Magazine n 28 marzo 2012

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Magazine n 28 marzo 2012
ANNO VII
Group
ALUK MAGAZINE - MARZO 2012
IN QUESTO NUMERO:Recupero crediti: istruzioni per l’uso
Le verifiche in opera dei serramenti
Palazzo Manin
Qualificare la posa del serramento
Progettazione e scelta del vetro
Solarexpo e MosBuild
Aluk Group rilancia la sfida dei
mercati
N 28
www.aluk.it
EDITORIALE
Ogni decisione è un giudizio. È una scelta tra alternative possibili.
Nella migliore delle ipotesi è una scelta tra il “quasi giusto” e il
“probabilmente sbagliato”, ma molto più spesso è una scelta tra
due linee d’azione, nessuna delle quali può dimostrarsi oggettivamente più vicina al giusto dell’altra.
Peter F. Drucker
Gentili lettori,
in una situazione in cui l’incertezza e il mutamento continuo sembrano essere gli unici punti
fermi, ci troviamo spesso obbligati a prendere decisioni basandoci su elementi parziali, talvolta aleatori.
E ci capita così di dover raccogliere tutto il nostro
coraggio per farlo quando siamo ancora all’inizio
di un progetto e la conoscenza delle connessioni è
limitata. Potremmo agire diversamente? Penso di no.
È giusto cercare informazioni, svolgere indagini di
mercato, seguire le tendenze macroeconomiche, ma
nessuno ha la sfera di cristallo. Del resto le aziende che evolvono sono quelle che non puntano sul
mantenimento della loro posizione, consolidata nel
tempo, ma quelle che si preoccupano della conquista del futuro: occorre decidere e agire.
Colin Powell, ex Capo di Stato Maggiore degli Stati
Uniti, nella sua autobiografia, tra le regole utili a
prendere decisioni importanti, riporta quella denominata “P=40 to 70 Rule”, dove P sta per “probabilità di successo” e i numeri rappresentano le percentuale di “informazioni acquisite”. In altre parole
non si dovrebbe avere meno del 40% o più del 70%
degli elementi di una questione per prendere una
decisione. Se il primo numero è abbastanza logico
– meno del 40% significa avere un margine di errore
troppo ampio – il secondo pare controintuitivo:
è sempre meglio avere a disposizione il maggior
numero di elementi a disposizione. In realtà disporre del 70% significa avere elementi sufficienti per
prendere una decisione importante. Aspettare per
averne di più, molto spesso vuol dire perdere tempo
prezioso e dare un vantaggio competitivo ai propri
concorrenti.
ALUK MAGAZINE
DIREZIONE: Aluk Group spa
Via Monte Amiata 3a
37057 - S.Giovanni Lupatoto ( VR) - tel 045 9696611
REDAZIONE: StudioCentro Marketing srl (VI)
e Ufficio Immagine&Comunicazione Aluk
STAMPA: Vergraf srl (VR)
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ALUK MAGAZINE N28 - MARZO 2012
Il Cresme prevede nel 2013 un’inversione di tendenza per il settore delle costruzioni. Tutti noi ci auguriamo che ciò avvenga. Ma se non accadesse? Non
importa. Il Gruppo AluK ha preso le sue decisioni:
nuovi investimenti negli impianti produttivi, nuovi
prodotti, nuovi strumenti che vi aiutino a competere
meglio, e di cui vi terremo informati nelle pagine di
questo magazine. L’obiettivo è quello di non subire
il mercato, ma al limite inventarlo. Non si tratta di
presunzione, sono convinto che molti di voi condividano questa posizione e stiano già lavorando nella
stessa direzione.
Un’ultima cosa. Se vi interessa approfondire altri modelli o regole utili a prendere decisioni, vi consiglio
il “Piccolo manuale delle decisioni strategiche”, edizioni Rizzoli: un manualetto tascabile ricco di preziosi
consigli e strumenti, da utilizzare con la consapevolezza che tutti i modelli sono sempre approssimativi
e che a un certo punto bisogna osare e decidere.
Ricordate: anche non decidere è già di per sé una
decisione.
Buona lettura
Silvano Pasetto
Recupero crediti: istruzioni per l’uso
PAG 6
Le verifiche in opera dei serramenti
PAG 8
Palazzo Manin
PAG 10
Accompagnare il cliente alla soluzione ottimale
PAG 12
Qualificare la posa del serramento
PAG 16
Post o pre vendita?
PAG 17
Progettazione e scelta del vetro
PAG 20
Solarexpo 2012: AluK rinnova la sua presenza
PAG 21
AluK Group al MosBuild 2012
PAG 22
AluK Group rilancia la sfida ai mercati
PAG 23
Campagna pubblicitaria 2012
Nuovi cataloghi A5
ALUK MAGAZINE N28 - MARZO 2012
PAG 4
www.aluk.it
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IL MERCATO
di Samuele Broglio
Recupero
crediti:
istruzioni
per
l’uso
Alcuni sintetici consigli su
un problema che purtroppo
attanaglia molti serramentisti
e non solo.
Stante l’attuale situazione del mercato, caratterizzata
da una sostanziale contrazione dei fatturati e da una
preoccupante contrazione dei margini d’utile, il problema del recupero crediti è ormai diventato pressante.
Pur fatti salvi i casi umani rappresentati da individui
sostanzialmente seri ed onesti che, data la congiuntura economica non certo favorevole, non riescono
loro malgrado a pagare quanto dovuto pur essendone pienamente intenzionati, è fuori discussione che il
fenomeno dei mancati pagamenti risenta anche di un
certo “lassismo morale” il quale fa sì che molti soggetti
non considerino più disdicevole il fatto di non onorare i
debiti contratti.
Nella mia pratica di Consulente Tecnico di Parte (CTP)
ho notato che la dinamica del mancato pagamento è
quasi sempre la stessa, cosa questa che, se dal lato
umano risulta decisamente deprimente, ha il risvolto
positivo di permettere la predisposizione di metodologie di recupero crediti tutto sommato standardizzate
così come, per analogia, è avvenuto per le procedure
operative che normalmente si applicano nel reparto
produzione.
Cosa succede di solito?
Analizzando la dinamica media dei mancati pagamenti
di solito si riscontra la sequenza che di seguito andrò a
descrivere. Solitamente il serramentista, normalmente
artigiano, acquisisce un ordine, mette in produzione
la fornitura, consegna e installa i serramenti, e alla fine
emette fattura di saldo: il tutto senza che, durante tutto
il tempo necessario a espletare questa procedura che
di solito dura alcuni mesi, nessuno trovi nulla da ridire
sui tempi di consegna, sulla qualità dei manufatti e degli accessori e/o sull’esecuzione della posa in opera.
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ALUK MAGAZINE N28 - MARZO 2012
La mancanza di contestazioni in corso d’opera dovrebbe far ben sperare per un sollecito pagamento delle
somme pattuite, ma contrariamente ad ogni logica le
doglianze mai espresse vengono quasi miracolosamente alla luce quando, dopo mesi di inutile e paziente
attesa del saldo il serramentista si stufa e, solitamente
in forma verbale, riprende contatto con i clienti al fine
di sollecitare i pagamenti.
