Sede di Bolzano - Delibera
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Sede di Bolzano - Delibera
Deliberazione n. 4/2012/PRSP REPUBBLICA ITALIANA LA Corte dei Conti in Sezione di controllo per la regione Trentino-Alto Adige/Südtirol Sede di Bolzano composta dai magistrati: Presidente: Consigliere Consigliere: dott. Raffaele DAINELLI dott. Josef Hermann RÖSSLER dott. Alessandro PALLAORO nella Camera di consiglio del 23 ottobre 2012 per deliberare in ordine alla sana gestione finanziaria del Comune di Appiano sulla Strada del Vino – bilancio di previsione 2012; VISTO l’art. 100, secondo comma, della Costituzione; VISTO l’art. 79, terzo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670 di approvazione dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol; VISTO l’art. 6, comma 3-ter, del decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n. 305, e successive modifiche ed integrazioni, concernente norme di attuazione dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol per l’istituzione delle Sezioni di controllo della Corte dei conti di Trento e di Bolzano; VISTO il Testo Unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con R.D. 12 luglio 1934, n. 1214, e successive modificazioni; VISTA la legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti; VISTA la legge 5 giugno 2003, n. 131, recante disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3; VISTO l’art. 1, commi 166 e seguenti, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria per il 2006), che fa obbligo agli organi di revisione degli enti locali di inviare alle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti relazioni apposite in ordine ai bilanci preventivi e ai rendiconti degli enti; VISTO il regolamento n. 14/2000 per l’organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti, deliberato dalle Sezioni Riunite della Corte dei conti in data 16 giugno 2000 e successive modifiche e integrazioni; VISTO il parere delle Sezioni Riunite della Corte dei conti in sede consultiva n. 1/2011; 1 VISTA la deliberazione n. 4/2011 della Sezione di controllo di Bolzano della Corte dei conti che ha approvato il programma dei controlli e delle analisi per l’anno 2012; VISTA la delibera n. 10/AUT/2012/INPR della Sezione delle Autonomie della Corte dei conti che ha approvato le linee guida ed i criteri cui devono attenersi, ai sensi dell’art. 1, commi 166 e seguenti, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, gli organi di revisione economico – finanziaria degli enti locali nella predisposizione delle relazioni sul bilancio di previsione dell’esercizio 2012; VISTA la nota del Presidente della Sezione di controllo di Bolzano della Corte dei conti in data 3 maggio 2012 di invio dei suddetti questionari con le integrazioni e le modifiche che tengono conto delle peculiarità della disciplina normativa locale; PRESA VISIONE della relazione trasmessa in data 20 giugno 2012 alla Sezione di controllo di Bolzano dall’Organo di revisione economico - finanziaria del Comune di Appiano s.S.d.V.; VISTE le note dell’Organo di revisione pervenute il 30 agosto 2012 e il 12 settembre 2012 in risposta alla richiesta di chiarimenti istruttori del 31 luglio 2012; VISTE le osservazioni trasmesse dalla Ripartizione Enti locali della Provincia autonoma di Bolzano, nell’esercizio della funzione di vigilanza, a seguito del controllo da parte del competente Ufficio (nota in data 1. ottobre 2012 prot. 525319); VISTA l’ordinanza in data 19 ottobre 2012 con la quale il Presidente della Sezione di controllo di Bolzano ha convocato il Collegio per il giorno 23 ottobre 2012; UDITI nella Camera di consiglio del giorno 23 ottobre 2012 i relatori Consiglieri Alessandro Pallaoro e Josef Hermann Rössler ed esaminata la documentazione agli atti; CONSIDERATO - che la citata legge n. 266/2005 prevede l’adozione di specifiche pronunce nelle ipotesi di constatate “gravi irregolarità”, fenomeno che rileva, secondo le indicazioni delle linee guida approvate dalla Sezione delle autonomie della Corte dei conti “se attinente a questioni strettamente finanziarie e contabili significative laddove possano