inform 4 2005
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inform 4 2005
Pubblicazione periodica a cura della UIL/SGK - Unione Italiana del Lavoro – Südtiroler Gewerkschaftskammer – Spedizione in a.p. art. 2 comma – 20/c legge 662/96 Filiale di Bolzano. Reg. Trib. BZ 21/01/84. Direttore Responsabile: ARNO TEUTSCH. Grafica e stampa-Graphik und Druck: TEZZELE PRINT Srl-GmbH - Laives-leifers (BZ). Jahr-Anno 2005. Periodische Zeitung der SGK-UIL – Versand in P.A. Art. 2 Abs. 20/C Gesetz 662/96 – Filiale BZ BILDUNGS-UND INFORMATIONSBLATT DER SÜDTIROLER GEWERKSCHAFTSKAMMER P E R I O D I C O D I F O R M A Z I O N E E I N F O R M A Z I O N E D E L L A U I L- A LT O A D I G E ✽ ✽ ✽ RILANCIARE L’ECONOMIA PROVINCIALE JUGENDLICHE ARBEITER UND GEWERKSCHAFT ASILO MIO: QUANTO MI COSTI! ✽ 4/2005 WIRTSCHAFTLICHE KRISENZEICHEN IM LAND SÜDTIROL ✽ SANITÀ: VERSO L’AZIENDA UNICA ✽ PENSIONSZUSATZFOND AUCH FÜR LEHRERINNEN UIL SGK Editoriale RILANCIARE L'ECONOMIA PROVINCIALE. L'economia provinciale è in difficoltà. I Sindacati Confederali lo dicevano da quasi un anno, ora lo ha certificato, con una puntuale ricerca, anche l'Istituto Ricerche Economiche (IRE) della Camera di Commercio. Già nel febbraio 2005 abbiamo anche tenuto, come UIL-SGK, una partecipata assemblea provinciale di quadri e delegati sulla crisi industriale e sullo stato dell'economia provinciale. Assemblea che non aveva solo denunciato lo stato d'oggettiva difficoltà dell'economia altoatesina, soprattutto del settore industriale, ma che aveva anche espresso puntuali proposte e linee strategiche d'intervento. Ora dopo i dati resi noti dall'IRE Camera di Commercio rilanciamo e ampliamo quelle proposte, per poter reagire alla situazione di difficoltà in maniera coordinata, per non dare una risposta di solo tamponamento della situazione di difficoltà, ma attraverso un piano strategico di medio lungo periodo, che affronti i nodi di fondo del malessere della nostra economia. Piano strategico che si deve articolare in più direzioni: - Formazione continua dei lavoratori. Ritieniamo che investire sulla formazione sia la scelta strategica e indispensabile per tutte le aziende, 2 la prima risorsa su cui investire, per la UIL-SGK, è la risorsa umana : la persona deve essere al centro del processo produttivo. - Investire in processi e nuovi prodotti, è fondamentale non solo per l'industria, ma anche per l'artigianato, per poter ampliare e qualificare la gamma dei prodotti, in particolare quelli per l'esportazione. - Supportare la ricerca e l'innovazione sui nuovi prodotti. Qui è importante il supporto della Provincia, ben venga quindi il Polo Tecnologico e i nuovi criteri per i contributi per la ricerca e l'innovazione. Ben venga anche la legge provinciale sull'innovazione ma anche le Aziende devono fare la loro parte. Non partiamo da zero, abbiamo già oggi situazioni d'eccellenza come la Leitner, Elektrisola, Durst, ma certo non basta si può e si deve fare di più. - In questo contesto deve anche essere visto e pianificato l'ampliamento della zona produttiva di Bolzano Sud. Vogliamo essere chiari, noi non vogliamo bloccare "per principio" nuove zone produttive, vitali per alcune aziende, ma per noi è fondamentale effettuare una verifica puntuale sul reale utilizzo delle aree e delle cubature site nelle varie zone produttive di Bolzano. Si parla molto di sviluppo sostenibile: ciò andrebbe soprattutto praticato con un uso più equilibrato del territorio. Naturalmente se verificata la necessità di ulteriori aree produttive, la zona migliore per il suo ampliamento, per la UILSGK, è sicuramente, come individuato dalla Giunta Provinciale, sotto via Einstein. - In questo contesto la UIL-SGK ritiene che vadano inoltre rivisti i criteri di assegnazione del terreno, indicando chiaramente le priorità, che per noi sono: aziende che creano nuova occupazione, aziende di prodotti innovativi, aziende che investono in ricerca e aziende di Bolzano che necessitano di un ampliamento. Inoltre riteniamo utile verificare, contestualmente, il dimensionamento e il reale utilizzo delle zone produttive degli altri compensori, in particolare di Appiano, Bressanone, Brunico, Campo Tures, Laives, Merano, Vipiteno; ciò per uno sviluppo più armonico e articolato dell'industria e dell'artigianato su tutto il territorio provinciale. - In agricoltura va assolutamente diversificata la produzione, come si è fatto ad esempio a Terlano con gli asparagi o in Val Martello con le fragole. Dall'altra bisogna puntare sempre di più sulla qualità e molto meno sulla quantità. - Anche nel settore turistico necessità una messa a punto, che in parte è già iniziativa con la nuova strategia di marketing provinciale. Ma il marketing da solo non basta. Bisogna anche migliorare l'offerta turistica, ma fare attenzione anche ai prezzi. In coclusione rileviamo, però, che tutto questo si può fare, secondo la UIL-SGK, solo con la pratica della concertazione tra istutuzioni, associazioni imprenditoriali e sindacati del lavoratori. Rilanciamo pertanto la proposta di un tavolo di concertazione tra Giunta Provinciale, Associazioni Imprenditoriali e Organizzazioni Sindacali. Toni Serafini UIL SGK Leitartikel Wirtschaftliche Krisenzeichen auch im Land Südtirol stärker bemerkbar ! Alle sozialpolitisch relevanten AkteurInnen unseres Landes müssen dem Beschäftigungsabbau vorallem im Industriebereich gemeinsam und mit Strategie entgegnen. Die Sicherung der Pflege für die auch in Südtirol zunehmend alternde Bevölkerung muß angegangen werden. Zu weitmaschiges Landeskindergeld entbehrt sozialer Treffsicherheit, auch mangels vernünftiger Einkommens- und fehlender Vermögensbewertung bei der Bedürftigkeitsermittlung. Wichtige, zweite Neuwahlen der Delegiertenversammlung des regionalen Laborfonds sollen im Jänner 2006 von allen unseren Mitgliedern große Beteiligung erfahren und unsere VertreterInnen dorthin entsenden, weil mit getrennten Listen der Gewerkschaften in Südtirol gewählt wird. Einige Neuigkeiten zur Neuformulierung des EU- internen Dienstleistungsrichtlinienvorschlags von seiten des EU Parlamentes, das Ende Oktober 2005 darüber einberufen ist. Die Anzeichen von industriellen, aber auch allgemeinen wirtschaftlichen Krisenerscheinungen sind in den letzten Jahren maßgeblich angestiegen. Neben Betriebsschließungen wie bei Fa. Duscholux in Klausen, der Firma Polyfaser in Prad, der Firma Zoogamma in Barbian, der Firma Meinl in Meran und Bozen, der Firma Ton aus Salurn, dem Abbau von Beschäftigten in der Tun Keramik die teils nach China ausgewandert ist, der Firma Speedline in Bozen, den finanziellen Liquiditätsproblemen bei Firma Westan in Freienfeld, den Umsiedlungsplänen der Firma Watts Intermess aus Kaltern ins Trentino, der Notwendigkeit von Kosteneinsparungen zum Erhalt der internationalen Wettbewerbsfähigkeit in der Firma Seeber in Leifers, dem größten Industriebetrieb Südtirols mit fast 1.000 Beschäftigten sind nur jene, die auch in der Presse einige Notizen wert waren. Dazu gesellen sich die schon seit Jahresbeginn 2005 gestiegenen Betriebskonkurse, welche bis Ende Juli 2005 69 an der Zahl ergeben haben und damit schon die Gesamtzahl der Firmenzusammenbrüche in Südtirol des gesamten Jahres 2004 in etwas mehr als einem halben Jahr erreicht haben, und bei denen mehrere Hundert Arbeiter, Angestellte und Lehrlinge ihre Arbeit verloren haben und ebenso viele ausständige Lohnguthaben aufweisen. Was unsere schon mehrjährige Forderung der Errichtung des Landespflegefonds betrifft, gibt es derzeit einen vom Landeshauptmann (LH) verordneten politischen Stillstand, der auf die vollkommen entgegengesetzten, festgefahrenen Positionen von Wirtschaft und dem ArbeitnehmerInnenflügel in der SVP zurückzuführen ist. Es gilt hier dringend mit neuem Nachdruck die sofortige Einführung dieses Landespflegefonds umzusetzen, wie ihn auch die Sozialverbände als dringend erachten. Eine, falls notwendige Kostenbeteiligung muß unbedingt mit differenzierter Beitragsleistung nach Einkommen und Vermögen festgeschrieben werden, um dem für unser europäisches Verständnis richtigen Solidaritätsprinzip voll zu entsprechen. Bei der nun vom Land beschlossenen Landesfamilienzulage von 80 €uro pro Monat und Kind bis zum 3. Lebensjahr, die nun ab Juli 2005 für alle Familien mit bis zu 80.000 Euro Jahreseinkommen gewährt wird, ist die soziale Ausgewogenheit nicht gewährleistet, was bedeutet, daß schon jetzt notwendige Nachbesserungen der Anwendungsbestimmungen von vielen Seiten als notwendig erachtet werden. Einkommens- aber auch Vermögenskriterien für die Bedürftigkeit könnten diese Zulage für wirklich Bedürftige, auch Alleinerziehende maßgeblich steigern, indem der Einkommenshöchstbetrag für die Inanspruchnahme gesenkt und das Vermögen einberechnet wird. Zudem wurde unserem von allen Gewerkschaften und Sozialverbänden ausgesprochenen Wunsch nach Schaffung eines territorial vollständigen Kinderbetreuungsnetzes im ganzen Lande nicht entsprochen, obwohl alle für soziale Bereiche zuständige LandesrätInnen (Gnecchi, Saurer, Theiner, Kasslatter-Mur) diese Forderung unterstützten, weil der LH diese abprallte. Notwendigkeit bewußter Entscheidungen aller LohnempfängerInnen zwecks zukünftiger Abfertigungsbestimmung. In Südtirol wird es eine Mehrzahl von gewerkschaftlichen Kandidat/InnenListen für die Delegiertenversammlung des Laborfonds 2006-2008 geben, sodaß alle Mitglieder der SGK-UIL auf- gerufen sind, unsere KandidatInnen zu unterstützen und diese auch für andere Mitglieder des Laborfonds vorzuschlagen. Denn nur unsere gewerkschaftliche Präsenz auch in Zukunft in der 16 köpfigen Delegiertenversammlung (14 Delegierte aus dem Trentino) aus der Provinz Bozen ermöglicht es, neue zukunftsfähige und nachhaltige Vorschläge einzubringen, welche den Laborfonds der Region Trentino-Südtirol immer mehr zu einem zusätzlichen regionalen sozial- und wirtschaftspolitischen Schwungrad (die gesammelten Gelder sind derzeit schon ca. 350 Millionen Euro bei ca. 70.000 Mitgliedern aus der ArbeitnehmerInnenschaft in der Region Trentino Südtirol) sich entwickeln