Bimestrale di informazione medica
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Bimestrale di informazione medica
ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VERONA VERONA MEDICA Bimestrale di informazione medica - anno XLVII n. 3 GIUGNO 2012 - Sped. in a.p. - 70% - Poste Italiane S.p.A. - op. postale 30032393-002 Bimestrale di informazione medica In questo numero: Sorveglianza delle febbri estive .................................... pag. 15 Pubblicità e informazione sanitaria ............................. pag. 19 Le nuove frontiere del risarcimento ............................. pag. 21 Il nuovo corso all’ENPAM ................................................ pag. 39 ENPAM, storia degli ultimi anni ..................................... pag. 42 3 GIUGNO 2012 La soluzione a portata di mano Comunicazione esclusivamente riservata ai professionisti sanitari Per eseguire il PT/INR in ambulatorio o a domicilio in UN SOLO MINUTO Per ADATTARE IN TEMPO REALE la Terapia Anticoagulante Orale Nuovo sistema portatile per il monitoraggio del PT/INR per il paziente in Terapia Anticoagulante Orale Per gestire il paziente a 360° Per maggiori informazioni: Numero Verde www.menarinidiagnostics.it servizioclienti@menarini.it ultitasking e perience SOMMARIO EDITORIALE STORIA DELLA MEDICINA 5 Spending Review 26 Sessuologia Clinica Islamica: un’opera curiosa da un lontano passato 32 Olio d’oliva e benessere 34 I tartufi: dalla dietetica alla gastronomia NOTIZIE DALL’ORDINE 6 Verbali del Consiglio e delle Commissioni FNOMCeO ALBO ODONTOIATRI 9 Verbali della Commissione Odontoiatri 11 Direttiva 2011/84/UE del Consiglio dell’Unione Europea del 20 settembre 2011 relativa ai prodotti cosmetici identificativi: proroga ENPAM LETTERE AL DIRETTORE 12 Ci salveranno l’economia? 13 Ad ogni donna il suo parto AGGIORNAMENTO 15 Sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto, 2012: 36 Intervista al neo presidente FNOMCeO 37 Specializzandi: niente tasse sulla borsa di studio 38 Certificati di idoneità per la patente e codici dengue, chikungunya, West Nile 39 41 42 43 Il nuovo corso dell’Enpam Enpam: le riforme in arrivo Enpam, storia degli ultimi anni L’Enpam alza le pensioni minime e di invalidità SINDACATI MEDICI 44 Rinnovato il Direttivo Provinciale FIMMG 44 Nuova polizza responsabilità civile e professionale PROFESSIONE E LEGGE 19 Un chiarimento interpretativo sulla pubblicità dell’informazione sanitaria 21 Le nuove frontiere del risarcimento 22 Valutazione dei rischi: fino al 31 dicembre basta l’autocertificazione in convenzione con FIMMG LIBRI RICEVUTI 45 Controllo dermo-cosmetologico ATTUALITÀ nel paziente oncologico: Il corpo ritrovato GIOVANI E PROFESSIONE 23 Medico di Famiglia e Dentista Italiano: 46 S.O.S. - Sostituzioni le figure più gradite 24 Ricordo del Prof. Loris Premuda 25 Un’aula in memoria di Marco Orrico TEMPO LIBERO 47 Chi cerca... trova ORDINE DEI MEDICI E ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VR Nuovo Orario di Apertura della Segreteria dell’Ordine Lunedì dalle ore Martedì Mercoledì dalle ore 9,00 dalle ore 9,00 Giovedì Venerdì dalle ore 9,00 alle ore 17,00 (Continuato) dalle ore 9,00 alle ore 13,00 Sabato chiuso VERONA MEDICA 9,00 alle ore 13,00 alle ore 17,30 (Continuato) alle ore 13,00 3 VERONA MEDICA Bimestrale di informazione medica Bollettino Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Verona Anno XLVII n. 3 Giugno 2012 Sped. in a.p. - 70% - Filiale di Verona Registrazione del Tribunale di Verona n.153 del 20/3/1962 ORDINE DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VERONA VERONA - Palazzo Vitruvio Cerdone - Via Locatelli, 1 - 37122 Verona tel. 045 8006112 / 045 596745 - fax 045 594904 web: www.omceovr.it Direttore Responsabile Roberto Mora Comitato di Redazione Battaglia Giuseppe, Bovolin Francesco, Carrara Giorgio, Marchi Carlo, Mora Roberto, Orcalli Francesco, Peroni Alberto, Peruzzini Carlo Matteo, Tosi Gelmino, Consiglio Direttivo Presidente: Roberto Mora Vice-Presidente: Roberto Fostini Segretario: Lucio Cordioli Tesoriere: Fabio Marchioretto Consiglieri Giorgio Accordini, Renzo Bassi, Francesco Bovolin, Giorgio Carrara, Fabio Facincani, Alfredo Guglielmi, Giuseppe Lombardo, Annamaria Molino, Francesco Orcalli, Francesco Oreglia, Carlo Matteo Peruzzini, Carlo Rugiu, Claudio Salvatore, Francesco Spangaro Revisori dei Conti Vania Teresa Braga, Mario Celebrano, Giuseppe Costa Revisore dei Conti Supplente Elena Piazzola Commissione Odontoiatri Francesco Oreglia, Elena Boscagin, Francesco Bovolin, Gino Cavallini, Gianpaolo Paoletti Fotocomposizione Videoimpaginazione e stampa Girardi Print Factory Via Maestri del Lavoro, 2 - 37045 Z.I. Legnago (Vr) tel. 0442 600401 e-mail: info@girardiprintfactory.it Foto di Copertina Mora Riccardo – Volo di farfalla – Inserzioni pubblicitarie sul Bollettino Spazio 1/2 pagina interna (bianco e nero) € 400,00 € 300,00 (per uscita) € 250,00 (per uscita) 1 pagina interna (bianco e nero) € 500,00 € 400,00 (per uscita) € 350,00 (per uscita) 2ª e 3ª pagina di copertina (a colori) € 800,00 € 600,00 (per uscita) € 500,00 (per uscita) 4ª pagina di copertina (a colori) € 1000,00 € 800,00 (per uscita) € 600,00 (per uscita) 4 1 uscita 3 uscite 5 uscite VERONA MEDICA EDITORIALE Spending Review Al mio ritorno in studio dopo tre giorni di ferie, ho trovato, consegnato dal fattorino del Comune, un plico con alcuni “volantini” che pubblicizzavano una settimana di vacanza ad Abano Terme. Insieme, una lettera del mio “assessorato ai servizi sociali” che mi chiedeva di esporli in sala d’attesa in modo che gli “anziani” che vi stazionavano potessero prenderne visione e valutare l’opportunità di aderire all’iniziativa. La vacanza, a prezzi scontati, poteva essere associata, vista la meta, alle “cure termali”, perché, per quelle, sarebbe bastato munirsi dell’impegnativa del “medico di base”. Data l’autorità del richiedente, ho deciso di esporli sul tavolo della mia sala d’attesa dove ho voluto però anche appendere qualche mio commento. Per ricordare, a chi avesse deciso di rivolgermi la richiesta, la necessità, per quelle, di essere realmente affetto da almeno una delle patologie previste dai vari Decreti che normano la materia, ed aggiungendo, a titolo squisitamente personale, quello che, sull’argomento e sul tema di altri sprechi in sanità, erano le mie convinzioni. Si badi : quella delle cure termali non è una novità. Iniziative analoghe si presentano con frequenza annuale. Cambiano le mete delle “gite in campagna”, ma se queste coincidono con una località termale, non manca l’occasione per gli amministratori comunali di farsi la propaganda VERONA MEDICA a spese dell’ASL (che è quella che le “cure” le deve poi pagare). Il mio, però, stavolta, dev’essere stato un messaggio forte, perché a tutt’oggi nessuno mi ha chiesto “l’impegnativa”. O che sia per via della crisi economica…? A proposito di quella, a Roma, il Presidente FNOMCeO , Amedeo Bianco ci ha raccontato che nel famoso “Patto della Salute Stato-Regioni 200122015” sarebbero contenute riduzioni di finanziamenti pubblici per circa 17,5 miliardi di euro, suggerendoci che a fronte di quelle previsioni dovremo aspettarci che le Regioni siano costrette a rivedere i L.E.A. erogati. Il giornale di oggi parla di SPENDING REVIEW. Questa non sarebbe altro che una specie di lista della spesa alla rovescia, perché vi sarebbero elencate non le cose da comperare ma quelle a cui rinunciare. Tra queste, secondo indiscrezioni, molte le voci che riguardano la sanità. Quelli che ci aspettano saranno tempi di vacche magre…! Anche perché su quella famosa lista le voci che riguardano il nostro S.S.N. corrisponderebbero a quasi il 90% della attuale spesa sanitaria pubblica. Pensare che già adesso, a parere di chi ci lavora, si tratta di un sistema che quanto a sviluppo, ricerca, innovazione tecnologica, formazione ed investimenti è già in estrema sofferenza! Ma sul giornale c’è anche una buona notizia. I partiti hanno deciso di tagliarsi i rimborsi elettorali. Peccato sia solo per quest’anno….! Nella posta elettronica, qualche giorno fa, c’era un messaggio che mi informava che anche quest’anno ci sarà la “Giornata Mondiale della Tiroide”. Stavolta celebrata nell’Ospedale di Villafranca dove, per chi vorrà, sarà possibile effettuare gratuitamente “dosaggi ormonali” ed ecografie tiroidee. Due anni fa, la giornata l’avevano celebrata nella mia ASL e la cosa mi aveva indotto a scrivere qualche commento che pubblicai sul bollettino (vedi Verona medica di Febbraio 2011). L’iniziativa aveva prodotto un aumento delle ecografie tiroidee, al punto che, per far fronte all’aumento delle richieste, la mia ASL aveva dovuto potenziare l’offerta. Il laboratorio, da parte sua, aveva registrato un incremento (non quantificato) di indagini che, guarda caso, solo pochi mesi prima un gruppo di esperti riunitosi a San Bonifacio per dare indicazioni sul come ridurre gli sprechi nella diagnostica di laboratorio, aveva definiti “inappropriati”. Evidentemente certe lezioni fanno fatica a produrre effetti. Oppure, dovremo pensare di essere più pessimisti dei nostri amministratori. Nel frattempo, per tornare alla Spending Review, quello che ci possiamo augurare è che su quella famosa lista ci siano elencate, tra le altre cose, le campagne demagogiche e scriteriate, le cure termali ed i “miliardari” finanziamenti ai partiti. E che non ci sia elencato, invece, l’uso del “buon senso”. ROBERTO MORA 5 NOTIZIE DALL’ORDINE Verbali del Consiglio e delle Commissioni VERBALE SEDUTA DI CONSIGLIO DEL 20 MARZO 2012 Presenti: Mora, Fostini, Cordioli, Marchioretto, Accordini, Carrara, Facincani , Guglielmi, Lombardo, Oreglia, Rugiu, Salvatore Revisori dei Conti: Costa, Braga, Piazzola Direttore: Cerioni Avvocato: Gobbi Assenti Giustificati: Bovolin, Molino, Orcalli, Peruzzini, Spangaro, Celebrano b) Il Presidente constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta. 1) LETTURA ED APPROVAZIONE VERBALE PRECEDENTE Il Verbale del precedente Consiglio del 14.02.2012, viene approvato all’unanimità. 2) DELIBERE AMMINISTRATIVE Il Presidente illustra le delibere poste all’esame del Consiglio, riguardanti l’acquisto di un nuovo server per il servizio informatico, le spese condominiali della sede e la polizza per il Direttore Le delibere, che faranno parte del pre sente verbale, vengono approvate all’u nanimità. 3) COMUNICAZIONI a) Il Presidente informa i convenuti che nei giorni 23-24-25 marzo p.v. si svolgeranno a Roma le Elezioni per il rinnovo del Comitato Centrale FNOMCeO. Comunica i nominativi dei vari candidati ed il programma per il prossimo triennio 2012/2014, inviato a tutti gli 6 c) d) e) Ordini dal Presidente Dott. Bianco. Su tale punto interviene il Vice Presidente, Dr. Fostini, il quale chiede che al Punto 4 del programma stesso, venga aggiunta la “depenalizzazione dell’errore medico”. Il Presidente fa propria la proposta formulata dal Dr. Fostini e si impegna a chiederne l’integrazione al programma di lavoro del Comitato Centrale. Pone quindi in votazione le candidature segnalate per il nuovo Comitato. Il Consiglio le approva all’unanimità. Il Consiglio prende atto dell’intervento del Dr. Oreglia, Presidente CAO, che informa sulle candidature inerenti i rappresentanti del Comitato Centrale nell’ambito degli Odontoiatri. Il Presidente relaziona sull’incontro svoltosi a Vicenza tra i Presidente del Veneto ed il Segretario Regionale alla Salute, Dr. Mantoan. In tale riunione si è discusso prevalentemente di E.C.M.Al Dr. Mantoan sono inoltre state posti vari quesiti riguardanti il nuovo Piano Sanitario Regionale. Il Presidente informa su quanto discusso in sede di Federazione Regionale degli Ordini del Veneto riferendo che sono emersi due punti sui quali sviluppare l’azione “politica” della Federazione stessa. In particolare nell’area dei contratti professionali ed in ordine alle assicurazioni per la responsabilità civile; auspica che tale argomentazione sia oggetto di discussione nelle prime riunioni della Federazione Regionale degli Ordini dei Medici C. e O. del Veneto. Il Consiglio, su richiesta dell’Azienda Ulss 22, nomina il Dott. Ivo PIEROBON quale Medico di Medicina Generale e Psicoterapeuta, a far parte del Dipartimento di Salute Mentale della medesima Azienda ULSS. Viene rinviato al prossimo autunno l’ incontro con i Medici veronesi ed il Vice Presidente ENPAM previsto del 28 aprile 2012. Il Consiglio, tenuto conto del parere espresso dall’Avv. Gobbi, esprime parere favorevole alla richiesta di accesso agli atti e documenti da parte dell’Avv. xx, in nome e per conto della yy in ordine alla vertenza con il Dr. XY. 4) APPROVAZIONE BILANCIO CONTUNTIVO 2011 Il Tesoriere illustra ai presenti le varie voci del Bilancio Consuntivo 2011 e pone in votazione la relativa approvazione. Il Bilancio Consuntivo 2011 viene approvato all’unanimità e farà parte integrante del presente verbale. 5) GETTONI DI PRESENZA PER INCARICHI ISTITUZIONALI Il Presidente fa presente che la FNOMCeO, già nell’anno 2003, aveva previsto l’erogazione di compensi ai componenti le cariche istituzionali (Presidente, Vice Presidente, Segretario, Tesoriere e Presidente CAO ed ai Consiglieri presenti alle sedute di Consiglio. In tal senso già da allora i precedenti Consigli avevano deliberato in tal senso. Propone di lasciare inalterate le quote destinate a Presidente, Vicepresidente, Segretario e Tesoriere e propone un adeguamento per i Consiglieri. Al termine dell’intervento, il Consiglio approva i seguenti emolumenti: Presidente € 1.500 mensili – Vice Pre sidente, Segretario, Tesoriere e Presidente CAO € 1.200 mensili. Ai Consiglieri € 100 quale gettone di presenza alla riunione di Consiglio. 6) ISCRIZIONI E CANCELLAZIONI Le iscrizioni e cancellazioni vengono approvate. MEDICI - CHIRURGHI Iscrizioni neo-abilitati: Dott. AIELLO Giulia Dott. AMBROSO Luca Dott. ANTOLINI Lucia Dott. AVESANI Giacomo Dott. BARBA Eleonora Dott. BELLO Giacomo Dott. BENETTI Valentina Dott. BERTAGNIN Matteo Dott. BERTI Damiano Dott. BIANCONI Francesco Dott. BIANCONI Luca Dott. BOLZAN Bruna Dott. BONFANTE Elia Dott. BROCCO Marta Dott. BUCCI Alessandra VERONA MEDICA NOTIZIE DALL’ORDINE Dott. CASTELLANI Cinzia Dott. CAVALLON Gemma Dott. CHIOCCHETTA Martina Dott. CIPOLLARI Chiara Dott. COGO Ilaria Dott. COMPRI Monica Dott. COVOLO Caterina Dott. CROSARA Stefano Dott. D’AGOSTINI Giulia Dott. DAL CORSO Flavia Dott. DANESE Alessandra Dott. DAVI’ Valeria Dott. DE CRISTAN Damiano Dott. DE MARCHI Giulia Dott. DEGANELLO SACCOMANI Marco Dott. FASSIO Angelo Dott. FERRARI Elena Dott. FERRARINI Isacco Dott. FICIAL Barbara Dott. FICIAL Miriam Dott. FORMENTI Anna Dott. FORMIGARO Licia Dott. GHISELLI Luca Dott. GREGO Elisabetta Dott. LAVARINI Elena Dott. LISTA Enrico Dott. LOMBARDO Fabio Dott. MAGAGNA Linda Dott. MAGRINELLI Francesca Dott. MAZZI Filippo Dott. MELOTTI Giulia Dott. MILANI Elisabetta Dott. MODENESE Angela Dott. NARDI Chiara Dott. NEGRELLI Riccardo Dott. PETROSINO Alfredo Dott. PICCINNO Elia Dott. PICCINO Marco Dott. PICCOLI Anna Dott. RIGO Fabio Dott. RINALDI Elisabetta Dott. RIZZO Giampietro Dott. SALA Giuseppe Dott. SANDRINI Camilla Dott. SCHIRRU Luigi Dott. SIGNORINI Manuel Dott. SPANGARO Marco Dott. SPEZIA Laura Dott. TEZZA Michela Dott. TOSI Martina Dott. TREVISANI Laura Dott. TURRI Gloria Dott. VERZE’ Matteo Dott. VERZINI Elisabetta Dott. VINCENZI Tommaso Dott. VICENZI Virginia Dott. ZACCARIA Eleonora Dott. ZAMPIERI Silvia Dott. ZANOTTI Filippo Dott. ZIVELONGHI Carlo VERONA MEDICA Iscrizioni per trasferimento da altro Ordine: Dott. DEL FELICE Alessandra da MONZA e BRIANZA Dott. DI SARRA Daniela da FROSINONE Dott. LEONE Nicola da PALERMO Dott. MIGLIARA Bruno da VERBANIA Dott. STELLA Giuseppe da NAPOLI Dott. VISCONTI Serena da NAPOLI Cancellazioni per decesso: Dott. CASTELLARIN Giuseppe Dott. FORTUNA Zemiro Dott. MERLO BANDA Maurizio Cancellazioni per trasferimento ad altro Ordine: Dott. BIASI Claudio a BOLOGNA Dott. CUGNO Chiara a MILANO Dott. DUSSIN Elisa a MILANO Dott. ZAMBONI Massimo a VICENZA PRIMA DI PROCEDERE ALLE RELAZIONI ISTRUTTORIE, ESCONO DALLA SALA I CONSIGLIERI ODONTOIATRI, I REVISORI DEI CONTI, IL DIRETTORE E L’AVVOCATO. Commissione Disciplina Medici Chirurghi, ha delibera quanto segue: Una Richiesta ulteriori indagini. Due Archiviazioni provvedimenti Una Convocazione delle parti per risoluzione vertenza. Uno Svolgimento procedimento e nomina Relatore. Uno Resistenza al gravame ad un ricorso presentato da un Iscritto alla Commissione Centrale. 1 PROCEDURE La Commissione, in merito alle relazione istruttorie, delibera che anche nel caso di “archiviazione del provvedimento”, siano redatte le relative motivazioni. w VERBALE SEDUTA DI CONSIGLIO DEL 17 APRILE 2012 Presenti: Mora, Fostini, Cordioli, Marchioretto, Accordini, Bovolin, Guglielmi, Lombardo, Molino, Orcalli, Oreglia, Peruzzini (dalle ore 21,15), Rugiu, Salvatore, Spangaro Revisori dei Conti: Braga, Celebrano, Costa, Piazzola Direttore: Cerioni Avvocato: Gobbi Assenti Giustificati: Carrara, Facincani Il Presidente constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta. 1) LETTURA ED APPROVAZIONE VERBALE PRECEDENTE Il Verbale del precedente Consiglio del 20.03.2012, viene approvato all’unanimità. 2) DELIBERE AMMINISTRATIVE Non presenti. 3) COMUNICAZIONI a) Il Presidente comunica i risultati delle Elezioni per il rinnovo del Comitato Centrale FNOMCeO svoltesi a Roma nei giorni 23-24-25 marzo 2012. nelle quali il Dr. Bianco è stato riconfermato alla Presidenza, il Dr. Benato alla Vice Presidenza, Segretario è stato nominato il Dr. Antonio Conte e Tesoriere il Dr. Raffaele Landolo. Quale Presidente della Commissione Albo Odontoiatri è stato confermato il Dr. Renzo. Consiglieri Medici sono stati eletti: AUGELLO Giuseppe, HUSSEIN Musa Awad, BOVENGA Sergio, D’AUTILIA Nicolino, IBBA Raimondo, MAGLIA Antonino, MARINONI Guido, RENZO Giuseppe, SANVENERO Sandro, SPATA Gianluigi, STELLA Roberto, ZOVI Alessandro, ZUCCARELLI Bruno. Componenti Commissione Odontoiatri: BRUCOLI Giacinto Valerio, IANDOLO Raffaele, SANVENERO Sandro, ZOVI Alessandro. Collegio Revisori dei Conti: Presidente: ONORATI Salvatore. Componenti: ALBERTI Francesco, CASALE Ezio. Supplente: AVOLIO Antonio. 7 NOTIZIE DALL’ORDINE b) Il Presidente informa i presenti su una nuova iniziativa attuata dalla FNOMCeO. denominata MEDLA – testata multimediale di informazione composta da Medici e Giornalisti, avente lo scopo di dare notizie sanitarie ai cittadini in modo chiaro ed efficace e di creare una interfaccia tra la Federazione e l’opinione pubblica. c) Il Presidente illustra la comunicazione ricevuta dalla FNOMCeO relativa al rilascio delle certificazioni nei rapporti tra la Pubblica Amministrazione ed i privati. Tale direttiva, approvata con la Legge n. 183 del 12.11.2011 dal Ministero della Pubblica Amministrazione, prevede che i certificati avranno validità solo nei rapporti tra privati e le Amministrazioni non potranno più chiedere ai cittadini certificazioni o informazioni in possesso di altre amministrazioni pubbliche. d) Il Presidente informa che è pervenuta una richiesta dall’On. Parodi, Presidente dell’ENPAM, con la quale lo stesso propone agli iscritti di destinare il 5 per mille a favore della Fondazione, al fine di incrementare l’erogazione di prestazioni assistenziali a favore dei Colleghi in gravi difficoltà. Il Consiglio approva l’iniziativa con il voto contrario del Dr. Costa, componente il Collegio dei Revisori dei Conti. e) Il Dr. Mora comunica che la prevista riunione della Federazione Regionale degli Ordini dei Medici C. e O. del Veneto del 16 aprile u.sc., non ha avuto luogo a causa di un grave lutto che ha colpito il Presidente di Venezia, e sarà programmata a data da destinarsi. f) Il Presidente segnala che nel tardo pomeriggio del 3 maggio p.v., sarà presente a Verona il Dr. Bianco, Presidente della FNOMCeO. Ritiene che questa sia l’occasione di indire una riunione di Consiglio straordinario per le ore 18,00 alla quale parteciperà anche il Dr. Bianco. Il Consiglio approva. g) Viene fissata per il 27 ottobre 2012 la data di convocazione dell’Assemblea Annuale. h) Il Dr. Mora relaziona sulla lettera che ha inviato all’Avv. Dall’Ora – 8 Direttore Generale dell’Azienda ULSS 22 – in merito alla vertenza tra i Medici Anestesisti, le principali sigle sindacali mediche e la Direzione dell’Azienda stessa, ampiamente diffusa dai media locali. In merito, chiede la disponibilità di due Consiglieri ospedalieri per un eventuale incontro con l’Avv. Dall’Ora. A tale richiesta, si rendono disponibili il Dr. Orcalli ed il Dr. Rugiu. i) Il Consiglio, dopo una breve illustrazione da parte del Dr. Mora, approva l’accordo concordato e sottoscritto tra gli Ordini provinciali degli Avvocati, dei Medici, degli Psicologi e dei Magistrati, al fine di fornire consulenze tecniche sui procedimenti in cui sono coinvolti i minori e le famiglie. Dott. MINGOLLA Lucia da TARANTO Dott. PACCA Rosario da RAGUSA Dott. PONTRELLI Giovanni da BARI 4) CONVENZIONE Viene approvata all’unanimità la convenzione tra gli Ordini dei Medici C. e O. del Veneto e le Università degli Studi di Verona e Padova, riguardante le modalità di programmazione e svolgimento del Tirocinio Teorico-pratico per l’abilitazione all’esercizio della professione di Medico Chirurgo. 7) VARIE ED EVENTUALI Il Dr. Celebrano, referente della Commissione E.C.M., illustra la proposta di organizzare un evento avente per oggetto “Nuove prospettive E.C.M.” da tenersi il 13 ottobre c.a. dalle ore 8.00 alle ore 13.00 in una sede da destinarsi. 5) PARCELLE Il Vice Presidente, Dr. Fostini, porta all’esame del Consiglio due parcelle presentate dal Dr. xx, per ottenere il “parere di congruità”. Il Consiglio le approva all’unanimità. 6) ISCRIZIONI E CANCELLAZIONI Le iscrizioni e cancellazioni, di seguito riportate, vengono approvate. Viene espresso parere sospensivo per le richieste presentate da due cittadini stranieri per i quali il Segretario, avrà a breve un colloquio al fine di stabilirne la conoscenza della lingua italiana. Il Presidente informa di aver convocato la Dr.ssa XY, iscritta nella precedente riunione di Consiglio, per accertamenti in merito a “dichiarazione mendace” rilasciata dalla stessa, riscontrata a seguito segnalazione da parte della Procura della Repubblica di Verona. MEDICI - CHIRURGHI Iscrizioni per trasferimento da altro Ordine: Dott. MINARDI Emanuele da PRATO Cancellazioni per decesso: Dott. SALAZZARI Gianfranco Cancellazioni per trasferimento ad altro Ordine: Dott. TORNIERO Claudia a GENOVA Cancellazioni per morosità ed irreperibilità: Dott. MAVROGIANNI Joanna Dott. PANDNAVAZ Sahel ODONTOIATRI Iscrizioni per trasferimento da altro Ordine: Dott. ONOFREICIUC Gavril da SAVONA PRIMA DI PROCEDERE ALLE RELAZIONI ISTRUTTORIE, ESCONO DALLA SALA I CONSIGLIERI ODONTOIATRI, I REVISORI DEI CONTI, IL DIRETTORE E L’AVVOCATO. RELAZIONI ISTRUTTORIE La Commissione delibera: – una archiviazione provvedimento – uno svolgimento di procedimento disciplinare. TRANSAZIONI FINANZIARIE ED USO DEL CONTANTE Ricordiamo a tutti gli Iscritti che con data 6.12.2011 sono diventate operative le nuove limitazioni all’uso del contante. L’importo del le transazioni in contanti, assegni bancari e postali al portatore, assegni circolari al por tatore, vaglia cambiari e postali al portatore non potrà superare 999,99 euro. L’adegua mento riguarda anche i libretti di deposito al portatore il cui saldo dovrà essere ricondotto sotto 1000 euro entro il 31.12. VERONA MEDICA ALBO ODONTOIATRI Verbali della Commissione Odontoiatri VERBALE DELLA COMMISSIONE ODONTOIATRI DEL 13 MARZO 2012 Presenti: Dott. ssa Boscagin, Dott. Bovolin, Dott. Cavallini, Dott. Oreglia, Dott. Paoletti Lettura ed approvazione verbale precedente: il verbale della seduta precedente viene approvato all’unanimità. Comunicazioni del Presidente: 1. Il Presidente relazione i presenti sulla riunione CAO regionale tenutati a Vicenza il 05/03 u.s. nella quale si sono discussi gli aspetti organizzativi e politici del Coordinamento Veneto, riconfermandone lo statuto, ribadendo la volontà di essere presente nella FROMCeO e in merito alle prossime elezioni FNOMCeO in ambito odontoiatrico. 2. Il Presidente informa di aver ricevuto una ulteriore lettera da parte della Sig.ra QQ la quale aveva inviato all’Ordine una segnalazione. Nella nuova richiesta la Signora pretende un intervento dell’Ordine. Non essendo competenza di questa CAO esprimere pareri di merito viene deciso di scrivere nuovamente alla Signora QQ. 3. Campagna Postura Corretta: il Presidente illustra l’iniziativa e riferisce come l’antitrust abbia dato parere favorevole all’iniziativa. A seguito di questo la FNOMCeO sollecita il parere di merito del Ministero della Salute già chiesto in passato. 4. Il Presidente informa che è pervenuta una lettera anonima inviata all’Ordine ed al NAS di Padova che denuncia esercizio abusivo in uno studio del veronese. Viene deciso di inviare la lettera alla Dott.ssa Troiani dell’ULSS 20 e di interrogare i Carabinieri NAS per conoscere VERONA MEDICA quali iniziative abbiano intrapreso. 5. Il Presidente informa di una comunicazione FNOMCeO, a firma Dott. Renzo, che riporta una sentenza della Corte di Cassazione la quale sancisce che l’esercente abusivo, privo del titolo professionale, agisce sempre e comunque con dolo, anche se non procura malattia e abbia agito nella convinzione di evitare ogni danno al paziente. 