La Gazzetta scolastica - Classi VB e VC Scuola primaria Capaccio
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La Gazzetta scolastica - Classi VB e VC Scuola primaria Capaccio
LA GAZZETTA SCOLASTICA Periodico n. 2 anno 2013 A CURA DEGLI ALUNNI DELLE CLASSI VB e V C DELLA SCUOLA PRIMARIA CAPACCIO SCALO - DIREZIONE DIDATTICA CAPACCIO II La scuola di Capaccio ha riaperto i battenti e, pur essendo stata soggetta alla fine dell’anno ad atti vandalici molto gravi, abbiamo trovato una scuola bellissima, pulita e profumata...e poiché noi siamo gli alunni delle classi quinte , e sappiamo più dei più piccoli quanto è importante, necessaria, interessante , istruttiva, ricca di cultura la scuola, abbiamo deciso di difenderla con i denti. Abbiamo tappezzato tutte le pareti di slogan,poesie, frasi famose, acrostici, mesostici… riguardanti l’importanza della scuola per far capire che noi non vogliamo vedere mai più la nostra scuola “maltrattata”. Abbiamo letto per la prima volta sostituendolo a quello del nostro, il saluto e l’augurio del Presidente Obama agli studenti americani e siamo stati colpiti da alcune parole sulle quali abbiamo riflettuto: "… da piccolo non andavo a scuola perché eravamo poveri e mia madre era la mia maestra…; … il successo è duro da conquistare, ma l’impegno che si mette nel proprio lavoro può far raggiungere gli obiettivi prefissati…” e ancora: "… da voi mi aspetto il massimo impegno in qualsiasi cosa facciate, mi aspetto grandi cose da ognuno di voi… non deludetemi e non deludete le vostre famiglie… ”. Noi abbiamo deciso di seguire questo consiglio e come ogni anno saremo una squadra impegnata in tutto ciò che viene proposto ma soprattutto saremo: UNO PER TUTTI E TUTTI PER UNO!!! Buon anno a tutti! VIVERE INFORMATI: IL 4 NOVEMBRE Sono passati 94 anni da quel lontano 4 novembre 1918quando gli italiani videro,per la prima volta riuniti i confini della propria Patria,dalle Alpi alla Sicilia, dopo una lunga e estenuante guerra che costò tanti morti,tanti sacrifici per avere L’ITALIA UNITA. In tutti i paesi come nelle grandi città vi è un monumento che ricorda questi eroi caduti di guerra,che con coraggio combatterono per la nostra libertà .Questa giornata ricorda a noi ,nuove generazioni ,l’impegno che dobbiamo dare per far sì che la nostra Patria venga sempre rispettata e che mai nessuno osi dividerla perché solo restando uniti costruiremo un mondo di: PACE, FRATELLANZA, AMORE e SOLIDARIETA’. Solo nei luoghi dove regna la pace c’è il benessere e soprattutto la libertà. Purtroppo ancora,ogni giorno, tra giornali e televisione, sfilano davanti ai nostri occhi immagini di guerra da diverse parti del mondo,immagini di distruzione, di lacrime, solitudine, di sangue, di morti dove sono coinvolti tanti bambini. Anche nel nostro paese c’è stata la manifestazione in onore dei CADUTI DI GUERRA dove il sindaco,dopo aver ricordato i nomi dei concittadini morti per la nostra Italia,ha deposto una corona d’alloro e tutti insieme abbiamo cantato l’inno nazionale:Fratelli d’Italia,e gli anziani hanno gridato: VIVA L’ITALIA. Noi a scuola abbiamo anche imparato la canzone : il Piave, perché è il fiume considerato sacro alla nostra Patria, perché lungo le sue sponde fu combattuta l’ultima e più aspra azione di guerra. LA GUERRA DI NONNO GIOVANNI: intervista di una nipote… -Quanti anni avevi durante la guerra?Avevo tredici anni -Perchè fu scatenata? Fu scatenata dalle idee di grandezza di Mussolini, che si alleò con la Germania di Hitler, per conquistare terre straniere e quando gli italiani capirono che stavano perdendo,accettarono le condizioni poste dai rivali americani, che sbarcarono proprio nel Sud Italia, e i tedeschi che non volevano lasciare le nostre terre,fecero grandi stragi e morirono molti italiani, tra cui donne e bambini. La cosa più brutta fu quella di veder italiani che si combattevano tra loro: gli italiani fascisti erano dalla parte dei tedeschi, altri, detti PARTIGIANI, erano dalla parte degli americani considerati liberatori. -Come si viveva nel paese durante la guerra? Si viveva male, perché non c’era cibo: gli uomini erano partiti tutti per combattere, nessuno lavorava la terra nessuno allevava gli animali, non c’erano negozi, le poche cose che si trovavano si compravano da alcuni commercianti che giravano con i carretti e non essendoci soldi c’era lo scambio delle merci, il cosiddetto baratto. Gli oggetti di valore, come le pentole di rame si nascondevano sottoterra perché i tedeschi si prendevano tutto. -Qual è l’episodio più brutto che ricordi? L’episodio più brutto è quello di quando io e mia zia Maria, rischiammo di perdere la vita portando delle provviste dal paese alle gallerie della ferrovia perché lì si bombardava giornalmente… --Com’erano i natali in tempo di guerra? Erano natali miseri, e solo chi aveva la possibilità di allevare qualche animale, di coltivare la terra si poteva permettere un cenone, se così vogliamo chiamarlo. La guerra non porta mai niente di buono, bambina mia e chi l’ha vissuta ha paura anche della sola parola nominata. 