 (dal 25’ s.t. Ficarotta 6); Perrone 5 (dal 28’ s.t. Lupo 6), Madonia 6,5 (dal 46’ s.t. Di Peri). (Dolenti, Colletto, Cammareri, Mastrolilli). All. Boscaglia 6,5. ARBITRO Colasanti di Siena 6. NOTE spettatori 600 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Daì, Filippi, Vigliotti, Castelli e Ficarotta. Angoli 5-1. (g.p.) GIUDIZIO+++ MARCATORI Agostinelli (F) al 39’ p.t.; Macciocca (P) al 32’ s.t. POMEZIA (4-3-1-2) Fiumanò 6; Lolli 6,5, De Martis 6, Conson 6, Colantoni 7; Proietti 6 (dall’11’ s.t. A. Costantini 6), Cesari 6,5, Piroli 6 (dal 26’ s.t. Marano 6); Polito 6; F. Costantini 6 (dall’11’ s.t. Morbidelli 6,5), Macciocca 7. (Scarzanella, Martorelli, Coppola, Mastromattei). All. Farris 7. FONDI (4-3-3) Cacchioli 7; Dionisio 6, Gambuzza 6, Sportillo 6, Bombara 6; Vaccaro 5,5, Cuccianello 6,5, Alleruzzo 5,5; Crisci 5 (dal 13’ s.t. D’Urso 5,5), Agostinelli 7, Capogna 5 (dal 1’ s.t. Improta 5,5; dal 45’ s.t. Di Paola s.v.). (Mezzacapo, Schiavon, Rossini, La Vecchia). All. Liquidato 6. ARBITRO Todaro di Palermo 6. NOTE spettatori 600 circa, incasso nc. Espulso Agostinelli al 29’ s.t.; ammoniti F. Costantini, Sportillo, Capogna e Cacchioli. Angoli 6-3. (gu.l.g.) GIRONE A COPPA ITALIA Via mercoledì alla terza fase Inizia mercoledì la terza fase della Coppa Italia con due partite della prima giornata: GIRONE A Pro VercelliPisa (riposa Monza). GIRONE B CarpiLucchese (rip. Bassano). Le altre due partite sono invece mercoledì 24: GIRONE C San MarinoNocerina (rip. Atl. Roma). GIRONE D CosenzaFoggia (rip. Juve Stabia). SQUADRE PT G PRO PATRIA 27 11 FERALPI SALO' 23 11 PRO VERCELLI 22 11 TRITIUM 21 12 SAMBONIFACESE 19 11 SAVONA 19 11 LECCO 17 12 CANAVESE (-2) 15 11 VALENZANA 14 11 MONTICHIARI 12 11 RODENGO (-1) 12 11 RENATE 11 12 MEZZOCORONA 11 11 ENTELLA 10 11 SACILESE 8 11 SANREMESE 6 12 CASALE 6 12 V 9 6 6 6 5 5 5 5 3 2 3 2 3 2 1 0 1 N 0 5 4 3 4 4 2 2 5 6 4 5 2 4 5 6 3 P RF RS 2 25 14 0 10 4 1 13 6 3 15 9 2 17 12 2 14 11 5 16 19 4 12 9 3 9 10 3 9 10 4 7 10 5 15 17 6 11 13 5 8 10 5 9 16 6 9 16 8 7 20 MARCATORI 11 RETI Ripa (3, Pro Patria). 8 RETI Fabbro (1, Lecco). 7 RETI Bonomi (3, Pro Vercelli). 5 RETI Cristini (Canavese); Dimas (1, Montichiari); Tarallo (2, Savona). GIUDIZIO+++ MARCATORI Formuso (M) al 13’, Ancora (M) al 28’ p.t.; Longobardi (N) al 39’ s.t. NEAPOLIS (3-4-2-1) Fanti 6 (dal 42’ p.t. Napoli 6); Civita 6, Bianchi 5,5, Salvati 5,5 (dal 1’ s.t. Torcivia 6); Monticelli 5,5, Daleno 6, Marinucci Palermo 5,5, Mannone 5,5 (dall’11’ s.t. Bruzzese 5,5); Bonanno 5,5, Moxedano 6; Longobardi 6. (Fiore, Barone, Arena, Fontanella). All. D’Arrigo 5,5. MATERA (4-2-3-1) Musacco 6,5; Fedi 6, Malquori 6,5 (dal 1’ s.t Manetta 6), Villagatti 7, Di Fusco 6; Provenzano 6,5, Logrieco 6,5 (dall’11’ s.t. Scarpato 6); Capolei 6, Giannone 6, Ancora 7; Formuso 7 (dal 40’ s.t. Spilabotte s.v). (Lorello, Lo Sicco, Lorini, Alassani). All. Cadregari 6,5. ARBITRO Terzo di Palermo 6. NOTE gara a porte chiuse. Espulsi Di Fusco e Capolei al 47’ s.t.; ammoniti Civita, Marinucci Palermo, Moxedano e Di Fusco. Angoli 12-1. (g.a.) RISULTATI CASALE-SAMBONIFACESE LECCO-CANAVESE MEZZOCORONA-SAVONA PRO PATRIA-TRITIUM PRO VERCELLI-FERALPI SALO' RODENGO-MONTICHIARI SANREMESE-RENATE VALENZANA-SACILESE ha riposato ENTELLA 0-2 1-0 0-1 3-2 2-2 1-1 2-2 0-0 PROSSIMO TURNO domenica 21 novembre, ore 14.30 CANAVESE-PRO VERCELLI ENTELLA-PRO PATRIA FERALPI SALO'-LECCO MONTICHIARI-VALENZANA RENATE-SAMBONIFACESE SACILESE-MEZZOCORONA SAVONA-CASALE TRITIUM-RODENGO riposa SANREMESE GIUDIZIO++ MARCATORI Panatteri all’11’, Comini al 22’ p.t.; Vicentin entrambi su rigore al 1’ e al 4’ s.t. AVELLINO (4-4-2) Marruocco 6,5; Meola 6, Puleo 6, Rinaldi 6 (dal 18’ s.t. Nocerino 6), Ricci 6; Balzano 6, Licciardi 6,5, D’Angelo 6,5 (dal 14’ s.t. El Harchi 6), Comini 7,5; Vicentin 6,5, Panatteri 7 (dal 7’ s.t. Varriale 6). (Cascella, Viscido, Fanelli, Rega). All. Marra 6,5. VIBONESE (4-1-4-1) Senatore 6; Scrugli 4,5 (dal 23’ p.t. Saturno 5), Del Tongo 4,5, Geraldi 5,5, Ruggiero 5; Mineo 5,5; Stefanini 5, Donati 5, Mazzetto 5, Dominici 5 (dal 12’ s.t. Petrucci 5); Pasca 5 (dal 14’ s.t. Beccaria 5). (Mengoni, Paoli, Ficara, Cosentino). All. Tosi 5. ARBITRO Petroni di Roma 6,5. NOTE spettatori 2.500 circa, incasso non comunicato. Espulso Del Tongo al 4’ s.t.; ammonito Del Tongo. Angoli 8-2. (l.z.) GIRONE B SQUADRE CARPI CARRARESE SAN MARINO GIACOMENSE CHIETI L'AQUILA POGGIBONSI PRATO GAVORRANO CROCIATI NOCETO BELLARIA SANGIOVANNESE (-4) CELANO FANO VILLACIDRESE (-5) GIULIANOVA PT 26 22 20 16 16 16 15 14 14 13 12 10 9 8 7 6 G 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 V 8 6 5 3 4 5 4 3 3 3 2 4 2 1 3 1 N 2 4 5 7 4 1 3 5 5 4 6 2 3 5 3 3 P 1 1 1 1 3 5 4 3 3 4 3 5 6 5 5 7 RF 19 12 18 13 13 10 8 13 10 12 8 10 8 8 14 9 RS 5 4 10 7 11 12 13 10 10 15 11 14 19 13 12 19 MARCATORI 7 RETI Pietranera (2, Crociati Noceto). 6 RETI Rosa (2, Chieti); Alteri (2, Poggibonsi); Cesca e Gasparello (1, San Marino). 5 RETI Giglio (1, Carpi); Galli (2, L'Aquila); Silva Reis (Prato); Merini (Sangiovannese). GIUDIZIO++++ MARCATORI Lattanzio (VL) al 12’, De Luca (VL) al 38’ p.t.; Guazzo (M) su rigore al 2’, Mangiapane (VL) al 10’ su rigore e al 32’ s.t. VIGOR (4-2-3-1) Forte 6,5; Trovato 6,5, Parisi 6,5 (25’ s.t. Scalise 6,5), Caridi 6,5, Mercurio 7; Mangiapane 7,5, Giuffrida 6,5; Lattanzio 7 (21’ s.t. Rondinelli 6,5), Catalano 6,5, Scalese 7 (41’ s.t. Caruso s.v.); De Luca 7,5. (Quarta, Paonessa, Potestio, Iannazzo). All. Costantino 7,5. MELFI (4-4-2) Pozzato 5; Milella 5,5, Agius 5,5, Vignati 5,5, Contessa 5,5; Russo 5 (1’ s.t. Mangiacasale 5,5), Maisto 5,5, Scarsella 6, Mitra 5,5 (dal 16’ s.t. Pellecchia 6); Chiaria 6,5, Guazzo 6,5 (35’ s.t. Scalzone sv). (Ameltonis, Marino, Vanacore, Viola). All. De Gennaro-Ciullo 5,5. ARBITRO Aureliano di Bologna 6. NOTE spett. 900, inc. 4.200. Esp. il tecnico De Gennaro 30’ st; amm. De Luca, Scarsella, Giuffrida, Chiaria, Guazzo e Maisto. Angoli 5-5. (f.c.) RISULTATI BELLARIA-L'AQUILA CARRARESE-GIULIANOVA CELANO-SAN MARINO CHIETI-PRATO GAVORRANO-SANGIOVANNESE GIACOMENSE-CARPI POGGIBONSI-FANO VILLACIDRESE-CROCIATI NOCETO 0-0 3-0 0-1 3-1 1-0 1-1 1-0 1-2 PROSSIMO TURNO domenica 21 novembre, ore 14.30 BELLARIA-VILLACIDRESE CROCIATI NOCETO-POGGIBONSI FANO-CHIETI GIULIANOVA-GAVORRANO L'AQUILA-CELANO PRATO-GIACOMENSE SAN MARINO-CARPI SANGIOVANNESE-CARRARESE GIUDIZIO++ MARCATORE Radi su rigore al 40’ s.t. BRINDISI (4-4-2) Marconato 6; Mottola 5,5 (dal 32’ s.t. Faccini s.v.), Taurino 6, La Rosa 5,5, Radi 6; Maiorino 5,5, Battisti 5,5, Minopoli 5,5, Alessandrì 6 (dal 9’ s.t. Mortelliti 5,5); Ceccarelli 5,5, Moscelli 4,5 (dal 41’ s.t. Pisa s.v.). (Prisco, Montella, Pollidori, Gelfusa). All. Rastelli 5,5. CATANZARO (4-4-2) Vono 6; Lauteri 5,5, Boyomo 6, Basile 5,5, Ciano 5; Gigliotti 5, Di Meglio 4, Biondi 5,5, Martinez 5 (dal 13’ s.t. Gaglione 5); Morello 5 (dal 32’ s.t. Beha s.v.), Puntoriere 5 (dall’8’ s.t. Ferrare 5,5). (Scerbo, Capicotto, Catalano, Santaguida). All. Aloi 5. ARBITRO Carbone di Napoli 6. NOTE spettatori 800 circa, incasso non comunicato. Espulso Di Meglio al 5’ s.t.; ammoniti Di Meglio, Morello, Battisti, Basile e Gaglione. Angoli 7-1. (f.d.s.) GIRONE C SQUADRE LATINA TRAPANI NEAPOLIS POMEZIA AVELLINO VIGOR LAMEZIA BRINDISI MATERA NORMANNA MELFI MILAZZO FONDI VIBONESE CAMPOBASSO ISOLA LIRI CATANZARO (-1) PT 25 22 21 21 18 17 17 16 16 15 14 14 8 7 5 2 G 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 V 7 6 7 6 5 5 5 4 4 4 4 3 1 1 1 0 N 4 4 0 3 3 2 2 4 4 3 2 5 5 4 2 3 P RF RS 0 13 5 1 16 5 4 12 8 2 9 6 3 15 9 4 16 13 4 9 10 3 12 8 3 7 6 4 12 12 5 11 13 3 10 12 5 11 20 6 5 11 8 6 15 8 4 15 GIUDIZIO+++ MARCATORE Grieco al 6’ p.t. NORMANNA (4-3-1-2) Pettinari 6; Carbonaro 6, Mattera 6, Di Girolamo 6,5, Letizia 6,5; Arini 6,5, Massimo 6, Petagine 6,5 (dal 31’ s.t. Partipilo s.v.); Grieco 7 (dal 38’ s.t. Pisani s.v.); Ercolano 6, Varriale 6 (dal 20’ s.t. Zolfo 6). (Polise, De Gol, Campanella, Tovalieri). All. Ferazzoli 6,5. MILAZZO (4-3-3) Terracciano 6; Di Pasquale 5,5, Maccarone 5,5, Lanzolla 6, Suriano 5,5 (dal 39’ s.t. Bica Badan s.v.); Orioles 6,5, Fiore 5,5, Quintini 5,5; D’Amico 6 (dal 25’ s.t. Iannelli 6), Proietti 6,5, Lasagna 6. (Di Dio, Cucinotta, Chiappone, Salmeri, Rasà). All. Venuto 5,5. ARBITRO Dei Giudici di Latina 6. NOTE spettatori 800 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Carbonaro, Petagine, D’ Amico, Di Pasquale e Proietti. Angoli 2-3. (g.ar.) RISULTATI AVELLINO-VIBONESE BRINDISI-CATANZARO CAMPOBASSO-LATINA ISOLA LIRI-TRAPANI NEAPOLIS-MATERA NORMANNA-MILAZZO POMEZIA-FONDI VIGOR LAMEZIA-MELFI 4-0 1-0 0-1 0-1 1-2 1-0 1-1 4-1 PROSSIMO TURNO domenica 21 novembre, ore 14.30 AVELLINO-VIGOR LAMEZIA CATANZARO-CAMPOBASSO FONDI-TRAPANI LATINA-NEAPOLIS MATERA-POMEZIA MELFI-ISOLA LIRI MILAZZO-BRINDISI VIBONESE-NORMANNA MARCATORI 6 RETI Tortolano (Latina); Guazzo (2, Melfi); Mangiapane (3, Vigor Lamezia). 5 RETI Vicentin (2, Avellino); Ceccarelli (Brindisi); Longobardi (1, Neapolis); Macciocca (1, Pomezia); Perrone (1, Trapani); Grillo (3, Vibonese). 4 RETI Ancora (2, Matera); Grieco (2, Normanna); De Luca (Vigor Lamezia). Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 34 R LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT Inquadra il QRCode con il tuo smartphone e vedi il filmato! Fino a 2.000€ di sconto: il GF11 ha scelto bene! Dal 2 novembre al 5 dicembre 2010, tutti i prodotti Chateau d’Ax, compresi quelli del Grande Fratello, sono scontati fino a 2.000€, pari al 10% di sconto sul valore dell’acquisto, ricompreso tra un minimo di 500€ e un massimo di 20.000€. La zona relax del Grande Fratello con il divano Benji a moduli scomposti: lo giri e rigiri come vuoi a misura della tua casa. Il mobile Fly sospeso da terra, tutto laccato fuori e dentro; sceglilo in 101 colori diversi. Goditi la vita! 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Perché il morto, Altre cifre da brividi, in negativo: dal 2000 ad oggi hanno perso la vita per incidenti dovuti sempre a questo motivo circa 50 mila persone. Tipo uno stadio di media-grande capienza tutto esaurito. «Pensa a guidare» è la campagna lanciata dall’Ania (Associazione Nazionale tra le Imprese Assicuratrici) per sensibilizzare sull’attenzione alla guida, senza distrazioni; una campagna che ha avuto come traino proprio il calcio. Novanta metri bendato Tra ieri e sabato in due stadi della Serie A è stata presentata l'iniziativa. A Torino per Juventus-Roma e a Roma per Lazio-Napoli, via al messaggio: «Quando guidi, pensa a guidare». Coreografie colorate e musiche a tutto volume (tra l'altro guidate da Nikos Lagousakos, lo stesso che ha organizzato le cerimonie di apertura dei Giochi Olimpici di Atene 2004 e Torino 2006), ma solo sul campo: in macchina non si scherza. Già in tv e alla radio sono in palinsesto degli spot emblematici. Il succo della vicenda è che basta un attimo per perdere il controllo. Il tempo di uno squillo al cellulare, distogliere lo sguardo da davanti agli occhi per vedere solo chi è, ed è la fine. In caso di pericolo questo porterà a frenare oltre 20 metri dopo anche procedendo a soli 40 chilometri orari. Per tre secondi, a 110 all’ora, quindi sotto il limite di velocità, e sarebbe come guidare bendato per novanta metri, secondo un'indagine scientifica: quasi come un campo di calcio da una porta all’altra. Gigi e Fernando E a proposito di porte e di portieri, i testimonial di questa campagna di Ania sono proprio due numeri uno di altrettante squadre di Serie A: Gigi Buffon e Fernando Muslera (anche se sulla schiena ha l’86 resta, nell’immaginario, il numero 1). I portieri di Juventus e Lazio, coinvolte nelle partite in cui l'ini- UN TERZO DEI MORTI UNDER 30 SICUREZZA Il pallone si mobilita Un calcio ai distratti dell’automobile Nel 2008 sulle strade italiane ci sono stati 4.731 morti, oltre 1.400 dei quali con vittime under 30. In totale ci sono stati 3,7milioni di incidenti che hanno causato quasi un milione di feriti, 20 mila dei quali resteranno invalidi a vita. Una tragedia costata all’Italia oltre 30 miliardi di euro in costi sociali. La distrazione alla guida è vista come primo fattore di incidentalità stradale. Lo afferma il 51% degli italiani, che conferma di aver avuto un incidente per distrazione IL PRESIDENTE ANIA «Tragedia da due punti di Pil» Salvati: «Portieri scelti per il loro ruolo a rischio» dÈ da quarant'anni che Sandro Salvati lotta per la diminuzione del rischio, sulle strade e non. È una missione semi-impossibile, ma sperare non costa niente. Il presidente dell’Ania ci spiega i motivi della campagna "Pensa a guidare". Presidente, perché il calcio? «La più grande tragedia italiana andava resa nota attraverso la più grande passione degli italiani. Quindi, il pallone, e due partite come Juve-Roma e Lazio-Napoli. E come mai due portieri? «Perché rappresentano un ruolo in cui l'errore è fatale». Ha scelto lei Buffon e Muslera? «Gigi è un totem del calcio italiano, ci ho pensato subito. Muslera è giovane e di una squadra che lotta per lo scudetto». Lei ha parlato di grande tragedia delle morti in auto per distrazione: conferma? «Sì, una tragedia che non fa troppa notizia perché succedono morti in tutte parti d’Italia e starci dietro è impossibile, a meno di stragi. Ma i morti sono tantissimi, troppi: e il 30% di questi sono tra gli under 30». In Juventus-Roma (sopra) e Lazio-Napoli (sotto) le coreografie per presentare «Quando guidi pensa a guidare» LAPRESSE Prima di Juve-Roma e Lazio-Napoli presentata l’iniziativa dell’Ania per ribadire che in macchina non si scherza Un attimo di disattenzione di tre secondi equivale a guidare bendato per circa 90 metri, come un campo da calcio ziativa è stata presentata, hanno prestato gratuitamente il loro volto per sensibilizzare la gente su quella che il presidente dell’Ania, Sandro Salvati, ha definito «la più grande tragedia italiana». Buffon e Muslera che negli spot, visibili anche sul sito della Gazzetta dello Sport, commentano: «Di fronte a tanti incidenti stradali non potevamo restare in panchina. Ci sono distrazioni che costano un gol, altre che possono costare una vita. Per questo a chi è in automobile diciamo: quando guidi, pensa a guidare». Un messaggio impossibile da ignorare, per dimenticare i numeri di un dramma che passa spesso sotto colpevole silenzio. BUFFON E MUSLERA TESTIMONIAL «Non restiamo indifferenti» Trenta miliardi di costi sociali: davvero pesa così tanto questa piaga? «Per alluvioni e catastrofi naturali l'aggravio per lo Stato è di 6 miliardi. Cinque volte meno. Fate voi il paragone». E oltre ai morti ci sono anche i feriti e quelli che restano paralizzati. «L’80% degli incidenti è frutto di errori umani. Sono 20 mila, i paraplegici accertati per incidenti da distrazione». Buffon (foto sopra) al telefonino prende un gol: Muslera idem perché guarda una ragazza. «Ci sono distrazioni che costano un gol: le altre la vita». La campagna di Ania vive anche degli spot con i due portieri. Che dicono: «Davanti a tanti incidenti stradali non potevamo restare in panchina». La guida distratta uccide più dell'alcol? «Nettamente. Purtroppo in generale manca la cultura delle regole, ma noi lavoriamo per ridarle la giusta importanza». a.ru. Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 36 R LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT FORMULA 1 LA BEFFA DI ABU DHABI l’analisi di UMBERTO ZAPELLONI 1 5 RIPRODUZIONE RISERVATA CHE ERRORE! MA GRAZIE LO STESSO L’errore c’è stato ed è anche di quelli difficili da dimenticare e da perdonare. La Ferrari ha sbagliato dove una volta dominava: nella scelta della strategia. Dai box hanno mandato Alonso in marcatura su Webber, lasciando via libera a Vettel, volato indisturbato verso un Mondiale meritatissimo. Si è scelto di seguire da vicino la Red Bull sbagliata, senza contare che l’ingresso della Safety Car aveva già fatto saltare il banco con il cambio gomme anticipato di Rosberg e Petrov infilatisi tra la Ferrari e il quarto posto che avrebbe portato al titolo. Così Alonso si è ritrovato imbottigliato nel traffico dell’ora di punta su una pista scenograficamente stupenda ma sportivamente demenziale, considerando che i sorpassi non sono consentiti quasi mai, come si era già capito un anno fa quando, in tutta la gara, ne furono possibili solo quattro. Gli sarebbe bastato seguire la strategia di Vettel, guidare da taxi driver e oggi sarebbe lui il campione. È il 15˚ giro e Fernando Alonso fa il pit stop: la mossa che gli costerà il titolo IL FILM L’incubo comincia con uno scatto difficile COLOMBO S BUTTON PASSA AL VIA Scatta bene Vettel che parte con la macchina che punta verso il centro pista: mantiene il comando su Hamilton Alonso perde una posizione ed è 4O dietro a Button IPP SPROFONDO La Ferrari butta via il Mondiale Vettel campione E’ un peccato perché il titolo era davvero a portata di Alonso e perdere così il Mondiale fa ancora più rabbia di quando capitò due anni fa a Massa. La Ferrari ha giocato male le sue carte e Alonso, che a fine gara avrebbe potuto evitare di mostrare il pugno a Petrov, non è riuscito a fare il miracolo che ad un certo punto gli hanno chiesto via radio: «Sfrutta tutto il tuo talento, sappiamo che è enorme». Il talento di Fernando non è bastato a mettere le ali a una Ferrari incapace di sorpassare la Renault, è rimasto ingabbiato in una strategia molto simile ad un autogol. LIUZZI SOPRA SCHUMACHER Fernando e la Ferrari sono stati straordinari a tenere in vita il campionato fino all’ultima gara in una stagione dove il dominio Red Bull è stato devastante (15 pole e 9 vittorie in 19 gare). Soltanto la grande rimonta da Monza in poi ha permesso di arrivare ad Abu Dhabi con una Ferrari davanti a tutti e un bel rigore da calciare dopo il giro perfetto di Alonso in qualifica. Il rigore è finito fuori. Come quelli calciati da Baresi, Baggio e Massaro nella finale Mondiale di Usa ’94. Una botta difficile da digerire, ma dalla quale si deve ora ripartire con più fame di vittoria di prima. Con buona pace di quei politici che non perdono mai l’occasione di stare zitti. Alonso perde il Mondiale nei 40 giri, impotente dietro la Renault di Petrov che non commette scorrettezze ma guida al limite per non farsi superare sul dritto COLOMBO Poco dopo il via la Force India di Liuzzi sale sulla Mercedes di Schumi, che rischia grosso. La testa viene sfiorata dal muso dell’auto di Vitantonio COLOMBO Il cambio gomme anticipato di Webber manda nel panico i box del Cavallino. Alonso lo imita e perde tutto: è solo 7˚ DAL NOSTRO INVIATO PINO ALLIEVI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ABU DHABI (Emirati Arabi) dUn suici- IL TAPPO AL TITOLO IL TRIONFO DI SEBASTIAN Con Hamilton e Button staccati, l’ultimo giro è una passerella per Vettel: alla sua 5a vittoria stagionale, la 10a in carriera, conquista gara e titolo mondiale REUTERS dio. Incredibile, inimmaginabile, imprevedibile. La Ferrari si è tolta di mezzo da sola e ha regalato il Mondiale a Sebastian Vettel e alla Red Bull, nel giorno in cui il trionfo rosso era atteso in tutte le piazze d’Italia e di Spagna. Fernando Alonso è stato virtualmente campione sino alle 17.30 (ora locale) di ieri. Poi la Ferrari ha deciso di farsi male. Ed è finita lì, poco da aggiungere. Meglio sarebbe stato se fosse scoppiato il motore o se ci fosse stata una foratura, almeno avremmo avuto qualcosa su cui recriminare. Perdere in questo modo non è accettabile, non è digeribile. Tristezza Stefano Domenicali è scoppiato in lacrime, Luca di Montezemolo ha ammesso gli errori, Sergio Marchionne è stato categorico, prima di lasciare in fretta il circuito: «Mi spiace per Fernando, siamo stati noi a fermarci prima del dovuto, non è stata colpa degli altri...». La Ferrari si prende le colpe e salva il pilota. Non potrebbe fare altrimenti, dinanzi a un errore strategico in mondovisione: così clamoroso da oscurare una stagione comunque bella e facendo apparire lontana anche la vigilia del GP, quando Alonso comandava la classifica con 8 punti su Mark Webber, mentre Vettel era indietro di 15. Era solo ieri l’altro. Il giorno prima del suicidio. 