Sede di Bolzano - Delibera

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Sede di Bolzano - Delibera
Deliberazione n. 4/2012/PRSP
REPUBBLICA ITALIANA
LA
Corte dei Conti
in
Sezione di controllo per la regione Trentino-Alto Adige/Südtirol
Sede di Bolzano
composta dai magistrati:
Presidente:
Consigliere
Consigliere:
dott. Raffaele DAINELLI
dott. Josef Hermann RÖSSLER
dott. Alessandro PALLAORO
nella Camera di consiglio del 23 ottobre 2012 per deliberare in ordine alla sana gestione
finanziaria del Comune di Appiano sulla Strada del Vino – bilancio di previsione 2012;
VISTO l’art. 100, secondo comma, della Costituzione;
VISTO l’art. 79, terzo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto
1972, n. 670 di approvazione dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto
Adige/Südtirol;
VISTO l’art. 6, comma 3-ter, del decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988,
n. 305, e successive modifiche ed integrazioni, concernente norme di attuazione dello Statuto
speciale per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol per l’istituzione delle Sezioni di controllo
della Corte dei conti di Trento e di Bolzano;
VISTO il Testo Unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con R.D. 12 luglio 1934,
n. 1214, e successive modificazioni;
VISTA la legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante disposizioni in materia di giurisdizione e
controllo della Corte dei conti;
VISTA la legge 5 giugno 2003, n. 131, recante disposizioni per l’adeguamento
dell’ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3;
VISTO l’art. 1, commi 166 e seguenti, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge
finanziaria per il 2006), che fa obbligo agli organi di revisione degli enti locali di inviare alle
Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti relazioni apposite in ordine ai bilanci
preventivi e ai rendiconti degli enti;
VISTO il regolamento n. 14/2000 per l’organizzazione delle funzioni di controllo della
Corte dei conti, deliberato dalle Sezioni Riunite della Corte dei conti in data 16 giugno 2000 e
successive modifiche e integrazioni;
VISTO il parere delle Sezioni Riunite della Corte dei conti in sede consultiva n. 1/2011;
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VISTA la deliberazione n. 4/2011 della Sezione di controllo di Bolzano della Corte dei
conti che ha approvato il programma dei controlli e delle analisi per l’anno 2012;
VISTA la delibera n. 10/AUT/2012/INPR della Sezione delle Autonomie della Corte dei
conti che ha approvato le linee guida ed i criteri cui devono attenersi, ai sensi dell’art. 1,
commi 166 e seguenti, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, gli organi di revisione economico
– finanziaria degli enti locali nella predisposizione delle relazioni sul bilancio di previsione
dell’esercizio 2012;
VISTA la nota del Presidente della Sezione di controllo di Bolzano della Corte dei conti in
data 3 maggio 2012 di invio dei suddetti questionari con le integrazioni e le modifiche che
tengono conto delle peculiarità della disciplina normativa locale;
PRESA VISIONE della relazione trasmessa in data 20 giugno 2012 alla Sezione di
controllo di Bolzano dall’Organo di revisione economico - finanziaria del Comune di Appiano
s.S.d.V.;
VISTE le note dell’Organo di revisione pervenute il 30 agosto 2012 e il 12 settembre 2012
in risposta alla richiesta di chiarimenti istruttori del 31 luglio 2012;
VISTE le osservazioni trasmesse dalla Ripartizione Enti locali della Provincia autonoma di
Bolzano, nell’esercizio della funzione di vigilanza, a seguito del controllo da parte del
competente Ufficio (nota in data 1. ottobre 2012 prot. 525319);
VISTA l’ordinanza in data 19 ottobre 2012 con la quale il Presidente della Sezione di
controllo di Bolzano ha convocato il Collegio per il giorno 23 ottobre 2012;
UDITI nella Camera di consiglio del giorno 23 ottobre 2012 i relatori Consiglieri
Alessandro Pallaoro e Josef Hermann Rössler ed esaminata la documentazione agli atti;
CONSIDERATO
- che la citata legge n. 266/2005 prevede l’adozione di specifiche pronunce nelle ipotesi
di constatate “gravi irregolarità”, fenomeno che rileva, secondo le indicazioni delle linee guida
approvate dalla Sezione delle autonomie della Corte dei conti “se attinente a questioni
strettamente finanziarie e contabili significative laddove possano essere compromessi gli
equilibri di bilancio e vanificata la realizzazione degli obiettivi” e che le caratteristiche del
controllo di tipo collaborativo suggeriscono di segnalare agli enti anche irregolarità contabili
non gravi o meri sintomi di precarietà;
- che, pertanto, la Sezione di controllo di Bolzano considera suscettibile di segnalazione
ogni forma di irregolarità contabile anche non grave con la finalità, preventiva e collaborativa,
di “avvisare” gli Organi dell’Ente locale e dell’Ente di vigilanza per l’adozione delle opportune
misure correttive;
DELIBERA
di segnalare le seguenti considerazioni in ordine alla relazione dell’Organo di revisione del
Comune di Appiano s.S.d.V. sul bilancio di previsione 2012.