lassen sollten. Ende Oktober 2005 wird eine Session des EU-Parlamentes sich mit den Abänderungsvorschlägen zum EUinternen Dienstleistungsrichtlinienvorschlag (ex Bolkesteinvorschlag) von der beauftragten deutschen EU-Parlamentarierin Evelyne Gebhard (SPD) befassen, in dem auch die Anliegen der Europäischen Gewerkschaftsbewegung (EGB-CES-ETUC) berücksichtigt werden sollen, welche sich gegen die Gefahr eines grenzenlosen Sozialabbaus in Westeuropa mit dem vorgeschlagenen Herkunftslandsprinzip richten. Wir werden auch in unserer nächsten InformZeitung den Fortlauf dieser auch in unserer Region sozialpolitisch relevanten Regelung für die Zukunft mitverfolgen und allen unseren werten LeserInnen und Lesern darüber berichten. Denn die wirtschaftliche Globalisierung mit ihrem neoliberalen Ansinnen eines flächendeckenden Sozialabbaus überall darf auch im Europa von morgen nicht zum Durchbruch gelangen. Christian Troger 3 UIL SGK Ottimo il rendimento del Fondo e a gennaio 2006 si vota per il rinnovo dell’Assemblea dei Delegati L a riforma previdenziale ha determinato una svolta petenze derivanti dallo Statuto di autonomia, i sindacati nella storia della previdenza italiana attuando un nuovo dei lavoratori dipendenti e le associazioni dei datori di sistema basato su “due pilastri”. lavoro, con il forte e concreto sostegno della Regione, Il primo pilastro è rappresentato dalla previdenza obblihanno dato vita al Fondo territoriale regionale di previgatoria (Inps, Inpdap, Casse professionali, ecc.) che assidenza complementare Laborfonds. cura la pensione di base. Laborfonds è un Fondo pensione complementare, a capiIl secondo pilastro è rappresentato dalla previdenza comtalizzazione individuale e contribuzione definita, per i plementare, che attraverso l’adesione volontaria e colletlavoratori dipendenti da datori di lavoro che operano nel tiva alle forme pensionistiche complementari, offre la territorio del Trentino Alto Adige/Südtirol. possibilità di costituirsi una pensioIl rendimento netto di Laborfonds ne aggiuntiva. nei primi sei mesi 2005, dal 1° gen“Il rendimento netto Il programma di previdenza complenaio al 30 giugno, è stato di + 6,43 di Laborfonds nei primi mentare può essere realizzato %, con un valore della quota al 30 mediante adesione ad un fondo pengiugno 2005 di 12.066 euro. sei mesi 2005, dal sione “chiuso o negoziale” o, ad un Il rendimento netto a un anno, dal 1° 1° gennaio al 30 giugno, fondo “aperto”, oppure mediante stiluglio 2004 al 30 giugno 2005 è stato pula di contratti di assicurazione sulla + 9,7 %. è stato di + 6,43 %. vita con finalità pensionistiche (PIP). I risultati della gestione finanziaria e L’ammontare della pensione dipende da quanto l’interesil numero di adesioni pongono Laborfonds fra i primi sato avrà versato, più il rendimento ottenuto dall’investiposti nei fondi contrattuali a livello nazionale. mento. Una caratteristica molto importante dei fondi pensione I fondi pensione “chiusi o negoziali” sono quelli istituiti negoziali come Laborfonds è la partecipazione dei lavoper singola azienda o per gruppi di aziende (fondi azienratori alle scelte e decisioni che interessano il fondo stesdali o di gruppo), per categorie di lavoratori o comparto so e viene esercitata con la presenza dei lavoratori all’indi riferimento (fondi di categoria o comparto) o anche per terno dell’Assemblea dei Delegati. raggruppamenti territoriali (fondi territoriali). Tali fondi L'Assemblea dei delegati di Laborfonds è costituita da sono costituiti attraverso un contratto collettivo nazionadelegati dei lavoratori associati e dei datori di lavoro le, un accordo o un regolamento aziendale, ovvero traassociati eletti in numero paritetico, rispettivamente di mite accordo tra lavoratori promosso dai sindacati o 30 delegati dei lavoratori associati e 30 delegati dei datoassociazioni rappresentative di categoria. ri di lavoro, in conformità ad apposito regolamento eletIl versamento dei contributi ad un fondo pensione comtorale elaborato dalle parti sottoscrittrici dell'accordo istiplementare per i lavoratori dipendenti è articolato su tre tutivo. quote: L'Assemblea dei delegati dura in carica tre anni. - una quota a carico del lavoratore Le prossime elezioni per il rinnovo dell’Assemblea dei - una quota a carico del datore di lavoro Delegati di Laborfonds si terranno dal 16 al 20 gennaio - una quota del TFR maturando (fermo restando l’ema2006. nazione del decreto attuattivo della legge di riforma previdenziale legge 243/2004) e precisamente: SOSTIENI LA UIL/SGK - una quota del TFR per i lavoratori di prima occupazione antecedente il 28 aprile 1993 VOTA PER LA LISTA - il totale del TFR per i lavoratori di prima occupazione UIL/SGK. successiva al 28 aprile 1993 (nel settore privato). In Trentino Alto Adige/Südtirol, anche in virtù delle comStefano Pagani 4 UIL SGK UIL SGK Gute Labor- Fondserträge und im Januar 2006 Neuwahl der Delegiertenversammlung D ie Rentenreform hat durch die Einführung eines gesamte Höhe der Abfertigung für Arbeitnehmer, die neuen Systems, das auf zwei Säulen basiert, zu einer nach dem 28. April 1993 in das Berufsleben eingetreten Wende in der Geschichte der italienischen Vorsorge sind (in der Privatwirtschaft). geführt. Die erste Säule bildet die obligatorische - In Trentino-Südtirol haben die Gewerkschaften der ArVorsorge (Inps/Nisf, Inpdap, Berufskassen usw.), mit der beitnehmer auch aufgrund der vom Autonomiestatut die Grundrente gewährleistet ist. herrührenden Zuständigkeiten und dank der starken Die zweite Säule ist die Zusatzvorsorge, die durch freiwilund konkreten Unterstützung der Region den territorialigen und individuellen Beitritt zu den Zusatzrentenfonds len Zusatzrentenfonds Laborfonds gegründet. die Möglichkeit zum Aufbau einer Zusatzrente bietet. - Laborfonds ist ein Zusatzrentenfonds mit individueller Das Zusatzvorsorgeprogramm kann Kapitalisierung und festgelegter durch Beitritt zu einem „geschlosseBeitragsleistung für Arbeitnehmer, Der Nettoertrag von nen“ Pensionsfonds oder einem welche bei Arbeitgebern, die in der Laborfonds betrug in den „offenen Fonds“ oder durch AbRegion Trentino-Südtirol tätig sind, schluss von Lebensversicherungsangestellt sind. ersten sechs Monaten verträgen mit Pensionsberechtigung - Der Nettoertrag von Laborfonds 2005, vom 1. Januar bis (PIP = individuelle Rentenformen) betrug in den ersten sechs Monarealisiert werden. ten 2005, vom 1. Januar bis 30. 30. Juni + 6.43 %. Die Höhe der Pension hängt von der Juni, + 6,43 %, mit einem AnteilsEinzahlungsdauer sowie vom erreichten Anlageertrag ab. wert am 30. Juni 2005 in Höhe von 12.066 Euro. Die „geschlossenen“ Pensionsfonds sind für einzelne - Der Nettoertrag nach einem Jahr - 1. Juli 2004 bis 30. Unternehmen oder für Unternehmensgruppen (UnternehJuni 2005 - betrug 9,7 %. mens- oder Gruppenfonds), für Arbeiterkategorien oder - Laborfonds zählt aufgrund der finanziellen Ergebnisse Referenzbranche/Kategorien- oder Branchenfonds) oder und der Mitgliederanzahl zu einem der bedeutendsten auch für gebietsmäßige Zusammenschlüsse (Terrivertraglichen Rentenfonds in Italien. torialfonds) gedacht. Diese Fonds werden mit einem natioEin äußerst bedeutendes Merkmal der geschlossenen nalen Kollektivvertrag, einer Vereinbarung oder einem Rentenfonds (Laborfonds) ist die Beteiligung der ArbeitUnternehmensreglement bzw. mit Abkommen zwischen nehmer an Wahlen und Beschlüssen, die den Fonds selbst Arbeiternehmern, die von den Gewerkschaften oder betreffen. Diese Rechte werden durch die Präsenz der Berufgenossenschaften gefördert werden, gegründet. Arbeitnehmer in der Delegiertenversammlung ausgeübt. Die Delegiertenversammlung von Laborfonds besteht Die Einzahlung der entsprechend der Wahlordnung, wie sie von den unterBeiträge in einen zeichnenden Parteien des Gründungsabkommens des Zusatzrentenfonds Fonds erarbeitet wurde, aus 30 Delegierten, die sich zu für Arbeitnehmer gleichen Teilen aus Arbeitnehmer und Arbeitgebervertreist in drei Anteile tern zusammensetzen. Die Amtsdauer der Delegiertenaufgegliedert: versammlung beträgt drei Jahre. Die Neuwahl von La- ein Anteil zu Lasten des Arbeitnehmers borfonds wird vom 16. bis 20. Januar 2006 stattfinden. - ein Anteil zu Lasten des Arbeitsgebers - ein Anteil der Abfertigung gem. der DurchführungsverUNTERSTÜTZE DIE SGK/UIL, ordnung zum Vorsorgereformgesetz 243/2004. Dies GIB DEN KANDIDATINNEN erfolgt folgendermaßen: DER LISTE SGK/UIL DEINE STIMME! - ein Teil der Abfertigung für Arbeitnehmer die vor dem 28. April 1993 in das Berufsleben eingetreten sind, die Stefano Pagani 5 UIL SGK Sanità: Verso l’Azienda Unica I mesi estivi che ci siamo lasciati alle spalle, hanno visto crescere la discussione sull’opportunità di passare dalle quattro attuali ad un’unica Azienda Sanitaria provinciale. Per memoria giova ricordare che la UIL/SGK, nella fase di preparazione del programma di legislatura, è stata l’unica organizzazione sindacale a far proposte per la riorganizzazione della sanità altoatesina, chiedendo di passare ad un’unica Azienda Sanitaria. Il che non andava assolutamente visto come un semplice problema di risparmio di spesa ma per riformare l’intero sistema sanitario provinciale per renderlo più rispondente ai mutati bisogni dei cittadini: una nuova cultura della prevenzione sanitaria, maggiore attenzione alla salute degli anziani (in continua crescita), riduzione dei tempi d’attesa per le visite specialistiche e un complessivo miglioramento della qualità della sanità. L’esempio più concreto era la richiesta di creare un unico sistema informativo provinciale, di un unico sistema amministrativo del personale, come pure di una lavanderia unica.In una parola non spendere di meno ma spendere meglio, vale a dire ridurre le spese per la burocrazia e per le cariche e più spese in favore dei cittadini-pazienti! Come detto nei mesi scorsi abbiamo assistito ad una crescita della discussione che ha visto un irrigidimento di posizioni da parte dei medici primari di alcuni ospedali (Bressanone, Vipiteno), critici verso l’Assessore Theiner che nel frattempo ha