4 SEB VINCE PER SOLI 4 PUNTI 1. Vettel Ger-Red Bull 256 punti 2. Alonso Spa-Ferrari 252 punti 3. Webber Aus-Red Bull 242 punti Errore Perché suicidio? Perché quando Alonso è scattato quarto, alle spalle del leader Vettel, di Lewis Hamilton e di Jenson Button, con Webber alle spalle, l’impresa era già fatta. Bastava rimanere lì, attendere. Poi sono accaduti due episodi: è uscita la Safety Car, a metà del primo giro, per un botto pauroso quanto incruento tra Michael Schumacher e Vitantonio Liuzzi. Chi non aveva nulla da perdere è rientrato a montare pneumatici duri per continuare sino alla fine: gli ininfluenti Jaime Alguersuari e Lucas Di Grassi, i più insidiosi Nico Rosberg e Vitaly Petrov. Quando la corsa è ripresa, Webber è andato a strisciare con la ruota posteriore destra contro il guard-rail, rientrando poco dopo a cambiare le gomme, visto che una rischiava di afflosciarsi. E con le dure ha subito fatto tempi eccellenti. Che hanno mandato nel panico la Ferrari, focalizzata su Webber mentre invece Vettel fuggiva avanti. Così si è deciso di far rientrare prima Felipe Massa (13˚ passaggio) e poi Alonso (15˚), sperando di proiettarli, con le gomme dure, nelle prime posizioni col passare dei giri. Avesse atteso — non c’era fretta, Fernando viaggiava co- P la vignetta Il bacio Sebastian Vettel, 23 anni, e la sua coppa di STEFANO FROSINI REUTERS Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT w Il team 2 I NUMERI La scelta sbagliata 10 è stata di Dyer Sebastian Vettel quest’anno era stato primo in classifica solo due volte e sempre a pari merito con un altro pilota O ROSSO LA SCHEDA O SEBASTIAN VETTEL GERMANIA - 23 ANNI PILOTA RED BULL Sebastian Vettel è nato a Heppenheim (Ger) il 3 luglio ’87, ha corso 62 GP vincendo 10 volte. A 23 anni 4 mesi e 11 giorni è il più giovane iridato, meglio di Lewis Hamilton. Il talento tedesco ha iniziato nel ’95 con i kart, nel 2003 ha corso in F. Bmw (18 vittorie in 20 gare) poi in F.3 (’05-'06) e in F.1 dal 2007 come 3O pilota Bmw. Ha debuttato nel GP Usa poi è passato alla Toro Rosso con cui, nel 2008, ha fatto a Monza pole e vittoria, diventando anche in queste classifiche il più giovane di sempre me Button — avrebbe salvato sia la gara sia il Mondiale. Bloccati Con i pit stop anticipati, Massa si è ritrovato dietro la Toro Rosso di Alguersuari e non l’ha più passata, mentre Alonso ha fatto 40 giri davanti a Webber ma dietro la Renault di Petrov (!) senza poterla attaccare, perché la F10 era più lenta in rettilineo di 3-6 km orari che non permettevano di uscire di scia per l’azzardo. La corsa della Ferrari, che ha valutato male il consumo delle gomme, è finita lì. In compenso, Button (3˚) ha completato ben 39 giri con pneumatici teneri e Robert Kubica addirittura 46, tenendosi dietro, a sua volta, Hamilton (finito 2˚) per tre quarti di gara. Avesse seguito la strategia McLaren, la Ferrari ieri sera avrebbe festeggiato. Invece Alonso, intruppato nel traffico e innervosito da Petrov è giunto 7˚ quando invece con un facile 4˚ posto avrebbe conquistato il titolo. Panico Un errore grave quello del box Ferrari, che quest’anno (ma anche nel 2009) è stato più d’una volta sotto accusa per Lo spagnolo bloccato per 40 giri da Petrov che andava più forte in rettilineo. Marchionne: «Mi spiace per Fernando» strategie sbagliate. Nel momento decisivo è accaduto di nuovo, mandando all’aria un’annata. Pazzesco. Record Così Vettel, a 23 anni e 4 mesi, è il più giovane iridato di sempre, con la Red Bull che ha conquistato il titolo piloti dopo quello costruttori, senza aver mai dato ordini di scuderia. Grazie a una macchina formidabile, la RB6. Chapeau. Vettel è stato velocissimo, tenace, duro. Ha meritato. È invece crollato Webber, 8˚ all’arrivo e 3˚ in un Mondiale che poteva essere suo. La verità è che Vettel ha beffato tutti. Però non ce l’avrebbe fatta senza la perversa complicità Ferrari. Questo farà perdere il sonno a molti, a Maranello. Ma a qualcuno, forse, anche il posto. Le vittorie ottenute in carriera da Sebastian Vettel. Solo in questa stagione ne ha centrate cinque 15 Il tecnico ora potrebbe saltare Domenicali: «Che errore fare la corsa soltanto su Mark» Le pole position ottenute dal pilota tedesco in 62 gare. Quest’anno ne ha centrate ben 10 su 19 gran premi rebbe rimasta quella pianificata. Processo Qualcosa a Maranello cambierà, questo lo si è intuito, qualche testa (quella dell’ingegnere australiano appare davvero molto a rischio) salterà. Anche Domenicali, pur riaffermando che la Ferrari non è formata da «una manica di incompetenti» e rifiutando processi pubblici («le valutazioni le faremo tra di noi»), ammette che «a Maranello si hanno le idee chiare sulle aree nelle quali investire e dove è necessario fare un passo avanti per tornare ad essere vincenti. Perché il bello e il brutto della Ferrari è che siamo condannati a vincere e arrivare secondi è una sconfitta». Il cambiamento è già iniziato, spiega Domenicali: ha riguardato «le metodologie» e l’innesto di alcune persone (come l’ex McLaren Pat Fry)» nell’organico: «I frutti li vedremo il prossimo anno». Presidente Luca di Montezemolo cerca di risollevare il morale della truppa, radunandola dietro il box, lontano da occhi indiscreti. Il discorso presidenziale «Non sapevamo la durata delle gomme e siamo finiti nel traffico: la peggior gara dell’anno» 256 Grazie al nuovo regolamento che assegna 25 punti a vittoria, Vettel ha realizzato il record di punti numeri di G. Cortinovis 37 R «Non siamo un gruppo di incompetenti e sappiamo dove fare un passo avanti» Aria di smobilitazione al box Ferrari: sorridono solo i manichini... AP DAL NOSTRO INVIATO ANDREA CREMONESI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ABU DHABI d«È come se mi stessi risvegliando da un brutto sogno», commenta Piero Ferrari mentre all’esterno della palazzina della rossa si respira aria di smobilitazione. Stefano Domenicali parla di «un pugno nella pancia». La festa accarezzata alla vigilia non c’è, gli ospiti importanti — il presidente della Fiat, John Elkann e l’amministratore delegato Sergio Marchionne — si sono volatilizzati mentre ancora risuonano le note dell’inno tedesco che incoronano Vettel vincitore della gara. Resta a guardarsi intorno, come stordito, soltanto il tenore Placido Domingo, mentre di re Juan Carlos si sono perse le tracce. Disastro Tocca a Domenicali spiegare che cosa è andato storto: «È stata la gara peggiore della stagione — ha esordito —: abbiamo commesso tre errori il primo è stato quello di marcare Webber con tutte e due le macchine; il secondo è di non aver compreso che le gomme tenere sarebbero durate più a lungo di quanto ci aspettassimo, il terzo di non aver considerato adeguatamente la difficoltà di superare le altre vetture». Colpevole Domenicali si guarda bene nell’indicare il colpevole («ragioniamo sempre da squadra») ma chi aveva le cuffie in testa in quei momenti cruciali sostiene che la decisione finale (rivelatasi fatale) sia stata presa da Chris Dyer, il coordinatore dei tecnici in pista, pochi istanti dopo che Andrea Stella, l’ingegnere di pista, aveva invece confermato ad Alonso che la strategia ferrarista sa- tocca l’orgoglio del team e sono in tanti che si mettono a piangere. Poi in pubblico sorvola sulle responsabilità («forse si potevano fare scelte differenti») e cerca di addolcire la delusione: «Siamo giù di morale perché fa male perdere all’ultima gara quando ci avevamo ormai fatto la bocca al titolo. Ma ormai succede da 12 anni che siamo in lizza per il titolo. Qualche volta abbiamo vinto, qualche volta abbiamo perso all’ultima gara. È capitato nel 2008 con Massa e si è ripetuto qui. Ma voglio ringraziare la squadra che non ha mai mollato, Fernando che ci ha sempre creduto e si è dimostrato determinato e veloce. Guardiamo avanti perché vogliamo vincere l’anno prossimo». La squadra ringrazia e si schiera compatta, stigmatizzando «coloro che in cerca di popolarità hanno scelto questa occasione» per attaccare il Cavallino. LA LEGA CONTRO IL PRESIDENTE DELLA ROSSA Calderoli: «Strategia demenziale Montezemolo deve dimettersi» Non aspettavano altro. Forse hanno anche gufato. Ma alcuni esponenti della Lega hanno colto l’occasione della sconfitta di ieri per replicare alla recenti critiche sul governo del n.1 della Ferrari, Luca di Montezemolo. La prima bordata è del ministro per la Semplificazione Normativa, Roberto Calderoli: «La Ferrari è riuscita a perdere un Mondiale già vinto grazie alla demenziale strategia. Chi è responsabile di questa disfatta deve andarsene. Entro sera (ieri; n.d.r.) ci aspettiamo le dimissioni di Montezemolo, il quale, al posto di fare il grillo parlante della politica senza beccarne mai una, dovrebbe imparare dagli altri come si gestisce una vittoria». Rincara la dose il vice ministro alle Infrastrutture, Roberto Castelli: «Se dovessi usare nei suoi confronti lo stesso metro di giudizio che Montezemolo usa nei confronti del governo, dovrei dire che Alonso ha perso il titolo per la gestione dilettantesca della corsa». «Se Montezemolo avrà in politica la stessa fortuna che ha avuto in F.1, povera Italia!», chiude l’eurodeputato Matteo Salvini. In difesa del presidente si è schierato il vicepresidente della commissione Affari Europei, Enrico Farinone (PD): «I leghisti pensino al GP di Monza che rischia di essere declassato da quello di Roma per l’alleanza Pdl-Lega». Nessuna replica dal presidente della Ferrari, che ha preferito ricordare «il grande lavoro fatto dagli uomini e le donne della Ferrari». E il sostegno dei tifosi. Da tutta Italia, ma anche dall’estero, in 8.000 ieri hanno seguito la gara di Abu Dhabi sul maxischermo a Maranello. Sicuramente senza gufare. Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 38 R LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT FORMULA 1 LA BEFFA DI ABU DHABI Le lacrime di Alonso «Ho perfino gufato» LA RISPOSTA DI VITALY L’OSTACOLO RUSSO 1 «È andato tutto storto, speravo che Vettel si fermasse Il gestaccio a Petrov? Non era mai stato così aggressivo» DAL NOSTRO INVIATO ANDREA CREMONESI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ABU DHABI (Emirati Arabi) dQuando LAPRESSE Incubo Guarda al futuro Fernando perché il presente fa ancora male. Ricorderà per un pezzo, negli incubi notturni, la sagoma di quella Renault (proprio la scuderia con la quale ha corso 6 stagioni e vinto 2 Mondiali) là davanti che è diventata un ostacolo insormontabile. «Il mio gestaccio alla fine rivolto a Petrov? Era di frustrazione, dopo 40 giri dietro di lui! E mai l’avevo visto così aggressivo quest’anno». Errore Il fatto è che Fernando lì non ci sarebbe stato se non fosse stato fermato troppo presto per marcare Webber. «Eravamo davanti a un bivio — spiega lo spagnolo —: o difenderci da Rosberg e Petrov che si erano fermati ai box con la Safety Car o farlo su Webber. Abbiamo scelto la seconda opzione anche perché avevamo notato che da quando Mark aveva sostituito le gomme andava più forte. Se non mi fossi fermato subito, rischiavo di finirgli alle spalle. La verità è che è andato tutto storto: la partenza dove Button mi ha passato e Hamilton non è riuscito a farlo su Vettel come speravo; quelle soste con la Safety Car di Petrov e Rosberg che alla fine li ha avvantaggiati mentre di solito in casi del genere si finisce in coda». Conferma Dietro la Renault, Alonso ammette di aver gufato. «Ho sperato sino alla fine che Sebastian si fermasse e solo quando ha tagliato il traguardo ho capito che il titolo era perso. Ma è come al Tour de France, perdi la maglia gialla per pochi secondi ma non perché è andata male la crono finale, piuttosto hai perso nelle tappe precedenti. Se noi abbiamo perso per nostri errori 25 punti, la Red Bull forse ne ha persi 100! Nel 2011 dovremo migliorare in strategia e nell’affidabilità dei motori. E avere tra le mani una macchina che sia sempre all’altezza di McLaren e Red Bull». Per rilassarsi fernando ha deciso di tornare a casa per qualche giorno prima di ripresentarsi in pista ad Abu Dhabi per i test di sabato. DAL NOSTRO INVIATO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA 2 3 1. Fernando Alonso si ritrova dietro la Renault di Vitaly Petrov dopo il cambio gomme. 2. Lo spagnolo cerca di passare il russo. 3. Dopo il traguardo, il ferrarista manda Vitaly a quel paese LIVERANI-LAPRESSE ABU DHABI d I suoi occhi di ghiaccio erano noti a tutti, da ieri si sa pure che Vitaly Petrov, primo russo a correre in F.1, ha nervi d’acciaio. Non è da tutti vedere per 40 giri la sagoma della Ferrari guidata dal leader del Mondiale negli specchietti e non commettere mai uno sbaglio. A perdere la calma, casomai, è stato Fernando Alonso. A fine gara, infatti, lo spagnolo gli ha rivolto un gesto di stizza con la mano, quasi a volergli dire: «Ma cosa volevi dimostrare?». «Lo capisco, mi sarei comportato così anch’io se avessi perso il campionato del mondo. Ma ho fatto soltanto la mia corsa, se mi avesse attaccato a fondo probabilmente non avrei resistito troppo perché sapevo che lui si stava giocando il titolo. Ma in realtà non l’ha mai fatto e io ho difeso la mia posizione. Io sono qui per lottare, come qualsiasi altro pilota», ha sottolineato Vitaly che ha anche ammesso di aver terminato la gara con la sospensione posteriore sinistra danneggiata. a.cr. Un marchio Daimler. è entrato nello stanzino e i suoi uomini si sono alzati in piedi per applaudirlo, Fernando Alonso si è lasciato andare a un pianto liberatorio nel quale ha trascinato anche alcuni dei suoi uomini. «Il loro applauso è stato emozionante — dice una volta che si è ricomposto — lo apprezzo e lo porterò sempre con me come uno dei ricordi più belli del 2010. Perché al di là delle vittorie, questa stagione è stata positiva per il bel rapporto che ho instaurato con la squadra. Un team compatto, determinato per questo guardo al futuro con fiducia: se abbiamo lottato sino all’ultima gara per il titolo pur avendo a disposizione una macchina meno veloce di Red Bull e McLaren, come racconta anche la classifica costruttori, cosa possiamo fare con una macchina più veloce?». Fernando Alonso, 29 anni, torna mestamente ai box dopo aver concluso solamente al 7˚ posto il GP di Abu Dhabi «Capisco la sua rabbia ma ho fatto la mia gara» Il mio Van. Il nuovo Vito. Nuovo Vito. L’affidabilità di cui vantarsi. Consumi ridotti e più rispetto per l’ambiente grazie alle nuove motorizzazioni diesel CDI Euro 5 da 4 e 6 cilindri, al nuovo cambio meccanico ECO Gear e alla disponibilità del Pacchetto BlueEFFICIENCY. Motori da 70 kW (95CV) a 165 kW (224CV). P.T.T. da 2800 a 3200 kg secondo le versioni e volume di carico da 5,2 a 7,4 mc. Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 39 R FORMULA 1 LA BEFFA DI ABU DHABI BABY FENOMENI Ha battuto il record di Hamilton V VETTEL HAMILTON ALONSO FITTIPALDI M. SCHUMACHER Red Bull-Renault Campione del mondo 2010 Età: 23 anni e 134 giorni ANSA McLaren-Mercedes Campione del mondo 2008 Età: 23 anni e 301 giorni IPP Renault Campione del mondo 2005 Età: 24 anni e 59 giorni INFOPHOTO Lotus-Ford Campione del mondo 1972 Età: 25 anni e 274 giorni OLYMPIA Benetton-Ford Campione del mondo 1994 25 anni e 315 giorni REUTERS MARCO DEGL’INNOCENTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ABU DHABI (Emirati Arabi) dNel mo- mento in cui il sogno più grande si realizzava, Sebastian Vettel è scoppiato in lacrime. Con la voce rotta dal pianto, appena tagliato il traguardo della decima vittoria in carriera, quinta stagionale, che lo ha laureato più giovane campione della F.1 a 23 anni 4 mesi e 11 giorni, al biondo tedeschino della Red Bull la voce si è strozzata in gola: «Grazie ragazzi! Campione del mondo, incredibile!», ha urlato via radio al team. NUMERO 1 IL GRANDE DELUSO «Hanno sbagliato a marcarmi» Webber: «Non sono stato veloce, Seb merita il Mondiale» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ABU DHABI dDa favorito per il titolo, con Alon- so, a eroe tragico di questa finale di campionato. Proprio come lo spagnolo. Mark Webber si è dovuto inchinare al più giovane compagno di squadra Sebastian Vettel: «Semplicemente, non sono stato abbastanza veloce al momento giusto», ammette l’australiano della Red Bull. Che precisa: «Già la qualifica mi aveva fatto un po’ male; dopodiché tutto è diventato più difficile. In gara ho avuto un’altra giornata dura e non ha funzionato come speravo. Invece Sebastian ha trovato il ritmo giusto al momento giusto, nelle ultime gare è stato lui ad avere in mano il Mondiale e voglio congratularmi con lui». Webber, comunque, ha anche sottolineato: «Nello sport quando uno arriva così vicino all’obiettivo e lo fallisce di poco è chiaro che prova emozioni non piacevoli. Ma non mi getterò certo nella disperazione, la vita continua». Successore Lacrime anche sul podio, durante l’inno tedesco, dopo il salto «alla Schumacher». Lacrime a stento trattenute durante la prima conferenza stampa da campione, accanto ai due iridati che lo hanno preceduto, Jenson Button e Lewis Hamilton. «Non so cosa devo dire, ma in ogni caso sono felice. Non posso ancora credere che sia successo. Quando ho passato il traguardo non sapevo se quello che avevo fatto era sufficiente. Il mio ingegnere mi ha det- Aiuto Parlando della sua gara Mark fa presente che anche lui, sia pure indirettamente, ha aiutato Vettel: «Alonso non ha fatto bene a cambiare così presto le gomme, perché doveva marcarmi. In un certo senso, quindi, è stata una prestazione di tutto il team, la nostra. Ma io non ho ottenuto il risultato che volevo. in questa stagione ci sono state molte cose positive. Ma anche negative: purtroppo anche in questo fino settimana ed è stato davvero un peccato. Nelle prossime settimane avremo, però, tutto il tempo per pensarci sopra. Ma il team ha vinto due titoli, non è stata certo una cattiva stagione». I complimenti della Merkel. Mateschitz: «Forse abbiamo avuto più fortuna che ragione ma ce lo siamo meritato» m.d.i. to che le cose si era messe molto bene e in quel momento ho cominciato a capire che poteva essere davvero successo. Non ho guardato i maxischermi fino a che non mi hanno urlato: sei campione!». Confusione Sopraffatto dall’emozione, Vettel ha continuato a gettare nei microfoni sensazioni, più che frasi pensate. «La stagione per me e per tutti è stata molto dura: fisicamente e mentalmente. Con tutti i leader che la classifica ha avuto e che poco dopo venivano già dati fuori gioco, come Alonso, che è ritornato forte o Hamilton. Ma io avevo fiducia in me stesso e ho cercato sempre di tenere lontane le pressioni esterne. Anche quello di negativo che dicevano su di noi, che ho preferito ignorare. Sabato notte, a letto, pensavo a come sarebbe andata la gara. Ci ho messo un bel po’ prima di addormentarmi. Prima del via ho cercato di evitare al massimo il contatto con la gente. Pensavo solo a vincere: la macchina qui era davvero fenomenale. È un sogno! In testa alla classifica per la prima volta in questa stagione e proprio alla fine!». Compagni Gli viene chiesto co- «Sono tra Schumi e Senna: incredibile!» Vettel tagliato il traguardo è scoppiato a piangere Horner: «Siamo campioni e senza ordini di scuderia» sa significhi questo titolo. «Essere nella lista di quelli che hanno vinto dal 1950 ad oggi, con Schumacher, Senna... mi mancano le parole...». Commossi anche i familiari. «Abbiamo finalmente raggiunto quello che abbiamo sempre sognato», ha detto papà Norbert, che con la moglie Heike, la figlia maggiore Stefanie e l’ultimogenito Fabian, di 11 anni hanno seguito trepidanti la gara in una saletta Red Bull. L’altra sorella, Melanie, è rimasta a casa. Come la sua ragazza, Hanna, alla quale Sebastian ha mandato un timido saluto dalla tv. Passaggio di consegne tra Michael Schumacher, 41 anni (a destra) e Sebastian Vettel, 23 ANSA-GETTY Squadra «Siamo diventati campioni del mondo da veri sportivi: in pista, senza ordine di scu- deria», ha sottolineato Horner. E Dietrich Mateschitz, il proprietario della scuderia, che in soli 5 anni di F.1 ha vinto entrambi i Mondiali ha ammesso: «Non ci speravo più. Mi tremavano le gambe. Forse abbiamo avuto più fortuna che ragione, ma ce lo siamo meritato». A Vettel sono arrivati subito i complimenti dalla Germania, a partire dal presidente della repubblica, Chistian Wulf, e della cancelliera Angela Merkel, che ha elogiato il suo sangue freddo. «Sebastian ha avuto una stagione fantastica, con un’ultima parte grandiosa», è stato il complimento di Michael Schumacher. Che non è più l’unico tedesco iridato: Seb è campione 2.342 giorni dopo di lui. L’ALBO D’ORO È il secondo pilota tedesco a conquistare il titolo, 2.342 giorni dopo Michael 1950 Farina Ita-Alfa Romeo 1951 Fangio Arg-Alfa Romeo 1952-53 Ascari Ita-Ferrari 1954 Fangio Arg-Mercedes / Maserati 1955 Fangio Arg-Mercedes 1956 Fangio Arg-Ferrari 1957 Fangio Arg-Maserati 1958 Hawthorn GB-Ferrari 1959-60 Brabham Aus-Cooper 1961 P. Hill Usa-Ferrari 1962 G. Hill GB-Brm 1963 Clark GB-Lotus 1964 Surtees GB-Ferrari 1965 Clark GB-Lotus 1966 Brabham Aus-Brabham 1967 Hulme NZ-Brabham 1968 G. Hill GB-Lotus 1969 Stewart GB-Matra 1970 Rindt Aut-Lotus 1971 Stewart GB-Tyrrell 1972 Fittipaldi Bra-Lotus 1973 Stewart GB-Tyrrel 1974 Fittipaldi Bra-McLaren 1975 Lauda Aut-Ferrari 1976 Hunt GB-McLaren 1977 Lauda Aut-Ferrari 1978 Andretti Usa-Lotus 1979 Scheckter Saf-Ferrari 1980 Jones Aus-Williams 1981 Piquet Bra-Brabham 1982 Rosberg Fin-Williams 1983 Piquet Bra-Brabham 1984 Lauda Aut-McLaren 1985-86 Prost Fra-McLaren 1987 Piquet Bra-Williams 1988 Senna Bra-McLaren 1989 Prost Fra-McLaren 1990-91 Senna Bra-McLaren 1992 Mansell GB-Williams 1993 Prost Fra-Williams 1994-95 Schumacher Ger-Benetton 1996 Hill GB-Williams 1997 Villeneuve Can-Williams 1998-99 Hakkinen Fin-McLaren 2000-01-02-03-04 Schumacher Ger-Ferrari 2005-06 Alonso Spa-Renault 2007 Raikkonen Fin-Ferrari 2008 Hamilton GB-McLaren 2009 Button GB-Brawn 2010 Vettel Ger-Red Bull Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 40 R LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 41 R FORMULA 1 LA BEFFA DI ABU DHABI Hamilton sulle ali della McLaren La nuova aerodinamica rilancia Lewis e il compagno Button. Kubica, che sorpasso a Kobayashi LE PAGELLE di PINO ALLIEVI Pilota dal carattere d’acciaio P 10 SEBASTIAN VETTEL Ci ha sempre creduto. Impegnandosi come un matto anche quando pareva spacciato. Un pilota d’acciaio nel carattere, nonostante la giovanissima età e una maturazione agonistica incompleta: 10 pole e 5 vittorie dicono che non ha rubato nulla. La Red Bull non ha voluto fare giochi di squadra ed è rimasta imparziale nel duello tra lui e Webber: un merito in più. Sebastian Vettel, 23 anni: 62 GP in carriera, 10 vittorie e 15 pole IPP LEWIS HAMILTON ROBERT KUBICA 8 8 Grande in qualifica e corsa, pure lui bloccato da una Renault, quella di Kubica, sino al cambio gomme. Poi ha rimonto valanghe di secondi su Vettel, ma era tardi, Con la McLaren rivitalizzata dalla nuova ala, Hamilton, come Button, è tornato ai suoi abituali livelli ANSA Si parlerà della Renault d’inverno. Sia di quella di Petrov che ha bloccato la Ferrari di Alonso sia di quella di Kubica, che ha incendiato gli arabi col sorpasso, all’esterno, di Kobayashi. Con Robert, 5o, che ha ottenuto un tempo sul giro vicino a Vettel LAPRESSE 4 GLI ALTRI Bridgestone ha vinto 175 gare: merita 8 SI RIPARTE IL 13 MARZO IN BAHRAIN BRIDGESTONE 8 Ha dato l’addio alle corse con il GP di Abu Dhabi, al termine di 14 stagioni che hanno fruttato 175 vittorie (anche perché spesso ha corso da sola). Grande partner per la Ferrari dell’era Schumacher. Venti gare nel 2011 con la novità del GP dell’India. 13 marzo Bahrain 27 marzo Australia JENSON BUTTON 7,5 Ha corso bene, con uno sprint al via in cui ha bruciato Alonso. Podio meritatissimo. 10 aprile Malesia NICO ROSBERG 7,5 Grande corsa, un quarto posto alle spalle dei protagonisti del Mondiale, al termine di una stagione molto brillante. 8 maggio Turchia FERNANDO ALONSO 7 6 Non è il più simpatico della F.1, e non ha fatto nulla di straordinario al suo primo anno. Ma ieri, con il montaggio anticipato delle gomme dure, ha azzeccato tutto. Alonso si è arrabbiato con lui ma il russo non è stato mai scorretto LAPRESSE Si è preso le colpe della strategia sbagliata. Ma il suo GP è appena sufficiente, dietro tanti comprimari, dopo qualificazioni che gli avevano dato la quasi certezza del titolo. Spettava alla Ferrari non farlo ritrovare in quella situazione AP FELIPE MASSA MARK WEBBER 5.5 5 Ha chiuso 10o la stagione più infelice della carriera. In gara ha patito come Alonso alle spalle di una Toro Rosso (motorizzata Ferrari!) più veloce. In prova aveva fatto poco, quando ci si aspettava che potesse dare una mano ad Alonso. Ci eravamo illusi... LAPRESSE Che peccato! Il titolo sembrava quasi suo, sino a 2 GP fa. Poi il crollo, soprattutto psicologico, con una Red Bull che gioiva soltanto se vinceva Vettel e non lui. Così Mark negli ultimi GP non è più stato lui: ha sofferto. E anche qui ha reso meno di quanto avrebbe saputo fare AP Da quarto a primo grazie a una grande partenza 22 maggio Spagna 29 maggio Monaco 12 giugno Canada 26 giugno Europa RUBENS BARRICHELLO 6 Bella qualifica, però in gara è scomparso. Ma non ha corso male. 10 luglio G. Bretagna NICO HÜLKENBERG 5,5 Dopo il lampo nelle qualificazioni di Interlagos si è perso. Ieri è giunto 16˚. E non ha la certezza del posto per il 2011. 