essere compromessi gli equilibri di bilancio e vanificata la realizzazione degli obiettivi” e che le caratteristiche del controllo di tipo collaborativo suggeriscono di segnalare agli enti anche irregolarità contabili non gravi o meri sintomi di precarietà; - che, pertanto, la Sezione di controllo di Bolzano considera suscettibile di segnalazione ogni forma di irregolarità contabile anche non grave con la finalità, preventiva e collaborativa, di “avvisare” gli Organi dell’Ente locale e dell’Ente di vigilanza per l’adozione delle opportune misure correttive; DELIBERA di segnalare le seguenti considerazioni in ordine alla relazione dell’Organo di revisione del Comune di Appiano s.S.d.V. sul bilancio di previsione 2012. I) Patto di stabilità provinciale per l’anno 2012 Come è noto, in attuazione delle disposizioni di cui all’art.32, comma 13, della legge 12 novembre 2011, n.183 (legge di stabilità 2012) e dell’ art. 7, comma 3, della legge provinciale del 21 dicembre 2011, n. 15, la determinazione della misura del concorso agli obiettivi di 2 finanza pubblica da parte dei comuni della provincia di Bolzano è demandata agli accordi sulla finanza locale tra il Consiglio dei Comuni ed il Presidente della Provincia. Per l’anno 2012 tale accordo è stato sottoscritto in data 16 aprile 2012, in attuazione del titolo III dell’accordo sulla finanza locale per l’anno 2012 stipulato tra i medesimi soggetti in data 21 dicembre 2011. In linea con le disposizioni in vigore, gli obiettivi per i 116 comuni sono espressi con le modalità del saldo finanziario in termini di competenza mista, al fine di raggiungere nel 2012 un risparmio complessivo di 14 milioni di euro. In particolare, l’obiettivo del Comune di Appiano s.S.d.V. è pari a euro 275.800,88. Si constata che la stipulazione dell’Accordo sulla finanza locale che quantifica l’obiettivo è posteriore rispetto all’approvazione del bilancio di previsione (delibera del Consiglio comunale n. 87 del 21 dicembre 2011). Un tale “modus operandi” rappresenta – ad avviso della Sezione - uno svilimento dell’essenziale funzione di programmazione che il bilancio di previsione riveste, posto che il patto di stabilità costituisce un presupposto del documento previsionale (cfr. Corte dei conti, Sezione di controllo per la Regione Lombardia n. 421/2010 PAR). A tal fine un’apposita norma (l’art. 31, comma 18, della legge n. 183/2011) disciplina i riflessi delle regole del patto sulle previsioni di bilancio (cfr. anche la circolare della Ragioneria Generale dello Stato n. 5/2012), prevedendo l’obbligo di allegare al bilancio di previsione un prospetto contenente le previsioni, di competenza e di cassa, degli aggregati rilevanti ai fini del patto di stabilità interno. Pur in assenza di specifica previsione di legge a livello locale, questa Sezione ritiene che la predeterminazione dei vincoli finanziari dovrebbe essere antecedente all’approvazione dei bilanci di previsione, anche al fine di consentire all’Organo di revisione, chiamato a pronunciarsi sulla coerenza, congruità ed attendibilità contabile dei dati in sede del previsto parere sulla proposta del bilancio di previsione, di disporre di tutti gli elementi necessari per un’adeguata valutazione. Si prende atto, peraltro, che in sede di dimostrazione della coerenza delle previsioni del bilancio 2012 con i citati obiettivi, l’Organo di revisione del Comune di Appiano s.S.d.V. ha evidenziato una previsione di bilancio in linea con il raggiungimento delle finalità pattuite. L’Ente vigilante, a cui è demandato, ai sensi dell’art. 79, terzo comma, dello Statuto, “…stabilire gli obblighi relativi al patto di stabilità interno e provvedere alle funzioni di coordinamento con riferimento agli enti locali…” è invitato a tener conto, per l’avvenire, di quanto segnalato. II) Il principio informatore della trasparenza Riguardo alla trasparenza dell’attività amministrativa, in attuazione del principio costituzionale di buon andamento, nel corso dell’attività istruttoria il Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano ha formulato richiesta di chiarimenti in merito ai seguenti aspetti: a) pubblicazione dell’elenco dei collaboratori esterni degli enti locali e necessità di recepimento delle disposizioni di legge statale (art. 3, comma 54, della legge n. 244/2007) con legge regionale; b) pubblicazione degli incarichi in organismi partecipati ai sensi dell’art. 28, comma 2 bis, della legge provinciale n. 17/1993; c) obbligo di pubblicazione dei curricula vitae dei dirigenti ai sensi dell’art. 4 della legge regionale n. 2/2012. Fermo restando che l’art. 16 del decreto legislativo n. 150/2009 prevede che negli ordinamenti regionali e in quelli degli enti locali trovano diretta applicazione i soli commi 1 e 3 dell’art. 11 (trasparenza intesa come accessibilità totale) del citato decreto e che l’art. 4 della legge regionale n. 2/2012 ha ora espressamente disciplinato il profilo concernente la trasparenza degli incarichi dirigenziali, evidenzia il Collegio che le norme in materia di pubblicazione degli incarichi previste dalla legge n. 244/2007 investono le materie della giurisdizione amministrativa e dell’ordinamento civile, rientranti nella competenza legislativa esclusiva dello Stato (cfr. ex plurimis sentenza della Corte costituzionale n. 184/2007; sentenza della Corte dei conti, Sezione giurisdizionale Trentino- Alto Adige - sede di Trento n. 59/2009). Per quanto concerne, invece, gli incarichi di presidente o di membro dei Consigli di società partecipate, anche in forma indiretta, parrebbe necessario, ad avviso della Sezione, che la prevista pubblicità sul sito della rete civica dell’Alto Adige 3 (http://www.provincia.bz.it/it/default.asp) sia consultabile anche attraverso apposito link sui singoli siti informatici degli enti locali. Il Collegio sottolinea, in ogni caso, l’importanza di adottare, entro 3 mesi dall’entrata in vigore della legge regionale 25 maggio 2012, n. 2 (Modifiche all’ordinamento del personale delle amministrazioni comunali), l’apposito atto consiliare di cui all’art. 4 della citata legge, che ha affermato nuovi principi di valorizzazione della trasparenza, del merito e della produttività del lavoro locale, onde individuare i dati e le informazioni da rendere pubblici, fra i quali, l’attività delle strutture e del personale, la soddisfazione dei cittadini, gli indicatori relativi agli andamenti gestionali, la retribuzione del Segretario comunale e dei titolari di incarichi dirigenziali, le assenze del personale. In argomento, con nota dell’ 8 settembre 2012 il Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano ha comunicato di aver costituito un apposito gruppo di lavoro per l’elaborazione di un “regolamento tipo”. III) Parere dell’Organo di revisione economico-finanziaria sulla proposta del bilancio di previsione Esigenze di omogeneità e di comparabilità delle informazioni finanziarie consiglierebbero la redazione del parere obbligatorio, di cui all’art. 43 del d.P.G.R. 28 maggio 1999, n. 4/L, secondo modelli uniformi (si citano, ad esempio, il modulo del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, il documento “Principi di vigilanza e di controllo degli enti locali” del novembre 2011 redatto dall’apposito gruppo di lavoro del Consiglio medesimo e la modulistica predisposta dall’Associazione Nazionale dei Certificatori e Revisori Enti locali/Club dei Revisori). Ciò anche al fine di un proficuo raccordo, in un ottica collaborativa, con i controlli esterni affidati alla Corte dei conti. IV) Equilibri di bilancio Dai prospetti forniti dal Comune di Appiano s.S.d.V. risulta che l’ equilibrio di parte corrente del bilancio di previsione è assicurato, fra l’altro, con l’utilizzo, seppure normativamente previsto, di poste di entrate straordinarie (quote di oneri di urbanizzazione). Ad avviso del Collegio, canoni di sana gestione suggeriscono il raggiungimento di un equilibrio strutturale di parte corrente del bilancio, atteso che il ricorso all’utilizzo di entrate una tantum non da certezza di ripetersi nella stessa misura negli esercizi successivi. Sempre ai medesimi fini si rammenta l’importanza di un accurato esame da parte dell’Organo di revisione della destinazione delle entrate e della natura delle spese una