dichiarato di essere favorevole per un’Azienda Unica, affidando ad un gruppo di “Tre Saggi” lo studio per la predisposizione di una proposta di riforma generale in tal senso. La proposta è stata incoraggiata, invece, dall’Assoimprenditori i quali auspicano che dalla riorganizzazione della sanità emerga “una maggiore efficienza del settore e importanti risparmi per i contribuenti”. Nei giorni scorsi i “Tre Saggi “ o meglio i tre esperti del settore, Nicolai, Saltuari e Gruber hanno consegnato all’assessore Theiner la proposta di riforma che ha gia presentato in Giunta provinciale. Da una lettura veloce e dai primi commenti sui giornali l’impressione è che si vada nella direzione giusta, da noi auspicata in vari documenti e prese di posizione in incontri con lo stesso Assessore competente. In particolare sembrano rispettati alcuni principi di fondo quali: 1) la garanzia futura dell’assistenza sanitaria pubblica su tutto il territorio provinciale; 2) l’importanza della prevenzione attraverso una maggiore responsabilizzazione di distretti e di medici di base; 3) la partecipazione delle parti sociali alla programmazione dei servizi sanitari;4) un concetto di Azienda Unica maturato sulla specificità del nostro territorio ma anche basato su esperienze pluriennali di altre realtà come la Toscana, le Marche, il Trentino. Inoltre ci pare importante la dichiarata volontà di creare centri di competenza e di eccellenza, che attirino nuove relazioni con altri Paesi europei e che attraggano pazienti di altre regioni italiane. Tuttavia ci sembra necessaria la presentazione ufficiale del documento a tutte le parti sociali interessate, dai medici alle OO.Sindacali confederali e di categoria ed entro un congruo lasso di tempo sviluppare il confronto al loro interno. Il sindacato deve fare uno sforzo supplettivo per esigere il confronto di merito ma per andare fino in fondo. Di sicuro con la situazione d’oggi – una situazione piatta ma incerta- è più facile per noi rivendicare il rispetto dei diritti del personale a partire dai livelli occupazionali, e maggiori risorse finanziarie per il settore. Ma tuttociò non basta più e non sarà possibile mantenerlo senza radicali cambiamenti, anche di mentalità, nel personale come nei dirigenti amministrativi e politici del settore: meno rigidità nella proporzionale, può voler dire più giovani attratti dal lavoro nella sanità, (in alternativa all’eccessivo ricorso a personale straniero e precario), avere medici e paramedici più motivati.Può anche voler dire meno persone che per curarsi vanno in altre regioni italiane o all’estero: nel 2004 ci sono stati 7618 ricoveri fuori provincia. Guido Laconi Il Patronato della UIL/SGK - Das Patronat der SGK/UIL I servizi che ti offre – Die angebotenen Dienste Pensioni (INPS-INPDAP) - Renten(NISF-INPS/INPDAP) Infortuni e malattie professionali (INAIL) - Unfälle und Berufskrankheiten (INAIL) Malattia-Maternità-Invalidità - Krankheit-Mutterschaft-Invalidität Trattamenti di famiglia-immigrazione - Familiengeld-Einwanderung Previdenza integrativa - Ergänzungsvorsorge 6 UIL SGK UIL SGK Conoscere i nuovi Paesi dell’Unione Europea: LITUANIA /4 SCHEDA: Forma di Stato: Repubblica Superfice: 65.300 kmq Popolazione: 3.484.000 abitanti Densità: 53 ab / kmq Capitale: Vilnius (553.000 ab.) Unità monetaria: litas PIL procapite: 3.300 Euro Crescita annua PIL: 5,9 % Inflazione: 1,3 % Disoccupazione : 16,5 % Speranza di vita: Maschi 66 anni, Femmine 77 anni. Religione: cattolici 79 %, ortodossi 4,1 %, altri 16,9 % (evagelici, luterani, riformati,…) Sindacati: LDF affiliato alla CES, LDS e LPSK affiliati ICFTU e status di Osservatori alla CES. Lavoratori iscritti ai sindacati 10 %. STATO E SOCIETA' Ordinamento dello Stato: Repubblica. Indipendente dal 1918, annessa all'URSS nel 1940, la Lituania ha riacquistato l'indipendenza il 9 febbraio 1991. In base alla Costituzione, approvata con referendum nel 1992, il Presidente della Repubblica è eletto a suffragio diretto e dura in carica 5 anni; è rieleggibile una sola volta. Il Parlamento è composto di 141 componenti e si elegge ogni 4 anni. Popolazione e Lingue: La lingua ufficiale è il lituano, ma le minoranze etniche (polacchi e russi) hanno diritto di usare la loro lingua, dove siano parte considerevole della popolazione. La lituania è il più popoloso dei tre Stati Baltici (3.484.000 abitanti). Gli abitanti sono pre la stragrande maggioranza lituani: ben l'83,5 %, i polacchi sono all'incirca il 7 % e i russi il 6 %. I lituani sono un popolo indoeuropeo affine agli slavi. Religione: Secondo la Costituzione lo Stato favorisce tutte le religioni presenti in Lituania da almeno 400 anni, in pratica la Chiesa cattolica romana, quelle evangeliche luterane e riformate e la ortodossa. Quasi l'80 % della popolazione professa la religione cattolica, sono presenti minoranze ortodosse, luterane, evangeliche e riformate. Giustizia: Il sistema giudiziario è modellato sul diritto europeo continentale e si articola in tre gradi di giudizio. Sono presenti 54 tribunali locali e 5 distrettuali, che agiscono in primo grado di giudizio, una Corte d'apello e una Corte suprema. Istruzione: L'educazione scolastica è obbligatroia e gratuita dai 7 ai 16 anni, ed è articolata in un ciclo primario, uno di base e uno secondario. A questi fanno seguito scuole di indirizzo, scuole di istruzione superiore e otto università. Economia: Oggi, dopo la dissoluzione dell'URSS, l'area baltica può ritrovare pienamente la sua vocazione millenaria, di legame o di via di comunicazione fra territori diversi ma accomunati da una lunga storia politica e culturale. Il mar Baltico ha rappresentato la principale fonte di ricchezza, sebbene la navigazione e i commerci siano ovviamente limitati nel periodo invernale. La lunga dominazione sovietica, durata 50 anni, produsse un certo sviluppo della Lituania, poiché l'URSS incoraggiò la produzione agricola e soprattutto vi installò molte industrie avanzate sia nel settore militare Vilnius. Vista notturna sia civile (costruzioni navali ed elettroniche), aprofittando della localizzazione e della presenza di una manodopera qualificata. In particolare il tardivo processo di industrializzazione sovietica - a differenza della colletivizzazione dell'agricoltura che iniziò subito - diede risultati sorprendenti. Tanto che nella seconda metà degli anni Sessanta si arrivò a una notevole moltiplicazione (pari 20 volte) della produttività manifatturiera del periodo prebellico. E questo perché in Lituania non era mai esistita una solida struttura industriale. Va sottolineato però che l'Economia del Paese rimase a prevalente caratterizzazione agricola.Tutt'oggi, al di là del fatto che la relativa prosperità lituana sia connessa alla struttura industriale (produzione elettriche ed elettroniche, cantieri navali, produzione di componenti per automobili, televisori e frigoriferi) il settore agricolo presenta un'incidenza sul PIL del 7,1 % che consente alla Lituania l'autosufficenza alimentare. Tra le maggiori coltivazioni troviamo cereali (orzo e grano), patate e barbabietola da zucchero in parte destinata all'alimentazione del bestiame (piuttosto fiorente è l'allevamente dei bovini e suini). Infine la pesca (aringhe e merluzzi), che rappresenta un'attività molto importante per l'economia Lituana. Toni Serafini Immagine: © Commissione europea 7 UIL SGK Giovani Lavoratori e Sindacato : Risultati preoccupanti di un’inchiesta tra giovani apprendisti edili ! Nella primavera di quest’anno sono state organizzate delle assemblee con un centinaio di giovani lavoratoriapprendisti del settore delle costruzioni di tutta la provincia di Bolzano. In quest’occasione abbiamo anche distribuito un questionario di dieci domande per verificare le conoscenze basilari sul diritto del lavoro di questi apprendisti, di età tra i 15 e 17 anni. I risultati dell’indagine sono, a dir poco, impressionanti. Ecco alcuni dettagli di questa verifica : Oltre il 55 % degli apprendisti “intervistati” non sapeva, che sono i sindacati, le organizzazioni dei lavoratori, a contrattare per le paghe ed altri diritti del lavoro contrattuali degli apprendisti con le relative controparti economiche e le loro Associazioni. Invece una parte non irrilevante (26 %) dei ragazzi pensava che la retribuzione fosse prevista dalla legge, la quale purtroppo non esiste o pensavano (al 9%) che questa fosse fissata dalla Costituzione ! Anche le informazioni sugli orari di lavoro, sul divieto dello straordinario per giovani lavoratori minorenni sono insufficienti, in quanto l’ 11 % pensava che il datore di lavoro potesse pretendere lo svolgimento di lavoro straordinario, per cui questi ragazzi non sapevano dell’esistenza di una legge di tutela del lavoro minorile dal 1967 in Italia. Sulle informazioni del diritto contrattuale del lavoro persistono nei giovani apprendisti molte, anzi troppe lacune. Per esempio una buona parte degli apprendisti non conosce le fonti normative sulla maggiorazione prevista per il lavoro straordinario di apprendisti maggiorenni, il contratto collettivo di lavoro. Il 49 % pensava che dipendesse da un accordo tra le parti contrattuali, cioè datore di lavoro e lavoratore. Infine anche la conoscenza della legge più importante conquistata nel 1970, lo Statuto dei Lavoratori o legge 300/1970 è ai più di questi giovani intervistati del tutto sconosciuta (93 % ). Infine alcune considerazioni verificate sulle norme della sicurezza sul lavoro (p.e. il decreto legislativo 626/1994), e dell’obbligo del datore di lavoro di impartire delle informazioni sulla sicurezza lavoro è rimasto ancora sconosciuto a questi giovani lavoratori altoatesini dell’edilizia e del legno, ca. l’ 88 % non le conosceva affatto. Ci chiediamo perciò, se non fosse urgentemente necessario potenziare il programma di insegnamento nelle scuole professionali dell’ Alto Adige per quel che riguarda la cultura generale ed il diritto del lavoro e sociale. Non solo, anche tutto il movimento sindacale della provincia di Bolzano dovrà impegnarsi di più nel mondo del lavoro giovanile, sviluppando