24 agosto 2013

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24 agosto 2013
NUOVA E UNICA!
dal lunedì al sabato 9.00 - 21.00
domenica 10.00 - 20.00
VERONA
SETTE News
€ 1,00
Direttore Francesca Tamellini Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, CNS VERONA
NUOVA E UNICA!
dal lunedì al sabato 9.00 - 21.00
domenica 10.00 - 20.00
Anno 14 - N.S. n.13 - 24 Agosto 2013
AGSM e A.T.E.R. Verona
all'insegna del risparmio
PRIMO PIANO
RICONOSCIMENTI
Il verde
della città
Una nomina
per Mariotti
Presentato dalle due aziende veronesi il progetto di riduzione dei
costi di energia rivolto agli assegnatari degli alloggi ATER.
Scopri i dettagli....APRI LA NEWS !! La sempre più difficile situazione economica che stiamo vivendo, spinge gli Enti come
l’Azienda per l’Edilizia Residenziale Pubblica di Verona a preoccuparsi non solo delle soluzioni abitative, ma anche delle necessità e dei bisogni della propria utenza.
a pag 3
a pag 5
a pag 7
COMUNE
Cangrande
I progetti il Principe La storia
europei
dell'Aida
ATTUALITÀ
INIZIATIVE
a pag 8
a pag 9
a pag 13
2013
LINEE ESTIVE
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portata di tutti le
Per rendere alla
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in discoteca senza l’assillo di mettersi al
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3 VERONA SETTE
PRIMO PIANO
24 AGOSTO 2013
AGSM e ATER insieme per aiutare i cittadini
AGSM e A.T.E.R. Verona
all'insegna del risparmio
Presentato
dalle
due
aziende veronesi il progetto di riduzione dei costi di energia rivolto agli
assegnatari degli alloggi
ATER.
Scopri i dettagli....APRI
LA NEWS !!
La sempre più difficile situazione economica che
stiamo vivendo, spinge
gli Enti come l’Azienda
per l’Edilizia Residenziale Pubblica di Verona
a preoccuparsi non solo
delle soluzioni abitative,
ma anche delle necessità
e dei bisogni della propria utenza.
Nasce così l’idea di promuovere un progetto di
Direttore Responsabile
FRANCESCA TAMELLINI
REDAZIONE DI VERONA
segreteria@edizionilocali.it
ADIGE TRADE SRL
via Diaz 18 Verona
Presidente
RAFFAELE SIMONATO
CONCESSIONARIO DI PUBBLICITÀ:
Tel. 045.8015855 Fax.045.8037704
Realizzazione grafica
FR DESIGN
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UFFICIO DI BRESCIA:
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Via Molino Vecchio, 185
25010 - Borgosatollo - Bs
La tiratura è stata di 10.000 copie
Autorizz.Tribunale C.P. di Verona
nr. 1761/07 R.N.C. del 21/06/07
Associato all’USPI
Unione Stampa Periodica Italiana
Iscrizione al Registro Nazionale della stampa
riduzione dei costi di
energia per i propri assegnatari.
Quello dei costi energetici è il primo settore di intervento che l’Azienda ha
preso in esame, in quanto
negli ultimi anni il mercato ha subito sensibili rincari.
L’ATER Verona perciò ha
avviato una procedura
pubblica a livello nazionale per selezionare un
partner energetico in grado di offrire agli assegnatari di alloggi proposte
commerciali competitive
ed elevata qualità di servizio.
AGSM si è aggiudicata la
selezione garantendo la
migliore offerta economica accompagnata da un
servizio di customer service qualificato e personalizzato e un sistema di
fatturazione flessibile.
AGSM è infatti presente
con uno sportello in nove
comuni della provincia,
dispone di un servizio
telefonico clienti attivo
dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 20 e il sabato
dalle 8 alle 13 con un eccellente livello di qualità
del servizio, in grado di
rispondere a circa il 95%
delle chiamate. Oltre a ciò
dispone di un servizio on
line per la visualizzazione e il pagamento delle
bollette e per le richieste
relative alle forniture e
pagamenti.
Per ATER l’offerta di
AGSM Energia rappresenta la possibilità di ottimizzare i costi di gestione
non solo dei propri locatari ma anche della sede
dell’Azienda, a beneficio quindi del bilancio di
quest’ultima. Ciò con lo
scopo di migliorare ulteriormente il servizio in
termini di efficienza, efficacia e continuità a favore
degli utenti dei circa 5.050
alloggi.
Per AGSM Energia è questa un’opportunità di
estendere la propria rete
d’azione sui clienti di 77
comuni della Provincia di
Verona, grazie al supporto garantito da ATER.
La proposta commerciale
di AGSM Energia è già
stata inviata agli assegnatari unitamente alla
comunicazione di giugno
relativa ai redditi e sarà
riproposta nel prossimo
gennaio.
Analogo messaggio ha
trovato spazio nella quarta di copertina del periodico
d'informazione
dell'ATER “La Finestra”
nella sua uscita cartacea
di giugno ed altrettanto
avverrà per l'uscita di dicembre.
Infine la visibilità interna
all'Azienda, con le comunicazioni di AGSM Ener-
gia allegate ai cedolini
del personale dipendente di ATER con quattro
cadenze annuali giugno,
settembre, dicembre e
marzo.
L'ambasciatore d'Israele
a Palazzo Barbieri
Il Sindaco Flavio Tosi ha incontrato oggi a Palazzo Barbieri l’ambasciatore in Italia d’Israele Naor Gilon, in visita a Verona con la famiglia. Durante l’incontro l’ambasciatore israeliano ha ricordato il forte legame tra lo Stato
di Israele e il Governo Italiano ed ha espresso parole di
apprezzamento per le peculiarità del territorio veronese,
“ricco ed interessante sotto il profilo culturale, turistico
ed economico”.
4 VERONA SETTE
ATTUALITÀ
24 AGOSTO 2013
La Giunta comunale ha approvato la costituzione della nuova società di riscossione delle entrate comunali, che dal 1° gennaio 2014 sostituirà Equitalia
Via libera alla nuova societa’
locale di riscossioni per Verona
La Giunta comunale ha approvato la costituzione della
nuova società di riscossione
delle entrate comunali, che
dal 1° gennaio 2014 sostituirà Equitalia: sarà denominata
“Società locale di riscossioni”
, con un capitale sociale di
500 mila euro, diviso in 1000
azioni di 500 euro cadauna,
inizialmente di proprietà
esclusiva del Comune di Verona ma con la possibilità,
successivamente, di essere
partecipata anche da altri Comuni, mediante la sottoscrizione di azioni. In base allo
statuto, il Comune di Verona
non potrà comunque scendere sotto il 51 per cento del
capitale.
“Il limite di Equitalia –spiega
il Sindaco Flavio Tosi- non
imputabile né ai suoi dirigenti né ai suoi dipendenti,
è che, con il suo carattere nazionale, risulta un organismo
rigido, che applica la norma
indistintamente, senza alcun
margine di manovra e senza
poter conoscere i singoli casi:
senza sapere, quindi, se un
cittadino o un’impresa non
paga perché cerca di evitare
i suoi doveri o perché non
ha realmente la possibilità
al Comune di Torino, che da
anni si è dotato di una società
di questo tipo – ha aggiunto
Tosi – l’auspicio è che altri
Comuni e enti pubblici si appoggino alla nostra struttura
aderendo al servizio erogato
dal Comune di Verona, che
risulterà per loro una soluzione flessibile e meno costosa
rispetto all’agio praticato da
Equitalia”. Gli sportelli della
nuova società saranno ubicati
presso la sede dell’Amia, con
l’obiettivo del trasferimento
nella nuova palazzina in costruzione all’ex Gasometro,
Corso sperimentale
per giovani educatori
di farlo, trovandosi in situazione di grave difficoltà. Un
organismo di riscossione
locale, invece, potrà essere
più elastico, ragionare territorialmente, vagliare le singole realtà e, in caso di og-
gettiva necessità, mettere in
atto provvedimenti adeguati,
come ad esempio la rateizzazione, cosa che Equitalia non
poteva attuare per legge.
Per la realizzazione di questo
organismo ci siamo ispirati
Politiche giovanili: sito web per
l’offerta di libri scolastici usati
E’ attivo, per il quinto anno
consecutivo, il portale internet www.veronalibri.it
che fornisce agli studenti delle scuole superiori e
delle facoltà universitarie
di Verona un servizio di
informazione aggiornato,
completamente gratuito,
sulle possibilità di compravendita di testi scolastici usati. L’iniziativa è
realizzata dall’assessorato
alle Politiche giovanili in
collaborazione con l’associazione VeronaPiùOnLine.
“Il servizio, avviato nel
che radunerà tutti gli uffici a
contatto con il pubblico delle
aziende pubbliche cittadine,
da Agsm ad Amt, da Acque
Veronesi ad Amia e Agec.
Il personale verrà reperito
utilizzando risorse interne
sia al Comune, che alle aziende pubbliche.
La delibera di costituzione
della nuova società di riscossioni sarà sottoposta all’esame del Consiglio comunale
per l’approvazione nella prima seduta utile, che potrebbe
essere fissata già il 12 settembre.
2009– spiega l’assessore alle Politiche giovanili
Alberto Benetti – nel corso degli anni ha riscosso
sempre maggiore successo
arrivando nel 2012 a 1600
iscritti e a quasi tre mila
libri movimentati. In vista
della prossima ripresa delle attività scolastiche e in
considerazione dell’attuale situazione economica
non favorevole, il portale
rappresenta quindi uno
strumento semplice, ma
concreto e funzionale, per
agevolare giovani e famiglie nel contenimento delle
spese”.
Il servizio è strutturato in
modo da permetterne un
facile ed autonomo utilizzo anche da parte degli studenti più giovani.
Il portale non consente la
compra-vendita effettiva
dei libri, ma solo l’inserimento di dati ed il contatto
tra chi offre e chi cerca testi
scolastici di seconda mano.
Le modalità di consegna
dei libri e di pagamento
rimangono a discrezione
degli utenti interessati e
non avvengono comunque
attraverso il sito web.
Sono aperte le iscrizioni
al primo Corso sperimentale per giovani educatori
volontari promosso dalla sezione di Verona del
Cngei-Corpo nazionale
giovani esploratori ed
esploratrici italiani con il
patrocinio dell’assessorato alle Politiche giovanili
e la collaborazione del
Centro di formazione regionale del Cngei.
L’iniziativa, svolta in collaborazione con la Parrocchia di Santa Lucia Extra, è rivolta a giovani tra
i 18 e i 30 anni intenzionati a diventare educatori
nel volontariato a favore
di ragazzi e ragazze del
proprio territorio (campi
estivi, dopo scuola, grest,
inserimento ed integrazione delle diversità). Il
corso, in programma a
Forte Gisella, in via Mantovana 117, nelle giornate
di sabato 19 e 26 ottobre,
9 e 16 novembre, prevede
attività pratiche all’aria
aperta ed incontri con
esperti formatori e professionisti del mondo del
lavoro e dello sport.
“Obiettivo dell’iniziativa
– spiega l’assessore alle
Politiche giovanili Alberto Benetti – è sensibilizzare, soprattutto i giovani,
all’importanza del volontariato, dell’impegno
civile e dell’attenzione
verso il prossimo”.
Il corso tratterà argomenti relativi alla comunicazione; all’animazione
(gestione di giochi e momenti di espressione e
animazione con particolare attenzione all’ambientazione); alla programmazione (gestione del
tempo nei vari momenti
di attività, tenendo conto
delle esigenze dei partecipanti e avendo sempre il
giusto materiale per ogni
attività); alla sicurezza
(con consigli utili di primo soccorso da parte di
esperti del Pronto Intervento). Le iscrizioni dovranno pervenire entro il
30 settembre a Francesco
dal Fior, tel. 340/5884637,
francesco.dalfior@gmail.
com o a Don Stefano Castellani, tel. 347/5056931,
cpc1967@libero.it. Il costo
di partecipazione al corso
è di 10 euro per copertura
assicurativa e materiale
didattico.
5 VERONA SETTE
ATTUALITÀ
24 AGOSTO 2013
Riconoscimento internazionale per il presidente Massimo Mariotti, nominato nuovo componente del CDA
Verona e entra nell'ambito
dell'Aqua Pubblica Europea
Massimo Mariotti, Presidente
di Acque Veronesi e del Consorzio Viveracqua - la società
che riunisce otto gestori del
Veneto - entra a far parte del
consiglio d’amministrazione di
Aqua Pubblica Europea (APE).
