una città per i giovani
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una città per i giovani
n. 35 Icone di origine Greca Russa-Rumena ARTICOLI SACRI a Senigallia Icone di origine Greca Russa-Rumena ARTICOLI SACRI a Senigallia via Andrea Costa 31 tel 071.60597 via Andrea Costa 31 tel 071.60597 Settimanale della Diocesi di Senigallia - giovedì 14 ottobre 2010 - € 1 Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona - Taxe Perçue - Tassa riscossa ufficio PT di Senigallia - Editoriale Telefoni Suona molto spesso il telefono parrocchiale di questi tempi. Oltre ai ‘soliti’ squilli dettati dagli impegni pastorali si aggiungono tante chiamate di aiuto. Proprio così, succede sempre di più che i telefoni delle nostre comunità si trasformino in una sorta di ‘telefono amico’ per chi non trova altre orecchie disposte ad ascoltare e voci che incoraggiano. E a quanto pare ci sono periodi dell’anno in cui per molte persone sembra più faticoso vivere. L’autunno è uno di questi. Non amo molto parlare al telefono, molto meglio guardarsi negli occhi. Mi rendo conto, però, che è uno strumento che può mettere più facilmente in comunicazione con il mondo, fa sentire meno isolati, crea il calore di un legame che alleggerisce la vita. E’ bello quando succede che la voce, al di là del filo, da agitata e sconsolata che era, anche grazie alla nostra disponibilità, si alleggerisce, torna ad avere un tono sereno, osa dire parole di speranza e di futuro. Capita di vedere per strada persone costantemente concentrate sui loro telefonini: mi diverto ad immaginare le conversazioni, a volte accompagnate da un sorriso o da un gesto di stizza, dipende da come sta andando il dialogo. E mi auguro che in ogni occasione in cui mettiamo in gioco le nostre parole ci sia la voglia di costruire relazioni interessanti, positive, che fanno bene. Una vecchia e famosa pubblicità, quando andava più di moda il telefono con il filo, diceva che ‘una telefonata allunga la vita’. Più che allungarla, può farla più bella se abbiamo ancora voglia di dirci un po’ della nostra vita, di quanto ci sta a cuore, di ciò che possiamo fare per aiutare qualcuno. Nella giungla assordante di suonerie di tutti i tipi, può esserci ancora spazio per suoni più semplici e delicati che parlano di amicizia. Gesualdo Purziani Lavorare per vivere Calano gli infortuni e le morti sul lavoro nel specifico ambito (autotrasportatori di merci o 2009. Gli incidenti sono stati, infatti, 790.000, di persone, rappresentanti di commercio, ad85mila in meno rispetto al 2008 per un calo detti alla manutenzione stradale, ecc.), scesi del 9,7%. I casi mortali sono invece 1.050, per comunque dai 338 casi del 2008 ai 303 del una flessione del 6,3% (70 decessi in meno). I 2009 (-10,4%). “E’ dal 1993 – quando vi fu un dati, resi noti dall’Inail si ricavano dal bilancio calo dell’11,7% degli incidenti rispetto al 1992 delle denunce pervenute all’Istituto alla data – che nell’andamento complessivo degli infordi rilevazione ufficiale del 30 aprile 2010. tuni non si registrava una flessione di questo Tra gli aspetti più significativi, sicuramente il livello” afferma il presidente dell’Inail Marco fatto che la riduzione maggiore ha riguarda- Sartori. to gli infortuni in occasione di lavoro – quelli Proprio quando, domenica scorsa, giornaeffettivamente verificatisi durante lo svolgi- ta nazionale dedicata alle vittime del lavoro, mento delle attività lavorative – per i quali il si leggevano questi dati, appena due giorni numero delle denunce si è ridotto del 10,2%, dopo la terribile notizia di un’altra morte sul a fronte di un calo del 6,1% degli infortuni in lavoro, stavolta di un giovane operaio senigalitinere (avvenuti durante il tragitto casa/lavo- liese, Daniele Cappella. Un altro, l’ennesimo, ro e viceversa). Analoga – anche se in misura incidente sul lavoro che si porta via una vita. meno sostenuta – la flessione dei casi mor- “C’è chi dice fatalità, chi parla di errore umano, tali: quelli in occasione di lavoro sono passa- negligenza, leggerezza - ha detto la presidente ti dagli 829 del 2008 ai 767 del 2009 (-7,5%), della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande mentre i decessi in itinere sono scesi da 291 a - Nessuno che pronunci la parola responsabi283 (-2,7%). Sempre nell’ambito degli infortuni lità, questo vocabolo così desueto e ingommortali in occasione di lavoro, di particolare brante in un’epoca che eleva a virtù cinismo, importanza è il numero di quelli occorsi sul- indifferenza e opportunismo. Responsabilità, la strada a lavoratori che operano in questo invece, è la chiave per uscire dall’inutile re- Una città per i giovani Ingresso parroci Ptare er contrastare l’alcol tra i minori e aiu- ni del territorio – ha detto nell’occasione le giovani generazioni, il Comune Gennaro Campanile, assessore alle Politiha chiesto alla Regione un finanziamento che giovanili –, si registra tuttavia un au- Domenica 17 ottobre ore 17 - A Piticchio entra don Stefano Conigli Sabato 23 Ottobre ore 18 - Al Portone entra don Giancarlo Giuliani Domenica 24 Ottobre ore 11 - Al Ciarnin entra don Giancarlo Giuliani Domenica 24 ottobre ore 17 - A Montale entra don Stefano Conigli per realizzare “Una città per i giovani”. Un progetto che prevede la creazione di una rete di servizi per monitorare nel tempo i casi riscontrati, studiare progetti individuali, sostenere le famiglie interessate e addestrare gli educatori che avvicineranno i minorenni direttamente sulla strada. L’idea arriva dai Servizi sociali, dopo una accurata analisi del fenomeno esploso durante i mesi estivi e riproposta nella competente commissione consiliare. “Nonostante un forte controllo del territorio ed una stretta collaborazione tra il Comune, le forze di polizia, l’Asur e le associazio- mento degli episodi di microcriminalità, atti vandalici, comportamenti provocatori, abuso di sostanze e di alcol. La devianza giovanile risiede nell’ignoranza di alcune competenze sociali di base – ha spiegato Campanile - come l’inibizione degli impulsi, la capacità di negoziare i conflitti, un mancato senso di responsabilità e la capacità di prevedere le conseguenze delle proprie azioni. Gli adolescenti arrivano quindi a trasgredire cercando visibilità, seppur in modo violento e deviante, quasi per trovare un riconoscimento di un’identità da parte del mondo degli adulti”. torica e conquistare uno spazio di impegno autentico dove affermare, senza ambiguità e posizioni di circostanza, il valore paritetico della vita e del lavoro, diritti non barattabili né subordinabili l’uno all’altro che tutti, le istituzioni in primo luogo, hanno il dovere di garantire e tutelare. Quelle stesse istituzioni che non possono né devono alzare la bandiera bianca della resa, perché l’irrisolutezza dei problemi genera rassegnazione, proprio ciò che non possiamo permettere. Ma come? Per esempio iniziando a denunciare la crescita del numero di lavoratori costretti ad allungare il tempo di lavoro (quando c’è) per integrare salari e stipendi inadeguati a una vita dignitosa, scoprendosi così al rischio di infortuni e malattie. (...) Credo che proprio questa, per quanto drammaticamente scontata, possa essere la base di un nuovo inizio: ristabilire la giusta proporzione tra il valore della vita umana e quello del mercato, incredibilmente e colpevolmente smarrita nel corso di un paio di decenni”. *** in questo numero Progetto giovani della Regione: i commenti A Mondolfo le scuole sono verdi pag. 3 pag. 11 2 14 ottobre 2010 attualità Attualità La morte della giovane Sarah e il gusto dell’orrido della stampa italiana I media tra il fango I n questa vicenda abbiamo perso un’occasione preziosa per tacere tutto ciò che non aggiungeva nulla alla notizia, già di per sé tragica”. È il commento di Isabella Poli, direttore scientifico del Centro Studi Minori e Media alla tragica morte di Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana uccisa dallo zio. “Per favore non parlatemi di diritto di cronaca”, esordisce l’esperta, secondo la quale “nella morte tragica di Sara prevalgono su ogni altro il diritto di Sarah ad essere rispettata, come persona e come creatura, e il diritto alla privacy della sua famiglia, anche e soprattutto se questa non sembra esserne pienamente consapevole”. “Ed invece no”, denuncia Poli: “Tutti i media o quasi si sono scatenati per non ‘bucare’ la notizia e per alzare l’indice di ascolto o delle vendite”. Di qui l’appello, rivolto a tutti i mezzi di comunicazione, a “fare un passo indietro”, perché “non si possono dare in pasto all’opinione pubblica particolari così efferati che o provocano disgusto, o inquietudine, o spingono ad episodi di emulazione”. Qual è, nel caso di Sarah, il limite tra il diritto di cronaca e il diritto alla riservatezza? Il diritto di cronaca consiste nel dare la notizia della morte, in questo caso necessaria. Il problema è la modalità attraverso cui questa tragica notizia è stata data. I media hanno mostrato un’insistenza su alcuni particolari che non aiutano per la comprensione della notizia, già sufficientemente chiara e drammatica, facendo appello su aspetti morbosi, che generano curiosità e che in persone che non sono sufficientemente capaci di elaborarle, provocano conseguenze negative. Penso in particolare all’insistenza nel dare la notizia della Ricerca Eurobarometro Gli Italiani i più depressi I violenza subita dalla ragazza subito dopo la morte, anche nei giorni successivi alla confessione dello zio. Durante la veglia funebre, poi, sono stati forniti dettagliati particolari sulla cisterna dove è stato ritrovato il corpo di Sarah, mentre scorrevano le immagini di innumerevoli primi piani della madre, dei parenti… Tutte modalità di dare la notizia, sia da parte delle tv sia della carta stampata, dettate dall’esigenza di enfatizzare la drammatica vicenda, con particolari veri o presunti tali, per fini non proprio nobili come l’aumento dello share. Stando ai dati relativi alle ore dedicate dai nostri tg alla cronaca nera, di gran lunga superiori a quelli delle altre nazioni europee, in Italia c’è una “passione per il crimine”… Io credo che le ore, sicuramente superiori alla media europea, che i nostri tg dedicano alla cronaca nera, più che essere rivelatrici di una ‘passione per il crimine’, siano piuttosto un diversivo per non parlare di altro. Insistere sulla cronaca nera serve a far apparire i lati oscuri dell’animo umano, ma anche a ridurre lo spazio per parlare di altro: per aiutare, ad esempio, la formazione critica, in senso positivo, del lettore o del telespettatore. La cronaca nera fa vendere i giornali, fa aumentare gli indici di ascolto: è più facile fidelizzare il pubblico attraverso la cronaca nera, più che attraverso dibattiti, approfondimenti e inchieste su altre realtà presenti nel nostro Paese. In questo senso, si tratta di una scelta ‘politica’, intesa nel senso ampio del termine”. Quali sono gli effetti di questo “clima” sul rapporto tra minori e media? Quando parliamo del rapporto tra minori e media e svolgiamo ricerche di settore focalizziamo la no- taliani più depressi rispetto alla media europea: lo rivela un sondaggio Eurobarometro pubblicato sul tema della salute mentale. Secondo l’indagine, svolta intervistando 1044 italiani tra febbraio e marzo di quest’anno, gli italiani hanno infatti avuto meno emozioni positive e più emozioni negative rispetto alla media. Un numero di intervistati italiani superiore alla media afferma di aver provato tutte le emozioni negative proposte dall’inchiesta ‘sempre’ o ‘la maggior parte del tempo’. Viceversa, un numero inferiore di italiani ha avuto tre su quattro delle emozioni positive proposte ‘sempre’ o ‘la maggior parte del tempo, ad eccezione dell’emozione ‘pieni d’energia’ che un numero di intervistati maggiore alla media ha avuto ‘sempre’ o stra attenzione soprattutto sui rischi che i media e i new media possono presentare per l’equilibrio dei nostri bambini. Troppa tv, troppi videogiochi violenti, troppo internet? Certamente sì, almeno in alcuni casi. Ma c’è un rischio a monte che non consideriamo: i nostri bambini e i nostri ragazzi cresceranno e si formeranno nell’habitat massmediale che noi abbiamo contribuito a creare. La tendenza a preferire la cronaca nera, e a trattarla nel modo che abbiamo descritto, di certo influisce negativamente, non solo sui minori ma anche su quella parte della popolazione adulta dotata di un equilibrio minore, o più precario. Gli altri Paesi, in questo ambito, si sono dati un limite oltre il quale non si può andare. Esistono, anche in Italia, dei paletti precisi, ci sono regole e organi di controllo come l’Autorità per le telecomunicazioni o il Comitato media e minori, oltre che naturalmente l’Ordine dei giornalisti Come hanno vissuto i giovani la vicenda di Sarah? Sui social network, la vicenda di Sarah ha registrato migliaia di contatti: segno della partecipazione dei giovani, ma anche del loro disorientamento. Come reagire, allora? Il caso di Sarah è certamente molto grave, ma non deve indurci a pensare che l’Italia sia un Paese di orchi: ci sono famiglie sane, dove si fanno crescere serenamente i bambini. Per questo c’è bisogno di una sinergia tra la famiglia, la scuola e tutte le agenzie educative, a partire dal ricco mondo dell’associazionismo, in modo da dotare i minori di strumenti critici per poter rielaborare criticamente vicende di questo genere”. a cura di Maria Michela Nicolais ‘la maggior parte del tempo’ (55% percentuali). Anche l’uso di anticontro la media del 51% dell’Unio- depressivi corrisponde alla media: ne europea). Un numero di inter- 6% contro la media del 7% dell’Ue, vistati superiore alla media ritiene ma gli italiani ne usufruiscono più di aver portato a termine meno delle media (63%) per curare stati progetti di quanto previsto a cau- d’ansia piuttosto che veri e propri sa di problemi fisici o emotivi. Un stati depressivi (35%), mentre a numero ben superiore alla media livello di Unione europea gli antieuropea ritiene che ‘la maggior depressivi vengono in media presi parte del tempo’ e ‘qualche volta’ in percentuali uguali per curare ha portato a termine meno pro- entrambi gli stati (51% depressione getti a causa di un problema di na- e 47% ansia). tura emotiva: 11% e 25% contro le Questo Eurobarometro è stato remedie del 6% e del 18% dell’Unio- datto in vista della prossima conne europea. Ma ciononostante, la ferenza tematica del Patto europeo percentuale di intervistati che è per la salute mentale e il benessere: ricorsa all’aiuto di un professioni- “Promuovere l’inclusione sociale e sta negli ultimi 12 mesi non è più la lotta contro la stigmatizzazione elevata della media dell’Unione per una migliore salute mentale e europea, ma le corrisponde: 14% il benessere”, che si terrà a Lisbona contro la media del 15% dell’Ue, l’8 e 9 novembre prossimi. che è invariata dal 2006 (+2 punti Matteo Manzonetto I Consiglio d’Europa vota la libertà di scelta dei medici che si oppongono ad alcue cure legittime Il diritto di essere obiettore U n dibattito duro e serrato che ha portato ad una riscrittura praticamente completa del testo. La risoluzione discussa dall’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, che avrebbe dovuto restringere l’obiezione di coscienza, di fatto si è rivelata un testo che ne stabilisce la tutela. Nel corso della discussione parlamentare di giovedì 7 ottobre, in circa un’ora e mezza di confronto, è stato persino cambiato il titolo del documento: da “Accesso delle donne alle cure mediche legittime: il problema dell’uso non regolamentato dell’obiezione di coscienza” a “Il diritto all’obiezione di coscienza nelle cure mediche legittime”. La risoluzione è stata approvata con una maggioranza numericamente stretta (56 voti a 51, 4 astenuti) e con un totale di 89 emendamenti. Già nei giorni precedenti all’approvazione del testo, si erano sollevate le polemiche di giuristi e cattolici che temevano una delibera “contro la libertà di coscienza”. Tra i maggiori cambiamenti introdotti, la cancellazione del richiamo all’obbligo per i medici d’informare i pazienti su tutte le opzioni di cura disponibili, indipendentemente dal fatto che tali informazioni possano indurre il paziente a seguire una cura a cui l’operatore