una città per i giovani

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una città per i giovani
n. 35
Icone di origine Greca
Russa-Rumena
ARTICOLI SACRI
a Senigallia
Icone di origine Greca
Russa-Rumena
ARTICOLI SACRI
a Senigallia
via Andrea Costa 31
tel 071.60597
via Andrea Costa 31
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Settimanale della Diocesi di Senigallia - giovedì 14 ottobre 2010 - € 1
Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona - Taxe Perçue - Tassa riscossa ufficio PT di Senigallia -
Editoriale
Telefoni
Suona molto spesso il telefono parrocchiale di questi
tempi. Oltre ai ‘soliti’ squilli
dettati dagli impegni pastorali si aggiungono tante
chiamate di aiuto. Proprio
così, succede sempre di più
che i telefoni delle nostre
comunità si trasformino in
una sorta di ‘telefono amico’
per chi non trova altre orecchie disposte ad ascoltare
e voci che incoraggiano. E a
quanto pare ci sono periodi
dell’anno in cui per molte
persone sembra più faticoso
vivere. L’autunno è uno di
questi.
Non amo molto parlare al
telefono, molto meglio guardarsi negli occhi. Mi rendo
conto, però, che è uno strumento che può mettere più
facilmente in comunicazione con il mondo, fa sentire
meno isolati, crea il calore di
un legame che alleggerisce la
vita. E’ bello quando succede
che la voce, al di là del filo,
da agitata e sconsolata che
era, anche grazie alla nostra
disponibilità, si alleggerisce,
torna ad avere un tono sereno, osa dire parole di speranza e di futuro.
Capita di vedere per strada
persone costantemente concentrate sui loro telefonini:
mi diverto ad immaginare
le conversazioni, a volte accompagnate da un sorriso o
da un gesto di stizza, dipende da come sta andando il
dialogo. E mi auguro che in
ogni occasione in cui mettiamo in gioco le nostre parole
ci sia la voglia di costruire
relazioni interessanti, positive, che fanno bene.
Una vecchia e famosa pubblicità, quando andava più
di moda il telefono con il filo,
diceva che ‘una telefonata
allunga la vita’. Più che allungarla, può farla più bella
se abbiamo ancora voglia di
dirci un po’ della nostra vita,
di quanto ci sta a cuore, di
ciò che possiamo fare per
aiutare qualcuno.
Nella giungla assordante di
suonerie di tutti i tipi, può
esserci ancora spazio per
suoni più semplici e delicati
che parlano di amicizia.
Gesualdo Purziani
Lavorare
per vivere
Calano gli infortuni e le morti sul lavoro nel specifico ambito (autotrasportatori di merci o
2009. Gli incidenti sono stati, infatti, 790.000, di persone, rappresentanti di commercio, ad85mila in meno rispetto al 2008 per un calo detti alla manutenzione stradale, ecc.), scesi
del 9,7%. I casi mortali sono invece 1.050, per comunque dai 338 casi del 2008 ai 303 del
una flessione del 6,3% (70 decessi in meno). I 2009 (-10,4%). “E’ dal 1993 – quando vi fu un
dati, resi noti dall’Inail si ricavano dal bilancio calo dell’11,7% degli incidenti rispetto al 1992
delle denunce pervenute all’Istituto alla data – che nell’andamento complessivo degli infordi rilevazione ufficiale del 30 aprile 2010.
tuni non si registrava una flessione di questo
Tra gli aspetti più significativi, sicuramente il livello” afferma il presidente dell’Inail Marco
fatto che la riduzione maggiore ha riguarda- Sartori.
to gli infortuni in occasione di lavoro – quelli Proprio quando, domenica scorsa, giornaeffettivamente verificatisi durante lo svolgi- ta nazionale dedicata alle vittime del lavoro,
mento delle attività lavorative – per i quali il si leggevano questi dati, appena due giorni
numero delle denunce si è ridotto del 10,2%, dopo la terribile notizia di un’altra morte sul
a fronte di un calo del 6,1% degli infortuni in lavoro, stavolta di un giovane operaio senigalitinere (avvenuti durante il tragitto casa/lavo- liese, Daniele Cappella. Un altro, l’ennesimo,
ro e viceversa). Analoga – anche se in misura incidente sul lavoro che si porta via una vita.
meno sostenuta – la flessione dei casi mor- “C’è chi dice fatalità, chi parla di errore umano,
tali: quelli in occasione di lavoro sono passa- negligenza, leggerezza - ha detto la presidente
ti dagli 829 del 2008 ai 767 del 2009 (-7,5%), della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande
mentre i decessi in itinere sono scesi da 291 a - Nessuno che pronunci la parola responsabi283 (-2,7%). Sempre nell’ambito degli infortuni lità, questo vocabolo così desueto e ingommortali in occasione di lavoro, di particolare brante in un’epoca che eleva a virtù cinismo,
importanza è il numero di quelli occorsi sul- indifferenza e opportunismo. Responsabilità,
la strada a lavoratori che operano in questo invece, è la chiave per uscire dall’inutile re-
Una città per i giovani
Ingresso
parroci Ptare
er contrastare l’alcol tra i minori e aiu- ni del territorio – ha detto nell’occasione
le giovani generazioni, il Comune Gennaro Campanile, assessore alle Politiha chiesto alla Regione un finanziamento che giovanili –, si registra tuttavia un au-
Domenica 17 ottobre
ore 17 - A Piticchio entra
don Stefano Conigli
Sabato 23 Ottobre
ore 18 - Al Portone entra
don Giancarlo Giuliani
Domenica 24 Ottobre
ore 11 - Al Ciarnin entra
don Giancarlo Giuliani
Domenica 24 ottobre
ore 17 - A Montale entra
don Stefano Conigli
per realizzare “Una città per i giovani”. Un
progetto che prevede la creazione di una
rete di servizi per monitorare nel tempo
i casi riscontrati, studiare progetti individuali, sostenere le famiglie interessate e
addestrare gli educatori che avvicineranno i minorenni direttamente sulla strada.
L’idea arriva dai Servizi sociali, dopo una
accurata analisi del fenomeno esploso durante i mesi estivi e riproposta nella competente commissione consiliare. “Nonostante un forte controllo del territorio ed
una stretta collaborazione tra il Comune,
le forze di polizia, l’Asur e le associazio-
mento degli episodi di microcriminalità,
atti vandalici, comportamenti provocatori,
abuso di sostanze e di alcol. La devianza
giovanile risiede nell’ignoranza di alcune
competenze sociali di base – ha spiegato
Campanile - come l’inibizione degli impulsi, la capacità di negoziare i conflitti,
un mancato senso di responsabilità e la
capacità di prevedere le conseguenze delle proprie azioni. Gli adolescenti arrivano
quindi a trasgredire cercando visibilità,
seppur in modo violento e deviante, quasi
per trovare un riconoscimento di un’identità da parte del mondo degli adulti”.
torica e conquistare uno spazio di impegno
autentico dove affermare, senza ambiguità
e posizioni di circostanza, il valore paritetico
della vita e del lavoro, diritti non barattabili né subordinabili l’uno all’altro che tutti, le
istituzioni in primo luogo, hanno il dovere di
garantire e tutelare. Quelle stesse istituzioni
che non possono né devono alzare la bandiera bianca della resa, perché l’irrisolutezza dei
problemi genera rassegnazione, proprio ciò
che non possiamo permettere. Ma come? Per
esempio iniziando a denunciare la crescita del
numero di lavoratori costretti ad allungare
il tempo di lavoro (quando c’è) per integrare
salari e stipendi inadeguati a una vita dignitosa, scoprendosi così al rischio di infortuni
e malattie. (...) Credo che proprio questa, per
quanto drammaticamente scontata, possa
essere la base di un nuovo inizio: ristabilire
la giusta proporzione tra il valore della vita
umana e quello del mercato, incredibilmente
e colpevolmente smarrita nel corso di un paio
di decenni”.
***
in questo numero
Progetto giovani della Regione: i commenti
A Mondolfo le scuole sono verdi
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2
14 ottobre 2010
attualità
Attualità La morte della giovane Sarah e il gusto dell’orrido della stampa italiana
I media tra il fango
I
n questa vicenda abbiamo perso un’occasione
preziosa per tacere tutto ciò che non aggiungeva
nulla alla notizia, già di per sé tragica”. È il commento di Isabella Poli, direttore scientifico del
Centro Studi Minori e Media alla tragica morte di
Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana uccisa
dallo zio. “Per favore non parlatemi di diritto di
cronaca”, esordisce l’esperta, secondo la quale “nella morte tragica di Sara prevalgono su ogni altro il
diritto di Sarah ad essere rispettata, come persona
e come creatura, e il diritto alla privacy della sua
famiglia, anche e soprattutto se questa non sembra esserne pienamente consapevole”. “Ed invece
no”, denuncia Poli: “Tutti i media o quasi si sono
scatenati per non ‘bucare’ la notizia e per alzare
l’indice di ascolto o delle vendite”. Di qui l’appello, rivolto a tutti i mezzi di comunicazione, a “fare
un passo indietro”, perché “non si possono dare in
pasto all’opinione pubblica particolari così efferati
che o provocano disgusto, o inquietudine, o spingono ad episodi di emulazione”.
Qual è, nel caso di Sarah, il limite tra il diritto
di cronaca e il diritto alla riservatezza?
Il diritto di cronaca consiste nel dare la notizia
della morte, in questo caso necessaria. Il problema è la modalità attraverso cui questa tragica notizia è stata data. I media hanno mostrato un’insistenza su alcuni particolari che non aiutano per la
comprensione della notizia, già sufficientemente
chiara e drammatica, facendo appello su aspetti
morbosi, che generano curiosità e che in persone
che non sono sufficientemente capaci di elaborarle, provocano conseguenze negative. Penso in
particolare all’insistenza nel dare la notizia della
Ricerca Eurobarometro
Gli Italiani
i più depressi
I
violenza subita dalla ragazza subito dopo la morte,
anche nei giorni successivi alla confessione dello
zio. Durante la veglia funebre, poi, sono stati forniti dettagliati particolari sulla cisterna dove è stato ritrovato il corpo di Sarah, mentre scorrevano
le immagini di innumerevoli primi piani della madre, dei parenti… Tutte modalità di dare la notizia,
sia da parte delle tv sia della carta stampata, dettate dall’esigenza di enfatizzare la drammatica vicenda, con particolari veri o presunti tali, per fini
non proprio nobili come l’aumento dello share.
Stando ai dati relativi alle ore dedicate dai nostri tg alla cronaca nera, di gran lunga superiori a quelli delle altre nazioni europee, in Italia
c’è una “passione per il crimine”…
Io credo che le ore, sicuramente superiori alla
media europea, che i nostri tg dedicano alla cronaca nera, più che essere rivelatrici di una ‘passione per il crimine’, siano piuttosto un diversivo per
non parlare di altro. Insistere sulla cronaca nera
serve a far apparire i lati oscuri dell’animo umano,
ma anche a ridurre lo spazio per parlare di altro:
per aiutare, ad esempio, la formazione critica, in
senso positivo, del lettore o del telespettatore. La
cronaca nera fa vendere i giornali, fa aumentare
gli indici di ascolto: è più facile fidelizzare il pubblico attraverso la cronaca nera, più che attraverso dibattiti, approfondimenti e inchieste su altre
realtà presenti nel nostro Paese. In questo senso,
si tratta di una scelta ‘politica’, intesa nel senso
ampio del termine”.
Quali sono gli effetti di questo “clima” sul rapporto tra minori e media?
Quando parliamo del rapporto tra minori e media
e svolgiamo ricerche di settore focalizziamo la no-
taliani più depressi rispetto alla
media europea: lo rivela un sondaggio Eurobarometro pubblicato
sul tema della salute mentale. Secondo l’indagine, svolta intervistando 1044 italiani tra febbraio
e marzo di quest’anno, gli italiani
hanno infatti avuto meno emozioni positive e più emozioni negative
rispetto alla media. Un numero di
intervistati italiani superiore alla
media afferma di aver provato tutte le emozioni negative proposte
dall’inchiesta ‘sempre’ o ‘la maggior
parte del tempo’. Viceversa, un numero inferiore di italiani ha avuto
tre su quattro delle emozioni positive proposte ‘sempre’ o ‘la maggior parte del tempo, ad eccezione
dell’emozione ‘pieni d’energia’ che
un numero di intervistati maggiore alla media ha avuto ‘sempre’ o
stra attenzione soprattutto sui rischi che i media e
i new media possono presentare per l’equilibrio
dei nostri bambini. Troppa tv, troppi videogiochi
violenti, troppo internet? Certamente sì, almeno
in alcuni casi. Ma c’è un rischio a monte che non
consideriamo: i nostri bambini e i nostri ragazzi
cresceranno e si formeranno nell’habitat massmediale che noi abbiamo contribuito a creare. La
tendenza a preferire la cronaca nera, e a trattarla
nel modo che abbiamo descritto, di certo influisce negativamente, non solo sui minori ma anche
su quella parte della popolazione adulta dotata di
un equilibrio minore, o più precario. Gli altri Paesi, in questo ambito, si sono dati un limite oltre il
quale non si può andare. Esistono, anche in Italia,
dei paletti precisi, ci sono regole e organi di controllo come l’Autorità per le telecomunicazioni
o il Comitato media e minori, oltre che naturalmente l’Ordine dei giornalisti
Come hanno vissuto i giovani la vicenda di Sarah?
Sui social network, la vicenda di Sarah ha registrato migliaia di contatti: segno della partecipazione
dei giovani, ma anche del loro disorientamento.
Come reagire, allora?
Il caso di Sarah è certamente molto grave, ma non
deve indurci a pensare che l’Italia sia un Paese di
orchi: ci sono famiglie sane, dove si fanno crescere serenamente i bambini. Per questo c’è bisogno
di una sinergia tra la famiglia, la scuola e tutte le
agenzie educative, a partire dal ricco mondo dell’associazionismo, in modo da dotare i minori di
strumenti critici per poter rielaborare criticamente vicende di questo genere”.
a cura di Maria Michela Nicolais
‘la maggior parte del tempo’ (55% percentuali). Anche l’uso di anticontro la media del 51% dell’Unio- depressivi corrisponde alla media:
ne europea). Un numero di inter- 6% contro la media del 7% dell’Ue,
vistati superiore alla media ritiene ma gli italiani ne usufruiscono più
di aver portato a termine meno delle media (63%) per curare stati
progetti di quanto previsto a cau- d’ansia piuttosto che veri e propri
sa di problemi fisici o emotivi. Un stati depressivi (35%), mentre a
numero ben superiore alla media livello di Unione europea gli antieuropea ritiene che ‘la maggior depressivi vengono in media presi
parte del tempo’ e ‘qualche volta’ in percentuali uguali per curare
ha portato a termine meno pro- entrambi gli stati (51% depressione
getti a causa di un problema di na- e 47% ansia).
tura emotiva: 11% e 25% contro le Questo Eurobarometro è stato remedie del 6% e del 18% dell’Unio- datto in vista della prossima conne europea. Ma ciononostante, la ferenza tematica del Patto europeo
percentuale di intervistati che è per la salute mentale e il benessere:
ricorsa all’aiuto di un professioni- “Promuovere l’inclusione sociale e
sta negli ultimi 12 mesi non è più la lotta contro la stigmatizzazione
elevata della media dell’Unione per una migliore salute mentale e
europea, ma le corrisponde: 14% il benessere”, che si terrà a Lisbona
contro la media del 15% dell’Ue, l’8 e 9 novembre prossimi.
che è invariata dal 2006 (+2 punti
Matteo Manzonetto
I Consiglio d’Europa vota la libertà di scelta dei medici che si oppongono ad alcue cure legittime
Il diritto di essere obiettore
U
n dibattito duro e serrato che ha portato ad
una riscrittura praticamente completa del
testo. La risoluzione discussa dall’Assemblea
parlamentare del Consiglio d’Europa, che avrebbe dovuto restringere l’obiezione di coscienza,
di fatto si è rivelata un testo che ne stabilisce la
tutela. Nel corso della discussione parlamentare
di giovedì 7 ottobre, in circa un’ora e mezza di
confronto, è stato persino cambiato il titolo del
documento: da “Accesso delle donne alle cure
mediche legittime: il problema dell’uso non regolamentato dell’obiezione di coscienza” a “Il
diritto all’obiezione di coscienza nelle cure mediche legittime”. La risoluzione è stata approvata
con una maggioranza numericamente stretta (56
voti a 51, 4 astenuti) e con un totale di 89 emendamenti.
Già nei giorni precedenti all’approvazione del
testo, si erano sollevate le polemiche di giuristi
e cattolici che temevano una delibera “contro la
libertà di coscienza”. Tra i maggiori cambiamenti
introdotti, la cancellazione del richiamo all’obbligo per i medici d’informare i pazienti su tutte
le opzioni di cura disponibili, indipendentemente dal fatto che tali informazioni possano indurre il paziente a seguire una cura a cui l’operatore
sanitario obietta. È stato poi inserito un paragrafo che afferma che “nessuna persona o ospedale
o istituzione può essere obbligata o ritenuta responsabile o discriminata se rifiuta per qualsiasi
motivo di eseguire o assistere un aborto, anche
quello spontaneo, interventi di eutanasia o un
altro atto che possa causare la morte di un feto
o di un embrione”. Del testo approvato e della situazione attuale dell’obiezione di coscienza per i
medici, abbiamo parlato con Lucio Romano, copresidente dell’associazione Scienza & Vita.
Come valuta il riconoscimento, da parte del
Consiglio d’Europa, della difesa dell’obiezione di coscienza per i medici?
Non si può che considerare in termini positivi
il riconoscimento di un diritto naturale di cui la
stessa civiltà giuridica dovrebbe avvalersi. L’obiezione di coscienza, infatti, significa far valere
i diritti del foro interiore rispetto ad una qualsiasi legge positiva che impone una negazione
del diritto alla vita. E allora guai se il Consiglio
d’Europa avesse approvato una limitazione del
diritto alla libertà di coscienza perché avrebbe
significato, per lo stesso Consiglio, la negazione
assoluta di un diritto fondamentale.
A Strasburgo, la discussione è stata accesa ed
ha portato alla riscrittura completa del titolo
del documento.
È un traguardo importante che si riverbera sui
vari Paesi dell’Unione europea e testimonia l’impegno di quei politici che sono a favore della vita,
promuovendo la difesa dei diritti fondamentali come quello all’obiezione di coscienza. In tal
senso, l’associazione Scienza & Vita esprime il
proprio pieno plauso alla perseveranza di tutti
coloro che, all’interno del Consiglio d’Europa, si
sono battuti con attenzione e con sagacia a difesa e a tutela dell’obiezione di coscienza. È stato
un risultato raggiunto con efficacia ed efficienza.
Tra i cambiamenti introdotti nel testo, la can-
cellazione del richiamo all’obbligo per i medici
d’informare i pazienti su tutte le opzioni di cura
disponibili. È un paragrafo della risoluzione significativo e del tutto condivisibile. L’obiettore di
coscienza, infatti, non deve soltanto contrapporsi a quelle che sono le posizioni che tendono ad
offendere e a distruggere la vita stessa. Una delle
sue priorità è non dar luogo ad una partecipazione e ad una collaborazione anche indiretta a
comportamenti e azioni che sono in contrapposizione all’obiezione di coscienza.
La risoluzione del Consiglio d’Europa arriva
in un momento delicato della discussione relativa all’obiezione di coscienza in Italia…
Si tratta di un riconoscimento a pieno titolo
dell’obiezione di coscienza ‘senza se e senza ma’,
molto importante per tutte quelle dinamiche nazionali che avrebbero invece auspicato un’inversione di rotta. Bene, questa volta si può dire in
maniera piena e ufficiale che l’Europa si è posta
veramente in una posizione di tutela di un diritto
fondamentale alla vita e all’obiezione di coscienza. L’Europa, in questo caso, fa da modello.
Il testo, dunque, potrà risultare un passaggio
importante nell’affermazione del diritto di libertà di coscienza in ambito medico?
È una manifestazione tangibile della tutela di
tutti coloro che praticano l’obiezione di coscienza. Persone che non devono essere discriminate
e tantomeno devono sentirsi ghettizzate nella
loro piena e totale affermazione di un diritto
fondamentale.
a cura di Riccardo Benotti
Asteriski
* Il Papa: ottobre mese
del Rosario. Il Papa, nell’incontro settimanale con
i fedeli di mercoledì scorso,
ha ricordato la festa della
Madonna del Rosario (il
giorno 7) dicendo che “Ottobre è il mese del Rosario,
che ci invita a valorizzare questa preghiera così
cara alla tradizione del
popolo cristiano”. Ha detto, altresì, “Invito voi, cari
giovani, a fare del Rosario
la vostra preghiera di ogni
giorno. Incoraggio voi, cari
malati, a crescere, grazie
alla recita del Rosario, nel
fiducioso abbandono nelle mani di Dio. Esorto voi,
cari sposi novelli, a fare
del Rosario una costante
contemplazione dei misteri di Cristo”.
* Italia, maestri cattolici:
“Volare alto” sulla scuola,
non facendosi restringere il
“campo visivo” dai pur tanti
reali, urgenti e importanti
problemi contingenti e di
contesto. E’ l’invito rivolto dall’Aimc (Associazione
italiana maestri cattolici
al governo e alle forze politiche, in una nota in cui
si osserva che “un dibattito politico più ampio e
di maggior respiro – così
come auspicato dall’ex
Ministro della Pubblica
Istruzione Fioroni dalle
pagine di uno dei maggiori quotidiani nazionali – è
una necessità non solo all’interno di una sola forza
politica, ma per tutti coloro che hanno responsabilità parlamentare. Ancor di
più, dovrebbe esserlo per
chi condivide una comune
matrice valoriale che vede
nella persona, nel suo
svilupparsi e crescere armonico e nella centralità
della tensione educativa
un proprio irrinunciabile
fulcro”. “In una prospettiva
di confronto sereno e democratico – prosegue l’Aimc - le scelte prospettiche
da operare in una responsabile visione bipartisan
non possono prescindere
dall’attenzione, oltre che
agli alunni e alle famiglie,
anche ai professionisti di
scuola, dirigenti e insegnanti, di cui si è celebrata
con ‘chiassoso’ silenzio lo
scorso 5 ottobre la Giornata mondiale promossa
dall’Unesco”.
* Senigallia: tutela del
patrimonio storico e architettonico. La Rocca ha
ospitato nel pomeriggio
del 16 ottobre un seminario universitario interregionale (tra Romagna e
Marche) con ipotesi per la
conoscenza e la tutela del
patrimonio storico e architettonico. L’appuntamento
ha avuto per tema “Paesaggi di costa”.
* Italiani “malati” nella psiche. Lo afferma lo
psicologo Benemeglio, il
fondatore dell’Accademia
Internazionale delle discipline analogiche. I Romani
sono “drogati” per Internet,
i Veneziani per il gioco
d’azzardo, i Milanesi per
lo shopping; i “Napoletani
per il sesso… Sorgeranno
nuove cliniche universitarie… per curare questi
malati della “psiche”. Staremo a vedere.
