Magazine n 28 marzo 2012
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Magazine n 28 marzo 2012
ANNO VII Group ALUK MAGAZINE - MARZO 2012 IN QUESTO NUMERO:Recupero crediti: istruzioni per l’uso Le verifiche in opera dei serramenti Palazzo Manin Qualificare la posa del serramento Progettazione e scelta del vetro Solarexpo e MosBuild Aluk Group rilancia la sfida dei mercati N 28 www.aluk.it EDITORIALE Ogni decisione è un giudizio. È una scelta tra alternative possibili. Nella migliore delle ipotesi è una scelta tra il “quasi giusto” e il “probabilmente sbagliato”, ma molto più spesso è una scelta tra due linee d’azione, nessuna delle quali può dimostrarsi oggettivamente più vicina al giusto dell’altra. Peter F. Drucker Gentili lettori, in una situazione in cui l’incertezza e il mutamento continuo sembrano essere gli unici punti fermi, ci troviamo spesso obbligati a prendere decisioni basandoci su elementi parziali, talvolta aleatori. E ci capita così di dover raccogliere tutto il nostro coraggio per farlo quando siamo ancora all’inizio di un progetto e la conoscenza delle connessioni è limitata. Potremmo agire diversamente? Penso di no. È giusto cercare informazioni, svolgere indagini di mercato, seguire le tendenze macroeconomiche, ma nessuno ha la sfera di cristallo. Del resto le aziende che evolvono sono quelle che non puntano sul mantenimento della loro posizione, consolidata nel tempo, ma quelle che si preoccupano della conquista del futuro: occorre decidere e agire. Colin Powell, ex Capo di Stato Maggiore degli Stati Uniti, nella sua autobiografia, tra le regole utili a prendere decisioni importanti, riporta quella denominata “P=40 to 70 Rule”, dove P sta per “probabilità di successo” e i numeri rappresentano le percentuale di “informazioni acquisite”. In altre parole non si dovrebbe avere meno del 40% o più del 70% degli elementi di una questione per prendere una decisione. Se il primo numero è abbastanza logico – meno del 40% significa avere un margine di errore troppo ampio – il secondo pare controintuitivo: è sempre meglio avere a disposizione il maggior numero di elementi a disposizione. In realtà disporre del 70% significa avere elementi sufficienti per prendere una decisione importante. Aspettare per averne di più, molto spesso vuol dire perdere tempo prezioso e dare un vantaggio competitivo ai propri concorrenti. ALUK MAGAZINE DIREZIONE: Aluk Group spa Via Monte Amiata 3a 37057 - S.Giovanni Lupatoto ( VR) - tel 045 9696611 REDAZIONE: StudioCentro Marketing srl (VI) e Ufficio Immagine&Comunicazione Aluk STAMPA: Vergraf srl (VR) 2 ALUK MAGAZINE N28 - MARZO 2012 Il Cresme prevede nel 2013 un’inversione di tendenza per il settore delle costruzioni. Tutti noi ci auguriamo che ciò avvenga. Ma se non accadesse? Non importa. Il Gruppo AluK ha preso le sue decisioni: nuovi investimenti negli impianti produttivi, nuovi prodotti, nuovi strumenti che vi aiutino a competere meglio, e di cui vi terremo informati nelle pagine di questo magazine. L’obiettivo è quello di non subire il mercato, ma al limite inventarlo. Non si tratta di presunzione, sono convinto che molti di voi condividano questa posizione e stiano già lavorando nella stessa direzione. Un’ultima cosa. Se vi interessa approfondire altri modelli o regole utili a prendere decisioni, vi consiglio il “Piccolo manuale delle decisioni strategiche”, edizioni Rizzoli: un manualetto tascabile ricco di preziosi consigli e strumenti, da utilizzare con la consapevolezza che tutti i modelli sono sempre approssimativi e che a un certo punto bisogna osare e decidere. Ricordate: anche non decidere è già di per sé una decisione. Buona lettura Silvano Pasetto Recupero crediti: istruzioni per l’uso PAG 6 Le verifiche in opera dei serramenti PAG 8 Palazzo Manin PAG 10 Accompagnare il cliente alla soluzione ottimale PAG 12 Qualificare la posa del serramento PAG 16 Post o pre vendita? PAG 17 Progettazione e scelta del vetro PAG 20 Solarexpo 2012: AluK rinnova la sua presenza PAG 21 AluK Group al MosBuild 2012 PAG 22 AluK Group rilancia la sfida ai mercati PAG 23 Campagna pubblicitaria 2012 Nuovi cataloghi A5 ALUK MAGAZINE N28 - MARZO 2012 PAG 4 www.aluk.it 3 IL MERCATO di Samuele Broglio Recupero crediti: istruzioni per l’uso Alcuni sintetici consigli su un problema che purtroppo attanaglia molti serramentisti e non solo. Stante l’attuale situazione del mercato, caratterizzata da una sostanziale contrazione dei fatturati e da una preoccupante contrazione dei margini d’utile, il problema del recupero crediti è ormai diventato pressante. Pur fatti salvi i casi umani rappresentati da individui sostanzialmente seri ed onesti che, data la congiuntura economica non certo favorevole, non riescono loro malgrado a pagare quanto dovuto pur essendone pienamente intenzionati, è fuori discussione che il fenomeno dei mancati pagamenti risenta anche di un certo “lassismo morale” il quale fa sì che molti soggetti non considerino più disdicevole il fatto di non onorare i debiti contratti. Nella mia pratica di Consulente Tecnico di Parte (CTP) ho notato che la dinamica del mancato pagamento è quasi sempre la stessa, cosa questa che, se dal lato umano risulta decisamente deprimente, ha il risvolto positivo di permettere la predisposizione di metodologie di recupero crediti tutto sommato standardizzate così come, per analogia, è avvenuto per le procedure operative che normalmente si applicano nel reparto produzione. Cosa succede di solito? Analizzando la dinamica media dei mancati pagamenti di solito si riscontra la sequenza che di seguito andrò a descrivere. Solitamente il serramentista, normalmente artigiano, acquisisce un ordine, mette in produzione la fornitura, consegna e installa i serramenti, e alla fine emette fattura di saldo: il tutto senza che, durante tutto il tempo necessario a espletare questa procedura che di solito dura alcuni mesi, nessuno trovi nulla da ridire sui tempi di consegna, sulla qualità dei manufatti e degli accessori e/o sull’esecuzione della posa in opera. 