sanitario obietta. È stato poi inserito un paragrafo che afferma che “nessuna persona o ospedale o istituzione può essere obbligata o ritenuta responsabile o discriminata se rifiuta per qualsiasi motivo di eseguire o assistere un aborto, anche quello spontaneo, interventi di eutanasia o un altro atto che possa causare la morte di un feto o di un embrione”. Del testo approvato e della situazione attuale dell’obiezione di coscienza per i medici, abbiamo parlato con Lucio Romano, copresidente dell’associazione Scienza & Vita. Come valuta il riconoscimento, da parte del Consiglio d’Europa, della difesa dell’obiezione di coscienza per i medici? Non si può che considerare in termini positivi il riconoscimento di un diritto naturale di cui la stessa civiltà giuridica dovrebbe avvalersi. L’obiezione di coscienza, infatti, significa far valere i diritti del foro interiore rispetto ad una qualsiasi legge positiva che impone una negazione del diritto alla vita. E allora guai se il Consiglio d’Europa avesse approvato una limitazione del diritto alla libertà di coscienza perché avrebbe significato, per lo stesso Consiglio, la negazione assoluta di un diritto fondamentale. A Strasburgo, la discussione è stata accesa ed ha portato alla riscrittura completa del titolo del documento. È un traguardo importante che si riverbera sui vari Paesi dell’Unione europea e testimonia l’impegno di quei politici che sono a favore della vita, promuovendo la difesa dei diritti fondamentali come quello all’obiezione di coscienza. In tal senso, l’associazione Scienza & Vita esprime il proprio pieno plauso alla perseveranza di tutti coloro che, all’interno del Consiglio d’Europa, si sono battuti con attenzione e con sagacia a difesa e a tutela dell’obiezione di coscienza. È stato un risultato raggiunto con efficacia ed efficienza. Tra i cambiamenti introdotti nel testo, la can- cellazione del richiamo all’obbligo per i medici d’informare i pazienti su tutte le opzioni di cura disponibili. È un paragrafo della risoluzione significativo e del tutto condivisibile. L’obiettore di coscienza, infatti, non deve soltanto contrapporsi a quelle che sono le posizioni che tendono ad offendere e a distruggere la vita stessa. Una delle sue priorità è non dar luogo ad una partecipazione e ad una collaborazione anche indiretta a comportamenti e azioni che sono in contrapposizione all’obiezione di coscienza. La risoluzione del Consiglio d’Europa arriva in un momento delicato della discussione relativa all’obiezione di coscienza in Italia… Si tratta di un riconoscimento a pieno titolo dell’obiezione di coscienza ‘senza se e senza ma’, molto importante per tutte quelle dinamiche nazionali che avrebbero invece auspicato un’inversione di rotta. Bene, questa volta si può dire in maniera piena e ufficiale che l’Europa si è posta veramente in una posizione di tutela di un diritto fondamentale alla vita e all’obiezione di coscienza. L’Europa, in questo caso, fa da modello. Il testo, dunque, potrà risultare un passaggio importante nell’affermazione del diritto di libertà di coscienza in ambito medico? È una manifestazione tangibile della tutela di tutti coloro che praticano l’obiezione di coscienza. Persone che non devono essere discriminate e tantomeno devono sentirsi ghettizzate nella loro piena e totale affermazione di un diritto fondamentale. a cura di Riccardo Benotti Asteriski * Il Papa: ottobre mese del Rosario. Il Papa, nell’incontro settimanale con i fedeli di mercoledì scorso, ha ricordato la festa della Madonna del Rosario (il giorno 7) dicendo che “Ottobre è il mese del Rosario, che ci invita a valorizzare questa preghiera così cara alla tradizione del popolo cristiano”. Ha detto, altresì, “Invito voi, cari giovani, a fare del Rosario la vostra preghiera di ogni giorno. Incoraggio voi, cari malati, a crescere, grazie alla recita del Rosario, nel fiducioso abbandono nelle mani di Dio. Esorto voi, cari sposi novelli, a fare del Rosario una costante contemplazione dei misteri di Cristo”. * Italia, maestri cattolici: “Volare alto” sulla scuola, non facendosi restringere il “campo visivo” dai pur tanti reali, urgenti e importanti problemi contingenti e di contesto. E’ l’invito rivolto dall’Aimc (Associazione italiana maestri cattolici al governo e alle forze politiche, in una nota in cui si osserva che “un dibattito politico più ampio e di maggior respiro – così come auspicato dall’ex Ministro della Pubblica Istruzione Fioroni dalle pagine di uno dei maggiori quotidiani nazionali – è una necessità non solo all’interno di una sola forza politica, ma per tutti coloro che hanno responsabilità parlamentare. Ancor di più, dovrebbe esserlo per chi condivide una comune matrice valoriale che vede nella persona, nel suo svilupparsi e crescere armonico e nella centralità della tensione educativa un proprio irrinunciabile fulcro”. “In una prospettiva di confronto sereno e democratico – prosegue l’Aimc - le scelte prospettiche da operare in una responsabile visione bipartisan non possono prescindere dall’attenzione, oltre che agli alunni e alle famiglie, anche ai professionisti di scuola, dirigenti e insegnanti, di cui si è celebrata con ‘chiassoso’ silenzio lo scorso 5 ottobre la Giornata mondiale promossa dall’Unesco”. * Senigallia: tutela del patrimonio storico e architettonico. La Rocca ha ospitato nel pomeriggio del 16 ottobre un seminario universitario interregionale (tra Romagna e Marche) con ipotesi per la conoscenza e la tutela del patrimonio storico e architettonico. L’appuntamento ha avuto per tema “Paesaggi di costa”. * Italiani “malati” nella psiche. Lo afferma lo psicologo Benemeglio, il fondatore dell’Accademia Internazionale delle discipline analogiche. I Romani sono “drogati” per Internet, i Veneziani per il gioco d’azzardo, i Milanesi per lo shopping; i “Napoletani per il sesso… Sorgeranno nuove cliniche universitarie… per curare questi malati della “psiche”. Staremo a vedere. Giuseppe Cionchi 14 ottobre 2010 enti locali Commenti al programma degli interventi messi in cantierie Le Marche per i giovani I La Giunta regionale a Genga Qualità e ospitalità U l 9 settembre la Giunta regionale delle per favorire il “passaggio dei giovani ad una n esempio concreto Marche, con la delibera 1282, ha delineato dimensione adulta della vita”. “Mi sembra vale più di mille parole. il “Programma degli interventi a favore dei che questo Piano si occupi principalmente “Ha sintetizzato così il Pregiovani per gli anni 2011/2013”. Il testo, che di aggregazione e tempo libero: ma i giova- sidente, Gian Mario Spacca deve passare l’esame della terza Commissio- ni hanno bisogno di divertirsi o di avere la il senso della giornata che ne consiliare e poi approdare in assemblea, è possibilità di rendersi autonomi e creare una ha visto la giunta regionale il primo piano di programmazione triennale famiglia?”. Per quanto riguarda lo specifi- riunita in seduta ordinaria organico da quello del 2001/2003. La Regio- co del Piano, il presidente Csi giudica “po- presso l’Hotel Le Grotte di ne ha, per quanto riguarda i giovani, un ri- sitivo il fatto che esso favorisca, in qualche Genga nell’ambito dei conferimento normativo nella legge 46 del 1995, modo, le strutture che intercettano i biso- sueti incontri che l’esecutivo “Promozione e coordinamento delle politi- gni del territorio”. Tassi prevede comunque regionale conduce ormai da che a favore dei giovani” e nel 2007 ha fir- che questa programmazione avrà successo anni nelle diverse realtà lomato un “Accordo di programma quadro in “quando le linee di indirizzo saranno calate cali. materia di politiche giovanili e attività spor- negli ambiti sociali territoriali e se gli inter- L’occasione della presentive” (Apq) con il ministero per le Politiche venti saranno concertati con tutti gli ope- za della giunta regionale giovanili e le attività sportive, che ha finan- ratori presenti”. Per il presidente Csi la cosa all’Hotel le Grotte voleva ziato vari progetti; nel 2009 è stato siglato importante è “mettere in rete quello che già significare un attestato di il Protocollo di riprogrammazione dell’Ac- c’è, senza pregiudizi, come oratori, associa- merito ad un imprenditore cordo. Le Marche hanno anche una norma zioni e gruppi informali, senza pensare che alberghiero- Luciano Barspecifica, la 11 del 2008, per la valorizza- si possano creare dei centri di aggregazione della- che si è distinto per zione degli oratori. Il programma triennale giovanile in ogni quartiere, o comunque in- la qualità dell’offerta tanto deliberato pochi giorni fa dalla Giunta, che ventarsi nuovi servizi, per i quali, tra l’altro, da ricevere venerdì scorso, riguarda i giovani di età compresa tra i 16 e non ci sono i fondi”. il primo premio nazionale i 29 anni, ha tre obiettivi: la partecipazione La crisi ci ha colpito. È giovane, 26 anni, e Isnar “Qualità e Ospitalità sociale, la promozione di forme aggregati- lavora con i giovani Andrea Chiuri, incari- Italiana” nella sua categove formali e informali, la realizzazione del- cato regionale del settore giovani di Azione ria, i tre stelle. la piena cittadinanza. Il Piano non prevede Cattolica. “Guardiamo con favore il tentati- All’incontro era presente, interventi diretti di trattamento del disagio vo di pensare e progettare su medio termine il Direttore generale delgiovanile, ma, eventualmente, di prevenzio- l’azione politica che ci riguarda direttamente l’Isnar (Istituto Nazionane. Tre sono i livelli funzionali individuati: - dice - e apprezziamo i termini e gli obiettivi le Ricerche sul Turismo), regionale, di indirizzo e programmazione; che sono stati elencati nel Piano triennale”. Giovanni Alberto Cocco provinciale, di coordinamento e valutazio- Chiuri è però convinto che altri ambiti, non che ha spiegato come Prene; locale, di progettazione e gestione. Per contenuti nel documento, dovrebbero es- mio Ospitalità intende veiquanto riguarda quest’ultimo punto si pre- sere al centro dell’interesse delle istituzioni, colare gli esempi vincenti vede che “almeno” debbano essere garan- ovvero “la tutela, il sostegno e la promozio- come i più efficaci testititi l’attivazione dei centri di aggregazione ne delle giovani famiglie”. “La centralità della monial per incrementare organizzati, di centri di aggregazione auto- formazione professionale, ad esempio, è un la qualità delle strutture gestiti e di centri di servizi informativi e di tema che non può essere sottovalutato nel recettive e della ristorazioorientamento. Sono considerate attività che prossimo triennio” perché “gli anni che ab- ne. rientrano nei progetti finanziabili quelle che biamo di fronte chiedono forti investimenti L’Hotel le Grotte, complesono già presenti sul territorio e proposte da sul tessuto giovanile regionale, soprattutto tamente rinnovato, cirassociazioni religiose, sportive e culturali. Le sul versante professionale”. Chiuri si augu- condato dal verde, ottima risorse finanziare sono stabilite annualmen- ra che ci possano essere “forme di coinvol- cucina, una piscina ad uso te dalla legge di bilancio, ma gli enti locali gimento diretto dei giovani da parte delle esclusivo degli ospiti ed coinvolti in progetti per i giovani devono istituzioni. Ad esempio, sarebbe auspicabile una elegante SPA aperta contribuire con le proprie risorse: non meno la formazione di Consulte regionali e pro- al pubblico, ha superato del 40% per quanto riguarda i comuni e non vinciali dei giovani, visto che in varie realtà 12mila candidature e ricemeno del 20% per i progetti di tipo sovra-co- extra-regionali esistono i Forum dei giova- vuto le migliori recensioni munale o di ambito territoriale. ni che riuniscono tutte le varie aggregazioDa giovani ad adulti. Il piano triennale va ni giovanili”. Chiuri sottolinea infine come bene, ma “grazie a une delle attività finanzia- “molti giovani della nostra Regione hanno te dall’Apq del 2007, che coinvolgeva i giova- pagato a causa di questa crisi economica ni in una riflessione sulle politiche giovanili, mondiale, ma hanno la forza e la volontà ci aspettavamo una nuova legge globale del di ripartire. Noi non vogliamo arrenderci, settore che sostituisse la vecchia 46 del 1995”. vogliamo mettere a disposizione le nostre A fare quest’annotazione è Daniele Tassi, competenze, il nostro entusiasmo e le nostre presidente regionale del Centro sportivo ita- idee. Chiediamo però a gran voce che nessuliano (Csi), per il quale le politiche giovanili no, in questo Paese, come in questa Regione, dovrebbero essere “integrate”, ovvero com- si dimentichi di noi, che siamo il vero futuprendere le politiche del lavoro, della casa, ro”. della cultura e del tempo libero, che servano a cura di Simona Mengascini La Provincia di Ancona stanzia un milione e mezzo di euro dagli ospiti dell’Hotel. La visita della giunta regionale all’Hotel Le Grotte di Genga aveva in programma naturalmente anche l’incontro con l’amministrazione comunale per analizzare le problematiche del territorio gengarino. Un sereno e utile confronto che si è incentrato principalmente sui temi della viabilità e le infrastrutture della Quadrilatero che interessano il territorio comunale, oltre che la messa in sicurezza di tratti stradali sulla strada della Gola di Frasassi, le problematiche sulla Comunità montana e il Piano di sviluppo ricadente all’interno del Parco Gola della Rossa, la legge urbanistica in riferimento ai vincoli del Parco in zona agricola. Il Sindaco Giuseppe Medardoni , accompagnato dagli assessori Bazzucchini, Bruffa, Mariani e Conti, ha illustrato dettagliatamente alla giunta regionale i problemi relativi ai disagi dei cantieri della Quadrilatero evidenziando la necessità di disporre della progettazione esecutiva con le varianti che incidono sul territorio. A tale proposito il presidente Spacca ha precisato che su sollecito della giunta regionale, la ditta appaltatrice, in ritardo rispetto al crono programma per difficoltà sotto il profilo tecnico, ha assunto formalmente l’impegno di presentare la progettazione esecutiva, comprensiva delle varianti, entro il 31 ottobre prossimo. Iniziativa di Wwf e Legambiente 161 nuovi progetti d’impresa Ecco le guardie verdi C entosettantuno progetti ammessi, di cui 60, con un impegno di circa un milione e mezzo di euro, già finanziati. Questi i risultati dell’avviso pubblico provinciale per il sostegno alla creazione di nuove imprese, la cui graduatoria è stata approvata lo scorso 24 settembre. In tutto erano stati presentati 229 progetti. Quelli ammessi a finanziamento riguardano principalmente i servizi alle imprese, il turismo, l’ambiente e la cultura. Ma non mancano attività imprenditoriali nel campo dei servizi alla persona, del settore manifatturiero e di quello commerciale. A proporsi sono state soprattutto imprese individuali e società di persone composte da pochi soci e che coinvolgono giovani e disoccupati. I nuovi progetti prevedono la nascita di nuove imprese su tutto il territorio provinciale, con particolare riguardo alle zone più colpite dalla crisi, come la zona sud di Ancona e il Fabrianese. Dopo il successo della prima scadenza dello stesso bando con cui erano già state finanziate ben 50 nuove imprese, il risultato conseguito con questa seconda graduatoria, è un ulteriore dimostrazione dell’impegno della Provincia di Ancona nelle azioni di sostegno al sistema economico e all’individuazione di nuove opportunità di lavoro. “Nell’ultimo anno, a fronte di un forte calo del lavoro dipendente, la nostra regione ha evidenziato un certo incremento d’ini- ziative imprenditoriali - commenta la presidente della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande -. L’iniziativa, le competenze, la fantasia, la voglia di fare, il realizzare un progetto di vita, oggi possono rappresentare un punto di partenza per costruire un nuovo futuro. Il successo conseguito con l’avviso pubblico per il sostegno alla creazione di nuove imprese dimostra che se si crea sinergia tra il mondo delle imprese e le istituzioni i risultati arrivano e sono importanti. E questo è uno stimolo anche per il futuro a continuare su questa strada”. N ato dalla fusione dei “E’ stato messo in piedi un gruppi di vigilanza am- corso da Legambiente che bientale-zoofila di Legam- ha prodotto ventidue