I) Patto di stabilità provinciale per l’anno 2012
Come è noto, in attuazione delle disposizioni di cui all’art.32, comma 13, della legge 12
novembre 2011, n.183 (legge di stabilità 2012) e dell’ art. 7, comma 3, della legge provinciale
del 21 dicembre 2011, n. 15, la determinazione della misura del concorso agli obiettivi di
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finanza pubblica da parte dei comuni della provincia di Bolzano è demandata agli accordi sulla
finanza locale tra il Consiglio dei Comuni ed il Presidente della Provincia. Per l’anno 2012 tale
accordo è stato sottoscritto in data 16 aprile 2012, in attuazione del titolo III dell’accordo sulla
finanza locale per l’anno 2012 stipulato tra i medesimi soggetti in data 21 dicembre 2011. In
linea con le disposizioni in vigore, gli obiettivi per i 116 comuni sono espressi con le modalità
del saldo finanziario in termini di competenza mista, al fine di raggiungere nel 2012 un
risparmio complessivo di 14 milioni di euro. In particolare, l’obiettivo del Comune di Appiano
s.S.d.V. è pari a euro 275.800,88.
Si constata che la stipulazione dell’Accordo sulla finanza locale che quantifica l’obiettivo è
posteriore rispetto all’approvazione del bilancio di previsione (delibera del Consiglio comunale
n. 87 del 21 dicembre 2011).
Un tale “modus operandi” rappresenta – ad avviso della Sezione - uno svilimento
dell’essenziale funzione di programmazione che il bilancio di previsione riveste, posto che il
patto di stabilità costituisce un presupposto del documento previsionale (cfr. Corte dei conti,
Sezione di controllo per la Regione Lombardia n. 421/2010 PAR). A tal fine un’apposita norma
(l’art. 31, comma 18, della legge n. 183/2011) disciplina i riflessi delle regole del patto sulle
previsioni di bilancio (cfr. anche la circolare della Ragioneria Generale dello Stato n. 5/2012),
prevedendo l’obbligo di allegare al bilancio di previsione un prospetto contenente le previsioni,
di competenza e di cassa, degli aggregati rilevanti ai fini del patto di stabilità interno.
Pur in assenza di specifica previsione di legge a livello locale, questa Sezione ritiene che la
predeterminazione dei vincoli finanziari dovrebbe essere antecedente all’approvazione dei
bilanci di previsione, anche al fine di consentire all’Organo di revisione, chiamato a
pronunciarsi sulla coerenza, congruità ed attendibilità contabile dei dati in sede del previsto
parere sulla proposta del bilancio di previsione, di disporre di tutti gli elementi necessari per
un’adeguata valutazione.
Si prende atto, peraltro, che in sede di dimostrazione della coerenza delle previsioni del
bilancio 2012 con i citati obiettivi, l’Organo di revisione del Comune di Appiano s.S.d.V. ha
evidenziato una previsione di bilancio in linea con il raggiungimento delle finalità pattuite.
L’Ente vigilante, a cui è demandato, ai sensi dell’art. 79, terzo comma, dello Statuto,
“…stabilire gli obblighi relativi al patto di stabilità interno e provvedere alle funzioni di
coordinamento con riferimento agli enti locali…” è invitato a tener conto, per l’avvenire, di
quanto segnalato.
II) Il principio informatore della trasparenza
Riguardo alla trasparenza dell’attività amministrativa, in attuazione del principio costituzionale
di buon andamento, nel corso dell’attività istruttoria il Consorzio dei Comuni della Provincia di
Bolzano ha formulato richiesta di chiarimenti in merito ai seguenti aspetti:
a) pubblicazione dell’elenco dei collaboratori esterni degli enti locali e necessità di
recepimento delle disposizioni di legge statale (art. 3, comma 54, della legge n.
244/2007) con legge regionale;
b) pubblicazione degli incarichi in organismi partecipati ai sensi dell’art. 28, comma 2 bis,
della legge provinciale n. 17/1993;
c) obbligo di pubblicazione dei curricula vitae dei dirigenti ai sensi dell’art. 4 della legge
regionale n. 2/2012.
Fermo restando che l’art. 16 del decreto legislativo n. 150/2009 prevede che negli ordinamenti
regionali e in quelli degli enti locali trovano diretta applicazione i soli commi 1 e 3 dell’art. 11
(trasparenza intesa come accessibilità totale) del citato decreto e che l’art. 4 della legge
regionale n. 2/2012 ha ora espressamente disciplinato il profilo concernente la trasparenza
degli incarichi dirigenziali, evidenzia il Collegio che le norme in materia di pubblicazione degli
incarichi previste dalla legge n. 244/2007 investono le materie della giurisdizione
amministrativa e dell’ordinamento civile, rientranti nella competenza legislativa esclusiva dello
Stato (cfr. ex plurimis sentenza della Corte costituzionale n. 184/2007; sentenza della Corte
dei conti, Sezione giurisdizionale Trentino- Alto Adige - sede di Trento n. 59/2009).