dei frequenti contatti con le strutture delle scuole professionali, affinché queste incredibili lacune di conoscenze vengano ben presto superate nella giovane classe lavoratrice della nostra provincia. Christian Troger 39100 Bolzano - Bozen Via del Ronco 5/B/7 Neubruchweg Tel. 0471 41 35 40 - Fax 0471 41 35 49 e-mail: info@afi-ipl.org • www.afi-ipl.org 8 UIL SGK UIL SGK Jugendliche Arbeiter und Gewerkschaft : Ernüchternde Ergebnisse einer Umfrage unter Bauarbeiter-Lehrlingen aus Südtirol ! Im Frühjahr dieses Jahres haben wir mit ca. einhundert Lehrlingen des Bauwesens aus allen Teilen Südtirols Versammlungen abgehalten, wo wir diesen viele arbeitsrechtliche Informationen lieferten. Bei dieser Gelegenheit haben wir all diesen arbeitenden Jugendlichen einen Fragebogen mit 10 Fragen über ihre Kenntnisse zum Arbeits- und Sozialrecht für Lehrlinge ausgeteilt und sie gebeten, diese auszufüllen. Die Ergebnisse waren für uns schlichtweg schockierend. Hier nun im Detail die von uns gesammelten Befragungsergebnisse : Über 55% der Lehrlinge wußte nicht, daß die Gewerkschaften jene Arbeiterinteressenvertretungen sind, welche kollektivvertragliche Abkommen mit den einzelnen Unternehmerverbänden abschließen, mit welchen auch die Löhne, Lohnentwicklungen in der Ausbildungszeit und alle weiteren Arbeitsrechte festgeschrieben werden. Mehr als ein Viertel (26%) dieser arbeitenden Jugendlichen in Ausbildung meinte, daß es das Gesetz vorschreibe, wieviel man Entlohnung bekomme. Dieses Gesetz gibt es leider nicht. Ein Anteil von 9% dieser arbeitenden Jugendlichen meinte sogar, daß die Entlohnung von der Verfassung festgelegt würde. Auch der Informationsstand dieser Bauarbeiterlehrlinge bezüglich der Arbeitszeit und dem bestehenden gesetzlichen Verbot von Überstunden für minderjährige Lehrlinge aus dem Jugendarbeitsschutzgesetz (Nr.977/1967) ist zu vielen (11%) noch ein Fremdwort. Aus welcher Rechtsquelle oder Bestimmung die Entlohnung für Überstunden abgeleitet wird, war ebenso für 49 % der Lehrlinge nicht klar, da diese fast zur Hälfte behaupteten, diese müßte zwischen Arbeitgeber und Arbeiter vereinbart werden. Vom Arbeiterstatut, oder dem Gesetz 300 aus dem Jahre 1970, die wichtigste gesetzliche Errungenschaft der Arbeiter- und Gewerkschaftsbewegung in Italien nach den großen Arbeitskämpfen in ganz Italien im „heißen Herbst 1969“ haben diese Lehrlinge ebenso nur zu einem verschwindend geringen Anteil eine Ahnung, während 93 % dieses Gesetz nicht einmal in seinen Grundzügen kannten. Einige Fragen beschäftigten sich mit dem Thema der Arbeitssicherheit, wie dem gesetzesvertretenden Dekret 626 aus dem Jahr 1994, mit welchem in Italien mehrere europäische Arbeitsssicherheitsrichtlinien übernommen wurden. Auch diese waren einem ca. 88 %igen Anteil von Jugendlichen völlig unbekannt. Es wirft sich hier die dringende Frage auf, ob es nicht einer Verstärkung bzw. teilweisen Revision der Unterrichtsprogramme in Staatsbürgerkunde (Gemein-schaftskunde) in Arbeits- und Sozialrecht in den Berufschulen Südtirols bedarf, wenn es so weit verbreitete Lücken in diesen Themenfeldern bei arbeitenden Jugendlichen gibt. Zudem bedarf es für die Arbeiter- und Gewerkschaftsbewegung Südtirols einiger verstärkter Anstrengungen im Arbeiter-Jugendbereich durch Herstellung regelmäßiger Kontakte mit den Berufsschulen, den dort unterrichtenden Lehrkräften und BerufsschülerInnen, um diese großen sozialstaatlichen, allgemeinbildenden Bildungslücken mindestens mittelfristig zu überwinden. Christian Troger Le nostre sedi - Unsere Sitze BOLZANO-BOZEN via Roma - Romstrasse 84 c MERAN-MERANO BRIXEN-BRESSANONE LAIVES-LEIFERS NEUMARKT-EGNA via Galilei - Galileistrasse 24 via San Cassiano - St. Kassianstr. 22/A via Kennedy - Kennedystrasse 241 largo Municipio - Rathausring 30 0471-245611 0473-275129 0472-834312 0471-950290 0471-812510 www.uilaltoadige.it • uilbz@uilaltoadige.it 9 UIL SGK UIL SGK MANDARE I FIGLI ALL’ASILO ? Quasi quasi ci vuole un mutuo …. U na famiglia bolzanina composta da padre, madre, e due bambini di 1 e 5 anni, con un reddito annuo di 36.000 euro all’anno spende 15,4% del proprio reddito familiare per mandare i figli all’asilo! li pari a il 2.2% del reddito netto , mentre a Bolzano se ne spendono 87,00 € pari al 2,8 %. Pur non potendosi stilare una vera e propria classifica nazionale, tra le 50 città prese a campione emerge che a Belluno le rette costano complessivamente 605,22 € mensili, che equivalgono al 19.7% del reddito familiare RETTA mensile ASILO NIDO 391,00 € preso in esame, a Treviso 521.87 € (16.9%), a Mantova % sul reddito 12,6 % 508.78 € (16.5%), a Reggio Emilia 502.00 € (16.2%) e ad RETTA mensile SCUOLA MATERNA 87,00 € Udine 499.38 € (16.2%), mentre a Ragusa le rette mensi% sul reddito 2,8 % li costano 125,77 € mensili, che equivalgono al 4.0% del TOTALE 478,00 € reddito familiare, a Cosenza e Napoli 150,00 € mensili (il % sul reddito 15,4 % 4.8%), a Taranto 154,15 € e a Salerno 175,48 € mensili (il 5.7%). Tra le città-campione capoluogo di Regione a E’ quanto emerge da una ricerca del Servizio Politiche Torino le rette ammontano a 425,00 € mensili, il 13.8% Territoriali della UIL su un campione di 50 città capoluogo. del reddito, a Genova 421,58 €, (il 13.6%) ed a Potenza La ricerca ha preso a riferimento una 387,30 € (il 12.7%), mentre a Firenze famiglia, con un reddito di 36.000 € 347,00 € (l’11.2%), a Palermo 292,54 “ Anche a questi servizi, annui, composta da due lavoratori € (il 9.5%), a Milano ammonta a dipendenti, con due figli a carico, di come per gli asili nido, 278,00 € (il 9%), a Roma 195,42 € (il cui uno frequenta l’asilo nido, l’altro 6.3%) del reddito . la Provincia concorre la scuola materna. Per quanto riguarda la sola frequenLa percentuale media che questa con dei contributi ai costi za degli asili nido, a Belluno si paga famiglia “tipo” italiana, paga per la una retta di 535,04 € mensili, a del servizio. ” frequenza dei propri figli agli asili Udine 454,40 € a Treviso 453,60 €. nido comunali e per la frequenza Mano più “leggera” a Cosenza 88,00 € mensili e Ragusa nelle scuole materne è mediamente di 328,10 € mensili, con 97,37 € mensili. mentre a Bolzano se ne pagano 478,00 € pari al 15,4% Ma non c’è solo il problema delle tariffe, esiste anche un del reddito netto. problema di accesso e di liste di attesa, per i bambini da Nel dettaglio delle 50 0 a 3 anni. A Bolzano sono parecchie le domande che città prese a campiovengono “parcheggiate” nelle liste d’attesa per la manne, per la frequenza canza di posti negli asili nido. dei nidi, si spendono A tale proposito, per far fronte alle superiori richieste mediamente 261,30 € rispetto alla disponibilità dei posti negli asili nido esiste che equivalgono in provincia di Bolzano il servizio di Tagesmutter e di all’8,5% del reddito Microstruttura. Anche a questi servizi, come per gli asili netto, contro i 391,00 nido, la Provincia concorre con dei contributi ai costi del € che si spendono a servizio. Bolzano pari al 12,6 % del reddito netto. Stefano Pagani Per la materna si spendono mediamente 66,80 € mensi- Agenzia di educazione permanente Weiterbildungseinrichtung ARTE E ARCHEOLOGIA FORMAZIONE CONTINUA LINGUE E SOGGIORNI STUDIO SENIOR CLS Bolzano Via Roma 9/b Tel 0471 288003 10 www.cls-bz.it - cls@cls-bz.it BENESSERE IMMIGRATI PICCOLO ARTIGIANATO SCUOLA RELAZIONI SOCIALI CLS Arte e Lingue Via Firenze 59 - BZ Tel. 0471 501715 CLS Merano Via Portici 204 Tel 0473 210660 FSE - FORMAZIONE POSTDIPLOMA INFORMATICA SCUOLA MEDIA SUPERIORE UNIVERSITÀ CLS Bressanone Ponte Widmann-Centro Giovani Tel 335 6013900 UIL SGK Sozialchronik aus Südtirols Wirtschaft: Eklatanter Hotelgewerbe Ein Arbeiter aus dem sehr armen Osten der Slowakei, der für Arbeit im Jahr 1999 nach Südtirol auswandern musste, hat in einem Hotel in Brixen der gehobenen Klasse fünf Arbeitssaisonen (Sommer und Winter) als Hausmeister, Küchenhilfe, Abspüler und Bauhandlanger bei Umbauarbeiten im Hotel für einen Stundenlohn von 5.000 Lire bis zu 3,00 Euro arbeiten müssen, ohne dabei sozialversichert und regulär angemeldet zu sein. Dabei wurde keine Urlaubsentlohnung, geschweige denn eine indirekte Entlohnung (13.+14. Monatslohn) oder Abfertigung für diese Arbeitsperioden dem betreffenden ausländischen Arbeiter ausbezahlt. Zudem war diese Beschäftigung illegal, weil der Betrieb keine Anmeldung und keine gesetzlich verpflichtende Sozialversicherung vorgenommen hatte, und der Arbeiter aus Ausbeutungsfall einem nicht-EU Land kam. Denn die Slowakei ist erst seit dem 1.5.2004 eines der 10 neuen EU-Länder. Dieser Fall beweist neuerdings, daß die sozial- und arbeitsrechtlichen Kontrollen des Arbeitsinspektorates der Autonomen Provinz Bozen im Lande nur unzureichend sind und daß diese Einrichtung eine Arbeitskräfteaufstockung nötig hätte, so wie dies die Gewerkschaften schon seit langem verlangen. Nach langen, recht mühsamen Verhandlungen, bei denen der Betrieb sich einem bekannten, grossen und teuren Anwalt bedient hat, konnte nun im Sommer 2005 eine Schlichtung erzielt werden, bei welcher die Gewerkschaft SGK-UIL für den Arbeiter eine Gesamtnachzahlung von 24.000,00 Euro durchgesetzt hat. Der Arbeiter aus der Slowakei war von diesem Verhandlungsergebnis so im angetan und begeistert, dass er am Schlichtungstag in Bozen eine kleine Digitalkamera ankaufte, um diesen für ihn historischen Tag fotografisch festzuhalten. Dabei hätte er in der „Aufregung“ beinahe den Schlichtungstermin verpasst. Dies ist ein beispielhafter Bericht aus unserer gewerkschaftlichen, arbeitsrechtlichen Schlichtungstätigkeit, mit der alle Gewerkschaften Südtirols z.B. im Jahr 2003 in 1.940 angestrengten Arbeitsstreitfällen, und davon 908 unterzeichneten Vereinbarungen (46,8% Erfolgsquote) 9.498.404,40 Euro von oben (den Unternehmen) nach unten (den abhängig Beschäftigten) umverteilen und damit die steigende Zahl von Arbeitsstreitfällen gegen „Ausbeutung“ und soziales Unrecht wirksam bekämpfen konnten. Christian Troger 11 UIL SGK COLF E BADANTI L’assunzione di un lavoratore o di una lavoratrice domestico/a