Guida delle Regioni Italiane
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Guida delle Regioni Italiane
GUIDA DELLE REGIONI I TA L I A N E Valle d’Aosta Aosta Piemonte Alessandria Asti Biella Cuneo Novara Torino Verbano-Cusio-Ossola Vercelli Liguria Genova Imperia La Spezia Savona Lazio Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Sardegna Cagliari Carbonia-Iglesias Medio Campidano Nuoro Ogliastra Olbia-Tempio Oristano Sassari Lombardia Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Monza Brianza Pavia Sondrio Varese Toscana Arezzo Firenze Grosseto Livorno Lucca Massa-Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Umbria Perugia Terni Campania Avellino Benevento Caserta Napoli Salerno Valle d’Aosta Piemonte Liguria Sardegna Trentino Alto Adige Veneto Toscana Puglia Calabria Basilicata Trentino-Alto Adige Bolzano Trento Friuli Venezia Giulia Sicilia Campania Molise Abruzzo Marche Lazio Umbria Emilia Romagna Lombardia Sicilia Agrigento Caltanissetta Catania Enna Messina Palermo Ragusa Siracusa Trapani Veneto Belluno Padova Rovigo Treviso Venezia Verona Vicenza Emilia Romagna Bologna Ferrara Forlì-Cesena Modena Parma Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini Calabria Catanzaro Cosenza Crotone Reggio Calabria Vibo Valentia Friuli-Venezia Giulia Gorizia Pordenone Trieste Udine Marche Ancona Ascoli Piceno Fermo Macerata Pesaro Urbino Abruzzo Chieti L'Aquila Pescara Teramo Molise Campobasso Isernia Puglia Bari Barletta-Andria-Trani Brindisi Foggia Lecce Taranto Basilicata Matera Potenza 2 SOMMARIO ENIT per l’Italia nel mondo ........................ Pag 5 Italia, il paese dell’arte e della storia ............... Pag 5 Italia, il paese del benessere ........................... Pag 6 Italia, il paese dell’eccellenza ......................... Pag 6 Italia, il paese della cultura ............................ Pag 7 Italia, il paese dello Spirito ............................ Pag 8 Italia, il paese dei laghi .................................. Pag 8 Italia, il paese della riviera ............................. Pag 9 Italia, il paese delle vette ............................... Pag 9 Italia, il paese del gusto ................................. Pag 10 Vini italiani .................................................. Pag 10 Itinerari enogastronomici ............................. Pag 10 Italia, il paese della natura ............................ Pag 11 Italia, terra di sport e avventura .................... Pag 12 REGIONI Valle d’Aosta .................................................. Pag 14 Piemonte ....................................................... Pag 22 Liguria ........................................................... Pag 30 Lombardia ..................................................... Pag 38 Trentino .......................................................... Pag 46 Alto Adige-Südtirol ....................................... Pag 50 Veneto ........................................................... Pag 54 Friuli Venezia Giulia ...................................... Pag 62 Emilia Romagna ............................................ Pag 70 Toscana .......................................................... Pag 78 Umbria .......................................................... Pag 86 Marche .......................................................... Pag 94 Lazio .............................................................. Pag 100 Abruzzo ......................................................... Pag 108 Molise ........................................................... Pag 114 Campania ...................................................... Pag 120 Basilicata ........................................................ Pag 128 Puglia ............................................................ Pag 136 Calabria ......................................................... Pag 144 Sicilia ............................................................ Pag 150 Sardegna ........................................................ Pag 158 LUOGHI DELLA CULTURA Musei ed aree espositive stabili ...................... Pag 166 Teatri e Auditorium ....................................... Pag 168 Siti dell’UNESCO ........................................ Pag 170 NATURA E AVVENTURA Parchi Nazionali ............................................. Pag 179 INFORMAZIONI PRATICHE Aereo ............................................................. Pag 184 Treno ............................................................. Pag 184 Nave .............................................................. Pag 185 Autobus ......................................................... Pag 187 Auto e moto ................................................... Pag 188 Bicicletta ........................................................ Pag 190 Documenti d’ingresso .................................... Pag 190 Documenti per la guida ................................. Pag 190 Sicurezza ed emergenza .................................. Pag 191 Clima ............................................................ Pag 192 Ambasciate e Consolati .................................. Pag 192 Assistenza Sanitaria ........................................ Pag 193 4 ENIT PER L’ITALIA NEL MONDO Nel 1919 quando l’ENIT avvio la sua opera, erano circa 180 mila gli stranieri che entrarono in Italia come viaggiatori. Oggi le nostre frontiere sono attraversate da più di 50 milioni di visitatori (fonte Istat), anch’essi spinti dal desiderio di formarsi nella nostra competizione globale, in virtù di tre fattori: giusto rapporto qualità-prezzo, ambiente sostenibile, ospitalità eccellente, ma soprattutto, “italian lifestyle”. Roma, San Pietro vista da Ponte Sant’Angelo straordinaria accademia di cultura e di arte, di immergersi nei nostri mari, di godere di ogni aspetto del nostro ambiente, dei sapori e dei profumi della nostra terra. Il turismo estero ha alimentato ed incrementato le attività dell’industria turistica alla quale oggi fornisce oltre il 40% della sua clientela e garantisce elevati indici occupazionali. Migliaia di Tour Operator realizzano il loro business con il nostro Paese. Nuovi mercati puntano sui nostri prodotti per outgoing. Ciò è un motivo di grande soddisfazione per l’Italia. L’Agenzia Nazionale del Turismo è impegnata quotidianamente sul campo con l’impegno di promuoverne la sua immagine nella convinzione che un Paese ammirato per il suo passato, possa continuare ad esercitare lo stesso pregnante magnetismo in tempi di Italia, il paese dell’arte e della storia. L’Italia è sinonimo di arte e storia. Le bellezze artistiche sono ovunque e ogni angolo il Paese riserva infinite e meravigliose sorprese. Il nostro è uno dei maggiori patrimoni artistico-culturali del mondo. L’Italia ha il maggior numero di beni artistici e documentali dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Roma, Firenze, Assisi, Venezia, Siena, Pisa o Napoli, sono solo le più note città d’arte del Paese, ma tutto il territorio è disseminato di centri storici di incomparabile bellezza. I numeri lo confermano: 95.000 chiese monumentali, 40.000 fra rocche e castelli, 30.000 dimore storiche con 4.000 giardini, 36.000 fra archivi e biblioteche, 20.000 centri storici, 5.600 musei ed aree archeologiche, 1.500 conventi. 5 Si possono effettuare viaggi alla scoperta di residenze private di antiche e nobili famiglie, visitare musei conosciuti a livello mondiale, come la Galleria degli Uffizi a Firenze, i Musei Capitolini a Roma, la Pinacoteca di Brera a Milano, scoprire eccezionali siti archeologici, come Pompei ed Ercolano, dove si può respirare la storia di un passato emozionante e grandioso. E non solo: numerose sono le manifestazioni culturali, artistiche, musicali che animano la vita italiana. L’Italia è un intreccio fittissimo di opere che vivono in una naturale comunione tra paesaggio e cultura, storia e arte, architettura e urbanistica: un emozionante viaggio dai tempi degli antichi romani e greci fino ad arrivare ai giorni nostri, altrettanto ricchi di suggestioni artistiche e culturali. Italia, il paese del benessere. Stare bene in Italia è facile. Il benessere e la salute vantano moltissime strutture, dalla tradizione millenaria, per curare adeguatamente il corpo e l’anima. Ovunque, da Nord a Sud, si può vivere una vacanza diversa all’insegna del benessere generale, frequentando fonti termali naturali, rinomate per le eccellenti proprietà terapeutiche e per le cure estetiche. Vi sono antiche zone termali rimaste intatte per secoli che conservano inalterato il fascino primitivo : saune naturali, grotte nascoste tra le vegetazione, con vapori caldissimi, dall’odore piacevolmente ferroso, ottimi per ritemprare il corpo e per curare la pelle. Una vacanza alle terme è sempre rigenerante, grazie all’efficacia dei trattamenti praticati, ai numerosi servizi offerti, ma soprattutto per l’incanto dei paesaggi in cui le strutture sono inserite. L’Italia conta diverse destinazioni termali conosciute e rinomate in tutto il mondo: Saturnia, Montecatini, San Gimignano, Abano, Salsomaggiore, Ischia solo per citarne alcune. Un viaggio all’insegna della salute, della bellezza e della forma fisica in luoghi tranquilli dotati di ogni comfort. Da non dimenticare, l’ampio ventaglio di offerte di centri benessere e wellness del Trentino-Alto Adige, Umbria, Toscana. Strutture specializzate che si avvalgono delle tecniche più aggiornate e delle apparecchiature più innovative, con trattamenti all’avanguardia, per regalare una vacanza all’insegna della forma fisica e del relax. 6 Italia, il paese dell’eccellenza. L’Italia è la meta ideale del turismo business. Numerosi aeroporti internazionali in tutta la penisola, infrastrutture adeguate e scenari mozzafiato, rendono il bel Paese la meta perfetta per il turismo congressuale. L’Italia garantisce bellezza e consente un’ampissima varietà di scelta, tutto l’anno: sia le grandi che le piccole città, offrono nuove strutture di altissima qualità per l’organizzazione della fiere nazionali ed internazionali, garantendo oltre al lato prettamente business, anche il fascino della vacanza in Italia. Il Bel Paese è un’ottima destinazione per un congresso, un convegno o una convention. Numerose sono le strutture e i centri congressi sparsi su tutto il territorio, adatti ad ospitare ogni tipo di evento. Sedi prestigiose e moderne, ma con tutti i servizi utili per un congresso di successo: l’Italia può vantare un’offerta alberghiera, di strutture e servizi specializzati che assicurano un servizio di alta qualità. Gli scenari per un grande congresso in Italia, sono tantissimi, dalle città d’arte, alla capitale, Roma, passando per la eccitante Milano, senza dimenticare altri centri come Torino, Rimini solo per citarne alcuni. Ma le proposte non finiscono perchè i congressi e le riunioni si possono realizzare nelle splendide location dei laghi italiani, in riviera o in montagna. Insomma, l’Italia è una scelta vincente. Sedi prestigiose ed eventi tutto l’anno caratterizzano l’offerta dell’Italia, lungo tutta la penisola. Le eccellenze artistiche, culturali e naturali sono lo sfondo ideale per i viaggi incentive, perché garantiscono bellezza e confort delle strutture. L’archeologia industriale attrae numerosi visitatori che praticano il turismo alla scoperta di peculiarità economiche, produttive, tecniche e scientifiche. In Italia esiste uno straordinario giacimento di risorse che affascinano il turista e aiutano a capire l’evoluzione storica di un determinato territorio. I grandi centri industriali, nel Nord così come nel Sud dell’Italia, sono testimonianza tangibile della storia economica del Paese e del Mediterraneo: dalle grandi industrie ai caratteristici centri di produzione alimentare in funzione sino a poco tempo fa, il turismo dedicato all’archeologia industriale è un settore in rapida ascesa, che trova nell’Italia la sua meta ideale e un giacimento pronto per essere esplorato. Tra le mete che propongono vacanze studio, l’Italia sicuramente spicca per la grande varietà di offerte e qualità dei soggiorni. Numerosi sono i centri universitari che ogni anno richiamano migliaia di studenti provenienti da tutto il mondo dove vengono organizzati corsi a diversi livelli per apprendere la lingua o per scoprire la profondità e il fascino della cultura e dell’arte. Il senso dell’ospitalità tipicamente italiano è di grande aiuto per gli stranieri che vogliono apprendere la lingua italiana, imparandone le espressioni più colloquiali e d’uso comune. L’Italia è il luogo ideale per una vacanza all’insegna dello studio e del divertimento in grado di offrire un’esperienza di arricchimento culturale e soprattutto umana. Italia, il paese della cultura. L’Italia, per dodici mesi all’ anno, è culla di eventi unici, spettacolari, affascinanti e di portata internazionale. Infinite sono le occasioni di intrattenimento per vivere emozioni intense. Mostre d’arte ispirate da un patrimonio millenario, appuntamenti di design e arte contemporanea come la Biennale di Venezia, si alternano a spettacoli teatrali e di danza. Per chi ama la musica classica, l’offerta di festival e di stagioni operistiche, come quella della Scala a Milano o dell’Arena di Verona, non ha uguali. Italia è musica e arte in ogni sua forma, ma non solo. Un fitto calendario di eventi culturali fra tradizione e modernità, come i numerosi Carnevali, primo fra tutti quello di Venezia, e le mille rappresentazioni storiche e religiose, riempie di fantasia e vitalità l’Italia intera per tutto l’anno. L’Italia è anche un set cinematografico naturale. Le bellezze del paesaggio ne fanno lo sfondo ideale per ogni tipo di produzione della settima arte. Dalle metropoli, agli edifici rinascimentali, passando per incredibili paesaggi naturali. L’Italia è un inesauribile intreccio di arte, cultura e paesaggio, tradizioni e magia, diversità. Un’Italia da vivere ogni giorno in mille appuntamenti. Palazzo Nicolosio Lomellini - Patrimonio UNESCO (Fototeca ENIT) 7 Italia, il paese dello spirito. Cuore di uno dei centri più significativi della spiritualità mondiale, l’Italia è da secoli la meta di chi fa della fede una ragione di vita e di chi vuole conoscere alle radici un mondo che ha saputo creare arte, architetture e oggetti di inestimabile valore. Terra di pellegrinaggi tra le più importanti del mondo, l’Italia è disseminata di luoghi di devozione e di culto: da San Giovanni Rotondo, la città dove è vissuto e ha operato Padre Pio, ad Assisi, la città di San Francesco, con la meravigliosa Basilica e il Sacro Convento, al santuario di Loreto, centro spirituale e culturale tra i più importanti e noti d’Europa. Ma la meta per eccellenza del pellegrinaggio religioso è senza dubbio Roma, capitale del Cristianesimo, sede del Papato, dove si trova la Basilica di San Pietro, la più grande Chiesa della Cristianità. Altra meta, tra le tantissime, è Torino, dove è conservata la Sacra Sindone, la reliquia con l’immagine indelebile del Cristo dopo la crocifissione, che è possibile visitare durante l’Ostensione. L’Italia è una meta unica e obbligata per coloro che vogliono percorrere le strade storiche della fede, come la Via Francigena, scoprire i numerosi luoghi di culto presenti in tutte le regioni o semplicemente intraprendere un viaggio spirituale alla scoperta del patrimonio artistico, culturale e di fede del Paese. Italia, il paese dei laghi. I Sassi – Cripta “Il peccato originale” Patrimonio UNESCO (APT Basilicata) 8 L’Italia è un paese ricco di laghi: ne esistono, infatti, più di mille di incomparabile bellezza, ognuno dei quali con caratteristiche diverse. Il Lago di Garda, il Lago Maggiore e il Lago di Como, oggi conosciuti in tutto il mondo, sono diventati la meta ideale per trascorrere giornate a stretto contatto con il sole e la natura. I principali laghi sono perfettamente attrezzati e completi di strutture ricettive. Le spiagge che corrono lungo le rive permettono la balneazione e sono dotate di ogni confort. Oltre al relax, è possibile divertirsi praticando numerose attività all’aria aperta: sono diffusi gli sport acquatici, come lo sci d’acqua, la canoa, il wind surf, la barca a vela, le immersioni subacquee ma anche la pesca sportiva con gare a livello nazionale. Sport come il golf, l’equitazione e la mountain bike sono diffusi un po’ ovunque. Un vacanza al lago regala l’opportunità di scoprire anche il territorio incomparabili. Un microcosmo di emozioni da esplorare, seguendo il proprio istinto e le proprie passioni, assaporandone i profumi e i sapori. Italia, il paese della riviera. Lago Maggiore: Isola Bella (Arcipelago Isole Borromee). Piemonte, Verbano-Cusio-Ossola (De Agostini Picture Library) L’Italia è la destinazione ideale per una vacanza al mare. Vanta oltre 7500 km di coste bagnate dalle acque del Mar Adriatico, del Mar Tirreno, dello Ionio, del Mare Ligure e del Mar di Sardegna. Da Nord a Sud, tratti sabbiosi si alternano a litorali frastagliati e a picco sul mare. Un paesaggio ricco di località balneari, pittoresche e affascinanti, di isole dai meravigliosi scorci naturali. La varietà dei paesaggi consente di vivere diverse possibilità di vacanza che offrono un connubio di relax e divertimento, di intimità e svago. Le spiagge ampie, sabbiose e attrezzate del litorale tirrenico sono meta ideale per le famiglie, mentre le coste scoscese e le piccole insenature della costa ionica e di quella sarda, rispondono all’esigenza di chi cerca un’ atmosfera più intima e selvaggia. Il Mare Adriatico, calmo, con le sue grandi, spiagge sabbiose che scendono dolcemente al mare, è lo scenario perfetto per la famiglia: i bambini possono giocare e divertirsi in tutta sicurezza. Ovunque l’offerta di strutture ricettive è notevole: dai resort di lusso, ai club che offrono animazione, divertimento ed ogni tipo di sport, agli alberghi famigliari che coniugano comodità e calore affacciati su suggestive coste, in romantici borghi di pescatori, in paesini arroccati sulle scogliere con incantevoli vedute panoramiche su golfi e insenature. Una vacanza per vivere sensazioni intense e magiche, senza dimenticare il divertimento per i giovani con discoteche e locali presenti in ogni riviera italiana. Italia, il paese delle vette. Palinuro, Parco del Cilento, spiaggia del buon dormire in Centola (Fototeca ENIT) circostante, ricco di storia e tradizioni. I laghi italiani dipingono paesaggi incantevoli, dovuti alla straordinaria ricchezza degli ecosistemi che si sono formati nel corso di millenni e al grande sviluppo di diverse specie animali e vegetali. I piccoli laghi alpini, assai diffusi in alta quota, sono meta di escursioni emozionanti alla scoperta di paesaggi Immense vallate immerse nel verde, affascinanti guglie montuose che emergono tra le nuvole nel cielo azzurro, acque pulite: questa è la montagna italiana. Uno scenario perfetto per una vacanza tutto l’anno. Molte le località e le destinazioni turistiche dove poter condividere la straordinaria esperienza di trovarsi a contatto con l´incantevole patrimonio naturale. Dalle Alpi Dolomitiche del Trentino Alto-Adige, alle Alpi del Piemonte, la Valle d’Aosta e la Lombardia, alle Alpi del Veneto e del Friuli Venezia Giulia e via via scendendo 9 lungo la dorsale appenninica fino all’imponente profilo dell’Etna in Sicilia. Una vacanza in montagna è sicuramente una esperienza da non dimenticare. L’Italia offre strutture ricettive d’ottima qualità, ideali per una vacanza di famiglia, ma anche per realizzare attività e passeggiate per chi ama la natura. L’offerta è molto varia e può accontentare tutti i gusti: alberghi di diverse categorie, hotel con centri benessere, baite, appartamenti, residence, tutto quello che serve per trascorrere una vacanza in montagna in tutta libertà, immersi in un paesaggio straordinario. Italia, il paese del gusto. L’Italia è da sempre sinonimo del mangiar bene: un’esplosione inconfondibile di gusti, sapori e profumi, vanta la cucina più rinomata al mondo e propone più di ogni altra un’incredibile varietà di piatti e di ricette diverse per ogni comune, provincia, regione. Da non perdere gli itinerari del gusto, un viaggio nella cultura gastronomica italiana, alla ricerca di sapori antichi, prodotti genuini, cibi semplici che si rifanno alla cucina classica o propongono piatti innovativi ispirati alla tradizione. Il famoso Parmigiano Reggiano, il prosciutto di Parma o San Daniele, l’aceto balsamico di Modena, il pesto ligure, la mozzarella di bufala campana, il tartufo di Alba e i salumi sono solo alcuni dei prodotti che fanno del Bel Paese la terra del gusto. E come dimenticare la pasta o la pizza che in tutto il mondo sono sinonimo di Italia? Il vino, ambasciatore dell’eccellenza italiana. Ineguagliabile il piacere di degustare, immersi nel loro paesaggio naturale, un bicchiere di Chianti o di Brunello di Montalcino in Toscana, di Barbera o di Barolo in Piemonte, di Prosecco di Valdobbiadene in Veneto, di Lambrusco in Emilia Romagna, e poi i vini siciliani e quelli bianchi del Friuli e del Trentino-Alto Adige, i grandi rossi della Valtellina, solo per fare alcuni famosi esempi. Un mondo di sapori da provare per il piacere del palato, degli occhi e del cuore! Vini italiani. Il nome d’Italia per gli antichi Greci era “Enotria”, perchè già dal più lontano passato la penisola era nota per i suoi straordinari vini. Impossibile elencare tutte le diverse produzioni caratteristiche che hanno reso il vino italiano famoso nel mondo per la sua varietà e qualità. Itinerari enogastronomici. La dieta mediterranea, i cui benefici effetti sono universalmente noti, trova nel pane e nell’olio alcuni dei suoi componenti più importanti. I campi di grano che si trasformano in forme di pane di diversi tipi e sapori, e il verde cangiante degli uliveti, che dal livello del mare alle colline, ai laghi producono olii di qualità, caratterizzano il paesaggio italiano da nord a sud. Parmigiano Reggiano, prodotto di eccellenza dell’enogastronomia italiana (APT Emilia Romagna) 10 Italia, il paese della natura. Parchi naturali di incontaminata bellezza rappresentano lo scenario eccezionale per chi decide di trascorrere in Italia una vacanza a stretto contatto con la natura. La vegetazione dell’Italia è straordinariamente varia per il turista un’esperienza indimenticabile. Molti sono i Parchi Nazionali da scoprire: il Gran Paradiso, il Circeo, lo Stelvio, le Dolomiti Bellunesi, il Gran Sasso e i Monti della Laga, il Cilento e Vallo di Diano, il Gargano, i Parchi della Calabria e dell’Aspro- monte senza dimenticare l’Arcipelago della Maddalena e l’Arcipelago Toscano, il Vesuvio e le Cinque Terre. E molte altre ancora sono le aree naturali protette, le riserve e i parchi marini. Senza dubbio la ricchezza e la varietà dell’ambiente italiano, sono lo scenario perfetto per una vacanza a contatto con l’energia della natura, soggiornando in accoglienti agriturismi in un’atmosfera rilassante e raccolta, degustando cibo genuino, a contatto con la storia e l’ambiente, respirando atmosfere immerse Torino, colline e vigneti (Fototeca ENIT) 11 nella luce della tradizione. Una vacanza per scoprire, in ogni stagione, un’Italia diversa e per molti aspetti ancora segreta. Italia, terra di sport e avventura. L’Italia regala straordinarie opportunità per chi ama una vacanza all’insegna dello sport e del movimento: inesauribili le possibilità di praticare attività a contatto con la natura sia in estate che in inverno, immersi in scenari e paesaggi unici con il supporto di strutture qualificate e attrezzate in grado di soddisfare ogni esigenza. Si può vivere il mare in tutte le sue dimensioni: wind-surf, kite-surf, nuoto, barche a vela e sci nautico con il supporto dei servizi operativi nei tanti porti, marine e servizi per il turismo nautico. Per chi ama la montagna, infinite sono le scelte possibili: in estate, trekking e passeggiate a piedi o a cavallo, rafting e canoa lungo torrenti e rapide; pesca in fiumi e laghi dalle ricche acque cristalline; parapendio e deltaplano per ammirare di paesaggi unici. In inverno, le montagne si trasformano e diventano il paradiso per coloro che vogliono praticare gli sport invernali. Anche per gli amanti della bicicletta le proposte sono numerose. Dalla mountain bike al downhill, senza dimenticare il ciclismo di strada attraverso paesaggi di indiscutibile bellezza e affrontando salite mitiche. Numerosi gli itinerari per il cicloturismo da percorrere con diversi gradi di difficoltà e con la possibilità di alloggiare in comodi e pratici bike hotel attrezzati per accogliere gli appassionati delle due ruote. Ciclismo, rafting, mountainbike, trekking e tutti gli sport attivi e in contatto con la natura hanno in Italia lo scenario ideale, magari da percorrere a cavallo, attraverso straordinarie ippovie. In ogni periodo dell’anno, qualsiasi sia la passione, in Italia si potrà vivere una vacanza senza confronti all’insegna dello sport! Cortina d’Ampezzo (Foto Bandion) 12 13 14 VALLE D’AOSTA È la più piccola Regione d’Italia, posta alla sua estremità nord - occidentale, al confine tra Francia e Svizzera. Tutto parla di vette maestose, in questo territorio in prevalenza montuoso e soprattutto delle cime più alte delle Alpi come il Cervino, Il Monte Rosa, il Gran Paradiso e “sua maestà” il Monte Bianco che, con i suoi 4810 m. non ha pari in Europa: è il tetto del vecchio continente. Nel panorama delle sue imponenti montagne e delle variegate valli, si trova il più antico Parco Nazionale d’Italia, il Gran Paradiso, dove stambecchi, camosci, aquile e marmotte vivono nel loro habitat naturale, immersi nella vegetazione caratteristica dell’ambiente alpino. Storicamente la Val d’Aosta è considerata una terra di contatto e di fusione tra l’Italia e la Francia, caratteristica che si riflette sul bilinguismo ufficiale e sul suo statuto speciale di regione autonoma. Il traforo del Monte Bianco e il tunnel del Gran San Bernardo, che la collegano rispettivamente alla Francia e alla Svizzera, hanno affermato la sua caratteristica di crocevia d’Europa, storicamente determinata dai valichi del Piccolo e del Gran San Bernardo (aperti al traffico veicolare durante la stagione estiva), un vero e proprio “passaggio a Nord-Ovest” che da secoli ha consentito il passaggio di popoli e pellegrini in transito dal Mediterraneo al cuore del continente. Capoluogo della Regione è Aosta, l’antica Augusta Praetoria Salassorum, fondata dai Romani nel 25 a.C. La Valle d’Aosta è un vero paradiso degli sport invernali, frequentato da una numerosa clientela internazionale: Cervinia, Courmayeur, Pila, La Thuile, Champoluc e Gressoney sono le stazioni più note ed apprezzate da sciatori e snowboarder che, da novembre ad aprile, possono sbizzarrirsi nelle varie discipline sia in pista sia fuori pista, in scenari mozzafiato. 800 chilometri di piste da discesa e collegamenti internazionali “sci ai piedi”, 300 chilometri di piste da fondo, con anelli per tutte le capacità e per vari livelli di impegno sportivo, e numerosi itinerari di sci-alpinismo accontentano anche gli sciatori più esigenti, permettendo di vivere appieno le vette più alte d’Europa. Chi invece predilige attività più in sintonia con i ritmi lenti della natura, ha a disposizione anche un’ampia scelta di itinerari percorribili con le racchette da neve. D’estate la Valle offre innumerevoli suggestioni per tutti coloro che amano gli 15 sport all’aria aperta: alpinismo, trekking, mountain bike, rafting, volo a vela, deltaplano e golf. Splendide attrattive naturali e tesori della sua cultura e tradizione popolare, accanto a strutture ricettive di buon livello e ad una saporita tradizione eno-gastronomica, fanno della Valle d’Aosta una meta turistica per tutte le stagioni. Simbolica porta d’entrata per chi viene da sud è il comune di Pont Saint Martin, da cui parte la strada che si inoltra nella bellissima Valle del Lys. Il ponte romano del I secolo a.C., su cui passava l’antica via consolare per Aosta, è un imponente esempio dell’influenza romana sul territorio. Un viaggio in Valle d’Aosta vi porterà immediatamente al cospetto del poderoso Forte di Bard, strategico presidio sabaudo a controllo della via d’accesso di fondovalle, oggi splendida sede del Museo delle Alpi e di tante mostre di successo. Lungo la vallata che da Pont Saint Martin porta a Courmayeur, si contano ben 82 edifici, tra fortificazioni primitive, fortezze militari, residenze, torri di guardia, a testimonianza della ricca storia feudale della regione, e altri tesori archeologici che connotano il territorio: la Strada romana delle Gallie, un tracciato viario antico per anagrafe, ma decisamente moderno per tecnica, che ancora caratterizza diversi tratti del fondovalle rendendoli unici, scenografici e affascinanti; il ponte-acquedotto di Pont d’Aël, all’imbocco della Valle di Cogne, un capolavoro della più raffinata ingegneria idraulica del I secolo a.C., recentemente restituito 16 al pubblico con importanti novità. Senza dimenticare l’intensa suggestione delle aree arche- ologiche situate ai valichi del Piccolo e del Gran San Bernardo: contesti molto particolari, ma anche fragili e Alba sul Monte Bianco (foto Roberto Andrighetto) Maestri sci in neve fresca (Foto P. Celesia) MTB Bikers e volpe sullo sfondo il Monte Bianco (foto Paolo Rey) Forte di Bard (foto Enrico Romanzi) 17 Prato di S.Orso e Gran Paradiso Cogne, (foto Kondo) delicati, dove solo un occhio attento saprà scovare tutta la bellezza e l’importanza di questi millenari luoghi di transito e di scambio. Conoscerete inoltre numerosi castelli, la maggior parte dei quali affacciati sul fondovalle, arroccati su alture rocciose. Dal più noto Castello di Fénis, con le sue cinte merlate, le torri e il prezioso cortile centrale, fino all’elegante Castello di Issogne, coi suoi affreschi e l’incantevole fontana del melograno. Dall’imponente roccaforte di Verrès, vera macchina da guerra teatro di epiche imprese, fino al misterioso Maniero di Cly, con la sua cinta merlata, l’enigmatica torre e la graziosa cappella romanica. Le maggiori vette alpine, che abbracciano la regione delineandone i confini, sono uno spettacolo unico e irripetibile in ogni stagione: praticando lo sport preferito o semplicemente passeggiando lungo 18 i sentieri che si snodano dai fondovalle e in quota, si è sempre circondati da paesaggi spettacolari che, come in un caleidoscopio, si alternano con giochi di luce, ombre e colori che si propongono in molteplici sfumature, sempre diverse nei vari momenti della giornata. Ogni vallata che dal fondovalle si dirama verso le vette di confine costituisce un mondo a sé, con le proprie caratteristiche paesaggistiche e le proprie tradizioni; ognuna di esse è comunque in grado di soddisfare le molteplici esigenze della clientela, grazie alla presenza di una vasta gamma di strutture ricettive di varie tipologie e di infrastrutture turistico sportive in grado di ospitare eventi e competizioni anche a livello internazionale. Una ricca rete di sentieri collega le valli adiacenti, permette di raggiungere i numerosi laghi alpini, gli alpeggi e i rifugi che consentono di vi- vere un’esperienza indimenticabile a stretto contatto con la natura e la realtà alpina. Le Alte Vie della Valle d’Aosta percorrono tutto il perimetro della regione per oltre 300 chilometri, snodandosi su bellissimi sentieri ai piedi dei più importanti 4000 delle Alpi ed attraverso il Parco Nazionale del Gran Paradiso e quello Regionale del Mont Avic; gli atleti del Tor des Géants (gara di endurance trail che vi si svolge da qualche anno a settembre) le percorrono di corsa, ma per chiunque possono essere un’esperienza unica, da vivere ciascuno al proprio ritmo, e magari anche in mountain bike. Chiunque può ammirare da vicino la poderosa cerchia alpina e la bellezza dei ghiacciai senza alcuna fatica: un’ardita funivia consente di salire nel cuore del massiccio del Monte Bianco (l’esperienza è non a caso definita l’Ottava Meraviglia del Mondo), Trekking in Valsavarenche, sullo sfondo il Gran Paradiso e il Ciarforon (foto S. Carletto) raggiungendo i 3462 metri di Punta Helbronner. In alcuni giorni il cielo è così terso che sembra di poter toccare con mano la vetta; lo sguardo si perde tra seracchi e torri granitiche dalle sfumature pastello. All’orizzonte i celebri “4000” d’Europa: Cervino, Monte Rosa e Gran Paradiso. Lungo il tragitto, dalla stazione intermedia “ Pavillon” al Mont Fréty, è possibile accedere e passeggiare nell’Oasi Naturalistica, sede del giardino alpino Saussurea. Tra i più alti d’Europa, il giardino ospita oltre 900 specie vegetali tipiche della flora spontanea del Monte Bianco e di altre aree montuose di tutto il mondo. Assolutamente imperdibile la salita con la “Sky way Monte Bianco”: questa la denominazione del il nuovo impianto che entrerà in funzione nel 2015 e sarà arricchito da aree espositive e di accoglienza per i visitatori; un’opera ingegneristica di assoluta rilevanza mondiale, una nuova meraviglia tecnologica sulle montagne della Valle d’Aosta. Altra esperienza ineguagliabile e accessibile a tutti il sorvolo dei 4000 in mongolfiera, emulando Phileas Fogg e Passepartout nel loro “Giro del mondo in 80 giorni”. Agli amanti del buon bere, la Valle d’Aosta offre la “Route des vins” (strada dei vini) che conduce il turista attraverso vigneti e cantine alla scoperta di uve che crescono in condizioni climatiche ed ambientali a volte estreme, fino a 1200 metri di altitudine. Le particolari condizioni climatiche della Valle d’Aosta — unitamente alle caratteristiche dei terreni e alla loro esposizione, giacitura e pendenza — non hanno certo reso la vita facile ai viticoltori. Tuttavia, il recupero e la valorizzazione della coltivazione della vite in Valle d’Aosta ha creato una gamma ampia e qualificata di vini di montagna prestigiosi, riuniti sotto un’unica Denominazione di Origine Controllata Valle d’Aosta - Vallée d’Aoste, declinata in 7 sotto denominazioni di area e 15 di vitigno, che costituiscono un panorama vitivinicolo di grande ricchezza , premiato da importanti riconoscimenti in ambito internazionale. Tra tutti ricordiamo il Blanc de Morgex et de la Salle, l’Enfer d’Arvier, il Torrette, il Donnas, il Chambave Muscat e il Nus Malvoisie. La manifestazione “Cantine aperte”, che si svolge ogni anno l’ultima domenica di maggio, può essere un’ottima occasione per assaggiare il meglio della produzione locale e di scoprirne i segreti. La Valle d’Aosta è una terra dove ogni aspetto è ancora legato all’agricoltura e alla tradizione ed i suoi prodotti sono il frutto del lavoro di generazioni di “montagnard”. Sono ben 19 Teatro romano di Aosta (foto Enrico Romanzi) quattro le DOP (denominazione di origine protetta) che vi si producono: la Fontina, il Fromadzo, il Jambon de Bosses e il Lard d’Arnad. La Fontina è il formaggio grasso prodotto con latte intero, il cui sapore dolce si accentua con la stagionatura. Il Fromadzo è preparato con latte vaccino e piccole quantità di latte caprino, semidolce quando è fresco e più deciso se stagionato. Il Jambon de Bosses, nobile prosciutto crudo prodotto nella valle del Gran San Bernardo, trova la sua origine già nel XIV secolo. Il Lardo di Arnad ha un sapore che ricorda le erbe usate nella miscela per la sua salamoia. Molte sono comunque le altre specialità che vale la pena assaggiare, come la Toma di Gressoney, il Bleu d’Aoste, i formaggi di capra, le carni crude stagionate o cotte (Motsetta, Saucesses, Teteun, il Jambon à la braise di SaintOyen) e ancora … le mele , i 20 mieli e i liquori, come lo straordinario “Genépy”, utilizzato anche per aromatizzare il “caffè alla valdostana”, servito “à la ronde” tra i commensali nella tradizionale coppa dell’amicizia in legno scolpito. AOSTA L’importanza strategica della città, affermata nel corso dei secoli, deriva dalla ricca e varia storia della regione, da sempre luogo di transito, di incontro e di fusione di popoli, lingue e culture. Una terra chiusa e aperta allo stesso tempo; una terra piccola e stretta, ma anche grande, perché priva di una linea di confine rigida e inequivocabile, ma più simile, forse, ad una “linea di valico”. Una regione fortemente condizionata dalle dure leggi della montagna seppure istintivamente proiettata al contatto con l’ “altro”. Sono forti ed inattese le emozioni che sa offrire Aosta, non a caso denominata “la Roma delle Alpi”, fondata dall’imperatore Ottaviano Augusto nel 25 a.C. Avamposto romano ai piedi dei passi alpini diretti nelle Gallie e nelle province elvetiche, l’antica Augusta Praetoria Salassorum mostra orgogliosa ancora oggi le monumentali tracce del suo illustre passato. L’Arco onorario di Augusto, simbolo della vittoria sulla locale tribù celtica dei Salassi. L’imponente Porta Praetoria, principale accesso della città, con la sua doppia cortina muraria ed il cortile d’armi centrale. Il grandioso Teatro del I secolo d.C. ed il suggestivo Criptoportico: un monumento insolito e raro che in origine cingeva la terrazza sacra dei due templi gemelli affacciati sul foro. Una città dove l’indiscutibile monumentalità dell’antica Roma si sposa con la sobria severità delle torri e dei palazzi medievali, e con l’essenziale sacralità delle sue chiese. La Collegiata dei SS. Pietro e Orso affonda le sue radici nel V secolo d.C., quando sorse impostandosi su una precedente necropoli tardoromana. La chiesa venne ricostruita nel IX e nell’XI secolo mescolando tradizione romanica e prime influenze gotiche. Vero gioiello di arte romanica è il chiostro, caratterizzato da capitelli istoriati tutti diversi tra loro: vere e proprie Scritture Sacre scolpite nella pietra. Accanto alla chiesa sorge il sontuoso Priorato voluto da Giorgio di Challant, mecenate e fine umanista, tra XV e XVI secolo: un raffinato edificio ispirato alle dimore signorili di area piemontese e lombarda seppure con eleganti dettagli transalpini. Principale luogo di culto cittadino è la Catte- drale di Santa Maria Assunta, sorta sui resti di una domus affacciata sul foro, poi divenuta sede di una prima comunità cristiana nel IV secolo d.C. Ricostruita in forme grandiose nell’XI secolo, vide il suo momento d’oro tra XIV e XV secolo. Notevole la facciata decorata da statue dipinte in cotto di gusto lombardo e l’elegante chiostro ricavato sul lato nord. Tante e continue le trasformazioni fino al XIX secolo quando fu realizzata la controfacciata attuale di stile neoclassico e la cappella neogotica del Santo Rosario. L’epoca medievale ha trasformato le precedenti torri romane in nobili residenze fortificate: la Torre dei Signori di Porta Sant’Orso, la Torre dei Balivi, la Tour Fromage o la Torre del Lebbroso. Nell’antico centro cittadino si svolge ogni anno, il 30 e il 31 gennaio, la Fiera di Sant’Orso, un momento particolare per vivere la città, che richiama migliaia di turisti anche da oltralpe: le vie del centro storico si vestono a festa , esibendo la più antica produzione artigiana valdostana, dalla scultura su legno, alla lavorazione del ferro battuto, della pietra ollare e del cuoio, dalla produzione di oggetti in vimini alla tessitura di stoffe in lana e canapa e alla creazione delle “dentelles”, merletti realizzati al tombolo tipici di Cogne, dove tale tradizione, che risale al XVI secolo, viene tuttora trasmessa di generazione in generazione. Per maggiori informazioni consultare il sito: www.lovevda.it Sentieri Walser nel Monte Rosa (foto Marco Spataro) 21 22 PIEMONTE È una regione dell’Italia nord-occidentale, ai confini con la Svizzera e la Francia. Come indica il nome stesso, il Piemonte è la terra delle montagne: è infatti circondato su tre lati dalla catena alpina, che proprio qui comprende le vette più alte e i ghiacciai più vasti d’Italia. Il Monviso, il versante piemontese del Monte Rosa e gli altri spettacolari rilievi offrono paesaggi di singolare bellezza; numerosi sono anche i comprensori sciistici, tra cui la Via Lattea e il Sestriere, che accolgono con le loro modernissime attrezzature gli appassionati di sport invernali. Sullo sfondo delle Alpi si aprono grandi e pittoresche vallate, tra cui la Val di Susa, la Valsesia e la Val d’Ossola. Ben diverso ma altrettanto caratteristico è il panorama delle Langhe e del Monferrato: un susseguirsi di colline coltivate a vigneti, punteggiate di borghi e castelli. Specchi d’acqua e risaie, lunghi filari di pioppi e antiche cascine sono invece gli scenari tipici delle pianure che si estendono nel novarese e nel vercellese. Meta turistica per eccellenza è il lago Maggiore, con Stresa e le isole Borromee, paesaggi incantevoli che ospitano antiche ville circondate da parchi all’inglese. Ma la natura è solo una delle numerose attrattive del Piemonte. Tanti altri sono i volti della regione: da Torino - la capitale italiana dell’auto - con la sua storia e il suo notevole patrimonio artistico, alle altre città, ai vari centri storici tra cui Cherasco, Alba e Ivrea. E poi, i suggestivi castelli medievali tra cui spicca l’imponente castello di Ivrea, le preziose architetture, tra cui le famose Residenze Sabaude e i Sacri Monti. Acqui Terme e Vinadio, località termali storiche, assicurano cure e trattamenti per un soggiorno di benessere e relax. Scoperte e sorprese di ogni genere attendono i visitatori, compresa una vasta offerta enogastronomica, in grado di soddisfare tutti i gusti. Le province sono: Torino (capoluogo), Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli. La prima tappa alla scoperta della regione è Torino, con il Museo Egizio, tra i più importanti del mondo, la Sacra Sindone, una delle reliquie più preziose della cristianità, la famosa Mole Antonelliana che domina il panorama cittadino e ospita il Museo Na- 23 Reggia di Venaria Reale zionale del Cinema, il Museo dell’Automobile. Splendida la Reggia di Venaria Reale, un complesso architettonico di estremo fascino, riconosciuta dall’Unesco sito Patrimonio dell’Umanità insieme alle altre Residenze Reali dei Savoia. Dal Palazzo Reale e dal Palazzo Carignano di Torino alla Palazzina di caccia di Stupinigi, dal Castello reale di Racconigi al Palazzo Madama di Torino: il percorso di visita delle Residenze Reali dei Savoia inizia nella città di Torino per terminare nel territorio circostante. Capolavori dell’architettura 24 religiosa sono i Sacri Monti, luoghi di devozione riccamente decorati, diffusi sul territorio dell’intera regione: a Varallo Sesia, a Serralunga di Crea e Ponzano Monferrato, a Orta SanGiulio, a Ghiffa, a Domodossola. Mete da non perdere sono alcune cittadine storiche tra cui Cherasco “la città dalle mura stellate”, Savigliano ricca di monumenti, Alba, Ivrea. Fra le più famose abbazie spiccano quella di Staffarda, suggestivo esempio di architettura gotica e quella di Novalesa, vicino Susa. Di particolare rilievo anche la Sacra di San Michele, un santuario antichissimo in cui gli aspetti religiosi si fondono mirabilmente con quelli architettonici e naturalistici. La riva piemontese del Lago Maggiore è densa di rinomate località di soggiorno, come Arona con la seicentesca colossale statua di San Carlo Borromeo, Stresa e le Isole Borromee, con strutture ricettive, ville e giardini. Il comprensorio sciistico del Sestriere e della Via Lattea costituisce uno dei più importanti sistemi di piste di sport invernali d’Europa. Molte sono anche le riserve e i parchi naturali, tra cui il Parco Nazionale del Gran Paradiso che ospita ghiacciai, laghi naturali e flora e fauna protette. Ricco di risorse naturali e paesaggistiche, il Piemonte offre l’opportunità di vivere una vacanza all’insegna dello sport, del relax e del divertimento per alternare momenti di svago alla visita del patrimonio artistico. Nel singolare scenario delle Alpi, località di fama internazionale come il Sestriere, la Val di Susa e altre offrono un’ampia rete di piste per praticare tanti diversi sport: dalle discese più ripide allo sci di fondo, dal pattinaggio sul ghiaccio allo snowboard, mentre gli amanti dell’avventura possono dedicarsi all’arrampicata su pareti rocciose o al rafting in torrenti impetuosi. In estate i rilievi e le vallate offrono percorsi di trekking di varia difficoltà e alcuni tratti della “Via Alpina” con sentieri e rifugi attrezzati dal Monviso alle montagne intorno a Verbania. Numerosi sono ancora le attività da praticare all’aria aperta: itinerari ciclistici lungo il Po e nel territorio di Vercelli, mountain bike lungo le sponde del Sesia, il golf in diversi centri su tutto il territorio e inoltre vela, windsurf, canoa sulle sponde del lago Maggiore. La natura offre anche percorsi alla scoperta della cultura locale e degli altri volti della regione: per esempio in Val Germanasca vengono organizzate visite guidate alle miniere di talco che hanno segnato la storia del territorio, mentre i Sacri Monti propongono itinerari devoziona- li in magnifiche aree protette. Il Piemonte è un terra di eccellenza per la viticoltura; dal Monferrato alle Langhe, all’Astigiano, ai Colli Tortonesi: le numerose strade del vino conducono verso affascinanti paesaggi con soste presso aziende e cantine per degustare i vini e i prodotti tipici locali, come il profumatissimo tartufo di Alba. Per una vacanza all’insegna della salute e del benessere, si può optare per le rinomate località termali della regione tra cui Acqui Terme, incorniciata dai suggestivi resti di un acquedotto romano. Da non perdere, infine, eventi culturali e manifestazioni di rilevanza anche internazionale, come il Salone del Libro e la famosa festa del cioccolato “Cioccolatò” che si tengono annualmente a Monviso, Parco del Po (Cn) 25 Sacra di San Michele (To) Torino, ma anche sagre e feste di cultura locale come il famoso Carnevale di Ivrea, il Palio di Asti e numerose altre. Le specialità più caratteristiche della cucina regionale sono la fonduta e la bagna cauda: intingoli che esaltano l’uso del tartufo di Alba e quello delle verdure crude. Eccezionali sono anche il gran fritto misto, il brasato al barolo, la lepre in civet e 26 l’ampia scelta di formaggi: le tome, le robiole, il bruss delle Langhe, il gorgonzola di Novara, il sernium di Biella. Dolci caratteristici sono presenti in ogni città: a Torino i cioccolatini (come dimenticare gli squisiti gianduiotti prodotti con le nocciole delle Langhe e del Monferrato), a Novara i biscotti, a Vercelli i bicciolani, a Casale i “crumiri”, a Cuneo i cuneesi al rhum e i marroni glassati, ad Alba il torrone, i baci di dama di Alessandria e Asti, gli amaretti a Novi. Infine, originari di Torino sono prodotti di fama e diffusione mondiale: i grissini e il vermouth. Il Piemonte produce alcuni dei più pregiati vini da arrosto italiani: Barolo, Barbaresco, Gattinara, Ghemme, Nebbiolo, Freisa, Grignolino, Barbera, Dolcetto. Sacra di San Michele (To) Lago d’Orta, Isola di San Giulio (foto di Maggioni) Torino L’itinerario alla scoperta del territorio inizia a Torino, una città singolare in cui la modernità si fonde con la tradizione, il divertimento con la produttività, le testimonianze storiche con l’attualità. Innumerevoli gli itinerari di visita: dal percorso tra gli storici caffé e gli eleganti negozi di Piazza San Carlo e via Roma al Museo egizio che custodisce preziose testimonianze dell’antica civiltà del Nilo, al Museo dell’automobile, simbolo della modernità, al Museo nazionale del cinema, ospitato nell’ottocentesca Mole Antonelliana, il monumento simbolo di Torino. Singolari esempi di architettura religiosa sono il duomo rinascimentale e la Cappella della Sacra Sindone, una delle più alte creazioni baroc- che, ma anche meta religiosa di grande richiamo. Tra gli edifici civili spiccano Palazzo Carignano, Palazzo Madama e Palazzo Reale, residenze sabaude di straordinario valore. I tesori che Torino custodisce sono infiniti come le opere d’arte di inestimabile valore della Pinacoteca Agnelli, ospitata nella moderna struttura del Lingotto, quelle della Galleria Sabauda o la 27 singolare collezione di armi esposta nell’Armeria Reale. L’imponente Porta Palatina è uno dei pochi reperti di epoca romana presenti nella città, mentre il Parco del Valentino racchiude un suggestivo ma posticcio borgo medievale, realizzato per un’esposizione mondiale a fine Ottocento. Sulle colline che circondano Torino si innalza la settecentesca Basilica di Superga, importante santuario mariano che ospita anche le tombe di Casa Savoia. Tra le testimonianze di arte religiosa immerse in magnifici paesaggi meritano una visita la Sacra di San Michele, eccellente realizzazione romanica, la suggestiva abbazia medievale di Novalesa, il complesso romanico-gotico di Sant’Antonio di Ranverso e l’abbazia di Santa Fede di Cavagnolo, un gioiello romanico nel Monferrato torinese. Il Sacro Monte di Belmonte, riconosciuto tra i siti patrimonio dell’umanità dell’Unesco, è un complesso di singolare valore naturalistico, artistico e religioso. Il calendario della provincia è denso di eventi: dalle manifestazioni culturali come il Salone Internazionale del libro di Torino alle feste patronali, tra cui la festa di San Giovanni a Torino accompagnata da un corteo storico. Torino è anche capitale dello shopping negli eleganti negozi sotto i portici di via Roma, tra gli sfarzosi palazzi barocchi. 28 Enogastronomia Torino, Mole Antonelliana 29 30 LIGURIA Nel Nord Ovest d’Italia, al confine con la Francia, si trova la Liguria, una terra di mare e montagne, dove il verde della macchia mediterranea si alterna al blu del Mar Tirreno e le spiagge sabbiose alle coste alte e frastagliate. È una regione che offre un ricco panorama di opportunità a chi sceglie questa terra per trascorrere le vacanze: natura, mare, montagna, cultura ma anche divertimento e vita mondana; non c’è che l’imbarazzo della scelta. Liguria è sinonimo di mare, con coste rocciose interrotte da piccole insenature dove trovano riparo graziose spiagge di sabbia finissima. Le Cinque Terre e il Golfo dei Poeti, il Golfo del Tigullio, Genova e il Golfo Paradiso, la Riviera delle Palme e la Riviera dei Fiori formano la famosa Riviera Ligure che si estende per più di 300 km. Lungo questo itinerario, spettacolare per la bellezza dei paesaggi terrestri e marini, si trovano le più famose località turistiche della Liguria: Portofino, Santa Margherita Ligure, Rapallo, Sestri Levante, con la sua incantevole Baia del Silenzio, e Chiavari. Un susseguirsi di ampie spiagge, porticcioli e scenari tutti da esplorare, che di sera lasciano spazio al divertimento. Sanremo, la città dei fiori, con il Festival della Canzone Italiana e il Casinò, la raffinata Bordighera e Alassio con la sua spiaggia finissima, Varigotti e Laigueglia sono alcune delle “gemme” incastonate nella Riviera di Ponente. E ancora, Porto Venere che ha di fronte l’isola Palmaria, e Lerici con l’imponente castello medievale affacciato sul mare, le ville e i giardini all’inglese. Un mare talmente bello da attrarre anche numerosi esemplari di capodogli, balenottere e delfini che in questa area, definita il “Santuario dei Cetacei”, hanno trovato il loro habitat naturale dove vivere in totale sicurezza. Le grandi distese boschive della Liguria, con alberi secolari, vero e proprio patrimonio naturalistico, rappresentano un’offerta alternativa al turismo tradizionale. Una vera e propria immersione nella natura per conoscere e vivere i luoghi dell’entroterra, belli tanto quanto la zona costiera. Le Province sono: Genova (capoluogo), Imperia, Savona e La Spezia Le attrattive della Liguria sono tante e tutte con un fascino particolare. Alcune però, per la loro unicità e per il loro valore storico-naturalistico, sono state dichiarate Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco. Uno dei siti Unesco si trova a Genova, città poliedrica dove l’antico si mescola al moderno, la storia al contemporaneo, i colori alle ombre. Una città che è fortemente legata al mare, dal quale dipende da sempre la sua economia, dove la cultura, i luoghi, la cucina e i palazzi raccontano ancora oggi l’antica Repubblica marina- 31 Porto Venere il porticciolo e le tipiche case alte e colorate ra. Un’atmosfera che ancora si respira passeggiando fra i “carruggi”, gli stretti vicoli che disegnano il centro storico di Genova, il più grande d’Europa. Qui si trova Via Garibaldi (Strada Nuova) e il complesso dei Palazzi dei Rolli, una straordinaria opera urbanistica del XVI secolo un tempo adibita all’ospitalità dei nobili in visita a Genova. I “rolli” erano i registri pubblici dai quali venivano sorteggiate le dimore patrizie che dovevano ospitare le visite di Stato. Palazzo Spinola di Pellicceria con i preziosi dipinti di Rubens, Van Dyck e Bernardo Strozzi, Palazzo Lercari Parodi, Palazzo Campanella, Palazzo Podestà sono alcuni dei bellissimi palazzi rinascimentali che si possono ammirare visitando questo luogo così 32 unico nel suo genere. La visita di Genova deve necessariamente prevedere una tappa all’Acquario, una delle strutture più complete e avanzate d’Europa. L’Acquario è stato progettato dall’architetto genovese Renzo Piano, uno spettacolo da non perdere. Al suo interno ospita in enormi vasche delfini, foche, squali, pesci variopinti provenienti da tutto il mondo: uno spettacolo mozzafiato sia per gli adulti sia per i bambini. Le Cinque Terre con Porto Venere e le isole di Palmaria, Tino e Tinetto sono un altro sito Unesco della Liguria. Chi visiterà questi luoghi difficilmente dimenticherà il fascino e l’atmosfera dei cinque borghi marinari di Manarola, Riomaggiore, Corniglia, Vernazza e Monterosso. Diciotto km di costa che racchiudono e custodiscono un piccolo eden: mare incontaminato, rocce a strapiombo sul mare, dolci colline terrazzate coltivate a vite, tipiche costruzioni colorate arroccate, creano una paesaggio unico al mondo. E poi ci sono le isole Palmaria, Tino e Tinetto situate di fronte a Porto Venere, antico borgo di pescatori, con le case variopinte, una attaccata all’altra, che mescolano i loro colori al blu intenso del mare. Quando si parla della Riviera si parla della Liguria: trecento chilometri di costa lambita da uno splendido mare, da sempre risorsa primaria di questa terra. Ed è proprio il mare ad offrire mille modi diversi di trascorrere le proprie vacanze in Liguria, che vanta alcuni delle aree mari- Manarola perla delle splendide Cinque Terre ne protette più belle d’Italia: quella delle Cinque Terre, di Portofino, di Bergeggi, dell’isola Gallinara oltre ad ospitare il famoso Santuario dei Cetacei. È qui che vive la più alta concentrazione di cetacei del Mediterraneo e gli appassionati di whale watching potranno vivere un’esperienza affascinante partecipando ad una delle numerose escursioni con partenza dalle località della costa. Un biologo a bordo dell’imbarcazione fornirà informazioni e curiosità sulla vita dei cetacei e spiegherà le regole da rispettare per preservare il loro habitat naturale. I fondali e i tesori che il Mar Ligure racchiude meritano una “passeggiata” sott’acqua per ammirare un panorama di straordinaria bellezza. Anche chi non è esperto di immersioni subacquee potrà vivere questa meravigliosa esperienza rivolgendosi ai tanti centri diving specializzati che si trovano in tutte le principali località di mare della Liguria. Per chi non vuole addentrarsi nelle profondità marine fare snorkeling è l’ideale, attività adatta a tutte le età. Accompagnati da istruttori specializzati e muniti di pinne, maschera e muta, potrete osservare, nuotando sulla superficie, la bellezza di questi splendidi fondali, colorati da una grande varietà di flora e popolati da molte specie ittiche. Per chi volesse invece rimanere con i piedi sulla terra ferma, la Liguria è una vera palestra a cielo aperto. Le montagne che abbracciano la Riviera sono l’ideale per gli amanti del trekking. Rocce, vallate, ruscelli e laghi, il tutto immerso nei colori e nei profumi tipici della macchia mediterranea, compongono il bellissimo quadro naturale dell’entroterra ligure. Eventi, manifestazioni e sagre in Liguria non mancano. Fra i tanti eventi segnaliamo il Festival della Canzone Italiana di Sanremo, a cui partecipano grandi nomi della musica italiana e nuovi talenti. Durante le giornate della manifestazione canora, il Comune di Sanremo organizza numerosi eventi culturali e turistici per offrire divertimento e intrattenimento alle migliaia di persone che ogni anno affollano la Città dei Fiori. Dal 1962 Genova ospita il Salone Nautico Internazionale, che attrae i più importanti espositori del set33 Il pesto e gli ingredienti tore con numerosi visitatori anche dall’estero. Quando si parla della cucina ligure, si pensa subito al famoso pesto, una gustosa salsa a freddo a base di basilico, pinoli, aglio, parmigiano, pecorino ed olio extravergine di oliva; il pesto si sposa bene con le trenette o le trofie, una tipica pasta fresca a forma di truciolo. Altro condimento a freddo è la salsa di noci, con cui si condiscono i pansoti, una pasta fresca ripiena. I ravioli, di carne o di borragine, si condiscono con il “tocco”, il sugo di carne preparato secondo la ricetta tradizionale. E naturalmente non possono mancare i piatti di mare: primo fra tutti il cappon magro, un piatto molto elaborato a base di pesce e verdure, le acciughe, marinate oppure ripiene e fritte, le cozze (che in Liguria si chiamano “muscoli”), le zuppe di pesce come il ciuppin e la buridda di stoc34 cafisso, lo stoccafisso alla badalucchese e il brandacujun, entrambi piatti dell’imperiese. Tra i piatti di carne la cima alla genovese, una tasca di vitello farcita, o il coniglio alla ligure preparato con le famose olive taggiasche, i pinoli e il rosmarino. Regina dei ripieni è la torta Pasqualina a base di carciofi oppure bietole, formaggio e uova. Da non dimenticare infine la focacccia che in Liguria si chiama “fugassa”, semplice, con le olive o con la cipolla è sempre una bontà e la “farinata” a base di farina di ceci. Tra i dolci tradizionali troviamo il pandolce genovese, gli amaretti e i canestrelli. Ma la Liguria è anche terra di vigneti e di uliveti dai cui frutti si ottengono l’eccellente olio extravergine di oliva Riviera Ligure dop e ottimi vini tra i quali l’Ormeasco e il Rossese di Dolceacqua, il Vermentino, il Ciliegio- lo, l’Albarola e il Pigato e lo Sciacchetrà, un ottimo passito delle Cinque Terre. Genova Il grande Petrarca l’ha definita, non a caso, la “Signora del mare”. Considerando che la sua storia è legata al mare, iniziamo a conoscere Genova dal suo ingresso principale: il porto, uno dei principali porti del Mediterraneo. La si avvista da lontano, da qualsiasi direzione, con la sua altezza svetta: è la Lanterna, simbolo di Genova. All’interno è possibile visitare il museo che racconta la storia del faro e fare visite guidate: 720 sono i gradini che portano in cima alla torre, splendido il panorama che si ammira dall’alto. Il famoso architetto Renzo Piano, genovese, ha curato la ristrutturazione dell’area del Porto Antico di Genova, un tempo adibito a La Lanterna di Genova e la Biosfera vista dal Porto Antico 35 scalo merci e oggi attrattiva solo alcune delle grandi firme il giardino esterno. Affacciata esposte nelle tre sedi, dove l’eleganza e il pregio architettonico si unisce a quello delle magnifiche opere, per offrire un percorso artistico di tutto rispetto. Ricordiamo che Genova è stata Capitale Europea della cultura nel 2004. Nei pressi della stazione ferroviaria di Genova Principe si può visitare il Palazzo Reale, la cui magnificenza colpisce: affreschi, sculture, quadri e stucchi ornano i sontuosi ambienti, finemente arredati con mobili di grande pregio. Il Palazzo ospita la Galleria Nazionale che, attraverso un percorso di 23 sale, espone una prestigiosa quadreria con opere di Luca Giordano, Veronese, Tintoretto, Piola, Vassallo, Jan Roos, Borgognone, Grechetto, Strozzi, Carlo Bonomi, Guercino e Van Dyck. Incantevole anche sull’omonima piazza si trova la Cattedrale di San Lorenzo, il cui nucleo originale risale al IX sec., modificata nel corso dei secoli fino ai nostri giorni per offrire uno spettacolo maestoso: la facciata, decorata secondo lo stile artistico tipico ligure da linee orizzontali bianche (marmo di Carrara) e nere (ardesia della Val Fontanabuona, nell’entroterra di Genova), presenta bifore e polifore nella parte superiore e tre portali d’ingresso, con un grande rosone posto su quello centrale. Gli interni, suddivisi in tre navate, custodiscono preziose opere pittoriche e scultoree e il Museo del Tesoro, interessante sia per la collocazione sia per il valore del patrimonio artistico e culturale che espone. Stesso decoro bicromo lo troviamo nella facciata di Palazzo Reale turistica del waterfront genovese, che ospita l’Acquario, il Galata Museo del Mare, il Museo Nazionale dell’Antartide, l’ascensore panoramico Bigo, la Biosfera, il Museo Luzzati e tante altre strutture di interesse turistico. Varcata la “porta” della città, si entra nel cuore della Superba che custodisce molti dei suoi tesori dentro splendidi edifici signorili. Nel cuore del centro storico in Via Garibaldi (Strada Nuova), sito Unesco dal 2006, si trovano i “Palazzi dei Rolli”, che colpiscono per la bellezza architettonica e i tesori custoditi nei musei in essi ospitati. Tra questi Palazzo Rosso, Palazzo Bianco e Palazzo Doria Tursi, che insieme formano un polo museale di straordinario interesse. Caravaggio, Veronese, Guercino, Van Dyck, Canova sono 36 Sant’Agostino, chiesa sconsacrata oggi sede dell’omonimo Museo con una ricca collezione che racconta il rapporto di Genova con l’arte dal X al XVIII sec. Interessante il campanile realizzato con maioliche policrome. Uscendo del centro storico in direzione levante, si arriva a Nervi, estrema propaggine genovese. Percorrete la passeggiata pedonale Anita Garibaldi, che segue sinuosa tutta la costa a picco sul mare e sugli scogli, offrendo spettacolari tramonti anche in inverno e dalla quale si vede il Golfo del Tigullio. Ampi giardini e prati fioriti dei Parchi di Nervi si alternano alla presenza di eleganti ville, che ospitano illustri sedi museali: la Galleria d’Arte Moderna a Villa Saluzzo Serra, le Raccolte Frugone di Villa Grimaldi Fassio, il Museo Luxoro nell’omonima villa. A Ponente, nel quartiere di Pegli, si può visitare il Museo Navale ospitato a Villa Doria, nobile residenza circon- data da un immenso parco e Villa Durazzo Pallavicini, che offre due grandi attrattive: l’Orto Botanico, impiantato nel parco della villa e ricco di rarità vegetali, e il Museo Civico di Archeologia Ligure. Magnifico il parco che circonda la villa, famoso per i giochi d’acqua creati da laghi, grotte, ruscelli e cascate inseriti ad opera d’arte tra la lussureggiante vegetazione. L’architettura della Riviera di Levante è nota per le tipiche costruzioni aggrappate alla roccia, con le facciate tinteggiate con colori pastello che si specchiano nel mare, prime fra tutte Camogli e Portofino. Visitate Rapallo, Santa Margherita Ligure e Sestri Levante, incantevoli e disposte lungo l’arco costiero, circondate dal verde della macchia mediterranea. Belle dalla terra ferma, un vero spettacolo ammirate dal mare. Sentieri, baie, piccole spiagge, falesie, mare e fondali: qui la natura ha disegnato uno dei suoi capola- vori migliori. Nel Golfo Paradiso un’altra piccola perla della Riviera: Camogli, un antico borgo di pescatori rimasto immutato nei secoli con case alte, strette e colorate. Il porticciolo è molto caratteristico: con i colori delle barche che si riflettono sul mare cristallino, animato dal brio della vita mondana e vacanziera. Anche l’entroterra genovese offre percorsi interessanti, ricco com’è di parchi naturali: il Parco del Beigua (Beigua Geopark Unesco), la più vasta area protetta della regione è uno spettacolare balcone affacciato sul mare che continua verso il savonese, il Parco dell’Aveto, una delle più belle zone dell’Appennino Ligure, il Parco dell’Antola, uno scrigno di tesori ambientali, e il Parco di Portofino, la cui bellezza è conosciuta nel mondo. Portofino panoramica 37 38 LOMBARDIA È una delle più estese regioni italiane ed è situata nell’estremità settentrionale della Penisola, al confine con la Svizzera. Il suo territorio si estende dalle Alpi alla bassa Pianura Padana dando vita a una vasta gamma di paesaggi. Di singolare fascino è lo scenario della catena alpina con la Valchiavenna, la Valtellina e la Val Camonica. Agli appassionati di sport invernali, la Lombardia propone impianti e attrezzature moderne nelle località del Tonale, Bormio, Livigno e Madesimo, sempre frequentatissime. Altro panorama caratteristico della regione è offerto dalle distese di colline tra cui spicca l’area di Franciacorta, famosa per i vigneti e la produzione di vino. E poi, il fascino dei grandi laghi. Il versante occidentale del lago di Garda, con Sirmione e altre rinomate località, è una meta turistica di forte richiamo; di estrema bellezza sono anche il Lago di Como e il Lago Maggiore, circondato da ville nobiliari, parchi e incantevoli borghi. Tipiche della regione sono le grandi distese pianeggianti della bassa Pianura Padana coperte da specchi d’acqua e coltivate a risaie: è il paesaggio tipico della Lomellina, la terra delle mondine, ricca di folclore. Mille altri sono ancora gli aspetti caratteristici di questa regione. Favorita dalla particolare posizione geografica e dalle risorse del suolo, la Lombardia è una terra partico- larmente ricca dove natura, storia, arte e cultura si fondono armoniosamente con innovazione, tecnologia, moda, design, divertimento, modernità. Le province sono: Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano (capoluogo), Monza e Brianza, Pavia, Sondrio, Varese. Il panorama naturalistico, artistico e architettonico della regione offre una nutrita varietà di aspetti. I siti Unesco sono costituiti da Mantova, città dei Gonzaga e Sabbioneta, la “città ideale” del Rinascimento italiano; dai Sacri Monti, percorso devozionale nell’area di Varese e di Ossuccio; dalle pitture rupestri preistoriche della Val Camonica; dalla ferrovia retica che attraversa i paesaggi montani di Albula e Bernina; dall’Ottocentesco insediamento industriale di Crespi d’Adda; da Monte San Giorgio, con giacimenti fossili del Triassico medio; dalle Palafitte dell’arco alpino; dai Centri di potere e culto nell’Italia Longobarda; e infine, a Milano, dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie con l’affresco del Cenacolo di Leonardo da Vinci sulle pareti del refettorio del convento. Sempre in città, opera architettonica di rilievo è il Teatro alla Scala, celebre luogo della Lirica. Assolutamente straordinario il monumentale Duomo, in marmo bianco, dedicato a “ Maria nascente”. Va ricordato, a Monza, il parco naturale che ospita il modernissimo 39 Le montagne, le pianure e i grandi laghi della Lombardia sono lo sfondo ideale per una vacanza a contatto con la natura tra sport, riposo e percorsi alla scoperta del territorio. Le vette alpine accolgono gli appassionati dello sci e dello snowboard in comprensori sciistici di fama internazionale come la Valcamonica e la Valtellina con le frequentatissime Sirmione (Brescia): la straordinaria bellezza del castello di Sirmione, con la sua stazioni di Livigno, merlatura sospesa tra la terra e il lago. (De Agostini Picture Library) Bormio, Aprica e centinaia di chilometri di piste di ogni livello. In estate la montagna propone l’emozione dell’arrampicata sull’Adamello e altre cime, il rafting, percorsi ditrekking e di mountainbike, mentre il ghiacciaio dello Stelvio offre agli sciatori avventurose discese anche nei mesi più caldi. Sui rilievi lombardi si possono trascorrere periodi di reSondrio, Ghiacciai dello Stelvio e Ortles (Fototeca ENIT) lax grazie ai diversi centri termali ricchi di acque dalle proAutodromo e la Villa Reale. Cremona è ancora viva la tra- prietà terapeutiche, come le Infine il Duomo dove è cu- dizione dei liutai che ebbero Terme di Boario o quelle di stodita l’antichissima “corona in Stradivari la loro massima Bormio, immerse in un maferrea” che racchiude uno dei espressione. gnifico parco. chiodi della Crocefissione. Pavia è la città della cento Il lago di Garda, quello di A Brescia, di particolare inte- Torri, del Castello visconteo Como e quello di Iseo assiresse è il complesso del Mo- e dell’Università. Varese è la curano soggiorni di riposo e nastero di San Salvatore; a “provincia giardino”. divertimento con possibilità 40 di praticare vela, windsurf, sci d’acqua, canoa, ciclismo, trekking, escursioni nei dintorni e gitein battello. Numerosi sono gli itinerari che conducono alla scoperta degli aspetti più peculiari della Lombardia: i Sacri Monti propongono percorsi spirituali e naturalistici di singolare valore; in Valchiavenna si scoprono le tradizioni di una terra che per secoli è stata il punto di contatto tra l’Italia e l’Europa del nord; i parchi naturali dell’area dei Navigli rivelano tanti paesaggi diversi, tutti di grande fascino, dalle colline di Brianza alle verdi rive dell’Adda. I più golosi possono percorrere le numerose strade del vino: dalla Valtellina al Lodigiano, all’Oltrepò Pavese, al territorio mantovano per finire nella terra di Franciacorta, famosa in tutto il mondo per le sue bollicine. È un viaggio singolare tra terrazzamenti e colline coperte di vigneti, con soste nelle cantine e nelle aziende per degustare i deliziosi vini e assaggiare le rinomate specialità locali. Le specialità gastronomiche spaziano dallo splendido risotto allo zafferano, alla cotoletta alla milanese, dalla zuppa pavese all’uovo, alla cassoeula con carne di maiale e verza, dai pizzoccheri e dalla bresaola della Valtellina, al salame crudo di Varzi, ai pesci d’acqua dolce, i famosi lavarelli essiccati e cotti alla griglia. Tra i formaggi più noti e gustosi vi sono il gorgonzola (dall’omonimo centro urbano), il mascarpone, il lodigiano, il grana, la robiola, il bel paese. Hanno fama mondiale il panettone di Milano, ma anche gli amaretti di Saronno, la tor- Como, Villa Lombarda a Ossuccio (Fototeca ENIT) ta sbrisolona di Mantova e il torrone di Cremona. Sono famosissimi i vini Grumello, Inferno, Sassella della Valtellina, i vini e gli spumanti prodotti in Franciacorta, la Bonarda e il Barbera dell’Oltrepò Pavese. Milano Milano è il motore economico italiano, la capitale del design, la città della moda. La centralissima Piazza del Duomo accoglie la grandiosa cattedrale cittadina, scultura gotica di guglie e statue fondata nel 1386 per volere di Gian Galeazzo Visconti e terminata quasi 500 anni dopo. L’angolazione più originale da cui osservarla è attraverso le vetrate del nuovissimo Museo del ‘900, nel palazzo dell’Arengario, che ospita le eccellenze artistiche nazionali del XX secolo. Sul lato nord la piazza è 41 Milano, Colonne Romane e San Lorenzo Maggiore (Fototeca ENIT) Milano, Duomo (Fototeca ENIT) 42 delimitata da portici interrotti nel mezzo dall’arco d’ingresso alla Galleria Vittorio Emanuele II, elegantissima via coperta con negozi esclusivi. Attraversata la Galleria, si esce in piazza della Scala, dove sorge il Teatro alla Scala, tempio internazionale della lirica. Percorrendo la centrale via Dante si giunge al Castello Sforzesco, cittadella militare sospesa tra Medioevo e Rinascimento e oggi polo museale, che si affaccia sul polmone verde della metropoli, Parco Sempione. Qui, presso il Palazzo dell’Arte, ha sede la Triennale con le sue installazioni più esclusive, come il Museo del Design. Al limite opposto rispetto al castello sono l’Arco della Pace e corso Sempione, nei cui locali la movida milanese prende avvio con il rito dell’aperitivo, per continuare nella zona dei Navigli (l’antica rete di canali realizzata per la difesa, l’approvvigionamento d’acqua alla città e il trasporto fluviale), fulcro della vita notturna. La zona dei Navigli ospita ogni terza domenica del mese un importante Mercato dell’antiquariato, con esposizione di mobili, argenteria, modernariato e oggetti da collezione. Il volto silenzioso e antico della città si svela lungo l’elegante corso Garibaldi, passando per Brera, il quartiere degli artisti e dei bistrot, e per la sua pinacoteca, che custodisce una delle collezioni d’arte più importanti d’Italia. L’arte e la cultura si respirano in molti angoli della città, impossibili da raccogliere in un arido elenco. Basterà citare la Loggia dei Mercanti e la sua antica piazza, un tempo fulcro della vita civile, e le geniali soluzioni architettoniche del Monza: Villa Reale (De Agostini Picture Library) Mantova: Palazzo Ducale, il meraviglioso soffitto della Stanza degli Sposi di Andrea Mantegna. (De Agostini Picture Library) 43 Bramante nel presbiterio di San Satiro (parete su cui l’architetto simula la cavità absidale) e nella tribuna quadrata di Santa Maria delle Grazie, nel cui refettorio è affrescato uno dei capolavori assoluti del Rinascimento, il Cenacolo di Leonardo da Vinci. Milano è anche la città dello shopping di alta classe, con gli atelier degli stilisti in via Tortona e le boutique del cosiddetto quadrilatero della moda, tra via Montenapoleone e via della Spiga. Un po’ di meritato relax ci conduce infine ai parchi cittadini, ai Giardini Pubblici con il Museo di Storia Naturale e il planetario. Tanta ricchezza però non deve sottrarre l’attenzione ai centri della provincia, anch’essi custodi di tesori d’arte: castelli, ville straordinarie, abbazie, palazzi. Fra i principali, a Monza la Villa Reale con il parco, il Duomo. A Corbetta, la casa Corbellino o Castelletto è un esempio di edificio sorto sui resti di un castello e successivamente restaurato ed ampliato. A Nova- te Milanese, la Casa de’ Busti e l’Oratorio dei Santi Nazaro e Celso (Gesiò) sono un esempio di una casa nobiliare e oratorio del cinquecento. Di grande interesse è un monumento di Abbiategrasso, la chiesa di Santa Maria Nuova alla cui facciata è addossato il grande pronao progettato dal Bramante mentre a pochi km da questa località su un’altura dominante la valle del Ticino, vi è un altro interessante esempio di architettura cistercense del XII sec., l’Abbazia di Morimondo. Le Abbazie medievali del milanese sono di notevole interesse: Chiaravalle e Morimondo, dell’ordine Cistercense ; Viboldone e Mirasole appartenenti all’ordine degli Umiliati. A nord del capoluogo le Ville di delizie offrono parchi e ninfei di incomparabile bellezza; a est della città, sul fiume Adda, l’arte incontra la natura e offre magnifici esempi di architettura industriale inserita nello scenario naturale che la circonda: la centrale idroelettrica Taccani a Trezzo Sull’Adda ne è un esempio. I castelli sono un’altra ricchezza del territorio: sull’argine del Muzza a Cassano d’Adda, il castello Borromeo d’Adda vanta storia millenaria noto sin dal IX secolo, dove sono emersi, dai restauri, affreschi di scuola giottesca; a Legnano, il Castello di San Giorgio fu eretto nel XIII sec. su un preesistente convento agostiniano; a Cusago, il Castello Visconteo è considerato come uno dei maggiori esempi di architettura castellana della regione. Uno sguardo al basso milanese porta a citare San Colombano al Lambro ed ilcastello Belgioioso e Casalpusterlengo, con la torre merlata del Pusterla a due corpi sovrapposti. Esiste poi una provincia di Milano verde, arcadica, con fiumi dal percorso tortuoso come l’Adda, che forma, nella zona nord di Trezzo, rapide e canyon; come il Ticino, che attraversa terre ricche di boschi e isolotti, protetti dal Parco naturale fluviale forse più grande d’Europa. Tutta la zona è attraversata da acque imbrigliate e spesso sotterranee cui hanno messo mano prima i monaci nel Medioevo, grandi lavoratori e bonificatori della pianura padana e poi lo stesso Leonardo da Vinci, che visse qui durante la signoria degli Sforza e che inventò il sistema per regolare il livello delle acque dei canali, i famosi Navigli Milanesi, in modo da renderli navigabili. Per maggiori informazioni consultare il sito: www.turismo-lombardia.com Galleria Vittorio Emanuele 44 Lago di Livigno (Sondrio) 45 46 TRENTINO Trentino è sinonimo di montagna e di ambiente incontaminato. Le Dolomiti, i boschi e i laghi sono i veri protagonisti di questa terra, che si estende dall’Adamello alla Marmolada, fino ad arrivare al Lago di Garda, ricomprendendo alcune delle vette più significative dell’arco alpino e una varietà di paesaggi davvero significativa. Ambiente. Con oltre il 17% della superficie provinciale soggetta a tutela grazie ai tre Parchi, si può ben dire che la natura trovi in Trentino la sua terra d’elezione. Un territorio che ospita 300 laghi, a partire dal Garda, un’ “enclave” di Mediterraneo incastonata nell’arco alpino. Elemento caratterizzante di questa terra sono poi i boschi, che coprono gran parte della superficie provinciale per un totale di 500.000.000 di alberi, circa 1.000 a testa per abitante, che forniscono oltre il 40% della produzione di legno nazionale. All’interno dell’ecosistema ambientale trentino la vera protagonista è la montagna: dai ghiacciai dell’Adamello-Presanella, del Cevedale e della Marmolada, fino ai dolci declivi della Val di Non, essa rappresenta l’elemento caratterizzante di questa terra ed il motore di tutte le dinamiche socio-economiche. Qui si trovano alcuni degli scorci più belli di tutto l’arco alpino: dal Campanil Basso alla Paganella, da Cima Brenta al Sass Pordoi, dal Catinaccio alle Torri del Vajolet, sono tanti i nomi che hanno fatto la storia dell’al- pinismo e che, ogni anno, richiamano tanti appassionati che non sanno resistere al fascino di questi panorami. Non a caso, nel 2009, le Dolomiti sono state dichiarate Patrimonio Naturale dell’Umanità dall’Unesco. Qualità della vita. Un territorio, quello del Trentino, che ospita circa mezzo milione di abitanti su una superficie di 6.202 km quadrati, con una densità abitativa di 83 persone per kmq, una delle più basse in Europa, con oltre il 75% del territorio situato oltre i 1.000 metri di quota. La qualità della vita di questa terra è nota. Sono decine le classifiche, gli studi e le ricerche demoscopiche che lo certificano, con il Trentino che raggiunge il primo posto fra le province italiane per qualità dell’ambiente, istruzione, vivibilità e servizi ai cittadini. Un fattore strategico di crescita è rappresentato anche dal particolare assetto amministrativo, che vede – caso unico in Italia – la presenza di una provincia autonoma, dotata di significative competenze legislative che hanno fatto germogliare una positiva e radicata cultura di autogoverno ed attenzione alle istanze del territorio. Cultura. Prima tappa di un percorso alla scoperta del territorio è Trento, la città famosa per aver ospitato nel XVI secolo il Concilio che diede inizio alla Controriforma Cattolica. La città è dominata dal maestoso Castello del Buonconsiglio e pro- 47 pone un centro storico dalla forte impronta rinascimentale, con la Piazza del Duomo, la settecentesca Fontana del Nettuno, il Palazzo Pretorio e la Cattedrale di San Vigilio, il luogo dove si svolse lo storico Concilio. Così Rovereto, città dalla forte impronta Mitteleuropea, conserva il fascino di una culla culturale che diede i natali ad un protagonista del futurismo come Fortunato Depero. Ma è tutto il territorio trentino a mettere in campo una complessiva offerta culturale che riesce a stupire per varietà e complessità e sa valorizzare le peculiarità dei singoli territori. A partire dalla rete dei castelli, che dal Buonconsiglio si irradia in tutte le valli; allo stesso modo, la rete museale, trova i suoi baricentri nel Muse-Museo delle Scienze di Trento (aperto lo scorso 27 luglio e che sta totalizzando numeri record), e nel Mart di Rovereto e da questi due poli di cultura si dipana attraverso tante strutture. Sport. Conosciuto per essere una grande palestra a cielo aperto, il Trentino offre tante opportunità agli appassionati della vacanza attiva, sia in estate che in inverno. Chi ama l’outdoor può trovare nelle valli percorsi dedicati alla mountain bike, con tre grandi “anelli” tra sentieri e boschi, per centinaia di chilometri, al trekking, con altri tre percorsi segnalati e georeferenziati, adatti a tutti i tipi di preparazione, alla bike, con oltre 400 km di piste ciclabili, al bouldering e al climbing. Gli appassionati degli sport d’acqua, possono invece trovare sui laghi trentini tutto l’occorrente per praticare la 48 Castel Thun Muse Hufton Crow vela e il windsurf, anche grazie ai venti costanti del Garda e – nei fiumi e nei torrenti – il rafting ed il canyoning. D’inverno invece il Trentino mette a disposizione oltre 800 km di piste, suddivise tra due grandi caroselli sciistici, Skirama e Dolomiti Superski. Grazie ad infrastrutture ed impianti di risalita all’avanguardia e ad un sistema di innevamento programmato capillare, gli amanti dello sci alpino e dello snowboard possono usufruire al meglio delle quasi 500 piste distribuite nelle tante località invernali, fra le quali Madonna di Campiglio, la Val di Fassa, la Val di Fiemme, San Martino di Castrozza sono le mete più rinomate. Senza dimenticare la possibilità di praticare il fondo e lo sci d’alpinismo, modi slow per vivere ed apprezzare al 100% la natura nel suo abito bianco. Enogastronomia. Il Trentino propone una cucina “povera” ma vivace, che risente di molte influenze culturali. Protagonisti sono i prodotti tipici dell’agricoltura di montagna. A cominciare dall’eccellenza del Trentodoc, il metodo Dolomiti di Brenta Lago di Garda classico alfiere di questa terra, fino ad arrivare a vini come Marzemino, Teroldego, Müller-Thürgau, Nosiola e alla rinomata Trentino Grappa. Sapori decisi e dalla precisa identità, ideali da gustare con altre “punte di diamante” della produzione locale, come la lucanica, i formaggi come Trentingrana, Casolet, Puzzone di Moena e Vezzena, la trota ed il salmerino di monta- gna, le mele della Val di Non. Senza dimenticare una perla come il pluripremiato olio extravergine realizzato con le olive del Garda trentino: il clima mite del lago permette la produzione di questo nettare più settentrionale d’Europa. Realtà autentiche e significative, da conoscere grazie ai percorsi enogastronomici e culturali organizzati dalle tre Strade del vino e dei sapori trentine, che accompagnano i visitatori alla scoperta di queste eccellenze. Accoglienza e ospitalità. Da sempre questo territorio accoglie turisti e visitatori attraverso strutture all’avanguardia e una tradizione di ospitalità. Non è un caso che già a inizio Novecento l’aristocrazia dell’Impero Austro-ungarico avesse individuato questa terra quale luogo d’elezione per ritemprarsi e stare a contatto con la natura. Fatto, questo, che ha affinato l’attitudine all’accoglienza delle popolazioni locali da diverse generazioni. Oggi il Trentino conta oltre 1500 strutture alberghiere, di cui l’87% da 3 a 5 stelle, oltre 400 agritur e servizi complementari di qualità, adatti a tutte le esigenze di vacanza. Molti sono i club di prodotto, che offrono un’ampia gamma di proposte adatte a soddisfare esigenze ed aspettative dei diversi target di ospiti. I 146 rifugi rappresentano invece un avamposto verso le vette più belle, coniugando paesaggi alpini, ottima accoglienza e un assaggio di italian lifestyle. 49 50 ALTO ADIGE - SÜDTIROL Alto Adige/Südtirol … da vivere Zuid-Tirol het andere Italië (versione olandese). La provincia più settentrionale d’Italia: terra di tre culture (tedesca, italiana e ladina), paesaggi con forti contrasti (montagne, Dolomiti e laghi con vigneti), luogo di castelli e masi. L’Alto Adige/Südtirol affascina per la varietà di paesaggi e luoghi, ma anche per uno stile di vita del tutto particolare, a cavallo tra alpino e mediterraneo. La storia ha segnato profondamente attraverso tutti i secoli questo territorio fino ai giorni nostri. A rendere l’Alto Adige così speciale e particolare sono senz’altro i suoi abitanti. Qui infatti, convivono tre culture, tre lingue, tre stili di vita: il 70% dei più di 500.000 abitanti é di madre-lingua tedesca, il 25% di madre-lingua italiana e il 5% sono ladini. Grazie allo Statuto Speciale la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol ha diviso le sue competenze tra le due province autonome di Bolzano (Alto Adige/Südtirol) e di Trento (Trentino). Un territorio assai piccolo (solo 7.400 kmq), ma pieno di contrasti dal punto di vista paesaggistico, come anche culturale e naturale: le vallate coperte da ampie distese di frutteti, i pendii lavorati a vigne, e più su prati e alpeggi prima di arrivare alle rocce, alle cime delle Dolomiti - Patrimonio Mondiale UNESCO, alle nevi eterne dei ghiacciai. A fare da contrasto alle bellezze naturali cittadine e paesi caratteristici. Le città più grandi sono Bolzano/Bozen, il capoluogo, e Merano/Meran, la città delle terme. La città più piccola è Glorenza/Glurns con le sue mura di cinta medievali. Una provincia ricca di storia (quasi 800 castelli e manieri, innumerevoli conventi e chiese di ogni epoca) proiettata però al futuro grazie ad architetti di fama internazionale (Matteo Thun) e a concetti di gestione del territorio in armonia con la salvaguardia dell’ambiente (CasaClima). Per gli amanti dello sport, l’Alto Adige/Südtirol si presenta come un’unica grande palestra all’aria aperta: passeggiate a piedi, in bici, a cavallo, trekking in mountain bike, scalate, ma anche camminate con racchette da neve, escursioni con sci da fondo o discese con sci, snowboard e slittino. L’offerta turistica rispecchia la varietà del territorio stesso: hotel per famiglie, per escursionisti, per chi cerca il benessere o piuttosto l’attività sportiva, agriturismo per vivere a stretto contatto con i contadini altoatesini. L’enogastronomia rispecchia le tre culture. Terra tra i monti, terra di confine, di passaggio, di connubi, di incontri tra varie culture, di tradizioni ed innovazioni, di sapori intensi, di prodotti tipici ed unici. L’attento viaggiatore osserva subito, appena passati i “confini” storici della contea del Tirolo, alcune particolarità e peculiarità non comuni nel resto del territorio italiano: cartelli stradali bilingui (tedesco e italiano o italiano e tedesco seguendo la componente 51 Bambini, Gruppo del Catinaccio della popolazione, e trilingui con l’aggiunta del ladino nelle vallate dolomitiche), case e masi dall’architettura tipicamente nordica, paesaggio curato ed ordinato nei minimi particolari (in montagna i prati sembrano talvolta come moquette). Chi si sofferma e approfondisce la propria curiosità, scopre che l’Alto Adige è una terra molto varia, talvolta contraddittoria per molti aspetti, ma con un’armonia innata che si percepisce in molti luoghi, situazioni e nella popolazione. Montagne alte, dove la neve è perenne, contrapposte ai dolci pendii, dove cresce l’ottimo vino, e alle ampie vallate, dove le coltivazioni di frutta costituiscono il più grande frutteto d’Europa. Paesini con antiche chiese e fontane, masi dai balconi fioriti, alpeggi dove il bestiame pascola d’estate, ma anche città dove accanto ai centri storici è l’architettura moderna a creare un legame con il futuro. Tradizioni secolari contadine vissute dalla popolazione in modo genuino e sincero che convivono con emozionanti eventi culturali e sportivi “catapultati” dalla televisione in tutto il mondo. Espressione perfetta del con52 nubio tra nord e sud, tra cultura austriaca, italiana e ladina, tra tradizione e modernità è la gastronomia con piatti e pietanze che rispecchiano tutta la seducente varietà dell’Alto Adige. Nella malga o baita dei 2.000 metri i sapori richiamano l’essenza dell’altitudine e l’impegno di chi vive a stretto contatto con la natura. Questo è il regno del latte appena munto, del formaggio e dello yogurt, delle zuppe di fieno, delle omelette spezzettate con la marmellata di mirtilli rossi. Piatti genuini e semplici dal gusto tipicamente montanaro. Tra le Dolomiti l’”enclave” della cucina “stellata” di altissima qualità legata ai prodotti tipici del territorio, rielaborati e reinventati secondo l’estro e Paesaggio invernale dell’Alpe di Siusi l’inventiva moderna da chef e patron dalle radici altoatesine, ma dalla mentalità rivolta al mondo. Nelle città, come Bolzano/Bozen e Merano/Meran, la varietà della gastronomia rispecchia in pieno il connubio delle culture diverse. La tavola diventa un luogo d’incontro. Nella tipica locanda accanto al contadino della vallata si siede l’impiegato bancario. Forse entrambi scelgono un piatto misto di canederli e spaghetti. Poco distante il ristorante offre pesce freschissimo cucinato secondo la tradizione romana. E che dire se a preparare la pizza magari è un ex-campione mondiale dei pizzaioli! Dalla terra al tavolo, dal campo al piatto, la cuoca è la contadina, il contadino serve i tavoli. La gastronomia tradizionale, genuina, fatta di sapori intensi e veri, di saperi antichi tramandati attraverso i ricettari delle nonne si gusta negli agriturismi in tutto l’Alto Adige. Ogni stagione e ogni vallata rispecchia la varietà e la freschezza del momento: ad aprile fino a maggio gli asparagi bianchi freschi, a maggio lo speck che ha finito la sua maturazione, a giugno le primizie dell’orto negli “Schlutzkrapfen”, i ravioloni Lago di Caldaro, Castelchiaro ripieni di spinaci, a luglio i dolci canederli alle fragole, albicocche e prugne, in agosto le erbe dei prati con i gnocchetti alle ortiche, a settembre il meglio del bosco con i piatti di porcini e finferli, a ottobre è tempo di raccolto dove abbondano tutti i prodotti dal vino alle castagne, a novembre i tipici piatti di carni e salumi con i crauti. Alto Adige è anche tera di castelli. È qui che si trova la più alta densità di castelli, residenze nobiliari e siti storici in tutta l’Europa. Ambienti raffinati, pieni di romanticismo e di storia fanno da contorno ai piatti che si possono gustare in uno dei molti castelli trasformati in ristorante o hotel. Piatti nobili, quasi da re, che rispecchiano ancora una volta la varietà dell’Alto Adige. Varietà anche nei vigneti dell’Alto Adige ed anche una peculiarità molto tipica che contraddistingue l’Alto Adige da molte altre zone viti-vinicole. I vigneti altoatesini non si trovano nei fondovalle, ma lungo i pendii morbidi e soleggiati delle vallate dell’Adige e dell’Isarco. Un’eccezione sono i vigneti di Lagrein, posti proprio nella piana di Bolzano su terreno alluvionale, dove il microclima particolare (fresco di notte e caldo di giorno) fa maturare l’uva che poi si trasforma in uno dei vini più pregiati degli ultimi anni. Il Lagrein è stato “riscoperto” da poco assieme agli altri vitigni autoctoni, come il Gewürztraminer e la Schiava, da enologi ed esperti di tutto il mondo. Gusti e sapori molto particolari e unici rendono questi vini tanto vincenti nei confronti di altri vitigni “internazionali” (Chardonnay o Müller Thurgau tra i bianchi, Merlot e Cabernet tra i rossi). La valorizzazione di piccole produzioni (es. Riesling, Pinot grigio e Pinot nero) e il mantenimento di vitigni “antichi” (es. Kerner, Veltliner, Moscato rosa), è un atteggiamento di rispetto che in Alto Adige/ Südtirol si ha da sempre verso la tipicità ed unicità dei prodotti del territorio. È un puro caso che il mercato nazionale e internazionale ne abbiano fatto quasi una “moda”. 53 54 VENETO Situato nell’Italia nord-orientale, il Veneto si estende dalle Dolomiti al mare Adriatico, attraversando un’ampia fascia collinare e una pianura solcata da fiumi, canali e dal Delta del Po. Tipico della costa veneta è il paesaggio lagunare e proprio sulla laguna sorge una città unica al mondo, Venezia, visitata ogni anno da migliaia di turisti italiani e stranieri. Ma il Veneto, regione dalla mille sfaccettature, custodisce anche nella terraferma tesori di natura, arte e tradizioni. Straordinaria è la varietà dei paesaggi: le Dolomiti impreziosite dai colori rosati del tramonto, la sponda orientale del lago di Garda da Peschiera del Garda a Malcesine attraversando decine di centri turistici piccoli e grandi. E poi, spiagge lunghe e sabbiose alternate a località balneari storiche come Bibione, Caorle, Jesolo, Cavallino, Lido di Venezia, Sottomarina e Rosolina. In questa spettacolare cornice naturale si inserisce un ricco patrimonio culturale che rende il Veneto una terra di singolare fascino, dalle città d’arte alle magnifiche “ville palladiane” disseminate lungo la Riviera del Brenta, ai piccoli borghi come Arquà Petrarca, Asolo, Borghetto, Portobuffolè e città murate come Bassano del Grappa, Marostica, Soave, Cittadella, Este, Montagnana che raccolgono gli aspetti più caratteristici di questa multiforme regione. Il Veneto è la destinazione ideale anche per una vacanza all’insegna del benessere e del relax grazie alla presenza di acque termali dalle preziose proprietà terapeutiche: i morbidi rilievi dei Colli Euganei ospitano gli attrezzati centri delle Terme Euganee, quali Abano Terme, Montegrotto Terme, Galzignano Terme, Battaglia Terme e Teolo, consentendo di abbinare trattamenti e cure a piacevoli escursioni nei dintorni. Le province sono: Venezia (capoluogo), Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Verona e Vicenza. Terra di grande fascino, il Veneto presenta innumerevoli attrattive naturali e artistiche con alcune “eccellenze” assolutamente da non perdere. Prima tappa di un percorso alla scoperta della regione è senza dubbio Venezia, sito Patrimonio Mondiale dell’Unesco, con la sua laguna, le sue isole e il Canal Grande, costeggiato da palazzi antichi e riccamente decorati che rievocano lo splendore dell’antica Repubblica Marinara. Venezia, famosa anche per il suo storico Carnevale, per i vetri di Murano e i merletti di Burano, può essere visitata a piedi percorrendo le strette vie chiamati “calli” e i numerosi ponti oppure in barca, dal vaporetto alla gondola, lasciandosi trasportare dall’acqua per ammirare prospettive e panorami unici al mondo. Indimenticabili sono Piazza San Marco, con la basilica ricca di mosaici e cupole, il Palazzo Ducale, il labirinto delle viuzze disseminate di negozi e botteghe di artigiani, le 55 Bagnolo: Villa Pisani-Ferri, nobili venziani amanti del lusso anche sulla terraferma. (De Agostini Picture Library) Tre Cime di Lavaredo viste dal lato bellunese (Fototeca ENIT) 56 chiese ornate di tele, sculture e affreschi, i musei e perfino le piazzette più nascoste. Altro sito iscritto nella lista dell’Unesco è il centro storico di Verona, singolare esempio di integrazione tra architetture rinascimentali, medievali e romane. Monumenti simbolo della città sono il romantico balcone di Giulietta, reso famoso nel mondo dalla tragedia di Shakespeare e l’arena che d’estate si trasforma in uno scenografico teatro lirico all’aperto. In Veneto anche la natura rappresenta un’eccellenza: le Dolomiti sono entrate recentemente a fare parte dei siti Patrimonio dell’Umanità grazie alla loro particolare conformazione e ai suggestivi giochi di luce tra le rocce. È il mondo ideale per gli appassionati dello sci: un immenso comprensorio con chilometri di piste e attrezzate località, prima tra tutte Cortina, la “perla” delle Dolomiti, esclusiva ed elegante, una delle località di montagna più famose del mondo. Numerose e attrezzate le località turistiche montane, che offrono l’opportunità di vivere una vacanza in alta montagna sia d’estate che d’inverno. Padova, la città della cultura per eccellenza, offre ai visitatori molte attrattive, dalla Basilica di Sant’Antonio, meta privilegiata del turismo religioso, alla magnifica cappella degli Scrovegni, interamente affrescata da Giotto, un capolavoro d’arte senza tempo. Il suo cinquecentesco Orto Botanico, ricco di piante medicinali, è anch’esso inserito tra i siti Patrimonio dell’Umanità. Il centro storico di Vicenza, caratterizzato dallo stile classico Delta del Po, Rovigo (Fototeca ENIT) dell’architetto Andrea Palladio ha meritato il riconoscimento dell’Unesco, insieme alle meravigliose ville nobiliari da lui realizzate, tra cui spiccano Villa Capra Valmarana e Villa Poiana, circondate da grandi parchi. Molte altre sono le sorprese che la regione riserva ai suoi visitatori a Belluno, Treviso e Rovigo. Anche i più piccoli centri sono ricchi di storia e cultura, ormai parte integrante del paesaggio regionale. In montagna, al mare e in collina il Veneto regala vacanze appassionanti a contatto con la natura tra sport, riposo e piacevoli sorprese. Dalle Dolomiti alla Lessinia passando per l’Altopiano di Asiago e il Baldo, località che offrono agli appassionati di sport invernali esperienze uniche: discese adrenaliniche con sci o snowboard, snowrafting, arrampicata, trekking a tutti i livelli, percorsi specifici per il fondo, passeggiate con le “ciaspole” ed emozionanti corse in sleddog. La costa dorata che si estende da Bibione a Rosolina è l’ideale per una vacanza al mare all’insegna dell’attività fisica: beach volley, nautica, surfing, sci acquatico e passeggiate in bicicletta in fresche pinete e ambienti incontaminati. E poi, serate all’insegna della mondanità nei locali di tendenza e nelle discoteche delle località turistiche. Per gli appassionati del golf sono disponibili 43 eccellenti “green”, a poca distanza l’uno dall’altro, staff competente, integrati in 8 distretti golfistici. Chi ama il contatto con la natura può fare escursioni o percorsi nelle aree protette del Veneto Dalle montagne al mare, il Veneto vanta ben sei aree naturali protette. Meno note rispetto alle più frequen- tate mete turistiche, questi ambienti conservano una natura ancora selvaggia; luoghi da vivere in ogni stagione per scoprire paesaggi e tradizioni quasi dimenticate, un mondo di sapori autentici, l’accogliente ospitalità e dove sarete abbracciati da un maestoso spettacolo della natura. Il Veneto, un’estrema varietà di paesaggi e paradiso degli amanti dello sport e della vacanza attiva: mountain bike, trekking o il nordic walking, maratone o competizioni veliche…. avrete solo l’imbarazzo della scelta! L’affascinante Delta del Po e le altre zone lagunari, dominate dai riflessi del cielo nell’acqua e popolate da centinaia di specie di uccelli, sono un vero paradiso per gli appassionati di birdwatching e foto naturalismo; un’oasi di bellezze naturali, storia, tradizione, cultura e arte si fondono, offren57 Verona, l’Arena: spettacoli lirici e concerti rock nel luogo dove una volta di esibivano i gladiatori (De Agostini Picture Library) 58 Maschere al Carnevale di Venezia do ai visitatori un paesaggio unico e sorprendente; mentre la sponda del lago di Garda, immersa nella tipica vegetazione mediterranea offre piccoli scrigni che conservano ancora numerosi tesori architettonici e artistici. Una terra che profuma del verde degli ulivi e del giallo dei limoni. Ma questa bella regione racchiude anche altri piccoli specchi d’acqua, luoghi in cui convivono armoniosamente natura e storia, tutti incantevoli: i laghi di Santa Croce, del Cadore, dell’Agordino, di Revine, del Corlo e del Mis. Davvero un ampio ventaglio di proposte per chi vuole abbinare una vacanza che alterna il relax al divertimento, anche quello più sfrenato. Nei numerosi centri termali, tra cui le famose Terme Euganee, o i centri termali di Bibione Thermae, Recoaro, Caldiero, si possono trascorrere soggiorni di relax tra cure e trattamenti estetici per ritrovare un giusto equilibrio del corpo e della mente. La fascia collinare pedemontana è il cuore della Regione Veneto. Una zona caratterizzata da paesaggi incantevoli, splendidi borghi storici e famose Ville Venete a testimonianza dell’amore che i nobili di un tempo avevano per questo territorio, scelto per rilassarsi e godersi la vita di campagna. Scegliere di trascorrere un periodo di vacanza nel cuore del Veneto può dare esperienze uniche. Il sistema congressuale veneto può contare su un’offerta di strutture, oggi completamente catalogate e registrate, in grado di ospitare ogni tipo di meeting e di congressi in relazione alle specifiche esigenze. I motivi del forte appeal che il Veneto riveste per il sistema congressuale possono essere ricercati nel mix straordinario di risorse che rende l’offerta ricca e di qualità. La grande varietà delle destinazioni, sono i fattori attrattivi apprezzati in tutto il mondo e strettamente colle59 Stra, Villa Pisani-Museo Nazionale (Venezia) (Fototeca ENIT) gati all’offerta congressuale. Ricchissimo il calendario degli eventi da non perdere, alcuni famosi in tutto il mondo come la Biennale d’Arte e quella d’architettura che si alternano e garantiscono un numero di incontro veramente ragguardevole nonché ospiti di fama internazionale; il Carnevale di Venezia; esposizioni e mostre d’arte, numerosissime le feste religiose, folcloristiche e le sagre fin nei più piccoli paesi. Il Veneto è bello sempre, dunque, ma anche buono. Il patrimonio enogastronomico si fonda su vini di 28 Doc , 14 Docg e 10 Igt, inseriti in una piramide di qualità che va da vini di successo planetario come Prosecco, Amarone e Soave, a quelli per la tavola di tutti i giorni, le cui esportazioni coprono oltre il 30 per cento dell’export vinicolo nazionale. 35 i prodotti Dop e Igp, e altri sono quelli in procinto di ottenere il prestigioso riconoscimento comunitario; un’autentica miniera di sapori genuini costituita da oltre 370 prodotti agroalimentari tradizionali. Questo giacimento produttivo 60 mette a disposizione i sapori, i profumi e le materie prime per una cucina della storia secolare che sa coniugare territorio, tradizione e innovazione. Venezia Elegante, preziosa, inimitabile, divertente, romantica: così è Venezia, gemma del panorama turistico italiano dove chiese, palazzi, antichi ponti, monumenti e piazze, raccontano la vivacità artistica e culturale che ha segnato e segna ancora la storia di questa città. Cuore pulsante di Venezia è la splendida Piazza San Marco, il salotto più elegante d’Europa, circondata da opere di indiscutibile valore: l’imponente Campanile e la Basilica con i suoi cinque portali e i decori di marmi e mosaici che anticipano lo sfarzo e la ricchezza degli interni, il Palazzo Ducale simbolo dei tempi d’oro della Serenissima, la Torre dei Mori più nota come Torre dell’Orologio per il capolavoro di ingegneria che da secoli segna il tempo di Venezia e l’Ala napoleonica dove ha sede il Museo Correr. Poco distante si trova Campo Santo Stefano con l’omonima chiesa, uno dei più grandi di Venezia. Dalla piazza, è visibile l’isola di San Giorgio Maggiore e l’alto campanile che si innalza dal monumentale complesso dell’ex monastero benedettino, capolavoro dei grandi architetti dell’epoca tra cui il celebre Andrea Palladio. Un vero museo a cielo aperto, visitabile anche in battello o in gondola lungo le acque del Canal Grande, la “strada” principale della città, che inizia a Punta della Dogana, l’antico porto della Serenissima con la sua caratteristica forma triangolare, oggi adibito, come Palazzo Grassi, a Centro d’Arte Contemporanea. Da non perdere la Collezione Peggy Guggenheim esposta a Palazzo Venier de’ Leoni: la più prestigiosa raccolta di opere d’arte del XX secolo. Proseguendo si incontrano altre importanti sedi museali: le Gallerie dell’Accademia, ospitate dal maestoso complesso della Scuola Grande de la Carità che comprende anche l’omonima chiesa e il monastero e Ca’ Rezzonico, uno dei più bei palazzi rinascimentali sede del Museo del Settecento veneziano. Sul lato destro del Canal Grande, raggiungibile anche attraverso il Ponte del Rialto, si arriva nella zona dei sestieri di San Polo, Santa Croce e Dorsoduro dove si trovano alcuni dei “campi” più famosi di Venezia, incorniciati da splendidi edifici religiosi e palazzi signorili: San Rocco dove si trova una delle antiche Grandi Scuole di Venezia e la chiesa intitolata al santo, la famosa Basilica Santa Maria Gloriosa dei Frari uno dei più importanti complessi francescani, Venezia, Ponte Rialto (Fototeca ENIT) San Polo, San Giacomo dall’Orio con al centro l’omonima chiesa decorata da splendide opere rinascimentali veneziane, San Sebastiano magistralmente decorata da Paolo Veronese, San Pantalon, San Nicolò dei Mendicoli con una delle chiese più antiche della città e Santa Maria della Salute. Da Piazza San Marco, attraversando il famoso Ponte dei Sospiri da dove si gode una meravigliosa veduta sulla laguna, si arriva nel sestiere Castello ricco di capolavori architettonici e artistici. È noto che i “campi” di Venezia sono delle piazze storiche, spesso abbelliti al centro da monumenti di pregio e dominati da imponenti e splendidi edifici religiosi da cui prendono il nome. In questo sestiere ce ne sono di molto interessanti: la chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, dove si svolgevano i funerali di Stato, la chiesa di Santa Maria dei Miracoli splendido esempio di architettura rinascimentale, la chiesa di San Zaccaria, la chiesa di San Giovanni in Bragora considerata da molti una delle più belle chiese della città e la chiesa di Santa Maria Formosa nata da un progetto del Codussi. E continuando la passeggiata fra le calli, da non perdere una visita al più grande Arsenale del mondo, costruito nel XII secolo e poi ampliato grazie al grande sviluppo politico-commerciale di Venezia e alla Scuola San Giorgio degli Schiavoni con alcune delle più belle opere del Carpaccio. A Cannaregio si trova il Campo della Madonna dell’orto, uno dei pochi esempi rimasti dell’antica pavimentazione a spina di pesce, sul quale si affacciano l’omonima chiesa, decorata dal grande Tintoretto, e la Scuola dei Mercanti. Un altro magnifico esempio di architettura rinascimentale è la Chiesa di San Giovanni Crisostomo, ultima opera di Mauro Codussi. Nell’antico palazzo signorile Ca’ d’Oro è esposta una preziosa collezione di arte con opere della scuola veneta. Ed intorno a lei, una corolla di isole: Burano famosa per la produzione dei merletti, Murano per la lavorazione del vetro, Pellestrina caratterizzata da dune sabbiose ed alti canneti, Torcello uno degli insediamenti umani più antichi della zona. Tanti sono i modi per imparare a conoscere il glorioso passato della Serenissima. Ed uno di questi, sicuramente più frivolo e più spensierato, è fare shopping nelle caratteristiche botteghe artigianali e nelle eleganti boutique. I famosi vetri di Murano, le belle collane realizzate con perle dai mille colori, le maschere in terracotta o in ceramica, i dolci tipici veneziani sono alcune delle tante idee regalo che potranno essere acquistate, per sé e per i propri cari, come ricordo di questi luoghi indimenticabili. 61 62 FRIULI VENEZIA GIULIA È la regione situata nell’estremità nord-orientale dell’Italia, al confine con la Slovenia e l’Austria. In un luogo in cui Alpi e mare Adriatico rappresentano i due estremi di un paesaggio sfaccettato e mutevole, si incontrano le culture italiana, slava e germanica, in una sorta di melting pot di tradizioni, lingue e confessioni. Montagne incontaminate, dolci colline e mare blu tracciano le coordinate di un nodo nevralgico della geografia europea, da sempre crocevia di destini e di genti, capace di premiare i suoi turisti con la ricchezza di un territorio che sorprende sotto ogni angolazione. Eleganti e discrete, orgogliose della propria bellezza eppure mai esibizioniste, le città del Friuli Venezia Giulia hanno girato il mondo, ascoltato lingue diverse, conosciuto culture e religioni lontane. Per capirlo basta guardare il molo Audace da piazza dell’Unità d’Italia a Trieste – dove il 3 novembre 1918 attraccò la prima nave italiana, simbolo dell’annessione al Regno d’Italia, anche se la città dovette attendere fino al 1954 per diventare definitivamente italiana –, oppure camminare contemporaneamente territorio con un piede in Italia e uno in Slovenia nella piazza Stazione Ferroviaria Transalpina di Gorizia. Da questi luoghi, per secoli, sono passati Celti, Romani, Unni, Longobardi, Veneziani e Austro-Ungarici e tutti hanno lascia- to un’impronta forte, amalgamata con le tradizioni locali. Così Trieste ha indossato “abiti” asburgici, Udine è diventata la città del Tiepolo, Gorizia ha assunto il nome di “Nizza austriaca”, Pordenone oscilla tra gli influssi romanici, barocchi e gotici e ospita nella sua provincia Sacile, il “Giardino della Serenissima”. Scoprire i tesori dell’arte e della cultura è più facile e conveniente con la FVG Card, il vero e proprio pass partout della regione, che permette di fruire gratuitamente dei principali musei, siti storici e archeologici della regione e partecipare alle visite guidate organizzate da TurismoFVG a Trieste, Aquileia, Cividale del Friuli, Palmanova e Spilimbergo. Incastonata in un angolo di mondo inimitabile, tra il bianco del paesaggio carsico e l’azzurro intenso del lembo più alto dell’Adriatico, Trieste è da sempre un punto di incontro fondamentale tra Oriente e Occidente, grazie al ruolo centrale del suo porto. Quella che fu per secoli città di tutti e di nessuno, conserva ancora oggi un’anima cosmopolita, profondamente aperta all’incontro tra culture, lingue, religioni e tradizioni diverse. Udine, città elegante e conviviale in cui alla raffinatezza dell’architettura si lega il fascino rustico delle osterie, è la città-scrigno delle opere di Giambattista Tiepolo, l’ultimo grande pittore di scuola veneziana. L’artista ha lasciato 63 Trieste – Castello Miramare (Fototeca ENIT) qui diversi capolavori, visibili in gran parte nel Palazzo Arcivescovile, ma anche nel Duomo e nella Galleria d’Arte Antica, situata nel castello che domina il centro storico. Grazie al servizio di audioguide e alla possibilità di noleggiare gratuitamente la bicicletta, si possono scoprire le bellezze della città in piena libertà. Se Trieste si rispecchia nella sua storica funzione di emporio commerciale della 64 regione, Gorizia rappresenta il vero “melting pot” dell’area Mitteleuropea. Qui, all’incrocio di tre culture europee – latina, slava e germanica –, nel 2004 è caduto l’ultimo muro tra Europa Occidentale e Orientale. La borghesia asburgica amava Gorizia e il suo clima mite: non a caso la città era chiamata la “Nizza dell’Adriatico”, grazie ai suoi parchi incantevoli, disseminati ai piedi del colle che ospita il borgo con il castello medievale. Pordenone è una città elegante che incanta con il suo suggestivo centro storico, autentico mosaico di palazzi cinquecenteschi, chiese romaniche, porticati, facciate affrescate, edifici gotici e barocchi. Una passeggiata sotto i prestigiosi portici del Corso o una visita ai musei e alle mostre temporanee saranno il giusto modo per immergersi nella storia e nella cultura locali. Spostandosi sulla costa, il mare del Friuli Venezia Giulia racchiude tante proposte in una sola. È la meta turistica ideale per tutte le famiglie, grazie alla certificazione delle strutture ricettive e a un programma di accoglienza creato specificamente sulle esigenze dei più piccini e dei loro genitori. Al tempo stesso, l’estate targata FVG balla sui ritmi eccitanti della glamour Lignano Sabbiadoro, si rilassa nei silenzi e nella calma della laguna di Grado, respirando le cadenze marinaresche dei pescatori di Marano Lagunare. Definita da Ernest Hemingway la piccola Florida d’Italia, Lignano Sabbiadoro è la capitale estiva del divertimento nel Nordest. La tradizionale effervescenza della vita notturna lignanese e l’ampia presenza di negozi e boutique alla moda rendono Lignano meta privilegiata del turismo giovanile e dello shopping. Sinonimo di vivacità, Sabbiadoro è, insieme a Lignano Pineta e Lignano Riviera, un variopinto mondo di attività sportive e di vita sana. Accanto a un’accu- Dolomiti Friuliane: il Campanile di Valmontanaia (Mario Verin) Tarvisio (Udine) Laghi di Fusine (Marco Milani) 65 La spiaggia di Lignano Sabbiadoro (Udine) (Massimiliano Zambelli) rata animazione e al servizio di internet wi-fi, sulla spiaggia si possono trovare scuole di windsurf, canoa, acquagym, parasailing e lezioni di ginnastica dolce. L’offerta di strutture ricettive dotate di servizi pensati ad hoc per le famiglie, l’ampia proposta di occasioni di svago, tra le quali si contano ben sei parchi tematici e le caratteristiche della costa – 8 chilometri di sabbia dorata, fondali bassi e un mare tranquillo – rendono Lignano una destinazione perfetta anche per il turismo familiare. Centro termale e di relax prediletto dagli imperatori austroungarici, oltre alle bellezze naturali della sua laguna e al particolare microclima che non fa mai mancare il sole 66 sulla sua costa, Grado, nota per l’appunto anche come l’Isola del Sole, può vantare i notevoli effetti benefici della sua sabbia e dell’aria ricca di iodio, nonché il record italiano di Bandiere Blu. Meta per eccellenza del turismo familiare, l’immagine della cittadina viene collegata alle sue terme e al suo parco termale acquatico, composto da una piscina ergonomica di 85 metri dotata di idromassaggio, cascatelle d’acqua, vasche termali, trampolini e giochi. Da non perdere una passeggiata nelle eleganti vie del centro storico, vero gioiello di architettura in stile veneziano, articolato in strette e suggestive viuzze e calli, dove trovare il meglio dell’enogastronomia locale, tradizional- mente a base di pesce fresco. Gli amanti della scoperta e della natura selvaggia possono puntare invece sulla roccia scoscesa che disegna il litorale carsico. Lungo tutta la Strada Costiera che sfocia a Trieste è possibile godere di un panorama mozzafiato a picco sul mare. D’estate tutta la costa brulica di vita, in un pullulare di piccoli stabilimenti balneari tra i quali spiccano l’affascinante baia di Sistiana con vista sul castello di Duino e lo storico Pedocin in centro città: l’unica spiaggia in Europa ad avere settori separati per uomini e donne, eredità del periodo austroungarico. Vivere la montagna del Friuli Venezia Giulia, invece, è un’esperienza autentica di immersione in un luogo in- Udine, Piazza Libertà (Luigi Vitale) 67 Aquileia, Area Archeologica (Massimo Crivellari) 68 contaminato e protetto, dove si può praticare ogni tipo di sport in estate e d’inverno. Come non parlare quindi delle splendide Dolomiti Friulane, Patrimonio dell’Unesco, e delle Alpi Giulie e Carniche, tra le quali si insinuano valli disegnate dal verde. Confine naturale del territorio regionale, le catene alpine custodiscono borghi di rara bellezza. Come Sauris, uno dei simboli dell’eccellenza enogastronomica friulana, o la Valle di Resia, dove in un ambiente incontaminato la lingua e le tradizioni di un antico popolo slavo si perpetuano dal VII secolo. Oppure il tarvisiano, punto di fusione di tre confini naturali e culturali, tra i quali spiccano vette ambite da scalatori di tutta Europa. Dalla montagna al mare per scoprire la laguna di Grado e Marano, splendido paesaggio ricchissimo di biodiversità, che si estende tra mare e terra su una superficie di 16 mila ettari e dove si possono ancora trovare i casoni: semplici ricoveri utilizzati in passato dai pescatori della laguna. Ai patiti della natura in tutte le sue forme, il Friuli Venezia Giulia propone tre Parchi naturali, oltre a una ventina di biotopi e ben 13 riserve naturali. Dalle rapide di un torrente al brivido lento di un’arrampicata, qui le emozioni sono sempre di casa. In Friuli Venezia Giulia natura e sport rappresentano un binomio indissolubile. Per chi non sa stare fermo le possibilità sono diverse: roccia, trekking, alpinismo, parapendio, aliante, mountain bike, equitazione. Sono molte, infatti, le strutture dotate di maneggio e da Il prosciutto San Daniele del Friuli (Udine) (Ulderica Da Pozzo) cui si può partire per passeggiate a cavallo lungo itinerari pensati per scoprire i luoghi più suggestivi della regione in sella al proprio destriero. Per gli appassionati delle due ruote TurismoFVG propone un ricco carnet di itinerari, sia da strada sia per la mountain bike. Punta di diamante del Friuli Venezia Giulia, inoltre, è da sempre la tradizione enogastronomica, perché qui ogni piatto è reso unico dalla genuinità dei prodotti locali. Il Friuli Venezia Giulia è una vera e propria terra promessa per gourmet ed enoturisti, attraversata da strade del gusto che si snodano dalla montagna al mare passando per le colline del Collio. Terra di grandi vini bianchi con otto zone DOC (Denominazione d’Origine Controllata), tre zone DOCG (a Denominazione d’Origine Controllata e Garantita) e due DOC interregionali, 1500 aziende che producono 80 milioni di bottiglie l’anno su una superficie di quasi 20.000 ettari, con etichette rinomate in tutto il mondo e due gioielli come il Ramandolo e il Picolit, senza dimenticare il Friulano, il vino-bandiera del territorio regionale. 69 70 EMILIA ROMAGNA Con il suo splendido territorio ricco di giacimenti artistici, culturali ed enogastronomici, l’Emilia Romagna è in grado di proporre vacanze per ogni esigenza. La sua posizione centrale la rende strategicamente funzionale per chi arriva in Italia, proponendosi come una delle regioni guida del turismo nazionale. Sole, spiagge, mare, montagna, terme, arte, cultura, vacanza attiva ed enogastronomia in Emilia Romagna si concentrano in un grande progetto: offrire al turista il massimo del comfort, del relax, del divertimento e dell’arricchimento culturale. Da Piacenza a Rimini, mille luoghi da visitare, arte e cultura da non perdere, sapori e profumi di una cucina unica al mondo e tanti modi per fare sport: in spiaggia, in bici lungo strade e sentieri, a cavallo o attraverso i circuiti del golf. Città d’Arte, una vacanza speciale attraverso la storia. Gli amanti del bello non possono rinunciare a una passeggiata e una visita nei grandi Musei delle Città d’Arte dell’Emilia Romagna: Bologna con i suoi 40 Km di portici e l’Università più antica del mondo; Ferrara col suo nucleo medievale, il castello, il Palazzo dei Diamanti (sede di mostre internazionali); Ravenna bizantina con i suoi mosaici; i castelli di Parma e Piacenza; le chiese di Reggio Emilia; Modena con il suo Duomo; le rocche malatestiane di Forlì, Cesena e Rimini che vanta anche grandi monumenti romani, dal Ponte di Tiberio all’Arco di Au- gusto. Accanto ai monumenti e alle opere d’arte, un impatto di sicuro effetto è rappresentato dalle grandi mostre, dall’artigianato, dalla gastronomia, dalle stagioni teatrali e dagli appuntamenti per i melomani più appassionati. Tanta ricchezza è riconosciuta anche dall’UNESCO. Tre le città che possono vantare questo riconoscimento: Ferrara, città del Rinascimento e il suo Delta del Po; Ravenna con i Monumenti Paleocristiani; Modena con la Cattedrale, la Torre Civica e Piazza Grande. Riconoscimenti Unesco anche per Bologna (Città Creativa della Musica), la Biblioteca Malatestiana di Cesena (Memoria del Mondo), la Chiusa di Casalecchio, l’Abbazia di Santa Cecilia della Croara, Il Museo Tradizionale delle Ceramiche di Faenza (Patrimoni Messaggeri di una cultura di Pace). Arte in Emilia Romagna significa anche tradizione. Come quella delle ceramiche di Faenza che ospita un importante Museo Internazionale delle Ceramiche e oltre 50 botteghe d’arte ceramica. La Riviera, regina della vacanza balneare, spicca con la Notte Rosa. A est della Via Emilia c’è la Riviera con milioni di turisti che, da oltre un secolo, trovano sole e benessere tra sport e parchi divertimento. Rimini, regina dell’estate con spiagge accoglienti, un centro storico tutto da vedere e il Grand Hotel che riporta al mito di Federico Fellini, è 71 Bologra - Panoramica dall’alto (Foto APT Emilia Romagna) 72 oltre a vantare 16 Parchi divertimento (di cui 6 Acquatici), 1426 stabilimenti balneari di cui 800 attrezzati per giochi di spiaggia, 145 tra discoteche, dancing e disco bar, può anche contare su 18 porti turistici e marinerie (per oltre 5500 posti barca). Due gli eventi clou della Riviera: la Notte Rosa, il capodanno dell’estate italiana, e i Riviera Beach Games, le Olimpiadi dei Giochi da Spiaggia che confermano la vocazione alla vacanza attiva della Riviera dello Sport. Ravenna., mosaico Basilica San Vitale Teodora (Foto APT Emilia Romagna) il punto di riferimento della Riviera dell’Emilia Romagna che offre 110 chilometri di spiagge, le più attrezzate e sicure del mondo con fondali dolcemente digradanti, ideali per le famiglie con bambini. A tutto questo si abbina una straordinaria capacità ricettiva che ha fatto diventare la Riviera tra i poli turistici più importanti d’Europa. D’estate le spiagge (Comacchio, Lidi Ravennati, Cervia Milano Marittima, Cesenatico, Gatteo Mare, San Mauro a Mare, Bellaria Igea Marina, Rimini, Riccione, Misano Adriatico e Cattolica) diventano regno dello sport per tutti. Riviera significa anche discoteche, pub, bar e ristoranti. Con centinaia di locali è il polo d’attrazione delle giovani generazioni e fucina di tendenze della moda e della musica. Ma la Riviera, L’enogastronomia “perla” del turismo regionale con 19 musei dedicati al cibo. Arte, storia, cultura, mare, montagna, divertimento e sport sono i gioielli dell’Emilia Romagna ai quali va aggiunta l’enogastronomia, punta di diamante. Tanti gli itinerari golosi per i turisti buongustai: l’Emilia Romagna, terra di Pellegrino Artusi, padre della cucina italiana, al turista offre l’occasione di percorrere 2000 chilometri d’itinerari gustosi grazie alle Strade dei Vini e dei Sapori. Lungo questi percorsi ci sono mille opportunità di fermarsi in ristiranti stellati, visitare aziende vitivinicole e agricole, caseifici, prosciuttifici, frantoi, agriturismi, ristoranti tipici. Per quello che riguarda i prodotti, l’Emilia Romagna è tra le regioni leader in Europa per Dop e Igp: sono 39. Si va dal Parmigiano-Reggiano al Prosciutto di Parma, dal Culatello di Zibello all’Aceto Balsamico tradizionale di Modena e di Reggio Emilia. Le tecniche più evolute e la sapienza delle tradizioni, la cultura del cibo, la conoscenza delle materie prime e dei territori sono al centro del metodo 73 Parma, Castello di Soragna (APT Emilia Romagna) didattico di Alma, Scuola Internazionale di Cucina Italiana. Fondata nel 2003, si trova a 10 km da Parma, cuore della Food Valley italiana, nello splendido Palazzo Ducale di Colorno. Tra settembre e dicembre l’Emilia Romagna ospita Wine Food Festival, cartellone con decine e decine di appuntamenti enogastronomici dedicati ai prodotti tipici e di stagione. Il meglio dell’enogastronomia regionale in tavola, dal Prosciutto di Parma alla Mortadella di Bologna, dal Lambrusco, a tartufi e castagne, passando per il pesce azzurro, la piadina romagnola e l’anguilla di Comacchio. Ad alcuni dei più celebri “gioielli” enogastronomici regionali sono dedicati 19 musei che ne raccontano la storia, i complessi e affascinanti pro74 cedimenti produttivi e tante curiosità. Un modo innovativo di fare turismo conservando e scoprendo la cultura di un territorio attraverso i suoi prodotti tipici. Tra questi speciali musei ci sono anche Casa Artusi a Forlimpopoli, primo centro di cultura gastronomica dedicato alla cucina domestica italiana e l’Enoteca Regionale di Dozza, una vera e propria “biblioteca enologica. Motor Valley, unico “parco tematico” dei motori al mondo. Quando si parla di sport si deve ricordare il mito Ferrari, la scuderia di Maranello. Il fatto è che non esiste un altro territorio al mondo come l’Emilia Romagna, una regione che tra i suoi simboli potrebbe inserire anche un rombo di motore: lungo la storica via Emilia, infatti, si concentra- no le più belle leggende della storia del motorismo: Ferrari, Ducati, Lamborghini, Maserati, De Tomaso, Dallara, Malaguti. Vere e proprie eccellenze imprenditoriali frutto di una regione da sempre tecnologicamente all’avanguardia. Tutto questo è la Motor Valley, un patrimonio enorme: si contano oltre 188 team sportivi tra club e scuderie, 13 musei, un circuito di 12 collezioni private, 4 autodromi e vari circuiti. Le piste più famose non hanno bisogno di presentazioni: l’autodromo Enzo e Dino Ferrari a Imola (Bo), il Misano World Circuit intitolato a Marco Simoncelli (Rn), il Riccardo Paletti a Varano Melegari (PR) a cui si è aggiunto l’Autodromo di Modena, a Marzaglia. Grande successo per il Museo Casa Enzo Ferrari, a Modena e per il Museo Ferrari di Ma- Modena, terra di motori (APT Emilia Romagna) ranello che attirano ogni anno migliaia di visitatori con esposizioni permanenti e mostre tematiche. E per gli appassionati di Moto Gp, da non perdere la tappa mondiale a Misano. Al Misano World Circuit e a Imola corrono anche gli assi del Mondiale Superbike. Appennino bianco e verde per una vacanza a tutta natura. A ovest della via Emilia s’incontrano la dolcezza delle colline e la maestosità riposante dell’Appennino, ricco di percorsi affascinanti e di tradizioni termali. A nord fa da confine il grande fiume Po che scorre verso est fino al Delta. Un paradiso naturalistico tutto da scoprire. Perché l’Emilia Romagna ha anche un’anima verde. Ecco dunque foreste e riserve incantate e il Parco del Delta del Po, ricco di bellezze paesaggistiche e ambientali. È una regione da sempre at75 Beach Volley tenta alla tutela del proprio territorio e della natura e il paesaggio, cambiando nel giro di pochi chilometri, regala mille emozioni. Per gli amanti dello sci, da Piacenza alla Romagna, sono 15 le località sciistiche regionali. Si parte dalle più conosciute come Cimone (Mo), Corno alle Scale (Bo) e Cerreto Laghi (Re). In totale sono 300 i km sciabili in Emilia Romagna. E per i bambini ecco i baby park sempre più ricchi di gonfiabi76 li, tapis roulant e animazioni. Le tribù degli snowboarders si possono scatenare su snow park con sequenze di salti di centinaia di metri. E poi rifugi in alta quota, lezioni di kite surf o di iceclimbing, ciaspolate, anch sotto le stelle, nel silenzio dei boschi. Da provare anche il “ciaspoleering”, cioè l’orienteering su ciaspole. E tante altre iniziative: dal trekking sui crinali ai percorsi per antichi borghi o alla scoperta delle tracce degli animali. Relax e wellness nei 25 stabilimenti termali Il piacere che regala l’Emilia Romagna arriva anche dalle terme: sono 25 gli stabilimenti termali dislocati in 19 località: cure e innovative proposte legate al wellness si abbinano ad una eccellente capacità ricettiva, consentendo soggiorni in cui la “remise en forme” è garantita. Gli stabilimenti, caratterizzati da una centenaria esperienza e da un contesto che li colloca fra mare e Appennino, hanno acque terapeutiche con caratteristiche chimiche e fisiche che riescono a soddisfare diverse esigenze. Cresce sempre più il numero di persone che dedicano attenzione alla cura del proprio corpo, al relax, alle pratiche salutistiche e sportive. Dal termalismo classico oggi si è passati alla vacanza-benessere in grado di offrire un ampio ventaglio di trattamenti. Ampio spazio per le dottrine orientali (fra cui shiatzu, agopuntura, tai-chi, ayurveda), i massaggi, i metodi naturali come la cromoterapia e la vinoterapia. In giugno le Terme dell’Emilia Romagna sono protagoniste della Notte Celeste, la grande festa annuale con i centri termali aperti fino a tarda notte, promozioni e intrattenimenti. Cicloturismo con bike hotel, golf e ippovie per la vacanza attiva. Sport e avventura sono di casa in tutte le province della regione: trekking e mountain bike si praticano in migliaia di percorsi appenninici, canoa e kajak lungo decine di fiumi e torrenti, l’ippoturismo in oltre 30 itinerari, 25 i campi da golf e altri 20 tra campi pratica o promozionali. Fiore all’occhiel- Enogastronomia dell’Emilia Romagna (Paola Barone) lo dell’offerta golfistica italiana sin dal 1998, l’Emilia Romagna ha messo a sistema i propri campi da golf in un unico circuito coordinato dal club di prodotto regionale “Emilia Romagna Golf”. Il cicloturismo, poi, grazie an- che ai Bike Hotels. richiama ogni anno migliaia d’appassionati da tutta Europa: per molti di loro la Destra Po rappresenta un’esperienza unica. Si tratta di 120 chilometri di pista ciclabile che partono dall’estremità ovest della provincia di Ferrara Ferrara, Certosa (Foto APT Emilia Romagna) e giungono fino a quella est, spingendosi fino al mare. Un nuovo modo di fare escursionismo è quello offerto dall’Alta Via dei Parchi, oltre 500 Km da Berceto Parmense a La Verna in Toscana, passando attraverso sette parchi naturali lungo il crinale appenninico che divide Emilia Romagna, Toscana e Marche. Attraverso ambienti naturali di rara bellezza, l’itinerario interessa le province di Bologna, Reggio Emilia, Parma, Forlì-Cesena e Ravenna. 77 78 TOSCANA “C’è un solo posto al mondo – scriveva Stendhal agli inizi dell’Ottocento - dove il quotidiano si specchia così compiutamente nel sublime in un mirabile intreccio di natura e cultura”. Da sempre tra le morbide colline di questa terra, arte, cultura, storia e ambiente si sono unite in un mirabile equilibrio divenendo un vero e proprio stile di vita improntato alla qualità, al benessere e all’amore per il bello. Posta nel cuore dell’Italia, tra il mar Mediterraneo e i rilievi Appenninici, la Toscana è un prezioso scrigno che preserva oltre il 50% del patrimonio artistico italiano, in grado di contenere capolavori senza paragoni, paesaggi stupendi e aree naturalistiche protette, un mare mozzafiato e un dedalo di città e piccoli borghi che offre al visitatore un’infinita gamma di scorci e suggestioni. Una terra dove rigenerare il corpo e lo spirito, dove liberarsi dai ritmi convulsi della modernità. I colori intensi dei paesaggi, la levigatezza dei marmi delle chiese, i profumi e i sapori della cucina, i suoni del passato che rivive nelle rievocazioni storiche e folcloristiche accompagnano lungo itinerari che si snodano tra campagna e città, lidi e montagne in un continuo contrappunto di arte e natura, divertimento e relax. Le feste tradizionali testimoniano il legame dei toscani per la propria storia e la loro passione per la vita. Una cultura che pervade musica, teatro ed arte contemporanea ed offre al visitatore l’occasione di vivere un’esperienza indimenticabile Terra d’arte e di cultura. Toscana è il luogo che ha visto nascere l’uomo moderno attraverso Umanesimo e Rinascimento. Casa di culture antichissime, culla della civiltà occidentale e della lingua italiana. Ovunque il viaggiatore può a contatto con l’enorme patrimonio storico-artistico disseminato su tutto il territorio, in grado di unire bellezza, ricchezza e varietà, scoprendo i valori di una storia che racconta, incanta e si riflette nel fare della gente toscana, accogliente e riservata la tempo stesso, innamorata della sua terra, che ha reso il lavoro quotidiano, la manifattura artigianale e la cura del paesaggio vere forme d’arte. Terra natale di geni che hanno lasciato attraverso le loro opere una ricchezza ineguagliabile all’intera umanità: Galileo Galiei e Giacomo Puccini, Leonardo da Vinci e Michelangelo sono solo alcuni dei grandi maestri d’arte e di scienza. Visitare la Toscana diventa quindi un’esperienza indimenticabile nello scoprire le case dei grandi artisti, le dimore patrizie, le cattedrali della fede, vivendo una natura ed in una terra custodisce oltre 600 musei, 20 parchi archeologici e 7siti riconosciuti patrimonio mondiale Unesco: i centri storici di Firenze, Siena. San Gimignano, Pienza, Piazza del Duomo di Pisa, la Val D’Orcia e le 14 ville e i giardini medicei. Firenze incanta i turisti con le sue tante perle, dal Medioevo al Rinascimento: Palazzo Vecchio e gli Uffizi, il Duomo con la cupola del Brunelleschi e la Galleria dell’Accademia che custodisce il David, il cui bianco marmo Michelangelo prese a Carrara, sono soltanto alcuni dei capolavori senza tempo della città natale di Dante Alighieri. Pisa meraviglia con la sua celebre Torre Pendente in una Piazza tanto bella che vien detta ‘dei miracoli’. Siena, la città del Palio, è splendido esempio di architettura medievale perfettamente conservata. Lucca spicca per la cinta muraria cinquecentesca pressoché intatta, per il suo centro storico e per le ville, Arezzo per la sua Piazza Grande e per gli splendidi affreschi di Piero della Francesca. Ovunque si scoprono meravigliose testimonianze delle civiltà che hanno popolato questa terra, dagli enigmatici Etruschi che troviamo sul colle di Fiesole, escursione indimenticabile per ammirare anche il panorama fiorentino, a Volterra, con le sue mura di tufo custodisce importanti reper79 Isola d’Elba: magiche spiagge, piccoli paesini, fresche passeggiate in collina, fanno di quest’isola un angolo di paradiso (Livorno) ti, nei siti archeologici delle necropoli sulla costa livornese e nella Maremma grossetana, alle case torri e alle protettive cinte murarie medievali di San Gimignano e Monteriggioni, ai borghi del Chianti e della Val D’Orcia, i castelli del Casentino e della Lunigiana. Grandi opere architettoniche che ricordano la grandezza rinascimentale come la Fortezza Medicea di Livorno e la città’ ideale di Pienza. Ogni angolo nasconde tesori che rendono unici centri storici come quelli di Pistoia e di Prato, strade e piazze diventano luoghi di incontro e di scoperta di un artigianato d’eccezione che mostra la creatività artistica toscana nelle diverse manifatture. Pievi, eremi ed abbazie fanno ritrovare al visitatore il valore del silenzio 80 e della contemplazione, imponenti manifestazioni storiche animano la vita toscana durante tutto l’anno e fra le quali ricordiamo a Firenze Calcio Storico (giugno), la Festa della Rificolona (settembre) e lo Scoppio del Carro (Pasqua),la Cavalcata dei Magi (gennaio), a Siena il Palio (luglio e agosto), ad Arezzo la Giostra del Saracino (giugno e settembre), a Pisa il Gioco del Ponte e la Luminaria (giugno), a Volterra A.D. 1398 (agosto), il Balestro del Girifalco di Massa Marittima e la Giostra dell’Orso a Pistoia (luglio). Gli eventi culturali testimoniano della passione artistica di questa terra che fu teatro di grandi dinastie, dai Medici ai Lorena, splendidi mecenati, primi fra i collezionisti e magnati che, nei secoli, sono nati in Toscana o che ne hanno fatto la loro patria d’elezione come Frederick Stibbert, Herbert Percy Horne o gli Acton. È anche grazie a loro se, oggi, le collezioni e i musei toscani vantano capolavori unici al mondo. Itinerari del sapore. Sono gli straordinari vini, l’inimitabile olio extravergine e gli innumerevoli prodotti tipici, come formaggi, salumi, carne, pane, che accompagnano l’ospite a scoprire le bellezze naturalistiche del territorio. Gli itinerari che si snodano attraverso le strade del vino, dell’olio e dei sapori consentono di incontrare la ricchezza e la varietà delle produzioni, ma anche di conoscere da vicino il contesto da cui provengono queste espressioni così vive San Gimignano della cultura e della tradizione enogastronomia. La Toscana ha il record dei vini certificati dall’Unione Europea (ben 50 tra Doc e Docg fra i quali i grandi rossi Chianti, Brunello di Montalcino e Nobile di Montepulciano e lo storico bianco Vernaccia di San Gimignano), conta ben 24 produzioni alimentari a denominazione di origine e segnala oltre 460 prodotti tipici ed oltre 3000 aziende di produzione biologica. Una straordinaria simbiosi tra la realtà produttiva agricola, perfettamente integrata nel paesaggio, la tradizione della tavola, i grandi vini e il turismo di qualità, una scoperta di sapori e profumi nel loro ambiente naturale, in cantine storiche o modernissime ridisegnate da famosi architetti, in osterie tipiche o ristoranti stellati ed enoteche oppure in agriturismo. Sono oltre 4000 le splendide fattorie toscane perfettamente conservate grazie a restauri conservativi, presidi di tradizione e genuinità dove il visitatore può vivere a stretto contatto con la gente locale partecipando ad attività come i corsi di cucina per imparare i segreti di una gustosa e salutare tradizione gastronomica. Fra i piatti più famosi della gastronomia toscana troviamo a Firenze la bistecca, la ribollita, la pappa al pomodori, la panzanella fra le zuppe di pane cale e fredde, i crostini di fegatini, la trippa ed i panini al lampredotto, ed inoltre i dolci senesi, il cacciucco livornese, i biscottini di Prato con vinsanto, i necci di farina di castagne, la zuppa di farro della Garfagnana, l’acqua cotta maremmana seguita da gustosi arrosti di cacciagione. Una cucina regionale gustosa basata su ingredienti freschi e genuini che si possono acquistare e gustare anche negli innumerevoli mercati rionali. Un tuffo nella natura incontaminata. Luogo ideale per chiunque voglia fare un tuffo nella natura incontaminata che ricopre i due terzi del territorio regionale con ben 3 Parchi Nazionali (Arcipelago Toscano, Foreste Casentinesi Appennino Tosco.-Emiliano) e 3 Parchi regionali (Alpi Apuane, San Rossore Massaciuccoli e Parco della Maremma) e innumerevoli oasi e aree protette. Le montagne si sposano al mare, alle dolci colline segnate da strade bianche e cipressi, ai percorsi trekking urbani fra parchi, vicoli e bellezze artistiche. Abbracciata da uno dei mari più cristallini del Medi81 Firenze - Ponte Vecchio terraneo, la Toscana offre una straordinaria varietà ambientale anche sulla costa. Immense lingue sabbiose, come quelle della Versilia e della Costa degli Etruschi, si alternano ai promontori rocciosi di Piombino o dell’Argentario, alla natura incontaminata della Maremma e agli straordinari fondali dell’Arcipelago, con la loro ricca fauna marina e affascinanti bellezze subacquee. E da godere sono anche i profumi della macchia mediterranea, le tranquille foci dell’Arno e dell’Ombrone, o i parchi costieri, come quelli di Orbetello e San Rossore. Uniche sono le Alpi Apuane, con lo straordinario candore del loro marmo, e le confortevoli spiagge attrezzate e avventurosi percorsi trekking in montagna, movida notturna in riva al mare e alpinismo sulle vette. Tanti i borghi caratteristici da ammirare e i siti di grande valore storico e archeologico, come gli insediamenti etruschi di Baratti-Populonia, i reperti romani e villanoviani 82 di Rosignano Marittimo o il parco archeominerario di San Silvestro, a Campiglia Marittima. Moltissimi i grandi eventi in riva al mare: dal celebre Carnevale di Viareggio con i suoi carri in cartapesta, al Festival Pucciniano, dai cartelloni musicali dell’isola d’Elba al livornese Effetto Venezia, fino a centinaia di sagre, cantine e appuntamenti enogastronomici. Isola d’Elba La temperatura mite consente di godere le meraviglie della costa e della campagna toscana anche in primavera e autunno, quando l’atmosfera è ideale per passeggiare, pescare, andare in bici e ammirare le spiagge deserte, magari abbinando una visita all’Acquario di Livorno o alle città d’arte. Le isole dell’Arcipelago, le 7 perle del Tirreno (Elba, Capraia,Gorgona, Giglio, Giannutri, Montecristo, Pianosa raggiungibili da Livorno, Portoferraio e Porto Santo Stefano) o l’Argentario sono l’ideale per dedicarsi al diving e allo snorkeling, mentre moltissimi sono i luoghi adatti a praticare vela e pesca sportiva. Dal relax alla mondanità, dalle meraviglie naturali alle vetrine all’ultima moda e tutto lo sport possibile, una straordinaria varietà di scelta che soddisfa anche la vacanza più esigente: il divertimento per chi ama ‘la dolce vita’ notturna, giochi e movimento su ampie spiagge attrezzate o il silenzio di piccole baie solitarie, il rumore dei flutti sulle scogliere scoscese, la bellezza di insenature selvagge, Terme di Montecatini pinete e mare aperto per chi cerca il contatto con la natura. E poi il vento, le onde e l’ambiente sottomarino per chi non si accontenta di osservare da un unico punto di vista prima di farsi accogliere dalla calda atmosfera dei porti Benessere e relax. Oltre 20 località termali sono la punta di diamante del benessere in Toscana con moltissimi stabilimenti termali attrezzati, di grande pregio storico-architettonico e moderni, che propongono soggiorni non solamente terapeutici, ma rigenerativi, di benessere e bellezza (Montecatini Terme), dai fanghi alle acque sulfuree (Terme di Saturnia) a raffinati percorsi sensoriali (Chianciano Terme) ai quali associare passeggiate e sport in paesaggi unici e irripetibili per ritrovare una rinnovata armonia di mente e corpo. In località come Bagno Vignoni, Rapolano Terme, Monsummano Terme o San Casciano dei Bagni troverete fonti ricche di elementi naturali, sorgenti le cui acque, dopo aver scavato tra le rocce, vedono la luce del sole creando meravigliose piscine naturali in cui tuffarsi, rigenerarsi e ritrovare l’equilibrio tra forma fisica e serenità interiore. In questi nuovi templi della salute le cure tradizionali si affiancano ai trattamenti mirati al raggiungimento di un completo equilibrio psicofisico. Attività all’aria aperta. L’Abetone e l’Amiata sono luoghi perfetti per dedicarsi agli sport invernali (sci, fondo, snowboard, trekking) ma anche per praticare attività all’aria aperta (passeggiate, equitazione, rafting, canoa e parapendio). Chi ama esplorare a piedi la natura selvaggia non può perdersi la Grande Escursione Appenninica (Gea) che attraversa le foreste più belle della Toscana. Vastissima anche l’offerta “sotterranea”, con grotte tutte da scoprire come: l’Antro del Corchia e la Grotta del Vento in provincia di Lucca, ma anche la termale Grotta Giusti o la Maona nel pistoiese. Montagne, colline e pianure offrono percorsi diversi per gli appassionati della bici e della moto, che possono abbinare anche una tappa al celebre circuito del Mugello. Fra un percorso benessere e una degustazione, non può mancare una giornata sul ‘green’. Il golf trova nelle dolci campagne toscane una location d’ eccezione su ben 20 campi (di cui uno a 27 e 11 a 18 buche), che offrono percorsi impegnativi per giocatori esperti e campi scuola per principianti. La Toscana ospita ogni anno gare ed eventi speciali ai quali i più esperti 83 S. Antimo possono partecipare. Camminare in Toscana è bello ovunque, andar lenti assaporando la bellezza, facendo trekking urbano o riscoprendo i silenzi di antichi percorsi come sulle 15 tappe della Via Francigena che i pellegrini e gli amanti della natura ripercorrono sulla via di Roma. Come in un film. Il viaggiatore in Toscana diventa protagonista ripercorrendo le vie e ammirando paesaggi e scorci che sono stati location ideale per innumerevoli e famosi lungometraggi e serie televisive, videoclip e spot. Per citare alcuni esempi: i dolci pendii della Val d’Orcia che hanno fatto da sfondo del Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli e di numerose scene de Il gladiatore di Ridley Scott, il Chianti invece è protagonista del successo di Bernardo Bertolucci Io ballo da sola, il lungar84 no fiorentino che incornicia la storia tutta inglese di “Camera con vista” di James Ivory e Piazza Grande ad Arezzo quella tutta italiana di “La vita è bella” di Roberto Benigni. Incontrarsi in Toscana. I due aeroporti internazionali di Pisa e Firenze, i collegamenti ferroviari ad alta velocità con Roma, Milano e Venezia insieme ad un’offerta ricettiva ampia e variegata fanno della Toscana una location ideale per eventi di livello nazionale ed internazionale, incontri di lavori o occasioni speciali come matrimoni e grandi eventi. Ambienti stimolanti, atmosfere irripetibili in luoghi d’eccellenza, moderni siti congressuali, ville e castelli offrono alla meeting industry e agli ospiti esperienze uniche in un contesto culturale e artistico esclusivo nelle botteghe artigiane ed in negozi dalle eleganti vetrine i visitatori possono scoprire piccoli e grandi capolavori di artigianato artistico locale con produzioni in alabastro, vetro, ceramica, marmo, ferro battuto, carta, pelle, moda e oggettistica di design, oltre che nei tre grandi outlet village, raggiungibili con navetta dal centro di Firenze, punti d’ eccellenza per l’ acquisto delle migliori griffe a prezzi convenienti. Una rete di uffici di informazione e accoglienza sia nelle città che nelle principali località turistiche è a disposizione del viaggiatore. Vi daranno il benvenuto insieme agli operatori turistici della Toscana. Per saperne di più visitate il sito www.turismo.intoscana.it Caratteristico vicolo della Toscana 85 86 UMBRIA Paesaggi mutevoli e incontaminati immersi nel verde delle valli sinuose, fanno dell’Umbria una regione che non smette mai di stupire. È una terra in prevalenza di colline, monti, conche e fondi vallivi ed il suo territorio si estende lungo l’asse del Tevere, che l’attraversa da nord a sud. È posta nel cuore dello stivale ed è l’unica regione italiana priva di sbocchi al mare che contemporaneamente non confina con uno stato estero. Comprende il Lago Trasimeno, il maggiore lago dell’Italia centrale, nel cui territorio sono presenti molte testimonianze storiche, specie nell’area di Castiglione del Lago e Tuoro (battaglia di Annibale) località che uniscono al fascino del paesaggio naturale, il romanticismo e la quiete delle acque del lago. Dalle acque dei due laghi (Trasimeno e Piediluco), si passa alle acque del fiume Nera, che danno vita alla Cascata delle Marmore nei pressi di Terni, la cascata più alta d’Europa, con un salto spettacolare di 165 metri, una cascata avvolta da una vegetazione rigogliosa e mèta di sportivi amanti di canoa, kajak e non solo. Sempre in provincia di Terni vanno segnalate al turista, attento e curioso, due piccole perle archeologiche: Carsulae è una antica città romana percorsa dall’antica via Flaminia di cui sono emersi monumentali edifici pubblici e dove si scorge un paesaggio limitrofo di particolare bellezza e suggestione. L’altra, legata strettamente alla composizione del suo territorio, è la foresta fossile di Dunarobba, un raro esempio di foresta che esisteva 3 milioni di anni fa, i cui tronchi si presentano in ottimo stato di conservazione, immersi in un paesaggio lunare. Le province dell’Umbria sono: Perugia (capoluogo), Terni. Il fascino dell’Umbria nasce dalla fusione tra arte e natura, dalla pace e serenità che ispirano i suoi luoghi evocativi di capolavori rinascimentali e dai borghi medioevali incastonati nelle colline. Gubbio è sicuramente uno di questi, una città antica che nel medioevo raggiunse il massimo splendore; la cattedrale, il palazzo dei Consoli simbolo della città, il palazzo Ducale, sono solo alcune testimonianze dell’epoca, che si presentano intatti e maestosi all’occhi dei numerosi visitatori. Non solo l’arte attrae i visitatori a Gubbio ma anche la spettacolare manifestazione folkloristica, che da secoli si ripete il 15 maggio di ogni anno. della Corsa dei Ceri Altri luoghi di fascino tra gli innumerevoli che troviamo in Umbria, sono Orvieto, una delle più importanti città etrusche, con il suo famoso Duomo, uno dei capolavori dell’arte gotica italiana ed il Pozzo di San Patrizio, capolavoro di ingegneria idraulica intorno al quale girano due scale elicoidali non comunicanti con 248 scalini da percorrere per raggiungere l’acqua a 62 metri di profondità. Come non ricordare Spoleto, città del ducato longobardo che vanta storia millenaria di cui ancora conserva le vestigia nell’architettura medioevale e rinascimentale. I suoi viottoli in pietra ed i suoi monumenti più illustri fanno da scenario a manifestazioni culturali internazionali come il Festival dei due Mondi, una grande occasione per immergersi in un’atmosfera artistica di grande qualità. Tra arte e spiritualità, indimenticabile sarà la visita alla città medioevale di Assisi, iscritta nella lista dei siti Unesco “Patrimonio Mondiale dell’Umanità” che rappresenta “un insieme di capolavori del genio creativo umano”. Tutto parla del suo cittadino più illustre, San Francesco, Patrono d’Italia: dalla Basilica a lui dedicata con la tomba del Santo e lo spettacolare ciclo di affreschi di Giotto, all’Eremo delle Car- 87 Spello: un’intera notte di lavoro per realizzare il magnifico tappeto di fiori in occasione della ricorrenza del Corpus Domini ceri, poco fuori le mura della città, dove San Francesco si ritirava in preghiera. Assisi è una città accogliente e festosa ed i suoi abitanti sembra vogliano condividere con la gente le loro antiche tradizioni di cui Calendimaggio è una splendida rievocazione storica che trasforma la città nell’antico borgo medioevale popolato di cavalieri e dame, arcieri e sbandieratori di un tempo ormai passato. Perugia, capoluogo dell’Umbria, è una città di origini antiche, etrusche e romane, e racchiude sul colle la città più alta a cui si collegano i 88 borghi e rioni medioevali. Il centro storico è un pullulare di capolavori di arte ed architettura con un patrimonio museale tra i più ricchi d’Italia. Centro culturale vivo, due università e manifestazioni di eco internazionale, fanno di Perugia un centro cosmopolita di grande interesse turistico. Incastonata come una pietra nel cuore verde dell’Italia, l’Umbria è il luogo ideale per chi ama stare a contatto con la natura e, attraverso itinerari cicloturistici, scoprire boschi, castelli, santuari e perché no, Assisi, Spello fino alle pendici del Monte Subasio in mountain bike. Un altro affascinante percorso in luoghi senza tempo è quello della fede e della spiritualità che vede come testimoni i figli più illustri di questa terra, San Francesco d’Assisi, Santa Chiara, San Benedetto da Norcia. La “Via di Francesco” da percorrere a piedi, ci mette in contatto con paesaggi sconfinati in una dimensione intimistica, da un lato, e di convivialità con gli altri pellegrini, dall’altro. Lungo il cammino è possibile trovare diverse strutture ricettive presso cui dormire e sostentarsi. Un percorso di diversa natura, invece, è quello che lega l’uomo al suo territorio; sono famose le “strade del vino” che appagano i cinque sensi attraverso un itinerario fatto di natura, sapori e memoria di un tempo passato. Oltre alla degustazione dei vini, vivono in questi centri, tradizioni enogastronomiche ed artigianali, botteghe artigiane della ceramica, del vetro, del legno tipica espressione di una cultura tradizionale di origini antiche. Anche l’andar per frantoi è legato alla cultura dell’olio, un fiore all’occhiello di tutte le aziende, consorzi oleifici che hanno permesso di ottenere la denominazione DOP per l’olio extra-vergine di oliva dell’Umbria. Piccola terra dai grandi sapori, l’Umbria riesce a soddisfare ogni tipo di palato: per gli amanti della carne il fiore all’occhiello è il maiale che, grazie all’abilità dei norcini trasformano le sue carni in prelibatezze come salsicce, saporiti prosciutti e salumi, Foligno (PG), Figurante alla Giostra della Quintana (Fototeca ENIT) 89 Perugia - Piazza IV Novembre, fontana Maggiore e Cattedrale (Fototeca ENIT) conosciuti quelli di Norcia, da gustare con il pane sciapo che ne esalta il sapore. Ma anche la carne bovina della razza Chianina regala sapori indimenticabili e garantisce sicurezza alimentare. Sempre dai gusti decisi sono i formaggi tra cui, degni di nota, sono il pecorino stagionato, i caprini freschi o stagionati. Nelle pietanze o come contorno, le lenticchie di Castelluccio di Norcia, gustoso ingrediente delle minestre e zuppe, che hanno ottenuto dall’Unione Europea l’Igp (indicazione geografica protetta). Il ricco assortimento di pietanze va di pari passo con la qualità genuina dei prodotti della terra, tra i quali il tartufo è il principale protagonista. La varietà più diffusa è quella del tartufo nero, molto apprezzato come con90 dimento per la pasta e con la selvaggina soprattutto nella zona di Norcia e Spoleto ma anche il pregiato tartufo bianco, che si lascia trovare soprattutto nella Valle Tiberina, Orvieto e Gubbio. Il tutto condito dall’olio, dorato e fruttato, che si produce in queste terre e che arricchisce ogni piatto senza coprirne il sapore, raggiungendo un livello di qualità tale da conseguire la Dop (Denominazione di origine protetta). Come dessert non si può rinunciare ai dolci più tipici della tradizione: il Panpepato a Terni, il Torcolo di San Costanzo a Perugia e la Rocciata di Foligno che le antiche ricette ancora tramandano a noi attraverso le preziose mani dei pasticceri locali. Il terreno umbro, infine, è particolarmente adatto alla viticoltura ed il clima tempe- rato ha donato alla terra pregiati vini bianchi e rossi doc e docg, tra cui ricordiamo, tra i tanti conosciuti, Grechetto, il Sagrantino di Montefalco e il rosso di Torgiano. Perugia Svariate sono state le dominazioni subite dalla città di Perugia, tutte testimoniate da numerosi resti archeologici, a partire da quelli Etruschi che la fondarono, con grande probabilità, intorno al VI secolo a. C.. Rimangono spettacolari le testimonianze della loro grande civiltà: L’Arco e il Pozzo etrusco, tanto per citarne due. I successivi influssi di epoca romana sono visibili un po’ in tutta la città. Perugia è adagiata su una collina a circa 500 metri sul livello del mare ed il centro storico si sviluppa tutto in- Castelluccio di Norcia, Monti Sibillini (Fototeca ENIT) torno, circondato in parte da mura etrusche e medioevali. Perugia possiede due cinte murarie: quella esterna, di età medievale, è rimasta intatta per alcuni chilometri e lungo il percorso si trovano diverse porte, come il Cassero di Porta Sant’Angelo. Più all’interno, si trova la cinta etrusca caratterizzata dai grandi massi con i quali è stata costruita. Ma la strutturazione monumentale ed urbanistica più evidente e diffusa nel centro storico è in gran parte d’impronta medievale. Il centro storico, infatti, è un vero e proprio borgo medievale, uno dei più belli d’Italia. Entrando da porta San Pietro, si può subito visitare la Basilica di San Domenico, al cui interno si conservano statue ed opere pregevoli di artisti locali. I chiostri ed il convento vicini, hanno dato vita al Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria dove sono presenti, tra l’altro, reperti archeologici del neolitico, dell’età del bronzo, provenienti principalmente da scavi locali. Da vedere anche piazza Matteotti, anticamente Sopramuro, con il palazzo quattrocentesco dell’Università Vecchia ed il Palazzo del Capitano del Popolo. Al lato, una delle più importanti piazze d’Italia: piazza IV Novembre, centro monumentale e sociale della città con al centro, la Fontana Maggiore, elegante nelle sue linee e forme e capolavoro scultoreo di Giovanni e Nicola Pisano. Questo complesso comprende il Palazzo dei Priori, eretto tra il XIII e XIV secolo, simbolo del potere civile e sede della Galleria Nazionale dell’Umbria, la più importante collezione di dipinti umbri tra cui alcune tavole del Perugino. Infine, la Cattedrale di San Lorenzo, la cui facciata principale è su Piazza Danti mentre sulla facciata rivolta su piazza IV Novembre è presente il Pulpito di S. Bernardino, dal quale il Santo predicò. Ma lasciamo la città di Perugia per addentrarci nel paradiso che offre il suo entroterra. Luoghi di impareggiabile bellezza, accompagnati costantemente dal loro fascino religioso. Chi si trova in terra perugina, in effetti, è chiamato il più delle volte a seguire gli itinerari dei luoghi di San Francesco e di Santa Chiara, con santuari e conventi. Così, prima fra tutte, Assisi, da secoli mèta di turisti e pellegrini. Assisi, ha la caratteristica conformazio91 Spoleto, Duomo (PG) (Fototeca ENIT) ne a terrazze alle pendici del monte Subasio, con lunghe e ripide vie che si aprono sulle piazze di San Rufino, dove è presente l’omonimo Duomo, in stile romanico, di Santa Chiara e del Comune. Da visitare tra i numerosi monumenti e chiese che la città offre, la Basilica di Santa Chiara, dalle caratteristiche fasce rosa e bianche sulla facciata e che conserva al suo interno il crocifisso che parlò a San Francesco, la Basilica 92 Superiore di San Francesco, in cui si trovano, affreschi di Cimabue e di Giotto, collegata da una scala alla Basilica Inferiore. Mentre, la Porziuncola, antica cappella nella quale il Santo trovò rifugio, è accolta dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli. Il tempio di Minerva, invece, è uno splendido esempio di tempio risalente al I sec. a.C. di cui rimane una facciata a sei colonne ben conservata. Vicino ad Assisi vi è Spello, l’antica Ispellum romana, considerata una delle perle dell’Umbria, carica di storia, di monumenti e di opere d’arte, come i capolavori del Pinturicchio. Montefalco, vicina a Foligno, è considerata la Ringhiera dell’Umbria, perché dal colle, ovunque si guardi, si può godere del panorama della vallata a tutto tondo. Da visitare la Chiesa di S. Francesco e convento, costruita nel ‘300, con numerosi affreschi tra cui “Storie e Vita di S. Francesco” di Benozzo Bozzoli, il ciclo più celebre dopo quello di Assisi e oggi sede del Museo Civico di San Francesco, con numerose opere d’arte esposte. La Chiesa di S. Agostino lungo il corso centrale conserva notevoli affreschi di scuola umbra dei secoli XIV- XVI. Poi Bevagna, la città delle “Gaite”: un esplosione di Medio Evo con una piazza centrale che è considerata, a ragione, tra le più belle d’Italia. Scendendo verso sud, è Spoleto ad attirare l’attenzione dei visitatori. Centro dal fascino incontrastato non solo per i monumenti, ma anche per lo stretto legame tra la cittadina e la natura, si inerpica sul colle ed è dominato dalla trecentesca Rocca Albornoziana, monumento più rappresentativo della città ora museo nazionale. Attraverso una lunga passeggiata panoramica dalla Rocca si giunge al Ponte delle Torri, ardita opera alta circa 90 metri a dieci arcate, che unisce il Colle Sant’Elia e Monteluco. Da non perdere, oltre ai numerosi monumenti e chiese che si scoprono tra i vicoli come perle preziose, l’Arco di Druso, fatto erigere nel 23 d.C. ed ingresso dell’antico foro romano ed il Duomo, con splendida facciata romanica nella quale spicca un mosaico del ‘200 mentre all’interno si trovano opere di Pinturicchio, Filippo Lippi, tra gli altri. Al confine con le Marche, sempre in provincia di Perugia, c’è Norcia, che diede i natali a San Benedetto, fondatore del monachesimo e patrono d’Europa, a cui è dedicata l’omonima Basilica, risalente al ‘200 con successivi rimaneggiamenti. Da ammirare sulla piazza principale la Cattedrale di Santa Maria Argentea, che sorge sui resti di un’antica pieve ed il Palazzo Comunale, sulla cui facciata sono presenti quattro finestroni ornati da colonne e dove svetta al lato la torre campanile. È poi la volta di Todi, nella Media Valle del Tevere: grandiosi i paesaggi dall’alto di questo magnifico centro, che domina orizzonti infiniti. La città è tutta in pendio ed i borghi disegnano una forma triangolare; anche Piazza del Popolo è considerata una delle più belle d’Italia circondata dal Palazzo del Capitano, Palazzo del Popolo, nel cui interno troviamo la ricca Pinacoteca Comunale ed il Museo Etrusco Romano ed dal Duomo, risalente al XI secolo e dedicato a Santa Maria Annunziata. Appena all’esterno delle mura duecentesche della città, troviamo un capovolavoro dell’architettura del cinquecento: il Tempio di Santa Maria della Consolazione, opera di grande eleganza stilistica, attribuita al Orvieto, Cattedrale (TR) (Fototeca ENIT) Bramante. Castiglione del Lago, uno dei primi borghi ad essere classificati tra i più belli di Italia, e facente parte del Parco del Lago Trasimeno offre spiagge attrezzate, piscine, campi da tennis, surfing, vela e sci acquatico, oltre che grandi testimonianze storiche, come Palazzo Della Corgna. Anche Gubbio oltre a legare il suo nome a quello di S. Francesco porta ben visibili le tracce della sua antica storia; ne è un esempio il Tea- tro Romano, appena fuori le mura, che risale al I sec. d.C. Simbolo della città è Palazzo dei Consoli, imponente complesso del ‘300, attuale sede della Pinacoteca e del museo archeologico mentre Palazzo Ducale, costruito in forme rinascimentali per volere di Federico da Montefeltro sorge di fronte al Duomo, eretto intorno al XIII- XIV secolo su una preesistente chiesa romanica. 93 94 MARCHE Insolita e meravigliosa nella sua diversità, questa regione dell’Italia centrale dalle forme armoniche e sinuose, esprime la sua eccellenza in tutte le versioni: falesie e grotte su spiagge indimenticabili, colline che avvolgono storia, tradizione e arte e montagne attrezzate con impianti di risalita per gli appassionati di sci. Il territorio è in prevalenza collinare e montuoso ed abbraccia il versante adriatico dall’Appennino umbro-marchigiano. La Regione offre 180 kilometri di costa, 26 località che si affacciano sul Mare Adriatico, ben 18 Bandiere Blu, ottenute per la qualità delle acque e della costa, per i servizi e l’educazione ambientale, facendo posizionare le Marche tra le prime regioni a livello nazionale per il mare più bello e pulito. Come non ricordare la lunga distesa di sabbia fine e dorata circondata di acqua cristallina di Senigallia, ricca di stabilimenti balneari e piacevole da percorrere in riva al mare magari al tramonto. Non sono da meno Gabicce Mare, Pesaro, Fano, Civitanova Marche e San Benedetto del Tronto che rappresentano una risposta per chi ha voglia di rilassarsi e di trovare ristoro tra i tanti stabilimenti balneari, che già nell’ottocento facevano moda tra l’alta borghesia mentre per chi ama la natura estrema, la riviera del Conero offre scenari suggestivi e lembi ancora selvaggi, a volte raggiungibili solo via mare o tra sentieri ritagliati nel verde della macchia mediterranea. Pensare alle Marche fa subito correre la mente alla campagna e alla distesa di colline coltivate costellate da borghi e paesi: le Marche vantano una elevata diffusione di borghi storici sia sulla costa che soprattutto nell’entroterra, infatti conta ben 19 Bandiere Arancioni e u Borghi più belli d’Italia, con lo scopo di valorizzare al massimo queste eccellenze del territorio. La natura nelle Marche è un valore protetto con i suoi parchi nazionali e regionali, le oasi del WWF da scoprire; i parchi dei Monti Sibillini e dei Monti della Laga offrono uno spettacolo unico per gli appassionati di trekking. Non si possono perdere le Grotte di Frasassi, mèta di gite da ogni parte d’Europa e di grande interesse speleologico per il fenomeno carsico che hanno originato splendide grotte, alcune delle quali abitate sin dalla preistoria. Frutteti e vigneti a perdita d’occhio sulle colline picentine e nella Valle dell’Esino contornano case coloniche dal calore antico dove è possibile riscoprire il gusto semplice delle cose genuine. Dimore signorili o antiche case mezzadrili adibite ad agriturismo raccontano la vita del tempo passato. Le province sono: Ancona (capoluogo), Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino. La regione rievoca il suo grande passato nelle città d’arte, tra le 95 Numana, Conero (Ancona) (Fototeca ENIT) Urbino, Palazzo Ducale e Duomo (Fototeca ENIT) 96 piazze che sembrano salotti, nei borghi medioevali dove il tempo sembra essersi fermato, tra le strade e tra i palazzi signorili. Ascoli Piceno rappresenta una delle città monumentali d’Italia con il suo centro storico medioevale e Piazza del Popolo, ornata da un loggiato ad archi e dalla mole con torre merlata del palazzo dei Capitani del Popolo. In città si possono visitare alcuni laboratori artigiani espressione della creatività e bravura ascolana, come quella dei liutai. Merita di essere citata la storica “Quintana” (fine luglio prima settimana del mese di agosto) dove abili cavalieri si sfidano alla giostra del saracino. Antico snodo portuale, nota come “porta d’Oriente”, Ancona, conserva monumenti di pregio ed una spiaggia accogliente. La Cattedrale di San Ciriaco sorge sul luogo di una antica acropoli greca ed è considerata una delle più interessanti chiese medioevali delle Marche. Anche la regione Marche, con il centro storico di Urbino, fa parte dei Siti Unesco, Patrimonio Mondiale dell’Umanità che con il Palazzo Ducale rappresenta un interessante esempio architettonico ed artistico del Rinascimento Italiano. Una visita merita anche Gradara con la rocca, magnifico esempio di architettura militare medioevale e luogo, secondo la tradizione, ove Paolo e Francesca si baciarono, così come narrato da Dante nel quinto canto dell’Inferno. Per il turismo religioso, il santuario Mariano di Loreto è una tappa importante in quanto considerato uno dei luoghi di pellegrinaggio tra i più importanti del mondo cattolico. Per gli amanti della musica classica, a Pesaro due settimane in agosto di full immersion nelle note del pesarese Gioacchino Rossini; il Rossini Opera Festival è divenuto un appuntamento imperdibile per i melomani di tutto il mondo nella suggestiva cornice della città che offre attrattive non solo culturali. Se si vuole essere sommersi di caramelle e cioccolatini, niente di meglio che andare a Fano durante il periodo del Carnevale. Di origine antica, il carnevale di Fano ha almeno 3 elementi originali:il lancio dai carri allegorici di dolciumi sulla folla, il caratteristico “vulon” maschera caricatura dei personaggi più in vista della città e la musica Arabica, banda musicale i cui strumenti sono barattoli di latta, caffettiere, brocche. Il mare ed i monti presenti in questa regione sono un connubio ideale per chi ama spaziare ed immergersi nelle limpide acque del mare circostante e nella vegetazione dei suoi parchi. Sono proprio questi ultimi ad occupare una buona percentuale di superficie considerata come area protetta. Le Marche, con il Parco Nazionale dei Monti Sibillini ed il Parco Gran Sasso e Monti della Laga, con i parchi regionali certificati con la carta europea del turismo sostenibile e le riserve naturali offre scenari di grande suggestione con flora e fauna di notevole interesse. Via libera al birdwatching con avvistamenti di aquila reale, falco pellegrino, gufo reale e per Grotte di Frasassi, Genga (AN) gli appassionati di trekking, lunghe camminate tra i boschi e foreste ma anche passeggiate a cavallo, escursioni in canoa e gite in mountain bike. Proprio la bicicletta offre la possibilità di piacevoli percorsi alla scoperta di bellezze naturalistiche, storiche ed artistiche e, perché no, specialità enogastronomiche tipiche della regione. Per gli amanti dello sci alpino, snowboard e sci da fondo, le montagne dell’Appennino offrono più di nove stazioni sciistiche, snowpark e piste per lo sci da fondo di varia lunghezza e difficoltà; il palazzo del ghiaccio di Ussita , invece, riserva a chi pattina sul ghiaccio una piacevole esperienza. Imperdibile una gita al Conero, lo splendido promontorio protetto dall’omonimo Parco regionale, che si estende a sud della città. Il Conero, con Portonovo, Sti97 Paesaggio Monti rolo, Numana è la riviere degli anconetani e la sua costa alta e frastagliata e lo splendido mare ne fanno uno dei luoghi di villeggiatura più affascinanti delle coste italiane. Il fondale prospicente il Conero, anch’esso roccioso con zone sabbiose, ricco di specie animali e vegetali, è mèta di immersioni subacquee di raro fascino. Sempre ad Ancona i primi giorni di Maggio, la città è in festa per la Fiera di San Ciriaco, santo Patrono. Per quattro giorni la città è allegramente invasa da centinaia di bancarelle, mercatino degli artigiani, mostre mercato, anche con i Sapori tipici, artisti di strada e l’estemporanea di pittura “en plein air”. Per gli amanti della musica, AnconaJazz, porta in città star internazionali ed è la principale rassegna marchigiana dedicata a questo genere di grande successo. Non parliamo di un’unica cucina ma di un’unione di sapori e gusti di tutto il territorio con le sue caratteristiche specifiche. La ruvidità tipica dell’entroterra, si assapora nei piatti a base di carne con il maiale in porchetta, l’a98 gnello marinato; piatti a base di tartufo, conosciuti quelli di Acqualagna e Sant’Angelo in Vado, e ciò è testimoniato dalle rinomate fiere dedicate a questo prodotto tipico e a base di funghi; nei primi piatti, tagliatelle, strozzapreti ed i tradizionali “vincisgrassi”, capostipite di tutte le lasagne al forno della penisola. Il gusto fresco e dolce del mare, si percepisce nei piatti a base di pesce; padrone indiscusso della tavola costiera è il “brodetto” che raccoglie più di 14 specialità di pesce arricchito, nel pescarese e anconetano, dal pomodorino e, nell’ascolano, dallo zafferano. Il piatto simbolo della città di Ascoli è il fritto misto all’italiana: merita di essere nominata la manifestazione che richiama gli appassionati del gusto, ovvero “fritto misto all’italiana”: olive farcite, crema, zucchine, carciofi e costolette d’agnello mentre tra i dolci troviamo il ciambellotto con i funghetti all’anice, la cicerchiata, i ravioli fritti e ripieni di castagne, crema e ricotta. Tutto accompagnato dai vini piceni: il bianco Falerio dei Colli Ascolani, il Rosso Pice- no e Rosso Piceno Superiore e per concludere il vino cotto, conservato in botte, con la suggestione mediterranea all’anisetta e del mistrà. Ancona La storia di Ancona e della sua provincia è legata al mare. Sembra infatti che siano stati proprio i Greci di Siracusa a fondare la città nel quarto secolo avanti Cristo, vista la posizione a gomito che ben si adattava alla costruzione del porto. Non a caso il nome deriva dalla parola “ankon” che in greco significa “gomito”. La zona del porto diventa da subito un punto strategico per i commerci con l’Oriente. La città si compone di due parti: un nucleo antico, addossato al colle del Guasco, e una parte moderna. L’itinerario può partire dall’alto dove sorge la cattedrale di San Ciriaco. Scendendo verso il porto si trova l’Arco Trionfale di Traiano e si arriva ai resti dell’Anfiteatro Romano. Da non perdere la Mole Vanvitelliana e, poco distante, la Chiesa di S. Agostino. Per gli amanti dell’arte, in piazza del Plebiscito, Pesaro, fontana (Fototeca ENIT) la Chiesa di S. Domenico conserva la Crocefissione di Tiziano e l’Annunciazione di Guercino; si segnalano inoltre il Palazzo degli Anziani con facciata barocca, ora sede dell’Università; il cinquecentesco Palazzo Ferretti, oggi sede del Museo Archeologico delle Marche. La Pinacoteca Comunale “Francesco Podesti” e Galleria d’Arte Moderna, invece, conserva la Vergine con Bambino e Santi di Tiziano, la Madonna con Bambino di Carlo Crivelli, opere di Lorenzo Lotto, Sebastiano del Piombo e Corrado Cagli. Muovendosi da Ancona verso nord troviamo Chiaravalle nota per la famosa Abbazia, situata nella grande piazza al centro della cittadina. Più all’interno c’è Jesi, fondata dagli Umbri, di forte interesse storico in quanto vide passare gli Etruschi, i Galli Senoni ed i Romani. Imperdibile, spostandosi verso nord, la Rocca Roveresca di Senigallia, emblema della città costruita su fondamenta romane. In posizione panoramica tra le valli del Cesano e del Nevola, la patria di Santa Maria Goretti e mèta di pellegrinaggi, Corinaldo, e nei pressi altri due borghi suggestivi: Ostra e Ostra Vetere. Verso i confini con l’Umbria troviamo, incastonata tra le montagne, Fabriano, famosa per l’arte della carta fin dal XIII seco- lo. Tornando verso la costa, a 18 chilometri a sud di Ancona sulle colline tra le valli dell’Aspio e del Musone, troviamo Osimo, ricca di vestigia del periodo classico. Infine, passando per Castelfidardo non si può mancare di visitare Loreto, sede del più grande Santuario mariano d’Italia, tipico esempio di centro urbano che si arrocca ad un santuario, con la sua Basilica e la Santa Casa, con opere di mirabile bellezza che si trovano anche nel Museo Pinacoteca situato nel Palazzo Apostolico. Per maggiori informazioni visita il sito: www.turismo.marche.it 99 100 LAZIO Il Lazio è un territorio tutto da scoprire, una terra ricca di connubi di arte, cultura e natura, crocevia della civiltà mediterranea, della storia etrusca, sabina, sannita, campana e latina. Proprio dai Latini probabilmente trae origine il nome della regione, la cui storia più recente si intreccia con quella di Roma e dello Stato Pontificio, della Terra di Lavoro e del Regno delle Due Sicilie. Una memoria composita, che solo da pochi decenni ha recuperato la sua vocazione attrattiva per un turismo unico, insieme a quello della Capitale. E che oggi si propone con le sue tante seduzioni che vanno dalle terme ai laghi spettacolari, dai dolci paesaggi collinari alle suggestive spiagge, dall’archeologia e arte al grande patrimonio di tradizioni. Un Lazio delle meraviglie, vero concentrato di bellezze naturali, testimonianze storiche e varietà dell’offerta enogastronomica legata alla terra e alla semplicità e genuinità delle coltivazioni. I numerosi siti archeologici sono il riflesso antico di tutto il territorio, dalle testimonianze etrusche di Tuscania e Tarquinia, alla necropoli di Cerveteri, oggi siti UNESCO insieme alla Villa Adriana e Villa d’Este a Tivoli. Da non perdere, anche i siti aecheologici del tempio di Giove Anxur a Terracina, i basolati romani di Arpino,la colonia romana dell’antica Minturno. I borghi medievali e le mura poligonali sono un’altra ricchezza che segna il territorio senza soluzione di continuità: per citarne solo alcuni, ricordiamo Viterbo col suo quartiere del pellegrino e il Palazzo dei Papi, Anagni col Palazzo di Bonifacio VIII e la cripta della Cattedrale, ricca di affreschi, Alatri con le imponenti mura ciclopiche, Fumone col suo incontaminato borgo, Civita di Bagnoregio, la splendida “città che muore”, Calcata e Ninfa, vere e proprie icone del bello, oasi di ruderi e romantici giardini che stregano il visitatore e lasciano ricordi indelebili. La cultura del benessere e le ter- me sono un altro punto di forza del Lazio: le acque termali scorrono tra paesaggi naturali e monumenti storici. Si va dalle Terme dei Papi di Viterbo alle Terme di Bonifacio di Fiuggi. Poi ci sono il mare, le spiagge, le incantevoli scogliere a picco, che creano attrattiva su tutto il litorale, dal lido di Tarquinia alla bianca sabbia di Sabaudia con le famose dune, alle acque cristalline di San Felice al Circeo e di Sperlonga, autentico borgo marinaro del Tirreno, fino a Gaeta, con la sua montagna spaccata a strapiombo dal cielo al mare. Molto suggestivi sono gli itinerari subacquei negli splendidi fondali delle isole pontine, alla scoperta di grotte sotto il mare, di pianure di posidonia, di aragoste e, perché no, di relitti di navi sommerse. Al mare fanno da controcanto le belle montagne ricche di avifauna e di biodiversità, che segnano la dorsale della regione e ne accompagnano il dolce profilo dai confini della Toscana alla Campania, dalla via del sale nel reatino sino al Parco Nazionale d’Abruzzo. Ecco i Monti della Laga e della Duchessa, i magici Simbruini cuore pulsante del Lazio, i Monti Ausoni e gli Aurunci che occhieggiano la bellezza della costa sottostante e sembrano accompagnare il territorio verso i profumi e i paesaggi del Mediterraneo. Il Lazio è infatti un luogo privilegiato per chi voglia godere di percorsi naturalistici tra le decine di aree naturalistiche protette. Laghi, campagna, mari e montagne sono alle porte di Roma e nei pressi degli innnumerevoli borghi medievali. Sentieri escursionistici, corsi d’acqua, boschi e faggete sono il parterre di ambienti naturali spesso incontaminati. I Parchi Regionali Naturali e le Oasi Protette propongono al visitatore svariati itinerari, le Strade dei Parchi, che consentono di immergersi della natura del Lazio etrusco o di arrivare in Umbria attraverso tratti di strade romane, necropoli, cascate e grotte. Oppure di raggiungere il 101 Villa Adriana (Archivio Fotografico Regione Lazio) versante laziale del Parco Nazionale d’Abruzzo-Monti della Laga, che propone centinaia di sentieri attrezzati percorribili anche con la neve, dove è ancora possibile avvistare orsi, lupi, camosci e persino l’aquila reale. Nel Lazio meridionale gli amanti della montagna e del mare potranno attraversare il Parco del Circeo, su antichi tracciati romani come la Via Flacca. In questa zona, tra Sperlonga, Itri e Gaeta, per gli amanti del genere, è anche possibile praticare l’arrampicata sportiva su pareti predisposte. Una maniera efficace per scoprire il territorio del Lazio è il cammino sulle antiche vie di pellegrinaggio, utilizzate sin dal Medioevo per raggiungere Roma, dove si potevano venerare le tombe dei Santi Pietro e Paolo e ricevere l’indulgenza plenaria. La più importante è la Via Francigena, strada di mercanti e di viaggiatori sulla 102 quale circolavano idee, arte, leggende, lingue, costumi. Scende dalle Alpi per giungere nel Lazio settentrionale, passa per Acquapendente, dove si trova il sacello a imitazione del Santo Sepolcro di Gerusalemme, attraversa Bolsena, nota per il miracolo di Santa Rosa, Capranica, Sutri, Campagnano, Formello, per giungere a Roma da Monte Mario, l’antico Mons Gaudii, così detto proprio per la gioia che il viandante provava alla vista della Città Eterna. L’itinerario ricalca il pellegrinaggio che Sigerico, arcivescovo di Canterbury, compì alla fine del X secolo, compilando un diario che nella nostra regione elenca nove tappe a partire dal confine con la Toscana. Nel Lazio meridionale si può percorrere la Via Francigena del Sud, che da Roma conduce verso i litorali adriatici dove il pellegrino si imbarca- va verso Gerusalemme. Nel reatino troviamo il Cammino di Francesco, un anello che collega i santuari francescani della Valle Santa, Greccio, La Foresta, Poggio Bustone e Fontecolombo, incastonati nel verde di boschi e faggete. Tutti questi percorsi sono aree di strada nel territorio laziale, un vero e proprio fil rouge seguendo il quale si possono scoprire intorno paesaggi meravigliosi, piccoli borghi d’eccellenza, e anche tradizioni del gusto. Un territorio così variegato e di tradizione millenaria ha reso possibile la straordinaria ricchezza di tradizioni popolari, rievocazioni storiche, manifestazioni folkloriche, anch’ esse diffuse a macchia d’olio nelle diverse provincie. Ne ricordiamo alcune tra le più suggestive. A Greccio, in provincia di Rieti, patria del primo presepe del mondo, nel periodo natalizio c’è la rievocazione della Nati- Lago di Albano (Archivio Fotografico Regione Lazio) vità con raffinate scenografie; a Ronciglione, presso Viterbo, si festeggia il Carnevale con corse di cavalli, carri allegorici e confraternite in costume. A Priverno, in provincia di Latina, la Passione di Cristo sfila con macchine processionali di grande effetto portate a spalla per il centro storico. Ad Acquapendente nel viterbese la seconda domenica di maggio le contrade si sfidano nella realizzazione dei coreografici Pugnaloni, pannelli giganti ottenuti assemblando petali e foglie che danno vita a raffinati mosaici. Nel mese di giugno in occasione del Corpus Domini, tante sono le infiorate, magnifici tappeti di petali colorati che cospargono le vie cittadine, prima tra tutte la plurisecolare Infiorata di Genzano, che dal 1773 è simbolo della cittadina. Non mancano i palii, tradizionali competizioni a cavallo in cuii gareggiano le contrade dei borghi: famoso nel Lazio è il Palio dei Rioni di Morlupo, in provincia di Roma, che ricorre il 16 agosto, uno spettacolare torneo a squadre. Molte sono le sagre e le feste legate alle produzioni agricole locali. C’è la Sagra delle Castagne di Soriano nel Cimino a ottobre, che è l’occasione per una giostra in costume delle contrade. Molto famosa è la Sagra dell’Uva di Marino, citata anche nella canzone Nannì resa celebre da Petrolini, e che ha radici nella cinquecentesca vittoria di Lepanto di Marcantonio Colonna; come dice la canzone, la storica fontana di Marino ancora oggi versa vino rosato dalle sue bocche in occasione della festa. L’enogastronomia laziale ha mantenuto nel tempo le sue caratteristiche, fatte di sapori forti, legati all’agricoltura e alla tradizione pastorale. Squisite le carni, come la salsiccia DOP di Monte san Biagio, lavorata mano e condita con pepe rosso, o come le classiche “coppiette”, fatte di carne di cavallo speziata e essiccata. Molto nota è la porchetta di Ariccia e di tutta la zona dei Castelli Romani, da gustare magari in una delle numerose “fraschette” all’aperto che una volta erano le regine delle gite fuori porta. Tanti i primi piatti della tradizione, come i bucatini all’Amatriciana, rigorosamente preparati col guanciale locale e col pecorino di Amatrice, dal sapore unico, o i rigatoni con la pajata, cioè l’intestino del vitellino ancora gonfio del latte materno. I carciofi romaneschi sono i principi di sagre e feste sul territorio, mentre le fragole di Nemi e di Terracina conservano il delicato profumo della frutta di una volta. La produzione del vino laziale ha origini antichissime: già decantato da Columella, da Plinio il vecchio e da Orazio, l’antico Falerno ha oggi rinomati eredi, dall’Aleatico di Gradoli al Cesanese del Piglio, dall’Est Est Est di Montefiascone al Moscato di Terracina, che la tradizione vuole sia stato utilizzato dalla maga Circe per stregare Ulisse. Eccellenti le varietà di olio extravergine del Lazio, come il Canino e il Sabino, entrambi col marchio DOP. È anche possibile percorrere una Strada del vino, dell’olio e dei prodotti tipici che permette di visitare le campagne del reatino con i luoghi dedicati a San Benedetto. Il Lazio è anche ricco di agriturismi, dalla Tuscia alla Sabina, dalla Ciociaria alla Riviera di Ulisse, che offrono ospitalità in antichi casali e fattorie ristrutturate, mulini storici e appartamenti d’atmosfera, con cibi provenienti direttamente dalla filiera agricola, in un ambiente in cui le tradizioni dell’accoglienza sono ancora vive. Gli appassionati di fiere e mercati di antiquariato e artigianato artistico 103 Roma, Basolato di Via Appia (Archivio Fotografico Regione Lazio) troveranno molteplici occasioni di shopping dedicato, nelle cornici di antichi borghi e città d’arte: nei castelli Romani, per citarne solo alcuni, si tiene il Mercato dell’Antiquariato e Artigianato, a Civitavecchia troviamo un Fiera dell’Antiquariato molto quotata anche per il collezionismo; a Viterbo si tiene un mercato di arredamento, mobili restaurati e vintage; a Latina si può visitare il Mercatino della Memoria, legato alla tradizione delle Città di Fondazione e in Ciociaria i principali borghi storici, Anagni, Ferentino, Sora e Veroli ospitano sfiziosi mercatini domenicali. Notevole nella nostra regione la presenza di festival musicali e di stagioni liriche e concertistiche. Molto importante il Tuscia In Jazz Spring a Viterbo, ma anche il Festival Lirico a Casamari in Ciociaria o il Reate Festival del Teatro Flavio a Rieti che promuove la tradizione operistica italiana. Da non dimenticare il Festival Pontino in provincia di Latina, che sostiene giovani artisti 104 emergenti. E queste sono solo alcune suggestioni per itinerari di scoperta e di piacere in un territorio da favola. Roma Città Eterna, caput mundi, ombelico del mondo, Grande Meta…gli appellativi di questa splendida città sono stati molti nel corso del tempo. Ma per conoscerla si deve camminare per le sue strade, vivere le sensazioni che si provano quando lungo i suoi vicoli si scoprono scorci pittoreschi. Suggeriamo di partire da Piazza Venezia, che può considerarsi il cuore pulsante di Roma con il maestoso Vittoriano, monumento dedicato a Vittorio Emanuele II sulla cui scalinata si trova l’Altare della Patria, in memoria dei tanti militari caduti in guerra che non hanno avuto una tomba con il loro nome. Alle spalle, Piazza del Campidoglio, progettata da Michelangelo Buonarroti con i tre Palazzi a delimitarne lo spazio e la statua di Marco Aurelio al centro. Qui è possibile visitare i Musei Capitolini, dove si raccolgono opere che riflettono l’evoluzione artistica e culturale della città. La cordonata, strada in pendio costituita da larghi elementi in pietra, collega il Campidoglio alla Piazza dell’Aracoeli, da cui riparte a salire la scalinata che porta alla Chiesa di Santa Maria in Aracoeli, nella quale hanno lavorato nomi importanti del panorama artistico, tra cui Pinturicchio e Donatello. Da Piazza Venezia, si diramano strade importanti che hanno legato il loro nome alla storia della città. Via dei Fori Imperiali è una di queste. Percorrendo l’antica Via dell’Impero, così il nome originario, a destra si apre davanti ai nostri occhi il Foro Romano, fulcro civile ed economico della città romana, con i Mercati di Traiano sul lato opposto. Percorrendo la Via, già si scorge sullo sfondo la sagoma di uno dei monumenti più conosciuti al mondo, il Colosseo, simbolo di Roma. Accanto l’Arco di Eur Roma, Palazzo della Civiltà del Lavoro (Archivio Fotografico Regione Lazio) Costantino, considerato forse il più grande ed il meglio conservato di Roma, un vero e proprio museo di scultura romana. Vicino si erge il Palatino, uno dei sette colli di Roma, vero fulcro della città antica con le tracce della fondazione di Romolo e la antiche dimore imperiali; da un lato lo sguardo spazia sul Foro Romano e, dall’altro verso il Circo Massimo. Da qui, proseguendo per Viale Aventino si arriva alla Piramide di Caio Cestio, monumento funerario ispirato allo stile egizio mentre voltando a destra, verso il Lungotevere, si trovano i Tempi del Foro Boario, il Tempio di Portuno ed il Tempio di Ercole Vincitore, due degli edifici meglio conservati della Roma antica che si ergono intorno a Piazza della Bocca della Verità. Nei dintorni si può visitare la Chiesa di Santa Maria in Cosmedin, capolavoro dell’arte romanica riconoscibile anche per il bel campanile, dove si trova il famoso mascherone detto Bocca della Verità, che dà il nome alla piazza, e che la tradizione vuole capace di mordere la mano di chi dice bugie. Da Piazza Venezia si dirama Via del Corso, arteria centrale che raggiunge Piazza del Popolo. Subito a sinistra il Palazzo Doria Pamphilj mentre sulla destra si estende, in alto, il Colle Quirinale, sede del palazzo omonimo dove risiede il Presidente della Repubblica. Lungo Via del Corso, incastonate nelle stradine del lato destro, si incontrano Fontana di Trevi e Piazza di Spagna. Qui salendo i 135 scalini che compongono la scalinata di Trinità dei Monti si arriva al Pincio, con Villa Medici, attuale sede dell’Accademia di Francia a Roma e Villa Borghese, il terzo parco più grande della città che ospita, al suo interno, il Tempio di Esculapio, Piazza di Siena e la Galleria Borghese, che unisce alla suggestione del luogo in cui si trova il pregio delle sue collezioni. Dalla terrazza belvedere del Pincio si ammira la sottostante Piazza del Popolo sul cui lato destro si trova la Basilica di Santa Maria del Popolo, con opere di Caravaggio, Pinturicchio, Sansovino, Bramante, Raffaello e Bernini. Se da Piazza del Popolo ci addentriamo nelle vie adiacenti, in prossimità del Lungotevere scorgiamo l’Ara Pacis, una delle più significative testimonianze dell’Età Augustea che simboleggia la pace e la prosperità raggiunte dall’imperatore. Si oltrepassa Piazza Montecitorio, dove nell’omonimo palazzo risiede la Camera dei Deputati della Repubblica con l’adiacente Piazza Colonna che prende il nome dalla colonna che celebra le vittorie di Marco Aurelio e si arriva al Pantheon, antico tempio dedicato a tutte le divinità, oggi sacrario dei Re d’Italia e dove si trova la tomba di Raffaello Sanzio. Poco distante la spettacolare Piazza Navona con al centro la celebre Fontana dei Fiumi di Bernini. 105 Greccio (Rieti) (Archivio Fotografico Regione Lazio) Intorno a quest’area gravitano chiese e monumenti di mirabile importanza, come la Chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza, capolavoro del Barocco e opera della maturità di Francesco Borromini, San Luigi dei Francesi, con i capolavori di Caravaggio, Palazzo Altemps, sede del Museo Nazionale Romano, che espone collezioni pregevoli di scultura antica, la Chiesa di Santa Maria della Pace, con affreschi di Raffaello ed il raffinato Chiostro del Bramante. Da Piazza Navona si arriva Corso Vittorio Emanuele II, nelle cui adiacenze si trovano il Palazzo della Cancelleria e Santa Maria in Vallicella detta Chiesa Nuova, che colpisce per la sua sontuosità ed il suo fastoso interno. Da qui, attraversato il Corso, si arriva a Campo de’ Fiori, sede della movida romana, con al centro la statua di Giordano Bruno che qui fu buciato; da non perdere l’adiacente Piazza Farnese con l’omonimo Palazzo, splendido edificio rinascimentale sede dell’Ambasciata di Francia con la celebre Galleria affrescata da Annibale Carracci e poco oltre, 106 Palazzo Spada con la galleria prospettica di Francesco Borromini, nota per il suo gioco di illusone ottica, una delle curiosità della Roma secentesca da non perdere. Attraversata via Giulia, memorabile strada che immerge il visitatore nel contesto urbano cinquecentesco, si arriva sul Lungotevere e si può attraversare il fiume sullo storico Ponte Sisto. Percorrendo Via della Lungara, verso sinistra, si va verso la Basilica di Santa Maria in Trastevere con i caratteristici mosaici sulla facciata , e che si affaccia su una delle più belle piazze della città. Proseguendo verso il Gianicolo Si giunge alla Chiesa di S. Pietro in Montorio, situata in uno dei punti più panoramici di Roma, con il Tempietto del Bramante che ne costituisce la principale attrattiva. Ripartendo dalla Lungara, ma questa volta dirigendosi verso destra, si arriva alla cinquecentesca Villa Farnesina, una delle più nobili e armoniose realizzazioni del Rinascimento al cui interno si possono ammirare tra l’altro il celebre affresco di Raffaello, il trionfo della ninfa Galatea, e la Loggia di Amore e Psiche della sua scuola. Alle spalle, Palazzo Corsini, i cui giardini accolgono l’orto botanico e sede della Galleria Nazionale di Arte Antica, che conserva tra le altre, opere di Beato Angelico, Rubens, Murillo, Luca Giordano. Proseguendo verso Borgo Santo Spirito si arriva alla Città del Vaticano, il più piccolo stato al mondo nel cuore della capitale con la splendida Basilica di San Pietro. All’interno delle mura, si trovano i Musei Vaticani, meraviglioso crogiolo dell’arte e della storia di tutti i tempi e di tutti i luoghi, con opere di immenso valore storico ed artistico: da non perdere le Stanze di Raffaello, la Galleria delle Carte Geografiche e la celebre Cappella Sistina affrescata da Michelangelo. Percorrendo Via della Conciliazione verso il Lungotevere si arriva a Castel S. Angelo, antica fortezza più volte modificata in età medioevale e rinascimentale, dalla quale è possibile godere del panorama circostante. Fanno parte dello Stato del Vaticano anche le altre tre basiliche patriarcali di San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo Fuori le Mura. Da ammirare, a magari da salire in ginocchio per devozione, ecco la Scala Santa, che la tradizione cristiana vuole sia stata percorsa da Gesù per raggiungere il luogo dove subì l’interrogatorio di Ponzio Pilato, prima di essere crocifisso, poi trasportata a Roma da Sant’Elena, madre di Costantino. Nelle adiacenze, sulla direttrice che unisce il Colosseo al Laterano, c’è la splendida Basilica di San Clemente, con mosaici e affreschi all’interno anche della basilica inferiore. La Basilica di Santa Maria Maggiore, posta sul colle Esquilino, è la sola ad aver mantenuto la struttura paleocristiana originaria, anche se con arricchimenti successivi. Nelle vicinanze si può visitare la Chiesa di S. Pietro in Vincoli dove sono conservate le catene di S. Pietro ed una delle più famose statue di Michelangelo, il Mosé. Infine la Basilica di San Paolo Fuori le Mura, la più grande dopo quella di S. Pietro che ci porta fuori dal centro storico, al confine con un quartiere nuovo rispetto alla Roma che abbiamo visto fino ad ora, l’Eur, progettato negli anni Trenta del Novecento. Tra i vari percorsi alternativi segnaliamo il suggestivo itinerario delle Catacombe cristiane, luoghi di sepoltura prima, e di rifugio poi per la celebrazione dell’Eucarestia durante le persecuzioni cristiane. A Roma ci sono più di sessanta catacombe e tra le più importanti si ricordano le Catacombe di S. Agnese, Priscilla, Domitilla, S. Sebastiano e S.Callisto. Da non perdere infine una visita a Ostia Antica, miglior esempio di città di epoca romana giunto fino a noi, il cui Teatro Romano offre in estate un vasto cartellone di eventi e spettacoli nella splendida cornice degli scavi archeologici dove si respira un’aria magica. Naturalmente è impossibile descrivere ogni angolo e ogni meraviglia della Capitale: abbiamo solo voluto dare alcuni suggerimenti, a partire dai quali ciascuno potrà dedicarsi alla propria personale scoperta di una città che riserva per tutti visioni incantate e infinite meraviglie. Per maggiori informazioni consultare il sito: www.visitlazio.com Fontana Monumentale a Piazza di Spagna, nel cuore di Roma, ai piedi della scalinata. Giardino di Ninfa Monumento Naturale - Cisterna di Latina (Archivio Fotografico Regione Lazio) 107 108 ABRUZZO Tra le vette maggiori dell’Appennino e le acque dell’Adriatico si distende l’Abruzzo, una terra da scoprire, ricchissima di tesori e dal paesaggio magico, mozzafiato. Lo scenario naturale dei picchi elevati ed impervi del Gran Sasso, dei Monti della Laga e della Majella digrada rapidamente verso un armonico sistema collinare, per giungere al litorale adriatico. Volendo, nella stessa giornata si può passeggiare in montagna al mattino, fare un tuffo in mare nel pomeriggio e cenare sotto le stelle in campagna la sera. In alta montagna, tra vette incontaminate e pareti rocciose sorgono amene località turistiche e comprensori attrezzati sia per la pratica degli sport invernali che per l’escursionismo estivo. Tra le montagne e le colline si incuneano strette valli, percorsi storici naturali costellati di antichi borghi. Tre sono i parchi nazionali: quello d’Abruzzo Lazio e Molise, il Gran Sasso-Monti della Laga e quello della Majella, oltre al regionale Sirente Velino, che assicurano protezione a specie vegetali e animali tipiche dell’area, come il camoscio, l’aquila reale, il lupo e l’orso marsicano. In proporzione alla superficie relativamente piccola della regione, la costa abruzzese sembra davvero essere infinita: ben centotrentatré chilometri di spiagge bagnate da un mare pulito e baciate dal sole per mesi interi, con località premiate dalle prestigiose Bandiere Blu, simbolo e certificazione di acque pulite e di valori ambientali ben custoditi. Suddiviso nelle tre province di Teramo, di Pescara e di Chieti, il litorale abruzzese è meta di turismo balneare sin dagli ultimi decenni dell’Ottocento. Il litorale abruzzese è caratterizzato da lunghi e sabbiosi arenili nella parte settentrionale, mentre a sud prevalgono le più riservate calette di ciottoli. Caratteristici della costa meridionale, prima che l’ampio golfo di Vasto interrompa la frastagliata sequenza di piccole insenature, sono i celebri “trabocchi”. Completamente in legno, si compongono di una piattaforma, retta da lunghi pali, dalla quale il pescatore cala in mare la rete, e da una lunga e ardita passerella, anch’essa poggiata sui pali, che collega alla terraferma distante anche decine di metri. È in fase di completamento, per circa 130 chilometri la pista ciclabile che percorre l’intera riviera dell’Abruzzo, collegando ininterrottamente tutte le località costiere e le loro più belle attrazioni. La pista scorre infatti proprio sulla riviera di ciascun comune, e compie gli attraversamenti fluviali mediante appositi e graziosi ponti in legno. Offre dunque l’opportunità di godere senza interruzione, in modo sano sicuro e tranquillo, di tutta l’offerta estiva della costa, sia diurna che notturna: la vita estiva delle località balneari infatti non si ferma mai, con un’offerta vastissima di locali e di stabilimenti che dalla sera diventano pub e disco-bar. Ricchi di fascino sono i piccoli paesini dell’entroterra, i monasteri, i 109 Abruzzo, Parco Nazionale d’Abruzzo: faggeta della Camosciara, un luogo selvaggio ricco di grotte, ruscelli, fiumi e cascate (De Agostini Picture Library) castelli che costituiscono tanti diversi percorsi di visita nella regione verde d’Italia. Le province sono: L’Aquila (capoluogo), Pescara, Teramo, Chieti. La città artisticamente più rappresentativa della regione è L’Aquila, situata alle pendici del Gran Sasso, caratterizzata da un inestimabile patrimonio artistico: dalla magnifica basilica di San Bernardino al castello 110 cinquecentesco, dalla Basilica di Santa Maria di Collemaggio alla fontana delle 99 cannelle, impreziosita da altrettanti mascheroni in pietra. La città della “perdonanza celestiniana” offre innumerevoli itinerari di storia, di arte e di fede. Purtroppo, il terremoto del 6 aprile 2009 ha duramente colpito la città e il territorio circostante, causando ingenti danni ai suoi preziosi tesori d’arte. Affacciata su spiagge lunghe e sabbiose Pescara è un importante centro turistico che custodisce il ricordo del poeta Gabriele D’Annunzio. Chieti, situata in collina, custodisce una meravigliosa cattedrale dell’XI secolo; con le terme, il teatro e anfiteatro romano, di particolare interesse è Spiaggia in provincia di Teramo (TE) Foto Archivio Regione Abruzzo anche il Museo Archeologico nazionale, il quale contiene reperti delle popolazioni autoctone italiche pre-romane (Marrucini-Piceni-Peligni-Sanniti etc). Altra importante città è Teramo, con la sua maestosa Basilica-Concattedrale “S. Maria Assunta” (XIII sec.), con l’imponente campanile di 55 metri, l’anfiteatro di età romana e il Duomo, Monumento Nazionale dal 1899 e simbolo della città ducale, è tra le pochissime chiese al mondo ad avere una Porta Santa. Innumerevoli sono gli antichi borghi, custodi di una civiltà contadina che mantiene ancora vive le sue tradizioni attraverso il folclore e l’artigianato locale. Il variegato panorama dell’A- bruzzo propone diversi tipi di vacanze, tutte entusiasmanti e ricche di sorprese. Le innevatissime cime dell’Appennino abruzzese ospitano i maggiori comprensori sciistici dell’Ap- pennino che accolgono il turista con moderni impianti e un ampio sistema di piste. Per gli appassionati di sci, snowboard, snowrafting, sci nordico-escursionistico e al- Cesidio Silla - Scanno 111 San Vito Chietino Trabocco (Foto archivio Regione Abruzzo) Parco Nazionale Gran Sasso, Monti della Laga (Fototeca ENIT) Eremo di San Onofrio (Fototeca ENIT) 112 pinistico. http://www.abruzzoturismo.it/img/depliant/ it_en_Sciare.pdf. Anche nelle altre stagioni l’Abruzzo offre molto a chi ama la vacanza attiva e sportiva: dal trekking alla mountain bike, dal cavallo (una delle ippovie più lunghe d’Italia 330 km nel Parco Nazionale del Gran Sasso) alla canoa, dal cicloturismo al down Hill dal freeklibing (in Abruzzo c’è la seconda palestra su roccia più grande d’Italia nel Parco Nazionale della Majella) al bird watching. Lungo la costa ampio spazio a tutti gli sport marini: vela, canoa, pesca, windsurf, grazie alla presenza di spiagge attrezzate e di strutture moderne. Il cicloturismo è uno degli sport più adatti per scoprire i mille volti dell’Abruzzo, unicum di ambienti eterogenei, paesaggi che coccolano ed entusiasmano il visitatore che si trova ad intraprendere un viaggio nella nostra Regione. I percorsi, di diversa difficoltà, mostrano al turista i variegati panorami geo-morfologici e culturali dell’Abruzzo (Parchi, aree protette, siti storici ed archeologici) e si adattano sia ad un pubblico che ama pedalare tra pianure e colline sia al cicloamatore che è sempre alla ricerca di nuovi tracciati per sfide più impegnative. Numerosi gli itinerari religiosi verso luoghi di devozione immersi in ambienti incontaminati, tra cui i famosi Eremi di Celestino V, incastonati tra le pareti rocciose della Majella e del Morrone, o le Abbazie romaniche di Santa Maria di Propezzano, San Giovanni in Venere, S. Liberatore a Majella, Santa Maria in Valle Porclaneta, San Clemente a Casauria, Santa Maria Assunta a Bominaco con l’annesso Ora- torio di S. Pellegrino. Da non perdere le manifestazioni di folclore, le feste religiose e gli eventi: dalla famosa Festa della Perdonanza a L’Aquila, alla festa dei Serpari di San Domenico a Cocullo, al Presepe vivente di Rivisondoli alle numerose sagre che vedono protagonisti i piccoli borghi (www.abruzzoturismo.it). L’Abruzzo ha una ricca tradizione gastronomica, con tradizioni specifiche, legate alle singole province. Sovrani in tavola sono i maccheroni alla chitarra, pasta fatta in casa, tagliata con un telaio dai fili d’acciaio; tipiche del teramano sono le scrippelle, sottili sfoglie di pasta in brodo; sulla costa dominano i piatti a base di pesce. Da non perdere il tipico “brodetto”, piatto sontuoso della tradizione marinara abruzzese, che include frutti di mare, e pesce fresco. Ovunque abbondano i menu a base di agnello, capretto, pecora (da non perdere i celebri “arrosticini”), ma anche lonza e ventricina. Il tipico pasto abruzzese è innaffiato da una selezione dei migliori vini regionali: Montepulciano d’Abruzzo, Cerasuolo d’Abruzzo e Trebbiano d’Abruzzo. Tra i dolci, spesso a base di mandorle, spiccano i torroni, i confetti, specialità di Sulmona e la cicerchiata, piccole palline di pasta fritta ricoperte di miele, bocconotti e mostaccioli. Campli (TE) Scala Santa 113 114 MOLISE Situato nell’Italia centro-meridionale, il Molise si estende tra la dorsale appenninica e il mare Adriatico. Natura, storia, arte, antiche tradizioni e gastronomia sono i tesori di questa terra ancora poco conosciuta. Nel visitare il Molise si prova infatti una sensazione di “scoperta”, a cominciare dal suo territorio, prevalentemente montuoso e collinare, solcato dai caratteristici “tratturi”, i percorsi storici della transumanza che uniscono i pascoli abruzzesi con quelli pugliesi. Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise rivela inaspettati magnifici paesaggi, mentre le numerose riserve naturali proteggono le specie vegetali e animali tipiche di questa area. Scenari di natura incontaminata incorniciano anche le due stazioni sciistiche più importanti della regione: Campitello Matese e Capracotta. Il litorale presenta spiagge sabbiose, circondate da vegetazione mediterranea e da un mare limpido e pulito premiato, anche quest’anno, con la Bandiera Blu. La storia millenaria e la cultura della regione possono essere scoperte visitando i siti archeologici, le abbazie, i borghi e i numerosi castelli presenti sul territorio. La sopravvivenza di usi e tradizioni, di attività artigianali e antichi mestieri altrove scomparsi è una caratteristica unica, che rende il Molise un “piccolo mondo antico”. Due le province: Campobasso (ca- poluogo) e Isernia. L’itinerario alla scoperta del Molise inizia a Campobasso, centro ricco di storia e cultura, dominato dall’imponente castello Monforte, edificato intorno al 1450 sui resti di una costruzione normanna, su un colle che domina tutta la città. I monumenti più importanti del capoluogo sono la Cattedrale, edificata nel 1504 e poi ricostruita in stile neoclassico nel 1805 in seguito a un terremoto; la Chiesa di San Bartolomeo, in stile romanico; la Chiesa di S. Antonio Abate, eretta nel 1572, che presenta una facciata tardo-rinascimentale e l’interno barocco, decorato da tele e affreschi del ‘600; la Chiesa di San Leonardo, risalente al XIII secolo; la Chiesa di San Giorgio, eretta nel XII secolo in pieno stile gotico. La città ospita il Museo dei Misteri dove sono conservati i maestosi “ingegni”, creati nel ‘700 dallo scultore campobassano Paolo Saverio di Zinno che, animati da figuranti, sfilano in processione nel giorno del Corpus Domini. Di particolare rilievo è il Museo Provinciale Sannitico che espone pregevoli testimonianze delle civiltà che popolarono il territorio dalla protostoria al periodo sannitico. Ad Isernia molto interessanti sono il centro storico, ricco di antichi palazzi e suggestive piazzette. Da vedere l’ importante area preistorica situata appena fuori dall’abitato dove è possibile visitare il Museo Nazionale del Paleolitico – La Pineta; di particolare bellezza la medie- 115 Pietrabbondante, Complesso archeologico del Santuario Italico (Fototeca ENIT) vale “Fontana Fraterna”. Meritano una visita due piccoli centri che ancora oggi tramandano antiche attività artigianali: Agnone, sede dell’antichissima Fonderia Marinelli che realizza campane per le più 116 importanti chiese del mondo e Scapoli, il paese delle zampogne che ha dedicato un museo a questo antico strumento musicale. Importanti i siti archeologici, tra cui il santuario sanniti- co di Pietrabbondante con il suo bellissimo teatro, e Sepino dove si trovano le rovine dell’antica città romana di Altilia con il Foro, la Basilica, le Terme, il Teatro, il Cardo e il Decumano, le mura e le mae- stose porte d’accesso. Larino, delizioso borgo abitato fin dal V secolo a. C. conserva monumenti di varie epoche, tra i quali si segnalano la domus ellenistica, l’anfiteatro romano con le vicine terme, la Cattedrale gotica del XIV secolo con la torre campanaria, il Palazzo Comunale e la chiesa di San Francesco. La città costiera di Termoli, frequentata meta di turismo balneare, ha un suggestivo borgo antico con il maestoso Castello Svevo e il Duomo romanico; a Venafro il castello Pandone conserva un pregevole ciclo di affreschi rinascimentali e reperti archeologici di età romana e pre-romana. Numerosi i castelli presenti sul territorio, tra cui quelli scenografici di Pescolanciano e Cerro al Volturno, le abbazie e santuari, quali la Badia benedettina di San Vincenzo al Volturno, il Santuario dell’Addolorata di Castelpetroso, il Santuario di Canneto a Roccavivara. Splendidi esempi di architettura romanica sono, inoltre, la chiesa di San Giorgio a Petrella Termoli, porto, “trabocco”: tipica costruzione di pescatori (Fototeca ENIT) Scapoli, bottega artigiana: fabbricante di zampogne (Isernia) – (Fototeca ENIT) 117 Isernia, Fontana Fraterna, particolare (Campobasso) (Fototeca ENIT) Tifernina e la chiesa di Santa Maria della Strada a Matrice. Dalle cime dell’Appennino alla costa, la natura incontaminata del Molise è il luogo ideale per un soggiorno di relax, sport, escursioni verso le località più caratteristiche della regione. Chi ama il verde può passeggiare o praticare il trekking nelle svariate aree protette, nel tipico paesaggio appenninico del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise o in un ambiente vario come quello dell’Oasi WWF di Guardaregia-Campochiaro, tra boschi, torrenti, gole e cascate e la riserva MAB di Montedimezzo-Collemeluccio. Molte aree collinari sono percorribili in mountain bike, mentre sulla costa si possono seguire panoramici percorsi 118 ciclistici. Sempre immersi nella natura si può vivere l’esperienza unica del percorso a cavallo lungo i “tratturi”, le millenarie vie della transumanza che costituiscono la vera peculiarità del Molise. Presso Pescolanciano e un po’ ovunque nella regione, questi storici cammini rappresentano un’occasione straordinaria per “vivere” nella storia e nella civiltà locale. L’emozione dello sci in alta montagna è assicurata dal sistema di piste di Campitello Matese, la stazione più importante del Molise, insieme a quella di Capracotta, rinomata anche per i tracciati di sci di fondo. Da Termoli a Campomarino, sulla costa si possono trascorrere vacanze tranquille e pra- ticare tutti gli sport d’acqua tra spiagge ampie e sabbiose, acqua cristallina e moderne strutture. I più golosi possono seguire percorsi enogastronomici dalla costa all’alto Molise attraversando terre coperte di vigneti e caratteristici paesini con soste per assaggiare i vini e i prodotti tipici, fino al rinomato tartufo bianco di San Pietro Avellana. Terra di antiche tradizioni, il Molise offre diversi itinerari spirituali che consentono di raggiungere, attraverso ambienti incontaminati, il Santuario di Santa Maria del Canneto a Roccavivara, il suggestivo Santuario dell’Addolorata tra le aspre montagne di Castelpetroso ed altri siti religiosi. Da non perdere, eventi e feste Capracotta, Prato Gentile - Isernia che mantengono vive le tradizioni locali: il Festival Internazionale della Zampogna di Scapoli, la Fiera del tartufo bianco a San Pietro Avellana, “La ‘Ndocciata”, fiaccolata spettacolare che si tiene ad Agnone, la Pezzata, sagra dell’agnello a Capracotta, la Festa del Mare a Termoli, la Festa del Grano a Jelsi e molte altre ancora. In questa regione dalla vocazione agricola, la cucina regionale si basa sui prodotti della terra e della pastorizia. Tra i tanti piatti caratteristici si segnalano i maccheroni alla chitarra, le “pallotte cacio e uova”, “taccozze e fagioli” e i “torcinelli” arrostiti, formati da interiora di agnello e frattaglie. Sono eccellenze della gastronomia molisana anche l’olio extravergine di oliva, il tartufo di Isernia e diversi tipi di salumi, tra i quali le salsicce di fegato e la “ventricina”, la “pampanella”, carne di maiale con peperoncino essiccata al forno. Di grande qualità sono i latticini, in particolare il caciocavallo e la “stracciata” di Agnone e dell’Alto Molise, il “fior di latte” di Boiano, le mozzarelle di bufala di Venafro, il pecorino del Matese. Ovunque si producono scamorze e “burrini”, composti da una parte esterna di caciocavallo e una interna di burro. Ottimi anche i vini locali, tra cui il Biferno, il Pentro e la Tintilia, prodotta da un vitigno autoctono. Tra i dolci tipici, occupano un posto d’onore la mostarda d’uva (marmellata tipica della campagna molisana), i “calzoni” (dolci ripieni di pasta di ceci), le ostie farcite (cialde riempite con noci e mandorle), i “peccellate” (dolci ripieni di mosto cotto o marmellate). 119 120 CAMPANIA È una delle regioni dell’Italia meridionale e si estende lungo il versante del mar Tirreno, dalla foce del Garigliano al Golfo di Policastro. La dolcezza del clima, la bellezza delle coste, la ricchezza dell’arte e della storia, l’amore per la cucina rendono la Campania una terra tutta da vivere. Un viaggio che inizia dal mare, re incontrastato, con il suoi colori intensi, le coste ricche di baie, insenature e pareti rocciose, le isole di Capri e Ischia, veri capolavori della natura. Il tutto reso ancora più affascinante dalla ricca vegetazione mediterranea, interrotta da piccoli ma graziosi paesi dove trascorrere le proprie vacanze, immersi nella storia e nelle tradizioni campane. E come dimenticare il monumento della natura che domina imponente questa terra? Il Vesuvio, cupo e misterioso, amato per la sua bellezza e temuto per la sua potenza. E poi Napoli, conosciuta nel mondo per l’intensità e la passione della sua musica che, come la città, mescola aspetti colti e popolari, sacri e profani, gioiosi e malinconici. E adagiata su una terrazza di tufo a strapiombo sul mare, Sorrento. In questo scorcio di paradiso, coste frastagliate e inaccessibili si alternano a piccole e nascoste spiagge che danno vita ad un paesaggio unico. Qui l’opera dell’uomo è stata grandiosa. Le zone più impervie oggi sono costituite da una serie di terrazzamenti degradanti verso il mare, utilizzati per coltivare agrumi, ulivi e viti. Sono i giardini dai quali esalano gli inebrianti profumi di aranci, limoni e zagare. Musica, mare, divertimento e natura, ma anche storia e cultura. Visitare luoghi come Paestum, Ercolano, Pompei, la Certosa di Padula o la Reggia di Caserta sarà un’esperienza indimenticabile, fuori dal tempo. Il territorio è amministrativamente ripartito in 5 province che sono: Napoli (capoluogo), Avellino, Benevento, Caserta e Salerno. Chi sceglie di trascorrere le sue vacanze in Campania avrà l’imbarazzo della scelta fra le tante opportunità che offre ma, indubbiamente, i sei siti dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Unesco più il Bene protetto dall’UNESCO sono le eccellenze da non perdere: • Centro storico di Napoli; • Palazzo reale del XIX secolo di Caserta con il parco l’acquedotto di Vanvitelli ed il complesso di San Leucio; • Zone archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata; • Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni con i siti archeologici di Paestum e Valia e la Certosa di Padula; • Longobardi in Italia: i luoghi del potere (568 774 d.C.) il complesso di Santa Sofia a Benevento; • Celebrazioni delle grandi strutture processionali a spalla: la Festa dei Gigli a Nola. Napoli colpisce il visitatore per la sua vivacità, per gli splendidi colori del mare ma anche per la sua storia che riaffiora in ogni angolo del centro antico, il più grande d’Europa, un autentico museo a cielo aperto. Ovunque si guardi, si scorgono scorci ricchi di fascino, tabernacoli, chiese e obelischi barocchi. Si incontrano le antiche arti manuali, da quella dei presepi (San Gregorio Armeno) a quella incomparabile dei maestri liutai, fino ad arrivare all’antico Borgo degli Orefici. Infiniti sono gli itinerari che si possono seguire scegliendo una visita ai castelli, o ai musei, o alle ville e palazzi storici o un tour fra le tante chiese che custodiscono capolavori scultorei e pittorici di enorme valore. Ercolano, Pompei, Oplonti e Stabia nel 79 d.c., furono completamente distrutte dal Vesuvio. La lava vulcanica segnò la loro distruzione ma, solidificandosi, la stessa lava che le distrusse divenne un’eccezionale “protezione” 121 che ha preservato gli straordinari reperti, riportati alla luce molti secoli dopo. Un visita nell’antico Foro di Pompei, permette di visitare luoghi di straordinario valore come la Casa del Fauno, una struttura monumentale con ambienti, stanze e aree dedicate a varie attività, il Sacrario dei Lari Pubblici, una delle più interessanti architetture rinvenute a Pompei, probabilmente dedicata alle divinità protettrici della città, e la Casa dei Vettii, con gli interni decorati da preziosi dipinti. Un paesaggio unico al mondo lo offre la Costiera Amalfitana: baie, insenature e pittoreschi paesini che, in un miracolo di equilibrio, restano abbarbicati alla montagna. L’azzurro del mare, il verde della macchia mediterranea, i colori e le linee delle piccole case, si fondono perfettamente fra loro creando uno dei più bei percorsi della costa italiana. Positano, Amalfi, Ravello, Minori e Vietri sul Mare sono alcune delle preziose perle che compongono la collana di piccoli borghi (12 in tutto) della costiera. Dei piccoli presepi viventi, con i loro antichi vicoli, archi e piazzette, che affascinano per l’atmosfera, i suoni e i profumi che emanano. Nello scenario incantato della Costiera Amalfitana, ogni anno, si organizza il Ravello Festival, appuntamento imperdibile per chi vuole lasciarsi conquistare dal fascino della grande musica eseguita in uno scenario di incomparabile suggestione. La Reggia di Caserta, altro sito Unesco, è un autentico capolavoro di architettura e decorazione e un prezioso contenitore di capolavori. Visitando 122 Pompei: un intenso tramonto rende ancora più affascinante l’antica Via dell’Abbondanza il suo interno si è stupiti dal continuo susseguirsi di opere d’arte, stucchi, bassorilievi, affreschi, sculture e pavimenti a intarsio. Un’opera di proporzioni colossali: quattro cortili, 1200 stanze, più di 30 imponenti scalinate tra cui il famoso Scalone d’Onore con 116 scalini, ed un immenso splendido parco come cornice. Archeologia, natura e tradizioni, i tre elementi distintivi del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni crocevia di culture e popoli fin dalla preistoria. Testimonianza preziosa del passato di questa terra, è Paestum che vanta i tre templi greci meglio conservati al mondo. Sulle coste del Cilento, nel 540 a.C., sbarcarono i Focesi, fondatori di Elea (oggi Velia), antica città famosa per aver ospitato grandi uomini di pensiero come Parmenide. Tra le tante Bandiere Blu che sventolano lungo la costa cilentana a certificare la qualità del mare e dei servizi spiccano le spiagge di Cala Bianca e Cala degli Infreschi a Camerota e quella dell’Arco Naturale a Palinuro. Da non perdere una visita alla Certosa di San Lorenzo, meglio conosciuta come Certosa di Padula, uno dei più grandi monasteri del mondo. Con un paesaggio di rara bellezza plasmato dal vento, dal mare e dall’uomo, la Campania offre un’infinità di modi per vivere e scoprire le eccellenze della sua terra, una perfetta armonia tra storia, natura, cultura, folklore e sapori genuini. Luoghi dove trascorrere le proprie vacanze all’insegna della conoscenza, dello sport e del divertimento ma, soprattutto, dove rigenerarsi e ritrovare l’equilibrio psico-fisico facendosi coccolare in uno dei tanti stabilimenti termali. Molti i luoghi dove ritemprarsi perché molti sono stati, nel passato, i fenomeni vulcanici che hanno dato origine a numerose falde acquifere dalle quali, ancora oggi, sgorgano acque ricche di proprietà terapeutiche. E quando si parla di terme si parla di Ischia, una delle perle del Golfo di Napoli, che gra- Capri (Napoli): uno sguardo sui Faraglioni, meravigliose rocce che emergono dal mare zie alle sue origini vulcaniche vanta uno dei migliori patrimoni idro-termali al mondo. Moderni e attrezzati centri benessere offrono un’ampia gamma di trattamenti curativi ed estetici per ritrovare la forma migliore, immersi nel paesaggio incantato di questa meravigliosa isola. Castellammare di Stabia, Pozzuoli, Contursi e Villamaina sono alcune delle altre località dove dedicarsi alla cura del corpo e dello spirito. Nel magnifico scenario del Golfo di Napoli, oltre a Ischia, si trova uno dei luoghi più famosi al mondo, Capri, la regina della vita mondana e del lusso, punto di incontro di personalità politiche, personaggi del jet set e divi del cinema. Una passeggiata nella sua mitica piazzetta è una tappa obbligata per arrivare al cuore di questo luogo ricco di fascino e di mistero. Le meraviglie di questa isola sono tante e tanti sono i modi per ammirarle: noleggiando i famosi e confortevoli gozzi con cui circumnavigare l’isola e soffermarsi nella splendida Grotta Azzurra, prenotando un tour in elicottero che sorvolerà l’intera Baia di Napoli e le zone di Ercolano e Pompei oppure, per chi vuole rimanere a terra, prenotando una visita guidata per conoscere i luoghi più belli e gli aneddoti più curiosi. Il mare è sicuramente l’attrattiva principale della Campania, ma anche l’entroterra merita uno sguardo attento. Sentieri antichi, alcuni risalenti a 2000 anni fa, permettono di entrare nel cuore dei Parchi Nazionali e Regionali che custodiscono, in un contesto naturalistico d’eccezione, tanti reperti della storia passata. Tradizioni antiche che ritroviamo nelle tante sagre e manifestazioni organizzate in tutto il territorio della Campania, che ospita anche eventi culturali di portata internazionale. È una cucina allegra, solare, famosa soprattutto per i prodotti tipici della sua terra. Grazie al sole, la Campania può vantare i pomodori più succosi e gustosi del mondo che condiscono molti piatti locali e, non per ultima, la famosa pizza napoletana. È oramai passato alla leggenda quel pizzaiolo che inventò, in onore di Margherita di Savoia, una pizza tricolore condita con pomodoro, mozzarella e basilico che ancora oggi sopravvive con il tradizionale nome di “pizza Margherita”. Napoli è anche la patria degli spaghetti. I condimenti sono svariati e tutti molto gustosi, ma l’importante è la cottura a regola d’arte ed in questo i napoletani sono dei veri maestri. Altro fiore all’occhiello di questa regione è la produzione casearia, con la famosa mozzarella di bufala, magistralmente prodotta nelle zone di Terra di Lavoro e della Piana del Sele. I dolci più rappresentativi sono certamente la pastiera napoletana, le fragranti sfogliatelle di ricotta ed il babà intriso di liquore. E in una terra baciata dal sole e dal mare non potevano mancare eccellenti produzioni vinicole, apprezzate a livello internazionale. Un’ampia gamma di vini, di grande pregio e dal sapore più o meno intenso, potranno essere assaporati dagli amanti del “sangue di Bacco” percorrendo una delle Strade del Vino, dove natura, tradizione e gusto saranno gli accompagnatori d’eccezione. I vini campani, dal Taurasi all’Aglianico passando per il Greco di Tufo, l’Asprino d’Aversa, il Lacrima Christi del Vesuvio, il Fiano e il Solopaca, accompagnano meravigliosamente una cena con i piatti della cucina tradizionale, magari gustata su una terrazza affacciata sul mare, a lume di candela, con una bella canzone napoletana di sottofondo e 123 Napoli: la magia del Teatro San Carlo, tempio della lirica famoso in tutto il mondo chiusa dal sapore del limoncello di Sorrento. Napoli Napoli è un vero scrigno di tesori d’arte e di storia, impronte indelebili delle dominazioni passate, ognuna delle quali ha contribuito alla formazione di questa città che racchiude, nel suo centro storico, un patrimonio talmente straordinario da essere stato inserito tra i siti Unesco. 2500 anni di storia raccontati da palazzi, chiese, monumenti e luoghi d’arte tra i quali si insinua la quotidianità vissuta con l’allegria e la fantasia tipica dei napoletani. Ben quattro castelli 124 dominano la città. Castel Nuovo, meglio conosciuto come il Maschio Angioino, con linee architettoniche diverse, ben integrate fra loro, che richiamano il duplice ruolo di fortezza-palazzo che questa costruzione rivestì sotto il periodo degli Angioini e degli Aragonesi. Splendido l’Arco di Trionfo voluto dal re Alfonso I d’Aragona e ideato da Pietro de Martino e Francesco Laurana. Su una piccola isola, collegata da un ponte alla vicina terra ferma, si trova il monumentale Castello dell’Ovo, sede di mostre e congressi, con una meravigliosa veduta sull’intero golfo. Arroccato sul Vomero – Castel Sant’Elmo - dal quale si ammira la grande arteria stradale, popolarmente nota come “spaccanapoli”, che divide la città in due parti. E infine, Castel Capuano, nato come fortezza e, successivamente, impreziosito da interventi architettonici che lo trasformarono in residenza nobiliare. Nei pressi, Porta Capuana, ingresso principale della città nel passato, delineata da un pregiato arco marmoreo. Innumerevoli le chiese sparse per la città. La Cattedrale, sovrapposta ad edifici preesistenti, una parte dei quali inglobati nell’attuale struttura, ha subìto radicali modifiche, soprattutto nella parte esterna, per porre rimedio ai gravi danneggiamenti causati da eventi sismici. Fu Enrico Alvino, nel 1800, ad imprimere lo slancio verticale che caratterizza l’odierna facciata, con guglie, edicole e cuspidi costruite intorno alle opere sopravvissute al terremoto. L’interno, con pianta a croce latina e tre lunghe navate suddivise da due file di pilastri, ospita la famosa Cappella del Tesoro di San Gennaro che, oltre alle due ampolle contenenti il sangue del santo, custodisce mirabili capolavori realizzati con metalli preziosi. Altro importante luogo legato al Santo di Napoli, sono le Catacombe di San Gennaro con affreschi, mosaici e reperti di grande valore. Un insieme di stratificazioni architettoniche realizzate in epoche diverse disegnano l’imponente Basilica di San Lorenzo Maggiore, eretta sui resti di strutture greco-romane, riportate alla luce e visitabili attraverso l’accesso situato nel chiostro interno. Lungo il tracciato Spaccanapoli, si incontra la Chiesa del Gesù Nuovo, con la particolare facciata recuperata da un quattrocentesco palazzo signorile, e un trionfo di decori marmorei e pittorici nella parte interna. Il Monastero di Santa Chiara, dalle linee semplici e sobrie tipiche delle chiese francescane, oltre alle tombe reali, custodisce il caratteristico Chiostro delle Clarisse con un’insolita decorazione, completamente realizzata con maioliche variopinte, raffigurante i colori di questa terra. Maestosa come una cattedrale e ricca di opere d’arte, la Chiesa di San Domenico Maggiore è un altro interessante esempio del particolare processo di formazione del patrimonio artisti- Positano (Costiera Amalfitana) – Sito UNESCO (Fototeca ENIT) co e culturale di Napoli. Legata alla personalità poliedrica di Raimondo Di Sangro è la Cappella Sansevero, popolarmente chiamata la “pietatella”, un mirabile connubio tra architettura e arte. Celebre il Cristo Velato di Giuseppe Sammartino, di fronte al quale si rimane incantanti per la straordinaria maestria con la quale è stato realizzato il sudario adagiato delicatamente sul corpo di Cristo. Le ricche collezioni di antiche famiglie nobiliari, come i Farnese e i Borgia, e i numerosi reperti ritrovati a Pompei e Ercolano e in altre zone dell’Italia meridionale, formano il patrimonio espositivo del più grande museo di arte antica del Mezzogiorno: il Museo Archeologico Nazionale, ospitato nell’antico Palazzo degli Studi. Il Palazzo Reale di Capodimonte, circondato da un grande parco, ospita il Museo e le Gallerie Nazionali di Capodimonte, una straordinaria raccolta di 125 Penisola Sorrentina (Napoli) capolavori di Tiziano, Raffaello, Correggio, Masaccio, Mantegna, Caravaggio e dei maestri napoletani. Splendidi gli arredi dell’Appartamento Reale dove si trova il salottino di Porcellana, capolavoro della Real Fabbrica di Capodimonte, la cui produzione – in parte – è esposta nella Galleria delle Porcellane. Questo è l’unico museo ad affiancare all’espressione artistica antica quella contemporanea, con opere di artisti del calibro di Andy Warhol. Il Museo Civico Gaetano Filangieri, oltre da una serie pregevole di sculture e dipinti, ospita una ricca collezione di 126 armi europee e orientali, una preziosa raccolta numismatica e molti raffinati oggetti di porcellana provenienti dalle più importanti fabbriche italiane e europee. Tra le principali piazze di Napoli, imperdibile è la famosa Piazza del Plebiscito, con lo splendido colonnato fatto realizzare da Gioacchino Murat, di fronte al quale si affaccia uno dei lati del grandioso Palazzo Reale, progettato da Domenico Fontana, sede della Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III, la più grande del sud d’Italia, con esemplari antichissimi di grande valore. Alla spalle del Palazzo, il Teatro di S. Carlo, il più antico teatro d’opera in Europa ancora attivo, tempio della grande musica e del balletto classico, dove si sono esibiti nomi di fama mondiale come Gioacchino Rossini e Gaetano Donizetti. Davanti all’ingresso del teatro, la Galleria Umberto I una delle più eleganti d’Italia, con la pavimentazione marmorea decorata da raffinate geometrie. Lungo Via Toledo, una delle principali arterie cittadine, si trovano i Quartieri Spagnoli realizzati, nel 1500, da Don Pedro da Toledo, come alloggio per le truppe, e oggi rione popolare dal quale trasuda la napoletanità più verace e più schietta. Se amate lo shopping, potrete scegliere tra creazioni artigianali e divertenti souvenir da portare con voi come ricordo di Napoli e della sua gente. Tra le strade del centro troverete botteghe, negozi e boutique dove acquistare l’oggetto più consono ai vostri desideri: si va dalle statuine in terracotta di San Gregorio Armeno, dove a Natale l’estro creativo raggiunge il suo apice, alle creazioni di alta moda con accessori in pelle, cravatte e scarpe, dalle preziose produzioni di oreficeria ai preziosi ombrelli fatti a mano con materiali di pregio. Una Napoli illuminata dai raggi del sole, nasconde un’altra Napoli, quella incuneata nel sottosuolo, scavata già dai greci antichi e poi dai Romani che qui costruirono un imponente acquedotto, utilizzato fino al 1600. Una guida accompagnerà i visitatori in questo viaggio nel tempo nella Napoli sotterranea, un percorso suggestivo tra cunicoli e importanti ritrovamenti come il Teatro Greco-Romano. Paestum (Salerno) 127 128 BASILICATA La Basilicata è una regione del Sud Italia incastonata tra Puglia, Calabria e Campania. Non si raggiunge per caso e se non per vivere un’esperienza unica, in luoghi dove silenzio, colori, profumi e sapori allontanano il frastuono e lo stress della vita quotidiana, regalando sensazioni autentiche. I boschi e le foreste che ricoprono le montagne sono costellati da piccoli e suggestivi borghi, alcuni posti anche a 1000 m di altitudine, dove l’aria pura, i sapori genuini, le bellezze della natura si fondono con la storia. La Basilicata è lambita da due mari: lo Ionio e il Tirreno, le cui coste sono caratterizzate da innumerevoli spiagge su cui ci si può rilassare al sole, rinfrescandosi nelle acque cristalline di un mare incontaminato. La costa ionica, con la nota località di Metaponto, offre ampie spiagge di sabbia finissima, in alcuni tratti circondate da pinete e filari di eucalipto che diffondono nell’aria un gradevole profumo. Più alta e frastagliata, la costa tirrenica è caratterizzata da promontori a picco sul mare intervallati da piccole spiagge bagnate da un mare cristallino. Maratea, nota come perla del Tirreno, è famosa non solo per la ricchezza e la bellezza dei suoi fondali, la possibilità fare tour in barca lungo la costa, visitare le tante grotte marine che costellano il litorale, ma anche per il suo grazioso centro storico e le numerose chiese. Da non perdere, poi, l’imponente Statua del Cristo Redentore, sul monte San Biagio, da dove si gode una vista meravigliosa sul golfo. A Maratea può essere divertente anche fare un giro tra i negozi del suo centro storico o trascorrere una piacevole serata cenando in uno dei caratteristici ristoranti del porto, per proseguire con un dessert nei caffè della piazzetta e tirare fino a tardi in graziosi locali notturni. Le province sono: Potenza (capoluogo) e Matera. Matera, oggi candidata Capitale Europea della Cultura 2019, è la città dei Sassi, dal 1993 Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Una passeggiata lungo i vicoli della Civita, il nucleo più antico della città, permette di addentrarsi nell’antico agglomerato urbano formato da una fitta rete di grotte scavate nella roccia. Un’architettura arcaica, senza alcuna progettazione, che ha dato origine ad una vera e propria opera monumentale, attrazione per milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo. La città di Matera è un vero set cinematografico naturale, tanto da aver indotto famosi registi nazionali e internazionali a sceglierla come location in cui ambientare i propri film: da Pier Paolo Pisolini, per Il “Vangelo II Matteo”, a Mel Gibson che a Matera ha girato “The Passion”. Gran parte del territorio della Basilicata è occupato da montagne, coperte da meravigliosi boschi e splendide foreste, un paesaggio spettacolare dove rigenerarsi, divertirsi e mangiare bene tutto l’anno. Bellissima è l’area in cui si possono ammirare i Laghi di Monticchio: il lago Grande e il lago Piccolo sono due splendidi specchi d’acqua che occupano i due crateri - ormai spenti del Monte Vulture e sono circondati da una fitta e lussureggiante vegetazione. In inverno, quando una coltre bianca ricopre le sue alte vette, la Basilicata è meta ideale per gli appassionati dello sci grazie alla presenza di numerosi com- 129 Parco Nazionale del Pollino, Lago del Monte Cutugno (Fototeca ENIT) Maratea (PT), spiaggia (Fototeca ENIT) 130 prensori. In estate la montagna lucana diventa il luogo ottimale per chi ama passeggiare, arrampicarsi, andare in bicicletta o semplicemente leggere un buon libro. La regione offre diverse soluzioni di sport e attività out-door sfruttando anche torrenti e ruscelli che scendono dalle montagne, laghi circondati da una natura lussureggiante, lungo i quali praticare attività come il rafting o il torrentismo, il canottaggio o la vela, le immersioni subacquee o la pesca sportiva. I lucani sono molto orgogliosi della loro cucina, essenziale e aromatica, interamente basata su prodotti locali, sapientemente combinati in pietanze caratteristiche e d’antichissima tradizione. Davvero gustosa la pasta di grano duro, lavorata a mano con antichi utensili come la rasola, la cavarola (rispettivamente una lama e un piccolo tagliere) e la maccarunara. Per altri formati, come i minuich e i tria, serve solo l’abilità e la maestria delle massaie. Nei sughi molto saporiti è onnipresente il peperoncino, uno dei simboli dell’arte culinaria lucana, che qui è più diffusamente chiamato diavolicchio. La panella, grandi forme di pane con impasto a base di farina e patate bollite, e il pancotto, fette di pane abbrustolite ammorbidite nel brodo e arricchite con uova, sono due tipici piatti a base di pane, un altro alimento ricorrente nella cucina lucana. L’agnello, come il cazmarr, polpettone d’interiora (che il dialetto chiama gnumaredd) e il cutturiddi, una specie di stufato, rientrano tra le altre specialità della cucina lucana. Molto diffusa è, inoltre, la testina d’agnello, che viene cotta al forno e condita Laghi di Monticchio, Rionero in Vulture (Fototeca ENIT) con origano e pecorino. Tra le carni è famosa la “lucanica”, una salsiccia di carni magre di suino, preparata in numerose varianti, senza l’impiego di additivi. Altra regina della gastronomia è la verdura preparata in una varietà di gustosi piatti. Ricordiamo il calzone di verdura e la ciambotta, una frittura di patate, peperoni e melanzane conditi con pomodoro, la ciaudedda, con fave, patate e carciofi, e l’insalata di lampascioni. Una superba sintesi vegetariana è poi costituita dal “piatto d’erbe alla lucana”, in cui troviamo, cotti insieme e conditi con olio d’oliva, cipolle, melanzane, peperoni, pomodori, aglio, basilico e prezzemolo. Potenza Nonostante sia stata in gran parte ricostruita in seguito ai numerosi terremoti che l’han131 Metaponto (MT), Tavole Palatine - Tempio greco (Fototeca ENIT) Matera, I Sassi, riproduzione interno abitazione (Fototeca ENIT) 132 Matera, I Sassi (Fototeca ENIT) no colpita nel corso dei secoli, Potenza conserva numerose e importanti testimonianze del passato. Tra i monumenti da visitare ricordiamo il Duomo, costruito nel XII secolo e rimaneggiato in epoca neoclassica, che conserva pregevoli opere d’arte; la Torre Guevara, traccia di un antico castello medievale; la Villa Romana di Malvaccaro, caratterizzata da pregevoli mosaici; l’Edicola di San Gerardo, un piccolo tempietto eretto nel XIX secolo per ospitare una veneratissima statua del Santo, Patrono della città; il Museo Archeologico Nazionale e il Museo Archeologico Provinciale, in cui sono conservati numerosi reperti legati alle vicende storiche di Potenza e dell’archeologia lucana; l’Archivio di Stato con documenti a partire dal Trecento e numerose pergamene; la Chiesa romanica di San Michele Arcangelo, edificata nel XII secolo in stile romanico, che custodisce al suo interno opere interessanti come la “Madonna del Carmine” e la “Madonna del Rosario e quindici misteri”; la Chiesa di S. Maria del Sepolcro, risalente al XII secolo, al cui interno si può ammirare un bassorilievo in marmo raffigurante una “Madonna col Bambino e angeli”. Matera Non si può pensare Matera senza i Sassi, i quali hanno reso la città famosa in tutto il mondo. Inseriti nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità, i “Sassi di Matera” sono case (sovrapposte le une alle altre e unite tra loro da stradine inerpicate e ampie scalinate), abitate dall’antichità alla metà del secolo scorso, di cui solo la facciata è in muratura, mentre il resto (spesso un unico ambiente) è scavato nella roccia. Utilizzato fin dal Medioevo, letteralmente il termine Sassi indica i “rioni pietrosi abitati” sorti intorno al nucleo originario della città antica: la Civita e occupano le due conche carsiche sovrastanti i dirupi del torrente Gravina. Si tratta del Sasso Barisano e del Sasso Caveoso. Completano il panorama architettonico una serie di chiese, sempre scavate nella roccia. Tra i monumenti più significativi presenti nel Sasso Caveoso ricordiamo la Chiesetta rupestre di Santa Lucia alle Malve, fondata da una comunità benedettina intorno all’VIII secolo, la Chiesa di Madonna de Idris, che conduce nella cripta di San Giovanni in Monterrone, ricca di notevoli affreschi di varie epoche, il Cimitero barbarico nel Rione Malve e 133 Castelmezzano, Dolomiti lucane (PZ) (Fototeca ENIT) le quattro chiese rupestri del Convicinio di Sant’ Antonio. Nel Sasso Barisano segnaliamo invece la Chiesa di San Pietro Barisano, una delle più grandi scavate nella roccia, la Chiesa di Madonna delle Virtù, che faceva parte di un antichissimo monastero e la Chiesa di S. Agostino, costruita nel 1591 in stile barocco. Da visitare a Matera sono anche il Duomo, realizzato nel 1268-70 in stile romanico, Palazzo Lanfranchi, massima espressione dell’architettura del Seicento a Matera, e i numerosi musei della città tra cui il Museo archeologico nazionale “Domenico Ridola”, il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna e il MUSMA, Museo della Scultura Contemporanea di Matera. Da non perdere, poi, il Parco archeologico storico e naturale delle Chiese rupestri del Materano, anch’esso Patrimonio dell’Umanità, che comprende oltre 160 chiese rupestri, tre villaggi neolitici (Serra d’Al134 to, Timmari e Murgia Timone) e un numero imprecisato di tombe preistoriche. Nella zona sud-orientale di Matera si trovano inoltre una serie di graziose cittadine tra cui Montescaglioso, con la splendida Abbazia di San Michele Arcangelo, Miglionico, con l’imponente Castello del Malconsiglio, Bernalda, con il Castello quattrocentesco, e, ancora, Tricarico, Grassano, Irsina e Ferrandina, tutte ricche di monumenti. Proseguendo verso Sud, si arriva nella suggestiva zona dei Calanchi, con colline di argille bianche, pinnacoli, coni e piccoli canyon scavati dal sole e dalla pioggia. Da segnalare in questa zona è anche il suggestivo borgo di Craco, oggi disabitato ma pieno di stratificazioni storiche, con il castello e un gruppo di case aggrappate alla roccia dietro cui si snodano vicoli, scale e piazzette. Merita una visita anche la cittadina di Tursi, con l’antico rione de La Rabatana, le rovine del castello e la chiesa di S. Maria Maggiore in Rabatana, e la vicina chiesa di S. Maria d’Anglona. Da ricordare è poi la zona costiera intorno al Mar Ionio, unica zona pianeggiante della Provincia e ricca di reperti archeologici, dato che in passato fu uno dei maggiori centri della Magna Grecia. Da segnalare in particolare l’area archeologica di Metaponto con le sue rovine tra cui spiccano le Tavole Palatine, resti del tempio in stile dorico-arcaico dedicato alla dea Hera, detto, il tempio di Apollo, in stile dorico, e il tempio ionico dedicato ad Afrodite, edificato intorno al 470 a.C., l’antica agorà con il teatro e il Museo Archeologico Nazionale di Metaponto, ricco di reperti archeologici. Da segnalare infine Policoro, con il Castello, il Parco archeologico con le rovine greche e il Museo Nazionale della Siritide. Matera, Festa della Madonna della Bruna (Fototeca ENIT) 135 136 PUGLIA Una terra al plurale, un luogo che cela anime diverse: questa è la Puglia, il “tacco dello Stivale”, una regione incantevole, sospesa tra natura, storia, tradizione, gusto e spiritualità, da visitare dodici mesi l’anno. Chi ama il mare, qui avrà solo l’imbarazzo della scelta, potendo optare tra le scogliere di Otranto e di Santa Maria di Leuca, punto d’incontro tra lo Ionio e l’Adriatico, oppure tra Gallipoli, la “Gemma del Salento” e il Gargano, lo “Sperone d’Italia”, proteso nelle acque limpide del mare che ospita le splendide Isole Tremiti. Natura ancora protagonista con il Parco Nazionale dell’Alta Murgia e quello del Gargano con la selvaggia Foresta Umbra e poi i Monti Dauni, le profonde gravine di Laterza e le ampie doline di Altamura che, con i loro paesaggi suggestivi, caratterizzano la parte interna della regione. E per chi vuole fare un viaggio nella storia, la Puglia offre un ampio ventaglio di luoghi che raccontano le antichi origini di questa terra: dalla preistoria alla Magna Grecia, dall’età imperiale al rinascimento , ai fasti del barocco di Lecce e del Salento. Le province sono: Bari (capoluogo), Barletta - Andria - Trani, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto. Per i più devoti, ma non solo, immancabile una tappa a San Giovanni Rotondo, centro di pellegrinaggio mondiale da quando vi giunse Padre Pio e Monte Sant’Angelo, con il famoso Santuario Patrimonio Unesco, dedicato all’Arcangelo Michele, apparso secondo la tradizione agli abitanti del borgo. Per una full immersion nella storia e nella tradizione, invece, Alberobello è una fermata obbligatoria. Patria dei trulli, antiche e caratteristiche abitazioni in pietra dal tetto conico, molte delle quali aperte oggi all’ospitalità, caratterizzano interamente il centro storico della cittadina, riconosciuto dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Siamo nella Murgia dei Trulli, terra di oliveti assolati e di vigneti, di trulli e di masserie, di cattedrali romaniche e di chiese barocche, della buona tavola e delle tradizioni. Qui incontriamo Cisternino, Locorotondo e Ostuni, borghi autentici, ricchi di arte e cultura caratteristici con i loro stretti vicoli, le corti, le piazzette su cui si affacciano botteghe artigiane e ristorantini. Oltre ai trulli, la Puglia vanta un altro sito Unesco, Castel del Monte, un capolavoro unico dell’architettura medievale fatto costruire da Federico II di Hohenstaufen nel XIII sec. Austero, solenne, dal fascino esoterico, emerge in una spettacolare solitudine dall’alto dei suoi 540 metri. Di certo non fu una rocca difensiva, forse residenza di caccia o centro di colti indottrinamenti astronomici, iI maniero è oggi simbolo della Puglia Imperiale, terra di castelli e cattedrali, tra la Valle del fiume Ofanto, il mare Adriatico e la collina dell’Alta Murgia. Tra le città d’arte pugliesi, imperdibile Lecce, con i palazzi barocchi, le chiese, i giardini segreti del centro storico e la scenografica piazza Duomo su cui si affacciano la Cattedrale, il Vescovado, il Palazzo del Seminario. Suggestiva Taranto, la città dei due mari, con il Castello Aragonese e il MarTa, 137 Lecce, Piazza Duomo Ostuni 138 Alberobello Fasano (Foto Solito) 139 Polignano a Mare Mattinata, Baia dello Zagare Museo Archeologico Nazionale, fra i più importanti spazi italiani dedicati alla cultura magno-greca; dopo aver visto i famosi Ori risalenti al IV-II sec. 140 a.C., merita sicuramente una visita la città vecchia, un tempo l’acropoli della polis greca, dove troviamo la Cattedrale di San Cataldo dell’XI secolo, con il bel Cappellone, trionfo della decorazione barocca di scuola napoletana. Numerose le opportunità per chi predilige le vacanze all’in- Isole Tremiti, San Nicola segna dello sport a diretto contatto con la natura. Per chi ama emozionarsi esplorando il mare, le occasioni non mancano di certo. Le acque cristalline delle Isole Tremiti offrono un meraviglioso paesaggio, movimentato da insenature, grotte e profondi fondali, il tutto colorato da una fitta vegetazione e popolato da tante specie ittiche. San Domino, San Nicola, Capraia, Cretaccio e Pianosa sono le cinque isole dell’Arcipelago delle Tremiti, un paradiso in miniatura dove storia e natura si fondono perfettamente offrendo un meraviglioso panorama tutto da esplorare. Santa Maria di Leuca, a cavallo fra il mar Ionio e l’Adriatico, è un’altra meta da non perdere. I fondali, in alcuni tratti, raggiungono i 90 metri di profondità e le forme di vita che colonizzano questo tratto di mare creano un affascinante gioco di colori. Chi, invece, sceglie di divertirsi rimanendo sopra il livello dell’acqua, sono tanti i luoghi dove praticare windsurf o kitesurf e non solo durante la stagione estiva. Ma la Puglia non è solo mare. Per scoprire le meraviglie che la natura le ha donato o per conoscerne la storia e le tradizioni scegliendo un modo diverso di muoversi, un tour in bicicletta è una delle chiavi di lettura del territorio. Non bisogna essere dei ciclisti provetti per decidere di intraprendere un viaggio su due ruote, basta il desiderio di vivere un’esperienza alternativa. Gli itinerari sono tanti ed eterogenei: nella natura, pedalando lungo i sentieri dei Parchi del Gargano o dell’Alta Murgia, nella storia, scoprendo le tante testimonianze che raccontano il passato di questa terra, o addentrandosi nell’entroterra alla scoperta di uno stile di vita lontano da quello frenetico delle grandi città. La Puglia vi sorprenderà con un itinerario poco conosciuto, quello dei Monti Dauni, con i piccoli borghi, dove il tempo sembra essersi fermato. Intorno colline verdi e boschi rigogliosi, come quelli che circondano Faeto, Bovino e Biccari da cui partire per fare un tuffo nella natura inviolata, patria degli ultimi lupi di Puglia. Abbandonatevi a un viaggio lento, assaggiate i piatti della tradizione in un territorio di grande fascino dove saperi e sapori s’intrecciano. Da sempre definita “povera”, per la semplicità dei suoi ingredienti, la cucina pugliese sa soddisfare ogni tipo di palato. Tre sono i punti di forza della cucina: il grano duro, le verdure e l’olio che, uniti alle carni e al pesce, danno sempre vita a piatti originali capaci di mantenere i sapori schietti e inconfondibili. Caposaldo della tavola regionale è la pasta fatta in casa 141 Bari, Basilica San Nicola (Franco Cappellari) con farina di grano duro o una miscela di grani duri e teneri: le orecchiette, ormai simbolo regionale, nelle loro molteplici varianti dialettali chiancarelle, strascenàte, un tempo piatto principale delle famiglie più povere, oggi ricercate e servite nei migliori ristoranti. Tra le eccellenze che hanno meritato la tutela dei marchi DOP o IGT ricordiamo il pane di Altamura, noto per la sua fragranza, la Clementina del golfo di Taranto, dalla polpa dolce e succosa, la Bella della Daunia, oliva coltivata nel foggiano sin dal 1400, i famosi oli extra-vergine di oliva e i pregiati vini provenienti da vitigni autoctoni come il Negroamaro, Primitivo e Uva di Troia. Tante le feste patronali, le sagre e le rievocazioni storiche che si organizzano tutto l’anno in ogni parte della Puglia: il Carnevale di Putignano, la Festa 142 di San Nicola a Bari, la Disfida di Barletta e l’accensione della fòcara a Novoli sono tra quelle più rinomate. Bari e dintorni Un tour tra cattedrali e castelli, che con la loro imponenza dominano molti degli antichi borghi, è un’occasione per esplorare anche il meraviglioso paesaggio naturale del territorio. Punto di partenza è Bari, crocevia di culture sin dall’antichità. Una città dove convivono due anime: quella del borgo vecchio, circondato da un’imponente muraglia e attraversato da strette vie che conducono alla scoperta del suo ricco patrimonio culturale, e quella moderna, nata agli inizi dell’Ottocento e trasformatasi, nel tempo, nella vivace e cosmopolita città di oggi. Lungo il perimetro murario della parte antica, si incontra il maestoso Castello, fatto costruire da Federico II di Svevia, con un ampio cortile interno, oggi luogo di manifestazioni ed eventi. Splendido esempio di architettura romanica pugliese è la grande Basilica di San Nicola, che custodisce le spoglie del famoso Santo. La sobria e luminosa facciata, fiancheggiata da due torri di forma e altezza diverse, presenta tre portali dai quali si accede alle navate interne, custodi di importanti opere artistiche. Seconda chiesa più importante di Bari è la Cattedrale, affiancata da un’alta torre campanaria e costruita su precedenti antichi edifici. Un rosone finemente decorato e tre portali movimentano il disegno della facciata principale. La città nuova, voluta da Gioacchino Murat, è attraversata dalle strade principali dello shopping come Corso Cavour, dove si trova il famoso Teatro Petruz- Monopoli, Porto Vecchio zelli, tempio della lirica. Lungo la costa adriatica, imperdibile Trani, con la maestosa Cattedrale romanica che sembra emergere dal mare e poi i vicoli della Giudecca, la Sinagoga di Scolanova, il molo di Santa Lucia e quello di Sant’Antonio, con i pescherecci colorati sullo sfondo e i tanti locali che si animano di sera. Polignano a Mare arroccato sulla costa è perfetto per gli amanti dell’arte contemporanea con la Fondazione Museo Pino Pascali; scorci suggestivi a Monopoli tra chiesette, palazzi, case a torre e locali sulla lunga spiaggia di Capitolo. Risalendo la Murgia, il paesaggio abbandona i colori caldi della macchia mediterranea e assume i toni cupi di un terreno brullo, incontriamo Altamura, nota soprattutto per il suo pane DOP. La si avvista arroccata su un’altura dell’altopiano, con i torrioni della Cattedrale svettanti verso il cielo, come a richiamare l’attenzione del visitatore. Ultima ma non meno interessante tappa è Gravina in Puglia, terra di canali, grotte e anfratti scavati dalle acque sotterranee e, nel passato, utilizzati dall’uomo come rifugio. Per maggiori informazioni consultare il sito: www.viaggiareinpuglia.it Ph credits: Carlo Elmiro Bevilacqua, Vanda Biffani, Franco Cappellari, Leonardo D’Angelo, Nunzio Pacella, Carlos Solito. Taranto, Canale Navigabile (Carlo Elmiro Bevilacqua) 143 144 CALABRIA È la punta dello Stivale, l’estremo sud dell’Italia, lambita dalle splendide acque del mar Ionio e del mar Tirreno e separata dalla Sicilia dallo stretto di Messina. Il clima accogliente, le coste rocciose alternate a litorali sabbiosi, la natura incontaminata e misteriosa, i sapori intensi della cucina locale, le testimonianze delle sue antiche origini, rendono la Calabria un posto unico, da ammirare sia d’inverno che d’estate. Ogni desiderio potrà essere esaudito. Chi vuole crogiolarsi sotto i caldi raggi del sole, immergendosi in un mare cristallino, potrà scegliere fra le tante graziose località che costellano le lunghe coste tirreniche e ioniche. Per coloro che preferiscono conoscere il passato di questa terra, la Calabria, culla della Magna Grecia e terra di antichi insediamenti, offre un’ampia scelta fra chiese, monasteri, castelli, palazzi, e luoghi dove sopravvivono usi e tradizioni secolari. Le province sono: Catanzaro (capoluogo), Reggio Calabria, Cosenza, Crotone e Vibo Valentia. Tutto il mondo conosce i famosi Bronzi di Riace, esposti nel Museo Nazionale di Reggio Calabria, importante testimonianza della Magna Grecia, periodo che ha segnato profondamente la storia di questa terra. Queste splendide statue, raffiguranti due eroi guerrieri, rappresentano un raro esempio della scultura greca classica. Agli amanti del mare, la Calabria - con i suoi 800 km di coste - offre splendide spiagge tra cui quella di Capo Vaticano, in provincia di Vibo Valentia, definita una delle 100 spiagge più belle del mondo: una lunga distesa di sabbia finissima, circondata da alberi secolari e lambita da acque cristalline popolate da una variegata fauna ittica.Un‘immersione nella natura selvaggia dell’entroterra calabrese è un’opportunità da non perdere e i parchi della Sila, delle Serre, dell’Aspromonte e del Pollino sono una delle mete naturalistiche più interessanti. Le “fiumare” e le “grandi pietre” dell’Aspromonte, i “patriarchi vegetali” della Sila, la ricchezza faunistica delle Serre sono solo alcune delle meraviglie della natura che questa terra offre. Quando si pensa alla Calabria vengono subito in mente mare e spiagge dove crogiolarsi al sole dove praticando windsurf, kitesurf o immersioni subacquee alla scoperta dei meravigliosi fondali che ospitano coloratissime gorgonie e affascinanti relitti della II guerra mondiale. Tante sono anche le opportunità di divertimento e di relax che la Calabria offre a chi sceglie di trascorrere le sue vacanze esplorando le zone interne. Chi ama gli sport invernali sceglierà una delle tante località sciistiche, dotate anche di piste sintetiche per allenarsi sugli sci tutto l’anno. Chi, invece, ama mettersi alla prova un’escursione in rafting lungo il fiume Lao o attraverso le gole della Sila è certamente un’esperienza da non perdere. In alternativa, si può scendere il fiume senza l’ausilio di particolari imbarcazioni (raft) ma semplicemente “camminando”, tuffandosi nell’acqua e calandosi con la corda nei tratti più impegnativi (canyoning). Il supporto di apposite guide specializzate rende queste affascinanti attività sportive accessibili a tutti. Altra possibilità per imparare e divertirsi allo stesso tempo, è l’orienteering, uno sport nato nei paesi scandinavi, per misurare le capacità di orientamento. Il partecipante, dotato di una carta e di una bussola, deve raggiungere nel minor tempo possibile il traguardo, scegliendo autonomamente il percorso ma con 145 Isola Capo Rizzuto (KR) Capo Colonna (Fototeca ENIT) Bronzi di Riace - Reggio Calabria (De Agostini Picture Library) 146 l’obbligo di raggiungere delle tappe intermedie. E perché non provare l’emozione di “volare”? Istruttori specializzati vi condurranno lungo le vie del cielo, agganciati saldamente alla sella di un parapendio, facendovi ammirare la bellezza della Calabria da una prospettiva assolutamente diversa. La Calabria è la terra delle emozioni forti e intense. I suoi sapori anche. E il famoso peperoncino calabrese ne è la prova. Lo troviamo in gran parte dei caratteristici piatti calabresi: dalle bruschette con la n’duja o con la sardella detta il “caviale dei poveri” agli insaccati di carne suina, dai condimenti per la pasta alle pietanze a base di pesce. Al gusto deciso del peperoncino si contrappone quello dolce della famosa cipolla rossa di Tropea, tutelata dal marchio IGP, usata per insaporire le pietanze ma anche per scopi curativi. Ma sui prodotti ed i piatti tipici della Calabria si potrebbe scrivere un libro. Olio extra-vergine, vini, liquori a base di bergamotto, liquirizia, cedro o erbe, miele e confetture, pasta dalle forme caratteristiche (strangugghj, fileja, maccaruni) lavorata ancora con gli antichi metodi, sono alcune delle prelibatezze che si potranno assaporare esplorando questa magnifica regione. Catanzaro La provincia è famosa per il turismo marittimo, specialmente sulla costa ionica, ma non bisogna dimenticare la zona della Sila. Alle sue pendici da visitare ci Monasterace (RC) gli scavi di Kaulonia (Fototeca ENIT) Capo Vaticano (Vibo Valentia) (Fototeca ENIT) 147 Tropea (Fototeca ENIT) Crotone, Capo Colonna-Hera Lacinia (Fototeca ENIT) sono Cortale, Taverna, Tiriolo. A Catanzaro i monumenti pricipali sono il Duomo, e al suo interno la Madonna col Bambino, statua di Antonello Gagini da Messina risalente al XVI secolo. La Torre Normanna, dalla forma quadrata e merlata, è quanto rimane dei resti di un castello normanno. La Villa Trieste è circondata 148 da splendidi giardini che contengono piante rare e busti di marmo di personaggi famosi della regione. Inoltre, il Belvedere è un punto panoramico perfetto per ammirare la valle della Fiumarella e il Golfo di Squillace. Il Museo Pronvinciale, posto nella Villa Comunale, raccoglie reperti preistorici e colle- zioni di monete antiche. Soverato, chiamata la perla dello Ionio, è la prima città turistica della Calabria, con la movida e le decine di locali notturni. Montepaone è composta dall’antico borgo nell’entroterra e dal Lido, affacciato sulla costa dei Saraceni - o Costa degli Aranci. Il comune di Borgia è famoso Pizzo, Chiesa di Piedigrotta interamente scavata nel tufo (Vibo Valentia) (Fototeca ENIT) anche per il sito archeologico Scolacium, che contiene i resti dell’abitato preromano di Skylletion, con avanzi delle strade, acquedotti, mausolei, teatro e anfiteatro. Squillace dà il nome al Golfo e nel centro storico sono presenti diverse chiese monumentali e un Castello Normanno detto anche “Dei Borgia”. Per le vie sono evidenti le tracce delle dominazioni greca, romana, saracena, bizantina. Cortale, situato nel punto più stretto della Calabria, è importantissima per la tradizione artistico-musicale e conserva uno dei centri storici più antichi della regione. Oggi qui si trova il primo parco eolico regionale. Belcastro è situata alle falde sud-orientali della Sila Piccola verso la co- stiera ionica, equidistante da mare e montagna. È un tipico feudo medievale che sorge su uno sperone boscoso ai piedi del castello dei Conti d’Aquino. I vicoli sono bellissimi e strettissimi, tanto da impedire il passaggio delle auto. Molte le chiese di diverse epoche. Per maggiori informazioni consultare il sito: www.vacanzeincalabria.it 149 150 SICILIA La Sicilia, crocevia di culture sin dall’antichità, coniuga esperienze di arte e storia, cultura e archeologia, natura e paesaggio, sport ed enogastronomia, spiagge e mare cristallino, in un unicum di colori, suoni e profumi tipicamente mediterranei. I tesori di questa isola, accumulati nel corso dei secoli in un continuo alternarsi di culture e civiltà, testimoniano l’avvicendarsi delle diverse popolazioni: dai greci ai fenici, dai romani ai bizantini, dagli arabi ai normanni, dagli spagnoli agli austriaci. Una delle perle del sud Italia, da scoprire, conoscere e vivere attraverso un ventaglio di itinerari alternativi che spaziano, a seconda dei gusti ed esigenze, tra natura, storia e tradizione. Qui, con le sue tante piccole isole sparse intorno alle coste siciliane, il Mediterraneo offre scenari, profumi e sapori così unici e intensi che solo una natura incontaminata può regalare: parchi, sorgenti di acque termali, imponenti vulcani, simboli dell’esuberanza travolgente e del fascino dell’isola. Un fascino arricchito anche dalle preziose testimonianze archeologiche che narrano il passaggio dell’uomo sull’isola e le sue antiche origini. Le città della Sicilia sono: Palermo, che ne è il capoluogo, Agrigento, Catania, Caltanissetta, Enna, Messina, Ragusa, Siracusa e Trapani. Un incredibile richiamo internazionale è offerto dall’elevato numero di siti UNESCO presenti in Sicilia che, con l’iscrizione dell’ Etna nella “World Heritage List”, sono sette: la Villa del Casale, la Valle dei Templi, le Isole Eolie, le Città tardo barocche del Val di Noto, Siracusa, la Necropoli Rupestre di Pantalica, il Monte Etna. È altresì patrimonio orale e immateriale dell’Umanità l’Opera dei pupi. Ecco un accenno. La Villa Romana del Casale è una villa tardo-romana a Piazza Armerina (Enna) nota per le architetture ed eleganti mosaici. Ad Agrigento i templi greci, tesoro dell’architettura greca, si colorano dal giallo intenso al rosa durante il tramonto, e in estate la visita notturna della valle illuminata regala straordinarie emozioni visive. Insieme ai santuari e necropoli del periodo ellenico, i templi dominano la Valle dei Templi, in area archeologica di 1.300 ettari. Le Isole Eolie costituiscono un arcipelago di origine vulcanica composto da sette isole: Lipari, Vulcano, Salina, Stromboli, Filicudi, Alicudi e Panarea. Le “sette perle del Mediterraneo” offrono, a loro modo, spiagge, cale, grotte, insenature, faraglioni, fondali marini e altre bellezze naturali incomparabili. I centri storici barocchi del Val di Noto hanno un alto livello artistico e architettonico. Siracusa, gioiello architettonico per il parco archeologico, il teatro, le latomie, l’anfiteatro e l’antico centro storico di Ortigia, fondato dai coloni greci di Corinto, con i resti del tempio di Atena, oggi cattedrale. La Necropoli di Pantalica con più di 5.000 tombe costruite tra il XIII e il VII a.C. Infine l’Etna, il più grande vulcano attivo d’Europa, proclamato patrimonio Unesco per l’eccezionale livello di attività vulcanica e per la documentazione che testimonia l’attività che risale a oltre 2700 anni fa. Qui è possibile sciare o fare trekking ammirando l’intenso azzurro del mare siciliano. Anche i borghi e castelli medievali sono gioielli da visitare. Sovrano incontrastato di questa antica e splendida terra è indiscutibilmente il mare, 151 Pantelleria (Trapani): vedete un elefante con la proboscide nell’acqua? Eccovi la baia dell’elefante (De Agostini Picture Library) da vivere in mille modi diversi: rilassandosi su una delle tante spiagge che il panorama costiero offre, esplorando i suoi meravigliosi fondali, o facendosi trasportare dalle onde e dal vento con il windsurf e kitesurf, di cui la Sicilia ospita i campionati mondiali a Mothia. Qui la forza del mare, unita a quella del vento, offre la possibilità di provare l’ebbrezza di “correre” o addirittura “volare” sulle acque cristalline che lambiscono le coste di San Vito lo Capo e la Riserva naturale dello Zingaro, Mondello, Cefalù, Marina di Ragusa, Taormina, le Eolie, le Egadi, Pantelleria, Lampedusa, Ustica, quest’ultima isola paradiso dei sub, Menfi, Torre Salsa, per gli appassionati del naturismo, Capo d’Orlando, Patti, Letojanni e 152 Fiumefreddo vicino Messina, la Playa di Catania, il litorale di San Leone e la Scala dei Turchi, una parete rocciosa bianca che si erge a picco sul mare vicino Agrigento. Vicino Siracusa Fontane Bianche è la più nota. Per gli appassionati di sport e attività all’aperto come il diving, trekking, kayak, free-climbing, mountain bike e passeggiate a cavallo la Sicilia offre scenari unici. In una lussureggiante vegetazione, un clima mite, bellissimi monti e mare cristallino, hotel e resort di alto livello, intrisi dei profumi e dei colori tipici della regione, sono ospitati anche i campi da golf, alcuni dominati dal fascino dell’Etna o delle necropoli puniche, altri all’interno di parchi storici del ‘700 o immersi nella vegetazione tipica mediterranea, altri ancora a pochi passi dal mare oppure in vicinanza delle saline. Anche i vulcanelli delle Macalube di Aragona (Agrigento) offrono un’esperienza unica. La Sicilia fin dai tempi degli antichi romani, è una delle mete più ambite dagli appassionati di cure termali. Terra di acqua e di vulcani, la Sicilia offre un’ampia scelta di cure terapeutiche e di bellezza. Tra le più note quelle di Sciacca, Ali Terme, Vulcano, Terme Vigliatore, Termini Imerese, Montevago Acqua Pia, e infine Acireale, dove le acque sotterranee del mare si mescolano con quelle sulfuree dell’Etna. Le rassegne di teatro classico dell’Istituto Nazionale di Dramma Antico INDA nella meravigliosa cornice de Palermo, Cattedrale Ispica S. M. Maggiore (Ragusa) 153 Sicilia, Monreale (Palermo): scene della Bibbia sui mosaici dorati del Duomo. (Fototeca ENIT) Caltagirone: scalinata con formelle di ceramica (Catania) (Fototeca ENIT) 154 Taormina, Teatro Greco (Messina) Teatro Antico di Siracusa, il ricco calendario del Teatro Massimo di Palermo e di Taormina Arte nel Teatro Antico di Taormina sono assolutamente esperienze da non perdere. E ancora le aree archeologiche di Segesta e Selinunte offrono spettacoli e rappresentazioni. La Sicilia è anche terra di arte contemporanea, il cretto di Burri e l’Atelier sul mare, sono i luoghi in cui gli artisti del secolo scorso hanno espresso la loro creatività. I musei archeologici siciliani raccolgono preziosi tesori d’arte risalenti alla preistoria, le gallerie regionali le opere di pittura medievali, rinascimentali e barocche, i musei di arte contemporanea le opere d’arte realizzate negli ultimi due secoli. Anche le Feste e le tradizioni sono ricche in tutta la Sicilia. Numerosi sono i festeggiamenti dedicati al Carnevale, la festa più allegra e colorata dell’anno. Uno dei più noti è quello di Acireale per l’estro creativo e originalità con i quali si realizzano i tanti carri allegorici in cartapesta o infiorati che sfilano accompagnati da coloratissime maschere. Fra ritualità e tradizione si dipanano anche le feste dedicate ai Santi Patroni della Sicilia, un mix di fede e folklore che racconta la profonda devozione religiosa dei siciliani. A Luglio il Festino di Santa Rosalia a Palermo e a Febbraio la Festa di Sant’Agata a Catania sono alcune delle tante manifestazioni che, ogni anno, si celebrano in tutto il territorio regionale. L’ Infiorata di Noto è un bellissimo evento che si svolge in primavera nella cittadina barocca. L’esuberanza e il calore di questa terra influenzano anche la cucina siciliana, che con le sue specialità ci rac- conta passione e cura che questo popolo ha nei riguardi della buona tavola e dei sapori genuini. Tanti i piatti tipici che per il sapore e colore mediterranei vantano notorietà nel mondo. La pasta alla norma, con le sarde, con i broccoli arriminati, sarde a beccafico sono solo un esempio. Le piccole alici d’argento, prezioso tonno rosso e pesce spada dalle carni rosate, formaggi saporiti, come il Caciocavallo e il Ragusano, verdissimi pistacchi di Bronte: sono ingredienti preziosi di grandi ricette tradizionali. Anche il cus cus alla trapanese è assolutamente da provare. In Sicilia lo street food domina incontrastato. Palermo è l’unica città italiana nella top ten mondiale per il cibo da strada. Il panino con la milza, le panelle e le crocché, le arancine e lo sfincione, i cardi fritti e le stigghiola, la caponata, il polpo e i ricci di 155 mare. Anche Catania ha la sua tradizione di street food. A pranzo una lunga sfilza di antipasti, ricchi primi piatti e i secondi di pesce o di carne precedono i piaceri della famosa e incontrastata pasticceria siciliana dove la ricotta e la pasta di mandorla regnano sovrane. Gli oli extra-vergine di oliva, le succose arance rosse e la dolce uva di Canicattì, i pomodori di Pachino ed i capperi di Pantelleria, i fichi d’India e le olive di Nocellara del Belice, il pane nero di Castelvetrano sono alcune delle eccellenze che caratterizzano la gastronomia siciliana, unitamente ai formaggi come il ragusano e il piacentino, agli insaccati e ai fragranti prodotti da forno come la pagnotta di Dittaino. Un posto di rilievo è stato conquistato negli ultimi anni Piazza Armerina, Villa Del Casale 156 dall’enologia siciliana, con i suoi ottimi vini dal gusto deciso e corposo come il Passito di Pantelleria e il Nero d’Avola, prelibatezze apprezzate dai palati di tutto il mondo. Una particolare attenzione la meritano i tanti prodotti siciliani che hanno conquistato i marchi DOP e IGT, rendendo la Sicilia una delle regine della dieta mediterranea, famosa nel mondo per la genuinità degli alimenti utilizzati. Palermo È una città dall’aspetto pittoresco, dominata dalle arabe cupole rosse e da quelle barocche, dalle maestose facciate dei palazzi alla luce abbagliante; dai coloratissimi mercati storici di Ballarò e del Capo ai rigogliosi spazi verdi: il Parco della Favorita, quello di Villa Giulia e il Giardino Garibaldi e il Giardino Inglese. Nel centro storico sorgono gli splendidi monumenti che testimoniano il suo illustre passato, tra cui il maestoso Palazzo dei Normanni o Palazzo Reale con la Cappella Palatina ricca di antichi mosaici in foglia d’oro, il famoso e splendido Duomo di Monreale, la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti; la Cattedrale, capolavoro arabo-normanno alla quale sono annesse le collezioni del museo Diocesano. Di particolare rilievo è la Chiesa del Gesù, uno dei principali monumenti barocchi di Palermo, mentre l’Oratorio del Santo Rosario di San Domenico e l’Oratorio di Santa Cita o Zita sono famosi per la ricchezza degli stucchi e delle decorazioni del loro interno. Nel percorso di visita della città meritano particolare attenzione la Martorana o Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, che custodisce uno dei più antichi cicli musivi della Sicilia, la Chiesa di Santa Caterina, con gli interni riccamente decorati e la suggestiva Chiesa della Magione, fondata nel XII secolo. Una insolita visita si può fare alle Catacombe dei Cappuccini. L’Orto botanico è da non perdere. Un bellissimo ed emozionante panorama lo offre il Castello Utveggio, che, adagiato sul Monte Pellegrino, domina dall’alto la città. Valle dei Templi, il Tempio della Concordia - Agrigento (De Agostini Picture Library) 157 158 SARDEGNA Storia millenaria intrisa di fascino e mistero, identità e cultura fortemente caratterizzanti e combinazione unica di clima e bellezze naturali fanno dell’Isola al centro del Mediterraneo una terra da visitare, scoprire e amare, che intreccia legami profondi, quasi indissolubili, con i suoi abitanti e con chi ne è ospitato. La Sardegna svela ai suoi visitatori uno scrigno di tesori fatto di spiagge incantevoli e mare cristallino e mite, montagne e vallate di origine vulcanica, paesaggi mozzafiato e contrasti naturali di luci e colori, ma anche cultura, arte, monumenti, sagre e grandi eventi, artigianato artistico e cucina tradizionale. Lungo il suo perimetro (1800 chilometri di costa), dove si alternano distese di sabbia e alti promontori, è possibile ‘vivere’ un suggestivo itinerario con frequenti e profonde visite alla scoperta dell’entroterra per ammirare paesaggi selvaggi e, spesso, incontaminati. Prima tappa, Alghero, costa nord – occidentale. Nota come ‘Barceloneta’ per l’uso della lingua catalana nella sua variante algherese e per essere il capoluogo della riviera del corallo rosso. Tra le numerose spiagge, da segnalare quella delle Bombarde. Immancabile l’escursione a Capo Caccia: imponente promontorio di roccia calcarea, noto anche per la presenza di molte grotte marine. Risalendo verso nord, ecco l’oasi dell’Asinara tra le colonie di asinelli bianchi che lì vivono ancora allo stato brado. In questo spicchio di terra è imperdibile un’escursione in bici o in trenino e un’immersione nelle acque dell’isola maggiore della Sardegna, il cui Parco nazionale è un tesoro naturalistico di rara bellezza e avifaunistico, ricco di specie rare. Ci si può sbarcare comodamente da Stintino. Ribattezzato ‘capitale della vela latina’ e famoso per ‘La Pelosa’ (un’oasi di sabbia bianca in un mare dalle tonalità inimitabili), è un borgo fondato dai pescatori che in origine abitavano proprio l’Asinara. Nel tempo ha mantenuto intatto il fascino del vecchio borgo marinaro. Di fianco alla Pelosa, sorge la torre omonima, struttura aragonese del ‘500, una delle tante antiche torri di avvistamento in Sardegna. Anche Castelsardo si affaccia in questo Golfo, ma dalla parte opposta. Ci si può approdare per scoprire il suo meraviglioso borgo medioevale e il castello della famiglia genovese dei Doria. Prima di proseguire verso oriente lungo la costa, è assolutamente il caso di far tappa a Sassari, dove assistere a due degli eventi più caratteristici della cultura sarda: a metà maggio, la Cavalcata Sarda e, a il giorno prima di Ferragosto, la Discesa dei Candelieri. Di nuovo in viaggio lungo il litorale nord – orientale, approdiamo nell’accogliente porto di Santa Teresa di Gallura, nell’estremità centro – settentrionale: per surfisti e velisti, d’obbligo una ‘puntatina’ nella spiaggia della Rena Bianca. In direzione est fra le magie galluresi spicca la Costa Smeralda, una delle mete turistiche più note al mondo. In particolare Porto Cervo (nel territorio di Arzachena), costruita attorno al porto naturale, ora il più attrezzato tra quelli turistici del Mediterrnaeo, che risale agli anni ‘60, quando il principe Karim Aga Khan IV dischiuse queste terre al turismo di lusso. Dal porto alle spiagge: Cala Moresca e di Pittulongu (a Porto Cervo e Porto Rotondo) richiamano gli amanti delle atmosfere cristalline. A poco minuti in mare si arriva nell’arcipelago della Maddalena, meta ideale per gli amanti del diving: sottacqua si può ammirare un mondo pari in bellezza a quello che si vede in superficie. Lungo la costa dell’isola principale del Parco, ci si può fermare a fare un bagno nella spiaggia del Relitto o a ‘Spalmatore’. Per poi giungere al Porto Massimo, un centro turistico situato nella zona nord-orientale. La marina, inserita in uno scenario incontaminato si affaccia direttamente su un’altra isola, Caprera, terra ricca di pascoli e pinete, che custodisce le spoglie di Garibaldi e il suo complesso museale. Navigando da Caprera 159 Tempio di Antas (Carbonia-Iglesias) (Foto ESIT) Carbonia-Iglesias, Costa di Masua, (Foto ESIT) 160 Arbatax (Ogliastra) (Foto ESIT) verso le Bocche di Bonifacio, si rimane colpiti dallo splendore dalla selvaggia isola di Budelli, con la sua incantevole spiaggia Rosa, un capolavoro naturale che deve il suo colore a coralli e conchiglie. Da qui si scende un po’ più a sud lungo la costa tirrenica per raggiungere Capo Coda cavallo e l’isola di Tavolara, in una delle aree marine protette più suggestive d’Italia: d’obbligo immergersi in fondali da sogno. Ancora più a sud. Partendo da Porto Ottiolu, porticciolo usato dai romani come appro- do nelle coste sarde, si visita il Golfo di Orosei. La baia è famosa per alcune delle spiagge più belle della Sardegna: Cala Brandinchi (a San Teodoro, poco più a nord del Golfo), Berchida (a Siniscola) e Bidderosa (a Orosei). Poi si approda a Cala Gonone, arroccata su una ripida collina. Questa affascinante frazione di Dorgali può vantare alcune splendide cale (Cartoe, Cala Fuili e Cala Luna), alcune raggiungibili solo via mare o attraverso sentieri dell’entroterra. Nella zona è imperdibile l’escursione alla Grotta del Bue marino. Da Dorgali si parte per un’immancabile trekking nell’affascinante area archeologica di Tiscali. E si prosegue alla scoperta del Gennargentu, il più vasto complesso montano della Sardegna, con i suoi pittorici scenari dove uomo e natura si sono integrati, lasciando a quest’ultima un posto di primo piano. Ricchissima la fauna con mufloni, aquile reali, cervi sardi e varie specie in estinzione. Nel Gennargentu, oltre al trekking e alle escursioni archeologiche, si può anche 161 Orosei (Nuoro) (Foto ESIT) sciare, in particolare su ‘Bruncu Spina’ e ‘Monte Spada’. Più a sud il naturale proseguimento dell’itinerario marino è la visita in Ogliastra, che offre un paesaggio caratterizzato dalla macchia mediterranea che si riflette nelle acque trasparenti dell’insenatura di Santa Maria Navarrese, frazione costiera di Baunei. Il simbolo di Santa Maria è una chiesetta, risalente forse all’anno 1000, che, secondo la leggenda, è stata fatta costruire dalla Principessa di 162 Navarra in onore della Vergine per essere sopravvissuta a un naufragio. Dal porto di Santa Maria si parte per esplorare 40 chilometri di costa tra i più incontaminati del Mediterraneo, con le immancabili Cala Sisine, Cala Mariolu e Cala Goloritzè (tutte nel territorio di Baunei), scelte ogni anno dai più appassionati e competenti trekker del mondo. Si fa rotta verso la costa sud - orientale, per ammirare la lunghissima (10 chilometri) spiaggia di Costa Rei e immergersi nei fondali di Capo Ferrato (nel territorio di Muravera) per poi far tappa nel porto di Villasimius: impareggiabile meta grazie alle spiagge candide (citiamo, tra le tante, Cala Giunco). Oggi è uno dei luoghi di villeggiatura più frequentati del Mediterraneo. Dall’estremità sud-orientale passiamo al capoluogo sardo. Cagliari è per i sardi ‘Casteddu’, il castello. Il quartiere fortificato è costellato da attrazioni monumentali: il Bastione di Saint Remy, di epoca medievale, le Torri dell’Elefante e di San Pancrazio e la Cattedrale di Santa Maria, situata nella splendida Piazza Palazzo, e la ‘Cittadella dei Musei’. Fuori dalla mura ci sono l’Anfiteatro e la Villa di Tigellio, di epoca romana, la Necropoli di Tuvixeddu, con centinaia di tombe databili tra il VI secolo a.C. e il I secolo d. C., e tante altre opere altomedievali. La città domina dall’alto alcune zone di pregio naturalistico, gli stagni di Molentargius (dove ammirare le numerose colonie di fenicotteri) e di Santa Gilla; il suo litorale ha tratti spettacolari come quello del Poetto, che arriva sino ai piedi del colle chiamato ‘Sella del Diavolo’. Da qui si riparte attraverso il Golfo degli Angeli, verso Pula, lungo la stessa via della sagra di Sant’Efisio, uno dei più importanti eventi religiosi e folkloristici di tutta la Sardegna, arricchita dai tradizionali costumi di ogni paese partecipante. A Pula le vestigia fenicio-puniche e romane di Nora sono l’attrattore culturale principale. All’epoca della conquista romana (238 a.C.) si trattava probabilmente della più importante città isolana. Dell’antica città si conservano i resti di foro, teatro, tophet, tempio di Tanit, impianti termali e abitazioni. Dalla cultura alle spiagge, quelle splendide di Chia, come Cala Cipolla (perfetta per gli appassionati di kyte surf), e quelle selvagge di Teulada, per esempio Tuerredda, da esplorare in bici o a cavallo. Prima di riprendere il periplo, ci immergiamo nelle tradizioni popolari della provincia di Cagliari, alla scoperta delle misteriose tombe dei giganti e delle domus de janas, antiche sepolture scavate nella roccia, e del villaggio nuragico di Barumini, considerato patrimonio mondiale dell’Umanità. Oltre settemila ‘Nuraghi’ sono disseminati su tutto il territorio isolano: sono torri in pietra a forma di tronco di cono e rappresentano i monumenti megalitici più grandi e meglio conservati di tutta Europa, opere uniche al mondo, testimoni di una cultura antica che va dal XV al VI secolo a C. Si torna a ovest, sulle coste sulcitane. Il Sulcis è stato il cuore minerario della Sardegna, perciò lo sviluppo recente del turismo è un motivo in più di scoperta per chi della Sardegna credeva di conoscere già tutto. Le strutture estrattive sono oggi aperte al pubblico grazie al Parco Geominerario, esempio notevole di archeologia industriale. Scegliamo il porto di Sant’Antioco come base di partenza per il diving all’isola di San Pietro (Carloforte), che offre spunti tecnici da intenditori, e per un tuffo nelle acque di Porto Pino (a Sant’Anna Arresi), Masua e Pan di Zucchero (Iglesias), e Cala Domestica (a Buggerru), località da togliere il fiato. Poco più a nord di Buggerru, si entra nel Olbia - Tempio, Costa di San Teodoro (Foto ESIT) Medio Campidano, il granaio della Sardegna, dove la marina di Arbus, e in particolare le spiagge di Piscinas e Torre dei Corsari, meritano senza esitazioni una visita. Ancora più su, nell’Oristanese, facciamo tappa nella Marina di Torregrande, una piccola borgata marina sviluppatasi attorno all’antica torre spagnola, la più grande in Sardegna. L’arenile di quasi 3 chilometri corre dalla foce del Tirso sino al porticciolo. Da qui si parte per visitare la pe- nisola del Sinis e l’sola di Mal di Ventre (Cabras), frequentata dai ‘diver’ e molto apprezzata dai ‘surfer’ internazionali. Verso l’interno, una sosta obbligata è quella al sito archeologico di Tharros, di epoca romana, da cui ammirare di un panorama suggestivo a picco sul mare. Ultima tappa: Bosa, cittadina medievale che rappresenta un unicum in Sardegna. Visita nel borgo e al castello sono tappe doverose. A fare da trait d’union in tutto 163 Cabras Tharros (Oristano) (Foto ESIT) il territorio isolano l’autentica ospitalità sarda, fatta di mille attenzioni e impreziosita dalla cucina rinomata in tutto il mondo. Con le celebri specialità tradizionali: arrosto di porchetto, cordula, interiora di agnello o vitello da latte alla brace, pecora bollita, salumi e salsicce artigianali, tutte squisitezze tipiche delle zone interne. Nelle località di mare sono d’obbligo Villasimius 164 muggini (immancabile la bottarga preparata dalle loro uova a Cabras), spigole, orate o anguille alla brace per non parlare di aragoste (consigliamo Alghero in particolare) e tonno (con Carloforte in prima linea), ricci di mare, cozze e vongole. Il pane, come ‘su coccoi’, ‘su civraxiu’ o il carasau, e le paste come i culurgionis, la fregola o i malloreddus fatti in casa allieteranno qualunque palato. Antipasti, primi, secondi possono essere accompagnati dal pecorino sardo, dalla infinita varietà di dolci alle mandorle, dal miele, dalla sebada. E annaffiati da vini di prim’ordine come il Cannonau e il Vermentino e accompagnati da liquori, come quello di mirto. Tutti questi ingredienti contribuiscono notevolmente a un’altissima qualità della vita. Cagliari, panorama dal Castello (Fototeca Enit) 165 MUSEI E AREE ESPOSITIVE STABILI I GRANDI MUSEI ITALIANI Galleria degli Uffizi, Firenze [www.uffizi.firenze.it] Custode per eccellenza dell’arte rinascimentale e trecentesca, la Galleria degli Uffizi vanta capolavori assoluti dell’arte italiana. Apertura ordinaria: da martedì a domenica, dalle 8.15 alle 18.50. Biglietti: intero 6,50€ ridotto 3,25€. Sono previste tariffe integrate e riduzioni particolari Info e prenotazioni: al numero 055.294883. Palazzo Pitti, Firenze [www.palazzopitti.it] La reggia fiorentina è la l’imponente scenografia per una delle collezioni d’arte più eterogenee del centro Italia: pittura, scultura, ceramica, arte orafa… ogni disciplina trova spazio al suo interno. Apertura ordinaria: dal martedì alla domenica, dalle 8.15 alle 18.50 Biglietti: intero 8,50€ ridotto 4,25€ Info e prenotazioni: al numero 055.2654321 Musei Capitolini, Roma [www.museicapitolini.org] Il primo museo pubblico 166 del mondo racconta ai visitatori fin dal 1734 i fasti dell’età classica, aprendosi nei secoli successivi all’esposizione di opere moderne. Oggi costituisce il perno del “Sistema dei Musei in Comune”. Apertura ordinaria: da martedì a domenica, dalle 9.00 alle 20.00 Biglietti: intero Musei Capitolini e Centrale Montemartini 13,00€ ridotto 11,00€. Sono previste tariffe integrate e riduzioni Info e prenotazioni: al numero 06.0608 Musei Vaticani, Roma [www.museivaticani.va] Van Gogh, Matisse, Michelangelo, Caravaggio, Giotto, Leonardo… I musei che i Papi hanno coltivato nel corso di cinque secoli offrono ai visitatori la possibilità di godere delle opere dei più grandi artisti della storia. Apertura ordinaria: da lunedì a sabato, dalle 9.00 alle 16.00 ( chiusura ore 18.00) Biglietti: intero 15,00€ ridotto 8,00€. Sono previste tariffe integrate e riduzioni particolari Info e prenotazioni: al numero 06.0608 Galleria Borghese, Roma [www.galleriaborghese.it] La collezione voluta da Scipione Borghese all’inizio del XVII sec. conserva capolavori di Caravaggio, Raffaello, Tiziano oltre ad antichità classiche e alle magnifiche sculture di Canova e Bernini. Apertura ordinaria: da martedì a domenica, dalle 8.30 alle 19.30 Biglietti: intero 13,50€ ridotto 10,25€. Sono previste tariffe integrate e riduzioni particolari. La prenotazione è obbligatoria. Info e prenotazioni: info al numero 06.8413979 prenotazioni al numero 06.32810 Pinacoteca di Brera, Milano [www.brera.beniculturali.it] Il più importante museo milanese è un interessante scrigno di opere d’arte, soprattutto sacra, raccolte a partire dalla fine del ‘700. Apertura ordinaria: da martedì a domenica, dalle 8.30 alle 19.15 Biglietti: intero 5,00€ ridotto 2,50€. Info e prenotazioni: al numero 02.722631 Museo di Capodimonte, Napoli [www.museo-capodimonte.it] La collezione Farnese, arricchita dalle raccolte borboniche, trova dimora in questa splendida Reggia napoletana. L’area dedicata all’arte contemporanea completa un’offerta culturale particolarmente vasta. Apertura ordinaria: tutti i giorni escluso il mercoledì, dalle 8.30 alle 19.30 Biglietti: intero 7,50€ (6,50€ dopo le 14) ridotto 3,75€ Info e prenotazioni: al numero 848.800.288 o +39.06.39967050 Museo Egizio, Torino [www.museoegizio.it] Champollion asserì: «La strada per Menfi e Tebe passa da Torino». E per la precisione passa da questo museo, il più importante del mondo dopo quello del Cairo. Apertura ordinaria: da martedì a domenica, dalle 8.30 alle 19.30 (ultima entrata 18.30) Biglietti: intero 7,50€ ridotto 3,50€ Info e prenotazioni: al numero 011.4406903 167 TEATRI E AUDITORIUM TEATRO ALLA SCALA DI MILANO [www.teatroallascala.org] Nato nel 1776, il Teatro alla Scala è senza dubbio il più celebre teatro d’opera italiano, la cui apertura di stagione costituisce un evento mondano di rilevanza internazionale. TEATRO LA FENICE DI VENEZIA [www.teatrolafenice.it] Splendidamente risorto dalle sue ceneri nel 2003 dopo l’incendio che 7 anni prima lo aveva distrutto, il Tealtro La Fenice rappresenta uno dei luoghi che ha fatto la storia della musica sinfonica nazionale. ARENA DI VERONA [www.arena.it] L’arena di età romana perfettamente conservata a Verona ospita ogni anno fra 168 giugno e agosto uno dei più importanti festival lirici del mondo. TEATRO ROMANO DI OSTIA ANTICA [www.ostianticateatro.it] Le vestigia di Ostia antica e del suo teatro tornano in vita ogni anno, per accogliere nella loro atmosfera unica una rassegna estiva di eventi. AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA DI ROMA [www.auditorium.com] Gli avveniristici “scarabei” di Renzo Piano accolgono al loro interno durante tutto il corso dell’anno un fitto calendario di appuntamenti musicali. TEATRO GRECO DI TAORMINA [www.taormina-arte.com] Fra musica, balletto e opera lirica, il Teatro Greco è celebre soprattutto per essere la location del Taormina Film Fest, evento cinematografico che ogni giugno porta il cinema mondiale sulle sponde del Mediterraneo. TEATRO GRECO DI SIRACUSA [www.indafondazione.org] Sofocle, Euripide, Eschilo… il palinsesto del Teatro Greco di Taormina ogni estate ci conduce indietro nel tempo, per raccontarci gli stessi drammi messi in scena millenni fa. AUDITORIUM DI RAVELLO [www.ravellofestival.com] L’opera di Niemeyer rappresenta la scenografia più recente e avveniristica di Ravello, città della musica. Oltre alla consueta programmazione, l’auditorium ospita parte del celebre Ravello Festival (da luglio a settembre). TEATRO SAN CARLO DI NAPOLI [www.teatrosancarlo.it] Lo storico teatro della città partenopea, voluto dai Borbone nel 1737, costituisce una strada privilegiata per apprezzare le opere del melodramma barocco napoletano. SFERISTERIO DI MACERATA [www.sferisterio.it] Questa perla unica del neoclassicismo italiano, nata per ospitare gli sport dell’ottocento, accoglie ogni estate nella sua imponente struttura un interessante festival di opera lirica. 169 SITI DELL’UNESCO PIEMONTE Residenze Reali dei Savoia [www.residenzereali.it] I quindici edifici sabaudi - fra palazzine, regge e castelli - disposti nelle prossimità di Torino testimoniano i fasti della più importante famiglia nobile piemontese attraverso la loro magnifica espressione architettonica. Praticamente tutti gli edifici sono visitabili, seppur con modi e tempi differenti fra loro. PIEMONTE E LOMBARDIA Sacri Monti [www.sacrimonti.net] Situati a cavallo fra le due regioni, nella zona prealpina, i nove complessi compresi nella definizione Unesco rappresentano una straordinaria sintesi di valori architettonici, spirituali e paesaggistici. Realizzati a partire dal XV sec. sono ancora oggi una meta significativa per credenti e non. LOMBARDIA Monte San Giorgio [www.montesagiorgio.org] Come un gigantesco scrigno, Monte San Giorgio, al confine con la svizzera, ci consegna la memoria di tempi remoti attraverso il suo inestimabile patrimonio di fossili. Gli oltre 10.000 esemplari di fauna e flora fossile, venuti alla luce in quest’area divisa fra Italia e Svizzera, sono oggi in buona parte custoditi nei musei della zona. LOMBARDIA Insediamento industriale di Crespi d’Adda [www.crespidadda.it] Questo vero e proprio villaggio operaio, costruito alla fine del XIX sec., è figlio di una mentalità industriale illuminata, attenta all’equilibrio fra qualità della produzione e condizioni di vita delle proprie maestranze. Essendo tutt’ora abitato il villaggio non ha orari e può essere visitato con o senza accompagnamento. LOMBARDIA Mantova e Sabbioneta [www.mantovasabbioneta-unesco.it] Un’espressione del Rinascimento poco conosciuta ma di estrema importanza. Le città di Mantova e Sabbioneta sono l’emblema delle concezioni 170 urbanistiche rinascimentali più significative, senza tralasciare lo straordinario valore delle singole architetture. LOMBARDIA Cenacolo di Leonardo da Vinci [www.cenacolovinciano.net] Nel santuario di S. Maria delle Grazie, a Milano, è custodita la più celebre e significativa rappresentazione dell’ultima cena di Cristo, realizzata alla fine del XV sec. da un artista simbolo del periodo rinascimentale: Leonardo da Vinci. L’opera è visibile dal martedì alla domenica, previo acquisto del biglietto. LOMBARDIA Ferrovia Retica [www.rhb.ch] Grazie all’unicità del suo percorso e all’integrazione con l’ambiente che attraversa, la Ferrovia Retica dell’Albula e del Bernina è diventata qualcosa di molto diverso da un semplice mezzo di trasporto. Il “trenino rosso” che lega Italia e Svizzera è infatti assurto al ruolo inconsueto e meritato di meta turistica. LOMBARDIA Arte rupestre in Val Camonica [www.vallecamonicaunesco.it] Il diario scritto su pietra delle origini della civiltà camusa è stato il primo sito italiano entrato nel patrimonio dell’Unesco. I siti rupestri dell’area sono compresi in sette parchi, naturali o archeologici: visitarli significa riconoscere il millenario bisogno dell’uomo di comunicare la propria quotidianità, le credenze, i riti. VENETO, TRENTINO, FRIULI Dolomiti [www.dolomitiunesco.it] Entrate a far parte del Patrimonio naturale dell’Umanità nel 2009, le Dolomiti costituiscono un complesso montuoso particolare dal punto di vista geologico e unico da quello estetico. Oggi tutte le Dolomiti sono meta per appassionati della montagna, sciatori e naturalisti. VENETO Orto Botanico di Padova [www.ortobotanico.unipd.it] «L’Orto botanico di Padova é all’origine di tutti gli Orti botanici del mondo e rappresenta la culla della scienza, degli scambi scientifici e della comprensione delle relazioni tra la natura e la 171 cultura.» Questa descrizione fornita dall’Unesco descrive meglio di ogni altra l’unicità di questo sito, visitabile tutto l’anno. VENETO Venezia e la sua Laguna [www.turismovenezia.it] Non esiste niente di simile al mondo, né probabilmente alcuna città altrettanto famosa. Venezia, il suo sistema di canali e le sue splendide espressioni architettoniche hanno conservato il loro fascino inalterato nei secoli, meritando a pieno titolo il riconoscimento Unesco. VENETO Città di Verona [www.turismoverona.eu] Dotata di una struttura antichissima in grado di svilupparsi nel corso di millenni senza mai perdere la propria armonia, la città di Romeo e Giulietta si qualifica come una delle migliori espressioni urbanistiche del nostro paese. Completano il suo valore la quantità di eccellenze architettoniche e artistiche. VENETO Vicenza e le Ville del Palladio nel Veneto [www.vicenzae.org e www.visitpalladio.com] Sono in tutto addirittura 39 i siti compresi da questa definizione: la costellazione di ville progettate da Andrea Palladio intorno alla metà del ‘500. Un’esperienza architettonica destinata ad influenzare gli stili europei e nordamericani nei secoli successivi. Le ville sono visitabili con orari e modalità differenti reperibili sul sito. FRIULI Zona Archeologica e Basilica Patriarcale di Aquileia [www.aquileia.net] Aquileia vanta un’origine da protagonista dell’impero romano. Importante città portuale, nonché baluardo contro le invasioni barbariche, la città venne fondata nel 181 a.C. ed è rimasta pressoché intatta nella sua formazione originaria. Di eccezionale valore i mosaici perfettamente conservati della sua basilica (XI sec). LIGURIA Portovenere, Cinque Terre e Isole [www.parconazionale5terre.net] I valori culturali e umani si intrecciano con quelli legati al paesaggio di questo straordinario angolo d’Italia. Il territorio compreso tra le Cinque Terre e Portovenere testimonia ancora oggi un riuscito equilibrio fra l’uomo e l’ambiente, fatto di paesaggi e costumi rimasti inalterati nel tempo. 172 LIGURIA Le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli, Genova [www.irolli.it] La città ligure vanta un sistema urbanistico unico nel suo genere: oltre cento palazzi storici realizzati dalle famiglie nobili del cinque e seicento sulla base di un sorteggio svolto dalla pubblica autorità. Un lungo campionario dall’eccezionale valore estetico e storico che merita di essere scoperto. EMILIA ROMAGNA Ferrara, città del Rinascimento - Delta del Po [www.ferraraterraeacqua.it] Ferrara: una città che ha saputo evolversi senza perdere l’identità e il fascino architettonico che gli Estensi seppero conferirle a partire dal XIII sec. Al suo centro storico si è aggiunto il riconoscimento Unesco al delta del Po: un paesaggio in cui cultura e natura si valorizzano reciprocamente. EMILIA ROMAGNA Cattedrale, Torre Civica e Piazza Grande, Modena [www.duomodimodena.it] Le sfere religiosa, civica e culturale, convergono nell’area del Duomo di Modena, considerato un momento fondamentale per l’evoluzione dell’architettura romanica. L’edificio, costruito nel XII sec, vanta un incredibile ricchezza figurativa, fatta di statue e simboli di straordinario valore simbolico e artistico. EMILIA ROMAGNA I monumenti paleocristiani, Ravenna [www.turismo.ra.it] Sono otto i monumenti realizzati nel VI e VII sec. sopravvissuti fino ai giorni nostri, insieme alla loro straordinaria dote di mosaici. Otto edifici religiosi che ci riportano a ridosso del periodo aureo della religione cristiana, a cospetto di un’arte bizantina colta in tutto il suo splendore. TOSCANA Firenze, Centro Storico [www.firenzeturismo.it] Dici Firenze e pensi al Rinascimento. Il centro storico del capoluogo toscano viene premiato dall’Unesco per il suo valore materiale quanto per quelli simbolico: un’eccezionale quantità di capolavori d’arte e architettura si fondono con un clima culturale che a partire dal XV sec. riuscì ad influire su tutto il territorio europeo. 173 TOSCANA Pienza, Centro Storico [www.pienza.info] Dobbiamo a Papa Pio II la possibilità di godere delle bellezze di questa piccola cittadina della Val D’Orcia. Il pontefice, originario proprio di Pienza, decise infatti di trasformare il luogo nella “città ideale”. Ancora oggi Pienza rappresenta un emblema della concezione urbanistica del Rinascimento. TOSCANA Pisa, Piazza del Duomo [www.pisaunicaterra.it] L’immagine di Pisa è indissolubilmente legata al fascino della sua torre pendente. Sintesi di culture e di esperienze architettoniche differenti, il complesso costituito dai quattro monumenti situati in Piazza del Duomo è visitabile tutto l’anno. TOSCANA San Gimignano, Centro Storico [www.sangimignano.com] Nel cuore della Toscana, in Val d’Elsa, svettano le torri di questo piccolo centro che vanta origini antichissime. La fondazione di San Gimignano si deve infatti agli etruschi, mentre il suo sviluppo è legato a quella via Francigena che lo attraversava in età medievale. TOSCANA Siena, Centro Storico [www.terresiena.it] Il grande valore di Siena, come di altre città italiane segnalate dall’Unesco, si riassume nel raggiungimento di un efficace integrazione fra l’architettura, l’impianto urbanistico e l’ambiente in cui ciò si inserisce. Siena e le sue tradizioni rappresentano un esempio di rara eccellenza in tal senso. TOSCANA Val d’Orcia [www.parcodellavaldorcia.com] Entrare personalmente in un dipinto rinascimentale. Questo significa attraversare i magnifici scenari della Val d’Orcia, sintesi della straordinaria sensibilità impiegata nel XIV e del XV sec. per ridisegnare il paesaggio italiano. 174 MARCHE Urbino, Centro Storico [www.urbinoculturaturismo.it] Piccolo gioiello capace di integrare armonicamente medioevo e Rinascimento, la città di Urbino vanta un passato di primo piano nel panorama culturale italiano. Davvero sorprendente la ricchezza dei capolavori che si incontrano passeggiando per le vie della cittadina. UMBRIA Assisi, Basilica di San Francesco e altri siti Francescani [www.visit-assisi.it] La città di Assisi costituisce un eccezionale fulcro di valori artistici, architettonici e spirituali. Sede del santuario dedicato a San Francesco, la sua Basilica contiene quegli affreschi che convenzionalmente sanciscono la nascita dell’arte italiana, sotto la paternità di artisti come Giotto, Cimabue e Martini. LAZIO Centro Storico di Roma [www.turismoroma.it] Non ha certo bisogno di presentazioni questo centro storico, fra i più famosi al mondo, che fu il cuore del più importante impero dell’antichità. È possibile passeggiare nell’antica Roma con o senza guida, per rivivere il cuore pulsante di una civiltà unica al mondo. LAZIO Necropoli Etrusca di Cerveteri e Tarquinia [www.cerveteri-tarquinia-sitiunesco.beniculturali.it] Le due città dei morti costituiscono probabilmente la più importante fonte di informazioni relativa all’antica civiltà etrusca, ai suoi usi quotidiani e alla sua arte. Siti dal fascino unico e misterioso, sono entrambi visitabili durante tutto l’anno. LAZIO Villa Adriana e Villa d’Este [www.villaadriana.beniculturali.it | www. villadestetivoli.info] La città di Tivoli, alle porte di Roma, è il fil rouge che lega queste due straordinarie residenze, edificate a quasi un millennio e mezzo di distanza l’una dall’altra. Passeggiare fra colonne, giardini e giochi d’acqua permette al visitatore di perdere la cognizione del presente. Entrambe le ville sono aperte tutto l’anno. 175 CAMPANIA Centro storico di Napoli [www.inaples.it] Oltre venti secoli di storia e di stili architettonici e artistici si condensano in questa città dal fascino unico. La sua vitalità artistica e intellettuale ha influito profondamente nello sviluppo dell’Europa intera ed è ancora oggi percepibile nel fermento delle sue strade e nello sfarzo dei suoi palazzi. CAMPANIA Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata [www.pompeiisites.org] Conservate pressoché integre a seguito dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., le città antiche di Pompei e di Ercolano, oltre agli edifici di Oplontis (Torre Annunziata), offrono al visitatore la possibilità di proiettarsi in prima persona nell’età classica, per coglierne intatti gli usi e costumi di un’antica quotidianità. CAMPANIA Costiera Amalfitana [www.amalfitouritoffice.it] Emblema del paesaggio mediterraneo, la costiera amalfitana unisce lo straordinario valore culturale a quello naturale in una delle aree più celebri del Belpaese, un vero e proprio simbolo dell’italianità. CAMPANIA Reggia di Caserta, il Parco, l’acquedotto Vanvitelli e il Complesso di San Leucio [www.reggiodicaserta.beniculturali.it] La smania di grandezza di Re Carlo di Borbone, fermamente intenzionato a fare di Caserta una nuova innovativa capitale europea, diede vita a questo progetto faraonico. Il Vanvitelli utilizzò tutto il suo genio per progettare una villa considerata la Versailles italiana, oggi visitabile tutti i giorni tranne il martedì. CAMPANIA Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano con i siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula [www.cilentoediano.it] La sintesi del paesaggio mediterraneo: così potrebbe essere definito questo territorio che fra i suoi lecci, ulivi e pini custodisce significativi insediamenti preistorici, templi millenari ed edifici barocchi. La Certosa è visitabile tutti i giorni escluso il martedì. 176 PUGLIA I Trulli di Alberobello [www.comune.alberobello.ba.it] Edificati seguendo tecniche che risalgono alla preistoria, i trulli testimoniano una modalità di costruire e di abitare il territorio capace di attraversare millenni mantenendo inalterata la propria funzionalità. Le loro mura candide raccontano civiltà scomparse mentre ospitano al loro interno abitanti e visitatori dei nostri giorni. PUGLIA Andria, Castel del Monte [www.casteldelmonte.beniculturali.it] 1240: Federico II Hohenstaufen di Svevia fa edificare il Castel del Monte, vero e proprio compendio in pietra di conoscenze matematiche, architettoniche, filosofiche e astronomiche. Da allora il Castello non ha mai smesso di stupire i suoi ospiti con la perfezione e la simbologia misteriosa delle sue forme. BASILICATA I sassi di Matera [www.comune.matera.it/turismo] Pochi luoghi al mondo testimoniano come Matera la capacità dell’uomo di adattarsi alle asperità ambientali. Dobbiamo infatti ai pastori locali del X sec. l’idea di scavare nella roccia queste semplici abitazioni, creando un complesso capace di comprendere l’intero pendio della montagna. SARDEGNA Barumini, Villaggio Nuragico Su Nuraxi [www.fondazionebarumini.it] Il più completo nuraghe della Sardegna ci mostra le tracce di basalto della cultura nuragica, fra le più misteriose dell’intero Mediterraneo. Oltre tre millenni e mezzo di storia sono passati fra questi perimetri, ancora chiaramente riconoscibili ai nostri occhi. SICILIA Agrigento, Area archeologica [www.parcodeitempli.net] L’area archeologica di Agrigento ci trasmette il senso di una città dalle origini remote e dalle dimensioni magnifiche, mentre il complesso dei suoi templi dorici resta nei millenni a testimoniare lo splendore di quella parte di Mediterraneo un tempo chiamata Magna Grecia. 177 SICILIA Piazza Armerina, Villa Romana del Casale [www.villaromanadelcasale.it] Una villa romana fatta realizzare fra il III e il IV secolo d.C. e perfettamente conservata nella sua struttura originaria e nello splendore dei suoi mosaici pavimentali, per i quali è considerata davvero una testimonianza senza eguali. SICILIA Siracusa e Necropoli rupestre di Pantalica Dalla necropoli rupestre fino ai giorni nostri, passando per l’influenza greca, romana e - molto più moderna - barocca, Siracusa ha conservato sul suo territorio le impronte inconfondibili e magnifiche delle culture che l’hanno abitata. Tre millenni di storia racchiusi in una città dai mille volti. SICILIA Val di Noto, città barocche Noto, Scicli, Ragusa Ibla… il sud della Sicilia accoglie al suo interno una costellazione di centri legati dalle linee sinuose del tardo barocco. Uno stile inconfondibile che contraddistingue questo territorio, legando armonicamente le città di questo prezioso angolo d’Italia. SICILIA Isole Eolie Le isole che secondo la mitologia greca diedero riparo ad Eolo, dio del vento, rappresentano uno straordinario “manuale” per i geologi e gli studiosi delle attività vulcaniche. Queste perle del Mediterraneo hanno inoltre preservato le testimonianze preziose dell’ultramillenaria presenza dell’uomo. 178 PARCHI NAZIONALI Abruzzo Lazio e Molise [www.parcoabruzzo.it] Situato nel cuore dell’Italia centrale, rappresenta un modello internazionale per la tutela del patrimonio naturalistico e ambientale, tanto da aver ottenuto dal Consiglio d’Europa il Diploma Europeo delle Aree Protette. Se si è fortunati può capitare di osservare i suoi abitanti più celebri: l’orso, il lupo, l’aquila o il cervo. Alta Murgia [www.parcoaltamurgia.it] Con i suoi canyon e le sue doline carsiche, il Parco dell’Alta Murgia vanta scenari di grande impatto a pochi chilometri dall’Adriatico. Le escursioni al suo interno non sono particolarmente impegnative e si caratterizzano per essere ben supportate dall’organizzazione dell’ente. Appennino Lucano - Val d’Agri Lagonegrese [www.parcoappenninolucano.it] L’impronta contadina dell’uomo continua a convivere con la natura incontaminata nel più giovane parco nazionale d’Italia, incastonato fra i parchi del Pollino e del Cilento. All’ombra del caratteristico abete bianco è possibile ammirare scenari che si estendono fino alle aree protette limitrofe. Appennino Tosco-Emiliano [www.parcoappennino.it] I paesaggi montani che separano la Toscana dall’Emilia Romagna non costituiscono soltanto uno spettacolo per gli occhi. L’area offre ai visitatori un’ampia varietà di prodotti tipici e di servizi di qualità rivolti a chi desidera trascorrere serenamente i propri periodi di relax, immergendosi nella natura. Arcipelago di La Maddalena [www.lamaddalenapark.it] Questo parco geomarino, realizzato per tutelare uno degli ambienti più incredibili della Sardegna, rappresenta una sorta di eden naturale. I numerosi endemismi e la scarsa presenza dell’uomo preservano la sensazione di aver scoperto un luogo fuori dal mondo. Appennino Tosco - Emiliano - Fortezza delle Verrucole 179 Arcipelago Toscano: Isola del Giglio, Campese e la sua torre (De Agostini Picture Library) Arcipelago Toscano Cilento e Vallo di Diano Asinara Cinque Terre [www.islepark.it] Un tempo dominate dall’attività di estrazione mineraria, le isole dell’arcipelago toscano costituiscono oggi il più grande parco geomarino del Mediterraneo. Le straordinarie ricchezze ambientali delle isole si prestano ad essere vissute e apprezzate approfittando di un ampio ventaglio di attività outdoor. [www.parcoasinara.org] Isola di Ercole, Isola Sinuosa, Isola del Diavolo… dei i suoi mille nomi, l’Asinara ha mantenuto quello che celebra i suoi abitanti più celebri: gli asinelli albini, simbolo di questa isola nonché specie unica al mondo. Aspromonte [www.parcoaspromonte.it] Un’area percorsa da una fitta rete di fiumare, ruscelli e cascate nonché dai numerosi popoli che nel corso dei secoli l’hanno abitata. Il Parco comprende alcune fra le più belle città calabre che si affacciano sul Mediterraneo, tutelando l’entroterra e le coste di questa splendida regione. 180 [www.cilentoediano.it] Abitato da oltre 500mila anni, il territorio del Parco del Cilento e Vallo di Diano possiede una storia che si fonde con la mitologia greca e romana. L’area, oltre a straordinarie ricchezze paesaggistiche e ambientali, comprende eccellenze considerate dall’Unesco patrimonio dell’umanità: Paestum e la Certosa di Padula. [www.parconazionale5terre.it] Gli scenari più caratteristici di questo parco, formati da migliaia di chilometri di terrazzamenti a strapiombo sul mare, testimoniano l’antica capacità dell’uomo di domare le asperità del territorio. Proprio questo equilibrio fra uomo e natura ha fatto di questo parco un sito segnalato dall’Unesco. Circeo [www.parcocirceo.it] Ha il compito di custodire gli ultimi residui delle paludi pontine, in gran parte bonificate nei primi decenni del ‘900. Per questo motivo accoglie un gran numero di specie animali e vegetali piuttosto rare ed è stato inserito fra le aree “Unesco Man and Biosphere”. Dolomiti Bellunesi [www.dolomitipark.it] Con le sue 18 cime superiori ai 3000 metri, il Parco ospita uno degli spettacoli naturali più imponenti al mondo, meritevole di essere annoverato fra i siti patrimonio dell’umanità dall’Unesco. La visita al parco è valorizzata dalla fitta rete di punti di accesso, centri informazione e da un interessante calendario di eventi. Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna [www.parcoforestecasentinesi.it] Fra la Toscana e l’Emilia Romagna, lì dove scorre un Arno ancora giovane, trovano spazio le Foreste Casentinesi, fra le più antiche d’Europa. L’Eremo di Camaldoli, fondato nel 1012, e il Santuario de La Verna si aggiungono alle foreste in qualità di millenari testimoni del tempo. Gargano [www.parcogargano.it] Lecci, pini, ulivi, aranci e mandorli accompagnano il promontorio del Gargano fino al suo incontro con il mare cristallino. Grazie alla sua natura e all’antica tipicità Capra Ibex - Parco Nazionale Gran Paradiso dei propri borghi, Il Parco del Gargano può essere considerato emblematico del paesaggio mediterraneo. Gran Paradiso [www.pngp.it] È il primo parco nazionale italiano, nato nel 1922 con lo scopo primario di proteggere dall’estinzione lo stambecco, oggi simbolo di questa area protetta. Grazie alla sua attenzione nei confronti dello sviluppo sostenibile, il Parco del Gran Paradiso vanta l’ottenimento del Diploma Europeo delle Aree Protette. Gran Sasso e Monti della Laga [www.gransassolagapark.it] Il Parco del Gran Sasso vanta al suo interno la vetta più alta (il Corno Grande) e l’unico ghiacciaio (il Calderone) dell’Appennino, insieme ad una notevole quantità di tradizioni e significative testimonianze storicoarchitettoniche che meritano di essere vissute in prima persona. Majella [www.parcomajella.it] È il regno del lupo e dell’orso, che qui vivono stabilmente. Ma è anche un territorio 181 Parco Nazionale Valgrande (Fototeca ENIT) estremamente montuoso in cui le rocce carsiche offrono spettacoli straordinari: le grotte del Cavallone e dei Piccioni, accessibili al pubblico, rappresentano l’occasione per una gita indimenticabile. Monti Sibillini [www.sibillini.net] Situato a cavallo fra Marche ed Umbria, il Parco dei Sibillini riunisce sul suo territorio tradizioni mitologiche e rurali, endemismi naturali e luoghi dello spirito. Il tutto in un parco che ha fatto dello sviluppo sostenibile la propria bandiera. Pollino [www.parcopollino.it] Il parco nazionale più vasto d’Italia, incastonato fra il Mar Tirreno e lo Jonio, custodisce ricchezze naturali e culturali uniche, sedimentate nel corso di millenni di storia. Il suo comprensorio ospita l’antica comunità italo-albanese arbëreschë, con il suo secolare bagaglio di tradizioni greco-bizantine. 182 Sila [www.parcosila.it] Fra i parchi del Pollino e dell’Aspromonte, il Parco della Sila vanta stupendi scenari naturali che vanno a digradare verso il Tirreno, lasciando all’orizzonte lo spettacolo delle Eolie e dell’Etna, e verso lo Jonio. Abitante principe di quest’area è il lupo della Sila, specie autoctona di cui sopravvivono un centinaio di esemplari. Stelvio - Stilfserjoch [www.stelviopark.it] La grande varietà altimetrica del Parco dello Stelvio permette di ammirare scenari alpini di alta e bassa quota nel cuore delle Alpi centrali. Ognuna delle tre aree che compongono quest’area protetta è percorsa da una fitta rete di sentieri, diversi per difficoltà e tipologia, che aspettano solo di essere percorsi. Val Grande [www.parcovalgrande.it] L’area selvaggia più vasta d’Italia non conosce neppure l’asfalto: la Val Grande si percorre soltanto attraverso i sentieri e le carrarecce utilizzate per secoli da pastori e boscaioli. Una wilderness che richiede una visita prudente, in compagnia di accompagnatori esperti. Gennargentu [www.parcogennargentu.it] Custode del valore naturale dell’entroterra sardo, il Parco del Gennargentu rivela una flora estremamente rappresentativa della macchia mediterranea. Lecci, castagni e ginepri ricoprono ampi tratti di questa terra densa di storia e di tradizioni. Vesuvio [www.parconazionalevesuvio.it] Il Parco del Vesuvio tutela un’area unica, dominata dal vulcano che le conferisce nome e peculiarità ambientali. Dal 2003 è stata realizzata una sentieristica che permette di ammirare i diversi paesaggi di un territorio dal volto ora rigoglioso, ora lunare. Vesuvio visto dal mare (in primo piano Caste dell’Ovo) (De Agostini Picture Library) 183 INFORMAZIONI PRATICHE IN AEREO Arrivare in Italia I principali punti d’arrivo intercontinentali e internazionali d’Italia sono l’Aeroporto ‘Leonardo da Vinci’ di Roma Fiumicino e l’Aeroporto Malpensa di Milano, ma quasi tutti i numerosi aeroporti italiani hanno dei collegamenti internazionali. L’offerta di voli sia delle compagnie tradizionali sia delle linee lowcost è ampia e copre un vasto numero di destinazioni. L’Italia è collegata per via aerea con la maggior parte delle nazioni europee e con tutti i continenti. Visitando i siti delle principali compagnie di linea e lowcost, si possono ottenere maggiori informazioni sulle tratte, 184 sugli orari, sui prezzi e sulla disponibilità. Più o meno tutti gli aeroporti sono serviti da una fitta rete di taxi, autobus e treni, che permettono di arrivare alla destinazione finale con relativa comodità. Muoversi in Italia Viaggiare in aereo in Italia è facile, grazie ad una ampia offerta di voli e di vettori presenti sul territorio. I collegamenti tra le città sono numerosi così come sono frequenti i servizi da Roma e Milano verso tutti gli altri aeroporti italiani. L’ampia rete di collegamenti, inoltre, unisce la penisola con la Sicilia e la Sardegna e con le isole minori. Vi sono in Italia quasi quaranta aeroporti di medie e piccole dimensioni, presenti in tutte le regioni italiane (tranne in Molise e in Basilicata) IN TRENO Arrivare in Italia Il fascino del viaggio in treno non tramonta mai, se l’obiettivo è l’Italia. I servizi esistenti per gli spostamenti sia diurni sia notturni tra l’Italia e il resto dei Paesi Europei si contraddistinguono per l’ alta qualità, per i ridotti tempi di percorrenza e per gli eccellenti comfort di viaggio. È consigliabile (e a volte obbligatorio) prenotare i posti a sedere. È obbligatorio obliterare il biglietto prima di salire sulle vetture per non incorrere nella multa. Alcune compagnie ferroviarie internazionali, inoltre, offrono anche il servizio per il trasporto di autovetture. Numerosi treni internazionali, ogni giorno, arrivano in Italia attraversando da una parte all’altra il confine e collegando la Penisola alle principali città dell’Austria, della Germania, della Francia e dell’Europa Orientale. Per maggiori informazioni: www.trenitalia.it Per informazioni sui treni provenienti dalla Spagna: www.elipsos.com Per informazioni sui treni provenienti dalla Francia: www.artesia.eu e www.sncf. com Per informazioni sui treni provenienti dalla Germania: reiseauskunft.bahn.de www.dbitalia.it Per informazioni sui provenienti dalla Svizzera: www.sbb.ch www.cisalpino.com Muoversi in Italia L’Italia dispone di una ampia rete ferroviaria che unisce quasi tutto il territorio nazionale con una ricca offerta di treni regionali, Intercity e ad alta velocità . Il 95% delle tratte operanti sono gestite da Trenitalia, che garantisce ben 7.000 treni al giorno, quasi la metà dei quali circolanti nelle ore di punta. Ci sono vari tipi di treni: i locali, Diretto (DIR) Regionale (R) e Interregionale (IR) , che si fermano a tutte le fermate intermedie, e quelli più veloci e a lunga percorrenza, Intercity (IC) ed Eurostar (ES), che fermano solo nelle città più grandi. Ci sono poi i Treni Eurostar Italia ad Alta Velocità, i cosiddetti Freccia Rossa, che possono raggiungere i 300 km/h. Una volta acquistato il biglietto e prima di salire sul treno, è necessario convalidarlo nelle apposite macchinette gialle che sono presenti, in gran numero, in prossimità dei binari. Per orari ed informazioni, è consigliabile consultare il sito delle Ferrovie dello Stato: www.trenitalia.it IN NAVE Arrivare in Italia In nave, con la prua rivolta verso i porti italiani. Arrivare in Italia via mare è un’esperienza da non perdere: sulle onde del Mediterraneo, a bordo di comode navi, scegliendo il mezzo di viaggio più antico e affascinante. Prima di partire, però è necessario informarsi sui 185 tempi di traversata e sulle tratte internazionali che prevedono soste nei porti italiani. Numerose compagnie di navigazione nazionali e internazionali collegano i principali porti europei con il Belpaese. I prezzi dei biglietti sono molto alti in estate e variano in base al peso del mezzo di trasporto al proprio seguito. La flotta di Grandi Navi Veloci collega Barcellona a Genova. I collegamenti dalla Grecia in Italia sono assicurati sulle rotte più frequentate: da Igoumenitsa, Corfù e Patrasso, Blue Star Ferries arriva direttamente a Venezia e a Brindisi mentre Superfast Ferries ad Ancona e Bari. Fragline Ferries giunge da Corfù a Brindisi; Grimaldi Ferries, una delle più note compagnie italiane, collega Tunisi e Barcellona con 186 Civitavecchia, Salerno, Livorno e Palermo. I traghetti di Tirrenia Navigazione effettuano numerosi collegamenti durante tutto l’arco dell’anno tra Tunisi e le principali isole italiane, la Sicilia e la Sardegna. Marmara Lines collega la città turca di Cesme con Ancona e Brindisi. Jadrolinija collega Dubrovnik, sulla costa croata, a Bari mentre Virtu Ferries è la compagnia migliore per raggiungere Malta da Catania. Muoversi in Italia Le isole italiane sono una meta ideale per le vacanze. Scoprire la Sicilia, la Sardegna, l’Arcipelago Toscano, Lipari, Lampedusa, Stromboli, per citarne solo alcune, è senza dubbio un’esperienza unica. Diverse compagnie di traghetti effettuano diverse e varie rotte durante tutto l’anno. Navi di grandi dimensioni garantiscono il collegamento per le principali isole italiane, la Sardegna e la Sicilia. I principali punti di partenza per approdare sull’isola sarda sono Genova, Livorno, Civitavecchia e Napoli. Per arrivare in Sicilia, nei porti di Palermo e Messina, invece, è consigliabile partire da Napoli o da Villa San Giovanni, in Calabria, comune proteso sul noto Stretto di Messina. Molte navi effettuano i loro viaggi di notte ed i viaggiatori possono scegliere di pernottare in una cabina oppure prenotare una poltrona sui ponti al coperto. È possibile anche dormire sui ponti superiori della nave, all’aperto, sistemandosi con i propri mezzi (sacco a pelo o altro), acquistando il semplice passaggio-ponte. Le isole minori sono raggiungibili grazie a traghetti ed aliscafi. A bordo di quasi tutte le navi e i traghetti, è possibile il trasporto di veicoli al proprio seguito, con un aumento della tariffa base. È importante ricordare che molte compagnie praticano sconti e offerte molto vantaggiose se si prenota con un certo anticipo. In basso sono elencati i siti delle principali compagnie di navigazione che effettuano collegamenti tra i porti italiani. IN AUTOBUS Arrivare in Italia A bordo di comodi autobus, si possono oltrepassare i confini alpini e arrivare in Italia. Eurolines è un consorzio delle maggiori compagnie europee che dispone di uffici informativi nelle maggiori città e di oltre trenta punti di partenza in tutta Italia. I bus dispongono di tutti i comfort necessari per il viaggio e toccano, ovviamente, le grandi città come Milano, Roma e Firenze. Esistono anche altre alternative per arrivare in autobus in Italia. Utile può essere visitare il sito internet www.busweb.com, dove si trova un elenco dettagliato delle autolinee presenti in circa 30 Paesi Europei. Muoversi in Italia Le città , i paesi e i borghi d’Italia sono collegati da efficienti servizi di trasporto interurbano che permettono di viaggiare e scoprire il Paese, le sue attrattive e le sue bellezze. Inoltre, si può viaggiare per tutto il territorio, utilizzando le diverse linee di trasporto passeggeri. Le numerose compagnie presenti in Italia assicurano sia i collegamenti locali tra i piccoli villaggi di campagna e le piccole e medie città sia gli spostamenti più rapidi tra le grandi metropoli. Di solito, viaggiare in autobus, quando si tratta di raggiungere località minori o piccole cittadine di campagna, più conveniente e comodo rispetto allo spostamento in treno. È possibile consultare gli orari di partenza e di arrivo negli uffici informativi locali o presso le Aziende di Promozione Turistica ed Uffici d’Informazione Turistica Locali.. Nelle città più grandi si possono acquistare i biglietti negli appositi uffici delle 187 compagnie o nelle agenzie di viaggio. Nei piccoli centri, invece, è più facile rivolgersi ai bar o all’autista stesso. Non è necessario prenotare i posti a sedere, anche se è consigliabile per i viaggi lunghi e notturni. Per qualsiasi informazione relativa a destinazioni, orari e tariffe si possono consultare sia i portali sia i siti ufficiali delle varie compagnie. IN AUTO O MOTO Arrivare in Italia La fitta rete autostradale europea e la presenza di diversi valichi facilita l’accesso in Italia in auto o moto. Alla Penisola si può arrivare dall’Austria , dalla Francia, dalla Svizzera e dalla Slovenia. 188 I principali varchi d’ingresso aperti tutto l’anno sono: il tunnel del Monte Bianco che da Chamonix collega la Francia all’autostrada A5 per Torino e Milano; il tunnel del Gran San Bernardo che collega la Svizzera sempre con l’autostrada A5; il Passo del Brennero, attraverso l’Austria, che si congiunge con l’autostrada A22 verso Bologna. I tunnel alpini sono spesso chiusi durante l’inverno e, a volte, anche in autunno e in primavera, a causa della neve. Per informazioni: www.autostrade.it Muoversi in Italia Un’eccellente rete autostradale, indicata da una segnaletica di colore verde, accorcia le distanze tra le venti regioni italiane: 3408 chilometri che assicurano un’efficace mobilità e comunicazione territoriale, in totale sicurezza. Due autostrade principali collegano il Nord e il Sud Italia: l’Autostrada del Sole (la A1, che tocca Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli) e l’Adriatica (la A14, che collega Bologna, Ancona, Pescara, Bari e Taranto). Sulle autostrade è necessario pagare il pedaggio. Si possono utilizzare i contanti o la carta di credito. Oppure, in alternativa, esistono metodi più rapidi, come le carte “Viacard” o il “Telepass”. La Viacard è una carta magnetica che può essere utilizzata nelle porte automatiche, in quelle manuali o, eventualmente, consegnata all’esattore. Il Telepass è il sistema automatico di pagamento più pratico e veloce, basato sul riconoscimento elettronico a distanza e l’addebito della tariffa a carico dell’utente: consente di espletare le transazioni economiche senza fermarsi al casello, velocizzando i transiti e riducendo il consumo di carburante. Per qualsiasi informazione relativa alle condizioni climatiche, ai costi dei pedaggi o al traffico si può fare una sosta ai “Punti Blu”, situati su tutti gli snodi autostradali, contattare il sito ufficiale della Società Autostrade o telefonare al Call Center Viabilità 840-042121, attivo tutto il giorno. Oltre all’autostrada, una fitta rete di strade statali, indicate da una segnaletica di colore blu, collega internamente le regioni o i comuni di regioni diverse. Esenti da pagamento, ad una o due corsie, i percorsi secondari offrono panorami e bellissimi scorci, che non possono essere ammirati dall’autostrada: sono meno rapidi ma il viaggio è decisamente più interessante. Per informazioni: www.autostrade.it www.aci.it L’Italia in moto L’Italia, inoltre, è la patria dei tour in motocicletta. In estate, le strade si popolano di appassionati, attratti dai panorami mozzafiato lungo i tratti costieri, sui declivi delle colline o per le strade alberate di montagna. Sono molteplici gli itinerari proposti da enti pubblici o privati che conducono alla scoperta della penisola, da Nord e Sud, dal mare alla montagna. Viaggiando in moto non è necessario prenotare gli spostamenti sulle navi e sui traghetti e, inoltre, si può accedere ad alcune aree a traffico limitato nelle grandi città . È obbligatorio l’uso del casco. Assistenza In tutte le ore del giorno per gli automobilisti in emergenza, l’assistenza è garantita dall’Automobile Club d’Italia (ACI), una Federazione di 106 Automobile Club Provinciali, che rappresenta e tutela gli intereressi dell’automobilismo italiano. Si può contattare il numero 803.116, oppure si può visitare il sito ufficiale dell’ACI. La radio offre assistenza sulle condizioni del traffico: i tre canali della RAI, infatti, trasmettono (ogni 30 minuti circa) i notiziari “Onda verde”, mentre nei tratti serviti, è possibile sintonizzarsi su 103,3 Mhz di Isoradio, che oltre al notiziario stradale trasmette anche buona musica. Impianti di distribuzione benzina Il territorio italiano dispone di una fitta rete di impianti per la distribuzione della benzina (senza piombo, diesel) sia sulla rete autostradale sia sulle strade secondarie. Noleggio Noleggiare un automobile è molto semplice, ma conviene informarsi in anticipo sui requisiti richiesti dalle varie agenzie. L’età, solitamente, deve essere superiore ai 23 anni (talvolta ai 25), ma ci sono alcune società che permettono il noleggio anche a ragazzi più giovani. Servono poi una carta di credito e la patente di guida. I cittadini che provengono da Paesi extracomunitari devono anche essere in possesso di un permesso internazionale di guida (IDP). Parcheggio Le aree di parcheggio nelle grandi città sono delimitate da strisce di vario colore: usualmente le strisce bianche indicano parcheggi liberi, quelle gialle parcheggi riservati (residenti, disabili, taxi…), mentre quelle blu indicano parcheggi a pagamento, la cui tariffa varia a seconda della città, della zona e della fascia oraria. Taxi In Italia i taxi autorizzati sono di colore bianco e devono avere la scritta ‘Taxi’ sul tettuccio. Devono poi essere dotati di tassametro che indica in tempo reale il costo della corsa a cui, a seconda dei casi, vanno aggiuntie costi extra per bagaglio, giorni festivi, corse notturne, percorsi extraurbani (come nel caso delle corse per gli aeroporti). Per contattare un taxi bisogna recarsi nelle apposite aree, contraddistinte da linee gialle o da un cartello arancione, oppure telefonare ai numeri di radiotaxi, che variano da città a città . Inoltre, è disponibile un numero unico a pagamento (892192), attivo su tutto il territorio nazionale, che smista le telefonate di 189 richiesta taxi ad oltre sessanta compagnie di radiotaxi, coprendo così circa il 70% dei mezzi disponibili sul territorio nazionale. Il costo della chiamata è di 62 centesimi di euro al minuto da rete fissa e 96 centesimi al minuto da rete mobile. IN BICICLETTA L’Italia è un territorio tutto da scoprire per i ciclo-amatori e per chi ha scelto la bicicletta come mezzo principale per viaggiare. È possibile anche sfruttare altri mezzi di trasporto senza mai abbandonare la propria bicicletta. Le due ruote, infatti, si possono portare su tutti i treni contrassegnati da un logo che riproduce la sagoma di una bicicletta. (per informazioni: www. trenitalia.com/cms/v/index. jsp?vgnextoid=ea7ca4ed5a fba110vgnvcm1000003f16 f90arcrd). Il modo più economico per viaggiare con il proprio mezzo è acquistare, anche dalle macchinette automatiche, un biglietto separato per la bicicletta, valido 24 ore dal momento dell’emissione. Se, invece, si sceglie di fare un giro su una qualsiasi delle grandi e piccole isole italiane, viaggiare è ancora più facile: tutti i traghetti e le navi offrono il trasporto gratuito delle biciclette. DOCUMENTI D’INGRESSO Per i cittadini dei paesi della Unione Europea che hanno aderito al Trattato di Schengen è sufficiente la carta 190 d’identità o il passaporto in corso di validità. I cittadini provenienti da tutti gli altri paesi devono presentare alla frontiera il passaporto e, nel caso che sia necessario, essere in possesso del visto di ingresso che deve indicare la durata del soggiorno e il luogo di destinazione. Il visto va richiesto ai consolati italiani nel paese di residenza (viene generalmente rilasciato dopo 90 giorni dalla richiesta) specificando il motivo del viaggio. Giunti alla propria destinazione, e se non si soggiorna in una struttura ricettiva, è necessario registrarsi presso la questura entro 8 giorni dall’arrivo. Per i turisti che soggiornano in alberghi, o altre tipologie di strutture ricettive turistiche, la registrazione viene fatta automaticamente dalla reception della struttura. Non ci sono limitazioni riguardo a quanto si può comprare e portare con sé nei viaggi all’interno dell’Unione Europea, sempre che quanto acquistato sia per uso personale. DOCUMENTI NECESSARI PER GUIDARE IN ITALIA Le patenti rilasciate da qualsiasi Stato appartenente all’Unione Europea sono valide all’interno di tutto il territorio UE, quindi anche in Italia. Se si possiede una patente rilasciata da uno Stato non UE è necessario avere un permesso di guida internazionale o una traduzione giurata della propria patente. Per poter guidare in Italia bisogna aver compiuto i 18 anni di età. Si guida tenendo la destra e si sorpassa a sinistra. Secondo il nuovo codice della strada, in vigore dal 01/07/03, è obbligatorio, per tutti i veicoli a motore, accendere le luci anabbaglianti, le luci di posizione e quelle della targa, in qualsiasi strada extraurbana ed in autostrada. In città abbiamo invece la facoltà di scegliere se tenerle accese o meno. L’obbligo di accendere le luci è invece valido anche in città per tutti i veicoli a due ruote (ciclomotori e motocicli). Il clacson non va usato nei centri abitati, se non per emergenze. Tram e treni hanno la precedenza. L’uso delle cinture di sicurezza, anteriori e posteriori (nel caso l’autovettura ne sia fornita), è obbligatorio e le sanzioni possono essere applicate sia al guidatore sia ai passeggeri. Sulle strade con carreggiata a due o più corsie, và occupata la corsia libera più a destra; la corsia o le corsie di sinistra sono riservate al sorpasso. Quando si arriva ad un incrocio, bisogna dare, salvo diversa indicazione, la precedenza alle autovetture provenienti da destra. I motocicli che non superano i 150 di cilindrata non possono circolare sulle autostrade in nessun caso. Il casco è tassativamente obbligatorio per chi guida ciclomotori e motociclette di ogni cilindrata. Quali sono i limiti di velocità? Auto e Moto (oltre 150 cc di potenza): aree urbane 50 km/h (31 mph); strade extraurbane secondarie 90 km/h (56 mph); strade extraurbane principali 110 km/h (68 mph); autostrade 130 km/h (81 mph). In caso di pioggia o neve, il limite scende a 110 km/h in autostrada e 90 km/h sulle strade extraurbane principali. Per far rispettare i limiti di velocità, inoltre, sono stati installati numerosi controlli elettronici con autovelox, che sono presenti lungo tutta la rete stradale e autostradale italiana. Auto con rimorchio o roulotte: Nelle aree urbane, la velocità massima è di 50 km/h (31 mph); sulle strade extraurbane secondarie di 70 km/h (44 mph); sulle strade extraurbane principali di 70 km/h (44 mph); sulle autostrade di 80 km/h (50 mph). Autocaravan di peso superiore a 3,5 tonnellate, ma inferiore a 12 tonnellate: aree urbane 50 km/h (31 mph); strade extraurbane secondarie 80 km/h (50 mph); strade extraurbane principali 80 km/h (50 mph); autostrade 100 km/h (62 mph). Equipaggiamento obbligatorio sul veicolo: triangolo segnalatore; gomma di ricambio; kit di pronto soccorso (raccomandato); estintore (raccomandato). È necessario avere sul veicolo i giubbotti di sicurezza o le bretelle riflettenti che devono essere indossati dai conducenti dei veicoli fermi sulla carreggiata, fuori dai centri abitati, di notte o in condizioni di scarsa visibilità. Èinoltre obbligatorio indossarli quando si va a sistemare il triangolo dopo un guasto o se si scende dall’automobile ferma sulla corsia d’emergenza. Assicurazioni: è obbligatorio disporre di un’assicurazione di responsabilità civile. Per chi arriva dall’estero è raccomandata la carta verde: un’assicurazione che può essere stipulata anche alla frontiera, con validità di 15, 30, o 45 giorni. Alcool e guida: in Italia, il limite di alcool nel sangue per la guida è di 0,5 grammi per litro, in media con quello previsto nel resto d’Europa. Numeri utili e di emergenza: Polizia di Stato: 113 Vigili del Fuoco: 115 Servizio di urgenza ed emergenza medica: 118. Link utili: Codice della strada: www.aci.it SICUREZZA ED EMERGENZA L’Italia è un paese sicuro. Nel caso in cui si dovesse incorrere in situazioni problematiche o di pericolo, è bene rivolgersi alle forze di ordine pubblico, addette alla sicurezza dei cittadini e degli stranieri che soggiornano in Italia. Numeri d’emergenza Una rete moderna ed efficiente di centrali operative delle varie forze dell’ordine e dei centri di emergenza collega in un unico sistema integrato tutte le forze di polizia, gli enti e le agenzie preposte a rispondere alle chiamate di emergenza su tutto il territorio nazionale. Accedere a questa rete è semplice e veloce. Basta chiamare i numeri nazionali di emergenza, che sono ben noti e facili da ricordare. POLIZIA DI STATO: 113 È il numero unico nazionale per tutti i tipi di emergenza, dalle segnalazioni di furti, rapine o aggressioni, agli incidenti e alle emergenze sanitarie. A questo numero corrisponde la rete di centrali operative della Polizia di Stato, che è in funzione 24 ore al giorno per 7 giorni a settimana. CARABINIERI: 112 Componendo il 112 vengono attivate le centrali dei Carabinieri. Dal 1991, l’Unione Europea ha introdotto il 112 come numero di emergenza unico per tutti gli stati membri, proprio allo scopo di facilitare i turisti e i cittadini stranieri nei loro spostamenti all’interno del continente. Proprio per questo è disponibile un servizio di risposta in lingua straniera per chi chiama questo numero. 191 VIGILI DEL FUOCO: 115 In caso di incendi, avvistamenti di fumo o perdite di gas si può anche chiamare direttamente il corpo dei Vigili del Fuoco, che è presente in tutto il territorio nazionale e che interviene con tempestività anche in occasione di terremoti o altre calamità. EMERGENZE SANITARIEAMBULANZE: 118 Chiamando questo numero da qualsiasi località presente sul territorio nazionale (incluso le isole) si allerta la rete di assistenza sanitaria e di trasporto in autoambulanza al più vicino ospedale o presidio sanitario. Un servizio di eli-ambulanza è inoltre disponibile per raggiungere le località più impervie o di difficile accesso. SOCCORSO STRADALE: 803.116 È il numero del Soccorso Stradale ACI, a disposizione dei Soci e dei clienti per la richiesta dei servizi ACI in Italia (soccorso stradale, auto sostitutiva, auto a casa, medico pronto, etc.). È un numero gratuito, attivo solo in Italia, 365 giorni l’anno, 24 ore su 24. INCENDI FORESTALI: 1515 Questo è il numero per le emergenze ambientali del Corpo Forestale dello Stato ed è attivo 24 ore al giorno per tutto l’anno. Il Corpo Forestale si occupa della salvaguardia del patrimonio ambientale e paesaggistico e, in particolare, di incendi boschivi, un’emergenza costante 192 soprattutto durante i mesi estivi. GUARDIA COSTIERASOCCORSO MARITTIMO: 1530 In caso di avaria della propria barca da diporto o per ogni emergenza nelle acque territoriali italiane, si può contattare, direttamente a questo numero, la guardia costiera nazionale. CLIMA In Italia ci sono notevoli differenze climatiche da Nord a Sud. Nel Nord, che è la parte compresa tra le Alpi e l’Appennino ToscoEmiliano il clima è rigido: gli inverni sono molto freddi e le estati molto calde con alti livelli di umidità. Nel Centro, compreso approssimativamente tra la Liguria e la zona di Roma, il clima è temperato, e la differenza di temperatura tra estate e inverno è inferiore che nel Nord: il periodo freddo è più breve e meno intenso e l’estate è più lunga, ma difficilmente c’è l’afa che colpisce le città settentrionali grazie all’opera mitigatrice del mare che raggiunge quasi tutta l’area. Nel Sud e nelle isole l’inverno non è mai troppo rigido e l’autunno e la primavera hanno temperature vicine a quelle estive delle altre zone d’Italia. Temperature medie In Italia la differenza di temperatura tra Nord, Centro e Sud può essere elevata. AMBASCIATE Nella capitale, Roma, sono presenti le ambasciate di più di 200 paesi: qui è possibile conoscere le iniziative culturali organizzate dai vari Stati del nostro Paese e le opportunità di business, nonché le procedure per lavorare in Italia o per ottenere l’abilitazione all’insegnamento. Di seguito i riferimenti delle ambasciate dei Paesi da cui provengono molti turisti che visitano l’Italia. La lista completa la si può trovare visitando il sito del Ministero degli Affari Esteri. Elenco Ambasciate: Australia Via Antonio Bosio 5, 00161 Roma - Tel.: +39.06/852721 oppure il numero verde per le emergenze 800877790 Sito web: www.dfat.gov.au/ missions/countries/it.html Canada Via G.B. de Rossi 27, 00161 Roma - Tel.: +39.06/445981 Sito web: italy.gc.ca Cina Via Bruxelles 56, 00198 Roma - Tel.: +39.06/8848186 Sito web: www.fmprc.gov.cn/ce/ceit/ita Francia Piazza Farnese 67, 00186 Roma - Tel.: +39.06/686011 Sito web: www.france-italia.it Germania Via San Martino della Battaglia 4, 00185 Roma Tel.: +39.06/492131 Sito web: www.rom.diplo.de Irlanda Piazza Campitelli 3, 00186 Roma - “ Tel.: +39.06/6979121 - Sito web: www.ambasciata-irlanda.it Giappone Via Quintino Sella 60, 00187 Roma - Tel.:+39.06/487991 Sito web: www.it.emb-japan.go.jp Paesi Bassi Via Michele Mercati 8, 00197 Roma - Tel.: +39.06/3221141 Sito web: www.olanda.it Russia Via Gaeta 5, 00185 Roma Tel.: +39.06/4941680; 06/4941681; 06/4941649 Sito web: www.ambrussia.com Svizzera Via Barnaba Oriani 61, 00197 Roma - Tel.: +39.06/809571 - Sito web: www.eda.admin.ch/roma UK Via XX Settembre 80a 00187 Roma - “ Tel.: +39.06/42200001 - Sito web: ukinitaly.fco.gov.uk/it USA Via Vittorio Veneto 119121, 00187 Roma - Tel.: +39.06/46741 - Sito web: rome.usembassy.gov CONSOLATI I consolati possono essere di grande aiuto per i turisti che, malauguratamente, si trovassero in difficoltà in Italia. Essi possono prestare assistenza in specifiche situazioni di emergenza individuali e collettive e rilasciare i documenti di viaggio per il rientro in caso di furto o smarrimento dei documenti d’identità. I consolati delle nazioni che hanno relazioni stabili e frequenti con l’Italia si trovano nelle maggiori città italiane. Inoltre, in molte città italiane ci sono consolati onorari che possono aiutare il turista e supportarlo in ogni evenienza. Link: Ministero degli Affari Esteri: www.esteri.it ASSISTENZA SANITARIA Cittadini dell’ UE, SEE e Svizzera in possesso di TEAM (Tessera Europea di Assicurazione Malattia) I cittadini, assistiti da uno Stato dell’Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo (Islanda, Liechtenstein, Norvegia) e dalla Svizzera (a partire dal 1° giugno 2002), nel caso in cui, durante un soggiorno temporaneo in Italia, abbiano necessità di far ricorso a cure sanitarie medicalmente necessarie, hanno diritto, esibendo la Tessera Europea di Assicurazione Malattia TEAM (o del suo certificato sostitutivo), ad ottenere le prestazioni in forma diretta presso le strutture pubbliche e private convenzionate del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) costituito da una rete di Aziende Sanitarie locali (ASL) ed ospedali dislocati su tutto il territorio. Modello E106, E109, E120, E121 (oppure documento portabile S1 o SED S072) I titolari dei suddetti attestati dovranno recarsi presso l’Asl territorialmente competente e presentare il modello E106 o E109 o E120 o E121. La Asl provvederà ad iscriverli al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e si avrà diritto ad un’assistenza sanitaria completa (comprensiva del medico/ pediatra di base) alle stesse condizioni previste per un assistito italiano. Inoltre, ai soli titolari del modello E106 ed E120 (o S1 o S072 relativo a tali casi), la ASL fornirà un documento contenente alcune informazioni necessarie per la compilazione della ricetta, da presentare al proprio medico di base ogni volta se ne abbia bisogno. Modello E112 (oppure documento portabile S2) I possessori di un modello E112 (o S2), emesso per ricevere prestazioni che devono essere erogate da una struttura pubblica (o convenzionata) che non sia una Azienda Ospedaliera, dovranno presentarlo presso l’ASL territorialmente competente (è quella nel cui ambito si trova la struttura sanitaria) che fornirà un documento contenente alcune informazioni necessarie per la compilazione della ricetta se prevista per il ricovero, da presentare al medico di base. Nel caso in cui il ricovero avvenga presso una Azienda Ospedaliera, il modello E 112 (o S2) dovrà essere presentato presso questa struttura. 193 Modello E123 (oppure documento portabile DA1) Il possessore di un modello E123 (o DA1), deve presentare il modello alla ASL territorialmente competente che provvederà a fornirgli un documento contenente alcune informazioni necessarie per la compilazione della ricetta, da presentare al proprio medico di base ogni volta se ne abbia bisogno. Servizio di ambulanza Per i casi gravi ed imprevisti, in tutte le Regioni, è in funzione il Servizio di emergenza sanitaria chiamando il numero telefonico 118 (trasporto in ambulanza fino alla struttura ospedaliera ed eliambulanza per interventi primari). Tale servizio, di norma, è gratuito su presentazione della Tessera Europea di Assicurazione malattia (TEAM) o il suo certificato sostitutivo provvisorio, salvo il pagamento dell’eventuale ticket. Cittadini stranieri con permesso di soggiorno non appartenenti ai paesi convenzionati I cittadini stranieri regolarmente presenti in Italia possono accedere alle strutture del servizio sanitario nazionale (SSN) con modalità diverse a seconda del motivo del soggiorno. I cittadini stranieri temporaneamente presenti per un periodo non superiore 194 a 90 giorni (es. turisti), possono usufruire delle prestazioni sanitarie urgenti e di elezione dietro pagamento delle relative tariffe regionali. Non è prevista l’iscrizione al SSN tranne che per gli studenti e le ragazze alla pari. I cittadini stranieri con regolare permesso di soggiorno possono iscriversi al SSN rivolgendosi alla ASL del Comune di residenza anagrafica, o se non ancora residenti, di domicilio effettivo indicato nel permesso di soggiorno. L’assistenza sanitaria è estesa ai familiari a carico regolarmente soggiornanti in Italia. L’iscrizione può essere: obbligatoria volontaria I cittadini stranieri che intendono giungere in Italia per ricevere cure mediche possono attivare tre diverse procedure di ingresso: Ingresso per cure Maggiori informazioni si possono trovare nel sito ufficiale di Governo italiano http://www.salute.gov.it/ assistenzaSanitaria/pagina InternaMenuAssistenza Sanitaria.jsp?id=1764& menu=stranieri UFFICI ENIT ALL’ESTERO AREA BRITANNICA Dirigente ad interim: Valerio Scoyni AREA TEDESCA - BENELUX EUROPA CENTRALE GRAN BRETAGNA Dirigente: Marco Montini LONDRA Italian State Tourist Board 1, Princes Street W1B 2AY London Tel. 004420-74081254 Fax 004420-73993567 london@enit.it GERMANIA AREA FRANCESE IBERICA Dirigente: Valerio Scoyni FRANCIA PARIGI Office National Italien de Tourisme 23 Rue de la Paix 75002 Paris Tel. 00331-42668221 Fax 00331-49249365 paris@enit.it SPAGNA MADRID Organismo Oficial Italiano para el Turismo Via Serrano, 120 28006 Madrid Tel. 0034-91-5670670 Fax 0034-91-5711579 madrid@enit.it PORTOGALLO ANTENNA LISBONA Antenna Enit-Agenzia Nazionale del Turismo c/o Camera di Commercio Italiana per il Portogallo Avenida 5 de Outubro, 95 1050 - 051 Lisboa Tel. 00351-21-7935513 Fax 00351-21-7977101 lisbon@enit.it FRANCOFORTE SUL MENO Italienische Zentrale für Tourismus ENIT Barckhausstrasse 10, 60325 Frankfurt am Main Tel. +49 (0)69 23 74 34 Fax +49 (0)69 23 28 94 frankfurt@enit.it AUSTRIA VIENNA Italienische Zentrale für Tourismus ENIT Mariahiller Strasse Top XVI 1060 Vienna Tel. 00431-5051639 Fax 00431-5050248 vienna@enit.it www.enit.at BELGIO BRUXELLES Agence National Italienne pour le Tourisme - Italiaanse Nationale Dienst voor Toerisme c/o ICE Place de la libertè 12 - 1000 Bruxelles Tel. 00322-6471741 Fax 00322-6405603 brussels@enit.it POLONIA ANTENNA VARSAVIA Antenna Enit-Agenzia Nazionale del Turismo Osrodek ENIT-u (Narodowy Urz d Turystyki Wloskiej) c/o Wlosko-Polska Izba HandlowoPrzemylowej (Camera di Commercio e Industria Italo-Polacca) Ul. Mokoto: 46°- Iok 25 (IV Piano) 00-465 Warsaw Tel. 0048-22-8263488 Fax 0048-22-8263489 warsaw@enit.it 195 AREA Ex URSS Scandinava e Baltica Dirigente: Domenico di Salvo RUSSIA MOSCA Italian State Tourist Board (ENIT) Krasnopresnenskaia naberezhnaia, 12 Office 1202 Moscow 123610 Russia Tel. 007-4952582291 Fax 007-4952582153 moscow@enit.it SVEZIA STOCCOLMA Italienska Statens Turistbyrà Hamngatan 13, 5 tr Box 7652 SE 10394 - Stockholm Tel. 00468-54568330 Fax 00468-54568348 stockholm@enit.it UCRAINA ANTENNA KIEV Vul. Yaroslaviv Val, 32B 01901 Kiev, Ucraina Tel. +38 0442706531 kiev@enit.it AREA ESTREMO ORIENTE Dirigente: Riccardo Strano GIAPPONE TOKYO Italia Seifu Kanko Kyoku Italian State Tourist Board-Tokyo c/o Italian Embassy in Tokyo Tokyo 107-0062 Mita 2-5-4, Minato-ku, Tokyo 108-8302 Tel: 0081-3-3451-2721 Fax: 0081-3-3451-2724 tokyo@enit.it 196 AUSTRALIA SIDNEY Italian Government Tourist Office PO Box Q802 - QVBNSW1230 Level 4, 46 Market Street Sidney NSW 2000 Tel. 00612-92621666 Fax 00612-92621677 sydney@enit.it COREA ANTENNA SEOUL Antenna Enit-Agenzia Nazionale del Turismo c/o Embassy of Italy in Seoul 3FI. Ilshin Bldg., 714 Hannam 2-dong, Yongsan-gu, Seoul Post code: 140-894 Ph. +82.2.775.8805/8806 Fx +82.2.775.8807 seoul@enit.it Contatto: Bo-yeong Kim EAU ANTENNA SHARJAH-DUBAI Antenna Enit - Agenzia Nazionale del Turismo c/o Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Suite No.903, 9th Floor, Al Batha Tower Buhaira Corniche, P.O. Box 48558 Sharjah, UAE Tel. +9716.5747099 Fax: +971.6.5481100 dubai@enit.it INDIA ANTENNA MUMBAI Antenna Enit - Agenzia Nazionale del Turismo 9th Floor, Tower A, Urmi Estate, 95, Ganpatrao Kadam Marg, Lower Parel (W), Mumbai 400 013, India Tel: +91 22 67289495 Fax: +91 22 67189529 mumbai@enit.it AREA SUD AMERICA LOS ANGELES Dirigente: Salvatore Costanzo Italian State Tourist Board 10850, Wilshire Blvd. Suite 575 Los Angeles CA 90025 Tel. 001310-8201898 Fax 001310-470-7788 losangeles@enit.it BRASILE SAN PAOLO ENIT-Agenzia Nazionale Del Turismo Av. Paulista, 1971 - 3° andar CEP - 01311 - 300 Cerqueira César - São Paulo - SP Tel. 005511 - 21487261/21487275/ 21487282 Fax 005511 - 21487269 saopaulo@enit.it ARGENTINA BUENOS AIRES Organismo Oficial Italiano para el Turismo Av. Cordoba, 345 C1054AAC Buenos Aires Argentina Tel. 005411-43128556 Fax 005411-43133376 buenosaires@enit.it CANADA TORONTO Italian State Tourist Board Agence Nationale Italienne pour le Tourisme 110 Yonge Street, Suite 503 Toronto (Ontario) M5C 1T4 Tel. 001416-9254882 Fax 001416-9254799 toronto@enit.it AREA ASIA CONTINENTALE Dirigente: ad interim Riccardo Strans CINA PECHINO AREA AMERICA Dirigente: Eugenio Magnani NEW YORK Italian State Tourist Board 630, Fifth Avenue Suite 1565 New York NY 10111 Tel. 001-212-2455618/5027 Fax 001-212-5869249 newyork@enit.it ENIT - Direzione di Area Estera di Pechino ENIT - Italian Government Tourist Board in China Room 3213a - 3214 Jing Guang Center, Hu Jia Lou, Chaoyang District District, Beijing 100020 (China) Centralino: +86 (10) 85906686 Fax: +86(10) 85906687 beijing@enit.it CHICAGO Italian State Tourist Board 500, North Michigan Avenue Suite 2240 Chicago IL 60611 Tel. 001312-6440996-6440990 Fax 001312-6443019 chicago@enit.it 197 A cura dell’Ufficio Stampa dell’ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo Realizzazione Editoriale e Stampa: Rotoform s.r.l. www.rotoform.it - info@rotoform.it 198 199 ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo Via Marghera 2/6 00185 Roma Tel. (+39) 06.49711 Fax (+39) 06.4463379 06.4469907 www.enit.it Agenzia Nazionale del Turismo - ENIT Via Marghera 2/6 00185 Roma - Tel. (+39) 06.49711 www.enit.it 200