Per quanto concerne, invece, gli incarichi di presidente o di membro dei Consigli di società
partecipate, anche in forma indiretta, parrebbe necessario, ad avviso della Sezione, che la
prevista
pubblicità
sul
sito
della
rete
civica
dell’Alto
Adige
3
(http://www.provincia.bz.it/it/default.asp) sia consultabile anche attraverso apposito link sui
singoli siti informatici degli enti locali.
Il Collegio sottolinea, in ogni caso, l’importanza di adottare, entro 3 mesi dall’entrata in vigore
della legge regionale 25 maggio 2012, n. 2 (Modifiche all’ordinamento del personale delle
amministrazioni comunali), l’apposito atto consiliare di cui all’art. 4 della citata legge, che ha
affermato nuovi principi di valorizzazione della trasparenza, del merito e della produttività del
lavoro locale, onde individuare i dati e le informazioni da rendere pubblici, fra i quali, l’attività
delle strutture e del personale, la soddisfazione dei cittadini, gli indicatori relativi agli
andamenti gestionali, la retribuzione del Segretario comunale e dei titolari di incarichi
dirigenziali, le assenze del personale. In argomento, con nota dell’ 8 settembre 2012 il
Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano ha comunicato di aver costituito un apposito
gruppo di lavoro per l’elaborazione di un “regolamento tipo”.
III)
Parere dell’Organo di revisione economico-finanziaria sulla proposta del
bilancio di previsione
Esigenze di omogeneità e di comparabilità delle informazioni finanziarie consiglierebbero la
redazione del parere obbligatorio, di cui all’art. 43 del d.P.G.R. 28 maggio 1999, n. 4/L,
secondo modelli uniformi (si citano, ad esempio, il modulo del Consiglio Nazionale dei Dottori
Commercialisti e degli Esperti Contabili, il documento “Principi di vigilanza e di controllo degli
enti locali” del novembre 2011 redatto dall’apposito gruppo di lavoro del Consiglio medesimo e
la modulistica predisposta dall’Associazione Nazionale dei Certificatori e Revisori Enti
locali/Club dei Revisori).
Ciò anche al fine di un proficuo raccordo, in un ottica collaborativa, con i controlli esterni
affidati alla Corte dei conti.
IV) Equilibri di bilancio
Dai prospetti forniti dal Comune di Appiano s.S.d.V. risulta che l’ equilibrio di parte corrente del
bilancio di previsione è assicurato, fra l’altro, con l’utilizzo, seppure normativamente previsto,
di poste di entrate straordinarie (quote di oneri di urbanizzazione).
Ad avviso del Collegio, canoni di sana gestione suggeriscono il raggiungimento di un equilibrio
strutturale di parte corrente del bilancio, atteso che il ricorso all’utilizzo di entrate una tantum
non da certezza di ripetersi nella stessa misura negli esercizi successivi.
Sempre ai medesimi fini si rammenta l’importanza di un accurato esame da parte dell’Organo
di revisione della destinazione delle entrate e della natura delle spese una tantum, trattandosi
di “voci di bilancio che hanno carattere straordinario, che per loro natura non sono prevedibili”
(cfr. comunicazioni della Ripartizione Enti locali della Provincia autonoma di Bolzano n.
19/2003 e n. 12/2011).
Per le eventuali misure di competenza dell’Ente si segnala che l’Organo di revisione ha
indicato, tra i dati forniti alla Corte, entrate aventi carattere non ripetitivo il cui importo non
coincide pienamente con i dati presenti nell’allegato al bilancio di previsione (cfr. osservazioni
dell’Amministrazione vigilante citate nelle premesse).
Infine, si fa presente che conformemente al principio di prudenza, occorrerebbe preveder l’
iscrizione nei bilanci degli enti di apposito fondo svalutazione crediti relativamente ai residui
attivi aventi anzianità superiore ai 5 anni, in linea con quanto disposto dall’art. 6, comma 17,
del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con legge 7 agosto 2012, n. 135.
V) Controlli interni
Ai sensi dell’art. 3 della legge regionale n. 2/2012 “ per l’applicazione del controllo di gestione
di cui all’art. 17 commi 99 e 100 della legge regionale n. 10 del 1998 e per garantire la
legittimità e la regolarità degli atti, l’efficacia, l’efficienza e l’economicità di procedure ed
attività e la loro rispondenza agli strumenti di pianificazione lo Statuto comunale può
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prevedere di affidare al Consorzio dei Comuni della rispettiva provincia il servizio di supporto,
di controllo e di revisione dell’attività amministrativa”.
