Bimestrale di informazione medica
Transcription
Bimestrale di informazione medica
ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VERONA VERONA MEDICA Bimestrale di informazione medica - anno XLVIII n. 5 DICEMBRE 2013 - Sped. in a.p. - 70% - Poste Italiane S.p.A. - op. postale 30032393-002 Bimestrale di informazione medica In questo numero: Giornata del Medico e dell’Odontoiatra......................... pag. 11 Il trattamento delle lesioni squamose intraepiteliali di alto grado della cervice uterina .................................... pag. 19 Appunti sulla nuova disciplina delle società tra professionisti.................................................................. pag. 24 Ancora sentenze IRAP ......................................... pag. 30-31-32 5 DICEMBRE 2013 SOMMARIO 31 Pagamenti elettronici: obbligo del POS per i medici EDITORIALE 5 Il caso “Stamina” 32 Irap-Medici e Odontoiatri: Corte di Cassazione-sent. 23113/13 NOTIZIE DALL’ORDINE 7 Verbali del Consiglio e delle Commissioni 11 Giornata del Medico e dell’Odontoiatra 16 Indicazioni dell’Ordine Medici in merito a criticità nei rapporti ospedale-territorio LETTERE AL DIRETTORE 18 Aiutiamo William? AGGIORNAMENTO 19 Il trattamento delle lesioni squamose intraepiteliali di alto grado della cervice uterina tra professionisti ENPAM alle dimissioni del paziente non salva il medico dalla condanna 47 Da settembre la domanda per riscatti e ricongiunzioni si compila online 47 Enpam: Medici e Odontoiatri potranno beneficiare di fondi europei 29 Certificati sportivi: chiarimenti da parte del Ministero della Salute 30 Irap: sentenza Corte di Cassazione n. 18108/13 Nell’attività medica sono indispensabili strumenti di una certa consistenza e caratteristiche 31 Irap-Medici: la presenza di un dipendente part-time 38 Anomalie Mediche medaglia al Merito e al Valor Civile 45 Su “my Ecm” la tua situazione crediti 46 Programma nazionale esiti nuovo corso Ecm Agenas/Fnomceo 28 Esprimere verbalmente il proprio dissenso STORIA DELLA MEDICINA Al convegno della cattolica: si parla di responsabilità del medico 24 Appunti sulla nuova disciplina delle società 33 Legge Stabilità. I tagli alla sanità ci sono. 44 A Paola Labriola e a Eleonora Cantamessa 23 Università e Ssn. ATTUALITÀ FNOMCeO PROFESSIONE E LEGGE Non è indice di autonoma organizzazione un alto reddito e una autovettura di lusso Colpo alla spesa del personale sanitario: 540 mln nel 2015 e 610 nel 2016 34 Assicurazione professionale. Il Cineas scrive a Lorenzin: “Ecco le nostre proposte” 35 Novità fiscali 36 Bloomberg: l’Italia ha il 6° sistema sanitario più efficiente del mondo 17 Verbali della Commissione Odontoiatri ALBO ODONTOIATRI e gli odontoiatri a far data dal 1° gennaio 2014 GIOVANI E PROFESSIONE 48 S.O.S. - Sostituzioni TEMPO LIBERO non determina necessariamente il pagamento dell’Irap 50 Chi cerca... trova ORDINE DEI MEDICI E ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VR Nuovo Orario di Apertura della Segreteria dell’Ordine VERONA MEDICA Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì dalle ore dalle ore dalle ore dalle ore dalle ore 9,00 alle ore 13,00 9,00 alle ore 17,00 (Continuato) 9,00 alle ore 13,00 9,00 alle ore 17,00 (Continuato) 9,00 alle ore 13,00 Sabato chiuso 3 VERONA MEDICA Bimestrale di informazione medica Bollettino Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Verona Anno XLVIII n. 5 Dicembre 2013 Sped. in a.p. - 70% - Filiale di Verona Registrazione del Tribunale di Verona n. 153 del 20/3/1962 ORDINE DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VERONA VERONA - Palazzo Vitruvio Cerdone - Via Locatelli, 1 - 37122 Verona tel. 045 8006112 / 045 596745 - fax 045 594904 web: www.omceovr.it Direttore Responsabile Roberto Mora Comitato di Redazione Renzo Bassi, Francesco Bovolin, Giorgio Carrara, Alessandro Dalla Riva, Carlo Marchi, Roberto Mora, Francesco Orcalli, Alberto Peroni, Carlo Matteo Peruzzini, Gelmino Tosi Consiglio Direttivo Presidente: Roberto Mora Vice-Presidente: Roberto Fostini Segretario: Lucio Cordioli Tesoriere: Fabio Marchioretto Consiglieri Giorgio Accordini, Francesco Bovolin, Giorgio Carrara, Fabio Facincani, Alfredo Guglielmi, Giuseppe Lombardo, Annamaria Molino, Francesco Orcalli, Francesco Oreglia, Carlo Matteo Peruzzini, Carlo Rugiu, Claudio Salvatore, Francesco Spangaro Revisori dei Conti Vania Teresa Braga, Mario Celebrano, Giuseppe Costa Revisore dei Conti Supplente Elena Piazzola Commissione Odontoiatri Francesco Oreglia, Elena Boscagin, Francesco Bovolin, Gino Cavallini, Gianpaolo Paoletti Fotocomposizione Videoimpaginazione e stampa Girardi Print Factory Via Maestri del Lavoro, 2 - 37045 Z.I. Legnago (Vr) tel. 0442 600401 e-mail: info@girardiprintfactory.it Foto di Copertina Roberto Mora – Mercatini di Natale – Inserzioni pubblicitarie sul Bollettino Spazio 1/2 pagina interna (bianco e nero) € 400,00 € 300,00 (per uscita) € 250,00 (per uscita) 1 pagina interna (bianco e nero) € 500,00 € 400,00 (per uscita) € 350,00 (per uscita) 2ª e 3ª pagina di copertina (a colori) € 800,00 € 600,00 (per uscita) € 500,00 (per uscita) 4ª pagina di copertina (a colori) € 1000,00 € 800,00 (per uscita) € 600,00 (per uscita) 4 1 uscita 3 uscite 5 uscite VERONA MEDICA edITORIALe Il caso “Stamina” Dopo anni di ricerca è arrivata la notizia che la teoria dell’angiologo dell’Università di Ferrara Paolo Zamboni, che riteneva esistesse una correlazione tra l’insufficienza venosa cronica cerebrospinale e la sclerosi multipla, non sarebbe confermata, e che un intervento di angioplastica venosa per la cura della malattia sarebbe dunque inutile. A una conclusione analoga è giunta negli ultimi giorni la Commissione di esperti nominata dal Ministro della Salute per far luce sul “caso Stamina” e che ha, di fatto, bloccato la sperimentazione delle cellule staminali mesenchimali nella cura di alcune patologie, per la cura delle quali era stata a gran voce invocata la loro efficacia. Anche se apparentemente simili, almeno nel modo in cui le due notizie sono state trattate dalla stampa non di categoria, le due vicende hanno connotazioni del tutto differenti. Mentre nel primo caso è da invocarsi una assoluta buonafede e le strade percorse sono state quelle della scienza ufficiale, nel rispetto delle regole che impongono la verifica della riproducibilità dei risultati, nel caso Stamina la vicenda ha, fin dal suo inizio, avuto contorni economicoaffaristici che sono tutt’altro che limpidi e ha visto coinvolta anche una multinazionale farmaceutica (che commercializza soprattutto prodotti cosmetici ed integratori dimagranti). Tutto ha inizio dalla fantasia imprenditoriale di un personaggio di nome Davide Vanoni che come amministratore di una società di comunicazione ed indagini di mercato (Cognition) individua nella disperazione di tanti malati un potenziale mercato cui poter vendere speranza. Colpito da un’emiparesi, Vanoni si reca, nel 2007, in Ucraina per curarsi con l’infusione di cellule staminali (cure che in quel paese possono essere praticate dal momento che non vigono le rigide regole scientifiche dei paesi occidentali). Qui incontra VERONA MEDICA due ricercatori, Elena Schegel’skava e Vyacheslav Klymenko e li convince a seguirlo in Italia per fondare la Re-Gene srl che installa il suo primo laboratorio proprio nella sede della Cognition dando così l’avvio ai primi trattamenti con cellule staminali mesenchimali. Cure che non sortiscono effetti positivi visto che tra i primi pazienti trattati si devono registrare ben due decessi, ma che non gli impediscono però di incassare circa 60.000 euro. I soldi vengono impiegati per creare la Stamina Foundation Onlus (2009). Nel 2010 i primi guai giudiziari: il Procuratore Guariniello avvia un’inchiesta e vengono rinviati a giudizio “per somministrazione di farmaci imperfetti e pericolosi per la salute pubblica” ma anche per “truffa e associazione a delinquere” lo stesso Vanoni ed i ricercatori Ucraini che pensano bene di ritornarsene in patria per evitare i guai giudiziari. Vanoni invece si trasferisce a San Marino e convince un pediatra di un ospedale di Trieste, a somministrare le sue cure. Contemporaneamente presenta le domande per brevettare il “suo” metodo di produzione di cellule staminali mesenchimali. Nel 2011 Vanoni riesce a far accettare dall’ospedale di Brescia l’uso del “metodo Stamina” come cura com- passionevole; cura che viene erogata in regime di convenzione con la Regione Lombardia. È l’atto che crea ufficialmente il “business Stamina” perché a quell’ospedale accorrono malati da tutta l’Italia. Inutilmente, contro una richiesta crescente, i medici dell’ospedale cercheranno di far capire che sull’efficacia della cura non esiste nessuna evidenza scientifica mentre certi sono, almeno per le casse del nostro esausto SSN, i costi. L’interlocutore finanziario della Stamina Foundation è diventato, non più il singolo cittadino (cui va pur sempre riconosciuto il diritto di scegliersi la cura, ed il medico che accetti di somministrargliela) bensì, tramite la Regione Lombardia, il nostro SSN; e la cura viene erogata con i soldi della comunità. Intervengono, come per il caso Di Bella, alcuni Magistrati decidendo che il SSN non può fare distinzioni nel diritto alle cure e vorrebbero obbligare medici e ricercatori a continuare la somministrazione delle cellule mesenchimali anche se le ritengono inefficaci e magari anche pericolose per la salute. Insorgono contro queste decisioni i medici che rivendicano l’indipendenza delle scelte terapeutiche e il dovere di attenersi alle evidenze scientifiche; il caso diventa un “affaire” mediatico. Come nel caso Di Bella stampa e media cavalcano la vicenda contribuendo ad intorbidire più che a rendere limpide le acque. Della vicenda deve farsi carico il Parlamento ed il Ministero della Salute che alla fine (dopo alcuni interventi che rischiano di peggiorare piuttosto che migliorare le cose) deve cedere alle pressioni mediatiche ed imporre la prosecuzione delle cure iniziate e nominare una Commissione di esperti che avranno il compito di pronunciarsi sui casi già trattati. Storie come quella di Stamina e Di Bella sembrano svilupparsi nel nostro paese con preoccupante ricorrenza. Alla loro base vi sono, spesso, interventi legislativi inappropriati e preoccupati più della pressione mediatica che dei giudizi degli esperti; in ogni caso vi sono norme non rispettate. 5 edITORIALe Davide Vanoni Nel caso del trattamento Stamina il salto di tutte le procedure sulla sperimentazione dei farmaci, fatto questo che ha rischiato di portare l’Italia fuori dalle regole internazionali dell’Unione Europea (EMEA) e della Food and Drugs Administration trasformandola in un paese pericolosamente permissivo dove tutto è concesso. C’è da sperare che le conclusioni della Commissione Ministeriale di esperti abbia posto fine, una volta per tutte, al “caso Stamina”, anche se non credo che la vicenda sia da considerarsi definitivamente conclusa. Storie come quella del “Siero Bonifacio, la cura Di Bella, il metodo Stamina”, ci lasciano un insegnamento. Esiste una frontiera dove insieme a chi si occupa di ricerca e a chi si muove per offrire, comunque, una speranza ai malati, si aggirano, personaggi e organizzazioni meno limpide. Medici e sperimentatori hanno il compito di esplorare quelle frontiere alla ricerca di strade non percorse; alla politica quello di renderle sicure, imponendo il rispetto delle regole. Perché, quello della speranza, sarà un mercato in continua espansione e le incursioni di personaggi e organizzazioni senza scrupoli vi troveranno sempre fertile terreno di crescita. ROBERTO MORA COMUNICATO AGLI ISCRITTI Abbiamo attivato il nuovo servizio di segreteria telefonica. Quando telefonerete all’Ordine sentirete la voce del RISPONDITORE AUTOMATICO, che provvederà a smistare la chiamata secondo le esigenze di chi chiama. LE OPZIONI SARANNO: • DIGITARE 1 PER PRATICHE ENPAM • DIGITARE 2 PER PUBBLICITÀ SANITARIA E RUOLI • DIGITARE 3 PER AMMINISTRAZIONE, ISCRIZIONI E CANCELLAZIONI • DIGITARE 4 PER COMMISSIONE ODONTOIATRI Senza nessun imput digitato e rimanendo in linea la chiamata sarà dirottata al primo operatore disponibile. Confidiamo di poterVi dare un servizio migliore La segreteria dell’Ordine 6 VERONA MEDICA NOTIZIE DALL’ORDINE Verbali del Consiglio e delle Commissioni VERBALE SEDUTA DI CONSIGLIO DEL 16 LUGLIO 2013 Presenti: Mora, Fostini, Cordioli, Marchioretto, Accordini, Bovolin, Carrara, Facincani, Guglielmi, Lombardo, Molino, Orcalli, Oreglia, Peruzzini, Rugiu, Salvatore Direttore: Cerioni Avvocato: Gobbi Assenti Giustificati: Spangaro, Braga, Celebrano, Costa, Piazzola Il Presidente constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta. LETTURA ED APPROVAZIONE VERBALI DEL 22.05.2013 Il Verbale di Consiglio del 22 maggio 2013, viene approvato all’unanimità. DELIBERA AMMINISTRATIVA Viene approvata la delibera amministrativa. APPROVAZIONE BILANCIO PREVENTIVO 2014 Il Tesoriere illustra le varie parti del Bilancio, soffermandosi in particolare sulla necessità di procedere all’aggiornamento della quota d’iscrizione che negli ultimi sei anni non ha subito modifiche a fronte delle nuove voci di spesa che l’Ordine deve sostenere, portandola dalle attuali € 180,00 per anno alla quota di € 188,00 per anno. Il Consiglio, dopo breve discussione, approva l’aumento che sarà sottoposta all’approvazione dell’Assemblea annuale degli Iscritti che si terrà in data 26/10/2013 e nella prossima Assemblea Annuale. VERONA MEDICA COMUNICAZIONI a) Il Consiglio ratifica la riunione straordinaria del 14 giugno 2013 con la costituzione di parte civile nei confronti di un odontotecnico per presunto esercizio abusivo della professione odontoiatrica. b) Il Presidente informa i presenti che nelle giornate del 28 e 29 giugno c.a., ha partecipato ai Consigli Nazionali della Fnomceo e dell’Enpam. Nel consiglio Fnomceo è stato presentato il Bilancio Consuntivo 2012 che vede un avanzo di bilancio di circa € 11.000 Euro. Tale cifra sarà destinata all’acquisto e ristrutturazione della attuale sede FNOMCeO di P.zza Cola di Rienzo. Altro argomento discusso quello della rinuncia da parte dell’INPS del rinnovo della convenzione in atto con i Medici Fiscali e la conseguente interruzione delle visite fiscali a carico dei lavoratori dipendenti del settore privato. Tale decisione interessa circa 1.300 medici fiscali. Al fine di sostenere le rivendicazioni dei Colleghi interessati la FNOMCeO fornirà un Team di consulenti legali ai medici interessti e si impegnerà presso le opportune sedi per sostenerne le rivendicazioni. Ha poi ricordato ai presenti, che il 13 agosto p.v., diverrà obbligatoria l’assicurazione RC per tutti i Medici. L’argomento sarà oggetto di una prossima riunione del Consiglio Nazionale FNOMCeO. Nell’ambito del consiglio nazionale Enpam, è stato approvato il Bilancio Consuntivo 2012 con un avanzo di gestione di € 1.300.000 euro. Nel corso della discussione è stata approvata una mozione che impegna il Consiglio Nazionale ENPAM di rivedere al ribasso i compensi per il Direttivo, i Consiglieri ed i Revisori dei Conti dell’Ente. c) Il Presidente informa i presenti che la Fnomceo ha invitato gli Ordini a valutare l’opportunità di istituire, laddove se ne ravvedesse la necessità, di nominare un Gruppo di Lavoro in tema di cure palliative e terapia del dolore. d) Il Presidente informa che attualmente non sono ancora pervenute all’Ordine notifiche circa la disponibilità da parte di colleghi che esercitano le Medicine non Convenzionali, per l’istituzione di un gruppo di lavoro finalizzato alla valutazione delle domande di iscrizione negli elenchi di tali discipline. Il consiglio ritiene a tal fine di chiedere la diponibilità di alcuni colleghi. Vengono identificati in tal senso i Dottori Enrico Dall’Anese, Bruno Brigo, Rosario Pugliarello e Francesco Cardini, ai quali verrà richiesto di dare la propria disponibilità a far parte del succitato Gruppo di Lavoro. e) Il Presidente riferisce che il D.L. 21.06.2013 n.69 reintroduce l’obbligo della “Conciliazione civile”; chiede su tale punto all’Avv. Gobbi, di voler relazionare in merito al Consiglio. L’Avvocato spiega che con il decreto legge n. 69 del 21.6.2013, cosiddetto “del fare”, è stata reintrodotta la mediazione obbligatoria per una serie di cause civili, tra le quali, espressamente, per quelle di responsabilità medica. La legge di conversione deve ancora essere approvata, e dunque potrebbero essere apportate modifiche a quanto prevede il decreto ma va detto che la disciplina della mediazione entrerà in vigore decorsi trenta giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione. L’esperimento del procedimento va compiuto prima del promovimento della causa (viene definito condizione di procedibilità della domanda giudiziale), il procedimento non potrà durare più di tre mesi, le parti saranno assistite dagli avvocati, e i mediatori dovranno far parte degli organismi di mediazione accreditati dal Ministero di Giustizia. Sono state ridotte le indennità di mediazione, ed è stata prevista una serie di sanzioni (pagamento delle spese nell’ipotesi in cui una parte abbia rifiutato senza giustificato motivo di prestarsi al procedimento, o abbia rifiutato di accedere alla proposta del mediatore. Occorrerà vedere come concretamente funzionerà tale nuova mediazione, a regime, ma è certo che, almeno per un primo periodo, le cause di responsabilità medica rallenteranno (quanto meno per l’obbligatorietà della mediazione), anche se è auspicabile che diminuisca il loro numero. f) Tutela legale 7 NOTIZIE DALL’ORDINE A fronte dell’esigenza più volte espresse dal Vice Presidente Dr. Fostini e fatta propria dal Consiglio, che l’Ordine dei Medici di Verona garantisca una prima consulenza legale agli iscritti che si ritenessero ingiustamente accusati di malpractice o che ravvedessero elementi di danno alla loro immagine professionale, l’Avv. D. Gobbi assicura la sua disponibilità a garantire, per conto dell’Ordine, il servizio indicato. Tale opportunità verrà debitamente divulgata a tutti gli iscritti mediante gli organi di stampa tradizionali (Verona Medica) o per via informatica (newsletter, sito dell’Ordine). g) Il Presidente chiede ai Consiglieri di segnalare entro il 24 luglio p.v., eventuali pareri, osservazioni e/o suggerimenti, sul nuovo testo del Codice di Deontologia Medica, la cui bozza, fornita dalla Federazione Nazionale, è stata già inviata a tutti i componenti il Consiglio tramite e-mail. DECORRENZA TERMINI SOSPENSIONE COLLEGHI SU DELIBERE DELLA COMMISSIONE CENTRALE Il Dr. Mora informa i presenti che è necessario che il Consiglio si pronunci sulla decorrenza delle sanzioni disciplinari laddove queste siano divenute definitive in seguito alle decisioni della Commissione Centrale per gli Esercenti Arti e Professioni Sanitarie. Dopo ampia discussione, il Consiglio delibera che la decorrenza della sanzione irrorata, divenga efficace dal giorno stesso nel quale l’Ordine riceverà la notifica della stessa da parte della Commissione Centrale. NOMINA COMPONENTE COMMISSIONE PSICOTERAPEUTI A seguito delle dimissione del Prof. Antonio Balestrieri da Componente la Commissione Psicoterapeuti, il Consiglio nomina quale sostituto, la Prof. ssa Mirella Ruggeri. La Commissione Psicoterapeuti sarà così composta: Prof. Luciano Bonuzzi, Dr. Flavio Nosè, Prof.ssa Mirella Ruggeri. ISCRIZIONI E CANCELLAZIONI Le iscrizioni e cancellazioni vengono approvate all’unanimità. 8 MEDICI - CHIRURGHI Iscrizioni neo-abilitati: Dott. BITIRE Georgeta Elena Dott. BOSCHETTO Claudia Dott. COATI Ilaria Dott. FIN Alessandra Dott. FRIGOTTO Alice Dott. KOROMA Edward Gbanabom Dott. MIOTTI Giovanni Dott. RISOLI Marta Iscrizioni per trasferimento da altro Ordine: Dott. APPEZZATI Loredana da FOGGIA Dott. HOXHA Stiljan da ROMA Dott. LANZAFAME Paolo da UDINE Dott. RIZZO Alessandra da BOLOGNA Dott VARGIU Francesca da NUORO Cancellazioni per decesso: Dott. BONOMELLI Giovanni Maria Dott. CUNEGO Giuseppe Dott. LIETO Salvatore Cancellazioni su rtichiesta: Dott. ISOLAN Antonio Dott. NEGRI Sandro Dott. PETROVIC Ida Dott. RAIMONDI Ivana Maria ODONTOIATRI Cancellazioni per decesso: Dott. CUNEGO Giuseppe Dott. LIETO Salvatore Cancellazioni su richiesta: Dott. MARTINELLI Claudia VARIE ED EVENTUALI a) Il Dr. Bovolin propone al Consiglio di programmare un seminario per il 12 ottobre 2013, da tenersi nella Sala riunioni dell’Ordine, al fine di stabilire, con alcuni commercialisti e colleghi medici, le modalità attuative riguardanti la prevista istituzione delle “Società tra professionisti”. Il Consiglio approva. b) Il Vice Presidente, Dr. Fostini, relaziona in merito all’incontro avuto, congiuntamente con il Consigliere Spangaro, con il Comune di Verona in merito al progetto “Giornata del Medico e dell’Odontoiatra Veronese” prevista per il 26 ottobre. In particolare il Comune ha confermato le spese del noleggio della Sala della Gran Guardia per un importo pari ad euro 600. Il Consiglio stabilisce di stipulare una polizza assicurativa a copertura degli eventuali danni a persone e/o cose. Il tema verrà ripreso e meglio definito nella prossima seduta consiliare. c) Il Dr. Salvatore comunica che con la Commissione Giovani Medici, ha aggiornato il materiale informativo che sarà distribuito ai giovani Colleghi neo-abilitati. A seguire informa i presenti che nell’ultima riunione della Commissione Territorio/Ospedale, è stato nominato referente della stessa. PRIMA DI PROCEDERE ALLE RELAZIONI ISTRUTTORIE, ESCONO DALLA SALA I CONSIGLIERI ODONTOIATRI, IL DIRETTORE E L’AVVOCATO. RELAZIONI ISTRUTTORIE La Commissione delibera quanto segue: N. 3 archiviazione provvedimenti. VERBALE SEDUTA DI CONSIGLIO DELL’11 SETTEMBRE 2013 Presenti: Mora, Fostini, Cordioli, Marchioretto, Accordini, Bovolin, Carrara, Facincani, Guglielmi, Oreglia, Peruzzini, Rugiu, Salvatore, Spangaro Revisori dei Conti: Braga, Celebrano, Costa, Piazzola Direttore: Cerioni Avvocato: Gobbi Assenti Giustificati: Guglielmi, Lombardo, Molino, Orcalli Il Presidente constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta. LETTURA ED APPROVAZIONE VERBALE PRECEDENTE Il Verbale di Consiglio del 16 luglio 2013, viene approvato all’unanimità. DELIBERA AMMINISTRATIVA Viene approvata la delibera amministrativa parte integrante del presente verbale. COMUNICAZIONI a) Il Presidente informa i presenti che la FNOMCeO con la circolare n. 70, ha comunicato le modalità con VERONA MEDICA NOTIZIE DALL’ORDINE le quali è stato distribuito l’importo di € 241.828,00- raccolti dai vari ordini per le zone colpite dai sismi nelle Regioni di Abruzzo ed Emilia Romagna. b) Il Dr. Mora comunica che l’Ordine dei Medici C. e O. di Ferrara ha deliberato di ridurre le quote di iscrizione agli Albi per alcune categorie di iscritti con le seguenti modalità: - per i Colleghi neo iscritti è prevista una riduzione del 60% per i primi 3 anni di iscrizione. Tale riduzione viene applicata qualora il reddito complessivo lordo annuo sia inferiore all’assegno annualmente fissato per i medici specializzandi (€ 21,000 annui lordi): - per i Colleghi che abbiano compiuto 70 anni e che non esercitino più la professione ed abbiano un reddito complessivo loro annuo inferiore ad € 30,000,00-, è prevista una riduzione del 60% purché ne facciano apposita richiesta. Il Consiglio prende atto di quanto esposto e si riserva, per il futuro, di valutare eventuali modifiche della quota di iscrizione, sulla base anche di delucidazioni in merito che saranno fornite dalla FNOMCeO. c) Il Dr. Mora comunica che nella seduta del Consiglio Nazionale Fnomceo del 27 luglio u.s., è stato affrontata la situazione del mercato assicurativo in Italia, nel quale sono evidenti vari ostacoli all’azione assicurativa quali: 1- la bassa attenzione alla sicurezza delle cure. 2-L’impianto giudiziario della responsabilità penale e civile con regole non fisse che sono in continuo divenire, ad esempio la responsabilità contrattuale, ove il reato si estingue dopo 10 anni, mentre nel caso di responsabilità extracontrattuali il danno si prescrive dopo 5 anni. 3-Grande variabilità dell’entità dei risarcimenti (danno biologico – danno morale – ecc.) nella quale mancano tabelle di riferimento. 