Verona CityBook

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Verona CityBook
Verona
Con VeronaCard, la città è a vostra disposizione:
viaggiate su mezzi AMT e visitate liberamente i
musei, le chiese e i monumenti.
Verona Card è un biglietto cumulativo, acquistabile
presso i punti che aderiscono all’iniziativa e le
tabaccherie del centro cittadino e del Lago di
Garda, proposto in due versioni:
8,00 € - per una giornata, mezzi AMT gratis,
libero accesso a musei, monumenti e chiese
convenzionati.
12,00 € - per tre giorni consecutivi, le stesse
opportunità.
Per informazioni:
Comune di Verona
Assessorato al Turismo
Tel. 045 8077774-7533
www.comune.verona.it
Vai ovunque, vedi tutto,
spendi poco
Verona
Verona
City Book
City Book
Verona
IT
2004
City Book
Sommario
Un viaggio che lascia un
segno nella memoria
UN VIAGGIO CHE LASCIA UN SEGNO... 2
1
CHIESE
- Duomo
- Sant’Anastasia
- Santa Maria Antica
- San Lorenzo
- San Giovanni in Foro
- San Fermo Maggiore
- San Giorgio in Braida
- Santo Stefano
- Santa Maria in Organo
- San Giovanni in Valle
- San Zeno Maggiore
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GIULIETTA E ROMEO
- La leggenda
- Casa di Giulietta
- Casa di Romeo
- Tomba di Giulietta
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MUSEI
- Fondazione Museo Miniscalchi-Erizzo
- Galleria d’Arte Moderna
- Civico Museo d’Arte di Castelvecchio
- Museo Lapidario Maffeiano
- Museo degli Affreschi
- Museo Archeologico
- Museo Civico di Storia Naturale
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MONUMENTI E LUOGHI DI INTERESSE
- Piazza delle Erbe
- Torre dei Lamberti
- Piazza dei Signori
- Palazzo del Comune (o della Ragione)
- Loggia del Consiglio
- Palazzo del Governo
- Arche scaligere
- Piazza Bra’
- Arena
- Castelvecchio
- Arco dei Gavi
- Porta Borsari
- Ponte Pietra
- Teatro Romano
- Giardino Giusti
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BIGLIETTERIA
- Arena di Verona
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HOTEL
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BED AND BREAKFAST
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LAGO DI GARDA
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RISTORANTI
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FIERA DI VERONA
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Verona City Book
Copyright 2004 Verona.com
Tutti i diritti riservati
Bibliografia essenziale:
Notiziario BPV
Simeoni
Bertolini
Perini
Maimeri
Vita Veronese
Hanno collaborato:
Renato Groppo
Simone Madinelli
Paolo Groppo
Un viaggio che è un tuffo nelle antiche
emozioni di una città che, seppur in costante
e moderna espansione, conserva valori e forme
legati ad un passato d’antichi fasti medievali e
rinascimentali. “Non v’è mondo fuor di queste
mura….”: Shakespeare è poeta, ma esprime
l’impressione che colpisce il turista quando
entra nell’ambito dalle antiche mura che
circondano la città.
La tragica storia d’amore di Romeo e Giulietta
che Shakespeare situò nella Verona scaligera,
fa della città la meta preferita di cuori innamorati
e turisti emozionati.
Nel centro storico si vive un ritmo sereno e
rilassante, scandito dal lento scorrere del fiume
Adige che attraversa la città formando, con
una suggestiva rete di ponti, un’ampia e morbida
S. Durante i mesi estivi una passeggiata nella
città antica può raggiungere il culmine
dell’emozione, in una serata nel più grande
teatro della lirica che è l’Arena. L’anfiteatro
romano può contenere 15.000 spettatori e
mette in scena rappresentazioni allestite dai
più grandi artisti del mondo: una serata in
Arena resta indimenticabile e da sola giustifica
un viaggio a Verona.
Al viaggiatore che fa tappa a Verona rimangono
ricordi visivi e suggestioni non soltanto
dell’architettura antica, del suo valore
testimoniale che pervade l’intera città, non
soltanto dell’atmosfera dei vicoli e delle piazze,
ma anche dei sapori, i gusti di una cucina
territoriale inimitabile che si perpetua nel tempo
immutata e tradizionale e che rende
indissolubile il legame con i vini veronesi,
famosi e apprezzati in tutto il mondo.
Aspetti generali
Verona è una delle più antiche e più belle città
italiane: essa conta circa 250.000 abitanti ed è
la maggiore città del Veneto, dopo Venezia.
Vicina al lago di Garda, adagiata sulle sponde
dell’Adige, ai piedi delle Prealpi venete, gode
di una felice posizione climatica. Verona si
trova al centro delle maggiori vie di
comunicazione, nazionali e internazionali: per
questo motivo essa è da sempre un importante
centro di traffici e di scambi commerciali,
alimentati – tra l’altro – dalla buona produzione
industriale e dalla rilevante produzione agricola
della provincia.
Cenni storici
Incerte sono le origini, incerto il significato del
nome stesso di Verona. Nel III secolo a.C. essa
è popolata dai Veneti, ma già nel 89 a.C. Verona
diventa colonia romana. Per Verona passavano
importanti strade romane: la Claudia Augusta,
la Postumia, la Gallica. Nel periodo delle
invasioni barbariche, Teodorico fissa a Verona
la sede del regno e costruisce un sontuoso
castello sul colle di S. Pietro. Anche Berengario,
eletto re d’Italia, sceglie Verona come propria
residenza. In età medievale Verona diventa
libero comune e raggiunge il massimo splendore
con la dinastia degli Scaligeri.
Dopo un breve dominio dei Visconti e dei
Carraresi, nel 1405 la città si consegna
spontaneamente alla Serenissima. Il dominio
di Venezia dura circa quattrocento anni, fino
all’invasione francese del 1797. Con il Trattato
di Campoformio (ottobre 1797), Napoleone
cede Verona e gran parte del suo territorio
all’Austria.
Al tempo della dominazione austriaca, Verona
diventa uno dei capisaldi del Quadrilatero.
Finalmente, nel 1866, un plebiscito unisce
Verona al Regno d’Italia.
Monumenti principali
I principali monumenti di Verona si
distribuiscono idealmente lungo cinque itinerari,
che sono flessibili e un po’ convenzionali.
I monumenti indicati in grassetto sono descritti
in dettaglio nelle pagine seguenti; essi riguardano
l’architettura religiosa e quella civile.
Naturalmente, l’ottica di rapida ed agevole
consultazione di questa guida ha imposto una
drastica scelta: oltre a quelli indicati, Verona
possiede numerosissimi altri monumenti
religiosi (chiese, oratori, conventi) e civili (ad
esempio, le ville patrizie e signorili).
Itinerario (1) – Centro antico
Il Duomo, in stile romanico, è stato costruito
nel XII secolo nelle vicinanze dell’Adige, nella
zona che i Romani avevano destinato alle terme.
Pur rimaneggiato in epoche successive,
rappresenta un monumento ricco di storia e
d’opere d’arte.
Il complesso comprende la chiesa di S. Elena
e quella di San Giovanni in Fonte, nonché la
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Piazza del Vescovado. In Piazza Duomo ha
sede l’importante Biblioteca Capitolare.
Poco lontano dal Duomo si trova la chiesa di
Sant’Anastasia (XIII-XV sec.), costruita in
stile gotico e adorna di molte opere d’arte.
Proseguendo per il Corso S. Anastasia, si
raggiunge la vivace Piazza delle Erbe, situata
al centro dell’antico foro romano e dominata
dall’alta Torre dei Lamberti. La piazza è
circondata da stupendi palazzi di varie epoche,
alcuni dei quali adornati con affreschi ancora
visibili.
cente Piazza dei Signori reca l’impronta della
signoria scaligera e della dominazione venezi
ana. Al centro della piazza, la statua di Dante
Alighieri ricorda il lungo soggiorno trasco
rso dal divino poeta alla corte di Cangra
nde.
dano la piazza il Palazzo del Comune (o della
Ragione), il palazzo del Capitano, la stupenda
Loggia del Consiglio, realizzata nel ‘400, e il
Palazzo del Governo. Nelle immediate
vicinanze si trovano la chiesa romanica di S.
Maria Antica, sul cui portale è inserita la
tomba di Cangrande I della Scala, e il
monumentale complesso delle Arche
Scaligere, con le tombe di Mastino II e di
Cansignorio.
Itinerario (2) – Centro moderno
Da Piazza delle Erbe, per la centrale ed elegante
Via Mazzini si raggiunge l’ampia e suggestiva
Piazza Brà, dominata dalla possente mole
dell’Arena (I sec. d.C.). Vi prospettano
numerosi palazzi, soprattutto d’epoca
veneziana, il Palazzo della Gran Guardia e
Palazzo Barbieri, ora sede del Comune.
Proseguendo per Via Roma, si arriva a
Castelvecchio.
L’imponente costruzione fu realizzata in riva
all’Adige all’epoca di Cangrande II; ora è sede
del Civico Museo d’Arte.
Alla fine di Corso Cavour, vi sono la chiesa di
San Lorenzo e la romana Porta Borsari (I
sec. d.C.). Oltrepassata la porta, si può
percorrere il corso omonimo, che si snoda
verso Piazza delle Erbe.
A metà del corso, si può ammirare la bellissima
chiesetta romanica di San Giovanni in Foro.
Itinerario (3) – Giulietta e destra d’Adige
Quest’itinerario tocca i luoghi in cui si sono
svolte le vicende di Giulietta e Romeo,
3
personaggi dell’omonima tragedia scespiriana.
Entrando da Piazza Erbe in Via Cappello,
s’incontra la cosiddetta Casa di Giulietta, con
il famoso balcone che prospetta sul cortile, e
la bronzea statua della fanciulla.
Poco lontano si trova la Casa di Romeo.
Proseguendo per Via Leoni, nei pressi del Ponte
Navi, sorge la chiesa di San Fermo Maggiore,
che unisce in forma mirabile il romanico al
gotico.
Con breve passeggiata, si giunge alla Tomba
di Giulietta, situata nei pressi di un antico
convento: essa è il centro sentimentale della
città ed è visitata dai turisti romantici d’ogni
parte del mondo.
Itinerario (4) – Sinistra d’Adige e Veronetta
Provenendo dal Duomo in direzione della
collina, si attraversa Ponte Pietra, costruito
dai Romani nel 89 a.C. e si giunge alla riva
sinistra dell’Adige, chiamata Veronetta.
Già dal ponte si può vedere il grandioso
complesso di San Giorgio in Braida, iniziato
intorno al 1477: la cupola è del Sammicheli e
la chiesa contiene tele preziose.
Vicino al ponte sorge la chiesa di Santo
Stefano, costruita in tre fasi, l’ultima in stile
romanico veronese.
A ridosso della collina di Castel S. Pietro,
costruzione militare austriaca del 1853, e sulla
riva dell’Adige sorge il complesso del Teatro
Romano, costruito alla fine del I secolo a.C.
e recuperato nella prima metà dell’800. Vi è
annesso il Museo Archeologico.
Sulla collina di destra s’erge l’antica pieve di
San Giovanni in Valle, ricostruita in stile
romanico dopo il terremoto del 1117. Ai piedi
della collina si stende il cinquecentesco
Giardino Giusti, annesso all’omonimo palazzo.
Poco distante sorge la chiesa dei SS. Nazario
e Celso, che risale al sec. XII.
Itinerario (5) – Monasteri e fortificazioni
La zona a sud-ovest di Verona è dominata
dall’Abbazia di S. Zeno Maggiore e dal suo
alto campanile.
La chiesa, di origini assai antiche, è stata
riedificata in stile romanico nei secoli XII-XIII.
Essa è dedicata all’ottavo vescovo di Verona,
patrono della città. Vicino all’abbazia si trova
la sug gestiva chiesa di San Procolo.
Nelle vicinanze, si trova pure una serie di
fortificazioni scaligere, veneziane ed austriache.
DUOMO
1
Piazza Duomo, 21
Tel. +39-045595627
Orario:
Novembre/Febbraio:
Chiusura:
09.30-18.00 10.00-13.00 13.30-16.00
lunedì
Festivo:
Festivo:
Ingresso:
13.30-18.00 13.30-17.00
€ 1,50
Cenni storici. I contributi paleocristiani,
altomedievali, romanici e gotici succedutisi nel
corso del tempo fanno sì che il Duomo, più
che un singolo edificio, risulti un complesso
architettonico assai ricco: esso è formato, oltre
che dalla Cattedrale, anche dalla piazza, dalla
Biblioteca Capitolare, dal chiostro dei Canonici,
da S. Elena, da S. Giovanni in Fonte e dal
Vescovado. La storia della Cattedrale di Verona
è la storia di quattro basiliche. Tra le novità
architettoniche dell’ultimo grandioso intervento,
tra la metà del XV e la metà del XVI secolo,
vanno ricordate: la facciata; il portone interno,
sovrastato da uno splendido orologio; le grandi
colonne, erette per alzare le navate; il tornacoro
del Sammicheli.
Architettura ed arte. Facciata. La facciata della
Cattedrale – i cui lavori di ricostruzione
iniziarono nel 1120 – è una splendida
composizione di diversi materiali, tufo con
marmi bianchi e rosati insieme al cotto.
Essa è di stile essenzialmente romanico, quindi
artisticamente piuttosto semplice, ed è
caratterizzata da una tripartizione verticale
ottenuta grazie alle due colonne poste di fianco
all’entrata, e dai due finestroni laterali (bifore),
di stile gotico. In posizione centrale si staglia
un portico a due piani che protegge il grande
portone d’ingresso.
Il piano inferiore, in marmi bianchi e rosati, si
distingue da quello superiore, in tufo, soprattutto
per la presenza di figure umane a bassorilievo,
raffiguranti S. Giovanni Evangelista e S.
Giovanni Battista.
Per una definitiva sistemazione della facciata,
occorre risalire al 1587, all’epoca del cardinale
Valier, il cui stemma si coglie proprio sulla
sommità del centro.
Interno. L’interno a tre navate e cinque campate
è il risultato della trasformazione gotica
effettuata fra il 1444 e il 1513. L’altezza e la
profondità della navata centrale e dell’insieme
costituisce un colpo d’occhio unico.
Il viaggio all’interno della Cattedrale consente
di ammirare affreschi ed una serie di cappelle,
ornate di splendide tele.
In alto la facciata del Duomo; in basso il chiostro.
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City Book
SANT'ANASTASIA
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Piazza Santa Anastasia
Tel. +39-0458004325
Orario:
Novembre/Febbraio:
Chiusura:lunedì
09.00-18.00 10.00-13.00 13.30-16.00
Ingresso: € 2,00
Festivo:
Festivo:
Gruppi: € 1,50
13.00-18.00 13.30-17.00
Studenti: € 1,50
Cenni storici. La basilica di Sant’Anastasia è
certamente il più rilevante monumento religioso
in stile gotico di Verona.
La costruzione della chiesa ebbe inizio intorno
al 1290, durò più di un secolo e fu sostenuta
dagli Scaligeri ma s’ignora chi fu l’architetto.
Il sito scelto per la costruzione è vicinissimo
a Piazza dei Signori, dove i Della Scala avevano
i loro palazzi; quindi è presumibile che
Sant’Anastasia sia diventata la chiesa ufficiale
della loro corte.
La chiesa è di stile gotico italiano, a tre navi
con crociera e cinque absidi poligonali. Fu
restaurata in modo accurato negli anni
1878-1881.
Architettura ed arte. Nella facciata
incompiuta, un magnifico portale gemino con
marmi policromi, rilievi e affreschi; alla sinistra,
l’arca sospesa di Guglielmo di Castelbarco.
Il muro, fino al portale, risale agli anni del
Castelbarco (1315-1320). A lui si devono pure
i muri perimetrali. Appartengono al secolo XV
i pannelli in marmo di stile rinascimentale, che
narrano la vita di S. Pietro Martire: dopo le
spoliazioni napoleoniche, ne sono rimasti solo
due.
L’interno della maestosa chiesa, con le dodici
grandi colonne di marmo bianco con i capitelli
gotici, è diviso in tre navate congiunte da volte
a crociera. La pianta della chiesa è a croce
latina, con una grand’abside fiancheggiata da
quattro cappelle. Piegando quindi nella navata
a destra dopo il battistero e la lapide col busto
del poeta Bartolomeo Lorenzi, s’incontrano
via via sedici fra splendidi altari e meravigliose
cappelle, con opere di Pietro da Porlezza,
Danese, Cattaneo, Michele da Firenze, Liberale
da Verona, Giolfino. Di grande interesse la
tomba pensile di Cortesia di Serego, murata
in area presbiteriale, di fronte al Giudizio di
Turone. Sopra la cappella Pellegrini è il celebre
affresco di Pisanello San Giorgio e la principessa.
Del campanile si hanno poche notizie: si innalza
svelto, leggero sull’ultima cappella alla sinistra
di chi guarda l’altare maggiore. Lo stile è del
primo quattrocento.
