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Orselina_2008_copertina_Layout 1 26.03.15 11.53 Pagina 1
Orselina
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II
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st gg
en io
lo
s
2008
www.pro-orselina.ch
info@pro-orselina.ch
PROGRAMMA MANIFESTAZIONI 2008
alle pagine 17-18-19-20
Orselina_2008_copertina_Layout
1 26.03.15
11.54 Pagina 2
Orselina_2008_interno_Layout 1 26.03.15 12.26 Pagina 1
Orselina
scorci d’artista
Kunstausschnitte
2-3-5
2-5
9
Notte del racconto
Die Nacht der Erzählung
11
La Pro San Bernardo
compie 40 anni
40 Jahre Pro San Bernardo
13
Scuola e scolari di cento anni fa
Schule und Schüler vor 100 Jahren
15
Una galleria di ospiti illustri
Eine Galerie berühmter Gäste
23-25
Un itinerario sulla montagna
che sovrasta Orselina
Eine Wanderung
im Berggebiet über Orselina
27-29
Che cosa è rimasto
dei primi edifici?
Was ist von den ersten Gebäuden
übrig geblieben?
Una lapide, testimone
di devozione e fede
Eine Gedenkstein, Zeugnis
von Frmmigkeit und Glauben
27-29
17-20
Curiosità botaniche
Botanische Kuriositäten
Quella “bellezza che
ci trafigge come un dolore”
Die “Schönheit, die uns wie ein Schmerz
durchbohrt”
11-25
6-7
31
32-35
36
www.pro-orselina.ch
info@pro-orselina.ch
Pro Orselina CH-6644 Orselina
Manifestazioni
Parco di Orselina
Veranstaltungen
im Park von Orselina
Programma 2008
Programm 2008
Editore: Pro Orselina
Comitato Pro Orselina: Marco Garbani Nerini (presidente), René Schürpf (vice presidente),
Claudio Lanini (cassiere), Cristina Ramona (segretaria); Fabio Barra, Silvana Bieri,
Sergio Marengo, Françoise Pohl, Emilio Pozzi, Ivana Schmid, Aldo Torriani
Comitato di redazione: Carlo Branca, Gianni Caminada, Ramona Cristina,
Marco Garbani Nerini, Emilio Pozzi
Coordinazione e impaginazione: Centro Editoriale Rezzonico Editore, Locarno
Traduzioni: Carlo Weder
Foto: Garbani, Locarno
Stampa: Rezzonico Editore Locarno
ORSELINA 2008 1
Orselina
Sommario/Inhalt
Tutto cominciò
con quel fischio
Alles hat mit jenem Pfiff angefangen
Orselina_2008_interno_Layout 1 26.03.15 12.26 Pagina 2
Orselina
L’esposizione si tiene lungo via Santuario e via Al Parco,
da maggio 2008 fino a primavera 2009
Die Ausstellung findet von Mai 2008 bis Frühjahr 2009
entlang der via Santuario und der via Al Parco statt
el filone delle esposizioni all’aperto organizzate negli ultimi anni dalla Pro Orselina è proposto un percorso fotografico che riproduce dipinti raffiguranti angoli e scorci del paese,
dei monti e del lago. La sua incantevole posizione – adagiata sulla collina, protetta dai
monti e aperta verso il lago - , il nucleo di case raccolte attorno alla chiesa parrocchiale, lo splendido complesso del Santuario della Madonna del Sasso, rendono Orselina particolare e unica non
solo da un punto di vista paesaggistico e turistico ma anche culturale e religioso.
Anonimi artisti di passaggio e del luogo ma anche artisti del calibro di Filippo Frazioni e Otto
van Rees hanno voluto cogliere la magia del paesaggio che circonda Orselina. Qui di seguito saranno presentati brevemente gli artisti scelti e le opere riprodotte ed esposte lungo il percorso.
N
1
2
Filippo Franzoni (1857 – 1911)
1 Processione al Santuario della
Madonna del Sasso
Prozession zum Wallfahrtsort
Madonna del Sasso
Senza data / Ohne Datum
Olio su tela / Oel auf Leinwand
cm 190 x 130
Senza firma / Nicht signiert
Proprietà / Besitz: Città di Locarno
2 Santuario della Madonna del Sasso
Wallfahrtsort Madonna del Sasso
Senza data / Ohne Datum
Olio su tela / Oel auf Leinwand
cm 43.5 x 43
Senza firma / Nicht signiert
Proprietà / Besitz:
Fondazione Filippo Franzoni
3
4
Si tratta di due belle tele che raffigurano uno dei
complessi religiosi più importanti del Cantone
Ticino: il Santuario della Madonna del Sasso.
Il primo dipinto Processione al Santuario della
Madonna del Sasso, rientra nel filone delle grandi
composizioni realizzate dall’artista in occasione
delle importanti rassegne artistiche alle quali
partecipava. Esse rivestono un’importanza
particolare all’interno del percorso artistico di
Franzoni. Questi dipinti sono il risultato di un
lungo processo di preparazione attraverso schizzi,
bozzetti,…Ricche di dettagli queste opere
assumono spesso un carattere particolarmente
descrittivo. Nel caso specifico di questa opera,
Franzoni ha colto un momento preciso della
processione, descrivendolo nei minimi dettagli,
architettonici, paesaggistici, e nei personaggi.
Es handelt sich um zwei schöne Gemälde, die einen
der wichtigsten religiösen Gebäudekomplexe des
Kantons Tessin darstellen, den Wallfahrtsort
Madonna del Sasso.
Das erste Gemälde, Prozession zum Wallfahrtsort
Madonna del Sasso, gehört zur Reihe der grossen
Kompositionen, die der Künstler verwirklichte
anlässlich der wichtigen Kollektivausstellungen, an
denen er teilgenommen hat. Sie bildeten einen
wichtigen Teil seines künstlerischen Schaffens. Diese
Gemälde sind das Ergebnis einer langen
Vorbereitungsarbeit mit Skizzen, Entwürfen… Diese
Werke sind reich an Einzelheiten und haben oft
einen beschreibenden Charakter. Im Fall dieses
Gemäldes hat Franzoni einen genauen Moment der
Prozession festgehalten und in allen Einzelheiten der
Architektur, der Landschaft und der teilnehmenden
Personen beschrieben.
Ugo Zaccheo (1882 – 1972)
3 Santuario posto sull’imponente rocca
Der Wallfahrtsort auf dem mächtigen Felsen
Senza data / Ohne Datum
Olio su legno compensato / Oel auf Sperrholz
cm 60 x 68
Senza firma / Nicht signiert
Proprietà privata / Privatbesitz
Artista conosciuto e apprezzato nella nostra regione,
Zaccheo è noto per i suoi ritratti, ma soprattutto per i suoi
paesaggi. Amico e discepolo dell’artista Filippo Franzoni
studia pittura a Brera dove frequenta Carrà, Barella,
Borgonovo, Tallone e altri artisti. Nel 1912 torna a Locarno
dove insegna disegno alla scuola Magistrale. Ha vissuto a
Rivapiana, luogo d’origine della nonna paterna. Partecipa a
tutte le esposizioni più importanti del Ticino e della Svizzera.
Ugo Zaccheo, ein in unserer Region bekannter und
geschätzter Künstler, ist wegen seiner Porträts, aber vor
allem aber seiner Landschaftsbilder berühmt geworden. Er
war ein Freund und Schüler von Filippo Franzoni, hat in Brera
Malerei studiert und dort mit Carrà, Barella, Borgonovo,
Tallone und andern Künstlern Kontakte gepflegt. 1912
kehrte er nach Locarno zurück und gab Zeichenunterricht
am Lehrerseminar. Er lebte in Rivapiana, dem Herkunftsort
seiner Grossmutter väterlicherseits. Zaccheo nahm an den
wichtigsten Ausstellungen im Tessin und in der Schweiz teil.
Anonimo / Anonymus
Via Crucis
4 Senza data / Ohne Datum
cm 5.5 x 8.5
Senza firma / Nicht signiert
Olio su legno / Oel auf Holz
Proprietà / Besitz: Santuario Madonna del Sasso
Veduta della Via Crucis e del Santuario ripresa dalla
Ramogna. L’immagine evidenzia bene, come il Santuario
sia sorto sul culmine del promontorio posto fra due valloni
e la Via Crucis lungo la costa che scende verso il Lago.
Ansicht der Via Crucis und des Sanktuariums von der
Ramogna aus. Das Bild macht deutlich, dass der
Wallfahrtsort auf dem Gipfel einer Anhöhe zwischen zwei
tiefen Tälern und dem Kreuzweg am Steilhang gegen den
See errichtet wurde.
Schirmer (?)
. Santuario con scorcio su Muralto
5 Sanktuarium mit Ausblick auf Muralto
Senza data / Ohne Datum
Olio su tela / Oel auf Leinwand
cm 39 x 31
Firmato in basso a sinistra / Unten links signiert
Proprietà / Besitz: Santuario Madonna del Sasso
Show room lampade / Lampen
Zona Industriale 2 - Via Mappo 11 - CH-6598 Tenero - Tel. 091 730 91 00
2 ORSELINA 2008
elettricità
bronz
Orselina_2008_interno_Layout 1 26.03.15 12.26 Pagina 3
di/von MICHELA ZUCCONI-PONCINI
Scorci d’artista
Kunstausschnitte
m Rahmen der Ausstellungen im Freien hat die Pro Orselina in den letzten Jahren einen Fotowettbewerb organisiert, bei dem Gemälde fotografiert werden, die Winkel und Teilansichten des Dorfes, der
Berge und des Sees darstellen. Die bezaubernde Lage – auf den Hügel gebettet, von den Bergen geschützt, offen gegen den See – die um die Pfarrkirche gescharte Häusergruppe, der prachtvolle Gebäudekomplex der Wallfahrtsortes Madonna del Sasso, lassen Orselina einmalig erscheinen, nicht nur aus
landschaftlicher und touristischer, sondern auch kultureller und religiöser Sicht.
Namenlose durchreisende und hiesige Künstler, aber auch Künstler vom Rang eines Filippo Franzoni oder
Otto van Rees wollten den Zauber der Landschaft rund um Orselina einfangen. Nachstehend werden die
ausgewählten Künstler und die reproduzierten, an der Strecke ausgestellten Werke kurz vorgestellt.
5
I
Veduta panoramica da ovest verso l’alto lago e il
piano di Magadino, presa dalla strada per i Monti.
Il Santuario e il convento spiccano nel mezzo
sfondo. In basso la riva del lungolago di Muralto
in cui emerge l’imponente albergo Grand Hotel.
Panoramablick von Westen gegen den oberen
Lago Maggiore und die Magadino-Ebene, von der
Strasse
nach
Monti
her
gesehen.
Die
Wallfahrtskirche und das Kloster heben sich vom
Hintergrund ab. Unten das Ufer mit der
Seepromenade von Muralto, von der sich das
eindrucksvolle Grand Hotel abhebt.
Giovanni Antonio Adamina, detto Janci,
(1870 – 1941)
Casa privata
6 Privathaus
Senza data
Ohne Datum
Olio su tela
Oel auf Leinwand
cm 70 x 100
Firmato in basso a sinistra
Proprietà privata / Privatbesitz
Tipica casa rurale di Orselina, vicino alla stazione
della funicolare, demolita nel 1929
Typisches Bauernhaus in Orselina, in der Nähe
der Drahtseilbahn, abgebrochen 1929
L’artista nasce a Budapest (Ungheria), la famiglia è
di origine Ticinese, di Muralto. Studia pittura a
Parigi; ancora giovane torna in Svizzera, si stabilisce
a Losanna dove si sposa e diventa padre di due
figlie. La morte della giovane moglie spinge l’artista
a ritornare alle sue radici. Torna così a Muralto dove
vivrà con le figlie e fonderà la sua Bottega a
“Burbaglio”. Qui incontra gli artisti Ernst
Zuppinger, Hugo Strass, Filippo Franzoni, Bruno
Nizzola e Silvio Baccaglio. Janci dipinge
prevalentemente paesaggi e ritratti e la sua
specialità è la tecnica dell’affresco. Ancora oggi
sono numerose le cappelle e i dipinti su case sparse
tra Orselina, Muralto, Brione e Minusio.
Der Künstler wurde in Budapest (Ungarn) geboren.
Seine Familie stammte aus Muralto im Tessin. Er
studierte Malerei in Paris, kehrte noch jung in die
Schweiz zurück und liess sich in Lausanne nieder, wo
er heiratete und Vater von zwei Töchtern wurde. Der
Tod der jungen Ehefrau bewog ihn, zu seinen
Wurzeln zurückzukehren. Er lebte mit seinen
Töchtern in Muralto und gründete seine Werkstatt
am Burbaglio. Dort begegnete er den Künstlern
Ernst Zuppinger, Hugo Strass, Filippo Franzoni,
6
Bruno Nizzola und Silvio Baccaglio. Janci malte
vorwiegend Landschaften und Porträts. Seine
Spezialität war die Freskentechnik. Noch heute sieht
man seine Malereien viele Kapellen und verstreuten
Häusern zwischen Orselina, Muralto, Brione und
Minusio.
7
Sivio Baccaglio (1905 – 2000)
Cortaccio di Sopra, 1946 (?) 1956 (?)
7 Monte
Olio su tela / Oel auf Leinwand
cm 28.5 x 41
Firmato in basso a sinistra
Unten links signiert
Proprietà privata / Privatbesitz
Casa famigliare a Cortaccio, sopra San Bernardo
Familienhaus in Cortaccio, oberhalb San Bernardo
Nato a Minusio, di professione imbianchino, Baccaglio
coltivò la passione per il disegno e la pittura. Durante la
sua formazione di imbianchino-decoratore apprese
tecniche quali l’affresco e il graffito, che utilizzò nella
decorazione di case, chiese e cappelle. Pregevole il suo
lavoro di restauro del palazzo Neukom in via Ramogna a
Locarno. Maestro nelle caricature, prestò la sua mano
anche a numerose riviste satiriche.
Baccaglio wurde in Minusio geboren, war von Beruf
Anstreicher. Seine Leidenschaft galt der Zeichnung und
der Malerei. Während seiner Ausbildung zum Anstreicher
und Dekorateur erlernte er Techniken wie Fresko und
Graffito, die er zur Ausschmückung von Häusern, Kirchen
und Kapellen verwendete. Bemerkenswert sind seine
Restaurierungsarbeiten am Palazzo Neukom in der Via
Ramogna in Locarno. Als Meister der Karikatur arbeitete
er für viele satirische Zeitschriften.
8
9
E. Bonvin
scorcio del paese, 1956
8 Suggestivo
Ansicht des Dorfes
Olio su tela
Oel auf Leinwand
cm 60 x 49
Firmato in basso a destra
Signiert unten rechts
Proprietà privata / Privatbesitz
9 Paesaggio autunnale, 1956 (?)
Herbstlandschaft
Olio su tela
Oel auf Leinwand
cm 60 x 49
Firmato in basso a sinistra
Signiert unten links
Proprietà privata / Privatbesitz
10
Impianti citofoni e videocitofoni
Zona Industriale 2 - Via Mappo 11 - CH-6598 Tenero - Tel. 091 730 91 00
elettricità
bronz
ORSELINA 2008 3
Orselina_2008_interno_Layout 1 26.03.15 12.26 Pagina 4
www.bancadelsempione.ch
Banca del Sempione
dal 1960 il vostro ponte verso il Private Banking
La nostra missione
Attraverso il ponte, inteso come metafora e simbolo di connessione e allo stesso tempo di apertura, Banca del Sempione
vuole rappresentare per la propria clientela, privata e istituzionale, la controparte ideale per entrare ed operare nel mondo
del Private Banking. Contribuire a traghettare i patrimoni attraverso le difficoltà e le incertezze determinate da eventi spesso
imprevedibili facendoci aiutare da buone dosi di equilibrio e buon senso. Essere una banca alla continua ricerca dell’innovazione ma attenta a mantenere e sostenere le giuste tradizioni. Monitorare costantemente i prodotti che il mercato sa
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Questo ci è permesso per il fatto di essere banca privata e quindi libera ed indipendente, obiettiva e non condizionata da
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Offrire un servizio puntuale basato sull’efficienza e la velocità di esecuzione, utilizzando al tempo stesso le nostre qualità
principali legate al dinamismo e ad una capacità decisionale che vogliamo mantenere elevata, sfruttando in positivo le nostre
dimensioni e la presenza del vertice operativo in Ticino.
Queste caratteristiche rappresentano un punto di partenza imprescindibile per un rapporto chiaro e trasparente con la
nostra clientela che si traduce in un’attenzione particolare nella cura dei patrimoni che ci vengono affidati, per essere veri
Private Banker, non solo di nome, ma di fatto.
La nostra vera ambizione è quella di creare e possibilmente consolidare con la clientela relazioni di qualità basate sulla
capacità di comprendersi e di condividere gli obiettivi. Per fare questo dobbiamo sapere ascoltare e sfruttare al meglio il
fatto di essere una banca universale che partendo da un ineccepibile servizio di Private Banking sappia seguire il suo cliente
nella sfera privata come in quella aziendale.
Locarno-Muralto
Piazza Stazione 9
+41 91 910 71 11
Sede e
direzione generale
Consulenti
Claudio Lanini e Franco Böhny
Lugano
Via Peri 5
Bellinzona
Viale Stazione 8A
Chiasso
Piazza Boffalora 4
Orselina_2008_interno_Layout 1 26.03.15 12.27 Pagina 5
ORSELINA
Scorci d’artista
Kunstausschnitte
Poco si conosce di questo artista di origine vallesana.
Amava molto Orselina e alloggiava spesso presso la
pensione Elvezia, da dove realizzava i suoi paesaggi.
“Suggestivo scorcio del paese”: questa bella veduta
di Orselina è ritratta dalla finestra del suo alloggio
presso la pensione Elvezia; ha pagato l’alloggio
donando il quadro.
Man weiss wenig von diesem Künstler aus dem
Wallis. Er liebte Orselina und wohnte oft in der
Pension Elvezia. Von dort aus verwirklichte er seine
Landschaftsbilder. “Suggestivo scorcio del paese” ist
ein schöner Blick von Orselina, vom Fenster seines
Zimmers in der Pension Elvezia aus; die Miete
bezahlte er mit diesem Bild.
Otto van Rees (1884 – 1957)
10 Chiesa parrocchiale di San Bernardo, 1928 ca
Pfarrkirche San Bernardo
Olio su tela / Oel auf Leinwand
cm 104 x 80
Firmato in basso a sinistra
Unten links signiert
Proprietà / Besitz:
Museo Cantonale d’arte, Lugano
Il dipinto è realizzato durante uno dei suoi
numerosi soggiorni nella regione locarnese, che
compie a partire dal 1912 e dove l’artista ritrova
quel senso di intimo legame tra vita e arte che da
sempre caratterizza la sua pittura. Inoltre nel
corso degli anni ’20 nascono scorci di paese, di
lago, vedute di villaggi, in cui l’artista cerca di
descrivere quel sentimento poetico interiorizzato,
appreso grazie all’amicizia e alla fondamentale
lezione di Marianne Werefkin, artista di origine
russa che in quegli anni viveva ad Ascona. Con
Werefkin, van Rees, sarà membro del Gruppo
dell’Orsa Maggiore, un’associazione nata ad
Ascona nel 1922 di cui fan parte anche gli artisti,
McCouch, Helbig, Kohler,Frick e
NiemeyerHolstein.