nuove biente e Wwf Ancona, conta guardie zoofile - ha spiegato 30 volontari attivi in coope- il coordinatore provinciale razione con la Procura della di vigilanza di Wwf Italia Repubblica e le forze dell’or- Marco Mancinelli - e questo, dine. Oltre tremila controlli oltre agli inconvenienti deall’anagrafe canina, 280 cani terminati dal fare lo stesso iscritti all’anagrafe di com- lavoro da parte di due gruppetenza con l’applicazione pi formalmente divisi, ha del microchip, diciotto se- portato alla scelta di creare questri penali per maltratta- questo unico gruppo. Scelmento e detenzione incom- ta condivisa con la Procura patibile, trenta controlli per della Repubblica di Ancona, inconvenienti igienico/sani- con la quale c’è una stretta tari e maltrattamento nelle collaborazione, specie con colonie feline portati a ter- la persona del Dott. Gubimine, trentacinque control- nelli. Quando ravvisiamo li post-affido di cani e gatti illeciti a danni di animali da e redazione di più di cento affezione abbiamo la facoltà, verbali di accertamento am- dataci dall’essere equiparati ministrativo per violazione per legge a ufficiali di Poliin materia di detenzione di zia giudiziaria, di notiziarne animali da affezione. Sono la Procura. Infatti il nostro i numeri dell’attività svolta compito è garantire il rispetnel territorio della provincia to dei regolamenti comunali di Ancona nell’ultimo anno e della legislazione regiodal Nucleo di Vigilanza nale in materia. Per tale raZoofila, gruppo di guardie gione operiamo in sinergia zoofile volontarie nato dalla con altre istituzioni quali le fusione dei precedenti grup- Asur, la Polizia e i Comuni”. pi con analoghe funzioni fa- Il numero di telefono cui ricenti capo a Wwf Ancona e volgersi è il 3339311762. Legambiente Marche. V.S. 3 Block Notes L’agricoltura coltiva il sociale L’agricoltura è il settore dove si è verificata la maggiore crescita della cooperazione sociale e da qui occorre partire per lanciare tutta una serie di servizi rivolti sia alle persone con problemi di disabilità, come l’ortoterapia o l’ippoterapia, che ai bambini, con gli agriasili, valorizzando le esperienze già in atto. E’ il messaggio lanciato nel corso dell’inconto promosso dalla Coldiretti Donne Impresa Marche e dall’azienda agricola Le Noci a Staffolo per fare il punto della situazione sulle iniziative che in campagna si stanno mettendo in campo per dare servizi alla comunità e favorire il reinserimento lavorativo o la cura dei soggetti con difficoltà di carattere psichico o fisico. All’iniziativa hanno preso parte, tra gli altri, il segretario nazionale di Coldirettti Giovani Impresa Silvia Bosco, il professor Saverio Senni dell’Università degli Studi della Tuscia, Maurizio Monnati presidente di Coldiretti Ancona, Cristina Martellini responsabile servizio agricoltura della Regione Marche, Giuliana Giacinti delegata regionale di Coldiretti Donne Impresa, Stefano Pierini esperto Politiche sociali. Proprio nell’azienda Le Noci è stato realizzato un progetto unico nel suo genere, in collaborazione con i Comuni di Jesi e Porto Recanati. L’iniziativa, ideata dalla titolare Francesca Gironi, vede ospitare da un anno e mezzo due ragazzi, Francesco e Simone, uno dei quali risiede addirittura in azienda, che prendono parte alle attività agricole, curando l’orto, badando e dando da mangiare i cavalli, raccogliendo le noci. Ma in giro per le Marche altri imprenditori agricoli della Coldiretti hanno promosso iniziative per coinvolgere persone con problemi di disabilità. A Fano un gruppo di giovani con difficoltà dovute a traumi psichici ha preso parte alla vendemmia nell’azienda agricola Di Sante. All’agriturismo Mes di Petritoli è stato realizzato un ciclo di giornate dedicate alla coltura del pomodoro, dalla semina fino alla raccolta e alla trasformazione. Iniziative di ippoterapia sono state invece realizzate all’agriturismo La vecchia monta di Campofilone, mentre a Recanati la coop sociale Terra e vita propone attività di fattoria didattica per disabili. 4 14 ottobre 2010 Senigallia Telecamere nella Ztl Accese le telecamere in centro storico. Il vigile elettronico, installato nei varchi di ingresso della Ztl, ha aperto gli occhi. Presto verranno recapitati però i primi fac-simile delle multe agli automobilisti che, pur non avendo il permesso, saranno sorpresi ad entrare nella Ztl. Un volantino di ammonimento, in cui i vigili urbani ricorderanno ai destinatari che la stessa infrazione, commessa nel 2011, costerà 75 euro. Intanto i vigili sono a disposizione, vicino alle telecamere, per informare delle novità e ricordare agli automobilisti che dalle 8 alle 20 nei mesi invernali è in vigore la Ztl. Per entrare in macchina bisognerà rivolgersi alla polizia municipale che rilascerà i permessi temporanei. I varchi ripresi da una videocamera sono: l’ingresso in via Maierini da via Pisacane, via Fratelli Bandiera da via Armellini, via Marchetti da via Pisacane. Un’altra telecamera è stata posizionata a piazza Saffi, all’altezza delle cabine telefoniche e l’ultima a ridosso del parcometro di via Manni. Domande per i seggi Sono aperti dal 1° ottobre i termini per presentare le domande dirette a ricoprire in futuro la carica di presidente o scrutatore di un seggio elettorale. Coloro che ne faranno richiesta andranno ad integrare gli albi attualmente già esistenti e dai quali la Corte d’Appello anche a senigallia nasce il ‘car pooling’ di Ancona (per i presidenti) e il Comune di Senigallia (per gli scrutatori) attingeranno mediante sorteggio per ricoprire tali funzioni in occasione delle prossime consultazioni elettorali. Per i presidenti c’è tempo fino al 31 ottobre, per gli scrutatori fino al 30 novembre. L’auto da dividere 44 nuove case Due sorelle belghe Il Sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, ha ricevuto e premiato presso la Residenza Municipale Marie-Thérèse e Marie-Elise Coopmans, una coppia di sorelle belghe da lungo tempo affezionate a Senigallia e con una storia familiare e amicale decisamente singolare. Le due Coopmans hanno raggiunto in questi giorni Senigallia per partecipare domenica scorsa, 10 ottobre, al matrimonio di Giannina Bravetti, cittadina senigalliese ormai da quarant’anni. Quest’ultima nacque infatti proprio in Belgio, dove conobbe e strinse amicizia con la famiglia Coopmans, composta di ben sette sorelle. Ebbene, fin dal lontano 1963, quando la Bravetti tornava a Senigallia in estate per far visita ai parenti materni, le sette sorelle l’hanno sempre raggiunta assieme ai loro genitori per trascorrere assieme le vacanze all’ex campeggio Duchi della Rovere. Questa felice consuetudine non si è interrotta con il definitivo trasferimento a Senigallia di Giannina Bravetti, avvenuto all’inizio degli anni ’70. notizie della settimana C ondividere l’uso della vettura privata risparmiando denaro, socializzando e riducendo le emissioni di CO2 adesso anche a Senigallia è possibile. La spiaggia di velluto si allinea alle città all’avanguardia in fatto di sistemi di mobilità alternativi e adotta il Carpooling, un sistema che consente a chi compie lo stesso tragitto di accordarsi con altri automobilisti ed utilizzare una sola vettura. Il meccanismo funziona tramite il sito internet www. viaggiainsieme.it che raccoglie, su tutto il territorio nazionale, le richieste e le offerte di “passaggi”. Registrandosi gratuitamente, ogni utente può visualizzare i tragitti effettuati da altri automobilisti oppure proporne dei propri. Nella descrizione dell’ “offerta” è anche possibile specificare richieste come “la condivisione delle spese”. Un nuovo modo di risparmiare sul trasporto cui il comune di Senigallia ha aderito. “E’ un servizio che può funzionare molto bene per chi compie percorsi uguali ad altri automobilisti -osserva l’assessore alla Città Sostenibile Gennaro Campanilepenso alle mamme che accompagnano i figli a scuola, a chi si reca al lavoro o chi vuole raggiungere i luoghi del divertimento”. Il sistema del carpooling, che sia aggiunge al bike-sharing (cioè l’uso gratuito delle biciclette messe a disposizione dal comune) sarà accessibile ora anche dal sito istituzionale del comune www.comune. senigallia.an.it. “Viaggiare insieme è un luogo di incontro ideale per quanti, oltre al tragitto di strada hanno in comune sensibilità ambientale e sociale e attenzione al risparmio -aggiunge Daniele Vallesi di ViaggiareInsieme- i cittadini hanno a disposizione gratuitamente un servizio efficiente, e per le istituzioni è possibile, a costi estremamente gratuiti, realizzare o integrare politiche per la mobilità sostenibile”. “Come comune non possiamo che salutare positivamente ogni iniziativa sulla mobilità che ci mette insieme -fa eco il sindaco Maurizio Mangialardi- anche in questo caso, sulle tematiche ambientali non lasciamo nulla di intentato”. Un’antica strada romana riaffiorata in un cantiere di via Cavallotti. Una eccezionale scoperta archeologica, fatta dagli operai dell’impresa che stava scavando sotto l’edificio, collocato tra via Cavallotti e via Cereria. Un intervento di riqualificazione di uno storico palazzo, eseguito secondo i dettami del piano Cervellati. Oltre alla strada sarebbero emersi anche altri frammenti, forse di una casa, sempre di epoca romana. Un pool di archeologi è adesso al lavoro per cercare di riportare alla luce tutti i reperti storici, ancora nascosti sotto il palazzo che nel frattempo è stato rimesso a nuovo. Tra i principali interventi previsti nel centro storico compare la ricostruzione dell’ultimo piano del palazzo Sbriscia Fioretti a largo Puccini mentre è in corso di rilascio il permesso di costruire, per la ricostruzione dell’ultimo piano di un edificio in via delle Caserme e di un altro in via Cattaro. Una grande attenzione è stata posta nella definizione delle tinteggiature e nella sistemazione dei prospetti, come in via Carducci. E’ stato demolito il capannone dell’ex bocciofila a ridosso del fiume e sono state eliminate le pedane, concesse solo dove necessarie per motivi di pendenza. Sono conclusi i lavori di ampliamento e sopraelevazione dell’albergo Bice in viale Leopardi. Terminati i lavori di restauro di palazzo Fagnani mentre sono agli sgoccioli quelli del Municipio. Altri restauri stanno interessando l’episcopio e la cattedrale in piazza Garibaldi. I l sindaco Maurizio Mangialardi, l’assessore all’edilizia residenziale pubblica Fabrizio Volpini e il presidente dell’Erap Ezio Capitani hanno presentato il nuovo progetto di Edilizia Residenziale Pubblica che sorgerà alla Cesanella. 44 nuovi alloggi pronti fra due anni. L’impegno finanziario del progetto è di circa quattro milioni di euro. In via Guercino sorgeranno due palazzine da 22 appartamenti l’uno. Metà di edilizia sovvenzionata e metà di edilizia agevolata. “Un passaggio importante , una risposta concreta al problema sociale della prima casa -ha spiegato Mangialardi-. Il Comune ha in progetto ben 400 nuovi alloggi pubblici, di cui 156 con l’Erap. Questi primi 44 appartamenti sono un passo in avanti. Speriamo che i lavori possano procedere velocemente e senza intoppi.” La copertura finanziaria dell’intero intervento è a carico dell’Erap e del Piano triennale provinciale. “Sono molto soddisfatto di quanto si sta facendo -ha sottolineato Fabrizio Volpini, assessore all’edilizia residenziale pubblica-. Dopo la firma della convenzione per la riqualificazione dell’ex Sacelit oggi si dà il via ad un altro progetto con finalità ben diverse ma di uguale importanza. Senigallia è una città che cresce in una cornice di solidarietà.” I progetti sono stati realizzati dall’Erap mentre la ditta vincitrice dell’appalto è veneta, la Soimper Spa di Padova. Le abitazioni avranno una metratura diversa, da 65 a 85 metri quadri e verranno realizzate con interventi di bioedilizia ed edilizia sostenibile.”L’Erap ha un piano di investimento importate su Senigallia -ha spiegato il presidente Capitani-. Un progetto che vogliamo costruire passo dopo passo.” In occasione della presentazione del progetto, il sindaco ha inoltre colto l’occasione per parlare della situazione di Via Marche e delle famiglie sfrattate. “Via Marche è un capitolo chiuso - ha spiegato-. Grazie alla disponibilità della nuova proprietà abbiamo raggiunto una soluzione per tutti. La situazione è stata gestita egregiamente. Senigallia è una città che non sfratta nessuno.” Costantini alla guida della squadra indiana a denti stretti Ping pong indiano Succede a Senigallia Scoperte * Incidente fortunatamente con conseguenze lievi per un’anziana a Senigallia, lunedì 11 ottobre. In via Cellini una Fiat 500 esce dal distributore e si ritrova troppo vicino un veicolo Ape Piaggio. I conducenti non sono riusciti ad evitare l’impatto che ha causato ad un’anziana signora, conducente del mezzo a tre ruote, una ferita alla testa da cui perdeva parecchio sangue stando a quanto sostengono alcuni testimoni. * Dall’Istituto comprensivo Senigallia Centro “Fagnani” arriva la replica a quanto apparso sulla stampa locale, che in un intervista all’Assessore alla Pubblica Istruzione, Stefano Schiavoni, ha riportato alcune parole sullo stato di inadeguatezza di alcuni istituti. Tra cui la Fagnani, che per bocca del Presidente del Consiglio d’Istituto, Avv. Maurizio Marinozzi Ramadori, smentisce l’eventualità di un trasferimento in altra sede idonea alle attività didattiche. * L’Ufficio Strade del Comune di Senigallia sta procedendo da lunedì 11 ottobre, nell’ambito dei lavori di manutenzione del verde extraurbano, ai lavori di abbattimento e potatura di 30 essenze arboree situate lungo la Strada Corinaldese, nel tratto compreso tra il viale del Cimitero delle Grazie e Borgo Catena. Fino al 29 ottobre, durante i lavori, questo tratto sarà chiuso. * Lunedì 11 ottobre il via ai corsi di scherma presso la palestra della scuola elementare “G. Pascoli” (ingresso Via Chiostergi fronte Politeama Rossini) da parte dell’associazione sportiova dilettantistica “Club Scherma Montignano-Marzocca-Senigallia”. I corsi rigurdano le tre discipline più famose: Fioretto, Spada e Sciabola. * Si è svolto sabato 9 ottobre in Piazza Roma il presidio organizzato dal Centro Sociale Mezza Canaja di Senigallia e dalla Fiom: “Uniti contro la Crisi” il motto che ha unito in piazza tanti soggetti cittadini e marchigiani verso il corteo del 16 ottobre a Roma. * Al posto del vecchio edificio in degrado e fatiscente dell’ex Ipsia sorgeranno oltre cinquanta nuovi appartamenti. È depositato negli uffici della segreteria comunale l’accordo di programma del piano di riqualificazione urbana “ex Ipsia in via Podesti” ed fino al 9 novembre c’è tempo per quanti vorranno presentare le proprie osservazioni alla riqualificazione di un comparto privato ma con “importanti” risvolti anche pubblici. le abitazioni erap a cesanella A Delhi. in India, sono in corso i XIX Giochi del Commonwealth e proprio oggi sono state assegnate le prime medaglie per le gare a squadre di tennistavolo dove le compagini indiane guidate dal senigalliese Massimo Costantini hanno centrato l’obiettivo. Si aspettavano due medaglie e due medaglie sono arrivate. Particolarmente significativa quella d’argento nel femminile ottenuta dopo aver battuto squadre di gran lunga superiori come l’Australia e l’Inghilterra, un risultato storico per le ragazze indiane. Superando la Nigeria l’India maschile ha invece ottenuto quella di bronzo. Singapore a cura di ha mantenuto le premesse portandosi a casa il piu’ prezioso dei metalli, l’oro in ambedue le gare. Ping Pong Italia Giuseppe Nicoli Dill’ al monc’ in piazza •Ne abbiamo già parlato su questa rubrica ma non avendo avuto riscontro ritorniamo sull’argomento perché il disagio continua. Vorremmo sapere perché, quando piove, in alcune vie: Cavallotti (nei pressi del Duomo), di fronte alle Poste centrali, davanti all’ingresso del Liceo Classico, ecc. si formano “grandi” pozzanghere. Dipende dall’intasamento dei tombini, ostruiti dalle foglie? Certo è che gli automobilisti invece di andare più piano in tali luoghi, anche perché si è nel centro abitato, vanno veloci schizzando i malcapitati che in quel momento si trovano sul loro passaggio. • Siamo andati a fare una passeggiata al Ciarnin e ci siamo accorti che il parcheggio vicino alla chiesa è maltenuto, pieno di erbacce e di arbusti. Sarebbe bene che chi di dovere provveda al più presto. • In via Mercantini, per andare in via IV novembre, ci si imbatte in un semaforo che, però, non si vede per i rami che lo coprono. Anche qui sarebbe bene che, specialmente in questo periodo, le piante fossero potate. • Via Pisacane è diventata una strada in cui non ci si può passare perché è dissestata e piena di buche. Eppure è molto frequentata! • Domenica 3 ottobre a Senigallia è stato festeggiato il 60° anniversario della fondazione della locale Sezione Avis. Anche la nostra Zona territoriale ha rilevato con soddisfazione la cultura della solidarietà, che coinvolge un gran numero di persone, comprese le cariche più rappresentative della città, come il Sindaco, il Capitano della Compagnia dei carabinieri, il Dirigente del Commissariato, dei Vigili del Fuoco ecc. Questa grande disponibilità consente di assicurare in tutto il comprensorio un’ampia autosufficienza in sangue, plama e plasmaderivati. Nel centro trasfusionale confluiscono annualmente più di 3.500 donatori attivi. 