A questo punto le contestazioni nascono e si moltiplicano a dismisura e si scopre, per quanto molto a
posteriori, che nulla è andato come dovuto a partire
dai tempi di consegna per giungere alla qualità delle
finiture, alla tenuta degli infissi, alla correttezza della
posa in opera, all’atteggiamento tenuto dai posatori
durante le operazioni di installazione, ad eventuali
danni arrecati alle strutture dell’abitazione durante le
operazioni di scarico e di posa in opera e ad altre mille
motivazioni, senza alcun riguardo al fatto che gli infissi
contestati sono di solito ormai installati da diversi mesi
e che durante tutto questo lasso di tempo mai nessuno
aveva trovato nulla da eccepire. All’atto della richiesta
di saldo vengono millantate lagnanze mai fatte, compaiono come per incanto testimoni mai visti né conosciuti,
il tutto in un crescendo che dimostra come al momento
di motivare un mancato pagamento la fantasia umana
non conosca più limiti e, per contro, la dignità e il decoro possano finire tristemente in soffitta.
In casi come questi bisogna mettere in atto procedure
tali da scoraggiare il debitore riottoso dal perdurare
nella sua insolvenza e al limite, in caso ciò non avvenga,
idonee a propiziare un recupero coattivo della somma
dovuta.
L’azione di recupero crediti
Purtroppo giunti a questo punto, escluse alcune
lodevoli eccezioni, le cose si complicano in quanto gli
artigiani da un lato solitamente sono abbastanza riluttanti a ricorrere ai tribunali (cosa a dire il vero in parte
giustificata dalla tradizionale lentezza della giustizia italiana) e dall’altro troppo di sovente non sono preparati
a ciò che li aspetta. Dati i tempi però non è più possibile pensare di tralasciare il recupero crediti, quindi di
seguito mi permetterò di dare alcuni consigli derivanti
sia dalla mia esperienza di imprenditore sia soprattutto
da quella maturata nel mio ruolo di CTP.
Anzitutto vorrei premettere un’avvertenza generale, da
tenere sempre presente al fine di ottimizzare i risultati
dell’azione di recupero crediti: quando si apre una procedura legale di recupero non lo si fa per sete di giustizia, per spirito combattivo, per orgoglio, per dimostrare
chi è il più forte tra noi e il cliente, per ottenere una
gratificazione personale o per altre ragioni umane o
filosofiche pienamente condivisibili dal punto di vista
umano, ma del tutto fuori luogo in ambito legale.
Certe azioni si intraprendono solo ed unicamente per
recuperare i crediti nella maggior percentuale possibile, nel minor tempo possibile e con i minori costi
possibili e quindi, per quanto mi renda conto che per
un artigiano nulla è più offensivo della pretestuosa e
infondata denigrazione del prodotto realizzato, faccio
presente che per ben riuscire nel recupero crediti bisogna evitare ogni coinvolgimento emotivo, spersonalizzarsi al massimo e avere come unico parametro
la redditività economica dell’azione.
Ciò significa, per esempio, che durante eventuali
incontri con il cliente alla presenza del CTU o del giudice non ci si dovrà far trascinare sul piano della rissa
nonostante eventuali atteggiamenti pesantemente
provocatori della controparte e che, soprattutto, qualora si veda che nonostante le proprie ragioni siano
valide, un accordo stragiudiziale risulta economicamente più pagante rispetto al prosieguo della causa.
Non lo si dovrà valutare come una sconfitta, ma bensì considerarlo una via per chiudere la vertenza nel
modo più efficiente possibile, anche se per arrivare
alla sua chiusura si dovesse accettare la rinuncia di
una parte della somma richiesta.
Detto ciò sarà il caso di tenere presente che una
causa legale è una vera e propria battaglia; come
nelle operazioni militari, dove la vittoria non viene
costruita solamente durante il combattimento ma
deve venire preparata precedentemente con un
adeguata pianificazione delle operazioni, in un contenzioso il risultato finale non viene raggiunto solo
durante l’azione legale, ma deve venire preparato
costruendo un’idonea documentazione preventiva.
1a parte
www.aluk.it
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LA TECNICA
Le verifiche
in opera dei
serramenti
La Marcatura CE dei serramenti ha insegnato a cercare
e valorizzare le prestazioni
del singolo componente,
ma raggiungere il risultato
nell’opera finale, cioè in
cantiere è assai più complicato. A volte si vede la figura
del Consulente solo come
“controllore” o “certificatore”
finale, quando invece
potrebbe essere un alleato
importante per fare le prove
generali in un ambiente
controllato di quello che
accadrà al debutto finale,
cioè in opera.
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ALUK MAGAZINE N28 - MARZO 2012
In Europa i nuovi edifici si chiamano “Nearly Zero
Energy Building” (edifici a consumo quasi zero): entro
il 9 luglio 2012 saranno definite le nuove regole per
gli edifici italiani, secondo gli obblighi dettati dalla
Direttiva Europea 2010/31/UE che pone l’accento
sull’obiettivo di raggiungere un livello complessivo
di consumo di energia primaria molto basso (Quasi
Zero), spostando l’attenzione dal progetto al risultato.
La tendenza alla verifica in cantiere è confermata a livello normativo o di certificazione. Un esempio su tutti: per l’acustica la nuova norma per la classificazione
acustica degli edifici (UNI 11367), prevede prove da
effettuare in opera su ogni elemento misurabile. Così
anche hanno disposto i principali schemi di certificazione volontaria, lasciando intendere che se si vuole
un risultato certificato, questo deve essere misurato.
Cerchiamo pertanto di conoscere meglio gli strumenti
di indagine mirati al cantiere.
Termografia
La termografia è uno strumento di indagine che ha
ormai raggiunto una certa importanza nel campo
dell’edilizia. Tale strumento consente di “vedere” le
zone che sono un canale preferenziale per l’uscita del
calore. Si tratta dello strumento principe nella lotta
ai ponti termici, in quanto consente di identificarli, e
(al fianco di strumenti di analisi come software agli
elementi finiti) consente di valutare la riuscita di un
intervento. È indispensabile conoscere nel dettaglio
la fisica dell’edificio e le caratteristiche dei materiali:
infatti, proprio per la sua facilità e immediatezza si
rischia di commettere errori madornali (se ne vedono
molti in molte perizie). L’utilizzo è regolamentato da
diverse norme e gli operatori devono avere specifiche
qualifiche come quella in conformità alla norma UNI
EN 473, almeno di II livello per poter redigere una
perizia.
Strumenti di calcolo agli elementi finiti
Supporto fondamentale alla progettazione dei nuovi
edifici, ma anche di un valido strumento di ricerca e
sviluppo. In cantiere capita di ricorrere al supporto
di tali software per cercare di ricostruire una situazione esistente, facendo ipotesi su possibili soluzioni o
mettendo a confronto diversi interventi di risanamento. In accoppiata con la termografia può diventare
anche uno strumento di diagnosi: consente di valutare
prestazioni attese e di misurare concretamente quanto
ci si è avvicinati con una soluzione. Questi strumenti
hanno un elevato grado di affidabilità e possono essere usati con interfacce molto intuitive che ne facilitano
l’utilizzo. Restano però armi sofisticate che devono
essere usate con perizia, visto che in cantiere non ci si
può nascondere dietro a un documento.
Blower door test
Si tratta di una prova molto semplice e molto efficace.
Si effettua con un grande ventilatore che è in grado
di mantenere in un edificio chiuso una differenza di
pressione stabile tra interno ed esterno. È la stessa
situazione che si crea negli edifici in giornate ventose.