4 ALUK MAGAZINE N28 - MARZO 2012 La mancanza di contestazioni in corso d’opera dovrebbe far ben sperare per un sollecito pagamento delle somme pattuite, ma contrariamente ad ogni logica le doglianze mai espresse vengono quasi miracolosamente alla luce quando, dopo mesi di inutile e paziente attesa del saldo il serramentista si stufa e, solitamente in forma verbale, riprende contatto con i clienti al fine di sollecitare i pagamenti. A questo punto le contestazioni nascono e si moltiplicano a dismisura e si scopre, per quanto molto a posteriori, che nulla è andato come dovuto a partire dai tempi di consegna per giungere alla qualità delle finiture, alla tenuta degli infissi, alla correttezza della posa in opera, all’atteggiamento tenuto dai posatori durante le operazioni di installazione, ad eventuali danni arrecati alle strutture dell’abitazione durante le operazioni di scarico e di posa in opera e ad altre mille motivazioni, senza alcun riguardo al fatto che gli infissi contestati sono di solito ormai installati da diversi mesi e che durante tutto questo lasso di tempo mai nessuno aveva trovato nulla da eccepire. All’atto della richiesta di saldo vengono millantate lagnanze mai fatte, compaiono come per incanto testimoni mai visti né conosciuti, il tutto in un crescendo che dimostra come al momento di motivare un mancato pagamento la fantasia umana non conosca più limiti e, per contro, la dignità e il decoro possano finire tristemente in soffitta. In casi come questi bisogna mettere in atto procedure tali da scoraggiare il debitore riottoso dal perdurare nella sua insolvenza e al limite, in caso ciò non avvenga, idonee a propiziare un recupero coattivo della somma dovuta. L’azione di recupero crediti Purtroppo giunti a questo punto, escluse alcune lodevoli eccezioni, le cose si complicano in quanto gli artigiani da un lato solitamente sono abbastanza riluttanti a ricorrere ai tribunali (cosa a dire il vero in parte giustificata dalla tradizionale lentezza della giustizia italiana) e dall’altro troppo di sovente non sono preparati a ciò che li aspetta. Dati i tempi però non è più possibile pensare di tralasciare il recupero crediti, quindi di seguito mi permetterò di dare alcuni consigli derivanti sia dalla mia esperienza di imprenditore sia soprattutto da quella maturata nel mio ruolo di CTP. Anzitutto vorrei premettere un’avvertenza generale, da tenere sempre presente al fine di ottimizzare i risultati dell’azione di recupero crediti: quando si apre una procedura legale di recupero non lo si fa per sete di giustizia, per spirito combattivo, per orgoglio, per dimostrare chi è il più forte tra noi e il cliente, per ottenere una gratificazione personale o per altre ragioni umane o filosofiche pienamente condivisibili dal punto di vista umano, ma del tutto fuori luogo in ambito legale. Certe azioni si intraprendono solo ed unicamente per recuperare i crediti nella maggior percentuale possibile, nel minor tempo possibile e con i minori costi possibili e quindi, per quanto mi renda conto che per un artigiano nulla è più offensivo della pretestuosa e infondata denigrazione del prodotto realizzato, faccio presente che per ben riuscire nel recupero crediti bisogna evitare ogni coinvolgimento emotivo, spersonalizzarsi al massimo e avere come unico parametro la redditività economica dell’azione. Ciò significa, per esempio, che durante eventuali incontri con il cliente alla presenza del CTU o del giudice non ci si dovrà far trascinare sul piano della rissa nonostante eventuali atteggiamenti pesantemente provocatori della controparte e che, soprattutto, qualora si veda che nonostante le proprie ragioni siano valide, un accordo stragiudiziale risulta economicamente più pagante rispetto al prosieguo della causa. Non lo si dovrà valutare come una sconfitta, ma bensì considerarlo una via per chiudere la vertenza nel modo più efficiente possibile, anche se per arrivare alla sua chiusura si dovesse accettare la rinuncia di una parte della somma richiesta. Detto ciò sarà il caso di tenere presente che una causa legale è una vera e propria battaglia; come nelle operazioni militari, dove la vittoria non viene costruita solamente durante il combattimento ma deve venire preparata precedentemente con un adeguata pianificazione delle operazioni, in un contenzioso il risultato finale non viene raggiunto solo durante l’azione legale, ma deve venire preparato costruendo un’idonea documentazione preventiva. 1a parte www.aluk.it 5 LA TECNICA Le verifiche in opera dei serramenti La Marcatura CE dei serramenti ha insegnato a cercare e valorizzare le prestazioni del singolo componente, ma raggiungere il risultato nell’opera finale, cioè in cantiere è assai più complicato. A volte si vede la figura del Consulente solo come “controllore” o “certificatore” finale, quando invece potrebbe essere un alleato importante per fare le prove generali in un ambiente controllato di quello che accadrà al debutto finale, cioè in opera. 6 ALUK MAGAZINE N28 - MARZO 2012 In Europa i nuovi edifici si chiamano “Nearly Zero Energy Building” (edifici a consumo quasi zero): entro il 9 luglio 2012 saranno definite le nuove regole per gli edifici italiani, secondo gli obblighi dettati dalla Direttiva Europea 2010/31/UE che pone l’accento sull’obiettivo di raggiungere un livello complessivo di consumo di energia primaria molto basso (Quasi Zero), spostando l’attenzione dal progetto al risultato. La tendenza alla verifica in cantiere è confermata a livello normativo o di certificazione. Un esempio su tutti: per l’acustica la nuova norma per la classificazione acustica degli edifici (UNI 11367), prevede prove da effettuare in opera su ogni elemento misurabile. Così anche hanno disposto i principali schemi di certificazione volontaria, lasciando intendere che se si vuole un risultato certificato, questo deve essere misurato. Cerchiamo pertanto di conoscere meglio gli strumenti di indagine mirati al cantiere. Termografia La termografia è uno strumento di indagine che ha ormai raggiunto una certa importanza nel campo dell’edilizia. Tale strumento consente di “vedere” le zone che sono un canale preferenziale per l’uscita del calore. Si tratta dello strumento principe nella lotta ai ponti termici, in quanto consente di identificarli, e (al fianco di strumenti di analisi come software agli elementi finiti) consente di valutare la riuscita di un intervento. È indispensabile conoscere nel dettaglio la fisica dell’edificio e le caratteristiche dei materiali: infatti, proprio per la sua facilità e immediatezza si rischia di commettere errori madornali (se ne vedono molti in molte perizie). L’utilizzo è regolamentato da diverse norme e gli operatori devono avere specifiche qualifiche come quella in conformità alla norma UNI EN 473, almeno di II livello per poter redigere una perizia. Strumenti di calcolo agli elementi finiti Supporto fondamentale alla progettazione dei nuovi edifici, ma anche di un valido strumento di ricerca e sviluppo. In cantiere capita di ricorrere al supporto di tali software per cercare di ricostruire una situazione esistente, facendo ipotesi su possibili soluzioni o mettendo a confronto diversi interventi di risanamento. In accoppiata con la termografia può diventare anche uno strumento di diagnosi: consente di valutare prestazioni attese e di misurare concretamente quanto ci si è avvicinati con una soluzione. Questi strumenti hanno un elevato grado di affidabilità e possono essere usati con interfacce molto intuitive che ne facilitano l’utilizzo. Restano però armi sofisticate che devono essere usate con perizia, visto che in cantiere non ci si può nascondere dietro a un documento. Blower door test Si tratta di una prova molto semplice e molto efficace. Si effettua con un grande ventilatore che è in grado di mantenere in un edificio chiuso una differenza di pressione stabile