14 ottobre 2010 Senigallia IL comandante della Stradale di Senigallia, Paolo Molinelli, presenta alla stampa i risultati estivi Più controlli e meno incidenti D iminuiscono gli incidenti, dimi- totrasporto delle merci e dei rifiuti, nuiscono i morti sulle strade e si l’infortunistica stradale: sono questi i rafforzano i controlli sul territorio. E’ principali settori di intervento”. bilancio più che positivo quello stilato Ben 341 sono stati i pattugliamenti dalla Polizia Stradale di Senigallia che con 108 incidenti rilevati (68 nei cenha reso noti i dati relativi all’attività tri abitati e 40 fuori del centro) contro svolta nel quadrimestre estivo, da giu- i 127 del 2009 con un incidente morgno a settembre. tale a fronte dei 2 dello scorso anno. I dati, comunicati dal comandante Dei 108 incidenti, 63 sono stati con della Stradale di Senigallia Paolo Mo- lesioni per un totale di 87 feriti (-25% linelli, si riferiscono a tutta l’attività rispetto al 2009). Inoltre il 6.27% dei svolta dal comando di Senigallia nel- conducenti degli incidenti sono ril’ambito provinciale anche se la mag- sultati positivi al test di alcol e droga. gioranza degli interventi si riferiscono Due sono stati i locali sanzionati sul alla spiaggia di velluto. lungomare per la somministrazione di “Durante la stagione estiva appena bevande alcoliche dopo le 2 di notte. terminata le donne e gli uomini della Su 187 controlli tre conducenti sono Polizia Stradale di Senigallia hanno in- risultati alla guida sotto assunzione di tensificato gli sforzi e l’attività proprio sostanze stupefacenti. 492 le infrazioquando la maggioranza delle persone ni per eccesso di velocità, 24 le patenti poteva invece concedersi un meritato ritirate, 39 le carte di circolazione riperiodo di riposo -ha detto il coman- tirate, 15 le persone denunciate, 15 i dante Molinelli- . La guida in stato di fermi amministrativi effettuati e 4 i ebbrezza e la somministrazione al- sequestri amministrativi. colica da parte dei locali pubblici, la “Lo sforzo operativo è stato notevole, repressione delle velocità eccessive come le risorse umane e tecnologiche anche con il sistema Provida, la guida messe in campo siano state notevosotto l’influenza di sostanze stupe- li e tutto questo grazie all’impegno facenti, il controllo accurato dell’au- costante, discreto ed encomiabile di tutto il Personale, che voglio ringraziare con gratitudine. Decisiva è però stata anche la guida sempre attenta e determinante del Dirigente il Compartimento Polizia Stradale per le Marche dott. Roberto Razzano, del Dirigente la Sezione Polizia Stradale di Ancona dott. Alfredo Catenaro e del Funzionario Addetto dott. Massimiliano Olivieri: tutti hanno sempre sostenuto fattivamente l’attività della Polizia Stradale di Senigallia ed anche a loro va il mio sincero e grato ringraziamento”. senigalliaIntervista a Laura Filonzi, direttore del Cir33, sugli interventi compiuti Gli ispettori ambientali A circa un anno dall’inizio dell’attività degli Ispettori ambientali del Consorzio CIR33 nella città di Senigallia e alla chiusura della stagione estiva, abbiamo chiesto alla dott.ssa Laura Filonzi, direttore del CIR33, di delineare un quadro generale degli interventi compiuti e delle attività da essi svolte. Quali sono i compiti dell’Ispettore ambientale? Tra le molteplici azioni che gli Ispettori ambientali sono chiamati ad esercitare, rientrano sia il supporto informativo presso le famiglie e gli operatori economici, sia interventi di tipo repressivo, necessari laddove le attività di comunicazione non sortiscono alcun effetto positivo su comportamenti errati che si ripetono nel tempo. Nel corso dell’anno, sono stati compiuti più di mille interventi allo scopo di segnalare, sia verbalmente, sia tramite appositi moduli cartacei, i conferimenti errati e le esposizioni dei contenitori al di fuori del calendario di raccolta domiciliare. Per quali tipologie di rifiuto si sono riscontrate problematiche maggiori? Gran parte delle segnalazioni effettuate rispetto al materiale conferito nei contenitori della raccolta differenziata hanno riguardato i rifiuti non riciclabili; spesso, infatti, all’interno del contenitore grigio o al suo fianco si riscontra la presenza di materiali riciclabili non debitamente separati, come scarti vegetali, organico, imballaggi in plastica, metalli, carta e cartone. In netto miglioramento, rispetto ai primi controlli effettuati, è la raccolta della frazione organica per il cui conferimento si è ormai consolidato, anche presso le attività economiche, l’utilizzo degli appositi sacchetti compostabili. Cosa succede a chi, nonostante gli avvisi, non si adegua alle regole del servizio? Nei casi di reiterazione del comportamento scorretto o di gravi e palesi illeciti, gli Ispettori ambientali hanno proceduto, in collaborazione con la Polizia Municipale, all’identificazione del trasgressore e all’irrogazione della sanzione amministrativa prevista dal Regolamento Comunale per la Gestione Integrata dei rifiuti Urbani. Sulla base delle segnalazioni che giungono al Consorzio tramite l’Ufficio informazioni telefonico, il sito internet e il forum on line, Ispettori ambientali e Polizia Municipale hanno anche condotto controlli mirati sui conferimenti presso i contenitori stradali, dove si riscontrano fenomeni di abbandono. In questi casi i trasgressori, una volta identificati, sono stati sanzionati dagli organi di polizia secondo le leggi vigenti. Voglio ricordare, infatti, che abbandonare rifiuti al di fuori dei con- tenitori e non rispettare le regole della raccolta differenziata previste nelle isole stradali è una pratica illecita e fonte di inquinamento e di incuria del territorio. Nel complesso, sia pertanto nei confronti degli utenti serviti con il servizio di raccolta porta a porta, sia rispetto a quelli serviti con le isole stradali, sono stati compiuti, nel corso dei tre mesi estivi, 64 accertamenti che hanno riguardato sia privati cittadini che attività economiche. Un giudizio complessivo sulla raccolta differenziata dei rifiuti praticata dai cittadini senigalliesi? Alla luce delle percentuali di raccolta differenziata raggiunte (58-59%) e delle attività di controllo svolte, si può affermare che il cittadino senigalliese ha ormai fatto proprio il sistema di raccolta porta a porta. Nell’ottica, però, del perseguimento di risultati sempre migliori e del conseguimento di percentuali di raccolta differenziata costantemente in linea con quelle indicate dalla Comunità Europea, è necessario un costante sforzo da parte di tutti, in modo particolare nel differenziare correttamente le varie tipologie di rifiuto riducendo al minimo lo scarto che si conferisce nel contenitore grigio e nell’evitare comportamenti che possano compromettere il decoro della città e la salvaguardia del nostro ambiente. *** senigallia Un originale pomeriggio promosso dall’associazione ‘Primavera’ In ascolto dei sensi D omenica 17 ottobre 2010 alle ore 17 nella sala del Trono bano della nostra città, in mezzo alla gente e con la gente, di Palazzo Duca di Senigallia verrà presentato alla citta- ampliando l’ascolto della parola alle infinite forme di ascolto dinanza il Progetto “Gli infiniti percorsi dell’Ascolto nel cin- che i sensi ci possono offrire. Un percorso denso di stimoli e que sensi”. Il progetto, che coinvolge numerose associazioni, di emozioni, un viaggio multisensoriale attraverso arte, culistituzioni e imprese presenti sul territorio, è espressione di tura ed enogastronomia, capace di coinvolgere in maniera un lungo e complesso percorso formativo ed esperienziale intensamente emozionale tutti gli aspetti dell’essere umano. del Centro di Ascolto Arcobaleno, un servizio dell’Associazione Primavera attiva dal 2007 nel campo del disagio psiProgramma chico. Nato con l’obiettivo di promuovere il benessere psicofisico e sociale, il Centro di Ascolto si rivolge a tutte quelle 17.00 - Saluto delle Autorità persone che possono trovarsi ad attraversare, nel proprio 17.30 - Presentazione Progetto percorso di vita, situazioni di disagio. “Gli infiniti percorsi dell’Ascolto nei 5 sensi” Durante la manifestazione, che segna di fatto l’avvio del- Cristina Berluti l’evento e si dispiegherà nell’arco di un intero anno, ver- 17.40 - La ricerca dell’Ascolto ranno illustrati dai coordinatori gli undici laboratori in cui Leonardo Montecchi è stato pensato e articolato. Si tratta di laboratori artistici e 18.00 - Arte Cultura Salute culturali, in cui sarà possibile sollecitare la creatività e sti- Gian Paolo Grattarola molare una crescita multisensoriale capace di condividere 18.20 - Cartografia Sensoriale emozioni e riflessioni fra le persone. Performance di Roberto Paci Dalò L’iniziativa, che si avvale del patrocinio e del sostegno del- 19.00 – Punti informativi dei Laboratori l’Amministrazione Comunale, è rivolta all’intera cittadinan- Castagne e vino per tutti za e intende promuovere l’ascolto nel tessuto sociale e ur- Per informazioni: www.ascoltoarcobaleno.it/5sensi 5 Il tribunale amministrativo vuole vederci chiaro Tar e complanare I lavori della Complanare senigalliese vanno avanti speditamente, ma l’attività del Comitato Versus non si ferma: “In data 6 ottobre, giorno in cui la casa di via xxv Aprile, civico 20/22, simbolo della battaglia, era condannata a cedere e sparire sotto i morsi delle enormi “pinze” meccaniche, una notizia confortante è giunta dal Tribunale Amministrativo delle Marche che ha rinviato ad altra data la discussione dei ricorsi presentati dal comitato contro Società Autostrade ed altri, relativamente ai provvedimenti di approvazione dei progetti di ampliamento della terza corsia dell’A14 e delle bretelle di collegamento. Ai fini della decisione, sono stati richiesti, ulteriori documenti utili a far luce sui provvedimenti di approvazione dei progetti definitivi ed esecutivi. La fila ininterrotta di progetti di cui a tutt’oggi non si sa quale sia quello di riferimento, una valutazione di impatto ambientale riferita ad un progetto ormai datato, l’immissione in possesso per pubblica utilità basato su di un progetto definitivo superato: tutti questi elementi hanno fatto sì che la sola pubblica utilità non potesse essere una condizione sufficiente per il lasciapassare dell’opera. Si apre un nuovo capitolo dove, come comitato, produrremo tutto quello che abbiamo reperito dove certe verifiche di ottemperanze sono ancora rimaste inevase, dove ancora stanno richiedendo alla Società Autostrade di inviare una volta per tutte il progetto ultimo su cui esprimersi per la valutazione di impatto ambientale e dove stanno ancora richiedendo ulteriori documenti integrativi per il superamento della verifica idrogeologica e di rischio idraulico. Pur prendendo atto dell’avanzamento dei lavori relativi all’opera, consideriamo questa richiesta di approfondimento da parte del Tribunale positiva se non altro è un riconoscimento per l’impegno e la tenacia che il Comitato ha messo in questi anni”. Grazie a due interventi urbanistici presso la ex Gil Parcheggi nuovi D ue milioni di euro in arrivo per il maxi-parcheggio dell’ex Gil, finanziato in parte dall’imprenditori Stefano e Graziano Belogi attraverso due interventi urbanistici. Uno, il Politeama Rossini, già in corso. L’altro, il comparto dell’ex Ipsia ancora sulla carta. Nel primo caso 700.000 euro sono stati ceduti al Comune non potendo la Matelica srl, di cui Stefano Belogi è amministratore unico, ricavare i parcheggi a ridosso della struttura. La quota di aree di sosta che il costruttore avrebbe dovuto cedere all’ente è stata quindi convertita in 700.000 euro. Dalla monetizzazione dei parcheggi è stata ricavata una cifra importante, a cui si è aggiunta la progettazione del parking interrato. Sempre a spese del privato. Lo stesso è accaduto per il comparto dell’ex Ipsia su via Podesti, che verrà realizzato dalla società Graziano Belogi & Immobiliare Srl. Il progetto di recupero genererà un introito di oltre un milione di euro per le casse comunali, derivante soprattutto dalla monetizzazione della dotazione di parcheggio pubblico e dalla messa a dimora delle piante. Nel caso dei posti auto il progetto ne prevede 122, di cui 40 esterni e 82 interrati. Poco piu’ che sufficienti ai residenti che andranno ad occupare i 56 appartamenti previsti. Il corrispettivo in denaro dei parcheggi e delle aree verdi, che il costruttore non riuscirà a realizzare per mancanza di spazio, è di 1 milione e 300mila euro. Soldi che gli amministratori hanno deciso nei giorni scorsi di destinare al maxi parcheggio al servizio del centro storico. “Il piano Cervellati prevede la progressiva pedonalizzazione del centro antico – spiega il sindaco Maurizio Mangialardi –, strettamente connessa alla realizzazione di una serie di parcheggi a servizio del quartiere. Tra questi è in avanzata fase di progettazione il parcheggio dell’ex Gil che prevede la realizzazione di 372 posti auto. La monetizzazione della dotazione dei parcheggi sia privati che pubblici – precisa il primo cittadino -, afferenti agli interventi di trasformazione degli edifici all’interno del centro storico, verranno utilizzati per realizzare altri parcheggi, primo tra tutti quello dell’ex Gil. Stessa destinazione avranno i 700.000 euro derivanti dall’intervento del politeama Rossini, a cui si aggiunge la somma di 1 milione e 300mila euro, afferente al programma di riqualificazione urbana dell’ex Ipsia”. Michela Gambelli La salute dei bimbi D a domenica 10 ottobre 2010 più cittadini sanno come comportarsi nel caso in cui un bambino, accidentalmente, stia per soffocare a causa dell’inalazione da corpo estraneo. Ciò è stato possibile grazie all’iniziativa che si è svolta proprio domenica scorsa in molte piazze nazionali, e nelle marche proprio a Fabriano e a Senigallia. L’evento organizzato a livello nazionale dalla Simeup (Società Italiana di Medicina di Emergenza-Urgenza Pediatrica) ha visto come protagonisti sul campo l’associazione FoRT.E, con i suoi istruttori e materiale didattico apposito, ma anche le associazioni di volontariato coinvolte come Volontari del Soccorso della croce Rossa Italiana, in particolare con i ragazzi dei Pioneri di Senigallia, Ancona, Castelplanio e Porto Potenza Picena, inoltre i Clown de “La valigia delle meraviglie”, senza dimenticare l’associazione culturale “il piccolo grande alessandro”: a tutti loro il nostro più sentito ringraziamento. 