tantum, trattandosi di “voci di bilancio che hanno carattere straordinario, che per loro natura non sono prevedibili” (cfr. comunicazioni della Ripartizione Enti locali della Provincia autonoma di Bolzano n. 19/2003 e n. 12/2011). Per le eventuali misure di competenza dell’Ente si segnala che l’Organo di revisione ha indicato, tra i dati forniti alla Corte, entrate aventi carattere non ripetitivo il cui importo non coincide pienamente con i dati presenti nell’allegato al bilancio di previsione (cfr. osservazioni dell’Amministrazione vigilante citate nelle premesse). Infine, si fa presente che conformemente al principio di prudenza, occorrerebbe preveder l’ iscrizione nei bilanci degli enti di apposito fondo svalutazione crediti relativamente ai residui attivi aventi anzianità superiore ai 5 anni, in linea con quanto disposto dall’art. 6, comma 17, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con legge 7 agosto 2012, n. 135. V) Controlli interni Ai sensi dell’art. 3 della legge regionale n. 2/2012 “ per l’applicazione del controllo di gestione di cui all’art. 17 commi 99 e 100 della legge regionale n. 10 del 1998 e per garantire la legittimità e la regolarità degli atti, l’efficacia, l’efficienza e l’economicità di procedure ed attività e la loro rispondenza agli strumenti di pianificazione lo Statuto comunale può 4 prevedere di affidare al Consorzio dei Comuni della rispettiva provincia il servizio di supporto, di controllo e di revisione dell’attività amministrativa”. Con riguardo all’attività di revisione interna, si evidenzia che l’art. 3 (rafforzamento dei controlli in materia di enti locali) del decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, in corso di conversione, modificando l’art. 148 (controllo della Corte dei conti) del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e successive modificazioni (testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali), ha previsto verifiche, con cadenza semestrale, sulla regolarità delle gestioni e sull’adeguatezza del sistema dei controlli interni, con obbligo di trasmissione dei relativi esiti alle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti. Inoltre, l’ultimo periodo del citato articolo contempla “…in caso di rilevata assenza od inadeguatezza degli strumenti e delle metodologie …” una nuova ipotesi di responsabilità amministrativa, materia questa che è riservata alla competenza esclusiva dello Stato. Com’è noto, le disposizioni del richiamato testo unico si applicano anche alle Regioni a statuto speciale ed alle Province autonome di Trento e di Bolzano se compatibili con le attribuzioni previste dagli statuti e dalle relative norme di attuazione (cfr. art. 1, comma 2, del d.lgs. n. 267/2000). Al riguardo, l’art. 79, terzo comma, dello Statuto di autonomia e l’art. 3-bis del d.P.R. n. 305/1988, prevedono già l’obbligo di trasmissione degli esiti dei controlli svolti dalla Provincia autonoma di Bolzano sulla sana gestione degli enti locali alla competente Sezione della Corte dei conti. DISPONE - che la presente deliberazione sia trasmessa al Sindaco del Comune di Appiano sulla Strada del Vino, all’Organo di revisione del Comune, nonché, per quanto di competenza, al Presidente del Consiglio provinciale, al Presidente della Provincia autonoma di Bolzano e al Consiglio dei Comuni. Così deciso in Bolzano, nella Camera di Consiglio del 23.10.2012. Il Presidente (f.to) Raffaele DAINELLI Il Relatore (f.to) Alessandro PALLAORO Il Correlatore (f.to) Josef Hermann RÖSSLER Depositata in segreteria il giorno 08.11.2012 Il Dirigente (f.to) Peter WERTH 5 ÜBERSETZUNG Beschluss Nr. 4/2012/PRSP REPUBLIK ITALIEN DER RECHNUNGSHOF als Kontrollsektion für die Region Trentino-Alto Adige/Südtirol Sitz Bozen zusammengesetzt aus den Richtern: Präsident: Rat: Rat: Dr. Raffaele DAINELLI Dr. Josef Hermann RÖSSLER Dr. Alessandro PALLAORO in der nichtöffentlichen Sitzung vom 23. Oktober 2012 zur Beschlussfassung betreffend eine gesunde Finanzgebarung der Gemeinde Eppan an der Weinstraße – Haushaltsvoranschlag 2012; nach Einsichtnahme in Art. 100, zweiter Absatz, der Verfassung; nach Einsichtnahme in