Si tratta dell’associazione internazionale degli operatori
pubblici del servizio idrico integrato che, di recente, ha visto
l’adesione di Viveracqua, Acquedotto Pugliese, e Abbanoa
(l’azienda unica della Sardegna). La rete di Aqua Pubblica
Europea serve oltre 40 milioni
di abitanti e racchiude 41 aziende di sei Paesi: Belgio, Francia,
Italia, Portogallo, Spagna, Svizzera. A queste si aggiungono 4
associazioni di operatori pub-
blici: Aquabru - Association
des eaux de Bruxelles (Belgio);
Aeopas - Asociación Española de Operadores Públicos de
Abastecimiento y Saneamiento (Spagna); FNCCR - Fédération Nationale de Collectivités
(Francia); e AIA - Associação
Intermunicipal de Água da Região de Setúbal (Portogallo). Il
fatturato delle aziende che fanno parte di APE è complessivamente di 4 miliardi 500 mila
euro, un capitale che si traduce nella costruzione di pozzi,
nell’estensione delle reti idriche, nel potenziamento dei depuratori, e più in generale nella
garanzia per i cittadini di avere
a disposizione un servizio efficiente, solidamente gestito da
operatori pubblici, direttamente controllati dagli Enti
Locali. Oltre a Massimo Mariotti, del Cda dell’associazione presieduta da Anne Le
Strat (che è anche presidente
di Eau de Paris), per l’Italia
entrano a far parte Alessandro Ramazzotti (presidente
CAP Holding), Cesare Cerea
(vicepresidente Amiacque),
Stefano Cetti (direttore generale Metropolitana Milanese). Il nuovo consiglio d’amministrazione, eletto a Parigi
negli scorsi giorni, durante
l’assemblea annuale dell’associazione, rimarrà in carica
per i prossimi 3 anni. «Questa
nomina mi onora» commenta
Massimo Mariotti. «É il rico-
noscimento che sia con Acque
Veronesi sia con Viveracqua
stiamo lavorando bene, cercando di offrire ogni giorno
ai nostri cittadini un servizio
migliore, e avendo sempre un
occhio di riguardo per il rispetto dell’ambiente e per il
contenimento dei costi». Tra le
tante attività volte a migliorare
l’approvvigionamento e la gestione del servizio idrico, Aqua
Publica Europea si è schierata
fin dall’inizio a sostegno della
Europea Citizens Initiative, la
petizione sull’acqua che mira a
modificare la legislazione europea per escludere i servizi idrici dalla normativa sul mercato
unico. Una campagna che ha
già raccolto oltre un milione e
mezzo di firme, soprattutto in
Germania e Austria, e che sta
portando risultati rilevanti.
Coletto: “attivata direzione prevenzione, gia’ assunte misure.
Inquinamento acque superficiali
in una trentina di comuni veneti Le acque superficiali di una trentina
di Comuni veneti, principalmente
della provincia di Vicenza, e di quelle
limitrofe di Padova e Verona, sono interessate da livelli di inquinamento di
diversa entità da sostanze perfluoroalchiliche (PFOA), composti utilizzati
principalmente per rendere resistenti ai grassi e all’acqua vari materiali
come tessuti, tappeti, carta, rivestimenti per contenitori di alimenti.
Lo ha evidenziato una campagna di
misurazioni effettuata dal centro Nazionale delle Ricerche in accordo con
il Ministero dell’Ambiente.
L’assessore regionale alla sanità Luca
Coletto, non appena informato, ha immediatamente attivato i tecnici del dipartimento regionale prevenzione che
hanno richiesto un parere all’Istituto
Superiore di Sanità sulle possibilità di
rischio per la popolazione.
E’ in itinere una dettagliata informativa all’autorità giudiziaria competente
e sono già stati attivati i controlli di
competenza dell’Arpav.
“L’Iss – informa Coletto – ha rassicurato sull’assenza di un rischio immediato per la popolazione, ma a scopo
cautelativo ha consigliato l’adozione
di misure di trattamento delle acque potabili per l’abbattimento delle sostanze in questione e di prevenzione e controllo delle filiera idrica
delle acque destinate al consumo
umano nei territori interessati”.
Dopo una serie di incontri con tutti gli Enti coinvolti, è stata decisa
l’adozione di misure atte a ridurre
nell’immediato il potenziale rischio
per la popolazione:
• è stata data indicazione agli Enti
gestori di installare sistemi di trattamento delle acque per l’abbattimento sostanziale delle concentrazioni
degli inquinanti presenti.
• è stata valutata, laddove possibile
l’adozione di approvvigionamenti
tramite reti acquedottistiche collaterali
• è stata messa a punto una metodica di analisi e concordato con gli Enti
gestori e con le Aziende Ulss interessate un piano di campionamento delle
acque potabili in diversi punti di uscita dell’acqua dai pozzi.
La situazione è monitorata a livello
delle Aziende Ulss coinvolte (5 Ovest
Vicentino, 6 di Vicenza, 17 di Este, 20
di Verona e 21 di Legnago) ed ha un
coordinamento regionale ed un supporto a livello centrale da parte dei
Ministeri interessati e dell’Istituto Superiore di Sanità.
I dati che si riferiscono alle acque superficiali riguardano 4 aree geografiche ubicate nei territori di competenza delle Ullss 5 Ovest Vicentino, 6 di
Vicenza, 17 di Este, 20 di Verona e 21
di Legnago.
a) il bacino dell’Adige e del suo affluente Alpone-Chiampo,
b) l’area del vicentino a nord
dell’autostrada costituita principalmente dalla Valdagno (Valdagno e
Trissino) e la parte alta della valle
del Chiampo (Arzignano);
c) il bacino del Bacchiglione che include Schio, la Valdastico e la città
di Vicenza;
d) l’area a sud dell’autostrada racchiusa tra l’Adige e i colli Berici ed
Euganei, dove è ubicato lo scarico
di un collettore consortile. Questo
collettore trasferisce i reflui depurati di cinque depuratori (Trissino,
Arzignano, Montecchio, Montebello e Lonigo, per un totale circa
2.300.000 abitanti equivalenti) nel
canale Fratta-Gorzone all'altezza di
Cologna Veneta, in prossimità della confluenza nel Fratta-Gorzone del
canale irriguo L.E.B. che garantisce
il carico idraulico adeguato. Il canale Fratta-Gorzone, attraversa quindi
le provincie di Padova e Venezia, e
confluisce nel fiume Brenta in località
Punta Gorzone a sud di Chioggia, prima della foce presso Cà Pasqua.
I bacini dell’Adige-Chiampo, del Bac-
chiglione e dell’Agno a nord dell’autostrada sono meno inquinati con concentrazioni massime di PFOA < 100
ng/L. A sud dell’autostrada, invece,
nel bacino di Agno e Fratta Gorzone,
anche a monte dello scarico del collettore succitato, sono state misurate
concentrazioni di PFOA molto elevate, spesso superiori a 1000 ng/L, che
destano una certa preoccupazione dal
punto di vista ambientale, pur considerando che i corpi idrici in esame
hanno ridotta portata e sono già sottoposti ad un carico antropico e industriale molto elevato.
La concentrazione di queste sostanze nelle acque potabili campionate
da punti di erogazione pubblici e
privati ha evidenziato concentrazioni variabil. Anche in questo caso la
maggior parte delle acque campionate nei bacini dell’Adige (riva destra)
e del Bacchiglione (incluso Vicenza)
non presentano quantità rilevabili di
queste sostanze, mentre nel bacino di
Agno-Fratta Gorzone vi sono concentrazioni crescenti da nord a sud, che
raggiungono valori di PFOA (sostanze
perfluoro – alchiliche) superiori a 1000
ng/L.
6 VERONA SETTE
ATTUALITÀ
24 AGOSTO 2013
Fuori Fiera propone, come nelle precedenti quattro edizioni degli scorsi anni, iniziative ed eventi pubblici e privati
Il fuori fiera del salone
internazionale di marmo
Ritorna una nuova edizione con eventi e iniziative
Fuori Fiera e il rinnovato
binomio culturale pietra e
vino, veri gioielli della nostra terra, che Fuori Fiera
propone da diversi anni
e dai quali hanno tratto
ispirazione anche le grandi istituzioni veronesi per
l'Expo 2015.
Fuori Fiera propone, come
nelle precedenti quattro
edizioni degli scorsi anni,
iniziative ed eventi pubblici e privati che esaltano
il connubio pietra e vino,
che sono espressione vera
e millenaria della cultura
e dell’economia non solo
della nostra città di Verona, ma anche di tutta la
nostra penisola, in tutto il
mondo.
La pietra e il vino rappresentano non solo importanti risorse economiche
della nostra economia, ma
racchiudono in sé anche
l’espressione della cultura
e dell’arte della nostra civiltà dai tempi degli antichi romani ai giorni nostri.
A breve il calendario completo con gli eventi serali
e le iniziative Fuori Fiera
in occasione del Salone
Internazionale di Marmo,
Design e Tecnologie 2013
dal 25 al 28 settembre a
Verona.
Partnership con Allegrini
Anche in questa edizione
di Fuori Fiera in occasione
del Salone Internazionale di
Marmo, Design e Teconologie 2013 a Verona si consolida la partnership con la
prestigiosa azienda vinicola
Allegrini rinomata in tutto il
mondo per i suoi vini d’eccellenza, frutto della valorizzazione dei vigneti coltivati
in territori unici, storici e
d’importanza mondiale della Valpolicella e della Toscana, che fin dalla storia antica
hanno offerto alla nostra civiltà le più importanti risorse per la nostra economia e
la nostra cultura: la pietra e
il vino.
Nei prossimi eventi Fuori
Fiera i vini Allegrni saran-
no promossi per omaggiare
gli espositori della fiera e i
visitatori internazionali, ma
anche tutti i cittadini che
vorranno approfittare degli
eventi per conoscere nuove
realtà tra arte, musica e cultura all’interno del patrimonio UNESCO di Verona. Vi
sarà la possibilità di degustare i preziosi vini Allegrini
provenienti dalla Valpolicella e dalla Toscana.
Tutto ciò sarà esaltato da
un’artistica esposizione fotografica dedicata al monte La
Grola in Valpolicella, dove
sorge l’importante vigneto
Allegrini e da cui nasce l’ottimo vino omonimo La Grola, le cui proprietà organolettiche sono dovute al terreno
marmomoreo di tale vigneto
esclusivo. L'omaggio fotografico è dedicato al trentesimo anniversario della prima
annata di questo eccellente
vino dell'azienda Allegrini.
7 VERONA SETTE
ATTUALITÀ
24 AGOSTO 2013
Lo sfalcio dei tappeti erbosi viene eseguito con cadenza quindicinale e la verifica visiva delle alberature con cadenza semestrale
Gestione e manutenzione
delle aree verdi di Verona
Il servizio gestione
aree verdi di AMIA
Verona SpA cura la
manutenzione della
componente verde,
sia essa orizzontale
che verticale, presente all'interno dei
campi gioco.
Lo sfalcio dei tappeti erbosi viene
eseguito con cadenza quindicinale e la
verifica visiva delle
alberature con cadenza semestrale, a
seguito della quale
si programmano gli
interventi di potatura da effettuarsi durante
la fase di riposo vegetativo.
A garanzia della continuità, della qualità e della
puntualità di esecuzione
degli interventi manu-
tentivi, questi vengono
eseguiti esclusivamente
in economia diretta dai
giardinieri
dipendenti
dell'azienda.
Gli impianti d'irrigazione vengono messi in funzione e verificati nella
loro funzionalità almeno
due volte l'anno e riparati quando necessario.
Si provvede, di norma
con cadenza biennale,
alla manutenzione delle
strutture ludiche e degli
arredi tramite carteggiatura e successiva impregnatura con prodotti
atossici a base acquosa.
Le strutture gioco vengono verificate nella loro
funzionalità ed eventualmente riparate con
le cadenze previste dalla norma di riferimento
UNI EN 1176-1.
“Mi annoio… andiamo
al museo?” di Verona
3 all’11 settembre i laboratori “Mi annoio… andiamo al Museo?”, proposti
da Aster in collaborazione
con i Musei Civici per i
bambini dai 5 agli 11 anni
in attesa dell’inizio della
scuola.
Questo il calendario degli
appuntamenti:
Martedì 3 settembre, alle
16, alla Galleria d’Arte Moderna, “Fantasia…
avanti tutta!”: con i numerosi materiali presenti in
Galleria, diventiamo anche noi dei grandi artisti
e alla fine allestiamo una
piccola mostra per i nostri
genitori!.
Mercoledì 4 settembre,
alle 16, al Centro Internazionale di Fotografia,
“Fotografia…quanta
allegria!”: come dei veri
fotografi, sperimentiamo
l’arte dell’inquadratura e
della posa e… magia! Con
la carta colorata facciamo
tante foto!.
Venerdì 6 settembre, alle
16, al Centro Internazionale di Fotografia, “Siamo
tutti architetti!”: diventiamo anche noi architetti
come i Romani… vediamo
chi è più bravo!.
