Scarica l`intero giornale in formato

Transcription

Scarica l`intero giornale in formato
Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB - Jesi
Settimanale d’informazione
Impôt repriséTassa riscossa Ufficio di Jesi
ANNO LV- N. 27
Euro 1
DIREZIONE E REDAZIONE: JESI - PIAZZA FEDERICO II, 8 - TEL. E FAX. 0731.208145
Editoriale
Responsabilità
e prudenza
Ormai i morti sulle strade non si
contano più. Le strade si sono trasformate in campi di battaglia, con
morti e feriti in crescendo esponenziale. Un’epidemia incontrollabile,
nella quale gli untori si moltiplicano
a causa dell’alcol e della droga. Quel
che è triste è che, mentre aumentano
le proteste e le richieste di giustizia,
cresce il senso di impotenza; mettersi in macchina, affrontare un viaggio
significa sfidare la sorte: non ci si salva dalla follia della velocità ad ogni
costo, dall’irresponsabilità di chi ha
fatto della strada la palestra del suo
istinto di dominio, della sua sfida alla
vita. Anche questo è il segnale triste
del prevalere di una cultura di morte.
Ciò di cui si avverte l’urgenza è l’etica della responsabilità, la consapevolezza che la mia libertà ha dei limiti
nella libertà degli altri, nel loro diritto di vivere. Il problema è anzitutto
etico: si deve ritrovare quella «etica
della strada» che è stata indicata,
alcuni giorni fa, dagli «orientamenti»
del Pontificio Consiglio dei Migranti,
nei quali si afferma: «Quando qualcuno guida mettendo in pericolo
la vita altrui o quella propria, egli si
rende responsabile di colpa grave».
Responsabilità, prudenza come doveri morali gravi. Unite alla carità
e alla giustizia: sì, perchè guidare
irresponsabilmente è anche questione di amore e di giustizia nei confronti degli altri oltre che di se stessi.
Quanto costa alla società civile, in
aggiunta alle sofferenze e ai lutti
di tante famiglie,­ la strage stradale
in un anno? Anche questo si deve
ricordare. Non riguarda solo i guidatori. Ne sono richiamati i produttori
di automobili: perché fare bolidi
da trecento all’ora, per viaggiare su
strade dove è vietato superare i centotrenta? Ne sono toccati i genitori:
è proprio necessario donare ai propri ragazzi auto velocissime? Senza
dimenticare i legislatori che stanno
decidendo misure più severe per fermare gli irresponsabili. E mettiamoci,
la deprecabile industria dello sballo
notturno, che costringe i giovani,
se non vogliono essere considerati
extraterrestri, a trascorrere le notti
caracollando tra bar, ristoranti, discoteche, night club e altro ancora
fino a mattina inoltrata. Qualcuno
riuscirà a mettere un freno a questa
follia? E’ triste ricordare che qualcuno in Parlamento ci ha provato ma è
stato sconfitto.
sport
ambiente
di Giuseppe Papadia
9-12
giovani
Inaugurato
nuovo comparto
rifiuti urbani
Lo sport scalda
le serate estive
domenica 22 luglio 2007
16
di B. Testadiferro
scuola
Per qualche
bicchiere in più
di Giorgia Barboni
15
Perché
solo italiano?
di Paola Cocola
12
Attorno alla fontana
LTA
O
V
A
M
I
R
P
A
L
PER
RERÀ
T
N
O
C
N
I
I
V
X
TO
P A P A B E N EDET N I A L O R E T O
La coincidenza
I A nazionale dei nuove generazioni a individuare comporI TtraA Ll’incontro
A N IBenedetto
G I O Vcon
Igiovani
XVI a Loreto e la II tamenti e stili di vita efficaci per la tutela
Giornata nazionale per la salvaguardia
del Creato (1 settembre), su “Il Signore vostro Dio vi dà la pioggia in giusta misura,
per voi fa scendere l’acqua”, ha indotto il
Comitato Cei per il sostegno alle iniziative della pastorale giovanile (Cisip) che sovrintende l’organizzazione di Loreto 2007,
a particolari attenzioni educative e logistiche, per rendere quello di Loreto un evento
rispettoso del Creato e capace di aiutare le
dell’ambiente. Il messaggio di Loreto per la
salvaguardia del Creato sarà affidato non
tanto alle parole, quanto ai gesti che i giovani faranno e alle cose che utilizzeranno.
Dalla torcia elettrica funzionante a manovella al telo in nylon riciclato, dalle posate in materiale compostabile alla raccolta
differenziata dei rifiuti. L’incontro dei giovani a Loreto sarà un evento rispettoso del
Creato, in poche parole ecologico.
Uu disegno di legge per ridurre i costi della politica
S
Ma ancora i politici non hanno capito niente
e nell’ultimo numero di que- versi livelli si sono venuto creansto settimanale tre nostri do, fino a scandalizzare ben più
corrispondenti (Uncini, Luco- degli episodi, gravi e gravissimi,
ni, Ceccarelli) si sono ritrovati della stessa malavita in genere.
a scrivere articoli sullo stesso Perchè l’operato della malavita
tema - quello del costo della po- lo si dà per scontato, quasi una
litica - senza che a monte ci sia costrizione sociale con l’illegalistata la minima intesa, un signi- tà, ma non ci si può non scanficato di un certo rilievo ci dovrà dalizzare di fronte al legislatore
pur essere. E cioè che il tema è – parlamento e consigli regionali
sentitissimo, e non da oggi. La – che conia leggi e regolamenti
condivisione, con tanta rapidità, ad esclusivo favore di se stesso.
della esistenza di una “casta” - Non è mio intendimento elenappunto quella dei politici – non care ancora i privilegi di cui goè dovuta al noto libro uscito al- dono i parlamentari, i consigliecune settimane fa, ma piuttosto ri regionali e le strutture nelle
ad una denuncia, in questi ulti- quali operano. Denuncio invece
mi anni, sempre più marcata e il fatto che il progetto di legge
stizzita dei privilegi legali, anzi approvato pochi giorni fa dal
legalissimi che gli uomini impe- governo tendente a ridurre i cognati nella vita pubblica ai di- sti della politica evidenzia due
elementi così negativi da sbalordire. Il primo elemento è dato
dal metodo con cui si intende
procedere: un disegno di legge
(e perché non un decreto legge?).
Campa cavallo. Già contestato
in partenza, non solo non avrà
vita facile, ma arriverà alla fine,
se ci arriverà, del tutto “innocuo”
verso gli addetti ai lavori. Sono
ripresi motivi di sempre, motivi
che sono sempre rimasti lettera
morta. A cominciare dalle auto
blu per finire al numero dei ministeri.
Il secondo elemento, di gran
lunga il più scandaloso, è dato
dal fatto che i provvedimenti di
riduzione del costo della politica,
toccano, per così dire, alcuni accessori della vita degli addetti ai
lavori, ma non la sostanza. Le indennità dei parlamentari e quelle dei consiglieri regionali dovrebbero, almeno, essere ridotte
del 50 per cento se guardiamo
l’Europa. Così dicasi per le spese
di alcune strutture più strettamente connesse con la vita politica come il Quirinale, la Camera dei deputati, il Senato ecc.
per la”manutenzione” delle quali
si spende il doppio o il triplo di
quanto si spende in altre nazioni.
Perché un deputato paga cinque
euro un pasto che al parlamento
viene a costare 90 euro? Questi
scandali fanno letteralmente ribellare il cittadino perchè sono
voluti e legalizzati dal legislatore,
il quale, a parole denuncia mille
storture della società, ma con
i fatti sviluppa sempre di più i
privilegi personali. Privilegi che
naturalmente condivide con gli
alti funzionari per cui, ad esempio, un dirigente regionale riceva
una liquidazione di un milione e
mezzo di euro (quasi tre miliardi
di vecchie lire!). E Roma tace.
Quanto si appresta a fare il governo vuol essere solo un tentativo di parare l’effetto psicologico della denuncia ultima: quella
che viene dalla “Casta”. Nella
sostanza: tutto come prima, anzi
peggio, a cominciare dai portaborse.
Ultim’ora: il parlamento europeo
interviene contro le alte indennità dei nostri deputati. Vergogna.
Vittorio Massaccesi
vitt.mass@tele2.it
.
.
.
U
T
O
L
O
S
I
H
C
N
MA
... iscriviti subito
all’evento dell’anno su
www
Per informazioni chiama il numero verde
t
i
.
7
0
o
t
e
r
o
l
.
800 331 033
(attivo dal 1 agosto 2007)
2
Cultura e società
22 luglio 2007
Del più e del meno
Jesi - Parrocchia di San Pietro Martire
Guida pratica per migliorare in peggio
Sono tornati i bambini bielorussi
di Giuseppe Luconi
R
iflessioni di un giorno di mezza estate,
o quasi, passeggiando tra la zona del
Prato e la stazione. Vie larghe, alberate,
spaziose. Risalgono alla prima metà del
secolo scorso, battezzate dagli amministratori dell’epoca con nomi che ricordano città,
date ed eroi della grande guerra, a memoria dei tanti giovani jesini caduti sui campi
di battaglia: via Trento, viale Trieste, via
Fiume, Via XXIV Maggio, via IV Novembre, via Cesare Battisti.
Vie larghe, alberate, spaziose… Sì, gli amministratori
dell’epoca
le
realizzarono
con lungimiranza: buone per il
traffico di quei
tempi ma anche
capaci di sostenere quello dei
tempi a venire.
Non a caso via
XXIV Maggio è
oggi, con il viale della Vittoria,
la strada cittadina che registra il maggiore
transito di veicoli..
Ed è proprio di via XXIV Maggio che si è
occupata la stampa locale in questi giorni,
raccogliendo le proteste degli abitanti della
zona. Motivo: i nuovi marciapiedi, che su
un versante della via non hanno rispettato il vecchio tracciato. Uno dei due marciapiedi infatti è stato allargato, per cui le
auto in sosta sono ora costrette a “rubare”
spazio alla sede stradale, a scapito di quello destinato ai veicoli in transito.
Un restringimento della sede stradale
– ancora più plateale e incredibile - si sta
realizzando anche al viale Trieste, dove
l’aiuola che ospita le piante viene allargata (perché?) guarda caso non sul lato della
corsia laterale, non è più transitabile, ma
A
nche quest’anno, l’aereo proveniente da
Minsk, la sera di mercoledi 27 giugno, ha trovato
all’aeroporto di Falconara un’accoglienza calda a
festosa, animata da tutte
quelle persone, famiglie
a gruppi della Parrocchia
jesina di San Pietro Martire, che rendono possibile il progetto umanitario ideato dall’Arca,
1’associazione
onlus
marchigiana fondata nel
1993 e attiva nell’aiuto e
nell’ospitalità a bambini
a adolescenti bielorussi.
Durante il mese di luglio
dodici ragazzi a ragazze,
con le loro due accompagnatrici che fungono da
interprete ed assistente
sociale, vivono in parrocchia seguiti
da un gruppo
di
volontari
che per tutto
il periodo dell’a cco g l i e n z a
si
prodigano
nella preparazione del vitto,
si stema z ione
dei letti, accompagnamento al mare,
e animazione
dei pomeriggi
dei piccoli bielorussi. Il programma è un normale
programma di svago a
divertimento: al mattino
al mare, mentre il resto
della giornata è dedicato ai giochi o, in giorni
particolari come la domenica, a gite fuori città.
La sera dell’arrivo, il 27
giugno scorso, durante il
trasferimento dall’aeroporto alla parrocchia, la
piccola Cristina per 1’in-
sul lato opposto, cioè su quello della corsia
centrale destinata al traffico….
°°°
A proposito del viale Trieste, si cerca di
capire quale sarà infine il suo nuovo volto.
Dopo l’abbattimento della vecchia stazione,
con l’innesto di due rotatorie (la seconda è
in arrivo in cima al viale, all’incrocio con le
vie Rosselli e Acqua ), con la chiusura delle corsie laterali, con la posa in opera delle
panchine, con la presenza di aiuole grandi
e piccole (dai
teloni verdecupo e dalla vegetazione ricettacolo di tutto
un po’), il viale
della stazione
sarà dunque
un altro viale.
Certamente
non sarà più
il bel viale voluto dai nostri
vecchi e di cui
i nostri vecchi
andavano orgogliosi. Nelle
raccolta jesina di antiche cartoline illustrate curata dall’amico Vittorio Cappannari
ci sono almeno una ventina di vedute del
viale Trieste, l’una diversa dall’altra, che
hanno fatto il giro del mondo.
Io comunque non dispero. Anche se non
sarà più cosa per i miei tempi, continuo a
credere che in un domani più o meno lontano una amministrazione comunale rimetterà finalmente le cose a posto: il viale
della stazione tornerà ad essere quello che
era, la fontana con l’obelisco rientrerà nella
sua sede naturale, in piazza della Repubblica, il monumento a Federico II (con un
basamento ad hoc) verrà collocato al centro della piazza che porta il suo nome…
Giuseppe Luconi
Tempi moderni
Meglio i castelli di sabbia…
T
utti
al
mare…o
quasi
tutti…
ogni giorno, fin
dalle prime ore
della mattinata.
Per non parlare
della domenica:
dopo le otto,
sul pezzo di litoranea che da
Marina corre
verso Senigallia, non c’è l’ombra di Venditori – una procesun parcheggio. Sono in sione - che spuntano
molti ad attendere - con per magia, per andare
l’auto accostata e fer- chissà dove…
ma in sosta provvisoria Bimbi che giocano,
- che qualcuno decida di bimbi che piangono;
tornare a casa.
bimbi che adorano l’acIntanto, sulle spiagge qua e la sabbia; o che
assolate e nel mare sfa- con esse ci fanno batvillante di colori e di taglia e…trappole fatali:
luce, lo spettacolo è più le buche; oppure, fantao meno quello di ogni siosi castelli …
anno…o quasi: corpi E qualcuno, un po’ più
stesi a sfrigolare sotto cresciuto: corpi di donil sole, corpi seduti a na! Sì, non mi era mai
chiacchierare o a con- capitato fino ad ora di
sumare una partita a vedere, su una spiaggia
carte, corpi che vanno piena di gente, giovanissu e giù per la battigia… simi adolescenti model-
lare con la sabbia un nudo. Al
massimo, una
volta, su spiagge quasi deserte, si poteva
inciampare in
frasi d’amore…
Li ho osservati quei due
durante
la
creazione della loro “opera”,
esasperata nei punti più
peculiari : uno, lavorava
con atteggiamento ironico e dissacratorio; l’altro, con fare delicato e
quasi devoto, cercando
di difendere quel corpo
dagli “sfregi” dell’amico…tanto che il primo
è sbottato dicendo: “ah,
tonto… mica te la devi
sposare! Ora copriamo
tutto con la sabbia, così
muore!”
Ci sarebbe tanto da
dire e da riflettere…ma
chiudo qui: un giornalista deve solo riferire…
Paola Cocola
tero tragitto ha tenuto gli
occhi incollati al finestrino dell’auto, sorpresa e
risucchiata da una realtà
the non poteva immaginare perchè molto diversa da quella del suo Paese,
Per lei si tratta del primo
soggiorno in Italia, in
questi giorni sta vivendo
una specie di favola nella
quale ogni esperienza si
esprime con un linguaggio non familiare, strano
e al contempo strabiliante. Una favola bella ma
anche utile. Infatti il 60%
delle zone contaminate dal disastro di Chernobyl, in Ucraina, del
1986 si trova nella confinante Bielorussia, dove
le radiazioni causano, a
tutt’oggi, leucemia e tu-
mori alla tiroide; inoltre
le insegnanti bielorusse
denunciano un diffuso
affaticamento
psicologico e un preoccupante abbassamento delle
difese immunitarie nei
bambini e nelle bambine
che frequentano le scuole statali. La nube tossica
ha inquinato tutto, non
solo 1’organismo umano
ma anche la società, pro-
vocando una grave crisi
del settore agricolo, il più
sviluppato
dell’economia bielorussa, che a sua
volta ha causato la crisi
di molti gruppi familiari, in quanto i cittadini
si sono ritrovati poveri
e disoccupati, in certi
casi anche in balia di una
conseguente depressione
sociale. Alla luce di questa catena di problemi,
un mese di giochi e di
pasti sani, di calore umano e soprattutto di buon
iodio del Mare Adriatico
si dimostra un’eccellente
idea per tentare di arrestare i flagelli che da quel
1986 si sono abbattuti
sulla Bielorussia e che
ancora tormentano bambini innocenti che con
quella tragedia non c’entrano nulla.
Per questo
è necessario
che la favola
di Cristina
possa continuare.
“La realizzazione di questo progetto
umanitario
che la parrocchia segue
da
cinque
anni - comunica Padre Umberto Bastianelli, parroco di San
Pietro Martire - è possibile per la generosa solidarietà di tante persone
della città di Jesi e per
il generoso contributo
della Fondazione Cassa
di Risparmio di Jesi che
ogni anno viene in nostro soccorso. Grazie di
cuore a tutti”.
Paolo Brunacci
Segnalazioni dal medico di famiglia
Per gli anziani un numero verde
I
l Progetto Helios voluto dalla Regione Marche e operativamente realizzato
dall’Asur ha attivato un numero verde per
informare, tutelare e sorvegliare la popolazione anziana durante l’emergenza climatica estiva.
Il numero 800 450 020 effettua un counselling telefonico, viste le attuali condizioni
climatiche e le prime avvisaglie di pericolo
verso la popolazione anziana. Le telefonate
verranno effettuate fino al 31 agosto, con
orario continuato dalle 9 alle 19, tutti i giorni inclusi festivi e prefestivi. Per partecipare
al progetto rivolgersi al proprio Medico di
Famiglia o presso il Distretto Sanitario del
Comune di residenza compilando il modulo di adesione.
L’attivazione del numero verde 800 450 020
consente pertanto agli operatori di provvedere a dare informazioni all’utenza sulle farmacie di turno, le guardie mediche, i
riferimenti di pronta emergenza, i numeri
telefonici degli URP delle Zone Territoriali, dei Distretti sanitari e quindi i consigli
su come fronteggiare l’emergenza dovuta
all’afa. Il servizio di counseling telefonico
consiste in chiamate attive agli anziani fragili, segnalati dai Medici di Medicina Generale, distretti o strutture sociali, che hanno
fatto richiesta di inserimento nel progetto.
Gli anziani vengono chiamati a casa due
volte al giorno dagli operatori del call center, adeguatamente formati a questo tipo di
operazione. Gli operatori si occupano di
fornire indicazioni sulla corretta igiene dietetica e sul cosa fare in caso di malessere da
calore; accertare lo stato psico-fisico della
persona; fornire informazioni sulle fasce
orarie di reperibilità dichiarate dagli MMG;
fornire informazioni sulle fasce orarie di
accesso alla continuità assistenziale.
Un ruolo importante nell’attuazione del
progetto spetta in questo caso anche alla
Servizio Protezione Civile e Sicurezza Locale della Regione Marche, che provvederà
a fornire quotidianamente alla rete del 118,
ai Medici di Medicina Generale, ai Distretti Sanitari, agli Ambiti Sociali e agli operatori del progetto Helios le informazioni
climatiche con riferimento al rischio di
pericolo per la salute della popolazione
anziana e fragile.
3
Cultura
22 luglio 2007
Fondazione Federico II - Pubblicato il 37° numero delle Tabulae
SCUSATE IL BISTICCI O
(ghiribizzi lessicali)
P
Peter Pun (con la u)
www.peterpun.it
INDOVINURA
(indovinello + freddura)
- Perché Garibaldi si ritirò a Caprera?
- E dove volevi che si ritirasse? All’Asinara?
Immagina le battutacce dei maligni…
SOBRIETà STRATEGICA
Antipodo sillabico… dietetico
Il mio pasto serale è assai austero:
se mangio troppo, poi di notte peno;
così vo a letto a stomaco leggero.
(Pensate un po’: con una noce ceno)
SCONTRINO = collisione di lieve entità, il
cui mancato verificarsi potrebbe metterci in
difficoltà col Fisco.
SANZIONE = corpulento,
imitatore del grande Raffaello.
volenteroso
COLAZIONE AL BALCONE
(DELLA NOSTRA REGIONE)
Cambio di iniziale… panoramico
C’è un’osteria famosa dentro Xxxxxxx:
a comitive, a coppie ed anche a yxxxxxx
qui si preparan prelibati intingoli
***
Soluzione del gioco precedente:
campare, campane
Maiolati Spontini
La Carovana Exodus
Il comune di Maiolati Spontini
ha ospitato anche quest’anno,
come è successo nelle estati
passate, la carovana Exodus,
che è arrivata a Moie il 16 luglio e si fermerà fino al 23 luglio. Un’avventura che vedrà
girare i giovani di Exodus – in
bicicletta - per i comuni della Vallesina dal 16 luglio al 17
agosto e promuovere varie iniziative: serate di animazione
in piazza, laboratori creativi
per bambini, attività sportive,
incontri con la gente, attività
di volontariato presso le case
di riposo. Anche quest’edizione
del progetto (la ottava) vede la
Una moneta moderna per un imperatore moderno
convinta partecipazione dei
Comuni di: Belvedere Ostrense, Castelplanio, Jesi, Poggio
San Marcello, Maiolati Spontini,
Mergo, Monsano, Monte Roberto, Morro d’Alba, Santa Maria
Nuova.
In particolare, il messaggio-testimonianza che i ragazzi Exodus cercheranno di dare con la
loro presenza e la nuova rappresentazione teatrale che s’intitola “Un giorno di pioggia”, la
storia di un gruppo di ragazzi
– come ce ne sono tanti – che si
ritrova in piazza a celebrare riti,
a ripetere battute, a compiere
gesti sempre uguali a se stessi.
er chi non ha potuto seguire
le conferenze organizzate dalla Fondazione Federico II di Jesi le
Tabulae, pubblicazione arrivata lo
scorso giugno al n. 37, consentono
di accedere ai loro contenuti integrali e non solo, arricchendosi con altri
articoli che sono il riscontro delle
varie attività svolte dall’associazione
onlus. Il numero uscito in stampa lo
scorso mese si apre con la splendida
conferenza su Una moneta moderna
per un Imperatore moderno, tenuta
nel maggio 2006 dal dott. Francesco
Punzi. Fino al 1231, anno delle Costituzioni di Melfi, la moneta aurea
del regno di Sicilia, diffusa anche
nell’area mediterranea, era il tarì (e
suoi multipli), che costituiva anche
un’entità di peso. I tarì infatti venivano coniati a caso, su tondini di peso
ineguale, e poi erano spesi usando la
bilancia. Federico II cercò di ovviare
agli inconvenienti dei tarì coniando
gli augustali d’oro grazie alla consistente disponibilità del prezioso
metallo ricevuto come tributo degli
emiri di Tunisia. Gli augustali si possono considerare i veri predecessori
delle monete moderne, con un significato politico e propagandistico di
grande rilievo.
In Federico II e i Papi del suo tempo
il dott. Leandro Sperduti, attraverso il succedersi sul soglio pontificio
di Innocenzo III, Onorio III, Gre-
gorio IX, Celestino IV e Innocenzo
IV, mostra che l’Imperatore svevo
fu l’unico e l’ultimo sovrano in grado di tenere il Papato sotto pressione, contendendone efficacemente il
potere territoriale e monarchico. Il
dott. Carlo Fornari ci parla invece
di Federico II nei giudizi di Fra’ Salimbene de Adam, il cronista parmense
medievale il cui vero nome di battesimo fu Ognibene. Egli espresse,
senza odio, giudizi severi sull’Imperatore, ma lo apprezzò anche per alcune sue evidenti doti: “..fu...quando
volle..sollazzevole, allegro, delizioso,
industre. Sapeva leggere, scrivere e
cantare; sapeva comporre cantilene
e canzoni..sapeva parlare molte e
svariate lingue”.
A seguire nelle Tabulae sono inserite la conferenza del prof. Renato
Bordone dedicata a Bianca Lancia
di Agliano e i suoi parenti e due brevi contributi relativi all’apertura del
sarcofago di Federico II: il primo,
del prof. Gino Fornaciari, concerne
Il DNA di Federico II ed è stato realizzato grazie alla collaborazione del
prof. Houbert Houben e del dott.
Alberto Gentile, il secondo, del prof.
Pasquale Hamel, s’intitola È di Pietro
II d’Aragona re di Sicilia il cadavere
deposto nel sarcofago di Federico II?.
Del prof. Cosimo Damiano Fonseca
è invece possibile leggere un bilancio
su Federico II tra l’ottavo centenario
della nascita e i settecentocinquant’anni della morte (1994-2000), testo integrale della relazione da lui svolta
in occasione del conferimento a
Göppingen di un prestigioso premio
scientifico, lo Stauferpreis 2006.
Inerente alla stessa occasione è Dalla
Puglia all’Europa, Laudatio del prof.
Hubert Houben rivolta al prof. Fonseca.
Concludono questo numero delle
Tabulae la seconda parte di un meticoloso studio del dott. Eros Pirani
su La Marca di Ancona ed il Comitato di Osimo in età sveva, relativo alle
famiglie imperiali osimane al tempo
di Gottiboldo, marchese e conte di
Senigallia (1191-95).
Come di consueto, le Tabulae terminano con Lo scaffale di Pier delle Vigne, la rubrica curata dal dott. Franco
Brinati. Vi sono contenute le recensioni di due volumi che si profilano
interessantissimi: il primo, Stupore
Mistico di Ferdy Sapio, raccoglie notizie poco note in un clima profetico
e pone grande attenzione ad aneddoti e agli eventi straordinari; il secondo, Le canzoni di Re Enzio, curato
da Massimo Castoldi, rivela l’interesse di Giovanni Pascoli per l’infelice figlio di Federico II, racchiuso in
un carcere d’oro a Bologna per più di
venti anni solo per i suoi natali e non
per le azioni da lui compiute.
Cristina Franco
Festival del Teatro Dialettale - Sponsor principale Banca Marche
Nella multiculturalità, brilla il dialetto
C
on “Il gobbo di Notre
non evolve – significa non
Naple”, della Compaperdere le proprie radici,
gnia “Scusate... il tarlo” di
tenere il filo della contiFratta Maggiore (NA) - in
nuità con questa cultura
scena venerdì 20 luglio alle
contadina che poi comun21,30 ad Agugliano - prenque è una grande cultura
de il via la seconda edizioanche imprenditoriale ed
ne del Festival Nazionale
industriale…”
del Teatro Dialettale “La
“Sì, il dialetto attira il pubGuglia d’oro” .Una manifeblico, affascina tanta gente
stazione che continuerà ad
– conferma Gorgio Baleranimare il piazzale Anspicia, presidente dell’AssoCop per due fine settimaciazione - Noi avevamo
na consecutivi con i lavori
iniziato nel 2001 con una
di altre quattro compagnie
rassegna regionale…dopo
di teatro dialettale e due
cinque anni ci siamo acspettacoli fuori concorso.
corti che la gente chiedeva
E che troverà conclusione
di più e ultimamente, per
nelle premiazioni di do- un messaggio di apprez- seguire questa spinta, abmenica 29, movimentate zamento della Presidenza biamo pensato di renderlo
dalla musica e dal cabaret della Repubblica e del Se- nazionale per far conodi Stefano Masciarelli.
nato, ha ricevuto quest’an- scere le realtà delle altre
Dopo ben cinque edizioni no anche il contributo di regioni e farle colloquiare
regionali, il debutto a livel- Banca Marche, sponsor tra loro. Abbiamo lavorato
lo nazionale dello scorso principale, e la collabora- parecchio sul dialetto, proanno ha restituito un Fe- zione del Centro servizi muovendo anche nel 2004
stival nettamente irrobu- Volontariato.
un convegno sul dialetto
stito nelle proposte, negli “Un’iniziativa importante - delle quattro province, e
sponsor e nelle aspettative. ha commentato alla stam- organizzando un premio
In effetti, in una realtà so- pa il direttore generale nazionale di poesia dal ticiale sempre più globaliz- Massimo Bianconi lunedì tolo La poesia onesta. Abzata, questo lavoro certo- mattina - perché rivela il biamo condotto anche una
sino di ricerca e riscoperta forte legame del nostro ricerca sul dialetto di Agudella propria identità at- territorio con le tradizio- gliano - per non perderlo,
traverso il dialetto - con- ni, con il dialetto, che è un perché tanto il dialetto si
dotto sia dall’associazio- modo di esprimersi che trasforma- con interviste
ne promotrice, La Guglia ci accomuna un po’ tutti, ad ottantenni e settantenonlus; che da ciascuna ci mette in una relazione ni, e abbiamo riportato
compagnia al suo interno - più amichevole rispetto tutto su un volume prosta acquisendo sempre più ad un più forbito dialogo o prio per assicurare questa
significatività e importan- colloquio in italiano…Far testimonianza. Nel Festival
te consapevolezza a tutti rivivere questa tradizione tuttavia cerchiamo di non
i livelli: locale, provinciale, - che non vuol dire chiu- confondere il dialetto con
regionale, nazionale.
dersi in un mondo che il divertimento portanL’iniziativa, oldo in scena un
tre a vantare il
teatro che sia
patrocinio della
teatro pur con
Presidenza del
la sfaccettatura
Consiglio
dei
dialettale...”
Ministri, della
C o mp l e s s i v a Regione Marche,
mente, nel Fedella Provincia
stival transitedi Ancona e del
ranno cinque
Comune di Agudialetti resi al
gliano, nonché
pubblico
nei
una
medaglia
relativi spettadel Presidente
coli in forma
della
Camera
comprensibile,
dei Deputati e
pur nel rispet-
to della cadenza originale.
Le cinque compagnie sono
state selezionate su ben
quarantaquattro
gruppi
teatrali non professionisti
provenienti da tredici regioni diverse, iscritti alla
manifestazione.
Il calendario degli altri
quattro spettacoli:
- sabato 21 luglio
Compagnia
“Teatro
Immagine”di Salzano(VE):
Il mercante di Venezia, testo
di P. Costalunga, liberamente tratto da W. Shakespeare
- domenica 22 luglio
Compagnia Teatro “La piccola ribalta” di Pesaro: Me,
te e…Lia!!, di Franco Ferri
- martedì 24 luglio – serata
per i bambini(fuori concorso, ingresso gratuito)
Compagnia “Il gufo” di Jesi
- spettacolo di burattini
Compagnia “La banda dei
brufoli” di Ancona, presenta C’era na’ volta…Ancona,
di Patrizia Falcioni
- mercoledì 25 luglio (fuori
concorso)
Compagnia Teatrale “I
gira…soli” di Castelfidardo: “La jella, venerdì 17, di
Stefano Pesaresi e Roberto
Perini
- venerdì 27 luglio
Compagnia Teatrale “Il
Ponte della Bionda” di Bologna: Festa di matrimonio,
di F.Carpani, G. Giusti, E.
Paselli
- sabato 28 luglio
Nuova Compagnia Teatrale
“Priolo Gargallo” di Siracusa: L’aria del continente”, di
Nino Martoglio
- domenica 29 luglio Cerimonia di premiazione
Spettacolo di musica e cabaret con Stefano Masciarelli
(Ingresso singolo spettacoli
euro 3,00; abbonamento per
sette serate euro 15,00)
(Abbonamento soci La Guglia e Assocral euro 10,00)
Paola Cocola
4
Attualità
22 luglio 2007
nel mondo del lavoro: appunti di viaggio
di Gabriele Gabrielli*
L’opinione altrui: quanto conta?
Massacri quotidiani
di Riccardo Ceccarelli
N
on c’è giorno senza la dose quotidiana di informazione relativa ai
massacri che avvengono nel mondo.
Tiene campo il mattatoio dell’Iraq, dove
a guerra ufficialmente finita si stanno
massacrando sanniti e sciiti, tutti di fede
islamica, senza ovviamente tralasciare
attentati ai soldati di stanza ancora nel
paese. Una guerra più sanguinosa di prima che continua, mentre soldati e politici non riescono a costruire la pace. Così
in Medio Oriente, Palestina e Libano, in
alcune zone delle Filippine, in Sudan, in
Pakistan, in Afghanistan, guerriglia silenziosa in alcuni paesi sia dell’Africa che del
Sud America. Massacri, sempre massacri.
Massacri per le nostre strade, nella famiglie, con una crescita notevole di delitti
che si perpetrano tra le mura domestiche.
La vita delle persone, di una donna o di
un bambino, di un padre o di una madre,
non ha più alcun valore. Sembra che la
ragione non riesca più a dare, ad esprimere e a comunicare il fondamento o la
“ragione” del valore della vita. Esso non è
più oggettivo, un dato di fatto accettato,
non è più una realtà della quale più che
discutere si tratta di accoglierla, di renderla più attuale, più operativa, più efficace, più fondante l’azione morale, sociale,
personale, politica. Esso è ormai relativo
alla ragione di stato, all’economia, al denaro, alla politica, all’egoismo. I rapporti
che si vivono in questi ambiti non rispondono più a quell’elemento cardine che è il
valore della vita di ognuno che, al rispetto
che esso esige, non è più compreso come
discriminante per ogni azione che voglia
dirsi umana. In molte situazioni, per capirle e rendersene conto, si ha l’impressione che la ragione faccia cilecca; che
non si debba più parlare di ragione quanto di antiragione, di schizofrenia, di comportamenti illogici al limite della malattia
mentale che a volte sembrano essere in
maggioranza. Ci saranno pure motivazioni che spiegano i massacri sia quelli “politici” che quelli famigliari: una motivazione spesso lucida, chiara, che si impone
da sé. Che non tengono conto del vero
valore della vita. La vita dell’altro è solo
oggetto, strumento, cosa, che vale solo
se serve, se mi serve, se non è di ostacolo
o di impedimento. Spesso ridotta ad un
numero. Più il massacro è grande, più fa
impressione, più fa notizia, più forza la
mano per ottenere obiettivi altrimenti
non perseguibili. Nonostante le lacrime o
le condanne a parole che si fanno, quello del massacro quotidiano nelle zone di
conflitto o nelle case, è diventato un fatto quasi accettato nell’orizzonte della vita
di ogni giorno. Siamo sempre pronti, noi
figli illuminati, a condannare i massacri
del passato, frutto di lotte fratricide, dell’oscurantismo medioevale, di conflitti
religiosi, di politiche imperialiste e pure
di razza, se vogliamo. I massacri di oggi,
cosa sono? Non riusciamo ad evitarli nonostante le nostre “conquiste” di civiltà, le
conquiste libertarie, di autonomia personale, di una politica che diciamo diversa
da quella del passato. Se non riusciamo
ad evitarli nonostante le chiacchiere di
traguardi di civiltà raggiunti, vuol dire che
questi non sono stati poi raggiunti, che in
fin dei conti la vita dell’uomo è la realtà
più negata, la più offesa, la meno tutelata,
la più soggetta a distruzione. I quotidiani
esercizi di retorica mediatica e falsamente coinvolgente una commozione di massa sono per lo più fine a se stessi, ripetitivi e stanchi. Massacri che stemperano
le proprie ragioni in indagini puramente
conoscitive delle eventuali cause che
esulano dalla constatazione che la vita in
quanto tale non ha più valore, che essa è
nel gran calderone dell’effimero e spesso
del non senso. E guai a parlare di queste
dimensioni che toccano non solo la filosofia ma anche la religione. Se di queste
prospettive non si può parlare, teniamoci
in silenzio questi massacri senza tanti giri
di parole. I cristiani però a questo silenzio
non ci stanno.
Nei momenti di cambiamento siamo
forse più attenti del solito a quello che
gli altri potranno pensare di noi e di
quello che ci “ è capitato”, piuttosto
che alla reale portata e all’impatto del
cambiamento sul nostro lavoro e sui
suoi contenuti. In qualche maniera cioè
siamo più preoccupati a valutare se la
nostra “considerazione” presso colleghi
ed amici possa subire una qualche
flessione, che a ponderare con serenità
cosa in effetti cambia nelle responsabilità
affidateci, nella possibilità di apprendere
altro e crescere così in termini personali
e professionali. E’ talmente forte il peso
dell’opinione e della considerazione
altrui che talvolta questa attenzione ci
fa perdere di lucidità e non ci fa valutare
correttamente le situazioni. Spesso
rimaniamo così intrappolati in questa
situazione da commettere errori gravi
ed assumere comportamenti fuori luogo
e imprudenti anche nei luoghi di lavoro.
Facciamo un esempio. Quando c’è un
cambio di proprietà o un cambio di
management nelle imprese, e in generale
nelle organizzazioni, c’è sempre un gran
trambusto. Gente che se ne va e gente
che arriva; il gossip che impazzisce e
che ogni giorno accresce la sequela dei
“si dice che”; la lista “immaginata” dei
promossi e dei “segati”. E tutto questo
prende forma nei comportamenti di
colleghi, collaboratori e capi. Allora
vedi persone che, normalmente
molto restie a parlare e molto discrete, sulla bocca di tutti; c’è sempre qualcuno
diventano all’improvviso loquaci, si che ti fa venire il dubbio che il “capo” ti
lanciano in riflessioni e dibattiti sulla voglia fregare. Tutto allora rotola come
organizzazione e sui suoi effetti, sulle una slavina che sul suo percorso verso
strategie che il nuovo management la valle diventa sempre più grande
adotterà e sulle ricadute su programmi trascinando con sé tutto ciò che le capita
e uomini. E questo solo perché il nuovo in mezzo. Insomma, ciò che gli altri
capo ha chiesto loro un consiglio su pensano di noi conta molto e talvolta
come gestire una questione. Altri invece anche più dell’oggettività delle cose; nel
che si sentono “già fatti fuori” perché nostro esempio di quello che l’azienda e
erano stimati dalla vecchia proprietà o il suo management ti ha detto. Tanto vale
management; come se fosse una colpa. allora “mettersi contro” e armeggiare per
Altri ancora, invece, che continuano a far sì che le cose non funzionino bene. Ma
mantenere gli stessi ritmi e a chiedere in questa scelta il nostro buon credulone
a chiunque capiti come risolvere un non troverà poi molta compagnia perché
problema o gestire una questione; gli altri, i consiglieri dietrologi di cui
questi ultimi normalmente si attirano lo ciascuno di noi si dota normalmente in
scherno degli altri perché difficilmente gran numero, lo lasceranno con molta
si può accettare che qualcuno –mentre probabilità “solo” e si “defileranno”
si stanno facendo i nuovi giochi- pensi Quello che loro dovevano fare l’hanno
ancora alla quotidianità e al lavoro e non già fatto! Insomma la nostra identità
si preoccupi invece di come “costruire” ed “integrità” come persone dipende “in
il suo spazio con i “nuovi”. Arriva poi il maniera fondamentale dall’approvazione
momento tanto atteso in cui il nuovo o dal riconoscimento di altri soggetti”. E
management chiarisce meglio il suo ai tempi nostri la cerchia di persone che
programma, le sue attese o come vuole possono avere tale influenza si allarga
organizzarsi e quali responsabilità sempre di più in ragione delle crescenti
“affidare”. “È andata bene” –pensiamo- reti di relazioni che costruiamo. Pensiamo
“faccio parte della sua squadra e inoltre allora a quanta responsabilità abbiamo
mi ha dato una responsabilità che è tutti nell’influenzare comportamenti e
molto importante nel suo programma soddisfazione di chi ci sta vicino anche
di lavoro”. Ma la festa è spesso rovinata nel lavoro; o addirittura alla capacità
da quello che invece gli altri ti dicono; che abbiamo –secondo il pensiero di
ci sono sempre colleghi pronti e molto un grande filosofo come Axel Honnethgenerosi in questo nel proporre letture di sostenere o spezzare il percorso di
più sofisticate; ad evidenziarti aspetti autorealizzazione delle persone.
