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Orselina Ei Nu nz m el ero XV ne II Au uni Edi c sg o zio ab in ne e, om Ko a st gg en io lo s 2012 www.pro-orselina.ch info@pro-orselina.ch PROGRAMMA MANIFESTAZIONI 2012 alle pagine 18-19 6IA "UONAMANO \ !SCONA 4EL \ LACARTOLERIACH Sommario/Inhalt Madonna del Sasso 2-9 2-5 Il restauro ridona luminosità e splendore Die Wallfahrtsstätte findet zu Helligkeit und Glanz zurück 6-7 9 I progetti futuri dell’Associazione Die zukünftigen Projekte der Vereinigung 14-15 Lago Maggiore Express Zwischen Tälern und See 11-13 Un’oasi internazionale in collina Eine internationale Oase in Locarno-Monti 14-15 La via alta in Vallemaggia Wanderung auf der Via Alta Vallemaggia 21-23 Gli Acrobati di Remo Rossi nel Parco Ein Werk des Locarneser Bildhauers 25 26-27 La cappella della famiglia Patocchi Warum steht die Vanoni-Kapelle gerade dort? 21-23 26-27 18-19 Da eremo a Sacro Monte Von der Einsiedelei zum heiligen Berg C’era una volta il Ristorante Mirasole Es war einmal das Restaurant Mirasole 29 La villa Mignon della Clinica Varini Gebäude des frühen 20. Jahrhunderts 31 “Grazie” - un disco di solidarietà CD für einen guten Zweck 33 Brione s/Minusio: foto del passato Bilder der Vergangenheit 35 www.pro-orselina.ch info@pro-orselina.ch Pro Orselina CH-6644 Orselina Manifestazioni al Parco di Orselina Veranstaltungen im Park von Orselina Programma 2012 Programm 2012 Editore: Pro Orselina Comitato Pro Orselina: Marco Garbani Nerini (presidente), René Schürpf (vice presidente), Claudio Lanini (cassiere), Christa Kremmel (segretaria), Françoise Pohl, Aldo Torriani Comitato di redazione: Carlo Branca, Gianni Caminada, Marco Garbani Nerini, Ramona Cristina (sito internet) Pubblicità: Christa Kremmel, Marco Sasselli, René Schürpf Traduzioni: Carlo Weder Foto: Garbani, Locarno Impaginazione: Rezzonico Editore, Locarno Editing: Enrica Gazzaroli Stampa: Rezzonico Print SA, Locarno ORSELINA 2012 1 di/von DAVIDE MARTINONI Madonna da eremo a Sacro Monte A sinistra/Links: Frà Agostino Sotto: altare ligneo della Pietà, (chiostro Convento) Unten: Holzaltar der Pietà (Kreuzgang des Klosters) D a eremo a Sacro Monte ’atipico’, almeno per chi – la stragrande maggioranza dei visitatori, siano essi pellegrini oppure turisti – lo affronta giungendo dall’alto. L’eterno dilemma riguardante il carattere del complesso della Madonna del Sasso torna d’attualità con l’importante restauro parzialmente terminato. Un restauro che potrebbe (dovrebbe) permettere di rafforzare ulteriormente la seconda ipotesi: “Una soluzione cui si è giunti gradatamente attraverso il naturale sviluppo del luogo che v’è stato nel tempo“. Sviluppo ulteriore che ora è lecito attendersi dal punto di vista del turismo, religioso e non. Frate Agostino, guardiano della Madonna del Sasso, ci riceve nell’essenziale sala riunioni della parte abitata dell’agglomerato religioso. Là dove per definizione ci si aspetta regni il silenzio, gli unici suoni provengono da una gabbietta in cui svolazzano tre canarini. Frate Agostino si pone dunque la domanda e immediatamente si dà una risposta. “La Madonna del Sasso dev’essere dunque considerato a tutti gli effetti un Sacro Monte? Di certo, nel corso dei secoli l’evoluzione è avvenuta in questa direzione. C’è da chiedersi se il cammino da eremo a Sacro Monte sia partito da un’intuizione dell’iniziatore, fra’ Bartolomeo da Ivrea”. Il ’concetto’ di Sacro Monte nasce in Europa verso la fine del ‘400, quando fra’ Bernardino Caimi torna nel Vecchio Continente dopo un’esperienza in Terra Santa. “La sua idea era creare da noi dei luoghi che riproducessero le caratteristiche dei territori mistici da lui visitati, per evitare ai fedeli di imbarcarsi in un viaggio considerato a quei tempi particolarmente infido. Un primo passo venne compiuto a Varallo Sesia, dove fu realizzato un complesso architettonico e scultoreo di grande rilevanza, con 40 cappelle di eccezionale fattura e grande impatto, che illustrano e ripercorrono tutti i momenti più significativi della vita del Signore”. È lo stesso periodo in cui frate Bartolomeo da Ivrea arriva al Sasso per condurre – in parte in una grotta situata sotto l’edicola di Santa Maria Avvocata – una vita eremitica, suggeritagli in particolare dall’apparizione della Vergine, avvenuta nel 1480. “È ipotizzabile che lo stesso Bartolomeo abbia avuto notizia delle intenzioni di Bernardino Caimi e sia così nata in lui una sorta di intuizione che lo ha portato a procedere verso la creazione di un Sacro Monte – spiega Agostino. Gli storici sostengono infatti che il primo passo verso l’obiettivo potrebbe essere stato la costruzione, ai piedi del Sasso, di quella chiesetta dell’Annunciazione che rappresenta l’inizio del racconto della storia della Redenzione”. Fu però nel ‘600 che il luogo venne sviluppato secondo le caratteristiche del Sacro Monte, ovverosia tramite l’edificazione di cappelle che ripercorrono le tappe della vita del Signore. “Dietro quella dell’Annunciazione ne venne infatti realizzata un’altra sulla Visitazione. Poi, salendo verso il Santuario, un’altra ancora legata al Natale; e così via, fino alla cappella culminante, dedicata all’Ascensione”. Un Sacro Monte caratterizzatosi fin dal ’600, che aspira ora a rafforzare il suo ruolo nel novero di quelli classici come Ghiffa, Domodossola o Varese Di esse, nota il nostro interlocutore, una è andata persa: è quella riguardante la Crocifissione, che si trovava all’altezza dell’attuale Ristorante Funicolare. Un Sacro Monte cresciuto e caratterizzatosi nel corso dei secoli, dunque, che aspira ora a rafforzare il suo ruolo nel novero di quelli classici come Ghiffa, Domodossola o Varese, dai quali per altro si distingue grazie al suo impianto a doppia via. Quella lungo la valle racconta la vita terrena del Signore; mentre la Via Crucis, composta dalle 14 cappelle tradizionali, descrive le ultime ore della stessa. Un aspetto significativo di carattere squisitamente logistico è Show room lampade / Lampen Zona Industriale 2 - Via Mappo 11 - CH-6598 Tenero - Tel. 091 730 91 00 2 ORSELINA 2012 elettricità bronz del Sasso von der Einsiedelei zum heiligen Berg A sinistra/Links: cappella Via Crucis Sotto: Chiesa dell’Assunta, volta del presbiterio Unten: Kirche Mariä Himmelfahrt, Gewölbe des Presbyteriums V on der Einsiedelei zum untypischen Sacro Monte, wenigstens für jene – es ist die grosse Mehrheit der Besucher, ob Pilger oder Touristen – die ihn von oben angehen. Das ewige Dilemma bezüglich der gesamten Eigenheit der Madonna del Sasso ist wieder aktuell geworden mit der wichtigen, teilweise beendeten Restaurierung. Eine Restaurierung, die es erlauben sollte (müsste), die zweite Hypothese weiter zu verstärken: “Eine Lösung, zu der man stufenweise gelangt aufgrund der natürlichen Entwicklung des Ortes wie er einmal war. Eine weitere Zunahme darf man erwarten aus der Sicht des Tourismus, ob religiös oder nicht. Frate Agostino, der Wächter der Madonna del Sasso, empfängt uns im wichtigen Sitzungssaal im bewohnten Teil des religiösen Agglomerats. Dort wo man vom Begriff her erwartet, dass Schweigen herrscht. Die einzigen Geräusche kommen aus einem Käfig, in dem drei Kanarienvögel umherflattern. Frate Agostino stellt sich der Frage und gibt sofort eine Antwort. “Die Madonna del Sasso muss also in jeder Beziehung als ein Sacro Monte betrachtet werden? Gewiss, im Laufe der Jahrhunderte ging die Entwicklung in diese Richtung. Man muss sich fragen, ob der Weg von der Einsiedelei zum Sacro Monte von einem Geistesblitz des Gründers Fra Bartolomeo da Ivrea ausgegangen ist”. Das Konzept des Sacro Monte ist gegen Ende des 15. Jahrhunderts in Europa entstanden, als Bernardino Caimi in den Alten Kontinent zurückkehrte nach einer Erfahrung im Heiligen Land. “Es war seine Idee, auch bei uns Orte zu schaffen, die den Merkmalen der mystischen Landschaften entsprechen, die er besucht hat, um zu verhindern, dass sich die Gläubigen auf eine Schiffsreise begeben müssen, die damals als besonders gefährlich galt. Ein erster Schritt erfolgte in Varallo Sesia, wo ein Komplex der Architektur und Skulptur von grosser Relevanz errichtet wurde, mit 40 eindrucksvollen Kapellen von aussergewöhnlicher Machart. Sie veranschaulichen alle bedeutenden Momente im Leben des Herrn”. In der gleichen Zeitspanne kam Frate Bartolomeo von Ivrea auf den Sasso, um dort ein Einsiedlerleben zu führen, teilweise in einer Höhle. Zu diesem Verhalten wurde er in erster Linie angeregt durch die Erscheinung der Jungfrau Maria im Jahr 1480”. Es ist zu vermuten, dass Bartolomeo Kenntnis der Absichten von Bernardino Caimi erhielt und dadurch eine Art Intuition hervorging, einen Sacro Monte zu errichten, erklärt Agostino. Die Historiker sind in der Tat der Meinung, dass der erste Schritt zu diesem Ziel jenes Kirchlein Maria Verkündigung am Fuss des Sasso gewesen sein könnte, das den ersten Teil der Geschichte der Erlösung darstellt”. Es war jedoch im 17. Jahrhundert, als der Ort nach den Charakteristiken eines Sacro Monte errichtet wurde, das heisst durch den Bau von Kapellen, die Phasen aus dem Leben Jesu darstellen. “Nach derjenigen der Verkündigung wurde tatsächlich eine über die Erscheinung, dann am Weg der zum Sanktuarium hinauf führt zum Thema Weihnachten gebaut usw. Bis zur höchstgelegenen Kapelle, die der Auferstehung gewidmet ist”. Wie unser Gesprächspartner erläutert, ist eine von diesen Kapellen Ein Sacro Monte, der seit dem 17. Jht seine Merkmale entwickelt hat und nun hofft, seine Rolle im Kreis der klassischen Heiligen Berge wie Ghiffa, Varese, oder Domodossola zu spielen verlorengegangen, diejenige der Kreuzigung, die sich auf der Höhe des jetzigen Ristorante Funicolare befand. Also ein Sacro Monte, der im Laufe der Jahrhunderte gewachsen ist und seine Charakteristiken entwickelt hat. Nun hofft er, sich in den Kreis der klassischen Heiligen Berge wie Ghiffa, Domodossola oder Varese einzufügen, von denen er sich übrigens dank seiner doppelseitigen Anlage unterscheidet. Diejenige längs des Tales erzählt die Lebensgeschichte des Herrn, während die Via Crucis mit 14 traditionellen Kapellen sich auf die letzten Stunden vor dem Tod beschränkt. Ein Show room lampade / Lampen Zona Industriale 2 - Via Mappo 11 - CH-6598 Tenero - Tel. 091 730 91 00 elettricità bronz ORSELINA 2012 3 Aperto/Geöffnet: da mercoledì a domenica/Mittwoch bis Sonntag: 11.30-14.30 / 18.30-23.30 (Nov-Feb: solo venerdì-domenica / nur Freitag-Sonntag) SU RISERVAZIONE / AUF RESERVATION: Tel. +41 91 743 83 22 Come raggiungerci: Uns findet man: Osteria Al Matro Val Resa 6645 Brione s/Minusio www.osteria-matro.ch MATASCI | Vini & Distillati dal 1921 | Via Verbano 6 | 6598 Tenero (Locarno) | Tel. 091 735 60 11 | info@matasci-vini.ch | www.matasci-vini.ch Immettersi nella rete dei sacri monti lombardi e piemontesi significherebbe parificare Orselina a realtà importanti, pur mantenendo una forte connotazione religiosa Sich einzufügen in das Netz der Sacri Monti der Lombardei und des Piemonts würde bedeuten, Orselina interessanten Wirklichkeiten gleichzusetzen, aber auch eine starke religiöse Bedeutung beibehalten haben A sinistra: cappella della Resurrezione Chiesa dell’Assunta: campata della navata centrale (foto centrale), bussola dell’entrata principale (foto sopra) Links: Kapelle der Auferstehung Kirche Maria Himmelfahrt: Lichte Weite des Mittelschiffs (in der Mitte), Innere Türe des Haupteingangs (oben) quello, già citato, legato all’accesso atipico al Sacro Monte. “La modernità ha determinato la realizzazione di alcune infrastrutture (strade, la stessa funicolare) a monte rispetto al complesso, ragione per cui la maggior parte dei visitatori vi giunge affacciandosi sulla Madonna del Sasso piuttosto che affrontandola, come si converrebbe, dal basso, passando in rassegna le cappelle che accompagnano il cammino della salita – rileva frate Agostino. In questo modo, se vogliamo, si stravolge un po’ il senso del Sacro Monte, in quanto l’effigie della Madonna diventa quasi esclusiva e travalica un po’ il suo ruolo naturale”. L’obiettivo è insomma compiere un’ulteriore tappa storica in questa direzione. Quella precedente, senz’altro significativa, ri- sale agli anni ‘80 del secolo scorso, in occasione del restauro Snozzi, con il quale si è cercato di rivalutare il luogo proprio come Sacro Monte piuttosto che come luogo Mariano. Immettersi nella rete dei Sacri Monti italiani situati soprattutto in Piemonte (una decina) e in Lombardia (un paio) “sinificherebbe in qualche modo parificare Orselina a realtà importanti assurte a veri e propri parchi nazionali, e come tali gestiti, pur mantenendo una forte connotazione religiosa – conclude frate Agostino. Prima della chiusura per i lavori di restauro potevamo contare su una cinquantina di gruppi di pellegrini l’anno, oltre alle visite singole. Rafforzare questi caratteri è fra gli scopi strategici indicati dall’Associazione Pro Restauro, anche in vista di Expo Milano 2015”. Il potenziale turistico Un enorme potenziale turistico, “ma senza voler svilire la spiritualità del luogo”. Fabio Bonetti, direttore dell’Ente Turistico Lago Maggiore (ETLM), dà prova di entusiasmo e di grande rispetto. Entusiasmo per gli scenari che la Madonna del Sasso restaurata promette dal punto di vista dell’indotto turistico. Rispetto per la religiosità che è il cuore pulsante di questo luogo, e che “non può essere ovviamente mercificata e basta”. Premessa doverosa, ma i fatti dicono due cose: che l’ETLM è entrato, con lo stesso Bonetti, nell’Associazione Pro restauro “affinché vi sia un salto di qualità nella comunicazione” affidata alla Jannuzzi Smith (che già cura quella del Festival del Film) a cui è stato chiesto di ‘svecchiare’ l’immagine del Sa- bedeutsamer Aspekt, den wir bereits erwähnt haben, ist rein logistisch und betrifft den untypischen Zugang auf den Sacro Monte. “Die Modernität hat die Verwirklichung einiger Infrastrukturen oberhalb des Sacro Monte erfordert (Strassen Standseilbahn). Aus diesem Grund erreicht der grössere Teil der Besucher die Madonna del Sasso auf der Höhe, statt von unten her aufzusteigen, an den Kapellen vorbei, die den Weg säumen. Wie Frate Agostino bedauernd erklärt, wird dadurch der Sinn des Sacro Monte ein wenig verfälscht, denn das Bildnis der Madonna wird fast zu einer Exklusivität und entfernt sich von seiner eigentlichen Rolle. Das Ziel besteht darin, eine weitere historische Etappe in der gleichen Richtung zurückzulegen. Die vorherige, ohne Zweifel bedeutsam, geht auf die Achtzigerjahre des vergangenen Jahrhunderts zurück, anläss- lich der Snozzi-Restaurierung, die versucht hat, den Ort wie einen eigentlichen Sacro Monte aufzuwerten und nicht als Stätte der Marienverehrung. Die Einfügung in das Netz der italienischen Sacri Monti, vor allem im Piemont (etwa zehn) und in der Lombardei (ein paar) “würde irgendwie bedeuten, Orselina gleichzusetzen mit wichtigen Realitäten, die zu eigentlichen Nationalparken geworden und als solche geführt werden, auch wenn eine starke religiöse Komponente erhalten geblieben ist“, sagt Frate Agostino zum Schluss. “Vor dem Ende der Restaurierung konnten wir mit etwa fünfzig Pilgergruppen pro Jahr rechnen, abgesehen von den einzelnen Besuchern. Die strategischen Ziele der Associazione Pro Restauro anzustreben ist entscheidend, auch im Hinblick auf die Expo Milano 2015”. Ein touristisches Potential cro Monte per renderla più attrattiva. “Come Ente turistico stiamo sondando il mondo del turismo religioso e di quello contemplativo – sostiene Bonetti. Ci sono tour operator specializzati in visite ai Sacri Monti e ai luoghi di culto che si rivolgono a un mercato ampissimo. Secondo i dati in nostro possesso – prosegue il direttore – prima del restauro la Madonna del Sasso contava 100-150 mila visitatori l’anno. Si è calcolato che il potenziale futuro sarà tranquillamente del doppio. La nostra sfida – conclude Bonetti – è generare, su queste basi, dei pernottamenti. Quindi non visite ‘mordi e fuggi’ di un giorno, ma soggiorni prolungati in cui la visita al Sacro Monte sia uno degli scopi, ma non il solo di un soggiorno a Locarno”. Barde l l i Fe r mo de l l i sm o lo specialista del modellismo ferroviario Ein enormes touristisches Potential, “jedoch ohne die Spiritualität des Ortes erniedrigen zu wollen”. Fabio Bonetti, Direktor des ’Ente Turistico Lago Maggiore (ETLM), zeigt Begeisterung und grossen Respekt. Enthusiasmus für die Szenarien, die von der restaurierten Madonna del Sasso aus der Sicht des touristischen Einkommens zu erwarten sind. Respekt vor der Religiosität, dem pulsierenden Herzen dieses Ortes, “die offensichtlich nicht nur vermarktet werden darf”. Eine notwendige Voraussetzung, doch die Tatsachen sagen zwei Dinge: Die ETML ist mit Bonetti der Associazione Pro Restauro beigetreten, “um einen Qualitätssprung zu unternehmen in Sachen Komunikation, die Jannuzzi Smith anvertraut wurde (sie betreut schon diejenige des Filmfestivals). Sie wurde gebeten, das Via al Parco 