Guida delle Regioni Italiane

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Guida delle Regioni Italiane
GUIDA
DELLE REGIONI
I TA L I A N E
Valle d’Aosta
Aosta
Piemonte
Alessandria
Asti
Biella
Cuneo
Novara
Torino
Verbano-Cusio-Ossola
Vercelli
Liguria
Genova
Imperia
La Spezia
Savona
Lazio
Frosinone
Latina
Rieti
Roma
Viterbo
Sardegna
Cagliari
Carbonia-Iglesias
Medio Campidano
Nuoro
Ogliastra
Olbia-Tempio
Oristano
Sassari
Lombardia
Bergamo
Brescia
Como
Cremona
Lecco
Lodi
Mantova
Milano
Monza Brianza
Pavia
Sondrio
Varese
Toscana
Arezzo
Firenze
Grosseto
Livorno
Lucca
Massa-Carrara
Pisa
Pistoia
Prato
Siena
Umbria
Perugia
Terni
Campania
Avellino
Benevento
Caserta
Napoli
Salerno
Valle
d’Aosta
Piemonte
Liguria
Sardegna
Trentino
Alto
Adige
Veneto
Toscana
Puglia
Calabria
Basilicata
Trentino-Alto Adige
Bolzano
Trento
Friuli
Venezia
Giulia
Sicilia
Campania
Molise
Abruzzo
Marche
Lazio
Umbria
Emilia Romagna
Lombardia
Sicilia
Agrigento
Caltanissetta
Catania
Enna
Messina
Palermo
Ragusa
Siracusa
Trapani
Veneto
Belluno
Padova
Rovigo
Treviso
Venezia
Verona
Vicenza
Emilia Romagna
Bologna
Ferrara
Forlì-Cesena
Modena
Parma
Piacenza
Ravenna
Reggio Emilia
Rimini
Calabria
Catanzaro
Cosenza
Crotone
Reggio Calabria
Vibo Valentia
Friuli-Venezia Giulia
Gorizia
Pordenone
Trieste
Udine
Marche
Ancona
Ascoli Piceno
Fermo
Macerata
Pesaro Urbino
Abruzzo
Chieti
L'Aquila
Pescara
Teramo
Molise
Campobasso
Isernia
Puglia
Bari
Barletta-Andria-Trani
Brindisi
Foggia
Lecce
Taranto
Basilicata
Matera
Potenza
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SOMMARIO
ENIT per l’Italia nel mondo ........................ Pag 5
Italia, il paese dell’arte e della storia ............... Pag 5
Italia, il paese del benessere ........................... Pag 6
Italia, il paese dell’eccellenza ......................... Pag 6
Italia, il paese della cultura ............................ Pag 7
Italia, il paese dello Spirito ............................ Pag 8
Italia, il paese dei laghi .................................. Pag 8
Italia, il paese della riviera ............................. Pag 9
Italia, il paese delle vette ............................... Pag 9
Italia, il paese del gusto ................................. Pag 10
Vini italiani .................................................. Pag 10
Itinerari enogastronomici ............................. Pag 10
Italia, il paese della natura ............................ Pag 11
Italia, terra di sport e avventura .................... Pag 12
REGIONI
Valle d’Aosta .................................................. Pag 14
Piemonte ....................................................... Pag 22
Liguria ........................................................... Pag 30
Lombardia ..................................................... Pag 38
Trentino .......................................................... Pag 46
Alto Adige-Südtirol ....................................... Pag 50
Veneto ........................................................... Pag 54
Friuli Venezia Giulia ...................................... Pag 62
Emilia Romagna ............................................ Pag 70
Toscana .......................................................... Pag 78
Umbria .......................................................... Pag 86
Marche .......................................................... Pag 94
Lazio .............................................................. Pag 100
Abruzzo ......................................................... Pag 108
Molise ........................................................... Pag 114
Campania ...................................................... Pag 120
Basilicata ........................................................ Pag 128
Puglia ............................................................ Pag 136
Calabria ......................................................... Pag 144
Sicilia ............................................................ Pag 150
Sardegna ........................................................ Pag 158
LUOGHI DELLA CULTURA
Musei ed aree espositive stabili ...................... Pag 166
Teatri e Auditorium ....................................... Pag 168
Siti dell’UNESCO ........................................ Pag 170
NATURA E AVVENTURA
Parchi Nazionali ............................................. Pag 179
INFORMAZIONI PRATICHE
Aereo ............................................................. Pag 184
Treno ............................................................. Pag 184
Nave .............................................................. Pag 185
Autobus ......................................................... Pag 187
Auto e moto ................................................... Pag 188
Bicicletta ........................................................ Pag 190
Documenti d’ingresso .................................... Pag 190
Documenti per la guida ................................. Pag 190
Sicurezza ed emergenza .................................. Pag 191
Clima ............................................................ Pag 192
Ambasciate e Consolati .................................. Pag 192
Assistenza Sanitaria ........................................ Pag 193
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ENIT PER L’ITALIA NEL MONDO
Nel 1919 quando l’ENIT avvio la sua opera,
erano circa 180 mila gli stranieri che entrarono in Italia come viaggiatori. Oggi le nostre frontiere sono attraversate da più di 50
milioni di visitatori (fonte Istat), anch’essi
spinti dal desiderio di formarsi nella nostra
competizione globale, in virtù di tre fattori:
giusto rapporto qualità-prezzo, ambiente sostenibile, ospitalità eccellente, ma soprattutto, “italian lifestyle”.
Roma, San Pietro vista da Ponte Sant’Angelo
straordinaria accademia di cultura e di arte,
di immergersi nei nostri mari, di godere di
ogni aspetto del nostro ambiente, dei sapori
e dei profumi della nostra terra. Il turismo
estero ha alimentato ed incrementato le attività dell’industria turistica alla quale oggi
fornisce oltre il 40% della sua clientela e garantisce elevati indici occupazionali.
Migliaia di Tour Operator realizzano il loro
business con il nostro Paese. Nuovi mercati
puntano sui nostri prodotti per outgoing.
Ciò è un motivo di grande soddisfazione per
l’Italia. L’Agenzia Nazionale del Turismo è
impegnata quotidianamente sul campo con
l’impegno di promuoverne la sua immagine
nella convinzione che un Paese ammirato per
il suo passato, possa continuare ad esercitare
lo stesso pregnante magnetismo in tempi di
Italia, il paese dell’arte e della storia.
L’Italia è sinonimo di arte e storia. Le bellezze artistiche sono ovunque e ogni angolo il
Paese riserva infinite e meravigliose sorprese.
Il nostro è uno dei maggiori patrimoni artistico-culturali del mondo. L’Italia ha il maggior numero di beni artistici e documentali
dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Roma, Firenze, Assisi, Venezia, Siena,
Pisa o Napoli, sono solo le più note città d’arte del Paese, ma tutto il territorio è disseminato di centri storici di incomparabile bellezza. I
numeri lo confermano: 95.000 chiese monumentali, 40.000 fra rocche e castelli, 30.000
dimore storiche con 4.000 giardini, 36.000
fra archivi e biblioteche, 20.000 centri storici, 5.600 musei ed aree archeologiche, 1.500
conventi.
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Si possono effettuare viaggi alla scoperta di
residenze private di antiche e nobili famiglie,
visitare musei conosciuti a livello mondiale,
come la Galleria degli Uffizi a Firenze, i Musei Capitolini a Roma, la Pinacoteca di Brera
a Milano, scoprire eccezionali siti archeologici, come Pompei ed Ercolano, dove si può
respirare la storia di un passato emozionante
e grandioso. E non solo: numerose sono le
manifestazioni culturali, artistiche, musicali
che animano la vita italiana. L’Italia è un intreccio fittissimo di opere che vivono in una
naturale comunione tra paesaggio e cultura,
storia e arte, architettura e urbanistica: un
emozionante viaggio dai tempi degli antichi
romani e greci fino ad arrivare ai giorni nostri, altrettanto ricchi di suggestioni artistiche
e culturali.
Italia, il paese del benessere.
Stare bene in Italia è facile. Il benessere e la
salute vantano moltissime strutture, dalla tradizione millenaria, per curare adeguatamente
il corpo e l’anima. Ovunque, da Nord a Sud, si
può vivere una vacanza diversa all’insegna del
benessere generale, frequentando fonti termali
naturali, rinomate per le eccellenti proprietà
terapeutiche e per le cure estetiche. Vi sono
antiche zone termali rimaste intatte per secoli
che conservano inalterato il fascino primitivo :
saune naturali, grotte nascoste tra le vegetazione, con vapori caldissimi, dall’odore piacevolmente ferroso, ottimi per ritemprare il corpo e
per curare la pelle.
Una vacanza alle terme è sempre rigenerante,
grazie all’efficacia dei trattamenti praticati, ai
numerosi servizi offerti, ma soprattutto per
l’incanto dei paesaggi in cui le strutture sono
inserite. L’Italia conta diverse destinazioni termali conosciute e rinomate in tutto il mondo:
Saturnia, Montecatini, San Gimignano, Abano, Salsomaggiore, Ischia solo per citarne alcune. Un viaggio all’insegna della salute, della
bellezza e della forma fisica in luoghi tranquilli
dotati di ogni comfort. Da non dimenticare,
l’ampio ventaglio di offerte di centri benessere
e wellness del Trentino-Alto Adige, Umbria,
Toscana. Strutture specializzate che si avvalgono delle tecniche più aggiornate e delle apparecchiature più innovative, con trattamenti
all’avanguardia, per regalare una vacanza all’insegna della forma fisica e del relax.
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Italia, il paese dell’eccellenza.
L’Italia è la meta ideale del turismo business.
Numerosi aeroporti internazionali in tutta la
penisola, infrastrutture adeguate e scenari mozzafiato, rendono il bel Paese la meta perfetta per
il turismo congressuale. L’Italia garantisce bellezza e consente un’ampissima varietà di scelta,
tutto l’anno: sia le grandi che le piccole città,
offrono nuove strutture di altissima qualità per
l’organizzazione della fiere nazionali ed internazionali, garantendo oltre al lato prettamente
business, anche il fascino della vacanza in Italia.
Il Bel Paese è un’ottima destinazione per un
congresso, un convegno o una convention.
Numerose sono le strutture e i centri congressi
sparsi su tutto il territorio, adatti ad ospitare
ogni tipo di evento. Sedi prestigiose e moderne, ma con tutti i servizi utili per un congresso
di successo: l’Italia può vantare un’offerta alberghiera, di strutture e servizi specializzati che
assicurano un servizio di alta qualità. Gli scenari per un grande congresso in Italia, sono tantissimi, dalle città d’arte, alla capitale, Roma,
passando per la eccitante Milano, senza dimenticare altri centri come Torino, Rimini solo per
citarne alcuni. Ma le proposte non finiscono
perchè i congressi e le riunioni si possono realizzare nelle splendide location dei laghi italiani, in riviera o in montagna. Insomma, l’Italia
è una scelta vincente.
Sedi prestigiose ed eventi tutto l’anno caratterizzano l’offerta dell’Italia, lungo tutta la penisola. Le eccellenze artistiche, culturali e naturali sono lo sfondo ideale per i viaggi incentive,
perché garantiscono bellezza e confort delle
strutture. L’archeologia industriale attrae numerosi visitatori che praticano il turismo alla
scoperta di peculiarità economiche, produttive, tecniche e scientifiche. In Italia esiste uno
straordinario giacimento di risorse che affascinano il turista e aiutano a capire l’evoluzione
storica di un determinato territorio. I grandi
centri industriali, nel Nord così come nel Sud
dell’Italia, sono testimonianza tangibile della
storia economica del Paese e del Mediterraneo:
dalle grandi industrie ai caratteristici centri di
produzione alimentare in funzione sino a poco
tempo fa, il turismo dedicato all’archeologia
industriale è un settore in rapida ascesa, che
trova nell’Italia la sua meta ideale e un giacimento pronto per essere esplorato.
Tra le mete che propongono vacanze studio,
l’Italia sicuramente spicca per la grande varietà
di offerte e qualità dei soggiorni. Numerosi
sono i centri universitari che ogni anno richiamano migliaia di studenti provenienti da
tutto il mondo dove vengono organizzati corsi
a diversi livelli per apprendere la lingua o per
scoprire la profondità e il fascino della cultura
e dell’arte. Il senso dell’ospitalità tipicamente
italiano è di grande aiuto per gli stranieri che
vogliono apprendere la lingua italiana, imparandone le espressioni più colloquiali e d’uso
comune. L’Italia è il luogo ideale per una vacanza all’insegna dello studio e del divertimento in grado di offrire un’esperienza di arricchimento culturale e soprattutto umana.
Italia, il paese della cultura.
L’Italia, per dodici mesi all’ anno, è culla di
eventi unici, spettacolari, affascinanti e di portata internazionale. Infinite sono le occasioni di
intrattenimento per vivere emozioni intense.
Mostre d’arte ispirate da un patrimonio millenario, appuntamenti di design e arte contemporanea come la Biennale di Venezia, si alternano a spettacoli teatrali e di danza. Per chi ama la
musica classica, l’offerta di festival e di stagioni
operistiche, come quella della Scala a Milano
o dell’Arena di Verona, non ha uguali. Italia
è musica e arte in ogni sua forma, ma non
solo. Un fitto calendario di eventi culturali
fra tradizione e modernità, come i numerosi
Carnevali, primo fra tutti quello di Venezia,
e le mille rappresentazioni storiche e religiose,
riempie di fantasia e vitalità l’Italia intera per
tutto l’anno.
L’Italia è anche un set cinematografico naturale. Le bellezze del paesaggio ne fanno lo
sfondo ideale per ogni tipo di produzione
della settima arte. Dalle metropoli, agli edifici
rinascimentali, passando per incredibili paesaggi naturali.
L’Italia è un inesauribile intreccio di arte, cultura e paesaggio, tradizioni e magia, diversità.
Un’Italia da vivere ogni giorno in mille appuntamenti.
Palazzo Nicolosio Lomellini - Patrimonio UNESCO (Fototeca ENIT)
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Italia, il paese dello spirito.
Cuore di uno dei centri più significativi della spiritualità mondiale, l’Italia è da secoli la
meta di chi fa della fede una ragione di vita e
di chi vuole conoscere alle radici un mondo
che ha saputo creare arte, architetture e oggetti di inestimabile valore.
Terra di pellegrinaggi tra le più importanti
del mondo, l’Italia è disseminata di luoghi di
devozione e di culto: da San Giovanni Rotondo, la città dove è vissuto e ha operato Padre
Pio, ad Assisi, la città di San Francesco, con
la meravigliosa Basilica e il Sacro Convento,
al santuario di Loreto, centro spirituale e culturale tra i più importanti e noti d’Europa.
Ma la meta per eccellenza del pellegrinaggio
religioso è senza dubbio Roma, capitale del
Cristianesimo, sede del Papato, dove si trova
la Basilica di San Pietro, la più grande Chiesa
della Cristianità. Altra meta, tra le tantissime,
è Torino, dove è conservata la Sacra Sindone, la reliquia con l’immagine indelebile del
Cristo dopo la crocifissione, che è possibile
visitare durante l’Ostensione.
L’Italia è una meta unica e obbligata per coloro che vogliono percorrere le strade storiche
della fede, come la Via Francigena, scoprire
i numerosi luoghi di culto presenti in tutte
le regioni o semplicemente intraprendere un
viaggio spirituale alla scoperta del patrimonio
artistico, culturale e di fede del Paese.
Italia, il paese dei laghi.
I Sassi – Cripta “Il peccato originale”
Patrimonio UNESCO (APT Basilicata)
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L’Italia è un paese ricco di laghi: ne esistono,
infatti, più di mille di incomparabile bellezza,
ognuno dei quali con caratteristiche diverse.
Il Lago di Garda, il Lago Maggiore e il Lago
di Como, oggi conosciuti in tutto il mondo,
sono diventati la meta ideale per trascorrere giornate a stretto contatto con il sole e la
natura. I principali laghi sono perfettamente
attrezzati e completi di strutture ricettive. Le
spiagge che corrono lungo le rive permettono
la balneazione e sono dotate di ogni confort.
Oltre al relax, è possibile divertirsi praticando
numerose attività all’aria aperta: sono diffusi
gli sport acquatici, come lo sci d’acqua, la canoa, il wind surf, la barca a vela, le immersioni subacquee ma anche la pesca sportiva con
gare a livello nazionale. Sport come il golf,
l’equitazione e la mountain bike sono diffusi un po’ ovunque. Un vacanza al lago regala
l’opportunità di scoprire anche il territorio
incomparabili. Un microcosmo di emozioni
da esplorare, seguendo il proprio istinto e le
proprie passioni, assaporandone i profumi e
i sapori.
Italia, il paese della riviera.
Lago Maggiore: Isola Bella (Arcipelago Isole Borromee). Piemonte, Verbano-Cusio-Ossola (De Agostini
Picture Library)
L’Italia è la destinazione ideale per una vacanza al mare. Vanta oltre 7500 km di coste
bagnate dalle acque del Mar Adriatico, del
Mar Tirreno, dello Ionio, del Mare Ligure e
del Mar di Sardegna. Da Nord a Sud, tratti
sabbiosi si alternano a litorali frastagliati e a
picco sul mare. Un paesaggio ricco di località balneari, pittoresche e affascinanti, di isole
dai meravigliosi scorci naturali. La varietà dei
paesaggi consente di vivere diverse possibilità
di vacanza che offrono un connubio di relax e
divertimento, di intimità e svago. Le spiagge
ampie, sabbiose e attrezzate del litorale tirrenico sono meta ideale per le famiglie, mentre
le coste scoscese e le piccole insenature della costa ionica e di quella sarda, rispondono
all’esigenza di chi cerca un’ atmosfera più intima e selvaggia. Il Mare Adriatico, calmo, con
le sue grandi, spiagge sabbiose che scendono
dolcemente al mare, è lo scenario perfetto per
la famiglia: i bambini possono giocare e divertirsi in tutta sicurezza. Ovunque l’offerta
di strutture ricettive è notevole: dai resort di
lusso, ai club che offrono animazione, divertimento ed ogni tipo di sport, agli alberghi
famigliari che coniugano comodità e calore
affacciati su suggestive coste, in romantici
borghi di pescatori, in paesini arroccati sulle
scogliere con incantevoli vedute panoramiche
su golfi e insenature. Una vacanza per vivere
sensazioni intense e magiche, senza dimenticare il divertimento per i giovani con discoteche e locali presenti in ogni riviera italiana.
Italia, il paese delle vette.
Palinuro, Parco del Cilento, spiaggia del buon
dormire in Centola (Fototeca ENIT)
circostante, ricco di storia e tradizioni.
I laghi italiani dipingono paesaggi incantevoli, dovuti alla straordinaria ricchezza degli
ecosistemi che si sono formati nel corso di
millenni e al grande sviluppo di diverse specie animali e vegetali. I piccoli laghi alpini,
assai diffusi in alta quota, sono meta di escursioni emozionanti alla scoperta di paesaggi
Immense vallate immerse nel verde, affascinanti guglie montuose che emergono tra le
nuvole nel cielo azzurro, acque pulite: questa
è la montagna italiana. Uno scenario perfetto per una vacanza tutto l’anno. Molte le località e le destinazioni turistiche dove poter
condividere la straordinaria esperienza di trovarsi a contatto con l´incantevole patrimonio
naturale. Dalle Alpi Dolomitiche del Trentino Alto-Adige, alle Alpi del Piemonte, la Valle
d’Aosta e la Lombardia, alle Alpi del Veneto e
del Friuli Venezia Giulia e via via scendendo
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lungo la dorsale appenninica fino all’imponente profilo dell’Etna in Sicilia. Una vacanza
in montagna è sicuramente una esperienza da
non dimenticare.
L’Italia offre strutture ricettive d’ottima qualità, ideali per una vacanza di famiglia, ma anche per realizzare attività e passeggiate per chi
ama la natura.
L’offerta è molto varia e può accontentare tutti i gusti: alberghi di diverse categorie, hotel
con centri benessere, baite, appartamenti, residence, tutto quello che serve per trascorrere
una vacanza in montagna in tutta libertà, immersi in un paesaggio straordinario.
Italia, il paese del gusto.
L’Italia è da sempre sinonimo del mangiar
bene: un’esplosione inconfondibile di gusti,
sapori e profumi, vanta la cucina più rinomata al mondo e propone più di ogni altra un’incredibile varietà di piatti e di ricette diverse
per ogni comune, provincia, regione.
Da non perdere gli itinerari del gusto, un
viaggio nella cultura gastronomica italiana,
alla ricerca di sapori antichi, prodotti genuini,
cibi semplici che si rifanno alla cucina classica o propongono piatti innovativi ispirati alla
tradizione.
Il famoso Parmigiano Reggiano, il prosciutto
di Parma o San Daniele, l’aceto balsamico di
Modena, il pesto ligure, la mozzarella di bufala campana, il tartufo di Alba e i salumi sono
solo alcuni dei prodotti che fanno del Bel Paese la terra del gusto. E come dimenticare la
pasta o la pizza che in tutto il mondo sono
sinonimo di Italia?
Il vino, ambasciatore dell’eccellenza italiana.
Ineguagliabile il piacere di degustare, immersi
nel loro paesaggio naturale, un bicchiere di
Chianti o di Brunello di Montalcino in Toscana, di Barbera o di Barolo in Piemonte,
di Prosecco di Valdobbiadene in Veneto, di
Lambrusco in Emilia Romagna, e poi i vini
siciliani e quelli bianchi del Friuli e del Trentino-Alto Adige, i grandi rossi della Valtellina,
solo per fare alcuni famosi esempi. Un mondo
di sapori da provare per il piacere del palato,
degli occhi e del cuore!
Vini italiani.
Il nome d’Italia per gli antichi Greci era “Enotria”, perchè già dal più lontano passato la penisola era nota per i suoi straordinari vini. Impossibile elencare tutte le diverse produzioni
caratteristiche che hanno reso il vino italiano
famoso nel mondo per la sua varietà e qualità.
Itinerari enogastronomici.
La dieta mediterranea, i cui benefici effetti
sono universalmente noti, trova nel pane e
nell’olio alcuni dei suoi componenti più importanti.
I campi di grano che si trasformano in forme
di pane di diversi tipi e sapori, e il verde cangiante degli uliveti, che dal livello del mare
alle colline, ai laghi producono olii di qualità,
caratterizzano il paesaggio italiano da nord
a sud.
Parmigiano Reggiano, prodotto di eccellenza dell’enogastronomia italiana (APT Emilia Romagna)
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Italia, il paese della natura.
Parchi naturali di incontaminata bellezza
rappresentano lo scenario eccezionale per chi
decide di trascorrere in Italia una vacanza a
stretto contatto con la natura.
La vegetazione dell’Italia è straordinariamente
varia per il turista un’esperienza indimenticabile. Molti sono i Parchi Nazionali da scoprire: il Gran Paradiso, il Circeo, lo Stelvio, le
Dolomiti Bellunesi, il Gran Sasso e i Monti della Laga, il Cilento e Vallo di Diano, il
Gargano, i Parchi della Calabria e dell’Aspro-
monte senza dimenticare l’Arcipelago della
Maddalena e l’Arcipelago Toscano, il Vesuvio
e le Cinque Terre. E molte altre ancora sono
le aree naturali protette, le riserve e i parchi
marini.
Senza dubbio la ricchezza e la varietà dell’ambiente italiano, sono lo scenario perfetto per
una vacanza a contatto con l’energia della natura, soggiornando in accoglienti agriturismi
in un’atmosfera rilassante e raccolta, degustando cibo genuino, a contatto con la storia
e l’ambiente, respirando atmosfere immerse
Torino, colline e vigneti (Fototeca ENIT)
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nella luce della tradizione.
Una vacanza per scoprire, in ogni stagione,
un’Italia diversa e per molti aspetti ancora segreta.
Italia, terra di sport e avventura.
L’Italia regala straordinarie opportunità per
chi ama una vacanza all’insegna dello sport
e del movimento: inesauribili le possibilità di
praticare attività a contatto con la natura sia
in estate che in inverno, immersi in scenari
e paesaggi unici con il supporto di strutture
qualificate e attrezzate in grado di soddisfare
ogni esigenza.
Si può vivere il mare in tutte le sue dimensioni: wind-surf, kite-surf, nuoto, barche a
vela e sci nautico con il supporto dei servizi
operativi nei tanti porti, marine e servizi per il
turismo nautico.
Per chi ama la montagna, infinite sono le scelte possibili: in estate, trekking e passeggiate a
piedi o a cavallo, rafting e canoa lungo torrenti e rapide; pesca in fiumi e laghi dalle ricche acque cristalline; parapendio e deltaplano
per ammirare di paesaggi unici. In inverno, le
montagne si trasformano e diventano il paradiso per coloro che vogliono praticare gli
sport invernali.
Anche per gli amanti della bicicletta le proposte sono numerose.
Dalla mountain bike al downhill, senza dimenticare il ciclismo di strada attraverso paesaggi di indiscutibile bellezza e affrontando
salite mitiche. Numerosi gli itinerari per il
cicloturismo da percorrere con diversi gradi
di difficoltà e con la possibilità di alloggiare
in comodi e pratici bike hotel attrezzati per
accogliere gli appassionati delle due ruote.
Ciclismo, rafting, mountainbike, trekking e
tutti gli sport attivi e in contatto con la natura
hanno in Italia lo scenario ideale, magari da
percorrere a cavallo, attraverso straordinarie
ippovie.
In ogni periodo dell’anno, qualsiasi sia la passione, in Italia si potrà vivere una vacanza senza confronti all’insegna dello sport!
Cortina d’Ampezzo (Foto Bandion)
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VALLE D’AOSTA
È la più piccola Regione d’Italia, posta alla sua estremità
nord - occidentale, al confine tra
Francia e Svizzera. Tutto parla di
vette maestose, in questo territorio in prevalenza montuoso e
soprattutto delle cime più alte
delle Alpi come il Cervino, Il
Monte Rosa, il Gran Paradiso
e “sua maestà” il Monte Bianco
che, con i suoi 4810 m. non ha
pari in Europa: è il tetto del vecchio continente. Nel panorama
delle sue imponenti montagne e
delle variegate valli, si trova il più
antico Parco Nazionale d’Italia,
il Gran Paradiso, dove stambecchi, camosci, aquile e marmotte
vivono nel loro habitat naturale,
immersi nella vegetazione caratteristica dell’ambiente alpino.
Storicamente la Val d’Aosta è
considerata una terra di contatto
e di fusione tra l’Italia e la Francia, caratteristica che si riflette
sul bilinguismo ufficiale e sul
suo statuto speciale di regione
autonoma. Il traforo del Monte Bianco e il tunnel del Gran
San Bernardo, che la collegano
rispettivamente alla Francia e
alla Svizzera, hanno affermato
la sua caratteristica di crocevia
d’Europa, storicamente determinata dai valichi del Piccolo e
del Gran San Bernardo (aperti al
traffico veicolare durante la stagione estiva), un vero e proprio
“passaggio a Nord-Ovest” che da
secoli ha consentito il passaggio
di popoli e pellegrini in transito dal Mediterraneo al cuore del
continente.
Capoluogo della Regione è Aosta, l’antica Augusta Praetoria
Salassorum, fondata dai Romani
nel 25 a.C. La Valle d’Aosta è
un vero paradiso degli sport invernali, frequentato da una numerosa clientela internazionale:
Cervinia, Courmayeur, Pila, La
Thuile, Champoluc e Gressoney
sono le stazioni più note ed apprezzate da sciatori e snowboarder che, da novembre ad aprile,
possono sbizzarrirsi nelle varie
discipline sia in pista sia fuori
pista, in scenari mozzafiato. 800
chilometri di piste da discesa e
collegamenti internazionali “sci
ai piedi”, 300 chilometri di piste da fondo, con anelli per tutte le capacità e per vari livelli di
impegno sportivo, e numerosi
itinerari di sci-alpinismo accontentano anche gli sciatori più
esigenti, permettendo di vivere
appieno le vette più alte d’Europa. Chi invece predilige attività più in sintonia con i ritmi
lenti della natura, ha a disposizione anche un’ampia scelta di
itinerari percorribili con le racchette da neve. D’estate la Valle
offre innumerevoli suggestioni
per tutti coloro che amano gli
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sport all’aria aperta: alpinismo, trekking, mountain
bike, rafting, volo a vela,
deltaplano e golf. Splendide
attrattive naturali e tesori
della sua cultura e tradizione
popolare, accanto a strutture ricettive di buon livello e
ad una saporita tradizione
eno-gastronomica,
fanno
della Valle d’Aosta una meta
turistica per tutte le stagioni.
Simbolica porta d’entrata per
chi viene da sud è il comune
di Pont Saint Martin, da cui
parte la strada che si inoltra
nella bellissima Valle del Lys.
Il ponte romano del I secolo
a.C., su cui passava l’antica
via consolare per Aosta, è un
imponente esempio dell’influenza romana sul territorio.
Un viaggio in Valle d’Aosta
vi porterà immediatamente
al cospetto del poderoso Forte di Bard, strategico presidio
sabaudo a controllo della via
d’accesso di fondovalle, oggi
splendida sede del Museo
delle Alpi e di tante mostre di
successo. Lungo la vallata che
da Pont Saint Martin porta a
Courmayeur, si contano ben
82 edifici, tra fortificazioni
primitive, fortezze militari,
residenze, torri di guardia,
a testimonianza della ricca
storia feudale della regione,
e altri tesori archeologici che
connotano il territorio: la
Strada romana delle Gallie,
un tracciato viario antico per
anagrafe, ma decisamente
moderno per tecnica, che ancora caratterizza diversi tratti
del fondovalle rendendoli
unici, scenografici e affascinanti; il ponte-acquedotto di
Pont d’Aël, all’imbocco della
Valle di Cogne, un capolavoro della più raffinata ingegneria idraulica del I secolo
a.C., recentemente restituito
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al pubblico con importanti
novità.
Senza dimenticare l’intensa
suggestione delle aree arche-
ologiche situate ai valichi
del Piccolo e del Gran San
Bernardo: contesti molto
particolari, ma anche fragili e
Alba sul Monte Bianco (foto Roberto Andrighetto)
Maestri sci in neve fresca (Foto P. Celesia)
MTB Bikers e volpe sullo sfondo il Monte Bianco (foto Paolo Rey)
Forte di Bard (foto Enrico Romanzi)
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Prato di S.Orso e Gran Paradiso Cogne, (foto Kondo)
delicati, dove solo un occhio
attento saprà scovare tutta
la bellezza e l’importanza di
questi millenari luoghi di
transito e di scambio. Conoscerete inoltre numerosi
castelli, la maggior parte dei
quali affacciati sul fondovalle, arroccati su alture rocciose. Dal più noto Castello di Fénis, con le sue cinte
merlate, le torri e il prezioso
cortile centrale, fino all’elegante Castello di Issogne,
coi suoi affreschi e l’incantevole fontana del melograno.
Dall’imponente roccaforte
di Verrès, vera macchina da
guerra teatro di epiche imprese, fino al misterioso Maniero di Cly, con la sua cinta
merlata, l’enigmatica torre e
la graziosa cappella romanica.
Le maggiori vette alpine, che
abbracciano la regione delineandone i confini, sono uno
spettacolo unico e irripetibile
in ogni stagione: praticando
lo sport preferito o semplicemente passeggiando lungo
18
i sentieri che si snodano dai
fondovalle e in quota, si è
sempre circondati da paesaggi spettacolari che, come in
un caleidoscopio, si alternano
con giochi di luce, ombre e
colori che si propongono in
molteplici sfumature, sempre
diverse nei vari momenti della giornata. Ogni vallata che
dal fondovalle si dirama verso
le vette di confine costituisce
un mondo a sé, con le proprie
caratteristiche paesaggistiche
e le proprie tradizioni; ognuna di esse è comunque in grado di soddisfare le molteplici
esigenze della clientela, grazie alla presenza di una vasta
gamma di strutture ricettive
di varie tipologie e di infrastrutture turistico sportive
in grado di ospitare eventi e
competizioni anche a livello
internazionale.
Una ricca rete di sentieri collega le valli adiacenti, permette di raggiungere i numerosi
laghi alpini, gli alpeggi e i
rifugi che consentono di vi-
vere un’esperienza indimenticabile a stretto contatto
con la natura e la realtà alpina. Le Alte Vie della Valle
d’Aosta percorrono tutto il
perimetro della regione per
oltre 300 chilometri, snodandosi su bellissimi sentieri
ai piedi dei più importanti
4000 delle Alpi ed attraverso
il Parco Nazionale del Gran
Paradiso e quello Regionale
del Mont Avic; gli atleti del
Tor des Géants (gara di endurance trail che vi si svolge
da qualche anno a settembre)
le percorrono di corsa, ma
per chiunque possono essere
un’esperienza unica, da vivere ciascuno al proprio ritmo,
e magari anche in mountain
bike. Chiunque può ammirare da vicino la poderosa
cerchia alpina e la bellezza dei
ghiacciai senza alcuna fatica:
un’ardita funivia consente di
salire nel cuore del massiccio
del Monte Bianco (l’esperienza è non a caso definita l’Ottava Meraviglia del Mondo),
Trekking in Valsavarenche, sullo sfondo il Gran Paradiso e il Ciarforon (foto S. Carletto)
raggiungendo i 3462 metri di
Punta Helbronner. In alcuni
giorni il cielo è così terso che
sembra di poter toccare con
mano la vetta; lo sguardo si
perde tra seracchi e torri granitiche dalle sfumature pastello. All’orizzonte i celebri
“4000” d’Europa: Cervino,
Monte Rosa e Gran Paradiso.
Lungo il tragitto, dalla stazione intermedia “ Pavillon”
al Mont Fréty, è possibile accedere e passeggiare nell’Oasi
Naturalistica, sede del giardino alpino Saussurea. Tra i
più alti d’Europa, il giardino
ospita oltre 900 specie vegetali tipiche della flora spontanea del Monte Bianco e di
altre aree montuose di tutto
il mondo. Assolutamente imperdibile la salita con la “Sky
way Monte Bianco”: questa la denominazione del il
nuovo impianto che entrerà
in funzione nel 2015 e sarà
arricchito da aree espositive e
di accoglienza per i visitatori; un’opera ingegneristica di
assoluta rilevanza mondiale,
una nuova meraviglia tecnologica sulle montagne della
Valle d’Aosta.
Altra esperienza ineguagliabile e accessibile a tutti il
sorvolo dei 4000 in mongolfiera, emulando Phileas Fogg
e Passepartout nel loro “Giro
del mondo in 80 giorni”.
Agli amanti del buon bere, la
Valle d’Aosta offre la “Route des vins” (strada dei vini)
che conduce il turista attraverso vigneti e cantine alla
scoperta di uve che crescono
in condizioni climatiche ed
ambientali a volte estreme,
fino a 1200 metri di altitudine. Le particolari condizioni
climatiche della Valle d’Aosta
— unitamente alle caratteristiche dei terreni e alla loro
esposizione, giacitura e pendenza — non hanno certo
reso la vita facile ai viticoltori.
Tuttavia, il recupero e la valorizzazione della coltivazione della vite in Valle d’Aosta
ha creato una gamma ampia
e qualificata di vini di montagna prestigiosi, riuniti sotto un’unica Denominazione
di Origine Controllata Valle
d’Aosta - Vallée d’Aoste, declinata in 7 sotto denominazioni di area e 15 di vitigno,
che costituiscono un panorama vitivinicolo di grande
ricchezza , premiato da importanti riconoscimenti in
ambito internazionale. Tra
tutti ricordiamo il Blanc de
Morgex et de la Salle, l’Enfer
d’Arvier, il Torrette, il Donnas, il Chambave Muscat e
il Nus Malvoisie. La manifestazione “Cantine aperte”,
che si svolge ogni anno l’ultima domenica di maggio,
può essere un’ottima occasione per assaggiare il meglio
della produzione locale e di
scoprirne i segreti. La Valle
d’Aosta è una terra dove ogni
aspetto è ancora legato all’agricoltura e alla tradizione ed
i suoi prodotti sono il frutto del lavoro di generazioni
di “montagnard”. Sono ben
19
Teatro romano di Aosta (foto Enrico Romanzi)
quattro le DOP (denominazione di origine protetta) che
vi si producono: la Fontina, il
Fromadzo, il Jambon de Bosses e il Lard d’Arnad. La Fontina è il formaggio grasso prodotto con latte intero, il cui
sapore dolce si accentua con
la stagionatura. Il Fromadzo
è preparato con latte vaccino e piccole quantità di latte
caprino, semidolce quando è
fresco e più deciso se stagionato. Il Jambon de Bosses,
nobile prosciutto crudo prodotto nella valle del Gran San
Bernardo, trova la sua origine
già nel XIV secolo. Il Lardo
di Arnad ha un sapore che
ricorda le erbe usate nella miscela per la sua salamoia.
Molte sono comunque le altre specialità che vale la pena
assaggiare, come la Toma di
Gressoney, il Bleu d’Aoste,
i formaggi di capra, le carni crude stagionate o cotte
(Motsetta, Saucesses, Teteun,
il Jambon à la braise di SaintOyen) e ancora … le mele , i
20
mieli e i liquori, come lo straordinario “Genépy”, utilizzato anche per aromatizzare il
“caffè alla valdostana”, servito
“à la ronde” tra i commensali nella tradizionale coppa
dell’amicizia in legno scolpito.
AOSTA
L’importanza strategica della città, affermata nel corso
dei secoli, deriva dalla ricca e
varia storia della regione, da
sempre luogo di transito, di
incontro e di fusione di popoli, lingue e culture. Una
terra chiusa e aperta allo stesso tempo; una terra piccola
e stretta, ma anche grande,
perché priva di una linea di
confine rigida e inequivocabile, ma più simile, forse, ad
una “linea di valico”. Una
regione fortemente condizionata dalle dure leggi della
montagna seppure istintivamente proiettata al contatto con l’ “altro”. Sono forti
ed inattese le emozioni che
sa offrire Aosta, non a caso
denominata “la Roma delle
Alpi”, fondata dall’imperatore Ottaviano Augusto nel 25
a.C. Avamposto romano ai
piedi dei passi alpini diretti
nelle Gallie e nelle province
elvetiche, l’antica Augusta
Praetoria Salassorum mostra
orgogliosa ancora oggi le
monumentali tracce del suo
illustre passato. L’Arco onorario di Augusto, simbolo della
vittoria sulla locale tribù celtica dei Salassi. L’imponente
Porta Praetoria, principale
accesso della città, con la sua
doppia cortina muraria ed
il cortile d’armi centrale. Il
grandioso Teatro del I secolo
d.C. ed il suggestivo Criptoportico: un monumento
insolito e raro che in origine
cingeva la terrazza sacra dei
due templi gemelli affacciati
sul foro. Una città dove l’indiscutibile monumentalità
dell’antica Roma si sposa con
la sobria severità delle torri e
dei palazzi medievali, e con
l’essenziale sacralità delle
sue chiese. La Collegiata dei
SS. Pietro e Orso affonda le
sue radici nel V secolo d.C.,
quando sorse impostandosi
su una precedente necropoli
tardoromana. La chiesa venne ricostruita nel IX e nell’XI
secolo mescolando tradizione
romanica e prime influenze
gotiche. Vero gioiello di arte
romanica è il chiostro, caratterizzato da capitelli istoriati
tutti diversi tra loro: vere e
proprie Scritture Sacre scolpite nella pietra. Accanto
alla chiesa sorge il sontuoso
Priorato voluto da Giorgio
di Challant, mecenate e fine
umanista, tra XV e XVI secolo: un raffinato edificio ispirato alle dimore signorili di
area piemontese e lombarda
seppure con eleganti dettagli
transalpini. Principale luogo
di culto cittadino è la Catte-
drale di Santa Maria Assunta,
sorta sui resti di una domus
affacciata sul foro, poi divenuta sede di una prima comunità cristiana nel IV secolo d.C. Ricostruita in forme
grandiose nell’XI secolo, vide
il suo momento d’oro tra
XIV e XV secolo. Notevole
la facciata decorata da statue
dipinte in cotto di gusto lombardo e l’elegante chiostro
ricavato sul lato nord. Tante
e continue le trasformazioni
fino al XIX secolo quando fu
realizzata la controfacciata attuale di stile neoclassico e la
cappella neogotica del Santo
Rosario. L’epoca medievale
ha trasformato le precedenti
torri romane in nobili residenze fortificate: la Torre dei
Signori di Porta Sant’Orso, la
Torre dei Balivi, la Tour Fromage o la Torre del Lebbroso.
Nell’antico centro cittadino si
svolge ogni anno, il 30 e il 31
gennaio, la Fiera di Sant’Orso, un momento particolare
per vivere la città, che richiama migliaia di turisti anche
da oltralpe: le vie del centro
storico si vestono a festa , esibendo la più antica produzione artigiana valdostana, dalla
scultura su legno, alla lavorazione del ferro battuto, della
pietra ollare e del cuoio, dalla
produzione di oggetti in vimini alla tessitura di stoffe in
lana e canapa e alla creazione
delle “dentelles”, merletti realizzati al tombolo tipici di
Cogne, dove tale tradizione,
che risale al XVI secolo, viene
tuttora trasmessa di generazione in generazione.
Per maggiori informazioni
consultare il sito:
www.lovevda.it
Sentieri Walser nel Monte Rosa (foto Marco Spataro)
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22
PIEMONTE
È una regione dell’Italia nord-occidentale, ai confini con la Svizzera e la Francia.
Come indica il nome stesso, il
Piemonte è la terra delle montagne: è infatti circondato su tre lati
dalla catena alpina, che proprio
qui comprende le vette più alte e i
ghiacciai più vasti d’Italia.
Il Monviso, il versante piemontese del Monte Rosa e gli altri spettacolari rilievi offrono paesaggi di
singolare bellezza; numerosi sono
anche i comprensori sciistici, tra
cui la Via Lattea e il Sestriere, che
accolgono con le loro modernissime attrezzature gli appassionati di
sport invernali.
Sullo sfondo delle Alpi si aprono
grandi e pittoresche vallate, tra
cui la Val di Susa, la Valsesia e la
Val d’Ossola.
Ben diverso ma altrettanto caratteristico è il panorama delle
Langhe e del Monferrato: un
susseguirsi di colline coltivate a
vigneti, punteggiate di borghi e
castelli.
Specchi d’acqua e risaie, lunghi
filari di pioppi e antiche cascine
sono invece gli scenari tipici delle
pianure che si estendono nel novarese e nel vercellese.
Meta turistica per eccellenza è il
lago Maggiore, con Stresa e le isole Borromee, paesaggi incantevoli
che ospitano antiche ville circondate da parchi all’inglese.
Ma la natura è solo una delle numerose attrattive del Piemonte.
Tanti altri sono i volti della regione: da Torino - la capitale italiana
dell’auto - con la sua storia e il suo
notevole patrimonio artistico, alle
altre città, ai vari centri storici tra
cui Cherasco, Alba e Ivrea.
E poi, i suggestivi castelli medievali tra cui spicca l’imponente castello di Ivrea, le preziose architetture, tra cui le famose Residenze
Sabaude e i Sacri Monti.
Acqui Terme e Vinadio, località
termali storiche, assicurano cure
e trattamenti per un soggiorno di
benessere e relax.
Scoperte e sorprese di ogni genere
attendono i visitatori, compresa
una vasta offerta enogastronomica, in grado di soddisfare tutti i
gusti.
Le province sono: Torino (capoluogo), Alessandria, Asti, Biella,
Cuneo, Novara, Verbano Cusio
Ossola, Vercelli.
La prima tappa alla scoperta della
regione è Torino, con il Museo
Egizio, tra i più importanti del
mondo, la Sacra Sindone, una
delle reliquie più preziose della
cristianità, la famosa Mole Antonelliana che domina il panorama
cittadino e ospita il Museo Na-
23
Reggia di Venaria Reale
zionale del Cinema, il Museo
dell’Automobile.
Splendida la Reggia di Venaria Reale, un complesso architettonico di estremo fascino, riconosciuta dall’Unesco
sito Patrimonio dell’Umanità
insieme alle altre Residenze
Reali dei Savoia.
Dal Palazzo Reale e dal Palazzo Carignano di Torino
alla Palazzina di caccia di
Stupinigi, dal Castello reale
di Racconigi al Palazzo Madama di Torino: il percorso
di visita delle Residenze Reali
dei Savoia inizia nella città di
Torino per terminare nel territorio circostante.
Capolavori dell’architettura
24
religiosa sono i Sacri Monti,
luoghi di devozione riccamente decorati, diffusi sul
territorio dell’intera regione:
a Varallo Sesia, a Serralunga
di Crea e Ponzano Monferrato, a Orta SanGiulio, a Ghiffa, a Domodossola.
Mete da non perdere sono
alcune cittadine storiche tra
cui Cherasco “la città dalle
mura stellate”, Savigliano
ricca di monumenti, Alba,
Ivrea.
Fra le più famose abbazie
spiccano quella di Staffarda,
suggestivo esempio di architettura gotica e quella di Novalesa, vicino Susa.
Di particolare rilievo anche
la Sacra di San Michele, un
santuario antichissimo in cui
gli aspetti religiosi si fondono mirabilmente con quelli
architettonici e naturalistici.
La riva piemontese del Lago
Maggiore è densa di rinomate località di soggiorno, come
Arona con la seicentesca colossale statua di San Carlo
Borromeo, Stresa e le Isole
Borromee, con strutture ricettive, ville e giardini.
Il comprensorio sciistico del
Sestriere e della Via Lattea
costituisce uno dei più importanti sistemi di piste di
sport invernali d’Europa.
Molte sono anche le riserve
e i parchi naturali, tra cui il
Parco Nazionale del Gran
Paradiso che ospita ghiacciai,
laghi naturali e flora e fauna
protette.
Ricco di risorse naturali e
paesaggistiche, il Piemonte
offre l’opportunità di vivere
una vacanza all’insegna dello
sport, del relax e del divertimento per alternare momenti di svago alla visita del patrimonio artistico.
Nel singolare scenario delle
Alpi, località di fama internazionale come il Sestriere,
la Val di Susa e altre offrono
un’ampia rete di piste per
praticare tanti diversi sport:
dalle discese più ripide allo
sci di fondo, dal pattinaggio
sul ghiaccio allo snowboard,
mentre gli amanti dell’avventura possono dedicarsi
all’arrampicata su pareti rocciose o al rafting in torrenti
impetuosi.
In estate i rilievi e le vallate
offrono percorsi di trekking
di varia difficoltà e alcuni
tratti della “Via Alpina” con
sentieri e rifugi attrezzati dal
Monviso alle montagne intorno a Verbania.
Numerosi sono ancora le
attività da praticare all’aria aperta: itinerari ciclistici
lungo il Po e nel territorio
di Vercelli, mountain bike
lungo le sponde del Sesia, il
golf in diversi centri su tutto il territorio e inoltre vela,
windsurf, canoa sulle sponde
del lago Maggiore.
La natura offre anche percorsi alla scoperta della cultura
locale e degli altri volti della
regione: per esempio in Val
Germanasca vengono organizzate visite guidate alle miniere di talco che hanno segnato la storia del territorio,
mentre i Sacri Monti propongono itinerari devoziona-
li in magnifiche aree protette.