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SANTA MARIA ANTICA
Via Santa Maria Antica
Orario:
07.30-12.30
15.30-19.00
3
Tel. +39-045595508
Ingresso libero
Cenni storici. S. Maria Antica è in stile
romanico e sorge sull’area di una chiesetta del
secolo VII.
Rifatta e consacrata nel 1185 dal patriarca
d’Aquileia, Gotifredo, la chiesa attuale divenne
la cappella privata dei Della Scala, che
costruirono sul suo sagrato l’area cimiteriale
di famiglia.
Verso il 1630, il suo interno fu modificato in
stile barocco, ma alla fine dell’Ottocento la
chiesa è stata restaurata ed ha ripreso lo stile
originario e il suo splendore.
Architettura ed arte. L’esterno è a fasce
alternate di tufo e cotto e presenta piccoli
finestrini a strombatura.
Notevole il piccolo campanile quadrato, in tufo
e in puro stile romanico, con bifore nella cella
campanaria e copertura a pigna conica in
laterizio. La porta laterale d’ingresso è sovrastata
dall’arca di Cangrande I della Scala, la più sobria
delle arche scaligere, ma forse la più
monumentale.
L’interno della chiesa è a tre navate, divise da
serie di colonne, con archi a sesto rialzato. Tre
sono pure le absidi. Le due absidi laterali sono
decorate in alto in tufo e cotto, mentre
nell’abside centrale le decorazioni sono sostituite
da due affreschi del primo trecento. L’interno
è severo e disadorno: qua e là sulle pareti e
sugli archi si notano resti di affreschi che
risalgono forse al secolo XIV. Protetto da una
botola, resta un frammento dell’antica
pavimentazione in tessere bianche e nere, che
risale probabilmente al secolo X.
SAN LORENZO
4
Corso Cavour, 28
Tel. +39-0458001879
Orario:
Novembre/Febbraio:
Chiusura:lunedì
09.30-18.00 10.00-13.00 13.30-16.00
Ingresso: € 2,00
Festivo:
Festivo:
Gruppi: € 1,00
13.00-18.00 13.00-17.00
Studenti: € 1,00
Cenni storici. L’attuale chiesa sorse all’inizio
del XII secolo, sui resti di un precedente edificio
paleocristiano, eretto verso il V o il VI secolo
e restaurato dopo il 793. La nuova chiesa, in
stile romanico, fu edificata verso il 1110
riutilizzando in parte materiali di costruzioni
precedenti. Dopo il terremoto del 1117, furono
innalzati i muri perimetrali e l’abside. A fine
secolo la chiesa fu completata con l’aggiunta
del transetto, dei matronei e delle torri
cilindriche. Le due diverse fasi costruttive (1110
e post 1117) sono riconoscibili per la differenza
tra la muratura inferiore, a ciottoli di fiume
disposti a spina di pesce alternati a filari di tufo
e di cotto, e quella superiore ove sono utilizzati
solo il tufo e il cotto. Ma la bellezza e la raccolta
suggestività dell’edificio, create dall’equilibrio
delle singole parti architettoniche, dalla calda
cromia dei materiali e dal calibrato gioco della
luce attraverso le strette finestre strombate,
furono poi stravolte da ag giunte e
rimaneggiamenti.
Architettura ed arte. La facciata, che è sul
lato sinistro, è stretta fra le due torri scalari,
dalle quali si accedeva ai matronei.
La porta in marmo rosso, con decorazioni
scultorie, è sormontata da un protiro con
eleganti arcate rinascimentali. Il paramento
esterno è a fasce di tufo e mattoni.
La pianta è a croce latina benedettina,
pentabsidata, divisa in due zone dal transetto.
Raccolto e suggestivo, l’interno è diviso in tre
navate concluse da altrettante absidi e transetto
a due campate terminanti con un’absidiola,
avente lo stesso orientamento di quelle
maggiori. Rara e preziosa la presenza dei
matronei, ancora intatti, che si aprono su tre
lati, lungo il piano superiore delle navate minori
e della controfacciata: i matronei sono vasti
quanto le due navate laterali e sopra di esse si
affacciano a mo’ di loggiato.
SAN GIOVANNI IN FORO
Vic. San Giovanni in Foro, 1
Orario:
09.00-18.00
Festivo:
09.00-18.00
e in questo senso si giustificherebbe
l’apposizione su una parete esterna di
un’iscrizione incisa in un trittico marmoreo che
ricorda appunto come in quell’anno “combusta
est civitas Verone”.
Architettura ed arte. Le murature romaniche
vennero alla luce nel 1905, quando, staccatisi
alcuni pezzi del calcinaccio all’esterno della
chiesa lungo Corso Porta Borsari, il Municipio
dovette intervenire. Su consiglio del rettore di
allora, tutto il muro fu scrostato: apparve così
il sottostante muro a strati isodomi di tufo e
ciottoli a spina di pesce con una finestra
basilicale. L’esterno presenta una sepoltura in
marmo, con croce e stemmi e un trittico
sovrapposto. Il campanile è in cotto: il
basamento è del Trecento, mentre la parte
superiore è assai più recente. All’interno si nota
il bassorilievo della Madonna col Bambino, firmato
da Maestro Pulia ed assegnato allo scorcio del
Duecento. Gemma della chiesa è considerato
il portalino rinascimentale, scolpito da Gerolamo
Giolfino, recante ai lati dell’arco e alla sua
sommità le statue dei Santi Giovanni
Evangelista, Pietro e Giovanni Battista, e nella
nicchia l’affresco di Nicola Giolfino con San
Giovanni nell’isola di Patmos.
Uno scorcio della chiesa di Santa Maria Antica.
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Tel. +39-0458009496
Cenni storici. San Giovanni in Foro è un
interessante edificio religioso in Corso Porta
Borsari, che risale per lo meno al secolo XII.
La chiesa, nata sul Decumano Massimo,
confinava direttamente con il Foro, donde la
denominazione dell’edificio che, sempre per
la sua vicinanza al Foro, ebbe anche il titolo di
basilica. La chiesa fu danneggiata dall’incendio
che distrusse buona parte di Verona nel 1172,
6
City Book
SAN FERMO MAGGIORE
6
Via Dogana, 2
Tel. +39-0458007287
Orario:
Novembre/Febbraio:
Chiusura:
09.30-18.00 10.00-13.00 13.30-16.00
lunedì
Festivo:
Festivo:
Ingresso:
13.00-18.00 13.30-17.00
€ 2,00
Cenni storici. E’ uno dei templi più belli di
Verona. Le prime tracce di questa chiesa
risalgono al secolo VIII. Particolare importanza
ebbero i rifacimenti benedettini del secolo XI,
pare iniziati nel 1070: si costruirono la chiesa
superiore e quella inferiore ed ebbe inizio la
costruzione del Campanile, terminato soltanto
verso il secolo XIII.
Architettura ed arte. La facciata s’adorna di
due logge, d’alcune teorie di archetti, di una
bella trifora, di un imponente portale romanico
del sec. XIV e di un’Ara sepolcrale del Trecento
contenente le spoglie di Aventino Fracastoro,
medico degli Scaligeri. La porta minore è
sormontata da un portico a vela, che protegge
la scalinata e il portale. Interessanti sono le
absidi, decorate da cuspidi e pinnacoli,
movimentate dagli alti e svelti finestroni e da
una bella loggetta quattrocentesca, eretta nel
lato sud. Anche il Campanile è assai pittoresco,
con i suoi corsi di cotto e tufo e con le eleganti
trifore ad arco rotondo. Notevole il portale di
bronzo realizzato dallo scultore Minguzzi.
L’interno della Chiesa è ad unica nave e con la
crociera a cinque absidi. Le Cappelle sono così
disposte. A destra: prima Cappella è quella dei
Nichesola, che si orna di statue marmoree.
Dopo il pulpito, v’è la mirabile Cappella
Brenzoni del 1495. La cappella si orna di un
bell’altare, di molte tombe, di statue, di lapidi,
di colonne ioniche. Oltrepassata la porta che
immette alla sacrestia, v’è l’altare Della Torre.
Risale al secolo XVIII, è in stile barocco e si
orna d’una pala del Bellotti raffigurante San
Francesco. Nel braccio destro della crociera, in
fondo, si trova la Cappella Alighieri (1541).
Pietro di Dante e alcuni altri discendenti sono
qui sepolti. Nella Cappella seguente, detta degli
Agonizzanti, v’è una Crocifissione di D. Brusasorzi.
Il presbiterio è ornato di uno splendido altare
dello Schiavi, sul quale sono custodite le reliquie
dei SS. Fermo e Rustico. Subito a destra si apre
la graziosa Cappella di S. Antonio. Dopo una
cappella ora detta della Madonna, si trova il
bellissimo Mausoleo Della Torre, opera della
Rinascenza.
7
SAN GIORGIO IN BRAIDA
7
Lungadige San Giorgio, 6
Tel. +39-0458340232
Orario:
Novembre/Febbraio:
Chiusura:
09.30-18.00 10.00-13.00 13.30-16.00
lunedì
Festivo:
Festivo:
Ingresso:
13.30-18.00 13.30-17.00
€ 1,50
Cenni storici. Verso il 1046, fu eretto in riva
all’Adige un monastero benedettino, che fu
quasi del tutto demolito nei primi decenni
dell’ottocento. Accanto al monastero fu subito
costruita una chiesa romanica, di cui nulla è
rimasto. A testimoniare la sua presenza resta
la torre-campanile, datata al sec.XII.
Nel 1442, il monastero fu dato ai Canonici di
S. Giorgio in Alga di Venezia, che rifabbricarono
la chiesa. Sia la facciata della chiesa che la casa
canonica eretta nel 1791 recano tracce delle
fucilate dei francesi del 18 ottobre 1805, quando
questi vennero da Castelvecchio per assalire
Verona austriaca: una lapide ricorda il fatto.
Architettura ed arte. La facciata è secentesca,
in marmo bianco, con due ordini di pilastri
schiacciati, di sotto ionici e di sopra corinzi;
nelle due nicchie laterali le statue di S. Giorgio
e S. Lorenzo Giustiniani.
Il resto della chiesa è in cotto. Il campanile è
del Brugnoli: qualcuno pensa che sia stato
disegnato dal Sammicheli, o addirittura dal
Palladio.
La cupola s’impone all’attenzione per la sua
leggiadria, ma anche per il magistero con cui
è stata costruita: si pensi che il Sammicheli ha
dovuto qui lavorare su un edificio preesistente.
Sul lato della chiesa verso l’Adige, aggiunge
suggestività all’ambiente il ricostruito chiostro
del vecchio monastero. L’interno è ad unica
navata ed è semplice e grandioso nello stesso
tempo: compiuto fra il 1536 e il 1543, esso
coniuga maestà e bellezza anche per i tesori
d’arte che contiene.
Sopra la porta maggiore, un primo capolavoro
pittorico, opera squisita del Tintoretto, raffigura
il Battesimo di Cristo. Le cappelle laterali sono
quattro per parte. Sotto la cupola, vi è la cantoria
con sottostante altare marmoreo che reca ai
lati una copia del miracolo di S. Barnaba, del
Veronese.
Nel presbiterio sono visibili due grandi tele:
l’una del Farinati, la Moltiplicazione dei pani, e
l’altra di F. Brusasorzi, La manna nel deserto; in
fondo, il capolavoro del Veronese, Il martirio di
San Giorgio.
SANTO STEFANO
Piazza Santo Stefano
Orario:
09.00-12.00
16.00-18.00
8
Tel. +39-0458348529
Chiusura:
martedì pom.
Ingresso:
libero
Cenni storici. Il nucleo primitivo della chiesa
– l’impianto e le mura laterali – risale
probabilmente al sec. V, quando arrivò alla
comunità cristiana di Verona il culto del santo
protomartire Stefano, le cui reliquie erano state
ritrovate nel 415.
E’ probabile che, fino al sec. VIII, la chiesa
romanica di Santo Stefano sia stata la cattedrale
di Verona. Nell’VIII secolo, il deterioramento
dell’edificio impose un rifacimento pressoché
completo.
Di questo rifacimento nulla rimane, all’infuori
dei capitelli, perché – pur non avendo subito
gravi danni per il terremoto del 1117 – la chiesa
fu ricostruita da artefici romanici nella prima
metà del sec. XII, ad eccezione dell’abside.
Architettura ed arte. La facciata è in cotto e
tufo, con la consueta cornice d’archetti rampanti,
una crociera luminosa centrale, un semplice
rosone e un piccolo protiro pensile che sovrasta
la porta maggiore.
Rosone e finestre laterali sono state aperte
nell’ottocento.
Il campanile, ottagonale, con bifore divise da
piastrini, è completamente in cotto ed è
piuttosto tozzo e pesante.
L’interno della chiesa è a tre navate, ma con
tetto unico, con crociera, cripta e presbiterio
sopraelevato. La galleria che corre attorno
all’abside, con le sue colonne a capitelli, fa
ritenere che in antico vi fossero matronei laterali.
Nella chiesa inferiore, a destra, appena entrati,
è notevole una cappella barocca dedicata ai SS.
Innocenti. La cupola è affrescata da Pasquale
Ottino. Sempre di Ottino è la pala dell’altare,
raffigurante la Strage degli Innocenti. Tale Cappella,
costruita tra il 1618 e il 1621, consta di un
parallelepipedo sul quale s’innesta un cilindro.
L’interno è fittamente decorato di stucchi
manieristici d’estrema finezza. Nella chiesa
superiore, gli affreschi sono meglio conservati:
a sinistra del presbiterio figurano una splendida
Annunciazione ed un’Incoronazione della Vergine,
di Martino da Verona.
La chiesa di San Giorgio in Braida e l’Adige.
8
City Book
SANTA MARIA IN ORGANO
P.tta S.Maria in Organo, 1
Orario:
Festivo:
08.00-12.00 08.00-12.00
14.30-18.00
9
Tel. +39-045591440
Ingresso:
libero
Cenni storici. Monastero benedettino,
costruito in epoca longobarda, S. Maria in
Organo sarebbe il più antico monastero di cui
si abbia notizia per la città di Verona.
Il monastero e la sua chiesa furono rifatti
entrambi dopo il terremoto del 1117 e di nuovo
ricostruiti dalla metà del Quattrocento alla metà
del Cinquecento dagli Olivetani che - dopo la
dilapidazione scaligera e viscontea - erano stati
chiamati a reggere l’abbazia.
Nella seconda metà del cinquecento l’abbazia
ospitava ventisei monaci.
Chiesa e monastero furono visitati da illustri
stranieri, i quali tutti lasciarono scritte parole
entusiastiche di ciò che qui videro, prima che
durissimi colpi fossero inferti dalle armate di
Napoleone e dalle successive dominazioni.
Il patrimonio artistico subì inevitabili
dispersioni.
La pala del Mantegna è ora alla Galleria di
Brera, a Milano.
Architettura ed arte. La facciata è incompiuta
ed è divisa in due parti distinte: la superiore è
la più antica, in tufo e cotto, mentre l’inferiore,
opera del Sammicheli, è in marmo bianco.
Il campanile è del XV secolo. L’interno è in
stile romanico con elementi gotici; è a due piani
ed è diviso in tre navate. La navata centrale
presenta molti affreschi, a destra del Caroto, a
sinistra del Giolfino.
Scendendo dal presbiterio, è possibile visitare
la chiesa sotterranea (o cripta), esempio raro
e interessante di architettura pre-romanica, con
capitelli appartenenti alla prima chiesa ed una
famosa pala marmorea del 1300, attribuita a
Giovanni di Rigino.
Coro e sacrestia. L’opera più famosa all’interno
della chiesa è costituita dalle tarsie lignee del
coro e della sacrestia, raffiguranti vedute urbane,
allegorie, nature morte, ecc.
Essa fu realizzata alla fine del quattrocento
dall’olivetano Fra’ Giovanni da Verona.
Il complesso destò da subito l’ammirazione
del Vasari che definì la sacrestia come la più
bella d’Italia.
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SAN GIOVANNI IN VALLE
Via San Giovanni in Valle, 36
Orario:
09.00-12.00
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Tel. +39-0458030119
Ingresso:
Libero
Cenni storici. La storia di San Giovanni in
Valle è storia di tre chiese: la cripta risale ai
secoli V-VI e fu costruita su un antico cimitero
paleocristiano; la seconda chiesa fu eretta dai
Longobardi nei secoli VI-VII e fu distrutta dal
terremoto del 1117; la chiesa attuale risale al
1120, e fu ricostruita sulle rovine della
precedente. Fu pieve battesimale con arciprete
e “collegiata” di confratelli.
Architettura ed arte. In stile romanico, con
la facciata e i fianchi in tufo, a tre navate e tre
absidi, con cripta e presbiterio rialzato, la chiesa
fu riconsacrata dal vescovo Ognibene nel 1164.
La facciata ha linee semplici, con archetti in
alto, bifora, finestre laterali; la porta, quadrata
e in marmo rosso, risale all’inizio del sec. XV;
sopra la porta è notevole il protiro pensile.