Giuseppe Cionchi
14 ottobre 2010
enti locali
Commenti al programma degli interventi messi in cantierie
Le Marche per i giovani
I
La Giunta regionale a Genga
Qualità e ospitalità
U
l 9 settembre la Giunta regionale delle per favorire il “passaggio dei giovani ad una
n esempio concreto
Marche, con la delibera 1282, ha delineato dimensione adulta della vita”. “Mi sembra
vale più di mille parole.
il “Programma degli interventi a favore dei che questo Piano si occupi principalmente “Ha sintetizzato così il Pregiovani per gli anni 2011/2013”. Il testo, che di aggregazione e tempo libero: ma i giova- sidente, Gian Mario Spacca
deve passare l’esame della terza Commissio- ni hanno bisogno di divertirsi o di avere la il senso della giornata che
ne consiliare e poi approdare in assemblea, è possibilità di rendersi autonomi e creare una ha visto la giunta regionale
il primo piano di programmazione triennale famiglia?”. Per quanto riguarda lo specifi- riunita in seduta ordinaria
organico da quello del 2001/2003. La Regio- co del Piano, il presidente Csi giudica “po- presso l’Hotel Le Grotte di
ne ha, per quanto riguarda i giovani, un ri- sitivo il fatto che esso favorisca, in qualche Genga nell’ambito dei conferimento normativo nella legge 46 del 1995, modo, le strutture che intercettano i biso- sueti incontri che l’esecutivo
“Promozione e coordinamento delle politi- gni del territorio”. Tassi prevede comunque regionale conduce ormai da
che a favore dei giovani” e nel 2007 ha fir- che questa programmazione avrà successo anni nelle diverse realtà lomato un “Accordo di programma quadro in “quando le linee di indirizzo saranno calate cali.
materia di politiche giovanili e attività spor- negli ambiti sociali territoriali e se gli inter- L’occasione della presentive” (Apq) con il ministero per le Politiche venti saranno concertati con tutti gli ope- za della giunta regionale
giovanili e le attività sportive, che ha finan- ratori presenti”. Per il presidente Csi la cosa all’Hotel le Grotte voleva
ziato vari progetti; nel 2009 è stato siglato importante è “mettere in rete quello che già significare un attestato di
il Protocollo di riprogrammazione dell’Ac- c’è, senza pregiudizi, come oratori, associa- merito ad un imprenditore
cordo. Le Marche hanno anche una norma zioni e gruppi informali, senza pensare che alberghiero- Luciano Barspecifica, la 11 del 2008, per la valorizza- si possano creare dei centri di aggregazione della- che si è distinto per
zione degli oratori. Il programma triennale giovanile in ogni quartiere, o comunque in- la qualità dell’offerta tanto
deliberato pochi giorni fa dalla Giunta, che ventarsi nuovi servizi, per i quali, tra l’altro, da ricevere venerdì scorso,
riguarda i giovani di età compresa tra i 16 e non ci sono i fondi”.
il primo premio nazionale
i 29 anni, ha tre obiettivi: la partecipazione La crisi ci ha colpito. È giovane, 26 anni, e Isnar “Qualità e Ospitalità
sociale, la promozione di forme aggregati- lavora con i giovani Andrea Chiuri, incari- Italiana” nella sua categove formali e informali, la realizzazione del- cato regionale del settore giovani di Azione ria, i tre stelle.
la piena cittadinanza. Il Piano non prevede Cattolica. “Guardiamo con favore il tentati- All’incontro era presente,
interventi diretti di trattamento del disagio vo di pensare e progettare su medio termine il Direttore generale delgiovanile, ma, eventualmente, di prevenzio- l’azione politica che ci riguarda direttamente l’Isnar (Istituto Nazionane. Tre sono i livelli funzionali individuati: - dice - e apprezziamo i termini e gli obiettivi le Ricerche sul Turismo),
regionale, di indirizzo e programmazione; che sono stati elencati nel Piano triennale”. Giovanni Alberto Cocco
provinciale, di coordinamento e valutazio- Chiuri è però convinto che altri ambiti, non che ha spiegato come Prene; locale, di progettazione e gestione. Per contenuti nel documento, dovrebbero es- mio Ospitalità intende veiquanto riguarda quest’ultimo punto si pre- sere al centro dell’interesse delle istituzioni, colare gli esempi vincenti
vede che “almeno” debbano essere garan- ovvero “la tutela, il sostegno e la promozio- come i più efficaci testititi l’attivazione dei centri di aggregazione ne delle giovani famiglie”. “La centralità della monial per incrementare
organizzati, di centri di aggregazione auto- formazione professionale, ad esempio, è un la qualità delle strutture
gestiti e di centri di servizi informativi e di tema che non può essere sottovalutato nel recettive e della ristorazioorientamento. Sono considerate attività che prossimo triennio” perché “gli anni che ab- ne.
rientrano nei progetti finanziabili quelle che biamo di fronte chiedono forti investimenti L’Hotel le Grotte, complesono già presenti sul territorio e proposte da sul tessuto giovanile regionale, soprattutto tamente rinnovato, cirassociazioni religiose, sportive e culturali. Le sul versante professionale”. Chiuri si augu- condato dal verde, ottima
risorse finanziare sono stabilite annualmen- ra che ci possano essere “forme di coinvol- cucina, una piscina ad uso
te dalla legge di bilancio, ma gli enti locali gimento diretto dei giovani da parte delle esclusivo degli ospiti ed
coinvolti in progetti per i giovani devono istituzioni. Ad esempio, sarebbe auspicabile una elegante SPA aperta
contribuire con le proprie risorse: non meno la formazione di Consulte regionali e pro- al pubblico, ha superato
del 40% per quanto riguarda i comuni e non vinciali dei giovani, visto che in varie realtà 12mila candidature e ricemeno del 20% per i progetti di tipo sovra-co- extra-regionali esistono i Forum dei giova- vuto le migliori recensioni
munale o di ambito territoriale.
ni che riuniscono tutte le varie aggregazioDa giovani ad adulti. Il piano triennale va ni giovanili”. Chiuri sottolinea infine come
bene, ma “grazie a une delle attività finanzia- “molti giovani della nostra Regione hanno
te dall’Apq del 2007, che coinvolgeva i giova- pagato a causa di questa crisi economica
ni in una riflessione sulle politiche giovanili, mondiale, ma hanno la forza e la volontà
ci aspettavamo una nuova legge globale del di ripartire. Noi non vogliamo arrenderci,
settore che sostituisse la vecchia 46 del 1995”. vogliamo mettere a disposizione le nostre
A fare quest’annotazione è Daniele Tassi, competenze, il nostro entusiasmo e le nostre
presidente regionale del Centro sportivo ita- idee. Chiediamo però a gran voce che nessuliano (Csi), per il quale le politiche giovanili no, in questo Paese, come in questa Regione,
dovrebbero essere “integrate”, ovvero com- si dimentichi di noi, che siamo il vero futuprendere le politiche del lavoro, della casa, ro”.
della cultura e del tempo libero, che servano
a cura di Simona Mengascini
La Provincia di Ancona stanzia un milione e mezzo di euro
dagli ospiti dell’Hotel.
La visita della giunta regionale all’Hotel Le Grotte di
Genga aveva in programma
naturalmente anche l’incontro con l’amministrazione
comunale per analizzare le
problematiche del territorio
gengarino. Un sereno e utile
confronto che si è incentrato principalmente sui temi
della viabilità e le infrastrutture della Quadrilatero che
interessano il territorio comunale, oltre che la messa
in sicurezza di tratti stradali
sulla strada della Gola di
Frasassi, le problematiche
sulla Comunità montana e
il Piano di sviluppo ricadente all’interno del Parco Gola
della Rossa, la legge urbanistica in riferimento ai vincoli del Parco in zona agricola. Il Sindaco Giuseppe
Medardoni , accompagnato
dagli assessori Bazzucchini,
Bruffa, Mariani e Conti, ha
illustrato dettagliatamente
alla giunta regionale i problemi relativi ai disagi dei
cantieri della Quadrilatero
evidenziando la necessità di
disporre della progettazione
esecutiva con le varianti che
incidono sul territorio. A
tale proposito il presidente
Spacca ha precisato che su
sollecito della giunta regionale, la ditta appaltatrice,
in ritardo rispetto al crono
programma per difficoltà
sotto il profilo tecnico, ha
assunto formalmente l’impegno di presentare la progettazione esecutiva, comprensiva delle varianti, entro
il 31 ottobre prossimo.
Iniziativa di Wwf e Legambiente
161 nuovi progetti d’impresa Ecco le guardie verdi
C
entosettantuno progetti ammessi, di
cui 60, con un impegno di circa un
milione e mezzo di euro, già finanziati.
Questi i risultati dell’avviso pubblico provinciale per il sostegno alla creazione di
nuove imprese, la cui graduatoria è stata
approvata lo scorso 24 settembre.
In tutto erano stati presentati 229 progetti.
Quelli ammessi a finanziamento riguardano principalmente i servizi alle imprese, il turismo, l’ambiente e la cultura. Ma
non mancano attività imprenditoriali nel
campo dei servizi alla persona, del settore manifatturiero e di quello commerciale.
A proporsi sono state soprattutto imprese
individuali e società di persone composte
da pochi soci e che coinvolgono giovani e
disoccupati. I nuovi progetti prevedono la
nascita di nuove imprese su tutto il territorio provinciale, con particolare riguardo
alle zone più colpite dalla crisi, come la
zona sud di Ancona e il Fabrianese.
Dopo il successo della prima scadenza
dello stesso bando con cui erano già state finanziate ben 50 nuove imprese, il risultato conseguito con questa seconda
graduatoria, è un ulteriore dimostrazione
dell’impegno della Provincia di Ancona
nelle azioni di sostegno al sistema economico e all’individuazione di nuove opportunità di lavoro.
“Nell’ultimo anno, a fronte di un forte calo
del lavoro dipendente, la nostra regione
ha evidenziato un certo incremento d’ini-
ziative imprenditoriali - commenta la presidente della Provincia di Ancona Patrizia
Casagrande -. L’iniziativa, le competenze,
la fantasia, la voglia di fare, il realizzare un
progetto di vita, oggi possono rappresentare un punto di partenza per costruire un
nuovo futuro. Il successo conseguito con
l’avviso pubblico per il sostegno alla creazione di nuove imprese dimostra che se si
crea sinergia tra il mondo delle imprese e
le istituzioni i risultati arrivano e sono importanti. E questo è uno stimolo anche per
il futuro a continuare su questa strada”.
N
ato dalla fusione dei “E’ stato messo in piedi un
gruppi di vigilanza am- corso da Legambiente che
bientale-zoofila di Legam- ha prodotto ventidue nuove
biente e Wwf Ancona, conta guardie zoofile - ha spiegato
30 volontari attivi in coope- il coordinatore provinciale
razione con la Procura della di vigilanza di Wwf Italia
Repubblica e le forze dell’or- Marco Mancinelli - e questo,
dine. Oltre tremila controlli oltre agli inconvenienti deall’anagrafe canina, 280 cani terminati dal fare lo stesso
iscritti all’anagrafe di com- lavoro da parte di due gruppetenza con l’applicazione pi formalmente divisi, ha
del microchip, diciotto se- portato alla scelta di creare
questri penali per maltratta- questo unico gruppo. Scelmento e detenzione incom- ta condivisa con la Procura
patibile, trenta controlli per della Repubblica di Ancona,
inconvenienti igienico/sani- con la quale c’è una stretta
tari e maltrattamento nelle collaborazione, specie con
colonie feline portati a ter- la persona del Dott. Gubimine, trentacinque control- nelli. Quando ravvisiamo
li post-affido di cani e gatti illeciti a danni di animali da
e redazione di più di cento affezione abbiamo la facoltà,
verbali di accertamento am- dataci dall’essere equiparati
ministrativo per violazione per legge a ufficiali di Poliin materia di detenzione di zia giudiziaria, di notiziarne
animali da affezione. Sono la Procura. Infatti il nostro
i numeri dell’attività svolta compito è garantire il rispetnel territorio della provincia to dei regolamenti comunali
di Ancona nell’ultimo anno e della legislazione regiodal Nucleo di Vigilanza nale in materia. Per tale raZoofila, gruppo di guardie gione operiamo in sinergia
zoofile volontarie nato dalla con altre istituzioni quali le
fusione dei precedenti grup- Asur, la Polizia e i Comuni”.
pi con analoghe funzioni fa- Il numero di telefono cui ricenti capo a Wwf Ancona e volgersi è il 3339311762.
Legambiente Marche.
V.S.
3
Block Notes
L’agricoltura
coltiva
il sociale
L’agricoltura è il settore dove si è verificata la
maggiore crescita della
cooperazione sociale e
da qui occorre partire per
lanciare tutta una serie di
servizi rivolti sia alle persone con problemi di disabilità, come l’ortoterapia o l’ippoterapia, che ai
bambini, con gli agriasili,
valorizzando le esperienze già in atto. E’ il messaggio lanciato nel corso
dell’inconto
promosso
dalla Coldiretti Donne
Impresa Marche e dall’azienda agricola Le Noci
a Staffolo per fare il punto della situazione sulle
iniziative che in campagna si stanno mettendo
in campo per dare servizi
alla comunità e favorire
il reinserimento lavorativo o la cura dei soggetti
con difficoltà di carattere
psichico o fisico. All’iniziativa hanno preso parte,
tra gli altri, il segretario
nazionale di Coldirettti
Giovani Impresa Silvia
Bosco, il professor Saverio
Senni dell’Università degli
Studi della Tuscia, Maurizio Monnati presidente di
Coldiretti Ancona, Cristina
Martellini responsabile
servizio agricoltura della
Regione Marche, Giuliana
Giacinti delegata regionale di Coldiretti Donne
Impresa, Stefano Pierini
esperto Politiche sociali.
Proprio nell’azienda Le
Noci è stato realizzato un
progetto unico nel suo
genere, in collaborazione con i Comuni di Jesi e
Porto Recanati. L’iniziativa, ideata dalla titolare
Francesca Gironi, vede
ospitare da un anno e
mezzo due ragazzi, Francesco e Simone, uno dei
quali risiede addirittura
in azienda, che prendono
parte alle attività agricole,
curando l’orto, badando e
dando da mangiare i cavalli, raccogliendo le noci.
Ma in giro per le Marche
altri imprenditori agricoli della Coldiretti hanno
promosso iniziative per
coinvolgere persone con
problemi di disabilità. A
Fano un gruppo di giovani con difficoltà dovute a
traumi psichici ha preso
parte alla vendemmia
nell’azienda agricola Di
Sante. All’agriturismo Mes
di Petritoli è stato realizzato un ciclo di giornate
dedicate alla coltura del
pomodoro, dalla semina
fino alla raccolta e alla
trasformazione. Iniziative
di ippoterapia sono state
invece realizzate all’agriturismo La vecchia monta
di Campofilone, mentre a
Recanati la coop sociale
Terra e vita propone attività di fattoria didattica
per disabili.
4
14 ottobre 2010
Senigallia
Telecamere nella Ztl
Accese le telecamere in centro storico. Il vigile elettronico, installato nei varchi di
ingresso della Ztl, ha aperto
gli occhi. Presto verranno recapitati però i primi
fac-simile delle multe agli
automobilisti che, pur non
avendo il permesso, saranno
sorpresi ad entrare nella Ztl.
Un volantino di ammonimento, in cui i vigili urbani
ricorderanno ai destinatari che la stessa infrazione,
commessa nel 2011, costerà
75 euro. Intanto i vigili sono
a disposizione, vicino alle
telecamere, per informare
delle novità e ricordare agli
automobilisti che dalle 8
alle 20 nei mesi invernali è
in vigore la Ztl. Per entrare
in macchina bisognerà rivolgersi alla polizia municipale che rilascerà i permessi
temporanei. I varchi ripresi
da una videocamera sono:
l’ingresso in via Maierini
da via Pisacane, via Fratelli
Bandiera da via Armellini,
via Marchetti da via Pisacane. Un’altra telecamera è
stata posizionata a piazza
Saffi, all’altezza delle cabine
telefoniche e l’ultima a ridosso del parcometro di via
Manni.
Domande per i seggi
Sono aperti dal 1° ottobre
i termini per presentare le
domande dirette a ricoprire
in futuro la carica di presidente o scrutatore di un
seggio elettorale. Coloro
che ne faranno richiesta andranno ad integrare gli albi
attualmente già esistenti e
dai quali la Corte d’Appello
anche a senigallia nasce il ‘car pooling’
di Ancona (per i presidenti)
e il Comune di Senigallia
(per gli scrutatori) attingeranno mediante sorteggio
per ricoprire tali funzioni
in occasione delle prossime
consultazioni elettorali. Per
i presidenti c’è tempo fino
al 31 ottobre, per gli scrutatori fino al 30 novembre.
L’auto da dividere 44 nuove case
Due sorelle belghe
Il Sindaco di Senigallia,
Maurizio Mangialardi, ha
ricevuto e premiato presso la Residenza Municipale
Marie-Thérèse e Marie-Elise
Coopmans, una coppia di
sorelle belghe da lungo tempo affezionate a Senigallia
e con una storia familiare e
amicale decisamente singolare. Le due Coopmans
hanno raggiunto in questi
giorni Senigallia per partecipare domenica scorsa, 10
ottobre, al matrimonio di
Giannina Bravetti, cittadina senigalliese ormai da
quarant’anni.
Quest’ultima nacque infatti proprio
in Belgio, dove conobbe e
strinse amicizia con la famiglia Coopmans, composta di
ben sette sorelle. Ebbene, fin
dal lontano 1963, quando
la Bravetti tornava a Senigallia in estate per far visita
ai parenti materni, le sette
sorelle l’hanno sempre raggiunta assieme ai loro genitori per trascorrere assieme
le vacanze all’ex campeggio
Duchi della Rovere. Questa
felice consuetudine non si
è interrotta con il definitivo
trasferimento a Senigallia di
Giannina Bravetti, avvenuto
all’inizio degli anni ’70.
notizie della settimana
C
ondividere l’uso della
vettura privata risparmiando denaro, socializzando e riducendo le emissioni
di CO2 adesso anche a Senigallia è possibile. La spiaggia
di velluto si allinea alle città
all’avanguardia in fatto di sistemi di mobilità alternativi
e adotta il Carpooling, un
sistema che consente a chi
compie lo stesso tragitto di
accordarsi con altri automobilisti ed utilizzare una sola
vettura.
Il meccanismo funziona tramite il sito internet www.
viaggiainsieme.it che raccoglie, su tutto il territorio
nazionale, le richieste e le
offerte di “passaggi”. Registrandosi
gratuitamente,
ogni utente può visualizzare i tragitti effettuati da
altri automobilisti oppure
proporne dei propri. Nella
descrizione dell’ “offerta” è
anche possibile specificare
richieste come “la condivisione delle spese”. Un nuovo modo di risparmiare sul
trasporto cui il comune di
Senigallia ha aderito.
“E’ un servizio che può funzionare molto bene per chi
compie percorsi uguali ad
altri automobilisti -osserva
l’assessore alla Città Sostenibile Gennaro Campanilepenso alle mamme che accompagnano i figli a scuola,
a chi si reca al lavoro o chi
vuole raggiungere i luoghi
del divertimento”. Il sistema
del carpooling, che sia aggiunge al bike-sharing (cioè
l’uso gratuito delle biciclette
messe a disposizione dal comune) sarà accessibile ora
anche dal sito istituzionale
del comune www.comune.
senigallia.an.it.
“Viaggiare insieme è un luogo di incontro ideale per
quanti, oltre al tragitto di
strada hanno in comune
sensibilità ambientale e sociale e attenzione al risparmio -aggiunge Daniele Vallesi di ViaggiareInsieme- i
cittadini hanno a disposizione gratuitamente un servizio
efficiente, e per le istituzioni
è possibile, a costi estremamente gratuiti, realizzare
o integrare politiche per la
mobilità sostenibile”. “Come
comune non possiamo che
salutare positivamente ogni
iniziativa sulla mobilità che
ci mette insieme -fa eco il
sindaco Maurizio Mangialardi- anche in questo caso,
sulle tematiche ambientali
non lasciamo nulla di intentato”.
Un’antica strada romana riaffiorata in un cantiere di via Cavallotti. Una eccezionale scoperta
archeologica, fatta dagli operai
dell’impresa che stava scavando sotto l’edificio, collocato tra
via Cavallotti e via Cereria. Un
intervento di riqualificazione
di uno storico palazzo, eseguito
secondo i dettami del piano Cervellati. Oltre alla strada sarebbero emersi anche altri frammenti,
forse di una casa, sempre di epoca romana. Un pool di archeologi è adesso al lavoro per cercare
di riportare alla luce tutti i reperti storici, ancora nascosti sotto il palazzo che nel frattempo è
stato rimesso a nuovo.
Tra i principali interventi previsti nel centro storico compare la
ricostruzione dell’ultimo piano
del palazzo Sbriscia Fioretti a
largo Puccini mentre è in corso
di rilascio il permesso di costruire, per la ricostruzione dell’ultimo piano di un edificio in via
delle Caserme e di un altro in
via Cattaro.
Una grande attenzione è stata
posta nella definizione delle tinteggiature e nella sistemazione
dei prospetti, come in via Carducci. E’ stato demolito il capannone dell’ex bocciofila a ridosso
del fiume e sono state eliminate
le pedane, concesse solo dove
necessarie per motivi di pendenza. Sono conclusi i lavori di
ampliamento e sopraelevazione
dell’albergo Bice in viale Leopardi. Terminati i lavori di restauro
di palazzo Fagnani mentre sono
agli sgoccioli quelli del Municipio. Altri restauri stanno interessando l’episcopio e la cattedrale
in piazza Garibaldi.
I
l sindaco Maurizio Mangialardi, l’assessore all’edilizia residenziale pubblica Fabrizio Volpini e il
presidente dell’Erap Ezio
Capitani hanno presentato
il nuovo progetto di Edilizia
Residenziale Pubblica che
sorgerà alla Cesanella. 44
nuovi alloggi pronti fra due
anni.
L’impegno finanziario del
progetto è di circa quattro
milioni di euro. In via Guercino sorgeranno due palazzine da 22 appartamenti
l’uno. Metà di edilizia sovvenzionata e metà di edilizia
agevolata. “Un passaggio
importante , una risposta
concreta al problema sociale
della prima casa -ha spiegato Mangialardi-. Il Comune
ha in progetto ben 400 nuovi alloggi pubblici, di cui 156
con l’Erap. Questi primi 44
appartamenti sono un passo
in avanti. Speriamo che i lavori possano procedere velocemente e senza intoppi.”
La copertura finanziaria dell’intero intervento è a carico
dell’Erap e del Piano triennale provinciale. “Sono molto soddisfatto di quanto si
sta facendo -ha sottolineato
Fabrizio Volpini, assessore
all’edilizia residenziale pubblica-. Dopo la firma della
convenzione per la riqualificazione dell’ex Sacelit oggi si
dà il via ad un altro progetto
con finalità ben diverse ma
di uguale importanza. Senigallia è una città che cresce
in una cornice di solidarietà.”
I progetti sono stati realizzati dall’Erap mentre la
ditta vincitrice dell’appalto
è veneta, la Soimper Spa di
Padova. Le abitazioni avranno una metratura diversa,
da 65 a 85 metri quadri e
verranno realizzate con interventi di bioedilizia ed
edilizia sostenibile.”L’Erap
ha un piano di investimento
importate su Senigallia -ha
spiegato il presidente Capitani-. Un progetto che vogliamo costruire passo dopo
passo.”
In occasione della presentazione del progetto, il sindaco
ha inoltre colto l’occasione
per parlare della situazione
di Via Marche e delle famiglie sfrattate. “Via Marche è
un capitolo chiuso - ha spiegato-. Grazie alla disponibilità della nuova proprietà
abbiamo raggiunto una soluzione per tutti. La situazione è stata gestita egregiamente. Senigallia è una città
che non sfratta nessuno.”
Costantini alla guida della squadra indiana
a denti stretti
Ping pong indiano
Succede a Senigallia Scoperte
* Incidente fortunatamente con conseguenze
lievi per un’anziana a Senigallia, lunedì 11 ottobre. In via Cellini una Fiat 500 esce dal distributore e si ritrova troppo vicino un veicolo Ape
Piaggio. I conducenti non sono riusciti ad evitare
l’impatto che ha causato ad un’anziana signora,
conducente del mezzo a tre ruote, una ferita alla
testa da cui perdeva parecchio sangue stando a
quanto sostengono alcuni testimoni.
* Dall’Istituto comprensivo Senigallia Centro “Fagnani” arriva la replica a quanto apparso sulla
stampa locale, che in un intervista all’Assessore
alla Pubblica Istruzione, Stefano Schiavoni, ha
riportato alcune parole sullo stato di inadeguatezza di alcuni istituti. Tra cui la Fagnani, che per
bocca del Presidente del Consiglio d’Istituto, Avv.
Maurizio Marinozzi Ramadori, smentisce l’eventualità di un trasferimento in altra sede idonea
alle attività didattiche.
* L’Ufficio Strade del Comune di Senigallia sta
procedendo da lunedì 11 ottobre, nell’ambito dei
lavori di manutenzione del verde extraurbano, ai
lavori di abbattimento e potatura di 30 essenze
arboree situate lungo la Strada Corinaldese, nel
tratto compreso tra il viale del Cimitero delle
Grazie e Borgo Catena. Fino al 29 ottobre, durante i lavori, questo tratto sarà chiuso.
* Lunedì 11 ottobre il via ai corsi di scherma
presso la palestra della scuola elementare “G.
Pascoli” (ingresso Via Chiostergi fronte Politeama Rossini) da parte dell’associazione sportiova
dilettantistica “Club Scherma Montignano-Marzocca-Senigallia”. I corsi rigurdano le tre discipline più famose: Fioretto, Spada e Sciabola.
* Si è svolto sabato 9 ottobre in Piazza Roma
il presidio organizzato dal Centro Sociale Mezza
Canaja di Senigallia e dalla Fiom: “Uniti contro la
Crisi” il motto che ha unito in piazza tanti soggetti cittadini e marchigiani verso il corteo del 16
ottobre a Roma.
* Al posto del vecchio edificio in degrado e
fatiscente dell’ex Ipsia sorgeranno oltre cinquanta nuovi appartamenti. È depositato negli uffici della segreteria comunale l’accordo di
programma del piano di riqualificazione urbana
“ex Ipsia in via Podesti” ed fino al 9 novembre c’è
tempo per quanti vorranno presentare le proprie
osservazioni alla riqualificazione di un comparto
privato ma con “importanti” risvolti anche pubblici.
le abitazioni erap a cesanella
A
Delhi. in India, sono in
corso i XIX Giochi del
Commonwealth e proprio
oggi sono state assegnate le
prime medaglie per le gare a
squadre di tennistavolo dove
le compagini indiane guidate dal senigalliese Massimo
Costantini hanno centrato
l’obiettivo. Si aspettavano
due medaglie e due medaglie sono arrivate. Particolarmente significativa quella d’argento nel femminile
ottenuta dopo aver battuto
squadre di gran lunga superiori come l’Australia e l’Inghilterra, un risultato storico per le ragazze indiane.