extracomunitario/a comportano l’obbligatorietà di una serie di adempimenti. Adempimenti per l’assunzione: - Datore di lavoro e lavoratore devono sottoscrivere congiuntamente un contratto di assunzione. - Contestualmente devono farne all’INAIL tramite apposito modulo. denuncia - Sempre contestualmente va compilata denuncia all’INPS con i documenti di cui sotto insieme alla copia di denuncia all’INAIL. - Entro 48 ore va fatta apposita comunicazione alla locale autorità di Pubblica Sicurezza. - Entro 5 giorni dall’inizio del rapporto di lavoro, il datore di lavoro deve poi inviare a mezzo raccomandata r.r., allo sportello Immigrazione, apposito modulo di contratto di soggiorno e consegnarne copia al lavoratore completa della ricevuta postale attestante la spedizione. - Infine occorre, entro 5 giorni dall’instaurazione del rapporto d’impiego, recarsi all’Ufficio del Lavoro per la consegna della comunicazione di assunzione con annesse richieste. Durante il rapporto di lavoro: Conclusione del rapporto di lavoro: Entro 24 ore la cessazione del rapporto di lavoro va comunicata all’INAIL a mezzo fax; Se il lavoratore è extracomunitario, entro 48 ore, la cessazione del rapporto va comunicata al commissariato di P.S. di zona; Entro 5 giorni la cessazione del rapporto di lavoro va comunicata alla sezione circoscrizionale per l’impiego competente con lettera raccomandata; Se il lavoratore era convivente, va comunicato all’anagrafe comunale che egli non convive più con la famiglia del datore di lavoro; Entro 10 giorni devono essere versati all’INPS i contributi dovuti per l’ultimo periodo di lavoro, indicando la data di cessazione dell’attività nell’apposito spazio del bollettino di versamento. Documenti occorrenti per il datore di lavoro per il lavoratore fotocopia documento d’identità in corso di validità fotocopia codice fiscale (opzionale) fotocopia passaporto fotocopia permesso o carta di soggiorno fotocopia del codice fiscale (opzionale) Il datore di lavoro contestualmente alla corresponsione mensile della retribuzione deve predisporre un prospetto paga, in duplice copia, una per il lavoratore, firmata dal datore e una per il datore di lavoro, firmata dal lavoratore. Per l’assistenza alla redazione contratto badanti e il calcolo dei contributi ci si può rivolgere all’Ufficio Vertenze UIL/SGK . “ Servizio Immigrati UIL-SGK ” “ SGK-UIL Einwandererdienst “ Giorni e orari : Mercoledì dalle 12.30 alle 13.30 Sabato dalle 9.30 alle 11.30 Bolzano, Via Roma 84/c Sprechstunden : Mittwoch, von 12.30 - 13.30 Uhr Samstag von 9.30 – 11.30 Uhr Bozen, Romstrasse 84/c Dott.ssa Vera Agostinelli Tel. 0471-245611 cell – Handy 3296466126 e-mail : servizioimmigrati@uilaltoadige.it 12 UIL SGK ASTERISCO In Italia il conto corrente è il più caro del mondo ! N el sistema bancario italiano abbiamo assistito ad un processo di privatizzazione di portata storica. Oggi tutte le banche sono società per azioni; la presenza della proprietà pubblica è residuale pertanto sono tutte facenti parte del settore privato . Ma che cosa hanno guadagnato i clienti-utenti, in tutto questo? Niente, anzi, per loro il processo si è tradotto in una perdita secca. Il costo dei servizi bancari, rispetto a 15 anni fa, si è incredibilmente impennato, nonostante la quantità e la ricchezza di nuovi – e cari – prodotti, che hanno certamente allargato il mercato. Sia Inghilterra che Stati Uniti hanno percorso prima dell’Italia la strada delle privatizzazioni e del libero mercato e sicuramente il liberismo inglese e americano può piacere o no e può anche meritare critiche, ma bisogna riconoscere che ha una differenza non da poco rispetto al liberismo come viene propugnato in Italia. Lì si ritiene che le conseguenze economiche di privatizzazioni e liberalizzazioni non debbano avvantaggiare solo le aziende, ma anche i cittadini fruitori di quei servizi. In Italia il conto corrente è il più caro del mondo. È questo il triste primato contenuto dell' ultima edizione del World Retail Banking su un campione di 130 istituti di credito distribuiti sui 19 paesi più industrializzati. Secondo quan- to emerso dall'indagine, infatti, il costo medio dei quattro servizi base offerti dalle banche al cliente medio (conto corrente, mezzi di pagamento, uso del contante e operazioni extra), vengono a costare in Italia ogni anno 252 euro, con uno scarto del 150% rispetto al costo medio del campione (108 euro). Conclusione: i costi dei conti correnti, che sono un servizio essenziale e che pesano sempre di più nei bilanci familiari e per le tasche dei cittadini e dei pensionati, sono aumentati enormemente nonostante la concorrenza fra operatori. E si può oggi fare a meno di avere un conto corrente? Sicuramente no, è un servizio indispensabile ! Chiaramente non tutte le attività che fanno capo alle banche possono essere considerate nell'ambito dei servizi indispensabili. Ma il conto corrente sicuramente lo è. Anche se privatizzato, non sembra dubbio che il “Conto Corrente” lo si può considerare un servizio pubblico. E allora perché non fissare, per tutte le banche, un costo fisso, con dei contenuti del servizio fissi per i conti correnti ? L'iniziativa lederebbe la concorrenza e il libero mercato? No perché la concorrenza ha tutte le possibilità di dispiegarsi sul servizio complessivo, che non si riduce certo al conto corrente. Stefano Pagani Costi C/C a BOLZANO La tabella comprende: giacenza media 1000 euro, 100 operazioni annuali, 12 utenze e 4 bonifici allo sportello su clienti altra banca, bancomat e imposta annuale euro 34,20. Non comprende le spese postali, l'estinzione del conto, il prelevamento di contanti . BANCHE COSTO 2004 COSTO 2005 Aumento o diminuzione BANCO POSTA 55,80 65,87 18,04% CASSA RISPARMIO BOLZANO 85,56 105,29 23,05% BANCA POPOLARE A.A. 96,06 154,2 60,52% CASSA RURALE DI BOLZANO 77,06 83,37 8,18% BANCA DI TRENTO-BOLZANO 97,56 79,67 -22,45% SAN PAOLO TORINO 112,87 149,11 32,10% BANCA DI ROMA 174,08 164,51 -5,81% UNICREDIT BANCA 86,49 98,13 13,45% CENTRALE RAIFFEISEN 87,44 72,37 -20,82% la tabella è stata compilata con dati raffrontabili a quelli del 2004 Asterisco-Asterisk Associazione Tutela Risparmiatori e Consumatori Sparer-und Konsumentenschutzverein Via Roma 84/c Romstr. - 39100 Bolzano / Bozen - Tel. 0471 911015 aperta al pubblico il martedì e il giovedì dalle ore 17 alle ore 19 Öffnungszeiten: Dienstag und Donnerstag 17.00 - 19.00 Uhr 13 UIL SGK AUS DEN FACHGEWERKSCHAFTEN - DALLE CATEGORIE ZUSATZ- PENSIONSFONDS AUCH FÜR LEHRPERSONEN STAATLICHER ART Am 25. Mai 2005 unterschrieb man nach langen und intensiven Verhandlungen den Vertrag zum Zusatz-Rentenfond für die Lehrpersonen der Prov. Bozen. Dieser Vertrag bringt sicherlich Vorteile für die Kategorie. Ziel des Vertrages ist es, eine zusätzliche Pension zu der vom Staat ausgezahlten zu garantieren, weil letztere durch ständige Sparmaßnahmen im Rentensystem mehr und mehr gekürzt wird. Die Arbeiter und Angestellten können so durch diese integrative Vorsorge den Verlust der Kaufkraft kompensieren. Die Anmeldung zu einem Fond muss gut bedacht werden. Die Lehrpersonen unserer Provinz können zwischen zwei Modellen wählen: zwischen einem Regionalfond (Laborfonds) und einem staatlichen Fond (Espero). Um dazu Stellung zu nehmen und um alle Einzelheiten zu klären, wird es eine große Informationskampagne für die Lehrpersonen geben. Die Veranstaltungen werden in ganzen Land abgehalten, wobei eine Zusammenarbeit zwischen den zuständigen Ämtern und den Gewerkschaften gewährleistet ist. Die Gewerkschafts- Vertreter lassen sich derzeit durch Mitarbeiter der regionalen PensPlan AG ausbilden, damit sie ihre Mitglieder beraten können. Die SGK/UIL rich- tet in allen Gewerkschaftssitzen des Landes Informationspunkte (Bozen, Meran, Leifers, Neumarkt und Brixen) ein. Im Oktober 2005 werden dann in Bozen, Brixen, Meran, Schlanders und Bruneck in Schulen weitere Informationsveranstaltungen zur Rentenzusatzvorsorge abgehalten. In diesen Versammlungsorten werden die grundlegenden Inhalte und Probleme präsentiert und diskutiert, und es wird ab Oktober möglich sein, die Formulare für das Ansuchen zu erhalten, das dem Gehaltsamt der Provinz zugeschickt werden muss. Achtung: Die Provinz Bozen hat ein eigenes Angebot für Lehrpersonen erstellt, die dem regionalen Laborfond beitreten wollen: die Möglichkeit, einer rückwirkenden Begünstigung (Beitritts nach zahlungen beginnend ab Jänner 2004) von zwei Jahren zu erhalten, kann bis zum 31.12.2005 in Anspruch genommen werden. Aber Achtung: Es zahlt sich nicht für alle aus, das oben genannte Angebot anzunehmen; auch ist es nicht für alle günstig, sofort für den Übergang vom TFS (trattamento fine servizio) zum TFR (trattamento fine rapporto) zu optieren! Für andere wiederum zahlt es sich nicht aus, die eigene herangereifte Position in TFS so zu belassen. Alles SGK-UIL SCHULE hängt von der eigenen Position in Hinblick auf die Dienstaltersvorrückung ab (dem berühmten „gradone“) und von den vorherigen Jahren, die anerkannt wurden oder anerkannt werden können. Die gesamte Materie einschließlich der Berechnung ist sehr kompliziert und muss individuell betrachtet werden. Es ist nötig, genau die Klauseln zu lesen, Berechnungen anzustellen, die eigene Position im Dienstalter zu kennen. Einstweilen raten wir den Kollegen, an den Versammlungen teilzunehmen und die persönlichen Angaben, die vom Gehaltsamt und dem INPDAP jedem/r zugeschickt werden, abzuwarten. Diese Daten ermöglichen es jeder Lehrperson, die eigene Position zu überblicken. • die Jahre in der Stammrolle • die Jahre vor dem Eintritt in die Stammrolle • zurückgekaufte oder zurückkaufbare Jahre • aktuelle Gehaltsposition • Datum der nächsten Gehaltsvorrückung Danach wird es möglich sein, das Formular auszufüllen. Wir raten allen, diese wichtige Gelegenheit, für die eigene Zukunft zu sorgen, nicht unterzubewerten. SGK/UIL-Schule ASSOCIAZIONE DIRITTI DEGLI ANZIANI - VEREIN FÜR DIE RECHTE DER SENIOREN Via Rovigo-Str. 51 - 39100 Bolzano/Bozen - Tel. 0471 923075 - Fax 0471 518440 14 AUS DEN FACHGEWERKSCHAFTEN - DALLE CATEGORIE FONDO