Sul fianco destro della chiesa stanno il lato
superstite di un bel chiostro romanico ed il
campanile quadrato, romanico nella parte
inferiore e settecentesco in quella superiore.
Addossati al muro della chiesa e della collegiata,
vi sono stemmi, lapidi e sigilli sepolcrali.
All’interno, sono degni di attenzione gli altari
barocchi della chiesa inferiore e l’altare maggiore
della superiore, il battistero rinascimentale e
un San Giovanni di D. Brusasorzi.
La cripta. Bellissima e recentemente restaurata,
occupa lo spazio inferiore della chiesa.
La parte anteriore è la più antica (sec. IX) ed
è a pianta quadrata con otto colonne, mentre
la parte posteriore è in stile romanico (sec. XII)
con volte a crociera e le tradizionali tre navate.
Nella parete di destra si intravedono ancora i
resti di alcuni affreschi molto danneggiati.La
cripta contiene due bellissimi sarcofagi di
marmo greco dei primi tempi del cristianesimo.
Il maggiore, secondo la tradizione, contiene
le reliquie dei SS. Simone e Giuda Taddeo,
effigiati sul coperchio.
Il secondo sarcofago è decorato con
scannellature ondulate; ai lati si notano i SS.
Pietro e Paolo, mentre nel mezzo, su una
conchiglia, si stacca a mezzo busto la figura di
due coniugi.
SAN ZENO MAGGIORE
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Piazza San Zeno, 2
Tel. +39-0458006120
Orario:
Novembre/Febbraio:
08.30-17.00 10.00-13.00 13.30-16.00
Festivo:
Festivo:
Ingresso:
13.30-17.00 13.00-17.00
€ 2,00
Cenni storici. San Zeno fu l’ottavo vescovo
di Verona. La basilica a lui dedicata è uno dei
capolavori di tutta l’arte romanica in Italia. Tra
i secoli IX e XIII, l’abbazia fu il monastero più
ricco e potente di Verona: in essa soggiornarono
vari imperatori. La peste del 1630 decimò la
comunità monastica, che in pratica si estinse.
Il monastero fu soppresso dalla Serenissima
nel 1770. Agli inizi dell’Ottocento ebbe inizio
la devastazione degli edifici dell’ex-abbazia, che
furono venduti a privati. Nel 1831 crollò l’ultima
parte dell’edificio già abbaziale.
Architettura ed arte. La grande basilica è il
risultato di tre momenti principali: costruita
nel sec. IX, subì un rifacimento del 1120-1138
e fu ampliata nei secoli XIII-XIV. A fianco
della basilica, svetta l’alto campanile che risale,
come la torre merlata, al 1045: la cella
campanaria è a doppio ordine di trifore con
colonnine ed archetti. Sulla facciata spicca il
meraviglioso rosone del Maestro Brioloto, detto
anche ruota della fortuna. Il portale in legno è
rivestito da 48 preziose formelle bronzee, con
scene dell’Antico e Nuovo Testamento e
miracoli di San Zeno. Addossata alla parete
della basilica v’è una tomba romana, massiccia
e rozza, che, secondo un’iscrizione inesatta,
conterrebbe le spoglie di Re Pipino. L’interno
è a tre navate, divise da pilastri e colonne, con
affreschi dei secoli XIII e XIV. Il soffitto è
trecentesco a carena di nave. Sulla sinistra,
appena entrati, sta una vasta coppa monolitica
in porfido, proveniente dalle terme romane.
Sul lato destro, si nota il grande fonte
battesimale, monolitico e ottagonale, attribuito
al Brioloto. Saliti alla chiesa superiore, si notano
la statua di San Procolo e una statua marmorea
policroma di San Zeno, detta San Zen che ride,
che risale al sec. XII. Il presbiterio vero e
proprio sorregge l’ancona che incornicia il
trittico del Mantegna, raffigurante la Madonna
in Trono tra Santi. La cripta, restaurata nel 1938,
è libera: solo l’Altare monolito sorge nel mezzo,
e accoglie i resti del Santo.
La facciata della basilica di San Zeno Maggiore.
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City Book
CASA DI GIULIETTA
Via Cappello, 23 – Tel. +39-0458034303
Orario: 8.00-19.00
Chiusura: lunedì
Ingresso: € 3,10
Ridotto: € 2,10
Studenti: € 1,00
GIULIETTA E ROMEO
La tragedia di Giulietta Capuleti e Romeo
Montecchi, scritta per la prima volta dal
vicentino Luigi da Porto nel 1524 e resa
immortale, settant’anni più tardi, dalla penna
di William Shakespeare, ha trovato a Verona
precisi riscontri ambientali. La fantasia popolare,
tanto colpita dalla triste storia dei due amanti,
ha presto mescolato leggenda e realtà, finendo
col riconoscere in antiche costruzioni cittadine
i luoghi teatro della vicenda. La tragedia di
Giulietta e Romeo e del loro infelice amore
ambienta i suoi momenti-chiave in due luoghi
ben precisi: Casa Capuleti e la tomba di
Giulietta. Casa Capuleti è teatro della festa che
vede il primo incontro tra i due rampolli delle
nobili famiglie nemiche, il loro fulmineo
innamoramento, il romantico colloquio al
balcone e l’appassionata notte d’amore
interrotta solo dal canto dell’allodola. Ma non
è meno importante il luogo in cui tutta Verona
accompagna il feretro di Giulietta, fattasi credere
morta per evitare il matrimonio combinato per
lei dal padre, ignaro delle già avvenute nozze
con Romeo. A Verona entrambi i luoghi della
leggenda hanno preso corpo e vita, costituendo
ormai da quasi due secoli la meta dell’incessante
pellegrinaggio di turisti provenienti da ogni
parte del mondo. Se casa Capuleti ha trovato
posto in un edificio duecentesco sito a metà
della centralissima Via Cappello, la tomba di
Giulietta rivive tra le mura dell’antico exconvento di San Francesco al Corso, appena
fuori quelle mura oltre le quali, per l’esiliato
Romeo, “non c’è più nulla all’infuori del
purgatorio, della tortura e dell’inferno stesso”.
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Cenni storici. Casa Capuleti è stata a lungo
proprietà della famiglia Dal Cappello.
L’accostamento Cappello-Capuleti ha portato
a credere che questa sia stata la casa di Giulietta,
l’amante infelice della nota tragedia scespiriana.
In realtà l’edificio risale al XII secolo. Nel 1905
la casa fu acquistata dal Comune di Verona.
L’edificio ha assunto l’aspetto attuale soltanto
settant’anni fa: a trasformarlo da anonimo exstallo a dimora della sognante Giulietta fu
Antonio Avena, il direttore dei musei cittadini.
L’aspetto e la strutturazione interna dell’edificio,
prima del restauro, rimangono avvolti nel
mistero. Dobbiamo accontentarci di osservare
il fatto compiuto, tutto all’insegna di una
"scenografia del medioevo".
Architettura ed arte. Nel complesso gioco
del “restauro” la più rispettata fu la struttura
degli spazi: infatti, studi recenti sulla casa
medievale restituiscono l’immagine di un
ambiente abbastanza simile a quello di casa
Capuleti. Qui sono ancora leggibili elementi
come la balaustra che mette in comunicazione,
dall’esterno, i diversi corpi della casa, e la sala
principale al primo piano, che ben si adatta
all’immagine di stanza “a più usi”:
tradizionalmente, infatti, la stanza più
importante era adibita a camera padronale, ma
poteva all’occorrenza, trasformarsi in salone
delle feste; stava poi all’abilità dei servi spostare
mobili, tappeti ed arazzi dando vita in pochi
istanti ad uno scenario di festa.
Significative, a questo proposito, sono le
decorazioni pittoriche che, pur riproponendo
temi più o meno correnti per l’epoca di
costruzione della casa, sono state integralmente
proposte ex-novo.
Un unico brandello di pittura originale si
intravede nella sala principale: in un punto è
ancora leggibile l’evanescente traccia di una
bordura a “finto vaio”, ossia riproducente quei
festoni di pelli di ermellino con cui i più ricchi
ornavano i saloni delle loro dimore.
Nel cortile è collocata la statua bronzea di
Giulietta, opera dello scultore Nereo Costantini.
CASA DI ROMEO
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Cenni storici. La casa dei Montecchi, posta
in Via Arche, non è molto lontana da quella di
Giulietta; una volta, per andare dall’una all’altra,
bastava traversare l’Orto Botanico, che allora
era molto più spazioso di adesso.
Leggenda vuole che questa fosse la dimora di
Romeo Montecchi: uscendo da casa, Romeo
giungeva quasi subito ai piedi del fatidico
pog giolo dove Giulietta l’attendeva
ansiosamente. È certo che i Montecchi erano
una potentissima e antichissima famiglia di
Verona e che, con quasi assoluta certezza,
abitavano la zona compresa tra Le Arche e La
Chiavica, dove ora si trova la casa.
Architettura ed arte. Di tutte le case più
tipicamente medievali è questa la più grandiosa
e la relativamente meglio conservata.
L’imponente costruzione è disposta su tre
lati intorno ad un ampio cortile chiuso, verso
la strada, da un alto muro merlato nel quale si
apre il portone d’ingresso; originariamente la
costruzione - nella parte interna - era sostenuta
da uno spazioso porticato che ora si conserva
quasi intatto nella parete di fronte, mentre a
destra è stato incorporato nell’edificio e a
sinistra ricoperto da sovrastrutture tardive.
A sinistra dell’ingresso si trova lo scalone di
accesso ai piani superiori, dove, in mezzo al
rosso dei mattoni duecenteschi, si alternano le
finestre romaniche con le gotiche e le
rinascimentali, sormontate in alto da alcuni
tratti di una bellissima merlatura originale. La
decorazione degli archi a tutto sesto delle
finestre e del porticato è realizzata con conci
di tufo e cotto alternati.
TOMBA DI GIULIETTA
Via del Pontiere, 5 – Tel. +39-0458000361
Orario: 9.00-19.00
Chiusura: lunedì
Ingresso: € 2,60
Ridotto: € 1,50
Studenti: € 1,00
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della sepoltura dell’eroina scespiriana. Nell’orto
dell’ex-convento giaceva da decenni, forse
addirittura da secoli, un antico sarcofago di
m a r m o r o s s o. P r ivo d i c o p e r ch i o,
completamente vuoto, il sarcofago fu indicato
come sepoltura della bella Giulietta già al
principio dell’Ottocento.
Fu un altro importante avvenimento a dare la
spinta definitiva alla trasformazione del luogo
che accoglieva la tomba di Giulietta: il soggiorno
veronese della troupe della Metro-GoldwinMayer, allora alla ricerca delle ambientazioni
ideali per il suo nuovo colossal, appunto Giulietta
e Romeo. Il film (protagonisti Norma Shearer e
Leslie Howard), non fu girato a Verona: ma lo
straordinario successo della pellicola, dovette
far immaginare ad Avena un imminente,
cospicuo afflusso di turisti a Verona, tutti alla
ricerca dei luoghi descritti nel film. Qui, però,
la scena finale del doppio suicidio non era
ambientata nel chiostro di un convento, ma in
una cripta: fu probabilmente sulla scia della
scelta cinematografica che la direzione dei musei
decise di dare al sarcofago una cornice di
maggiore suggestione. Oggi la Tomba di
Giulietta è la sede ove si celebrano i matrimoni
civili: molte coppie vengono apposta dall’estero,
per coronare il loro sogno d’amore là dove
Romeo e Giulietta videro infrangere il proprio.
E qui, nell’antro illuminato da alte finestre
gotiche dove il vuoto avello attende il romantico
tributo dei visitatori, è nata una singolare
tradizione: l’abitudine di indirizzare missive
d’amore a "Giulietta, Verona". Un’intera squadra
di segretarie si occupa di raccogliere questi
messaggi e di dare risposta. Perché la storia di
Giulietta è leggenda, ma le pene d’amore che
affliggono uomini e donne di ogni continente
sono una realtà.
Cenni storici. Nonostante l’antichità del sito
che la ospita (il convento, già dei frati
Cappuccini, risale al XIII secolo), la tomba di
Giulietta, così come la vediamo ora, data appena
al 1937. In quell’anno, l’allora responsabile dei
musei veronesi Antonio Avena decise di dare
un nuovo volto al luogo identificato come sede
12
City Book
MUSEI
FONDAZIONE MUSEO
MINISCALCHI-ERIZZO
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Via San Mamaso, 2/a – Tel. +39-0458032484
Orario: 16.00-19.00
Domenica: 10.30-12.30 / 16.00-19.00
Chiusura: lunedì
Ingresso: € 5,00
Riduzioni per gruppi (su prenotazione)
MUSEO LAPIDARIO MAFFEIANO 18
Il museo si trova nel vecchio Palazzo
Miniscalchi; in quindici sale sono esposti
raccolte archeologiche, disegni del XVI secolo,
bronzi del Risorgimento, marmi e avori. Nelle
sale al piano terra vengono allestite mostre
temporanee.
GALLERIA D’ARTE MODERNA
PALAZZO FORTI
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Si entra da Corso S. Anastasia Tel. +39-0458001903
Orario: 09.00-19.00 (collezione permanente)
09.00-22.00 (mostre estive)
Chiusura: lunedì
Ingresso: dipende dalle mostre
La galleria comprende numerosi capolavori
d’artisti veneti dei secoli XIX e XX. Due sale
sono riservate alle nuove donazioni della Società
Belle Arti. Per alcuni mesi all’anno, la Galleria
ospita una rassegna d’artisti della Collezione
Civica.
CIVICO MUSEO D'ARTE
DI CASTELVECCHIO
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Corso Castelvecchio, 2 – Tel.+39-045594734
Orario: 09.00-19.00
Chiusura: lunedì
Ingresso: € 3,10
Gruppi (>20): € 2,60
Studenti: € 2,60
Scolari (<14): € 1,00
Gratuito la prima domenica del mese
Il castello scaligero edificato nel 1353,
trasformato in caserma prima napoleonica
(1805) quindi austriaca e italiana, fu adibito a
sede museale nel 1925. Restaurato da Carlo
Scarpa, sotto la direzione di Licisco Magagnato,
negli anni 1958-1964, ospita opere scultorie
del XIV e XV secolo, tavole e tele dall’epoca
medievale al Settecento. Sono esposti inoltre
oggetti d’età longobarda, stoffe ed armi. Nella
passerella e nella sala del Mastio sono esposti
reperti di età longobarda e armi bianche dal
1300 al 1700. L’opera più significativa è la statua
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equestre di Cangrande I della Scala, del XIV
secolo. Nel cortile è allestito un lapidario di
epoca medievale. Le collezioni non esposte per
mancanza di spazi adeguati, ma consultabili
per gli studiosi, comprendono stampe,
miniature, bronzi del Cinquecento e del
Seicento, gemme, monete e medaglie dall’epoca
romana all’Ottocento.
Piazza Bra’, 28 – Tel. +39-045590087
Orario: 09.00-14.30
Chiusura: lunedì
Ingresso: € 2,10
Ridotto/Studenti: € 1,50
Bambini da 7 a 14 anni: € 1,00
Gratuito la prima domenica del mese
MUSEO ARCHEOLOGICO
Fra i più antichi musei pubblici europei, il
Lapidario fu istituito nel 1745, grazie alla
collezione epigrafica greca, etrusca, paleoveneta
e romana dell’illuminista veronese Scipione
Maffei. Conserva 650 reperti di notevole
interesse, fra i quali rilievi greci ammirati da
Goethe; vi prevalgono le iscrizioni (greche e
latine, ma anche arabe ed ebraiche), ad
esaltazione del valore della scrittura come forma
di ricordo e comunicazione. Il Museo è stato
riallestito secondo criteri moderni nel 1982. Il
materiale epigrafico e i rilievi sono distribuiti
per sezioni cronologiche nel cortile, per il quale
si accede al ridotto del Teatro Filarmonico, o
nel sotterraneo e in due sale superiori.
È frequentato soprattutto da specialisti e studiosi
d’archeologia e d’arte lapidaria.
MUSEO DEGLI AFFRESCHI
Via del Pontiere, 5 – Tel. +39-0458000361
Orario: 09.00-19.00
Chiusura: lunedì
Ingresso: € 2,60
Ridotto: € 1,50
Studenti: € 1,00
d’affreschi provenienti da edifici veronesi dal
Medioevo al cinquecento e sculture
dell’ottocento, mentre la chiesa di San Francesco
ospita opere su tela di grandi dimensioni dal
cinquecento al settecento.
Nel sotterraneo è collocato un deposito
d’anfore romane del I secolo d.C. rinvenute in
scavi nella zona. Nel cortile è depositato
materiale lapideo (architettonico e scultorio)
medievale e moder no in previsione
dell’allestimento di un lapidario medievale.
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Il museo è collocato all’interno del complesso
conventuale di San Francesco al Corso, risalente
al XIII secolo e rifondato nel 1625.