Superando la Nigeria l’India
maschile ha invece ottenuto
quella di bronzo. Singapore
a cura di
ha mantenuto le premesse portandosi a casa il piu’
prezioso dei metalli, l’oro in
ambedue le gare.
Ping Pong Italia
Giuseppe Nicoli
Dill’ al monc’ in piazza
•Ne abbiamo già parlato su questa rubrica
ma non avendo avuto riscontro ritorniamo
sull’argomento perché il disagio continua.
Vorremmo sapere perché, quando piove, in
alcune vie: Cavallotti (nei pressi del Duomo),
di fronte alle Poste centrali, davanti all’ingresso del Liceo Classico, ecc. si formano
“grandi” pozzanghere. Dipende dall’intasamento dei tombini, ostruiti dalle foglie? Certo è che gli automobilisti invece di andare
più piano in tali luoghi, anche perché si è
nel centro abitato, vanno veloci schizzando i
malcapitati che in quel momento si trovano
sul loro passaggio.
• Siamo andati a fare una passeggiata al Ciarnin e ci siamo accorti che il parcheggio vicino alla chiesa è maltenuto, pieno di erbacce
e di arbusti. Sarebbe bene che chi di dovere
provveda al più presto.
• In via Mercantini, per andare in via IV novembre, ci si imbatte in un semaforo che,
però, non si vede per i rami che lo coprono.
Anche qui sarebbe bene che, specialmente in
questo periodo, le piante fossero potate.
• Via Pisacane è diventata una strada in cui
non ci si può passare perché è dissestata e
piena di buche. Eppure è molto frequentata!
• Domenica 3 ottobre a Senigallia è stato festeggiato il 60° anniversario della fondazione
della locale Sezione Avis. Anche la nostra
Zona territoriale ha rilevato con soddisfazione la cultura della solidarietà, che coinvolge
un gran numero di persone, comprese le cariche più rappresentative della città, come
il Sindaco, il Capitano della Compagnia dei
carabinieri, il Dirigente del Commissariato,
dei Vigili del Fuoco ecc. Questa grande disponibilità consente di assicurare in tutto il
comprensorio un’ampia autosufficienza in
sangue, plama e plasmaderivati. Nel centro
trasfusionale confluiscono annualmente più
di 3.500 donatori attivi.
14 ottobre 2010
Senigallia
IL comandante della Stradale di Senigallia, Paolo Molinelli, presenta alla stampa i risultati estivi
Più controlli e meno incidenti
D
iminuiscono gli incidenti, dimi- totrasporto delle merci e dei rifiuti,
nuiscono i morti sulle strade e si l’infortunistica stradale: sono questi i
rafforzano i controlli sul territorio. E’ principali settori di intervento”.
bilancio più che positivo quello stilato Ben 341 sono stati i pattugliamenti
dalla Polizia Stradale di Senigallia che con 108 incidenti rilevati (68 nei cenha reso noti i dati relativi all’attività tri abitati e 40 fuori del centro) contro
svolta nel quadrimestre estivo, da giu- i 127 del 2009 con un incidente morgno a settembre.
tale a fronte dei 2 dello scorso anno.
I dati, comunicati dal comandante Dei 108 incidenti, 63 sono stati con
della Stradale di Senigallia Paolo Mo- lesioni per un totale di 87 feriti (-25%
linelli, si riferiscono a tutta l’attività rispetto al 2009). Inoltre il 6.27% dei
svolta dal comando di Senigallia nel- conducenti degli incidenti sono ril’ambito provinciale anche se la mag- sultati positivi al test di alcol e droga.
gioranza degli interventi si riferiscono Due sono stati i locali sanzionati sul
alla spiaggia di velluto.
lungomare per la somministrazione di
“Durante la stagione estiva appena bevande alcoliche dopo le 2 di notte.
terminata le donne e gli uomini della Su 187 controlli tre conducenti sono
Polizia Stradale di Senigallia hanno in- risultati alla guida sotto assunzione di
tensificato gli sforzi e l’attività proprio sostanze stupefacenti. 492 le infrazioquando la maggioranza delle persone ni per eccesso di velocità, 24 le patenti
poteva invece concedersi un meritato ritirate, 39 le carte di circolazione riperiodo di riposo -ha detto il coman- tirate, 15 le persone denunciate, 15 i
dante Molinelli- . La guida in stato di fermi amministrativi effettuati e 4 i
ebbrezza e la somministrazione al- sequestri amministrativi.
colica da parte dei locali pubblici, la “Lo sforzo operativo è stato notevole,
repressione delle velocità eccessive come le risorse umane e tecnologiche
anche con il sistema Provida, la guida messe in campo siano state notevosotto l’influenza di sostanze stupe- li e tutto questo grazie all’impegno
facenti, il controllo accurato dell’au- costante, discreto ed encomiabile di
tutto il Personale, che voglio ringraziare con gratitudine. Decisiva è però
stata anche la guida sempre attenta e
determinante del Dirigente il Compartimento Polizia Stradale per le
Marche dott. Roberto Razzano, del
Dirigente la Sezione Polizia Stradale
di Ancona dott. Alfredo Catenaro e
del Funzionario Addetto dott. Massimiliano Olivieri: tutti hanno sempre
sostenuto fattivamente l’attività della
Polizia Stradale di Senigallia ed anche
a loro va il mio sincero e grato ringraziamento”.
senigalliaIntervista a Laura Filonzi, direttore del Cir33, sugli interventi compiuti
Gli ispettori ambientali
A
circa un anno dall’inizio dell’attività degli Ispettori ambientali del
Consorzio CIR33 nella città di Senigallia e alla chiusura della stagione
estiva, abbiamo chiesto alla dott.ssa
Laura Filonzi, direttore del CIR33, di
delineare un quadro generale degli
interventi compiuti e delle attività da
essi svolte.
Quali sono i compiti dell’Ispettore
ambientale?
Tra le molteplici azioni che gli Ispettori ambientali sono chiamati ad
esercitare, rientrano sia il supporto
informativo presso le famiglie e gli
operatori economici, sia interventi di
tipo repressivo, necessari laddove le
attività di comunicazione non sortiscono alcun effetto positivo su comportamenti errati che si ripetono nel
tempo. Nel corso dell’anno, sono stati
compiuti più di mille interventi allo
scopo di segnalare, sia verbalmente,
sia tramite appositi moduli cartacei,
i conferimenti errati e le esposizioni
dei contenitori al di fuori del calendario di raccolta domiciliare.
Per quali tipologie di rifiuto si sono
riscontrate problematiche maggiori?
Gran parte delle segnalazioni effettuate rispetto al materiale conferito
nei contenitori della raccolta differenziata hanno riguardato i rifiuti non
riciclabili; spesso, infatti, all’interno
del contenitore grigio o al suo fianco
si riscontra la presenza di materiali
riciclabili non debitamente separati,
come scarti vegetali, organico, imballaggi in plastica, metalli, carta e cartone. In netto miglioramento, rispetto
ai primi controlli effettuati, è la raccolta della frazione organica per il cui
conferimento si è ormai consolidato,
anche presso le attività economiche,
l’utilizzo degli appositi sacchetti compostabili.
Cosa succede a chi, nonostante gli
avvisi, non si adegua alle regole del
servizio?
Nei casi di reiterazione del comportamento scorretto o di gravi e palesi
illeciti, gli Ispettori ambientali hanno
proceduto, in collaborazione con la
Polizia Municipale, all’identificazione
del trasgressore e all’irrogazione della
sanzione amministrativa prevista dal
Regolamento Comunale per la Gestione Integrata dei rifiuti Urbani. Sulla
base delle segnalazioni che giungono
al Consorzio tramite l’Ufficio informazioni telefonico, il sito internet e il
forum on line, Ispettori ambientali e
Polizia Municipale hanno anche condotto controlli mirati sui conferimenti
presso i contenitori stradali, dove si
riscontrano fenomeni di abbandono.
In questi casi i trasgressori, una volta
identificati, sono stati sanzionati dagli organi di polizia secondo le leggi
vigenti. Voglio ricordare, infatti, che
abbandonare rifiuti al di fuori dei con-
tenitori e non rispettare le regole della
raccolta differenziata previste nelle
isole stradali è una pratica illecita e
fonte di inquinamento e di incuria del
territorio. Nel complesso, sia pertanto
nei confronti degli utenti serviti con il
servizio di raccolta porta a porta, sia
rispetto a quelli serviti con le isole
stradali, sono stati compiuti, nel corso dei tre mesi estivi, 64 accertamenti
che hanno riguardato sia privati cittadini che attività economiche.
Un giudizio complessivo sulla raccolta differenziata dei rifiuti praticata dai cittadini senigalliesi?
Alla luce delle percentuali di raccolta differenziata raggiunte (58-59%) e
delle attività di controllo svolte, si può
affermare che il cittadino senigalliese ha ormai fatto proprio il sistema
di raccolta porta a porta. Nell’ottica,
però, del perseguimento di risultati
sempre migliori e del conseguimento
di percentuali di raccolta differenziata costantemente in linea con quelle
indicate dalla Comunità Europea, è
necessario un costante sforzo da parte
di tutti, in modo particolare nel differenziare correttamente le varie tipologie di rifiuto riducendo al minimo lo
scarto che si conferisce nel contenitore grigio e nell’evitare comportamenti
che possano compromettere il decoro
della città e la salvaguardia del nostro
ambiente.
***
senigallia Un originale pomeriggio promosso dall’associazione ‘Primavera’
In ascolto dei sensi
D
omenica 17 ottobre 2010 alle ore 17 nella sala del Trono bano della nostra città, in mezzo alla gente e con la gente,
di Palazzo Duca di Senigallia verrà presentato alla citta- ampliando l’ascolto della parola alle infinite forme di ascolto
dinanza il Progetto “Gli infiniti percorsi dell’Ascolto nel cin- che i sensi ci possono offrire. Un percorso denso di stimoli e
que sensi”. Il progetto, che coinvolge numerose associazioni, di emozioni, un viaggio multisensoriale attraverso arte, culistituzioni e imprese presenti sul territorio, è espressione di tura ed enogastronomia, capace di coinvolgere in maniera
un lungo e complesso percorso formativo ed esperienziale intensamente emozionale tutti gli aspetti dell’essere umano.
del Centro di Ascolto Arcobaleno, un servizio dell’Associazione Primavera attiva dal 2007 nel campo del disagio psiProgramma
chico. Nato con l’obiettivo di promuovere il benessere psicofisico e sociale, il Centro di Ascolto si rivolge a tutte quelle 17.00 - Saluto delle Autorità
persone che possono trovarsi ad attraversare, nel proprio 17.30 - Presentazione Progetto
percorso di vita, situazioni di disagio.
“Gli infiniti percorsi dell’Ascolto nei 5 sensi”
Durante la manifestazione, che segna di fatto l’avvio del- Cristina Berluti
l’evento e si dispiegherà nell’arco di un intero anno, ver- 17.40 - La ricerca dell’Ascolto
ranno illustrati dai coordinatori gli undici laboratori in cui Leonardo Montecchi
è stato pensato e articolato. Si tratta di laboratori artistici e 18.00 - Arte Cultura Salute
culturali, in cui sarà possibile sollecitare la creatività e sti- Gian Paolo Grattarola
molare una crescita multisensoriale capace di condividere 18.20 - Cartografia Sensoriale
emozioni e riflessioni fra le persone.
Performance di Roberto Paci Dalò
L’iniziativa, che si avvale del patrocinio e del sostegno del- 19.00 – Punti informativi dei Laboratori
l’Amministrazione Comunale, è rivolta all’intera cittadinan- Castagne e vino per tutti
za e intende promuovere l’ascolto nel tessuto sociale e ur- Per informazioni: www.ascoltoarcobaleno.it/5sensi
5
Il tribunale amministrativo vuole vederci chiaro
Tar e complanare
I
lavori della Complanare
senigalliese vanno avanti
speditamente, ma l’attività
del Comitato Versus non
si ferma: “In data 6 ottobre, giorno in cui la casa di
via xxv Aprile, civico 20/22,
simbolo della battaglia, era
condannata a cedere e sparire sotto i morsi delle enormi “pinze” meccaniche, una
notizia confortante è giunta
dal Tribunale Amministrativo delle Marche che
ha rinviato ad altra data la
discussione dei ricorsi presentati dal comitato contro
Società Autostrade ed altri,
relativamente ai provvedimenti di approvazione dei
progetti di ampliamento
della terza corsia dell’A14
e delle bretelle di collegamento. Ai fini della decisione, sono stati richiesti,
ulteriori documenti utili a
far luce sui provvedimenti
di approvazione dei progetti definitivi ed esecutivi. La
fila ininterrotta di progetti
di cui a tutt’oggi non si sa
quale sia quello di riferimento, una valutazione di
impatto ambientale riferita
ad un progetto ormai datato,
l’immissione in possesso per
pubblica utilità basato su di
un progetto definitivo superato: tutti questi elementi
hanno fatto sì che la sola
pubblica utilità non potesse
essere una condizione sufficiente per il lasciapassare
dell’opera. Si apre un nuovo
capitolo dove, come comitato, produrremo tutto quello
che abbiamo reperito dove
certe verifiche di ottemperanze sono ancora rimaste
inevase, dove ancora stanno richiedendo alla Società
Autostrade di inviare una
volta per tutte il progetto
ultimo su cui esprimersi per
la valutazione di impatto
ambientale e dove stanno
ancora richiedendo ulteriori documenti integrativi per
il superamento della verifica idrogeologica e di rischio
idraulico. Pur prendendo
atto dell’avanzamento dei
lavori relativi all’opera, consideriamo questa richiesta
di approfondimento da
parte del Tribunale positiva
se non altro è un riconoscimento per l’impegno e la
tenacia che il Comitato ha
messo in questi anni”.
Grazie a due interventi urbanistici presso la ex Gil
Parcheggi nuovi
D
ue milioni di euro in arrivo per il maxi-parcheggio dell’ex Gil, finanziato in parte dall’imprenditori Stefano e
Graziano Belogi attraverso due interventi urbanistici. Uno,
il Politeama Rossini, già in corso. L’altro, il comparto dell’ex
Ipsia ancora sulla carta. Nel primo caso 700.000 euro sono
stati ceduti al Comune non potendo la Matelica srl, di cui
Stefano Belogi è amministratore unico, ricavare i parcheggi
a ridosso della struttura. La quota di aree di sosta che il costruttore avrebbe dovuto cedere all’ente è stata quindi convertita in 700.000 euro. Dalla monetizzazione dei parcheggi è stata ricavata una cifra importante, a cui si è aggiunta
la progettazione del parking interrato. Sempre a spese del
privato. Lo stesso è accaduto per il comparto dell’ex Ipsia
su via Podesti, che verrà realizzato dalla società Graziano
Belogi & Immobiliare Srl. Il progetto di recupero genererà
un introito di oltre un milione di euro per le casse comunali,
derivante soprattutto dalla monetizzazione della dotazione
di parcheggio pubblico e dalla messa a dimora delle piante.
Nel caso dei posti auto il progetto ne prevede 122, di cui 40
esterni e 82 interrati. Poco piu’ che sufficienti ai residenti
che andranno ad occupare i 56 appartamenti previsti. Il corrispettivo in denaro dei parcheggi e delle aree verdi, che il
costruttore non riuscirà a realizzare per mancanza di spazio,
è di 1 milione e 300mila euro. Soldi che gli amministratori
hanno deciso nei giorni scorsi di destinare al maxi parcheggio al servizio del centro storico. “Il piano Cervellati prevede
la progressiva pedonalizzazione del centro antico – spiega il
sindaco Maurizio Mangialardi –, strettamente connessa alla
realizzazione di una serie di parcheggi a servizio del quartiere. Tra questi è in avanzata fase di progettazione il parcheggio dell’ex Gil che prevede la realizzazione di 372 posti auto.
La monetizzazione della dotazione dei parcheggi sia privati
che pubblici – precisa il primo cittadino -, afferenti agli interventi di trasformazione degli edifici all’interno del centro
storico, verranno utilizzati per realizzare altri parcheggi, primo tra tutti quello dell’ex Gil. Stessa destinazione avranno i
700.000 euro derivanti dall’intervento del politeama Rossini,
a cui si aggiunge la somma di 1 milione e 300mila euro, afferente al programma di riqualificazione urbana dell’ex Ipsia”.
Michela Gambelli
La salute dei bimbi
D
a domenica 10 ottobre 2010 più cittadini sanno come
comportarsi nel caso in cui un bambino, accidentalmente, stia per soffocare a causa dell’inalazione da corpo
estraneo. Ciò è stato possibile grazie all’iniziativa che si è
svolta proprio domenica scorsa in molte piazze nazionali, e
nelle marche proprio a Fabriano e a Senigallia.
L’evento organizzato a livello nazionale dalla Simeup (Società Italiana di Medicina di Emergenza-Urgenza Pediatrica)
ha visto come protagonisti sul campo l’associazione FoRT.E,
con i suoi istruttori e materiale didattico apposito, ma anche
le associazioni di volontariato coinvolte come Volontari del
Soccorso della croce Rossa Italiana, in particolare con i ragazzi dei Pioneri di Senigallia, Ancona, Castelplanio e Porto
Potenza Picena, inoltre i Clown de “La valigia delle meraviglie”, senza dimenticare l’associazione culturale “il piccolo
grande alessandro”: a tutti loro il nostro più sentito ringraziamento.
6
14 ottobre 2010
chiesa
Appunti di vita
ecclesiale
In onore della beata Maria Crocifissa Satellico
Una santa ancora attuale. Ostra Vetere si è di nuovo raccolta
attorno alla memoria della Beata Maria Crocifissa Satellico
nel corso dei quattro giorni di celebrazioni liturgiche che
hanno scandito la solennità in onore della santa monaca,
e che si sono conclusi col corteo processionale di domenica. Le celebrazioni sono state coordinate dalla parrocchia
di Santa Maria di Piazza e dall’abate parroco don Mauro
Baldetti, in unità di intenti con l’associazione locale delle
Confraternite che, in una sua nota, sottolinea l’apporto delle cinque istituzioni confraternitali presenti in paese nella
riproposizione di una ritualità antica, che è tornata attuale
soprattutto dopo che, nell’ottobre del 1993, Giovanni Paolo II proclamò Beata la suora che aveva vissuto nella antica
Montenovo nella prima metà del settecento, e che qui aveva
trascorso la parte più significativa della sua vocazione monacale. Di origine veneziana, Suor Maria Crocifissa Satellico
visse tra il 1706 e il 1745, trascorrendo la stagione più intensa della sua esperienza spirituale nel monastero delle clarisse di Ostra Vetere del quale fu anche badessa, e morendo in
concetto di santità con una fama che, già quand’era in vita,
aveva varcato i confini del paese. Fulcro delle celebrazioni,
che coincidono di anno in anno con la data delle beatificazione, la chiesa di Santa Maria di Piazza e la chiesa di Santa
Lucia: quest’ultimo, splendido tempio, è quello adiacente
allo stabile che ospitava il convento (e nel quale hanno oggi
sede la Biblioteca Comunale ed il Museo civico-parrocchiale
che a Suor Satellico è intitolato); all’interno di Santa Lucia si
conservano tra l’altro la sepoltura della Beata, in una cappella nella quale convergono ogni anno numerosi fedeli anche da fuori regione, ed alcune altre reliquie e memorie; tra
queste, l’organo che Suor Maria Crocifissa suonava in vita, e
che è stato di recente recuperato grazie all’accurato restauro
reso possibile dal dono munifico della famiglia Benni-Catalani. A Maria Crocifissa Satellico era stato dedicato anche un
volume monografico, scritto da padre Pietro Bussoletti ed
editato dal Centro di Cultura Popolare.
Raoul Mancinelli
Verso la beatificazione di padre Matteo Ricci
Un compito “affascinante e di grande responsabilità” è
quello che attende la Commissione storica istituita dalla
diocesi di Macerata-Tolentino–Recanati–Cingoli–Treia per
la riapertura della causa di beatificazione e canonizzazione di padre Matteo Ricci. Lo afferma mons. mons. Claudio
Giuliodori, vescovo di Macerata, che sottolinea “il servizio
che con tale studio si può offrire a tutta la Chiesa”. La prima
riunione della Commissione, designata lo scorso 24 gennaio,
si è tenuta questa mattina nel capoluogo marchigiano. La
Commissione avrà il compito di realizzare una scrupolosa
indagine sugli scritti attribuiti al gesuita maceratese e su
tutti quei documenti che abbiano qualche rapporto con lo
stesso. Al termine della ricerca, verrà presentata una relazione collegiale completa sul lavoro svolto assieme ad un
giudizio circa l’autenticità ed il valore dei documenti e sulla
figura del Servo di Dio Ricci. A norma della legislazione prevista per le cause dei Santi, la Commissione è composta da
periti in materia storica e archivistica. Il fine che la Commissione si prefigge, spiega il presidente padre Gianni Criveller,
è quello di “concludere il lavoro entro un anno, conducendo
un’indagine seria e producendo una relazione che illustri i
temi della santità di p. Matteo Ricci sulla base di fonti, anche coeve, da verificare con precisione”.
diocesi Racconti e testimonianze dal Centro estivo di Serra de’ Conti
Un oratorio da vivere
A
nche quest’anno l’Oratorio con il
patrocinio del Comune di Serra
de’Conti ha organizzato il Centro Estivo per ragazzi dai 5 ai 14 anni presso il
Parco Verde, dal 14 giugno al 30 luglio
2010.
Scopo del centro è stato quello di far
vivere ai ragazzi un’esperienza educativa di aggregazione con un’ampia
gamma di proposte: dalle varie attività
ludiche ai giochi in acqua, si è cercato
così di dare un’alternativa alle più consolidate forme di animazione estiva
come le colonie e i corsi in piscina.
Il Centro è stato organizzato in 4 cicli
di due settimane ciascuno, con l’introduzione delle attività ludiche in lingua
inglese e in particolare, su richiesta
dei genitori è stata avviata la formula
di full-immersion in inglese nel secondo ciclo presso l’agriturist Croce del
Moro (con Deborah Bacci, Vanessa
Venturi Quattrini, Sara Battistini coordinate dalla Professoressa Miss Carla
Lee). Per i restanti turni due giorni a
settimana sono stati trascorsi in piscina presso il country house l’Infinito.
L’iniziativa è stata strutturata con l’intento di venire incontro alle famiglie
sia per la gestione degli orari, compatibili con quelli di lavoro, sia per
l’aspetto economico, ma soprattutto
per l’aspetto educativo.
Le attività svolte nelle mattinate al
Parco Verde e in piscina prevedevano: l’accoglienza dei ragazzi dalle 7.30,
animazione ludico-sportiva, giochi in
inglese, percorsi psicomotori, laboratori di giocoleria, giochi tradizionali
ecc.. fino alle ore 13.
Abbiamo avuto il piacere di notare un
Gli animatori del centro estivo 2010
Un grande grazie agli animatori, un
saluto caro a tutti i ragazzi del centro
estivo e alle loro famiglie per la bella
amicizia e partecipazione.
Ci rivediamo in Oratorio che continua il suo progetto educativo con
tante belle esperienze e nuove proposte per piccoli e grandi, ed è aperto
per l’accoglienza di tutti dal lunedì
al venerdì dalle 16.00 alle 19.30 con
la presenza fissa di un animatore e la
domenica pomeriggio dalle 16.00 alle
19.00 con la presenza dei genitori.
Alba Bellini.
L’esperienza di Deborah: oggi animatrice e ieri piccola frequentatrice dell’Oratorio insieme alla sua
famiglia.
“Come ogni anno si è svolta l’attività
del centro estivo di Serra de’ Conti,
organizzata dall’Oratorio. Quest’anno ho avuto il piacere di partecipare
come animatrice ed ho provato grande gioia nel vivere questa esperienza
che è stata per me gratificante a livello umano grazie alla grande energia
trasmessa dai bambini.