6. Il Presidente informa che la FNOMCeO, con comunicazione n. 14 del 14/02/2012, ha segnalato che il decreto legge n. 5 del 09/02/2012 all’art. 45 comma 1 lett. C elimina l’obbligo di predisporre ed aggiornare il documento programmatico della sicurezza (DPS). Relazioni Istruttorie: 1. Dott. X – Dott. Y – Dott. Z - il Presidente informa di aver invitato a colloquio i Sanitari a seguito di una pubblicazione sul sito “Groupon” e di averli sensibilizzati sulla non correttezza della forma pubblicitaria effettuata. 2. Dott. W: il Presidente comunica di aver ricevuto una segnalazione nei confronti del Sanitario da parte della mamma di una piccola paziente. Viene deciso di convocare il sanitario per chiarimenti. 3. Dott. J: il Presidente ripercorre il caso relativa al Sanitario e comunica di aver saputo del sopralluogo avvenuto da parte del NAS e del successivo sopralluogo dell’USS 22. Comunica di aver inviato una richiesta alla Dott.ssa Carla Foglietta dell’ULSS 22 per conoscere l’esito del controllo effettuato. 4. Dott. H: il Presidente relaziona i presenti sull’esito del colloquio avuto con il Sanitario a seguito dei segnalazione da parte dell’Ordine di Roma. Nel corso del colloquio il Dott. H produce copia della sentenza che verrà discussa il 17 set- tembre p.v. Viene deciso, per ora, di non procedere nei confronti del Sanitario in attesa di conoscere l’esito della sentenza stessa. 5. Dott. H: il Presidente informa i presente che è pervenuta una segnalazione da parte dell’ULSS 22 denunciante il fatto che, nonostante il Dott. H sia sospeso dall’esercizio della professione odontoiatrica sino al 19/05/2012 a seguito di procedimento disciplinare, lo stesso abbia compilato ed emesso ricette di prescrizioni odontoiatriche. Viene deciso di invitare nuovamente a colloquio il Dott. H. 6. Dott. K: il Presidente ripercorre il caso relativo al Sanitario e relaziona i presenti sull’invito a colloquio avvenuto. Dopo ampia discussione viene deciso di non dar luogo a procedere. 7. Dott. ß: il Presidente ripercorre il caso relativo al Sanitario e riferisce che lo stesso non si è mai presentato agli inviti a colloquio inviati. La moglie del Dott. ß ha comunicato che il Sanitario è fuori dallo Stato italiano. Viene deciso di proseguire il procedimento disciplinare aperto a suo carico anche in sua assenza. RICORDATE...! È fatto obbligo a tutti gli Iscritti: a) denunciare all’Ordine ogni esercizio abusivo della Professione Medica ed ogni fatto che leda il prestigio professionale; b) informare la Segreteria di ogni eventuale cam biamento di qualifica, di residenza e del con seguimento di specialità o docenze, esibendo il relativo attestato in competente bollo. Prestanomismo Si riporta per ulteriori reminescenza, l’Art. 8 della legge n. 1792, che così recita: 1) Gli esercenti le professioni sanitarie che presta no comunque il proprio nome, ovvero la propria attività, allo scopo di permettere o di agevolare l’esercizio abusivo delle professioni medesime sono puniti con l’interdizione della professione per un periodo non inferiore ad un anno; 2) Gli Ordini e i Collegi Professionali, ove costituiti, hanno facoltà di promuovere ispezioni, presso gli studi professionali, al fine di vigilare sul rispet to dei doveri inerenti alle rispettive professioni. 9 ALBO ODONTOIATRI VERBALE DELLA COMMISSIONE ODONTOIATRI DEL 10 APRILE 2012 Presenti: Dott.ssa Boscagin, Dott. Bovolin, Dott. Cavallini, Dott. Oreglia, Dott. Paoletti Lettura ed approvazione verbale precedente: il verbale della seduta precedente viene approvato con una modifica al punto 5. Comunicazioni del Presidente: 1. Il Presidente informa i presenti di aver ricevuto una lettera a firma del Presidente della CAO di Brescia riguardante le elezioni FNOMCeO recentemente svoltesi, spiegandone brevemente il contenuto. Informa di aver inviato una lettera di risposta ove viene espressa la condivisione dei pensieri esposti. 2. Il Presidente informa di aver ricevuto una lamentela da parte di un paziente del Dott.९ il quale lamenta di non aver ricevuto la fattura a fronte della prestazione pagata. Comunica di aver scritto al Collega esortandolo a provvedere al rilascio della fattura. 3. Il Presidente informa che il movimento per i diritti del malato ha segnalato all’Ordine che presso il centro Dentale XX di …… Srl sono state rifiutate le cure a due pazienti sieropositivi. Nel verbale di denuncia redatto dai Carabinieri la struttura dichiarava di non essere in grado di poter assicurare cure adeguate ai pazienti successivi . Considerato che il Direttore Sanitario , Dott. Y, è iscritto all’Ordine di Trieste, verrà inviato il fascicolo all’ordine competente. Il Presidente si riserva comunque l’opportunità di convocare il Collega per un primo colloquio, essendo avvenuti i fatti nella provincia di Verona. 4. Progetto tavolo di lavoro applicazione legge 22/2002: il Presidente informa i presenti di aver ricevuto una segnalazione telefonica da parte di una Collega la quale ha avuto un controllo da parte di ispettori ULSS 22. Nel corso del sopralluogo è stata contestata alla Collega la mancanza dell’imbustamento delle frese. Il Presidente riterrebbe utile approfondire que- 10 sto e altri argomenti riguardanti la legge 22/2002. Una volta messi in nota una serie di fragilità venutesi a evidenziare, appare di utilità organizzare un tavolo di lavoro con le rappresentanze ULSS della provincia, sindacati e altri, per poi condividerne i risultati a livello regionale. Il Presidente propone di evidenziare fra i componenti CAO un responsabile del progetto; il Dott. Bovolin da la propria disponibilità. La CAO approva. La CAO valuta l’opportunità di proseguire i rapporti con le istituzioni intese come Carabinieri, NAS, Vescovo, Sindaco, Guardia di Finanza, Direttori Generali Azienda e ULSS provinciali e decide di intraprendere questo percorso con il Presidente Albo Medici Dott. Roberto Mora. Relazioni istruttorie: 1. Dott. Ö: convocato per iniziativa Groupon. Il Presidente espone il caso e da lettura del verbale di audizione. 2. Dott.ssa Ø: convocata per iniziativa Groupon. Il Presidente da lettura del verbale di audizione. 3. Dott. ƒ: il Presidente relazione i presenti sull’invito a colloquio avuto con il Sanitario che è stato convocato per una segnalazione da parte dell’ ULSS 22 e da lettura del verbale di audizione. Viene deciso di comunicare alla Dott.ssa Foglietta l’esito del colloquio segnalando che il Collega ha provveduto ad uniformarsi a quanto previsto. La CAO decide di aspettare conferma ufficiale da parte della Dott.ssa Foglietta. 4. Dott. Æ: il Presidente informa di aver invitato a colloquio il Sanitario a seguito di segnalazione ULSS 22. Nel corso del colloquio il Sanitario comunica di aver provveduto a mettere a norma lo studio dopo il sopralluogo degli ispettori sanitari. In una seconda verifica lo studio è stato trovato a norma. Viene fatto notare al Sanitario che la targa esposta fuori dello studio non è conforme a quanto previsto dalla legge. Il Sanitario promette di modificare la targa esposta. Viene deciso di effettuare un’analisi dettagliata della segnalazione relativa al Sanitario e di attendere l’adeguamento della targa murale. 5. Dott. Ï: il Presidente ripercorre il caso relativo al Sanitario e comunica di aver ricevuto dall’ULSS 22 copia del verbale di verifica dei locali. Da tale relazione si evince che lo studio ha ottemperato a quanto richiesto degli ispettori ULSS. Dopo ampia discussione viene deciso di aprire procedimento disciplinare a carico del Dott. Ï per ipotesi di favoreggiamento dell’esercizio abusivo della professione odontoiatrica. 6. Dott. Þ: il Presidente ripercorre il caso relativo al Sanitario. Viene deciso di aprire procedimento disciplinare a carico del Dott. Þ per ipotesi di favoreggiamento dell’esercizio abusivo della professione odontoiatrica. Procedimenti disciplinari: 1. Dott. Û: il Presidente riferisce ai presenti che il Dott. Û, sospeso dall’esercizio della professione per mesi 3 (tre), ha comunicato all’Ordine di aver presentato ricorso in Commissione Centrale omettendo però di presentarla contestualmente all’Ordine di appartenenza. Il Dott. Û ha chiesto una sospensione della sanzione in attesa dell’esito del ricorso presentato. La CAO decide, nonostante il ricorso non sia ricevibile, di attendere comunque la decisione della Commissione Centrale. La Dott.ssa Boscagin informa i presenti della prossima riunione della Commissione Giovani Medici proponendo alcune iniziative per venire in aiuto dei neo iscritti. Informa inoltre i presenti sulle novità relative al sito web del’Ordine. Il Dott. Cavallini relaziona i presenti sulle ultime novità del settore previdenziale ENPAM. j VERONA MEDICA ALBOODONTOIATRI Direttiva 2011/84/UE del Consiglio dell’Unione Europea del 20 settembre 2011 relativa ai prodotti cosmetici Nota Ministero della Salute - Realizzazione di elementi dentari da parte dell’odontoiatra con apparecchiatura che utilizza la tecnica CAD-CAM. Cari Colleghi, ritengo di far cosa utile trasmettendosi copia della direttiva 2011/84/UE del Consiglio dell’Unione Europea del 20 settembre 2011 relativa ai prodotti cosmetici. Questa direttiva è particolarmente importante per quanto riguarda l’uso del perossido di idrogeno e altri composti o miscele che liberano perossido di idrogeno, fra cui perossido di carbammide e perossido di zinco. Più in particolare, per i prodotti con concentrazione superiore al 6% di perossido di idrogeno, la commercializzazione non sarà consentita ai consumatori, mentre per ciascun ciclo di utilizzo di questi prodotti, la prima uti- lizzazione dovrebbe essere riservata ai dentisti, o avvenire sotto la loro diretta supervisione se si garantisce un livello di sicurezza equivalente. I dentisti dovrebbero in seguito consentire l’accesso a tali prodotti per il restante ciclo di utilizzo. Sono previste inoltre norme per la etichettatura dei prodotti in questione. I Paesi membro della UE dovranno adottare e pubblicare le disposizioni necessarie per conformarsi alla presente direttiva entro la fine di Ottobre 2012 (all. n. 1). È pervenuta da parte del Ministero della Salute - Dipartimento della programmazione e dell’ordinamento del servizio sanitario Nazionale Direzione Generale dei Dispositivi medici del servizio Farmaceutico e della Sicurezza delle Cure una nota relativa alla Realizzazione di elementi dentari da parte dell’odontoiatra con apparecchiature che utilizzano la tecnica CAD-CAM. Si evidenzia che “l’odontoiatra che uti- lizza elementi dentari con le tecniche CAD-CEM non è da considerarsi un fabbricante che immette in commercio dispositivi medici su misura, ma è un importante operatore professionale che fornisce una prestazione “professionale” nell’ambito della quale applica ed adatta un prodotto per la cura del proprio paziente”. Nella nota si ribadisce che l’attività dell’odontoiatra nell’utilizzo delle tecniche CAD-CAM si configura come prestazione sanitaria solo nei casi in cui il professionista realizza personalmente l’adattamento di un dispositivo di serie presso il proprio studio, impiegando le tecniche sopra indicate ad uso esclusivo dello studio professionale medesimo. Comunque per maggior dettaglio vi allego la nota pervenutaci (all. n. 2) vi chiedo la massima diffusione come richiestoci dal Ministero stesso. GIUSEPPE RENZO COmUNICARE IL QUESITO OD IL SOSpETTO DIAgNOSTICO È INDICE DI CORRETTEZZA DEONTOLOgICA E DI bUONA pRATICA CLINICA Alcuni Direttori Sanitari e Responsabili di Distretto ci hanno in varie occasioni comunicato che è ancora abbastanza diffusa la pessima abitudine di richiedere visite specialistiche ed accertamenti diagnostici senza comunicare il quesito, o, meglio il sospetto diagnostico. Tale comportamento può essere ammissibile in alcune situazioni particolari ma nella generalità dei casi è contrario alla buona pratica clinica ed al Codice Deontologico (artt. 59, 62) e può in alcune situazioni critiche configurare un reato ai sensi dell’art. 328 del Codice Penale. È altrettanto indice di correttezza deontologica e soprattutto di buona pratica clinica per TUTTI riportare sulle richieste di accertamenti • data di emissione del documento in cui viene indicata la richiesta • timbro personale del medico proponente • firma (se possibile LEGGIBILE) del medico proponente • infine ma non per ultimo: indicazione del motivo e/o del sospetto clinico alla base della richiesta di accertamenti VERONA MEDICA 11 LETTERE AL DIRETTORE Ci salveranno l’economia? Caro Direttore, è vero, lo sappiamo tutti, il nostro parere su questa indecente vicenda politico-accademica dei “tagli salariali” ai “nostri” specializzandi e dottorandi non conta niente. Per chi avesse dei dubbi. basterà tornare con la memoria alle rarissime, ma eloquenti occasioni in cui l’attuale ed i da poco passati “governi” si sono occupati dei problemi per noi più urgenti e cogenti - costi dello studio, finanziamenti della ricerca, povertà degli organici, concorsi - gomorra etc. -senza interpellare le parti in causa. Stavolta però, si era passato ogni confine di decenza. L’annuncio del sottosegretario che per recuperare qualche decina di milioni di euro si tagliavano salari accademici già tra i più bassi d’Europa- borderline con la Estonia ed il Portogallo nel censimento 2010- recuperando così una cifra molto inferiore a quella della prossima rata di luglio del finanziamento dei partiti, sapeva di miseria e di vergogna. I giovani specializzandi dovevano fornire al governo poco più di quanto il” Trota”o Lusi da soli avevano sottratto. Mi rifiuto di credere che per elaborare simile luminoso concetto economico fosse necessario avere come premier uno scienziato dell’economia, Direttore della Bocconi, contornato da alcuni dei maggiori esperti monetari Italiani. I giovani ricercatori hanno ritenuto che, pur con tutto il rispetto per le difficoltà del nostro Paese, fosse difficile accettare la proposta governativa di ridurre i loro salari dagli attuali 1,5001,600 euro netti al mese; a circa milleduecento, pagando naturalmente anche gli arretrati. Va ricordato che il maggiore industriale italiano dichiara uno stipendio di 2,5 milioni di euro (lordi) al mese, e - come egli stesso ammette- non paga tasse avendo residenza in uno dei piccoli comuni svizzeri immuni da fiscalità per un decreto cantonale di 4 secoli orsono. E nessuno ha trovato niente da ridire. Si sono ribellati, dunque, ed hanno giustamente vinto. Adesso vengono ovviamente penalizzati per avere perso ben un giorno di lavoro. Niente da stupirsi in un Paese che annovera tra le sue leggi sul pubblico impiego anche le omeriche “norme antiassenteismo” di Brunetta, tornelli inclusi. Ma direi che dovremmo tutti esprimere il nostro grazie ai colleghi più giovani, che con le loro manifestazioni hanno almeno ridimensionato la figura cretina che il nostro Paese stava facendo davanti all’Europa (si vedano l’”Economist’’ o “Le Monde” di questi giorni). Pochi e freddi i ringraziamenti dai mass media, di solito veloci e scattanti se si tratta di enfatizzare - come direbbe Ennio Flaiano - un cazzeggio. Invece sarebbe bene che chi ha coraggio e fa le cose giuste esponendosi di persona, non restasse sempre e solo affidato alla indifferenza generale, ai mugugni e ad un po’ di umorismo da caserma. Verona, 18 Aprile 2012 Massimo Gerosa dei Dott. A. e V. Corato S.n.c. ARTICOLI SANITARI PER FARMACIE ED OSPEDALI REAGENTI - APPARECCHI E VETRERIA CHIMICA MEDICAZIONE ASETTICA ED ANTISETTICA 37122 VERONA - Corso Porta Nuova, 131/a - Tel. 045/8007384 - 8002836 Fax 045/8006737 12 VERONA MEDICA LETTERE AL DIRETTORE Ad ogni donna il suo parto Accoglienza e qualità dell’assistenza ostetrica nei punti nascita di Verona e provincia Perché un opuscolo? Lo scopo principale di questo opuscolo è fornire alla donna in gravidanza e al futuro padre informazioni utili per la scelta del luogo del parto e per riflettere sul tipo di assistenza desiderata. Altri obbiettivi importanti, sono: contribuire alla trasparenza dei dati relativi all’assistenza, facilitare la comunicazione tra i professionisti della nascita e le Donne, favorire la collaborazione tra i Punti Nascita, diffondere e generalizzare le buone pratiche ostetriche. L’Italia è prima in Europa e terza nel mondo per percentuale di tagli cesarei sul totale delle nascite (quasi il 40%). La percentuale più bassa in Europa appartiene all’Olanda, ed è del 13,5%: in altre parole, in Italia solo 6 donne su 10 partoriscono per via vaginale, mentre in Olanda lo fanno quasi 9 su 10, con pari sicurezza per il neonato. Questi dati ci costringono a prendere atto di una realtà molto pesante: moltissime donne italiane (almeno 2 ogni 10) vengono private della possibilità di partorire per la via normale senza un valido motivo. Molti studi attendibili hanno dimostrato che gli interventi non necessari e l’uso eccessivo e inappropriato della tecnologia non migliorano, ma al contrario peggiorano la qualità dell’assistenza ostetrica e provocano più danni di quanti non ne prevengano. Con questo nostro lavoro vorremmo contribuire a modificare, nel nostro territorio, l’attuale tendenza all’industrializzazione della nascita e alla sua eccessiva medicalizzazione. Siamo convinti che il più potente fattore di cambiamento dell’assistenza alla nascita è la libertà di scelta della donna ben informata e consapevole dei suoi bisogni e delle sue preferenze. Abbiamo quindi ritenuto necessario prima di tutto fotografare senza filtri la realtà del nostro territorio. Confidiamo che le informazioni contenute nell’opuscolo favoriscano il confronto e l’incontro tra i bisogni della donna (e della coppia) e le opportunità offerte dai Servizi, e aiutino le donne a progettare il proprio Piano della nascita. Quest’ultimo è uno strumento di comunicazione tra donna/coppia e Punto Nascita, che elenca preferenze e scelte riguardo ai vari aspetti dell’assistenza durante il travaglio, il parto e nei primi giorni dopo la nascita: a pag. 29 dell’opuscolo ne viene presentata una traccia che pensiamo possa servire da ispirazione. In altre parole, i dati contenuti nell’opuscolo possono informare sul tipo di assistenza fornito da ciascun Punto Nascita, e il Piano della nascita può essere utile alla donna per focalizzare e presentare al meglio le proprie esigenze, ma sia i Punti Nascita della Provincia di Verona OSPEDALE INDIRIZZO TELEFONO RESPONSABILE Policlinico “GB Rossi” Borgo Roma Piazzale L. Scuro n. 10 37134 Verona 045 8124407-08 Prof. M. Franchi Civile Maggiore Borgo Trento Piazzale Stefani n. 1 37126 Verona 045 8122720 Dott. V. Travagliati “G. Fracastoro” San Bonifacio Via Circonvallazione n. 1 37047 S.Bonifacio (Vr) 045 6138689 Dott. C. Romagnolo “Sacro Cuore” Negrar Via Sempreboni n.5 37024 Negrar (Vr) 045 6013358 Dott. S. Burati “Orlandi” Bussolengo Via C.A. dalla Chiesa 37012 Bussolengo (Vr) 045 6712775 045 6712540 Dott. F. Barbieri Casa di Cura Pederzoli Peschiera Via Monte Baldo n. 24 37019 Peschiera del Garda (Vr) 045 6449216 Dott. R. Zaccoletti “Mater Salutis” Legnago Via Gianella n. 1 37045 Legnago 0442 622224 Dott. P. Catapano VERONA MEDICA 13 LETTERE AL DIRETTORE dati che il Piano della Nascita intendono facilitare e non sostituire l’incontro di persona e il dialogo diretto con gli operatori. I dati contenuti nell’opuscolo (relativi al 2010) sono stati raccolti grazie alla attiva e generosa collaborazione dei Responsabili e dei Colleghi degli otto Punti Nascita della Provincia di Verona, che hanno compilato il dettagliato questionario elaborato, durante l’inverno 2010-2011, da un gruppo di medici, ostetriche e psicologhe appartenenti alle due Associazioni: AIED Verona - Consultorio Familiare e MELOGRANO Verona - Centro Informazione Maternità e Nascita. I dati sono stati confermati e approvati dai Responsabili dei Punti Nascita, ai quali le bozze dell’opuscolo sono state sottoposte. Ringraziamo Vittorio Di Dio, Assessore alle Pari Opportunità del Co- 14 mune di Verona, il Prof. Massimo Franchi, Direttore della Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Università di Verona e la Dr.ssa Franca Consorte, Presidente della Consulta delle Associazioni Femminili del Comune di Verona per la fiducia e il sostegno che da subito hanno assicurato a questa iniziativa. L’opuscolo è consultabile e scaricabile gratuitamente ai siti web delle due Associazioni (vedi sotto), i cui indirizzi email sono a disposizione degli operatori e del pubblico per segnalare errori, incongruenze o cambiamenti delle informazioni e dei dati riportati nell’opuscolo. Ciò permetterà di aggiornare le future edizioni e migliorarne la qualità. Il gruppo di lavoro AIED – MELOGRA NO “Accoglienza e Qualità dell’As sistenza Ostetrica” (in ordine alfabeti- co): Valeria Boschi, Silvana Cappellaro, Francesco Cardini, Maria Geneth, Nicoletta Fusaro, Isabella Sciarretta, Francesca Sinigaglia, Santina Ugolini, Silvia Zoppei AIED Verona – Consultorio Familiare Via Tito Speri, 7 – 37121 Verona Telefono/fax 045 8013043 e-mail: aiedvr@tin.it website www.aiedverona.org Il Melograno - Centro informazione maternità e nascita Verona Via del Bersagliere, 16 - 37123 Verona Telefono 349 6418745 e-mail: info@melogranovr.org website www.melogranoverona.org 1) NB: l’opuscolo contiene anche i dati relativi al Punto Nascita di Isola della Scala, che ha terminato la sua attività all’inizio del 2012. VERONA MEDICA AGGIORNAMENTO Sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto, 2012: dengue, chikungunya, West Nile Zeno Bisoffi zeno.bisoffi@sacrocuore.it, Federico Gobbi federico.gobbi@sacrocuore.it Centro per le Malattie Tropicali, Ospedale Sacro Cuore Don G. Calabria, Negrar Introduzione Dal 2008 nella nostra Regione si sono regolarmente registrati casi di West Nile Disease, sia nella forma più grave neuro invasiva che in quella meno grave, ma più frequente anche se meno diagnosticata, di West Nile Fever (Rossini 2008, Barzon 2009, Rizzo 2009, Gobbi 2012). Precedentemente, in Emilia Romagna, l’epidemia autoctona di chikungunya del 2007 (Rezza 2007) aveva evidenziato il ruolo della “zanzara tigre” (Aedes albopictus) nella trasmissione di questo virus e potenzialmente anche di quello della dengue. casi di nuova infezione in chi aveva già contratto la dengue vanno incontro alla dengue complicata: emorragie, edema polmonare (da fuoriuscita di plasma per aumentata permeabilità vascolare), shock. Chikungunya Distribuzione geografica simile a quella della dengue, con l’eccezione dell’America latina in cui non si sono descritti casi a tutt’oggi (giugno 2012). In seguito a una mutazione genetica Figura 1. Mappe epidemiologiche dell’O.M.S. per dengue e chikungunya Cenni sulle tre malattie Dengue È una malattia febbrile acuta trasmessa da zanzara del genere Aedes, cui appartengono, tra le altre, Aedes aegypti (vettore della febbre gialla, ancora non presente in Italia) e Aedes albopictus, appunto la “zanzara tigre”. Causata da un Flavivirus, la sua diffusione geografica è abbastanza ubiquitaria nei climi caldi (Fig.1a). Febbre dengue. Breve incubazione (3-5 gg. in media). Sintomi simili a sindrome influenzale: febbre elevata, dolori articolari, spesso mialgie, dolori ossei (in molte lingue viene definita come “febbre spacca ossa”), cefalea, dolore orbitale, fotofobia. Spesso è accompagnata da un’eruzione cutanea a prevalente carattere eritematoso. Dengue complicata. Fino al 10% dei VERONA MEDICA 15 AGGIORNAMENTO Figura 2. Mappe epidemiologiche dell’O.M.S. per dengue e chikungunya *Fax della scheda al SISP e a IZSV-Legnaro. puntiforme (Tsetsarkin 2007) di questo Alphavirus, Aedes albopictus (la zanzara tigre) ne è diventato il vettore più efficiente. Dopo l’epidemia del 2007 in Italia non si sono osservati nuovi casi autoctoni. Quadro clinico molto simile a quello della dengue: breve incubazione, febbre alta, dolori articolari. Complicazioni gravi riguardano soprattutto, ma non solo, in persone in età più avanzata e con co-morbidità, però in 15% dei casi hanno colpito persone senza fattori di rischio noti. Spesso causa un’artropatia cronica (Volpe 2006, 2008). Malattia di West Nile Questo Flavivirus ha svariate specie di uccelli migratori come ospiti definitivi, e la sua diffusione nel mondo è legata quindi alle loro migrazioni e non a quelle umane. Culex pipiens (la zanzara più comune) può trasmettere il virus a mammiferi (più frequentemente i cavalli) e all’uomo. Su 150 16 casi di infezione, si stimano circa 20 casi di West Nile Fever (WNF) e uno o due casi di West Nile Neuroinvasive Disease (WNND). Questi ultimi, che riguardano in grande maggioranza soggetti anziani, hanno elevata mortalità e lasciano spesso sequele neurologiche nei sopravvissuti. Per nessuna delle tre malattie esiste un trattamento specifico, e il controllo si basa sulla lotta ai vettori. LA SORVEGLIANZA DELLE FEBBRI ESTIVE Obiettivi 1. Identificare precocemente i casi di chikungunya e dengue “importati” nel territorio veneto da viaggiatori ad aree endemiche, compresi i cittadini stranieri di prima immigrazione o “VFR” (viaggiatori temporanei nel paese d’origine). 2. Identificare precocemente i casi di febbre di West Nile a trasmissione da vettori autoctoni nel territorio veneto. Linee operative I casi febbrili “di importazione” dovrebbero essere riferiti prima possibile a un centro specialistico (U.O. di malattie infettive): questo, prima di tutto, per non ritardare una possibile diagnosi di malaria, i cui casi mortali sono quasi sempre imputabili al ritardo (anche di pochi giorni) della presa in carico. Esclusa la malaria, i casi che rispondono alla definizione di “caso possibile” verranno sottoposti a test rapidi per dengue e chikungunya, e i campioni positivi saranno inviati al Laboratorio regionale di riferimento (U.O.C. di Microbiologia e Virologia, Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova) per conferma. Per i casi possibili (autoctoni) di febbre di West Nile non sono disponibili test rapidi. I test ELISA di primo livello vengono effettuati nei laboratori di microbiologia di: Padova, Verona, Treviso, Rovigo, Venezia-Mestre, Santorso. I campioni positivi vanno inviati al Laboratorio regionale. I dettagli del protocollo operativo 2012 sono descritti di seguito. 