tra interno ed esterno. È la stessa situazione che si crea negli edifici in giornate ventose. In un edificio tradizionale ci saranno molti spifferi e dunque molta inefficienza (esce aria calda ed entra aria fredda). Ricreare le condizioni nelle quali un edificio spiffera è molto interessante, soprattutto se possiamo ancora intervenire. Grazie agli strumenti possiamo misurare tali spifferi, identificarli e (se ci sono le condizioni) addirittura vederli. (fig.1) Verifica della trasmittanza termica in opera È una prova molto delicata, che ci consente di effettuare una misura della trasmittanza termica in opera. Utilizzarla da sola è decisamente troppo pericoloso, va accoppiata con una indagine termografica e con delle verifiche di calcolo, se possibile accoppiate con endoscopie delle pareti opache per capire la composizione. Il problema oggi è quello di avere una quantità di dati sufficiente per poter comprendere i reali limiti del metodo di prova, ma si tratta solo di una questione di tempo. Fig.1 – La fase di prova in cantiere del Blower Door test Verifiche acustiche in opera È una delle prime prove che è uscita dai laboratori ed è approdata in cantiere. Quale sia stato il risultato lo sappiamo tutti: moltissimi edifici contestati. A 14 anni dalla prima norma in materia di acustica pubblicata in Italia (DPCM 5/12/1997), queste prove hanno però prodotto un altro importante risultato: edifici con un miglior comfort acustico. “Acustica per Immagini” Con Acustica per Immagini si tratta di abbinare alla tradizionale rilevazione fonometrica anche una “scansione” dell’intensità acustica che sta passando attraverso il componente (nel caso specifico, il serramento, ma si può applicare a qualsiasi componente dell’involucro) e, mappandola tramite curve isofoniche, sovrapporre questa mappa alla foto reale dell’elemento misurato. Si fa prima a vederla (e comprenderla) che a spiegarla. Con l’aiuto di personale qualificato in grado di leggere queste mappe è possibile non solo andare a identificare il colpevole e a quale frequenza il giunto sta cedendo, ma addirittura vedere con prove comparative cosa è successo prima e dopo la cura. Per ulteriori informazioni si può visitare il sito: www.acusticaperimmagini.com.(fig.2) Quando si arriva a cantiere finito per effettuare le verifiche di tenuta all’aria o di isolamento acustico, i giochi sono fatti e non c’è molto spazio per aggiustare o regolare. Solo chi è forte di uno studio effettuato in un laboratorio prove sui materiali e sui sistemi di montaggio, sa effettivamente cosa fare e sa come ottenere un risultato vincente. Fig. 2– La finestra è stata scansionata con la metodologia dell’Acustica per Immagini (si nota come sia presente un “buco” dal punto di vista acustico nell’angolo in alto a destra). La stessa finestra è stata testata, durante un Blower Door Test, con una termocamera: si notano le infiltrazioni d’aria in corrispondenza dello stesso angolo. Lo Studio Botta & Associati è composto da un team di 12 esperti e tecnici, che operano nelle diverse aree di competenza. È specializzato nel settore della serramentistica, nel quale opera affiancando tutti gli attori della filiera in ogni loro esigenza di adeguamento e verifica della conformità normativa e legislativa, nei settori alluminio, pvc, legno, acciaio e sistemi misti. Da qualche anno è attivo anche nel campo delle prove strumentali in cantiere (termografia, acustica, blower door test, misure termoflussimetriche, misure di comfort microclimatico ecc.). www.studiobotta.it Ing. Luca Papili Ing. Andrea Malvestiti 7 CASE HISTORY Serie AluK per la riqualificazione di Palazzo Manin Tre anni di lavoro hanno permesso di ristrutturare l’ex garage Fiat di via Manin a Verona. Un progetto importante che ha salvaguardato la facciata disegnata nei primi anni del ‘900 dall’architetto Ettore Fagiuoli. Dopo più di trent’anni di abbandono e degrado nel dicembre del 2011 è tornato a nuova vita l’ex garage Fiat di via Manin a Verona. Si tratta di un importante opera dell’architetto Ettore Fagiuoli (18841961), che la completò nel 1916 fondendo numerose correnti artistiche – tra cui l’Art Decò – in forme austere e funzionali, dando prova di un notevole modernismo nell’utilizzo del calcestruzzo armato e di ampie vetrate. Nel rispetto dei vincoli monumentali imposti, l’edificio che, dal 1920 fino alla sua chiusura, avvenuta circa trent’anni fa, ospitò la prima concessionaria Fiat in città, la “Benvenuti & Calzavara”, è stato trasformato in un centro commerciale. Il palazzo si articola in due fronti distinti: il prospetto principale, quello di via Manin, mantiene la tradizionale suddivisione fra piano terra ad arcate e piano primo con finestre che ricordano lo stile dell’architettura rinascimentale veronese. Il prospetto prospiciente il Canale dell’Adigetto si articola in modo differente: i paramenti murari sono ridotti al minimo, la struttura in cemento armato è a vista, le dimensioni delle finestre sono più ampie e sono ripartite dalla suddivisione interna dei serramenti. L’intervento di riqualificazione ha richiesto tre anni di lavoro da parte dell’impresa di costruzioni veronese Lonardi Spa, proprietaria dell’immobile, con la preziosa collaborazione degli architetti Gaetano Lisciandra e Mauro Felice. Un intervento che ha ridato alla città un edificio funzionale e bello, riuscendo a conservare le caratteristiche originali e ridondanti della monumentale facciata: 3.500 metri quadrati fuori terra. 8 ALUK MAGAZINE N28 - MARZO 2012 Per la realizzazione delle finestre è stato scelto il sistema 67IW CL – Classic Line di AluK Group: una particolare linea estetica della serie 67IW, studiata appositamente per le ristrutturazioni e il rinnovo di edifici storici e messa in opera dall’impresa serramentistica Fraccarollo Primo & C. di Villa Bartolomea (VR). Il profilo “snello” ed essenziale della nuova linea propone sia al restauro conservativo degli immobili antichi sia alle costruzioni moderne una soluzione elegante e raffinata. Invariate le prestazioni termoacustiche rispetto la serie “madre”: la 67IW CL può offrire una trasmittanza termica Uw di 1,1 W/m2K (Ug vetrocamera pari a 0,6 W/m2K, warm edge 0,05 W/mK) e un abbattimento acustico Rw di 47 dB. La prima attività a fare il suo ingresso nello stabile è stato il supermercato Eurospar, strutturato su due livelli. L’edificio è destinato ad ospitare anche un’attività di ristorazione e dispone di un parcheggio interrato, su due livelli, per 46 posti auto. Scheda progetto Tipo di edificio Palazzo Manin, edificio storico soggetto a vincolo monumentale - Verona Tipo di intervento Ristrutturazione e riqualificazione Ubicazione Via Manin - Verona Committente Gruppo Despar Impresa edile Lonardi Spa - Vr Impresa fornitrice serramenti Fraccarollo Primo & C. - Villa Bartolomea (Vr) Sistemi AluK Serie 67IW CL per serramenti a taglio termico www.aluk.it 9 IL CLIENTE LODI s.r.l - &26758=,21,0(7$//,&+( Accompagnare il cliente