Loro, i bambini, sono come un fiume
in piena, straripanti di amore, spontaneità, vitalità, voglia di esprimersi e
capacità di cogliere le piccole cose che
colorano la vita. E’ questo che dentro
di te si risveglia, palpita … ed ha voglia di uscire allo scoperto e di essere
donato al prossimo. Solo con la condivisione, la capacità di donarti agli altri e con il sorriso è possibile scoprire
il significato dell’amore.”
esperienze Suor Gabriella ha incontrato gli studenti della scuola media di Ostra
Ragazzi aperti al mondo
V
eramente bello e toccante l’incontro di sabato 9 ottobre tra
suor Gabriella Pinna, responsabile
e coordinatrice del progetto “Coloriamo la vita” a Sao Luis, in Brasile, e i ragazzi della Scuola Secondaria di I grado “A. Menchetti” di
Ostra. Non era la prima volta che
gli studenti dell’Istituto sentivano
parlare di questa missionaria, dal
momento che la scuola contribuisce al progetto fin dalla sua nascita
grazie alla prof. Francesca Angeletti che a quel tempo insegnava
proprio a Ostra, ma, appunto, ne
avevano solo sentito parlare e non
avevano mai avuto l’occasione di
Nuovi orari della Pinacoteca diocesana
Scattano i nuovi orari autunnali alla Pinacoteca Diocesana
di Senigallia, in vigore sino alla fine di dicembre. Dal 1 ottobre l’apertura garantita in tutti i fine settimana. La Pinacoteca Diocesana, che conserva capolavori come “La Madonna
del Rosario” di Federico Barocci, resta aperta il sabato e la
domenica con orario 9-12 e 16-19, sempre ad ingresso gratuito. Per informazioni 071.60498/65758 oppure visitare il
sito www.diocesisenigallia.it
La nascita di Santa Maria Goretti
In vista della festa della nascita di S. Maria Goretti, a Corinaldo il santuario ha organizzato un triduo in preparazione. Mercoledì 13 ottobre: 8,30, S.Messa in Santuario;
segue adorazione eucaristica. Giovedì 14 ottobre: 18,30,
S.Messa in Santuario; 20,30 piazzale casa natale “Via
Crucis” – la Croce di Cristo e di Marietta; Venerdì 15
ottobre: 18,30, S.Messa in Santuario; 20,30 piazzale della
casa natale Rosario meditato. Sabato 16 ottobre – anniversario della nascita. 7,30 S.Messa in Santuario; 11,00
S.Messa (pell.Benevento); 18,30 S.Messa prefestiva in
Santuario. Celebra don Giuseppe Bartera, nuovo Arciprete; 20,30 S.Messa alla casa natale. Celebra don Stefano Basili, novello sacerdote corinaldese; 21,30 recital dei
giovani al teatro comunale Domenica 17 ottobre, anniversario del Battesimo,e in onore del nuovo parroco, alle
ore 21,00, concerto d’organo in S. Francesco del M. Pierandrea Gusella di Rovigo.
aumento delle iscrizioni con un totale
di 92 bambini.
L’iniziativa ha riscosso un buon successo, anche grazie alla gestione del
Centro, che è stata affidata ai giovani del posto (Alessandro Fanesi, Elisa Mencarelli, Francesca Lametti ed
Emanuela Olivetti) i quali hanno messo a disposizione competenze, pazienza e simpatia per la buona riuscita di
questa esperienza educativa, sotto
la supervisione della coordinatrice
dell’oratorio. Inoltre, un particolare
ringraziamento alle/ai ragazze/i che
hanno volontariamente contribuito
all’animazione del centro. (Benedetta Montanari, Christian Giovannelli,
Claudia Ubertini, Francesca Conti,
Giulia Meloni, Laura Titti e Serena
Pucci).
L’esperienza è stata sicuramente positiva, soprattutto per il rapporto che
si è creato con i ragazzi; ci auguriamo
quindi che l’iniziativa venga ripetuta
anche nei prossimi anni.
incontrarla e, soprattutto di ascoltare le sue parole. Fino a sabato
scorso. Grazie, di nuovo, a Francesca che ha organizzato l’incontro
e ha accompagnato suor Gabriella
nella nostra scuola, i nostri ragazzi
hanno potuto arricchirsi di un tesoro prezioso quale è la testimonianza di vita, di servizio e di gioia,
portata dal Brasile nelle nostre
aule scolastiche. Suor Gabriella ha
raccontato ai ragazzi delle classi
prime, poi delle classe terze e infine delle classi seconde (in tre maxi
gruppi di circa 65-70 ragazzi ogni
volta) la sua esperienza di missionaria in una terra tanto piena di
contraddizioni (ricchezza e povertà, leggi non rispettate, discriminazione e violenza…) ma al tempo
stesso tanto affascinante nei suoi
colori, nella sua vitalità e nella sua
gente carica di sentimenti, valori e
voglia di vivere. I ragazzi di Ostra,
dapprima curiosi di conoscere,(di
sapere persino se nella terra della
samba anche suor Gabriella ha imparato a ballare!), si sono poi fatti
trasportare
dalle
sue parole in questo Paese lontano,
nella favela di Vila
Embratel, tra i suoi
bambini di strada e
le adolescenti madri, colpiti dai racconti legati alla vita
scolastica,
all’alimentazione, alle
attività che svolgono i loro coetanei
brasiliani e pieni
di stupore di fronte alla semplicità
di una suora il cui
amore per quella
terra e per quei volti traspariva in ogni
momento e da ogni
singola espressione
del viso.
Molti ragazzi conoscevano le condizioni di vita dei nostri amici di
Sao Luis e le attività svolte nell’ambito del progetto, dal momento che
in questi anni, a scuola, è sempre
stato mantenuto vivo il rapporto
con questa realtà, con Francesca
Angeletti e suor Gabriella, e i nostri ragazzi organizzano ogni anno
iniziative a scuola per raccogliere
fondi e contribuire alla solidarietà
verso gli amici brasiliani (lo scorso giugno hanno consegnato per
questo la cifra di mille euro a Francesca), ma la cosa più bella è stata
vedere come sabato scorso tutte
le parole dette e le attività svolte
hanno preso vita, hanno assunto
una forma concreta nella persona
di suor Gabriella e nei volti impressi nelle foto che lei ha mostrato ai nostri studenti. In particolare
è stato commovente vedere il volto
stupendo della piccola Rita (Ritina, come la chiama suor Gabriella)
nata poco più di due anni fa, quinta figlia di una ragazza di 28 anni
passati tra abbandoni, violenze e
sofferenze, di cui suor Gabriella
ci aveva parlato in una lettera del
Natale 2008. Ebbene una ragazza della nostra scuola appena ha
sentito il nome della bambina ha
ricordato la sua storia, quel nome
e quella gioia per la sua nascita che
ci aveva toccato il cuore due anni
fa e che ora, con la sua straordinaria bellezza e i suoi occhi pieni di
vita, di gioia, di divino, ha riempito
di senso più profondo e vero la nostra solidarietà. Come mi ha detto
suor Gabriella prima di salutarci, è
giusto raccontare queste storie, è
doveroso parlare di queste iniziative svolte a scuola, perché i nostri
giovani hanno bisogno di questo, hanno una grande capacità di
amare, di donare e di donarsi agli
altri e non possiamo sempre e solo
lamentarci guardando i mali del
mondo e ciò che ci opprime, ma
con forza e gioia dobbiamo incoraggiare e sostenere ogni “piccola
goccia che contribuisce a formare
un oceano” perché senza quella
goccia (come ci insegna Madre Teresa) l’oceano non sarebbe lo stesso. Grazie suor Gabriella per questa lezione di vita. Grazie ragazzi
di Ostra perché contribuite a rendere più bello il mondo.
Barbara Lilli
14 ottobre 2010
Chiesa
idee da condividere
7
in agenda
LA SETTIMANA DEL VESCOVO
diocesi Idee sulla ‘Comunione’, filo conduttore del secondo anno
Occasione di novità
N
ella prossima serie di articoli sul
Sinodo, cercheremo di vedere
insieme il percorso che ci attende in
questo secondo anno del Sinodo. E’
necessario, innanzitutto, richiamare il
percorso fatto fino ad ora. In questo
e nei prossimi anni tutte le parrocchie, in stretta comunione tra di loro
e con l’intera diocesi, sono chiamate
a “percorrere insieme un cammino”
straordinario di ascolto, conversione,
discernimento, comunione e progettazione pastorale che è proprio il Sinodo
diocesano, per rinnovarsi radicalmente e per crescere come “comunità missionarie”, sempre più fedeli a Dio e agli
uomini del nostro tempo, capaci di testimoniare e annunciare il Vangelo in
modo credibile e convincente oggi.
Sottolineiamo ancora che il Sinodo
diocesano non è “un di più”, da aggiungere alle varie attività pastorali,
ma è una “modalità straordinaria” di
portare avanti la pastorale ordinaria. E’ una modalità straordinaria per
l’obiettivo: un rinnovamento della vita
e della missione delle nostre comunità
cristiane perché si realizzi il progetto
che il Signore ha sulla Chiesa: essere
‘un cuor solo e un’anima sola’ (At 4,32),
una comunità che cammina unita nell’ascolto dello Spirito Santo e nell’impegno a mettersi a servizio dell’uomo
con un rinnovato annuncio del Vangelo. E’ una modalità straordinaria per il
metodo di lavoro. Perché il cammino
sinodale della nostra Diocesi sia ricco
di frutti è necessario che ciascuno faccia la sua parte: tutti possono intervenire, perché tutti sono chiamati a dare
il proprio contributo.
Riportiamo alla memoria anche gli
obiettivi pastorali di ciascun anno del
Sinodo: nell’anno 2009-2010, l’obiettivo è stato: mettersi in ascolto di Dio
e di ogni persona per leggere la situazione socio-culturale del territorio e
cogliervi le chiamate di Dio. Nell’anno
2010-2011, l’obiettivo è: delineare il
modello di Chiesa comunione che il
Signore ci chiama a vivere, come dono
da accogliere e come progetto da realizzare. Negli anni 2011-2013, l’obiettivo è: progettare il modo di testimo-
niare e annunciare il Vangelo nei vari
ambiti della vita quotidiana, con la
partecipazione di tutti i cristiani (quali
scelte pastorali prioritarie dobbiamo
fare?).
Stiamo entrando nel cammino del secondo anno del Sinodo e quindi, dopo
aver appena visto l’obiettivo, ne delineiamo i contenuti: il compito che ci
affida il Signore nel secondo anno del
Sinodo è «delineare il volto della Chiesa comunione»; per aiutare le comunità ecclesiali a delineare il modello di
Chiesa da costruire, sarà consegnato
loro uno “strumento di lavoro”. Questo strumento di lavoro da una parte
richiamerà le “linee di fondo” del progetto di Chiesa, che vengono proposte
dalla parola di Dio, dal Concilio Vaticano II e dai successivi documenti del
Magistero Ecclesiale; dall’altra proporrà gli orientamenti pastorali e le disposizioni pratiche necessarie per realizzare il progetto di Chiesa, delineato
dalla parola di Dio e dal Magistero Ecclesiale, nella nostra situazione.
don Paolo Gasperini
libri L’Azione Cattolica diocesana ha festeggiato in Cattedrale un secolo di vita
In festa per i cento anni di Ac
U
na festa molto bella è stata proposta dall’Azione Cattolica domenica
2 ottobre, a ricordo dei cento anni di
vitalità dell’associazione nella nostra
diocesi.
La celebrazione eucaristica ha rappresentato il momento centrale nel quale
i sentimenti, le emozioni e le attese
hanno trovato piena accoglienza; nelle
parole del Vangelo, quasi la descrizione della ragione d’essere più profonda
per ciascuno dei partecipanti. Come
quei lebbrosi che tornano da Gesù per
ringraziarlo della guarigione ottenuta,
tanti giovani e meno giovani dell’Ac di
Senigallia hanno sentito l’esigenza di
trovarsi insieme per esprimere sempli-
cemente gratitudine a Dio, alla Chiesa
e all’Associazione per quanto anch’essi
hanno ricevuto. Non un gesto retorico
ma sincero perché in questi anni penso che ciascuno di noi sia stato coinvolto in vicende liete e faticose ma sempre
costruttive, in amicizie nuove e relazioni indistruttibili, abbia affrontato
incontri , discussioni, abbia regalato il
proprio tempo alla “preghiera, all’azione, al sacrificio” mosso dall’inquietudine di chi ama e si sente amato da Dio.
Guardando il filmato proiettato alla
Chiesa dei Cancelli ci siamo sentiti
una piccola parte di “quella storia”, ultracentenaria, scritta da uomini e donne coraggiosi, fedeli al Vangelo e alla
Chiesa, che hanno pagato a caro prezzo il valore profetico delle loro idee e
non si sono vergognati mai di condurre un’esistenza semplice, popolare, fraterna, libera perché obbediente a Dio e
alla propria coscienza.
Ero seduta accanto ad Alba Muzi che
mi raccontava di essere stata anche lei,
dei Baschi Ruggine, al primo incontro
nazionale con il Papa a Roma piena di
quell’entusiasmo che Armida Barel-
li riusciva a trasmettere alle donne di
tutta Italia definendosi la loro “sorella
maggiore”… E ripassavo con il cuore
emozionato le immagini degli anni
della contestazione, del terrorismo, del
rinnovamento conciliare, delle trasformazioni dell’Ac fino ad oggi: quante
conferme, quante speranze!
In fondo per ognuno di noi l’esperienza
associativa è sempre stata una scuola
in cui siamo cresciuti come figli di Dio,
come persone ricche di umanità, come
cittadini di un tempo che ci è stato
donato da vivere in pienezza, con uno
sguardo buono.
In fondo è l’adesione al Vangelo che ci
attrae e la misericordia del Padre che ci
spinge sempre a ricominciare anche su
strade nuove; ma è l’amicizia e la presenza delle persone, sacerdoti, responsabili, coetanei, ragazzi e giovani, santi
nella semplicità di tutti i giorni e testimoni più grandi, che ci fanno gustare
il valore della nostra vita in Dio, spesa
per gli altri.
Grazie all’Azione Cattolica, segno ancora vivo della Chiesa.
Anna Paola Fabri
libri ’Profeti del XX secolo’, un articolato libro di don Giancarlo Conte
Leggere i testimoni di fede
V
iene citato spesso quanto dice PaoloVI nell’esortazione apostolica
dell’8/12/1975 “Evangelii nuntiandi”,
n. 41: “L’uomo contemporaneo ascolta
più volentieri i testimoni che i maestri
e, se ascolta i maestri, lo fa perché sono
dei testimoni”. Verissimo. E lo constatiamo ogni volta che parliamo di un testimone della fede, perché “verba movent, exempla tahunt”, cioè: “le parole
commuovono, gli esempi attraggono”.
Per questo mi piace invitare alla lettura
di un bel libro scritto con competenza
e passione da un sacerdote ottantenne di Piacenza, don Giancarlo Conte.
Il libro è uscito nel maggio scorso e si
intitola: “Profeti del XX secolo”. Sono
257 pagine piacevoli e stimolanti, che
descrivono in breve la fisionomia e il
messaggio di 23 testimoni di Cristo del
nostro tempo. E’ stampato dall’Editrice
Berti, credo di Piacenza, e questa volta
il costo è congruo: 10 euro. Sono usciti in questi ultimi anni altri libri simili,
come “Speranza del mondo: 16 profili
di testimoni della Chiesa italiana” (Ed.
San Paolo) e “Testimoni della Chiesa
italiana” (ben 103, divisi per regione),
sempre Ed.San Paolo, usciti entrambi
nel 2006 in occasione del convegno ecclesiale nazionale di Verona. Tornando
al libro di G.Conte va detto che lo stile
è sobrio e sentito, le notizie ben documentate: si vede bene che sono frutto
di anni di accurata raccolta di dati e
notizie. Invito a leggere il libro: fa veramente bene. Scrive mons.Luciano
Monari, vescovo di Brescia, nella presentazione: “Se riusciamo a sollevare
lo sguardo, non mancano i segni della
vicinanza attiva di Dio; non siamo costretti a rimpiangere la parola dei profeti del passato; ci sono ancora profeti
tra noi, c’è ancora per noi la possibilità
di ascoltare la parola di Dio che illumina gli eventi alla luce del vangelo”.
Alcuni dei 23 “testimoni” presenti nel
libro sono noti, altri meno. Personalmente, per esempio, non conoscevo
Luigia Tincani (1889/1976), che l’au-
tore abbina alla grande Armida Barelli
(1882-1952). La Tincani, abruzzese, è
stata una donna di grande cultura e di
notevole spiritualità, formata alla scuola domenicana e cateriniana. Insegnante e apostola del vangelo nella scuola e
nella società, stimata dai pontefici Pio
XI, Pio XII, Giovanni XXIII e Paolo VI;
fondatrice, tra l’altro, dell’Istituto di
magistero Maria SS.Assunta, l’odierna
LUMSA, e dell’Unione S.Caterina da
Siena, che Pio XI chiamerà Missionarie della scuola. E’ in corso la causa di
beatificazione.
Chiudo citando i nomi dei 23 testimoni
di Cristo presentati nel libro: Z.Saltini,
L.Milani,
G.Marella,
H.Camara,
T.Bello, E.Balducci, I.Giordani, G.La
Pira, P.Mazzolari, V.F.Dalla Zuanna,
F.Jagerstatter, A.De Gasperi, G.Lazzati,
G.Dossetti,
A.Barelli,
L.Tincani,
M.Pellegrino, B.Haring, G.Lercaro,
D.M.Turoldo, C.Carretto, M.Rossi,
F.Guala.
Valerio Torreggiani
Da Giovedì 14 a Sabato 16 ottobre
a Reggio Calabria per la Settimana Sociale dei Cattolici Italiani
Domenica 17 ottobre
Ore 10.00: S.Cresima al Ciarnin
Ore 11.30: S.Cresima al Portone
Ore 17.00: Ingresso del Parroco don Stefano Conigli
e ViceParroco P.Merlin a Piticchio
Giovedì 21 ottobre
Ore 10.00: Consiglio Pesbiterale
Sabato 23 ottobre
Ore 9.30: Progetto famiglia (c/o Fiorini)
Ore 11.00: Inaugurazione all’Ospedale
Ore 18.00: Ingresso del Parroco don Giancarlo Giuliani al Portone
Domenica 24 ottobre
Ore 9.30: S.Cresima a Castelvecchio
Ore 11.00: Ingresso del parroco don Giancarlo Giuliani al “Ciarnin”
Ore 17.00: Ingresso del Parroco don Stefano Conigli) e del Vice
Parroco (P.Merlin) a Montale.
Ricercatori di speranza.it
www.ricercatoridisperanza.it - L’idea del sito trae ispirazione
dal direttorio sulle comunicazioni sociali della Cei e dagli incontri organizzati dalla Chiesa Cattolica sulla comunicazione,
in primis “Testimoni digitali” evento organizzato ad Aprile di
quest’anno a Roma” afferma Emanuele Renzi, regista, scrittore
e ideatore del progetto. “Ricercatori di Speranza” nasce come
luogo d’incontro per tutti coloro che desiderino dare un senso
alla propria vita. Nasce per quei ragazzi e per quelle ragazze
di buona volontà che sono in cammino perché vogliono avere
risposte alle domande fondamentali, cercando in Gesù, nella
fede cattolica, una speranza che non delude. “Il sito internet
è strutturato come un vero e proprio laboratorio di ricerca
con tanto di strumenti (film, libri, conversazioni) e scoperte
(le testimonianze di tante persone che hanno incontrato Gesù).
Ogni proposta è commentabile per ricercare insieme la speranza che non delude, in cammino verso Dio e verso la felicità.” dice Filippo Amaduzzi, webmaster e co-ideatore. “Il nostro
impegno continua anche attraverso incontri e presenza in altri media al di fuori del web (tv, giornali, radio) che hanno a
cuore la tematica trattata” afferma Emanuele. Oltre a presentare film e libri di terzi, vengono prodotte internamente delle opere. L’attuale proposta è il cortometraggio di Emanuele
Renzi “la prima storia d’Amore”, disponibile nel catalogo del
sito assieme ad una guida che illustra e approfondisce le tematiche legate all’amore di un uomo per una donna che fondano la loro unione in Dio. Un ottimo strumento per coppie
di fidanzati e per corsi organizzati dalle diocesi del territorio.
“Le uniche fonti di sostentamento sono la generosità degli
utenti e i nostri prodotti. Desideriamo scommettere per primi
su questo progetto affidandoci alla Provvidenza: fino a quando l’idea sarà utile, continuerà ad esistere”, conclude Filippo.
“Mentre”, in onda su Tv 2000
“Good morning, Nairobi!”. “Good morning, Rome!”. Il filo diretto con l’Africa è la chicca di “Mentre”, la novità editoriale di TV
2000 in onda dal lunedì al venerdì: in diretta dalle ore 15 alle
ore 16; e in replica in seconda serata alle ore 22,30 (il venerdì
alle ore 22,50). In particolare, ogni giorno sono previsti quattro
collegamenti web-cam: dal mondo delle missioni e dell’impegno laico. E proprio attraverso la web-cam, “Mentre” apre
una finestra su persone che nella contemporaneità raccontino il loro quotidiano: “mentre” Massimiliano in Bolivia aiuta
una cooperativa a produrre mobili dopo aver lasciato la toga
di avvocato a Foggia, la Missionaria dell’Immacolata suor Silvia in Brasile porta avanti una fabbrica di pannolini per ridare
speranza alle donne delle favelas; “mentre” Emma, disabile, a
Lamezia Terme (Catanzaro) promuove progetti di legalità, Salvatore tutti giorni a Capranica (Viterbo) apre la scuola di musica Juppiter per offrire percorsi di creatività riscoprendo i gesti
semplici. L’idea di fondo, che ha raccolto l’interesse anche della Fondazione Missio, “è quella di offrire, una piazza mediatica
in cui possano confluire esperienze significative attraverso i
cosiddetti new media”, sottolinea Stefano De Martis, direttore
dell’informazione di TV 2000 e Radio Inblu. In particolare dall’Africa, i frammenti di umanità saranno raccontati dalla sede
del “New People Media Center” dei Missionari Comboniani a
Nairobi, in Kenya, dove si avvicenderanno testimonianze di
missionari e laici. Nello studio di TV 2000, oltre al conduttore
Maurizio Di Schino, sarà presente un “creativo” (scrittore, pittore, musicista, fumettista...) che aiuterà ad alimentare il dialogo interattivo, ma interpreterà i racconti anche attraverso la
propria arte: con la tavolozza dei colori o con uno strumento
musicale in studio, tanto per fare alcuni esempi. Nella prima
settimana di trasmissioni, venerdì 22 ottobre dalle 15 alle 16
saranno protagoniste subito le Marche, con il collegamento tramite skype con la redazione del settimanale diocesano
Emmaus di Macerata: la caporedattrice Francesca Cipolloni
racconterà la sua esperienza professionale all’interno di uno
strumento di comunicazione, quale appunto Emmaus, così
importante per la vita della nostra Chiesa.
14 ottobre 2010
il paginone
Si è aperta il 10 ottobre l’assemblea
speciale per il Medio Oriente
del Sinodo dei vescovi. I lavori,
che si svolgono in Vaticano fino
al 24 ottobre, sono centrati
sul tema: “La Chiesa cattolica nel
Medio Oriente: comunione e testimonianza. ‘La moltitudine di coloro
che erano diventati credenti aveva
un cuor solo e un’anima sola’ (At 4,
32)”. Ad aprire l’assise, domenica 10
ottobre, Benedetto XVI
con la celebrazione eucaristica
nella basilica vaticana.
Cristiani
d’Oriente
14 ottobre 2010
il paginone
Un esame di coscienza
U
n tempo privilegiato per fare un esame
di coscienza “nella verità e nella sincerità”. Antonios Naguib, patriarca di Alessandria dei Copti (Egitto) parla così del prossimo Sinodo dei vescovi sul Medio Oriente
che si svolgerà in Vaticano (10-24 ottobre)
su “La Chiesa cattolica nel Medio Oriente:
comunione e testimonianza”. Il patriarca,
che del Sinodo sarà il relatore generale, si
sofferma anche sulle sfide che attendono la
Chiesa in Medio Oriente e che rispondono
alla comunione ecclesiale, alla testimonianza, tramite la catechesi e la liturgia da rinnovare ma restando fedeli alla tradizione,
all’ecumenismo e al dialogo con l’ebraismo e
l’islam. Ma il Sinodo rappresenta anche una
grande opportunità per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla situazione
reale delle Chiese mediorientali, grazie ai
media. “Non si tratta - afferma - di lanciare
accuse contro nessuno, ma d’illustrare con
maggiore precisione le realtà in cui viviamo”.
Cosa rappresenta il Sinodo per le Chiese
orientali?
Questo Sinodo ci permetterà prima di tutto
di guardare a Cristo e alla Chiesa degli apostoli e dei nostri padri nella fede, per vedere
a che punto siamo nel portare il loro messaggio alla generazione odierna, cristiana e
non cristiana. Dunque è in primo luogo un
esame di coscienza nella verità e nella sincerità. In secondo luogo è un forte richiamo a
vivere la comunione all’interno di ogni Chiesa sui iuris, tra le nostre Chiese, che hanno
tanto in comune, con la Chiesa cattolica
universale, con le altre Chiese, e con i nostri
fratelli e sorelle non cristiani.
In che modo il Sinodo potrà rappresentare un “esame di coscienza”?
Offrendoci l’occasione di discutere sulle condizioni attuali delle nostre Chiese, per metterne in luce sia gli aspetti positivi sia quelli
che hanno bisogno di sforzi speciali per rispondere alla nostra vocazione di essere luce
e sale nelle rispettive società. Ognuna delle
nostre Chiese avrà da studiare in profondità
l’appello e il messaggio del Sinodo, che sarà
espresso prima nell’’Instrumentum Laboris’,
poi nelle proposizioni dei padri sinodali, e in
modo particolare nella lettera postsinodale
del Santo Padre quando ce la indirizzerà.
Quello di ottobre sarà il primo Sinodo sul
Medio Oriente: qual è la genesi di questa
scelta e quali le motivazioni?