Art. 79, dritter Absatz, des Dekrets des Präsidenten der Republik vom 31. August 1972, Nr. 670, betreffend die Genehmigung des Sonderstatuts für die Region Trentino-Alto Adige/Südtirol; nach Einsichtnahme in Art. 6, Absatz 3-ter, des Dekrets des Präsidenten der Republik vom 15. Juli 1988, Nr. 305, in geltender Fassung, betreffend die Durchführungsverordnungen des Sonderstatuts für die Region Trentino-Alto Adige/Südtirol zur Errichtung der Kontrollsektionen des Rechnungshofs von Trient und Bozen; nach Einsichtnahme in den Einheitstext der Gesetze zum Rechnungshof, genehmigt mit Königlichem Dekret vom 12. Juli 1934, Nr. 1214, in geltender Fassung; nach Einsichtnahme in das Gesetz vom 14. Januar 1994, Nr. 20, betreffend Vorschriften über die Gerichtsbarkeit und die Kontrolle des Rechnungshofs; nach Einsichtnahme in das Gesetz vom 5. Juni 2003, Nr. 131, betreffend Vorschriften für die Anpassung der Rechtsordnung der Republik an das Verfassungsgesetz vom 18. Oktober 2001, Nr. 3; nach Einsichtnahme in Art. 1, Absätze 166 und folgende, des Gesetzesdekrets vom 23. Dezember 2005, Nr. 266 (Finanzgesetz für das Jahr 2006), das die Überprüfungsorgane der örtlichen Körperschaften verpflichtet, die einschlägigen Berichte über die Haushaltsvoranschläge und die Jahresabrechnungen der Körperschaften an die regionalen Kontrollsektionen des Rechnungshofs zu übermitteln; 6 nach Einsichtnahme in die Verordnung Nr. 14/2000 zur Organisation der Kontrollfunktionen des Rechnungshofs, genehmigt mit Beschluss der Vereinigten Sektionen vom 16. Juni 2000, Nr. 14, in geltender Fassung; nach Einsichtnahme in das Gutachten der Vereinigten Sektionen des Rechnungshofs in ihrer beratenden Funktion Nr. 1/2011; nach Einsichtnahme in den Beschluss Nr. 4/2011 der Kontrollsektion Bozen des Rechnungshofs, mit dem das Programm der Kontrollen und Analysen für das Jahr 2012 verabschiedet wurde; nach Einsichtnahme in den Beschluss Nr. 10/AUT/2012/INPR der Sektion der Autonomien des Rechnungshofs, mit welchem die Richtlinien und Kriterien verabschiedet wurden, an welche sich die Organe der wirtschaftlichen und finanziellen Überprüfung der örtlichen Körperschaften bei der Abfassung der Berichte über den Haushaltsvoranschlag 2012, im Sinne von Art. 1, Absätze 166 und folgende, des Gesetzes vom 23. Dezember 2005, Nr. 266, halten müssen; nach Einsichtnahme in das Schreiben des Präsidenten der Kontrollsektion Bozen des Rechnungshofs vom 3. Mai 2012 zur Übermittlung der unten genannten Fragebögen, mit den Ergänzungen und Abänderungen, die der Besonderheit der lokalen Gesetzesregelung Rechnung tragen; nach Einsichtnahme in den Bericht, der am 20. Juni 2012 vom Organ für die wirtschaftliche und finanzielle Überprüfung der Gemeinde Eppan a.d.W. der Kontrollsektion Bozen übermittelt wurde; nach Einsichtnahme in die am 30. August 2012 und am 12. September 2012, in Beantwortung der Untersuchungsanfrage um Klärung vom 31. Juli 2012, eingegangenen Schreiben des Überprüfungsorgans; nach Einsichtnahme in die von der Abteilung Örtliche Körperschaften der Autonomen Provinz Bozen in Ausübung ihrer Aufsichtsfunktion übermittelten Bemerkungen infolge der Kontrolle vonseiten des zuständigen Amtes (Schreiben vom 1. Oktober 2012, Prot. 525319); nach Einsichtnahme in die Verfügung vom 19. Oktober 2012, mit der der Präsident der Kontrollsektion Bozen den Senat für den 23. Oktober 2012 einberufen hat; nach Anhörung der berichterstattenden Räte Alessandro Pallaoro und Josef Hermann Rössler in der nichtöffentlichen Sitzung vom 23. Oktober 2012 und nach Prüfung der aktenkundigen Unterlagen; IN ANBETRACHT - des Gesetzes Nr. 266/2005, das beim Vorliegen “grober Unregelmäßigkeiten” vorsieht, dass entsprechende Feststellungen ausgesprochen werden, wenn es sich, laut den Richtlinien der Sektion der Autonomien des Rechnungshofs, “um bedeutende finanzielle und buchhalterische Angelegenheiten im engen Sinne handelt, und zwar dort, wo die Ausgewogenheit der Bilanz gefährdet ist und die Zielerreichung verfehlt wird”, und der Zweckmäßigkeit, die Körperschaften, im Sinne des kooperativen Charakters der Kontrolle, auch auf nicht schwerwiegende