1) Unità Pronto Soccorso, medici di medicina generale (MMG): Casi febbrili di importazione Soggetti febbrili (con T° ascellare ≥ 38 °C), di qualsiasi età, con storia di viaggio in paese tropicale, che rispondano alla definizione di caso sospetto importato di dengue o chikungunya (v. sotto): i pazienti dovranno essere riferiti all’unità operativa di malattie tropicali /infettive della propria zona per concordare una visita entro le 24 ore. Definizioni di caso febbrile “importato” (dengue, chikungunya) a) Caso possibile di dengue e/o chikungunya: paziente con: Febbre (≥38 °C) di recente insorgenza (≤ 7 giorni); Recente (≤ 15 gg.) rientro da area potenzialmente endemica di dengue e/o chikungunya (Fig.1)1; Assenza di diagnosi “ovvia” (es. infezione vie urinarie, infezione vie respiratorie, faringotonsillite); Assenza di leucocitosi (GB totali < 10000/µl). b) Caso probabile (di dengue e/o chikungunya): test rapido positivo. c) Caso confermato (di dengue e/o chikungunya): caso confermato dal laboratorio di riferimento. VERONA MEDICA AGGIORNAMENTO Casi febbrili senza storia recente di viaggi in paesi endemici Soggetti febbrili (con T° ascellare ≥ 38 °C), senza storia di viaggio recente, di età ≥ 15 anni2 che si presentano al medico curante o al PS degli ospedali sentinella con T° ascellare ≥ 38 °C e rispondono alla definizione di caso sospetto autoctono (v. sotto): riferimento per visita entro le 24 ore all’unità operativa di malattie tropicali/ infettive di riferimento per la propria zona. In alcuni casi, come ad es. in Provincia di Treviso, i MMG e medici di PS avranno l’opzione alternativa di inviare il paziente (o il prelievo) direttamente a un centro prelievi periferico che a sua volta li canalizzerà alla microbiologia per esecuzione del test ELISA. Definizioni di caso autoctono a) Caso possibile autoctono di febbre di West Nile: Febbre (≥38 °C) di recente insorgenza (≤ 7 giorni); Assenza di meningoencefalite (NB in presenza di meningoencefalite a liquor limpido andrà immediatamente attivato il protocollo “Sorveglianza rapida dei casi umani di sindrome neurologica da West Nile”, n. 406733, all. 3 del 22/7/2009); Assenza di diagnosi “ovvia”(es. infezione vie urinarie, infezione vie respiratorie, faringotonsillite); Assenza di leucocitosi (GB totali < 10000/µl). b) Caso confermato autoctono di febbre di West Nile: caso confermato dal laboratorio di riferimento. 2) Centri di riferimento (unità operative di malattie infettive / tropicali) Casi febbrili di importazione (Dengue, Chikungunya) Vedi schema di flusso in Fig. 2. L’unità operativa dovrà procedere al normale work up diagnostico per le febbri di importazione (compresa la ricerca tempestiva della malaria e di altre patologie gravi, qualora vi siano i presupposti epidemiologici) e, nei casi che rispondano alla definizione di caso possibile, alle procedure diagnostiche di primo livello e all’invio al laboratorio di riferimento dei campioni risultati positivi. Segnalazione di caso. Il caso probabile va segnalato immediatamente (per telefono e per fax o e-mail) al SISP dell’ULSS competente territorialmente. VERONA MEDICA Figura 3. Anno 2012. Diagramma di flusso dei possibili casi di WNF (pz con età > 15 anni) * Copia della scheda al SISP entro le 24 ore. SISP attiva inchiesta epidemiologica e si coordina con medico richiedente per compilazione scheda di notifica. Il medico reperibile del SISP che riceve la segnalazione la girerà in tempo reale per fax al Dipartimento di Prevenzione e all’IZSV di Legnaro che, in base al monitoraggio della situazione entomologica, segnalerà la necessità o meno di attivare le misure di controllo vettoriale. Il caso confermato viene notificato dal Laboratorio di riferimento (PD) entro le 12 ore dal completamento del test (per telefono, fax o e-mail) al SISP dell’ULSS competente territorialmente su scheda ministeriale. Casi febbrili autoctoni Vedi schema di flusso riportato nella figura 3. Nel caso di un elevato sospetto clinico per dengue o chikungunya si potrà procedere all’iter diagnostico anche per queste ultime, pur in assenza di storia di viaggio. Segnalazione di caso autoctono. Il caso confermato viene notificato dal Laboratorio di riferimento (PD) entro le 12 ore dal completamento del test (per telefono, fax o e-mail) al SISP dell’ULSS competente territorialmente. Risultati della fase 2010-2011 I risultati della fase pilota sono riportati nella tabella (da Gobbi 2012) (vedi pagina seguente). Dalla tabella emergono alcuni dati interessanti sia per quanto riguarda le febbri di importazione, sia per quelle autoctone. Nel 2011 sono stati diagnosticati molti più casi di dengue nel periodo dell’anno non coperto dalla sorveglianza che durante il periodo estivo. È dunque opportuno registrare tutti i casi di dengue e chikungunya (di questa, il CMT di Negrar ha già segnalato 3 casi nel 2012) durante tutto l’anno, benchè durante la stagione fredda non ci sia per il momento pericolo di trasmissione autoctona. Un altro dato importante è che negli anni della sorveglianza sono stati registrati alcuni casi di WNF, che non venivano considerati negli 17 AGGIORNAMENTO Risultati della fase 2010-2011 Riferimenti bibliografici 2008 2009 2010 2011 – 2 4 14/79 (17,7%) 2/29 (6,9%) + 8 prima del 15/6 – DENGUE CHIK 1 0 1/79 (1,2%) 0/29 WNF 1 retr. 0 4/38 (11%) 3/51 (5,9%) 5 (4 retr.) 6 (1 fatale) 3/57 (5%) 10 (1 fatale) WNND – – – anni precedenti, e che, se riusciremo a mantenere attivo il sistema, ci consentiranno di avere un’idea più chiara della reale distribuzione della virosi (che ormai è diventata un problema nazionale, basti pensare che in Sardegna nel 2011 ci sono stati 2 casi mortali sul totale di 3 casi segnalati). Conclusioni In una società globalizzata, anche malattie che si credevano tipicamente o esclusivamente “esotiche” possono interessare i paesi a clima temperato (vedi recenti casi di dengue autoctona in Francia e soprattutto Croazia (La Ruche 2010, Gjenero-Margan 2011), dove nel 2010 si è verificata una vera e propria epidemia locale sostenuta dalla stessa zanzara tigre. Questo rischio non deve essere enfatizzato, ma nemmeno ci deve cogliere impreparati. Il contributo della medicina di primo livello (medici di famiglia e pediatri di libera scelta) e dei medici di pronto soccorso è insostituibile se desideriamo che il sistema sia sufficientemente sensibile. Dobbiamo però anche ammettere con onestà di non essere finora riusciti a realizzare un programma formativo-informativo sufficiente per questi colleghi, e a nome del progetto regionale, mentre ci ripromettiamo di organizzare entro la fine dell’anno almeno un evento locale di feed-back informativo, ci dichiariamo fin d’ora disponibili a fornire qualsiasi informazione supplementare ai colleghi interessati, e a intervenire a eventuali riunioni programmate, se richiesto. – – – – NOTE 1) Nota bene: molte delle aree indicate sono anche a rischio malarico, la febbre può essere l’unico sintomo di una malaria! 2) Si propone in una prima fase di limitare il protocollo agli adulti per la maggior frequenza di febbri aspecifiche – esantematiche nei bambini, oltre alla minor frequenza e gravità di WNV negli stessi – – – I MESSAGGI CHIAVE • ogni paziente con febbre e proveniente da un paese tropicale dovrebbe essere riferito entro 24 ore al più vicino Centro di Malattie Infettive e Tropicali. • dal 15/06 al 30/11, in caso di paziente con test rapidi positivi per dengue o chikungunya, pronta notifica al fine di attivare il servizio di bonifica della zanzara tigre, se necessario. – – – • considerare nella stagione estiva la possibilità di febbre di West Nile nei casi di febbre recentemente insorta senza cause identificate. – • fondamentale importanza del lavoro di rete tra: medici di famiglia e di PS, infettivologi, microbiologi, igienisti, veterinari ed entomologi. – 18 Barzon L, Squarzon L, Cattai M, Franchin E, Pagni S, Cusinato R, Palu G.West Nile virus infection in Veneto region, Italy, 2008-2009. Euro Surveill. 2009 6;14. Beltrame A, Angheben A, Bisoffi Z, Monteiro G, Marocco S, Calleri G, Lipani F, Gobbi F, Canta F, Castelli F, Gulletta M, Bigoni S, Del Punta V, Iacovazzi T, Romi R, Nicoletti L, Ciufolini MG, Rorato G, Negri C, Viale P.Imported Chikungunya Infection, Italy. Emerg Infect Dis. 2007 Aug; 13(8):1264-66 Dussart P, Petit L, Labeau B, Bremand L, Leduc A, Moua D, Matheus S, Baril L.Evaluation of two new commercial tests for the diagnosis of acute dengue virus infection using NS1 antigen detection in human serum.PLoS Negl Trop Dis. 2008 Aug 20;2(8):e280. Gjenero-Margan I, Aleraj B, Krajcar D, Lesnikar V, Klobučar A, Pem-Novosel I, Kurečić-Filipović S, Komparak S, Martić R, Duričić S, Betica-Radić L, Okmadžić J, Vilibić-Čavlek T, Babić-Erceg A, Turković B, AvsićŽupanc T, Radić I, Ljubić M, Sarac K, Benić N, MlinarićGalinović G. Autochthonous dengue fever in Croatia, August-September 2010. Euro Surveill. 2011 Mar 3;16. Gobbi F, Napoletano G, Piovesan C, Russo F, Angheben A, Rossanese A, Cattelan AM, Gallo L, Valsecchi M, Piazza A, Venturi G, Bisoffi Z. Where is West Nile fever? Lessons learnt from recent human cases in northern Italy. Euro Surveill. 2009 Mar 12;14 Gobbi F, Barzon L, Capelli G, Angheben A, Pacenti M, Napoletano G, Piovesan C, Montarsi F, Martini S, Rigoli R, Cattelan AM, Rinaldi R, Conforto M, Russo F, Palù G, Bisoffi Z; the Veneto Summer Fever Study Group. Surveillance for West Nile, Dengue, and Chikungunya Virus Infections, Veneto Region, Italy, 2010. Emerg Infect Dis. 2012 Apr;18(4):671-673. La Ruche G, Souarès Y, Armengaud A, PelouxPetiot F, Delaunay P, Desprès P, Lenglet A, Jourdain F, Leparc-Goffart I, Charlet F, Ollier L, Mantey K, Mollet T, Fournier JP, Torrents R, Leitmeyer K, Hilairet P, Zeller H, Van Bortel W, Dejour-Salamanca D, Grandadam M, Gastellu-Etchegorry M. First two autochthonous dengue virus infections in metropolitan France, September 2010. Euro Surveill. 2010 Sep 30;15. Mistretta M, Bonafini S, Angheben A, Gobbo M, Tais S, Bisoffi Z. Assessment of a Rapid Diagnostic Test for Chikungunya. Trop Med Int Health 2009; 14 (Suppl 2), 227. Moro ML, Gagliotti C, Silvi G, Angelini R, Sambri V, Rezza G, Massimiliani E, Mattivi A, Grilli E, Finarelli AC, Spataro N, Pierro AM, Seyler T, Macini P. Chikungunya Virus in North-Eastern Italy: A Seroprevalence Survey. Am J Trop Med Hyg. 2010;82:508511. Rezza G. Chikungunya and West Nile virus outbreaks: what is happening in north-eastern Italy? Eur J Public Health. 2009;19:236-7. Rezza G, Nicoletti L, Angelini R, Romi R, Finarelli AC, Panning M, Cordioli P, Fortuna C, Boros S, Magurano F, Silvi G, Angelini P, Dottori M, Ciufolini MG, Majori GC, Cassone A; CHIKV study group. Infection with chikungunya virus in Italy: an outbreak in a temperate region. Lancet. 2007;370:1840-6. Rizzo C, Vescio F, Declich S, Finarelli AC, Macini P, Mattivi A, Rossini G, Piovesan C, Barzon L, Palù G, Gobbi F, Macchi L, Pavan A, Magurano F, Ciufolini MG, Nicoletti L, Salmaso S, Rezza G. West Nile virus transmission with human cases in Italy, August - September 2009. Euro Surveill. 2009 Oct 8;14. Rossini G, Cavrini F, Pierro A, Macini P, Finarelli A, Po C, Peroni G, Di Caro A, Capobianchi M, Nicoletti L, Landini M, Sambri V. First human case of West Nile virus neuroinvasive infection in Italy, September 2008 - case report. Euro Surveill. 2008 Oct 9;13(41). Tsetsarkin KA, Vanlandingham DL, McGee CE, Higgs S (2007) A Single Mutation in Chikungunya Virus Affects Vector Specificity and Epidemic Potential. PLoS Pathog 3(12): e201. doi:10.1371/journal. ppat.0030201 Volpe A, Caramaschi P, Angheben A, Marchetta A, Monteiro G, Bambara LM, Bisoffi Z. Chikungunya outbreak--remember the arthropathy.Rheumatology (Oxford). 2006 Nov;45(11):1449-50. Volpe A, Angheben A, Marchetta A, Caramaschi P, Biasi D, Carletto A, Marocco S, Monteiro G, Bambara LM, Arcaro G, Bisoffi Z. Chikungunya arthritis: report of 6 cases. Reumatismo. 2008 AprJun;60(2):136-40. Watson JT, Pertel PE, Jones RC, Siston AM, Paul WS, Austin CC, Gerber SI. Clinical characteristics and functional outcomes of West Nile Fever. Ann Intern Med. 2004;141:360-5. VERONA MEDICA PROFESSIONE E LEGGE Un chiarimento interpretativo sulla pubblicità dell’informazione sanitaria Riportiamo, sul tema della pubblicità sanitaria, un interessante documento dell’Ordine di Venezia. Un definitivo chiarimento interpretativo, in merito alla questione della pubblicità dell’informazione sanitaria, arriva dalla giurisprudenza. La sentenza della Cassazione Civile n. 3717 del 9 marzo 2012 precisa chiaramente che le liberalizzazioni, introdotte in materia di pubblicità dalla lg. 248/2006, trovano applicazione non solo per i professionisti, ma anche per le strutture sanitarie gestite da società di capitali. L’art. 2 della Lg 248/2006 stabilisce che “sono abrogate le disposizioni legislative e regolamentari che prevedono con riferimento alle attività libero professionali e intellettuali: (…) b) il divieto, anche parziale, di svolgere pubblicità informativa circa i titoli e le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto, nonché il prezzo e i costi complessivi delle prestazioni secondo criteri di trasparenza e veridicità del messaggio il cui rispetto è verificato dall’ordine; (…) Le disposizioni deontologiche e pattizie e i codici di autodisciplina che contengono le prescrizioni di cui al comma 1 sono adeguate, anche con l’adozione di misure a garanzia della qualità delle prestazioni professionali, entro il 1° gennaio 2007. In caso di mancato adeguamento, a decorrere dalla medesima data le norme in contrasto con quanto previsto dal comma 1 sono in ogni caso nulle.” Il recente aggiornamento giurisprudenziale rende definitiva chiarezza sui termini di controllo preventivo e di verifica della pubblicità dell’informazione sanitaria, escludendo in ogni caso che l’Ordine possa ancora fare riferimento alla legge 175/92. In par- VERONA MEDICA ticolare stabilisce che “L’abrogazione generale contenuta nella L. n. 248 del 2006, art. 2, lett. b, nella quale è sicuramente compresa l’abrogazione delle norme in materia di pubblicità sanitaria, di cui alla L. n. 175 del 1992, prescinde dalla natura (individuale, associativa, societaria) dei soggetti rispetto ai quali rileva l’esercizio della professione sanitaria, atteso che la stessa è attuativa dei principi comunitari volti a garantire la libertà di concorrenza e il corretto funzionamento del mercato e sarebbe illegittimo, oltre che irragionevole, limitarne la portata all’esercizio della professione in forma individuale, fermo restando che, all’interno del nuovo sistema normativo, nel quale la pubblicità non è soggetta a forme di preventiva autorizzazione, gli Ordini professionali hanno il potere di verifica, al fine dell’applicazione delle sanzioni disciplinari, della trasparenza e della veridicità dei messaggio pubblicitario”. In particolare per quanto concerne le strutture sanitarie la legge 175/92 prevedeva un’autorizzazione REGIONALE rilasciata previo nulla osta dell’Ordine territorialmente competente. In tal senso l’Ordine non aveva potere autorizzatorio diretto, ma esplicava un proprio parere intermedio di congruità sul messaggio nel corso dell’iter di autorizzazione regionale. Ad oggi la regione del Veneto, non ha modificato tale percorso, anche se al momento le pratiche di pubblicità sono ferme in Regione alla luce di questa recentissima giurisprudenza che introduce un definitivo stop a qualunque forma di controllo preventivo sulla pubblicità ed elimina i criteri stringenti e ben incardinati sui contenuti e le forme del messaggio stabiliti dalla precedente normativa. La sentenza sarà oggetto di una attenta valutazione da parte dell’ufficio legale della Regione che dovrebbero portare ad un documento regionale di indirizzo su modi e forme della pubblicità. Questa questione sottende due differenti e, per loro stessa natura, contrastanti interessi. Da un lato la possibilità di pubblicizzare la prestazione offerta con metodi e contenuti sempre più estremi e concorrenziali, dall’altro la necessità di tutelare il cittadino da pubblicità ingannevoli in un ambito di sicuro interesse stante la natura le bene protetto: la salute. Il compito dell’Ordine si mantiene in una posizione di equilibrio, attento a rendere un giudizio deontologico che calibri il messaggio in termini di decoro e dignità della professione, comunque secondo criteri di veridicità e correttezza del messaggio. In effetti, questo ruolo viene richiamato anche dalla sentenza laddove pur confermando “l’abrogazione delle norme restrittive della pubblicità” affida agli Ordini professionali il “controllo della libera pubblicità, ai fini disciplinari, sotto il profilo della trasparenza e veridicità (cfr., rispetto agli avvocati, Sez. Un. 18 novembre 2010, n. 23287, in motivazione)”. La sentenza citata n. 23287 del 18.11.2010, seppur riferita all’Ordine degli Avvocati, si sofferma proprio su questo rilevante aspetto poiché specifica “diversa questione dal diritto a poter fare pubblicità informativa della propria attività professionale è quella che le modalità ed il contenuto di tale pubblicità non possono ledere la dignità e al decoro professionale, in quanto i fatti lesivi di tali valori integrano l’illecito disciplinare” il quale dispone che “sussiste la libertà di informazione da parte dell’avvocato sulla propria attività professionale, ma che tale informazione, quanto alla forma ed alle modalità deve “rispettare la dignità ed il decoro della professione” e non deve assumere i connotati della “pubblicità ingannevole, elogiativa, comparativa”. 19 PROFESSIONE E LEGGE In tal senso anche il Codice di deontologia medica contiene una serie di articoli che danno lo stesso rilievo, seguendone l’ordine si evidenziano alcuni concetti fondamentali per comprendere quelli che sono i limiti di controllo ed il tipo di valutazione posta a carico dell’Ordine. Fin dal primo articolo, infatti, emerge per il medico l’obbligo del decoro e della dignità anche al di fuori della professione e nell’art. 4 si precisa che il medico non deve soggiacere a interessi, imposizioni e suggestioni di qualsiasi natura, non ultima quella puramente commerciale. Il capo XI si occupa poi espressamente della pubblicità e informazione sanitaria che deve essere trasparente e veritiera, assecondando i principi della correttezza informativa, responsabilità e decoro professionale. “L’informazione non deve essere arbitraria e discrezionale, ma obiettiva, veritiera, corredata da dati oggettivi e controllabili e verificata dall’Ordine competente per territorio.” (art. 56) “Il medico non deve mai venir meno a principi di rigore scientifico, di onestà intellettuale e di prudenza, escludendo qualsiasi forma anche indiretta di pubblicità commerciale personale o a favore di altri.” (art. 56) Nella realtà la liberalizzazione della pubblicità ha stressato il limite, con il moltiplicarsi di pubblicità che forzano il messaggio verso forme sempre più commerciali e temerarie, anche di basso profilo. In tale contesto si rileva anche una disparità, poiché le grandi strutture sanitarie, magari in franchising, hanno possibilità molto più ampie di fare pubblicità e solitamente sono proprio quelle che si spingono all’estremo utilizzando strumenti e mezzi di informazione di natura puramente commerciale e concorrenziale che nulla hanno a che vedere con “l’informazione sanitaria”, spesso senza confrontarsi con i propri direttori sanitari. L’Ordine per poter mantenere il suo ruolo di garanzia deve essere nella condizione di contemperare i diversi interessi, ponendo limiti chiari e definiti, per questa ragione gli Ordini hanno continuato a fare verifiche su contenuti, forme e strumenti della pubblicità in maniera precisa e stringente, mettendo in evidenza i punti fragili delle richieste. Il venir meno della possibilità di un controllo preventivo della pubblicità, comunque rende meno efficiente il sistema, poiché l’Ordine non è per sua stessa natura in grado di esplicare un potere ispettivo e quindi deve affidarsi alle segnalazioni di altri. Si ritiene pertanto di evidenziare che in alcuni articoli del codice di deontologia viene richiamato l’obbligo di collaborazione degli iscritti con il proprio Ordine (art. 64, 65 e 69). In particolare l’art. 65 comma 1, prevede l’OBBLIGO di “comunicare all’Ordine territorialmente competente ogni accordo, contratto o convenzione privata diretta allo svolgimento dell’attività professionale al fine della valutazione della conformità ai principi del decoro, dignità ed indipendenza della professione”. Stimolando questo doveroso rapporto di collaborazione tra Ordine ed iscritto sarà più facile avere strumenti anche per monitorare il sistema della pubblicità. Anche il Direttore Sanitario, con l’art. 69 ha compiti precisi: il dovere di far rispettare il codice di deontologia all’interno della struttura e di vigilare sul “materiale informativo” divulgato, nell’ambito più generale di uno stringente rapporto di collaborazione con l’Ordine. L’Ordine continuerà a svolgere la propria funzione di controllo e verifica sul messaggio pubblicitario, cercando di dare sempre forza ed efficacia ai principi deontologici, indispensabili per mantenere il decoro e dignità ad una professione che non può confondere le proprie prestazioni con un prodotto commerciale ma deve essere in grado di riprodurre un modello virtuoso in grado di mettere il cittadino nella condizione di fare scelte chiare e consapevoli, tutelandone il bene salute. Il segretario C. Boscolo Il Funzionario C. Carli Norme comportamentali per i medici che effettuano sostituzioni Si ricorda che all’atto dell’affidamento/accettazione dell’incarico di sostituzione devono essere sottoscritti i seguenti punti: • Il Medico Sostituto deve garantire il pieno rispetto degli orari d’ambulatorio e può modificarli solo previo accordo col Medico Titolare, tenuto conto dei disagi dell’utenza. • Il Medico Sostituto deve garantire lo stesso periodo di reperibilità telefonica attiva che viene garantita dal Medico Titolare (in genere ore 8-10 con risposta diretta del titolare o di altra persona). • Nelle giornate di sabato e nei giorni prefestivi il Medico Sostituto deve rispettare gli impegni del Medico Titolare, deve effettuare la reperi bilità telefonica e/o l’ambulatorio qualora fosse prevista attività ambulatoriale e deve effettuare le visite richieste anche se dovesse comportare un prolungamento dell’orario oltre le ore 10 del mattino. • Il Medico Sostituto si impegna a sostituire un solo medico per volta, salvo casi particolari -dichiarati- nello stesso ambito di scelta, per garan tire agli utenti una presenza effettiva nella sede d’attività del tutto simile a quella del titolare. • Eventuali accordi tra Medico Titolare e Medico Sostituto al di fuori di questo regolamento devono comunque tenere presente che interesse principale è anche evitare disagi e servizi di scarsa qualità agli assistibili. 