alla soluzione ottimale Abbiamo scambiato alcune battute con Alessandro Lodi, uno dei tre titolari e responsabile del settore serramenti in alluminio della Lodi Srl di Ferrara, la cui offerta abbraccia anche la carpenteria leggera e pesante, e la lavorazione della lamiera. Una breve presentazione di Lodi Srl… L’azienda nasce nel 1956 come produttrice di carpenteria metallica leggera. Nel corso di oltre mezzo secolo di attività i costanti investimenti hanno portato a innumerevoli innovazioni e a un assetto aziendale molto più ampio rispetto a quello iniziale. L’attività aziendale attualmente si articola su tre settori: produzione serramenti in alluminio, carpenteria leggera e pesante, lavorazione lamiera con macchine ad elevata automazione. Il settore alluminio riguarda la produzione di serramenti per edilizia pubblica e privata (porte, finestre, scuri), e per edilizia industriale: serramenti a nastro, facciate e portoni di ogni genere. Il settore carpenteria si occupa della produzione di manufatti in ferro come cancelli, ringhiere, inferriate, pensiline fotovoltaiche e strutture su richiesta. Il settore lamiera, infine, effettua lavorazioni di taglio laser, punzonatura, cesoiatura e piegatura di lamiere inox, alluminio e ferro. Chi sono i vostri clienti? La vostra area di mercato? La nostra clientela è molto varia. Abbiamo rapporti consolidati con vari studi tecnici, ingegneri e architetti. La nostra consulenza viene richiesta per garantire ai progetti le soluzioni più moderne per quanto riguarda isolamento termoacustico ed estetica. Inoltre, si rivolgono direttamente a noi privati, Enti pubblici e aziende che necessitano di prodotti appositamente studiati per le loro esigenze, assistenza tecnica e informazioni. Il nostro personale è sempre presente e disponibile a soddisfare le richieste del cliente. 10 ALUK MAGAZINE N28 - MARZO 2012 Su cosa puntate per contraddistinguervi nel vostro mercato? Affidabilità, disponibilità, flessibilità, riduzione dei tempi di consegna e assistenza tecnica post-vendita sono i principi fondamentali sui quali da sempre si basa la nostra politica aziendale. La struttura composta di tre settori, inoltre, ci consente di offrire alla committenza delle soluzioni tecniche altrimenti impossibili senza questa ‘commistione’ di diverse attività. Stiamo infine lavorando per ottenere in breve tempo sia la certificazione ISO 9001 per il sistema di gestione della qualità, sia le ISO 14001 e OHSAS 18001 per integrare rispettivamente un sistema di gestione ambientale e un sistema di gestione della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro. Immagino che attiriate nuove commesse grazie alla soddisfazione dei clienti e al conseguente passaparola positivo. Comunicate con altri strumenti la vostra attività? Un cliente soddisfatto è sicuramente un ottimo strumento per pubblicizzare un’azienda e per quanto ci riguarda rappresenta uno dei mezzi principali insieme al nostro sito internet - www.lodicostruzioni.it -, alla sponsorizzazione di eventi sportivi e alle pubblicazioni su quotidiani locali. Oltre a fornirgli un buon prodotto, cos’altro fate per soddisfare il cliente? Le richieste dei clienti sono molto varie e con il passare degli anni sono diventate sempre più complesse. L’analisi delle esigenze e la progettazione sono gli strumenti base per realizzare qualcosa di concreto. La nostra arma vincente è riuscire a trovare soluzioni innovative adatte ad ogni necessità. Il cliente viene seguito passo dopo passo dai nostri tecnici, che sono sempre disponibili a chiarire qualsiasi dubbio o perplessità. Vi occupate voi della posa in opera? Certamente, per garantire e certificare i nostri prodotti il cliente viene seguito dalla progettazione all’installazione direttamente dal personale specializzato dell’azienda. Qual è il prodotto che attualmente vi sta dando maggiori soddisfazioni? Stiamo avendo le maggiori soddisfazioni con i prodotti AluK, grazie a una partnership che si è consolidata nel corso degli anni. Si tratta di prodotti all’avanguardia e in linea con la nostra politica aziendale. Grazie alla vasta gamma di serie siamo in grado di soddisfare qualunque tipo di richiesta. Cosa apprezzate maggiormente di AluK Group? La continua ricerca di nuovi prodotti, affidabili e di alta qualità; la professionalità, il rispetto per l’ambiente e la disponibilità dello staff tecnico. Che mercato vi aspettate nei prossimi 3-5 anni? Qual è secondo voi la sfida maggiore che il vostro settore deve affrontare? È molto difficile fare delle previsioni, visto il periodo particolare che sta vivendo la nostra economia e la continua evoluzione dei mercati. Per il settore dei serramenti in alluminio la sfida più importante consiste nel cercare di migliorare le prestazioni termiche e di aumentare la competitività economica nei confronti del legno e del Pvc. Obiettivi futuri? Ovviamente continueremo a investire nell’azienda per migliorare sempre più la qualità delle soluzioni offerte. Un nostro obiettivo, inoltre, è quello di aumentare la visibilità sul mercato e di potenziare la nostra rete di vendita. Tali azioni per noi rappresentano le basi per poter far conoscere la Lodi Srl ai mercati nazionali e internazionali. Avete uno showroom? Cosa volete comunicare attraverso l’esposizione? Da qualche mese abbiamo allestito nel nuovo insediamento produttivo uno showroom nel quale sono esposte tutte le novità del settore. Per il cliente, infatti, è molto importante poter toccare con mano il prodotto finito e apprezzarne direttamente le caratteristiche tecniche e di design. Il nostro intento è quello di comunicare ai potenziali clienti quanto la Lodi srl sia propensa alla ricerca continua di innovazione, funzionalità ed estetica. Realizzazione con serie Aluk SL50 www.aluk.it 11 POSA IN OPERA di Antonio Maciariello - Responsabile Servizio Tecnico fischer Italia 1a parte Qualificare la posa del serramento Serramento e posa è oramai un connubio inscindibile e assistiamo a un progressivo aumento di interesse verso norme, leggi o iniziative che definiscono standard o indicazioni utili a una posa in opera a “regola d’arte”. Una breve carrellata su come questi aspetti stiano mutando la cultura del settore. Il connubio tra un serramento, obbligatoriamente marcato CE, e la posa in opera è un concetto oramai condiviso tra tutti gli operatori del settore. Le verifiche sui cantieri evidenziano che la maggior parte delle anomalie funzionali, oggetto di contestazioni, sono da imputare a problemi derivanti dai sistemi di posa in opera, a causa del degrado funzionale del collegamento tra il vano murario e l’infisso. È di primaria importanza adottare sistemi di installazione che, dal punto di vista progettuale e costruttivo, garantiscano le prestazioni del serramento in opera per ottenere, in primis, un serramento sicuro. Un prodotto sicuro è un manufatto che non arreca gravi danni a cose o a persone, questo è quanto si leggerebbe interpretando ad