buchhalterische Unregelmäßigkeiten oder auf einfache Anzeichen von Mängeln hinzuweisen; - dass also die Kontrollsektion Bozen den Hinweis auf jede Form von buchhalterischer, auch nicht schwerwiegender Unregelmäßigkeit für angebracht erachtet, mit dem Ziel, die 7 Organe der örtlichen Körperschaft und der Aufsichtsbehörde zum Ergreifen der geeigneten Maßnahmen im Voraus und im Sinne der Zusammenarbeit darauf aufmerksam zu machen; BESCHLIESST die folgenden Überlegungen hinsichtlich des Berichts des Überprüfungsorgans der Gemeinde Eppan a.d.W. über den Haushaltsvoranschlag 2012 zur Kenntnis zu bringen. II) Landesstabilitätspakt für das Jahr 2012 Bekanntlich ist die Festsetzung des Ausmaßes des Beitrags der Gemeinden der Provinz Bozen an den Zielvorgaben der öffentlichen Finanzen, in Durchführung der Bestimmungen laut Art.32, Absatz 13, des Gesetzes vom 12. November 2011, Nr.183 (Stabilitätsgesetz 2012) und laut Art. 7, Absatz 3, des Landesgesetzes vom 21 Dezember 2011, Nr. 15, Teil der Abkommen über die Lokalfinanzen zwischen dem Rat der Gemeinden und dem Landeshauptmann. Für das Jahr 2012 wurde dieses Abkommen, in Durchführung von Titel III des Abkommens über die Lokalfinanzen für das Jahr 2012, das von diesen am 21. Dezember 2011 unterzeichnet wurde, am 16. April 2012 unterschrieben. In Übereinstimmung mit den geltenden Bestimmungen wurden die Ziele für die 116 Gemeinden in Form des Finanzsaldos bezogen auf die gemischte Kompetenz mit dem Ziel ausgedrückt, 2012 Einsparungen von insgesamt 14 Millionen Euro zu erreichen. Das Einsparungsziel der Gemeinde Eppan a.d.W. beträgt 275.800,88 Euro. Es ist festzustellen, dass die Unterzeichnung des Abkommens über die Lokalfinanzen, welches die Zielvorgabe quantifiziert, nach der Genehmigung des Haushaltsvoranschlags erfolgte (Beschluss des Gemeinderates vom 21. Dezember 2011, Nr. 87). Ein solcher “modus operandi” stellt – nach Ansicht der Sektion – eine Abwertung der wesentlichen Funktion der Programmierung dar, welche dem Haushaltsvoranschlag zukommt, in Anbetracht dessen, dass der Stabilitätspakt eine Vorbedingung für den Haushaltsplan ist (vgl. Rechnungshof, Kontrollsektion für die Region Lombardei Nr. 421/2010 PAR). Zu diesem Zweck regelt eine eigene Bestimmung (Art. 31, Absatz 18, des Gesetzes Nr. 183/2011) die Auswirkungen der Vorgaben des Paktes auf den Haushaltsvoranschlag (vgl. auch das Rundschreiben der „Ragioneria Generale dello Stato“ Nr. 5/2012) und sieht verpflichtend vor, dem Haushaltsvoranschlag eine Aufstellung mit den kompetenz- und kassabezogenen Veranschlagungen der für den internen Stabilitätspakt wichtigen Gesamtposten beizulegen. Wenn auch keine spezifische Gesetzesvorschrift auf Landesebene besteht, so ist diese Sektion doch der Ansicht, dass die vorherige Festlegung der finanziellen Bindungen der Genehmigung des Haushaltsvoranschlags vorausgehen müsste, auch um es dem Überprüfungsorgan, das im vorgesehenen Gutachten zum Haushaltsvoranschlag über die Kohärenz, Übereinstimmung und buchhalterische Zuverlässigkeit der Angaben befinden muss, zu ermöglichen, über alle notwendigen Elemente für eine angemessene Bewertung zu verfügen. Es wird aber zur Kenntnis genommen, dass das Überprüfungsorgan der Gemeinde Eppan a.d.W. bei der Überprüfung der Kohärenz des Haushaltsansatzes 2012, mit den genannten Zielen, festgestellt hat, dass der Haushaltsvoranschlag mit den Vorgaben der vereinbarten Zielsetzungen übereinstimmt. Die Aufsichtskörperschaft, die im Sinne von Art. 79, dritter Absatz, des Statuts dafür zuständig ist, „…die aus dem internen Stabilitätspakt resultierenden Verpflichtungen festzulegen und die Koordinierungsbefugnisse gegenüber den örtlichen Körperschaften wahrzunehmen…“, ist aufgefordert, in Zukunft dem Gesagten Rechnung zu tragen. II) Der Grundsatz der Transparenz bei der Information Bezüglich der Transparenz der Verwaltungstätigkeit hat der Gemeindenverband der Provinz Bozen, in Durchführung des Verfassungsgrundsatzes ihres guten Funktionierens, im Laufe der 8 Untersuchungstätigkeit hinsichtlich der folgenden Aspekte eine Anfrage zur Klärung vorgebracht: d) Veröffentlichung der Liste der