2 OTTOBRE: FESTA DEI NONNI IL 10 DICEMBRE, DIRITTI UMANI Oggi a scuola abbiamo parlato dei nonni, della loro presenza importante in ogni famiglia, dell’affetto e l’amore che hanno per i loro nipoti che supera quello che hanno avuto per i figli (i nostri genitori). Ricercando informazioni abbiamo scoperto che questa giornata è ricordata non solo in Italia e che è nata in America nel 1978 dall’idea di una mamma di quindici figli e che il suo fiore ufficiale è il NON TI SCORDAR DI ME. Oggi,tutti, abbiamo scritto una lettera ai nonni per manifestare la nostra riconoscenza e tutto l’amore che abbiamo per loro stringendoli con le parole in un forte abbraccio comune. Abbiamo ascoltato la canzone di Francesco Guccini : IL VECCHIO E IL BAMBINO, dove un nonno con molta saggezza , piangendo, racconta al nipotino una verità che sembra una fiaba ma purtroppo non lo è, perché è una triste realtà, di un mondo distrutto dall’ignoranza dell’uomo che vive ancora nei suoi ricordi… 11 Ottobre GIORNATA DIRITTI delle BAMBINE MONDIALE PER GIORNATA DEI Il 10 dicembre si celebra LA GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI, proclamata per la prima volta dall’assemblea generale dell’ONU (organizzazione delle nazioni unite). “Diritti umani”, Every Human has Rights, ovvero ogni essere umano ha dei DIRITTI. Ognuno ha il Diritto di far sentire la propria voce e di avere la possibilità di essere ascoltato. Questa giornata è dedicata proprio al diritto di ognuno di partecipare alla vita pubblica. Ognuno di noi deve avere la possibilità di scegliere le persone che ci rappresentano in tutte le istituzioni di governo,di candidarsi e di votare sulla problematiche fondamentali della collettività. Se questo diritto fondamentale è rispettato a ognuno di noi è offerta la possibilità di partecipare ed offrire idee per migliorare le situazioni che si presentano. Noi in questo siamo tutelati dalla nostra COSTITUZIONE che all’art.3 così recita: “Tutti i cittadini hanno peri dignità e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso,di razza, di lingua, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali…” I Oggi è la giornata mondiale dedicata ai diritti delle bambine proclamata dall’ONU (organizzazione nazione unite). Leggendo vari articoli, abbiamo scoperto che nel mondo ci sono 40 milioni di bambini che sono vittime di abusi e di questi la maggior parte sono bambine. Ci sono, soprattutto in Asia, SPOSE BAMBINE e in Africa non hanno accesso neanche all’educazione della scuola primaria; in Perù esistono BAMBINE DOMESTICHE e in India BAMBINE LAVORATRICI DI TAPPETI, ”grazie” alle loro dita efficaci nell’intrecciare fili, perché sottili. In occasione di questa giornata alcuni dei luoghi importanti al mondo si tingeranno di rosa: l’ottagono della GALLERIA VITTORIO EMANUELE II a Milano; la SIRENETTA di COPENAGHEN; l’EMPIRE STATE BUILDING di NEW YORK; il SONY CENTRE di BERLINO; L’ORD FORT di DELHI; il monumento AS BANDEIRAS di San Paulo e molti altri ancora… Chiunque si troverà a passare in questi luoghi potrà diventare sostenitore di questa iniziativa “RAISE YouR HAND”(alza le tue mani) facendosi fotografare con le mani alzate. Una bambina istruita migliorerà il suo livello di vita, occuperà posti importanti,saprà lottare per i suoi diritti e non incorrerà in pericoli della strada… “l’istruzione non è un modo per sfuggire alla povertà della nazione,ma è un modo per combatterla”queste sono le parole pronunciate,in questa occasione, dall’ex Presidente della Tanzania JULIS NYERERE. EDUCAZIONE AMBIENTALE PROGETTO ALIMENTAZIONE: CRESCERE FELIX Prosegue il nostro Progetto sulla sana alimentazione:CRESCERE FELIX e anche quest’anno prevede tante bellissime attività:colazioni e merende sane insieme ai genitori,passeggiate salutari sul territorio ecc. Abbiamo iniziato dal 10 dicembre con la colazione a scuola con genitori e maestre. Questa è un’iniziativa che educa a mangiare sano sin dalla prima colazione:il pasto più importante, che ci fa iniziare la giornata con l’energia