PENSIONE INTEGRATIVO ANCHE PER I DOCENTI DELLA SCUOLA A CARATTERE STATALE Il 25 maggio 2005, dopo lunghe e intense trattative, si è giunti alla firma del contratto sulla previdenza complementare per i docenti della provincia di Bolzano. Questo atto, apporta certamente opportunità per la categoria. La finalità è quella di garantire una pensione aggiuntiva a quella erogata dal sistema previdenziale pubblico, la quale a causa delle continue riduzioni e dei tagli all’interno del sistema pensionistico tradizionale, diverrà sempre più ristretta ed esigua. I lavoratori potranno così provvedere a compensare mediante la previdenza integrativa aderendo ad un Fondo. L’iscrizione ad esso dovrà essere oculatamente programmata. Due le proposte a disposizione del docente in questa provincia tra le quali potrà scegliere: un fondo regionale e uno nazionale. Per questo e altre particolari caratteristiche da considerare, verrà attuata una vasta campagna di informazione a sostegno dei docenti, essa sarà articolata su tutto il territorio a partire dal mese di ottobre e coordinata mediante una stretta collaborazione tra gli uffici competenti e le OOSS. Queste ultime sono già impegnate in corsi di formazione, promossi da PensPlan, in modo da offrire consulenza e sostegno ai docenti su tutto il territorio; grazie al nostro sindacato UIL / SGK sarà possibile disporre di diversi Infopoint (Bolzano, Merano, Laives, Egna, Bressanone); essi provvederanno a ogni richiesta d’informazione. In queste sedi saranno presentate e discusse tutte le problematiche di base della materia e poi, sempre in ottobre, sarà possibile richiedere i moduli per la domanda di adesione che dovrà essere inviata all’Ufficio Stipendi della Provincia stessa. Attenzione: la Provincia di Bolzano ha avanzato una propria offerta economica per l’adesione dei docenti interessati al Fondo Regionale Laborfond (quello nazionale è denominato Espero): la possibilità di un beneficio retroattivo di ben due anni (da gennaio 2004). Però attenzione: non converrà a tutti puntare alla offerta sopraindicata, né a tutti converrà optare subito dal TFS al TFR! Per altri non converrà affatto lasciare la propria posizione maturata in TFS. Tutto dipenderà dalla posizione dello scatto di anzianità (il famoso gradone), dagli anni precedenti riconosciuti e riscattati/abili. Il calcolo e la materia come si può arguire è molto complessa e va inquadrata secondo un’ottica molto capillare e individualizzata, cosa per cui occorrerà vagliare attentamente le clausole, fare dei conteggi, verificare la propria posizione di carriera. Pertanto si raccomanda ai colleghi di partecipare alle assemblee e di attendere le comunicazioni private che perverranno ad ognuno dall’Ufficio Stipendi e dall’INPDAP e che consentirà ad ogni docente di fornire con esattezza i dati utili al calcolo della propria posizione stipendiale: • Anni di ruolo • • • • UIL SGK UIL-SGK SCUOLA Anni precedenti al ruolo Anni riscattati / bili Attuale gradino Data dello scatto del prossimo gradino. Successivamente sarà possibile predisporre il passo da compiere. A tutti raccomandiamo di non sottovalutare questo importante momento d’informazione e di costruzione del proprio futuro. Uil / Sgk Scuola 15 UIL SGK AUS DEN FACHGEWERKSCHAFTEN - DALLE CATEGORIE Cassa Edile Artigiana Una pericolosa anomalia nel settore edile altoatesino FENEAL/UIL-SGK Ha giustamente riempito la cronaca economica dei media, la scelta dell’associazione provinciale dell’artigianato di costituire, con la complicità del sindacato autonomo ASGB, una propria cassa edile. Una scelta, quest’ultima, fortemente contrastata dai sindacati confederali in quanto sbagliata e pericolosa sia per i lavoratori che per le aziende del comparto artigianale; Ma proviamo a capirne di più: le casse edili sono un “pezzo” importante del contratto di lavoro degli operai edili. Nascono, difatti, come strumento di attuazione di istituti contrattuali come l’anzianità , le indennità di malattia ed infortunio, le ferie e la gratifica natalizia (13^mensilità), che diversamente da tutti gli altri settori non vengono pagati dal datore di lavoro contestualmente al godimento degli stessi, ma vengono accantonati anticipatamente e mensilmente presso la cassa edile. Gli interessi finanziari che maturano su queste somme, finanziano tutta una serie di prestazioni che vengono erogate ai lavoratori edili, in primis, ed ai loro familiari. Per contratto di lavoro le casse edili possono essere costituite dalle associazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori firmatarie del contratto nazionale di lavoro, vale a dire quelle comparativamente più rappresentative a livello nazionale. Ma perché un’associazione imprenditoriale decide di costituirne una nuova? Semplicemente perché dagli anni ’90 in poi la Legge ha attribuito alle Casse Edili un ruolo fondamentale e vincolante relativamente alla certificazione della regolarità delle imprese nei confronti degli enti previdenziali ed assicurativi; tanto 16 importante e vincolante che, nel corso di questa legislatura, il Sindacato è riuscito a far riconoscere alle Casse Edili questo ruolo nella Legge 415/98 (documento unico di regolarità contributiva). Ovvero le Casse Edili, incrociando i propri dati con INAIL ed INPS, certificheranno mensilmente ai committenti (coloro che commissionano un’opera edile), pubblici e privati, la regolarità o meno di un’Azienda nei confronti dei propri dipendenti. Inoltre le imprese che saranno dichiarate “irregolari” confluiranno in una banca dati nazionale alla quale dovranno fare riferimento tutti coloro che intendono avvalersi di un’impresa edile, sia per costruire un muro di cinta del giardino, come un lotto del ponte sullo stretto di Messina. E’ evidente che tale “novità” può far scattare significativi interessi, e ne è riprova che contestualmente all’approvazione della sopra citata Legge, il Ministero del Lavoro ha istituito un albo delle Casse edili abilitate al rilascio della certificazione di regolarità contributiva, inserendo tutte quelle costituite secondo contratto di lavoro sino ad allora. Va da sé che tutte quelle costituite dopo tale data, fra il resto al di fuori degli accordi e dei contratti, oltre a non avere i requisiti propri di una Cassa Edile, non potranno certificare nulla. Risulta evidente, quindi, che il progetto dell’associazione provinciale di Bolzano non può avere futuro, e diventa un reale pericolo per lavoratori e imprese. Per i lavoratori perché qualcuno, che ha sostenuto ed appoggiato questa iniziativa, deve avere l’onestà intellettuale di dire loro che se la loro azienda si iscriverà alla Cassa Edile Artigiana perderanno parti importanti di salario e di prestazioni, attualmente garantite dalla “vera” cassa edile, e per le Aziende perchè una volta dichiarate irregolari dall’unica cassa edile abilitata a rilasciare le dichiarazioni di regolarità contributiva, avranno grossissime difficoltà ad operare nel settore edile, sia pubblico che privato. Perché a questo gioco si sia prestata l’ASGB ufficialmente non lo sappiamo, difatti non ha mai risposto ad una nostra richiesta di incontro inoltratagli non appena circolata la notizia di una loro disponibilità nei confronti di questo progetto, certo sappiamo però con precisione quanto rappresenta in termini di associati nel comparto edile artigiano (vedi tabella) e forse questa è una risposta, che mai verrà formalizzata, ma alla quale è difficile non dar credito. Maurizio D’Aurelio RAPPRESENTATIVITÀ DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI NEL SETTORE EDILE (totale e comparto artigiano) Sindacato di Categoria Feneal Uil Sgk Bau Filca Cisl Sgb Bau Fillea Gbh Cgil Agb Asgb Bau fra i lavoratori iscritti al Sindacato 19% 51% 23% 8% fra gli addetti del settore artigiano 9% 23% 10% 4% AUS DEN FACHGEWERKSCHAFTEN - DALLE CATEGORIE LA SALVAGUARDIA DELLA DOMENICA Le Organizzazioni sindacali di categoria del commercio, unitariamente, hanno iniziato nei giorni scorsi ad incontrarsi per una riflessione congiunta sul valore del lavoro domenicale. Il momento di riflessione è dovuto principalmente ad una serie di segnali che ci fanno pensare ad una svolta anche nella nostra provincia che spinge sempre più al consumismo più sfrenato e da parte dei commercianti richieste di aperture sempre più ampie per recuperare una situazione economica di settore in crisi. Il proliferare delle grandi catene distributive abbinata ad una legislazione flessibile sul mercato del lavoro ed una particolare sensibilità di alcuni amministratori locali per rendere la domenica una giornata di shopping, fomenta una mentalità consumistica facendo si che alla fine il consumismo sia l’unico a cogliere il bisogno domenicale delle famiglie. Riteniamo che la salvaguardia della domenica, con un’ottica non necessa- riamente cattolica, sia un momento di ritrovo, di socialità condivisa. I valori, il condividere esperienze comuni, solidarizzare, alimentare ogni forma di partecipazione civile, ricreativa, culturale, fanno una società solida e di coesione civile. La giornata della domenica, la festa, è una risorsa per questi aspetti, per il recupero psicofisico della persona. L’esperienza di altri settori che hanno come domenica un giorno normale della settimana (ospedali, turismo, trasporti, energia ecc. ..) hanno creato condizioni di vita non facili per le persone direttamente interessate. Alla luce di queste considerazioni le Organizzazioni sindacali e le Associazioni che hanno aderito a questa riflessione ( Acli, Katholischer Familienverband e KVW) rivolgono un appello alle istituzioni, ai legislatori ed ai soggetti economici affinché la domenica continui ad essere giorno di festa e chiedono in particolare che: 1. sia maggiormente salvaguardato il principio della eccezionalità del UIL SGK UILTuCS ricorso al lavoro domenicale contro la tendenza a rendere intercambiabile il giorno di riposo settimanale; 2. vengano pertanto riconsiderate le norme legislative in materia di orario di lavoro laddove abbiano superato il principio di coincidenza tra riposo settimanale