Nel 1935 Antonio Avena, allora direttore dei
Musei Civici, apriva al pubblico la cosiddetta
Tomba di Giulietta, ossia il luogo in cui era
stata posta l’arca che secondo la leggenda
accolse i corpi di Romeo e Giulietta, facendone
un punto d’attrazione turistica. Nell’annesso
Museo degli Affreschi “G.B. Cavalcaselle”,
inaugurato nel 1975, sono esposti cicli
Regaste Redentore, 2 – Tel. +39-0458000360
Orario: 09.00-18.30
Chiusura: lunedì
Ingresso: € 2,60
Ridotto: € 1,50
Studenti: € 1,00
20
Il Museo Archeologico fu istituito nel 1923 nei
locali dell’ex-convento quattrocentesco di San
Gerolamo, che si trova nell’area del Teatro
Romano. Vi sono esposti vasi greci, mosaici,
sculture, oggetti di vetro e utensili di uso
quotidiano, provenienti da necropoli, iscrizioni
sacre e sepolcrali, rinvenute in Verona e
provincia. L’edificio museale insiste sull’area
del Teatro Romano (inizi I secolo d.C.), dove
i resti della scena, dell’orchestra e della cavea
dell’edificio teatrale sono fra i meglio conservati
dell’Italia settentrionale. Nel periodo estivo vi
si tengono rappresentazioni teatrali.
L’attigua chiesetta di S. Girolamo conserva
affreschi dei secoli XV e XVI.
MUSEO CIVICO
DI STORIA NATURALE
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L.ge Porta Vittoria, 9 – Tel. +39-0458012090
Orario: 09.00-19.00
Festivo: 14.00-19.00
Chiusura: venerdì
Ingresso: € 2,10
Bambini da 6 a 14 anni: € 1,00
Il museo ha sede nel cinquecentesco Palazzo
Lavezzola-Pompei, eretto dal Sammicheli nel
1550, uno dei capolavori del grande architetto
veronese. Il museo, che conserva reperti
provenienti da varie regioni italiane, è noto
soprattutto per la straordinaria collezione di
piante e animali fossili provenienti dagli scavi
tuttora in corso nei giacimenti di Bolca, località
fossilifera sulle pendici dei monti Lessini.
L’entrata del Museo d’Arte di Castelvecchio.
14
City Book
PIAZZA DELLE ERBE
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Cenni storici. Piazza Erbe occupa buona
parte dell’area del Foro di Verona romana, nel
quale confluivano il Decumano Massimo e il
Cardo Massimo. Durante i secoli, la piazza è
stata centro della vita politica ed economica
cittadina.
Monumenti. La piazza è circondata da edifici
e da monumenti che hanno segnato la storia
di Verona. Per alcuni di essi (Palazzo del
Comune, Torre dei Lamberti), si vedano le
apposite schede nelle pagine seguenti.
1. Il caseggiato che si stacca dopo il Volto
Barbaro, e che si allunga fino all’angolo del
Corso Sant’Anastasia è conosciuto come Case
dei Mazzanti, e risale al XIV secolo.
La parte superiore dell’edificio apparteneva
agli Scaligeri, che la usavano come magazzino
per i grani.
Matteo Mazzanti fece dipingere da Alberto
Cavalli, mantovano, le facciate dell’edificio
prospettanti, rispettivamente, sulla piazza e sul
corso. Gli affreschi sono stati recentemente
restaurati.
2. Il lato minore della piazza è concluso dalla
solenne quinta barocca di Palazzo Maffei.
All’inizio del Seicento i Maffei, che possedevano
quell’area, pensarono di erigere un palazzo
monumentale. Esso fu dotato di una terrazza,
sulla quale fu ricavato un giardino pensile con
piante d’agrumi.
La balaustra che conclude il prospetto del
palazzo è adornata da statue: da sinistra Ercole,
Giove, Venere, Mercurio, Apollo e Minerva.
5. In angolo con la Via Pellicciai sorge l’edificio
della Casa dei Mercanti, la cui fondazione
risale al 1301. Nel corso dei secoli, l’edificio
subì varie trasformazioni. Nel 1797 la Casa
mutò nome con quello di Camera di
Commercio.
6. Il monumento più antico della piazza è la
Fontana con la statua detta di Madonna
Verona. Si tratta di una statua romana, che
un’epigrafe del IV sec. assicura essere stata
trasferita con solenne cerimonia nel Foro verso
il 380. Nel 1368 fu costruita la bella fontana di
piazza ad opera forse di Bonino da Campione.
7. Altro monumento storico più volte rinnovato
è il capitello, detto anche Tribuna o Berlina.
Esso esisteva già nel secolo XIII; sotto di esso
sedevano i Podestà per la cerimonia
dell’insediamento e là prestavano giuramento
i Pretori.
8. In capo alla piazza verso Via Cappello sorge
un’antica colonna sormontata da un’edicola,
eretta verso la fine del Trecento nei brevi anni
della dominazione viscontea.
9. Dopo le vicende legate alla temporanea
occupazione di Verona da parte di Massimiliano
d’Asburgo, i Veronesi, per farsi perdonare i
sentimenti filo-imperiali dimostrati in quelle
circostanze, eressero in piazza una superba
colonna in marmo bianco, sulla cui sommità
fu issato, nel 1524, un Leone marciano,
simbolo della Repubblica di Venezia.
TORRE DEI LAMBERTI
Cortile Mercato Vecchio
Orario:
09.30-18.00
Festivo:
13.30-18.00
23
Tel. +39-0458032726
Novembre/Febbraio:
10.00-13.00 13.30-16.00
Festivo:
13.30-17.00
Chiusura:
lunedì
Ingresso:
€ 1,50
Cenni storici. A metà di Piazza Erbe,
nell’angolo verso la Costa, si slancia snella la
Torre del Comune, o Torre dei Lamberti.
Sembra che la costruzione della torre sia
cominciata nel 1172. Nel maggio 1403 un
fulmine abbatté la cima della torre.
Dopo qualche tempo, ne fu deciso il restauro
e l’innalzamento.
I lavori durarono dal 1448 al 1463-1464.
Architettura ed arte. Nel periodo romanico,
la torre si elevava ad altezza modesta, indicata
ancora dalla costruzione in tufo e cotto.
Su di essa furono poste due campane, di cui la
più piccola doveva servire per segnalare gli
incendi e la maggiore per radunare il consiglio
comunale e per chiamare alle armi i cittadini,
a difesa della città. Fuse più volte, le due
campane conservano ancora i vecchi nomi di
Marangona e di Rengo.
La torre è alta 84 metri; l’orologio fu aggiunto
soltanto nel 1779. E’ stato affermato che la
torre “è uno stelo di luce, che eleva la sua
solennità ad affermare il più squillante richiamo
alla bellezza e alla vita di una Verona raccolta
sotto la sua materna protezione”.
In basso veduta di Piazza delle Erbe; a lato la Torre
dei Lamberti.
3. La Torre del Gardello preesisteva all’epoca
scaligera, ma nel 1363 Cansignorio la fece
restaurare e innalzare al livello attuale.
Nel 1370 il signore vi fece collocare una
campana, che serviva al rintocco delle ore (per
tale ragione essa fu chiamata campana dell’orologio).
4. Il lato della piazza che va dall’angolo di
Corso Porta Borsari a piazzetta XIV Novembre
è citato nei documenti medievali con il nome
di Borgolecco o Borgoletto.
Le case sorgono sulle fondazioni del
Campidoglio romano, che guardava verso il
Foro con uno dei lati maggiori.
15
16
City Book
PIAZZA DEI SIGNORI
24
Cenni storici. Piazza dei Signori non ha tracce
dell’epoca romana, benché vicinissima all’antico
Foro divenuto poi Piazza Erbe.
Per la sua storia bisogna partire dalla signoria
scaligera, tenendo però presente che nella piazza
esistevano già il Palazzo del Comune e la
Domus Nova. Alla fine del XIII sec. la piazza
(che allora si chiamava Platea Domini Vicarii),
non aveva l’odierna forma rettangolare; non
esisteva il palazzo ora dei Tribunali, né il palazzo
ora del Governo.
Monumenti. Piazza dei Signori è circondata
da edifici e da monumenti di grande importanza
storica ed architettonica. Per i monumenti più
importanti (Palazzo del Comune, Loggia del
Consiglio, Palazzo del Governo), si rinvia alle
apposite schede delle pagine seguenti.
La casa della pietà - Nello stesso lato della
Loggia del Consiglio, di là dell’arco di via delle
Fog ge, vi è una casa senza pretese.
Nel 1407 era di proprietà di un notaio.
Tutto il caseggiato sarebbe stato venduto nel
1408 al nobile Galasso Pio da Carpi, ma nel
1490 figura di proprietà della Casa della Pietà.
Forse è in questi anni che esso viene
rimaneggiato e che la facciata si trasforma in
semplice stile Rinascenza. Sulla facciata è murato
il curioso bassorilievo di una donna seduta che
tiene in mano una bandiera su cui è scritto:
Fide et Charitate in aeternum non deficiam. La donna
rappresenta Verona che riposa sicura all’ombra
della Serenissima che la protegge.
Importante è il Caffè, il più vecchio di Verona,
che assunse l’insegna di “Dante” nel 1863,
dopo l’erezione sulla piazza del monumento
al Poeta. In esso convenivano professionisti,
letterati, artisti e uomini politici, specialmente
anziani, che formavano vari “parlamentini”,
discutendo di politica, d’arte, e soprattutto
criticando ogni cosa.
Gli archi - Non era del tutto ultimato il Palazzo
del Consiglio quando si pensò di collocare
qualche statua sull’arco all’imbocco di via delle
Fogge. Fu deciso per S. Zenone, protettore
della città, e l’incarico fu dato a tale “magistro
Angelo lapicida”. Poi le cose si complicarono:
sull’arco, insieme a S. Zenone fu posta nel 1559
la statua di Girolamo Fracastoro.
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Il grande medico, poeta ed astronomo è vestito
alla romana e tiene in mano la sfera del mondo.
Quella sfera colpì subito l’arguta fantasia del
popolo: il Fracastoro l’avrebbe lasciata cadere
sulla testa del primo galantuomo che fosse
passato sotto l’arco, ma è ancora là...
Nel 1756, la statua di Scipione Maffei fu posta
sull’arco che mette al volto Barbaro.
Solo nel 1925 le due statue furono sostituite,
rispettivamente, da quella dello storico e teologo
Enrico Noris (1613-1704) e dello storico ed
archeologo Onofrio Panvinio (1529-1568).
L’arco su via Dante risale al 1575, e fu costruito
dai rettori Nicolò Barbarigo e Luigi Contarini,
per poter effettuare il passaggio diretto fra il
Palazzo della Ragione e quello del Capitano.
L’ultimo arco, quello che dà in via S. Maria
Antica, univa invece il Palazzo del Capitano
con quello del Podestà.
Su quell’arco i Veneti (forse all’inizio del XVIII
sec.) innalzarono un fabbricato di un piano,
costituendo un passaggio interno fra i due
palazzi: mentre all’esterno di quella struttura
correva un poggiolo che univa quello del
Palazzo del Podestà con quello lunghissimo
che attraversava tutto il lato della piazza, dal
Palazzo del Capitano alla Costa.
Il monumento a Dante - Nel 1865 ricorreva
il sesto centenario della nascita di Dante e
l’Italia si apprestava a solennizzare la ricorrenza.
Ad iniziativa dell’Accademia d’Agricoltura e
Società Belle Arti, cui aderì il Consiglio
Comunale, fu progettato di erigere una statua
a Dante nella Piazza dei Signori, dov’era il
palazzo scaligero che ospitò il Ghibellin fuggiasco.
Il 6 ottobre 1863 veniva emanato il bando di
concorso per il bozzetto.
Sole condizioni: che la statua in marmo di
Carrara di seconda qualità fosse dell’altezza di
tre metri e sorretta da piedestallo e che la figura,
volgendo le spalle alla via delle Fogge, avesse
la testa leggermente girata verso sinistra, ossia
verso il palazzo scaligero dei Tribunali.
Si disse poi che si volle il Poeta rivolto verso
l’Italia libera.
Vincitore del concorso risultò un giovane di
ventisette anni, Ugo Zannoni, del tutto
sconosciuto come artista.
La statua fu scoperta il 14 maggio 1865 di
mattina presto. Non si volle che alla cerimonia
inaugurale potessero intervenire le autorità
austriache.
PALAZZO DEL COMUNE
(o della Ragione,
o del Mercato Vecchio)
25
Cenni storici. Il maestoso palazzo che fu sede
del Comune, accanto a Piazza Erbe, e che ha
ospitato a lungo gli uffici della Pretura e la
Corte d’Assise, è monumento del quale i
veronesi vanno orgogliosi.
Si tratta di un imponente complesso, a pianta
pressoché quadrangolare, con cortile centrale.
Il complesso è ubicato fra Piazza Erbe, Piazza
dei Signori, Via Dante e via Cairoli, occupando
in tal modo l’angolo sud-est di quello che
doveva essere l’antico foro romano, ossia Piazza
Erbe. Due lapidi recenti, murate all’esterno del
palazzo, indicano per l’erezione del palazzo
due date discordi fra loro (1138 e 1193).
Nel 1218 un terribile incendio investì gran
parte del palazzo, ma questo fu rifabbricato
l’anno successivo. Durante il dominio Veneto,
il palazzo divenne sede, oltre che del Comune,
anche di tribunali civili e penali, di prigioni,
del Collegio dei Notai - con una propria
Cappella che tuttora esiste nell’angolo nordorientale del palazzo - degli uffici del dazio
della seta, della Camera Fiscale, dei pubblici
granai, dei depositi del sale, degli uffici della
Sanità e di altri. Al 1447 risale l’erezione della
Scala della Ragione, costruita all’interno del
cortile sotto la Torre dei Lamberti.
La Scala è una delle prime strutture aggiunte
all’architettura del cortile del palazzo.
Architettura ed arte. Difficile oggi dire come
si presentasse originariamente il complesso
che si sviluppa su tre piani.
Par di capire che sopra il portico e i locali
inferiori, forse su tutti i quattro lati dell’edificio,
erano state ricavate grandi sale, destinate a
pubbliche riunioni. Un partimento di colonne
sostiene ancora gli archi a tutto sesto con chiave
scolpita. Analogo partimento si riscontra su
questo piano anche nella vicina torre angolare.
Si tratta di una delle poche architetture di
pregio conservate all’interno del palazzo, come
lo fu la Cappella dei Notai. I numerosi restauri
ottocenteschi ebbero la pretesa di portare
l’edificio alla condizione originale; in particolare
si volle uniformare il paramento murario,
tessuto a filari di cotto e di tufo.
Il monumento a Dante in Piazza dei Signori.
18
City Book
LOGGIA DEL CONSIGLIO
(o di Fra’ Giocondo)
26
Cenni storici. Si tratta di una loggia voluta
dai maggiorenti del Comune di Verona per le
sedute appunto del patrio Consiglio.
Ma solo nel 1476 si deciderà di costruire una
bellissima loggia con colonne marmoree.
Lunghe furono le fasi della progettazione e
della costruzione di questa gemma, dovuta ad
un ignoto architetto o meglio ad un gruppo
di cittadini che vi attese per numerosi anni.
I veronesi la chiamano Loggia di Fra’
Giocondo, ma sulla scorta di un’erronea
attribuzione avanzata soltanto nell’Ottocento.
Architettura ed arte. La splendida Loggia,
straricca di rilievi scultorei e di decorazioni
pittoriche, è un capolavoro, uno sfoggio
esuberante e superbo degli artisti specialmente
lombardi che vi hanno lavorato, sicché della
vicina regione risente forte l’influsso.
I due altorilievi bronzei fusi da Gerolamo
Campagna, raffiguranti l’Angelo annunciante e
la Vergine Annunciata, furono collocati, per
volere del Consiglio cittadino, al centro della
facciata: di lì furono tolti un secolo fa. Per
nobilitare invece le sale interne della Loggia,
una prima commissione per un dipinto era
stata data nel 1566 dal Consiglio ai pittori
Bernardino India e Orlando Flacco. Si tratta
del quadro ancora nella Loggia in cui la Beata
Vergine col Bambino, fra i SS. Zeno e Pietro Martire
riceve l’omaggio di Verona alla presenza di
alcune glorie locali: Gerolamo Verità, Onofrio
Panvinio, Gian Battista Montano e Gerolamo
Fracastoro. Una serie di commissioni ad artisti
era poi stata decretata dal Consiglio nel 1595,
in modo da eternare in dipinti le gesta illustri
e i felici eventi della città. Nell’Ottocento la
Loggia fu provvisoriamente adibita a pinacoteca
civica; l’edificio si riempì di medaglioni e busti
di celebri veronesi: la cosiddetta protomoteca,
che poté essere collocata all’interno della Loggia
entro il 1871.