di cui abbiamo bisogno,per affrontare tutte le attività della giornata. Essa dovrebbe essere costituita da latte o frutta,qualche dolce sano che ci dia il giusto apporto di carboidrati e zuccheri,ma con pochi grassi,quindi un bel “no”a merendine ,creme, o dolciumi farciti che generano obesità. La maestra ci ha invitato a portare ciascuno una tazza di latte e alimenti e bevande sane e mia mamma ha portato un semplice panettone fatto con uova fresche, provenienti dal pollaio di mio nonno,farina,zucchero e latte. Altre mamme hanno portato yogurt, latte, cereali… Abbiamo mangiato e bevuto cose sanissime e se qualche sapore non tanto ci piaceva,come latte e zucchero,immaginavamo con la fantasia di mangiare panna montata assistendo a uno spettacolo di pattinatori e il tutto veniva mangiato con più piacere educando il palato. Questa esperienza è stata bellissima anche perché abbiamo vissuto una mattinata che anticipa il clima natalizio, all’insegna della bontà, dell’amicizia e la disponibilità di ognuno. Seguirà un prossimo incontro con la merenda che ci vedrà nuovamente tutti insieme… e questa volta sarà a base di sola frutta: Che problemi per qualcuno!!! Abbiamo letto in classe con la maestra, e a casa , con i nostri genitori, la lettera del capo indiano SEATTLE scritta al Presidente USA FRANKLIN PIERCE e ne consigliamo a tutti la lettura perché è di immenso valore sociale. Questa lettura è stata per noi un momento molto emozionante per la profondità delle parole in essa contenute, in difesa e in amore per la Terra.Tutti siamo stati concordi nello stare dalla parte del Capo Indiano perché l’uomo, per il suo poco rispetto della terra, ha avuto la capacità di distruggerla. Riportando questa lettera,ai nostri giorni,ci rendiamo conto che è attualissima questa richiesta perché l’uomo deve cominciare ad avere AMORE per la Terra altrimenti in poco tempo distruggeremo anche quel poco di buono che è rimasto:non dovremo permettere il taglio degli alberi (e in questo anche noi dobbiamo dare un grosso contributo,non strappando fogli dei quaderni!!!) che scatenano le frane e di conseguenza la distruzione di interi territori e case, costruite abusivamente;rispettare l’acqua,come bene prezioso che comincia a scarseggiare,usandola in modo giusto senza sprechi; rispettare i terreni da coltivare senza usare veleni dannosi. A proposito di questa lettura,ci siamo documentati anche storicamente,scoprendo che gli uomini bianchi avevano come obiettivo quello di conquistare le terre degli indiani mettendoli in una riserva. Cominciò così una violenta lotta armata tra l’uomo bianco e gli indiani che finì con il distruggere molte delle tribù dei pellerossa. Una delle maggiori fonti di sussistenza per le tribù indiane erano le mandrie di bisonti e appena gli uomini bianchi giungevano nelle vicinanze di un territorio indiano ,questi animali si mettevano in allarme avvertendo il pericolo e cominciavano a fuggire e per il popolo pellerossa in questo modo cominciava a mancare il cibo… In questo modo,ben presto i mezzi di sussistenza vengono a mancare e questi sventurati indiani si vedono costretti ad abbandonare le loro terre e seguire le mandrie per non morire di fame e in questo modo l’uomo bianco aveva raggiunto il suo scopo. Fame. Riflettendo su questi episodi ci siamo resi conto che:la fuga della selvaggina ha per gli indiani lo stesso effetto che avrebbe per i nostri contadini,la siccità dei campi. Immaginiamo la nostra Piana del Sele senza acqua?! Non ci sarebbe più vita. Dovremmo tenere sempre presente questa bellissima frase di Seattle: ”l’uomo appartiene alla terra. La Terra non appartiene all’uomo”pertanto deve portale rispetto per poter usufruire dei suoi beni e lasciarla ai discendenti così come “l’ha trovata” ci consigliava anche il fondatore degli scout Baden Powell? SONO STATO IN COREA… Ogni anno un gruppo di allergologi, di cui fa parte mio padre, si riuniscono in un’isola del mondo per lavorare tutti insieme. Quest’anno si sono riuniti a Jeju un’isola della Corea del Sud, e papà ha voluto portare con sé anche me e mia madre. Questo viaggio mi ha molto affascinato a cominciare dal volo di andata fino a quello di ritorno, infatti, abbiamo dovuto prendere tre aerei all’andata e tre al ritorno: il primo da Roma a Francoforte, poi da Francoforte a Seul, che è la capitale della Corea del sud e poi da Seul a Jeju. Siamo arrivati nell’isola di Jeju nel pomeriggio di domenica: sapeste che albergo fantasmagorico che abbiamo trovato! Era molto grande, affacciato sull’Oceano