31 luglio Ungheria 24 luglio Germania 28 agosto Belgio 11 settembre Italia LOTUS 5 Che tristezza vedere la Lotus di Trulli che nel finale di gara perdeva pezzi lungo il circuito! Per fortuna cambieranno molto cose nel team e Jarno, magari, tornerà a sorridere. 25 settembre Singapore MICHAEL SCHUMACHER ng Ha chiuso male l’annata del rientro, dopo una collisione (forse evitabile) con Rosberg e il rischio che Liuzzi gli facesse male. Poi il sospiro di sollievo. 30 ottobre India 9 ottobre Giappone 16 ottobre Corea del Sud 13 novembre Abu Dhabi 27 novembre Brasile LE CLASSIFICHE L’ARRIVO Valsecchi chiusura perfetta 17 aprile Cina JAIME ALGUERSUARI 7 Nono con la Toro Rosso, una stagione in crescendo. Anche per lui il pit stop anticipato al primo giro ha pagato. VITALY PETROV GP2 ULTIMA GARA ROBERTO CHINCHERO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ABU DHABI dÈ andata a Davide Valsecchi (nella foto Pellegrini) l’ultima gara della GP2 2010 disputata ieri sul circuito di Abu Dhabi. Il 23enne di Erba è partito in maniera perfetta dalla 4ª alla 1ª posizione, controllando poi gli assalti di Luiz Razia. Il secondo posto finale di Razia è stato prezioso per il team italiano Rapax, che dopo il titolo piloti con Pastor Maldonado, ha conquistato anche il titolo a squadre. Il venezuelano, in odore di passare alla Williams F.1 nel 2011, ieri ha chiuso 10˚. Il podio è stato completato dal francese Romain Grosjean, mentre Fabrizio Crestani ha chiuso 15˚. Gara 2: 1. Valsecchi (Ita-iSport) in 40’59"120, media 178,707 km/h; 2. Razia (Bra-Rapax) a 0”925; 3. Grosjean (Fra-Dams) a 5”107; 15. Crestani (Ita-DPR) a 37”828. Classifica finale: 1. Maldonado p. 87; 2. Perez 71; 3. Bianchi 52; 4. Clos 51; 8. Valsecchi 31; 12. Ricci 16; 19. Filippi 5. I GIRI VELOCI PILOTI POS PILOTA NAZ 1. VETTEL GER Red Bull-Renault 2. HAMILTON GB McLaren-Mercedes 3. BUTTON GB McLaren-Mercedes 4. ROSBERG 5. TEAM DISTACCO (PIT STOP) 1h39’36"837 (1) media 183,923 km/h a 10"162 (1) a 11"047 (1) GER Mercedes a 30"747 (1) KUBICA POL Renault a 39"026 (1) 6. PETROV RUS Renault a 43"520 (1) 7. ALONSO SPA Ferrari a 43"797 (1) 8. WEBBER AUS Red Bull-Renault a 44"243 (1) 9. ALGUERSUARI SPA Toro Rosso-Ferrari 10. MASSA BRA Ferrari 11. HEIDFELD GER Sauber-Ferrari 12. BARRICHELLO BRA Williams-Cosworth a 50"201 (1) a 50"868 (1) a 51"551 (1) a 57"686 (1) 13. SUTIL GER Force India-Mercedes a 58"325 (1) 14. KOBAYASHI GIA Sauber-Ferrari a 59"558 (1) 15. BUEMI SVI Toro Rosso-Ferrari a 1’03"178 (1) 16. 17. 18. 19. 20. 21. GER FIN BRA BRA AUT ITA Williams-Cosworth a 1’04"763 (1) HÜLKENBERG KOVALAINEN DI GRASSI SENNA KLIEN TRULLI Lotus-Cosworth a 1 giro (1) Virgin-Cosworth a 2 giri (1) HRT-Cosworth a 2 giri (1) HRT-Cosworth a 2 giri (1) Lotus-Cosworth a 4 giri (2) RITIRATI: Al 1˚ giro SCHUMACHER (GER-Mercedes) incidente e LIUZZI (ITA-Force India Mercedes) incidente; al 44˚ GLOCK (GER-Virgin Cosworth) cambio. GIRO PIÙ VELOCE: il 47˚ di HAMILTON in 1’41"274, media 197,428 km/h. NOTE: Dal 1˚ al 24˚ giro Vettel; dal 25˚ al 39˚ Button; dal 40˚ al traguardo Vettel Safety Car: dal 1˚ al 5˚ giro. POS PILOTA NAZ PUNTI BAH AUS MAL CIN SPA MON TUR CAN EUR GB GER UNG BEL ITA SIN GIA COR BRA ABU 12 18 25 25 25 1. VETTEL GER 256 12 25 8 15 18 12 25 6 15 15 25 25 15 25 15 252 2. ALONSO SPA 6 25 12 12 18 8 4 15 4 25 18 8 15 18 18 242 3. WEBBER AUS 18 4 4 2 18 4 25 25 15 10 25 8 25 10 18 12 240 4. HAMILTON GB 25 18 15 8 8 18 10 25 25 18 18 12 18 12 12 10 214 5. BUTTON GB 15 6 25 4 25 10 18 18 15 12 10 4 15 4 15 6. MASSA BRA 144 12 1 18 15 6 2 8 12 6 18 12 10 10 8 7. ROSBERG GER 142 8 12 10 10 15 15 6 10 8 1 15 4 4 6 10 2 8. KUBICA POL 136 15 10 18 12 10 4 15 8 6 10 6 2 8 12 6 9. SCHUMACHER GER 72 6 8 1 1 12 12 2 2 1 8 2 6 10. BARRICHELLO BRA 47 1 4 2 12 10 1 2 11. SUTIL GER 47 10 10 6 4 2 1 8 4 6 4 1 12. KOBAYASHI GIA 32 4 1 6 8 2 13. PETROV RUS 27 2 8 6 1 10 6 1 1 4 14. HÜLKENBERG GER 22 1 1 8 8 15. LIUZZI ITA 21 1 2 6 2 2 1 16. BUEMI SVI 8 1 4 2 17. DE LA ROSA SPA 6 6 4 2 18. HEIDFELD GER 6 19. ALGUERSUARI SPA 3 2 2 1 20. KOVALAINEN (FIN) 0; 21. TRULLI (ITA) 0; 22. CHANDHOK (IND) 0; 23. SENNA (BRA) 0; 24. DI GRASSI (BRA) 0; 25. GLOCK (GER) 0; 26. YAMAMOTO (GIA) 0; 27. KLIEN (AUT) 0 POS COSTRUTTORE PUNTI BAH AUS MAL CIN SPA MON RED BULL-RENAULT 498 16 2 43 12 40 43 454 2. MCLAREN-MERCEDES 21 33 12 43 10 10 396 3. FERRARI 43 27 6 14 26 20 214 18 11 15 16 12 6 4. MERCEDES 163 18 12 16 4 15 5. RENAULT 69 1 4 1 2 6. WILLIAMS-COSWORTH 68 2 6 10 6 6 7. FORCE INDIA-MERCEDES 44 8. SAUBER-FERRARI 13 2 1 1 9. TORO ROSSO-FERRARI 10. LOTUS-COSWORTH 0; 11. HRT-COSWORTH 0; 12. VIRGIN-COSWORTH 0 1. TUR CAN EUR GB GER UNG BEL ITA SIN GIA COR BRA ABU 15 43 10 22 8 2 1 - 22 43 15 8 6 3 4 25 33 4 1 10 12 8 6 2 31 30 17 11 4 8 - 23 22 43 6 7 - 40 4 30 10 9 8 - 18 25 12 14 17 11 4 - 20 18 40 12 4 7 - 33 12 29 10 6 9 2 - 43 22 15 8 2 10 1 18 40 12 10 7 8 6 - 43 22 15 14 2 4 1 - 29 33 7 12 18 2 1. Hamilton 1’41"274 (47˚) 2. Button 1’41"636 (48˚) 3. Rosberg 1’41"711 (52˚) 4. Vettel 1’41"739 (50˚) 5. Kubica 1’41"753 (51˚) 6. Webber 1’42"196 (52˚) 7. Alonso 1’42"227 (52˚) 8. Petrov 1’42"311 (52˚) 9. Hülkenberg 1’42"397 (51˚) 10. Buemi 1’42"573 (50˚) 11. Barrichello 1’42"669 (50˚) 12. Heidfeld 1’42"673 (52˚) 13. Sutil 1’42"695 (52˚) 14. Massa 1’42"725 (52˚) 15. Alguersuari 1’42"727 (49˚) 16. Kobayashi 1’42"733 (53˚) 17. Kovalainen 1’45"378 (52˚) 18. Trulli 1’45"979 (42˚) 19. Di Grassi 1’46"126 (50˚) 20. Senna 1’46"255 (52˚) 21. Klien 1’46"646 (44˚) 22. Glock 1’46"837 (39˚) Lewis Hamilton, 25 anni COLOMBO Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 42 R LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT MOTOGP fIeri all’ospedale di Cattolica il pilota della Ducati è rimasto due ore sotto i ferri Valentino, ricostruita la spalla I chirurghi: «Era una situazione disastrosa, ci vogliono 90 giorni per recuperare» MAURIZIO BRUSCOLINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA PESARO dForse sono state le due ore più lunghe della sua vita, sicuramente per Valentino Rossi i prossimi saranno i giorni più duri, anche peggiori di quelli successivi alla frattura della gamba al Mugello. Scoperta Ieri alle 11.30, è iniziato l’intervento che doveva sistemare la sua spalla, lesionata nella sciocca caduta fatta a metà aprile mentre si allenava con la moto da cross. Un’operazione che il pesarese a lungo ha cercato di evitare con tutte le sue forze e che invece ieri ha rivelato una situazione molto più grave di quel che si poteva pensare. «Solo la sua grande volontà gli ha permesso di finire il campionato con una spalla disastrata in questo modo», hanno commentato i dottori Alex Castagna, uno dei maggiori specialisti italiani della spalla, e Giuseppe Porcellini, che ieri lo ha assistito. 43 R Rossi operato dallo specialista Castagna con l’assistenza del dottor Porcellini Poi è andato a casa a vedere Inter-Milan parte totale e in parte parziale, l’intervento in artroscopia, cioè con l’introduzione di tre piccole sonde ecoguidate attraverso dei fori nella spalla, ha evidenziato una situazione devastante. La lesione al tendine sovraspinoso, che era stata diagnosticata al 50 per cento, in realtà era del 90 per cento. Ma era lesionato pesantemente anche il capolungo, che negli esami esterni non si vedeva. Inoltre l’infrazione alla cartilagine della cercina glenoidale era più importante del previsto e per suturarla sono stati utilizzati chiodini autoassorbenti. Fuga «È stata una liberazione — ha commentato sempre Porcellini — perché si è trattato di un intervento importante, molto più complicato di una frattu- ra alla gamba. Ora quello che conta è la riabilitazione, che diventa un’altra sfida, che noi aiuteremo a sostenere: dovrà fare grandi sacrifici». Valentino che terrà un tutore per 3 settimane, ha davanti la prospettiva di tre mesi per la guarigione completa. Prove E qui iniziano i problemi. Perché il ritorno in sella alla Ducati è previsto per il 1˚ febbraio, cioè 79 giorni dopo l’intervento. Quindi la riabilitazione — attiva e passiva — dovrà essere fatta con una intensità straordinaria per velocizzare i tempi. Intanto Valentino ha già iniziato a stravolgere i piani di recupero. Era previsto che stesse una notte ricoverato, ma ieri sera ha chiesto di andare a casa: in tv lo aspettava il derby tra il Milan e la sua Inter... Sollievo La brutta scoperta fatta durante l’intervento, effettuato all’ospedale Cervesi di Cattolica, con l’assistenza dei dottori Fabrizio Campi e Paolo Palladini, viene bilanciata dall’ottima riuscita, «qualcosa di straordinario — ha detto sempre Porcellini — perché per una persona normale non avremmo fatto una cosa del genere. È stato un vero e proprio triplice intervento. In 20 anni di attività non mi era mai capitato di trovarmi di fronte ad una spalla in queste condizioni». Lesioni Dopo l’anestesia, effettuata con una tecnica mista in MONDIALE RALLY Galles, Loeb vince e chiude l’epoca Wrc (g.r.) Due prove per consolidare il vantaggio, due per prepararsi a festeggiare una vittoria un po’ diversa dalle altre. Subito all’attacco, Sébastien Loeb sfrutta i quasi 30 km di Resolfen e gli 8 km di Margam per mettere altri 9"5 fra sé e Petter Solberg. Il norvegese recepisce il messaggio e il duello fra i due finisce a metà mattinata. Non più pressato da nessuno, con l’avversario più vicino a 14", l'Extraterrestre se la prende decisamente più comoda e lascia brandelli di gloria a Jari-Matti Latvala, più attento a non compromettere il secondo posto nella classifica iridata che a battagliare con l’evanescente Mikko Hirvonen, e pure a Dani Sordo. «Questa è stata l'ultima gara delle attuali World Rally Car e mi piace aver chiuso un ciclo con un altro successo», osserva Loeb che arriva a 62 vittorie in carriera. Arrivo: 1. Loeb (Fra-Citroën) in 3h14’54"; 2. P. Solberg (Nor-id.) a 19"1; 3. Latvala (Fin-Ford) a 1’35"3; 4. Hirvonen (Fin-id.) a 1’53"3. Mondiale: 1. Loeb p. 276; 2. Latvala 171; 3. P. Solberg 169. Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 44 R LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT BASKET LA 5a GIORNATA DI SERIE A Milano domina Lo spettacolo è il pubblico A Sassari, Finley il migliore, i sardi resistono 10’ Bucchi: «Ambiente super. Van den Spiegel a breve» DAL NOSTRO INVIATO SASSARI MILANO 54 69 (17-16, 21-39; 36-53) SASSARI: Diener 8 (2/4, 0/3), Devecchi 3 (1/3 da 3), White 15 (5/9, 0/2), Hubalek 2 (1/2, 0/1), Hunter 15 (4/8, 1/2); Cittadini, B.Sacchetti 2 (1/1, 0/2), Tsaldaris 7 (1/1, 1/3), Vanuzzo (0/1, 0/2), Pinton 2 (0/3 da 3). All.: R.Sacchetti. ARMANI JEANS MILANO: Finley 20 (5/6, 2/2), Hawkins 3 (1/4, 0/3), Mancinelli 9 (3/5, 1/3), Maciulis 6 (1/4, 0/2), Melli 4 (2/3, 0/1); Mordente 6 (2/4, 0/2), Jaaber 9 (1/2, 1/5), Rocca 12 (4/5), Nardi. N.e.: Ganeto, Petravicius. All.: Bucchi. ARBITRI: Sahin, Giansanti, Lanzarini. NOTE - T.l.: Sas 17/23, AJ 19/27 Rimb.: Sas 23 (Hunter 5), AJ 37 (Rocca 12). Ass.: Sas 7 (Diener 4), AJ 11 (Mancinelli, Jaaber 3). Progr.: 5’ 12-8, 15’ 19-26, 25’ 31-44, 35’ 43-59. Usc. 5 f.: Hawkins 37’55" (49-63). F. antisp.: Tsaldaris 14’37" (17-25),Hubalek 22’15" (25-41). Spett. 4497 per 65.620 euro. MASSIMO ORIANI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA SASSARI dConcedeteci una pa- rentesi prima di raccontarvi la larga vittoria che tiene Milano imbattuta e da sola in vetta. Quando a un minuto o poco più dalla fine il pubblico si alza in piedi, applaude la Dinamo e fa partire cori di ringraziamento ai suoi giocatori, controlliamo il tabellone per essere sicuri di non aver capito male. L’AJ è avanti di 15 punti. Non è retorica, sono cose che vanno sottolineate tanto siamo abituati al becerume che regna nello sport italiano. Ambiente E infatti le prime parole di Bucchi nel dopogara sono rivolte a tifosi locali: «Un ambiente super, da coltivare, una vera festa dello sport». Gli fa eco Mordente: «Una cosa meravigliosa, che capita raramente». La partita è durata un quar- to, con Sassari avanti di un punto, prima di incappare nei peggiori 10’ del suo campionato, nei quali perde 11 palloni, segna solo 4 punti (2/11), chiudendoli con -7 di valutazione. «Ci siamo scontrati con una fisicità da Eurolega alla quale non siamo abituati — dice Sacchetti — Abbiamo patito la loro ag- EUROLEGA Tre sfide alle big Che settimana! Settimana di grande basket in Italia: mercoledì, Siena e Roma affrontano in casa le due finaliste della passata edizione d’Eurolega, e favorite in questa, Barcellona e Olympiacos. Giovedì Milano ospita il grande Panathinaikos. Domani parte l’Eurocup per Cantù, Caserta e Treviso. Omar Thomas, 28 anni CIAM-CAST Van den Spiegel Così, pur con Hawkins (3 punti e 4 perse in 28’) e Maciulis (6 in 23’ con altrettante perse) sottotono, è arrivata la 5ª vittorie in 5 gare di campionato. Bucchi ha continuato con la strategia annunciata dopo Valencia per Petravicius, tenendolo fermo per averlo a disposizione giovedì con il Panathinaikos: «Alterna un giorno di lavoro a uno di riposo. Intanto Van den Spiegel verrà ufficializzato a breve». Sacchetti tesse le lodi dell’Olimpia: «Gioca meglio, soprattutto in campo aperto, rispetto all’anno scorso. Non riesco ad immaginare cosa saranno quando avranno Petravicius e Pecherov». I problemi in casa Dinamo sembrano invece essere legati alla salute di Travis Diener, un giocatore che può fare la differenza se sano (cosa che non è) e che invece rischia di diventare condizionante in negativo se in campo neppure al 50%. GUARDA la galleria fotografica su www.gazzetta.it PARTITA SUPER Avellino show Dean stende Montegranaro gressività sui piccoli. Le 11 perse del 2o periodo sono scaturite quasi tutte in facili contropiede o falli intenzionali. Dobbiamo capire che serve più intensità contro squadre come Milano». L’AJ è così andata al riposo sopra di 18, chiudendo la pratica all’intervallo, pur non giocando una gran partita: 3/21 da 3 e 28 perse. Quante quelle di Sassari, in una gara bruttissima che ha visto più turnover (56) che canestri (50). «La cosa che più mi piace di questa gruppo — aggiunge Mordente — è che in ogni gara c’è un protagonista diverso. Stavolta è toccato a Finley. Ti senti parte di una squadra forte quando è così». p BATTUTA BRINDISI MONTEGRANARO AVELLINO 93 98 (19-29, 45-54; 56-73) FABI SHOES MONTEGRANARO: Maestranzi 11 (0/2, 2/7), Cavaliero 12 (3/ 7, 0/2), Jones 12 (1/2, 2/3), Ivanov 16 (5/10), Ford 18 (7/12); Cinciarini 13 (3/5, 1/3), Ongenaet 4 (1/ 3), Antonutti 7 (1/1, 1/3), Canavesi. N.e. Ray, Nasini, Fenati. All.: Pillastrini AIR AVELLINO: Green 16 (0/4, 4/5), Dean 27 (3/5, 6/12), Thomas 25 (9/16, 2/4), Szewczyk 4 (2/3, 0/1), Troutman 17 (7/10); Spinelli (0/2), Lauwers 5 (1/2, 1/2), Johnson 4 (1/2). N.e. Casoli, Cortese, Infanti, Iannicelli. All.: Vitucci ARBITRI: Facchini, Begnis, Biggi. NOTE - T.l: Mon 27/31, Ave 13/18. Rimb.: Mon 37 (Ford 13), Ave 35 (Thomas 7). Ass.: Mon 8 (Maestranzi 4), Ave 8 (Green Troutman 2). Tecnico: Ivanov 23'59". Progr.: 5' 10-15, 15' 30-44, 25' 55-61, 35' 74-83. Spett.: 3000 per 10.000 euro. P.S.GIORGIO — E' una bella Avellino quella che espugna il PalaSavelli e vince in volata contro la Fabi alla seconda sconfitta con- secutiva. Un successo meritato per la squadra di Vitucci capace di dominare gli avversari per 25’ e, rispetto a precedenti incontri, di non smarrirsi. Montegranaro ha il rammarico di entrare tardi nel match e di regalare un americano (Ray in panchina solo ad onor di firma). Parte bene Avellino che sin dall’avvio riesce a trovare il giusto ritmo difensivo accompagnato da una buona fluidità in attacco. Dopo 3’, sulla tripla di Dean (migliore dei suoi con 20 punti in 21' su 27 finali), il punteggio era già 2-10 per gli irpini. Montegranaro, trova la giusta reazione e con Cavaliero (13-15 al 6'). Nel secondo periodo la squadra di Vitucci allunga ancora. Dean è il primo terminale offensivo e Thomas è la spalla ideale per volare sul +17 (34-51 al 17'). Nella ripresa è un'altra Sutor. Ford e Jones la riportano a -3, 53-56 al 32', ma Avellino torna nuovamente sul +17. A inizio quarto periodo arriva anche il +20 con un tiro pesante di Thomas per il 56-76. La Fabi con orgoglio prova a ricucire lo strappo e il miracolo quasi riesce (86-88 a 1'50" dalla fine) con tripla di un redivivo Maestranzi. Sul più bello però si perde con gli errori dello stesso play italo-americano e di Cinciarini, mentre Green dalla lunetta è un cecchino. Aaron Pettinari Thomas-Slay Varese fa la grande Jobey Thomas, 30 anni CIAM-CAST VARESE BRINDISI 73 60 (21-25, 36-32; 57-44) CIMBERIO VARESE: Ranniko 2 (1/1, 0/1), Thomas 19 (5/7, 3/9), Righetti 5 (1/3, 1/2), Slay 13 (3/12, 2/3), Fajardo 6 (2/3, 0/1); Kangur 8 (1/3, 2/6), Cotani (0/1), Goss 13 (5/7, 1/3), Galanda 7 (3/3, 0/1), Antonelli, Mian. N.e.: Lenotti. All. Recalcati. ENEL BRINDISI: Dixon 16 (1/1, 4/7), Roberson 20 (7/9, 2/10), Diawara 4 (1/5, 0/2), Touré 13 (4/7, 0/5), Lang 2 (1/4); Pugi, Maresca (0/3 da 3), Infante (0/2, 0/1), Giovacchini 5 (0/2, 1/4). N.e.: Gallea. All. Perdichizzi. ARBITRI: Cerebuch, Duranti e Ramilli. NOTE - T.l.: Va 4/5; Br 11/15. Rim.: Va 41 (Slay 16); Br 38 (Touré 14). Ass.: Va 20 (Goss 8); Br 7 (Dixon 3). Progr.: 5' 8-10, 15' 23-27, 25' 45-34, 35' 64-53. Spett.: 3.428 per 52.613 euro. VARESE La coppia Thomas (19 punti con tanti canestri pesanti) e Slay dominatore dentro l'area colorata (16 rimbalzi) aiuta coach Recalcati a mettere a frutto una difesa da piani alti della classifica.E' stato proprio nella sua metà campo che la Cimberio ha costruito la quarta vittoria di un ottimo inizio di campionato: dopo aver concesso 25 punti con il 57% nelle triple avversarie nel primo quarto, la formazione di casa ha costretto nei successivi 20’ l'Enel a bloccarsi a quota 19. Nelle due frazioni centrali (al 30' il tabellone diceva 57-44) Varese ha così costruito un successo che permette all'ottimo Goss ( 8 assist) e compagni di ambire legittimamente al ruolo di quintetto rivelazione della prima parte della stagione. Perdichizzi può recriminare per la pessima serata del centro Lang e soprattutto di Diawara. L'inefficacia dell' ala francese ha finito per annullare gli sforzi del connazionale Touré (13 punti e 14 rimbalzi) al debutto con i pugliesi e di un Roberson alla fine miglior realizzatore dell'incontro. E se in apertura Dixon (4 canestri da tre fino all'intervallo lungo) aveva sostenuto lo sforzo dell'Enel (massimo vantaggio esterno 13-20 all'8'), poi anche il play Usa è andato a sbattere contro la zona a lungo proposta da Varese. Il parziale di 11-0 tra il 16' e il 19' ha messo avanti nel punteggio una Cimberio dove nella ripresa anche Kangur ha portato il suo mattoncino pur in precarie condizioni fisiche. Antonio Franzi NBA GLI AZZURRI VANNO FORTE, IL MAGO MIGLIOR REALIZZATORE DEI RAPTORS 7 VOLTE SU 10 A-1 DONNE Belinelli 18 e vittoria, Bargnani 22 a Miami Umbertide, Schio Taranto imbattute Gli Hornets restano i soli imbattuti Toronto sconfitta dall’ex Bosh dMarco Belinelli disputa un altro partitone (18 punti, 4/6 da 3) e dà più che una mano per tenere i New Orleans Hornets in vetta alla Nba, unica squadra imbattuta dopo 8 partite. Beli sta viaggiando a 11.9 punti di media in quasi 30’ in campo: gli Hornets sono stati anche fortunati perché le molte vittime hanno avuto spesso problemi di infortuni. Stavolta è toccato a Brandon Roy, il cui problematico ginocchio ha fatto ancora crac su un cambio di direzione dopo 22’ e soli 2 punti, con 1/7 al tiro. A Miami, pochi si accorgono dei 22 punti e 9 rimbalzi di Andrea Bargnani, per la settima volta in 10 partite miglior realizzatore dei Raptors, nella (buona) sconfitta di Toronto con gli Heat. In Florida hanno avuto occhi solo per i 33 punti di Wade e i 23, con 11 assist, di LeBron, in Canada si sono preoccupati solo della prima partita contro Chris Bosh, la loro ex stella, che non è stata perdonata per aver trovato scuse («Se anche fai 20 punti e 10 rimbalzi ogni sera a Toronto, negli tati uniti non sanno nenache chi sei» la più plausibile) per giustificare l’addio. Subito con problemi di falli, ha chiuso con 12 punti. Finora a Miami, invece dei Big Three si sono visti solo i Big Two. Nelle altre gare, Deron Williams ha segnato a 8/10 dalla fine il canestro del successo Jazz a Charlotte. Jameer Nelson ha dato la vitto- Quarta giornata: Pool Comense-Phonica Pozzuoli 82-55 (Hicks 20; Walker 24), Taranto-Agos Ducato Lucca 70-40 (Gianolla 16; Willis 12), Umana Venezia-Erg Priolo 62-53 (Sottana 21; Favento 16), Liomatic Umbertide-Job Gate Napoli 61-56 (Robert 16; Gidden 18). Sabato: Faenza-Parma 67-60, Sesto SG-Schio 60-63, Classifica: Taranto, Schio, Umbertide 8; Como, Faenza 6; Parma, Venezia 4; Sesto San Giovanni, Napoli 2; Pozzuoli, Priolo, Lucca 0. ria a Orlando a 4" dalla fine mentre una tripla decisiva di Ray Allen all’overtime salva i Celtics a Memphis. RISULTATI Charlotte-Utah 95-96 (S.Jackson 24; A.Jefferson 19), New Jersey-Orlando 90-91 (Harris 26; D.Howard 16), Cleveland-Indiana 85-99 (Jamison 19; Granger 34), Miami-Toronto 109-100 (Wade 31; Bargnani 22), ChicagoWashington 103-96 (Rose 24; Arenas 30), Memphis-Boston 110-116 t.s.