Sabato 7 settembre, alle
15, al Museo di Storia Naturale, “Berta filava...”:
come i nostri antenati,
impariamo a filare e a tessere la lana… per creare
un personale regalo alla
mamma.
Lunedì 9 settembre, alle
15, al Museo di Storia Naturale, “Non fossiliamoci!”: un’attività sui famosi
fossili di Bolca e poi… costruiamo un fossile tutto
nostro!.
Martedì 10 settembre, alle
10.30, al Museo Maffeiano
“Scriviamo con gli scribi”:
un laboratorio per scoprire tutto sulla scrittura
egizia e imparare a scrivere con gli strumenti dello
scriba.
Mercoledì 11 settembre,
alle ore 16, al Museo di
Castelvecchio “Oh che bel
castello!”: come si viveva a Castello? Scopriamo
tutti gli agi dei ricchi che
vivevano in un Castello e
poi realizziamo spada e
Si provvede con apposito servizio affidato ad
associazioni di volontariato e cooperative sociali all'apertura e chiusura
dei cancelli di accesso
alle aree gioco.
“Un indagine del Politecnico di Milano del
2012, sulla Sussidiarietà
e Città Abitabile – dichiara il Presidente di
Amia, Andrea Miglioranzi – classifica la nostra città tra le migliori
come qualità del verde e
gestione dei rifiuti, dati,
questi, che prevedono
un alto numero di giudizi positivi rilevati durante un indagine legata
all’ambiente”.
gioielli.
Costi: € 5,00 a bambino +
biglietti d’ingresso (€ 1,00
per i bambini dagli 8 anni
inclusi in su).
Ogni appuntamento durerà 1h e 30 min e verrà
attivato solo al raggiungimento del numero minimo di iscritti.
box su due colonne pag
sette sotto
Giovani a concorso
“woodemotions”
Prenderà il via domenica 1° settembre il concorso fotografico
“Woodemotions”,
promosso
dall’associazione di giovani design Henry&Co per conto della
Icons Furniture di Cerea (Vr)
con il patrocinio dell’assessorato alle Politiche giovanili.
Il concorso rivolto a giovani fotografi, sia fotoamatori che professionisti purché maggiorenni,
avrà come soggetto il legno,
fotografato nei suoi molteplici
utilizzi, dall’architettura all’arredamento, dal design al decorativismo.
“L’iniziativa – spiega l’assessore
alle Politiche giovanili Alberto
Benetti – si propone di stimola-
re l’immaginazione dei giovani
e, al contempo, di far emergere,
attraverso la fotografia, nuove
interpretazioni relative all’uso
del legno, materiale affascinante e carico di significato”.
Per partecipare al concorso è
necessario registrarsi sul sito
www.iconsfurniture.com/contest. Il modulo di partecipazione, unitamente ad un massimo
di tre scatti fotografici a persona, dovrà essere inviato via
email all’indirizzo info@iconsfurniture.com entro domenica
8 dicembre.
Una giuria formata da due fotografi professionisti visionerà
i lavori pervenuti selezionan-
do 50 scatti. Le fotografie scelte
verranno pubblicate nella pagina Facebook di Icons Furniture.
Risulteranno vincitrici le tre
fotografie che, dal 13 dicembre
2013 al 13 gennaio 2014, avranno ottenuto più interazioni (“Mi
Piace” e “Condivisioni”). Ai
vincitori saranno assegnati un
riconoscimento economico (250
euro al 1° classificato, 150 euro
al secondo e 100 euro al terzo)
e un abbonamento annuale alla
rivista “Tutto digitale”. Per i
vincitori e per altri partecipanti particolarmente meritevoli, è
prevista la possibilità di esporre
le proprie fotografie al Salone
del Mobile 2014 di Milano.
8
ATTUALITÀ
24 AGOSTO 2013
La Provincia di Verona esempio virtuoso per l'accesso ai fondi comunitari
I Progetti nel veronese
con l'Unione Europea
In Sala Rossa al Palazzo Scaligero, il presidente Giovanni
Miozzi ha illustrato l'attività
della Provincia per l'accesso
ai fondi comunitari a favore
del territorio.
Era presente: Isabella Ganzarolli, funzionario del Servizio
Patti territoriali e progetti
con l'U.E.
La Provincia ha svolto un'attività assai proficua nell'utilizzo di fondi europei destinati alla Pianura e alla
Montagna veronese. Verona
si conferma esempio virtuoso
per l'accesso ai fondi comunitari destinati ai comuni delle
cosiddette “aree depresse”.
Per queste aree, in poco più
di un decennio, la Provincia
è stata il catalizzatore di oltre 84 milioni di euro per lo
sviluppo del territorio. Non
solo. L'amministrazione provinciale è anche l’ente veneto
che ha attivato per primo gli
strumenti di programmazione concertata come i Patti
Territoriali, che ha il maggior
numero di strumenti di programmazione finanziaria per
lo sviluppo economico come
le Intese Programmatiche
d’Area, che ha le performances più elevate nell’acquisizione dei finanziamenti pubblici.
Queste le parole del Presidente Miozzi: “La Provincia,
grazie ai fondi ricevuti negli
ultimi sette anni dall'Unione
Europea, ha realizzato moltissimi progetti importanti e ha assicurato ossigeno
all'economia locale, oltre che
valorizzato ulteriormente il
territorio. Ai comuni sono
stati dati finanziamenti per
i settori dell'agricoltura e
dell'artigianato per un totale
di 60 milioni di euro, creando
così maggiori opportunità di
lavoro per i cittadini e coinvolgendo più di 200 aziende.
L'invito alle imprese locali è
adesso di stare all'allerta: il
nuovo programma settennale è infatti vicino. L'Europa
destina 1.376 miliardi alle
aree depresse: 10, 20 miliardi sono versati annualmente
all'Italia. Le aziende purtroppo non sfruttano sempre al
meglio le opportunità che
l'Europa fornisce, quindi il
mio auspicio è che la Provincia non solo sia di stimolo per
i comuni, ma che possa continuare in futuro a garantire
la consulenza qualificata che
è necessaria per l'accesso ai
bandi europei.”
Verona grande esempio virtuoso
Verona esempio virtuoso per l'accesso ai fondi
comunitari destinati ai
Comuni delle cosiddette
“aree depresse” derivanti dagli ex Obiettivo 2 e
5b della politica di coesione economica e sociale
dell’U.E, ovvero la Pianura e la Montagna Veronese.
Per queste aree, in poco
più di un decennio, la
Provincia di Verona è stata il catalizzatore di oltre
84 MILIONI di euro per
lo sviluppo del territorio,
grazie al Servizio Patti
territoriali e progetti con
l’Unione Europea, incardinato nell’Area Programmazione e Sviluppo del
territorio.
La Provincia di Verona è
l’Ente veneto che ha attivato per primo gli strumenti di programmazione concertata come i
Patti Territoriali, che ha il
maggior numero di strumenti di programmazione
finanziaria per lo sviluppo
economico come le Intese
Programmatiche d’Area,
che ha le performances
più elevate nell’acquisizione dei finanziamenti
pubblici.
Alcuni dati:
I Patti territoriali hanno
portato finanziamenti sia
per iniziative imprenditoriali che per opere infrastrutturali sia nel comparto industriale-artigianale
che in quello agricolo.
1) Patto territoriale generalista “del Basso Veronese
e del Colognese”: per complessivi euro 40.298.615,37
Beneficiari: n. 111 imprese del comparto dell’industria e dell’artigianato – n. 15 enti pubblici
per n. 16 infrastrutture (
15.312.947,06.= euro) tra i
quali il Ponte di terrazzo,
la banchina fluviale di Torretta
2) Patto Territoriale generalista della “Montagna
veronese”: per complessivi euro 5.703.749,99
Beneficiari: n. 28 imprese
del comparto dell’industria e dell’artigianato – n.
6 enti pubblici per n. 7 infrastrutture (2.328.000,00.=
euro) i cui beneficiari sono
stati i Comuni di Badia
Calavena, Roverè Veronese, Brentino Belluno, Fumane, Tregnago;
3) Patto territoriale specializzato per il comparto agricolo “del Basso
Veronese e del Colognese”: per complessivi euro
7.470.383,77
Beneficiari: n. 23 aziende
del comparto dell’agricoltura ed agroindustria;
4) Patto Territoriale specializzato per il comparto
agricolo della “Montagna
veronese”: per complessivi euro 10.015.617,65
Beneficiari: n. 64 aziende
del comparto dell’agricoltura ed agroindustria.
Lo scorso giugno è stata
attuata una rimodulazione
di economie dei Patti territoriali della Montagna avviata nell’anno 2003 - di
oltre 571.424,44 euro su cui
la Provincia ha presentato
il progetto “Alte Vie della
Montagna Veronese”.
A livello comunitario:
- la Provincia di Verona
ha portato nel veronese il
Gruppo di Azione Locale G.A.L. – della Pianura Veronese, riuscendo a fornire una dote finanziaria di
ben 6.180.000,00;
- si è concluso con il
31/12/2012 il quadriennio in cui la provincia ha
gestito lo sportello Europe
Direct che ha permesso di
ottenere finanziamenti per
100.000,00 euro per la divulgazione dei temi e delle politiche europee;
- nell’ultimo triennio il
servizio ha trattato un
programma
comunitario diretto con l’Unione
Europea sulla valorizzazione delle fortificazioni
della Val d’Adige, dapprima attraverso un “Alpine
Space” e poi mediante un
Central Europe IV call con
il progetto Forte Cultura,
che ha permesso di acquisire un contributo comunitario di 164.300,00 euro.
Nella difficoltà generalizzata di utilizzare finanziamenti comunitari, nazionali e regionali (che di
fatto appartengono tutti e
tre a quelli che impropriamente si definiscono “finanziamenti comunitari),
ecco nella Provincia di Verona un esempio virtuoso
della P.A.
9 VERONA SETTE
ATTUALITÀ
24 AGOSTO 2013
Per la realizzazione del docufilm, durata oltre un anno, sono stati coinvolti, nelle numerose scene di fiction, più di 50 attori
Cangrande, il Principe di
Verona: un film a Venezia
All’Hotel Excelsior del Lido di
Venezia, è stato presentato alla
70^ Mostra del Cinema il docufilm “Cangrande, il Principe
di Verona – the Master of Verona”, diretto dalla regista veronese Anna Lerario e prodotto
dallo studio “Video Cinema”
di Antonio Bulbarelli con musiche della cantante Patty Simon.
La pellicola è stata proiettata
all'interno della rassegna aperta al pubblico che la Regione
del Veneto dedica alle migliori
opere del suo territorio.
Dopo l'anteprima veneziana,
il film verrà presentato in città avverrà in occasione della
4^ edizione di “Librar Verona
2013”, la manifestazione culturale dedicata al mondo del libro e della letteratura promossa dall'Assessorato alla Cultura
della Provincia che si svolgerà
dal 18 al 20 ottobre. Il progetto
cinematografico ha avuto infatti il sostegno della Regione e
della Provincia di Verona.
Il docufilm narra l’avventurosa
vita di Cangrande della Scala,
Signore di Verona dal 1311 al
1329; ne racconta le battaglie,
i sogni, le ambizioni. Cangrande, impavido condottiero e
principe illuminato, fece di Verona la capitale di un vasto territorio e il punto di partenza di
un grande ideale, un sogno da
condividere con Dante Alighieri: l’unificazione dell’alta Italia
sotto l’egida dell’Impero.
Per la realizzazione del docufilm, durata oltre un anno, sono
stati coinvolti, nelle numerose
scene di fiction, più di 50 attori,
tutti in armature e abiti storici
tipici di inizio 1300.
La ricostruzione storica è di
grande impatto anche grazie
alla collaborazione dell’associazione di rievocatori “Scaligeri.com” (presidente Fabio
Sansoni) che ha fornito gli abiti
storici, le armature e gli oggetti di scena. La consulenza sugli eventi storici è stata fornita
dal prof. Gianmaria Varanini
dell’Università di Verona e da
Maurizio Brunelli, autore del
libro “Cangrande, il sogno di
un principe cortese”.
Anche le location scelte per le
scene storiche sono straordinarie, per esempio sono state
girare alcune scene nella Sala
Rossa del Palazzo della Provincia, che è proprio il palazzo
storico di Cangrande; le scene
con Dante Alighieri (interpretato da Stefano Paiusco) sono
state girate nel chiostro di San
Zeno e la scena della morte di
Cangrande è stata girata nella
torre dell’abbazia di San Zeno.
Tutte le location sono quindi
siti storici esistenti all’epoca di
Cangrande, quasi nelle stesse
forme.
Sempre nell’ottica della fedeltà
storica è stata utilizzata l’armatura di Cangrande che è stata
riprodotta sulla base della celebre statua equestre per volere
della squadra di calcio Chievo
Verona. Luca Campedelli, presidente del Chievo, ha gentilmente fornito questa preziosa e
complessa armatura, fatta artigianalmente da Gianfranco De
Cao. L’attore che la indossa nel
ruolo di Cangrande I della Sca-
la è Yuri Castorani, rievocatore
e maestro di scherma storica,
appartenente all’Ordine delle
Lame Scaligere.