Pacifico, aveva tre piscine delle quali due riscaldate, una per bimbi, e una a idromassaggio; quella fredda aveva una parte all’interno e una all’esterno e si poteva passare da una parte all’altra ma quando faceva molto freddo la parte esterna la chiudevano per non far raffreddare l’acqua dell’interno. Vogliamo parlare del gabinetto? E’ imbarazzante ma voglio raccontarvelo: i coreani usano un gabinetto” elettronico”che ha una serie di bottoni vicino che ti permettono di lavare e asciugare anche il sedere, dopo che hai fatto i tuoi bisogni! Il tutto con una luce violetta per sterilizzare. Al di là dell’albergo, l’isola era misteriosa; c’è la montagna più alta di tutta la Corea, che è un vulcano spento, ma che ha dato origine a tutta l’isola. Con la pietra lavica gli abitanti di Jeju scolpiscono delle enormi statue dette “harubang”che vuol dire”nonno di pietra”, che loro mettono all’ingresso di tutti gli edifici e lungo le strade per protezione. Nella società degli abitanti di Jeju il ruolo della donna è più importante dell’uomo (matriarcato). Nell’isola di Jeju si trova uno dei giardini Bonsai più grandi al mondo: io l’ho visitato e per attraversarlo ho guadato un fiume! La gita in barca è stata molto eccitante e lunga, ma io (che sapete sono un gran chiacchierone) ho parlato tutto il tempo con un mio amico americano: Samuel, che si pronuncia Semiu, anche se era un po’ difficile capirsi in inglese: ma io me la cavo abbastanza!!! Infine, sempre con il mio amico, ho visitato il museo di Teddy Bear, un museo per bambini molto istruttivo perché rappresentava la storia attraverso il piccolo orso. Per visitare la città abbiamo preso un autista e una guida che ci hanno portato nei posti più interessanti:una torre altissima, la seconda più alta dell’Asia dopo quella di Shangay. Poi siamo andati a visitare il palazzo reale, con il cambio della guardia e poi abbiamo visitato le strade tipiche della città. A pranzo siamo stati in un ristorante tipico dove io ho ordinato il riso e ho anche imparato a mangiarlo con gli stecchetti. Per mia madre e mio padre, invece, hanno portato due pentole sul fuoco, direttamente a tavola e loro dovevano accertarsi quando era cotto! Questo viaggio mi è piaciuto molto e mi ha fatto capire quanto è importante comunicare con tutto il mondo parlando una lingua comprensibile a tutti, ho capito che al mondo esistono razze diverse con aspetto fisico dal nostro e che è bello viaggiare perché la Terra è varia. Soprattutto sono contento perché,sono certo che in Corea non ci andrò a breve termine e quello che ho visto e vissuto posso raccontarlo a voi con tanto entusiasmo!!! ABBIAMO LETTO …I PROMESSI SPOSI Quest’anno, insieme alla maestra abbiamo letto: I PROMESSI SPOSI, un’ edizione per noi bambini,scritta da Umberto Eco. Questo capolavoro, in effetti è stato scritto da Alessandro Manzoni, nella fine del ‘700 inizio ’800 e la storia si svolge in Lombardia nel ‘600. Si narra di due innamorati:Renzo e Lucia che lottano per il loro amore e per potersi sposare perché hanno contro,il signorotto del borgo,Don Rodrigo,che si è innamorato della bella Lucia… e poiché è abituato ad avere tutto fa tanti complotti contro la coppia. La mamma di Lucia,la signora Agnese è la sola ad essere dalla loro parte e li convince a fuggire. Il parroco, al quale si erano rivolti per la cerimonia è proprio un fifone, o meglio un codardo, non certo un “cuor di leone”, e si rifiuta di sposarli perché I “bravi”di Don Rodrigo glielo hanno vietato. I due poverini, si rivolsero così ad un avvocato per far valere le loro ragioni… ma AZZECCAGARBUGLI (così era chiamato) era anche lui complice di don Rodrigo e era stato avvisato sempre da quei” BRAVI”… Furono invece aiutati da Frà Cristoforo, che prima si chiamava Ludovico e poi quando decise di prendere i voti usò il nome del suo servo che era stato ucciso per colpa sua… “I Promessi sposi “ riuscirono a fuggire e Lucia si rifugiò in un convento e Renzo a Milano. Lucia trovò la madre superiora Gertrude, che non ho capito se è stato un bene o un male per lei perché con la sua complicità fu rapita dall’Innominato, che era un servitore di don Rodrigo e diventò il suo carceriere… Il povero Renzo si Didascalia che descrive l'immagine o la foto. trovò coinvolto in tanti brutti episodi ma quando la città di Milano fu sconvolta dalla peste,e molti dei personaggi furono coinvolti, lo stesso Don Rodrigo ne morì,di questo male e l’innominato si pentì… Finalmente la storia ebbe un buon fine, Renzo e Lucia tornarono al loro paese e si sposarono… Riflettendo