Dieses Gemälde hat der Künstler während eines
seiner zahlreichen Aufenthalte im Locarnese
verwirklicht, die er seit 1912 unternommen hat.
Hier fand er auch den Sinn für die enge Bindung
zwischen Leben und Kunst, die seine Malerei seit
jeher kennzeichnete. Im Laufe der Zwanzigerjahre
entstanden
zudem
Bildausschnitte
der
Landschaft, des Sees, der Dörfer, in denen der
Künstler versucht, die verinnerlichte Poesie zum
Ausdruck zu bringen, die er sich dank der
Freundschaft mit Marianne Werefkin und den
Lehren der Künstlerin russischer Herkunft, die in
jenen Jahren in Ascona lebte, angeeignet hat. Mit
Werefkin trat Otto van Rees der Gruppe Orsa
Maggiore bei, die 1922 in Ascona gegründet
wurde, zusammen mit andern Künstlern wie
McCouch, Helbig, Kohler, Frick und NiemeyerHolstein.
Eldes Rossi, (1932 – 1987)
11 Orselina sotto la neve, 1986
Orselina unter dem Schnee
Olio su tela
Oel auf Leinwand
cm 120 x 120
Iniziale del cognome in basso a sinistra
Initiale des Nachnamens unten links
Proprietà privata / Privatbesitz
12 Scorcio di Orselina, zona denominata
Squadra di Sopra, 1980
Winkel von Orselina, Squadra
di Sopra genannter Ort
Olio su tela
Oel auf Leinwand
cm 69 x 69
Iniziale del cognome in basso a destra
Initiale des Nachnamens unten rechts
Proprietà privata / Privatbesitz
Eldes Rossi architetto di professione, artista per
passione. Nasce a Lodrino e muore a Orselina.
Dipinge assiduamente soprattutto negli ultimi anni
della sua vita, quando è colpito da una grave
malattia. Ama dipingere paesaggi – in particolare
le Piazze di Locarno e scorci di Orselina –
autoritratti e immagini di Cristo. Le tele scelte per
l’esposizione riproducono due rari scorci del paese
innevato.
11
Eldes Rossi, Architekt von Beruf, Künstler aus
Leidenschaft. geboren in Lodrino und in Orselina
verstorben. Er malte eifrig, vor allem in den letzten
Jahren seines Lebens, als er von einer schweren
Krankheit befallen wurde. Er liebte, es,
Landschaften zu malen, besonders die Plätze von
Locarno und Ausschnitte von Orselina, aber auch
Selbstporträts und Bilder Christi. Die für die
Ausstellung gewählten Gemälde stellen zwei
seltene Ausschnitte des verschneiten Dorfes dar.
Edgard (?) Grandjean,
.13 Chiesa parrocchiale / Pfarrkirche, 1907
Olio su tela / Oel auf Leinwand
cm 80 x 100 ca.
Firmato con dedica in basso a sinistra
Signiert unten links, mit Widmung
Proprietà privata / Privatbesitz
12
Si tratta di un artista sconosciuto, del quale si sa che
ha realizzato questo dipinto utilizzando una
cartolina che riproduceva una singolare immagine
della chiesa con le case e la vegetazione circostante.
Si noti in particolare la caratteristica orientaleggiante
conferita al campanile.
Es handelt sich um einen unbekannten Künstler, von
dem man weiss, dass er dieses Gemälde nach einer
Ansichtskarte
gemalt
hat,
auf
der
ein
ungewöhnliches Bild der Kirche mit den Häusern
und der umliegenden Vegetation zu sehen war. Man
beachte den nach orientalischen Vorbildern
dargestellten Kirchturm.
Karl Wolharb
.14 Scorcio di paese / Ansicht des Dorfes
Senza data
Ohne Datum
Olio su tela
Oel auf Leinwand
cm 100 x 73
Firmato in basso a sinistra / Signiert unten links
Proprietà / Besitz; Comune di Orselina
Artista sconosciuto, del quale non si conoscono che
alcune opere.
Questo particolare punto di vista del paese, evidenzia come
Orselina sia adagiata a mezza montagna; protetta alle sue
spalle, si apre mirabilmente sul lago Maggiore. L’artista ha
donato il dipinto al Comune di Orselina nel 1937.
Von diesem Künstler sind nur einige seiner Werke bekannt.
Dieses Dorfbild aus einem besonderen Bildwinkel
veranschaulicht, dass Orselina auf halber Höhe des Hangs
liegt, geschützt in seinem Rücken, mit wundervoller
Öffnung gegen den Lago Maggiore. Der Künstler hat das
Gemälde der Gemeinde Orselina im Jahr 1937 geschenkt.
GIOIELLI D’ARTE
www.gooood.net
ARMANDO GOOD
PIAZZA GRANDE 5
6600 LOCARNO
13
14
Bibliografia
Bibliographie
Elfi Rüsch, Iconografia locarnese
Archivio Storico Ticinese
Bellinzona 2003
Cat expo: Casorella Locarno
13 settembre - 14 dicembre 2003
Dalmazio Ambrosioni, Orselina
Storia, natura turismo,
Locarno-Orselina 2001
TEL. 091 751 48 67
FAX 091 751 49 93
ORSELINA 2008 5
Orselina_2008_interno_Layout 1 26.03.15 12.27 Pagina 6
di/von EMILIO POZZI
Lo scorso anno la Ferrovia
del San Gottardo ha festeggiato
il suo 125° anniversario.
L’opera diede un impulso
determinante allo sviluppo
turistico di Orselina
Tutto
cominciò
con quel
fischio
on confondere il burro
con la ferrovia” è linguisticamente una di
quelle espressioni considerate “elvetismi” che non possono essere
tradotte in italiano. Noi sappiamo
che l’espressione idiomatica viene
utilizzata quando si parla di due
temi che non hanno nessuna relazione fra loro. E probabilmente
questo “ticinesismo” si rifà a due
temi importanti per il nostro popolo: la ferrovia e il burro. Forse
l’unica relazione che si può intravedere è l’essenzialità dei due beni. Sì, perché oltre al burro, il popolo svizzero ha sempre considerato la ferrovia un bene fondamentale. E per il Canton Ticino e i
suoi comuni la ferrovia è stata un
elemento decisivo nel processo di
sviluppo del settore turistico che
oggi rappresenta un’importante
quota del prodotto interno lordo
del Paese (PIL). In questo discorso
si inserisce il Comune di Orselina
con la sua bellezza paesaggistica e
con i suoi monumenti.
Lo scorso anno, nel discorso per i
festeggiamenti del 125° della galleria ferroviaria del San Gottardo
(tenutosi il 6 settembre a Bellinzona), il Direttore del Dipartimento
del Territorio, Marco Borradori, ha
ricordato le parole importanti di
Carlo Cattaneo che ebbe modo di
scrivere: “Le ferrovie federali svizzere hanno bisogno di vita, di moto, di avvenire”. Come ha ricordato nell’occasione lo stesso Consigliere di Stato, quella frase fu scritta da Carlo Cattaneo nel 1863, ovvero quasi vent’anni prima del-
“N
l’inaugurazione del tunnel ferroviario del San Gottardo. Cattaneo
certo non poteva immaginare che
il nostro Paese, molti decenni dopo, sarebbe stato confrontato con
un progetto che guarda al futuro
come AlpTransit, ma certo aveva
intercettato le esigenze di un popolo ed aveva intuito la traiettoria
del percorso di uno Stato che ha
sempre veicolato la mobilità per
raggiungere il benessere collettivo.
Filosofo, scrittore, ma soprattutto
teorico del federalismo, Cattaneo
conosceva bene la Svizzera: in seguito ai moti del
1848 si rifugiò a
Castagnola, dove
conobbe e divenne
amico di Stefano
Franscini, e partecipò ad animare la
vita politica del
cantone e della città di Lugano sempre guardando al
futuro e con intuizioni che, a distanza di anni, si sono rivelate azzeccatissime.
Tornando alla strada ferrata - come ricordano Giulio Rossi ed Eligio
Pometta nell’opera “Storia del
Canton Ticino” (Armando Dadò
Editore, 1980) - per salvare la
Compagnia del Gottardo dal fallimento, il Gran Consiglio, il 15
maggio 1878, si era espresso a favore dell’adesione al protocollo di
Lucerna con la maggioranza di un
solo voto. L’anno seguente il Parlamento concedeva, a larghissima
maggioranza, un milione di fran-
chi a fondo perso per la realizzazione del tratto Giubiasco-Lugano.
In passato ne aveva concessi già altri due per tratti ferroviari. Ma per
completare la grande opera erano
necessari altri 74 milioni di franchi,
reperibili soltanto con un’ipoteca
sull’intera linea. Il consenso dell’Esecutivo cantonale ci fu senza
esitazioni. Il Parlamento avallò la
richiesta nell’aprile del 1879. Nel
dibattito in Gran Consiglio ci fu la
richiesta insistente dei deputati
provenienti dal Sottoceneri, affinché il Governo fornisse la garanzia
di realizzare anche
il tratto LuganoGiubiasco. Il 12
aprile 1882 veniva
inaugurata la ferrovia del San Gottardo. Ai festeggiamenti partecipò
con entusiasmo il
Consiglio di Stato
ed anche l’intera
popolazione del
Canton Ticino.
Già prima dell’ultimazione dell’intero tracciato, nel 1874 tra Locarno e Giubiasco transitavano i primi convogli. Nel 1882, come detto, venne completata la ferrovia
Basilea-Ticino-Milano, grazie alla
realizzazione del traforo del Monte Ceneri. Nello stesso anno venne allacciata alla Gottardbahn la
bretella Belllinzona-Locarno.
L’opera diede immediatamente un
impulso determinante allo sviluppo turistico dell’intero Locarnese e
di Orselina. Il collegamento ferroviario e il conseguente afflusso di
Il 12 aprile
1882 veniva
inaugurata
la ferrovia
del San
Gottardo
turisti incentivarono la costruzione
di alberghi e di case di cura. Come ricorda il sito del Comune nella sua sezione storiografica, fra le
strutture di accoglienza vanno
menzionate, in ordine di tempo, la
pensione Mirafiori, la pensione Sanitas, poi il Kurhaus e, infine,
l’Hotel Orselina e l'albergo Al Sasso. Sin dai primi del Novecento
queste strutture si mostrarono fondamentali per ospitare turisti provenienti soprattutto dalla Svizzera
interna e dalla Germania. La collina locarnese attrasse infatti subito
ospiti di lingua tedesca.
A pochi passi dalla stazione ferroviaria di Locarno, che come risaputo sorge in territorio del Comune di Muralto, all’inizio del Novecento (tra il 1905 e il 1906) venne
realizzata la funicolare LocarnoMadonna del Sasso che diede sicuramente un altro impulso determinante per lo sviluppo turistico
del Comune di Orselina. Gli ultimi
due anelli della catena furono, nell’ordine, la realizzazione, nel 1952,
della funivia Orselina-Cardada e,
quattro anni dopo, la messa in
funzione della seggiovia che collega Cardada a Cimetta. La funivia
Orselina-Cardada fu, in tempi più
recenti (tra il 1997 e il 2000), ricostruita dall’illustre architetto ticinese di fama internazionale Mario
Botta. Ma se tutto ciò oggi esiste
è perché 126 anni fa ci fu una locomotiva che arrivò e trainò tutto.
E grazie a ciò in collina oggi si può
percepire un allegro fischiettio che
non è soltanto quello del capostazione.
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6 ORSELINA 2008
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Im vergangenen Jahr hat die
Gotthardbahn ihr 125-JahrJubiläum gefeiert. Dieses Werk
leistete einen wesentlichen
Beitrag zur touristischen
Entwicklung von Orselina
A sinistra: la nuova stazione di Locarno,
accanto alla chiesa di San Vittore di
Muralto. Quasi tutti gli stabili circostanti
sono stati demoliti.
Sotto: la torre di San Quirico osserva il
fumo della locomotiva che si confonde
con la neve primaverile del Ghiridone
Links: Der neue Bahnhof von Locarno, in der
Nähe der Kirche San Vittore in Muralto. Fast
alle umstehenden Gebäude wurden
abgebrochen.
Unten: Der Turm von San Quirico beobachtet
den Rauch der Lokomotive und verwechselt ihn
mit dem Frühlingsschnee lauf dem Ghiridone
Alles hat mit
jenem Pfiff
angefangen
ie Butter nicht mit der
Eisenbahn verwechseln” ist eine jener Redensarten, die man als Helvetismen
betrachtet und die schwerlich übersetzt werden können. Wir wissen,
dass solche idiomatischen Redewendungen benutzt werden, wenn
man von zwei Themen spricht, die
nichts miteinander zu tun haben.
Doch Butter und Eisenbahn sind
Dinge, die auch für Tessiner äusserst wichtig sind. Das Schweizervolk hat die Eisenbahn stets als fundamentales Gut betrachtet. Für den
Kanton Tessin und seine Gemeinden war die Bahn ein entscheidendes Element im Entwicklungsprozess des Tourismus, der heute einen
wichtigen Teil des Bruttosozialprodukts ausmacht. In diesen Zusammenhang stellt sich auch die Gemeinde Orselina mit ihrer landschaftlichen Schönheit und ihren
Baudenkmälern.
Im vergangenen Jahr hat Marco
Borradori, der Leiter des Bau- und
Raumplanungsdepartements, in
seiner Rede zur Feier des 125jährigen Bestehens des Gotthard-Eisenbahntunnels (am 6. September in
Bellinzona), an die bedeutungsvollen Worte von Carlo Cattaneo erinnert, der geschrieben hat: “Die
Schweizerischen Bundesbahnen
haben das Bedürfnis nach Leben,
nach Bewegung, nach Zukunft.”
Wie der Regierungsrat bei dieser
Gelegenheit betont hat, wurde dieser Satz von Carlo Cattaneo 1863
geschrieben, also beinahe zwanzig
Jahr vor der Eröffnung des Gotthard-Eisenbahntunnels. Cattaneo
“D
konnte sich gewiss nicht vorstellen,
dass unser Land viele Jahrzehnte
später ein in die Zukunft weisendes
Projekt wie AlpTransit verfolgen
könnte. Er hat aber gewiss die Bedürfnisse des Volkes begriffen und
die Stossrichtung des Staates
erahnt, der seit jeher die Mobilität
als Mittel betrachtet hat, um den
allgemeinen Wohlstand zu fördern.
Als Philosoph, Schriftsteller, vor allem aber als Theoretiker des Föderalismus kannte Cattaneo die
Schweiz sehr gut: Nach den Unruhen des Jahres 1848 zog er sich
nach Castagnola
zurück, wo er Stefano Franscini kennen lernte und sein
Freund wurde. Er
nahm weiterhin am
politischen Leben
des Kantons und
der Stadt Lugano
teil, stets mit dem
Blick auf die Zukunft und mit Intuitionen, die sich
nach Jahren als richtig erwiesen haben.
Um auf die Eisenbahn zurückzukommen — wie Giulio Rossi und
Eligio Pometta in ihrem Buch "Storia del Canton Ticino" (Armando
Dadò Editore, 1980) – in Erinnerung rufen, hat der Tessiner Grosse
Rat am 15. Mai 1878 mit der
Mehrheit einer einzigen Stimme
dem Beitritt zum Protokoll von Luzern zugestimmt. Ein Jahr später
bewilligte das Parlament mit sehr
starker Mehrheit einen nicht rückzahlbaren Kredit von einer Million
Franken für die Verwirklichung der
Strecke Giubiasco-Lugano. Zuvor
waren bereits zwei andere Kredite
für Eisenbahnstrecken bewilligt
worden. Um das grosse Werk zu
vollenden, waren weitere 74 Millionen Franken notwendig, die nur
mit einer Hypothek auf der Gesamtlinie beschafft werden konnten. Die Kantonsregierung war einverstanden, ohne zu zögern. Das
Parlament genehmigte den Kreditgesuch im April 1879. Während der
Debatte im Grossen Rat wurde von
den Abgeordneten aus dem Sottoceneri eindringlich
beantragt, dass die
Regierung auch die
Strecke LuganoGiubiasco gewährleiste. Am 12. April
1882 wurde die
Gotthardbahn eröffnet. An den
Festlichkeiten nahmen der Regierungsrat und die
ganze Tessiner Bevölkerung begeistert teil.
Schon vor der Fertigstellung der
letzten Teilstrecke, verkehrten 1874
die ersten Eisenbahnzüge zwischen
Locarno und Giubiasco. 1882 wurde die Linie Basel-Tessin-Mailand
dank dem Durchstich des Monte
Ceneri vollendet. Im gleichen Jahr
wurde die Strecke Bellinzona-Locarno an die Gotthardbahn angeschlossen. Das Werk gab der touristischen Entwicklung im ganzen
Locarnese und in Orselina starke
Impulse. Die Bahnverbindung und
der davon ausgelöste Touristenzu-
Am 12.
April 1882
wurde die
Gotthardbahn
eröffnet
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strom begünstigten den Bau von
Hotels und Kurhäusern. Der geschichtliche Teil der Homepage
der Gemeinde werden in zeitlicher Reihenfolge erwähnt: Pension Mirafiori, Pension Sanitas,
dann das Kurhaus und schliesslich
das Hotel Orselina und das Albergo Al Sasso. Bis zum frühen 20.
Jahrhundert erwiesen sich diese
Infrastrukturen als wesentlich für
die Aufnahme der Touristen, vor
allem aus der Deutschschweiz und
aus Deutschland. Das Locarneser
Hügelgebiet zog sofort deutschsprachige Gäste an.
Wenige Schritte vom Bahnhof Locarno entfernt, der sich bekanntlich auf dem Gemeindegebiet von
Muralto befindet, wurde anfangs
des 20. Jahrhunderts (zwischen
1905 und 1906) die Standseilbahn
Locarno-Madonna del Sasso, gewiss ein weiterer entscheidender
Impuls für die touristische Entwicklung der Gemeinde Orselina. Die
letzten beiden Glieder der Kette
waren 1952 die Verwirklichung der
Kabinenbahn Orselina-Cardada
und vier Jahre später die Betriebseröffnung der Sesselbahn, die Cardada mit der Cimetta verbindet.
Die Seilbahn Orselina-Cardada
wurde später (zwischen 1997 und
2000), vom weltberühmten Tessiner Architekten Mario Botta. Doch
dies alles ist nur entstanden, weil
vor 126 Jahren eine Lokomotive
angekommen ist und alles mit sich
gezogen hat. Dank ihr kann man
heute auf dem Hügel ein fröhliches
Pfeifen hören, das nicht nur vom
Bahnhofvorstand herrührt.
TEL. 091 751 48 67
FAX 091 751 49 93
ORSELINA 2008 7
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A sinistra: il cedro del Libano
Sotto: fiore della magnolia
di/von
ANDREA BRANCA
Links: Die Libanonzeder
Unten: Blüte der Magnolie
Pierre Magnol 1638-1715
CURIOSITÀ BOTANICHE
BOTANISCHE KURIOSITÄTEN
lungo le strade di Orselina
längs der Strassen von Orselina
avanti alla clinica Santa Croce, su via al Parco, attirano
l’attenzione per la loro forma e l’invadenza dei rami, due cedri: l’esemplare verso la clinica
Santa Croce è il cedro del Libano.