Il DVD uscirà in edicola a metà
ottobre e conterrà, oltre a quella italiana, anche la versione inglese realizzata con il sostegno
di Possessioni Serego Alighieri
e di Fondazione Masi (Pieralvise Serego Alighieri è un discendente di Dante Alighieri). Infatti la regista intende distribuire
la sua opera anche negli Stati
Uniti, grazie alla collaborazione con lo scrittore americano
David Blixt che, colpito dalle
gesta del condottiero veronese,
ha scritto ben 4 romanzi storici
dedicati a Cangrande (il primo
della saga si intitola “Cangrande the Master of Verona”). La
traduzione inglese del docufilm, infatti, è stata curata proprio da David Blixt. La voce
inglese è di Joyce Stewart.
“A Verona ci fu un principe all’inizio del 1300. Uno di
quelli che sembrano usciti da
un poema cavalleresco, uno di
quelli dal nome leggendario, di
cui si raccontano gesta incredibili; un guerriero impavido
che combatteva in prima fila e
rispettava i nemici valorosi; un
condottiero instancabile che divenne un mito ancora in vita e
fece della sua città la capitale di
un vasto territorio, ”regina delle terre italiche”; un capo scomodo per i poteri forti del suo
tempo; un principe illuminato
che trasformò la sua corte in un
centro di scambi culturali ed
economici, rifugio di intellet-
tuali ed artisti provenienti da
ogni dove e sereno ostello per
i lunghi anni d’esilio di Dante
Alighieri; un uomo ambizioso che inseguì tutta la vita un
sogno da condividere solo con
i più grandi poeti, il sogno di
creare un grande regno. A Verona ci fu un principe, all’inizio del 1300. Il suo nome era
Cangrande, Cangrande della
Scala.”
Queste le parole dell'Assessore
alla Cultura, Marco Ambrosini: “Il docufilm 'Cangrande, il
Principe di Verona' rappresenta
un prodotto editoriale di singolare valore e spessore culturale,
che racconta con estremo rigore storico la vita di Cangrande
della Scala, straordinaria figura
di uomo e condottiero legata
alla storia della nostra città.
L'Assessorato alla Cultura
della Provincia di Verona ha
sostenuto fin da subito, con
convinzione, questo progetto
cinematografico che, con la recente presentazione a Venezia
in occasione della 70^ Mostra
del Cinema, ha senz'altro assunto una valenza internazionale, non più legata quindi solo
alla nostra provincia e al territorio veronese.
Il plauso per l'importante lavoro svolto e per il successo
ottenuto va alla regista Anna
Lerario, allo studio “Video Cinema” di Antonio Bulbarelli,
agli attori e a quanti hanno collaborato, con professionalità e
competenza, alla realizzazione
di un prodotto culturale di tale
portata”.
10 VERONA SETTE
ATTUALITÀ
24 AGOSTO 2013
Con l'approvazione della Lombardia, si applicano le stesse norme
Nuovo Regolamento della
pesca sul Lago di Garda
Dal prossimo mercoledì 4
settembre il lago di Garda
avrà lo stesso Regolamento
che disciplina la pesca professionale e sportiva. Il Regolamento, presentato dal
vice presidente e assessore
alla Pesca Fabio Venturi,
è stato predisposto dalla
Provincia di Verona, in collaborazione con la Provincia di Brescia e la Provincia
di Trento, e approvato dalla Regione Veneto.
Il nuovo regolamento aggiunge le prescrizioni che
in questi anni sono state previste dalle singole
Province. Il regolamento
mira soprattutto a garantire una efficace azione di
salvaguardia nei confronti
delle specie più a rischio,
attraverso l’adozione di
limiti più stretti di cattura,
sia da parte dei pescatori
professionisti sia dei dilettanti. Inoltre, si è tenuto
conto anche dell'esigenza
di valorizzare e sostenere
la pesca professionale, in
quanto attività importante
per l'economia gardesana.
Le modifiche più significative, rispetto al regolamento del 1999, riguardano i
seguenti aspetti: la limitazione delle lunghezze minime di cattura dei pesci,
il cambiamento dei periodi
di divieto di pesca, la limitazione di cattura, l'introduzione di nuove norme
di salvaguardia e la restrizione di utilizzo di alcuni
attrezzi per quanto riguarda la pesca sportiva e professionale.
Il testo e le informazioni
sul regolamento sono pubblicate sul portale della
Provincia di Verona e sul
Bollettino della Regione
del Veneto.
Questo il commento
dell'Assessore
Venturi:
“E' un bel traguardo quello che abbiamo raggiun-
to insieme a Lombardia e
Trentino. E' la prima volta
che si uniformano le norme per la pesca nell'intero
lago. Una facilitazione per
i pescatori e anche per gli
enti deputati ai controlli.
Abbiamo reso un servizio
efficiente ai cittadini e allo
stesso tempo aumentato la
tutela per le specie ittiche
più a rischio”.
11 VERONA SETTE
ATTUALITÀ
24 AGOSTO 2013
L'indizione di un referendum per consentire al popolo veneto di far sentire la propria voce
La richiesta di un referendum
sulla forma del nostro stato
L'indizione di un referendum
per consentire al popolo veneto di far sentire la propria
voce in merito alla prospettiva
di arrivare all’indipendenza
dellla nostra Terra sarà, nei
prossimi mesi, uno dei temi
centrali della politica regionale; e già oltre cinquanta comuni hanno espresso il loro voto
a favore del referendum; in fin
dei conti si chiede ciò che si è
già concretizzato nel Quebec
(Canada) e che nel 2014 porterà al voto gli scozzesi… Nulla
di più…
Per la verità fin dal dicembre
1991 il Consiglio Regionale
aveva espresso la volontà di
far svolgere un referendum
sul livello di autonomia della
nostra regione ( il “democratico” Governo Italiano si oppose e la Corte Costituzionale
bocciò già allora la proposta
del Consiglio Regionale);
l’istituto del referendum non
ha mai avuto troppa fortuna
in Italia, e la stessa Costituzione è espressione di quella che
oggi si chiamerebbe “casta dei
costituenti” e non fu avallata
dal voto popolare.
E pensare che già nel 1946 la
rivista "La Critica Politica"
fondata dal parlamentare repubblicano federalista Oliviero Zuccarini, pubblicava un
articolo di Diego Loy sull'opportunità di far seguire un
altro referendum, dopo quello che sancì la nascita della
Repubblica, sulla forma dello
stato, e cioè centralista o federalista.
Credo sia interessante rileggere alcuni passi dell'articolo
che dimostra come le istanze
federaliste siano da sempre
presenti nel dibattito politico-culturale di questo Paese:
peccato che per oltre mezzo
secolo l'intellighenzia italiana
le abbia quasi completamente
ignorate.
"Risolto col referendum il problema della "forma di gover-
no" dello Stato italiano, resta
da decidere l'altro non meno
grave problema della "forma
di Stato" che assumerà dopo
la Costituente l'Italia:Stato
unitario o Stato federale" e più
avanti:
"Solo il riconoscimento costituzionale dell'autonomia di
tutte le Regioni italiane, dal
Piemonte alla Sicilia, dalla Sardegna alle Venezie, nell'ambito
di uno Stato unitario-federale,
potrà infatti dare ad ognuna
di esse la facoltà d'impedire
l'instaurazione di nuove dittature" E ancora, con una lungimiranza straordinaria (siamo,
ripeto, nel 1946):
"Semplici autonomie amministrative senza la garanzia
costituzionale d'una potestà
d'imperio originaria intangibile, senza la facoltà delle
singole Regioni d'opporsi alla
applicazione nel loro territorio di determinate leggi, non
saranno sufficienti ad impedire che una nuova dittatura,
impadronendosi del governo
centrale, possa estendere la
sua tirannia a tutto il territorio
statale, siccome gli Enti locali
non avrebbero alcun potere
per rifiutare una dittatura accettata da effimere maggioranze parlamentari."
Sessantanni dopo anni la
dittatura centralista politicoburocratica è ancora potentissima nonostante "effimere
maggioranze parlamentari...."
Ma il passaggio centrale
dell'articolo di Diego Loy è il
seguente:
"E, perciò, come si è sottopo-
sto al referendum il problema
istituzionale, poichè non era
irrevocabile la dichiarazione
espressa coi plebisciti, così dovrà riesaminarsi il problema
della forma di Stato da dare
all'Italia, poichè, contestando
col referendum, la validità dei
plebisciti, si è distrutto il presupposto sul quale fondavasi l'unità italiana, e le singole
Regioni hanno nuovamente
diritto ad essere sentire sul
nuovo patto che dovrà definitivamente unirle nella risorta
e veramente libera Repubblica
federale italica."
E in conclusione auspicava:
"L'Assemblea
costituente,
dando alla Nazione italiana
la forma politica di Stato federale, riparerà definitivamente
un errore compiuto nel nostro
processo unitario, rinsalderà
maggiormente i vincoli ideali
ed economici che uniscono le
Regioni italiane, favorendone
il comune benessere, e dimostrerà agli Alleati ed al mondo
d'aver voluto elevare una barriera insormontabile contro
ogni sistema centralizzatore e
quindi contro ogni possibile
rinascita di dittature"
Veramente molto interessante
l’aggancio con i plebisciti farsa
che dal 1860 al 1866 portarono
alla nascita del Regno d’Italia.
Riusciremo come Veneti a far
sentire la nostra voce attraverso un referendum libero e democratico, centoquarantasette
anni dopo il plebiscito-truffa
che sancì l'annessione del Veneto all'Italia?
Ettore Beggiato
12 VERONA SETTE
EVENTI
24 AGOSTO 2013
Grandemela Shoppingland Pro Loco e
comune di Sona lanciano l’operazione
“10.000 passi per stare bene”
Il progetto di “Shopping
Center Walking” promosso
da Cogest Italia s.r.l., nelle
gallerie commerciali gestite
in tutta Italia Lugagnano di
Sona, Luglio 2013 La nuova
amministrazione del Comune di Sona, attraverso il suo
sindaco Gianluigi Mazzi,
ha scelto di patrocinare una
nuova iniziativa, promossa
a livello nazionale da Cogest
Italia s.r.l. e portata avanti
nel nostro territorio dal Centro Commerciale La GrandeMela: “10.000 passi per stare
bene”, un progetto pensato
per promuovere uno stile di
vita attivo e una nuova cultura del benessere e della socialità, attraverso la semplice formula del camminare
insieme all’aria aperta.
A partire dal 24 luglio, ogni
mercoledì alle 18.00, il direttore de La GrandeMela
Marco Cingottini, in collaborazione con il Presidente
della Pro Loco di Sona, Luca
Foroni, ed i rappresentanti
di Gruppi marciatori, Alpini, Ass. La Torre di Palazzolo, aspetteranno nei punti
di ritrovo prefissati i clienti
del centro e tutti coloro che
vorranno aderire, per una
passeggiata sotto la guida
di un “walking leader” e su
una distanza variabile tra i 4
e i 5 chilometri. Ad ogni passeggiata, presenzierà un nutrizionista che, alla fine del
percorso, spiegherà ai partecipanti i vantaggi dell'attività fisica e darà suggerimenti
concreti sulla sana alimentazione.
Grazie alla ricchezza del
patrimonio paesaggistico e
della storicità del territorio
di Sona, le camminate toccheranno gli angoli più suggestivi, unendo così ai benefici dell’attività fisica e al
piacere dello stare insieme,
la possibilità di scoprire o
approfondire la conoscenza
del territorio.
«I Centri Commerciali devono vivere come luoghi
integrati nel territorio, moderni spazi di aggregazione
e punti di riferimento per
tutta la comunità. La qualità del servizio e la sicurezza della struttura, l’offerta,
l’accoglienza e il continuo
dialogo con il territorio sono
valori essenziali per il successo, anche commerciale,
delle strutture.» ha dichiarato Carmen Chieregato – a.d.
di Cogest Italia – facendosi
portavoce dell’iniziativa a
livello nazionale.
Le passeggiate avranno inizio mercoledì 24 luglio alle
18.00 alla fine della Conferenza stampa che ufficializzerà l'iniziativa alla
presenza delle autorità del
Comune di Sona, del direttore de La GrandeMela, del
Presidente della Pro Loco e
dei rappresentanti delle varie Associazioni.