su questa narrazione abbiamo fatto molti paragoni con la società di oggi stabilendo che ancora oggi ci sono i “personaggi”che fanno abusi sulle persone indifese: mafia, camorra… ABBIAMO LETTO di Martin Luther King uomo di colore che ha combattuto contro il razzismo, per la dignità e libertà del suo popolo. Abbiamo letto il suo bellissimo discorso :”I HAVE A DREAM”, Io ho un sogno… “Sogno di un mondo dove le persone non siano giudicate per il loro aspetto ,ma per la loro qualità; Sogno che un giorno gli uomini si alzeranno in piedi e capiranno che sono stati creati per vivere Insieme come fratelli; Sogno che un giorno la giustizia scorrerà come acqua e l’onestà come un torrente impetuoso Sogno che un giorno la guerra cesserà,gli uomini muteranno le spade in aratri e le nazioni non combatteranno ,nessuno parlerà più di guerra Sogno che ogni valle sarà innalzata,ogni montagna spianata:solo così un giorno ci sarà pace sulla TERRA.” Questi sogni sono stati in parte realizzati negli anni … ma ognuno di noi ha nel cuore ancora il sogno che si raggiunga in pieno la PACE, perché solo così supereremo tutte le ingiustizie ancora presenti In olandese pace si dice:VREDE In inglese pace si dice:PEACE In russo pace si dice:MIR In ebraico pace si dice:SHALOM In latino pace si dice:PAX In tedesco pace si dice:FRIDE In giapponese pace si dice:HEY WE In arabo pace si dice :SALAM In tutte le lingue è una parola breve che racchiude però un “GRANDE VALORE” ARTICOLO DELLE CLASSI :INDOVINA CHI VIENE A SCUOLA!!! In un paesino di circa 300 persone c’è una scuola elementare dove una prima classe è composta da quasi tutti alunni stranieri ed è considerata la classe più “GLOBAL” d’Italia. Tutte le mattine la maestra fa l’appello pronunciando per la maggior parte nomi stranieri: Kabil, Ahmed, Kayum, Riham, Shail e Davide che è di nazionalità italiana. Il preside di questa scuola è felice di questa situazione perché ritiene che questo potrà creare ,prima di tutto l’uguaglianza nelle scuole e cambiare un po’ il nostro punto di vista verso persone di diversa nazionalità. Anche noi riteniamo che è bellissimo sapere che in Italia esiste una classe “MULTICOLORE” dove ognuno porta l’esempio del proprio popolo,perché questo è motivo di conoscenza. Non è importante il colore della pelle, la nazionalità o la religione perché in tutti gli esseri umani c’è un cuore che batte allo stesso modo!!!Anche nel nostro territorio ci sono scuole dove i bambini di altre nazionalità sono quasi una maggioranza e non ho mai sentito che ci sono stati episodi di intolleranza, forse perché Capaccio è un paese tollerante, anzi non forse: lo è. 14 novembre 2012 GIORNATA DELLA TOLLERANZA I paesi membri dell’UNESCO, con una delibera adottata a Parigi il 14 luglio1995, hanno proclamato il 14 novembre di ogni anno, GIORNATA INTERNAZIONALE della TOLLERANZA,per ricordare a tutti i principi ispiratori della DUCHIARAZIONE UNIVERSALE dei DIRITTI DELL’UOMO approvata dalle nazioni unite il 10 dicembre del 1948. Si riafferma, in tal modo, l’irrinunciabile, funzione della scuola, nel promuovere la comprensione,la tolleranza e l’amicizia tra le nazioni e i gruppi appartenenti ad ETNIE e RELIGIONI diverse. “L’INTOLLERANZA FLAGELLO DI NEFASTE CONSEGUENZE, E’ UNA MINACCIA ALLA DEMOCRAZIA, ALLA PACE E ALLA SICUREZZA.” Queste sono parole di Kofi Annan, politico ghanese che ha ricevuto il premio Nobel per la pace perché ha sempre lottato per la sua conquista,per avere” un mondo meglio organizzato e con più pace” Il suo nome Annan significa venerdì. Il 24 febbraio 2012 è stato nominato inviato speciale delle Nazioni Unite. TESTO INFORMATIVO “Il razzismo continua a persistere nel mondo, anche se sono state fatte tante conquiste. In molti paesi europei sono nate organizzazioni che praticano la violenza nei confronti di immigranti provenienti sia dal terzo mondo che dai Paesi dell’EST Europeo.” Il razzismo è l’INTOLLERANZA di una persona o di un popolo nei confronti di altri. Chi è razzista pensa di appartenere a un popolo superiore agli altri, verso i quali prova disprezzo e odio. Nella storia dell’umanità il razzismo è sempre stato principio di distruzione e morte,di dittature e di persecuzioni. Ma perché ritorna sempre? Noi avendo discusso molto su questo argomento abbiamo fatto le seguenti proposte:Creare sempre e ovunque momenti di pace;far superare i disagi di inserimento a tutti coloro che vivono nella nostra Terra da immigranti senza sfruttarli ma trattandoli come nostri fratelli;non dobbiamo ritenerci un popolo superiore,anzi