esempio le “Norme tecniche per le costruzioni” oppure il DPR n. 246 del ’93 in recepimento della direttiva europea 89/106/CEE in materia di prodotti da costruzione”. In caso di posa in opera, non essendoci alcuna legge o norma che definisce come e con che cosa si deve montare un serramento a garanzia di un lavoro “sicuro” e performante, ci si affida spesso al buon senso. In molti casi, nonostante si proceda scrupolosamente e con materiali di buona qualità, il risultato non è assolutamente scontato, basta guardare i segni causati dall’infiltrazione d’aria attraverso il giunto di posa (fig.2) oppure la modalità di sigillatura del serramento in legno in cui è evidente l’impropria tecnica d’applicazione di schiuma e sigillante siliconico (fig.3). Nel caso specifico l’uso del coprifilo esterno avrebbe mascherato ciò che il tempo avrebbe fatto riaffiorare: infiltrazioni d’aria e d’acqua con conseguente riduzione delle prestazioni termoacustiche e della durabilità del manufatto stesso. Dall’entrata in vigore della obbligatorietà di marcare CE i serramenti stiamo assistendo a un progressivo aumento d’interesse verso norme e leggi che tutelano il consumatore e definiscono standard prestazionali o indicazioni di scelta, ma anche verso tutte le iniziative di associazioni o aziende che attraverso la ricerca sviluppano prodotti e modalità applicative a garanzia di una posa in opera a “regola d’arte”. Una panoramica, seppure veloce, ci aiuta a comprendere quanto questi aspetti stanno cambiando la cultura del settore. fig.1 12 Il serramento esterno costituisce un elemento architettonico di assoluta importanza nell’ambito del contenimento dei consumi energetici nelle costruzioni e del confort abitativo. È l’oggetto dell’involucro edilizio che, da verifiche fatte, incide circa il 25% sulle dispersioni energetiche. (fig.1) ALUK MAGAZINE N28 - MARZO 2012 UNI EN 14351-1:2010: “Finestre e porte Norma di prodotto, caratteristiche prestazionali Parte 1: Finestre e porte esterne pedonali senza caratteristiche di resistenza al fuoco e/o di tenuta al fumo”. L’UNI EN 14351 rappresenta la risposta ai requisiti previsti dalla Direttiva Prodotti da Costruzione 89/106/CEE che ha tra i principali scopi quello di garantire l’immissione nel mercato di prodotti idonei all’uso. I serramenti marcati CE, alla pari di tutti gli altri prodotti da costruzione che recano tale marcatura, si presume siano idonei all’impiego previsto, in sicurezza. Il marchio “CE” rappresenta le iniziali del termine inglese Conformity Expectance (presunzione di conformità) e non è, come spesso si sostiene, una garanzia qualitativa del prodotto, bensì la sua “carta d’identità” in cui vengono dichiarate le prestazioni ottenute secondo precisi e inequivocabili parametri dettati dalle norme di riferimento. D.M. 14 Gennaio 2008 - Norme tecniche per le costruzioni Queste norme definiscono i criteri generali di sicurezza, precisano le azioni che devono essere utilizzate nel progetto e nello specifico ci permettono di definire le azioni che il vento esercita sui serramenti. fig.2 - Infiltrazioni d’aria attraverso il giunto di posa UNI 10818: “Finestre, porte e schermi. Linee guida generali per la posa in opera” Scopo della norma è fornire una guida allo sviluppo delle diverse fasi di posa di infissi d’ogni tipo, individuando competenze e limiti dei diversi operatori che intervengono in cantiere nel processo di posa in opera: • progettista • direttore lavori • produttore • installatore • costruttore edile • appaltatore Tra tutti i soggetti coinvolti ci addentriamo sinteticamente nelle responsabilità del produttore e dell’installatore: • Il produttore garantisce le caratteristiche prestazionali vendute. Nella realizzazione del serramento ha, quindi, il compito di produrre manufatti in modo corrispondente alle richieste di capitolato e progettuali (dimensioni, interfaccia con il vano murario, livelli prestazionali), inoltre è responsabile delle qualità dei materiali utilizzati, delle finiture e trattamenti superficiali (verniciature, accessori, guarnizioni), ma deve anche fornire all’installatore tutte le istruzioni ritenute utili e necessarie perché le prestazioni in opera dell’infisso non decadano. fig.3 - Errata modalità di sigillatura spesso mascherata dal coprifilo • L’installatore garantisce le prestazioni del prodotto in opera. Onere del posatore è lo stoccaggio, la movimentazione in cantiere e la posa in opera degli infissi che deve soddisfare in esercizio le prestazioni dichiarate secondo procedure che ritiene più opportune e sicure ai fini di garantire la tenuta meccanica e le prestazioni dei giunti. L’installatore deve attenersi alle istruzioni fornite dal produttore e a quelle del costruttore edile. www.aluk.it 13 POSA IN OPERA L’azione statica equivalente del vento viene così determinata: p=qb ce cp cd dove: qb è la pressione cinetica di riferimento; ce è il coefficiente di esposizione; cp è il coefficienti di pressione; cd è il coefficiente dinamico. Nella tabella riportiamo a titolo d’esempio il confronto tra due città d’Italia in cui le caratteristiche differenti determinano condizioni di spinta sui serramenti molto diverse, che andranno differentemente risolte sia nella scelta del sistema di fissaggio sia nel numero di tasselli da utilizzare. (tabella 4) In particolare per le porte finestre oltre al carico vento bisogna tener conto di eventuale spinta dovuta alla presenza della folla; nelle NTC ’08 sono specificati i valori da considerare per la verifica statica. (Tabella 5) Tabella 4 - La pressione del vento sui serramenti in due zone d’Italia differenti UNI 11173:2005 - Finestre, porte e facciate continue - Criteri di scelta in base alla permeabilità all’aria, tenuta all’acqua, resistenza al vento, trasmittanza termica e isolamento acustico. La norma, che non ha carattere di obbligatorietà, è uno strumento a supporto di tutti i professionisti che si trovano a dover definire i requisiti prestazionali minimi dei serramenti da installare in una specifica zona d’Italia. La norma fornisce i criteri di scelta dei serramenti esterni correlando il luogo in cui viene montato l’infisso e le classi di prestazione relative alla permeabilità all’aria e all’acqua e alla resistenza al vento. (Tabella 6) Legge 447 “Legge quadro sull’inquinamento acustico” Definisce i principi fondamentali in materia di tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico, ma il documento di riferimento nella normativa italiana per l’acustica in edilizia è il DPCM 5/12/1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici” che definisce le prestazioni che devono possedere gli edifici in merito a: • Isolamento dai rumori tra differenti unità immobiliari. • Isolamento dai rumori esterni. • Isolamento dai rumori di calpestio. • Isolamento dai rumori di impianti a funzionamento continuo e discontinuo. Le prestazioni devono essere verificate in opera, ad edificio ultimato e nella fase progettuale si