4-Lunga durata delle cause civili. In tale contesto ogni compagnia assicurativa è in grave difficoltà nel calcolare il reale rischio economico-assicurativo; infatti, la legge Balduzzi prevede l’obbligo assicurativo per il professio- VERONA MEDICA - nista ma non ha previsto un pari obbligo per le assicurazioni. Le categorie che trovano maggiori difficoltà ad assicurarsi, sono quelle dei chirurghi, ortopedici e ginecologi. Sarebbe auspicabile un’azione che possa “spalmare” il rischio assicurativo su tutta la categoria medica al fine di creare un mercato più appetibile ed a tariffe più omogenee. È quindi da valutare la possibilità di creare un’assicurazione unica per il primo rischio, valida per tutto il territorio nazionale e per tutte le categorie mediche. Una polizza di primo rischio che copra fino ad un massimale di € 1.000.000 con un costo annuo che dovrebbe aggirarsi su Euro 350/450, (l’eventuale assicurazione per il 2°è rischio sarebbe a carico del singolo professionista). Tale copertura assicurativa inizierebbe con l’iscrizione all’Albo e potrebbe essere gestita economicamente dall’Enpam che riscuoterebbe la cifra unitamente alla contribuzione previdenziale relativa al FONDO GENERALE – QUOTA A. Tale formula assicurativa verrebbe estesa all’azione di rivalsa con la copertura del pregresso per 10 anni. Tale azione di rivalsa, non dovrebbe superare quanto riscosso dal medico in un periodo di 3 anni, mediante la rimborsabilità con formule che prevedano la rateizzazione. Nel caso di colpa grave, attualmente il giudice ha ampia discrezionalità di giudizio. Sarebbe auspicabile un documento ufficiale elaborato dalla Fnomceo che potesse definire i comportamenti da ritenersi compatibili con la ”COLPA GRAVE”, ciò a supporto sia colleghi che della Magistratura. Il Dott. Mora passa quindi ad illustrare quello che nelle intenzioni del Senatore Dott. Bianco potrebbe essere un disegno di legge sulla responsabilità medica: Estensione della responsabilità civile ai 5 anni (anziché gli attuali 10 anni. - Obbligo di azione nei confronti della struttura e non sul sanitario che vi lavora come dipendente. - Obbligo di informazione da parte della struttura al sanitario circa le eventuali richieste di danno civile che lo vedono coinvolto con la perdita automatica della possibilità di rivalsa da parte della struttura nel caso di mancata informazione al medico. - Possibilità da parte del sanitario coinvolto nella denuncia per danno di poter intervenire come parte in qualsiasi momento ed in ogni grado del giudizio. -Estensione temporale della possibilità di rivalsa: 1 anno dalla sentenza. - Previsione che la misura economica della rivalsa non possa superare l’entità dei tre anni di stipendio. - Previsione della possibilità di rateizzazione del risarcimento per rivalsa; Previsione che l’entità della rata mensile non possa superare il 5° dello stipendio. d) Incontro annuale con i Sindacati medici. Il Presidente ritiene che nel mese di novembre possa essere programmato il consueto incontro annuale con i rappresentanti delle varie componenti sindacali Il Consiglio approva. e) Viene illustrato dal Dr. Mora e dal Vice Presidente la situazione che si è venuta a creare in merito alla contribuzione per i redditi percepiti dai Consiglieri non in possesso di partiva IVA, derivanti da partecipazione alle cariche istituzionali. In tale contesto la Fnomceo con propria circolare inviata nel mese di gennaio, faceva obbligo che i percipienti emolumenti da cariche istituzionali, venissero assoggettati a contributo al Fondo Gestione Separato dell’INPS. L’Enpam contesta tale obbligatorietà ritenendo che i redditi sopra menzionati siano assoggettati a contribuzione sul Fondo Generale Enpam – quota “B”. Attualmente la vertenza non è ancora definita e si attende una risposta omogenea che chiarisca in modo inequivocabile in quale Ente i percipienti di redditi per cariche istituzionali siano obbligati alla contribuzione. 9 NOTIZIE DALL’ORDINE f) Su richiesta dell’Azienda ULSS 20, il Consiglio delibera la nomina della Dr.ssa Braga Vania Teresa a rappresentare l’Ordine dei Medici C. e O. di Verona, nella Commissione sulla Prescrizione Farmaceutica. ENPAM Il referente della Commissione, Dr. Accordini, illustra gli emolumenti erogati ai vari componenti del Consiglio Nazionale Enpam ed alle varie Società partecipate dell’Ente, riferibili e parametrati agli emolumenti erogati da vari organismi analoghi, sia Enti di previdenza, sia strutture economiche private (banche, assicurazioni, fondi di gestione ed aventi le medesime caratteristiche patrimoniali dell’Enpam) evidenziando nella relazione i vari parametri di confronto. Al presente verbale viene allegata la relazione illustrata dal Dott. Accordini. ASSEMBLEA ANNUALE E GIORNATA DEL MEDICO E DELL’ODONTOIATRA VERONESE Il Presidente informa il Consiglio che, come previsto, il giorno 26 ottobre p.v. si terrà la consueta Assemblea Annuale e Giornata del Medico e dell’Odontoiatra Veronese. La giornata verterà su 2 incontri: - nella mattinata, alle ore 10,00, nella Sala riunioni dell’Ordine, si terrà l’Assemblea Annuale ove il Presidente terrà la consueta relazione ed il Tesoriere provvederà ad illustrare e sottoporre all’approvazione dei presenti, i Bilanci Consuntivo 2012 e Preventivo 2014 - Il pomeriggio alle ore 17,00, nel Palazzo della Gran Guardia, in P.zza Brà, alla presenza delle varie Autorità, avrà luogo la premiazione dei Colleghi con 50 anni di laurea, la presentazione dei Colleghi neoabilitati, i quali effettueranno il giuramento professionale. Nel corso dell’evento saranno previsti intermezzi musicali e poetici. ISCRIZIONI E CANCELLAZIONI Le iscrizioni e cancellazioni vengono approvate all’unanimità. MEDICI - CHIRURGHI Iscrizioni neo-abilitati: Dott. KUZINA Anna Dott. POZZERLE Maria Iscrizioni per trasferimento da altro Ordine: Dott. FERIGO Laura da TRIESTE Dott. MABROUK Mohamed da BOLOGNA Dott. VEZZI David da BARI Dott. VIAGGI Alma Ilaria da ROMA Dott. ZANDONA’ Brunetta da VICENZA Dott. ZANONI Fulvio da MONZA Cancellazioni per decesso: Dott. BUCCI Stefano Dott. CERON Giglio Cancellazioni su richiesta: Dott. IVIC Nenad Dott. PILLAI Wilma Cancellazioni per morosità ed irreperibilità: Dott. FOGAING Thirry Fernand ODONTOIATRI Iscrizioni neo-abilitati: Dott. POZZERLE Maria Iscrizioni per trasferimento da altro Ordine: Dott. VEZZI David da BARI Cancellazioni per decesso: Dott. LAZZARO Michelino Cancellazioni su richiesta: Dott. FERRARINI Marcello Dott. LEVRATTI Enzo VARIE ED EVENTUALI a) Il Dr. Bovolin comunica che nella mattinata del 12 ottobre 2013, avrà luogo un incontro con i Commercialisti ed i Colleghi Medici, ove verranno illustrate le tematiche riguardanti le Società tra professionisti. b) Il Dr. Celebrano informa i Colleghi che il 19 ottobre nella Sala dell’Ordine, avrà luogo un incontro/dibattito con intervento di Magistrati, Avvocati e Colleghi, avente per oggetto l’Amministratore di sostegno. c) Il Dr. Peruzzini informa i presente che alcuni rappresentanti dello Stato della Sierra Leone, hanno chiesto un coinvolgimento dell’Ordine per varie iniziative, sia mediche che su altri argomenti, chiedono il patrocinio dell’Ordine all’iniziativa. Il Presidente il giorno 13 settembre p.v., parteciperà ad un incontro che avrà luogo nella sede della Provincia, per valutare le eventuali richieste formulate. PRIMA DI PROCEDERE ALLE RELAZIONI ISTRUTTORIE, ESCONO DALLA SALA I CONSIGLIERI ODONTOIATRI, IL DIRETTORE E L’AVVOCATO. RELAZIONI ISTRUTTORIE Vengono esaminati 3 procedimenti disciplinari. Si decide l’apertura in un caso. Per gli altri due casi si decide l’archiviazione. AVVISO AGLI ISCRITTI Si invitano gli iscritti a voler comunicare alla segreteria dell’Ordine l’eventuale variazione di residenza – o del recapito presso il quale si desidera ricevere le comunicazioni dell’Ordine, dell’Enpam e della Federazione Nazionale. Si rammenta che questo è previsto dall’art. 64 del codice di deontologia medica ed è previsto anche dalle nuove norme riguardanti le pubbliche amministrazioni. L’inadempienza a tali disposizioni può dar corso alle procedure di cancellazione dall’albo professionale con gravi conseguenze in ambito civile e penale, ma anche a gravi rischi sulla copertura assicurativa per l’attività svolta. È infatti fatto obbligo all’ordine di avviare le procedure di cancellazione dall’albo nei confronti degli iscritti che non risultano più reperibili. La Segreteria dell’Ordine 10 VERONA MEDICA NOTIZIE DALL’ORDINE Giornata del Medico e dell’Odontoiatra È andata oltre ogni rosea previsione, la giornata del Medico e dell’Odontoiatra Veronese, organizzata dall’Ordine nella giornata di sabato 26 ottobre. La formula, ormai a lungo collaudata, di unire all’assemblea degli iscritti con la presentazione, discussione ed appro- Il Presidente ha ricordato in quella occasione i Colleghi che ci hanno lasciato nel corso del 2013. Li vogliamo ricordare ancora una volta: BADINI Cristina, BARBI Claudio, BARBI Giovanni Battista, BONOMELLI Giovanni Maria, BUCCI Stefano, CASTELLA- Il Presidente Roberto Mora e la conduttrice della Giornata la Dr.ssa Anna Lisa Tiberio vazione del Bilancio, con la cerimonia di premiazione dei Colleghi che hanno raggiunto i 50 anni di Laurea ed il Giuramento di quelli che hanno ottenuto nel corso dell’anno la prima iscrizione, è stata infatti completamente modificata. Si è provveduto infatti a separare la parte “burocratica” del bilancio dalla cerimonia della premiazione e del giuramento. Per questa ultima parte si è puntato a creare un evento che potesse enfatizzare l’ideale passaggio di testimone tra chi ha esercitato la professione per tanti anni e chi si accinge ad affrontarla ora. Nella mattinata di sabato 26 si è dunque tenuta l’assemblea degli iscritti nella Sala Riunioni “P.M. Fazzini” preso la sede dell’Ordine. Erano presenti una trentina di colleghi con altrettante deleghe che hanno approvato il bilancio consuntivo 2012 e quello preventivo 2014. VERONA MEDICA RIN Tarcisio, CERON Giglio, CUNEGO Giuseppe, GRILLO Carlo, LAZZARO Michelino, LIETO Salvatore, MENDOLA Giovanni, MONICI Mario, OPPICI Franco, PASOLI Corrado, SASSI Irene, TADEO Carlo, TATÒ Luciano, TOMASONI Sergio. Ha poi ringraziato per il lavoro svolto nel corso dell’anno quanti hanno lavora- to nelle varie commissioni ordinistiche, ricordando in modo particolare i due eventi di aggiornamento organizzati: quello sull’Amministratore di Sostegno (organizzato in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati) e quello sulla nuova Legge sulle Società tra Professionisti in campo medico ed odontoiatrico (organizzato in collaborazione con l’Ordine dei Commercialisti). Un ringraziamento è stato rivolto anche a tutto il Personale dell’Ordine che ha permesso di poter rispondere alle varie esigenze di tutti gli iscritti. Ha ringraziato in modo particolare il Direttore dell’Ordine Paolo Cerioni per la sua opera instancabile. Nel pomeriggio, dalle 17.00 alle 19.30 condotta magistralmente dalla Dott.ssa Annalisa Tiberio, ha avuto luogo, nella sala del Palazzo della Gran Guardia in Piazza Bra, la cerimonia di premiazione e del Giuramento. Quest’ultimo in forma solenne, seguito dalla chiamata sul palcoscenico e la presentazione alla comunità veronese ed alle Autorità, dei Giovani che sono entrati nella professione nel corso dell’anno. Erano presenti circa ottanta dei 116 medici neoiscritti. Ecco i loro nomi: ACCORDINI Federico, AMBROSI Enrico, BALLARINI Sofia, BANTERLE Silvia, BENFARI Giovanni, BITIRE Georgeta Elena, BOLOMINI Giulia, BONGHI Iolanda, BOSCHETTO Claudia, BOSELLO Francesca, BREONI Irene, BRUGNERA Annalisa, CACCIAMAN Giovanni, CANELLO Alessia, CARESTIATO Francesca, CHINCARINI Marco, CICCIARELLA Lara, COATI Ilaria, COCCO Valentina, COLLETTA Giulia, CUCCHETTO Giulia, CYBULSKI Adam Jerzy, DA PRATO Giuliana, DAMOLI Isacco, DE CARO Jolanda, De Marchi Davide, DOLCI Giulia, FASANI Giada, FERRARI Federico, FOSSà Irene, FOSTINI Anna Chiara, Il coro dell’Istituto Comprensivo Caprino Veronese diretto dal Prof. Francesco Pagnoni 11 NOTIZIE DALL’ORDINE FRIGOTTO Alice, GALVAN Arturo, GASTALDON Chiara, GRAZIANI Pierfrancesco, GRECO Elena, KOROMA Edward Gbanabom, KUZINA Anna, LAITI Silvia, LAURENTI Alessandra, LONARDONI Fabio, LUCIANO Umberto, MANZATO Gisella, MARCONI Francesco, MARIOTTO Arianna, MENEGHELLO Luca, MICHELETTI Valentina, MILANO Elena Giulia, MINNITI Federica, MIOTTI Giovanni, MORANDI Luca, MURRI Virginia, PAPOLA Davide, PARISSONE Francesca, PAURO Francesca, PERETTI Alessia, PERETTI Marta, PIERANTONI Silvia, PIEROTELLO Luca, PIONA Claudia, PIZZEGHELLA Mariachiara, PLOTEGHER Cristina, POZZERLE Maria, PUNTEL Gino, QUAGLIA Francesca Maria, REMONTI Sirley, RISOLI MARTATAGETTI Angela, TOT Ema, TRIPI Gaia, UGOLINI Andrea, VENERI Antonio, VINCO Giulia, ZAMBONI Federico, ZAMBONI Federica, ZAMPIERI Marina, ZANONI Laura, ZECCHETTO Camilla, ZORZATO Pier Carlo, LEMUS Maria Del Pilar. A far da padrini al loro “battesimo professionale” trenta medici che sono stati premiati per avere raggiunto quest’anno i 50 anni di Laurea. I loro nomi: Leone Aglietti, Giancarlo Battaglino, Guglielmo Canali, Alberto Carlini, Giuseppe Costa, Carlo De Battisti, Emilio Mario De Rose, Flavio Faustini, Marcello Ferrarini, Renzo Ferro, Pio Figna Ferrucci, Vittorio Fraccaroli, Giuliano Gagni, Aristide Lavagnini, Mario Lazzarin, Mario La sala della Gran Guardia ed il pubblico 12 L’intervento dell’Assessore alla Sanità Luca Coletto Mancuso, Maria Grazia Montanari, Carlo Nardini, Lajios Pinter, Carlo Andrea Robotti, Rodolfo Rossi, Giorgio Salvi, Onofrio Sidoti, Antonio Squassabia, Francesco Stasi, Antonio Tedesco, Luigi Tosi, Giuseppe Tridente, Enzo Trinchi, Angelo Vozza, Livio Zanoio, Lino Zen, Giuseppe Zoppi. Grande il numero di presenti (quasi 700 persone..!) che hanno gremito la sala delle conferenze del Palazzo della Gran Guardia. Sul palcoscenico si sono esibiti il coro degli allievi dell’Istituto Comprensivo Caprino Veronese” diretti dal Prof. Francesco Pagnoni, l’orchestra del Liceo “Car- lo Montanari” di Verona diretta dal Prof. Gabriele Galvani, il balletto del Liceo Coreutico “Michelangelo Buonarroti” diretti dalla Direttrice Artistica Prof.ssa Cristiana Cristiani. Gli allievi dell’Istituto “Lorgna Pindemonte” hanno offerto la loro preziosa opera organizzativa. Il tutto dunque allietato da brani musicali, cori e danze (particolarmente toccante il balletto che ha concluso la serata, ballato sulla musica del brano musicale “Mission” del Maestro Morricone). A rendere più commovente la giornata è intervenuto l’indimenticabile Bepi Sartori che ha letto qualche sua poesia per ricordarci che un buon medico è quello che sa leggere e toccare il cuore della gente. Tra le autorità convenute il Sindaco Flavio Tosi, l’Assessore Regionale alla Sanità Luca COLETTO, il Provveditore agli Studi della Provincia di Verona prof. Stefano QUAGLIA, il dott. Enrico BUTTITTA Procuratore della Repubblica presso il Tribunale Militare di Verona, il dott. Sandro CAFFI dir. Gen. Azienda Ospedaliera, il Col. Dario DI BLASIO dirigente Sanitario della 1ª Regione Aerea, il Col. Marco MAISTRELLO comandante 3° Stormo Villafranca, il prof. Alfredo GUGLIELMI (in rappresentanza del Rettore dell’Università di Verona), il Gen. Antonio BATTISTINI del Confoter Verona, il dott. Luigi BERTINATO Dir. Sanit. ULSS. 22, il dott. Gianni TESSARI Dir. San. ULSS. 21, il dott. Michele VALENTE Pres. O. Medici di Vicenza, i Past President dell’Ordine dei Medici di Verona: Franco ALBERTON, Giorgio CARRARA, Francesco ORCALLI. VERONA MEDICA NOTIZIE DALL’ORDINE Ballerini del Liceo Michelangelo Buonarroti Il Presidente ha tenuto in quella sede una breve relazione che riteniamo utile riportare integralmente. LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE Gentili Signore e Signori, Autorità, Cari Colleghi, Grazie di aver voluto essere presenti e benvenuti in questa splendida sala. Qui oggi celebriamo, in una forma completamente nuova, la Giornata del Medico e dell’Odontoiatra. Una celebrazione che speriamo possa diventare un appuntamento fisso per i medici e per tutta la comunità veronese. Un appuntamento importante e ricco di significati, non solo simbolici. Oggi consegneremo ad alcuni medici veronesi che compiono quest’anno i 50 anni di laurea, una medaglia come segno di riconoscenza e di ringraziamento per quanto hanno fatto con il loro impegno professionale. A ringraziarli, di tutti gli anni dedicati al servizio della gente, non è solo l’Ordine e la categoria medica ma anche la società civile che oggi è rappresentata, qui, dalle Autorità e dai suoi Rappresentanti più importanti. VERONA MEDICA Accanto a loro 130 giovani medici, neo laureati e neo-iscritti, pronunceranno il giuramento di osservanza ai principi deontologici della professione, come previsto dall’art. 54 della nostra Costituzione, a coronamento di anni di studio e investimenti, che hanno visto partecipi ai loro sacrifici anche quelli delle loro famiglie. Oggi celebriamo un ideale passaggio di testimone tra chi questa professione ha esercitato per cinquanta anni e chi la inizia ora, speriamo con l’entusiasmo e la fiducia che è giusto siano propri della loro età. Entusiasmo che ci auguriamo non venga mai a mancare, perché fare il medico è qualcosa di più di una laurea universitaria. Non bastano le conoscenze, non basta l’abilità e la capacità tecnica. Per essere un buon medico serve la capacità di avvicinarsi agli altri e di condividerne debolezze e sofferenze. Serve, in una parola, una buona dose di UMANITà. Servono i valori della solidarietà, dell’attenzione alla sofferenza, la capacità di avvicinarsi ai deboli e ai sofferenti, a chi è più fragile e bisognoso. La nostra professione è un esercizio quotidiano di prossimità alle persone che si esercita quotidianamente nelle corsie degli ospedali, negli ambulatori e a casa delle gente. Questa di oggi è una festa per tutti i medici e gli odontoiatri ma è anche un momento di riflessione; una occasione per rinnovare entusiasmi e speranze, ed occasione per rinnovare anche le promesse che abbiamo espresso quando abbiamo iniziato questa professione. Oggi il medico e l’odontoiatra provengono da corsi di laurea separati; diverse di conseguenza sono le competenze. Ad unirli c’è l’oggetto delle cure ed il comportamento etico. Ecco perché poi le due professioni si fondono in un unico ordine e sono unite dallo stesso codice deontologico e dallo stesso giuramento. Il Provveditore agli Studi della Provincia di Verona Prof. Quaglia consegna il premio al Dr. A. Tedesco 13 NOTIZIE DALL’ORDINE Il momento della consegna dell’attestato di giuramento Ambedue hanno bisogno di conoscenze che vengono acquisite in anni di studio, ma per essere poi declinate hanno bisogno di due riferimenti fondamentali: il giuramento Professionale ed il Codice deontologico. Il primo, che oggi verrà qui proclamato e sottoscritto dai giovani colleghi, costituisce l’asse portante dell’arte medica. Il secondo, con i suoi precetti costituisce la carta costituzionale della professione. L’occasione di parlare a tanta gente si presenta raramente. Per questo non sarei un buon Presidente se non la cogliessi per ricordare le tante difficoltà che oggi affliggono il nostro Paese e la nostra sanità. Abbiamo, tutti, davanti agli occhi i segni del disagio economico e sociale che ha colpito soprattutto i ceti più fragili creando nuove criticità e difficoltà: pensionati che stentano ad arrivare a fine mese, tanti giovani disoccupati, gente non più giovane ma anche non più occupata, persone che hanno perso non solo il posto di lavoro ma anche la speranza di trovarlo …..). Tra le criticità anche quelle di tanti giovani laureati, che dopo anni di investimento il lavoro non lo trovano o quando lo trovano non è adeguato alle capacità, alle competenze e alle conoscenze acquisite. Anche i medici pagano a questa crisi un contributo economico non indifferente: sono bloccate le retribuzioni, evanescenti gli sviluppi di carriera, bloccati i turn-over; sono aumenti i carichi di lavoro, i contratti, quando ci sono, sono solo contratti atipici con compensi irrisori a fronte delle responsabilità e di una conflittualità lega- 14 le che sembra in continuo aumento e che trascina con se’ un costante aumento continuo dei costi assicurativi. A fronte di questa situazione, alcuni, non so se i più brillanti, di sicuro i più intraprendenti, scelgono di trasferirsi in paesi dove migliori possono sembrare le possibilità economiche, di ricerca e di carriera. Il nostro rischia di diventare sempre meno un paese per i giovani, anche per i giovani medici. Il nostro è un paese che importa braccia ed esporta cervelli. Il maggior numero di medici stranieri che lavorano negli Stati Uniti proviene dall’Italia. Le nostre famiglie, ma anche tutta la società, investe una quota significativa delle proprie risorse per formare professionisti che poi, dal momento che non trovano sbocchi lavorativi soddisfacenti, portano le loro competenze, e con loro anche tutti i nostri investimenti, altrove. Accogliamo (male) chi ci raccoglie i pomodori, ma trattiamo male anche i nostri figli, costringendoli ad emigrare. Non sono un politico, faccio il medico e lascio volentieri ad altri il compito di indicare le soluzioni. Non posso però sottrarmi dal dovere di denunciare che la nostra sanità pubblica, che per anni è stata un modello di riferimento, sta perdendo in capacità tecnologica, innovativa ed anche organizzativa…. e rischia di perdere anche le caratteristiche che ne hanno fatto un esempio internazionale: la capacità di garantire insieme alla qualità, equità ed accessibilità. A frenarne il declino è rimasto il capitale rappresentato dal personale umano, medici e personale sanitario tutto. A far da traino a questa deriva è sicuramente la grave crisi economica che ha colpito e colpisce tuttora tanti paesi industrializzati, ma è anche la miopia di chi, nelle scelte, si fa guidare dal solo criterio contabile. Assicurare qualità, accessibilità ed equità, a chi è malato o può diventarlo, rappresenta un formidabile strumento di coesione sociale, che non può e non deve essere dimenticato. L’intervento del Sindaco Flavio Tosi VERONA MEDICA NOTIZIE DALL’ORDINE Il balletto finale del Liceo Michelangelo Buonarroti Pena il peggioramento delle conflittualità sociali. In tal senso i medici e le cure non sono un problema, ma una risorsa ed una delle soluzioni ai problemi del nostro paese. La salute è una di quelle cose che si comincia ad apprezzare quando viene a mancare. Se chiederete a chi ha sperimentato la malattia quale sia la cosa più importante vi accorgerete che la risposta sarà una sola: “ La salute”. Garantire a tutti la possibilità di curarsi è un dovere civile; per la politica forse la prima delle cose da garantire; per chi fa il medico lavorare perché questo diritto possa essere garantito a tutti è un dovere morale ed etico. Tra le persone che sono oggi qui presenti, ci sono 130 nuovi medici. Essi rappresentano il meglio di quanto i nostri sistemi educativi riescono a creare. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che per raggiungere l’obiettivo che loro hanno raggiunto, hanno dovuto superare formidabili selezioni. Oggi a medicina accede uno studente su dieci. Una indagine condotta dall’Università di Verona sulle motivazioni che portano tanti studenti a tentare l’impresa ha rivelato che una delle principali è quella di poter servire gli altri. Vogliamo sperare che questa motivazione rimanga anche al termine degli studi e che le loro giuste aspirazioni possano venire premiate e non siano mai frustrate. Cari Giovani colleghi, state per intraprendere una professione che è antica quanto la storia stessa dell’uomo. Nel percorrerne le vie abbia- VERONA MEDICA te come riferimento chi Vi ha preceduti, come questi colleghi che oggi abbiamo festeggiato dopo 50 anni di servizio. Loro,con la loro presenza, oggi, Vi passano idealmente il testimone. Ricordate che il “Viaggio” che iniziate potrà darvi grandissime soddisfazioni, ma vi chiederà inesorabilmente anche tanti sacrifici. Nel percorrerlo dovrete servire tre padroni: • Il primo padrone sarà il paziente: dovrete tenere presente che l’oggetto del nostro lavoro è lui, con le sue debolezze e le sue infermità. Non stancatevi mai di rispettarne la dignità, sempre, in ogni momento ed in ogni occasione. Anche quando sarete stanchi, sco- raggiati o amareggiati, concedetegli sempre la vostra attenzione e tutta la vostra disponibilità. In questo, prima ancora che nella scienza e nelle capacità tecniche, sta il cuore della nostra professione. Ne riceverete in cambio gratitudine, riconoscenza e stima. E credetemi, alla fine delle vostra giornata di lavoro questo potrà significare più di quanto avrete realizzato economicamente. • Il secondo padrone sarà la scienza, cui dovrà sempre ispirarsi ogni vostro atto e scelta; per servirla dovrete continuare a studiare e dovrete essere sempre pronti a modificare convinzioni e comportamenti. • Il terzo padrone sarà il bilancio: perché, se vorremo garantire che tutti possano accedere alle cure, indipendentemente dalle capacità economiche (come sta scritto nel nostro codice deontologico) dovremo anche ricordarci di usare le risorse che ci vengono messe a disposizione in modo appropriato Solo così potremo garantire che il nostro possa rimanere un sistema sanitario universale, accessibile a tutti, ma anche sostenibile. Sarà buon medico chi saprà servire al meglio questi tre padroni. Sarà un compito non facile, alle volte un impegno anche gravoso, ma non dovrete mai sentirvi soli. L’ordine sarà sempre al vostro fianco. Fra pochi minuti, vi sarà consegnata la Il momento della consegna dell’attestato di giuramento 15 NOTIZIE DALL’ORDINE pergamena che ricorderà nel tempo il vostro giuramento. Sfilerete sul palco e sarete presentati alla Comunità Veronese, alle Autorità e alla Società. Un atto formale ma dal significato profondo; con esso entrerete a pieno titolo nella nostra comunità medica. Siate orgogliosi di farne parte, fate di tutto perché i vostri colleghi più anziani siano fieri di voi e dei vostri valori Per finire, concedetemi di ringraziare, insieme alle persone che sono oggi qui presenti, le famiglie di questi giovani colleghi che presteranno giuramento. Se siamo qui oggi a far festa è anche grazie ai sacrifici che loro hanno sostenuto. Per questo vorrei che l’applauso che, come penso, scatterà alla fine di questa mia relazione, andasse soprattutto a loro. Grazie a tutti per l’attenzione ROBERTO MORA Bepi Sartori Indicazioni dell’Ordine Medici in merito a criticità nei rapporti ospedale-territorio La commissione ospedale-territorio dell’Ordine dei medici di Verona da luglio 2013 ha cercato di individuare alcune criticità che possono favorire un rapporto migliore fra i medici che lavorano sul territorio e in ospedale. Pertanto di recente la commissione ospedale-territorio ha incontrato i direttori sanitari o loro delegati delle ulss 20-21-22 e degli ospedali di Negrar e Peschiera. Al termine dell’ incontro è emersa la convergenza sulla diffusione e applicazione di alcune delibere regionali e del decreto Brunetta sulla pubblica amministrazione, che la commissione ha tradotto in raccomandazioni e che l’Ordine dei medici di Verona diffonde a tutti gli iscritti: 1) obbligo di inviare la certificazio- 16 ne di malattia per via telematica da parte dei medici all’atto della dimissione del paziente evitando allo stesso ulteriori disagi. La segreteria dell’Ordine è in grado di rilasciare le credenziali di accesso al portale del Sistema TS a coloro che ne avessero necessità. È necessario accedere personalmente alla segreteria per ottenerle. 2) è indice di correttezza deontologica e di buona pratica clinica riportare sempre sulle richieste di accertamenti clinici e strumentali il quesito diagnostico o il motivo della richiesta. 