PALAZZO DEL GOVERNO
(o della Provincia, del Podestà,
della Prefettura, di Cangrande)
27
Cenni storici. Già nel 1311 Cangrande I della
Scala risiedeva nel suo nuovo palazzo di Santa
Maria Antica, attuale palazzo
19
dell’Amministrazione Provinciale. Il palazzo
presenta una facciata su piazza dei Signori ed
un’altra verso le Arche Scaligere. Pare che
proprio qui Cangrande abbia ospitato il poeta
Dante Alighieri, esule da Firenze per la seconda
volta a Verona. Sempre in questo palazzo pare
che, proveniente da Padova, Giotto trovasse
ospitalità alla corte scaligera. Durante la
dominazione veneziana, ed anche oltre, il
palazzo fu sede d’importanti magistrature.
Qui, in epoca veneta, erano gli uffici del podestà,
uno dei quali, Giovanni Dolfin, commise nel
1533 a Michele Sammicheli il magnifico portale
che adorna l’ingresso da Piazza dei Signori.
Architettura ed arte. Una loggia trecentesca
fu qui edificata da Cansignorio. In origine si
trattava di una loggia a due piani, a due sole
stanze sovrapposte e altissime. Le arcate dei
piani superiori ospitavano, negli ampi sottarchi,
i dipinti: si tratta dell’esempio più antico di
medaglioni imperiali finora attestato nel
Medioevo, esempio che anticipa le medaglie
dei Carraresi, ritenute fino ad oggi le più antiche
nella formula di gusto aulico pre-umanistico,
questo genere troverebbe quindi a Verona le
sue prime espressioni.
ARCHE SCALIGERE
Via Santa Maria Antica
Orario:
09.30-18.00
Festivo:
13.30-18.00
28
Tel. +39-0458003392
Novembre/Febbraio:
10.00-13.00 13.30-16.00
Festivo:
13.30-17.00
Chiusura:
lunedì
Ingresso:
€ 1,50
Cenni storici. Le Arche scaligere sono tra i
più insigni monumenti dell’arte gotica a Verona.
Già alla fine del Cinquecento le Arche
presentavano seri problemi di conservazione.
Un tema, questo, che verrà riproposto
all’attenzione dei responsabili della cosa
pubblica. Mentre un completo restauro
dell’Arca di Mastino fu realizzato nel 1786, è
da ricordare un progetto di restauro generale
del 1839. Grande ammiratore delle arche fu
John Ruskin, il quale ha lasciato scritto come
la grazia dell’attività edificatrice, quella grazia
che prima era riservata alle chiese, fosse stata
dagli Scaligeri impiegata nei sepolcri, non come
tombe di santi, bensì come dimore di coloro
che si sono addormentati.
Architettura ed arte. Le Arche, del sec. XIV,
sono opera di vari scultori, tra i quali si
distinguono due cantieri successivi.
Entrando, addossata al muro della chiesa, si
trova la tomba di Mastino I. La forma del
sarcofago è assai semplice: il coperchio a due
spioventi con quattro antefisse, ricorda l’uso
romano. Più avanti, isolata, è la tomba di Alberto
I. Il sarcofago è riccamente istoriato e ripete,
nella forma architettonica, quello di Mastino
I. Le antefisse sono adorne dei simboli degli
Evangelisti e di figure di Patriarchi. Il coperchio
porta, tra lievi decorazioni, lo stemma imperiale
affiancato da due stemmi scaligeri.
Le tre semplici tombe vicine al muro esterno
di cinta appartengono, probabilmente, la prima
a Bartolomeo I, la seconda a Cangrande II e
la terza a Bartolomeo II o a Bailardo Nogarola.
Sopra la porta laterale di S. Maria Antica, sta
il magnifico mausoleo di Cangrande I, morto
il 22 giugno 1329. Il sarcofago è sostenuto da
quattro simbolici cani che reggono lo stemma
scaligero. Sulla faccia anteriore si staccano tre
piccole statue; su quella posteriore si scorge
Verona con la cinta delle mura scaligere. Sopra
il coperchio del sarcofago, è la statua giacente
di Cangrande. Quattro colonne reggono il
baldacchino che si slancia a tronco di piramide
verso l’alto e culmina nella meravigliosa statua
equestre. La seconda porta della cancellata
conduce al sepolcro di Mastino II. Appoggiato
su quattro pilastri, si trova il sarcofago. Mastino
II giace disteso col viso emaciato e barbuto. Il
sarcofago porta ancora tracce degli antichi
colori. Quattro svelti pinnacoli fanno corona,
tra i timpani, alla guglia centrale, su cui poggia
il monumento equestre del signore, tutto chiuso
nella solida armatura e con la celata sul viso.
L’ultima è l’Arca di Cansignorio, più ricca e
movimentata delle precedenti, ma non di così
alto valore artistico. Il sarcofago poggia su
piastrini sostituiti ai quattro angoli da coppie
di putti nudi di ispirazione quasi rinascimentale.
Lungo le facce dell’urna sono scolpite storie
evangeliche. Intorno al listello della base, sul
lato est, è incisa la firma dell’autore di questo
mausoleo: Bonino da Campione. Traslato nelle
tombe scaligere nel 1831 è il sepolcro di
Giovanni della Scala, collocato in fondo al
cimitero, sulla parete esterna della casa adiacente
alla chiesa. Le statue originali di Cangrande e
Mastino Il sono state trasferite per ragioni
conservative.
La tomba di Cangrande I, Arche Scaligere.
City Book
PIAZZA BRA’
29
Cenni storici. La Brà (dal tedesco breit = largo)
cominciò a definirsi come piazza solo dalla
prima metà del Cinquecento, quando Michele
Sammicheli, costruendo il Palazzo degli Honorii,
fissò una corretta prospettiva dell’Arena e
delimitò verso occidente il perimetro della
futura piazza. Un altro contributo fu dato dalla
costruzione del palazzo della Gran Guardia,
che definisce sul versante meridionale il limite
dell’area.
Dopo la lastricazione del Listòn, ultimata nel
1782, la Brà divenne il luogo preferito per il
passeggio vespertino, al posto della piazza dei
Signori. Dalla metà del sec. XII, vi si teneva il
mercato del legname, del fieno e della paglia,
nonché del bestiame, tanto che spesso i
documenti antichi ricordano la Brà con il nome
di foro boario. Dell’antica usanza della fiera in
Brà sopravvive la tradizione della Fiera di Santa
Lucia, che si rinnova ogni anno tra l’11 e il 13
dicembre.
Monumenti. Per l’Arena ed il Museo Lapidario,
si rinvia alle rispettive schede analitiche.
Palazzo Barbieri - In fianco all’Arena, sul lato
orientale della piazza, sorge il neoclassico
Municipio, eretto nell’ottocento dall’architetto
Giuseppe Barbieri. E’ la sede della municipalità
dal 12 ottobre 1869. Nel 1945, il Municipio
ebbe distrutta da un incendio la parte interna;
nella ricostruzione, fu aggiunta la parte
posteriore e l’ala semicircolare.
Gran Guardia - Iniziato nel sec. XVII, su
disegno di Domenico Curtoni. E’ un imponente
fabbricato cui si accede da ampie scale di pietra
che immettono al porticato, grandioso e assai
profondo, sostenuto da dodici pilastri con archi
a pieno centro. Il piano nobile allinea cinque
finestroni centrali ad arco.
Palazzi sul Listòn - Su disegno dell’architetto
M. Castellazzi è sorto il Palazzo Ottolini, di stile
sammicheliano, che dalla Brà fa angolo con Via
Roma. Viene appresso il Palazzo GuglienziBrognoligo, costruito alla fine del Quattrocento,
in stile della Rinascenza. Del primo Cinquecento
è il vicino Palazzo Fracasso-Gianfilippi, che ha
sulla facciata un affresco attribuito al Caroto.
Al numero 16 è il Palazzo Guastaverza, (o degli
Honorii) costruito nella metà del Cinquecento
su disegno del Sammicheli.
21
ARENA
Piazza Brà
Orario:
09.30-18.00
Festivo:
13.30-18.00
30
Tel. +39-0458003204
Novembre/Febbraio:
10.00-13.00 13.30-16.00
Festivo:
13.30-17.00
Chiusura:
lunedì
Ingresso:
€ 1,50
Cenni storici. L’anfiteatro romano Arena è il
monumento veronese più conosciuto.
Oggi l’Arena è incastonata nel centro storico
a fare da quinta a Piazza Brà, ma un tempo,
quando i Romani lo costruirono, il monumento
fu collocato ai margini dell’urbe, fuori della
cerchia delle mura. L’Arena riassume in sé
quasi venti secoli di storia locale, ed è diventata
nel tempo il simbolo stesso della città. Il suo
culto ha radici lontane, che risalgono
all’umanesimo carolingio. La fama goduta
dall’anfiteatro nella coscienza civica dei veronesi,
porta così via via il monumento ad assumere
sempre più il carattere di simbolo stesso
dell’antica nobiltà.
Di qui le cure per la sua conservazione ed i
suoi ampi e numerosi restauri. L’Arena servì
sempre e soprattutto per manifestazioni
spettacolari. In epoca romana, ad esempio, fu
usata per spettacoli di lotte fra gladiatori.
Nel Medioevo e fino alla metà del Settecento
erano usuali in Arena anche giostre e tornei.
Nel 1913, l’Arena sarà finalmente scoperta per
quello che adesso è conosciuto come il primo
vero e più importante teatro lirico all’aperto
del mondo.
Architettura. Il più solenne monumento di
Verona romana, con vari ordini di gradinate e,
al centro, un’area o arena per gli spettacoli di
gladiatori, di combattimenti con belve od altre
manifestazioni di carattere popolare, è stato
costruito con blocchi di marmo ben squadrati,
nel I secolo d.C., cioè tra la fine dell’impero di
Augusto e quella dell’impero di Claudio.
Dei monumenti di tal genere è tra i meglio
conservati. Il perimetro della platea attuale è
di m. 391 ed includendovi l’Ala è di m. 435.
L’anfiteatro è costituito da tre cinte
concentriche: della prima esterna ci rimane
solamente quella parte, che è comunemente
chiamata “Ala”. I gradini dell’anfiteatro sono
tutti in marmo veronese. Sotto il piano della
platea si trovano (ma ora non si possono
visitare) gallerie, anditi e passaggi che un tempo
servivano ed in parte servono ancora, per il
complesso funzionamento dell’anfiteatro.
CASTELVECCHIO
31
Cenni storici. Dopo la rivolta capeggiata dal
fratellastro Fregnano, Cangrande II non si
riteneva più sicuro all’interno della città: a cavallo
della cinta delle mura comunali, fece quindi
costruire un castello e un ponte sull’Adige. La
nuova dimora doveva essere insieme palazzo,
fortezza, garanzia di fuga. La costruzione del
castello, affidata a Guglielmo Bevilacqua, iniziò
intorno al 1354. Cangrande II vi abitò per poco
tempo, poiché, il 14 dicembre 1359 fu ucciso
a tradimento da alcuni sicari assoldati dal fratello
Cansignorio, che gli subentrò nel dominio di
Verona. Con la caduta degli Scaligeri, il castello
si trasformò da reggia in fortezza urbana, e tale
fu la sua destinazione, sia durante l’occupazione
viscontea, sia nei quattro secoli di dominazione
della Serenissima. La destinazione a museo
d’arte avvenne nel 1920-1930.
Architettura ed arte. Il castello si presenta
come unica entità, ma è un complesso formato
da tre perimetri murari distinti. Nel gran cortile,
dal quale oggi si accede al Museo, stava la
guarnigione; l’ampio spazio serviva come campo
d’addestramento dei soldati, ed era chiuso su
tre lati da turrite muraglie. La prima torre era
detta dell’Orologio; presso questa torre era stata
conservata la chiesa di San Martino in Aquaro.
La seconda torre era quella del ponte levatoio
e della postierla, la terza guarniva l’angolo e la
quarta muniva il muro verso il fiume. La
cosiddetta reggia, ossia la residenza dei signori
scaligeri, si sviluppava sui due piani d’edificio.
Il ponte. Il ponte sorge in un tratto dell’Adige
in cui il letto si allarga a m. 120 circa e, per la
naturale pendenza dell’alveo, non deposita né
scava materiali. Il ponte è un capolavoro
d’ingegneria, uno dei migliori esempi in assoluto
che si possano citare per il Trecento. Ha tre
arcate; la lunghezza complessiva del ponte è di
m. 119,90. I basamenti delle pile e le ghiere
degli archi sono in pietra locale; tutto il resto
è in cotto. Il ponte fu minato dai Tedeschi in
ritirata e fatto saltare nella serata del 24 aprile
1945, così come il ponte Pietra. Nel 1951, il
ponte fu inaugurato, al termine di una delicata
ed esemplare ricostruzione del tutto conforme
all’originale.
Veduta dell’Arena di Verona e la sua ala.
22
City Book
ARCO DEI GAVI
32
Cenni storici. Intorno alla metà del I secolo
d.C., l’Arco sorse per onorare alcuni membri
della Gens Gavia, illustre famiglia d’origine
forse veronese. Il luogo fu scelto con cura su
una strada di gran transito, la Postumia, ai
margini della platea su cui poteva svilupparsi
la città: il punto preciso dove esso sorgeva è
qui contraddistinto da un rettangolo in marmo
grigio ben visibile sul piano stradale.
In età medievale l’Arco era divenuto porta
cittadina e compreso tra la cinta scaligera e la
Torre dell’Orologio di Castelvecchio.
Tutto il basamento si trovava sotto il livello
stradale, tranne uno spigolo visibile nella fossa
del Castello.
L’Arco fu uno dei monumenti romani di Verona
più studiati ed ammirati in età rinascimentale.
Nel 1805, il Genio Militare francese ne decretò
la demolizione, per migliorare la transitabilità
sul corso delle salmerie militari.
Le pietre dell’Arco giacquero per decenni
accatastate dapprima in Piazza Cittadella e
quindi negli arcovoli dell’Arena.
Infine l’Arco fu ricostruito, con pezzi autentici,
nel 1932, di fianco a Castelvecchio e in faccia
all’Adige, poco discosto dal luogo della
collocazione originaria.
Architettura ed arte. La costruzione è tutta
in pietra bianca veronese, che proviene
probabilmente dalla Valpolicella.
Nonostante le sue traversie, l’Arco è uno dei
rari esemplari superstiti, nel nostro territorio,
di una tipologia molto significativa nella storia
dell’architettura romana. Benché l’arco sia stato
spesso citato nella letteratura archeologica e
sia stato oggetto di studi specifici, la sua forma
architettonica e la datazione hanno continuato
ad alimentare vivaci discussioni fra gli studiosi.
23
PORTA BORSARI
33
Cenni storici. Costruita verso la metà del I
sec. d.C., era inizialmente chiamata Porta Iovia,
dal vicino tempietto di Giove Lustrale. Nel
medioevo fu chiamata Porta San Zeno e quindi
Porta Borsari, probabilmente perché qui i
Bursarii, cioè i gabellieri con la borsa,
riscuotevano i dazi di entrata e di uscita delle
merci. Dell’antico alzato, oggi rimane solo la
facciata esterna verso l’agro, con il rivestimento
d’età tardo imperiale. Il fronte viene a collocarsi
pressappoco a metà tra la linea delle mura
repubblicane in laterizio e le mura di Gallieno,
costruite nel 265 d.C. in materiale vario di
recupero. Il restauro delle mura è ricordato
nella lunga iscrizione sull’architrave.
Architettura ed arte. Il complesso della porta
era costituito da un edificio rettangolare con
i due fronti a foro e ad agro.
Nei resti della linea del fronte a foro, costituiti
da basamenti di pilastri in laterizio rinforzati
da spigolature in tufo, sono visibili gli scassi
per i cardini.
Fra i due fronti correva un cortile. Dei muri
che univano i due fronti, non sono rimaste
tracce; come nulla è rimasto della porta
repubblicana, che doveva trovarsi in posizione
arretrata rispetto all’attuale facciata imperiale.
Al fianco di Porta Borsari si devono supporre
le due torri di guardia e i passaggi di ronda
che, congiungendo i due fronti, permettevano
un controllo preciso e attento su chi entrava
e chi usciva: un vero e proprio filtro-fortilizio.
La pianta di questo complesso è del tipo
“italico”, a due fornici, ed è fra le più antiche.
Porta Borsari è quindi importante come
prototipo di un elemento d’ingegneria militare
che Roma svilupperà anche nelle Gallie e nelle
province ispaniche.
PONTE PIETRA
34
Cenni storici. Il Ponte Pietra si trova in uno
dei punti anche panoramicamente più suggestivi
di Verona. Nonostante le traversie e i rifacimenti
subiti, esso resta uno dei massimi monumenti
della Verona romana. E’ lecito far risalire a
prima del 89 a.C. – anno in cui Verona divenne
colonia latina – un primo manufatto costruito
a cavallo dell’Adige, fra la riva destra e la riva
sinistra.Un primo ponte, forse in legno, può
essere stato costruito in questo sito dopo la
costruzione della Via Postumia, tracciata da
Genova ad Aquileia, nel 148 a.C. Per le piene
dell’Adige, o per mano dell’uomo, il ponte
crollò nel 1007, nel 1153, nel 1232, nel 1239.