È la prima volta di un Sinodo ‘speciale’ per il
Medio Oriente. I vescovi della regione avevano espresso in varie occasioni il bisogno
di tenere un tale Sinodo. Benedetto XVI ha
benevolmente accolto questo desiderio an- Sfide che chiedono anche un prezzo di
nunciandoci la decisione nel suo incontro sangue, basti pensare alle violenze anticon i patriarchi e gli arcivescovi maggiori cristiane, in Iraq e nello stesso suo Egitto,
orientali a Castelgandolfo, il 10 settembre dove nello scorso Natale ci fu la strage di
2009. È un’assemblea ‘speciale’, perché sia- Nagh Hamadi. Com’è la situazione adesso
mo consci che la nostra regione del Medio in Egitto?
Oriente ha una fisionomia e dei problemi “La nostra situazione attuale, dopo il dramcomuni particolari. Non ci sentiamo piena- matico evento a Nagh Hamadi, in cui 6
mente a casa sia con l’Africa sia con l’Asia. cristiani furono uccisi insieme ad un muPenso che questa scelta avrà le sue ripercus- sulmano, ci vede in attesa di una sentenza
sioni sulla Chiesa universale. Di fatto molti giudiziaria che dimostri come l’ordine pubnon conoscono o conoscono poco le Chie- blico voglia veramente rendere giustizia e rise Orientali. Il Sinodo attirerà l’attenzione spettare la vita e i diritti di tutti. Devo anche
sulle nostre Chiese, sul nostro contesto di dire che in seguito a questo doloroso evento,
vita e di missione, e sul nostro ricco patri- molti scrittori musulmani hanno condannamonio ecclesiale, patristico, spirituale e cul- to l’atto e portato l’attenzione sul pericolo
turale. Darà anche l’occasione di conoscere della violenza e del fanatismo. Speriamo che
i problemi che affrontiamo e in cui viviamo. sia l’occasione di una ripresa di maggior avCosì come metterà in luce la testimonianza vicinamento tra musulmani e cristiani, e di
di fede, spesso eroica, che le nostre Chiese uno sforzo serio per combattere le cause del
danno silenziosamente.
fanatismo.
I sei patriarchi
I
n Medio Oriente, oltre alla Chiesa di tradizione latina,
vi sono 6 Chiese orientali cattoliche, con a capo un patriarca. Attualmente in Medio Oriente vi sarebbero, su una
popolazione di 356.000.000 di persone, circa 20.000.000 di
cristiani di cui 5.000.000 di cattolici. (Fonte: Sala Stampa
Santa Sede)
Chiesa Patriarcale Copta: nel 1824 la Santa Sede creò
un patriarcato per i cattolici copti, che però esisteva
soltanto sulla carta. Leone XIII con la lettera apostolica “Christi Domine” del 26 novembre 1895, ristabilì il
Patriarcato cattolico copto di Alessandria. L’attuale Patriarca è Sua Beatitudine Antonios Naguib che ha iniziato il suo ministero il 30 marzo 2006. La sede patriarcale
si trova nel Cairo. I copti cattolici si trovano esclusivamente in Egitto e nel Sudan in numero di 210.000.
Chiesa Patriarcale Sira: è la Chiesa degli ortodossi siriaci che si sono riuniti con Roma a partire dal 1783. La
Chiesa ha una propria gerarchia, sotto l’autorità di un
patriarca, che porta il titolo di Patriarca di Antiochia dei
Siri. Dal 20 gennaio 2009 il nuovo Patriarca è Sua Beatitudine Ignage Youssif III Younan. La sede è a Beirut
(Libano), ma la maggior parte dei fedeli vivono in Iraq
I
l Sinodo toccherà la realtà di oltre 16 milioni di cristiani
(di cui 5,7 milioni di cattolici) - erano 50 milioni alla fine
della seconda guerra mondiale - che vivono in mezzo a 360
milioni di abitanti di Paesi arabi e non arabi di una vasta area
geografica che va dall’Egitto alla Turchia, dall’Iran a Israele,
dai Paesi del Golfo, fino all’Iraq, il Libano, la Siria, la Giordania, la Palestina e Cipro (Fonti: Patriarcato Latino di Gerusalemme, Annuario Statistico della Chiesa).
Turchia. Conta 74,8 milioni di abitanti, di cui la maggioranza è musulmana. I cristiani sono 100.000, di questi i cattolici
sono 37 mila. La Turchia è un Paese laico, in cui la religione (Islam) è separata dallo Stato. Tra gli obiettivi del Paese
entrare nell’Unione europea. La Chiesa cattolica non è riconosciuta dallo Stato e ha molte limitazioni come non poter
avere seminari, scuole, acquistare o erigere nuovi luoghi di
culto. Esemplare è la vicenda della chiesa-museo di san Paolo, a Tarso, per la cui concessione come luogo di culto permanente di culto la Chiesa locale è ancora in attesa. Le Chiese cristiane in questi ultimi anni hanno subito diversi episodi
di violenza: il 5 febbraio 2006 a Trebisonda viene ucciso don
Andrea Santoro, il 18 aprile 2007 a Malatya tre cristiani
evangelici vengono torturati e uccisi mentre erano intenti a
stampare Bibbie in lingua turca nella loro casa editrice. Il 16
dicembre 2007 padre Adriano Franchini, cappuccino italiano da 27 anni in Turchia, viene accoltellato a Smirne e il 3
giugno 2010, mons. Luigi Padovese, vicario apostolico dell’Anatolia, viene assassinato nella sua abitazione ad Iskenderun dal suo autista, il 27enne Murat Altun.
Iran. È un Paese dove l’Islam sciita è dominante in tutti i settori della società. I musulmani sono 72 milioni, mentre i cristiani sono 100.000, così ripartiti, 80 mila armeni gregoriani,
8 mila caldei ortodossi, 5 mila protestanti. I cattolici sarebbero 8 mila, tra caldei, latini e armeni. Le notizie provenienti dall’Iran confermano l’esistenza di una comunità battista
molto attiva che ha guadagnato la conversione al cristianesimo di migliaia di persone. Un convertito è trattato come un
rinnegato, perché si trova a tradire l’Islam e ad appoggiare
il nemico per eccellenza, cioè gli Usa. In Iran vige libertà di
culto ma annunciare il Vangelo può costare caro: nel 2010
sono stati arrestati almeno 14 protestanti a Teheran, Shiraz
e Isfahan, accusati di essere “nemici della nazione”. Secondo
l’arcivescovo caldeo di Teheran, mons. Ramzi Garmou, dal
1979 (anno di avvento di Khomeini) ad oggi due terzi dei cristiani hanno lasciato il Paese.
Penisola arabica. In questa zona (Arabia Saudita, Yemen,
Oman, Emirati arabi uniti, Qatar e Kuwait, Bahrein) vivono
circa 60 milioni di abitanti. I differenti regimi politici assumono un atteggiamento diverso nei confronti dei cristiani,
che va dal rispetto religioso del Qatar, Abu Dhabi e Dubai,
all’intransigenza e mancanza di libertà, come in Arabia
Saudita. Mentre il Qatar ha permesso la costruzione di una
grande chiesa che può contenere 5.000 fedeli, i cristiani dell’Arabia Saudita non sono nemmeno autorizzati a riunirsi in
preghiera. Un altro problema è la presenza di un gran numero di lavoratori stranieri cristiani, spesso privati dei loro
diritti sociali e religiosi. Inoltre l’Islam militante approfitta
(42.000) e Siria (26.000), mentre 55.000 vivono nella
diaspora: Usa, Venezuela.
Chiesa Patriarcale Maronita: la Chiesa maronita prende il nome dal suo fondatore, san Marone († 410), che la
istituì nel IV secolo. Il Patriarca di Antiochia dei Maroniti è Sua Beatitudine card. Nasrallah Pierre Sfeir, con la
sede a Bkerké, Libano, e un numero di 3 milioni di fedeli. La Chiesa si trova in Libano, Cipro, Giordania, Israele,
Palestina, Egitto, Siria, Argentina, Brasile, Messico, Usa,
Canada, Australia.
Chiesa Patriarcale Armena: la Chiesa armeno-cattolica nata nel 1742 dalla Chiesa nazionale armena. Fu riconosciuta da Benedetto XIV (1740-1758). È presente con
comunità in Libano, Iran, Iraq, Egitto, Siria, Turchia,
Israele, Palestina ed in altre realtà della diaspora armena nel mondo. Il numero dei fedeli è stimato in 540.000
(2008). La sede della Chiesa è a Bzoummar, in Libano. Il
capo della Chiesa è il Patriarca di Cilicia degli Armeni
che ha sede a Beirut; l’attuale Patriarca è Sua Beatitudine Nerses Bedros XIX Tarmouni.
Chiesa Patriarcale Caldea: nel 1551 alcuni vescovi e
delle necessità economiche dei lavoratori per convertirli all’Islam. Con la promessa di lusinghieri compensi materiali, un certo numero di essi in effetti si converte ogni anno.
Stime parlano nella sola Arabia Saudita di circa 8 milioni
di immigrati dall’Estremo Oriente, moltissimi sono cristiani. La cura pastorale dei cattolici di questa regione è affidata
al Vicariato d’Arabia, retto dal cappuccino svizzero, mons.
Paul Hinder. Cifre ufficiali non esistono ma sulla base delle
ambasciate straniere operanti in questi Paesi si stima che in
Arabia Saudita ci siano 1,4 milioni di filippini, per oltre due
terzi cattolici, negli Emirati arabi uniti gli immigrati cristiani
sarebbero 1,5 milioni, di cui 580 mila cattolici. In Oman si
contano 120 mila cattolici, in Bahrein 65 mila, in Qatar 110
mila.
Egitto. Il numero dei cristiani copti non è ancora certo. Si
parla di 6 milioni secondo le statistiche ufficiali dello Stato,
di oltre 12 milioni invece secondo i dati della Chiesa copta
(220 mila i cattolici). Forse una cifra intorno ai 10 milioni si
avvicina maggiormente alla realtà. I copti si sentono sottovalutati e vengono privati di molti dei loro diritti, in particolare
della libertà di culto (difficoltà di costruire le chiese), e della
libertà di coscienza. Il loro posto nella società, e così pure il
loro ruolo nel governo, è insignificante. Un esempio fornito
da mons. Shomali, vescovo ausiliare di Gerusalemme: su 454
parlamentari egiziani, solo 3 sono cristiani, meno dell’1 per
cento, mentre la percentuale di cristiani in Egitto è almeno
del 10 per cento.
Iraq. Con l’invasione americana del 2003 la comunità cristiana si è ridotta drasticamente. Prima del 1987, contava
1.250.000 fedeli, soprattutto caldei. Attualmente sono meno
di 400.000. Uno dei grandi drammi è l’esodo dei cristiani iracheni a causa dell’insicurezza e delle violenze di cui sono vittime. In Iraq, la guerra ha scatenato violenze tra le correnti
politiche e tra le Confessioni religiose. Ha causato la morte
di molti iracheni, ma tra di essi gli iracheni cristiani sono
stati tra le vittime principali, essendo la comunità più esigua
e debole. Anche qui non mancano martiri come padre Ragheed Ganni, ucciso, con tre diaconi, a Mosul, stessa città
dove, nel 2008, viene rapito e ritrovato morto l’arcivescovo
caldeo mons. Paulos Faraji Rahho. Stime raccolte da Fides
parlano di oltre 2.000 cristiani uccisi e 600 mila profughi negli ultimi 7 anni.
Siria. La situazione di circa 2 milioni di cristiani siriani (di
cui 428 mila cattolici) sembra tranquilla sotto il regime del
partito Baath, che conta sull’appoggio delle minoranze; la
stessa famiglia Asad proviene da una minoranza Alawita.
Ma c’è sempre la paura di un inaspettato cambiamento e
di un repentino rovesciamento della situazione. La paura
di uno sconvolgimento rimane ancora presente nel mondo
arabo, poiché la politica dello Stato dipende spesso dall’atteggiamento benevolo o avverso della famiglia o del partito
al potere.
Libano. I cristiani, circa 2 milioni in gran parte cattolici, su
quasi 4 milioni di popolazione totale, si trovano divisi sul
piano politico e confessionale. L’equilibrio politico raggiunto
nel 1943, quando i cristiani erano il 55 per cento della popolazione totale, non rispecchia più la reale situazione di fatto.
fedeli si riunirono presso l’antico monastero di Rabban
Hormisda ed elessero a patriarca Yochanan (Giovanni)
Sulaqa, abate del monastero. Successivamente inviarono Sulaqa a Roma, dove l’abate venne ascoltato da papa
Giulio III. Sulaqa si convertì al cattolicesimo. Nel 1553 il
Papa creò il Patriarcato della Chiesa cattolica di rito caldeo. Nel 1830 venne fissata l’unione definitiva con Roma,
quando Pio VIII attribuì al Patriarca il titolo di Patriarca
di Babilonia dei Caldei. I fedeli sono circa 1 milione, di
cui 250.000 vivono in Iraq, dove rappresentano la maggioranza dei fedeli cristiani. La Chiesa si trova anche in
Iran, Gerusalemme, Libano, Siria, Egitto, Turchia, Australia, Usa.
Chiesa Patriarcale Melkita: nel 1724 la Chiesa melchita si divise in due rami, uno sotto l’influenza di Costantinopoli, detti “Ortodossi antiocheni”, gli altri “Melchiti
cattolici”, che dichiararono formalmente l’unione con
Roma nello stesso 1724. Oggi, i Melchiti cattolici sono
presenti non solo in Medio oriente, ma anche in nazioni
come il Canada, gli Stati Uniti d’America, il Brasile, l’Australia. Il Patriarca di Antiochia dei Greco-Melkiti è Sua
Beatitudine Gregorio III Laham, con la sede a Damasco;
il numero dei fedeli è di 1.200.000.
Oggi il Libano vive in una realtà frammentata politicamente
e dunque piuttosto instabile influenzata da 2 potenze come
Iran e Siria e dalla presenza al suo interno degli Hezbollah, il
partito di Dio.
Giordania. La Giordania è un Paese tranquillo. I cristiani,
340 mila di cui 109 mila cattolici, godono della libertà di culto avendo i loro rappresentanti in parlamento e al governo.
Tuttavia in Giordania non esiste libertà di coscienza. È un
fatto che si può notare in gran parte dei Paesi arabi. L’Islam
sostiene di essere la religione dell’unica verità. Le altre religioni sono tollerate. Per questo non è permesso ad un musulmano di abbandonare la verità per l’errore. Cambiare
religione è pertanto come tradire la società, la cultura e la
nazione, basata principalmente su una tradizione religiosa.
Territori palestinesi, Israele e Cipro. Il conflitto tra palestinesi e israeliani dura da più di 80 anni. Si tratta di un conflitto
di natura ideologica che non sembra trovare alcuna soluzione a breve termine, nonostante gli sforzi negoziali perseguiti
in diverse fasi. La situazione economica e l’assenza di sicurezza hanno obbligato gran parte dei cristiani palestinesi ad
emigrare. La diaspora palestinese conta circa 500.000 persone, la gran parte delle quali si trova in Cile. Stime parlano
oggi di oltre 350 mila cristiani presenti in Israele e Territori
palestinesi, di questi poco meno di 170 mila sono cattolici. A
Cipro, secondo dati forniti da padre Umberto Barato, vicario
patriarcale di Cipro, isola che ecclesiasticamente appartiene
al Patriarcato latino di Gerusalemme, su una popolazione di
circa 800 mila abitanti i cattolici sono circa 25 mila, tra maroniti e latini. I maroniti oggi sono poco più di 5 mila persone in 4 villaggi per 8 parrocchie nella parte nord occidentale dell’Isola, quella occupata dai turchi. Dal 1988 Cipro dei
Maroniti è una diocesi del Patriarcato Maronita del Libano.
Mons. Joseph Soueif è l’attuale arcivescovo, che nel prossimo
Sinodo per il Medio Oriente ricoprirà la carica di segretario
speciale. I latini nativi di Cipro sono pochi e vanno sempre
più diminuendo, soprattutto a causa dei matrimoni misti. La
Chiesa latina, nell’ultimo scorcio del XX secolo, si è arricchita di nuovi membri dall’Asia, filippini, cingalesi, indiani, soprattutto donne che lavorano presso famiglie cipriote, ambasciate o l’Onu. Difficile accertare il numero preciso dei fedeli
latini di Cipro. Sembra che i ciprioti autoctoni siano 350. Secondo le liste elettorali, i latini che possono votare sono 600.
A questi si devono aggiungere almeno altre 300 o 400 persone, membri delle loro famiglie. Quindi circa mille persone in
tutto. A questo numero bisogna aggiungere un nutrito gruppo di persone, tecnici, professori, uomini d’affari occidentali
che vivono a Cipro per qualche anno. Molto probabilmente
arrivano a 2 mila persone circa. Poi c’è il rebus dei lavoratori
stranieri. I filippini sono quasi tutti cattolici e si suppone che
siano 7 mila. I cingalesi sono circa 1.500 e gli indiani circa
300. Ultimamente hanno cominciato ad arrivare molti africani provenienti dal Camerun e dalla Nigeria, qualcuno dal
Congo. Molti di loro sono cattolici, ma non è possibile dare
un numero esatto. Non si conosce il numero degli illegali. In
conclusione, si stima che il numero dei lavoratori stranieri
cattolici a Cipro si aggiri tra le 9 e 10 mila persone, poco più.
10
14 settembre 2010
territorio
La Confartigianato per sostenere l’imprenditoria giovanile Domenica 10 ottobre si è rinnovata la festa in onore di Maria
Impresa formato giovani La tradizione di Montevago
C
onfartigianato chiama a raccolta i giovani che hanno voglia di mettersi in
proprio. Sono loro, gli imprenditori under
40, che tengono testa alla crisi e si cimentano in quella che davvero di questi tempi
è una impresa: creare un nuovo business,
metterci la grinta, la voglia e l’impegno.
I settori in cui investono sono diversi.
Certamente, sottolinea Giacomo Cicconi
Massi responsabile della Confartigianato di Senigallia, sono in crescita le nuove tecnologie e tutto ciò che ha attinenza
con la information technology ma i giovani imprenditori senigalliesi non dimenticano i comparti tradizionali. In particolar
modo scelgono di puntare sulle costruzioni e su tutta la vasta gamma dell’industria
dei servizi. Aprono attività alimentari e
imprese che si occupano di produzione,
installazione e manutenzione di macchine ed apparecchi meccanici.
La fase di start up dell’impresa è la più
complessa. Per questo la Confartigianato
all’insegna dello slogan “Apre una impresa
è la tua”, offre la possibilità di intraprendere la strada del lavoro autonomo con un
prezioso aiuto che parte dall’idea, al progetto, alla sua realizzazione. Fare impresa
è il progetto Confartigianato finalizzato a
favorire la creazione e lo sviluppo di nuo-
ve attività imprenditoriali nel
settore dell’artigianato e delle
piccole imprese.
Alla base di questo servizio c’è
la volontà di valorizzare il lavoro autonomo, determinare il
consolidamento delle imprese
nei primi anni di vita, sostenere
lo sviluppo delle nuove imprese
attraverso una continua attività
di formazione, informare sulle
opportunità e sulle agevolazioni previste dalle normative
nazionali e locali. Presso tutti
gli uffici territoriali della Confartigianato, un team di operatori specializzati fornisce gratuitamente
consulenza ed informazioni: per studiare
la fattibilità del progetto (stesura del business plan e valutazione della fattibilità),
per ricercare agevolazioni di legge (consulenza sulle leggi regionali e nazionali in
materia di finanziamenti e contributi per
l’impresa, redazione e gestione delle pratiche di finanziamento e della rendicontazione finale).
L’incontro per spiegare il servizio “Fare
impresa” di Confartigianato, realizzato
con il Patrocinio della Camera di Commercio di Ancona, è previsto per martedì
26 ottobre alle ore 21 presso la sede della
Confartigianato di Senigallia in Via Chiostergi 10.
Nel giro di otto mesi, quest’anno secondo le elaborazioni Confartigianato sono
130 le aziende del Senigalliese che si sono
iscritte all’albo delle imprese artigiane
e molte altre piccole imprese . Nuove
energie per un distretto che si spera stia
ingranando la marcia della ripresa. Il
comparto che più di ogni altro è interessato dall’ingresso di questa nuova linfa è
quello dell’edilizia che ha visto nascere 25
aziende.
Paola Mengarelli
U
n vero bagno di folla alla XIV festa lo scopo di portare aiuto e soccorso in
della Madonna di Montevago, che caso di bisogno. Le piccole vie del casi è svolta domenica 10 ottobre nel sug- stello medievale, nel frattempo, venivagestivo castello arceviese di San Pietro no percorse dalla gente, attirata sia dalle
in Musio.
bancherelle , ma soprattutto dalle opere
Dopo la funzione religiosa delle ore 11 pittoriche di vari artisti quali: Francesca
nella piccola chiesa fuori dalle mura Baldini, che con la tecnica sfumata e tededicata alla Madonna di Montevago nue dell’acquerello dà corpo a fiori e nae dopo l’inaugurazione della mostra di ture morte; Rossano Massaccesi detto
Vincenzo Mollica, allestita nella stanza “Ulisse”, che riproduce interni ed esterni
reale della country house “Il paradiso da fiaba connotati sempre dalla presendel re” all’interno delle mura, c’è stata za umana in movimento; Rodolfo Bocci,
una pausa ristoratrice al Piccolo Ranch, che punta sul cromatismo vivace e netto; Edith Anna Viola, che crea
acquerelli tenui e sfumati quasi
sempre con l’elemento primordiale dell’ acqua senza alcuna
presenza umana; Marco Grioli,
che ritrae scene in movimento
puntando su colori schizzati
in modo angosciante e conturbante.
Alberto Batoli, che rivisita in
modo personale quadri di pittori famosi; Walter Principato, che con la tecnica ad olio
riesce a dotare le sue opere di
colori soft. Tante altre attrazioni hanno caratterizzato il
proseguo della festa, come l’investitura dei nuovi cavalieri, la
danza del fuoco e la danza del
durante la quale sono stati applauditi i ventre. A tutte ha saputo dare un tocco
nuovi soci, che andranno ad aumentare introduttivo la presentatrice Emanuela,
il sodalizio dei Cavalieri di Montevago.
che ha siglato con la sua performance
Ecco i loro nomi: Roberto Sanniti, Gian ogni passaggio importante della festa.