3) per evitare disagi ai pazienti sarebbe opportuno usare i ricettari che ogni medico ha in dotazione per il completamento diagnostico e inoltre all’ atto della dimissione fossero forniti i successivi appuntamenti già prenotati con le relative impegnative tenendo ben presente i tempi delle liste di attesa. IL REFERENTE DELLA COMMISSIONE OSPEDALE-TERRITORIO CLAUDIO SALVATORE VERONA MEDICA ALBO ODONTOIATRI Verbali della Commissione Odontoiatri VERBALE DELLA COMMISSIONE ODONTOIATRI DELL’8 OTTORE 2013 Presenti: Boscagin, Bovolin, Cavallini, Oreglia, Paoletti Lettura e approvazione verbale precedente: approvato con una modifica. VERBALE DELLA COMMISSIONE ODONTOIATRI DEL 10 settembre 2013 Presenti: Boscagin, Bovolin, Cavallini, Oreglia, Paoletti Lettura ed approvazione verbali precedenti: i verbali delle sedute del 16/07 e 29/07 sono approvati all’unanimità. 1.Comunicazioni del Presidente: il Presidente informa di una circolare FNOMCEO riguardante la sentenza dell’antitrust n. 24461 del 24/07/2013 che ha sanzionato alcune pratiche commerciali. 3. Il Presidente ripercorre il caso relativo alla pubblicità della società “FRTPLG”. La commissione Albo Odontoiatri decide di convocare il dott. XX, direttore sanitario, per informazioni 4. Il Presidente da lettura di una lettera che la CAO manderà alla Commissione Centrale di Roma per un consiglio sul comportamento adottato o da adottarsi per alcuni procedimenti disciplinari in atto. 5.Il presidente informa di aver ricevuto un invito da parte dell’associazione Smile Mission a partecipare ad una conferenza stampa. Relazioni istruttorie: 1.Il Presidente informa di aver ricevuto da un nostro iscritto una segnalazione riguardante una pubblicità sanitaria effettuata da parte della società “……..” ove erano pubblicizzate visite gratuite e gadget in omaggio per la prima visita. Nel volantino pubblicitario non compare il nominativo del direttore sanitario. Viene deciso di invitare a colloquio il Direttore sanitario per informazioni. 2.Il Presidente ripercorre il caso relativo al Dott. WW già preso in esame in presidente riunione CAO in seguito a denuncia della CAO di Savona. Viene esaminata la visura camerale della società XXX proprietaria del grup- VERONA MEDICA po YYYY e il relativo oggetto sociale. Viene presa nota della mancanza dell’indicazione del direttore Sanitario nel volantino in oggetto in violazione dell’art. 56 c.d.. Dopo ampia discussione la CAO decide di aprire procedimento disciplinare in capo al Sanitario. 3. Dott. WW. Il Presidente informa di aver ricevuto dall’Ordine di Trento una segnalazione relativa al Dott. W riguardante condanna per prestanomismo in ambito odontoiatrico che il sanitario ha avuto durante un periodo in cui non era iscritto all’Ordine. Poichè il Presidente dell’Ordine si è già attivato per convocare il sanitario per chiarimenti, questa CAO decide di attendere gli esiti del colloquio. 4. Dott. YY: il Presidente informa i presenti di aver ricevuto una segnalazione da parte della Sig.ra FV che ne denuncia il comportamento come medico/ odontoiatra curante, e da lettura dell’esposto. Viene deciso di invitare a colloquio il Dott. YY per chiarimenti. 5. Dott. HH: il Presidente ripercorre il caso relativo al Sanitario e comunica di aver avuto un colloquio con il comandante della Guardia di Finanza per capire meglio i termini del controllo da essi effettuato nello studio del Dott. H. Viene deciso di aprire e contestualmente sospendere il procedimento in attesa della sentenza della magistratura. 6. Prof. JJ: viene riassunto il caso relativo al Sanitario. Viene deciso di aprire e sospendere contestualmente il procedimento in attesa della sentenza della Magistratura 7. Prof. KK: viene riassunto anche il caso relativo a questo Sanitario. Viene deciso di aprire e sospendere contestualmente il procedimento in attesa della sentenza della Magistratura. 8.Dott. QQ: il Presidente comunica che il Dott. QQ ha presentato ricorso avverso la sospensione di mesi tre irrogata dalla CAO. Si delibera di dare mandato al Presidente di resistere al gravame. Comunicazioni del presidente: 1. Il Presidente comunica ai presenti di aver ricevuto lettera a firma del Dott. Renzo sui percorsi formativi per le professioni sanitarie, ove si auspica l’impegno di tutti per portare chiarezza nei percorsi formativi con particolare riguardo per la tutela dei giovani neolaureati. 2.Il Dott. Berto informa di un convegno di sabato 12 /10 a Padova purtroppo coincidente con il convegno dell’Ordine sulle Società tra Professionisti. 3. La CAO nazionale ha inviato, e viene letta, la documentazione su disegno di legge che propone modifiche al codice penale concernenti l’esercizio abusivo delle professioni e nuova disciplina dell’esercizio abusivo della professione di Medico e Odontoiatra. Relazioni istruttorie: caso QQ/WW; il Presidente, dopo aver ripercorso il caso relativo ai sanitari, informa che l’udienza presso il tribunale è stata fissata per il giorno 7 novembre. Dott. YY: il Presidente riferisce alla Cao di aver invitato a colloquio il sanitario per informazioni circa l’attività svolta durante il suo ruolo trascorso di direttore sanitario presso lo studio “….”. Esaminato il testo del colloquio la Cao all’unanimità decide di attendere per esprimersi nell’ipotesi di un approfondimento di indagini. Il Presidente riferisce ai presenti che sarà relatore al convegno organizzato dall’Ordine sabato 12/10 sulle Società Sanitarie. Viene aperto un ampio dibattito su questo argomento. Il Dott. Bovolin informa i presenti sulla riunione che si è tenuta il giorno 1 ottobre con i medici neolaureati. Durante la riunione sono stati consegnati alcuni documenti inerenti la professione e sono state raccolte le adesioni per la prossima giornata del medico che si terrà il giorno 26 ottobre. 17 LETTERE AL DIRETTORE Aiutiamo William? So che sei attento ai problemi dei bambini e per questo penso che tu possa aiutarmi a trovare la strumentazione che mi è necessaria. Ho bisogno di: Un device usato o anche nuovo per audiometria Un Timpanometro usato o nuovo Un audiometro usato o nuovo Dear doctor, I am a final year post graduate student studying audilogy at university of ghana. Dr, i have learnt so much from you and the passion with which you were attending to the sick. I want to do some humanitarian services to the people of ghana in villages by providing audiological screening for newborns and children to identify early potential babies in rural areas likely to have hearing problems in the future. With this i believe you are the special dr for me to discuss this with due to passion for kids,because of this i would like you to help me look for equipment that will be needed for such out reach programs. The equipment are: 1. USED OR NEW OTOACOUSTIC EMISSION DEVICE 2. USED OR NEW TYMPANOMETER 3. USED OR NEW AUDIOMETER PLEASE LETS MAKE A HUMBLE APPEAL TO HOSPITALS WHO HAVE ABANDONED THEIR OLD EQUIPMENT SO THAT WE CAN COLLECT AND USE. HOPE TO HEAR FROM YOU SOON. WILLIAM OFORI - GHANA Caro Dottore, sono, alla fine, uno studente all’ultimo anno di audiologia presso l’Università del Ghana. Ho imparato molto da te e dalla passione con cui sei attento ai malati. MI piacerebbe occuparmi in qualche servizio umanitario per la popolazione del Ghana portando nei villaggi uno screening audiologico per i bambini piccoli e quelli neonati per poter identificare precocemente chi ha problemi auditivi o che potrà averli in futuro. Ho conosciuto William in Ghana dove per qualche tempo ho lavorato (alcune settimane l’anno) come volontario a in un centro medico a Biriwa, un villaggio di pescatori vicino a Cape Coast. William ha ora completato la sua preparazione professionale e è ora un audiometrista. Mi ha mandato questo appello. Chi fosse in grado di aiutarlo per favore contatti la segreteria dell’Ordine (045-8006112). ROBERTO MORA medICInA dI fAmIGLIA COme CALCOLARe IL COmpenSO dOVuTO AL SOSTITuTO Il nuovo accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti economici con i medici di medicina generale derivante dall’intesa della Conferenza Stato-Regioni n. 2272 del 23.03.2005 prevede che: “L’onorario spettante al medico sostituto è calcolato, …omissis.., nella misura del 70% del compenso di cui alla lettera A, comma 1 dell’art. 59..” Il compenso in questione è il”COMPENSO FORFETTARIO ANNUO”. Questo va corrisposto per intero se la sostituzione si effettua nei mesi di aprile, maggio, ottobre e novembre; va aumentato del 20% se la sostituzione avviene nei mesi di Dicembre, gennaio, febbraio, marzo; va diminuito del 20% se la sostituzione avviene nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre. In pratica quindi la formula per il calcolo è la seguente. Dal cedolino mensile: Compenso forfetario X 70%: 30 = X (somma dovuta per ogni giorno di sostituzione) X va aumentato del 20% nei mesi di dicembre, gennaio, febbraio, marzo X va diminuito del 20% nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre 18 VERONA MEDICA AGGIORNAMENTO Il trattamento delle lesioni squamose intraepiteliali di alto grado della cervice uterina P. Cattani, M. B. Bertolin, M. Mantello, V. Morini, R. Colombari*, D. Dalfior* Centro di Ginecologia Oncologica Preventiva ULSS 20 – Verona * UOC di Anatomia Patologica, Ospedale G. Fracastoro – San Bonifacio Verona Fig. 1: Elettrodi ad ansa per radiofrequenze INTRODUZIONE L’aumentata frequenza delle lesioni displastiche della cervice uterina in donne giovani che non hanno ancora completato il loro programma riproduttivo, la migliore conoscenza della storia naturale di queste malattie, l’affinamento della tecnica colposcopica e la maggior precocità della diagnosi hanno indotto i clinici ad apportare notevoli cambiamenti alle tecniche chirurgiche utilizzate per il trattamento delle CIN: i trattamenti demolitivi, quali l’isterectomia e l’amputazione del collo, sono stati infatti abbandonati e sostituiti da interventi conservativi ed ultraconservativi che mantengono l’integrità anatomica e funzionale della cervice e permettono un adeguato follow up colposcopico e citologico. I TRATTAMENTI I trattamenti conservativi ed ultraconservativi della CIN (Cervical Intraepithelial Neoplasia) oggi utilizzati possono essere distinti in distruttivi (o ablativi) ed escissionali. La vaporizzazione (sia laser sia elettrica a radiofrequenze) è l’unica tecnica distruttiva attualmente utilizzata nei nostri contesti risultando ormai praticamente abbandonate sia la diatermocoagulazione sia la crioterapia. Il limite maggiore di questo tipo di intervento è di non consentire il controllo istologico del tessuto asportato con il grosso rischio, soprattutto se viene a mancare un supporto colposcopico di VERONA MEDICA buona qualità, di trattare come lesioni intraepiteliali anche lesioni microinvasive o francamente invasive. Questo rischio, lungi dall’essere solamente teorico (la letteratura segnala un rischio di microinvasione di oltre il 6% e di invasione dell’1-2% in pazienti con biopsia CIN3), può portare, come è intuibile, a gravi e talora non rimediabili conseguenze cliniche. Sono questi i motivi che hanno indotto le Società Scientifiche a ridurre drasticamente le indicazioni dei trattamenti distruttivi: oggi queste tecniche vengono relegate al completamento di trattamenti escissionali (al fine di limitare il sacrificio di tessuto sano) o alla terapia chirurgica, quando indicata, delle lesioni di basso grado. Per poter utilizzare in sicurezza la vaporizzazione è però anche indispensabile soddisfare quattro inderogabili requisiti: 1. la colposcopia deve essere soddisfacente, quindi con giunzione squamo-colonnare visibile Fig. 2: Altri elettrodi per radiofrequenze 2. non deve essere presente un sospetto colposcopico o citologico di microinvasione o di invasione franca 3. non deve essere presente un sospetto di lesione ghiandolare 4. deve esserci perfetta concordanza tra citologia, colposcopia ed istologia della biopsia mirata (che va sempre eseguita prima di adire ad un trattamento ablativo). Secondo le linee guida della Società Italiana di Colposcopia e Patologia Cervico-Vaginale (SICPCV) il trattamento della CIN di alto grado deve essere preferenzialmente di tipo escissionale per consentire il controllo istologico del tessuto asportato: le tecniche escissionali comprendono la conizzazione a lama fredda, la conizzazione laser, e l’escissione a radiofrequenze. Per il clinico il trattamento ideale della CIN di alto grado dovrebbe soddisfare tre requisiti: facilità di esecuzione, efficacia e qualità di risultato. La facilità di esecuzione dovrebbe permettere l’effettuazione ambulatoriale dell’intervento in anestesia locale ed in tempi contenuti per limitare sia il discomfort della paziente sia i costi per la struttura. L’efficacia del risultato dovrebbe garantire in primo luogo, dopo aver escluso l’invasione, la guarigione della CIN; in secondo, molto più ambiziosamente, dovrebbe mirare ad eradicare l’infezione e ad interromperne la trasmissione del virus. La qualità del risultato, infine, va commisurata alla accettabilità del trattamento, alle scarse complicanze precoci e tardive ed al mantenimento della fertilità. Sono importanti inoltre la qualità del campione istologico ottenuto e la facilità del follow up citologico e colposcopico. 19 AGGIORNAMENTO Nessun trattamento oggi a disposizione del clinico può ritenersi ideale anche se tutti i trattamenti escissionali attualmente utilizzati garantiscono buoni risultati nella terapia della CIN e nella sua guarigione. A questa conclusione giunge un’ampia metanalisi del 2010 della Cochrane Library riguardante il trattamento chirurgico della CIN che ha preso in esame 28 trial clinici randomizzati omogenei per modalità di randomizzazione, criteri di inclusione, numero di pazienti, tipi di intervento, durata del follow-up: gli interventi escissionali presi in esame sono la conizzazione laser, la LLETZ a radiofrequenza (Large Loop Excision of the Transformation Zone), e la conizzazione a lama fredda. La conclusione finale a cui giungono gli Autori conferma che in realtà non esiste a tutt’oggi un trattamento migliore di un altro nell’eradicare le lesioni preneoplastiche della portio essendo i risultati ottenuti nei vari trial statisticamente sovrapponibili. Tuttavia se si prendono in considerazione la facilità di esecuzione e la qualità del risultato si nota che esistono notevoli differenze tra le diverse tecniche e non solo tra trattamenti distruttivi ed escissionali ma anche tra i singoli trattamenti escissionali. È esperienza comune che la conizzazione a lama fredda male garantisca i requisiti richiesti: è infatti un intervento che comporta il ricovero della paziente e l’anestesia generale, che è gravato da una maggior incidenza di emorragie intraoperatorie, da un maggior rischio di stenosi cervicale post chirurgica e di sequele ostetriche (parto prematuro, rottura prematura delle membrane) e che rende, soprattutto se si applicano punti emostatici sulla cervice, difficoltoso il follow up colposcopico e citologico della paziente per i rimaneggiamenti cicatriziali e per la risalita della giunzione squamo-colonnare nel canale cervicale. È inoltre un intervento che non essendo eseguito sotto guida colposcopica non consente precisione ed accuratezza nell’escissione con conseguente sovra o sottotrattamento della lesione preneoplastica. Questi limiti non compensano certamente la più precisa e facile interpretazione istologica dei margini di resezione del cono e sono i motivi per cui nella Consensus Coference del XXVII Congresso Nazionale 20 (Venezia San Giuliano, Nov. 2012), la SICPCV in accordo con la letteratura più recente non raccomanda l’impiego routinario della conizzazione a lama fredda nel trattamento della CIN ma riserva eventualmente questa tecnica chirurgica alla terapia dell’AIS in donne anziane. Oggi le metodiche escissionali che rappresentano il trattamento d’elezione delle lesioni preneoplastiche del collo dell’utero sono il laser e le radiofrequenze: si tratta infatti di tecniche ambulatoriali, effettuate in anestesia locale, praticate sempre sotto guida colposcopica, che esitano in tempi di guarigione rapidi, garantiscono buoni risultati anatomo-funzionali (aspetto molto importante in donne per lo più giovani e desiderose di gravidanze future) e presentano un’ottima compliance da parte delle pazienti. Fig. 3: Letto chirurgico dopo escissione con ansa Se si vanno tuttavia ad analizzare le caratteristiche di queste due tecniche chirurgiche si evidenziano delle differenze e delle peculiarità che fanno concludere agli Autori della già citata metanalisi della Cochrane Library che la conizzazione laser richiede tempi maggiori per l’esecuzione ed un addestramento più lungo per gli operatori. Questi fattori, aggiunti ai maggiori costi dello strumentario, al maggior dolore perioperatorio per la paziente ed alla maggior severità e profondità degli artefatti da calore sul cono escisso, fanno sì che l’elettrochirurgia a radiofrequenze sia raccomandata anche nei confronti del laser nel trattamento routinario della CIN. L’ELETTROCHIRURGIA ESCISSIONALE L’elettrochirurgia escissionale è certamente il trattamento attualmente più utilizzato nella terapia della CIN. Per potere praticare questa chirurgia è indispensabile un generatore monopolare che consenta l’utilizzo di una corrente alternata ad elevata frequenza e a basso voltaggio. La necessità di impiegare frequenze adeguate è legata al fatto che frequenze inferiori a 10 KHz possono portare a depolarizzazione dei tessuti, con effetti faradici o elettrolitici, e frequenze invece troppo elevate comportano il rischio di fughe di corrente con possibilità di ustioni o di folgorazioni. Le frequenze ideali di utilizzo cadono nel range delle onde radio e sono di solito comprese tra 350 KHz ed 1,5 MHz. In questo modo si riducono al massimo i danni derivanti dall’uso della corrente garantendo al sistema importanti vantaggi quali il basso effetto elettrolitico dovuto al cortissimo periodo di conduzione unidirezionale della corrente, l’assenza di fenomeni di elettrostimolazione muscolare e la massima sicurezza per il paziente nei confronti dei fenomeni di folgorazione. Il sistema di emissione delle radiofrequenze avviene per impulsi (modulazione) a frequenze prestabilite, controllate da microprocessori e che possono essere selezionate dal chirurgo: è possibile scegliere emissioni in continuo, a singolo impulso (con durata minima dell’impulso di 10 millisecondi), ad autoripetizione (treni di impulsi con frequenza variabile da 3 a 20 Hertz) o in superpulsato (con possibilità di variare sia la durata che la frequenza di ripetizione degli impulsi). In questo modo la potenza di impatto sul tessuto (potenza di picco) risulta superiore alla potenza media, consentendo quindi il massimo trasferimento di energia nella minima unità di tempo. Da ciò consegue anche la drastica riduzione del danno termico (inferiore a 330 micron) a garanzia sia della facilità di lettura del pezzo istologico sia dell’integrità dei tessuti adiacenti alla zona trattata. Queste premesse ben evidenziano come le attuali apparecchiature elettrochirurgiche siano strumenti molto diversi dagli elettocoagulatori o dai vecchi elettrobisturi: sono infatti strumenti che, se ben tarati, possono fornire una vasta gamma di funzioni e di regolazioni e consentire al chirurgo di adeguare le loro caratteristiche al tipo di intervento da eseguire, al tessuto da operare, alla delicatezza VERONA MEDICA AGGIORNAMENTO degli organi vicini ed alla necessità di emostasi. Ulteriore ed importante vantaggio dell’escissione a radiofrequenze è la possibilità di utilizzare una vasta scelta di elettrodi (vedi figg. 1 e 2) che vanno dall’ansa, alla sfera, alla spatola, all’ago ed al microago, ciascuno con supporti di varia lunghezza a seconda della profondità dell’organo da trattare. L’intervento escissionale di elettrochirurgia più praticato è certamente l’escissione con ansa (nei paesi anglosassoni LEEP - Loop Electrosurgical Excision Procedure – o LLETZ - Large Loop Excision of the Transformation Zone) (vedi fig. 3). L’ampia gamma delle anse, che possono variare per dimensione, per profondità e per diametro del filo, permette un’estrema personalizzazione dell’escissione in funzione delle dimensioni della portio, dell’estensione periferica della lesione colposcopica, della localizzazione della giunzione squamocolonnare. L’ago a radiofrequenze consente di eseguire una cilindrizzazione della portio evitando l’impiego di un’ansa di grandi dimensioni (con risparmio di tessuto sano e facilitazione dei processi di guarigione): trova indicazione soprattutto in quelle pazienti con lesione colposcopica molto profonda nell’endocervice. La spatola metallica infine risulta un dispositivo ideale nelle procedure di vaporizzazione sia quando questa rappresenti un trattamento distruttivo esclusivo, sia quando venga associata alla terapia escissionale per completare il trattamento di lesioni particolarmente estese sull’esocervice o in vagina (trattamento combinato ablativo-escissionale). LA NOSTRA CASISTICA I trattamenti per CIN di alto grado effettuati nel 2012 presso il Centro di Ginecologia Oncologica Preventi- va dell’ULSS 20 – Verona sono stati 132: di questi 129 (97,7%) sono stati eseguiti ambulatoriamente ed in anestesia locale, mentre 3 (2,3%) hanno comportato l’anestesia generale ed il ricovero giornaliero (stenosi vaginale, richiesta della paziente e presenza di contemporanea patologia endometriale). I 129 interventi ambulatoriali, eseguiti sempre sotto guida colposcopica e con l’utilizzo di radiofrequenze, sono stati escissionali puri in 120 casi (93,1%) e combinati ablativoescissionali in 9 pazienti (6,9%) (vedi tab. 1). Non ci sono state complicanze in- Fig. 4: Esiti a 6 mesi di trattamento con ansa traoperatorie. 2 pazienti (1,5%) hanno presentato emorragia postoperatoria tardiva: in uno di questi casi è stata applicata una sutura emostatica. Non si sono verificati casi di infezione locale postchirurgica e pertanto non è mai stata prescritta terapia antibiotica sistemica o topica. Tutti i campioni di tessuto inviati al patologo sono risultati interpretabili ed hanno consentito non solo la formulazione della diagnosi ma anche la valutazione istologica dei margini di escissione. Il margine endocervicale è risultato interessato da lesioni virali (di qualsiasi grado) in 13 pazienti (10,1%). Delle altre 116 pazienti (89,9%) 109 presentavano tutti i 3 margini liberi da malattia mentre 7 avevano il margine esocervicale o quello profondo interessati: riteniamo la valutazione di questi due margini poco significativa dal punto di vista prognostico per l’accurata vaporizzazione che, secondo le indicazioni della letteratura, viene sempre eseguita sul margine periferico dell’escissione e sul letto chirurgico (fino alla radicale vaporizzazione di tutti gli sfondati ghiandolari colposcopicamente evidenziati). La diagnosi istologica definitiva ottenuta sul tessuto escisso (vedi tab. 1) è stata in 19 casi (14,7%) di CIN1, in 102 (79,1%) di CIN2/3 ed in 6 (4.7%) di carcinoma (4 casi di stadio IA1 e 2 casi di stadio I A2). 2 pazienti (1,5%) hanno presentato, associata alla lesione squamosa, un quadro di adenocarcinoma in situ. In 2 pazienti (1,5%) l’esame istologico è risultato negativo. CONCLUSIONI L’analisi dei nostri dati in primo luogo ci conferma l’opportunità di trattare in modo escissionale le lesioni preneoplastiche di alto grado della cervice: anche nella nostra casistica infatti compaiono casi di invasione stromale e di patologia ghiandolare che, se trattati con tecnica distruttiva, sarebbero sfuggiti alla diagnosi. Tra i trattamenti escissionali ancora una volta le radiofrequenze hanno dimostrato efficacia terapeutica coniugata a buona tollerabilità da parte della paziente ed a bassi costi di esecuzione. Questi fattori, uniti all’ottima restituito ad integrum della cervice trattata (vedi fig. 4), rendono questa tecnica, con il laser, il trattamento di scelta in caso di lesioni preneoplastiche della cervice uterina. La maneggevolezza della strumentazione utilizzata, tuttavia, non deve indurre ad una sottovalutazione dell’inter- Tabella 1 - Trattamenti escissionali ambulatoriali per CIN 2/3 eseguiti nel 2012 Margini Totale Trattamenti Escissionali Combinati 129 120 9 100% 93,1% 6,9% VERONA MEDICA Esame istologico Negativi Eso/Prof. Positivo Apice Positivo Negativo CIN 1 CIN 2/3 K 109 7 13 2 19 102 6 10,1% 1,5% 14,7% 79,1% 4,7% 89,9% 21 AGGIORNAMENTO vento da eseguire: va sempre tenuta presente l’assoluta necessità di una buona preparazione in campo colposcopico per poter essere radicali sulla malattia ma conservativi nei confronti della cervice uterina allo scopo di salvaguardarne l’integrità anatomica e funzionale. È indispensabile infine la perfetta padronanza del generatore e degli elettrodi utilizzati per evitare complicanze chirurgiche anche importanti (emorragie, lesioni di organi vicini) e per assicurare un buona interpretabilità istologica del pezzo asportato. BIBLIOGRAFIA 1. Baseman JG et al: The epidemiology of human papillomavirus infections. J Clin Virol 2005; 32S:S16-S24 2. Lindeque BG: Management of cervical premalignant lesions. Best Pract Res Clin Obstet Gyneaecol 2005; 19: 545-61 3. SICPCV: Gestione della paziente con Pap Test anormale. Linee Guida 2006. La Colposcopia in Italia dicembre 2006 4. Wright TC et al: 2001 Consensus Guidelines for the management of women with cervical cytological abnormalities. JAMA 2002; 287: 2120-2129. 5. Wright TC et al: Consensus Guidelines for the management of women with cervical intraepithelial neoplasia. Am J Obset Gynecol 2003;189: 295-304 6. Ostor AG. Natural History of cervical intraepithelial neoplasia: a critical review. Int J Gynecol Pathol 1993: 12: 186-92. 7. Melnikow J et al: Natural history of cervical squamous intraepithelial lesions: a metaanalysis. Obstet Gynecol 1998; 92: 727-735 8. Schlecht NF et al. Human papillomavirus infection and time to progression and regression of cervical intraepithelial neoplasia. J Natl Cancer Inst 2003; 95: 1336-43. 