E’ maestoso e ricorda il gusto di
un’epoca risalente probabilmente
ai tempi del “Kurhaus Victoria”
(1912), forse coetaneo a quelli
della “Villa dei cedri” a Bellinzona. Questi alberi, assieme alle palme, per i viaggiatori della Gotthardbahn conferivano le prime
connotazioni di vegetazione esotica al sud delle Alpi.
Sono piante solitarie che vanno
scomparendo con l’edificazione intensiva del territorio. Sono particolarmente belle per la forma caratteristica che assumono con gli anni. Il Cedrus Libani è il simbolo della nazione omonima, un tempo
chiamata la “Svizzera del Medio
Oriente”, dove formava estese zone boschive, scomparse con il tempo per il largo impiego nelle costruzioni di templi, case e navi.
L’odore del legno ricorda un po’
quello del ginepro, da cui deriva il
nome greco “kedros”.
Sul lato opposto della strada, verso
il Castello Bernese, c’è un bell’esemplare di cedro deodara o dell’Himalaya (di cui è originario, nell’area occidentale) con robuste ramificazioni alla base del tronco e
con caratteristiche un po’ diverse
dal cedro del Libano, anche se non
è agevole il riconoscimento.
Vicino a questi due esemplari cresce, su entrambi i lati, una siepe di
ligustro (Ligustrum vulgare e ovalifolium), pianta che si è diffusa
spontaneamente anche ai margini
dei boschi attorno a Orselina. Mezzo secolo fa era molto usata per le
recinzioni verdi; è poi stata abbandonata perché nei mesi invernali ha
i rami spesso completamente spogli. Nella tarda primavera il ligustro
ha i fiori bianchi, a forma di pannocchia, profumati e poco conosciuti a causa del taglio geometrico
e precoce delle siepi prima della loro fioritura. Sono belli i rami del ligustro (il cui nome deriva dal latino “ligare”, perché un tempo venivano usati per confezionare ceste). I frutti sono delle bacche ne-
D
re, sferiche, che causano spesso
avvelenamenti specialmente fra i
bambini. Assieme alle bacche di
lauro, anche quelle del ligustro
rientrano fra le più numerose richieste di consulenza presso il
Centro Tossicologico di Zurigo (n.
tel. 145 !).
Consiglio: non basta ammirare e
comperare un vegetale in un grande magazzino e piantarlo nel proprio giardino; occorre dapprima
informarsi sugli eventuali effetti
tossici delle varie parti della pianta, che crescerà rigogliosa, ma forse pericolosa. La stessa avvertenza
vale per semi e piante spontanee
raccolte in montagna o in paesi
lontani.
Oggi quasi tutte le siepi sono formate da piante di lauro: fiori e frutti si riconoscono sulle piante non
potate e inselvatichite anche nei
boschi attorno a Orselina. Con il
lauro, “Prunus laurocerasus”, per i
frutti che ricordano le ciliegie, si usa
produrre da noi il “laurino” dopo
aver lasciato macerare i frutti nella
grappa.
Lì vicino, il parco pubblico che ha
dato il nome all’omonima strada, è
stato rinnovato e riqualificato durante gli ultimi due anni: vi si trovano ora nuovi e interessanti esemplari di specie mediterranee e subtropicali. Ne riparleremo nel prossimo numero di “Orselina 2009”.
All’inizio e alla fine di via Al Parco,
si ammirano due belle magnolie
sempreverdi (Magnolia grandiflora), specie che raggiungono notevoli dimensioni, con una crescita
molto lenta. Le foglie presentano
colori strani: sopra verdi lucidi, rossicci e pelosi sulla parte inferiore. I
fiori sembrano grandi ninfee in uno
stagno verdastro. Il nome dell’albero, ricorda un grande botanico: Pierre Magnol, direttore del Giardino
Botanico di Montpellier. Il suo nome
fu assegnato a questa pianta una
decina d’anni dopo la sua morte. La
magnolia (originaria del sud-est degli Stati Uniti) fece la sua apparizione sulle Isole Borromee e fu propagata anche nei nostri giardini pubblici fra l’800 e il 900.
(La prima e la seconda parte sono
apparse su “Orselina 2006 e 2007”)
or der Klink Santa Croce, an der
Via al Parco, ziehen zwei Zedern
wegen ihrer Form und der ausladenden Äste unsere Aufmerksamkeit
an: Das Exemplar in Richtung Klinik
Santa Croce ist eine Libanonzeder. Ein
majestätischer Baum, der wahrscheinlich auf den Schönheitssinn zurückgeht,
der zu den Zeiten des Kurhauses Victoria (1912) geherrscht hat, vielleicht ein
Altersgenosse der Villa dei Cedri in Bellinzona. Diese Bäume vermittelten den
Reisenden der Gotthardbahn, zusammen mit den Palmen, den ersten Eindruck der exotischen Vegetation auf
der Alpensüdseite. Es sind vereinzelte
Pflanzen, die wegen der starken Überbauung des Gebiets langsam verschwinden. Sie sind besonders schön
wegen der charakteristischen Form, die
sie im Laufe der Jahre annehmen. Der
"Cedrus Libani" ist das Symbol des
gleichnamigen Landes, das einst als
"Schweiz des Mittleren Ostens" bezeichnet wurde, wo diese Bäume Waldgebiete bildete, die mit der Zeit wegen
des starken Holzbedarfs für den Bau
von Tempeln, Häusern und Schiffen verschwunden sind. Der Duft des Holzes
erinnert ein wenig an denjenigen des
Wacholders, von dem der griechische
Name "kedros" abgeleitet wurde.
Auf der gegenüberliegenden Strassenseite, in Richtung Castello Bernese,
steht ein schönes Exemplar des "cedro
deodara" oder Zeder des Himalaja (aus
dem westlichen Teil des Berggebiets),
mit kräftigen Verästelungen am Fuss
des Stamms und Merkmalen, die ein
wenig von der Libanonzeder abweichen, auch wenn sie nicht leicht zu erkennen sind.
In der Nähe dieser Bäume wächst auf
beiden Seiten eine Ligusterhecke (Ligustrum vulgare und ovalifolium), eine
Pflanze, die sich auch spontan an den
Waldrändern um Orselina verbreitet
hat. Vor einem halben Jahrhundert
wurde sie noch verwendet für grüne
Einzäunungen, aber später aufgegeben, weil ihre Äste in den Wintermonaten völlig kahl sind. Im späten Frühling trägt der Liguster duftende weisse
Rispenblüten, die wenig bekannt sind,
weil die Hecke vor ihrer Blütezeit geometrisch geschnitten wurde.
Der Liguster hat schöne Äste. Sein Name wird vom lateinischen "ligare" abgeleitet, denn in vergangenen Zeiten
wurden daraus Körbe hergestellt.
V
Die Früchte bestehen aus kugelförmigen schwarzen Beeren, die oft Vergiftungen hervorrufen, besonders bei Kindern. Neben den Lorbeeren gehören
die Beeren des Ligusters zu denjenigen,
die am meisten Hilfegesuche beim Toxikologischen Zentrum in Zürich auslösen Tel. 145!).
Ein guter Rat: Es genügt nicht, einen
Pflanze zu bewundern, in einem Warenhaus zu kaufen und im eigenen Garten einzupflanzen: Man sollte sich vorher über eventuelle giftige Auswirkungen der einzelnen Teile der Pflanze erkundigen, die vielleicht prächtig gedeiht, aber gefährlich ist.
Das Gleiche gilt für Samen und wild
wachsende Pflanzen, die man in den
Bergen oder in fernen Ländern gesammelt hat. Heute sind fast alle Hecken
aus Lorbeerpflanzen zusammengesetzt.
Blüten und Früchte erkennt man auch
auf den nicht geschnittenen und verwilderten Pflanzen in den Wäldern
rund um Orselina.
Aus dem Lorbeer, "Prunus laurocerasus", weil die Früchte an Kirschen erinnern, wird bei uns der "Laurino" hergestellt, nachdem man die Früchte in
Grappa hat aufweichen lassen.
Der nahe öffentliche Park, nach dem
die Strasse benannt ist, wurde in den
letzten beiden Jahren erneuert und aufgewertet: Hier findet man nun neue
und interessante Exemplare von mediterranen und subtropischen Pflanzen.
Wir werden in der nächsten Ausgabe
"Orselina 2009" darüber berichten. An
Anfang und am Ende der via Al Parco
sind zwei schöne immergrüne Magnolien (Magnolia grandiflora) zu bewundern. Diese Art erreicht bei langsamem
Wachstum eine beachtliche Grösse. Die
Blätter weisen seltsame Farben auf:
oben glänzend grün, unten rötlich und
behaart. Die Blüten ähneln grossen
Seerosen in einem grünlichen Teich.
Der Name des Baums erinnert an einen
grossen Botaniker: Pierre Magnol, Leiter des Botanischen Gartens von Montpellier. Sein Name wurde der Pflanze,
zehn Jahre nach seinem Tod zugesprochen. Die Magnolie stammt aus dem
Südosten der Vereinigten Staaten; sie
hielt zwischen dem 19. und 20. Jahrhundert auf den Brissago-Inseln und in
unsern öffentlichen Gärten Einzug.
(Der erste und der zweite Teil sind in
"Orselina 2006 und 2007" erschienen)
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ORSELINA 2008 9
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Orselina
Il 2007 della Pro Orselina
Das Jahr 2007 der Pro Orselina
Marzo: inaugurazione delle nuove
cartine dei sentieri.
Aprile: inaugurazione dell’esposizione fotografica "Orselina vista
dagli apprendisti fotografi".
Maggio-settembre: dieci spettacoli
al Parco (due dei quali annullati
a causa del cattivo tempo).
Ottobre: festa in collina.
Novembre: notte del racconto.
Dicembre: aperitivo di Natale
con fiaccolata.
März: Präsentation der neuen
Wanderwegkarten.
April: Eröffnung der Fotoausstellung "Orselina, gesehen von den
Fotografenlehrlingen".
Mai-September: zehn Schauspiele im
Park (zwei mussten wegen schlechtem Wetter annulliert werden).
Oktober: Hügelfest.
November: Nacht der Erzählung.
Dezember: Weihnachtsaperitif
mit Fackelzug.
li incontri sono stati parecchi,
ma la loro buona riuscita non
sarebbe stata possibile senza il
prezioso aiuto e sostegno di collaboratori che hanno messo a disposizione
una parte del loro tempo libero per
portare le casse delle bibite, montare e
smontare l'impianto audio la sera delle
manifestazioni, esporre e ritirare i tavoli e, armati di cacciavite, aggiustare le
vetrinette delle cartine. A loro vada un
sentito grazie da parte del comitato.
G
s gab viele Treffen, aber ihr gutes Gelingen wäre nicht möglich gewesen ohne die wertvolle Hilfe durch Mitarbeiter, die einen Teil ihrer Freizeit geopfert haben,
um Getränkekasten heranzubringen,
an Veranstaltungsabenden die Audio-Anlage zu montieren und wegzuräumen, die Tische zu befestigen
und wieder abzubauen, die Hinweisschilder einzurichten. Ihnen gilt der
herzliche Dank des Vorstands.
E
LAGHETTI ALPINI
in foto a Cardada
BERGSEEN
Fotoschau in Cardada
laghetti alpini visti da Renato Minoggio è il tema dell'esposizione
fotografica che si può visitare a
Cardada. I pannelli con le 40 fotografie dei laghetti che si incontrano
percorrendo un'immaginaria "via alta della Vallemaggia”, da Cardada a
Fusio, sono esposti su un percorso
circolare che parte dalla stazione di
arrivo della funivia Orselina-Cardada
per addentrarsi nella pineta circostante. Accanto ai laghetti più noti come il lago del Cristallina o il lago
d'Antabbia, ve ne sono altri sconosciuti ai più, piccoli specchi d'acqua
che riflettono grandi cime e suscitano forti emozioni.
ie Bergseen aus der Sicht von
Renato Minoggio heisst das
Thema der Ausstellung, die auf
Cardada besichtigt werden können.
Die vierzig Aufnahmen der Bergseen,
an denen man bei einem imaginären
Höhenweg des Maggiatals vorbeikommt, von Cardada nach Fusio, sind
an einer Rundstrecke angebracht, die
von der Bergstation der Kabinenbahn
Orselina-Cardada ausgeht und in den
Kiefernwald eindringt. Neben den bekanntesten Seen wie Cristallina oder
Antabbia gibt es andere, die kaum jemand kennt, kleine Wasserflächen, in
denen sich die grossen Gipfel spiegeln
und starke Emotionen auslösen.
I
La NOTTE del racconto
o scorso 9 novembre, in collaborazione con l'Assemblea dei genitori di Orselina e Brione, la Pro
Orselina ha partecipato per la prima volta alla
"notte del racconto". Questa iniziativa, che annualmente viene proposta a livello nazionale con il benestare della Confederazione e dell'Unicef, è ormai
conosciuta da tutti i bambini in età scolastica. La “notte del racconto” è una
serata o notte a loro dedicata in cui in
tutta la Svizzera sono raccontate, lette
ad alta voce o recitate fiabe e racconti a tema. Grande, quasi inaspettata, è
stata la partecipazione dei bambini dei
due istituti scolastici: su 62 allievi
iscritti alla scuola dell'infanzia e alle
scuole elementari, 52 si sono presentati la sera della festa nella sala multiuso di Orselina, adeguatamente decorata per l'occasione. Al termine della serata, dopo aver ascoltato con coinvolgente interesse i racconti proposti, a
tutti i bambini è stata offerta una piccola merenda e ognuno ha potuto costruirsi un originale e colorato segnalibro, quale ricordo. La Pro Orselina desidera ringraziare l'Assemblea dei genitori e la narratrice Tiziana Sciaroni che
hanno contribuito in maniera determinante alla riuscita della manifestazione e ringrazia
inoltre tutti i bambini così numerosi, per l'entusiasmo, l'interesse e la contagiosa gioiosità con la quale
hanno partecipato.
L
D
Die NACHT der Erzählung
m vergangenen 9. November hat die Pro Orselina, in Zusammenarbeit mit dem Elternverein
von Orselina und Brione, zum ersten Mal an der
Nacht der Erzählung mitgemacht. Diese Veranstaltung
wird jedes Jahr, im Einvernehmen mit dem Bund und
der UNICEF organisiert und ist allen Schulkindern bekannt. An einem Abend oder in
einer Nacht werden in der ganzen
Schweiz Fabeln mit lauter Stimme
gelesen oder rezitiert. Die Beteiligung der Kinder der beiden
Schulinstitute war beinahe unerwartet stark: von 62 Kindern des
Kindergartens und der Elementarschule haben 52 an dem
Abend im Mehrzwecksaal von Orselina, der bei dieser Gelegenheit
festlich geschmückt war, teilgenommen. Nach den Erzählungen,
denen die Kinder mit ergreifender
Aufmerksamkeit lauschten, erhielten alle einen kleinen Imbiss
und durften sich als Andenken
ein buntes Lesezeichen basteln.
Die Pro Orselina möchte dem Elternverein und der Erzählerin Tiziana Sciaroni, die entscheidend
zum guten Gelingen der Veranstaltung beigetragen haben, herzlich danken, aber
auch den zahlreich erschienen Kindern für ihre Begeisterung, ihr Interesse und den ansteckenden Frohsinn, mit dem sie sich beteiligt haben.
A
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Orselina
di/von ALDO TORRIANI
ORMALINGEN BASILEA CAMPAGNA La PRO SAN BERNARDO
un meraviglioso angolo di Svizzera poco conosciuto
compie 40 anni
4466-Ormalingen/BS si accomuna ad Orselina per una strana particolarità: nel codice di avviamento postale di entrambi i
comuni compaiono due volte il 4 e due volte il 6. Ogni quattro anni questo borgo organizza una visita ricreativa e culturale in
un Comune fuori Cantone. Lo scorso anno, per scegliere la meta della passeggiata, le autorità, con un'idea a dir poco originale, hanno semplicemente invertito le
cifre del codice postale. Orselina, con il suo
6644, è così casualmente diventata la meta prescelta.
Con una visita alla Città di Locarno ed un'escursione a CardadaCimetta-Pizzo
Trosa, agli ospiti
basilesi sono state presentate la
nostra regione e
le nostre specialità, anche gastronomiche. Un
incontro che si è
subito rivelato
cordialissimo
tanto che ad
inizio ottobre
una delegazione di Orselina era già in viaggio verso l'altipiano giurassiano.
Ormalingen conta 2000 abitanti. Le sue
origini risalgono al primo medioevo e se
ne fa menzione in documenti del 1286.
Il simbolo del borgo è il castello di Farnsburg, un maniero che per quasi 470
anni è stato simbolo del potere e dell’oppressione che regnava su tutta la regione. Oggi è solo una splendida rovina.
A livello di attività politica è singolare il
fatto che siano le Associazioni a proporre i candidati all’Esecutivo e ciò indipendentemente dall’appartenenza partitica.
Il tutto è poi soggetto alla ratifica di una
votazione popolare. Una formula assai
interessante che privilegia la persona e
ciò che essa rappresenta per la realtà locale.
La cerimonia ufficiale è stata allietata dalla banda musicale locale. Le ottime condizioni meteorologiche hanno poi favorito
l’ascesa alle rovine del castello. La tradizione vuole che
una volta all’anno i Patrizi
e tutta la popolazione, compiano questa
gita per verificare i cippi del
confine comunale. Il corteo
sfila con il presidente del Patriziato in testa,
che regge il
gonfalone. In
questa particolare circostanza, questo privilegio è toccato al sindaco di Orselina.
Un incontro cordiale e proficuo che ha
senz’altro contribuito alla conoscenza di
luoghi e costumi diversi, facendo apprezzare ad entrambe le delegazioni la ricchezza culturale e umana che sa esprimere un paese federalista come il nostro.
Un popolo così diverso, ma unito nella
sua elveticità.
ORMALINGEN BASEL-LAND
Ein wunderbarer Winkel der Schweiz, der den meisten unbekannt ist
4466-Ormalingen/BS ist mit Orselina
durch eine seltsame Eigentümlichkeit verbunden: In den Postleitzahlen beider Gemeinden erscheinen zweimal die 4 und
zweimal die 6. Alle vier Jahre organisiert
dieser Ort einen der Freizeit und Kultur gewidmeten Besuch in einer Gemeinde ausserhalb des Kantons. Im vergangenen Jahr
haben die Behörden eine wahrlich originelle Idee angewandt, um das Ausflugsziel zu
bestimmen: Sie haben einfach die Postleitzahlen umgekehrt. Orselina mit 6644 wurde also ganz zufällig als Ziel ausersehen.
Eine Besichtigung der Stadt Locarno und ein
Ausflug nach Cardada, Cimetta, Pizzo Trosa brachten den Basler Gästen unsere Region und unsere Spezialitäten näher, auch
gastronomischer Art. Ein Treffen, das sich
sofort als sehr herzlich erwiesen hat, sodass
Anfang Oktober eine Abordnung aus Orselina auf die Jurahöhen gereist ist.
Ormalingen zählt 2000 Einwohner. Sein Ursprung geht auf das frühe Mittelalter zurück, wie einem Dokument aus dem Jahr
1286 zu entnehmen ist. Das Wahrzeichen
des Dorfes ist die Farnburg, fast 470 Jahre
lang ein Sinnbild der Macht und der Unterdrückung, die das ganze Gebiet beherrschte. Heute ist es nur noch eine prächtige Ruine. Was die politische Tätigkeit an-
geht, ist die Tatsache aussergewöhnlich,
dass die Körperschaften die Kandidaten für
die Gemeindeexekutive vorschlagen, und
zwar ungeachtet ihrer Parteizugehörigkeit.