externen Mitarbeiter der örtlichen Körperschaften und Notwendigkeit der Übernahme der staatlichen Gesetzesbestimmungen (Art. 3, Absatz 54, des Gesetzes Nr. 244/2007) mit Regionalgesetz; e) Veröffentlichung der Aufträge bei Organisationen mit Gemeindebeteiligung im Sinne von Art. 28, Absatz 2 bis, des Landesgesetzes Nr. 17/1993; f) Pflicht der Veröffentlichung der curricula vitae der Führungskräfte im Sinne von Art. 4 des Regionalgesetzes Nr. 2/2012. Davon ausgehend, dass Art. 16 des gesetzesvertretenden Dekrets Nr. 150/2009 vorsieht, dass in den regionalen Rechtsordnungen und in jenen der örtlichen Körperschaften nur die Absätze 1 und 3 von Art. 11 (Transparenz verstanden als völlige Zugänglichkeit) des genannten Dekrets direkt zur Anwendung kommen und dass Art. 4 des Regionalgesetzes Nr. 2/2012 die Art der Transparenz betreffend die Führungsaufträge nun ausdrücklich geregelt hat, weist der Senat darauf hin, dass die vom Gesetz Nr. 244/2007 vorgesehenen Bestimmungen im Bereich der Veröffentlichung der Aufträge die Materie der Verwaltungsgerichtsbarkeit und der Zivilgesetzgebung betreffen, welche unter die ausschließliche Gesetzgebungskompetenz des Staates fallen (vgl. ex plurimis Urteil des Verfassungsgerichts Nr. 184/2007; Urteil des Rechnungshofs, Rechtsprechungssektion Trentino-Alto Adige/Südtirol – mit Sitz in Trient Nr. 59/2009). Was hingegen die Aufträge an Präsidenten und Mitglieder der Verwaltungsräte von Gesellschaften mit Gemeindebeteiligung, auch in indirekter Form, angeht, erscheint es nach Meinung der Sektion notwendig, dass die auf der Webseite des Südtiroler Bürgernetzes vorgesehene Kundmachung (http://www.provinz.bz.it/de/default.asp) auch auf den einzelnen Webseiten der örtlichen Körperschaften, über einen eigenen link, einsehbar ist. Der Senat unterstreicht jedenfalls die Wichtigkeit, innerhalb von drei Monaten nach Inkrafttreten des Regionalgesetzes vom 25. Mai 2012, Nr. 2, (Änderungen zur Personalordnung der Gemeindeverwaltungen) den Ratsbeschluss laut Art. 4 des genannten Gesetzes zu fassen, welcher neue Grundsätze der Aufwertung der Transparenz, des Verdientes und der Produktivität der Arbeit auf lokaler Ebene bestätigt hat, und die publik zu machenden Daten und Informationen zu erheben, darunter die Tätigkeit der Strukturen und des Personals, die Kundenzufriedenheit, die auf den Gebarungsverlauf bezogenen Indikatoren, die Entlohnung des Gemeindesekretärs und der Inhaber von Führungsaufträgen, die Abwesenheiten des Personals. In dieser Sache hat der Gemeindenverband der Provinz Bozen mit Schreiben vom 8. September 2012 mitgeteilt, eine Arbeitsgruppe zur Ausarbeitung eines „Muster-Reglements“ eingerichtet zu haben. IV) Gutachten des Organs der wirtschaftlichen und finanziellen Überprüfung über den Vorschlag des Haushaltsansatzes Erfordernisse der Homogenität und Vergleichbarkeit der finanzbezogenen Informationen legen das Erstellen des verbindlichen Gutachtens laut Art. 43 des D.P.R.A. vom 28. Mai 1999, Nr. 4/L, nach einheitlichen Vorlagen nahe (erwähnt seien, zum Beispiel, der Vordruck des Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti und der Esperti Contabili, das Dokument “Aufsichts- und Kontrollgrundsätze der örtlichen Körperschaften” vom November 2011, das von der Arbeitsgruppe desselben Rates verfasst wurde, und die von der Associazione Nazionale dei Certificatori e Revisori Enti locali/Club dei Revisori erarbeiteten Formblätter). Dies auch für eine zweckdienliche Abstimmung, im Sinne der Zusammenarbeit, mit den externen Kontrollen des Rechnungshofs. IV) Ausgewogenheit des Haushalts Aus den von der Gemeinde Eppan a.d.W. gelieferten Unterlagen geht hervor, dass die Ausgewogenheit beim laufenden Anteil des Haushaltsvoranschlags gesichert ist, unter anderem 9 mit der, wiewohl gesetzlich vorgesehenen, Verwendung von Posten außerordentlicher Einnahmen (Anteile von Erschließungskosten). Nach Ansicht des Senats legen Bestimmungen einer gesunden Gebarung das Erreichen einer strukturellen Ausgewogenheit beim laufenden Anteil des Haushalts in Anbetracht der Tatsache nahe, dass die Verwendung von una tantum Einnahmen nicht die Gewähr