9. Mc Indoe WA et al: The invasive potential of carcinoma in situ of the cervix. Obstet Gynecol 1984; 64: 451-458. 10. Mitchell AF et al: Cervical human papillomavirus infection and intraepithelial neoplasia: a review. J Natl Cancer Inst Monogr. 1996;(21):17-25. 11. Holowaty P, Miller AB, Rohan T, To T. The natural history of dysplasia of the uterine cervix. J Natl Cancer Inst 1999;91:252-8. 12. Falls RK et al: Spontaneous resolution rate of grade 1 cervical intraepithelial neoplasia in a private practice population. Am J Obstet Gynecol. 1999;181(2):278-82. 13. Crum CP et al: Dynamics of human papillomavirus infection between biopsy and excision of cervical intraepithelial neoplasia: results from the ZYC101a protocol. J Infect Dis. 2004;189(8):1348-54. 14. Paraskevaidis et al: The natural history of HPV infection of the uterine cervix. Long term observational and histological data. Anticancer Research 2002; 22: 1177-1182 15. Iatrakis G et al: Treatment delay and pathology results in women with low-grade squamous intraepithelial lesions. A preliminary study. Eur J Gynecol Oncol 2004; 25: 376-8 16. Gray SH et al: New strategies for cervical cancer screening in adolescents. Curr Opin Pediatr 2004; 16: 344-9. 17. Wright JD et al: Cervical dysplasia in adolescents. Obstet Gynecol 2005; 106: 115-20. 18. Elit LM: Pitfalls in the diagnosis of cervical intraepithelial neoplasia 1. J Low Genit Tract Dis. 2004; 8: 181-7 19. Sadler L et al: Treatment for cervical intraepithelial neoplasia and risk of preterm delivery. JAMA. 2004 May 5;291(17):2100-6. 20. Mathevet P et al: Long-term outcome of a randomized study comparing three techniques of conization: cold knife, laser, and LEEP. Eur J Obstet Gynecol Reprod Biol. 2003 Feb 10;106(2):214-8. 21. Martin-Hirsch PL el al: Surgery for cervical intraepithelial neoplasia. Cochrane Database Syst Rev 2010 Jun 16;(6) 22. Sarian LO et al: HPV DNA test and Pap smear in detection of residual and recurrent disease following loop electrosurgical excision procedure of high-grade cervical intraepithelial neoplasia. Gynecol Oncol 2004; 94:181-6. 23. Orbo A et al: Resection margins in conization as prognstic marker for relapse in high-grade dysplasia of the uterine cervix in northern Norway: a retrospective long-term follow-up material. Gynecol Oncol 2004; 93: 479-83. 24. Giacalone PL et al: Randomized study comparing two techiques of conization: cold knife versus loop excision. Gynecol Oncol 1999: 356-60 25.Kleinberg MJ et al: A cost-effectiveness analysis of management strategies for cervical intraepithelial neoplasia grades 2 and 3. Am J Obstet Gynecol 2003; 188: 1186-8 26. Ferenczy A., Choukroun D: Loop electrosurgical excision procedure for squamous intraepithelial lesions of the cervix: advantages and potential pitfalls. Obstet. Gynecol. 66: 793; 1995. 27. SICPCV: Atti del XXVII Congresso Nazionale. Venezia – San Giuliano, Novembre 20012 28. Penna C., Fallani M.G.: La radiochirurgia escissionale (REP) nel trattamento della neoplasia cervicale intraepiteliale. In Atti del III Corso teorico-pratico “Lesioni virali e preinvasive del basso tratto genitale. Ruolo del trattamento a radiofrequenza” – Asti, 22-23 Novembre 2001. 29. Prendiville W.: Trattamenti escissionali nel basso tratto genitale. Guida pratica all’uso dell’ansa diatermica. A.S. Macor Editore, pagg. 43 – 69, 1994. 30. Prendiville W.: Optimising the management of CIN with LLETZ: transformation zone classification and the choice of the elctrode. In Atti del III Corso teorico-pratico “Lesioni virali e preinvasive del basso tratto genitale. Ruolo del trattamento a radiofrequenza” – Asti, 22-23 Novembre 2001, pag. 111-114. 31.Murdoch J.D.: The impact of loop diathermy on management of early invasive cervical cancer. Int. Gynecol. Cancer 2: 129; 1992 32. Burke L. The use of carbon dioxide laser in the therapy of cervical intraepithelial neoplasia. American Journal of Obstetrics and Gynecology 1982;144(3):337–340. 33. Jordan JA et al. The treatment of cervical intraepithelial neoplasia by laser vaporization. British Journal of Obstetrics and Gynaecology 1985; 92(4):394–398. 34. Boonstra H, et al. Minimum extension and appropriate topographic position of tissue destruction for treatment of cervical intraepithelial neoplasia. Obstet Gynecol. 1990 Feb;75(2):227-31. 35. Wright C., Riopelle M.A. The Geometry of CIN as guide to its eradication.The Cervix, 4, 1986 36. Mathevet P, Dargent D. A randomised prospective study comparing three techniques of conisation: cold knife, laser, and LEEP. Gynecologic Oncology 1994;54:175–9. 37. Girardi F. et al: Cold-knife conisation versus loop excision : histolopathologic and clinical results of a randomised trial. Gynecologic Oncology 1994;55:368–70 38.Giacalone PL et al. Randomized study comparing two techniques of conization: cold knife versus loop excision. Gynecologic Oncology 1999;75(3):356–60. 39. Duggan B et al. Cold-Knife conization versus conization by loop electrosurgical excision procedure: a randomized, prospective study. American Journal of Obstetrics and Gynecology 1999;180:276–82 40. Mazouni C et al. Conservative treatment of cervical intraepithelial neoplasia using a cold-knife section technique. Eur J Obstet Gynecol Reprod Biol 2005;121(1):86:93 41. Murdoch JB, Monaghan JM. Histological incomplete excision of CIN after large loop excision of the transformation zone (LLETZ) merits careful follow up, not retreatment. BJOG, 1992, 99(12): 990–993. Nuova pagina WEB dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Verona www.omceovr.it Informazioni e servizi “on line” 22 VERONA MEDICA PROFESSIONE E LEGGE Università e Ssn. Al convegno della Cattolica: si parla di responsabilità del medico Nella seconda giornata di lavori è intervenuto Il primo presidente della Corte di Cassazione: “Troppe criticità riguardanti sia l’indeterminatezza delle linee guida che l’operatore deve seguire, sia il concetto di colpa lieve che non esiste nel Codice penale”. Rilevate poi le pesanti ripercussioni sul piano assicurativo dei procedimenti civili. “Gli Ospedali Universitari e il processo di cambiamento del Servizio Sanitario Nazionale”, questo il titolo del Convegno promosso dalla cattolica di Roma il 7 e 8 novembre. Quattro le tematiche: la mission degli ospedali universitari, costi e opportunità dell’innovazione, l’integrazione con il territorio, la responsabilità professionale. Veniamo a quest’ultima. “La legge Balduzzi, all’art. 3, cerca di coprire un universo eterogeneo. Quando si spiega che l’esercente la professione sanitaria che nello svolgimento della propria attività si attiene a linee guida e buone pratiche accreditate dalla comunità scientifiche non risponde penalmente per colpa lieve, si solleva un rilevante problema di indeterminatezza: non si spiega quali siano le linee guide da seguire. Si deve considerare, infatti, che per alcune specializzazioni mediche esistono nel nostro Paese tre linee guida nazionali, tredici linee guida regionali ed alcune decine di linee guida europee. Senza contare che il concetto di colpa lieve non esiste nel Codice Penale. Questa distinzione è presente, invece, nel Codice civile”. Così il primo presidente della Corte di Cassazione, Giorgio Santacroce, è intervenuto alla seconda giornata di lavori del convegno dell’Università Cattolica. Il presidente Santacroce ha affrontato anche la questione riguardante il contenzioso medico-legale nell’ambito della medicina nella sua duplice forma: VERONA MEDICA quella di rinuncia al prestare la propria opera nelle situazioni di rischio clinico suscettibili di potenziali strascichi giudiziari, e di iperprescrizione in via cautelativa di accertamenti diagnostici e interventi terapeutici il più delle volte inutili. “Questo fenomeno in parte è imputabile al comportamento dei mass media sempre pronti ad enfatizzare casi di malasanità reali o presunti che siano. L’aumento del contenzioso medicolegale è dovuto al fatto che rispetto al passato i giudici sono diventati molto più sensibili e attenti nei confronti dell’evento avverso che colpisce il paziente data la mancanza di norme giuridiche di riferimento sull’atto medico. Servirebbero - ha proseguito - norme precise di riferimento da inserire in un progetto organico e unitario teso a introdurre una tipizzazione del trattamento sanitario lecito a garanzia dei medici e dei pazienti nella vertenza di responsabilità professionale”. Santacroce ha anche sottolineato la difficoltà di introdurre una tipizzazione o norme specifiche in questa materia, “sia perché il dibattito giuridico nel settore medico si misura sempre più spesso con questioni ideologiche di deontologia clinica, come dimostra ad esempio la vicenda riguardante il testamento biologico, sia perché è diffuso il timore che l’opinione pubblica possa interpretare la previsione di una disciplina legislativa speciale dell’attività medica come la ratifica di una sorta di impunibilità per il medico, perché introdurrebbe esclusioni o limitazioni in suo favore, in contrasto con il principio di uguaglianza richiamato dall’art. 3 della Costituzione”. “Oggi abbiamo una responsabilità penale ridotta al lumicino - ha spiegato il primo presidente della Corte di Cassazione - La responsabilità penale si sta considerando sempre più come l’estre- ma ratio. È questa, infatti, l’idea di fondo che serpeggia nelle più recenti sentenze penali”. Diversa è invece la questione nell’ambito civilistico: “Qui notiamo una situazione ben più pesante con rilevanti ripercussioni dal punto di vista assicurativo”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento di apertura di Francesco D’Alessandro, docente di Diritto Penale presso l’università Cattolica di Milano. “La riforma Balduzzi si è rivelata insufficiente, serve una risposta di sistema che intervenga su varie direttrici”, ha detto. “L’aumento delle aspettative da parte paziente ha portato ad un aumento del contenzioso penale, che ha registrato una lieve regressione solo negli ultimi anni. È in continuo ed esponenziale aumento, invece, quello civile - ha spiegato D’Alessandro - La diffusa percezione tra gli operatori di una prassi giudiziaria molto severa capace di mettere a rischio le carriere ha portato a comportamenti di medicina difensiva perniciosi sia per i pazienti che per il Ssn. Uno spreco di risorse inutile per la tutela della salute del paziente, ed utile solo per salvaguardare dal punto di vista legale l’operatore nel caso di un evento avverso”. “Questo tipo di intervento legislativo - ha proseguito - non si è dimostrato adeguato a combattere il problema. L’approccio di tipo accusatorio ha fatto nascere un atteggiamento di tipo difensivo da parte dell’operatore, inducendo logiche di apprendimento passivo dall’errore”. D’Alessandro ha poi presentato alcuni punti chiave di un progetto di riforma di sistema elaborato dal Centro studi Federico Stella di cui è coordinatore. “Questi i cardini: definizione normativa di trattamento medico-chirurgico, limitazione delle responsabilità penale ai soli casi di colpa grave, previsione 23 PROFESSIONE E LEGGE dell’effetto estintivo dei reati commessi dal sanitario per colpa grave nel caso in cui si concluda con successo un programma di giustizia riparativa in ambito sanitario”. Il docente, infine, ha affrontato il problema del rischio clinico. “Le attività di reporting degli errori possono essere svolte con serenità se, e solo se, il sanitario che ha segnalato qualcosa che non ha funzionato nella propria attività o in quella della sua equipe ha la certezza di non star caricando con questa sua segnalazione la pistola giudiziaria che qualcuno un domani potrà puntare contro di lui. Se non ci sono norme che garantiscono l’inutilizzabilità di queste segnalazioni in contesti giudiziari - ha concluso - automaticamente disincentiveremo gli operatori a segnalare, visto che resterà il timore di esporsi a future accuse”. Comunicare il quesito od il sospetto diagnostico È indice di correttezza deontologica e di buona pratica clinica Alcuni Direttori Sanitari e Responsabili di Distretto ci hanno in varie occasioni comunicato che è ancora abbastanza diffusa la pessima abitudine di richiedere visite specialistiche ed accertamenti diagnostici senza comunicare il quesito, o, meglio il sospetto diagnostico. Tale comportamento può essere ammissibile in alcune situazioni particolari ma nella generalità dei casi è contrario alla buona pratica clinica ed al Codice Deontologico (artt. 59, 62) e può in alcune situazioni critiche configurare un reato ai sensi dell’art. 328 del Codice Penale. È altrettanto indice di correttezza deontologica e soprattutto di buona pratica clinica per TUTTI riportare sulle richieste di accertamenti • data di emissione del documento in cui viene indicata la richiesta • timbro personale del medico proponente • firma (se possibile LEGGIBILE) del medico proponente • infine ma non per ultimo: indicazione del motivo e/o del sospetto clinico alla base della richiesta di accertamenti Appunti sulla nuova disciplina delle società tra professionisti Studi professionali in un mercato in evoluzione La necessità di strutturare gli studi professionali con forme associative e societarie è ben presente già negli anni ’70, per rispondere alle più ampie e diversificate esigenze aziendali e sociali , offrire una migliore consulenza, fidelizzare la clientela, elevare l’efficienza dello studio e mantenerla nell’intero periodo annuale. Queste affermazioni sono ancor più vere oggi, in quanto le professioni intellettuali si trovano di fronte ad eventi economico-sociali di grande portata. La globalizzazione ha portato alla ribalta nuove potenze industriali (Cina, India, Brasile, Russia, Sudafrica, Vietnam, Turchia, ecc.) ed inoltre molti paesi europei a noi vicini, come Slovenia e Ungheria, allargano la loro competitività anche alle attività professionali. 24 I modelli organizzativi nel campo dello “studio professionale” sono riconducibili agli anni ’60 e oggi manifestano una forte esigenza di rinnovamento, in primis sul piano organizzativo, evolvendo da studi monocratici o condivisi verso studi associati e società di professionisti. Oltre a ciò appare sempre più rilevante la necessità di assumere nuove funzioni, esplorando e coltivando campi di attività diversi e innovativi. La strategia premiante sembra essere quella di superare la figura del professionista tuttologo nel suo ambito, realizzando centri professionali che uniscano competenze specialistiche di alta qualità, anche attraverso l’unione di professionalità eterogenee: occorre integrarsi, associarsi, fare rete per far fronte ad una concorrenza sempre più accentuata e per dotarsi di dimensioni e strutture adeguate ad un mercato che richiede prestazioni professionali altamente specializzate e che solo una integrazione tra specialisti può fornire. La nuova legge sulle società tra professionisti dovrebbe permettere ed accompagnare questa evoluzione e rappresenta una svolta fondamentale pur in presenza di incertezze su alcuni aspetti applicativi. La crisi economica che non ha risparmiato i professionisti e la rapida evoluzione mondiale impongono un cambio di passo per rendere più competitivi i nuovi piccoli e grandi studi e quelli già esistenti. Per meglio intendere il rilievo del “modo delle professioni” si riporta il numero dei soggetti iscritti agli ordini professionali (anno 2011 Fonte Censis). VERONA MEDICA PROFESSIONE E LEGGE Gli iscritti agli Ordini professionali Medici e odontoiatri 406.788 Infermieri 404.333 Ingegneri 231.773 Avvocati 162.820 Architetti 151.312 Commercialisti 113.235 Geometri 95.745 Psicologi 85.233 Farmacisti 83.540 Biologi 45.517 Periti industriali 44.843 Assistenti sociali 40.065 Veterinari 29.770 Consulenti del lavoro 26.910 Agronomi e forestali Altri Totale 21.279 219.846 2.163.009 Fonte Censis - Il Sole 24 Ore 04/02/13 Costituzione di una STP L’attività professionale è regolata dagli art. 2229-2238 del codice civile. In particolare si prevede che le professioni intellettuali siano esercitate solo con l’iscrizione in appositi albi istituiti dalla legge. L’accertamento dei requisiti per l’iscrizione, la tenuta degli albi e il potere disciplinare sono demandati alle associazioni. Il codice non richiede per l’esercizio particolari forme, ma a tal riguardo la legge 1815 del 1939 aveva limitato l’esercizio ai soli professionisti individuali o associati. La Legge 183 del 12/11/2011 all’art. 10 prevede: 1) la riforma degli ordini professionali 2) consente la costituzione di società tra professionisti (commi 3-12) per l’esercizio di attività professionali regolamentate nel sistema ordinistico, secondo i modelli societari disciplinati dai titoli V e VI del libro V del codice civile e cioè nella forma di società di persone (società semplice, snc, sas), società di capitali (Spa, Sapa, Srl, Srls) e società cooperative (quest’ultime con un minimo di 3 soci). 3) Prevedendo i seguenti obblighi: a.L’attività svolta (oggetto sociale) dev’essere l’esercizio di una attività professionale. VERONA MEDICA b. La legge impone “l’esercizio esclusivo dell’attività professionale da parte dei soci”. c.Lo statuto può quindi prevedere che l’attività professionale non sia solo riferita a quella delle tipologie professionali tipiche, ma viene lasciata alla libertà contrattuale. Così potrebbe essere la consulenza in campo “medicogiuridico”, in materia di “ingegneria medica”, o sulla privacy. Potrebbe pertanto accadere che una società avente l’oggetto nel campo della sicurezza del lavoro sia costituita da un medico, un avvocato e un ingegnere. d.Possono fare parte di una STP solo professionisti iscritti agli Ordini, Albi o Collegi italiani, cittadini UE in possesso di titolo di studio abilitante, e altre persone anche non appartenenti a queste categorie, ma che svolgano prestazioni tecniche o portatori di capitale. Qualora nella società siano presenti tecnici non iscritti agli albi e/o soci di capitale, il numero dei soci professionisti deve rappresentare una maggioranza di almeno i 2/3 nelle delibere. La mancanza di questo requisito costituisce causa di scioglimento della società. La perdita di questa condizione deve essere ripristinata nel termine di 6 mesi (pena lo scioglimento). Lo Statuto dovrà prevedere una clausola di scioglimento della società ove non si provveda nei termini di legge al ripristino della condizione di maggioranza qualificata dei soci professionisti ed inoltre dovrà indicare l’attività prevalente. e.Ogni socio può partecipare ad una sola STP. Tipologie societarie Le forme societarie con cui costituire una STP sono di tre tipi: 1) Società di persone: Società semplice, Società in nome collettivo, Società in accomandita semplice 2) Società di capitali: Società a responsabilità limitata, Società a capitale ridotto di 1 Euro, Società uni personali a responsabilità limitata, Società per azioni, società in accomandita per azioni. 3) Società cooperative a responsabilità limitata con un minimo di 3 soci. Iscrizione all’Ordine La società chiederà l’iscrizione all’Ordine o Collegio relativo all’attività individuata come prevalente nello Statuto o Atto Costitutivo. La domanda in bollo da € 16 sarà corredata da una copia autentica di Statuto e Atto Costitutivo, il certificato iscrizione al Registro Imprese CCIAA, il certificato iscrizione agli Albi di ciascun professionista (o dichiarazione sostitutiva), copia documento identificativo e C.F. del legale rappresentante, ricevuta versamento del contributo iscrizione all’Ordine di riferimento, attestazione originale del versamento Tasse Concessioni Governative di € 168,00. Nel caso sia costituita una società semplice, in luogo dell’Atto Costitutivo e dello Statuto dovrà prodursi una dichiarazione autenticata del socio amministratore. Il Consiglio dell’Ordine dovrà verificare la completezza della domanda, certificato CCIAA e certificati iscrizione Albi, l’osservanza delle condizioni di incompatibilità con la partecipazione di un socio a più società, l’onorabilità (mancanza di condanne o applicazione di misure di prevenzione personali o reali – sarà opportuno avere copia di certificato del casellario giudiziale) e mancanza di condanne per una pena superiore a due anni, salvo riabilitazione. Dovrà inoltre accertarsi che la denominazione riporti la specificazione di “Società tra professionisti”, che l’oggetto, sia unico che prevalente, rientri nelle attività svolte in campo medico, che la sede legale sia di pertinenza dell’ambito territoriale dell’Ordine, controllare i nomi dei soci iscritti nello stesso Albo o in Albi diversi e l’eventuale cancellazione di un socio da un Albo per motivi disciplinari e la sussistenza di tanti soci il cui voto rappresenti più dei 2/3 di quelli esprimibili in assemblea, oltre alla presenza nello Statuto della norma che preveda lo scioglimento ove tale maggioranza non sia ripristinata entro 6 mesi. Un ulteriore adempimento è dato dalla verifica della copertura assicurativa della responsabilità civile per danni causati. Eventuale diniego all’iscrizione dovrà 25 PROFESSIONE E LEGGE essere preceduta da apposita comunicazione al legale rappresentante con cui il consiglio professionale indica i motivi ostativi. La società ha 10 gg per presentare osservazioni scritte e documentazione di corredo. Il diniego formale scritto può essere impugnato secondo le disposizioni professionali o presso l’autorità giudiziaria. L’Ordine delibera nel termine di 3 mesi dalla presentazione della domanda (depurata dei vizi ostativi). Viene disposta la cancellazione qualora, dopo l’iscrizione, venga meno uno dei requisiti di legge non sanati entro 3 mesi (per esempio mancanza del numero dei soci professionisti > 2/3). L’iscrizione della STP dovrà essere fatta in una sezione speciale dell’Albo, nel quale si dovranno indicare i dati significativi della stessa (denominazione che dovrà riportare “Società tra professionisti”; oggetto, se unico o prevalente; sede legale; nomi dei soci iscritti nello stesso Albo o in Albi diversi Stipula di polizza assicurativa per la copertura rischi RC danni ai singoli clienti). Il Consiglio dell’Ordine dovrà assumere apposita delibera per determinare la quota dell’eventuale contributo di iscrizione iniziale e del contributo annuale dovuto dalla STP, mentre sarebbe dovuto il pagamento della tassa di concessione governativa di € 168,00 ex art. 22 Tariffa DPR 641/1972. La società dovrà: • Provvedere a far annotare al Registro Imprese gli estremi di iscrizione presso l’Albo dell’Ordine. • Consegnare una informativa scritta al cliente con cui sia segnalato: l’elenco dei soci professionisti tra cui il cliente possa scegliere; il diritto di scegliere il professionista che esegua l’incarico; la possibilità che l’incarico sia affidato ad altro socio e l’eventuale comunicazione scritta in caso la società debba variazione l’esecutore dell’incarico; l’esistenza di situazioni di conflitto di interesse tra cliente e società. • Comunicare al cliente gli estremi della polizza assicurativa e relativo massimale; • Comunicare gli oneri ipotizzabili fino al momento di conclusione dell’incarico e pattuire un compen- 26 • • • • • so indicando gli eventuali maggiorazioni in caso di difficoltà in corso d’opera. Esecuzione incarico. L’esecutore scelto dal cliente potrà avvalersi di sostituti o ausiliari, purché i loro nomi siano stati comunicati al cliente stesso. Considerare che vi è una responsabilità patrimoniale solidale tra la società e il professionista esecutore. Regime disciplinare. La responsabilità disciplinare del singolo compete all’Ordine presso cui questi è iscritto, qualora sia invece ricollegabile a direttive societarie la responsabilità personale si aggiungerà a quella della STP di competenza dell’Ordine in cui essa è iscritta. Fiscalità. Sembrerebbe confermato che il reddito prodotto ricade nella categoria del lavoro autonomo. Il Consiglio dei Ministri il 19/06/2013 ha stabilito che alle STP si applica, anche ai fini Irap, il regime fiscale delle associazioni professionali, rientrando quindi nella qualifica di reddito di lavoro autonomo ai sensi dell’art. 53 del TUIR, anche per le società di capitali. L’imputazione seguirebbe le norme dei lavoratori autonomi, per cassa, derogandosi dal principio di competenza economica, a prescindere dalla composizione della compagine sociale. I compensi della società sarebbero quindi assoggettati a ritenuta d’acconto del 20%. Come deve essere trattata la quota di competenza del socio non professionista? Versamenti previdenziali. In particolare il versamento della quota integrativa (4%) sarà fatta sulla base e in capo ai soci professionisti in proporzione alla propria quota di competenza, o si adotterà una soluzione più semplice del versamento alla CPA di iscrizione della STP? Non c’è stata finora una presa di posizione completa da parte delle Casse di Previdenza, avendo le due soluzioni vantaggi e limiti, anche considerando come fare riguardo la quota dei soggetti non iscritti ad una CPA (qualcuno suggerisce che si possa presumere che i versamenti potrebbero essere effettuati presso la gestione separata dell’Inps). • Alcuni dubbi sulla natura del reddito sono stati espressi relativamente alle quote percepite dai soci di capitale non professionisti. Modalità di esecuzione delle prestazioni professionali Se è vero che è possibile scegliere qualsiasi forma societaria (modalità di esercizio), l’esecuzione della prestazione compete sempre ed esclusivamente al professionista, incardinata sul rapporto fiduciario tra cliente e professionista, cui si riconosce la competenza professionale, preparazione e doti personali. In campo medico si veda la sentenza 17/05/2013 n. 21220 Cassazione che conferma il divieto al personale non abilitato a qualsiasi rapporto sanitario con il paziente escludendo anche la possibilità della mera ispezione del cavo orale. La titolarità dei rapporti con il cliente è da considerarsi in capo alla società o al singolo professionista? E la responsabilità civile nel caso di una società di capitali può essere limitata? Limiti e vantaggi rispetto alle associazioni professionali Quali sono le ragioni e le finalità che si è prefisso il legislatore e quali le esigenze del mercato dei servizi professionali? Il legislatore in primo luogo ha voluto allinearsi agli altri partner comunitari, che avevano disciplinato questa materia da tempo. La riforma delle professioni nelle intenzioni del legislatore deve rappresentare un passo avanti in termini di liberalizzazione, consentendo l’ingresso del capitale nel mondo delle professioni, favorendo nuovi sbocchi professionali, migliorando la qualità dei servizi. Le società tra professionisti avrebbero lo scopo di ampliare le possibilità di creare strutture e strumenti moderni adatti a fronteggiare il progresso tecnologico, la globalizzazione e i continui e repentini mutamenti nello scenario economico. Il mondo delle professioni fatica a competere con soggetti più strutturati in termini di personale che di presenza in diversi paesi, dotati di strumenti tecnologicamente avanzati, che offrono servizi a più ampio spettro. La sfida impone ai professionisti di trovare modo di asso- VERONA MEDICA PROFESSIONE E LEGGE STP Associazione Prof Società di servizi lavoro autonomo lavoro autonomo Impresa cassa cassa competenza SI SI NO Calcolo contributi soggettivi CPA dubbi sulla quota socio K sulla quota di ciascuno Assoggettata Inps Calcolo contributo integrativo in parcella sul totale o in proporzione ai soci professionisti (?) sul totale onorari NO Versamento contributo integrativo versano anche i soci di capitale e non profess.? versamenti in proporzione alla quota di ciascuno NO Partecipazione di soci di capitale SI NO SI Maggioranza soci profession. 