Con riguardo all’attività di revisione interna, si evidenzia che l’art. 3 (rafforzamento dei
controlli in materia di enti locali) del decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, in corso di
conversione, modificando l’art. 148 (controllo della Corte dei conti) del decreto legislativo 18
agosto 2000, n. 267 e successive modificazioni (testo unico delle leggi sull’ordinamento degli
enti locali), ha previsto verifiche, con cadenza semestrale, sulla regolarità delle gestioni e
sull’adeguatezza del sistema dei controlli interni, con obbligo di trasmissione dei relativi esiti
alle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti. Inoltre, l’ultimo periodo del citato
articolo contempla “…in caso di rilevata assenza od inadeguatezza degli strumenti e delle
metodologie …” una nuova ipotesi di responsabilità amministrativa, materia questa che è
riservata alla competenza esclusiva dello Stato.
Com’è noto, le disposizioni del richiamato testo unico si applicano anche alle Regioni a statuto
speciale ed alle Province autonome di Trento e di Bolzano se compatibili con le attribuzioni
previste dagli statuti e dalle relative norme di attuazione (cfr. art. 1, comma 2, del d.lgs. n.
267/2000). Al riguardo, l’art. 79, terzo comma, dello Statuto di autonomia e l’art. 3-bis del
d.P.R. n. 305/1988, prevedono già l’obbligo di trasmissione degli esiti dei controlli svolti dalla
Provincia autonoma di Bolzano sulla sana gestione degli enti locali alla competente Sezione
della Corte dei conti.
DISPONE
- che la presente deliberazione sia trasmessa al Sindaco del Comune di Appiano sulla Strada
del Vino, all’Organo di revisione del Comune, nonché, per quanto di competenza, al Presidente
del Consiglio provinciale, al Presidente della Provincia autonoma di Bolzano e al Consiglio dei
Comuni.
Così deciso in Bolzano, nella Camera di Consiglio del 23.10.2012.
Il Presidente
(f.to) Raffaele DAINELLI
Il Relatore
(f.to) Alessandro PALLAORO
Il Correlatore
(f.to) Josef Hermann RÖSSLER
Depositata in segreteria il giorno 08.11.2012
Il Dirigente
(f.to) Peter WERTH
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ÜBERSETZUNG
Beschluss Nr. 4/2012/PRSP
REPUBLIK ITALIEN
DER
RECHNUNGSHOF
als
Kontrollsektion für die Region Trentino-Alto Adige/Südtirol
Sitz Bozen
zusammengesetzt aus den Richtern:
Präsident:
Rat:
Rat:
Dr. Raffaele DAINELLI
Dr. Josef Hermann RÖSSLER
Dr. Alessandro PALLAORO
in der nichtöffentlichen Sitzung vom 23. Oktober 2012 zur Beschlussfassung betreffend
eine gesunde Finanzgebarung der Gemeinde Eppan an der Weinstraße – Haushaltsvoranschlag
2012;
nach Einsichtnahme in Art. 100, zweiter Absatz, der Verfassung;
nach Einsichtnahme in Art. 79, dritter Absatz, des Dekrets des Präsidenten der Republik
vom 31. August 1972, Nr. 670, betreffend die Genehmigung des Sonderstatuts für die Region
Trentino-Alto Adige/Südtirol;
nach Einsichtnahme in Art. 6, Absatz 3-ter, des Dekrets des Präsidenten der Republik
vom 15. Juli 1988, Nr. 305, in geltender Fassung, betreffend die Durchführungsverordnungen
des Sonderstatuts für die Region Trentino-Alto Adige/Südtirol zur Errichtung der
Kontrollsektionen des Rechnungshofs von Trient und Bozen;
nach Einsichtnahme in den Einheitstext der Gesetze zum Rechnungshof, genehmigt mit
Königlichem Dekret vom 12. Juli 1934, Nr. 1214, in geltender Fassung;
nach Einsichtnahme in das Gesetz vom 14. Januar 1994, Nr. 20, betreffend Vorschriften
über die Gerichtsbarkeit und die Kontrolle des Rechnungshofs;
nach Einsichtnahme in das Gesetz vom 5. Juni 2003, Nr. 131, betreffend Vorschriften für
die Anpassung der Rechtsordnung der Republik an das Verfassungsgesetz vom 18. Oktober
2001, Nr. 3;
nach Einsichtnahme in Art. 1, Absätze 166 und folgende, des Gesetzesdekrets vom 23.