Seguono le altre date delle
camminate:
1. 31 luglio San Giorgio in
Salici: visita a Azienda agricola Fugatti e Corte Turco
2. 7 agosto Palazzolo: visita
a Pieve di Santa Giustina e
Palazzo Palazzoli
3. 14 agosto Sona: visita a
Villa Sparici e Landini e Guglia della strega Guglielmina
4. 21 agosto Palazzolo: visita
a Pieve di Santa Giustina e
Palazzo Palazzoli
5. 28 agosto San Giorgio: visita a Azienda agricola Fugatti e Corte Turco
6. 4 settembre Lugagnano:
visita a Chiesa e museo degli
Alpini di Lugagnano
7. 11 settembre Sona: visita
a Villa Sparici e Landini e
Guglia della strega Guglielmina
Tutte le informazioni relative all'iniziativa saranno
diffuse all'interno del Centro Commerciale La GrandeMela e nei suoi canali
web (www.lagrandemela.it
e pagina facebook), nel sito
del Comune di Sona e attraverso materiale informativo
distribuito ai cittadini ed ai
clienti del Centro da parte
della Pro Loco di Sona e delle Associazioni coinvolte.
“FERITE APERTE, La psicoanalisi a
confronto con le radici della violenza”
Sabato 7 settembre, presso
Giardino Giusti, si terrà un’importante evento intitolato: “FERITE APERTE, La psicoanalisi
a confronto con le radici della
violenza”. L’evento è organizzato e promosso dall’Associazione di Psicoterapia e Psicologia Clinica il Corpo Specchio
in collaborazione con Verona
InForma magazine. Hanno patrocinato l’evento: Regione Veneto, Comune di Verona, ULSS
20, Federfarma Verona.
L’obiettivo della giornata è
quello di approfondire ed analizzare, a partire da una prospettiva psicologica-psicoanalitica, una tematica di grande
attualità: la violenza appunto.
Tra gli ospiti più attesi vi sarà
Stefano Bolognini, presidente
uscente della Società Psicoanalitica Italiana, appena insediato alla guida della storica
e prestigiosa International
Psychoanalytical Association
(IPA).
Il Dott. Bolognini è il primo
italiano a ricoprire la carica di
presidente dell’IPA, la società
psicoanalitica più importante
al mondo, quella per intendersi fondata da Sigmund Freud
nel 1910.
Bolognini, con la sua presenza,
desidera, da un lato, portare
un contributo alla comprensione del tema del convegno,
dall’altro, riaffermare il valore
del trattamento psicoanalitico
come risposta al disagio e alla
sofferenza.
Scrive Bolognini in un recente
articolo comparso su Repubblica: “Oggi la psicoanalisi non è
alla vigilia della sua scomparsa, ma è anzi decisamente viva.
La sua sfida attuale è quella di
contrastare nuove forme di attacco alla capacità di pensare
e alla relazione tra le persone,
che caratterizzano la nostra
epoca.
Gli esseri umani sono invitati
in vari modi, impliciti ed espliciti, ad evitare il contatto con
sé stessi, a coltivare illusioni di
onnipotenza e di totale autodeterminazione, ad identificarsi
attraverso i media con idoli o
gruppi idealizzati, a ritirarsi
nell’uso della tecnologia virtuale, a previlegiare le difese
maniacali considerando l’euforia e il piacere le uniche condizioni degne e normali della
vita. (…).
Quello che oggi va difeso,
come assolutamente centrale, è
il fattore umano e – anche nelle
patologie più gravi ogni residuo frammento di speranza”.
Il Dott. Bolognini, aprirà e
chiuderà la giornata con due
diversi interventi: la presentazione di un caso clinico dal titolo “Le ferite di Wilma” e una
relazione teorico-divulgativa
sulla violenza contro le donne.
L a giornata si concluderà alle
ore 18.30 circa con una conferenza su una tematica ormai
sempre più drammaticamente
attuale: la violenza sulle donne. Relatore della serata sarà
Stefano Bolognini, presidente
dell’International
Psychoanalytical Association. Il suo
intervento sarà introdotto e
commentato da due autorevoli
psicoanalisti: il Dott. Maurizio
Freschi e dal Dott. Marco Conci. Il vertice dal quale verrà
analizzato questo delicato argomento sarà quello psicologico-psicoanalitico; gli interventi
manterranno tuttavia un taglio
divulgativo. La serata, infatti,
è rivolta alla cittadinanza veronese in una prospettiva di sensibilizzazione e prevenzione.
La conferenza è stata organizzata con il patrocinio di Regione Veneto, ULSS 20 Verona,
Assessorato al Sociale del Comune di Verona e Federfarma
Verona.
Partner dell’evento: AMIA Verona, Il Buon Gusto Veneto e
Just Italia.
13 VERONA SETTE
EVENTI
Una dettagliata rassegna di ricordi del maestro e regista veronese sull’opera verdiana più rappresentata
24 AGOSTO 2013
La storia dell’Aida a Verona in
un libro di Gianfranco De Bosio
L’occasione del centenario
della prima rappresentazione a Verona di Aida a Verona
(1913-2013), per saggia iniziativa e a cura del tenore veronese Giovanni Zenatello, ha
dato lo spunto a il Saggiatore,
Milano, per la pubblicazione
del volume – 298 pagine – redatto da Gianfranco De Bosio
e dal titolo Storia ed immagini
dell’Aida più vista al mondo.
Un libro che, iniziato nel 1982,
con molti racconti e molte
foto, anche di oggetti presenti
nell’AMO-Museo di Verona,
presenta la storia in ogni dettaglio del Festival areniano:
un omaggio certamente gradito agli appassionati, nel primo centenario lirico veronese.
Il quale, quest’anno, ha goduto di una rappresentazione
verdiana, a cura del maestro
De Bosio – negli anni Sessan-
ta, sovrintendente dell’Ente
lirico – uguale a quella, in
ogni aspetto, a suo tempo voluta da Zenatello. E ci si deve
credere, perché De Bosio, con
la sua lunga esperienza si è
asttenuto, per propria convinzione, alle regole dettate da
Giuseppe Verdi e da Giulio
Ricordi, relativamente all’allestimento, alla musica ed al
canto – importante il costante rapporto con i cantori –
dell’Aida stessa. Quest’anno,
si è avuta un’Aida, modello
1913. Forse, tornando al passato, e ce lo auguriamo, l’attenzione per il veramente bello ritroverà forza e vivacità.
Non è mancata, tuttavia, un’
Aida in chiave d’oggi, firmata dal team catalano La Fura
dels Baus.
Luca Formenton, editore,
ha sottolineato come le me-
morie del libro evidenzino il
sommo gradimento di Aida
– sino dalla sua ideazione
verdiana – nel pubblico italiano ed estero, attraverso i
seguenti numeri (conteggiati
a tutto il 2012): 212 repliche
in 17 stagioni operistiche con
1.903.210 spettatori! Numeri raccolti da Gianfranco regista, che considera Aida la
forza dell’Arena e che ritiene
che “regia” sia e debba essere
il risalire alla prima edizione, specie dal punto di vista
della costruzione dell’opera,
che come detto, dev’essere
aderente alle disposizioni
dell’Autore, pur non dovendo e non potendo mancare
l’interiore sentimento del regista stesso. Aida 1913-2013:
tutto nel libro di Gianfranco
De Bosio.
Pierantonio Braggio
Comando Polizia Municipale
Campagna di sensibilizzazione per la raccolta delle deiezioni canine
Si ringrazia il Comune di Sassari per aver concesso l’uso dell’immagine qui riprodotta
Chi è più animale?
Ti senti assediato? Il tuo marciapiede è un “campo minato”?
Invia una segnalazione indicando luoghi e orari a :
polizia.municipale@comune.verona.it
il “ricordino” glielo lasceremo noi
Multa da 25 a 500 euro
a chi abbandona gli escrementi del proprio cane
ai sensi dell’art. 56 del Regolamento di Polizia Urbana
in collaborazione con:
15 VERONA SETTE
ATTUALITÀ
24 AGOSTO 2013
Gli immigrati sono impiegati per svolgere mansioni meno qualificate,ma per la crisi il loro lavoro potrebbe iniziare ad essere svolto anche dagli italiani
Stranieri non sono indispensabili
per le nostre piccole imprese
Nel primo semestre 2013 l’occupazione straniera nelle piccole e medie imprese registra
un calo dello 0,6%, più contenuto rispetto al -1,1% del totale degli occupati. La principale
ragione che spinge ad assumere addetti stranieri rimane
ancora la loro disponibilità a
svolgere mansioni meno qualificate, anche se gli imprenditori dichiarano di non riscontrare particolari difficoltà
se gli immigrati, per ipotesi,
decidessero di lasciare l’Italia,
dal momento che troverebbero
tra gli italiani manodopera disponibile a svolgere tali lavori.
Attualmente il 70,9% degli addetti stranieri ha un contratto
a tempo indeterminato, ma
per le future assunzioni questa forma è prevista solo per il
28,6% dei casi. Gli addetti stranieri provengono principalmente da Paesi europei, per
il 21,1% membri UE e per il
39,4% extra-UE. Nonostante la
crisi, il 94% degli imprenditori
ritiene che i propri dipendenti
stranieri non abbiano intenzione di lasciare l’Italia.
Questi sono i principali risultati emersi da un’ indagine
condotta dalla Fondazione
Leone Moressa su un panel
di oltre 1000 aziende italiane
con meno di 20 addetti, che
analizza le caratteristiche del
mercato del lavoro straniero,
evidenziandone le trasformazioni congiunturali in corso.
Andamento
occupazionale
per settore e per macroarea.
Continua a diminuire l’occupazione straniera nell'ordine
del -0,6%, ad eccezione del
Nord-Ovest. A livello settoriale, quello dell'edilizia mostra
le maggiori perdite (-1,5%)
mentre i servizi alla persona è
l’unico comparto in cui l’occupazione straniera è aumentata
(+0,5%). Le previsioni per la
fine del 2013 mostrano un generalizzato ridimensionamento del calo occupazionale, che
si attesterà sul -0,1% sia in generale, sia per quanto riguarda gli addetti stranieri.
Struttura occupazionale. Oltre
il 43% degli stranieri occupati
nelle piccole imprese lavora
nel settore della produzione,
mentre quasi un terzo (29,1%)
nell’edilizia. Quest’ultimo è
anche il settore con la maggiore incidenza dei lavoratori
stranieri sul totale della forza
lavoro (16,7%). Il numero medio dei lavoratori stranieri nelle imprese di piccole e medie
dimensioni è di 1,5 addetti. La
componente femminile tra gli
addetti stranieri si attesta attorno al 18,3%.
Incontro domanda/offerta di
lavoro. In quasi la metà dei
casi (47,1%) il lavoratore straniero viene reclutato attraverso il contatto diretto, specie
per compensare la ancora
scarsa disponibilità dei lavoratori italiani ad effettuare mansioni meno qualificate. Oltre il
90% degli imprenditori richiede la conoscenza della lingua
italiana.
Valutazione dell’operato dei
lavoratori stranieri rispetto
agli italiani. La maggioranza
degli imprenditori intervistati giudica il lavoro degli
stranieri equivalente (38,1%)
rispetto a quello svolto dagli
italiani. Nonostante la crisi, il
94,0% degli imprenditori non
ritiene che gli addetti stranieri
abbiano il desiderio di lasciare
l’Italia. Ma proprio a casa della crisi che gli imprenditori affermano di non avvertire problemi per la propria attività
se gli stranieri decidessero di
abbandonare il proprio lavoro
nel nostro Paese, dal momento
che con molta probabilità troverebbero manodopera disponibile tra le fila degli italiani
disoccupati.
“La crisi che ha coinvolto il
sistema della piccola impresa in Italia” osserva la Fondazione Leone Moressa “ha
colpito e continuerà ancora a
colpire la manodopera straniera, sebbene gli immigrati,
soprattutto in alcuni settori,
ricoprano mansioni dalla bassa qualifica. Proprio per il tipo
di inquadramento contrattuale a tempo indeterminato con
cui gli stranieri sono assunti,
la piccola impresa può rappresentare un’opportunità di
integrazione per il lavoratore
Aperitivo Creativo nelle
Piscine In Sport Verona
Apolid Group è lieta di
invitarvi agli speciali
aperitivi culturali presso
le piscine In Sport di Verona (via Tanaro 28), ogni
domenica dalle 18:00ottima musica a bordo piscina con disco boogie a
cura di Eddy Sound dj
e house music con Dino
Tronconi e Bobo dj.
Nelle varie domeniche vi
saranno vari contenuti
artistici che spaziano da
degustazioni vini di tutta
Italia a mostre fotografiche, dalla live music con
band alla presentazioni
di libri e altri particolarità artistico culturali.
Aperitivo Creativo è il
nuovo format ideato da
Apolid Group per creare
momenti di musica e cultura e per conoscere nuove realtà di alto livello.
Vi saranno promozioni
degli sponsor ufficiali di
questa serie di Aperitivi
Creativi estivi: Fuori Fiera, Calzature Dada di Verona e il centro Splendida Forma di Bussolengo.