Die Genehmigung erfolgt dann an einer
Volksabstimmung. Eine recht interessante
Formel, die der Person und was sie für die
örtliche Wirklichkeit bedeutet, den Vorrang
einräumt.
Die offizielle Zeremonie wurde von der Blasmusik des Dorfes erheitert. Die hervorragenden Wetterbedingungen begünstigten
den Aufstieg zu den Burgruinen. Die Tradition will, dass die Patrizier und die ganze
Bevölkerung einmal im Jahr diesen Ausflug
unternehmen, um die Grenzsteine zu überprüfen. Der Umzug wird vom Präsidenten
der Bürgergemeinde angeführt, der das
Banner trägt. In diesem besonderen Fall fiel
diese Ehre dem Gemeindepräsidenten von
Orselina zu.
Eine herzliche und nützliche Begegnung,
die zur Kenntnis von unterschiedlichen Orten und Bräuchen beigetragen hat. Die beiden Delegationen wussten den kulturellen
und menschlichen Reichtum zu schätzen,
den ein föderalistisches Land wie das unsere auszudrücken vermag. Ein Volk mit vielen Verschiedenheiten, vereint in seiner helvetischen Gesinnung.
a Pro San Bernardo è stata fondata il 17 giugno 1968
con lo scopo di conservare le caratteristiche di questo monte sopra Orselina. Il primo presidente è stato Emilio Passalli. Nel 1978 l’attuale presidente Franco Losa è entrato a far parte della società con un comitato rinnovato. Lo stesso anno è stata organizzata la prima “Festa sul Prato”, che tuttora si tiene agli inizi di agosto. Sono stati inoltre sistemati molti sentieri. Nel 1982, con il
municipio di Orselina, la Pro ha proceduto al restauro dell’oratorio di San Bernardo. Nell'ultimo ventennio l'attività della società è stata intensa proponendo regolarmente gare di sci, tornei di scopa, castagnate, festeggiamenti per il 1° agosto e l’appuntamento con San Nicolao. Nel
2004 era stato posato un box-magazzino per il deposito
delle attrezzature. Durante il 2008 sono previsti i festeggiamenti per l’anniversario del 40° di fondazione.
L
40 Jahre
PRO SAN BERNARDO
ie Pro San Bernardo wurde am 17. Juni 1968 gegründet mit dem Ziel, diese Voralp oberhalb Orselina in ihren unverfälschten Merkmalen zu erhalten. Der erste Präsident war Emilio Passalli. 1978 ist
der jetzige Präsident Franco Losa dem Verein mit einem
erneuerten Vorstand beigetreten. Im gleichen Jahr wurde das erste Wiesenfest durchgeführt, das noch jetzt immer Anfang August organisiert wird. Zudem konnten
zahlreiche Wege instand gesetzt werden. 1982 hat die
Pro San Bernardo, zusammen mit der Gemeindeverwaltung, die Restaurierung des Oratoriums San Bernardo
durchgeführt. In den vergangenen 20 Jahren war die Vereinstätigkeit sehr intensiv. Es wurden regelmässig Skirennen, Scopa-Turniere, Kastanienfeste, Feiern zum 1. August und Nikolaustage organisiert. 2004 wurde ein Geräteschuppen eingerichtet. Im Laufe des Jahres 2008 sind
auch Festlichkeiten zum 40-Jahr-Jubiläum vorgesehen.
D
SENTIERO COLLINA ALTA
Fitta è l'ombra nel bosco
i raggi di sole giocano
formando lucenti strisce
tra betulle, castagni,
ciliegi selvatici
rugosi tronchi di roveri.
La mia voce non penetra
ascolta se stessa;
un raggio di sole
sfiora gli occhi
e ravviva i ricordi.
Tutto era gioia, con la primavera
che accarezzava quel viso.
Domani ritorno in quei luoghi,
dove la sorgente mi addolcisce l'anima,
prendo l'acqua nel cavo della mano,
mi sento benedetta da quel ricordo lontano.
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Orselina_2008_interno_Layout 1 26.03.15 12.27 Pagina 15
Orselina
La scuola comunale di Orselina, 1920 ca.
Fotografia R. Zinggeler
Archivio svizzero per la protezione
dei monumenti, Berna
SCUOLA E SCOLARI
di cento anni fa
SCHULE UND SCHÜLER
vor 100 Jahren
a bella fotografia (sopra) che accompagna il testo di Stefano Franscini
pubblicato lo scorso anno per ricordare il 150mo della sua morte presenta, come dice la didascalia, la scuola comunale di Orselina verso il
1920.
Nell’aula si riconoscono, oltre al quadro del “padre della popolare educazione ticinese”, anche quello di Pestalozzi, presenti fino a qualche anno fa in
tutte le aule scolastiche ticinesi.
Due cartelloni didattici incorniciano il camino: uno mostra gli attrezzi del
“Legnaiuolo e del bottaio”, attività artigianali vicine alle osservazioni infantili di allora; l’altro elenca, su tre colonne, gli interventi urgenti “In attesa del medico”.
I fiori sul tavolo della maestra, probabilmente narcisi che crescevano spontaneamente fra i numerosi ronchi vignati attorno al paese, suggeriscono
che sul calendario il giorno “13” era
di gennaio o febbraio.
La fotografia, tuttavia, non risale al
1920 (perché allora la scuola era già
insediata nell’attuale casa comunale, senza il camino; la scolara attenta del secondo banco, la seconda da
destra, frequentava la prima o la seconda classe di questa scuola nel
1900 o nel 1901.
Quella bambina, si chiamava Maria
Giovannacci, nata nel 1893, madre di
Renato Giovannoni, attuale presidente
del Patriziato di Orselina.
L’ambiente scolastico sembra piacevole e disteso, a differenza della seconda fotografia (a lato), nella quale
le bocche, per gli allievi e la maestra
(una Capetti, la stessa della fotografia fransciniana) sembrano sigillate.
Si riconoscono, in questa fotografia scattata verso il 1900, Maria Giovannacci e Maria Padroncini, rispettivamente la seconda e la terza da destra
in prima fila.
Il fotografo, che doveva forse incutere una certa soggezione, ha geometricamente collocato i 21 allievi della pluriclasse sul sagrato della chiesa parrocchiale; la fontanella a destra, la mulattiera alla spalle e il massiccio muro a secco non esistono più. Come tutti i bambini della ingiallita fotografia.
ie schöne Photographie (oben), die den Text von Stefano Franscini begleitet, den wir im vergangenen Jahr veröffentlicht haben, um an seinen 150. Todestag zu erinnern, stellt – wie die Bildlegende angibt –
das Schulhaus der Gemeinde Orselina gegen das Jahr 1920 dar.
Im Klassenzimmer erkennt man neben dem Bild des Vaters der Tessiner
Volksschule auch dasjenige von Pestalozzi, die bis vor einigen Jahren in jedem Tessiner Klassenzimmer angebracht waren.
Zwei Lehrtafeln umrahmen den Kamin: Die eine zeigt die Werkzeuge des
Holzfällers und des Böttchers, zwei handwerkliche Tätigkeiten, die den Beobachtungen der damaligen Kinder nahe standen, die andere stellt die dringlichen Vorkehren in Erwartung des Arztes dar.
Die Blumen auf dem Tisch der Lehrerin – vermutlich Narzissen, die wild zwischen den zahlreichen Weinbergen rund
um das Dorf wuchsen – lassen vermuten,
dass der Tag 13 des Kalenders auf den Januar oder Februar bezogen war.
Die Photographie geht jedoch nicht auf
das Jahr 1920 zurück, weil die Schule damals bereits im jetzigen Gemeindehaus
untergebracht war, ohne Kamin). Die aufmerksame Schülerin in der dritten Bankreihe, die dritte von rechts, besuchte die
erste oder zweite Klasse dieser Schule
1900 oder 1901.
Dieses1893 geborene Mädchen hiess Maria Giovannacci und war die Mutter von
Renato Giovannoni, dem gegenwärtigen
Präsidenten des Patriziats von Orselina.
Das Milieu der Schule scheint angenehm
und entspannt, im Gegensatz zu der zweiten Photographie (seitlich), auf der die Lippen der Schüler und der Lehrerin (eine Capetti, die gleiche des Bildes von Franscini) versiegelt zu sein scheinen.
Auf diesem Foto, das gegen 1900 geknipst wurde, erkennt man Maria Giovannacci und Maria Padroncini, die zweite und dritte in der ersten Reihe.
Der Photograph muss wohl Respekt eingeflösst haben. Er stellte die 21 Schüler der mehreren Klassen geometrisch geordnet auf dem Platz vor der Pfarrkirche auf: rechts der kleine Brunnen, hinten der Maultierpfad und die massive Trockenmauer, die nicht mehr existieren, wie alle Kinder auf der
vergilbten Photographie.
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AGENDA PARCO DI ORSELINA
Eintritt frei
Manifestazioni 2008
Orselina_2008_interno_Layout 1 26.03.15 12.27 Pagina 17
Orselina
ALTRE MANIFESTAZIONI DELLA
COLLINA LOCARNESE
Aperitivo
ANDERE VERANSTALTUNGEN
IM HÜGELGEBIET
con inaugurazione mostra fotografica
Come è consuetudine, la Pro Orselina ha il piacere di invitare la popolazione e gli ospiti all'
aperitivo di inizio stagione. Con il saluto di
benvenuto, verranno presentati il programma
stagionale nel Parco e la nuova rivista. Seguirà
l'inaugurazione dell'esposizione fotografica dedicata alle riproduzioni di opere d’arte su Orselina realizzate da vari artisti e la presentazione
della nuova scultura posta al Parco.
11 maggio/Mai
Wie gewohnt ist es der Pro Orselina ein Vergnügen, Bevölkerung und Gäste am Saisonbeginn zu einem Aperitif einzuladen. Nach dem
Willkommensgruss werden im Park die Saisonprogramme und die neueste Ausgabe der Zeitschrift vorgestellt. Es folgt die Eröffnung der
Fotoschau, die der Reproduktion von Werken
verschiedener Künstler gewidmet ist.
PRO MONTI
6.4
Risottata primaverile
(13.4) Risottoschmaus zum
Frühling
MADONNA DEL SASSO
11.5 Ensemble di ottoni
diretto dal Maestro Müller
Bläserensemble,
Dirigent: Maestro Müller
PRO CARDADA
8.6
Festa a Cardada
Fest auf Cardada
PRO BRIONE
22.6 Aperitivo con Brass Band
Apero mit Brass Band
ore 10.00
SOCIETÀ PODISTICA
LOCARNESE
22.6 Gara podistica
Orselina-Cardada
Berglauf
Orselina-Cardada
Concerto Jazz
Anche quest'anno, in collaborazione con il Jazz
Festival New Orleans di Ascona ed il Municipio
di Orselina, al Parco di Orselina sarà di scena
una brass band. Ancora una volta l'anfiteatro
si trasformerà in una piazza di incontro in cui
echeggeranno frizzanti note che porteranno i
presenti ad immergersi nella meravigliosa
atmosfera della musica da strada.
25 giugno/Juni
Auch dieses Jahr tritt in Zusammenarbeit mit
dem Festival New Orleans in Ascona und der
Gemeinde Orselina eine Brass Band im Park
von Orselina auf. Und wieder verwandelt sich
das Amphitheater in einen Ort der
Begegnung, wo spritzige Klänge die
Anwesenden in die wunderbare Stimmung der
Strassenmusik entführen.
ore 21.00
Musica cittadina di Locarno
Appuntamento che si rinnova di anno in anno
quello con la Musica cittadina di Locarno. Il
gruppo, composto di una quarantina di
orchestranti, presenterà un repertorio molto
variato che spazia dalla musica classica a quella
folcloristica, passando per noti brani jazz e
rinomate musiche da film.
Die Begegnung mit der Stadtmusik Locarno hat
seit Jahren einen festen Platz im
Veranstaltungskalender. Die aus rund vierzig
Musikern zusammengesetzte Gruppe wird ein
abwechslungsreiches Programm vortragen, das
von klassischer Musik bis zur Folklore reicht
und auch bekannte Jazzstücke und Musik aus
namhaften Filmen bringt.
2 luglio/Juli
ore 21.00
Impianti elettrici
e telefonici
FUNICOLARE
ORSELINA-LOCARNO
giugno/settembre
ultima corsa ore 22.00
luglio/agosto
ultima corsa ore 24.00
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ORSELINA-LOCARNO
Juni/September
letzte Fahrt 22.00 Uhr
Juli/August
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Entrata libera
AGENDA PARCO DI ORSELINA
Eintritt frei
Manifestazioni 2008
Orselina_2008_interno_Layout 1 26.03.15 12.27 Pagina 18
Orselina
Out of the Blue
Concerto Jazz
Out of the blue nasce dall’amore dei suoi componenti
per la musica Jazz; con una vocalista dalla personalità
dirompente, capace di fungere da collante e da
elemento scatenante, in grado di trasformare le note
in immagini fantastiche. Un feeling che traspare da
ogni nota. Un gesto, un’occhiata e l’intesa è
immediata, tutti si trovano immersi nel magico
mondo dello swing e del bebop degli anni 50/60.
9 luglio/Juli
ALTRE MANIFESTAZIONI DELLA
COLLINA LOCARNESE
ANDERE VERANSTALTUNGEN
IM HÜGELGEBIET
PRO BRIONE
12.7 Festa del paese
Dorffest
Out of the blue ist aus der Liebe der Mitglieder der
Gruppe für die Jazzmusik entstanden. Die Sängerin,
eine mitreissende Persönlichkeit, ist fähig,
vereinigend und gleichzeitig entfesselnd zu wirken
und die Musiknoten in phantastische Bilder zu
verwandeln. Ein Feeling, das aus jeder gespielten und
gesungenen Melodie spürbar wird. Eine Geste, ein
rascher Blick, und schon ist das Einverständnis
geweckt. Alle tauchen ein in magische Welt des
Swing und des Bebop der 50er und 60er Jahre.
ore 21.00
Fantasios Magic Show
Fantasios show è il nuovo originale spettacolo di magia
ideato da Alfonso Paganetti, in arte Fantasios. Nuove
illusioni, look moderno e giovane, belle assistenti,
numeri di grande effetto come la donna trafitta da una
spada, lasciano lo spettatore col fiato sospeso. Uno
spettacolo degno dei grandi teatri di varietà, uno
spettacolo tutto nuovo che vi trascinerà in un turbine
di luci, colori, ritmo, musica e grande magia.
16 luglio/Juli
So heisst das neue Zauberspektakel, Alfonso
Paganetti, (Künstlername Fantasios) ausgedacht hat,
Neue Illusionen, ein moderner, jugendlicher Look,
schöne Assistentinnen, Zaubernummern von starker
Wirkung wie die von einem Schwert durchbohrte
Frau lassen den Zuschauer den Atem anhalten. Ein
ganz neues Schauspiel, das der Welt des Varietés
entspricht und alle in einen Wirbel von Lichtern,
Rhythmus, Musik und Zauberkunst entführt.
ore 21.00
Scuola Teatro Dimitri
Alla Scuola Teatro Dimitri l’insegnamento è basato soprattutto sullo studio del movimento, sul
corpo e sulle sue possibilità di espressione. Alla
fine del 2° anno di formazione, gli studenti presentano uno spettacolo in forma di Varieté: diversi numeri messi in scena usando un filo conduttore: questa è la formula di base. Ogni anno
si tratta di una piacevole e coinvolgente sorpresa
per il pubblico presente.
23 luglio/Juli
Die Theaterschule Dimitri legt grossen Wert auf
das Studium der Bewegung und die Körpersprache. Am Ende des zweiten Ausbildungsjahres
bieten die Studenten ein Schauspiel in der Form
eines Varietés. Etliche Nummern unter einem
gemeinsamen Nenner: Das ist die Formel, die
dem Publikum immer wieder eine mitreissende
Überraschung bietet.
ore 21.00
FUNICOLARE
ORSELINA-LOCARNO
giugno/settembre
ultima corsa ore 22.00
luglio/agosto
ultima corsa ore 24.00
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ORSELINA-LOCARNO
Juni/September
letzte Fahrt 22.00 Uhr
Juli/August
letzte Fahrt 24.00 Uhr
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Orselina_2008_interno_Layout 1 26.03.15 12.27 Pagina 19
Festa d’estate
Gruppo Ricreativo Orselina
Punto d'incontro per grandi e piccini, la festa
del Gruppo ricreativo di Orselina si ripropone
quest'anno nella formula sperimentata e ormai consolidata. A partire dalle 19.00 saranno
aperte la buvette e la cucina con carne alla
griglia, insalate e torte. Il divertimento è assicurato, musica dal vivo e ballo.
PRO BRE
1.8
Festa con grigliata
Fest mit Grillparty
PRO CARDADA
1.8
Santa Messa e aperitivo
Croce Alpe Cardada
Heilige Messe und Apero
beim Bergkreuz
auf der Alpe Cardada
MADONNA DEL SASSO
23.8 Concerto “Il violino”
di Raffaella Morelli
Konzert “Die Violine”
von Raffaella Morelli
2 agosto/August
ore 19.00
Compagnia Teatro Paravento
PRO SAN BERNARDO
agosto “Festa sul prato”
pranzo con grigliata,
musica e giochi
August “Wiesenfest”
Mittagessen mit Grill,
Musik und Spielen
“Il medico per forza” di Molière è sempre
ben accolto dalle platee. Le vicende molto
godibili di Sganarello scaturiscono immancabilmente in irresistibili meccanismi di comicità
che coinvolgono il pubblico provocando sonore risate. Il testo, ricco di finezze, è dinamico, agile e scintillante e tiene lo spettatore col
fiato sospeso.
“Il medico per forza” von Molière begeistert
das Publikum immer wieder. Die unterhaltsamen Geschehnisse um Sganarello lösen unweigerlich Stürme der Komik aus, die das
Publikum zu Heiterkeit und Gelächter hinreissen. Der raffinierte, muntere Text hält die
Zuschauer in Atem.
20 agosto/August
ore 21.00
Circo Fortuna
Il Circo Fortuna nasce nel 1997 con lo scopo di trasmettere le conoscenze e il piacere delle arti circensi, del movimento e della teatralità a bambini, giovani e adulti. Attraverso le diverse forme di equilibrismo, di giocoliere, attività aeree, ognuno scopre
in modo giocoso e innovativo, il proprio talento e
potenzialità. Il Circo offre l'opportunità di vivere la
creatività, stimolando e coltivando la fantasia.
FUNICOLARE
ORSELINA-LOCARNO
giugno/settembre
ultima corsa ore 22.00
luglio/agosto
ultima corsa ore 24.00
27 agosto/August
ore 21.00
Eintritt frei
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ORSELINA-LOCARNO
Juni/September
letzte Fahrt 22.00 Uhr
Juli/August
letzte Fahrt 24.00 Uhr
Der Zirkus Fortuna wurde 1997 gegründet mit dem
Ziel, die Kenntnis und das Vergnügen der zirzensischen
Kunst, der Bewegung und der Theatralik Kindern, Jugendlichen und Erwachsenen näher zu bringen. Durch
die verschiedenen Formen von Balanceakten und Jonglage entdecken alle auf spielerische und unterhaltsame Weise ihr Talent und ihr Leistungsvermögen. Der
Zirkus bietet die Möglichkeit, die Kreativität auszuleben, die Phantasie anzuregen und zu pflegen.