Dezember 2005, Nr. 266 (Finanzgesetz für das Jahr 2006), das die Überprüfungsorgane der
örtlichen
Körperschaften
verpflichtet,
die
einschlägigen
Berichte
über
die
Haushaltsvoranschläge und die Jahresabrechnungen der Körperschaften an die regionalen
Kontrollsektionen des Rechnungshofs zu übermitteln;
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nach Einsichtnahme in die Verordnung Nr. 14/2000 zur Organisation der
Kontrollfunktionen des Rechnungshofs, genehmigt mit Beschluss der Vereinigten Sektionen
vom 16. Juni 2000, Nr. 14, in geltender Fassung;
nach Einsichtnahme in das Gutachten der Vereinigten Sektionen des Rechnungshofs in
ihrer beratenden Funktion Nr. 1/2011;
nach Einsichtnahme in den Beschluss Nr. 4/2011 der Kontrollsektion Bozen des
Rechnungshofs, mit dem das Programm der Kontrollen und Analysen für das Jahr 2012
verabschiedet wurde;
nach Einsichtnahme in den Beschluss Nr. 10/AUT/2012/INPR der Sektion der Autonomien
des Rechnungshofs, mit welchem die Richtlinien und Kriterien verabschiedet wurden, an
welche sich die Organe der wirtschaftlichen und finanziellen Überprüfung der örtlichen
Körperschaften bei der Abfassung der Berichte über den Haushaltsvoranschlag 2012, im Sinne
von Art. 1, Absätze 166 und folgende, des Gesetzes vom 23. Dezember 2005, Nr. 266, halten
müssen;
nach Einsichtnahme in das Schreiben des Präsidenten der Kontrollsektion Bozen des
Rechnungshofs vom 3. Mai 2012 zur Übermittlung der unten genannten Fragebögen, mit den
Ergänzungen und Abänderungen, die der Besonderheit der lokalen Gesetzesregelung Rechnung
tragen;
nach Einsichtnahme in den Bericht, der am 20. Juni 2012 vom Organ für die
wirtschaftliche und finanzielle Überprüfung der Gemeinde Eppan a.d.W. der Kontrollsektion
Bozen übermittelt wurde;
nach Einsichtnahme in die am 30. August 2012 und am 12. September 2012, in
Beantwortung der Untersuchungsanfrage um Klärung vom 31. Juli 2012, eingegangenen
Schreiben des Überprüfungsorgans;
nach Einsichtnahme in die von der Abteilung Örtliche Körperschaften der Autonomen
Provinz Bozen in Ausübung ihrer Aufsichtsfunktion übermittelten Bemerkungen infolge der
Kontrolle vonseiten des zuständigen Amtes (Schreiben vom 1. Oktober 2012, Prot. 525319);
nach Einsichtnahme in die Verfügung vom 19. Oktober 2012, mit der der Präsident der
Kontrollsektion Bozen den Senat für den 23. Oktober 2012 einberufen hat;
nach Anhörung der berichterstattenden Räte Alessandro Pallaoro und Josef Hermann
Rössler in der nichtöffentlichen Sitzung vom 23. Oktober 2012 und nach Prüfung der
aktenkundigen Unterlagen;
IN
ANBETRACHT
- des Gesetzes Nr. 266/2005, das beim Vorliegen “grober Unregelmäßigkeiten” vorsieht,
dass entsprechende Feststellungen ausgesprochen werden, wenn es sich, laut den Richtlinien
der Sektion der Autonomien des Rechnungshofs, “um bedeutende finanzielle und
buchhalterische Angelegenheiten im engen Sinne handelt, und zwar dort, wo die
Ausgewogenheit der Bilanz gefährdet ist und die Zielerreichung verfehlt wird”, und der
Zweckmäßigkeit, die Körperschaften, im Sinne des kooperativen Charakters der Kontrolle,
auch auf nicht schwerwiegende buchhalterische Unregelmäßigkeiten oder auf einfache
Anzeichen von Mängeln hinzuweisen;
- dass also die Kontrollsektion Bozen den Hinweis auf jede Form von buchhalterischer,
auch nicht schwerwiegender Unregelmäßigkeit für angebracht erachtet, mit dem Ziel, die
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Organe der örtlichen Körperschaft und der Aufsichtsbehörde zum Ergreifen der geeigneten
Maßnahmen im Voraus und im Sinne der Zusammenarbeit darauf aufmerksam zu machen;
BESCHLIESST
die folgenden Überlegungen hinsichtlich des Berichts des Überprüfungsorgans der Gemeinde
Eppan a.d.W. über den Haushaltsvoranschlag 2012 zur Kenntnis zu bringen.