In un edificio tradizionale ci saranno molti spifferi e
dunque molta inefficienza (esce aria calda ed entra aria fredda). Ricreare le condizioni nelle quali un
edificio spiffera è molto interessante, soprattutto se
possiamo ancora intervenire. Grazie agli strumenti
possiamo misurare tali spifferi, identificarli e (se ci
sono le condizioni) addirittura vederli. (fig.1)
Verifica della trasmittanza termica in opera
È una prova molto delicata, che ci consente di effettuare una misura della trasmittanza termica in opera.
Utilizzarla da sola è decisamente troppo pericoloso,
va accoppiata con una indagine termografica e con
delle verifiche di calcolo, se possibile accoppiate con
endoscopie delle pareti opache per capire la composizione. Il problema oggi è quello di avere una quantità
di dati sufficiente per poter comprendere i reali limiti
del metodo di prova, ma si tratta solo di una questione di tempo.
Fig.1 – La fase di prova in cantiere del Blower Door test
Verifiche acustiche in opera
È una delle prime prove che è uscita dai laboratori ed
è approdata in cantiere. Quale sia stato il risultato lo
sappiamo tutti: moltissimi edifici contestati. A 14 anni
dalla prima norma in materia di acustica pubblicata
in Italia (DPCM 5/12/1997), queste prove hanno però
prodotto un altro importante risultato: edifici con un
miglior comfort acustico.
“Acustica per Immagini”
Con Acustica per Immagini si tratta di abbinare alla
tradizionale rilevazione fonometrica anche una “scansione” dell’intensità acustica che sta passando attraverso il componente (nel caso specifico, il serramento,
ma si può applicare a qualsiasi componente dell’involucro) e, mappandola tramite curve isofoniche, sovrapporre questa mappa alla foto reale dell’elemento
misurato. Si fa prima a vederla (e comprenderla) che a
spiegarla. Con l’aiuto di personale qualificato in grado
di leggere queste mappe è possibile non solo andare
a identificare il colpevole e a quale frequenza il giunto
sta cedendo, ma addirittura vedere con prove comparative cosa è successo prima e dopo la cura. Per
ulteriori informazioni si può visitare il sito:
www.acusticaperimmagini.com.(fig.2)
Quando si arriva a cantiere finito per effettuare le
verifiche di tenuta all’aria o di isolamento acustico, i
giochi sono fatti e non c’è molto spazio per aggiustare
o regolare. Solo chi è forte di uno studio effettuato in
un laboratorio prove sui materiali e sui sistemi di montaggio, sa effettivamente cosa fare e sa come ottenere
un risultato vincente.
Fig. 2– La finestra è stata scansionata con la metodologia dell’Acustica per Immagini (si nota come sia
presente un “buco” dal punto di vista acustico nell’angolo in alto a destra). La stessa finestra è stata testata,
durante un Blower Door Test, con una termocamera:
si notano le infiltrazioni d’aria in corrispondenza dello
stesso angolo.
Lo Studio Botta & Associati è composto da un team
di 12 esperti e tecnici, che operano nelle diverse
aree di competenza. È specializzato nel settore della
serramentistica, nel quale opera affiancando tutti
gli attori della filiera in ogni loro esigenza di adeguamento e verifica della conformità normativa e
legislativa, nei settori alluminio, pvc, legno, acciaio e
sistemi misti.
Da qualche anno è attivo anche nel campo delle
prove strumentali in cantiere (termografia, acustica,
blower door test, misure termoflussimetriche, misure
di comfort microclimatico ecc.).
www.studiobotta.it
Ing. Luca Papili
Ing. Andrea Malvestiti
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CASE HISTORY
Serie AluK per la
riqualificazione
di Palazzo Manin
Tre anni di lavoro hanno permesso di
ristrutturare l’ex garage Fiat di via
Manin a Verona. Un progetto
importante che ha salvaguardato la
facciata disegnata nei primi anni del
‘900 dall’architetto Ettore Fagiuoli.
Dopo più di trent’anni di abbandono e degrado nel dicembre del
2011 è tornato a nuova vita l’ex garage Fiat di via Manin a Verona.
Si tratta di un importante opera dell’architetto Ettore Fagiuoli (18841961), che la completò nel 1916 fondendo numerose correnti artistiche – tra cui l’Art Decò – in forme austere e funzionali, dando prova
di un notevole modernismo nell’utilizzo del calcestruzzo armato e di
ampie vetrate. Nel rispetto dei vincoli monumentali imposti, l’edificio che, dal 1920 fino alla sua chiusura, avvenuta circa trent’anni fa,
ospitò la prima concessionaria Fiat in città, la “Benvenuti & Calzavara”, è stato trasformato in un centro commerciale.
Il palazzo si articola in due fronti distinti: il prospetto principale,
quello di via Manin, mantiene la tradizionale suddivisione fra piano
terra ad arcate e piano primo con finestre che ricordano lo stile
dell’architettura rinascimentale veronese. Il prospetto prospiciente il
Canale dell’Adigetto si articola in modo differente: i paramenti murari sono ridotti al minimo, la struttura in cemento armato è a vista,
le dimensioni delle finestre sono più ampie e sono ripartite dalla
suddivisione interna dei serramenti.
L’intervento di riqualificazione ha richiesto tre anni di lavoro da
parte dell’impresa di costruzioni veronese Lonardi Spa, proprietaria
dell’immobile, con la preziosa collaborazione degli architetti Gaetano Lisciandra e Mauro Felice. Un intervento che ha ridato alla città
un edificio funzionale e bello, riuscendo a conservare le caratteristiche originali e ridondanti della monumentale facciata: 3.500 metri
quadrati fuori terra.
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ALUK MAGAZINE N28 - MARZO 2012
Per la realizzazione delle finestre è stato scelto il
sistema 67IW CL – Classic Line di AluK Group: una
particolare linea estetica della serie 67IW, studiata
appositamente per le ristrutturazioni e il rinnovo di
edifici storici e messa in opera dall’impresa serramentistica Fraccarollo Primo & C. di Villa Bartolomea (VR). Il profilo “snello” ed essenziale della
nuova linea propone sia al restauro conservativo
degli immobili antichi sia alle costruzioni moderne
una soluzione elegante e raffinata. Invariate le prestazioni termoacustiche rispetto la serie “madre”:
la 67IW CL può offrire una trasmittanza termica Uw
di 1,1 W/m2K (Ug vetrocamera pari a 0,6 W/m2K,
warm edge 0,05 W/mK) e un abbattimento acustico Rw di 47 dB.
La prima attività a fare il suo ingresso nello stabile
è stato il supermercato Eurospar, strutturato su
due livelli. L’edificio è destinato ad ospitare anche
un’attività di ristorazione e dispone di un parcheggio interrato, su due livelli, per 46 posti auto.