6 14 ottobre 2010 chiesa Appunti di vita ecclesiale In onore della beata Maria Crocifissa Satellico Una santa ancora attuale. Ostra Vetere si è di nuovo raccolta attorno alla memoria della Beata Maria Crocifissa Satellico nel corso dei quattro giorni di celebrazioni liturgiche che hanno scandito la solennità in onore della santa monaca, e che si sono conclusi col corteo processionale di domenica. Le celebrazioni sono state coordinate dalla parrocchia di Santa Maria di Piazza e dall’abate parroco don Mauro Baldetti, in unità di intenti con l’associazione locale delle Confraternite che, in una sua nota, sottolinea l’apporto delle cinque istituzioni confraternitali presenti in paese nella riproposizione di una ritualità antica, che è tornata attuale soprattutto dopo che, nell’ottobre del 1993, Giovanni Paolo II proclamò Beata la suora che aveva vissuto nella antica Montenovo nella prima metà del settecento, e che qui aveva trascorso la parte più significativa della sua vocazione monacale. Di origine veneziana, Suor Maria Crocifissa Satellico visse tra il 1706 e il 1745, trascorrendo la stagione più intensa della sua esperienza spirituale nel monastero delle clarisse di Ostra Vetere del quale fu anche badessa, e morendo in concetto di santità con una fama che, già quand’era in vita, aveva varcato i confini del paese. Fulcro delle celebrazioni, che coincidono di anno in anno con la data delle beatificazione, la chiesa di Santa Maria di Piazza e la chiesa di Santa Lucia: quest’ultimo, splendido tempio, è quello adiacente allo stabile che ospitava il convento (e nel quale hanno oggi sede la Biblioteca Comunale ed il Museo civico-parrocchiale che a Suor Satellico è intitolato); all’interno di Santa Lucia si conservano tra l’altro la sepoltura della Beata, in una cappella nella quale convergono ogni anno numerosi fedeli anche da fuori regione, ed alcune altre reliquie e memorie; tra queste, l’organo che Suor Maria Crocifissa suonava in vita, e che è stato di recente recuperato grazie all’accurato restauro reso possibile dal dono munifico della famiglia Benni-Catalani. A Maria Crocifissa Satellico era stato dedicato anche un volume monografico, scritto da padre Pietro Bussoletti ed editato dal Centro di Cultura Popolare. Raoul Mancinelli Verso la beatificazione di padre Matteo Ricci Un compito “affascinante e di grande responsabilità” è quello che attende la Commissione storica istituita dalla diocesi di Macerata-Tolentino–Recanati–Cingoli–Treia per la riapertura della causa di beatificazione e canonizzazione di padre Matteo Ricci. Lo afferma mons. mons. Claudio Giuliodori, vescovo di Macerata, che sottolinea “il servizio che con tale studio si può offrire a tutta la Chiesa”. La prima riunione della Commissione, designata lo scorso 24 gennaio, si è tenuta questa mattina nel capoluogo marchigiano. La Commissione avrà il compito di realizzare una scrupolosa indagine sugli scritti attribuiti al gesuita maceratese e su tutti quei documenti che abbiano qualche rapporto con lo stesso. Al termine della ricerca, verrà presentata una relazione collegiale completa sul lavoro svolto assieme ad un giudizio circa l’autenticità ed il valore dei documenti e sulla figura del Servo di Dio Ricci. A norma della legislazione prevista per le cause dei Santi, la Commissione è composta da periti in materia storica e archivistica. Il fine che la Commissione si prefigge, spiega il presidente padre Gianni Criveller, è quello di “concludere il lavoro entro un anno, conducendo un’indagine seria e producendo una relazione che illustri i temi della santità di p. Matteo Ricci sulla base di fonti, anche coeve, da verificare con precisione”. diocesi Racconti e testimonianze dal Centro estivo di Serra de’ Conti Un oratorio da vivere A nche quest’anno l’Oratorio con il patrocinio del Comune di Serra de’Conti ha organizzato il Centro Estivo per ragazzi dai 5 ai 14 anni presso il Parco Verde, dal 14 giugno al 30 luglio 2010. Scopo del centro è stato quello di far vivere ai ragazzi un’esperienza educativa di aggregazione con un’ampia gamma di proposte: dalle varie attività ludiche ai giochi in acqua, si è cercato così di dare un’alternativa alle più consolidate forme di animazione estiva come le colonie e i corsi in piscina. Il Centro è stato organizzato in 4 cicli di due settimane ciascuno, con l’introduzione delle attività ludiche in lingua inglese e in particolare, su richiesta dei genitori è stata avviata la formula di full-immersion in inglese nel secondo ciclo presso l’agriturist Croce del Moro (con Deborah Bacci, Vanessa Venturi Quattrini, Sara Battistini coordinate dalla Professoressa Miss Carla Lee). Per i restanti turni due giorni a settimana sono stati trascorsi in piscina presso il country house l’Infinito. L’iniziativa è stata strutturata con l’intento di venire incontro alle famiglie sia per la gestione degli orari, compatibili con quelli di lavoro, sia per l’aspetto economico, ma soprattutto per l’aspetto educativo. Le attività svolte nelle mattinate al Parco Verde e in piscina prevedevano: l’accoglienza dei ragazzi dalle 7.30, animazione ludico-sportiva, giochi in inglese, percorsi psicomotori, laboratori di giocoleria, giochi tradizionali ecc.. fino alle ore 13. Abbiamo avuto il piacere di notare un Gli animatori del centro estivo 2010 Un grande grazie agli animatori, un saluto caro a tutti i ragazzi del centro estivo e alle loro famiglie per la bella amicizia e partecipazione. Ci rivediamo in Oratorio che continua il suo progetto educativo con tante belle esperienze e nuove proposte per piccoli e grandi, ed è aperto per l’accoglienza di tutti dal lunedì al venerdì dalle 16.00 alle 19.30 con la presenza fissa di un animatore e la domenica pomeriggio dalle 16.00 alle 19.00 con la presenza dei genitori. Alba Bellini. L’esperienza di Deborah: oggi animatrice e ieri piccola frequentatrice dell’Oratorio insieme alla sua famiglia. “Come ogni anno si è svolta l’attività del centro estivo di Serra de’ Conti, organizzata dall’Oratorio. Quest’anno ho avuto il piacere di partecipare come animatrice ed ho provato grande gioia nel vivere questa esperienza che è stata per me gratificante a livello umano grazie alla grande energia trasmessa dai bambini. Loro, i bambini, sono come un fiume in piena, straripanti di amore, spontaneità, vitalità, voglia di esprimersi e capacità di cogliere le piccole cose che colorano la vita. E’ questo che dentro di te si risveglia, palpita … ed ha voglia di uscire allo scoperto e di essere donato al prossimo. Solo con la condivisione, la capacità di donarti agli altri e con il sorriso è possibile scoprire il significato dell’amore.” esperienze Suor Gabriella ha incontrato gli studenti della scuola media di Ostra Ragazzi aperti al mondo V eramente bello e toccante l’incontro di sabato 9 ottobre tra suor Gabriella Pinna, responsabile e coordinatrice del progetto “Coloriamo la vita” a Sao Luis, in Brasile, e i ragazzi della Scuola Secondaria di I grado “A. Menchetti” di Ostra. Non era la prima volta che gli studenti dell’Istituto sentivano parlare di questa missionaria, dal momento che la scuola contribuisce al progetto fin dalla sua nascita grazie alla prof. Francesca Angeletti che a quel tempo insegnava proprio a Ostra, ma, appunto, ne avevano solo sentito parlare e non avevano mai avuto l’occasione di Nuovi orari della Pinacoteca diocesana Scattano i nuovi orari autunnali alla Pinacoteca Diocesana di Senigallia, in vigore sino alla fine di dicembre. Dal 1 ottobre l’apertura garantita in tutti i fine settimana. La Pinacoteca Diocesana, che conserva capolavori come “La Madonna del Rosario” di Federico Barocci, resta aperta il sabato e la domenica con orario 9-12 e 16-19, sempre ad ingresso gratuito. Per informazioni 071.60498/65758 oppure visitare il sito www.diocesisenigallia.it La nascita di Santa Maria Goretti In vista della festa della nascita di S. Maria Goretti, a Corinaldo il santuario ha organizzato un triduo in preparazione. Mercoledì 13 ottobre: 8,30, S.Messa in Santuario; segue adorazione eucaristica. Giovedì 14 ottobre: 18,30, S.Messa in Santuario; 20,30 piazzale casa natale “Via Crucis” – la Croce di Cristo e di Marietta; Venerdì 15 ottobre: 18,30, S.Messa in Santuario; 20,30 piazzale della casa natale Rosario meditato. Sabato 16 ottobre – anniversario della nascita. 7,30 S.Messa in Santuario; 11,00 S.Messa (pell.Benevento); 18,30 S.Messa prefestiva in Santuario. Celebra don Giuseppe Bartera, nuovo Arciprete; 20,30 S.Messa alla casa natale. Celebra don Stefano Basili, novello sacerdote corinaldese; 21,30 recital dei giovani al teatro comunale Domenica 17 ottobre, anniversario del Battesimo,e in onore del nuovo parroco, alle ore 21,00, concerto d’organo in S. Francesco del M. Pierandrea Gusella di Rovigo. aumento delle iscrizioni con un totale di 92 bambini. L’iniziativa ha riscosso un buon successo, anche grazie alla gestione del Centro, che è stata affidata ai giovani del posto (Alessandro Fanesi, Elisa Mencarelli, Francesca Lametti ed Emanuela Olivetti) i quali hanno messo a disposizione competenze, pazienza e simpatia per la buona riuscita di questa esperienza educativa, sotto la supervisione della coordinatrice dell’oratorio. Inoltre, un particolare ringraziamento alle/ai ragazze/i che hanno volontariamente contribuito all’animazione del centro. (Benedetta Montanari, Christian Giovannelli, Claudia Ubertini, Francesca Conti, Giulia Meloni, Laura Titti e Serena Pucci). L’esperienza è stata sicuramente positiva, soprattutto per il rapporto che si è creato con i ragazzi; ci auguriamo quindi che l’iniziativa venga ripetuta anche nei prossimi anni. incontrarla e, soprattutto di ascoltare le sue parole. Fino a sabato scorso. Grazie, di nuovo, a Francesca che ha organizzato l’incontro e ha accompagnato suor Gabriella nella nostra scuola, i nostri ragazzi hanno potuto arricchirsi di un tesoro prezioso quale è la testimonianza di vita, di servizio e di gioia, portata dal Brasile nelle nostre aule scolastiche. Suor Gabriella ha raccontato ai ragazzi delle classi prime, poi delle classe terze e infine delle classi seconde (in tre maxi gruppi di circa 65-70 ragazzi ogni volta) la sua esperienza di missionaria in una terra tanto piena di contraddizioni (ricchezza e povertà, leggi non rispettate, discriminazione e violenza…) ma al tempo stesso tanto affascinante nei suoi colori, nella sua vitalità e nella sua gente carica di sentimenti, valori e voglia di vivere. I ragazzi di Ostra, dapprima curiosi di conoscere,(di sapere persino se nella terra della samba anche suor Gabriella ha imparato a ballare!), si sono poi fatti trasportare dalle sue parole in questo Paese lontano, nella favela di Vila Embratel, tra i suoi bambini di strada e le adolescenti madri, colpiti dai racconti legati alla vita scolastica, all’alimentazione, alle attività che svolgono i loro coetanei brasiliani e pieni di stupore di fronte alla semplicità di una suora il cui amore per quella terra e per quei volti traspariva in ogni momento e da ogni singola espressione del viso. Molti ragazzi conoscevano le condizioni di vita dei nostri amici di Sao Luis e le attività svolte nell’ambito del progetto, dal momento che in questi anni, a scuola, è sempre stato mantenuto vivo il rapporto con questa realtà, con Francesca Angeletti e suor Gabriella, e i nostri ragazzi organizzano ogni anno iniziative a scuola per raccogliere fondi e contribuire alla solidarietà verso gli amici brasiliani (lo scorso giugno hanno consegnato per questo la cifra di mille euro a Francesca), ma la cosa più bella è stata vedere come sabato scorso tutte le parole dette e le attività svolte hanno preso vita, hanno assunto una forma concreta nella persona di suor Gabriella e nei volti impressi nelle foto che lei ha mostrato ai nostri studenti. In particolare è stato commovente vedere il volto stupendo della piccola Rita (Ritina, come la chiama suor Gabriella) nata poco più di due anni fa, quinta figlia di una ragazza di 28 anni passati tra abbandoni, violenze e sofferenze, di cui suor Gabriella ci aveva parlato in una lettera del Natale 2008. Ebbene una ragazza della nostra scuola appena ha sentito il nome della bambina ha ricordato la sua storia, quel nome e quella gioia per la sua nascita che ci aveva toccato il cuore due anni fa e che ora, con la sua straordinaria bellezza e i suoi occhi pieni di vita, di gioia, di divino, ha riempito di senso più profondo e vero la nostra solidarietà. Come mi ha detto suor Gabriella prima di salutarci, è giusto raccontare queste storie, è doveroso parlare di queste iniziative svolte a scuola, perché i nostri giovani hanno bisogno di questo, hanno una grande capacità di amare, di donare e di donarsi agli altri e non possiamo sempre e solo lamentarci guardando i mali del mondo e ciò che ci opprime, ma con forza e gioia dobbiamo incoraggiare e sostenere ogni “piccola goccia che contribuisce a formare un oceano” perché senza quella goccia (come ci insegna Madre Teresa) l’oceano non sarebbe lo stesso. Grazie suor Gabriella per questa lezione di vita. Grazie ragazzi di Ostra perché contribuite a rendere più bello il mondo. Barbara Lilli 14 ottobre 2010 Chiesa idee da condividere 7 in agenda LA SETTIMANA DEL VESCOVO diocesi Idee sulla ‘Comunione’, filo conduttore del secondo anno Occasione di novità N ella prossima serie di articoli sul Sinodo, cercheremo di vedere insieme il percorso che ci attende in questo secondo anno del Sinodo. E’ necessario, innanzitutto, richiamare il percorso fatto fino ad ora. In questo e nei prossimi anni tutte le parrocchie, in stretta comunione tra di loro e con l’intera diocesi, sono chiamate a “percorrere insieme un cammino” straordinario di ascolto, conversione, discernimento, comunione e progettazione pastorale che è proprio il Sinodo diocesano, per rinnovarsi radicalmente e per crescere come “comunità missionarie”, sempre più fedeli a Dio e agli uomini del nostro tempo, capaci di testimoniare e annunciare il Vangelo in modo credibile e convincente oggi. Sottolineiamo ancora che il Sinodo diocesano non è “un di più”, da aggiungere alle varie attività pastorali, ma è una “modalità straordinaria” di portare avanti la pastorale ordinaria. E’ una modalità straordinaria per l’obiettivo: un rinnovamento della vita e della missione delle nostre comunità cristiane perché si realizzi il progetto che il Signore ha sulla Chiesa: essere ‘un cuor solo e un’anima sola’ (At 4,32), una comunità che cammina unita nell’ascolto dello Spirito Santo e nell’impegno a mettersi a servizio dell’uomo con un rinnovato annuncio del Vangelo. E’ una modalità straordinaria per il metodo di lavoro. Perché il cammino sinodale della nostra Diocesi sia ricco di frutti è necessario che ciascuno faccia la sua parte: tutti possono intervenire, perché tutti sono chiamati a dare il proprio contributo. Riportiamo alla memoria anche gli obiettivi pastorali di ciascun anno del Sinodo: nell’anno 2009-2010, l’obiettivo è stato: mettersi in ascolto di Dio e di ogni persona per leggere la situazione socio-culturale del territorio e cogliervi le chiamate di Dio. Nell’anno 2010-2011, l’obiettivo è: delineare il modello di Chiesa comunione che il Signore ci chiama a vivere, come dono da accogliere e come progetto da realizzare. Negli anni 2011-2013, l’obiettivo è: progettare il modo di testimo- niare e annunciare il Vangelo nei vari ambiti della vita quotidiana, con la partecipazione di tutti i cristiani (quali scelte pastorali prioritarie dobbiamo fare?). Stiamo entrando nel cammino del secondo anno del Sinodo e quindi, dopo aver appena visto l’obiettivo, ne delineiamo i contenuti: il compito che ci affida il Signore nel secondo anno del Sinodo è «delineare il volto della Chiesa comunione»; per aiutare le comunità ecclesiali a delineare il modello di Chiesa da costruire, sarà consegnato loro uno “strumento di lavoro”. Questo strumento di lavoro da una parte richiamerà le “linee di fondo” del progetto di Chiesa, che vengono proposte dalla parola di Dio, dal Concilio Vaticano II e dai successivi documenti del Magistero Ecclesiale; dall’altra proporrà gli orientamenti pastorali e le disposizioni pratiche necessarie per realizzare il progetto di Chiesa, delineato dalla parola di Dio e dal Magistero Ecclesiale, nella nostra situazione. don Paolo Gasperini libri L’Azione Cattolica diocesana ha festeggiato in Cattedrale un secolo di vita In festa per i cento anni di Ac U na festa molto bella è stata proposta dall’Azione Cattolica domenica 2 ottobre, a ricordo dei cento anni di vitalità dell’associazione nella nostra diocesi. La celebrazione eucaristica ha rappresentato il momento centrale nel quale i sentimenti, le emozioni e le attese hanno trovato piena accoglienza; nelle parole del Vangelo, quasi la descrizione della ragione d’essere più profonda per ciascuno dei partecipanti. Come quei lebbrosi che tornano da Gesù per ringraziarlo della guarigione ottenuta, tanti giovani e meno giovani dell’Ac di Senigallia hanno sentito l’esigenza di trovarsi insieme per esprimere sempli- cemente