20 VERONA MEDICA PROFESSIONE E LEGGE Le nuove frontiere del risarcimento Il classico capoverso conclusivo, presente in tutte le relazioni medicolegali, che tanti colleghi, anche non specialisti della materia, avranno avuto modo di notare nel corso della loro attività, fa da traccia ad alcune riflessioni sull’attuale momento o “travaglio” che sta vivendo l’attività medico legale e che si ritiene utile portare a conoscenza di quanti operano in altri campi della “nobile arte medica”. MONTI E IL DANNO BIOLOGICO Cosa accomuni lo stimato professore di economia, attuale Capo del Governo, e il caposaldo dell’attività medicolegale è presto detto. Come è certamente noto agli addetti ai lavori , ma non sempre di prima evidenza per tutti, l’attività medico legale è strettamente connessa con l’andamento economico del Paese. Infatti la maggior parte dei contenziosi assicurativi, peritali giudiziari ed extragiudiziari, le assicurazioni sociali (leggi INPS e INAIL), alcuni trattamenti pensionistici pubblici e privati, si basano sull’accertamento di un danno biologico e sul conseguente risarcimento, ristoro o indennizzo, effettuato su base monetaria. Ebbene in un periodo di crisi economica prolungata, per alcuni anni almeno dicono gli economisti, non soltanto italiana ma mondiale, un sistema sociale che distribuisca a pioggia risarcimenti di vario genere, non poteva non risentirne pesantemente. Spia sensibilissima dell’attuale momento storico-economico è stato, come era prevedibile, il sistema assicurativo privato,che ha messo in campo le prime contromisure, ma è facile prevedere, si estenderanno inevitabilmente a breve anche al settore pubblico. In una fase economica in cui girano pochi soldi e le famiglie tirano la cinghia fino all’osso, la disoccupazione, specie giovanile, VERONA MEDICA raggiunge livelli mai prima raggiunti, il preoccupante fenomeno dei suicidi che, dicono gli analisti del settore, aumentano sempre in periodi di crisi, sono tutti elementi di una situazione presente sotto gli occhi di tutti e che dovrebbero rendere più accettabili impopolari manovre di contenimento della spesa. LA FESTA È FINITA Il sistema assicurativo privato, per primo, ha recepito questo nuovo clima, questa nuova situazione e, a marce forzate e con una compattezza mai prima d’ora registrate, si sta adeguando ai tempi. Gli slogan sembrano essere “La festa è finita”, “Son tramontati i tempi delle vacche grasse”; si ribadisce il concetto che le assicurazioni non sono un ente di beneficenza o una Fondazione bancaria ma aziende economiche che devono raggiungere un pareggio di bilancio. Bisogna pertanto tagliare su tutto e rientrare rapidamente nei budget, magari accompagnando la manovra con un aumento consistente dei premi assicurativi che colpirà indistintamente tutti i cittadini, automobilisti in particolare. Questo applicato al settore medicolegale comporta tagli ai risarcimenti (addio ai 7-8 mila euro per il classico “colpo di frusta”) riduzioni dei rimborsi e dei compensi anche per i medici che lavorano per le compagnie, analisi attenta dei costi. Ma per ottenere risultati duraturi ci si è resi conto che occorre agire a 360 gradi intervenendo su tutti i capitoli di spesa, anche occulti, compresi gli “ordinatori di spesa” tra cui rientrano, a pieno titolo, anche i medici in generale, come categoria e gli specialisti in particolare. La pressione sui medici si esercita principalmente sui colleghi medicilegali che svolgono la loro attività prevalentemente a favore delle compagnie di assicurazione che si vorrebbe schedare in particolari elenchi e con l’imposizione, pena la sospensione degli incarichi, di parametri sempre più restrittivi nella valutazione del danno biologico. Tutte le componenti del danno vengono sottoposti a verifica e a riduzione: dal danno biologico propriamente detto, il famoso “numeretto” posto a termine delle relazioni medico-legali,alla temporanea inidoneità, la malattia comunemente detta prevalentemente certificata dal medico di Medicina Generale, alle spese mediche sostenute per le terapie o la riabilitazione. Per raggiungere questo obbiettivo si susseguono a ritmo serrato le riunioni, i convegni, gli aggiornamenti tutti finalizzati alla riduzione dei costi. Il negletto punto “O”, ovvero assenza assoluta di postumi permanenti, viene riesumato secondo la formula “il punto zero esiste, è alla base della scala delle invalidità, ed io l’ho incontrato”. Alcune volte, in un clima di radicalismo esasperato, si tende a uno stravolgimento dei classici concetti di lesione, menomazione e danno finalizzati all’aspetto economico e tale addirittura, da prefigurare una medicina assicurativa sganciata dalla classica dottrina medico-legale. ALTRE STRATEGIE DI CONTENIMENTO Ma la cura dimagrante non finisce qui: per un contenimento dei costi relativi al risarcimento della Invalidità Temporanea, si esaminano con attenzione tutte le certificazioni mediche di malattia per verificare se effettivamente il danneggiato ha riportato un danno economico dalla mancata prestazione lavorativa ovvero in quanto lavoratore dipendente, la malattia è rimasta a carico del datore di lavoro, senza quindi perdita di guadagno. Una recentissima norma in tema di certificazioni, che può interessare anche il medico di base o lo specialista, ha sanzionato, anche in campo penale, il rilascio di certificazioni falsamente attestanti stati di invalidità dipendenti da infortunistica stradale. Anche il giudizio di congruità delle spese sanitarie è finito sotto la lente dei vigilantes assicurativi prevedendo, ad esempio, in accordo con i suggerimenti dei fisiatri, delle linee guida sui trattamenti fisioterapici realmente 21 PROFESSIONE E LEGGE efficaci in relazione ai vari tipi di lesione o di menomazione. Saranno così decisi, a priori, quali trattamenti rimborsare e quali no. Massima attenzione verrà posta a spese sanitarie prolungate, eseguite a molta distanza dall’evento traumatico, magari presso centri privati e la cui efficacia non sia stata validamente testata o approvata dal mondo scientifico. GUERRA TOTALE Ma poiché la guerra è guerra e se si va in battaglia bisogna utilizzare tutti gli strumenti, speriamo leciti, per raggiungere l’obbiettivo prefissato, ecco che ci si è mossi anche sotto l’aspetto legislativo. Una norma, sempre di recente emanazione, condiziona il risarcimento delle micropermanenti, si definiscono così le piccole invalidità, ad un accertamento medico legale effettuato però con strumentazioni e reale obbiettività. Pertanto tutto quanto rientra nella soggettività (cervicalgie, lievi impacci funzionali) non sostenuto da una obbiettività clinica e strumentale, non potrà essere oggetto di risarcimento. Anche il contenzioso giudiziario viene preso in considerazione e per evitare che esso venga gestito dai Giudici di Pace, considerati a torto o ragione, più condiscendenti nelle valutazioni sempre favorevoli al danneggiato, è stato proposto un trasferimento dell’intera materia ai Tribunali Ordinari, cioè a giudici togati, che dovrebbero garantire, mole di lavoro permettendo, una maggiore imparzialità ed equilibrio di giudizio. Come si vede nulla è lasciato al caso e nelle intenzioni dei promotori tutto dovrà essere collegato con le reali esigenze di bilancio delle varie compagnie assicurative. ‘E lecito pertanto chiedersi se siamo vicini al definitivo pensionamento del glorioso “colpo di frusta”, dopo aver distribuito per anni non indifferenti risarcimenti agli utenti della strada infortunati e perché no, anche guadagni a medici legali, periti e quanti altri ruotano attorno all’infortunistica stradale. Ma un dubbio sorge legittimo: quale sarà la nuova frontiera dei risarcimenti? Valutazione dei rischi: fino al 31 dicembre basta l’autocertificazione Sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 111 del 14 maggio 2012 è stato pbblicato il decreto-legge 12 maggio 2012, n. 57 rcante “Disposizioni urgenti in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luogi di lavoro nel settore dei trasporti e delle microimprese”. Il decreto-legge è stato emanato anche al fine di evitare che, nelle more della definizione delle procedure standardizzate di effettuazione della valutazione dei rischi di cui all’articolo 29, comma 5, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, i datori di lavoro che occupano fino a 10 lavoratori, i quali entro il 30 giugno 2012 possono autocertificare l’effettuazione della valutazione dei rischi, siano obbligati, a decorrere dal 1° luglio 2012, ad elaborare il documento di valutazione dei rischi secondo le procedure ordinarie. L’art. 1, comma 2, del decreto-legge 57/12 interviene, quindi, modificando l’art. 29, comma 5, del D.Lgs. 81/08, prevedendo di fatto la possibilità di autocertificare l’effettuazione della valutazione dei rischi da parte dei datori di lavoro che occupano fino a 10 lavoratori sino e non oltre il 31 dicembre 2012. Un fac-simile di autocertificazione del l’effettuazione della valutazione dei rischi ai fini di un eventuale uso da parte di titolari di studi medici e odontoiatrici è disponibile alla pagina web dell’Ordine nella sottopagina modulistica. Terremoto, Enpam: aiuti a medici e odontoiatri colpiti L’Enpam è pronto a intervenire con misure assistenziali a favore dei medici e degli odon toiatri residenti nelle zone colpite dal sisma. Gli interventi – ha reso noto la Fondazione - consistono in sussidi straordinari per i danni subiti nella prima abitazione o nello studio professionale, in proprietà o in usufrutto. L’Enpam può intervenire anche per i danni a beni mobili come automezzi o attrezzature medicali. Le misure si estendono anche ai familiari di iscritti deceduti che percepiscono dall’Ente una pensione di reversibilità o indiretta. Inoltre gli iscritti che esercitano esclusivamente attività libero professionale, costretti a interromperla a causa del sisma, potranno chiedere un contributo per compensare la perdita della loro fonte di reddito. Sarà possibile presentare le domande non appena sarà pubblicato il decreto del presi dente del Consiglio dei ministri con il quale viene dichiarato lo stato di calamità naturale. Le domande andranno inviate tramite l’Ordine dei medici e degli odontoiatri di appar tenenza, complete della documentazione richiesta, utilizzando i moduli già presenti nel sito dell’Enpam Giuseppe Cusumano 22 VERONA MEDICA ATTUALITà Medico di Famiglia e Dentista italiano: le figure più gradite Gli italiani hanno tanta fiducia nel proprio dentista quanta ne hanno nel medico di famiglia ma, a causa della crisi economica, meno di 6 italiani su 10 (57%) ha effettuato una visita nell’ultimo anno. Si rivela invece un ‘flop’ il fenomeno del ‘turismo dentale all’estero: la maggioranza di chi l’ha provato non lo rifarebbe’. I dati emergono da un sondaggio di Renato Mannheimer sulla figura del dentista oggi, presentato a Cernobbio in occasione del IV Workshop dell’Associazione nazionale dentisti italiani (Andi) sull’Economia in Odontoiatria. Il dentista è dunque il ‘medico di fi- ducià’: sono infatti nove su dieci (93%) gli italiani che si fidano molto di questa figura, considerata alla pari del medico di base. Infatti, il dentista e il medico di base hanno, nella popolazione, il voto di 7,6 come fiducia media. All’opposto le professioni di giornalista e di manager, con un voto per la fiducia inferiore alla sufficienza (5,9), mentre avvocati (6), notai (6,3) e magistrati (6,4) sono appena sopra la media. Il dentista ed il medico di base raccolgono i voti più alti. Dal sondaggio emerge anche la ‘bocciatura delle grosse strutture e del turismo odontoiatrico’. Nove italiani su dieci hanno infatti più fiducia Lachiver Servizi S.r.l. verso il dentista che opera in uno studio privato, mentre l’inefficacia delle cure effettuate all’estero è evidenziata dal dato che indica come più della metà di coloro che si sono rivolti a dentisti all’estero dichiarano che non lo rifarebbero. A prendere in considerazione lo studio estero è poco più di un italiano su dieci (15%), mentre per nulla interessati alle cure fuori i confini sono otto (81%) italiani su dieci. Infine, rivela il sondaggio, le agenzie di viaggio specializzate in ‘turismo dentale’ sono poco apprezzate: solo uno su dieci (11%) le prenderebbe in considerazione.(ANSA). Ambiente, sicurezza, qualità Siamo consulenti qualificati, con forte specializzazione, a servizio delle Strutture Sanitarie del Veneto che vogliono raggiungere l’Accreditamento Regionale La nostra organizzazione, composta da consulenti esperti nelle varie discipline richieste per la valutazione in conformità alla L.R. 22/02, è a disposizione per: ► la verifica dei requisiti generali e specifici richiesti dalla Regione per l’Autorizzazione all’esercizio e per l’Accreditamento istituzionale ► il rapporto di rispondenza con le indicazioni per l’adeguamento ► l’elaborazione dei documenti da presentare in Regione ► l’elaborazioni degli indicatori per il miglioramento Via Leoncino, 10 — 37121 Verona; tel. 045/8009014 fax 045/8032918 www.lachiver.com — servizi@lachiver.com Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2000 VERONA MEDICA 23 ATTUALITÀ Ricordo del Prof. Loris Premuda di LUCIANO BONUZZI Fra i medici che si sono laureati a Padova, prima dell’istituzione dell’Università di Verona, il nome di Loris Premuda, certamente assai noto, rientrava nell’elenco dei docenti del primo biennio di studi quando la Storia della medicina il suo insegnamento ufficiale - era intesa come una disciplina eminentemente propedeutica all’incontro con la clinica, accanto alla biochimica e all’anatomia. La Storia della medicina attraversava allora una fase piuttosto problematica sul piano didattico: si trattava, infatti, di passare da un approccio prevalentemente cronologico ed aneddotico ad una proposta metodologica affi nchè la disciplina potesse concretamente svelare la propria utilità sia in ambito clinico che scientifico. Il magistero di Loris Premuda si è costantemente mosso proprio in questa direzione valorizzando con particolare premura il contributo che la facoltà padovana ha dato alla nascita della medicina moderna, senza scordare i veronesi che hanno illustrato questo Studio soprattutto nel ‘500: Fracastoro, Benedetti, il Montano. L’osmosi fra Padova e Verona era motivo assai caro a Premuda che non trascurava di alludervi non solo durante le lezioni accademiche, ma anche quando era presente a Verona per le occasioni congressuali più diverse attivate nelle strutture ospedaliere cittadine, ora a Borgo Trento ed ora a Borgo Roma, ma anche in tanti simposi organizzati al di fuori del capoluogo: a Soave, ad esempio, o a Boscochiesanuova per il dibattito su ‘La formazione psicologica del medico, oggi’. Premuda sembra, 24 insomma, inserirsi nella tradizione storiografica veronese vera e propria - accanto a Giuseppe Cervetto, Luigi Messedaglia e Francesco Pellegrini - svelando una curiosità ed un’operosità che non hanno conosciuto frontiere. Anche dopo essere diventato ‘professore emerito’ Premuda non ha interrotto le proprie ricerche, impegnandosi soprattutto nel certosino riordino di vecchie fatiche editoriali perché Loris Premuda il loro messaggio non andasse smarrito. Si ricorda, in particolare, la Storia dell’iconografi a anatomica pubblicata nel 1993 nella prestigiosa raccolta della Ciba Edizioni: un’opera che, per la prima volta, era stata impressa proprio a Verona nel 1957 nella raffi natissima ‘Stamperia Valdonega’ di Giovanni Mardersteig. Altrettanto utile il volume Da Fracastoro al Novecento. Mezzo millennio di medicina tra Padova, Trieste e Vienna (La Grarangola, 1996) con prefazione di Gilberto Muraro, Rettore Magnifico dell’Università degli Studi di Padova: un volume che raccoglie molteplici lavori sparsi nelle riviste più disparate e in atti congressuali che non sempre sarebbe facile avere sotto mano. L’accessibilità delle varie ricerche, così come il significato del suo insegnamento sono questioni che da sempre hanno preoccupato Premuda. Non mancano, al proposito, tante memorie fra cui si ricordano: Storici medici di oggi: Loris Premuda in «Pagine di Storia della medicina» (n.4, 1961) ma anche il Numero speciale in onore di Loris Premuda edito nel 1986 in occasione del trentesimo anno della rivista “Acta Medicae Historiae Patavina”. Si aggiungano gli opuscoli L’Istituto di Storia della medicina dell’Università di Padova che compendiano l’attività dell’Istituto dal 1954 al 1992. Ma ancora più utili per cogliere il complesso significato della sua scuola sono i volumi in parte autobiografici che hanno visto la luce in questi ultimi anni: Medicina tra realtà e storia. Memorie in libertà di un medico mitteleuropeo (Marsilio, 2003), Una vita un ideale. Un percorso intellettuale di sessant’anni nell’analisi storica del pensiero medico (Scenario, 2006) e Sanità e personaggi nell’Istria veneto-asburgica (Trieste, Ars Libera, 2011). E da ultimo va ricordato il volumetto, con postfazione di Euro Ponte, Storia della medicina; ruolo e prospettive (EUT, 2008) che ripropone una lettura magistrale tenuta nel lontano 1977 nell’Aula magna dell’Univerisità di Ferrara. Loris Premuda si è laureato a Padova nel 1942 (Studenti istriani e fiumani etc., Antilia, 2004, p. 398) ed è nato in Istria a Montona il 4 gennaio 1917. È mancato nell’amatissima Trieste il 19 aprile 2012. s VERONA MEDICA ATTUALITÀ Un’aula in memoria di Marco Orrico Il giorno 10 maggio ultimo scorso, alle ore 11, si è svolta la cerimonia per la dedicazione al Dott. Marco Orrico dell’aula specializzandi dell’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Verona. Erano presenti i rappresentanti delle principali autorità accademiche e numerosi colleghi ed amici a testimoniare, ancora una volta, l’affetto e la stima che Marco ha saputo conquistare da tutti. Il merito dell’iniziativa va al professor Domenico De Leo, il quale, egregiamente coadiuvato dalla Dott.ssa Stefania Turrina, ha avuto l’idea e la perseveranza di realizzare questo omaggio a Marco, che non è solo espressione di un riconoscimento ad un brillante collega prematuramente scomparso, ma una ulteriore manifestazione della stima e dell’affetto paterno che hanno da sempre contraddistinto il loro rapporto. È molto significativo che gli sia dedicata l’aula riservata agli specializzandi, la fucina dove anche lui ha passato tante ore a formarsi per la sua professione nell’arco di circa 10 anni dal 1998 al 2008 e dove continuano a forgiarsi i futuri Medici Legali della Scuola Veronese. Per Marco lo studio e l’attività lavorativa sono sempre stati una priorità assoluta. Studiava sempre con passione sia per la gioia di conoscere sia per raggiungere una più completa preparazione professionale, necessaria alla corretta gestione dei casi affrontati nella pratica quotidiana. Ha sempre mostrato una stupefacente capacità di sintesi e di schematizzazione che gli consentivano sia di analizzare con chiara semplicità le situazioni dei pazienti che a lui si rivolgevano, sia di riuscire a trasmettere queste conoscenze ai colleghi più giovani, cosa che faceva sempre con molto entusiasmo. Ma come in ogni professione i libri non sono sufficienti per imparare l’arte. Quella la si impara dai Maestri e Marco ne ha avuti molti che ha apprezzato e stimato profondamente e che hanno saputo trasmettergli, ognuno secondo il proprio carisma, le diverse sfaccettature necessarie nell’approccio professionale. Per chi non lo abbia conosciuto, è giusto ricordare che a soli 36 anni Marco ave- Da sinistra: Peroni Anna, Massimo Orrico, Domenico De Leo, Mariangela Fiorasi (madre di Marco), Mauro Orrico, Stefania Turrina. VERONA MEDICA va raggiunto tutti i livelli della formazione accademica (Laurea 110/110 e Lode, Specializzazione 50/50 e Lode, Dottorato di Ricerca); ha svolto attività didattiche sia in ambito universitario sia in corsi di formazione post-universitari; è stato coautore di 9 monografie, 9 capitoli di libri, 13 articoli scientifici su riviste nazionali ed internazionali, 21 comunicazioni a congressi nazionali ed internazionali; era affiliato a varie società scientifiche a cui dava un attivo contributo; aveva una attività professionale ben avviata: svolgeva consulenze medico legali per il Tribunale Civile e Penale e per la Procura della Repubblica di Verona e per privati, era consulente per varie Imprese di Assicurazione e dal 2011 anche Consulente Medico Centrale per una di esse. Marco era fortemente convinto della necessità di tutelare la professione medico legale, che non esiste in tanti altri Paesi. La medicina legale è una disciplina veramente poliedrica, richiede di saper ragionare applicando il metodo scientifico per interpretare correttamente le conoscenze mediche, ma al contempo richiede di tenere conto delle logiche del diritto, che non necessariamente coincidono con quelle “cliniche”. Per essere un bravo medico legale è necessaria una formazione veramente molto ampia e in continua espansione e aggiornamento, perché ci si trova a dover affrontare diatribe inerenti ogni branca medica. Sono indispensabili capacità critica, per analizzare correttamente le situazioni non sempre semplici, ed equilibrio, per saper dare una equa valutazione finale della situazione. Il senso della dedicazione di quest’aula a Marco è di ricordare costantemente ai giovani medici in formazione (medici legali, ma non solo) gli insegnamenti che ha lasciato con il suo esempio: “Studiate molto, spremete ogni goccia di sapere dai vostri Maestri, amate il vostro lavoro, fatelo con passione e con onestà, consapevoli dell’importanza del vostro ruolo per tutelare sia i pazienti sia i colleghi da interessi a volte faziosi. Ricordatevi che l’unica cosa che vi farà avere la stima duratura delle persone con cui vi troverete a collaborare e che vi potrà garantire un futuro lavorativo sarà la vostra competenza, intesa sia come conoscenza della materia sia come capacità di saperla calare con equità, anche a prezzo di qualche scontro, nelle situazioni concrete di tutti i giorni”. 25 STORIA DELLA MEDICINA Sessuologia Clinica Islamica: un’opera curiosa da un lontano passato Alberto Peroni Da lettore vorace e curioso non riesco quasi mai a leggere un solo libro per volta. Se poi si tratta di romanzi storici ben documentati, il piacere della lettura si esalta e finisce per percorrere mille altri rivoli e rimandi. Così mi è successo con le opere di Ildefonso Falcones (La Cattedrale del Mare e La mano di Fatima). Ambientati nella Spagna del XIV secolo il primo, e nel XVI secolo il secondo, quando l’influenza moresca era particolarmente forte, gli accenni anche minimi alle conoscenze mediche hanno scatenato in me desideri di approfondimento specie per quanto riguardava le malattie sessualmente trasmesse, la diagnostica, le terapie e le modalità di controllo sanitario. Cosi è bastato un semplice accenno ai saggi consigli dello sceicco Al NAFZAWI (Abu Abdullah Muhammad ben Umar Nafzawi) vissuto a Tunisi nel XV secolo per mettermi in caccia di questa prima opera di sessuologiaandrologia-ginecologia ovvero Il Giardino Profumato (Il titolo completo è Il giardino profumato per la divagazione della mente o al-rawd al-’âtir fî nuzhat al-khâtir) è infatti un manuale arabo relativo al sesso ed un classico della letteratura erotica del XV secolo. Da principio mi sono imbattuto in un sito dove, allora, veniva riportato in italiano il testo integrale consultabile e scaricabile liberamente da chi fosse interessato (http://www.rodoni.ch/ GIARDINO-PROFUMATO/giardino1. html ). Successivamente ho reperito l’edizione cartacea per i tipi ES 2009, 143 p., brossura Curatore Tawfik Y.; Rossi Testa R. Editore ES (collana Biblioteca dell’eros) Come in tutte le storie interessanti fatti e leggende si intrecciano; nel caso specifico essendo Al Nafzawi molto 26 rinomato come giurista, letterato e medico ed autore di un altro opuscolo L’illuminazione del Suggeritore sui segreti del coito, il Bey di Tunisi volle dargli la carica di qadi1); ma il nostro era un uomo schivo, che voleva rimanere fuori dalla politica, e chiese al sovrano di rimandare la sua nomina per permettergli di finire il libro che stava scrivendo (Il Giardino Profumato, appunto 1410-1434 d.C.). Il Bey, incuriosito, volle sapere di cosa trattava, e quindi decise che non era il caso di distrarre il suo autore da argomenti di tale interesse. Il trattatello giunge a noi attraverso va- rie traduzioni francesi (la prima di Guy de Maupassant) ed inglesi che dovettero superare comprensibili difficoltà censorie, come del resto accadde per l’Ars Amandi di Ovidio, Il Decamerone di Boccaccio, I Ragionamenti e i Sonetti Lussuriosi di Pietro l’Aretino o il Gargantua di Rabelais. Rispetto ad altre opere tuttavia nel Giardino l’attenzione alla sessualità è del tutto scevra da ammiccamenti o morbosità che indurrebbero a ritenerlo un’opera oscena o pornografica. È l’occhio sereno e razionale dello scienziato che osserva fisiologia e patologia con il supremo intento di saper consigliare chi si trova in problemi da cui vuole sortire. Testimone di questo “taglio” è quanto scrive G. Gelato nella sua introduzione al testo italiano: “Atti e organi sessuali vi sono nominati con il linguaggio esplicito di chi ignora il peccato. Si può discutere se l’Islam abbia il concetto di peccato come il Cristianesimo e l’Ebraismo, ma ci limitiamo a invitare il lettore a soffermarsi sull’inizio del Giardino Profumato: “Sia lodato Dio che ha messo il piacere dell’uomo nelle parti naturali della donna e ha assegnato alle parti naturali dell’uomo il compito di dare alla donna il massimo godimento”. Questo è il contrario del peccato, è l’esaltazione del sesso come opera meritoria di Dio! Anche se da un punto di vista maschilista, di un maschilismo così integrale che, più che indignarci, ci fa sorridere”. Nella scheda introduttiva al libro si rileva come “uno dei tratti distintivi dell’Islam rispetto alle altre religioni è la massima attenzione con la quale considera e regolamenta tutti gli aspetti della vita pubblica e privata, nessuno escluso. Nella cultura islamica, in particolare, neppure il sesso viene guardato con riprovazione o imbarazzo; esso, al contrario, fa parte a pieno titolo della vita del credente, ed anzi il suo corretto e sano esercizio è uno degli elementi caratterizzanti quell’“imitatio Prophetae” cui tendono i musulmani più osservanti. “Due cose amo del vostro mondo: i profumi e le donne” e “Il coito è contemplato nella Legge; dunque, chi segue questa pratica quello “si trova affermato tra i Detti del Profeta. Ma tale VERONA MEDICA STORIA DELLA MEDICINA pratica, beninteso, va al pari delle altre minutamente e severamente regolamentata, al fine d’essere, al contempo, conforme allo scopo e gradita a Dio. È dunque per questo che nei secoli successivi all’Egira vengono compilate e diffuse, nel mondo islamizzato, opere di precettistica sessuale in gran copia. Il loro fine è di insegnare ai credenti come integrare armonicamente il sesso con gli altri aspetti dell’esistenza e soprattutto con la fede”. In realtà l’interesse della specie umana per la sessualità ha radici antichissime di cui abbiamo riscontri con l’inizio della scrittura. Dalle civiltà dell’Antico Medio Oriente (Sumeri, Assiri) attraverso gli Ebrei e gli Egizi (Il papiro di Kahen,1850 a.C. e Il papiro di Ebers, 1550 a. C. circa, trattano aspetti abbastanza sofisticati come la contraccezione), ai Greci (Aristotele -V secolo a.C. e Sorano di Efeso - 98 a. C.) e ai Romani (Epicuro) e quindi alla civiltà occidentale a tutti nota. Noi occidentali abbiamo dovuto attendere la fine del XIX secolo (con Paolo Mantegazza) per avere un’attenzione scientifica sull’argomento e addirittura un altro secolo per avere risposte di tipo “scientifico” (Masters & Johnson, Kinsey) fino al modello “cibernetico” di Baldaro Verde (1986) che, oltre alle tre fasi del desiderio, dell’eccitazione e dell’orgasmo, introduce una quarta fase, quella del piacere sessuale post- orgasmico, che diventa presupposto