gibt, dass sie sich in den folgenden Haushalten im selben Ausmaß wiederholen. Immer mit demselben Ziel sei auf die Wichtigkeit einer sorgfältigen Prüfung der Zweckbestimmung der Einnahmen und der Natur der Ausgaben una tantum vonseiten des Überprüfungsorgans hingewiesen, da es sich um “Bilanzposten mit außerordentlichem Charakter, die aufgrund ihrer Natur nicht vorhersehbar sind“ handelt (vgl. Mitteilungen der Abteilung Örtliche Körperschaften der Autonomen Provinz Bozen Nr. 19/2003 und Nr. 12/2011). Für eventuelle kompetenzbezogene Maßnahmen der Körperschaft sei gesagt, dass das Überprüfungsorgan unter den dem Rechnungshof gelieferten Daten Einnahmen mit einmaligem Charakter angegeben hat, deren Betrag nicht ganz mit den in der Anlage des Haushaltsvoranschlags aufscheinenden Daten übereinstimmt (vgl. Bemerkungen der Aufsichtsbehörde in den Prämissen). Schließlich sei darauf hingewiesen, dass es im Sinne des Grundsatzes der Vorsicht angebracht wäre, einen eigenen Wertberichtigungsfonds betreffend die mehr als fünf Jahre alten Aktivrückstände in die Kostenvoranschläge der Körperschaften vorzusehen, in Übereinstimmung mit dem, was Art. 6, Absatz 17, des Gesetzesdekrets vom 6. Juli 2012, Nr. 95, umgewandelt in das Gesetz vom 7. August 2012, Nr. 135, vorsieht. V) Interne Kontrollen Im Sinne von Art. 3 des Regionalgesetzes Nr. 2/2012 gilt: “Zur Anwendung der Gebarungskontrolle gemäß Artikel 17, Absätze 99 und 100, des Regionalgesetzes Nr. 10/1998 und zur Gewährleistung der Rechtsmäßigkeit und Ordnungsmäßigkeit der Akte, der Wirksamkeit, Effizienz und Wirtschaftlichkeit von Verfahren und Tätigkeiten sowie deren Übereinstimmung mit dem Inhalt der Planungsinstrumente, kann in der Gemeindesatzung vorgesehen werden, dass der Gemeindenverband der jeweiligen Provinz mit der Unterstützung, Kontrolle und Revision der Verwaltungstätigkeit beauftragt wird.” Hinsichtlich der Tätigkeit der internen Überprüfung sei hervorgehoben, dass Art. 3 (Stärkung der Kontrollen im Bereich örtliche Körperschaften) des Gesetzesdekrets vom 10. Oktober 2012, Nr. 174, das in Umwandlung begriffen ist, durch die Abänderung von Art. 148 (Kontrolle des Rechnungshofs) des gesetzesvertretenden Dekrets vom 18. August 2000, Nr. 267, in geltender Fassung (Einheitstext der Gesetze über die Regelung der örtlichen Körperschaften), semesterbezogene Überprüfungen über die Rechtmäßigkeit der Gebarungen und der Angemessenheit des internen Kontrollsystems vorgesehen hat, mit der Pflicht der Übermittlung der entsprechenden Ergebnisse an die regionalen Kontrollsektionen des Rechnungshofs. Außerdem sieht der genannte Artikel zum Schluss “…im Falle festgestellten Fehlens oder der Unangemessenheit der Mittel und Methoden …” auch eine neue Möglichkeit der Amtshaftung vor, wobei diese Materie der ausschließlichen Zuständigkeit des Staates vorbehalten ist. Bekanntlich werden die Bestimmungen des genannten Einheitstextes auch auf die Regionen mit Sonderstatut und auf die autonomen Provinzen von Trient und Bozen angewandt, wenn sie mit den Befugnissen der Statuten und den entsprechenden Durchführungsbestimmungen vereinbar sind (vgl. Art. 1, Absatz 2, des Gv. D. Nr. 267/2000). Diesbezüglich sehen Art. 79, dritter Absatz, des Autonomiestatuts und Art. 3-bis des D.P.R. Nr. 305/1988 die Pflicht der Übermittlung der Ergebnisse der von der Autonomen Provinz Bozen durchgeführten Kontrollen über eine gesunde Gebarung der örtlichen Körperschaften an die zuständige Sektion des Rechnungshofs bereits vor. 10 VERFÜGT - dass der gegenständliche Beschluss dem Bürgermeister der Gemeinde Eppan an der Weinstraße, dem Überprüfungsorgan der Gemeinde sowie, zuständigkeitshalber, dem Präsidenten des Landtags, dem Landeshauptmann der Autonomen Provinz Bozen und dem Rat der Gemeinden übermittelt wird. So beschlossen in der nichtöffentlichen Sitzung in Bozen am 23.10.2012. Der Präsident Raffaele DAINELLI (gez.) Der Berichterstatter Alessandro PALLAORO (gez.) Der Ko-Berichterstatter Josef Hermann RÖSSLER (gez.) Hinterlegt im Sekretariat am 08.11.2012 Der Amtsleiter Peter WERTH (gez.) Übersetzt von Robert Kalser (gez.) Bozen, den 08.11.2012 11