devono prendere in considerazione tutti gli atti necessari a rendere le condizioni acustiche adatte alle attività che si svolgono all’interno, ovvero le condizioni di benessere acustico. Tabella 5 - Tabella dei valori da considerare per la spinta della folla Tabella 6 - Esempio delle prestazioni di un serramento in due differenti zona d’Italia 14 ALUK MAGAZINE N28 - MARZO 2012 Nella definizione delle prestazioni dei vari elementi che compongono la facciata il serramento concorre all’ottenimento della prestazione complessiva. Il contributo offerto è funzione delle superfici in gioco, maggiore è la superficie vetrata, maggiore dev’essere l’attenzione da porre alle caratteristiche del serramento perché l’intero sistema muro più serramento/ vetrata raggiunga i 40 dB nel caso di edifici ad uso residenziale. Un’attenta scelta progettuale parte dalla definizione delle caratteristiche del controtelaio e del posizionamento del serramento all’interno del vano murario. Un serramento posato in battuta su un controtelaio a “L” offre prestazioni acustiche nettamente superiori allo stesso prodotto se installato in luce. Alcuni test di laboratorio hanno evidenziato come la posa in battuta, pur non riempiendo il giunto con alcun materiale, migliora le prestazioni di circa 16 dB rispetto alla posa eseguita in luce, ma il riempimento dell’intercapedine che si forma tra muro/controtelaio/serramento è un elemento di criticità che deve essere opportunamente trattato. La sperimentazione fatta su un telaio fisso montato in battuta di dimensioni 1316 x 1478 con vetrata isolante 44.2A/15/55.1 e valore stimato dell’indice acustico RW 43 (-1;-5) dB in cui la fuga tra controtelaio e serramento è stata riempita con schiuma poliuretanica fischer Megamax serramento e sigillatura da ambo i lati con sigillante siliconico neutro fischer serramenti ha ottenuto l’eccellente prestazione di 42 dB. (fig.7) fig 7 - Sezione orizzontale del serramento testato per la verifica delle prestazioni del giunto di posa Nel prossimo articolo prenderemo in esame l’aspetto “risparmio energetico” e i piani funzionali del serramento. Destinazione d’uso dell’edificio Indice di valutazione dell’isolamento acustico normalizzato di facciata D2m,nT,w (dB) Residenze alberghi, pensioni e assimilabili 40 Scuole e assimilabili 48 Ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili 45 Uffici, attività ricreative, di culto, commerciali e assimilabili 42 www.aluk.it 15 IL MERCATO Post o pre vendita? di Marco Zanon Spesso il post vendita viene vissuto solo come un servizio accessorio a completamento della fornitura, quando invece può rappresentare per l’azienda il momento chiave per aprire nuove opportunità di vendita. Non c’è mai stata da parte dei serramentisti grande propensione allo sviluppo di attività di post vendita nei confronti della clientela privata e questo sostanzialmente per due motivi: - il primo è legato al fatto che è raro trovare clienti che ripetono l’acquisto delle finestre nel giro di pochi anni e di conseguenza, venendo meno l’occasione di riacquisto, non si percepisce l’utilità di fidelizzare il cliente, obiettivo principale delle iniziative di post vendita; - il secondo motivo è legato alla convinzione secondo cui il cliente, se ricontattato dopo l’acquisto, sarebbe solo fonte di problemi perché propenso a trovare sempre qualcosa che non va, su cui potersi lamentare e poter talvolta vantare modifiche su tempi e termini di pagamento. Motivi questi che in effetti hanno un fondamento, ma sono frutto di una visione miope dell’attività di vendita. • in seconda battuta permette di favorire la referenza attiva. Per referenza attiva si intende il processo secondo cui si invita il nostro cliente, non appena si constati la sua piena soddisfazione, di segnalarci ad amici e conoscenti per l’acquisto di nuovi serramenti. Non si tratta semplicemente di chiedere al cliente di “parlare bene di noi” se qualcuno, vagamente intenzionato a cambiare finestre, dovesse chiedergli un consiglio, ma piuttosto di indurre il cliente a promuovere attivamente la nostra azienda presso tutti coloro i quali potrebbero ottenere vantaggi concreti dalla sostituzione delle finestre. Chi è soddisfatto di un acquisto vorrebbe poterlo rifare. In questo caso la referenza attiva si basa sull’opportunità di dare al nostro cliente la possibilità di rivivere la sua esperienza positiva attraverso l’acquisto di altri, permettendogli di fare bella figura in virtù della validità del consiglio fornito. Post vendita e passaparola Post vendita, tempi e modalità Va sempre tenuto presente che chi acquista è portato a esprimere la propria soddisfazione o delusione sull’acquisto, con altri potenziali acquirenti, attraverso il passaparola. In questa ottica le azioni di post vendita non acquisiscono importanza solo per fornire un servizio al cliente a completamento dell’offerta del prodotto, ma diventano l’opportunità per l’azienda di preparare il terreno per nuove vendite. Grazie a una corretta azione di post vendita infatti l’azienda può perseguire due aspetti fondamentali per acquisire nuovi clienti: • anzitutto può prevenire il passaparola negativo. Può succedere anche alle aziende più attente e organizzate di sbagliare qualcosa in fase di fornitura del serramento, nella posa in opera, nei tempi di consegna o nella realizzazione del prodotto stesso. In questo caso è opportuno essere i primi a rilevare la lamentela del cliente, per porvi rimedio prima che diventi oggetto di un passaparola negativo e, quindi, un danno d’immagine per l’azienda; Condurre un’attività di post vendita è più semplice di quanto si pensi perché può anche essere sufficiente una telefonata, che non va però improvvisata. Trascorsa qualche settimana dalla conclusione dei lavori si può infatti telefonare al cliente chiedendo se la finestra stia funzionando bene, se sia semplice da utilizzare, se vi siano già i primi riscontri in termini di confort energetico e acustico. In presenza di qualche problema è bene dare la massima disponibilità per risolverlo, ma se invece il cliente manifesta la sua piena soddisfazione allora si deve fare leva sulla possibilità di generare la referenza attiva. “Pensi a chi, tra i suoi amici o conoscenti avrebbe bisogno di nuove finestre e gli consigli di chiamarci. Resterà soddisfatto quanto lei e il suo consiglio si rivelerà prezioso”. È questa la frase diretta da utilizzare per rendere la telefonata post vendita non fine a se stessa, ma foriera di nuovi contatti di vendita e per far sì che una trattativa conclusa rappresenti già il via per altri nuovi lavori. 