Il Piemonte è un terra di
eccellenza per la viticoltura;
dal Monferrato alle Langhe,
all’Astigiano, ai Colli Tortonesi: le numerose strade del
vino conducono verso affascinanti paesaggi con soste
presso aziende e cantine per
degustare i vini e i prodotti
tipici locali, come il profumatissimo tartufo di Alba.
Per una vacanza all’insegna
della salute e del benessere,
si può optare per le rinomate
località termali della regione
tra cui Acqui Terme, incorniciata dai suggestivi resti di un
acquedotto romano.
Da non perdere, infine, eventi culturali e manifestazioni
di rilevanza anche internazionale, come il Salone del
Libro e la famosa festa del
cioccolato “Cioccolatò” che
si tengono annualmente a
Monviso, Parco del Po (Cn)
25
Sacra di San Michele (To)
Torino, ma anche sagre e feste di cultura locale come il
famoso Carnevale di Ivrea,
il Palio di Asti e numerose
altre.
Le specialità più caratteristiche della cucina regionale
sono la fonduta e la bagna
cauda: intingoli che esaltano l’uso del tartufo di Alba
e quello delle verdure crude. Eccezionali sono anche
il gran fritto misto, il brasato
al barolo, la lepre in civet e
26
l’ampia scelta di formaggi: le
tome, le robiole, il bruss delle
Langhe, il gorgonzola di Novara, il sernium di Biella.
Dolci caratteristici sono presenti in ogni città: a Torino
i cioccolatini (come dimenticare gli squisiti gianduiotti
prodotti con le nocciole delle
Langhe e del Monferrato), a
Novara i biscotti, a Vercelli
i bicciolani, a Casale i “crumiri”, a Cuneo i cuneesi al
rhum e i marroni glassati,
ad Alba il torrone, i baci di
dama di Alessandria e Asti,
gli amaretti a Novi.
Infine, originari di Torino
sono prodotti di fama e diffusione mondiale: i grissini e
il vermouth.
Il Piemonte produce alcuni
dei più pregiati vini da arrosto italiani: Barolo, Barbaresco, Gattinara, Ghemme,
Nebbiolo, Freisa, Grignolino, Barbera, Dolcetto.
Sacra di San Michele (To)
Lago d’Orta, Isola di San Giulio (foto di Maggioni)
Torino
L’itinerario alla scoperta del
territorio inizia a Torino, una
città singolare in cui la modernità si fonde con la tradizione, il divertimento con la
produttività, le testimonianze storiche con l’attualità.
Innumerevoli gli itinerari
di visita: dal percorso tra gli
storici caffé e gli eleganti negozi di Piazza San Carlo e via
Roma al Museo egizio che
custodisce preziose testimonianze dell’antica civiltà del
Nilo, al Museo dell’automobile, simbolo della modernità, al Museo nazionale del
cinema, ospitato nell’ottocentesca Mole Antonelliana,
il monumento simbolo di
Torino.
Singolari esempi di architettura religiosa sono il duomo
rinascimentale e la Cappella
della Sacra Sindone, una delle più alte creazioni baroc-
che, ma anche meta religiosa
di grande richiamo.
Tra gli edifici civili spiccano
Palazzo Carignano, Palazzo
Madama e Palazzo Reale,
residenze sabaude di straordinario valore.
I tesori che Torino custodisce
sono infiniti come le opere
d’arte di inestimabile valore della Pinacoteca Agnelli, ospitata nella moderna
struttura del Lingotto, quelle
della Galleria Sabauda o la
27
singolare collezione di armi
esposta nell’Armeria Reale.
L’imponente Porta Palatina è uno dei pochi reperti
di epoca romana presenti
nella città, mentre il Parco
del Valentino racchiude un
suggestivo ma posticcio borgo medievale, realizzato per
un’esposizione mondiale a
fine Ottocento.
Sulle colline che circondano
Torino si innalza la settecentesca Basilica di Superga, importante santuario mariano
che ospita anche le tombe di
Casa Savoia.
Tra le testimonianze di arte
religiosa immerse in magnifici paesaggi meritano una
visita la Sacra di San Michele, eccellente realizzazione
romanica, la suggestiva abbazia medievale di Novalesa, il
complesso romanico-gotico
di Sant’Antonio di Ranverso
e l’abbazia di Santa Fede di
Cavagnolo, un gioiello romanico nel Monferrato torinese.
Il Sacro Monte di Belmonte,
riconosciuto tra i siti patrimonio dell’umanità dell’Unesco, è un complesso di
singolare valore naturalistico,
artistico e religioso.
Il calendario della provincia
è denso di eventi: dalle manifestazioni culturali come
il Salone Internazionale del
libro di Torino alle feste patronali, tra cui la festa di San
Giovanni a Torino accompagnata da un corteo storico.
Torino è anche capitale dello shopping negli eleganti
negozi sotto i portici di via
Roma, tra gli sfarzosi palazzi
barocchi.
28
Enogastronomia
Torino, Mole Antonelliana
29
30
LIGURIA
Nel Nord Ovest d’Italia, al confine con la Francia, si trova la Liguria, una terra di mare e montagne,
dove il verde della macchia mediterranea si alterna al blu del Mar
Tirreno e le spiagge sabbiose alle
coste alte e frastagliate.
È una regione che offre un ricco
panorama di opportunità a chi
sceglie questa terra per trascorrere
le vacanze: natura, mare, montagna, cultura ma anche divertimento e vita mondana; non c’è
che l’imbarazzo della scelta.
Liguria è sinonimo di mare, con
coste rocciose interrotte da piccole insenature dove trovano riparo
graziose spiagge di sabbia finissima. Le Cinque Terre e il Golfo
dei Poeti, il Golfo del Tigullio,
Genova e il Golfo Paradiso, la Riviera delle Palme e la Riviera dei
Fiori formano la famosa Riviera
Ligure che si estende per più di
300 km. Lungo questo itinerario, spettacolare per la bellezza
dei paesaggi terrestri e marini,
si trovano le più famose località
turistiche della Liguria: Portofino, Santa Margherita Ligure, Rapallo, Sestri Levante, con la sua
incantevole Baia del Silenzio, e
Chiavari. Un susseguirsi di ampie
spiagge, porticcioli e scenari tutti
da esplorare, che di sera lasciano
spazio al divertimento.
Sanremo, la città dei fiori, con il
Festival della Canzone Italiana e
il Casinò, la raffinata Bordighera
e Alassio con la sua spiaggia finissima, Varigotti e Laigueglia sono
alcune delle “gemme” incastonate
nella Riviera di Ponente.
E ancora, Porto Venere che ha di
fronte l’isola Palmaria, e Lerici
con l’imponente castello medievale affacciato sul mare, le ville e i
giardini all’inglese.
Un mare talmente bello da attrarre anche numerosi esemplari
di capodogli, balenottere e delfini che in questa area, definita il
“Santuario dei Cetacei”, hanno
trovato il loro habitat naturale
dove vivere in totale sicurezza.
Le grandi distese boschive della
Liguria, con alberi secolari, vero e
proprio patrimonio naturalistico,
rappresentano un’offerta alternativa al turismo tradizionale. Una
vera e propria immersione nella
natura per conoscere e vivere i
luoghi dell’entroterra, belli tanto
quanto la zona costiera.
Le Province sono: Genova (capoluogo), Imperia, Savona e La
Spezia
Le attrattive della Liguria sono
tante e tutte con un fascino particolare. Alcune però, per la loro
unicità e per il loro valore storico-naturalistico, sono state dichiarate Patrimonio Mondiale
dell’Umanità dall’Unesco.
Uno dei siti Unesco si trova a Genova, città poliedrica dove l’antico si mescola al moderno, la storia al contemporaneo, i colori alle
ombre. Una città che è fortemente legata al mare, dal quale dipende da sempre la sua economia,
dove la cultura, i luoghi, la cucina e i palazzi raccontano ancora
oggi l’antica Repubblica marina-
31
Porto Venere il porticciolo e le tipiche case alte e colorate
ra. Un’atmosfera che ancora
si respira passeggiando fra i
“carruggi”, gli stretti vicoli
che disegnano il centro storico di Genova, il più grande
d’Europa. Qui si trova Via
Garibaldi (Strada Nuova) e
il complesso dei Palazzi dei
Rolli, una straordinaria opera urbanistica del XVI secolo
un tempo adibita all’ospitalità dei nobili in visita a Genova. I “rolli” erano i registri
pubblici dai quali venivano
sorteggiate le dimore patrizie
che dovevano ospitare le visite di Stato.
Palazzo Spinola di Pellicceria
con i preziosi dipinti di Rubens, Van Dyck e Bernardo
Strozzi, Palazzo Lercari Parodi, Palazzo Campanella, Palazzo Podestà sono alcuni dei
bellissimi palazzi rinascimentali che si possono ammirare
visitando questo luogo così
32
unico nel suo genere.
La visita di Genova deve
necessariamente prevedere
una tappa all’Acquario, una
delle strutture più complete
e avanzate d’Europa. L’Acquario è stato progettato
dall’architetto genovese Renzo Piano, uno spettacolo da
non perdere. Al suo interno
ospita in enormi vasche delfini, foche, squali, pesci variopinti provenienti da tutto
il mondo: uno spettacolo
mozzafiato sia per gli adulti
sia per i bambini.
Le Cinque Terre con Porto
Venere e le isole di Palmaria,
Tino e Tinetto sono un altro
sito Unesco della Liguria.
Chi visiterà questi luoghi difficilmente dimenticherà il fascino e l’atmosfera dei cinque
borghi marinari di Manarola,
Riomaggiore, Corniglia, Vernazza e Monterosso. Diciotto
km di costa che racchiudono
e custodiscono un piccolo
eden: mare incontaminato,
rocce a strapiombo sul mare,
dolci colline terrazzate coltivate a vite, tipiche costruzioni colorate arroccate, creano
una paesaggio unico al mondo. E poi ci sono le isole Palmaria, Tino e Tinetto situate
di fronte a Porto Venere, antico borgo di pescatori, con
le case variopinte, una attaccata all’altra, che mescolano i
loro colori al blu intenso del
mare.
Quando si parla della Riviera
si parla della Liguria: trecento chilometri di costa lambita da uno splendido mare,
da sempre risorsa primaria di
questa terra. Ed è proprio il
mare ad offrire mille modi
diversi di trascorrere le proprie vacanze in Liguria, che
vanta alcuni delle aree mari-
Manarola perla delle splendide Cinque Terre
ne protette più belle d’Italia:
quella delle Cinque Terre, di
Portofino, di Bergeggi, dell’isola Gallinara oltre ad ospitare il famoso Santuario dei
Cetacei.
È qui che vive la più alta
concentrazione di cetacei del
Mediterraneo e gli appassionati di whale watching potranno vivere un’esperienza
affascinante partecipando ad
una delle numerose escursioni con partenza dalle località
della costa. Un biologo a bordo dell’imbarcazione fornirà
informazioni e curiosità sulla
vita dei cetacei e spiegherà le
regole da rispettare per preservare il loro habitat naturale.
I fondali e i tesori che il Mar
Ligure racchiude meritano
una “passeggiata” sott’acqua
per ammirare un panorama di straordinaria bellezza.
Anche chi non è esperto di
immersioni subacquee potrà
vivere questa meravigliosa
esperienza rivolgendosi ai
tanti centri diving specializzati che si trovano in tutte
le principali località di mare
della Liguria.
Per chi non vuole addentrarsi nelle profondità marine fare snorkeling è l’ideale,
attività adatta a tutte le età.
Accompagnati da istruttori
specializzati e muniti di pinne, maschera e muta, potrete
osservare, nuotando sulla superficie, la bellezza di questi
splendidi fondali, colorati da
una grande varietà di flora e
popolati da molte specie ittiche. Per chi volesse invece rimanere con i piedi sulla terra
ferma, la Liguria è una vera
palestra a cielo aperto. Le
montagne che abbracciano
la Riviera sono l’ideale per gli
amanti del trekking. Rocce,
vallate, ruscelli e laghi, il tutto immerso nei colori e nei
profumi tipici della macchia
mediterranea, compongono
il bellissimo quadro naturale
dell’entroterra ligure.
Eventi, manifestazioni e sagre in Liguria non mancano.
Fra i tanti eventi segnaliamo
il Festival della Canzone Italiana di Sanremo, a cui partecipano grandi nomi della
musica italiana e nuovi talenti. Durante le giornate della
manifestazione canora, il Comune di Sanremo organizza
numerosi eventi culturali
e turistici per offrire divertimento e intrattenimento
alle migliaia di persone che
ogni anno affollano la Città
dei Fiori. Dal 1962 Genova
ospita il Salone Nautico Internazionale, che attrae i più
importanti espositori del set33
Il pesto e gli ingredienti
tore con numerosi visitatori
anche dall’estero. Quando si
parla della cucina ligure, si
pensa subito al famoso pesto,
una gustosa salsa a freddo a
base di basilico, pinoli, aglio,
parmigiano, pecorino ed olio
extravergine di oliva; il pesto
si sposa bene con le trenette
o le trofie, una tipica pasta
fresca a forma di truciolo.
Altro condimento a freddo
è la salsa di noci, con cui si
condiscono i pansoti, una
pasta fresca ripiena. I ravioli, di carne o di borragine, si
condiscono con il “tocco”, il
sugo di carne preparato secondo la ricetta tradizionale.
E naturalmente non possono
mancare i piatti di mare: primo fra tutti il cappon magro,
un piatto molto elaborato a
base di pesce e verdure, le acciughe, marinate oppure ripiene e fritte, le cozze (che in
Liguria si chiamano “muscoli”), le zuppe di pesce come il
ciuppin e la buridda di stoc34
cafisso, lo stoccafisso alla badalucchese e il brandacujun,
entrambi piatti dell’imperiese. Tra i piatti di carne la
cima alla genovese, una tasca
di vitello farcita, o il coniglio
alla ligure preparato con le
famose olive taggiasche, i
pinoli e il rosmarino. Regina
dei ripieni è la torta Pasqualina a base di carciofi oppure
bietole, formaggio e uova.
Da non dimenticare infine
la focacccia che in Liguria si
chiama “fugassa”, semplice,
con le olive o con la cipolla
è sempre una bontà e la “farinata” a base di farina di ceci.
Tra i dolci tradizionali troviamo il pandolce genovese, gli
amaretti e i canestrelli.
Ma la Liguria è anche terra
di vigneti e di uliveti dai cui
frutti si ottengono l’eccellente olio extravergine di oliva
Riviera Ligure dop e ottimi
vini tra i quali l’Ormeasco
e il Rossese di Dolceacqua,
il Vermentino, il Ciliegio-
lo, l’Albarola e il Pigato e lo
Sciacchetrà, un ottimo passito delle Cinque Terre.
Genova
Il grande Petrarca l’ha definita, non a caso, la “Signora
del mare”. Considerando che
la sua storia è legata al mare,
iniziamo a conoscere Genova
dal suo ingresso principale:
il porto, uno dei principali
porti del Mediterraneo.
La si avvista da lontano, da
qualsiasi direzione, con la sua
altezza svetta: è la Lanterna,
simbolo di Genova. All’interno è possibile visitare il museo che racconta la storia del
faro e fare visite guidate: 720
sono i gradini che portano
in cima alla torre, splendido
il panorama che si ammira
dall’alto. Il famoso architetto Renzo Piano, genovese,
ha curato la ristrutturazione
dell’area del Porto Antico di
Genova, un tempo adibito a
La Lanterna di Genova e la Biosfera vista dal Porto Antico
35
scalo merci e oggi attrattiva
solo alcune delle grandi firme
il giardino esterno. Affacciata
esposte nelle tre sedi, dove
l’eleganza e il pregio architettonico si unisce a quello delle
magnifiche opere, per offrire
un percorso artistico di tutto
rispetto. Ricordiamo che Genova è stata Capitale Europea
della cultura nel 2004. Nei
pressi della stazione ferroviaria di Genova Principe si
può visitare il Palazzo Reale,
la cui magnificenza colpisce:
affreschi, sculture, quadri
e stucchi ornano i sontuosi
ambienti, finemente arredati
con mobili di grande pregio.
Il Palazzo ospita la Galleria
Nazionale che, attraverso un
percorso di 23 sale, espone
una prestigiosa quadreria
con opere di Luca Giordano,
Veronese, Tintoretto, Piola,
Vassallo, Jan Roos, Borgognone, Grechetto, Strozzi,
Carlo Bonomi, Guercino e
Van Dyck. Incantevole anche
sull’omonima piazza si trova
la Cattedrale di San Lorenzo,
il cui nucleo originale risale al
IX sec., modificata nel corso
dei secoli fino ai nostri giorni
per offrire uno spettacolo maestoso: la facciata, decorata
secondo lo stile artistico tipico ligure da linee orizzontali
bianche (marmo di Carrara)
e nere (ardesia della Val Fontanabuona, nell’entroterra di
Genova), presenta bifore e
polifore nella parte superiore
e tre portali d’ingresso, con
un grande rosone posto su
quello centrale. Gli interni,
suddivisi in tre navate, custodiscono preziose opere pittoriche e scultoree e il Museo
del Tesoro, interessante sia
per la collocazione sia per il
valore del patrimonio artistico e culturale che espone.
Stesso decoro bicromo lo
troviamo nella facciata di
Palazzo Reale
turistica del waterfront genovese, che ospita l’Acquario,
il Galata Museo del Mare, il
Museo Nazionale dell’Antartide, l’ascensore panoramico
Bigo, la Biosfera, il Museo
Luzzati e tante altre strutture
di interesse turistico. Varcata
la “porta” della città, si entra
nel cuore della Superba che
custodisce molti dei suoi tesori dentro splendidi edifici
signorili. Nel cuore del centro
storico in Via Garibaldi (Strada Nuova), sito Unesco dal
2006, si trovano i “Palazzi dei
Rolli”, che colpiscono per la
bellezza architettonica e i tesori custoditi nei musei in essi
ospitati. Tra questi Palazzo
Rosso, Palazzo Bianco e Palazzo Doria Tursi, che insieme formano un polo museale
di straordinario interesse. Caravaggio, Veronese, Guercino, Van Dyck, Canova sono
36
Sant’Agostino, chiesa sconsacrata oggi sede dell’omonimo Museo con una ricca
collezione che racconta il
rapporto di Genova con l’arte dal X al XVIII sec. Interessante il campanile realizzato
con maioliche policrome.
Uscendo del centro storico
in direzione levante, si arriva a Nervi, estrema propaggine genovese. Percorrete la
passeggiata pedonale Anita
Garibaldi, che segue sinuosa
tutta la costa a picco sul mare
e sugli scogli, offrendo spettacolari tramonti anche in
inverno e dalla quale si vede
il Golfo del Tigullio. Ampi
giardini e prati fioriti dei Parchi di Nervi si alternano alla
presenza di eleganti ville, che
ospitano illustri sedi museali:
la Galleria d’Arte Moderna a
Villa Saluzzo Serra, le Raccolte Frugone di Villa Grimaldi Fassio, il Museo Luxoro nell’omonima villa.
A Ponente, nel quartiere di
Pegli, si può visitare il Museo
Navale ospitato a Villa Doria, nobile residenza circon-
data da un immenso parco
e Villa Durazzo Pallavicini,
che offre due grandi attrattive: l’Orto Botanico, impiantato nel parco della villa
e ricco di rarità vegetali, e il
Museo Civico di Archeologia
Ligure. Magnifico il parco
che circonda la villa, famoso
per i giochi d’acqua creati da
laghi, grotte, ruscelli e cascate inseriti ad opera d’arte tra
la lussureggiante vegetazione.
L’architettura della Riviera di
Levante è nota per le tipiche
costruzioni aggrappate alla
roccia, con le facciate tinteggiate con colori pastello
che si specchiano nel mare,
prime fra tutte Camogli e
Portofino. Visitate Rapallo,
Santa Margherita Ligure e
Sestri Levante, incantevoli
e disposte lungo l’arco costiero, circondate dal verde
della macchia mediterranea.
Belle dalla terra ferma, un
vero spettacolo ammirate
dal mare. Sentieri, baie, piccole spiagge, falesie, mare e
fondali: qui la natura ha disegnato uno dei suoi capola-
vori migliori.
Nel Golfo Paradiso un’altra
piccola perla della Riviera:
Camogli, un antico borgo di
pescatori rimasto immutato
nei secoli con case alte, strette e colorate. Il porticciolo
è molto caratteristico: con i
colori delle barche che si riflettono sul mare cristallino,
animato dal brio della vita
mondana e vacanziera.
Anche l’entroterra genovese
offre percorsi interessanti,
ricco com’è di parchi naturali: il Parco del Beigua (Beigua
Geopark Unesco), la più vasta area protetta della regione
è uno spettacolare balcone
affacciato sul mare che continua verso il savonese, il Parco
dell’Aveto, una delle più belle zone dell’Appennino Ligure, il Parco dell’Antola, uno
scrigno di tesori ambientali,
e il Parco di Portofino, la
cui bellezza è conosciuta nel
mondo.
Portofino panoramica
37
38
LOMBARDIA
È una delle più estese regioni italiane ed è situata nell’estremità settentrionale della Penisola, al confine con la Svizzera.
Il suo territorio si estende dalle
Alpi alla bassa Pianura Padana
dando vita a una vasta gamma di
paesaggi. Di singolare fascino è lo
scenario della catena alpina con la
Valchiavenna, la Valtellina e la Val
Camonica.
Agli appassionati di sport invernali,
la Lombardia propone impianti e
attrezzature moderne nelle località
del Tonale, Bormio, Livigno e Madesimo, sempre frequentatissime.
Altro panorama caratteristico della regione è offerto dalle distese di
colline tra cui spicca l’area di Franciacorta, famosa per i vigneti e la
produzione di vino.
E poi, il fascino dei grandi laghi.
Il versante occidentale del lago di
Garda, con Sirmione e altre rinomate località, è una meta turistica
di forte richiamo; di estrema bellezza sono anche il Lago di Como
e il Lago Maggiore, circondato da
ville nobiliari, parchi e incantevoli
borghi.
Tipiche della regione sono le grandi distese pianeggianti della bassa
Pianura Padana coperte da specchi d’acqua e coltivate a risaie: è il
paesaggio tipico della Lomellina,
la terra delle mondine, ricca di folclore.
Mille altri sono ancora gli aspetti
caratteristici di questa regione.
Favorita dalla particolare posizione
geografica e dalle risorse del suolo,
la Lombardia è una terra partico-
larmente ricca dove natura, storia,
arte e cultura si fondono armoniosamente con innovazione, tecnologia, moda, design, divertimento,
modernità.
Le province sono: Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco,
Lodi, Mantova, Milano (capoluogo), Monza e Brianza, Pavia, Sondrio, Varese.
Il panorama naturalistico, artistico
e architettonico della regione offre
una nutrita varietà di aspetti. I siti
Unesco sono costituiti da Mantova, città dei Gonzaga e Sabbioneta,
la “città ideale” del Rinascimento
italiano; dai Sacri Monti, percorso
devozionale nell’area di Varese e
di Ossuccio; dalle pitture rupestri
preistoriche della Val Camonica;
dalla ferrovia retica che attraversa i paesaggi montani di Albula
e Bernina; dall’Ottocentesco insediamento industriale di Crespi
d’Adda; da Monte San Giorgio,
con giacimenti fossili del Triassico
medio; dalle Palafitte dell’arco alpino; dai Centri di potere e culto
nell’Italia Longobarda; e infine, a
Milano, dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie con l’affresco del
Cenacolo di Leonardo da Vinci
sulle pareti del refettorio del convento.
Sempre in città, opera architettonica di rilievo è il Teatro alla Scala,
celebre luogo della Lirica. Assolutamente straordinario il monumentale Duomo, in marmo bianco, dedicato a “ Maria nascente”.
Va ricordato, a Monza, il parco naturale che ospita il modernissimo
39
Le montagne, le
pianure e i grandi
laghi della Lombardia sono lo sfondo
ideale per una vacanza a contatto
con la natura tra
sport, riposo e percorsi alla scoperta
del territorio.
Le vette alpine accolgono gli appassionati dello sci e
dello snowboard
in
comprensori
sciistici di fama internazionale come
la Valcamonica e
la Valtellina con le
frequentatissime
Sirmione (Brescia): la straordinaria bellezza del castello di Sirmione, con la sua
stazioni di Livigno,
merlatura sospesa tra la terra e il lago. (De Agostini Picture Library)
Bormio, Aprica e
centinaia di chilometri di piste di
ogni livello.
In estate la montagna
propone
l’emozione dell’arrampicata sull’Adamello e altre
cime, il rafting,
percorsi ditrekking
e di mountainbike,
mentre il ghiacciaio dello Stelvio
offre agli sciatori
avventurose discese
anche nei mesi più
caldi.
Sui rilievi lombardi
si possono trascorrere periodi di reSondrio, Ghiacciai dello Stelvio e Ortles (Fototeca ENIT)
lax grazie ai diversi
centri termali ricchi
di acque dalle proAutodromo e la Villa Reale. Cremona è ancora viva la tra- prietà terapeutiche, come le
Infine il Duomo dove è cu- dizione dei liutai che ebbero Terme di Boario o quelle di
stodita l’antichissima “corona in Stradivari la loro massima Bormio, immerse in un maferrea” che racchiude uno dei espressione.
gnifico parco.
chiodi della Crocefissione.
Pavia è la città della cento Il lago di Garda, quello di
A Brescia, di particolare inte- Torri, del Castello visconteo Como e quello di Iseo assiresse è il complesso del Mo- e dell’Università. Varese è la curano soggiorni di riposo e
nastero di San Salvatore; a “provincia giardino”.
divertimento con possibilità
40
di praticare vela, windsurf,
sci d’acqua, canoa, ciclismo,
trekking, escursioni nei dintorni e gitein battello.
Numerosi sono gli itinerari
che conducono alla scoperta
degli aspetti più peculiari della Lombardia: i Sacri Monti
propongono percorsi spirituali e naturalistici di singolare valore; in Valchiavenna si
scoprono le tradizioni di una
terra che per secoli è stata il
punto di contatto tra l’Italia
e l’Europa del nord; i parchi
naturali dell’area dei Navigli
rivelano tanti paesaggi diversi,
tutti di grande fascino, dalle
colline di Brianza alle verdi
rive dell’Adda.
I più golosi possono percorrere le numerose strade del vino:
dalla Valtellina al Lodigiano,
all’Oltrepò Pavese, al territorio mantovano per finire nella
terra di Franciacorta, famosa
in tutto il mondo per le sue
bollicine. È un viaggio singolare tra terrazzamenti e colline
coperte di vigneti, con soste
nelle cantine e nelle aziende
per degustare i deliziosi vini e
assaggiare le rinomate specialità locali.
Le specialità gastronomiche
spaziano dallo splendido risotto allo zafferano, alla cotoletta alla milanese, dalla zuppa
pavese all’uovo, alla cassoeula
con carne di maiale e verza,
dai pizzoccheri e dalla bresaola della Valtellina, al salame
crudo di Varzi, ai pesci d’acqua dolce, i famosi lavarelli
essiccati e cotti alla griglia. Tra
i formaggi più noti e gustosi
vi sono il gorgonzola (dall’omonimo centro urbano), il
mascarpone, il lodigiano, il
grana, la robiola, il bel paese.
Hanno fama mondiale il panettone di Milano, ma anche
gli amaretti di Saronno, la tor-
Como, Villa Lombarda a Ossuccio (Fototeca ENIT)
ta sbrisolona di Mantova e il
torrone di Cremona.
Sono famosissimi i vini Grumello, Inferno, Sassella della
Valtellina, i vini e gli spumanti prodotti in Franciacorta, la
Bonarda e il Barbera dell’Oltrepò Pavese.
Milano
Milano è il motore economico italiano, la capitale del
design, la città della moda. La
centralissima Piazza del Duomo accoglie la grandiosa cattedrale cittadina, scultura gotica di guglie e statue fondata
nel 1386 per volere di Gian
Galeazzo Visconti e terminata
quasi 500 anni dopo. L’angolazione più originale da cui
osservarla è attraverso le vetrate del nuovissimo Museo del
‘900, nel palazzo dell’Arengario, che ospita le eccellenze
artistiche nazionali del XX secolo. Sul lato nord la piazza è
41
Milano, Colonne Romane e San Lorenzo Maggiore (Fototeca ENIT)
Milano, Duomo (Fototeca ENIT)
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delimitata da portici interrotti
nel mezzo dall’arco d’ingresso
alla Galleria Vittorio Emanuele II, elegantissima via coperta con negozi esclusivi. Attraversata la Galleria, si esce in
piazza della Scala, dove sorge
il Teatro alla Scala, tempio internazionale della lirica. Percorrendo la centrale via Dante
si giunge al Castello Sforzesco, cittadella militare sospesa
tra Medioevo e Rinascimento
e oggi polo museale, che si
affaccia sul polmone verde
della metropoli, Parco Sempione. Qui, presso il Palazzo
dell’Arte, ha sede la Triennale con le sue installazioni più
esclusive, come il Museo del
Design. Al limite opposto rispetto al castello sono l’Arco
della Pace e corso Sempione,
nei cui locali la movida milanese prende avvio con il rito
dell’aperitivo, per continuare
nella zona dei Navigli (l’antica
rete di canali realizzata per la
difesa, l’approvvigionamento
d’acqua alla città e il trasporto fluviale), fulcro della vita
notturna. La zona dei Navigli
ospita ogni terza domenica del
mese un importante Mercato
dell’antiquariato, con esposizione di mobili, argenteria,
modernariato e oggetti da collezione. Il volto silenzioso e
antico della città si svela lungo l’elegante corso Garibaldi,
passando per Brera, il quartiere degli artisti e dei bistrot,
e per la sua pinacoteca, che
custodisce una delle collezioni
d’arte più importanti d’Italia.
L’arte e la cultura si respirano
in molti angoli della città, impossibili da raccogliere in un
arido elenco. Basterà citare la
Loggia dei Mercanti e la sua
antica piazza, un tempo fulcro
della vita civile, e le geniali
soluzioni architettoniche del
Monza: Villa Reale (De Agostini Picture Library)
Mantova: Palazzo Ducale, il meraviglioso soffitto della Stanza degli
Sposi di Andrea Mantegna. (De Agostini Picture Library)
43
Bramante nel presbiterio di
San Satiro (parete su cui l’architetto simula la cavità absidale) e nella tribuna quadrata
di Santa Maria delle Grazie,
nel cui refettorio è affrescato
uno dei capolavori assoluti del
Rinascimento, il Cenacolo di
Leonardo da Vinci. Milano è
anche la città dello shopping
di alta classe, con gli atelier
degli stilisti in via Tortona e le
boutique del cosiddetto quadrilatero della moda, tra via
Montenapoleone e via della
Spiga. Un po’ di meritato relax ci conduce infine ai parchi
cittadini, ai Giardini Pubblici
con il Museo di Storia Naturale e il planetario. Tanta ricchezza però non deve sottrarre l’attenzione ai centri della
provincia, anch’essi custodi di
tesori d’arte: castelli, ville straordinarie, abbazie, palazzi. Fra
i principali, a Monza la Villa
Reale con il parco, il Duomo.
A Corbetta, la casa Corbellino
o Castelletto è un esempio di
edificio sorto sui resti di un
castello e successivamente restaurato ed ampliato. A Nova-
te Milanese, la Casa de’ Busti
e l’Oratorio dei Santi Nazaro e Celso (Gesiò) sono un
esempio di una casa nobiliare
e oratorio del cinquecento.
Di grande interesse è un monumento di Abbiategrasso, la
chiesa di Santa Maria Nuova
alla cui facciata è addossato il
grande pronao progettato dal
Bramante mentre a pochi km
da questa località su un’altura
dominante la valle del Ticino, vi è un altro interessante
esempio di architettura cistercense del XII sec., l’Abbazia
di Morimondo. Le Abbazie
medievali del milanese sono
di notevole interesse: Chiaravalle e Morimondo, dell’ordine Cistercense ; Viboldone e
Mirasole appartenenti all’ordine degli Umiliati. A nord
del capoluogo le Ville di delizie offrono parchi e ninfei di
incomparabile bellezza; a est
della città, sul fiume Adda,
l’arte incontra la natura e offre
magnifici esempi di architettura industriale inserita nello
scenario naturale che la circonda: la centrale idroelettrica
Taccani a Trezzo Sull’Adda ne
è un esempio. I castelli sono
un’altra ricchezza del territorio: sull’argine del Muzza
a Cassano d’Adda, il castello
Borromeo d’Adda vanta storia millenaria noto sin dal IX
secolo, dove sono emersi, dai
restauri, affreschi di scuola
giottesca; a Legnano, il Castello di San Giorgio fu eretto
nel XIII sec. su un preesistente convento agostiniano; a
Cusago, il Castello Visconteo
è considerato come uno dei
maggiori esempi di architettura castellana della regione.
Uno sguardo al basso milanese
porta a citare San Colombano
al Lambro ed ilcastello Belgioioso e Casalpusterlengo, con
la torre merlata del Pusterla a
due corpi sovrapposti. Esiste
poi una provincia di Milano
verde, arcadica, con fiumi dal
percorso tortuoso come l’Adda, che forma, nella zona nord
di Trezzo, rapide e canyon;
come il Ticino, che attraversa
terre ricche di boschi e isolotti,
protetti dal Parco naturale fluviale forse più grande d’Europa. Tutta la zona è attraversata
da acque imbrigliate e spesso
sotterranee cui hanno messo mano prima i monaci nel
Medioevo, grandi lavoratori e
bonificatori della pianura padana e poi lo stesso Leonardo
da Vinci, che visse qui durante
la signoria degli Sforza e che
inventò il sistema per regolare
il livello delle acque dei canali,
i famosi Navigli Milanesi, in
modo da renderli navigabili.
Per maggiori informazioni
consultare il sito:
www.turismo-lombardia.com
Galleria Vittorio Emanuele
44
Lago di Livigno (Sondrio)
45
46
TRENTINO
Trentino è sinonimo di montagna
e di ambiente incontaminato. Le
Dolomiti, i boschi e i laghi sono
i veri protagonisti di questa terra,
che si estende dall’Adamello alla
Marmolada, fino ad arrivare al
Lago di Garda, ricomprendendo
alcune delle vette più significative
dell’arco alpino e una varietà di paesaggi davvero significativa.
Ambiente. Con oltre il 17% della superficie provinciale soggetta a tutela grazie ai tre Parchi, si
può ben dire che la natura trovi
in Trentino la sua terra d’elezione.
Un territorio che ospita 300 laghi,
a partire dal Garda, un’ “enclave” di Mediterraneo incastonata
nell’arco alpino.
Elemento caratterizzante di questa terra sono poi i boschi, che
coprono gran parte della superficie provinciale per un totale di
500.000.000 di alberi, circa 1.000
a testa per abitante, che forniscono
oltre il 40% della produzione di
legno nazionale. All’interno dell’ecosistema ambientale trentino la
vera protagonista è la montagna:
dai ghiacciai dell’Adamello-Presanella, del Cevedale e della Marmolada, fino ai dolci declivi della Val
di Non, essa rappresenta l’elemento caratterizzante di questa terra
ed il motore di tutte le dinamiche
socio-economiche. Qui si trovano
alcuni degli scorci più belli di tutto
l’arco alpino: dal Campanil Basso
alla Paganella, da Cima Brenta al
Sass Pordoi, dal Catinaccio alle
Torri del Vajolet, sono tanti i nomi
che hanno fatto la storia dell’al-
pinismo e che, ogni anno, richiamano tanti appassionati che non
sanno resistere al fascino di questi
panorami. Non a caso, nel 2009,
le Dolomiti sono state dichiarate
Patrimonio Naturale dell’Umanità
dall’Unesco.
Qualità della vita. Un territorio,
quello del Trentino, che ospita
circa mezzo milione di abitanti su
una superficie di 6.202 km quadrati, con una densità abitativa di
83 persone per kmq, una delle più
basse in Europa, con oltre il 75%
del territorio situato oltre i 1.000
metri di quota.
La qualità della vita di questa terra
è nota. Sono decine le classifiche,
gli studi e le ricerche demoscopiche che lo certificano, con il Trentino che raggiunge il primo posto
fra le province italiane per qualità
dell’ambiente, istruzione, vivibilità
e servizi ai cittadini.
Un fattore strategico di crescita è
rappresentato anche dal particolare assetto amministrativo, che vede
– caso unico in Italia – la presenza
di una provincia autonoma, dotata
di significative competenze legislative che hanno fatto germogliare
una positiva e radicata cultura di
autogoverno ed attenzione alle
istanze del territorio.
Cultura. Prima tappa di un percorso alla scoperta del territorio
è Trento, la città famosa per aver
ospitato nel XVI secolo il Concilio
che diede inizio alla Controriforma Cattolica.
La città è dominata dal maestoso
Castello del Buonconsiglio e pro-
47
pone un centro storico dalla
forte impronta rinascimentale, con la Piazza del Duomo,
la settecentesca Fontana del
Nettuno, il Palazzo Pretorio e
la Cattedrale di San Vigilio, il
luogo dove si svolse lo storico
Concilio. Così Rovereto, città
dalla forte impronta Mitteleuropea, conserva il fascino
di una culla culturale che diede i natali ad un protagonista
del futurismo come Fortunato
Depero.
Ma è tutto il territorio trentino a mettere in campo una
complessiva offerta culturale
che riesce a stupire per varietà
e complessità e sa valorizzare
le peculiarità dei singoli territori. A partire dalla rete dei
castelli, che dal Buonconsiglio
si irradia in tutte le valli; allo
stesso modo, la rete museale, trova i suoi baricentri nel
Muse-Museo delle Scienze di
Trento (aperto lo scorso 27
luglio e che sta totalizzando
numeri record), e nel Mart di
Rovereto e da questi due poli
di cultura si dipana attraverso
tante strutture.
Sport. Conosciuto per essere
una grande palestra a cielo
aperto, il Trentino offre tante
opportunità agli appassionati della vacanza attiva, sia in
estate che in inverno.
Chi ama l’outdoor può trovare nelle valli percorsi dedicati
alla mountain bike, con tre
grandi “anelli” tra sentieri e
boschi, per centinaia di chilometri, al trekking, con altri
tre percorsi segnalati e georeferenziati, adatti a tutti i tipi
di preparazione, alla bike, con
oltre 400 km di piste ciclabili,
al bouldering e al climbing.
Gli appassionati degli sport
d’acqua, possono invece trovare sui laghi trentini tutto
l’occorrente per praticare la
48
Castel Thun
Muse Hufton Crow
vela e il windsurf, anche grazie ai venti costanti del Garda
e – nei fiumi e nei torrenti – il
rafting ed il canyoning.
D’inverno invece il Trentino mette a disposizione oltre
800 km di piste, suddivise tra
due grandi caroselli sciistici,
Skirama e Dolomiti Superski. Grazie ad infrastrutture
ed impianti di risalita all’avanguardia e ad un sistema di
innevamento programmato
capillare, gli amanti dello sci
alpino e dello snowboard possono usufruire al meglio delle quasi 500 piste distribuite
nelle tante località invernali,
fra le quali Madonna di Campiglio, la Val di Fassa, la Val
di Fiemme, San Martino di
Castrozza sono le mete più rinomate. Senza dimenticare la
possibilità di praticare il fondo e lo sci d’alpinismo, modi
slow per vivere ed apprezzare
al 100% la natura nel suo abito bianco.
Enogastronomia. Il Trentino
propone una cucina “povera”
ma vivace, che risente di molte influenze culturali. Protagonisti sono i prodotti tipici
dell’agricoltura di montagna.
A cominciare dall’eccellenza del Trentodoc, il metodo
Dolomiti di Brenta
Lago di Garda
classico alfiere di questa terra,
fino ad arrivare a vini come
Marzemino, Teroldego, Müller-Thürgau, Nosiola e alla
rinomata Trentino Grappa.
Sapori decisi e dalla precisa
identità, ideali da gustare con
altre “punte di diamante” della produzione locale, come
la lucanica, i formaggi come
Trentingrana, Casolet, Puzzone di Moena e Vezzena, la trota ed il salmerino di monta-
gna, le mele della Val di Non.
Senza dimenticare una perla
come il pluripremiato olio
extravergine realizzato con le
olive del Garda trentino: il clima mite del lago permette la
produzione di questo nettare
più settentrionale d’Europa.
Realtà autentiche e significative, da conoscere grazie ai
percorsi enogastronomici e
culturali organizzati dalle tre
Strade del vino e dei sapori
trentine, che accompagnano
i visitatori alla scoperta di
queste eccellenze.
Accoglienza e ospitalità. Da
sempre questo territorio accoglie turisti e visitatori attraverso strutture all’avanguardia
e una tradizione di ospitalità.
Non è un caso che già a inizio Novecento l’aristocrazia
dell’Impero Austro-ungarico avesse individuato questa
terra quale luogo d’elezione
per ritemprarsi e stare a contatto con la natura. Fatto,
questo, che ha affinato l’attitudine all’accoglienza delle
popolazioni locali da diverse
generazioni. Oggi il Trentino
conta oltre 1500 strutture
alberghiere, di cui l’87% da
3 a 5 stelle, oltre 400 agritur
e servizi complementari di
qualità, adatti a tutte le esigenze di vacanza. Molti sono i
club di prodotto, che offrono
un’ampia gamma di proposte
adatte a soddisfare esigenze ed
aspettative dei diversi target
di ospiti. I 146 rifugi rappresentano invece un avamposto
verso le vette più belle, coniugando paesaggi alpini, ottima
accoglienza e un assaggio di
italian lifestyle.
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ALTO ADIGE - SÜDTIROL
Alto Adige/Südtirol … da vivere
Zuid-Tirol het andere Italië (versione olandese). La provincia più
settentrionale d’Italia: terra di tre
culture (tedesca, italiana e ladina), paesaggi con forti contrasti
(montagne, Dolomiti e laghi con
vigneti), luogo di castelli e masi.
L’Alto Adige/Südtirol affascina
per la varietà di paesaggi e luoghi,
ma anche per uno stile di vita del
tutto particolare, a cavallo tra alpino e mediterraneo. La storia ha
segnato profondamente attraverso
tutti i secoli questo territorio fino
ai giorni nostri. A rendere l’Alto
Adige così speciale e particolare
sono senz’altro i suoi abitanti. Qui
infatti, convivono tre culture, tre
lingue, tre stili di vita: il 70% dei
più di 500.000 abitanti é di madre-lingua tedesca, il 25% di madre-lingua italiana e il 5% sono ladini. Grazie allo Statuto Speciale la
Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol ha diviso le sue competenze
tra le due province autonome di
Bolzano (Alto Adige/Südtirol) e di
Trento (Trentino).
Un territorio assai piccolo (solo
7.400 kmq), ma pieno di contrasti dal punto di vista paesaggistico,
come anche culturale e naturale: le
vallate coperte da ampie distese di
frutteti, i pendii lavorati a vigne,
e più su prati e alpeggi prima di
arrivare alle rocce, alle cime delle
Dolomiti - Patrimonio Mondiale UNESCO, alle nevi eterne dei
ghiacciai. A fare da contrasto alle
bellezze naturali cittadine e paesi
caratteristici. Le città più grandi
sono Bolzano/Bozen, il capoluogo,
e Merano/Meran, la città delle terme. La città più piccola è Glorenza/Glurns con le sue mura di cinta
medievali. Una provincia ricca di
storia (quasi 800 castelli e manieri, innumerevoli conventi e chiese
di ogni epoca) proiettata però al
futuro grazie ad architetti di fama
internazionale (Matteo Thun) e a
concetti di gestione del territorio
in armonia con la salvaguardia
dell’ambiente (CasaClima).
Per gli amanti dello sport, l’Alto
Adige/Südtirol si presenta come
un’unica grande palestra all’aria
aperta: passeggiate a piedi, in bici,
a cavallo, trekking in mountain
bike, scalate, ma anche camminate
con racchette da neve, escursioni
con sci da fondo o discese con sci,
snowboard e slittino. L’offerta turistica rispecchia la varietà del territorio stesso: hotel per famiglie, per
escursionisti, per chi cerca il benessere o piuttosto l’attività sportiva,
agriturismo per vivere a stretto
contatto con i contadini altoatesini. L’enogastronomia rispecchia le
tre culture. Terra tra i monti, terra
di confine, di passaggio, di connubi, di incontri tra varie culture, di
tradizioni ed innovazioni, di sapori
intensi, di prodotti tipici ed unici. L’attento viaggiatore osserva
subito, appena passati i “confini”
storici della contea del Tirolo, alcune particolarità e peculiarità
non comuni nel resto del territorio italiano: cartelli stradali bilingui (tedesco e italiano o italiano e
tedesco seguendo la componente
51
Bambini, Gruppo del Catinaccio
della popolazione, e trilingui
con l’aggiunta del ladino nelle vallate dolomitiche), case
e masi dall’architettura tipicamente nordica, paesaggio
curato ed ordinato nei minimi particolari (in montagna i
prati sembrano talvolta come
moquette). Chi si sofferma e
approfondisce la propria curiosità, scopre che l’Alto Adige
è una terra molto varia, talvolta contraddittoria per molti
aspetti, ma con un’armonia
innata che si percepisce in
molti luoghi, situazioni e nella
popolazione.
Montagne alte, dove la neve è
perenne, contrapposte ai dolci
pendii, dove cresce l’ottimo
vino, e alle ampie vallate, dove
le coltivazioni di frutta costituiscono il più grande frutteto
d’Europa. Paesini con antiche chiese e fontane, masi dai
balconi fioriti, alpeggi dove il
bestiame pascola d’estate, ma
anche città dove accanto ai
centri storici è l’architettura
moderna a creare un legame
con il futuro. Tradizioni secolari contadine vissute dalla
popolazione in modo genuino
e sincero che convivono con
emozionanti eventi culturali
e sportivi “catapultati” dalla
televisione in tutto il mondo.
Espressione perfetta del con52
nubio tra nord e sud, tra cultura austriaca, italiana e ladina,
tra tradizione e modernità è la
gastronomia con piatti e pietanze che rispecchiano tutta
la seducente varietà dell’Alto
Adige. Nella malga o baita dei
2.000 metri i sapori richiamano l’essenza dell’altitudine e
l’impegno di chi vive a stretto
contatto con la natura. Questo è il regno del latte appena
munto, del formaggio e dello
yogurt, delle zuppe di fieno,
delle omelette spezzettate con
la marmellata di mirtilli rossi.
Piatti genuini e semplici dal
gusto tipicamente montanaro. Tra le Dolomiti l’”enclave”
della cucina “stellata” di altissima qualità legata ai prodotti
tipici del territorio, rielaborati
e reinventati secondo l’estro e
Paesaggio invernale dell’Alpe di Siusi
l’inventiva moderna da chef e
patron dalle radici altoatesine,
ma dalla mentalità rivolta al
mondo. Nelle città, come Bolzano/Bozen e Merano/Meran,
la varietà della gastronomia rispecchia in pieno il connubio
delle culture diverse. La tavola
diventa un luogo d’incontro.