gratitudine a Dio, alla Chiesa e all’Associazione per quanto anch’essi hanno ricevuto. Non un gesto retorico ma sincero perché in questi anni penso che ciascuno di noi sia stato coinvolto in vicende liete e faticose ma sempre costruttive, in amicizie nuove e relazioni indistruttibili, abbia affrontato incontri , discussioni, abbia regalato il proprio tempo alla “preghiera, all’azione, al sacrificio” mosso dall’inquietudine di chi ama e si sente amato da Dio. Guardando il filmato proiettato alla Chiesa dei Cancelli ci siamo sentiti una piccola parte di “quella storia”, ultracentenaria, scritta da uomini e donne coraggiosi, fedeli al Vangelo e alla Chiesa, che hanno pagato a caro prezzo il valore profetico delle loro idee e non si sono vergognati mai di condurre un’esistenza semplice, popolare, fraterna, libera perché obbediente a Dio e alla propria coscienza. Ero seduta accanto ad Alba Muzi che mi raccontava di essere stata anche lei, dei Baschi Ruggine, al primo incontro nazionale con il Papa a Roma piena di quell’entusiasmo che Armida Barel- li riusciva a trasmettere alle donne di tutta Italia definendosi la loro “sorella maggiore”… E ripassavo con il cuore emozionato le immagini degli anni della contestazione, del terrorismo, del rinnovamento conciliare, delle trasformazioni dell’Ac fino ad oggi: quante conferme, quante speranze! In fondo per ognuno di noi l’esperienza associativa è sempre stata una scuola in cui siamo cresciuti come figli di Dio, come persone ricche di umanità, come cittadini di un tempo che ci è stato donato da vivere in pienezza, con uno sguardo buono. In fondo è l’adesione al Vangelo che ci attrae e la misericordia del Padre che ci spinge sempre a ricominciare anche su strade nuove; ma è l’amicizia e la presenza delle persone, sacerdoti, responsabili, coetanei, ragazzi e giovani, santi nella semplicità di tutti i giorni e testimoni più grandi, che ci fanno gustare il valore della nostra vita in Dio, spesa per gli altri. Grazie all’Azione Cattolica, segno ancora vivo della Chiesa. Anna Paola Fabri libri ’Profeti del XX secolo’, un articolato libro di don Giancarlo Conte Leggere i testimoni di fede V iene citato spesso quanto dice PaoloVI nell’esortazione apostolica dell’8/12/1975 “Evangelii nuntiandi”, n. 41: “L’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri e, se ascolta i maestri, lo fa perché sono dei testimoni”. Verissimo. E lo constatiamo ogni volta che parliamo di un testimone della fede, perché “verba movent, exempla tahunt”, cioè: “le parole commuovono, gli esempi attraggono”. Per questo mi piace invitare alla lettura di un bel libro scritto con competenza e passione da un sacerdote ottantenne di Piacenza, don Giancarlo Conte. Il libro è uscito nel maggio scorso e si intitola: “Profeti del XX secolo”. Sono 257 pagine piacevoli e stimolanti, che descrivono in breve la fisionomia e il messaggio di 23 testimoni di Cristo del nostro tempo. E’ stampato dall’Editrice Berti, credo di Piacenza, e questa volta il costo è congruo: 10 euro. Sono usciti in questi ultimi anni altri libri simili, come “Speranza del mondo: 16 profili di testimoni della Chiesa italiana” (Ed. San Paolo) e “Testimoni della Chiesa italiana” (ben 103, divisi per regione), sempre Ed.San Paolo, usciti entrambi nel 2006 in occasione del convegno ecclesiale nazionale di Verona. Tornando al libro di G.Conte va detto che lo stile è sobrio e sentito, le notizie ben documentate: si vede bene che sono frutto di anni di accurata raccolta di dati e notizie. Invito a leggere il libro: fa veramente bene. Scrive mons.Luciano Monari, vescovo di Brescia, nella presentazione: “Se riusciamo a sollevare lo sguardo, non mancano i segni della vicinanza attiva di Dio; non siamo costretti a rimpiangere la parola dei profeti del passato; ci sono ancora profeti tra noi, c’è ancora per noi la possibilità di ascoltare la parola di Dio che illumina gli eventi alla luce del vangelo”. Alcuni dei 23 “testimoni” presenti nel libro sono noti, altri meno. Personalmente, per esempio, non conoscevo Luigia Tincani (1889/1976), che l’au- tore abbina alla grande Armida Barelli (1882-1952). La Tincani, abruzzese, è stata una donna di grande cultura e di notevole spiritualità, formata alla scuola domenicana e cateriniana. Insegnante e apostola del vangelo nella scuola e nella società, stimata dai pontefici Pio XI, Pio XII, Giovanni XXIII e Paolo VI; fondatrice, tra l’altro, dell’Istituto di magistero Maria SS.Assunta, l’odierna LUMSA, e dell’Unione S.Caterina da Siena, che Pio XI chiamerà Missionarie della scuola. E’ in corso la causa di beatificazione. Chiudo citando i nomi dei 23 testimoni di Cristo presentati nel libro: Z.Saltini, L.Milani, G.Marella, H.Camara, T.Bello, E.Balducci, I.Giordani, G.La Pira, P.Mazzolari, V.F.Dalla Zuanna, F.Jagerstatter, A.De Gasperi, G.Lazzati, G.Dossetti, A.Barelli, L.Tincani, M.Pellegrino, B.Haring, G.Lercaro, D.M.Turoldo, C.Carretto, M.Rossi, F.Guala. Valerio Torreggiani Da Giovedì 14 a Sabato 16 ottobre a Reggio Calabria per la Settimana Sociale dei Cattolici Italiani Domenica 17 ottobre Ore 10.00: S.Cresima al Ciarnin Ore 11.30: S.Cresima al Portone Ore 17.00: Ingresso del Parroco don Stefano Conigli e ViceParroco P.Merlin a Piticchio Giovedì 21 ottobre Ore 10.00: Consiglio Pesbiterale Sabato 23 ottobre Ore 9.30: Progetto famiglia (c/o Fiorini) Ore 11.00: Inaugurazione all’Ospedale Ore 18.00: Ingresso del Parroco don Giancarlo Giuliani al Portone Domenica 24 ottobre Ore 9.30: S.Cresima a Castelvecchio Ore 11.00: Ingresso del parroco don Giancarlo Giuliani al “Ciarnin” Ore 17.00: Ingresso del Parroco don Stefano Conigli) e del Vice Parroco (P.Merlin) a Montale. Ricercatori di speranza.it www.ricercatoridisperanza.it - L’idea del sito trae ispirazione dal direttorio sulle comunicazioni sociali della Cei e dagli incontri organizzati dalla Chiesa Cattolica sulla comunicazione, in primis “Testimoni digitali” evento organizzato ad Aprile di quest’anno a Roma” afferma Emanuele Renzi, regista, scrittore e ideatore del progetto. “Ricercatori di Speranza” nasce come luogo d’incontro per tutti coloro che desiderino dare un senso alla propria vita. Nasce per quei ragazzi e per quelle ragazze di buona volontà che sono in cammino perché vogliono avere risposte alle domande fondamentali, cercando in Gesù, nella fede cattolica, una speranza che non delude. “Il sito internet è strutturato come un vero e proprio laboratorio di ricerca con tanto di strumenti (film, libri, conversazioni) e scoperte (le testimonianze di tante persone che hanno incontrato Gesù). Ogni proposta è commentabile per ricercare insieme la speranza che non delude, in cammino verso Dio e verso la felicità.” dice Filippo Amaduzzi, webmaster e co-ideatore. “Il nostro impegno continua anche attraverso incontri e presenza in altri media al di fuori del web (tv, giornali, radio) che hanno a cuore la tematica trattata” afferma Emanuele. Oltre a presentare film e libri di terzi, vengono prodotte internamente delle opere. L’attuale proposta è il cortometraggio di Emanuele Renzi “la prima storia d’Amore”, disponibile nel catalogo del sito assieme ad una guida che illustra e approfondisce le tematiche legate all’amore di un uomo per una donna che fondano la loro unione in Dio. Un ottimo strumento per coppie di fidanzati e per corsi organizzati dalle diocesi del territorio. “Le uniche fonti di sostentamento sono la generosità degli utenti e i nostri prodotti. Desideriamo scommettere per primi su questo progetto affidandoci alla Provvidenza: fino a quando l’idea sarà utile, continuerà ad esistere”, conclude Filippo. “Mentre”, in onda su Tv 2000 “Good morning, Nairobi!”. “Good morning, Rome!”. Il filo diretto con l’Africa è la chicca di “Mentre”, la novità editoriale di TV 2000 in onda dal lunedì al venerdì: in diretta dalle ore 15 alle ore 16; e in replica in seconda serata alle ore 22,30 (il venerdì alle ore 22,50). In particolare, ogni giorno sono previsti quattro collegamenti web-cam: dal mondo delle missioni e dell’impegno laico. E proprio attraverso la web-cam, “Mentre” apre una finestra su persone che nella contemporaneità raccontino il loro quotidiano: “mentre” Massimiliano in Bolivia aiuta una cooperativa a produrre mobili dopo aver lasciato la toga di avvocato a Foggia, la Missionaria dell’Immacolata suor Silvia in Brasile porta avanti una fabbrica di pannolini per ridare speranza alle donne delle favelas; “mentre” Emma, disabile, a Lamezia Terme (Catanzaro) promuove progetti di legalità, Salvatore tutti giorni a Capranica (Viterbo) apre la scuola di musica Juppiter per offrire percorsi di creatività riscoprendo i gesti semplici. L’idea di fondo, che ha raccolto l’interesse anche della Fondazione Missio, “è quella di offrire, una piazza mediatica in cui possano confluire esperienze significative attraverso i cosiddetti new media”, sottolinea Stefano De Martis, direttore dell’informazione di TV 2000 e Radio Inblu. In particolare dall’Africa, i frammenti di umanità saranno raccontati dalla sede del “New People Media Center” dei Missionari Comboniani a Nairobi, in Kenya, dove si avvicenderanno testimonianze di missionari e laici. Nello studio di TV 2000, oltre al conduttore Maurizio Di Schino, sarà presente un “creativo” (scrittore, pittore, musicista, fumettista...) che aiuterà ad alimentare il dialogo interattivo, ma interpreterà i racconti anche attraverso la propria arte: con la tavolozza dei colori o con uno strumento musicale in studio, tanto per fare alcuni esempi. Nella prima settimana di trasmissioni, venerdì 22 ottobre dalle 15 alle 16 saranno protagoniste subito le Marche, con il collegamento tramite skype con la redazione del settimanale diocesano Emmaus di Macerata: la caporedattrice Francesca Cipolloni racconterà la sua esperienza professionale all’interno di uno strumento di comunicazione, quale appunto Emmaus, così importante per la vita della nostra Chiesa. 14 ottobre 2010 il paginone Si è aperta il 10 ottobre l’assemblea speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei vescovi. I lavori, che si svolgono in Vaticano fino al 24 ottobre, sono centrati sul tema: “La Chiesa cattolica nel Medio Oriente: comunione e testimonianza. ‘La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuor solo e un’anima sola’ (At 4, 32)”. Ad aprire l’assise, domenica 10 ottobre, Benedetto XVI con la celebrazione eucaristica nella basilica vaticana. Cristiani d’Oriente 14 ottobre 2010 il paginone Un esame di coscienza U n tempo privilegiato per fare un esame di coscienza “nella verità e nella sincerità”. Antonios Naguib, patriarca di Alessandria dei Copti (Egitto) parla così del prossimo Sinodo dei vescovi sul Medio Oriente che si svolgerà in Vaticano (10-24 ottobre) su “La Chiesa cattolica nel Medio Oriente: comunione e testimonianza”. Il patriarca, che del Sinodo sarà il relatore generale, si sofferma anche sulle sfide che attendono la Chiesa in Medio Oriente e che rispondono alla comunione ecclesiale, alla testimonianza, tramite la catechesi e la liturgia da rinnovare ma restando fedeli alla tradizione, all’ecumenismo e al dialogo con l’ebraismo e l’islam. Ma il Sinodo rappresenta anche una grande opportunità per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla situazione reale delle Chiese mediorientali, grazie ai media. “Non si tratta - afferma - di lanciare accuse contro nessuno, ma d’illustrare con maggiore precisione le realtà in cui viviamo”. Cosa rappresenta il Sinodo per le Chiese orientali? Questo Sinodo ci permetterà prima di tutto di guardare a Cristo e alla Chiesa degli apostoli e dei nostri padri nella fede, per vedere a che punto siamo nel portare il loro messaggio alla generazione odierna, cristiana e non cristiana. Dunque è in primo luogo un esame di coscienza nella verità e nella sincerità. In secondo luogo è un forte richiamo a vivere la comunione all’interno di ogni Chiesa sui iuris, tra le nostre Chiese, che hanno tanto in comune, con la Chiesa cattolica universale, con le altre Chiese, e con i nostri fratelli e sorelle non cristiani. In che modo il Sinodo potrà rappresentare un “esame di coscienza”? Offrendoci l’occasione di discutere sulle condizioni attuali delle nostre Chiese, per metterne in luce sia gli aspetti positivi sia quelli che hanno bisogno di sforzi speciali per rispondere alla nostra vocazione di essere luce e sale nelle rispettive società. Ognuna delle nostre Chiese avrà da studiare in profondità l’appello e il messaggio del Sinodo, che sarà espresso prima nell’’Instrumentum Laboris’, poi nelle proposizioni dei padri sinodali, e in modo particolare nella lettera postsinodale del Santo Padre quando ce la indirizzerà. Quello di ottobre sarà il primo Sinodo sul Medio Oriente: qual è la genesi di questa scelta e quali le motivazioni? È la prima volta di un Sinodo ‘speciale’ per il Medio Oriente. I vescovi della regione avevano espresso in varie occasioni il bisogno di tenere un tale Sinodo. Benedetto XVI ha benevolmente accolto questo desiderio an- Sfide che chiedono anche un prezzo di nunciandoci la decisione nel suo incontro sangue, basti pensare alle violenze anticon i patriarchi e gli arcivescovi maggiori cristiane, in Iraq e nello stesso suo Egitto, orientali a Castelgandolfo, il 10 settembre dove nello scorso Natale ci fu la strage di 2009. È un’assemblea ‘speciale’, perché sia- Nagh Hamadi. Com’è la situazione adesso mo consci che la nostra regione del Medio in Egitto? Oriente ha una fisionomia e dei problemi “La nostra situazione attuale, dopo il dramcomuni particolari. Non ci sentiamo piena- matico evento a Nagh Hamadi, in cui 6 mente a casa sia con l’Africa sia con l’Asia. cristiani furono uccisi insieme ad un muPenso che questa scelta avrà le sue ripercus- sulmano, ci vede in attesa di una sentenza sioni sulla Chiesa universale. Di fatto molti giudiziaria che dimostri come l’ordine pubnon conoscono o conoscono poco le Chie- blico voglia veramente rendere giustizia e rise Orientali. Il Sinodo attirerà l’attenzione spettare la vita e i diritti di tutti. Devo anche sulle nostre Chiese, sul nostro contesto di dire che in seguito a questo doloroso evento, vita e di missione, e sul nostro ricco patri- molti scrittori musulmani hanno condannamonio ecclesiale, patristico, spirituale e cul- to l’atto e portato l’attenzione sul pericolo turale. Darà anche l’occasione di conoscere della violenza e del fanatismo. Speriamo che i problemi che affrontiamo e in cui viviamo. sia l’occasione di una ripresa di maggior avCosì come metterà in luce la testimonianza vicinamento tra musulmani e cristiani, e di di fede, spesso eroica, che le nostre Chiese uno sforzo serio per combattere le cause del danno silenziosamente. fanatismo. I sei patriarchi I n Medio Oriente, oltre alla Chiesa di tradizione latina, vi sono 6 Chiese orientali cattoliche, con a capo un patriarca. Attualmente in Medio Oriente vi sarebbero, su una popolazione di 356.000.000 di persone, circa 20.000.000 di cristiani di cui 5.000.000 di cattolici. (Fonte: Sala Stampa Santa Sede) Chiesa Patriarcale Copta: nel 1824 la Santa Sede creò un patriarcato per i cattolici copti, che però esisteva soltanto sulla carta. Leone XIII con la lettera apostolica “Christi Domine” del 26 novembre 1895, ristabilì il Patriarcato cattolico copto di Alessandria. L’attuale Patriarca è Sua Beatitudine Antonios Naguib che ha iniziato il suo ministero il 30 marzo 2006. La sede patriarcale si trova nel Cairo. I copti cattolici si trovano esclusivamente in Egitto e nel Sudan in numero di 210.000. Chiesa Patriarcale Sira: è la Chiesa degli ortodossi siriaci che si sono riuniti con Roma a partire dal 1783. La Chiesa ha una propria gerarchia, sotto l’autorità di un patriarca, che porta il titolo di Patriarca di Antiochia dei Siri. Dal 20 gennaio 2009 il nuovo Patriarca è Sua Beatitudine Ignage Youssif III Younan. La sede è a Beirut (Libano), ma la maggior parte dei fedeli vivono in Iraq I l Sinodo toccherà la realtà di oltre 16 milioni di cristiani (di cui 5,7 milioni di cattolici) - erano 50 milioni alla fine della seconda guerra mondiale - che vivono in mezzo a 360 milioni di abitanti di Paesi arabi e non arabi di una vasta area geografica che va dall’Egitto alla Turchia, dall’Iran a Israele, dai Paesi del Golfo, fino