Il tutto patrocinato dal
Comune di Verona - 4°
Circoscrizione e con la
collaborazione di Tiffany
Sotto le Stelle e i partner
Jolly Roger, Mr. Cotolet-
ta e piscine In Sport.
Ingresso
libero
dalle
19:00 o possibilità di ingresso ridotto pomeridiano in piscina e aperitivo lungo con spritz
+ cotoletta a 7€, inoltre
ogni mercoledì vi saranno aperitivi che accompagneranno il torneo di
green volley a bordo piscina.
immigrato. Gli imprenditori
valutano positivamente il lavoro degli stranieri, anche per
la loro professionalità e flessibilità, e non percepiscono in
loro la volontà di lasciare l’Italia. Tuttavia, non è da escludere che la crisi possa riportare
lavoratori italiani verso quei
lavori – poco qualificati – da
cui si erano allontanati”.
Federico Pradel
16 VERONA SETTE
ATTUALITÀ
24 AGOSTO 2013
L'INTERVENTO
“Non giudicate, per non
essere giudicati”
Aristotele era dell'opinione
che "ciascuno giudica bene ciò
che conosce, e solo di questo
è buon giudice". Partendo dal
presupposto che onestamente non conosciamo tanto bene
nemmeno noi stessi, figuriamoci esprimere giudizi nei
confronti di altri! Le informazioni che sappiamo, in merito
a una determinata circostanza
o sulla persona in questione,
non ci dovrebbero permettere
di erigerci a giudice. La decisione più saggia sarebbe quindi evitare di condannare e imparare a condonare, usando un
gioco di parole.
In altre parole prima di parlare impariamo ad ascoltare
per non giungere a conclusioni affrettate e di scarso valore
pratico. Nell’intento di consolare qualcuno dovremmo
risparmiarci frasi del tipo: “ti
capisco, anch’io una volta…”
Ognuno vive in maniera di-
versa esperienze simili perché
le variabili sono talmente soggettive da arrivare anche nella sfera del subconscio, dove
nemmeno la persona interessata può esercitare un assoluto controllo. Meglio astenersi
da commenti simili e limitarsi
a offrire la simbolica spalla su
cui appoggiarsi. Ciò che conta
quindi è far sentire la nostra
presenza, semplicemente soffrendo con chi soffre e standogli accanto.
Nel sermone del monte Gesù
Cristo insegna una verità fondamentale. “Non giudicate,
per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale
giudicate sarete giudicati voi
e con la misura con la quale
misurate sarà misurato a voi”
(Vangelo di Matteo 7,1-5). La
classica arma a doppio taglio
che si ripercuote su di noi
se diventiamo troppo giusti,
talmente giusti da sentirci in
dovere di dire a un altro cosa
deve fare. Il vero amico non
condiziona le scelte altrui e
tantomeno le giudica, semmai
fornisce semplicemente dei
consigli e ci fa sentire a nostro
agio. Seneca è certo che molto dipende dalle persone che
frequentiamo. “Nulla, ad ogni
modo, allieterà l'animo tanto
quanto un'amicizia fedele e
dolce. Che gran bene è, quando gli animi sono stati resi disponibili a chè, senza danno, vi
discenda ogni segreto, quando
tu tema la loro consapevolezza meno della tua, quando la
loro conversazione lenisca la
preoccupazione, il loro parere agevoli la decisione, la loro
allegria spiani il volto aggrottato, la sola vista allieti!” (7,3).
Il conforto avviene quando ci
sentiamo liberi di confidare
qualunque tipo di ansia, senza il dubbio di essere fraintesi.
Se apriamo il cuore per condividere le angosce rendiamo
meno grave qualunque peso
da sopportare. La sensazione
dovrebbe essere quella di lasciarsi andare perché non si
temono reazioni avverse a precludere il rapporto di amicizia.
Saremmo noi attratti di più
da uno che dice male o è tollerante? “Certo è che bisogna
fare una scelta delle persone:
se siano degne che spendiamo
per loro una parte della nostra
vita, e se la perdita del nostro
tempo esse la avvertano; certuni infatti sono addirittura loro
a mettere in conto a noi i nostri
servizi” (7,11). Il suggerimento
è di non perdere tempo a coltivare conoscenze che si rivelano
tattiche e poco spontanee. L’interesse personale deve essere
assolutamente disinteressato,
senza secondi fini, a evidenziare la lealtà come l’unica cosa
da perseguire. Non sono i giudizi ma i punti di vista diversi che ci aiutano ad allargare i
nostri orizzonti. Meno siamo
concentrati su difetti e “stranezze” altrui e più scopriamo
quanto siamo noi gli handicappati. Specialmente con i nostri
amici, conoscenti o parenti tendiamo a mettere alla berlina le
loro faccende, specie se sono
diverse dalle nostre. Alcuni si
lamentano di uno quando non
è presente l'altro e viceversa.
Allontaniamoci da queste inutili dissertazioni che alimentano solo uno spirito negativo.
“Si evitino soprattutto le persone malcontente e che disperano di tutto, cui ogni motivo
piace per avere occasione di lamentele. Anche se hanno salda
fedeltà e benevolenza, nemico
della tranquillità è un compagno con gravi turbe e che piange su tutto” (7,6).
Il problema di fondo è una
scarsa tolleranza verso costumi e abitudini diversi dalla abituale routine. Giudicare porta
spesso con sé la sensazione di
sentirsi superiori in paragone
a determinati comportamenti che personalmente non faremmo. “Ah se fossero tutti
come me” sospirano alcuni,
convinti di avere la soluzione
a tutto. Questo atteggiamento
crea barriere mentali che isolano l’individuo in una ridicola
superbia. Oggi come allora le
attività a cui ognuno si dedicava non sono poi cambiate di
molto. “Come infatti certuni,
standosene al sole, esercitando
e curando il loro corpo, fanno passare la giornata, e per
gli atleti la cosa di gran lunga
più utile è nutrire per la maggior parte del tempo i muscoli
loro e la forza, alla quale solo
si sono dedicati, così per voi,
che preparate l'animo alle lotte
politiche, dedicarsi all'azione
è la cosa di gran lunga migliore” (3,1). Per quale motivo dovremmo sindacare le preferenze altrui? L'importante è stare
bene noi, perché altrimenti potremmo solo dare addito a una
certa invidia. Pertanto smettiamo di giudicare perché non
possiamo mai conoscere tutti i
fatti e i retroscena. Eviteremo
i classici “non sapevo”, “non
credevo”, “non immaginavo”,
consapevoli che alla fine “sappiamo solo di non sapere”!
Claudio Pasetto
Dalla parte dei consumatori
L’accertamento fiscale va annullato anche se scaduto
L'amministrazione
finanziaria
deve annullare l'accertamento fiscale illegittimo in qualsiasi momento, anche se sono scaduti i
termini per l'impugnazione.
A queste conclusioni è giunta la
Commissione Tributaria Provinciale di Lecce che, in una recente
pronuncia, ha annullato una cartella relativa ad un accertamento
fiscale ( cd. "Redditometro" ) che
era divenuto definitivo perché
non impugnato dal contribuente
nei termini di legge (ossia 60 gg
dalla notifica, si veda sent. CTP di
Lecce n.510/04/12 liberamente
visibile su www.studiolegalesances.it – Sez. Documenti).
I giudici salentini, dunque, con-
cordano con il contribuente laddove sostiene che se è pur vero
che si tratta di accertamento divenuto definitivo per mancata impugnazione è anche vero che sussiste in capo all’Amministrazione
una discrezionalità “vincolata”, in
quanto nella comparazione degli
interessi in gioco non può il fisco
ritenersi, per la definitività dell’atto, al riparo dal contenzioso mantenendo in piedi una tassazione
illegittima (sì veda l'art. 2 del DM
n.37/97).
In merito a ciò, è utile citare una
recente pronuncia della Commissione Tributaria Provinciale
di Brescia, la quale chiarisce che
“la discrezionalità non può esse-
re gravatoria, approfittando della
posizione di vantaggio acquisita
con la mancata impugnazione,
essendo comunque ingiusto sottoporre il contribuente ad una tassazione contra legem e non dovuta
nei termini pretesi, allorchè sia
fondata su presupposti di fatto
palesemente erronei” (sentenza
ctp di Brescia n.133/07/10, dep.
18/10/2010, visibile su www.
studiolegalesances.it - Sez. Documenti ).
Ancora, i giudici di Brescia chiariscono che “il cittadino/contribuente ha un interesse qualificato
ad essere sottoposto ad una imposizione equa. La discrezionalità va
intesa non come mero e generico
ripristino della legalità, ma superando il dogma della indisponibilità della obbligazione finanziaria,
come dovere di intervenire tempestivamente, una volta acclaratane l’esistenza per eliminare l’illegittimità /errore del proprio atto”.
Sul tema è bene evidenziare anche la circolare del Ministero delle
Finanze n.198/S del 5/08/98, la
quale ribadisce che “non assume
rilevanza il decorso dei termini
per presentare ricorso …”.
Ne deriva, pertanto, che l’annullamento totale dell’accertamento,
lungi dal costituire un comportamento meramente discrezionale,
rappresenta invece un atto fortemente dovuto. Anche recente-
mente, infatti, la Suprema Corte
ha ribadito che se c’è un errore
nella pretesa dell’amministrazione lo sgravio in via di autotutela
è obbligatorio, in quanto anche
l’Agenzia delle Entrate, come tutta
la pubblica amministrazione, ha il
dovere di uniformarsi alle regole
di imparzialità, correttezza e buona amministrazione (sent. Corte
Cassaz. n.6283 del 20/04/2012).
Si spera, dunque, che tali sentenze
possano finalmente contribuire a
realizzare una maggiore correttezza e trasparenza dell'azione del
Fisco.
Avv. Matteo Sances
info@studiolegalesances.it
www.studiolegalesances.it
18 VERONA SETTE
CULTURA
4 MAGGIO 2012
Sfidando i severi canoni della tradizione, gli stilisti giocano con la regola, re inventano le proporzioni e le misure, azzardano nel colore, nella fantasia, nel tessuto
Pitti immagine uomo 2012:
sperimentazione elegante
Nell’81esima
edizione
di Pitti Immagine Uomo
gli opposti convivono:
hand-made
raffinato,
cura del dettaglio e artigianalità storica come
parole chiave re interpretate in senso contemporaneo.
Sfidando i severi canoni
della tradizione, gli stilisti giocano con la regola,
re inventano le proporzioni e le misure, azzardano nel colore, nella
fantasia, nel tessuto. Senza rinnegare il passato,
affidano
all’eccellenza sartoriale
un ruolo di primissimo
piano: la tecnica antica
diventa la nuova esclusività.
Esempio interessante è la
collezione dell’emergente Andrea Pompilio (vincitore dell’ultima edizione di Who is on Next?,
concorso per i giovani
talenti) nella quale i suoi
capi si distinguono per
taglio “tradizione sartoriale applicata allo sportswear” e per una gamma
di colori caldi ed avvolgenti ispirata ai toni del-
le spezie (ocra, arancio,
ruggine,..) e alle atmosfere dei porti di mare
(azzurro carta da zucchero, blu navy, sabbia,..).
Proposte innovative arrivano anche dall’estero:
la recente linea di abbigliamento John Boultbee
di Brooke
England, azienda leggendaria nota dal 1866,
ha presentato una collezione di giacche firmata
Timothy Everest, sarto e
filosofo della moda che
agli inizi degli anni ’90
diventa portavoce del-
la corrente di pensiero
“New Bespoke”, movimento che intende accogliere nell’universo del
fatto su misura influenze
moderne per dandy altrettanto moderni.
Il sarto inglese ha dato
vita a creazioni sospese
tra innovazione tecnica e valori di un tempo:
ogni capo viene costruito
con materiali waterproof e windproof come il
Ventile e tessuti classici
sottratti alla tradizione
come il
Tweed. Tra gli emergenti
concentrato di originalità nelle proposte dello
stilista Ryoji Okada in
“AWorkroom
by Ryoji Okada” dove
accostamenti arditi di
colore e grafismi tessili
ispirati all’universo del
fumetto costituiscono le
basi di un guardaroba
che, ironizzando
sull’eleganza tradizionale, si
riattualizza. Nell’ambito degli accessori la vivacità è di casa: Stefano
Mano, azienda made in
Italy specializzata nelle
produzione
artigianale di valigeria, espone
un’edizione limitata di
borse da viaggio in vero
coccodrillo del Nilo nelle
tinte accese del blu cobalto e del blu elettrico.
La raffinatezza nello stile degli avventori è sovrana: b yers, espositori
italiani ed esteri, giornalisti, esperti di settore, fotografi e curiosi
hanno curato la propria
immagine comunicando
un’eleganza
ricercata,
coloratissima e rinnovata. L’uomo del 2012 ha
voglia di sperimentare,
la sua moda ha limitato
la severità al taglio impeccabile di capi spalla e
pantaloni e si è riscoperta innovativa e creativa
in tutti i suoi altri aspetti.