Nel 1503 il ponte fu ricostruito in pietra, ma
crollò e fu rifatto in legno. Nel 1508 il Consiglio
della città chiese all’architetto Fra’ Giocondo
di sovrintendere alla costruzione del ponte
romano. Il 25 aprile del 1945 il ponte minato
dai Tedeschi in ritirata, fu fatto saltare: rimase
in piedi solo il primo arco a destra.Nel 1957
fu posta la prima pietra per la ricostruzione
delle arcate distrutte e finalmente, il 7 marzo
1959, fu inaugurato il ponte, a coronamento
di una fedelissima ricostruzione.
In alto Porta Borsari; in basso l’Arco dei Gavi.
Architettura ed arte. Il ponte fatto saltare dai
Tedeschi era a cinque archi di luce differente:
romani e in pietra i due verso la riva sinistra
dell’Adige: degli altri tre, il più vicino alla riva
destra, era ancora quello del 1298, mentre glia
altri due erano stati ricostruiti nel 1520.
Nella parte romana vi erano aperture simili a
finestre allungate. Un foro rotondo stava sopra
la terza pila, nel mezzo del ponte.
Il ponte della Pietra si può considerare un
palinsesto di manufatti d’epoche diverse.
In basso veduta notturna del Ponte Pietra.
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City Book
TEATRO ROMANO
Via Regaste Redentore
Orario:
09.30-18.00
Festivo:
13.30-18.00
35
Tel. +39-0458000360
Novembre/Febbraio:
10.00-13.00 13.30-16.00
Festivo:
13.30-17.00
Chiusura:
lunedì
Ingresso:
€ 1,50
GIARDINO GIUSTI
Via Giardino Giusti, 2
Orario:
09.30-18.00
Festivo:
13.30-18.00
36
Tel. +39-0458077111
Novembre/Febbraio:
10.00-13.00 13.30-16.00
Festivo:
13.30-17.00
Chiusura:
lunedì
Ingresso:
€ 1,50
Cenni storici. E’ stato costruito nell’ultimo
quarto del I secolo a.C., ai piedi del Colle di
San Pietro. Il cantiere del Teatro restò aperto
per alcuni decenni, com’era naturale data la
grandiosità dell’edificio. I pochi ruderi oggi
visibili non sono certamente in grado di
documentarne l’antico splendore. Nel corso
del tempo, il manufatto subì l’ingiuria del tempo,
dei cataclismi e giacque per secoli interamente
sepolto sotto miserabili casupole. Fu solo
intorno al 1830 che il veronese Andrea Monga
acquistò a sue spese queste casupole e le fece
abbattere, dando inizio ai lavori per riportare
in luce quanto rimaneva dell’antico edificio.
Ora, del teatro antico rimane la cavea e la
gradinata, alcune arcate di logge e significativi
resti della scena. Un ampio restauro fu eseguito
agli inizi del secolo XX.
A fianco del teatro sta il convento rinascimentale
di S. Gerolamo, che ospita il Museo
Archeologico ed offre un’affascinante vista sul
fiume e sulla città.
Cenni storici. Il Giardino Giusti è uno dei
più bei giardini italiani del tardo Rinascimento,
e appartiene e fa da splendida appendice al
Palazzo Giusti. Iniziato alla fine del
Cinquecento, il giardino fu via via completato
ed abbellito. In esso, scrisse il Vallotto, la
magnificenza gareggia con la natura e la sua
costruzione, per accorgimenti, per accostamenti
ad altri congeneri di Firenze, Fiesole, Roma, è
da defininirsi “all’italiana”. La seconda Guerra
Mondiale colpì duramente questo giardino: le
piante se non furono divelte o stroncate, furono
terribilmente straziate, e non si tenne conto se
erano piante comuni o di pregio. Attualmente,
per le continue attive cure che gli sono
prodigate, il Giardino ha ripreso la primitiva
bellezza. Le statue allineate fra gli alti cipressi,
i ricordi marmorei di età passate, le fontane
con il loro filo d’acqua, le vasche muschiate
ove galleggiano ninfee, sottolineano e danno
risalto a questo Giardino, giustamente dichiarato
Monumento Nazionale.
Architettura ed arte. A destra del recinto si
ergono i resti del monumentale ingresso
orientale, con l’ampio scalone che porta agli
ordini superiori. In corrispondenza con
quest’ingresso era il romano Ponte Postumio,
crollato, pare, nel sec. XI.
All’ingresso occidentale, anch’esso portante ad
un ampio scalone, corrispondeva pressappoco
Ponte Pietra.
Fra i due ingressi e fra i due ponti, stava il
teatro, ricco di statue e di marmi, ornato di
logge e di porticati e con la grande gradinata
semicircolare che si arrampica sul colle.
Esso rispecchiava i canoni architettonici propri
di tali edifici: cavea o gradinata riservata agli
spettatori, orchestra semicircolare ai piedi della
gradinata, edificio scenico, o semplicemente
scena, riservato agli attori.
L’edificio scenico si sviluppava in retroscena,
fronte scenica e proscenio.
Nell’area del teatro sono collocate parti della
decorazione architettonica dell’edificio, oltre
ad iscrizioni e monumenti in pietra romani,
perlopiù provenienti dalla città e dal territorio.
Struttura. A differenza dei confratelli d’altre
città, nei quali la villa s’eleva sulla cima d’un
colle, questo giardino è stato concepito in senso
inverso: la dimora al piano, indi il cortile, poi
il maestoso viale nell’asse centrale che conduce
verso il “belvedere”, e da questo al sommo
della collina, la quale offre al visitatore una
magnifica vista panoramica della città.
Il grande viale dei cipressi, molto lodati da
Goethe, divide il giardino in due parti distinte,
formando a destra una zona boschiva che
conduce al belvedere, mentre quella del lato
opposto è tenuta a giardino all’italiana.
In alto torreggia il romantico chiostrino (o
loggetta), recante nell’interno iscrizioni storiche,
talune importanti. Il grande viale centrale dei
cipressi divide la zona tenuta a giadino da quella
boschiva e conduce ad una terrazza con grotta.
Da questa, per gradini e per sentieri, si sale al
belvedere. Il giardino - come tutti quelli
dell’epoca rinascimentale - è animato da statue,
fra le quali quella Della Peschiera, di Alessandro
Vittoria che il Maffei disse bellissima, e da
lapidi romane.
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26
City Book
D
Arena di Verona
82° Festival dell’Opera Lirica
E
C
F
B
G
PALCOSCENICO
Settore
Ven/Sab
Poltronissime
154,00
Poltrone
120,00
Gradinata numerata
100,00
Gradinata numerata laterale 70,00
Official Reseller
GIUGNO
19 Mad.Butterfly
20 Aida
25 Mad.Butterfly
26 Il Trovatore
27Aida
LUGLIO
02 Il Trovatore
03 Mad.Butterfly
04 Aida
09 Aida
10 Mad.Butterfly
11 La Traviata
13 Aida
14 Mad.Butterfly
15 La Traviata
16 Il Trovatore
17 Mad.Butterfly
18 Aida
27
20 La Traviata
21 Mad.Butterfly
22 Aida
23 La Traviata
24 Il Trovatore
25 Aida
28 Aida
29 Mad.Butterfly
30 La Traviata
31 Il Trovatore
AGOSTO
01 Aida
04 La Corona di Pietra
05 Aida
06 La Traviata
07 Il Trovatore
08 Aida
12 La Traviata
13 Il Trovatore
14 Rigoletto
15 Aida
17 La Traviata
18 Rigoletto
19 Il Trovatore
20 La Traviata
21 Rigoletto
22 Aida
24 La Traviata
25 Rigoletto
26 Aida
27 La Traviata
28 Rigoletto
29 Aida
31 Aida
La Corona
di Pietra
Arena di
Verona
04 Agosto
2004
Placido Domingo
Info: 899.002.789
Altri gg.
150,00
110,00
90,00
60,0
Settore
Gradinata non num B e G
Gradinata non num C e F
Gradinata non num D e E
Gestione ordine
Ven/Sab
18,50
24,50
26,50
12,00
Altri gg.
16,50
22,50
24,50
12,00
Ordini via Internet:
Il mezzo più rapido e sicuro per prenotare i
tuoi posti per l’Arena di Verona è tramite
Internet all’indirizzo:
Ordini per gruppi superiori a 20 persone:
Per agenzie di viaggio con prenotazioni di
gruppi oltre le 20 persone per serata è possibile
inoltre contattare:
http://www.verona.com/arena/
groups@verona.com
Si accettano pagamenti con carte Visa e
Mastercard.
Ordini via fax:
1) Compilare e firmare nell’apposito spazio il
modulo d’ordine richiesto telefonicamente;
2) Spedire il modulo d’ordine, allegando
fotocopia fronte-retro di un documento di
identità e fotocopia fronte-retro della carta di
credito al numero: 045.838.85.32
o telefonare al numero:
899.002.789
da lunedì a venerdì dalle ore 09:00 alle ore 12:00
e dalle ore 15:00 alle ore 19:00.
Assegnazione fila/posto
I biglietti vengono assegnati secondo l’ordine cronologico di prenotazione. Per l’assegnazione viene utilizzato il criterio
di miglior biglietto disponibile al momento della prenotazione. Per miglior posto si intende: Il posto con la miglior visibilità
e il posto più vicino al palco;
Per ordini superiori ad 1 biglietto i posti vengono sempre assegnati uno vicino all’altro.
N.B. La numerazione dei posti dell’Arena di Verona prevede che tutta la parte sinistra dell’Arena abbia numerazione
pari e tutta la parte destra numerazione dispari, quindi per esempio i posti:
Fila 10 posto 2 e Fila 10 posto 4 sono uno di fianco all’altro.
Spedizione del biglietto
I biglietti vengono consegnati a domicilio via corriere espresso a partire dal 1 Aprile 2004.
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City Book
Hotels &
Bed and Breakfast
Colomba d’oro
««««
Nel cuore della Verona storica, a due passi
dall'Arena, il Colomba d'Oro ha alle spalle una
storia di secoli: le cantine, il piano terra e il
primo piano risalgono ad epoca medievale.
Sparito l'ordine religioso che vi era ospitato,
l'edificio venne traformato in trattoria con
alloggio e, verso la fine dell'Ottocento, in
albergo.
I lavori di ristrutturazione hanno portato in
luce tratti di muro in tufo e molti affreschi.
Recentemente la struttura è stata dotata di
raffinate ed eleganti suites.
La hall d'entrata è interamente decorata con
affreschi tromp l'oeil di ispirazione
quattrocentesca.
Le 2 suites, le 8 junior suites e le restanti 39
camere, che nel corso dei decenni hanno dato
ospitalità a molti celebri artisti e uomini di
cultura e di Stato, sono elegantissime e dotate
di tutti i comfort: telefono automatico diretto,
aria condizionata, frigobar e tv color satellitare.
Al secondo piano si riposa su letti dipinti
originali dell'Ottocento.
I bagni, interamente rivestiti in marmo, sono
forniti di scalda-salviette, set cortesia e
asciugacapelli.
Fanno parte della struttura attrezzatissimi spazi
conferenze, che possono ospitare da 15 a 60
persone, disponibili anche per meeting e
rinfreschi.
E' possibile lasciare l'automobile nell'attiguo
garage. Il bar, realizzato in legno rosso, granito
rosso e specchi, è stato ricavato negli spazi
della ex-cappella; l'ascensore è ancora racchiuso
nella sua vecchia gabbia stile liberty.
Camera singola
Camera doppia
Junior Suite
a partire da € 130,00
a partire da € 175,00
a partire da € 230,00
Via Carlo Cattaneo, 10
37121 Verona
Tel. 045 595300 Fax. 045 594974
Email: info@colombahotel.com
Web: www.colombahotel.com
37
P
WC
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City Book
Firenze
««««
Poco oltre le mura che racchiudono il centro
storico di Verona si trova l’Hotel Firenze.
Totalmente ristrutturato nel 2000, l’albergo
dispone di 49 camere elegantemente arredate
e tecnologicamente attrezzate, con presa
modem e computer, aria condizionata, telefono
ISDN, TV SAT, frigobar, cassaforte digitale,
asciugacapelli, vasca o doccia idromassaggio,
ed in alcune stanze doccia/bagno turco, stanze
per disabili. L’Hotel si raggiunge a piedi in
pochi minuti dalla Stazione Ferroviaria Porta
Nuova e dal centro storico della città.
Camera doppia uso sing. a partire da € 187,00
Camera doppia
a partire da € 204,00
Corso Porta Nuova, 88
37122 Verona
Tel. 045 8011510 Fax. 045 8030374
Email: hfirenze@tin.it
Web: www.hotelfirenze.it
38
P
WC
Leopardi
««««
L’Hotel Leopardi è situato a circa 2 km dal
cuore della città antica, in una posizione
facilmente accessibile per chi giunge a Verona
dall’Aeroporto o dalla Stazione Ferroviaria.
L’albergo è arredato in stile classico e le 81
camere sono state completamente ristrutturate
nel 2003, comprese le tre Junior Suites con
vasca idromassaggio privata. Le aree comuni
sono ampie e finemente arredate, con spazi
utilizzabili anche dalla clientela d’affari, per un
luogo d’incontro riservato.
Camera singola
da € 94,00 a € 170,00
Camera doppia
da € 124,00 a € 210,00
Camera tripla
da € 150,00 a € 245,00
Via Leopardi, 16
39
37138 Verona
Tel. 045 8101444 Fax. 045 8100523
Email: leopardi@leopardi.vr.it
Web: www.leopardi.vr.it
Nella città dell'arte, della musica e del teatro,
dove business e cultura si sposano in perfetta
armonia, il Leon d'Oro, a Boscolo First Class
Hotel, accoglie i suoi ospiti con ineguagliabile
eleganza.
Primo della classe non solo nel servizio, cordiale
e raffinato ma anche nel comfort degli ambienti,
luminosi e arredati con gusto, nella ristorazione
in linea con il celebrato buon vivere italiano
che dosa sapientemente nel menù delizie
culinarie internazionali con specialità venete...e
primo anche nell'offerta congressuale grazie
all'attrezzato conference center.
Un'oasi di relax e lusso che avvolge ogni
soggiorno e Verona diventa una destinazione
da vivere in tutto il suo splendore
190 camere, spazi eleganti, dettagli raffinati,
un lusso ricercato ma mai ostentato circonda
l'ospite per regalare un soggiorno di classe e
funzionalità senza pari.
Le 6 suite richiamano lo stile italiano in tutta
la sua rafinatezza. Marmi e legni preziosi
padroneggiano accostati a sistemi teconologici
d'avanguardia creando delle oasi di lusso e
comfort.
Il personale attento e discreto sarà lieto di
soddisfare ogni richiesta, basta una semplice
telefonata è il Leon d'Oro è al vostro servizio.
Il Business Centre è il fulcro centrale dell’hotel.
Le 11 sale meeting, con un'ampia area
espositiva, sono in grado di ospitare da 8 a 380
persone e offrono tutta la flessibilità per
supportare i tuoi incontri d’affari.
Camere
31
a partire da € 190,00
Viale Piave, 5
37135 Verona
Tel. 045 8049049 Fax. 045 8014857
Email: reservation@leondoro.boscolo.com
Web: www.boscolohotels.com
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Leon d’oro
40
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WC
32
City Book
««««
Saccardi
Quadrande Europa
A pochi km dal centro storico di Verona e dal
Lago di Garda, un modernissimo 4 stelle che
mette a disposizione 120 camere e 6 suite. Il
Centro Benessere è dotato di piscina interna
riscaldata, piscina esterna, sauna, bagno turco,
vasca idromassaggio, palestra e solarium. Una
struttura ideale anche per eventi aziendali, con
4 sale attrezzate fino a 450 posti e piccole sale.
Camera doppia uso sing. a partire da € 90,00
Camera doppia
a partire da € 129,00
Camera tripla
a partire da € 165,00
Suite
a partire da € 186,00
Via Ciro Ferrari, 8
37060 Caselle di Sommacampagna (Verona)
Tel. 045 8581400 Fax. 045 8581402
Email: info@hotelsaccardi.it
Web: www.hotelsaccardi.it
41
Tryp Verona
Posto lungo la direttiva Milano-Venezia, a soli
5 km dal centro storico e a soli 3 km dalla
Fiera. Albergo 4 stelle, offre 196 camere e 7
Junior Suites, 9 sale riunioni, un business center,
un'ampio parcheggio privato e servizio navetta
gratuito per e dal centro città. Un ricco
American Buffet Breakfast, incluso nel prezzo,
viene servito la mattina presso la luminosa Sala
Paloma, mentre lo Chef Vi attende per
proporVi gustosi piatti Mediterranei presso il
Ristorante à la carte La Plaza.