(Gay 22; Pierce 28), New Orleans-Portland 107-87 (Da.West 18; Batum 16), Milwaukee-Golden State 79-72 (Salmons 26; Ellis 24), San AntonioPhiladelphia 116-93 (T.Parker 24; Holiday 16) Marco Belinelli (24) contro Rudy AFP Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT LA 5a GIORNATA RISULTATI SASSARI-MILANO 54-69 MONTEGRANARO-AVELLINO 93-98 ROMA-TREVISO 84-73 TERAMO-PESARO 67-77 VARESE-BRINDISI 73-60 BIELLA-CREMONA 100-95 CANTÙ-SIENA 72-75 CASERTA-BOLOGNA 63-71 CLASSIFICA SQUADRE PT G MILANO 10 5 SIENA 8 5 BOLOGNA 8 5 VARESE 8 5 CANTÙ 6 5 SASSARI 6 5 AVELLINO 6 5 BIELLA 6 5 PESARO 6 5 CREMONA 4 5 MONTEGRANARO 4 5 ROMA 4 5 TREVISO 2 5 BRINDISI 2 5 CASERTA 0 5 TERAMO 0 5 V 5 4 4 4 3 3 3 3 3 2 2 2 1 1 0 0 P 0 1 1 1 2 2 2 2 2 3 3 3 4 4 5 5 Le prime 8 ai playoff, l’ultima in LegaDue. PROSSIMO TURNO Morris Finley, 29 anni, 7/8 al tiro e 4/4 ai liberi, supera Alessandro Cittadini, 31 CIAMILLO Domenica 21/11, ore 18.15 AVELLINO-CANTÙ (20/11) TREVISO-TERAMO (20/11) BRINDISI-CASERTA (20/11) PESARO-SASSARI SIENA-BIELLA MILANO-ROMA BOLOGNA-MONTEGRANARO CREMONA-VARESE Giachetti e il ritorno di Smith Roma c’è Batte Treviso, Repesa laconico «Mai stato in un casino così» MARIO CANFORA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA dEccoli, i due punti tanto attesi dalla Lottomatica. Ed ecco pure spuntare fuori il picco positivo che s’era nascosto chissà dove nelle ultime gare. Beninteso, non è certo una vittoria a far scacciare via tutto il male. Ma, al momento, basta e avanza. Anche perché, dopo i primi 10’, il rischio sfascio era altissimo. Undici punti realizzati contro diciotto, nove palle perse da far accapponare la pelle. Con la gente che va per lo sfottò: «Andate a lavorare», e «Resteremo in serie A». I primi dieci minuti, Matteo Boniciolli li liquida in una sola parola: «Raggelanti». Eppure, il tecnico aveva cercato di cambiare qualcosa al quintetto: Vitali-Washington come esterni, e Traore sotto i tabelloni. Smith, 5 K.O. PER LA TERCAS Super Hackett Pesaro sbanca Teramo Daniel Hackett, 22 anni CIAM-CAST quindi, è il grande escluso. Il «raggelante» usato da Boniciolli è tutto nello 0-10 dopo 4’. Stavolta però (complice pure una Benetton con pochi punti nelle mani, senza panchina e col solo Toolson a farsi notare degnamente), Roma non crolla. È paziente, trova la verve di Giachetti e un Crosariol che si sbatte, e pure bene. Rimonta Proprio quattro punti del lungo azzurro producono il primo sorpasso Roma (20-18), mentre Charles Smith resta sempre abulico (al riposo un punto con 1/4 ai liberi e 0/3 dal campo in 14'). Treviso ritrova Brunner, e regge la rimonta romana pur con un Peric inconsistente (chiuderà con soli 2 punti). Il 30-32 del riposo lungo è lo specchio di una partita a strappi, ravvivata nel terzo quarto da tre triple di Giachetti Jacopo Giachetti, 26 anni, 24 punti: il suo record è 26 nel 2004 CIAMILLO (mvp con 24 punti in 23') e da nove punti di fila di Motiejunas, caparbio ma con scelte rivedibili in attacco. Ma la vera notizia è un’altra: si rivede, nella Lottomatica, pure Smith che tra la fine della terza frazione e l'inizio dell'ultima mette due triple di fila che portano Roma sul 60-57, sbloccandola. Perché gli ultimi 10’ sono da squadra vera, con lo stesso Smith leader e un Dedovic sempre più intelligente nel leggere le varie situazioni di gioco. «È da una settimana che ho smesso di leggere i giornali, qualcosa mi riferiscono ma invito tutti a una maggiore calma, qui nessuno ha la bacchetta magica», chiosa Boniciolli, mentre Repesa, ci mette poco per spiegare l’attuale momento di Treviso, al quarto k.o. di fila: «Siamo in un bel casino, non mi sono mai trovato in una situazione simile». ROMA TREVISO SOSA, 10 ASSIST 67 77 TERAMO PESARO (20-19, 36-32; 53-57) BANCA TERCAS TERAMO: Diener 13 (2/5, 2/3), Zoroski 6 (0/3, 2/4), Hall 4 (2/3, 0/4), Fletcher 26 (11/15, 0/3), Davis 9 (3/5, 1/4); Boscagin 7 (1/5, 1/2), Lulli, Rullo (0/1, 0/1), Polonara 2 (1/2). N.e.: Ricci, Serafini, Martelli. All. Capobianco. SCAVOLINI SIVIGLIA PESARO: Collins 2 (0/1), Almond 22 (6/9, 3/4), Hackett 27 (8/11, 1/4), Bartolucci (0/2), Aleksandrov 9 (1/2, 2/6), Lydeka 13 (5/7), Flamini (0/2 da 3), Traini 2 (1/1), Hoover 2 (1/1, 0/3). N.e.: Cusin, Cinciarini, Testa. All. Dalmonte. ARBITRI: Chiari, Tola, Pinto. NOTE - T.l. Ter 9/15, Pes 15/20. Rimb.: Ter 35 (Fletcher, Hall 7), Pes 28 (Hackett 8). Ass.: Ter 17(Zoroski 9), Pes 12 (Hackett 5). Tec. Diener 6’27"(13-15). Progr.: 5’ 8-13, 15’ 26-26, 25’ 42- 43, 35’ 57-65. Spett.: 3141 TERAMO La Scavolini Siviglia, in piena emergenza, oltre Cusin e Cinciarini, presenti solo a referto, nel primo quarto si stira anche Collins, strappa con autorità la vittoria ad una Banca Tercas in chiara crisi d’identità. I tifosi contestano il coach Capobianco, che riconosce nel volto dei suoi giocatori la paura di sbagliare e la voglia di strafare. Dalmonte, invece, soddisfatto, non trova aggettivi per elogiare il cuore dei suoi. La partita si dipana sul filo dell’equilibrio fin dall’inizio con la Scavo che si dimostra subito viva con Almond, molto preciso da 3. Fletcher è un baluardo, mentre Davis prova ad entrare in sintonia con i compagni, ma stenta a causa della confusione in attacco. Nel secondo quarto si resta 4’ senza segnare, poi Hackett capisce che deve essere leader e prende il comando delle operazioni per Pesaro, mentre tra i padroni di casa solo Fletcher continua a non aver paura di niente. Nel terzo periodo, Pesaro prova ad allungare con Almond e Hackett, mentre Teramo continua a giocare senza continuità. Hall è un fantasma e Zoroski non da lucidità. Scappa Pesaro fino al massimo vantaggio, 49-56, ma Fletcher combattendo, la riporta sul 53-57. Ma è un fuoco di paglia, perché la Scavolini ci crede e non molla, mentre Teramo ha reazioni di singoli e non di squadra. Biella corre con Suton Cremona k.o. Malì Pomilio Goran Suton, 25 anni CIAM-CAST 100 95 BIELLA CREMONA (32-24, 52-42; 73-66) ANGELICO BIELLA: Sosa 7 (2/3, 1/5), Slaughter 21 (6/8, 2/3), Viggiano 15 (6/6, 1/2), Salyers 11 (5/7, 0/3), Suton 23 (9/10, 1/1); Jurak 9 (3/4), Soragna 11 (2/3, 1/2), Chessa 3 (1/3). N.e.: Minessi, Mariani, Laganà. All.: Cancellieri. VANOLI BRAGA CREMONA: Rowland 22 (5/6, 2/4), Foster 9 (2/3, 1/3), Milic 22 (8/13), Sekulic 17 (8/8, 0/2), Drodzov 8 (1/3, 2/5); Formenti (0/1), D'Ercole 4 (2/2, 0/1), Perkovic 13 (4/6, 1/3), Zacchetti (0/1). N.e.: Conti, Zampolli, Lottici. All.: Mahoric. ARBITRI: Sabetta, Taurino, Vicino NOTE - T.l.: Bie 10/14, Cre 17/24, Rimb.: Bie 22 (5 con 4), Cre 29 (Drodzov 8). Ass.: Bie 22 (Sosa 10), Cre 14 (Rowland 5). Progr.: 5' 18-13, 15' 42-29, 25' 64-55, 35' 86-75. Spett. 3703 per 45217 euro. BIELLA — Forse se lo sentiva coach Mahoric, furioso a fine gara, che la serata si prospettava dura, così la mattina ha chiesto che venisse verificata l’altezza dei cane- stri del Lauretana Forum. Avrebbe forse fatto bene a verificarne la larghezza del ferro, considerato che l’Angelico ha rifilato a una difesa di belle statuine cremonesi 100 punti con percentuali ben al di sopra della media. La difesa allungata Angelico non ha fatto molto di meglio, ma il piano partita preparato da Cancellieri prevedeva proprio pressione, correndo qualche rischio, e un corri e tira che ha funzionato seppur con qualche patema d’animo nel finale. L’ultimo minuto si è consumato in un duello di freddezza ai tiri liberi dove Biella è riuscita a confermare fino alla fine il vantaggio, comunque mantenuto sin dalle prime battute (58-44, il massimo sul +14). Determinante nel finale la precisionedi Slaughter e Suton (ancora una volta migliore in campo) che hanno respinto l’assalto guidato da Rowland e Milic. Nella Vanoli Braga da segnalare anche l’8/8 al tiro di un Sekulic produttivo in attacco, ma impiegato solo 20 minuti dal suo allenatore che invece ne ha concessi 10 di più a un meno incisivo Drodzov, che ha visto solo passare Suton, autore di 23 punti in soli 23 minuti, causa falli. Menzione per un incisivo Matteo Soragna, premiato per le 171 presenze record in maglia biellese. Gabriele Pinna a VERONA 84 73 (24-16, 42-39; 65-56) AGET IMOLA: Masoni 8 (3/3), Whiting 22 (6/8, 0/3), Prato 16 (4/7, 1/1), Bruttini 12 (6/6), Ebi 23 (6/13, 1/4); Amici 1, Moreno 2, Laganà, Ringstrom. N.e.: Preti. All.: Lasi. TEZENIS VERONA: Rombaldoni 3 (0/4, 1/2), Abrams 9 (1/7, 2/8), Trepagnier 18 (5/10, 2/5), Bellina 6 (3/5, 0/1), Waleskoski 20 (9/12); Gueye 13 (0/1, 2/2), Mariani, Renzi 4 (2/7), Campiello, N.e.: Corsini. All.: Marcelletti. ARBITRI: Masi, Di Toro, Gagliardi. NOTE - T.l.: Imo 28/35 Ver 12/14. Rimb.: Imo 31 (Ebi 9) Ver 28 (Waleskowski 9). Ass.: Imo 7 (Bruttini, Ebi 2), Ver 12 (Rombaldoni 3). Progr.: 5' 14-6, 15' 31-25, 25' 46-47, 35' 73-66. Spett. 1600 (p.b.) RIMINI VENEZIA 84 73 (11-18, 30-32; 57-55) LOTTOMATICA ROMA: Vitali 3 (0/3, 1/5), Washington 4 (2/3, 0/1), Dedovic 16 (3/3, 2/5), Dasic 4 (1/1), Traore 2 (1/2); C. Smith 12 (1/3, 2/7), Giachetti 24 (2/3, 4/5), Heytvelt 12 (4/5), Crosariol 7 (3/5), Datome. N.e.: Tonolli, Iannilli. All.: Boniciolli. BENETTON TREVISO: Markovic 13 (2/4, 2/4), Toolson 14 (4/6, 2/5), D. Smith 8 (4/8, 0/2), Motiejunas 18 (3/5, 1/2), Nicevic 10 (5/8); Brunner 4 (2/5), Bulleri 4 (2/3, 0/2), Peric 2 (1/4). N.e.: Cazzolato, Cuccarolo, Gentile, Wojciechovski. All.: Repesa. ARBITRI: Paternicò, Seghetti, Sardella. NOTE - T.l.: Rom 23/30, Tre 12/16. Rimb.: Roma 37 (Crosariol 9), Tre 23 (Brunner 8). Ass.: Rom 17 (Washington 5), Tre 11 (3 con 3). Progr.: 5' 4-10, 15' 21-23, 25' 42-38, 35' 68-61. Antisp.: Dasic 6’17” (4-12). Usc. 5 f.: Brunner, Markovic. Spett. 3716. LEGADUE f La 7 giornata: Pecile 26 punti (16/17 ai liberi) batte Crispin 35. Marcelletti e Bartocci, esordio con sconfitta IMOLA 45 R 64 67 (10-15, 28-37; 49-50) IMMOBILIARE SPIGA RIMINI: Tomassini 11 (3/6, 1/3), Vukcevic 22 (5/9, 2/10), Filloy (0/2, 0/1), Eliantonio 6 (3/5), Lollis 15 (5/10); Gurini 10 (1/4, 2/8), Metreveli. N.e.: Scarone, Gasparin, Dimitrov. All.: Caja. UMANA VENEZIA: Clark 21 (3/5, 4/6), Young 14 (3/11, 2/4), Slay 11 (3/7, 1/2), Maestrello (0/1, 0/2), Di Giuliomaria 2 (1/1); Allegretti 2 (0/1, 0/1), Bryan 2 (1/2), Meini 6 (0/1, 2/2), Causin 9 (3/4 da 3). N.e.: Furlan, Pasini, Ceron. All.: Mazzon. ARBITRI: Caroti, Calbucci, Ciaglia. NOTE – T.l.: Rim 15/23, Ven 9/11. Rimb.: Rim 33 (Lollis 16), Ven 32 (Bryan 7). Ass.: Rim 11 (Tomassini 4), Ven 14 (Clark e Meini 5). Progr.: 5' 6-7, 15' 20-23, 25' 39-46, 35' 56-56. Usciti 5 falli: Tomassini, Lollis. (a.c.) FERRARA SCAFATI 72 56 (16-15, 27-28; 50-42) NATURHOUSE FERRARA: Farabello 9 (1/1, 1/2), Boyette 11 (3/6, 1/1), Melson 11 (3/5, 1/2), Ndoja 17 (5/9, 2/6), Kotti 11 (5/11); Brandani, Borsato, Cournooh 5 (1/6, 1/3), Mazzola 8 (2/3, 1/3), Gamal. All.: Martelossi. SUNRISE SCAFATI: Levin 6 (2/6, 0/1), Hunter 11 (3/8, 1/4), Davis 9 (3/10, 1/3), Baldassarre 11 (4/9), Chiacig 6 (1/6); Casini 5 (1/1, 1/3), Portannese 2 (1/4, 0/2), Fattori 6 (2/2, 0/1), Avanzini (0/1 da 3). All.: Griccioli. ARBITRI: Di Francesco, Federici, Baldini. NOTE - T.l.: Fer 11/18, Sca 13/20. Rimb.: Fer 39 (Mazzola 9), Sca 36 (Chiacig 8). Ass.: Fer 9 (Farabello 4), Sca 6 (Davis 2). Usc. 5 f.: Boyette 38' 23", Davis 39'50". Progr.: 5' 11-6, 15' 24-21, 25' 43-37, 35' 59-45. Spett. 1950 per 13155 euro. (m.c.) PISTOIA SAN SEVERO 75 62 (19-7, 38-25; 49-44) TUSCANY PISTOIA: Filloy 9 (1/3, 1/5), Porzingis 18 (4/7, 2/2),Toppo 10 (5/7), Forte 9 (2/4, 1/6), Varnado 20 (8/12); Berti 3 (1/1), Fucka 2 (1/3), Marzoli 4 (0/1, 1/1). All. Moretti. MAZZEO SAN SEVERO: Johnson 7 (2/5), Leonavicius (0/2, 0/1), Childress 7 (2/8, 1/6), McKay 15 (5/10, 1/4), Cutolo 2 (0/4); Chiarello 8 (2/4, 1/1), Ferri 5 (0/1, 1/3), Ianes 6 (3/5), Zanelli 12 (1/2, 2/4). All. Bartocci. ARBITRI: Provini, Castelluccio, Quarta. NOTE - T.l.: Pis 16/23, SS 14/16. Rimb.: Pis 35 (Forte 7), SS 32 (Johnson 15). Ass.: Pis 12 (Forte 5), SS 5 (Childress e Mckay 2). Progr.: 5’ 13-2, 15’ 26-16, 25’ 42-38, 35’ 58-49. Usc.5f.: Chiarello 32’53” (54-49). Spett. 2400. (e.c.) JESI BARCELLONA dts 99 98 (12-25, 34-42, 58-61, 84-84) FILENI JESI: Maggioli 20 (8/13), Nocedal 7 (1/2, 1/2), Pecile 26 (2/2, 2/4), Elder 11 (1/6, 3/3), Mobley 16 (4/5, 2/4); Rossi 8 (4/5, 0/2), Tagliabue, Migliori 10 (1/1, 2/6), Santiangeli 1. All. Cioppi. SIGMA BARCELLONA: Crispin 35 (3/6, 6/15), Hicks 21 (5/8, 1/2), Bucci 18 (3/7, 3/3), Da Ros 2 (1/2, 0/2), Achara 8 (2/3, 0/1); Mocavero 5 (1/1, 0/1), Bonessio 2 (1/1, 0/2), Ghiacci 3 (0/4, 1/2), Cardinali 4 (2/3, 0/3), Sorrentino (0/1, 0/2). All. Pancotto. ARBITRI: Ursi, Ciano, Di Gianbattista. NOTE: T.l.: Jes 27/36, Bar 29/32. Rimb.: Jes 36 (Maggioli 9), Bar 33 (Hicks 8). Ass.: Jes 9 (Nocedal 2), Bar 3 (Crispin 2). Progr.: 5' 10-13, 15' 16-34, 25' 42-54, 35' 66-69. Spett.: 2529. (f.c.) 64 CASALPUSTERLENGO 80 FORLÌ (18-27, 30-43; 41-63) MARCOPOLOSHOP.IT FORLÌ: Licartovsky 9 (2/7, 1/8), Gordon 4 (2/9, 0/2), Piazza (0/2), Wittman 15 (3/4, 3/7), Foiera 7 (3/3): Poletti 14 (6/9), Lestini 8 (1/2, 2/3), Forray 3 (1/3, 0/3), Ranuzzi 4 (2/3, 0/1). All.: Di Lorenzo. ASSIGECO BPL CASALPUSTERLENGO: Boykin 19 (8/11, 1/3), Bertolazzi 8 (1/1, 2/3), Cerella 17 (4/7, 0/1), Szabo (0/1), Marigney 23 (3/6, 3/7); Venuto 3 (1/3 da tre), Castelli 4 (2/6, 0/1), Ferri (0/1 da tre), Verri, Banti 6 (3/9). All.: Calvani. ARBITRI: Di Modica, Beneduce, Mazzoni. NOTE - T.l.: For 6/13, Cas 13/15. Rimb.: For 31 (Poletti 6), Cas 34 (Boykin 10). Ass.: For 13 (Wittman 4), Cas 10 (Marigney 3). Progr.: 5' 13-23, 15' 24- 36, 25' 35-59, 35' 56-71. Spett. 3000. (e.p.) CASALE M. VEROLI SITUAZIONE 92 81 (25-18, 50-39; 67-59) FASTWEB CASALE MONFERRATO: Hickman 18 (4/4, 0/1), Taylor 23 (9/14, 1/3), Ferrero 5 (1/2, 1/2), Nnamaka 4 (2/2), Fantoni 11 (4/6); Gentile, Chiotti 2 (1/3), Malaventura 13 (1/3, 3/7), Pierich 16 (2/3, 4/5). All.: Crespi PRIMA VEROLI: Penn 15 (4/6, 1/4), Jackson 16 (5/8, 2/4), Rosselli 11 (3/5, 0/1), Brkic 8 (2/3, 0/3), Kavaliuskas 8 (3/5); Binetti (0/1, 1/3), Rossetti, Gatto 23 (5/6, 1/2), Iannone (0/1 da tre). All.: Cavina ARBITRI: Terreni, Paronelli, Conti. NOTE - T.l.: Cas 17/19, Ver 25/31. Rimb.: Cas 19 (Fantoni 6), Ver 29 (Penn, Kavaliuskas 5). Ass.: Cas 12 (Hickman 6), Ver 4 (4 con 1). Progr.: 5’ 13-5, 15’ 36-29, 25’ 54-49. Spett. 2000. (ma.ne.) Prime Udine e Venezia Classifica: Udine, Venezia 12; Rimini, Pistoia 10; Barcellona Pozzo di Gotto* 9; Casalpusterlengo, Casale Monferrato, Jesi 8; Scafati, Reggio Emilia, Imola, Ferrara 6; Forlì, Veroli 4; Verona 2; San Severo 0. *Penalizzazione -1. Venerdì: Udine-Reggio Emilia 75-73. Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 46 R LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 47 R SPORT INVERNALI GHIACCIO E SCI FIGURA SKATE AMERICA, LA QUARTA TAPPA DEL GRAND PRIX Kostner terza: la finale è in bilico L’azzurra vince il corto, ma è solo 6ª nel libero. Ora deve aspettare le altre ANDREA BUONGIOVANNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Carolina Kostner, 23 anni REUTERS dAppuntamento rimandato. Carolina Kostner, dopo quelle di Torino 2007 e Goyang City 2008, inseguiva la terza finale di Grand Prix della carriera. Ma per sapere se tra le sei elette che al Capital Indoor Stadium di Pechino, il 10-11 di- cembre, parteciperanno all’atto conclusivo del circuito Isu ci sarà anche lei, occorrerà attendere i risultati delle ultime due tappe. Perché l’azzurra, allo Skate America disputato nel weekend al Rose Garden di Portland, in Oregon, dopo il successo colto tre settimane fa all’Nhk Trophy di Nagoya, dopo aver vinto il corto, non va oltre il terzo posto (suo settimo podio nel Grand Prix). La gara La gardenese tornata all’ovile, cioè a Oberstdorf e al vecchio allenatore Michael Huth, pareva aver dimenticato le debolezze e le incertezze del passato. Sembrava aver ritrovato quella tranquillità che le permette di esprimere compiutamente il suo sconfinato talento. E invece, nel libero di ieri, chiuso addirittura al sesto posto, ha fatto riemergere molti dubbi. E’ non è solo colpa del dolore al ginocchio sinistro, forse ormai cronico, che non le permette di eseguire flip e lutz. I programmi Sabato, di blu vestita, il successo nel corto, con quel flamenco che ammalia e strappa un livello 4 (il massimo) per la sequenza di passi, 60.28 punti totali (miglior punteggio stagionale nel Grand Prix) e un vantaggio di quasi sei lunghezze sulla seconda, la giapponese iridata juniores Kanako Murakami. Ieri il libero, in costume bianco, sulle note di «Un pomeriggio di un fauno» di Claude Debussy, molto pasticciato. Prima un axel semplice, poi una caduta (la prima della stagione) su un triplo loop, solo doppio il secondo, mani quasi per terra sull’ultimo salchow e un attacco di combinazione solo abbozzato. Insomma: un mezzo disastro dopo tante note liete. A vincere è così la stessa Murakami, poi il pericoloso ritor- no ai vertici della statunitense Rachael Flatt, beniamina di casa. «Non sto pattinando al meglio — ammette la tre volte campionessa europea, scesa in pista in entrambi i casi per ultima — in questo momento cerco soprattutto pulizia». Ieri non c’è stata. Ora tocca alle altre. Servirà anche un pizzico di fortuna. Uomini. Finale: 1. (2.1.) Takahashi (Giap) 227.07; 2. (1.2.) Oda (Giap) 226.09; 3. (4.3.) Mahbanoozadeh (Usa) 211.17. Donne. Finale: 1. (2.2.) Murakami (Giap) 164.93; 2. (4.1.) Flatt (Usa) 162.86; 3. (1.6.) Kostner 154.87. Coppie. Finale: 1. (1.1.) Savchenko-Szolkowy (Ger) 197.70; 2. (2.2.) Moore Towers-Moscovitch (Can) 175.48; 3. (4.3.) Wenjing Sui-Cong Han (Cina) 170.07. Danza. Finale: 1. (1.1.) Davis-White (Usa) 156.68; 2. (2.2.) Crone-Poirier (Can) 149.08; 3. (4.3.) Shibutani-Shibutani (Usa) 144.81. Salta Razzoli, ci pensa Deville Il campione olimpico esce dopo 14 porte, il compagno di squadra parte col 27 ed è 4˚. Settimo Moelgg l’analisi di PA.M. 1 5 RIPRODUZIONE RISERVATA E’ il segnale Abbiamo una squadra In un Paese dove la cultura sportiva è bassa e si dà spazio solo alla vittoria, pare difficile gonfiare il petto dopo un quarto e un settimo posto. Invece quanto realizzato da Cristian Deville e Manfred Moelgg a Levi dà una misura importante della squadra azzurra. Se ai Giochi di Vancouver l’oro di Razzoli aveva coperto tutte le magagne, in Finlandia è successo l’esatto contrario, e questo risultato dà il senso di una squadra, come quella maschile di slalom, quadrata e che può contare su elementi con caratteristiche diverse per emergere in gare differenti. Un peso in meno anche per Razzoli, che poteva anche essere schiacciato dalla popolarità arrivata all’improvviso. Deville e Moelgg possono anche diventare vincenti, come lo possono essere i gigantisti in scena nello spezzone di gara di Sölden. Fra due settimane entrano in scena i velocisti e lì capiremo davvero quali ambizioni può coltivare questo gruppo per il continuamento della Coppa e soprattutto verso i Mondiali di Garmisch. Discorso diverso per le donne falcidiate dagli infortuni. Con Denise Karbon, Nadia Fanchini e Chiara Costazza ferme per infortunio la squadra è depotenziata. Comunque il potenziale complessivo è buono, basta che atleti e tecnici rimangano al riparo dalle bufere che imperversano attorno alla federazione. DAL NOSTRO INVIATO PIERANGELO MOLINARO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA LEVI (Finlandia) dLa prima gara della Coppa del Mondo nel gelo e la penombra di Levi regala due grandi ritorni, il francese Jean Baptiste Grange, fra le maggiori vittime la scorsa stagione dell’eccessiva reattività degli sci che si stanno utilizzando, e per i nostri colori quel Cristian Deville che pareva perso nei meandri degli infortuni e la conferma che la nostra squadra di slalom, dopo il ritiro di Giorgio Rocca, non è solo Giuliano Razzoli. Jean Baptiste Grange ha vinto come solo i grandi sanno fare alla prima gara dopo un anno di sofferenze. Nel novembre 2009 si era rotto il crociato di un ginocchio nel gigante di Beaver Creek senza neppure cade- Jean Baptiste Grange, 25 anni, è tornato in pista dopo l’infortunio del 6 dicembre 2009 a Beaver Creek. A Levi ha vinto il sesto slalom di Coppa del Mondo, è stato primo anche in una supercombinata AP LA GUIDA Il 27 gli uomini a Lake Louise, donne ad Aspen SLALOM MASCHILE (Levi): 1. Grange (Fra) 1’46"64 (52"32 + 54"32), 2. Myhrer (Sve) a 33/100; 3. Kostelic (Cro) 97/100; 4. DEVILLE 1"25 (52"76 + 55"13); 5. Pranger (Aut) 1"35; 6. Zurbriggen (Svi) 1"47; 7. MOELGG 1"70 (53"19 + 55"15); 8. Cousineau (Can) 1"72; 9. Gini (Svi) 2"14; 10. Lizeroux (Fra) 2"21; 11. Hargin (Sve) 2"38; 12. Missilier (Fra) 2"48; 13. Bank (Cec) 2"49; 14. Dopfer (Ger) 2"56; 15. Larsson (Sve) 2"57; 16. Spence (Can) 2"93; 17. Trejbal (Cec) 3"19; 18. Ligety (Usa) 3"25; 19. White (Can) 3"31; 20. Byggmark (Sve) 3"34. Non qual. II m.: GROSS, Matt (Aut), Neureuther (Ger), THALER. Rit. I m.: Raich (Aut), Herbst (Aut), Janyk (Can), Hirscher (Aut), RAZZOLI, Miller (Usa), TONETTI, BORSOTTI. Sq. I m.: Palander (Fin). Coppa del Mondo (1 prova): 1. Grange (Fra) p. 100; 2. Myhrer (Sve) 80; 3. Kostelic (Cro) 60. Prossime gare: 27/11 discesa uomini a Lake Louise (Can) e gigante donne ad Aspen (Usa) 28/11: superG uomini a Lake Louise (Can) e slalom donne ad Aspen (Usa). A Levi il primo slalom della stagione è del francese Grange, di ritorno da un anno di stop per infortunio Sasaki, brutta caduta po 17 secondi si è trovato sdraiato sulla neve, alla 14a porta: «Sono partito molto forte, ma c’era una doppia da cui si usciva molto veloci e subito dopo un dosso che mi ha fatto perdere aderenza, ho provato, ma mi sono trovato a terra. Significa che non sono ancora pronto per queste velocità, non ho reagito come dovevo all’imprevisto». re, era bastata una curva troppo secca e una cunetta a innescare la brutale risposta elastica dello sci per ferirgli l’articolazione. Operazione e lungo stop. Non è facile quando si rientra trovare subito la misura, se le gambe vanno, a volte è la testa a frenare. Grange ha superato l’empasse in un secondo e già nella prima discesa ha capitalizzato il successo. Trappole E non era facile quando prima di lui campioni esperti come Raich ed Herbst erano caduti in una trappola nella parte più facile del percorso. Ma lui non ha forzato, ha preferito un’azione continua all’aggressione di ogni fiocco di neve e la condotta ha pagato. Raich e Herbst si diceva, ma questo primo tracciato ha fatto fuori anche l’altro austriaco Hirscher. E pensare che a disegnare la strada era stato Hoflehner, il tecnico che li allena tutti i giorni... Purtroppo in questa trappola è caduto anche Razzoli, che do- Cristian Deville, 29 anni AP Manfred Moelgg, 28 anni AP Giuliano Razzoli, 25 anni Giuliano Razzoli stasera al Teatro Regio di Parma riceverà il premio «Atleta dell’anno» dai Veterani dello Sport di Parma domani sera al Teatro Regio nella 34a edizione del Premio Internazionale Sport Civiltà. Tra gli altri premiati Riccardo Garrone, Gianni Rivera, Sandro Mazzola, Livio Berruti , Giorgia Bronzini, Giorgio e Tania Cagnotto, Francesca Porcellato, Ottavio Cinquanta e Marco Pastonesi della Gazzetta. Razzoli premiato a Parma Deville A consolarci sono stati Moelgg e, dopo, Deville. Manfred s’è mostrato molto reattivo e veloce sul piano e ha chiuso la prima discesa al settimo posto senza prendere alcun rischio. A stupire è stato Deville, che dopo 3 anni di passione per il tendine rotuleo del ginocchio sinistro, ha potuto prepararsi per far valere le sue qualità. Partito col 27, ha disputato una prima manche intelligente, perdendo sul piatto e recuperando sul muro, tanto da trovarsi alla fine secondo alle spalle di Grange. Nella seconda discesa ha preval- so la necessità di arrivare per migliorare il numero di partenza e così ha perso due posizioni. «Non potevo fare altrimenti — ha spiegato il finanziere di Moena — dovevo piazzarmi nei primi 10 per crescere in classifica, ma nella seconda manche ho trovato porte molto larghe sul muro e non sono riuscito a dare il meglio. Comunque ho eguagliato il mio miglior piazzamento in Coppa, non posso che essere soddisfatto». Anche Manfred Moelgg si è sentito rinfrancato dal 7o posto. «Poteva andare meglio — ha detto — se non mi fossi impantanato nel pianetto che precede il traguardo. Ma so che sono competitivo». L’ultima nota sulla sicurezza: già la velocità è un rischio, e in pista bisogna cercare di non aumentarli: Sasaki è uscito e ha picchiato la testa contro il sostegno di uno striscione pubblicitario riportando una forte contusione al collo che poteva avere conseguenze più gravi. Un po’ di attenzione. Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 48 R LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 49 R BOXE MONDIALE SUPERWELTER WBC y la ribalta A SUPEREROE Una macchina da pugni e da soldi: nelle Filippine milioni scendono in piazza LE SUE OTTO PERLE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA S Mosca Titolo Wbc il 4 dicembre 1998, poi due difese Supergallo Titolo Ibf il 23/6/2001, quattro difese (una anche valida per il Wbo) Piuma HA DATO 474 PUGNI Il dominio di Pacquiao, 31 anni, non è stato evidenziato solo dai cartellini, ma anche dal conteggio dei colpi portati nel match: 474 per lui, solo 229 per Margarito (32 anni), che ha finito col volto tumefatto (sopra) AP Onorevole Pacquiao Fenomeno infinito Manny più piccolo, più leggero, ma troppo veloce: domina Margarito e conquista il titolo nell’8a categoria FAUSTO NARDUCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA HA GUADAGNATO 15 MILIONI Manny Pacquiao ha guadagnato una borsa garantita di 15 milioni di dollari, ma la cifra è destinata ad aumentare di qualche milione per gli introiti della pay per view AP UNA NAZIONE IN FESTA Un paese intero, le Filippine, si è fermato per assistere sugli apparecchi di casa o sui maxischermi all’incontro di Pacquiao, un vero eroe nazionale: dopo la vittoria milioni di persone si sono riversate sulle strade a festeggiare AP di RINO TOMMASI dL’occhio sinistro gonfio come un fondo di bottiglia, quello destro sprofondato sotto l’osso orbitale fratturato alla quarta ripresa. Mentre il povero Antonio Margarito, che subirà una delicata operazione alle arcate sopraccigliari domani in Texas, continuava a parargli i colpi con la sua faccia insanguinata, Manny Pacquiao si è rivolto all’arbitro Laurence Cole per chiedergli di interrompere il match: «Non volevo provocargli danni permanenti. Ho chiesto di controllare se Margarito fosse in grado di andare avanti». Un consulto fin troppo veloce ha consentito al messicano, triplo ex campione dei welter, di assistere in pieno al trionfo di re Manny VIII, il filippino che sabato notte ha aggiunto quella dei superwelter Wbc alla sua collezione di 7 corone. Tutte vinte Nella bolgia del Dallas Cowboys Stadium di Arlington, Manny Pacquiao davanti a 41.734 paganti ha definitiva- mente aperto una nuova strada per la boxe moderna: vince non chi è più potente o possente (il filippino regalava 13 centimetri al messicano) ma chi è più veloce. E non c’è dubbio che oggi la velocità di esecuzione di Pac Man impedisca ai suoi avversari perfino di pensare. Lo dimostrano le statistiche del ring (474 pugni a 229!) più che i ver- Il messicano sarà operato alle arcate sopraccigliari. Aspettando Mayweather, il filippino domani farà un concerto in Nevada detti di tre giudici (120-109, 118-110 e 119-109) che a tutti costi hanno voluto assegnare un paio di riprese a Margarito che invece non ne ha vinta neanche una. «E’ stato l’avversario più forte della mia carriera — ha mentito il vincitore —. Non mi aspettavo che Margarito fosse così forte, che potesse reggere a così tanti colpi». La di- plomazia giusta per un campione che saliva per la prima volta sul ring dopo aver conquistato un posto nel congresso nazionale filippino. Ma anche un’ulteriore spallata ai suoi record da supereroe del ring: ottava categoria di peso e 13ª vittoria consecutiva dopo la sconfitta con Morales nel 2005 a Las Vegas. Eppure Pacquiao, festeggiato a Manila e dintorni con manifestazioni popolari degne di un eroe nazionale, ha mostrato il suo volto umano quando subito dopo il trionfo è corso a bordo ring ad assistere la madre colpita da un attacco d’ansia. Il futuro Il problema è che a questo punto la boxe ha bisogno di Pacquiao ma Pac Man non ha più bisogno della boxe: «Ora il mio dovere è aiutare la mia gente, mi concederò altri due match prima di chiudere la carriera». E così ieri mattina, mentre il suo allenatore Freddy Coach lanciava l’ultima sfida verbale a Mayweather, il re filippino era già pronto a cambiare veste: domani si esibirà come cantante a Lake Tahoe nel Nevada. Titolo Ibf e super Wba l’8/5/2004 Superpiuma Titolo Wbc il 15/3/2008 Leggeri Titolo Wbc il 28/6/2008 S.leggeri Titolo Ibo (non riconosciuto in Italia) il 2/5/2009 Welter Titolo Wbo il 14/11/2009, poi una difesa S.welter Titolo Wbc il 13/11/2010 Pacquiao ha distanziato Oscar De la Hoya, sempre fermo a sei: superpiuma, leggeri, superleggeri, welter, superwelter, medi Che dominio Bisognava interrompere Il modo in cui Manny Pacquiao ha surclassato un avversario non trascurabile come il messicano Antonio Margarito impone qualche riflessione sulla irresponsabilità di alcuni arbitri che hanno bisogno che un pugile vada una o più volte al tappeto per fermare un incontro anche quando è evidente che si sta trasformando in un argomento a favore di chi vorrebbe l'abolizione del pugilato. Se Margarito è riuscito a rimanere in piedi per 12 riprese, senza peraltro riuscire a vincere non un round ma un solo minuto del match (due giudici gli hanno concesso una o due riprese sperando probabilmente in un miracolo) è perché tra le due qualità non può esserci, a certi livelli di peso, la potenza per poter risolvere un match con un colpo solo. Peraltro un k.o. sarebbe stato, per Margarito ed altri suoi precedenti avversari, una liberazione. Ricordando che qualche settimana fa ad Amburgo un altro arbitro incosciente aveva consentito a Vitali Klitschko di maltrattare, ai limiti dell’omicidio legalizzato, l'americano Shannon Briggs, bisognerebbe evitare che il pugilato offrisse di questi esempi. MASSIMI WBA Conferma Haye Ora i Klitsckho? (r.g.) A Manchester il britannico David Haye (25-1) ha conservato il Mondiale dei massimi Wba battendo kot 3 il connazionale Audley Harrison (27-5), olimpionico a Sydney. Haye dopo la vittoria ha dichiarato di voler sfidare entrambi i Klitschko nel 2011, in primavera e in estate. ATLETICA La 24a edizione della maratona piemontese Torino rilancia le ambizioni di Pertile Il padovano vince in rimonta: 2h10’58" 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ha vinto con autorità. Restituendo all’Italia un minimo di credibilità in una specialità nella quale sino a poche stagioni fa dettava legge nel mondo. Per il 36enne padovano, già il migliore in Europa nel 2009, si tratta del primo tempo nazionale e del quinto continentale 2010. dLa maratona di Torino gli porta bene. Ruggero Pertile, sulle strade piemontesi, nell’aprile 2009 fu secondo con il personale di 2h09’53". Ieri, pur chiudendo circa un minuto più lentamente (2h10’58"), La gara Di certo il tempo finale avrebbe potuto essere più indicativo. Perché il 36enne portacolori dell’Assindustria Padova ha fatto gara praticamente da solo e, tra l’umido e l’asfalto a tratti scivoloso, ha dovuto da- Il 36enne azzurro riscatta l’amaro 4˚ posto degli Europei di Barcellona Il padovano Ruggero Pertile, 36 anni, all’arrivo in piazza Castello COLOMBO re i conti con condizioni ambientali non favorevoli. Però, aiutato dai consigli di coach Massimo Magnani, ha corso con molto acume tattico. Ha fatto sfogare gli specialisti africani di turno (per l’azzurro passaggio alla mezza in 1h04’46", con una ventina di secondi di ritardo dai battistrada). Poi, man mano, li ha recuperati (l’ultimo intorno al 39˚ km), facendo il vuoto nel finale. La dedica «Puntavo a qualcosa di meglio — ammette l’atleta di Villanova di Camposampiero — ma sono soddisfatto anche così. Quando ho capito che cronometricamente non c’erano le condizioni per poter fare grandi cose, ho puntato esclusivamente alla vittoria. Questo risultato mi ripaga della delusione per il quarto posto degli Europei di Barcello- na, arrivato dopo cure di antibiotici per problemi ai denti e del duro lavoro di tre settimane svolto di recente in Kenya». Ad attenderlo sul traguardo di piazza Castello, la moglie Chiara e, per la prima volta, la figlia Alice, nata 14 mesi fa. Per «Rero», in dicembre operato a un tallone, è la terza vittoria della carriera in maratona su diciassette tentativi dopo i successi di Roma 2004 e di Padova 2006. Un applauso va anche alla tenacia del 37enne Danilo Goffi che, dopo il ritiro del 24 ottobre a Venezia, è riuscito a concludere, quinto in 2h14’38". a.b. Uomini: 1. Pertile 2h10’58"; 2. Kimaiyo (Ken) 2h11’45"; 3. H. Lemma (Eti) 2h12’21"; 4. P. Kurui (Ken) 2h13’06"; 5. Goffi 2h14’38". Donne: 1. P. Jeptoo (Ken) 2h27’01"; 2. F. Tola (Eti) 2h28’21"; 3. Chepsoi (Ken) 2h32’38". Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 50 R LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT CICLISMO MERCATO Pozzato accontentato C’è Paolini Il comasco alla Katusha: l’ha voluto Pippo. Tosatto e Tonti sono a spasso CLAUDIO GHISALBERTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Luca Paolini, 33 anni BETTINI dFilippo Pozzato è stato accontentato: Luca Paolini l’anno prossimo sarà suo compagno di squadra nella Katusha. All’accordo, che avrà durata annuale, manca ancora la firma che verrà messa appena Paolini, 34 anni a gennaio, tornerà dalle vacanze alle Maldive, dove si trova in compagnia del c.t. Paolo Bettini. Il comasco, che nelle ultime tre stagioni ha corso nell’Acqua&Sapone, si andrà così ad affiancare al belga Leif Hoste e al bielorusso Alyaksandr Kuchinsky come spalla di Poz- zato e Ivanov nelle classiche. Per fare spazio al grande amico di Pippo, che settimana prossima partirà per una breve vacanza tra Singapore e Bali, la squadra russa ha sacrificato Marco Bandiera, approdato alla Quick Step, e Luca Mazzanti, che nonostante i quasi 37 anni ha ancora voglia di correre ma al momento non ha squadra. Per aiutarlo, Pozzato ha chiesto una cortesia a Luca Scinto, ed è probabile che l’anno prossimo Mazzanti indossi la maglia della Farnese. «Toso» in difficoltà Il Poz avrebbe voluto in squadra pure Matteo Tosatto, anche lui verso i 37 anni, ma Andrei Tchmil, presidente della squadra russa, ha detto no. Così il miglior azzurro del Mondiale è a sua volta senza squadra. Patrick Lefevere, team manager della Quick Step, gli aveva fatto un’offerta, ma il «Toso» l’aveva ritenuta non adeguata al suo livello. Dopo avere a lungo trattato senza esito con il Team Luxembourg dei fratelli Schleck, Tosatto sarebbe stato disposto ad accettare l’offerta belga. Ma Lefevere, due giorni dopo il Lombardia, gli ha comunicato che il tempo era scaduto. Ora per il veneto potrebbe aprirsi uno spiraglio nella Saxo Bank di Bjarne Riis. E Tonti balla Sempre in tema azzurri, nell’elenco dei senza squadra c’è anche Andrea Tonti, 35 anni a febbraio. O meglio, lui il contratto per un altro anno l’avrebbe con la CarmioOro, che però ha chiuso i battenti. Il marchigiano potrebbe approdare all’Acqua&Sapone. ALFREDO PROVENZALI (RadioRai) Premio Radio e Televisione MARCO PASTONESI (La Gazzetta dello Sport) Premio Stampa RICCARDO GARRONE (Calcio) Premio Sport e Lavoro FRANCESCA PORCELLATO (Atletica, Sci) Premio Sport Diversamente Abili GIORGIA BRONZINI (Ciclismo) Premio Atleta dell’Anno GIULIANO RAZZOLI (Sci) Premio Atleta dell’Anno SANDRO MAZZOLA (Calcio) Premio Una Vita per lo Sport IPPICA A SAN SIRO Owen’s Squalifica dopo lo show Owen’s d’ambio, squalificato. Poi da sin. Opal (1˚) e On the Way (3˚) DE NARDIN A ROMA Vola Rosendhal Pr. Aloisi - (gr. 3) - m 1200: 1 Rosendhal (M. Monteriso); 2 Morgan Drive; 3 Jiroft; 4 Jakor; Tot.: 10,15; 3,41, 6,21, 2,54 (193,91). Tris 13-11-9: e 1.020,39 OGGI TRIS A PADOVA (ore 19) scelta Limbo dei Venti (18), Elvis (7), Guantanamela (13), Gueridon (4), Endy di Re (16) e Litio (6) 2ª TRIS A Pisa (ore 14) scelta Hallingsome (4), Tokio (15), Batten Boom (1), Living Darfur (11), Mamma Gervasi (6) e Pasmin (2) ANCHE Palermo, Varese (15.20) MILANO dUna beffa incredibile e una gioia. Per il team Gubellini-Rantanen la domenica del Gran Criterium è stata a due facce: da un lato la vittoria di Otras Bi tra le femmine, dall’altro la squalifica (per ambio) a corsa vinta di Owen’s Club nella prova Open. Entrambi erano imbattuti ed entrambi erano favoritissimi: se avessero vinto tutti e due Pietro Gubellini sarebbe stato il primo a firmare le due classiche giovanili nello stesso anno. E invece Owen’s è stato sfortunatissimo. Difeso il comando dopo dura lotta (27.8 il primo quarto), il figlio di Duke of York ha gestito la situazione lungo il percorso, seguito da On the Way Grif, con il treno esterno formato da Rusty Dust, Orchetto Jet e Opal Brown. Quest’ultimo al chilometro (1.14.3) è scattato con decisione e sull’allungo di Owens’ si è accodato. La retta sembrava solo una formalità, ma l’azione del leader è via via peggiorata e la giuria ha tirato fuori il cartellino rosso: per Owens’ prima sconfitta della carriera dopo tre uscite. Il commento di Gubellini «Lo strappo violento al via, 400 metri in meno di 28 secondi. Credo lo abbia pagato caro. Dopo un chilometro il cavallo ha iniziato a non essere più centrato, in retta avevamo 20 metri di vantaggio, ho cercato di lasciarlo tranquillo e invece per qualche attimo ha preso l’ambio. Roba da non dormirci la notte...». Via libera così a Opal Brown, un figlio di Toss Out allenato da Edy Moni e guidato da Federico Esposito che ha vinto in 1.15.3 (lontano l’1.13.6 record di Ilaria Jet nel 2006). Finora il suo miglior risultato era il secondo nel Criterium Vinovo dietro On the Way Grif, ieri terzo battuto per il podio da Oasis Bi. Un’ora e mezza prima, nella prova femminile Otras Bi da un capo all’altro e poi isolata isolata (6 su 6) in 1.14.1 m. pie. 4ª corsa - Gran Criterium filly - m 1600: 1 Otras Bi (P. Gubellini) 1.14.1; 2 Ozge Ferm; 3 Orleans Om; 4 Olimpia Grif; Tot.: 1,25; 1,14, 1,55, 2,27 (3,96). Quota tris: e 14,07 alla 5-3-13. 7ª corsa - Gran Criterium - m 1600: 1 Opal Brown (Fed. Esposito) 1.15.3; 2 Oasis Bi; 3 On the Way Grif; 4 Olifild; 5 Olmo; Tot.: 37,98; 4,87, 5,17, 2,87 (785,85) Trio: 9.138,35. GIANNI RIVERA (Calcio) Premio Una Vita per lo Sport OTTAVIO CINQUANTA (CIO) Premio Dirigente LIVIO BERRUTI (Atletica leggera) Premio Benemerenza Sportiva Famiglia CAGNOTTO (Tuffi) Premio Ambasciatori dello Sport CARIPARMA BASEBALL Premio “Ercole Negri” PANTHERS PARMA (Football americano) Premio “Ercole Negri” FRANCESCO CANALI Premio Sport Solidarietà Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT Su Gazzetta.it PALLAVOLO MONDIALE Sul nostro sito le videointreviste alle protagoniste azzurre e i commenti sul blog http://dal15al25,gazzetta.it L’Italia è quinta «Non ci sono clan» Turchia stesa, le azzurre onorano il torneo, sfogo Gioli: «Il gruppo non è diviso, abbiamo solo cambiato troppo» 3 0 ITALIA TURCHIA (25-23 25-20 25-21) ITALIA: Lo Bianco 3, Del Core 10, Arrighetti 5, Ortolani 16, Piccinini 5, Gioli 14; Cardullo (L), Crisanti 1, Bosetti. Non entrate: Di Iulio, Barcellini, Rondon. All. Barbolini. TURCHIA: Aydemir 1, Ozsoy 4, Toksoy 8, Darnel 18, Gumus 8, Erdem 7; Kayalar (L), Kirdar, Tokatlioglu 2, Agca. Non entrate: Gurensen, Cansu. All. Bedenstenlioglu. ARBITRI: Jovanonvic (Ser) e Rodriguez (Spa). NOTE - Spettatori 500. Durata set: 25', 22', 24'; totale 71'; Italia: battute sbagliate 9, vincenti 2, muri 10, 2a linea 7, errori 16. Turchia: b.s. 8, v. 4, m. 5, 2a l. 9, e. 21. PREMI INDIVIDUALI Mvp: Ekaterina Gamova (Rus). Best Scorer: Neslihan Darnel (Tur). Servizio: Maret Grothues (Ola). Attacco: Tatiana Kosheleva (Rus) Muro: Christiane Fürst (Ger) Palleggiatrice: Wei Qiuyue (Cina) Libero: Stacy Sykora (Usa) Da sinistra, Francesca Piccinini, Serena Ortolani, Leo Lo Bianco, Gioli e Cardullo TARANTINI DAL NOSTRO INVIATO GIAN LUCA PASINI LA GUIDA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Giappone bronzo Il Giappone è bronzo, va sul podio dopo 32 anni: nel ’78 fu argento. Finale 11˚ Olanda-Cuba 3-0 (32-30, 25-23, 25-17). Finale 9˚ Polonia-Cina 3-0 (25-23, 25-21, 25-22). Finale 7˚ Serbia-Germania 1-3 (25-20, 21-25, 22-25, 23-25); Finale 5˚ Italia-Turchia 3-0; finale 3˚ Stati Uniti-Giappone 2-3 (25-18,23-25, 25-21, 19-25, 8-15). Finale Russia-Brasile 3-2. Classifica: 1. Russia; 2. Brasile; 3. Giappone; 4. Usa; 5. Italia; 6. Turchia; 7. Germania; 8. Serbia; 9. Polonia; 10. Cina; 11. Olanda; 12. Cuba; 13. Sud Corea, Thailandia; 15. Perù, R.Ceca; 17. Costarica, PortoRico, Croazia, R.Dominicana; 21. Algeria, Kenya, Kazakhstan, Canada. A-1 UOMINI MACERATA TRENTO 2 3 TOKYO (Giappone) d«Avete scritto che questo gruppo è spaccato, che ci sono dei clan. E io vi dico che vi siete sbagliati. L'anno scorso la situazione era ben peggiore, c'erano molte più tensioni, ma abbiamo vinto tutte le partite e voi non vi siete accorti di nulla». L’occhio truccato la rende ancora più aggressiva, Simona Gioli, «La strega che schiaccia», sceglie sempre l'ultimo giorno del torneo per dire la sua verità («Sono superstiziosa, se posso faccio sempre così»). «Se ne sono dette tante sulla nostra squadra in queste settimane e invece la risposta è molto più semplice di quello che si possa credere. I nostri guai non erano di rapporti, ma f TIME OUT di ANGIOLINO FRIGONI* Russia, Brasile, Giappone, Usa usano sistemi di gioco diversi, a seconda delle giocatrici a disposizione, per valorizzare i pregi e nascondere i difetti. All'interno di questi sistemi però le abilità individuali sono determinanti. Da sottolineare come sia decisiva l'alzata (non solo della palleggiatrice) per mettere in condizioni l'attaccante di poter scegliere tra i vari colpi. Le ultime tre palle della Russia sono state emblematiche: palla difesa e alzata perfetta in bagher o in palleggio e attacco perfetto. Complimenti. * Ex c.t. nazionale italiana Barbolini plagiato? «Quando sei lì pensi solo a giocare e a tirare la palla più forte che puoi perché fare figure di m… come è successo nel primo girone, o giocare partite come questa contro la Turchia davanti a 500 persone non ci fa certo piacere. Anzi». Parla poche volte la Gioli, ma quando lo fa è un fiume in piena, soprattutto adesso che la sua Italia si congeda dal Mondiale in maniera «dignitosa» (con il secondo 3-0 di fila, chiude quinta davanti alla Turchia, battuta nettamente) anche se nessuno può essere contento nello staff azzurro. «Eravamo venute qui per cercare di portare a casa una medaglia, ma ci sono annate buone e annate in cui non va nulla per il verso giusto. Voi parlate di rapporti fra compagne, io vi dico che se per tutta l'estate ti alleni in 6 o 7, non giochi mai una partita con la stessa squadra, fai fatica a trovare il ritmo giusto. Gli inserimenti devono essere provati un po’ alla volta, ma non è sempre facile. L’anno scorso è stato differente. Forse sarà un caso che siamo andate in crescendo in questo Mondiale, perché alla fine abbiamo trovato il ritmo, quello che non avevamo nelle prime partite. In quella maledetta gara con la Repubblica Ceca che ha deciso il nostro torneo. Poi è chiaro che quando le cose non vanno, tutti si fanno un esame di coscienza. Noi, il tecnico, sì certo quello che noi senatrici “plagiamo”». Battuta Simona Gioli mentre parla vede con la coda dell’occhio passare il c.t., Massimo Barbolini, e alza la voce, apposta, facendo una battuta. «Anche questo è stato scritto. Ma vi rendete conto? Noi che decidiamo al posto di Massimo. Ridicolo. Solo che qualcuno — forse capendo male — adesso in Italia ci crede davvero. Non c'è cosa più sbagliata. Anzi vi prego fatelo sapere a tutti che qui comanda solo lui. Come è giusto che sia». TREVISO 2 CUNEO PIACENZA 3 LATINA 3 0 (25-21, 21-25, 26-28, 25-18, 13-15) (25-17, 25-21, 25-16) LUBE BANCA MARCHE: Martino 6, Stankovic 6, Omrcen 18, Savani 24, Podrascanin 5, Vermiglio 1; Paparoni (L), Van Walle 1, Conte 8, Vadeleux 3, Lampariello, Marchiani. N.e. Cacchiarelli (L). All. Berruto. SISLEY TREVISO: Bjelica 9, Fei 28, Horstink 17, Bontje 7, Pujol 2, Maruotti 13; Farina (L), Papi, Boninfante, De Togni, Kovar 2, Szabo. N.e. Vanin. All. Piazza. BRE LANNUTTI CUNEO: Wijsmans 19, Volkov 10, Peda 10, Parodi 10, Grbic 2; Henno (L). N.e Rossi, Patriarca, Nikolov, Galic, Carletti, Montagna (L). All. Giuliani. ITAS DIATEC TRENTINO: Della Lunga 11, Birarelli 13, Stokr 22, Kaziyski 13, Riad 3, Raphael 4, Bari (L), Sokolov 2, Colaci (L), Sala 2, Bratoev 1, Zygadlo, Leonardi. All. Stoytchev. COPRO MORPHO PIACENZA: Popp 11, Holt 6, Nilsson 21, Zlatanov 21, Tencati 4, Gonzalez 9; Marra (L), Semenzato 2, Perazzolo, Benito 1, Boschi. N.e. Massari. All. Lorenzetti. ARBITRI: Gnani e Braico. NOTE - Spettatori 1670, incasso 7158. Durata set: 27’, 28’, 37’, 27’, 20’; totale 139’. Sisley: b.s. 20, v. 6, m. 17, s.l. 16, e. 32. Copra: b.s. 21, v. 9, m. 8, s.l. 12, e. 33. Trofeo Gazzetta: 6 Fei, 5 Zlatanov, 4 Farina, 3 Nilsson, 2 Holt, 1 Gonzalez. TREVISO (e.sp.) Suicidio Sisley che avanti nel tie break 10-4 si fa recuperare da Piacenza che ha il merito di crederci e manda in tilt Pujol che smette di servire Fei fino a quel momento perfetto e autore di 7 punti (3 ace) nel set. Treviso in bambola e Popp chiude da posto 4. ANDREOLI LATINA: Vujevic 9, Spairani 2, Starovic 11, Kovacevic 11, Kohut 4, Sottile; Pieri (L), Giombini, Popelka, Gitto 1, Cortina. N. e. Nonne, Labardi. All. Medei. ARBITRI Castagna e Cerquoni. NOTE Spettatori 3472, incasso 18838 euro. Durata set: 24’, 26’, 22’; tot. 72’. Bre Lannutti: b.s. 12, v. 7, m. 9, s.l. 7, e. 17. Latina: b.s. 10, v. 0, m. 4, s.l. 12, e. 20. Trofeo Gazzetta: 6 Wijsmans, 5 Peda, 4 Volkov, 3 Parodi, 2 Grbic, 1 Sottile. CUNEO (g.sca.) Wijsmans torna in campo da italiano e riceve il premio di miglior giocatore attaccando con il 73%, mentre Nikolov resta in panchina risparmiato per la Champions League. Cuneo torna alla vittoria grazie al servizio (7-0 gli ace, di cui 5 di Wijsmans) e Latina è tramortita dal rullo compressore formato da Parodi, Peda, Fortunato e Volkov. Grbic ha gioco facile, MONZA 2 MODENA ROMA 3 VIBO (25-18, 25-23, 22-25, 23-25, 13-15) ACQUA PARADISO MONZA: Travica 3, Rauwerdink 18, Buti 8, Gavotto 16, Rooney 21, Forni 13; Exiga (L), Krumins, Shumov. N.e. Molteni, Pesenti, Alborghetti, Cetrullo, Zito (L). All. Monti. ROMA: Uriarte 1, Zaytsev 13, Yosifov 13, Poey 4, Cisolla 14, Lebl 10; Corsano (L), Paolucci 2, Bencz 16, Saraceni, Tomatis, Cesarini (L). N.e. Corsini. All. Giani. ARBITRI: Padoan e Sobrero. NOTE: spettatori 1987, incasso 3297. Durata set: 26’, 29’, 27’, 29’, 21’; tot. 132’. Monza: b.s. 18, v. 2, mm. 17, s.l. 7, e. 34; Roma: b.s. 17, v. 4, m. 12, s.l. 11, e. 29. Trofeo Gazzetta: 6 Bencz, 5 Rooney, 4 Forni, 3 Paolucci, 2 Rauwerdink, 1 Cisolla. MONZA (c.g.) Dopo un primo set evanescente, Roma rovina l’amarcord per Marcello Gabana, il presidente di Monza scomparso un anno fa, e vince al tie-break, con palla decisiva di Zaytsev. Decisivo l'ingresso dello slovacco Bencz per uno spento Poey e il cambio in regia Paolucci per Uriarte. Ai monzesi non sono bastati i 7 muri di Forni. 