saremo superiori allo quanto avremo creato situazioni per un mondo multirazziale e abbiamo sempre sostenuto di preferire un “MONDO COLORATO!a un “MONDO BIANCO E NERO”. HO VISITATO BERLINO, una città diversa dalle altre. Una vacanza tra neve, cultura e storia… La Germania e gli italiani sono molto diversi non soltanto geograficamente ma anche per carattere,storia e cultura. I loro cibi sono pieni di salse e per questo,non per vantarmi,la cucina italiana non la supera nessuno,senza alcun dubbio,è la migliore al mondo. Visitando Berlino ho notato un’infinità di monumenti ben custoditi(e questo già dice tanto di un paese):La PORTA DI BRADENBURGO, il muro di Berlino che ha segnato la storia dell’umanità prima e dopo la sua caduta. Questo muro fu costruito in una sola notte:era alto quattro metri e lungo tutta la città dividendola in due:la parte orientale e la parte occidentale, la prima appartenente alla Russia e la seconda agli Stati Uniti d’America. Questi due popoli erano in guerra tra loro, una guerra detta fredda (combattuta senza armi). Furono divise famiglie, amici, parenti…ma la cosa peggiore era che gli appartenenti alla parte orientale potevano scappare nella parte occidentale,c’era un punto esatto che veniva usato per scappare, lì si trovavano le guardie americane e veniva chiamato punto CHARLIE. Ma non accadeva mai il contrario perché la parte ORIENTALE era povera.Ma se le guardie si accorgevano di queste fughe subito sparavano.. Ancora oggi,pur con il progresso,con la democrazia,le tante riforme,purtroppo la parte orientale è rimasta povera e spoglio,mentre quella occidentale è uno scintillio di ricchezza. Un altro monumento molto importante è il Parlamento Tedesco,visto tante volte dalla televisione, il SONY CENTER,dove c’è il monumento per il memoriale per il popolo ebreo sterminato nella shoa dai tedeschi,che è tutto a cubi di diversa dimensione… IO INVECE ,di BERLINO ricordo... La cosa che più mi ha colpito, durante la mia visita a Berlino è stato il campo di concentramento di Sachsenhausen. Mi sono documentata su questo perché a scuola ho studiato il nazismo e ho visto anche dei filmati come: Jona che visse nella balena,Anne FranK,La vita è bella e ultima La chiave di Sara. E’ sorto durante la seconda guerra mondiale, nel 1936, dal progetto di un architetto delleS.S; è situato nella città di Oranienburg a 35 Km da Berlino. All’inzio era stato creato come campo di lavoro per prigionieri politici. All’ingresso c’era scritto:”ARBEIT MAICHT EREI”che significa :il lavoro rende liberi. Lungo tutto il campo c’era un recinto di filo spinato, chiamato:recinto della morte,perché era attraversato dalla corrente elettrica,ad alta tensione,dove i prigionieri che cercavano di scappare morivano fulminati.. Addirittura,alcuni ,stanchi e moribondi,per porre fine alle loro sofferenze si ci, buttavano sopra. Il campo aveva la forma di un triangolo equilatero. C’erano,diverse torri da dove si controllavano i prigionieri:davanti alla prima torre c’era la “piazza d’appello”dove i detenuti venivano raccolti per l’appello e questo avveniva anche per tre volte al giorno ed era per loro una grande sofferenza perché pativano il freddo e la pioggia per ore. Poi c’era la cosiddetta “pista del testaggio per le scarpe”. Qui i detenuti che venivano puniti dovevano marciare in continuazione per ore, per provare le suole degli stivali della Wermacht. C’era un carcere, con 80 celle, per l’isolamento e le torture; c’era la fossa delle fucilazioni,dove i prigionieri venivano fucilati alla nuca e poi passati ai forni crematori… Avevano anche un ospedale dove facevano esprimenti sui bambini e i sopravvissuti raccontano che le loro urla di dolore si sentivano per tutto il campo. Per me questa e stata un’ esperienza che non dimenticherò facilmente, all’inizio ero curiosa di verificare ciò che conoscevo e ciò che avevo visto nei films, dopo ho avuto la consapevolezza che l’essere umano può essere a volte molto cattivo,senza provare rimorsi anche verso i suoi simili, cosa questa che non succede neanche tra gli animali. 27 GENNAIO: LA GIORNATA DELLA MEMORIA Come ogni anno, in occasione di questa giornata, ci siamo impegnati,in ricerche,testi, poesie e visionato filmati riguardanti l’olocausto. Questo perché è importante essere informati ed è” necessario conoscere”ciò che è stato l’orrore del passato affinchè, noi che siamo il futuro, diventiamo SENTINELLE ATTIVE a che tutto ciò non si ripeta mai più! Purtroppo di tanto in tanto,si sente, dai telegiornali che qualcuno osa inneggiare a questo periodo nero, della storia mondiale, come se fosse qualcosa da “imitare”. Noi sappiamo che non potrà essere mai più così,per questo continueremo sempre a” RICORDARE PER NON DIMENTICARE”. Durante le nostre ricerche,nelle nostre letture,nelle nostre discussioni siamo venuti a conoscenza di quella che era la cultura del popolo ebraico e quest’anno siamo stati colpiti dal sapere che loro non mettono fiori sulla tomba dei loro morti,ma pietre. E’ un’usanza questa che risale al tempo in cui erano nomadi e quando vivevano nel deserto essi deponevano pietre sulle tombe per evitare che la sabbia volando via scoprisse i corpi. Ancora oggi, nella religione ebraica, non è decoroso ostentare il lutto e il dolore, quindi non usano fiori, decorazioni, lumini… mentre un piccolo sasso è dimostrazione d’affetto sobria e duratura per i defunti. Nel rispetto delle loro tradizioni,abbiamo pensato di offrire la nostra “pietra” con un disegno simbolico che rappresenti la pace e dedicarla a tutti i bambini che hanno sofferto e soffrono ancora le atrocità della guerra. I PROVERBI DI VINCENZO… Nella nostra classe, dove per la verità,siamo tutti simpatici e amiamo fare le battute (a volte anche quando la maestra detta), c’è un compagno che usa intervenire con dei proverbi adatti, che ci danno motivo di riflettere e ormai è diventato per noi un momento bello da condividere insieme,eccone alcuni: -Rosso di sera… bel tempo si spera! -Chi semina vento raccoglie tempesta! -Destino che sa,destino che ruota,destino che porta a una fine già nota! -Nuvole a pecorelle… pioggia a catenelle! -Goccia per goccia si spacca la roccia! -Chi va piano va sano e va lontano e chi va forte sfida la morte! VIVERE INFORMATI: novembre, elezione Presidente americano. 7 del Questa mattina , alle ore 7,01, negli Stati Uniti d’America è stato eletto il presidente della nazione. Gli americani, per la seconda volta hanno eletto Barak Obama, primo presidente di colore alla Casa Bianca. Noi siamo stati molto contenti di questo perché, spesso, abbiamo avuto modo di parlare di questo presidente ma soprattutto abbiamo letto di quanto lui si impegna per i più poveri e soprattutto siamo contenti perché finalmente non si è tenuto conto del colore della pelle ma del valore dell’uomo. AUGURI PRESIDENTE e BUON LAVORO! I NOSTRI NATALI DIVERSI: UNA MATTINATA CON GLI ANZIANI DELL’EUROMOTEL In questi cinque anni di scuola primaria abbiamo vissuto dei natali all’insegna dei veri valori del natale: affetto, amore, generosità, altruismo, amicizia… Quest’anno abbiamo deciso di dedicarlo agli anziani. Appena saputa la cosa a molti di noi non è tanto piaciuto: dover passare ,recitando e cantando, tanto tempo con delle persone anziane non ci faceva certo toccare le stelle…invece!!! Appena entrati ci hanno accolti con poco entusiasmo,perché non sapevano neanche cosa eravamo andati a fare,ma appena abbiamo iniziato la nostra recita seguita da canti natalizi antichi che molti di loro conoscevano hanno cominciato a cantare con noi e a batterci le mani con gioia. Alla fine della recita abbiamo dato loro dei piccoli ricordini con una nostra letterina, avevano paura di doverli pagare e non avendo soldi non le volevano prendere, ma quando hanno capito che era un regalo ne sono rimasti affascinati e chi sapeva leggere l’ha letta,altri hanno chiesto a noi di farlo. Ormai tutti si erano sciolti come burro sul pane,tranne un signore che se ne stava in disparte,e sin dall’inizio non ha voluto partecipare a niente e quando gli abbiamo offerto dei dolci preparati dalle nostre mamme ,li ha rifiutati perché continuava a ripetere che lui era lì di passaggio e se ne voleva andare. Abbiamo subito capito che quel vecchietto desiderava la sua casa e pertanto se ne stava chiuso nel suo guscio come una tartaruga. Pian piano,con parole affettuose siamo riusciti a far partecipare anche lui ma quanta tristezza abbiamo letto nei suoi occhi quando siamo andato via… Abbiamo servito loro i dolci sui vassoi e loro mangiavano con tanta ingordigia e a vedere quei sorrisi sulla loro bocca noi sentivamo il cuore riempirsi di gioia. Poichè c’erano anche persone giovani abbiamo chiesto al personale medico e infermieristico,come mai fossero lì,e ci hanno spigato che alcuni non erano autosufficienti e non avendo chi si prendeva cura di loro li avevano dovuti portare nel centro, altri invece erano giovani che erano stati violentati fisicamente e psicologicamente subendo traumi irreparabili. Questo è stato,alla fine il Natale più bello che ho vissuto:ho imparato che