2/3 dei voti 100% NO Comunicazione del professionista incaricato Obbligatoria NO NO Preventivo compensi applicati Obbligatoria Introdotto ma spesso inapplicato NO, ma potrebbe essere allineato in via giurispr. Costituzione con atto notarile SI NO SI Iscrizione CCIAA SI NO SI Iscrizione all’Ordine professionale SI SI NO Nomina amministratori SI NO SI Nomina organo controllo NO NO al superamento limiti Limite ad 1 partecipazione SI NO NO Limitazione della responsabilità patrimoniale Dubbio NO SI Fallibilità NO (?) NO SI SI SI SI Natura del reddito Imputazione contabile Assoggettamento a Rit. Acc. Responsabilità personale dell’esecutore la prestazione ciare persone in possesso di capacità specialistiche rilevati e complementari, anche ove il caso, eterogenee, rivedendo le modalità organizzative non solo per migliorare l’efficienza e l’economicità, ma soprattutto per estendere i contenuti e il profilo dei servizi e delle attività prestati. Le nuove norme sulle società tra professionisti non sembrano rispondere pienamente alle esigenze di ammodernamento e riadattamento professionale sopra indicato, in quanto non rappresentano una alternativa conveniente agli studi associati. Quest’ultimi sembrano più agili ed efficienti in termini di costi e adempimenti: non necessitano di un atto costitutivo, dell’iscrizione al Registro Imprese e nomina amministratori. La nuova normativa presenta molte VERONA MEDICA lacune e aspetti da chiarire, mentre quella sugli studi associati, del 1939, è sicuramente consolidata, più chiara, semplice e flessibile. È ben vero che non prevede la figura del socio di capitale, ma la limitazione ad una sola partecipazione rende questo vantaggio poco rilevante. Di seguito si indicano in una tabella comparativa la regolamentazione delle principali problematiche per società tra professionisti, associazioni professionali e società di servizi. Appare forse inevitabile che la strada iniziata con tanta fatica e titubanze debba essere in parte modificata e il modello al quale si arriverà potrebbe almeno in parte ispirarsi alle esperienze consolidate dei centri di assistenza fiscale e dei laboratori di analisi, nei quali la qualità delle pre- stazioni è garantita dalla presenza di un direttore responsabile, dotato degli specifici requisiti professionali, ma è certo che si dovrà proseguire sulla regolamentazione della responsabilità, della garanzia personale e professionale in favore del cliente, sulla sua effettiva informazione per permettergli scelte consapevoli e sulle coperture assicurative. In campo medico le strutture che appaiono oggi percorribili sono essenzialmente 3: lo studio associato tra medici; lo svolgimento dell’attività medica in modo distinto da diversi soggetti, con alla base una società di servizi (commerciale) avente funzione di ripartire servizi comuni (segreteria, locazione, energia, acqua e pulizie); la Società tra Professionisti. 27 PROFESSIONE E LEGGE Casi di possibile utilizzo della STP Si indicano alcuni casi in cui si presta l’utilizzo della veste della società tra professionisti: 1) Avvio di uno Studio medico che abbisogna di capitali (es.: dentista o radiologo). 2) Avvio di uno Studio medico con aggregazione di altre figure professionali. 3) Cessione di uno Studio Professionale da parte del titolare con uscita progressiva. 4) Inserimento in Studio di un tecnico non iscritto ad un Albo. 5) Acquisizione di uno Studio o di parte di esso. 6) Nel caso uno dei soci non abbia terminato la laurea in medicina, o ottenuto alcuna abilitazione pur avendo grandi capacità in campo organizzativo o tecnologico. 7) Nel caso di una evoluzione del SSN verso forma di gestione dal basso, con cooperative o società di medici, di ambito locali. Certificazioni telematiche di malattia Informiamo gli iscritti che la segreteria dell’Ordine è ora in grado di rilasciare ai medici che ne dovessero avere necessità le credenziali di accesso al portale INPS per la compilazione dei certificati di malattia a l personale dipendente. Per ottenerle è necessario accedere alla segreteria personalmente. Andrea Zanetti Esprimere verbalmente il proprio dissenso alle dimissioni del paziente non salva il medico dalla condanna (Cassazione penale, IV sezione, n. 26966 del 20/06/2013) Conseguentemente al decesso di un paziente, dimesso anzitempo da una struttura ospedaliera, i medici che avevano trattato il paziente durante il ricovero, venivano rinviati a giudizio per omicidio colposo. Con la sentenza in commento la Corte di Cassazione confermava la condanna inflitta ad uno dei sanitari nonostante l’attività di quest’utlimo fosse stata limitata a dei turni quale medico di guardia del reparto durante il periodo di degenza del paziente. La difesa dell’imputato sosteneva che il medico senza rivestire né il ruolo di direttore dell’unità operativa, né di dirigente del reparto aveva comunque, in sede di visita collegiale, espresso verbalmente alcune perplessità in ordine all’opportunità di dimettere il paziente. Altresì si appurava che il medico non aveva fatto parte dell’equipe chirur- 28 gica che aveva operato il paziente. In sostanza la difesa chiedeva, prima ai giudici di merito e poi alla Corte di Cassazione, come potesse essere riconosciuto colpevole un medico per un errato percorso di cure alla stesura del quale non aveva partecipato. Come già anticipato il Giudice di legittimità è stato di diverso avviso. Il medico “dissenziente” dice la Corte, il quale prese parte alla visita collegiale che determinò la dimissione del paziente, “davanti ad una determinazione presa dal Direttore del reparto, che egli non trovava condivisibile, era tenuto ad esprimere formalmente il proprio dissenso, manifestandone le ragioni.” “Ferme restando le altrui responsabilità, siccome anticipato, il medico che insieme al direttore del reparto compie attività sanitaria non può pretendere di essere sollevato da responsabilità ove ometta di differenziare la propria posizione, rendendo palesi i motivi che lo in- ducono a dissentire dalla decisione eventualmente presa dal direttore. Infatti, tenuto conto degli interessi primari da salvaguardare e delle qualificate e specifiche competenze professionali dei protagonisti, non può affatto ritenersi che il medico, chiamato allo svolgimento di funzioni sanitarie, possa venir meno al dovere primario di assicurare, sulla base della miglior scienza di settore, le migliori cure ed attenzioni al paziente, in base ad un male interpretato dovere di subordinazione gerarchica. Né, il medesimo può assumere a propri a discolpa la circostanza che il paziente fosse stato da altri seguito in prevalenza (in specie dal dott. S., direttore sanitario): egli partecipò alla visita collegiale, ebbe a disposizione tutti i dati clinici del caso raccolti in cartella, ebbe modo di osservare l’ O., potendone raccogliere anche ogni sorta di utile informazione al fine di potersi rendere conto dell’inopportunità dell’immediata dimissione.” VERONA MEDICA PROFESSIONE E LEGGE Certificati sportivi: chiarimenti da parte del Ministero della Salute Il Ministero della Salute ha trasmesso per conoscenza a questa Federazione una nota recante “Criticità interpretative nell’applicabilità delle norme sulla certificazione di attività sportiva”. Si rileva pertanto che è parere del Ministero della Salute che l’art. 42-bis della legge n. 98/13, nel sopprimere l’obbligo della certificazione per l’attività ludico motoria/amatoriale, faccia venire meno anche le correlate disposizioni recate all’art. 2 del decreto attuativo del Ministero della Salute 24 aprile 2013, in cui erano determinati i criteri per il rilascio del certificato medico per l’idoneità all’attività sportiva amatoriale. Con riferimento invece al rilascio del certificato medico per l’idoneità alla attività sportiva non agonistica il Ministero della Salute chiarisce che l’art. 3 del decreto 24 aprile 2013, recante “Definizione di attività sportiva non agonistica - Certificazione”, sia da considerarsi vigente, salvo il comma 3 in cui si prevedeva l’obbligo della preventiva misurazione della pressione arteriosa e l’effettuazione di un elettrocardiogramma a riposo, refertato secondo gli standard professionali esistenti. Rimangono quindi in vigore i commi 2 e 4 dell’art. 3 decreto 24 aprile 2013 che prevedono che “2. l praticanti di attività sportive non agonistiche si sottopongono a controllo medico annuale che determina l’idoneità a tale pratica sportiva. La certificazione conseguente al controllo medico attestante l’idoneità fisica alla pratica di attività sportiva di tipo non agonistico è rilasciata dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta, relativamente ai propri assistiti, o dal medico specialista in medicina dello sport su apposito modello predefinito. In caso di sospetto diagnostico o in presenza di patologie croniche e conclamate è raccomandato al medico certificatore di avvalersi della consulenza del medico specialista in medicina dello sport e, secondo il giudizio clinico, dello specialista di branca”. In conclusione si rileva che la nota interpretativa del Ministero della Salute non sembra avere risolto i problemi derivanti dal campo di applicazione del nuovo dettato legislativo. Con riferimento infatti al rilascio del certificato per l’idoneità alla attività sportiva non agonistica il rinviare alla discrezionalità tecnica del medico certificatore la necessità o meno di prescrivere ulteriori esami clinici, quali ad esempio l’elettrocardiogramma, potrebbe configurarsi come imprudenza in un eventuale contenzioso legale, in caso che tali esami non vengano prescritti. Il Presidente Amedeo Bianco SONO INTERESSATO A DARE LA MIA DISPONIBILITà PER SOSTITUIRE I COLLEGHI DI (BARRARE) n n MEDICINA GENERALE PEDIATRIA COGNOME...................................................................................................................................................................................................................................................................... NOME..................................................................................................................................................................................................................................................................................... VIA.....................................................................................................................................................................................................................................................N. ................................. CAP........................................... CITTà ............................................................................................................................................................................................................................. TELEFONO....................................... /.................................................................. / ....................................... ........................................................................ Possesso del Diploma di Formazione Specifica in Medicina Generale SI n NO n Possesso della Specializzazione in Pediatria SI n NO n VERONA MEDICA 29 PROFESSIONE E LEGGE Irap: sentenza Corte di Cassazione n. 18108/13 Nell’attività medica sono indispensabili strumenti di una certa consistenza e caratteristiche La Corte Suprema di Cassazione - Sezione Civile - con sentenza n. 18108/13 ha rilevato che nell’esercizio dell’attività medica il possesso di beni strumentali di valore superiore ai 15.000 Euro non implica necessariamente l’assoggettamento del professionista al presupposto impositivo dell’IRAP. Di fatto la Corte Suprema di Cassazione ha sancito che, contrariamente a quanto sostenuto dalla Agenzia delle Entrate con la circolare n. 45/2008, “l’assoggettamento ad IRAP richiede un analitico esame delle spese affrontate dal contribuente con specifica considerazione delle esigenze di chi esercita l’attività medica, per cui sono indispensabili strumenti di una certa consistenza e caratteristiche”. Si ricorda in conclusione che il valore dei beni strumentali e l’utilizzo in modo non occasionale di lavoro altrui sono tra i fattori che possono determinare l’assoggettabilità del lavoratore autonomo, che risulti responsabile dell’organizzazione, all’imposta regionale sulle attività produttive. Il Presidente Amedeo Bianco Radiografie a casa tua PRENOTA IL TUO ESAME DOMICILIARE allo 045.2222397 Cell. 334.2238796 Radiografie refertate con sistema di TELERADIOLOGIA (consegna immediata in formato digitale) Appuntamenti giornalieri compresi festivi. La soluzione per i pazienti che hanno problemi di mobilità permanente oppure temporanea. Il nostro staff tecnico sanitario di radiologia medica, effettuerà la radiografia direttamente a casa tua con tecnologie e strumentazioni all’avanguardia. Per conoscere tutte le tipologie di esami che effettuiamo collegatevi a: www.raggixdomiciliari.it 30 VERONA MEDICA PROFESSIONE E LEGGE Irap-Medici: la presenza di un dipendente part-time non determina necessariamente il pagamento dell’Irap La Corte Suprema di Cassazione - Sezione Civile - con sentenza n. 22020/13, intervenendo in ordine all’applicazione dell’IRAP, ha sancito che la presenza di un lavoratore dipendente part-time non determina necessariamente il pagamento dell’IRAP da parte del professionista che si avvalga dell’opera dello stesso, perché non sempre contribuisce ad aumentare la capacità produttiva. In un passaggio chiave della sentenza la Corte Suprema di Cassazione rile- va “che l’automatica sottopozione ad IRAP del lavoratore autonomo che disponga di un dipendente, qualsiasi sia la natura del rapporto e qualsiasi siano le mansioni esercitate, vanificherebbe l’affermazione di principio desunta dalla lettera della legge e dal testo costituzionale secondo cui il giudice deve accertare in concreto se la struttura organizzativa costituisca un elemento potenziatore ed aggiuntivo ai fini della produzione del reddito, tale da escludere che I’IRAP divenga una (probabil- mente incostituzionale) tassa sui redditi di lavoro autonomo. Vi sono, a giudizio del Collegio, ipotesi in cui la disponibilità di un dipendente (magari part time o con funzioni meramente esecutive) non accresce la capacità produttiva del professionista, non costituisce un fattore impersonale ed aggiuntivo alla produttività del contribuente, ma costituisce semplicemente una comodità per lui (e per i suoi clienti)”. Il Presidente Amedeo Bianco Pagamenti elettronici: obbligo del pos per i medici e gli odontoiatri a far data dal 1º gennaio 2014 L’art. 15, comma 4, del D.L. 179/124, convertito nella L. 221/12 ha sancito che, a decorrere dal 1 gennaio 2014, i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito. Al comma 5 dell’art. 15 del D.L. 179/12 è stato poi previsto che “con uno o più decreti del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sentita la Banca d’Italia, vengono disciplinati gli eventuali importi minimi, le modalità e i termini, anche in relazione ai soggetti interessati, di attuazione della disposizione di cui al comma precedente. Con i medesimi decreti può essere disposta l’esten- VERONA MEDICA sione degli obblighi a ulteriori strumenti di pagamento elettronici anche con tecnologie mobili”. Pertanto, stante il quadro normativa sopra esposto, si rileva che a partire dal 1° gennaio 2014 i professionisti non potranno rifiutarsi di accettare dal cliente il pagamento delle proprie prestazioni professionali attraverso carte di debito (dunque il diffuso circuito bancomat, ma allo stesso tempo non possono escludersi in via preventiva le ulteriori carte di debito operanti in altri circuiti quali maestro e V-pay). Si sottolinea inoltre che il legislatore non fa menzione delle carte di credito né delle carte prepagate. Tutti i professionisti dovranno quindi dotarsi di un terminale abilitato al pagamento elettronico, il c.d. POS (point of sale), dispositivo già utilizzato presso gli esercizi commerciali, che consente di accettare pagamenti in formato elettronico, collegato con il centro di elaborazione della banca che offre il servizio e consente di autorizzare ed effettuare contestualmente in tempo reale l’addebito sul conto corrente del soggetto abilitato e l’accredito sul conto dell’esercente (ovvero il professionista). Ad ogni buon conto si rileva che il legislatore non ha previsto sanzioni per il professionista che non si doti di POS e quindi non sia in grado di accettare pagamenti in formato elettronico con carte di debito. Di particolare rilevanza sarà il decreto di cui al comma 5 dell’art. 15 del D.L. 179/12 citato in premessa, che 31 PROFESSIONE E LEGGE dovrebbe precisare l’importo minimo non soggetto all’uso del POS. Vale la pena ricordare, in ogni caso, che per i pagamenti superiori a mille euro, esiste già l’obbligo di utilizzo di un sistema tracciabile, non essendo consentito effettuare il pagamento in contanti. Sulla questione il Governo ha comunque assicurato che le misure da adottare sono in fase di approfondimento, al fine di giungere ad una regolamentazione che minimizzi gli effetti distorsivi della concorrenza (particolarmente riguardo ai costi connessi all’attuazione dell’obbligo in questione) ed alla necessità di stabilire regole per ridurre le commissioni sulle transazioni effettuate mediante carte di pagamento. In conclusione non si può infatti non sottolineare che l’obbligo di dotarsi di POS comporterà delle spese per il professionista, quali ad esempio le spese per l’acquisto, i costi per l’installazione, il canone mensile di utilizzo di un terminale, nonché delle commissioni addebitate dalla banca per ciascun pagamento effettuato elettronicamente. Il Presidente Amedeo Bianco Irap - Medici e Odontoiatri: Corte di Cassazione - sentenza 23113/13 Non è indice di autonoma organizzazione un alto reddito e una autovettura di lusso La Corte Suprema di Cassazione - Sezione Civile- con sentenza n. 23113/13, intervenendo in materia di IRAP, ha rilevato che “per costante e condiviso principio di questa Corte, invero, in tema di IRAP, presupposto per l’applicazione dell’imposta, secondo la previsione del D.Lgs. 15 dicembre 1997, n. 446, art. 2, è l’esercizio abituale di un’attività autonomamente organizzata diretta alla produzione o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi, che ricorre qualora il contribuente sia il responsabile dell’organizzazione ed impieghi beni strumentali, eccedenti per quantità o valore, il minimo generalmente ritenuto indispensabile per l’esercizio della professione, oppure si avvalga in modo non occasionale di lavoro altrui” (Cass. 26161/2011)”. La Corte Suprema di Cassazione ha quindi sancito che “la CTR non ha fatto corretto uso di tale principio, in quanto ha dedotto l’esistenza dell’autonoma organizzazione solo dall’entità del reddito conseguito (che di per sè non è indice di assoggettamento ad IRAP) e dall’auto utilizzata dal contribuente per giungere sul posto di lavoro, senza peraltro prendere nella giusta considerazione i dati risultanti dalla dichiarazione (in particolare: com- 32 pensi a terzi solo per Euro 620,00, a fronte del reddito di Euro 116.546,00)”. Per le suddette motivazioni la Corte Suprema di Cassazione ha accolto il ricorso di un medico chirurgo contro la sentenza della CTR Lombardia che aveva invece confermato la fondatezza dell’avviso di accertamento con il quale l’Agenzia delle Entrate di Milano aveva chiesto il pagamento della somma di Euro 1 0.896,00, a titolo di IRAP relativo all’anno 2002. In conclusione si rileva inoltre che il disegno di legge n. 1058 recante “Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita”, approvato in prima lettura dalla Camera dei Deputati il 25 settembre 2013, prevede all’art. 11, comma 2, che “nell’ambito dell’esercizio della delega di cui al comma 1, il Governo chiarisce la definizione di autonoma organizzazione, anche mediante la definizione di criteri oggettivi, adeguandola ai più consolidati principi desumibili dalla fonte giurisprudenziale, ai fini della non assoggettabilità dei professionisti, degli artisti e dei piccoli imprenditori all’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP)”. RICORDATE...! È fatto obbligo a tutti gli Iscritti: a) denunciare all’Ordine ogni esercizio abusivo della Professione Medica ed ogni fatto che leda il prestigio professionale; b)informare la Segreteria di ogni eventuale cambiamento di qualifica, di residenza e del conseguimento di specialità o docenze, esibendo il relativo attestato in competente bollo. Prestanomismo Si riporta per ulteriori reminescenza, l’Art. 8 della legge n. 1792, che così recita: 1) Gli esercenti le professioni sanitarie che prestano comunque il proprio nome, ovvero la propria attività, allo scopo di permettere o di agevolare l’esercizio abusivo delle professioni medesime sono puniti con l’interdizione della professione per un periodo non inferiore ad un anno; 2) Gli Ordini e i Collegi Professionali, ove costituiti, hanno facoltà di promuovere ispezioni, presso gli studi professionali, al fine di vigilare sul rispetto dei doveri inerenti alle rispettive professioni. Il Presidente Amedeo Bianco VERONA MEDICA attualità Legge Stabilità. I tagli alla sanità ci sono. Colpo alla spesa del personale sanitario: 540 mln nel 2015 e 610 nel 2016 È confermato: per la sanità nessun taglio. Ma solo nel 2014. Nel biennio successivo la sanità dovrà comunque fare i conti con una riduzione del Fondo sanitario di 1,150 miliardi. La “sorpresa” è scritta nero su bianco nell’ultima versione del testo del DDL stabilità ora all’esame finale per la bollinatura della Ragioneria generale dello Stato e che inizierà il suo iter al Senato. In realtà è una sorpresa per modo di dire. Le misure cassate la notte del 15 ottobre dal Cdm riguardavano infatti solo i tagli sui farmaci e le prestazioni sanitarie acquistate dai privati accreditati. Ma quelle sul personale sono rimaste come erano già state anticipate nella bozza del 14 ottobre. Nel rumore delle dichiarazioni rassicuranti di Letta il giorno dopo in conferenza stampa, “niente tagli alla sanità”, quelli al personale erano passati sotto traccia. Ma ci sono e il fondo sanitario sarà quindi comunque ridotto. I risparmi di 1,150 miliardi in due anni sono infatti tutti imputabili alle norme sul personale dipendente e convenzionato del Ssn e in particolare al blocco dell’indennità di vacanza contrattuale fino al 2017 sui valori in godimento al 31 dicembre 2013 e su una serie di interventi sul trattamento accessorio. Confermato poi il blocco del rinnovo della parte economica del contratto e delle convenzioni fino a tutto il 2014. Il rinnovo di contratti e convenzioni potrà invece essere negoziato ma solo per la parte normativa, senza possibilità di recupero per la parte economica. Come abbiamo detto le misure si concentrano anche sugli straordinari. In particolare è prevista la proro- ga fino al 2014 del blocco degli emolumenti sui livelli registrati nel 2010 e poi che, a decorrere dal 1° gennaio 2015, le risorse destinate annualmente al trattamento economico accessorio, siano decurtate di un importo pari alle riduzioni operate nel periodo di vigenza del blocco. Tra le altre norme riguardanti la sanità spicca la riduzione di un anno (da 5 a 4) della durata dei corsi delle scuole di specializzazione in medicina e la riduzione al 4% (oggi è al 10) per le prestazioni socio sanitarie erogate dalle cooperative sociali. Per l’anno 2014 è poi incrementata la spesa di 250 milioni per gli interventi di pertinenza del Fondo per le non autosufficienze, ivi inclusi quelli a sostegno delle persone affette da sclerosi laterale amiotrofica. MEDICI PER LA PACE CERCA VOLONTARI: ODONTOIATRI E IGIENISTI DENTALI Medici per la Pace, associazione di volontariato nata a Verona nel 2001 e riconosciuta come Onlus già nel 2002, contrasta le condizioni di povertà estrema in Italia e nel mondo, offrendo interventi socio-sanitari, anche odontoiatrici, a coloro che non possono permettersi un’assistenza medica di base. All’inizio di quest’anno, l’Associazione ha lanciato il progetto “Il Diritto al Sorriso”, il cui obiettivo è consentire l’accesso alle cure odontoiatriche anche ai non abbienti. Al fine di migliorare i risultati dell’iniziativa, Medici per la Pace vuole estendere la rete di collaboratori, ed è alla ricerca di specialisti che mettano a disposizione la propria professionalità e una quantità anche minima del proprio tempo. Medici per la Pace, sulla base della disponibilità di ciascun sanitario, si farà carico della prenotazione e dell’accompagnamento alle visite odontoiatriche, nonché della mediazione tra paziente e curante. Coloro che siano interessati al progetto possono contattare la sede dell’associazione chiamando il numero 348.1881730 o inviando una e-mail a info@mediciperlapace.org VERONA MEDICA 33 attualità Assicurazione professionale. Il Cineas scrive a Lorenzin: “Ecco le nostre proposte” Occorre “mitigare il rischio assicurativo” se si vuole “preservare l’operatività del sistema sanitario e garantire la tutela della salute, rafforzando la fiducia dei cittadini nella sanità e negli operatori sanitari”. Ne è convinto il Cineas, il Consorzio universitario specializzato nella “cultura del rischio”, che per raggiungere questi obiettivi ha elaborato 14 proposte, illustrate in una lettera aperta indirizzata al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. La proroga di un anno della scadenza dell’obbligo di sottoscrizione di una polizza di RC Professionale per medici e personale infermieristico, spiega infatti il Cineas, ha rimandato il problema, che ora, però, deve essere affrontato per risolvere “l’importante criticità” che le aziende sanitarie e i professionisti sanitari stanno vivendo e che sono “dovute ai costi assicurativi ed alla crescente difficoltà a reperire idonee coperture assicurative”. Una criticità che, avverte il Cineas, “determina un rischio per la tenuta del sistema sanitario e per i pazienti, poiché c’è un effetto sulla qualità ed appropriatezza delle cure oltre al rischio del mancato risarcimento di eventuali danni”. Secondo il Consorzio è dunque necessario attuare “un programma di interventi coordinati finalizzato alla riduzione della sinistrosità e dei costi assicurativi”. e l’auspicio è che il Governo “dimostri l’intenzione di trovare soluzioni concrete all’assicurabilità dei professionisti della sanità e alla gestione del rischio clinico”. Ma quali potrebbero essere queste soluzioni concrete? Il Cineas indica 14 proposte in materia di prevenzione del rischio clinico, responsabilità civile e responsabilità penale. Eccole: 34 1. Prevenzione del rischio clinico 1.1 Definizione, in accordo con quanto previsto dall’articolo 3bis della Legge n. 189/2012 (legge di conversione del D.L. 158/2012), di misure per il contenimento degli eventi avversi in sanità, tra le quali: 1.1.1 introduzione obbligatoria in tutte le aziende sanitarie nazionali (come già è previsto in alcune regioni) della figura dell’hospital risk manager, adeguatamente formato e certificato secondo standard definiti. 