Maria Giacchetta, Paolo Mantoni, En- Ora, però, dopo la giornata di festa, rerico Bevilacqua, Luca Cianni, Simo- sta ai cavalieri l’opera più importante:
ne Soccionovo, Ivano Brocca e la gran concretizzare attività culturali e iniziadama Danielle Nabor De Almeida. Il tive benefiche, per poi raccontarle al
pomeriggio è iniziato con la lettura di prossimo incontro annuale.
alcune poesie di Tina Tomassetti, che
A.G.
hanno attirato una folla di attenti ascoltatori; poi è proseguito con la dimostrazione del gruppo C.R.I. di Senigallia,
Nella foto d’archivio un’edizione
che si è adoperato a scalare le mura con
della festa di Montevago
OTTOBRE MISSIONARIO
Idee Una riflessione missionaria all’indomani dell’ordinazione sacerdotale di Matteo Pettinari
Per parlare di missione
U
n professore di esegesi biblica malato ormai prossimo La missione, questa grande parola che ti riempie il cuore, ora
alla pensione, un giovane padre missionario appena or- ha bisogno di contorni nuovi, di prospettive nuove, di orizdinato sacerdote, cinque laici e quattro preti insieme a par- zonti nuovi; non sono più sufficienti le conversioni di maslare di missione in una serata che all’insegna della gioia e dei sa!
ricordi si è trasformata in un vivace confronto sulla missione I milioni di uomini e donne africane battezzate dal coloniae sulla vita pastorale della Chiesa universale.
lismo ad ora non hanno reso l’Africa più cristiana di prima! I
L’occasione è stata la messa che padre Matteo Pettinari ha massacri del Ruanda sono accaduti solamente 16 anni fa ed
celebrato al seminario regionale di Ancona insieme a noi io me li ricordo! Il problema dei bambini soldati nella Sierra
suoi compagni di classe, laici e sacerdoti, con cui abbiamo Leone li conosciamo tutti e non si parla di secoli fa, si tratta
condiviso cinque anni di studio teologico: ricordo ancora di 10 al massimo 20 anni fa!
la passione con cui ci si confrontava, allora come studenti, È questo il frutto della missione di noi cristiani?
ora come “teologi” in erba, impegnati nel servizio alle nostre Non si tratta di maledire il lavoro dei missionari o di deprediocesi come preti e laici impegnati a scuola o in qualche al- care la loro missione spesse volte faticosa ed estenuante, e
tro settore della pastorale.
la testimonianza di Matteo ci ha aiutato a capirla un po’ ,
Dopo cena partendo dall’esperienza di Matteo ci siamo con- occorre al contrario vedere se l’annuncio del Cristo morto e
frontati ed insieme abbiamo ragionato sulla missione: l’espe- risorto è capace di provocare veramente e non solo a parole
rienza arricchente di Matteo, le altre esperienze missionarie una conversione del cuore della mente e dei gesti!
di alcuni di noi, le nostre conoscenze teologiche e pastorali Se il Cristianesimo non è forza di conversione e cambiamensono state il supporto per queste nostre riflessioni sul tema to radicale nelle nostre scelte quotidiane che Cristo annundella missione e di come essa è veramente l’anima del cristia- ciamo e predichiamo? Quale chiesa incarniamo e viviamo?
nesimo; un confronto davvero bello e sereno, a volte triste e Se i nostri piani pastorali da decenni sono sempre gli stessi
un po’ dispiaciuto su quanto si potrebbe lavorare meglio.
come pretendiamo che le persone continuino a seguirci? Se i
Un dibattito all’insegna del rispetto reciproco fatto di ascolto documenti del magistero scritti e pensati con intelligenza da
e proposte personali pacate, mai urlate, con la consapevolez- decenni rimangono parole sulla carta e non diventano realtà
za che nessuno aveva la soluzione in tasca: la testimonianza quale Chiesa missionaria pensiamo di costruire?
di Matteo ci ha aperto tanti orizzonti e tanti problemi, con Uno di noi parlando ha detto, citando Giovanni Paolo II al
molta lucidità abbiamo analizzato le difficoltà dell’Africa, convegno di Palermo del 1995, che “se non c’è conversione
quest’Africa tanto bella quanto bagnata di sangue in nome razionale ed intellettiva nel nostro modo di pensare e comdel cristianesimo, di etnie e di clan che sembrano aver più prendere le cose, il Cristo farà fatica ad entrare nel cuore
forza dell’uomo della croce!
delle persone”: lo stesso Cristo lo ha sperimentato morenTristezza nel sentire i racconti di uomini che antepongono la do in croce, andando a mettere subbuglio e zizzania in nodi
propria appartenenza ad un etnia di fronte al messaggio di particolari della vita del suo popolo, in nodi che riguardano
fratellanza del Cristo: amarezza nel sentire di uomini della l’economia e la politica, in nodi che concernono le tradizioni
gerarchia intenti a commerciare armi per eliminare i fratelli e l’appartenenza al popolo.
di altri clan o suore che si ammazzano a vicenda perché di “L’africa agli africani”, gridava uno slogan di qualche anno fa
differenti popolazioni.
e noi la stiamo vedendo quest’Africa: Ruanda, Somalia, ZamTutto questo è l’Africa, questo splendido continente che bia, Ciad, ecc.massacri e miseria su miseria!
quando l’hai visitato una volta ti attacca quella malattia de- È veramente servito pensare che fare una bella liturgia afrinominata “mal d’Africa”: ma potremmo continuare ancora cana con canti danze e colori potesse convertire il cuore decitando il sud America, o l’Asia, o la nostra stessa Europa gli uomini? Questa è stata l’inculturazione della fede cristiache di mali ne ha tanti, forse non evidenti come i massacri na?
fra popoli in Africa, ma sicuramente più subdoli e pericolosi. La missione, questa grande gioia del cuore è per tutti, ma se
non nasce da una mente, un cuore ed un corpo convertiti a
Cristo, non sarà mai efficace con le nostre sole forze: a volte
si è tristi nel pensare di aver fatto scelte radicali e di vita forti
che poi vengono appiattite dentro la fissità e l’immobilismo
di scelte pastorali prive di audacia e slancio missionario e
morte da tempo.
Un paragone ardito, ma a mio avviso efficace, sicuramente
un po’ forte nei contenuti, è quello che mi permetto ora di
fare: Matteo ci ha detto che quando muore una persona in
Africa, prima di avere un funerale, passa mesi interi in una
cella frigorifera nell’attesa che arrivino parenti amici ed autorità politiche per la cerimonia funebre, con un dispendio
enorme di denaro; bè credo che certe nostre scelte pastorali
e certi nostri modi di agire all’interno della Chiesa assomiglino fortemente a questi morti chiusi in celle frigorifere, tutti
pronti a sprecare il tempo per organizzare eventi di massa
ed incontri super galattici per persone morte, per cristiani
assopiti ed addormentati dal “dio consumo”, che di Cristo se
ne fregano altamente!
È inutile perdere tempo ad organizzare il gran funerale o
la grande manifestazione, occorre suscitare domande sulla
morte, sulla sofferenza e sull’odio, occorre aiutare le persone
ad utilizzare la ragione, la fede e la ragione, occorre creare
luoghi dove pensare e parlare e discutere e confrontarsi, non
per trovare soluzioni ma per formare coscienze cristiane che
vivano e parlino di conversione a Cristo.
Cosa succederà in Africa o in Asia o in Sud America o in
Europa? Non lo sappiamo, non abbiamo la soluzione ai tanti
problemi, ma la storia della Chiesa in questi duemila anni ci
ha mostrato che il martirio dei cristiani, le parole scomode
dei profeti e dei santi di ogni tempo e di ogni luogo e soprattutto la croce di Cristo sono le uniche armi efficaci di questa
missione.
La serata si è conclusa di fronte alla vetrata dell’atrio del seminario, tutti intenti a guardare una pioggia torrenziale che
sembrava portasse via ogni preoccupazione e problema, una
pioggia di grazia e di fede che sicuramente quella sera ha
riempito il nostro cuore di pace e consolazione perché ci ha
rimandati a casa più ricchi di speranza e gratitudine gli uni
verso gli altri.
don Filippo Savini
14 settembre 2010
territorio
mondolfoLa prestigiosa bandiera sventola sugli edifici scolastici
La scuola verde
S
u tutti gli edifici scolastici di Mon- Laurino – che coinvolge tutti i plessi
dolfo sventola la prestigiosa Bandiera dell’istituto, a Mondolfo, Monteporzio
Verde di Eco Schools. L’ambito ricono- e San Costanzo, sia con gli alunni delle
scimento rilasciato dalla Fee (Founda- scuole medie secondarie di primo grado,
tion for Environmental Education - Fon- che con quelli delle primarie elementadazione per l’educazione ambientale) ri che dell’infanzia, con oltre 650 alunni
la stessa organizzazione che certifica la che, con docenti e famiglie, hanno lavobandiera blu, è infatti stato consegnato rato per questo traguardo”.
in due solenni cerimonie, negli scorsi “Eco-Schools – spiega l’Assessore all’amgiorni, sia alla Direzione Didattica del biente del Comune di Mondolfo, Mirco
Circolo che all’Istituto Comprensivo En- Carboni - è uno dei programmi interrico Fermi.“Bambini e docenti del nostro nazionali della Feeper l’educazione, la
istituto – così Susanna Neumann, diret- gestione e la certificazione ambientale. Il
tore didattico – hanno organizzato la programma è rivolto alle scuole pubbliFesta della Pace intitolandola “Un albero che e private di ogni ordine e grado che
per la Pace”. Hanno lavorato prendendo decidono di intraprendere un percorso
spunto dal suggerimento di piantare un volto alla diffusione di comportamenti
sostenibili per la salvaguardia ambientale: con oggi sia l’Istituto Comprensivo “Fermi” che il Circolo Didattico sono
insigniti di questo riconoscimento che
si associa alla bandiera blu del nostro
Comune”. “Nell’ottica di amministratore – dichiara l’Assessore alla Pubblica
Istruzione Laura Servadio - notare che
l’impegno degli alunni e dei docenti che
hanno coordinato le attività ottiene così
lusinghieri risultati mi inorgoglisce perché dimostra che è un esempio di come
le istituzioni siano allo stesso tempo
strumento e guida nella crescita autentica e consapevole dei giovani cittadini;
oltretutto, con questo riconoscimento
di oggi entrambe gli istituti scolastici del
nostro Comune, sia la Direzione Didattialbero per ogni abitante della Terra così ca che l’Ics Fermi ottengono la bandiera
come proposto dal premio Nobel per la verde, che si aggiunge alla bandiera blu
Pace, Wangari Maathai”. A consegnare dell’estate. Ringrazio davvero tutti per
il riconoscimento alla presenza del Sin- l’ottimo lavoro svolto”. Un riconoscimendaco Pietro Cavallo il prof. Camillo Nar- to che premia i ragazzi di molte località,
dini, rappresentante Fee per le Marche: Mondolfo, Monteporzio, San Costanzo,
appena 26 in tutta la Regione gli Istituti Marotta, Castelvecchio e Cerasa, tutti
che possono vantare questo riconosci- impegnati in prima fila per l’ambiente.
mento. “Un successo – ha sottolineato
il preside dell’Ics Fermi Vito Antonio
Alessandro Berluti
La Bcc di Ostra e Morro d’Alba in un pomeriggio speciale
Le Acli ragionano di famiglia
S
i è svolto a Loreto il 2-3 ottobre 2010
il tradizionale corso di formazione
organizzato dalla Presidenza regionale
delle Acli che ha affrontato, nelle sue tre
sessioni, temi importanti per le Acli: dai
nuovi adempimenti fiscali richiesti alle
strutture di base, al rapporto dei giovani
con il mondo del lavoro fino alla famiglia
vista come bene comune per la società.
Di fronte ad un pubblico costituito dai
consiglieri regionali e provinciali Acli,
dai presidenti provinciali e dai presidenti
delle strutture di base e delle Associazioni specifiche delle cinque province Acli
delle Marche, nella mattina del 2 ottobre
sono intervenuti sul tema dei “Controlli e degli adempimenti fiscali richiesti
ai Circoli Acli”, Pierpaolo Napoletano,
responsabile Sviluppo Associativo delle
Acli Nazionali, Elisabetta Russo dell’Ufficio Circoli e Fabrizio Palma, consulente della Funzione Sviluppo Associativo
delle Acli Nazionali.
Nel pomeriggio il corso ha trattato il
tema “Giovani e lavoro” con Marco Calvetto, responsabile del Progetto Lavoro
del Patronato Acli Nazionale e Massimiliano Colombi, sociologo e responsabile
della formazione Cisl Marche. Dal dibattito è emersa l’urgenza di dare spazio
ai giovani. È noto, infatti, che fra i Paesi
dell’Europa occidentale, l’Italia è il Paese
nel quale i giovani contano meno, non
solo dal punto di vista demografico ed
economico, ma anche dal punto di vista
sociale e politico. È invece necessario,
anche nell’ambito di associazioni di promozione sociale come le
Acli, concepire i giovani
come soggetto di promozione sociale coinvolgendoli in esperienze
significative di crescita
personale e sociale e favorendo il loro protagonismo.
La mattinata del 3 ottobre è stata infine dedicata al tema: “La famiglia: bene comune per la
società” con l’intervento
di Luca Marconi, assessore della Regione Marche con delega a Servizi
sociali e sostegno alla
famiglia e Lidia Borzì,
responsabile delle Politiche per la famiglia della Presidenza nazionale
Acli. Sono stati individuati nei quattro Punto famiglia aperti nelle
Marche in provincia di Pesaro, Ancona,
Macerata e Ascoli Piceno degli importanti strumenti per dare un sostegno alle
famiglie oggi sempre più sole e nei circoli Acli presenti sul territorio marchigiano dei punti di riferimento per l’educazione alla genitorialità.
R.M.
11
Barbara festeggia la natura e la pace Centrale Turbogas
Alberi e ragazzi
È
oramai diventata una
sana consuetudine festeggiare l’inizio dell’anno
scolastico in concomitanza della ricorrenza di san
Francesco d’Assisi. Proscenio dell’evento inaugurale, più noto come ‘Festa
degli Alberi e della Pace’, ‘I
Giardini di Luna’, aula verde realizzata nel 2004 con
il contributo della Provincia di Ancona Il sindaco
Serrani e il dirigente scolastico Migliari hanno augurato a tutti i presenti un
proficuo anno scolastico,
rimarcando il rispetto delle diversità e auspicando
che i bambini per primi
si facciano custodi della
natura e del verde che li
circonda.
L’assessore
provinciale
Carlo Maria Pesaresi ha
rivolto ai bambini delle
domande sulla “ricchezza”, invitandoli a riflettere
sul valore dell’amicizia e
sui legami familiari che
arricchiscono molto più
di tanto denaro. Presenti
anche le forze dell’ordine,
la maestra d’arte Luciana
Crescentini e gli amministratori comunali Coppari
Monia, Carletti Fabio e
Biagetti Laura, la quale ha
poi introdotto i lavori degli scolari.
Con la preziosa collaborazione dei loro insegnanti,
gli scolari hanno approfondito le proprie conoscenze su alcune specie di
alberi presenti nel parco.
Già nei giorni precedenti infatti ogni classe della scuola primaria aveva
‘adottato’ una specie di
albero, imparandone sia il
nome comune che quello
scientifico. Ogni classe ha
dunque potuto conoscere
quanti anni può vivere la
propria pianta, se i frutti si possono mangiare,
come può essere utilizzata e come sono i fiori. Un
progetto di vera
valorizzazione
dell’ambiente
che li circonda
e che gli insegnanti hanno
portato avanti
con entusiasmo,
trasmettendolo ai ragazzi e
sicuramente
anche ai genitori e nonni
presenti.
Come simbolo e impegno
di pace è stata messa a dimora una pianta nel parco, un cedro, e la festa è
quindi proseguita con un
rinfresco.
Leonardo Pasqualini
Il Comitato Sviluppo Sostenibile Valcesano comunica che,
facendo seguito alla proposta
lanciata dallo stesso durante
l’incontro tenutosi il 23 settembre scorso presso la sala consigliare di Mondavio, a cui erano
presenti le Amministrazioni
comunali dei territori impattati dall’impianto, e dai presenti
accettata, venerdì 15 ottobre
alle ore 20.45, presso la palestra comunale di S.Michele al
Fiume (Mondavio), ha invitato i
Sindaci dei Comuni di Mondavio, Corinaldo, Castelleone di
Suasa, Barbara, Arcevia, Ripe,
Castelcolonna, Monterado, Senigallia, Ostra, Ostra Vetere,
Montecarotto, Serra de’ Conti, Belvedere Ostrense, Morro
d’Alba, Monte Porzio, Orciano
di Pesaro, San Giorgio di Pesaro,
Piagge, Fano, Monte Maggiore al Metauro, Mondolfo, San
Costanzo, Barchi, Fratte Rosa,
San Lorenzo in Campo, Pergola,
Isola del Piano, Sant’ Ippolito,
Fossombrone, Cartoceto, Saltara, Serrungarina, Frontone e
Serra Sant’Abbondio, a sancire
l’istanza congiunta delle Amministrazioni locali, al fine di chiedere l’immediata e definitiva
conclusione del procedimento
iniziato un anno fa al Ministero
dello Sviluppo Economico, relativamente alla nota vicenda della centrale turbogas di Corinaldo. La seduta pubblica, sarà un
momento in cui tutto il territorio unito, rappresentato dalle
istituzioni locali, manifesterà la
propria opposizione al progetto,
affermando ancora una volta, il
preteso rispetto dei diritti costituzionalmente riconosciuti alla
salute e alla proprietà. La serata
verrà ripresa da Rai 3.
Mondolfo: si parla di sanità
rienza, le sue conoscenze, le caratteristiche
Ancora il tema della sanità in prima serata dell’età avanzata. Proprio in quest’ottica si
a Mondolfo venerdì 22 ottobre. Alle ore 21 è sviluppato il concorso . L’anziano diviene
nel Complesso Monumentale di S.Agostino “saggio”. Una figura di esperienza e ricchezinterverrà in una attesissima assemblea za interiore, da valorizzare in quanto tale. Il
pubblica l’Assessore alla Sanità della Re- concorso è stato promosso dall’Associaziogione Marche, Almerino Mezzolani, per ne Zap Juice e la Scuola Internazionale di
parlare di un tema particolarmente a cuore Comics, sede di Jesi, in collaborazione con
ai 20.000 residenti di Mondolfo, Montepor- la Provincia di Ancona – Assessorato alle
zio e San Costanzo: l’apertura dell’ospedale Politiche Sociali e il Sistema Turistico della
di comunità al Bartolini, annunciata per il Marca Anconetana, all’interno dell’iniziati2011. L’argomento dell’incontro – che era va “Progetto TerzaEtàExpo”.
stato rinviato - è davvero scottante, con la
maggioranza impegnata a 360 gradi, insieme all’ASUR, a garantire questo fonda- Festa dei nonni a Corinaldo
mentale presidio sanitario atteso da più di Organizzato dall’Amministrazione degli
vent’anni – quando invece da tempo è già Istituti Riuniti di Beneficenza di Corinaldo
attivo ad Arcevia e Castelfidardo – e le op- e dalla Cooperativa Sociale Onlus “Solaris”
posizioni ad incalzare per il chiarimento di si è festeggiato “Il giorno dei Nonni”, presso
diverse problematiche relative alle caratte- la Residenza di Santa Maria Goretti di Coristiche della nuova struttura di degenza al rinaldo, con la presenza del presidente delBartolini.
l’Ente Gianni Aloisi, dei consiglieri Martina
Maori, Franco Dobboloni e Daniela Petrac“Vivere la Piana” in gita
cini, dei dirigenti della cooperativa Solaris,
L’Associazione “Vivere la Piana” organiz- del sindaco Livio Scattolini, degli assessori
za per domenica 17 ottobre 2010 l’attesa Fernando De Iasi, Cesare Morganti e Siuscita per la raccolta delle castagne con il mona Mancini, dei consiglieri Giuseppe
seguente programma: partenza alle 6.30 Saccinto e Adolfo Giampaolo e dei parenti
dal piazzale del distributore di metano di degli ospiti della Casa di Riposo. La GiorOsteria con arrivo previsto per le ore 9 a nata dedicata ai nonni è iniziata con la SanMontemonaco ed incontro con le guide del ta Messa, celebrata dal nuovo parroco don
Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Dopo Giuseppe Bartera e animata dal Gruppo
un breve spostamento si darà avvio alla rac- Corale “Piero Giorgi”, diretto dal Maestro
colta delle castagne con successivo intratte- Lucia Porfiri. Il Parroco, nell’Omelia, ha
nimento nel castagneto per i bambini con detto rivolgendosi agli ospiti della Casa di
attività ludico-didattiche a cura delle guide Riposo: “Sono veramente contento di inidel parco. Dopo il pranzo al sacco, partenza ziare il mio cammino pastorale a Corinaldo
per Norcia con visita alla città.
qui con voi. Voi siete una parte importante
della nostra comunità, non dovete sentirvi
Castelleone e la terza età
esclusi o messi da parte. E’ seguito il pranzo
Castelleone di Suasa dall’ 11 al 17 ottobre insieme con la partecipazione delle autorità
c.a. è protagonista della mostra itinerante cittadine e degli ospiti della Casa di Riposo.
all’aperto allestita in Piazza Vittorio EmaIlario Taus
nuele II. La mostra è predisposta su una
struttura smontabile autoportante. La suddetta struttura ospita gli elaborati fotografici del concorso dal tema “Terra dei saggi”
atti a raccontare l’accoglienza e la relazione
dell’anziano con il territorio e sensibilizzare
la cittadinanza sull’importanza della risorsa
“terza età” e della corretta relazione sociale
con essa stabilita. Si dovrebbe ritenere immensamente prezioso il contributo che dà
un “vecchio essere umano”, con la sua espe-
12
14 settembre 2010
Cultura
internet Gli Stati Uniti stanno per varare una legge che permette intercettazioni sulla rete informatica
Il presidente venuto dal web
N
el febbraio 2008 aveva inaugura- “dietro le quinte” dei primi 100 giorni l’amministrazione Obama è a lavoro
to un nuovo corso del fare poli- di presidenza caricate sul profilo Flickr per preparare una legge che consenta
tica negli Usa, utilizzando, per la pri- di Obama o il video, messo on-line su di intercettare tutte le comunicazioma volta in modo massiccio, la Rete YouTube, del presidente che fa due tiri ni via Internet; l’obiettivo è di impordurante la campagna per le primarie a canestro nel giardino della Casa Bian- re a tutti i servizi di comunicazione
presidenziali. Nel gennaio 2009 è stato ca con alcuni ospiti, sono il tentativo (operatori Tlc, ma anche Blackberry,
osannato dai media come il presidente di ridurre la distanza tra le istituzioni Facebook, Skype ecc.) di essere tecnidel web. Ora, a quasi tre anni, dalla sua e il cittadino, di umanizzare la figura camente in grado di poter fare interdiscesa in campo, anche il presidente e del presidente e avvicinare (di nuovo) cettazioni sui propri clienti se richiesto
Nobel per la pace Obama è vittima del- i cittadini alla vita politica. D’altronde dalle autorità, inclusi i messaggi criple contraddizioni della Rete e si scopre Obama deve molto del suo successo tati. La notizia, diffusa dal “New York
preoccupato per i pericoli alla sicurez- ad Internet. Durante le dure campagne Times”, ovviamente non ha mancato di
za nazionale che possono provenire elettorali, per le primarie prima e quel- scatenare le polemiche. Secondo James
dal web.
la presidenziale poi, lui ed il suo staff X.Dempsey, vicepresidente del Center
È una presidenza “2.0” quella di Barack hanno costruito una vera e propria for Democracy and Technology, se la
Obama. Il tradizionale comunicato macchina elettorale virtuale. Internet nuova legge sarà approvata ci saranno
settimanale (Weekly Address) del sa- è stata anche una notevole fonte di fi- “enormi implicazioni” sugli “elementi
bato mattina, in cui il presidente Usa nanziamento per il semi-sconosciuto fondamentali della rivoluzione di inillustra ciò di cui la sua amministrazio- senatore dell’Illinois: le micro-dona- ternet”. Ma Valerie Caproni, consigliene si sta occupando, lo si può scarica- zioni dei suoi sostenitori attraverso il re Fbi, che sta collaborando con lo staff
re come podcast su iTunes o inserire web gli hanno permesso di raccogliere presidenziale alla preparazione della
nella propria pagina nei social network (nelle sole primarie del partito demo- legge, minimizza la portata della procome Facebook, Twitter e MySpace. È cratico) oltre 140 milioni di dollari.
posta: “Stiamo parlando sempre di inil progetto “Whitehouse 2.0”, come è Ora però il sogno è sfumato e il presi- tercettazioni legalmente autorizzate”.
stato ribattezzato lo sbarco della pre- dente deve pensare alla sicurezza dei
sidenza Obama nel web. Le foto del sui concittadini. Così in questi giorni,
Antonio Rita
senigallia A Palazzzo del Duca le opere di Joël Stein
Visioni di una ricerca
C
olore, luce, geometria, movimento e interattività: si ritrova tutto
questo nella mostra “Joël Stein: visione di una ricerca”, che sarà inaugurata
a Senigallia il 9 ottobre, in occasione
della VI Giornata del Contemporaneo. Un’importante mostra retrospettiva dal 1946 a oggi, dedicata ad
un artista sperimentatore tra i più interessanti della seconda metà del XX
secolo. Allestita a Palazzo del Duca
di Senigallia, la mostra resterà aperta fino al 31 ottobre e si potrà visitare
tutti i giorni dalle 17 alle 20. Ingresso
libero.
Si tratta di un evento itinerante che
offre una retrospettiva su tutta l’opera del grande artista dal 1946 a oggi
e viene ospitata in diverse sedi italiane e francesi. La mostra, curata
da Valmore Zordan e Bernard Légé,
presenta numerosissimi esempi della ricerca di Joël Stein, artista che fin
dagli esordi esplora luce, movimento,
materiali, aspetti percettivi e interattivi. Inizia attraverso la pittura e
l’incisione, attraverso forme geometriche, per poi aprirsi a installazioni,
oggetti manipolabili, costruzione di
sculture e macchine luminose, triedri,
caleidoscopi.
In occasione di questa mostra itinerante è stata edita da Valmore studio
d’arte in collaborazione con il MACA
di Acri, la monografia dell’artista, a
cura di Monica Bonollo e Alice Traforti. La monografia è di 312 pagine
comprensive di testi critici storici e
inediti e scritti dell’artista, con contributi di Marco Meneguzzo, Eva
Beccati e Monica Bonollo, e i francesi
Serge Lemoine e Henri-François Debailleux.
La mostra prevista a Palazzo del Duca
di Senigallia dal 9 al 31 ottobre 2010
si deve a Comune di Senigallia, Museo d’Arte moderna dell’Informazione e della fotografia di Senigallia ed è
curata da Valmore Zordan e Bernard
Légé e organizzata da Valmore studio
d’arte in collaborazione con le diverse istituzioni che vi partecipano. La
mostra a Senigallia si intende inoltre
realizzata nell’Ambito del Progetto
Giovani Ricercatori di Senso, frutto
dell’Accordo di Programma quadro
stipulato tra Regione Marche e Ministero della Gioventù.