importante per l’instaurarsi di un successivo desiderio sessuale. Da tutto questo si comprende l’interesse che è giusto tributare al nostro sceicco tardo medioevale! Prima di addentrarci in qualche commento su alcuni passaggi del testo vorrei presentare l’indice generale che ci dà un’ idea sommaria della modernità della metodologia con cui l’Autore tratta la materia. L’incipit è decisamente scoraggiante (siamo nel XV secolo in un paese Islamico, non dimentichiamolo e del resto, nella stessa epoca, alla Donna Europea non era riservata maggiore considerazione ) 2). INDICE de Il giardino profumato delle delizie sensuali INTRODUZIONE OSSERVAZIONI GENERALI SUL COITO CAPITOLO I DEGLI UOMINI DEGNI DI LODE • Le qualità che le donne cercano negli uomini • Varie lunghezze del membro virile • L’uso dei profumi nel coito. La storia di mossailama CAPITOLO II DELLE DONNE DEGNE DI LODE • La storia del negro doreram CAPITOLO III DEGLI UOMINI CHE MERITANO DISPREZZO CAPITOLO IV DELLE DONNE CHE MERITANO DISPREZZO CAPITOLO V DELL’AMPLESSO CAPITOLO VI DI TUTTO QUANTO È FAVOREVOLE ALL’ATTO DEL COITO CAPITOLO VII DELLE COSE CHE SONO DANNOSE NELL’AMPLESSO CAPITOLO VIII I VARI NOMI DATI ALL’ORGANO SESSUALE MASCHILE CAPITOLO IX I VARI NOMI DATI ALL’ORGANO SESSUALE FEMMINILE • Storia di djoâidi e fadehat el djemal CAPITOLO X GLI ORGANI SESSUALI DEGLI ANIMALI CAPITOLO XI DEGLI INGANNI E I TRADIMENTI DELLA DONNA • Storia di un marito ingannato e convinto d’essere stato egli stesso infedele • Storia dell’amante suo malgrado VERONA MEDICA • Ladra d’amore • Storia della donna con due mariti • Storia di bahia • Storia dell’uomo esperto in raggiri che venne beffato da una donna • Storia dell’amante che fu sorpreso dall’arrivo inaspettato del marito CAPITOLO XII OSSERVAZIONI UTILI SIA AGLI UOMONI SIA ALLE DONNE CAPITOLO XIII DELLE CAUSE DEL PIACERE NELL’ATTO DEL COITO CAPITOLO XIV DESCRIZIONE DELL’UTERO DELLE DONNE STERILI E TRATTAMENTO DELLO STESSO CAPITOLO XV DELLE CAUSE DELL’IMPOTENZA NELL’UOMO CAPITOLO XVI IMPOTENZA TEMPORANEA CAPITOLO XVII PRESCRIZIONI PER AUMENTARE LE DIMENSIONI DEI MEMBRI PICCOLI E RENDERLI SPLENDIDI CAPITOLO XVIII DELLE COSE CHE ELIMINANO IL CATTIVO ODORE DALLE ASCELLE E DALL’ORGANO SESSUALE FEMMINILE E CHE RESTRINGONO QUEST’ULTIMO CAPITOLO XIX INFORMAZIONI SULLA GRAVIDANZA E SU COME SI PUÒ SAPERE SE IL NASCITURO SARÀ MASCHIO O FEMMINA CAPITOLO XX CHE COSTITUISCE LA CONCLUSIONE DELL’OPERA E TRATTA DEI BUONI EFFETTI DEL MANGIARE UOVA PER FAVORIRE IL COITO 27 STORIADELLAMEDICINA Così Al NEFZAUI: “Egli non ha permesso alle parti della donna alcuna sensazione piacevole o soddisfacente se non quando esse non sono state penetrate dall’organo del maschio; e allo stesso modo gli organi sessuali dell’uomo non conoscono riposo né quiete finché non hanno penetrato quelli della donna”. Comunque: “Sia lodato Dio che ha messo il piacere dell’uomo nelle parti naturali della donna e ha assegnato alle parti naturali dell’uomo il compito di dare alla donna il massimo godimento”. Questo dimostra che nell’Islam la sessualità è il contrario del peccato, è l’esaltazione del sesso come opera meritoria di Dio! In altro punto l’autore pone nella lettura del Corano un elemento favorevole per la predisposizione all’atto sessuale 3). Anche se il tutto procede da un punto di vista maschilista, di un maschilismo così integrale che, più che indignarci, ci fa sorridere. Sorprendentemente tuttavia va però detto che in numerosi punti del trattatello affiora l’attenzione costante per la soddisfazione della donna, che diviene un imperativo per l’uomo. Stupisca quindi leggere sin dal primo capitolo come: “L’uomo che merita favori è, agli occhi delle donne, quello ansioso di soddisfarle. Deve essere di bella presenza, superare in attrattiva tutti quelli che lo circondano, essere ben formato e proporzionato; sincero nel parlare alle donne; inoltre generoso e pieno di coraggio, non vanaglorioso e di piacevole conversazione. Vincolato alla sua parola, deve sempre mantenere le sue promesse, dire la verità e fare ciò che ha detto. L’uomo che si vanta delle sue relazioni con le donne, della loro familiarità e simpatia verso di lui, è un vigliacco”. Tale concezione mi sembra estremamente moderna. Al di là di tutto, se vogliamo mantenerci su un piano più tecnico, non ci resta che rilevare l’attenzione scientifica con cui vengono analizzati i diversi aspetti dell’esercizio della sessualità: dalle dimensioni dell’organo maschile alle varianti anatomiche femminili alle caratteristiche funzionali, etc. Naturalmente, secondo i gusti letterari dell’epoca, ampio spazio viene riservato a narrazioni che hanno una valen- 28 za decisamente erotica ma servono di chiosa o di introduzione ad osservazioni o consigli di natura più tecnica. Nel Cap VI il nostro ripropone più volte il concetto dell’aspetto salutare dell’atto che diviene così “profittevole per entrambi e per la tua salute…purchè avvenga nella sede lecita”4) Altri spunti interessanti: • la potenziale nocività delle secrezioni vaginali (possono causare uretrite ed itterizia) • Il trattenere l’eiaculazione potrebbe provocare ernia e calcoli vescicali • Non metterti a lavorare sodo subito dopo il coito, poiché questo potrebbe nuocere alla tua salute, ma va’ a riposare per qualche tempo. • Non lavare il membro subito dopo averlo ritirato dalla vagina, bensì aspetta che l’irritazione sia un po’ diminuita; poi lava accuratamente la verga e la sua apertura. • Altrimenti, non lavare spesso il pene. E non uscire dalla vulva subito dopo aver eiaculato, poiché questo può causare infiammazioni. Nel Capitolo VII si parla diffusamente di ciò che è nocivo nell’atto sessuale. • il coito, se compiuto in piedi, nuoce alle giunture delle ginocchia e causa tremiti nervosi; se invece è effettuato di fianco, predispone alla gotta e alla sciatica, che colpisce principalmente le giunture delle anche. • Non amare una donna a digiuno o immediatamente prima di un pasto, altrimenti avrai dolori alla schiena, perderai il tuo vigore e ti s’indebolirà la vista. • Se ti accoppi con la donna a cavalcioni su di te, la tua spina dorsale ne soffrirà e ne avrai danno al cuore; inoltre, se la più piccola goccia delle usuali secrezioni della vagina entra nel tuo canale uretrale, può derivarne una dolorosa strozzatura dello stesso. • Non lasciare il membro nella vulva dopo l’eiaculazione, poiché ciò può causare la renella, o un ammorbidimento della colonna vertebrale, o la rottura di vasi sanguigni o, infine, l’infiammazione dei polmoni. • È nocivo anche fare troppo esercizio fisico dopo il coito. Ma più sorprendenti di tutte sono le seguenti affermazioni • “chi si unisce con una donna più giovane acquista nuovo vigore; se la compagna ha la sua stessa età, egli non trarrà alcun vantaggio dal coito; mentre, se è più vecchia, la donna prenderà tutta la forza dell’uomo per sé. • Il coito delle vecchie è cibo velenoso. • Altrettanto nocivo si può considerare il coito nel bagno, o immediatamente dopo essere usciti dal bagno; l’acqua, penetrando negli organi sessuali dell’uomo o della donna, può portare a gravi conseguenze”. • La pratica eccessiva del coito nuoce alla salute, perché si emette troppo sperma. I seguenti mali, che possono derivare dal coito eccessivo. - Primo, perdita del potere generativo. - Secondo, deterioramento della vista. Anche se puoi non diventare cieco, sarai almeno colpito da malattie agli occhi, se non seguii miei consigli. - Terzo, perdita della forza fisica. Puoi diventare come l’uomo che vuole volare ma non può; che inseguendo qualcuno non riesce a prenderlo o che portando un peso, o lavorando, si sente presto stanco e prostrato. • Ricorda che un uomo prudente si guarderà dall’abusare del coito. Lo sperma è l’acqua della vita; se lo usi con parsimonia, sarai sempre VERONA MEDICA STORIADELLAMEDICINA pronto al piacere sessuale; esso è la luce dei tuoi occhi; non sprecarlo ogni qual volta hai voglia di godere, perché altrimenti rischi molti mali. • Il saggio Es Sakli elenca i limiti che un uomo deve osservare in questo campo: gli uomini flemmatici o sanguigni non dovrebbero fare l’amore più di due o tre volte al mese; quelli collerici o ipocondriaci, soltanto una o due volte. Un’altra notazione a mio avviso importante è che “la donna non prova alcun piacere durante il mestruo e in quei giorni detesta il coito”. Ed una curiosa: • Non va nemmeno bene indossare sempre indumenti di seta, poiché questi diminuiscono l’energia per la copula. Anche le vesti di seta indossate dalla donna nuociono alla capacità d’erezione del membro virile. Se nel capitolo VIII si elencano i nomi con cui si definiscono minuziosamente le varietà del pene ( vi viene ad esempio descritta accuratamente l’ipospadia) nel IX si tratteggiano le caratteristiche dell’area genitale femminile con dovizia di particolari anatomico- funzionali che anticipano di secoli “The vulva revealed” A Photographic Guide to the Female Genitals! Nel capitolo XIII si parla invece DELLE CAUSE DEL PIACERE NELL’ATTO DEL COITO. Sappi, o Visir (Dio sia buono con te!), che le cause le quali tendono a sviluppare la passione per il coito sono sei: il fuoco di un ardente amore, la sovrabbondanza di sperma, la vicinanza della persona amata il cui possesso è desiderato ardentemente, la bellezza del viso, i cibi afrodisiaci, il contatto. Sappi anche che le cause del piacere e le condizioni per provare godimento sono numerose, ma le ottime e principali sono: il calore della vulva; la strettezza, l’asciuttezza e il buon odore della stessa. L’apice del godimento, prodotto dall’abbondante e impetuosa eiaculazione dello sperma, dipende dalla circostanza che la vulva sia fornita di una pompa aspirante (orifizio dell’utero), che stringerà il membro virile e succhierà lo sperma con forza irresistibile. Una volta che il pene è afferrato dall’orifizio, l’amante non può trattenere il seme, perché l’orifizio non lascia VERONA MEDICA la presa finché non ha spremuto ogni goccia di sperma e, certo, se l’orgasmo arriva prima che si abbia questa stretta del glande, il piacere dell’eiaculazione non è completo. Vi sono otto cose che favoriscono e rafforzano l’eiaculazione: la salute fisica, l’assenza di qualsiasi preoccupazione e angoscia, una mente sgombra, la naturale gaiezza di spirito, il buon nutrimento, il benessere economico, la varietà dei volti e dei corpi femminili. Seguono poi una serie di prescrizioni dietetiche per mantenere ed aumentare la potenza o favorire il mantenimento del desiderio (un grave problema alla base di molte criticità personali e sociali oggi!) Nei Capitoli XV - XVII si parla diffusamente anche delle cause d’impotenza nell’uomo, argomento di estrema attualità-evidentemente- anche allora! Si parla chiaramente di Malattie Sessualmente Trasmissibili, di condizioni generali di salute che risultano importanti per lo svolgimento dell’attività sessuale, ma anche di eiaculazione precoce, di ipospadia e di disfunzione erettile. Nel XVIII si tratta della cosmesi genitale femminile. “Sappi, o Visir (Dio ti sia benigno!), che vulva e ascelle maleodoranti sono, insieme alla vagina larga, il peggiore dei mali. La donna che vuole eliminare questo inconveniente deve pestare della mirra rossa, setacciarla, mescolare questa polvere in acqua di mirto e col miscuglio così ottenuto frizionare l’organo sessuale. Tutti i cattivi odori spariranno”. Un altro rimedio consiste nel pestare della lavanda e mescolarla ad acqua di muschio e rosa. Imbevetene uno straccio di lana e strofinate la vulva finché ve la sentite molto calda. Così non emanerà più alcun odore. Se una donna vuole stringere la vagina, deve soltanto sciogliere in acqua dell’allume e lavare l’organo sessuale con questa soluzione, che diventa ancora più efficace con l’aggiunta d’un po’ di corteccia di noce, che è una sostanza molto astringente. Un altro rimedio ben noto per la sua efficacia è il seguente. Si fanno bollire in acqua carrube snocciolate e corteccia di melograno. Poi la donna faccia un semicupio nell’estratto così ottenuto, che deve essere tanto caldo quanto ella può sopportare; quando si raffredda, deve essere riscaldato e usato di nuovo, per molte immersioni ripetute. Lo stesso risultato si può ottenere suffumigando la vulva con sterco di vacca. Dopo un Capitolo (XIX) sulla gravidanza e la determinazione del sesso del nascituro ed uno sui “BUONI EFFETTI DEL MANGIARE UOVA PER FAVORIRE IL COITO” Al Nafzawi conclude: “Sappi, o Visir (Dio ti sia benigno!), che questo capitolo contiene informazioni importantissime su come aumentare l’intesa nel coito, ed è di grande utilità tanto al vecchio quanto al giovane e all’uomo nel fiore degli anni. Lo sceicco, che dà buoni consigli alle creature di Dio il Grande, il saggio, il sapiente, il migliore degli uomini del suo tempo, dice su questo argomento le cose che seguono; ascolta dunque le sue parole. Chi usa mangiare ogni giorno a digiuno tuorli d’uova, senza la parte bianca, troverà in questo cibo un ottimo stimolante energetico per l’atto sessuale. Lo stesso effetto si ottiene mangiando per tre giorni tuorli d’uova mescolati con cipolla tritata. Chi fa bollire asparagi, li frigge in olio o altro grasso, poi versa su di essi tuorli d’uova con sale pestato e ne mangia ogni giorno, diventerà fortissimo per il coito, trovando in questo piatto uno stimolante al suo desiderio amoroso. 29 STORIA DELLA MEDICINA Chi, pelate alcune cipolle, le mette in una casseruola con sale, aromi e tuorli d’uova, e frigge il tutto in olio, acquisterà un sorprendente e inestimabile vigore sessuale, se ne mangerà per parecchi giorni di seguito. Il latte di cammella mescolato al miele e preso regolarmente, infonde un vigore senza pari per l’atto sessuale, facendo sì che il membro virile sia pronto notte e giorno. Chi per molti giorni mangia uova bollite con mirra, cinnamomo e pepe farà enormemente aumentare il suo vigore per il coito e il numero delle sue erezioni, tanto da fargli pensare che il suo membro non tornerà più a riposo. Un uomo che desideri fare l’amore per tutta la notte e, siccome questo desiderio gli è venuto all’improvviso, non ha avuto il tempo di prepararsi seguendo una delle diete descritte sopra, può ricorrere alla ricetta che ora dirò. Prenda una grande quantità di uova, così da poterne mangiare all’eccesso, e le frigga con grasso fresco e burro; poi le immerga nel miele e mescoli per bene il tutto. Deve mangiarne quanto più può con un po’ di pane e il suo membro non gli darà riposo per tutta la notte. E non mi punirai per questo il giorno del giudizio! E tu, lettore, dammi ascolto quando ti supplico di dire: Così sia! Questo libro è finito, Chiedo perdono a Dio, il Sommo Non c’è bene se non il Suo Chiedo a lui assistenza Finito nella mattina di domenica 24° del sacro Ramadan dell’anno 1133 dall’Egira Per mano del copista peccatore Che implora il perdono del suo Signore E la sua assoluzione nei due mondi per lui, per i suoi genitori e per chi ha voluto ascoltarlo. NOTE 1) magistrato musulmano di nomina politica cui si demandava in epoca classica l’amministrazione della giustizia ordinaria. 2) Non si negava l’anima alla donna (come taluno maliziosamente sostiene), ma si riconosceva nell’utero femminile un tramite satanico che portava l’uomo a peccare e a commettere adulterio (equivalente a dire: se il ladro ruba è colpa della gioielleria). 3) Anticipando di molti secoli Steinbeck che in “Furore” sostiene che, (cito a memoria), “nulla è più stimolante per il sesso di una bella funzione religiosa” 4) Intendendo l’Autore la vagina. Certo ho fatto male a scrivere questo libro; Ma tu mi perdonerai, mio Dio, non mi lascerai pregare invano COMUNICATO AGLI ISCRITTI Abbiamo attivato il nuovo servizio di segreteria telefonica. Quando telefonerete all’Ordine sentirete la voce del RISPONDITORE AUTOMATICO, che provvederà a smistare la chiamata secondo le esigenze di chi chiama. LE OPZIONI SARANNO: • DIGITARE 1 PER PRATICHE ENPAM • DIGITARE 2 PER PUBBLICITÀ SANITARIA E RUOLI • DIGITARE 3 PER AMMINISTRAZIONE, ISCRIZIONI E CANCELLAZIONI • DIGITARE 4 PER COMMISSIONE ODONTOIATRI Senza nessun imput digitato e rimanendo in linea la chiamata sarà dirottata al primo operatore disponibile. Confidiamo di poterVi dare un servizio migliore La segreteria dell’Ordine 30 VERONA MEDICA STORIA DELLA MEDICINA Olio d’oliva e benessere di Luciano Bonuzzi Porre accanto l’olio d’oliva e il benessere può, almeno ad una prima impressione, suscitare qualche perplessità. L’olio d’oliva, infatti, è un salubre alimento mentre il benessere è un vissuto, fortemente radicato nell’assetto somatico ma felicemente aperto alle molteplici aspettative dell’esistenza. Il benessere, in altre parole, presuppone la salute che in quanto tale è silente ma la trascende: quando si gode di buona salute non si avverte di possederla ma nello stato di benessere si avverte invece che il corpo (Körper) diventa corpo-vissuto (Leib) ed è attento, sensibile e disponibile a quanto lo circonda. Per venire ai possibili rimandi fra il benessere e l’olio d’oliva si deve, innanzi tutto, pensare che l’olio d’oliva evoca gli oliveti, iconomi fondamentali del paesaggio mediterraneo dove l’incessante gioco di luci ed ombre che anima le foglie testimonia la vitalità che illumina i rami di ogni pianta. Del resto, l’immediato fascino dell’olivo si coglie nell’importanza simbolica che la nostra civiltà - la civiltà mediterranea gli ha riconosciuto: quando il Signore, dopo il diluvio, si riconcilia con gli uomini invia a Noè una colomba con un ramoscello d’olivo, mentre quando Poseidone ed Atena si contendono il possesso dell’Attica la vittoria viene attribuita ad Atena che ha donato l’ulivo agli abitanti di quel territorio. Il fascino dell’olivo è, naturalmente, dovuto all’olio che, ottenuto mediante una sapiente spremitura delle olive, ricorda l’importanza della tecnica e del lavoro nella vita dell’uomo. Nel mondo antico l’olio aveva una centralità assoluta: serviva per le lucerne, per l’alimentazione quotidiana, per la medicina e per la stessa cosmesi. Si capisce pertanto come l’olio sia facilmente diventato, con il tramonto del mondo antico, un essenziale veicolo simbolico della pratica liturgica cristiana. Questo fascino, attivato da impalpabili rimandi radicati nel sedimen- 32 to della nostra storia e della nostra cultura, è rinforzato dalla percezione sensoriale dell’olio che, ad un tempo, è alimento e condimento. Il condimento vivifica, nobilita e personalizza il sapore di tanti nutrienti soprattutto quando le loro caratteristiche sensoriali sono, per così dire, poco brillanti o, addirittura, opache. L’olio appena spremuto presenta suggestivi riflessi che oscillano fra il giallo-oro e il verde; ed al proposito, ricorda Giovanni Ballarini (1), che il verde e il giallo sono per lo più colori assai graditi per quanto interessa il soddisfacimento sensoriale indotto da una sorgente alimentare. Ed ancora, la fragranza dell’olio nuovo è intrisa di profumi intensamente fruttati non privi di asperità allusive al momento acerbo, ma magico, di ogni giovinezza. Oggi questi profumi e questi sapori riscuotono un innegabile consenso, ma non è sempre stato così; Castor Durante, ad esempio, suggeriva che l’olio fosse spremuto da “olive mature” raccomandando nel contempo che fosse “dolce e di due anni almeno”(2) . Il consenso per il profilo organolettico dell’olio d’oliva è in sintonia con le felici caratteristiche che gli competono in tema di salute. Alcuni anni or sono, quando era di moda la così detta ‘dieta cuore’ si guardava, peraltro, con qualche enfasi agli olii particolarmente ricchi di poliinsaturi, come l’olio di mais o di girasole, per la loro funzione di prevenzione dell’arteriosclerosi. Ma oggi, per usare le parole di Cesare Scandellari, si riconosce che l’olio d’oliva “si colloca come il principio lipidico alimentare che ottimizza il rapporto vantaggi/svantaggi”(3) . Ed è interessante notare come esista “una singolare somiglianza chimica fra il grasso umano e l’olio d’oliva per quel che riguarda il contenuto in acido oleico”(4) . Ed è altrettanto interessante sottolineare le analogie compositive con il latte di donna tanto che, secondo Gaburro, dovendo ricorrere a grassi alimentari in sostituzione del latte materno “l’olio di oliva per le sue note caratteristiche globali si configu- ra come una valida alternativa” (5) . L’olio d’oliva, in breve, per le proprie caratteristiche - elevata digeribilità etc. - “quando viene usato crudo, con il patrimonio vitaminico integro, si presenta come un condimento decisamente raccomandabile. Ed ancora, l’olio d’oliva presenta doti ottimali per elaborare il fritto in quanto si mantiene stabile anche ad elevate temperature che alterano piuttosto gli olii ricchi di poliinsaturi. La ricerca contemporanea giustifica così la pratica mediterranea di sempre che invita a condire e a friggere con olio d’oliva”(6). Nonostante l’intrinseca somiglianza merceologica, i vari olii presentano, tuttavia, caratteristiche compositive ed organolettiche personalizzate che dipendono da molteplici fattori: non solo dall’età del prodotto e dal livello di maturazione delle olive da cui l’olio è stato spremuto, come si è sopra ricordato, ma anche, come è facilmente comprensibile, dalle differenti cultivar, dai suoli e dal microclima dove vive l’ulivo. Si ottengono in tal modo prodotti analoghi ma funzionali al condimento di piatti diversi (7) . Sfogliando i comuni repertori che hanno per oggetto l’olio d’oliva, accanto alla presenza di preziose notizie tecniche, si colgono per lo più due ordini di suggerimenti: da una parte vere e proprie ricette da elaborare con l’olio descritto, dall’altra proposte di abbinamento tanto generiche quanto fuorvianti. Quando la proposta di un olio è mirata o si accompagna al suggerimento di una ricetta tradizionale si tratta in linea di principio di proposta valida che si può ben condividere: ad esempio, si può proporre l’olio (8) della Gardesana dell’acqua, dall’elevato contenuto di acido oleico e dalla bassa acidità, per insaporire il carpione bollito e lo stesso olio può essere raccomandato per elaborare le ’Sarde in saòr’ o il ’Baccalà mantecato’(9) . Piuttosto confusiva è invece la generica proposta di abbinamento con insalate, con spaghetti o con le carni senz’altra precisazione. Ci si può, infatti, chiedere con quali insalate o con quali spaghetti? Se si pensa all’intenso sapore di certi olii del sud è inevitabile il rimando ad un loro ideale incontro con insalate o legumi dal sapore altrettanto intenso che maturano nel- VERONA MEDICA STORIA DELLA MEDICINA lo stesso ambiente ma, per tornare all’esempio del carpione, sembrerebbero essere poco opportuni per condire il pesce in parola perché con la loro intensità coarterebbero il sapore tanto delicato di questo ospite, ormai quasi introvabile, del lago di Garda. Se, d’altra parte, si ha a potata di mano un piatto di minestra di fagioli - tiepido, con il ‘brusin’, con qualche cotenna che si confonde con le inevitabili croste di formaggio grana o con qualche frammento di prosciutto - un olio percettivamente intenso ed aggressivo è quanto di meglio ci possa essere per compiere il rito finale della ‘crose de oio’: l’ideale sembrano certi olii del sud, dal sapore di mandorla e di carciofo, il cui olivaggio comprenda Nocellara del Belice, Biancolilla, Cerasuola, Coratina (10) . Dati gli esempi ora riportati si può ipotizzare una regola che raccomandi olii dal sapore delicato, dal vago sentore di mandorla, come condimento ideale per piatti dal sapore altrettanto delicato, riservando, invece, gli olii dal sapore intenso ai piatti marcatamente sapidi. Si tratta peraltro di una possibilità e non di una regola assoluta, non solo perché il gusto risente for- temente di inclinazioni e di varianti personali ma anche perché la ricerca della dissonanza può essere un’avventura gradita, una sorta di esperimento con cui si intende confrontarsi nella ricerca di quei misurati piaceri che costituiscono un motivo non irrilevante del benessere a cui giustamente si aspira. Senza voler dire che le regole sono fatte per essere trasgredite, si vuole piuttosto ricordare l’opportunità che in ogni tavola siano presenti almeno due o tre tipi di olio. Tanto più che la possibilità di parlare dell’olio è un motivo, non di certo l’unico, perché la convivialità sia valorizzata invitando alla presenza e alla partecipazione intorno alla tavola della vita che l’attuale organizzazione della famiglia non sembra incoraggiare alla regolare frequentazione. L’autentico benessere è in sintonia con la salute ma anche con quei costumi che invitano alla partecipazione e al dialogo. L’olio d’oliva che non è una medicina ma un prezioso alimento e condimento, intriso di simbolismo, ha insomma caratteristiche ideali per promuovere il benessere, un vissuto che presuppone la salute e reclama il dialogo. Cenni bibliografici 1. G. Ballarini, La Creazione della Cucina. Orme biologiche nell’esperienza gastronomica, Roma, Accademia Italiana della Cucina, 2005, p. 71. 2. Castor Durante da Gualdo, Il tesoro della sanità, a cura di E. Camillo, Milano, Sella e Riva Editori, 1982, p. 194. 3. C. Scandellari, Dieta e olio d’oliva, in L’olio d’oliva nella cultura e nell’alimentazione dell’uomo, a cura di L. Bonuzzi, Verona, Camera di Commercio I. A. A. di Verona, 1985, pp. 127-134. 4. M. Messini, M. Cairella, Dietetica, Roma, SEU, 1976, pp. 248 e seg. 5. D. Gaburro, I grassi nell’alimentazione del lattante, in Il contenuto ottimale di acido linoleico nella dieta, Novara, Fondazione Alivar, s. d., p. 106. 