Nella tipica locanda accanto al
contadino della vallata si siede
l’impiegato bancario. Forse
entrambi scelgono un piatto
misto di canederli e spaghetti.
Poco distante il ristorante offre pesce freschissimo cucinato
secondo la tradizione romana.
E che dire se a preparare la pizza magari è un ex-campione
mondiale dei pizzaioli!
Dalla terra al tavolo, dal campo al piatto, la cuoca è la
contadina, il contadino serve
i tavoli. La gastronomia tradizionale, genuina, fatta di
sapori intensi e veri, di saperi
antichi tramandati attraverso
i ricettari delle nonne si gusta negli agriturismi in tutto
l’Alto Adige. Ogni stagione e
ogni vallata rispecchia la varietà e la freschezza del momento: ad aprile fino a maggio
gli asparagi bianchi freschi, a
maggio lo speck che ha finito la sua maturazione, a giugno le primizie dell’orto negli
“Schlutzkrapfen”, i ravioloni
Lago di Caldaro, Castelchiaro
ripieni di spinaci, a luglio i
dolci canederli alle fragole, albicocche e prugne, in agosto le
erbe dei prati con i gnocchetti alle ortiche, a settembre il
meglio del bosco con i piatti
di porcini e finferli, a ottobre
è tempo di raccolto dove abbondano tutti i prodotti dal
vino alle castagne, a novembre
i tipici piatti di carni e salumi
con i crauti. Alto Adige è anche tera di castelli. È qui che
si trova la più alta densità di
castelli, residenze nobiliari e
siti storici in tutta l’Europa.
Ambienti raffinati, pieni di
romanticismo e di storia fanno da contorno ai piatti che
si possono gustare in uno dei
molti castelli trasformati in ristorante o hotel. Piatti nobili,
quasi da re, che rispecchiano
ancora una volta la varietà
dell’Alto Adige. Varietà anche
nei vigneti dell’Alto Adige ed
anche una peculiarità molto
tipica che contraddistingue
l’Alto Adige da molte altre
zone viti-vinicole.
I vigneti altoatesini non si
trovano nei fondovalle, ma
lungo i pendii morbidi e soleggiati delle vallate dell’Adige e dell’Isarco. Un’eccezione
sono i vigneti di Lagrein, posti
proprio nella piana di Bolzano su terreno alluvionale,
dove il microclima particolare (fresco di notte e caldo di
giorno) fa maturare l’uva che
poi si trasforma in uno dei
vini più pregiati degli ultimi
anni. Il Lagrein è stato “riscoperto” da poco assieme agli
altri vitigni autoctoni, come il
Gewürztraminer e la Schiava,
da enologi ed esperti di tutto
il mondo. Gusti e sapori molto particolari e unici rendono
questi vini tanto vincenti nei
confronti di altri vitigni “internazionali” (Chardonnay o
Müller Thurgau tra i bianchi,
Merlot e Cabernet tra i rossi).
La valorizzazione di piccole
produzioni (es. Riesling, Pinot
grigio e Pinot nero) e il mantenimento di vitigni “antichi”
(es. Kerner, Veltliner, Moscato rosa), è un atteggiamento
di rispetto che in Alto Adige/
Südtirol si ha da sempre verso
la tipicità ed unicità dei prodotti del territorio.
È un puro caso che il mercato nazionale e internazionale
ne abbiano fatto quasi una
“moda”.
53
54
VENETO
Situato nell’Italia nord-orientale,
il Veneto si estende dalle Dolomiti al mare Adriatico, attraversando
un’ampia fascia collinare e una pianura solcata da fiumi, canali e dal
Delta del Po.
Tipico della costa veneta è il paesaggio lagunare e proprio sulla laguna
sorge una città unica al mondo, Venezia, visitata ogni anno da migliaia
di turisti italiani e stranieri.
Ma il Veneto, regione dalla mille
sfaccettature, custodisce anche nella
terraferma tesori di natura, arte e
tradizioni.
Straordinaria è la varietà dei paesaggi: le Dolomiti impreziosite
dai colori rosati del tramonto, la
sponda orientale del lago di Garda
da Peschiera del Garda a Malcesine
attraversando decine di centri turistici piccoli e grandi. E poi, spiagge
lunghe e sabbiose alternate a località balneari storiche come Bibione,
Caorle, Jesolo, Cavallino, Lido di
Venezia, Sottomarina e Rosolina.
In questa spettacolare cornice naturale si inserisce un ricco patrimonio
culturale che rende il Veneto una
terra di singolare fascino, dalle città
d’arte alle magnifiche “ville palladiane” disseminate lungo la Riviera
del Brenta, ai piccoli borghi come
Arquà Petrarca, Asolo, Borghetto,
Portobuffolè e città murate come
Bassano del Grappa, Marostica,
Soave, Cittadella, Este, Montagnana che raccolgono gli aspetti più
caratteristici di questa multiforme
regione.
Il Veneto è la destinazione ideale
anche per una vacanza all’insegna
del benessere e del relax grazie alla
presenza di acque termali dalle
preziose proprietà terapeutiche: i
morbidi rilievi dei Colli Euganei
ospitano gli attrezzati centri delle
Terme Euganee, quali Abano Terme, Montegrotto Terme, Galzignano Terme, Battaglia Terme e Teolo,
consentendo di abbinare trattamenti e cure a piacevoli escursioni
nei dintorni.
Le province sono: Venezia (capoluogo), Belluno, Padova, Rovigo,
Treviso, Verona e Vicenza.
Terra di grande fascino, il Veneto
presenta innumerevoli attrattive
naturali e artistiche con alcune
“eccellenze” assolutamente da non
perdere.
Prima tappa di un percorso alla scoperta della regione è senza dubbio
Venezia, sito Patrimonio Mondiale
dell’Unesco, con la sua laguna, le
sue isole e il Canal Grande, costeggiato da palazzi antichi e riccamente
decorati che rievocano lo splendore
dell’antica Repubblica Marinara.
Venezia, famosa anche per il suo
storico Carnevale, per i vetri di
Murano e i merletti di Burano, può
essere visitata a piedi percorrendo
le strette vie chiamati “calli” e i numerosi ponti oppure in barca, dal
vaporetto alla gondola, lasciandosi
trasportare dall’acqua per ammirare prospettive e panorami unici al
mondo.
Indimenticabili sono Piazza San
Marco, con la basilica ricca di mosaici e cupole, il Palazzo Ducale, il
labirinto delle viuzze disseminate
di negozi e botteghe di artigiani, le
55
Bagnolo: Villa Pisani-Ferri, nobili venziani amanti del lusso anche
sulla terraferma. (De Agostini Picture Library)
Tre Cime di Lavaredo viste dal lato bellunese (Fototeca ENIT)
56
chiese ornate di tele, sculture e
affreschi, i musei e perfino le
piazzette più nascoste.
Altro sito iscritto nella lista
dell’Unesco è il centro storico
di Verona, singolare esempio
di integrazione tra architetture rinascimentali, medievali e
romane.
Monumenti simbolo della città sono il romantico balcone
di Giulietta, reso famoso nel
mondo dalla tragedia di Shakespeare e l’arena che d’estate
si trasforma in uno scenografico teatro lirico all’aperto.
In Veneto anche la natura
rappresenta un’eccellenza: le
Dolomiti sono entrate recentemente a fare parte dei siti Patrimonio dell’Umanità grazie alla
loro particolare conformazione
e ai suggestivi giochi di luce tra
le rocce.
È il mondo ideale per gli appassionati dello sci: un immenso comprensorio con
chilometri di piste e attrezzate
località, prima tra tutte Cortina, la “perla” delle Dolomiti,
esclusiva ed elegante, una delle
località di montagna più famose del mondo.
Numerose e attrezzate le località turistiche montane, che
offrono l’opportunità di vivere
una vacanza in alta montagna
sia d’estate che d’inverno.
Padova, la città della cultura
per eccellenza, offre ai visitatori molte attrattive, dalla Basilica di Sant’Antonio, meta privilegiata del turismo religioso,
alla magnifica cappella degli
Scrovegni, interamente affrescata da Giotto, un capolavoro
d’arte senza tempo. Il suo cinquecentesco Orto Botanico,
ricco di piante medicinali, è
anch’esso inserito tra i siti Patrimonio dell’Umanità.
Il centro storico di Vicenza, caratterizzato dallo stile classico
Delta del Po, Rovigo (Fototeca ENIT)
dell’architetto Andrea Palladio
ha meritato il riconoscimento dell’Unesco, insieme alle
meravigliose ville nobiliari da
lui realizzate, tra cui spiccano
Villa Capra Valmarana e Villa
Poiana, circondate da grandi
parchi.
Molte altre sono le sorprese
che la regione riserva ai suoi
visitatori a Belluno, Treviso
e Rovigo. Anche i più piccoli
centri sono ricchi di storia e
cultura, ormai parte integrante
del paesaggio regionale.
In montagna, al mare e in collina il Veneto regala vacanze
appassionanti a contatto con la
natura tra sport, riposo e piacevoli sorprese.
Dalle Dolomiti alla Lessinia
passando per l’Altopiano di
Asiago e il Baldo, località che
offrono agli appassionati di
sport invernali esperienze uniche: discese adrenaliniche con
sci o snowboard, snowrafting,
arrampicata, trekking a tutti i
livelli, percorsi specifici per il
fondo, passeggiate con le “ciaspole” ed emozionanti corse in
sleddog.
La costa dorata che si estende
da Bibione a Rosolina è l’ideale per una vacanza al mare
all’insegna dell’attività fisica:
beach volley, nautica, surfing,
sci acquatico e passeggiate in
bicicletta in fresche pinete e
ambienti incontaminati. E
poi, serate all’insegna della
mondanità nei locali di tendenza e nelle discoteche delle
località turistiche.
Per gli appassionati del golf
sono disponibili 43 eccellenti
“green”, a poca distanza l’uno
dall’altro, staff competente, integrati in 8 distretti golfistici.
Chi ama il contatto con la
natura può fare escursioni o
percorsi nelle aree protette
del Veneto Dalle montagne al
mare, il Veneto vanta ben sei
aree naturali protette. Meno
note rispetto alle più frequen-
tate mete turistiche, questi ambienti conservano una natura
ancora selvaggia; luoghi da
vivere in ogni stagione per scoprire paesaggi e tradizioni quasi dimenticate, un mondo di
sapori autentici, l’accogliente
ospitalità e dove sarete abbracciati da un maestoso spettacolo
della natura.
Il Veneto, un’estrema varietà
di paesaggi e paradiso degli
amanti dello sport e della vacanza attiva: mountain bike,
trekking o il nordic walking,
maratone o competizioni veliche…. avrete solo l’imbarazzo
della scelta!
L’affascinante Delta del Po e le
altre zone lagunari, dominate
dai riflessi del cielo nell’acqua
e popolate da centinaia di specie di uccelli, sono un vero
paradiso per gli appassionati
di birdwatching e foto naturalismo; un’oasi di bellezze
naturali, storia, tradizione, cultura e arte si fondono, offren57
Verona, l’Arena: spettacoli lirici e concerti rock nel luogo dove una volta di esibivano i gladiatori (De Agostini
Picture Library)
58
Maschere al Carnevale di Venezia
do ai visitatori un paesaggio
unico e sorprendente; mentre
la sponda del lago di Garda,
immersa nella tipica vegetazione mediterranea offre piccoli
scrigni che conservano ancora
numerosi tesori architettonici
e artistici. Una terra che profuma del verde degli ulivi e del
giallo dei limoni. Ma questa
bella regione racchiude anche
altri piccoli specchi d’acqua,
luoghi in cui convivono armoniosamente natura e storia, tutti incantevoli: i laghi
di Santa Croce, del Cadore,
dell’Agordino, di Revine, del
Corlo e del Mis. Davvero un
ampio ventaglio di proposte
per chi vuole abbinare una
vacanza che alterna il relax al
divertimento, anche quello più
sfrenato. Nei numerosi centri
termali, tra cui le famose Terme Euganee, o i centri termali
di Bibione Thermae, Recoaro, Caldiero, si possono trascorrere soggiorni di relax tra
cure e trattamenti estetici per
ritrovare un giusto equilibrio
del corpo e della mente. La
fascia collinare pedemontana
è il cuore della Regione Veneto. Una zona caratterizzata da
paesaggi incantevoli, splendidi
borghi storici e famose Ville
Venete a testimonianza dell’amore che i nobili di un tempo
avevano per questo territorio,
scelto per rilassarsi e godersi
la vita di campagna. Scegliere
di trascorrere un periodo di
vacanza nel cuore del Veneto
può dare esperienze uniche.
Il sistema congressuale veneto
può contare su un’offerta di
strutture, oggi completamente catalogate e registrate, in
grado di ospitare ogni tipo di
meeting e di congressi in relazione alle specifiche esigenze.
I motivi del forte appeal che
il Veneto riveste per il sistema
congressuale possono essere ricercati nel mix straordinario di
risorse che rende l’offerta ricca
e di qualità. La grande varietà
delle destinazioni, sono i fattori attrattivi apprezzati in tutto
il mondo e strettamente colle59
Stra, Villa Pisani-Museo Nazionale (Venezia) (Fototeca ENIT)
gati all’offerta congressuale.
Ricchissimo il calendario degli
eventi da non perdere, alcuni
famosi in tutto il mondo come
la Biennale d’Arte e quella
d’architettura che si alternano
e garantiscono un numero di
incontro veramente ragguardevole nonché ospiti di fama
internazionale; il Carnevale di
Venezia; esposizioni e mostre
d’arte, numerosissime le feste
religiose, folcloristiche e le sagre fin nei più piccoli paesi.
Il Veneto è bello sempre, dunque, ma anche buono. Il patrimonio enogastronomico si
fonda su vini di 28 Doc , 14
Docg e 10 Igt, inseriti in una
piramide di qualità che va da
vini di successo planetario
come Prosecco, Amarone e Soave, a quelli per la tavola di tutti i giorni, le cui esportazioni
coprono oltre il 30 per cento
dell’export vinicolo nazionale.
35 i prodotti Dop e Igp, e altri
sono quelli in procinto di ottenere il prestigioso riconoscimento comunitario; un’autentica miniera di sapori genuini
costituita da oltre 370 prodotti
agroalimentari
tradizionali.
Questo giacimento produttivo
60
mette a disposizione i sapori, i
profumi e le materie prime per
una cucina della storia secolare
che sa coniugare territorio, tradizione e innovazione.
Venezia
Elegante, preziosa, inimitabile, divertente, romantica: così
è Venezia, gemma del panorama turistico italiano dove
chiese, palazzi, antichi ponti,
monumenti e piazze, raccontano la vivacità artistica e culturale che ha segnato e segna
ancora la storia di questa città.
Cuore pulsante di Venezia è la
splendida Piazza San Marco, il
salotto più elegante d’Europa,
circondata da opere di indiscutibile valore: l’imponente
Campanile e la Basilica con i
suoi cinque portali e i decori di
marmi e mosaici che anticipano lo sfarzo e la ricchezza degli
interni, il Palazzo Ducale simbolo dei tempi d’oro della Serenissima, la Torre dei Mori più
nota come Torre dell’Orologio
per il capolavoro di ingegneria
che da secoli segna il tempo
di Venezia e l’Ala napoleonica
dove ha sede il Museo Correr.
Poco distante si trova Campo
Santo Stefano con l’omonima
chiesa, uno dei più grandi di
Venezia. Dalla piazza, è visibile l’isola di San Giorgio Maggiore e l’alto campanile che
si innalza dal monumentale
complesso dell’ex monastero
benedettino, capolavoro dei
grandi architetti dell’epoca tra
cui il celebre Andrea Palladio.
Un vero museo a cielo aperto, visitabile anche in battello
o in gondola lungo le acque
del Canal Grande, la “strada”
principale della città, che inizia
a Punta della Dogana, l’antico porto della Serenissima
con la sua caratteristica forma
triangolare, oggi adibito, come
Palazzo Grassi, a Centro d’Arte Contemporanea. Da non
perdere la Collezione Peggy
Guggenheim esposta a Palazzo
Venier de’ Leoni: la più prestigiosa raccolta di opere d’arte
del XX secolo.
Proseguendo si incontrano altre importanti sedi museali: le
Gallerie dell’Accademia, ospitate dal maestoso complesso
della Scuola Grande de la Carità che comprende anche l’omonima chiesa e il monastero
e Ca’ Rezzonico, uno dei più
bei palazzi rinascimentali sede
del Museo del Settecento veneziano. Sul lato destro del Canal
Grande, raggiungibile anche
attraverso il Ponte del Rialto,
si arriva nella zona dei sestieri di San Polo, Santa Croce e
Dorsoduro dove si trovano alcuni dei “campi” più famosi di
Venezia, incorniciati da splendidi edifici religiosi e palazzi
signorili: San Rocco dove si
trova una delle antiche Grandi
Scuole di Venezia e la chiesa
intitolata al santo, la famosa
Basilica Santa Maria Gloriosa
dei Frari uno dei più importanti complessi francescani,
Venezia, Ponte Rialto (Fototeca ENIT)
San Polo, San Giacomo dall’Orio con al centro l’omonima
chiesa decorata da splendide
opere rinascimentali veneziane,
San Sebastiano magistralmente
decorata da Paolo Veronese,
San Pantalon, San Nicolò dei
Mendicoli con una delle chiese
più antiche della città e Santa
Maria della Salute.
Da Piazza San Marco, attraversando il famoso Ponte dei
Sospiri da dove si gode una
meravigliosa veduta sulla laguna, si arriva nel sestiere Castello
ricco di capolavori architettonici e artistici. È noto che i
“campi” di Venezia sono delle
piazze storiche, spesso abbelliti
al centro da monumenti di pregio e dominati da imponenti e
splendidi edifici religiosi da cui
prendono il nome. In questo
sestiere ce ne sono di molto
interessanti: la chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, dove si
svolgevano i funerali di Stato,
la chiesa di Santa Maria dei
Miracoli splendido esempio
di architettura rinascimentale, la chiesa di San Zaccaria,
la chiesa di San Giovanni in
Bragora considerata da molti
una delle più belle chiese della
città e la chiesa di Santa Maria
Formosa nata da un progetto
del Codussi. E continuando la
passeggiata fra le calli, da non
perdere una visita al più grande
Arsenale del mondo, costruito
nel XII secolo e poi ampliato
grazie al grande sviluppo politico-commerciale di Venezia e
alla Scuola San Giorgio degli
Schiavoni con alcune delle più
belle opere del Carpaccio.
A Cannaregio si trova il Campo della Madonna dell’orto,
uno dei pochi esempi rimasti
dell’antica pavimentazione a
spina di pesce, sul quale si affacciano l’omonima chiesa,
decorata dal grande Tintoretto,
e la Scuola dei Mercanti. Un
altro magnifico esempio di architettura rinascimentale è la
Chiesa di San Giovanni Crisostomo, ultima opera di Mauro
Codussi. Nell’antico palazzo
signorile Ca’ d’Oro è esposta
una preziosa collezione di arte
con opere della scuola veneta.
Ed intorno a lei, una corolla
di isole: Burano famosa per la
produzione dei merletti, Murano per la lavorazione del vetro, Pellestrina caratterizzata da
dune sabbiose ed alti canneti,
Torcello uno degli insediamenti umani più antichi della zona.
Tanti sono i modi per imparare
a conoscere il glorioso passato
della Serenissima. Ed uno di
questi, sicuramente più frivolo
e più spensierato, è fare shopping nelle caratteristiche botteghe artigianali e nelle eleganti
boutique. I famosi vetri di Murano, le belle collane realizzate
con perle dai mille colori, le
maschere in terracotta o in ceramica, i dolci tipici veneziani
sono alcune delle tante idee regalo che potranno essere acquistate, per sé e per i propri cari,
come ricordo di questi luoghi
indimenticabili.
61
62
FRIULI VENEZIA GIULIA
È la regione situata nell’estremità
nord-orientale dell’Italia, al confine con la Slovenia e l’Austria.
In un luogo in cui Alpi e mare
Adriatico rappresentano i due
estremi di un paesaggio sfaccettato e mutevole, si incontrano le
culture italiana, slava e germanica, in una sorta di melting pot di
tradizioni, lingue e confessioni.
Montagne incontaminate, dolci
colline e mare blu tracciano le
coordinate di un nodo nevralgico
della geografia europea, da sempre crocevia di destini e di genti,
capace di premiare i suoi turisti
con la ricchezza di un territorio
che sorprende sotto ogni angolazione.
Eleganti e discrete, orgogliose
della propria bellezza eppure mai
esibizioniste, le città del Friuli Venezia Giulia hanno girato il mondo, ascoltato lingue diverse, conosciuto culture e religioni lontane.
Per capirlo basta guardare il molo
Audace da piazza dell’Unità d’Italia a Trieste – dove il 3 novembre
1918 attraccò la prima nave italiana, simbolo dell’annessione al
Regno d’Italia, anche se la città
dovette attendere fino al 1954 per
diventare definitivamente italiana
–, oppure camminare contemporaneamente territorio con un
piede in Italia e uno in Slovenia
nella piazza Stazione Ferroviaria
Transalpina di Gorizia.
Da questi luoghi, per secoli, sono
passati Celti, Romani, Unni,
Longobardi, Veneziani e Austro-Ungarici e tutti hanno lascia-
to un’impronta forte, amalgamata
con le tradizioni locali.
Così Trieste ha indossato “abiti”
asburgici, Udine è diventata la
città del Tiepolo, Gorizia ha assunto il nome di “Nizza austriaca”, Pordenone oscilla tra gli influssi romanici, barocchi e gotici e
ospita nella sua provincia Sacile, il
“Giardino della Serenissima”.
Scoprire i tesori dell’arte e della
cultura è più facile e conveniente
con la FVG Card, il vero e proprio pass partout della regione,
che permette di fruire gratuitamente dei principali musei, siti
storici e archeologici della regione
e partecipare alle visite guidate
organizzate da TurismoFVG a
Trieste, Aquileia, Cividale del
Friuli, Palmanova e Spilimbergo.
Incastonata in un angolo di mondo inimitabile, tra il bianco del
paesaggio carsico e l’azzurro intenso del lembo più alto dell’Adriatico, Trieste è da sempre un
punto di incontro fondamentale
tra Oriente e Occidente, grazie
al ruolo centrale del suo porto.
Quella che fu per secoli città di
tutti e di nessuno, conserva ancora oggi un’anima cosmopolita,
profondamente aperta all’incontro tra culture, lingue, religioni e
tradizioni diverse.
Udine, città elegante e conviviale
in cui alla raffinatezza dell’architettura si lega il fascino rustico
delle osterie, è la città-scrigno delle opere di Giambattista Tiepolo,
l’ultimo grande pittore di scuola
veneziana. L’artista ha lasciato
63
Trieste – Castello Miramare (Fototeca ENIT)
qui diversi capolavori, visibili in gran parte nel Palazzo
Arcivescovile, ma anche nel
Duomo e nella Galleria d’Arte Antica, situata nel castello
che domina il centro storico. Grazie al servizio di audioguide e alla possibilità di
noleggiare gratuitamente la
bicicletta, si possono scoprire
le bellezze della città in piena
libertà. Se Trieste si rispecchia
nella sua storica funzione di
emporio commerciale della
64
regione, Gorizia rappresenta
il vero “melting pot” dell’area
Mitteleuropea. Qui, all’incrocio di tre culture europee
– latina, slava e germanica –,
nel 2004 è caduto l’ultimo
muro tra Europa Occidentale e Orientale.
La borghesia asburgica amava Gorizia e il suo clima
mite: non a caso la città era
chiamata la “Nizza dell’Adriatico”, grazie ai suoi parchi incantevoli, disseminati
ai piedi del colle che ospita il
borgo con il castello medievale. Pordenone è una città
elegante che incanta con il
suo suggestivo centro storico,
autentico mosaico di palazzi
cinquecenteschi, chiese romaniche, porticati, facciate
affrescate, edifici gotici e barocchi.
Una passeggiata sotto i prestigiosi portici del Corso o
una visita ai musei e alle mostre temporanee saranno il
giusto modo per immergersi
nella storia e nella cultura
locali.
Spostandosi sulla costa, il
mare del Friuli Venezia Giulia racchiude tante proposte
in una sola. È la meta turistica ideale per tutte le famiglie, grazie alla certificazione
delle strutture ricettive e a un
programma di accoglienza
creato specificamente sulle
esigenze dei più piccini e dei
loro genitori.
Al tempo stesso, l’estate targata FVG balla sui ritmi
eccitanti della glamour Lignano Sabbiadoro, si rilassa
nei silenzi e nella calma della
laguna di Grado, respirando
le cadenze marinaresche dei
pescatori di Marano Lagunare. Definita da Ernest Hemingway la piccola Florida
d’Italia, Lignano Sabbiadoro
è la capitale estiva del divertimento nel Nordest.
La tradizionale effervescenza
della vita notturna lignanese
e l’ampia presenza di negozi
e boutique alla moda rendono Lignano meta privilegiata
del turismo giovanile e dello
shopping. Sinonimo di vivacità, Sabbiadoro è, insieme
a Lignano Pineta e Lignano
Riviera, un variopinto mondo di attività sportive e di
vita sana. Accanto a un’accu-
Dolomiti Friuliane: il Campanile di Valmontanaia (Mario Verin)
Tarvisio (Udine) Laghi di Fusine (Marco Milani)
65
La spiaggia di Lignano Sabbiadoro (Udine) (Massimiliano Zambelli)
rata animazione e al servizio
di internet wi-fi, sulla spiaggia si possono trovare scuole
di windsurf, canoa, acquagym, parasailing e lezioni di
ginnastica dolce.
L’offerta di strutture ricettive dotate di servizi pensati
ad hoc per le famiglie, l’ampia proposta di occasioni di
svago, tra le quali si contano
ben sei parchi tematici e le
caratteristiche della costa – 8
chilometri di sabbia dorata,
fondali bassi e un mare tranquillo – rendono Lignano
una destinazione perfetta anche per il turismo familiare.
Centro termale e di relax prediletto dagli imperatori austroungarici, oltre alle bellezze naturali della sua laguna e
al particolare microclima che
non fa mai mancare il sole
66
sulla sua costa, Grado, nota
per l’appunto anche come
l’Isola del Sole, può vantare i
notevoli effetti benefici della
sua sabbia e dell’aria ricca di
iodio, nonché il record italiano di Bandiere Blu.
Meta per eccellenza del turismo familiare, l’immagine
della cittadina viene collegata
alle sue terme e al suo parco
termale acquatico, composto
da una piscina ergonomica
di 85 metri dotata di idromassaggio, cascatelle d’acqua,
vasche termali, trampolini e
giochi. Da non perdere una
passeggiata nelle eleganti vie
del centro storico, vero gioiello di architettura in stile veneziano, articolato in strette e
suggestive viuzze e calli, dove
trovare il meglio dell’enogastronomia locale, tradizional-
mente a base di pesce fresco.
Gli amanti della scoperta e
della natura selvaggia possono puntare invece sulla roccia
scoscesa che disegna il litorale
carsico. Lungo tutta la Strada
Costiera che sfocia a Trieste è
possibile godere di un panorama mozzafiato a picco sul
mare. D’estate tutta la costa
brulica di vita, in un pullulare
di piccoli stabilimenti balneari tra i quali spiccano l’affascinante baia di Sistiana con
vista sul castello di Duino e
lo storico Pedocin in centro
città: l’unica spiaggia in Europa ad avere settori separati
per uomini e donne, eredità
del periodo austroungarico.
Vivere la montagna del Friuli Venezia Giulia, invece, è
un’esperienza autentica di
immersione in un luogo in-
Udine, Piazza Libertà (Luigi Vitale)
67
Aquileia, Area Archeologica (Massimo Crivellari)
68
contaminato e protetto, dove
si può praticare ogni tipo di
sport in estate e d’inverno.
Come non parlare quindi
delle splendide Dolomiti
Friulane, Patrimonio dell’Unesco, e delle Alpi Giulie e
Carniche, tra le quali si insinuano valli disegnate dal
verde. Confine naturale del
territorio regionale, le catene
alpine custodiscono borghi
di rara bellezza. Come Sauris,
uno dei simboli dell’eccellenza enogastronomica friulana,
o la Valle di Resia, dove in
un ambiente incontaminato
la lingua e le tradizioni di un
antico popolo slavo si perpetuano dal VII secolo.
Oppure il tarvisiano, punto
di fusione di tre confini naturali e culturali, tra i quali
spiccano vette ambite da scalatori di tutta Europa.
Dalla montagna al mare per
scoprire la laguna di Grado e
Marano, splendido paesaggio
ricchissimo di biodiversità,
che si estende tra mare e terra
su una superficie di 16 mila
ettari e dove si possono ancora trovare i casoni: semplici
ricoveri utilizzati in passato
dai pescatori della laguna.
Ai patiti della natura in tutte
le sue forme, il Friuli Venezia Giulia propone tre Parchi
naturali, oltre a una ventina
di biotopi e ben 13 riserve
naturali. Dalle rapide di un
torrente al brivido lento di
un’arrampicata, qui le emozioni sono sempre di casa.
In Friuli Venezia Giulia natura e sport rappresentano
un binomio indissolubile.
Per chi non sa stare fermo le
possibilità sono diverse: roccia, trekking, alpinismo, parapendio, aliante, mountain
bike, equitazione.
Sono molte, infatti, le strutture dotate di maneggio e da
Il prosciutto San Daniele del Friuli (Udine) (Ulderica Da Pozzo)
cui si può partire per passeggiate a cavallo lungo itinerari
pensati per scoprire i luoghi
più suggestivi della regione
in sella al proprio destriero. Per gli appassionati delle due ruote TurismoFVG
propone un ricco carnet di
itinerari, sia da strada sia per
la mountain bike. Punta di
diamante del Friuli Venezia
Giulia, inoltre, è da sempre
la tradizione enogastronomica, perché qui ogni piatto
è reso unico dalla genuinità
dei prodotti locali. Il Friuli
Venezia Giulia è una vera e
propria terra promessa per
gourmet ed enoturisti, attraversata da strade del gusto
che si snodano dalla montagna al mare passando per le
colline del Collio. Terra di
grandi vini bianchi con otto
zone DOC (Denominazione
d’Origine Controllata), tre
zone DOCG (a Denominazione d’Origine Controllata e Garantita) e due DOC
interregionali, 1500 aziende
che producono 80 milioni
di bottiglie l’anno su una
superficie di quasi 20.000
ettari, con etichette rinomate
in tutto il mondo e due gioielli come il Ramandolo e il
Picolit, senza dimenticare il
Friulano, il vino-bandiera del
territorio regionale.
69
70
EMILIA ROMAGNA
Con il suo splendido territorio
ricco di giacimenti artistici, culturali ed enogastronomici, l’Emilia
Romagna è in grado di proporre
vacanze per ogni esigenza. La sua
posizione centrale la rende strategicamente funzionale per chi arriva
in Italia, proponendosi come una
delle regioni guida del turismo nazionale. Sole, spiagge, mare, montagna, terme, arte, cultura, vacanza
attiva ed enogastronomia in Emilia Romagna si concentrano in un
grande progetto: offrire al turista il
massimo del comfort, del relax, del
divertimento e dell’arricchimento
culturale. Da Piacenza a Rimini,
mille luoghi da visitare, arte e cultura da non perdere, sapori e profumi
di una cucina unica al mondo e tanti modi per fare sport: in spiaggia,
in bici lungo strade e sentieri, a cavallo o attraverso i circuiti del golf.
Città d’Arte, una vacanza speciale
attraverso la storia.
Gli amanti del bello non possono
rinunciare a una passeggiata e una
visita nei grandi Musei delle Città
d’Arte dell’Emilia Romagna: Bologna con i suoi 40 Km di portici e
l’Università più antica del mondo;
Ferrara col suo nucleo medievale,
il castello, il Palazzo dei Diamanti
(sede di mostre internazionali); Ravenna bizantina con i suoi mosaici; i
castelli di Parma e Piacenza; le chiese di Reggio Emilia; Modena con il
suo Duomo; le rocche malatestiane
di Forlì, Cesena e Rimini che vanta
anche grandi monumenti romani,
dal Ponte di Tiberio all’Arco di Au-
gusto. Accanto ai monumenti e alle
opere d’arte, un impatto di sicuro
effetto è rappresentato dalle grandi
mostre, dall’artigianato, dalla gastronomia, dalle stagioni teatrali e
dagli appuntamenti per i melomani
più appassionati.
Tanta ricchezza è riconosciuta anche dall’UNESCO. Tre le città che
possono vantare questo riconoscimento: Ferrara, città del Rinascimento e il suo Delta del Po; Ravenna con i Monumenti Paleocristiani;
Modena con la Cattedrale, la Torre
Civica e Piazza Grande. Riconoscimenti Unesco anche per Bologna
(Città Creativa della Musica), la
Biblioteca Malatestiana di Cesena
(Memoria del Mondo), la Chiusa
di Casalecchio, l’Abbazia di Santa
Cecilia della Croara, Il Museo Tradizionale delle Ceramiche di Faenza
(Patrimoni Messaggeri di una cultura di Pace).
Arte in Emilia Romagna significa
anche tradizione. Come quella delle
ceramiche di Faenza che ospita un
importante Museo Internazionale
delle Ceramiche e oltre 50 botteghe
d’arte ceramica.
La Riviera, regina della vacanza balneare, spicca con la Notte
Rosa.
A est della Via Emilia c’è la Riviera
con milioni di turisti che, da oltre
un secolo, trovano sole e benessere
tra sport e parchi divertimento. Rimini, regina dell’estate con spiagge
accoglienti, un centro storico tutto
da vedere e il Grand Hotel che riporta al mito di Federico Fellini, è
71
Bologra - Panoramica dall’alto (Foto APT Emilia Romagna)
72
oltre a vantare 16 Parchi divertimento (di cui 6 Acquatici),
1426 stabilimenti balneari di
cui 800 attrezzati per giochi di
spiaggia, 145 tra discoteche,
dancing e disco bar, può anche
contare su 18 porti turistici e
marinerie (per oltre 5500 posti
barca). Due gli eventi clou della Riviera: la Notte Rosa, il capodanno dell’estate italiana, e i
Riviera Beach Games, le Olimpiadi dei Giochi da Spiaggia
che confermano la vocazione
alla vacanza attiva della Riviera
dello Sport.
Ravenna., mosaico Basilica San Vitale Teodora
(Foto APT Emilia Romagna)
il punto di riferimento della
Riviera dell’Emilia Romagna
che offre 110 chilometri di
spiagge, le più attrezzate e sicure del mondo con fondali dolcemente digradanti, ideali per
le famiglie con bambini.
A tutto questo si abbina una
straordinaria capacità ricettiva che ha fatto diventare la
Riviera tra i poli turistici più
importanti d’Europa. D’estate
le spiagge (Comacchio, Lidi
Ravennati, Cervia Milano
Marittima, Cesenatico, Gatteo Mare, San Mauro a Mare,
Bellaria Igea Marina, Rimini,
Riccione, Misano Adriatico
e Cattolica) diventano regno
dello sport per tutti. Riviera significa anche discoteche, pub,
bar e ristoranti. Con centinaia
di locali è il polo d’attrazione
delle giovani generazioni e fucina di tendenze della moda
e della musica. Ma la Riviera,
L’enogastronomia
“perla”
del turismo regionale con 19
musei dedicati al cibo.
Arte, storia, cultura, mare,
montagna, divertimento e
sport sono i gioielli dell’Emilia
Romagna ai quali va aggiunta
l’enogastronomia, punta di
diamante. Tanti gli itinerari
golosi per i turisti buongustai:
l’Emilia Romagna, terra di
Pellegrino Artusi, padre della
cucina italiana, al turista offre
l’occasione di percorrere 2000
chilometri d’itinerari gustosi
grazie alle Strade dei Vini e dei
Sapori. Lungo questi percorsi
ci sono mille opportunità di
fermarsi in ristiranti stellati,
visitare aziende vitivinicole e
agricole, caseifici, prosciuttifici, frantoi, agriturismi, ristoranti tipici. Per quello che
riguarda i prodotti, l’Emilia
Romagna è tra le regioni leader
in Europa per Dop e Igp: sono
39. Si va dal Parmigiano-Reggiano al Prosciutto di Parma,
dal Culatello di Zibello all’Aceto Balsamico tradizionale di
Modena e di Reggio Emilia.
Le tecniche più evolute e la
sapienza delle tradizioni, la
cultura del cibo, la conoscenza
delle materie prime e dei territori sono al centro del metodo
73
Parma, Castello di Soragna (APT Emilia Romagna)
didattico di Alma, Scuola Internazionale di Cucina Italiana. Fondata nel 2003, si trova
a 10 km da Parma, cuore della Food Valley italiana, nello
splendido Palazzo Ducale di
Colorno.
Tra settembre e dicembre l’Emilia Romagna ospita Wine
Food Festival, cartellone con
decine e decine di appuntamenti enogastronomici dedicati ai prodotti tipici e di
stagione. Il meglio dell’enogastronomia regionale in tavola,
dal Prosciutto di Parma alla
Mortadella di Bologna, dal
Lambrusco, a tartufi e castagne, passando per il pesce azzurro, la piadina romagnola e
l’anguilla di Comacchio.
Ad alcuni dei più celebri “gioielli” enogastronomici regionali sono dedicati 19 musei
che ne raccontano la storia, i
complessi e affascinanti pro74
cedimenti produttivi e tante
curiosità. Un modo innovativo
di fare turismo conservando e
scoprendo la cultura di un territorio attraverso i suoi prodotti tipici. Tra questi speciali musei ci sono anche Casa Artusi a
Forlimpopoli, primo centro di
cultura gastronomica dedicato
alla cucina domestica italiana e
l’Enoteca Regionale di Dozza,
una vera e propria “biblioteca
enologica.
Motor Valley, unico “parco tematico” dei motori al mondo.
Quando si parla di sport si
deve ricordare il mito Ferrari, la scuderia di Maranello. Il
fatto è che non esiste un altro
territorio al mondo come l’Emilia Romagna, una regione
che tra i suoi simboli potrebbe inserire anche un rombo
di motore: lungo la storica via
Emilia, infatti, si concentra-
no le più belle leggende della
storia del motorismo: Ferrari,
Ducati, Lamborghini, Maserati, De Tomaso, Dallara, Malaguti. Vere e proprie eccellenze
imprenditoriali frutto di una
regione da sempre tecnologicamente all’avanguardia. Tutto
questo è la Motor Valley, un
patrimonio enorme: si contano oltre 188 team sportivi tra
club e scuderie, 13 musei, un
circuito di 12 collezioni private, 4 autodromi e vari circuiti.
Le piste più famose non hanno
bisogno di presentazioni: l’autodromo Enzo e Dino Ferrari
a Imola (Bo), il Misano World
Circuit intitolato a Marco Simoncelli (Rn), il Riccardo Paletti a Varano Melegari (PR) a
cui si è aggiunto l’Autodromo
di Modena, a Marzaglia.
Grande successo per il Museo
Casa Enzo Ferrari, a Modena
e per il Museo Ferrari di Ma-
Modena, terra di motori (APT Emilia Romagna)
ranello che attirano ogni anno
migliaia di visitatori con esposizioni permanenti e mostre tematiche. E per gli appassionati
di Moto Gp, da non perdere
la tappa mondiale a Misano.
Al Misano World Circuit e a
Imola corrono anche gli assi
del Mondiale Superbike.
Appennino bianco e verde per
una vacanza a tutta natura.
A ovest della via Emilia s’incontrano la dolcezza delle
colline e la maestosità riposante dell’Appennino, ricco di
percorsi affascinanti e di tradizioni termali. A nord fa da
confine il grande fiume Po che
scorre verso est fino al Delta.
Un paradiso naturalistico tutto da scoprire. Perché l’Emilia
Romagna ha anche un’anima
verde. Ecco dunque foreste e
riserve incantate e il Parco del
Delta del Po, ricco di bellezze
paesaggistiche e ambientali.
È una regione da sempre at75
Beach Volley
tenta alla tutela del proprio
territorio e della natura e il paesaggio, cambiando nel giro di
pochi chilometri, regala mille
emozioni.
Per gli amanti dello sci, da Piacenza alla Romagna, sono 15
le località sciistiche regionali.
Si parte dalle più conosciute
come Cimone (Mo), Corno
alle Scale (Bo) e Cerreto Laghi
(Re). In totale sono 300 i km
sciabili in Emilia Romagna. E
per i bambini ecco i baby park
sempre più ricchi di gonfiabi76
li, tapis roulant e animazioni.
Le tribù degli snowboarders
si possono scatenare su snow
park con sequenze di salti di
centinaia di metri. E poi rifugi
in alta quota, lezioni di kite surf
o di iceclimbing, ciaspolate,
anch sotto le stelle, nel silenzio
dei boschi. Da provare anche il
“ciaspoleering”, cioè l’orienteering su ciaspole. E tante altre
iniziative: dal trekking sui crinali ai percorsi per antichi borghi o alla scoperta delle tracce
degli animali.
Relax e wellness nei 25 stabilimenti termali
Il piacere che regala l’Emilia
Romagna arriva anche dalle
terme: sono 25 gli stabilimenti
termali dislocati in 19 località: cure e innovative proposte
legate al wellness si abbinano
ad una eccellente capacità ricettiva, consentendo soggiorni
in cui la “remise en forme” è
garantita. Gli stabilimenti, caratterizzati da una centenaria
esperienza e da un contesto che
li colloca fra mare e Appennino, hanno acque terapeutiche
con caratteristiche chimiche
e fisiche che riescono a soddisfare diverse esigenze. Cresce
sempre più il numero di persone che dedicano attenzione
alla cura del proprio corpo, al
relax, alle pratiche salutistiche
e sportive. Dal termalismo
classico oggi si è passati alla
vacanza-benessere in grado di
offrire un ampio ventaglio di
trattamenti. Ampio spazio per
le dottrine orientali (fra cui
shiatzu, agopuntura, tai-chi,
ayurveda), i massaggi, i metodi
naturali come la cromoterapia
e la vinoterapia. In giugno le
Terme dell’Emilia Romagna
sono protagoniste della Notte
Celeste, la grande festa annuale
con i centri termali aperti fino
a tarda notte, promozioni e intrattenimenti.
Cicloturismo con bike hotel,
golf e ippovie per la vacanza
attiva.
Sport e avventura sono di casa
in tutte le province della regione: trekking e mountain
bike si praticano in migliaia di
percorsi appenninici, canoa e
kajak lungo decine di fiumi e
torrenti, l’ippoturismo in oltre
30 itinerari, 25 i campi da golf
e altri 20 tra campi pratica o
promozionali. Fiore all’occhiel-
Enogastronomia dell’Emilia Romagna (Paola Barone)
lo dell’offerta golfistica italiana
sin dal 1998, l’Emilia Romagna ha messo a sistema i propri campi da golf in un unico
circuito coordinato dal club di
prodotto regionale “Emilia Romagna Golf”.
Il cicloturismo, poi, grazie an-
che ai Bike Hotels. richiama
ogni anno migliaia d’appassionati da tutta Europa: per molti
di loro la Destra Po rappresenta
un’esperienza unica. Si tratta di
120 chilometri di pista ciclabile che partono dall’estremità
ovest della provincia di Ferrara
Ferrara, Certosa (Foto APT Emilia Romagna)
e giungono fino a quella est,
spingendosi fino al mare.
Un nuovo modo di fare escursionismo è quello offerto
dall’Alta Via dei Parchi, oltre
500 Km da Berceto Parmense a
La Verna in Toscana, passando
attraverso sette parchi naturali
lungo il crinale appenninico
che divide Emilia Romagna,
Toscana e Marche. Attraverso
ambienti naturali di rara bellezza, l’itinerario interessa le
province di Bologna, Reggio
Emilia, Parma, Forlì-Cesena e
Ravenna.
77
78
TOSCANA
“C’è un solo posto al mondo – scriveva
Stendhal agli inizi dell’Ottocento - dove il
quotidiano si specchia così compiutamente
nel sublime in un mirabile intreccio di natura e cultura”.
Da sempre tra le morbide colline di questa
terra, arte, cultura, storia e ambiente si sono
unite in un mirabile equilibrio divenendo
un vero e proprio stile di vita improntato
alla qualità, al benessere e all’amore per il
bello.
Posta nel cuore dell’Italia, tra il mar Mediterraneo e i rilievi Appenninici, la Toscana
è un prezioso scrigno che preserva oltre il
50% del patrimonio artistico italiano, in
grado di contenere capolavori senza paragoni, paesaggi stupendi e aree naturalistiche protette, un mare mozzafiato e un
dedalo di città e piccoli borghi che offre al
visitatore un’infinita gamma di scorci e suggestioni. Una terra dove
rigenerare il corpo e lo spirito, dove liberarsi dai ritmi convulsi della modernità. I
colori intensi dei paesaggi, la levigatezza
dei marmi delle chiese, i profumi e i sapori
della cucina, i suoni del passato che rivive
nelle rievocazioni storiche e folcloristiche
accompagnano lungo itinerari che si snodano tra campagna e città, lidi e montagne in
un continuo contrappunto di arte e natura,
divertimento e relax. Le feste tradizionali
testimoniano il legame dei toscani per la
propria storia e la loro passione per la vita.
Una cultura che pervade musica, teatro ed
arte contemporanea ed offre al visitatore
l’occasione di vivere un’esperienza indimenticabile
Terra d’arte e di cultura.
Toscana è il luogo che ha visto nascere
l’uomo moderno attraverso Umanesimo
e Rinascimento. Casa di culture antichissime, culla della civiltà occidentale e della
lingua italiana. Ovunque il viaggiatore può
a contatto con l’enorme patrimonio storico-artistico disseminato su tutto il territorio, in grado di unire bellezza, ricchezza e
varietà, scoprendo i valori di una storia che
racconta, incanta e si riflette nel fare della gente toscana, accogliente e riservata la
tempo stesso, innamorata della sua terra,
che ha reso il lavoro quotidiano, la manifattura artigianale e la cura del paesaggio
vere forme d’arte.
Terra natale di geni che hanno lasciato attraverso le loro opere una ricchezza ineguagliabile all’intera umanità: Galileo Galiei
e Giacomo Puccini, Leonardo da Vinci e
Michelangelo sono solo alcuni dei grandi
maestri d’arte e di scienza.
Visitare la Toscana diventa quindi un’esperienza indimenticabile nello scoprire le
case dei grandi artisti, le dimore patrizie, le
cattedrali della fede, vivendo una natura ed
in una terra custodisce oltre 600 musei, 20
parchi archeologici e 7siti riconosciuti patrimonio mondiale Unesco: i centri storici
di Firenze, Siena. San Gimignano, Pienza,
Piazza del Duomo di Pisa, la Val D’Orcia e
le 14 ville e i giardini medicei.