Camera dop. uso sing. da € 69,00 a € 108,00
Camera doppia
da € 69,00 a € 136,00
(Non applicabili durante Vinitaly e Marmomacc)
Via Monte Pastello, 28
37057 San Giovanni Lupatoto (Verona)
Tel. 045 8754111 Fax. 045 8754120
Email: sales.tryp.verona@solmelia.com
Web: www.trypverona.solmelia.com
P
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San Marco
««««
Alle porte della città il fascino discreto di una
casa dove convivono il classico e il moderno:
62 camere accoglienti complete di telefono
diretto, condizionamento autonomo, frigobar,
tv color con televideo e ricezione da satellite,
servizi con doccia o vasca idromassaggio.
Sale riunioni fino a 100 persone, piscina coperta,
solarium UVA, garage e giardino.
da € 94,00 a € 170,00
da € 124,00 a € 210,00
da € 150,00 a € 245,00
Via Longhena, 42
37138 Verona
Tel. 045 569011 Fax. 045 572299
Email: sanmarco@sanmarco.vr.it
Web: www.sanmarco.vr.it
42
Victoria
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Camera singola
Camera doppia
Suite
a partire da € 150,00
a partire da € 190,00
a partire da € 310,00
L’Hotel Victoria è una residenza d’Epoca situata
nel centro storico. Dispone nell’interrato di un
piccolo museo con reperti di mura romane. Le
66 camere doppie e suite sono dotate di TV
Sat, DVD, videoregistratore, computer con
collegamento ad internet HDSL 2Mb, bagno
con vasca Jacuzzi su richiesta, aria condizionata,
telefono diretto, frigobar, cassette di sicurezza,
stirapantaloni, bollitore con selezione di thé e
caffè offerto dalla casa. Lavanderia 24 ore,
garage interno, palestra, circuito cardio-fitness,
ping pong, baby-sitting e sala biliardo.
Via Adua, 8 - 37121 Verona
Tel. 045 590566 Fax. 045 590155
Email: victoria@hotelvictoria.it
Web: www.hotelvictoria.it
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Camera singola
Camera doppia
Camera tripla
««««
44
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City Book
Bologna
Turismo
«««
Recentemente ristrutturato, è situato lungo la
SS 11 e quindi gode di una posizione ideale per
raggiungere le più importanti città venete. L’hotel
Bologna si trova a soli 18 chilometri dal centro
di Verona ed a 80 chilometri da Venezia. Ottimo
anche il collegammento ferroviario e autostradale
con la stazione che dista solo 200 metri e il
casello autostradale Soave-San Bonfacio ad 1
chilometro.
Situato ai piedi delle colline del noto vino Soave
è l’ideale per una vacanza culturale, naturalistica,
per percorsi enogastronomici, si trova in
posizione ideale per la visita di importanti
attrattive dell’est veronese: le Antiche Terme di
Giunone, leggendarie “acque della bellezza”:
un grande parco di acque termali già note nella
antichità romana. Il Museo paleontologico dei
fossili di Bolca è il più importante deposito
fossiliero finora conosciuto: la sua formazione
risale a circa 50 milioni di anni fa. Il Castello di
Soave, tipica costruzione militare medioevale.
L’Abbazia di Villanova dell’alto Medioevo con
affreschi di scuola giottesca. Il Museo
Napoleonico di Arcole che contiene numerose
memorie dell’epopea napoleonica.
Primo hotel di Verona specializzato
nell’accoglienza di bikers. Tutte le 67 camere
sono confortevoli ed arredate con gusto ed
assicurano comfort anche ai portatori di
handicap. Sale congressi fino a 100 posti,
parcheggio con 150 posti auto, garage privato,
american bar, zona fitness, nonché una piscina
privata circondata da un grande giardino,
completano gli spazi comuni.
L’internet point, la piscina esterna con ampio
giardino, la palestra e il garage sono servizi
gratuiti. Nel nostro ristorante si può gustare la
cucina tipica veronese ricca di sapori e profumi,
nonché ottima carne alla brace.
Camera comfort
Camera de luxe
da € 49,00 a € 59,00
da € 59,00 a € 69,00
Viale Trieste, 55
37047 San Bonifacio (Verona)
Tel. 045 7610233 Fax. 045 7613733
Email: info@hotel-bologna.com
Web: www.hotel-bologna.com
P
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35
45
«««
L’hotel Turismo garantisce alla propria clientela
un raffinato servizio tutto l’anno. L’intero
complesso, totalmente ristrutturato, si articola
in 74 camere, per complessivi 125 posti letto.
L’hotel mette a disposizione degli ospiti le
proprie sale riunioni, l’internet point, il servizio
bar, un ampio parcheggio ed il garage da 30
posti auto. La felice ubicazione rende l’hotel
facilmente raggiungibile dal centro di Verona,
dall’area fieristica, dall’autostrada, dall’aeroporto
Catullo e dal Lago di Garda.
Camera singola
Camera doppia
da € 45,00 a € 95,00
da € 75,00 a € 139,00
Via Nazionale, 58
37036 San Martino Buon Albergo (Verona)
Tel. 045 8780222 Fax. 045 8780222
Email: info@hotelturismo.it
Web: www.hotelturismo.it
46
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WC
Trento
««
Hotel Trento, il vostro albergo a due stelle nel
centro di Verona. Situato in Corso Porta
Nuova, il corso principale di ingresso alla città,
dista soltanto 300 metri dall'Arena, 600 metri
dalla stazione dei treni e degli autobus (Porta
Nuova) e 1500 metri dalla Fiera. Aria
condizionata e possibilità di parcheggio e garage.
Offerta estate 2004:
la seconda persona in camera doppia
dorme gratis
Camera singola
Camera doppia
Camera tripla
a partire da € 50,00
a partire da € 70,00
a partire da € 100,00
2x1
Offerta camera deluxe:
1 notte gratis ogni 3 soggiornate
1 camera gratuita ogni 6 camere paganti
Frigobar in camera gratuito
Telo piscina gratuito
Corso Porta Nuova, 36
37122 Verona
Tel. 045 596444 - 045 596037
Fax. 045 591208
47
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36
City Book
Az. Agricola Musella
Musella è una realtà storica all'interno della
quale l'attento recupero di una corte del 500
ha trasformato la vecchia scuderia in azienda
vinicola e le abitazioni in Bed and Breakfast
di particolare fascino. La prima colazione viene
servita in un'ampia sala con vista sulla corte.
Si parla inglese, tedesco e spagnolo. Si può
praticare pesca a mosca , passeggiare nei boschi,
mountain bike, canoa. Ampio parcheggio ed
eliporto. Si accettano piccoli animali domestici.
La Corte Ferrazzette in Musella è a 3 km
dall'uscita autostradale di Verona Est (MI VE) e a 8 km dall'Arena di Verona.
Camera singola
Camera doppia
Suite
Appartamento
€ 90,00
a partire da € 130,00
€ 150,00
€ 200,00
Corte Ferrazzette
37036 San Martino B.A. (Verona)
Tel. 045 973385 Fax. 045 8956287
Email: paulo@musella.it
Web: www.musella.it
48
All'interno di una tenuta di 23 ettari
caratterizzata da coltivazioni di cereali ma anche
dalla presenza di un bellissimo parco e un
suggestivo corso d'acqua, Bernardo e Cristina
mettono a disposizione dei loro ospiti alcune
eleganti e confortevoli camere e una piccola
abitazione ricavate nella loro villa settecentesca.
Durante il periodo estivo ci si può rilassare in
piscina o nel verde del parco. Da Corte
Pellegrini si può raggiungere il centro di Verona
in pochi minuti per visite culturali o per seguire
la stagione teatrale e della lirica, inoltre il Lago
di Garda dista solo 35 Km.
€ 50,00
€ 72,00
€ 82,00
a partire da € 120,00
Via Campalto, 18
37036 San Martino B.A. (Verona)
Tel. 045 8820122 Fax. 045 8798172
Email: info@cortepellegrini.com
Web: www.cortepellegrini.com
37
Nella verde Valpantena, a pochi chilometri da
Verona, la famiglia Arvedi ha recentemente
ristrutturato una villa Liberty, trasformandola
in una residenza in cui il comfort moderno si
inserisce in un contesto antico e raffinato.
Il restauro ha mantenuto intatte tutte le
particolari caratteristiche d'epoca:
i pavimenti, i soffitti, le spendide ringhiere in
ferro battuto, gli arredi, la cucina e il salone,
oltre allo splendido parco secolare.
La gestione è direttamente curata dalla famiglia,
creando così quell'atmosfera di "casa" ben
rappresentando l'ospitalità che da anni, per la
famiglia Arvedi, è una tradizione.
Le dodici ampie suites sono tutte dotate di aria
condizionata, telefono, TV satellitare, vasche
o box doccia con idromassaggio, frigobar,
cassaforte e possibilità di collegamento internet.
La splendida terrazza, il parco e il salone
possono essere sedi di ristrette riunioni di
lavoro, cene, rinfreschi.
Junior Suite
Suite
Az. Agrit. Pellegrini
Camera singola
Camera doppia
Tripla
Appartamento
Borgo 27
49
a partire da € 100,00
a partire da € 150,00
Via Borgo, 27
37023 Grezzana (Verona)
Tel. 045 8658311 Fax. 045 8658399
Email: info@borgo27.it
Web: www.borgo27.it
50
Villa Arvedi
Dalla terrazza di Borgo 27 si può ammirare
Villa Arvedi, prestigiosa magione del
diciassettesimo secolo, tra le più belle ville
venete, arricchita da un meraviglioso giardino
all'italiana. La villa è diventata con il passare
degli anni, scenografia abituale di importanti
manifestazioni culturali e al contempo in grado
di garantire, grazie agli ampi saloni, salotti e
sala conferenze, la possibilità di organizzare
congressi e seminari, conferenze, meeting e
pranzi di gala.
37023 Grezzana (Verona)
Tel. 045 907045 Fax. 045 908766
Email: arvedi@sis.it
Web: www.villarvedi.it
38
City Book
Ca’ Eleonor
A pochi minuti dal centro storico di Verona,
nell’armonia rilassante e salutare della natura,
tra le verdi colline della Valsquaranto e le chiare
vivaci acque di Montorio, una signorile
abitazione privata accuratamente ristrutturata
nel rispetto delle caratteristiche di origine e dei
materiali. I pavimenti in graniglia di marmo,
l’importante scala a vista in nembro rosato, il
calore dei soffitti di legno, i preziosi tendaggi
danno alla dimora un’impronta armoniosa di
raffinato effetto. L’atmosfera che regna a Ca’
Eleonor è veramente speciale, Vi farà ritrovare
il benessere e la serenità di casa vostra, grazie
alla squisita simpatia e gentilezza di Monica.
Immerso nei pregiati vigneti della valpolicella,
questo antico casale in pietra a 10 minuti da
Verona, città di Giulietta e Romeo, è stato
trasformato con stile accurato in un esclusivo
e romantico Relais. Armonia, tranquillità e
charme avvolgono questo luogo incontaminato
dove nulla è stato trascurato per il conforto ed
il benessere degli ospiti. Antichi mobili, splendidi
decori e raffinata biancheria contraddistinguono
le quattro suite e le due mansarde, tutte diverse
tra loro, il cui gusto e lo stile familiare sono
tipici di una suggestiva residenza di campagna.
Le camere sono dotate di aria condizionata,
frigobar, TV sat, cassetta di sicurezza e telefono.
Camera doppia uso sing. a partire da € 30,00
Camera doppia
a partire da € 40,00
Tripla
€ 50,00
Camera doppia
Junior Suite
Suite
Via Olmo, 8a
37033 Montorio (Verona)
Tel. 045 8841023 Fax. 045 8841023
Email: caeleonor@tiscali.it
Web: www.caeleonor.com
Via Moron, 3
37024 Negrar (Verona)
Tel. 045 6000167 Fax. 045 6000840
Email: info@magioca.it
Web: www.magioca.it
51
Domus Nova
Domus nova propone un raffinato e prestigioso
concetto d’ospitalità nel cuore storico di Verona,
nella centralissima Piazza dei Signori, situata a
pochi passi dall’Arena, dal Teatro Romano, da
Piazza Erbe e da via Mazzini.
Edificato nel secolo XIII con il nome di Domus
Nova, successivamente modificato nel XVI
per essere adibito a sede del Consiglio dei
Giudici della Repubblica Veneta, il palazzo
delimita un lato di una delle più belle piazze
d’Italia.
Domus Nova si affaccia su Piazza delle Erbe,
la Torre dei Lamberti e Piazza dei Signori,
offrendo ai suoi ospiti l’immagine più esclusiva
di Verona.
Camera doppia bassa stagione
Camera doppia alta stagione
Piazza dei Signori, 18
37121 Verona
Tel. 045 8015245 Fax. 045 8043459
Email: info@domusnovaverona.it
Web: www.domusnovaverona.it
39
La Magioca
€ 190,00
€ 220,00
52
a partire da € 170,00
a partire da € 195,00
a partire da € 280,00
53
La Rosa e il Leone
Se per Voi il lusso non è l’aria condizionata e
la jacuzzi, ma lo spazio, il verde e le armonie
della natura, Vi aspettiamo a 15 km da Verona
in una vecchia casa di campagna tra i vigneti.
Tre ampie e fresche stanze aperte su un antico
e ombroso giardino dove rilassarsi dopo un
giro nei dintorni ricchi di cultura, storia e ottimi
vini, svegliarsi e far colazione all’ora preferita,
rinfrescarsi in una piscina relax e, perché no,
fumare una sigaretta in pace. Il nostro bed &
breakfast si trova sulla “ Strada del Soave”, a
pochi chilometri dalle uscite di Verona Est e
Soave dell’autostrada A4.
Apertura dal 25 aprile al 30 settembre.
Camera doppia uso singolo
€ 75,00
Camera doppia
€ 120,00
Due camere doppie bagno comune € 200,00
Via Trieste, 56
37030 Colognola ai Colli (Verona)
Tel. 045 7650123 Fax. 045 7650123
Email: gl.poli@libero.it
Web: www.verona.com/larosaeilleone
54
40
Lago di Garda
Malcesine
Il Lago di Garda, con i suoi 368 Kmq, è il più
vasto dei laghi italiani. Con il suo clima mite,
l’incantevole paesaggio mediterraneo e la sua
squisita ospitalità, si propone, in ogni stagione,
come luogo di vacanza assolutamente unico.
Le riviere costellate di borghi e di cittadine,
offrono zone ricche di storia e di cultura come
le antiche testimonianze d’insediamenti romani,
le rocche medievali, imponenti palazzi e ville
patrizie. Molti sono i paesini incantevoli che
sorgono sulle rive del lago e che conservano
vivi i segni di antiche culture.
Bardolino è certamente tra i centri turistici
più pittoreschi ed attrezzati della sponda
veronese. Garda, situata in una splendida
insenatura circondata da dolci colline, rispecchia
ancora oggi le antiche origini.
Lazise è un comune ricco di storia, monumenti
e cultura. Durante la stagione estiva all’interno
del Castello si può assistere a concerti di musica
classica, leggera e spettacoli di cabaret.
Tutta la storia di Malcesine ruota attorno al
suo Castello che, assieme al Palazzo dei Capitani,
rappresenta il simbolo del paese. A Malcesine
le vele solcano il lago ed il cielo: deltaplano e
parapendio volteggiano colorati tra il Baldo ed
il Garda. Sirmione grazie alla sua felice
posizione naturale, è stata luogo privilegiato di
insediamento fin dall’antichità. Ancora oggi
conserva numerose testimonianze della sua
lunga ed ininterrotta storia.
Brennero
Torri del
Benaco
Sirmione
Desenzano
Milano
41
Garda
Bardolino
Lazise
Peschiera
Verona
A4
Firenze Roma
Hotel
Du Lac et Bellevue
««««
Hotel di moderna costruzione, situato direttamente sul lago
e a soli 30 km dal centro storico di Verona. Dispone di bar,
sala congressi, un rinomato ristorante ed un’ampia terrazza
a lago con servizio bar. La spiaggia privata è dotata di sdraio,
ombrelloni e teli spiaggia. Il centro benessere con piscina
esterna ed interna, sauna, bagno turco, solarium, whirlpool
ed una palestra. Le 85 camere, accoglienti e spaziose sono
dotate di ogni comfort. Prima colazione con un ricco buffet.
Camera doppia comfort
Junior Suite
Camera doppia uso singola
Hotel Sportsman
da € 90,00 a € 168,00
da € 96,00 a € 179,00
da € 64,00 a € 121,00
Località S. Cristina - 37011 Bardolino (Verona)
Tel. 045 6210355 Fax. 045 6209491
Email: hotels@europlan.it Web: www.europlan.it
««««
Situato direttamente sul lago fra Garda e Bardolino in una
posizione tranquilla e a soli 25 minuti d’auto dal centro
storico di Verona.
Di moderna costruzione offre bar, ristorante, un giardino
dove godersi un buon pranzo.