e domenica e, ancor di più, laddove abbiano prodotto attraverso un utilizzo amplissimo del principio di deroga al riposo settimanale domenicale, un sostanziale superamento delle regole stesse, come nel settore del commercio; 3. vengano riconsiderate le norme che regolano le attività commerciali, ripristinando le normative in vigore fino a qualche anno fa secondo le quali le aperture domenicali erano previste unicamente nel periodo delle festività natalizie più ulteriori 8 domeniche all’anno. Remigio Servadio Segr. Prov.le UILTuCS 17 UIL SGK AUS DEN FACHGEWERKSCHAFTEN - DALLE CATEGORIE Prima iniziativa sindacale globale dell’Union Network International Wal-Mart sinonimo di ricchezza ma solo per la famiglia Walton, che ha costituito il gruppo nel 1962, ed attuali proprietari, della più grande azienda commerciale globale per numero di dipendenti 1.6 milioni, 285 miliardi di dollari le vendite lo scorso anno, con 14 milioni di clienti al giorno. Sembra persino impossibile, ma dove ha aperto, ha creato non pochi problemi sul tessuto sociale; il modello della Wal Mart è l’impoverimento della propria classe lavoratrice, con salari inferiori del 30% alla media nazionale, nessun diritto per il dipendente, scarico dei costi della sanità sulle spalle pubbliche e campo libero a numerose illegalità anche penali quali il lavoro minorile e la discriminazione nei confronti delle donne. Il successo del Gruppo è in continua ascesa in quanto, dove presente, fa chiudere la concorrenza, per i prezzi che applica, creando disoccupazione, il potere d’acquisto si indebolisce e pertanto il più povero compresi i dipendenti, pagati sotto il minimo vitale, sono gli stessi clienti/ acquirenti del Gruppo. Le notizie dei mercati finanziari dei giorni scorsi vedeva la Wal-Mart interessata alla Carrefour, colosso della distribuzione francese, aprendo seri problemi di concorrenza e rompendo di fatto il fronte da poco costituito delle multinazionali che firmano accordi con l’UNI (Union Network International) che riunisce 900 sindacati dei servizi presenti in 140 paesi con oltre 15 milioni di lavoratori organizzati, per il rispetto della libertà sindacale nelle loro filiali. L’UNI, riunitasi a Chicago per il secondo congresso ha messo in piedi la prima campagna mondiale contro una multinazionale, con un articolato programma di iniziative sindacali e legislative in decine di paesi del mondo. Il ricatto operato dalla Wal-Mart nei confronti di immigrati clandestini, costret- UILTuCS ti a lavorare 60 ore a settimana, senza ferie, malattia, straordinari e quant’altro il sindacato occidentale si è conquistato in molti anni di lotte, è improponibile e pertanto l’iniziativa è volta ai lavoratori del gigante della distribuzione a organizzarsi e consentire loro di cogliere le opportunità offerte dalla contrattazione collettiva. Preoccupante infine un articolo apparso il 24 agosto scorso su “il Sole 24 ore” di Alberto Orioli, il quale sempre a proposito di Wal-Mart afferma che “il sindacato è un privilegio del capitalismo occidentale”. E sono in molti a pensare, “in occidente”, che sarebbe ora di abolire questo costoso privilegio. L’abbassamento del costo del lavoro, per alcuni, passa anche attraverso l’eliminazione del sindacato eliminando di fatto la pur minima difesa del lavoratore. Il Segr. Prov.le UILTuCS - R. Servadio - """""""""""""""""""""""""""""""""" 18 AUS DEN FACHGEWERKSCHAFTEN - DALLE CATEGORIE UIL SGK BANCHE Una contrattazione tutta da costruire. UILCA In alcune Aziende locali è già partito il negoziato per il rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale, in altre siamo ormai agli sgoccioli (salvo le Aziende di credito cooperativo – Raiffeisen – dove il CCNL è in fase di definizione). Nonostante la situazione economica italiana attraversi un periodo di particolare difficoltà, gli Istituti di credito locali e nazionali stanno godendo di una considerevole crescita economica. I R.O.E. delle Banche si sono posizionati molto al di sopra del tasso di inflazione, a tal punto che si riscontra una redditività media di sistema intorno all’otto per cento. Sono queste cifre che fanno ben sperare i lavoratori del credito per un riconoscimento adeguato al buon lavoro fin qui svolto. Il compito passa ora ai rappresentanti dei lavoratori, rappresentanti che dovranno saper trasmettere richieste conformi, ed in linea, con i risultati raggiunti dalle aziende. In questo contesto non dobbiamo perdere di vista il complesso delle erogazioni (Premi aziendali, sistemi incentivanti, sistemi premianti di gruppo ecc.) per avere una visione dettagliata dei costi e trasmettere richieste appropriate al ruolo, all’impegno, al risultato conseguito dai lavoratori. Le rivendicazioni economiche sono solo una parte delle materie che vedranno impegnate le Organizzazioni Sindacali. Sempre più i lavoratori percepiscono le necessità di un mercato in rapida evoluzione. Un mercato che vedrà a breve il sistema bancario italiano inserito nel contesto europeo. Quindi, per non perdere competitività, abbiamo necessità di formazione, di sviluppo della responsabilità sociale, di previdenza complementare aziendale, di maggior sicurezza sul lavoro, di pari opportunità ecc. Tutte materie importanti per la crescita. La formazione continua sarà elemento centrale e dovrà essere strutturata per aree e per figure professionali entrando nel DNA dell’Azienda quale elemento di crescita e competitività. Da tempo paesi dell’Unione europea hanno recepito le necessità formative. Per questo hanno già avviato efficienti centri di formazione nazionali ed aziendali. Spetta ora all’Italia ridurre al più presto questo gap strutturale e culturale. Anche la responsabilità sociale è elemento presente nel contesto europeo. Le aziende sempre più percepiscono le necessità degli interlocutori (clienti, dipendenti, fornitori, istituzioni ecc). A gran voce si chiede trasparenza e correttezza. Troppo spesso assistiamo ad uno squilibrio evidente tra quanto dichiarato e quanto vissuto. Attraverso la CSR (l’orientamento delle Imprese alla responsabilità) le aziende dovranno piano piano attuare politiche conformi a quanto dichiarato. La logica finalizzata prioritariamente al risultato a favore dell’azionista dovrà spostarsi verso l’interesse dell’impresa. Le aspettative dei dipendenti (con un conseguente cambiamento del clima aziendale) e della clientela (che chiede a gran voce trasparenza e correttezza), dovranno essere sostenute concretamente con strumenti quali il bilancio sociale, il codice etico, azioni concrete di responsabilità sociale ecc. Sono queste materie che vedranno impegnante Aziende e OO.SS., ad un confronto diverso, propositivo e innovativo culturalmente. p. La segretaria UIL C.A. Adriano Bozzolan 39100 BOLZANO/BOZEN - Via Dodiciville 2 Zwölfmalgreienstraße Tel. 0471 97 55 97 · Fax 0471 97 99 14 19 UIL SGK AUS DEN FACHGEWERKSCHAFTEN - DALLE CATEGORIE Servizio immigrati UIL/SGK. Anticipazioni Permessi di soggiorno presso i Patronati Pronto il protocollo d'intesa con il Viminale: i patronati offriranno assistenza e consulenza. Ma ci sono ancora molti nodi da sciogliere... I permessi di soggiorno? Si rinnoveranno al patronato, magari facendo tappa anche all'ufficio postale. È lo scenario che si intuisce leggendo una bozza di protocollo d'intesa tra il Ministero dell'Interno e le organizzazioni che riuniscono i patronati (CE.PA, C.I.P.L.A., C.I.P.A.S., C.O.P.A.S.). Servizio immigrati preso il Sindacato UIL/SGK ve la presenta in anteprima. Il protocollo Grazie a questo accordo, tra Viminale e patronati verrà creato un canale pri- vilegiato che dovrebbe portare alla "semplificazione dei procedimenti necessari per il rilascio e il rinnovo" di permessi e carte di soggiorno. I patronati offriranno "assistenza e consulenza nell'attività di compilazione" delle domande e, contattando le Questure, potranno fornire informazioni sullo stato delle pratiche. L'attuazione del protocollo, si legge inoltre nel documento, potrà coinvolgere anche "altri soggetti pubblici e privati", con i quali il Viminale stipulerà apposite convenzioni. Si tratta del primo passo ufficiale di quella rivoluzione nella gestione dei permessi di soggiorno annunciata da tempo dal Viminale per fronteggiare Servizio immigrati la paralisi degli uffici immigrazione. La legge 271/2004 (la famosa "salva Bossi-Fini") autorizza Pisanu a stipulare "convenzioni con concessionari di pubblici servizi o altri soggetti non pubblici" per la raccolta e l'inoltro alle Questure delle domande nonché per il successivo rilascio dei documenti. C'è però un altro passaggio da prendere in considerazione. Il tutto deve infatti avvenire "senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica", quindi i costi non potranno che ricadere sulle spalle del cittadino straniero, che dovrà mettere mano al portafoglio ogni volta che rinnova il suo permesso. ARTAN MULLAYMERI Servizio immigrati UIL/SGK Casa - Un problema reale anche per gli immigrati. “Ogni individuo ha il diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute ed il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia e in ogni altro caso di perdita di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà” (Articolo 25 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani) I nuovi avvenimenti di queste ultime settimane, in Italia e in Europa documentano la gravità del problema abitazione per i migranti. Persistono aree estese di disagio amplificate dalle difficoltà che i migranti incontrano nell'affrontare il problema casa. Sono in continuo aumento le situazioni di precarietà per gli stranieri, soprattutto dopo l’emanazione del 20 nuovo regolamento, il quale introduce delle novità relative al contratto di soggiorno, condizionato dalla verifica di determinati requisiti tra cui la dimostrazione e la verifica della disponibilità di un alloggio idoneo, in base ai parametri previsti dalle leggi regionali per l'assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica. In una situazione in cui aumenta il numero delle persone costrette a vivere per strada, le