1.1.2 introduzione di obblighi formativi specifici per medici, infermieri ed altri professionisti sanitari sul tema della gestione del rischio clinico, nonché sull’osservanza di standard appropriati di diligenza e di tenuta della documentazione clinica, nonché sulla comunicazione con i pazienti. 1.1.3 introduzione di insegnamenti sul rischio clinico nei piani di studio dei corsi di laurea in medicina e chirurgia e delle scuole di specializzazione post lauream magistrale. 2. Responsabilità civile 2.1 Attuazione rapida e puntuale degli interventi previsti dall’articolo 3 della Legge n. 189/2012 (legge di conversione del D.L. 158/2012), ed in particolare: 2.1.1 emanazione del decreto di attuazione del Fondo per la copertura assicurativa agli esercenti le professioni sanitarie con definizione di coperture, gestione, finanziamento, regole, etc. 2.1.2 previsione di contratti di assicurazione con bonus-malus e disdetta subordinata alla reiterazione della condotta colposa accertata con sentenza definitiva. 2.1.3 risarcimento sulla base delle tabelle di cui agli articoli 138 e 139 del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, dando attuazione a quanto previsto dal comma 1 dell’articolo 138 in merito alla tabella per le menomazioni alla integrità psicofisica comprese tra dieci e cento punti. 2.1.4 aggiornamento degli albi dei consulenti tecnici d’ufficio, garantendo una qualificata rappresentanza di medici legali e di esperti delle discipline specialistiche dell’area sanitaria con il coinvolgimento delle società scientifiche. 2.2 Necessità di affidare gli incarichi di consulenza in ambito giudiziario sempre ad un collegio di consulenti costituito da uno specialista in medicina legale e da uno specialista nella disciplina oggetto della controversia. 2.3 Predisposizione di una normativa che, tenendo conto delle specificità dell’attività sanitaria e dei rischi non prevenibili dei processi di cura, ridefinisca l’onere probatorio (che per l’evoluzione giurisprudenziale grava oggi interamente sul prestatore d’opera) ed introduca dei limiti per la responsabilità per colpa. 2.4 Contenimento del ricorso al giudice attraverso meccanismi alternativi di risoluzione del contenzioso con l’obbligatorio ricorso preventivo a camere di conciliazione, sul modello di quanto avviene in Germania. 3. Responsabilità penale 3.1 Introduzione di misure per disincentivare il ricorso al sistema penale come leva per ottenere un risarcimento. 3.2 Ampliamento della depenalizzazione di cui all’articolo 3, comma 1, della Legge n. 189/2012 (legge di conversione del D.L. 158/2012) e definizione di criteri formali per l’individuazione delle “linee guida e buone pratiche” di cui al predetto articolo. VERONA MEDICA attualità Novità fiscali Elenchiamo alcune tra le più importanti novità approvate nel corso degli ultimi mesi, riguardanti tutti i soggetti: AUMENTO IVA DAL 21% AL 22% Con effetto dal 01.10.2013 è aumentata l’aliquota iva ordinaria dal 21% al 22% (ved. ns. circolare). Restano invariate le altre aliquote al 10% e al 4%. ASSICURAZIONI SULLA VITA: DIMINUISCE LA CONVENIENZA FISCALE Dimezzata la possibilità di detrarre nel modello Unico le polizze vita, il cui tetto massimo detraibile passa da € 1.291,14 ad euro 630. APE: ATTESTATO DI PRESTAZIONE ENERGETICA Introdotto l’APE al posto del precedente ACE (attestato di certificazione energetica) che sarà da allegare a tutti i contratti di compravendita immobiliare, di donazione di immobili, di locazione, ecc. In merito alle locazioni è obbligatorio solo per i “nuovi” contratti, ovverosia non i contratti che siano proroga di precedenti. La mancata allegazione dell’Ape, renderà nullo il contratto stesso. DAL 01.01.2014 VARIERà L’IMPOSTA DI REGISTRO Dal 01.01.2014, salvo ulteriori successive modifiche, cambieranno le imposte di registro, ipotecaria e catastale. Le principali variazioni saranno: la diminuzione dell’imposta di registro sull’acquisto della prima casa non di lusso (che passerà dal 3% al 2%), e la tassazione di ogni altro trasferimento immobiliare con l’aliquota del 9% (attualmente le aliquote vanno dal 3% al 15% a seconda dei casi). CEDOLARE SECCA AL 15% SUGLI AFFITTI A CANONE CONCORDATO Fisco più leggero sugli affitti a canone concordato: la cedolare secca passerà dal 19% al 15%. La cedolare secca sugli altri contratti rimane al 21%. IMU • Dopo che il DL 102/2013 ha eliminato l’acconto Imu 2013 sulle abitazioni principali, si aspetta la Legge di Stabilità di fine anno per l’eliminazione del saldo (per il momento il saldo Imu sulle abitazioni principali è solo sospeso). • Prevista la deducibilità al 50% dell’Imu pagata da imprese e professionisti, ma solo ai fini Ires ed Irpef, mentre resterebbe esclusa la deducibilità ai fini Irap. • Prevista l’abolizione della seconda rata Imu per gli immobili invenduti e sfitti delle imprese di costruzione. APPALTI: SOLIDARIETà LIMITATA ALLE RITENUTE La responsabilità fiscale e sanzionatoria solidale tra appaltatore e sub-appaltatore rimane solo per le ritenute sui redditi di lavoro autonomo, mentre è stata eliminata agli effetti iva. Quindi cambia ancora l’asseverazione che il subappaltatore dovrà rilasciare all’appaltatore, per certificare che i pagamenti siano stati correttamente eseguiti. MODELLO 730 UTILIZZABILE ANCHE SE SI È SENZA LAVORO Potranno fare il 730 anche le persone che hanno perso il lavoro e che sono senza un sostituto d’imposta che possa fare il conguaglio. In questo caso sarà direttamente l’agenzia delle entrate ad eseguire il rimborso. Studio Commercialista Dr. Daniela Zanardi Piazza Municipio, 9 - 37050 Angiari (VR) tel. 0442 660245 - fax 0442 660245 e-mail info@studiozanardi.com VERONA MEDICA 35 attualità Bloomberg: l’Italia ha il 6° sistema sanitario più efficiente del mondo Bloomberg L.P. una multinazionale nel settore dei mass media con sede a New York e filiali in tutto il mondo, ha stilato la classifica dei Paesi con i sistemi sanitari più efficienti. E l’Italia, nella classifica guidata da Hong Kong, Singapore e Giappone, è sesta (seconda in Europa solo alla Spagna). Ma prima di scorrere la graduatoria riportiamo il metodo prescelto dall’Agenzia statunitense. Ogni paese (48 quelli presi in esame) è stato classificato in base a tre criteri: la speranza di vita (60 %), il costo della sanità in percentuale sul Pil (30 %) e in assoluto il costo pro capite per l’assistenza sanitaria (10 %) che comprende i servizi di prevenzione e cura della salute, la pianificazione familiare, attività di nutrizione e gli aiuti di emergenza. I paesi sono stati misurati su ogni criterio ed i punteggi sono stati ponderati e sommati per ottenere i loro valori di efficienza. Nella classifica sono inclusi paesi con popolazione di almeno cinque milioni di abitanti, il PIL pro capite di almeno 5.000 dollari e l’aspettativa di vita di almeno 70 anni. L’elaborazione è effettuata su dati World Bank, International Monetary Fund, World Health Organization, Hong Kong Department of Health. Tornando alla classifica sorprende il 46° posto degli Stati Uniti, preceduti da Iran (45°), Cuba (al 28° posto) e Libia (sorprendentemente all’undicesimo posto). Guardando all’Europa la Svezia è al decimo posto, l’Inghilterra al 14° e la Francia al diciannovesimo. Da notare come Grecia e Germania occupino il 30° posto. Sull’Huffington Post il commento della classifica lascia trasparire come a prescindere dal sistema di erogazione dell’offerta (pubblico o privato) vince il sistema che ha un controllo statale capillare. 36 “Il fattore unificante sembra essere uno stretto controllo del governo su un sistema universale (che può assumere varie forme) un fatto evidente nei primi tre sistemi sanitari più efficienti al mondo: Hong Kong, Singapore e Giappone. Al terzo posto nella lista di Bloomberg, il sistema giapponese prevede l’assistenza sanitaria universale, con la partecipazione obbligatoria finanziata da imposte sui salari versati dal datore di lavoro e dipendente, o premi in base al reddito per i lavoratori autonomi. È richiesta anche l’assistenza a lungo termine per coloro di età superiore a 40 anni. Il Giappone controlla i costi fissando tariffe per tutto, dai farmaci alle procedure, eliminando così la concorrenza tra i fornitori di assi- VERONA MEDICA attualità curazione. Mentre la maggior parte degli ospedali del paese sono di proprietà e gestione privata, il governo attua norme intelligenti per garantire che il sistema rimanga universale ed egualitario. Il sistema di assistenza sanitaria di Singapore è in gran parte finanziato da contributi individuali, ed è spesso salutato dai conservatori come un faro di responsabilità personale. Ma, come il conservatore David Frum nota il sistema è effettivamente alimentato dalla mano invisibile del settore pubblico: gli individui sono tenuti a contribuire con una percentuale del loro stipendio mensile in base all’età a un fondo personale per pagare per i trattamenti e le spese ospedaliere. Inoltre, il governo fornisce una rete di sicurezza per coprire le spese per le quali i risparmi personali sono inadeguati. La sanità privata svolge ancora un ruolo nel sistema di Singapore, ma in secondo piano rispetto alle offerte del pubblico, che vantano la maggior parte dei medici, infermieri, e le procedure eseguite. Nonostante sia considerato da alcuni come avere l’economia più libera del mondo, il sistema di assistenza sanitaria universale di Hong Kong prevede la partecipazione del governo in modo pesante. La medicina pubblica è vista come la “pietra angolare” del sistema. Gli ospedali pubblici sono scelti dal 90 per cento dei cittadini, mentre le numerose opzioni private sono per lo più utilizzati dai ricchi. Tutta questa attenzione del governo non sta prendendo molto più di un morso della vivace economia dello Stato. Secondo Bloomberg, Hong Kong spende solo il 3,8 per cento del PIL per l’assistenza sanitaria pro capite”. Servizi dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di verona offerti agli iscritti L’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Verona (OMCeO VR) mette gratuitamente a disposizione dei suoi Iscritti, per problematiche relative all’attività professionale, le seguenti consulenze: Consulenza legale (Avv. Donatella GOBBI) La consulenza va richiesta al n. tel. 045 594377 nelle giornate di lunedì e mercoledì dalle 15,30 alle 17,00 Consulenza Medico legale (Dott.ssa Federica BORTOLOTTI) La consulenza va richiesta all’indirizzo di posta elettronica: federica.bortolotti@univr.it Consulenza assicurativa (Avv. Giuseppina MARITATO) La consulenza va concordata con la Consulente al n. tel. 340 6850550 Consulente fiscale (Dott.ssa Graziella MANICARDI) La consulenza si espleta presso la sede dell’OMCeO VR, previo appuntamento telefonico richiesto al n. tel. 045 8006112, nella giornata di martedì dalle 09,30 alle 12,00. Consulenza telefonica si può ottenere al n. 0376 363904 il lunedì dalle 15,00 alle 16,00 Consulenza E.N.P.A.M. (Segreteria OMCeO VR - Sig.ra Rosanna MAFFIOLI) La consulenza si espleta presso la sede dell’OMCeO VR, previo appuntamento telefonico richiesto al n. tel. 045 8006112, nelle giornate di martedì e giovedì L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Verona ha stipulato una convenzione con “Aruba”, riservata agli Iscritti, per l’attivazione gratuita della Posta Elettronica Certificata (PEC), mediante registrazione nell’area riservata del sito dell’Ordine: www.omceovr.it Le sig.re Virna Giampieri e Rosanna Maffioli sono a disposizione dei Medici ai numeri telefonici 045 8006112 e 045 596745 per le indicazioni operative che si rendessero necessarie. VERONA MEDICA 37 STORIA DELLA MEDICINA Anomalie Mediche di CARLO MARCHI La variabilità e la complessità degli eventi è alla base dell’esperienza vitale di ciascun essere umano ed è il substrato fondamentale su cui si fonda la narrativa. Lo scrittore è in ogni caso il primo a riconoscere che la realtà vissuta è di gran lunga più imprevedibile ed articolata dell’immaginazione più fantasiosa e della trama più complicata. A ciò non credo sfugga neppure la vita dei medici, sebbene la nostra sia in genere piuttosto lineare seguendo le basi poste già subito dopo la laurea. Alcune esperienze però paiono particolarmente significative se le vicende coinvolgono medici famosi o per la loro arte o per l’eccellenza in un altro campo non medico. Ho così estrapolato fra molte vicende le storie di cinque medici. Due compirono il loro iter medico fino in fondo come Robert Koch e Ignaz Semmelweis. Due ottennero la fama nelle lettere, partendo dalla laurea in medicina come Louis Ferdinand Celine e Michail Bulgakov. Questa è anche la vicenda del cantautore Enzo Jannacci che dopo la laurea e la specializzazione in cardiochirurgia in Sudafrica nell’equipe del famoso Christiaan Barnard, autore del primo trapianto cardiaco, scelse la via dello spettacolo per l’affermazione personale. Il percorso inverso venne compiuto da Albert Schweitzer che, sublime interprete di Bach all’organo e teologo già di fama internazionale, studiò medicina per poter essere d’aiuto alle popolazioni africane. L’ingegnere minerario Hermann Koch di Clausthal, un paese vicino ad Hannover, era sempre molto preoccupato perché le sue entrate non erano sufficienti alle necessità quotidiane e soprattutto al mantenimento degli undici figli (nove maschi e due femmine) 38 e a pagare l’oneroso mutuo contratto per l’acquisto della splendida casa, al margine della Kronplatz, nel centro della cittadina. Per questo dal 1838 al 1845 si trasferì in Francia alla direzione di miniere, per uno stipendio un po’ superiore. Quando, nel 1853, divenne consigliere delle miniere imperiali di Hannover, col nuovo lauto stipendio riuscì ad appianare le tante difficoltà economiche. L’esperienza francese dev’essere stata particolarmente gradita all’ingegnere che di certo (doveva essere un grande affabulatore di fanciulli) trasmise ai figli il desiderio di emigrare, di andarsene da Clausthal e dalla Germania. Se ne andarono infatti tutti in America, chi negli Stati Uniti, chi in Messico e chi in Uruguay. Robert Koch Robert era il terzo dei fratelli. Poiché a quattro anni aveva imparato a leggere e a scrivere, a cinque fu affidato a un insegnante privato e, in seguito iniziò a frequentare il liceo classico. Ma quegli studi non gli piacevano. Si sentiva attratto dalle materie scientifiche, dallo studio della vita degli animali e dalla mineralogia. Così all’ultimo anno smise di studiare perché si era prefisso di emigrare negli Stati Uniti a fare il commerciante. Fu la madre ad insistere perché completasse il liceo. In quel periodo fu fondamentale l’aiuto del nonno materno che lo affascinò iniziandolo alla conoscenza della fotografia ed in particolare della microscopia e gli insegnò a giocare a scacchi. Nel 1862, a diciannove anni, Robert dopo avere resistito ancora una volta alla tentazione di andarsene, su insistenza dei genitori si iscrisse alla facoltà di medicina dell’università di Gottingen. Qui fu allievo del fisiologo Georg Meissner, del clinico Karl Hassle e dell’anatomo-patologo Friedrich Gustav Jakob Henle: tre medici che ebbero una particolare influenza su di lui. In particolare Henle che nel 1840 aveva pubblicato il trattato Von den Miasmen und Kontagien nel quale poneva le prime basi teoriche alla possibile esistenza di germi patogeni come causa delle singole malattie. Era così brillante che, nel 1865, il direttore dell’istituto di Patologia dell’università, gli offrì un posto da assistente anche se in quel momento Robert frequentava solo il terzo anno. Nel 1866 si laurò. Successivamente si recò a Berlino per incontrare il grande patologo clinico Rudolph Virchow e prese a frequentare il suo ospedale Charitè. Fu per lui un’esperienza del tutto deludente e si riaffacciò il desiderio di fuggire: fare il medico militare nell’esercito russo o cercare un imbarco come medico a bordo dei transatlantici. Ancora una volta i suoi genitori riuscirono a contrastare le sue pulsioni e chiesero l’aiuto di un amico fotografo di Amburgo che riuscì a farlo assumere come assistente presso il locale ospedale. La presentazione non avvenne in modo certamente lusinghiero perché il fotografo scrisse che “Si tratta di un giovane medico con molto talento ma troppo sicuro di se stesso, che aspira, senza avere fondamenti giustificativi, ad una carriera superiore e auspico che questo impiego da medico assistente lo possa riportare all’amara realtà”. Mentre attendeva di prendere servizio ad Amburgo, Robert si fidanzò con Emmy Fraatz che conosceva fin da bambino. I genitori erano contenti perché con questo fidanzamento Robert avrebbe completamente abbandonato le sue paturnie di emigrare all’estero. Non è chiaro se quella fu un’unione d’amore o combinata, perché Robert visse quella vicenda come una sconfitta. L’esperienza di Amburgo durò molto poco e Robert scelse di esercitare come medico generico prima ad Hannover quindi a Potsdam. In quel VERONA MEDICA STORIA DELLA MEDICINA periodo nacque la sua unica figlia Gertrud ma poiché viveva in condizioni economiche precarie prese nuovamente in considerazione l’idea di emigrare. Nel 1869 Robert si trasferì a Rackwitz, in una cittadina ricca e disposta a pagare adeguatamente i medici. Non divenne ricco ma in poco tempo divenne famoso per le sue capacità di medico. Ed ecco di nuovo affacciarsi il demone della fuga: nel 1870 si arruolò come medico volontario nella guerra franco-prussiana e, alla fine del conflitto, nel 1872, venne assegnato come ufficiale medico al distretto di Wollstein, dove rimase fino al 1880. Lì Koch si comprò una casa prestigiosa, accogliente e funzionale sia per le visite ai pazienti sia anche come laboratorio di ricerca. Koch morì nel 1910 all’età di 67 anni. I primi 37 anni li trascorso combattuto fra l’ambizione di essere un ottimo medico e l’indomabile desiderio di fuggire. Negli anni di Wollstein, nel laboratorio attiguo all’ambulatorio, studiò il decorso patologico dell’antrace che era una malattia endemica degli erbivori riuscendo a descrivere l’intero ciclo vitale del bacillus antracis e a riprodurre la malattia su animali presi come cavie. In questa ricerca venne aiutato da Ferdinand Julius Cohn, direttore dell’istituto di Botanica dell’università di Breslavia. Nel 1876 pubblicò i risultati comprovando l’ipotesi del maestro Henle che a causare una certa malattia è un peculiare microrganismo. Nel 1877 inventò la microscopia fotografica (ricordate il nonno fotografo?) e pubblicò un articolo contente fotografie dettagliate di batteri. Nel 1880 Robert venne chiamato come membro straordinario all’ufficio di sanità imperiale e successivamente fu nominato consigliere imperiale per la sanità. A Berlino Robert poté estendere le sue esperienze. Così nel 1882 rese noto il suo lavoro sul bacillo della tubercolosi. Questo lavoro lo portò alla nomina di consigliere di fiducia imperiale. Dal 1877 al 1882 Robert espresse il massimo del suo genio. Nel Congresso Medico Internazionale di Londra del 1881, Koch ebbe un buon successo personale dimostrando l’efficacia dell’uso del vapore come agente sterilizzante. In quel congresso conobbe Joseph Lister e VERONA MEDICA Luis Pasteur. Non solo Koch e Pasteur non si piacquero ma fra di loro sorse una profonda antipatia. Del resto il già glorioso francese mal sopportò l’aggressività verbale del quarantenne tedesco. Dopo 10 anni le ruggini della guerra franco-tedesca non erano ancora passate. Quando, nel 1882, la rivista dell’Ufficio sanitario tedesco, diretta da Koch, condusse una vera e propria campagna contro Pasteur, negando l’influenza preventiva della vaccinazione contro l’antrace, Pasteur chiese che venissero fatte delle esperienze davanti a una commissione nominata dal governo tedesco. Alla fine tutti i membri della commissione dovettero ritrattare le accuse. Ma Koch, testardo, continuò nel tempo i suoi attacchi. Ignaz Semmelweis Nel 1883-1884 Koch condusse la “Spedizione colera” in Egitto e in India. Qui identificò il vibrione del colera anche se fu una conquista dolceamara sia perché i tentativi di inoculare colture artificiali in animali sani ebbero esito negativo; sia perché venne ben presto a conoscenza della comunità scientifica che il vibrione era già stato identificato nel 1854 da Filippo Pacini, anche se la scoperta non era stata adeguatamente diffusa. Già da allora l’Italia era ai margini della realtà scientifica internazionale. Nel 1885 Robert ottenne la tanto sospirata cattedra di Igiene all’università di Berlino. Ma rimase profondamente inquieto ed in costante competizione con Pasteur che nello stesso anno aveva presentato il vaccino contro la rabbia. Nel 1890 presentò alla comunità scientifica la tubercolina, un rimedio contro la tubercolosi, ma ben presto si dimostrò che il suo potere terapeutico era nullo. Le critiche alla tubercolina dimostrarono rapidamente che le premesse scientifiche erano tutt’altro che certe. Come al suo solito, Koch negò il fallimento della tubercolina anche quando nel 1902, al Congresso medico sulla tubercolosi di Londra, venne proclamata la non identità del mycobactrium tubercosis umano e bovino. La tubercolina venne rivalutata dal medico francese Charles Mantoux che, nel 1908, la utilizzò per il suo famosissimo test diagnostico. Nel 1890 Robert divorziò da Emmy. Il 22 gennaio 1891 lui, 48enne conobbe la 17enne Hedwig nello studio di un suo amico pittore. Si sposarono dopo tre anni. La seconda moglie accompagnò sempre Koch nei suoi viaggi a differenza della prima. Fu con lui nel 1896 quando studiò la peste suina in Sudafrica. Nel 1897 studiò la peste in India. Nel 1898-99 studiò la malaria in Italia, a Giava e in Nuova Guinea. Quando stava studiando la malattia del sonno nell’Africa orientale, interruppe il soggiorno per ricevere il premio Nobel per la medicina, a Stoccolma, per la scoperta del bacillo della tubercolosi. Nel 1908 partì finalmente per gli Stati Uniti, il Giappone e le isole Hawaii. Ignaz Semmelweis nacque nel 1818 in un vecchio quartiere commerciale di Buda, allora ancora divisa da Pest. Era il quinto dei nove figli del droghiere Jozsef, che grazie al sui senso degli affari ma anche per il matrimonio con la figlia di un facoltoso fabbricante di carrozze, divenne tanto ricco da assicurare un’esistenza agiata a tutta la famiglia. Ignaz fu iscritto al ginnasio cattolico all’età di 11 anni. Qui non si distinse particolarmente perché non imparò mai in maniera corretta la lingua ungherese e la sua parlata ebbe, per tutta la vita, una cadenza tedesca, ma dialettale. Già questo, in fieri, può essere un indicatore di qualche turba psicologica, anche se non chiaramente patologica. Sarebbe come se un liceale veronese, parlando con 39 STORIA DELLA MEDICINA un professore, dicesse continuamente sculièro per cucchiaio o piròn per forchetta. A 19 anni si iscrisse alla facoltà di Legge dell’Università di Vienna assecondando il padre che vedeva per lui una carriera di giudice militare. Un giorno accompagnò un amico, studente in medicina, ad