6. L. Bonuzzi, Condire e friggere con olio d’oliva: riflessioni antropologiche e sanitarie, in La riviera degli olivi del Garda verso la DOC, a cura di G. Bargioni e L. Bonuzzi, Verona, Banca Popolare di Verona, l994, pp. 63-70. 7. AA. VV., Oli DOP d’Italia, Napoli, Regione Campania - Feder DOP, 2006. 8. G. Bargioni, O. Pavan, L’olivicoltura nel veronese, in L’olivicoltura nelle Venezie, Verona, AIPO - Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio, 2007, pp. 5-22. 9. S. Conte, Almanacco dell’olio extravergine d’oliva del Garda, Sommacampagna (Vr), Morganti (Consorzio Tutela Olio Extra Vergine di Oliva Gaarda - Dop), s. d. 10. Oli di Sicilia - Catalogo, Trapani, Regione Siciliana - Assessorato Agricoltura e Foreste, 1998. ✂ SONO INTERESSATO A DARE LA MIA DISPONIBILITÀ PER SOSTITUIRE I COLLEGHI DI (BARRARE) MEDICINA GENERALE COGNOME PEDIATRIA ............................................................................................................................................................................................................................................................... NOME.............................................................................................................................................................................................................................................................................. VIA ............................................................................................................................................................................................................................................ N. ................................. CAP............................................. CITTÀ ................................................................................................................................................................................................................... TELEFONO ................................................................... ....................................... / ...................................... Possesso del Diploma di Formazione Specifica in Medicina Generale VERONA MEDICA / ........................................................................ SI NO 33 STORIA DELLA MEDICINA I tartufi: dalla dietetica alla gastronomia di Luciano Bonuzzi Il tartufo è un portento per chi manca il caldo drento (1) . Il mondo dei tartufi (2) è, da sempre, connotato da una sorta di marginalità che ne facilita il passaggio da un’area tematica ad un’altra: ad esempio, dalla dietetica medica, con aspettative vagamente mirate, alla gastronomia dove ad altro non si bada che alla valorizzazione sensoriale di quanto si porta alla bocca. Il tartufo, del resto, è un tubero ipogeo che matura nel buio sotterraneo in simbiosi con le radici di alcune piante in una oscurità che annuncia la disponibilità al compromesso e facilita il cambio di posizione funzionale. Nella dietetica della tradizione l’atteggiamento della medicina nei confronti del tartufo era quanto mai cauto: era infatti ricordato per le sue proprietà afrodisiache ma anche, e soprattutto, per il rischio che potesse indurre l’emergenza di qualche disturbo malinconico. Solo nella cultura contemporanea si guarda al tartufo con intenti eminentemente gastronomici, accantonando quelle preoccupazioni che caratterizzavano la dietetica del passato fino a tutta l’età moderna. Oggi, del resto, le preoccupazioni in tema di dieta ruotano intorno all’immagine del corpo - anoressia, bulimia - piuttosto che porre mente agli specifici effetti di qualche particolare nutriente e ciò vale, paradossalmente, forse anche per la stessa ortoressia. Questo cambiamento di rotta, almeno per quanto riguarda il tartufo, si verifica al tempo di Anthelme Brillat-Savarin che, sensibile allo sviluppo delle scienze del proprio tempo, non fu nè cuoco né medico ma un magistrato, con rare doti d’equilibrio, vissuto negli anni, tanto brutali, della Grande Rivoluzione. BrillatSavarin, trasformando la dietetica del passato, non ignora l’importanza della chimica analitica nello studio degli alimenti e guarda con fiducia ai progressi della tecnica; conosce “la pentola 34 economica, la rosticciera, il girarrosto a orologeria e il vaporizzatore”; erudito, estraneo alla pedanteria, sa essere - per quanto è necessario - “fisico, chimico, fisiologo” ed anche inventore per aver messo a punto un “irroratore”, un piccolo strumento idoneo a profumare l’ambiente. L’universo degli odori, a cui il tartufo partecipa con tanta enfasi, non è insomma sottovalutato da questo grande gourmand che nelle sue riflessioni privilegia, senza dubbio, l‘insieme dei sapori piuttosto che guardare agli effetti di un singolo nutriente. Brillat-Savarin conosce bene i tartufi di Francia - ottimi quelli del Périgord e dell’alta Provenza - ma anche i pregiati tartufi bianchi del Piemonte, dalle vaghe allusioni agliacee, che lasciano la bocca perfettamente asciutta; meno bene, in tema di qualità, con quelli della Borgogna e del Delfinato perché duri e poveri di profumo. Vi sono tartufi e tartufi. L’approccio al tartufo reclama pertanto un’indiscussa larghezza conoscitiva che diventa ancora più complessa quando si deve passare alla manipolazione in vista del consumo. Eccellente il tacchino tartufato. Meno bene invece l’accoppiata con il fagiano; osserva al proposito: “Un fagiano tartufato è meno buono di quanto si potrebbe credere: è un animale troppo aristocratico per ungere il tubero; e poi, l’aroma dell’uno e quello dell’altro mescolandosi si danneggiano reciprocamente o meglio ancora non si confanno”. Brillat-Savarin, in altre parole, è alla costante ricerca dell’armonia perché: “I medici tedeschi dicono che coloro i quali sono sensibili all’armonia hanno un senso più degli altri”. Per quanto il tartufo possa essere proposto nella pienezza della propria integrità, è per lo più triturato o tagliato in lamelle in modo da promuovere - commenta Brillat-Savarin - quell’armonia che lo rende idoneo al condimento di tanti piatti e, addirittura, dello stesso fagiano quando viene lardellato ed impreziosito con un ripieno a base di beccacce e tartufo, accanto ad altre squisitezze. L’interesse per queste ricette, dove circola lo spirito della musica, non deve stupire in quanto l’autore della Fisiologia del gusto - Brillat-Savarin - era buon musicista e dirigeva “una banda musicale di dilettanti”. Brillat-Savarin sa bene che il tartufo, data l’importanza che ha in cucina e date le forti valenze atmosferiche che gli sono proprie, non può non influenzare i rapporti sociali e, proprio a questo proposito, tenta di chiarire la vecchia questione delle sue proprietà afrodisiache ma, considerando la difficoltà empirica di procedere sul campo ad una ricerca statistica vera e propria, preferisce narrare il caso, relativamente illuminante, di una signora - “una donna intelligente senza pretesa, virtuosa senza smorfie” - che riscuoteva la sua fiducia. Questa signora, in assenza del marito, dopo un buon pranzo a base di tartufi e di champagne, aveva ascoltato uno spasimante senza prudenza alcuna e scopertasi incline a rinunciare alla propria virtù aveva attribuito ai tartufi questo stato d’animo designato come “predisposizione pericolosa”. È da dire, tuttavia, che nel caso in parola i tartufi sembrano giocare un ruolo senza dubbio significativo ma non unico in quanto, in un contesto particolarmente favorevole, operano in sintonia con altri motivi: lo champagne, ad esempio. I tartufi, insomma, non sono nè farmaci né droghe ma impalpabili mediatori d’armonia. Conoscenza, complessità e musica sono le coordiante del tartufo, almeno secondo Brillat-Savarin che scrive in un tempo in cui il consenso per questo tubero è allo zenit(3). Pure in un celeberrimo pranzo letterario il pranzo di Babette -, ambientato qualche decina d’anni dopo l’età di Brillat-Savarin, il tartufo ha un ruolo magico, discreto quanto determinante, in quanto rientra nell’elaborazione delle Cailles en sarcophage, la più sofisticata fra le portate a cui si fa cenno. Questo piatto, che nel Pranzo di Babette (4) sembra esprimere una tipicità altamente connotante del parigino Café Anglais, risale verosimilmente all’invenzione di Taillevent, uno chef me- VERONA MEDICA STORIADELLAMEDICINA dioevale: quaglie - ovviamente -, fegatini di pollo, champignon, lardo, burro, vino bianco, madera, timo etc. e - dulcis in fundo - “tartufo nero tagliato a lamelle.”(5). Anche in un noto film di Gabriel Axel del 1987, che ha per oggetto lo stesso pranzo, al tartufo viene riservata una centralità altrettanto significativa. Per quanto non tutti i piatti che fra i loro ingredienti comprendono il tartufo abbiano la complessità delle Cailles en sarcophage, si deve riconoscere che il ruolo principale del tartufo è quello di ingrediente o di condimento mentre una porzione di soli tartufi, per quanto effettivamente poposta da un grande maître come Escoffier(6), sembra racchiudere qualche cosa di eccessivo, e non solo per il prezzo. Il destino del tartufo è quello di guarnire, di amalgamare, di alludere alla molteplicie vaghezza dei sapori. Così nel suggerimento dei principali ricettari. Carême (7), che propone, fra l’altro, una ricetta per ottenere essenza di tartufi, li raccomanda per alcuni ragoût e per alcune guarnizioni. Escoffier prescrive i tartufi per non poche salse e per qualche guarnizione ed anche per insaporire uova ed omelette ma, nel contempo, suggerisce alcune ricette perché “vengano serviti anche a titolo di Verdura o di Hors-d’oeuvre”: sotto la cenere, allo champagne, alla panna, su tovagliolo. Le salse, commenta Escoffier, sono “la pietra angolare della cucina” ed hanno “creato e mantenuto l’universale superiorità della cucina francese”(8): bisogna però prendere atto che, come molte salse, anche quelle a base di tartufo sono un po’ passate di moda, così come il primato della cucina francese non è più indiscusso; ed anche l’impiego del tartufo, nella propria integrità, come verdura - lo si è già fatto notare - è per lo meno eccessivo. Le mode cambiano e il tartufo resta. Anche in Italia, proprio come in Francia, il tartufo è largamente presente nelle cucine più prestigiose. Pellegrino Artusi ricorda fra i ‘Principii’ i crostini di tartufo e conosce anche la salsa tartufata, i tartufi con le uova ed il cappone arrosto tartufato, ma è soprattutto nel pasticcio di maccheroni - un piatto d’obbligo nella festa di san Luciano - che il tartufo sprigiona i sapori più complessi: sotto la pasta frolla si trovano maccheroni, parmigiano, animelle, burro, tartufi, prosciutto, funghi secchi, rigaglie etc.(9). I tartufi sono presenti in quasi tutte le cucine regionali della penisola ad esclusione delle isole e dei territori più a sud. VERONA MEDICA Riccardo Morbelli, nel suo ‘Atlantino dell’Italia a Tavola’ ne fa il fiore all’occhiello della cucina piemontese con i celebrati tartufi bianchi, mentre in Umbria domina il tartufo nero di Norcia. Né manca il ricordo dei tartufi bresciani di Padenghe, né di quelli che crescono nelle montagne di Verona, a Caprino Veronese ed a Tregnago (10). E neppure Vicenza è del tutto estranea al tartufo. I ‘tartufi alla berica’, illustrati da Alessandro Molinari Pradelli, sono l’espressione di antiche conoscenze e di pratiche culinarie semplici quanto raffinate: “Dopo aver nettato con cura i tartufi, affettateli grossettini (cercando di non rompere le fette); queste passatele nell’uovo e nel pangrattato, infine friggetele in padella”(11). Il tartufo è delicato e prezioso e va trattato con ogni cautela. Si capisce pertanto come Lidia Morelli che scrive nel 1941, in piena guerra, sia prodiga di raccomandazioni in merito. Ricorda, innanzi tutto, che telle o una nevicata di lamelle di tartufo per coprire il formaggio fuso che nasconde il prosciutto che avvolge la cotoletta impanata. Per restare in Europa, un destino analogo a quello che il tartufo va ricoprendo nella cucina francese e italiana va affiorando anche in quella tedesca, in particolare per raffinati pranzi ufficiali, soprattutto da quando qualche illustre chef ne parla alla televisione. Un segno della crescente fortuna di questo tubero si può cogliere nella proposta di tartufi piemontesi nei principali mercati delle grandi città quale l’Hauptmarkt di Norimberga. Non si deve, comunque, pensare che la storia del tartufo sia giunta ad un punto fermo. La storia - ogni storia - è sempre in movimento e all’orizzonte compaiono interessanti novità. Innanzi tutto i tartufi coltivati nelle tartufaie che in Cina - in questo grande paese - sono prodotti a prezzi sorprendentemente convenienti. Cambieranno le ricette rispetto a quelle oggi correnti? O i profumi di questi prodotti di tartufaia non saranno all’altezza di quelli emanati dal tartufo spontaneo che deve essere scovato con una sapienza ben radicata nella dettagliata conoscenza del territorio? Solo l’esperienza aiuterà a dirimere ogni perplessità ed a sciogliere ogni dubbio. RICHIAMI BIBLIOGRAFICI non vanno “mangiati in eccesso”, che sono costosi e raccomanda che al momento dell’acquisto “si scartino quelli avvolti in terra, di cui si paga un peso inutile per tartufo”. Parlando poi della “fonduta coi tartufi”, piatto ritenuto emblematico per la cucina valdostana, propone di ricorrere a qualche succedaneo. Scrive: “Economicamente si suole sostituire il sapore del costoso tartufo col suffregare d’aglio l’interno del recipiente di cottura: i due sapori hanno qualche affinità”(12). Tempi duri quelli di Lidia Morelli: tempi di guerra e non tempo di tartufi. Per concludere, rinunciando a sfogliare i numerosissimi ricettari degli ultimi decenni, si ha la sensazione che lungo i due secoli dell’età contemporanea il ruolo dei tartufi, sia in Italia che in Francia, vada progressivamente chiarendosi come condimento: bruschette al tartulfo, uova, pasticcio di maccheroni, risotto e taglia- 1) R. Morbelli, il boccafina ovvero il gastronomo avveduto, Roma, Casini, 1968, p. 231. 2) L. Bonuzzi, I tartufi: il fascino dell’ambiguità, in Medici e Malattie: tra Storia e Memoria, a cura di F. Alberton e R. Mora, Verona, Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, 2010, pp 295-298; Id., Tartufi ed atmosfera, «Alfa/Omega», 6 (2009), pp. 18-19; Id., I tartufi fra metafora sessualità e gastronomia, «Verona medica», 3 (2011), pp. 33-34. 3) A. Brillat-Savarin, Fisiologia del gusto, a cura di F. Palazzi, Milano, Ultra, 1944, pp. 120,135, 145-155, 559, 596, 610. 4) K. Blixen, Il pranzo di Babette, in Capricci del destino, trad. P. Ojetti, Milano, Feltrinelli, 1989, p. 37. 5) A. Alacevich, A pranzo con Babette. Le ricette di Karen Blixen, Torino, Il leone verde Edizioni, 2003, p. 46. 6) A. Escoffier, Guida alla grande cucina, trad. it., Roma, Muzzio, 2001, p. 946. 7) M. A. Carême, L’arte della cucina francese nel XIX secolo. Trattato elementare e pratico, trad. A. Pezzani, Fidenza (Pr), Mattioli, 2007. 8) A. Escoffier, Guida alla grande cucina, cit., p. 3. 9) P. Artusi, La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, a cura di P. Camporesi, Torino, Einaudi, 1970, p. 222. 10) R. Morbelli, il boccafina etc., cit., pp. 262, 266-267. 11) A. Molinari Pradelli, La cucina veneta in 1200 ricette tradizionali, Roma, Newton & Compton, 2000, p. 349. 12) Nuovo ricettario domestico - Enciclopedia moderna per la casa, a cura di L. Morelli, Milano, Hoepli, 1941-XIX, p. 758. 35 FNOMCeO Intervista al neo presidente Fnomceo Presidente Bianco, è stato riconfermato alla guida Fnomceo per il terzo mandato. Da dove ripartirà? Innanzitutto, lavoreremo al completamento dell’iter parlamentare della riforma degli ordini: è urgente un riordino che le restituisca flessibilità e dinamismo. Poi presteremo grande attenzione alla qualità professionale, attraverso una più ampia collaborazione con gli atenei per ciò che concerne la formazione pre e post laurea e con le società scientifiche per quanto riguarda l’aggiornamento degli “skills” professionali. dall’atto medico, in quanto improntato per principio al bene della persona. Fatti sempre salvi, ovviamente, i casi di colpa grave. In ogni caso, il principio al quale vogliamo ispirarci è semplice: non è tollerabile che un chirurgo - o qualsiasi altro medico entri in sala operatoria come portatore di bene e ne esca come indiziato di omicidio, ancorché colposo. Sul governo clinico? Riteniamo necessaria una riallocazione del principio dell’autonomia del medico nelle aziende sanitarie, sempre più chiamate a obiettivi estremamente rigidi. C’è anche da riportare un po’ di coerenza nel sistema: da un lato è in corso una riflessione sui meccanismi concorsuali perché venga premiato effettivamente il merito, dall’altro si pensa a sistemi di governo in cui alla fine chi decide tutto è il direttore generale o il collegio di direzione. Amedeo Bianco In tema di società scientifiche, da tempo si parla di un loro accreditamento... Contiamo di concretizzare il progetto con l’introduzione di un accreditamento istituzionale attraverso uno strumento normativo ancora da affinare, il cui scopo sia quello di fare delle società interlocutori affidabili. Torniamo all’agenda: dopo la riforma? È urgente superare tutti i meccanismi che sul fronte del contenzioso oggi sono fonte di disagio per i medici. Bisogna restituire loro serenità e su questo sembra essere d’accordo anche il ministro Balduzzi. Lo stes- so vale per le carenze organizzative delle strutture sanitarie: quando di recente ho detto che sarebbe necessario ripensare l’aziendalizzazione del Ssn, non auspicavo ritorni al passato ma una riflessione sui problemi del presente. Contenzioso: nelle elezioni degli ordini provinciali è balenata la proposta di depenalizzare l’atto medico... La depenalizzazione è una proposta complessa, di cui va valutata la fattibilità. Forse è più veloce e proficuo un percorso che consenta di disgiungere il reato di lesioni personali Altro tema è quello dei rapporti tra medici e professioni non mediche... Anche qui serenità e certezze: non è possibile che ogni cambiamento venga letto come un’aggressione, a farsi la guerra non si va lontano. La strada vincente è quella delle soluzioni collaborative e multidisciplinari. Ultima questione: l’intramoenia... L’intramoenia prima ancora di essere un concetto di spazi è un concetto di regole. Le regole oggi esistono, basta farle rispettare. Chi le ha eluse va punito, ma è anche vero che se è riuscito a farlo è perché gli è stato permesso. Nuova pagina WEB dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Verona www.omceovr.it Informazioni e servizi “on line” 36 VERONA MEDICA FNOMCeO Specializzandi: niente tasse sulla borsa di studio La Commissione Finanze della Camera dei deputati nella seduta in sede referente di lunedì 16 aprile 2012 ha approvato, con distinte votazioni, gli identici emendamenti Sarubbi 3.33, Laffranco 3.34 e Di Virgilio 3.35 (All. n. 1) soppressivi dei commi 16-ter e 16-quater dell’art. 3 (All. n. 2) del disegno di legge n. 5109 concernente “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficentamento e potenziamento delle procedure di accertamento”. L’art. 3, comma 16-quater, introdotto a seguito di un emendamento approvato dal Senato, prevedeva l’introduzione della tassazione Irpef sulle zomme da chiunque corrisposte a titolo di borsa di studio o di assegno, premio o sussidio per fini di studio o di addestramento professionale, per importi eccedenti 11.500 euro. Questa Federazione esprime, pertanto, la soddisfazione per l’approvazione da parte della Commissione Finanze della Camera dei Deputati dell’emendamento sopraccitato, vlto a correggere un palese errore di valutazione. Resta comunque sul tappeto una questione insoluta che riguarda i giovani colleghi che svolgono la formazione in medicina generale, i cui emolumenti, largamente inferiori a quelli previsti per gli specializzandi, sono invece gravati dalle tassazioni fiscali. La FNOMCeO ha già rappresentato al Ministero della Salute questa problematica che apre una questione di equità di trattamento e si sta adoperando affinché vengano almeno perequati i trattamenti fiscali. In conclusione questa Federazione auspica che tale vicenda possa costituire l’occasione per una riflessione responsabile e matura sul nostro sistema di formazione specialistica, affinché tale sistema possa sempre più e meglio corrispondere alle sue finalità. Amedeo Bianco Medicina di Famiglia Come calcolare il compenso dovuto al sostituto Il nuovo accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti economici con i medici di medicina generale derivante dall’intesa della Conferenza Stato-Regioni n. 2272 del 23.03.2005 prevede che: “L’onorario spettante al medico sostituto è calcolato, …omissis.., nella misura del 70% del compenso di cui alla lettera A, comma 1 dell’art. 59..” Il compenso in questione è il “COMPENSO FORFETTARIO ANNUO”. Questo va corrisposto per intero se la sostituzione si effettua nei mesi di aprile, maggio, ottobre e novembre; va aumentato del 20% se la sostituzione avviene nei mesi di Dicembre, gennaio, febbraio, marzo; va diminuito del 20% se la sostituzione avviene nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre. In pratica quindi la formula per il calcolo è la seguente. Dal cedolino mensile: Compenso forfetario X 70%: 30 = X (somma dovuta per ogni giorno di sostituzione) X va aumentato del 20% nei mesi di dicembre, gennaio, febbraio, marzo X va diminuito del 20% nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre VERONA MEDICA 37 FNOMCeO Certificati di idoneità per la patente e codici identificativi: proroga Facendo seguito alle Comunicazioni n. 12 del 25 febbraio 2011 e n. 55 del 19 settembre 2011 si ritiene opportuno segnalare che nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 37 del 14 febbraio 2012 è stato pubblicato il decreto 31 gennaio 2012 recante “Ulteriore proroga del termine posto dall’articolo 6, comma 3, del decreto 31 gennaio 2011 relativo all’acquisizione del codice di identificazione da parte dei medici appartenenti ad amministrazioni e corpi”. Come è noto il decreto 31 gennaio 2011 introduce l’uso di un codice di riconoscimento del medico che deve essere riportato in calce alle certificazioni unitamente al timbro ed alla firma del medico certificatore ed all’indicazione dell’ufficio di appartenenza dello stesso. L’art. 6, comma 3, del decreto 31 gennaio 2011 prevede che fino alla data del 15 febbraio 2012 i medici appartenenti ad amministrazioni e corpi (medici appartenenti ad uffici con fnzioni di medicina-legale ap- partenenti alle unità sanitarie locali, i medici responsabili dei servizi di base dei distretti sanitari, i medici appartenenti al ruolo dei medici del Ministero della salute, i medici del ruolo professionale dei sanitari della Polizia di Stato, i medici militari in servizio permanente effettivo, i medici del ruolo sanitario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, gli ispettori medici del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e quelli delle Ferrovie dello Stato) possono rilasciare i certificati di idoneità psicofisica, necessari al conseguimento della patente di guida, seconso le modalità previgenti. Ebbene il decreto 31 gennaio 2012 indicato in oggetto che è stato emanato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dispone una ulteriore proroga al fine di garantire una piena efficienza del servizio reso dai medici appartenenti alle amministrazioni e corpi sopraccitati, accordando agi stessi medici un maggior tempo per l’acquisizione del codice di identificazione che deve essere richiesto, per il tramite degli uffici di appartenenza, all’ufficio della motorizzazione competente per territorio in ragione del luogo ove ha sede l’ufficio al quale appartengono. Nella fattispecie l’art. 1 del decreto 31 gennaio 2012 modifica l’art. 6 del decreto 31 gennaio 2011, prevedendo che “fino alla data che sarà resa nota mediante pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale di un successivo decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti” i medici appartenenti ad amministrazioni e corpi citati dapprima possono rilasciare i certificati di idoneità psico-fisica necessari al conseguimento della patente di guida secondo il sistema previgente. Al fine di consentire un esame più approfondito della materia è possibile scaricare copia del provvediemento sul portale della Fnomceo al link gazzetta ufficiale. Amedeo Bianco Registro italiano medici: ancora una pubblicità ingannevole Giunge notizia che il Registro Italiano dei Medici ha nuovamente ripreso ad inviare a tutti gli iscritti una comunicazione con cui chiede dati e informazioni ai medici, per una eventuale pubblicazione sul Registro stesso. Com’è noto, in relazione a precedenti iniziative del Registro Italiano dei Medici, l’Autorità Garante della concorrenza e del mercato, con decisione del 4 luglio 2011, ha dichiarato il messaggio di cui trattasi “pubblicità ingannevole illecita”, vietandone l’ulteriore diffusione ed irrogando alla stessa la sanzione amministrativa pecuniaria di euro 100.000. Si informano gli iscritti che tale iniziativa ha carattere esclusivamente privatistico e commerciale e, soprattutto, che in nessun modo riguarda gli Ordini e la Federazione. Si segnala inoltre che, nonostante la scarsa trasparenza della comunicazione, l’ade sione all’iniziativa prevede onerosi costi a carico dei sottoscrittori. 