Premio ‘Gentile da Fabriano’
Premio nazionale “Gentile da Fabriano”: la cerimonia conclusiva si è svolta nel meraviglioso salone dell’Oratorio della
Carità, gremito. Per la 14esima edizione dell’importante iniziativa, diretta dal professor Galliano Crinella e promossa
dall’associazione Gentile Premio, i riconoscimenti sono andati al biblista monsignor Gianfranco Ravasi (sezione Carlo
Bo per l’arte e la cultura), al ricercatore Francesco Stellacci
(sezione Scienza, ricerca e innovazione), all’imprenditore
Iginio Straffi (sezione Economia, impresa e società) e all’attore Ezio Greggio (Premio speciale della giuria). In questa
circostanza, non è stato assegnato il premio relativo alla sezione Vite di italiani, a causa dell’assenza dell’architetto Gae
Aulenti, impegnata all’estero. Molto atteso era Ezio Greggio,
noto per la conduzione di “Striscia la notizia”, la trasmissione satirica ideata da Antonio Ricci, ma anche per il suo impegno in una significativa opera di solidarietà con l’associazione “Ezio Greggio per l’aiuto ai bambini nati prematuri”,
fondata da lui stesso nel 1995.
Le opere di Davide Rotatori
Ha preso il via il ciclo delle conferenze “Porti, vie d’acqua e
commerci nell’alto Adriatico dall’antichità all’età moderna”,
organizzato dal Comune di Senigallia e dal Dipartimento
di Archeologia dell’Università di Bologna con la collabo-
Simona Sinicato
alla Biennale
corinaldo Al teatro ‘Goldoni’ un bel musical
L
L
’artista Simona Sinicato è stata selezionata
tra 1200 concorrenti per
partecipare alla Biennale
internazionale di pittura, scultura e grafica di
Lecce, in programma il
23 ottobre. Le prime 50
opere scelte dalla giuria,
presieduta dal famoso critico Paolo Levi, saranno
esposte per una settimana
a Lecce nelle prestigiose
sale espositive del Castello Carlo V. L’artista che si
classificherà primo riceverà inoltre un premio di
10.000 euro. L’opera selezionata della pittrice senigalliese si intitola “Natura”
ed è stata realizzata con
la tecnica dell’acquarello
nel 2007. “Non è sempre
facile padroneggiare tecniche diverse, sapendo
utilizzare i piu’ svariati
materiali e, nel contempo,
possedere un proprio stile
– commenta il grande critico Paolo Levi -. Eppure
Simona Sinicato ci riesce,
cogliendo piu’ una dimensione lirica che estetica,
attingendo ai classici e alle
loro iconografie. La sua
poetica ritrae in silenzio,
dagli spazi, dal tempo o
dalla memoria, forme tra
l’astratto ed il figurativo.
La locanda di Emmaus
a locanda di Emmaus” questo è il titolo del musical che
alcuni giovani della parrocchia
di Corinaldo metteranno in scena il prossimo 16 ottobre alle
ore 21 presso il teatro “Goldoni” di Corinaldo. Tutto si svolge
dentro questa locanda dove si
susseguono vari personaggi che
hanno avuto a che fare con Gesù
e che in qualche modo ha inciso
nella loro vita. Un momento per
riflettere sulla figura di Gesù in
un modo diverso con domande tipiche dei giovani su questo
personaggio che fa sempre di-
civitanova m. Nel ricordo di Mario Giacomelli
Fotografi a ‘Cartacanta’
F
otografi senigalliesi protagonisti a Civitanova in
occasione nel decennale della
scomparsa del più grande fotografo senigalliese. Infatti il Musinf era presente a Cartacanta
con una mostra di ritratti di
Mario Giacomelli, realizzati
dal suo amico e collaboratore
Paolo Mengucci. Si tratta di
fotografie, che hanno fatto il
giro dei giornali e delle riviste
di tutto il mondo, in occasione
della mostra di Giacomelli alla
Biblioteca nazionale di Parigi.
A Civitanova domenica sono
razione di Italia Nostra e dell’Archeoclub d’Italia. Questa
seconda fase avrà come argomento i porti e il commercio
altoadriatico fra bassomedioevo ed età moderna con un incontro dedicato a Senigallia e con una conclusione sulla trasformazione delle coste dopo l’avvento del turismo balneare.
Gli incontri avranno luogo nella sala conferenze della Biblioteca Comunale alle ore 17,30: il 23 ottobre il prof. Marco Moroni dell’Università di Ancona tratterà Commerci e
porti adriatici da Ancona al Tronto, il 6 novembre lo storico
senigalliese prof. Virginio Villani proporrà per la prima volta il Porto di Senigallia e infine il 20 novembre l’arch. Antonello Alici dell’Università di Ancona concluderà con il tema
Architetture e paesaggi della villeggiatura in Adriatico. La
storia, le prospettive future. Gli incontri proporranno temi
frutto di recenti ricerche degli autori e quindi poco noti, per
cui costituiscono un’occasione unica per conoscere e inquadrare meglio anche la storia marinara della nostra città.
La Guerra degli Scipioni
scutere. Un’esperienza per i giovani protagonisti per mettere a
servizio di tutti le loro capacità:
chi cantando nel coro, chi dedicandosi alle scenografie e dietro
le quinte, chi sta sul palco mettendoci la faccia ma non sentendosi solo o sola perché sa che ci
sono altri che stanno lavorando
con e per lui o lei. Tutto questo
sperimentando la bellezza dello
stare insieme e lavorare per uno
scopo comune ognuno assumendosi le proprie responsabilità.
I giovani della Parrochia
di Corinaldo
Venerdì 15 ottobre 2010, alle ore 21.15, presso la Sala Consiliare “Arnaldo Ciani” del Comune di Corinaldo, si terrà, con
il patrocinio della locale amministrazione e dell’Assessorato
alla Cultura, la presentazione dell’ultimo libro di Luca Rachetta, dal titolo La guerra degli Scipioni. Luca Rachetta,
che ha già pubblicato il saggio Vitaliano Brancati. La realtà
svelata, le raccolte di racconti Dove sbiadisce il sentiero e
stati anche proiettati un filmato di Simona Guerra, presentato in occasione della pubblicazione del libro su Giacomelli,
edito da Mondadori e la slide
realizzata in occasione della
visita a Scanno degli allievi del
corso di fotogiornalismo del
Musinf, accompagnati da Renzo Tortelli. Negli spazi del Musinf a Cartacanta il pubblico,
attraverso un touch screen, ha
potuto consultare tutte le oltre
duecento immagini scattate da
Giacomelli e conservate nella
civica raccolta.
La teoria dell’elastico e il racconto lungo La torre di Silvano, nonché un ebook intitolato La missione di San Silvestro,
propone questa volta il romanzo La guerra degli Scipioni.
La serata sarà condotta da Fabrizio Chiappetti, che curerà l’intervista all’Autore, mentre a Mauro Pierfederici sarà
affidata la lettura di alcuni passi dell’opera. In conclusione
Luca Rachetta accoglierà gli eventuali commenti e risponderà alle domande del pubblico.
Successo per la mostra di Güler
Tremila visitatori in sole tre settimane, con un numero significativo di entusiasti emozionati visitatori giornalieri
arrivati da tutta Italia, l’attenzione mediatica nazionale da
parte di testate specializzate in arte e fotografia e le continue richieste per il catalogo, hanno fatto della mostra che
Senigallia - città della fotografia - ha dedicato a Ara Güler,
un evento culturale di successo. La mostra, resa possibile
dall’architetto Gianni Volpe, anche curatore accanto a Carlo Emanuele Bugatti, ha permesso al pubblico di ammirare
una cinquantina di magnifiche fotografie selezionate dallo
stesso autore, presentate in grande formato, tutte rigorosamente in bianco e nero, a testimonianza della vita di Istanbul tra il 1950 e il 1975. Considerato “l’occhio di Istanbul” e
il maggiore fotografo turco-armeno vivente, maestro del fotogiornalismo internazionale, Güler è stato inoltre presente
all’inaugurazione attraverso una videoconferenza.
13
Spigolature
14 settembre 2010
Spettacolo
senigallia Nel cartellone de ‘La Fenice’ la Playhouse Disney Live
Se la Disney fa spettacolo
P
layhouse Disney Live! è il nuovo show
della Disney; in Italia, da dicembre
2010. Per la prima volta, il nostro Paese
ospiterà le “prove” di uno spettacolo targato Disney Live!.
Presso il Teatro “La Fenice” di Senigallia
il 20 e il 21 novembre, si potrà assistere
alla “data zero” del nuovissimo show live
del “mondo Disney”. Un’occasione unica, eccezionale per la città marchigiana
e per l’Italia. L’anteprima nazionale è in
programma per sabato 20 novembre, alle
ore 19.00: il giorno successivo, domenica 21, altre due repliche, alle ore 15.30 e
alle ore 19.00.
In scena gli episodi delle quattro famose
serie tv preferite dai bambini: “Winnie
The Pooh”, “La Casa di Topolino”, “Manny Tuttofare” e “Little Einsteins”. Nelle
storie dei personaggi - grazie alle quale
ci si può divertire imparando - ci sono
avventure emozionanti, ricche di musica, amicizia, sorprese, e tantissime cose
da vedere e da fare. Non mancheranno
all’appuntamento con i numerosissimi
fan italiani le più celebri “icone” dell’universo Disney, su tutti, il simpatico
orsetto Winnie The Pooh, i sempre più
amati Topolino, Minnie, Paperino, Pluto,
e i loro amici. Lo show porterà in scena,
inoltre, due tra le più note serie in onda
su “Playhouse Disney”: in particolare,
l’avventura del buffo personaggio Manny
Tuttofare, conosciuto dai bambini per i
suoi inseparabili attrezzi parlanti, e le av-
serra de’ conti
venture di Leo e i compagni di “viaggio”
Quincy, June e Annie, direttamente dal
cartone “Little Einsteins”.
Una occasione importante anche per
vedere esaudita la naturale e spontanea
curiosità dei bambini e per rispondere in
maniera divertente ed educativa, accompagnando i genitori - con suggerimenti
ed idee - nell’esperienza di crescita dei
loro bambini. Forme, colori e numeri
(“La casa di Topolino”), musica e arte
(“Little Einsteins”), prime parole di inglese (“Manny”) sono esempi di piccoli
grandi “argomenti” affrontati dalle varie
serie.
Daniele Mignardi
Nell’ambito della mostra fotografica a S. Michele
Caffè letterario dedicato a Corrado Cagli
ell’ambito della Biennale dell’Arte organizzata dal Comune di Serra de’
N
Conti, sabato 16 ottobre è previsto un caffè letterario dedicato a Corrado
Cagli. Presso la chiesa di S. Michele è visitabile la mostra fotografica dedicata
all’artista Corrado Cagli (1910-1976) dal titolo Cagli dei fotografi: l’uomo, il suo
tempo, i protagonisti del pensiero contemporaneo, la sua preveggenza. La mostra si svolgerà fino al 31 ottobre. In seno all’evento l’Assessorato alla Cultura ha
organizzato un ciclo di caffé letterari, che, traendo spunto da Cagli, offriranno
l’opportunità di approfondire vari aspetti dell’arte e dell’esperienza artistica in
relazione al sentire umano. Il paese di Serra de’ Conti apre, così, idealmente
le porte ad un grande artista del recente passato e allo spettatore-fruitore del
presente. L’ultimo caffè letterario è previsto per sabato 16 ottobre - Chiesa di S.
Michele, ore 21.00 - “L’Arte è morta? Il Concettualismo”, a cura del Prof. Sandro
Genovali.
Morro d’Alba
il Lacrima e il tartufo
D
a venerdì 15 a domenica 17 ottobre
la nuova edizione della festa dedicata
al Lacrima di Morro d’Alba e al Tartufo di
Acqualagna celebrati nella mostra presso il
Museo Utensilia “Dei Tartufi e delle Lacrime: le voci e i sentieri del tempo. Viaggio,
scritto e gustato, nella tradizione dei tartufi e del vino Lacrima” curata da Tommaso Lucchetti. Ospite della manifestazione
Marina Ripa di Meana che sabato 16 presenterà nella Sala Consiliare del Comune il
suo libro “Virginia Agnelli, madre e farfalla”. Come ogni autunno la Festa del Lacrima e Tartufo celebra i due frutti esclusivi
della stagione con stands di produttori e
numerosi punti di degustazione. Il nutrito
programma dell’edizione 2010 prevede una
ricca passerella di assaggi gastronomici e
culturali: al Museo Utensilia l’elegante mostra “Dei Tartufi e delle Lacrime: le voci e i
sentieri del tempo. Viaggio scritto e gustato ella tradizione dei tartufi e del vino Lacrima” curata da Tommaso Lucchetti. Un
percorso capace di raccontare la storia incrociata del tartufo e del Lacrima attraverso un’antologia di citazioni e ricette, tratte
da fonti archivistiche e bibliografiche dall’antichità al presente. I visitatori della mostra saranno accompagnati dalle splendide
musiche barocche eseguite dal vivo dal
duo Broglio- Coloccia (oboe e violoncello). Il percorso della mostra si potrà concludere presso lo stand De Gustibus dove
il giovane e brillante chef Claudio Colaone
riproporrà le ricette antiche ricette presentate al Museo. Al piano seminterrato dell’Auditorium SS. Annunziata sarà possibile
visitare la mostra del grande maestro Mario Giacomelli della serie “Cantamaggio” di
proprietà del comune di Morro d’Alba. Al
piano superiore dello stesso Auditorium la
mostra del fotografo e reporter Federico
Bravi “Sorrisi di seta - reportage dall’India”.
Sabato 16 ottobre alle ore 18.30 presso la
Sala Consiliare del Comune di Morro d’Alba, Marina Ripa di Meana presenterà il
suo ultimo libro “Virginia Agnelli, madre e
farfalla” scritto a quattro mani con la giornalista Gabriella Mecucci e dedicato all’affascinante vita di Virginia Bourbon del
Monte Agnelli, madre di Gianni, Susannna,
Umberto e di altri quattro figli. Una donna fragile, bella, coraggiosa e combattiva,
la cui breve vita fu costellata da dolori e
scandali. Presentando il biglietto di ingresso del Museo Utensilia si avrà diritto ad
uno sconto presso lo stand De Gustibus.
libri Storie di adozioni internazionali raccontante dai protagonisti
Ragazzi nati due volte
Settanta anni fa, nel giugno
del 1940, l’Italia entrava nella
seconda guerra mondiale. Fu allora che il parroco del Portone,
don Giovanni Pierpaoli (18821959) fece disegnare un rudimentale manifesto che affisse
sul portone della chiesa: si
vedeva Cristo in mezzo ad un
campo di battaglia, mentre si
spara da una parte e dall’altra,
e si leggeva “io vi ho detto di
amarvi l’uno con l’altro”.
Don Giovanni da quando giovane prete scriveva sulla Voce
Misena e poi sul bollettino
mensile della sua parrocchia
“La Voce del buon pastore”,
aveva sempre esercitato la
libertà di parola. Irritando
fortemente chi la pensava
in modo opposto, partiti o
governi che fossero. Già molti anni fa ho avuto occasione
di scrivere su questa coraggiosa figura di parroco.
Voglio ricordare ora le sue
prese di posizione antirazziste e antinaziste. Queste avvengono sia prima che Hitler
salisse al governo della Germania (si legge nel numero di
febbraio 1931 della Voce del
Buon Pastore che “noi cristiani
cattolici non conosciamo una
religione della razza… il nazionalismo fanatico è una fonte di
odio fra i popoli”) sia e soprattutto dopo che il nazismo era
andato al potere.
Questo bollettino parrocchiale del Portone fu tollerato dall’autorità politica fino a quando
Mussolini non divenne alleato di
Hitler (con la legge antiebraica
del 1938 e il “patto d’acciaio” del
39). Allora il podestà di Senigallia
e il questore di Ancona si incontrarono personalmente col parroco
per dissuaderlo dai suoi interventi
antinazisti, ma con scarsi risultati:
basta leggere il bollettino del maggio 1940 per convincersi che le idee
del Pierpaoli erano sempre quelle,
antinazionaliste e antirazziste.
Elvio Grossi
Cinema multisala Gabbiano
www.gabbiano.senigallia.biz - tel. 071.65375
da venerdì 15 ottobre
A.Enrico, E. Ganz, E. Volponi “Nati altrove”, pag. 240, euro 15,00, edizioni Paoline
C
il taccuin
i accetterà come genitori? Che cosa
proveremo? Ivan, con un sorriso, ha fermato il tempo e lo spazio, ha cancellato in
un attimo tutte le nostre paure, che si erano
trasformate in intimità... in quell’abbraccio
di appartenenza c’era tutto…” È una delle
testimonianze riportate nel libro e riassume in poche parole tutta la storia di una
adozione. Parlare di adozioni internazionali significa raccontare fatiche, attese,
trafila burocratica che qualche volta scoraggia chi intraprende questa strada; si-
EVENTI
Senigallia - 3a edizione del concorso letterario “Senigallia:
per ricordare Patrizia”. www.senanova.it - Via Oberdan, 3 Tel. 338 23 29 903; alberto Bice, tel. e fax: 071 65221.
Ostra - Con “Cogli l’attimo”, concorso fotografico organizzato da OstraEventi inoccasione della dodicesima edizione
de La Notte degli Sprevengoli, tutti coloro che parteciperanno a Ostra ai tre giorni di festa, dal 22 al 24 ottobre prossimi, potranno proporre le proprie immagini e partecipare al
concorso. Per partecipare basta iscriversi presso l’infopoint
aperto durante i tre giorni degli Sprevengoli dalle ore 19.30
alle ore 23.30 e inviare 4 immagini in formato jpg a eventi@
cresosrl.it entro il 10 novembre, il regolamento del concorso si può richiedere allo stesso indirizzo mail.
Senigallia - Nuova raffica di corsi per il Circolo Scacchistico Senigalliese: da metà ottobre a novembre partono i nuovi corsi 2010 per diventare atleti della mente. Informazioni: Mario Pizzi 071.7928146 E-mail: pixario@alice.it, www.
scacchi.marche.it
gnifica mettere in conto in modo del tutto
particolare quella che Marina Salamon
nella Prefazione al libro definisce “difficoltà dell’inatteso e del dover imparare ad
accettare le diversità”. La storia di questi
ragazzi ‘nati due volte’ si snoda fra ironia,
emozione, dolore, nostalgia e coraggio e
testimonia l’amore che porta sempre più
famiglie a trovarsi e riconoscersi ben oltre
le somiglianze fisiche e genetiche. Il libro
raccoglie trenta storie di adozioni internazionali per i trent’anni del Cifa Onlus.
Senigallia - “La città di tutti”, il fitto calendario di incontri promossi da Sindaco e Giunta Comunale in tutte le zone
della città, coinvolgerà fino al prossimo febbraio tutti i quartiere e le frazioni, con dibattiti che si terranno, sempre alle
21.15, direttamente all’interno del quartieri, ospitati di volta
in volta nei circoli o nei centri sociali del territorio.
Monte San Vito - Domenica 17 ottobre, Az. Agr. Rinaldi
Roberta, via Fonte delle Cannelle 2, tel. 328 7898898 Ore
10,30: Incontro–Laboratorio a cura della Sezione: “Alimenti
biodinamici di stagione e l’uso di erbe aromatiche e spezie.”
Importante: alla parte pratica in cucina possono collaborare
max. 10 persone, si prega di iscriversi entro venerdì 15 ottobre.
MOSTRE
Cesano - Da sabato 25 settembre a domenica 10 ottobre il
centro sociale Cesano in via VI° strada n°3 a Cesano, ospiterà
una mostra di fotografia dal titolo ”Natura Silenziosa”.
GORBACIOF
Un film di Stefano Incerti. Con Toni Servillo, Mi Yang, Geppy
Gleijeses, Nello Mascia, Gaetano Bruno, Hal Yamanouchi,
Antonio Buonomo, Agostino Chiummariello, Salvatore Ruocco,
85’ - Italia 2010.
Marino Pacileo, detto
Gorbaciòf a causa di
una vistosa voglia sulla
fronte, è il contabile del
carcere di Poggioreale a
Napoli. Pacileo, schivo
e silenzioso, ha una
sola passione: il gioco
d’azzardo. Quando scopre che il padre di Lila,
la giovane cinese di cui
è innamorato, non può coprire un debito contratto al tavolo da
gioco, Pacileo sottrae i soldi dalla cassa del carcere e li dà alla
ragazza. Dal quel momento, tra partite sbagliate, riscossione
di tangenti e rapine, inizia una spirale discendente dalla quale
non riuscirà più ad uscire.
Una sconfinata giovinezza
Un film di Pupi Avati. Con Fabrizio Bentivoglio, Francesca
Neri, Serena Grandi, Gianni Cavina, Lino Capolicchio, Manuela
Morabito, 98’ - Italia 2010.
Lino e Chicca, invecchiati insieme in un matrimonio felice,
vivono sereni fino a quando a Lino non viene diagnosticata
una malattia degenerativa che lo porta progressivamente
alla perdita della memoria e delle più normali funzioni
cognitive. Chicca decide di restargli accanto, regredendo
con lui ad uno stato infantile che li porterà entrambi
verso una sconfinata giovinezza.
14
14 ottobre 2010
sport
vigor Tante ingenuità hanno portato ad una brutta sconfitta in casa. Domenica ad Ostra Vetere
Battuta d’arresto in casa
D
OLIMPIA OSTRA VETERE 1 – VIGOR 2
oppio confronto in settimana fra le due squadre e mercoledì 6 per la “Coppa Italia” al Bianchelli di Senigallia
l’Olimpia Ostra Vetere batte la Vigor per 4 a 3, eliminandola
dalla Coppa Italia. Un grande Daniele Api segna tre stupende reti: al 17°, 32°, 53°. La quarta è messa a segno al 45° da
Santini. Per la Vigor: al 22° Pesaresi, 68° Pandolfi, 90° Pesaresi.
Nel secondo incontro di campionato di Promozione la Vigor gioca in trasferta ad Ostra Vetere, ma per indisponibilità
del proprio campo la partita si svolge in quello di Pianello di
Ostra. Di fronte ad oltre 500 spettatori, prima dell’inizio partita, viene osservato un minuto di raccoglimento in memoria
dei quattro ausiliari italiani caduti in Afghanistan. Fin dalle
prime battute si è intravisto che entrambe le squadre erano
intenzionate a far proprio l’incontro. All’inizio è la Vigor a
portarsi vicina al gol con Coppa che non intercetta la sfera
a pochi passi dalla porta su passaggio di Morganti. Pronta
replica al 4° ad opera di Daniele Api, parata di Moscatelli. 8°,
su punizione da 20 metri, Smerilli manda la sfera all’incrocio
dei pali. Nulla può Bramucci. Al 25°, per un evidente fallo in
area su Smerilli, l’arbitro non concede il rigore. 3°, Api Daniele manda la sfera di poco sopra la traversa. 34°, passa l’Ostra
Vetere con Santini che da oltre 30 metri sorprende con un
pallonetto Moscatelli. Azioni pericolose non ne avvengono
più fino al termine del primo tempo. Alla ripresa del gioco
è l’Olimpia a premere insistentemente sulla difesa vigorina.
70°, Api Daniele da posizione invidiabile spreca l’occasione
mandando a lato, su contropiede la Vigor passa. Scende Paupini nella fascia destra, poi serve di precisione Smerilli, grave diagonale imperdibile per Bramucci. La partita finisce qui,
non prima che venga espulso il capitano Pandolfi per protesta dalla panchina. L’Olimpia esce sconfitta, ma per la mole
di gioco espressa e le grosse occasioni mancate non meritava
questa sconfitta. Che dire di questa Vigor? Su quattro incontri esterni: tre vittorie, un pareggio. In casa, su tre partite, 2
sconfitte e una vittoria. Clementi così si giustifica: “Dovrò
rivedere qualcosa insieme ai ragazzi, incominciando da domenica prossima contro il Cordorbolo”.
Ciclocross
Basket - goldengas senigallia
Maglia nera Autoselli
Ritorna il gioco
CASTELLETTO 68 – GOLDENGAS 79
S
trepitosa e sorprendente vittoria in trasferta sul campo del Castelletto Ticino,
una squadra famosa in campo nazionale,
composta da elementi di assoluto valore,
preparata per vincere il campionato. Quale gioia a fine incontro avranno provato i
sostenitori biancorossi nel vedere i propri beniamini vincere contro un così forte
complesso? Ce ne parla il coach Regini, raggiante per questo insperato risultato: “Questa per me è stata la vittoria più importante
della mia carriera di allenatore. Il merito è
tutto dei miei ragazzi, che con grande dedizione e spirito di sacrificio si applicano
quotidianamente per sempre meglio migliorarsi”. Ed ora la partita: iniziano bene i
locali che da subito si portano ad un + 7 a 2,
poi Gnaccarini e Pierantoni si fanno sotto
rimettendo le cose nel giusto verso. Primo
quarto: 17 a 17.Nel secondo quarto avviene
la svolta dal’incontro; la centra Maddaloni
quando porta in vantaggio la Goldengas e
non verrà più lasciata. A metà tempo, tre
consecutive “bombe” da tre, ad opera di
Catalani, crea un parziale di 0-10 (23 a 33),
andando poi al riposo sul 31 a 39. Ripresa
del gioco coi locali decisi alla rimonta, su
36 a 40, ma i biancorossi si fanno valere
chiudendo il terzo quarto sul 55 a 60. Nell’ultimo quarto Penserini prima, Faccenda
poi, e per ultimo Gnaccarini, spengono
ogni velleità avversaria: 68 a 79. Una vittoria meritata. Domenica prossima scontro
diretto casalingo con Trieste.