all’Iraq, il Libano, la Siria, la Giordania, la Palestina e Cipro (Fonti: Patriarcato Latino di Gerusalemme, Annuario Statistico della Chiesa). Turchia. Conta 74,8 milioni di abitanti, di cui la maggioranza è musulmana. I cristiani sono 100.000, di questi i cattolici sono 37 mila. La Turchia è un Paese laico, in cui la religione (Islam) è separata dallo Stato. Tra gli obiettivi del Paese entrare nell’Unione europea. La Chiesa cattolica non è riconosciuta dallo Stato e ha molte limitazioni come non poter avere seminari, scuole, acquistare o erigere nuovi luoghi di culto. Esemplare è la vicenda della chiesa-museo di san Paolo, a Tarso, per la cui concessione come luogo di culto permanente di culto la Chiesa locale è ancora in attesa. Le Chiese cristiane in questi ultimi anni hanno subito diversi episodi di violenza: il 5 febbraio 2006 a Trebisonda viene ucciso don Andrea Santoro, il 18 aprile 2007 a Malatya tre cristiani evangelici vengono torturati e uccisi mentre erano intenti a stampare Bibbie in lingua turca nella loro casa editrice. Il 16 dicembre 2007 padre Adriano Franchini, cappuccino italiano da 27 anni in Turchia, viene accoltellato a Smirne e il 3 giugno 2010, mons. Luigi Padovese, vicario apostolico dell’Anatolia, viene assassinato nella sua abitazione ad Iskenderun dal suo autista, il 27enne Murat Altun. Iran. È un Paese dove l’Islam sciita è dominante in tutti i settori della società. I musulmani sono 72 milioni, mentre i cristiani sono 100.000, così ripartiti, 80 mila armeni gregoriani, 8 mila caldei ortodossi, 5 mila protestanti. I cattolici sarebbero 8 mila, tra caldei, latini e armeni. Le notizie provenienti dall’Iran confermano l’esistenza di una comunità battista molto attiva che ha guadagnato la conversione al cristianesimo di migliaia di persone. Un convertito è trattato come un rinnegato, perché si trova a tradire l’Islam e ad appoggiare il nemico per eccellenza, cioè gli Usa. In Iran vige libertà di culto ma annunciare il Vangelo può costare caro: nel 2010 sono stati arrestati almeno 14 protestanti a Teheran, Shiraz e Isfahan, accusati di essere “nemici della nazione”. Secondo l’arcivescovo caldeo di Teheran, mons. Ramzi Garmou, dal 1979 (anno di avvento di Khomeini) ad oggi due terzi dei cristiani hanno lasciato il Paese. Penisola arabica. In questa zona (Arabia Saudita, Yemen, Oman, Emirati arabi uniti, Qatar e Kuwait, Bahrein) vivono circa 60 milioni di abitanti. I differenti regimi politici assumono un atteggiamento diverso nei confronti dei cristiani, che va dal rispetto religioso del Qatar, Abu Dhabi e Dubai, all’intransigenza e mancanza di libertà, come in Arabia Saudita. Mentre il Qatar ha permesso la costruzione di una grande chiesa che può contenere 5.000 fedeli, i cristiani dell’Arabia Saudita non sono nemmeno autorizzati a riunirsi in preghiera. Un altro problema è la presenza di un gran numero di lavoratori stranieri cristiani, spesso privati dei loro diritti sociali e religiosi. Inoltre l’Islam militante approfitta (42.000) e Siria (26.000), mentre 55.000 vivono nella diaspora: Usa, Venezuela. Chiesa Patriarcale Maronita: la Chiesa maronita prende il nome dal suo fondatore, san Marone († 410), che la istituì nel IV secolo. Il Patriarca di Antiochia dei Maroniti è Sua Beatitudine card. Nasrallah Pierre Sfeir, con la sede a Bkerké, Libano, e un numero di 3 milioni di fedeli. La Chiesa si trova in Libano, Cipro, Giordania, Israele, Palestina, Egitto, Siria, Argentina, Brasile, Messico, Usa, Canada, Australia. Chiesa Patriarcale Armena: la Chiesa armeno-cattolica nata nel 1742 dalla Chiesa nazionale armena. Fu riconosciuta da Benedetto XIV (1740-1758). È presente con comunità in Libano, Iran, Iraq, Egitto, Siria, Turchia, Israele, Palestina ed in altre realtà della diaspora armena nel mondo. Il numero dei fedeli è stimato in 540.000 (2008). La sede della Chiesa è a Bzoummar, in Libano. Il capo della Chiesa è il Patriarca di Cilicia degli Armeni che ha sede a Beirut; l’attuale Patriarca è Sua Beatitudine Nerses Bedros XIX Tarmouni. Chiesa Patriarcale Caldea: nel 1551 alcuni vescovi e delle necessità economiche dei lavoratori per convertirli all’Islam. Con la promessa di lusinghieri compensi materiali, un certo numero di essi in effetti si converte ogni anno. Stime parlano nella sola Arabia Saudita di circa 8 milioni di immigrati dall’Estremo Oriente, moltissimi sono cristiani. La cura pastorale dei cattolici di questa regione è affidata al Vicariato d’Arabia, retto dal cappuccino svizzero, mons. Paul Hinder. Cifre ufficiali non esistono ma sulla base delle ambasciate straniere operanti in questi Paesi si stima che in Arabia Saudita ci siano 1,4 milioni di filippini, per oltre due terzi cattolici, negli Emirati arabi uniti gli immigrati cristiani sarebbero 1,5 milioni, di cui 580 mila cattolici. In Oman si contano 120 mila cattolici, in Bahrein 65 mila, in Qatar 110 mila. Egitto. Il numero dei cristiani copti non è ancora certo. Si parla di 6 milioni secondo le statistiche ufficiali dello Stato, di oltre 12 milioni invece secondo i dati della Chiesa copta (220 mila i cattolici). Forse una cifra intorno ai 10 milioni si avvicina maggiormente alla realtà. I copti si sentono sottovalutati e vengono privati di molti dei loro diritti, in particolare della libertà di culto (difficoltà di costruire le chiese), e della libertà di coscienza. Il loro posto nella società, e così pure il loro ruolo nel governo, è insignificante. Un esempio fornito da mons. Shomali, vescovo ausiliare di Gerusalemme: su 454 parlamentari egiziani, solo 3 sono cristiani, meno dell’1 per cento, mentre la percentuale di cristiani in Egitto è almeno del 10 per cento. Iraq. Con l’invasione americana del 2003 la comunità cristiana si è ridotta drasticamente. Prima del 1987, contava 1.250.000 fedeli, soprattutto caldei. Attualmente sono meno di 400.000. Uno dei grandi drammi è l’esodo dei cristiani iracheni a causa dell’insicurezza e delle violenze di cui sono vittime. In Iraq, la guerra ha scatenato violenze tra le correnti politiche e tra le Confessioni religiose. Ha causato la morte di molti iracheni, ma tra di essi gli iracheni cristiani sono stati tra le vittime principali, essendo la comunità più esigua e debole. Anche qui non mancano martiri come padre Ragheed Ganni, ucciso, con tre diaconi, a Mosul, stessa città dove, nel 2008, viene rapito e ritrovato morto l’arcivescovo caldeo mons. Paulos Faraji Rahho. Stime raccolte da Fides parlano di oltre 2.000 cristiani uccisi e 600 mila profughi negli ultimi 7 anni. Siria. La situazione di circa 2 milioni di cristiani siriani (di cui 428 mila cattolici) sembra tranquilla sotto il regime del partito Baath, che conta sull’appoggio delle minoranze; la stessa famiglia Asad proviene da una minoranza Alawita. Ma c’è sempre la paura di un inaspettato cambiamento e di un repentino rovesciamento della situazione. La paura di uno sconvolgimento rimane ancora presente nel mondo arabo, poiché la politica dello Stato dipende spesso dall’atteggiamento benevolo o avverso della famiglia o del partito al potere. Libano. I cristiani, circa 2 milioni in gran parte cattolici, su quasi 4 milioni di popolazione totale, si trovano divisi sul piano politico e confessionale. L’equilibrio politico raggiunto nel 1943, quando i cristiani erano il 55 per cento della popolazione totale, non rispecchia più la reale situazione di fatto. fedeli si riunirono presso l’antico monastero di Rabban Hormisda ed elessero a patriarca Yochanan (Giovanni) Sulaqa, abate del monastero. Successivamente inviarono Sulaqa a Roma, dove l’abate venne ascoltato da papa Giulio III. Sulaqa si convertì al cattolicesimo. Nel 1553 il Papa creò il Patriarcato della Chiesa cattolica di rito caldeo. Nel 1830 venne fissata l’unione definitiva con Roma, quando Pio VIII attribuì al Patriarca il titolo di Patriarca di Babilonia dei Caldei. I fedeli sono circa 1 milione, di cui 250.000 vivono in Iraq, dove rappresentano la maggioranza dei fedeli cristiani. La Chiesa si trova anche in Iran, Gerusalemme, Libano, Siria, Egitto, Turchia, Australia, Usa. Chiesa Patriarcale Melkita: nel 1724 la Chiesa melchita si divise in due rami, uno sotto l’influenza di Costantinopoli, detti “Ortodossi antiocheni”, gli altri “Melchiti cattolici”, che dichiararono formalmente l’unione con Roma nello stesso 1724. Oggi, i Melchiti cattolici sono presenti non solo in Medio oriente, ma anche in nazioni come il Canada, gli Stati Uniti d’America, il Brasile, l’Australia. Il Patriarca di Antiochia dei Greco-Melkiti è Sua Beatitudine Gregorio III Laham, con la sede a Damasco; il numero dei fedeli è di 1.200.000. Oggi il Libano vive in una realtà frammentata politicamente e dunque piuttosto instabile influenzata da 2 potenze come Iran e Siria e dalla presenza al suo interno degli Hezbollah, il partito di Dio. Giordania. La Giordania è un Paese tranquillo. I cristiani, 340 mila di cui 109 mila cattolici, godono della libertà di culto avendo i loro rappresentanti in parlamento e al governo. Tuttavia in Giordania non esiste libertà di coscienza. È un fatto che si può notare in gran parte dei Paesi arabi. L’Islam sostiene di essere la religione dell’unica verità. Le altre religioni sono tollerate. Per questo non è permesso ad un musulmano di abbandonare la verità per l’errore. Cambiare religione è pertanto come tradire la società, la cultura e la nazione, basata principalmente su una tradizione religiosa. Territori palestinesi, Israele e Cipro. Il conflitto tra palestinesi e israeliani dura da più di 80 anni. Si tratta di un conflitto di natura ideologica che non sembra trovare alcuna soluzione a breve termine, nonostante gli sforzi negoziali perseguiti in diverse fasi. La situazione economica e l’assenza di sicurezza hanno obbligato gran parte dei cristiani palestinesi ad emigrare. La diaspora palestinese conta circa 500.000 persone, la gran parte delle quali si trova in Cile. Stime parlano oggi di oltre 350 mila cristiani presenti in Israele e Territori palestinesi, di questi poco meno di 170 mila sono cattolici. A Cipro, secondo dati forniti da padre Umberto Barato, vicario patriarcale di Cipro, isola che ecclesiasticamente appartiene al Patriarcato latino di Gerusalemme, su una popolazione di circa 800 mila abitanti i cattolici sono circa 25 mila, tra maroniti e latini. I maroniti oggi sono poco più di 5 mila persone in 4 villaggi per 8 parrocchie nella parte nord occidentale dell’Isola, quella occupata dai turchi. Dal 1988 Cipro dei Maroniti è una diocesi del Patriarcato Maronita del Libano. Mons. Joseph Soueif è l’attuale arcivescovo, che nel prossimo Sinodo per il Medio Oriente ricoprirà la carica di segretario speciale. I latini nativi di Cipro sono pochi e vanno sempre più diminuendo, soprattutto a causa dei matrimoni misti. La Chiesa latina, nell’ultimo scorcio del XX secolo, si è arricchita di nuovi membri dall’Asia, filippini, cingalesi, indiani, soprattutto donne che lavorano presso famiglie cipriote, ambasciate o l’Onu. Difficile accertare il numero preciso dei fedeli latini di Cipro. Sembra che i ciprioti autoctoni siano 350. Secondo le liste elettorali, i latini che possono votare sono 600. A questi si devono aggiungere almeno altre 300 o 400 persone, membri delle loro famiglie. Quindi circa mille persone in tutto. A questo numero bisogna aggiungere un nutrito gruppo di persone, tecnici, professori, uomini d’affari occidentali che vivono a Cipro per qualche anno. Molto probabilmente arrivano a 2 mila persone circa. Poi c’è il rebus dei lavoratori stranieri. I filippini sono quasi tutti cattolici e si suppone che siano 7 mila. I cingalesi sono circa 1.500 e gli indiani circa 300. Ultimamente hanno cominciato ad arrivare molti africani provenienti dal Camerun e dalla Nigeria, qualcuno dal Congo. Molti di loro sono cattolici, ma non è possibile dare un numero esatto. Non si conosce il numero degli illegali. In conclusione, si stima che il numero dei lavoratori stranieri cattolici a Cipro si aggiri tra le 9 e 10 mila persone, poco più. 10 14 settembre 2010 territorio La Confartigianato per sostenere l’imprenditoria giovanile Domenica 10 ottobre si è rinnovata la festa in onore di Maria Impresa formato giovani La tradizione di Montevago C onfartigianato chiama a raccolta i giovani che hanno voglia di mettersi in proprio. Sono loro, gli imprenditori under 40, che tengono testa alla crisi e si cimentano in quella che davvero di questi tempi è una impresa: creare un nuovo business, metterci la grinta, la voglia e l’impegno. I settori in cui investono sono diversi. Certamente, sottolinea Giacomo Cicconi Massi responsabile della Confartigianato di Senigallia, sono in crescita le nuove tecnologie e tutto ciò che ha attinenza con la information technology ma i giovani imprenditori senigalliesi non dimenticano i comparti tradizionali. In particolar modo scelgono di puntare sulle costruzioni e su tutta la vasta gamma dell’industria dei servizi. Aprono attività alimentari e imprese che si occupano di produzione, installazione e manutenzione di macchine ed apparecchi meccanici. La fase di start up dell’impresa è la più complessa. Per questo la Confartigianato all’insegna dello slogan “Apre una impresa è la tua”, offre la possibilità di intraprendere la strada del lavoro autonomo con un prezioso aiuto che parte dall’idea, al progetto, alla sua realizzazione. Fare impresa è il progetto Confartigianato finalizzato a favorire la creazione e lo sviluppo di nuo- ve attività imprenditoriali nel settore dell’artigianato e delle piccole imprese. Alla base di questo servizio c’è la volontà di valorizzare il lavoro autonomo, determinare il consolidamento delle imprese nei primi anni di vita, sostenere lo sviluppo delle nuove imprese attraverso una continua attività di formazione, informare sulle opportunità e sulle agevolazioni previste dalle normative nazionali e locali. Presso tutti gli uffici territoriali della Confartigianato, un team di operatori specializzati fornisce gratuitamente consulenza ed informazioni: per studiare la fattibilità del progetto (stesura del business plan e valutazione della fattibilità), per ricercare agevolazioni di legge (consulenza sulle leggi regionali e nazionali in materia di finanziamenti e contributi per l’impresa, redazione e gestione delle pratiche di finanziamento e della rendicontazione finale). L’incontro per spiegare il servizio “Fare impresa” di Confartigianato, realizzato con il Patrocinio della Camera di Commercio di Ancona, è previsto per martedì 26 ottobre alle ore 21 presso la sede della Confartigianato di Senigallia in Via Chiostergi 10. Nel giro di otto mesi, quest’anno secondo le elaborazioni Confartigianato sono 130 le aziende del Senigalliese che si sono iscritte all’albo delle imprese artigiane e molte altre piccole imprese . Nuove energie per un distretto che si spera stia ingranando la marcia della ripresa. Il comparto che più di ogni altro è interessato dall’ingresso di questa nuova linfa è quello dell’edilizia che ha visto nascere 25 aziende. Paola Mengarelli U n vero bagno di folla alla XIV festa lo scopo di portare aiuto e soccorso in della Madonna di Montevago, che caso di bisogno. Le piccole vie del casi è svolta domenica 10 ottobre nel sug- stello medievale, nel frattempo, venivagestivo castello arceviese di San Pietro no percorse dalla gente, attirata sia dalle in Musio. bancherelle , ma soprattutto dalle opere Dopo la funzione religiosa delle ore 11 pittoriche di vari artisti quali: Francesca nella piccola chiesa fuori dalle mura Baldini, che con la tecnica sfumata e tededicata alla Madonna di Montevago nue dell’acquerello dà corpo a fiori e nae dopo l’inaugurazione della mostra di ture morte; Rossano Massaccesi detto Vincenzo Mollica, allestita nella stanza “Ulisse”, che riproduce interni ed esterni reale della country house “Il paradiso da fiaba connotati sempre dalla presendel re” all’interno delle mura, c’è stata za umana in movimento; Rodolfo Bocci, una pausa ristoratrice al Piccolo Ranch, che punta sul cromatismo vivace e netto; Edith Anna Viola, che crea acquerelli tenui e sfumati quasi sempre con l’elemento primordiale dell’ acqua senza alcuna presenza umana; Marco Grioli, che ritrae scene in movimento puntando su colori schizzati in modo