3 2 LA FINALE BRASILE K.O. 5 VOLTE URSS 2 RUSSIA Questo l’albo d’oro del Mondiale: 1952 Unione Sovietica 1956 Unione Sovietica 1960 Unione Sovietica 1962 Giappone 1967 Giappone 1970 Unione Sovietica 1974 Giappone 1978 Cuba 1982 Cina 1986 Cina 1990 Unione Sovietica 1994 Cuba 1998 Cuba 2002 Italia 2006 Russia 2010 Russia Ranking Mondiale (a.a.) Anche se non è ancora ufficiale, nonostante il 5o posto l’Italia risale nel ranking internazionale e ora si troverebbe sul podio assieme al Giappone. La Russia 6ª nonostante la vittoria iridata sconta il fatto di non avere partecipato al Grand Prix di quest’anno. Classifica Mondiale: 1. Brasile; 2. Usa; 3. Italia, 4. Giappone; 5. Cina; 6, Russia; 7. Cuba; 8. Polonia; 9. Serbia; 10. Germania; 11 Turchia; 12. Olanda. SAN GIUSTINO VERONA 3 0 (25-23, 25-23, 25-20) CASA MODENA: Kooy 12, Kooistra 12, Esko 3, Berezhko 8, Piscopo 7, Dennis 15; Manià (L) 1, Fabroni 2, Casadei 6, Creus, Diaz 3, Casòli 8, Ciabattini (L). All. Prandi. RPA LUIGI SAN GIUSTINO : Nikic 13, Finazzi 6, Dias 16, Maric 12, Cester 4, Steuerwald 1, Giovi (L), Zhokouski, Van Den Dries. N.e. Schwarz, Bartoletti, Braga, Lo Bianco (L). All. Zanini MODENA (p.r.) Modena, a tratti inguardabile e spesso tradita dai suoi titolari, vince il terzo tie-break su quatto incontri e recupera un quinto set iniziato nel peggiore dei modi. Occasione persa per Vibo che ha avuto il demerito di non riuscire ad affondare il colpo (vedi quarto set) nel momento peggiore dei gialloblù. Decisivi tra i padroni di casa Casòli e un Piscopo finalmente concreto. è una star La Russia fa il bis iridato 5 RIPRODUZIONE RISERVATA TOKYO dCome 4 anni fa, più di 4 anni fa: la Russia sorprende ancora il Mondo e dopo stagioni di basso profilo si ri-prende il titolo iridato, ancora contro il Brasile, ancora in un tiebreak che sembrava avere perso. Lo fa forse giocando meno bene rispetto alla semifinale contro gli Stati Uniti (probabilmente il capolavoro tattico del c.t. Vladimir Kuzyutkin) dove si è apprezzato che la Russia sa anche difendere e non solo attaccare forte. Super Gamova Ma quando c'è da mettere la palla per terra non si fa mancare nulla, soprattutto se in squadra c’è una giocatrice come Ekaterina Gamova che nell’ultimo match di questo Mondiale infinito (davvero troppe le partite disputate) mette a terra 35 palloni e si porta a casa anche il titolo di miglior giocatrice del torneo. Annichilito il Brasile campione a Pechino. Distrutto nel fisico e nella testa: l’immagine che resterà ai tifosi verdeoro di questa gara sono le lacrime infinite di tutte e 12 le giocatrici di Zé Roberto, affondate dopo un percorso di 10 vittorie consecutive. g.l.p. 3 2 RUSSIA BRASILE (21-25, 25-17, 20-25, 25-14, 15-11) RUSSIA: Borodakova 6, Sokolova 14, Gamova 35, Perepelkina 13, Kosheleva 10, Startseva 6; Kryuchkova (L), Makhno, Goncharova. N.e. Merkulova, Kabeshova (L), Ulyakina. All. Kuzyutkin. BRASILE: Jaqueline 16, Thaisa 9, Sheilla 26, Natalia 18, Fabiana 9, Fabiola 2; Fabi (L), Dani Lins, Sassa 1, F. Garay, Joyce. N.e. Adenizia. All. Zé Roberto. ARBITRI: Kim Kun-Tae (S.Cor) e Tano (Giap). NOTE - Spettatori 8200. Durata set: 26', 27', 27', 22', 16'; totale 118'. Russia: battute sbagliate 4, vincenti 7, muri 15, errori 11. Brasile: b.s. 3, v. 5, m. 11, e. 22. (23-25, 27-25,14-25, 25-17, 15-13) TONNO CALLIPO VIBO: Rivera 8, Suljagic 8, Simeonov 22, Anderson 20, N. Nikolov 15, Coscione 5; Fanuli (L), Kindgard, Baroti, Ferraro, Ferolato. All. Di Pinto. ARBITRI: Puercher e Balboni NOTE - Spettatori 2559, incasso 21.110. Durata set: 28’, 33’, 23’, 24’, 20’, tot. 128’, Casa Modena b.s 13, v. 3, m. 11, s.l. 8, e. 14. T. Callipo: b.s. 4, v, 13, m . 12, s.l. 11, e. 13. Trofeo Gazzetta: 6 Anderson, 5 Simoenov, 4 Casoli, 3 Coscione, 2 Manià, 1 Piscopo 1. a y La Gamova TRENTO PASSA A MACERATA, K.O. MARTINO E PODRASCANIN (25-20, 21-25, 25-15, 17-25, 11-15) ARBITRI: Boris e Pasquali. NOTE Spettatori 2100, incasso 12.601 euro. Durata set: 23’, 29’, 25’, 26’, 16’, totale 119’. Lube: bs. 24, v. 9, m. 5, 2L. 7, e. 29. Itas: bs. 16, v. 2, m. 14, 2L. 6, e. 27. Trofeo Gazzetta: 6 Savani, 5 Birarelli, 4 Stokr, 3 Podrascanin, 2 Della Lunga, 1 Raphael. MACERATA (m.g.) Inarrestabile Trento, ma la Lube cade al termine di una sfida stellare. Itas senza Juantorena, ha trovato nella battuta e nel muro armi micidiali mentre a Macerata, che durante la gara ha perso per infortunio Martino (ginocchio) e Podrascanin (mano) vittime di distorsioni, non è bastato un Savani gigante (8 ace) per superare l’esame. di tecnica. Certo in ogni gruppo che sta assieme tutti i giorni per tanti mesi l'anno ci sono dei problemi piccoli o grandi, ci sono degli screzi. Ma noi siamo tutti dei… maschiacci: si litiga, poi quando si va in campo non ci si pensa più. Oppure credete davvero che quando stai giocando contro il Brasile nel cervello ti venga in mente “quella compagna è antipatica o questa mi ha risposto male?” Ma dài». 51 R MARMI LANZA VERONA: Herpe 3, Brunner 5, Lasko 23, Cala Gerardo 7, Pajenk 8, Meoni 1, Smerilli (L), Latelli, Lotman 6. N.e. Zingel, Kosmina, Bolla. All. B. Bagnoli. ARBITRI: Pessolano e Tanasi. NOTE Spettatori 1500, incasso 5100 euro. Durata set: 29’, 31’ , 28’; totale 88’. Rpa: b.s. 12, v. 9, m. 13, s.l. 5, e. 30. Itas: b.s. 19, v. 4, muri 14, s.l. 7, e. 35. Trofeo Gazzetta: 6 Dias, 5 Maric, 4 Nikic, 3 Stokr, 2 Lasko, 1 Finazzi. SAN GIUSTINO (Pg) (an.me.) Arriva il primo successo in campionato per la Rpa, contro una Marmi Lanza, vittima della sua discontinuità. A trascinare la squadra di Zanini è stato Dias. Solo nel primo set i veneti, con Meoni alla prima stagionale da titolare, sono riusciti a rimontare e portarsi in vantaggio nel finale, sempre grazie all’opposto brasiliano. CLASSIFICA SQUADRE Trentino Macerata Cuneo Roma Latina Treviso Modena Verona Piacenza Monza Castellana Vibo San Giustino Forlì PT 14 10 10 7 7 7 6 6 5 4 4 4 3 0 G 5 4 4 4 4 4 4 4 5 4 4 4 4 4 V 5 3 3 3 2 2 3 2 2 1 1 1 1 0 P 0 1 1 1 2 2 1 2 3 3 3 3 3 4 SVSP 15 3 11 3 11 4 10 8 8 6 10 9 9 9 8 9 7 11 5 9 5 10 5 10 4 9 4 12 PROSSIMO TURNO Domenica 21 ore 18 Piacenza-Latina San Giustino-Forlì Monza-Cuneo Vibo-Treviso Modena-Trento Verona-Macerata Castellana-Roma sabato ore 16 Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 52 R LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT Venezia Dubrovnik Bari Katakolon Olimpia Rodi Alessandria Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 53 R RUGBY In 7 anni 11 aperture e 25 regie diverse 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dDa quando si è ritirato Dominguez (ultimo cap il 22/2/2003), l’Italia ha schierato 25 regie diverse. La più presente è Pez-Griffen, voluta da Berbizier e titolare 16 volte, delle quali 12 di fila tra il 2005 e il 2006. Nell’ultimo anno Mallett ha puntato su Gower-Tebaldi, 10 volte insieme: da giugno 2009 l’australiano è sempre stato titolare. Nel 2007, anno del Mondiale e delle due vittorie APERTURA-M. MISCHIA PRESENZE R. Pez-A. Troncon 5 F. Mazzariol-A. Troncon 2 F. Mazzariol-M. Mazzantini 1 R. Wakarua-A. Troncon 3 R. Wakarua-P. Griffen 5 R. De Marigny-P. Griffen 4 L. Orquera-P. Griffen 2 L. Orquera-A. Troncon 5 R. Pez-P. Griffen 16 R. Pez-S. Picone 1 A. Scanavacca-P. Griffen 2 A. Scanavacca-A. Troncon 2 R. Pez-A. Troncon 4 K. Burton-P. Canavosio 1 R. De Marigny-A. Troncon 3 A. Masi-P. Travagli 2 A. Masi-S. Picone 3 L. McLean-S. Picone 2 A. Marcato-P. Canavosio 2 A. Marcato-P. Travagli 1 A. Marcato-Ma. Bergamasco 1 L. McLean-P. Griffen 4 C. Gower-P. Canavosio 2 C. Gower-T. Tebaldi 10 C. Gower-S. Picone 2 Troncon e Dominguez, dopo il buio OMEGA nel Sei Nazioni il c.t. francese cambiò 5 coppie, e in Coppa schierò titolare un n.10, Pez, allora senza club. Le sole regie sempre titolari in un Sei Nazioni sono Orquera-Troncon nel 2005 e Pez-Griffen nel 2006. Nel Torneo 2008, l’apertura titolare è stata Andrea Masi, un centro. Nel febbraio 2009 in Inghilterra a mediano di mischia è stato schierato Mauro Bergamasco. In totale, dal 2003, si contano 11 aperture, cinque cambiate solo da Kirwan. La mediana è un’incognita Tebaldi bocciato, Gower k.o. Dopo la debacle con l’Argentina, convocati Gori e Bocchino Contro l’Australia è probabile la coppia Orquera-Canavosio ANDREA BUONGIOVANNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dMusi lunghi sul pullman che ieri, nel primo pomeriggio, ha trasportato la Nazionale da Verona a Firenze. L’Italia sabato, nella città veneta, ha perso (male) contro l’Argentina e tra cinque giorni, in quella toscana, affronterà un’Australia reduce dal tonfo di Twickenham. In mezzo una probabile settimana di passione. Giubilazioni Il k.o. contro i Pumas ha portato a immediate e drastiche decisioni. Tito Tebaldi, al Bentegodi tra i peggiori in campo, è stato relegato nel gruppo della Nazionale A che venerdì a Biella affronterà Tonga. Per il 23enne mediano di mischia degli Aironi, in azzurro titolare dalla tournée del giugno 2009 in Australia e Nuova Zelanda, se non è una bocciatura poco ci manca. Lento, macchinoso e mai brillante, contro l’Argentina non ha saputo imporre quei cambi di ritmo che avrebbero dovuto fare la differenza. Ma non basta: al Franchi, presumibilmente, non ci sarà nemmeno Craig Gower. In questo caso, però, più che di una scelta voluta, si tratta di una scelta obbligata. L’apertu- Tito Tebaldi, 23 anni e 14 caps, libera il pallone in una fase di Italia-Argentina sabato a Verona IMAGE SPORT Nella rosa per Firenze richiamati i due giovani. Ma i ruoli sono scoperti da anni. Ghiraldini recuperato ra, alla prese da tempo con un serio problema al ginocchio destro, è uscito a pezzi dal match e solo nei prossimi giorni si saprà se potrà essere recuperato. Nemmeno la grave eventualità di un’operazione è da scartare. Conseguenze anche per i Pumas: Carizza ha rimediato la frattura dell’omero destro, Fer- nandez-Lobbe una brutta botta alla cresta iliaca. I giovani Nick Mallett ha così «confermato» l’esordiente Edoardo Gori, 20enne sul quale punta da tempo, che avrebbe dovuto unirsi all’Italia A (a Verona era in tribuna) e Riccardo Bocchino, 22enne cavallo di ri- VITTORIE 0 0 0 2 2 2 1 0 5 (+ 1 pari) 1 1 1 2 0 1 0 1 1 0 0 0 0 0 2 0 torno (4 caps), che a sua volta stava per recarsi a Biella. Le condizioni di Leo Ghiraldini, almeno quelle, non destano particolari preoccupazioni: il tallonatore, sabato a sua volta toccato duro al ginocchio destro, resta in rosa. Nella A, intanto, fuori gli acciaccati Vosawai, Furno, Majstorovic e Benettin, entrano Belardo, Petillo, Rubini, Burton e Trevisan. Cerniera rotta Insomma: Celtic League o meno, il problema maggiore della Nazionale resta la mediana. Il ritornello è stucchevole, ma sempre d’attualità: l’Italia, dal dopo Dominguez-Troncon, non ha più trovato una coppia all’altezza. I tentativi sono stati addirittura venticinque in sette anni. Tutti (o quasi) miseramente falliti. Avanti il prossimo, allora. La logica, a questo punto, dice che contro i Wallabies, il 10 e il 9 azzurri saranno Luciano Orquera e Pablo Canavosio. Il primo, al Bentegodi, ha giocato sette minuti, il secondo diciotto. Ma insieme hanno fatto vedere cose migliori di Gower-Tebaldi. Pensando a lungo termine, cioè alla Coppa del Mondo del settembre 2011, con Craig in ogni caso prima opzione all’apertura, c’è tutto da inventare. Senza dimenticare l’attuale linea «oriunda» del Benetton Treviso, Kristopher Burton-Tobias Botes, col secondo (sudafricano) eleggibile da giugno. Tifosi Il rischio, nel mentre, è che anche i tifosi alla fine si disaffezionino. L’atmosfera, al Bentegodi, non s’è mai scaldata e la risposta dei teleutenti non è stata entusiasmante: la diretta su La7 ha raccolto una media di 505.000 spettatori, quella su Sky Sport circa 60.000. Non c’è tempo da perdere. C.T. Kirwan Kirwan Kirwan Kirwan Kirwan Kirwan/Berbizier Kirwan/Berbizier Kirwan Berbizier Berbizier Berbizier Berbizier Berbizier Berbizier Berbizier Mallett Mallett Mallett Mallett Mallett Mallett Mallett Mallett Mallett Mallett PERIODO 2003 2003-04 2003 2003 2004 2004-07 2004-05 2005 2005-07 2006 2006-07 2007 2007 2007 2007 2008 2008 2008 2008 2008 2009 2009 2009-10 2009-10 2009-10 I TEST MATCH Sabato al Franchi ecco i Wallabies E’ atteso per mercoledì l’arrivo a Firenze dell’Australia che sabato affronterà l’Italia. I Wallabies, che nelle due settimane precedenti avevano sconfitto gli All Blacks a Hong Kong e il Galles a Cardiff, sono reduci dal k.o. di sabato contro l’Inghilterra a Twickenham (35-18). Mai il XV della Rosa, contro quello australiano, aveva realizzato così tanti punti e solo una volta si era imposto con un margine così ampio. Sabato 27 le Figi a Modena Sabato 27 a Modena l’ultimo test del trittico, contro le Figi. Gli isolani, sconfitti 34-12 sabato a Nantes dalla Francia, venerdì sera saranno a Cardiff per sfidare il Galles. Gli isolani sono avanti negli scontri diretti con gli azzurri; 4 vittorie su 7 incontri. L’ultimo test in Italia, nel 2005, si giocò sotto la neve (23-8 per gli azzurri). ALTRI TEST Portogallo-Usa 17-22; Spagna-Canada 22-60. Costo biglietti da 10 a 80 euro Le due partite cominceranno alle 15 e andranno in diretta televisiva su La7 e Sky Sport (anche in 3D). I prezzi per i biglietti vanno dai 10 agli 80 euro per il match con l’Australia al Franchi di Firenze e dai 15 ai 55 euro per la sfida alle Figi al Braglia di Modena. Biglietti a prezzo ridotto per gli under 14 e gli over 65. Le tessere Siae e Coni non saranno valide. Prevendita nelle ricevitorie Lis, su listicket.it e al call center 892.982 Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 54 R LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT Questi avvisi si ricevono tutti i giorni 24 ore su 24 all’indirizzo internet: www.piccoliannunci.rcs.it oppure tutti i giorni feriali a: MILANO : tel.02/6282.7555 02/6282.7422, fax 02/6552.436. BOLOGNA : tel. 051/42.01.711, fax 051/42.01.028. FIRENZE : tel. 055/55.23.41, fax 055/55.23.42.34. BARI : tel. 080/57.60.111, fax 080/57.60.126. NAPOLI : tel. 081/497.7711, fax 081/497.7712. BERGAMO : SPM Essepiemme s.r.l. tel. 035/35.87.77, fax 035/35.88.77. BRESCIA : BRESCIA IN s.r.l. tel. 030/37.72.609, fax 030/37.72.629. COMO : tel. 031/24.34.64, fax 031/30.33.26. CREMONA : Uggeri Pubblicità s.r.l. tel. 0372/20.586, fax 0372/26.610. GENOVA : Promospazio tel. 010/36.22.525, fax 010/31.69.58. LECCO : SPM Essepiemme s.r.l. tel. 0341/357400 fax 0341/364339 MONZA : Pubblicità Battistoni tel. 039/32.21.40 — 039/38.07.32, fax 039/32.19.75. OSIMO-AN : tel. 071/72.76.077 071/72.76.084. PADOVA : tel. 049/69.96.311, fax 049/78.11.380. PALERMO : tel. 091/30.67.56, fax 091/34.27.63. PARMA : Publiedi srl tel. 0521/46.41.11, fax 0521/22.97.72. RIMINI : Adrias Pubblicità di Rimini tel. 0541/56.207, fax 0541/24.003. ROMA : In Fieri s.r.l. tel. 06/98184896 fax 06/92911648 SONDRIO : SPM Essepiemme s.r.l. tel 0342/200380 fax 0342/573063 TORINO : telefono 011/50.21.16, fax 011/50.36.09. VARESE : SPM Essepiemme s.r.l. tel 0332/239855 fax 0332/836683 VERONA : telefono 045/80.11.449, fax 045/80.10.375. Per la piccola pubblicità all’estero telefono 02/72.25.11 Le richieste di pubblicazione possono essere inoltrate da fuori Milano anche per telefax e corrispondenza a Rcs Pubblicità agli indirizzi di Milano sopra riportati. TARIFFE PER PAROLA Rubriche in abbinata obbligatoria: Corriere della Sera - Gazzetta dello Sport: n. 0: euro 4,80; n. 1: euro 2,50; n. 2 - 3 14 : euro 9,50; n. 5 - 6 7 - 8 - 9 - 12 - 20: euro 5,60; n. 10: euro 3,50; n. 11: euro 3,90; n. 13: euro 11,00; n. 15: euro 5,00; n. 17: euro 5,50; n. 18 - 19: euro 4,00; n. 21: euro 6,00; n. 24: euro 6,50. Rubriche in abbinata facoltativa: n. 4: euro 5,30 sul Corriere della Sera; euro 2,00 sulla Gazzetta dello Sport; euro 6,00 sulle due testate. n. 22: euro 4,90 sul Corriere della Sera; euro 3,50 sulla Gazzetta dello Sport; euro 5,60 sulle due testate. n. 23: euro 4,90 sul Corriere della Sera; euro 3,50 sulla Gazzetta dello Sport; euro 6,00 sulle due testate. Gli importi sopracitati sono comprensivi di I.V.A. SERVIZIO CASSETTE POSTALI Le lettere indirizzate alle cassette dovranno essere conformi alle vigenti disposizioni postali e saranno respinte se assicurate o raccomandate. Non si assume responsabilità per quanto allegato alla corrispondenza. Si precisa che tutte le inserzioni relative a ricerche di personale debbono intendersi riferite a personale sia maschile sia femminile, essendo vietata ai sensi dell’ art. 1 della legge 9/12/77 n.903, qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e quale che sia il settore o ramo di attività. L’inserzionista è impegnato ad osservare tale legge. ASSISTENTE direzione 42enne, ottima esperienza presso multinazionali, inglese, autonoma, motivata e propositiva valuta proposte, disponibilita’ immediata. 02.84.64.539. CINQUANTUNENNE impiegato operativo export mare ottimo inglese, diplomato offresi Milano. Cell. 348.67.16.554. CONTABILE finita pluriennale esperienza presso diverse realtà aziendali e studi commercialisti esamina adeguate opportunità di impiego hinterland nord-ovest Milano. Mobilità legge 236/93. 340.26.29.079. 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Stavolta, però, dopo le bocciature degli ultimi due anni sulla terra rossa del Roland Garros (con Federer e Nadal), sbanca l’ultimo Masters 1000 (ex Masters Series) dell’anno sulla velocissima superficie indoor di Bercy (Fra, 2.750.000 e), stoppando il sogno dell’eroe di casa Gael Monfils per 6-1 7-6 (1). Rilancio Così riporta uno svedese sul trono di Bercy (dopo Thomas Enqvist nel 1996) e nell’albo d’oro di un Masters 1000, i tornei più importanti dopo i 4 Slam (sempre dopo Enqvist, 10 anni fa a Cincinnati). Inoltre, con il 1˚ successo importante in carriera, il potente 26enne supera oggi al numero 4 del mondo Andy Murray. Che ritrova fra una settimana alla 02 Arena di Londra nel Masters coi primi 8 del mondo. E subito rilancia: «Il mio prossimo obiettivo è diventare numero 3. Perché ora so che posso riuscire GOLF Stop a Singapore Scott sempre 1˚ Il quarto ed ultimo giro del torneo di Singapore (European Tour, 4.530.000 e, prima moneta 713.165) è slittato a oggi, dopo 5 ore e mezzo di sospensione per i pericolosissimi fulmini di ieri. Lo scatenato Adam Scott (Aus) è stato fermato dal maltempo quand’è ancora al comando, a -17 dopo 8 buche (3 birdie), dopo aver aumentato a 3 colpi il vantaggio sul campione uscente, Poulter (Ing) e a 4 su Kyung-nam. Perde 4 posizioni Francesco Molinari, 13˚, dopo 9 buche, mentre recupera parzialmente Matteo Manassero, dal 64˚ al 47˚ posto. TIGER QUARTO A Melbourne (Australasia Tour, 1.500.000 $), sprint decisivo di Stuart Appleby (Aus) che s’impone con 274 (71 69 69 65) davanti ai connazionali Bland a 275 (65 67 70 73) e Gaunt a 276 (65 72 68 71). Reazione di Tiger Woods, campione uscente, che, con due eagle, quattro birdie, due bogey, chiude 4˚ con 277 (69 72 71 65). TERZO NORMAN «The shark» (Lo squalo), il 55enne australiano Greg Norman, ex n. 1 del mondo anni 80/90, ha sposato in terze nozze a piedi nudi su un’isola dei Caraibi, Kirsten Kutner. Dopo 25 anni di matrimonio, aveva divorziato dalla 1ª moglie ed aveva portato all’altare l’ex tennista Chris Evert ma l’unione era durata solo un anno. Adam Scott (Aus), 30 anni REUTERS Robin Soderling, 26 anni, 6 titoli Atp (5 sul veloce indoor) REUTERS VELA: A DUBAI Vuitton Trophy Botto Mascalzone La collisione tra Mascalzone e Kiwi (r.ra.) Giornata di emozioni a Dubai dove si sono svolte le prime regate del Vuitton Trophy. Mascalzone Latino ha battuto nel match d'esordio Emirates Team New Zealand per 27 secondi, ma nel secondo (nel primo Round Robin ogni team incontra gli avversari due volte), in un concitato giro di boa c’è stata una collisione tra le due barche che ha obbligato l’equipaggio italiano al ritiro. La falla era troppo vicina all’attacco della volante e l’equipaggio di Mascalzone ha preferito non proseguire per verificare l’entità del danno. La Giuria ha poi penalizzato il team di Onorato di un punto (in quanto colpevole dell’incidente) e di mezzo i neozelandesi (per non avere evitato la collisione). La classifica vede al comando Bmw Oracle con 2 punti avendo vinto entrambi i match contro All4One, secondi Artemis e Synergy che hanno vinto un match ciascuno, terzo Emirates Team New Zealand a 0,5 e a secco di punti Mascalzone e All4One. Oggi Mascalzone Latino incontrerà due volte Synergy timonato da Francesco Bruni. NUOTO: GIOCHI ASIATICI Il ritorno di Park: 1’44"80 nei 200 sl (al.f.) Il coreano Park Tae Hwan, che ha subito un controllo antidoping appena atterrato all’aeroporto di Guangzhou (Cina, 50 m) alla vigilia dei Giochi Asiatici, vince i 200 sl in 1’44"80, miglior crono dell’anno che va a limare 5/100 al suo primato continentale risalente a Pechino 2008. Doppio primato asiatico per la cinese Zhao Jing che nuota i 100 dorso in 58"94 (prima donna sotto i 59" con il costume in tessuto) e la doppia distanza in 2’06"46., quinto tempo di sempre al mondo. Uomini: 200 sl Park (S.Cor.) 1'44"80 (r.as.; 1˚ t. 2010); 50 ra Xie Zhi 27"80; 100 fa Zhou Jiawei 51"83; 200 fa Matsuda (Giap) 1’54"02 ˚(1 t. 2010); 400 mx Horihata (Giap) 4'13"35. Donne: 200 sl Zhi Qianwei 1’56"65; 100-200 do Zhao Jing 58"92 (r.as.)