38 VERONA MEDICA ENPAM Il nuovo corso dell’Enpam Alberto Oliveti assume tutte le deleghe rimesse da Eolo Parodi, indagato dalla procura di Roma. Una nuova stagione: “Investimenti meno redditizi ma sicuri, taglio dei consulenti esterni, più trasparenza”. La garanzia di maggior guadagno sta innanzitutto nello spendere poco”: così il Presidente facente funzioni dell’Enpam ha illustrato la linea guida che l’ente pensionistico dei medici e degli odontoiatri seguirà per i futuri investimenti. “L’investimento previdenziale deve essere prudente e sicuro – ha dichiarato Oliveti nel corso di un incontro aperto alla stampa -, rovesceremo la logica nelle scelte finanziarie: quindi non punteremo a rendimenti maggiori poiché questi comportano una rischiosità eccessiva e corrispondenti costi commissionali. D’ora in poi applicheremo la regola dello “zero virgola”, cioè difficilmente prenderemo in considerazione investimenti che in partenza prevedono commissioni superiori all’uno per cento”. Le stagioni della finanza creativa sono davvero finite. Una frase torna più volte: “Le pensioni dei medici sono sacre”. E per difenderle Oliveti ricorda di aver già avviato, con il ruolo di vicepresidente ricoperto fino alle dimissioni di Eolo Parodi, tre riforme: quella del modello di governance del patrimonio, quella del sistema di previdenza e quella della rappresentanza interna all’Ente. Temi già ampiamente illustrati negli Stati Generali della Previdenza tenuti a Roma nel novembre scorso, con la presenza di ospiti illustri come il professor Mario Monti, vicinissimo ad essere chiamato alla guida del Governo tecnico, e come Giuliano Amato, anch’egli ora nella squadra di Governo. Tutta l’attenzione è rivolta a “mettere in sicurezza” la previdenza dei medici, anche facendo una riforma difficile che lo stesso Oliveti, rivolto ai medici, riassume così: “Ti darò un po’ più tardi e un po’ di meno, ma ti ga- VERONA MEDICA rantisco che avrai la tua pensione”. Parole chiare sui criteri che guidano ora gli investimenti. Il presidente f.f. li riassume nella formula “zero virgola”, che spiega così: “Dobbiamo rovesciare l’approccio agli investimenti finanziari, che solitamente puntano a massimalizzare i rendimenti, alzando di conseguenza i costi delle commissioni. I nostri investimenti sono rivolti solo a garantire la previdenza e dunque devono essere prudenti, sicuri, sia pure con una rendita bassa, dello ‘zero virgola’”. Anche per il patrimonio immobiliare si è aperta una stagione più austera. Gestione “in house” attraverso Enpam Real Estate, ricontrattazione degli accordi con Ata Hotel, il gruppo che gestisce i complessi turistici di proprietà dell’Ente, e recupero di un contenzioso di 40 milioni che si trascinava dal 2008. Il risultato è che nel 2011 la gestione del patrimonio immobiliare Enpam è costata 2,5 milioni di euro in meno. Venendo all’indagine della Procura di Roma che ha portato alle dimissioni di Eolo Parodi, Oliveti ha detto di aver incontrato gli inquirenti, il procuratore aggiunto Rossi e il sostituto procuratore Farinelli, ai quali ha illustrato attraverso quale percorso di valutazione si arrivasse alle scelte del CdA Enpam, nel quale egli sedeva come “consigliere semplice”. Un percorso che coinvolgeva il Comitato Enpam per gli investimenti, i consiglieri esperti di finanza, il collegio dei sindaci e, ovviamente, i vertici dell’Ente. L’indagine riguarda in particolare prodotti finanziari acquistati nei primi anni 2000. “In quel periodo – ha detto Oliveti – un po’ tutti hanno comprato prodotti opachi, Comuni, Regioni, anche il Fondo pensioni della Banca d’Italia. Noi ci siamo trovati circa 400 milioni a rischio perdita, ma siamo intervenuti subito e nel bilancio consuntivo 2011, che approveremo a breve, questa quota a rischio è scesa a 250 milioni”. “Per gli investimenti finanziari, la ci- fra di 400 milioni di euro (l’asserito “buco”) di cui si sente parlare rappresentava, al 2008, il valore di mercato teoricamente perso da alcuni titoli strutturati, in particolare derivati, durante la crisi finanziaria. Quest’importo era già stato iscritto a bilancio nel 2008 (approvato nel 2009), dove è presente alla voce “Fondo oscillazione valori mobiliari”. I bilanci dell’Enpam – che sono pubblicati sul sito internet della Fondazione, e che sono approvati dal Consiglio Nazionale e dagli organi di vigilanza, tra cui i Ministeri e la Corte dei conti, e sono sempre regolarmente certificati da una società internazionale indipendente – mostrano che il rischio di perdita è nel tempo diminuito, cosicché la consistenza del fondo oscillazione si è progressivamente ridotta fino a ipotizzare, per il bilancio consuntivo 2011, un fondo di 220 milioni” afferma una nota dell’Ente. “La Fondazione precisa che si tratta di una perdita potenziale perché i titoli non sono ancora arrivati a scadenza. Alla scadenza il capitale investito verrà restituito. Per evitare il concretizzarsi del rischio di perdita, nel 2009 la Fondazione ha dato il via a un’operazione di ristrutturazione del suo portafoglio di derivati (composto da 9 titoli). I risultati sono incoraggianti: il primo titolo in scadenza (31/12/2012) affidato ai ristrutturatori quando valeva il 27% del prezzo pagato, adesso vale il 116%. Questo vuol dire che a fine anno l’Enpam dovrebbe recuperare il capitale investito, i soldi spesi per la ristrutturazione e otterrà una piccola quota di interessi. Se anche gli altri 8 titoli seguiranno lo stesso andamento, si potrà affermare che l’Enpam non ha perso nulla nei derivati ma anzi ne ha tratto dei ricavi, seppur modesti”, conclude il documento. Nella stessa inchiesta sono entrati anche tre acquisti immobiliari che l’Enpam avrebbe pagato eccessivamente, in rapporto alla cifra per la quale erano stati acquistati in precedenza: il palazzo de La Rinascente a Milano e due stabili in via del Serafico a Roma. Oliveti ha però difeso il valore di queste acquisizioni: “Il palazzo de La Rinascente a fianco del Duomo è un unico, di grande valore – ha detto – mentre i due immobili romani 39 ENPAM sono stati acquistati già affittati alla Regione Lazio e hanno quindi una redditività intorno al 6%, che mi sembra soddisfacente”. Oliveti, a cui il consiglio di amministrazione dell’Enpam ha conferito le ultime deleghe per l’attività ordinaria, ha anche annunciato che la Fondazione sta valutando possibili azioni legali di rivalsa per eventuali danni finanziari e di risarcimento per i danni d’immagine subiti. “Questo perché crediamo che debba essere difesa la serietà di questa Fondazione”, ha aggiunto il presidente facente funzioni. Oliveti ha anche rivelato che, su sua richiesta, è stato ricevuto ieri dai magistrati titolari dell’indagine in qualità di rappresentante della parte lesa. “L’incontro con il Procuratore Nello Rossi e il Sostituto Corrado Fasanelli è stato cordiale – ha detto il presidente facente funzioni –, è stato l’occasione per illustrare le attività dell’Enpam e per esprimere totale disponibilità e fiducia nei confronti della magistratura”. Oliveti ha comunque ribadito che i fatti oggetto di indagine si riferiscono al passato e non incidono sulla situazione previdenziale degli iscritti: “Le attuali e future pensioni dei medici e dei dentisti sono in sicurezza”. Il conto consuntivo 2011 della Fondazione Enpam evidenzia un patrimonio in crescita e una riduzione dei rischi legati ai passati investimenti in strutturati e derivati. Del bilancio, che è in via di approvazione, è possibile fornire alcune anticipazioni. L’avanzo di gestione sarà di oltre 1 miliardo, dato migliore rispetto alle previsioni (che stimavano questo valore al di sotto di 900 milioni di euro). Il patrimonio totale (riserva legale) sale così a 12,5 miliardi di euro, livello più alto mai raggiunto nella storia dell’Enpam. Allo stesso tempo sono diminuiti i potenziali rischi di perdite sugli strutturati e i derivati del passato. L’accantonamento a copertura di questi rischi, di conseguenza, è sceso a 253 milioni di euro. Subito dopo la crisi del 2008 questo valore era di 400 milioni di euro, poi scesi a 328 milioni l’anno successivo e a 296 milioni nel 2010. Il dato dello scorso anno rappresenta un ulteriore miglioramento. Per quanto riguarda il filone immobi- 40 liare, l’indagine, per ora contro ignoti, riguarda l’acquisto di alcuni immobili da parte del Fondo Ippocrate, gestito dalla SGR First Atlantic Real Estate (ora fusa in IdeaFimit). La Fondazione Enpam possiede il 100% delle quote del Fondo Ippocrate ma non lo gestisce, poiché ciò spetta – per legge – alla SGR, che è autonoma e vigilata dalla Banca d’Italia. “Si afferma che la SGR abbia acquistato il palazzo della Rinascente di Milano a un prezzo superiore al suo reale valore – dicono all’Enpam -. La SGR ha fornito alla Fondazione Enpam un parere di congruità, redatto da un esperto indipendente scelto secondo i criteri stabiliti dalla Banca d’Italia, secondo il quale l’immobile valeva 490 milioni di euro. La Fondazione ha quindi dato parere favorevole affinché la SGR acquistasse l’immobile a un prezzo di 18 milioni più basso rispetto al valore di mercato (cioè 472 milioni, cosa che si è poi verificata). C’è da precisare che, con una comunicazione precedente all’acquisto, la SGR metteva a conoscenza l’Enpam che il palazzo della Rinascente era stato acquistato, nel giugno del 2007, dalla società ora venditrice a un prezzo di 422.790 milioni e non quindi di 363.500 come riportato dalla stampa. L’immobile rende attualmente 22,75 milioni all’anno, cioè il 4,82% del prezzo di acquisto”. “Per quanto riguarda due immobili di via del Serafico in Roma – conclude il documento della Cassa -, risulta che la SGR li abbia acquistati dopo che il venditore li aveva ristrutturati e locati. Il valore di un immobile a uso uffici, infatti, si calcola anche a partire dall’ammontare del canone di locazione che produce (o non produce). Nel momento in cui venivano apportati nel Fondo Ippocrate, i due stabili erano già locati alla Regione Lazio. Rispetto al capitale investito (circa 108 milioni di euro) i canoni di locazione corrispondono a un rendimento di oltre il 6% annuo”. Come spiega “Il sole 24 ore”, che ha lanciato l’iniziativa sulla trasparenza dei conti, il maxifondo Ippocrate è il più grande fondo immobiliare riservato (2 miliardi di euro la capacità di investimento). “Ho sempre sostenuto che i soldi di medici e dentisti devono essere gestiti con il massimo della trasparenza. L’Enpam metterà online un documento redatto con gli stessi criteri di quello pubblicato dalla cassa ragionieri. La documentazione sarà più corposa perché solo il fondo Ippocrate è 40 volte più grande del fondo Crono”. Gli stessi dati verranno inseriti sul sito di Idea Fimit Sgr, che si è detta d’accordo sulla decisione, nella pagina dedicata al fondo Ippocrate. Ma non c’è solo Ippocrate: “Non ci limiteremo agli investimenti principali ma pubblicheremo analoga documentazione per l’altro fondo, Q3, di cui possediamo la quasi totalità delle quote. Inoltre ho chiesto agli uffici di contattare i fondi dove l’Enpam ha una partecipazione minoritaria per chiedere il consenso a pubblicare la loro documentazione”. L’Enpam, dunque, seguirà la stessa strada intrapresa dai ragionieri, il cui ente pensione, presieduto da Paolo Saltarelli (27mila iscritti e un totale attivo di 1,7 miliardi), è stato il primo a rendere pubblico sul web il bilancio del fondo immobiliare Crono. A partire da aprile dello scorso anno, come anticipato, la Fondazione ha riportato in casa la gestione degli immobili rinunciando a darla in appalto a gestori privati. L’incarico è stato affidato a Enpam Real Estate srl, di cui Enpam è socio unico e che è presieduta da Alberto Oliveti. Così facendo, nel 2011 la Fondazione Enpam ha già risparmiato 2,5 milioni di euro rispetto all’anno precedente. Enpam Real Estate ha reinvestito parte dei risparmi conseguiti per mantenere elevato il valore degli immobili (le risorse destinate alla manutenzione straordinaria sono aumentate del 75%). Senza queste spese i risparmi complessivi avrebbero superato i 5 milioni di euro. L’Enpam sottolinea anche che Real Estate non gestisce immobili di proprietà di fondi immobiliari “e che quindi non vanno fatte confusioni con il fondo Ippocrate”. d VERONA MEDICA ENPAM Enpam: le riforme in arrivo Le consulte dell’Enpam sono in riunione per concludere l’esame delle riforme previdenziali. L’iter culminerà con la seduta straordinaria del Consiglio nazionale della Fondazione già prevista per il 24 marzo. Il primo comitato consultivo convocato è stato quello del fondo della Medicina generale (23 febbraio), seguito da quello della Libera professione (24 febbraio), degli Specialisti esterni (7 marzo) e degli Specialisti ambulatoriali (9 marzo). Il percorso si chiuderà con il Consiglio Nazionale, che è l’unico organo rappresentativo del Fondo di Previdenza Generale – quota A - cui sono iscritti tutti i medici e gli odontoiatri indipendentemente dal tipo di attività svolta. La Fondazione ENPAM sarà in grado di presentare al ministro Fornero una riforma complessiva che assicurerà la sostenibilità dei conti a 50 anni, così assicura il vicepresidente vicario Alberto Oliveti, ed inoltre la riforma rispetterà i diritti acquisiti creando i presupposti per una crescita del patrimonio. Il Consiglio nazionale straordinario sarà anche l’occasione per fare il punto sulle modifiche statutarie. Il percorso di modifica dello Statuto della Fondazione è iniziato lo scorso anno con la nomina di una commissione paritetica Enpam-Fnomceo e con la convocazione delle organizzazioni sindacali dei dipendenti, dei convenzionati, dei liberi professionisti. Ulteriori incontri si svolgeranno prima del Consiglio Nazionale, di cui fanno parte i presidenti o i delegati di tutti i 106 Ordini provinciali d’Italia. Mutui agli iscritti La Fondazione Enpam tornerà a valutare la possibilità di concedere mutui ai medici e agli odontoiatri. Un’apposita commissione consiliare, che fra i suoi compiti ha quello di studiare l’eventuale “estensione dei mutui agli iscritti”, si è insediata il 16 febbraio scorso. “Già nel 2008, da consiglie- re d’amministrazione, avevo proposto di utilizzare una parte del patrimonio della Fondazione per tornare a finanziare mutui agli iscritti – dice il vicepresidente vicario Alberto Oliveti – purtroppo la commissione istituita all’epoca dovette prendere atto di alcuni ostacoli normativi e organizzativi. Ci riproviamo ora, con la determinazione di superare le difficoltà che erano state riscontrate. I mutui sono una forma di investimento perché gli interessi pagati dai medici e dai dentisti che li contraggono contribuiscono a pagare le pensioni di tutti.” In passato l’Enpam erogava direttamente mutui agli iscritti, un’attività però molto complessa dal punto di vista tecnico-finanziario e molto onerosa dal punto di vista amministrativo, tanto che negli anni ’70 una ventina di dipendenti dell’ente erano esclusivamente addetti a questo settore. Per questa ragione tra le ipotesi allo studio ora c’è quella di concedere mutui tramite banche, cui l’Enpam potrebbe affidare propri capitali. Oltre a valutare la convenienza e la percorribilità di questa strada, la commissione consiliare sui mutui dovrà studiare anche eventuali criteri per la concessione dei finanziamenti. Tra le proposte c’è quella di privilegiare l’acquisto della prima casa o dello studio professionale e di offrire una corsia privilegiata ai giovani. INFO ENPAM Le pratiche inerenti il servizio ENPAM agli iscritti saranno evase, previa prenotazione telefonica, nei seguenti giorni: MARTEDÌ: dalle ore 09.00 alle ore 13.00 GIOVEDÌ: dalle ore 09.00 alle ore 13.00 VERONA MEDICA 41 ENPAM Enpam, storia degli ultimi anni Un patrimonio stimato in circa 11 miliardi e quasi 350 mila iscritti attivi, che versano circa due miliardi di contributi l’anno, e 85 mila pensionati. È la fotografia dell’Enpam, l’Ente nazionale di previdenza e assistenza dei medici, cui aderiscono con una quota minima tutti i camici bianchi. Gli immobili sono gestiti per metà direttamente dalla fondazione e per metà da fondi immobiliari. Parte del patrimonio immobiliare e’ stato messo in vendita all’inizio del 2010, quasi 5mila appartamenti nel Lazio e in Toscana (la maggior parte a Roma, dove saranno messe in vendita 4.500 abitazioni, e poi 140 a Latina, 200 a Pisa e 32 a Firenze) con una operazione che dovrebbe concludersi nel 2013. L’ente previdenziale gestisce 5 fondi, un fondo generale bipartito (una parte dove vanno i contributi minimi versati da tutti i medici e una dove vanno i contributi sulla libera professione per la parte eccedente la quota minima) e tre fondi speciali per chi lavora in convenzione. Il principale di questi fondi, quello dei medici di medicina generale (circa 69mila professionisti che rappresentano oltre la metà delle entrate contributive dell’Enpam), quello per gli specialisti ambulatoriali e quello per le strutture accreditate. Ecco una breve sintesi della storia recente dell’Enpam. • “Nel novembre 2007 un decreto ministeriale stabilisce le modalità di redazione dei bilanci tecnici • I ministeri vigilanti indicano all’Enpam che la stabilità a 30 anni va calcolata su bilanci tecnici riferiti al 31/12/2009, quindi su dati che si sarebbero resi disponibili solo due anni più tardi • Il 22/04/2009 una conferenza di servizi organizzata dal ministero del Lavoro chiarisce qual è il saldo di riferimento (all’epoca si stabilisce che si tratta del “saldo corrente”, cioè quello che tiene conto dei proventi del patrimonio) • A giugno 2010, come previsto dalle norme vigenti, viene approvato il conto consuntivo 2009: l’Enpam 42 può quindi commissionare agli attuari i bilanci tecnici su cui dovranno essere calibrate le riforme • I bilanci tecnici al 31/12/2009 vengono consegnati all’Enpam nel dicembre 2010 • Nel corso del 2011 la Fondazione predispone le riforme e le illustra in occasione di congressi medici e di riunioni organizzate dagli Ordini provinciali • A fine 2011 il ministro Fornero cambia le regole: non si richiedono più 30 anni di sostenibilità ma 50 e si vieta, inspiegabilmente, l’uso del patrimonio ai fini del calcolo dell’equilibrio cinquantennale • 17-20 gennaio 2012 le Consulte dell’Enpam si riuniscono per adeguare il proprio sistema pensionistico alle nuove norme. • 30 giugno 2012: termine fissato dalla legge per la presentazione delle riforme”. La denuncia - A provocare l’indagine è stata la denuncia fatta nel maggio del 2011 da un gruppo di consiglieri dell’Enpam che si opponevano al presidente. I consiglieri chiedevano di accertare entità e responsabilità nella gestione del patrimonio dell’ente con riferimento ad alcuni investimenti immobiliari in strumenti finanziari derivati. Secondo gli investigatori questo tipo di impegno fa ipotizzare per l’ente una perdita valutata attorno ai 500 milioni di euro. L’accusa è convinta che i quattro indagati abbiano “omesso di segnalare ai componenti del consiglio di amministrazione della fondazione caratteristiche relative alle note strutturate acquistate dalla fondazione ed anzi assicurando loro il rispetto dei criteri di investimento stabiliti dal consiglio di amministrazione della fondazione medesima in ossequio a quanto stabilito dallo statuto dell’ente e alle prescrizioni impartite dagli organi di vigilanza e controllo”. Il bubbone, come detto, esplode il 18 maggio 2011, quando viene presentato l’esposto. Un anno prima il consiglio di amministrazione dell’Enpam, presieduto da ben 18 anni dall’ottantacinquenne Eolo Parodi, dc prima, forzista dopo, europarlamentare nella prima e nella seconda Repubblica in cui siede anche a Montecitorio, affida alla Sri Capital Advisers il compito di effettuare una sorta di radiografia sugli investimenti dell’ente. Ne esce un quadro a dir poco preoccupante. Ma il rapporto rimane nelle mani del presidente che non lo fa conoscere nemmeno ai membri del cda. Secretato. Le ragioni di tale comportamento si possono facilmente scoprire. Leggendo pagina 38, per esempio: “Il bilancio di Enpam risulta molto lacunoso, in particolare con riguardo alle operazioni sul portafoglio mobiliare immobilizzato. Ciò rende virtualmente impossibile per un osservatore esterno valutare la gestione del portafoglio stesso”. Ma ce n’è anche per gli advisors “remunerati con commissioni particolarmente elevate difficilmente riscontrabili nelle abituali finanziarie nazionali ed internazionali”. A parte Mangusta Risk, gli altri advisors, da Kanik Venture Holding Limited a E. Partners, “sono pressoché sconosciuti”. Quanto ai report di Mangusta appaiono “poco più di un “copia e incolla” dei dati forniti dai gestori”. E non è affatto normale che un ente pensionistico per quanto privato affidi l’incarico di “portafoglio manager” a società con sede in uno dei paesi della “black list”: alla CQS Cayman SP e alla Matrix Alternative Asset Management LLP. “Incarico bizzarro e contraddittorio”, si osserva nell’esposto alla Procura di Roma. Parodi, il 10 marzo del 2011, scrive a Sri per chiedere di cambiare i giudizi negativi. Del report rimangono ancora all’oscuro i membri del cda mentre lo conosce Mangusta (perché?) che ricorre alla magistratura sentendosi danneggiata dai giudizi della Sri, potenziale concorrente. Il 3 maggio il Tribunale di Roma respinge il ricorso. La difesa di Parodi - “Non ho nulla da nascondere, nulla di cui vergognarmi. I medici italiani si tranquillizzino: non VERONA MEDICA ENPAM ho mai pensato di sottrarre denaro all’Enpam, come non penso che questa iniziativa legale abbia lo scopo di colpire me per togliere alla Fondazione l’autonomia di cui finora ha goduto”. Lo afferma il presidente dell’Enpam, Eolo Parodi, commentando la notizia dell’indagine per truffa a suo carico che ha accolto, sottolinea, con “incredulità profonda”. “Con questi chiari di luna - commenta in una nota il presidente dell’Ente di previdenza ed assi- stenza dei medici e degli odontoiatri italiani - non posso dire di essere tranquillo nell’apprendere di essere stato accusato in maniera così infamante”. “Naturalmente, lo dichiaro con profonda sincerità - prosegue - sono più che disponibile a fornire notizie, delucidazioni e anche un po’ di storia dell’Ente che presiedo con orgoglio. Non accetto che sulla mia persona vi sia anche l’ombra di un dubbio. Prima di mettere piede all’Enpam, allora sconvolto da uno scandalo, avevo presieduto, eletto con votazioni quasi plebiscitarie, la Federazione degli Ordini”. Per anni, sottolinea Parodi, “sono stato il capo dei medici e degli odontoiatri italiani. È per quel passato che sono stato poi eletto all’Enpam. Oggi vengo chiamato in causa ed indagato. Le porte del mio ufficio - conclude - come quelle di casa mia, sono sempre aperte. Non ho nulla da nascondere, nulla di cui vergognarmi”. L’Enpam alza le pensioni minime e di invalidità A seguito della pubblicazione dei dati Istat sull’inflazione registrata l’anno scorso, la Fondazione ha aggiornato le tabelle per calcolare i trattamenti previdenziali e assistenziali a favore degli iscritti. La Fondazione Enpam di conseguenza ha aumentato le pensioni minime, quelle di invalidità, le indennità di maternità e le prestazioni assistenzali. Il trattamento minimo garantito dall’Inps, dato di riferimento per l’integrazione al minimo erogata dalla Fondazione Enpam, è di 6.246,89 euro all’anno (520,57 euro mensili). Il diritto all’integrazione al minimo della pensio- ne è riconosciuto quando gli eventuali altri redditi del pensionato sono inferiori a 12.177,10 euro per il 2011 e a 12.493,78 euro, dato provvisorio, per il 2012. In caso di cumulo con i redditi del coniuge, l’importo non deve superare 24.354,20 euro all’anno per il 2011 e 24.987,56 euro, dato provvisorio, per il 2012. Inoltre, nel 2012, per le pensioni di invalidità assoluta e permanente e le pensioni indirette (per gli eredi del medico deceduto in attività) l’importo minimo erogabile sarà pari a 14.469,08 euro all’anno lordi. Aggiornato anche il dato sull’indennità di maternità per il 2012, che verrà rico- nosciuta tra il minimo di 4.747,64 euro e il limite massimo di 23.738,18 euro lordi. Calcolati i nuovi minimi reddituali, anche per accedere alle prestazioni assistenziali straordinarie. Il minimo Inps di 6.246,89, moltiplicato per 6 come da regolamento della Fondazione, produce un limite di reddito pari a 37.481,34 euro, per famiglia con un solo componente. Per ciascuna altra persona presente nel nucleo familiare, l’incremento fisso di una quota ulteriore del minimo Inps, comporta i seguenti importi: 2 persone: 43.728,23; 3 persone: 49.975,12; 4 persone: 56.222,01; 5 persone: 62.468,90. TRIBUNALE DI TORINO Gratuita la diffusione di musica negli studi medici La riproduzione musicale in uno studio medico – medico-dentistico nel caso specificato – non può ritenersi effettuata a scopo di lucro, neppure indirettamente. Il medico dentista, ha osservato il Tribunale di Torino, ascolta la musica mentre lavora soltanto per diletto mentre il paziente è indif ferente al fatto che nello studio venga trasmessa della musica, né è indotto a scegliere un dentista piuttosto che un altro in base al fatto che nello studio si ascolti della musica. Consegue che il medico non è tenuto al versamento di compensi in favore del produttore di fonogrammi, nonché gli artisti interpreti e gli artisti esecutori che abbiano compiuto l’interpretazione o l’esecuzione fissata o riprodotta nei fonogrammi. (Avv. Ennio Grassini) VERONA MEDICA 43 SINDACATI MEDICI Rinnovato il Direttivo Provinciale FIMMG In data 10 maggio 2012 l’Assemblea degli iscritti Fimmg di Verona, riunitasi in seconda convocazione alle ore 21,00 presso la Sala Marani dell’Azienda Ospedaliera di Verona ha eletto il Consigliere Direttivo nella figura dei dottori: Dott. Lorenzo ADAMI, Dott. Alessio MICCHI Dott. Renzo SOAVE Dott. Rosario CATTANEO Dott. Franco COLLETTA Dott.ssa Maria Chiara CRESSONI Dott. Graziano GHIRELLI Dott. Sandro GIROTTO Dott. Claudio SALVATORE Dott. Rudi SANTINI Dott. Vincenzo SCOLA Revisori dei Conti Dott. Dantino Romano GALLIO Dott.ssa Bianca ROSA Dott. Paolo SANDRI Probiviri Dott. Giorgio BARINI Dott. Franco COLLETTA Dott. Francesco DEL ZOTTI Il Consiglio Direttivo, riunitosi il 17 maggio u.s., ha eletto il nuovo Ese- cutivo Provinciale per il quadriennio 2012-2016 così composto: Dott. Lorenzo ADAMI Segretario Provinciale Regionale Dott. Alessio MICCHI Vice-Segretario Vicario Dott. Graziano GHIRELLI Vice-Segretario Dott. Renzo SOAVE Tesoriere LORENZO ADAMI Il Segretario Provinciale Generale Fimmg Nuova polizza responsabilità civile e professionale in convenzione con FIMMG Di seguito la comunicazione di Franco pagano, responsabile di Pr.Ass. Is. (previdenza e assicurazioni per gli iscritti FIMMG) ai quadri periferici. Tutti i medici che avevano sottoscritto con la Navale Assicurazione la polizza di RCP in scadenza il 31/01/12 hanno ricevuto il testo della nuova polizza unitamente al modulo di adesione. “Ti sottolineo le principali coperture assicurative della nuova polizza: danni cagionati a terzi con colpa sia lieve che grave in relazione all’attività professionale di Medico di Medicina Generale. Responsabilità civile del sostituto indipendentemente dalla durata della sostituzione. Tutela giudiziaria con massimale di € 12.000 (facoltà di estensione 44 a € 20.000, previo versamento premio integrativo). Vaccinazioni: Retroattività dell’assicurazione (RCP pregresse). La nuova polizza fornita/e da Assomedico; mentre per i neo iscritti la validità (RCP pregressa) sarà di 3 anni. Altre offerte: Consenso informato. responsabilità civile verso i dipendenti (RCI e RCO). Errato trattamento dei dati personali. Attività di tutor. Il Medico ha la possibilità di scelta tra vari pacchetti. PrAssls - FIMMG, ritenendo oggi poco adeguato il massimale di € 516.000, consiglia di sottoscrivere la polizza con massimale di € 1.500.000 o di € 2.500.000 (il differenziale di premio fra i due massimali è minimo). “Condizioni particolari con premio aggiuntivo” sono previste per i Medici sottoscrittori della polizza che svolgono attività libero-professionale; rivolgendosi a Previasme-Assomedico è possibile, però, sottoscrivere una polizza a parte a copertura delle specializzazioni escluse” di seguito il link di Previasme e Assomedico contenenti l’informativa, la modulistica ed il testo della polizza. Previasme http://old.fimmg.org./prassis/20120117_ previasme.htm Assomedico http://old.fimmg.org/prassis/20120117_ assomedico.htm VERONA MEDICA LIBRI RICEVUTI Controllo dermo-cosmetologico nel paziente oncologico: Il corpo ritrovato rendere la Medicina non solo tecnica ma soprattutto empatia. AUTORI Norma Cameli - Roma Gabriella Fabbrocini - Napoli Maria Concetta Pucci Romano - Roma Edizioni Minerva Medica La possibilità di sopravvivere al cancro è insieme una conquista e una realtà del nostro tempo. Molti anni fa nel tradurre il libro di un Dermatologo Pediatra inglese sulla Dermatite Atopica, problema cronico, complesso e talora deprimente tanto per i Pazienti che per i Medici fui colpito da una sua osservazione conclusiva “Vi è sempre qualcosa che si può fare e questo tutti i buoni medici lo sanno” Ci piace quindi segnalare questo libretto (51 pagine) edito a gennaio dalla Minerva Medica per l’attenzione che richiama su aspetti francamente negletti dalla maggioranza della classe Medica. Ciò avviene vuoi per i sempre maggiori vincoli di bilancio, carenza di personale e strutture, vuoi per una zoppia culturale che affligge molti Medici e che spesso è alla base di incomprensioni e/o conflitti; è un testo ben fatto, di immediata fruibilità cui auguriamo non solo di avere successo ma di gettare un semino in più per La patologia neoplastica e le relative terapie hanno un forte impatto sull’immagine corporea nonché sulla cute dei pazienti oncologici. La pelle è il biglietto da visita del nostro apparire e una sua alterazione può influenzare il vissuto quotidiano di tali soggetti. Le relazioni interpersonali vengono ad essere compromesse, così come la sfera emotivo-affettiva e quella lavorativa. Un’approfondita conoscenza degli effetti collaterali dell’oncoterapia, una loro corretta gestione e, soprattutto, la possibilità di prevenirli, consente di migliorare la qualità di vita del paziente oncologico, migliorando cosÌ l’atteggiamento che questi ha verso la propria patologia. Tutto ciò ha importanti ripercussioni positive sulla sopravvivenza. Non perdere il controllo e la percezione del proprio corpo in un momento così difficile, continuare a curarsi in modo adeguato, mantenere un buon margine di autostima e compiacimento, aiuterà a farcela! ✂ VERONA MEDICA - Palazzo Vitruvio Cerdone - Via Locatelli, 1 - 37122 VERONA CERCO, OFFRO E SCAMBIO: TEMPO LIBERO ...................................................................................................................................................................................................... DEPENNARE LE VOCI CHE NON INTERESSANO ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................... COGNOME NOME .............................................................................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................................................................. INDIRIZZO ................................................................................................................................................................................................................................................................ TELEFONO .............................................................................................................................................................................................................................................................. Nº TESSERA ORDINE VERONA MEDICA ............................................................................................................................................................................................................................... 45 GIOVANI E PROFESSIONI S.O.S. – Sostituzioni L’elenco è stato azzerato. Si prega chi è interessato a dare la propria disponibilità per sostituzioni in medicina generale, di compilare il tagliando riportato a pagina 33 e di spedirlo all’Ordine (Via Locatelli 1, 37122 Verona). MEDICI DISPONIBILI PER SOSTITUZIONI IN MEDICINA GENERALE Cognome - NomeViaLocalitàDipl. formaz. M.G.Telefono 1Telefono 2 BARAKAT ZIAD Via Attilio Mori 12 Mantova NO BELLO GIACOMO Via In Dentro 57 Verona NO BENEDETTI FRANCESCA Via Ex Internati 26 Pescantina NO BRUNELLI MARTA Via Imola 10 Verona NO COGO ILARIA Via Rovigo 14 Legnago NO DALCEGGIO DANIELA Via Viii Marzo 45 Trento NO DEL PUNTA VERONICA Vicolo Fossetto Verona NO EPURE MIHAELA CRISTINA Via Benassu’ Montan. Verona NO FAINELLI GIULIA Via G. Dell’acqua 31 Bardolino NO GUARDINI NADIA Via Gela 31 Verona SI LAVORGNA BARBARA Via G. Favretto16 Verona NO masiero marina Via Tesi 40/A Verona NO MASSARUTTO ALESSIA Via Aldo Moro 1/A Sommacampagna SI MAZZEI FEDERICA Str. A. Provolo 25 Verona NO PERON SILVIA Monteforte D’alpone NO PUCCI MAIRI Via F. Modena 5 Bovolone NO RIGO FRANCESCA Vic. S. Maria In Organo 1 Verona SI ROMANO SIMONE Via Aquileia 22 Verona NO SANSOTTA NAIRE Via Aquileia 22 Verona NO SCHINELLA STEFANO Via Pieve di Cadore 18 Verona NO SERBUSCA DORIN Via B. Romagnoli 84/A Verona NO SPEZIA LAURA Via Poiani 50/B Villafranca di Verona NO TURATI MARIA GRAZIA Via S. Antonio 50 S. Martino B.A. NO TURRI GLORIA Via Salita D. Chiesa Negrar NO VIARO TIZIANA Via Dietro Listone7 Verona NO VIGNOLA PAOLA WEYNE MAGNUS FERNANDA Via Carlo Del Prete 2 Verona NO ZENORINI ANDREA Via Siedlce 21 Pescantina NO 345 3463503 340 2864311 045 913021 340 0505545 340 9766903 340 4760487 347 2619594 340 3538104 347 6823601 392 7509915 045 8400667 347 8921208 045 566969 349 2325336 329 4239871 347 2411450 328 2660746 338 8926070 340 0631022 392 9972553 335 5941022 340 7767004 329 7158223 340 3434528 045 8903064 348 8567639 347 4079231 335 6302775 340 7129811 340 5715075 349 6938124 045 8166039 340 6031137 340 9768134 MEDICI DISPONIBILI PER SOSTITUZIONI IN PEDIATRIA Cognome - NomeViaLocalitàTelefono 1Telefono 2 AGRESTI LUIGI Via G. Trezza 36/A Verona AKASHEH GEORGE Via Del Capitel 13/E Verona ANDREOTTI GIANCARLO Via Calcirelli 3 Verona Barac Ala Via Gen. Dall’ora 54 Monzambano BARAKAT ZIAD Via A. Mori 12 Mantova DEPLANO EMANUELA Via Colombine 5 Verona EPURE MIHAELA CRISTINA EPURE MIHAELA CRISTINA Via Banassu’ Mont. 17 Verona FAKES BOULOS Vicolo Menago 34 Bovolone Habash Elias Via Praissola 18 San Bonifacio KALOUT KAMEL Corso Milano 136 Verona PASQUINI ANNA Via C. Cadrega Verona PJESHKA MYRVETE Viale Spolverini 112 Verona POUR ESMAELIAN MONIREH Via Mazzini 35 Caprino V.Se PUCCI MAIRI Via F. Modena 5 Bovolone RIGOTTI ERICA Via V. De Gama 1 Negrar ROMANO SIMONE Via Aquileia 22 Verona SHOKA ZAHI Via Imola 2 Verona STUMPO MARIO FRANCESCO Via C. Angiolieri 18 Castel D’azzano TURATI MARIA GRAZIA Via S. Antonio 50 S. Martino B.A. ULMI DANIELA Via A. Vivaldi 7 Tregnago VERNA ANNAMARIA Via Castello 12/A Castel D’azzano VOLPE GIUSEPPE Via Murano 43 Roana (Vi) 46 340 4069008 320 882311 348 2932506 340 0699282 345 3463503 340 9331099 392 7509915 392 7509915 045 7101082 339 4573366 347 6724694 349 7288070 338 4174551 045 6230887 392 9972553 340 1956361 340 7767004 347 2313146 333 4890436 335 6302775 340 2335107 347 7861608 335 6763374 340 0910058 342 5703473 045 8400667 349 1828271 334 2007690 333 2384260 328 9067502 VERONA MEDICA TEMPO LIBERO Chi cerca… trova Preghiamo chi è interessato a compilare il modulo che si trova a pag. 45 ed a volercelo inviare. Si prega inoltre di scrivere l’annuncio in maniera chiara (stampatello). Si raccomanda di segnalare alla Redazione le inserzioni andate “a buon fine” per permetterne la “Clearance”. La Redazione provvederà comunque alla sospensione degli annunci dopo un certo numero di pubblicazioni. Si accettano solo annunci “brevi”. CERCO Igienista part-time, giornate da concordare. Tel. 045 7571246 Tessera Ordine Odontoiatri n. 190 AFFITTASI appartamento a 200 mt. dall’Ospedale di Borgo Trento, di circa 90 mq., secondo piano con ascensore, composto di cucinotto arredato (con lavastoviglie), pranzo, soggiorno, due camere, bagno, ripostiglio, due verande, cantina, soffitta. Comodo parcheggio con permesso di Borgo Trento. Tel. 347 2109406 - e-mail: serolod@alice.it Tessera Ordine n. 03704 Vendo/Affitto Studio Dentistico in Rovereto (TN). Possibilità di affiancamento per competenze di chirurgia avanzata. Tel. 333 2574206 Tessera Ordine n. 7090 Vendesi attico zona Valverde, mq. 130, ristrutturazione alto livello. 2 camere, 2 bagni, ampia zona giorno, doppio posto auto coperto. Tel. 333 2574206 Tessera Ordine n. 7090 Affittasi a Colleghi odontoiatri unità operativa in nuovo studio di Verona città, composto da 3 unità odontoiatriche e una sala chirurgica. Disponibilità di servizio di assistenza alla poltrona. Tel. 339 8171273 Tessera Ordine n. 7090 VENDO in residence con piscina a Garda appartamento mq. 85 con cantina e posto auto a euro 230.000,00. Tel. 340 3949852 (ore serali) Tessera Ordine n. 3982 OFFRO Studio Medico in zona Borgo Venezia, a medici specialisti. Tel. 045 8340420 - 347 5644880 VENDO appartamento su due livelli, ottimo per “famiglia-studio/ufficio”, in zona stadio. Euro 230.000,00 più mutuo (no agenzie). Tel. 329 5348314 Tessera Ordine n. 3911 VERONA MEDICA Medico Odontoiatra OFFRE collaborazione in altri studi come igienista dentale. Tel. 339 6575218 Tessera Ordine n. 445 Studio Medico in zona stadio OFFRE a medici specialisti ambulatorio in affitto. Tel. 327 2699051 Tessera Ordine Odontoiatri n. 00751 AFFITTO mensilmente da giugno a settembre, appartamento trilocale a Bardolino. Tel. 347 1758198 Tessera Ordine n. 5064 AFFITTASI appartamento arredato in V.le Olimpia a S. Giovanni Lupatoto, con garage e cantina. 500,00 euro mensili. Tel. 045 7135042 - 346 3568178 Tessera Ordine n. 2711 AFFITTO Studio Medico in centro con posto auto situato in Vicolo Calcirelli, 21 a Verona. Tel. 045 8902989 (ore pasti) AFFITTASI a Lipari (Isole Eolie) nei mesi estivi, anche settimanalmente, grande casa in stile eoliano, ideale per 2-6 persone, con giardino privato. Prezzo molto conveniente. Tel. 045 533908 - 338 2474397 Studio dentistico Borgo Trento AFFITTA ad odontoiatra, con clientela propria, unità operativa con assistenza alla poltrona per 1 o 2 giorni la settimana. Tel. 045 8340073 - 348 5503535 Tessera Ordine n. 3489 In elegante studio medico in zona Borgo Milano AFFITTASI a collega specialista ambulatorio. Possibilità di segreteria e ampi parcheggi. Tel. 338 3897788 AFFITTASI stanze in ambulatorio medico a specialisti preferibilmente in medicine alternative. Tel. 045 8104220 Tessera Ordine Odontoiatri n. 00751 OFFRO condivisione studio medico elegantemente ristrutturato, climatizzato, linea ADSL, quartiere Catena, 1° piano con ascensore. Tel. 333 2844260 (ore pasti) Tessera Ordine Odontoiatri n. 4420 Studio medico dentistico sito in Bussolengo centro con parcheggio, AFFITTA locale già in uso una volta alla settimana da dermatologi a medici non odontoiatri interessati ad una collaborazione seria e continuativa in ambito medico specialistico. Tel. 045 6704396 e-mail: paolocecchini69@gmail.com Medico di medicina generale AFFITTA stanza del proprio ambulatorio sito a Locara di S. Bonifacio, per attività medica o paramedica. Tel. 393 0265000 Tessera Ordine n. 6929 VENDO accessori: Termodisinfettore Miele V. 380 7 Kw trifase euro 2.000,00; Stampante Laser HP 1010 euro 50,00; Stampante Laser HP 1015 euro 60,00; Frigorifero Candy Modular 60x60x60 serpentina in rame euro 50,00. Tel. 338 9550190 Tessera Ordine n. 32 VENDO accessori: Sedazione cosciente con Protossido di azoto Quantiflex MDM euro 2.500,00 euro; Seggiolini per operatore e assistente Euronda CDS 300 euro 100,00; Servomobile CAWS in metallo 53x43x86,5 euro 400,00; Termosigillatrice Euronda Euroseal euro 100,00; Vibratore per colatura immediata impronte VIT Dentalfarm euro 50,00. Tel. 338 9550190 Tessera Ordine n. 32 VENDO accessori: Aspiratore Turbojet 2 Cattani 2 motori euro 700,00; Autoclave Domina Plus B DX euro 3.000; Ministampatrice Brega per dischi BB 85 euro 300,00; Miscelatore sottovuoto alginato/ gesso Edip France euro 500,00; Negatoscopio Euronda 14x40 con lente ingrandimento euro 50,00; Radiografico 70 Kv Brugnettini euro 800,00. Tel. 338 9550190 Tessera Ordine n. 32 AFFITTASI Studio Medico in centro con posto auto situato in Vicolo. Tel. 338 9550190 Tessera Ordine n. 32 AFFITTO bilocale nuovo e arredato in via Berni (condominio Grattacielo): euro 700,00. Tel. 045 8002013 - 328 4898470 Tessera Ordine n. 1581 47 TEMPOLIBERO Per aiuto in Ricerche Bibliografiche OFFRO consulenza gratuita ai colleghi. bassi.renzo@tiscali.it Tel. 339 8032600 OFFRO Ecografo SSD-Prosound 2 ALOKA Modello 2009, con sonde Convex e TV, stampante, ideale per studio Gin/Ost. Tel. 349 8577013 Tessera Ordine n. 6464 AFFITTO posto auto vicino entrata ospedale Borgo Trento. Tel. 333 4221326 VENDO Attrezzature (poltrona Kavo, compressori, linea mobili, autoclave Atoma, per studio dentistico. Tel. 349 4310141 Tessera Ordine n. 747 VENDO Colposcopio Zeiss Carl mod. OPMI 99. Tel. 347 4866605 Tessera Ordine n. 2623 Medico Odontoiatra OFFRE Collaborazione in altri studi odontoiatrici, come igienista dentale e per terapia conservativa. Tel. 340 3441060 VENDO collana monografica Minerva Medica Farmitalia circa 90 volumetti; 54 volumi “Uomini e Fatti nel mondo” Rizzoli; collana completa di 6 grandi Volumi di “Storia delle Religioni” ed. Rizzoli; 100 vecchi volumi di Medicina e 100 romanzi. Tel. 333 2153742 Tessera Ordine n. 1001 SERRADA DI FOLGARIA, VENDESI O PERMUTASI in zona lago o collinare, appartamento, caratteristico rustico, appena ristrutturato. Tel. 333 2153742 Tessera Ordine n. 1001 CERCO un medico nutrizionista, e uno specialista oculista per inserimento in studio medico attrezzato e normato. Offro stanza, segreteria, riordino. L’odontoiatria è l’attività prevalente dello studio. Tel. Antonio 340 4980982 Albo Odontoiatri n. 10 VENDO appartamento Marciagia (Garda), Residence Cà degli Ulivi, con piscina e tennis. Euro 270.000,00. Tel. 347 4866605 Tessera Ordine n. 2623 48 AFFITTO in ambulatorio medico avviato e nuovo, completamente a norma di legge, 2 ambulatori specialistici. Possibilità anche di piccolo posto per auto o moto. Affitto per solo fisso mensile (contratto regolare) variabile a seconda della tempistica. L’ambulatorio medico si trova in zona Ponte della Vittoria a Verona. Se interessati: Tel. 335 353823 (al pomeriggio) OFFRO con 35 anni di esperienza, consulenze ortodontiche. Tel. 045 574900 e-mail: dimartinoleopoldo@tiscali.it VENDO posto auto coperto, Via Cesare Abba (Borgo Trento). Euro 30.000,00. Tel. 347 4866605 Tessera Ordine n. 2623 VENDO Microscopio Leitz Biomed GMBH Ottiche 10-20-40. Tel. 347 4866605 Tessera Ordine n. 2623 AFFITTO per il mese di agosto, a Lignano, villetta con 8 posti letto, ampio giardino, e dotata di tutti i confort. Tel. 349 8052644 (ore pasti) Tessera Ordine n. 643 OFFRO seria collaborazione in ortodonzia (anche per adulti - 13 anni di esperienza), pedodonzia, conservativa ed endodonzia. Tel. 347 6626312 Tessera Ordine n. 01160 VENDO Studio medico in zona Porta Vescovo in un palazzo curato, al piano rialzato, composto da ampia sala d’attesa, 2 stanze luminose, servizio e soffitta ad uso archivio. Classe energetica F. 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Al fine di allargare la platea dei beneficiari e per migliorare il livello delle nostre prestazioni ci siamo mossi alla ricerca di nuove forme di finanziamento, e abbiamo individuato nella normativa sull’erogazione del “5xmille” una concreta possibilità. Per questo, fra iniziali incertezze interpretative e difficoltà di dialogo con l’Agenzia per le Entrate, nel 2008 abbiamo dato il via al progetto, che ha portato, anche per il poco tempo a disposizione, per quell’anno, un risultato modesto pari al 113 mila euro e, nel 2009, 295 mila euro, ovvero hanno destinato all’Enpam il loro “5xmille”, in sede di dichiarazione dei redditi, per il primo anno poco più di mille e per il secondo circa tremila medici e odontoiatri italiani. Non sappiamo ancora il risultato del 2010 men che meno quello del 2011. Crediamo tuttavia che un’informazione più capillare possa dare risultati migliori e Voi come Presidenti di Ordine potete fare molto, sia attraverso il Vostro notiziario, sia attraverso altre forme di comunicazione. Essendo questa attività volta a realizzare una finalità istituzionale propria dell’Enpam riteniamo di dover contribuire economicamente ai Vostri sforzi organizzativi. Pertanto Vi preghiamo di segnalarci tutte le iniziative che andrete ad assumere. È indubbio che la problematica dell’Assistenza è molto più ampia; per questo i nostri sforzi non si possono fermare ad una pur necessaria campagna di adesione al “5xmille”. A tal fine un’apposita Commissione consiliare sta elaborando una strategia complessiva, con interventi nei vari settori, per una riforma globale dell’Assistenza, e Vi terremo puntualmente e tempestivamente informaTi delle prossime iniziative. Per ora Vi debbo un grazie di cuore ma soprattutto avrete il grazie da tanti colleghi che attendono un nostro aiuto. Colgo l’occasione per formularTi i più sinceri auguri di Buona Pasqua. Con viva cordialità. Il Presidente Eolo Parodi VERONA MEDICA 49 TEMPO LIBERO VENDO/AFFITTO Studio Dentistico, zona Isola della Scala. Tel. 393 8019749 Tessera Ordine n. 4883 VENDO/AFFITTO Studio dentistico, zona Bovolone. Tel. 393 8019749 Tessera Ordine n. 4883 VENDO studio dentistico, zona lago di Garda sud, 80 mq., a norma di legge, composto di reception, sala d’attesa, 2 studi con 2 unità KAVO, RX panoramica digitale, sterilizzazione e bagno, completamente attrezzato e arredato, con c antina e garage grande. Tel. 340 0888399 - Fax 045 7238500 Tessera Ordine n. 872 OFFRO Ablatore Vector della Dürr, tenuto in buone condizioni e utilizzato poche volte. Buona occasione. Prezzo 500,00 euro. Tel. 045 7211011 - 045 6470213 Tessera Ordine n. 167 VENDESI/AFFITTASI Studio Dentistico in Borgo Venezia in Contesto re cente al piano terra. Due unità operative, sala d’attesa, ufficio, doppio bagno, sala di sterilizzazione, quattro posti auto ad uso esclusivo. Tel. 333 2574206 Tessera Ordine n. 7090 Medico chirurgo specialista in odontostomatologia con esperienza ventennale, OFFRE collaborazione di ortodonzia (intercettiva, su adulto, pre-protesica, parodontale, pre-chirurgica), nata a Bolzano e residente a Verona, in possesso del patentino di bilinguismo A, disponibile a trasferte a Bolzano. Tel. 335 6909879 e-mail: elena.scarafoni@alice.it AFFITTO in Verona, quartiere Borgo Trento, appartamento al IV piano con ascensore, completamente arredato. Composto da: cucina abitabile, sala da pranzo con salotto, due camere da letto, una cameretta, doppi servizi, cantina e posto auto coperto. Tel. 333 4921789 Tessera Ordine n. 3036 Studio dentistico CERCA igienista dentale diplomata per collaborazione continuativa. Tel. 045 8015670 (dalle ore 10,00 alle 18.00) OFFRO lettino da visita medica ambulatoriale e sei seggiole d’attesa ambulatorio. Tel. 045 8344507 Tessera Ordine n. 3481 Specializzando in Ortognatodonzia con esperienza ospedaliera OFFRE consulenza in Ortodonzia. Tel. 347 4711705 e-mail: spichele@hotmail.com Tessera Ordine n. 7524 50 Causa pensionamento OFFRO Studio Dentistico completo (vendita o affitto) in Via Pioppa, 66 a Gazzo Veronese. Tel. 339 4264607 Tessera Ordine n. 2199 OFFRO collaborazione in conservativa endodonzia e protesi. Esperienza plu riennale. Tel. 349 5510668 Tessera Ordine n. 707 OFFRO a collega condivisione (utilizzo e spese affitto) di studio medico in centro storico a Verona. Tel. 346 6293871 Tessera Ordine n. 8093 VENDO chitarra classica Gran Concerto Yamaha GC41 (ottimo stato) anno 2008. Tel. 347 0306001 Tessera Ordine n. 02748 OFFRO Cerec 3 unità di ripresa, praticamente nuovo, attualmente restano 30 rate di leasing da 626,40 euro. Tel. 045 8340073 - 348 5503535 Tessera Ordine n. 3489 Medico chirurgo odontoiatra con ventennale esperienza, VALUTA proposte di collaborazione in conservativa, endodonzia, protesi fissa e mobile e piccola chirurgia. Disponibile anche ad assumere incarico di direzione sanitaria presso studi dentistici zona Verona e provincia. Si richiede e si offre massima serietà. Tel. 349 5474991 VENDESI elettromiografo portatile Synergy notebook a 2 canali EMG portatile, nuovo (comprato nel 2008) ancora in garanzia; con numerosi accessori. PC-Valor: computer per EEG Valor Microsoft Office più notebook, kit aumentatore, aghi, elettrodi di stimolazione, borsa da trasporto. Tel. 045 914096 AFFITTO garage in Via Settembrini, vicinanze Castel Vecchio. Tel. 347 2523361 Tessera Ordine n. 4106 OFFRO la possibilità di esercitare all’in terno di un poliambulatorio in zona Borgo Venezia (Mondadori). Tel. 320 8823111 Tessera Ordine n. 2258 AFFITTASI Studio medico in Via Monte Ortigara con possibilità di 2 ambulatori. Tel. 045 8009452 (dalle ore 15,00 alle 18.00) VENDO/AFFITTO Studio dentistico a Bovolone. Ottime attrezzature, ottimo avviamento. Tel. 340 4686496 Studio dentistico CERCA assistente tempo pieno o part-time. Tel. 045 575859 Tessera Ordine n. 3297 VENDO a San Bonifacio (centro), in contesto signorile, due ambulatori al piano terra con ingresso diretto e sala d’attesa indipendenti, di circa 60 mq. ciascuno. Tel. 045 6103416 - 338 8850554 Tessera Ordine n. 5456 Poliambulatorio nuovo nei pressi di Affi, AFFITTA a medici specialistici od Odontoiatri, Ambulatorio e Studio dentistico completo (riunito, radiografico di gitale, sala sterilizzazione, smaltimento rifiuti, escluso materiale di consumo), per canone di affitto mensile da concordare. Tel. 346 8623029 Tessera Ordine n. 1161 CERCO Odontoiatra per collaborazione o assunzione direzione sanitaria in am bulatorio odontoiatrico a Verona. Tel. 335 433375 Tessera Ordine Vicenza n. 489 AFFITTASI a colleghi odontoiatri, unità operativa con disponibilità di servizio assistenza alla poltrona e segreteria in un nuovo studio di Verona città. Lo studio è composto da varie unità odontoiatriche ed una sala chirurgica, in dotazione posti auto riservati ai pazienti. Tel. 339 8171273 Tessera Ordine n. 01223 VENDESI appartamento di mq. 120, ultimo piano zona Valverde, panoramico, luminoso, recentemente ristrutturato integralmente con finiture di alto livello. due camere, due bagni, ampia zona giorno, doppio posto auto coperto nel piano interrato dello stabile. Tel. 339 8171273 Tessera Ordine n. 01223 AFFITTO monolocale arredato a Milano in pieno centro. Tel. 045 7513347 - 333 2115075 Tessera Ordine n. 7741 CERCO Odontoiatra con esperienza in conservativa e protesi fissa. Tel. 045 6301674 Tessera Ordine n. 3330 AFFITTASI ad odontoiatra con clientela propria, integralmente o parzialmente, studio odontoiatrico in Verona nei pressi del centro storico in orario pomeridiano. Autorizzazione alla struttura, 4 riuniti di cui 3 nuovi, sterilizzazione, locale tecnico, reception, sala d’attesa, 2 bagni, radiografico digitale, ecc., escluso materiale di consumo. Possibilità di collaborazione. e-mail: ambulatori123@libero.it Tessera Ordine n. 5104 Ambulatorio odontoiatrico zona Golosine, AFFITTA all’interno della propria struttura studio medico arredato di scrivania, lettino e bilancia medica. Tel. 335 433375 Tessera Albo Odontoiatri Vicenza n. 00489 VERONA MEDICA