Scheda progetto
Tipo di edificio
Palazzo Manin, edificio storico soggetto a vincolo
monumentale - Verona
Tipo di intervento
Ristrutturazione e riqualificazione
Ubicazione
Via Manin - Verona
Committente
Gruppo Despar
Impresa edile
Lonardi Spa - Vr
Impresa fornitrice serramenti
Fraccarollo Primo & C. - Villa Bartolomea (Vr)
Sistemi AluK
Serie 67IW CL per serramenti a taglio termico
www.aluk.it
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IL CLIENTE
LODI s.r.l - &26758=,21,0(7$//,&+(
Accompagnare il cliente
alla soluzione ottimale
Abbiamo scambiato alcune battute con Alessandro Lodi, uno
dei tre titolari e responsabile del settore serramenti in alluminio
della Lodi Srl di Ferrara, la cui offerta abbraccia anche la
carpenteria leggera e pesante, e la lavorazione della lamiera.
Una breve presentazione di Lodi Srl…
L’azienda nasce nel 1956 come produttrice di carpenteria metallica leggera. Nel corso di oltre mezzo
secolo di attività i costanti investimenti hanno portato
a innumerevoli innovazioni e a un assetto aziendale
molto più ampio rispetto a quello iniziale. L’attività
aziendale attualmente si articola su tre settori: produzione serramenti in alluminio, carpenteria leggera e
pesante, lavorazione lamiera con macchine ad elevata
automazione.
Il settore alluminio riguarda la produzione di serramenti per edilizia pubblica e privata (porte, finestre,
scuri), e per edilizia industriale: serramenti a nastro,
facciate e portoni di ogni genere.
Il settore carpenteria si occupa della produzione di
manufatti in ferro come cancelli, ringhiere, inferriate,
pensiline fotovoltaiche e strutture su richiesta. Il settore lamiera, infine, effettua lavorazioni di taglio laser,
punzonatura, cesoiatura e piegatura di lamiere inox,
alluminio e ferro.
Chi sono i vostri clienti? La vostra area di mercato?
La nostra clientela è molto varia. Abbiamo rapporti
consolidati con vari studi tecnici, ingegneri e architetti. La nostra consulenza viene richiesta per garantire ai
progetti le soluzioni più moderne per quanto riguarda
isolamento termoacustico ed estetica.
Inoltre, si rivolgono direttamente a noi privati, Enti
pubblici e aziende che necessitano di prodotti appositamente studiati per le loro esigenze, assistenza
tecnica e informazioni. Il nostro personale è sempre
presente e disponibile a soddisfare le richieste del
cliente.
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ALUK MAGAZINE N28 - MARZO 2012
Su cosa puntate per contraddistinguervi nel vostro
mercato?
Affidabilità, disponibilità, flessibilità, riduzione dei
tempi di consegna e assistenza tecnica post-vendita
sono i principi fondamentali sui quali da sempre si
basa la nostra politica aziendale.
La struttura composta di tre settori, inoltre, ci consente di offrire alla committenza delle soluzioni tecniche
altrimenti impossibili senza questa ‘commistione’ di
diverse attività.
Stiamo infine lavorando per ottenere in breve tempo
sia la certificazione ISO 9001 per il sistema di gestione della qualità, sia le ISO 14001 e OHSAS 18001
per integrare rispettivamente un sistema di gestione
ambientale e un sistema di gestione della sicurezza e
della salute nei luoghi di lavoro.
Immagino che attiriate nuove commesse grazie alla
soddisfazione dei clienti e al conseguente passaparola positivo. Comunicate con altri strumenti la
vostra attività?
Un cliente soddisfatto è sicuramente un ottimo strumento per pubblicizzare un’azienda e per quanto ci
riguarda rappresenta uno dei mezzi principali insieme
al nostro sito internet - www.lodicostruzioni.it -, alla
sponsorizzazione di eventi sportivi e alle pubblicazioni
su quotidiani locali.
Oltre a fornirgli un buon prodotto, cos’altro fate
per soddisfare il cliente?
Le richieste dei clienti sono molto varie e con il passare degli anni sono diventate sempre più complesse.
L’analisi delle esigenze e la progettazione sono gli
strumenti base per realizzare qualcosa di concreto.
La nostra arma vincente è riuscire a trovare soluzioni
innovative adatte ad ogni necessità. Il cliente viene
seguito passo dopo passo dai nostri tecnici, che
sono sempre disponibili a chiarire qualsiasi dubbio o
perplessità.
Vi occupate voi della posa in opera?
Certamente, per garantire e certificare i nostri prodotti il cliente viene seguito dalla progettazione all’installazione direttamente dal personale specializzato
dell’azienda.
Qual è il prodotto che attualmente vi sta dando
maggiori soddisfazioni?
Stiamo avendo le maggiori soddisfazioni con i prodotti AluK, grazie a una partnership che si è consolidata
nel corso degli anni. Si tratta di prodotti all’avanguardia e in linea con la nostra politica aziendale. Grazie
alla vasta gamma di serie siamo in grado di soddisfare
qualunque tipo di richiesta.
Cosa apprezzate maggiormente di AluK Group?
La continua ricerca di nuovi prodotti, affidabili e di
alta qualità; la professionalità, il rispetto per l’ambiente e la disponibilità dello staff tecnico.
Che mercato vi aspettate nei prossimi 3-5 anni?
Qual è secondo voi la sfida maggiore che il vostro
settore deve affrontare?
È molto difficile fare delle previsioni, visto il periodo
particolare che sta vivendo la nostra economia e la
continua evoluzione dei mercati. Per il settore dei
serramenti in alluminio la sfida più importante consiste nel cercare di migliorare le prestazioni termiche e
di aumentare la competitività economica nei confronti
del legno e del Pvc.
Obiettivi futuri?
Ovviamente continueremo a investire nell’azienda per
migliorare sempre più la qualità delle soluzioni offerte. Un nostro obiettivo, inoltre, è quello di aumentare
la visibilità sul mercato e di potenziare la nostra rete
di vendita. Tali azioni per noi rappresentano le basi
per poter far conoscere la Lodi Srl ai mercati nazionali
e internazionali.
Avete uno showroom? Cosa volete comunicare
attraverso l’esposizione?
Da qualche mese abbiamo allestito nel nuovo insediamento produttivo uno showroom nel quale sono
esposte tutte le novità del settore. Per il cliente,
infatti, è molto importante poter toccare con mano il
prodotto finito e apprezzarne direttamente le caratteristiche tecniche e di design. Il nostro intento è quello
di comunicare ai potenziali clienti quanto la Lodi srl
sia propensa alla ricerca continua di innovazione,
funzionalità ed estetica.
Realizzazione con serie Aluk SL50
www.aluk.it
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POSA IN OPERA
di Antonio Maciariello - Responsabile Servizio
Tecnico fischer Italia
1a parte
Qualificare la posa
del serramento
Serramento e posa è oramai un
connubio inscindibile e assistiamo a un progressivo aumento
di interesse verso norme, leggi o iniziative che definiscono
standard o indicazioni utili a una
posa in opera a “regola d’arte”.
Una breve carrellata su come
questi aspetti stiano mutando la
cultura del settore.
Il connubio tra un serramento, obbligatoriamente
marcato CE, e la posa in opera è un concetto oramai condiviso tra tutti gli operatori del settore. Le
verifiche sui cantieri evidenziano che la maggior
parte delle anomalie funzionali, oggetto di contestazioni, sono da imputare a problemi derivanti
dai sistemi di posa in opera, a causa del degrado
funzionale del collegamento tra il vano murario e
l’infisso.