16 ALUK MAGAZINE N28 - MARZO 2012 Progettazione e scelta del vetro di Mauro Lardini (Marketing & Technical Manager di AGC Flat Glass Italia) Riportiamo un esempio pratico di come scegliere il vetro corretto in base alle richieste progettuali. In una recente realizzazione, nel supportare tecnicamente la progettazione con la scelta del vetro corretto si è partiti con la valutazione dei carichi da applicare alle vetrate. Considerando che la destinazione d’uso dell’edificio non prevede una particolare attenzione al carico folla (lineare interno), in primo luogo è stato valutato il carico distribuito del vento. Il sito d’ubicazione è in una territorio suburbano di Cuneo, in un’area industriale caratterizzata da capannoni. Dunque la classe di rugosità del terreno, secondo NTC 14 gennaio 2008, è stata identificata nella “B”. Sempre secondo gli specchietti contenuti nelle norme tecniche delle costruzioni, la tabella da utilizzare per la Zona 1, ovvero Val D’aosta – Piemonte – Lombardia – Friuli- Trentino e Veneto, ci indica la categoria d’esposizione del sito combinando la riga “B” della classe di rugosità con la colonna relativa alla distanza dal mare e altitudine. Cuneo più distante di 30km dal mare e ad un’altitudine inferiore ai 500mt, ci fa stabilire come la “IV” la categoria d’esposizione da utilizzare. www.aluk.it 17 LA VETRAZIONE I valori tabellari relativi alla categoria “IV” sono anch’essi contenuti nella norma: - pressione cinetica Q ref 390,64 N/mq; - Ce coefficiente d’esposizione si ottiene inserendo i parametri contenuti nella Tabella 3.3.II: Kr = 0,22, coefficiente di forma Zo = 0,30, altezza dell’edificio Z = 8mt; Tabella 3.3.II - Parametri per la definizione del coefficiente di esposizione Categoria di esposizione del sito kr z0 [m] zmin [m] I 0,17 0,01 2 II 0,19 0,05 4 III 0,20 0,10 5 IV 0,22 0,30 8 V 0,23 0,70 12 Per ottenere Ug 1,0 è necessaria un’intercapedine da 16mm riempita ad argon e, ai fini della sicurezza, è stato previsto all’interno un vetro stratificato 1B1 secondo UNI EN 12600 anti caduta nel vuoto ad isolamento acustico. Neutralità e basso fattore solare sono peculiarità dei vetri selettivi. Per queste ragioni la configurazione indicata per la parte vision e poi approvata è: - vetro esterno = 8 mm Stopray Vision 60 T (temprato); - intercapedine = 16 mm argon 90%; - vetro interno = Stratophone 44.2. Tabella 3.3.I - Valori dei parametri vb,0, a0, ka Zona - per Cp coefficiente topografico e Cd coefficiente dinamico viene, salvo casi particolari, utilizzato il valore 1. La formula da applicare (pressione = Q * Ce * Cp * Cd) ci indicherà la pressione che il vento esercita sui vetri: 638,37 N/mq. Tabella 2.2.3. - Formula del calcolo La formula seguente è ricavata dall’equazione delle piastre di Timoshenko s=a 6 n vb,0 [m/s] a0 [m] ka [1/s] 1 Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia (con l’eccezione della provincia di Trieste) Descrizione 25 1000 0,010 2 Emilia Romagna 25 750 0,015 3 Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria (esclusa la provincia di Reggio C.) 27 500 0,020 4 Sicilia e provincia di Reggio Calabria 28 500 0,020 5 Sardegna (zona a oriente della retta congiungente Capo Teulada con l’Isola della Maddalena) 28 750 0,015 6 Sardegna (zona a occidente della retta congiungente Capo Teulada con l’Isola della Maddalena) 28 500 0,020 7 Liguria 28 1000 0,015 8 Provincia di Trieste 30 1500 0,010 9 Isole ( con l’eccezione di Sicilia e Sardegna) e mare aperto 31 500 0,020 Prospetto II - Valori di n per appoggi su 4 lati b* a 1 1,1 1,2 1,4 1,6 1,8 2 2,25 2,5 3 n 22,3 19 16,7 13,7 11,9 10,7 10 9,44 8,9 3,45 8 6 n 0,269 0,315 0,359 0,438 0,504 0,560 0,600 0,635 0,674 0,710 0,750 * Per valori intermedi è ammessa interpolazione lineare. 18 ALUK MAGAZINE N28 - MARZO 2012 Realizzazione con serie ALUK FACCIATE CONTINUE AW3 www.aluk.it 19 FIERE ED EVENTI Solarexpo 2012: AluK rinnova la sua presenza AluK Group partecipa alla tredicesima edizione di Solarexpo, Verona dal 9 all’11 maggio 2012, la fiera leader in Italia dedicata alle fonti rinnovabili. Secondo i dati degli organizzatori, già 800 aziende hanno fato conferma di adesione alla tredicesima edizione di Solarexpo, a Verona dal 9 all’11 maggio. Nonostante la difficile congiuntura economica che sta toccando trasversalmente tutti i settori, la green economy italiana sta comunque tenendo testa al periodo di incertezza. L’Italia rimane comunque uno dei mercati più interessanti al mondo per lo sviluppo del solare. Con gli oltre 70mila visitatori professionali qualificati Solarexpo rappresenta un’importante occasione di business. Per questo motivo e i positivi feedback ricevuti l’anno scorso, AluK Group ha deciso di rinnovare la sua partecipazione al Solarexpo, Hall 1 Booth A3.2. SOLARCH. Al centro dei riflettori vi sarà il sistema ALUK SPV, studiato per realizzare strutture modulari di sostegno dei pannelli fotovoltaici nelle più svariate applicazioni: superfici piane, tetti a falda, soluzioni per impianti totalmente integrati, campi solari, strutture speciali, ecc. 20 ALUK MAGAZINE N28 - MARZO 2012 I kit pre-assemblati, gli accessori previsti e i concetti di modularità del sistema rendono tale struttura di facile e veloce installazione, nonché particolarmente versatile: la gamma dei profilati e degli accessori, infatti, può essere ampliata su richiesta del committente per eventuali progetti speciali. Ricordiamo che Solarexpo sarà affiancato dalla sesta edizione di Greenbuilding, la mostra-convegno internazionale dedicata all’efficienza energetica e all’architettura sostenibile. Due eventi, un’unica visione strategica e una grande collaborazione, per offrire la più completa rassegna di prodotti, tecnologie e soluzioni nell’ambito delle rinnovabili e dell’architettura sostenibile. AluK Group al MosBuild 2012 Dal 10 al 13 aprile 2012 il Gruppo AluK sarà presente con un proprio stand alla diciottesima edizione di MosBuild, la principale manifestazione fieristica russa per il settore edilizio e delle costruzioni. Interessata alle forti potenzialità del mercato russo, uno dei mercati a più rapida espansione, AluK Group parteciperà alla seconda settimana del MosBuild 2012 di Mosca, fiera internazionale dell’edilizia e dell’arredamento di interni. L’edizione di quest’anno si terrà in un unico centro espositivo, l’Expocentre di Mosca, e sarà divisa in due date – dal 2 al 5 aprile e dal 10 al 13 aprile – per soddisfare l’esposizione di tutti i settori merceologici legati al comparto edilizia. Il Gruppo AluK sarà presente dal 10 al 13 aprile – Hall 1, Pavillion 2, Stand C523 – data dedicata ai settori serramenti, utensileria, finiture d’interni, illuminotecnica, lavorazione di pietre, materiali e accessori per la costruzione, idraulica e accessori, country living. La fiera rappresenta l’appuntamento più importante per il settore dell’edilizia nei mercati della Russia, della Confederazione Stati Indipendenti (CSI) e dei paesi dell’Est Europa. MosBuild non solo rappresenta un punto di riferimento per facilitare lo sviluppo di progetti nel settore, ma è anche un luogo di incontro per informarsi e formarsi sulle nuove tendenze di mercato, grazie all’organizzazione di diversi seminari e tavole rotonde. AluK Group porterà a Mosca oltre alla 130IW, serie ad altissime prestazioni studiata appositamente per