Firenze incanta i turisti con le sue tante perle, dal Medioevo al Rinascimento: Palazzo
Vecchio e gli Uffizi, il Duomo con la cupola del Brunelleschi e la Galleria dell’Accademia che custodisce il David, il cui bianco marmo Michelangelo prese a Carrara,
sono soltanto alcuni dei capolavori senza
tempo della città natale di Dante Alighieri. Pisa meraviglia con la sua celebre Torre
Pendente in una Piazza tanto bella che vien
detta ‘dei miracoli’. Siena, la città del Palio,
è splendido esempio di architettura medievale perfettamente conservata. Lucca spicca
per la cinta muraria cinquecentesca pressoché intatta, per il suo centro storico e per le
ville, Arezzo per la sua Piazza Grande e per
gli splendidi affreschi di Piero della Francesca. Ovunque si scoprono meravigliose
testimonianze delle civiltà che hanno popolato questa terra, dagli enigmatici Etruschi
che troviamo sul colle di Fiesole, escursione
indimenticabile per ammirare anche il panorama fiorentino, a Volterra, con le sue
mura di tufo custodisce importanti reper79
Isola d’Elba: magiche spiagge, piccoli paesini, fresche passeggiate in collina, fanno di quest’isola un angolo
di paradiso (Livorno)
ti, nei siti archeologici delle
necropoli sulla costa livornese
e nella Maremma grossetana,
alle case torri e alle protettive cinte murarie medievali di
San Gimignano e Monteriggioni, ai borghi del Chianti e
della Val D’Orcia, i castelli del
Casentino e della Lunigiana.
Grandi opere architettoniche
che ricordano la grandezza rinascimentale come la Fortezza
Medicea di Livorno e la città’
ideale di Pienza.
Ogni angolo nasconde tesori che rendono unici centri
storici come quelli di Pistoia
e di Prato, strade e piazze diventano luoghi di incontro e
di scoperta di un artigianato
d’eccezione che mostra la creatività artistica toscana nelle diverse manifatture. Pievi, eremi
ed abbazie fanno ritrovare al
visitatore il valore del silenzio
80
e della contemplazione, imponenti manifestazioni storiche
animano la vita toscana durante tutto l’anno e fra le quali
ricordiamo a Firenze Calcio
Storico (giugno), la Festa della Rificolona (settembre) e lo
Scoppio del Carro (Pasqua),la
Cavalcata dei Magi (gennaio),
a Siena il Palio (luglio e agosto), ad Arezzo la Giostra del
Saracino (giugno e settembre),
a Pisa il Gioco del Ponte e la
Luminaria (giugno), a Volterra
A.D. 1398 (agosto), il Balestro
del Girifalco di Massa Marittima e la Giostra dell’Orso a
Pistoia (luglio).
Gli eventi culturali testimoniano della passione artistica
di questa terra che fu teatro di
grandi dinastie, dai Medici ai
Lorena, splendidi mecenati,
primi fra i collezionisti e magnati che, nei secoli, sono nati
in Toscana o che ne hanno
fatto la loro patria d’elezione
come Frederick Stibbert, Herbert Percy Horne o gli Acton.
È anche grazie a loro se, oggi,
le collezioni e i musei toscani
vantano capolavori unici al
mondo.
Itinerari del sapore.
Sono gli straordinari vini, l’inimitabile olio extravergine e gli
innumerevoli prodotti tipici,
come formaggi, salumi, carne, pane, che accompagnano
l’ospite a scoprire le bellezze
naturalistiche del territorio.
Gli itinerari che si snodano
attraverso le strade del vino,
dell’olio e dei sapori consentono di incontrare la ricchezza e
la varietà delle produzioni, ma
anche di conoscere da vicino
il contesto da cui provengono
queste espressioni così vive
San Gimignano
della cultura e della tradizione
enogastronomia. La Toscana
ha il record dei vini certificati
dall’Unione Europea (ben 50
tra Doc e Docg fra i quali i
grandi rossi Chianti, Brunello di Montalcino e Nobile di
Montepulciano e lo storico
bianco Vernaccia di San Gimignano), conta ben 24 produzioni alimentari a denominazione di origine e segnala oltre
460 prodotti tipici ed oltre
3000 aziende di produzione
biologica.
Una straordinaria simbiosi tra
la realtà produttiva agricola,
perfettamente integrata nel
paesaggio, la tradizione della
tavola, i grandi vini e il turismo di qualità, una scoperta
di sapori e profumi nel loro
ambiente naturale, in cantine
storiche o modernissime ridisegnate da famosi architetti,
in osterie tipiche o ristoranti
stellati ed enoteche oppure in
agriturismo.
Sono oltre 4000 le splendide
fattorie toscane perfettamente conservate grazie a restauri
conservativi, presidi di tradizione e genuinità dove il
visitatore può vivere a stretto
contatto con la gente locale
partecipando ad attività come
i corsi di cucina per imparare
i segreti di una gustosa e salutare tradizione gastronomica.
Fra i piatti più famosi della
gastronomia toscana troviamo
a Firenze la bistecca, la ribollita, la pappa al pomodori, la
panzanella fra le zuppe di pane
cale e fredde, i crostini di fegatini, la trippa ed i panini al
lampredotto, ed inoltre i dolci
senesi, il cacciucco livornese, i
biscottini di Prato con vinsanto, i necci di farina di castagne,
la zuppa di farro della Garfagnana, l’acqua cotta maremmana seguita da gustosi arrosti
di cacciagione. Una cucina
regionale gustosa basata su ingredienti freschi e genuini che
si possono acquistare e gustare
anche negli innumerevoli mercati rionali.
Un tuffo nella natura incontaminata.
Luogo ideale per chiunque voglia fare un tuffo nella natura
incontaminata che ricopre i
due terzi del territorio regionale con ben 3 Parchi Nazionali (Arcipelago Toscano, Foreste Casentinesi Appennino
Tosco.-Emiliano) e 3 Parchi
regionali (Alpi Apuane, San
Rossore Massaciuccoli e Parco
della Maremma) e innumerevoli oasi e aree protette.
Le montagne si sposano al
mare, alle dolci colline segnate da strade bianche e cipressi,
ai percorsi trekking urbani fra
parchi, vicoli e bellezze artistiche. Abbracciata da uno dei
mari più cristallini del Medi81
Firenze - Ponte Vecchio
terraneo, la Toscana offre una
straordinaria varietà ambientale anche sulla costa. Immense
lingue sabbiose, come quelle
della Versilia e della Costa
degli Etruschi, si alternano ai
promontori rocciosi di Piombino o dell’Argentario, alla
natura incontaminata della
Maremma e agli straordinari
fondali dell’Arcipelago, con la
loro ricca fauna marina e affascinanti bellezze subacquee.
E da godere sono anche i profumi della macchia mediterranea, le tranquille foci dell’Arno
e dell’Ombrone, o i parchi costieri, come quelli di Orbetello
e San Rossore.
Uniche sono le Alpi Apuane,
con lo straordinario candore
del loro marmo, e le confortevoli spiagge attrezzate e avventurosi percorsi trekking in
montagna, movida notturna
in riva al mare e alpinismo sulle vette. Tanti i borghi caratteristici da ammirare e i siti di
grande valore storico e archeologico, come gli insediamenti
etruschi di Baratti-Populonia,
i reperti romani e villanoviani
82
di Rosignano Marittimo o il
parco archeominerario di San
Silvestro, a Campiglia Marittima. Moltissimi i grandi eventi in riva al mare: dal celebre
Carnevale di Viareggio con i
suoi carri in cartapesta, al Festival Pucciniano, dai cartelloni musicali dell’isola d’Elba al
livornese Effetto Venezia, fino
a centinaia di sagre, cantine e
appuntamenti enogastronomici.
Isola d’Elba
La temperatura mite consente
di godere le meraviglie della
costa e della campagna toscana
anche in primavera e autunno,
quando l’atmosfera è ideale per
passeggiare, pescare, andare in
bici e ammirare le spiagge deserte, magari abbinando una
visita all’Acquario di Livorno o
alle città d’arte.
Le isole dell’Arcipelago, le 7
perle del Tirreno (Elba, Capraia,Gorgona, Giglio, Giannutri,
Montecristo, Pianosa raggiungibili da Livorno, Portoferraio e Porto Santo Stefano) o
l’Argentario sono l’ideale per
dedicarsi al diving e allo snorkeling, mentre moltissimi sono
i luoghi adatti a praticare vela e
pesca sportiva.
Dal relax alla mondanità, dalle
meraviglie naturali alle vetrine all’ultima moda e tutto lo
sport possibile, una straordinaria varietà di scelta che soddisfa
anche la vacanza più esigente:
il divertimento per chi ama ‘la
dolce vita’ notturna, giochi e
movimento su ampie spiagge
attrezzate o il silenzio di piccole baie solitarie, il rumore dei
flutti sulle scogliere scoscese, la
bellezza di insenature selvagge,
Terme di Montecatini
pinete e mare aperto per chi
cerca il contatto con la natura.
E poi il vento, le onde e l’ambiente sottomarino per chi
non si accontenta di osservare da un unico punto di vista
prima di farsi accogliere dalla
calda atmosfera dei porti
Benessere e relax.
Oltre 20 località termali sono
la punta di diamante del benessere in Toscana con moltissimi stabilimenti termali
attrezzati, di grande pregio storico-architettonico e moderni,
che propongono soggiorni
non solamente terapeutici,
ma rigenerativi, di benessere e
bellezza (Montecatini Terme),
dai fanghi alle acque sulfuree
(Terme di Saturnia) a raffinati
percorsi sensoriali (Chianciano Terme) ai quali associare
passeggiate e sport in paesaggi
unici e irripetibili per ritrovare una rinnovata armonia
di mente e corpo. In località
come Bagno Vignoni, Rapolano Terme, Monsummano Terme o San Casciano dei Bagni
troverete fonti ricche di elementi naturali, sorgenti le cui
acque, dopo aver scavato tra le
rocce, vedono la luce del sole
creando meravigliose piscine
naturali in cui tuffarsi, rigenerarsi e ritrovare l’equilibrio tra
forma fisica e serenità interiore. In questi nuovi templi della
salute le cure tradizionali si affiancano ai trattamenti mirati
al raggiungimento di un completo equilibrio psicofisico.
Attività all’aria aperta.
L’Abetone e l’Amiata sono
luoghi perfetti per dedicarsi
agli sport invernali (sci, fondo, snowboard, trekking) ma
anche per praticare attività
all’aria aperta (passeggiate,
equitazione, rafting, canoa e
parapendio). Chi ama esplorare a piedi la natura selvaggia
non può perdersi la Grande
Escursione Appenninica (Gea)
che attraversa le foreste più
belle della Toscana. Vastissima
anche l’offerta “sotterranea”,
con grotte tutte da scoprire
come: l’Antro del Corchia e la
Grotta del Vento in provincia
di Lucca, ma anche la termale
Grotta Giusti o la Maona nel
pistoiese.
Montagne, colline e pianure
offrono percorsi diversi per gli
appassionati della bici e della
moto, che possono abbinare anche una tappa al celebre
circuito del Mugello. Fra un
percorso benessere e una degustazione, non può mancare
una giornata sul ‘green’. Il golf
trova nelle dolci campagne toscane una location d’ eccezione
su ben 20 campi (di cui uno a
27 e 11 a 18 buche), che offrono percorsi impegnativi per
giocatori esperti e campi scuola per principianti. La Toscana
ospita ogni anno gare ed eventi
speciali ai quali i più esperti
83
S. Antimo
possono partecipare. Camminare in Toscana è bello ovunque, andar lenti assaporando
la bellezza, facendo trekking
urbano o riscoprendo i silenzi
di antichi percorsi come sulle
15 tappe della Via Francigena
che i pellegrini e gli amanti della natura ripercorrono sulla via
di Roma.
Come in un film.
Il viaggiatore in Toscana diventa protagonista ripercorrendo
le vie e ammirando paesaggi
e scorci che sono stati location ideale per innumerevoli
e famosi lungometraggi e serie televisive, videoclip e spot.
Per citare alcuni esempi: i
dolci pendii della Val d’Orcia
che hanno fatto da sfondo del
Romeo e Giulietta di Franco
Zeffirelli e di numerose scene
de Il gladiatore di Ridley Scott,
il Chianti invece è protagonista
del successo di Bernardo Bertolucci Io ballo da sola, il lungar84
no fiorentino che incornicia la
storia tutta inglese di “Camera con vista” di James Ivory e
Piazza Grande ad Arezzo quella
tutta italiana di “La vita è bella”
di Roberto Benigni.
Incontrarsi in Toscana.
I due aeroporti internazionali
di Pisa e Firenze, i collegamenti
ferroviari ad alta velocità con
Roma, Milano e Venezia insieme ad un’offerta ricettiva
ampia e variegata fanno della
Toscana una location ideale
per eventi di livello nazionale
ed internazionale, incontri di
lavori o occasioni speciali come
matrimoni e grandi eventi.
Ambienti stimolanti, atmosfere
irripetibili in luoghi d’eccellenza, moderni siti congressuali,
ville e castelli offrono alla meeting industry e agli ospiti esperienze uniche in un contesto
culturale e artistico esclusivo
nelle botteghe artigiane ed in
negozi dalle eleganti vetrine
i visitatori possono scoprire
piccoli e grandi capolavori di
artigianato artistico locale con
produzioni in alabastro, vetro,
ceramica, marmo, ferro battuto, carta, pelle, moda e oggettistica di design, oltre che nei tre
grandi outlet village, raggiungibili con navetta dal centro di
Firenze, punti d’ eccellenza per
l’ acquisto delle migliori griffe a
prezzi convenienti.
Una rete di uffici di informazione e accoglienza sia nelle città che nelle principali località
turistiche è a disposizione del
viaggiatore. Vi daranno il benvenuto insieme agli operatori
turistici della Toscana.
Per saperne di più visitate il sito
www.turismo.intoscana.it
Caratteristico vicolo della Toscana
85
86
UMBRIA
Paesaggi mutevoli e incontaminati immersi nel verde delle valli sinuose, fanno
dell’Umbria una regione che non smette
mai di stupire. È una terra in prevalenza
di colline, monti, conche e fondi vallivi ed
il suo territorio si estende lungo l’asse del
Tevere, che l’attraversa da nord a sud.
È posta nel cuore dello stivale ed è l’unica
regione italiana priva di sbocchi al mare
che contemporaneamente non confina
con uno stato estero. Comprende il Lago
Trasimeno, il maggiore lago dell’Italia centrale, nel cui territorio sono presenti molte
testimonianze storiche, specie nell’area di
Castiglione del Lago e Tuoro (battaglia di
Annibale) località che uniscono al fascino
del paesaggio naturale, il romanticismo e
la quiete delle acque del lago. Dalle acque
dei due laghi (Trasimeno e Piediluco), si
passa alle acque del fiume Nera, che danno
vita alla Cascata delle Marmore nei pressi
di Terni, la cascata più alta d’Europa, con
un salto spettacolare di 165 metri, una cascata avvolta da una vegetazione rigogliosa
e mèta di sportivi amanti di canoa, kajak
e non solo.
Sempre in provincia di Terni vanno segnalate al turista, attento e curioso, due piccole perle archeologiche: Carsulae è una
antica città romana percorsa dall’antica via
Flaminia di cui sono emersi monumentali
edifici pubblici e dove si scorge un paesaggio limitrofo di particolare bellezza e suggestione. L’altra, legata strettamente alla
composizione del suo territorio, è la foresta fossile di Dunarobba, un raro esempio
di foresta che esisteva 3 milioni di anni fa,
i cui tronchi si presentano in ottimo stato
di conservazione, immersi in un paesaggio
lunare.
Le province dell’Umbria sono: Perugia
(capoluogo), Terni.
Il fascino dell’Umbria nasce dalla fusione
tra arte e natura, dalla pace e serenità che
ispirano i suoi luoghi evocativi di capolavori rinascimentali e dai borghi medioevali incastonati nelle colline.
Gubbio è sicuramente uno di questi, una
città antica che nel medioevo raggiunse il
massimo splendore; la cattedrale, il palazzo dei Consoli simbolo della città, il palazzo Ducale, sono solo alcune testimonianze dell’epoca, che si presentano intatti e
maestosi all’occhi dei numerosi visitatori.
Non solo l’arte attrae i visitatori a Gubbio
ma anche la spettacolare manifestazione
folkloristica, che da secoli si ripete il 15
maggio di ogni anno. della Corsa dei Ceri
Altri luoghi di fascino tra gli innumerevoli che troviamo in Umbria, sono Orvieto,
una delle più importanti città etrusche,
con il suo famoso Duomo, uno dei capolavori dell’arte gotica italiana ed il Pozzo
di San Patrizio, capolavoro di ingegneria
idraulica intorno al quale girano due scale
elicoidali non comunicanti con 248 scalini
da percorrere per raggiungere l’acqua a 62
metri di profondità.
Come non ricordare Spoleto, città del
ducato longobardo che vanta storia millenaria di cui ancora conserva le vestigia
nell’architettura medioevale e rinascimentale. I suoi viottoli in pietra ed i suoi
monumenti più illustri fanno da scenario
a manifestazioni culturali internazionali
come il Festival dei due Mondi, una grande occasione per immergersi in un’atmosfera artistica di grande qualità.
Tra arte e spiritualità, indimenticabile sarà
la visita alla città medioevale di Assisi,
iscritta nella lista dei siti Unesco “Patrimonio Mondiale dell’Umanità” che rappresenta “un insieme di capolavori del genio
creativo umano”. Tutto parla del suo cittadino più illustre, San Francesco, Patrono
d’Italia: dalla Basilica a lui dedicata con
la tomba del Santo e lo spettacolare ciclo
di affreschi di Giotto, all’Eremo delle Car-
87
Spello: un’intera notte di lavoro per realizzare il magnifico tappeto di
fiori in occasione della ricorrenza del Corpus Domini
ceri, poco fuori le mura della
città, dove San Francesco si
ritirava in preghiera.
Assisi è una città accogliente e
festosa ed i suoi abitanti sembra vogliano condividere con
la gente le loro antiche tradizioni di cui Calendimaggio è
una splendida rievocazione
storica che trasforma la città
nell’antico borgo medioevale
popolato di cavalieri e dame,
arcieri e sbandieratori di un
tempo ormai passato.
Perugia, capoluogo dell’Umbria, è una città di origini
antiche, etrusche e romane,
e racchiude sul colle la città
più alta a cui si collegano i
88
borghi e rioni medioevali. Il
centro storico è un pullulare
di capolavori di arte ed architettura con un patrimonio
museale tra i più ricchi d’Italia. Centro culturale vivo,
due università e manifestazioni di eco internazionale,
fanno di Perugia un centro
cosmopolita di grande interesse turistico.
Incastonata come una pietra
nel cuore verde dell’Italia,
l’Umbria è il luogo ideale per
chi ama stare a contatto con
la natura e, attraverso itinerari cicloturistici, scoprire boschi, castelli, santuari e perché no, Assisi, Spello fino alle
pendici del Monte Subasio in
mountain bike.
Un altro affascinante percorso in luoghi senza tempo
è quello della fede e della
spiritualità che vede come
testimoni i figli più illustri
di questa terra, San Francesco d’Assisi, Santa Chiara,
San Benedetto da Norcia. La
“Via di Francesco” da percorrere a piedi, ci mette in contatto con paesaggi sconfinati
in una dimensione intimistica, da un lato, e di convivialità con gli altri pellegrini,
dall’altro. Lungo il cammino
è possibile trovare diverse
strutture ricettive presso cui
dormire e sostentarsi.
Un percorso di diversa natura, invece, è quello che lega
l’uomo al suo territorio; sono
famose le “strade del vino”
che appagano i cinque sensi
attraverso un itinerario fatto
di natura, sapori e memoria
di un tempo passato. Oltre
alla degustazione dei vini,
vivono in questi centri, tradizioni enogastronomiche ed
artigianali, botteghe artigiane della ceramica, del vetro,
del legno tipica espressione
di una cultura tradizionale di origini antiche. Anche
l’andar per frantoi è legato alla cultura dell’olio, un
fiore all’occhiello di tutte le
aziende, consorzi oleifici che
hanno permesso di ottenere
la denominazione DOP per
l’olio extra-vergine di oliva
dell’Umbria.
Piccola terra dai grandi sapori, l’Umbria riesce a soddisfare ogni tipo di palato:
per gli amanti della carne il
fiore all’occhiello è il maiale
che, grazie all’abilità dei norcini trasformano le sue carni
in prelibatezze come salsicce,
saporiti prosciutti e salumi,
Foligno (PG), Figurante alla Giostra della Quintana (Fototeca ENIT)
89
Perugia - Piazza IV Novembre, fontana Maggiore e Cattedrale (Fototeca ENIT)
conosciuti quelli di Norcia,
da gustare con il pane sciapo
che ne esalta il sapore. Ma
anche la carne bovina della
razza Chianina regala sapori
indimenticabili e garantisce
sicurezza alimentare. Sempre
dai gusti decisi sono i formaggi tra cui, degni di nota,
sono il pecorino stagionato,
i caprini freschi o stagionati.
Nelle pietanze o come contorno, le lenticchie di Castelluccio di Norcia, gustoso
ingrediente delle minestre e
zuppe, che hanno ottenuto
dall’Unione Europea l’Igp
(indicazione geografica protetta).
Il ricco assortimento di pietanze va di pari passo con la
qualità genuina dei prodotti
della terra, tra i quali il tartufo è il principale protagonista. La varietà più diffusa
è quella del tartufo nero,
molto apprezzato come con90
dimento per la pasta e con la
selvaggina soprattutto nella zona di Norcia e Spoleto
ma anche il pregiato tartufo
bianco, che si lascia trovare
soprattutto nella Valle Tiberina, Orvieto e Gubbio.
Il tutto condito dall’olio, dorato e fruttato, che si produce
in queste terre e che arricchisce ogni piatto senza coprirne il sapore, raggiungendo
un livello di qualità tale da
conseguire la Dop (Denominazione di origine protetta).
Come dessert non si può rinunciare ai dolci più tipici
della tradizione: il Panpepato a Terni, il Torcolo di San
Costanzo a Perugia e la Rocciata di Foligno che le antiche ricette ancora tramandano a noi attraverso le preziose
mani dei pasticceri locali.
Il terreno umbro, infine, è
particolarmente adatto alla
viticoltura ed il clima tempe-
rato ha donato alla terra pregiati vini bianchi e rossi doc e
docg, tra cui ricordiamo, tra i
tanti conosciuti, Grechetto,
il Sagrantino di Montefalco e
il rosso di Torgiano.
Perugia
Svariate sono state le dominazioni subite dalla città di
Perugia, tutte testimoniate
da numerosi resti archeologici, a partire da quelli Etruschi
che la fondarono, con grande
probabilità, intorno al VI secolo a. C.. Rimangono spettacolari le testimonianze della loro grande civiltà: L’Arco
e il Pozzo etrusco, tanto per
citarne due. I successivi influssi di epoca romana sono
visibili un po’ in tutta la città. Perugia è adagiata su una
collina a circa 500 metri sul
livello del mare ed il centro
storico si sviluppa tutto in-
Castelluccio di Norcia, Monti Sibillini (Fototeca ENIT)
torno, circondato in parte da
mura etrusche e medioevali.
Perugia possiede due cinte
murarie: quella esterna, di
età medievale, è rimasta intatta per alcuni chilometri e
lungo il percorso si trovano
diverse porte, come il Cassero di Porta Sant’Angelo.
Più all’interno, si trova la
cinta etrusca caratterizzata
dai grandi massi con i quali
è stata costruita.
Ma la strutturazione monumentale ed urbanistica più
evidente e diffusa nel centro
storico è in gran parte d’impronta medievale. Il centro
storico, infatti, è un vero e
proprio borgo medievale,
uno dei più belli d’Italia.
Entrando da porta San Pietro, si può subito visitare la
Basilica di San Domenico,
al cui interno si conservano
statue ed opere pregevoli di
artisti locali. I chiostri ed il
convento vicini, hanno dato
vita al Museo Archeologico
Nazionale dell’Umbria dove
sono presenti, tra l’altro,
reperti archeologici del neolitico, dell’età del bronzo,
provenienti principalmente
da scavi locali. Da vedere
anche piazza Matteotti, anticamente Sopramuro, con
il palazzo quattrocentesco
dell’Università Vecchia ed il
Palazzo del Capitano del Popolo. Al lato, una delle più
importanti piazze d’Italia:
piazza IV Novembre, centro
monumentale e sociale della
città con al centro, la Fontana Maggiore, elegante nelle
sue linee e forme e capolavoro scultoreo di Giovanni e
Nicola Pisano. Questo complesso comprende il Palazzo
dei Priori, eretto tra il XIII e
XIV secolo, simbolo del potere civile e sede della Galleria Nazionale dell’Umbria, la
più importante collezione di
dipinti umbri tra cui alcune
tavole del Perugino.
Infine, la Cattedrale di San
Lorenzo, la cui facciata
principale è su Piazza Danti
mentre sulla facciata rivolta su piazza IV Novembre è
presente il Pulpito di S. Bernardino, dal quale il Santo
predicò.
Ma lasciamo la città di Perugia per addentrarci nel
paradiso che offre il suo entroterra. Luoghi di impareggiabile bellezza, accompagnati costantemente dal loro
fascino religioso. Chi si trova
in terra perugina, in effetti, è
chiamato il più delle volte a
seguire gli itinerari dei luoghi
di San Francesco e di Santa
Chiara, con santuari e conventi. Così, prima fra tutte,
Assisi, da secoli mèta di turisti e pellegrini. Assisi, ha la
caratteristica conformazio91
Spoleto, Duomo (PG) (Fototeca ENIT)
ne a terrazze alle pendici del
monte Subasio, con lunghe e
ripide vie che si aprono sulle
piazze di San Rufino, dove è
presente l’omonimo Duomo,
in stile romanico, di Santa
Chiara e del Comune.
Da visitare tra i numerosi
monumenti e chiese che la
città offre, la Basilica di Santa
Chiara, dalle caratteristiche
fasce rosa e bianche sulla facciata e che conserva al suo
interno il crocifisso che parlò
a San Francesco, la Basilica
92
Superiore di San Francesco,
in cui si trovano, affreschi di
Cimabue e di Giotto, collegata da una scala alla Basilica
Inferiore. Mentre, la Porziuncola, antica cappella nella
quale il Santo trovò rifugio, è
accolta dalla Basilica di Santa
Maria degli Angeli.
Il tempio di Minerva, invece,
è uno splendido esempio di
tempio risalente al I sec. a.C.
di cui rimane una facciata a
sei colonne ben conservata.
Vicino ad Assisi vi è Spello,
l’antica Ispellum romana,
considerata una delle perle
dell’Umbria, carica di storia,
di monumenti e di opere
d’arte, come i capolavori del
Pinturicchio.
Montefalco, vicina a Foligno, è considerata la Ringhiera dell’Umbria, perché
dal colle, ovunque si guardi,
si può godere del panorama
della vallata a tutto tondo.
Da visitare la Chiesa di S.
Francesco e convento, costruita nel ‘300, con numerosi
affreschi tra cui “Storie e Vita
di S. Francesco” di Benozzo
Bozzoli, il ciclo più celebre
dopo quello di Assisi e oggi
sede del Museo Civico di
San Francesco, con numerose
opere d’arte esposte.
La Chiesa di S. Agostino lungo il corso centrale conserva
notevoli affreschi di scuola
umbra dei secoli XIV- XVI.
Poi Bevagna, la città delle
“Gaite”: un esplosione di Medio Evo con una piazza centrale che è considerata, a ragione, tra le più belle d’Italia.
Scendendo verso sud, è Spoleto ad attirare l’attenzione
dei visitatori. Centro dal fascino incontrastato non solo
per i monumenti, ma anche
per lo stretto legame tra la
cittadina e la natura, si inerpica sul colle ed è dominato
dalla trecentesca Rocca Albornoziana, monumento più
rappresentativo della città ora
museo nazionale.
Attraverso una lunga passeggiata panoramica dalla Rocca
si giunge al Ponte delle Torri,
ardita opera alta circa 90 metri a dieci arcate, che unisce il
Colle Sant’Elia e Monteluco.
Da non perdere, oltre ai numerosi monumenti e chiese
che si scoprono tra i vicoli
come perle preziose, l’Arco
di Druso, fatto erigere nel
23 d.C. ed ingresso dell’antico foro romano ed il Duomo, con splendida facciata
romanica nella quale spicca
un mosaico del ‘200 mentre
all’interno si trovano opere di
Pinturicchio, Filippo Lippi,
tra gli altri.
Al confine con le Marche,
sempre in provincia di Perugia, c’è Norcia, che diede i natali a San Benedetto,
fondatore del monachesimo
e patrono d’Europa, a cui è
dedicata l’omonima Basilica,
risalente al ‘200 con successivi rimaneggiamenti. Da ammirare sulla piazza principale
la Cattedrale di Santa Maria
Argentea, che sorge sui resti
di un’antica pieve ed il Palazzo Comunale, sulla cui facciata sono presenti quattro
finestroni ornati da colonne
e dove svetta al lato la torre
campanile.
È poi la volta di Todi, nella
Media Valle del Tevere: grandiosi i paesaggi dall’alto di
questo magnifico centro, che
domina orizzonti infiniti. La
città è tutta in pendio ed i
borghi disegnano una forma
triangolare; anche Piazza del
Popolo è considerata una
delle più belle d’Italia circondata dal Palazzo del Capitano, Palazzo del Popolo,
nel cui interno troviamo la
ricca Pinacoteca Comunale
ed il Museo Etrusco Romano
ed dal Duomo, risalente al
XI secolo e dedicato a Santa
Maria Annunziata.
Appena all’esterno delle
mura duecentesche della
città, troviamo un capovolavoro dell’architettura del
cinquecento: il Tempio di
Santa Maria della Consolazione, opera di grande eleganza stilistica, attribuita al
Orvieto, Cattedrale (TR) (Fototeca ENIT)
Bramante.
Castiglione del Lago, uno dei
primi borghi ad essere classificati tra i più belli di Italia,
e facente parte del Parco del
Lago Trasimeno offre spiagge attrezzate, piscine, campi
da tennis, surfing, vela e sci
acquatico, oltre che grandi
testimonianze storiche, come
Palazzo Della Corgna.
Anche Gubbio oltre a legare il suo nome a quello di S.
Francesco porta ben visibili
le tracce della sua antica storia; ne è un esempio il Tea-
tro Romano, appena fuori le
mura, che risale al I sec. d.C.
Simbolo della città è Palazzo dei Consoli, imponente
complesso del ‘300, attuale
sede della Pinacoteca e del
museo archeologico mentre
Palazzo Ducale, costruito in
forme rinascimentali per volere di Federico da Montefeltro sorge di fronte al Duomo,
eretto intorno al XIII- XIV
secolo su una preesistente
chiesa romanica.
93
94
MARCHE
Insolita e meravigliosa nella sua
diversità, questa regione dell’Italia
centrale dalle forme armoniche e
sinuose, esprime la sua eccellenza
in tutte le versioni: falesie e grotte
su spiagge indimenticabili, colline che avvolgono storia, tradizione e arte e montagne attrezzate
con impianti di risalita per gli
appassionati di sci.
Il territorio è in prevalenza collinare e montuoso ed abbraccia il
versante adriatico dall’Appennino
umbro-marchigiano.
La Regione offre 180 kilometri di
costa, 26 località che si affacciano
sul Mare Adriatico, ben 18 Bandiere Blu, ottenute per la qualità
delle acque e della costa, per i
servizi e l’educazione ambientale,
facendo posizionare le Marche tra
le prime regioni a livello nazionale per il mare più bello e pulito.
Come non ricordare la lunga distesa di sabbia fine e dorata circondata di acqua cristallina di
Senigallia, ricca di stabilimenti
balneari e piacevole da percorrere
in riva al mare magari al tramonto.
Non sono da meno Gabicce
Mare, Pesaro, Fano, Civitanova Marche e San Benedetto del
Tronto che rappresentano una
risposta per chi ha voglia di rilassarsi e di trovare ristoro tra i
tanti stabilimenti balneari, che
già nell’ottocento facevano moda
tra l’alta borghesia mentre per chi
ama la natura estrema, la riviera
del Conero offre scenari suggestivi e lembi ancora selvaggi, a volte
raggiungibili solo via mare o tra
sentieri ritagliati nel verde della
macchia mediterranea.
Pensare alle Marche fa subito correre la mente alla campagna e alla
distesa di colline coltivate costellate da borghi e paesi: le Marche
vantano una elevata diffusione di
borghi storici sia sulla costa che
soprattutto nell’entroterra, infatti
conta ben 19 Bandiere Arancioni
e u Borghi più belli d’Italia, con
lo scopo di valorizzare al massimo
queste eccellenze del territorio.
La natura nelle Marche è un valore protetto con i suoi parchi
nazionali e regionali, le oasi del
WWF da scoprire; i parchi dei
Monti Sibillini e dei Monti della Laga offrono uno spettacolo unico per gli appassionati di
trekking. Non si possono perdere le Grotte di Frasassi, mèta di
gite da ogni parte d’Europa e di
grande interesse speleologico per
il fenomeno carsico che hanno
originato splendide grotte, alcune
delle quali abitate sin dalla preistoria.
Frutteti e vigneti a perdita d’occhio sulle colline picentine e nella
Valle dell’Esino contornano case
coloniche dal calore antico dove
è possibile riscoprire il gusto semplice delle cose genuine. Dimore
signorili o antiche case mezzadrili
adibite ad agriturismo raccontano
la vita del tempo passato.
Le province sono: Ancona (capoluogo), Ascoli Piceno, Fermo,
Macerata, Pesaro e Urbino.
La regione rievoca il suo grande
passato nelle città d’arte, tra le
95
Numana, Conero (Ancona) (Fototeca ENIT)
Urbino, Palazzo Ducale e Duomo (Fototeca ENIT)
96
piazze che sembrano salotti,
nei borghi medioevali dove il
tempo sembra essersi fermato, tra le strade e tra i palazzi
signorili.
Ascoli Piceno rappresenta
una delle città monumentali
d’Italia con il suo centro storico medioevale e Piazza del
Popolo, ornata da un loggiato ad archi e dalla mole con
torre merlata del palazzo dei
Capitani del Popolo. In città
si possono visitare alcuni laboratori artigiani espressione
della creatività e bravura ascolana, come quella dei liutai.
Merita di essere citata la storica “Quintana” (fine luglio prima settimana del mese di
agosto) dove abili cavalieri si
sfidano alla giostra del saracino. Antico snodo portuale,
nota come “porta d’Oriente”,
Ancona, conserva monumenti di pregio ed una spiaggia
accogliente. La Cattedrale di
San Ciriaco sorge sul luogo
di una antica acropoli greca
ed è considerata una delle più
interessanti chiese medioevali
delle Marche.
Anche la regione Marche,
con il centro storico di Urbino, fa parte dei Siti Unesco,
Patrimonio Mondiale dell’Umanità che con il Palazzo
Ducale rappresenta un interessante esempio architettonico ed artistico del Rinascimento Italiano.
Una visita merita anche Gradara con la rocca, magnifico
esempio di architettura militare medioevale e luogo,
secondo la tradizione, ove Paolo e Francesca si baciarono,
così come narrato da Dante
nel quinto canto dell’Inferno.
Per il turismo religioso, il
santuario Mariano di Loreto
è una tappa importante in
quanto considerato uno dei
luoghi di pellegrinaggio tra
i più importanti del mondo
cattolico.
Per gli amanti della musica
classica, a Pesaro due settimane in agosto di full immersion nelle note del pesarese Gioacchino Rossini;
il Rossini Opera Festival è
divenuto un appuntamento
imperdibile per i melomani
di tutto il mondo nella suggestiva cornice della città che
offre attrattive non solo culturali.
Se si vuole essere sommersi
di caramelle e cioccolatini,
niente di meglio che andare a
Fano durante il periodo del
Carnevale. Di origine antica,
il carnevale di Fano ha almeno 3 elementi originali:il
lancio dai carri allegorici di
dolciumi sulla folla, il caratteristico “vulon” maschera
caricatura dei personaggi più
in vista della città e la musica
Arabica, banda musicale i cui
strumenti sono barattoli di
latta, caffettiere, brocche.
Il mare ed i monti presenti
in questa regione sono un
connubio ideale per chi ama
spaziare ed immergersi nelle
limpide acque del mare circostante e nella vegetazione
dei suoi parchi.
Sono proprio questi ultimi
ad occupare una buona percentuale di superficie considerata come area protetta.
Le Marche, con il Parco
Nazionale dei Monti Sibillini ed il Parco Gran Sasso e
Monti della Laga, con i parchi regionali certificati con
la carta europea del turismo
sostenibile e le riserve naturali offre scenari di grande suggestione con flora e fauna di
notevole interesse. Via libera
al birdwatching con avvistamenti di aquila reale, falco
pellegrino, gufo reale e per
Grotte di Frasassi, Genga (AN)
gli appassionati di trekking,
lunghe camminate tra i boschi e foreste ma anche passeggiate a cavallo, escursioni
in canoa e gite in mountain
bike. Proprio la bicicletta offre la possibilità di piacevoli
percorsi alla scoperta di bellezze naturalistiche, storiche
ed artistiche e, perché no,
specialità enogastronomiche
tipiche della regione. Per
gli amanti dello sci alpino,
snowboard e sci da fondo,
le montagne dell’Appennino
offrono più di nove stazioni
sciistiche, snowpark e piste
per lo sci da fondo di varia
lunghezza e difficoltà; il palazzo del ghiaccio di Ussita ,
invece, riserva a chi pattina
sul ghiaccio una piacevole
esperienza. Imperdibile una
gita al Conero, lo splendido
promontorio protetto dall’omonimo Parco regionale, che
si estende a sud della città. Il
Conero, con Portonovo, Sti97
Paesaggio Monti
rolo, Numana è la riviere degli anconetani e la sua costa
alta e frastagliata e lo splendido mare ne fanno uno dei
luoghi di villeggiatura più affascinanti delle coste italiane.
Il fondale prospicente il Conero, anch’esso roccioso con
zone sabbiose, ricco di specie
animali e vegetali, è mèta di
immersioni subacquee di
raro fascino.
Sempre ad Ancona i primi
giorni di Maggio, la città è
in festa per la Fiera di San
Ciriaco, santo Patrono. Per
quattro giorni la città è allegramente invasa da centinaia
di bancarelle, mercatino degli artigiani, mostre mercato,
anche con i Sapori tipici, artisti di strada e l’estemporanea di pittura “en plein air”.
Per gli amanti della musica,
AnconaJazz, porta in città
star internazionali ed è la
principale rassegna marchigiana dedicata a questo genere di grande successo.
Non parliamo di un’unica
cucina ma di un’unione di sapori e gusti di tutto il territorio con le sue caratteristiche
specifiche. La ruvidità tipica
dell’entroterra, si assapora
nei piatti a base di carne con
il maiale in porchetta, l’a98
gnello marinato; piatti a base
di tartufo, conosciuti quelli
di Acqualagna e Sant’Angelo
in Vado, e ciò è testimoniato
dalle rinomate fiere dedicate
a questo prodotto tipico e
a base di funghi; nei primi
piatti, tagliatelle, strozzapreti
ed i tradizionali “vincisgrassi”, capostipite di tutte le lasagne al forno della penisola.
Il gusto fresco e dolce del
mare, si percepisce nei piatti
a base di pesce; padrone indiscusso della tavola costiera
è il “brodetto” che raccoglie
più di 14 specialità di pesce
arricchito, nel pescarese e
anconetano, dal pomodorino e, nell’ascolano, dallo
zafferano. Il piatto simbolo
della città di Ascoli è il fritto
misto all’italiana: merita di
essere nominata la manifestazione che richiama gli appassionati del gusto, ovvero
“fritto misto all’italiana”: olive farcite, crema, zucchine,
carciofi e costolette d’agnello
mentre tra i dolci troviamo il
ciambellotto con i funghetti
all’anice, la cicerchiata, i ravioli fritti e ripieni di castagne, crema e ricotta.
Tutto accompagnato dai vini
piceni: il bianco Falerio dei
Colli Ascolani, il Rosso Pice-
no e Rosso Piceno Superiore
e per concludere il vino cotto, conservato in botte, con
la suggestione mediterranea
all’anisetta e del mistrà.
Ancona
La storia di Ancona e della
sua provincia è legata al mare.
Sembra infatti che siano stati proprio i Greci di Siracusa
a fondare la città nel quarto
secolo avanti Cristo, vista la
posizione a gomito che ben si
adattava alla costruzione del
porto. Non a caso il nome
deriva dalla parola “ankon”
che in greco significa “gomito”. La zona del porto diventa da subito un punto strategico per i commerci con
l’Oriente. La città si compone di due parti: un nucleo
antico, addossato al colle del
Guasco, e una parte moderna. L’itinerario può partire
dall’alto dove sorge la cattedrale di San Ciriaco. Scendendo verso il porto si trova
l’Arco Trionfale di Traiano e
si arriva ai resti dell’Anfiteatro Romano. Da non perdere
la Mole Vanvitelliana e, poco
distante, la Chiesa di S. Agostino. Per gli amanti dell’arte, in piazza del Plebiscito,
Pesaro, fontana (Fototeca ENIT)
la Chiesa di S. Domenico
conserva la Crocefissione di
Tiziano e l’Annunciazione di
Guercino; si segnalano inoltre il Palazzo degli Anziani
con facciata barocca, ora sede
dell’Università; il cinquecentesco Palazzo Ferretti, oggi
sede del Museo Archeologico
delle Marche.
La Pinacoteca Comunale “Francesco
Podesti” e Galleria d’Arte
Moderna, invece, conserva la
Vergine con Bambino e Santi
di Tiziano, la Madonna con
Bambino di Carlo Crivelli,
opere di Lorenzo Lotto, Sebastiano del Piombo e Corrado Cagli. Muovendosi da
Ancona verso nord troviamo
Chiaravalle nota per la famosa Abbazia, situata nella
grande piazza al centro della cittadina. Più all’interno
c’è Jesi, fondata dagli Umbri, di forte interesse storico
in quanto vide passare gli
Etruschi, i Galli Senoni ed
i Romani. Imperdibile, spostandosi verso nord, la Rocca Roveresca di Senigallia,
emblema della città costruita
su fondamenta romane. In
posizione panoramica tra le
valli del Cesano e del Nevola,
la patria di Santa Maria Goretti e mèta di pellegrinaggi,
Corinaldo, e nei pressi altri
due borghi suggestivi: Ostra
e Ostra Vetere. Verso i confini con l’Umbria troviamo,
incastonata tra le montagne,
Fabriano, famosa per l’arte
della carta fin dal XIII seco-
lo. Tornando verso la costa,
a 18 chilometri a sud di Ancona sulle colline tra le valli dell’Aspio e del Musone,
troviamo Osimo, ricca di
vestigia del periodo classico.
Infine, passando per Castelfidardo non si può mancare
di visitare Loreto, sede del
più grande Santuario mariano d’Italia, tipico esempio di
centro urbano che si arrocca
ad un santuario, con la sua
Basilica e la Santa Casa, con
opere di mirabile bellezza che
si trovano anche nel Museo
Pinacoteca situato nel Palazzo Apostolico.
Per maggiori informazioni
visita il sito:
www.turismo.marche.it
99
100
LAZIO
Il Lazio è un territorio tutto da scoprire,
una terra ricca di connubi di arte, cultura e
natura, crocevia della civiltà mediterranea,
della storia etrusca, sabina, sannita, campana
e latina. Proprio dai Latini probabilmente trae origine il nome della regione, la cui
storia più recente si intreccia con quella di
Roma e dello Stato Pontificio, della Terra di
Lavoro e del Regno delle Due Sicilie. Una
memoria composita, che solo da pochi decenni ha recuperato la sua vocazione attrattiva per un turismo unico, insieme a quello
della Capitale. E che oggi si propone con le
sue tante seduzioni che vanno dalle terme ai
laghi spettacolari, dai dolci paesaggi collinari
alle suggestive spiagge, dall’archeologia e arte
al grande patrimonio di tradizioni. Un Lazio
delle meraviglie, vero concentrato di bellezze naturali, testimonianze storiche e varietà
dell’offerta enogastronomica legata alla terra
e alla semplicità e genuinità delle coltivazioni. I numerosi siti archeologici sono il riflesso antico di tutto il territorio, dalle testimonianze etrusche di Tuscania e Tarquinia, alla
necropoli di Cerveteri, oggi siti UNESCO
insieme alla Villa Adriana e Villa d’Este a
Tivoli. Da non perdere, anche i siti aecheologici del tempio di Giove Anxur a Terracina, i
basolati romani di Arpino,la colonia romana
dell’antica Minturno. I borghi medievali e le
mura poligonali sono un’altra ricchezza che
segna il territorio senza soluzione di continuità: per citarne solo alcuni, ricordiamo Viterbo col suo quartiere del pellegrino e il Palazzo dei Papi, Anagni col Palazzo di Bonifacio
VIII e la cripta della Cattedrale, ricca di affreschi, Alatri con le imponenti mura ciclopiche, Fumone col suo incontaminato borgo,
Civita di Bagnoregio, la splendida “città che
muore”, Calcata e Ninfa, vere e proprie icone
del bello, oasi di ruderi e romantici giardini
che stregano il visitatore e lasciano ricordi
indelebili. La cultura del benessere e le ter-
me sono un altro punto di forza del Lazio: le
acque termali scorrono tra paesaggi naturali
e monumenti storici. Si va dalle Terme dei
Papi di Viterbo alle Terme di Bonifacio di
Fiuggi. Poi ci sono il mare, le spiagge, le incantevoli scogliere a picco, che creano attrattiva su tutto il litorale, dal lido di Tarquinia
alla bianca sabbia di Sabaudia con le famose
dune, alle acque cristalline di San Felice al
Circeo e di Sperlonga, autentico borgo marinaro del Tirreno, fino a Gaeta, con la sua
montagna spaccata a strapiombo dal cielo
al mare. Molto suggestivi sono gli itinerari
subacquei negli splendidi fondali delle isole
pontine, alla scoperta di grotte sotto il mare,
di pianure di posidonia, di aragoste e, perché no, di relitti di navi sommerse. Al mare
fanno da controcanto le belle montagne ricche di avifauna e di biodiversità, che segnano
la dorsale della regione e ne accompagnano
il dolce profilo dai confini della Toscana
alla Campania, dalla via del sale nel reatino
sino al Parco Nazionale d’Abruzzo. Ecco i
Monti della Laga e della Duchessa, i magici
Simbruini cuore pulsante del Lazio, i Monti Ausoni e gli Aurunci che occhieggiano la
bellezza della costa sottostante e sembrano
accompagnare il territorio verso i profumi e
i paesaggi del Mediterraneo. Il Lazio è infatti
un luogo privilegiato per chi voglia godere di
percorsi naturalistici tra le decine di aree naturalistiche protette. Laghi, campagna, mari
e montagne sono alle porte di Roma e nei
pressi degli innnumerevoli borghi medievali.