È di primaria importanza adottare sistemi di
installazione che, dal punto di vista progettuale e
costruttivo, garantiscano le prestazioni del serramento in opera per ottenere, in primis, un serramento sicuro. Un prodotto sicuro è un manufatto
che non arreca gravi danni a cose o a persone,
questo è quanto si leggerebbe interpretando ad
esempio le “Norme tecniche per le costruzioni”
oppure il DPR n. 246 del ’93 in recepimento della
direttiva europea 89/106/CEE in materia di prodotti da costruzione”.
In caso di posa in opera, non essendoci alcuna
legge o norma che definisce come e con che cosa
si deve montare un serramento a garanzia di un
lavoro “sicuro” e performante, ci si affida spesso
al buon senso. In molti casi, nonostante si proceda scrupolosamente e con materiali di buona
qualità, il risultato non è assolutamente scontato,
basta guardare i segni causati dall’infiltrazione
d’aria attraverso il giunto di posa (fig.2) oppure la
modalità di sigillatura del serramento in legno in
cui è evidente l’impropria tecnica d’applicazione
di schiuma e sigillante siliconico (fig.3).
Nel caso specifico l’uso del coprifilo esterno
avrebbe mascherato ciò che il tempo avrebbe
fatto riaffiorare: infiltrazioni d’aria e d’acqua con
conseguente riduzione delle prestazioni termoacustiche e della durabilità del manufatto stesso.
Dall’entrata in vigore della obbligatorietà di
marcare CE i serramenti stiamo assistendo a un
progressivo aumento d’interesse verso norme e
leggi che tutelano il consumatore e definiscono
standard prestazionali o indicazioni di scelta,
ma anche verso tutte le iniziative di associazioni
o aziende che attraverso la ricerca sviluppano
prodotti e modalità applicative a garanzia di una
posa in opera a “regola d’arte”.
Una panoramica, seppure veloce, ci aiuta a comprendere quanto questi aspetti stanno cambiando
la cultura del settore.
fig.1
12
Il serramento esterno costituisce un elemento
architettonico di assoluta importanza nell’ambito
del contenimento dei consumi energetici nelle
costruzioni e del confort abitativo.
È l’oggetto dell’involucro edilizio che, da verifiche
fatte, incide circa il 25% sulle dispersioni energetiche. (fig.1)
ALUK MAGAZINE N28 - MARZO 2012
UNI EN 14351-1:2010: “Finestre e porte Norma di prodotto, caratteristiche prestazionali
Parte 1: Finestre e porte esterne pedonali senza
caratteristiche di resistenza al fuoco e/o di tenuta
al fumo”.
L’UNI EN 14351 rappresenta la risposta ai requisiti previsti dalla Direttiva Prodotti da Costruzione 89/106/CEE
che ha tra i principali scopi quello di garantire l’immissione nel mercato di prodotti idonei all’uso.
I serramenti marcati CE, alla pari di tutti gli altri prodotti
da costruzione che recano tale marcatura, si presume
siano idonei all’impiego previsto, in sicurezza. Il marchio
“CE” rappresenta le iniziali del termine inglese Conformity Expectance (presunzione di conformità) e non è,
come spesso si sostiene, una garanzia qualitativa del
prodotto, bensì la sua “carta d’identità” in cui vengono
dichiarate le prestazioni ottenute secondo precisi e inequivocabili parametri dettati dalle norme di riferimento.
D.M. 14 Gennaio 2008 - Norme tecniche per le
costruzioni
Queste norme definiscono i criteri generali di sicurezza, precisano le azioni che devono essere utilizzate nel
progetto e nello specifico ci permettono di definire le
azioni che il vento esercita sui serramenti.
fig.2 -
Infiltrazioni d’aria attraverso il giunto di posa
UNI 10818: “Finestre, porte e schermi.
Linee guida generali per la posa in opera”
Scopo della norma è fornire una guida allo sviluppo
delle diverse fasi di posa di infissi d’ogni tipo, individuando competenze e limiti dei diversi operatori che
intervengono in cantiere nel processo di posa in opera:
• progettista
• direttore lavori
• produttore
• installatore
• costruttore edile
• appaltatore
Tra tutti i soggetti coinvolti ci addentriamo sinteticamente nelle responsabilità del produttore e dell’installatore:
• Il produttore garantisce le caratteristiche
prestazionali vendute.
Nella realizzazione del serramento ha, quindi, il compito di produrre manufatti in modo corrispondente alle
richieste di capitolato e progettuali (dimensioni, interfaccia con il vano murario, livelli prestazionali), inoltre è
responsabile delle qualità dei materiali utilizzati, delle
finiture e trattamenti superficiali (verniciature, accessori,
guarnizioni), ma deve anche fornire all’installatore tutte
le istruzioni ritenute utili e necessarie perché le prestazioni in opera dell’infisso non decadano.
fig.3 - Errata modalità di sigillatura spesso mascherata
dal coprifilo
• L’installatore garantisce le prestazioni del prodotto
in opera.
Onere del posatore è lo stoccaggio, la movimentazione in cantiere e la posa in opera degli infissi che deve
soddisfare in esercizio le prestazioni dichiarate secondo
procedure che ritiene più opportune e sicure ai fini di
garantire la tenuta meccanica e le prestazioni dei giunti.
L’installatore deve attenersi alle istruzioni fornite dal
produttore e a quelle del costruttore edile.
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13
POSA IN OPERA
L’azione statica equivalente del vento viene così determinata:
p=qb ce cp cd
dove:
qb è la pressione cinetica di riferimento;
ce è il coefficiente di esposizione;
cp è il coefficienti di pressione;
cd è il coefficiente dinamico.
Nella tabella riportiamo a titolo d’esempio il confronto
tra due città d’Italia in cui le caratteristiche differenti
determinano condizioni di spinta sui serramenti molto
diverse, che andranno differentemente risolte sia nella
scelta del sistema di fissaggio sia nel numero di tasselli da utilizzare. (tabella 4)
In particolare per le porte finestre oltre al carico vento
bisogna tener conto di eventuale spinta dovuta alla
presenza della folla; nelle NTC ’08 sono specificati i
valori da considerare per la verifica statica. (Tabella 5)
Tabella 4 - La pressione del vento sui serramenti in
due zone d’Italia differenti
UNI 11173:2005 - Finestre, porte e facciate continue - Criteri di scelta in base alla permeabilità
all’aria, tenuta all’acqua, resistenza al vento,
trasmittanza termica e isolamento acustico.
La norma, che non ha carattere di obbligatorietà, è
uno strumento a supporto di tutti i professionisti che si
trovano a dover definire i requisiti prestazionali minimi dei serramenti da installare in una specifica zona
d’Italia.
La norma fornisce i criteri di scelta dei serramenti
esterni correlando il luogo in cui viene montato l’infisso
e le classi di prestazione relative alla permeabilità
all’aria e all’acqua e alla resistenza al vento. (Tabella 6)
Legge 447 “Legge quadro sull’inquinamento
acustico”
Definisce i principi fondamentali in materia di tutela
dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico, ma il documento di riferimento
nella normativa italiana per l’acustica in edilizia è il
DPCM 5/12/1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici” che definisce le prestazioni
che devono possedere gli edifici in merito a:
• Isolamento dai rumori tra differenti unità immobiliari.
• Isolamento dai rumori esterni.
• Isolamento dai rumori di calpestio.
• Isolamento dai rumori di impianti a funzionamento
continuo e discontinuo.