1 6644 Orselina www.fermodellismo.ch Image des Sacro Monte zu verjüngen, um ihn attraktiver zu machen. Dazu Bonetti: “Als Tourismusverein sondieren wir die Welt des religiösen und kontemplativen Fremdenverkehrs. Es gibt spezialisierte Tour Operator. Sie besuchen einen Sacro Monte nach dem andern und die Orte des Kultus, also einen sehr ausgedehnten Markt. Nach unsern Daten zählte die Madonna del Sasso vor der Restaurierung 100- bis 150 000 Besucher pro Jahr. Man hat berechnet, dass es in Zukunft ohne weiteres doppelt so viele sein könnten. Unsere Herausforderung ist es, auf dieser Basis Übernachtungen zu ermöglichen. Also nicht eintägige Besuche, sondern längere Aufenthalte, bei denen die Besichtigung des Sacro Monte eines, aber nicht das einzige Ziel eines Aufenthalts in Locarno ist”. Tel. +41 91 752 25 47 +41 79 247 58 44 Fax +41 91 751 14 63 ORSELINA 2012 5 di/von MICHELA ZUCCONI-PONCINI I l complesso monumentale della Madonna del Sasso è il risultato di una serie di trasformazioni e aggiunte avvenute nel corso dei secoli attorno al nucleo originario consacrato nel 1487; gli interventi più importanti risalgono al Cinque e Seicento, quando l’impianto originale della chiesa e del convento si sviluppa e sorgono le cappelle dello Spirito Santo e Von Roll. Nei primi decenni del Seicento si apre la Via Crucis, alla quale all’inizio dell’Ottocento si aggiungono le cappelle. Un restauratore al lavoro nel Santuario Ein Restaurator an der Arbeit im Sanktuarium La chiesa del Santuario Nell’insieme l’edificio è barocco, ma non omogeneo; i secoli, i numerosi tinteggi, il fumo delle candele hanno scurito e intristito l’intero edificio. Questa lunga campagna di restauro ha ridato luce e splendore alla chiesa attraverso un minuzioso recupero dei tinteggi e delle dorature che caratterizzavano la chiesa seicentesca. La navata Tutti gli stucchi che caratterizzano il decoro di questa parte della chiesa sono stati tinteggiati, una pulizia avrebbe infatti compromesso l’intera opera. Le vele, che scandiscono la navata da e separano quelle laterali dalla navata centrale, hanno recuperato, nel limite del possibile, i loro fondi originali. Per dare rilievo agli stucchi si è proceduto a una lieve integrazione pittorica per segnarne i contorni. Le immagini dei putti raffigurati nei medaglioni sulle volte della navata centrale ritrovano le loro nudità originali, che erano state coperte verosimilmente tra Otto e Novecento. In origine i pilastri che ritmavano le navate erano interamente decorati con figure di santi e devoti; il restauro del 1883 ne aveva coperto gran parte con un tinteggio chiaro, lasciando solo alcuni riquadri con le immagini originali. La zona del presbiterio L’altare maggiore è stato riposizionato come era prima del 1980, quindi più avanti, verso la navata. Ai lati dell’altare, i due coretti laterali sono state richiusi con le porte lignee originali del primo Novecento. In questa parte della chiesa gli stucchi sono stati semplicemente ripuliti. Particolare interesse riveste l’intervento sulla volta del presbiterio, dove la pulizia e la doratura degli angeli, realizzati a stucco che reggono il medaglione centrale, e la pulizia della zona circostante hanno permesso la scoperta del contorno dei vestiti tinteggiati, che danno respiro e volume alle figure, ora risplendententi come in origine. Il coro, interamente riedificato nel 1904, è semplicemente stato ripulito, poiché è accertato che del decoro originario non resta nulla. Chiesa dell’Annunziata Questa graziosa chiesa consacrata nel 1502, in origine accoglieva le spoglie mortali di Frà Bartolomeo d’Ivrea, fondatore del Sacro Monte, del quale resta parte della lapide sepolcrale con la sua effige. Entrando nella chiesa restaurata si è colpiti dal decoro in parte riapparso nel corso della campagna di restauro appena conclusa. Gran parte Un meticoloso restauro ridona luminosità e splendore del decoro era infatti stato coperto nel 1883, durante il rinnovo della chiesa in stile neogotico. Il puntiglioso lavoro di scialbo e di pulizia ha permesso la scoperta di nuovi e importanti affreschi che andranno ad arricchire, non solo il complesso decorativo di questo Sacro Monte, ma tutto il patrimonio decorativo barocco del Cantone. La navata Nella parte della navata, a due campate voltate a crociera, sulle pareti laterali sono riapparse diverse opere notevoli. Le nozze di Cana con il miracolo dell’Acqua e del Vino, stilisticamente si nota la prospettiva contenuta a fronte di un’architettura monumentale e imponente; Il matrimonio mistico di Santa Caterina, Cristo tra i dottori, particolarmente interessante risulta la sinopia che caratterizza le figure dei dottori, a seguito della caduta del colore originale; Il Martirio di Sant’Erasmo. Nella zona dell’altare, oltre che la bella Madonna in trono che regge il Bambino con una mano e con l’altra un libro del 1522 – attribuita al Maestro della cappella Camuzio ce si trova nella chiesa degli Angeli di Lugano, alias Bartolomeo da Ponte Tresa – già in vista prima del restauro e accanto alla quale sono emerse alcune figure di Santi, colpisce un’interessante immagine della Madonna con il Bambino, che per stile dovrebbe essere stata realizzata attorno al 1500, contemporaneamente alla fondazione dell’edificio stesso. L’abside A chiudere il ciclo decorativo scoperto durante i restauri di questa bella chiesa è la zona dell’abside. Una serie di Sibille e Profeti, verosimilmente realizzati dalla stessa mano che Bibliografia/Bibliographie: Virgilio Gilardoni: Monumenti d’arte e di storia del Cantone Ticino, vol.1, Basilea, 1979 Dalmazio Ambrosioni: Orselina. Storia, natura, turismo, ed. Dadò, Locarno, 2001 ha decorato l’arco di trionfo che separa la zona absidale dalla navata. Conclusione Sono questi solo alcuni appunti a margine di un lungo e meticoloso restauro, condotto da ottimi professionisti sotto la vigilanza degli organi cantonali competenti, che ha comportato un riordino architettonico di tutto il Sacro Monte e un’attenta opera conservativa degli apparati decorativi. Una campagna di restauro importante, non solo per l’aspetto conservativo del complesso, ma soprattutto perché inserisce il Santuario della Madonna del Sasso in un contesto storico, culturale e religioso della nostra società moderna. Giovanni Agosti, Jacopo Stoppa, Marco Tanzi: Il rinascimento nelle terre ticinesi. Da Bramantino a Bernardino Luini (Catalogo della mostra / Ausstellungskatalog: Rancate Pinacoteca cantonale Giovanni Zust,) Rancate 2010 Seit 1908 einzige Tessiner Wochenzeitung in deutscher Sprache Bestellen Sie ein Schnupper Abo (4 Gratisausgaben) - tel 091 7562410 6 ORSELINA 2012 Al centro: dettaglio degli angeli in stucco sulla volta del presbiterio nel Santuario A destra: interno della Chiesa dell'Annunziata con gli affreschi riapparsi durante il restauro In der Mitte: Detail der Engel aus Stuck im Gewölbe des Presbyteriums im Sanktuarium Rechts: Das Innere der Kirche Maria Verkündigung mit den Fresken, die bei der Restaurierung wieder sichtbar wurden deckt. Die gründliche Reinigungsarbeit und die Entkrustung haben es erlaubt, neue und wichtige Fresken zu entdecken, die nicht nur die Ausschmückung dieses Sacro Monte, sondern das ganze Erbe des 17. Jahrhunderts im Kanton bereichern werden. Die Wallfahrtsstätte findet zu Helligkeit und Glanz zurück as monumentale Bauwerk der Madonna del Sasso ist das Ergebnis von Umgestaltungen und Zusätzen, die im Laufe der Jahrhunderte an dem 1487 geweihten religiösen Gebäude angebracht wurden. Die wichtigsten Eingriffe gehen auf das 16. und das 17. Jahrhundert zurück, als der ursprüngliche Zustand der Kirche und des Klosters weiter entwickelt wurden. Die Kapellen des Heiligen Geistes und Von Roll sind entstanden. 1621 wurde die Via Crucis eröffnet. Diesem Kreuzweg sind Anfang des 19. Jahrhunderts die Kapellen beigefügt worden. D Die Kirche des Sanktuariums Gesamthaft betrachtet erscheint das Gebäude dem Barock nahe stehend, aber nicht homogen. Die Jahrhunderte, die zahlreichen Anstriche, der Rauch der Kerzen haben das ganze Gebäude dunkler und trauriger werden lassen. Die lange Kampagne der Restaurierung hat der Kirche Licht und Glanz zurückgegeben durch die minutiöse Rückgewinnung der Farben und Vergoldungen, die im 16. Jahrhundert die Kirche geschmückt hatten. Das Kirchenschiff Alle Stukkaturen, die den Schmuck dieses Teils der Kirche ausmachen, wurden neu gefärbt. Eine Reini- gung hätte nur das ganze Werk kompromittiert. Die Gardinen, die am Kirchenschiff hängen und es von den Seitenschiffen trennen, haben ihren ursprünglichen Hintergrund zurückgewonnen, auch wenn er leicht verblasst ist. Um den Stukkaturen mehr Relief zu verleihen, wurde eine leichte farbliche Ergänzung vorgenommen zur Verdeutlichung der Umrisse. Die Bilder der Putten, die in den Medaillons an den Gewölben des mittleren Kirchenschiffs zu sehen sind, haben zu ihrer anfänglichen Nacktheit zurückgefunden, die in der Barockzeit verhüllt worden war! Die Pfeiler der Kirchenschiffe waren ursprünglich vollumfänglich mit Heiligenfiguren und Votivbildern geschmückt. Die Restaurierung 1883 hatte einen grossen Teil mit einer hellen Farbe bedeckt und nur einige Ecken den Originalbildern überlassen. Die andern befanden sich in einem vorgerückten Zustand der Verwahrlosung. Die jetzige Restaurierung hat nur zu einer leichten Reinigung der Pfeiler geführt. Die Zone des Chorraums Der Hauptaltar wurde in die Lage von vor 1980 zurückversetzt, also weiter nach vorn gegen das Kirchenschiff. Seitlich vom Hauptaltar wurden die Seitenkapellen mit den ursprünglichen Holztüren ge- schlossen. Sie erhalten nun natürliches Licht durch die wieder geöffneten Fenster auf der Rückseite. In diesem Teil der Kirche wurden die Stukkaturen einfach gründlich gereinigt. Besonderes Interesse gebührt dem Eingriff am Gewölbe des Chorraums, wo die Reinigung und Vergoldung der Engel aus Stuck, die das mittlere Medaillon und sein Umfeld halten, die Entdeckung der Umgebung der gefärbten Kleider ermöglicht, die den Figuren Atem und Volumen verleihen, sodass sie wieder glänzen wie zuvor. Der 1883 vollständig erneuerte Chorraum wurde einfach gesäubert, denn es hat sich gezeigt, dass vom ursprünglichen Dekor nichts erhalten geblieben ist. Kirche Maria Verkündigung Das graziöse Kirchlein der ‚Annunziata’ war 1502 geweiht und dazu bestimmt worden, die sterblichen Reste von Frà Bartolomeo d’Ivrea, dem Gründer des Sacro Monte aufzunehmen. Beim Eintritt in die restaurierte und gründlich gesäuberte Kirche ist man beeindruckt von der Dekoration, die im Laufe der eben erst beendeten Restaurierungsarbeiten wieder zum Vorschein gekommen ist. Ein grosser Teil der Ausschmückung wurde 1883 während der Renovierung der Kirche im neogotischen Stil zuge- Das Kirchenschiff Im Teil des zweibogigen Kirchenschiffs, im Kreuzgewölbe, sind an den Seitenwänden beachtliche Werke zum Vorschein gekommen. Die Hochzeit von Kanaan mit dem Wunder von Wasser und Wein, stilistisch bemerkt man die zurückhaltende Perspektive gegenüber einer monumentalen und eindrucksvollen Bauwerk; Die mystische Hochzeit der Heiligen Katharina, Christus unter den Gelehrten, besonders interessant erscheint die Sinopie (in roten Okker-Tönen) als Merkmal der Figuren der Gelehrten, nach dem Zerfall der Originalfarbe; Das Martyrium des Heiligen Erasmus. Im Bereich des Altars, ausser der schönen Madonna auf dem Thron, die in einer Hand das Jesuskind und in der andern ein Buch hält aus dem Jahr 1522, Bernardino Luini zugeschrieben – charakterisierte die Ausschmückung der Kirche vor der Restaurierung und neben der einige Heiligenfiguren zum Vorschein gekommen sind, beeindruckt ein interessantes Bild der Madonna mit Kind, das dem Stil gemäss etwa um 1500 gemalt wurde, also zur gleichen Zeit der Gründung des Bauwerks. Die Apsis Der Abschluss des dekorativen Zyklus, der während der Restaurierung dieses Kirchleins entdeckt wurde, ist die Zone der Apsis. Eine Reihe von Sibyllen und Propheten, die auf das Ende des 17. Jahrhunderts zurückgeht und wahrscheinlich von der gleichen Hand verwirklicht wurde, die auch den Triumphbogen dekoriert hat, der die Apsis vom Kirchenschiff trennt. Schlussfolgerungen Dies sind nur einige Bemerkungen am Rande einer langen und gewissenhaften Restaurierung, die von sehr guten Berufsleuten durchgeführt wurde, aufmerksam überwacht von den zuständigen Amtsstellen des Kantons. Sie hat eine architektonische Umgestaltung des ganzen Sacro Monte bewirkt und eine aufmerksame Erhaltung der dekorativen Elemente. Eine wichtige Kampagne der Restaurierung, nicht nur wegen der künstlerischen Erneuerung im Ganzen, sondern vor allem weil sie darauf abzielt, das Sanktuarium der Madonna del Sasso in einen historischen, kulturellen und religiösen Zusammenhang unserer modernen Gesellschaft einzufügen. Seit 1908 einzige Tessiner Wochenzeitung in deutscher Sprache Bestellen Sie ein Schnupper Abo (4 Gratisausgaben) - tel 091 7562410 ORSELINA 2012 7 Via Vallemaggia 9 • Locarno Tel. 091 760 00 40 Fax 091 760 01 90 Via Cantonale • Vira Gambarogno Tel. 091 795 16 17 Fax 091 795 16 75 info@inelettra.ch • www.inelettra.ch di/von CONSUELO ALLIDI-CAVALLERI La biblioteca del Convento con i suoi 14’000 preziosi volumi Die Klosterbibliothek mit ihren 14’000 wertvollen Büchern Die zukünftigen Projekte und Pläne der Vereinigung I progetti futuri dell’Associazione I l restauro dell’Eremo e Sacro Monte e Santuario della Madonna del Sasso di Orselina è quasi giunto al termine e il 25 marzo 2012 il Santuario viene così riconsegnato alla popolazione e ai suoi devoti con la celebrazione della dedicazione dell’altare. Dall’inizio dei lavori l’effigie della Madonna è esposta sotto vetro protettivo in una Cappella, recuperata dagli antichi spazi del negozietto di articoli votivi, dove continuano senza interruzione i servizi religiosi dei frati Cappuccini. Prima di riprendere il suo posto nella Chiesa dell’Assunta la Madonna del Sasso ripercorrerà le vie del Ticino in una Peregrinatio Mariae attraverso i vicariati della Diocesi. In questi lunghi mesi di lavori, abbiamo visto la Chiesa dell’Assunta incappucciata, circondata da transenne e ponteggi e priva delle sue campane, ma a fine estate 2012 tutto il complesso sarà di nuovo accessibile e si potrà ammirare lo stupefacente risultato dei restauri. Ma il lavoro non è finito per l’Associazione Pro Restauro del Sacro Monte della Madonna del Sasso, di cui sono membro di Comitato in rappresentanza del Comune di Orselina. L’Associazione, che si prefigge di “far conoscere, valorizzare e sostenere finanziariamente i progetti e i lavori di conservazione e restauro del complesso monumentale del Santuario della Madonna del Sasso di Orselina”, ha individuato 3 settori di intervento che sono rimasti “sguarniti” da quelli finanziati dal Cantone: • la catalogazione del fondo librario del Convento, che consta più di 14'000 volumi (opere dal 1400 al 1900) in diverse discipline • il restauro di suppellettili liturgiche, di quadri e di tele, per la maggior parte ex-voto, per le quali sarà allestito un prospetto con gli oggetti e i costi di restauro • la valorizzazione delle strutture del Museo, con un rinnovo del concetto espositivo e delle infrastrutture di accoglienza. L’Associazione, in collaborazione con lo studio pubblicitario Jannuzzi & Smith (Lugano/Londra), ha elaborato un concetto per promuovere la raccolta di fondi. Grazie alla generosità della popolazione del Canton Ticino e di devoti del Santuario, che ringraziamo di cuore, l’Associazione verserà un contributo finanziario per i lavori necessari alla riapertura di alcuni spazi di accoglienza nel Museo del Convento. In collaborazione con l’Ente Turistico del Lago Maggiore è in preparazione la cartellonistica, che inviterà i visitatori a salire al Santuario partendo dalla città di Locarno e percorrendo il sentiero della valle o la via Crucis. Per i libri della magnifica Biblioteca siamo alla ricerca di benefattori che capiscano l’importanza delle opere ivi raccolte e l’esigenza della loro catalogazione. Ecco una parte della “carne al fuoco”: tutti questi progetti e altri saranno possibili soltanto grazie alle donazioni. Le quote sociali per aderire all’Associazione (per il 2012, minimo fr.50 per persone singole, fr. 80 per coppie, fr. 100 per persone giuridiche o enti) e le donazioni possono essere versate sul conto postale ccp no 65-266172-9. Ci aiuterete così a realizzare i nostri scopi, forse ambiziosi, ma ispirati dalla volontà di lasciare ai nostri giovani e alle future generazioni, così frastornati dai progressi tecnologici e dalla frenesia dei tempi odierni a volte vuoti di contenuti spirituali, le testimonianze di grande pregio del nostro passato legate alla storia del Santuario della Madonna del Sasso e delle nostre genti. Grazie già sin d’ora per il vostro sostegno! ie Restaurierung der Einsiedelei, des Sacro Monte und des Heiligtums Madonna del Sasso in Orselina ist beinahe beendet. Am 25. März 2012 wird das Sanktuarium der