Sentieri escursionistici, corsi d’acqua, boschi
e faggete sono il parterre di ambienti naturali spesso incontaminati. I Parchi Regionali
Naturali e le Oasi Protette propongono al visitatore svariati itinerari, le Strade dei Parchi,
che consentono di immergersi della natura
del Lazio etrusco o di arrivare in Umbria
attraverso tratti di strade romane, necropoli, cascate e grotte. Oppure di raggiungere il
101
Villa Adriana (Archivio Fotografico Regione Lazio)
versante laziale del Parco Nazionale d’Abruzzo-Monti della
Laga, che propone centinaia
di sentieri attrezzati percorribili anche con la neve, dove è
ancora possibile avvistare orsi,
lupi, camosci e persino l’aquila
reale. Nel Lazio meridionale
gli amanti della montagna e
del mare potranno attraversare il Parco del Circeo, su
antichi tracciati romani come
la Via Flacca. In questa zona,
tra Sperlonga, Itri e Gaeta, per
gli amanti del genere, è anche
possibile praticare l’arrampicata sportiva su pareti predisposte. Una maniera efficace per
scoprire il territorio del Lazio
è il cammino sulle antiche vie
di pellegrinaggio, utilizzate sin
dal Medioevo per raggiungere
Roma, dove si potevano venerare le tombe dei Santi Pietro
e Paolo e ricevere l’indulgenza
plenaria. La più importante
è la Via Francigena, strada di
mercanti e di viaggiatori sulla
102
quale circolavano idee, arte,
leggende, lingue, costumi.
Scende dalle Alpi per giungere
nel Lazio settentrionale, passa
per Acquapendente, dove si
trova il sacello a imitazione del
Santo Sepolcro di Gerusalemme, attraversa Bolsena, nota
per il miracolo di Santa Rosa,
Capranica, Sutri, Campagnano, Formello, per giungere a
Roma da Monte Mario, l’antico Mons Gaudii, così detto proprio per la gioia che il
viandante provava alla vista
della Città Eterna. L’itinerario
ricalca il pellegrinaggio che
Sigerico, arcivescovo di Canterbury, compì alla fine del X
secolo, compilando un diario
che nella nostra regione elenca
nove tappe a partire dal confine con la Toscana.
Nel Lazio meridionale si può
percorrere la Via Francigena
del Sud, che da Roma conduce verso i litorali adriatici
dove il pellegrino si imbarca-
va verso Gerusalemme. Nel
reatino troviamo il Cammino
di Francesco, un anello che
collega i santuari francescani della Valle Santa, Greccio,
La Foresta, Poggio Bustone e
Fontecolombo, incastonati nel
verde di boschi e faggete. Tutti questi percorsi sono aree di
strada nel territorio laziale, un
vero e proprio fil rouge seguendo il quale si possono scoprire
intorno paesaggi meravigliosi,
piccoli borghi d’eccellenza, e
anche tradizioni del gusto.
Un territorio così variegato e di
tradizione millenaria ha reso
possibile la straordinaria ricchezza di tradizioni popolari,
rievocazioni storiche, manifestazioni folkloriche, anch’ esse
diffuse a macchia d’olio nelle
diverse provincie. Ne ricordiamo alcune tra le più suggestive.
A Greccio, in provincia di Rieti, patria del primo presepe del
mondo, nel periodo natalizio
c’è la rievocazione della Nati-
Lago di Albano (Archivio Fotografico Regione Lazio)
vità con raffinate scenografie;
a Ronciglione, presso Viterbo,
si festeggia il Carnevale con
corse di cavalli, carri allegorici
e confraternite in costume. A
Priverno, in provincia di Latina, la Passione di Cristo sfila
con macchine processionali di
grande effetto portate a spalla
per il centro storico. Ad Acquapendente nel viterbese la
seconda domenica di maggio
le contrade si sfidano nella
realizzazione dei coreografici
Pugnaloni, pannelli giganti
ottenuti assemblando petali e
foglie che danno vita a raffinati
mosaici. Nel mese di giugno in
occasione del Corpus Domini,
tante sono le infiorate, magnifici tappeti di petali colorati
che cospargono le vie cittadine,
prima tra tutte la plurisecolare
Infiorata di Genzano, che dal
1773 è simbolo della cittadina.
Non mancano i palii, tradizionali competizioni a cavallo in
cuii gareggiano le contrade dei
borghi: famoso nel Lazio è il
Palio dei Rioni di Morlupo, in
provincia di Roma, che ricorre
il 16 agosto, uno spettacolare
torneo a squadre. Molte sono
le sagre e le feste legate alle produzioni agricole locali. C’è la
Sagra delle Castagne di Soriano nel Cimino a ottobre, che
è l’occasione per una giostra in
costume delle contrade. Molto famosa è la Sagra dell’Uva
di Marino, citata anche nella
canzone Nannì resa celebre da
Petrolini, e che ha radici nella
cinquecentesca vittoria di Lepanto di Marcantonio Colonna; come dice la canzone, la
storica fontana di Marino ancora oggi versa vino rosato dalle sue bocche in occasione della
festa. L’enogastronomia laziale
ha mantenuto nel tempo le sue
caratteristiche, fatte di sapori
forti, legati all’agricoltura e alla
tradizione pastorale. Squisite le
carni, come la salsiccia DOP
di Monte san Biagio, lavorata mano e condita con pepe
rosso, o come le classiche “coppiette”, fatte di carne di cavallo speziata e essiccata. Molto
nota è la porchetta di Ariccia
e di tutta la zona dei Castelli
Romani, da gustare magari in
una delle numerose “fraschette” all’aperto che una volta
erano le regine delle gite fuori
porta. Tanti i primi piatti della tradizione, come i bucatini
all’Amatriciana, rigorosamente
preparati col guanciale locale e
col pecorino di Amatrice, dal
sapore unico, o i rigatoni con
la pajata, cioè l’intestino del vitellino ancora gonfio del latte
materno. I carciofi romaneschi
sono i principi di sagre e feste
sul territorio, mentre le fragole
di Nemi e di Terracina conservano il delicato profumo della
frutta di una volta. La produzione del vino laziale ha origini
antichissime: già decantato da
Columella, da Plinio il vecchio
e da Orazio, l’antico Falerno
ha oggi rinomati eredi, dall’Aleatico di Gradoli al Cesanese
del Piglio, dall’Est Est Est di
Montefiascone al Moscato
di Terracina, che la tradizione vuole sia stato utilizzato
dalla maga Circe per stregare
Ulisse. Eccellenti le varietà di
olio extravergine del Lazio,
come il Canino e il Sabino,
entrambi col marchio DOP.
È anche possibile percorrere
una Strada del vino, dell’olio e
dei prodotti tipici che permette di visitare le campagne del
reatino con i luoghi dedicati a
San Benedetto. Il Lazio è anche ricco di agriturismi, dalla
Tuscia alla Sabina, dalla Ciociaria alla Riviera di Ulisse, che
offrono ospitalità in antichi
casali e fattorie ristrutturate,
mulini storici e appartamenti
d’atmosfera, con cibi provenienti direttamente dalla filiera
agricola, in un ambiente in cui
le tradizioni dell’accoglienza
sono ancora vive. Gli appassionati di fiere e mercati di antiquariato e artigianato artistico
103
Roma, Basolato di Via Appia (Archivio Fotografico Regione Lazio)
troveranno molteplici occasioni di shopping dedicato, nelle
cornici di antichi borghi e città
d’arte: nei castelli Romani, per
citarne solo alcuni, si tiene il
Mercato dell’Antiquariato e
Artigianato, a Civitavecchia
troviamo un Fiera dell’Antiquariato molto quotata anche
per il collezionismo; a Viterbo
si tiene un mercato di arredamento, mobili restaurati e vintage; a Latina si può visitare il
Mercatino della Memoria, legato alla tradizione delle Città
di Fondazione e in Ciociaria i
principali borghi storici, Anagni, Ferentino, Sora e Veroli
ospitano sfiziosi mercatini domenicali. Notevole nella nostra
regione la presenza di festival
musicali e di stagioni liriche e
concertistiche. Molto importante il Tuscia In Jazz Spring a
Viterbo, ma anche il Festival
Lirico a Casamari in Ciociaria
o il Reate Festival del Teatro
Flavio a Rieti che promuove la
tradizione operistica italiana.
Da non dimenticare il Festival
Pontino in provincia di Latina, che sostiene giovani artisti
104
emergenti. E queste sono solo
alcune suggestioni per itinerari
di scoperta e di piacere in un
territorio da favola.
Roma
Città Eterna, caput mundi,
ombelico del mondo, Grande
Meta…gli appellativi di questa
splendida città sono stati molti
nel corso del tempo. Ma per
conoscerla si deve camminare
per le sue strade, vivere le sensazioni che si provano quando
lungo i suoi vicoli si scoprono
scorci pittoreschi. Suggeriamo
di partire da Piazza Venezia,
che può considerarsi il cuore
pulsante di Roma con il maestoso Vittoriano, monumento
dedicato a Vittorio Emanuele
II sulla cui scalinata si trova
l’Altare della Patria, in memoria dei tanti militari caduti in
guerra che non hanno avuto
una tomba con il loro nome.
Alle spalle, Piazza del Campidoglio, progettata da Michelangelo Buonarroti con i tre
Palazzi a delimitarne lo spazio
e la statua di Marco Aurelio al
centro. Qui è possibile visitare
i Musei Capitolini, dove si raccolgono opere che riflettono
l’evoluzione artistica e culturale della città.
La cordonata, strada in pendio
costituita da larghi elementi in
pietra, collega il Campidoglio
alla Piazza dell’Aracoeli, da cui
riparte a salire la scalinata che
porta alla Chiesa di Santa Maria in Aracoeli, nella quale hanno lavorato nomi importanti
del panorama artistico, tra cui
Pinturicchio e Donatello.
Da Piazza Venezia, si diramano strade importanti che
hanno legato il loro nome alla
storia della città. Via dei Fori
Imperiali è una di queste. Percorrendo l’antica Via dell’Impero, così il nome originario, a
destra si apre davanti ai nostri
occhi il Foro Romano, fulcro
civile ed economico della città
romana, con i Mercati di Traiano sul lato opposto. Percorrendo la Via, già si scorge sullo
sfondo la sagoma di uno dei
monumenti più conosciuti al
mondo, il Colosseo, simbolo
di Roma. Accanto l’Arco di
Eur Roma, Palazzo della Civiltà del Lavoro (Archivio Fotografico
Regione Lazio)
Costantino, considerato forse il più grande ed il meglio
conservato di Roma, un vero
e proprio museo di scultura
romana. Vicino si erge il Palatino, uno dei sette colli di
Roma, vero fulcro della città
antica con le tracce della fondazione di Romolo e la antiche
dimore imperiali; da un lato lo
sguardo spazia sul Foro Romano e, dall’altro verso il Circo
Massimo. Da qui, proseguendo per Viale Aventino si arriva
alla Piramide di Caio Cestio,
monumento funerario ispirato
allo stile egizio mentre voltando a destra, verso il Lungotevere, si trovano i Tempi del Foro
Boario, il Tempio di Portuno
ed il Tempio di Ercole Vincitore, due degli edifici meglio
conservati della Roma antica
che si ergono intorno a Piazza
della Bocca della Verità.
Nei dintorni si può visitare la
Chiesa di Santa Maria in Cosmedin, capolavoro dell’arte
romanica riconoscibile anche
per il bel campanile, dove si
trova il famoso mascherone
detto Bocca della Verità, che
dà il nome alla piazza, e che
la tradizione vuole capace di
mordere la mano di chi dice
bugie. Da Piazza Venezia si
dirama Via del Corso, arteria
centrale che raggiunge Piazza
del Popolo. Subito a sinistra il
Palazzo Doria Pamphilj mentre
sulla destra si estende, in alto,
il Colle Quirinale, sede del palazzo omonimo dove risiede il
Presidente della Repubblica.
Lungo Via del Corso, incastonate nelle stradine del lato destro, si incontrano Fontana di
Trevi e Piazza di Spagna. Qui
salendo i 135 scalini che compongono la scalinata di Trinità
dei Monti si arriva al Pincio,
con Villa Medici, attuale sede
dell’Accademia di Francia a
Roma e Villa Borghese, il terzo
parco più grande della città che
ospita, al suo interno, il Tempio di Esculapio, Piazza di Siena e la Galleria Borghese, che
unisce alla suggestione del luogo in cui si trova il pregio delle
sue collezioni. Dalla terrazza
belvedere del Pincio si ammira
la sottostante Piazza del Popolo sul cui lato destro si trova
la Basilica di Santa Maria del
Popolo, con opere di Caravaggio, Pinturicchio, Sansovino,
Bramante, Raffaello e Bernini.
Se da Piazza del Popolo ci addentriamo nelle vie adiacenti,
in prossimità del Lungotevere scorgiamo l’Ara Pacis, una
delle più significative testimonianze dell’Età Augustea che
simboleggia la pace e la prosperità raggiunte dall’imperatore. Si oltrepassa Piazza Montecitorio, dove nell’omonimo
palazzo risiede la Camera dei
Deputati della Repubblica con
l’adiacente Piazza Colonna che
prende il nome dalla colonna
che celebra le vittorie di Marco
Aurelio e si arriva al Pantheon,
antico tempio dedicato a tutte
le divinità, oggi sacrario dei Re
d’Italia e dove si trova la tomba
di Raffaello Sanzio. Poco distante la spettacolare Piazza
Navona con al centro la celebre
Fontana dei Fiumi di Bernini.
105
Greccio (Rieti) (Archivio Fotografico Regione Lazio)
Intorno a quest’area gravitano
chiese e monumenti di mirabile importanza, come la Chiesa
di Sant’Ivo alla Sapienza, capolavoro del Barocco e opera della maturità di Francesco Borromini, San Luigi dei Francesi,
con i capolavori di Caravaggio,
Palazzo Altemps, sede del Museo Nazionale Romano, che
espone collezioni pregevoli di
scultura antica, la Chiesa di
Santa Maria della Pace, con
affreschi di Raffaello ed il raffinato Chiostro del Bramante.
Da Piazza Navona si arriva
Corso Vittorio Emanuele II,
nelle cui adiacenze si trovano
il Palazzo della Cancelleria e
Santa Maria in Vallicella detta
Chiesa Nuova, che colpisce per
la sua sontuosità ed il suo fastoso interno. Da qui, attraversato il Corso, si arriva a Campo de’ Fiori, sede della movida
romana, con al centro la statua
di Giordano Bruno che qui
fu buciato; da non perdere
l’adiacente Piazza Farnese con
l’omonimo Palazzo, splendido
edificio rinascimentale sede
dell’Ambasciata di Francia con
la celebre Galleria affrescata da
Annibale Carracci e poco oltre,
106
Palazzo Spada con la galleria
prospettica di Francesco Borromini, nota per il suo gioco di
illusone ottica, una delle curiosità della Roma secentesca da
non perdere. Attraversata via
Giulia, memorabile strada che
immerge il visitatore nel contesto urbano cinquecentesco,
si arriva sul Lungotevere e si
può attraversare il fiume sullo
storico Ponte Sisto. Percorrendo Via della Lungara, verso sinistra, si va verso la Basilica di
Santa Maria in Trastevere con i
caratteristici mosaici sulla facciata , e che si affaccia su una
delle più belle piazze della città. Proseguendo verso il Gianicolo Si giunge alla Chiesa di S.
Pietro in Montorio, situata in
uno dei punti più panoramici
di Roma, con il Tempietto del
Bramante che ne costituisce la
principale attrattiva. Ripartendo dalla Lungara, ma questa
volta dirigendosi verso destra,
si arriva alla cinquecentesca
Villa Farnesina, una delle più
nobili e armoniose realizzazioni del Rinascimento al cui
interno si possono ammirare
tra l’altro il celebre affresco di
Raffaello, il trionfo della ninfa
Galatea, e la Loggia di Amore e Psiche della sua scuola.
Alle spalle, Palazzo Corsini, i
cui giardini accolgono l’orto
botanico e sede della Galleria Nazionale di Arte Antica,
che conserva tra le altre, opere di Beato Angelico, Rubens,
Murillo, Luca Giordano. Proseguendo verso Borgo Santo
Spirito si arriva alla Città del
Vaticano, il più piccolo stato al
mondo nel cuore della capitale
con la splendida Basilica di San
Pietro. All’interno delle mura,
si trovano i Musei Vaticani,
meraviglioso crogiolo dell’arte
e della storia di tutti i tempi e
di tutti i luoghi, con opere di
immenso valore storico ed artistico: da non perdere le Stanze
di Raffaello, la Galleria delle
Carte Geografiche e la celebre Cappella Sistina affrescata
da Michelangelo. Percorrendo
Via della Conciliazione verso il
Lungotevere si arriva a Castel
S. Angelo, antica fortezza più
volte modificata in età medioevale e rinascimentale, dalla
quale è possibile godere del
panorama circostante. Fanno
parte dello Stato del Vaticano
anche le altre tre basiliche patriarcali di San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore
e San Paolo Fuori le Mura. Da
ammirare, a magari da salire in
ginocchio per devozione, ecco
la Scala Santa, che la tradizione
cristiana vuole sia stata percorsa da Gesù per raggiungere il
luogo dove subì l’interrogatorio di Ponzio Pilato, prima di
essere crocifisso, poi trasportata a Roma da Sant’Elena,
madre di Costantino. Nelle
adiacenze, sulla direttrice che
unisce il Colosseo al Laterano,
c’è la splendida Basilica di San
Clemente, con mosaici e affreschi all’interno anche della
basilica inferiore. La Basilica
di Santa Maria Maggiore, posta sul colle Esquilino, è la sola
ad aver mantenuto la struttura
paleocristiana originaria, anche se con arricchimenti successivi. Nelle vicinanze si può
visitare la Chiesa di S. Pietro
in Vincoli dove sono conservate le catene di S. Pietro ed
una delle più famose statue di
Michelangelo, il Mosé. Infine
la Basilica di San Paolo Fuori
le Mura, la più grande dopo
quella di S. Pietro che ci porta fuori dal centro storico, al
confine con un quartiere nuovo rispetto alla Roma che abbiamo visto fino ad ora, l’Eur,
progettato negli anni Trenta
del Novecento. Tra i vari percorsi alternativi segnaliamo il
suggestivo itinerario delle Catacombe cristiane, luoghi di
sepoltura prima, e di rifugio
poi per la celebrazione dell’Eucarestia durante le persecuzioni
cristiane. A Roma ci sono più
di sessanta catacombe e tra le
più importanti si ricordano le
Catacombe di S. Agnese, Priscilla, Domitilla, S. Sebastiano
e S.Callisto. Da non perdere
infine una visita a Ostia Antica, miglior esempio di città
di epoca romana giunto fino
a noi, il cui Teatro Romano
offre in estate un vasto cartellone di eventi e spettacoli nella
splendida cornice degli scavi
archeologici dove si respira
un’aria magica. Naturalmente
è impossibile descrivere ogni
angolo e ogni meraviglia della
Capitale: abbiamo solo voluto dare alcuni suggerimenti, a
partire dai quali ciascuno potrà
dedicarsi alla propria personale
scoperta di una città che riserva per tutti visioni incantate e
infinite meraviglie.
Per maggiori informazioni
consultare il sito:
www.visitlazio.com
Fontana Monumentale a Piazza di Spagna, nel cuore di Roma, ai piedi
della scalinata.
Giardino di Ninfa Monumento Naturale - Cisterna di Latina
(Archivio Fotografico Regione Lazio)
107
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ABRUZZO
Tra le vette maggiori dell’Appennino e le acque dell’Adriatico si
distende l’Abruzzo, una terra da
scoprire, ricchissima di tesori e dal
paesaggio magico, mozzafiato. Lo
scenario naturale dei picchi elevati ed impervi del Gran Sasso, dei
Monti della Laga e della Majella digrada rapidamente verso un armonico sistema collinare, per giungere
al litorale adriatico. Volendo, nella
stessa giornata si può passeggiare in
montagna al mattino, fare un tuffo in mare nel pomeriggio e cenare
sotto le stelle in campagna la sera.
In alta montagna, tra vette incontaminate e pareti rocciose sorgono
amene località turistiche e comprensori attrezzati sia per la pratica
degli sport invernali che per l’escursionismo estivo.
Tra le montagne e le colline si incuneano strette valli, percorsi storici
naturali costellati di antichi borghi.
Tre sono i parchi nazionali: quello
d’Abruzzo Lazio e Molise, il Gran
Sasso-Monti della Laga e quello della Majella, oltre al regionale Sirente
Velino, che assicurano protezione
a specie vegetali e animali tipiche
dell’area, come il camoscio, l’aquila
reale, il lupo e l’orso marsicano.
In proporzione alla superficie relativamente piccola della regione,
la costa abruzzese sembra davvero
essere infinita: ben centotrentatré
chilometri di spiagge bagnate da un
mare pulito e baciate dal sole per
mesi interi, con località premiate
dalle prestigiose Bandiere Blu, simbolo e certificazione di acque pulite
e di valori ambientali ben custoditi.
Suddiviso nelle tre province di Teramo, di Pescara e di Chieti, il litorale abruzzese è meta di turismo
balneare sin dagli ultimi decenni
dell’Ottocento.
Il litorale abruzzese è caratterizzato
da lunghi e sabbiosi arenili nella
parte settentrionale, mentre a sud
prevalgono le più riservate calette
di ciottoli. Caratteristici della costa
meridionale, prima che l’ampio golfo di Vasto interrompa la frastagliata sequenza di piccole insenature,
sono i celebri “trabocchi”. Completamente in legno, si compongono
di una piattaforma, retta da lunghi
pali, dalla quale il pescatore cala in
mare la rete, e da una lunga e ardita passerella, anch’essa poggiata
sui pali, che collega alla terraferma
distante anche decine di metri.
È in fase di completamento, per circa 130 chilometri la pista ciclabile
che percorre l’intera riviera dell’Abruzzo, collegando ininterrottamente tutte le località costiere e le
loro più belle attrazioni.
La pista scorre infatti proprio sulla
riviera di ciascun comune, e compie
gli attraversamenti fluviali mediante appositi e graziosi ponti in legno.
Offre dunque l’opportunità di godere senza interruzione, in modo
sano sicuro e tranquillo, di tutta
l’offerta estiva della costa, sia diurna che notturna: la vita estiva delle
località balneari infatti non si ferma
mai, con un’offerta vastissima di locali e di stabilimenti che dalla sera
diventano pub e disco-bar.
Ricchi di fascino sono i piccoli paesini dell’entroterra, i monasteri, i
109
Abruzzo, Parco Nazionale d’Abruzzo: faggeta della Camosciara, un luogo selvaggio ricco di grotte, ruscelli,
fiumi e cascate (De Agostini Picture Library)
castelli che costituiscono tanti
diversi percorsi di visita nella
regione verde d’Italia. Le province sono: L’Aquila (capoluogo), Pescara, Teramo, Chieti.
La città artisticamente più
rappresentativa della regione
è L’Aquila, situata alle pendici
del Gran Sasso, caratterizzata
da un inestimabile patrimonio
artistico: dalla magnifica basilica di San Bernardino al castello
110
cinquecentesco, dalla Basilica
di Santa Maria di Collemaggio
alla fontana delle 99 cannelle,
impreziosita da altrettanti mascheroni in pietra.
La città della “perdonanza celestiniana” offre innumerevoli
itinerari di storia, di arte e di
fede. Purtroppo, il terremoto
del 6 aprile 2009 ha duramente colpito la città e il territorio
circostante, causando ingenti
danni ai suoi preziosi tesori
d’arte.
Affacciata su spiagge lunghe
e sabbiose Pescara è un importante centro turistico che
custodisce il ricordo del poeta
Gabriele D’Annunzio.
Chieti, situata in collina, custodisce una meravigliosa cattedrale dell’XI secolo; con le
terme, il teatro e anfiteatro romano, di particolare interesse è
Spiaggia in provincia di Teramo (TE) Foto Archivio Regione Abruzzo
anche il Museo Archeologico
nazionale, il quale contiene
reperti delle popolazioni autoctone italiche pre-romane
(Marrucini-Piceni-Peligni-Sanniti etc).
Altra importante città è Teramo, con la sua maestosa Basilica-Concattedrale “S. Maria Assunta” (XIII sec.), con
l’imponente campanile di 55
metri, l’anfiteatro di età romana e il Duomo, Monumento
Nazionale dal 1899 e simbolo
della città ducale, è tra le pochissime chiese al mondo ad
avere una Porta Santa.
Innumerevoli sono gli antichi
borghi, custodi di una civiltà
contadina che mantiene ancora vive le sue tradizioni attraverso il folclore e l’artigianato
locale.
Il variegato panorama dell’A-
bruzzo propone diversi tipi di
vacanze, tutte entusiasmanti e
ricche di sorprese. Le innevatissime cime dell’Appennino
abruzzese ospitano i maggiori
comprensori sciistici dell’Ap-
pennino che accolgono il turista con moderni impianti e un
ampio sistema di piste.
Per gli appassionati di sci,
snowboard, snowrafting, sci
nordico-escursionistico e al-
Cesidio Silla - Scanno
111
San Vito Chietino Trabocco (Foto archivio Regione Abruzzo)
Parco Nazionale Gran Sasso, Monti della Laga (Fototeca ENIT)
Eremo di San Onofrio (Fototeca ENIT)
112
pinistico. http://www.abruzzoturismo.it/img/depliant/
it_en_Sciare.pdf.
Anche nelle altre stagioni l’Abruzzo offre molto a chi ama
la vacanza attiva e sportiva: dal
trekking alla mountain bike,
dal cavallo (una delle ippovie
più lunghe d’Italia 330 km nel
Parco Nazionale del Gran Sasso) alla canoa, dal cicloturismo
al down Hill dal freeklibing (in
Abruzzo c’è la seconda palestra
su roccia più grande d’Italia nel
Parco Nazionale della Majella)
al bird watching. Lungo la
costa ampio spazio a tutti gli
sport marini: vela, canoa, pesca, windsurf, grazie alla presenza di spiagge attrezzate e di
strutture moderne.
Il cicloturismo è uno degli
sport più adatti per scoprire i
mille volti dell’Abruzzo, unicum di ambienti eterogenei,
paesaggi che coccolano ed entusiasmano il visitatore che si
trova ad intraprendere un viaggio nella nostra Regione.
I percorsi, di diversa difficoltà,
mostrano al turista i variegati
panorami geo-morfologici e
culturali dell’Abruzzo (Parchi,
aree protette, siti storici ed archeologici) e si adattano sia ad
un pubblico che ama pedalare
tra pianure e colline sia al cicloamatore che è sempre alla
ricerca di nuovi tracciati per
sfide più impegnative.
Numerosi gli itinerari religiosi verso luoghi di devozione
immersi in ambienti incontaminati, tra cui i famosi Eremi
di Celestino V, incastonati tra
le pareti rocciose della Majella e del Morrone, o le Abbazie
romaniche di Santa Maria di
Propezzano, San Giovanni in
Venere, S. Liberatore a Majella, Santa Maria in Valle Porclaneta, San Clemente a Casauria, Santa Maria Assunta a
Bominaco con l’annesso Ora-
torio di S. Pellegrino.
Da non perdere le manifestazioni di folclore, le feste religiose e gli eventi: dalla famosa
Festa della Perdonanza a L’Aquila, alla festa dei Serpari di
San Domenico a Cocullo, al
Presepe vivente di Rivisondoli
alle numerose sagre che vedono protagonisti i piccoli borghi
(www.abruzzoturismo.it).
L’Abruzzo ha una ricca tradizione gastronomica, con tradizioni specifiche, legate alle
singole province.
Sovrani in tavola sono i maccheroni alla chitarra, pasta fatta
in casa, tagliata con un telaio
dai fili d’acciaio; tipiche del
teramano sono le scrippelle,
sottili sfoglie di pasta in brodo;
sulla costa dominano i piatti a
base di pesce.
Da non perdere il tipico “brodetto”, piatto sontuoso della
tradizione marinara abruzzese,
che include frutti di mare, e
pesce fresco. Ovunque abbondano i menu a base di agnello,
capretto, pecora (da non perdere i celebri “arrosticini”), ma
anche lonza e ventricina.
Il tipico pasto abruzzese è innaffiato da una selezione dei
migliori vini regionali: Montepulciano d’Abruzzo, Cerasuolo d’Abruzzo e Trebbiano
d’Abruzzo. Tra i dolci, spesso
a base di mandorle, spiccano
i torroni, i confetti, specialità
di Sulmona e la cicerchiata,
piccole palline di pasta fritta
ricoperte di miele, bocconotti e
mostaccioli.
Campli (TE) Scala Santa
113
114
MOLISE
Situato nell’Italia centro-meridionale, il Molise si estende tra
la dorsale appenninica e il mare
Adriatico.
Natura, storia, arte, antiche tradizioni e gastronomia sono i tesori di questa terra ancora poco
conosciuta.
Nel visitare il Molise si prova infatti
una sensazione di “scoperta”, a cominciare dal suo territorio, prevalentemente montuoso e collinare,
solcato dai caratteristici “tratturi”,
i percorsi storici della transumanza
che uniscono i pascoli abruzzesi con
quelli pugliesi.
Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise rivela inaspettati magnifici paesaggi, mentre le numerose riserve naturali proteggono le
specie vegetali e animali tipiche di
questa area.
Scenari di natura incontaminata incorniciano anche le due stazioni sciistiche più importanti della regione:
Campitello Matese e Capracotta.
Il litorale presenta spiagge sabbiose,
circondate da vegetazione mediterranea e da un mare limpido e pulito
premiato, anche quest’anno, con la
Bandiera Blu.
La storia millenaria e la cultura della regione possono essere scoperte
visitando i siti archeologici, le abbazie, i borghi e i numerosi castelli
presenti sul territorio.
La sopravvivenza di usi e tradizioni,
di attività artigianali e antichi mestieri altrove scomparsi è una caratteristica unica, che rende il Molise
un “piccolo mondo antico”.
Due le province: Campobasso (ca-
poluogo) e Isernia.
L’itinerario alla scoperta del Molise inizia a Campobasso, centro
ricco di storia e cultura, dominato
dall’imponente castello Monforte,
edificato intorno al 1450 sui resti
di una costruzione normanna, su
un colle che domina tutta la città.
I monumenti più importanti del
capoluogo sono la Cattedrale, edificata nel 1504 e poi ricostruita in
stile neoclassico nel 1805 in seguito
a un terremoto; la Chiesa di San
Bartolomeo, in stile romanico; la
Chiesa di S. Antonio Abate, eretta
nel 1572, che presenta una facciata tardo-rinascimentale e l’interno
barocco, decorato da tele e affreschi
del ‘600; la Chiesa di San Leonardo, risalente al XIII secolo; la Chiesa di San Giorgio, eretta nel XII
secolo in pieno stile gotico.
La città ospita il Museo dei Misteri
dove sono conservati i maestosi “ingegni”, creati nel ‘700 dallo scultore campobassano Paolo Saverio di
Zinno che, animati da figuranti,
sfilano in processione nel giorno
del Corpus Domini. Di particolare rilievo è il Museo Provinciale
Sannitico che espone pregevoli testimonianze delle civiltà che popolarono il territorio dalla protostoria
al periodo sannitico.
Ad Isernia molto interessanti sono
il centro storico, ricco di antichi
palazzi e suggestive piazzette. Da
vedere l’ importante area preistorica situata appena fuori dall’abitato dove è possibile visitare il Museo
Nazionale del Paleolitico – La Pineta; di particolare bellezza la medie-
115
Pietrabbondante, Complesso archeologico del Santuario Italico (Fototeca ENIT)
vale “Fontana Fraterna”.
Meritano una visita due piccoli
centri che ancora oggi tramandano antiche attività artigianali: Agnone, sede dell’antichissima Fonderia Marinelli che
realizza campane per le più
116
importanti chiese del mondo e
Scapoli, il paese delle zampogne che ha dedicato un museo
a questo antico strumento musicale.
Importanti i siti archeologici,
tra cui il santuario sanniti-
co di Pietrabbondante con il
suo bellissimo teatro, e Sepino dove si trovano le rovine
dell’antica città romana di Altilia con il Foro, la Basilica, le
Terme, il Teatro, il Cardo e il
Decumano, le mura e le mae-
stose porte d’accesso.
Larino, delizioso borgo abitato fin dal V secolo a. C. conserva monumenti di varie epoche, tra i quali si segnalano la
domus ellenistica, l’anfiteatro
romano con le vicine terme,
la Cattedrale gotica del XIV
secolo con la torre campanaria,
il Palazzo Comunale e la chiesa
di San Francesco.
La città costiera di Termoli,
frequentata meta di turismo
balneare, ha un suggestivo
borgo antico con il maestoso
Castello Svevo e il Duomo romanico; a Venafro il castello
Pandone conserva un pregevole ciclo di affreschi rinascimentali e reperti archeologici di età
romana e pre-romana.
Numerosi i castelli presenti sul
territorio, tra cui quelli scenografici di Pescolanciano e
Cerro al Volturno, le abbazie
e santuari, quali la Badia benedettina di San Vincenzo al
Volturno, il Santuario dell’Addolorata di Castelpetroso, il
Santuario di Canneto a Roccavivara.
Splendidi esempi di architettura romanica sono, inoltre, la
chiesa di San Giorgio a Petrella
Termoli, porto, “trabocco”: tipica costruzione di pescatori (Fototeca ENIT)
Scapoli, bottega artigiana: fabbricante di zampogne (Isernia) – (Fototeca ENIT)
117
Isernia, Fontana Fraterna, particolare (Campobasso) (Fototeca ENIT)
Tifernina e la chiesa di Santa
Maria della Strada a Matrice.
Dalle cime dell’Appennino alla
costa, la natura incontaminata
del Molise è il luogo ideale per
un soggiorno di relax, sport,
escursioni verso le località più
caratteristiche della regione.
Chi ama il verde può passeggiare o praticare il trekking
nelle svariate aree protette, nel
tipico paesaggio appenninico
del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise o in un
ambiente vario come quello
dell’Oasi WWF di Guardaregia-Campochiaro, tra boschi,
torrenti, gole e cascate e la
riserva MAB di Montedimezzo-Collemeluccio.
Molte aree collinari sono percorribili in mountain bike,
mentre sulla costa si possono
seguire panoramici percorsi
118
ciclistici.
Sempre immersi nella natura
si può vivere l’esperienza unica del percorso a cavallo lungo
i “tratturi”, le millenarie vie
della transumanza che costituiscono la vera peculiarità del
Molise. Presso Pescolanciano e
un po’ ovunque nella regione,
questi storici cammini rappresentano un’occasione straordinaria per “vivere” nella storia e
nella civiltà locale.
L’emozione dello sci in alta
montagna è assicurata dal sistema di piste di Campitello
Matese, la stazione più importante del Molise, insieme a
quella di Capracotta, rinomata
anche per i tracciati di sci di
fondo.
Da Termoli a Campomarino,
sulla costa si possono trascorrere vacanze tranquille e pra-
ticare tutti gli sport d’acqua
tra spiagge ampie e sabbiose,
acqua cristallina e moderne
strutture.
I più golosi possono seguire
percorsi enogastronomici dalla
costa all’alto Molise attraversando terre coperte di vigneti e
caratteristici paesini con soste
per assaggiare i vini e i prodotti
tipici, fino al rinomato tartufo
bianco di San Pietro Avellana.
Terra di antiche tradizioni,
il Molise offre diversi itinerari spirituali che consentono di raggiungere, attraverso
ambienti incontaminati, il
Santuario di Santa Maria del
Canneto a Roccavivara, il suggestivo Santuario dell’Addolorata tra le aspre montagne
di Castelpetroso ed altri siti
religiosi.
Da non perdere, eventi e feste
Capracotta, Prato Gentile - Isernia
che mantengono vive le tradizioni locali: il Festival Internazionale della Zampogna di Scapoli, la Fiera del tartufo bianco
a San Pietro Avellana, “La
‘Ndocciata”, fiaccolata spettacolare che si tiene ad Agnone,
la Pezzata, sagra dell’agnello a
Capracotta, la Festa del Mare
a Termoli, la Festa del Grano a
Jelsi e molte altre ancora.
In questa regione dalla vocazione agricola, la cucina regionale
si basa sui prodotti della terra e
della pastorizia.
Tra i tanti piatti caratteristici
si segnalano i maccheroni alla
chitarra, le “pallotte cacio e
uova”, “taccozze e fagioli” e i
“torcinelli” arrostiti, formati da
interiora di agnello e frattaglie.
Sono eccellenze della gastronomia molisana anche l’olio extravergine di oliva, il tartufo di
Isernia e diversi tipi di salumi,
tra i quali le salsicce di fegato
e la “ventricina”, la “pampanella”, carne di maiale con peperoncino essiccata al forno.
Di grande qualità sono i latticini, in particolare il caciocavallo
e la “stracciata” di Agnone e
dell’Alto Molise, il “fior di latte” di Boiano, le mozzarelle di
bufala di Venafro, il pecorino
del Matese. Ovunque si producono scamorze e “burrini”,
composti da una parte esterna
di caciocavallo e una interna di
burro.
Ottimi anche i vini locali, tra
cui il Biferno, il Pentro e la Tintilia, prodotta da un vitigno autoctono.
Tra i dolci tipici, occupano
un posto d’onore la mostarda
d’uva (marmellata tipica della
campagna molisana), i “calzoni” (dolci ripieni di pasta di
ceci), le ostie farcite (cialde riempite con noci e mandorle),
i “peccellate” (dolci ripieni di
mosto cotto o marmellate).
119
120
CAMPANIA
È una delle regioni dell’Italia meridionale e
si estende lungo il versante del mar Tirreno,
dalla foce del Garigliano al Golfo di Policastro. La dolcezza del clima, la bellezza delle
coste, la ricchezza dell’arte e della storia, l’amore per la cucina rendono la Campania una
terra tutta da vivere.
Un viaggio che inizia dal mare, re incontrastato, con il suoi colori intensi, le coste ricche
di baie, insenature e pareti rocciose, le isole
di Capri e Ischia, veri capolavori della natura. Il tutto reso ancora più affascinante dalla
ricca vegetazione mediterranea, interrotta da
piccoli ma graziosi paesi dove trascorrere le
proprie vacanze, immersi nella storia e nelle
tradizioni campane.
E come dimenticare il monumento della natura che domina imponente questa terra? Il
Vesuvio, cupo e misterioso, amato per la sua
bellezza e temuto per la sua potenza. E poi
Napoli, conosciuta nel mondo per l’intensità
e la passione della sua musica che, come la
città, mescola aspetti colti e popolari, sacri e
profani, gioiosi e malinconici.
E adagiata su una terrazza di tufo a strapiombo sul mare, Sorrento. In questo scorcio di
paradiso, coste frastagliate e inaccessibili si
alternano a piccole e nascoste spiagge che
danno vita ad un paesaggio unico. Qui l’opera dell’uomo è stata grandiosa. Le zone più
impervie oggi sono costituite da una serie di
terrazzamenti degradanti verso il mare, utilizzati per coltivare agrumi, ulivi e viti. Sono
i giardini dai quali esalano gli inebrianti profumi di aranci, limoni e zagare.
Musica, mare, divertimento e natura, ma
anche storia e cultura. Visitare luoghi come
Paestum, Ercolano, Pompei, la Certosa di Padula o la Reggia di Caserta sarà un’esperienza
indimenticabile, fuori dal tempo.
Il territorio è amministrativamente ripartito
in 5 province che sono: Napoli (capoluogo),
Avellino, Benevento, Caserta e Salerno.
Chi sceglie di trascorrere le sue vacanze in
Campania avrà l’imbarazzo della scelta fra
le tante opportunità che offre ma, indubbiamente, i sei siti dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Unesco più il Bene protetto dall’UNESCO sono le eccellenze da non perdere:
• Centro storico di Napoli;
• Palazzo reale del XIX secolo di Caserta con
il parco l’acquedotto di Vanvitelli ed il complesso di San Leucio;
• Zone archeologiche di Pompei, Ercolano e
Torre Annunziata;
• Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni con i siti archeologici di Paestum e Valia e la Certosa di Padula;
• Longobardi in Italia: i luoghi del potere
(568 774 d.C.) il complesso di Santa Sofia
a Benevento;
• Celebrazioni delle grandi strutture processionali a spalla: la Festa dei Gigli a Nola.
Napoli colpisce il visitatore per la sua vivacità, per gli splendidi colori del mare ma anche
per la sua storia che riaffiora in ogni angolo
del centro antico, il più grande d’Europa, un
autentico museo a cielo aperto.
Ovunque si guardi, si scorgono scorci ricchi
di fascino, tabernacoli, chiese e obelischi barocchi. Si incontrano le antiche arti manuali,
da quella dei presepi (San Gregorio Armeno)
a quella incomparabile dei maestri liutai, fino
ad arrivare all’antico Borgo degli Orefici. Infiniti sono gli itinerari che si possono seguire
scegliendo una visita ai castelli, o ai musei, o
alle ville e palazzi storici o un tour fra le tante
chiese che custodiscono capolavori scultorei e
pittorici di enorme valore.
Ercolano, Pompei, Oplonti e Stabia nel 79
d.c., furono completamente distrutte dal Vesuvio. La lava vulcanica segnò la loro distruzione ma, solidificandosi, la stessa lava che le
distrusse divenne un’eccezionale “protezione”
121
che ha preservato gli straordinari reperti, riportati alla luce
molti secoli dopo. Un visita
nell’antico Foro di Pompei,
permette di visitare luoghi di
straordinario valore come la
Casa del Fauno, una struttura
monumentale con ambienti,
stanze e aree dedicate a varie
attività, il Sacrario dei Lari
Pubblici, una delle più interessanti architetture rinvenute
a Pompei, probabilmente dedicata alle divinità protettrici
della città, e la Casa dei Vettii,
con gli interni decorati da preziosi dipinti.
Un paesaggio unico al mondo
lo offre la Costiera Amalfitana:
baie, insenature e pittoreschi
paesini che, in un miracolo di
equilibrio, restano abbarbicati
alla montagna. L’azzurro del
mare, il verde della macchia
mediterranea, i colori e le linee
delle piccole case, si fondono
perfettamente fra loro creando
uno dei più bei percorsi della
costa italiana. Positano, Amalfi, Ravello, Minori e Vietri sul
Mare sono alcune delle preziose perle che compongono la
collana di piccoli borghi (12 in
tutto) della costiera. Dei piccoli presepi viventi, con i loro
antichi vicoli, archi e piazzette,
che affascinano per l’atmosfera, i suoni e i profumi che
emanano.
Nello scenario incantato della Costiera Amalfitana, ogni
anno, si organizza il Ravello
Festival, appuntamento imperdibile per chi vuole lasciarsi
conquistare dal fascino della
grande musica eseguita in uno
scenario di incomparabile suggestione.
La Reggia di Caserta, altro sito
Unesco, è un autentico capolavoro di architettura e decorazione e un prezioso contenitore di capolavori. Visitando
122
Pompei: un intenso tramonto rende ancora più affascinante l’antica Via
dell’Abbondanza
il suo interno si è stupiti dal
continuo susseguirsi di opere
d’arte, stucchi, bassorilievi,
affreschi, sculture e pavimenti
a intarsio. Un’opera di proporzioni colossali: quattro cortili,
1200 stanze, più di 30 imponenti scalinate tra cui il famoso
Scalone d’Onore con 116 scalini, ed un immenso splendido
parco come cornice.
Archeologia, natura e tradizioni, i tre elementi distintivi del
Parco Nazionale del Cilento,
Vallo di Diano e Alburni crocevia di culture e popoli fin
dalla preistoria. Testimonianza
preziosa del passato di questa
terra, è Paestum che vanta i tre
templi greci meglio conservati
al mondo. Sulle coste del Cilento, nel 540 a.C., sbarcarono
i Focesi, fondatori di Elea (oggi
Velia), antica città famosa per
aver ospitato grandi uomini di
pensiero come Parmenide. Tra
le tante Bandiere Blu che sventolano lungo la costa cilentana
a certificare la qualità del mare
e dei servizi spiccano le spiagge di Cala Bianca e Cala degli
Infreschi a Camerota e quella
dell’Arco Naturale a Palinuro.
Da non perdere una visita alla
Certosa di San Lorenzo, meglio conosciuta come Certosa
di Padula, uno dei più grandi
monasteri del mondo.
Con un paesaggio di rara
bellezza plasmato dal vento, dal mare e dall’uomo, la
Campania offre un’infinità di
modi per vivere e scoprire le
eccellenze della sua terra, una
perfetta armonia tra storia, natura, cultura, folklore e sapori
genuini.
Luoghi dove trascorrere le proprie vacanze all’insegna della
conoscenza, dello sport e del
divertimento ma, soprattutto,
dove rigenerarsi e ritrovare l’equilibrio psico-fisico facendosi
coccolare in uno dei tanti stabilimenti termali.
Molti i luoghi dove ritemprarsi perché molti sono stati, nel
passato, i fenomeni vulcanici
che hanno dato origine a numerose falde acquifere dalle
quali, ancora oggi, sgorgano
acque ricche di proprietà terapeutiche.
E quando si parla di terme si
parla di Ischia, una delle perle
del Golfo di Napoli, che gra-
Capri (Napoli): uno sguardo sui Faraglioni, meravigliose rocce che
emergono dal mare
zie alle sue origini vulcaniche
vanta uno dei migliori patrimoni idro-termali al mondo.
Moderni e attrezzati centri
benessere offrono un’ampia
gamma di trattamenti curativi ed estetici per ritrovare la
forma migliore, immersi nel
paesaggio incantato di questa
meravigliosa isola.
Castellammare di Stabia, Pozzuoli, Contursi e Villamaina
sono alcune delle altre località dove dedicarsi alla cura del
corpo e dello spirito.
Nel magnifico scenario del
Golfo di Napoli, oltre a Ischia,
si trova uno dei luoghi più
famosi al mondo, Capri, la
regina della vita mondana e
del lusso, punto di incontro
di personalità politiche, personaggi del jet set e divi del cinema. Una passeggiata nella sua
mitica piazzetta è una tappa
obbligata per arrivare al cuore
di questo luogo ricco di fascino
e di mistero.
Le meraviglie di questa isola
sono tante e tanti sono i modi
per ammirarle: noleggiando
i famosi e confortevoli gozzi
con cui circumnavigare l’isola
e soffermarsi nella splendida
Grotta Azzurra, prenotando
un tour in elicottero che sorvolerà l’intera Baia di Napoli e
le zone di Ercolano e Pompei
oppure, per chi vuole rimanere
a terra, prenotando una visita
guidata per conoscere i luoghi
più belli e gli aneddoti più curiosi.
Il mare è sicuramente l’attrattiva principale della Campania,
ma anche l’entroterra merita
uno sguardo attento. Sentieri
antichi, alcuni risalenti a 2000
anni fa, permettono di entrare
nel cuore dei Parchi Nazionali
e Regionali che custodiscono,
in un contesto naturalistico
d’eccezione, tanti reperti della
storia passata.
Tradizioni antiche che ritroviamo nelle tante sagre e manifestazioni organizzate in tutto il
territorio della Campania, che
ospita anche eventi culturali di
portata internazionale.
È una cucina allegra, solare, famosa soprattutto per i
prodotti tipici della sua terra.