Castelletto: Marusic 13, Piazza 7, Appendini 0, Masier 3, Raminelli 5, Sandri 17, Palombita 10, Terzachi ne, Di Graci ne, Prelazzi 13. All. Steffé.
Goldengas: Gnaccarini 11, Pierantoni 9,
Monticelli 12, Penserini 12, Catalani 10,
Giommi 0, Perini 8, Savelli ne, Faccenda 8,
Maddaloni 9. All. Regini.
Arbitri: Canestrelli e Volpe.
Classifica: Brescia 6, Perugia 6, Pavia 6, Goldengas 4, Moncalieri 4, Piacenza 4, Trento
4, Trieste 4, Siena 2, Treviglio 2, Castelletto
2, Ozzano 2, Recanati 0, Riva del Garda 0,
Omegna 0, Osimo 0.
G.M.
Basket femminile senigallia Inizio da brividi
“BASKET 2000” 73 – CIVITANOVA 70
I
nizio travolgente, finale da brividi. Questa
in sintesi la partita giocata dalle ragazze
senigalliesi in questa prima di campionato
nazionale di pallacanestro femminile serie B d’Eccellenza, girone C1- fase di qualificazione – contro il Civitanova Marche.
Il quintetto base messo in campo a inizio
partita dal coach Simoncioni è stato formato da: Di Rocco, Redolf, Braida, Zingaretti,
Serano. Partono bene anche se gli errori a
canestro sono più quelli che si sbagliano
che quelli che vanno a segno, così pure dalla parte avversa, tanto che il primo quarto si
chiude con un lieve margine a favore delle
locali per 20 a 15. Nella seconda frazione, le
biancorosse senigalliesi prendono il largo
scavando un solco difficilmente colmabile
: 45 a 31. Al ritorno in campo, quella che
sembrava la sicurezza (un + 14) nell’arco di
quattro minuti il Civitanova l’annulla por-
Badmniton Senigallia
Ancora una vittoria di Alfredo Franceschini,
atleta di punta del Badminton Senigallia che,
in coppia con Francesco Pesaresi, ha ottenuto un brillante successo nella fase nazionale
di C2 di doppio svoltasi domenica mattina,
10 ottobre, nella palestra dell’ITCG di Senigallia. Nutrita era la
rappresentanza fanese che ha partecipato
alla competizione. I
locali, dopo aver perso il primo incontro
nel girone di qualificazione contro i fanesi Lampredi-Fabbri,
hanno inanellato una
Olimpia Ostra Vetere: Bramucci, Cinotti (46° amm.), Capotondi, Santini, Francescangeli S., Turchi (15° Burattini),
Tranquilli, Devis Api, Daniele Api (86° amm.), Renani (71°
Verdolini), Diego Api (72° Tranquilli M.). A disp. Bassotti,
Testaguzza, Nacciarriti, Renani M. All. Brunetti.
Vigor: Moscatelli, Travaglini (36° amm.), Ruggeri, Giorgini
(41° amm.), Paradisi (38° amm.), Giraldi, Pandolfi (79° Paupini), Smerilli, Pesaresi (57° Guerra), Coppa (57° amm.), Morganti (92° amm.). A disp. Olivi, Montanari, Giovine, Baldarelli, De Luca. All. Clementi.
Arbitro: De Antonis di Ascoli Piceno; angoli 3 a 5 per la Vigor; recupero: 3-4.
Segnaliamo agli sportivi che venerdì la Miciulli, in trasferta
coi Portuali di Ancona, ha perso per 2 a 0.
Classifica: Cagliese 18, Castelfidardo 16, Vigor 13, Energy
Res 12, Falconarese 11, Urbinelli 11, Pergolese 10, Osimana
10, Atl. Gallo 10, Offagna 9, Fabriano 8, Vismara 8, Vadese
8, Brand-Dorica 8, Passatempese 6, Castelfrattese 5, Olimpia
Ostra Vetere 4, Camerano 4.
Giancarlo Mazzotti
tandosi sul 45 a 43. Il Basket 2000 è in piena
crisi; non servono i richiami di Simoncioni,
l’avversario passa in vantaggio. Nel finale,
però, trascinata da un incontenibile Di Rocco, riescono a superare l’ostico avversario e
uscirne vittoriose.
Sabato prossimo trasferta insidiosa a
Pesaro, alle ore 18.
Basket 2000: Di Rocco 14, Redolf 17,
Cicetti 2, Marcelletti ne, Braida 14,
Marchesini 5, Zingaretti 6, Bonacci ne,
Amadei 4, Serano 11. All. Simoncioni.
Civitanova
Gianpietro,
Perini,
Zanierato,Moroni, Trobbiani, Trobbiani
G., Minardi, Minicucci, Passeri. All.
Melappioni.
Arbitri: Collesi e Pazzaglini di Pesaro.
Classifica: Brindisi 2, Bari 2, Monopoli
2, Corato 2, Senigallia 2, Pesaro 0,
Civitanova Marche 0, Gualdo Tadino 0,
Pescara 0, Campobasso 0, Perugia 0.
G.M.
serie continuata di successi che li ha portati
a trovare di nuovo in finale la coppia Lampredi-Fabbri, sconfitta poi in due set. Degne
di nota le prove delle altre coppie senigalliesi: Berluti-Piermarioli e Agnoletti-Bazzucchi
che, dimostrando notevoli progressi tecnici,
hanno ben figurato piazzandosi rispettivamente al 5° e 6° posto.
Nelle altre due specialità di doppio, il misto
e il femminile, successo pieno delle coppie
fanesi. Nel doppio misto al primo posto la
giovane coppia Bellucci Matteo-Ravot Licheri Domitilla che ha battuto Tamanti Enrico-Ciancaglini Alice. Nel doppio femminile
prima la coppia Rosetti Lucia-Pagnetti Elisa
e seconda Ciancaglini Alice-Ravot Licheri
Domitilla.
I
l ciclocross stila le prime classifiche della
stagione, all’indomani del Trofeo Monte
Catria. Particolarmente significative sono le
graduatorie del Gran Premio AutoSelli, speciale challenge concepita da Aldesino Carletti e Carlo Piersanti per sostenere lo sviluppo del ciclismo sorridente, sempreverde
e promozionale fuoristrada.
La prima maglia nera AutoSelli viene indossata da Giancarlo Foschi, veterano dei Black
Riders e leader dei “senza fretta”.
In chiave rosa, guida Romina Perugini, campionessa italiana in forza al Bikeland Team
Bike 2003 - Città di Castello.
A tallonarla è la già tricolore Ines Macchiarola, che indossa la casacca verde del Massi
Cycling Point.
In terza posizione stazione Lavinia Palazzo,
atleta della scuderia Smirra Bike.
Il pianeta giovanissimi si avvale innanzitutto
di Marco Cecchini, capofila dei “primavera”.
Lo seguono, in bella chiave open, Nicola
Cocchioni ed il tandem femminile Naomi
Nucciarelli - Caris Cosentino.
Quinto posto per Giacomo Guerra.
Puntualmente in vetta alla piramide dei supergentlemen è Giancarlo Rivaroli, che anticipa Daniele Grilli, Maurizio Cleri, Aldo
Pavoni, Mauro Vigna.
L’ultimo impegno agonistico su strada premia il ventenne Francesco Manuel Bongiorno, che sigla la quarta vittoria personale stagionale ed il settimo sigillo del Futura Team
Matricardi, arrampicandosi brillantemente
sul doppio muro montegranarese ed aggiudicandosi il 23° Trofeo San Serafino, classico
appuntamento di fine stagione per élite ed
under 23.
A condividere il podio con il talentuoso e
precoce talento giallazzurro sono Ricardo
Pichetta e Alexander Zhdanov, vincitore
dell’edizione 2009.
Con il “S.Serafino” si chiude anche la 19^
edizione della challenge “Il Cappello d’Oro”.
Il discorso a due privilegia infine Fabio Piscopiello, autore di un perentorio recupero
su Julian Moreno Arredondo.
Va in archivio anche il Trittico Calzaturiero,
che laurea Henry Frusto (Scap) su Alessandro Malaguti.
La cronaca della corsa si gioca sui buoni
ritmi e sugli insidiosi saliscendi di 102 chilometri, culminanti con i due scogli finali,
piantati a ridosso del traguardo.
Partono 88 atleti (destinati all’arrivo: 33).
Umberto Martinelli
Foto (di Temperino): Il leader dei Grandi Lenti, Giancarlo Foschi (destra),
premiato da Carlo Piersanti
Nordic walking Anwi
Domenica 3 ottobre il gruppo Nordic
walking Anwi Senigallia di Roberto Paganini ha partecipato al prestigioso Meeting
Nordic walking Riviera del Conero con una
stupenda camminata nordica sul Monte
Conero , un percorso di circa 3 ore nella natura incontaminata alla scoperta della flora
e della fauna, e in più vedute panoramiche
eccezionali.
In questo meeting organizzato perfettamente da Maurizio Baccanti, Francesca
Bertini, Eugenia Marletta e Andrea Onofri
della Forestalp e istruttori Anwi ,si è avuta
la possibilità di conoscere o confrontarsi con
altri istruttori o semplici amanti della camminata nordica, hanno partecipato alla manifestazione anche Claudio Bellucci presidente Anwi, International Coach Anwi Tiina
Arrankoski, National Coach Anwi Tuomo
Kettunen e i Master Istructor Michela Colagiovanni, Cassandro Dolfi e Tommaso Mazzoli. Del gruppo di Senigallia Anwi uno tra
i più numerosi alla manifestazione e pronti
per altre bellissime uscite hanno fatto parte:
Clara, Simonetta, Gloria, Paolo, Anna Maria,
Natalina, Remo, Roberto,Albina e Grazia.
Domenica 10 invece il gruppo composto da
Roberto,Paolo, Anna Maria, Beatrice, Gloria,
Anna , Albina, Natalina ,Patricia e Monica
ha partecipato invitati dal Assessorato allo
sport di Ostra, in collaborazione con Sport
& Travel, in occasione della giornata Touring
10.10.10. alla Vicoli e Valli prima passeggiata
in campagna nel nuovo centro trekking di
Ostra, al termine della manifestazione dopo
una buona merenda il gruppo Anwi di Senigallia e gli organizzatori si sono proposti di
incontrarsi per decidere altri appuntamenti
esclusivamente Nordic walking.
Per chi volesse avvicinarsi a questa disciplina
non competitiva adatta a tutti indipendentemente dall’età, dal sesso o dalla preparazione fisica e frequentare i corsi o provare una
dimostrazione (gratuita) si deve presentare
al parco della pace (montagnola) al mercoledì sera alle 18,30 o al sabato e alla domenica alle ore 08,30 presso la rotonda sul mare
Bagni Billy 54, per maggiori informazioni o
prenotazioni http://sites.google.com/site/
nordicwalkingsenigallia/ cell.327.69.45.232
14 ottobre 2010
penultima
17 OTTOBRE 2010 XIX domenica del tempo ordinario
LA
PAROLA Salvati e sanati
DI DIO A
Es 17,8-13
Salmo 120
2Tm 3,14-4,2
Lc 18,1-8
di Paolo Curtaz
mo la preghiera, ne ho bisogno, sento
una forza straordinaria che mi proviene
dalla meditazione orante della Parola. Ma
prego male e distratto, come tutti. Frequento da decenni dei monaci e, entrando in confidenza, loro che pregano sei, otto ore ogni
giorno, mi raccontano – trasfigurati – della
loro fatica a pregare. Che buffo. Convincere alla preghiera è impossibile. Far smettere
chi, pregando, ha scoperto il volto di Dio è
altrettanto difficile. Dovrei parlarvi della
preghiera ma so che è un’esperienza unica e
personale, che i libri per insegnare a pregare
servono solo a chi li ha scritti.
La preghiera è il santuario in cui scopriamo
il vero volto di Dio, il luogo dove l’anima incontra la nostra vita frammentata e sconclusionata. Come ho già avuto modo di scrivere,
ho pregato tanto ma Dio non mi ha mai dato
ciò che ho chiesto. Ma tutto ciò che desideravo, senza saperlo.
Ora, superata la metà della mia vita, ho scoperto il senso profondo di quel “bussate e vi
sarà aperto”. Solo che la porta che si è aperta
non è quella a cui avevo bussato.
La porta dell’interiorità, del vero volto di
Dio, della scoperta del sé, riusciamo ad
aprirla solo se insistiamo, se non ci scoraggiamo, se accettiamo a volte di dirci stanchi,
sfiduciati e ci sediamo sconfortati, lasciando
che qualcun altro ci sorregga le braccia tese
verso l’alto, come Mosè nella prima lettura.
(Splendida immagine di Chiesa)
Quand’anche percepissimo Dio come un
giudice incomprensibile – dice Gesù – che
non interviene nella vita dei deboli, che ci
assilla con incomprensibili regole, che immaginiamo alieno alle nostre scelte e alle
nostre tragedie, quand’anche Dio fosse quel
mostro che il nostro inconscio dipinge e che
certi cristiani (ma ce l’hanno come missione?) insistono a professare, siamo chiamati
a insistere. Insistere non per convincere Dio,
ma per convertire il nostro cuore. Insistere
per purificare il nostro cuore e scoprire che
Dio non è un giudice, né giusto né ingiusto,
ma un padre tenerissimo. Insistere non per
cambiare radicalmente le cose, neppure per
cambiare noi stessi, ma per vedere nel mondo il cuore di Dio che pulsa.
Insistere nella battaglia che, quotidianamente, dobbiamo affrontare, come Mosè che
prega per vincere. Ma non è della preghiera che vi voglio parlare. Ma di quell’ultima,
indigesta, bastarda domanda di Gesù che mi
martella nelle tempie: “Quando tornerò, troverò ancora la fede sulla terra?”
Gesù è venuto, splendore del Padre, ci ha
detto e dato Dio perché egli stesso è Dio. Ha
convinto il mondo, riempiendolo di Spirito,
riguardo a Dio anche se il mondo, e la Chiesa e noi, continuamente rischiamo di scordarci il volto del Padre per sostituirlo a quello approssimativo delle nostre abitudini.
In uno slancio di follia Gesù ha affidato il
Regno alla Chiesa, a questa Chiesa, alla mia
Chiesa, perché diventasse testimone del Padre. Alla Chiesa debole fatta di uomini deboli, seppure trasfigurati dallo Spirito.
Ma una cosa siamo chiamati a fare: avere
fede. Gesù tornerà, lo sappiamo, nella pienezza dei tempi, quando ogni uomo avrà
sentito annunciare il Vangelo di Cristo. Verrà per completare il lavoro. A meno che il lavoro non sia fermo, paralizzato dall’incompetenza delle maestranze, dalla polemica dei
ricorsi, dall’egoismo del particolarismo, dal
litigio degli operai.
Ci sarà ancora fede? Non dice: “Ci sarà ancora un’organizzazione ecclesiale? Una vita
etica derivante dal cristianesimo? Delle belle e buone opere sociali?” Non chiede: “La
gente andrà a Messa, i cristiani saranno ancora visibili, professeranno ancora i valori
del vangelo?”. La fede chiede il Signore. Non
l’efficacia, non l’organizzazione, non la coerenza, non la struttura.
Tutte cose essenziali. Se portano e coltivano
la fede. Ma inutili e pericolose, se autoreferenziali, se autocelebrative.
Altrimenti rischiamo di confondere i piani,
di lasciare che le cose penultime e terzultime prendano il posto delle cose ultime.
Sano rimprovero, quello di Gesù oggi, sano
realismo, sconcertante provocazione.
Gesù chiede ai suoi discepoli di conservare
fede nella avversità, di non demordere, di
non mollare, di continuare la disarmata e disarmante battaglia del Regno.
RUBRICA DI STORIA E CULTURA DEDICATA AL BEATO SENIGALLIESE GIOVANNI MARIA MASTAI
Don Bosco e Pio IX
Domenica 3 ottobre, in cattedrale è intervenuto nella
omelia, durante la celebrazione liturgica delle ore 18, lo
storico salesiano don Francesco Motto che ha ricordato
brillantemente i rapporti intercorsi fra il nostro Beato
Pio IX e San Giovanni Bosco. Continua la pubblicazione
della sua riflessione (II parte).
Vediamo di meditare su alcuni dei motivi di grande sintonia
fra loro. 1. Anzitutto il terreno di maggiore intesa fra loro
fu la pastoralità. Per naturale vocazione l’uno, perché deluso nei confronti della politica nazionale l’altro, entrambi
hanno mirato al-la fede del popolo, valorizzare il patrimonio di pietà popolare, a rinsaldare la spiritualità sacramentaria, mariana di fronte al laicismo dichiarato o strisciante
del nuovo Regno d’Italia. Don Bosco, a seguito degli avvenimenti del 1848, si convinse che per il bene della sua opera
era meglio non schierarsi nella politica attiva. Pio IX, nello
stesso anno, ve-dendo come andava la politica, orientò ben
presto i suoi sforzi, più che alle astuzie della diplomazia, che
lasciò al segretario di Stato, all’organizzazione interna della
Chiesa, all’e-vangelizzazione, al rinvigorimento dell’azione
missionaria. Su questa stessa cifra spiritua-le si incontrò con
DB. 2. Entrambi poi hanno dato grande importanza alle devozioni popolari, private e li-turgiche, alla devozione al Sacro Cuore, al collegamento ai santi, specialmente a Maria,
all’Immacolata, alle apparizione di La Salette e di Lourdes,
Un prete “popolare” dunque don Bosco, lo sappiamo tutti, perché veniva dal popolo, la-vorava per il popolo che lo
sentiva uno di loro. Un papa di “popolo” Pio IX che la gente
sentiva vicino anche nella prigionia del Vatica-no, dall’inten
genuinamente evangelico che informa gli atti del suo ministero petrino. Non a caso papa Roncalli ne fu un ammiratore, vicino come era nel fisico e nel linguaggio po-polare.
3. Entrambi diedero attenzione privilegiata ai giovani, specie
poveri - Nella Roma papalina era molto apprezzato l’ospizio
di S. Michele, destinato ad o-spitare vari tipi di poveri, in
particolare giovani, e funzionante come una piccola città
di ca-rità, con scuole di artigianato. Governato da ecclesiastici si sosteneva con aiuti del papa e con carità privata. Il
giovane sacerdote Mastai aveva avuto modo di conoscerlo
ed ap-prezzarlo. Anche l’istituzione detta Tata Giovanni,
che si dedicava ai ragazzi di strada e ad orfani educandoli
e istruendoli tanto nella dottrina cristiana quanto nell’apprendere un mestiere, esattamente come a Valdocco, ebbe il
futuro papa come assistente e animato-re della convivenza
dei ragazzi, anche vicedirettore, sia prima, ma anche per un
biennio dopo il suo viaggio in Cile (1823-1825).
Forse anche per tale esperienza Pio IX ebbe un occhio di
grande riguardo nei con-fronti di Don Bosco che rispondevano pienamente alla sua sensibilità ed appoggiò la congregazione salesiana, tanto che don Bosco dal suo canto non si
fece scrupolo a so-stenere che “le basi” di essa erano dovute
al papa in persona, vero padre e fondatore. A Valdocco era
considerato “come il più insigne e generoso dei benefattori,
il più amato e venerato dei padri”. 4. Don Bosco stava per
principio dalla parte del papa. E’ nota la illimitata devozione di Don Bosco al papa e la sua instancabile difesa del
medesimo in tutti i luoghi, in tutte le forme, con tutti i mezzi, possibili ed immaginabili. Non si trattava solo di mera
devozione, ma di concezione di chiesa debitrice della teologia predominante all’epoca. Don Bosco non si permetteva
alcun esercizio di discer-nimento nel trattare la figura del
papa e di ermeneutica delle prescrizioni pontificie: il pa-pa
lo si doveva difendere in tutto e per tutto e sempre; il papa
è il vicario di Cristo: chi sta con il papa, sta con Cristo e
con Dio. Don Bosco confidava un giorno a Pio IX “Santo
Padre, i miei figli vi amano. Vi hanno nel cuore. Il vostro
nome lo portano intrecciato con quello di Dio”. Mentre
nel 1847 in tutta Italia risuonava il grido “viva Pio IX”, lui
a Torino faceva gridare ai suoi ragazzi “viva il papa”. Cosicché quando nel 1849 tutti gridavano “abbasso Pio IX”, lui gli
mandava in esilio a Gaeta le 33 lire di obolo dei suoi ragazzi,
ricevendone un commosso ringraziamento e di centinaia di
corone per la gioia dei suoi figli Eppure da anni la politica
ecclesiastica sabaudo si trovava in rotta di collisione con gli
orientamenti delle autorità religiose di Torino e di Roma. Le
reazioni pontificie, mentre sanzionarono la definitiva rottura fra Torino e Roma, crearono altresì fra cattolici e liberali
quella grave frattura che si sarebbe poi allargata negli anni
seguenti, man mano che il Ri-sorgimento assumeva un contenuto anticlericale. Don Bosco in quei frangenti era stato
dalla parte della santa sede. Così sul finire dell’a-gosto 1850
scriveva difatti al cardinal prosegretario di Stato, Giacomo
Antonelli:
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IN BREVE
AVVISO PER GLI ABBONATI
In questo numero gli abbonati, residenti a Senigallia e
frazioni, che si sono dimenticati di rinnovare il proprio
abbonamento per il 2010, ma che avendolo regolarmente
ricevuto credono di averlo fatto, troveranno allegato il
bollettino di conto corrente postale. Nel prossimo numero,
invece, lo troveranno tutti gli altri della diocesi che si
trovano nella medesima condizione. Invitiamo, dato
anche il costo elevato delle spese postale, di provvedere
al più presto per sostenere il nostro settimanale. Grazie.
NEL RICORDO DI MARA
E’ scomparsa all’età di 74 anni Mara Magi, storica
esercente del centro storico, titolare per anni del negozio
Mara Dischi. Mara è morta a causa di una grave malattia
e i funerali si sono svolti lunedì scorso nella parrocchia
di San Martino. Per anni la Magi è stata la titolare del
negozio di articoli musicali che portava il suo nome e che
chiuse nel dicembre del 2008 dopo tanti anni di attività.
LE PROVINCE CHIEDONO L’ATO
L’Assemblea generale dell’Upi Marche, che si è svolta la
scors settimana a Fermo, ha visto la partecipazione di
tutti i presidenti della regione e di numerosi consiglieri. I
temi all’ordine del giorno erano quelli relativi ai pesanti
effetti della manovra finanziaria sui prossimi bilanci
e, quindi, sulla reale possibilità di garantire i sevizi ai
cittadini. Tutti d’accordo sul difficile momento di svolta
per le Province che, insieme agli altri Enti locali, pagano
lo scotto più alto della crisi economica e si apprestano ad
un federalismo fiscale ancora da definire nella concreta
attuazione. Nella lunga prospettiva di risorse pubbliche
ai minimi storici, la preventiva e urgente concertazione
tra le Province e la Regione risulta fondamentale per
predisporre bilanci, sempre più difficili, che garantiscano
i servizi essenziali ai cittadini. Tempi stretti, dunque. E
non solo a causa dell’emergenza crisi. Anche per il
riordino degli ambiti territoriali le Province accelerano,
reclamando alla Regione Marche l’assegnazione delle
funzioni delle autorità d’ambito territoriale dell’acqua e
dei rifiuti, in scadenza entro un anno.
IN GIRO PER CASTAGNE
Con l’arrivo dell’Autunno il gruppo ‘Società e ambiente’
ha pensato di proporre una domenica insieme, quella
del prossimo 31 ottobre, tra i castagneti secolari dell’Alta
Valle del Rio Garaffo nei pressi di Umito -Frazione di
Acquasanta Terme (Ap), per ammirare le pendici dei
Monti della Laga con i colori tipici della stagione e gustare
le specialità tipiche della zona. Chi non è interessato alla
raccolta dei marroni farà una passeggiata in percorsi
accompagnati da guide locali. Tutto il gruppo si ritroverà
alle ore 12.30 all’azienda Agricola Agrituristica “La Valle
Dell’orso” dove si pranzerà assaporando i prodotti tipici
ed anche i marroni arrostiti accompagnati da un buon
vino. La partecipazione all’escursione dovrà essere
prenotata entro il giorno martedì 26 ottobre 2010
versando la caparra di € 20,00. Le prenotazioni potranno
essere fatte presso la Sede dell’Associazione GSA viale
Bonopera, 55 negli orari di martedì e venerdì ore 17.0019.00. Cell. 347-7097760.
ULIASSI TRA GLI CHEF CON TRE CAPPELLI
“Una nuova tessera che si aggiunge al bellissimo mosaico
di Senigallia capitale internazionale della gastronomia
di qualità”. Questo il commento del Sindaco Maurizio
Mangialardi alla notizia ufficiale decretata dalla Guida
Ristoranti 2010 dell’Espresso dell’ingresso del grande
chef senigalliese Mauro Uliassi nella schiera dei “tre
cappelli”, vale a dire nell’olimpo dei ristoranti di qualità
italiani. Nella nuova Guida infatti Uliassi figura al quarto
posto a livello nazionale.
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