Le prestazioni devono essere verificate in opera, ad
edificio ultimato e nella fase progettuale si devono
prendere in considerazione tutti gli atti necessari a rendere le condizioni acustiche adatte alle attività che si
svolgono all’interno, ovvero le condizioni di benessere
acustico.
Tabella 5 - Tabella dei valori da considerare per la
spinta della folla
Tabella 6 - Esempio delle prestazioni di un serramento in due differenti zona d’Italia
14
ALUK MAGAZINE N28 - MARZO 2012
Nella definizione delle prestazioni dei vari elementi
che compongono la facciata il serramento concorre all’ottenimento della prestazione complessiva. Il
contributo offerto è funzione delle superfici in gioco,
maggiore è la superficie vetrata, maggiore dev’essere
l’attenzione da porre alle caratteristiche del serramento perché l’intero sistema muro più serramento/
vetrata raggiunga i 40 dB nel caso di edifici ad uso
residenziale.
Un’attenta scelta progettuale parte dalla definizione
delle caratteristiche del controtelaio e del posizionamento del serramento all’interno del vano murario.
Un serramento posato in battuta su un controtelaio a
“L” offre prestazioni acustiche nettamente superiori
allo stesso prodotto se installato in luce. Alcuni test di
laboratorio hanno evidenziato come la posa in battuta, pur non riempiendo il giunto con alcun materiale,
migliora le prestazioni di circa 16 dB rispetto alla posa
eseguita in luce, ma il riempimento dell’intercapedine che si forma tra muro/controtelaio/serramento è
un elemento di criticità che deve essere opportunamente trattato. La sperimentazione fatta su un telaio
fisso montato in battuta di dimensioni 1316 x 1478
con vetrata isolante 44.2A/15/55.1 e valore stimato
dell’indice acustico RW 43 (-1;-5) dB in cui la fuga tra
controtelaio e serramento è stata riempita con schiuma poliuretanica fischer Megamax serramento e sigillatura da ambo i lati con sigillante siliconico neutro
fischer serramenti ha ottenuto l’eccellente prestazione
di 42 dB. (fig.7)
fig 7 - Sezione orizzontale del serramento testato
per la verifica delle prestazioni del giunto di posa
Nel prossimo articolo prenderemo in esame l’aspetto
“risparmio energetico” e i piani funzionali del serramento.
Destinazione d’uso dell’edificio
Indice di valutazione dell’isolamento acustico normalizzato di facciata D2m,nT,w (dB)
Residenze alberghi, pensioni e assimilabili
40
Scuole e assimilabili
48
Ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili
45
Uffici, attività ricreative, di culto,
commerciali e assimilabili
42
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15
IL MERCATO
Post o pre vendita?
di Marco Zanon
Spesso il post vendita viene vissuto solo come un servizio
accessorio a completamento della fornitura, quando invece può
rappresentare per l’azienda il momento chiave per aprire nuove
opportunità di vendita.
Non c’è mai stata da parte dei serramentisti grande
propensione allo sviluppo di attività di post vendita nei
confronti della clientela privata e questo sostanzialmente per due motivi:
- il primo è legato al fatto che è raro trovare clienti che
ripetono l’acquisto delle finestre nel giro di pochi anni
e di conseguenza, venendo meno l’occasione di riacquisto, non si percepisce l’utilità di fidelizzare il cliente,
obiettivo principale delle iniziative di post vendita;
- il secondo motivo è legato alla convinzione secondo
cui il cliente, se ricontattato dopo l’acquisto, sarebbe solo fonte di problemi perché propenso a trovare
sempre qualcosa che non va, su cui potersi lamentare
e poter talvolta vantare modifiche su tempi e termini di
pagamento.
Motivi questi che in effetti hanno un fondamento, ma
sono frutto di una visione miope dell’attività di vendita.
• in seconda battuta permette di favorire la referenza
attiva. Per referenza attiva si intende il processo secondo cui si invita il nostro cliente, non appena si constati
la sua piena soddisfazione, di segnalarci ad amici e conoscenti per l’acquisto di nuovi serramenti. Non si tratta
semplicemente di chiedere al cliente di “parlare bene
di noi” se qualcuno, vagamente intenzionato a cambiare finestre, dovesse chiedergli un consiglio, ma
piuttosto di indurre il cliente a promuovere attivamente
la nostra azienda presso tutti coloro i quali potrebbero ottenere vantaggi concreti dalla sostituzione delle
finestre. Chi è soddisfatto di un acquisto vorrebbe
poterlo rifare. In questo caso la referenza attiva si basa
sull’opportunità di dare al nostro cliente la possibilità di
rivivere la sua esperienza positiva attraverso l’acquisto
di altri, permettendogli di fare bella figura in virtù della
validità del consiglio fornito.
Post vendita e passaparola
Post vendita, tempi e modalità
Va sempre tenuto presente che chi acquista è portato a esprimere la propria soddisfazione o delusione
sull’acquisto, con altri potenziali acquirenti, attraverso
il passaparola. In questa ottica le azioni di post vendita
non acquisiscono importanza solo per fornire un servizio
al cliente a completamento dell’offerta del prodotto,
ma diventano l’opportunità per l’azienda di preparare il
terreno per nuove vendite. Grazie a una corretta azione
di post vendita infatti l’azienda può perseguire due
aspetti fondamentali per acquisire nuovi clienti:
• anzitutto può prevenire il passaparola negativo.
Può succedere anche alle aziende più attente e organizzate di sbagliare qualcosa in fase di fornitura del
serramento, nella posa in opera, nei tempi di consegna
o nella realizzazione del prodotto stesso. In questo caso
è opportuno essere i primi a rilevare la lamentela del
cliente, per porvi rimedio prima che diventi oggetto di
un passaparola negativo e, quindi, un danno d’immagine per l’azienda;
Condurre un’attività di post vendita è più semplice di
quanto si pensi perché può anche essere sufficiente
una telefonata, che non va però improvvisata. Trascorsa
qualche settimana dalla conclusione dei lavori si può
infatti telefonare al cliente chiedendo se la finestra stia
funzionando bene, se sia semplice da utilizzare, se vi
siano già i primi riscontri in termini di confort energetico e acustico. In presenza di qualche problema è bene
dare la massima disponibilità per risolverlo, ma se invece il cliente manifesta la sua piena soddisfazione allora
si deve fare leva sulla possibilità di generare la referenza
attiva. “Pensi a chi, tra i suoi amici o conoscenti avrebbe bisogno di nuove finestre e gli consigli di chiamarci. Resterà soddisfatto quanto lei e il suo consiglio si
rivelerà prezioso”. È questa la frase diretta da utilizzare
per rendere la telefonata post vendita non fine a se
stessa, ma foriera di nuovi contatti di vendita e per far sì
che una trattativa conclusa rappresenti già il via per altri
nuovi lavori.
16
ALUK MAGAZINE N28 - MARZO 2012
Progettazione
e scelta del vetro
di Mauro Lardini
(Marketing &
Technical Manager
di AGC Flat Glass Italia)
Riportiamo un esempio
pratico di come scegliere
il vetro corretto in base alle
richieste progettuali.