Grazie al sole, la Campania
può vantare i pomodori più
succosi e gustosi del mondo
che condiscono molti piatti
locali e, non per ultima, la famosa pizza napoletana. È oramai passato alla leggenda quel
pizzaiolo che inventò, in onore
di Margherita di Savoia, una
pizza tricolore condita con pomodoro, mozzarella e basilico
che ancora oggi sopravvive con
il tradizionale nome di “pizza
Margherita”. Napoli è anche la
patria degli spaghetti. I condimenti sono svariati e tutti molto gustosi, ma l’importante è
la cottura a regola d’arte ed in
questo i napoletani sono dei
veri maestri.
Altro fiore all’occhiello di questa regione è la produzione
casearia, con la famosa mozzarella di bufala, magistralmente
prodotta nelle zone di Terra di
Lavoro e della Piana del Sele.
I dolci più rappresentativi
sono certamente la pastiera
napoletana, le fragranti sfogliatelle di ricotta ed il babà intriso
di liquore.
E in una terra baciata dal sole
e dal mare non potevano mancare eccellenti produzioni vinicole, apprezzate a livello internazionale. Un’ampia gamma
di vini, di grande pregio e
dal sapore più o meno intenso, potranno essere assaporati
dagli amanti del “sangue di
Bacco” percorrendo una delle
Strade del Vino, dove natura,
tradizione e gusto saranno gli
accompagnatori d’eccezione.
I vini campani, dal Taurasi
all’Aglianico passando per il
Greco di Tufo, l’Asprino d’Aversa, il Lacrima Christi del
Vesuvio, il Fiano e il Solopaca,
accompagnano meravigliosamente una cena con i piatti
della cucina tradizionale, magari gustata su una terrazza
affacciata sul mare, a lume di
candela, con una bella canzone napoletana di sottofondo e
123
Napoli: la magia del Teatro San Carlo, tempio della lirica famoso in tutto il mondo
chiusa dal sapore del limoncello di Sorrento.
Napoli
Napoli è un vero scrigno di tesori d’arte e di storia, impronte
indelebili delle dominazioni
passate, ognuna delle quali ha
contribuito alla formazione di
questa città che racchiude, nel
suo centro storico, un patrimonio talmente straordinario
da essere stato inserito tra i siti
Unesco.
2500 anni di storia raccontati
da palazzi, chiese, monumenti
e luoghi d’arte tra i quali si insinua la quotidianità vissuta con
l’allegria e la fantasia tipica dei
napoletani. Ben quattro castelli
124
dominano la città.
Castel Nuovo, meglio conosciuto come il Maschio Angioino, con linee architettoniche
diverse, ben integrate fra loro,
che richiamano il duplice ruolo
di fortezza-palazzo che questa costruzione rivestì sotto il
periodo degli Angioini e degli
Aragonesi. Splendido l’Arco di
Trionfo voluto dal re Alfonso I
d’Aragona e ideato da Pietro de
Martino e Francesco Laurana.
Su una piccola isola, collegata
da un ponte alla vicina terra
ferma, si trova il monumentale Castello dell’Ovo, sede di
mostre e congressi, con una
meravigliosa veduta sull’intero
golfo.
Arroccato sul Vomero – Castel
Sant’Elmo - dal quale si ammira la grande arteria stradale, popolarmente nota come “spaccanapoli”, che divide la città in
due parti.
E infine, Castel Capuano,
nato come fortezza e, successivamente, impreziosito da
interventi architettonici che
lo trasformarono in residenza
nobiliare. Nei pressi, Porta Capuana, ingresso principale della
città nel passato, delineata da
un pregiato arco marmoreo.
Innumerevoli le chiese sparse
per la città. La Cattedrale, sovrapposta ad edifici preesistenti, una parte dei quali inglobati
nell’attuale struttura, ha subìto
radicali modifiche, soprattutto
nella parte esterna, per porre
rimedio ai gravi danneggiamenti causati da eventi sismici.
Fu Enrico Alvino, nel 1800,
ad imprimere lo slancio verticale che caratterizza l’odierna
facciata, con guglie, edicole e
cuspidi costruite intorno alle
opere sopravvissute al terremoto. L’interno, con pianta a
croce latina e tre lunghe navate
suddivise da due file di pilastri,
ospita la famosa Cappella del
Tesoro di San Gennaro che, oltre alle due ampolle contenenti
il sangue del santo, custodisce
mirabili capolavori realizzati
con metalli preziosi. Altro importante luogo legato al Santo
di Napoli, sono le Catacombe
di San Gennaro con affreschi,
mosaici e reperti di grande valore.
Un insieme di stratificazioni architettoniche realizzate
in epoche diverse disegnano
l’imponente Basilica di San
Lorenzo Maggiore, eretta sui
resti di strutture greco-romane,
riportate alla luce e visitabili
attraverso l’accesso situato nel
chiostro interno. Lungo il tracciato Spaccanapoli, si incontra
la Chiesa del Gesù Nuovo,
con la particolare facciata recuperata da un quattrocentesco
palazzo signorile, e un trionfo
di decori marmorei e pittorici
nella parte interna. Il Monastero di Santa Chiara, dalle linee
semplici e sobrie tipiche delle
chiese francescane, oltre alle
tombe reali, custodisce il caratteristico Chiostro delle Clarisse
con un’insolita decorazione,
completamente realizzata con
maioliche variopinte, raffigurante i colori di questa terra.
Maestosa come una cattedrale
e ricca di opere d’arte, la Chiesa
di San Domenico Maggiore è
un altro interessante esempio
del particolare processo di formazione del patrimonio artisti-
Positano (Costiera Amalfitana) – Sito UNESCO (Fototeca ENIT)
co e culturale di Napoli.
Legata alla personalità poliedrica di Raimondo Di Sangro
è la Cappella Sansevero, popolarmente chiamata la “pietatella”, un mirabile connubio
tra architettura e arte. Celebre
il Cristo Velato di Giuseppe
Sammartino, di fronte al quale
si rimane incantanti per la straordinaria maestria con la quale
è stato realizzato il sudario adagiato delicatamente sul corpo
di Cristo.
Le ricche collezioni di antiche
famiglie nobiliari, come i Farnese e i Borgia, e i numerosi
reperti ritrovati a Pompei e
Ercolano e in altre zone dell’Italia meridionale, formano il
patrimonio espositivo del più
grande museo di arte antica
del Mezzogiorno: il Museo Archeologico Nazionale, ospitato
nell’antico Palazzo degli Studi.
Il Palazzo Reale di Capodimonte, circondato da un grande
parco, ospita il Museo e le Gallerie Nazionali di Capodimonte, una straordinaria raccolta di
125
Penisola Sorrentina (Napoli)
capolavori di Tiziano, Raffaello, Correggio, Masaccio, Mantegna, Caravaggio e dei maestri
napoletani. Splendidi gli arredi
dell’Appartamento Reale dove
si trova il salottino di Porcellana, capolavoro della Real
Fabbrica di Capodimonte, la
cui produzione – in parte – è
esposta nella Galleria delle Porcellane. Questo è l’unico museo ad affiancare all’espressione
artistica antica quella contemporanea, con opere di artisti
del calibro di Andy Warhol.
Il Museo Civico Gaetano Filangieri, oltre da una serie
pregevole di sculture e dipinti,
ospita una ricca collezione di
126
armi europee e orientali, una
preziosa raccolta numismatica
e molti raffinati oggetti di porcellana provenienti dalle più
importanti fabbriche italiane e
europee. Tra le principali piazze di Napoli, imperdibile è la
famosa Piazza del Plebiscito,
con lo splendido colonnato
fatto realizzare da Gioacchino
Murat, di fronte al quale si affaccia uno dei lati del grandioso Palazzo Reale, progettato da
Domenico Fontana, sede della
Biblioteca nazionale Vittorio
Emanuele III, la più grande
del sud d’Italia, con esemplari
antichissimi di grande valore.
Alla spalle del Palazzo, il Teatro
di S. Carlo, il più antico teatro
d’opera in Europa ancora attivo, tempio della grande musica e del balletto classico, dove
si sono esibiti nomi di fama
mondiale come Gioacchino
Rossini e Gaetano Donizetti.
Davanti all’ingresso del teatro,
la Galleria Umberto I una delle più eleganti d’Italia, con la
pavimentazione marmorea decorata da raffinate geometrie.
Lungo Via Toledo, una delle
principali arterie cittadine, si
trovano i Quartieri Spagnoli
realizzati, nel 1500, da Don
Pedro da Toledo, come alloggio per le truppe, e oggi rione
popolare dal quale trasuda la
napoletanità più verace e più
schietta. Se amate lo shopping,
potrete scegliere tra creazioni
artigianali e divertenti souvenir
da portare con voi come ricordo di Napoli e della sua gente.
Tra le strade del centro troverete botteghe, negozi e boutique
dove acquistare l’oggetto più
consono ai vostri desideri: si va
dalle statuine in terracotta di
San Gregorio Armeno, dove a
Natale l’estro creativo raggiunge il suo apice, alle creazioni
di alta moda con accessori in
pelle, cravatte e scarpe, dalle
preziose produzioni di oreficeria ai preziosi ombrelli fatti a
mano con materiali di pregio.
Una Napoli illuminata dai raggi del sole, nasconde un’altra
Napoli, quella incuneata nel
sottosuolo, scavata già dai greci antichi e poi dai Romani che
qui costruirono un imponente
acquedotto, utilizzato fino al
1600.
Una guida accompagnerà i visitatori in questo viaggio nel
tempo nella Napoli sotterranea, un percorso suggestivo
tra cunicoli e importanti ritrovamenti come il Teatro Greco-Romano.
Paestum (Salerno)
127
128
BASILICATA
La Basilicata è una regione del Sud Italia incastonata tra Puglia, Calabria e
Campania. Non si raggiunge per caso
e se non per vivere un’esperienza unica,
in luoghi dove silenzio, colori, profumi
e sapori allontanano il frastuono e lo
stress della vita quotidiana, regalando
sensazioni autentiche. I boschi e le foreste che ricoprono le montagne sono
costellati da piccoli e suggestivi borghi,
alcuni posti anche a 1000 m di altitudine, dove l’aria pura, i sapori genuini,
le bellezze della natura si fondono con
la storia. La Basilicata è lambita da due
mari: lo Ionio e il Tirreno, le cui coste
sono caratterizzate da innumerevoli
spiagge su cui ci si può rilassare al sole,
rinfrescandosi nelle acque cristalline di
un mare incontaminato. La costa ionica, con la nota località di Metaponto,
offre ampie spiagge di sabbia finissima,
in alcuni tratti circondate da pinete e filari di eucalipto che diffondono nell’aria
un gradevole profumo. Più alta e frastagliata, la costa tirrenica è caratterizzata
da promontori a picco sul mare intervallati da piccole spiagge bagnate da un
mare cristallino. Maratea, nota come
perla del Tirreno, è famosa non solo per
la ricchezza e la bellezza dei suoi fondali,
la possibilità fare tour in barca lungo la
costa, visitare le tante grotte marine che
costellano il litorale, ma anche per il suo
grazioso centro storico e le numerose
chiese. Da non perdere, poi, l’imponente Statua del Cristo Redentore, sul
monte San Biagio, da dove si gode una
vista meravigliosa sul golfo.
A Maratea può essere divertente anche
fare un giro tra i negozi del suo centro
storico o trascorrere una piacevole serata
cenando in uno dei caratteristici ristoranti del porto, per proseguire con un
dessert nei caffè della piazzetta e tirare
fino a tardi in graziosi locali notturni.
Le province sono: Potenza (capoluogo)
e Matera. Matera, oggi candidata Capitale Europea della Cultura 2019, è
la città dei Sassi, dal 1993 Patrimonio
Mondiale dell’Unesco. Una passeggiata
lungo i vicoli della Civita, il nucleo più
antico della città, permette di addentrarsi nell’antico agglomerato urbano
formato da una fitta rete di grotte scavate nella roccia. Un’architettura arcaica, senza alcuna progettazione, che ha
dato origine ad una vera e propria opera
monumentale, attrazione per milioni di
visitatori provenienti da tutto il mondo.
La città di Matera è un vero set cinematografico naturale, tanto da aver indotto
famosi registi nazionali e internazionali
a sceglierla come location in cui ambientare i propri film: da Pier Paolo Pisolini, per Il “Vangelo II Matteo”, a Mel
Gibson che a Matera ha girato “The
Passion”. Gran parte del territorio della
Basilicata è occupato da montagne, coperte da meravigliosi boschi e splendide
foreste, un paesaggio spettacolare dove
rigenerarsi, divertirsi e mangiare bene
tutto l’anno. Bellissima è l’area in cui
si possono ammirare i Laghi di Monticchio: il lago Grande e il lago Piccolo
sono due splendidi specchi d’acqua che
occupano i due crateri - ormai spenti del Monte Vulture e sono circondati da
una fitta e lussureggiante vegetazione.
In inverno, quando una coltre bianca
ricopre le sue alte vette, la Basilicata è
meta ideale per gli appassionati dello sci
grazie alla presenza di numerosi com-
129
Parco Nazionale del Pollino, Lago del Monte Cutugno (Fototeca ENIT)
Maratea (PT), spiaggia (Fototeca ENIT)
130
prensori. In estate la montagna
lucana diventa il luogo ottimale per chi ama passeggiare, arrampicarsi, andare in bicicletta
o semplicemente leggere un
buon libro. La regione offre
diverse soluzioni di sport e attività out-door sfruttando anche torrenti e ruscelli che scendono dalle montagne, laghi
circondati da una natura lussureggiante, lungo i quali praticare attività come il rafting o
il torrentismo, il canottaggio o
la vela, le immersioni subacquee o la pesca sportiva.
I lucani sono molto orgogliosi
della loro cucina, essenziale e
aromatica, interamente basata
su prodotti locali, sapientemente combinati in pietanze
caratteristiche e d’antichissima
tradizione. Davvero gustosa la
pasta di grano duro, lavorata
a mano con antichi utensili
come la rasola, la cavarola (rispettivamente una lama e un
piccolo tagliere) e la maccarunara. Per altri formati, come
i minuich e i tria, serve solo
l’abilità e la maestria delle massaie. Nei sughi molto saporiti
è onnipresente il peperoncino,
uno dei simboli dell’arte culinaria lucana, che qui è più
diffusamente chiamato diavolicchio. La panella, grandi forme di pane con impasto a base
di farina e patate bollite, e il
pancotto, fette di pane abbrustolite ammorbidite nel brodo
e arricchite con uova, sono due
tipici piatti a base di pane, un
altro alimento ricorrente nella
cucina lucana. L’agnello, come
il cazmarr, polpettone d’interiora (che il dialetto chiama
gnumaredd) e il cutturiddi,
una specie di stufato, rientrano
tra le altre specialità della cucina lucana. Molto diffusa è,
inoltre, la testina d’agnello, che
viene cotta al forno e condita
Laghi di Monticchio, Rionero in Vulture (Fototeca ENIT)
con origano e pecorino. Tra le
carni è famosa la “lucanica”,
una salsiccia di carni magre
di suino, preparata in numerose varianti, senza l’impiego
di additivi. Altra regina della
gastronomia è la verdura preparata in una varietà di gustosi
piatti. Ricordiamo il calzone
di verdura e la ciambotta, una
frittura di patate, peperoni e
melanzane conditi con pomodoro, la ciaudedda, con fave,
patate e carciofi, e l’insalata di
lampascioni. Una superba sintesi vegetariana è poi costituita
dal “piatto d’erbe alla lucana”,
in cui troviamo, cotti insieme
e conditi con olio d’oliva, cipolle, melanzane, peperoni,
pomodori, aglio, basilico e
prezzemolo.
Potenza
Nonostante sia stata in gran
parte ricostruita in seguito ai
numerosi terremoti che l’han131
Metaponto (MT), Tavole Palatine - Tempio greco (Fototeca ENIT)
Matera, I Sassi, riproduzione interno abitazione (Fototeca ENIT)
132
Matera, I Sassi (Fototeca ENIT)
no colpita nel corso dei secoli,
Potenza conserva numerose e
importanti testimonianze del
passato. Tra i monumenti da
visitare ricordiamo il Duomo,
costruito nel XII secolo e rimaneggiato in epoca neoclassica,
che conserva pregevoli opere
d’arte; la Torre Guevara, traccia di un antico castello medievale; la Villa Romana di
Malvaccaro, caratterizzata da
pregevoli mosaici; l’Edicola di
San Gerardo, un piccolo tempietto eretto nel XIX secolo
per ospitare una veneratissima
statua del Santo, Patrono della
città; il Museo Archeologico
Nazionale e il Museo Archeologico Provinciale, in cui sono
conservati numerosi reperti legati alle vicende storiche di Potenza e dell’archeologia lucana;
l’Archivio di Stato con documenti a partire dal Trecento e
numerose pergamene; la Chiesa romanica di San Michele
Arcangelo, edificata nel XII
secolo in stile romanico, che
custodisce al suo interno opere
interessanti come la “Madonna del Carmine” e la “Madonna del Rosario e quindici
misteri”; la Chiesa di S. Maria
del Sepolcro, risalente al XII
secolo, al cui interno si può
ammirare un bassorilievo in
marmo raffigurante una “Madonna col Bambino e angeli”.
Matera
Non si può pensare Matera
senza i Sassi, i quali hanno
reso la città famosa in tutto il
mondo. Inseriti nella lista dei
siti Patrimonio dell’Umanità,
i “Sassi di Matera” sono case
(sovrapposte le une alle altre
e unite tra loro da stradine
inerpicate e ampie scalinate),
abitate dall’antichità alla metà
del secolo scorso, di cui solo la
facciata è in muratura, mentre
il resto (spesso un unico ambiente) è scavato nella roccia.
Utilizzato fin dal Medioevo,
letteralmente il termine Sassi
indica i “rioni pietrosi abitati” sorti intorno al nucleo
originario della città antica:
la Civita e occupano le due
conche carsiche sovrastanti i
dirupi del torrente Gravina. Si
tratta del Sasso Barisano e del
Sasso Caveoso. Completano il
panorama architettonico una
serie di chiese, sempre scavate
nella roccia. Tra i monumenti
più significativi presenti nel
Sasso Caveoso ricordiamo
la Chiesetta rupestre di Santa Lucia alle Malve, fondata
da una comunità benedettina intorno all’VIII secolo, la
Chiesa di Madonna de Idris,
che conduce nella cripta di
San Giovanni in Monterrone, ricca di notevoli affreschi
di varie epoche, il Cimitero
barbarico nel Rione Malve e
133
Castelmezzano, Dolomiti lucane (PZ) (Fototeca ENIT)
le quattro chiese rupestri del
Convicinio di Sant’ Antonio.
Nel Sasso Barisano segnaliamo
invece la Chiesa di San Pietro
Barisano, una delle più grandi
scavate nella roccia, la Chiesa
di Madonna delle Virtù, che
faceva parte di un antichissimo monastero e la Chiesa di
S. Agostino, costruita nel 1591
in stile barocco. Da visitare a
Matera sono anche il Duomo,
realizzato nel 1268-70 in stile
romanico, Palazzo Lanfranchi,
massima espressione dell’architettura del Seicento a Matera,
e i numerosi musei della città
tra cui il Museo archeologico
nazionale “Domenico Ridola”, il Museo Nazionale d’Arte
Medievale e Moderna e il MUSMA, Museo della Scultura
Contemporanea di Matera.
Da non perdere, poi, il Parco
archeologico storico e naturale
delle Chiese rupestri del Materano, anch’esso Patrimonio
dell’Umanità, che comprende
oltre 160 chiese rupestri, tre
villaggi neolitici (Serra d’Al134
to, Timmari e Murgia Timone) e un numero imprecisato
di tombe preistoriche. Nella
zona sud-orientale di Matera si trovano inoltre una serie
di graziose cittadine tra cui
Montescaglioso, con la splendida Abbazia di San Michele
Arcangelo, Miglionico, con
l’imponente Castello del Malconsiglio, Bernalda, con il
Castello quattrocentesco, e,
ancora, Tricarico, Grassano, Irsina e Ferrandina, tutte ricche
di monumenti. Proseguendo
verso Sud, si arriva nella suggestiva zona dei Calanchi, con
colline di argille bianche, pinnacoli, coni e piccoli canyon
scavati dal sole e dalla pioggia.
Da segnalare in questa zona è
anche il suggestivo borgo di
Craco, oggi disabitato ma pieno di stratificazioni storiche,
con il castello e un gruppo di
case aggrappate alla roccia dietro cui si snodano vicoli, scale
e piazzette. Merita una visita
anche la cittadina di Tursi, con
l’antico rione de La Rabatana,
le rovine del castello e la chiesa
di S. Maria Maggiore in Rabatana, e la vicina chiesa di S.
Maria d’Anglona.
Da ricordare è poi la zona costiera intorno al Mar Ionio,
unica zona pianeggiante della
Provincia e ricca di reperti archeologici, dato che in passato
fu uno dei maggiori centri della Magna Grecia.
Da segnalare in particolare l’area archeologica di Metaponto
con le sue rovine tra cui spiccano le Tavole Palatine, resti del
tempio in stile dorico-arcaico
dedicato alla dea Hera, detto, il
tempio di Apollo, in stile dorico, e il tempio ionico dedicato
ad Afrodite, edificato intorno
al 470 a.C., l’antica agorà con
il teatro e il Museo Archeologico Nazionale di Metaponto,
ricco di reperti archeologici.
Da segnalare infine Policoro,
con il Castello, il Parco archeologico con le rovine greche e
il Museo Nazionale della Siritide.
Matera, Festa della Madonna della Bruna (Fototeca ENIT)
135
136
PUGLIA
Una terra al plurale, un luogo che cela
anime diverse: questa è la Puglia, il “tacco dello Stivale”, una regione incantevole, sospesa tra natura, storia, tradizione,
gusto e spiritualità, da visitare dodici
mesi l’anno.
Chi ama il mare, qui avrà solo l’imbarazzo della scelta, potendo optare tra le
scogliere di Otranto e di Santa Maria
di Leuca, punto d’incontro tra lo Ionio
e l’Adriatico, oppure tra Gallipoli, la
“Gemma del Salento” e il Gargano, lo
“Sperone d’Italia”, proteso nelle acque
limpide del mare che ospita le splendide
Isole Tremiti.
Natura ancora protagonista con il Parco
Nazionale dell’Alta Murgia e quello del
Gargano con la selvaggia Foresta Umbra e poi i Monti Dauni, le profonde
gravine di Laterza e le ampie doline di
Altamura che, con i loro paesaggi suggestivi, caratterizzano la parte interna della
regione.
E per chi vuole fare un viaggio nella storia, la Puglia offre un ampio ventaglio di
luoghi che raccontano le antichi origini
di questa terra: dalla preistoria alla Magna Grecia, dall’età imperiale al rinascimento , ai fasti del barocco di Lecce e
del Salento.
Le province sono: Bari (capoluogo),
Barletta - Andria - Trani, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto.
Per i più devoti, ma non solo, immancabile una tappa a San Giovanni Rotondo, centro di pellegrinaggio mondiale
da quando vi giunse Padre Pio e Monte
Sant’Angelo, con il famoso Santuario
Patrimonio Unesco, dedicato all’Arcangelo Michele, apparso secondo la tradizione agli abitanti del borgo.
Per una full immersion nella storia e nella tradizione, invece, Alberobello è una
fermata obbligatoria. Patria dei trulli,
antiche e caratteristiche abitazioni in
pietra dal tetto conico, molte delle quali
aperte oggi all’ospitalità, caratterizzano
interamente il centro storico della cittadina, riconosciuto dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Siamo nella
Murgia dei Trulli, terra di oliveti assolati
e di vigneti, di trulli e di masserie, di cattedrali romaniche e di chiese barocche,
della buona tavola e delle tradizioni.
Qui incontriamo Cisternino, Locorotondo e Ostuni, borghi autentici, ricchi
di arte e cultura caratteristici con i loro
stretti vicoli, le corti, le piazzette su cui
si affacciano botteghe artigiane e ristorantini.
Oltre ai trulli, la Puglia vanta un altro
sito Unesco, Castel del Monte, un capolavoro unico dell’architettura medievale
fatto costruire da Federico II di Hohenstaufen nel XIII sec. Austero, solenne,
dal fascino esoterico, emerge in una
spettacolare solitudine dall’alto dei suoi
540 metri. Di certo non fu una rocca difensiva, forse residenza di caccia o centro
di colti indottrinamenti astronomici, iI
maniero è oggi simbolo della Puglia Imperiale, terra di castelli e cattedrali, tra la
Valle del fiume Ofanto, il mare Adriatico e la collina dell’Alta Murgia.
Tra le città d’arte pugliesi, imperdibile
Lecce, con i palazzi barocchi, le chiese,
i giardini segreti del centro storico e la
scenografica piazza Duomo su cui si affacciano la Cattedrale, il Vescovado, il
Palazzo del Seminario.
Suggestiva Taranto, la città dei due mari,
con il Castello Aragonese e il MarTa,
137
Lecce, Piazza Duomo
Ostuni
138
Alberobello
Fasano (Foto Solito)
139
Polignano a Mare
Mattinata, Baia dello Zagare
Museo Archeologico Nazionale, fra i più importanti spazi italiani dedicati alla cultura
magno-greca; dopo aver visto i
famosi Ori risalenti al IV-II sec.
140
a.C., merita sicuramente una
visita la città vecchia, un tempo l’acropoli della polis greca,
dove troviamo la Cattedrale di
San Cataldo dell’XI secolo, con
il bel Cappellone, trionfo della
decorazione barocca di scuola
napoletana.
Numerose le opportunità per
chi predilige le vacanze all’in-
Isole Tremiti, San Nicola
segna dello sport a diretto
contatto con la natura. Per chi
ama emozionarsi esplorando il
mare, le occasioni non mancano di certo. Le acque cristalline
delle Isole Tremiti offrono un
meraviglioso paesaggio, movimentato da insenature, grotte
e profondi fondali, il tutto colorato da una fitta vegetazione
e popolato da tante specie ittiche. San Domino, San Nicola,
Capraia, Cretaccio e Pianosa
sono le cinque isole dell’Arcipelago delle Tremiti, un paradiso in miniatura dove storia
e natura si fondono perfettamente offrendo un meraviglioso panorama tutto da esplorare. Santa Maria di Leuca, a
cavallo fra il mar Ionio e l’Adriatico, è un’altra meta da non
perdere. I fondali, in alcuni
tratti, raggiungono i 90 metri
di profondità e le forme di vita
che colonizzano questo tratto
di mare creano un affascinante gioco di colori. Chi, invece,
sceglie di divertirsi rimanendo
sopra il livello dell’acqua, sono
tanti i luoghi dove praticare
windsurf o kitesurf e non solo
durante la stagione estiva.
Ma la Puglia non è solo mare.
Per scoprire le meraviglie che la
natura le ha donato o per conoscerne la storia e le tradizioni
scegliendo un modo diverso di
muoversi, un tour in bicicletta
è una delle chiavi di lettura del
territorio. Non bisogna essere
dei ciclisti provetti per decidere di intraprendere un viaggio
su due ruote, basta il desiderio
di vivere un’esperienza alternativa. Gli itinerari sono tanti
ed eterogenei: nella natura,
pedalando lungo i sentieri dei
Parchi del Gargano o dell’Alta
Murgia, nella storia, scoprendo le tante testimonianze che
raccontano il passato di questa
terra, o addentrandosi nell’entroterra alla scoperta di uno
stile di vita lontano da quello
frenetico delle grandi città. La
Puglia vi sorprenderà con un
itinerario poco conosciuto,
quello dei Monti Dauni, con
i piccoli borghi, dove il tempo
sembra essersi fermato. Intorno
colline verdi e boschi rigogliosi, come quelli che circondano
Faeto, Bovino e Biccari da cui
partire per fare un tuffo nella
natura inviolata, patria degli
ultimi lupi di Puglia.
Abbandonatevi a un viaggio
lento, assaggiate i piatti della
tradizione in un territorio di
grande fascino dove saperi e
sapori s’intrecciano. Da sempre
definita “povera”, per la semplicità dei suoi ingredienti, la
cucina pugliese sa soddisfare
ogni tipo di palato. Tre sono i
punti di forza della cucina: il
grano duro, le verdure e l’olio
che, uniti alle carni e al pesce,
danno sempre vita a piatti
originali capaci di mantenere
i sapori schietti e inconfondibili. Caposaldo della tavola
regionale è la pasta fatta in casa
141
Bari, Basilica San Nicola (Franco Cappellari)
con farina di grano duro o una
miscela di grani duri e teneri:
le orecchiette, ormai simbolo
regionale, nelle loro molteplici
varianti dialettali chiancarelle,
strascenàte, un tempo piatto
principale delle famiglie più
povere, oggi ricercate e servite
nei migliori ristoranti. Tra le eccellenze che hanno meritato la
tutela dei marchi DOP o IGT
ricordiamo il pane di Altamura, noto per la sua fragranza, la
Clementina del golfo di Taranto, dalla polpa dolce e succosa, la Bella della Daunia, oliva
coltivata nel foggiano sin dal
1400, i famosi oli extra-vergine
di oliva e i pregiati vini provenienti da vitigni autoctoni
come il Negroamaro, Primitivo
e Uva di Troia.
Tante le feste patronali, le sagre
e le rievocazioni storiche che
si organizzano tutto l’anno in
ogni parte della Puglia: il Carnevale di Putignano, la Festa
142
di San Nicola a Bari, la Disfida
di Barletta e l’accensione della
fòcara a Novoli sono tra quelle
più rinomate.
Bari e dintorni
Un tour tra cattedrali e castelli,
che con la loro imponenza dominano molti degli antichi borghi, è un’occasione per esplorare
anche il meraviglioso paesaggio
naturale del territorio. Punto di
partenza è Bari, crocevia di culture sin dall’antichità. Una città dove convivono due anime:
quella del borgo vecchio, circondato da un’imponente muraglia e attraversato da strette
vie che conducono alla scoperta
del suo ricco patrimonio culturale, e quella moderna, nata agli
inizi dell’Ottocento e trasformatasi, nel tempo, nella vivace e cosmopolita città di oggi.
Lungo il perimetro murario
della parte antica, si incontra
il maestoso Castello, fatto costruire da Federico II di Svevia,
con un ampio cortile interno,
oggi luogo di manifestazioni ed
eventi. Splendido esempio di
architettura romanica pugliese
è la grande Basilica di San Nicola, che custodisce le spoglie
del famoso Santo. La sobria e
luminosa facciata, fiancheggiata da due torri di forma e altezza diverse, presenta tre portali
dai quali si accede alle navate
interne, custodi di importanti
opere artistiche. Seconda chiesa più importante di Bari è la
Cattedrale, affiancata da un’alta
torre campanaria e costruita su
precedenti antichi edifici. Un
rosone finemente decorato e tre
portali movimentano il disegno
della facciata principale. La città nuova, voluta da Gioacchino
Murat, è attraversata dalle strade principali dello shopping
come Corso Cavour, dove si
trova il famoso Teatro Petruz-
Monopoli, Porto Vecchio
zelli, tempio della lirica.
Lungo la costa adriatica, imperdibile Trani, con la maestosa Cattedrale romanica che
sembra emergere dal mare e
poi i vicoli della Giudecca,
la Sinagoga di Scolanova, il
molo di Santa Lucia e quello di
Sant’Antonio, con i pescherecci
colorati sullo sfondo e i tanti locali che si animano di sera. Polignano a Mare arroccato sulla
costa è perfetto per gli amanti
dell’arte contemporanea con la
Fondazione Museo Pino Pascali; scorci suggestivi a Monopoli
tra chiesette, palazzi, case a torre e locali sulla lunga spiaggia di
Capitolo.
Risalendo la Murgia, il paesaggio abbandona i colori caldi
della macchia mediterranea e
assume i toni cupi di un terreno
brullo, incontriamo Altamura, nota soprattutto per il suo
pane DOP. La si avvista arroccata su un’altura dell’altopiano,
con i torrioni della Cattedrale
svettanti verso il cielo, come a
richiamare l’attenzione del visitatore. Ultima ma non meno
interessante tappa è Gravina in
Puglia, terra di canali, grotte e
anfratti scavati dalle acque sotterranee e, nel passato, utilizzati
dall’uomo come rifugio.
Per maggiori informazioni consultare il sito:
www.viaggiareinpuglia.it
Ph credits: Carlo Elmiro Bevilacqua, Vanda Biffani, Franco
Cappellari, Leonardo D’Angelo,
Nunzio Pacella, Carlos Solito.
Taranto, Canale Navigabile (Carlo Elmiro Bevilacqua)
143
144
CALABRIA
È la punta dello Stivale, l’estremo sud dell’Italia, lambita dalle splendide acque del mar
Ionio e del mar Tirreno e separata dalla Sicilia
dallo stretto di Messina.
Il clima accogliente, le coste rocciose alternate a litorali sabbiosi, la natura incontaminata
e misteriosa, i sapori intensi della cucina locale, le testimonianze delle sue antiche origini,
rendono la Calabria un posto unico, da ammirare sia d’inverno che d’estate.
Ogni desiderio potrà essere esaudito.
Chi vuole crogiolarsi sotto i caldi raggi del
sole, immergendosi in un mare cristallino,
potrà scegliere fra le tante graziose località
che costellano le lunghe coste tirreniche e
ioniche.
Per coloro che preferiscono conoscere il passato di questa terra, la Calabria, culla della
Magna Grecia e terra di antichi insediamenti,
offre un’ampia scelta fra chiese, monasteri,
castelli, palazzi, e luoghi dove sopravvivono
usi e tradizioni secolari.
Le province sono: Catanzaro (capoluogo),
Reggio Calabria, Cosenza, Crotone e Vibo
Valentia.
Tutto il mondo conosce i famosi Bronzi di
Riace, esposti nel Museo Nazionale di Reggio Calabria, importante testimonianza della
Magna Grecia, periodo che ha segnato profondamente la storia di questa terra.
Queste splendide statue, raffiguranti due
eroi guerrieri, rappresentano un raro esempio della scultura greca classica. Agli amanti
del mare, la Calabria - con i suoi 800 km di
coste - offre splendide spiagge tra cui quella di Capo Vaticano, in provincia di Vibo
Valentia, definita una delle 100 spiagge più
belle del mondo: una lunga distesa di sabbia finissima, circondata da alberi secolari e
lambita da acque cristalline popolate da una
variegata fauna ittica.Un‘immersione nella
natura selvaggia dell’entroterra calabrese è
un’opportunità da non perdere e i parchi della Sila, delle Serre, dell’Aspromonte e del Pollino sono una delle mete naturalistiche più
interessanti. Le “fiumare” e le “grandi pietre”
dell’Aspromonte, i “patriarchi vegetali” della
Sila, la ricchezza faunistica delle Serre sono
solo alcune delle meraviglie della natura che
questa terra offre.
Quando si pensa alla Calabria vengono subito in mente mare e spiagge dove crogiolarsi
al sole dove praticando windsurf, kitesurf o
immersioni subacquee alla scoperta dei meravigliosi fondali che ospitano coloratissime
gorgonie e affascinanti relitti della II guerra
mondiale.
Tante sono anche le opportunità di divertimento e di relax che la Calabria offre a chi
sceglie di trascorrere le sue vacanze esplorando le zone interne.
Chi ama gli sport invernali sceglierà una delle
tante località sciistiche, dotate anche di piste
sintetiche per allenarsi sugli sci tutto l’anno.
Chi, invece, ama mettersi alla prova un’escursione in rafting lungo il fiume Lao o attraverso le gole della Sila è certamente un’esperienza da non perdere. In alternativa, si può
scendere il fiume senza l’ausilio di particolari
imbarcazioni (raft) ma semplicemente “camminando”, tuffandosi nell’acqua e calandosi con la corda nei tratti più impegnativi
(canyoning). Il supporto di apposite guide
specializzate rende queste affascinanti attività
sportive accessibili a tutti.
Altra possibilità per imparare e divertirsi allo
stesso tempo, è l’orienteering, uno sport nato
nei paesi scandinavi, per misurare le capacità
di orientamento. Il partecipante, dotato di
una carta e di una bussola, deve raggiungere
nel minor tempo possibile il traguardo, scegliendo autonomamente il percorso ma con
145
Isola Capo Rizzuto (KR) Capo Colonna (Fototeca ENIT)
Bronzi di Riace - Reggio Calabria
(De Agostini Picture Library)
146
l’obbligo di raggiungere
delle tappe intermedie.
E perché non provare l’emozione di “volare”? Istruttori specializzati vi condurranno lungo le vie del cielo,
agganciati saldamente alla
sella di un parapendio, facendovi ammirare la bellezza della Calabria da una
prospettiva assolutamente
diversa.
La Calabria è la terra delle
emozioni forti e intense. I
suoi sapori anche.
E il famoso peperoncino
calabrese ne è la prova.
Lo troviamo in gran parte
dei caratteristici piatti calabresi: dalle bruschette con
la n’duja o con la sardella detta il “caviale dei poveri” agli insaccati di carne suina,
dai condimenti per la pasta
alle pietanze a base di pesce.
Al gusto deciso del peperoncino si contrappone quello
dolce della famosa cipolla rossa
di Tropea, tutelata dal marchio
IGP, usata per insaporire le
pietanze ma anche per scopi
curativi.
Ma sui prodotti ed i piatti
tipici della Calabria si potrebbe scrivere un libro. Olio
extra-vergine, vini, liquori a
base di bergamotto, liquirizia,
cedro o erbe, miele e confetture, pasta dalle forme caratteristiche (strangugghj, fileja,
maccaruni) lavorata ancora
con gli antichi metodi, sono
alcune delle prelibatezze che si
potranno assaporare esplorando questa magnifica regione.
Catanzaro
La provincia è famosa per il turismo marittimo, specialmente
sulla costa ionica, ma non bisogna dimenticare la zona della
Sila.
Alle sue pendici da visitare ci
Monasterace (RC) gli scavi di Kaulonia (Fototeca ENIT)
Capo Vaticano (Vibo Valentia) (Fototeca ENIT)
147
Tropea (Fototeca ENIT)
Crotone, Capo Colonna-Hera Lacinia (Fototeca ENIT)
sono Cortale, Taverna, Tiriolo.
A Catanzaro i monumenti
pricipali sono il Duomo, e al
suo interno la Madonna col
Bambino, statua di Antonello
Gagini da Messina risalente
al XVI secolo. La Torre Normanna, dalla forma quadrata
e merlata, è quanto rimane dei
resti di un castello normanno.
La Villa Trieste è circondata
148
da splendidi giardini che contengono piante rare e busti di
marmo di personaggi famosi
della regione. Inoltre, il Belvedere è un punto panoramico
perfetto per ammirare la valle
della Fiumarella e il Golfo di
Squillace.
Il Museo Pronvinciale, posto
nella Villa Comunale, raccoglie reperti preistorici e colle-
zioni di monete antiche.
Soverato, chiamata la perla
dello Ionio, è la prima città
turistica della Calabria, con
la movida e le decine di locali
notturni. Montepaone è composta dall’antico borgo nell’entroterra e dal Lido, affacciato
sulla costa dei Saraceni - o Costa degli Aranci.
Il comune di Borgia è famoso
Pizzo, Chiesa di Piedigrotta interamente scavata nel tufo (Vibo Valentia) (Fototeca ENIT)
anche per il sito archeologico
Scolacium, che contiene i resti dell’abitato preromano di
Skylletion, con avanzi delle
strade, acquedotti, mausolei,
teatro e anfiteatro. Squillace dà
il nome al Golfo e nel centro
storico sono presenti diverse
chiese monumentali e un Castello Normanno detto anche
“Dei Borgia”. Per le vie sono
evidenti le tracce delle dominazioni greca, romana, saracena, bizantina.
Cortale, situato nel punto più
stretto della Calabria, è importantissima per la tradizione
artistico-musicale e conserva
uno dei centri storici più antichi della regione.
Oggi qui si trova il primo parco eolico regionale. Belcastro è
situata alle falde sud-orientali
della Sila Piccola verso la co-
stiera ionica, equidistante da
mare e montagna.
È un tipico feudo medievale
che sorge su uno sperone boscoso ai piedi del castello dei
Conti d’Aquino. I vicoli sono
bellissimi e strettissimi, tanto
da impedire il passaggio delle
auto. Molte le chiese di diverse
epoche.
Per maggiori informazioni
consultare il sito:
www.vacanzeincalabria.it
149
150
SICILIA
La Sicilia, crocevia di culture sin dall’antichità, coniuga esperienze di arte e storia,
cultura e archeologia, natura e paesaggio,
sport ed enogastronomia, spiagge e mare
cristallino, in un unicum di colori, suoni e
profumi tipicamente mediterranei.
I tesori di questa isola, accumulati nel corso dei secoli in un continuo alternarsi di
culture e civiltà, testimoniano l’avvicendarsi delle diverse popolazioni: dai greci ai
fenici, dai romani ai bizantini, dagli arabi
ai normanni, dagli spagnoli agli austriaci.
Una delle perle del sud Italia, da scoprire,
conoscere e vivere attraverso un ventaglio
di itinerari alternativi che spaziano, a seconda dei gusti ed esigenze, tra natura, storia e tradizione.
Qui, con le sue tante piccole isole sparse
intorno alle coste siciliane, il Mediterraneo
offre scenari, profumi e sapori così unici e
intensi che solo una natura incontaminata
può regalare: parchi, sorgenti di acque termali, imponenti vulcani, simboli dell’esuberanza travolgente e del fascino dell’isola.
Un fascino arricchito anche dalle preziose
testimonianze archeologiche che narrano il
passaggio dell’uomo sull’isola e le sue antiche origini.
Le città della Sicilia sono: Palermo, che ne
è il capoluogo, Agrigento, Catania, Caltanissetta, Enna, Messina, Ragusa, Siracusa
e Trapani.
Un incredibile richiamo internazionale è
offerto dall’elevato numero di siti UNESCO presenti in Sicilia che, con l’iscrizione dell’ Etna nella “World Heritage List”,
sono sette: la Villa del Casale, la Valle dei
Templi, le Isole Eolie, le Città tardo barocche del Val di Noto, Siracusa, la Necropoli Rupestre di Pantalica, il Monte Etna.
È altresì patrimonio orale e immateriale
dell’Umanità l’Opera dei pupi.
Ecco un accenno. La Villa Romana del
Casale è una villa tardo-romana a Piazza
Armerina (Enna) nota per le architetture
ed eleganti mosaici. Ad Agrigento i templi greci, tesoro dell’architettura greca, si
colorano dal giallo intenso al rosa durante
il tramonto, e in estate la visita notturna
della valle illuminata regala straordinarie emozioni visive. Insieme ai santuari e
necropoli del periodo ellenico, i templi
dominano la Valle dei Templi, in area archeologica di 1.300 ettari. Le Isole Eolie
costituiscono un arcipelago di origine vulcanica composto da sette isole: Lipari, Vulcano, Salina, Stromboli, Filicudi, Alicudi e
Panarea. Le “sette perle del Mediterraneo”
offrono, a loro modo, spiagge, cale, grotte,
insenature, faraglioni, fondali marini e altre bellezze naturali incomparabili.
I centri storici barocchi del Val di Noto
hanno un alto livello artistico e architettonico. Siracusa, gioiello architettonico per
il parco archeologico, il teatro, le latomie,
l’anfiteatro e l’antico centro storico di Ortigia, fondato dai coloni greci di Corinto,
con i resti del tempio di Atena, oggi cattedrale. La Necropoli di Pantalica con più
di 5.000 tombe costruite tra il XIII e il
VII a.C. Infine l’Etna, il più grande vulcano attivo d’Europa, proclamato patrimonio Unesco per l’eccezionale livello di
attività vulcanica e per la documentazione
che testimonia l’attività che risale a oltre
2700 anni fa. Qui è possibile sciare o fare
trekking ammirando l’intenso azzurro del
mare siciliano.
Anche i borghi e castelli medievali sono
gioielli da visitare.
Sovrano incontrastato di questa antica e
splendida terra è indiscutibilmente il mare,
151
Pantelleria (Trapani): vedete un elefante con la proboscide nell’acqua? Eccovi la baia dell’elefante (De Agostini
Picture Library)
da vivere in mille modi diversi: rilassandosi su una delle
tante spiagge che il panorama costiero offre, esplorando
i suoi meravigliosi fondali,
o facendosi trasportare dalle onde e dal vento con il
windsurf e kitesurf, di cui
la Sicilia ospita i campionati
mondiali a Mothia. Qui la
forza del mare, unita a quella
del vento, offre la possibilità di provare l’ebbrezza di
“correre” o addirittura “volare” sulle acque cristalline
che lambiscono le coste di
San Vito lo Capo e la Riserva naturale dello Zingaro,
Mondello, Cefalù, Marina di
Ragusa, Taormina, le Eolie,
le Egadi, Pantelleria, Lampedusa, Ustica, quest’ultima
isola paradiso dei sub, Menfi,
Torre Salsa, per gli appassionati del naturismo, Capo
d’Orlando, Patti, Letojanni e
152
Fiumefreddo vicino Messina,
la Playa di Catania, il litorale
di San Leone e la Scala dei
Turchi, una parete rocciosa
bianca che si erge a picco sul
mare vicino Agrigento. Vicino Siracusa Fontane Bianche
è la più nota.
Per gli appassionati di sport
e attività all’aperto come
il diving, trekking, kayak,
free-climbing,
mountain
bike e passeggiate a cavallo
la Sicilia offre scenari unici.
In una lussureggiante vegetazione, un clima mite, bellissimi monti e mare cristallino,
hotel e resort di alto livello,
intrisi dei profumi e dei colori tipici della regione, sono
ospitati anche i campi da
golf, alcuni dominati dal fascino dell’Etna o delle necropoli puniche, altri all’interno
di parchi storici del ‘700 o
immersi nella vegetazione
tipica mediterranea, altri ancora a pochi passi dal mare
oppure in vicinanza delle saline. Anche i vulcanelli delle
Macalube di Aragona (Agrigento) offrono un’esperienza
unica.
La Sicilia fin dai tempi degli
antichi romani, è una delle
mete più ambite dagli appassionati di cure termali. Terra
di acqua e di vulcani, la Sicilia offre un’ampia scelta di
cure terapeutiche e di bellezza. Tra le più note quelle di
Sciacca, Ali Terme, Vulcano,
Terme Vigliatore, Termini
Imerese, Montevago Acqua
Pia, e infine Acireale, dove le
acque sotterranee del mare si
mescolano con quelle sulfuree dell’Etna.
Le rassegne di teatro classico dell’Istituto Nazionale
di Dramma Antico INDA
nella meravigliosa cornice de
Palermo, Cattedrale
Ispica S. M. Maggiore (Ragusa)
153
Sicilia, Monreale (Palermo): scene della Bibbia sui mosaici dorati del Duomo. (Fototeca ENIT)
Caltagirone: scalinata con formelle di ceramica (Catania) (Fototeca ENIT)
154
Taormina, Teatro Greco (Messina)
Teatro Antico di Siracusa, il
ricco calendario del Teatro
Massimo di Palermo e di Taormina Arte nel Teatro Antico di Taormina sono assolutamente esperienze da non
perdere.
E ancora le aree archeologiche di Segesta e Selinunte
offrono spettacoli e rappresentazioni.