risposte da parte delle amministrazioni si risolvono in interventi di emergenza piuttosto che strutturali; in offerte temporanee piuttosto che permanenti. Si assiste sempre di più ad un approccio di tipo emergenziale, che è stato uno dei limiti delle politiche attuate negli anni ’90. Ancora oggi possiamo vedere nelle periferie delle nostre città i “campi profughi” utilizzati da oltre dieci anni come sistemazioni temporanee per far fronte a situazioni emergenziali nell’ambito di progetti mai realizzati di nuove sistemazioni abitative. Ma è possibile parlare di politiche di integrazione marginalizzando l'intera popolazione straniera? Questi ghetti hanno permesso l'allontanamento del problema dal centro economico, culturale e sociale delle città nel tentativo di trasformare i centri storici in salotti e le periferie in dormitori sempre più degradati, sprovvisti di tutti i servizi e pronti ad "accogliere" e segregare solo chi è in possesso di regolare permesso di soggiorno, ignorando che dietro ai nomi stampati negli elenchi degli “irregolari” si nascondono storie di miseria, di guerre, di stupri etnici e di violenza perpetuati spesso con l’indifferenza dei Governi occidentali. ARTAN MULLAYMERI Servizio immigrati UIL/SGK UIL SGK Dal 16 al 20 gennaio 2006 Elezioni Assemblea dei Delegati Laborfonds Vom 16. bis 20. Jänner 2006 Wahl der neuen Laborfonds- LA LISTA DEI CANDIDATI UIL / SGK DA VOTARE HIER UNSERE KANDIDATENLISTEN SGK-UIL, DIE WIR ZU WÄHLEN EMPFEHLEN! Pubblico Impiego Öffentlicher Dienst Industria Industrie 1 GENTILI SABRINA 1 DELMONEGO ALFRED 2 STEFANI INGEBORG 2 PELELLA GIUSEPPE 3 DI PASQUALE DINO 3 MARZARI MARCO 4 FERRIGATO ROMEO 4 GILIBERTO BENEDETTO 5 USMARI ELISABETTA 5 MONGIOI’ FRANCESCO 6 USMARI RAFFAELLA 6 CARBONARA NICOLA 7 BENVENUTO OSCAR 7 ZENATTI PAOLO 8 CELLI ROBERTO 8 MECCA RAFFAELE 9 PANDINI GIOVANNI BATTISTA 9 SIFFU ANTONIO 10 DETASSIS ADOLFO 11 PASQUALI ROBERTO 12 GUERRA ANTONELLA 13 FREZZATO GIOVANNI 14 SCANZONI ENRICA Agricoltura e Artigianato Landwirtschaft und Handwerk 1 2 TROGER CHRISTIAN SERAFINI ANTONIO (TONI) 10 MARCOLLA VITTORIO Commercio, Turismo e Terziario Handel, Gastgewerbe und Dienstleistungen 1 SERVADIO REMIGIO 2 EZECHIELE PAOLO 3 VAROLO STEFANO 4 FEDERSPIEL RITA ANNA 5 MARTINI GILBERTO 6 MANOVALI MARIAPAOLA 21 UIL SGK 10 Ottobre 2005 Convegno Previdenza Complementare Si è tenuto nella mattinata a Bolzano, presso il Centro Pastorale, il Convegno UIL-SGK sulla Previdenza Complementare: "Quale futuro da pensionati/e per una dignitosa terza età ?" al quale hanno partecipato ben centodieci (110) dirigenti e delegati della UIL-SGK. Il Convegno, presieduto da Stefano Pagani Segretario organizzativo UIL-SGK, è stato introdotto da Christian Troger Segretario generale UIL-SGK che ha delineato le varie problematiche della previdenza complementare. La prima relazione è stata svolta dal dottor Michael Atzwanger direttore generale Pensplan, che ha illustrato il progetto della Regione della previdenza complementare, con particolare riguardo al ruolo di Pensplan. E' stata poi la volta del dottor Fabio Ortolani Commissario del Comitato di Vigilanza Fondi Pensione (COVIP), che si è soffermato, in particolare, sul ruolo della COVIP e sul Decreto d'attuazione della riforma della previdenza complementare (uso del TFR) rinviato dal Consiglio dei Ministri il 5 ottobre. La terza relazione è stata svolta da Helmuth Bachmayr del Consiglio d'Amministrazione di Laborfonds, che si è soffermato soprattutto sulle problematiche collegate con la gestione del Fondo. Sono infine intervenuti i rappresentanti UIL-SGK nell'Assemblea dei delegati di Laborfonds Sabrina Gentili e Remigio Servadio. Nel dibattito, domanda - risposta, sono poi intervenuti vari delegati: Bozzolan, Delmonego, Tomasini, Righi, Dagostin e Pontoni. Ha chiuso i lavori del Convegno il Segretario generale aggiunto UIL-SGK Toni Serafini. Landestagung SGK- UIL: Rentenzusatzvorsorge aller abhängig Beschäftigten ist wichtig! Am Montag, 10. Oktober 2005 haben wir von der Gewerkschaft SGK-UIL eine zweisprachige Landestagung zum Titel : „Zusatzrenten – welche Zukunft als RentnerInnen für einen würdigen Lebensabend?“ veranstaltet, an der 110 Delegierte aller Fachgewerkschaften, des Gewerkschaftsbundes SGK-UIL und der Arbeiterfürsorgestelle ITAL auch aus allen Bezirkssitzen teilgenommen haben. Die Tagung wurde vom Organisationssekretär der SGK-UIL Stefano Pagani moderiert und vom Landessekretär Christian Troger eingeleitet. Dabei stand die Frage der würdigen wirtschaftlichen Altersabsicherung vor allem junger ArbeitnehmerInnen neben der gesetzlichen Pflichtrentenversicherung auch mittels des zweiten Standbeines der Vorsorge, nämlich der Rentenzusatzversicherung im Zentrum der Ausführungen. Dazu wurde ein geschichtlicher 22 Rückblick auf alle seit dem Beginn der neunziger Jahre sowohl gesamtstaatlich als auch regional beschlossenen gesetzlichen Bestimmungen zur Förderung der Rentenzusatzversicherung für eine gute soziale Zukunft notwendig, indem vorallem für junge ArbeitnehmerInnen und Lehrlinge die Bedeutung des sozialstaatlichen Erhaltes der Errungenschaften in der Vorsorge Europas unterstrichen wurden. Der Generaldirektor der regionalen Gesellschaft Pensplan Dr. Michael Atzwanger erläuterte in seinem kompetenten Referat die wichtige Rolle der Region Trentino Südtirol zur breiten Entwicklung der Rentenzusatzversicherung in unserer Region für die bessere Altersvorsorge aller Menschen des Landes. Dann hat Dr. Fabio Ortolani, ein Vertreter der gesamtstaatlichen Überwachungsbehörde der Rentenzusatz- UIL SGK versicherungsfonds (Covip) klar und deutlich erläutert, wie es mit der schon am 5. Oktober 2005 von der Regierung in Rom fällig gewesenen, aber nicht erfüllten Umsetzung der Durchführungsverordnung zur Abfertigungsbestimmung der Zukunft aussieht, und welch zentrale Bedeutung diesem Bereich in der Zukunft für die wirtschaftliche Absicherung aller ArbeitnehmerInnen im Alter zuteil sein wird. Der Verwaltungsrat der SGK-UIL im regionalen kollektivvertraglichen (geschlossenen) Laborfonds Helmuth Bachmayer hat über die bisherigen zahlenmäßigen und wirtschaftlichen Ergebnisse des Laborfonds in der Region Trentino-Südtirol berichtet, und dabei ein wichtiges Augenmerk auch auf die ab 2007 bestehende Möglichkeit ethischer Investitionslinienwahl der Mitglieder gerichtet. Dabei hat er auch die Bedeutung des Laborfonds als ein in der Zukunft zu nutzendes zusätzliches Schwungrad für die regionale wirtschaft- liche Entwicklung als ein anstrebenswertes Ziel erklärt. Die bisherigen VertreterInnen der SGK-UIL in der Laborfonds Delegiertenversammlung Sabrina Gentili und Remigio Servadio haben von ihren bisherigen Erfahrungen in der Fonds-Versammlung berichtet, und auf immer noch bestehende Beitrittswidrigkeiten verschiedener Arbeitsbereiche hingewiesen, die dringend beseitigt werden müssen. In der Diskussionsphase haben die Delegierten Bozzolan, Delmonego, Tomasini, Righi, Dagostin und Pontoni Fragen an das Versammlungspräsidium gerichtet. Die sehr gut besuchte Tagung hat eine sehr aufmerksame ZuhörerInnenschaft gefunden, was die große Aktualität und den Wert dieser Bildungsveranstaltung untermauert. Sie wurde vom Vize-Landessekretär der SGK-UIL Toni Serafini abgeschlossen. VENERDI’ - FREITAG 25. NOVEMBRE - NOVEMBER 2005 SCIOPERO GENERALE - GENERALSTREIK … contro i tagli della finanaziaria per rilanciare l’Italia … ...gegen die sozialpolitischen Kürzungen des Staatshaushaltsvorschlages der Mitte-Rechtsregierung in Rom ... für wirtschaftlichen Aufschwung in Italien CGIL/AGB CISLSGB UIL/SGK 23 UIL SGK Notizie flash – Kurznachrichten TRASPORTO LOCALE: ACCORDO MALATTIA Si e’ conclusa il 19 settembre 2005, dopo una lunga trattativa, la difficile vertenza nazionale per il trasporto locale (TPL). La normativa interessa tutti i lavoratori e lavoratrici di SASA, SAD - Funivie - Ferrovia Merano Malles. L’esito e’ certamente tra i migliori che si potessero immaginare. Infatti, al di la’ di una giusta revisione degli accordi inerenti la malattia, per i lavoratori non vi sara’ alcuna penalizzazione. L’unita’ della categoria, epressa nella grande partecipazione ai tre scioperi nazionali, e’ stata determinante per la positiva conclusione della difficile vertenza. Personennahverkehr: Einigung Krankengeld erzielt Am 19. September 2005 ist nach zähen Verhandlungen um die Auszahlung des Krankengeldes eine Einigung im Bereich des Personennahverkehrs erreicht worden. Die Einigung betrifft alle Beschäftigten der Personentransportbetriebe wie SASA, SAD, Seilbahnen und Vinschgerbahn. Das Verhandlungsergebnis ist unerhofft gewesen, aber es handelt sich gewiss um ein äußerst gutes Resultat, das vor allem eine gerechte Überarbeitung der Regelung über das Krankheitsgeld ohne daraus entstehende Nachteile für die Beschäftigten des öffentlichen Personennahverkehrs gebracht hat. Für die Einigung ist die Geschlossenheit der Kategorie ausschlaggebend gewesen, die auch mit 3 gesamtstaatlichen Streiks bewiesen wurde. La squadra di calcio albanese sponsorizzata dalla UIL/SGK vincitrice del torneo amatori “ Città di Bolzano “ ISETTA Renato nuovo collaboratore del Patronato Ital di Bolzano Neuer Mitarbeiter der Arbeiterfürsorgestelle Ital von Bozen INFORMAZIONE - INFORMATION Gli iscritti e i delegati che intendono ricevere comunicazioni via e-mail sono invitati ad inviare una e-mail specificando "COMUNICAZIONI" al seguente indirizzo: Alle Mitglieder und Delegierten, welche gerne Mitteilungen mittels E-Mail erhalten möchten, brauchen nur das Wort „MITTEILUNGEN“ an die unten angeführte elektronische Post-Adresse senden: info@uilaltoadige.it UIL SGK Coordinatore - Koordinator GUIDO LACONI Comitato di Redazione Inform - Redaktionskomitee: Dodo Detassis, Guido Laconi, Stefano Pagani, Toni Serafini, Christian Troger Hanno inoltre collaborato a questo numero: Vera Agostinelli, Adriano Bozzolan, Artan Mullaymeri, Remigio Servadio, Scolaro Giovanni, D’Aurelio Maurizio Redazione-Redakion: Bolzano-Bozen, via Roma 84/c Romstr. Tel. 0471- 245611 e-mail: redinform@uilaltoadige.it 24