Martina Rocca
19 VERONA SETTE
ATTUALITÀ
24 AGOSTO 2013
XXIII Campionato Provinciale M.S.P.
indoor di calcio a 5 2013-2014
Fino al 7 settembre 2013
sono aperte le iscrizioni al
XXII Campionato Provinciale M.S.P. di calcio a 5.
Il XXII Campionato Provinciale M.S.P. di Calcio a 5
inizierà martedì 15 ottobre
2013 e si articolerà in tre fasce di merito, A1, A2 e B. E’
prevista una fase successiva di Play Off, Play Out e
Coppa di B.
Le prime quattro classificate dei Play Off, la vincente
dei Play Out e la vincente
di B parteciperanno di diritto alle Finali Regionali
2014 che si disputeranno
dal 30 maggio al 1 giugno
2014 presso il C.S. Tizè di
Rosolina Mare (RO).
Verranno premiate le pri-
me otto squadre classificate, il capocannoniere del
Campionato di A1, A2 e B.
il miglior portiere A1, A2 e
B (riferiti alla 1a fase - Eliminatorie), il miglior giocatore del Campionato, il
miglior giocatore della fase
finale, il miglior portiere
della fase finale.
I migliori giocatori del
mese per la serie A1. Le
squadre prime classificate
di tutti i gironi A1, A2 e B.
Le squadre più corrette di
A1, A2 e B verranno premiate con la Coppa Disciplina.
Sono ammessi a partecipare al XXIII Campionato
Provinciale M.S.P. i Tesserati Atleti F.I.G.C. che svol-
gono attività dilettantistica o giovanile di calcio, i
Tesserati Atleti presso altri
enti, federazioni o F.I.G.C.
iscritti ad attività ufficiale
nell’anno sportivo in corso.
Non sono ammessi i Tesserati Atleti che svolgono attività di Calcio a 5 nei campionati F.I.G.C. Serie A1/
A2/B.
È prevista la realizzazione
del Calendarietto Ufficiale
del Campionato e dell’Almanacco 2013/2014.
Tutte le squadre iscritte verranno omaggiate di muta
di maglia JOMA, sacca con
2 palloni UHLSPORT, 10
copie almanacco.
MSP Verona per il XXIII
Campionato
Provincia-
le si appresta a rivivere la
nuova stagione con tante
novità e i vecchi partner, si
avvale della collaborazione
di Ostilio Mobili, AIR DOLOMITI, Banca della Valpolicella, Kubitek e BM di
Bottini Vincenzo.
Confermato anche il Format televisivo sul campionato “MSP: IL PIANETA DEL CALCIO A 5”
che andrà in onda su EOS
NETWORK, TELEARENA
SPORT e LIFE VENETO
TV.
Gli incontri si disputeranno su campi coperti,
messi a disposizione dal
Comitato Organizzatore,
presso il PALASPORT o
TENSOSTRUTTURA di Ve-
rona (sabato pomeriggio),
il Centro Sportivo JUNIOR
CLUB, il Centro Sportivo
SAN FLORIANO, il Centro Tennis ALPO, il Centro
Sportivo DE STEFANI, il
Centro Sportivo FUMANE,
S.C. ARBIZZANO (martedì, mercoledì, venerdì sera
e sabato pomeriggio).
Per ulteriori informazioni
e iscrizioni rivolgersi alla
sede COMITATO PROVINCIALE MSP VERONA
al Palasport (Piazzale Atleti Azzurri d'Italia, 1), per
email info@mspverona.t ,
per telefono +39 045 562720
o +39 3450564021, e consultare il sito www.mspverona.it.
Una mostra allestita negli spazi espositivi del Centro Culturale Altinate San Gaetano.
Ebraicità al femminile
Otto artiste del Novecento
La mostra offre lo spunto per
riflettere sull'identità di genere,
sullo spazio e ruolo della donna nella tradizione ebraica e,
più in generale, per favorire la
conoscenza e la comprensione
di una realtà come quella della
Comunità Ebraica, da anni ben
radicata sul territorio cittadino".
L'esposizione presenta, intorno a una protagonista come
Antonietta Raphaël, altre sette
importanti artiste ebree del Novecento (Eva Fischer, Alis Levi,
Adriana Pincherle, Gabriella
Oreffice, Lotte Frumi, Paola
Consolo, Silvana Weiller), delineando così una storia dell'arte
italiana in un'ottica prima di
tutto femminile e poi specificamente ebraica. L'iniziativa
intende dare "il giusto risalto
a quelle esperienze femminili
che sono state in grado di trasformare una condizione di minorità sociale in una ragione di
affermazione, di indipendenza
creativa, tali da valorizzare sia
le loro esistenze che la vita cul-
turale del nostro paese".
"Se artisti quali Modigliani,
Cavaglieri o Cagli sono stati
ampiamente studiati e rappresentati anche al grande pubblico, artiste come Antonietta
Raphaël o Adriana Pincherle
sono figure di secondo piano
nel mondo artistico contemporaneo o per lo meno non ancora
abbastanza conosciute, afferma
Marina Bakos, che cura l'esposizione insieme a Virginia Baradel.
La risonanza della voce femminile, nella prima metà del Novecento, è in generale molto limitata, e ciò vale ancor più per
le donne ebree.
Penalizzate dall'appartenenza
ad una minoranza che di per sé
ne condiziona l'emergere sulla
scena culturale, esse si vedono accomunate alle sorti delle
loro contemporanee non ebree
dal pregiudizio, tanto infondato quanto radicato, che l'uomo
debba essere il solo deposita-
rio della vera professionalità;
dall'altro, il ruolo che esse hanno ricoperto nell'arco dei secoli
in seno all'ebraismo, le porta ad
una posizione maggiormente
defilata nell'ambito sociale e,
viceversa, centrale nella realtà
famigliare.
Non per questo esse furono assenti o esitanti nell'assumere
con la massima competenza iniziative di primo piano sulla scena culturale e artistica. Anche
perché, in seno alla tradizione
ebraica, il valore della cultura
è basilare nella formazione individuale e collettiva. Valga per
tutti l'esempio di Margherita
Sarfatti, che leggeva i classici
romantici nelle lingue originali
(Goethe in tedesco, Ruskin in
inglese e Stendhal in francese) e all'inizio del '900 era già
apprezzata giornalista d'arte,
destinata a diventare regista
indiscussa (e mal tollerata dagli apparati politici del regime)
della fondamentale stagione
del Novecento Italiano.
Plurilinguismo e pluricultura-
lismo sono valori che contraddistinguono un'attitudine della
conoscenza prensile e libera da
pregiudizi, propria anche di
un'altra protagonista sulla scena artistica tra le due guerre:
Antonietta Raphae¨l, pittrice e
scultrice di grande valore, artefice della Scuola romana di via
Cavour. Pure l'indagine di realtà a noi più vicine, come quella
veneziana, ci regala un tessuto
denso di presenze femminili
dalla storia romanticamente
affascinante (come fu quella
di Alis Levi) o più quietamente familiare (come fu quella di
Gabriella Oreffice). In mostra,
la Raphaël sarà presente con
una ventina di selezionatissime
opere, quasi una piccola, attenta monografica. Intorno a questo nucleo, le altre sette artiste
saranno documentate ciascuna con una decina di opere di
particolare rilievo. A comporre
un'indagine mai così organicamente sviluppata in Italia, prima d'ora.
Federico Pradel
20 VERONA SETTE
ATTUALITÀ
24 AGOSTO 2013
L’artigianato ed il “fatto a mano” sono diventati di grande tendenza
Londra di tendenza: Quando
fare la maglia diventa di moda!
L’artigianato ed il “fatto a
mano” sono diventati di
grande tendenza.
Mai come oggi centri di bricolage, piccoli negozi di accessori, arte e fai da te sono
presi d’assalto.
Prosperano i corsi di cucito,
pittura, restauro e scultura.
Donne in carriera nascondono nelle preziose borsette
maglia e ferri e teenagers ribelli sfruttano il tempo libero per costruire da sé i mobili di casa.
Apre a Londra questo weekend (7-9 Aprile 2013) “BCTF”
fiera dell’artigianato britannico che da 35 anni ospita il
lavoro di più di duecento artigiani provenienti da tutto
il Regno Unito.
Dal 25 al 27 Ottobre 2013
nella suggestiva cornice di
St. John Church nel quartiere di Marylebone si terrà
“Made in London”. Giova-
nissimo evento espositivo
che si propone come vetrina
per i nuovi talenti dell’artigianato all’insegna dell’originalità e della novità.
Per gli appassionati ecco alcuni indirizzi londinesi:
The Button Queen, 76 Marylebone Lane, Londra
Da più di 60 anni Martyn
ed Isabel Frith gestiscono
questo meraviglioso, microscopico negozio di bottoni.
Di grande valore la raccolta
di bottoni Art Decò ed anni
Quaranta.
VV Rouleaux, 102 Marylebone Lane, Londra
Mecca per gli amanti dei
cappellini. Qui si trova qualunque tipo di nastro-decoro-tessuto-accessorio-glitter
per la creazione del proprio
cappello. Un poco alto nei
prezzi ma meraviglioso anche solo da visitare.
I Knit, 106 Lower Marsh,
Londra
Caffetteria, negozio di articoli per lavorare a maglia
e scuola. Nato nel lontano
1990 dalla
creatività di Craig Kron questo spazio offre la possibilità di imparare a lavorare a
maglia godendosi un ottimo
caffè bollente e una golosa
fetta di plum-cake.
Jessie Chorley & Buddug,
158a Columbia Road, Londra
Romanticissimo
negozio
di oggetti di carta creati a
mano da due giovanissime
creative
gallesi. Assolutamente da
vedere!
Atlantis, 68-80 Hanbury
Street, Londra
Tutto, e proprio tutto, l’occorrente per pittura e scultura.
Enjoy!
Martina Rocca
21 VERONA SETTE
ATTUALITÀ
24 AGOSTO 2013
L’Italia detiene il primato nell’esportazione di rosati nel mondo, oltre ad esserne il secondo produttore
Il vino rosa va di moda
Pensare in rosa è di moda:
freschezza, eleganza e bevibilità rendono i vini rosati preziosi anche a tavola.
Fino a una decina di anni fa,
quando si cominciò a parlare di questa tipologia di vini,
erano in pochi a credere che
sarebbero diventati talmente importanti da costituire
un vero e proprio segmento
di mercato, radicati profondamente nelle abitudini di
consumo.
L’Italia detiene il primato
nell’esportazione di rosati
nel mondo, oltre ad esserne
il secondo produttore.
Nel nostro Paese si produce
un’ampia gamma di rosati
fermi dai Lagrein del Trentino Alto Adige, al Chiaretto del Garda, ai Cerasuolo
d’Abruzzo, fino ai rosati del
Salento. Parlando di bollicine rosate esse sono in crescita un po’ in tutt’Italia. Non
è un caso se in Franciacorta
sino a 6-8 anni fa pochissime aziende avevano nella
loro gamma dei rosé, mentre oggi non c’è maison che
non ne contempli almeno
una versione. Piace ed è di
moda, mentre i fermi, che
vanno bene nei rispettivi
territori di origine, fanno
maggior fatica ad affermarsi
fuori dalla loro area di provenienza.
In passato gli italiani avevano una scarsa conoscenza
dei rosati e credevano fossero il risultato di una miscela
fra vini rossi e bianchi, mentre ora quasi tutti sanno che
si parte da uve nere che si
vinificano con tecniche apposite. La tecnica di produzione dei vini rosati prevede
una breve macerazione di
uve a buccia rossa che può
essere eseguita con due metodologie: una riconducibile
alla vinificazione in bianco
e una che più si avvicina a
quella in rosso.
Si può passare così da rosati caratterizzati da deboli
tonalità ramate, al Chiaretto (tipici quelli del Garda),
leggermente più decisi nel
colore, ai rosati del Salento,
dalle tonalità più cariche,
al “quasi” rosso Cerasuolo
d’Abruzzo.
Al contrario di quanto si
pensi, la produzione di rosé
è la più difficile, richiede
molta precisione, anche per
la difficoltà di padroneg-
giare il colore che si vuole
ottenere. E’ una variante
influenzata dal territorio,
dalla qualità dell’uva, dalla viticoltura e dalla vinificazione. Un vino rosato
contemporaneo deve essere
fruttato, elegante, morbido,
di un rosa non troppo carico.
A tavola il vino rosé esprime
il suo fascino e la sua versatilità nell’abbinamento con
molti piatti: dalla pizza, alle
carni bianche, pesci, salumi.