-2’06"46 (r.as.; 5˚ t. all-time); 50 ra Wang Randi 31"04; 400 mx Ye Shiwen (15 anni) 4’33"79 (2˚ t. 2010). DOPPIO SCIENZY (al.f.) A Vienna (Aut, 25 m), Federico Colbertaldo vince 400-1500 sl con tempi modesti. Uomini: 100 sl Santucci 48"87; 400-1500 sl Colbertaldo 3’47"09-15'01"03; 100 do Bal (Usa) 51"71, Lestingi 52"41; 50 ra Ossola 27"13; 200 ra Mate 2’09"35, Bossini 2’09"39; 200 mx Townsend (S.Af.) 1'56"26. Donne: 200 fa Giacchetti 2’08"42. Brividi Soderling non dimenticherà Parigi-Bercy, anche per i 3 match point che ha salvato in semifinale contro la sorpresa locale, Michael Llodra, e per i 5 che ha visto salvare, sempre in semifinale, da Monfils a Federer, la sua bestia nera (precedenti 1-14). Mentre, contro l’atletico moro francese, aveva già vinto due volte su due e senza mai perdere un set, l’ultima la settimana scorsa a Valencia. Perché non gli dà ritmo, perché non trova adeguata resistenza nella risposta e perché non incontra le palle basse e lavorate che tanto soffre. Inoltre Robin ha potuto sfruttare il normale calo di tensione di Monfils dopo l’impresa contro Roger, dopo i due match point salvati in precedenza contro Verdasco e il colpaccio contro Murray. E ha spostato tutta la pressione sulle spalle del francese, già battuto in finale l’anno scorso (da Djokovic). Anche se la Francia sorride: la finale di Davis del 3-5 dicembre in Serbia sembra più facile con Monfils e Llodra in forma. ATLETICA Caliandro e Agnes ok al Cross di Volpiano VOLPIANO (To) — (e.b.) Successi di Mimmo Caliandro (dopo una gara a tre vinta in volata sui compagni finanzieri Yuri Floriani e Gabriele De Nard) e di Agnes Tschurtschenthaler (in rimonta) nel 7˚ cross della Volpe a Volpiano, apertura della stagione italiana sui prati e prima di due indicative per gli Europei di Albufeira (Por) del 12 dicembre. Uomini. Sr (km 9): 1. Caliandro 28’22"; 2. Floriani 28’23"; 3. De Nard 28’24"; 4. Scaini 28’36"; 5. Gariboldi 28’48"; 6. Buttazzo 28’51"; 7. Maccagnan 28’54"; 8. Haddoumi 28’56". Jr (km 6): 1. Razine 18’16"; 2. Sanguinetti 18’29"; 3. Fontana 18’44"; 4. Marzetta 19’01". Donne (km 7): 1. Tschurtschenthaler 26’08"; 2. Belotti 26’17"; 3. Costanza 26’22"; 4. Epis 26’31"; 5. Iozzia 26’38"; 6. Quaglia 26’42". Jr (km 4): 1. Martinelli 14’41"; 2. Pistilli 14’48"; 3. Pulina 14’52". BRAVA BIANCHI (m.m.) Così alla maratona di Livorno. Uomini: 1. Chirchir (Ken) 2h17’10". Donne: 1. Bianchi 2h42’02". BASEBALL PALLA CARA La pallina del fuoricampo n. 702 di Babe Ruth (il suo totale è di 714) è stata venduta per 264.500 dollari durante un’asta al Museo della Louisville (casa produttrice di mazze e guantoni): la palla apparteneva a una famiglia del Minnesota da tre generazioni. Una mazza appartenuta a Cy Young e utilizzata alla World series del 1903 è stata battuta a 138.000 dollari, mentre una foto di Marilyn Monroe autografata da Joe DiMaggio è andata a 63,250 dollari. BOXE STRANO EUROPEO (r.g.) A Kharkov (Ucr) il locale Serhiy Fedchenko (27-1) ha conquistato l’Europeo superleggeri per il Wbo battendo ai punti DeMarcus Corley (37-15-1), ex iridato nel 2001, 36 anni, professionista dal 1996. L’anomalia è che Corley è statunitense, essendo nato a Washington nel 1974. CHE DRAGO (r.g.) A Lentate sul Seveso (Mi) il medio Santo Drago ha debuttato al professionismo, battendo Giuseppe Sovijus (Slk, 2-55-2) ko 2. VANGELI (i.m.) Al 39˚ trofeo Golden Ring di Skopje (Mac) Dario Vangeli nei 64 kg ha perso 2-0 in finale da Vrenozi (Alb). Park Tae-hwan, 21 anni REUTERS BARRY FA SCUOLA (r.g.) Barry Mc Guigan (32-3), ex iridato piuma nell’85 e ’86, uno dei più popolari pugili irlandesi, avversario di Valerio Nati nell’83 per l’Europeo, ha aperto una Boxing Academy a suo nome, con la possibilità per gli studenti del College di Filton, vicino a Bristol, di scegliere la boxe come materia, in alternativa all’educazione fisica. Le lezioni hanno valenza scolastica con tanto di valutazione a fine anno. L’iniziativa sembra ottenere grande successo. Valentina Vezzali, Ilaria Salvatori, Arianna Errigo ed Elisa Di Francisca Dream Team in Gazzetta Festeggiatelo con noi chiamando 02/29532248 In Sala Montanelli il quartetto d’oro Di Francisca, Errigo, Salvatori e Vezzali Festa Gazzetta al Dream Team in Sala Montanelli: mercoledì alle 15.30 Valentina Vezzali, Elisa Di Francisca, Arianna Errigo e Ilaria Salvatori saranno festeggiate in Gazzetta e risponderanno alle domande del pubblico. Due ori mondiali ed europei di fila, un dominio che continua anche in Coppa del Mondo con 8 successi su 9 nelle ultime due stagioni, le azzurre del fioretto femminile hanno dominato sia la prova individuale (Elisa Di Francisca oro dopo aver battuto in fina- le la compagna di squadra Arianna Errigo; Valentina Vezzali che ha chiuso con il bronzo) che quella a squadre (in finale hanno superato la Polonia) ai recenti Mondiali parigini in cui da sole hanno vinto più della metà (quattro su sette) delle medaglie della spedizione azzurra. Oggi e domani (dalle 9.30 alle 13 e dalle 14 alle 18) potete prenotare il vostro posto in Sala Montanelli per festeggiare e intervistare le campionesse. Il numero di telefono per riservare il posto è 02/29532248. CANOTTAGGIO CSEH A DUBAI (al.f.) Laszlo Cseh salterà gli Europei in corta, ma sarà al via ai Mondiali di Dubai. Intanto i campionati ungheresi di Budapest (Ung, 25 m). Uomini: 100 do/200 fa/200 mx Cseh 54"86/1'55"70/1'57"68; 50-100-200 ra Gyurta 28"24-59"27-2'06"34. Donne: 200 sl/mx Verraszto 1'54"76/2'09"99; 200 fa Jakabos 2'08"87. SILVER SKIFF Sono lo sloveno Iztok Cop e la statunitense Mae Joyce Gay ad aggiudicarsi la 19ª edizione del Silver Skiff, regata internazionale di fondo disputata a Torino sulla distanza di 11 km con la partecipazione di 519 atleti. Tra gli azzurri, terzo (e primo nei pesi leggeri) Bertini e quarta Valentina Calabrese. GHIACCIO Fabris 12˚ sui 5000 HEERENVEEN (Ola) — Ieri a Heerenveen, nella 3ª e ultima giornata della 1ª tappa di Coppa del Mondo in pista lunga, 12˚ posto di Enrico Fabris nei 5000. Uomini. 500 (II). I: 1. Nagashima (Giap) 34"97; 2. Kato (Giap) 35"01; 3. Kang-Seok Lee (S.Cor) 35"10. II: 7. Ioriatti 36"01. 5000. I: 1. De Jong (Ola) 6’17"31; 2. Skobrev (Rus) 6’18"96; 3. Olde Heuvel (Ola) 6’20"93; 12. Fabris 6’27"38. II: 12. Cignini 6’40"68; 18. Stefani 6’47"44. Donne. 1500: 1. Nesbitt (Can) 1’56"00; 2. Wüst (Ola) 1’57"35; 3. Leenstra (Ola) 1’57"68. SHORT TRACK Dominio di Nicola Rodigari e Arianna Fontana nel 19˚ Alta Valtellina Trophy di short track a Bormio (So). Uomini. Sr. Superfinale (3000): 1. Rodigari. Classifica: 1. Rodigari 141; 2. Saulitis (Let) 68; 3. Van der Ree (Ola) 34; 12. Compagnoni. Donne. Superfinale (3000): 1. Fontana; 5. Maffei. Sr. Classifica: 1. Fontana 136; 2. Georgieva (Bul) 71; Lajtos (Ung) 47; 4. Maffei 44. Jr A. 500/superfinale/classifica: 1. M. Valcepina; 2. Viviani. Jr B. Classifica: 1. A. Valcepina. HOCKEY GHIACCIO MILANO OK (m.l.) Il Milano ingaggia il 26enne difensore slovacco Martin Ondrej e nel 12˚ turno di A-2 vince in casa del Caldaro 5-3. Classifica: Vipiteno 25; Gardena* 23; Egna* 22; Milano 19; R. Torino 17; Appiano 15; Merano 13; Caldaro* 10; Bozen84 0 (*una in meno). ITALDONNE KO (m.l.) L’Italia femminile è stata sconfitta nelle due amichevoli giocate a Egna (Bz) contro l’Austria: 4-1 sabato, 2-1 dopo i rigori ieri. Reti azzurre di Anna De la Forest e Tanja Lerger. NUOTO STEFFEN VINCENTE (al.f.) Dopo il successo nei 100 sl che vale la qualificazione agli Europei, Britta Steffen vince anche i 50 sl ai campionati tedeschi di Wuppertal (25 m). Paul Biedermann si impone nei 400 sl dopo due sconfitte di misura nelle giornate precedenti. Uomini: 50 sl/100 fa S. Deibler 21"32/51"16; 400 sl Biedermann 3'42"91; 1500 sl Wolfgarten 14'40"85 (3˚ t. 2010); 50 do Feldwehr 27"10; 100 do Herbst 51"90; 200 do Lebherz 1'52"89; 200 ra Koch 2'06"78; 100-200 mx M. Deibler 52"50-1'55"33. Donne: 50 sl Steffen 24"38; 200 ra Ruhnau 2'25"06. SCHUBERT LASCIA (al.f.) Dopo 60 giorni di aspettativa, Mark Schubert ha definitivamente abbandonato l'incarico di direttore tecnico della nazionale Usa. PALLANUOTO EUROLEGA Si è completata la prima giornata degli ottavi. Gir. A: Szeged (Ung)-Vasas (Ung) 9-9, Primorac (Mng)-Jadran H.Novi (Mng) 14-7. Gir. C: Barcellona (Spa)-Olympiakos (Gre) 10-8, Mladost (Cro)-Partizan (Ser) 10-8. Gir. D: Barceloneta (Spa)-Eger (Ung) 10-9, Jug (Cro)-Primorje (Cro) 12-7. COPPA LEN Nell’andata degli ottavi, Marsiglia (Fra)-Posillipo 8-7. PALLAVOLO SERIE A-2 (f.c.) Così la 5˚: Sora-Mantova 3-1 (22-25, 25-16, 25-23, 25-17); Padova- Gela 3-0 (25-22, 25-19, 25-13); Reggio Emilia–Segrate 3-0 (25-20, 25-19, 25-21); Perugia-Città Di Castello 0-3 (17-25, 18-25, 23-25); Ravenna-Milano 3-0 (25-18, 25-18, 25-20); Genova-Loreto 3-1 (25-22, 25-18, 20-25, 25-22); Club Italia Roma- Isernia 1-3 (21-25, 18-25, 25-20, 13-25); Santa Croce–Pineto 3-2 (37-39, 25-18, 25-22, 25-27, 15-10). Classifica: S.ta Croce, Ravenna 13; Sora, Padova 12; C.d. Castello 10; Milano, Gela, Genova, Reggio Emilia 8; Isernia 7; Mantova 6; Perugia, Pineto 4; Loreto 3; Segrate, Club Italia 2. A-2 DONNE (m.l.) Guida sempre Parma a punteggio pieno: Chieri–San Vito 3-0 (25-22, 25-17, 25-20); Busnago–Verona 3-2 (25-27, 25-15, 25-14, 23-25, 16-14); Parma-Pontecagnano 3-1 (23-25, 25-16, 25-20, 25-11); Roma–Crema 3-1 (19-25, 25-21, 27-25, 25-20); Soverato–Giaveno 1-3 (19-25, 19-25, 25-14, 18-25); Matera–Loreto 2-3 (25-22, 23-25, 13-25, 25-23, 10-15). Sabato: Santa Croce–Forlì 3-1. Classifica: Parma 15; Chieri 13; Busnago 12; Matera 9; Loreto, Crema, Giaveno, Pontecagnano 8; Pomezia 6; Santa Croce 5; Verona 4; Forlì, Soverato, San Vito 3. SPORT INVERNALI FOLLIS OK (g.v.) Prima vittoria stagionale per il fondo azzurro ieri a Muonio, ultimo test prima della Coppa del mondo, con Arianna Follis che ha vinto la 5 tl su Michailova (Rus) e Roponen (Fin). Le altre azzurre: 12. Rupil; 19. Genuin; 20. Brocard. Tra gli uomini (10 tl) successo di Sergey Shiriaev (Rus) su Freeman (Usa). Bene Piller Cottrer (5˚) e Clara (6˚). Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 56 R # LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT ALTRI MONDI le polemiche dei giorni scorsi, è stata confermata fDopo la presenza di Fini e Bersani a «Vieni via con me», il programma di Fazio e Saviano in onda stasera su Rai3 s IL FATTO DEL GIORNO 5 DOMANDE 5 RISPOSTE Il Papa e la crisi: «Cambiare stile di vita e rilanciare l’agricoltura» S Berlusconi ha la maggioranza al Senato e propone che si vada a nuove elezioni per l’altro ramo del Parlamento che potrebbe sfiduciarlo: la Costituzione lo prevede ma non è mai successo prima gda@gazzetta.it Ieri Silvio Berlusconi ha telefonato alla convention milanese del Pdl, e naturalmente l’hanno messo in amplifono. Ha detto: «Sono sicuro che il governo otterrà la fiducia sia a Palazzo Madama che a Montecitorio. Se così non fosse, credo che dovremo andare di nuovo a votare, ma solo per la Camera». Sono seguiti attacchi ai giornali, alla Rai e ai professionisti della politica che aspirano a diventare capi del governo e, siccome sanno che il popolo non li legittimerebbe mai, tentano oscure manovre di Palazzo. 1Si può fare? Dico, di sciogliere solo la Camera e non il Senato? Articolo 88 della Costituzione: «Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse». Quindi è teoricamente possibile. La Costituzione non precisa se il parere dei presidenti delle Camere sia vincolante o no. E però sarebbe strano che Napolitano sciogliesse la Camera dopo che Fini s’è detto contrario. Questo è un primo ostacolo. Un secondo ostacolo è dato dalla prassi, cioè da quella costituzione materiale che si è andata formando nel corso dei decenni. Non è mai capitato, finora, che il Pre- sidente sciogliesse anticipatamente una sola Camera. 2 Questo impedisce che si possa fare? Chi lo sa. Come può immaginare è una materia complicatissima. Certo la Costituzione materiale, cioè quella che si è andata formando in seguito agli atti effettivamente compiuti da ciascun soggetto istituzionale nell’ultimo mezzo secolo, non è priva di valore. Anzi: in Inghilterra non c’è mai stata una costituzione scritta e ci si regola in base al common law, cioè alle sentenze e ai comportamenti che hanno fatto giurisprudenza. Da noi, è diverso, anche se, per esempio, l’abitudine del Presidente, quando c’è una crisi, di sentire gli ex capi dello Stato, non è fissata dalla Costituzione: è una prassi che si è andata consolidando negli anni e dà certezza ulteriore alle decisioni assunte. Ora, sciogliere le Camere perché una delle due non dà la fiducia al governo sta nella prassi? No, non ci sta. Anche perché i costituenti scrissero la nostra carta avendo in mente un sistema elettorale proporzionale, e la proporzionale non ha mai determinato una differenza troppo sensibile di consenso tra un ramo e l’altro del Parlamento. Questa differenza è venuta fuori col Porcellum, che ha criteri diver- NOTIZIE TASCABILI FRANCIA, NUOVO GOVERNO SULLA SITUAZIONE ECONOMICA MONDIALE Ma è possibile tornare al voto soltanto per la Camera? GIORGIO DELL’ARTI GIANFRANCO FINI PRESIDENTE DELLA CAMERA si nell’assegnazione dei premi di maggioranza e quindi può rendere precario in una camera un governo che è solidissimo dall’altra parte. È capitato a Prodi (debole al Senato), sta capitando a Berlusconi (debole alla Camera). 3 Berlusconi e il Pdl insistono molto sul concetto che la fiducia va discussa prima al Senato e poi alla Camera. Perché? Se Berlusconi si presentasse prima alla Camera, e non ottenesse la fiducia, non avrebbe bisogno di andare al Senato: dovrebbe salire subito al Quirinale. Basta infatti il no di una delle due assemblee per farlo cadere. Se invece va prima al Senato, ottiene la fiducia, e poi va alla Camera e viene bocciato, raggiunge, pur entrando in crisi, due risultati. Primo: è autorizzato a chiedere il solo scioglimento della Camera, procedura che oltre tutto gli permetterebbe di liquidare Fini dalla presidenza. Secondo: avrà la prova provata che non esiste nessuna maggioranza capace di sostenere un governo. Risulterebbe infatti che al Senato la maggioranza è la sua, mentre alla Camera è di qualcun altro. Dunque, il Capo dello Stato non avrebbe da perder tempo a cercare alternative: che si vada alle elezioni. Quello che il presidente del Consiglio vuole impedire ora è che qualcuno formi un governo dopo di lui. Quella sarebbe probabilmente la sua fine politica. Berlusconi non vuol sentir parlare neanche di un Berlusconi bis. 4 La Lega? Ieri Bossi ha detto: «Secondo me Berlusconi vuole andare al voto, perciò gioca al ribasso. Io giocherei invece al rialzo». Siccome il capo leghista s’è affrettato ad aggiungere: «A me Fini ha detto che non gli dà fastidio vedere Berlusconi fare il presidente del Consiglio, io sto alle sue parole» dobbiamo dedurne che Bossi punta a un Berlusconi bis. 5 È vero poi che Fini non si opporrebbe a un Berlusconi bis? Fini ha detto chiaro e tondo che punta alla fine politica del Cavaliere. I suoi hanno preparato una mozione di sfiducia, che dovrebbe essere presentata stamattina. I quattro uomini al governo della componente Fli – Ronchi, Urso, Bonfiglio e Mania - si dimetteranno oggi. Quando Berlusconi renderà noti i nomi dei sostituti, Napolitano non gli chiederà di andare in Parlamento a farsi votare la fiducia solo perché prima c’è da approvare la finanziaria. Dopo la finanziaria (più o meno il 15 dicembre) ci sarà la resa dei conti finale. Sarkozy prova il rimpasto Il primo ministro francese, François Fillon, che due giorni fa si era dimesso, è stato riconfermato dal presidente Nicolas Sarkozy (nella foto) alla guida di un nuovo governo. Nel rimpasto Sarkozy ha scelto di mantenere al loro posto gran parte degli uominichiave, ma ha spostato l’esecutivo più a destra. Lascia il ministero degli esteri, l’ex socialista Kouchner, dopo le polemiche sugli immigrati «La crisi economica va presa sul serio, serve una profonda revisione del modello di sviluppo economico globale», ha detto ieri Papa Benedetto XVI prima dell’Angelus. «Occorre un nuovo equilibrio tra agricoltura, industria e servizi, perché a nessuno manchi pane e lavoro. Bisogna rivalutare l’agricoltura come risorsa indispensabile». LA PROTESTA DEGLI IMMIGRATI SULLA GRU Scontri di Brescia, 2 denunciati Maroni: «La legge va rispettata» Due le denunce per gli scontri di sabato a Brescia, nei pressi della gru occupata da 4 immigrati che protestano per il permesso di soggiorno. «La legge va rispettata, non possiamo violarla per dei gesti eclatanti», ha detto il ministro degli Interni Roberto Maroni. Il bilancio degli scontri parla di 22 feriti (18 tra poliziotti e carabinieri). LE PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA Milano, vince Pisapia Ora sfiderà la Moratti In primavera sarà Giuliano Pisapia (foto Ansa) a sfidare Letizia Moratti nell’elezione a sindaco di Milano. Pisapia, avvocato ed ex parlamentare del Prc, secondo gli exit poll ha vinto le primarie del centrosinistra con una forbice di voti tra il 43 e il 47%. L’altro candidato, l’architetto Stefano Boeri (Pd), fermo tra il 37 e il 41%, gli ha telefonato per congratularsi. Valerio Onida, presidente emerito della Corte Costituzionale, fermo tra il 13 e il 15%. Michele Sacerdoti al 2%. A MONTE DI PROCIDA Dramma della follia nel Napoletano Zio uccide la nipotina di due mesi Ha tagliato la gola alla nipotina di due mesi perché piangeva. I genitori avevano lasciato Sofia alla nonna a Monte di Procida (Na) per alcune ore. Lo zio Antonio Spinelli, 29enne malato di mente che vive con la madre, aveva in braccio la piccola quando, colto da un raptus, ha afferrato un coltello e l’ha uccisa. L’uomo è stato arrestato. IL CASO SABATO SERA IN UNA DISCOTECA DI MILANO: MAXI CACHET, CHAMPAGNE E CONTESTAZIONI OPERAIO VITTIMA DI UN KILLER E Ruby fa la reginetta. Tra gli insulti Palmi, ucciso per errore L’obiettivo era un avvocato Show della ragazza dei party ad Arcore. La pm dei minori insiste: Maroni mente ANDREA PUGLIESE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dScarpe leopardate, tubino nero e bracciali dorati. Si è presentata così sabato sera Ruby alla discoteca Karma di Milano, ospite di lusso per rilanciare il locale. Per qualcuno diecimila euro di cachet, solo «duemila, con fattura e contratto» per Silvano Scalmana, gestore del Karma. Di certo, Ruby non ha fati- Ucciso per errore. È successo sabato sera a Palmi (Reggio Calabria), dove l’operaio Martino Luverà, 33 anni, ha perso la vita nell’agguato preparato per l’avvocato Francesco Nizzari (42 anni). Luverà (incensurato, lavorava per la Lsu del Comune di Isolabona, a Imperia) si è trovato sulla traiettoria dei colpi sparati da un killer con un fucile a pallettoni contro Nizzari (raggiunto alla gamba sinistra ed all’addome da 4 colpi) mentre stava facendo rientro a casa. Luverà, che era in Calabria per un periodo di ferie (di cui aveva approfittato per rivedere parenti ed amici), è stato colpito a 30 metri da Nizzari con un colpo che però l’ha raggiunto al cuore, uccidendolo. Nizzari, invece, è stato portato all’ospedale di Gioia Tauro e le sue condizioni sono gravi (è in coma farmacologico). Il movente dell’agguato potrebbe essere una vendetta per motivi professionali (Nizzari si occupa prevalentemente di cause civili, ma fa anche il penalista). pug cato: niente danza del ventre, solo una ventina di minuti seduta sul trono, bevendo qualche flute di champagne. E, purtroppo per lei, sentendo anche i tanti insulti delle sue coetanee. Magistrato Ieri, intanto, a In 1/2 Ora su Rai3 ha parlato Annamaria Fiorillo, il magistrato in servizio il 27 maggio, quando Ruby fu portata al Tribunale dei minori di Milano. La Fiorillo si è rivolta al Csm. Ecco perché: «Quando il ministro Maroni ha detto che "quella sera sono state rispettate tutte le procedure" non ha detto la verità. Non ho mai autorizzato l’affido alla Minetti e nessuna ragion di Stato può violare la legalità». «Ruby» Karima El Mahroug, 18 anni, alla discoteca Karma di Milano LAPRESSE Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT ALTRI MONDI chiamerà The Daily ed arriverà entro dicembre. È il fSi primo giornale solo su iPad, a pubblicarlo sarà Rupert DAL NOSTRO INVIATO GIAN LUCA PASINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA HIROSHIMA (Giappone) d«Robi, Ro- bi, Robiiii». Percorre il viale del Peace Memorial Park fra due ali di folla, osannato perfino più del Dalai Lama che è ancora laggiù vicino al cenotafio (monumento sepolcrale) che ricorda le migliaia di vittime del primo Olocausto atomico della storia dell’umanità. Roberto Baggio saluta, tocca le mani, firma qualche autografo, regala sorrisi mentre si avvia alla conferenza stampa dell’undicesimo World Summit dei Premi Nobel per la Pace che si è tenuto in questo fine settimana a Hiroshima sotto la presidenza di Walter Veltroni. sarebbe più appropriato chiamarle anti-bambino) che vengono usate quotidianamente in tante guerre «dimenticate». Affetto Baggio sorride, è amato dalla gente come se avesse ancora ai piedi quelle scarpe coi tacchetti che lo hanno reso famoso nel mondo. Si capisce bene che un messaggio portato da personaggi come lui, può arrivare molto più vicino, al cuore della gente. Lui non se la tira e risponde alle domande: «Il mio prossimo obiettivo? Vorrei portare il premio s TUTTA SALUTE ITALIANA ANCHE LA SIGLA di MABEL BOCCHI S Roberto Baggio riceve il World Peace Award a Hiroshima, Giappone AP "Città di Roma" a Aung San Suu Kyi (l’esponente politica birmana o del Myanmar, come è conosciuta ora questa Nazione sulle cartine, ndr). Pare che sia stata liberata davvero. Purtroppo io e Vittorio (Petrone, il suo manager, ndr) siamo personaggi non graditi in quel Paese, ma se dovesse esserci la possibilità, saremo pronti a sfruttarla». Come ha fatto molte altre volte: «Quando giochi non hai molto tempo, quando smetti di giocare sei un po’ meno famoso... Ma continuo a fare quello in cui credo, come sempre, perché dentro penso che se fai qualcosa per gli altri, in maniera disinteressata, presto o tardi ti tornerà indietro. Penso che siano tanti i calciatori che aiutano il prossimo, ma (giustamente) preferiscono non farlo sapere, preferiscono non vantarsene». Banale, quasi scontato, ma questo è davvero un gran gol, forse il più bello della sua carriera. GUARDA Nel nostro sito è disponibile anche un video sulla premiazione a Hiroshima www.gazzetta.it la foto g p E Aung parla davanti a 40 mila: «C’è speranza» Codino Lui, l’ex Codino più famoso del calcio italiano, è stato insignito del World Peace Award 2010, un riconoscimento per la sua attività (quasi sempre silenziosa) in favore degli altri, di quelli che hanno perso tutto o che non hanno mai avuto nulla. Ha letto il suo discorso davanti al Dalai Lama, Mairead Corrigan-Maguire, Mohamed El Baradei, Jody