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OTTOBRE 2003
IL MARGINE DI RISCHIO
Spedizione in a.p. - 45% -Art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale Genova - € 0,50
E’ PARTITA RADIO
ZAI.NET, LA PRIMA
RADIO CHE DA’
VOCE AI GIOVANI
REPORTER
IN PIEMONTE
E LIGURIA
Tutti i giorni, dal
lunedì al venerdì,
dalle 15 alle 16,
sintonizzatevi sulle
frequenze di Radio
Veronica One 93.6: le
“officine radiofoniche
piemontesi” sono già
all’opera.
Tutti pronti i
collegamenti dalle
scuole: i primi
studenti-reporter in
diretta dall’ITIS
“Grassi” di Torino.
Ora non vi resta che
cliccare su
www.zai.net
e proporre...
Cosa? L’argomento
su cui vi piacerebbe
discutere, la canzone
che volete far balzare
in vetta alla nostra
classifica, le recensioni
dei film, dei libri, dei
cd che vi sono piaciuti
di più (o che non vi
sono piaciuti affatto).
IN RETE
sul nostro sito
www.zai.net/radio
ESTASI
DA ECSTASY
1 2
3 4
5 6
7 8
9 10
11 12
13 14
15 16
Il fotosondaggio di Zai.net è
realizzato in collaborazione con
TI SENTI INFORMATO SUI DANNI
CHE PUO’ CAUSARE L’ECSTASY?
Maria Bologna,
18 anni:
Fa molto male al
cervello e di solito si
tratta di danni
irreversibili. Credo che
non sia un fenomeno
da ignorare come in un
certo senso si sta
facendo ora
4
Fabio Giorgini,
17 anni:
Li conosco in modo
generico, però so quello
che conta: devasta il
cervello. Per quello che
vedo io continuano ad
essere maggiormente
diffuse le droghe
leggere
3
Giulia, Bottaro
17 anni:
So che è una droga
estremamente pesante,
ma non ne conosco a
fondo gli effetti.
Purtroppo c’è un difetto
di informazione sia a
scuola sia negli ambienti
che frequento
2
Simona Genovese,
17 anni:
Non ho dubbi che gli
effetti siano devastanti,
ma non li conosco in
modo approfondito. A
scuola non se ne parla
mai; la voglia di
estranearsi può costare
cara.
1
Ana Lucia
8
Azcarate,
20 anni:
Non li conosco e
francamente è un
argomento che non mi
interessa. Dovrebbero
essere informati quelli
che ne fanno uso
Cesare Clava,
7
20 anni:
Fa malissimo al
cervello, ma non saprei
dire perché. Forse si usa
l’ecstasy perché si vuole
evadere da una realtà
che non ci soddisfa
“
Alessio Di Niquili,
6
17 anni:
Mi sento poco
informato
sull’argomento droghe
in generale. Forse anche
perché non se ne sente
parlare più di tanto nè in
tv nè sui giornali
Sara Mareschi,
5
19 anni:
Sono vagamente
informata sull’ecstasy
perché non conosco
nessuno che ne faccia
uso. Per sentito dire so
che provoca danni
molto seri ed
irreversibili.
Ivo Cornaglietto,
19 anni:
Gli effetti immediati
sono una specie di
distorsione spaziotemporale, a lungo
termine credo che bruci
i neuroni
Antonio Varasano,
18 anni:
Più o meno; credo
che la maggior parte di
chi ne fa uso sia spinto
dalla moda, perché
sentirsi sballati quando
si è in mezzo a molta
gente rende più
disinibiti.
11
Francesco Amendola,
19 anni:
Non so cosa provochi
nel dettaglio, ma non
deve essere nulla di
buono! Credo che molti
lo facciano per una
questione di moda,
perché è trendy e ci si fa
notare
10
Mariagrazia Cagliero,
19 anni:
Più o meno li
conosco, ma siccome è
una realtà abbastanza
lontana da me e dai
miei amici non ho mai
sentito l’esigenza di
documentarmi.
“
“
“
“
“
“
12
Speranza Puddu,
16 anni:
E’ una moda molto
pericolosa, ma
purtroppo dilaga tra
noi giovani. Non mi
sento informata sugli
effetti che provoca
“
“
“
“
“
“
16 15
Matteo Pastecchio,
17 anni:
A scuola ne abbiamo
parlato molto con i prof,
abbiamo fatto attività,
tipo i test, per sondare il
nostro grado di
informazione e per
accrescerlo
“
“
“
“
“
“
“
“
Daniele Cancian, 14
19 anni:
No, so che è una
droga chimica che
danneggia il cervello,
che distrugge i neuroni.
Comunque non è molto
diffusa nel mio giro
“
“
“
“
“
“
9
Cristina Becchio,
16 anni:
Mi sento
sufficientemente
informata da giornali,
dalla televisione e
dalla scuola. Ho visto
un mio amico rovinarsi
seriamente
13
“
Con “
“ le opinioni
di noi giovani anche sui
grandi quotidiani nazionali
“
3
MUSICA
FACCE DA
ZAI.NET
RED HOT
CHILI PEPPERS:
VENT’ANNI
PICCANTI ED AMARI
In occasione dell’uscita
del “Greatest Hits”
ripercorriamo la storia
di questo meccanismo
a base di peperoncino
e salsa chili
CONOSCI GLI EFFETTI
DELL’ECSTASY?
TEST
14
GNAM GNAM:
CHE “PASTA” PREFERISCI?
Scopri attraverso il test
se sei un tipo da sballo
“A VENT’ANNI SI E’
STUPIDI DAVVERO...”
Intervista a
Francesco Guccini
LE SOLE 24 ORE
39
TRUFFE
INFORMATICHE
Insidiosa è la rete:
dial e spam
sempre più frequenti,
sempre più nascosti
INCHIESTA
ESTASI
DA ECSTASY:
PRECAUZIONI
PER L’USO
Le nuove padrone
del nostro cervello
9
24
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ATTUALITA’
NATI AI MARGINI
DELLA CITTA’
Quattro chiacchiere con i giovani
di via Artom
16
VIVAIO CREATIVO
REDAZIONE
DI SAVONA
60
ECOLOGIA
LE SCUOLE
AIUTANO I FIUMI
Gli studenti di Albenga
all’opera: come
monitorare le acque
di un fiume
GIOVANI
CRITICI
STAR WARS:
LA GALASSIA
34
COLPISCE ANCORA
In attesa del 3° episodio,
eccovi la saga che ormai
da 25 anni ci tiene
sospesi nell’eterna lotta
tra il bene e il male
CULTURA
48
“OLTRE LA MEMORIA”
Le leggi antiebraiche in
Italia: uno sguardo inedito
su quello che accadde al
Liceo Manzoni
MILANO MODA
DONNA 2004
Tutto è vendibile,
portabile ed accettabile
FUMETTO
“Uomini e topi”
Vicini alla resa dei conti
54
SEMPRE PIÙ RAGAZZI
FANNO USO DI DROGHE
SINTETICHE. SONO FACILI
DA ASSUMERE E SEMBRANO
INNOCUE. INVECE IL LORO
USO FINISCE PER
PROVOCARE UN VERO E
PROPRIO “BUCO AL
CERVELLO”, CON SINTOMI
SIMILI A QUELLI DEL MORBO
DI ALZHEIMER O DI
PARKINSON.
ESTASI DA
ECSTASY:
LE NUOVE
PADRONE
DEL NOSTRO
CERVELLO
56
REDAZIONE
SOCIALE
VOGLIA DI IMPARARE
AL KANDINSKI DI
MILANO
Quattro allieve
dell’istituto presentano
le attività svolte nella
loro scuola
I VERI VOLTI
DELL’INTERCULTURA
La parola ai
protagonisti della nuova
redazione “Intercultura”
di Milano
46
51
RIFLETTORI SU
“LAC” DI TORINO:
Una scuola per
diventare artisti
a tutto tondo
42
11
ai un malessere? Modifica chimicamente il tuo stato di coscienza
per non sentirlo!
Nella nostra società si sta diffondendo una mentalità predisposta
a curare tutto con la chimica. A
questa si appigliano i signori
della droga che, per allargare
il bacino di clienti (non attirati dall’uso di eroina), hanno
escogitato nuovi ritrovati per
il pubblico giovane. L’intento
è quello di fare prendere ai
ragazzi familiarità con gli
stupefacenti ma di non farli
sentire “drogati”. Ecco che
nascono le droghe sintetiche:
piccole pasticchette colorate,
apparentemente innocue, di
semplice assunzione. Prodotti di
laboratorio.
Ma non tutti sanno che sono sostanze dannosissime per il nostro organismo e che innescano processi inarrestabili di degenerazione cerebrale. I danni provocati dalle droghe sintetiche sono irreversibili: producono un vero e proprio “buco al cervello”, con sintomi simili a quelli del morbo
di Alzheimer o di Parkinson. Al contrario delle
droghe tradizionali, che creano danni fisici in
parte recuperabili con le cure adatte, non esistono terapie che portino ad un recupero fisico di questo “buco”.
H
Cosa
succede
in Europa
12
Secondo gli ultimi dati dell’OEDT
(Osservatorio Europeo delle Droghe e
delle Tossicodipendenze) presentati a
Lisbona il 22 ottobre 2003 l’uso di
ecstasy ed anfetamine risulta essere
alto in alcuni gruppi specifici, quali i
frequentatori di feste. La relazione
dell’OEDT rivela che però non si nota un
aumento eccessivo del consumo a livello
europeo, anche se, tuttavia, nell’ultimo
decennio i decessi per droghe tra giovani
di meno di 20 anni sono stati 3103 (con
un aumento costante in questo periodo
da 161 nel 1990 a 349 nel 2000 nei Paesi
dell’UE). Emerge una differenziazione per
aree geografiche: nei Paesi in cui l’uso
era elevato nel 1995 (Irlanda, Italia, Regno
Unito) oggi si nota una diminuzione;
invece, dove l’uso era basso, i dati hanno
evidenziato una crescita (Danimarca,
Portogallo, Finlandia, Norvegia e Paesi
dell’Europa Centrale e Orientale).
DROGHE A RICHIESTA
PER OGNI MALESSERE
Si ricorre alle droghe sintetiche principalmente per riuscire a socializzare in modo
rapido ed efficace e per superare le ansie
e le insicurezze che si incontrano nel relazionarsi con gli altri. Ma ci sono pillole
per ogni tipo di disagio. I chimici in camice bianco sono in grado di simulare al
computer gli effetti delle droghe sul cervello e, quindi, di inventare sempre nuove
pilloline per ogni problema. Ciò che ci
riserva il futuro è la possibilità di creare
in laboratorio sostanze sintetiche in grado
di modificare con precisione digitale le
funzioni cerebrali. Nel panorama futuro
sarà possibile inventare sostanze stupefacenti adatte alla richiesta di ogni diverso
momento sociale, di ogni differente epoca
storica. Vuoi superare l’ansia e migliorare
le relazioni lavorative? Vuoi potenziare le
prestazioni sessuali? Vuoi raggiungere il
nuovo record di corsa agli ostacoli? Lo
slogan potrebbe essere “Ad ogni problema la sua droga”. In ogni campo: relazionale, culturale, lavorativo, sportivo, sessuale, di evasione.
VIAGGIO NEL MONDO DELL’ECSTASY
La galassia dei derivati chimici, impropriamente racchiusa sotto il nome di ecstasy,
comprende tutti i tipi di pasticche derivate
dalla metamfetamina. La caratteristica
comune è di essere sostanze stimolanti ed
euforizzanti. Ogni pasticca di ecstasy contiene in media 75/150 mg. di MDMA
(Metilendiossimetamfetamina). Conosciuta
con gli appellativi Adam, Pillola di Adamo,
XTC, X, Rave, l’ecstasy è tra le droghe sintetiche più usate dai giovanissimi. E’ una
sostanza empatogena, in quanto permette
di comprendere le emozioni e le sensazioni
degli altri, ed entactogena, in quanto generatrice di contatto interiore. La sintesi dell’
MDMA richiede minime nozioni di chimica e
i laboratori clandestini possono essere allestiti in cucine, garage, camper. Le reazioni
chimiche possono avvenire anche in pentole da cucina e i prodotti solidi possono
essere rimossi con filtri da caffè.
Come
aiutare chi
sta male:
•
•
•
•
•
farlo distendere
bagnargli la fronte
farlo bere
fargli mangiare qualcosa di salato
parlargli e spiegargli che lo stato in
cui si trova è passeggero e che
migliorerà presto
• aiutarlo a farlo respirare meglio,
guidandolo a seguire un ritmo più
regolare
• chiamare un medico o un servizio
specializzato.
13
CHE SBALLO...
Le pastiglie di ecstasy sono assunte principalmente durante le serate in discoteca e nei
raves (feste auto-organizzate in luoghi isolati,
fabbriche dismesse o casolari fuori città),
dove si ascolta musica tecno o underground.
I principali effetti sono: aumento delle percezioni sensoriali, allucinazioni auditive e visive,
deficit di memoria e di concentrazione, andatura barcollante, sensazione di sentirsi più
vicini agli altri e miglioramento della comunicazione, abbattimento dei confini tra il sé e il
mondo esterno, alterata percezione del
tempo, aumento della “sensualità” (ma non
delle performance sessuali), aumento della
fiducia in se stessi, diminuzione del senso di
pericolo. Gli effetti iniziano dopo 30 minuti
dall’assunzione e durano mediamente per 46 ore, lasciando il posto a sintomi di “hangover” quali fatica, stanchezza, insonnia. Nelle
ore successive all’ingestione, è segnalato un
aumento del numero di incidenti stradali.
Durante le serate vengono “calate” numerose
pastiglie nel tentativo di ottenere gli stessi
effetti gratificanti.
COCKTAIL MICIDIALI
L’assunzione di ecstasy o di droghe sintetiche
dà reazioni imprevedibili perché ognuno di
noi è il risultato di variabili biochimiche e psicologiche sconosciute ma anche perché sono
preparate da improvvisati “chimici di strada”,
in scarse condizioni di pulizia e con sostanze
non sempre conosciute dagli stessi chimici
che le sintetizzano.
Inoltre l’associazione di droghe sintetiche ad
alcool, fumo o altre sostanze può generare
effetti imprevisti potenziandone gli effetti
collaterali e i pericoli. I decessi per droghe
sono quasi sempre legati ai mix.
ore, ma è possibile osservare il loro ripetersi
per mesi. In alcuni casi si sono osservati
effetti permanenti quali attacchi di panico
(persistenti per mesi anche dopo l’assunzione di una singola compressa); episodi psicotici acuti e psicosi croniche; episodi di
depressione (con ideazione suicidaria);
aumento dell’aggressività e dell’impulsività,
preferenza nei confronti dei carboidrati (e
della cioccolata in particolare); deficit di
memoria e di concentrazione; inversione del
ritmo sonno/veglia; perdita di peso.
L’insorgenza e la persistenza di questi disturbi è da mettersi in relazione con l’assunzione acuta di MDMA a dosaggi elevati (8 compresse in una serata), o da una continuativa
a dosaggi minori (40-50 compresse nel giro
di un anno).
Simonetta Mitola
LE RISPOSTE DEL CORPO
E DELLA MENTE
Note
storiche
Droghe
sintetiche
in cifre
Allarme Onu. Ogni anno sono
prodotte 500 tonnellate di droghe
sintetiche. Oltre 40 milioni di persone
nel mondo hanno fatto uso di
pastiglie negli ultimi 12 mesi. Un
aumento del 70% negli ultimi cinque
anni. Nel 2001 sono state sequestrate
40 tonnellate di pastiglie (contro le 4
tonnellate del 1991). Il giro d’affari si
aggira intorno ai 65 miliardi di dollari
all’anno. Il consumatore tipo è
diverso dal tossicodipendente
tradizionale: mescola le sostanze,
sperimenta e cambia. Questo è
quanto emerge dal primo Rapporto
mondiale sulle droghe sintetiche
presentato dall’Onu. La semplicità di
assunzione una delle cause
principali: basta ingerirle. Molto
seducente e pratico. Per sballarsi
senza grandi difficoltà.
14
• 1914: la MDMA viene sintetizzata nei
laboratori Merck.
• Prima guerra mondiale: la MDMA viene
somministrata ai soldati per
combattere la fame;
• Fine anni '60: diffusione dell'uso
ricreazionale nella west coast
(California, USA)
• Fine anni ‘70: la MDMA viene
prescritta, da parte di alcuni psichiatri
californiani, a pazienti in psicoterapia
con difficoltà di verbalizzazione;
• Inizio anni ‘80: i primi studi di
farmacologia animale evidenziano la
neurotossicità dell'MDMA;
• 1985: la DEA (drug enfor-cement
administration) degli USA vieta la
prescrizione e l'utilizzo dell'ecstasy;
• 1990: viene fissata la "dose media
giornaliera" dell'MDMA in Italia: 50 mg.
Le più frequenti manifestazioni somatiche
associate all’uso di MDMA sono: ipertermia
(fino a 43°, accentuata dal ritmo della danza e
dalla temperatura elevata del locale), che può
arrivare a determinare il decesso; grave tachicardia (fino a 180 battiti al minuto); ipertensione; emorragia cerebrale, convulsioni; coma;
insufficienza renale acuta; epatite.
Gli effetti psicopatologici, ossia i disturbi
interpretativi e di percezione, conseguenti
all’assunzione di MDMA scompaiono entro 48
Che cosa
dice
la legge?
L’ecstasy è una sostanza illegale come
l’eroina.
In caso di acquisto o possesso per uso
personale, la legge (art. 75 DPR 309/90)
prevede sanzioni amministrative, quali
la sospensione della patente o del
passaporto o di ogni altro documento
equipollente, o, in alternativa, un
programma terapeutico presso il SERT
o la Comunità Terapeutica.
In caso di spaccio, si entra nel campo
dei reati (art. 73 DPR 309/90): per lieve
entità è prevista la reclusione per un
periodo da 2 a 6 anni e una multa fino a
150 milioni; in caso di spaccio di
rilevanti quantità è prevista invece la
reclusione da 8 a 20 anni e il pagamento
di una multa che va dai 50 ai 500 milioni
di lire.
15
io
g
g
te
n
u
a
p
Rispondete alle seguenti questioni,
sommate i punti ottenuti, e “affrontate”
la vostra situazione...
GIA’ FATTO
b) UN MOTIVO PER NON PRENDERE
L’ECSTASY:
1) perché dietro al pusher c’è un trentenne
con giacca di pelle che sembra uscito da
Starsky & Hutch, che se non è della pula lui,
io sono una suora ungherese!
2) perché mi spaventa la dipendenza.
3) perchè mi spaventa il babbo se lo scoprisse…
c) UN MOTIVO PER PRENDERE L’ECSTASY:
1) perché dietro al pusher NON c’è un trentenne con giacca di pelle che sembra uscito
da Starsky & Hutch, che se non è della pula
lui, io sono una suora ungherese!
2) perché stasera ho voglia di fare un incidente stradale, tanto non è detto che muoia io,
magari solo quello che era nell’altra corsia…
3) perché mi fa stare meglio, più amico di
tutti, più interessante, più felice, e poi la
prendo una volta alla settimana…
16
d) UNO/A CHE HA PAURA DI PROVARE
LE DROGHE:
1) sarà uno che allunga la birra con l’acqua e
non beve coca cola dopo le sette che se no
non dorme.
2) contento lui! paste: gnam-gnam…
3) si deve provare tutto nella vita, però posso credere che una cosa faccia male anche
senza doverla provare per forza.
d
e
f
G
1)
3
1
1
3
1
5
3
2)
1
5
5
1
5
1
1
3)
5
3
3
5
3
3
5
(1)
E’ vero che si discute di commercializzare derivati della
cannabis per varie patologie
- del resto perfino la mortifera eroina è una parente stretta della morfina - ma ciò non
significa che essa faccia bene
indiscriminatamente a tutti.
Prima di ingurgitare, PENSACI!
a) SE LA SERATA E’ FIACCA:
1) la tiro su.
2) mi tiro su.
3) amen, vado a dormire prima.
c
e) UNA “PASTA”:
1) per non addormentarmi durante l’ora di
matematica.
2) per me al sugo, grazie!
3) per sopravvivere a un monologo di Ghezzi.
FATTO?
(2)
Decisioni, che fatica! Facile e
fico fare lo stravolto dalla roba, però fa un po’ paura. L’hai
provata, la curiosità è tolta, ti
è andata bene, perciò piantala. E’ proprio ora di finirla con
le spacconate da bulletto... il
rischio è quello di fare una fine da tappezzeria.
Da 27 a 35 punti
SCOPRI ATTRAVERSO
IL NOSTRO TEST
QUAL E’ LO SBALLO
CHE TI PIACE DI PIU’
Da 7 a 16 punti
che “pasta” preferisci?
b
Da 17 a 26 punti
GNAM GNAM:
MAI FATTO
(3)
Se sei arrivato qui è forse
perché sai che la droga non
ti trasforma artificialmente in
un tipo spigliato, sicuro,
simpatico e FELICE. E’ una
molecola che agisce sul sistema nervoso centrale, non
una pozione da fiaba!
f) COSA E’ L’ECSTASY:
1) una statua del Bernini.
2) uno sballo.
3) un cocktail di derivati delle anfetamine e
varie sostanze chimiche di ignota origine e
dalle oscure conseguenze.
g) SE TI OFFRONO DELLA ROBA:
1) a caval donato non si guarda in bocca, però dipende da chi me la offre.
2) accetto e ricambio! (una specie di occhio
per occhio…NDA)
3) DROGA? NO GRAZIE!
Marco Bazzica, 21 anni
Genova
il tuo
profilo
17
Nati ai margini
della citta’
LA PERIFERIA DOVREBBE ESSERE
UN LUOGO IN CUI DESTINI
DIVERSI SI INCROCIANO E SI
EVOLVONO, ACCOMUNATI DAL
VIVERE UNA STORIA PER CERTI
ASPETTI SIMILE. DOVREBBE DARE
VOCE A CHI LA ABITA.
18
19
Io, Mike, ragazzo di periferia
SEGUIAMO UNA GIORNATA
TIPO DI MICKY, STUDENTE DI
PERIFERIA. IL LUOGO DI
RITROVO È SULLE PANCHINE DEI
CAMPETTI. VIVENDO IN CITTÀ,
PERÒ, SENTE LA MANCANZA
DELLA NATURA, DI UN BEL PRATO
VERDE SU CUI CORRERE, DEL
CONTATTO CON GLI ANIMALI,
DELL’ARIA PURA.
“Sono un ragazzo di 20 anni e dalla
nascita vivo in uno dei quartieri più
caldi di Torino, “Barriera di Milano”.
Qui in “Barriera” si vive in prevalenza di notte, di giorno si esce sì, ma
basta passeggiare un po’ la sera per
i giardini, per le piazzette, per i bar e
le vie isolate (così non arriva la madama per il troppo bordello) per vedere gruppi di ragazzi. Sì, ci conosciamo tutti, ma ognuno ha il suo
gruppo con cui passare tutta la settimana. Il sabato sera, invece, è una
cosa diversa, tutti ci troviamo a ballare, ma senza organizzarci: le discoteche belle ormai si sa dove sono e
tutti vanno lì. Il mio gruppo è bello
grande, perché più si è, più casino si
fa. E dopo una giornata di merda la
sera si deve per forza far casino…
quando si va in giro da altre parti
(giostre, centro), si incontrano gruppi
di altri quartieri: allora ci guardiamo
male, ma non si fa casino perché
ognuno ha rispetto dell’altro. Siamo
tutti ragazzi di periferia e la nostra vita è questa”.
Micky, studente ancora per poco – spero.
20
UNA GIORNATA DI PERIFERIA
Ore 7,30: la sveglia suona sempre troppo presto, ma è l’ora di andare. Un caffellatte al volo, la brioche da Marino, il bar davanti alla scuola. Passa a prendermi Alessio,
in moto. Anche stavolta ho dimenticato di riportargli il cd, un disco dei Clash, ma in questi giorni tanto ha altro a cui pensare. E’ un
po’ in crisi con Luisa, la sua ragazza. Io non
ci metto bocca, è un tipo abbastanza riservato nonostante in apparenza faccia lo spaccone con tutti.
Ore 8,30: siamo davanti a scuola. Sempre un casino di gente. Si entra, non si entra… Ma oggi è leggera, due ore di matematica passano in fretta, c’è compito e Sonia mi
passa di sicuro, ha un debole per me, si vede. Il problema è storia: ho un arretrato assurdo (e siamo solo agli inizi!). Rischio, non
rischio. Tanto c’è il bagno e la prof è così rimbambita che nemmeno si accorgerà che sono
fuori. Ultime due ore assemblea di classe.
Ore 12,30: è passata in fretta nonostante tutto. Quella stronza di Sonia mi ha passato il compito a metà, con storia ce la siamo cavata per la scusa della lettura del quo-
tidiano in classe, si sa come sono questi
prof, basta tirare in ballo l’attualità che, ignoranti come sono, sono subito pronti a recitare il mea culpa. L’assemblea è stata lo scazzo generale di sempre, dovevamo parlare dei
progetti d’occupazione, ma tanto si sa che si
improvvisa sempre.
Ore 13,00: il rientro a casa è traumatico.
Mia madre, mia sorella, la solita domanda,
ma non ho voglia di rispondere. Mi chiudo in
camera, stereo a manetta, con le cuffie. Apro
il libro, chiudo il libro. Dovrei studiare storia
ma è una materia che non capisco: tutto da
imparare a memoria. Preferirei uscire, perdermi nel verde, ma qui fuori è tutto cemento.
Vivendo in periferia sento la mancanza della
natura, di un bel prato verde su cui correre,
del contatto con gli animali, dell’aria pura. Mi
affaccio alla finestra, non vedo un granchè
per colpa del palazzo di dieci piani troppo vicino al mio.
Ore 20,00: per cena non rientro stasera.
Tiro fino a mezzonatte a casa di Davide: suo
zio gli ha masterizzato un nuovissimo gioco
al pc, di quelli che ti incollano allo schermo
fino a farti lacrimare gli occhi. Ci mangiamo
un panino, preparato dalla sorella di Davide,
Evelina. E’ una ragazza down, ma se la cava
bene con le cose di casa. A volte la facciamo
giocare persino con noi.
Ore 23,00: solita girata al London Pub.
Ma ho voglia di tornare a casa.
Ore 16,00: si esce, coi soliti. Alessio, Roberto e io. Devo comprare un nuovo paio di
scarpe da ginnastica, anche se mia madre
blatera che quelle di due mesi fa vanno ancora bene. Quella donna proprio non riesce a
ficcarselo in testa che bisogna aggiornarsi.
Solita puntata da Foot Locker, la scelta lì è
varia, i prezzi no. Ne prendo un paio celesti
e blu, stanno bene coi jeans. Roberto mi
guarda con una punta di stizza, si vede che
disapprova la moda, ma lui è un puzzone…
sempre quella chitarra in testa.
Ore 18,00: il ritrovo dopo lo shopping è
sulle panchine dei campetti, ma da un po’ di
giorni siamo tutti molto tesi. La vita in città
a volte è troppo anonima. I miei parenti che
abitano nei paesini hanno una concezione
del tempo diversa dalla nostra. A noi il tempo non basta mai. Tra i divertimenti, le strutture sportive, i cinema e i teatri le occasioni
di incontro non mancano mai. La cosa che mi
fa sentire libero è la possibilità di cambiare il
giro di amicizie.
Eppure, tra una corsa e l’altra, si finisce per
perdere il gusto e la voglia di scambiarsi quattro chiacchiere con le centinaia di migliaia di
persone che, come noi, sono impegnate nella
frenesia delle loro corse quotidiane.
Questo e’ l’edificio di via Fratelli
Garrone 73 che sara’ demolito entro l’anno
21
Torino da buttare...
EMARGINAZIONE, DISAGIO,
POVERTÀ. E ANCORA
BANDE GIOVANILI,
DISOCCUPAZIONE,
DROGA. ECCO LE PAROLE
CHE CI VENGONO IN
MENTE QUANDO SI PARLA
DI PERIFERIE URBANE. PER
ASSOCIAZIONE.
possibile che la periferia sia ancora
sinonimo di tutto questo? Nell’immaginario collettivo è ancora presente questa visione stereotipata desunta
dal modello che il cinema ci proponeva negli
anni ’70-’80. Ma questa immagine non è tanto desueta e datata. Le amministrazioni pubbliche hanno intrapreso alcune iniziative volte a renderle più vivibili, ma le periferie sono
ancora brutte. A Torino sono state individuate alcune zone con caratteristiche di grave
degrado ambientale su cui sono localizzati
Programmi di Recupero Urbano (P.R.U.): esse
sono corso Grosseto, via Ivrea, via Artom e la
zona di via Arquata, sede di Contratto di
Quartiere. Negli ultimi anni sono stati stanziati 900 miliardi complessivi da parte di Comune, Stato, Unione Europea ma anche enti
e fondazioni private.
E‘
I ragazzi che le abitano hanno osservato qualche miglioramento?
Chiediamolo a loro.
Periferia torinese. Via Millelire. Negli anni ’80,
una fotografia della zona era stata scattata
dal film “La ragazza di via Millelire” che raccontava la storia di Betty, tredicenne immigrata del sud, che consumava una squallida
esistenza in questo quartiere di Torino. Per
lei c'era poco da scegliere: violenza, prostituzione e droga da una parte, e un inutile
centro d'assistenza sociale dall'altra. Nessuna speranza per lei. A più di vent’anni dal
film, come si vive nel quartiere?
22
23 ottobre 2003
Noi di Zainet ci aggiriamo nei pressi di via Millelire per raccogliere testimonianze. Il Comune,
per portare avanti l’opera di riqualificazione
dell’area, ha disposto la demolizione della coppia di edifici di via Fratelli Garrone 73 e di via
Artom 99. La sera del 29 ottobre, un grande
concerto gratuito di Edoardo Bennato, allestito
nel cuore di Parco Colonnetti, darà l’addio della città alle due torri. Avviciniamo Salvatore, 20
anni; non è contento di vivere in periferia ma
si è abituato. “Da cambiare, ormai, non c’è più
niente. La zona è rovinata dalla delinquenza e
l’abbattimento delle due torri sicuramente non
risolve il problema.” E’ nato e vissuto in via Artom, ma andrebbe a vivere altrove. Non si è accorto di nessun intervento di miglioramento
nella sua periferia da parte delle amministrazioni pubbliche e si stupisce della cifra stanziata per i programmi di recupero urbano.
Un ragazzo cammina frettolosamente. Lo fermiamo. Si chiama Giuseppe, ha 19 anni. Si è trasferito nella zona da cinque anni. Era preoccupato perché sapeva che il quartiere era “nominato” ma si è inserito bene: “se non si dà fastidio a nessuno si vive tranquilli”. Uno dei problemi più sentiti è l’assenza delle forze dell’ordine, ma anche la sporcizia e il degrado di
strade ed edifici che evidenziano l’assenza di interventi istituzionali. Accoglie in maniera favorevole l’abbattimento delle due torri di via Artom
e di via Garrone perché consentono di “smistare” le persone peggiori. Alla domanda relativa al
concerto di Edoardo Bennato risponde “Sicuramente non andrò: non sono d’accordo con tutto quello spreco di soldi. Con tutta la fatica che
si è fatta per risparmiare, non capisco perché
non investire quei soldi in qualcosa di utile per
il quartiere”. Il compenso di Edoardo Bennato
sarà di 25 mila euro, strutture comprese.
Vicino alle torri incontriamo Denise, 13 anni,
non vive in via Artom ma la frequenta spesso
perché viene a trovare parenti e amici. Abita
fuori Torino e non si trasferirebbe mai nelle
periferie cittadine. Ci riferisce: “Sono abituata
a metodi di vita differenti. A casa mia posso
fare tutto quello che voglio, uscire, passeggiare, incontrare gli amici per strada. Qui, invece,
non sono tranquilla e non mi sento libera.”
Sulla strada verso l’oratorio, intervistiamo
Elisa e Francesca, entrambe di 17 anni. Fanno le animatrici all’interno dell’oratorio. Non
sono contente di vivere in periferia. Non sanno di preciso dove si trasferirebbero ma, se
rinascessero, se ne andrebbero. Sanno dell’esistenza di un giro di droga leggera e di alcuni ragazzini che spacciano. “Certi gruppi di
persone è meglio non frequentarli perché
possono portarti su una strada non bella.”
Frequentano l’oratorio e lo considerano un
luogo di aggregazione molto positivo: “E’
molto frequentato dai ragazzi. Se non ci fosse, molti correrebbero il rischio di incappare
in situazioni pericolose o di farsi instradare
dalle persone sbagliate”. Sulle due torri ci dicono che bisognerebbe abbatterle tutte e ricostruire case più basse.
Ci aggiriamo per la zona alla ricerca della prima torre che verrà abbattuta entro il 31 dicembre 2003. E’ già completamente sfollata.
Da alcune finestre rimaste semi-aperte si intravedono gli appartamenti deserti. Le tapparelle
sono quasi tutte abbassate, alcune sono rotte.
Sui balconi abbandonati, rimangono cocci di
vasi vecchi e qualche lacera tenda fiorata. Incuriosito dalla nostra presenza, si avvicina un
ragazzo con una bottiglia di birra in mano. E’
infastidito dalla macchina fotografica e dal microfono usato per le interviste. Gli spieghiamo
che stiamo preparando un servizio sulle periferie e gli regaliamo una copia di Zainet. Contento, ci saluta e ci augura buon lavoro.
Ecco come sono ripartite
le cifre stanziate da
parte di Comune, Stato,
Unione Europea ma anche
enti e fondazioni private,
a favore delle periferie
torinesi (le cifre si
intendono in lire):
319 miliardi - corso Grosseto
72 miliardi - via Ivrea
281 miliardi - via Artom
32 miliardi - via Arquata
77 miliardi - Mirafiori Nord
- Borgo Cina
Simonetta Mitola
23
Francesco Guccini
Incontro con un saggio dei nostri tempi
che ci parla di sogni e amori
REDAZIONE
MUSICALE
Red Hot Chili Peppers
Una carriera d’alti e bassi
per la rock-band più piccante
degli ultimi venti anni
RED HOT
CHILI
20ed
PEPPERS:
anni
piccanti
amari
IN OCCASIONE DELL’USCITA DEL
“GREATEST HITS” RIPERCORRIAMO
LE TAPPE PIU’ IMPORTANTI DEI
QUATTRO CALIFORNIANI DALLE
MANI E DALLE FAUCI D’ORO. UN
BASSISTA DALLE MOVENZE
STRAORDINARIE, UN BATTERISTA
ALTRETTANTO BRAVO DA RIUSCIRE
A SUONARE IL SUO STRUMENTO
SOLTANTO CON UNA CINTURA, UN
CHITARRISTA IN CONTINUA
ESPLORAZIONE DEL MONDO
DELL’ARTE, UN CANTANTE DALLA
VOCE INCONFONDIBILE...
26
(parte prima)
ggiungiamoci live sfrenati ed infuocati,
capaci di far scorrere fiumi di sudore e
portare l’adrenalina alle stelle, una manciata di talento, un pizzico di droga e di peperoncino e la famelica scena ROCK-FUNK degli
ultimi vent’anni (e si spera anche del nuovo
millennio). Che cosa si ottiene? Milioni e milioni di copie vendute dopo cinque anni di anonimato, premi che variano dal Gramy all’MTV
Award, dischi di platino oramai disseminati in
tutto il mondo, e l’esplosione FUNK-Rock plasmata in “Blood Sugar Sex Magik”. Chad
Smith, John Frusciante, Michael “flea” Balzary
ed Anthony Kiedis sono
gli dei di questa
band, protagonista
indiscussa degli
ultimi vent’anni
di storia del rock.
A
IN PRINCIPIO ERA LA BAND...
Ma non furono sempre caldi e piccanti i peperoncini cotti dai Peppers. Un fortunato giorno
verso la fine degli anni ’70, Michael Balzary, un
suonatore di tromba ed ex bassista dei “Fear”,
ed un ragazzo incrocio di mille culture,
Anthony Kiedis, s’incontrarono alla Fairfax High
School di Los Angeles; si aggiunsero poi un
chitarrista di nome Hillel Slovak e un batterista, Jack Irons, ex dei “What is This”. L’inizio
non fu certo dei migliori, sembrava la classica
band californiana che voleva sfondare nel pericoloso mondo del rock, una tra le tante.
L’attrazione verso l’eroina di Hillel, evolutasi
poi in dipendenza e condivisa da Anthony,
portò il chitarrista ad uscire dalla band giusto
in tempo per non firmare il contratto con la
Emi e per vedersi sostituire da uno splendido
Jack Sherman nell’album di debutto della band
“The Red Hot Chili Peppers” (1984). Questo
album non riuscì a donare al gruppo la notorietà; dopo il ritorno di Slovak registrarono il
FUNK “Freaky Style”, prodotto dall’allora re del
genere George Clinton, con il quale però la
band non aveva un ottimo rapporto.
DAL SECONDO ALBUM
AGLI HARD TIMES
La pubblicazione del loro secondo album fu
seguita da “The Uplift Motro Party Plan”
nell’87 e nel 1988 dall’EP “Abbey Road”, la
cui copertina raffigurante i quattro peperoncini che attraversano l’omonima strada londinese, famosa perché solcata dai Beatles anni
prima, con solo un calzino sui genitali rimane tuttora un’icona della band californiana.
Nonostante questi due lavori mostrino un
buono spessore musicale e “The Uplift Motro
Party Plan” possieda uno stile molto più hard
rispetto ai precedenti album, essi non riescono a donare ai Red la meritata popolarità,
che viene però alimentata dalle continue
performance infuocate. L’88 si
rivelò un anno cruciale,
accadde l’irre-
parabile: il chitarrista Hillel Slovak se ne
andò definitivamente dalla band. Un’uscita
senza ritorno: morì nel giugno dello stesso
anno annientato da una overdose. E caos fu:
la band sembrò capitolare. Jack Irons, legato
da un profondo legame di amicizia con Hillel,
se ne andò dal gruppo per poi diventare batterista dei Pearl Jam; Anthony Kiedis scomparve in una cittadina messicana, così come
anche di Michael Balzary non si seppe più
nulla. Cominciarono a mormorarsi le prime
voci di rottura della band.
UN COLPO TROPPO GROSSO
PER ESSERE ATTUTITO?
No reclutarono un batterista piuttosto bizzarro,
Chad Smith, ed un chitarrista, il timido e virtuoso John Frusciante, che pochi anni prima,
nell’86, era rimasto abbagliato da uno show
dei “Peperoncini” a Los Angeles. Così nel 1989
nacque “Mother’s Milk”, dove sono presenti
canzoni come la splendida “Taste the Pain”,
“Higer Ground” (cover della canzone di Stevie
Wonder ), “Knock me Down”, il toccante brano
dedicato all’amico morto. Ed è proprio grazie
ai video di queste due canzoni, cui MTV diede
particolare esposizione, che i RHCP guadagnarono finalmente un buono spessore nella
scena rock americana degli anni ’90. E con lo
sgorgare della notorietà arrivano anche le
prime denunce, a volte infondate, di abusi e
violenze sessuali, che certo non li scoraggiano.
Vi aspetto sul prossimo numero di Zai.net per
esplorare gli ultimi dieci anni di questo meccanismo a base di peperoncino e salsa chili...
Maria Rossetti, 18 anni
27
“A vent’anni si e’ stupidi davvero...”
Incontro con
FRANCESCO
GUCCM I N I
BRESCIA, ULTIMA DATA DEL
TOUR. DUE DEI NOSTRI
INCONTRANO FRANCESCO
GUCCINI E RACCONTANO
CHE INTERVISTARE LUI NON È
COME INTERVISTARE UNA
PERSONA QUALUNQUE.
OGNI RISPOSTA SI
TRASFORMA IN UN PICCOLO
RACCONTO, IN UN FILO DI
RICORDI, IN UNA STORIA.
28
ancano poco più di due ore all’inizio
del concerto quando riusciamo ad
avere il permesso per entrare nel back
stage. Ci fanno passare per un corridoio e
poi dritto nel camerino. Ad ogni passo è
come se il tempo in qualche modo si fermasse, ma in un niente siamo già arrivati alla
porta del camerino. Cerchiamo di essere il
più naturale e il più professionale possibile,
anche se l’emozione rischia di prendere il
sopravvento. Ci armiamo di coraggio, ci sistemiamo e cominciamo l’intervista.
In Eskimo scrivi: “perché a vent’anni si è stupidi davvero, quante balle si ha in testa a
quell’età”... e a sessanta?
“A sessant’anni non è poi così diverso. Si è
ancora stupidi, ma si hanno in testa molte
meno balle. Tutti i sogni che si avevano da
giovani, gli amori, le
speranze, poco alla
volta, anno dopo
anno incomin-
ciano a svanire, a cadere.”
Continuiamo a parlare. Più che un’intervista,
sembra di stare vicino ad un “vecchio saggio
di montagna, di quelli che recitano Dante a
memoria e improvvisano di poesia...”. Lo
ascoltiamo quasi assorti nelle sue parole. Ma
mentre esse scorrono anche i minuti si susseguono frenetici e fugge il tempo a nostra
disposizione.
FEDELE A SE STESSO
Parlando ci racconta che la notorietà non gli
ha assolutamente cambiato la vita. Essere
Francesco Guccini oggi ed esserlo trent’anni
fa non fa alcuna differenza. Forse è anche per
questo suo immutato modo di essere che
gran parte delle prime canzoni apparse nei
suoi Lp sono ancora oggi tra le più richieste
e le più conosciute, vedi ad esempio
“Canzone per un’amica” (folk beat n°1, 1967),
“La locomotiva” (Radici, 1972), “Dio è morto”
e “L’avvelenata”. Tutte canzoni che ancora
oggi possono vantare una modernità di gran
lunga maggiore rispetto a molti altri brani di
artisti contemporanei. Questo però non vuol
dire che “il vate” sia soltanto quello degli
anni ’60, ’70. Vanno, infatti, annoverate tra i
suoi successi canzoni come “Autogrill”
(Guccini, 1983), “Cyrano”, “Lettera” (D’amore
di morte e di altre sciocchezze, 1996) e ancora “Stagioni” e “Don Chisciotte” del più
recente Stagioni, 2000.
IL RAPPORTO CON GLI USA
Leggendo la sua storia e alcune sue canzoni,
come “Amerigo” e “Canzone per Silvia”, ci
viene quasi spontaneo chiedergli com’è cambiato negli anni il suo rapporto con gli
States, considerati portatori di sogni e speranze nell’infanzia, più crudi e freddi, invece,
anni dopo:
“Beh, quando ero giovane, gli States avevano significato tutto per l’Italia. Erano il paese
venuto a liberarci dal nazismo, portavano
con sè novità, portavano l’immagine di un
mondo completamente diverso dal nostro, il
paese dove tutti erano felici e liberi, un
paese da prendere come esempio. Però il
sogno durò poco, già in occasione del mio
primo viaggio in territorio americano mi
accorsi di molti aspetti che non avevo notato in gioventù, così iniziai ad allontanarmene, a prenderne le distanze.”
Prima che il nostro tempo sia definitivamente scaduto riusciamo a chiedergli qualche
anteprima sui suoi lavori. Ci dice che sta per
finire un libro e che del nuovo Cd sono pronte le prime quattro tracce (tre delle quali già
eseguite in questo tour, mentre la quarta
sembra voler riprendere il filo dei personaggi letterari già affrontati nei due precedenti
Cd: dopo “Cyrano” e “Don Chisciotte” è,
infatti, il turno di “Ulisse”). Interessante, inoltre, la composizione della nuova canzone (da
non confondersi con “Stagioni”) sul comandante Guevara. Il nuovo brano, infatti, è
costituito da estratti di discorsi del Che, successivamente musicati da Guccini e da
Biondini, suo chitarrista.
29
film
Amori crudeli
Vela bianca
L’ULTIMA CURIOSITA’...
Riusciamo a saperla prima di lasciare
Francesco alle prove del concerto e
riguarda le canzoni “Il Matto” e “Il
Caduto”, entrambe dell’album D’amore
di morte e di altre sciocchezze.
Entrambe le canzoni, ci racconta, in
origine non furono scritte per essere
musicate, bensì per uno spettacolo
teatrale. Monologhi, quindi, che non
più richiesti, soltanto successivamente
vennero inseriti nell’album.
Essendo ormai finito il tempo a nostra
disposizione, lasciamo che il vate salga
sul palco per il check sound. Poco dopo le
porte vengono aperte al pubblico, la sala inizia a riempirsi, comincia il vociare.
Mattia Placanica e Fabio Tozzi con
il cantautore Francesco Guccini
IL CONCERTO
Di lì a due ore sarebbe iniziato il concerto
che – come chi ascolta il Guccio sa bene - è
sempre più spettacolo che semplice performance. Lui stesso dice di essere probabilmente l’unico cantautore che in concerto può
parlare col pubblico senza che nessuno si
lamenti. La scaletta è quella del tour,
“Canzone per un’amica”, come incipit,
seguita da riprese di brani ultimamente
lasciati in secondo piano nei concerti,
come “Amerigo” o “Canzone di notte
n° 2” o ancora “Farewell”. Poi le classiche: “Eskimo”, “Dio è morto”,
“Auschwitz” alternate con gli inediti
del prossimo Cd. In chiusura, come
sempre, “La locomotiva”, con relativa
standing ovation e alzata di pugni
chiusi: come lui stesso conferma, è
sempre una forte emozione. Finito il
concerto tornare nei camerini per salutare e ringraziare è letteralmente
impossibile, e anche impensabile.
Cogliamo, quindi, in questa sede
l’occasione per dire grazie a
tutte le persone che ci
hanno aiutato a realizzare questo pezzo.
Mattia Placanica, 20 anni
Fabio Tozzi, 19 anni
30
GIOVANI
CRITICI
libri
Elephant
Mio cognato
Cinema
La galassia
colpisce ancora
libri libri libri libri libri libri libri libri libri
Amori crudeli
Amori crudeli, ovvero quando l'amore va oltre la vita, o ancora amare
oltre la morte. In questo corposo ma scorrevole volume l'autrice, giornalista nonché docente di “Storia sociale del delitto” alla Facoltà di Sociologia presso La Sapienza di Roma, descrive la storia di sette delitti
passionali avvenuti in tempi e luoghi diversi e dimostra che questo fenomeno non è legato né a periodi storici né ad aree geografiche ben
precisi. Il denominatore comune dei sette protagonisti di queste cronache nere (trasformatisi da grandi passionali in assassini del bene amato: vale sempre la regola
del "con me" o altrimenti nulla) è un passato difficile alle spalle.
Un motivo per leggerlo: La Tani traccia i profili psicologici senza inutili pietismi ma offrendo
al lettore una panoramica per cercare di capire quale sia la molla che spinge
qualcuno a uccidere chi si ama.
Un motivo per non leggerlo: Questo libro mette in evidenza la complessità del rapporto amoroso fino a toccare argomenti da sempre considerati al limite del tabu’: se non siete pronti a
scrollarvi di dosso certi luoghi comuni sul rapporto tra passione e follia, non è certo il libro
che fa per voi.
Carla, 19 anni
Usa 2003 Regia Gus Van Sant
Cast Alex Frost, Eric Deulen, Elias McConnell, Jordan
Taylor, Carrie Finklea, Nicole George, Brittany Mountain.
Elephant
Vincitore a Cannes della Palma d'Oro e del Premio per la Miglior Regia,
il nuovo film di Gus Van Sant deve il titolo ad un'antica parabola buddista e inizia con l'occhio della telecamera che spia in modo paziente e discreto alcuni studenti di un liceo di Portland (Oregon) che
affrontano, ognuno a proprio modo, un giorno di scuola (apparentemente) qualsiasi. Il film tratta, infatti, un tema tristemente attuale, quello della violenza tra i
giovani e delle sparatorie nelle scuole. La prospettiva degli adolescenti (vittime o carnefici) è
centrale e si avvale del meccanismo della sovrapposizione della narrazione di una follia omicida temporanea ed apparentemente inspiegabile alle immagini, al limite del documentaristico, di una normale giornata di liceali.
Un motivo per vederlo: Se siete amanti delle sperimentazioni: come gran parte del cinema di
Van Sant, anche Elephant non è un film "tradizionale", ma si lascia guidare dall'essenzialità e
da un marcato realismo.
Un motivo per non vederlo: Sebbene l'intenzione sia quella di delineare i prototipi degli adolescenti nordamericani, il rischio in cui spesso il regista incorre, e indulge, è quello di ricadere in stereotipi abbastanza prevedibili.
Zara, 18 anni
film film film film film film film film film
Autore Cinzia Tani Editore Mondadori
Prezzo 18 euro Dati 400 pagg.
GIOVANI CRITICI
Autore Sergio Bambarén Editore Sperling & Kupfer
Prezzo 10,50 euro Dati 178 pagg.
Italia 2003 Regia Alessandro Piva
Cast Luigi Lo Cascio, Sergio Rubini, Mariangela Arcieri,
Alessandra Sarno, Carolina Felline.
Vela bianca
Mio cognato
"Non segnare un sentiero già segnato; va’, invece, dove non vi è alcun
sentiero, e lascia una traccia". Così inizia la storia di Michael e Gail che,
sposati da otto anni, si sentono intrappolati in un’esistenza banale;
quotidianità, successo, ambizioni hanno portato al fallimento il loro
rapporto. Ma un giorno si decidono al grande passo, abbandonano i
beni materiali e, a bordo di “Vela Bianca”, partono alla volta della
Nuova Zelanda e arrivano in terre lontane. Unica cosa di cui fanno tesoro è un libro, donato loro da un vecchio saggio, che li accompagnerà per tutto il viaggio. Alla
fine ritroveranno se stessi, il loro amore, i loro reali desideri e si renderanno conto che un
uomo è ricco in proporzione al numero di cose a cui può permettersi di rinunciare.
Un motivo per leggerlo: Con questo libro l'autore de “Il delfino” centra ancora una volta il
bersaglio e si riconferma un interprete dei sentimenti che arriva diritto al cuore.
Un motivo per non leggerlo: Il viaggio come metafora della ricerca di sé è un topos in letteratura: può succedere, perciò, che dopo un po’ venga a noia...
Federica, 22 anni
Zai.net è per il diritto di critica… vota, consiglia, stronca
Una macchina rubata durante un battesimo e una lunga notte passata
nel tentativo di ritrovarla: è questo lo “sgarro” che fa iniziare il secondo film di Alessandro Piva, attesissimo dopo il successo de “La capra
gira”. I protagonisti del film sono due cognati di natura e contegno totalmente diversi che si sopportano a malapena. Toni è un imprenditore di malaffare che si
muove tra le maglie della piccola mafia barese, mentre Vito, il borghese goffo e impacciato, è
alle prese con una realtà a lui essenzialmente estranea e che perciò fatica a comprendere. I
due viaggiano a bordo della fiammante macchina rossa di Toni per tutta la notte attraverso le
vie della città, in una ricerca che sembra vana, ma che ha anche il pregio di avvicinare i due
uomini portandoli a conoscersi meglio.
Un motivo per vederlo: Ricorda a tratti il "Fuori orario" di Martin Scorsese.
Un motivo per non vederlo: Nonostante il cast di rilievo (tra gli altri Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini)
il film non riesce a reggersi in piedi per tutta la sua durata, che per altro non supera i 90 minuti.
Teo, 17 anni
film, libri, musica e altro sul sito www.zai.net
Genius Free
Find your free way.
E’ UN MOTIVO CHE,
COME UN FILO
ROSSO, PERCORRE
I ROMANZI
DI FORMAZIONE
FINO AI TESTI DELLE
CANZONI POP, NON
SENZA PASSARE
PER LA BUONA
LETTERATURA. MA
LA STRADA GIUSTA
PER NOI FINO A CHE
PUNTO SI IDENTIFICA
CON IL SUCCESSO
E LA FAMA?
INSIEME A UNICREDIT
ZAI.NET HA
RACCOLTO ALCUNI
PARERI DEI NOSTRI
COETANEI...
“Find your free way” - il claim che
lancia il conto Genius Free rivolto ai
giovani under 30 - è un invito a
trovare la propria strada. Ma non
necessariamente questa coincide con
la conquista della popolarità.
Il messaggio che si vuole far passare
è che la strada giusta non deve
coincidere con la popolarità ma con
la realizzazione delle proprie
inclinazioni.
Si moltiplicano, infatti, giorno dopo
giorno fino a fagocitarci, gli
incitamenti alla strada del successo e
dell’apparire.
Eppure molti di noi sono consapevoli
del fatto che alla lunga l’apparenza
non paga e che, invece, quello che
può dare una reale certezza per
l’avvenire è l’impegno e lo sforzo
per realizzare al massimo i propri
sogni e i propri progetti.
Purtroppo oggi l’essere famosi più
che un punto d’arrivo è considerato
un punto di partenza.
Ma la scarsità di contenuti, anche per
i “fortunati” che approdano al
successo, regala una notorietà
fragile: non sorretta da contenuti
profondi essa risponde in superficie
ai nostri reali bisogni e rischia solo
di accrescere la nostra sensazione di
solitudine, di vuoto e di
spaesamento.
TROVARE LA TUA STRADA
COINCIDE COL
DIVENTARE FAMOSO?
MARINA, 20 ANNI
Ci sono campi, soprattutto nel mondo dello
spettacolo, dove basta saper vendere la
propria immagine per apparire anche bravi;
ma secondo me non si può dare la colpa di
ciò ai ragazzi, bensì tutti dovremmo fermarci
a riflettere su quello che sta accadendo e
cercare di modificare questo pericoloso
meccanismo che alla lunga mortifica il
talento anziché esaltarlo.
ROBERTO, 15 ANNI
Essere popolari per me conta molto, ma
bisogna arrivarci attraverso l’impegno: si
può diventare famosi per caso, ma di sicuro
non si tratta di un successo duraturo. Nel
caso della musica, per esempio, o nel
campo del cinema e del teatro, il successo
facile che regala la tv secondo me è
evanescente e io non vi aspirerei mai.
FLORIAN, 16 ANNI
No, non è necessario diventare famosi, per
me conta soprattutto riuscire a trovare la
strada che più si addice alle mie
inclinazioni naturali. Non sarei critico però
nei confronti del successo televisivo.
Ultimamente si sono visti programmi in cui i
ragazzi si esercitano con sforzo per
raggiungere il loro obiettivo.
CHIARA, 20 ANNI
La fama deve essere un punto d’arrivo.
Deve essere uno stimolo anche per chi
lavora nel mondo dello spettacolo, o al
massimo una controprova del fatto che si
sta operando bene. Deve essere perciò una
conseguenza della propria bravura.
VIENI CON NOI A VEDERE “FAME”
La High School of Music and Art apre i
battenti a New York nel 1932. E' una
rivoluzione nel mondo artistico della Grande
Mela: giovani di diverse razze, culture e ceti
sociali si trovano a lavorare insieme nella
massima armonia. Chi non ricorda Leroy che
improvvisa un rap da una canzone melodica
o il giovane italiano che trasforma uno swing
in una tarantella? Per la prima volta in Italia,
la creatura di David De Silva parla, canta e
balla nella nostra lingua e sa farci rivivere le
stesse emozioni di quando guardavamo il
telefilm in tv. Le storie e i personaggi della
mitica School of the Performing Arts di New
York sono, infatti, diventate un musical che
ha da poco iniziato un tour in tutta Italia con
il sostegno di Unicredit Banca. Queste le
tappe più imminenti: Bologna (4-9
novembre), Genova (11-16 novembre), Torino
(18-23 novembre), Trieste (27-30 novembre),
Milano (9 dicembre 2003-18 gennaio 2004).
RISERVATO AI GIOVANI CRITICI:
La redazione di Zai.net
recensirà il musical “Fame”;
se vuoi partecipare a
questa iniziativa contattaci
all’indirizzo e-mail:
redazione@zai.net. Avrai così
la possibilità di assistere
gratuitamente ad uno
degli spettacoli del tour.
dotto dal lato oscuro della forza, una volta
terminata la saga si trasferì a Londra e aprì
una palestra che ancora oggi gestisce. Ricordate, poi, il robot tutto d’oro che inseguiva,
parlando continuamente, il piccolo CI P8? Si
chiamava “C3PO”. L’attore, il cui volto rimase sempre coperto dalla maschera dorata,
oggi vive a Londra e fa il fumettista. E la bellissima principessa Leila? L’attrice che la interpretò vive a Los Angeles. Ebbe problemi
di droga e di alcol; ne uscì solo pochi anni
prima dell’episodio I.
STAR LA GALASSIA
WARS:
COLPISCE ANCORA...
a caratteristica che differenzia gli episodi
stellari ha contagiato una generazione, o forse
di “Guerre Stellari” in modo sostanziale
due o tre, con i suoi personaggi, i cui nomi reda tutti gli altri film sta nell’immortalità
steranno per sempre legati agli attori che li
tecnologica degli effetti speciali e soprattutto
hanno interpretati.
nel messaggio che Lucas, il regista, vuole trasmettere. Esso è magico e profondo, poiché
GLI ATTORI
spinge lo spettatore ad intraprendere un viagMolti tra questi non ebbero grande successo
gio dentro l’uomo preda della lotta tra il bene
oltre alla saga stessa. Ad esempio, l’attore
e il male, lotta che mai vedrà la sua fine. L’uniche interpretava il temibile Darth Vader, severso intero diviene lo spettacolare teatro di rappresentazione dove il tempo e gli spaCorreva l’anno 1977 quando il cinema vide
zi interagiscono fra loro in un
una delle piu’ grandi opere realizzarsi in
incantevole gioco di potere,
giustizia e lotta per la sopravAmerica: l’episodio IV di “Guerre Stellari”,
vivenza. Esseri diversi fra loro,
chiamato “Una nuova speranza”. Nel 1980
semplici e sofisticati si inseusci’ il V episodio, “L’impero colpisce
guono per conoscersi, amarsi
e, purtroppo, combattersi. Chi
ancora”, e nel 1983 il VI, “Il Ritorno dello
non ha mai visto almeno uno
Jedi”. George Lucas attese poi ben 15 lunghi
degli episodi di Lucas? Guerre
L
UN ENORME SUCCESSO DI
PUBBLICO CONTINUA A PREMIARE
LA SAGA DI FANTASCIENZA CHE DA
ORMAI 25 ANNI CAMPEGGIA SUI
GRANDI SCHERMI DI TUTTO IL
MONDO E CI TIENE SOSPESI
NELL’ETERNA LOTTA TRA BENE E MALE.
36
anni, per riprendere poi la
sua saga nel 1999 con
l’episodio I “La minaccia
fantasma” e nel 2002 con
l’episodio II “L’attacco dei
cloni”. Nel vicino futuro
potremo vedere l’episodio III,
ora in corso di realizzazione.
IL PRIMATO DEI SENTIMENTI...
Ma qual è in poche parole la sostanza della
saga? Vediamo se riesco a sintetizzarla: l’universo è dominato e pervaso da una forza potente, un’energia divina che col suo afflato
domina su tutto ed è in tutto. Ma questa, che
gli “jedi” conoscono ed imparano, può avere
anche il suo lato oscuro, capace di sedurre,
di conquistare con la sua promessa di potere. I cavalieri “jedi” sono i veri protagonisti;
cavalieri indistruttibili che hanno imparato a
“sentire” l’energia in loro stessi e ad usarla
per il bene dell’umanità. La loro qualità più
alta consiste nel resistere al lato oscuro e nel
non restarne sedotti. Non facile, ma altamente gratificante!
La ribellione che rappresenta il bene è in lotta contro l’impero che rappresenta il male; la
forza è quella che dà la possanza, considerata come un campo energetico che ci circonda e tiene unita tutta la Galassia. Molti
personaggi come il fantastico maestro Joda
rappresentano il simbolo di una profonda
bellezza che diviene armonia e che non si
identifica con il corpo ma con lo spirito. Gli
“jedi” posseggono una straordinaria illuminazione mentale che li porta a essere i veri
protagonisti del bene. Infatti, Joda con la famosa frase che pronuncia toccandosi il braccio, “illuminati noi siamo, non questa materia grezza”, dimostra l’importanza suprema
dei sentimenti rispetto all’eccesso di materialismo che oggi governa il nostro mondo.
Che dire ancora… Invito tutti a guardare con
profondità la saga di Lucas. Forse ognuno riuscirà a “leggere” tra le righe qualche misterioso messaggio dalle galassie più profonde.
Niccolò Podestà
Molte sono le curiosita’ e i misteri
che si nascondono dietro questo grande
esperimento del cinema americano di
fantascienza, e per scoprirle tutte vi
invito a visitare il sito
www.starwars.com, sito ufficiale della
Lucasfilm. Molti, per esempio, non sanno
che l’Italia e’ stata partecipe attivamente
delle riprese di “Starwars”. E’ proprio
cosi’: Lucas scelse il nostro Piemonte per
girare alcune scene dell’episodio I. Cio’
non fu reso pubblico all’epoca per evitare
eccessivi affollamenti di fans.
37
Nasce la redazione
anti-fregatura:
nuovi Robin Hood cercasi
manca
pubblicità
LeSole
24Ore
Non cadere
nella rete:
ecco i consigli per
salvarsi dalle truffe
informatiche
La redazione LeSole24Ore è sostenuta dall’Assessorato al Commercio della
ROBIN H
I
V
ROBIN HOOD RUBAVA AI
RICCHI PER DARE AI
POVERI. UN IMPEGNO
SOCIALE LODEVOLE CHE
ANCHE I GIOVANI
REPORTER DI ZAI.NET SONO
INVITATI A SEGUIRE CON UNA
REDAZIONE AD HOC: QUELLA
DE “LESOLE24ORE”. IN DIFESA
DEI CONSUMATORI, SEMPRE PIÙ
TRUFFATI E RAGGIRATI.
I.
CERCA
D
S
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N
U
O
Arriva la
redazione de
INSIDIOSA
E’ LA RETE:
truffe informatiche
sempre piu’ frequenti
e sempre piu’
nascoste
“LeSole24Ore”
Come camminare più sereni nella selva di abili approfittatori
e scaltri truffatori che ogni giorno ci tendono trappole per ingannarci
e rubarci soldi? La risposta è contenuta in un’unica parola:
informazione. Per il cittadino-consumatore diventa ogni giorno più difficile
difendersi dai raggiri, ma la maggiore conoscenza e l’informazione di settore
risultano essere un’arma di difesa molto efficace. I potenziali tranelli si nascondono in
ogni attività giornaliera, dai saldi alla navigazione in rete, dai contratti telefonici
all’acquisto del cellulare, dall’assicurazione al viaggio turistico. Sembra che una frotta
ben fornita di persone non faccia altro che studiare nuove strategie di attacco contro il
cittadino ingenuo e disinformato.
E’ per questo che nasce la nuova rubrica “LeSole24Ore”, un modo per sensibilizzare ed
informare i ragazzi che possono diventare i nuovi Robin Hood dei tempi moderni.
Quanti di noi hanno ricevuto bollette astronomiche perché, durante la navigazione in rete,
partiva in automatico un collegamento a siti a pagamento? Quanti di noi sono stati
“fregati” da un prodotto in super promozione che poi si è rivelato essere mal
funzionante?
Per districarsi nella giungla delle truffe e per conoscere i propri diritti, Zai.net e la
Regione Piemonte mobilitano un esercito di giovani reporter, in difesa del consumatore.
I giovani reporter devono imitare i giornalisti d’assalto di “Striscia la notizia”, identificare
le truffe più diffuse e smascherarle. Il loro compito sarà anche quello di aiutare i propri
nonni a districarsi nella selva di potenziali inganni che troppo spesso li vedono vittime.
E allora, seguite la nostra rubrica e candidatevi presso la nostra redazione come
reporter d’assalto.
La redazione
LA TRUFFA
DEI DIALER
l "dialer" è un
compositore automatico, più o meno
nascosto in un file eseguibile (exe). Bastano un paio
di "click" incauti del mouse e il file si installa sul pc,
lo disconnette dal provider
abituale e lo ricollega ad un
altro provider, con costi esorbitanti (intorno ai 3 euro al minuto). Generalmente i dialer si trovano all'interno dei siti che promettono agli utenti di
scaricare suonerie per cellulari, giochi, foto,
filmati e quant'altro, il tutto gratuitamente.
Giunti nel sito agognato, ecco l'offerta per
scaricare e installare il dialer, nel migliore dei
casi con tutta una serie di spiegazioni su
quello che effettivamente accadrà (raramente
si parla del fatto che il file reimposterà al suo
provider la connessione predefinita, e quasi
mai vi sono riferimenti alla legge sulla privacy), nel peggiore, invece, con una procedura autoinstallante.
I
DIALER E SPAM SONO UN
FENOMENO SOCIALE DALLA
DUBBIA ORIGINE, SIMILI ALLE
CATENE DI SANT’ANTONIO.
MOLTO PIU’ DANNOSI PERO’
PERCHE’ SI PROPAGANO NELLA
RETE A COSTO ZERO.
41
LE BUONE MANIERE
NON SOLO I DIALER
SOLUZIONI?
Ci sono anche le e-mail, o meglio, lo "spam",
ovvero l'invio di mail non richieste con contenuti commerciali, al limite del buon gusto,
o totalmente falsi o peggio. Lo “spam”, il cui
nome deriva da una marca di prosciutto in
scatola (sic!) è, di solito, meno dannoso del
"dialer", ma decisamente fastidioso.
Se la questione vi pare ridicola, pensate che
un quarto degli utenti americani, dove la e-mail
è molto più diffusa che in Italia, sta smettendo di usare internet per le proprie comunicazioni!
Il consiglio più generoso che possiamo darvi
è quello di evitare di propagare anche quelle e-mail che richiamano l'attenzione del lettore su appelli umanitari più o meno validi,
che promettono mirabolanti visioni di filmati
se inviate a un certo numero di utenti, e via
dicendo. Nel 99% dei casi si tratta di bufale.
A tal proposito, segnaliamo, proprio perché
gratuito, l'utilissimo servizio antibufala del
sito di Attivissimo (http://attivissimo.homelinux.net/antibufala/).
Ma la questione non si ferma qui. E' recente,
ad esempio, il caso di una ditta che ha tentato, tramite "spam", di carpire a utenti italiani informazioni sensibili, fra cui anche numeri di carte di credito. Del caso si sta occupando la Polizia Postale.
Telecom ha promesso il rimborso delle bollette gonfiate dai servizi a "valore aggiunto", previa denuncia della presunta truffa alle competenti autorità di polizia postale; in
aggiunta a ciò, è intervenuta anche l'Autorità per le Telecomunicazioni. Ma come al solito, fatta la legge, trovato l'inganno. I dialer
si sono trasferiti "altrove": nuove numerazioni (gli 899), nuovi modi di connessione (i
satellitari 0888), nuovi paradisi fiscali; addirittura provano a connettersi a più numeri,
cercando sempre di far "rimbalzare" l'utente
sulle tariffe delle linee di connessione intercontinentali.
Occorrono perciò precauzioni lungimiranti:
oltre a informarvi presso il 187 circa tutti i
servizi telefonici che si possono disattivare,
eliminateli pure senza alcuna remora, a meno che non ne abbiate una reale esigenza. La
prima raccomandazione resta però sempre
quella di fare bene attenzione a non cliccare
troppo frettolosamente su "ok" e ai file che
vengono installati sul pc.
A noi specialisti della redazione de “LeSole24Ore” non resta ora che augurare una buona navigazione a tutti e... occhio alle truffe!
Alberto Puliafito, 24 anni
Genova
Tenetevi aggiornati sui software
che utilizzate per navigare,
controllare la vostra posta e
installate le "patch" che di volta
in volta vengono rilasciate dalle
software-house.
Installate un buon firewall
(Zone Alarm si puo’
facilmente scaricare nella
sua ottima versione free)
e, onde evitare spiacevoli
sorprese (tipo worm o
simili che restano in
“ascolto” sulle “porte” del pc
per monitorare le attivita’ di
navigazione), fatevi un giro su
https://grc.com/x/ne.dll, che verifica lo
stato di sicurezza delle vostre
macchine e, periodicamente, visitate
www.salvapc.com, per trovare
informazioni su tutto quello che puo’
rendere piu’ sicura la navigazione.
Infine, se volete sperimentare nuove
soluzioni software, e’ disponibile la
nuova release di Mozilla (www.mozilla.org),
valida alternativa a Internet Explorer,
con evoluti tools anti pop-up, e che
fornisce anche un gestore di posta
autonomo (Thunderbird, il quale
dovrebbe garantire anche ottimi
strumenti anti-spam).
SEGNALATECI SUL SITO
WWW.LESOLE24ORE.IT
SIETE
I MALAFFARI DI CUI
STATI VITTIME
43
LAC di TORINO:
una scuola per
diventare artisti
a tutto tondo
i descriva le attività della scuola di cui
andate maggiormente fieri e che risultano più gradite ai vostri studenti.
Dopo aver ricevuto a giugno la Certificazione
di Qualità ISO 9001-2000 per i servizi scolastici, siamo stati da poco accreditati per il
corso di formazione per diplomati in “Tecnica per la conservazione dei beni architettonici”, della durata di 1200 ore ripartite nel corso di un anno, in collaborazione con l’Ordine
degli Architetti e con la Facoltà di Architettura 2. A fine corso i partecipanti, in linea con
la normativa europea, avranno sia la possibilità di iniziare la professione sia quella di
vedersi riconosciuti crediti qualora decides-
C
44
sero di iscriversi alla Facoltà
di Architettura 2. Abbiamo, poi, una collaborazione, ormai storica, con la
Circoscrizione n.2, che
negli ultimi anni ha
dato vita a corsi aperti anche a persone
esterne alla scuola.
Siamo particolarmente fieri del nostro progetto teatrale: con la rappresentazione di
LA REDAZIONE DI ZAI.NET HA
INCONTRATO PAOLA RAVETTI,
PRESIDE DEL LICEO ARTISTICO “R.
COTTINI” DI TORINO. IL LICEO,
APERTO AI FERMENTI EUROPEI NEL
CAMPO DELL’EDUCAZIONE
ALLE ARTI VISIVE E
ALL’INTERAZIONE SEMPRE
CRESCENTE TRA
SCUOLA E MONDO
DEL LAVORO,
RIBADISCE IL PROPRIO
IMPEGNO SUL
TERRITORIO E IL
FERMO PROPOSITO DI
FORNIRE AI SUOI
ALLIEVI UNA SOLIDA
CULTURA DI BASE.
“Sogno di una notte di mezza estate” di W. Shakespeare
abbiamo vinto il premio “Città di Torino”, e la nostra compagnia è appena rientrata da
Madrid. Molto stimolante risulta per i nostri allievi, e per
i loro docenti, la collaborazione col Museo di Arte contemporanea di Rivoli.
Dal punto di vista dell’Offerta
Formativa so che ormai da
qualche anno è in vigore un
tipo di sperimantazione quinquennale. Di cosa si tratta?
E’ la sperimentazione “Michelangelo” che
prevede un biennio unitario caratterizzato
dal potenziamento della formazione culturale
di base con l’inserimento della lingua inglese, del diritto e dell’economia, e un triennio
più mirato a una formazione specialistica nei
vari campi dell’arte (decorazione, restauro,
arredo…) valorizzata, comunque, anche dallo
studio della filosofia e della lingua straniera.
Mi pare di capire, quindi, che la tendenza
specialistica dei nuovi indirizzi di studio tanto nelle scuole superiori quanto nelle università non abbia esasperato la settorialità del
Liceo Artistico a scapito della cultura di base.
Niente affatto, è fortunatamente prevalsa l’idea che un solido retroterra culturale sia fondamentale per la formazione dei nostri giovani artisti: la storia dell’arte nasce dalla riflessione sull’estetica, pertinente al campo
della filosofia, per questo nel triennio del Michelangelo è previsto lo studio di questa importantissima disciplina. Quello che i nostri
insegnanti cercano di fare è aiutare gli studenti ad orientarsi in modo globale nel mondo della comunicazione visiva, dando loro
tanto gli strumenti critici tanto quelli pratici.
La manualità va educata attraverso una riflessione profonda sul fatto che i vari campi
della cultura e dell’arte sono profondamente
compenetrati tra loro, e che l’uno nasce dall’altro. Le opere meravigliose di Piero della
Francesca nascono per esempio dalla sua riflessione sulla matematica, come quelle di
Leonardo dai suoi studi sull’anatomia.
Eleonora Fortunato
Il Liceo Artistico
Statale “R. Cottini”
nasce nel 1970 e si
distingue per le
numerose attività
previste dal Piano
dell’Offerta
Formativa, tra cui il
Progetto Lingue
2000 (per la
certificazione del
Trinità College e del
PET), il Laboratorio
di Teatro, il Corso di
Grafica e Fumetti, il
Corso di Fotografia.
LAC “R. Cottini”
Via Castelgomberto, 20
10136 Torino
e-mail: liceoart.cottini@tin.it
sito: www.liceocottini.it
tel. 011 3241252
45
Oltre la memoria:
il razzismo degli italiani
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E’ rivolta a giovani
laureandi e neolaureati in
tutte le discipline
l’XI Edizione del Master
in Comunicazione,
Banche e Assicurazioni
organizzato dall’Associazione
Eraclito 2000 in
collaborazione con enti ed
aziende operanti in Italia e
all’estero. Per la frequenza
del corso, che sarà
intensivo e che si svolgerà a
Pisa dal 21 febbraio al 20
marzo 2004, sono
disponibili 25 borse di
studio e la possibilità di
fare stage anche nei
Paesi dell’U.E.
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Le domande di iscrizione,
accompagnate da una lettera di
motivazione, dovranno pervenire entro
il 13/12/03 a: Direzione didattica
Associazione Eraclito 2000,
c.a. Prof.ssa Diana Pardini,
c.o. Confartigianato,
Lungarno Mediceo 21 Pisa.
Per maggiori informazioni:
tel. 050/574586, oppure
0586/753515.
Sito web: www.eraclito2000.it.
Mail: segreteria@eraclito2000.it
Intercultura
i protagonisti
della nuova redazione
si raccontano
REDAZIONE
SOCIALE
Regione Lombardia
Disabilità e Scuola
DISABILITA’
e SCUOLA
Voglia di
IMPARARE,
al KANDINSKJ
di MILANO
NOI ALLIEVE DELL'INDIRIZZO
"TECNICO PER I SERVIZI SOCIALI",
GUIDATE DAL NOSTRO ISTINTO E
DA ALCUNE CONSIDERAZIONI
PERSONALI, PRESENTIAMO IN
QUESTO NUMERO LE ATTIVITA’ SVOLTE
NELLA SCUOLA PER COINVOLGERE LE
COMPAGNE DISABILI NELLA COMUNE "VOGLIA DI FARE".
olitamente viene definita disabile una
persona con svantaggio fisico o psichico originato da una deficienza congenita o acquisita che porta con sé importanti
conseguenze a livello familiare e sociale.
Queste sono per lo più determinate dall’incapacità della persona disabile di provvedere interamente o parzialmente alle proprie
normali necessità di vita.
All'interno del nostro istituto, IPS Kandinsky,
è consistente la presenza di persone portatrici di handicap che, grazie all'aiuto di docenti
particolarmente preparati e motivati, hanno
avuto la possibilità di integrarsi nel mondo
dalle persone "normali" considerato abitudine. Per favorire questo processo i nostri professori hanno inserito e portato avanti nel
S
programma diverse attività: hanno insegnato
loro l'uso della nuova moneta europea e, successivamente, hanno fatto riconoscere loro i
diversi tessuti dei capi d'abbigliamento.
IMPARARE: TRA IL GIOCO
E LA SFIDA
Queste nuove attività hanno avuto inizio in
classe, grazie a semplici esercizi come il disegno della banconota, affiancato dal relativo
valore economico; in seguito, con la collaborazione delle docenti di sostegno, le ragazze
hanno avuto la possibilità di sperimentare
concretamente quello che avevano appreso fino a quel momento, facilitate in questo dall'aiuto dei negozianti. Semplici azioni, quali
l'acquisto individuale ed il conteggio del re-
sto, o l'abbinare l'etichetta illustrativa al relativo prodotto, diventavano così l'obiettivo
principale delle uscite periodiche.
Per quanto riguarda il riconoscimento dei tessuti, si osservavano le bancarelle d'abbigliamento, imparando ad abbinare alla stagione
corrente il capo appropriato. È stato possibile
anche l'acquisto di qualche capo grazie al contributo economico dei genitori delle ragazze.
ECCO I RISULTATI...
Alla fine dell’anno scolastico le alunne avevano ormai appreso in modo corretto l'uso
dell'euro, come anche sapevano riconoscere
i capi e i tessuti. Tutto questo grazie ad un
lavoro sì assiduo, ma sempre affiancato da
momenti di piacevole svago, considerati, per
loro e da loro, essenziali.
Questa interazione tra le varie attività ha garantito l'acquisizione di una maggiore autonomia, fondamentale nel periodo adolescenziale, e della sicurezza nella gestione del denaro e dell'acquisto autonomo.
Noi tutte, proprio attraverso questo nuovo
approccio con le persone disabili, ci auguriamo di contribuire nel migliore dei modi a far
sì che l’handicap sia sempre meno causa del
pregiudizio e dell'emarginazione.
Claudia D., Lucia V.
Francesca S., Paola B.
V^ Sociale
IPS KANDINSKY
Milano
Datiastsruullteture
infr
"Se dal punto di vista dell'integrazione scolastica sono stati
raggiunti ottimi risultati”, si
legge in una relazione del MIUR,
“lo stesso non si puo’ dire della
rimozione degli ostacoli architettonici che ancora oggi sono presenti in modo considerevole negli
edifici sedi di scuola, anche se, in
un recente passato, i dati sono in
tendenza positiva". Dai dati relativi all'anno scolastico appena
trascorso (2002-2003), sulla situazione dell'accessibilita’ delle
scuole statali in Italia emerge
che su 40.358 strutture censite il
30,12 per cento e’ dotato di servizi igienici per gli studenti disabili; il 29,29 ha porte ad hoc; il
20,06 possiede scale accessibili a
chi ha difficolta’ motorie; infine,
solo il 12,88 per cento e’ fornito
di ascensori.
"OLTRE la
MEMORIA"
ilano, liceo classico Manzoni, 1938. Recita così il verbale del consiglio docenti del 3 dicembre, XVIII anno dell’era fascista: "Il Sig. Preside (Prof. Giuseppe Pochettino NdR) accenna, anzitutto, alla consistenza numerica degli alunni e alla loro ripartizioni nei corsi e nelle classi. L’Istituto,
nonostante la eliminazione degli alunni ebrei
(65), ha non solo conservato ma aumentato
i suoi alunni, che sono 1306, ripartiti in 40
classi, avendo il Ministero consentito la istituzione della 3° F negata in un primo tempo". "Razza ebraica", "eliminazione"... Una
terminologia agghiacciante che riporta indietro nel tempo, rievoca la tragedia di quegli
anni, la follia di quel regio decreto legge n.
1390 ("Alle scuole di qualsiasi ordine e grado, ai cui studi sia riconosciuto effetto legale, non potranno essere iscritti alcuni alunni
di razza ebraica" etc).
M
LE TESTIMONIANZE
La storia di quei 65 ragazzi "eliminati" è stata ricostruita da 9 studenti del "Manzoni" in
un’opera intitolata "Oltre la memoria", coordinata dal Prof. Gianguido Piazza e dalla
Prof.ssa Zelia Grosselli. L’opera è dedicata alla memoria di Regina Gani, studentessa che
dopo essere stata cacciata da scuola, nell’estate del 1944 fu deportata ad Auschwitz e
uccisa insieme a tutta la sua famiglia. Il gruppo di studio per due anni ha setacciato ar-
IL
NEL 1938 IL GOVERNO FASCISTA
EMANÒ LEGGI CHE
DISCRIMINAVANO I CITTADINI
ITALIANI DI ORIGINE E RELIGIONE
EBRAICA. QUESTO IL RACCONTO
DELLA LORO APPLICAZIONE AL
LICEO CLASSICO “MANZONI” DI
MILANO QUALE E’ EMERSA DA
UNA RICERCA STORICA SVOLTA
DA 9 STUDENTI DEL LICEO E DAI
LORO PROFESSORI.
50
RAZZISMO
Si puo’ discutere a lungo sul grado di
perentorieta’ dell’antisemitismo nostrano,
che talune tendenze revisioniste provano di
tanto in tanto a ridimensionare piu’ del
dovuto, ma e’ opinione largamente riconosciuta e fondata che l’accanimento di
Mussolini contro gli ebrei era animato piu’
dal vederli come pericolosi animatori dell’antifascismo che da un fermo credo razzista. Infatti, nonostante le ovvie remore
nazionalistiche del movimento fascista,
prima dell’alleanza con la Germania il regime era stato piuttosto indifferente ai problemi della razza. Moltissimi altri gerarchi,
oltre allo stesso Mussolini, non erano antisemiti, e riviste come La difesa della razza
DEGLI
chivi, registri, libri per rintracciare i nomi degli epurati, sapere che fine avessero fatto, se
erano ancora vivi. Dalla ricerca, fra gli altri,
sono emersi i nomi della Sig.ra Anna Marcella Falco e della Sig.ra Emma Pontremoli, allora studentesse di V ginnasio espulse e sopravvissute a quegli anni terribili. Entrambe,
non potendo riaccedere alle scuole statali,
continuarono gli studi nella scuola ebraica di
via Eupili fondata da Joseph Colombo, laureato in filosofia con Giovanni Gentile. Intervistata dai ragazzi la Sig.ra Pontremoli ricorda:
"Era da luglio che eravamo attenti alla questione, ma non ci aspettavamo che ci cacciassero da scuola...". La Sig.ra Falco aggiunge: "Da alcuni mesi i giornali insistevano su
argomenti tipo <gli ebrei non appartengono
alla razza ariana>, ma il divieto di frequentare
la scuola per noi è stato una sorpresa". Fu
duramente colpito dalle leggi antiebraiche anche il Prof. Mario Falco, padre della Sig.ra Falco, allora docente molto quotato di diritto ecclesiastico. "Mio padre era un docente molto
noto", racconta la Sig.ra Falco, "Non esercitava la professione di avvocato, insegnava e
basta. In seguito alle leggi razziali, dallo stipendio è passato alla pensione: un uomo con
una famiglia, con due ragazze in casa, che
prende la pensione di un vecchietto. Alcuni
suoi amici molto cari gli passavano sottobanco dei lavori, tutte cause civili, che lui non firmava perché non poteva farlo...".
ITALIANI
di Talesio Interlandi, venute dopo il
Manifesto degli scienziati italiani, nacquero piu’ dal fanatismo di qualche intellettuale che da una convinzione profonda e
radicata. Eppure l’antisemitismo fu una
tappa obbligata nel quadro della “fascistizzazione integrale”: gli italiani dovevano
sentirsi superiori anche biologicamente
rispetto agli altri popoli se volevano
lasciarsi alle spalle la loro proverbiale
pigrizia e indolenza. Percio’ l’impresa
fascista si inseriva nella propaganda fascista come uno strumento di educazione, e non
pochi furono i giovani che vi aderirono,
nonostante la professione fosse piu’ ideologica che di sostanza.
51
PERCHE’ RICORDARE
La ricerca "Oltre la memoria" ha suscitato un
grande interesse, segno che oggi l’opinione
pubblica è piuttosto sensibile al tema dell’antisemitismo e delle leggi antiebraiche del
1938; ma uscendo dal "Manzoni", in via Lanzone, ci si imbatte in graffiti (comuni anche
ad altri muri milanesi) raffiguranti la stella di
David con una svastica al centro, segni di
una "nuova" intolleranza, di una generalizzazione pericolosa legata all’attualissimo
conflitto israelo palestinese: imputare ad un
popolo (quello ebraico) le colpe di una amministrazione israeliana estremista e cieca
quale quella di Ariel Sharon. Questo nuovo
antiebraismo (di natura ed entità senz’altro
differenti da quello antico) fonda le sue radici nella grave confusione fra i termini "israelita" ed "israeliano", ma anche fra il concet-
LE LEGGI
Il 1 settembre 1938 venne istituito presso
il Ministero degli Interni il Consiglio
Superiore per la Demografia e per la
Razza, e lo stesso giorno si stabiliva con
un decreto legge che tutti gli ebrei residenti in Italia da dopo il 31 dicembre 1918
dovessero andarsene.
Il Regio Decreto – Legge 5 settembre 1938
– XVI, n. 1390 denominato “Provvedimenti
per la difesa della razza nella scuola
fascista”, oltre all’allontanamento degli
alunni di razza ebraica dalle scuole del
regno d’Italia, di fatto vietava anche ai
docenti ebrei la possibilita’ di insegnarvi.
I provvedimenti colpirono 200 insegnanti,
4400 allievi delle elementari, 1000 delle
medie e 200 universitari.
Le uniche personalita’ di spicco che
avversarono il razzismo furono Balbo,
Bontempelli e Martinetti; Enrico Fermi,
premio Nobel per la fisica proprio nel
1938, essendo sposato con una donna ebrea
lascio’ per protesta l’Italia.
52
to di "civiltà israeliana" e "amministrazione
israeliana". Questo tipo di confusione spesso nasce da una stupida incuranza e leggerezza con cui i mezzi di comunicazione di
massa e certi demagoghi travestiti da politici usano i termini in questione. Sarebbe auspicabile che i media utilizzassero tanta cura
e tanta attenzione nel pesare le parole descrivendo l’attualità quanta ne mostrano raccontando i tremendi orrori del passato.
COMINCIANO A
PRESENTARSI SU QUESTO
NUMERO I PROTAGONISTI
DELLA NUOVA REDAZIONE DI
“INTERCULTURA”.
FREQUENTANO TUTTI L’IPSIA
“FERRARIS-PACINOTTI”
DI MILANO.
I film e i libri
che vi consigliamo:
I veri volti
dell’intercultura
FILM:
PIER ANTONY
La finestra di fronte
Regia di F. Ozpetek - 2002
La vita e’ bella
di R. Benigni - 1998
L’amico ritrovato
(dal libro di F. Uhlman)
regia di J. Schatzeberg - 1989
Il giardino dei Finzi-Contini
(dal libro di G. Bassani)
regia di V. De Sica - 1970
L’oro di Roma
regia di C. Lizzani - 1961
18 anni
Alessandro Simone Samari
21 anni
LIBRI:
Le leggi antiebraiche spiegate
agli italiani di oggi
di Michele Sarfatti, Einaudi
La banalita’ del male
di Hanna Arendt, Feltrinelli
Il mio nome e‘ Katerina
di Aharon Appelfeld, Feltrinelli
Se questo e’ un uomo
di Primo Levi, Einaudi
POQUIZ
- corso elettronico
Tutto cominciò molti anni
fa quando, nella mia famiglia, le cose non
andarono più bene.
C’erano infatti problemi economici e
per questo motivo i
miei decisero di venire in Italia per cercare
un futuro migliore, per me
e per mio fratello. Io vivevo nelle Filippine
con mia zia che mi dava molto affetto, ma
sentivo nel mio cuore il dolore per l’assenza
dei miei genitori; loro ci chiamavano tutti i fine settimana e ci scrivevamo. Ma non era
sufficiente, io volevo abbracciarli tutti e due.
Due anni fa, quando ero ancora nelle Filippine, i miei genitori, un giovedì, dissero che
volevano portare in Italia me e mio fratello.
Io non sapevo che cosa rispondere, ero molto emozionato: in quel momento mille idee
mi passarono per la mente, dovevo lasciare
molta gente che amavo, specialmente mia
zia. Tutto sarebbe stato nuovo per me, dovevo lasciare i miei amici delle scuole medie.
Mentre lasciavo il mio Paese, sentivo
molta nostalgia, e mi chiedevo quando
sarei tornato. Avevo molta paura di venire in un nuovo Paese, pensavo a co-
me mi avrebbero ricevuto a scuola. Grazie a
Dio, però, tutto è andato bene e a poco a poco sto imparando la lingua, è una sofferenza
non poter esprimere ciò che si pensa.
Ringrazio tutti per quello
che fanno per me, in
particolare la mia
insegnante di italiano che mi ha aiutato ad imparare la
lingua. Voglio bene a tutti.
ENNAZI TAOUFIK
17 anni - corso elettrico
Sono nato in Marocco, a Casablanca. Sono in Italia
da 5 anni, per studiare. Vorrei diventare
un buon elettrcista
specializzato. Sono
venuto a Milano perchè i miei genitori
avevano problemi economici. La prima difficoltà
che ho avuto è stato imparare la lingua italiana. Ora, dopo aver imparato ad esprimermi e
avendo conosciuto tanti amici, mi trovo bene.
SHETA
AMROU
16 anni - corso chimico-biologico
Mi chiamo Sheta Amrou e sono nato in Egitto da padre egiziano e madre italiana; sono venuto
in Italia in tenera età
principalmente per motivi economici. Sono molto
legato alle mie origini, ma sono felice di essere venuto in Italia
per poter aprire la mia mente a
nuove culture differenti dalla mia. Proprio in questo Paese ho adottato il mio stile
di vita: l’hip-hop. Le mie ambizioni sono di lasciare la mia impronta nel mondo anche
quando non ci sarò più… credo che sia questo
lo scopo della vita: l’essere ricordato.
PASQUALE SALERNO
16 anni - corso elettronico
Mi chiamo Pasquale, ho
16 anni, e sono del segno dei gemelli. Sono di origini lucane,
ma sono nato a Milano. Il mio sogno
nel cassetto è di andare a vivere nella mia
regione d’origine (Basilicata), perché anche se nato
al Nord, mi sento interamente meridionale.
Come ogni bravo ragazzo del Sud, amo gli
amici ma soprattutto la famiglia, per la quale
nutro gran rispetto ed orgoglio.
Dallo scorso anno sono rappresentante Unicef
per i ragazzi italiani. In queste parole penso di
aver riassunto quello che sono.
STUDIARE O
ALL’ESTER
CON
INTERCULTURA
Si chiudono il 10
novembre le iscrizioni
per partecipare ai
programmi di AFS
Intercultura del
2004/2005. Sono a
disposizione degli
studenti di scuola
superiore che decidano
di trascorrere un
periodo di studio
all’estero circa 450
borse di studio, totali
o parziali, per
soggiorni da un minimo
di 4 settimane a un
massimo di un anno. La
destinazione e’ a scelta
tra America, Asia,
Europa, Oceania e da
poco anche Africa.
Informazioni sul sito
www.intercultura.it
Fumetto
Uomini e topi
VIVAIO
CREATIVO
Moda
Milano moda donna:
primavera-estate 2004
&
COMUNICAZIONE
Ecologia
le scuole aiutano i fiumi
La redazione del Vivaio creativo e della comunicazione visiva è sostenuta
dalla Fondazione A. De Mari e dall’Assessorato alle Politiche per l’Istruzione
Miu Miu
U
56
MILANO MODA DONNA
VOLTA PAGINA PER LA PROSSIMA
PRIMAVERA ESTATE,
LANCIANDO UN NUOVO
CONCETTO: TUTTO È
VENDIBILE, PORTABILE ED
ACCETTABILE. LE NOSTRE
ESPERTE DI MODA CI
RIASSUMONO I RISULTATI
DELLE COLLEZIONI
PRIMAVERA ESTATE 2004,
DA POCO PRESENTATE A
MILANO.
DAL MOOD ANNI ’70
AL KICK BOXING
Lo spirito della creazione di Lorenzo Riva si
rifà ad un mood anni ’70 ispirato a Brigitte
Bardot e Jane Birkin a Saint Tropez. Si preferiscono gli hot pants in satin leggero in grado di valorizzare lo stile, accompagnato dalla borsa maxi o mini.
Gli anni ’80, il mondo dello sport glamour è
inserito nelle tendenze di Navarra, che predilige il pantalone alla turca in nylon, dove l’accessorio più valorizzato è la ciabatta in vinile trasparente con zeppa.
Senza dimenticare lo stile kick boxing di Iceberg, le cui ispirazioni chic di violento hanno
solo i colori; si fa infatti uso del grigio ginnico, verde acido, turchese, arancio e flash di
Armani
n intreccio tra lo chic e l’informale, mescolato al vintage, ancora di gran successo: in passerella tuffi nel passato ci riportano agli anni ’50,
con D&G che propone stampe
coloratissime su diversi capi, in
particolare su pantaloni stretti
tipici di quegli anni.
Miu Miu, invece, ha come
punto di partenza uno stile nomade che si rifà alla
squaw, tipica donna indiana d’america, rivisitata in chiave anni ’60.
Di base c’è sempre un’allure quasi snob, che vuole
preziosi ricami e luccichii resi quotidiani dal gioco degli accoppiamenti. Perciò
l’abitino a trapezio anni
’60 va portato con il cardigan e mocassini da squaw.
Nelle nuove tendenze i colori emergenti sono decisamente chiari-pastello, opalescenti, fluo, bianco e nero incastrati in un optical anni ’70.
Gli accessori più valorizzati sono
scarpe con tacchi alti e borse pop
di gusto funny in grado di aumentare la femminilità ed
il potere seduttivo.
I nuovi dettagli riguardano
soprattutto ricami fatti con conchiglie
e perle d’argento, drappeggi in chiffon impunturati a mano e tagliati a vivo; grafismo sul
corpo, pircing-decoro a cuore e le mezze boulle smaltate applicate come borchie-ricamo.
Blumarine
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ILANO
ODA DONNA:
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2004
fucsia. Body e boxer in raso sotto top lucenti. La sua seconda proposta riguarda
una tendenza tipicamente hip-hop: minigonne accostate a maglie aderenti.
Si tratta di una moda che affianca il fumetto, in particolare il ritorno alla ribalta
di Mickey Mouse stampato su magliette
ed abiti da sera. Trionfa Iceberg per la
brillantezza, il divertimento e l’ironia: la
rigidità dell’alta moda è decisamente
out.
Particolare esempio di moda per un
target giovanile è decisamente quello di Blumarine: apprezzabile il ritrovo del colore ottimista, il rosa, applicato sulla ragazza “boudoir”, vestita
con corpino in pizzo e gonna di tulle
a pieghe con golfino color carne orlato di pizzo.
Blugirl, infine, griffe giovane e vivace di
Blumarine, propone alle giovanissime lo
stile alla marinaretta per un carattere ironico e capriccioso.
Maria Antonietta Barbieri, 19 anni
Federica Caputo, 18 anni
I.P.S. KANDINSKY, Milano
Blumarine
L’autrice dei modellini che vi
presentiamo su questo numero e’
Rosalinda Longo.
Il primo riprende un must della scorsa
estate, l’ampia gonna a balze in
taffetta’, e lo coordina a un
top audace ma grazioso; da
copiare il fiore gigante
nello stesso tessuto della
gonna.
Il secondo modello crea un pendant
molto chic tra le bande laterali del
pantalone, realizzate in un pregiato tessuto
damascato, e la casacchina elasticizzata.
Originali le abbottonature dorate stile vecchia guardia.
(
Per vedere pubblicate qui le vostre proposte di moda, scrivete
alla sezione Vivaio Creativo – Moda del sito www.zai.net
)
57
di Michele D’Agostino e Massimiliano Mocchia
DENTI:
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Continua sul sito www.zai.net
61
L’inquinamento
in numeri
Le
SCUOLE
aiutano i
FIUMI
GIOVANI BIOLOGI INTERVENGONO
A CAUSA DELLE SCARSE PIOGGE
CADUTE NEGLI ULTIMI MESI, I FIUMI
SONO PARTICOLARMENTE ARIDI E
LE ACQUE NON RIESCONO A
SMALTIRE I RIFIUTI. NEL MESE DI
SETTEMBRE, UN CENTINAIO DI
ALUNNI DI ALCUNI ISTITUTI
SUPERIORI DI ALBENGA SI SONO
OCCUPATI DEL MONITORAGGIO
DELLE ACQUE DEL FIUME CENTA.
Puliamo il Mondo", l’iniziativa promossa
da Legambiente, è arrivata ad Albenga. Noi
ragazzi dell’ITIS "Giancardi-Galilei-Aicardi"
e del Liceo Scientifico Tecnologico "Galileo Galilei" abbiamo accolto la proposta di coinvolgimento con notevole entusiasmo. Avevamo finalmente la possibilità di entrare in contatto diretto con problematiche ambientali che, solitamente, affrontiamo solo sui libri di biologia. Per
un’intera giornata ci siamo occupati, come volontari, di pulizia e raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, rilievo topografico, catalogazione della flora, analisi del terreno, campionamento di macro-invertebrati, studio del paesaggio dal punto di vista botanico e zoologico.