Vi sono dei piatti per i quali
un rosso risulterebbe troppo impegnativo, mentre un
bianco apparirebbe del tutto
fuori luogo. Un rosato invece sembrerà perfetto. Negli
aperitivi si potrà iniziare
con una bollicina rosata extra dry. Parlando di rosati, a
livello di antipasti, c’è, invece, la possibilità di sbizzarrirsi con i salumi. Classico
è il matrimonio fra speck e
Lagrein.
Riguardo i primi, una ricca
zuppa può essere abbinata
con un rosato fragrante di
frutti rossi, floreale, dal gu-
sto fresco e soprattutto sapido e di buon tenore alcolico,
come un Cirò rosato.
Un altro piatto che praticamente in ogni versione può
incontrare il suo corretto
rosato è la pizza, dal Chiaretto del Garda al Cerasuolo
d’Abruzzo, a seconda del
condimento.
Anche nelle ricette di pesce
i rosati trovano ampio spazio, dai pesci grassi come
le sarde in saor abbinate a
un Bardolino Chiaretto alle
zuppe di pesce con un valido Chiaretto del Garda.
Le carni bianche, dal pollo
al coniglio, fesa di tacchino,
spiedini, sono perfetti per
esaltare la freschezza di un
Cerasuolo d’Abruzzo o un
rosato del Salento.
Ed infine sono eccellenti con
alcune tipologie di formaggi e dolci.
Non sorprende che i rosati
siano diventati il vero elemento di novità nel panorama vinicolo e a questa tipologia siano oggi dedicati
eventi in tutta Italia.
Valentina Bolla
22 VERONA SETTE
EVENTI
-24 AGOSTO 2013
Nove premi, quattro menzioni speciali, tre premi speciali e tre premi della giuria Social Club.
XIX San Gio’ Verona Video Festival 2013
Nel corso del Festival, studiata
promozione del territorio veronese e dei suoi prodotti tipici.
Il 27 luglio scorso, si è chiusa,
nella città scaligera, con grande
successo e con ottimo concorso
di pubblico alle proiezioni, la XIX
edizione del San Gio’ Video Festival 2013. Un evento che ha portato ed intrattenuto per quattro
giorni a Verona creatori di pellicole e di video, nonché esperti ed
appassionati da diversi Paesi del
mondo. Un festival altamente culturale, del quale si occuperà, e a
ragione, anche molta stampa estera. Il tutto è dovuto all’iniziativa
ed alla tenacia di Ugo Brusaporco, che crede nella manifestazione sino dalla sua prima edizione
(1994), facendola risorgere dalla
polvere che la ricopriva e portandola all’attuale splendida e vitale
realtà. L’edizione di quest’anno
ha reso omaggio ad Augusto Tretti (1924-2013), regista mai sceso
a compromessi con il mondo del
cinema e, per questo, condannato
al silenzio dalla politica.
Se centinaia sono state le pellicole
ed i video pervenuti al concorso
da ogni parte del globo, solo una
quarantina di essi sono stati ammessi, dopo attenta preselezione,
all’esame di ben quattro giurie,
tenendo conto anche del fatto che
il concorso era aperto
sia al corto che al lungometraggio.
La giuria prevista per il cortometraggio e presieduta da Nino Battaglia ha premiato:
– per il miglior film: “Premiers
pas” di Grégory Lecocq, Belgio,
2012; – per la migliore regia: Juan
Pablo Zaramella, per “Luminares”, Argentina, 2012; – Mohammed Jano, per “One Shot” di
Hawre Bahyat, Kurdistan-Iraq,
2012; Velko Nedelkovski, per
“Obraz” di Stefan Sidovski, Macedonia, 2012; – per la migliore
interpretazione: Mirko, per “Shame and Glasses” di Alessandro
Riconda, Italia, 2013; – per la migliore musica: Lolly Jane Blue, per
“Requiem 2019” di Rutger Hauer
e Sil van der Woerd, Danimarca,
2011.
La stessa giuria ha assegnato la
“Menzione speciale” al regista
Paolo Zagaglia, per “Abattoire”;
ai registi Damiano Menegoni e
Fabio Zocca per “Genius Loci” e
a Gerard Chaireski per “Storia”.
La giuria competente per il lungometraggio, e presieduta da Abbas
Gharib, ha assegnato i premi: –
per il miglior film, al lavoro “Gotthard Schuh - A sensual vision
of the world” di Willi Hermann,
Svizzera, 2011; – a Meysam Kazazi, per “How soon get used to
it”, Iran, 2012; – per la migliore
interpretazione, a Lina Wendel,
per “Silvi” di Nico Sommer, Germania, 2013. La “Menzione speciale” è stata attribuita all’opera
“Dans un jardin, je suis entré”
di Avi Mograbi, Israele-FranciaSvizzera, 2012.
Hanno ottenuto il Premio speciale: – Unicef, il lavoro “The Silent
Caos” di Antonio Spanò, ItaliaRepubblica Democratica del Congo, 2012; – Mario dall’Argine, il
lavoro dianzi menzionato “Dans
un jardin je suis entré” di Avi
Mograbi e – Solidarietà, il video
“Obraz” di Stefan Sidovski, Macedonia, 2012.
La giuria Social Club, composta
da amiche ed amici del Festival e
guidata da Giuseppe Genovese,
ha premiato: – con il Soave Ways
del Consorzio per la Tutela del Soave, il video “Shame and glasses”
di Alessandro Riconda, Italia,
2013; – con il Dino Coltro, il video “Dreaming Apecar” di Dario
Samuele Leone, Italia, 2013, e con
– Logan, il video “Ballet Story” di
Daria Belova, Germania, 2011.
E’ stato un ottimo Festival, che
con la sua particolareggiata organizzazione ha sputo attirare
l’attenzione di molti, dall’Italia e
dall’estero, e, al tempo, fare conoscere de visu agli stessi la bellezza
naturale e la produzione agroalimentare del fecondo territorio veronese. In tale quadro, sono stati
visitati i verdi vigneti e le cantine
(veronesi) dell’Azienda Agricola
Meroni di Sant’Ambrogio di Valpolicella, dell’Azienda Agricola
Monte del Frà di Sommacampagna-Custoza e dell’Azienda Agricola Corte Gonella di San Peretto
di Negrar. Nei quattro giorni del
Festival, quindi, non si è parlato
solo di pellicole, ma anche di ciò
che Verona e la sua terra possono
offrire all’ospite, nei momenti di
tempo libero: un omaggio, quindi, all’agricoltura, alla vitivinicoltura, a produzioni varie, che ha
permesso apprendere direttamente dai produttori ogni particolare,
circa quanto la paziente lavorazione della terra crea per l’uomo,
il quale deve ricordare che senza
agricoltura non c’è vita…
Arrivederci, nel 2014, alla XX edizione del Festival San Gio’!
Pierantonio Braggio
“Dall’albero del silenzio pende il suo frutto, la pace.” Arthur Shopenhauer
“QUIET LONDON”: Guida ai luoghi
del silenzio nella città del rumore
Londra è certamente una
delle più eccitanti metropoli d’Europa. Elettrica, dinamica ed instancabile non
si sopisce nemmeno un secondo. Il flusso di persone,
rumori, automobili, parole
rimane invariabile, di giorno e di notte.
Dove rifugiarsi dunque
per qualche prezioso attimo di pace?
Ecco la vera meraviglia di
questa città: nascoste in
grovigli di strade e stradine esistono mete del silenzio, basta cercarle, basta
scoprirle.
Leighton House, 12 Holland Road, Londra
Casa-studio del pittore e
scultore inglese Frederic
Lighton (1830-1896). Un
palazzo intriso d’arte e
bellezza, costruito con la
precisione estetica di un
cesellatore. Grande ammi-
razione suscita la “Arab
Hall”, stanza destinata al ricevimento degli
ospiti ed ispirata ai mosaici islamici in tasselli
oro e blu.
The
Quiet
Garden
in Memorium of Basil Hume, St. Joseph
Church, Bunhill Row,
Londra
Disegnato dall’architetto “green” Simon Peter
Stobart questo minuscolo giardino stupisce
per la sua ricchezza.
I lussureggianti gelsomini, gli alti e rigogliosi
bambù e le innumerevoli piante di radice giapponese fanno di questo
giardino una vera e
propria oasi zen. Ideale
come rifugio per lunghe
ed indisturbate meditazioni.
The Garden Museum,
Lambeth Palace Road,
Londra
Con una collezione di
oltre 9.000 elementi,
dagli strumenti per il
giardinaggio di epoca
edoardiana a deliziose fotografie seppia di
orti ed ortaggi, questo
museo è stato recentemente rilevato da una
ex chiesa vittoriana. Lo
spazio ospita mostre
temporanee di fotografia ed approfondimento. La caffetteria all’interno offre una squisita
gamma di prodotti organici.
Number 16, St. Alfege
Passage,
Greenwich,
Londra
Questo graziosissimo
Bed&Breakfast situato
a sud del Tamigi accoglie con un’eleganza tutta inglese. Le tre
stanze (blu, gialla e verde)
arredate con mobili, oggetti e tappezzerie di alto antiquariato e grande gusto
sono rinomate per l’atmosfera di pace. Al pianoterra
viene servita una colazione con pane fatto in casa e
lussureggiante selezione di
marmellate.
The Porchester Spa, Queensway, Londra
Costruita intorno al 1920,
la Spa rimane pressoché
invariata sino ad oggi. Gli
interni sono semplicemente strabilianti. La struttura offre bagno turco (due
sale), stanza del vapore stile russo e stile finlandese,
piscina calda, piscina fredda, stanza relax e stanza
massaggi. Curioso, perché
nonostante la meraviglia e
l’efficienza del servizio, la
Spa non è mai affollata.
Martina Rocca
ENERGIA PULITA PER VERONA
3
192
CENTRALE IDROELETTRICA TOMBETTA
Potenza elettrica installata
11 Megawatt
Energia annua per
12.000 famiglie
Emissioni C02 evitate
21.000 ton/anno
8
195
8
0
CENTRALE IDROELETTRICA SAN COLOMBANO
Potenza elettrica installata
26 Megawatt
Energia annua per
10.000 famiglie
Emissioni C02 evitate
12.500 ton/anno
4
198
CENTRALE FOTOVOLTAICA ZAMBELLI
Potenza elettrica installata
179 Kilowatt
Energia annua per
60 famiglie
Emissioni C02 evitate
75 ton/anno
6
200
IMPIANTO EOLICO MONTE VITALBA (PI)
Potenza elettrica installata
6 Megawatt
Energia annua per
4.000 famiglie
Emissioni C02 evitate
5.000 ton/anno
9
200
9
200
CENTRALE IDROELETTRICA DIGA CHIEVO
Potenza elettrica installata
1,55 Megawatt
Energia annua per
2.500 famiglie
Emissioni C02 evitate
3.200 ton/anno
2
201
CENTRALI FOTOVOLTAICHE SCUOLE VERONESI
Potenza elettrica installata
992 Kilowatt
Energia annua per
300 famiglie
Emissioni C02 evitate
375 ton/anno
2
201
CENTRALE FOTOVOLTAICA BASE MILITARE RONCA’
Potenza elettrica installata
593 Kilowatt
Energia annua per
150 famiglie
Emissioni C02 evitate
190 ton/anno
2
201
IMPIANTO EOLICO RIPARBELLA (PI)
Potenza elettrica installata
20 Megawatt
Energia annua per
15.000 famiglie
Emissioni C02 evitate
19.000 ton/anno
2
Potenza elettrica installata
13 Megawatt
Energia annua per
7.500 famiglie
Emissioni C02 evitate
10.000 ton/anno
CENTRALE FOTOVOLTAICA CONSORZIO ZAI
Potenza elettrica installata
3,778 Megawatt
Energia annua per
1.240 famiglie
Emissioni C02 evitate
1.550 ton/anno
201
IMPIANTO EOLICO CASONI DI ROMAGNA (BO)
CENTRALE FOTOVOLTAICA STADIO BENTEGODI
Potenza elettrica installata
996 Kilowatt
Energia annua per
300 famiglie
Emissioni C02 evitate
375 ton/anno
201
CENTRALE IDROELETTRICA MASO CORONA
Potenza elettrica installata
40 Megawatt
Energia annua per
15.000 famiglie
Emissioni C02 evitate
19.000 ton/anno
195
9
200
IMPIANTO EOLICO CARPINACCIO (FI)
Potenza elettrica installata
13,6 Megawatt
Energia annua per
12.000 famiglie
Emissioni C02 evitate
15.000 ton/anno
3
201
IMPIANTO EOLICO RIVOLI VERONESE
Potenza elettrica installata
8 Megawatt
Energia annua per
6.000 famiglie
Emissioni C02 evitate
7.500 ton/anno
Ogni anno Agsm produce oltre 250 milioni di kilowattora di energia pulita,
risparmiando all’ambiente l’emissione di
quasi 120 mila tonnellate di anidride carbonica
www.agsm.it