II) Landesstabilitätspakt für das Jahr 2012
Bekanntlich ist die Festsetzung des Ausmaßes des Beitrags der Gemeinden der Provinz Bozen
an den Zielvorgaben der öffentlichen Finanzen, in Durchführung der Bestimmungen laut
Art.32, Absatz 13, des Gesetzes vom 12. November 2011, Nr.183 (Stabilitätsgesetz 2012) und
laut Art. 7, Absatz 3, des Landesgesetzes vom 21 Dezember 2011, Nr. 15, Teil der Abkommen
über die Lokalfinanzen zwischen dem Rat der Gemeinden und dem Landeshauptmann. Für das
Jahr 2012 wurde dieses Abkommen, in Durchführung von Titel III des Abkommens über die
Lokalfinanzen für das Jahr 2012, das von diesen am 21. Dezember 2011 unterzeichnet wurde,
am 16. April 2012 unterschrieben. In Übereinstimmung mit den geltenden Bestimmungen
wurden die Ziele für die 116 Gemeinden in Form des Finanzsaldos bezogen auf die gemischte
Kompetenz mit dem Ziel ausgedrückt, 2012 Einsparungen von insgesamt 14 Millionen Euro zu
erreichen. Das Einsparungsziel der Gemeinde Eppan a.d.W. beträgt 275.800,88 Euro.
Es ist festzustellen, dass die Unterzeichnung des Abkommens über die Lokalfinanzen, welches
die Zielvorgabe quantifiziert, nach der Genehmigung des Haushaltsvoranschlags erfolgte
(Beschluss des Gemeinderates vom 21. Dezember 2011, Nr. 87).
Ein solcher “modus operandi” stellt – nach Ansicht der Sektion – eine Abwertung der
wesentlichen Funktion der Programmierung dar, welche dem Haushaltsvoranschlag zukommt,
in Anbetracht dessen, dass der Stabilitätspakt eine Vorbedingung für den Haushaltsplan ist
(vgl. Rechnungshof, Kontrollsektion für die Region Lombardei Nr. 421/2010 PAR). Zu diesem
Zweck regelt eine eigene Bestimmung (Art. 31, Absatz 18, des Gesetzes Nr. 183/2011) die
Auswirkungen der Vorgaben des Paktes auf den Haushaltsvoranschlag (vgl. auch das
Rundschreiben der „Ragioneria Generale dello Stato“ Nr. 5/2012) und sieht verpflichtend vor,
dem Haushaltsvoranschlag eine Aufstellung mit den kompetenz- und kassabezogenen
Veranschlagungen der für den internen Stabilitätspakt wichtigen Gesamtposten beizulegen.
Wenn auch keine spezifische Gesetzesvorschrift auf Landesebene besteht, so ist diese Sektion
doch der Ansicht, dass die vorherige Festlegung der finanziellen Bindungen der Genehmigung
des Haushaltsvoranschlags vorausgehen müsste, auch um es dem Überprüfungsorgan, das im
vorgesehenen Gutachten zum Haushaltsvoranschlag über die Kohärenz, Übereinstimmung und
buchhalterische Zuverlässigkeit der Angaben befinden muss, zu ermöglichen, über alle
notwendigen Elemente für eine angemessene Bewertung zu verfügen.
Es wird aber zur Kenntnis genommen, dass das Überprüfungsorgan der Gemeinde Eppan
a.d.W. bei der Überprüfung der Kohärenz des Haushaltsansatzes 2012, mit den genannten
Zielen, festgestellt hat, dass der Haushaltsvoranschlag mit den Vorgaben der vereinbarten
Zielsetzungen übereinstimmt.
Die Aufsichtskörperschaft, die im Sinne von Art. 79, dritter Absatz, des Statuts dafür zuständig
ist, „…die aus dem internen Stabilitätspakt resultierenden Verpflichtungen festzulegen und die
Koordinierungsbefugnisse gegenüber den örtlichen Körperschaften wahrzunehmen…“, ist
aufgefordert, in Zukunft dem Gesagten Rechnung zu tragen.
II) Der Grundsatz der Transparenz bei der Information
Bezüglich der Transparenz der Verwaltungstätigkeit hat der Gemeindenverband der Provinz
Bozen, in Durchführung des Verfassungsgrundsatzes ihres guten Funktionierens, im Laufe der
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Untersuchungstätigkeit hinsichtlich der folgenden Aspekte eine Anfrage zur Klärung
vorgebracht:
d) Veröffentlichung der Liste der externen Mitarbeiter der örtlichen Körperschaften und
Notwendigkeit der Übernahme der staatlichen Gesetzesbestimmungen (Art. 3, Absatz
54, des Gesetzes Nr. 244/2007) mit Regionalgesetz;
e) Veröffentlichung der Aufträge bei Organisationen mit Gemeindebeteiligung im Sinne von
Art. 28, Absatz 2 bis, des Landesgesetzes Nr. 17/1993;
f) Pflicht der Veröffentlichung der curricula vitae der Führungskräfte im Sinne von Art. 4
des Regionalgesetzes Nr. 2/2012.