Alla foce del fiume Centa di Albenga.
“
Inizialmente abbiamo effettuato un prelievo
dell'acqua, poi, servendoci di un apposito
strumento, il piaccametro, ne abbiamo rilevato il PH e la temperatura. Una volta ottenuti i
dati fisici, ci siamo occupati di ricavare quelli
chimici, come la presenza di ammoniaca, cloro, fosfati, nitriti. Per la ricerca di ogni elemento sono state effettuate quattro prove in
diversi punti del fiume. Questo ci ha permesso di constatare che non in tutti i punti l'acqua possiede le stesse proprietà.
Per la ricerca degli elementi chimici ci siamo
serviti di un fotometro, un dispositivo usato
per misurare l'intensità di una sorgente luminosa. Il primo elemento ricavato è stato l'ammoniaca e, dalle prove effettuate, risultava che
in alcuni punti la sua concentrazione fosse più
alta che in altri. Tale presenza può essere legata al suo utilizzo come materia prima per la
preparazione di fertilizzanti oppure al suo affiorare come prodotto di rifiuto che le cellule
non riescono a sintetizzare in proteine o amminoacidi, e quindi eliminano sotto forma di
ammoniaca. Abbiamo poi ricercato i nitriti e i
nitrati e abbiamo verificato che la loro presenza rientra nei parametri della tabella di riferimento. Non è stata riscontrata la presenza di
cloro, utilizzato per la potabilizzazione dell'acqua. Questa scoperta ci ha rassicurato sulla salute delle acque fornendoci un’importantissima
informazione: il fiume non è inquinato.
INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE
L’iniziativa, condotta con la collaborazione del
Comune di Albenga, Assessorato all’Ambiente- Assessorato al Demanio, ECOALBENGA
S.p.A. e Centro Latte Savona, è stata seguita
e ripresa dalla Rai, che ha trasmesso, la sera
stessa, il servizio realizzato all’interno del telegiornale regionale. Il medesimo servizio è
andato in onda il giorno dopo nella trasmissione "Ambiente Italia", su Rai3. Per noi ragazzi è stata un’esperienza molto formativa e
divertente. Ci piacerebbe molto che l'argomento venisse trattato in maniera più approfondita, soprattutto a scuola, magari organizzando sopralluoghi in zone particolarmente
problematiche. A nostro parere le tematiche
ambientali sono prese poco in considerazione
e trascurate dalla maggior parte della popolazione, forse a causa della scarsa informazione e dell’assente opera di sensibilizzazione. Il problema dell'inquinamento, invece, è
molto attuale e tocca tutti noi in quanto protagonisti della realtà. La conservazione di un
ambiente pulito è nelle nostre mani perché il
futuro del nostro pianeta lo costruiamo noi.
Annelise Cirillo, 18 anni
Martina Badia, 19 anni
Albenga
Nella classifica dei fiumi piu’
sporchi d'Italia stilata da
Legambiente, Aniene e Pescara
hanno fatto registrare, lungo
tutto il letto, il 100 per cento
dei campioni inquinati: un record
negativo, risultato di degrado,
abbandono e politiche scriteriate.
Seguono nella lista il Basento,
con il 78,5 dei campioni
fuorilegge, la Dora Baltea con il
67% e l'Arno, in assoluto il primo
grande fiume italiano campione di
sporcizia, con il 66,6 % dei
campioni inquinati. Godono di
maggior salute il maestoso Po al
58% e il Tevere al 40%. Le
conseguenze di questo stato di
inquinamento generalizzato e
diffuso sono sicuramente gravi
anche per il mare: mediamente,
infatti, circa l'80 per cento dei
campioni prelevati alle foci
risulta inquinato.
ASTROcasting
Ogni mese Cassandra seleziona per voi il volto
più rappresentativo di ciascun segno zodiacale…
a cura di Cassandra e Tiresia
ARIETE
TORO
GEMELLI
CANCRO
LEONE
Veronica C. - 19 anni
Alessandro B. - 19 anni
Anna D. - 18 anni
Maurizio B. - 17 anni
Marco G. - 17 anni
21 marzo - 20 aprile
21 aprile - 21 maggio
21 maggio - 21 giugno
22 giugno - 22 luglio
23 luglio - 23 agosto
AMORE
Il partner ti delude
di continuo, cerchi di
farglielo capire ma
lui… niente, e allora?
I proverbi non
sbagliano mai,
meglio soli che male
accompagnati.
Ti sottovaluti molto
ed hai troppa paura
di rimanere sola.
AMICI
Saturno si è spostato
altrove, cerca di
recuperare almeno un
po’ di fiducia in te
stessa, sei in piena
forma e guardandoti
intorno scoprirai
molte persone
interessanti per
instaurare nuove
amicizie e fare nuove
esperienze.
CONSIGLIO
La dieta del
minestrone non ti si
addice, ti toglie le
energie che servono per
studiare.
AMORE
In questo periodo il
tuo segno è governato
da Venere.
Fatti sotto, perché è
arrivato il tuo
momento. La perfetta
forma fisica ti rende
particolarmente
attraente ed anche
predisposta
psicologicamente a
fare nuovi incontri.
AMICI
Cerca di evadere un
po’ dal solito gruppo
di mentalità ristretta
e prendi in
considerazione altre
alternative, magari
per trascorrere
piacevoli serate. Non
è detto poi che i
compagni di banco
siano i più giusti.
CONSIGLIO
Dedica più tempo allo
sport e di ritorno dagli
allenamenti leggiti un
bel libro di Simenon.
AMORE
Ti senti limitato dalla
routine quotidiana.
Cercare nuove emozioni
è giusto ma, se hai una
storia che dura da
molto tempo, devi
coinvolgere il partner
nelle tue iniziative,
altrimenti rischierai di
rovinare un rapporto
che ti sta dando molto.
AMORE
La tua indecisione
continua, ma… non
puoi prolungarla
ancora per molto,
interrompere una
storia è sempre
difficile, però a volte
è indispensabile per
crescere, maturare e
non fare in futuro gli
stessi errori.
AMORE
Anche i grandi amori
finiscono, devi
prenderne atto, non
puoi continuare a
sperare in una
persona che ormai
non può darti più
niente, devi essere
forte e guardarti
intorno in modo da
cogliere la possibilità
di innamorarti ancora.
AMICI
AMICI
Anche se avresti
voglia di una ventata
di novità nel gruppo,
non è giusto
abbandonare su due
piedi le vecchie
amicizie: tante volte
nei momenti difficili
hai cercato ed avuto
conforto proprio da
loro. Perché dubitare
proprio adesso?
Le storiche amicizie ti
stanno deludendo:
hai scoperto di non
poterti fidare!
Non farne un
dramma; è vero,
queste situazioni non
vanno sottovalutate,
ma si tratta a volte
di incidenti di
percorso che vanno
affrontati con
diplomazia.
CONSIGLIO
CONSIGLIO
CONSIGLIO
Una lettura che può
aiutarti a capire:
"L'Onda Perfetta", di
Sergio Bambarèn.
Un film per capire che
c’è chi sta peggio di
te: “Anything Else” di
Woody Allen potrebbe
andar bene.
Cerca di non truccarti in
modo troppo pesante,
la tua pelle ha bisogno
di respirare.
AMICI
Non confidarti più di
tanto, a volte gli
amici consigliano in
base alle loro
convenienze. Magari
uno ha già
adocchiato il tuo
partner e non aspetta
altro che metterti da
parte. Guardati da
quelli nati sotto il
segno del capricorno.
BILANCIA
SCORPIONE
Giuseppe C. - 19 anni
Marco S. - 18 anni
Valeria T. - 19 anni
24 agosto - 23 settembre
24 settembre - 22 ottobre
23 ottobre - 22 novembre
VERGINE
AMORE
Grazie a Venere una
semplice avventura
estiva si è
trasformata in una
bellissima storia
d’amore. Stai vivendo
un periodo stupendo,
ma non devi
dimenticare che
anche la scuola è
importante; vai piano
con le uscite serali.
AMORE
Siate più comprensivi
con il partner: se gli
volete bene, questo
è il momento di
dimostrarlo.
Forse non è il caso
di dare troppo peso
a parole dette in
situazioni di
particolare stress.
Cercate momenti da
condividere in totale
relax.
AMORE
Venere continua a
volerti bene, questo
momento per te è...
unico. Sei
particolarmente
affascinante e susciti
molto interesse non
solo tra i coetanei:
attenta però a non
lasciarti coinvolgere in
relazioni con persone
troppo più grandi.
AMICI
AMICI
AMICI
Il partner ti dà molto
e quando non stai
con lui ti dedichi
allo studio. Ricordati
però che anche gli
amici meritano un
po’ del tuo tempo:
non è giusto
trascurare le persone
che ti sono state
sempre vicine nei
momenti difficili.
Anche con gli amici
non siete in massima
forma, dire che non
siete di compagnia è
un eufemismo,
piuttosto vi rendete
quasi... insopportabili!
Quando è il momento
di prendere decisioni
di gruppo, non
isolatevi nel vostro
punto di vista.
Sei diventata la perla
del gruppo, e le
gelosie non
mancano. Non è
colpa tua, cerca di
essere superiore e
non rinunciare al
dialogo anche con le
persone che ti
sembrano più ostili.
Spesso una sana
chiacchierata può
risolvere conflitti e
dissipare amarezze.
CONSIGLIO
La linea non va
trascurata, cerca di
evitare i cibi che
contengono troppi
grassi.
CONSIGLIO
CONSIGLIO
Un libro di Paulo Coelho
vi aiuterà a essere più
positivi: “L’alchimista”
oppure “Veronica
decide di morire”
Crea l’atmosfera
giusta e rilassati con
la musica new age.
D i v e n t a a n c h e t u i l v o l t o p ro t a g o n i s t a d e l t u o s e g n o n e l n o s t ro o ro s c o p o
ASTROcasting
SAGITTARIO
CAPRICORNO
ACQUARIO
PESCI
Giuseppe B. - 18 anni
Stefano C. - 19 anni
Stefania Z. - 18 anni
Jessica P. - 18 anni
23 novembre - 21 dicembre
22 dicembre - 20 gennaio
21 gennaio - 19 febbraio
20 febbraio - 20 marzo
AMORE
AMORE
AMORE
AMORE
Un incontro inaspettato
ha fatto degenerare la
crisi già in atto col tuo
partner. Al momento
non sei in grado di
prendere decisioni
importanti, quindi
prenditi un po’ di
tempo per stare solo
con te stesso e
riflettere sui tuoi reali
bisogni.
Definirvi lunatici non
rende giustizia alla
vostra situazione:
passate da un amore
ad un altro senza farvi
troppe domande sul
futuro. Tutto sommato
è un bel momento,
attenti però a non
creare aspettative che
non sarete in grado di
soddisfare.
Anche se la storia
d’amore in corso va a
gonfie vele. C’è tempo,
non è il caso di fare
progetti per il futuro:
pensate che ogni
momento va vissuto
per come è e non in
funzione di quello che
sarà. Concedetevi gite
en plein air per gustare
le bellezze d’autunno.
Perché ti senti brutto?
Se il partner ti ha
mollato senza una
ragione non puoi
trascurarti fino ad
evitare lo specchio.
Intorno a te fioriscono
le nuove opportunità...
sfruttale indossando
gli abiti e i colori che
donano di più alla tua
graziosa figura.
AMICI
AMICI
AMICI
AMICI
Saturno vi è ostile, gli
amici cercano di
escludervi in ogni
modo dal giro. Non c’è
un motivo preciso, per
questo è meglio
affrontare le cose con
calma in attesa che la
situazione astrale
migliori e il dialogo
possa restituirvi
armonia nel gruppo.
Punti molto sugli
amici, non è sbagliato,
ma spesso le persone
non meritano la
fiducia incondizionata.
Ti sei già trovato in
situazioni non facili,
cerca di guardare alle
esperienze passate per
trarne il giusto
insegnamento.
Non è detto che gli
amici sono solo quelli
di scuola, se ti senti
un po’ stretto e non
capito, potresti anche
crearti delle
alternative. Conoscere
nuova gente non è
poi così difficile come
sembra: punta sui
locali più alla moda e
sulle iniziative per i
giovani.
CONSIGLIO
E’ il momento delle
letture importanti: se
non l’hai ancora letto,
tuffati in “Delitto e
castigo” di Dostoevskij.
Cercate di non essere
superbi e capricciosi:
persino gli amici più
comprensivi prima o
poi si stufano. Anche
una certa dose di
aggressività va
calibrata poiché
spesso essa vi rende
odiosi e oscura i lati
belli del vostro
carattere.
CONSIGLIO
Attento ai segnali
stradali e non correre
troppo sullo scooter:
una distrazione a volte
può costare cara.
CONSIGLIO
Studia di più: è il
momento giusto per
costruirsi un solido
bagaglio culturale.
CONSIGLIO
Mettiti alla prova con
una lettura
impegnativa ma
gratificante: “Il nome
della rosa” di U. Eco.
S u l s i t o w w w. z a i . n e t l e i s t r u z i o n i p e r p a r t e c i p a r e
Direttore responsabile
Lidia Gattini
Vice direttore
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Simonetta Mitola, Marco Bazzica, Maria Rossetti, Mattia
Placanica, Fabio Tozzi, Federica Rossi, Eleonora Fortunato,
Niccolò Podestà, Alberto Puliafito, Alessandro Simone
Samari, Claudia De Bellis., Lucia Venditto, Francesca S.,
Paola B., Pier Antony Poquiz, Ennazi Taoufik, Sheta
Amrou, Pasquale Salerno, Alessandro MilieriMaria
Antonietta Barbieri, Federica Caputo, Annelise Cirillo,
Martina Badia, Massimiliano Mocchia, Michele D’Agostino.
Impaginazione
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