il mercato russo, la 77IW-IS per finestre e porte-balcone a taglio termico, lo scorrevole SC170, che offre valori di isolamento termoacustico tra i più elevati della gamma scorrevoli di AluK, la serie 80IWood per serramenti alluminio-legno a taglio termico d’alta gamma e infine la serie per facciate AW86, che permette di realizzare facciate continue Unitized o split wall, andando incontro sia alla grande che alla piccola e media cantieristica. Alcuni interventi architettonici effettuati a Mosca con le serie Aluk nel Museo Pushkin e nel Teatro Bolshoi www.aluk.it 21 IL GRUPPO AluK Group rilancia la sfida ai mercati Nella Riunione generale della forza vendita del 10 febbraio, il Gruppo AluK, forte dell’intervento del Neopresidente, afferma la propria volontà di agganciare la possibile ripresa del mercato nel 2013 e ribaltare la contrazione del 2011. Un fatturato in contrazione, ma voglia di mettere in campo nuovi progetti capaci di far ripartire la crescita del Gruppo in linea con la ripresa del mercato prevista dal Cresme per il 2013. Questa può essere l’estrema sintesi della Riunione generale della forza vendita di AluK Group, tenutasi venerdì 10 febbraio all’Hotel CTC di San Giovanni Lupatoto (Vr). Durante un’intensa mattinata Silvano Pasetto, Direttore commerciale Italia, ha illustrato il consuntivo 2011, le previsioni di budget per il 2012 e i possibili scenari di mercato nel breve-medio periodo. La sfavorevole congiuntura economica ha fatto sentire i suoi effetti. Il fatturato Italia del Gruppo, infatti, subisce una contrazione di circa il 10%. In controtendenza invece il fatturato estero che cresce riequilibrando la situazione. «Una performance non esaltante» commenta Silvano Pasetto, «ma mentalmente il Gruppo è già pronto a reagire prevedendo un budget per il 2012 in leggero incremento. D’accordo con il Neopresidente JeanChristophe Vidal-Revel, l’azienda ha diverse iniziative in cantiere: nuovi investimenti negli impianti produttivi, nuovi prodotti, nuovi strumenti di vendita per qualificare il lavoro dei nostri agenti e allo stesso tempo, fornire ai clienti servizi e soluzioni sempre innovative che li aiutino a risparmiare tempo e a competere meglio». Un’importante innovazione vede coinvolta tutta le rete di vendita, che potrà collegarsi direttamente al nuovo CRM dell’azienda con gli iPad dati in dotazione. L’inserimento inoltre di due architetti che promuoveranno le soluzioni AluK presso gli studi di progettazione segna l’inizio di una fase di potenziamento della divisione tecnica. «La decisione infine di non partecipare alla prossima edizione del MADE Expo 2012, decisione presa in accordo con l’associazione di categoria e con l’intera filiera dell’alluminio» spiega Silvano Pasetto «riassume l’intento di arrivare con le carte in regola per sfruttare quell’inizio di ripresa prevista per il 2013». Mercato: inversione di tendenza nel 2013 L’incontro è stato anche l’occasione per soffermarsi sulle tendenze del mercato, prendendo in considerazione soprattutto i dati del XIX Rapporto Cresme sull’andamento del settore delle costruzioni. Purtroppo le previsioni non sono positive. Con il 2012 il settore delle costruzioni entra nel sesto anno di recessione: continua infatti la discesa degli investimenti nel settore con un -3,5% per il 2011 e un -2% previsionale per il 2012. Segno negativo per la nuova produzione, residenziale e non residenziale, e le opere pubbliche. Resiste solo il rinnovo e la ristrutturazione, soprattutto in ambito residenziale. Un’inversione di tendenza è prevista per il 2013, dove si stima un +0,5% per gli investimenti del settore. Il quadro delle costruzioni che emerge quindi dal rapporto del Cresme è costituito dal “decollo” dell’energy technology, dal recupero e dalla riqualificazione che tengono, e dalla nuova costruzione che crolla. L’inizio di un vero e proprio cambiamento strutturale. Un brand forte che punterà al servizio La mattinata si è conclusa con l’intervento del Neopresidente di AluK, che ha voluto innanzitutto rassicurare i presenti, sottolineando come AluK sia un ottimo brand, con una forte immagine in Italia ma anche all’estero, soprattutto nei paesi arabi e nel mercato cinese. Tra i molti progetti avviati, vi saranno nuovi prodotti, importanti sinergie con le consociate degli altri paesi, ma soprattutto lo sviluppo del servizio al cliente, dato che finora è stato uno dei motivi principali del successo di AluK Group. Per Jean-Christophe Vidal-Revel occorre essere il più vicino possibile ai clienti, proponendo loro soluzioni che li aiutino a lavorare meglio e ad affrontare con più incisività la complessità del mercato. Se sarà la ristrutturazione ad animare il mercato nel prossimo futuro, AluK Group dovrà essere pronta a cogliere l’opportunità, ma soprattutto a proporre cose nuove, per essere più attiva e propositiva ed evitare così di subire le dinamiche di un mercato che si prospetta ancora incerto e difficile. Group 22 ALUK MAGAZINE N28 - MARZO 2012 IL GRUPPO Campagna pubblicitaria 2012 AluK Group, un mondo a parte: si riconferma il messaggio del 2011 e si rinnova la grafica che punta a sottolineare le realizzazioni compiute. Dopo l’apprezzamento avuto l’anno scorso, AluK Group ha deciso, per la campagna pubblicitaria 2012, di confermare lo slogan “un mondo a parte” con l’obiettivo di rinforzare le idee di autenticità e di alternativa con cui l’azienda vuole presentarsi sul mercato. Rinnovata la grafica che mette in primo piano le realizzazioni sviluppate con i sistemi AluK, mantenendo in parte lo stile della campagna 2011. I progetti più prestigiosi si riuniscono in un sol luogo creando uno scenario verosimile, anche se immaginario. A questi scenari si potranno affiancare immagini o disegni del prodotto e dei sistemi sviluppati dall’azienda. In ogni caso le pagine richiamano il concetto di innovazione, rimandano alla capacità di immaginare nuove soluzioni per l’architettura di domani. Nuovi cataloghi A5 Sono stati rivisti tutti i cataloghi in formato A5 per continuare a fornire uno strumento di consultazione agile e immediato. I cataloghi in formato A5 sono uno strumento di lavoro facile e pratico: una documentazione comoda da consultare per i nostri clienti, gli studi tecnici e le società di progettazione. Per questo motivo sono stati tutti rivisti, mantenendo una grafica semplice e pulita e aggiornando dati, schemi e disegni laddove è stato necessario. www.aluk.it 23 Dalla progettazione alla realizzazione Facciata SL SL50 nuovo montante Il nuovo profilo di montante del sistema SL50 consente di realizzare facciate continue alte fino a 8 metri senza la necessità di punti di ancoraggio intermedi. Con solo 50 mm di mostra frontale possiamo rispondere alle esigenze di trasparenza e leggerezza dei vostri progetti. K762 4 4 Jx = 5809 x 10 mm 3 3 Wx= 135.61 x 10 mm SL50 la soluzione “all’altezza” dei vostri progetti SL www.aluk k.it SISTEMI PER SERRAMENTI E FACCIATE CONTINUE IN ALLUMINIO