Spiaggia privata dotata di sdraio, ombrelloni e teli spiaggia.
Piscina esterna, sauna, bagno turco, idromassaggio e palestra
gratuiti. Garage, noleggio biciclette.
Le camere dotate di ogni moderno comfort dispongono di
TV sat, telefono, minibar, safe, connessione internet e aria
condizionata.
Camera doppia comfort
Junior Suite
Hotel Nettuno
da € 87,00 a € 170,00
da € 91,00 a € 177,00
Località Serenella - 37011 Bardolino (Verona)
Tel. 045 6210555 Fax. 045 6210861
Email: hotels@europlan.it Web: www.europlan.it
««««
Situato sul lago in posizione incantevole a soli 30 km dal
centro storico e dall’aeroporto di Verona.
Dispone di bar, ristorante, terrazza a lago dove gustare piatti
della tipica cucina italiana, sala TV ed aria condizionata.
La piscina, dotata di sdraio, ombrelloni e teli spiaggia è ideale
per trascorrere del tempo in pieno relax.
Le 63 camere, moderne ed accoglienti dispongono di phon,
telefono, TV Sat, minibar, safe ed aria condizionata.
Servizio di ottima qualità, colazione con ricco buffet e pasti
con menù a scelta.
A22
Lago di
Garda
City Book
Venezia
Camera doppia comfort
Camera doppia uso singola
da € 80,00 a € 162,00
da € 56,00 a € 115,00
Via Dante Alighieri, 25 - 37011 Bardolino (Verona)
Tel. 045 6210123 Fax. 045 6209493
Email: hotels@europlan.it Web: www.europlan.it
42
City Book
Hotel Caesius
Hotel Du Parc
««««
Questo nuovo e moderno complesso sorge nel verde e a
pochi passi dal lago. Il centro di Verona è a soli 25 minuti
d’auto. L’albergo completamente climatizzato dispone di
ascensore, bar, ristorante con bella terrazza vista lago e
garage. La piscina esterna è dotata di sdraio, ombrelloni e
teli spiaggia. Le camere moderne, confortevoli ed arredate
elegantemente sono dotate di ogni comfort. L’albergo
dispone inoltre di 24 suite, tutte con balcone o terrazzo.
Prima colazione con ricco buffet e pasti con menù a scelta.
Camera doppia comfort
Camera doppia piccolo balcone
Camera doppia balcone/terrazzo
Suite
Camera doppia uso singola
da € 68,00 a € 137,00
da € 72,00 a € 144,00
da € 75,00 a € 151,00
da € 95,00 a € 192,00
da € 47,00 a € 97,50
Hotel La Perla
«««
L’Hotel Du Parc gode di una posizione tranquilla e
panoramica a soli 200 mt dal lago e a 25 km dal centro
storico della città di Verona.
Confortevole e di moderna costruzione, dispone di grande
hall con bar, soggiorno, ristorante, ascensori, aria condizionata
e giardino.
Dotato di piscina esterna con sdraio, ombrelloni e teli
spiaggia. Parcheggio e garage a pagamento.
Le camere dispongono di doccia, telefono, TV Sat, aria
condizionata, minibar, safe, balcone o terrazza. Prima
colazione con ricco buffet.
Via Peschiera, 3 - 37011 Bardolino (Verona)
Tel. 045 7219100 Fax. 045 7219700
Email: hotels@europlan.it Web: www.europlan.it
da € 56,00 a € 110,00
da € 44,00 a € 71,00
Camera doppia ***
Camera doppia **
43
da € 54,00 a € 102,00
da € 42,00 a € 80,00
da € 74,00 a € 143,00
da € 51,00 a € 101,50
Via S. d’Acquisto, 26 - 25019 Colombare del Garda Sirmione (Bs) Tel. 030 9905065 Fax. 030 9905428
Email: hotels@europlan.it Web: www.europlan.it
Il Residence si trova tra Garda e Bardolino, inserito
perfettamente in un ampio anfiteatro naturale di 56.000 mq,
immerso tra olivi, cipressi e vigneti. La città di Verona e
l’Arena distano solo ca. 30 km. Piscina, campo giochi, piscina
per bambini, un ristorante caratteristico con bar ed ampia
terrazza. Programma di animazione e miniclub, noleggio
biciclette, campo da pallavolo e ping-pong.
Appartamento tipo A bilocale per 2-3-4 persone: soggiorno
con divano letto doppio, angolo cottura, una camera a due
letti, bagno con doccia e WC.
Appartamento tipo B trilocale per 4-6 persone: come tipo
A più una camera a due letti.
Via A. Vespucci - 37016 Garda (Verona)
Tel. 045 6270111 Fax. 045 6270170
Email: hotels@europlan.it Web: www.europlan.it
Hotel Sole««« & Neno««
L’hotel Sole, dotato di ogni comfort, si trova nel centro di
Garda e a soli 30 km dalla città di Verona e dall’aeroporto.
L’hotel dispone di bar, un rinomato ristorante, aria
condizionata, ascensore e garage. Le 51 camere, confortevoli
ed arredate con gusto, sono dotate di doccia, phon, telefono,
TV Sat, minibar, safe ed aria condizionata. Prima colazione
con ricco buffet.
Offerta speciale: A tutti i clienti verrà effettuata una
riduzione di € 4,00 per persona al giorno sul costo totale
degli extra per soggior ni minimi di 5 notti.
La depandance Neno si trova a 5 mt. dall’Hotel Sole. Dispone
di 22 camere dotate di doccia, telefono, TV sat, safe, aria
condizionata e minibar.
Camera doppia
Camera doppia uso singola
Residence Arca
L’hotel si trova in posizione tranquilla e a pochi passi dal
centro storico di Garda.
La città di Verona è a solo 30 km.
L’albergo dispone di bar, ristorante, ampio soggiorno, aria
condizionata, riscaldamento, ascensori e parcheggio.
Inoltre l’hotel è dotato di piscina esterna e chiosco bar.
Le camere, moderne e confortevoli, sono dotate di doccia,
phon, telefono, TV Sat, minibar, safe, aria condizionata e
balcone. Prima colazione con ricco buffet.
Camera doppia
Camera doppia uso singola
««««
I prezzi sono settimanali e per appartamento:
Appartamento tipo A
da € 246,00 a € 900,00
Appartamento tipo B
da € 325,00 a € 1045,00
Loc. Arca - 37011 Bardolino (Verona)
Tel. 045 7210686 Fax. 045 7210686
Email: fewo@europlan.it Web: www.europlan.it
Residence La Filanda
Su un’area di 15.000 mq di vigneto, è stata ristrutturata una
filanda dell’800, lasciando intatti in essa porticati, volti, scale
e colonne. Il residence offre una piscina esterna, piscina e
campo giochi per bambini ed un rinomato ristorante. Gli
appartamenti offrono un alto standard di comfort, con
telefono, TV Sat, safe e riscaldamento.
Appartamento tipo A bilocale per 2-4 persone: soggiorno
con divano letto a due piazze, angolo cottura, una camera
doppia, bagno con doccia e WC.
Appartamento tipo B trilocale per 4-6 persone: come tipo
A più una camera a due letti ed un ulteriore bagno.
Via Monte Baldo, 7 - 37016 Garda (Verona)
Tel. 045 6270222 Fax. 045 6270222
Email: hotels@europlan.it Web: www.europlan.it
I prezzi sono settimanali e per appartamento:
Appartamento tipo A
da € 184,00 a € 769,00
Appartamento tipo B
da € 266,00 a € 932,00
Località Tavernole - 37010 Costermano (Verona)
Tel. 045 7200977
Email: fewo@europlan.it Web: www.europlan.it
44
City Book
Ristoranti
Trattoria 3 Marchetti
Vic. 3 Marchetti n.19, tel 045 8030463
A due passi dall’Arena, intima e esclusiva
trattoria, ideale per il dopo Opera.
La Bottega del Vino
Via Scudo di Francia n.3, tel.045 8004535
Vicino a Via Mazzini un’antica osteria
specializzata nell’offerta vini.
12 Apostoli
Vic. Corticella San Marco n.3, tel.045 596999
Storico prestigioso ristorante nel cuore del
centro antico.
Enoteca Segreta
Vicolo Samaritana n.10, tel.045 8015824
Nel cuore del centro storico, per una cena
veloce accompagnata da buon vino.
Re Teodorico
Piazzale Castel S.Pietro, tel. 045 8349990
Dalla sua terrazza si gode la più splendida vista
sulla città.
La Taverna di Via Stella
Via Stella n.5c, tel.045 8008008
A due passi dal Balcone di Giulietta, una tipica
trattoria che ripropone i sapori tradizionali.
Il Desco
Vic. San Sebastiano n.3, tel.045 595358
Esclusivo e raffinato ristorante, propone la
tradizione della cucina veneta con il gusto di oggi.
Le Cantine de l’Arena
Piazzetta Scalette Rubiani, tel.045 8032849
Se volete cenare all’aperto secondo sapori
tradizionali o pizza guardando l’Arena.
La Torretta
Piazzetta Broilo n.1, tel.045 8010099
Trattoria tradizionale nel suggestivo borgo della
Cattedrale e di Ponte Pietra.
45
Fiere 2004
22/04 - 25/04 Transpotec & Logitec
9° Salone Internazionale delle tecnologie del
trasporto, dei servizi intermodali e della logistica
08/05 - 12/05 Salone Int. dell’Arte Bianca
7° Salone Internazionale dell´Arte Bianca,
Panificazione, Pasticceria, Dolciario Pasta
Fresca e Pizza
21/05 - 23/05 Veronafil
Manifestazione filatelica, numismatica, cartofila
21/05 - 23/05 Borsa del Minerale
Mostra di pietre preziose,pietre dure,pietre
ornamentali, fossili e derivati,oggettistica in
pietra
10/09 - 12/09 Ver-Con
I giochi dei grandi
16/09 - 20/09 Abitare il Tempo
Giornate internazionali dell`arredo
07/10 - 10/10 Marmomacc
39 Mostra Internazionale di marmi, pietre e
tecnologie
14/10 - 17/10 Iosposa
La fiera per il tuo matrimonio
04/11 - 07/11 Fieracavalli
106° Fiera internazionale dei cavalli e salone
delle attrezzature e delle attività ippiche
13/11 - 14/11 Elettroexpo
33° Mostra mercato di elettronica, radiantismo,
strumentazione, componentistica informatica
18/11 - 20/11 EcoCoating
Mostra convegno di prodotti, tecnologie,
strumentazione, componentistica informatica
18/11 - 21/11 Expografica
Mostra industriale per arti grafiche
19/11 - 21/11 Veronafil
Manifestazione filatelica, numismatica, cartofila
25/11 - 27/11 Job & Orienta
Scuola, orientamento, formazione e lavoro
25/11 - 27/11 Big Buyer
Mostra convegno del settore cartoleria,
cancelleria, prodotti ufficio, casa, scuola per
grandi compratori italiani ed esteri
46
City Book
Come arrivare
Brentonico
Chizzola
Polsa
Vesio
Magasa
Costa
Malcesine
Campione
Ala
249
In auto
Il lago è comodamente rag giungibile
percorrendo l'autostrada Serenissima (A4,
Milano-Venezia, uscita Peschiera del Garda)
oppure l'autostrada Brennero/Modena (A22,
uscita: Affi).
In treno
La stazione ferroviaria principale è quella di
Verona Porta Nuova, all'incrocio della linea
Milano-Venezia con la linea Roma/Brennero.
Ci sono treni diretti o Intercity da tutte le
principali stazioni dell'ltalia del Nord ogni ora
circa (informazioni ferroviarie tel. 892021 dalle
7 alle 21 oppure www.trenitalia.it).
In treno
La stazione ferroviaria principale è quella di
Verona Porta Nuova o Peschiera del Garda,
all'incrocio della linea Milano-Venezia con la
linea Roma/Brennero. Ci sono treni diretti o
Intercity da tutte le stazioni principali dell'ltalia
del Nord ogni ora circa (informazioni ferroviarie
tel. 892021 dalle 7 alle 21 oppure
www.trenitalia.it ).
S. Zeno
di Montagna
Caprino
Torri del Costermano
Benaco
Garda
Lago Bardolino
di
Garda
Affi
Cavalo
Rivoli
Pastrengo
249
PESCHIERA
ozzolengo
Ponti sul
Mincio
Monzambano 249
Cavriana
Volta
Mantovana
53
S. Pietro
in Cariano
12
Pescantina
Adige
Bussolengo
Peschiera Castelnuovo
del Garda del Garda
Sona
SIRMIONE
11
SOMMACAMPAGNA
VERONA
NORD
41
A4
Sommacampagna
Valeggio
sul Mincio
Cerro Veronese
Azzago
Negrar
Cavaion
Lazise
Vestenanova
Marano di
Valpolicella
AFFI
Mincio
Distanze da Verona in autostrada
Trento km. 103
Bolzano km. 157
Vicenza km. 51
Venezia km. 114
Brescia km. 68
Milano km. 161
Bologna km. 142
Firenze km. 230
In aereo
L'aeroporto internazionale Catullo di Verona
Villafranca è situato a circa 15 chilometri. Per
informazioni sui voli: tel. 0458095666 (dalle 6
alle 24.00 oppure www.aeroportoverona.it). C'è
un servizio di autobus-navetta da e per
l'aeroporto dalla stazione ferroviaria di Verona
Porta Nuova ogni 20 minuti circa dalle 6.35
alle 23.35 (per informazioni tel. 0458057911,
biglietto Euro 4,20). L'AirTerminal è situato
davanti alla stazione ferroviaria di Porta Nuova.
Dalla stazione ferroviaria di Verona si può
raggiungere il lago prendendo il treno per
Peschiera del Garda, oppure utilizzando i
collegamenti con bus di linea (APTV tel.
0458057911 o 0458057922 - www.aptv.it)
MONTI LESSINI
Coste
Fongara
Giazza
Peri
VALDAGNO
S. Anna Erbezzo
Bosco
d’Alfaedo
Chiesanuova
Crespadoro
Selva di
Altissimo
Breonio
Progno
Dolcé
Vaggimal Rovere Veronese S. Bortolo d.M. S. Pietro M.
Ferrara di
Monte Baldo
Toscolano
Maderno
Villafranca
di Verona
62
246
Recoaro Terme
Brentino
Belluno
Brenzone
Sirmione
ALA-AVIO
A22
Povegliano
Veronese
Grezzana
Badia
Calavena
Chiampo
S. Giovanni
Ilarione
Tregnago
50
Alpone
In auto
Verona è comodamente rag giungibile
percorrendo l'autostrada Serenissima (A4,
Milano-Venezia, uscita per il centro storico:
Ve r o n a S u d ) o p p u r e l ' a u t o s t r a d a
Brennero/Modena (A22, uscita: Verona Nord).
In aereo
L'aeroporto internazionale “Valerio Catullo”
di Verona Villafranca è situato a circa 10
chilometri dal centro cittadino. Per informazioni
sui voli: tel. 0458095666 (dalle 6 alle 24.00
oppure www.aeroportoverona.it). C'è un
servizio di autobus-navetta da e per l'aeroporto
ogni 20 minuti circa dalle 6.35 alle 23.35 (per
informazioni tel. 0458057911, biglietto Euro
4,20). L'AirTerminal è situato davanti alla
stazione ferroviaria di Porta Nuova.
Gargnano
Lago di Garda
Avio
MO
NT
EB
AL
DO
Verona
A22
Pilcante
Pieve
Laghi
Serravalle
all’Adige
S. Maria
Mezzane
in Stelle
Mizzole di Sotto
Montorio
51
Marcellise Illasi
Lavagno
VERONA
Ch
iam
po
Montecchia
di Crosara
Cazzano Roncà
di Tramigna
Colognola
48
Monteforte
54
S. Martino B.A.
d’Alpone
46
A4
Soave
VERONA SUD
VERONA EST
43
49
S. Giovanni
Lupatoto
Alpo Ca’ di David
Castel
d’Azzano Raldon
11
Caldiero
Zevio
SOAVE
45
S. Bonifacio
Belfiore
Arcole
Ronco
all’Adige
12
Nogarole Vigasio
Oppeano
Pozzolo
Albaredo
Villafontana
Rocca
d’Adige
Isola della
Cerlongo
Isola
Belvedere
Bagnolo Trevenzuolo Scala
Rizza
Roverbella
Roverchiara
NOGAROLE
Goito
ROCCA
Bovolone
Roncolevà
Marengo Castiglione
Bonavigo
Erbè
Solarolo
Canedole
S.
Pietro
Sacca236
Pellegrina
Marmirolo
di Morubio
Castelbelforte
Angiari
Sorgà
Concamarise
Maglio
Rodigo
S. Antonio
Bigarello
Capitello
di Porto M.
LEGNAGO
Susano
Sanguinetto
Sarginesco Soave
Cerea
Rivalta
Mottella MANTOVACastel d’Ario Nogara
S.Pietro
sul Mincio
NORD
Buttapietra
434
Palù
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