Davon ausgehend, dass Art. 16 des gesetzesvertretenden Dekrets Nr. 150/2009 vorsieht, dass
in den regionalen Rechtsordnungen und in jenen der örtlichen Körperschaften nur die Absätze
1 und 3 von Art. 11 (Transparenz verstanden als völlige Zugänglichkeit) des genannten
Dekrets direkt zur Anwendung kommen und dass Art. 4 des Regionalgesetzes Nr. 2/2012 die
Art der Transparenz betreffend die Führungsaufträge nun ausdrücklich geregelt hat, weist der
Senat darauf hin, dass die vom Gesetz Nr. 244/2007 vorgesehenen Bestimmungen im Bereich
der Veröffentlichung der Aufträge die Materie der Verwaltungsgerichtsbarkeit und der
Zivilgesetzgebung betreffen, welche unter die ausschließliche Gesetzgebungskompetenz des
Staates fallen (vgl. ex plurimis Urteil des Verfassungsgerichts Nr. 184/2007; Urteil des
Rechnungshofs, Rechtsprechungssektion Trentino-Alto Adige/Südtirol – mit Sitz in Trient Nr.
59/2009).
Was hingegen die Aufträge an Präsidenten und Mitglieder der Verwaltungsräte von
Gesellschaften mit Gemeindebeteiligung, auch in indirekter Form, angeht, erscheint es nach
Meinung der Sektion notwendig, dass die auf der Webseite des Südtiroler Bürgernetzes
vorgesehene Kundmachung (http://www.provinz.bz.it/de/default.asp) auch auf den einzelnen
Webseiten der örtlichen Körperschaften, über einen eigenen link, einsehbar ist.
Der Senat unterstreicht jedenfalls die Wichtigkeit, innerhalb von drei Monaten nach
Inkrafttreten des Regionalgesetzes vom 25. Mai 2012, Nr. 2, (Änderungen zur
Personalordnung der Gemeindeverwaltungen) den Ratsbeschluss laut Art. 4 des genannten
Gesetzes zu fassen, welcher neue Grundsätze der Aufwertung der Transparenz, des Verdientes
und der Produktivität der Arbeit auf lokaler Ebene bestätigt hat, und die publik zu machenden
Daten und Informationen zu erheben, darunter die Tätigkeit der Strukturen und des Personals,
die Kundenzufriedenheit, die auf den Gebarungsverlauf bezogenen Indikatoren, die Entlohnung
des Gemeindesekretärs und der Inhaber von Führungsaufträgen, die Abwesenheiten des
Personals. In dieser Sache hat der Gemeindenverband der Provinz Bozen mit Schreiben vom 8.
September 2012 mitgeteilt, eine Arbeitsgruppe zur Ausarbeitung eines „Muster-Reglements“
eingerichtet zu haben.
IV)
Gutachten des Organs der wirtschaftlichen und finanziellen Überprüfung
über den Vorschlag des Haushaltsansatzes
Erfordernisse der Homogenität und Vergleichbarkeit der finanzbezogenen Informationen legen
das Erstellen des verbindlichen Gutachtens laut Art. 43 des D.P.R.A. vom 28. Mai 1999, Nr.
4/L, nach einheitlichen Vorlagen nahe (erwähnt seien, zum Beispiel, der Vordruck des Consiglio
Nazionale dei Dottori Commercialisti und der Esperti Contabili, das Dokument “Aufsichts- und
Kontrollgrundsätze der örtlichen Körperschaften” vom November 2011, das von der
Arbeitsgruppe desselben Rates verfasst wurde, und die von der Associazione Nazionale dei
Certificatori e Revisori Enti locali/Club dei Revisori erarbeiteten Formblätter).
Dies auch für eine zweckdienliche Abstimmung, im Sinne der Zusammenarbeit, mit den
externen Kontrollen des Rechnungshofs.
IV) Ausgewogenheit des Haushalts
Aus den von der Gemeinde Eppan a.d.W. gelieferten Unterlagen geht hervor, dass die
Ausgewogenheit beim laufenden Anteil des Haushaltsvoranschlags gesichert ist, unter anderem
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mit der, wiewohl gesetzlich vorgesehenen, Verwendung von Posten außerordentlicher
Einnahmen (Anteile von Erschließungskosten).
Nach Ansicht des Senats legen Bestimmungen einer gesunden Gebarung das Erreichen einer
strukturellen Ausgewogenheit beim laufenden Anteil des Haushalts in Anbetracht der Tatsache
nahe, dass die Verwendung von una tantum Einnahmen nicht die Gewähr gibt, dass sie sich in
den folgenden Haushalten im selben Ausmaß wiederholen.
Immer mit demselben Ziel sei auf die Wichtigkeit einer sorgfältigen Prüfung der
Zweckbestimmung der Einnahmen und der Natur der Ausgaben una tantum vonseiten des
Überprüfungsorgans hingewiesen, da es sich um “Bilanzposten mit außerordentlichem
Charakter, die aufgrund ihrer Natur nicht vorhersehbar sind“ handelt (vgl. Mitteilungen der
Abteilung Örtliche Körperschaften der Autonomen Provinz Bozen Nr. 19/2003 und Nr.