La Sicilia è anche terra di
arte contemporanea, il cretto
di Burri e l’Atelier sul mare,
sono i luoghi in cui gli artisti del secolo scorso hanno
espresso la loro creatività. I
musei archeologici siciliani
raccolgono preziosi tesori
d’arte risalenti alla preistoria,
le gallerie regionali le opere
di pittura medievali, rinascimentali e barocche, i musei
di arte contemporanea le
opere d’arte realizzate negli
ultimi due secoli.
Anche le Feste e le tradizioni
sono ricche in tutta la Sicilia.
Numerosi sono i festeggiamenti dedicati al Carnevale,
la festa più allegra e colorata
dell’anno. Uno dei più noti
è quello di Acireale per l’estro creativo e originalità con
i quali si realizzano i tanti
carri allegorici in cartapesta
o infiorati che sfilano accompagnati da coloratissime maschere.
Fra ritualità e tradizione si
dipanano anche le feste dedicate ai Santi Patroni della Sicilia, un mix di fede e
folklore che racconta la profonda devozione religiosa dei
siciliani. A Luglio il Festino
di Santa Rosalia a Palermo e
a Febbraio la Festa di Sant’Agata a Catania sono alcune
delle tante manifestazioni
che, ogni anno, si celebrano
in tutto il territorio regionale. L’ Infiorata di Noto è un
bellissimo evento che si svolge in primavera nella cittadina barocca.
L’esuberanza e il calore di
questa terra influenzano anche la cucina siciliana, che
con le sue specialità ci rac-
conta passione e cura che
questo popolo ha nei riguardi della buona tavola e dei
sapori genuini. Tanti i piatti
tipici che per il sapore e colore mediterranei vantano notorietà nel mondo. La pasta
alla norma, con le sarde, con
i broccoli arriminati, sarde a
beccafico sono solo un esempio. Le piccole alici d’argento, prezioso tonno rosso e
pesce spada dalle carni rosate, formaggi saporiti, come il
Caciocavallo e il Ragusano,
verdissimi pistacchi di Bronte: sono ingredienti preziosi
di grandi ricette tradizionali.
Anche il cus cus alla trapanese è assolutamente da provare.
In Sicilia lo street food domina incontrastato. Palermo
è l’unica città italiana nella
top ten mondiale per il cibo
da strada. Il panino con la
milza, le panelle e le crocché,
le arancine e lo sfincione, i
cardi fritti e le stigghiola, la
caponata, il polpo e i ricci di
155
mare. Anche Catania ha la
sua tradizione di street food.
A pranzo una lunga sfilza di
antipasti, ricchi primi piatti e
i secondi di pesce o di carne
precedono i piaceri della famosa e incontrastata pasticceria siciliana dove la ricotta
e la pasta di mandorla regnano sovrane.
Gli oli extra-vergine di oliva, le succose arance rosse
e la dolce uva di Canicattì,
i pomodori di Pachino ed i
capperi di Pantelleria, i fichi
d’India e le olive di Nocellara
del Belice, il pane nero di Castelvetrano sono alcune delle
eccellenze che caratterizzano
la gastronomia siciliana, unitamente ai formaggi come il
ragusano e il piacentino, agli
insaccati e ai fragranti prodotti da forno come la pagnotta di Dittaino.
Un posto di rilievo è stato
conquistato negli ultimi anni
Piazza Armerina, Villa Del Casale
156
dall’enologia siciliana, con i
suoi ottimi vini dal gusto deciso e corposo come il Passito
di Pantelleria e il Nero d’Avola, prelibatezze apprezzate
dai palati di tutto il mondo.
Una particolare attenzione la
meritano i tanti prodotti siciliani che hanno conquistato i
marchi DOP e IGT, rendendo la Sicilia una delle regine
della dieta mediterranea, famosa nel mondo per la genuinità degli alimenti utilizzati.
Palermo
È una città dall’aspetto pittoresco, dominata dalle arabe cupole rosse e da quelle
barocche, dalle maestose
facciate dei palazzi alla luce
abbagliante; dai coloratissimi mercati storici di Ballarò
e del Capo ai rigogliosi spazi verdi: il Parco della Favorita, quello di Villa Giulia
e il Giardino Garibaldi e il
Giardino Inglese. Nel centro
storico sorgono gli splendidi
monumenti che testimoniano il suo illustre passato, tra
cui il maestoso Palazzo dei
Normanni o Palazzo Reale con la Cappella Palatina
ricca di antichi mosaici in foglia d’oro, il famoso e splendido Duomo di Monreale,
la Chiesa di San Giovanni
degli Eremiti; la Cattedrale,
capolavoro arabo-normanno
alla quale sono annesse le
collezioni del museo Diocesano. Di particolare rilievo è
la Chiesa del Gesù, uno dei
principali monumenti barocchi di Palermo, mentre
l’Oratorio del Santo Rosario
di San Domenico e l’Oratorio di Santa Cita o Zita sono
famosi per la ricchezza degli
stucchi e delle decorazioni
del loro interno. Nel percorso di visita della città meritano particolare attenzione la
Martorana o Chiesa di Santa
Maria dell’Ammiraglio, che
custodisce uno dei più antichi cicli musivi della Sicilia,
la Chiesa di Santa Caterina,
con gli interni riccamente
decorati e la suggestiva Chiesa della Magione, fondata nel
XII secolo. Una insolita visita si può fare alle Catacombe
dei Cappuccini. L’Orto botanico è da non perdere. Un
bellissimo ed emozionante
panorama lo offre il Castello
Utveggio, che, adagiato sul
Monte Pellegrino, domina
dall’alto la città.
Valle dei Templi, il Tempio della Concordia - Agrigento (De Agostini Picture Library)
157
158
SARDEGNA
Storia millenaria intrisa di fascino e mistero,
identità e cultura fortemente caratterizzanti e
combinazione unica di clima e bellezze naturali fanno dell’Isola al centro del Mediterraneo una terra da visitare, scoprire e amare, che
intreccia legami profondi, quasi indissolubili,
con i suoi abitanti e con chi ne è ospitato. La
Sardegna svela ai suoi visitatori uno scrigno di
tesori fatto di spiagge incantevoli e mare cristallino e mite, montagne e vallate di origine
vulcanica, paesaggi mozzafiato e contrasti naturali di luci e colori, ma anche cultura, arte,
monumenti, sagre e grandi eventi, artigianato
artistico e cucina tradizionale. Lungo il suo
perimetro (1800 chilometri di costa), dove si
alternano distese di sabbia e alti promontori, è possibile ‘vivere’ un suggestivo itinerario
con frequenti e profonde visite alla scoperta
dell’entroterra per ammirare paesaggi selvaggi
e, spesso, incontaminati.
Prima tappa, Alghero, costa nord – occidentale. Nota come ‘Barceloneta’ per l’uso della
lingua catalana nella sua variante algherese e
per essere il capoluogo della riviera del corallo
rosso. Tra le numerose spiagge, da segnalare
quella delle Bombarde. Immancabile l’escursione a Capo Caccia: imponente promontorio di roccia calcarea, noto anche per la
presenza di molte grotte marine. Risalendo
verso nord, ecco l’oasi dell’Asinara tra le colonie di asinelli bianchi che lì vivono ancora
allo stato brado. In questo spicchio di terra è
imperdibile un’escursione in bici o in trenino
e un’immersione nelle acque dell’isola maggiore della Sardegna, il cui Parco nazionale è
un tesoro naturalistico di rara bellezza e avifaunistico, ricco di specie rare. Ci si può sbarcare comodamente da Stintino. Ribattezzato
‘capitale della vela latina’ e famoso per ‘La
Pelosa’ (un’oasi di sabbia bianca in un mare
dalle tonalità inimitabili), è un borgo fondato
dai pescatori che in origine abitavano proprio
l’Asinara. Nel tempo ha mantenuto intatto il
fascino del vecchio borgo marinaro. Di fianco
alla Pelosa, sorge la torre omonima, struttura
aragonese del ‘500, una delle tante antiche
torri di avvistamento in Sardegna. Anche
Castelsardo si affaccia in questo Golfo, ma
dalla parte opposta. Ci si può approdare per
scoprire il suo meraviglioso borgo medioevale
e il castello della famiglia genovese dei Doria. Prima di proseguire verso oriente lungo
la costa, è assolutamente il caso di far tappa
a Sassari, dove assistere a due degli eventi più
caratteristici della cultura sarda: a metà maggio, la Cavalcata Sarda e, a il giorno prima di
Ferragosto, la Discesa dei Candelieri.
Di nuovo in viaggio lungo il litorale nord –
orientale, approdiamo nell’accogliente porto di Santa Teresa di Gallura, nell’estremità
centro – settentrionale: per surfisti e velisti,
d’obbligo una ‘puntatina’ nella spiaggia della Rena Bianca. In direzione est fra le magie
galluresi spicca la Costa Smeralda, una delle
mete turistiche più note al mondo. In particolare Porto Cervo (nel territorio di Arzachena), costruita attorno al porto naturale, ora il
più attrezzato tra quelli turistici del Mediterrnaeo, che risale agli anni ‘60, quando il principe Karim Aga Khan IV dischiuse queste terre al turismo di lusso. Dal porto alle spiagge:
Cala Moresca e di Pittulongu (a Porto Cervo
e Porto Rotondo) richiamano gli amanti delle
atmosfere cristalline.
A poco minuti in mare si arriva nell’arcipelago della Maddalena, meta ideale per gli amanti del diving: sottacqua si può ammirare un
mondo pari in bellezza a quello che si vede in
superficie. Lungo la costa dell’isola principale
del Parco, ci si può fermare a fare un bagno
nella spiaggia del Relitto o a ‘Spalmatore’. Per
poi giungere al Porto Massimo, un centro
turistico situato nella zona nord-orientale.
La marina, inserita in uno scenario incontaminato si affaccia direttamente su un’altra
isola, Caprera, terra ricca di pascoli e pinete,
che custodisce le spoglie di Garibaldi e il suo
complesso museale. Navigando da Caprera
159
Tempio di Antas (Carbonia-Iglesias) (Foto ESIT)
Carbonia-Iglesias, Costa di Masua, (Foto ESIT)
160
Arbatax (Ogliastra) (Foto ESIT)
verso le Bocche di Bonifacio, si
rimane colpiti dallo splendore
dalla selvaggia isola di Budelli,
con la sua incantevole spiaggia
Rosa, un capolavoro naturale
che deve il suo colore a coralli
e conchiglie. Da qui si scende
un po’ più a sud lungo la costa
tirrenica per raggiungere Capo
Coda cavallo e l’isola di Tavolara, in una delle aree marine
protette più suggestive d’Italia:
d’obbligo immergersi in fondali da sogno.
Ancora più a sud. Partendo
da Porto Ottiolu, porticciolo
usato dai romani come appro-
do nelle coste sarde, si visita il
Golfo di Orosei. La baia è famosa per alcune delle spiagge
più belle della Sardegna: Cala
Brandinchi (a San Teodoro,
poco più a nord del Golfo),
Berchida (a Siniscola) e Bidderosa (a Orosei). Poi si approda
a Cala Gonone, arroccata su
una ripida collina. Questa affascinante frazione di Dorgali
può vantare alcune splendide
cale (Cartoe, Cala Fuili e Cala
Luna), alcune raggiungibili
solo via mare o attraverso sentieri dell’entroterra. Nella zona
è imperdibile l’escursione alla
Grotta del Bue marino. Da
Dorgali si parte per un’immancabile trekking nell’affascinante area archeologica
di Tiscali. E si prosegue alla
scoperta del Gennargentu, il
più vasto complesso montano
della Sardegna, con i suoi pittorici scenari dove uomo e natura si sono integrati, lasciando a quest’ultima un posto di
primo piano. Ricchissima la
fauna con mufloni, aquile reali, cervi sardi e varie specie in
estinzione. Nel Gennargentu,
oltre al trekking e alle escursioni archeologiche, si può anche
161
Orosei (Nuoro) (Foto ESIT)
sciare, in particolare su ‘Bruncu Spina’ e ‘Monte Spada’.
Più a sud il naturale proseguimento dell’itinerario marino è
la visita in Ogliastra, che offre
un paesaggio caratterizzato dalla macchia mediterranea che si
riflette nelle acque trasparenti
dell’insenatura di Santa Maria
Navarrese, frazione costiera di
Baunei. Il simbolo di Santa
Maria è una chiesetta, risalente
forse all’anno 1000, che, secondo la leggenda, è stata fatta
costruire dalla Principessa di
162
Navarra in onore della Vergine
per essere sopravvissuta a un
naufragio. Dal porto di Santa
Maria si parte per esplorare 40
chilometri di costa tra i più incontaminati del Mediterraneo,
con le immancabili Cala Sisine, Cala Mariolu e Cala Goloritzè (tutte nel territorio di
Baunei), scelte ogni anno dai
più appassionati e competenti
trekker del mondo.
Si fa rotta verso la costa sud
- orientale, per ammirare la
lunghissima (10 chilometri)
spiaggia di Costa Rei e immergersi nei fondali di Capo
Ferrato (nel territorio di Muravera) per poi far tappa nel
porto di Villasimius: impareggiabile meta grazie alle spiagge
candide (citiamo, tra le tante,
Cala Giunco). Oggi è uno
dei luoghi di villeggiatura più
frequentati del Mediterraneo.
Dall’estremità sud-orientale
passiamo al capoluogo sardo.
Cagliari è per i sardi ‘Casteddu’, il castello. Il quartiere
fortificato è costellato da attrazioni monumentali: il Bastione
di Saint Remy, di epoca medievale, le Torri dell’Elefante e di
San Pancrazio e la Cattedrale
di Santa Maria, situata nella
splendida Piazza Palazzo, e la
‘Cittadella dei Musei’. Fuori
dalla mura ci sono l’Anfiteatro e la Villa di Tigellio, di
epoca romana, la Necropoli
di Tuvixeddu, con centinaia di
tombe databili tra il VI secolo
a.C. e il I secolo d. C., e tante
altre opere altomedievali. La
città domina dall’alto alcune
zone di pregio naturalistico, gli
stagni di Molentargius (dove
ammirare le numerose colonie di fenicotteri) e di Santa
Gilla; il suo litorale ha tratti
spettacolari come quello del
Poetto, che arriva sino ai piedi del colle chiamato ‘Sella del
Diavolo’. Da qui si riparte attraverso il Golfo degli Angeli,
verso Pula, lungo la stessa via
della sagra di Sant’Efisio, uno
dei più importanti eventi religiosi e folkloristici di tutta la
Sardegna, arricchita dai tradizionali costumi di ogni paese
partecipante. A Pula le vestigia
fenicio-puniche e romane di
Nora sono l’attrattore culturale principale. All’epoca della
conquista romana (238 a.C.)
si trattava probabilmente della
più importante città isolana.
Dell’antica città si conservano
i resti di foro, teatro, tophet,
tempio di Tanit, impianti termali e abitazioni. Dalla cultura
alle spiagge, quelle splendide
di Chia, come Cala Cipolla
(perfetta per gli appassionati
di kyte surf), e quelle selvagge
di Teulada, per esempio Tuerredda, da esplorare in bici o a
cavallo. Prima di riprendere il
periplo, ci immergiamo nelle
tradizioni popolari della provincia di Cagliari, alla scoperta delle misteriose tombe dei
giganti e delle domus de janas,
antiche sepolture scavate nella
roccia, e del villaggio nuragico
di Barumini, considerato patrimonio mondiale dell’Umanità.
Oltre settemila ‘Nuraghi’ sono
disseminati su tutto il territorio isolano: sono torri in pietra a forma di tronco di cono
e rappresentano i monumenti
megalitici più grandi e meglio
conservati di tutta Europa,
opere uniche al mondo, testimoni di una cultura antica che
va dal XV al VI secolo a C.
Si torna a ovest, sulle coste sulcitane. Il Sulcis è stato il cuore minerario della Sardegna,
perciò lo sviluppo recente del
turismo è un motivo in più di
scoperta per chi della Sardegna
credeva di conoscere già tutto. Le strutture estrattive sono
oggi aperte al pubblico grazie
al Parco Geominerario, esempio notevole di archeologia
industriale. Scegliamo il porto
di Sant’Antioco come base di
partenza per il diving all’isola
di San Pietro (Carloforte), che
offre spunti tecnici da intenditori, e per un tuffo nelle acque
di Porto Pino (a Sant’Anna
Arresi), Masua e Pan di Zucchero (Iglesias), e Cala Domestica (a Buggerru), località
da togliere il fiato. Poco più a
nord di Buggerru, si entra nel
Olbia - Tempio, Costa di San Teodoro (Foto ESIT)
Medio Campidano, il granaio
della Sardegna, dove la marina di Arbus, e in particolare le
spiagge di Piscinas e Torre dei
Corsari, meritano senza esitazioni una visita. Ancora più su,
nell’Oristanese, facciamo tappa
nella Marina di Torregrande,
una piccola borgata marina
sviluppatasi attorno all’antica
torre spagnola, la più grande in
Sardegna. L’arenile di quasi 3
chilometri corre dalla foce del
Tirso sino al porticciolo. Da
qui si parte per visitare la pe-
nisola del Sinis e l’sola di Mal
di Ventre (Cabras), frequentata
dai ‘diver’ e molto apprezzata
dai ‘surfer’ internazionali. Verso l’interno, una sosta obbligata è quella al sito archeologico
di Tharros, di epoca romana,
da cui ammirare di un panorama suggestivo a picco sul mare.
Ultima tappa: Bosa, cittadina
medievale che rappresenta un
unicum in Sardegna.
Visita nel borgo e al castello
sono tappe doverose.
A fare da trait d’union in tutto
163
Cabras Tharros (Oristano) (Foto ESIT)
il territorio isolano l’autentica
ospitalità sarda, fatta di mille
attenzioni e impreziosita dalla cucina rinomata in tutto il
mondo.
Con le celebri specialità tradizionali: arrosto di porchetto,
cordula, interiora di agnello o
vitello da latte alla brace, pecora bollita, salumi e salsicce
artigianali, tutte squisitezze tipiche delle zone interne. Nelle
località di mare sono d’obbligo
Villasimius
164
muggini (immancabile la bottarga preparata dalle loro uova
a Cabras), spigole, orate o anguille alla brace per non parlare
di aragoste (consigliamo Alghero in particolare) e tonno (con
Carloforte in prima linea),
ricci di mare, cozze e vongole.
Il pane, come ‘su coccoi’, ‘su
civraxiu’ o il carasau, e le paste
come i culurgionis, la fregola
o i malloreddus fatti in casa
allieteranno qualunque palato.
Antipasti, primi, secondi possono essere accompagnati dal
pecorino sardo, dalla infinita
varietà di dolci alle mandorle,
dal miele, dalla sebada.
E annaffiati da vini di prim’ordine come il Cannonau e il
Vermentino e accompagnati da
liquori, come quello di mirto.
Tutti questi ingredienti contribuiscono notevolmente a
un’altissima qualità della vita.
Cagliari, panorama dal Castello (Fototeca Enit)
165
MUSEI
E AREE ESPOSITIVE STABILI
I GRANDI
MUSEI ITALIANI
Galleria degli Uffizi,
Firenze [www.uffizi.firenze.it]
Custode per eccellenza
dell’arte rinascimentale
e trecentesca, la Galleria
degli Uffizi vanta capolavori
assoluti dell’arte italiana.
Apertura ordinaria:
da martedì a domenica,
dalle 8.15 alle 18.50.
Biglietti:
intero 6,50€
ridotto 3,25€.
Sono previste tariffe
integrate e riduzioni
particolari
Info e prenotazioni:
al numero 055.294883.
Palazzo Pitti,
Firenze [www.palazzopitti.it]
La reggia fiorentina è la
l’imponente scenografia per
una delle collezioni d’arte
più eterogenee del centro
Italia: pittura, scultura,
ceramica, arte orafa… ogni
disciplina trova spazio al
suo interno.
Apertura ordinaria:
dal martedì alla domenica,
dalle 8.15 alle 18.50
Biglietti:
intero 8,50€
ridotto 4,25€
Info e prenotazioni:
al numero 055.2654321
Musei Capitolini,
Roma
[www.museicapitolini.org]
Il primo museo pubblico
166
del mondo racconta ai
visitatori fin dal 1734 i fasti
dell’età classica, aprendosi
nei secoli successivi
all’esposizione di opere
moderne. Oggi costituisce il
perno del “Sistema dei Musei
in Comune”.
Apertura ordinaria:
da martedì a domenica,
dalle 9.00 alle 20.00
Biglietti:
intero Musei Capitolini
e Centrale Montemartini
13,00€ ridotto 11,00€.
Sono previste tariffe integrate
e riduzioni
Info e prenotazioni:
al numero 06.0608
Musei Vaticani,
Roma [www.museivaticani.va]
Van Gogh, Matisse,
Michelangelo, Caravaggio,
Giotto, Leonardo… I musei
che i Papi hanno coltivato nel
corso di cinque secoli offrono
ai visitatori la possibilità di
godere delle opere dei più
grandi artisti della storia.
Apertura ordinaria:
da lunedì a sabato,
dalle 9.00 alle 16.00 (
chiusura ore 18.00)
Biglietti:
intero 15,00€
ridotto 8,00€.
Sono previste tariffe integrate
e riduzioni particolari
Info e prenotazioni:
al numero 06.0608
Galleria Borghese,
Roma [www.galleriaborghese.it]
La collezione voluta da
Scipione Borghese all’inizio
del XVII sec. conserva
capolavori di Caravaggio,
Raffaello, Tiziano oltre ad
antichità classiche e alle
magnifiche sculture di
Canova e Bernini.
Apertura ordinaria:
da martedì a domenica,
dalle 8.30 alle 19.30
Biglietti:
intero 13,50€
ridotto 10,25€.
Sono previste tariffe integrate
e riduzioni particolari. La
prenotazione è obbligatoria.
Info e prenotazioni:
info al numero 06.8413979
prenotazioni al numero
06.32810
Pinacoteca di Brera, Milano
[www.brera.beniculturali.it]
Il più importante museo
milanese è un interessante
scrigno di opere d’arte,
soprattutto sacra, raccolte a
partire dalla fine del ‘700.
Apertura ordinaria:
da martedì a domenica,
dalle 8.30 alle 19.15
Biglietti:
intero 5,00€
ridotto 2,50€.
Info e prenotazioni:
al numero 02.722631
Museo di Capodimonte,
Napoli
[www.museo-capodimonte.it]
La collezione Farnese,
arricchita dalle raccolte
borboniche, trova dimora
in questa splendida Reggia
napoletana. L’area dedicata
all’arte contemporanea
completa un’offerta culturale
particolarmente vasta.
Apertura ordinaria:
tutti i giorni escluso il
mercoledì, dalle 8.30 alle 19.30
Biglietti:
intero 7,50€ (6,50€ dopo le
14) ridotto 3,75€
Info e prenotazioni:
al numero 848.800.288 o
+39.06.39967050
Museo Egizio, Torino
[www.museoegizio.it]
Champollion asserì: «La
strada per Menfi e Tebe
passa da Torino». E per la
precisione passa da questo
museo, il più importante
del mondo dopo quello del
Cairo.
Apertura ordinaria:
da martedì a domenica,
dalle 8.30 alle 19.30
(ultima entrata 18.30)
Biglietti:
intero 7,50€
ridotto 3,50€
Info e prenotazioni:
al numero 011.4406903
167
TEATRI E AUDITORIUM
TEATRO ALLA SCALA DI MILANO
[www.teatroallascala.org]
Nato nel 1776, il Teatro alla Scala è senza
dubbio il più celebre teatro d’opera italiano, la
cui apertura di stagione costituisce un evento
mondano di rilevanza internazionale.
TEATRO LA FENICE DI VENEZIA
[www.teatrolafenice.it]
Splendidamente risorto dalle sue ceneri nel
2003 dopo l’incendio che 7 anni prima
lo aveva distrutto, il Tealtro La Fenice
rappresenta uno dei luoghi che ha fatto la
storia della musica sinfonica nazionale.
ARENA DI VERONA
[www.arena.it]
L’arena di età romana perfettamente
conservata a Verona ospita ogni anno fra
168
giugno e agosto uno dei più importanti
festival lirici del mondo.
TEATRO ROMANO DI OSTIA ANTICA
[www.ostianticateatro.it]
Le vestigia di Ostia antica e del suo teatro
tornano in vita ogni anno, per accogliere nella
loro atmosfera unica una rassegna estiva di
eventi.
AUDITORIUM PARCO DELLA
MUSICA DI ROMA
[www.auditorium.com]
Gli avveniristici “scarabei” di Renzo Piano
accolgono al loro interno durante tutto
il corso dell’anno un fitto calendario di
appuntamenti musicali.
TEATRO GRECO DI TAORMINA
[www.taormina-arte.com]
Fra musica, balletto e opera lirica, il
Teatro Greco è celebre soprattutto per
essere la location del Taormina Film Fest,
evento cinematografico che ogni giugno
porta il cinema mondiale sulle sponde del
Mediterraneo.
TEATRO GRECO DI SIRACUSA
[www.indafondazione.org]
Sofocle, Euripide, Eschilo… il palinsesto
del Teatro Greco di Taormina ogni estate ci
conduce indietro nel tempo, per raccontarci
gli stessi drammi messi in scena millenni fa.
AUDITORIUM DI RAVELLO
[www.ravellofestival.com]
L’opera di Niemeyer rappresenta la scenografia
più recente e avveniristica di Ravello,
città della musica. Oltre alla consueta
programmazione, l’auditorium ospita parte
del celebre Ravello Festival (da luglio a
settembre).
TEATRO SAN CARLO DI NAPOLI
[www.teatrosancarlo.it]
Lo storico teatro della città partenopea,
voluto dai Borbone nel 1737, costituisce una
strada privilegiata per apprezzare le opere del
melodramma barocco napoletano.
SFERISTERIO DI MACERATA
[www.sferisterio.it]
Questa perla unica del neoclassicismo italiano,
nata per ospitare gli sport dell’ottocento,
accoglie ogni estate nella sua imponente
struttura un interessante festival di opera lirica.
169
SITI DELL’UNESCO
PIEMONTE
Residenze Reali dei Savoia
[www.residenzereali.it]
I quindici edifici sabaudi - fra palazzine, regge
e castelli - disposti nelle prossimità di Torino
testimoniano i fasti della più importante famiglia
nobile piemontese attraverso la loro magnifica
espressione architettonica.
Praticamente tutti gli edifici sono visitabili, seppur
con modi e tempi differenti fra loro.
PIEMONTE E LOMBARDIA
Sacri Monti
[www.sacrimonti.net]
Situati a cavallo fra le due regioni, nella
zona prealpina, i nove complessi compresi
nella definizione Unesco rappresentano una
straordinaria sintesi di valori architettonici,
spirituali e paesaggistici. Realizzati a partire dal XV
sec. sono ancora oggi una meta significativa per
credenti e non.
LOMBARDIA
Monte San Giorgio
[www.montesagiorgio.org]
Come un gigantesco scrigno, Monte San Giorgio,
al confine con la svizzera, ci consegna la memoria
di tempi remoti attraverso il suo inestimabile
patrimonio di fossili. Gli oltre 10.000 esemplari di
fauna e flora fossile, venuti alla luce in quest’area
divisa fra Italia e Svizzera, sono oggi in buona parte
custoditi nei musei della zona.
LOMBARDIA
Insediamento industriale di Crespi d’Adda
[www.crespidadda.it]
Questo vero e proprio villaggio operaio, costruito
alla fine del XIX sec., è figlio di una mentalità
industriale illuminata, attenta all’equilibrio fra
qualità della produzione e condizioni di vita delle
proprie maestranze. Essendo tutt’ora abitato il
villaggio non ha orari e può essere visitato con o
senza accompagnamento.
LOMBARDIA
Mantova e Sabbioneta
[www.mantovasabbioneta-unesco.it]
Un’espressione del Rinascimento poco conosciuta
ma di estrema importanza. Le città di Mantova
e Sabbioneta sono l’emblema delle concezioni
170
urbanistiche rinascimentali più significative, senza
tralasciare lo straordinario valore delle singole
architetture.
LOMBARDIA
Cenacolo di Leonardo da Vinci
[www.cenacolovinciano.net]
Nel santuario di S. Maria delle Grazie, a
Milano, è custodita la più celebre e significativa
rappresentazione dell’ultima cena di Cristo,
realizzata alla fine del XV sec. da un artista simbolo
del periodo rinascimentale: Leonardo da Vinci.
L’opera è visibile dal martedì alla domenica, previo
acquisto del biglietto.
LOMBARDIA
Ferrovia Retica
[www.rhb.ch]
Grazie all’unicità del suo percorso e all’integrazione
con l’ambiente che attraversa, la Ferrovia Retica
dell’Albula e del Bernina è diventata qualcosa di molto
diverso da un semplice mezzo di trasporto. Il “trenino
rosso” che lega Italia e Svizzera è infatti assurto al
ruolo inconsueto e meritato di meta turistica.
LOMBARDIA
Arte rupestre in Val Camonica
[www.vallecamonicaunesco.it]
Il diario scritto su pietra delle origini della civiltà
camusa è stato il primo sito italiano entrato
nel patrimonio dell’Unesco. I siti rupestri
dell’area sono compresi in sette parchi, naturali
o archeologici: visitarli significa riconoscere il
millenario bisogno dell’uomo di comunicare la
propria quotidianità, le credenze, i riti.
VENETO, TRENTINO, FRIULI
Dolomiti
[www.dolomitiunesco.it]
Entrate a far parte del Patrimonio naturale
dell’Umanità nel 2009, le Dolomiti costituiscono
un complesso montuoso particolare dal punto di
vista geologico e unico da quello estetico. Oggi
tutte le Dolomiti sono meta per appassionati della
montagna, sciatori e naturalisti.
VENETO
Orto Botanico di Padova
[www.ortobotanico.unipd.it]
«L’Orto botanico di Padova é all’origine di tutti
gli Orti botanici del mondo e rappresenta la
culla della scienza, degli scambi scientifici e della
comprensione delle relazioni tra la natura e la
171
cultura.» Questa descrizione fornita dall’Unesco
descrive meglio di ogni altra l’unicità di questo
sito, visitabile tutto l’anno.
VENETO
Venezia e la sua Laguna [www.turismovenezia.it]
Non esiste niente di simile al mondo, né
probabilmente alcuna città altrettanto famosa.
Venezia, il suo sistema di canali e le sue splendide
espressioni architettoniche hanno conservato il
loro fascino inalterato nei secoli, meritando a
pieno titolo il riconoscimento Unesco.
VENETO
Città di Verona [www.turismoverona.eu]
Dotata di una struttura antichissima in grado di
svilupparsi nel corso di millenni senza mai perdere
la propria armonia, la città di Romeo e Giulietta
si qualifica come una delle migliori espressioni
urbanistiche del nostro paese. Completano il suo valore
la quantità di eccellenze architettoniche e artistiche.
VENETO
Vicenza e le Ville del Palladio nel Veneto
[www.vicenzae.org e www.visitpalladio.com]
Sono in tutto addirittura 39 i siti compresi
da questa definizione: la costellazione di ville
progettate da Andrea Palladio intorno alla metà
del ‘500. Un’esperienza architettonica destinata
ad influenzare gli stili europei e nordamericani nei
secoli successivi. Le ville sono visitabili con orari e
modalità differenti reperibili sul sito.
FRIULI
Zona Archeologica e Basilica Patriarcale di
Aquileia [www.aquileia.net]
Aquileia vanta un’origine da protagonista
dell’impero romano. Importante città portuale,
nonché baluardo contro le invasioni barbariche,
la città venne fondata nel 181 a.C. ed è rimasta
pressoché intatta nella sua formazione originaria.
Di eccezionale valore i mosaici perfettamente
conservati della sua basilica (XI sec).
LIGURIA
Portovenere, Cinque Terre e Isole
[www.parconazionale5terre.net]
I valori culturali e umani si intrecciano con quelli
legati al paesaggio di questo straordinario angolo
d’Italia. Il territorio compreso tra le Cinque Terre
e Portovenere testimonia ancora oggi un riuscito
equilibrio fra l’uomo e l’ambiente, fatto di paesaggi
e costumi rimasti inalterati nel tempo.
172
LIGURIA
Le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli,
Genova [www.irolli.it]
La città ligure vanta un sistema urbanistico unico nel
suo genere: oltre cento palazzi storici realizzati dalle
famiglie nobili del cinque e seicento sulla base di un
sorteggio svolto dalla pubblica autorità. Un lungo
campionario dall’eccezionale valore estetico e storico
che merita di essere scoperto.
EMILIA ROMAGNA
Ferrara, città del Rinascimento - Delta del Po
[www.ferraraterraeacqua.it]
Ferrara: una città che ha saputo evolversi senza
perdere l’identità e il fascino architettonico che gli
Estensi seppero conferirle a partire dal XIII sec. Al
suo centro storico si è aggiunto il riconoscimento
Unesco al delta del Po: un paesaggio in cui cultura e
natura si valorizzano reciprocamente.
EMILIA ROMAGNA
Cattedrale, Torre Civica e Piazza Grande, Modena
[www.duomodimodena.it]
Le sfere religiosa, civica e culturale, convergono
nell’area del Duomo di Modena, considerato
un momento fondamentale per l’evoluzione
dell’architettura romanica. L’edificio, costruito nel
XII sec, vanta un incredibile ricchezza figurativa,
fatta di statue e simboli di straordinario valore
simbolico e artistico.
EMILIA ROMAGNA
I monumenti paleocristiani, Ravenna
[www.turismo.ra.it]
Sono otto i monumenti realizzati nel VI e VII sec.
sopravvissuti fino ai giorni nostri, insieme alla loro
straordinaria dote di mosaici. Otto edifici religiosi
che ci riportano a ridosso del periodo aureo della
religione cristiana, a cospetto di un’arte bizantina
colta in tutto il suo splendore.
TOSCANA
Firenze, Centro Storico
[www.firenzeturismo.it]
Dici Firenze e pensi al Rinascimento. Il centro
storico del capoluogo toscano viene premiato
dall’Unesco per il suo valore materiale quanto
per quelli simbolico: un’eccezionale quantità di
capolavori d’arte e architettura si fondono con un
clima culturale che a partire dal XV sec. riuscì ad
influire su tutto il territorio europeo.
173
TOSCANA
Pienza, Centro Storico
[www.pienza.info]
Dobbiamo a Papa Pio II la possibilità di godere
delle bellezze di questa piccola cittadina della
Val D’Orcia. Il pontefice, originario proprio di
Pienza, decise infatti di trasformare il luogo nella
“città ideale”. Ancora oggi Pienza rappresenta
un emblema della concezione urbanistica del
Rinascimento.
TOSCANA
Pisa, Piazza del Duomo
[www.pisaunicaterra.it]
L’immagine di Pisa è indissolubilmente legata
al fascino della sua torre pendente. Sintesi di
culture e di esperienze architettoniche differenti,
il complesso costituito dai quattro monumenti
situati in Piazza del Duomo è visitabile tutto
l’anno.
TOSCANA
San Gimignano, Centro Storico
[www.sangimignano.com]
Nel cuore della Toscana, in Val d’Elsa, svettano
le torri di questo piccolo centro che vanta origini
antichissime. La fondazione di San Gimignano si
deve infatti agli etruschi, mentre il suo sviluppo è
legato a quella via Francigena che lo attraversava in
età medievale.
TOSCANA
Siena, Centro Storico
[www.terresiena.it]
Il grande valore di Siena, come di altre città
italiane segnalate dall’Unesco, si riassume nel
raggiungimento di un efficace integrazione fra
l’architettura, l’impianto urbanistico e l’ambiente
in cui ciò si inserisce. Siena e le sue tradizioni
rappresentano un esempio di rara eccellenza in tal
senso.
TOSCANA
Val d’Orcia
[www.parcodellavaldorcia.com]
Entrare personalmente in un dipinto
rinascimentale. Questo significa attraversare i
magnifici scenari della Val d’Orcia, sintesi della
straordinaria sensibilità impiegata nel XIV e del
XV sec. per ridisegnare il paesaggio italiano.
174
MARCHE
Urbino, Centro Storico
[www.urbinoculturaturismo.it]
Piccolo gioiello capace di integrare armonicamente
medioevo e Rinascimento, la città di Urbino vanta
un passato di primo piano nel panorama culturale
italiano. Davvero sorprendente la ricchezza dei
capolavori che si incontrano passeggiando per le
vie della cittadina.
UMBRIA
Assisi, Basilica di San Francesco e altri siti
Francescani
[www.visit-assisi.it]
La città di Assisi costituisce un eccezionale fulcro
di valori artistici, architettonici e spirituali.
Sede del santuario dedicato a San Francesco,
la sua Basilica contiene quegli affreschi che
convenzionalmente sanciscono la nascita dell’arte
italiana, sotto la paternità di artisti come Giotto,
Cimabue e Martini.
LAZIO
Centro Storico di Roma
[www.turismoroma.it]
Non ha certo bisogno di presentazioni questo
centro storico, fra i più famosi al mondo, che fu il
cuore del più importante impero dell’antichità. È
possibile passeggiare nell’antica Roma con o senza
guida, per rivivere il cuore pulsante di una civiltà
unica al mondo.
LAZIO
Necropoli Etrusca di Cerveteri e Tarquinia
[www.cerveteri-tarquinia-sitiunesco.beniculturali.it]
Le due città dei morti costituiscono probabilmente
la più importante fonte di informazioni relativa
all’antica civiltà etrusca, ai suoi usi quotidiani e
alla sua arte. Siti dal fascino unico e misterioso,
sono entrambi visitabili durante tutto l’anno.
LAZIO
Villa Adriana e Villa d’Este
[www.villaadriana.beniculturali.it | www.
villadestetivoli.info]
La città di Tivoli, alle porte di Roma, è il fil
rouge che lega queste due straordinarie residenze,
edificate a quasi un millennio e mezzo di distanza
l’una dall’altra. Passeggiare fra colonne, giardini
e giochi d’acqua permette al visitatore di perdere
la cognizione del presente. Entrambe le ville sono
aperte tutto l’anno.
175
CAMPANIA
Centro storico di Napoli
[www.inaples.it]
Oltre venti secoli di storia e di stili architettonici
e artistici si condensano in questa città dal fascino
unico. La sua vitalità artistica e intellettuale ha
influito profondamente nello sviluppo dell’Europa
intera ed è ancora oggi percepibile nel fermento
delle sue strade e nello sfarzo dei suoi palazzi.
CAMPANIA
Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre
Annunziata
[www.pompeiisites.org]
Conservate pressoché integre a seguito
dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., le città
antiche di Pompei e di Ercolano, oltre agli
edifici di Oplontis (Torre Annunziata), offrono
al visitatore la possibilità di proiettarsi in prima
persona nell’età classica, per coglierne intatti gli usi
e costumi di un’antica quotidianità.
CAMPANIA
Costiera Amalfitana
[www.amalfitouritoffice.it]
Emblema del paesaggio mediterraneo, la costiera
amalfitana unisce lo straordinario valore culturale
a quello naturale in una delle aree più celebri del
Belpaese, un vero e proprio simbolo dell’italianità.
CAMPANIA
Reggia di Caserta, il Parco, l’acquedotto Vanvitelli
e il Complesso di San Leucio
[www.reggiodicaserta.beniculturali.it]
La smania di grandezza di Re Carlo di Borbone,
fermamente intenzionato a fare di Caserta una
nuova innovativa capitale europea, diede vita a
questo progetto faraonico. Il Vanvitelli utilizzò
tutto il suo genio per progettare una villa
considerata la Versailles italiana, oggi visitabile
tutti i giorni tranne il martedì.
CAMPANIA
Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano
con i siti archeologici di Paestum e Velia e la
Certosa di Padula
[www.cilentoediano.it]
La sintesi del paesaggio mediterraneo: così
potrebbe essere definito questo territorio che fra
i suoi lecci, ulivi e pini custodisce significativi
insediamenti preistorici, templi millenari ed edifici
barocchi. La Certosa è visitabile tutti i giorni
escluso il martedì.
176
PUGLIA
I Trulli di Alberobello
[www.comune.alberobello.ba.it]
Edificati seguendo tecniche che risalgono alla
preistoria, i trulli testimoniano una modalità
di costruire e di abitare il territorio capace di
attraversare millenni mantenendo inalterata
la propria funzionalità. Le loro mura candide
raccontano civiltà scomparse mentre ospitano al
loro interno abitanti e visitatori dei nostri giorni.
PUGLIA
Andria, Castel del Monte
[www.casteldelmonte.beniculturali.it]
1240: Federico II Hohenstaufen di Svevia fa
edificare il Castel del Monte, vero e proprio
compendio in pietra di conoscenze matematiche,
architettoniche, filosofiche e astronomiche. Da
allora il Castello non ha mai smesso di stupire
i suoi ospiti con la perfezione e la simbologia
misteriosa delle sue forme.
BASILICATA
I sassi di Matera
[www.comune.matera.it/turismo]
Pochi luoghi al mondo testimoniano come Matera
la capacità dell’uomo di adattarsi alle asperità
ambientali. Dobbiamo infatti ai pastori locali del
X sec. l’idea di scavare nella roccia queste semplici
abitazioni, creando un complesso capace di
comprendere l’intero pendio della montagna.
SARDEGNA
Barumini, Villaggio Nuragico Su Nuraxi
[www.fondazionebarumini.it]
Il più completo nuraghe della Sardegna ci mostra
le tracce di basalto della cultura nuragica, fra le
più misteriose dell’intero Mediterraneo. Oltre tre
millenni e mezzo di storia sono passati fra questi
perimetri, ancora chiaramente riconoscibili ai
nostri occhi.
SICILIA
Agrigento, Area archeologica
[www.parcodeitempli.net]
L’area archeologica di Agrigento ci trasmette il
senso di una città dalle origini remote e dalle
dimensioni magnifiche, mentre il complesso dei
suoi templi dorici resta nei millenni a testimoniare
lo splendore di quella parte di Mediterraneo un
tempo chiamata Magna Grecia.
177
SICILIA
Piazza Armerina, Villa Romana del Casale
[www.villaromanadelcasale.it]
Una villa romana fatta realizzare fra il III e il IV
secolo d.C. e perfettamente conservata nella sua
struttura originaria e nello splendore dei suoi
mosaici pavimentali, per i quali è considerata
davvero una testimonianza senza eguali.
SICILIA
Siracusa e Necropoli rupestre di Pantalica
Dalla necropoli rupestre fino ai giorni nostri,
passando per l’influenza greca, romana e - molto
più moderna - barocca, Siracusa ha conservato
sul suo territorio le impronte inconfondibili e
magnifiche delle culture che l’hanno abitata. Tre
millenni di storia racchiusi in una città dai mille
volti.
SICILIA
Val di Noto, città barocche
Noto, Scicli, Ragusa Ibla… il sud della Sicilia
accoglie al suo interno una costellazione di centri
legati dalle linee sinuose del tardo barocco. Uno
stile inconfondibile che contraddistingue questo
territorio, legando armonicamente le città di
questo prezioso angolo d’Italia.
SICILIA
Isole Eolie
Le isole che secondo la mitologia greca diedero
riparo ad Eolo, dio del vento, rappresentano
uno straordinario “manuale” per i geologi e gli
studiosi delle attività vulcaniche. Queste perle
del Mediterraneo hanno inoltre preservato
le testimonianze preziose dell’ultramillenaria
presenza dell’uomo.
178
PARCHI NAZIONALI
Abruzzo Lazio e Molise
[www.parcoabruzzo.it]
Situato nel cuore dell’Italia centrale,
rappresenta un modello internazionale
per la tutela del patrimonio naturalistico
e ambientale, tanto da aver ottenuto dal
Consiglio d’Europa il Diploma Europeo delle
Aree Protette. Se si è fortunati può capitare di
osservare i suoi abitanti più celebri: l’orso, il
lupo, l’aquila o il cervo.
Alta Murgia
[www.parcoaltamurgia.it]
Con i suoi canyon e le sue doline carsiche,
il Parco dell’Alta Murgia vanta scenari
di grande impatto a pochi chilometri
dall’Adriatico. Le escursioni al suo interno
non sono particolarmente impegnative e
si caratterizzano per essere ben supportate
dall’organizzazione dell’ente.
Appennino Lucano - Val d’Agri Lagonegrese
[www.parcoappenninolucano.it]
L’impronta contadina dell’uomo continua a
convivere con la natura incontaminata nel più
giovane parco nazionale d’Italia, incastonato
fra i parchi del Pollino e del Cilento.
All’ombra del caratteristico abete bianco è
possibile ammirare scenari che si estendono
fino alle aree protette limitrofe.
Appennino Tosco-Emiliano
[www.parcoappennino.it]
I paesaggi montani che separano la Toscana
dall’Emilia Romagna non costituiscono
soltanto uno spettacolo per gli occhi. L’area
offre ai visitatori un’ampia varietà di prodotti
tipici e di servizi di qualità rivolti a chi
desidera trascorrere serenamente i propri
periodi di relax, immergendosi nella natura.
Arcipelago di La Maddalena
[www.lamaddalenapark.it]
Questo parco geomarino, realizzato per
tutelare uno degli ambienti più incredibili
della Sardegna, rappresenta una sorta di eden
naturale. I numerosi endemismi e la scarsa
presenza dell’uomo preservano la sensazione di
aver scoperto un luogo fuori dal mondo.
Appennino Tosco - Emiliano - Fortezza delle Verrucole
179
Arcipelago Toscano: Isola del Giglio, Campese e la sua torre (De Agostini Picture Library)
Arcipelago Toscano
Cilento e Vallo di Diano
Asinara
Cinque Terre
[www.islepark.it]
Un tempo dominate dall’attività di estrazione
mineraria, le isole dell’arcipelago toscano
costituiscono oggi il più grande parco
geomarino del Mediterraneo. Le straordinarie
ricchezze ambientali delle isole si prestano ad
essere vissute e apprezzate approfittando di un
ampio ventaglio di attività outdoor.
[www.parcoasinara.org]
Isola di Ercole, Isola Sinuosa, Isola del
Diavolo… dei i suoi mille nomi, l’Asinara ha
mantenuto quello che celebra i suoi abitanti
più celebri: gli asinelli albini, simbolo di
questa isola nonché specie unica al mondo.
Aspromonte
[www.parcoaspromonte.it]
Un’area percorsa da una fitta rete di fiumare,
ruscelli e cascate nonché dai numerosi popoli
che nel corso dei secoli l’hanno abitata. Il
Parco comprende alcune fra le più belle città
calabre che si affacciano sul Mediterraneo,
tutelando l’entroterra e le coste di questa
splendida regione.
180
[www.cilentoediano.it]
Abitato da oltre 500mila anni, il territorio del
Parco del Cilento e Vallo di Diano possiede
una storia che si fonde con la mitologia greca
e romana. L’area, oltre a straordinarie ricchezze
paesaggistiche e ambientali, comprende
eccellenze considerate dall’Unesco patrimonio
dell’umanità: Paestum e la Certosa di Padula.
[www.parconazionale5terre.it]
Gli scenari più caratteristici di questo
parco, formati da migliaia di chilometri
di terrazzamenti a strapiombo sul mare,
testimoniano l’antica capacità dell’uomo
di domare le asperità del territorio. Proprio
questo equilibrio fra uomo e natura ha fatto di
questo parco un sito segnalato dall’Unesco.
Circeo
[www.parcocirceo.it]
Ha il compito di custodire gli ultimi residui
delle paludi pontine, in gran parte bonificate
nei primi decenni del ‘900. Per questo motivo
accoglie un gran numero di specie animali e
vegetali piuttosto rare ed è stato inserito fra le
aree “Unesco Man and Biosphere”.
Dolomiti Bellunesi
[www.dolomitipark.it]
Con le sue 18 cime superiori ai 3000 metri,
il Parco ospita uno degli spettacoli naturali
più imponenti al mondo, meritevole di essere
annoverato fra i siti patrimonio dell’umanità
dall’Unesco. La visita al parco è valorizzata
dalla fitta rete di punti di accesso, centri
informazione e da un interessante calendario
di eventi.
Foreste Casentinesi, Monte Falterona,
Campigna
[www.parcoforestecasentinesi.it]
Fra la Toscana e l’Emilia Romagna, lì dove
scorre un Arno ancora giovane, trovano spazio
le Foreste Casentinesi, fra le più antiche
d’Europa. L’Eremo di Camaldoli, fondato
nel 1012, e il Santuario de La Verna si
aggiungono alle foreste in qualità di millenari
testimoni del tempo.
Gargano
[www.parcogargano.it]
Lecci, pini, ulivi, aranci e mandorli
accompagnano il promontorio del Gargano
fino al suo incontro con il mare cristallino.
Grazie alla sua natura e all’antica tipicità
Capra Ibex - Parco Nazionale Gran Paradiso
dei propri borghi, Il Parco del Gargano può
essere considerato emblematico del paesaggio
mediterraneo.
Gran Paradiso
[www.pngp.it]
È il primo parco nazionale italiano, nato nel
1922 con lo scopo primario di proteggere
dall’estinzione lo stambecco, oggi simbolo di
questa area protetta. Grazie alla sua attenzione
nei confronti dello sviluppo sostenibile, il
Parco del Gran Paradiso vanta l’ottenimento
del Diploma Europeo delle Aree Protette.
Gran Sasso e Monti della Laga
[www.gransassolagapark.it]
Il Parco del Gran Sasso vanta al suo interno
la vetta più alta (il Corno Grande) e l’unico
ghiacciaio (il Calderone) dell’Appennino,
insieme ad una notevole quantità di tradizioni
e significative testimonianze storicoarchitettoniche che meritano di essere vissute
in prima persona.
Majella
[www.parcomajella.it]
È il regno del lupo e dell’orso, che qui vivono
stabilmente. Ma è anche un territorio
181
Parco Nazionale Valgrande (Fototeca ENIT)
estremamente montuoso in cui le rocce
carsiche offrono spettacoli straordinari: le
grotte del Cavallone e dei Piccioni, accessibili
al pubblico, rappresentano l’occasione per una
gita indimenticabile.
Monti Sibillini
[www.sibillini.net]
Situato a cavallo fra Marche ed Umbria, il
Parco dei Sibillini riunisce sul suo territorio
tradizioni mitologiche e rurali, endemismi
naturali e luoghi dello spirito. Il tutto in un
parco che ha fatto dello sviluppo sostenibile la
propria bandiera.
Pollino
[www.parcopollino.it]
Il parco nazionale più vasto d’Italia,
incastonato fra il Mar Tirreno e lo Jonio,
custodisce ricchezze naturali e culturali
uniche, sedimentate nel corso di millenni
di storia. Il suo comprensorio ospita l’antica
comunità
italo-albanese arbëreschë, con il suo secolare
bagaglio di tradizioni greco-bizantine.
182
Sila
[www.parcosila.it]
Fra i parchi del Pollino e dell’Aspromonte, il
Parco della Sila vanta stupendi scenari naturali
che vanno a digradare verso il Tirreno,
lasciando all’orizzonte lo spettacolo delle Eolie
e dell’Etna, e verso lo Jonio. Abitante principe
di quest’area è il lupo della Sila, specie
autoctona di cui sopravvivono un centinaio di
esemplari.
Stelvio - Stilfserjoch
[www.stelviopark.it]
La grande varietà altimetrica del Parco dello
Stelvio permette di ammirare scenari alpini di
alta e bassa quota nel cuore delle Alpi centrali.
Ognuna delle tre aree che compongono
quest’area protetta è percorsa da una fitta rete
di sentieri, diversi per difficoltà e tipologia,
che aspettano solo di essere percorsi.
Val Grande
[www.parcovalgrande.it]
L’area selvaggia più vasta d’Italia non conosce
neppure l’asfalto: la Val Grande si percorre
soltanto attraverso i sentieri e le carrarecce
utilizzate per secoli da pastori e boscaioli. Una
wilderness che richiede una visita prudente, in
compagnia di accompagnatori esperti.
Gennargentu
[www.parcogennargentu.it]
Custode del valore naturale dell’entroterra
sardo, il Parco del Gennargentu rivela una
flora estremamente rappresentativa della
macchia mediterranea. Lecci, castagni e
ginepri ricoprono ampi tratti di questa terra
densa di storia e di tradizioni.
Vesuvio
[www.parconazionalevesuvio.it]
Il Parco del Vesuvio tutela un’area unica,
dominata dal vulcano che le conferisce nome
e peculiarità ambientali. Dal 2003 è stata
realizzata una sentieristica che permette di
ammirare i diversi paesaggi di un territorio dal
volto ora rigoglioso, ora lunare.
Vesuvio visto dal mare (in primo piano Caste dell’Ovo) (De Agostini Picture Library)
183
INFORMAZIONI PRATICHE
IN AEREO
Arrivare in Italia
I principali punti d’arrivo
intercontinentali e
internazionali d’Italia sono
l’Aeroporto ‘Leonardo da
Vinci’ di Roma Fiumicino
e l’Aeroporto Malpensa di
Milano, ma quasi tutti i
numerosi aeroporti italiani
hanno dei collegamenti
internazionali.
L’offerta di voli sia delle
compagnie tradizionali sia
delle linee lowcost è ampia
e copre un vasto numero di
destinazioni.
L’Italia è collegata per via
aerea con la maggior parte
delle nazioni europee e con
tutti i continenti. Visitando
i siti delle principali
compagnie di linea e lowcost,
si possono ottenere maggiori
informazioni sulle tratte,
184
sugli orari, sui prezzi e sulla
disponibilità.
Più o meno tutti gli aeroporti
sono serviti da una fitta
rete di taxi, autobus e treni,
che permettono di arrivare
alla destinazione finale con
relativa comodità.
Muoversi in Italia
Viaggiare in aereo in Italia è
facile, grazie ad una ampia
offerta di voli e di vettori
presenti sul territorio. I
collegamenti tra le città sono
numerosi così come sono
frequenti i servizi da Roma
e Milano verso tutti gli altri
aeroporti italiani. L’ampia
rete di collegamenti, inoltre,
unisce la penisola con la
Sicilia e la Sardegna e con le
isole minori.
Vi sono in Italia quasi
quaranta aeroporti di medie e
piccole dimensioni, presenti
in tutte le regioni italiane
(tranne in Molise e in
Basilicata)
IN TRENO
Arrivare in Italia
Il fascino del viaggio in
treno non tramonta mai,
se l’obiettivo è l’Italia. I
servizi esistenti per gli
spostamenti sia diurni sia
notturni tra l’Italia e il
resto dei Paesi Europei si
contraddistinguono per l’
alta qualità, per i ridotti
tempi di percorrenza e per
gli eccellenti comfort di
viaggio. È consigliabile (e a
volte obbligatorio) prenotare
i posti a sedere.
È obbligatorio obliterare il
biglietto prima di salire sulle
vetture per non incorrere
nella multa.
Alcune compagnie ferroviarie
internazionali, inoltre,
offrono anche il servizio per il
trasporto di autovetture.
Numerosi treni
internazionali, ogni
giorno, arrivano in Italia
attraversando da una
parte all’altra il confine e
collegando la Penisola alle
principali città dell’Austria,
della Germania, della Francia
e dell’Europa Orientale.
Per maggiori
informazioni:
www.trenitalia.it
Per informazioni sui treni
provenienti dalla Spagna:
www.elipsos.com
Per informazioni sui treni
provenienti dalla Francia:
www.artesia.eu e www.sncf.
com
Per informazioni sui treni
provenienti dalla Germania:
reiseauskunft.bahn.de
www.dbitalia.it
Per informazioni sui
provenienti dalla Svizzera:
www.sbb.ch
www.cisalpino.com
Muoversi in Italia
L’Italia dispone di una ampia
rete ferroviaria che unisce
quasi tutto il territorio
nazionale con una ricca
offerta di treni regionali,
Intercity e ad alta velocità .
Il 95% delle tratte operanti
sono gestite da Trenitalia,
che garantisce ben 7.000
treni al giorno, quasi la
metà dei quali circolanti
nelle ore di punta. Ci sono
vari tipi di treni: i locali,
Diretto (DIR) Regionale (R)
e Interregionale (IR) , che si
fermano a tutte le fermate
intermedie, e quelli più
veloci e a lunga percorrenza,
Intercity (IC) ed Eurostar
(ES), che fermano solo nelle
città più grandi. Ci sono
poi i Treni Eurostar Italia
ad Alta Velocità, i cosiddetti
Freccia Rossa, che possono
raggiungere i 300 km/h.
Una volta acquistato il
biglietto e prima di salire
sul treno, è necessario
convalidarlo nelle apposite
macchinette gialle che sono
presenti, in gran numero, in
prossimità dei binari.
Per orari ed informazioni,
è consigliabile consultare il
sito delle Ferrovie dello Stato:
www.trenitalia.it
IN NAVE
Arrivare in Italia
In nave, con la prua rivolta
verso i porti italiani.
Arrivare in Italia via mare è
un’esperienza da non perdere:
sulle onde del Mediterraneo,
a bordo di comode navi,
scegliendo il mezzo di viaggio
più antico e affascinante.
Prima di partire, però è
necessario informarsi sui
185
tempi di traversata e sulle
tratte internazionali che
prevedono soste nei porti
italiani.
Numerose compagnie di
navigazione nazionali e
internazionali collegano
i principali porti europei
con il Belpaese. I prezzi dei
biglietti sono molto alti in
estate e variano in base al
peso del mezzo di trasporto
al proprio seguito. La flotta
di Grandi Navi Veloci collega
Barcellona a Genova.
I collegamenti dalla Grecia
in Italia sono assicurati
sulle rotte più frequentate:
da Igoumenitsa, Corfù e
Patrasso, Blue Star Ferries
arriva direttamente a Venezia
e a Brindisi mentre Superfast
Ferries ad Ancona e Bari.
Fragline Ferries giunge da
Corfù a Brindisi; Grimaldi
Ferries, una delle più note
compagnie italiane, collega
Tunisi e Barcellona con
186
Civitavecchia, Salerno,
Livorno e Palermo. I traghetti
di Tirrenia Navigazione
effettuano numerosi
collegamenti durante tutto
l’arco dell’anno tra Tunisi e
le principali isole italiane,
la Sicilia e la Sardegna.
Marmara Lines collega la
città turca di Cesme con
Ancona e Brindisi. Jadrolinija
collega Dubrovnik, sulla
costa croata, a Bari mentre
Virtu Ferries è la compagnia
migliore per raggiungere
Malta da Catania.
Muoversi in Italia
Le isole italiane sono
una meta ideale per le
vacanze. Scoprire la Sicilia,
la Sardegna, l’Arcipelago
Toscano, Lipari, Lampedusa,
Stromboli, per citarne solo
alcune, è senza dubbio
un’esperienza unica. Diverse
compagnie di traghetti
effettuano diverse e varie
rotte durante tutto l’anno.
Navi di grandi dimensioni
garantiscono il collegamento
per le principali isole italiane,
la Sardegna e la Sicilia.
I principali punti di partenza
per approdare sull’isola
sarda sono Genova, Livorno,
Civitavecchia e Napoli.
Per arrivare in Sicilia, nei
porti di Palermo e Messina,
invece, è consigliabile
partire da Napoli o da
Villa San Giovanni, in
Calabria, comune proteso
sul noto Stretto di Messina.
Molte navi effettuano i
loro viaggi di notte ed i
viaggiatori possono scegliere
di pernottare in una cabina
oppure prenotare una
poltrona sui ponti al coperto.
È possibile anche dormire
sui ponti superiori della
nave, all’aperto, sistemandosi
con i propri mezzi (sacco a
pelo o altro), acquistando il
semplice passaggio-ponte.
Le isole minori sono
raggiungibili grazie a traghetti
ed aliscafi.
A bordo di quasi tutte le
navi e i traghetti, è possibile
il trasporto di veicoli al
proprio seguito, con un
aumento della tariffa base.
È importante ricordare che
molte compagnie praticano
sconti e offerte molto
vantaggiose se si prenota con
un certo anticipo.
In basso sono elencati i siti
delle principali compagnie di
navigazione che effettuano
collegamenti tra i porti
italiani.
IN AUTOBUS
Arrivare in Italia
A bordo di comodi autobus,
si possono oltrepassare i
confini alpini e arrivare
in Italia. Eurolines è un
consorzio delle maggiori
compagnie europee che
dispone di uffici informativi
nelle maggiori città e di oltre
trenta punti di partenza in
tutta Italia. I bus dispongono
di tutti i comfort necessari
per il viaggio e toccano,
ovviamente, le grandi città
come Milano, Roma e
Firenze.
Esistono anche altre
alternative per arrivare in
autobus in Italia. Utile può
essere visitare il sito internet
www.busweb.com, dove si
trova un elenco dettagliato
delle autolinee presenti in
circa 30 Paesi Europei.
Muoversi in Italia
Le città , i paesi e i borghi
d’Italia sono collegati da
efficienti servizi di trasporto
interurbano che permettono
di viaggiare e scoprire il
Paese, le sue attrattive e
le sue bellezze. Inoltre, si
può viaggiare per tutto il
territorio, utilizzando le
diverse linee di trasporto
passeggeri.
Le numerose compagnie
presenti in Italia assicurano
sia i collegamenti locali tra i
piccoli villaggi di campagna e
le piccole e medie città sia gli
spostamenti più rapidi tra le
grandi metropoli. Di solito,
viaggiare in autobus, quando
si tratta di raggiungere
località minori o piccole
cittadine di campagna,
più conveniente e comodo
rispetto allo spostamento in
treno.
È possibile consultare gli
orari di partenza e di arrivo
negli uffici informativi
locali o presso le Aziende
di Promozione Turistica
ed Uffici d’Informazione
Turistica Locali.. Nelle
città più grandi si possono
acquistare i biglietti negli
appositi uffici delle
187
compagnie o nelle agenzie di
viaggio. Nei piccoli centri,
invece, è più facile rivolgersi
ai bar o all’autista stesso.
Non è necessario prenotare
i posti a sedere, anche se
è consigliabile per i viaggi
lunghi e notturni.
Per qualsiasi informazione
relativa a destinazioni, orari e
tariffe si possono consultare
sia i portali sia i siti ufficiali
delle varie compagnie.
IN AUTO O MOTO
Arrivare in Italia
La fitta rete autostradale
europea e la presenza di
diversi valichi facilita l’accesso
in Italia in auto o moto.
Alla Penisola si può arrivare
dall’Austria , dalla Francia,
dalla Svizzera e dalla Slovenia.
188
I principali varchi d’ingresso
aperti tutto l’anno sono: il
tunnel del Monte Bianco
che da Chamonix collega la
Francia all’autostrada A5 per
Torino e Milano; il tunnel
del Gran San Bernardo che
collega la Svizzera sempre
con l’autostrada A5; il Passo
del Brennero, attraverso
l’Austria, che si congiunge
con l’autostrada A22 verso
Bologna. I tunnel alpini
sono spesso chiusi durante
l’inverno e, a volte, anche in
autunno e in primavera, a
causa della neve.
Per informazioni:
www.autostrade.it
Muoversi in Italia
Un’eccellente rete
autostradale, indicata da una
segnaletica di colore verde,
accorcia le distanze tra le
venti regioni italiane: 3408
chilometri che assicurano
un’efficace mobilità e
comunicazione territoriale, in
totale sicurezza.
Due autostrade principali
collegano il Nord e il Sud
Italia: l’Autostrada del Sole
(la A1, che tocca Milano,
Bologna, Firenze, Roma,
Napoli) e l’Adriatica (la A14,
che collega Bologna, Ancona,
Pescara, Bari e Taranto).
Sulle autostrade è necessario
pagare il pedaggio.
Si possono utilizzare i
contanti o la carta di credito.
Oppure, in alternativa,
esistono metodi più rapidi,
come le carte “Viacard” o
il “Telepass”. La Viacard
è una carta magnetica che
può essere utilizzata nelle
porte automatiche, in quelle
manuali o, eventualmente,
consegnata all’esattore.
Il Telepass è il sistema
automatico di pagamento più
pratico e veloce, basato sul
riconoscimento elettronico
a distanza e l’addebito della
tariffa a carico dell’utente:
consente di espletare le
transazioni economiche
senza fermarsi al casello,
velocizzando i transiti e
riducendo il consumo di
carburante.
Per qualsiasi informazione
relativa alle condizioni
climatiche, ai costi dei
pedaggi o al traffico si può
fare una sosta ai “Punti Blu”,
situati su tutti gli snodi
autostradali, contattare il
sito ufficiale della Società
Autostrade o telefonare
al Call Center Viabilità
840-042121, attivo tutto il
giorno.
Oltre all’autostrada, una fitta
rete di strade statali, indicate
da una segnaletica di colore
blu, collega internamente le
regioni o i comuni di regioni
diverse. Esenti da pagamento,
ad una o due corsie, i percorsi
secondari offrono panorami
e bellissimi scorci, che non
possono essere ammirati
dall’autostrada: sono meno
rapidi ma il viaggio è
decisamente più interessante.
Per informazioni:
www.autostrade.it
www.aci.it
L’Italia in moto
L’Italia, inoltre, è la patria dei
tour in motocicletta.
In estate, le strade si
popolano di appassionati,
attratti dai panorami
mozzafiato lungo i tratti
costieri, sui declivi delle
colline o per le strade alberate
di montagna. Sono molteplici
gli itinerari proposti da
enti pubblici o privati che
conducono alla scoperta
della penisola, da Nord e
Sud, dal mare alla montagna.
Viaggiando in moto non
è necessario prenotare gli
spostamenti sulle navi e sui
traghetti e, inoltre, si può
accedere ad alcune aree a
traffico limitato nelle grandi
città . È obbligatorio l’uso del
casco.
Assistenza
In tutte le ore del giorno
per gli automobilisti in
emergenza, l’assistenza è
garantita dall’Automobile
Club d’Italia (ACI),
una Federazione di 106
Automobile Club Provinciali,
che rappresenta e tutela gli
intereressi dell’automobilismo
italiano. Si può contattare il
numero 803.116, oppure si
può visitare il sito ufficiale
dell’ACI. La radio offre
assistenza sulle condizioni del
traffico: i tre canali della RAI,
infatti, trasmettono (ogni
30 minuti circa) i notiziari
“Onda verde”, mentre nei
tratti serviti, è possibile
sintonizzarsi su 103,3 Mhz
di Isoradio, che oltre al
notiziario stradale trasmette
anche buona musica.
Impianti di distribuzione
benzina
Il territorio italiano dispone
di una fitta rete di impianti
per la distribuzione della
benzina (senza piombo,
diesel) sia sulla rete
autostradale sia sulle strade
secondarie.
Noleggio
Noleggiare un automobile è
molto semplice, ma conviene
informarsi in anticipo sui
requisiti richiesti dalle varie
agenzie. L’età, solitamente,
deve essere superiore ai 23
anni (talvolta ai 25), ma
ci sono alcune società che
permettono il noleggio anche
a ragazzi più giovani. Servono
poi una carta di credito e la
patente di guida. I cittadini
che provengono da Paesi
extracomunitari devono
anche essere in possesso di un
permesso internazionale di
guida (IDP).
Parcheggio
Le aree di parcheggio nelle
grandi città sono delimitate
da strisce di vario colore:
usualmente le strisce bianche
indicano parcheggi liberi,
quelle gialle parcheggi
riservati (residenti, disabili,
taxi…), mentre quelle
blu indicano parcheggi a
pagamento, la cui tariffa varia
a seconda della città, della
zona e della fascia oraria.
Taxi
In Italia i taxi autorizzati sono
di colore bianco e devono
avere la scritta ‘Taxi’ sul
tettuccio. Devono poi essere
dotati di tassametro che
indica in tempo reale il costo
della corsa a cui, a seconda
dei casi, vanno aggiuntie
costi extra per bagaglio,
giorni festivi, corse notturne,
percorsi extraurbani (come
nel caso delle corse per gli
aeroporti). Per contattare
un taxi bisogna recarsi nelle
apposite aree, contraddistinte
da linee gialle o da un cartello
arancione, oppure telefonare
ai numeri di radiotaxi, che
variano da città a città .
Inoltre, è disponibile un
numero unico a pagamento
(892192), attivo su tutto
il territorio nazionale, che
smista le telefonate di
189
richiesta taxi ad oltre sessanta
compagnie di radiotaxi,
coprendo così circa il 70%
dei mezzi disponibili sul
territorio nazionale.
Il costo della chiamata è di 62
centesimi di euro al minuto
da rete fissa e 96 centesimi al
minuto da rete mobile.
IN BICICLETTA
L’Italia è un territorio tutto
da scoprire per i ciclo-amatori
e per chi ha scelto la bicicletta
come mezzo principale per
viaggiare.
È possibile anche sfruttare
altri mezzi di trasporto senza
mai abbandonare la propria
bicicletta. Le due ruote,
infatti, si possono portare su
tutti i treni contrassegnati
da un logo che riproduce la
sagoma di una bicicletta.
(per informazioni: www.
trenitalia.com/cms/v/index.
jsp?vgnextoid=ea7ca4ed5a
fba110vgnvcm1000003f16
f90arcrd).
Il modo più economico
per viaggiare con il proprio
mezzo è acquistare,
anche dalle macchinette
automatiche, un biglietto
separato per la bicicletta,
valido 24 ore dal momento
dell’emissione. Se, invece,
si sceglie di fare un giro su
una qualsiasi delle grandi
e piccole isole italiane,
viaggiare è ancora più facile:
tutti i traghetti e le navi
offrono il trasporto gratuito
delle biciclette.
DOCUMENTI
D’INGRESSO
Per i cittadini dei paesi
della Unione Europea che
hanno aderito al Trattato di
Schengen è sufficiente la carta
190
d’identità o il passaporto in
corso di validità. I cittadini
provenienti da tutti gli altri
paesi devono presentare alla
frontiera il passaporto e,
nel caso che sia necessario,
essere in possesso del visto
di ingresso che deve indicare
la durata del soggiorno e
il luogo di destinazione.
Il visto va richiesto ai
consolati italiani nel paese di
residenza (viene generalmente
rilasciato dopo 90 giorni
dalla richiesta) specificando il
motivo del viaggio.
Giunti alla propria
destinazione, e se non si
soggiorna in una struttura
ricettiva, è necessario
registrarsi presso la questura
entro 8 giorni dall’arrivo. Per
i turisti che soggiornano in
alberghi, o altre tipologie di
strutture ricettive turistiche,
la registrazione viene fatta
automaticamente dalla
reception della struttura.
Non ci sono limitazioni
riguardo a quanto si può
comprare e portare con sé nei
viaggi all’interno dell’Unione
Europea, sempre che quanto
acquistato sia per uso personale.
DOCUMENTI
NECESSARI PER
GUIDARE IN ITALIA
Le patenti rilasciate da qualsiasi
Stato appartenente
all’Unione Europea sono
valide all’interno di tutto il
territorio UE, quindi anche
in Italia.
Se si possiede una patente
rilasciata da uno Stato
non UE è necessario avere
un permesso di guida
internazionale o una
traduzione giurata della
propria patente.
Per poter guidare in Italia
bisogna aver compiuto i 18
anni di età.
Si guida tenendo la destra e
si sorpassa a sinistra. Secondo
il nuovo codice della strada,
in vigore dal 01/07/03,
è obbligatorio, per tutti i
veicoli a motore, accendere
le luci anabbaglianti, le luci
di posizione e quelle della
targa, in qualsiasi strada
extraurbana ed in autostrada.
In città abbiamo invece la
facoltà di scegliere se tenerle
accese o meno.
L’obbligo di accendere le luci
è invece valido anche in città
per tutti i veicoli a due ruote
(ciclomotori e motocicli).
Il clacson non va usato nei
centri abitati, se non per
emergenze.
Tram e treni hanno la
precedenza.
L’uso delle cinture di
sicurezza, anteriori e
posteriori (nel caso
l’autovettura ne sia fornita),
è obbligatorio e le sanzioni
possono essere applicate sia
al guidatore sia ai passeggeri.
Sulle strade con carreggiata a
due o più corsie, và occupata
la corsia libera più a destra;
la corsia o le corsie di sinistra
sono riservate al sorpasso.
Quando si arriva ad un
incrocio, bisogna dare,
salvo diversa indicazione, la
precedenza alle autovetture
provenienti da destra.
I motocicli che non superano
i 150 di cilindrata non
possono circolare sulle
autostrade in nessun caso.
Il casco è tassativamente
obbligatorio per chi guida
ciclomotori e motociclette di
ogni cilindrata.
Quali sono i limiti di
velocità?
Auto e Moto (oltre 150 cc
di potenza): aree urbane
50 km/h (31 mph); strade
extraurbane secondarie 90
km/h (56 mph); strade
extraurbane principali 110
km/h (68 mph); autostrade
130 km/h (81 mph).
In caso di pioggia o neve, il
limite scende a 110 km/h in
autostrada e 90 km/h sulle
strade extraurbane principali.
Per far rispettare i limiti di
velocità, inoltre, sono stati
installati numerosi controlli
elettronici con autovelox, che
sono presenti lungo tutta la
rete stradale e autostradale
italiana.
Auto con rimorchio o
roulotte: Nelle aree urbane,
la velocità massima è di 50
km/h (31 mph); sulle strade
extraurbane secondarie di
70 km/h (44 mph); sulle
strade extraurbane principali
di 70 km/h (44 mph); sulle
autostrade di 80 km/h (50
mph).
Autocaravan di peso superiore
a 3,5 tonnellate, ma inferiore
a 12 tonnellate: aree urbane
50 km/h (31 mph);
strade extraurbane secondarie
80 km/h (50 mph);
strade extraurbane principali
80 km/h (50 mph); autostrade
100 km/h (62 mph).
Equipaggiamento
obbligatorio sul veicolo:
triangolo segnalatore; gomma
di ricambio; kit di pronto
soccorso (raccomandato);
estintore (raccomandato).
È necessario avere sul veicolo
i giubbotti di sicurezza o
le bretelle riflettenti che
devono essere indossati dai
conducenti dei veicoli fermi
sulla carreggiata, fuori dai
centri abitati, di notte o in
condizioni di scarsa visibilità.
Èinoltre obbligatorio
indossarli quando si va a
sistemare il triangolo dopo
un guasto o se si scende
dall’automobile ferma sulla
corsia d’emergenza.
Assicurazioni: è obbligatorio
disporre di un’assicurazione
di responsabilità civile.
Per chi arriva dall’estero è
raccomandata la carta verde:
un’assicurazione che può
essere stipulata anche alla
frontiera, con validità di 15,
30, o 45 giorni.
Alcool e guida: in Italia, il
limite di alcool nel sangue
per la guida è di 0,5 grammi
per litro, in media con quello
previsto nel resto d’Europa.
Numeri utili e di
emergenza:
Polizia di Stato: 113
Vigili del Fuoco: 115
Servizio di urgenza ed
emergenza medica: 118.
Link utili:
Codice della strada:
www.aci.it
SICUREZZA ED
EMERGENZA
L’Italia è un paese sicuro. Nel
caso in cui si dovesse incorrere
in situazioni problematiche o
di pericolo, è bene rivolgersi
alle forze di ordine pubblico,
addette alla sicurezza dei
cittadini e degli stranieri che
soggiornano in Italia.
Numeri d’emergenza
Una rete moderna ed
efficiente di centrali operative
delle varie forze dell’ordine
e dei centri di emergenza
collega in un unico sistema
integrato tutte le forze di
polizia, gli enti e le agenzie
preposte a rispondere alle
chiamate di emergenza su
tutto il territorio nazionale.
Accedere a questa rete è
semplice e veloce. Basta
chiamare i numeri nazionali
di emergenza, che sono ben
noti e facili da ricordare.
POLIZIA DI STATO: 113
È il numero unico nazionale
per tutti i tipi di emergenza,
dalle segnalazioni di furti,
rapine o aggressioni, agli
incidenti e alle emergenze
sanitarie.
A questo numero corrisponde
la rete di centrali operative
della Polizia di Stato, che è in
funzione 24 ore al giorno per
7 giorni a settimana.
CARABINIERI: 112
Componendo il 112
vengono attivate le centrali
dei Carabinieri. Dal 1991,
l’Unione Europea ha
introdotto il 112 come
numero di emergenza unico
per tutti gli stati membri,
proprio allo scopo di
facilitare i turisti e i cittadini
stranieri nei loro spostamenti
all’interno del continente.
Proprio per questo è
disponibile un servizio di
risposta in lingua straniera per
chi chiama questo numero.
191
VIGILI DEL FUOCO: 115
In caso di incendi,
avvistamenti di fumo o
perdite di gas si può anche
chiamare direttamente il
corpo dei Vigili del Fuoco,
che è presente in tutto il
territorio nazionale e che
interviene con tempestività
anche in occasione di
terremoti o altre calamità.
EMERGENZE SANITARIEAMBULANZE: 118
Chiamando questo numero
da qualsiasi località presente
sul territorio nazionale
(incluso le isole) si allerta la
rete di assistenza sanitaria e di
trasporto in autoambulanza al
più vicino ospedale o presidio
sanitario.
Un servizio di eli-ambulanza
è inoltre disponibile per
raggiungere le località più
impervie o di difficile accesso.
SOCCORSO STRADALE:
803.116
È il numero del Soccorso
Stradale ACI, a disposizione
dei Soci e dei clienti per
la richiesta dei servizi ACI
in Italia (soccorso stradale,
auto sostitutiva, auto a casa,
medico pronto, etc.).
È un numero gratuito, attivo
solo in Italia, 365 giorni
l’anno, 24 ore su 24.
INCENDI FORESTALI:
1515
Questo è il numero per le
emergenze ambientali del
Corpo Forestale dello Stato ed
è attivo 24 ore al giorno per
tutto l’anno.
Il Corpo Forestale si occupa
della salvaguardia del
patrimonio ambientale e
paesaggistico e, in particolare,
di incendi boschivi,
un’emergenza costante
192
soprattutto durante i mesi
estivi.
GUARDIA COSTIERASOCCORSO MARITTIMO:
1530
In caso di avaria della propria
barca da diporto o per ogni
emergenza nelle acque
territoriali italiane, si può
contattare, direttamente a
questo numero, la guardia
costiera nazionale.
CLIMA
In Italia ci sono notevoli
differenze climatiche da Nord
a Sud.
Nel Nord, che è la parte
compresa tra le Alpi
e l’Appennino ToscoEmiliano il clima è rigido:
gli inverni sono molto
freddi e le estati molto calde
con alti livelli di umidità.
Nel Centro, compreso
approssimativamente tra la
Liguria e la zona di Roma,
il clima è temperato, e la
differenza di temperatura tra
estate e inverno è inferiore
che nel Nord: il periodo
freddo è più breve e meno
intenso e l’estate è più lunga,
ma difficilmente c’è l’afa che
colpisce le città settentrionali
grazie all’opera mitigatrice
del mare che raggiunge quasi
tutta l’area.
Nel Sud e nelle isole l’inverno
non è mai troppo rigido e
l’autunno e la primavera
hanno temperature vicine a
quelle estive delle altre zone
d’Italia.
Temperature medie
In Italia la differenza di
temperatura tra Nord, Centro
e Sud può essere elevata.
AMBASCIATE
Nella capitale, Roma, sono
presenti le ambasciate di più
di 200 paesi: qui è possibile
conoscere le iniziative
culturali organizzate dai
vari Stati del nostro Paese e
le opportunità di business,
nonché le procedure per
lavorare in Italia o per
ottenere l’abilitazione
all’insegnamento.
Di seguito i riferimenti delle
ambasciate dei Paesi da cui
provengono molti turisti
che visitano l’Italia. La lista
completa la si può trovare
visitando il sito del Ministero
degli Affari Esteri.
Elenco Ambasciate:
Australia
Via Antonio Bosio 5, 00161
Roma - Tel.: +39.06/852721
oppure il numero verde per
le emergenze 800877790
Sito web: www.dfat.gov.au/
missions/countries/it.html
Canada
Via G.B. de Rossi 27, 00161
Roma - Tel.: +39.06/445981
Sito web: italy.gc.ca
Cina
Via Bruxelles 56, 00198
Roma - Tel.: +39.06/8848186
Sito web:
www.fmprc.gov.cn/ce/ceit/ita
Francia
Piazza Farnese 67, 00186
Roma - Tel.: +39.06/686011
Sito web: www.france-italia.it
Germania
Via San Martino della
Battaglia 4, 00185 Roma
Tel.: +39.06/492131
Sito web: www.rom.diplo.de
Irlanda
Piazza Campitelli 3,
00186 Roma - “ Tel.:
+39.06/6979121 - Sito web:
www.ambasciata-irlanda.it
Giappone
Via Quintino Sella 60, 00187
Roma - Tel.:+39.06/487991
Sito web: www.it.emb-japan.go.jp
Paesi Bassi
Via Michele Mercati 8, 00197
Roma - Tel.: +39.06/3221141
Sito web: www.olanda.it
Russia
Via Gaeta 5, 00185 Roma
Tel.: +39.06/4941680;
06/4941681; 06/4941649
Sito web: www.ambrussia.com
Svizzera
Via Barnaba Oriani
61, 00197 Roma - Tel.:
+39.06/809571 - Sito web:
www.eda.admin.ch/roma
UK
Via XX Settembre 80a
00187 Roma - “ Tel.:
+39.06/42200001 - Sito web:
ukinitaly.fco.gov.uk/it
USA
Via Vittorio Veneto 119121, 00187 Roma - Tel.:
+39.06/46741 - Sito web:
rome.usembassy.gov
CONSOLATI
I consolati possono essere
di grande aiuto per i turisti
che, malauguratamente, si
trovassero in difficoltà in
Italia. Essi possono prestare
assistenza in specifiche
situazioni di emergenza
individuali e collettive e
rilasciare i documenti di
viaggio per il rientro in
caso di furto o smarrimento
dei documenti d’identità.
I consolati delle nazioni
che hanno relazioni stabili
e frequenti con l’Italia si
trovano nelle maggiori città
italiane. Inoltre, in molte
città italiane ci sono consolati
onorari che possono aiutare il
turista e supportarlo in ogni
evenienza.
Link:
Ministero degli Affari Esteri:
www.esteri.it
ASSISTENZA
SANITARIA
Cittadini dell’ UE, SEE
e Svizzera in possesso di
TEAM (Tessera Europea di
Assicurazione Malattia)
I cittadini, assistiti da
uno Stato dell’Unione
Europea e dello Spazio
Economico Europeo (Islanda,
Liechtenstein, Norvegia) e
dalla Svizzera (a partire dal
1° giugno 2002), nel caso in
cui, durante un soggiorno
temporaneo in Italia, abbiano
necessità di far ricorso a
cure sanitarie medicalmente
necessarie, hanno diritto,
esibendo la Tessera Europea
di Assicurazione Malattia
TEAM (o del suo certificato
sostitutivo), ad ottenere le
prestazioni in forma diretta
presso le strutture pubbliche
e private convenzionate del
Servizio Sanitario Nazionale
(SSN) costituito da una rete
di Aziende Sanitarie locali
(ASL) ed ospedali dislocati su
tutto il territorio.
Modello E106, E109,
E120, E121 (oppure
documento portabile S1 o
SED S072)
I titolari dei suddetti attestati
dovranno recarsi presso l’Asl
territorialmente competente e
presentare il modello E106 o
E109 o E120 o E121.
La Asl provvederà ad
iscriverli al Servizio Sanitario
Nazionale (SSN) e si avrà
diritto ad un’assistenza
sanitaria completa
(comprensiva del medico/
pediatra di base) alle stesse
condizioni previste per un
assistito italiano.
Inoltre, ai soli titolari del
modello E106 ed E120 (o
S1 o S072 relativo a tali
casi), la ASL fornirà un
documento contenente alcune
informazioni necessarie per la
compilazione della ricetta, da
presentare al proprio medico
di base ogni volta se ne abbia
bisogno.
Modello E112 (oppure
documento portabile S2)
I possessori di un modello
E112 (o S2), emesso per
ricevere prestazioni che
devono essere erogate da
una struttura pubblica (o
convenzionata) che non sia
una Azienda Ospedaliera,
dovranno presentarlo presso
l’ASL territorialmente
competente (è quella nel cui
ambito si trova la struttura
sanitaria) che fornirà un
documento contenente alcune
informazioni necessarie per
la compilazione della ricetta
se prevista per il ricovero, da
presentare al medico di base.
Nel caso in cui il ricovero
avvenga presso una Azienda
Ospedaliera, il modello E 112
(o S2) dovrà essere presentato
presso questa struttura.
193
Modello E123 (oppure
documento portabile DA1)
Il possessore di un modello
E123 (o DA1), deve
presentare il modello alla ASL
territorialmente competente
che provvederà a fornirgli un
documento contenente alcune
informazioni necessarie per la
compilazione della ricetta, da
presentare al proprio medico
di base ogni volta se ne abbia
bisogno.
Servizio di ambulanza
Per i casi gravi ed imprevisti,
in tutte le Regioni, è
in funzione il Servizio
di emergenza sanitaria
chiamando il numero
telefonico 118 (trasporto in
ambulanza fino alla struttura
ospedaliera ed eliambulanza
per interventi primari).
Tale servizio, di norma, è
gratuito su presentazione
della Tessera Europea di
Assicurazione malattia
(TEAM) o il suo certificato
sostitutivo provvisorio, salvo
il pagamento dell’eventuale
ticket.
Cittadini stranieri con
permesso di soggiorno
non appartenenti ai paesi
convenzionati
I cittadini stranieri
regolarmente presenti in
Italia possono accedere alle
strutture del servizio sanitario
nazionale (SSN) con modalità
diverse a seconda del motivo
del soggiorno.
I cittadini stranieri
temporaneamente presenti
per un periodo non superiore
194
a 90 giorni (es. turisti),
possono usufruire delle
prestazioni sanitarie urgenti e
di elezione dietro pagamento
delle relative tariffe regionali.
Non è prevista l’iscrizione
al SSN tranne che per gli
studenti e le ragazze alla pari.
I cittadini stranieri con
regolare permesso di
soggiorno possono iscriversi
al SSN rivolgendosi alla ASL
del Comune di residenza
anagrafica, o se non ancora
residenti, di domicilio
effettivo indicato nel
permesso di soggiorno.
L’assistenza sanitaria è
estesa ai familiari a carico
regolarmente soggiornanti in
Italia.
L’iscrizione può essere:
obbligatoria volontaria
I cittadini stranieri che
intendono giungere in Italia
per ricevere cure mediche
possono attivare tre diverse
procedure di ingresso:
Ingresso per cure
Maggiori informazioni si
possono trovare nel sito
ufficiale di Governo italiano
http://www.salute.gov.it/
assistenzaSanitaria/pagina
InternaMenuAssistenza
Sanitaria.jsp?id=1764&
menu=stranieri
UFFICI ENIT ALL’ESTERO
AREA BRITANNICA
Dirigente ad interim: Valerio Scoyni
AREA TEDESCA - BENELUX
EUROPA CENTRALE
GRAN BRETAGNA
Dirigente: Marco Montini
LONDRA
Italian State Tourist Board
1, Princes Street
W1B 2AY London
Tel. 004420-74081254
Fax 004420-73993567
london@enit.it
GERMANIA
AREA FRANCESE
IBERICA
Dirigente: Valerio Scoyni
FRANCIA
PARIGI
Office National Italien de Tourisme
23 Rue de la Paix
75002 Paris
Tel. 00331-42668221
Fax 00331-49249365
paris@enit.it
SPAGNA
MADRID
Organismo Oficial Italiano
para el Turismo
Via Serrano, 120
28006 Madrid
Tel. 0034-91-5670670
Fax 0034-91-5711579
madrid@enit.it
PORTOGALLO ANTENNA
LISBONA
Antenna Enit-Agenzia Nazionale del
Turismo
c/o Camera di Commercio Italiana
per il Portogallo
Avenida 5 de Outubro, 95
1050 - 051 Lisboa
Tel. 00351-21-7935513
Fax 00351-21-7977101
lisbon@enit.it
FRANCOFORTE SUL MENO
Italienische Zentrale für Tourismus ENIT
Barckhausstrasse 10,
60325 Frankfurt am Main
Tel. +49 (0)69 23 74 34
Fax +49 (0)69 23 28 94
frankfurt@enit.it
AUSTRIA
VIENNA
Italienische Zentrale für Tourismus ENIT
Mariahiller Strasse Top XVI
1060 Vienna
Tel. 00431-5051639
Fax 00431-5050248
vienna@enit.it
www.enit.at
BELGIO
BRUXELLES
Agence National Italienne pour le
Tourisme - Italiaanse Nationale Dienst
voor Toerisme
c/o ICE Place de la libertè
12 - 1000 Bruxelles
Tel. 00322-6471741
Fax 00322-6405603
brussels@enit.it
POLONIA ANTENNA
VARSAVIA
Antenna Enit-Agenzia Nazionale del
Turismo
Osrodek ENIT-u
(Narodowy Urz d Turystyki Wloskiej)
c/o Wlosko-Polska Izba HandlowoPrzemylowej
(Camera di Commercio e Industria
Italo-Polacca)
Ul. Mokoto:
46°- Iok 25 (IV Piano) 00-465 Warsaw
Tel. 0048-22-8263488
Fax 0048-22-8263489
warsaw@enit.it
195
AREA Ex URSS
Scandinava e Baltica
Dirigente: Domenico di Salvo
RUSSIA
MOSCA
Italian State Tourist Board (ENIT)
Krasnopresnenskaia naberezhnaia, 12
Office 1202 Moscow 123610 Russia
Tel. 007-4952582291
Fax 007-4952582153
moscow@enit.it
SVEZIA
STOCCOLMA
Italienska Statens Turistbyrà
Hamngatan 13, 5 tr Box 7652 SE
10394 - Stockholm
Tel. 00468-54568330
Fax 00468-54568348
stockholm@enit.it
UCRAINA ANTENNA
KIEV
Vul. Yaroslaviv Val, 32B
01901 Kiev, Ucraina
Tel. +38 0442706531
kiev@enit.it
AREA ESTREMO ORIENTE
Dirigente: Riccardo Strano
GIAPPONE
TOKYO
Italia Seifu Kanko Kyoku
Italian State Tourist Board-Tokyo
c/o Italian Embassy in Tokyo
Tokyo 107-0062
Mita 2-5-4, Minato-ku, Tokyo 108-8302
Tel: 0081-3-3451-2721
Fax: 0081-3-3451-2724
tokyo@enit.it
196
AUSTRALIA
SIDNEY
Italian Government Tourist Office
PO Box Q802 - QVBNSW1230
Level 4, 46 Market Street
Sidney NSW 2000
Tel. 00612-92621666
Fax 00612-92621677
sydney@enit.it
COREA ANTENNA
SEOUL
Antenna Enit-Agenzia Nazionale del
Turismo
c/o Embassy of Italy in Seoul
3FI. Ilshin Bldg., 714 Hannam 2-dong,
Yongsan-gu, Seoul
Post code: 140-894
Ph. +82.2.775.8805/8806
Fx +82.2.775.8807
seoul@enit.it
Contatto: Bo-yeong Kim
EAU ANTENNA
SHARJAH-DUBAI
Antenna Enit - Agenzia Nazionale del
Turismo
c/o Camera di Commercio Italiana
negli Emirati Arabi
Suite No.903, 9th Floor, Al Batha
Tower
Buhaira Corniche, P.O. Box 48558 Sharjah, UAE
Tel. +9716.5747099
Fax: +971.6.5481100
dubai@enit.it
INDIA ANTENNA
MUMBAI
Antenna Enit - Agenzia Nazionale del
Turismo
9th Floor, Tower A, Urmi Estate, 95,
Ganpatrao Kadam Marg, Lower Parel (W),
Mumbai 400 013, India
Tel: +91 22 67289495
Fax: +91 22 67189529
mumbai@enit.it
AREA SUD AMERICA
LOS ANGELES
Dirigente: Salvatore Costanzo
Italian State Tourist Board
10850, Wilshire Blvd.
Suite 575
Los Angeles CA 90025
Tel. 001310-8201898
Fax 001310-470-7788
losangeles@enit.it
BRASILE
SAN PAOLO
ENIT-Agenzia Nazionale Del
Turismo
Av. Paulista, 1971 - 3° andar CEP - 01311 - 300
Cerqueira César - São Paulo - SP
Tel. 005511 - 21487261/21487275/
21487282
Fax 005511 - 21487269
saopaulo@enit.it
ARGENTINA
BUENOS AIRES
Organismo Oficial Italiano
para el Turismo
Av. Cordoba, 345
C1054AAC Buenos Aires Argentina
Tel. 005411-43128556
Fax 005411-43133376
buenosaires@enit.it
CANADA
TORONTO
Italian State Tourist Board
Agence Nationale Italienne
pour le Tourisme
110 Yonge Street, Suite 503
Toronto (Ontario) M5C 1T4
Tel. 001416-9254882
Fax 001416-9254799
toronto@enit.it
AREA ASIA
CONTINENTALE
Dirigente: ad interim Riccardo Strans
CINA
PECHINO
AREA AMERICA
Dirigente: Eugenio Magnani
NEW YORK
Italian State Tourist Board
630, Fifth Avenue
Suite 1565
New York NY 10111
Tel. 001-212-2455618/5027
Fax 001-212-5869249
newyork@enit.it
ENIT - Direzione di Area Estera di
Pechino
ENIT - Italian Government Tourist
Board in China
Room 3213a - 3214
Jing Guang Center, Hu Jia Lou,
Chaoyang District
District, Beijing 100020 (China)
Centralino: +86 (10) 85906686
Fax: +86(10) 85906687
beijing@enit.it
CHICAGO
Italian State Tourist Board
500, North Michigan Avenue
Suite 2240
Chicago IL 60611
Tel. 001312-6440996-6440990
Fax 001312-6443019
chicago@enit.it
197
A cura dell’Ufficio Stampa dell’ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo
Realizzazione Editoriale e Stampa:
Rotoform s.r.l.
www.rotoform.it - info@rotoform.it
198
199
ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo
Via Marghera 2/6 00185 Roma
Tel. (+39) 06.49711
Fax (+39) 06.4463379 06.4469907
www.enit.it
Agenzia Nazionale del Turismo - ENIT
Via Marghera 2/6 00185 Roma - Tel. (+39) 06.49711
www.enit.it
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