un’autopsia nella sala anatomica. Nei giorni successivi accompagnò ancora l’amico alle sue lezioni e capì quale fosse la sua vera vocazione. Cambiò facoltà e si iscrisse a Medicina. Qui fu allievo di tre grandi medici: Karl von Rokitansky, titolare della cattedra di anatomia patologica, Joseph Skoda, clinico medico, che stava dando grande impulso alla pratica dell’auscultazione e della percussione cliniche e Ferdinand von Hebra, celebre dermatologo, che diventò in seguito il suo miglior amico. Si laureò nel 1844 con una breve e brutta tesi sulla vita delle piante. Affascinato dalle ricerche che venivano fatte nell’istituto di anatomia patologica, fece istanza per un posto da assistente a Jakob Colletschka, del gruppo di von Rokitansky, ma la sua domanda venne respinta. Chiese quindi di diventare assistente di Joseph Skoda, ma questi aveva già promesso il posto ad un altro medico. Allora approdò all’ostetricia, che a quel tempo godeva di un posto di prestigio nella gerarchia accademica. Iniziò a frequentare la clinica ma ottenne anche da von Rokitansky il permesso di fare l’autopsia ai cadaveri di donne morte per malattia o di seguito a interventi di chirurgia ostetrica. Nel 1846 conseguì la specializzazione in chirurgia ed ostetrica. In quell’anno Ignaz ottenne l’incarico per due anni come assistente di Johann Klein, che dirigeva la prima divisione della clinica ostetrica all’Allgemaine Krankenhaus, il più moderno ospedale europeo inaugurato nel 1784 dall’imperatore Giuseppe II°. Il primo direttore dell’ostetrica dell’Allgemaine fu Johann Boer che aveva proibito l’insegnamento sui cadaveri e ridotto le autopsie solo a casi particolarmente complessi o inusuali. Nei trent’anni della sua direzione le morti di parto si aggiravano sull’1%. Klein gli era subentrato ed aveva imposto l’autopsia su tutte le donne decedute. Così gli assistenti effettuavano fino a 40 15 autopsie al giorno prima di andare a visitare le degenti. Klein, nel 1834, aveva istituito una seconda divisione ostetrica usata solo per il tirocinio delle ostetriche. Ignaz era ossessionato dall’elevato numero dei decessi delle partorienti per febbre puerperale e tormentato dalla constatazione che il numero delle morti era di gran lunga superiore nella clinica di Klein che nella seconda divisione di Bartch, dove a far partorire le donne erano solo le ostetriche. Inoltre nelle innumerevoli autopsie eseguite, riscontrava quadri patologici sempre uguali. Confermò inoltre che la mortalità delle partorienti nella II° clinica ostetrica era di un decimo rispetto a quella della clinica principale. Erano, a quel tempo, tre le principali ipotesi etiologiche delle febbri puerperali: 1) i fluidi prodotti dall’utero e bloccati al suo interno, ristagnando sarebbero andati incontro a putrefazione che, diffondendosi nell’organismo, ne avrebbero causato la morte 2) l’utero ingrossato dalla gravidanza avrebbe compresso e bloccato l’intestino provocando al suo interno il ristagno delle feci il cui imputridimento, attraverso il sistema venoso, avrebbe determinato la malattia mortale 3) gas velenosi presenti nell’aria sarebbero stati inalati dalle donne provocando il blocco dei flussi uterini con conseguente putrefazione. Semmelweis verificò quest’ultima ipotesi raccogliendo dati sulla mortalità delle puerpere per febbre in città, in campagna e negli ospedali. La mortalità era maggiore in ospedale e dunque l’ipotesi non aveva conferma. Pensò quindi che le puerpere morissero per autosuggestione perché il prete della cappella dell’ospedale, per dare l’estrema unzione, passava scampanellando per i corridoi. Costrinse il sacerdote a non usare più la campanella ma le morti non diminuirono. Durante l’assenza di Ignaz fra il primo ed il secondo periodo contrattuale, morì un suo collega ed amico, Jakob Kolletschka, dopo una breve malattia febbrile. Ebbe accesso alla sua cartella clinica e fu colpito da due osservazioni 1) l’autopsia aveva evidenziato lesioni simili a quelle riscontrate sulle donne morte di febbre puerperale 2) Kolletschka, qualche giorno prima, si era ferito nel corso di un’autopsia praticata a una partoriente morta di febbre puerperale. Ciò permise a Semmelweis di comprendere finalmente la causa delle febbri puerperali. Esse erano una malattia che veniva trasferita da un corpo all’altro ed il vettore erano i medici che, successivamente alle autopsie del mattino, andavano in visita alle partorienti degenti. Era una teoria sconvolgente per i tempi. Per verificarla il giovane Ignaz mise in atto una banale disposizione: tutti colori che entravano nel padiglione I erano obbligati a lavarsi le mani con una soluzione di cloruro di calcio. A questo aggiunse la disposizione che tutte le partorienti cambiassero tutti i giorni le lenzuola. I fatti gli dettero immediatamente ragione. Era il maggio 1847. Nel 1846 su circa 4000 puerpere ricoverate nel padiglione I ne erano nmorte 459 (l’11%). Nel 1847, dopo l’adozione delle consegne di Semmelweis, la mortà crollò al 5% e, negli anni successivi, si attestò sull’1% la stessa, da sempre, nel padiglione II. Questi risultati invece di suscitare interesse o curiosità gli attirarono gelosia, invidia e risentimento. Il più piccato fu il direttore Klein che aveva trovato irritanti le iniziative di quel giovane assistente che aveva dato disposizioni che non gli competevano: offensive per il personale (lavarsi le mani prima di entrare in reparto) e onerose per le pazienti (il cambio quotidiano delle lenzuola), e non gli fece rinnovare il contratto. L’appoggio dei suoi vecchi professori, Skoda, von Hebra e von Rokitansky, gli servì a poco per la diffusione della nuova teoria che era osteggiata dal mondo medico, che per principio rifiutava di ammettere la sua funzine di untore. Venne coinvolto nella diatriba anche il grande patologo Rudolph Wirchow che gli dette implacabilmente torto. Ci vollero quarant’anni prima che l’intuizione di Semmelweis veniss approvata e applicata in modo generalizzato. Ci volle il contributo, come al solito nel XIX secolo, di Pasteur. Semmelweis ritornò allora in Ungheria e ripropose i suoi metodi all’ospedale san Rocco, a Pest, con i medesimi esaltanti risultati. Ma anche in Ungheria la classe medica gli si rivoltò contro. Ignaz, che probabilmente qualche tara psicologica doveva avere fin VERONA MEDICA STORIA DELLA MEDICINA dall’infanzia (ricordate che non aveva mai imparato a pronunciare correttamente né l’ungherese né il tedesco?) impazzì di brutto e venne ricoverato in manicomo. Qui morì a 47 anni, nel 1865, a causa delle percosse subite dagli infermieri dell’istituto. Evidentemente la sua era una pazzsia aggresiva e violenta. È a mio avviso bello ciò che scrisse lo scrittore francese Louis-Ferdinand Céline nella sua tesi di laurea in medicina del 1924: “Egli era di quelli, troppo rari, che possono amare la vita in ciò che essa ha di più semplice e di più bello: vivere. L’amò oltre il ragionevole. Nella Storia la vita non è che un’ebbrezza, la Verità è la Morte”. Louis-Ferdinand Céline fu lo pseudonimo di Louis Ferdinand Destouches. Nacque nella periferia parigina nel 1894. Nei suoi famosissimi libri (Viaggio al termine della notte, Morte a credito) ricordò sempre con astio la figura del padre violento. Nel 1912, a diciott’anni, si arruolò volontario nell’esercito francese, fra i corazzieri di stanza a Rambouillet. Nel 1914 partecipò alla 1° guerra mondiale ma molto rapidamente rimase ferito alla testa e al braccio destro, che poté usare poco per tutta la vita. Dopo aver vagato per numerosi ospedali militari, venne riconosciuto invalido al 75%%, fu congedato e gli venne riconosciuta un pensione di guerra. Céline ha 22 ann. Oltre ai problemi fisici, la guerra gli aveva lasciato una insonnia cronica e fastidiosissimi acufeni. Venne assunto per dirigere una piantagione di cacao in Camerun ma, dopo nove mesi, spossato dalla malaria, fece ritorno in patria e si impiegò presso una piccola rivista di divulgazione scientifica. Nel 1918 si iscrisse alla facoltà di medicina di Rennes dove si laureò nel 1924 come detto, con una tesa sulla tristissima vicenda di Semmelweis. Dal 1924 al 1928 lavorò per la Società delle Nazioni che lo inviò a Ginevra, Liverpool, in Africa, negli Stati Uniti, in Canada e a Cuba. In questi spostamenti era spesso il medico di bordo dei piroscafi. Durante queste esperienze Céline affinò la propria cultura e si rese conto che: “Il viaggio, sia fisico che mentale, è l’unica cosa che conta; tutto il resto è delusione e VERONA MEDICA fatica”. Rientrato in Francia nel 1928, si stabilì a Montmatre dove svolse la professione di medico dei poveri, quasi gratuitamente. Di quel periodo è la creazione di Viaggio al termine della notte. Da questa sua attività di medico dei poveri che non sono mai in grado di pagarlo, Céline si accorge che la stessa povertà è una malattia, tremenda e senza cura. Continuando a visitare senza farsi pagare, finì anch’esso per ammalarsi di quella malattia. Louis Ferdinand Céline Quella di Céline è una lotto contro un mondo che sogna soltanto il potere e la ricchezza, che è diventato lui stesso una malattia cronica La morte sembra l’unica cosa veramente coerente e la scrittura è l’unico rimedio per tentare di sconfiggerla. Ma per fare ciò l’uomo deve tornare ad essere un individuo ben distinto dagli altri, capace di scappare da quella piattura e quel grigiore dove è stato relegato. Da queste premesse non è difficile capire come il medico degli ultimi potesse diventare antisemita e predicatore della purezza della razza, come ritorno alle origini, per rifondare una società a misura d’uomo. E l’importanza di distinguersi dagli altri per non appiattirsi nel grigiume generale, gli faceva aborrire il bolscevismo. Alla fine della guerra la Francia l’esiliò. Céline andò a vivere in Danimarca fino al 1951 quando venne graziato. Naturalmente tutto il mondo culturale francese, Jean-Paul Satre in testa, lo emarginò. Subito nel 1951 Louis Ferdinand Destouches acquistò una casa a Meudun, nella periferia di Parigi. Riprese l’attività di medico anche se poche erano le persone che accettavano di essere curate da lui. Da quella casa, in dieci anni, non uscì più di venti volte. Vive rinserrato con la terza moglie Lucette, nella sua casa ricca di libri e cianfrusaglie, circondato da cani e gatti ed in compagnia del pappagallo Toto spesso ritratto con lui. Si veste come un barbone indossando un paio di vecchi pantaloni sformati tenuti su da una corda, maglioni infeltriti e infilati l’uno sull’altro, la barba perennemente incolta. Michail Misha Bulgakov Nacque a Kiev, in Ucraina, nel 1891. Il padre era professore di storia. Nel 1916, fuori corso, si laureò in medicina presso l’università di Kiev ma con menzione d’onore. Da tre anni era già sposato. Fu subito inviato a lavorare vicino a Smolensk nel locale ospedalino, dove scoprì di essere l’unico medico. Sono di questo periodo gli Appunti di un giovane medico, nove racconti sulla vita che conduceva in periferia. Vi racconta le sue esperienze di neo-laureato confrontata con la vita vera di un medico in un ospedale di campagna: i dubbi, le emozioni, le paure. Ogni giorno doveva visitare non meno di cinquanta pazienti e poi dedicarsi agli interventi chirurgici. Gli Appunti sono decisament avvincenti e ben scritti e, a mio avviso meritano di essere letti o riletti. Sette di essi vennero pubblicati sulla rivista Medicinskij Rabotki (forse “lavoro medico”) che mi piace pensare fosse la rivista dell’ordine di Kiev. L’asciugamano col galletto è il regalo che fa una bambina al dottor Bogard che le ha salvato la vita tagliandole una gamba maciullata. Ne Il battesimo del rivolgimento Bogard si occupa di un parto distocico. Ne La gola d’acciaio il dottore esegue una tracheotomia in un caso di difterite. Ne La tormenta Bogard va in soccorso di un collega ma in questo caso non riesce ad aiutare la paziente cadutaa da una slitta in movimento. Le tenebre d’Egitto si occupa di un ammalato di malaria che rischia la morte per avere ingerito dieci bustine di chinino. Bogard lo salva praticandogli la lavanda gastrica. L’occhio scomparso tratta un 41 STORIA DELLA MEDICINA errore di Bogard che non diagnostica correttamente un vasto ascesso palpebrale. Ne L’eruzione stellata Bogard soprattutto parla della sifilide come malattia quasi endemica nelle campagne. Nel racconto più noto della raccolta; Morfina si parla della discesa all’inferno del dottor Polijakov vittima dell’abuso di morfina. Nell’ultimo Io ho ucciso si narra la vicenda del dottor Jasvin, che era stato rapito dall’esercvito nemico, e che, chiamato a curare il colonnello, particolarmente crudele, gli spara un colpo di rivoltella in bocca. L’anno successivo venne trasferito a Viazma dove, almeno, lavorava assieme a quattro colleghi. Fu lì che gli arrivarono i primi echi della rivoluzione. Nel 1918 Misha ritornò a Kiev con la moglie ed aprì uno studio di dermosifilopatica. Affermò di avere assistito, in quell’anno a Kiev ad almeno quattordici sovvertimenti politici, di cui dieci vissuti in prima persona. È da questo momento che comincia a pensare di abbandonare la medicina perché come pubblico ufficiale era troppo soggetto al controllo del potere politico. Nel 1919 venne inviato come medico militare in Caucaso e qui cominciò a scrivere articoli per i giornali nazionali. Nel 1920 si ammalò di tifo e maturò la decisione di abbandonare la medicina. Nonostante si dicesse che era relativamente benvoluto da Stalin, che in particolare ammirava la commedia I giorni dei Turbin, a Misha venne sempre impedito di uscire dall’Unione Sovietica anche solo per andare a far visita ai fratelli che vivevano tutti a Parigi. Il 28 marzo 1930, scrisse al governo dell’URSS chiedendo ancora una volta il permesso di fare un viaggio all’estero o, in subordine, di avere un qualsiasi lavoro in un teattro. Il 18 aprile gli telefonò Stalin in persona che gli negava la possibilità di espatriare ma gli prospettava un impiego al Teatro Accademico dell’Arte di Mosca ma non come autore di testi. Nell’ultimo decennio della sua vita Bulgakov continuò a lavorare al suo capolavoro Il Maestro e Margherita, ma i suoi romanzi rimasero per quasi trent’anni nel cassetto. Morì nel 1940 di insufficienza renale, come il padre. Albert Schweitzer nacque nel 1875 in 42 Alsazia, in quella terra disgraziata di confine fra la Francia e la Germania che, in sttant’anni, fu più volte conquistata dalle due nazioni; in cui più volte fratelli combatterono contro i fratelli arruolati negli opposti eserciti. Il padre era un pastore luterano. Fu un bambino malaticcio, tardo nel leggere e ad imparare a scrivere e soprattutto pareva dislessico, quasi impossibilitato ad imparare. Riusciva egregiamente solo nella musica. A sette anni compose un inno, a otto Albert Schweitzer imparò a suonare l’organo, a nove sostituì un organista nella funzione in chiesa. Frequentò il liceo di Mulhouse, ospitato da due zii anziani e senza figli che gli insegnarono a suonare il pianoforte. Vi ebbe come insegnante di musica un organista di vaglia che subito s’accorse del suo talento per l’organo, gli insegnò Bach e lo fece conoscere portandolo con sé a suonare a Parigi. Nel 1893 si iscrisse alla facoltà di Filosofia e Teologia nell’università di Strasburgo. Nel 1899 si laureò e divenne vicario presso la chiesa di san Nicola a Strasburgo. Nel 1902 ottenne la cattedra di teologia e divenne direttore del seminario. In quel periodo pubblicò varie opera sulla musica e approfondì i suoi studi sulla vita e sul pensiero di Cristo. Nel 1904, dopo aver letto un bollettino della Società missionaria di Parigi che lamentava la mancanza di personale specializzato in una missione in Gabon, Albert sentì che era giunto il momento di dare il suo contributo e l’anno dopo, a trent’anni, si iscrisse a medicina. Ne uscì a trentotto anni specializzato in malattie tropicali. Schweitzer aveva le idee chiare anche sulla sua destinazione: Lambarené, una cittadina del Gabon, allora parte dell’Africa equatoriale francese. I missionari furono inizialmente scettici sull’interesse per l’Africa mostrato dal noto organista e teologo, Ma Scwitzer si impegnò a raccogliere fondi per conto proprio tenendo concerti e conferenze per realizzare il sogno di costruire un ospedale in Africa. Imbarcatosi a Bordeaux approdò il 16 aprile 1913 a Port Gentil. Portò con sé settanta casse di attrezzature destinate alla costruzione del nuovo ospedale. Aveva con sé un dono della società bachiana di Francia: un pianoforte in grado di resistere all’umidità e alle termiti africane. Attraversata la regione dell’Ogooué, giunse sulle colline di Andende, sede della missione evangelica parigina di Lambarené, Venne approntato alla megli un ambulatorio ricavato da un vecchio pollaio, con una rudimentale ma efficiente sala operatoria. Questo piccolo complesso lo chiamò Ospedale Schweitzer. Era già sposato da un anno con Hélène che lo seguì dopo avere ottenuto il diploma di infermera. I suoi inizi, nel cuore dell’Africa, furono assai difficili: oltre a dover lottare contro la natura (piogge torrenziali, anmali feroci, serpenti, coccodrilli …) dovette vincere la diffidenza degli indigeni. Non fu facile avvicinare gli ammallati che si fidavano solo dei loro stregoni (che poi si fece tutti amici). Le cure del medico bianco non furono ben accolte. Le sue pomate venivano mangiate, i flaconi di medicine assunti in un colpo solo. Ma cominciarono ben presto ad arrivare ogni giorno circa quaranta pazienti. Alber ed Hélène si trovarono di fronte malattie di ogni genere soprattutto legate alla malnutrizione: elefantiasi, malaria, dissenteria, tubercolosi, tumori, malattia del sonno, malattie mentali, febbre gialla, vaiolo, lebbra … Per i lebbrosi molto più tardi, nel 1953, coi proventi del premio Nobel per la pace, costruì il lebbrosario Village de la Lumière. Schweitzer costruì un villaggio indigeno accanto all’ospedale. I malati vi giungevano da VERONA MEDICA STORIA DELLA MEDICINA ogni parte, spesso con le loro famiglie e a volte con le loro oche e tutti venivano ugualmente accolti, le loro usanze rispettate e così le loro credenze. Piano piano il grande medico bianco conquistò la fiducia della gente di Lambarené. Altri medici l’avevano raggiunto. Ben presto la sua fama di benefattore si diffuse e uscì dall’Africa raggiungendo l’opinione pubblica mondiale. Nel 1914, allo scoppio della guerra, i coniugi Schweitzer vennero arrestati dai francesi e messi agli arresti domiciliari. Vennero quindi trasferiti in un campo di lavoro nel sud della Francia. Intanto si erano ammalati di tubercolosi e di dissenteria. Verso la fine della guerra, nel 1918, per uno scambio di prigionieri di guerra tornarono in Alsazia e qui poterono curarsi. Albert trovò lavoro come assistente medico presso l’ospedale di Strasburgo, riprese le sue funzioni di pastore a San Nicla, riprese i concerti d’organo. Tutto ciò fu fondamentale nella ripresa delle sue energie Albert Schweitzer psico-fisiche. Le conferenze teologiche in Svezia ed i concerti in Svezia e in Svizzera gli permisero di inviare fondi all’ormai disastrata missione di Lambarené, che raggiunse nel 1924. Dell’ospedale era rimasta solo una baracca. Ma già nell’autunno del ’25, la struttura poteva accogliere 150 malati coi loro familiari. Ma una vasta epidemia di dissenteria lo costrinse ad ampliarlo verso una zona più ampia. Complessivamente Albert fece diciannove viaggi a Lambarené. In Africa, oltre a fare il medico, si occupava dell’amministrazione dell’ospedale. In Europa insegnava, teneva conferenze e concerti e scriveva libri per raccogliere fondi per la sua opera. Spesso veniva insignito di lauree honoris causa e la rivista Time lo dichiarò il più grande uomo del mondo. Schweitzer non volle più ritornare a vivere nella sua terra natale, preferendo morire nella foresta vicino alla gente cui aveva dedicato tutto se stesso. Morì il 4 settembre 1965 ormai novantenne, nel villaggio di Lambarené. Migliaia di canoe attraversarono il fiume per portargli l’ultimo saluto. Dagli indigeni era chiamato oganga Schweitzer, lo stregone bianco Schweitzer. CARITAS dIOCeSAnA: AAA VOLOnTARI CeRCASI peR L’AmbuLATORIO “beATO CARLO STeeb” La Caritas Diocesana Veronese lancia un appello di ricerca medici e odontoiatri volontari per l’Ambulatorio polispecialistico “Beato Carlo Steeb” di Lungadige Matteotti, 8 (Verona). Il poliambulatorio ha come direttore sanitario la dottoressa M. E. Marilla de Gregori che coordina l’attività caritativa del servizio verso chi è in grave difficoltà. Caritas cerca infatti medici internisti e medici odontoiatri (esclusivamente per interventi di estrazioni e medicazioni) provvisti di assicurazione, a cui offre un’opportunità di volontariato che diventa anche l’occasione per conoscere il contesto di lavoro attivo dal 1995 in Caritas, valorizzare le proprie competenze umane e professionali in uno stimolante ambiente di servizio alle persone in forte disagio. Gli aderenti all’iniziativa potranno contare su una proposta formativa di base per la conoscenza della struttura Caritas diocesana Veronese, della sua mission, della vision e dello stile di lavoro, oltre che ad una formazione specifica riguardante l’organizzazione dell’Ambulatorio e i criteri di accesso da parte degli utenti. Chi fosse interessato a proporsi come medico odontoiatra volontario può contattare la Caritas ai seguenti recapiti: volontariato@caritas.vr.it - tel. 045 8300677 VERONA MEDICA 43 FNOMCeO A Paola Labriola e a Eleonora Cantamessa medaglia al Merito e al Valor Civile Il Comitato Centrale della Fnomceo, riunito oggi a Roma, desidera esprimere cordoglio alle famiglie e rendere grazie e omaggio alle due donne medico che hanno pagato un prezzo inimmaginabile alloro impegno nella Professione. A Paola Labriola, a Eleonora Cantamessa. Cosa accomuna due storie diverse per contesto e presupposti? Si tratta di due donne, due medici, a cui è stata sottratta la vita mentre rispondevano a quei principi, a quel diritto-dovere di curare, che costituiscono l’essenza stessa della Professione, manifestandone così il senso più profondo. Pur nella dovuta sobrietà di toni e considerazioni, non possiamo non rilevare, ancora una volta, la rischiosità di molte attività del nostro esercizio professionale, da troppe parti e troppo spesso dimenticata, sia nelle organizzazioni dei servizi sia, talvolta, nella rappresentazione mediati ca, quando coglie solo il contenzioso, esaspera l’errore, costruisce il “caso”. Fermo restando il diritto alla denuncia se giusta e doverosa, è necessario evitare esasperazioni che rischiano di Eleonora Cantamessa Paola Labriola alimentare l’aggressività e la conflittualità; occorre migliorare la sicurezza degli operatori sanitari e dei luoghi di lavoro, in particolare nei posti di prima assistenza. La sicurezza degli operatori è infatti il primo presupposto della sicurezza delle cure; così come la rischiosità della Professione è l’effetto collaterale della quotidiana attività di prossimità e vicinanza dei nostri medici ai disagi delle persone e delle comunità, spesso in qualità di primi se non unici testimoni di diritti elusi e negati. I nostri professionisti entrano nelle case, nei quartieri, nelle comunità devastate da malesseri ambientali e sociali, sino a pagare il prezzo più alto per non poter che rispondere “sì” a chi chiede soccorso. Nulla potrà restituire alla famiglia e alla nostra comunità professionale queste preziose donne medico. Ma tutto dobbiamo fare perché ne resti il ricordo e l’insegnamento. Il Comitato Centrale ufficialmente rivolgerà al ministro della Salute la richiesta di una medaglia al Merito della Sanità Pubblica e al ministro dell’Interno quella di una medaglia al Valor Civile. Da parte nostra, ogni volta che chiederemo più attenzione e rispetto per la nostra Professione, sarà anche per Paola, anche per Eleonora. ✂ VERONA MEDICA - Palazzo Vitruvio Cerdone - Via Locatelli, 1 - 37122 VERONA CERCO, OFFRO E SCAMBIO: TEMPO LIBERO ...................................................................................................................................................................................................... DEPENNARE LE VOCI CHE NON INTERESSANO ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................... COGNOME NOME .............................................................................