Williams, Shirin Ebadi e a Frederik Willem De Clerk (che gli ha consegnato materialmente il premio), tutti Premi Nobel che si sono trovati per chiedere con la forza del loro nome — una volta di più — la messa al bando delle armi nucleari, ma anche delle cluster bomb o delle mine anti-uomo (forse RUPERT MURDOCH EDITORE AUSTRALIANO Murdoch: obiettivo 800.000 abbonati e tante inchieste Il gol più bello di Baggio: «Dare aiuto fa bene» Robi ha ricevuto il World Peace Award: «Adesso vorrei andare in Birmania a incontrare San Suu Kyi» 57 R Il premio Nobel Aung San Suu Kyi ha tenuto il primo discorso da donna libera, dopo la sua scarcerazione di due giorni fa decisa dalla giunta militare birmana. Vestita di blu con un fiore giallo, ha parlato ieri, nella sede del suo partito, la Lega nazionale per la democrazia. Ad ascoltarla fuori 40 mila persone. «Se il mio popolo non è libero, come potete dire che lo sia io? Non perdete la speranza. Resistete per ciò che è giusto» ha detto San Suu Kyi ANSA A Hiroshima un brano di De Luca Oltre a Robi Baggio, c’è stato anche un altro po’ di Italia nella cerimonia di Hiroshima: la sigla di presentazione del summit dei Premi Nobel è stata firmata dal giovane cantautore romano Mattia De Luca. Il brano intitolato «Childhood Dreams» è un messaggio di speranza portato da un bambino, che sogna un mondo di fratellanza tra i popoli Un soccorso del 118 dopo una crisi cardiaca RADAELLI Con il secondo infarto il pericolo si triplica Spesso chi supera il primo infarto (la mortalità nelle Unità coronariche sfiora il 3%) ci ricade. I dati diffusi dall’Anmco (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri) parlano chiaro: su 130mila italiani colpiti da infarto, circa 50mila subiscono anche il secondo e, tra questi, 10mila muoiono entro l’anno successivo con un tasso di mortalità triplicato. Solo un paziente su due corregge, infatti, il proprio stile di vita. Sul banco degli imputati sedentarietà, fumo ed errata alimentazione. Più a rischio donne e under 60. Ottenuto sangue umano dalle cellule della pelle Alcuni ricercatori canadesi della McMaster University in Ontario hanno ottenuto sangue umano dalle staminali della pelle, cellule primitive non specializzate dotate della singolare capacità di trasformarsi in diversi altri tipi di cellule del corpo, con una programmazione diretta. Una conquista che apre le porte alla possibilità di eseguire trasfusioni con sangue prodotto da campioni del proprio derma e che comporterà notevoli avanzamenti per la cura di alcune malattie, come il cancro. Presto i test sull’uomo. È sempre lotta all’Aids Ecco il vaccino italiano Sino ad oggi le particelle del virus Hiv venivano aggredite dai farmaci antiretrovirali che non erano in grado di decimarli. Così i «superstiti» continuavano a stimolare le difese immunitarie creando problemi cardiovascolari, renali ed epatici. Ora, grazie al vaccino dell’Iss (Istituto superiore di sanità), è possibile attaccare il virus nella cellula dove i farmaci non arrivano. Agisce colpendo l’azione della proteina Tat, il motore che all’interno del virus Hiv gli permette di replicarsi. Lo studio è nella fase II di sperimentazione. CURIOSITÀ I CADUTI RICORDATI NEL REMEMBRANCE DAY DA POLITICI, VIP E SPORTIVI CON UN FIORE SUL PETTO LA CABELLO E LO SCIMMIONE L’Inghilterra unita da un papavero Lo spot diventa una sitcom e va a puntate su Facebook dSi è concluso ieri in Gran Bretagna il Remembrance Day, un giorno di commemorazione per le vittime di tutte le guerre. Ogni 11 novembre (giorno dell’armistizio che segnò la fine della Prima guerra mondiale), alle 11, due minuti di silenzio fermano la nazione. Poi la seconda domenica del mese si svolge una sfilata di veterani davanti alla regina e ai leader politici: grande partecipazione anche ieri a Londra. Il simbolo è il papavero di carta, un fiore finto che si appende al petto: la vendita serve ad aiutare l’associazione dei veterani. In questi giorni il papavero è stato visto anche al petto dei protagonisti del film Harry Potter e i Doni della morte, sul tappeto rosso della prima londinese. Non ha fatto eccezione la Premier League: un papavero stampato su tutte le maglie. Qualche giorno fa lo ha esibito anche il premier inglese Cameron durante la sua visita in Cina. In quell’occasione si è quasi sfiorato l’incidente diplomatico: le autorità di Pechino hanno chiesto di togliere dal petto il fiore di carta che per loro ricorda le guerre dell’oppio perse nel XIX secolo contro il Regno Unito. Niente da fare, Cameron non ha voluto abbandonare il suo «poppy» che poi ha esibito anche a Seul, durante il G20. Da sinistra, in alto la regina Elisabetta e il premier Cameron, sotto l’attore Daniel Radcliffe e Didier Drogba: tutti col papavero AFP/REUTERS/LAPRESSE Dalla tv alla pubblicità, dalla pubblicità a internet. Gli esperti la chiamerebbero un’operazione «crossmediale». Nei fatti è il primo tentativo italiano di trasformare uno spot in sitcom. Protagonisti Victoria Cabello, piccola star de La7, e lo scimmione che con lei anima le scenette del Crodino. Da oggi ogni giorno alle 15 su Facebook, così, Victoria e lo scimmione dall’accento romanesco interpreteranno «A un pelo dalla Victoria», una sorta di sitcom in pillole. Previsti venti episodi fino al 3 dicembre, in onda sul social network più popolare. La storia narrata dura un weekend. Oltre alla Cabello, protagonisti anche Vittoria Belvedere, Edoardo Raspelli, Antonio e Michele, comici di Zelig. Dietro l’operazione c’è il marketing di una multinazionale (la Campari), ma la pagina Facebook dove è possibile vedere il trailer ha già superato i 25 mila amici e questo è già un successo. Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 58 R LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT Sport Italians LETTERE dite la vostra INDIRIZZO Via Solferino, 28 20121 Milano. Fax 02.62.82.79.17. Altre lettere su www.corriere.it/solferino/severgnini. Email gol@rcs.it A cura di Beppe Severgnini Iniesta e Sneijder Troppa Inter e rileggere l’almanacco dei due club milanesi Caro Beppe, va bene essere dell’Inter: anche mio fratello lo è. Va bene parlarne in continuazione. Ma leggendo spesso il blog "Italians" noto troppe risposte sulla tua squadra del cuore. Quando si parla di Inter non riesci a trattenerti, rispondi sempre con un tono che sfiora il sarcasmo. Da lettore mi dispiace, da milanista ti ricordo di studiare un po’ meglio l'almanacco della tua e della mia squadra forse saresti un po’ meno bauscia. Luca Errani newyork61@.it Ho ripescato questa lettera, arrivata tempo fa, perché mi sembra splendidamente derbistica. Adatta a queste ore, voglio dire. Pura, pacifica rivalità milanese, condita di polemica, ma priva di toni aggressivi. Scrivo così perché abbiamo perso? No, scrivo così perché sono convinto che interisti e milanisti, oltre a essere reciprocamente necessari, si tollerano bonariamente. Le rivalità spietate sono altrove. Una prova? A Milano il derby si gioca di notte, a Roma di giorno. Detto ciò, vediamo di commentare questo derby tristanzuolo. IL TEMPO Caro Severgnini, fra poco verrà proclamato il Pallone d'oro 2010. Secondo lei, chi se lo aggiudicherà? mente razzista nei confronti di Napoli e dei napoletani, del tipo "Usate acqua e sapone". Si è poi scoperto della matrice italiana di questi striscioni, suggeriti da tifosi interisti. ramente grossa, però è anche vero che Antonio è cresciuto in un contesto molto complicato che ha lasciato strascichi e insicurezze che lo hanno fregato tante volte. Questo non vuol dire che Antonio sia un cattivo ragazzo, anzi. Non tifo Sampdoria, ma dico al Presidente Garrone di perdonare, almeno calcisticamente, Antonio, se veramente fino a pochi giorni fa lo considerava sempre calcisticamente un figlio. Dagli errori si può solamente imparare e credo che questa volta Antonio imparerà tantissimo. Presidente Garrone non dimentichi nemmeno che tra pochi mesi Antonio diventerà papà e di cose ne capirà tante altre e chissà che poi questo bambino non si chiami Riccardo alla fine in onore di qualcuno. Un ultima cosa: Anto' ie' so' provat! Mo pero' mitt la cap a post e pinz ass'lut a m'gghiert a u' p'ccnin e a sciuqua' o' pallon! Saverio Stranges southernspirit71@googlemail.com Fabio Cobianchi Prima considerazione. Il Milan non è trascendentale, ma l’Inter è sembrata impotente (neanche un tiro in porta su azione). La squadra si agita, ma appare pacificata, come i suoi tifosi. Vinto tutto l’anno scorso, si può perdere qualcosa quest’anno: nessuno lo vuole ammettere, ma è così. E Benitez (foto EPA) non può farci niente. Non è un allenatore-fiammifero, in grado di accendere il fuoco. Semmai un allenatore-caminetto: l’unica fiamma, per ora, è sulle guance. Certo qualche domanda uno se la fa. Per esempio: - C’era bisogno di aspettare l’infortunio di Obi (un altro!), per capire che la squadra era imballata e cambiare modulo? - C’era bisogno di vedere le incomprensioni dei primi 20’ per capire che la difesa dell’Inter è improvvisata e ha poco affiatamento? Il rigore c’era: ma che pasticcio. - C’era bisogno del derby per capire che Milito è l’ombra di se stesso, Pandev non c’è, Biabiany e Coutinho sono acerbi ed Eto’o non può fare tutto da solo? Primo tiro pericoloso al 39˚, su punizione. Un’altra buona punizione di Sneijder, nel secondo tempo. Un po’ poco, per i campioni d’Europa, in undici contro dieci per un terzo di partita. - C’era bisogno del derby per capire che per Pirlo si avvicinano i giorni Inps, e per Ronaldinho sono già arrivati (con buona pace di Mister B.)? I muscolari rossoneri funzionano. Certo, un milanista andava espulso. Ma era Gattuso nel primo tempo, non Abate nel secondo. PS: Ho guardato con attenzione l’almanacco della mia squadra e della tua. Ho visto da una parte una tripletta e cinque scudetti consecutivi, che di là non ci sono. Ciao cugino Luca, forza che è il vostro anno! Se si tenesse conto del Mondiale (e talvolta succede), Iniesta. Sarebbe un modo di premiare collettivamente la Spagna. Se si tenesse conto dell’impatto sul proprio campionato e sulle coppe, Milito. Se si tenessero presenti tutti i fattori, Sneijder. Campione d'Italia, campione d’Europa, vice-campione del mondo. Uomo-squadra, trequartista e goleador. Non male, per uno scarto dell’Irreal Madrid (tornato Real con Mou, temo). La civiltà dei tifosi (inglesi) Caro Severgnini, sono un napoletano, ricercatore universitario, da nove anni all'estero. Settimana scorsa ero a Liverpool ad assistere alla partita di Europa League; nonostante la sconfitta del nostro Napoli, mi sono divertito tantissimo e sono riuscito a seguire la partita in tutta tranquillità tra i tifosi inglesi, con cui abbiamo scambiato civilmente opinioni calcistiche e di altro tipo. Lo stesso non sarebbe potuto accadere se mi fossi trovato in qualsiasi stadio italiano. L'unica nota stonata della serata è stata la esposizione di tre striscioni nella curva Kop, di tono chiara- E ti pareva che l’ecumenismo non si fermasse sulla porta di casa. Non so, caro Saverio, come lei possa essere certo che quegli striscioni siano stati "suggeriti da tifosi interisti". Se così fosse - è ovvio - potremmo solo dire: vergogna. In quanto alla possibilità di "seguire la partita in tutta tranquillità tra i tifosi inglesi, scambiando civilmente opinioni calcistiche e di altro tipo". Sono contento che sia andata così; altre volte non va altrettanto bene, in Inghilterra. Basta essere individuato come tifoso ospite, e si viene insultati dai tifosi di casa e/o espulsi dagli stewarts (non l'ho letto, l'ho visto). Detto ciò, la situazione negli stadi inglesi resta comunque migliore rispetto agli stadi italiani: almeno non ci sono barriere; e chi sbaglia, paga. Ma purtroppo l'istinto tribale rimane. E una bella esperienza come la sua non cancella il fatto. Diciamo che le è andata bene, e chiudiamola qui. Giuseppe Lopez giuseppe.lopez@gmail.com In attesa della traduzione sull’ultima parte, dico: stiamo ai fatti. 1. Cassano è un talento, ma non ha reso e vinto quanto avrebbe potuto; 2. Cassano sembra migliorato, come carattere, da quando è alla Sampdoria; 3. Cassano resta un giocatore del comportamento imprevedibile; 4. Nessuna grande squadra, seppure consapevole dei punti (1) e (2), appare disposta a correre il rischio di cui al punto (3). Lei è dispiaciuto? Anch’io. Lei è stupito? Io no. L'Inter, per motivi caratteriali, ha rinunciato a Balotelli. Che ha otto anni di meno. Il caso Cassano E' vero che Antonio Cassano ha sbagliato tantissime altre volte ed è vero che sarebbe potuto essere un grandissimo campione con tante medaglie al collo. E' verissimo che questa volta Antonio l'ha fatta ve- www.meteo.it a cura del Centro Epson Meteo LEGENDA Oggi Domani Il Sole oggi In Europa Milano Sole Oslo Trento Nuvoloso 10 12 Aosta Rovesci 8 10 Coperto Te Genova Berlino Neve Firenze Perugia 11 15 10 16 Sorge Tramonta 6.59 16.51 Roma Sorge Tramonta 7.23 16.53 Sorge Tramonta 7.00 16.50 La luna 8 17 Madrid Istanbul Ultimo quarto Roma Lisbona LAquila Nebbia 16.54 Parigi Ancona 15 17 7.21 Milano Londra 9 16 Tramonta Il Sole domani Mosca 10 14 Bologna 9 11 Temporali Stoccolma 12 15 Venezia 10 12 Torino Pioggia Trieste Milano Roma Sorge Atene Nuova 28 Novembre 5 Dicembre Primo quarto Piena 13 Dicembre 21 Novembre 2 20 ROMA VENTI: 12 19 Deboli Dopodomani Campobasso Bari 11 17 10 20 Moderati Napoli Potenza 14 20 10 18 Forti Molto forti Cagliari Catanzaro 14 21 Le temperature ieri in Italia Alghero Ancona Aosta Bari Bologna Cagliari min max 9 7 8 7 9 9 21 19 10 19 11 19 Campobasso Catania Firenze Genova LAquila Milano Napoli Palermo min max 9 9 9 15 2 10 11 12 17 23 14 18 17 11 21 20 Perugia Potenza Reggio Calabria Roma Torino Trento Trieste Venezia min max 9 6 12 14 10 9 12 7 17 18 20 20 11 11 14 15 12 21 MARI: Reggio Calabria Palermo Calmi 15 23 15 22 Catania Mossi 12 23 Agitati S.p.A. 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(Usa, 2009) David Wolfe è un soldato che in Medioriente deve uccidere un terrorista. Non è facile. (Italia, 2005) Luigi, professore a Milano, torna in Puglia per una questione sull’eredità del padre. (Usa, 2007) Eletto al Congresso, Evan lascia Buffalo per portare la sua famiglia in Virginia. lini (Italia, 2009) Checco vuole diventare un cantante e dalla Puglia va a Milano per riuscirci. RADIO IN CHIARO RAIUNO RAIDUE TG 1 VERDETTO FINALE TG 1 OCCHIO ALLA SPESA LA PROVA DEL CUOCO TELEGIORNALE BONTÀ LORO SE... A CASA DI PAOLA LA VITA IN DIRETTA TG 1 L' EREDITÀ TELEGIORNALE SOLITI IGNOTI IL COMMISSARIO MONTALBANO Fiction 23.35 PORTA A PORTA 0.35 TG 1 - NOTTE 1.05 CHE TEMPO FA 1.10 APPUNTAMENTO AL CINEMA 9.30 10.00 11.00 13.00 14.00 16.10 17.00 17.50 18.15 18.45 19.35 FILM SUL DIGITALE TERRESTRE LO SPORT IN CHIARO, SUL SATELLITE E SUL DIGITALE TERRESTRE PREMIUM IN DIRETTA 11.35 RUSH HOUR-DUE MINE VAGANTI STEEL 11.50 CHIEDIMI SE SONO FELICE PREMIUM CINEMA 13.30 VINCERE JOI 13.31 LO SPAZIO BIANCO PREMIUM CINEMA 15.18 L'UOMO NERO PREMIUM CINEMA 17.25 GALANTUOMINI PREMIUM CINEMA 19.18 È GIÀ IERI PREMIUM CINEMA 21.00 I LOVE RADIO ROCK JOI 21.00 CADO DALLE NUBI PREMIUM CINEMA 22.40 DARKNESS STEEL 22.47 WHITEOUT PREMIUM CINEMA CALCIO 7.00 10.00 11.00 11.05 12.00 13.30 14.10 14.40 16.10 17.00 18.50 20.00 20.30 21.10 2004) 1193 a. C.: Paride, principe di Troia, rapisce Elena, regina di Sparta e moglie di Menelao. 20.30 21.05 23.25 23.40 1.00 1.10 SORGENTE DI VITA TG2PUNTO.IT I FATTI VOSTRI TG 2 - GIORNO POMERIGGIO SUL 2 GIALLI SUL 2 NUMB3RS RAI TG SPORT TG 2 EXTRA FACTOR SQUADRA SPECIALE COBRA 11 TG2 SENZA TRACCIA Fiction TG 2 VIVERE CON IL NEMICO TG PARLAMENTO PROTESTANTESIMO 19.00 PESCARA - ASCOLI RAITRE 9.15 11.00 11.10 12.00 12.45 14.00 15.05 16.00 17.40 19.00 20.00 20.10 21.05 23.15 0.00 0.10 1.00 SKY SPORT 1 8.00 Serie B Sky Calcio 2 e Dahlia Sport 20.30 SPEZIA - MONZA Lega Pro. Prima Divisione Girone A Rai Sport 1 21.00 SIENA - GROSSETO Serie B Sky Sport 1, Sky SuperCalcio, Sky Calcio 1 e Dahlia Sport UTAH JAZZ OKLAHOMA CITY THUNDER NBA Sky Sport 2 FOOTBALL 2.20 OROSCOPO PHILADELPHIA EAGLES WASHINGTON REDSKINS NFL Dahlia Sport e ESPN America CALCIO: LAZIO NAPOLI 8.40 9.55 10.05 11.00 13.40 14.45 16.15 16.55 18.50 20.00 20.30 21.10 0.15 1.00 1.30 2.10 MATTINO CINQUE GRANDE FRATELLO PILLOLE MATTINO CINQUE FORUM - TG5 SOAP UOMINI E DONNE AMICI POMERIGGIO CINQUE CHI VUOL ESSERE MILIONARIO TG5 STRISCIA LA NOTIZIA GRANDE FRATELLO Reality MAI DIRE GRANDE FRATELLO TG5 - NOTTE METEO 5 NOTTE UOMINI E DONNE 18.00 CALCIO: I SIGNORI DEL CALCIO - PANUCCI SKY SPORT 2 Serie A 8.30 CALCIO: JUVENTUS ROMA 7.45 Serie A 10.30 CALCIO: INTER - MILAN Serie A 11.00 CALCIO: FIORENTINA CESENA BASKET 3.00 AGORÀ APPRESCINDERE TG3 MINUTI TG3 - RAI SPORT LE STORIE - JULIA TG REGIONE - TG3 LA STRADA PER AVONLEA COSE DELL'ALTRO GEO GEO & GEO TG3 - TG REGIONE BLOB SOAP VIENI VIA CON ME Varietà CORREVA L'ANNO TG3 LINEA NOTTE TG REGIONE APPUNTAMENTO AL CINEMA CANALE 5 Serie A 11.30 CALCIO: LAZIO - NAPOLI Serie A 12.00 CALCIO: I SIGNORI DEL CALCIO - PANUCCI 13.00 CALCIO: JUVENTUS - ROMA Serie A 13.30 CALCIO: INTER - MILAN Serie A maschile 10.30 RUGBY: ITALIA ARGENTINA RETE 4 LA 7 CARTONI ANIMATI TELEFILM STUDIO APERTO COTTO E MANGIATO I SIMPSON MY NAME IS EARL CAMERA CAFÈ CARTONI ANIMATI TELEFILM STUDIO APERTO BIG BANG THEORY I SIMPSON TRASFORMAT UN'IMPRESA DA DIO Film 23.05 HELLBOY 1.25 AMERICAN DAD 1.55 I GRIFFIN 2.20 STUDIO APERTO - LA GIORNATA 7.55 8.50 10.15 11.30 12.00 12.55 14.05 15.10 16.15 16.45 18.55 19.35 20.30 21.10 STARSKY E HUTCH HUNTER CARABINIERI TG4 - TELEGIORNALE WOLFF... DETECTIVE IN CORSIA FORUM HAMBURG DISTRETTO 21 SENTIERI DUE AMICHE ESPLOSIVE TG4 TEMPESTA D'AMORE WALKER TEXAS RANGER NICO Film 23.10 I BELLISSIMI DI R4 23.15 LA VENDETTA DI CARTER 1.15 TG4 NIGHT NEWS 1.40 PIANETA MARE 7.00 7.30 9.55 10.50 10.55 11.30 12.30 13.55 7.05 8.40 12.25 13.40 13.50 14.20 14.50 15.40 16.40 18.30 19.30 20.05 20.30 21.10 22.00 BASKET: OKLAHOMA CITY THUNDER PORTLAND TRAIL BLAZERS NBA SKY SPORT 3 RUGBY: ITALIA ARGENTINA Test Match 10.00 GOLF: BARCLAYS SINGAPORE OPEN 9.00 Test Match 11.30 BASKET: BENNET CANTÙ MONTEPASCHI SIENA Serie A maschile 14.00 FOOTBALL: FLORIDA STATE - SOUTH CAROLINA NCAA 17.00 RUGBY: SCOZIA NUOVA ZELANDA Test Match 18.00 BASKET: DINAMO SASSARI - ARMANI JEANS MILANO Serie A Serie A maschile Pga European Tour 18.30 CALCIO: BARCELLONA - VILLAREAL Liga 21.00 TENNIS: ATP PARIGI Finali. Da Parigi, Francia 23.00 CALCIO: SIENA GROSSETO Serie B 01.00 RUGBY: INGHILTERRA AUSTRALIA Test Match EUROSPORT 9.30 12.00 RUGBY: SCOZIA NUOVA ZELANDA Slalom maschile 2ª manche. Da Levi, Finlandia. Test Match 13.00 BASKET: BENNET CANTÙ MONTEPASCHI SIENA Serie A maschile 14.00 CALCIO: ASTON VILLA - MANCHESTER UNITED Premier League 16.30 FOOTBALL: FLORIDA STATE - SOUTH CAROLINA GAMECOCKS NCAA SCI ALPINO: COPPA DEL MONDO 10.15 SCHERMA: MONDIALE Da Parigi, Francia 11.15 BOCCE: SCOTTISH INTERNATIONAL OPEN Finale. Da Perth, Scozia 12.15 CALCIO: SVIZZERA GALLES Europeo 13.00 CALCIO: SCOZIA SPAGNA 16.00 18.00 20.00 20.30 21.10 23.40 23.50 0.55 1.10 1.15 OMNIBUS TG LA7 (AH)IPIROSO MOVIE FLASH OTTO E MEZZO ULTIME DAL CIELO LIFE - TG LA7 TORNA PICCOLA SHEBA ATLANTIDE TELEFILM TG LA7 OTTO E MEZZO L'INFEDELE Attualità TG LA7 EFFETTO DOMINO PROSSIMA FERMATA MOVIE FLASH OTTO E MEZZO (R) Radio 105 105 Friends Alle 11 Tony e Ross ospitano il pianista marchigiano Giovanni Allevi (nella foto) che presenta il nuovo album «Alien». Radio Monte Carlo Teo in tempo reale Alle 11 l’acuto opinionista a 360˚ Teo Teocoli (nella foto) parla di sport, ma anche di musica e attualità. 13.45 CALCIO: OLANDA SVIZZERA Europeo 14.45 SCI ALPINO: COPPA DEL MONDO Slalom femminile 2ª manche. Da Levi, Finlandia. 15.45 SCI ALPINO: COPPA DEL MONDO Slalom maschile 2ª manche. Da Levi, Finlandia 16.45 BOCCE: SCOTTISH INTERNATIONAL OPEN Finale. Da Perth, Scozia 21.30 WRESTLING: R. RAMON - TRIPLE H - B. HART Vintage Collection 00.15 CALCIO: IRLANDA DEL NORD - ITALIA Virgin Radio Virgin Investigation... L’agente Malone interroga Mick Fleetwood (nella foto), batterista dei Fleetwood Mac. Si ascolta «Go Your Own Way». Europeo DAHLIA SPORT 12.45 FOOTBALL: ST LOUIS RAMS - SAN FRANCISCO Europeo NFL 21/4 - 20/5 21/5 - 21/6 22/6 - 22/7 23/7 - 23/8 La Luna vi rende socievoli come i pechinesi (nel senso di cagnolini). Peccato, perché le idee sarebbero realizzabili e monetizzabili. Calmi. Con l’aiuto di amici e sponsor arriverete in alto. E otterrete favori e agevolazioni. La forma fisica rifulge, l’ormone indulge nel piacer… Il morale cala, il peso del lavoro cresce, la forma fisica è scarsa: non ingigantite rogne light. Una donna vi fa girar gli zebedei. Mucho. Arrivano chance super, per viaggi e lavoro. Nel lavoro siete i campioni del problem solving, il sudombelico ha qualche limite, ma superabile. Rischiate di commettere azioni rovinose per il vostro saldo bancario: occhio. Le energie, però, sono tante e l’amor rallegra cuore e corpo tutto. 24/8 - 22/9 23/9 - 22/10 23/10 - 22/11 23/11 - 21/12 22/12 - 20/1 21/1 - 19/2 Acquario 7+ LUCIANO SPALLETTI Irrorereste volentieri di antrace la gente intorno a voi, tanto ve le faranno fumare, ma meglio desistere. Il lavoro premia, senza miracoli… La vostra faccia sarà la cosa più triste vista in giro dai tempi di Italia-Corea del '66. State su, la giornata fa schifetto, ma vincerete. Il rendimento nel lavoro e la stima nei vostri confronti crescono. Arrivano risposte e news utili, in-sieme a golosità suine muy prelibate. Siete stressati, certo, ma… primo: voi non v’ammazza nessuno; secondo: non è mordendo come i piranha che risolverete i problemi. Be quite! Ogni successo v’arriderà e i rivali s’attaccheranno al tram come fossero la pubblicità d’uno yogurt. Good news in arrivo, ma occhio ai soldi. Potreste lavorare così alacremente e proficuamente da alzare il PIL di mille punti: siete grandi! Ok soldi, piaceri del palato e sudombelicali… Il tecnico dello Zenit San Pietroburgo, neo campione di Russia, è nato a Certaldo (Firenze) il 7-3-59. Con la Roma ha vinto due Coppe Italia. LE PAGELLE DI ANTONIO CAPITANI Vergine 6- 21/3 - 20/4 BASKET: DINAMO SASSARI - ARMANI JEANS MILANO ITALIA 1 Ariete 6- Bilancia 5,5 Toro 7+ Scorpione 7,5 Gemelli 5,5 Sagittario 5,5 Cancro 7+ Capricorno 7+ Leone 6,5 20/2 - 20/3 Pesci 8 IL MIGLIORE Siete il segno da battere: Luna e Giove insieme rendono infatti possibile per voi il conseguimento di obiettivi elevati! E va a finire che cuccate pure… Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 60 R LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI