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Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB - Jesi Settimanale d’informazione Impôt repriséTassa riscossa Ufficio di Jesi ANNO LV- N. 27 Euro 1 DIREZIONE E REDAZIONE: JESI - PIAZZA FEDERICO II, 8 - TEL. E FAX. 0731.208145 Editoriale Responsabilità e prudenza Ormai i morti sulle strade non si contano più. Le strade si sono trasformate in campi di battaglia, con morti e feriti in crescendo esponenziale. Un’epidemia incontrollabile, nella quale gli untori si moltiplicano a causa dell’alcol e della droga. Quel che è triste è che, mentre aumentano le proteste e le richieste di giustizia, cresce il senso di impotenza; mettersi in macchina, affrontare un viaggio significa sfidare la sorte: non ci si salva dalla follia della velocità ad ogni costo, dall’irresponsabilità di chi ha fatto della strada la palestra del suo istinto di dominio, della sua sfida alla vita. Anche questo è il segnale triste del prevalere di una cultura di morte. Ciò di cui si avverte l’urgenza è l’etica della responsabilità, la consapevolezza che la mia libertà ha dei limiti nella libertà degli altri, nel loro diritto di vivere. Il problema è anzitutto etico: si deve ritrovare quella «etica della strada» che è stata indicata, alcuni giorni fa, dagli «orientamenti» del Pontificio Consiglio dei Migranti, nei quali si afferma: «Quando qualcuno guida mettendo in pericolo la vita altrui o quella propria, egli si rende responsabile di colpa grave». Responsabilità, prudenza come doveri morali gravi. Unite alla carità e alla giustizia: sì, perchè guidare irresponsabilmente è anche questione di amore e di giustizia nei confronti degli altri oltre che di se stessi. Quanto costa alla società civile, in aggiunta alle sofferenze e ai lutti di tante famiglie, la strage stradale in un anno? Anche questo si deve ricordare. Non riguarda solo i guidatori. Ne sono richiamati i produttori di automobili: perché fare bolidi da trecento all’ora, per viaggiare su strade dove è vietato superare i centotrenta? Ne sono toccati i genitori: è proprio necessario donare ai propri ragazzi auto velocissime? Senza dimenticare i legislatori che stanno decidendo misure più severe per fermare gli irresponsabili. E mettiamoci, la deprecabile industria dello sballo notturno, che costringe i giovani, se non vogliono essere considerati extraterrestri, a trascorrere le notti caracollando tra bar, ristoranti, discoteche, night club e altro ancora fino a mattina inoltrata. Qualcuno riuscirà a mettere un freno a questa follia? E’ triste ricordare che qualcuno in Parlamento ci ha provato ma è stato sconfitto. sport ambiente di Giuseppe Papadia 9-12 giovani Inaugurato nuovo comparto rifiuti urbani Lo sport scalda le serate estive domenica 22 luglio 2007 16 di B. Testadiferro scuola Per qualche bicchiere in più di Giorgia Barboni 15 Perché solo italiano? di Paola Cocola 12 Attorno alla fontana LTA O V A M I R P A L PER RERÀ T N O C N I I V X TO P A P A B E N EDET N I A L O R E T O La coincidenza I A nazionale dei nuove generazioni a individuare comporI TtraA Ll’incontro A N IBenedetto G I O Vcon Igiovani XVI a Loreto e la II tamenti e stili di vita efficaci per la tutela Giornata nazionale per la salvaguardia del Creato (1 settembre), su “Il Signore vostro Dio vi dà la pioggia in giusta misura, per voi fa scendere l’acqua”, ha indotto il Comitato Cei per il sostegno alle iniziative della pastorale giovanile (Cisip) che sovrintende l’organizzazione di Loreto 2007, a particolari attenzioni educative e logistiche, per rendere quello di Loreto un evento rispettoso del Creato e capace di aiutare le dell’ambiente. Il messaggio di Loreto per la salvaguardia del Creato sarà affidato non tanto alle parole, quanto ai gesti che i giovani faranno e alle cose che utilizzeranno. Dalla torcia elettrica funzionante a manovella al telo in nylon riciclato, dalle posate in materiale compostabile alla raccolta differenziata dei rifiuti. L’incontro dei giovani a Loreto sarà un evento rispettoso del Creato, in poche parole ecologico. Uu disegno di legge per ridurre i costi della politica S Ma ancora i politici non hanno capito niente e nell’ultimo numero di que- versi livelli si sono venuto creansto settimanale tre nostri do, fino a scandalizzare ben più corrispondenti (Uncini, Luco- degli episodi, gravi e gravissimi, ni, Ceccarelli) si sono ritrovati della stessa malavita in genere. a scrivere articoli sullo stesso Perchè l’operato della malavita tema - quello del costo della po- lo si dà per scontato, quasi una litica - senza che a monte ci sia costrizione sociale con l’illegalistata la minima intesa, un signi- tà, ma non ci si può non scanficato di un certo rilievo ci dovrà dalizzare di fronte al legislatore pur essere. E cioè che il tema è – parlamento e consigli regionali sentitissimo, e non da oggi. La – che conia leggi e regolamenti condivisione, con tanta rapidità, ad esclusivo favore di se stesso. della esistenza di una “casta” - Non è mio intendimento elenappunto quella dei politici – non care ancora i privilegi di cui goè dovuta al noto libro uscito al- dono i parlamentari, i consigliecune settimane fa, ma piuttosto ri regionali e le strutture nelle ad una denuncia, in questi ulti- quali operano. Denuncio invece mi anni, sempre più marcata e il fatto che il progetto di legge stizzita dei privilegi legali, anzi approvato pochi giorni fa dal legalissimi che gli uomini impe- governo tendente a ridurre i cognati nella vita pubblica ai di- sti della politica evidenzia due elementi così negativi da sbalordire. Il primo elemento è dato dal metodo con cui si intende procedere: un disegno di legge (e perché non un decreto legge?). Campa cavallo. Già contestato in partenza, non solo non avrà vita facile, ma arriverà alla fine, se ci arriverà, del tutto “innocuo” verso gli addetti ai lavori. Sono ripresi motivi di sempre, motivi che sono sempre rimasti lettera morta. A cominciare dalle auto blu per finire al numero dei ministeri. Il secondo elemento, di gran lunga il più scandaloso, è dato dal fatto che i provvedimenti di riduzione del costo della politica, toccano, per così dire, alcuni accessori della vita degli addetti ai lavori, ma non la sostanza. Le indennità dei parlamentari e quelle dei consiglieri regionali dovrebbero, almeno, essere ridotte del 50 per cento se guardiamo l’Europa. Così dicasi per le spese di alcune strutture più strettamente connesse con la vita politica come il Quirinale, la Camera dei deputati, il Senato ecc. per la”manutenzione” delle quali si spende il doppio o il triplo di quanto si spende in altre nazioni. Perché un deputato paga cinque euro un pasto che al parlamento viene a costare 90 euro? Questi scandali fanno letteralmente ribellare il cittadino perchè sono voluti e legalizzati dal legislatore, il quale, a parole denuncia mille storture della società, ma con i fatti sviluppa sempre di più i privilegi personali. Privilegi che naturalmente condivide con gli alti funzionari per cui, ad esempio, un dirigente regionale riceva una liquidazione di un milione e mezzo di euro (quasi tre miliardi di vecchie lire!). E Roma tace. Quanto si appresta a fare il governo vuol essere solo un tentativo di parare l’effetto psicologico della denuncia ultima: quella che viene dalla “Casta”. Nella sostanza: tutto come prima, anzi peggio, a cominciare dai portaborse. Ultim’ora: il parlamento europeo interviene contro le alte indennità dei nostri deputati. Vergogna. Vittorio Massaccesi vitt.mass@tele2.it . . . U T O L O S I H C N MA ... iscriviti subito all’evento dell’anno su www Per informazioni chiama il numero verde t i . 7 0 o t e r o l . 800 331 033 (attivo dal 1 agosto 2007) 2 Cultura e società 22 luglio 2007 Del più e del meno Jesi - Parrocchia di San Pietro Martire Guida pratica per migliorare in peggio Sono tornati i bambini bielorussi di Giuseppe Luconi R iflessioni di un giorno di mezza estate, o quasi, passeggiando tra la zona del Prato e la stazione. Vie larghe, alberate, spaziose. Risalgono alla prima metà del secolo scorso, battezzate dagli amministratori dell’epoca con nomi che ricordano città, date ed eroi della grande guerra, a memoria dei tanti giovani jesini caduti sui campi di battaglia: via Trento, viale Trieste, via Fiume, Via XXIV Maggio, via IV Novembre, via Cesare Battisti. Vie larghe, alberate, spaziose… Sì, gli amministratori dell’epoca le realizzarono con lungimiranza: buone per il traffico di quei tempi ma anche capaci di sostenere quello dei tempi a venire. Non a caso via XXIV Maggio è oggi, con il viale della Vittoria, la strada cittadina che registra il maggiore transito di veicoli.. Ed è proprio di via XXIV Maggio che si è occupata la stampa locale in questi giorni, raccogliendo le proteste degli abitanti della zona. Motivo: i nuovi marciapiedi, che su un versante della via non hanno rispettato il vecchio tracciato. Uno dei due marciapiedi infatti è stato allargato, per cui le auto in sosta sono ora costrette a “rubare” spazio alla sede stradale, a scapito di quello destinato ai veicoli in transito. Un restringimento della sede stradale – ancora più plateale e incredibile - si sta realizzando anche al viale Trieste, dove l’aiuola che ospita le piante viene allargata (perché?) guarda caso non sul lato della corsia laterale, non è più transitabile, ma A nche quest’anno, l’aereo proveniente da Minsk, la sera di mercoledi 27 giugno, ha trovato all’aeroporto di Falconara un’accoglienza calda a festosa, animata da tutte quelle persone, famiglie a gruppi della Parrocchia jesina di San Pietro Martire, che rendono possibile il progetto umanitario ideato dall’Arca, 1’associazione onlus marchigiana fondata nel 1993 e attiva nell’aiuto e nell’ospitalità a bambini a adolescenti bielorussi. Durante il mese di luglio dodici ragazzi a ragazze, con le loro due accompagnatrici che fungono da interprete ed assistente sociale, vivono in parrocchia seguiti da un gruppo di volontari che per tutto il periodo dell’a cco g l i e n z a si prodigano nella preparazione del vitto, si stema z ione dei letti, accompagnamento al mare, e animazione dei pomeriggi dei piccoli bielorussi. Il programma è un normale programma di svago a divertimento: al mattino al mare, mentre il resto della giornata è dedicato ai giochi o, in giorni particolari come la domenica, a gite fuori città. La sera dell’arrivo, il 27 giugno scorso, durante il trasferimento dall’aeroporto alla parrocchia, la piccola Cristina per 1’in- sul lato opposto, cioè su quello della corsia centrale destinata al traffico…. °°° A proposito del viale Trieste, si cerca di capire quale sarà infine il suo nuovo volto. Dopo l’abbattimento della vecchia stazione, con l’innesto di due rotatorie (la seconda è in arrivo in cima al viale, all’incrocio con le vie Rosselli e Acqua ), con la chiusura delle corsie laterali, con la posa in opera delle panchine, con la presenza di aiuole grandi e piccole (dai teloni verdecupo e dalla vegetazione ricettacolo di tutto un po’), il viale della stazione sarà dunque un altro viale. Certamente non sarà più il bel viale voluto dai nostri vecchi e di cui i nostri vecchi andavano orgogliosi. Nelle raccolta jesina di antiche cartoline illustrate curata dall’amico Vittorio Cappannari ci sono almeno una ventina di vedute del viale Trieste, l’una diversa dall’altra, che hanno fatto il giro del mondo. Io comunque non dispero. Anche se non sarà più cosa per i miei tempi, continuo a credere che in un domani più o meno lontano una amministrazione comunale rimetterà finalmente le cose a posto: il viale della stazione tornerà ad essere quello che era, la fontana con l’obelisco rientrerà nella sua sede naturale, in piazza della Repubblica, il monumento a Federico II (con un basamento ad hoc) verrà collocato al centro della piazza che porta il suo nome… Giuseppe Luconi Tempi moderni Meglio i castelli di sabbia… T utti al mare…o quasi tutti… ogni giorno, fin dalle prime ore della mattinata. Per non parlare della domenica: dopo le otto, sul pezzo di litoranea che da Marina corre verso Senigallia, non c’è l’ombra di Venditori – una procesun parcheggio. Sono in sione - che spuntano molti ad attendere - con per magia, per andare l’auto accostata e fer- chissà dove… ma in sosta provvisoria Bimbi che giocano, - che qualcuno decida di bimbi che piangono; tornare a casa. bimbi che adorano l’acIntanto, sulle spiagge qua e la sabbia; o che assolate e nel mare sfa- con esse ci fanno batvillante di colori e di taglia e…trappole fatali: luce, lo spettacolo è più le buche; oppure, fantao meno quello di ogni siosi castelli … anno…o quasi: corpi E qualcuno, un po’ più stesi a sfrigolare sotto cresciuto: corpi di donil sole, corpi seduti a na! Sì, non mi era mai chiacchierare o a con- capitato fino ad ora di sumare una partita a vedere, su una spiaggia carte, corpi che vanno piena di gente, giovanissu e giù per la battigia… simi adolescenti model- lare con la sabbia un nudo. Al massimo, una volta, su spiagge quasi deserte, si poteva inciampare in frasi d’amore… Li ho osservati quei due durante la creazione della loro “opera”, esasperata nei punti più peculiari : uno, lavorava con atteggiamento ironico e dissacratorio; l’altro, con fare delicato e quasi devoto, cercando di difendere quel corpo dagli “sfregi” dell’amico…tanto che il primo è sbottato dicendo: “ah, tonto… mica te la devi sposare! Ora copriamo tutto con la sabbia, così muore!” Ci sarebbe tanto da dire e da riflettere…ma chiudo qui: un giornalista deve solo riferire… Paola Cocola tero tragitto ha tenuto gli occhi incollati al finestrino dell’auto, sorpresa e risucchiata da una realtà the non poteva immaginare perchè molto diversa da quella del suo Paese, Per lei si tratta del primo soggiorno in Italia, in questi giorni sta vivendo una specie di favola nella quale ogni esperienza si esprime con un linguaggio non familiare, strano e al contempo strabiliante. Una favola bella ma anche utile. Infatti il 60% delle zone contaminate dal disastro di Chernobyl, in Ucraina, del 1986 si trova nella confinante Bielorussia, dove le radiazioni causano, a tutt’oggi, leucemia e tu- mori alla tiroide; inoltre le insegnanti bielorusse denunciano un diffuso affaticamento psicologico e un preoccupante abbassamento delle difese immunitarie nei bambini e nelle bambine che frequentano le scuole statali. La nube tossica ha inquinato tutto, non solo 1’organismo umano ma anche la società, pro- vocando una grave crisi del settore agricolo, il più sviluppato dell’economia bielorussa, che a sua volta ha causato la crisi di molti gruppi familiari, in quanto i cittadini si sono ritrovati poveri e disoccupati, in certi casi anche in balia di una conseguente depressione sociale. Alla luce di questa catena di problemi, un mese di giochi e di pasti sani, di calore umano e soprattutto di buon iodio del Mare Adriatico si dimostra un’eccellente idea per tentare di arrestare i flagelli che da quel 1986 si sono abbattuti sulla Bielorussia e che ancora tormentano bambini innocenti che con quella tragedia non c’entrano nulla. Per questo è necessario che la favola di Cristina possa continuare. “La realizzazione di questo progetto umanitario che la parrocchia segue da cinque anni - comunica Padre Umberto Bastianelli, parroco di San Pietro Martire - è possibile per la generosa solidarietà di tante persone della città di Jesi e per il generoso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi che ogni anno viene in nostro soccorso. Grazie di cuore a tutti”. Paolo Brunacci Segnalazioni dal medico di famiglia Per gli anziani un numero verde I l Progetto Helios voluto dalla Regione Marche e operativamente realizzato dall’Asur ha attivato un numero verde per informare, tutelare e sorvegliare la popolazione anziana durante l’emergenza climatica estiva. Il numero 800 450 020 effettua un counselling telefonico, viste le attuali condizioni climatiche e le prime avvisaglie di pericolo verso la popolazione anziana. Le telefonate verranno effettuate fino al 31 agosto, con orario continuato dalle 9 alle 19, tutti i giorni inclusi festivi e prefestivi. Per partecipare al progetto rivolgersi al proprio Medico di Famiglia o presso il Distretto Sanitario del Comune di residenza compilando il modulo di adesione. L’attivazione del numero verde 800 450 020 consente pertanto agli operatori di provvedere a dare informazioni all’utenza sulle farmacie di turno, le guardie mediche, i riferimenti di pronta emergenza, i numeri telefonici degli URP delle Zone Territoriali, dei Distretti sanitari e quindi i consigli su come fronteggiare l’emergenza dovuta all’afa. Il servizio di counseling telefonico consiste in chiamate attive agli anziani fragili, segnalati dai Medici di Medicina Generale, distretti o strutture sociali, che hanno fatto richiesta di inserimento nel progetto. Gli anziani vengono chiamati a casa due volte al giorno dagli operatori del call center, adeguatamente formati a questo tipo di operazione. Gli operatori si occupano di fornire indicazioni sulla corretta igiene dietetica e sul cosa fare in caso di malessere da calore; accertare lo stato psico-fisico della persona; fornire informazioni sulle fasce orarie di reperibilità dichiarate dagli MMG; fornire informazioni sulle fasce orarie di accesso alla continuità assistenziale. Un ruolo importante nell’attuazione del progetto spetta in questo caso anche alla Servizio Protezione Civile e Sicurezza Locale della Regione Marche, che provvederà a fornire quotidianamente alla rete del 118, ai Medici di Medicina Generale, ai Distretti Sanitari, agli Ambiti Sociali e agli operatori del progetto Helios le informazioni climatiche con riferimento al rischio di pericolo per la salute della popolazione anziana e fragile. 3 Cultura 22 luglio 2007 Fondazione Federico II - Pubblicato il 37° numero delle Tabulae SCUSATE IL BISTICCI O (ghiribizzi lessicali) P Peter Pun (con la u) www.peterpun.it INDOVINURA (indovinello + freddura) - Perché Garibaldi si ritirò a Caprera? - E dove volevi che si ritirasse? All’Asinara? Immagina le battutacce dei maligni… SOBRIETà STRATEGICA Antipodo sillabico… dietetico Il mio pasto serale è assai austero: se mangio troppo, poi di notte peno; così vo a letto a stomaco leggero. (Pensate un po’: con una noce ceno) SCONTRINO = collisione di lieve entità, il cui mancato verificarsi potrebbe metterci in difficoltà col Fisco. SANZIONE = corpulento, imitatore del grande Raffaello. volenteroso COLAZIONE AL BALCONE (DELLA NOSTRA REGIONE) Cambio di iniziale… panoramico C’è un’osteria famosa dentro Xxxxxxx: a comitive, a coppie ed anche a yxxxxxx qui si preparan prelibati intingoli *** Soluzione del gioco precedente: campare, campane Maiolati Spontini La Carovana Exodus Il comune di Maiolati Spontini ha ospitato anche quest’anno, come è successo nelle estati passate, la carovana Exodus, che è arrivata a Moie il 16 luglio e si fermerà fino al 23 luglio. Un’avventura che vedrà girare i giovani di Exodus – in bicicletta - per i comuni della Vallesina dal 16 luglio al 17 agosto e promuovere varie iniziative: serate di animazione in piazza, laboratori creativi per bambini, attività sportive, incontri con la gente, attività di volontariato presso le case di riposo. Anche quest’edizione del progetto (la ottava) vede la Una moneta moderna per un imperatore moderno convinta partecipazione dei Comuni di: Belvedere Ostrense, Castelplanio, Jesi, Poggio San Marcello, Maiolati Spontini, Mergo, Monsano, Monte Roberto, Morro d’Alba, Santa Maria Nuova. In particolare, il messaggio-testimonianza che i ragazzi Exodus cercheranno di dare con la loro presenza e la nuova rappresentazione teatrale che s’intitola “Un giorno di pioggia”, la storia di un gruppo di ragazzi – come ce ne sono tanti – che si ritrova in piazza a celebrare riti, a ripetere battute, a compiere gesti sempre uguali a se stessi. er chi non ha potuto seguire le conferenze organizzate dalla Fondazione Federico II di Jesi le Tabulae, pubblicazione arrivata lo scorso giugno al n. 37, consentono di accedere ai loro contenuti integrali e non solo, arricchendosi con altri articoli che sono il riscontro delle varie attività svolte dall’associazione onlus. Il numero uscito in stampa lo scorso mese si apre con la splendida conferenza su Una moneta moderna per un Imperatore moderno, tenuta nel maggio 2006 dal dott. Francesco Punzi. Fino al 1231, anno delle Costituzioni di Melfi, la moneta aurea del regno di Sicilia, diffusa anche nell’area mediterranea, era il tarì (e suoi multipli), che costituiva anche un’entità di peso. I tarì infatti venivano coniati a caso, su tondini di peso ineguale, e poi erano spesi usando la bilancia. Federico II cercò di ovviare agli inconvenienti dei tarì coniando gli augustali d’oro grazie alla consistente disponibilità del prezioso metallo ricevuto come tributo degli emiri di Tunisia. Gli augustali si possono considerare i veri predecessori delle monete moderne, con un significato politico e propagandistico di grande rilievo. In Federico II e i Papi del suo tempo il dott. Leandro Sperduti, attraverso il succedersi sul soglio pontificio di Innocenzo III, Onorio III, Gre- gorio IX, Celestino IV e Innocenzo IV, mostra che l’Imperatore svevo fu l’unico e l’ultimo sovrano in grado di tenere il Papato sotto pressione, contendendone efficacemente il potere territoriale e monarchico. Il dott. Carlo Fornari ci parla invece di Federico II nei giudizi di Fra’ Salimbene de Adam, il cronista parmense medievale il cui vero nome di battesimo fu Ognibene. Egli espresse, senza odio, giudizi severi sull’Imperatore, ma lo apprezzò anche per alcune sue evidenti doti: “..fu...quando volle..sollazzevole, allegro, delizioso, industre. Sapeva leggere, scrivere e cantare; sapeva comporre cantilene e canzoni..sapeva parlare molte e svariate lingue”. A seguire nelle Tabulae sono inserite la conferenza del prof. Renato Bordone dedicata a Bianca Lancia di Agliano e i suoi parenti e due brevi contributi relativi all’apertura del sarcofago di Federico II: il primo, del prof. Gino Fornaciari, concerne Il DNA di Federico II ed è stato realizzato grazie alla collaborazione del prof. Houbert Houben e del dott. Alberto Gentile, il secondo, del prof. Pasquale Hamel, s’intitola È di Pietro II d’Aragona re di Sicilia il cadavere deposto nel sarcofago di Federico II?. Del prof. Cosimo Damiano Fonseca è invece possibile leggere un bilancio su Federico II tra l’ottavo centenario della nascita e i settecentocinquant’anni della morte (1994-2000), testo integrale della relazione da lui svolta in occasione del conferimento a Göppingen di un prestigioso premio scientifico, lo Stauferpreis 2006. Inerente alla stessa occasione è Dalla Puglia all’Europa, Laudatio del prof. Hubert Houben rivolta al prof. Fonseca. Concludono questo numero delle Tabulae la seconda parte di un meticoloso studio del dott. Eros Pirani su La Marca di Ancona ed il Comitato di Osimo in età sveva, relativo alle famiglie imperiali osimane al tempo di Gottiboldo, marchese e conte di Senigallia (1191-95). Come di consueto, le Tabulae terminano con Lo scaffale di Pier delle Vigne, la rubrica curata dal dott. Franco Brinati. Vi sono contenute le recensioni di due volumi che si profilano interessantissimi: il primo, Stupore Mistico di Ferdy Sapio, raccoglie notizie poco note in un clima profetico e pone grande attenzione ad aneddoti e agli eventi straordinari; il secondo, Le canzoni di Re Enzio, curato da Massimo Castoldi, rivela l’interesse di Giovanni Pascoli per l’infelice figlio di Federico II, racchiuso in un carcere d’oro a Bologna per più di venti anni solo per i suoi natali e non per le azioni da lui compiute. Cristina Franco Festival del Teatro Dialettale - Sponsor principale Banca Marche Nella multiculturalità, brilla il dialetto C on “Il gobbo di Notre non evolve – significa non Naple”, della Compaperdere le proprie radici, gnia “Scusate... il tarlo” di tenere il filo della contiFratta Maggiore (NA) - in nuità con questa cultura scena venerdì 20 luglio alle contadina che poi comun21,30 ad Agugliano - prenque è una grande cultura de il via la seconda edizioanche imprenditoriale ed ne del Festival Nazionale industriale…” del Teatro Dialettale “La “Sì, il dialetto attira il pubGuglia d’oro” .Una manifeblico, affascina tanta gente stazione che continuerà ad – conferma Gorgio Baleranimare il piazzale Anspicia, presidente dell’AssoCop per due fine settimaciazione - Noi avevamo na consecutivi con i lavori iniziato nel 2001 con una di altre quattro compagnie rassegna regionale…dopo di teatro dialettale e due cinque anni ci siamo acspettacoli fuori concorso. corti che la gente chiedeva E che troverà conclusione di più e ultimamente, per nelle premiazioni di do- un messaggio di apprez- seguire questa spinta, abmenica 29, movimentate zamento della Presidenza biamo pensato di renderlo dalla musica e dal cabaret della Repubblica e del Se- nazionale per far conodi Stefano Masciarelli. nato, ha ricevuto quest’an- scere le realtà delle altre Dopo ben cinque edizioni no anche il contributo di regioni e farle colloquiare regionali, il debutto a livel- Banca Marche, sponsor tra loro. Abbiamo lavorato lo nazionale dello scorso principale, e la collabora- parecchio sul dialetto, proanno ha restituito un Fe- zione del Centro servizi muovendo anche nel 2004 stival nettamente irrobu- Volontariato. un convegno sul dialetto stito nelle proposte, negli “Un’iniziativa importante - delle quattro province, e sponsor e nelle aspettative. ha commentato alla stam- organizzando un premio In effetti, in una realtà so- pa il direttore generale nazionale di poesia dal ticiale sempre più globaliz- Massimo Bianconi lunedì tolo La poesia onesta. Abzata, questo lavoro certo- mattina - perché rivela il biamo condotto anche una sino di ricerca e riscoperta forte legame del nostro ricerca sul dialetto di Agudella propria identità at- territorio con le tradizio- gliano - per non perderlo, traverso il dialetto - con- ni, con il dialetto, che è un perché tanto il dialetto si dotto sia dall’associazio- modo di esprimersi che trasforma- con interviste ne promotrice, La Guglia ci accomuna un po’ tutti, ad ottantenni e settantenonlus; che da ciascuna ci mette in una relazione ni, e abbiamo riportato compagnia al suo interno - più amichevole rispetto tutto su un volume prosta acquisendo sempre più ad un più forbito dialogo o prio per assicurare questa significatività e importan- colloquio in italiano…Far testimonianza. Nel Festival te consapevolezza a tutti rivivere questa tradizione tuttavia cerchiamo di non i livelli: locale, provinciale, - che non vuol dire chiu- confondere il dialetto con regionale, nazionale. dersi in un mondo che il divertimento portanL’iniziativa, oldo in scena un tre a vantare il teatro che sia patrocinio della teatro pur con Presidenza del la sfaccettatura Consiglio dei dialettale...” Ministri, della C o mp l e s s i v a Regione Marche, mente, nel Fedella Provincia stival transitedi Ancona e del ranno cinque Comune di Agudialetti resi al gliano, nonché pubblico nei una medaglia relativi spettadel Presidente coli in forma della Camera comprensibile, dei Deputati e pur nel rispet- to della cadenza originale. Le cinque compagnie sono state selezionate su ben quarantaquattro gruppi teatrali non professionisti provenienti da tredici regioni diverse, iscritti alla manifestazione. Il calendario degli altri quattro spettacoli: - sabato 21 luglio Compagnia “Teatro Immagine”di Salzano(VE): Il mercante di Venezia, testo di P. Costalunga, liberamente tratto da W. Shakespeare - domenica 22 luglio Compagnia Teatro “La piccola ribalta” di Pesaro: Me, te e…Lia!!, di Franco Ferri - martedì 24 luglio – serata per i bambini(fuori concorso, ingresso gratuito) Compagnia “Il gufo” di Jesi - spettacolo di burattini Compagnia “La banda dei brufoli” di Ancona, presenta C’era na’ volta…Ancona, di Patrizia Falcioni - mercoledì 25 luglio (fuori concorso) Compagnia Teatrale “I gira…soli” di Castelfidardo: “La jella, venerdì 17, di Stefano Pesaresi e Roberto Perini - venerdì 27 luglio Compagnia Teatrale “Il Ponte della Bionda” di Bologna: Festa di matrimonio, di F.Carpani, G. Giusti, E. Paselli - sabato 28 luglio Nuova Compagnia Teatrale “Priolo Gargallo” di Siracusa: L’aria del continente”, di Nino Martoglio - domenica 29 luglio Cerimonia di premiazione Spettacolo di musica e cabaret con Stefano Masciarelli (Ingresso singolo spettacoli euro 3,00; abbonamento per sette serate euro 15,00) (Abbonamento soci La Guglia e Assocral euro 10,00) Paola Cocola 4 Attualità 22 luglio 2007 nel mondo del lavoro: appunti di viaggio di Gabriele Gabrielli* L’opinione altrui: quanto conta? Massacri quotidiani di Riccardo Ceccarelli N on c’è giorno senza la dose quotidiana di informazione relativa ai massacri che avvengono nel mondo. Tiene campo il mattatoio dell’Iraq, dove a guerra ufficialmente finita si stanno massacrando sanniti e sciiti, tutti di fede islamica, senza ovviamente tralasciare attentati ai soldati di stanza ancora nel paese. Una guerra più sanguinosa di prima che continua, mentre soldati e politici non riescono a costruire la pace. Così in Medio Oriente, Palestina e Libano, in alcune zone delle Filippine, in Sudan, in Pakistan, in Afghanistan, guerriglia silenziosa in alcuni paesi sia dell’Africa che del Sud America. Massacri, sempre massacri. Massacri per le nostre strade, nella famiglie, con una crescita notevole di delitti che si perpetrano tra le mura domestiche. La vita delle persone, di una donna o di un bambino, di un padre o di una madre, non ha più alcun valore. Sembra che la ragione non riesca più a dare, ad esprimere e a comunicare il fondamento o la “ragione” del valore della vita. Esso non è più oggettivo, un dato di fatto accettato, non è più una realtà della quale più che discutere si tratta di accoglierla, di renderla più attuale, più operativa, più efficace, più fondante l’azione morale, sociale, personale, politica. Esso è ormai relativo alla ragione di stato, all’economia, al denaro, alla politica, all’egoismo. I rapporti che si vivono in questi ambiti non rispondono più a quell’elemento cardine che è il valore della vita di ognuno che, al rispetto che esso esige, non è più compreso come discriminante per ogni azione che voglia dirsi umana. In molte situazioni, per capirle e rendersene conto, si ha l’impressione che la ragione faccia cilecca; che non si debba più parlare di ragione quanto di antiragione, di schizofrenia, di comportamenti illogici al limite della malattia mentale che a volte sembrano essere in maggioranza. Ci saranno pure motivazioni che spiegano i massacri sia quelli “politici” che quelli famigliari: una motivazione spesso lucida, chiara, che si impone da sé. Che non tengono conto del vero valore della vita. La vita dell’altro è solo oggetto, strumento, cosa, che vale solo se serve, se mi serve, se non è di ostacolo o di impedimento. Spesso ridotta ad un numero. Più il massacro è grande, più fa impressione, più fa notizia, più forza la mano per ottenere obiettivi altrimenti non perseguibili. Nonostante le lacrime o le condanne a parole che si fanno, quello del massacro quotidiano nelle zone di conflitto o nelle case, è diventato un fatto quasi accettato nell’orizzonte della vita di ogni giorno. Siamo sempre pronti, noi figli illuminati, a condannare i massacri del passato, frutto di lotte fratricide, dell’oscurantismo medioevale, di conflitti religiosi, di politiche imperialiste e pure di razza, se vogliamo. I massacri di oggi, cosa sono? Non riusciamo ad evitarli nonostante le nostre “conquiste” di civiltà, le conquiste libertarie, di autonomia personale, di una politica che diciamo diversa da quella del passato. Se non riusciamo ad evitarli nonostante le chiacchiere di traguardi di civiltà raggiunti, vuol dire che questi non sono stati poi raggiunti, che in fin dei conti la vita dell’uomo è la realtà più negata, la più offesa, la meno tutelata, la più soggetta a distruzione. I quotidiani esercizi di retorica mediatica e falsamente coinvolgente una commozione di massa sono per lo più fine a se stessi, ripetitivi e stanchi. Massacri che stemperano le proprie ragioni in indagini puramente conoscitive delle eventuali cause che esulano dalla constatazione che la vita in quanto tale non ha più valore, che essa è nel gran calderone dell’effimero e spesso del non senso. E guai a parlare di queste dimensioni che toccano non solo la filosofia ma anche la religione. Se di queste prospettive non si può parlare, teniamoci in silenzio questi massacri senza tanti giri di parole. I cristiani però a questo silenzio non ci stanno. Nei momenti di cambiamento siamo forse più attenti del solito a quello che gli altri potranno pensare di noi e di quello che ci “ è capitato”, piuttosto che alla reale portata e all’impatto del cambiamento sul nostro lavoro e sui suoi contenuti. In qualche maniera cioè siamo più preoccupati a valutare se la nostra “considerazione” presso colleghi ed amici possa subire una qualche flessione, che a ponderare con serenità cosa in effetti cambia nelle responsabilità affidateci, nella possibilità di apprendere altro e crescere così in termini personali e professionali. E’ talmente forte il peso dell’opinione e della considerazione altrui che talvolta questa attenzione ci fa perdere di lucidità e non ci fa valutare correttamente le situazioni. Spesso rimaniamo così intrappolati in questa situazione da commettere errori gravi ed assumere comportamenti fuori luogo e imprudenti anche nei luoghi di lavoro. Facciamo un esempio. Quando c’è un cambio di proprietà o un cambio di management nelle imprese, e in generale nelle organizzazioni, c’è sempre un gran trambusto. Gente che se ne va e gente che arriva; il gossip che impazzisce e che ogni giorno accresce la sequela dei “si dice che”; la lista “immaginata” dei promossi e dei “segati”. E tutto questo prende forma nei comportamenti di colleghi, collaboratori e capi. Allora vedi persone che, normalmente molto restie a parlare e molto discrete, sulla bocca di tutti; c’è sempre qualcuno diventano all’improvviso loquaci, si che ti fa venire il dubbio che il “capo” ti lanciano in riflessioni e dibattiti sulla voglia fregare. Tutto allora rotola come organizzazione e sui suoi effetti, sulle una slavina che sul suo percorso verso strategie che il nuovo management la valle diventa sempre più grande adotterà e sulle ricadute su programmi trascinando con sé tutto ciò che le capita e uomini. E questo solo perché il nuovo in mezzo. Insomma, ciò che gli altri capo ha chiesto loro un consiglio su pensano di noi conta molto e talvolta come gestire una questione. Altri invece anche più dell’oggettività delle cose; nel che si sentono “già fatti fuori” perché nostro esempio di quello che l’azienda e erano stimati dalla vecchia proprietà o il suo management ti ha detto. Tanto vale management; come se fosse una colpa. allora “mettersi contro” e armeggiare per Altri ancora, invece, che continuano a far sì che le cose non funzionino bene. Ma mantenere gli stessi ritmi e a chiedere in questa scelta il nostro buon credulone a chiunque capiti come risolvere un non troverà poi molta compagnia perché problema o gestire una questione; gli altri, i consiglieri dietrologi di cui questi ultimi normalmente si attirano lo ciascuno di noi si dota normalmente in scherno degli altri perché difficilmente gran numero, lo lasceranno con molta si può accettare che qualcuno –mentre probabilità “solo” e si “defileranno” si stanno facendo i nuovi giochi- pensi Quello che loro dovevano fare l’hanno ancora alla quotidianità e al lavoro e non già fatto! Insomma la nostra identità si preoccupi invece di come “costruire” ed “integrità” come persone dipende “in il suo spazio con i “nuovi”. Arriva poi il maniera fondamentale dall’approvazione momento tanto atteso in cui il nuovo o dal riconoscimento di altri soggetti”. E management chiarisce meglio il suo ai tempi nostri la cerchia di persone che programma, le sue attese o come vuole possono avere tale influenza si allarga organizzarsi e quali responsabilità sempre di più in ragione delle crescenti “affidare”. “È andata bene” –pensiamo- reti di relazioni che costruiamo. Pensiamo “faccio parte della sua squadra e inoltre allora a quanta responsabilità abbiamo mi ha dato una responsabilità che è tutti nell’influenzare comportamenti e molto importante nel suo programma soddisfazione di chi ci sta vicino anche di lavoro”. Ma la festa è spesso rovinata nel lavoro; o addirittura alla capacità da quello che invece gli altri ti dicono; che abbiamo –secondo il pensiero di ci sono sempre colleghi pronti e molto un grande filosofo come Axel Honnethgenerosi in questo nel proporre letture di sostenere o spezzare il percorso di più sofisticate; ad evidenziarti aspetti autorealizzazione delle persone. “improbabili” ma che al bar invece sono * Docente LUISS Guido Carli Riflessioni Tra la solidarietà e il diritto S i fa un gran parlare del problema generazionale. Siamo una società che invecchia sempre di più. L’età media si è alzata. I giovani si trovano nella morsa tra un rinnovamento e una società che non offre spazio. Lo Stato vuole far restare al lavoro più a lungo possibile e non riesce a far entrare i giovani in una economia che tende ad internazionalizzarsi in una difficile competizione. La sistemazione dei nostri figli avviene sempre di più in età avanzata. Il mercato richiede flessibilità, flessibilità che per le professioni ad alto livello produce ricchezza di professionalità, per gli altri produce una occupazione non qualificata, senza garanzie sindacali. Le donne, parte debole delle catena produttiva, devono stare attente a rimanere in stato interessante perché vengono sostituite alla fine del loro semestre lavorativo. Essere occupati con contratti a tempo crea nel giovane un destabilizzarsi, una dipendenza nei confronti della famiglia. Dentro questo quadro ne soffre la famiglia. Le convivenze sono la conseguenza di questa insicurezza, la mancanza di natalità nel nostro paese è il risultato del clima di incertezza. I giovani non vedono futuro. Senza legame, senza obblighi, liberi di alzarsi ogni giorno e dirsi “arrivederci”. Se ci domandiamo chi è debole nella società, dobbiamo guardare i giovani precari e i cinquantenni fuori dal lavoro con i figli immersi nello studio per crearsi un futuro e loro impossibilitati a mantenerli. Perché il sistema pensionistico è diventato il problema dei problemi e non si è creato un sistema di assicurazione contro la disoccupazione? Perché i ragazzi francesi, inglesi o tedeschi hanno più garanzie? Perché abbiamo speso miliardi per mandare gli operai in cassa integrazione, pagando i prepensionamenti anche dopo aver superato da poco i quarant’anni, e invece quei soldi non sono stati spesi per la formazione? Il sindacato sta perdendo una battaglia storica: dovrebbe avere quella mentalità riformista per difendere le certezze e spendersi per le incertezze di chi bussa alla porta dell’economia e trova uno stato assistenziale e una classe dirigente industriale che non riesce ad andare oltre gli interessi del giorno. L’economia necessita di investimenti che creano lavoro e aprono nuove professionalità. Siamo in un paese assistenzialista. Preoccupandoci della nostra sicurezza abbiamo determinato l’insicurezza dei giovani. Lo stato sociale non garantirà tutti. La preoccupazione non è andare in pensione, ma cosa lasciare ai figli. I nostri figli vivono una gioventù difficile. Non sono fuori della realtà; sono presenti. Si domandano quale futuro li aspetta. Guar- dateli e scoprirete l’angoscia di chi si trova a quaranta anni, laureato e flessibile adibito solo alle sostituzioni o a contratti a termine. Non è vero che “il lavoro c’è, basta cercarlo”. La disoccupazione intellettuale diventa sempre più numerosa, i laureati svolgono lavori umili, frustrati nel loro intimo perché lo studio che hanno fatto non è servito alla società. Studenti per metà della loro vita, i genitori con sacrificio li mantengono, ma per quanto? Se non hanno uno Stato che apre opportunità in quella flessibilità di vita che li metterà sempre in competizione, avverrà che conviene investire in Cina piuttosto che in Italia. Il rischio è che ci troveremo con una gioventù bruciata dal nostro egoismo, e noi a guardare i figli emarginati, che ancora a quaranta anni non sanno dove andare e come mantenersi. Remo Uncini block notes Previdenza La Pensione di Vecchiaia Si ottiene quando una persona possiede contemporaneamente il requisito dell’età e della contribuzione minima. Inoltre se si tratta di lavoratore dipendente occorre anche la cessazione del rapporto di lavoro . Le modalità di accesso alla prestazione sono diverse perché tengono conto del sistema di calcolo applicabile e cioè: -Se si è lavorato anche per una sola settimana prima del 1-1-1996 il sistema di calcolo sarà quello retributivo e/o misto (Si prende in considerazione la retribuzione percepita o il reddito dichiarato sui quali poi sono stati versati i contributi) -Se invece si è iniziato a lavorare dopo il 31-12-1995 il sistema di calcolo sarà quello contributivo (si prende in considerazione la totalità dei contributi versati opportunamente rivalutati in base all’andamento del prodotto interno lordo). Nel primo caso si può andare in pensione se si ha una età pari a 65 anni per l’uomo; si ha una età pari a 60 anni per la donna; si hanno almeno 1040 contributi settimanali (settore privato); 20 anni di servizio (settore pubblico). Nel secondo caso si può andare in pensio- ne se si ha una età pari a 57 anni (uomo o donna) si hanno almeno 260 contributi settimanali e/o di servizio La attuale normativa che regola questo tipo di prestazione prevede comunque alcune eccezioni che interessano entrambe le situazioni sopra descritte e riguardano sia i requisiti dell’età che dei contributi. Poiché non è possibile elencarle nella loro interezza, si consiglia di rivolgersi, per avere una informazione più dettagliata, agli uffici dell’Inps, dell’Inpdap o dei Patronati che, per legge, debbono dare assistenza gratuitamente. Gianfranco Pigliapoco 5 Cultura 22 luglio 2007 Rassegna musicale “Celtic Music from Europe” È I musicisti inglesi e la bellezza delle Marche strano immaginare come tanta dolcezza, un’intensa malinconia, un sound quasi cantilenato che ricorda la raffinatezza del blues possa essere riconducibile ad un popolo di mercenari. Eppure è così. A dimostrazione del fatto che i fiori a volte nascono dai rovi, o semplicemente riflettendo che mai dovrebbero trarsi conclusioni affrettate. In effetti – come la storia racconta – la primaria fonte di sostentamento dei Galli Senoni (tribù celtica stanziatasi nelle zone dell’Adriatico intorno al IV Sec. a.C.) sembra essere stata l’attività di saccheggio delle popolazioni nelle quali si imbattevano. Ma dall’analisi dei reperti tombali (unici resti che ci parlano di questa civiltà, che non ha lasciato testi scritti) emerge il gusto per l’ornamento, l’abilità nel creare gioielli pregiati, servizi da banchetto... Perfino dalla leggenda che racconta l’origine dell’esodo Celtico in Italia trapela romanticismo: Tito Livio spiega come i Celti siano giunti a Chiusi (SI) saccheggiando e combattendo, ma al fianco di un marito tradito... Innegabile poi, che furono proprio i Galli Senoni a rendersi protagonisti del “Sacco di Roma”. Ma non è alla violenza o ai saccheggi che riporta l’immagine della Rassegna Musicale “Celtic Music from Europe”, tutt’altro. Fortemente voluta da Giuseppe Possedoni, direttore artistico dell’evento, nonché presidente del “Centro Studi Oriente Occidente” (curatore della rappresentazione dal 1998), la rappresentazione ha ospitato, con cornice Piazza del Plebiscito, i musicisti inglesi Johnny Dickinson e John Renbourn lo scorso 5 luglio e la Carlos Nunez Band il 9 luglio. Prevista a Fermo in Piazza del Popolo l’esibizione di Stefano Corsi e la Frankie Gavin Band per il 25 luglio, di Martin Hayes & Dennis Cahill e della band Grand Derangement il 31 e di Hamon Martin e Didier Squiban il 3 agosto. In programma anche un concerto a Castelfidardo in Piazza della Repubblica – il 26 luglio – con la Tim Edey Band e Charlie McKerron & Friends. Il tutto con ingresso gratuito e in collaborazione con la Regione Marche, il Comune di Fermo, il Lettera aperta alla Hack Margherita, “a che tante facelle?” Gentile Signora, non so se Lei è stata portata a conoscenza di qualche mugugno relativo al conferimento alla Sua persona della cittadinanza onoraria di Castelbellino. Spero di no, perché – da quanto si ricava dall’ampia, giustificativa lettera del Sindaco (n. 26 di “Voce”) i due motivi del dissenso sarebbero un po’ discutibili. Il primo sembrerebbe davvero una strumentalizzazione politica. L’altro – quello su cui mi permetto di interloquire – sarebbe perché Lei si professa atea: e il sindaco risponde giustamente che le scelte personali non c’entrano, la onorificenza viene conferita alla “scienziata” Hack. Però…mi permetta di aggiungere qualcosina. Nelle sue non infrequenti apparizioni televisive, da tempo ho notato una cosa che, francamente, mi ha sempre infastidito. E cioè che quasi regolarmente, dopo cinque minuti del suo intervento su temi di astrofisica, Lei si sente quasi in dovere di dichiarare di non credere in Dio, senza che nessuno glielo abbia chiesto. Mi viene dunque il sospetto che il Suo conclamato ateismo sia in realtà soprattutto anticlericalismo: non si spiegherebbe altrimenti la sua appartenenza alla UAAR (unione atei agnostici razionalistici, rilevare con Lei, così, alla con pratiche di sbattezzo buona (questa lettera non e simili!). Anticlericalismo ha pretese intellettualistiforse motivato da espe- che) un particolare che ririenze passate o magari tengo di grande importanrecenti: le confesso che za. E cioè che la tradizione ho condiviso la sua irrita- “umanistica” dell’Oriente zione per la proibizione a e dell’Occidente, al di là Jesi, alla morte del papa di anche delle differenze relidue anni fa, di tenere uno giose e anche ideologiche, spettacolo - credo serio - ha molto spesso parlato al teatro. della presenza di “tre occhi”, Ora La invito a non con- cioè di tre facoltà conoscifondere le due cose. Io tive nella persona umana: amo la chiesa, ma cerco di amare di più Dio, che è più importante e più grande della Chiesa. Del resto, noi “di Chiesa” sappiamo per primi quanto essa sia santa, ma pure peccatrice e limitata. Questo anticlericalismo non toglie, tuttavia, il suo ateismo. Che, ritengo, sia di matrice “scientista” (dato che ne esistono diversi: esistenziale, economico-politico, filosofico, ecc.). Lo scientismo, cioè, afferma che gli spazi della mente sono i sensi, la ragione, il cuore. esclusivamente quelli della Il primo “occhio” (i sensi), razionalità scientifica, se- oggi per giunta potenziati condo la quale è vero solo a dismisura dai moderni quanto è sperimentabile strumenti (che Lei conoe quantificabile. Per cui sce bene), scrutano l’iml’ipotesi-Dio non va presa mensamente grande quanneppure in considerazio- to l’immensamente piccone, per il semplice fatto lo. Il secondo “occhio” è che Dio non cade in alcun la ragione: che rielabora i modo nell’ambito dello dati dei sensi, li confronsperimentabile e verifica- ta, formula ipotesi: fossibile. Mi permetta però di mo legati al solo “primo Castelplanio - 60032 (An) - Via Roma, 117 - Tel. 0731.813444 r.a. - Fax 814149 www.fazibattaglia.com Comune di Ancona, il Comune di Castelfidardo e la Provincia di Ancona. Nella serata del 5 luglio ad Ancona, alternando brevi cenni sulla terra di provenienza (The place from which I come has a very strong dialect – Il luogo da cui provengo ha un dialetto molto forte) a elogi sulle bellezze marchigiane (I dedicate this one to your beautiful Adriatic – Dedico questo pezzo al vostro bellissimo Adriatico) ed elogiando l’ambiente circostante con un “Bello!” – pronunciato sollevando le mani come a voler aggiungere “Cosa chiedere di più?”, Johnnie Dickinson sfrega insistentemente le dita sulle corde della chitarra, nella maniera che gli intenditori giudicano con una sola parola: virtuosismo. Se- guono pezzi di assoluta dolcezza, improvvisi silenzi e ancora agitate scale di note. Più silenzioso – almeno da un punto di vista parlato – John Renbourn, presentato con un “Cosa dire di lui? È già stato detto tutto”, che segue la perfomance di Dickinson con un suono forse più melodico, dai tratti cantati che sembrano quasi “solenni” e creando un effetto che evoca immagini, paesaggi, ricordi. Il clima creato dalla musica celtica, dai palazzi multicolore della piazza, dal bianco della statua che la domina e dalle luci tenui puntate sugli artisti, rimanda a suoni che accompagnano i lamenti di un innamorato tradito, piuttosto che canti di guerra... Raffaella Fioretti occhio” (i sensi ) ancora Leopardi. “Egli è in Italia crederemmo che il sole ci il testimone più alto della gira attorno! Ma c’è anche crisi religiosa dell’uomo un terzo occhio, quello del moderno” (D.Barsotti). “cuore”: che è la possibili- Anch’egli, come Lei, scrutà di percepire o intuire il tava intensamente il cielo. senso delle cose, o magari Ma lo scrutava soprattutil loro mistero. E’ lo stesso to con l’occhio del cuore, occhio che rende stupiti ne percepiva tutta la prodi fronte alla bellezza di fondità e il mistero. Ecco un cielo stellato, di una cosa scrive nel “Canto sinfonia, di una Cappella notturno di un pastore Sistina, di un paesaggio. E’ errante dell’Asia”, la sua lo stesso “occhio” che può composizione più tragica renderci avvertiti che il e sublime insieme : mondo della vita è “dato”: “E quando miro in ciel arder non solo come puro fat- le stelle, to, ma come “dato/dona- dico fra me pensando: to-da-qualcuno-per-me”. A che tante facelle?... Noi nasciamo con que- Ed io, che sono?” sto “occhio del cuore”: Ecco, gentile Signora, chi non per nulla i bambini più di Lei, quando si trova sono aperti alla meravi- di fronte ai suoi telescopi, glia per un sole che sor- e scruta quelle incredibige, per un fiorellino sul- li immagini di mondi, di la strada. Sono loro che, potenze inimmaginabili, di fronte allo stupore di astri lontanissimi midella vita, ci fanno le lioni di anni luce, ma di domande più profonde incomparabile e quasi tere magari imbarazzanti. rificante fascino, dovrebPoi con la crescita, con be ripetere: “A che tante l’incalzare delle occupa- facelle?”. Chi più di Lei zioni e preoccupazioni dovrebbe percepire quel dell’immediato, con il messaggio che Leopardi prevalere della ragione (nello stesso Canto) perstrumentale, che guarda cepiva di fronte alla belil mondo come ad una lezza del fiorire dei campi: grande “cava di pietra” da “A qual suo dolce amor ride cui trarre profitto, que- la primavera?”. Siamo davst’occhio non più “usa- vero persi come naufraghi to”, si “atrofizza”. Proprio in un mondo gelido domicome insegnava il vecchio Darwin: se un organo non si esercita, sparisce. Per cui quelle grandi domande (da dove vengo, chi sono, dove vado) appaiono irrilevanti. Nel n. 3/2007 (pg 210) di Micromega, P. Flores d’Arcais ha “risposto” così: veniamo dal Big Bang; siamo una scimmia “geneticamente modificata”; e infine, che “non andiamo da nessuna parte” (sic!). Ecco a quali risultati. agghiaccianti e disumani, porta l’atrofia dell’occhio del cuore! Mi permetta, per questo, di affiancarLe un personaggio “scomodo” come nato da “caso e necessità”, oppure Qualcuno ci interpella, ci parla, ci “sorride”, come un amante timido che non osa ancora svelarsi e aspetta che ne andiamo in ricerca? Non è forse vera la sapienza della conosciutissima frase del Piccolo Principe: “L’essenziale è invisibile agli occhi: si vede solo con il cuore” ? Dove l’”essenziale”, non rilevabile da nessuno strumento, è proprio quel messaggio di amore che Qualcuno potrebbe lanciarci? “Le coeur a de raisons que la raison ne connait pas”, diceva già su questa stessa linea il grande Pascal. Ecco, cara Signora: provi a rimettere in funzione questo “occhio del cuore” che in Lei come in ogni persona degna di questo nome non può essere atrofizzato del tutto. E mi permetta di invitarla almeno a sperimentare un po’ di quell’”inquietum cor” agostiniano, che è il senso stesso del nostro vivere. Le auguro per questo di provare quanto, con fine umorismo, scriveva J. Guitton: “Finchè siamo inquieti, possiamo stare tranquilli”. Con stima, Don Vittorio Magnanelli 6 Vita Ecclesiale 22 luglio 2007 Parola di Dio 22 luglio 2007 - XVI domenica del tempo ordinario “Il troppo struppia” di don Mariano Piccotti donmariano@davide.it sità di fondo: l’incontro con Cristo e l’obbedienza alla sua Parola. Maria In quel tempo, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marè lodata perché ha scelto ta, lo accolse nella sua casa. la “parte buona”. La difEssa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di ferenza cristiana, non è Gesù, ascoltava la sua parola; Marta invece era tutta presa dai molti nelle molte attività che servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: “Signore, non ti curi che mia girano attorno alla parsorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti”. rocchia, ma nell’aiutare a Ma Gesù le rispose: “Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molstare con il Signore. te cose, ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno. Maria si è scelta la Certamente questo può parte migliore, che non le sarà tolta “. Parola del Signore essere fatto anche nel vivere le attività (educative, ludiche, ecc..) dentro o fuori della parrocchia. Ma il rischio di disperdeCommento servizi”. Ma sono le parole di re il dono ricevuto c’è e chiaro. E’ un episodio che è stato spes- Gesù a commento di questo at- Occorre lasciare spazio a Maria so applicato al rapporto tra teggiamento. I doveri dell’ospi- (e non perché adesso ci sono le i”monaci” e i “preti”, tra la vita talità sono sacrosanti, anche in vacanze!). Occorre fermarsi e, contemplativa e la vita attiva. ambiente ellenistico, dove l’epi- a partire dai nostri “vuoti inteMa è quantomeno riduttivo. In sodio è ricordato. I servizi sono riori” scrollarsi da dosso il mito questo senso, i laici che fanno necessari. Marta è tutta presa dell’efficienza e della competiapostolato (e tutti sono chiama- da sé, più che dai molti servizi tività (pensiamo a molte cose ti a dare ciò che hanno ricevuto) per Gesù. Insiste su di sé quan- che fanno i figli e alla corsa vanon avrebbero nulla da prende- do brontola: “mia sorella mi ha canziera) e sentirsi vivi non per re oggi. Infatti non è tanto l’im- lasciata sola a servire”! Non è il molto fare, ma per l’Amore magine che fa da perno al signi- attenta al Tu, dell’ospite, che è il che il Risorto ci sta donando. ficato; da una lato Maria seduta cuore dell’incontro. Il credente E’ passività, certo, ma davanti e ferma, e dall’altro Marta in e discepolo di Cristo deve sce- ad un Tu che può riempire il piedi e “tutta presa dai molti gliere una priorità, una neces- cuore. dal vangelo seconodo luca Lc 10,38-42) Oggi sposi 21 luglio: Paolo Mancinelli e Federica Frezzotti a San Marcello - Riccardo Dolci e Claudia Moretti ad Ancona/ S. Cosma - Manolo Romagnoli e Claudia Cuscito a Monsano - Stefano Barbini e Silvia Mazzarini a Tabano; 22 luglio: Samuele Clementi e Sandra Paola Luchessoli a Cupramontana/S. Lorenzo. Agenda Pastorale del Vescovo Venerdì 20 luglio ore 19.30: Moie: Incontro con i ragazzi di Cresima ore 22: Incontro con i referenti parrocchiali per l’Agorà dei Giovani Sabato 21 luglio ore 19: S. Messa a Sant’Apollinare nella festa patronale Domenica 22 luglio ore 17: Monastero delle Clarisse di Serra de’ Conti: festa di S. Maria Maddalena Lunedì 23 luglio ore 18.30: Maiolati Spontini: incontro con il Consiglio pastorale e collaboratori parrocchiali Martedì 24 luglio Visita al campo esploratori e Guide della parr. di S Francesco d’A . ad Amandola Dalle 17 in poi il Vescovo riceve nella cappella di San Floriano Mercoledì 25 luglio Visita al campo Lupetti e Coccinelle della parr. di S Francesco d’A . a Sant’Elia Giovedì 26 luglio Ore 10: Casa di Riposo: S. Messa e visita alla Comunità di Suore nella festa di S. Anna ore 21: Incontro con i Diaconi Venerdì 27 luglio Visita al campo degli scout FSE a Monte Cavallo (MC) ore 21: Moie: Incontro con il Consiglio pastorale e collaboratori parrocchiali Sabato 28 luglio ore 16: Visita al Campo dei Giovanissimi di A.C. di S. Francesco e San Giuseppe a Foce Cerqueto Domenica 29 luglio ore 9: S. Messa e incontro con il Gruppo Scout Jesi 5 Pomeriggio: Incontro con il Gruppo Scout di Pianello a Comunanza (AP) CHIESA dell’ADORAZIONE luogo di adorazione e di ascolto Dal lunedì al venerdì (eccetto i giorni festivi infrasettimanali), dalle ore 16 alle 19,30 un Sacerdote è a disposizione nella Chiesa dell’Adorazione per le Confessioni e il colloquio spirituale. Questo servizio, offerto a tutti, vuol essere in modo particolare una opportunità data ai giovani. Viene di seguito indicato il Sacerdote presente per ciascun giorno: Lunedì 23 luglio: P. Fulvio Garroni Carm. Martedì 24 luglio: Don Cristiano Marasca Mercol.25 luglio: Don Francesco Sabbatini Giovedì26 luglio: Don Vittorio Magnanelli Venerdì27 luglio: Fr. Lodovico Albanesi FdM Comunicato del Vescovo I canonici della Cattedrale In data 16 luglio 2007, memoria della Beata Vergine Maria del Carmelo, il Vescovo ha nominato membri del Capitolo dei Canonici della Cattedrale i Reverendi: Mons Giuseppe Quagliani Mons. Luigi Masè Mons. Gianni Polita Don Savino Capogrossi Don Cristiano Marasca. Il conferimento del Canonicato avverrà il 15 agosto durante la Concelebrazione della S. Messa vespertina del Vescovo con l’intero Capitolo nella solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria al Cielo, contitolare della Basilica Cattedrale di Jesi Il Capitolo dei canonici – recita il canone 503 del Codice di Diritto canonico – «è il collegio di sacerdoti ai quali spetta assolvere alle funzioni liturgiche più solenni nella chiesa cattedrale»; spetta inoltre al Capitolo Cattedrale «adempiere i compiti che gli vengono affidati dal diritto o dal vescovo diocesano». Settimanale di ispirazione cattolica fondato nel 1953 Meditando Il dono del Signore Ti è passato accanto il Signore e non hai aperta la porta della tua casa. Le luci di tutti gli smeraldi, i nitidi occhi delle stelle più pure, l’alito della vita che spira tra selve d’uomini e di foglie sono povere cose nel nulla di fronte al dono che il Signore voleva recarti, quando, forte di un silenzio d’amore, ha sostato davanti alla soglia della tua casa. Donata Doni, Il pianto dei ciliegi feriti, p. 49. Suore Carmelitane Missionarie Nuova provinciale E’ stato eletto il Governo provinciale per il prossimo triennio delle Suore Carmelitane Missionarie di S.Teresa di Gesù Bambino. Domenica 8 luglio, nel corso della celebrazione del 7° Capitolo provinciale, è stata eletta superiora provinciale Sr Angela Elefante; sr Rosalba Salvato, sr Lucy Vella, sr Adriana Pezzatini e sr Ivana Calvo sono le consigliere che collaboreranno con la superiora a servizio delle suore della provincia carmelitana composta da diciotto comunità in Italia e a Malta. Il tema e lo slogan scelto per il capitolo è stato: “Io e te per la speranza: dai il La e dona il tuo Sì” come espressione dell’esigenza di una vera vita fraterna con l’immagine della musica: una nota da sola non fa componimento, mentre legata ad altre crea armonia. Il “La”, la nota che da intonazione, ricorda a ciascuna il dono di sé espresso nel “Sì” che come nota più alta vuole esprimere la piena adesione a Dio ad imitazione dell’offerta di Gesù al Padre sulla Croce. Il rigo musicale, sul quale sono scritte le note, è Dio. Noi vogliamo essere quelle note sul pentagramma di Dio che non vivono l’individualismo ma ben armonizzate le une alle altre, possiamo prorompere nel Carmelo in una sinfonia d’amore, di comunione e di fraternità. La congregazione è presente a Moie, con una comunità formata da Sr Albina Linguanti, sr Beniamina Barbesin e Sr Adelaide Massani. Moie - Festa patronale Il concerto del gruppo musicale don Giosy Cento e i Parsifal, sabato 8 settembre a Moie, in piazza Kennedy alle ore 21,30, concluderà la giornata della festa patronale della Parrocchia Santa Maria. Don Giosy Cento è stato per diversi anni parroco a Grotte di Castro, in provincia di Viterbo, e incaricato della Pastorale Giovanile della sua Diocesi. In 25 anni di attività ha tenuto quasi 2000 concerti, e ha composto oltre 1000 canzoni utilizzate nella catechesi, nella liturgia e nelle attività di animazione giovanile. A febbraio è uscito il libro - testimonianza di Giosy Cento “Un prete sbilanciato... sul versante della vita”. Piazza Federico II, 8 - 60035 Jesi An Telefono 0731.208145 Fax 0731.208145 email: redazione@vocedellavallesina.it Internet: www.vocedellavallesina.it c/c postale 13334602 Direttore responsabile Beatrice Testadiferro • Proprietà Diocesi di Jesi • Registrazione Tribunale di Ancona n. 143 del 10.1.1953 • Stampa Galeati Industrie Grafiche, Imola www.galeati.it • Spedizione in abbonamento postale • Abbonamento annuo 35 euro - quadrimestrale 12 euro - di amicizia 50 euro - sostenitore 100 euro • Tutti i diritti riservati • Esce ogni mercoledì • Ai sensi dell’articolo 13 del D. Lgs 196/2003 (Codice privacy) si comunica che i dati dei destinatari del giornale, forniti all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento o diversamente acquisiti sono contenuti in un archivio informatico idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati saranno utilizzati, salvo divieto espresso per iscritto dagli interessati, oltre che per il rispetto al rapporto di abbonamento, anche per proprie attività istituzionali nonchè per conformarsi ad obblighi di legge. Associato alla Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici) Cultura e attualità L’ AMBONE DELLA CATTEDRALE DI FIESOLE 22 luglio 2007 7 PRESENTAZIONE DEL MEETING 2007 Paolo Annibali inaugura “La verità è il destino per il nuovo ornamento sacro il quale siamo stati fatti” I I ba che sorvola questo l 20 luglio alle ore 21.30 presso la Chie- quale siamo stati fatti”, rilanciando la sfida scenario racchiude in sa di Santa Maria della Piazza, ad An- contro quel pensiero debole che vorrebbe sè il significato della Pa- cona il centro culturale Miguel Mañara negare l’esigenza di un significato ultimo rola: l’ambone infatti è propone un incontro di presentazione per cui l’uomo agisce, soffre, ama, pensa. il luogo fisico deputato dell’edizione 2007 del Meeting di Rimini La nostra epoca è profondamente segnata alla lettura delle sacre dal titolo “La verità è il destino per il qua- da correnti di pensiero che, non riconoscritture elaborate dai le siamo stati fatti” alla presenza del pre- scendo più la realtà nella sua oggettività, quattro evangelisti qui sidente dell’associazione meeting, prof.ssa come qualcosa che si pone davanti all’uoraffigurati alcuni appog- Emilia Guarnieri. mo e che l’uomo può riconoscere, pretengiati al sepolcro, come La presentazione verterà sull’approfondi- dono che sia la ragione a dare consistenza ispirati da esso, altri in mento della frase che da’ titolo alla ma- alla realtà. La sola alternativa è che la vecontemplazione della nifestazione che si terrà presso la nuova rità sia qualcosa o qualcuno che all’uomo colomba. Due di essi si fiera di Rimini dal 19 al 25 agosto: può accadere di incontrare, qualcosa che allontanano per le stra- “La verità è il destino per il quale siamo succede: un avvenimento per l’appunto. de del mondo a testimoniare, con parole e stati fatti”. Il Meeting opere, la vera strada che conduce al Padre. La ricerca della verità è da sempre la sfi- Con le sue oltre 700mila presenze meL’immagine del pavone che si intravede da più impegnativa per l’uomo. L’uo- die, il Meeting di Rimini - che dal 1980 all’interno del sepolcro, semiavvolto dal mo, infatti, per sua natura è portato a ha luogo ogni anno, in una settimana sudario, simboleggia l’idea dell’Eterno. cercare la verità e in tale ricerca im- della seconda metà di agosto - è il festiAncora una volta Paolo Annibali si è ado- pegna tutta la forza della sua ragione. val estivo di incontri, mostre, musica e perato con la fedeltà di un credente e la Vi è però, soprattutto oggi, una sfiducia ul- spettacolo più frequentato del mondo. Si passione di un artista in un’iniziativa di tima circa la possibilità di conoscere la ve- tratta di una realtà unica nel suo genere: carattere sacro offrendo alla comunità di rità; il relativismo e lo scetticismo che mi- un’associazione che da 27 anni si propone Fiesole un ulteriore strumento per la ca- nano la nostra civiltà ne sono una diretta di creare occasioni di incontro tra espetechesi. La stessa passione che aveva im- conseguenza. Così la vita, privata di cer- rienze e persone di fedi e culture diverse, piegato nella progettazione e realizzazio- tezze, diviene opaca, apparentemente pri- accomunate da un positivo desiderio di ne della Porta del Giubileo del Duomo di va di senso e ultimamente esposta ad ogni conoscenza e di reciproca valorizzazione. Jesi, inaugurata nel 2004. possibile forma di violenza e sopraffazione. Tale posizione umana e culturale, che ha La sfiducia nella possibilità di cono- origine nell’appartenenza al movimento scere la verità coincide con l’intima sfi- ecclesiale di Comunione e Liberazione, è ducia nell’esistenza stessa della verità; stata in questi anni capace di un’apertura Sistema Museale della Provincia e Istituto d’Arte senza di essa, però, l’uomo viene priva- testimoniata dalle personalità più signito della speranza di poter dare rispo- ficative della scena mondiale che si sono ste certe ai grandi interrogativi della avvicendate sul palcoscenico del Meeting: vita che rendono inquieto il suo cuore. dal Santo Padre Giovanni Paolo II a EmIl Santo Padre Benedetto XVI, durante manuel Levinas, dall’allora cardinale Raa ventesima edizione di “Verdicchio sedi di Ancona, Jesi e Fabriano. Daniela un dialogo avvenuto con gli studenti del- tzinger a Madre Teresa di Calcutta, dal in festa” esprime, nel susseguirsi Dobrilla, dirigente scolastico dell’Istil’Università Lateranense afferma infat- Dalai Lama a Eugene Ionesco, da Andrei degli anni, la volontà di un Territorio di tuto “Mannucci” ha sottolineato come ti: “Se si lascia cadere la domanda sulla Tarkovskij a Riccardo Muti, da Lech Walerealizzare una manifestazione finalizza- le tre sedi della scuola “abbracciano la verità e la concreta possibilità per ogni sa a Carlo Rubbia, da Abdus Salam a José ta ad esaltare la cultura del vino”: così Provincia di Ancona e questa immerpersona di poterla raggiungere, la vita Carreras, da Jean Guitton a Luigi GiussaMirella Mazzarini, sindaco di Monte- sione nel territorio rende inevitabile finisce per essere ridotta ad un venta- ni, da Simone Veil a Martha Graham, da la contaminazione glio di ipotesi, prive di riferimenti certi”. David Rosen a Francois Michelin: e ancodi esperienze, senIl titolo del prossimo Meeting propone con ra, politici, imprenditori, scienziati, filosazioni e tradizioni certezza che “La verità è il destino per il sofi, artisti. che provengono dalla storia e trasudano dalla terra delle In ricordo della tragedia di Chernobyl Marche”. Gli studenti, seguiti dai docenti, “nei loro lavori hanno sperimentato tecniche innovative che hanno visto l disastro di inquietanti, non l’utilizzo di materiali Chernobyl fu solo per la mia grezzi – ha contiuna delle più giovane età: un nuato la dirigengrandi sciagure puledrino con te - quali la terra, i nucleari della otto zampe, una rami, le paglie: sono storia. Avvenne mucca con due stati pensati impasti il 26 aprile 1986 teste, una foto per le tele che hancon l’esplosiodella centrale no utilizzato quale ne del reattore dall’alto, altre collante per i colori numero 4 della foto di gente proprio il … vino”. centrale nucleare che piangeva, di Sede dell’allestimendi Chernobyl, in bambini bionto è il Museo civiUcraina (allora di con gli occhi co e della Mail art, parte dell’Unione azzurri…mi ricostituito nel 1984 Sovietica), vicicordo che sincegrazie alle donazioni no al confine con ramente, chiusa di alcuni dei maestri la Bielorussia. la rivista a me dell’arte italiana. Si In seguito alle esplosioni, mangiare l’insalata per- non importava niente né tratta infatti di una dalla centrale si sollevaro- ché contaminata e che di Madonna nè di Chersingolare raccolta di no delle nubi di materiali era pericoloso che i gran- nobyl, perché mi aspettaopere: per Mail art, radioattivi che raggiunse- di fumassero le Malboro vano i miei amici, i miei infatti, si intende ro l’Europa orientale e la di contrabbando, e che giochi, il mio futuro imquell’arte che proScandinavia oltre alla par- quindi dovevano sempre minente e non, a sei anni muove, attraverso te occidentale dell’URSS. I controllare il codice sul i problemi sono altri…ma canali postali monnostri paesi e le comunità pacchetto per capire la ora ho trenta anni e gli diali, la circuitazioparrocchiali della Valle- provenienza, perché se le occhi azzurri di quei ne di opere di picsina accolgono ogni estate sigarette fossero state di bambini con i capelli cocarotto ha introdotto l’inaugurazione di cole dimensioni, come disegni, grafica, gruppi di bambini di Cher- provenienza russa avreb- lor del grano, ancora mi “Spirito di…vino”, la mostra promossa dischi, cd, piccole sculture, realizzate nobyl ai quali viene offerta bero fumato tabacco ra- guardano dagli occhi di dal Sistema Museale della Provincia di da artisti collegati fra loro, da iniziatila possibilità di trascorrere dioattivo. Mi ricordo che ogni bambino bielorusso Ancona, che fino al 28 luglio è ospitata ve libere o tematiche. Il Museo, unico un tempo di vacanze, re- a poco tempo di distanza che ogni anno viene in all’interno delle sale del Museo civico nel suo genere in Italia, ospita anche spirando aria salutare e dal disastro della cen- Italia. E la consapevolezza e della Mail art di Montecarotto. Al- opere grafiche di Orfeo Tamburi, Pecurandosi. Di seguito il ri- trale mi trovavo dal par- di sapere che quei bambil’inaugurazione erano presenti anche ricle Fazzini, Umberto Mastroianni cordo di Rachele. rucchiere con mia nonna ni non vivranno mai una gli studenti e gli insegnanti che li hanno e Arnaldo Ciarrocchi. L’ingresso alla Mi ricordo che quando ci e mentre sfogliavo delle vita come l’ho potuta viseguiti nel progetto, il dirigente dell’isti- mostra “Spirito di…vino” è gratuito fu la tragedia della cen- riviste c’era una foto del- vere io è veramente dituto “Mannucci”, il presidente e il diret- per tutti gli abitanti della cittadina. trale di Chernobyl avevo la cantante Madonna con sarmante…così malgrado tore del Sistema Museale della Provin- Per gli altri, è possibile acquistando sei anni o poco più, mi una coda alta e i capelli tutte le polemiche spero cia di Ancona, Alfonso Maria Capriolo il normale biglietto di ingresso del ricordo che abitavo a Ca- biondi e un bustino co- che almeno per una vole Giorgio Mangani, la coordinatrice Pa- museo. Per info numero verde 800 stelbellino e che i grandi lor oro, e mi ricordo delle ta all’anno possano anche trizia Fava, 439392. avevano paura, che io e i polemiche che riempiva- loro giocare in giardino e Le opere esposte sono frutto di una semiei compagni giocassi- no giornali e telegiornali mangiare l’insalata, che lezione di 58 lavori, realizzati in occa- Nella prima foto accanto al sindaco mo all’aria aperta per via per quel modo alquanto non c’è pericolo qui da sione della rassegna “Cantine aperte”, Mazzarini, il direttore Mangani e la di una nube tossica che blasfemo di essere liberi noi, come in fondo non ad opera dei giovani artisti dell’istituto dirigente Dobrilla; nell’altra foto il veniva da una centrale di esibirsi. Poi, mi ricordo ce n’era quella volta per d’arte Edgardo Mannucci, nelle sue tre sindaco e il presidente Capriolo. atomica in Russia. Mi benissimo di un artico- me e i miei amici… ricordo che non potevo lo su Chernobyl con foto Rachele Mancinelli n occasione della commemorazione di San Romolo, patrono di Fiesole, il 6 luglio è stato inaugurato, nella Cattedrale, il nuovo ambone realizzato dallo scultore sambenedettese Paolo Annibali. Con questa opera Paolo Annibali compie un nuovo passo nel suo personale cammino di fede, andando alla ricerca di una comunione tra la propria creatività e l’intimo carattere del luogo e della comunità. L’ambone di fatto non può offrirsi soltanto come un semplice ornamento liturgico dal quale il sacerdote decanta i passi del vangelo o pronuncia la sua omelia, ma deve rappresentare, per i fedeli, un simbolo di accesso alla sacralità della parola: una testimonianza indelebile nella memoria e nel sentimento religioso dell’intera comunità. Il sepolcro vuoto e il sudario, scolpiti sull’ambone, testimoniano l’idea della morte e della risurrezione di Cristo. Una colom- Esaltare la cultura del vino “L Con i capelli color del grano I 8 Vallesina 22 luglio 2007 Vallesina e dintorni Storia e caratteristiche delle nostre terre di Paolo Marcozzi Itinerari ultima quella di France1- Itinerario dei Galli: sco Sforza che domina da Montenovo Ostravetere, Jesi capitale il suo signoBarbara,Roccacontrada rile impero in Vallesina e Arcevia, Mergo. nella Marca centrale fino Andiamo per flash. Le al 1447. Marche, una storia complessa. Esino fiume confi- Luoghi ne storico, nord e sud, due 1- Montenovo Ostravetestorie. I magno greci sira- re: 1137, è Serra Montis cusani, fondano la colonia Novi, 1223, è Castrum di Ancona. Tribù di Galli Montis Novi et eius curSenoni invadono e occu- te, proprietà del vescovo pano tutto il territorio da di Senigallia; 1230 è conord Esino a Rimini, e mune Montis Novi; 1240 zone d’Appennino camer- in signoria dei Boscareto te nord, fondano Sena. A (Palazzo conti Boscareto nord Esino e dintorni è – Bisaccioni, accanto a pal’antico Ader Gallicus. lazzo Signoria Jesi); 1251 Tre etnie: Greci di Ancona, il comune di Montenovo Galli di Senigallia Arcevia, si sottomette a Jesi come Piceni a sud Esino fino a Pescara: tre stanziamenti, tre storie. La Vallesina tutti e tre riceve e rappresenta. Pluralità in Vallesina fatta valle corridoio, aperta ai tre scorrimenti mare-monte, nord sud: Aesis, Aesium, Aesinates, Aesini…municipium, colonia; tramonto dell’impero romano, com- altri comuni della valle paiono goti e bizantini; del Misa. Ante 1223 nasce ecco l’invasione longobar- Montenovo, ora Ostraveda costringere i bizanti- tere, da Ostra romana: è ni di Vallesina a ritirarsi Castrum in contrada Neverso la costa adriatica. bula de Buscareto, conte Un nord esino, in mano Ammazzaconte di Bobizantino-ravennate; un scareto; 1440 la casata si sud esino e un sud Anco- estingue, il castello signona occupate a Marche dai rile va in abbandono. nuovi invasori. Cristianizzazione; è martire sul- 2- Barbara, Castrum ante l’Esino il protovescovo di 1200. Il conte Oliverio di Jesi Settimio. Sassoferrato possiede beni Marca imperiale: San in Barbara, 1200; il castelFloriano romano-svevo lo La Barbara, del condi Lorch, protettore di te Gottiboldo, occupato Jesi comunale. E’ il secolo dal comune di Senigallia, svevostaufenfedericiano, ma rivendicato alla cuil territorio dello stato Je- ria papale. 1243 Castrum sino travalica le linee del dicitur de Barbara viene Misa e del Cesano - né concesso da Federico II di mai più sarà mai tanto va- Svevia a Corraduccio di sto… Sterletto; 1257 il comune Conti urbani e conti ru- di Barbara si sottomette rali; un granconte domi- al comune di Jesi, salvi i natore, che tiene Jesi suo diritti dell’abate di Sitria. feudo, feudo degli Attoni Praticamente si organizza ducali spoletino-came- in comune autonomo sotrinensi (permarranno il- to il protettorato jesino. lustri cittadini, stirpe dei Da notare: l’impianto urColocci nella Jesi proto- banistico, la cinta muracomunale, fino ai giorni ria, medievali. nostri). Le signorie tristissime, interne ed esterne, 3- Roccacontrada Arce- S. Savino (Piazza, da Via Valle a Via Valle) La chiesa attuale, del secolo XVII-XVII, si richiama all’antica omonima abbazia benedettina., che sorgeva sullo stesso sito. Sabatini Raffaele (Piazza, da Via Belardinelli G.) (Jesi, 1875 – Adelboden, Svizzera, 1950) E’ nato a Jesi ed ha creato alcuni fra i più celebri eroi dei romanzi di avventure, ma in Italia Rafael Sabatini (come lo ribattezzarono gli inglesi), è ancora pressoché sconosciuto. Hollywood, invece, fin dai tempi del muto ha saccheggiato molti romanzi di Sabatini per trasposizioni che ormai fanno parte della storia del cinema. Definito dallo studioso americano Jesse Knight “uno dei maggiori scrittori del XX secolo, autore di almeno un paio di capolavori della letteratura mondiale”. Figlio di un tenore jesino e di una cantante inglese, Rafael Sabatini educato fra l’Inghilterra, il Portogallo, l’Italia e la Svizzera, divenne presto un poliglotta, ma per i suoi romanzi scelse la lingua materna, perché tutte le storie migliori sono scritte in inglese. L’Italia nativa, ed in particolare le regioni centrali i cui paesaggi descrisse in modo molto accurato quasi fotografico, farà, invece, da sfondo a molte delle sue storie avventurose. Scrittore prolifico (in 40 anni di attività ha dato alle stampe una cinquantina di titoli) e brillante, nelle sue opere, tutte di carattere storico-avventuroso, Sabatini privilegia l’intreccio che ruota spesso intorno all’intrigo e al colpo di scena il tutto accompagnato da una notevole dose di romanticismo. Gli ingredienti ideali per il successo, soprattutto nei paesi anglosassoni dove Capitan Blood, Lo sparviero del mare, Scaramouche e Il cigno nero divennero best sellers prima ancora delle trasposizioni cinematografiche. (continua al prossimo numero) CupraMontana - sabato 21 luglio ore 10.30 A Etichetta d’Artista nche quest’anno l’orami consolidata manifestazione Vinimmagine si apre con la Rassegna Grafica “Etichetta d’Artista” che premia e mette in mostra i migliori bozzetti di etichetta ispirati al vino e firmati dai più grandi artisti italiani e stranieri. Nel settembre la seconda parte dell’evento con il Premio Nazionale Etichetta d’Oro riservato alle etichette di vini, in abituale utilizzo commerciale, presentate da ditte italiane. Sabato 21 luglio alle 10.30 un visita guidata al Museo Internazionale dell’Etichetta, aprirà le celebrazioni per la Rassegna grafica. Il museo, inaugurato nel settembre del 1987, è stato allestito dal professor Armando Ginesi sulla base della collezione del signor Franco Rossi, appassionato intenditore di vini e puntiglioso collezionista di rare etichette. Quest’anno festeggia i suoi 20 anni di attività dalla quale sono nate mostre, esposizioni tematiche e rassegne come il premio Etichetta d’Artista e il Premio Nazionale Etichetta d’Oro. La premiazione per la migliore Etichetta d’Artista si svolgerà alle ore 11 presso la Sala Consiliare del Comune. Il comitato scientifico, presieduto dal critico Armando Ginesi, presenterà l’edizione 2007 e premierà i migliori bozzetti. via, Castrum ante 1130. Monte de la Rocca, secolo XII; 1130, 1147 donazione de la Roka a Fonte Avellana; antico presidio militare, poi castello strategico (post Mille) tra ducato di Spoleto e Pentacoli Adriatica. Vari signori locali (domini loci) creano, associati il comune di Roccacontrada inizi 1200; prende sviluppo il centro urbano fortificato. Il comune di Jesi stringe alleanza con Roccacontrada. 4- Mergo, Castrum ante 1199. Lo Mergo, in comitato Camerini et Senogallie è ceduto ai conti della Genga dall’abate di S. Urbano e dal conte Roberto del conte Gentile. 1199 appartiene all’abbazia di S. Elena (possessiones in Castro Meragis); 1248 fa atto di castellania sottomettendosi a Jesi, ma a fine secolo XIII Villa Meragi appartiene al comune di Serra San Quirico; secolo IV Serra lo fortifica come proprio avamposto strategico. In sintesi La Vallesina e dintorni, un paesaggio da castelli signorili nei secoli X – XII; nei secoli XII – XV affermazione ed espansione territoriale di tutti i comuni, è la scomparsa dei castelli signorili, si sviluppa l’insediamento sparso: i “castelli di Jesi” hanno dignità e forma di paesi- castelli murati, talora rifortificati dall’Albornoz circa il 1350, nell’intento di dotare tutto il territorio conquistato alla Chiesa di una rete aggiornata di strutture difensive; sorge Torre della Guardia. Elemento caratterizzante del nostro paesaggio religioso sono le Pievi e le Abbazie, tante abbazie, piccole, vicine, molte in Vallesina più che altrove, nel medioevo. Mario Livieri Castelbellino Estate Tra du’ campanili Mari lontani Mari vicini e lontani Mare nostro Mio figlio è andato in ferie alle Canarie e l’altro è su a Cortina, va a sciare; non è che vanno lì per darsi arie, ma è un’esigenza, devon riposare. A me me piace el mare chî vicino, el mare nostro, proprio famijare; certo non c’è lo scojo corallino e l’acqua qualche ôlta non traspare. Perch’uno ha fatto gite, le più varie e l’altro una regata in mezzo al mare e allora è giocoforza, deve andare poiché è in condizioni assai precarie. Ma è ‘l mare che m’ha visto da bambino e ce sto be’, ce vo quanno me pare perché ‘gni tanto me fo ‘n pensierino a ndo’ ‘ndavamo prima per nodare. Rincorrono da sempre i nuovi miti, sono obbligati, lo si deve fare anche se sono sempre più esauriti, El bagno ‘l facêamo giù lo raggio del fiume nostro e ce volêa ‘l coraggio; e le persone più privilegiade perché noi siamo gente molto in vista. E quando a casa alfin vogliono stare vanno a trovare spesso l’analista. andava al mare giù a Case Brugiade. E allora quanno penso al tempo andado me basta e credo d’esse fortunato. Lucio Longhi Domenica 22 luglio, alle ore 17.30, al Museo Civico “Villa Coppetti”: inaugurazione Mostra d’arte della pittrice Patrizia Calovini; al Parco “Villa Coppetti”, alle ore 18.30 “Concerto nel parco” con Monica Micheli all’arpa. Lunedì 23 luglio, ore 16 inizio del Corso di Grafica d’Arte (incisione), fino al 4 agosto con i docenti: Mario Bellagamba, Lanfranco Lanari, Franco Torchianti. Martedì 24 luglio, alle ore 21.30 sulla Terrazza “M. Camerini”: “Mario Camerini e la cinematografia del ‘900”. Rassegna Cinematografica: “Omaggio ad Alessandro Blasetti”. Proiezione dei film: “Sole”(frammento) (1929); “Resurrectio” (1931). Venerdì 27 luglio, ore 21.15, alla Chiesa S. Marco, Concerto di pianoforte con Gerald Anders. Sabato 28 luglio, ore 17.30 al Teatro “B.Gigli” convegno: “Alessandro Blasetti tra passato e modernità” nel Ventennale dalla scomparsa In ricordo di Gino Vico Il 14 luglio all’età di 64 anni ha concluso la sua vita terrena Gino Vico di Montecarotto La tua laboriosità, la tua serenità, la tua bontà d’animo, la tua fede e soprattutto il tuo grande amore per la famiglia lasciano un grande vuoto dentro di noi. E’ grande il dolore ed il rimpianto per la tua scomparsa. E’ grande la gratitudine a te perché hai saputo darci tanto ed al Signore per averti avuto insieme a noi, al nostro fianco, nel cammino non sempre facile della nostra vita. Avevamo sempre la certezza di poter contare su di te. Ora che con commozione avevi da poco sentito chiamarti “nonno” dalla tua adorata nipotina il Signore, nei suoi misteriosi progetti, ti ha voluto con sé. Ciao Gino. Con la certezza di poter contare ancora sulla tua guida e sul tuo amore. I familiari In ricordo 29.9.1919 21.6.2007 Arnaldo Rettaroli Serenamente si addormentò nel Signore dopo una vita interamente dedicata alla famiglia e al lavoro In ricordo 17.11.1948 10.3.2007 Savino Antenori Medico “Ha fatto bene ogni cosa, ha beneficato tutti e ha dato il suo cuore e la vita per tutti” 22 luglio 2007 9 Sport Estate a ritmo di sport L e pagine di questo inserto sportivo cercano di dare voce allo sport che sentiamo più vicino, alle iniziative organizzate dalle associazioni e dai circoli parrocchiali. Nelle pagine seguenti, curate da Giuseppe Papadia, possiamo leggere una panoramica sui tanti tornei organizzati nel mese di giugno e luglio in città; sono tornei di calcetto, anima dell’estate jesina. Non c’è solo il calcetto nella calda estate jesina. Da ventuno anni a San Francesco di Paola si gioca uno dei tornei di pallavolo più importanti della zona. È il famoso “Catram Volley”, organizzato dalla Polisportiva Clementina e diviso in due categorie, il maschile e quello misto. Riconoscere “l’importanza sociale ed econo- mica dello sport”; valorizzarne gli aspetti legati alla salute pubblica, l’istruzione, l’inclusione sociale; provvedere, con nuovi finanziamenti, a sostenere alcune attività sportive. Sono tra gli obiettivi dichiarati del Libro bianco adottato dalla Commissione Europea, quale “prima iniziativa globale” in questo ambito. “L’obiettivo del Libro bianco – vi si legge - è fornire un orientamento strategico sul ruolo dello sport nell’Unione europea”. Ján Figel’, commissario con delega al settore, spiega che “esso migliora la visibilità dello sport nella definizione delle politiche europee”. Le proposte che figurano nel piano d’azione tracciato dall’Esecutivo pre- vedono fra l’altro di: sviluppare nuovi orientamenti sull’attività fisica; “facilitare un approccio europeo coordinato nella lotta contro il doping, ad esempio sostenendo una rete di organizzazioni nazionali anti-doping”; concedere un premio Ue alle scuole che sostengono attivamente le attività fisiche; avviare uno studio sul volontariato nello sport; migliorare l’inclusione e l’integrazione sociale tramite le attività ginniche, amatoriali o agonistiche. La Commissione organizzerà in ottobre una conferenza per discutere sul Libro bianco con le parti interessate del settore, fra cui federazioni nazionali, società sportive e scuole. Il Punto Il diritto allo sport che migliora la nostra vita S e un dirigente sportivo del CSI pensa che promuovere lo sport nelle parrocchie, negli oratori, nelle carceri o tra i giovani dei quartieri “difficili’ non sia proporre sport autentico ma solo un’attività filantropica, allora non ha capito nulla né dello sport né della società in cui sta vivendo. Il senso odierno del fare sport non è più quello di ieri. Oggi praticare lo sport, per quanto con tutti i crismi tecnici, è concepito come un diritto che sta alla pari con altri fondamentali diritti sociali, un modo per dare risposte a bisogni umani tutt’altro che estemporanei e facoltativi, come il bisogno di salute, di socializzazione, di scuola, anche in quella primalibertà, di integrazione, di un ria, a come farne strumento di rapporto equilibrato e felice prevenzione sanitaria, a come con la corporeità e con l’amrivalutarne la valenza cultubiente. Limitarsi a mettere in rale, educativa e sociale. È piedi “torneifici’ e catene di un’operazione che può riuscimontaggio di aspiranti camre, a patto di rispettare alcune pioni è un modo obsoleto condizioni. La prima e più dedi fare promozione sportiva. cisiva è ripensare il ruolo della L’equivoco forse perdura persocietà sportiva, ora abbandoché sconta decenni in cui la nata a se stessa tra le insidie di politica italiana, scaricandosi mille burocrazie. Semplificare dalle spalle la responsabilità la vita delle società sportive, diretta di occuparsi dello sport, coinvolgendole in un grande ha dato la sensazione che lo progetto educativo nazionale sport fosse faccenda marginaè un passo essenziale. Altra le e non un’attività socialmencosa importante è liberare te e culturalmente rilevante. l’impiantistica dai laccioli delPer fortuna qualcosa sta fati- si pensa a come riportare l’at- le cattive gestioni, delle esclucosamente cambiando ed oggi tività motoria e sportiva nella sive, degli egoismi, pensando a farne centri pulsanti della vita dei quartieri. Terzo elemento di cambiamento è avere un associazionismo disposto all’innovazione, che viva ad occhi aperti, aprendosi alla cooperazione con tutti i soggetti disponibili, imparando a fare grande progettazione sportivo-sociale sul territorio, generando attività sempre più significative e coinvolgenti, attraverso le quale i cittadini sentano di costruire il loro benessere e la loro felicità. Ridisegnare l’attività secondo questa mappa significherebbe davvero riuscire a fare dello sport l’espressione di un diritto di cittadinanza. Edio Costantini Spo INIZIATIVE ESTIVE Panoramica sui tornei estivi in città Calcetto che passione N elle parrocchie sono tanti i tornei che animano le serate estive jesine Le torride serate estive hanno un unico padrone incontrastato: il calcetto. È lui lo sport che anima l’estate jesina. Tanti i tornei organizzati nel mese di giugno e luglio in città. Ecco una piccola panoramica. San Massimiliano Kolbe. Nel mese di giugno si è svolto il settimo torneo di calcetto a San Massimiliano Kolbe. Quarantadue squadre per un totale di oltre trecento partecipanti, divisi in quattro categorie. Questi i vincitori: categoria esordienti “Jesina”; categoria allievi “Crazy Farmen”; categoria juniores “Ottica più” (nella foto1) e “Tabacchi Paolucci”; categoria over 36 “Federico II° viaggi”. Tutte le squadre partecipanti hanno ricevuto premi in natura e coppe. San Francesco d’Assisi. Dal 4 al 29 giugno sul campo della parrocchia di San Francesco d’Assisi si è svolto il settimo torneo di calcetto, terzo “Memorial Marchetto Belegni”. Trenta le squadre iscritte, per un totale di seicento partecipanti. La vittoria finale è andata all’Antico Forno, che nella gara decisiva ha battuto l’Ottica Franco Carletti (nella foto2) per 9 a 7. “Marchetto frequentava il Club e giocava nella In corsa con Oscar squadra dei Micioni – racconta Gianluca Zingaretti, vice presidente del Club San Francesco di Assisi – Lo spirito di questo torneo è anche quello che animava Marchetto, il puro divertimento. Non ci sono soldi in palio ma soltanto premi in natura. Le rà una cena a base di porchetta iscrizioni sono sempre tantis- offerta dagli organizzatori. Dosime ed ogni sera ad assistere dici anche le squadre presenti, alle gare ci per un totale di centocinquanta sono stati partecipanti circa. “Siamo stati i circa cento- primi a Jesi – ci dice il presidend u e c e n t o te Francesco Cervigni – Oggi è spettatori”. sempre più difficile organizzare La finale ha tornei, sia per la concorrenza sia r a d u n a t o per la stanchezza dei tesserati, una grande che almeno in estate vogliono folla, grazie riposarsi dopo un intero inverno anche alla passato a giocare”. cena offer- Quello di San Giuseppe (nella ta dal Club. foto3) quest’anno si caratterizza P r e s e n t e per la presenza di due squadre anche la composte di extra-comunitari. madre di “Lo sport è un modo per favorire B e l e g n i l’integrazione – spiega Cervigni che ha pre- – Crediamo sia positivo. Il nomiato la prima classificata. “Alla stro è un torneo che non limita gente piace il clima che si respi- i tesserati anche se quest’anno ra qui – dice Zingaretti – Tutti i abbiamo cercato di farlo, senza tesserati si sono iscritti al torneo successo. Speriamo di farcela anche per un attaccamento a nella prossima edizione”. E’ posMarco. Anche chi non sa gioca- sibile avere altre informazioni re ha voluto partecipare”. È possibile vedere le foto, i risultati e curiosità di questa edizione sul sito del Club (cleeb. com). San Giuseppe. Quello organizzato dal San Giuseppe calcio a cinque è il torneo più vecchio in città. Sono, infatti, dodici le edizioni finora disputate. Iniziato lo scorso 20 giugno, si concluderà venerdì 20 luglio con la finalissima alle ore 21.30 a cui segui- Il mondo della disabilità tifa per l’atleta sudafricano che corre con due protesi metalliche al posto delle gambe, anche se i pareri non sono univoci: “È un argomento spinoso che provoca reazioni contrastanti. Ma sicuramente il momento migliore dello sport per i disabili è quando si arriva ad una integrazione”. A parlare è Alberto Friso, redattore ed esperto di sport di www.disabili. com, il portale giornalistico sulla disabilità, che da alcuni mesi si interroga, con forum e news, su Oscar Pistorius, l’atleta che ha corso in questi giorni al Golden Gala di Roma e che aspira a partecipare ai mondiali di atletica di Osaka e alle Olimpiadi di Pechino. Friso ricorda che esistono diverse storie di integrazione sportiva tra disabili e normodotati, ad esempio nel tiro con l’arco, nella vela, nel ping pong. Indice di un cambiamento culturale. Sui forum di Disabili. com ci sono pareri contrastanti. C’è chi sostiene che le protesi siano qualcosa di più di un ausilio: si capisce la grandezza dell’atleta però si fatica a valutare le sue prestazioni sullo stesso piano di quelle di un normodotato. C’è chi è molto soddisfatto di vederlo gareggiare e pensa che sia comunque una bella sfida. Non sono pareri univoci perché comunque si vede che c’è una diversità sul piano della prestazione. sul torneo visitando il sito squadre iscritte. Accanto al torsangiuseppec5jesi.it. neo di calcetto però, sono nate Memorial “Marco Fileni”. altre iniziative. “C’è un torneo di L’unico torneo a non essere briscola – dice Montesi – uno organizzato in una parroc- di calcio femminile (con quattro chia è il memorial “Marco squadre) e giovedì 18 luglio è in Fileni” (nella foto4), che programma un mini-torneo per si svolge presso il campo bambini di sei-sette anni”. da rugby in via Mazzangrugno. Gli organizzatori del memorial Giunto alla quinta edizione, il “Fileni” sono: Rocco Montesi, Altorneo è iniziato lo scorso 23 tero Lardinelli, Roberta Fileni, giugno e si concluderà venerdì 20 con la finale ma sabato 21 ci sarà l’oramai consueta appendice della festa finale, dove con cinque euro si potrà cenare. L’intero incasso della cena sarà devoluto all’associazione “Il sorriso negli occhi”. “Il nostro è un tor- Lorenzo Raffaeli, Rossano Martaneo senza scopo di lucro, orga- relli ed Emiliano Fioroni. nizzato per divertirsi – spiega San Pietro Martire. Dal 13 giuRocco Montesi, uno degli idea- gno al 7 luglio presso la parroctori, e amico di Marco Fileni, chia di San Pietro Martire si è scomparso sette anni fa in un tenuto l’undicesimo torno di calincidente stradale cio a sette, settimo “Memorial – Non ci sono tes- Padre Michele Peirano”. Tredici serati perché vo- le squadre iscritte. La finalissima gliamo mantenere se la sono aggiudicata i ragazzi un livello accessi- dell’Edilfac, che hanno battuto la bile a tutti. L’idea TopWash per 4 a 3 ai supplemendel torneo è nata tari. perché noi amici Gip volevamo ricordare Marco. Alla prima Nella prima foto la squadra che edizione c’erano ha vinto il torneo di Kolbe; nelquattro squadre, la seconda la squadra che ha tutte composte dai vinto il torneo di San Francesco suoi amici. Con il d’Assisi; nella terza un’azione tempo però, il tor- di gioco del torneo di San Giuneo è cresciuto ed seppe; nella quarta un’azione di oggi le richieste gioco del memorial “Marco Fidi iscrizione sono leni”, nella quinta la squadra Otsempre maggio- tica Carletti, seconda al torneo ri: è il segnale che di calcetto Circolo S.Francesco funziona”. Sedici le “3memorial Marchetto Belegni” Nelle parrocchie sono tanti i tornei che animano le serate estive jesine Ancora emozioni Sembra un paradosso, ma al contrario dei palinsesti televisivi, depressi in questa stagione, lo sport resta uno dei protagonisti dell’estate degli italiani. Certo, non siamo in uno di quegli anni “calienti” che hanno come epicentro il Mondiale di calcio o le Olimpiadi, ma anche il 2007 riserva sorprese e scadenze in grado di scatenare l’adrenalina giusta. A tener banco è la lunghissima stagione del calciomercato, i cui tam tam sono avviati da mesi e in cui le trattative, serrate e sempre più globalizzate, continueranno fino alle 19 del 31 agosto. Sempre appassionante poi la stagioni dei motori, con Valentino Rossi e la Ferrari chiamati a una doppia rimonta dopo un avvio altalenante. E mentre il mare archivia le regate, Wimbledon resta la stella polare per chi identifica lo sport con la tradizione e con l’oldstyl tutto inglese. Mentre finiva Wimbledon cominciava un Tour de France decimato dai grandi sospettati (e squalificati) per la bufera doping (che non hanno risparmiato neppure il nostro Petacchi) e senza padrone. Sono lontani i tempi dello strapotere di Lance Armstrong: oggi i favori del pronostico vanno a 2 astri nascenti, lo spagnolo Valverde e il kazako Vinokourov. Un’estate sportiva tutta da vivere quindi, in attesa di settembre con un altro appuntamento impedibile: il mondiale di rugby in Francia. Maurizio Ferrari 22 luglio 2007 11 ort Non solo calcio a cinque Il Catram Volley è giunto alla ventunesima edizione Non c’è solo il calcetto nella calda estate jesina. Da ventuno anni a San Francesco di Paola si gioca uno dei tornei di pallavolo più importanti della zona. È il famoso “Catram Volley”, organizzato dalla Polisportiva Clementina e diviso in due categorie, il maschile e quello misto. Undici giorni di gare, da lunedì 9 fino a venerdì 20 luglio, giorno delle finali che vedranno affrontarsi sul cemento, anzi sul catrame come dice il nome del torneo, della parrocchia accanto all’Arco Clementino nove squadre nel misto e nel maschile, per un totale di cinquanta partecipanti. È ammesso un tesserato per squadra (al massimo della serie C). Si gioca sulla distanza dei tre set a ventuno punti. “Fino a tre anni fa il torneo si svolgeva ad inizio stagione, nel mese di settembre – ci spiega Cristiano Taviani, della polisportiva Clementina – Le ultime edizioni però, avevano segnalato un calo di presenze, quindi la decisione di spostarlo a luglio. La scelta è stata vincente”. Quella 2007 è la ventunesima edizione ma lo spirito è sempre lo stesso. “Il Catram è nato per animare l’ambiente parrocchiale. Può essere un’opportunità per stare insieme e divertirsi con il gioco. In parrocchia, oltre al volley ci sono anche tornei di calcio a tre e di calcio-balilla. L’attività della Clementina da tre anni coinvolge molti partecipanti al torneo anche nelle iniziative stagionali. Abbiamo creato una squadra di pallavolo che è iscritta al campionato del Csi (Centro Sportivo Italiano) misto”. La popolarità del Catram Volley Taviani – Sono dodici anni che vengono qui. È bello. Il torneo ha un fascino particolare. La caratteristica principale è che si gioca sul catrame. Grazie al Catram abbiamo creato un gruppo affiatato anche fuori dal campo. Ne siamo fieri”. è arrivata oramai anche fuori Gip Jesi. “C’è gente che viene da Fal- Nella prima foto, da sinistra: conara per giocare – racconta Maria Antonietta Pasquini, Armando Taviani (presidente), Giovannino Triani, I partecipanti al Catram Volley 2007 Augusto MorichelCategoria maschile: Catalani-Sabbatini; Cozzo-Stanziano; Gagliardini-Creli, Diego Guerri, scentini; Cingolani-Giampaolo; Scortichini-Diaschi; Marinelli-ScorcelletFrancesco Visani, ti-Fazi; Pentericci-Giampaolo-Conigli; Mattioni-Caporossi-Ippoliti; TopaCristiano TaviaTittarelli-Topa. ni, Sauro Ferrara, Categoria misto: Ferrara-Febo Pazienti; Bernardi-Balestra; Cingolani-CinMichel Youssef e golani; Stanziano-Masullo; Marchigiani-Cecconi; Gagliardini-Verdenelli; Claudio Moscè. Cuozzo-Catani; Barocci-Barocci; Scortichini-Diaschi-Bonacci-BambiniGalassi-Ferretti. Il programma della fase finale La storia della Polisportiva Clementina Giovedì 19 luglio si giocano le semifinali del torneo maschile, alle ore 21 ed alle 21.30. Venerdì 20 si disputeranno le finali: alle ore 20.30 terzo posto misto (due set su tre), alle 21 terzo posto maschile (due su tre); alle 21.30 primo posto misto (tre set su cinque), alle 22 primo posto maschile (tre su cinque). La prima classificata di ogni categoria riceverà un prosciutto intero più del vino, la seconda una lonza e del vino, la terza due salami e del vino. Promuovere la crescita umana attraverso lo sport Nata negli anni ’60 nella parrocchia di San Francesco di Paola, la Polisportiva Clementina negli ultimi dieci anni si è evoluta passando da una realtà parrocchiale a quella di società sportiva dilettantistica. “Abbiamo nove gruppi sportivi, sette di calcio a cinque, uno di pallavolo ed uno di tennis tavolo – spiega Cristiano Taviani – Copriamo tutte le fasce d’età, dai bambini under 13 agli adulti “open”. In più abbiamo altre attività ricreative. La nostra società è strutturata con dei consiglieri, un vice presidente che è Armando Taviani ed un presidente, Giovanni Triani”. Lo spirito che anima tutti i volontari della Clementina è sempre lo stesso: promuovere la crescita della persona attraverso lo sport. “Abbiamo sposato lo slogan dell’incontro nazionale del Csi, realtà da cui noi proveniamo: “Liberare lo sport dai cattivi maestri”. Noi ci offriamo volontariamente e con passione come cristiani”. Una missione difficile, soprattutto oggi, in un momento in cui lo sport, soprattutto il calcio, non vive un periodo semplice. “Lo spirito di emulazione nei giovani è pericoloso – afferma Taviani – E’ duro trasmettere i valori attraverso lo sport. Si sente la mancanza dello stare insieme. Quando ci riesci però, è bello. I giovani se entrano nell’ottica del confronto, riescono ad acquisire questi valori”. La partecipazione dei ragazzi alle attività della polisportiva è sempre alta. “Loro lo fanno per stare insieme. Nonostante la fine dei vari campionati, i giovani vengono anche adesso. Purtroppo ci manca lo spazio ma riusciamo ugualmente a trasmettere il piacere di vivere lo sport. il consiglio del medico Aiutiamoci con un po’ di movimento A volte, chi vuole modificare abitudini troppo sedentarie pensa di doversi impegnare in chissà quali sforzi fisici per compensare l’inattività mantenuta fino a quel momento. Al contrario, l’attività fisica più efficace nel favorire la riduzione ed il controllo del peso può essere di intensità lieve, ma andrebbe praticata quotidianamente e si dovrebbe approfittare di tutte le occasioni di movimento che ci offrono le nostre giornate: Cercando di spostarsi il più possibile a piedi specialmente per gli spostamenti più regolari, per esempio recarsi al lavoro, o a scuola o all’università, a piedi, o usare i mezzi di trasporto per compiere solo una parte del tragitto ed il resto (1-2 chilometri) farlo a piedi. Fare le scale a piedi (a casa, in ufficio al supermercato, evitando l’uso di ascensori e scale mobili). In alternativa, o in associazione a queste occasioni di movimento, può essere utile una passeggiata di alme- Per la tua pubblicità rivolgiti a Voce della Vallesina no 30 minuti che andrebbe fatta tutti hanno aspetti positivi per chi le assui giorni, ma che, nelle prime settima- me, sarebbe opportuno trovare delne, si può affrontare una o due volte, le forme di esercizio che risultino per poi renderla pian piano più fre- altrettanto o più gradite e ciascuno quente. dovrebbe scegliere come uscire dalla 30 minuti di cyclette sono un’ulte- sedentarietà. Per questo si riportano riore alternativa, specie per chi ha i consumi di alcune attività ricreative problemi logistici che rendono diffi- o sportive con altre occupazioni più cile praticare altre forme di esercizio comuni. I valori delle calorie consuquotidiano. Tra l’altro, questa attività mate si riferiscono ad un soggetto può essere associata ad altre occupa- con caratteristiche standard e si prozioni, come l’ascolto del telegiornale pongono di fornire solo un elemento o di una musica gradita, o la visio- di valutazione a chi voglia dedicarsi ne di un film, per evitare che risulti ad una vita più attiva. troppo noiosa. Pesca sportiva: 234 Cal /ora - Gioco a Andare in bicicletta, in palestra, pi- carte: 102 - Tiro con arco: 276 scina o praticare altri sport è utile, se - Ballo lento: 258 - Canoa ricreatifatto con un’intensità tale da non sol- va: 510 - Camminata all’aperto (5,5 lecitare troppo l’organismo, ma non km/h): 294 - Nuoto ricreativo: 546 è indispensabile per favorire il calo - Camminata all’aperto (7 km/h): 372 ponderale, se si svolgono alcune di – Alpinismo: 588 – Ballo dinamico: quelle attività regolari delle quali ab- 678 - Mountain bike: 630 – Pallamabiamo detto prima. Ma per rinuncia- no: 822. re ad abitudini sedentarie, sulle quali Bruno Borioni ci si adagia perchè evidentemente www.medicivallesina.it 12 22 luglio 2007 Non solo sport BASKET Tra mercato ed iniziative per il pubblico. Dalle parole ai fatti Perché solo italiano? S cadono il 31 luglio i termini per iscrivere i propri figli ai Servizi Comunali di mensa, colazione e prescuola nelle scuole dell’Infanzia e Primarie con quattro o cinque rientri settimanali, per l’anno scolastico 2007-2008. I genitori hanno ricevuto direttamente a casa, a mezzo posta nei primi giorni del mese di giugno, il modello da compilare. Un modello piuttosto impegnativo e, soprattutto, rigorosamente in italiano! In una classe costituita dal 70% di bambini stranieri, a noi maestre è “toccato” mediarne - e lo abbiamo fatto di buon grado - il contenuto presso molte mamme e papà provvisti di pochissime parole nella nostra lingua. Non si può fare a meno di pensare che sia arrivato il momento di fare qualcosa anche a livello di comunicazione linguistica nei confronti dei cittadini stranieri che accogliamoormai numerosi -nella nostra città. Ciò costituirebbe, d’altra parte, un ulteriore punto a favore del turismo. Imbattersi - nei vari spazi pubblici : per strada, nei parchi, al bar, al cinema, nei negozi, nei centri sportivi, ricreativi e culturali, negli oratori, alla stazione, in ospedale, in ambulatorio, alla posta, ecc. - in cartelli che riportano orari, regolamenti, divieti, avvisi, informazioni e indicazioni utili in una o più lingue; frequentare i vari uffici “accompagnati” da questa sorta di guida e di attenzione; sentirsi accolti anche nelle scuole da messaggi plurilingue sul menu, sul funzionamento della struttura, sulle attività, sul personale e sugli spazi scolastici. Trovare tutto questo significa, per chi arriva, sentirsi piacevolmente atteso e accolto da piccoli gesti di apertura. Significa, per chi accoglie, volere ed essere in grado di compiere primi veri passi concreti verso l’integrazione. Ricordo che qualche mese fa, su una mensola dell’ingresso della nostra scuola, era rimasta una delle comunicazioni scritte che avevamo mandato giorni prima alle famiglie. Una mamma tunisina ce l’aveva tradotte in più lingue. Entrando, un papà la vide e subito esclamò con un sorriso immenso: “È arabo!...chi ha scritto questo!?” … Quel foglio, per lui, in quel momento, era un lembo della sua Patria… Paola Cocola Maiolati Spontini - Colle Celeste Nuova gestione per i campi da tennis L a neonata associazione “Baby tennis school” gestirà il campo da tennis che sorge presso il Colle Celeste di Maiolati Spontini. Si tratta di una novità importante, nel segno della valorizzazione delle strutture esistenti e del rilancio del capoluogo collinare, che sta diventando sempre più meta di turisti e di visita- po, stabilendo la linea del tori, attratti dalle tante ini- mantenimento delle tariffe ziative che si svolgono nel orarie. Sono molto convesuggestivo centro storico e nienti i prezzi per l’utilizzo all’interno del parco. Pre- del campo: 4 euro all’ora di sidente dell’associazione è giorno e 6 euro per la tarifCristiano Del Priore. Il Co- fa in notturno. Per prenomune ha provveduto alla tazioni si può telefonare al stipula di una convenzione numero 333.1452775 opdi un anno, per la gestione pure recarsi presso il bar e manutenzione del cam- “Polo Nord” di Maiolati. Incontro del Club moto e auto d’epoca Presentata l’ambulanza pediatrica Oltre 200 appassionati di moto ed auto d’epoca si sono radunati nel piazzale di Porta Valle venerdì 13 luglio all’incontro organizzato dal CJMAE, club moto auto d’epoca jesino che dopo la concentrazione dei veicoli alla stazione delle corriere, ha percorso un giro turistico per la città di Federico II e dintorni. In anteprima è stata presentata la nuova autoambulanza pediatrica della CRI di Jesi allestita anche con il contributo del CJMAE. Questa manifestazione da alcuni anni dà la possibilità ai soci del CJMAE, agli amici appassionati del motorismo d’epoca di partecipare all’estate jesina. Questo anno il Club festeggia i suoi primi 10 anni di vita e grazie alla passione e al lavoro volontario di alcuni soci e al coinvolgimento di tutti sono stati raggiunti grandi risultati tra i quali il riconoscimento della Manovella D’Oro. “Lustro viene anche da quegli amici – ha detto il presidente Fittajoli- che lo scorso mese si sono avventurati con le loro Fiat 500 sino in Olanda e dal gruppo di centauri che in sella alle loro Guzzi hanno partecipato al TT.” Il CJMAE non è solo sfilate di stupendi veicoli d’epoca o certificatore ed omologatore di mezzi, ma anche di solidarietà. Infatti, sensibile ed informato sulle necessità della zona, il Club ha contribuito all’allestimento di una autoambulanza pediatrica della CRI, che potrà svolgere una attività che prima era difficile e scomoda per le famiglie ed i giovanissimi che purtroppo hanno la necessità di servirsene. Nella foto da sinistra Patrizia Sconocchia, responsabile Croce Rossa Italiana; Roberto Sarzani presidente. Commissione Veicoli Commerciali ASI, autista CRI; Fabio Fittajoli presidente CJMAE; Mario Santarelli P.R. CJMAE Fileni Bpa più attiva che mai C omincia a prendere forma la nuova Fileni Bpa. La società jesina ha firmato il play-guardia di 183 cm Milos Stijepovic. Montenegrino di nascita ma italiano, avendo giocato il settore giovanile a Salerno dove lo ha allenato Capobianco, Stijepovic nell’ultima stagione ha militano nel Bernalda in B2 ed ha partecipato con Jesi alla recente Summer League di Imola, vinta proprio dall’Aurora. La Fileni è attiva non solo sul mercato. Tante le iniziative per la prossima stagione. La prima è il “Club 6 con noi”, rivolta ai professioni della Vallesina. Pagando mille euro più Iva, i sottoscrittori avranno due abbonamenti di tribuna centrale, l’acces- so all’area hospitality ed il kit del tifoso. Sarà possibile acquistare tutto il merchandising all’interno del punto vendita del PalaTriccoli durante le gare interne, oltre che sul sito internet della società. Nel prossimo campionato tutti i time-out e le pause tecniche casalinghe saranno allietati dalle “ragazze pon-pon” del gruppo di ginnastica artistica della Uisp di Jesi. Cureranno le coreografie Giulia Ferretti ed Isabella Lelli. Il tecnico Andrea Capobianco sarà il testimonial della campagna abbonamenti, che scatterà il 23 luglio. Nella foto di Candolfi la conferenza stampa “6 con noi”: da sinistra Lardinelli, il vice presidente Felicaldi e Giovanni Fileni. Giuseppe Papadia VOLLEY Confermate Calloni e Rinieri, ecco Tonelli La Monte Schiavo chiude la campagna L a campagna acquisti mente litigo con qualcuna della Monte Schiavo – ha spiegato la romagnola Banca Marche è giunta – Devo anzitutto ringraal termine. Il club jesino ziare la società che mi ha ha annunciato prima, le dato questa possibilità e riconferme di Simona Rimi ha accolto benissimo. nieri e Raffaella Calloni, Credo che Jesi abbia grospoi l’ingaggio della pallegse possibilità”. giatrice in seconda, Elena È tornata a far parlare di se Tonelli. anche l’ex Jaqueline, trovaGrande la soddisfazione ta positiva all’antidoping di Rinieri e Calloni (nelnella gara due di finale la foto di Ballarini), che scudetto. La sostanza incontinueranno così a dicriminata è la Sibutramina, fendere i colori rossoblu. inserita nella lista delle soL’ultimo acquisto è quello stanze proibite della Wada, della regista Tonelli. Nata l’agenzia mondiale della a Ravenna il 27 febbraio “Sono abbastanza fanta- lotta al doping. La gioca’82, alta 176 cm, la Tonelli siosa, gioco molto con le trice è stata fermata per nell’ultima stagione ha ve- centrali. Mi piace il gioco sessanta giorni dal Coni. stito la maglia del Reggio veloce, spinto, non amo la La Monte Schiavo ha coEmilia in A2. Ha all’atti- palla alta. Sono una gioca- munque, sottolineato la vo anche due campiona- trice che ha un rapporto sua estraneità alla vicenda. ti in A1 con la Teodora tranquillo con le sue comGip Ravenna nel 2003 e 2004. pagne di squadra, difficil- Centro Sportivo Italiano – Calcio A 5 Memorial Maurizio Manocchi M ercoledì 11 luglio, presso gli impianti del Seminario Vescovile di Senigallia, alle ore 21, si è concluso il 1° Memorial Maurizio Manocchi di calcio a 5, torneo dedicato alle otto migliori squadre provenienti dal campionato provinciale CSI Open (4 squadre) e dal Torneo di primavera organizzato dal CSI Senigallia (4 squadre). L’idea di organizzare un torneo di questo genere ed intitolarlo ad un grande amico e collaboratore del CSI come Maurizio Manocchi, prematuramente scomparso qualche mese fa, è servita per ricordare la sua figura di arbi- tro serio e disponibile, di grande competenza e affabilità, e a rivivere un momento di sport con un attento sguardo al Senigallia. L’ha spuntata la squadra di Montecarotto (nella foto), per 6-0 mentre si è piazzata al 3° posto l’ A.S. Real Chiara- sano aspetto agonistico del gioco. Il torneo si è sviluppato con formula ad eliminazione diretta e ha visto incontrarsi nella finalissima la squadra del Montecarotto e quella della Beretti Marmi di valle c/5. Hanno presenziato alla premiazione il coordinatore dell’attività sportiva provinciale del CSI Cristiano Taviani e la compagna di Maurizio, Mina Pierpaoli assieme alla piccola Cecilia. In dialogo Opinioni a confronto 13 22 luglio 2007 In questa rubrica diamo spazio a lettere, opinioni o contributi dei lettori, purchè non inviati anche ad altri giornali. Chiediamo agli scriventi di essere sintetici. Scritti troppo lunghi potrebbero non trovare spazi o essere necessariamente tagliati. La pubblicazione non significa condivisione dei contenuti. Gli scritti si possono inviare per email a redazione@vocedellavallesina.it Le lettere, per essere pubblicate, devono contenere esplicitamente il nome, l’indirizzo e il numero di telefono del mittente Grazie don Fabio Ciao Don Fabio, domenica al termine delta messa ci hai confermato ciò the da tempo si vociferava: era “nell’aria” il cambio del parroco di Maiolati e Scisciano. Io personalmente penso di interpretare tutti i parrocchiani nel dirti che siamo rattristati. E’ stato bello, utile, prezioso per la Fede averti come parroco. La tua guida, la tua semplicità, la tua presenza a tempo opportuno per tutti coloro che lo desideravano, la tua calma, i tuoi sorrisi e saluti mentre giravi con 1’automobile controllando, come un buon padre deve fare, ci mancheranno perchè sono parte della tua personalità. Forse non siamo stati sempre dei buoni parrocchiani, ma con tutto ciò ti abbiamo voluto e ti vogliamo bene, proprio come tu a noi. Di una cosa sono sicura: ogni situazione che reca dolore, se accompagnata con la preghiera, il Signore ricompenserà con tanto bene. Grazie per averti avuto 15 anni insieme a noi, grazie al Vescovo per averci donato te per questi anni e per averci destinato un parroco in questi due paesi con poche anime e data la mancanza di sacerdoti. Caro Don Fabio, in te ha visto bene il vescovo! Fai un salto di moltiplicazioni di anime e ciò ti gratifica perchè la tua capacità e i tuoi talenti produrranno tanti frutti. Senza nulla togliere a nessuno, il tuo lavoro rimane in noi e se vogliamo vederci o sentirci basta che andiamo in via La Vestale e ti chiamiamo, con il vento a favore ci possiamo sicuramente sentire. Un grazie grande e infinito con tutto il cuore da tutti i parrocchiani a buon proseguimento per il tuo cammino di lavoro. D.D. Un rinnovamento che parte da lontano Sto notando che il dibattito politico, spesso polemico preconcettamente, sta scadendo sempre di più e si allontana dai veri problemi, dalla vera realtà del Paese. Gli ideali, i valori e i principi morali sono contenuti oramai scomparsi dal gergo dei politici. Lo scollamento tra la classe politica e l’opinione pubblica, tra le forze politiche e i cittadini è diventata quasi una voragine. Il Paese politico ed istituzionale è fermo, bloccato, a causa di due macroscopiche anomalie: la presenza nel centrodestra di un leader che è l’uomo più ricco d’Italia e che ha in mano un potere mediatico tale che, in qualsiasi altro paese occidentale, non avrebbe potuto neanche fare il semplice deputato o il governatore di regione, ma che tuttavia è in grado di esercitare un vera leadership politica; dall’altra c’è un leader onesto, serio e competente, ma che non è in grado di esercitare una vera leadership nella sua coalizione. Prodi, infatti, si trova a fronteggiare quotidianamente i diktat della sinistra radicale, non potendo contare neanche su una maggioranza parlamentare netta. Non giova poi in questo senso la complessità e lungaggine endemica delle decisioni legislative, dovute alla divisione del parlamento in due camee e dalla mancanza di una legge elettorale che favorisca in modo netto la costituzione di maggioranze chiare. La costituzione del partito democratico, se da una parte semplificherà positivamente il quadro politico nazionale, dall’altra non riuscirà, con tutte le buone intenzioni condivisibili di Veltroni, a mutare la situazione politica, dal momento che lo stesso PD non potrà fare a meno dell’appoggio della sinistra radicale, non potendo quindi evitare anche in futuro i suoi continui ricatti. Come uscire allora dall’impasse politico-istituzionale? A mio parere soltanto costituendo un forte partito di centro, in grado magari di allearsi elettoralmente con il partito de- mocratico ed isolare quindi la sinistra estrema, con un vantaggio incalcolabile per la stabilità di governo, la rapidità delle decisioni, la semplificazione e la riduzione della classe politica e dirigenziale del Paese. In questo quadro, la svolta può essere rappresentata soltanto dalla rinascita e dalla ricostituzione della Democrazia cristiana, cioè dalla ripresentazione sullo scenario politico nazionale e locale di una forza politica moderata, liberale e riformista allo stesso tempo, che può ridare slancio autentico e portare un vero rinnovamento, partendo dal basso, dai cittadini, dalla partecipazione dei giovani, mettendola primo posto, come è nella sua tradizione, il bene comune, l’interesse della collettività. A cosa assistiamo, invece, in questo momento, se non alla rincorsa del potere tout court, alla lotta per la spartizione delle poltrone, dopo che negli anni si è sprovvedutamente aumentati gli assegni e i privilegi per tutte le cariche politiche, anche le più umili, riducendo in modo drastico lo spazio per l’impegno volontario, ideale, solidale e di testimonianza. Anche la recente vicenda delle elezioni comunali cittadine hanno evidenziato che occorre puntare alla novità, al cambiamento, che però non è stato inter- cettato dagli elettori, che mente sia nella “fede” che spesso si lamentano che nella “ragione”, ma anche la città è un disastro, che con la convinzione che è abbandonata a se stessa, oggi, in una società semche Jesi ha perso prestigio pre più emotivamente e e importanza, ma quando istericamente “laicista”, è si tratta di votare, purtrop- in atto non solo una stripo, si rimane troppo legati sciante apostasia dalla agli schieramenti politici fede, ma anche e soprattradizionali. I quali, tra l’al- tutto una vera e propria tro, non hanno dato anco- “apostasia dalla ragione”. ra un buon esempio, come Frutto di questa convinrichiest6o dall’opinione zione è la lettera che Le generale, inscenando una accludo, inviata a diversi spocchiosa lotta di potere giornali anche se con la e di poltrone, con un “farsi consapevolezza che diffile scarpe a vicenda”. Avanti cilmente verrà pubblicata dunque con la Democra- per non “offendere” la suzia cristiana, con il ritono scettibilità delle lobby poal passato che rappresenta litiche e pseudo-culturali lo slancio verso il futuro. che imperversano nel noE’ urgente infatti tornare stro Paese. ad una visibilità politica Grazie anche per l’editoautentica dei cattolici, alla riale di don Vittorio Matestimonianza diretta dei gnanelli sul “Family day”. valori e degli ideali in cui Posso dire con gioia che credono. E’ calzante a tale “c’ero anch’io”! proposito quanto diceva il Edmondo Coccia filosofo tedesco Edmund Pubblicheremo nel prossimo Burke: “la sola cosa neces- numero la lettera che il prof. saria perché il male trionfi Coccia, già assistente alla cate che gli uomini buoni non tedra di lingua e letteratura facciano nulla”. latina medievale alla “SapienVittorio Romagnoli za” di Roma, poi Docente di lingua latina e italiana nei Licei Fede e ragione di Stato ha inviato anche alla Caro Direttore, nostra redazione. Continueregrazie per la recensione mo il confronto che abbiamo firmata da Augusta Fran- iniziato alcune settimane fa sul co Cardinali del libro di tema dell’impegno dei laici in Benedetto XVI, Il Dio del- politica e sul loro ruolo nella sola fede e il Dio dei filosofi, cietà.. Ringrazio quanti ci hanno che ho avuto il privilegio fatto pervenire il loro contributo, di tradurre dal tedesco. dimostrando così l’attenzione e Sono uscito da questo im- la sensibilità verso questi argopegnativo lavoro di tradu- menti e ritenendo Voce uno struzione corroborato ovvia- mento di dialogo. 14 Jesi 22 luglio 2007 Jesi – Il Palazzo e dintorni AGENDA Il Santo del Giorno Venerdì 20 luglio sant’Elia, sabato 21 san Lorenzo, domenica 22 santa Maria Maddalena, lunedì 23 santa Brigida, martedì 24 santa Cristina, mercoledì 25 san Giacomo, giovedì 26 santi Gioacchino e Anna, venerdì 27 san Celestino, sabato 28 santi Nazario e Celso, domenica 29 santa Beatrice. Farmacie di turno a Jesi Venerdì 20 luglio Grammercato, sabato 21 Coppi, domenica 22 Martini, lunedì 23 Calcatelli, martedì 24 Comunale 2, mercoledì 25 Grammercato, giovedì 26 Coppi, venerdì 27 Martini, sabato 28 Calcatelli, domenica 29 Comunale 2. Farmacie di turno in Vallesina Venerdì 20 luglio Pianello Vallesina, sabato 21 Montecarotto, domenica 22 Moie (Angelico), lunedì 23 Macine, martedì 24 Moie (Lucarelli), mercoledì 25 Angeli, giovedì 26 Poggio San Marcello, venerdì 27 Martini, sabato 28 Pianello Vallesina, domenica 29 Montecarotto. Anagrafe Nati a Jesi (salvo diversa indicazione) 21 giugno Michael Leoni; 23 giugno Beatrice Fraboni; 26 giugno Melissa Cavasassi Vincenti; 27 giugno Amir Cherif; 28 giugno Elisabetta Luisa Pastor; 30 giugno Alessandro Ciattaglia; 6 luglio Mattia Petrolini; 9 luglio Gabriele Massacci; 12 luglio Riccardo Moretti. Deceduti a Jesi (salvo diversa indicazione) 28 giugno Sabina Ciarimboli (92 anni), Costantino Urieli (85); 29 giugno Dario Fratini di Pergola (74); 30 giugno Gina Palombini (72), Gina Cesari di Filottrano (99), Ivo Paciarotti di Serra San Quirico (89), Elisa Solustri di Morro d’Alba (95); 1° luglio Marcella Santini (61), Italia Lancioni di Filottrano (77), Franca Badiali (72); 2 luglio Sesto Pellegrini (73); 3 luglio Adele Pittori di Staffolo (51), Americo Argentati di Ostra (82), Gigliola Sanguinetti (79); 4 luglio Marisa Orletti (61); 5 luglio Gigliola Verdini (83); 6 luglio Aldo Severini (82), Zelinda Marchigiani di Maiolati (82); 7 luglio Emma Luzi (94), Adalgisa Primucci (79) di Cupramontana; 8 luglio Primo Sabbatini di Filottrano (78), Erino Carbonari (86), Elisa Sabbatini (103); 11 luglio Alvarina Pirani (82); 12 luglio Zuela Lucarini di Montecarotto (79) e Malvina Nicolini (86). Negli uffici postali di jesi Spese scolastiche tranquille Per affrontare con maggiore tranquillità le spese scolastiche di inizio anno, negli uffici postali di Jesi i correntisti BancoPosta possono finanziare l’acquisto di libri e le altre spese scolastiche con il Prestito BancoPosta Scuola e Università. Il prestito BancoPosta “Scuola e Università” offerto da Poste Italiane consente di ottenere, fino al 31 dicembre 2007, un finanziamento di 1.000 euro per la scuola elementare e media (inferiore e supe- riore) e di 2.000 euro per affrontare le spese per università, corsi professionali o di specializzazione. L’importo massimo erogabile è di 4.000 euro per famiglia, rimborsabili in 12 o 24 rate mensili. Il tasso di interesse applicato è particolarmente vantaggioso: Tan del 6% e Taeg massimo del 6,19%. Non ci sono spese né per l’istruttoria della pratica né per l’incasso rata. Il rimborso avviene mensilmente, con addebito sul conto BancoPosta e senza costi aggiuntivi. Dalle polemiche ai buoni propositi Certo, non è possibile rano esplicitamente i dire che tutto va liscio responsabili dell’Ulivo, all’interno dei partiti e non arrivi una manna nei rapporti tra alcuni dal cielo: sì alla piscina, di essi in particolare. ma non con i soldi del Sono gli avanzi di una comune che ne ha poaccesa e lunga campa- chi, anzi pochissimi. gna elettorale. Chi più Invece le cose si metsi agita in questi ultimi tono bene per il nuovo giorni è Alleanza nazio- ospedale. L’assemblea nale che si è vista sca- dei sindaci ha approvato valcata da Forza Italia – all’unanimità – il piasia nella scelta del vice no sanitario regionale presidente dell’assem- e, in particolare, quanto blea consiliare sia in si riferisce agli sviluppi certe convergenze nelle delle strutture sanitacircoscrizioni per l’ele- rie nella Vallesina. Pare zione del presidente. ormai certo che i lavori Un’elezione che è anda- di completamento del ta liscia come l’olio nella nuovo ospedale non abprima e nella terza rap- biano più intoppi né bupresentanza popolare: rocratici né finanziari. eletti, anzi confermati, Né è da escludere che rispettivamente Rober- entro il prossimo anno to Vecci e Giuseppe Di tutti i servizi ospedalieLucchio. La seconda ha ri del viale della Vittoria eletto Alessandro Vi- saranno definitivamenventi tra mille polemi- te trasferiti al nuovo che sollevate da Allean- Murri. Certo, dati i preza nazionale che vede cedenti, non si può dire come fumo agli occhi gatto finchè non è nel la convergenza dei voti sacco. della maggioranza con quelli di Forza Italia. Volete sapere l’ultima? “E’ scoppiata la pace tra Una notizia che non Belcecchi e Melappiofarà piacere agli sportivi ni” grida un quotidiano. è data dall’orientamen- Sarà vero? In politito della nuova giunta ca mai dire mai. Cerdi metter da parte il ta è una cosa: poiché proposito, tante volte il Partito democratico evidenziato dalla città, va avanti nel suo lento, di costruire una piscina contraddittorio diffiolimpionica perché si cile cammino e poiché vuol dare la preceden- Belcecchi e Melappioni za alla ristrutturazione pare confermino la vodel corso Matteotti e lontà di essere tra quelli del viale della Vittoria. che andranno a votare Che queste due opere alle primarie del 14 otpubbliche non possano tobre, chi può negare aspettare neppure un che il tempo non possa giorno di più è convin- lenire tanti sussulti? E zione unanime. E se i magari indicare nuove soldi sono pochi, biso- strade anche alla politigna sacrificare la pisci- ca jesina? na. A meno che, dichiav.m. Jesi - via Ugo La Malfa, 24 tel. e fax. : 0731.202894 - 202893 Da oltre 40 anni propone corsi permanenti, professionali e progressivi, lezioni a carattere individuale con sistema didattico esclusivo. Le iscrizioni ai corsi di hobbistica uso familiare, modellista, sarta – fashion designer sono aperte durante tutto l’anno Il prof. Renato Scoccianti Castelbellino ricorda il prof. Renato Scoccianti come maestro di chirurgia. Giovedì 26 luglio alle ore 21, alla Terrazza “Mario Camerini”, nel centro storico, il sindaco Demetrio Papadopoulos introdurrà l’incontro moderato dal dott. Primo Luigi Bini e dal dott. Stefano Santarelli. Alle ore 21.15 “Lettura magistrale” del prof. Americo Sbricioli: La Chirurgia Generale, nella nostra Regione, nella seconda metà del ‘900. Seguiranno testimonianze dei dottori Emilio Ceraudo, Franco Iantosca, Ettore Santarelli, Nazzareno Santoni, Francesco Taccaliti. Alle ore 22,15 Lettura magistrale del prof. Vito Cagli: La relazione medico-paziente com’era, com’è. Anniversario Liberazione IMPIANTI IDRAULICI ASSISTENZA TECNICA MATERIALI E ACCESSORI PER BAGNI TERMOIDRO di GIANFRANCO MUZI Via Giuseppe Guerri, 17 JESI Tel. 0731 200337 - 335.247108 CESARI AGENZIA IMMOBILIARE Associata FIAIP INTEMEDIAZIONI PER VENDITA E LOCAZIONI, VALUTAZIONI, CONSULENZE, RICERCA DI FINANZIAMENTI Via Risorgimento, 23 MOIE Tel 0731 702564 - 347 5355258 www.agenziacesari.it Per commemorare il 63° anniversario della liberazione di Jesi (20 luglio 1944 - 20 luglio 2007) dall’occupazione nazi-fascista., venerdì 20 luglio alle ore 19 presso il Cippo Orti Pace, ci sarà una cerimonia con il saluto del sindaco Fabiano Belcecchi e una testimonianza di Rossella Cantoni, sindaco di Gattatico, in provincia di Reggio Emilia e Presidente dell’Istituto Alcide Cervi. La manifestazione è organizzata dal Comitato Cittadino per la Difesa delle Istituzioni Democratiche e dall’Amministrazione Comunale. FOCARELLI OTTICA 15 Regione 22 luglio 2007 IPer qualche bicchiere in più Lo scarpone Sappiamo tutti come vanno le serate. Aperitivo, cena e poi in un locale a prendere qualcosa prima che la serata vera e propria decolli. A tutti capita di bere un po’ di più, e non c’è niente di male. Non c’è niente di male fin quando non si decide poi di prendere la macchina. E’ quello che è successo ad Appignano ad aprile, è quello che è successo lo scorso sabato a Pinerolo. Un copione destinato tragicamente a ripetersi, un fenomeno i cui dati parlano veramente chiaro. L’anno scorso Autostrade per l’Italia Spa ha organizzato proprio per cercare di arginare il fenomeno degli automobilisti alla guida in stato di ebbrezza la campagna “La vita è un soffio”, che prevedeva la distribuzione gratuita di alcotest: iniziativa, questa, rivolta agli automobilisti della fascia 18-32 anni, i più Dal 16 al 23 giugno a rischio sia di incidenti che di guida in stato di ubriachezza. Purtroppo i risultati non sono stati quelli sperati, se a un anno di distanza ci troviamo a fare i conti con una cronaca nera agghiacciante. Che a noi giovani piaccia alzare un po’ il gomito, specialmente nei week end, è cosa risaputa: anche le statistiche confermano questa convinzione, se si pensa che, secondo i dati raccolti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’alcol è la prima causa di morte tra i giovani uomini europei. Un decesso su quattro, tra i ragazzi di età compresa tra i 15 e i 29 anni, è dovuto al con- sumo di alcol per un totale di 55mila morti l’anno a causa di incidenti automobilistici, avvelenamento, suicidio indotto dal bisogno di liberarsi dall’alcolismo, omicidi legati allo stesso fenomeno (Fonte: Istituto Superiore Sanità). Il Ministro Amato ha proposto da parte sua un disegno di legge che prevede il sequestro del mezzo a chi viene sorpreso a guidare sbronzo. Quello che forse serve è un’educazione e un’informazione attenta e mirata, che illustri le gravi conseguenze che derivano da un abuso di alcol (non è affatto vero che tutti sanno a cosa si va incontro bevendo). Oltre a questo sono necessari controlli serrati, all’uscita dei pub, delle discoteche, e dai locali dove si tende maggiormente a bere. E forse, oltre a tutto questo, poiché gran parte degli incidenti avvengono quando a guidare è una persona sola o, ad ogni modo, lasciata sola ad affrontare il rientro notturno a casa, ciò di cui si avrebbe più bisogno è un amico lucido che impugna le chiavi della macchina quando chi è ubriaco puntualmente vuole guidare a tutti i costi. Giorgia Barboni La decima edizione di una camminata I Giovanissimi di San Pietro Martire nella Locride (Continua dal numero precedente) U n altro momento intenso è stato l’incontro con Stefania Grasso, figlia dell’imprenditore massacrato dalla ‘ndrangheta per non aver voluto pagare il “pizzo”. Seppur minacciata, lei denunciò i mandanti dell’omicidio del padre, ma non ottenne nulla se non il disprezzo e l’isolamento dal resto della sua comunità. La reazione istintiva dei ragazzi è stata di rabbia, ma la stessa Stefania ha ribadito che la vendetta serve solo a mettersi sullo stesso livello degli assassini, con il rischio di rovinarsi la vita. Ciò che salva è invece il coraggio nell’affrontare il quotidiano, la coerenza e la testimonianza della legalità fin dalle più piccole cose. A Locri la comitiva jesina è stata accolta da Mons. Giancarlo Bregantini, un vescovo attivo e molto esposto sul sociale, che incoraggia costantemente i giovani a riscattarsi, a ripartire, a ridare speranza. Monsignor Bregantini sollecita i giovani a costituirsi in cooperative che valorizzino le peculiarità della loro terra, come lo sfruttamento del clima per la coltivazione di frutta, l’organizzazione di escursioni in montagna, i contatti e la collaborazione con aziende del Nord Italia. ”La Calabria da sola non potrà mai farcela – ha raccontato ai Giovanissimi – tanto è stretta nella morsa di quella malavita organizzata che riesce a controllare ogni ambito sociale”. L’esperienza calabrese è stata bella perché vera, partecipata, reale e vissu- Poggio San Marcello-Loreto a piedi ra il 1998 quando a Riccardo Boccaccia di Poggio San Marcello venne in mente di arrivare a piedi dal suo paese fino alla basilica di Loreto percorrendo circa una sessantina di chilometri. Mentre si stava allenando per prepararsi all’impresa incontrò il suo amico Enrico Coppa, che dopo aver scoperto le sue intenzioni decise di non lasciarlo solo! E’ così che è nata “la camminata PoggioLoreto”, iniziata con 6 partecipanti e arrivata nel 2006 con più di 20, uomini, donne e ragazzi. Per Poggio San Marcello è diventato un appuntamento fisso, sia per chi decide di tentare l’impresa, sia per chi aspetta di veder partire o passare l’eroico gruppo. Si parte dalla piazza di Poggio intorno alle 19.30 e poi giù fino a Pianello per arrivare verso le una di notte a Castelrosino, dove è prevista la prima tappa per ricompattare il gruppo e rifocillarsi con i panini prepa- A Foce Cerqueto dal 25 al 29 luglio “I Giovanissimi e la Fede” L rati da alcune persone, che partecipano come possono all’iniziativa o sono pronte ad andare a prendere chi non riesce più ad andare avanti a qualsiasi ora della notte. Intorno alle 8.30 si arriva alla Basilica di Loreto, c’è tutto il tempo per andare a Messa o fermarsi in Chiesa e fare colazione insieme ai familiari che sono arrivati il mattino. Quest’ anno in occasione della decima camminata gli organizzatori hanno pensato di far stampare delle magliette per i partecipanti, che partiranno dalla piazza di Poggio San Marcello sabato 4 agosto alle ore 19.30. Per informazioni è possibile contattare Enrico Coppa al 339 8316577 Stefania Vico ’estate è la stagione delle tante iniziative organizzate dai vari gruppi parrocchiali, come i campi scuola. Il primo della stagione, tra quelli dell’Azione Cattolica jesina, si svolgerà a Foce Cerqueto, vicino Genga, da mercoledì 25 a domenica 29 luglio e coinvolgerà i circa venti Giovanissimi delle parrocchie di San Francesco d’Assisi, San Francesco di Paola e San Giuseppe. I ragazzi, tutti di età compresa fra ta con grande emozione. Ai Giovanissimi è stato d’esempio il grande impegno delle persone che hanno incontrato e l’intensità con la quale affrontano le notevoli difficoltà. Specialmente se confrontiamo il tutto con la superficialità che a volte pervade le nostre giornate ed in nostro tempo libero. Anche in parrocchia o in oratorio, dove abbiamo strutture ed accoglienza, eppure tutto ci sembra dovuto, banale e scontato. “I grandi semi di speranza che abbiamo conosciuto in Calabria – ci tengono a far sapere i ragazzi di San Pietro Martire (nella foto) – speriamo portino frutto anche da noi e ci cambino un po’ da dentro. Ciò che sicuramente non dimenticheremo è l’intenso calore umano con il quale siamo stati accolti, insieme alla consapevolezza di aver fatto sentire alle persone incontrate tutta la nostra partecipazione alle loro prove e che noi siamo con loro, umanamente e cristianamente, essendo in Gesù tutti fratelli”. i quindici ed i diciotto anni, saranno seguiti da sette educatori e dall’assistente don Marco Cecconi. Tema dell’insolita quattro giorni è “I Giovanissimi e la Fede”. Si cercherà attraverso dei personaggi del Vangelo di approfondire alcuni aspetti del nostro essere cristiani. La giornata di sabato poi, avrà come ospite speciale Mons. Rocconi. Nella foto un momento del campo dell’anno scorso. WWWBPAIT E 16 Provincia 22 luglio 2007 Moie: Inaugurazione del nuovo comparto rifiuti solidi urbani Responsabilità civile e rispetto per l’ambiente U na giornata di approfondi- rimangano pubbliche per evitare discarica, ha evidenziato come la mento sul tema, di grande facili e pericolose speculazioni. Il Vallesina sia una delle zone marattualità, dello smaltimento dei progettista e direttore dei lavori, chigiane più evolute per la gestiorifiuti, che ha avuto come coro- Raffaele Solustri ha presentato il ne dei servizi e in particolare dei namento il taglio del nastro del progetto di ampliamento per 900 rifiuti. “L’inaugurazione di oggi nuovo comparto per i rifiuti solidi mila metri cubi di capacità di ri- è il frutto di un progetto politico urbani della discarica strategica fiuti solidi urbani, nella zona della che nasce trenta anni fa, dal deCornacchia di Moie. L’iniziativa, discarica verso Moie, a un chilo- siderio e dalla volontà di vivere promossa dal Comune di Maiolati metro e mezzo di distanza dalle la politica non come tecnicismo Spontini e dalla Sogenus spa, si è prime case del paese. I lavori si ma come mezzo per risolvere i svolta sabato 14 luglio. Al Centro sono svolti in tempi record, au- problemi – ha detto il presidente comunale di via Carducci, a Moie, torizzati il 4 agosto 2006 e iniziati – perché gestire i rifiuti significa il direttore della Sogenus, Mau- lo scorso ottobre. Le maestranze essere responsabili verso la sociero Ragaini, nel dare il benvenuto hanno effettuato 600 mila metri tà”. agli amministratori e ai cittadi- cubi di sbancamenti di terra ed La mattinata si è conclusa con la ni, ha sottolineato l’importanza hanno impiegato 100 mila metri visita guidata in pulmann al nuodella gestione della discarica, un cubi di guaine impermeabili: que- vo comparto riservato ai rifiuti impianto tecnologico e comples- ste alcune delle cifre date da So- solidi urbani e che entrerà subito so al servizio dei cittadini, delle lustri che si è poi soffermato sui in funzione in quanto l’attuale è imprese e delle istituzioni. Il pre- controlli periodici che vengono in fase di esaurimento. Massimo sidente della Provincia, Patrizia effettuati nei 40 ettari dell’area e Mosca, geologo e direttore tecCasagrande ha riconosciuto l’im- che si protrarranno per altri tren- nico della Sogenus, ha sottoliportanza della discarica di Moie ta anni dalla chiusura dell’attività. neato la sicurezza ambientale dal e, rispondendo alle sollecitazioni Simone Cecchettini, presidente momento che il terreno su cui è del sindaco, si è impegnata a ri- del Cir33, il Consorzio Vallesina il comparto è argilloso per oltre spettare l’obiettivo di individuare Misa che ha il compito di attuare due chilometri di profondità. in breve un altro sito per lo smal- il Piano dei Rifiuti, ha comunicato Conoscendo la moderna ed effitimento dei rifiuti nel sub-ambito i positivi risultati della campagna ciente discarica di Moie, certifi1. Giancarlo Carbini, sindaco di per la raccolta differenziata avvia- cata da più enti, costantemente Maiolati, il comune socio e pro- ta nei comuni della Val Misa e ha controllata da un apparato di viprietario degli impianti, aveva invitato gli amministratori dei co- deo-sorveglianza collegato con la rilevato che non ci sono ancora muni della Vallesina ad avviare la Provincia, il Comune di Maiolati, segnali concreti sulla realizza- raccolta porta a porta per ridurre la centrale dell’Istituto di Sorvezione della discarica strategica i conferimenti in discarica. glianza; una discarica visitabile prevista nel sub-ambito 1, ossia “La lungimiranza dei sindaci che dalle scolaresche e dalla cittadiil consorzio Coneroambiente che nel tempo si sono succeduti a nanza, che periodicamente orgacomprende, tra gli altri, i comuni Maiolati è da prendere ad esem- nizza visite guidate e che inaugudi Chiaravalle, Filottrano, Osimo pio perché oggi la Vallesina è do- ra i nuovi servizi con occasioni e Ancona. Paolo Perticaroli, pre- tata di un impianto all’avanguar- pubbliche di confronto, inevitasidente dell’azienda Sogenus spa dia, frutto di una gestione attenta bilmente andiamo con la mente che gestisce la discarica strategica e rispettosa del territorio”: così il all’altra parte di Italia, Napoli, e ci di Moie, detta della “Cornacchia” neo assessore provinciale Marcel- domandiamo: che fine fanno i bei ha illustrato il nuovo compar- lo Mariani, con delega specifica discorsi di responsabilità civile, to realizzato grazie alla capacità ai rifiuti, si è rivolto ai presenti rispetto dell’ambiente, attenzione amministrativa del territorio del- durate la presentazione dell’im- alle nuove generazioni che da più la Vallesina e alla gestione scru- pianto. Raffaele Bucciarelli, presi- parte sentiamo dai politici? Una polosa dell’azienda, nel rispetto dente del Consiglio Regionale, ha discarica, oltre che necessaria, è dell’ambiente, della sicurezza dei chiuso i lavori al centro comuna- anche un modo per fare utili e rilavoratori e dei cittadini e delle le 6001. Bucciarelli, cittadino di distribuirli alla società in termini normative in materia. Ha con- Maiolati ed amministratore del di servizi e strutture. cluso il suo intervento con l’au- comune negli anni in cui iniziavaBeatrice Testadiferro spicio che questo tipo di aziende no le “battaglie” per i lavori per la Foto Maurizi S La Sogenus ogenus spa è tra le più importanti aziende impegnate nello smaltimento e nel trattamento dei rifiuti delle Marche. Ha ottenuto la certificazione di qualità ISO 9001, la certificazione del sistema di gestione ambientale ISO 14001, la ISO 18001, la Sa 8000 e la registrazione EMAS, il sistema comunitario di ecogestione e audit. L’azienda è a capitale pubblico superiore al 90%, costituita dal Consorzio Intercomunale Servizi che è il socio di riferimento, dal comune di Maiolati Spontini che è socio e proprietario degli impianti di smaltimento, da AnconaAmbiente spa e dal Comune di Jesi. Dal 1989 la Sogenus spa gestisce la discarica di Moie con una estensione globale di circa 40 ettari in cui effettua lo stoccaggio e lo smaltimento dei rifiuti che vengono distribuiti sulla superficie di abbancamento e progressivamente compattati. L’ultimo strato di copertura finale viene realizzato con terreno seguita dalla aspersione di semine. Nella prima foto, da sinistra Mauro Ragaini, Paolo Perticaroli, Patrizia Casagrande, Giancarlo Carbini; nella seconda immagine il nuovo comparto. Nella terza foto, il momento del taglio del nastro: da sinistra Mauro Ragaini, Paolo Perticaroli, Raffaele Bucciarelli, Giancarlo Carbini, Marcello Mariani.