AGENDA PARCO DI ORSELINA
PRO CARDADA
15.8 Santa Messa e aperitivo
sulla cima
del Pizzo Trosa
Heilige Messe und Apero
auf dem Gifel
des Pizzo Trosa
Das Fest der Freizeitgruppe Orselina wird
auch dieses Jahr nach bewährter Formel
durchgeführt und ist ein beliebter Treffpunkt
für Gross und Klein. Ab 19 Uhr offerieren
Buvette und Küche Fleisch vom Grill, mit
Salaten und Torten. Vergnügen und Spass
sind gewährleistet, Live Musik und Tanz.
Manifestazioni 2008
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AGENDA PARCO DI ORSELINA
Eintritt frei
Manifestazioni 2008
Orselina_2008_interno_Layout 1 26.03.15 12.27 Pagina 20
Orselina
ALTRE MANIFESTAZIONI DELLA
COLLINA LOCARNESE
Pranzo degli anziani
ANDERE VERANSTALTUNGEN
IM HÜGELGEBIET
su invito
È ormai diventata una tradizione che si ripete
puntualmente quella di invitare gli anziani del
paese a passare una bella giornata in compagnia. Pranzo, tanta musica, giochi e allegria:
sono questi gli ingredienti che caratterizzano
l’incontro. Pochi coloro che declinano l’invito:
come rinunciare ad un bel coro improvvisato?
Es ist zu einer Tradition geworden, die sich jedes Jahr wiederholt. Die älteren Leute des
Dorfes werden zu einem schönen Tag in angenehmer Gesellschaft eingeladen. Mittagessen,
viel Musik, Spiele und Unterhaltung sind die
Zutaten, die dieses Treffen auszeichnen. Nur
wenige lehnen die Einladung ab. Wie soll man
auf einen improvisierten Chor verzichten?
14 settembre/September
PRO MONTI
13-14.9 Festa dell’uva
Traubenfest
PRO BRIONE
5.10
Castagnata
Kastanienfest
8.12
Festa in Collina
28.11
La passeggiata sul sentiero Collina alta è per
molti un appuntamento che di anno in anno
si rinnova. Un'occasione per passare con la
famiglia una domenica autunnale nei boschi
della collina locarnese. Da mezzogiorno,
pranzo nel Parco, punto di partenza e arrivo
della passeggiata. Il pomeriggio, giochi e animazioni per i più piccoli e mercatino artigianale con prodotti locali.
Mercatino di Natale
Weihnachtsmarkt
PRO ORSELINA
6.12
San Nicolao
Sankt Nikolaus
Nov.
Notte del racconto
Erzählnacht
Der Spaziergang auf dem Sentiero Collina alta
ist für viele eine alljährliche Gelegenheit, einen Herbstsonntag mit der Familie in den
Wäldern der Locarneser Hügel zu verbringen.
Ab 12 Uhr Mittagessen im Park, dem Start
und Ziel des Spaziergangs. Am Nachmittag
Spiele und Unterhaltung für die Kleinen und
Handwerksmarkt mit hiesigen Produkten.
ore 9.00
Aperitivo di Natale
Il 6 dicembre San Nicolao farà visita come
d'abitudine ai bambini della scuola dell'infanzia e
delle scuole di Orselina e Brione s/Minusio. A
metà mese, la fiaccolata con i bambini che dalla
chiesa di Orselina li porterà al Parco al suono delle
cornamuse, farà da cornice all'aperitivo natalizio
offerto alla popolazione in vista delle festività, in
segno di ringraziamento per il sostegno dato
durante tutto l'anno.
Inizio dicembre
Anfang Dezember
Am 6. Dezember wird Sankt Nikolaus wie
gewohnt die Kinder der Kindergärten und Schulen
von Orselina und Brione s/Minusio besuchen.
Mitte des Monats führt ein Fackelzug die Kinder
zu Dudelsackklängen von der Kirche in den Park.
Dies ist der Rahmen für den vorweihnachtlichen
Aperitif, mit dem die Pro Orselina für die
Unterstützung während des ganzen Jahres dankt.
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giugno/settembre
ultima corsa ore 22.00
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20 ORSELINA 2008
Arriva San Nicolao
Der Nikolaus kommt
PRO MINUSIO
19.10 Castagnata
Kastanienfest
ore 12.00
19 ottobre/Oktober
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Concerto canoro
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RISOTTO MEXICANA
Ingredienti (per 4 persone): 25g olio d’oliva prima qualità, 65g cipolle finemente
tritate, 330g riso tipo arborio, 165g vino bianco secco, 360g brodo vegetale, 200g vino rosso, 1 pizzico pepe bianco, 1 cucchiaino da tè paprika dolce, 150g grani mais,
150g cornetti rossi Kidney, 1-2 peperoncini piccanti, 50g ketchup, tabasco a piacimento
e qualche goccia aceto balsamico, 2 formaggini Gala, 80g parmigiano, ca. 3 cucchiaini da tè prezzemolo tritato.
Preparazione (25-30 minuti): soffriggere le cipolle nell’olio bollente. Aggiungere il
riso e rosolarlo finemente fino a doratura. Spegnere la cottura con il vino bianco. Far
cuocere fino a ridurre di 2/3 il liquido. Aggiungere il vino rosso e metà del brodo in 34 volte e lasciar cuocere lentamente finché tutto si amalgama. Aggiungere pepe, paprika, peperoncino tagliato, mais, cornetti, prezzemolo, ketchup, tabasco e aceto balsamico. Aggiungere il brodo rimanente in 2-3 volte. Lasciar cuocere a fuoco moderato, mescolando fino al termine della cottura. Aggiungere il formaggino Gala e il parmigiano e mescolare finché si sciolgono.
Guarnizione: ½ peperoncino tagliato per il lungo, 3 fettine pomodoro e prezzemolo tritato.
Zutaten (für 4 Personen): 25gr. gutes Olivenöl, 65gr. Zwiebeln fein geschnitten,
330gr. Risottoreis (z.B. Arborio) 165gr. trockener Weisswein, 360gr. Gemüsebouillon,
200gr. Rotwein, 1 Priese Pfeffer weiss, 1 Teelöffel Paprika edelsüss, 150gr. Maiskörner,
150gr. rote Kidney-Bohnen, 1-2 Peperoncino scharf, 50gr. Ketchup, nach belieben Tabasco und wenig Balsamico Essig. 2 Stk. Galaschmelzkäse, 80gr. Parmesankäse, ca. 3
Teelöffel Petersilie gehackt.
Zubereitung (Kochzeit, 25-30 Min): fein geschnittene Zwiebeln im heissen Olivenöl
an dämpfen. Danach das Reis beigeben und leicht glasig an rösten. Mit dem Weisswein ablöschen. Hitze zu 2/3 reduzieren, mit dem Rotwein und ½ Gemüsebouillon in
3-4 Chargen ein rühren und langsam binden lassen. Danach: Pfeffer, Paprika, geschnittene Peperoncino, Maiskörner, gewaschene Kidney-Bohnen, Petersilie, Ketchup, Tabasco und Balsamico dazu fügen. Die restliche ½ Bouillon bei kleiner Hitze in 2-3 Chargen langsam ein rühren und ein dicken lassen bis das Reis al dente gekocht ist. Am
Schluss Galakäse und Parmesankäse darunter rühren und auflösen.
Garnitur: ½ Stk. längs geschnittene Peperoncino, 3 Stk. ½ Scheiben Tomaten zu einem Fächer geformt. Petersilie gehackt.
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ermina qui l’elenco di alcuni personaggi
famosi che hanno soggiornato nel Locarnese nel secolo scorso. La prima e la
seconda parte sono già state pubblicate su
questa rivista nel 2006 e 2007.
ier endet das Verzeichnis einiger berühmter Persönlichkeiten, die sich im vergangenen Jahrhundert im Locarnese aufgehalten haben. Der erste
und der zweite Teil wurden bereits 2006 und 2007 in
dieser Zeitschrift veröffentlicht.
Patricia Highsmith (1921-1995)
Conosciuta scrittrice americana di romanzi
gialli, alcuni portati sullo schermo. Nata nel Texas, dopo la separazione dei genitori, prese il
nome del patrigno. Si trasferì molto giovane a
New York.
Scrisse il primo libro nel 1950 “Sconosciuti su
un treno” e nel 1963 lasciò gli Stati Uniti per
l’Europa, prima in Inghilterra, poi in Francia e
infine in Svizzera, a Tegna, dove visse molto
appartata e dove scrisse la maggior parte dei
suoi romanzi.
Le furono assegnati parecchi premi letterari. E’
sepolta nel cimitero di Tegna.
Patricia Highsmith (1921-1995)
Bekannte amerikanische Schriftstellerin von Kriminalromanen, die teilweise verfilmt wurden. Sie
wurde in Texas geboren und trug nach der Trennung ihrer Eltern den Namen ihres Stiefvaters. In
jungen Jahren übersiedelte sie nach New York.
Ihr erstes Buch, "Fremde im Zug", hat sie 1950
geschrieben. 1961 verliess sie die Vereinigten
Staaten und hielt sich vorerst in England, dann
in Frankreich und schliesslich in der Schweiz auf.
In Tegna, wo sie sehr zurückgezogen lebte, hat
sie die meisten ihrer Romane geschrieben.
Sie wurde mit etlichen Literaturpreisen ausgezeichnet. Sie wurde auf dem Friedhof von Tegna begraben.
T
Hans Günter Konsalik (1921-1999)
Giornalista e scrittore di romanzi d’appendice
e giallo-rosa, molto noto in Germania dove
pubblicò circa 190 opere che ebbero un enorme successo: vendette 80 milioni di libri, tradotti in diverse lingue. Dai suoi romanzi furono ricavati alcuni film, come “Der Artz von
Stalingrad” del 1958 o “Russische Sinfonie”.
Konsalik scrisse storie di soldati germanici che
combatterono specialmente sul fronte russo
(dove anche lui partecipò e fu ferito gravemente) e di soldati alleati, denunziando sempre l’insensatezza di ogni conflitto armato. Nel
1939 fece parte della Gestapo.
Visse dal 1964 al 1969 in via Eco a Orselina,
solo nei periodi estivi, mantenendo il domicilio in Germania. In seguito abbandonò improvvisamente il Ticino e si trasferì ad Adelboden. Morì a Salisburgo e fu sepolto a Colonia, sua città natale.
Erich Maria Remarque (1898-1970)
Uno degli scrittori più conosciuti e letti del secolo scorso. Abitò a Porto Ronco con Paulette Godard, scrisse vari libri fra cui, i più celebri “Im Western nichts neues”, “Die Nacht
von Lissabon”, “Arc de Triomphe”, “Drei Kameraden”. Remarque nacque in Wesfalia, da
una famiglia di origini francesi; nel 1917 combattè a Verdun la battaglia delle Fiandre, da
cui riportò gravi crisi depressive. La sua tomba, accanto a Paulette si trova nel cimitero di
Ronco s/ Ascona.
H
Patricia Highsmith
Hans Günter Konsalik
Erich Maria Remarque
Marie Antoinette Saint Léger (1856-1948)
Baronessa (titolo nobiliare che provenne dal
suo terzo matrimonio) nata a S. Pietroburgo,
alla corte degli zar. Proprietaria delle Isole di
Brissago dal 1885 al 1928, promosse la sistemazione del parco con rarità botaniche che
crebbero per la prima volta a meridione delle
Alpi. Purtroppo, a causa di molti debiti e pignoramenti dovette ritirarsi a Moscia (vicino
ad Ascona) e finì i suoi giorni nel ricovero San
Donato a Intragna. Solo nel 1972 l’urna fu
portata sull’Isola Grande.
Marie Antoinette
Saint Léger
Hans Günter Konsalik (1921-1999)
Journalist und Schriftsteller von Fortsetzungsund Kriminalromanen. In Deutschland, wo er etwa 190 Werke geschrieben hat, war sein Erfolg
enorm: Es wurden 80 Millionen seiner Bücher verkauft und in verschiedene Sprachen übersetzt. Etliche seiner Romane wurden verfilmt, so "Der
Arzt von Stalingrad" 1958 und “Russische Sinfonie". Konsalik schrieb Geschichten von deutschen Soldaten, vor allem an der russischen Front
(wo er selbst mitmachte und schwer verletzt wurde) und von alliierten Soldaten, wobei er stets die
Sinnlosigkeit jedes bewaffneten Konflikts anprangerte. 1939 war er Mitglied der Gestapo.
Er lebte von 1964 bis 1969 während des Sommers in der Via Eco in Orselina, ohne jedoch seinen Wohnsitz in Deutschland aufzugeben. Er
gab dann unverhofft seinen Ferienort im Tessin
auf und zog nach Adelboden. Konsalik starb in
Salzburg und wurde in seiner Geburtsstadt Köln
begraben.
Erich Maria Remarque (1898-1970)
Einer der bekanntesten und meistgelesenen
Schriftsteller des vergangen Jahrhunderts. Er
wohnte mit Paulette Godard in Porto Ronco,
schrieb viele Bücher, darunter sein berühmtestes Werk "Im Westen nichts Neues", "Die Nacht
von Lissabon", "Arc de Triomphe", "Drei Kameraden". Remarque wurde als Sohn einer Familie französischen Ursprungs in Westfalen geboren. 1917 kämpfte er in Verdun in der
Schlacht um Flandern und litt als Folge an
schweren Depressionen. Sein Grab befindet sich
neben demjenigen von Paulette im Friedhof von
Ronco s/ Ascona.
Marie Antoinette Saint Léger (1856-1948)
Baronin (der Adelstitel fiel ihr aus ihrer dritten
Ehe zu), geboren am Hof der Zaren in Sankt
Petersburg. Eigentümerin der Brissago-Inseln
von 1885 bis 1928. Sie stattete den Park mit
botanischen Raritäten aus, die erstmals südlich
der Alpen gediehen sind. Wegen der hohen
Schulden und der Pfändungen musste sie sich
nach Moscia (in der Nähe von Ascona) zurückziehen und verbrachte die letzte Zeit ihres Lebens im Altersheim San Donato in Intragna.
Erst 1972 wurde die Urne auf die grosse Brissago-Insel gebracht.
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berühmter GÄSTE
Carl Weidemeyer (1882-1976)
Architetto dello stile Bauhaus; visse ad
Ascona e lungo il lago edificò parecchie
ville (alcune deturpate, altre distrutte negli anni cinquanta). Una delle sue principali opere è il Teatro di San Materno
ad Ascona, in via di restauro.
Carl Weidemeyer (1882-1976)
Architekt des Bauhausstils; er lebte in Ascona und baute etliche Villen am Seeufer;
einige wurden verschandelt, andere in den
Fünfzigerjahren abgebrochen. Eines seiner
wichtigsten Werke ist das Teatro San Materno, das nun restauriert wird.
Richard Willstätter (1872-1942)
Premio Nobel nel 1915 (quattro anni
dopo Marie Curie) per la chimica (studi sulla clorofilla e altri pigmenti vegetali). Dovette fuggire dalla Germania nazista e dimorò dal 1939 al 1942
sul confine tra Muralto e Orselina. In
“Orselina News” del 2003 è stata descritta la sua vita, con le sue scoperte scientifiche e menzionata la sua
collezione privata di opere di pittori
famosi. Morì a Muralto il 3 agosto
1942. La sua tomba, a sinistra dell’entrata, è singolare: costituita da un
blocco verdastro di serpentino con
immagini alchimistiche. Nel 1954 il
Municipio di Muralto concesse in perpetuo “4 metri quadrati” agli eredi
rappresentati da un altro celebre chimico, il prof. A. Stoll di Basilea, suo
ex allievo. Dal 1965 riposa accanto a
Willstätter anche la sua governante
che l’accompagnò durante il soggiorno nella Villa Eremitaggio e dove morì nel 1965.
Richard Willstätter (1872-1942)
Nobelpreisträger 1915 (vier Jahr nach Marie Curie) der Chemie (Studien über das
Chlorophyll und andere pflanzliche Farbstoffe). Er musste aus dem nazistischen
Deutschland fliehen und hielt sich 1939
bis 1942 an der Grenze zwischen Muralto
und Orselina auf. In "Orselina News" 2003
wurden sein Leben und seine wissenschaftlichen Entdeckungen beschrieben
und auch seine Privatsammlung von Bildern berühmter Maler erwähnt. Er starb
am 3. August 1942 in Muralto. Sein Grab,
links von Friedhofeingang, ist einzigartig:
Es besteht aus einem Block grünlichem
Serpentingestein, der mit alchemistischen
Bildern versehen ist. 1954 hat die Gemeinde Muralto vier Quadratmeter für immer den Erben zugesprochen, die durch
einen andern berühmten Chemiker und
früheren Schüler Willstätters, Prof. A. Stoll
aus Basel, vertreten waren. Seit 1965 ruht
neben Willstätter auch seine Haushälterin,
die ihm während des Aufenthalts in der
Villa Eremitaggio, wo sie 1965 starb, zur
Seite stand.
Marianne Von Werefkin (1867-1938)
Principale figura del rinnovamento artistico europeo, discendente dell’antica nobiltà russa (suo padre fu governatore della fortezza di San Pietro e
Paolo a San Pietroburgo). Fu allieva di
Repin e maestra di Jawlensky. Dal
1918 visse con quest’ultimo per quattro anni ad Ascona. Nel 1893 si stabilì dapprima a Monaco (allora una
delle capitali artistiche più vivaci),
quindi nel 1917 a Zugo e un anno dopo ad Ascona, dove visse fino alla
morte. Ebbe contatti, fra gli altri, con
Klee, Hodler, Hesse. Dipinse più di
350 quadri, esposti in parte nel Museo comunale di Ascona. Per lei “l’arte è un mezzo per interpretare la vita nei suoi molteplici aspetti”.
Helmuth Zacharias (1920-2002)
Uno dei più virtuosi violinisti degli ultimi decenni, compose oltre 400 opere e vendette milioni di dischi. Suonò
con tutti i maggiori direttori d’orchestra del secolo scorso. Nel 1931 tenne il suo primo concerto alla radio
con musiche di Mozart per violino e
orchestra. Si trasferì nel 1959 con la
famiglia ad Ascona e i tre figli frequentarono le nostre scuole (Stephan
è attivo in Germania quale compositore di musica per film e televisione,
come il nonno, Karl, violinista e compositore). Helmuth morì a Brissago,
nella Casa di riposo San Giorgio, colpito tre anni prima da Alzheimer. E’
sepolto ad Amburgo.
Carl Weidemeyer
Richard Willstätter
Marianne Von Werefkin
Marianne Von Werefkin (1867-1938)
Eine Hauptfigur der künstlerischen Erneuerung in Europa. Sie stammte aus einer alten russischen Adelsfamilie: Ihr Vater
war Statthalter der Festung Petrus und
Paulus in Sankt Petersburg. Sie war Schülerin von Repin und Lehrerin von Jawlensky. Ab 1918 lebte sie vier Jahre mit ihm
in Ascona. 1893 liess sie sich zuerst in
München (damals eine der lebhaftesten
Kunststädte), 1917 in Zug und ein Jahr
später in Ascona nieder. Sie pflegte Kontakte mit Klee, Hodler, Hesse und andern.
Sie malte mehr als 350 Bilder, die teilweise im Gemeindemuseum von Ascona ausgestellt sind. Die Kunst war für sie "ein
Mittel, um das Leben in seinen vielfältigen
Erscheinungsformen zu deuten".
Helmuth Zacharias
Helmuth Zacharias (1920-2002)
Einer der virtuosesten Geiger der letzten
Jahrzehnte, der mehr als 400 Werke
komponierte und Millionen von Schallplatten verkaufte. Er spielte unter allen
namhaften Orchesterleitern des vergangenen Jahrhunderts. 1931 gab er sein
erstes Radiokonzert mit Musik von Mozart für Violine und Orchester. 1959
übersiedelte er mit seiner Familie nach
Ascona; die drei Kinder besuchten unsere Schulen. (Stephan ist in Deutschland
als Komponist für Film- und Fernsehmusik tätig, Karl ist Violinist und Komponist.
Helmuth starb im Altersheim San Giorgio
in Brissago, er war zwei Jahre zuvor von
Alzheimer befallen worden. Er wurde in
Hamburg begraben.
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Dal Maggio 2007 le porte del Chiosco Funicolare sono state riaperte.
Nicole Töngi ed il suo team hanno avviato la loro attività agli inizi di
una stagione promettente, armate di un assortimento di base composto da giornali, gelati, bibite, cartine geografiche, ecc. Da allora ai prodotti proposti ne sono stati costantemente aggiunti dei nuovi pazientemente ricercati. Il negozio si differenzia dagli altri chioschi per la varietà di specialità ticinesi, come per esempio i prodotti delle castagne, il
miele, la polenta, libri di cucina particolari e, naturalmente, il riso Loto.
Nel negozio trovate però anche idee regalo, come cesti in vimini, giochi
e dolciumi. I vini ticinesi, su richiesta, sono consegnati a domicilio. Vi
invitiamo a partecipare alle degustazioni di vino che regolarmente proponiamo in collaborazione con i produttori di vino.
All'esposizione dei prodotti dedichiamo sempre il tempo necessario.
Nicole Töngi ed il suo team vi invitano cordialmente ad intraprendere
questo viaggio alla scoperta dei loro prodotti.
Seit Mai 2007 sind die Türen des Chiosco Funicolare wieder geöffnet.
Nicole Töngi und ihr Team starteten in eine erfolgsversprechende Saison, ausgestattet mit einem Grundsortiment wie Zeitungen, Zeitschriften, Glace, Getränke, Wanderkarten etc. Das Sortiment wird seither
ständig erweitert mit liebevoll ausgesuchten Produkten. Das Geschäft
zeichnet sich vor allem durch eine Vielfalt von Tessiner Spezialitäten
aus, wie z.B. Kastanien-Produkte, Honig, Polenta, spezielle Kochbücher
und natürlich dem Risotto Reis Loto. Sie finden aber auch Geschenkideen wie Geschenkkörbe, Spiele und Süssigkeiten. Die erlesenen Tessiner Weine werden Ihnen auf Wunsch gerne nach Hause geliefert. Kosten Sie die Weine bei den regelmässigen Weindegustazionen, die der
Chiosco in Zusammenarbeit mit den Weinproduzenten durchführt.
Die Ausstellung wird liebevoll der jeweiligen Zeit gewidmet.
Gehen Sie auf Entdeckungsreise – Nicole Töngi und ihr Team empfängt
Sie herzlich!
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di/von GIANNI CAMINADA
Un itinerario
sulla montagna
che sovrasta Orselina
Eine Wanderung
Immagini delle varie tappe
del nostro itinerario
Bilder der verschiedenen
Etappen unserer Wanderung
l vasto territorio che comprende la montagna sopra Locarno, conosciuto per escursioni e
passeggiate, è stato più volte
pubblicizzato su riviste sportive e
turistiche. È sempre piacevole ripercorrere sentieri da tempo dimenticati: si riscoprono con il piacere della prima volta.
Per questa edizione della rivista
“Orselina” abbiamo scelto un itinerario che abbiamo percorso
con una piccola comitiva, composta da Antonietta, Chiara, Marco, Gianni, Luca, ed il piccolo
Alessio di 8 anni. Il percorso si
snoda verso Cardada, Bassa di
Bietri, Alpe di Bietri, Faedo, Motta Bresciadiga, Campigliai e Busada per arrivare a Mergoscia. Un
tragitto piacevole con superfici
boschive e una discesa serpeggiante, soprattutto all’avvicinarsi
della meta. La durata del percorso è di 3 ore e mezzo senza fermate. Andiamo con ordine: la filovia da Orselina ci porta in breve tempo a Cardada (1329 m).
Diretti verso il Pian della Cimetta
intravediamo la Capanna dello
Sci club Locarno-Solduno con la
sua soleggiata terrazza, da cui si
gode una splendida vista su tutta
l’area del Lago Maggiore: sul lato destro, oltre il confine, là dove il lago svolta dietro le montagne del Gambarogno; sul lato sinistro, si può invece ammirare il
piano di Magadino fino a Giubiasco. Anche se già apprezzato più
volte lo spettacolo è sempre emozionante. Dopo un breve ristoro
proseguiamo lungo il pendio che
I
im Berggebiet über Orselina
si inoltra in un bosco di faggi.
Gradevole è l’aria pura profumata di muschi e licheni. Alessio, ”la
nostra guida” saltella felice scrutando fiorellini e buche nel terreno, immaginando chissà quali
animaletti vi possano essere nascosti.
All’uscita del faggeto il sentiero
sale dolcemente e in breve tempo raggiungiamo il meraviglioso
pascolo che ospita la Capanna
Stallone (1486 m). Un tempo alpeggio rinomato dei Patrizi di Minusio, oggi accogliente capanna
con alloggio e con un ristorante
con specialità gastronomiche ticinesi. Accolti cordialmente da Nina e Luciano ci soffermiamo, visto il casuale incontro di amici venuti da un altro versante. La grande terrazza è un poggio panoramico incantevole. I rilievi delle
montagne si estendono a perdita
d’occhio: spiccano di fronte il
Monte Tamaro, i Monti del Gambarogno, il Pizzo Paglione e il Lago Delio.
Riprendiamo il sentiero lungo il
pendio che ci porta sopra la zona denominata Sceres (1298 m).
Non ci sfuggono le meraviglie
della natura: fiori ed erbe che
sempre più vengono apprezzate
dai viandanti per il loro pregio e
la loro bellezza.
Luca, appassionato conoscitore,
ci indica l’Achillea muschiata,
della famiglia delle Composite,
conosciuta meglio come erba iva.
Le foglie si raccolgono da giugno
fino a settembre recidendole senza il picciolo, mentre le sommità
as ausgedehnte Berggebiet
hoch über Locarno, ideal für
Wanderungen und Spaziergänge, wurde schon oft durch Sportund Tourismuszeitschriften bekannt
gemacht. Es ist immer erfreulich, seit
langer Zeit vergessene Wege wieder
zu begehen: Man entdeckt sie wieder, als wäre es das erste Mal.
Für diese Ausgabe der Zeitschrift
“Orselina” haben wir eine Strecke
gewählt, die wir mit einer kleinen
Gruppe – Antonietta, Chiara, Marco, Gianni, Luca und der achtjährige
Alessio – bewältigt haben. Die Route
schlängelt sich in Richtung Cardada,
Bassa di Bietri, Alpe di Bietri, Faedo,
Motta Bresciadiga, Campigliai und
Busada, um schliesslich Mergoscia zu
erreichen. Eine angenehme Strecke
mit Waldflächen und einem gewundenen Abstieg, vor allem in der Nähe des Ziels. Ohne Ruhepausen
muss man dreieinhalb Stunden rechnen.
Alles der Reihe nach: Die Kabinenbahn bringt uns in kurzer Zeit von Orselina nach Cardada (1329 m). Auf
dem Weg zum Pian della Cimetta erblicken wir die Hütte des Skiclubs Locarno-Solduno mit ihrer sonnigen
Terrasse, von der man eine herrliche
Aussicht auf den ganzen Lago Maggiore geniesst: auf der rechten Seite,
jenseits der Grenze, wo der See hinter die Berge des Gambarogno abbiegt; auf der linken Seite kann man
hingegen die Magadino-Ebene bis
Giubiasco bewundern. Auch schon
manchmal gesehen, bleibt es ein bezauberndes Schauspiel. Nach einer
kurzen Rast folgen wir weiter dem
Hang, der in einen Buchenwald ein-
D
dringt. Die saubere Luft ist angenehm; sie duftet nach Moos und
Flechten. Alessio, "unser Führer",
hüpft fröhlich, forscht nach Blümlein
und Bodenlöchern und stellt sich vor,
was für Tierchen hier verborgen sein
könnten.
Am Ausgang des Buchenwalds steigt
der Weg sanft an, in kurzer Zeit erreichen wir die herrliche Weide, auf
der die Capanna Stallone (1486 m)
steht. Einst eine Alm des Patriziats
von Minusio, ist es heute eine Berghütte mit Logis und einem Restaurant, das gastronomische Tessiner
Spezialitäten anbietet. Herzlich aufgenommen von Nina und Luciano
halten wir uns auf zu einer zufälligen
Begegnung mit Freunden von der andern Talseite. Die grosse Terrasse ist
eine Anhöhe mit bezaubernder Aussicht. Die Umrisse der Berge dehnen
sich aus soweit das Auge reicht: Gegenüber stehen der Monte Tamaro,
die Gambarogno Berge, der Pizzo Paglione und der Lago Delio hervor.
Wir nehmen den Weg am Hang wieder auf, der uns in die Sceres (1298
m) genannte Zone bringt. Die Wunder der Natur entgehen uns nicht:
Blumen und Kräuter, die von den
Wanderer wegen ihrem Wert und ihrer Schönheit immer mehr geschätzt
werden.
Luca weist uns hin auf die Achillea
muschiata, aus der Familie der
Korbblütler, besser bekannt als
Schafgarbe. Die Blätter werden von
Juni bis September gesammelt, indem man sie ohne Stiel abschneidet, den oberen Teil hingegen im
Juli-August, zu Beginn der Blütezeit.
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L’itinerario:
Cardada-Alpe di
Bietri-FaedoMotta BresciadigaCampigliai-BusadaMergoscia
in luglio-agosto, all’inizio della
fioritura. La pianta che ha proprietà aromatiche-aperitive-digestive e leggermente diuretiche,
non deve mai essere estirpata.
Frequenti qua e là i cespuglietti
nei pendii verdi ai bordi dei sentieri con il garofanino di montagna o Dianthus deltoides alto 20
cm, di color rosa scuro, che fiorisce da maggio ad agosto.
Una leggera salita porta a Bietri
(1499 m), località dominata da
una stalla di grandi dimensioni,
occupata da una quindicina di
mucche e vitelli. Il nostro arrivo
incuriosisce gli animali, che vengono verso di noi. Spaventata la
nostra piccola guida corre dalla
nonna Chiara che la conforta. Il
paesaggio è idilliaco, dai profumi agresti. Non potevano mancare fra i sassi, cespugli di lamponi rossi (Rubus idaeus): piccoli
frutti dolci e saporiti, formati da
drupeole che quando sono mature si staccano facilmente. Questi rovi dai fusti spinosi, prostrati e arcuati, proliferano con facilità e fruttificano da maggio a
settembre.
Proseguendo, il sentiero si fa più
pianeggiante. In direzione di Faedo, dopo aver attraversato una
pietraia, ci fermiamo a degustare
le delizie trasportate nel sacco;
l’appetito non manca. Riprendiamo poi il cammino verso Motta e
Bresciadiga (1132 m). Ci avviciniamo ad un piccolo nucleo di rustici e scorgiamo una persona
amica: è Giuliano che gentilmente ci invita ad un rinfresco; un gesto ospitale, consueto da queste
parti. L’incontro ci è molto gradito e assieme rievochiamo il passato. Il tempo però scorre veloce
e ci rimettiamo in cammino.
Non ci sfuggono i fiorellini gialli
Sotto/Unten:
Achillea muschiata
dell’Hipericum perforatum o erba
di San Giovanni, molto conosciuta quale rimedio contro scottature, ulcerazioni e ferite causate da
spine, ecc. Scendiamo verso
Campigliai e poi a Fordigia (802
m). Il sentiero serpeggia nel bosco a scalini irregolari. La meta si
avvicina, siamo a quota 758 m, e
si intravede Busada che rimane
poco sopra Mergoscia. La stanchezza si fa sentire, ma ecco i tetti in piode del paese e a tratti il
bacino artificiale di Vogorno, con
la sua diga larga 380 m. All’imbocco della Verzasca, illuminato
itinerario che abbiamo proposto appartiene alla vasta
rete di sentieri, che costituisce una delle maggiori
attrattività della nostra regione. Per valutare l’importanza dell’apporto turistico di questa offerta escursionistica, abbiamo incontrato Fabio Bonetti, direttore
dell’Ente turistico del Locarnese.
“I sentieri del nostro comprensorio – ci spiega – si estendono su una vasta regione e rappresentano una delle offerte più importanti per l’ospite che soggiorna da noi. L’indice di gradimento è altissimo, a dimostrazione che durante la stagione estiva e autunnale i sentieri della montagna di Cardada, come quelli delle valli Onsernone, Verzasca e Maggia, sono fortemente frequentati da ospiti prevalentemente germanofoni. La vasta offerta escursionistica ticinese è stata premiata con ‘l’Oscar dell’escursionismo 2006/2007”, organizzato a Stoccarda nell’ambito di
una fiera turistica per il pubblico germanico, il più numeroso d’Europa. La consegna del premio denominato ‘Wanderoscar’ ha avuto luogo un anno fa. All’evento hanno
partecipato oltre 400 persone tra cui molti giornalisti. Ticino Turismo ha avuto ampi spazi per promuovere la nostra Regione, anche grazie ad una conferenza stampa seguita da un rinfresco accompagnato dalle migliori annate
di Merlot del Ticino. La nostra delegazione era composta
da Jolanda Picenoni e Nicole Pandiscia per Ticino Turismo,
Andrea Ghirlanda e Fabio Lafranchi per l’ATSE e diverse
altre rappresentanze. Inoltre – prosegue Bonetti – durante l’estate 2006 la Casa editrice Wanderverlag InMotion
ha distribuito attraverso i suoi canali circa 250'000 volantini affinché il pubblico potesse scegliere le migliori destinazioni escursionistiche in Svizzera, Austria e Germania.
Riconoscimenti come questo – osserva Bonetti – appagano certamente gli sforzi profusi durante questi anni. La regione di Cardada è di particolare interesse e per questo la
L’
dalle luci del tramonto, si scorge
invece il Lago Maggiore.
Il tempo di percorrenza previsto è
stato superato, ma in compenso
abbiamo ammirato e goduto le
bellezze della nostra montagna.
Gioie che consigliamo a tutti voi,
cari lettori.
vorremmo proporre come
‘Parco’, in quanto offre
molte possibilità di svago:
dall’escursionismo alla
gastronomia, dal paesaggio allo sport, dalla natura al benessere fisico.
Incluso il biglietto di risalita in filovia, offriamo un pacchetto denominato ‘Parco Cardada-benessere e movimento”,
indirizzato alle famiglie con bambini, ai giovani e agli anziani. Siamo certi che gli oltre 450 mila ospiti che in media scelgono la nostra regione apprezzeranno questa nuova offerta, per la quale abbiamo previsto un investimento
di circa 500 mila franchi. Saranno inoltre agibili cinque
nuovi percorsi di ‘Nordic Walking’, uno dei quali partirà
da Orselina. Sono pure allo studio
‘percorsi tematici‘.
Altro aspetto importante – prosegue
Bonetti – è la manutenzione dei sentieri del comprensorio che raggiunge i 450 chilometri: non poca cosa… Per la pianificazione e la manutenzione dei sentieri, ci avvaliamo
di un’équipe di alcune persone, dirette da Marco Arcuri. Quando sono
necessari rinforzi, nella maggior parte dei casi per interventi particolari,
possiamo richiedere aiuto al Canto- Fabio Bonetti,
dir. Ente Turistico
ne. Tengo a precisare che l’ATSE (As- Lago
Maggiore
sociazione Ticinese Sentieri Escursionistici) ha pubblicato una mappa di sentieri ‘ufficiali’, quindi sottoposti alle competenze degli enti turistici. Altri sentieri, considerati di congiungimento e raramente percorsi,
sono invece curati da privati, ai quali siamo grati per la
collaborazione, nell’interesse turistico e di tutti noi. Con
un budget annuo di 300 mila franchi, non possiamo infatti realizzare grandi progetti, ma dobbiamo garantire
l’agibilità della vasta rete sentieristica già esistente”.
Un Ticino da Oscar
dell’escursionismo
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28 ORSELINA 2008
Orselina_2008_interno_Layout 1 26.03.15 12.28 Pagina 29
Die Wanderung:
CardadaAlpe di Bietri-FaedoMotta BresciadigaCampigliai-BusadaMergoscia
A sinistra/Links:
Dianthus deltoides
Die Pflanze hat aromatische, appetitanregende, verdauungsfördernde
und leicht harntreibende Wirkungen; sie darf niemals ausgemerzt
werden werden. Häufig sieht man
an den grünen Hängen am Wegrand kleine Gebüsche mit Bergnelken oder Dianthus deltoides, 20 cm
hoch, Farbe Dunkelrosa, die von
Mai bis August blüht.
Ein leichter Aufstieg bringt uns nach
Bietri (1499 m). Der Ort wird von einem grossen Stall dominiert, der etwa fünfzehn Kühe und Kälber aufnimmt. Als wir ankommen, nähern
sich die neugierigen Tiere. Sie er-
ie Route, die wir
vorgeschlagen
haben,
gehört
zum ausgedehnten Wegenetz, das eine der
Hauptattraktionen unserer Region darstellt. Um
die touristische Bedeutung des Wanderangebots einzuschätzen, haben wir uns an Fabio Bonetti, den Direktor des Locarneser Verkehrsvereins gewandt. Er erklärt uns:
“Die Wege unseres Einzugsbereichs dehnen sich aus
über eine weite Region und bilden eines der wichtigsten Angebote für Gäste, die sich bei uns aufhalten. Der
Beliebtheitsgrad ist sehr hoch, denn während der Sommer- und Herbstsaison sind die Bergwege nach Cardada, wie auch diejenigen der Täler Onsernone, Verzasca und Maggia, stark begangen von vorwiegend
deutschsprachigen Gästen. Das vielfältige Tessiner
Wanderangebot wurde vor einem Jahr mit dem Wanderoscar 2006/2007 ausgezeichnet, anlässlich einer in
Stuttgart organisierten Tourismusmesse für das deutsche Publikum, das zahlenstärkste Europas. An diesem
Event haben mehr als 400 Personen teilgenommen, darunter viele Journalisten. Ticino Turismo hatte ausgiebig
Gelegenheit zur Förderung unserer Region, auch dank
einer Pressekonferenz, gefolgt von einem Imbiss, begleitet von den besten Jahrgängen des Merlot del Ticino. Unsere Abordnung war zusammengesetzt aus Jolanda Picenoni und Nicole Pandiscia für Ticino Turismo,
Andrea Ghirlanda und Fabio Lafranchi für die ATSE und
andere Vertretungen. Bonetti fährt fort: “Im Sommer
2006 hat der Wanderverlag InMotion zudem über seine
Informationskanäle etwa 250'000 Flugblätter verteilt,
um dem Publikum die besten Wanderziele in der
Schweiz, Österreich und Deutschland näher zu bringen.
Solche Anerkennungen entschädigen uns gewiss für den
Werbeaufwand der letzten Jahre. Das Gebiet um Car-
D
Sopra/Oben:
Hypericum perforatum
schrecken unseren kleinen Führer,
der zu Nonna Chiara rennt, die ihn
tröstet. Die Landschaft ist idyllisch,
mit ländlichen Düften. Zwischen
den Steinen konnten Sträucher mit
roten Himbeeren (Rubus idaeus)
nicht fehlen: süsse, schmackhafte
kleine Früchte, die leicht abfallen,
dada ist von besonderem
Interesse, deshalb möchten wir es als "Park" vorschlagen, denn es bietet
zahlreiche Möglichkeiten
der
Freizeitbeschäftigung: vom Wandern bis
zur Gastronomie, von der Landschaft bis zum Sport, von
der Natur bis zum körperlichen Wohlbefinden.
Inbegriffen in der Fahrkarte der Kabinenbahn, bieten
wir ein Paket unter dem Namen "Parco Cardada-Wohlbefinden und Bewegung", das sich an Familien mit Kindern, Jugendliche und Senioren richtet. Wir sind überzeugt, dass die 450 000 Gäste, die im Mittel unsere
Region wählen, diese Offerte zu schätzen wissen, für
die wir Investitionen von rund 500 000 Franken vorgesehen haben. Es werden zudem fünf Strecken für
das Nordic Walking zur Verfügung stehen; eine wird
von Orselina ausgehen. Die Möglichkeit von Themenwegen wird geprüft.
Ein anderer wichtiger Aspekt ist der Wegunterhalt, bei
einer Länge von 450 Kilometern in unserem Einzugsgebiet keine leichte Aufgabe... Für die Planung und den
Unterhalt der Wanderwege stützen wir uns auf eine
kleine Equipe unter der Leitung von Marco Arcuri.
Wenn Verstärkungen nötig sind, meistens bei aussergewöhnlichen Einsätzen, können wir den Kanton um
Hilfe bitten. Die ATSE (Associazione Ticinese Sentieri Escursionistici) hat eine Karte der "offiziellen" Wege veröffentlicht, die also der Zuständigkeit der Verkehrsvereine unterstehen. Andere Wege, die der Verbindung
dienen und selten begangen sind, werden hingegen
von Privaten gepflegt, denen wir danken für ihre Zusammenarbeit zum Wohl des Tourismus und von uns
allen. Mit einem Jahresbudget von 300 000 Franken
können wir keine grossen Projekte ausführen, sondern
müssen die Begehbarkeit des jetzigen ausgedehnten
Wegenetzes gewährleisten.”
Ein Oscar für Tessin
als Wanderparadies
wenn sie reif sind. Die dornigen,
niedrigen Sträucher vermehren sich
leicht und tragen Früchte von Mai
bis September.
Der Weg wird nun flacher in Richtung Faedo. Nachdem wir einen
Steinbruch durchquert haben, halten wir an, um die im Rucksack mitgebrachten Köstlichkeiten zu geniessen; am Appetit fehlt es nicht.
Wir setzen den Weg fort gegen
Motta und Bresciadiga (1132 m).
Wir nähern uns einer kleinen ländlichen Siedlung und erblicken einen
Freund: es ist Giuliano, der uns zu
einer Erfrischung einlädt: Eine gastfreundliche Geste, wie sie hierzulande üblich ist. Die Begegnung
kommt uns sehr gelegen, um Erinnerungen auszutauschen. Doch die
Zeit verfliegt, wir setzen unsern
Weg fort.
Die kleinen gelben Blüten des Hypericum perforatum oder Johanniskraut entgehen uns nicht. Sie ist bekannt als Heilpflanze bei Verbrennungen, Geschwürbildung, von
Dornen verursachte Wunden usw.
Wir steigen ab Richtung Campigliai
und dann Fordigia (802 m). Der
Weg schlängelt sich auf unregelmässigen Stufen durch den Wald.
Das Ziel rückt näher, wir sind auf
758 m Höhe: Busada, wenig oberhalb Mergoscia, ist zu erkennen.
Die Müdigkeit macht sich bemerkbar, doch siehe da: die Steindächer
des Dorfes und stellenweise der
Stausee von Vogorno mit seinem
380 m breiten Damm. Am Eingang
des Verzascatals, vom Abendlicht
erhellt, fällt der Blick auf den Lago
Maggiore.
Die vorgesehene Zeit ist schon
überschritten, doch als Belohnung
durften wir die Schönheiten unserer Berge bewundern und geniessen. Das empfehlen wir auch Ihnen, liebe Leser.
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Ein Schauspiel:
das Locarnese
in einer
sternenklaren
Winternacht
bewundern
di/von DAVIDE MARTINONI
Quella “bellezza
che ci trafigge come un dolore”
on sarà estranea, a chi
avesse osservato in una limpida notte invernale il delta
della Maggia dall’alto, la sensazione di trovarsi negli occhi una bellezza tanto grande da non poter
essere interamente posseduta.
Thomas Mann, che di questioni
interiori se ne intendeva, scrisse
una volta che “la bellezza ci trafigge come un dolore”. Nella limpidezza di un paesaggio illuminato che si estende a 180 gradi, così come nella perfetta linearità di
un fiore, quel dolore che ci trafigge nasce proprio dalla consapevolezza che tutto ciò, in fondo, ci sfugge; ed è un dolore
che, non a caso, si avvicina molto alla nostalgia. Nostalgia che è
anche somma delle esperienze
accumulate là in basso, fra quelle luci. E che ci parla degli anni
già fuggiti...
È molto meglio allora provare a
fare astrazione da certe implicazioni emotive, prendere la
“vista” e darle semplicemente il
merito del bello che ci offre.
Perchè non dev’esserci tristezza,
né dolore, né nostalgia nei riflessi di luce che si allungano
sull’acqua dalle rive di sponda
sinistra, fin quasi alla foce, e dal
nuovo Porto regionale di Locarno, sciabola luminosa che fende il Verbano. Non c’è tristezza
ma solo fascino, nel grandioso
profilo naturale delle montagne del Gambarogno al centro,
stampate in un immobile abbraccio con i colossi che proteggono il Bellinzonese a est e
l’incipiente bacino italiano a
ovest, fino a Cannobio, Pino e
se possibile ancora più in là.
In città c’è la scacchiera ordinata
dei nuovi quartieri, che risale pia-
N
Die “Schönheit die
uns wie ein Schmerz durchbohrt”
no verso il nucleo vecchio, in cui
er in einer klaren Winterle luci baluginano vicine e ci dannacht das Maggia-Delta aus
no quasi un’impressione di focoder Höhe betrachtet hat,
lare. Mentre a sinistra, ai piedi
wird sich des Eindrucks nicht erwehdella collina, Muralto e Minusio,
ren können, eine Schönheit vor Aucon la loro luminosità, ci introdugen zu haben, die gar nicht vollstäncono gradualmente nella dimendig erfasst werden kann.
sione di paese dei comuni che
Thomas Mann, der sich in Fragen des
aprono le porte del Piano di MaInnenlebens auskannte, hat einmal gegadino, impressionante tappeto
schrieben: “Die Schönheit durchbohrt
scuro solo lievemente costellato
uns wie ein Schmerz.” In der Klarheit
da spilli di luce.
einer lichtvollen Landschaft, die sich in
Due perle, però, si distinguono in
einem Winkel von 180 Grad vor unsequesto mare di luci inquadrato
ren Augen ausdehnt, wie auch in der
dentro la cornice
vollkommenen Lidel cielo stellato.
einer BluLo spettacolo nearität
La prima è di un
me, entsteht diegiallo sfacciato,
ser durchbohrende
della plaga
incrocia perenSchmerz gerade
ne fra Muralto e
aus dem Bewusstlocarnese
Magadino e la
sein, dass uns dies
sua è l’unica
in una limpida alles im Grunde
presenza viva in
genommen entun territorio imgeht. Es ist ein
e stellata
mobile che par
Schmerz, der nicht
notte invernale zufällig der Nostaldormire. È la
barchetta turigie nahe kommt.
stica di capitan Roby, simbolo di
Diese Nostalgie ist auch die Gesamtheit
una piccola imprenditoria che si
aller Erfahrungen, die wir dort unten,
nutre del bello, senza nostalgia
zwischen diesen Lichtern, gesammelt
ma con tanta passione. La sehaben, und die uns an die bereits verconda perla, agli occhi delflossenen Jahre erinnert... Es ist also
l’esteta, è a suo modo l’embleviel besser, zu versuchen, gewissen gema della perfezione dell’insiefühlsmässigen Implikationen zu entrinme, ed è paradossalmente
nen, die Aussicht zu geniessen und ihr
qualcosa che in realtà ai nostri
einfach das Verdienst der Schönheit
occhi sfugge: è il lago Delio,
zuzugestehen, die sie uns schenkt.
bacino idroelettrico della Val
Denn es soll keine Traurigkeit, kein
Veddasca, invaso naturale siSchmerz, keine Nostalgie die Lichtretuato ai piedi del monte Borflexe trüben, die auf dem Wasser am
gna. Nelle notti limpide si nalinken Ufer bis beinahe zur Mündung
sconde dietro un manto di luci
und vom neuen Hafen von Locarno
che segna un breve orizzonte
ausstrahlen: ein leuchtender Säbel, der
piatto. Difficile trovare un moden Verbano durchschneidet. Es ist keitivo, nello straordinario effetto
ne Traurigkeit, sondern nur Faszinatiottico che regala. E difficile soton, die in der Mitte vom grandiosen
trarsi a quell’abbaglio di bellezNaturprofil der Berge im Gambarogno
za, così simile alla nostalgia.
ausgeht, die sich in einer bewegungs-
W
losen Umarmung mit den Bergriesen,
die Bellinzona schützen und dem beginnenden italienischen Seebecken bis
nach Cannobio, Pino und wenn möglich noch weiter ausdehnen. In der
Stadt erkennt man das geordnete
Schachbrett der neuen Viertel, die
langsam gegen die Altstadt ansteigen,
in der die Lichter nahe nebeneinander
leuchten und beinahe den Eindruck eines häuslichen Herds erwecken. Während auf der linken Seite, am Fusse
des Hügels, Muralto und Minusio uns
mit ihrer Lichtfülle stufenweise in die
Masse der Gemeinden einführen, die
das Tor zur Magadino-Ebene öffnen:
ein eindrucksvoller dunkler Teppich,
der nur leicht von Lichtnadeln übersät ist. Zwei Perlen heben sich jedoch
von diesem Lichtermeer ab, das vom
bestirnten Himmel umrahmt wird.
Die erste ist ein kräftiges Gelb. das
dauernd zwischen Muralto und Magadino kreuzt, seine ständige Gegenwart zeichnet es aus als einziges
Lebenszeichen in einem bewegungslosen Gebiet, das zu schlafen scheint.
Es ist das Touristenboot von Captain
Roby, Sinnbild des kleinen Unternehmertums, das sich von der Schönheit
nährt, ohne Nostalgie, aber mit viel
Leidenschaft. Die zweite Perle für das
Auge des Ästheten ist auf ihre Weise das Emblem des perfekten Zusammenspiels, das sich paradoxerweise unserem Blick entzieht: der Lago Delio, das Staubecken im Val Veddasca, eine natürliche Mulde zu Füssen des Monte Borgna. In klaren
Nächten versteckt es sich hinter einem Lichtmantel, der einen kurzen,
flachen Horizont markiert. Es ist
schwierig, einen Grund zu finden für
die aussergewöhnliche optische Wirkung, die es uns schenkt. Es fällt
schwer, sich dieser blendenden Schönheit zu entziehen, die der Nostalgie so
ähnlich ist.
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ORSELINA 2008 31
Orselina_2008_interno_Layout 1 26.03.15 12.28 Pagina 32
di/von CARLO BRANCA
Villa sulla rupe
(Via Santuario N. 6)
La fama turistica
iniziò alla fine
dell'800 e
nel primo 900
CHE COSA È RIMASTO
dei primi edifici?
i sembra interessante menzionare alcuni edifici, costruiti nel nostro territorio, tralasciando il Santuario della Madonna del Sasso, la villa detta Castello Bernese, la stazione
di partenza della filovia, perché già
menzionati nelle passate edizioni di
“Orselina”, del volume “Orselina, storia, natura, turismo” oppure di “Orselina nel Repertorio Toponomastico Ticinese”.
Le costruzioni qui non menzionate o
erano già scomparse quando fu pubblicato l’Inventario o sono state nel
frattempo demolite o completamente
alterate nello stile e nelle decorazioni.
La fama di Orselina alla fine dell’800 e
all’inizio del 900 si manifesta anche
nello stile architettonico delle costruzioni, sorte vicino alla strada carrozzabile appena ultimata e nei luoghi più
favorevoli per il panorama e la disposizione verso sud est. Appartenevano
a svizzero-tedeschi (ai “todisc” come
venivano chiamati nel dialetto locale).
Talvolta le eccessive pendenze dei tetti svelano l’inesperienza di architetti
che progettavano ville e case senza conoscere bene le precipitazioni nevose
a sud delle Alpi. In quel periodo cominciarono i rilevamenti delle caratteristiche climatiche anche nella nostra
regione (v. “Gli 80 anni dell’Osserva-
C
torio” su “Orselina 2007”).
Le condizioni climatiche favorevoli e i
pregi paesaggistici favorirono l’edificazione di “Kurhaus, Kurhotel, Radiumkurort”, creando le premesse per lo
sviluppo del turismo residenziale e dell’attività alberghiera.
Con l’apertura della ferrovia del Gottardo nel 1882 e
l’allacciamento con
Locarno (otto anni
prima era già stato
messo in esercizio il
collegamento ferroviario fra Locarno e
Bellinzona), iniziò lo
sviluppo del Locarnese, portando forestieri benestanti e
futuri albergatori.
Separata da Muralto, dove sorse la stazione ferroviaria con i primi palazzi e
dove, già nel 1874 era possibile allacciarsi alla rete del gas e più tardi all’acquedotto di Locarno, Orselina dovette provvedere da sola alle captazioni di acqua potabile e alle infrastrutture pubbliche.
La tipologia delle costruzioni di Orselina ripete un po’ quelle lungo via Orselina a Muralto (alcune su progetto
dell’arch. Ferdinando Fischer, come altre simili ad Orselina).
Salendo fino al confine fra Muralto e
Orselina, sono sei le ville non stravolte
dalle trasformazioni e “meritevoli sia
per la loro architettura sia per l’importanza storica locale”, presentate nel
Bollettino STAN Il nostro Paese, gennaio – marzo 2007, “Quo vadis Muralto?”
L’elenco (parziale)
che si propone qui
di seguito merita
qualche riflessione
anche per Orselina,
prima che tutto sia
alterato o distrutto.
Per elaborare queste schede abbiamo
consultato il prezioso contributo pubblicato dall’arch. Fabio Giacomazzi, in collaborazione con
H. Rebsamen e D. Ganahl, apparso su
“L’Inventario Svizzero di Architettura
dal 1850 al 1920”, edito dalla Società
di Storia dell’Arte in Svizzera, 1991,
OrellFüssli, volume n. 6: “Locarno, Le
Locle, Lugano, Luzern”. Ringraziamo
l’autore per l’autorizzazione di riprodurre le schede inerenti Orselina.
Siccome però il testo risale al 1991,
ci siamo permessi di apportare alcuni aggiornamenti che riguardano interventi architettonici avvenuti dopo
quella data.
Lo sviluppo
del turismo
residenziale
e dell'attività
alberghiera
n Chiesa di San Bernardo: costr. probabilmente nel 16mo secolo con aggiunte e ampliamenti successivi; 1826
finestre a mezzaluna, facciata con portico, 1867 posa di balaustre in marmo
rosso provenienti dalla Madonna del
Sasso (perdute) come pure di un organo, ora smantellato. 1963-1965
nuovi restauri con distruzione dell’arredo e delle decorazioni neomedievali tranne lunettone orientale con
l’Annunciazione e medaglione dell’Immacolata del Vanoni e lesene con
pavimento a mosaico del 1901-1903
[vedi anche “lapide Passalli” - 1758
pag. 36, ndr].
n Cimitero: Cappella mortuaria dei
Cappuccini del Santuario, costruzione 1920 arch. A. Galli . Di gusto neoclassico.
n Via Consiglio Mezzano: [dal nome di una delle tre squadre che formavano il comune prima della separazione di Muralto da Orselina avvenuta nel 1881. Il nome assegnato alla strada è recente. ndr].
Progettata nel 1861, realizzata negli
anni successivi. Nella prima parte ha
la doppia denominazione: a Orselina
via C. Mezzano e verso lago, in territorio di Muralto, via Orselina.
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32 ORSELINA 2008
Orselina_2008_interno_Layout 1 26.03.15 12.28 Pagina 33
Villa Planta
(Via Al Parco N. 29)
Veduta di Orselina, (a sinistra il
Caffè-Ristorante Funicolare)
Was ist von den
ERSTEN
GEBÄUDEN
übrig geblieben?
s scheint uns sinnvoll, einige
Gebäude zu erwähnen, die auf
unserem Gemeindegebiet erbaut wurden. Den Wallfahrtsort Madonna del Sasso, die als Castello Bernese bezeichnete Villa, die Ausgangsstation der Kabinenbahn können wir weglassen, denn sie wurden
bereits in früheren Ausgaben von
"Orselina", im Band "Orselina, Geschichte, Natur, Tourismus" und im
Verzeichnis der Ortsnamen von Orselina aufgeführt.
Die hier nicht erwähnten Bauten waren bei der Drucklegung entweder
bereits verschwunden oder völlig
verändert, was den Stil und die Dekorationen angeht.
Der Ruf von Orselina im späten 19.
und zu Beginn des 20. Jahrhunderts
beruht auch auf der architektonischen Gestaltung der Gebäude, die
an der eben erst gebauten Fahrstrasse und an den hinsichtlich Panorama und Ausrichtung gegen
Südosten bevorzugten Orten lagen.
Sie gehörten den Deutschschweizern ("todisc", wie sie in der hiesigen Mundart genannt wurden). Die
übermässige Neigung verrät oft die
geringe Erfahrung der Architekten,
die Villen und Häuser planten, ohne
die Schneefallmengen südlich der
E
öffentlichen Infrastrukturen kümAlpen zu kennen. In jener Zeit bemern musste.
gann auch in unserer Region die ErDie Bauweise ähnelt in Orselina derhebung der klimatischen Eigenheiten (siehe “80 Jahre Observatorium”
jenigen an der Via Orselina in Muin “Orselina 2007”).
ralto (einige wurden nach Plänen
von Arch. Ferdinando Fischer geDie günstigen Wetterbedingungen
baut, wie auch andere in Orselina).
begünstigten den Bau von “KurWenn man bis
haus, Kurhotel,
zur Grenze zwiRadiumkurort”
Die Entwicklung schen Muralto
und schufen die
und
Orselina
Voraussetzungen
des Residenzaufsteigt, sieht
für den elitären
man sechs VilTourismus und
tourismus
len, die noch
die Hotellerie.
nicht von UmDie Eröffnung
und
bauten
verder Gotthardder Hotellerie
schandelt wurde
bahn 1882 und
und "lobensderen Verbinwert sind wegen ihrer Architektur
dung mit Locarno (acht Jahre zuvor
und ihrer Bedeutung für die Ortsgewar bereits die Bahnlinie zwischen
schichte", wie es im Bulletin der
Locarno und Bellinzona in Betrieb
STAN "Il nostro Paese" Januar-März
genommen worden), leitete die Entwicklung des Locarnese ein, denn
2007 unter dem Titel "Quo vadis
die Bahn brachte wohlhabende AusMuralto?" heisst.
länder und zukünftige Hoteliers.
Das (teilweise) Verzeichnis, das wir
Wegen der Trennung von Muralto,
hier vorschlagen, verdient auch einiwo der Bahnhof und die ersten grosge Überlegungen zu Orselina, bevor
sen Wohnhäuser entstanden, war
alles verändert oder zerstört ist. Um
der Anschluss an das Gasnetz schon
diese Merkblätter auszuarbeiten, ha1874, später auch an die städtische
ben wir den wertvollen Beitrag zu
Trinkwasserleitung möglich, wähRate gezogen, den Arch. Fabio Giarend sich Orselina im Alleingang um
comazzi, in Zusammenarbeit mit H.
die Trinkwasserversorgung und die
Rebsamen und D. Ganahl, im "In-
ventar der Schweizer Architektur von
1850 bis 1920", herausgegeben von
der Schweizerischen Kunsthistorischen Gesellschaft, 1991, OrellFüssli, Band 6: “Locarno, Le Locle, Lugano, Luzern". Wir danken dem Autor
für die Bewilligung, die Orselina betreffende Texte nachzudrucken.
Weil der Text auf das Jahr 1991 zurückgeht, haben wir uns erlaubt, einige Angaben über architektonische
Eingriffe nach jenem Datum zu aktualisieren.
n Kirche San Bernardo: Vermutlich
im 16. Jahrhundert gebaut, mit späteren Änderungen und Erweiterungen; 1826 halbmondförmige Fenster, Fassade mit Säulenhalle, 1867
Anbringung von Balustraden aus
rotem Marmor aus der Madonna
del Sasso (verloren), wie auch eine
Orgel, jetzt abgebrochen. 19631965 neue Restaurierung mit der
Zerstörung der Kirchengeräte und
der neumittelalterlichen Dekorationen, mit Ausnahme der Lünettenbilder auf der Ostseite, mit der
Verkündigung und der Unbefleckten Empfängnis des Vanoni, und
Lisenen mit Mosaikboden 19011903 [siehe auch “Passalli Gedenkstein” - 1758 - S. 36].
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Orselina_2008_interno_Layout 1 26.03.15 12.28 Pagina 35
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Fortsetzung von Seite 33
N. 45: Albergo Siebenmann, costr. 1908 propr. Lina e Gottfried
Siebenmann. Grande edificio alberghiero con sporti [sporgenze,
ndr] “Heimatstil” agli spigoli, loggiato, frontone centrale, grande
parco. In seguito Radiumkurort. 1927 circa: Istituto Castello Bianco, “Institut de 1er Rang pour jeunes filles”. Successivamente Casa di Riposo Montesano.
N. 48: Villino, costr. 1910 circa, propr. Fam. Schätzle-Passalli. Tetto a capanna di gusto nordico.
Via Santuario: strada collegante Orselina con i Monti della Trinità, costr. 1868.
N. 4: Caffè-ristorante Funicolare costr. 1910 circa. Palazzina con
decorazioni pittoriche in facciata ora perdute e torretta-belvedere.
Assai alterata.
N. 6: Villa sulla rupe, costr. 1905. Commistione di elementi stilistici (moreschi, neomedievali, neorinascimentali) Ricca policromia,
murature parzialmente in pietra facciavista. Torretta-belvedere:
tromba delle scale arrotondata, tetto piano con terrazza.
N. 7: Stazione della funicolare costr. 1906. 1925-1930 ampliamento. Architettura ispirata vagamente al modello della Secessione viennese. Lucernario sopra l’arrivo della funicolare; negozi sul
fronte stradale.
N. 9: ex Pension Güsch al Sasso, propr. Giuseppe Blaser. [Successiva denominazione: Albergo al Sasso, ndr]. Aspetto assai composito risultante da successivi ampliamenti e aggiunte di gusto nordico. [Ora residenza condominiale, colorazione più discreta e meno invadente rispetto alla struttura precedente sovrastante il complesso del Santuario, ndr].
n
n Via al Parco: progettata nel 1861, realizzata negli anni successivi. Denominazione originaria via Cantonale.
N. 3: villa costr. nel 1926 arch. Ferdinando Fischer. Esempio tardivo di villa con torretta belvedere, loggetta e portico ad archi.
N. 27: Kurhaus [1950, acquistato dalle suore del monastero di
Santa Croce di Menzingen che hanno cambiato la denominazione, ndr], costr. 1912 promotore arch. Roberto Brönimann. Grande edificio alberghiero con dépendance (…). Grande parco terrazzato. Ampliamenti e trasformazioni: adibito a casa di cura (“Radium-Kurhaus Victoria Orselina, Sanatorium für physikalisc-diäthetische Therapie, Eigene Radium-Quellen, Haus ersten Range”. Queste erano la pubblicità del tempo.
N. 29: Villa Planta costr. 1900 circa propr. Von Planta. Nel 1913
viene acquistata da Jean Bachmann che annette una villa vicina e
trasforma l’edificio in pensione Villa Planta. [Negli anni ‘90 l’albergo Von Planta viene chiuso e ristrutturato in proprietà condominiale, ndr].
N. 14: Pensione Stella: costr. 1911, facciata sud con loggiato e grande arco
su tutta la larghezza al piano superiore.
[Completamente trasformata e irriconoscibili le strutture originarie, attualmente Hotel Stella, ndr].
N. 18: Palazzo Comunale, costr. 19101912 arch. Ferdinando Bernasconi, committente Comune di Orselina. Sede del Municipio, della Cancelleria e delle scuole comunali. [Dal 1986, la scuola d’infanzia e il
primo ciclo di scuola elementare (con gli
allievi di Brione s/Minusio) si trovano nel
“Castello Bernese”; mentre nel 2006, il Palazzo comunale ha subito notevoli ristrutturazioni interne, ndr].
n Friedhof: Totenkapelle der Kapuziner
des Wallfahrtsortes, erbaut 1920, Arch.
A. Galli. Neoklassischer Stil.
Via Consiglio Mezzano: [vom Namen eines der drei Ortsteile, die vor der
1881 erfolgten Trennung von Muralto
und Muralto das Gemeindegebiet bildeten. Der jetzige Strassenname wurde erst kürzlich zugesprochen.] Projektierung 1861, Verwirklichung in den
darauf folgenden Jahren. Im ersten Teilstück doppelte Benennung: in Orselina
Via C. Mezzano und gegen den See, im
Gebiet von Muralto, Via Orselina.
Nr. 45: Hotel Siebenmann, gebaut
1908, Besitzer. Lina und Gottfried Siebenmann. Grosses Hotelgebäuden mit
Vorsprüngen im Heimatstil an den
Ecken, Bogengang, Frontgiebel in der
Mitte, grosser Park. Später, etwa 1927
Radiumkurort: Istituto Castello Bianco,
“Institut de 1er Rang pour jeunes filles”. In der Folge Erholungsheim Montesano.
Nr. 48: Kleine Villa, gebaut etwa 1910
circa, Besitzer Fam. Schätzle-Passalli.
Satteldach nach nordischem Geschmack.
n
n Via Santuario: Strasse, die Orselina
den Monti della Trinità verbindet, gebaut 1868.
Nr. 4: Caffè Ristorante Funicolare, gebaut etwa 1910. Grosses Haus mit jetzt
verlorenen Fassadenmalereien und
Aussichtstürmchen. Ziemlich verändert.
Nr. 6: Villa auf dem Felsen, gebaut
1905. Gemisch von Stilelementen
(maurisch, neumittelalterlich, nachgeahmte Renaissance) Reiche Vielfarbigkeit, Mauern teilweise aus Sichtstein.
Aussichtstürmchen: abgerundeter Treppenschacht, Flachdach mit Terrasse.
Nr. 7: Station der Standseilbahn, ge-
Via Patocchi: risultante da successivi allargamenti e sistemazioni del tracciato di
sentieri preesistenti. Menzionati due edifici (“Cardinal’s Kurpension Sonnenheim”)
costruiti verso il 1910 in territorio di Locarno. [Il nome attuale della strada si riferisce all’omonima famiglia che fece costruire la “cappella Vanoni“, sulla quale si
legge: “Giovanni Battista Patocchi fece costruire per sua devozione nell’anno 1861”.
La famiglia Patocchi era originaria della Val
Lavizzara – vedi ”Orselina, Repertorio Toponomastico 2006”, ndr].
n
Cappella Vanoni (via Patocchi)
baut 1906, erweitert 1925-1930. Die
Architektur ist vage vom Muster der
Wiener Sezession beeinflusst. Dachfenster über der Ankunft der Standseilbahn; Läden entlang der Strasse.
Nr. 9: Ex-Pension Güsch al Sasso, Besitzer Giuseppe Blaser. [Späterer Name:
Albergo al Sasso]. Zusammengewürfeltes Aussehen durch spätere Erweiterungen nach nordischem Geschmack.
[Heute Mehrfamilienhaus mit Wohnungseigentum, Färbung diskreter und
weniger aufdringlich als bei der früheren Struktur, die den Baukomplex
des Heiligtums überragte].
n Via al Parco: geplant 1861, verwirklicht in den drauf folgenden Jahren. Ursprüngliche Benennung der Via Cantonale.
Nr. 3: Villa, gebaut 1926 von Arch. Ferdinando Fischer. Spätes Beispiel einer
Villa mit Aussichtstürmchen, kleiner
Loggia und Portikus mit Bögen.
Nr. 27: Kurhaus [1950 von den Ordensschwestern des Klosters Santa
Croce von Menzingen gekauft, Name
verändert], gebaut 1912. Promotor
Arch. Roberto Brönimann. Grosses Hotelgebäude mit Dependance (…). Grosse Parkterrasse. Erweiterungen und
Veränderungen: Als Kurhaus verwendet ("Radium-Kurhaus Victoria Orselina, Sanatorium für physikalisch-diätetische Therapie, Eigene Radium-Quellen,
Haus ersten Ranges". Das war die Werbung jener Zeit.
Nr. 29: Villa Planta, gebaut etwa 1900,
Besitzer Von Planta. 1913 von Jean
Bachmann erworben, der eine Villa anbaute und das Gebäude in die Villa
Planta verwandelte. [In den Neunzigerjahren wurde das Hotel Von Planta geschlossen und für Eigentumswohnungen umgebaut].
Nr. 14: Pension Stella: gebaut 1911,
Südfassade mit bogenförmiger Loggia
auf die ganze Breite des oberen Stockwerks. [Vollständig umgestaltet; die ursprünglichen Strukturen sind nicht
mehr erkennbar, heute Hotel Stella].
Nr. 18: Gemeindehaus, gebaut 19101912, Arch. Ferdinando Bernasconi,
Auftraggeber Gemeinde Orselina. Sitz
des Gemeinderates, der Kanzlei und
der Gemeindeschulen. [Seit 1986 sind
der Kindergarten und der erste Zyklus
der Elementarschule (mit den Schülern
von Brione s/Minusio) im "Castello Bernese" untergebracht; 2006 wurde das
Innere des Palazzo comunale gründlich
restrukturiert].
n Via Patocchi: Diese Strasse ist durch
die Verbreiterung und Instandsetzung
schon vorher vorhandener Wege entstanden. Zwei Gebäude werden erwähnt ("Cardinal’s Kurpension und
Sonnenheim"), gebaut gegen 1910 auf
dem auf dem Stadtgebiet von Locarno.
[Die heutige Benennung der Strasse bezieht sich auf die gleichnamige Familie,
die auch die "Cappella Vanoni" bauen liess, auf der zu lesen steht: “Giovanni Battista Patocchi liess sie aus seiner Hingabe im Jahr 1861 bauen.” Die
Familie Patocchi stammte aus dem Val
Lavizzara. Siehe "Orselina, Verzeichnis
der Ortsnamen 2006"].
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ORSELINA 2008 35
Orselina_2008_interno_Layout 1 26.03.15 12.28 Pagina 36
di/von CARLO BRANCA e/und SERGIO MARENGO
Eine Gedenkstein, Zeugnis
Una lapide, testimone
di devozione e fede a “Orsolina” des Glaubens an “Orsolina”
ulla parete a sud, verso gli ultimi banchi della chiesa parrocchiale,
c’è una lapide che generazioni di Orselinesi e molti turisti hanno sicuramente notato: ha visto sfilare davanti a se battesimi, matrimoni e funerali. E’ isolata, un po’ strana sulla parete bianca che la circonda.
Ma che cosa dice quel testo inciso sulla lapide di marmo bianco di
80 x 60 cm, dove tre sole lettere, le stesse presenti anche sul frontone di molte chiese, sono ben visibili prima del testo: D O M (a
Dio Ottimo Massimo)?
S
n der Südwand der Pfarrkirche, auf der Höhe der letzten Bänke, befindet sich ein Gedenkstein, den gewiss Generationen von Einheimischen
und zahlreiche Touristen schon bemerkt haben: Er hat Taufen, Hochzeiten und Beerdigungen vorbeiziehen sehen. Der Gedenkstein steht isoliert, ein
wenig seltsam, vor der weissen Wand, die ihn umgibt.
Doch was besagt der Text, der auf dem weissen Marmorstein von 80 x 60 cm
eingegraben ist? Drei Buchstaben, die man auch am Frontgiebel vieler Kirchen
sieht gehen gut sichtbar dem Text voraus: D O M (a Dio Ottimo Massimo)?
A
ANTONIO MARTINO, GIA’
GIACOMO ANTONIO
PASSALLI DI ORSOLINA
FECE ERIGERE QUESTO
ALTARE A PERPETUO CULTO
DI DIO E DI SUA MADRE,
CONCEPITA SENZA PECCATO
E LO DOTO’ DI 1040 FILIPPI
MILANESI DA CONSEGNARE
AL COMUNE DI QUESTO
LUOGO IN RAGIONE DI 1/3
OGNI CENTO ANNI,
AFFINCHE’ CON I MEDESIMI
REDDITI FACCIA ARDERE
PER SEMPRE UNA LAMPADA
DAVANTI ALL’ALTARE DEL S.S.
DOPO LA SUA MORTE,
SENZA FARE TANTI SACRIFICI
INCRUENTI A DIO PER
L’ANIMA SUA E DEI SUOI IN
QUESTA MEDESIMA CHIESA
DEDICATA A SAN BERNARDO,
COME DA QUESTO ROGITO
DI F. GIUSEPPE EMILIO ORELLI
NOTAIO PUBBLICO DI
LOCARNO IL GIORNO 25
GENNAIO 1753 E DA ALTRO
ROGITO ISCRITTO NELLO
UFFICIO NOTARILE
IL 3 AGOSTO 1758
ANTONIO MARTINO, SOHN
VON GIACOMO ANTONIO
PASSALLI AUS ORSOLINA,
LIESS DIESEN ALTAR
ERRICHTEN ZUR EWIGEN
VEREHRUNG GOTTES UND
SEINER MUTTER, DER
UNBEFLECKTEN EMPFÄNGNIS.
ER DOTIERTE IHN MIT 1040
MAILÄNDER FILIPPI, DIE DER
GEMEINDE DIESES ORTES ZU
1/3 ALLE HUNDERT JAHRE ZU
ÜBERGEBEN SIND, DAMIT SIE
MIT DEN ERTRÄGEN NACH
SEINEM TOD IMMER EINE
LAMPE VOR DEM ALTAR
BRENNEN LASSEN KANN,
OHNE UNBLUTIGE OPFER ZU
BRINGEN, AN GOTT UND FÜR
SEINE SEELE UND DIEJENIGEN
DIESER SAN BERNARDO
GEWIDMETEN KIRCHE,
GEMÄSS DIESER URKUNDE
VON F. GIUSEPPE EMILIO
ORELLI, NOTAR VON
LOCARNO, AM 25. JANUAR
1753 UND EINER ANDERN IM
NOTARIAT EINGETRAGENEN
URKUNDE
3. AUGUST 1758
La lapide doveva trovarsi probabilmente vicino a un altare (del Santissimo Sacramento), che è stato eliminato, con altri arredi liturgici,
tra il 1963 e il 1965. “ORSOLINA” (come Orsalina, Orsorina, Orsolina) era uno dei diversi nomi che nei secoli precedenti e successivi
(fino al 1881, anno della separazione da Muralto) indicavano il nostro comune.“…SENZA FARE TANTI SACRIFICI INCRUENTI” non
sono sacrifici senza spargimento di sangue, ma sono le sante messe; la devozione del benefattore si rivolgeva più alla lampada votiva
che “doveva ardere in perpetuo dopo la sua
morte”, che alle cerimonie liturgiche. Don Dario Parmisano, numismatico, ci ha informato
che “1040 FILIPPI MILANESI” erano monete coniate dal Ducato di Milano in onore del Re di
Spagna Filippo II, figlio di Carlo V e Duca di Milano. Le monete potevano essere d’oro o d’argento e si riferivano a Filippo che regnò a lungo, dal 1540 al 1598.
Nel nostro attuale Cantone, terra di passaggio
fra il nord e il sud delle Alpi, circolavano diverse monete, perfino del Regno di Napoli e i
nostri cambiavalute facevano comprensibilmente ottimi affari. Scomparsi l’altare e la lampada votiva perpetua, rimane la marmorea lapide…
Altare e lampada
votiva perpetua
sono scomparsi,
rimane solo la lapide
Altar und Lampe
sind verschwunden, nur die
Gedenktafel bleibt
Der Gedenkstein befand sich vermutlich in der Nähe eines Altars (des Heiligen Sakraments), der zusammen mit andern liturgischen Geräten zwischen
1963 und 1965 entfernt wurde.. "ORSOLINA" (wie
Orsalina, Orsorina, Orsolina) war einer der Namen,
die in vorherigen und späteren Jahrhunderten (bis
1881, dem Jahr der Trennung von Muralto) unsere
Gemeinde gekennzeichnet haben. Mit “…OHNE UNBLUTIGE OPFER ZU BRINGEN” sind nicht Opfer ohne
Blutvergiessen gemeint, sondern Heilige Messen; die
Ehrerbietung des Wohltäters richtete sich mehr an die
Votivlampe, die "nach seinem Tod ewig brennen sollte", als an liturgische Handlungen. Der Numismatiker
Don Dario Parmisano hat uns erklärt, dass 1040 FILIPPI MILANESI vom Herzogtum Mailand geprägte Münzen waren, zu Ehren Milano des spanischen Königs
Filippo II., Sohn von Carlo V. und Herzog von Mailand.
Die Münzen konnten aus Gold oder Silber sein und
bezogen sich auf die lange Herrschaftszeit von Filippo, 1540 bis 1598. Im heutigen Kanton Tessin, einem
Durchreiseland zwischen der Nord- und Südseite der
Alpen, waren etliche Münzen im Umlauf, sogar solche des Königreichs Neapel, und unsere Geldwechsler machten begreiflicherweise sehr gute Geschäfte.
Chiesa parrocchiale dedicata a San Bernardo.
Nachdem der Altar und die immerwährende VotivPortico e campanile del 1750
Die San Bernardo geweihte Pfarrkirche.
lampe verschwunden sind, ist nur der Gedenkstein
Vorhalle und Glockenturm aus dem Jahr 1750
aus Marmor übrig geblieben…
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