Bevölkerung wieder zur Verfügung gestellt und auch den Gläubigen mit der feierlichen Weihe und der Widmung des Altars. Seit dem Beginn der Arbeiten ist das Bildnis der Madonna unter einem Schutzglas in einer Kapelle zu sehen, geborgen aus dem kleinen Laden mit Votivartikeln, wo die religiösen Dienste der Kapuzinermönche ohne Unterbruch weitergehen. Bevor sie wieder ihren Platz in der Kirche Mariä Himmelfahrt einnehmen kann, wird sie auf einer Peregrinatio Mariae auf den Tessiner Strassen durch die Vikariate der Diözese geführt. In diesen langen Monaten der Arbeit haben wir die Chiesa dell’Assunta mit einer Kapuze gesehen, umgeben von Absperrungen und Baugerüsten, auch ohne ihre Glocken. Doch Ende Sommer 2012 wird der ganze Komplex wieder zugänglich sein und alle werden das erstaunliche Resultat der Restaurierung bewundern können. Doch für die Associazione Pro Restauro del Sacro Monte della Madonna del Sasso, in der ich als Vertreterin der Gemeinde Orselina im Vorstand bin, ist die Arbeit nicht vorbei. Der Verein setzt sich zum Ziel “die Projekte und die Arbeiten zum Unterhalt und der Restaurierung der monumentalen Gebäudegruppe des Sanktuariums der Madonna del Sasso in Orselina bekannt zu machen, aufzuwerten und finanziell zu unterstützen”. Es wurden drei Bereiche von Massnahmen herausgefunden, die unter denen, die vom Kanton finanziert werden, nicht enthalten sind: • Die Katalogisierung des Bücherbestandes im Kloster, der mehr als 14'000 Bände aufweist (Werke von 1400 bis 1900) aus verschiedenen Bereichen • Die Restaurierung von liturgischen Geräten, Bildern und Gemälden, zum grössten Teil Exvoto, für die ein Prospekt herausgegeben wird mit Angabe der Gegenstände und der Restaurierungskosten D • Aufwertung der Strukturen des Museums, mit der Erneuerung des Konzepts der Ausstellung und der Infrastrukturen des Empfangs. Der Verein hat in Zusammenarbeit mit dem Werbestudio Jannuzzi & Smith (Lugano/London) ein Konzept ausgearbeitet, um die Sammlung von Geldmitteln zu fördern. Dank der Grosszügigkeit der Tessiner Bevölkerung und der Pilger zum Sanktuarium, denen wir von Herzen danken, leistet der Verein einen finanziellen Beitrag für die notwendige Wiedereröffnung einiger Räume, die dem Empfang im Museum und im Kloster dienen. In Zusammenarbeit dem Ente Turistico Lago Maggiore werden Wegweiser vorbereitet, die den Besuchern angeben, wie man von der Stadt Locarno aus am besten zum Sanktuarium aufsteigt. Empfohlen wird der Weg durch das Tal oder die Via Crucis (Kreuzweg). Was die Bücher der prachtvollen Bibliothek betrifft, sind wir auf der Suche nach Wohltätern, die den Wert dieser Bücher und die Notwendigkeit ihrer Katalogisierung begreifen. Dies ist ein Teil unserer Vorhaben. Alle diese und andere Projekte können nur dank Schenkungen verwirklicht werden. Die Mitgliederbeiträge unseres Vereins für das Jahr 2012: Minimum Fr. 50 für Einzelpersonen; Fr. 80 für Paare, Fr. 100 für Rechtspersonen oder Körperschaften. Schenkungen können auf das Postcheckkonto 65266172-9 einbezahlt werden. Sie helfen uns damit, unsere vielleicht etwas ambitiösen Ziele zu erreichen, die aber vom Willen beseelt sind, unserer Jugend und den künftigen Generationen, die derart abgelenkt sind vom technologischen Fortschritt und der Hektik der heutigen Zeit, manchmal leer an spirituellen Inhalten, die wertvollen Zeugnisse unserer Vergangenheit näherzubringen, die verknüpft ist mit der Geschichte des Sanktuariums der Madonna del Sasso und unserer Leute. Schon jetzt vielen Dank für ihre Unterstützung! Seit 1908 einzige Tessiner Wochenzeitung in deutscher Sprache Bestellen Sie ein Schnupper Abo (4 Gratisausgaben) - tel 091 7562410 ORSELINA 2012 9 Ascona una montagna da scoprire eine entdeckenswerte Bergwelt Avreste mai pensato che da Cardada / Cimetta si vede il punto più basso (Delta della Maggia ad Ascona) e il punto più alto (Monte Rosa) della Svizzera? Con la funivia in pochi minuti da Orselina a Cardada e di seguito con la seggiovia fino a Cimetta. Oltre al panorama mozzafiato a 360 gradi la montagna offre passeggiate, un percorso d’orientamento, sentieri nordic walking, un percorso plantare, una pista per mountain bike, un punto di partenza per parapendio e spazi da gioco per bambini. I ristoranti e le capanne sono lieti di accogliervi con la tipica cucina Ticinese. Hätten Sie gedacht, dass von Cardada / Cimetta der tiefste Punkt (Maggia Delta bei Ascona) und der höchste Punkt (Monte Rosa Massiv) der Schweiz zu sehen sind? Mit der Luftseilbahn in wenigen Minuten von Orselina nach Cardada und weiter mit dem Sessellift bis Cimetta. Nebst der atemberaubenden 360° Rundsicht bieten wir Wanderungen, eine Orientierungslaufstrecke, Nordic Walking Trails, ein Reflexzonenpfad, eine Mountainbikepiste, ein Startpunkt für Gleitschirmflieger und Spielzonen für Kinder. Die Restaurants und Berghütten erwarten Sie gerne mit traditionellen Gerichten der Tessiner Küche. Cardada Impianti Turistici SA CH-6644 Orselina / Locarno Tel. +41 (0)91 735 30 30 Fax +41 (0)91 735 30 31 www.cardada.ch info@cardada.ch di/von ANDREA KELLER Sotto: nel bacino svizzero, la Riviera del Gambarogno A destra: il bacino idroelettrico di Palagnedra Unten: Das Gambarogno vom Schiff aus gesehen Rechts: Fahrt im Zug durch die Centovalli Zwischen Tälern und See mit dem Zug und dem Schiff Tra valli e lago in treno e in battello A gli albori del turismo di massa una delle proposte che andava per la maggiore in Europa era l’Orient-Express che collegava Parigi a Costantinopoli (Istambul). Nel 1989 nasceva il Wilhelm Tell-Express, emulato dal Bernina, dal Golden Pass e dal Palm-Express. E’ quindi normale che anche in Ticino ci sia un’offerta del genere; ma dove? Sino a vent’ anni fa gli ospiti del Locarnese sceglievano prevalentemente come mete per le loro escursioni la Madonna del Sasso (funicolare), Cardada (funivia), Sonogno e Indemini (autopostale), le Isole di Brissago, i mercati italiani e le Isole Borromee (battello). L’uovo di Colombo è stato trovato con l’idea di abbinare il lago ai monti. Nel 1994 è così nato il Lago Maggiore-Express: un’escursione in treno e battello, da effettuare in un giorno o anche due, con la possibilità di soste per visitare i molti luoghi di interesse culturale e naturalistico che si incontrano sul percorso. Dai 5’292 passeggeri trasportati il primo anno si è passati ai 53’000 del 2011 ed è probabile che quest’anno il loro numero aumenterà ulteriormente. Ma a cosa è dovuto il successo di questa proposta turistica? Alla bellezza del paesaggio e alla promozione che le aziende coinvolte, cioè FART, SSIF (Società Subalpina Imprese Ferroviarie) Trenitalia e Navigazione Lago Maggiore, sostengono partecipando alle principali fiere turistiche: CMT Stoccarda, BIT Milano, STM Lucerna. Questo spiega perché la maggior parte dei passeggeri proviene dalla Germania e dall’Italia. E’ sabato mattina e abbiamo deciso di viaggiare col Lago MaggioreExpress partendo da Locarno con la Centovallina. Saliamo quindi sul treno panoramico che parte dalla stazione sotterranea di Muralto. Poco dopo passiamo Ponte Brolla, dove ammiriamo gli orridi della Maggia, e le belle Terre di Pedemonte, sede del Teatro Dimitri (Verscio). Da Intragna, che ospita il Museo regionale delle Centovalli e il campanile più alto del Ticino, il treno inizia a salire nelle Centovalli. Sul fondo scorre la Melezza, fiume che nasce in Italia ad est della Pioda di Crana e scende dalla Valle Vigezzo col nome Melezzo. Raggiungiamo la stazione di Verdasio, punto di partenza di due funivie: la prima per Rasa sotto le pendici del Gridone, la seconda per il Monte Comino. Proseguiamo oltrepassando la diga di Palagnedra, costruita negli anni ’50 del secolo scorso, e giunti a Camedo passiamo il confine con l’Italia. Dopo lo stretto e scosceso paesaggio delle Centovalli, la Valle Vigezzo (chiamata anche la valle dei pittori) si fa più ampia. Nella località di Re si trova il maestoso Santuario dedicato alla Madonna del Sangue, a testimonianza del miracolo avvenuto nell’aprile 1494, quando l’immagine della Madonna affrescata sulla facciata della vecchia chiesa iniziò a sanguinare dopo essere stata colpita da un sasso lanciato da un m Morgengrauen des Massentourismus war der Orient-Express, die Verbindung von Paris mit Konstantinopel (Istanbul) eine der beliebtesten Angebote in Europa. 1989 entstand der Wilhelm Tell-Express, nachgeahmt vom Bernina, vom Golden Pass und vom Palm-Express. Es ist also normal, dass auch im Tessin ein solches Angebot vorhanden sein sollte, aber wo? Bis vor zwanzig Jahren wählten die Gäste im Locarnese vorwiegend folgende Ziele für ihre Ausflüge: Madonna del Sasso (Standseilbahn), Cardada (Drahtseilbahn), Sonogno und Indemini (Postauto), die Brissago-Inseln, die italienischen Märkte und die Borromäischen Inseln (Schiff). Das Ei des Kolumbus war die Idee, See und Berge miteinander zu verbinden. So entstand 1994 der Lago Maggiore-Express: Ein Ausflug mit Eisenbahn und Schiff, der in einem oder zwei Tagen bewältigt werden kann, mit der Möglichkeit eines Halts an den vielen kulturell und naturalistisch interessanten Orten, die an der Strecke liegen. Von 5’292 Passagieren im ersten Jahr wurden 2011 deren 53’000 erreicht und wahrscheinlich wird die Zahl dieses Jahr weiter ansteigen. Doch was hat den Erfolg dieses touristischen Angebots ausgelöst? Die Schönheit der Landschaft, die Promotion durch die beteiligten Firmen, also FART, SSIF (Società Subalpina Imprese Ferroviarie) Trenitalia und Navigazione Lago Maggiore, die an den hauptsächlichen Tourismusmessen teilnehmen: CMT Stuttgart, BIT Mailand, STM Luzern. Das erklärt auch, warum die meisten Passagiere I aus Deutschland und Italien kommen. Am Samstagmorgen haben wir eine Reise mit dem Lago Maggiore-Express beschlossen. Abfahrt in Locarno mit der Centovallina. Wir besteigen also den Panoramazug, der vom unterirdischen Bahnhof in Muralto ausgeht. Wenig später kommen wir an Ponte Brolla vorbei, bewundern die Abgründe der Maggia und die schönen Terre di Pedemonte, Sitz des Teatro Dimitri (Verscio). Von Intragna, wo das Regionalmuseum der Centovalli und der höchste Kirchturm im Tessin zu beachten sind, beginnt der Zug seine ansteigende Fahrt durch die Centovalli. In der Tiefe fliesst die Melezza, die in Italien entspringt, östlich der Pioda di Crana. Im Valle Vigezzo nimmt der Fluss den Namen Melezzo an. Wir erreichen den Bahnhof von Verdasio, Ausgangspunkt von zwei Seilbahnen. Die eine führt nach Rasa, unter den Hängen des Gridone, die andere nach Monte Comino. Wir fahren weiter und überqueren den in den Fünfzigerjahren des vergangenen Jahrhunderts erbauten Staudamm von Palagnedra. In Camedo angekommen, passieren wir die Grenze nach Italien. Nach der engen und steilen Landschaft der Centovalli präsentiert sich das Valle Vigezzo (auch Tal der Maler genannt) breiter. Im Wallfahrtsort Re befindet sich das majestätische Heiligtum der Madonna del Sangue. Es erinnert an ein Wunder, das im April 1494 geschehen ist. Das Bild der Madonna, eine Freske an der Fassade der alten Kirche, fing plötzlich an zu bluten, nachdem es von einem Stein getroffen worden wurde, Seit 1908 einzige Tessiner Wochenzeitung in deutscher Sprache Bestellen Sie ein Schnupper Abo (4 Gratisausgaben) - tel 091 7562410 ORSELINA 2012 11 La villa di Max Emden sulle Isole di Brissago Die Villa von Max Emden auf den Brissago-Inseln Isola Bella: la più celebre delle isole Borromee Die berühmteste der Borromäischen Inseln ragazzo, Giovanni Zuccone, adirato per le perdite al gioco delle piodelle (simile a quello delle bocce). A Malesco c’è l’imbocco per la Valle Cannobina, da cui si può raggiungere Cannobio sul lago Maggiore. Giungiamo poi a S.Maria Maggiore che ospita il Museo dello spazzacamino. A questa località si associa la famosa acqua di colonia Farina 4711, opera di due vigezzini: Giovanni Paolo Femminis che l’ha creata e Giovanni Maria Farina che l’ha fatta conoscere in tutto il mondo. Superata Druogno, altra località di villeggiatura amata dai milanesi, passiamo attraverso gli ampi terrazzamenti di Trontano dove è molto diffusa la ‘topia’, la vite tradizionalmente coltivata a pergolato. Il treno scende poi con una forte pendenza sino a Masera per raggiungere infine Domodossola, dove confluiscono le sette vallate ossolane (Anzasca, Antrona, Bognanco, Divedro, Antigorio-Formazza, Isorno, e Vigezzo). A Domodossola si può fa- re una breve pausa per visitare il mercato nella bella piazza del centro storico. Tornati in stazione, proseguiamo con un convoglio di Trenitalia che ci porterà a Stresa. Lungo il percorso scorgiamo Ornavasso, un comune valser con importanti testimonianze artistiche e di fede, fra cui il Santuario della Madonna del Boden con una ricca raccolta di ex-voto. Più in là ecco Premosello: parte del suo territorio è compresa nel Parco Nazionale della Val Grande. Proseguendo, ammiriamo il Lago di Mergozzo, che un tempo non era altro che un lembo del Lago Maggiore. Tra i due si trova la preziosa Riserva Naturale dei Canneti di Fondotoce. Giunti a Stresa proseguiamo a piedi per una quindicina di minuti fino all’imbarcatoio. Stresa conserva un pregevole nucleo storico, ma è conosciuta soprattutto per le Isole Borromee, oltre che per la frequentata stazione sciistica del Mottarone (1491 m s/m). Nella cittadina ha sede den der junge Giovanni Zuccone geworfen hat. Er war aufgebracht wegen dem Verlust, den er beim Spiel mit den “piodelle” (ähnlich dem Bocciaspiel) erlitten hatte. In Malesco zweigt die Strasse ins Valle Cannobina ab, durch das man Cannobio und den Lago Maggiore erreichen kann. Wir gelangen nach Santa Maria Maggiore, wo sich das Kaminfeger-Museum befindet. Mit dieser Ortschaft ist auch das berühmte Kölnische Wasser Farina 4711 verknüpft. Ein Werk von zwei Männern aus dem Vigezzotal: Giovanni Paolo Femminis hat es kreiert, Giovanni Maria Farina hat es in der ganzen Welt bekannt gemacht. Nach Druogno, einem Ferienort, der vor allem von den Mailändern bevorzugt wird, fahren wir durch die weiträumigen Terrassen von Trontano, wo die ‘topia’ stark verbreitet ist, der traditionelle Anbau von Trauben in Weinlauben in der Pergola. Der Zug senkt sich nun in steiler Neigung bis Masera, um schliesslich Domodossola zu erreichen, wo sich die sieben Talschaften vereinen. Anzasca, Antrona, Bognanco, Divedro, Antigorio-Formazza, Isorno und Vigezzo). In Domodossola kann man eine kurze Pause einschalten, um den Markt auf dem schönen Platz im historischen Stadtzentrum zu besuchen. Wieder beim Bahnhof, fahren wir weiter mit einem Konvoi von Trenitalia, der uns nach Stresa bringt. Längs der Strecke erblicken wir Ornavasso, ein Walserdorf mit bedeutenden Zeugen der Kunst und des Glaubens, darunter das Heiligtum der Madonna del Boden mit einer reichhaltigen Sammlung von Votivbildern. Etwas weiter Premosello: Ein Teil des Territoriums der Gemeinde gehört zum Nationalpark Val Grande. Auf der Weiterfahrt bewundern wir den Lago di Mergozzo, der früher nur ein Streifen des Lago Maggiore war. Dal 1960 con tradizione e buon senso Questi i principi che stanno alla base del modo di operare di Banca del Sempione e dell’intero Gruppo da tre generazioni. Si tratta di valori fondamentali per costruire con la clientela un rapporto duraturo e sincero, sensibile anche a quelle dimensioni quali la famiglia con le sue problematiche, il lavoro, le amicizie che, nel modo di considerare il “patrimonio” per Banca del Sempione, ne costituiscono elementi essenziali. Ecco cosa ci contraddistingue: la capacità di essere un vero partner, affidabile ed obiettivo nelle questioni più delicate, disinteressato nel suggerire e nel consigliare, quasi un amico nel senso più bello e profondo. Sede e direzione generale Lugano Via Peri 5 Locarno-Muralto Piazza Stazione 9 | +41 91 910 71 11 Bellinzona Viale Stazione 8A Chiasso Piazza Boffalora 4 Consulenti Claudio Lanini e Franco Böhny Sin.: il campanile di Intragna / Sopra: la Centovallina in Val Vigezzo Links: Der Kirchturm von Intragna Oben: Die Centovalli-Bahn im Vigezzo-Tal il Centro Internazionale di Studi Rosminiani e vi si tengono rinomate Settimane musicali. Dal battello ammiriamo la bellezza dell’Isola Bella e dell’Isola dei Pescatori. Fra le due notiamo l’isolotto della Malghera, luogo di nidificazione dei cormorani. Mentre proseguiamo in battello passando vicino a Baveno e all’Isola Madre, già vediamo il porto di Pallanza. Ripensiamo a Stendhal che nella lettera a Pauline (1811) incantato dal paesaggio scriveva la famosa frase: "Se per caso possediamo solo un cuore e una camicia, bisogna vendere la camicia per vedere i dintorni del Lago Maggiore". Poco oltre la piccola isola di San Giovanni, già residenza estiva del maestro Arturo Toscanini, scorgiamo Villa Taranto con il suo stupendo giardino in stile inglese. In mezzo al lago s’incrociano due traghetti che fanno la spola fra Intra e Laveno, ai piedi del monte Sasso del Ferro, raggiungibile con un’ovovia. Poco lontano da Laveno, a Cerro, si trova il pregevole Museo della Ceramica. Il battello solca il lago lungo la sponda piemontese passando davanti a Ghiffa, sul cui lungolago appaiono tre stupendi esemplari di canfora, pluricentenari e alti almeno 25 metri, Oggebbio e Cannero, località di villeggiatura particolarmente amata in passato dai turisti inglesi forse anche per il suo clima particolarmente mite. Superata la Rocca Vitaliana e quel che resta dei castelli di Cannero, il battello punta verso Luino, sulla sponda opposta, quella lombarda. Risalendo da Luino a Maccagno notiamo il moto ondoso del lago dovuto all’inverna’, un vento che si leva ogni giorno nel primo pomeriggio, soffiando fino a se- ra da Luino verso Cannobio, Brissago e Ascona. La differenza delle condizioni ambientali fra le due sponde del lago ha ispirato il detto: “Se vuoi patire le pene d’inferno vai a Cannero d’estate e a Luino d’inverno”. Raggiungiamo quindi l’ameno villaggio di Maccagno ricco di storia, che in passato fu sede della regia del sale e che nel 1600 deteneva la concessione imperiale di coniare monete. Cannobio ultimo borgo piemontese prima della Svizzera, come Brissago, Biasca e Tesserete celebra le funzioni ecclesiastiche con il rito ambrosiano e festeggia il carnevale una settimana dopo Ascona, Locarno, Orselina. Superate le splendide Isole di Brissago, ammiriamo la riviera del Gambarogno con il magnifico Parco botanico di Vairano, ricco di rododendri, camelie, azalee e molte altre piante. Giungiamo quindi ad Ascona, località turistica per eccellenza: fra le sue proposte culturali, segnaliamo il Museo Comunale d’Arte Moderna con le pregevoli opere di Marianne von Werefkin. Ci stiamo avvicinando alla fine del viaggio. Appare il Santuario della Madonna del Sasso, come ai pellegrini di un tempo che arrivavano con i battelli dalle località rivierasche del Lago Maggiore e si presenta nella sua maestosità, con le cappelle della Via Crucis finalmente liberate dalla vegetazione, come nel celebre dipinto di Filippo Franzoni. Entriamo nel golfo della regina del Verbano e l’altoparlante della motonave della Navigazione Lago Maggiore annuncia: “Locarno, ultima fermata Locarno, tutti scendono, grazie e arrivederci”. Zwischen den beiden befindet sich das wertvolle Naturreservat des Röhrichts von Fondotoce. In Stresa angekommen, gehen wir etwa fünfzehn Minuten zu Fuss bis zum Landungssteg. Stresa verfügt über ein prächtiges historisches Stadtzentrum, ist aber besonders bekannt wegen den Borromäischen Inseln und dem stark frequentierten Skigebiet Mottarone (1491 m ü.M.) Im Städtchen hat das Centro Internazionale di Studi Rosminiani seinen Sitz und es werden renommierte Musikwochen durchgeführt. Vom Schiff aus bewundern wir die Isola Bella und die Isola dei Pescatori. Zwischen den beiden die kleine Insel Malghera, auf der Kormorane nisten. Während das Schiff seine Fahrt fortsetzt, nahe vorbei an Baveno und der ’Isola Madre, erblicken wir den Hafen von Pallanza. Wir denken wieder an Stendhal, der in seinem Brief an Pauline (1811), bezaubert von der Landschaft, den berühmten Satz geschrieben hat: "Wenn wir zufällig nur ein Herz und ein Hemd besitzen, müssen wir das Hemd verkaufen, um die Umgebung des Lago Maggiore zu sehen." Wenig nach der kleinen Insel San Giovanni, eins Sommerresidenz von Maestro Arturo Toscanini, bemerken wir die Villa Taranto mit ihrem prachtvollen Garten im englischen Stil. Mitten auf dem See kreuzen sich zwei Fährschiffe, die zwischen Intra und Laveno pendeln, am Fuss des Sasso del Ferro, der mit einer Seilbahn erreichbar ist. Unweit von Laveno, in Cerro befindet sich das wertvolle Keramikmuseum. Das Schiff durchpflügt den See auf der piemontesischen Seite, vorbei an Ghiffa, an dessen Seepromenade zwei prächtige Kampfer stehen, über 100 Jahre alt und mehr als 25 Meter hoch. Oggebbio und Cannero sind Ferienorte, die früher vor allem von englischen Touristen geschätzt wurden, vielleicht auch wegen dem besonders milden Klima. Nach der Rocca Vitaliana und dem, was von den Castelli di Cannero übriggeblieben ist, macht das Schiff Kurs auf Luino am entgegenge- setzten lombardischen Ufer. Von Luino nach Maccagno bemerken wir die Wellenbewegung des Sees, der auf die Inverna zurückzuführen ist, einen Wind, der täglich am frühen Nachmittag aufkommt und bis am Abend von Luino in Richtung Cannobio, Brissago und Ascona bläst. Die unterschiedlichen Umweltbedingungen an den beiden Ufern hat das Sprichwort angeregt: “Wenn du Höllenqualen erleiden willst, geh nach Cannero im Sommer und nach Luino im Winter”. Dann erreichen wir das anmutige geschichtsreiche Ortschaft Maccagno. In der Vergangenheit war hier der Sitz der Salzregie und im 17. Jahrhundert erhielt sie die kaiserliche Konzession zum Prägen von Münzen. In Cannobio, dem letzten piemontesischen Städtchen vor der Schweiz, wurden wie in Brissago, Biasca und Tesserete Gottesdienste nach dem ambrosianischen Ritus abgehalten und der Karneval eine Woche später als in Ascona, Locarno, Orselina gefeiert. Nach den prachtvollen BrissagoInseln bewundern wir das Gambarogno-Ufer mit dem prächtigen botanischen Garten in Vairano, reich an Rhododendren, Kamelien, Azaleen und vielen andern Pflanzen. Schliesslich erreichen wir Ascona, Touristenort par excellence. Zu seinen kulturellen Angeboten zählt das Gemeindemuseum der modernen Kunst mit hervorragenden Werken von Marianne von Werefkin. Wir nähern uns dem Ende der Reise. Das Heiligtum Madonna del Sasso erscheint im Blickfeld wie den früheren Pilgern, die mit dem Schiff von den Uferorten am Lago Maggiore anreisten. Der Anblick ist majestätisch, die Kapellen des Kreuzwegs wurden endlich vom Pflanzenwuchs befreit wie auf dem berühmten Gemälde von Filippo Franzoni. Wir sind in der Bucht der Königin des Verbano und der Lautsprecher des Motorschiffs der Navigazione Lago Maggiore verkündet: “Locarno, letzte Haltestelle, alle steigen aus, Dankeschön und auf Wiedersehen”. Show room lampade / Lampen Zona Industriale 2 - Via Mappo 11 - CH-6598 Tenero - Tel. 091 730 91 00 elettricità bronz ORSELINA 2012 13 Un’oasi internazionale sulla collina locarnese L’ Istituto Ricerche Solari (IRSOL), in via Patocchi al confine tra Orselina e Locarno, sta assumendo un ruolo internazionale grazie alla collaborazione con alcuni fra i più rinomati istituti che si occupano di ricerche solari a livello mondiale. Il consiglio di Fondazione responsabile dell'IRSOL diretto dal prof Philippe Jetzer, è molto attivo e dinamico. Da parte del Cantone, della città di Locarno e di molti comuni del Locarnese, tra i quali Orselina, vi è un serio e convinto sostegno, che necessita però un riconoscimento federale atteso per il 2012. Per meglio conoscere gli sviluppi delle attività svolte, abbiamo incontrato due ricercatori dell’Istituto, Michele Bianda e Renzo Ramelli, ai quali abbiamo posto alcune domande sui loro studi, iniziando dal significato delle loro indagini. Ma sul sole, abbiamo chiesto loro per iniziare, non si sa già tutto? Ora ci sono satelliti che danno superlative immagini del Sole, mentre grandi strumenti sono già operativi a Big Bear in California e alle Isole Canarie, mentre altri sono in costruzione, come il telescopio americano di 4 metri di diametro in fase di realizzazione alle Hawaii. Che senso ha l'esistenza di un istituto piccolo come il vostro se messo a confronto con queste realtà internazionali? “Lo studio del Sole è progredito negli ultimi decenni, ma ancora molto rimane da scoprire. Il Sole è fonte dell’energia indispensa- bile per la vita sulla Terra, con effetti anche sul nostro clima. E’ compito della scienza comprendere questi effetti solari sul clima terrestre per quantificare l’importante apporto antropico (a causa dei gas che noi immettiamo nell'atmosfera) e poter prendere le giuste decisioni per affrontarlo. Il Sole può fare le bizze e possono verificarsi eruzioni solari con ripercussioni sulla nostra tecnologia. Eventi estremi, dalla frequenza di uno ogni 500 anni circa, potrebbero generare danni per migliaia di miliardi di franchi. Il Sole è una stella come le altre presenti nell'universo, ma siccome ci è vicino (otto minuti-luce rispetto ai tanti anni-luce delle altre stelle) possiamo studiarne piccoli dettagli per trarre conoscenze generali. Il Sole è un gigantesco laboratorio nel quale si effettuano spontaneamente affascinanti esperimenti scientifici, non realizzabili in un ‘minuscolo’ laboratorio terrestre. A noi spetta il compito di misurarli e comprendere più a fondo la fisica che li regola. Tali ragioni danno senso all'entusiasmo dei ricercatori che a fatica cercano di meglio capire come funziona quella meraviglia che ci illumina ogni giorno”. Ma le dimensioni del vostro istituto sono adeguate? “La comunità scientifica non ha una logica industriale, lo scopo sta nella comprensione e chi porta elementi costruttivi e originali trova un suo ruolo spe- cifico. Il criterio è la qualità e non la dimensione dell'istituto: occorre portare avanti un lavoro serio e costante con la capacità di individuare tematiche originali e innovative. L'osservatorio in via Patocchi è stato costruito dall’Università di Göttingen all'inizio degli anni '60. Con il lavoro scientifico svolto aveva acquisito fama internazionale. Grazie all'interessamento del dott. Alessandro Rima, alla fine degli anni '80, l'istituto è stato acquisito dalla fondazione FIRSOL. Il telescopio solare allora presente all’IRSOL, in parte smantellato, è stato ricostruito e modernizzato anche con l'aiuto dato dall’Università di Göttingen e dalla Fachhochshule di Wiesbaden. La collaborazione con l'istituto di astronomia del Politecnico di Zurigo, diretto dal professor Jan Stenflo, ha in seguito aiutato l'IRSOL a ottenere un proprio ruolo specifico nella comunità internazionale di fisica solare. Ora il principale tema di ricerca è la polarimetria, che permette lo studio di campi magnetici presenti sul Sole e noi abbiamo partecipato, con il Politecnico di Zurigo, allo sviluppo del polarimetro ZIMPOL (il più preciso a livello mondiale) utilizzato all'IRSOL e nei maggiori telescopi solari internazionali durante campagne di osservazione qualificate e fruttuose. Dopo il pensionamento del professor Stenflo il Politecnico ha però deciso di orientare la ricerca scientifica del proprio istituto di astronomia su altri campi. L'IRSOL si è così ritrovato erede di quanto sviluppato a Zurigo, oltre che essere riconosciuto internazionalmente per il lavoro svolto in modo autonomo. Le competenze e la responsabilità dello sviluppo tecnologico di ZIMPOL sono così state trasferite dal Politecnico alla SUPSI di Lugano”. E’ per ottimizzare l'attività scientifica che è stato anche firmato un contratto di collaborazione con il Kiepenheuer Institut für Sonnenphysik (KIS) di Friborgo in Brisgovia, uno dei maggiori centri internazionali di fisica solare? “Certamente. Grazie a questa collaborazione, l’IRSOL installerà su GREGOR, (telescopio solare da 1.5 metri) un polarimetro ZIMPOL, ottenendo in cambio tempo di osservazione con tale telescopio. Anche i responsabili di altri grandi progetti americani sono interessati a uno scambio di conoscenze sul polarimetro, ciò che permette al nostro Istituto di mantenere un contatto privilegiato con i maggiori progetti internazionali. L’IRSOL partecipa pure a un programma europeo (azione COST) iniziato nel 2011 e inteso a coordinare il lavoro degli astronomi europei che si occupano di polarimetria. Le azioni COST sono intese a individuare specifici temi di ricerca scientifica o tecnologica di notevole interesse, con l'intento di favorire la collaborazione tra i ricercatori attivi in tale campo”. Seit 1908 einzige Tessiner Wochenzeitung in deutscher Sprache Bestellen Sie ein Schnupper Abo (4 Gratisausgaben) - tel 091 7562410 14 ORSELINA 2012 A sinistra: l’edificio dell’IRSOL dove si trova la strumentazione Sotto: il telescopio puntato verso il sole Links: Das IRSOL Gebäude, in dem sich das Instrumentarium befindet. Unten: Das auf die Sonne gerichtete Teleskop Specola Solare a Locarno-Monti Das Sonnen-Observatorium Eine internationale Oase auf dem Locarneser Hügel as Istituto Ricerche Solari (IRSOL) in der Via Patocchi, an der Grenze zwischen Orselina und Locarno, erlangt eine internationale Rolle dank der Zusammenarbeit mit einigen der renommiertesten Institute, die sich auf weltweiter Ebene mit Sonnenforschung beschäftigen. Der zuständige Stiftungsrat der IRSOL war unter der Leitung von Philippe Jetzer sehr aktiv und dynamisch. Von Seiten des Kantons, der Stadt Locarno und vielen Locarneser Gemeinden, darunter Orselina, erhält die IRSOL eine überzeugte Unterstützung, braucht jedoch eine eidgenössische Anerkennung, die 2012 erwartet wird. Um die Entfaltung der ausgeführten Tätigkeiten kennenzulernen, haben wir uns an zwei Forscher des Instituts gewandt, Michele Bianda und Renzo Ramelli, denen wir einige Fragen gestellt haben über ihre Studien, angefangen von der Bedeutung ihrer Recherchen. Wir haben angefangen mit der Frage: Weiss man denn nicht schon alles über die Sonne? Jetzt gibt es ja Satelliten, die hervorragende Bilder der Sonne liefern, während grosse Instrumente wirksam sind in Big Bear (Kalifornien) und auf den Kanarischen Inseln. Andere sind noch im Bau wie das amerikanische Teleskop von 4 Meter Durchmesser, das auf Hawaii verwirklicht wird. Was für einen Sinn hat ein kleines Institut wie das unsere im Vergleich mit den internationalen Gegebenheiten? “Das Studium der Sonne ist vorangekommen in den letzten Jahrzehnten, doch es bleibt noch viel zu entdecken. Die Sonne ist eine un- D entbehrliche Energiequelle für das Leben auf der Erde, mit Auswirkungen auch auf unser Klima. Es ist eine Aufgabe der Wissenschaft, diese Wirkungen der Sonne auf das Weltklima zu kennen, um den wichtigen atrophischen Beitrag (wegen der Gase die wir in die Atmosphäre einlassen) zu verstehen und die richtigen Gegenmassnahmen treffen zu können. Die Sonne kann launisch sein und es können sich Eruptionen ereignen mit Folgen für unsere Technologie. Extreme Ereignisse, wie sie etwa alle 500 Jahre einmal vorkommen, könnten Schäden von Tausenden Milliarden Franken anrichten. Die Sonne ist ein Stern wie andere in unserem Universum, doch weil sie uns nahe ist (acht Lichtminuten im Gegensatz zu vielen Lichtjahren der andern Sterne) können wir kleine Einzelheiten studieren um allgemeine Kenntnisse zu gewinnen. Die Sonne ist ein gigantisches Laboratorium, in dem spontan faszinierende wissenschaftliche Experimente durchgeführt werden, die in einem winzigen Labor auf der Erde nicht möglich sind. Es ist unsere Aufgabe, sie zu messen und die Physik, die sie regelt, tiefschürfender zu erkennen. Solche Gründe geben dem Enthusiasmus der Forscher einen Sinn, die mühsam zu verstehen suchen, wie jenes Wunder funktioniert, das uns jeden Tag erhellt”. Aber sind die Dimensionen Ihres Instituts dafür geeignet? “Die wissenschaftliche Gemeinschaft folgt keiner industriellen Logik. Ihr Zweck ist das Verständnis. Wer konstruktive und originelle Beiträge leistet, findet seine spezifische Rolle. Das Kriterium ist die Qualität und nicht die Dimension des Instituts. Man muss eine seriöse und konstante Arbeit leisten mit der Fähigkeit, originelle und innovative Themen aufzugreifen. Das Observatorium in der Via Patocchi ist Anfang der Sechzigerjahre von der Universität Göttingen errichtet worden. Mit der wissenschaftlichen Arbeit hat es einen internationalen Ruf erworben. Dank den Bemühungen von Dr. Alessandro Rima wurde es Ende der Achtzigerjahre von der Stiftung FIRSOL erworben. Das damalige, teilweise abgebrochene Teleskop der IRSOL wurde neu errichtet und modernisiert, ebenfalls mit Hilfe der Universität Göttingen und der Fachhochschule Wiesbaden. Die Zusammenarbeit mit dem Institut für Astronomie des Polytechnikums Zürich unter der Leitung von Prof. Jan Stenflo hat der IRSOL in der Folge geholfen, eine eigene Rolle in der internationalen Gemeinschaft der Sonnenphysik zu finden. Das Hauptthema der Forschung ist nun die Polarimetrie, die das Studium von Magnetfeldern in der Sonne ermöglicht. Wir haben mit dem Polytechnikum Zürich an der Entwicklung des weltweit präzisesten Polarimeters ZIMPOL teilgenommen. Er wurde vom IRSOL und den wichtigsten internationalen Sonnenteleskopen für qualifizierte und ertragreiche Beobachtungen verwendet. Nach der Pensionierung von Prof Stenflo hat das Polytechnikum jedoch beschlossen, die wissenschaftliche Forschung seines Astronomischen Instituts auf andere Ziele auszurich- ten. Die IRSOL wurde Erbe der in Zürich entwickelten Forschung, aber auch international anerkannt wegen der selbständigen wissenschaftlichen Arbeit. Die Kompetenzen und die Verantwortung für die technologische Entwicklung des ZIMPOL sind so vom Polytechnikum an die SUPSI di Lugano übergegangen”. Und um die wissenschaftliche Tätigkeit zu optimieren, wurde auch ein Vertrag der Zusammenarbeit mit dem Kiepenheuer Institut für Sonnenphysik (KIS) in Freiburg im Breisgau unterzeichnet, einem der grössten internationalen Zentren der Sonnenphysik? “Gewiss. Dank dieser Zusammenarbeit wird IRSOL auf GREGOR, (Solarteleskop von 1.5 Meter) einen Polarimeter ZIMPOL installieren und als Gegenleistung Beobachtungszeiten mit diesem Teleskop erhalten. Auch die Verantwortlichen grosser amerikanischer Projekte sind an einem Austausch von Kenntnissen interessiert. Das ermöglicht unserem Institut, privilegierte Kontakte mit den wichtigsten internationalen Projekten beizubehalten. IRSOL beteiligt sich auch an einem europäischen Projekt (COST), das 2011 begonnen hat mit dem Ziel, die Arbeiten europäischer Astronomen, die sich mit Polarimetrie beschäftigen zu koordinieren. Die Aktionen COST sind darauf ausgerichtet, Themen der wissenschaftlichen und technologischen Forschung von beachtlichem wissenschaftlichen oder technologischen Interesse herauszufinden, mit der Absicht, die Zusammenarbeit zwischen den Forschern in diesem Bereich zu erleichtern”. Seit 1908 einzige Tessiner Wochenzeitung in deutscher Sprache Bestellen Sie ein Schnupper Abo (4 Gratisausgaben) - tel 091 7562410 ORSELINA 2012 15 Das kreative Lokal im Herzen von Brione s/Minusio. Experimentierfreudige Küche. Fragen Sie nach unseren täglichen Spezialitäten. Aussergewöhnliche Weine im Offenausschank. Und erst die Salate…! Wir freuen uns auf Ihren Besuch. Milena und Johnny Tel. 091 743 20 96 Öffnungszeit 09.00 – 01.00 - Ruhetag Mittwoch und Donnerstag Punto di partenza per belle passeggiate a Cardada-Cimetta Propr. Marco Marbach 6605 Locarno-Monte Bré Tel. 091/756 60 40 E-mail: info@hotelmontebre.ch www.hotelmontebre.ch Grotto Ferriroli Cecchetin Panetteria, Pasticceria Cucina nostrana 6644 Orselina Tel. 091 743 64 77 Fax 091 743 74 39 www.cecchettin.ch La Bottega dei Monti Negozio alimentari e agenzia postale Locarno-Monti Tel. 091 751 84 65 Consegne a domicilio Da ben 30 anni dalla Panetteria Cecchettin, direttamente sopra il Santuario della Madonna del Sasso, si espande il profumo di pane fresco e dolci tentazioni. Con gentilezza e competenza vi serviamo 350 giorni l'anno, offrendovi un vasto assortimento di pane e panini, panettone e amaretti, pasticceria varia e prodotti di confetteria freschi dal nostro laboratorio. Siete interessati a una torta nuziale o per un compleanno? Vi servono squisiti aperitivi o un pensiero per i famigliari? Allora venite a trovarci, a godere dello stupendo panorama all'ombra della nostra pergola, oppure fermatevi per un soggiorno in una delle nostre camere con vista lago. Seit 30 Jahren duftet es in der Panetteria Cecchettin, oberhalb des Kolsters Madonna del Sasso, nach frischem Brot und süssen Leckereien. Unsere freundlichen und kompetenten Mitarbeiter bieten Ihnen, an rund 350 Tagen im Jahr, ein üppiges Sortiment von Brot und Brötchen, Panettone und Amaretti, Patisserie und Confiserie Produkten direkt aus der Backstube an. Interessieren Sie sich für eine Geburtstags oder Hochzeitstorte, einen Aperò oder ein Mitbringsel für die Lieben zu Hause? Möchten Sie unter der schattigen Pergola verweilen? Vielleicht gefallen Ihnen unsere einfachen und preiswerten Zimmer mit schöner Aussicht? Dann sind Sie bei uns an der richtigen Adresse. Griglia al camino Via Patocchi 17 - 6605 Locarno-Monti Tel. 091 751 04 95 Chiuso il lunedì e martedì Alimentari da Ivan Piazza della Chiesa Orselina Tel./Fax 091 743 82 47 Il tuo negozio di fiducia!!! Eintritt frei PARCO DI ORSELINA Manifestazioni 2012 Entrata libera OrselinaAgenda Aperitivo di inizio stagione Tradizionale saluto agli ospiti e apertura ufficiale della stagione turistica, con presentazione delle numerose attività 2012. Traditionelle Begrüssung der Gäste und offizielle Eröffnung der touristischen Saison, mit der Präsentation der Aktivitäten 2012. 27 maggio / Mai ore 11.00 New Orleans Ascona al Parco La meravigliosa atmosfera creata dalla musica di strada si sposta dalla Piazza di Ascona al parco di Orselina. Concerto organizzato in collaborazione con il Municipio di Orselina e JazzAscona. Die wundervolle Atmosphäre, die von der Strassenmusik hervorgerufen wird, verlagert sich in den Park von Orselina. In Zusammenarbeit mit der Gemeinde Orselina und JazzAscona. 27 giugno / Juni ore 21.00 Musica cittadina Locarno Concerto ricco di generi musicali, eseguiti con grande maestria dai quaranta componenti della rinomata filarmonica di Locarno. Ein Konzert, das reich ist an verschiedenen Musikfornen, meisterhaft dargeboten von den vierzig Mitgliedern der namhaften Stadtmusik von Locarno. 4 luglio / Juli ANDERE VERANSTALTUNGEN PRO MONTI 22.4 Risottata di primavera PRO BRIONE 7.7 Festa del Paese 7.10 Castagnata 8.12 San Nicolao CONTRA 18.7 Festa del paese “La contrada” GRUPPO MANIFESTAZIONI MERGOSCIA 1.8 Maccheronata gratuita, falò, fuochi d’artificio, lancio dei palloncini e musica PRO BRE` 1.8 Festa con grigliata, musica e giochi PRO SAN BERNARDO 5.8 Festa sul prato PRO LEGO 19.8 Festa ai monti di Lego PRO CARDADA 22.7 Festa Pro Cardada (in caso di cattivo tempo: 29.7) ore 21.00 Mago Renato Magia, intrattenimenti musicali e numerose trovate divertenti che attirano immancabilmente l’attenzione di tutti, grandi e piccini. Magie und musikalische Unterhaltung sind die Bestandteile dieses Schauspiels, das Gross und Klein mit Zaubertricks, Animationen und andern urkomischen Einfällen verblüfft. 28.7 Spettacolo a Cardada con il Teatro dei Fauni 1.8 Santa Messa alla Croce di Cardada 15.8 Santa Messa alla cima della Trosa 13 luglio / Juli ore 21.00 PRO MINUSIO 14.10 Castagnata Marco Zappa in concerto Concerto strumentale e vocale con il musicista locarnese che, assieme a 4 compagni di viaggio, ripercorre gli anni della sua carriera che lo hanno visto protagonista nel mondo musicale. 18 luglio / Juli ore 21.00 Scuola Teatro Dimitri Uno spettacolo a tema presentato dagli allievi del secondo anno della Scuola Teatro Dimitri: giochi di prestigio, clownerie e numeri di grande abilità artistica. 25 luglio / Juli 30.11 Mercatino di Natale Konzert des Locarneser Musikers, der zusammen mit 4 Kameraden auf seine Karriere zurückblickt, in der er nicht nur in der regionalen Musikwelt als Hauptdarsteller in Erscheinung trat. Ein thematisches Schauspiel, präsentiert von den Schülern des zweiten Jahres der ‘Scuola Teatro Dimitri’, in dem sie Zaubertricks, Clownerien und Kunststückchen vorführen. ore 21.00 HOTE L STELLA ORSELINA Fam. René Schürpf - Tel. 091/743 66 81 - Fax 091/743 66 83 Eine Oase der Ruhe Unser Panoramarestaurant mit Aussichtsterrasse, in aussergewöhnlicher Lage mit subtropischer Umgebung, lädt Sie zum Verweilen ein. Besuchen Sie uns! 18 ORSELINA 2012 ALTRE MANIFESTAZIONI DELLA COLLINA LOCARNESE FUNICOLARE ORSELINA-LOCARNO giugno/settembre ultima corsa ore 22.00 luglio/agosto ultima corsa ore 24.00 FUNICOLARE ORSELINA-LOCARNO Juni/September letzte Fahrt 22.00 Uhr Juli/August letzte Fahrt 24.00 Uhr Entrata libera PARCO DI ORSELINA Manifestazioni 2012 Eintritt frei OrselinaAgenda ALTRE MANIFESTAZIONI DELLA COLLINA LOCARNESE Festa d’estate – Gruppo Ricreativo Orselina Una grigliata in compagnia, tanta musica e allegria sono gli ingredienti ormai collaudati di questa festa paesana che tutti aspettano con impazienza. 28 luglio / Juli Ein Grillschmaus in netter Gesellschaft, viel Musik und fröhliche Stimmung sind die bewährten Zutaten dieses Dorffestes, das Alle mit Ungeduld erwarten. ore 19.00 Iris Moné in concerto La cantante di origini triestine, ma cresciuta nella Svizzera Italiana, nelle sue canzoni esprime con parole semplici e dirette molte emozioni e riflessioni scaturite da esperienze di vita. 15 agosto / August Die Sängerin stammt aus Triest, ist aber in der Italienischen Schweiz aufgewachsen. In ihren Liedern drückt sie auf einfache und unmittelbare Weise viele Emotionen und Überlegungen aus. ore 21.00 Accademia Ticinese di Musica ATM 20 elementi diretti da Gilberto Tarocco e una coinvolgente atmosfera da big band americana, con un repertorio di brani leggendari dello swing e del pop. Concerto offerto dal Municipio. 22 agosto / August 20 Mitglieder unter der Leitung von Gilberto Tarocco und die mitreissende Atmosphäre einer Big Band, mit legendären Musikstücken des Swing und Rock. Konzert vom Stadtrat offeriert. ore 21.00 ANDERE VERANSTALTUNGEN Esposizione “Il Sacro Monte ieri e oggi” Via Santuario / Via al Parco 14 pannelli fotografici (70 x 70 cm) con immagini della Madonna del Sasso prima e dopo i restauri. Didascalie in italiano, tedesco, francese a cura di Michela Zucconi-Poncini. Inaugurazione: 19 marzo, ore 17, sala Consiglio Comunale, segue aperitivo Austellung “Sacro Monte gestern und heute” Via Santuario / Via al Parco 14 Fototafeln (70 x 70 cm) mit Bildern der Madonna del Sasso vor und nach der Restaurierung. Beschriftungen in Italienisch, Deutsch und Französisch bearbeitet von Michela ZucconiPoncini. Einweihung: 19. März 17.00 Uhr, Gemeindesaal, nachfolgend Aperitif Silvan Zingg Trio - Boogie Woogie & Blues Musica live con "l'ambasciatore svizzero del boogie woogie", già pianista di leggende del rock’n’roll come Chuck Berry, B.B. King, Carlos Santana e Ray Charles, solo per citarne alcuni. 29 agosto / August Livemusik mit dem Schweizer Botschafter des Boogie-Woogie, ehemaliger Pianist von Legenden des Rock’n’Roll wie Chuck Berry, B.B. King und Ray Charles, um nur einige zu nennen. Esposizione/Austellung “Via alta Vallemaggia” Foto: Roberto Buzzini Cardada: aprile-ottobre / April-Oktober ore 21.00 Festa in collina Passeggiata nei boschi della collina locarnese e pranzo nel Parco di Orselina: è la nostra manifestazione che tradizionalmente chiude la stagione estiva. 14 ottobre / Oktober Volkswanderung durch die Wälder unseres Hügelgebiets, gemeinsames Mittagessen im Park von Orselina. Eine Veranstaltung, die jedes Jahr die Sommersaison beendet. ore 9.00 Aperitivo di Natale Fiaccolata con i bambini, suono delle pive, albero di Natale, vin brûlé, minestrone e panettone. La suggestiva atmosfera natalizia fa da contorno all’ultima manifestazione dell’anno. 16 dicembre / Dezember Fackelzug mit den Kindern, Dudelsackklänge, Christbaum, Glühwein, Minestrone und Panettone. Die Weihnachtsstimmung bildet den Rahmen der letzten Veranstaltung des Jahres. ore 17.00 CONFISERIE a i l e m a C La cecchettin prop. fam. 6612 ASCONA - Tel. 091 791 77 52 FUNICOLARE ORSELINA-LOCARNO giugno/settembre ultima corsa ore 22.00 luglio/agosto ultima corsa ore 24.00 FUNICOLARE ORSELINA-LOCARNO Juni/September letzte Fahrt 22.00 Uhr Juli/August letzte Fahrt 24.00 Uhr Caffè - Pasticceria Panetteria cecchettin 6644 ORSELINA Tel. 091/743 64 77 Fax 091/743 74 39 www.cecchettin.ch Appartamenti di vacanza e camere Zimmer und Ferienwohnungen ORSELINA 2012 19 APERTO tutti i giorni www.ca-nostra.ch grottocanostra@bluewin.ch Brione s/Minusio Tel. 091 743 58 52 Luca Donati Piastrellista diplomato 6644 Orselina Tel. 091 743 40 22 Mobile 079 444 27 71 Fax 091 743 28 15 Tel. 079 221 60 39 Grotto Al Capon 6645 Brione s/Minusio Tel. 091 743 45 10 Aperto/Geöffnet: 17-24 tutti i giorni/alle Tage (Marzo-ottobre/März-Oktober) 36 anni di esperienza in 500 caratteri La professione di artigiano piastrellista fa parte appunto di quelle professioni dove le macchine non giocano un ruolo preponderante il tutto lo si esegue ancora a mano, con tempi pregi e difetti che ne comporta. In effetti le abitazioni sono fra le ultima cose ancora eseguite a mano, perciò il mio consiglio per chi si avvia alla costruzione della propria casa è: prendetevi il vostro tempo, e cercate di trarne più insegnamenti possibili, in quanto per molti costruirsi una casa sarà un’esperienza unica. 36 Jahre Erfahrung in 500 Buchstaben. Das Handwerk des Plattenlegers gehört zu denjenigen Berufen, wo Maschinen keine wichtige Rolle spielen. Alles wird von Hand ausgeführt, mit allen damit verbundenen Vor- und Nachteilen. In Wirklichkeit gehören Wohnhäuser zu den letzten Dingen, die noch zum grossen Teil von Hand erstellt werden. Aus diesem Grund rate ich allen, die sich anschicken ein Eigenheim zu bauen, sich die nötige Zeit zu nehmen und alle möglichen Lehren daraus zu ziehen, da es sich bei den meisten Leuten um eine einmalige Erfahrung handelt. al Grottino Via al Calvario 6 - 6644 Orselina Tel. +41 (0)91 743 44 08 www.grottino-orselina.ch Ristorante con terrazza panoramica CUCINA TICINESE Fam. Diliberti Via Santuario 4, 6644 Orselina Tel. +41 (0)91 743 18 33 www.ristorantefunicolare.ch di/von MATTEO ZANOLI Fotos: ROBERTO BUZZINI A sinistra: la partenza da Cardada. Sotto: un tratto difficile ma ben attrezzato del percorso Links: Start in Cardada Unten: Ein schwieriger, aber gut hergerichteter Teil der Strecke Via alta Vallemaggia miei primi ricordi d’infanzia sono legati alla montagna, avevo circa tre anni e quell’estate sui nostri monti era successo un incidente grave, una madre di famiglia cadde su un sentiero impervio trascinando con sé il figlio minore, il piccolo ne uscì indenne mentre per la madre non ci fu nulla da fare. Lo spavento di quella giornata riaffiora ancora ogni tanto, così come il ricordo della forte emozione vissuta da tutti in quel triste momento. Imparai ben presto che la montagna era fonte di mille pericoli, ma anche che univa e saldava i rapporti tra esseri umani. Nel 2005, quando iniziai a lavorare presso Vallemaggia Turismo mi è stato facile collaborare al progetto di sviluppo della Via Alta Vallemaggia, credevo in quello che Efrem Foresti e i suoi amici avevano già realizzato in Lavizzara e speravo in un ulteriore sviluppo verso sud, così come credo ancora che per ritenere completa la Via Alta valmaggese si dovrebbe attraversare tutta la valle a nord e tornare lungo il versante destro delle nostre montagne al confine con la Valle Onsernone. I Un anziano escursionista che ho incontrato due anni or sono al rifugio Tomeo, raccontava che lui da oltre cinquant’anni frequentava il Ticino. Negli ultimi anni non ci veniva più perché lo riteneva abbruttito da speculazioni edilizie e abusi di ogni tipo. Qui sulle montagne valmaggesi, invece, si poteva ancora godere delle atmosfere di un tempo. Aveva ragione, la fortuna di molti ambienti è proprio quella di essere stati ostili, difficili da raggiungere, lontani da packer invadenti; una difesa naturale che ha permesso di tramandare quello che i nostri antenati hanno dovuto costruire spinti dalla fame e dalla miseria. La nostra civiltà non è più disposta a questi sacrifici. Ora già solo raggiungere quei posti con lo zainetto e la borraccia a noi sembra una conquista. Forse è anche questo che dà a chi percorre la Via Alta un orgoglio da pioniere, l’impressione di compiere un viaggio nel tempo, dove il mondo moderno influisce minimamente su quanto ci circonda e il sudore e la fatica possono riconciliarci un attimo con la dura realtà di un tempo. eine ersten Kindheitserinnerungen sind mit dem Berg verknüpft. Ich war etwa drei Jahre alt und in jenem Sommer war auf unsern Monti ein schwerer Unfall geschehen. Die Mutter einer Familie stürzte auf einem unwegsamen Pfad und riss ihren jüngsten Sohn mit sich. Der Kleine blieb unverletzt, doch die Mutter war nicht mehr zu retten. Der Schrecken jenes Tages erfasst mich noch manchmal, wie auch die Erinnerung an die starke Emotion, die wir alle in jenem traurigen Moment erlebt haben. Ich lernte bald, dass der Berg tausend Gefahren in sich birgt, aber auch die Beziehungen zwischen den menschlichen Wesen festigen kann. 2005, als ich angefangen habe, für Vallemaggia Turismo tätig zu sein, fiel mir die Zusammenarbeit für das Projekt der Via Alta Vallemaggia leicht. Ich glaubte daran, was Efrem Foresti und seine Freunde in der Lavizzara verwirklicht hatten und hoffte auf eine weitere Entwicklung gegen Süden, so wie ich jetzt noch glaube, dass der Höhenweg des Maggiatals das ganze Tal durchqueren und am rechten Hang unserer Berge die Grenze zum Onsernonetal erreichen sollte. Ein alter Wanderer, den ich vor zwei Jahren in der Berghütte Tomeo getroffen habe, hat mir erzählt, dass er M seit mehr als fünfzig Jahren das Tessin besucht habe. In den letzten Jahren kam er jedoch nicht mehr, weil er es von der Bauspekulation und andern Missständen verschandelt fand. Hier, auf den Bergen des Maggiatals hingegen konnte man noch die Atmosphäre alter Zeiten geniessen. Er hatte recht, denn das Glück vieler Gegenden ist es, dass sie abweisend sind, schwierig zu erreichen, fern von aufdringlichen Packern. Eine natürliche Abwehr, die es ermöglicht hat, zu überliefern, was unsere Vorfahren von Hunger und Elend gedrängt erbauen mussten. Unsere Zivilisation ist nicht mehr bereit, solche Opfer zu bringen. Heute erscheint es uns schon eine Errungenschaft, jene Orte mit dem Rucksack und der Feldflasche zu erreichen. Vielleicht auch deshalb wird vom Stolz eines Pioniers erfasst, wer die Via Alta begeht. Er hat den Eindruck, eine Zeitreise zu unternehmen, bei der die moderne Welt nur in sehr geringem Masse beeinflusst, was uns umgibt. Der Schweiss und die Mühe sind für einen Augenblick vereinbar mit der harten Wirklichkeit alter Zeiten. Der touristische Aspekt der Operation Via Alta ist unleugbar, doch ich glaube, dass die Aufwertung des Territoriums, die von diesem Projekt Servizi Internet, telefonia e TV digitale www.ticinocom.com ORSELINA 2012 21 A lato: il secondo laghetto di Coca Sotto a sinistra: verso il Pizzo Madone Sotto a destra: tra il pizzo d’Orgnana e il Madom da Sgiof L’aspetto turistico dell’operazione Via Alta è innegabile, ma penso che il beneficio maggiore sia la rivalorizzazione del territorio che il progetto ha portato, dando nuove opportunità nel recupero di alpi abbandonati, ricostruzione di sentieri e una maggiore coscienza comune del nostro patrimonio rurale. I lavori svolti dai Patriziati di Giumaglio e di Maggia per il recupero dell’alpe Spluga e dell’alpe Masnee sono forti segnali che testimoniano questa nuova coscienza dei valori che tramandiamo. L’entusiasmo dei volontari nell’essere partecipi di questi recuperi è stato impressionante ed esemplare. Una specie di epidemia che ha contagiato altri: la ristrutturazione del rifugio Tomeo è cominciata con lo stesso fervore e presto sarà pronto ad accogliere i nuovi avventori. Sulla scia di queste operazioni si spera poi di sviluppare anche altri progetti necessari, come la ristrutturazione della capanna Nimi. Per godere a fondo questa attraversata dal lago Maggiore a Fusio si è cercato di offrire un percorso in piena sicurezza malgrado le difficoltà tecniche, decine di metri di catene sono state fissate nei punti più problematici, mentre la marcatura in bianco-blu-bianco si snoda come un tappeto rosso lungo tutto il tracciato. Non tutti avanzano con lo stesso passo, alcuni divorano magari due o tre tappe in un giorno sprezzanti delle difficoltà, sfrecciando davanti ai rifugi come fosse una gara contro il tempo, altri arrivano in capanna stremati, fuori tempo massimo come i ciclisti dopo una giornata di colli. A titolo comparativo, la Via Alta della Verzasca, che ha dato il via ai percorsi in alta quota in Ticino, denota qualche differenza sostanziale: la cugina verzaschese comprende qualche difficoltà tecnica maggiore e l’intrigante percorso corre sempre sul filo delle creste, mentre la Via Alta della Vallemaggia, apparentemente meno spettacolare, offre la possibilità di essere percorsa da una più vasta gamma di utenti, anche se è e deve rimanere un prodotto elitario, poiché un’affluenza troppo grande altererebbe la sua natura e il suo fascino, disturbando gli equilibri delle nostre cime. Dal Lago Maggiore a Fusio, un sentiero dove la bellezza dei luoghi, la storia e la cultura sono in perfetta armonia con flora e fauna La bellezza dei luoghi, la storia e la cultura di un tempo si fondono in perfetta armonia con la flora e la fauna. L’aquila – uno degli animali che più mi affascinano – con la sua maestosa planata è solo una delle tante meraviglie naturalistiche che si possono incontrare lungo il percorso. Osservare il camoscio e altre specie nel loro habitat ha un fascino particolare, e io sono uno di quelli che camminano con gli occhi e con la macchina fotografica sempre pronta, desideroso di poter immortalare una vipera, un fiore, o scoprire qualche immagine da rubare alla natura. Andare in montagna anche con il cuore, rispettando quanto ci circonda, dal for- micaio alla vipera, dal fiore al ruscello, e lasciarsi affascinare da quell’aria materna che infondono le nostre montagne; poco importa da che parte si intraprende il cammino, per quanto tempo si percorrono i sentieri, in quale capanna si pernotta o quanto ci si rimane, basta essere curiosi e aprire i propri sensi per assaporare le emozioni e beneficiare del benessere che la natura offre. In questi anni di lavoro sul percorso, molti sono stati i volontari o gli attori che hanno contribuito alla realizzazione del progetto: un sentiero che unisce diverse realtà, un’iniziativa che ha avuto il merito di andare oltre le divisioni regionali. Si spiega così il successo di questa realizzazione. Il risultato è tutto da scoprire. Si può comunque affermare con certezza che il percorso merita lo spazio riservatogli dai media, dalle riviste specializzate, dal museo e dal libro fotografico di Roberto Buzzini. (Il volume si può ordinare presso: Studiodigrafica Grizzi, Avegno, Tel. 091 7961213) Chi non ha avuto la fortuna di visitare la mostra allestita l’anno scorso al Museo di Cevio, potrà ammirare parte delle splendide foto realizzate da Buzzini, che nei prossimi mesi saranno esposte a Cardada. Se questo non bastasse, accomodatevi, la prima tappa del percorso sarà davanti a voi, in attesa di essere assaporata. Show room lampade / Lampen Zona Industriale 2 - Via Mappo 11 - CH-6598 Tenero - Tel. 091 730 91 00 22 ORSELINA 2012 elettricità bronz Oben: Der zweite kleine See von Coca Unten links: In Richtung Pizzo Madone Unten rechts: Zwischen dem Pizzo d˙Orgnana und dem Madom da Sgiof Vom Lago Maggiore nach Fusio: Ein Weg wo die Schönheit der Orte, die Geschichte und Kultur in vollkommener Harmonie mit Flora und Fauna sind ausgegangen ist, das wichtigere Ergebnis sei. Es hat neue Möglichkeiten gebracht, aufgegebene Alpen wieder zu bestossen, Wege neu zu bauen und das Bewusstsein unseres bäuerlichen Erbes zu festigen. Die von den Bürgergemeinden von Giumaglio und Maggia ausgeführten Arbeiten für Restaurierung der Alp Spluga und der Alp Masnee sind starke Signale, die dieses neue Bewusstsein für die Werte bezeugen, die wir weitergeben. Die Begeisterung der Freiwilligen für ihre Teilnahme an diesen Erneuerungen ist beeindruckend und beispielhaft. Eine Art Epidemie, die andere angesteckt hat. Die Restrukturierung der Berghütte Tomeo wurde mit dem gleichen Eifer begonnen, und sie wird bald bereit sein, neue Gäste aufzunehmen. Im Zuge dieser Unternehmungen hofft man, andere notwendige Projekte entwickeln zu können wie die Restrukturierung der Berghütte Nimi. Um diese Durchquerung vom Lago Maggiore nach Fusio voll geniessen zu können, hat man versucht, trotz der technischen Schwierigkeiten einen völlig sicheren Weg zu gewährleisten. An problematischen Strekken wurden Dutzende von Ketten festgemacht, während die weissblau-weisse Markierung den ganzen Streckenverlauf angibt. Nicht alle gehen im gleichen Schritt voran. Einige bringen vielleicht an einem Tag zwei oder drei Etappen hinter sich ohne auf die Schwierigkei- ten zu achten. Sie eilen an den Berghütten vorbei als ob es ein Wettlauf wäre. Andere erreichen die Hütten erschöpft, ausserhalb der Höchstzeit, wie Radrennfahrer nach einem Tag durch ein hügeliges Gebiet. Zum Vergleich: Die Via Alta im Verzascatal, mit der die Höhenwege im Tessin begonnen haben, weist einige substantielle Schwierigkeiten mehr auf, denn die Strecke verläuft immer längs der Bergkämme, während die Via Alta im Maggiatal, auf den ersten Blick weniger spektakulär, eine breitere Schicht von Berggängern anspricht, auch wenn es sich um ein Eliteprodukt handelt und ein solches bleiben muss, denn ein zu starker Zustrom würde ihre Natur und ihre Faszination schmälern und das Gleichgewicht unserer Gipfel stören. Die Schönheit der Orte, die Geschichte und Kultur früherer Zeiten vermischen sich in perfekter Harmonie mit der Flora und Fauna. Der Adler - eines der Tiere die mich am meisten faszinieren - ist mit seinem majestätischen Gleiten nur eines der vielen Naturwunder, denen wir längs der Strecke begegnen können. Die Beobachtungen von Gemsen und andern Tieren in ihrem Habitat hat einen besonderen Reiz. Ich gehöre zu jenen, die mit offenen Augen und dem stets bereiten Fotoapparat wandern mit dem Wunsch, eine Viper, eine Blume oder sonst ein Bild der Natur ablichten zu können. Auch mit dem Herzen in die Berge gehen, alles respektieren was uns umgibt, vom Ameisenhaufen bis zur Viper, von der Blume bis zum Bach, fasziniert werden von der mütterlichen Luft, die unsere Berge umfliesst. Es ist nicht so wichtig, wo man sich auf den Weg macht, wie lange man die Wege begeht, in welcher Berghütte man übernachtet oder dort verbleibt. Es genügt neugierig zu sein, alle Sinne anzuspannen, um die Emotionen wahrzunehmen und das Wohlgefühl zu geniessen, das die Natur bietet. In den Jahren der Arbeit an der Strecke haben viele Freiwillige zur Verwirklichung des Projekts beigetragen. Ein Weg, der viele Realitäten vereint, eine Aktivität die das Verdienst hatte, über die regionalen Grenzen hinaus zu reichen. Das erklärt auch ihren Erfolg. Das Ergebnis lässt sich feststellen. Man darf jedenfalls mit Sicherheit behaupten, dass die Strecke es verdient, dass Medien, Fachzeitschriften, das Museum und das Fotobuch von Roberto Buzzini soviel Beachtung geschenkt haben. (Der Band kann bestellt werden bei Studiodigrafica Grizzi, Avegno, Tel. 091 7961213.) Wer nicht das Glück hatte, die Ausstellung des letzten Jahres im Museum von Cevio zu besichtigen, kann einen Teil der prachtvollen Fotos von Buzzini in den nächsten Monaten auf der Cardada bewundern. Sollte dies nicht genügen: Die erste Etappe des Weges liegt vor ihren Augen um erlebt zu werden. Show room lampade / Lampen Zona Industriale 2 - Via Mappo 11 - CH-6598 Tenero - Tel. 091 730 91 00 elettricità bronz ORSELINA 2012 23 Banca Raiffeisen Locarno a pelletteri oods leather g Società cooperativa Via Vallemaggia 73, CP 248 6604 Locarno Tel. 091 756 10 70 Fax 091 756 10 79 www.raiffeisen.ch/locarno locarno@raiffeisen.ch dal 1980 ch_6600 locarno .ch disalvobags Qualunque sia la vostra scelta, la nostra previdenza flessibile si adegua. La vita può avere vari risvolti. Le nostre soluzioni previdenziali con garanzie a libera scelta vi assistono in ogni situazione, adeguandosi a ogni decisione importante. E perché un nuovo progetto riserva già di per sé sorprese, Swiss Life, specialista leader in materia di previdenza, oltre a eccellenti opportunità di rendimento vi offre sempre un’elevata sicurezza. Spazio a un futuro finanziariamente indipendente e protetto da un’assistenza ottimale. Affidatevi alla consulenza dei nostri esperti. Agenzia generale Locarno Enzo Parianotti Via Ciseri 13a, 6600 Locarno Telefono 091 821 22 00 ag.locarno@swisslife.ch www.swisslife.ch/locarno Agenzia di Locarno Agenzia di Muralto Piazza Muraccio 6 Tel. 091 756 10 80 Piazza Stazione 4 A Tel. 091 756 10 30 Agenzia di Minusio Agenzia di Solduno Via San Gottardo 80 A Tel. 091 756 10 35 Via Vallemaggia 73 Tel. 091 756 10 70 Gli Acrobati di Remo Rossi nel Parco Ein Werk des Locarneser Bildhauers di/von DIANA RIZZI o scultore locarnese Remo Rossi (1909-1982) è stato indubbiamente uno degli artisti più insigni e rappresentativi del nostro Cantone a partire dalla metà del secolo scorso. Le sue numerose opere hanno trovato ampio consenso non solo a livello locale, ma anche nazionale e internazionale e fanno parte di numerose collezioni pubbliche e private. Fermamente legato a un tipo di rappresentazione figurativa, Remo Rossi ha saputo sperimentare svariati metodi espressivi, grazie anche allo studio approfondito dei materiali. I tratti caratteristici delle sue opere maggiori sono definiti da un modellato sicuro, che attorno agli anni Cinquanta si consolida in forme sempre più rigide e stilizzate. L’opera ‘Acrobati’ realizzata nel 1962 in alluminio dorato ed esposta nel giardino dell’Hotel Orselina per quasi cinquant’anni, nella primavera scorsa è stata donata da Alberto Amstutz al proprio Comune d’origine, che l’ha collocata all’interno del suggestivo Parco, su un piedistallo disegnato dall’artista Pierre Casè. Il munifico donatore l’aveva potuta ammirare all’Esposizione Nazionale di Losanna del 1964 e l’ha ricevuta in dono dai genitori per il proprio diciottesimo compleanno. Il Cortile delle arti di Expo 64 era stato curato da Max Bill, il quale aveva dato disposizioni affinché le sculture dei diversi artisti invitati fossero interamente rivestite da un sottile strato di foglia d’oro, al fine di creare un insieme dal particolare effetto luministico. Remo Rossi ha dedicato particolare attenzione al tema degli Acrobati, non solo perché attratto dall’affascinante aspetto ludico che caratterizza il mondo del circo, ma soprattutto per le possibilità espressive determinate dalle figure in equilibrio: il personaggio al suolo sorregge l’altro sospeso nel vuoto, a testa in giù, col solo appoggio della mano sulla sua testa; la posizione delle braccia e delle gambe di entrambi determina un bilanciamento, che si iscrive nello spazio attraverso la definizione di molteplici direttrici. La rappresentazione di questa precaria sospensione mette in gioco le doti di concentrazione e di fisicità atletica, in un armonico connubio di forza e psiche che attribuisce all’opera una grande leggerezza, resa dalla sapiente modulazione dei due corpi. L Gli ‘Acrobati’ in perfetto equilibrio sulle gradinate dal Parco Die ‘Akrobaten’ aus vergoldetem Aluminium auf den Sitzreihen des Parks Il Crocifisso di Remo Rossi nella chiesa Parrocchiale Kruzifix von Remo Rossi in der Pfarrkirche er Locarneser Bildhauer Remo Rossi (1909-1982) war zweifellos einer der berühmtesten, repräsentativsten Künstler unseres Kantons seit der Mitte des vergangenen Jahrhunderts. Seine zahlreichen Werke haben nicht auf der örtlichen, sondern auch auf der nationalen und internationalen Ebene viel Anerkennung gefunden. Sie gehören zu zahlreichen öffentlichen und privaten Kunstsammlungen. Remo Rossi hielt sich streng an eine figürliche Darstellung, die er durch Versuche mit verschiedenen Ausdrucksmethoden erweiterte, auch dank dem vertieften Studium der verwendeten Materialien. Die charakteristischen Züge seiner grössten Werke sind nach einem sicheren Modell bestimmt, das sich in den Fünfzigerjahren in immer strengeren und stilisierten Formen festigte. Das 1962 geschaffene Werk ‘Die Akrobaten’ aus vergoldetem Aluminium wurde beinahe fünfzig Jahre im Garten des Hotels Orselina ausgestellt. Im vergangenen Frühling wurde es von Alberto Amstutz seiner Ursprungsgemeinde geschenkt und im eindrucksvollen Park untergebracht auf einem vom Künstler Pierre Casè entworfenen Sockel. Der grosszügige Geber hatte sie 1964 an der Nationalausstellung in Lausanne bewundert und von seinen Eltern als Geschenk zum achtzehnten Geburtstag erhalten. Der Hof der Künste an der Expo 64 war von Max Bill betreut worden, der anordnete, dass die Skulpturen der verschiedenen eingeladenen Künstler mit einer dünnen Goldschicht überzogen werden, um ein Gesamtbild von besonders lichtvoller Wirkung hervorzurufen. Remo Rossi hat dem Thema der Akrobaten besondere Aufmerksamkeit geschenkt, nicht nur weil er vom faszinierenden spielerischen Aspekt fasziniert war, der die Welt des Zirkus kennzeichnet, sondern vor allem wegen der Ausdrucksmöglichkeiten der Figuren im Gleichgewicht. Die Person am Boden stemmt die andere in die Höhe, mit dem Kopf nach unten, mit der einzigen Stütze der Hand auf seinem Kopf. Die Position der Arme und Beine der Beine bestimmt eine Balance, die sich im Raum durch die Festlegung vieler Richtungen ausdrückt. Die Darstellung dieser prekären Lage bringt die Fähigkeiten der Konzentration und der athletischen Stärke ins Spiel, in einer harmonischen Verbindung von Kraft und Psyche, die dem Werk eine grosse Leichtigkeit verleiht, die von dem Anpassungsvermögen der beiden Körper bewirkt wird. D Show room lampade / Lampen Zona Industriale 2 - Via Mappo 11 - CH-6598 Tenero - Tel. 091 730 91 00 elettricità bronz ORSELINA 2012 25 di/von CARLO BRANCA Perché la cappella Vanoni si trova proprio lì 1 Il frontespizio della cappella dipinta dal Vanoni Das von Vanoni bemalte Gewölbe der Patocchi-Kapelle. Q uesta cappella, che porta l’iscrizione “Giovanni B. a Pattochi fece fare per sua devo.ne 1861” si trova lungo la via Patocchi, strada ben conosciuta e frequentata, che ora si congiunge con quella che dai Monti della Trinità sale a Brè e a San Bernardo. La cappella conserva un suo fascino popolare e vallerano tipico del famoso pittore valmaggese Giovanni Antonio Vanoni (1810-1886); inconfondibile il colore blu del manto della Madonna, che l’artista usava in tutti i dipinti con immagini sacre, ed era chiamato appunto ‘blu Vanoni’. Nel 1859 il pittore aveva eseguito degli affreschi nella chiesa parrocchiale di Orselina; Patocchi l’aveva forse conosciuto allora, dandogli l’incarico di dipingere anche la sua cappella, terminata nel 1861. Due anni dopo Vanoni affresca un’edicola situata nella strada della valle che sale al Santuario della Madonna del Sasso e dipinge altre opere poco lontano, nella chiesa di Contra. Sulla parte frontale della cappella del Patocchi, San Bernardo (patrono di Orselina) sembra indicare la ripida scala che porta al monte omonimo, dopo la zigzagante mulattiera; a sinistra si nota San Carlo nella sua veste cardinalizia. 26 ORSELINA 2012 Nelle sere invernali qualche lumino, vago e commovente segno devozionale, acceso oltre la semplicissima barriera rivela la presenza della cappella, un po’ offuscata dalle costruzioni, cresciute da poco con il ‘franco forte’. Ma perché la cappella dipinta dal Vanoni si trova proprio in quel punto, ai margini della strada carrozzabile, oggi compressa fra l’asfalto e i paracarri che la difendono dai sempre più numerosi autocarri e dalle benne di calcestruzzo? Le spiegazioni vengono fornite da una lontana discendente della famiglia Patocchi, A. N. domiciliata a Orselina. Come altre famiglie della Val Lavizzara, quella dei Patocchi si stabilì nel nostro comune e costruì la casa che esiste tuttora dove la Salita Cappella Vanoni sbocca sulla via Patocchi, proprio davanti alla cappella. A quel tempo la casa era circondata da ampi vigneti roncati, campi e frutteti. Il Patocchi partì per la California e fece fortuna raccogliendo rottami di vario genere. Rimase oltre oceano otto anni e rientrò con risparmi che gli permisero di vivere con una certa agiatezza e con una particolare catena d’oro che mostrava con un certo orgoglio, attaccata all’orologio infilato nel panciotto. Ritornò dall’America senza la mano sinistra, persa probabilmente in un infortunio. Non aveva quasi mai scritto lettere durante gli otto anni di assenza e ripeteva che uno dei meriti della sua relativa fortuna era la frase “Woman I don’ know you” (donna non ti conosco), che la dice lunga sui comportamenti degli emigranti di allora…Giovanni Patocchi fece costruire a sue spese dapprima la strada che assunse poi il suo nome e in seguito la cappella nella parte finale della strada, proprio accanto alla sua casa, che ora si poteva raggiungere con i carri trainati dai cavalli. noni, patrizio di Orselina. Tra i presenti, le sorelle Margherita Giovannacci, sposata Quaglia, con i figli Angelina (1915-2010, futura moglie di Alberto Norzi, matematico e direttore del Ginnasio di Locarno) e il piccolo Aldo; e Rosina (l’ultima a destra) sposata Merlini e trasferitasi a Minusio. Anche una figlia di Nando Patocchi sposò un valmaggese, un Pozzi di Cavergno. Come testimoniano questi documenti, dall’ideatore e costruttore della via Patocchi discesero varie famiglie ancora oggi ben presenti nel locarnese. 1 In questa bella fotografia di circa 140 anni fa (scattata fra il 1860 e il 1870 e riportata anche nel volume di Dalmazio Ambrosioni ‘Orselina’), Giovanni Patocchi è indicato come “bisnonno Patocchi”. Vicino alla bisnonna e alla trisavola Vanetti, sono riconoscibili i suoi cinque figli: Nando, Vico e Celeste, nati prima della partenza per la California e sulla sinistra le due bambine Severina e Genoeffa. 3 L’ultima immagine ci offre un bel ritratto di Margherita Giovannacci, abiatica di G.B. Patocchi, nata nel 1889 e qui ritratta a vent’anni con espressione, capigliatura e collana tipici di quel tempo. E’ una fotografia eseguita da Val (Valentino Monotti, 1871-1954) figlio di Angelo. I Monotti, originari di Cavigliano, impararono il ‘mestiere’ a Livorno, emigranti in quelle terre come altri dello stesso comune di Pedemonte. I Monotti “avevano lo studio dietro il palazzo della Banca Svizzera Americana” (da “Locarno dell’altro ieri” di Piero Bianconi, 1974) e ripresero con molto gusto immagini di Locarno a cavallo dei due secoli. 2 Altri discendenti di Giovanni Patocchi nell’immagine del 1923, presa in via al Calvario dove inizia la Salita Cappella Vanoni, in occasione del matrimonio di Maria Giovannacci (figlia di Genoeffa) con Alessandro Giovan- 2 3 Warum steht die Vanoni-Kapelle gerade dort? iese Kapelle trägt die Inschrift “Giovanni B. a Pattochi fece fare per sua devo.ne 1861” und sie befindet sich an der Via Patocchi, einer bekannten und stark begangenen Strasse, die nun verbunden ist mit derjenigen, die von den Monti della Trinità nach Brè und San Bernardo ansteigt. Die Kapelle bewahrt noch heute ihren volkstümlichen Reiz, der dem berühmten Maler aus dem Maggiatal Giovanni Antonio Vanoni (18101886) eigen war. Unverwechselbar ist die blaue Farbe des Mantels der Madonna, die der Künstler für alle Heiligenbilder verwendete; man nannte sie deshalb Vanoni-Blau. 1859 hatte der Maler in der Pfarrkirche von Orselina Fresken ausgeführt. Patocchi hatte ihn vielleicht damals kennengelernt und ihm den Auftrag gegeben, auch seine 1861 fertiggestellte Kapelle zu bemalen. Zwei Jahre später versah Vanoni einen Kiosk an der Strasse, die zum Heiligtum Madonna del Sasso aufsteigt mit Fresken und hat auch Malereien an der nicht weit entfernten Kirche von Contra ausgeführt. Auf der Vorderseite von Patocchis Kapelle scheint San Bernardo (Schutzheiliger von Orselina) den steilen Treppenweg anzugeben, der D nach dem Maultierpfad im Zickzack zum gleichnamigen Berg hinauf führt. Links erkennt man San Carlo als Kardinal gekleidet. An den Winterabenden wird manchmal ausserhalb der einfachen Schranke ein Lämpchen angezündet als rührendes Zeichen der Frömmigkeit, ein wenig verdunkelt durch die Bauten, die kürzlich durch den starken Franken entstanden sind. Doch warum steht die von Vanoni ausgemalte Kapelle gerade dort, am Rande der Fahrstrasse, zwischen Asphalt und Leitplanken, die sie vor den immer zahlreicheren Lastwagen und den Betonplanken schützen? Die Erklärungen liefert eine ferne Nachkommin der Familie Patocchi, A. N. wohnhaft in Orselina. Wie andere Familien aus dem Val Lavizzara haben sich die Patocchi in unserer Gemeinde angesiedelt und ihr Haus gebaut, das sich noch immer dort befindet, wo der Aufstieg zur Cappella Vanoni in die Via Patocchi mündet, gerade vor der Kapelle. Damals war das Haus von grossen Rebbergen, Feldern und Fruchtgärten umgeben. Patocchi wanderte dann aus nach Kalifornien und machten sein Glück mit dem Sammeln von Schrott aller Art. Er blieb acht Jahre auf der andern Seite des Ozeans und kehrte mit Ersparnissen zurück, die ihm einen gewissen Wohlstand verschafften und mit einer ausserordentlichen Goldkette, die er recht stolz vorzeigte. Sie war an der in der Weste eingefädelten Uhr befestigt. Er kehrte aus Amerika zurück ohne seine linke Hand, die er wahrscheinlich bei einem Unfall verloren hatte. Während der achtjährigen Abwesenheit hatte er nur sehr selten Briefe geschrieben. Er wiederholte als Grund seines verhältnismässigen Glücks den Satz “Woman I don’ know you” (Frau, ich kenne dich nicht), was alles aussagt über das Verhalten der damaligen Emigranten… Giovanni Patocchi liess zuerst auf seine Kosten die Strasse bauen, die dann seinen Namen tragen sollte, später die Kapelle am Ende der Strasse, genau neben seinem Haus, das dadurch von mit Pferden gezogenen Wagen erreichbar wurde. 1 Auf dieser schönen Fotografie die vor etwa 140 Jahren (zwischen 1860 und 1870) aufgenommen wurde – sie ist auch im Band ‘Orselina’ von Dalmazio Ambrosioni zu sehen, wird Giovanni Patocchi “bisnonno Patocchi” (Urgrossvater) bezeichnet. Neben der Urgrossmutter und der Enkelin Vanetti erkannt man seine Söhne Nando, Vico und Celeste, die vor der Abreise nach Kalifornien geboren wurden und die beiden Töchter Severina und Genoeffa. 2 Andere Nachkommen von Giovanni Patocchi sind 1923 auf dem Weg zum Kalvarienberg aufgenommen worden, wo der Aufstieg zur Cappella Vanoni beginnt, anlässlich der Hochzeit von Maria Giovannacci (Tochter von Genoeffa) mit Alessandro Giovannoni, Patrizier von Orselina. Unter den Anwesenden die Schwester von Margherita Giovannacci, verheiratete Quaglia, mit den Kindern Angelina (19152010), der zukünftigen Ehefrau von Alberto Norzi (Mathematiker und Leiter des Gymnasiums von Locarno)und dem kleinen Aldo; und Rosina (ganz rechts) verheiratet mit Merlini und nach Minusio umgezogen. Auch eine Tochter von Nando Patocchi hat einen Mann aus dem Maggiatal, einen Pozzi aus Cavergno geheiratet. Wie diese Dokumente bezeugen hat der Planer und Erbauer der Via Patocchi etliche Familien hinterlassen, die noch heute gut vertreten sind im Locarnese. 3 Das letzte Bild bietet ein schönes Porträt von Margherita Giovannacci, Enkelin von G.B. Patocchi, geboren1889 und hier als Zwanzigjährige aufgenommen mit dem Ausdruck, der Frisur und der Halskette, wie sie in der damaligen Zeit üblich waren. Die Foto wurde von Val (Valentino Monotti, 1871-1954) dem Sohn von Angelo geknipst. Die Monotti, aus Cavigliano stammend, haben ihren Beruf in Livorno erlernt wie so viele Emigranten aus der gleichen Gemeinde. Die Monotti “hatten ihr Studio dietro il palazzo della Banca Svizzera Americana” (aus “Locarno dell’altro ieri” von Piero Bianconi, 1974) und nahmen gerne Bilder von Locarno im Laufe der Jahrhunderte auf. ORSELINA 2012 27 Sanfido sa Consulenza fiscale e aziendale Steuer- und Unternehmensberatung Dichiarazioni di imposta Steuererklärung Contabilità Buchhaltung Revisioni Wirtschaftsprüfung Sandro Lanini Dr. oec. Via Stazione 6 • 6600 Muralto Tel. 091 743 16 65 • Fax 091 743 18 94 Nat. 079 217 00 38 sandro.lanini@bluewin.ch Via al Parco 1 6644 Orselina - Switzerland Palazzo Salina 6600 Locarno-Muralto tel 091 743 86 60 Tel. +41 (0)78 824 34 29 Wir freuen uns über Ihre Anfrage und beraten Sie gerne. Siamo volentieri a vostra disposizione per informazioni. Eine Reise durch Nostalgie und Romantik mit der Centovallibahn Unsere Ausflüge: l Lago Maggiore Express, Tagesrundreise mit Bahn und Schiff: Locarno - Domodossola - Stresa - Locarno l l Centovalli Veloplausch Centovalli Fun & Action: Bungy Jumping, Canyoning Con la Centovallina attraverso un paesaggio romantico e nostalgico Le nostre escursioni: l Lago Maggiore Express, gita giornaliera con treno e battello: Locarno - Domodossola - Stresa - Locarno l l Divertimento in bici Fun & Action: Bungy Jumping, Canyoning Auskünfte / informazioni: La Biglietteria, FART SA, Piazza Stazione, 6600 Muralto Tel. 091 751 87 31, Fax 091 751 40 77 labiglietteria@centovalli.ch - www.centovalli.ch www.lagomaggioreexpress.com di/von GIANNI CAMINADA Il Mirasole, romantico ritrovo degli orselinesi Mirasole, romantischer Treffpunkt der Dorfbewohner C’era una volta il Es war einmal das Ristorante Mirasole na torrida giornata di luglio invoglia a una passeggiata serale lungo le vie del nostro comune, gustando la brezza che scende da Cardada. Mi soffermo qua e là ammirando giardini e piante in fiore. Arrivato nei pressi di una palazzina di costruzione abbastanza recente, di fronte all’ex Albergo Orselina, i ricordi mi portano lontano, agli anni sessanta, quando assieme a 25 compagni festeggiammo i nostri 20 anni, pieni di speranze, spensierati e allegri, in procinto di essere chiamati al servizio della patria. Una serata indimenticabile, soprattutto per la luculliana cena servita. Eravamo al Ristorante Mirasole. Ai due lati del grande muro di sostegno salivano le scale che portavano al giardino pergolato davanti alla casa. La curiosità mi spinge a ripercorrere la storia di questo ristorante: a chi apparteneva e perché è scomparso. Vado alla ricerca di persone (ovviamente nate a Orselina) e di informazioni nell’archivio comunale. Proprio qui trovo le prime notizie, grazie all’aiuto dell’amico Peppino, vice segretario comunale. Nel lontano 1905 Maria Santina Pedroncini fu Daniele, allora tredicenne, si trasferì con la famiglia a Orselina. Il ristorante Mirasole fu per lunghi anni gestito dalla famiglia e in seguito da Maria Santina, che morì il 3 giugno 1964. Il 15 gennaio dello stesso anno la signora Pedroncini stese un testamento nel quale specificò che non avendo eredi legittimi lasciava lo stabile e il terreno annesso alla Pro Infirmis affinché venisse usato come ‘casa di cura per bambini malati o convalescenti’ e che la Fondazione avrebbe dovuto porta- U re il nome della famiglia ‘fu Daniele Pedroncini’. Le benefiche intenzioni della testatrice incontrarono però difficoltà di ordine pratico, in quanto l’ubicazione della proprietà, la morfologia del luogo, e la struttura dello stabile non permettevano un’occupazione consona alle volontà espresse nel testamento. La Fondazione sottopose quindi al Consiglio di Stato l’autorizzazione di vendita del patrimonio immobiliare, che fu concessa il 24 aprile 1979. Diversi gli interessati, fra i quali Giuseppe Zurmühle che l’acquistò il 13 marzo 1980, costruendo l’attuale stabile, passato poi ai suoi eredi. Soltanto nel 2000 si presentò alla Fondazione la possibilità d’acquisto di uno stabile adeguato, in Città Vecchia a Locarno. L’ex albergo Vallemaggia è così diventato una struttura di integrazione sociale per favorire l’autonomia di persone disabili, con un laboratorio occupazionale (mensa-ristorante). La cucina è professionalmente e amorevolmente gestita dal famoso cuoco Gérard Perriard. L’organizzazione cappello è della Pro Infirmis. Quest’esemplare centro diurno si rivela un’ottima scuola di vita e un ristorante rinomato e ben frequentato. Chiedo venia se questa ricerca presenta qualche lacuna. La mia soddisfazione però è appagata dal fatto che il Ristorante Mirasole, dove ho festeggiato i miei 20 anni, non è stato venduto per lasciare il posto a un altro o per un’operazione immobiliare speculativa, ma che i proventi della vendita sono stati usati per scopi filantropici, com’era desiderio della Famiglia fu Daniele Pedroncini. Barde l l i Fe r mo de l l i sm o lo specialista del modellismo ferroviario in heisser Tag im Juli verlockt zu einem abendlichen Spaziergang durch die Strassen unserer Gemeinde, um dabei die Brise zu geniessen, die von Cardada hinunter weht. Ich bleibe hin und wieder stehen, um die Gärten mit ihren blühenden Pflanzen zu bewundern. In der Nähe eines ziemlich neuen Wohnblocks gegenüber dem Hotel Orselina angekommen, gehen meine Erinnerungen zurück bis in die Sechzigerjahre, als ich mit 25 Kameraden den 20. Geburtstag feierte. Wir waren sorglos und fröhlich, im Begriff zum Dienst für das Vaterland einberufen zu werden. Ein unvergesslicher Abend, vor allem wegen des lukullischen Abendessens. Wir waren im Ristorante Mirasole. Auf beiden Seiten der grossen Stützmauer führten die Treppen hinauf zum Garten mit Pergola vor dem Haus. Die Neugier drängt mich, der Geschichte dieses Restaurants nachzugehen. Wem gehörte es und warum besteht es nicht mehr. Ich suche in Orselina geborene Personen und erkundige mich im Gemeindearchiv. Gerade dort finde ich die ersten Notizen dank meinem Freund Peppino, VizeGemeindesekretär. Im Jahr 1905 ist die damals dreizehnjährige Maria Santina Pedroncini mit ihrer Familie nach Orselina umgezogen. Das Ristorante Mirasole wurde viele Jahre von ihrer Familie geführt, später von Maria Santina, die am 3. Juni 1964 verstorben ist. Am 15. Januar des gleichen Jahres hatte sie in ihrem Testament festgelegt, weil sie keine gesetzlichen Erben habe, solle das Gebäude und das angrenzende Gelände in den Besitz der Pro Infirmis übergehen, um dort ein Kurhaus für kranke oder rekonvaleszente Kinder E Via al Parco 1 6644 Orselina www.fermodellismo.ch einzurichten. Die Stiftung solle den Namen der Familie des verstorbenen Daniele Pedroncini tragen. Die wohltätigen Absichten der Testamentsverfasserin wurden jedoch durch praktische Schwierigkeiten behindert. Die Lage der Liegenschaft wie auch die Beschaffenheit des Ortes und die Architektur des Gebäudes verunmöglichten eine dem Testament entsprechende Verwendung. Die Stiftung unterbreitete deshalb dem Staatsrat ein Bewilligungsgesuch zum Verkauf des Grundstücks, die am 24. April 1979 gewährt wurde. Es gab verschiedene Interessenten, darunter Giuseppe Zurmühle, der es am 13. März 1980 kaufte um dort das jetzige Gebäude zu errichten, das dann an seine Erben übergegangen ist. Erst im Jahr 2000 bot sich der Stiftung die Gelegenheit, ein geeignetes Gebäude in der Altstadt von Locarno zu erwerben. Das frühere Hotel Vallemaggia wurde so eine Struktur der sozialen Integration, um die Unabhängigkeit von Behinderten zu fördern, mit einem Beschäftigungslabor (Kantine-Restaurant). Die Küche wird professionell und liebevoll geführt vom berühmten Koch Gérard Perriard. Die Organisation besorgt in erster Linie die Pro Infirmis. Dieses vorbildliche Tageszentrum erweist sich als eine hervorragende Lebensschule und ein renommiertes, gut besuchtes Restaurant. Ich bitte um Verständnis, wenn die Einzelheiten meiner Recherche einige Fehler aufweisen sollten. Ich bin jedoch zufrieden, dass ich weiss, dass der Erlös des Verkaufs des Restaurants, in dem ich meine 20 Jahre gefeiert habe, nach dem Willen der Fondazione fu Daniele Pedroncini verwendet wurden. Tel. +41 91 752 25 47 +41 79 247 58 44 Fax +41 91 751 14 63 ORSELINA 2012 29 l Mehrzweckschwimmbad 31.5 bis 34° l Thermalgrotte/Sauna l Solarium l Wellness Aquafit® Acquagym - Watsu® Yoga - Acquastretching Schwimmschule Hydrobike l Autoeinstellhalle (15 Plätze) wellness center acquasana muralto sa Via Balli 1 • 6600 Muralto/Locarno Tel. 091 730 15 75 • Fax 091 730 15 76 e-mail: info@acquasana.ch 6670 AVEGNO - Tel. 091 796 18 87 Fax 091 780 72 65 - Ccp 65-5640-8 info@aforavegno.ch di/von LUCA POHL La villa Mignon della Clinica Varini La veranda di Villa Mignon e il viale che la collega alla Clinica Die Veranda der Villa Mignon und die Allee, die sie mit der Klinik verbindet Q ualcuno, non solo forestiero, si è forse chiesto chi abita in quella villa elegantemente restaurata, situata accanto all’imponente e moderno edificio della Clinica Varini. Ebbene, quella casa dalle proporzioni delicate, dalle linee e dai colori raffinati, con la sua facciata rivolta verso il lago impreziosita dall’elegante portico e dalla veranda arrotondati, cela una preziosa offerta della Clinica, a cui è collegata tramite un corridoio sotterraneo. Fu nel 1973 che l'intraprendente commerciante locarnese Giorgio Varini e sua moglie Lina destinarono la loro fortuna ai malati della regione, istituendo una Fondazione senza scopo di lucro. La Clinica Fondazione Varini è oggi un istituto ospedaliero di grande qualità che, oltre ai reparti di lungodegenza e ospedalieri, offre alle persone anziane ticinesi (o domiciliate nel Cantone da almeno dieci anni) un ricovero temporaneo al fine di aiutare i familiari in situazioni di sovraccarico fisico o psichico oppure in caso di assenza. Il tutto in una struttura con assistenza infermieristica e medica 24 ore su 24, in un’atmosfera ri- lassata e un ambiente familiare e intimo che villa Mignon favorisce. La villa, di un volume piuttosto contenuto, è stata realizzata nel primo '900 e presenta elementi tipici dell'architettura dell'Italia settentrionale e della Toscana, che in Ticino in quel periodo erano adottati volentieri in contrapposizione alla moda prevalente al Nord delle Alpi. Quest'ultima potrebbe tuttavia aver influenzato il disegno del tetto, come si può osservare dallo strano andamento dei cornicioni delle facciate laterali. Informazioni non verificate attribuirebbero la sua paternità all'architetto Enea Tallone (1876-1937) che a Orselina ha progettato la stazione di arrivo della funicolare. Dello stesso architetto Tallone, segnaliamo numerosi edifici pubblici e privati nel Locarnese, quali le due case gemelle in Piazza Pedrazzini, il palazzo amministrativo della funicolare, casa Moretti a Muralto e il decoro della sala della Sopracenerina, oltre a due ville borghesi che purtroppo sono state abbattute per far posto, una all'abergo Arcadia sul Lungolago e l'altra a un anonimo blocco locativo in via San Jorio. Gebäude des frühen 20. Jahrhunderts rgendwer, nicht nur Ausländer, hat sich vielleicht gefragt, wer in der elegant restaurierten Villa wohnt, die sich neben dem eindrucksvollen, modernen Gebäude der Klinik Varini befindet. Also gut, jenes Haus mit seinen delikaten Proportionen, den raffinierten Linien und Farben, seiner gegen den See gerichteten Fassade, geschmückt durch den abgerundeten Bogengang und die Veranda, verbirgt ein wertvolles Angebot der Klinik, mit der es durch einen unterirdischen Gang verbunden ist. Es war 1973, als der unternehmungslustige Locarneser Geschäftsmann Giorgio Varini und seine Ehefrau Lina ihr Vermögen den Kranken der Region widmeten, indem sie eine Stiftung ohne Gewinnstreben gründeten. Die Clinica Fondazione Varini ist heute ein Spitalinstitut von hohem Niveau. Ausser den Abteilungen für Pflegefälle bietet das Spital betagten Tessinern oder Personen, die seit mindestens 10 Jahren im Tessin niedergelassen sind eine temporäre Aufnahme, um Familienangehörige, die physisch oder psychisch überlastet sind oder in Fällen von längerer Abwesenheit zu unterstützen. Dies in einer Struktur, die rund um die Uhr Hilfeleistungen durch Krankenpfle- I ger und Ärzte erbringt in einer entspannten Atmosphäre und einem familiären, intimen Umfeld, wie es die Villa Mignon begünstigt. Die verhältnismässig knapp bemessene Villa wurde Anfang des 20. Jahrhunderts gebaut. Sie weist architektonische Elemente auf, die dem Stil Norditaliens und der Toskana entsprechen. Damals wurden sie im Tessin gerne angewandt als Gegensatz zur vorherrschenden Mode von der Alpennordseite. Die letztere könnte jedoch die Form des Dachs beeinflusst haben, wie man beobachten kann am seltsamen Verlauf der Simse an den seitlichen Fassaden. Nach nicht überprüften Informationen sollen sie dem Architekten Enea Tallone (18761937) zuzuschreiben sein, der in Orselina die Talstation der Seilbahn geplant hat. Tallone hat auch die Projekte zahlreicher öffentlicher und privater Bauten im Locarnese entworfen, so die beiden Zwillingshäuser an der Piazza Pedrazzini, das Verwaltungsgebäude der Seilbahn, Casa Moretti in Muralto und den Dekor des Saals der Sopracenerina sowie zwei bürgerliche Villen, die leider abgebrochen wurden. Die eine musste dem Hotel Arcadia am Lungolago weichen und die andere einem anonymen Mietblock an der Via San Jorio. Show room lampade / Lampen Zona Industriale 2 - Via Mappo 11 - CH-6598 Tenero - Tel. 091 730 91 00 elettricità bronz ORSELINA 2012 31 Nita e Ciano Varalli vi danno il benvenuto Capanna Alpe Cardada - Tel. 091 743 61 46 - www.stallone.ch 091 745 41 71 079 384 76 58 claudia-mario@bluewin.ch www.capanna-lego.ch Töpferkurse im sonnigen Tessin Verlangen Sie unseren reichhaltigen Prospekt mit 40 verschiedenen Kursmöglichkeiten Keramik- und Töpferschule Manuela und Elio Corda-Güller Via S.Gottardo 3 – 6596 Gordola – Tel. 091 7453495 – Fax 091 7456536 www.toepferschule.ch – info@toepferschule.ch Wir vermieten schöne Ferienwohnungen, -häuser, -Rustici aller Grössen und Preisklassen in und rund um Orselina. Bitte Gratiskatalog anfordern! Wir verkaufen schöne Ferienobjekte zu fairen Preisen. Verlangen Sie unverbindlich unsere Verkaufsliste! Via San Gottardo 72, 6648 Minusio Tel. 091 730 11 71 Fax 091 730 11 89 www.holap.ch - info@holap.ch IMPRESA COSTRUZIONI G. 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Questo c’è dietro ‘Grazie’, il singolo che Kay Garbani, di Orselina, ha realizzato e pubblicato a scopo benefico con l’obiettivo di destinarne i proventi a un progetto legato all’Home for Girls di Udon Tani in Thailandia: il centro che per 5 anni l’ha accolta, dalla nascita fino al momento in cui mamma Silvana, papà Luca e il fratello Matteo arrivarono a prenderla per portarsela a casa e farne una figlia e una sorella. ‘Grazie’ è nato dal bisogno di rendere merito sia alla prima, sia alla seconda famiglia, i punti di riferimento che, in diverse fasi della vita, hanno fatto di Kay quello che è oggi: una ragazza solare, determinata e con uno spiccato talento musicale. Ma il talento da solo non basta. Ci vogliono idee e abnegazione: doti che la giovane orselinese ha buttato nell’autoproduzione di un lavoro discografico che in 12 mesi ha fruttato circa 3’000 mila franchi. Cifra che l’Home for Girls potrà utilizzare per una realizzazione a sua scelta. “Il progetto è partito nel febbraio del 2010 – racconta Kay. Di getto ho scritto parole e musica, che ho fatto ascoltare in famiglia ottenendo... un certo successo. Poi la cosa è rimasta per così dire in stand-by per qualche tempo, fino al momento in cui, suonando in occasione di una cresima a Minusio, mi sono imbattuta in Mike Stauss, regista Rsi, grazie al quale è stato possibile definire una collaborazione per la festa di fine anno 2010 a Locarno on Ice”. Momento topico cui Kay si era presentata con un pezzo ridefinito e corretto con l’aiuto (anche per gli arrangiamenti) di Marco Zappa, suo ex-docente; con un videoclip di stampo professionale e con un Cd pronto per la vendita, contenente due versioni di ‘Grazie’, di cui una acustica con Kay alla chitarra. Il singolo è sempre in vendita a 10 franchi e i ricavi continueranno a rimpinguare la speciale cassa benefica istituita dall’autrice. Come aiutarla? Acquistando il Cd da Foto Garbani a Muralto, Riazzino o Lugano (o richiedendolo a kaygarbani@gmail.com), oppure partecipando, con un versamento libero, alla raccolta fondi sul ccp 65-260783-0. CD für einen guten Zweck A iebe, Dankbarkeit und Grosszügigkeit. Das steckt hinter der Single ‘Grazie’, die Kay Garbani aus Orselina für wohltätige Zwecke verwirklicht und veröffentlicht hat. Der Erlös soll einem Projekt zufliessen, das mit dem ’Home for Girls’ von Udon Tani in Thailand zusammenhängt. Dieses Zentrum hatte sie von der Geburt an aufgenommen bis zum Moment als Mamma Silvana, Papa Luca und Bruder Matteo gekommen sind, um sie mit sich nach Hause zu nehmen und aus ihr eine Tochter und Schwester zu machen. ‘Grazie’ ist aus dem Bedürfnis heraus entstanden, sowohl der ersten als auch der zweiten Familie in verschiedenen Phasen des Lebens das Verdienst zuzusprechen, dass Kay das wurde was sie heute ist: ein heiteres, selbstbewusstes Mädchen mit einem ausgeprägten musikalischen Talent. Doch das Talent allein genügt nicht. Es braucht Ideen und Hingabe. Diese Fähigkeiten hat das Mädchen in Orselina eingesetzt zur Eigenproduktion einer CD, die in 12 Monaten etwa 3000 Franken eingebracht hat. Diese Summe kann das Home for Girls für einen selbst gewählten Zweck verwenden. Kay erzählt: “Das Projekt wurde im Februar 2010 in die Wege geleitet. In einem Zug habe ich Text und Musik geschrieben und der Familie vorgelegt mit einem... gewissen Erfolg. Dann blieb es einige Zeit, um es so zu sagen, in Stand-by. Dann habe ich anlässlich einer Firmung in Minusio gespielt und dabei den RSI-Regisseur Mike Stauss getroffen. Dank ihm war es möglich, eine Zusammenarbeit mit dem Fest zum Jahresende 2010 von Locarno on Ice zu finden”. Für diesen äusserst wichtigen Moment hat sich Kay mit einem erneuerten und korrigierten Stück präsentiert. Marco Zappa, ihr früherer Lehrer hat ihr dabei geholfen (auch für die Arrangements). Sie konnte ein professionell aufgemachtes Videoclip und eine für den Verkauf bereite CD mit zwei Versionen von ‘Grazie’ vorlegen, eine akustische und eine mit Kay an der Gitarre. Die Single wird immer noch für 10 Franken verkauft. Der Erlös fliesst weiterhin in eine von der Autorin eingerichtete Kasse. Wie kann man ihr helfen? Durch den Kauf der CD bei Foto Garbani in Muralto, Riazzino oder Lugano (Bestellung über kaygarbani@gmail.com). Freie Einzahlungen auf den Fond CCP 65-260783-0. L Kay Garbani sulla copertina del CD Sotto: Kay in visita all'Home for Girls di Udon Tani Kay Garbani auf dem Umschlag der CD Unten: Kay zu Besuch im Home of Girls von Udon Tani Show room lampade / Lampen Zona Industriale 2 - Via Mappo 11 - CH-6598 Tenero - Tel. 091 730 91 00 elettricità bronz ORSELINA 2012 33 Angelo Delea Via Zandone 11 - CH-6616 Losone T. 091 791 08 17 - F. 091 791 59 08 www.delea.ch - vini@delea.ch Possibilità di visita: lu-ve 8-12 / 14-18 - sa 8-16 Gruppi su appuntamento LOCARNO - ORSELINA - MADONNA DEL SASSO Il primo passo verso la collina locarnese. Partenze ogni 15 minuti. Der erste Anlauf zu den Höhen des Locarnese. Abfahrt alle 15 Minuten. Point de départ pour les hauteurs ensoleillées de Locarno. Départ toutes les 15 minutes. Starting point to reach the hill above Locarno. Departure from Locarno every 15 Minutes. Informazione ee-mail: prenotazioni: Tel. 091 751 11 23 - Fax 091 752 14 63 funicolare.locarno@bluewin.ch BIO-LOGICI, BIO-ATTIVI, BIO-EFFICACI - COLORE SENZA AMMONIACA - NO PARABENI - NO SLS (Sodium Laureth Sulfate e Sodium Lauryl Sulfate) - NO COLORANTI ARTIFICIALI - OLI ESSENZIALI PURI - PROFUMI IPOALLERGENICI - NO MINERAL OILS - WE LOVE ANIMALS jenni COIFFURE Via Bramantino 22 6600 Locarno 091 752 34 32 Brione sopra Minusio ‘Brionit’ con boccalino (1936) Bewohner von Brione mit Boccalino La fontana della piazza (1950) Der Brunnen auf der Piazza in den Bildern der Vergangenheit e oggi Brione si presenta ancora al pubblico regionale è perché con ammirevole determinazione, esso sa e vuole tenere viva la fiamma della propria memoria storica. Si direbbe anzi rappresenti una costante di questi ultimi anni. Il merito è prima di tutto di Leo Marcollo che del suo paese ha tessuto la storia, legando con un filo, personaggi, situazioni e ambienti. Se Leo Marcollo con il suo volume “Brione s/Minusio attraverso i secoli” non fosse stato l’autentico apripista di questo filone di storia locale, difficilmente si sarebbe potuto gustare la mostra di fotografie allestita nella Casa al Platano nel dicembre 2010. Una bella mostra, grazie anche all’impressionante quantità di immagini, tutte rigorosamente in bianco e nero. Un successo che sarebbe stato impensabile se tante persone, di Brione e di altri comuni, non avessero accolto l’invito del Municipio affinché ognuno togliesse dal fondo di qualche cassetto una fotografia ingiallita dal tempo, ma capace di portare all’attenzione degli altri brandelli di ricordi e di emozioni. E da quell’esposizione ecco è nata un’iniziativa del Municipio, realizzata grazie all’impegno e all’entusiasmo del Capo Dicastero Cultura e della Commissione Cultura che hanno trasferito la mostra in un album con 164 immagini. Il libro riflette il piccolo universo contadino di Brione, con i suoi viottoli e sentieri polverosi, le povere ma dignitose case in sasso, disposte secondo una rigorosa e sapiente geometria che possiamo ancora oggi ammirare. Attorno al vecchio nucleo, a far da contrasto, incontriamo le case dei villeggianti e di chi è venuto ad abitarci quando il paese era appena uscito dalla sua condizione contadina. Nelle foto ritroviamo anche i nuclei della Val Resa, di Tendrasca e di Viona, dove si abitava per scelta di vita e dove ancora oggi molti ‘brionit’ possiedono una seconda casa, quasi sempre legata alla loro infanzia e alle fatiche dei loro genitori. Il libro fotografico di Leo Marcollo si sfoglia con curiosità, accende ricordi e forse qualche nostalgia. E l’uomo, si sa, vive anche di queste emozioni. E’ in vendita presso la Cancelleria comunale di Brione (091 743 24 59) al prezzo di fr. 12. (FM) enn sich Brione noch heute dem regionalen Publikum vorstellt, ist es dem Bestreben zuzuschreiben, die Flamme der geschichtlichen Erinnerung mit bewundernswerter Beharrlichkeit weiterhin brennen zu lassen; gewissermassen ein fester Wert der letzten Jahre. Es ist in erster Linie das Verdienst von Leo Marcollo, der Persönlichkeiten, Zustände und Atmosphäre der Gemeinde zu einem Buch verwoben hat. Hätte er nicht den Band “Brione s/Minusio attraverso i secoli” herausgebracht, wäre es kaum möglich gewesen, die Fotoschau in der Casa del Platano im Dezember 2010 zu geniessen. Eine schöne Ausstellung dank der eindrucksvollen Menge der Bilder, alle rigoros in Schwarzweiss. Ein Erfolg, der undenkbar gewesen wäre, hätten nicht zahlreiche Personen aus Brione und andern Orten die Einladung der Gemeinde befolgt und schon lange vergilbte Fotos aus irgendwelchen Schubladen geholt, die aber immer noch fähig sind, Aufmerksamkeit zu wecken, Erinnerungen und Emotionen auszulösen. Diese Ausstellung hat eine Aktivität der Gemeinde hervorgerufen, die dank dem Einsatz und der Begeisterung des Vorstehers des Kulturamtes und der Kulturkommission verwirklicht werden konnte. Sie haben die Ausstellung in ein Album mit 164 Bildern eingebracht. Das Buch zeigt das bäuerliche Universum von Brione mit seinen Pfaden und staubigen Wegen, den armen aber würdigen Steinhäusern, nach einer strengen und klugen Geometrie angeordnet, die wir noch heute bewundern können. Rund um den alten Ortskern begegnen wir als Kontrast den Häusern der Ferienleute und denjenigen, die gekommen sind um hier zu wohnen, als das Dorf eben erst seine bäuerliche Bestimmung aufgegeben hatte. Unter den Fotos finden wir auch die Siedlungen des Val Resa, von Tendrasca und Viona, wo man aufgrund einer Lebensauffassung weilte und wo noch heute viele ‘brionit’ ein zweites Haus besitzen, das fast immer mit ihrer Kindheit und den Mühen ihrer Eltern zusammenhängt. Man blättert neugierig im Fotobuch von Leo Marcollo, das Erinnerungen und vielleicht auch ein wenig Nostalgie weckt. Man weiss ja, dass der Mensch auch von solchen lebt. Das Buch kann in der Gemeindekanzlei von Brione (Tel. 091 743 24 59) zum Preis von 12 Franken gekauft werden. (FM) S Lavatoio comunale (1952) Waschhaus der Gemeinde Ritorno dal lavatoio (1920) Rückkehr vom Waschhaus nelle immagini del passato W Tipica abitazione affacciata sulla piazza Typisches Wohnhaus Festa della Madonna Assunta (1952) Fest Mariä Himmelfahrt Carnevale di Brione (1953) Karneval in Brione La fontana come abbeveratoio (1930) Der Brunnen als Tränke Seit 1908 einzige Tessiner Wochenzeitung in deutscher Sprache Bestellen Sie ein Schnupper Abo (4 Gratisausgaben) - tel 091 7562410 ORSELINA 2012 35 Ufficio turistico locale www.pro-orselina.ch info@pro-orselina.ch Casella postale - 6601 Locarno info@ascona-locarno.com Tel. +41(0)91 791 00 91 www.ascona-locarno.com Fax +41(0)91 785 19 41 Lago Maggiore e Valli HOTEL 1 HOTEL MIRAFIORI HHH SUPERIOR - Via al Parco 25, 6644 Orselina Tel. 091 743 18 77 - Fax 091 743 77 39 info@mirafiori.ch - www.mirafiori.ch Arredato in modo romantico con tutti i conforts, grande giardino con piscina riscaldata, sauna, whirlpool. 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Das Panorama Restaurant bietet mediterrane Spezialitäten. Die Terrasse vermittelt Ferienstimmung und italianita! Das Hotel liegt direkt über dem Lago Maggiore die Sicht vom Balkon ist Traumhaft und lässt Ferienstimmung aufkommen. Mit dem Aussenschwimmbad, dem Fitnessraum, der Wellness Möglichkeit und mit einem grossem Park ist es eine Oase der Erholung und Entspannung. Familie Zimmermann Via Contra 45 CH-6645 Brione-Locarno Tel. +41 (0)91 735 30 00 Fax +41 (0)91 735 30 01 hotel@dellavalle.ch www.dellavalle.ch effe51riazzino 0918409300