In una recente realizzazione, nel supportare tecnicamente la progettazione con la scelta del vetro corretto
si è partiti con la valutazione dei carichi da applicare
alle vetrate. Considerando che la destinazione d’uso
dell’edificio non prevede una particolare attenzione al
carico folla (lineare interno), in primo luogo è stato valutato il carico distribuito del vento. Il sito d’ubicazione
è in una territorio suburbano di Cuneo, in un’area industriale caratterizzata da capannoni. Dunque la classe
di rugosità del terreno, secondo NTC 14 gennaio
2008, è stata identificata nella “B”.
Sempre secondo gli specchietti contenuti nelle norme tecniche delle costruzioni, la tabella da utilizzare
per la Zona 1, ovvero Val D’aosta – Piemonte – Lombardia – Friuli- Trentino e Veneto, ci indica la categoria d’esposizione del sito combinando la riga “B”
della classe di rugosità con la colonna relativa alla
distanza dal mare e altitudine. Cuneo più distante di
30km dal mare e ad un’altitudine inferiore ai 500mt,
ci fa stabilire come la “IV” la categoria d’esposizione
da utilizzare.
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17
LA VETRAZIONE
I valori tabellari relativi alla categoria “IV” sono anch’essi
contenuti nella norma:
- pressione cinetica Q ref 390,64 N/mq;
- Ce coefficiente d’esposizione si ottiene inserendo i parametri contenuti nella Tabella 3.3.II: Kr = 0,22, coefficiente
di forma Zo = 0,30, altezza dell’edificio Z = 8mt;
Tabella 3.3.II - Parametri per la definizione del
coefficiente di esposizione
Categoria di esposizione del sito
kr
z0 [m]
zmin [m]
I
0,17
0,01
2
II
0,19
0,05
4
III
0,20
0,10
5
IV
0,22
0,30
8
V
0,23
0,70
12
Per ottenere Ug 1,0 è necessaria un’intercapedine
da 16mm riempita ad argon e, ai fini della sicurezza, è stato previsto all’interno un vetro stratificato
1B1 secondo UNI EN 12600 anti caduta nel vuoto
ad isolamento acustico. Neutralità e basso fattore
solare sono peculiarità dei vetri selettivi.
Per queste ragioni la configurazione indicata per la
parte vision e poi approvata è:
- vetro esterno = 8 mm Stopray Vision 60 T
(temprato);
- intercapedine = 16 mm argon 90%;
- vetro interno = Stratophone 44.2.
Tabella 3.3.I - Valori dei parametri vb,0, a0, ka
Zona
- per Cp coefficiente topografico e Cd coefficiente dinamico viene, salvo casi particolari, utilizzato il valore 1.
La formula da applicare (pressione = Q * Ce * Cp * Cd)
ci indicherà la pressione che il vento esercita sui vetri:
638,37 N/mq.
Tabella 2.2.3. - Formula del calcolo
La formula seguente è ricavata dall’equazione
delle piastre di Timoshenko
s=a
6
n
vb,0 [m/s]
a0 [m]
ka [1/s]
1
Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia,
Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli
Venezia Giulia (con l’eccezione della
provincia di Trieste)
Descrizione
25
1000
0,010
2
Emilia Romagna
25
750
0,015
3
Toscana, Marche, Umbria, Lazio,
Abruzzo, Molise, Puglia, Campania,
Basilicata, Calabria (esclusa la provincia
di Reggio C.)
27
500
0,020
4
Sicilia e provincia di Reggio Calabria
28
500
0,020
5
Sardegna (zona a oriente della retta
congiungente Capo Teulada con l’Isola
della Maddalena)
28
750
0,015
6
Sardegna (zona a occidente della retta
congiungente Capo Teulada con l’Isola
della Maddalena)
28
500
0,020
7
Liguria
28
1000
0,015
8
Provincia di Trieste
30
1500
0,010
9
Isole ( con l’eccezione di Sicilia e
Sardegna) e mare aperto
31
500
0,020
Prospetto II - Valori di n per appoggi su 4 lati
b*
a
1
1,1
1,2
1,4
1,6
1,8
2
2,25
2,5
3
n
22,3
19
16,7
13,7
11,9
10,7
10
9,44
8,9
3,45
8
6
n
0,269
0,315
0,359
0,438
0,504
0,560
0,600
0,635
0,674
0,710
0,750
* Per valori intermedi è ammessa interpolazione lineare.
18
ALUK MAGAZINE N28 - MARZO 2012
Realizzazione con serie ALUK FACCIATE CONTINUE AW3
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19
FIERE ED EVENTI
Solarexpo 2012:
AluK rinnova la sua presenza
AluK Group partecipa alla tredicesima edizione di Solarexpo,
Verona dal 9 all’11 maggio 2012, la fiera leader in Italia dedicata
alle fonti rinnovabili.
Secondo i dati degli organizzatori, già 800 aziende
hanno fato conferma di adesione alla tredicesima
edizione di Solarexpo, a Verona dal 9 all’11 maggio.
Nonostante la difficile congiuntura economica che
sta toccando trasversalmente tutti i settori, la green
economy italiana sta comunque tenendo testa al
periodo di incertezza. L’Italia rimane comunque uno
dei mercati più interessanti al mondo per lo sviluppo
del solare.
Con gli oltre 70mila visitatori professionali qualificati
Solarexpo rappresenta un’importante occasione di
business. Per questo motivo e i positivi feedback ricevuti l’anno scorso, AluK Group ha deciso di rinnovare
la sua partecipazione al Solarexpo, Hall 1 Booth A3.2.
SOLARCH.
Al centro dei riflettori vi sarà il sistema ALUK SPV,
studiato per realizzare strutture modulari di sostegno
dei pannelli fotovoltaici nelle più svariate applicazioni:
superfici piane, tetti a falda, soluzioni per impianti totalmente integrati, campi solari, strutture speciali, ecc.
20
ALUK MAGAZINE N28 - MARZO 2012
I kit pre-assemblati, gli accessori previsti e i concetti
di modularità del sistema rendono tale struttura di
facile e veloce installazione, nonché particolarmente
versatile: la gamma dei profilati e degli accessori, infatti, può essere ampliata su richiesta del committente
per eventuali progetti speciali.
Ricordiamo che Solarexpo sarà affiancato dalla sesta
edizione di Greenbuilding, la mostra-convegno internazionale dedicata all’efficienza energetica e all’architettura sostenibile. Due eventi, un’unica visione
strategica e una grande collaborazione, per offrire la
più completa rassegna di prodotti, tecnologie e soluzioni nell’ambito delle rinnovabili e dell’architettura
sostenibile.
AluK Group al MosBuild 2012
Dal 10 al 13 aprile 2012 il Gruppo AluK sarà presente con un
proprio stand alla diciottesima edizione di MosBuild, la principale manifestazione fieristica russa per il settore edilizio e delle
costruzioni.
Interessata alle forti potenzialità del mercato russo, uno dei
mercati a più rapida espansione, AluK Group parteciperà alla
seconda settimana del MosBuild 2012 di Mosca, fiera internazionale dell’edilizia e dell’arredamento di interni. L’edizione di
quest’anno si terrà in un unico centro espositivo, l’Expocentre
di Mosca, e sarà divisa in due date – dal 2 al 5 aprile e dal
10 al 13 aprile – per soddisfare l’esposizione di tutti i settori
merceologici legati al comparto edilizia. Il Gruppo AluK sarà
presente dal 10 al 13 aprile – Hall 1, Pavillion 2, Stand C523 –
data dedicata ai settori serramenti, utensileria, finiture d’interni, illuminotecnica, lavorazione di pietre, materiali e accessori
per la costruzione, idraulica e accessori, country living.