ogni giorno può essere natale e il regalo non conta perché i regali sono fatti anche di emozioni che si regalano e ti riempiono la vita. Dimenticavo… Ogni volta che faremo delle feste a scuola,o ci incontreremo per il Progetto Alimentazione”faremo arrivare ai nostri anziani(ormai così li chiamiamo)i nostri dolci attraverso la disponibilità delle nostre mamme che sono felici di fare al posto nostro questo gesto d’amore!!! A cura degli alunni della classe VB - VC del plesso di scuola primaria di Capaccio Scalo: CLASSE VB Alfano Vincenzo Barlotti Corrado Bisogno Andrea Maria Capaccio Simone Capo Giorgia Caroccia Jacopo Francesco De Falco Cesare De Vita Michele Di Lisi Marco Lanzara Enrica Leggieri Giuliana Mancuso Samuele Mandetta Domenico Pio Marandino benedetta Matrone Maria Irene Morena Maria Pingaro Vincenzo Quaglia Pasquale Pio Rizzo Martina Salzano Elena Serriello Angela Vecchio Domenico E’ CADUTO UN PINO NEL GIARDINO DELLA SCUOLA L’altro giorno, durante la lezione di italiano,la maestra ad un tratto ha quasi urlato:nel giardino era caduto il nostro pino gigante. A causa della grande bufera della notte precedente il nostro albero si era sradicato e adagiato a terra come un gigante. Siamo andati fuori per vederlo da vicino e… che tristezza, ognuno di noi lo guardava stupito e con tanta nostalgia: il nostro amico di tanti giochi, di tanti segreti, di tante letture silenziose ormai era privo di vita… sembrava che chiedesse aiuto,quasi sentivamo i suoi lamenti di dolore… e vedendo i suoi nidi vuoti e capovolti, con la mente andavamo lontano quando tra i suoi rami sentivamo il cinguettio degli uccellini e con un battito di mani li facevamo svolazzare per gioire dei loro voli… Il momento più doloroso è stato quando gli operai del comune sono venuti a tagliarlo per farne legna da bruciare: sentivamo la sega che incideva i suoi rami e pareva di sentire il dolore su di noi… Poi riflettendo abbiamo pensato che fino in ultimo il nostro albero avrebbe donato: il calore nelle case, proprio come il testo poetico che avevamo studiato: ”La quercia caduta”di Giovanni Pascoli. IL PINO CADUTO Grande pino le tue verdi braccia non si alzano più verso il cielo non sarai più il mio amico fidato non sentirò più il tuo profumo non toccherò più la tua dura corteccia non mi fermerò più a riposare Sotto la tua ombra non ti racconterò i miei segreti Grande pino ti guardo e ho un male al petto pensando a quello che eri e che mai più sarai!!! CLASSE V C Calderaro Marcello Catauro MariaLucia Collaro Nicola Damolideo Angela Damolideo Chiara Delli Santi Vincenzo Di filippo Alex Frunzo Vincenzo Giuseppe Madonna Paolo Matrone Davide Meluccio Francesca Merola Martina Merola Pasquale Patella Amodio Francesco Raimo Fraqncesco Suriano Teresa Ventre Marta Vona Giovanni Docenti Casella Vittoria Sodano Anna RITA LEVI MONTALCINI Il 30 dicembre,alla bell’età di 103 anni è morta Rita Levi Montalcini, una delle figure più importanti dell’ultimo secolo. Nata a Torino nel 1909, ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca dopo essersi laureata in medicina nel 1936. Essendo ebrea subì il regime fascista e fu costretta a lasciare l’Italia e quando vi ritornò visse e lavorò per un lungo periodo da clandestina e costretta a costruirsi il suo laboratorio casalingo. Lavorava sugli embrioni di pollo per studiare e esplorare l’universo dei neuroni che è il cervello umano e fu per questi studi che nel 1986,le fu conferito a Stoccolma il Premio Nobel per la medicina per la scoperta del FATTORE DI CRESCITA DELLE CELLULE NERVOSE e questa scoperta ha dato speranza a chi ha subito danni al sistema nervoso. L’Italia in questo giorno piange una grande donna che ha dato onore all’Italia nel mondo e ha continuato a lavorare fino all’ultimo giorno della sua vita. Grazie di cuore!!! INDAGINE SCIOCCANTE: ATTENTI AI CELLULARI… L’articolo di Cristina Barbera tratta del rischio di usare i cellulari,soprattutto in tenera età,perché possono sviluppare tumori alla testa. Il rischio è tanto alto che i ricercatori chiedono che il loro uso sia addirittura vietato a noi bambini. Questa indagine è stata svolta da alcuni ricercatori svedesi,che hanno scoperto una cosa molto importante:i tumori si sviluppano sul lato della testa dove si poggia il telefonino. Il consiglio che essi danno è quello di ridurne il più possibile l’uso,usarlo per necessità e per brevi periodi ma soprattutto proibirne l’uso ai bambini. Hanno precisato che bisogna intervenire subito perché altrimenti nel futuro si potrebbe avere proprio un’epidemia.