“improbabili” ma che al bar invece sono * Docente LUISS Guido Carli
Riflessioni
Tra la solidarietà e il diritto
S
i fa un gran parlare del
problema
generazionale. Siamo una società che invecchia sempre di più. L’età
media si è alzata. I giovani si
trovano nella morsa tra un
rinnovamento e una società
che non offre spazio. Lo Stato
vuole far restare al lavoro più
a lungo possibile e non riesce
a far entrare i giovani in una
economia che tende ad internazionalizzarsi in una difficile
competizione. La sistemazione dei nostri figli avviene
sempre di più in età avanzata.
Il mercato richiede flessibilità,
flessibilità che per le professioni ad alto livello produce
ricchezza di professionalità,
per gli altri produce una occupazione non qualificata, senza
garanzie sindacali. Le donne,
parte debole delle catena produttiva, devono stare attente a
rimanere in stato interessante perché vengono sostituite alla fine del loro semestre
lavorativo. Essere occupati
con contratti a tempo crea
nel giovane un destabilizzarsi,
una dipendenza nei confronti
della famiglia. Dentro questo
quadro ne soffre la famiglia.
Le convivenze sono la conseguenza di questa insicurezza,
la mancanza di natalità nel
nostro paese è il risultato del
clima di incertezza. I giovani non vedono futuro. Senza
legame, senza obblighi, liberi
di alzarsi ogni giorno e dirsi
“arrivederci”. Se ci domandiamo chi è debole nella società,
dobbiamo guardare i giovani
precari e i cinquantenni fuori
dal lavoro con i figli immersi nello studio per crearsi un
futuro e loro impossibilitati a
mantenerli.
Perché il sistema pensionistico è diventato il problema dei
problemi e non si è creato un
sistema di assicurazione contro la disoccupazione? Perché
i ragazzi francesi, inglesi o
tedeschi hanno più garanzie?
Perché abbiamo speso miliardi per mandare gli operai in
cassa integrazione, pagando i
prepensionamenti anche dopo
aver superato da poco i quarant’anni, e invece quei soldi
non sono stati spesi per la formazione? Il sindacato sta perdendo una battaglia storica:
dovrebbe avere quella mentalità riformista per difendere le
certezze e spendersi per le incertezze di chi bussa alla porta dell’economia e trova uno
stato assistenziale e una classe dirigente industriale che
non riesce ad andare oltre gli
interessi del giorno. L’economia necessita di investimenti
che creano lavoro e aprono
nuove professionalità. Siamo
in un paese assistenzialista.
Preoccupandoci della nostra
sicurezza abbiamo determinato l’insicurezza dei giovani.
Lo stato sociale non garantirà
tutti. La preoccupazione non
è andare in pensione, ma cosa
lasciare ai figli. I nostri figli
vivono una gioventù difficile.
Non sono fuori della realtà;
sono presenti. Si domandano
quale futuro li aspetta. Guar-
dateli e scoprirete l’angoscia
di chi si trova a quaranta anni,
laureato e flessibile adibito
solo alle sostituzioni o a contratti a termine.
Non è vero che “il lavoro c’è,
basta cercarlo”. La disoccupazione intellettuale diventa
sempre più numerosa, i laureati svolgono lavori umili,
frustrati nel loro intimo perché lo studio che hanno fatto non è servito alla società.
Studenti per metà della loro
vita, i genitori con sacrificio li
mantengono, ma per quanto?
Se non hanno uno Stato che
apre opportunità in quella
flessibilità di vita che li metterà sempre in competizione,
avverrà che conviene investire in Cina piuttosto che
in Italia. Il rischio è che ci
troveremo con una gioventù
bruciata dal nostro egoismo,
e noi a guardare i figli emarginati, che ancora a quaranta
anni non sanno dove andare
e come mantenersi.
Remo Uncini
block notes
Previdenza
La Pensione di Vecchiaia
Si ottiene quando una persona
possiede contemporaneamente il
requisito dell’età e della contribuzione minima. Inoltre se si tratta di lavoratore dipendente occorre anche la cessazione del rapporto di lavoro .
Le modalità di accesso alla prestazione
sono diverse perché tengono conto del sistema di calcolo applicabile e cioè:
-Se si è lavorato anche per una sola settimana prima del 1-1-1996 il sistema di
calcolo sarà quello retributivo e/o misto
(Si prende in considerazione la retribuzione percepita o il reddito dichiarato sui
quali poi sono stati versati i
contributi)
-Se invece si è iniziato a lavorare dopo il 31-12-1995
il sistema di calcolo sarà
quello contributivo (si prende in considerazione la totalità dei contributi versati
opportunamente rivalutati in base all’andamento del prodotto interno lordo).
Nel primo caso si può andare in pensione
se si ha una età pari a 65 anni per l’uomo;
si ha una età pari a 60 anni per la donna;
si hanno almeno 1040 contributi settimanali (settore privato); 20 anni di servizio
(settore pubblico).
Nel secondo caso si può andare in pensio-
ne se si ha una età pari a 57 anni (uomo o
donna)
si hanno almeno 260 contributi settimanali e/o di servizio
La attuale normativa che regola questo
tipo di prestazione prevede comunque alcune eccezioni che interessano entrambe
le situazioni sopra descritte e riguardano
sia i requisiti dell’età che dei contributi.
Poiché non è possibile elencarle nella loro
interezza, si consiglia di rivolgersi, per
avere una informazione più dettagliata,
agli uffici dell’Inps, dell’Inpdap o dei Patronati che, per legge, debbono dare assistenza gratuitamente.
Gianfranco Pigliapoco
5
Cultura
22 luglio 2007
Rassegna musicale “Celtic Music from Europe”
È
I musicisti inglesi e la bellezza delle Marche
strano immaginare come
tanta dolcezza, un’intensa malinconia, un sound quasi
cantilenato che ricorda la raffinatezza del blues possa essere riconducibile ad un popolo
di mercenari. Eppure è così. A
dimostrazione del fatto che i
fiori a volte nascono dai rovi, o
semplicemente riflettendo che
mai dovrebbero trarsi conclusioni affrettate. In effetti – come
la storia racconta – la primaria fonte di sostentamento dei
Galli Senoni (tribù celtica stanziatasi nelle zone dell’Adriatico
intorno al IV Sec. a.C.) sembra
essere stata l’attività di saccheggio delle popolazioni nelle quali
si imbattevano. Ma dall’analisi dei reperti tombali (unici
resti che ci parlano di questa
civiltà, che non ha lasciato testi scritti) emerge il gusto per
l’ornamento, l’abilità nel creare
gioielli pregiati, servizi da banchetto... Perfino dalla leggenda
che racconta l’origine dell’esodo
Celtico in Italia trapela romanticismo: Tito Livio spiega come
i Celti siano giunti a Chiusi (SI)
saccheggiando e combattendo,
ma al fianco di un marito tradito... Innegabile poi, che furono
proprio i Galli Senoni a rendersi protagonisti del “Sacco di
Roma”. Ma non è alla violenza
o ai saccheggi che riporta l’immagine della Rassegna Musicale “Celtic Music from Europe”,
tutt’altro. Fortemente voluta da
Giuseppe Possedoni, direttore artistico dell’evento, nonché
presidente del “Centro Studi
Oriente Occidente” (curatore
della rappresentazione dal 1998),
la rappresentazione ha ospitato,
con cornice Piazza del Plebiscito, i musicisti inglesi Johnny
Dickinson e John Renbourn lo
scorso 5 luglio e la Carlos Nunez
Band il 9 luglio. Prevista a Fermo
in Piazza del Popolo l’esibizione
di Stefano Corsi e la Frankie Gavin Band per il 25 luglio, di Martin Hayes & Dennis Cahill e della
band Grand Derangement il 31 e
di Hamon Martin e Didier Squiban il 3 agosto. In programma
anche un concerto a Castelfidardo in Piazza della Repubblica – il
26 luglio – con la Tim Edey Band
e Charlie McKerron & Friends.
Il tutto con ingresso gratuito e
in collaborazione con la Regione
Marche, il Comune di Fermo, il
Lettera aperta alla Hack
Margherita, “a che tante facelle?”
Gentile Signora,
non so se Lei è stata portata a conoscenza di qualche
mugugno relativo al conferimento alla Sua persona
della cittadinanza onoraria di Castelbellino. Spero
di no, perché – da quanto
si ricava dall’ampia, giustificativa lettera del Sindaco
(n. 26 di “Voce”) i due motivi del dissenso sarebbero
un po’ discutibili. Il primo
sembrerebbe davvero una
strumentalizzazione politica. L’altro – quello su cui
mi permetto di interloquire – sarebbe perché Lei si
professa atea: e il sindaco
risponde giustamente che
le scelte personali non
c’entrano, la onorificenza
viene conferita alla “scienziata” Hack.
Però…mi permetta di aggiungere qualcosina. Nelle
sue non infrequenti apparizioni televisive, da tempo ho notato una cosa che,
francamente, mi ha sempre infastidito. E cioè che
quasi regolarmente, dopo
cinque minuti del suo intervento su temi di astrofisica, Lei si sente quasi in
dovere di dichiarare di non
credere in Dio, senza che
nessuno glielo abbia chiesto.
Mi viene dunque il sospetto che il Suo conclamato
ateismo sia in realtà soprattutto anticlericalismo:
non si spiegherebbe altrimenti la sua appartenenza
alla UAAR (unione atei
agnostici
razionalistici, rilevare con Lei, così, alla
con pratiche di sbattezzo buona (questa lettera non
e simili!). Anticlericalismo ha pretese intellettualistiforse motivato da espe- che) un particolare che ririenze passate o magari tengo di grande importanrecenti: le confesso che za. E cioè che la tradizione
ho condiviso la sua irrita- “umanistica” dell’Oriente
zione per la proibizione a e dell’Occidente, al di là
Jesi, alla morte del papa di anche delle differenze relidue anni fa, di tenere uno giose e anche ideologiche,
spettacolo - credo serio - ha molto spesso parlato
al teatro.
della presenza di “tre occhi”,
Ora La invito a non con- cioè di tre facoltà conoscifondere le due cose. Io tive nella persona umana:
amo la chiesa, ma cerco di amare di più Dio,
che è più importante e
più grande della Chiesa.
Del resto, noi “di Chiesa” sappiamo per primi
quanto essa sia santa,
ma pure peccatrice e
limitata. Questo anticlericalismo non toglie,
tuttavia, il suo ateismo.
Che, ritengo, sia di matrice “scientista” (dato
che ne esistono diversi:
esistenziale, economico-politico, filosofico,
ecc.). Lo scientismo,
cioè, afferma che gli
spazi della mente sono i sensi, la ragione, il cuore.
esclusivamente quelli della Il primo “occhio” (i sensi),
razionalità scientifica, se- oggi per giunta potenziati
condo la quale è vero solo a dismisura dai moderni
quanto è sperimentabile strumenti (che Lei conoe quantificabile. Per cui sce bene), scrutano l’iml’ipotesi-Dio non va presa mensamente grande quanneppure in considerazio- to l’immensamente piccone, per il semplice fatto lo. Il secondo “occhio” è
che Dio non cade in alcun la ragione: che rielabora i
modo nell’ambito dello dati dei sensi, li confronsperimentabile e verifica- ta, formula ipotesi: fossibile. Mi permetta però di mo legati al solo “primo
Castelplanio - 60032 (An) - Via Roma, 117 - Tel. 0731.813444 r.a. - Fax 814149
www.fazibattaglia.com
Comune di Ancona, il Comune di Castelfidardo e la Provincia di Ancona. Nella serata del
5 luglio ad Ancona, alternando
brevi cenni sulla terra di provenienza (The place from which I
come has a very strong dialect
– Il luogo da cui provengo ha un
dialetto molto forte) a elogi sulle
bellezze marchigiane (I dedicate
this one to your beautiful Adriatic – Dedico questo pezzo al
vostro bellissimo Adriatico) ed
elogiando l’ambiente circostante
con un “Bello!” – pronunciato
sollevando le mani come a voler aggiungere “Cosa chiedere di
più?”, Johnnie Dickinson sfrega
insistentemente le dita sulle corde della chitarra, nella maniera
che gli intenditori giudicano con
una sola parola: virtuosismo. Se-
guono pezzi di assoluta dolcezza, improvvisi silenzi e ancora
agitate scale di note. Più silenzioso – almeno da un punto di
vista parlato – John Renbourn,
presentato con un “Cosa dire di
lui? È già stato detto tutto”, che
segue la perfomance di Dickinson con un suono forse più melodico, dai tratti cantati che sembrano quasi “solenni” e creando
un effetto che evoca immagini,
paesaggi, ricordi. Il clima creato
dalla musica celtica, dai palazzi multicolore della piazza, dal
bianco della statua che la domina e dalle luci tenui puntate sugli
artisti, rimanda a suoni che accompagnano i lamenti di un innamorato tradito, piuttosto che
canti di guerra...
Raffaella Fioretti
occhio” (i sensi ) ancora Leopardi. “Egli è in Italia
crederemmo che il sole ci il testimone più alto della
gira attorno! Ma c’è anche crisi religiosa dell’uomo
un terzo occhio, quello del moderno”
(D.Barsotti).
“cuore”: che è la possibili- Anch’egli, come Lei, scrutà di percepire o intuire il tava intensamente il cielo.
senso delle cose, o magari Ma lo scrutava soprattutil loro mistero. E’ lo stesso to con l’occhio del cuore,
occhio che rende stupiti ne percepiva tutta la prodi fronte alla bellezza di fondità e il mistero. Ecco
un cielo stellato, di una cosa scrive nel “Canto
sinfonia, di una Cappella notturno di un pastore
Sistina, di un paesaggio. E’ errante dell’Asia”, la sua
lo stesso “occhio” che può composizione più tragica
renderci avvertiti che il e sublime insieme :
mondo della vita è “dato”: “E quando miro in ciel arder
non solo come puro fat- le stelle,
to, ma come “dato/dona- dico fra me pensando:
to-da-qualcuno-per-me”. A che tante facelle?...
Noi nasciamo con que- Ed io, che sono?”
sto “occhio del cuore”: Ecco, gentile Signora, chi
non per nulla i bambini più di Lei, quando si trova
sono aperti alla meravi- di fronte ai suoi telescopi,
glia per un sole che sor- e scruta quelle incredibige, per un fiorellino sul- li immagini di mondi, di
la strada. Sono loro che, potenze inimmaginabili,
di fronte allo stupore di astri lontanissimi midella vita, ci fanno le lioni di anni luce, ma di
domande più profonde incomparabile e quasi tere magari imbarazzanti. rificante fascino, dovrebPoi con la crescita, con be ripetere: “A che tante
l’incalzare delle occupa- facelle?”. Chi più di Lei
zioni e preoccupazioni dovrebbe percepire quel
dell’immediato, con il messaggio che Leopardi
prevalere della ragione (nello stesso Canto) perstrumentale, che guarda cepiva di fronte alla belil mondo come ad una lezza del fiorire dei campi:
grande “cava di pietra” da “A qual suo dolce amor ride
cui trarre profitto, que- la primavera?”. Siamo davst’occhio non più “usa- vero persi come naufraghi
to”, si “atrofizza”. Proprio in un mondo gelido domicome insegnava il vecchio
Darwin: se un organo non
si esercita, sparisce. Per
cui quelle grandi domande (da dove vengo, chi
sono, dove vado) appaiono
irrilevanti. Nel n. 3/2007
(pg 210) di Micromega, P.
Flores d’Arcais ha “risposto” così: veniamo dal Big
Bang; siamo una scimmia
“geneticamente modificata”; e infine, che “non andiamo da nessuna parte”
(sic!). Ecco a quali risultati.
agghiaccianti e disumani,
porta l’atrofia dell’occhio
del cuore!
Mi permetta, per questo,
di affiancarLe un personaggio “scomodo” come
nato da “caso e necessità”,
oppure Qualcuno ci interpella, ci parla, ci “sorride”, come un amante timido che non osa ancora
svelarsi e aspetta che ne
andiamo in ricerca? Non
è forse vera la sapienza della conosciutissima
frase del Piccolo Principe: “L’essenziale è invisibile agli occhi: si vede
solo con il cuore” ? Dove
l’”essenziale”, non rilevabile da nessuno strumento, è proprio quel messaggio di amore che Qualcuno potrebbe lanciarci? “Le
coeur a de raisons que la
raison ne connait pas”, diceva già su questa stessa linea il grande Pascal.
Ecco, cara Signora: provi
a rimettere in funzione
questo “occhio del cuore”
che in Lei come in ogni
persona degna di questo nome non può essere
atrofizzato del tutto. E mi
permetta di invitarla almeno a sperimentare un
po’ di quell’”inquietum cor”
agostiniano, che è il senso stesso del nostro vivere. Le auguro per questo
di provare quanto, con
fine umorismo, scriveva
J. Guitton: “Finchè siamo
inquieti, possiamo stare
tranquilli”. Con stima,
Don Vittorio Magnanelli
6
Vita Ecclesiale
22 luglio 2007
Parola di Dio
22 luglio 2007 - XVI domenica del tempo ordinario
“Il troppo struppia”
di don Mariano Piccotti
donmariano@davide.it
sità di fondo: l’incontro
con Cristo e l’obbedienza alla sua Parola. Maria
In quel tempo, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marè lodata perché ha scelto
ta, lo accolse nella sua casa.
la “parte buona”. La difEssa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di
ferenza cristiana, non è
Gesù, ascoltava la sua parola; Marta invece era tutta presa dai molti
nelle molte attività che
servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: “Signore, non ti curi che mia
girano attorno alla parsorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti”.
rocchia, ma nell’aiutare a
Ma Gesù le rispose: “Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molstare con il Signore.
te cose, ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno. Maria si è scelta la
Certamente questo può
parte migliore, che non le sarà tolta “. Parola del Signore
essere fatto anche nel vivere le attività (educative, ludiche, ecc..) dentro
o fuori della parrocchia.
Ma il rischio di disperdeCommento
servizi”. Ma sono le parole di re il dono ricevuto c’è e chiaro.
E’ un episodio che è stato spes- Gesù a commento di questo at- Occorre lasciare spazio a Maria
so applicato al rapporto tra teggiamento. I doveri dell’ospi- (e non perché adesso ci sono le
i”monaci” e i “preti”, tra la vita talità sono sacrosanti, anche in vacanze!). Occorre fermarsi e,
contemplativa e la vita attiva. ambiente ellenistico, dove l’epi- a partire dai nostri “vuoti inteMa è quantomeno riduttivo. In sodio è ricordato. I servizi sono riori” scrollarsi da dosso il mito
questo senso, i laici che fanno necessari. Marta è tutta presa dell’efficienza e della competiapostolato (e tutti sono chiama- da sé, più che dai molti servizi tività (pensiamo a molte cose
ti a dare ciò che hanno ricevuto) per Gesù. Insiste su di sé quan- che fanno i figli e alla corsa vanon avrebbero nulla da prende- do brontola: “mia sorella mi ha canziera) e sentirsi vivi non per
re oggi. Infatti non è tanto l’im- lasciata sola a servire”! Non è il molto fare, ma per l’Amore
magine che fa da perno al signi- attenta al Tu, dell’ospite, che è il che il Risorto ci sta donando.
ficato; da una lato Maria seduta cuore dell’incontro. Il credente E’ passività, certo, ma davanti
e ferma, e dall’altro Marta in e discepolo di Cristo deve sce- ad un Tu che può riempire il
piedi e “tutta presa dai molti gliere una priorità, una neces- cuore.
dal vangelo seconodo luca Lc 10,38-42)
Oggi sposi
21 luglio: Paolo Mancinelli e Federica Frezzotti a San
Marcello - Riccardo Dolci e Claudia Moretti ad Ancona/
S. Cosma - Manolo Romagnoli e Claudia Cuscito a
Monsano - Stefano Barbini e Silvia Mazzarini a Tabano;
22 luglio: Samuele Clementi e Sandra Paola Luchessoli
a Cupramontana/S. Lorenzo.
Agenda
Pastorale
del Vescovo
Venerdì 20 luglio
ore 19.30: Moie: Incontro con i ragazzi di Cresima
ore 22: Incontro con i referenti parrocchiali per
l’Agorà dei Giovani
Sabato 21 luglio
ore 19: S. Messa a Sant’Apollinare nella festa
patronale
Domenica 22 luglio
ore 17: Monastero delle Clarisse di Serra de’ Conti:
festa di S. Maria Maddalena
Lunedì 23 luglio
ore 18.30: Maiolati Spontini: incontro con il
Consiglio pastorale e collaboratori parrocchiali
Martedì 24 luglio
Visita al campo esploratori e Guide della parr. di S
Francesco d’A . ad Amandola
Dalle 17 in poi il Vescovo riceve nella cappella di
San Floriano
Mercoledì 25 luglio
Visita al campo Lupetti e Coccinelle della parr. di
S Francesco d’A . a Sant’Elia
Giovedì 26 luglio
Ore 10: Casa di Riposo: S. Messa e visita alla
Comunità di Suore nella festa di S. Anna
ore 21: Incontro con i Diaconi
Venerdì 27 luglio
Visita al campo degli scout FSE a Monte Cavallo
(MC)
ore 21: Moie: Incontro con il Consiglio pastorale e
collaboratori parrocchiali
Sabato 28 luglio
ore 16: Visita al Campo dei Giovanissimi di A.C.
di S. Francesco e San Giuseppe a Foce Cerqueto
Domenica 29 luglio
ore 9: S. Messa e incontro con il Gruppo Scout
Jesi 5
Pomeriggio: Incontro con il Gruppo Scout di
Pianello a Comunanza (AP)
CHIESA dell’ADORAZIONE
luogo di adorazione e di ascolto
Dal lunedì al venerdì (eccetto i giorni festivi infrasettimanali),
dalle ore 16 alle 19,30 un Sacerdote è a disposizione nella
Chiesa dell’Adorazione per le Confessioni e il colloquio
spirituale.
Questo servizio, offerto a tutti, vuol essere in modo
particolare una opportunità data ai giovani. Viene
di seguito indicato il Sacerdote presente per ciascun
giorno:
Lunedì 23 luglio: P. Fulvio Garroni Carm.
Martedì 24 luglio: Don Cristiano Marasca
Mercol.25 luglio: Don Francesco Sabbatini
Giovedì26 luglio: Don Vittorio Magnanelli
Venerdì27 luglio: Fr. Lodovico Albanesi FdM
Comunicato del Vescovo
I canonici della Cattedrale
In data 16 luglio 2007, memoria della Beata Vergine
Maria del Carmelo, il Vescovo ha nominato membri
del Capitolo dei Canonici della Cattedrale i Reverendi:
Mons Giuseppe Quagliani
Mons. Luigi Masè
Mons. Gianni Polita
Don Savino Capogrossi
Don Cristiano Marasca.
Il conferimento del Canonicato
avverrà il 15 agosto durante la
Concelebrazione della S. Messa vespertina del Vescovo con
l’intero Capitolo nella solennità
dell’Assunzione della Beata Vergine Maria al Cielo, contitolare
della Basilica Cattedrale di Jesi
Il Capitolo dei canonici – recita il canone 503 del Codice di Diritto canonico – «è
il collegio di sacerdoti ai quali spetta assolvere alle
funzioni liturgiche più solenni nella chiesa cattedrale»; spetta inoltre al Capitolo Cattedrale «adempiere
i compiti che gli vengono affidati dal diritto o dal vescovo diocesano».
Settimanale di ispirazione cattolica fondato nel 1953
Meditando
Il dono del Signore
Ti è passato accanto
il Signore
e non hai aperta
la porta
della tua casa.
Le luci di tutti
gli smeraldi,
i nitidi occhi delle stelle
più pure,
l’alito della vita
che spira
tra selve d’uomini
e di foglie sono povere
cose nel nulla
di fronte al dono che
il Signore voleva recarti,
quando,
forte di un silenzio
d’amore,
ha sostato davanti alla
soglia della tua casa.
Donata Doni, Il pianto
dei ciliegi feriti, p. 49.
Suore Carmelitane Missionarie
Nuova provinciale
E’ stato eletto il Governo
provinciale per il prossimo triennio delle Suore
Carmelitane
Missionarie di S.Teresa di Gesù
Bambino. Domenica 8
luglio, nel corso della celebrazione del 7° Capitolo
provinciale, è stata eletta
superiora provinciale Sr
Angela Elefante; sr Rosalba Salvato, sr Lucy Vella, sr Adriana Pezzatini
e sr Ivana Calvo sono le
consigliere che collaboreranno con la superiora
a servizio delle suore della provincia carmelitana
composta da diciotto comunità in Italia e a Malta.
Il tema e lo slogan scelto
per il capitolo è stato: “Io
e te per la speranza: dai il
La e dona il tuo Sì” come
espressione dell’esigenza
di una vera vita fraterna con l’immagine della
musica: una nota da sola
non fa componimento,
mentre legata ad altre
crea armonia. Il “La”, la
nota che da intonazione,
ricorda a ciascuna il dono
di sé espresso nel “Sì” che
come nota più alta vuole
esprimere la piena adesione a Dio ad imitazione dell’offerta di Gesù al
Padre sulla Croce. Il rigo
musicale, sul quale sono
scritte le note, è Dio. Noi
vogliamo essere quelle
note sul pentagramma
di Dio che non vivono
l’individualismo ma ben
armonizzate le une alle
altre, possiamo prorompere nel Carmelo in una
sinfonia d’amore, di comunione e di fraternità.
La congregazione è presente a Moie, con una
comunità formata da Sr
Albina Linguanti, sr Beniamina Barbesin e Sr
Adelaide Massani.
Moie - Festa patronale
Il concerto del gruppo musicale don Giosy Cento e i Parsifal, sabato 8 settembre a Moie, in piazza Kennedy alle
ore 21,30, concluderà la giornata della festa patronale
della Parrocchia Santa Maria.
Don Giosy Cento è stato per diversi anni parroco a Grotte di Castro, in provincia di Viterbo, e incaricato della
Pastorale Giovanile della sua Diocesi. In 25 anni di attività ha tenuto quasi 2000 concerti, e ha composto oltre
1000 canzoni utilizzate nella catechesi, nella liturgia e
nelle attività di animazione giovanile. A febbraio è uscito
il libro - testimonianza di Giosy Cento “Un prete sbilanciato... sul versante della vita”.
Piazza Federico II, 8 - 60035 Jesi An
Telefono 0731.208145 Fax 0731.208145
email: redazione@vocedellavallesina.it
Internet: www.vocedellavallesina.it
c/c postale 13334602
Direttore responsabile Beatrice Testadiferro • Proprietà Diocesi di Jesi • Registrazione Tribunale di Ancona n. 143 del
10.1.1953 • Stampa Galeati Industrie Grafiche, Imola www.galeati.it • Spedizione in abbonamento postale • Abbonamento
annuo 35 euro - quadrimestrale 12 euro - di amicizia 50 euro - sostenitore 100 euro • Tutti i diritti riservati • Esce ogni mercoledì •
Ai sensi dell’articolo 13 del D. Lgs 196/2003 (Codice privacy) si comunica che i dati dei destinatari del giornale, forniti all’atto della sottoscrizione
dell’abbonamento o diversamente acquisiti sono contenuti in un archivio informatico idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati saranno utilizzati, salvo divieto espresso per iscritto dagli interessati, oltre che per il rispetto al rapporto di abbonamento, anche per proprie attività istituzionali nonchè per conformarsi ad obblighi di legge.
Associato alla Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici)
Cultura e attualità
L’ AMBONE DELLA CATTEDRALE DI FIESOLE
22 luglio 2007
7
PRESENTAZIONE DEL MEETING 2007
Paolo Annibali inaugura “La verità è il destino per
il nuovo ornamento sacro il quale siamo stati fatti”
I
I
ba che sorvola questo
l 20 luglio alle ore 21.30 presso la Chie- quale siamo stati fatti”, rilanciando la sfida
scenario racchiude in
sa di Santa Maria della Piazza, ad An- contro quel pensiero debole che vorrebbe
sè il significato della Pa- cona il centro culturale Miguel Mañara negare l’esigenza di un significato ultimo
rola: l’ambone infatti è propone un incontro di presentazione per cui l’uomo agisce, soffre, ama, pensa.
il luogo fisico deputato dell’edizione 2007 del Meeting di Rimini La nostra epoca è profondamente segnata
alla lettura delle sacre dal titolo “La verità è il destino per il qua- da correnti di pensiero che, non riconoscritture elaborate dai le siamo stati fatti” alla presenza del pre- scendo più la realtà nella sua oggettività,
quattro evangelisti qui sidente dell’associazione meeting, prof.ssa come qualcosa che si pone davanti all’uoraffigurati alcuni appog- Emilia Guarnieri.
mo e che l’uomo può riconoscere, pretengiati al sepolcro, come La presentazione verterà sull’approfondi- dono che sia la ragione a dare consistenza
ispirati da esso, altri in mento della frase che da’ titolo alla ma- alla realtà. La sola alternativa è che la vecontemplazione della nifestazione che si terrà presso la nuova rità sia qualcosa o qualcuno che all’uomo
colomba. Due di essi si fiera di Rimini dal 19 al 25 agosto:
può accadere di incontrare, qualcosa che
allontanano per le stra- “La verità è il destino per il quale siamo succede: un avvenimento per l’appunto.
de del mondo a testimoniare, con parole e stati fatti”.
Il Meeting
opere, la vera strada che conduce al Padre. La ricerca della verità è da sempre la sfi- Con le sue oltre 700mila presenze meL’immagine del pavone che si intravede da più impegnativa per l’uomo. L’uo- die, il Meeting di Rimini - che dal 1980
all’interno del sepolcro, semiavvolto dal mo, infatti, per sua natura è portato a ha luogo ogni anno, in una settimana
sudario, simboleggia l’idea dell’Eterno.
cercare la verità e in tale ricerca im- della seconda metà di agosto - è il festiAncora una volta Paolo Annibali si è ado- pegna tutta la forza della sua ragione. val estivo di incontri, mostre, musica e
perato con la fedeltà di un credente e la Vi è però, soprattutto oggi, una sfiducia ul- spettacolo più frequentato del mondo. Si
passione di un artista in un’iniziativa di tima circa la possibilità di conoscere la ve- tratta di una realtà unica nel suo genere:
carattere sacro offrendo alla comunità di rità; il relativismo e lo scetticismo che mi- un’associazione che da 27 anni si propone
Fiesole un ulteriore strumento per la ca- nano la nostra civiltà ne sono una diretta di creare occasioni di incontro tra espetechesi. La stessa passione che aveva im- conseguenza. Così la vita, privata di cer- rienze e persone di fedi e culture diverse,
piegato nella progettazione e realizzazio- tezze, diviene opaca, apparentemente pri- accomunate da un positivo desiderio di
ne della Porta del Giubileo del Duomo di va di senso e ultimamente esposta ad ogni conoscenza e di reciproca valorizzazione.
Jesi, inaugurata nel 2004.
possibile forma di violenza e sopraffazione. Tale posizione umana e culturale, che ha
La sfiducia nella possibilità di cono- origine nell’appartenenza al movimento
scere la verità coincide con l’intima sfi- ecclesiale di Comunione e Liberazione, è
ducia nell’esistenza stessa della verità; stata in questi anni capace di un’apertura
Sistema Museale della Provincia e Istituto d’Arte
senza di essa, però, l’uomo viene priva- testimoniata dalle personalità più signito della speranza di poter dare rispo- ficative della scena mondiale che si sono
ste certe ai grandi interrogativi della avvicendate sul palcoscenico del Meeting:
vita che rendono inquieto il suo cuore. dal Santo Padre Giovanni Paolo II a EmIl Santo Padre Benedetto XVI, durante manuel Levinas, dall’allora cardinale Raa ventesima edizione di “Verdicchio sedi di Ancona, Jesi e Fabriano. Daniela
un dialogo avvenuto con gli studenti del- tzinger a Madre Teresa di Calcutta, dal
in festa” esprime, nel susseguirsi Dobrilla, dirigente scolastico dell’Istil’Università Lateranense afferma infat- Dalai Lama a Eugene Ionesco, da Andrei
degli anni, la volontà di un Territorio di tuto “Mannucci” ha sottolineato come
ti: “Se si lascia cadere la domanda sulla Tarkovskij a Riccardo Muti, da Lech Walerealizzare una manifestazione finalizza- le tre sedi della scuola “abbracciano la
verità e la concreta possibilità per ogni sa a Carlo Rubbia, da Abdus Salam a José
ta ad esaltare la cultura del vino”: così Provincia di Ancona e questa immerpersona di poterla raggiungere, la vita Carreras, da Jean Guitton a Luigi GiussaMirella Mazzarini, sindaco di Monte- sione nel territorio rende inevitabile
finisce per essere ridotta ad un venta- ni, da Simone Veil a Martha Graham, da
la contaminazione
glio di ipotesi, prive di riferimenti certi”. David Rosen a Francois Michelin: e ancodi esperienze, senIl titolo del prossimo Meeting propone con ra, politici, imprenditori, scienziati, filosazioni e tradizioni
certezza che “La verità è il destino per il sofi, artisti.
che provengono dalla storia e trasudano dalla terra delle
In ricordo della tragedia di Chernobyl
Marche”. Gli studenti, seguiti dai docenti, “nei loro lavori
hanno sperimentato
tecniche
innovative che hanno visto
l disastro di
inquietanti, non
l’utilizzo di materiali
Chernobyl
fu
solo per la mia
grezzi – ha contiuna delle più
giovane età: un
nuato la dirigengrandi sciagure
puledrino con
te - quali la terra, i
nucleari
della
otto zampe, una
rami, le paglie: sono
storia. Avvenne
mucca con due
stati pensati impasti
il 26 aprile 1986
teste, una foto
per le tele che hancon
l’esplosiodella
centrale
no utilizzato quale
ne del reattore
dall’alto,
altre
collante per i colori
numero 4 della
foto di gente
proprio il … vino”.
centrale nucleare
che piangeva, di
Sede dell’allestimendi Chernobyl, in
bambini
bionto è il Museo civiUcraina (allora
di con gli occhi
co e della Mail art,
parte dell’Unione
azzurri…mi ricostituito nel 1984
Sovietica),
vicicordo che sincegrazie alle donazioni
no al confine con
ramente, chiusa
di alcuni dei maestri
la
Bielorussia.
la rivista a me
dell’arte italiana. Si
In seguito alle esplosioni, mangiare l’insalata per- non importava niente né
tratta infatti di una
dalla centrale si sollevaro- ché contaminata e che di Madonna nè di Chersingolare raccolta di
no delle nubi di materiali era pericoloso che i gran- nobyl, perché mi aspettaopere: per Mail art,
radioattivi che raggiunse- di fumassero le Malboro vano i miei amici, i miei
infatti, si intende
ro l’Europa orientale e la di contrabbando, e che giochi, il mio futuro imquell’arte che proScandinavia oltre alla par- quindi dovevano sempre minente e non, a sei anni
muove, attraverso
te occidentale dell’URSS. I controllare il codice sul i problemi sono altri…ma
canali postali monnostri paesi e le comunità pacchetto per capire la ora ho trenta anni e gli
diali, la circuitazioparrocchiali della Valle- provenienza, perché se le occhi azzurri di quei
ne di opere di picsina accolgono ogni estate sigarette fossero state di bambini con i capelli cocarotto ha introdotto l’inaugurazione di cole dimensioni, come disegni, grafica,
gruppi di bambini di Cher- provenienza russa avreb- lor del grano, ancora mi
“Spirito di…vino”, la mostra promossa dischi, cd, piccole sculture, realizzate
nobyl ai quali viene offerta bero fumato tabacco ra- guardano dagli occhi di
dal Sistema Museale della Provincia di da artisti collegati fra loro, da iniziatila possibilità di trascorrere dioattivo. Mi ricordo che ogni bambino bielorusso
Ancona, che fino al 28 luglio è ospitata ve libere o tematiche. Il Museo, unico
un tempo di vacanze, re- a poco tempo di distanza che ogni anno viene in
all’interno delle sale del Museo civico nel suo genere in Italia, ospita anche
spirando aria salutare e dal disastro della cen- Italia. E la consapevolezza
e della Mail art di Montecarotto. Al- opere grafiche di Orfeo Tamburi, Pecurandosi. Di seguito il ri- trale mi trovavo dal par- di sapere che quei bambil’inaugurazione erano presenti anche ricle Fazzini, Umberto Mastroianni
cordo di Rachele.
rucchiere con mia nonna ni non vivranno mai una
gli studenti e gli insegnanti che li hanno e Arnaldo Ciarrocchi. L’ingresso alla
Mi ricordo che quando ci e mentre sfogliavo delle vita come l’ho potuta viseguiti nel progetto, il dirigente dell’isti- mostra “Spirito di…vino” è gratuito
fu la tragedia della cen- riviste c’era una foto del- vere io è veramente dituto “Mannucci”, il presidente e il diret- per tutti gli abitanti della cittadina.
trale di Chernobyl avevo la cantante Madonna con sarmante…così malgrado
tore del Sistema Museale della Provin- Per gli altri, è possibile acquistando
sei anni o poco più, mi una coda alta e i capelli tutte le polemiche spero
cia di Ancona, Alfonso Maria Capriolo il normale biglietto di ingresso del
ricordo che abitavo a Ca- biondi e un bustino co- che almeno per una vole Giorgio Mangani, la coordinatrice Pa- museo. Per info numero verde 800
stelbellino e che i grandi lor oro, e mi ricordo delle ta all’anno possano anche
trizia Fava,
439392.
avevano paura, che io e i polemiche che riempiva- loro giocare in giardino e
Le opere esposte sono frutto di una semiei compagni giocassi- no giornali e telegiornali mangiare l’insalata, che
lezione di 58 lavori, realizzati in occa- Nella prima foto accanto al sindaco
mo all’aria aperta per via per quel modo alquanto non c’è pericolo qui da
sione della rassegna “Cantine aperte”, Mazzarini, il direttore Mangani e la
di una nube tossica che blasfemo di essere liberi noi, come in fondo non
ad opera dei giovani artisti dell’istituto dirigente Dobrilla; nell’altra foto il
veniva da una centrale di esibirsi. Poi, mi ricordo ce n’era quella volta per
d’arte Edgardo Mannucci, nelle sue tre sindaco e il presidente Capriolo.
atomica in Russia. Mi benissimo di un artico- me e i miei amici…
ricordo che non potevo lo su Chernobyl con foto
Rachele Mancinelli
n occasione della
commemorazione di
San Romolo, patrono
di Fiesole, il 6 luglio è
stato inaugurato, nella Cattedrale, il nuovo
ambone realizzato dallo
scultore sambenedettese Paolo Annibali. Con
questa opera Paolo Annibali compie un nuovo
passo nel suo personale
cammino di fede, andando alla ricerca di
una comunione tra la propria creatività e
l’intimo carattere del luogo e della comunità. L’ambone di fatto non può offrirsi
soltanto come un semplice ornamento
liturgico dal quale il sacerdote decanta i
passi del vangelo o pronuncia la sua omelia, ma deve rappresentare, per i fedeli,
un simbolo di accesso alla sacralità della
parola: una testimonianza indelebile nella
memoria e nel sentimento religioso dell’intera comunità.
Il sepolcro vuoto e il sudario, scolpiti sull’ambone, testimoniano l’idea della morte
e della risurrezione di Cristo. Una colom-
Esaltare la cultura del vino
“L
Con i capelli color del grano
I
8
Vallesina
22 luglio 2007
Vallesina e dintorni
Storia e caratteristiche delle nostre terre
di
Paolo
Marcozzi
Itinerari
ultima quella di France1- Itinerario dei Galli: sco Sforza che domina da
Montenovo Ostravetere, Jesi capitale il suo signoBarbara,Roccacontrada rile impero in Vallesina e
Arcevia, Mergo.
nella Marca centrale fino
Andiamo per flash. Le al 1447.
Marche, una storia complessa. Esino fiume confi- Luoghi
ne storico, nord e sud, due 1- Montenovo Ostravetestorie. I magno greci sira- re: 1137, è Serra Montis
cusani, fondano la colonia Novi, 1223, è Castrum
di Ancona. Tribù di Galli Montis Novi et eius curSenoni invadono e occu- te, proprietà del vescovo
pano tutto il territorio da di Senigallia; 1230 è conord Esino a Rimini, e mune Montis Novi; 1240
zone d’Appennino camer- in signoria dei Boscareto
te nord, fondano Sena. A (Palazzo conti Boscareto
nord Esino e dintorni è – Bisaccioni, accanto a pal’antico Ader Gallicus.
lazzo Signoria Jesi); 1251
Tre etnie: Greci di Ancona, il comune di Montenovo
Galli di Senigallia Arcevia, si sottomette a Jesi come
Piceni a sud Esino fino a Pescara: tre stanziamenti, tre storie. La Vallesina
tutti e tre riceve
e
rappresenta.
Pluralità in Vallesina fatta valle
corridoio, aperta
ai tre scorrimenti mare-monte,
nord sud: Aesis,
Aesium, Aesinates, Aesini…municipium, colonia;
tramonto
dell’impero romano, com- altri comuni della valle
paiono goti e bizantini; del Misa. Ante 1223 nasce
ecco l’invasione longobar- Montenovo, ora Ostraveda costringere i bizanti- tere, da Ostra romana: è
ni di Vallesina a ritirarsi Castrum in contrada Neverso la costa adriatica. bula de Buscareto, conte
Un nord esino, in mano Ammazzaconte di Bobizantino-ravennate; un scareto; 1440 la casata si
sud esino e un sud Anco- estingue, il castello signona occupate a Marche dai rile va in abbandono.
nuovi invasori. Cristianizzazione; è martire sul- 2- Barbara, Castrum ante
l’Esino il protovescovo di 1200. Il conte Oliverio di
Jesi Settimio.
Sassoferrato possiede beni
Marca imperiale: San in Barbara, 1200; il castelFloriano romano-svevo lo La Barbara, del condi Lorch, protettore di te Gottiboldo, occupato
Jesi comunale. E’ il secolo dal comune di Senigallia,
svevostaufenfedericiano, ma rivendicato alla cuil territorio dello stato Je- ria papale. 1243 Castrum
sino travalica le linee del dicitur de Barbara viene
Misa e del Cesano - né concesso da Federico II di
mai più sarà mai tanto va- Svevia a Corraduccio di
sto…
Sterletto; 1257 il comune
Conti urbani e conti ru- di Barbara si sottomette
rali; un granconte domi- al comune di Jesi, salvi i
natore, che tiene Jesi suo diritti dell’abate di Sitria.
feudo, feudo degli Attoni Praticamente si organizza
ducali
spoletino-came- in comune autonomo sotrinensi (permarranno il- to il protettorato jesino.
lustri cittadini, stirpe dei Da notare: l’impianto urColocci nella Jesi proto- banistico, la cinta muracomunale, fino ai giorni ria, medievali.
nostri). Le signorie tristissime, interne ed esterne, 3- Roccacontrada Arce-
S. Savino (Piazza, da Via Valle a Via Valle) La
chiesa attuale, del secolo XVII-XVII, si richiama all’antica omonima abbazia benedettina.,
che sorgeva sullo stesso sito.
Sabatini Raffaele (Piazza, da Via Belardinelli
G.) (Jesi, 1875 – Adelboden, Svizzera, 1950) E’
nato a Jesi ed ha creato alcuni fra i più celebri
eroi dei romanzi di avventure, ma in Italia Rafael Sabatini (come lo ribattezzarono gli inglesi), è ancora pressoché sconosciuto. Hollywood,
invece, fin dai tempi del muto ha saccheggiato
molti romanzi di Sabatini per trasposizioni che
ormai fanno parte della storia del cinema. Definito dallo studioso americano Jesse Knight
“uno dei maggiori scrittori del XX secolo, autore di almeno un paio di capolavori della letteratura mondiale”. Figlio di un tenore jesino e
di una cantante inglese, Rafael Sabatini educato
fra l’Inghilterra, il Portogallo, l’Italia e la Svizzera, divenne presto un poliglotta, ma per i suoi
romanzi scelse la lingua materna, perché tutte
le storie migliori sono scritte in inglese. L’Italia nativa, ed in particolare le regioni centrali i
cui paesaggi descrisse in modo molto accurato
quasi fotografico, farà, invece, da sfondo a molte delle sue storie avventurose. Scrittore prolifico (in 40 anni di attività ha dato alle stampe una
cinquantina di titoli) e brillante, nelle sue opere,
tutte di carattere storico-avventuroso, Sabatini
privilegia l’intreccio che ruota spesso intorno
all’intrigo e al colpo di scena il tutto accompagnato da una notevole dose di romanticismo.
Gli ingredienti ideali per il successo, soprattutto nei paesi anglosassoni dove Capitan Blood, Lo
sparviero del mare, Scaramouche e Il cigno nero
divennero best sellers prima ancora delle trasposizioni cinematografiche.
(continua al prossimo numero)
CupraMontana - sabato 21 luglio ore 10.30
A
Etichetta d’Artista
nche quest’anno l’orami consolidata manifestazione Vinimmagine
si apre con la Rassegna
Grafica “Etichetta d’Artista” che premia e mette in
mostra i migliori bozzetti
di etichetta ispirati al vino
e firmati dai più grandi artisti italiani e stranieri. Nel
settembre la seconda parte
dell’evento con il Premio
Nazionale Etichetta d’Oro
riservato alle etichette di
vini, in abituale utilizzo
commerciale, presentate
da ditte italiane.
Sabato 21 luglio alle 10.30
un visita guidata al Museo
Internazionale dell’Etichetta, aprirà le celebrazioni
per la Rassegna grafica. Il
museo, inaugurato nel settembre del 1987, è stato
allestito dal professor Armando Ginesi sulla base
della collezione del signor
Franco Rossi, appassionato intenditore di vini e
puntiglioso collezionista
di rare etichette. Quest’anno festeggia i suoi 20
anni di attività dalla quale
sono nate mostre, esposizioni tematiche e rassegne
come il premio Etichetta
d’Artista e il Premio Nazionale Etichetta d’Oro.
La premiazione per la
migliore Etichetta d’Artista si svolgerà alle ore 11
presso la Sala Consiliare
del Comune.
Il comitato scientifico,
presieduto dal critico Armando Ginesi, presenterà
l’edizione 2007 e premierà
i migliori bozzetti.
via, Castrum ante 1130.
Monte de la Rocca, secolo XII; 1130, 1147 donazione de la Roka a Fonte
Avellana; antico presidio
militare, poi castello strategico (post Mille) tra
ducato di Spoleto e Pentacoli Adriatica. Vari signori locali (domini loci)
creano, associati il comune di Roccacontrada inizi
1200; prende sviluppo il
centro urbano fortificato.
Il comune di Jesi stringe
alleanza con Roccacontrada.
4- Mergo, Castrum ante
1199. Lo Mergo, in comitato Camerini et Senogallie è ceduto ai conti
della
Genga
dall’abate di S.
Urbano e dal
conte Roberto del conte
Gentile. 1199
appartiene all’abbazia di S.
Elena (possessiones in Castro Meragis);
1248 fa atto di
castellania sottomettendosi a
Jesi, ma a fine
secolo XIII Villa Meragi
appartiene al comune di
Serra San Quirico; secolo
IV Serra lo fortifica come
proprio avamposto strategico.
In sintesi
La Vallesina e dintorni, un
paesaggio da castelli signorili nei secoli X – XII;
nei secoli XII – XV affermazione ed espansione
territoriale di tutti i comuni, è la scomparsa dei
castelli signorili, si sviluppa l’insediamento sparso:
i “castelli di Jesi” hanno
dignità e forma di paesi- castelli murati, talora
rifortificati dall’Albornoz
circa il 1350, nell’intento
di dotare tutto il territorio
conquistato alla Chiesa
di una rete aggiornata di
strutture difensive; sorge
Torre della Guardia.
Elemento caratterizzante del nostro paesaggio
religioso sono le Pievi e
le Abbazie, tante abbazie,
piccole, vicine, molte in
Vallesina più che altrove,
nel medioevo.
Mario Livieri
Castelbellino Estate
Tra du’ campanili
Mari lontani
Mari vicini e lontani
Mare nostro
Mio figlio è andato in ferie alle Canarie
e l’altro è su a Cortina, va a sciare;
non è che vanno lì per darsi arie,
ma è un’esigenza, devon riposare.
A me me piace el mare chî vicino,
el mare nostro, proprio famijare;
certo non c’è lo scojo corallino
e l’acqua qualche ôlta non traspare.
Perch’uno ha fatto gite, le più varie
e l’altro una regata in mezzo al mare
e allora è giocoforza, deve andare
poiché è in condizioni assai precarie.
Ma è ‘l mare che m’ha visto da bambino
e ce sto be’, ce vo quanno me pare
perché ‘gni tanto me fo ‘n pensierino
a ndo’ ‘ndavamo prima per nodare.
Rincorrono da sempre i nuovi miti,
sono obbligati, lo si deve fare
anche se sono sempre più esauriti,
El bagno ‘l facêamo giù lo raggio
del fiume nostro e ce volêa ‘l coraggio;
e le persone più privilegiade
perché noi siamo gente molto in vista.
E quando a casa alfin vogliono stare
vanno a trovare spesso l’analista.
andava al mare giù a Case Brugiade.
E allora quanno penso al tempo andado
me basta e credo d’esse fortunato.
Lucio Longhi
Domenica 22 luglio, alle ore
17.30, al Museo Civico “Villa Coppetti”: inaugurazione Mostra d’arte della pittrice Patrizia Calovini;
al Parco “Villa Coppetti”, alle ore
18.30 “Concerto nel parco” con
Monica Micheli all’arpa. Lunedì
23 luglio, ore 16 inizio del Corso
di Grafica d’Arte (incisione), fino
al 4 agosto con i docenti: Mario
Bellagamba, Lanfranco Lanari,
Franco Torchianti. Martedì 24 luglio, alle ore 21.30 sulla Terrazza
“M. Camerini”: “Mario Camerini e
la cinematografia del ‘900”. Rassegna Cinematografica: “Omaggio ad Alessandro Blasetti”. Proiezione dei film: “Sole”(frammento)
(1929); “Resurrectio” (1931). Venerdì 27 luglio, ore 21.15, alla
Chiesa S. Marco, Concerto di pianoforte con Gerald Anders.
Sabato 28 luglio, ore 17.30 al
Teatro “B.Gigli” convegno: “Alessandro Blasetti tra passato e
modernità” nel Ventennale dalla
scomparsa
In ricordo di Gino Vico
Il 14 luglio all’età di 64
anni ha concluso la sua
vita terrena Gino Vico
di Montecarotto
La tua laboriosità, la
tua serenità, la tua
bontà d’animo, la tua
fede e soprattutto il
tuo grande amore per
la famiglia lasciano un
grande vuoto dentro
di noi.
E’ grande il dolore ed
il rimpianto per la tua
scomparsa.
E’ grande la gratitudine a te perché hai
saputo darci tanto ed
al Signore per averti
avuto insieme a noi,
al nostro fianco, nel
cammino non sempre
facile della nostra vita.
Avevamo sempre la
certezza di poter contare su di te.
Ora che con commozione avevi da poco
sentito
chiamarti
“nonno” dalla tua adorata nipotina il Signore, nei suoi misteriosi
progetti, ti ha voluto
con sé.
Ciao Gino. Con la certezza di poter contare
ancora sulla tua guida
e sul tuo amore.
I familiari
In ricordo
29.9.1919
21.6.2007
Arnaldo Rettaroli
Serenamente si addormentò nel Signore
dopo una vita interamente dedicata alla
famiglia e al lavoro
In ricordo
17.11.1948 10.3.2007
Savino Antenori
Medico
“Ha fatto bene ogni
cosa, ha beneficato
tutti e ha dato il suo
cuore e la vita
per tutti”
22 luglio 2007
9
Sport
Estate
a ritmo di sport
L
e pagine di questo inserto sportivo cercano di
dare voce allo sport che sentiamo più vicino,
alle iniziative organizzate dalle associazioni e dai
circoli parrocchiali. Nelle pagine seguenti, curate
da Giuseppe Papadia, possiamo leggere una panoramica sui tanti tornei organizzati nel mese di
giugno e luglio in città; sono tornei di calcetto, anima dell’estate jesina. Non c’è solo il calcetto nella
calda estate jesina. Da ventuno anni a San Francesco di Paola si gioca uno dei tornei di pallavolo
più importanti della zona. È il famoso “Catram
Volley”, organizzato dalla Polisportiva Clementina
e diviso in due categorie, il maschile e quello misto.
Riconoscere “l’importanza sociale ed econo-
mica dello sport”; valorizzarne gli aspetti legati alla salute pubblica, l’istruzione, l’inclusione
sociale; provvedere, con nuovi finanziamenti,
a sostenere alcune attività sportive. Sono tra
gli obiettivi dichiarati del Libro bianco adottato dalla Commissione Europea, quale “prima
iniziativa globale” in questo ambito. “L’obiettivo del Libro bianco – vi si legge - è fornire un
orientamento strategico sul ruolo dello sport
nell’Unione europea”. Ján Figel’, commissario
con delega al settore, spiega che “esso migliora la visibilità dello sport nella definizione delle politiche europee”. Le proposte che figurano
nel piano d’azione tracciato dall’Esecutivo pre-
vedono fra l’altro di: sviluppare nuovi orientamenti sull’attività fisica; “facilitare un approccio
europeo coordinato nella lotta contro il doping,
ad esempio sostenendo una rete di organizzazioni nazionali anti-doping”; concedere un
premio Ue alle scuole che sostengono attivamente le attività fisiche; avviare uno studio sul
volontariato nello sport; migliorare l’inclusione
e l’integrazione sociale tramite le attività ginniche, amatoriali o agonistiche. La Commissione
organizzerà in ottobre una conferenza per discutere sul Libro bianco con le parti interessate
del settore, fra cui federazioni nazionali, società sportive e scuole.
Il Punto
Il diritto allo sport che migliora la nostra vita
S
e un dirigente sportivo del
CSI pensa che promuovere
lo sport nelle parrocchie, negli
oratori, nelle carceri o tra i giovani dei quartieri “difficili’ non
sia proporre sport autentico
ma solo un’attività filantropica, allora non ha capito nulla
né dello sport né della società in cui sta vivendo. Il senso
odierno del fare sport non è
più quello di ieri. Oggi praticare lo sport, per quanto con
tutti i crismi tecnici, è concepito come un diritto che sta
alla pari con altri fondamentali diritti sociali, un modo per
dare risposte a bisogni umani
tutt’altro che estemporanei e
facoltativi, come il bisogno di
salute, di socializzazione, di
scuola, anche in quella primalibertà, di integrazione, di un
ria, a come farne strumento di
rapporto equilibrato e felice
prevenzione sanitaria, a come
con la corporeità e con l’amrivalutarne la valenza cultubiente. Limitarsi a mettere in
rale, educativa e sociale. È
piedi “torneifici’ e catene di
un’operazione che può riuscimontaggio di aspiranti camre, a patto di rispettare alcune
pioni è un modo obsoleto
condizioni. La prima e più dedi fare promozione sportiva.
cisiva è ripensare il ruolo della
L’equivoco forse perdura persocietà sportiva, ora abbandoché sconta decenni in cui la
nata a se stessa tra le insidie di
politica italiana, scaricandosi
mille burocrazie. Semplificare
dalle spalle la responsabilità
la vita delle società sportive,
diretta di occuparsi dello sport,
coinvolgendole in un grande
ha dato la sensazione che lo
progetto educativo nazionale
sport fosse faccenda marginaè un passo essenziale. Altra
le e non un’attività socialmencosa importante è liberare
te e culturalmente rilevante.
l’impiantistica dai laccioli delPer fortuna qualcosa sta fati- si pensa a come riportare l’at- le cattive gestioni, delle esclucosamente cambiando ed oggi tività motoria e sportiva nella sive, degli egoismi, pensando a
farne centri pulsanti della vita
dei quartieri. Terzo elemento
di cambiamento è avere un associazionismo disposto all’innovazione, che viva ad occhi
aperti, aprendosi alla cooperazione con tutti i soggetti disponibili, imparando a fare grande
progettazione sportivo-sociale
sul territorio, generando attività sempre più significative e coinvolgenti, attraverso
le quale i cittadini sentano di
costruire il loro benessere e la
loro felicità. Ridisegnare l’attività secondo questa mappa significherebbe davvero riuscire
a fare dello sport l’espressione
di un diritto di cittadinanza.
Edio Costantini
Spo
INIZIATIVE ESTIVE Panoramica sui tornei estivi in città
Calcetto che passione
N
elle parrocchie sono tanti i
tornei che animano le serate
estive jesine
Le torride serate estive hanno un
unico padrone incontrastato: il
calcetto. È lui lo sport che anima l’estate jesina. Tanti i tornei
organizzati nel mese di giugno e
luglio in città. Ecco una piccola
panoramica.
San Massimiliano Kolbe. Nel
mese di giugno si è svolto il settimo torneo di calcetto a San
Massimiliano Kolbe. Quarantadue squadre per un totale di
oltre trecento partecipanti, divisi in quattro categorie. Questi
i vincitori: categoria esordienti
“Jesina”; categoria allievi “Crazy
Farmen”; categoria juniores
“Ottica più” (nella foto1) e “Tabacchi Paolucci”; categoria over
36 “Federico II° viaggi”. Tutte le
squadre partecipanti hanno ricevuto premi in natura e coppe.
San Francesco d’Assisi. Dal 4 al
29 giugno sul campo della parrocchia di San Francesco d’Assisi si è svolto il settimo torneo
di calcetto, terzo “Memorial
Marchetto Belegni”. Trenta le
squadre iscritte, per un totale di
seicento partecipanti. La vittoria
finale è andata all’Antico Forno,
che nella gara decisiva ha battuto l’Ottica Franco Carletti (nella
foto2) per 9 a 7. “Marchetto frequentava il Club e giocava nella
In corsa con Oscar
squadra dei Micioni – racconta Gianluca Zingaretti,
vice presidente del Club San
Francesco di Assisi – Lo spirito di questo torneo è anche
quello che animava Marchetto, il puro divertimento.
Non ci sono soldi in palio
ma soltanto premi in natura. Le rà una cena a base di porchetta
iscrizioni sono sempre tantis- offerta dagli organizzatori. Dosime ed ogni sera ad assistere dici anche le squadre presenti,
alle gare ci per un totale di centocinquanta
sono stati partecipanti circa. “Siamo stati i
circa cento- primi a Jesi – ci dice il presidend u e c e n t o te Francesco Cervigni – Oggi è
spettatori”. sempre più difficile organizzare
La finale ha tornei, sia per la concorrenza sia
r a d u n a t o per la stanchezza dei tesserati,
una grande che almeno in estate vogliono
folla, grazie riposarsi dopo un intero inverno
anche alla passato a giocare”.
cena offer- Quello di San Giuseppe (nella
ta dal Club. foto3) quest’anno si caratterizza
P r e s e n t e per la presenza di due squadre
anche
la composte di extra-comunitari.
madre di “Lo sport è un modo per favorire
B e l e g n i l’integrazione – spiega Cervigni
che ha pre- – Crediamo sia positivo. Il nomiato la prima classificata. “Alla stro è un torneo che non limita
gente piace il clima che si respi- i tesserati anche se quest’anno
ra qui – dice Zingaretti – Tutti i abbiamo cercato di farlo, senza
tesserati si sono iscritti al torneo successo. Speriamo di farcela
anche per un attaccamento a nella prossima edizione”. E’ posMarco. Anche chi non sa gioca- sibile avere altre informazioni
re ha voluto partecipare”. È possibile
vedere le foto, i risultati e curiosità di
questa edizione sul
sito del Club (cleeb.
com).
San
Giuseppe.
Quello organizzato
dal San Giuseppe
calcio a cinque è
il torneo più vecchio in città. Sono,
infatti, dodici le
edizioni finora disputate. Iniziato lo
scorso 20 giugno, si
concluderà venerdì 20 luglio con la
finalissima alle ore
21.30 a cui segui-
Il mondo della disabilità tifa per l’atleta sudafricano che corre con due protesi metalliche al posto delle gambe, anche se i pareri
non sono univoci: “È un argomento spinoso
che provoca reazioni contrastanti. Ma sicuramente il momento migliore dello sport
per i disabili è quando si arriva ad una integrazione”. A parlare è Alberto Friso, redattore ed esperto di sport di www.disabili.
com, il portale giornalistico sulla disabilità,
che da alcuni mesi si interroga, con forum
e news, su Oscar Pistorius, l’atleta che ha
corso in questi giorni al Golden Gala di
Roma e che aspira a partecipare ai mondiali di atletica di Osaka e alle Olimpiadi di
Pechino. Friso ricorda che esistono diverse
storie di integrazione sportiva tra disabili e
normodotati, ad esempio nel tiro con l’arco,
nella vela, nel ping pong. Indice di un cambiamento culturale. Sui forum di Disabili.
com ci sono pareri contrastanti. C’è chi sostiene che le protesi siano qualcosa di più di
un ausilio: si capisce la grandezza dell’atleta
però si fatica a valutare le sue prestazioni
sullo stesso piano di quelle di un normodotato. C’è chi è molto soddisfatto di vederlo
gareggiare e pensa che sia comunque una
bella sfida. Non sono pareri univoci perché
comunque si vede che c’è una diversità sul
piano della prestazione.
sul torneo visitando il sito squadre iscritte. Accanto al torsangiuseppec5jesi.it.
neo di calcetto però, sono nate
Memorial “Marco Fileni”. altre iniziative. “C’è un torneo di
L’unico torneo a non essere briscola – dice Montesi – uno
organizzato in una parroc- di calcio femminile (con quattro
chia è il memorial “Marco squadre) e giovedì 18 luglio è in
Fileni” (nella foto4), che programma un mini-torneo per
si svolge presso il campo bambini di sei-sette anni”.
da rugby in via Mazzangrugno. Gli organizzatori del memorial
Giunto alla quinta edizione, il “Fileni” sono: Rocco Montesi, Altorneo è iniziato lo scorso 23 tero Lardinelli, Roberta Fileni,
giugno e si
concluderà venerdì 20 con
la finale ma
sabato 21 ci
sarà l’oramai
consueta appendice della
festa
finale,
dove con cinque euro si
potrà cenare.
L’intero incasso della cena
sarà devoluto
all’associazione “Il sorriso
negli occhi”. “Il nostro è un tor- Lorenzo Raffaeli, Rossano Martaneo senza scopo di lucro, orga- relli ed Emiliano Fioroni.
nizzato per divertirsi – spiega San Pietro Martire. Dal 13 giuRocco Montesi, uno degli idea- gno al 7 luglio presso la parroctori, e amico di Marco Fileni, chia di San Pietro Martire si è
scomparso sette anni fa in un tenuto l’undicesimo torno di calincidente stradale cio a sette, settimo “Memorial
– Non ci sono tes- Padre Michele Peirano”. Tredici
serati perché vo- le squadre iscritte. La finalissima
gliamo mantenere se la sono aggiudicata i ragazzi
un livello accessi- dell’Edilfac, che hanno battuto la
bile a tutti. L’idea TopWash per 4 a 3 ai supplemendel torneo è nata tari.
perché noi amici
Gip
volevamo ricordare
Marco. Alla prima Nella prima foto la squadra che
edizione
c’erano ha vinto il torneo di Kolbe; nelquattro
squadre, la seconda la squadra che ha
tutte composte dai vinto il torneo di San Francesco
suoi amici. Con il d’Assisi; nella terza un’azione
tempo però, il tor- di gioco del torneo di San Giuneo è cresciuto ed seppe; nella quarta un’azione di
oggi le richieste gioco del memorial “Marco Fidi iscrizione sono leni”, nella quinta la squadra Otsempre
maggio- tica Carletti, seconda al torneo
ri: è il segnale che di calcetto Circolo S.Francesco
funziona”. Sedici le “3memorial Marchetto Belegni”
Nelle parrocchie sono tanti i
tornei che animano le serate
estive jesine
Ancora emozioni
Sembra un paradosso, ma al contrario dei palinsesti televisivi, depressi in questa stagione, lo
sport resta uno dei protagonisti dell’estate degli
italiani. Certo, non siamo in uno di quegli anni
“calienti” che hanno come epicentro il Mondiale di calcio o le Olimpiadi, ma anche il 2007 riserva sorprese e scadenze in grado di scatenare
l’adrenalina giusta. A tener banco è la lunghissima stagione del calciomercato, i cui tam tam
sono avviati da mesi e in cui le trattative, serrate e sempre più globalizzate, continueranno
fino alle 19 del 31 agosto.
Sempre appassionante poi la stagioni dei motori, con Valentino Rossi e la Ferrari chiamati a
una doppia rimonta dopo un avvio altalenante.
E mentre il mare archivia le regate, Wimbledon
resta la stella polare per chi identifica lo sport
con la tradizione e con l’oldstyl tutto inglese. Mentre finiva Wimbledon cominciava un
Tour de France decimato dai grandi sospettati
(e squalificati) per la bufera doping (che non
hanno risparmiato neppure il nostro Petacchi)
e senza padrone. Sono lontani i tempi dello
strapotere di Lance Armstrong: oggi i favori del
pronostico vanno a 2 astri nascenti, lo spagnolo
Valverde e il kazako Vinokourov.
Un’estate sportiva tutta da vivere quindi, in attesa di settembre con un altro appuntamento
impedibile: il mondiale di rugby in Francia.
Maurizio Ferrari
22 luglio 2007
11
ort
Non solo calcio a cinque
Il Catram Volley è giunto alla ventunesima edizione
Non c’è solo il
calcetto nella
calda estate jesina. Da ventuno anni a San
Francesco
di
Paola si gioca
uno dei tornei
di
pallavolo
più importanti
della zona. È
il famoso “Catram
Volley”,
organizzato
dalla Polisportiva Clementina e diviso in
due categorie,
il maschile e quello misto.
Undici giorni di gare, da lunedì
9 fino a venerdì 20 luglio, giorno
delle finali che vedranno affrontarsi sul cemento, anzi sul catrame come dice il nome del torneo,
della parrocchia accanto all’Arco
Clementino nove squadre nel
misto e nel maschile, per un totale di cinquanta partecipanti.
È ammesso un tesserato per
squadra (al massimo della serie
C). Si gioca sulla distanza dei
tre set a ventuno punti. “Fino a
tre anni fa il torneo si svolgeva
ad inizio stagione, nel mese di
settembre – ci spiega Cristiano
Taviani, della polisportiva Clementina – Le ultime edizioni
però, avevano segnalato un calo
di presenze, quindi la decisione
di spostarlo a luglio. La scelta è
stata vincente”.
Quella 2007 è la ventunesima
edizione ma lo spirito è sempre
lo stesso. “Il Catram è nato per
animare l’ambiente
parrocchiale.
Può
essere un’opportunità per stare insieme e divertirsi con il
gioco. In parrocchia,
oltre al volley ci
sono anche tornei di
calcio a tre e di calcio-balilla. L’attività
della Clementina da
tre anni coinvolge
molti partecipanti al
torneo anche nelle
iniziative stagionali. Abbiamo creato
una squadra di pallavolo che è iscritta
al campionato del Csi (Centro
Sportivo Italiano) misto”.
La popolarità del Catram Volley
Taviani – Sono
dodici
anni
che vengono
qui. È bello. Il
torneo ha un
fascino
particolare.
La
caratteristica
principale è
che si gioca
sul catrame.
Grazie al Catram
abbiamo creato un
gruppo affiatato anche fuori
dal campo. Ne
siamo fieri”.
è arrivata oramai anche fuori
Gip
Jesi. “C’è gente che viene da Fal- Nella prima foto, da sinistra:
conara per giocare – racconta Maria Antonietta Pasquini, Armando Taviani (presidente),
Giovannino Triani, I partecipanti al Catram Volley 2007
Augusto MorichelCategoria maschile: Catalani-Sabbatini; Cozzo-Stanziano; Gagliardini-Creli, Diego Guerri,
scentini; Cingolani-Giampaolo; Scortichini-Diaschi; Marinelli-ScorcelletFrancesco
Visani, ti-Fazi; Pentericci-Giampaolo-Conigli; Mattioni-Caporossi-Ippoliti; TopaCristiano
TaviaTittarelli-Topa.
ni, Sauro Ferrara,
Categoria misto: Ferrara-Febo Pazienti; Bernardi-Balestra; Cingolani-CinMichel Youssef e golani; Stanziano-Masullo; Marchigiani-Cecconi; Gagliardini-Verdenelli;
Claudio Moscè.
Cuozzo-Catani; Barocci-Barocci; Scortichini-Diaschi-Bonacci-BambiniGalassi-Ferretti.
Il programma della fase finale
La storia della
Polisportiva Clementina
Giovedì 19 luglio si giocano le semifinali del torneo maschile, alle ore 21
ed alle 21.30. Venerdì 20 si disputeranno le finali: alle ore 20.30 terzo posto misto (due set su tre), alle 21 terzo posto maschile (due su tre); alle
21.30 primo posto misto (tre set su cinque), alle 22 primo posto maschile
(tre su cinque).
La prima classificata di ogni categoria riceverà un prosciutto intero più del
vino, la seconda una lonza e del vino, la terza due salami e del vino.
Promuovere
la crescita umana
attraverso lo sport
Nata negli anni ’60 nella parrocchia di San Francesco di Paola, la Polisportiva Clementina negli ultimi dieci anni si è evoluta passando da una realtà
parrocchiale a quella di società sportiva dilettantistica. “Abbiamo nove gruppi sportivi, sette di
calcio a cinque, uno di pallavolo ed uno di tennis
tavolo – spiega Cristiano Taviani – Copriamo tutte le fasce d’età, dai bambini under 13 agli adulti
“open”. In più abbiamo altre attività ricreative. La
nostra società è strutturata con dei consiglieri, un
vice presidente che è Armando Taviani ed un presidente, Giovanni Triani”.
Lo spirito che anima tutti i volontari della Clementina è sempre lo stesso: promuovere la crescita della persona attraverso lo sport. “Abbiamo
sposato lo slogan dell’incontro nazionale del Csi,
realtà da cui noi proveniamo: “Liberare lo sport
dai cattivi maestri”. Noi ci offriamo volontariamente e con passione come cristiani”.
Una missione difficile, soprattutto oggi, in un momento in cui lo sport, soprattutto il calcio, non
vive un periodo semplice. “Lo spirito di emulazione nei giovani è pericoloso – afferma Taviani
– E’ duro trasmettere i valori attraverso lo sport. Si
sente la mancanza dello stare insieme. Quando ci
riesci però, è bello. I giovani se entrano nell’ottica
del confronto, riescono ad acquisire questi valori”.
La partecipazione dei ragazzi alle attività della polisportiva è sempre alta. “Loro lo fanno per stare
insieme. Nonostante la fine dei vari campionati, i
giovani vengono anche adesso. Purtroppo ci manca lo spazio ma riusciamo ugualmente a trasmettere il piacere di vivere lo sport.
il consiglio del medico
Aiutiamoci con
un po’ di movimento
A
volte, chi vuole modificare abitudini troppo sedentarie pensa
di doversi impegnare in chissà quali
sforzi fisici per compensare l’inattività mantenuta fino a quel momento.
Al contrario, l’attività fisica più efficace nel favorire la riduzione ed il controllo del peso può essere di intensità
lieve, ma andrebbe praticata quotidianamente e si dovrebbe approfittare di tutte le occasioni di movimento
che ci offrono le nostre giornate:
Cercando di spostarsi il più possibile a piedi specialmente per gli spostamenti più regolari, per esempio
recarsi al lavoro, o a scuola o all’università, a piedi, o usare i mezzi di trasporto per compiere solo una parte
del tragitto ed il resto (1-2 chilometri)
farlo a piedi. Fare le scale a piedi (a
casa, in ufficio al supermercato, evitando l’uso di ascensori e scale mobili). In alternativa, o in associazione a
queste occasioni di movimento, può
essere utile una passeggiata di alme-
Per la tua pubblicità
rivolgiti a
Voce della Vallesina
no 30 minuti che andrebbe fatta tutti hanno aspetti positivi per chi le assui giorni, ma che, nelle prime settima- me, sarebbe opportuno trovare delne, si può affrontare una o due volte, le forme di esercizio che risultino
per poi renderla pian piano più fre- altrettanto o più gradite e ciascuno
quente.
dovrebbe scegliere come uscire dalla
30 minuti di cyclette sono un’ulte- sedentarietà. Per questo si riportano
riore alternativa, specie per chi ha i consumi di alcune attività ricreative
problemi logistici che rendono diffi- o sportive con altre occupazioni più
cile praticare altre forme di esercizio comuni. I valori delle calorie consuquotidiano. Tra l’altro, questa attività mate si riferiscono ad un soggetto
può essere associata ad altre occupa- con caratteristiche standard e si prozioni, come l’ascolto del telegiornale pongono di fornire solo un elemento
o di una musica gradita, o la visio- di valutazione a chi voglia dedicarsi
ne di un film, per evitare che risulti ad una vita più attiva.
troppo noiosa.
Pesca sportiva: 234 Cal /ora - Gioco a
Andare in bicicletta, in palestra, pi- carte: 102 - Tiro con arco: 276
scina o praticare altri sport è utile, se - Ballo lento: 258 - Canoa ricreatifatto con un’intensità tale da non sol- va: 510 - Camminata all’aperto (5,5
lecitare troppo l’organismo, ma non km/h): 294 - Nuoto ricreativo: 546
è indispensabile per favorire il calo - Camminata all’aperto (7 km/h): 372
ponderale, se si svolgono alcune di – Alpinismo: 588 – Ballo dinamico:
quelle attività regolari delle quali ab- 678 - Mountain bike: 630 – Pallamabiamo detto prima. Ma per rinuncia- no: 822.
re ad abitudini sedentarie, sulle quali
Bruno Borioni
ci si adagia perchè evidentemente
www.medicivallesina.it
12
22 luglio 2007
Non solo sport
BASKET Tra mercato ed iniziative per il pubblico.
Dalle parole ai fatti
Perché solo italiano?
S
cadono il 31 luglio i termini per
iscrivere i propri figli ai Servizi Comunali di mensa, colazione e prescuola
nelle scuole dell’Infanzia e Primarie con
quattro o cinque rientri settimanali, per
l’anno scolastico 2007-2008. I genitori
hanno ricevuto
direttamente a
casa, a mezzo
posta nei primi giorni del
mese di giugno,
il modello da
compilare. Un
modello piuttosto impegnativo
e, soprattutto,
rigorosamente
in italiano! In
una classe costituita dal 70%
di bambini stranieri, a noi maestre è “toccato”
mediarne - e lo abbiamo fatto di buon
grado - il contenuto presso molte mamme e papà provvisti di pochissime parole nella nostra lingua. Non si può fare a
meno di pensare che sia arrivato il momento di fare qualcosa anche a livello di
comunicazione linguistica nei confronti
dei cittadini stranieri che accogliamoormai numerosi -nella nostra città. Ciò
costituirebbe, d’altra parte, un ulteriore
punto a favore del turismo.
Imbattersi - nei vari spazi pubblici : per
strada, nei parchi, al bar, al cinema, nei
negozi, nei centri sportivi, ricreativi e
culturali, negli oratori, alla stazione, in
ospedale, in ambulatorio, alla posta, ecc.
- in cartelli che riportano orari, regolamenti, divieti, avvisi, informazioni e indicazioni utili in una o più lingue; frequentare i vari uffici “accompagnati” da questa sorta di guida e di attenzione; sentirsi
accolti anche
nelle
scuole
da messaggi
plurilingue sul
menu, sul funzionamento
della struttura,
sulle attività,
sul personale e
sugli spazi scolastici. Trovare
tutto questo significa, per chi
arriva, sentirsi
piacevolmente
atteso e accolto da piccoli
gesti di apertura. Significa, per chi accoglie, volere ed
essere in grado di compiere primi veri
passi concreti verso l’integrazione.
Ricordo che qualche mese fa, su una
mensola dell’ingresso della nostra scuola, era rimasta una delle comunicazioni
scritte che avevamo mandato giorni prima alle famiglie. Una mamma tunisina
ce l’aveva tradotte in più lingue. Entrando, un papà la vide e subito esclamò con
un sorriso immenso: “È arabo!...chi ha
scritto questo!?” …
Quel foglio, per lui, in quel momento,
era un lembo della sua Patria…
Paola Cocola
Maiolati Spontini - Colle Celeste
Nuova gestione per i campi da tennis
L
a neonata associazione
“Baby tennis school” gestirà il campo da tennis che
sorge presso il Colle Celeste di Maiolati Spontini. Si
tratta di una novità importante, nel segno della valorizzazione delle strutture
esistenti e del rilancio del
capoluogo collinare, che
sta diventando sempre più
meta di turisti e di visita- po, stabilendo la linea del
tori, attratti dalle tante ini- mantenimento delle tariffe
ziative che si svolgono nel orarie. Sono molto convesuggestivo centro storico e nienti i prezzi per l’utilizzo
all’interno del parco. Pre- del campo: 4 euro all’ora di
sidente dell’associazione è giorno e 6 euro per la tarifCristiano Del Priore. Il Co- fa in notturno. Per prenomune ha provveduto alla tazioni si può telefonare al
stipula di una convenzione numero 333.1452775 opdi un anno, per la gestione pure recarsi presso il bar
e manutenzione del cam- “Polo Nord” di Maiolati.
Incontro del Club moto e auto d’epoca
Presentata l’ambulanza pediatrica
Oltre 200 appassionati di moto ed auto
d’epoca si sono radunati nel piazzale di
Porta Valle venerdì 13 luglio all’incontro
organizzato dal CJMAE, club moto auto
d’epoca jesino che dopo la concentrazione dei veicoli alla stazione delle corriere,
ha percorso un giro turistico per la città
di Federico II e dintorni.
In anteprima è stata presentata la nuova
autoambulanza pediatrica della CRI di
Jesi allestita anche con il contributo del
CJMAE. Questa manifestazione da alcuni anni dà
la possibilità ai soci del CJMAE, agli amici appassionati del motorismo d’epoca di
partecipare all’estate jesina.
Questo anno il Club festeggia i suoi primi
10 anni di vita e grazie alla passione e al lavoro volontario di alcuni soci e al coinvolgimento di tutti sono stati raggiunti grandi
risultati tra i quali il riconoscimento della
Manovella D’Oro. “Lustro viene anche da
quegli amici – ha detto il presidente Fittajoli- che lo scorso mese si sono avventurati con le loro Fiat 500 sino in Olanda e
dal gruppo di centauri che in sella alle loro
Guzzi hanno partecipato al TT.” Il CJMAE
non è solo sfilate di stupendi veicoli d’epoca o certificatore ed omologatore di mezzi,
ma anche di solidarietà.
Infatti, sensibile ed informato sulle necessità della zona, il Club ha contribuito all’allestimento di una autoambulanza pediatrica della CRI, che potrà svolgere una attività che prima era difficile
e scomoda per le famiglie
ed i giovanissimi che purtroppo hanno la necessità
di servirsene.
Nella foto da sinistra
Patrizia Sconocchia, responsabile Croce Rossa
Italiana; Roberto Sarzani presidente. Commissione Veicoli Commerciali ASI, autista CRI;
Fabio Fittajoli presidente CJMAE; Mario Santarelli P.R. CJMAE
Fileni Bpa più attiva che mai
C
omincia a
prendere
forma la nuova Fileni Bpa.
La società jesina ha firmato
il play-guardia
di 183 cm Milos Stijepovic.
Montenegrino
di nascita ma
italiano, avendo
giocato il settore giovanile a
Salerno dove lo ha allenato Capobianco,
Stijepovic nell’ultima stagione ha militano
nel Bernalda in B2 ed ha partecipato con
Jesi alla recente Summer League di Imola,
vinta proprio dall’Aurora.
La Fileni è attiva non solo sul mercato.
Tante le iniziative per la prossima stagione.
La prima è il “Club 6 con noi”, rivolta ai
professioni della Vallesina. Pagando mille
euro più Iva, i sottoscrittori avranno due
abbonamenti di tribuna centrale, l’acces-
so all’area hospitality ed il kit del
tifoso. Sarà possibile acquistare
tutto il merchandising all’interno
del punto vendita
del
PalaTriccoli
durante le gare interne, oltre che sul
sito internet della
società. Nel prossimo campionato
tutti i time-out e
le pause tecniche casalinghe saranno allietati dalle “ragazze pon-pon” del gruppo
di ginnastica artistica della Uisp di Jesi.
Cureranno le coreografie Giulia Ferretti
ed Isabella Lelli. Il tecnico Andrea Capobianco sarà il testimonial della campagna
abbonamenti, che scatterà il 23 luglio.
Nella foto di Candolfi la conferenza stampa “6 con noi”: da sinistra Lardinelli, il
vice presidente Felicaldi e Giovanni Fileni.
Giuseppe Papadia
VOLLEY Confermate Calloni e Rinieri, ecco Tonelli
La Monte Schiavo chiude la campagna
L
a campagna acquisti
mente litigo con qualcuna
della Monte Schiavo
– ha spiegato la romagnola
Banca Marche è giunta
– Devo anzitutto ringraal termine. Il club jesino
ziare la società che mi ha
ha annunciato prima, le
dato questa possibilità e
riconferme di Simona Rimi ha accolto benissimo.
nieri e Raffaella Calloni,
Credo che Jesi abbia grospoi l’ingaggio della pallegse possibilità”.
giatrice in seconda, Elena
È tornata a far parlare di se
Tonelli.
anche l’ex Jaqueline, trovaGrande la soddisfazione
ta positiva all’antidoping
di Rinieri e Calloni (nelnella gara due di finale
la foto di Ballarini), che
scudetto. La sostanza incontinueranno così a dicriminata è la Sibutramina,
fendere i colori rossoblu.
inserita nella lista delle soL’ultimo acquisto è quello
stanze proibite della Wada,
della regista Tonelli. Nata
l’agenzia mondiale della
a Ravenna il 27 febbraio “Sono abbastanza fanta- lotta al doping. La gioca’82, alta 176 cm, la Tonelli siosa, gioco molto con le trice è stata fermata per
nell’ultima stagione ha ve- centrali. Mi piace il gioco sessanta giorni dal Coni.
stito la maglia del Reggio veloce, spinto, non amo la La Monte Schiavo ha coEmilia in A2. Ha all’atti- palla alta. Sono una gioca- munque, sottolineato la
vo anche due campiona- trice che ha un rapporto sua estraneità alla vicenda.
ti in A1 con la Teodora tranquillo con le sue comGip
Ravenna nel 2003 e 2004. pagne di squadra, difficil-
Centro Sportivo Italiano – Calcio A 5
Memorial Maurizio Manocchi
M
ercoledì 11 luglio,
presso gli impianti
del Seminario Vescovile
di Senigallia, alle ore 21,
si è concluso il 1° Memorial Maurizio Manocchi di calcio
a 5, torneo
dedicato
alle otto migliori squadre provenienti
dal
campionato
provinciale
CSI Open
(4 squadre)
e dal Torneo
di primavera organizzato dal CSI
Senigallia
(4 squadre).
L’idea di organizzare
un torneo
di questo genere ed intitolarlo ad un grande
amico e collaboratore del
CSI come Maurizio Manocchi, prematuramente
scomparso qualche mese
fa, è servita per ricordare la sua figura di arbi-
tro serio e disponibile,
di grande competenza e
affabilità, e a rivivere un
momento di sport con
un attento sguardo al
Senigallia. L’ha spuntata
la squadra di Montecarotto (nella foto), per 6-0
mentre si è piazzata al 3°
posto l’ A.S. Real Chiara-
sano aspetto agonistico
del gioco. Il torneo si è
sviluppato con formula
ad eliminazione diretta e
ha visto incontrarsi nella finalissima la squadra
del Montecarotto e quella della Beretti Marmi di
valle c/5. Hanno presenziato alla premiazione il
coordinatore dell’attività
sportiva provinciale del
CSI Cristiano Taviani e
la compagna di Maurizio,
Mina Pierpaoli assieme
alla piccola Cecilia.
In dialogo
Opinioni
a confronto
13
22 luglio 2007
In questa rubrica diamo spazio a lettere, opinioni o contributi dei lettori, purchè non inviati anche ad altri giornali. Chiediamo
agli scriventi di essere sintetici. Scritti troppo lunghi potrebbero non trovare spazi o essere necessariamente tagliati. La
pubblicazione non significa condivisione dei contenuti. Gli scritti si possono inviare per email a
redazione@vocedellavallesina.it
Le lettere, per essere pubblicate, devono contenere esplicitamente il nome, l’indirizzo e il numero di telefono del mittente
Grazie don Fabio
Ciao Don Fabio,
domenica al termine delta
messa ci hai confermato
ciò the da tempo si vociferava: era “nell’aria” il cambio del parroco di Maiolati
e Scisciano.
Io personalmente penso di
interpretare tutti i parrocchiani nel dirti che siamo
rattristati. E’ stato bello,
utile, prezioso per la Fede
averti come parroco. La
tua guida, la tua semplicità, la tua presenza a tempo
opportuno per tutti coloro che lo desideravano, la
tua calma, i tuoi sorrisi e
saluti mentre giravi con
1’automobile controllando,
come un buon padre deve
fare, ci mancheranno perchè sono parte della tua
personalità. Forse non siamo stati sempre dei buoni
parrocchiani, ma con tutto ciò ti abbiamo voluto e
ti vogliamo bene, proprio
come tu a noi.
Di una cosa sono sicura:
ogni situazione che reca
dolore, se accompagnata
con la preghiera, il Signore ricompenserà con tanto
bene.
Grazie per averti avuto 15
anni insieme a noi, grazie al Vescovo per averci
donato te per questi anni
e per averci destinato un
parroco in questi due paesi con poche anime e data
la mancanza di sacerdoti.
Caro Don Fabio, in te ha
visto bene il vescovo! Fai
un salto di moltiplicazioni
di anime e ciò ti gratifica
perchè la tua capacità e i
tuoi talenti produrranno
tanti frutti.
Senza nulla togliere a nessuno, il tuo lavoro rimane
in noi e se vogliamo vederci o sentirci basta che andiamo in via La Vestale e ti
chiamiamo, con il vento a
favore ci possiamo sicuramente sentire. Un grazie
grande e infinito con tutto
il cuore da tutti i parrocchiani a buon proseguimento per il tuo cammino
di lavoro.
D.D.
Un rinnovamento
che parte da lontano
Sto notando che il dibattito politico, spesso polemico preconcettamente, sta
scadendo sempre di più e
si allontana dai veri problemi, dalla vera realtà del
Paese. Gli ideali, i valori e
i principi morali sono contenuti oramai scomparsi
dal gergo dei politici. Lo
scollamento tra la classe
politica e l’opinione pubblica, tra le forze politiche
e i cittadini è diventata
quasi una voragine. Il Paese politico ed istituzionale
è fermo, bloccato, a causa
di due macroscopiche anomalie: la presenza nel centrodestra di un leader che
è l’uomo più ricco d’Italia
e che ha in mano un potere mediatico tale che, in
qualsiasi altro paese occidentale, non avrebbe potuto neanche fare il semplice
deputato o il governatore
di regione, ma che tuttavia è in grado di esercitare
un vera leadership politica; dall’altra c’è un leader
onesto, serio e competente, ma che non è in grado
di esercitare una vera leadership nella sua coalizione. Prodi, infatti, si trova
a fronteggiare quotidianamente i diktat della sinistra radicale, non potendo
contare neanche su una
maggioranza parlamentare netta. Non giova poi in
questo senso la complessità e lungaggine endemica
delle decisioni legislative,
dovute alla divisione del
parlamento in due camee
e dalla mancanza di una
legge elettorale che favorisca in modo netto la costituzione di maggioranze
chiare. La costituzione del
partito democratico, se da
una parte semplificherà
positivamente il quadro
politico nazionale, dall’altra non riuscirà, con tutte
le buone intenzioni condivisibili di Veltroni, a mutare la situazione politica,
dal momento che lo stesso
PD non potrà fare a meno
dell’appoggio della sinistra radicale, non potendo
quindi evitare anche in futuro i suoi continui ricatti.
Come uscire allora dall’impasse
politico-istituzionale? A mio parere soltanto costituendo un forte
partito di centro, in grado
magari di allearsi elettoralmente con il partito de-
mocratico ed isolare quindi la sinistra estrema, con
un vantaggio incalcolabile
per la stabilità di governo,
la rapidità delle decisioni,
la semplificazione e la riduzione della classe politica e dirigenziale del Paese.
In questo quadro, la svolta
può essere rappresentata
soltanto dalla rinascita e
dalla ricostituzione della
Democrazia cristiana, cioè
dalla ripresentazione sullo
scenario politico nazionale e locale di una forza politica moderata, liberale e
riformista allo stesso tempo, che può ridare slancio
autentico e portare un
vero rinnovamento, partendo dal basso, dai cittadini, dalla partecipazione
dei giovani, mettendola
primo posto, come è nella
sua tradizione, il bene comune, l’interesse della collettività. A cosa assistiamo,
invece, in questo momento, se non alla rincorsa del
potere tout court, alla lotta per la spartizione delle
poltrone, dopo che negli
anni si è sprovvedutamente aumentati gli assegni e i
privilegi per tutte le cariche politiche, anche le più
umili, riducendo in modo
drastico lo spazio per l’impegno volontario, ideale,
solidale e di testimonianza.
Anche la recente vicenda
delle elezioni comunali
cittadine hanno evidenziato che occorre puntare alla
novità, al cambiamento,
che però non è stato inter-
cettato dagli elettori, che mente sia nella “fede” che
spesso si lamentano che nella “ragione”, ma anche
la città è un disastro, che con la convinzione che
è abbandonata a se stessa, oggi, in una società semche Jesi ha perso prestigio pre più emotivamente e
e importanza, ma quando istericamente “laicista”, è
si tratta di votare, purtrop- in atto non solo una stripo, si rimane troppo legati sciante apostasia dalla
agli schieramenti politici fede, ma anche e soprattradizionali. I quali, tra l’al- tutto una vera e propria
tro, non hanno dato anco- “apostasia dalla ragione”.
ra un buon esempio, come Frutto di questa convinrichiest6o
dall’opinione zione è la lettera che Le
generale, inscenando una accludo, inviata a diversi
spocchiosa lotta di potere giornali anche se con la
e di poltrone, con un “farsi consapevolezza che diffile scarpe a vicenda”. Avanti cilmente verrà pubblicata
dunque con la Democra- per non “offendere” la suzia cristiana, con il ritono scettibilità delle lobby poal passato che rappresenta litiche e pseudo-culturali
lo slancio verso il futuro.
che imperversano nel noE’ urgente infatti tornare stro Paese.
ad una visibilità politica Grazie anche per l’editoautentica dei cattolici, alla riale di don Vittorio Matestimonianza diretta dei gnanelli sul “Family day”.
valori e degli ideali in cui Posso dire con gioia che
credono. E’ calzante a tale “c’ero anch’io”!
proposito quanto diceva il
Edmondo Coccia
filosofo tedesco Edmund Pubblicheremo nel prossimo
Burke: “la sola cosa neces- numero la lettera che il prof.
saria perché il male trionfi Coccia, già assistente alla cate che gli uomini buoni non tedra di lingua e letteratura
facciano nulla”.
latina medievale alla “SapienVittorio Romagnoli za” di Roma, poi Docente di
lingua latina e italiana nei Licei
Fede e ragione
di Stato ha inviato anche alla
Caro Direttore,
nostra redazione. Continueregrazie per la recensione mo il confronto che abbiamo
firmata da Augusta Fran- iniziato alcune settimane fa sul
co Cardinali del libro di tema dell’impegno dei laici in
Benedetto XVI, Il Dio del- politica e sul loro ruolo nella sola fede e il Dio dei filosofi, cietà.. Ringrazio quanti ci hanno
che ho avuto il privilegio fatto pervenire il loro contributo,
di tradurre dal tedesco. dimostrando così l’attenzione e
Sono uscito da questo im- la sensibilità verso questi argopegnativo lavoro di tradu- menti e ritenendo Voce uno struzione corroborato ovvia- mento di dialogo.
14
Jesi
22 luglio 2007
Jesi – Il Palazzo e dintorni
AGENDA
Il Santo del Giorno
Venerdì 20 luglio sant’Elia, sabato 21 san Lorenzo, domenica 22 santa Maria Maddalena, lunedì 23 santa
Brigida, martedì 24 santa Cristina, mercoledì 25 san
Giacomo, giovedì 26 santi Gioacchino e Anna, venerdì
27 san Celestino, sabato 28 santi Nazario e Celso, domenica 29 santa Beatrice.
Farmacie di turno a Jesi
Venerdì 20 luglio Grammercato, sabato 21 Coppi, domenica 22 Martini, lunedì 23 Calcatelli, martedì 24 Comunale 2, mercoledì 25 Grammercato, giovedì 26 Coppi, venerdì 27 Martini, sabato 28 Calcatelli, domenica
29 Comunale 2.
Farmacie di turno in Vallesina
Venerdì 20 luglio Pianello Vallesina, sabato 21 Montecarotto, domenica 22 Moie (Angelico), lunedì 23 Macine,
martedì 24 Moie (Lucarelli), mercoledì 25 Angeli, giovedì 26 Poggio San Marcello, venerdì 27 Martini, sabato
28 Pianello Vallesina, domenica 29 Montecarotto.
Anagrafe
Nati a Jesi (salvo diversa indicazione)
21 giugno Michael Leoni; 23 giugno Beatrice Fraboni;
26 giugno Melissa Cavasassi Vincenti; 27 giugno Amir
Cherif; 28 giugno Elisabetta Luisa Pastor; 30 giugno
Alessandro Ciattaglia; 6 luglio Mattia Petrolini; 9 luglio
Gabriele Massacci; 12 luglio Riccardo Moretti.
Deceduti a Jesi (salvo diversa indicazione)
28 giugno Sabina Ciarimboli (92 anni), Costantino Urieli (85); 29 giugno Dario Fratini di Pergola (74); 30 giugno Gina Palombini (72), Gina Cesari di Filottrano (99),
Ivo Paciarotti di Serra San Quirico (89), Elisa Solustri di
Morro d’Alba (95); 1° luglio Marcella Santini (61), Italia
Lancioni di Filottrano (77), Franca Badiali (72); 2 luglio
Sesto Pellegrini (73); 3 luglio Adele Pittori di Staffolo
(51), Americo Argentati di Ostra (82), Gigliola Sanguinetti (79); 4 luglio Marisa Orletti (61); 5 luglio Gigliola
Verdini (83); 6 luglio Aldo Severini (82), Zelinda Marchigiani di Maiolati (82); 7 luglio Emma Luzi (94), Adalgisa
Primucci (79) di Cupramontana; 8 luglio Primo Sabbatini di Filottrano (78), Erino Carbonari (86), Elisa Sabbatini (103); 11 luglio Alvarina Pirani (82); 12 luglio Zuela
Lucarini di Montecarotto (79) e Malvina Nicolini (86).
Negli uffici postali di jesi
Spese scolastiche tranquille
Per affrontare con maggiore tranquillità le spese
scolastiche di inizio anno,
negli uffici postali di Jesi
i correntisti BancoPosta
possono finanziare l’acquisto di libri e le altre spese
scolastiche con il Prestito
BancoPosta Scuola e Università.
Il prestito BancoPosta
“Scuola e Università” offerto da Poste Italiane consente di ottenere, fino al
31 dicembre 2007, un finanziamento di 1.000 euro
per la scuola elementare
e media (inferiore e supe-
riore) e di 2.000 euro per
affrontare le spese per università, corsi professionali
o di specializzazione. L’importo massimo erogabile è
di 4.000 euro per famiglia,
rimborsabili in 12 o 24 rate
mensili. Il tasso di interesse
applicato è particolarmente vantaggioso: Tan del 6%
e Taeg massimo del 6,19%.
Non ci sono spese né per
l’istruttoria della pratica né
per l’incasso rata. Il rimborso avviene mensilmente, con addebito sul conto
BancoPosta e senza costi
aggiuntivi.
Dalle polemiche
ai buoni propositi
Certo, non è possibile rano esplicitamente i
dire che tutto va liscio responsabili dell’Ulivo,
all’interno dei partiti e non arrivi una manna
nei rapporti tra alcuni dal cielo: sì alla piscina,
di essi in particolare. ma non con i soldi del
Sono gli avanzi di una comune che ne ha poaccesa e lunga campa- chi, anzi pochissimi.
gna elettorale. Chi più Invece le cose si metsi agita in questi ultimi tono bene per il nuovo
giorni è Alleanza nazio- ospedale. L’assemblea
nale che si è vista sca- dei sindaci ha approvato
valcata da Forza Italia – all’unanimità – il piasia nella scelta del vice no sanitario regionale
presidente dell’assem- e, in particolare, quanto
blea consiliare sia in si riferisce agli sviluppi
certe convergenze nelle delle strutture sanitacircoscrizioni per l’ele- rie nella Vallesina. Pare
zione del presidente. ormai certo che i lavori
Un’elezione che è anda- di completamento del
ta liscia come l’olio nella nuovo ospedale non abprima e nella terza rap- biano più intoppi né bupresentanza popolare: rocratici né finanziari.
eletti, anzi confermati, Né è da escludere che
rispettivamente Rober- entro il prossimo anno
to Vecci e Giuseppe Di tutti i servizi ospedalieLucchio. La seconda ha ri del viale della Vittoria
eletto Alessandro Vi- saranno definitivamenventi tra mille polemi- te trasferiti al nuovo
che sollevate da Allean- Murri. Certo, dati i preza nazionale che vede cedenti, non si può dire
come fumo agli occhi gatto finchè non è nel
la convergenza dei voti sacco.
della maggioranza con
quelli di Forza Italia.
Volete sapere l’ultima?
“E’ scoppiata la pace tra
Una notizia che non Belcecchi e Melappiofarà piacere agli sportivi ni” grida un quotidiano.
è data dall’orientamen- Sarà vero? In politito della nuova giunta ca mai dire mai. Cerdi metter da parte il ta è una cosa: poiché
proposito, tante volte il Partito democratico
evidenziato dalla città, va avanti nel suo lento,
di costruire una piscina contraddittorio
diffiolimpionica perché si cile cammino e poiché
vuol dare la preceden- Belcecchi e Melappioni
za alla ristrutturazione pare confermino la vodel corso Matteotti e lontà di essere tra quelli
del viale della Vittoria. che andranno a votare
Che queste due opere alle primarie del 14 otpubbliche non possano tobre, chi può negare
aspettare neppure un che il tempo non possa
giorno di più è convin- lenire tanti sussulti? E
zione unanime. E se i magari indicare nuove
soldi sono pochi, biso- strade anche alla politigna sacrificare la pisci- ca jesina?
na. A meno che, dichiav.m.
Jesi - via Ugo La Malfa, 24
tel. e fax. : 0731.202894 - 202893
Da oltre 40 anni propone
corsi permanenti,
professionali e progressivi,
lezioni a carattere
individuale con sistema
didattico esclusivo.
Le iscrizioni ai corsi di
hobbistica uso familiare,
modellista, sarta – fashion
designer sono aperte
durante tutto l’anno
Il prof. Renato Scoccianti
Castelbellino ricorda il prof. Renato Scoccianti come
maestro di chirurgia. Giovedì 26 luglio alle ore 21, alla
Terrazza “Mario Camerini”, nel centro storico, il sindaco Demetrio Papadopoulos introdurrà l’incontro
moderato dal dott. Primo Luigi Bini e dal dott. Stefano
Santarelli. Alle ore 21.15 “Lettura magistrale” del prof.
Americo Sbricioli: La Chirurgia Generale, nella nostra
Regione, nella seconda metà del ‘900. Seguiranno testimonianze dei dottori Emilio Ceraudo, Franco Iantosca,
Ettore Santarelli, Nazzareno Santoni, Francesco Taccaliti. Alle ore 22,15 Lettura magistrale del prof. Vito
Cagli: La relazione medico-paziente com’era, com’è.
Anniversario Liberazione
IMPIANTI IDRAULICI ASSISTENZA TECNICA
MATERIALI E ACCESSORI PER BAGNI
TERMOIDRO
di GIANFRANCO MUZI
Via Giuseppe Guerri, 17 JESI
Tel. 0731 200337 - 335.247108
CESARI
AGENZIA
IMMOBILIARE
Associata FIAIP
INTEMEDIAZIONI PER VENDITA E LOCAZIONI,
VALUTAZIONI, CONSULENZE, RICERCA DI FINANZIAMENTI
Via Risorgimento, 23 MOIE
Tel 0731 702564 - 347 5355258 www.agenziacesari.it
Per commemorare il 63° anniversario della liberazione
di Jesi (20 luglio 1944 - 20
luglio 2007) dall’occupazione nazi-fascista., venerdì
20 luglio alle ore 19 presso
il Cippo Orti Pace, ci sarà
una cerimonia con il saluto
del sindaco Fabiano Belcecchi e una testimonianza di
Rossella Cantoni, sindaco
di Gattatico, in provincia
di Reggio Emilia e Presidente dell’Istituto Alcide
Cervi. La manifestazione è
organizzata dal Comitato
Cittadino per la Difesa delle Istituzioni Democratiche
e dall’Amministrazione Comunale.
FOCARELLI
OTTICA
15
Regione
22 luglio 2007
IPer qualche bicchiere in più
Lo scarpone
Sappiamo
tutti come
vanno
le
serate.
Aperitivo,
cena e poi
in un locale a prendere qualcosa prima che la serata vera e propria decolli.
A tutti capita di bere un po’
di più, e non c’è niente di
male. Non c’è niente di male
fin quando non si decide poi
di prendere la macchina. E’
quello che è successo ad Appignano ad aprile, è quello
che è successo lo scorso sabato a Pinerolo.
Un copione destinato
tragicamente a ripetersi, un fenomeno i cui
dati parlano veramente chiaro.
L’anno scorso Autostrade per
l’Italia Spa ha organizzato proprio per cercare di arginare il
fenomeno degli automobilisti
alla guida in stato di ebbrezza
la campagna “La vita è un soffio”,
che prevedeva la distribuzione
gratuita di alcotest: iniziativa,
questa, rivolta agli automobilisti della fascia 18-32 anni, i più
Dal 16 al 23 giugno
a rischio sia di incidenti che di guida
in stato di ubriachezza.
Purtroppo i risultati non sono stati
quelli sperati, se a un anno di distanza ci troviamo a fare i conti con una
cronaca nera agghiacciante. Che a noi
giovani piaccia alzare un po’ il gomito, specialmente nei week end, è cosa
risaputa: anche le statistiche confermano questa convinzione, se si pensa
che, secondo i dati raccolti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’alcol è la prima causa di morte tra i giovani uomini europei. Un decesso su
quattro, tra i ragazzi di età compresa
tra i 15 e i 29 anni, è dovuto al con-
sumo di alcol per un totale di 55mila
morti l’anno a causa di incidenti automobilistici, avvelenamento, suicidio
indotto dal bisogno di liberarsi dall’alcolismo, omicidi legati allo stesso
fenomeno (Fonte: Istituto Superiore
Sanità). Il Ministro Amato ha proposto da parte sua un disegno di legge
che prevede il sequestro del mezzo a
chi viene sorpreso a guidare sbronzo.
Quello che forse serve è un’educazione e un’informazione attenta e mirata,
che illustri le gravi conseguenze che
derivano da un abuso di alcol (non è
affatto vero che tutti sanno a cosa si
va incontro bevendo). Oltre a questo
sono necessari controlli serrati, all’uscita dei pub, delle
discoteche, e dai locali dove si
tende maggiormente a bere. E
forse, oltre a tutto questo, poiché gran parte degli incidenti
avvengono quando a guidare
è una persona sola o, ad ogni
modo, lasciata sola ad affrontare il rientro notturno a casa,
ciò di cui si avrebbe più bisogno è un amico lucido che impugna le chiavi della macchina
quando chi è ubriaco puntualmente vuole guidare a tutti i
costi.
Giorgia Barboni
La decima edizione di una camminata
I Giovanissimi
di San Pietro Martire
nella Locride
(Continua dal numero precedente)
U
n altro momento intenso è stato l’incontro
con Stefania Grasso, figlia dell’imprenditore
massacrato dalla ‘ndrangheta per non aver voluto
pagare il “pizzo”. Seppur minacciata, lei denunciò
i mandanti dell’omicidio del padre, ma non ottenne nulla se non il disprezzo e l’isolamento dal resto della sua comunità.
La reazione istintiva dei ragazzi è stata di rabbia,
ma la stessa Stefania ha ribadito che la vendetta
serve solo a mettersi sullo stesso livello degli assassini, con il rischio di rovinarsi la vita. Ciò che
salva è invece il coraggio nell’affrontare il quotidiano, la coerenza e la testimonianza della legalità fin dalle più piccole cose.
A Locri la comitiva jesina è stata accolta da Mons.
Giancarlo Bregantini, un vescovo attivo e molto
esposto sul sociale, che incoraggia costantemente i giovani a riscattarsi, a ripartire, a ridare speranza. Monsignor Bregantini sollecita i giovani a
costituirsi in cooperative che valorizzino le peculiarità della loro terra, come lo sfruttamento del
clima per la coltivazione di frutta, l’organizzazione di escursioni in montagna, i contatti e la collaborazione con aziende del Nord Italia. ”La Calabria da sola non potrà mai farcela – ha raccontato ai Giovanissimi – tanto è stretta nella morsa di
quella malavita organizzata che riesce a controllare ogni ambito sociale”. L’esperienza calabrese è
stata bella perché vera, partecipata, reale e vissu-
Poggio San Marcello-Loreto a piedi
ra il 1998 quando a
Riccardo Boccaccia
di Poggio San Marcello venne in mente di
arrivare a piedi dal suo
paese fino alla basilica
di Loreto percorrendo
circa una sessantina
di chilometri. Mentre
si stava allenando per
prepararsi all’impresa
incontrò il suo amico Enrico Coppa, che
dopo aver scoperto le
sue intenzioni decise
di non lasciarlo solo!
E’ così che è nata “la
camminata
PoggioLoreto”, iniziata con 6
partecipanti e arrivata
nel 2006 con più di 20, uomini, donne e ragazzi. Per Poggio San Marcello è diventato un appuntamento
fisso, sia per chi decide di tentare
l’impresa, sia per chi aspetta di veder partire o passare l’eroico gruppo.
Si parte dalla piazza di Poggio intorno alle 19.30 e poi giù fino a Pianello
per arrivare verso le una di notte a
Castelrosino, dove è prevista la prima tappa per ricompattare il gruppo e rifocillarsi con i panini prepa-
A Foce Cerqueto
dal 25 al 29 luglio
“I Giovanissimi
e la Fede”
L
rati da alcune persone,
che partecipano come
possono all’iniziativa o
sono pronte ad andare
a prendere chi non riesce più ad andare avanti a qualsiasi ora della
notte. Intorno alle 8.30
si arriva alla Basilica di
Loreto, c’è tutto il tempo per andare a Messa
o fermarsi in Chiesa e
fare colazione insieme
ai familiari che sono arrivati il mattino.
Quest’ anno in occasione della decima camminata gli organizzatori
hanno pensato di far
stampare delle magliette per i partecipanti, che partiranno
dalla piazza di Poggio San Marcello
sabato 4 agosto alle ore 19.30. Per
informazioni è possibile contattare
Enrico Coppa al 339 8316577
Stefania Vico
’estate è la stagione
delle tante iniziative organizzate dai vari
gruppi
parrocchiali,
come i campi scuola. Il
primo della stagione,
tra quelli dell’Azione
Cattolica jesina, si svolgerà a Foce Cerqueto,
vicino Genga, da mercoledì 25 a domenica
29 luglio e coinvolgerà i
circa venti Giovanissimi
delle parrocchie di San
Francesco d’Assisi, San
Francesco di Paola e
San Giuseppe. I ragazzi,
tutti di età compresa fra
ta con grande emozione. Ai Giovanissimi è stato
d’esempio il grande impegno delle persone che
hanno incontrato e l’intensità con la quale affrontano le notevoli difficoltà.
Specialmente se confrontiamo il tutto con la superficialità che a volte pervade le nostre giornate
ed in nostro tempo libero. Anche in parrocchia
o in oratorio, dove abbiamo strutture ed accoglienza, eppure tutto ci sembra dovuto, banale e
scontato. “I grandi semi di speranza che abbiamo
conosciuto in Calabria – ci tengono a far sapere i
ragazzi di San Pietro Martire (nella foto) – speriamo portino frutto anche da noi e ci cambino un
po’ da dentro. Ciò che sicuramente non dimenticheremo è l’intenso calore umano con il quale
siamo stati accolti, insieme alla consapevolezza
di aver fatto sentire alle persone incontrate tutta
la nostra partecipazione alle loro prove e che noi
siamo con loro, umanamente e cristianamente,
essendo in Gesù tutti fratelli”.
i quindici ed i diciotto
anni, saranno seguiti da
sette educatori e dall’assistente don Marco
Cecconi. Tema dell’insolita quattro giorni è “I
Giovanissimi e la Fede”.
Si cercherà attraverso
dei personaggi del Vangelo di approfondire
alcuni aspetti del nostro essere cristiani. La
giornata di sabato poi,
avrà come ospite speciale Mons. Rocconi.
Nella foto un momento del campo dell’anno
scorso.
WWWBPAIT
E
16
Provincia
22 luglio 2007
Moie: Inaugurazione del nuovo comparto rifiuti solidi urbani
Responsabilità civile e rispetto per l’ambiente
U
na giornata di approfondi- rimangano pubbliche per evitare discarica, ha evidenziato come la
mento sul tema, di grande facili e pericolose speculazioni. Il Vallesina sia una delle zone marattualità, dello smaltimento dei progettista e direttore dei lavori, chigiane più evolute per la gestiorifiuti, che ha avuto come coro- Raffaele Solustri ha presentato il ne dei servizi e in particolare dei
namento il taglio del nastro del progetto di ampliamento per 900 rifiuti. “L’inaugurazione di oggi
nuovo comparto per i rifiuti solidi mila metri cubi di capacità di ri- è il frutto di un progetto politico
urbani della discarica strategica fiuti solidi urbani, nella zona della che nasce trenta anni fa, dal deCornacchia di Moie. L’iniziativa, discarica verso Moie, a un chilo- siderio e dalla volontà di vivere
promossa dal Comune di Maiolati metro e mezzo di distanza dalle la politica non come tecnicismo
Spontini e dalla Sogenus spa, si è prime case del paese. I lavori si ma come mezzo per risolvere i
svolta sabato 14 luglio. Al Centro sono svolti in tempi record, au- problemi – ha detto il presidente
comunale di via Carducci, a Moie, torizzati il 4 agosto 2006 e iniziati – perché gestire i rifiuti significa
il direttore della Sogenus, Mau- lo scorso ottobre. Le maestranze essere responsabili verso la sociero Ragaini, nel dare il benvenuto hanno effettuato 600 mila metri tà”.
agli amministratori e ai cittadi- cubi di sbancamenti di terra ed La mattinata si è conclusa con la
ni, ha sottolineato l’importanza hanno impiegato 100 mila metri visita guidata in pulmann al nuodella gestione della discarica, un cubi di guaine impermeabili: que- vo comparto riservato ai rifiuti
impianto tecnologico e comples- ste alcune delle cifre date da So- solidi urbani e che entrerà subito
so al servizio dei cittadini, delle lustri che si è poi soffermato sui in funzione in quanto l’attuale è
imprese e delle istituzioni. Il pre- controlli periodici che vengono in fase di esaurimento. Massimo
sidente della Provincia, Patrizia effettuati nei 40 ettari dell’area e Mosca, geologo e direttore tecCasagrande ha riconosciuto l’im- che si protrarranno per altri tren- nico della Sogenus, ha sottoliportanza della discarica di Moie ta anni dalla chiusura dell’attività. neato la sicurezza ambientale dal
e, rispondendo alle sollecitazioni Simone Cecchettini, presidente momento che il terreno su cui è
del sindaco, si è impegnata a ri- del Cir33, il Consorzio Vallesina il comparto è argilloso per oltre
spettare l’obiettivo di individuare Misa che ha il compito di attuare due chilometri di profondità.
in breve un altro sito per lo smal- il Piano dei Rifiuti, ha comunicato Conoscendo la moderna ed effitimento dei rifiuti nel sub-ambito i positivi risultati della campagna ciente discarica di Moie, certifi1. Giancarlo Carbini, sindaco di per la raccolta differenziata avvia- cata da più enti, costantemente
Maiolati, il comune socio e pro- ta nei comuni della Val Misa e ha controllata da un apparato di viprietario degli impianti, aveva invitato gli amministratori dei co- deo-sorveglianza collegato con la
rilevato che non ci sono ancora muni della Vallesina ad avviare la Provincia, il Comune di Maiolati,
segnali concreti sulla realizza- raccolta porta a porta per ridurre la centrale dell’Istituto di Sorvezione della discarica strategica i conferimenti in discarica.
glianza; una discarica visitabile
prevista nel sub-ambito 1, ossia “La lungimiranza dei sindaci che dalle scolaresche e dalla cittadiil consorzio Coneroambiente che nel tempo si sono succeduti a nanza, che periodicamente orgacomprende, tra gli altri, i comuni Maiolati è da prendere ad esem- nizza visite guidate e che inaugudi Chiaravalle, Filottrano, Osimo pio perché oggi la Vallesina è do- ra i nuovi servizi con occasioni
e Ancona. Paolo Perticaroli, pre- tata di un impianto all’avanguar- pubbliche di confronto, inevitasidente dell’azienda Sogenus spa dia, frutto di una gestione attenta bilmente andiamo con la mente
che gestisce la discarica strategica e rispettosa del territorio”: così il all’altra parte di Italia, Napoli, e ci
di Moie, detta della “Cornacchia” neo assessore provinciale Marcel- domandiamo: che fine fanno i bei
ha illustrato il nuovo compar- lo Mariani, con delega specifica discorsi di responsabilità civile,
to realizzato grazie alla capacità ai rifiuti, si è rivolto ai presenti rispetto dell’ambiente, attenzione
amministrativa del territorio del- durate la presentazione dell’im- alle nuove generazioni che da più
la Vallesina e alla gestione scru- pianto. Raffaele Bucciarelli, presi- parte sentiamo dai politici? Una
polosa dell’azienda, nel rispetto dente del Consiglio Regionale, ha discarica, oltre che necessaria, è
dell’ambiente, della sicurezza dei chiuso i lavori al centro comuna- anche un modo per fare utili e rilavoratori e dei cittadini e delle le 6001. Bucciarelli, cittadino di distribuirli alla società in termini
normative in materia. Ha con- Maiolati ed amministratore del di servizi e strutture.
cluso il suo intervento con l’au- comune negli anni in cui iniziavaBeatrice Testadiferro
spicio che questo tipo di aziende no le “battaglie” per i lavori per la
Foto Maurizi
S
La Sogenus
ogenus spa è tra le più importanti aziende impegnate nello smaltimento e nel trattamento dei
rifiuti delle Marche. Ha ottenuto la certificazione
di qualità ISO 9001, la certificazione del sistema di
gestione ambientale ISO 14001, la ISO 18001, la Sa
8000 e la registrazione EMAS, il sistema comunitario
di ecogestione e audit. L’azienda è a capitale pubblico
superiore al 90%, costituita dal Consorzio Intercomunale Servizi che è il socio di riferimento, dal comune
di Maiolati Spontini che è socio e proprietario degli
impianti di smaltimento, da AnconaAmbiente spa e
dal Comune di Jesi. Dal 1989 la Sogenus spa gestisce
la discarica di Moie con una estensione globale di circa 40 ettari in cui effettua lo stoccaggio e lo smaltimento dei rifiuti che vengono distribuiti sulla superficie di abbancamento e progressivamente compattati.
L’ultimo strato di copertura finale viene realizzato con
terreno seguita dalla aspersione di semine.
Nella prima foto, da sinistra Mauro Ragaini, Paolo Perticaroli, Patrizia Casagrande, Giancarlo Carbini; nella seconda immagine il nuovo comparto. Nella terza foto, il momento del taglio del nastro: da sinistra Mauro Ragaini,
Paolo Perticaroli, Raffaele Bucciarelli, Giancarlo Carbini, Marcello Mariani.