12/2011). Für eventuelle kompetenzbezogene Maßnahmen der Körperschaft sei gesagt, dass
das Überprüfungsorgan unter den dem Rechnungshof gelieferten Daten Einnahmen mit
einmaligem Charakter angegeben hat, deren Betrag nicht ganz mit den in der Anlage des
Haushaltsvoranschlags aufscheinenden Daten übereinstimmt (vgl. Bemerkungen der
Aufsichtsbehörde in den Prämissen).
Schließlich sei darauf hingewiesen, dass es im Sinne des Grundsatzes der Vorsicht angebracht
wäre, einen eigenen Wertberichtigungsfonds betreffend die mehr als fünf Jahre alten
Aktivrückstände
in
die
Kostenvoranschläge
der
Körperschaften
vorzusehen,
in
Übereinstimmung mit dem, was Art. 6, Absatz 17, des Gesetzesdekrets vom 6. Juli 2012, Nr.
95, umgewandelt in das Gesetz vom 7. August 2012, Nr. 135, vorsieht.
V) Interne Kontrollen
Im Sinne von Art. 3 des Regionalgesetzes Nr. 2/2012 gilt: “Zur Anwendung der
Gebarungskontrolle gemäß Artikel 17, Absätze 99 und 100, des Regionalgesetzes Nr. 10/1998
und zur Gewährleistung der Rechtsmäßigkeit und Ordnungsmäßigkeit der Akte, der
Wirksamkeit, Effizienz und Wirtschaftlichkeit von Verfahren und Tätigkeiten sowie deren
Übereinstimmung mit dem Inhalt der Planungsinstrumente, kann in der Gemeindesatzung
vorgesehen werden, dass der Gemeindenverband der jeweiligen Provinz mit der
Unterstützung, Kontrolle und Revision der Verwaltungstätigkeit beauftragt wird.”
Hinsichtlich der Tätigkeit der internen Überprüfung sei hervorgehoben, dass Art. 3 (Stärkung
der Kontrollen im Bereich örtliche Körperschaften) des Gesetzesdekrets vom 10. Oktober 2012,
Nr. 174, das in Umwandlung begriffen ist, durch die Abänderung von Art. 148 (Kontrolle des
Rechnungshofs) des gesetzesvertretenden Dekrets vom 18. August 2000, Nr. 267, in geltender
Fassung (Einheitstext der Gesetze über die Regelung der örtlichen Körperschaften),
semesterbezogene Überprüfungen über die Rechtmäßigkeit der Gebarungen und der
Angemessenheit des internen Kontrollsystems vorgesehen hat, mit der Pflicht der Übermittlung
der entsprechenden Ergebnisse an die regionalen Kontrollsektionen des Rechnungshofs.
Außerdem sieht der genannte Artikel zum Schluss “…im Falle festgestellten Fehlens oder der
Unangemessenheit der Mittel und Methoden …” auch eine neue Möglichkeit der Amtshaftung
vor, wobei diese Materie der ausschließlichen Zuständigkeit des Staates vorbehalten ist.
Bekanntlich werden die Bestimmungen des genannten Einheitstextes auch auf die Regionen
mit Sonderstatut und auf die autonomen Provinzen von Trient und Bozen angewandt, wenn sie
mit den Befugnissen der Statuten und den entsprechenden Durchführungsbestimmungen
vereinbar sind (vgl. Art. 1, Absatz 2, des Gv. D. Nr. 267/2000). Diesbezüglich sehen Art. 79,
dritter Absatz, des Autonomiestatuts und Art. 3-bis des D.P.R. Nr. 305/1988 die Pflicht der
Übermittlung der Ergebnisse der von der Autonomen Provinz Bozen durchgeführten Kontrollen
über eine gesunde Gebarung der örtlichen Körperschaften an die zuständige Sektion des
Rechnungshofs bereits vor.
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VERFÜGT
- dass der gegenständliche Beschluss dem Bürgermeister der Gemeinde Eppan an der
Weinstraße, dem Überprüfungsorgan der Gemeinde sowie, zuständigkeitshalber, dem
Präsidenten des Landtags, dem Landeshauptmann der Autonomen Provinz Bozen und dem Rat
der Gemeinden übermittelt wird.
So beschlossen in der nichtöffentlichen Sitzung in Bozen am 23.10.2012.
Der Präsident
Raffaele DAINELLI
(gez.)
Der Berichterstatter
Alessandro PALLAORO
(gez.)
Der Ko-Berichterstatter
Josef Hermann RÖSSLER
(gez.)
Hinterlegt im Sekretariat am 08.11.2012
Der Amtsleiter
Peter WERTH
(gez.)
Übersetzt von
Robert Kalser
(gez.)
Bozen, den 08.11.2012
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