La fiera rappresenta l’appuntamento più importante per il settore dell’edilizia nei mercati della Russia, della Confederazione
Stati Indipendenti (CSI) e dei paesi dell’Est Europa. MosBuild
non solo rappresenta un punto di riferimento per facilitare lo
sviluppo di progetti nel settore, ma è anche un luogo di incontro per informarsi e formarsi sulle nuove tendenze di mercato,
grazie all’organizzazione di diversi seminari e tavole rotonde.
AluK Group porterà a Mosca oltre alla 130IW, serie ad altissime prestazioni studiata appositamente per il mercato russo, la
77IW-IS per finestre e porte-balcone a taglio termico, lo scorrevole SC170, che offre valori di isolamento termoacustico tra
i più elevati della gamma scorrevoli di AluK, la serie 80IWood
per serramenti alluminio-legno a taglio termico d’alta gamma
e infine la serie per facciate AW86, che permette di realizzare
facciate continue Unitized o split wall, andando incontro sia
alla grande che alla piccola e media cantieristica.
Alcuni interventi architettonici effettuati a Mosca
con le serie Aluk nel Museo Pushkin e nel Teatro Bolshoi
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21
IL GRUPPO
AluK Group rilancia
la sfida ai mercati
Nella Riunione generale della forza
vendita del 10 febbraio, il Gruppo
AluK, forte dell’intervento del
Neopresidente, afferma la propria
volontà di agganciare la possibile
ripresa del mercato nel 2013 e
ribaltare la contrazione del 2011.
Un fatturato in contrazione, ma voglia di mettere in
campo nuovi progetti capaci di far ripartire la crescita
del Gruppo in linea con la ripresa del mercato prevista
dal Cresme per il 2013. Questa può essere l’estrema
sintesi della Riunione generale della forza vendita di
AluK Group, tenutasi venerdì 10 febbraio all’Hotel CTC
di San Giovanni Lupatoto (Vr). Durante un’intensa mattinata Silvano Pasetto, Direttore commerciale Italia, ha
illustrato il consuntivo 2011, le previsioni di budget per
il 2012 e i possibili scenari di mercato nel breve-medio
periodo.
La sfavorevole congiuntura economica ha fatto sentire i
suoi effetti. Il fatturato Italia del Gruppo, infatti, subisce una contrazione di circa il 10%. In controtendenza
invece il fatturato estero che cresce riequilibrando la
situazione. «Una performance non esaltante» commenta
Silvano Pasetto, «ma mentalmente il Gruppo è già pronto a reagire prevedendo un budget per il 2012 in leggero incremento. D’accordo con il Neopresidente JeanChristophe Vidal-Revel, l’azienda ha diverse iniziative
in cantiere: nuovi investimenti negli impianti produttivi,
nuovi prodotti, nuovi strumenti di vendita per qualificare
il lavoro dei nostri agenti e allo stesso tempo, fornire ai
clienti servizi e soluzioni sempre innovative che li aiutino
a risparmiare tempo e a competere meglio».
Un’importante innovazione vede coinvolta tutta le rete
di vendita, che potrà collegarsi direttamente al nuovo
CRM dell’azienda con gli iPad dati in dotazione. L’inserimento inoltre di due architetti che promuoveranno le
soluzioni AluK presso gli studi di progettazione segna
l’inizio di una fase di potenziamento della divisione
tecnica.
«La decisione infine di non partecipare alla prossima
edizione del MADE Expo 2012, decisione presa in
accordo con l’associazione di categoria e con l’intera
filiera dell’alluminio» spiega Silvano Pasetto «riassume
l’intento di arrivare con le carte in regola per sfruttare
quell’inizio di ripresa prevista per il 2013».
Mercato: inversione di tendenza nel 2013
L’incontro è stato anche l’occasione per soffermarsi sulle
tendenze del mercato, prendendo in considerazione soprattutto i dati del XIX Rapporto Cresme sull’andamento del settore delle costruzioni. Purtroppo le previsioni
non sono positive. Con il 2012 il settore delle costruzioni entra nel sesto anno di recessione: continua infatti la
discesa degli investimenti nel settore con un -3,5% per
il 2011 e un -2% previsionale per il 2012.
Segno negativo per la nuova produzione, residenziale
e non residenziale, e le opere pubbliche. Resiste solo
il rinnovo e la ristrutturazione, soprattutto in ambito
residenziale. Un’inversione di tendenza è prevista per
il 2013, dove si stima un +0,5% per gli investimenti del
settore. Il quadro delle costruzioni che emerge quindi dal rapporto del Cresme è costituito dal “decollo”
dell’energy technology, dal recupero e dalla riqualificazione che tengono, e dalla nuova costruzione che crolla.
L’inizio di un vero e proprio cambiamento strutturale.
Un brand forte che punterà al servizio
La mattinata si è conclusa con l’intervento del Neopresidente di AluK, che ha voluto innanzitutto rassicurare i
presenti, sottolineando come AluK sia un ottimo brand,
con una forte immagine in Italia ma anche all’estero,
soprattutto nei paesi arabi e nel mercato cinese.
Tra i molti progetti avviati, vi saranno nuovi prodotti,
importanti sinergie con le consociate degli altri paesi,
ma soprattutto lo sviluppo del servizio al cliente, dato
che finora è stato uno dei motivi principali del successo
di AluK Group. Per Jean-Christophe Vidal-Revel occorre
essere il più vicino possibile ai clienti, proponendo loro
soluzioni che li aiutino a lavorare meglio e ad affrontare
con più incisività la complessità del mercato. Se sarà
la ristrutturazione ad animare il mercato nel prossimo
futuro, AluK Group dovrà essere pronta a cogliere l’opportunità, ma soprattutto a proporre cose nuove, per
essere più attiva e propositiva ed evitare così di subire
le dinamiche di un mercato che si prospetta ancora
incerto e difficile.
Group
22
ALUK MAGAZINE N28 - MARZO 2012
IL GRUPPO
Campagna pubblicitaria 2012
AluK Group, un mondo a parte:
si riconferma il messaggio del 2011 e
si rinnova la grafica che punta a
sottolineare le realizzazioni compiute.
Dopo l’apprezzamento avuto l’anno scorso, AluK Group
ha deciso, per la campagna pubblicitaria 2012, di confermare lo slogan “un mondo a parte” con l’obiettivo di
rinforzare le idee di autenticità e di alternativa con cui
l’azienda vuole presentarsi sul mercato.
Rinnovata la grafica che mette in primo piano le realizzazioni sviluppate con i sistemi AluK, mantenendo in
parte lo stile della campagna 2011. I progetti più prestigiosi si riuniscono in un sol luogo creando uno scenario
verosimile, anche se immaginario.
A questi scenari si potranno affiancare immagini o disegni del prodotto e dei sistemi sviluppati dall’azienda.
In ogni caso le pagine richiamano il concetto di innovazione, rimandano alla capacità di immaginare nuove
soluzioni per l’architettura di domani.
Nuovi cataloghi A5
Sono stati rivisti tutti i cataloghi in
formato A5 per continuare a fornire
uno strumento di consultazione
agile e immediato.
I cataloghi in formato A5 sono uno strumento di lavoro
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