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................................................................. INDIRIZZO ................................................................................................................................................................................................................................................................ TELEFONO .............................................................................................................................................................................................................................................................. Nº TESSERA ORDINE 44 ............................................................................................................................................................................................................................... VERONA MEDICA FNOMCeO Su “my Ecm” la tua situazione crediti Da settembre 2013 i professionisti sanitari possono nuovamente consultare la propria situazione crediti sul sito http://ape.agenas.it/ registrandosi all’indirizzo “Registrazione professionisti sanitari”. Il servizio, di indubbia utilità, è in fase sperimentale e visualizza solo i dati relativi all’ultimo triennio acquisiti attraverso il sistema dell’accreditamento degli eventi, del successivo sistema dell’accreditamento dei provider, nonché i dati relativi agli eventi accreditati direttamente dalla Commissione Nazionale per la Formazione Continua. Tenendo presente che Corso il Provider ha a disposizione 90 giorni dalla conclusione del corso per il caricamento dei dati è necessario, prima di rivolgersi al Call Center (06 42749600) per avere informazioni sugli esiti dei corsi FNOMCeO attendere almeno la scadenza dell’evento secondo il seguente calendario: N. Evento Termine del corso RCA - Root Cause Analysis (*) 932113 3 dicembre 2011 Audit clinico 13839 8 settembre 2013 Sicurezza dei pazienti e degli operatori 22943 31 dicembre 2013 Appropriatezza delle cure 43003 31 dicembre 2013 Governo clinico: Innovazioni, Monitoraggio Performance Cliniche, Formazione 66270 15 giugno 2014 Il programma nazionale esiti: supporto alle attività di audit clinico ed organizzativo 69597 1 settembre 2014 Per avere la situazione completa dei crediti il professionista deve inviare richiesta al COGEAPS : info@cogeaps.it Norme comportamentali per i medici che effettuano sostituzioni Si ricorda che all’atto dell’affidamento/accettazione dell’incarico di sostituzione devono essere sottoscritti i seguenti punti: • Il Medico Sostituto deve garantire il pieno rispetto degli orari d’ambulatorio e può modificarli solo previo accordo col Medico Titolare, tenuto conto dei disagi dell’utenza. • Il Medico Sostituto deve garantire lo stesso periodo di reperibilità telefonica attiva che viene garantita dal Medico Titolare (in genere ore 8-10 con risposta diretta del titolare o di altra persona). • Nelle giornate di sabato e nei giorni prefestivi il Medico Sostituto deve rispettare gli impegni del Medico Titolare, deve effettuare la reperibilità telefonica e/o l’ambulatorio qualora fosse prevista attività ambulatoriale e deve effettuare le visite richieste anche se dovesse comportare un prolungamento dell’orario oltre le ore 10 del mattino. • Il Medico Sostituto si impegna a sostituire un solo medico per volta, salvo casi particolari -dichiarati- nello stesso ambito di scelta, per garantire agli utenti una presenza effettiva nella sede d’attività del tutto simile a quella del titolare. • Eventuali accordi tra Medico Titolare e Medico Sostituto al di fuori di questo regolamento devono comunque tenere presente che interesse principale è anche evitare disagi e servizi di scarsa qualità agli assistibili. VERONA MEDICA 45 FNOMCeO Programma nazionale esiti nuovo corso Ecm Agenas/Fnomceo Dal 23 settembre è attivo il corso on line ECM sul Programma Nazionale Esiti (PNE) realizzato da Agenas e FNOMCeO con il coinvolgimento della Federazione IPASVI. Per accedere al corso è necessario connettersi alla Homepage del sito web del Programma Nazionale Esiti (PNE) tramite link presenti sui siti internet di Agenas, FNOMCeO, Ministero della Salute, IPASVI. Attraverso le attività di PNE, il Ministero della Salute si avvale di AGENAS per lo svolgimento delle funzioni di valutazione dei risultati (outcomes) delle prestazioni assistenziali e delle proce- dure medico-chirurgiche nell’ambito del Servizio sanitario nazionale. Obiettivi del corso sono la diffusione delle competenze necessarie a una corretta lettura e interpretazione dei contenuti di PNE, attraverso l’apprendimento di alcuni fondamenti di metodologia epidemiologica applicata alla valutazione comparativa di esito. Crediti: il corso, del tutto gratuito, eroga 12 crediti ECM (Codice ECM 69597). L’attestazione dei crediti, una volta superato il corso, è disponibile nella “Situazione crediti” in alto a destra, appena entrati sulla piattaforma. Le professioni accreditate sono: me- dico, odontoiatra, infermiere, infermiere pediatrico, assistente sanitario. Accesso: chi si è registrato per i precedenti corsi ricordiamo che è necessario passare sito FNOMCEO o IPASVI può accedere ai corsi. È necessario passare dal sito della propria Federazione per il controllo ogni anno. ATTENZIONE: Il sistema è basato su sessioni di lavoro; qualora si rimanga inattivi per più di 20 minuti la sessione scade e si deve quindi effettuare nuovamente l’accesso con ID e PIN. dei Dott. A. e V. Corato S.n.c. ARTICOLI SANITARI PER FARMACIE ED OSPEDALI REAGENTI - APPARECCHI E VETRERIA CHIMICA MEDICAZIONE ASETTICA ED ANTISETTICA 37122 VERONA - Corso Porta Nuova, 131/a - Tel. 045/8007384 - 8002836 Fax 045/8006737 46 VERONA MEDICA enpam Da settembre la domanda per riscatti e ricongiunzioni si compila online Niente più carta, raccomandate e fax per i riscatti e le ricongiunzioni dell’Enpam. Dal 1° settembre 2013, gli iscritti potranno fare domanda per questi adempimenti direttamente online accedendo all’area riservata del sito www.enpam.it La procedura telematica permette di ridurre i tempi e di evitare errori: si eliminano le attese legate alla spedizione postale, alla protocollazione e all’inserimento dei dati, e si riduce al minimo l’eventualità di inesattezze nella compilazione. L’iscritto troverà infatti molti dei campi che lo riguardano già precompilati, grazie alle informazioni contenute nella banca dati dell’Enpam. Inoltre, un sistema di controlli automatizzati avverte l’iscritto in caso di errore, facilitandolo e guidandolo passo per passo nella presentazione della domanda. Al servizio di compilazione online si potrà accedere in qualsiasi momento. “L’introduzione dei moduli online rappresenta un ulteriore passo nel senso della completa digitalizzazione delle procedure dell’Enpam – ha detto il presidente della Fondazione Enpam Alberto Oliveti –. È una direzione verso la quale vogliamo procedere speditamente per aumentare l’efficienza e la qualità dei servizi agli iscritti e per realizzare risparmi”. La digitalizzazione dei moduli è stata preceduta da un lavoro di riscrittura e di restyling dei moduli cartacei, sia nella componente linguistica sia nella struttura e nella grafica del testo. Il lavoro ha tenuto conto delle tecniche di semplificazione del linguaggio bu- rocratico amministrativo e si è avvalso anche di strumenti di misurazione dell’accessibilità dei testi. Una volta ultimata la compilazione, l’utente potrà salvare una copia della domanda inviata e riceverà un’e-mail di conferma di ricezione. In ogni momento poi, l’iscritto potrà verificare a che punto è la propria pratica di riscatto utilizzando il servizio di tracciabilità della domanda (servizio non ancora disponibile per le domande di ricongiunzione). Chi non è ancora iscritto all’area riservata del sito internet dell’Enpam può farlo all’indirizzo www.enpam.it/servizi/login Chi non potesse compilare la domanda online potrà comunque ancora ricorrere al modulo cartaceo. Enpam: Medici e Odontoiatri potranno beneficiare di fondi europei L’Ue ha riconosciuto alle Casse pensionistiche private la possibilità di operare come soggetti intermediari nell’ambito dei programmi strutturali comunitari. La Commissione Europea ha infatti recentemente equiparato i liberi professionisti alle piccole e medie imprese ai fini dell’accesso ai programmi Ue. I medici e gli odontoiatri liberi professionisti potranno beneficiare di fondi europei tramite l’Enpam. La Commissione Europea ha infatti recentemente equiparato i liberi professionisti alle piccole e medie imprese ai fini VERONA MEDICA dell’accesso ai programmi Ue e riconosciuto alle Casse pensionistiche private la possibilità di operare come soggetti intermediari nell’ambito dei programmi strutturali comunitari. La novità è stata annunciata ieri nel corso di un convegno organizzato dall’Adepp nella sede dell’ente previdenziale dei medici. “Stiamo studiando attentamente le possibilità che si stanno aprendo in ambito europeo, specialmente per quanto riguarda le azioni di sostegno al credito – ha spiegato il presidente della Fondazione Enpam Alberto Oliveti –. Sono tanti i medici e i dentisti che ci chiedono come finanziare l’avvio di un ambulatorio o l’acquisto di attrezzature medicali. Li terremo costantemente informati sulle prossime opportunità”. La Fondazione Enpam ha intanto messo online sul proprio sito (www. enpam.it) l’elenco delle agevolazioni e dei bonus già a disposizione di chi esercita la libera professione. Altre iniziative si aggiungeranno nei prossimi mesi. “Sempre più spesso i bandi, a livello regionale, conterranno indicazioni per i liberi professionisti”, ha annunciato il presidente dell’Adepp Andrea Camporese. 47 GIOVANI E PROFESSIONI S.O.S. – Sostituzioni Si prega chi è interessato a dare la propria disponibilità per sostituzioni in medicina generale, di compilare il tagliando riportato a pagina 29 e di spedirlo all’Ordine (Via Locatelli 1, 37122 Verona). MEDICI DISPONIBILI PER SOSTITUZIONI IN MEDICINA GENERALE Cognome - Nome Via Località AMBROSI ENRICO Via M. Teresa di Calcutta 2 Legnago ANTON GENAN Via Palazzina 3 Verona ARMANI ROBERTO Via Cengia 89 San Pietro Incariano BAR MARIANA Via San Rosso Bussolengo BARAKAT ZIAD Via Gran Ega 12 San Martino (BZ) BAZZANINI NOEMI BENEDETTI FRANCESCA Via ex Internati 26 Pescantina BISTROT CATERINA Via Ognissanti 4 Verona BITIRE ELENA Via Paolo Borsellino 45 Bonavigo BONASIA TERESA BONDI’ VINCENZO Via Nerio Toffaletti 4 Verona BRUNELLI CLAUDIO Via Molino 24 Nogara BRUNELLI MARTA Via Imola 10 Verona BURATO GIULIA Colognola ai Colli BUSTI FABIANA Via Martiri della Libertà 2 Nogarole Rocca CACCIAMANI GIOVANNI Verona CAPONE SUSANNA Vicolo Teodorico 44 Salionze CARBONE GIUSEPPE Via delle Agostiniane 29 Verona CASTINO EVA Via Paolo Sarpi 30 Verona CAVALIERE ELENA Via Scuderlando 80 Verona CERAVOLO ROSSANA Via Polesine 65 Verona CERAVOLO ROSSANA Viapolesine Verona COCCO VALENTINA Via Italia Nuova 4 Illasi COGO ILARIA Via Rovigo 14 Legnago COLLETTA GIULIA Via del Risorgimento 34 Verona COSTANZO ALESSANDRO Via Corfu’ 5 Verona COVOLO CATERINA Via degli Scaligeri 2 Valeggio sul Mincio DA PRATO GIULIANA Via Macello 4 Verona DALCEGGIO DANIELA Via VIII Marzo 45 Trento DALL’ALDA MARLENE DE CARO IOLANDA Via Verde da Salizzole 7 Verona DE VLIEGHER EVELIEN Via S. Monica 10 Albignasego DEPLANO EMANUELA Via G. Campania 11 Verona DI SARRA DANIELA Via Mantovana 52 Castelnuovo d/G. EPURE MIHAELA CRISTINA Via Benassù Montan. Verona FAINELLI GIULIA Via G. dell’acqua 31 Bardolino FERRARA GIADA Via Imola 6/A Verona FILIPPINI GIULIA MARIA Via Roma 109 Gazzo Veronese FIN ALESSANDRA Via Baratin 14 Ronco all’Adige GERMENIA SILVA Via Chioda 18 Verona GUARDINI NADIA Via Gela 31 Verona HABASH ELIAS Via Praissola 18 San Bonifacio IUORIO ALESSANDRO KALOUT KAMEL Via Scuderlando 126 Verona KUZINA ANNA Via G. Matteotti 7 Bussolengo LAVORGNA BARBARA Via Favretto 16 Verona LAVORGNA BARBARA Via G. Favretto16 Verona LISTA ENRICO Via Monte Tomba 22 Cerea LONARDONI FABIO Via S. Maria in Stelle 5/C Verona MAGAGNA LINDA Via Tramigna 5 Soave MAGRINELLI FRANCESCA Via G. Leopardi 11 Soave MARCOCCI ALESSANDRO Via Trieste 3 Verona MARIOTTO ARIANNA Via Pola 12 Verona MARIOTTO OLGA Via Fiume 28/P San Bonifacio MARIOTTO OLGA Via Fiume 28/P San Bonifacio MARIOTTO OLGA Via Fiume 28/P San Bonifacio MASIERO MARINA Via Tesi 40/A Verona MASSARUTTO ALESSIA Via Aldo Moro 1/A Sommacampagna MAZZEI FEDERICA Str. A. Provolo 25 Verona MAZZONI SILVIA Via R. Valeri 3 Legnago MELOTTI CAMILLA Piazza G. Marconi, 19 Bosco Chiesanuova MERRINO MICHELANGELO Via Muro Padri 17 Verona MINNITI FEDERICA Via Ponte Pietra 17 Verona MORANDINI BIANCA STELLA MORANDINI ELEONORA 48 Dipl. formaz. M.G. Telefono 1 NO 349 1579083 NO 347 6859953 NO 368 283740 NO 346 8203148 NO 334 9594162 NO 347 5935206 NO 340 0505545 NO 349 5344121 NO 348 2286620 NO 328 3649861 NO 333 3606318 NO 339 8424561 NO 393 5686430 NO 340 7814158 NO 045 2520488 NO 340 2491750 NO 335 6893809 NO 045 8348296 NO 349 1617635 NO 333 4003601 NO 338 3641543 NO 338 3641543 NO 348 7906813 NO 347 2619594 NO 347 8453814 NO 392 4645018 NO 348 3015866 NO 339 6606559 NO 340 3538104 NO 349 5934115 NO 320 4860202 NO 392 1617323 NO 340 9331099 NO 347 8495611 NO 392 7509915 NO 347 8921208 NO 347 2136164 SI 339 2505919 NO 347 0146494 NO 339 5240552 SI 349 2325336 NO 339 4573366 NO 333 6831575 NO 347 6724694 NO NO 329 4239871 NO 329 4239871 NO 348 8210409 NO 349 0062116 NO 348 0176902 NO 340 8776021 NO 349 4082423 NO 347 2479985 NO 349 7282795 NO 349 7282795 NO 349 7282795 NO 347 2411450 SI 328 2660746 NO 338 8926070 NO 392 0027639 NO 320 2586564 NO 327 8889333 NO 345 9898558 NO 338 1439733 NO 333 7123732 Telefono 2 045 6850094 045 7500193 340 9766903 349 6778910 333 4729557 340 1676443 340 1676443 346 1878315 045 8400667 045 566969 045 6106013 08254 401083 392 3420052 388 7260070 045 7614468 045 7614468 VERONA MEDICA GIOVANI E PROFESSIONI MEDICI DISPONIBILI PER SOSTITUZIONI IN MEDICINA GENERALE Cognome - Nome Via Località Dipl. formaz. M.G. Telefono 1 NARDI CHIARA Via Tombole 157 San Bonifacio No 338 2828566 NGANDIE NJONOU MILLY Via Monte Ortigara 25/B Verona No 329 6190690 NICOLI PAOLA No 346 8079575 PAIANO JACOPO Via Regina Adelaide 12 Verona No 348 9238476 PAPOLA DAVIDE Via Calatafimi 6/A Verona No 328 3738807 PASETTO TRYSA Via Roveggia 27 Verona SI 339 7286242 PERON SILVIA Monteforte d’Alpone NO 340 0631022 PERONI MARIANA Via Danieli 6 Verona NO 347 1218310 POZZERLE MARIA Via Zoppega 16 Monteforte d’Alpone NO 045 6100370 PRANDO SILVIA Viale Europa Vigasio SI 349 1880958 PRETO Marika Via Gioberti 20 NO 349 4641934 RAPAGNA FRANCESCA Via P. Querini 5 Verona NO 333 4193398 RIGO FRANCESCA Vic. S. Maria In Organo 1 Verona SI 335 5941022 RINALDI CATERINA ANNA Piazza Vescovado 1 Verona SI 340 5199461 ROMANO SIMONE Via Aquileia 22 Verona NO 340 7767004 RUTA ELENA Via Ponte Asse 13 Albaredo d’Adige SI 347 2597635 SANSOTTA NAIRE Via Aquileia 22 Verona NO 329 7158223 SAVVAKI KALLIOPI Via Scuderlando 161/B Verona NO 347 0940738 SAY SVITLANA Via Marsala 37/B Verona NO 388 8928095 SCHIRALDI MARIA EMANUELA Via Ca’ di Cozzi 8 Verona NO 380 3662966 SCHINELLA STEFANO Via degli Arusnati 1 Parona (VR) NO 340 3434528 SERBUSCA DORIN Via B. Romagnoli 84/A Verona NO 045 8903064 SHOKA ZAHI Via Imola 2 Verona NO 347 2313146 SIVERO VALENTINA Via Bertoldi 2 Verona NO 347 5892542 SOLDANI DARIA Via R. Ruffilli 2947 Zimella NO 347 6301811 TANTILLO ILARIA Via Garibba 5 Verona NO 349 1028616 TATTI MARIA FATIMA Via Legnago 39 Verona NO 347 9341350 TOBALDINI OLGA MARIA Via dei Monti 4/A Romagnano di Grezzana NO 347 1611438 TOFAN LILIAN Via Monte Belloca 25 Verona NO 388 4717634 TOMEI PAOLA Via Mezzomonte 38 Verona NO 348 8752766 TORRESANI STEFANIA Via Don Luigi Benassuti 2 Cerea NO 333 5456004 TURATI MARIA GRAZIA Via S. Antonio 50 S. Martino B.A. NO 335 6302775 VENERI ANTONIO Via Stra’ 57 Caldiero NO 340 0715390 VIARO TIZIANA Via dietro Listone7 Verona NO 340 5715075 VIGNOLA PAOLA VOLPE GIUSEPPE Via Montesin 38 Cola’ di Lazize NO 335 6763374 WEYNE MAGNUS FERNANDA Via Carlo Del Prete 2 Verona NO 045 8166039 ZENORINI ANDREA Via Siedlce 21 Pescantina NO 340 6031137 Telefono 2 045 7614716 348 8567639 393 0468005 340 3934368 045 7652948 349 6938124 340 9768134 MEDICI DISPONIBILI PER SOSTITUZIONI IN PEDIATRIA Cognome - Nome Via Località Spec. in Pediatria ABDUL JABBAR ALI Via B. Scalari 14 Piubega (MN) AGRESTI LUIGI Via G. Trezza 36/A Verona AKASHEH GEORGE Via Del Capitel 13/E Verona SI BARAC ALA Via Gen. Dall’ora 54 Monzambano BARAKAT ZIAD Via Gran Ega 12 San Martino (BZ) NO BONASIA TERESA Via delle Polidore 5 Verona BORGHESANI MARISA Via Pradelle 57 Verona SI BRUNI FRANCESCA Via Vincenti 1 Verona CERAVOLO ROSSANA Via Polesine 65 Verona CIRELLI MARTA Via M. Gentilin 29/B Verona SI DE VLIEGHER EVELIEN Via S. Monica 10 Albignasego DEPLANO EMANUELA Via Colombine 5 Verona DEPLANO EMANUELA Via G. Campagna 11 Verona EPURE MIHAELA CRISTINA EPURE MIHAELA CRISTINA Via Banassù Mont. 17 Verona FABBRICI ROMINA Verona SI FAKES BOULOS Vicolo Menago 34 Bovolone GRAMAGLIA MARIA Via Almerini 06 Legnago SI HABASH ELIAS Via Praissola 18 San Bonifacio JAFFAL YOUSSEF Via Gramsci 8/A Castel d’Azzano KALOUT KAMEL Via Scuderlando 126 Verona LAVORGNA BARBARA Via Favretto 16 Verona MARIOTTO OLGA Via Fiume 28/P San Bonifacio MELLA ROBERTA Via F.lli Bandiera 42 Legnago SI PASQUINI ANNA Via C. Cadrega Verona PJESHKA MYRVETE Viale Spolverini 112 Verona RIGOTTI ERICA Via V. De Gama 1 Negrar SI ROMANO SIMONE Via Aquileia 22 Verona STUMPO MARIO FRANCESCO Via C. Angiolieri 18 Castel d’Azzano TESINI ROBERTA V.le della Repubblica 45 Verona SI TURATI MARIA GRAZIA Via S. Antonio 50 S. Martino B.A. ULMI DANIELA Via A. Vivaldi 7 Tregnago VENERI ANTONIO Via Stra’ 57 Caldiero VERNA ANNAMARIA Via Castello 12/A Castel d’Azzano VOLPE GIUSEPPE Via Montesin 38 Cola’ di Lazise VERONA MEDICA Telefono 1 320 6155026 340 4069008 320 882311 340 0699282 334 9594162 328 3649861 360 566631 347 9713662 338 3641543 347 4843083 392 1617323 340 9331099 340 9331099 392 7509915 392 7509915 0457101082 334 9467133 339 4573366 338 1147021 347 6724694 329 4239871 349 7282795 339 5739126 349 7288070 338 4174551 340 1956361 340 7767004 333 4890436 348 2900533 335 6302775 340 2335107 045 7652948 347 7861608 335 6763374 Telefono 2 340 0910058 328 3649786 340 1461078 340 1676443 045 8400667 349 1828271 392 420052 340 0715390 328 9067502 49 TEMPO LIBERO Chi cerca… trova Preghiamo chi è interessato a compilare il modulo che si trova a pag. 44 ed a volercelo inviare. Si prega inoltre di scrivere l’annuncio in maniera chiara (stampatello). Si raccomanda di segnalare alla Redazione le inserzioni andate “a buon fine” per permetterne la “Clearance”. La Redazione provvederà comunque alla sospensione degli annunci dopo un certo numero di pubblicazioni. Si accettano solo annunci “brevi”. Per aiuto in Ricerche Bibliografiche OffRO consulenza gratuita ai colleghi. bassi.renzo@tiscali.it Tel. 339 8032600 Studio Odontoiatrico in centro Bussolengo cERcA collaboratore o collaboratrice odontoiatra ed eventuale subentro. Tel. 328 0880917 AffittASi/VENdESi causa trasferimento in altra città, studio Odontoiatrico di 120 mq., in centro Bussolengo. Composto da: 2 sale operative con radiografico ed RVG, sala sterilizzazione, sala d’attesa e bagno, possibilità di terzo riunito. Le poltrone e l’autoclave hanno 4 anni di vita. Attività ventennale dello studio, a norma e autorizzato Tel. 328 0880917 AffittASi a referenziati, appartamento appena ristrutturato con finiture curate, compost da ingresso, cucina, sala, due camere matrimoniali, di cui una molto ampia, bagno finestrato, due poggioli, soffitta, cantina e garage. L’appartamento, con predisposizione per l’aria condizionata, si trova nel quartiere Navigatori, al quarto e ultimo piano con ascensore di un condominio recentemente ristrutturato. APE in corso. Tel. 340 04196180 AffittASi a referenziati, appartamento in un condominio del quartiere Navigatori, al piano quarto con ascensore. L’appartamento, appena ristrutturato con finiture curate e semiarredato, è composto di ingresso, cucina-sala, due camere, di cui una matrimoniale, bagno finestrato, due ampi poggioli, cantina e garage. APE in corso. Tel. 340 04196180 AffittO studio in ambulatorio elegantemente ristrutturato, completo di telefono, fax, ADSL. Tel. 333 2844260 (ore 14.00) Tessera Ordine n. 4420 AffittASi per mattine, pomeriggi, giornate o fasce orarie, ambulatori in struttura medica autorizzata e normata. Visite in regime privatistico. La sede è situata a Verona in Borgo S. Croce di fronte ad ampio parcheggio e fermata autobus. Tel. 345 9622810 Tessera Ordine Odontoiatri n. 2697 OffRESi studio odontoiatrico, completamente attrezzato, presso il Poliambulatorio “San Francesco” sito a Villafranca in via Biante Remagni, 31. Tel./Fax 045 7901331 In Borgo Trento vicino al Ponte della Vittoria, È diSPONiBilE un ambulatorio nuovo con attività già avviata da 3 medici per ora senza segreteria. Il prezzo di affitto è veramente concorrenziale con fisso mensile/giorni e contratto senza preavviso. Tel. 335 353823 VENdESi villa anni settanta da ristrutturare posta su terreno edificabile della sup. catastale di mq. 1.485, dotata di grande giardino, posta su tre piani in località Corbiolo di Boscochiesanuova (Verona). Prezzo interessante. Tel. 348 5233856 - 340 9542119 VENdO appartamento di 135 mq. a Ponte Catena, 3° piano, finemente ristrutturato, composto di: ingresso, sala, cucina abitabile, 3 camere e due bagni finestrati, soffitta e garage Tel. 347 3151149 Tessera Ordine n. 656 AffittASi stanza a psichiatra, psicoterapeuta o psicologo in studio medico avviato. Tel. 347 6594624 Tessera Ordine n. 7682 Odontoiatra con buona esperienza in Protesi, Gnatologia, Endodonzia, piccola Chirurgia, Parodontologia, Conservativa, OffRE consulenza qualificata. Ottima comunicazione con il paziente. Tel. 347 1575001 50 Per cessazione attività cEdO letto da visita Chinesport cm. 180x68, alzabile elettricamente e testiera regolabile; diafanoscopio da muro. Il tutto è in perfette condizioni e sarà disponibile dal 20 dicembre 2013. Tel. 335 6130711 e-mail: nogarin.livio@libero.it Borgo Roma zona Ospedale, su lotto di mq. 540 OffRO palazzina disposta su due piani fuori terra oltre ad un piano soffitta ed interrato. L’immobile è da ristrutturare ed esiste la possibilità di un significativo ampliamento. L’immobile si presta, vista la posizione adiacente all’ospedale e al polo universitario, a soluzioni quali poliambulatori, centro riabilitativo, centro diagnostico ecc. Tel. 045 8753016 - 393 9766184 Tessera Ordine n. 4049 VENdO poltrona odontoiatrica marca Polo (Castellini), a buon prezzo. Tel. 339 4264607 Tessera Ordine n. 2199 VENdO auto BMW del 2007 a gasolio, (x53000 cilind.), color grigio scuro, 63.000 Km effettivi, ben conservata. Tel. 339 4264607 Tessera Ordine n. 2199 Al 3° piano di un palazzo d’epoca restaurato nel centro storico di Siracusa (Ortigia), a pochi passi dal duomo, VENdESi monolocale di 30 mq., travi a vista, soppalco di circa 8 mq. con terrazza di 30 mq. al piano, vista mare, completamente ristrutturato nel 2011 e ammobiliato (cucina nuova con lavastoviglie, aria condizionata, armadio a muro, inferriate e zanzariere). Tel. 340 6061772 Tessera Ordine n. 2593 Ostetrica alla prima esperienza lavorativa, laureata con il massimo dei voti, affidabile, seria e con buone capacità relazionali, OffRE collaborazione per attività inerenti il proprio profilo professionale. Tel. 340 3372583 Tessera Ordine Albo Ostetricie n. 1005 AffittO studio medico, dotato di ecografo, a colleghi specialisti a Nogara (VR). Tel. 339 3273630 Tessera Ordine n. 3847 VERONA MEDICA TEMPO LIBERO VENDO armadietti e radiografico come nuovo per Range 65/1 con certificazione (+ seggiolini). Euro 500,00. Tel. 348 6083263 Tessera Ordine n. 69 Vendesi attico zona centrale, finemente ristrutturato. Tel. 333 2574206 Tessera Ordine n. 7090 AFFITTO in via Valverde a Verona, ampio studio medico/professionisti/uffici, di 170 mq. circa 2 garage, 4-5 locali utili per attività. Tel. 335 244141 Tessera Ordine n. 3828 Vendesi bilocale in residence immerso nel verde con piscina a Lugana di Sirmione (BS), collocato a 100 m dal lago. Tel. 339 8171273 Tessera Ordine n. 1223 AFFITTO a Bussolengo (VR), in zona centrale al primo piano, studio pediatrico arredato e attrezzato con ampio parcheggio. Trilocale composto da 2 stanze con entrate indipendenti, ampia sala d’attesa e 2 bagni. Tel. 045 7152841 Tessera Ordine n. 2796 Affittasi a Colleghi odontoiatri unità operativa in nuovo studio di Verona città, composto da 3 unità odontoiatriche e una sala operatoria. Posti auto riservati ai pazienti. Tel. 333 2574206 Tessera Ordine n. 7090 A Bovolone AFFITTO ambulatorio per condivisione spese. Tel. 333 4221326 Tessera Ordine n. 5786 OFFRO collaborazione come infermiera, per coordinazione studio medico. Nessuna difficoltà d’orario. Tel. 045 2020773 - 340 5743114 Tessera Ordine n. 1559 VendESI/AffittASI Studio Dentistico in Rovereto (TN), autorizzato dal 2003. Vendita attività euro 50.000,00 (comprese attrezzature). Affitto mensile euro 1.000,00 (locazione e utilizzo attrezzature compreso). Tel. 333 2574206 Tessera Ordine n. 7090 OFFRESI presso i Centri BSC di via dei Mille, 61 a Trento e di via Tiberio Claudio, 5 a Cles spazi ambulatoriali e servizi a medici e/o professionisti. e-mail: ufficio@centrobsc.it OFFRO collaborazione in Ortodonzia, chirurgia orale, implantologia. Tel. 340 2252487 Tessera Ordine n. 1172 VENDO appartamento in zona stadio, composto da 6 camere/studio. Euro 330.000,00 Tel. 045 577284 Tessera Ordine n. 3911 VENDO al 3° piano, appartamento ristrutturato, in via Anzani (B.go Trento), 122 mq, garage e ampia terrazza. Molto luminoso. Tel. 348 2250254 Tessera Ordine Odontoiatri n. 93 AFFITTO a medici e paramedici ambulatorio medico nuovo, con possibilità di utilizzare anche ambulatorio chirurgico attrezzato. Situato in Verona (Basson), in ottimo contesto. Tel. 349 0908064 Tessera Ordine n. 7093 Medico Medicina Generale massimalista, prossimo alla pensione, AFFITTA stanza in poliambulatorio a colleghi (convenzionati o specialisti) oppure per attività paramedica (zona Borgo Roma). Tel. 339 3851357 Tessera Ordine n. 3014 Odontoiatra con esperienza decennale OFFRE collaborazione in Ortodonzia nella zona di Verona, Mantova e Brescia. Tel. 347 1052841 AFFITTO a Folgaria appartamento arredato, vicinissimo a piste da sci. Tel. 339 1551027 Tessera Ordine n. 5261 CERCASI bilancia pesapersone marca Wunder modello 960. Tel. 340 7938231 Tessera Ordine n. 4004 ✓OBBLIGO PER TUTTI GLI ISCRITTI @ DI DOTARSI DI PEC (posta elettronica certificata) Ricordiamo a TUTTI i colleghi che è necessario produrre il proprio indirizzo PEC all’Ordine; chi non ne fosse ancora provvisto, è invitato a generarne uno mediante l’area riservata sul sito dell’Ordine, seguendo le istruzioni indicate. Il Decreto 19 marzo 2013 stabilisce infatti che gli Ordini si fanno garanti dell’accreditamento di tutti i professionisti, e trasmettono i loro indirizzi PEC all’Indice Nazionale INI-PEC (l’Ordine dei Medici e Odontoiatri attraverso la FNOMCeO). È pertanto necessario provvedere quanto prima, poiché un atteggiamento omissivo in tal senso è da considerarsi palese violazione di Legge. VERONA MEDICA 51
Similar documents
L`Ordine di Treviso n. 1/2010 - ordine dei medici di treviso
Talvolta mi ritornano alla mente i nostri viaggi notturni in macchina, tra una sigaretta e l’altra, parlando di Professione, Ordine e Sindacato. E ricordo con un po’ di nostalgia anche quando aveva...
More information