angosciante e conturbante. Alberto Batoli, che rivisita in modo personale quadri di pittori famosi; Walter Principato, che con la tecnica ad olio riesce a dotare le sue opere di colori soft. Tante altre attrazioni hanno caratterizzato il proseguo della festa, come l’investitura dei nuovi cavalieri, la danza del fuoco e la danza del durante la quale sono stati applauditi i ventre. A tutte ha saputo dare un tocco nuovi soci, che andranno ad aumentare introduttivo la presentatrice Emanuela, il sodalizio dei Cavalieri di Montevago. che ha siglato con la sua performance Ecco i loro nomi: Roberto Sanniti, Gian ogni passaggio importante della festa. Maria Giacchetta, Paolo Mantoni, En- Ora, però, dopo la giornata di festa, rerico Bevilacqua, Luca Cianni, Simo- sta ai cavalieri l’opera più importante: ne Soccionovo, Ivano Brocca e la gran concretizzare attività culturali e iniziadama Danielle Nabor De Almeida. Il tive benefiche, per poi raccontarle al pomeriggio è iniziato con la lettura di prossimo incontro annuale. alcune poesie di Tina Tomassetti, che A.G. hanno attirato una folla di attenti ascoltatori; poi è proseguito con la dimostrazione del gruppo C.R.I. di Senigallia, Nella foto d’archivio un’edizione che si è adoperato a scalare le mura con della festa di Montevago OTTOBRE MISSIONARIO Idee Una riflessione missionaria all’indomani dell’ordinazione sacerdotale di Matteo Pettinari Per parlare di missione U n professore di esegesi biblica malato ormai prossimo La missione, questa grande parola che ti riempie il cuore, ora alla pensione, un giovane padre missionario appena or- ha bisogno di contorni nuovi, di prospettive nuove, di orizdinato sacerdote, cinque laici e quattro preti insieme a par- zonti nuovi; non sono più sufficienti le conversioni di maslare di missione in una serata che all’insegna della gioia e dei sa! ricordi si è trasformata in un vivace confronto sulla missione I milioni di uomini e donne africane battezzate dal coloniae sulla vita pastorale della Chiesa universale. lismo ad ora non hanno reso l’Africa più cristiana di prima! I L’occasione è stata la messa che padre Matteo Pettinari ha massacri del Ruanda sono accaduti solamente 16 anni fa ed celebrato al seminario regionale di Ancona insieme a noi io me li ricordo! Il problema dei bambini soldati nella Sierra suoi compagni di classe, laici e sacerdoti, con cui abbiamo Leone li conosciamo tutti e non si parla di secoli fa, si tratta condiviso cinque anni di studio teologico: ricordo ancora di 10 al massimo 20 anni fa! la passione con cui ci si confrontava, allora come studenti, È questo il frutto della missione di noi cristiani? ora come “teologi” in erba, impegnati nel servizio alle nostre Non si tratta di maledire il lavoro dei missionari o di deprediocesi come preti e laici impegnati a scuola o in qualche al- care la loro missione spesse volte faticosa ed estenuante, e tro settore della pastorale. la testimonianza di Matteo ci ha aiutato a capirla un po’ , Dopo cena partendo dall’esperienza di Matteo ci siamo con- occorre al contrario vedere se l’annuncio del Cristo morto e frontati ed insieme abbiamo ragionato sulla missione: l’espe- risorto è capace di provocare veramente e non solo a parole rienza arricchente di Matteo, le altre esperienze missionarie una conversione del cuore della mente e dei gesti! di alcuni di noi, le nostre conoscenze teologiche e pastorali Se il Cristianesimo non è forza di conversione e cambiamensono state il supporto per queste nostre riflessioni sul tema to radicale nelle nostre scelte quotidiane che Cristo annundella missione e di come essa è veramente l’anima del cristia- ciamo e predichiamo? Quale chiesa incarniamo e viviamo? nesimo; un confronto davvero bello e sereno, a volte triste e Se i nostri piani pastorali da decenni sono sempre gli stessi un po’ dispiaciuto su quanto si potrebbe lavorare meglio. come pretendiamo che le persone continuino a seguirci? Se i Un dibattito all’insegna del rispetto reciproco fatto di ascolto documenti del magistero scritti e pensati con intelligenza da e proposte personali pacate, mai urlate, con la consapevolez- decenni rimangono parole sulla carta e non diventano realtà za che nessuno aveva la soluzione in tasca: la testimonianza quale Chiesa missionaria pensiamo di costruire? di Matteo ci ha aperto tanti orizzonti e tanti problemi, con Uno di noi parlando ha detto, citando Giovanni Paolo II al molta lucidità abbiamo analizzato le difficoltà dell’Africa, convegno di Palermo del 1995, che “se non c’è conversione quest’Africa tanto bella quanto bagnata di sangue in nome razionale ed intellettiva nel nostro modo di pensare e comdel cristianesimo, di etnie e di clan che sembrano aver più prendere le cose, il Cristo farà fatica ad entrare nel cuore forza dell’uomo della croce! delle persone”: lo stesso Cristo lo ha sperimentato morenTristezza nel sentire i racconti di uomini che antepongono la do in croce, andando a mettere subbuglio e zizzania in nodi propria appartenenza ad un etnia di fronte al messaggio di particolari della vita del suo popolo, in nodi che riguardano fratellanza del Cristo: amarezza nel sentire di uomini della l’economia e la politica, in nodi che concernono le tradizioni gerarchia intenti a commerciare armi per eliminare i fratelli e l’appartenenza al popolo. di altri clan o suore che si ammazzano a vicenda perché di “L’africa agli africani”, gridava uno slogan di qualche anno fa differenti popolazioni. e noi la stiamo vedendo quest’Africa: Ruanda, Somalia, ZamTutto questo è l’Africa, questo splendido continente che bia, Ciad, ecc.massacri e miseria su miseria! quando l’hai visitato una volta ti attacca quella malattia de- È veramente servito pensare che fare una bella liturgia afrinominata “mal d’Africa”: ma potremmo continuare ancora cana con canti danze e colori potesse convertire il cuore decitando il sud America, o l’Asia, o la nostra stessa Europa gli uomini? Questa è stata l’inculturazione della fede cristiache di mali ne ha tanti, forse non evidenti come i massacri na? fra popoli in Africa, ma sicuramente più subdoli e pericolosi. La missione, questa grande gioia del cuore è per tutti, ma se non nasce da una mente, un cuore ed un corpo convertiti a Cristo, non sarà mai efficace con le nostre sole forze: a volte si è tristi nel pensare di aver fatto scelte radicali e di vita forti che poi vengono appiattite dentro la fissità e l’immobilismo di scelte pastorali prive di audacia e slancio missionario e morte da tempo. Un paragone ardito, ma a mio avviso efficace, sicuramente un po’ forte nei contenuti, è quello che mi permetto ora di fare: Matteo ci ha detto che quando muore una persona in Africa, prima di avere un funerale, passa mesi interi in una cella frigorifera nell’attesa che arrivino parenti amici ed autorità politiche per la cerimonia funebre, con un dispendio enorme di denaro; bè credo che certe nostre scelte pastorali e certi nostri modi di agire all’interno della Chiesa assomiglino fortemente a questi morti chiusi in celle frigorifere, tutti pronti a sprecare il tempo per organizzare eventi di massa ed incontri super galattici per persone morte, per cristiani assopiti ed addormentati dal “dio consumo”, che di Cristo se ne fregano altamente! È inutile perdere tempo ad organizzare il gran funerale o la grande manifestazione, occorre suscitare domande sulla morte, sulla sofferenza e sull’odio, occorre aiutare le persone ad utilizzare la ragione, la fede e la ragione, occorre creare luoghi dove pensare e parlare e discutere e confrontarsi, non per trovare soluzioni ma per formare coscienze cristiane che vivano e parlino di conversione a Cristo. Cosa succederà in Africa o in Asia o in Sud America o in Europa? Non lo sappiamo, non abbiamo la soluzione ai tanti problemi, ma la storia della Chiesa in questi duemila anni ci ha mostrato che il martirio dei cristiani, le parole scomode dei profeti e dei santi di ogni tempo e di ogni luogo e soprattutto la croce di Cristo sono le uniche armi efficaci di questa missione. La serata si è conclusa di fronte alla vetrata dell’atrio del seminario, tutti intenti a guardare una pioggia torrenziale che sembrava portasse via ogni preoccupazione e problema, una pioggia di grazia e di fede che sicuramente quella sera ha riempito il nostro cuore di pace e consolazione perché ci ha rimandati a casa più ricchi di speranza e gratitudine gli uni verso gli altri. don Filippo Savini 14 settembre 2010 territorio mondolfoLa prestigiosa bandiera sventola sugli edifici scolastici La scuola verde S u tutti gli edifici scolastici di Mon- Laurino – che coinvolge tutti i plessi dolfo sventola la prestigiosa Bandiera dell’istituto, a Mondolfo, Monteporzio Verde di Eco Schools. L’ambito ricono- e San Costanzo, sia con gli alunni delle scimento rilasciato dalla Fee (Founda- scuole medie secondarie di primo grado, tion for Environmental Education - Fon- che con quelli delle primarie elementadazione per l’educazione ambientale) ri che dell’infanzia, con oltre 650 alunni la stessa organizzazione che certifica la che, con docenti e famiglie, hanno lavobandiera blu, è infatti stato consegnato rato per questo traguardo”. in due solenni cerimonie, negli scorsi “Eco-Schools – spiega l’Assessore all’amgiorni, sia alla Direzione Didattica del biente del Comune di Mondolfo, Mirco Circolo che all’Istituto Comprensivo En- Carboni - è uno dei programmi interrico Fermi.“Bambini e docenti del nostro nazionali della Feeper l’educazione, la istituto – così Susanna Neumann, diret- gestione e la certificazione ambientale. Il tore didattico – hanno organizzato la programma è rivolto alle scuole pubbliFesta della Pace intitolandola “Un albero che e private di ogni ordine e grado che per la Pace”. Hanno lavorato prendendo decidono di intraprendere un percorso spunto dal suggerimento di piantare un volto alla diffusione di comportamenti sostenibili per la salvaguardia ambientale: con oggi sia l’Istituto Comprensivo “Fermi” che il Circolo Didattico sono insigniti di questo riconoscimento che si associa alla bandiera blu del nostro Comune”. “Nell’ottica di amministratore – dichiara l’Assessore alla Pubblica Istruzione Laura Servadio - notare che l’impegno degli alunni e dei docenti che hanno coordinato le attività ottiene così lusinghieri risultati mi inorgoglisce perché dimostra che è un esempio di come le istituzioni siano allo stesso tempo strumento e guida nella crescita autentica e consapevole dei giovani cittadini; oltretutto, con questo riconoscimento di oggi entrambe gli istituti scolastici del nostro Comune, sia la Direzione Didattialbero per ogni abitante della Terra così ca che l’Ics Fermi ottengono la bandiera come proposto dal premio Nobel per la verde, che si aggiunge alla bandiera blu Pace, Wangari Maathai”. A consegnare dell’estate. Ringrazio davvero tutti per il riconoscimento alla presenza del Sin- l’ottimo lavoro svolto”. Un riconoscimendaco Pietro Cavallo il prof. Camillo Nar- to che premia i ragazzi di molte località, dini, rappresentante Fee per le Marche: Mondolfo, Monteporzio, San Costanzo, appena 26 in tutta la Regione gli Istituti Marotta, Castelvecchio e Cerasa, tutti che possono vantare questo riconosci- impegnati in prima fila per l’ambiente. mento. “Un successo – ha sottolineato il preside dell’Ics Fermi Vito Antonio Alessandro Berluti La Bcc di Ostra e Morro d’Alba in un pomeriggio speciale Le Acli ragionano di famiglia S i è svolto a Loreto il 2-3 ottobre 2010 il tradizionale corso di formazione organizzato dalla Presidenza regionale delle Acli che ha affrontato, nelle sue tre sessioni, temi importanti per le Acli: dai nuovi adempimenti fiscali richiesti alle strutture di base, al rapporto dei giovani con il mondo del lavoro fino alla famiglia vista come bene comune per la società. Di fronte ad un pubblico costituito dai consiglieri regionali e provinciali Acli, dai presidenti provinciali e dai presidenti delle strutture di base e delle Associazioni specifiche delle cinque province Acli delle Marche, nella mattina del 2 ottobre sono intervenuti sul tema dei “Controlli e degli adempimenti fiscali richiesti ai Circoli Acli”, Pierpaolo Napoletano, responsabile Sviluppo Associativo delle Acli Nazionali, Elisabetta Russo dell’Ufficio Circoli e Fabrizio Palma, consulente della Funzione Sviluppo Associativo delle Acli Nazionali. Nel pomeriggio il corso ha trattato il tema “Giovani e lavoro” con Marco Calvetto, responsabile del Progetto Lavoro del Patronato Acli Nazionale e Massimiliano Colombi, sociologo e responsabile della formazione Cisl Marche. Dal dibattito è emersa l’urgenza di dare spazio ai giovani. È noto, infatti, che fra i Paesi dell’Europa occidentale, l’Italia è il Paese nel quale i giovani contano meno, non solo dal punto di vista demografico ed economico, ma anche dal punto di vista sociale e politico. È invece necessario, anche nell’ambito di associazioni di promozione sociale come le Acli, concepire i giovani come soggetto di promozione sociale coinvolgendoli in esperienze significative di crescita personale e sociale e favorendo il loro protagonismo. La mattinata del 3 ottobre è stata infine dedicata al tema: “La famiglia: bene comune per la società” con l’intervento di Luca Marconi, assessore della Regione Marche con delega a Servizi sociali e sostegno alla famiglia e Lidia Borzì, responsabile delle Politiche per la famiglia della Presidenza nazionale Acli. Sono stati individuati nei quattro Punto famiglia aperti nelle Marche in provincia di Pesaro, Ancona, Macerata e Ascoli Piceno degli importanti strumenti per dare un sostegno alle famiglie oggi sempre più sole e nei circoli Acli presenti sul territorio marchigiano dei punti di riferimento per l’educazione alla genitorialità. R.M. 11 Barbara festeggia la natura e la pace Centrale Turbogas Alberi e ragazzi È oramai diventata una sana consuetudine festeggiare l’inizio dell’anno scolastico in concomitanza della ricorrenza di san Francesco d’Assisi. Proscenio dell’evento inaugurale, più noto come ‘Festa degli Alberi e della Pace’, ‘I Giardini di Luna’, aula verde realizzata nel 2004 con il contributo della Provincia di Ancona Il sindaco Serrani e il dirigente scolastico Migliari hanno augurato a tutti i presenti un proficuo anno scolastico, rimarcando il rispetto delle diversità e auspicando che i bambini per primi si facciano custodi della natura e del verde che li circonda. L’assessore provinciale Carlo Maria Pesaresi ha rivolto ai bambini delle domande sulla “ricchezza”, invitandoli a riflettere sul valore dell’amicizia e sui legami familiari che arricchiscono molto più di tanto denaro. Presenti anche le forze dell’ordine, la maestra d’arte Luciana Crescentini e gli amministratori comunali Coppari Monia, Carletti Fabio e Biagetti Laura, la quale ha poi introdotto i lavori degli scolari. Con la preziosa collaborazione dei loro insegnanti, gli scolari hanno approfondito le proprie conoscenze su alcune specie di alberi presenti nel parco. Già nei giorni precedenti infatti ogni classe della scuola primaria aveva ‘adottato’ una specie di albero, imparandone sia il nome comune che quello scientifico. Ogni classe ha dunque potuto conoscere quanti anni può vivere la propria pianta, se i frutti si possono mangiare, come può essere utilizzata e come sono i fiori. Un progetto di vera valorizzazione dell’ambiente che li circonda e che gli insegnanti hanno portato avanti con entusiasmo, trasmettendolo ai ragazzi e sicuramente anche ai genitori e nonni presenti. Come simbolo e impegno di pace è stata messa a dimora una pianta nel parco, un cedro, e la festa è quindi proseguita con un rinfresco. Leonardo Pasqualini Il Comitato Sviluppo Sostenibile Valcesano comunica che, facendo seguito alla proposta lanciata dallo stesso durante l’incontro tenutosi il 23 settembre scorso presso la sala consigliare di Mondavio, a cui erano presenti le Amministrazioni comunali dei territori impattati dall’impianto, e dai presenti accettata, venerdì 15 ottobre alle ore 20.45, presso la palestra comunale di S.Michele al Fiume (Mondavio), ha invitato i Sindaci dei Comuni di Mondavio, Corinaldo, Castelleone di Suasa, Barbara, Arcevia, Ripe, Castelcolonna, Monterado, Senigallia, Ostra, Ostra Vetere, Montecarotto, Serra de’ Conti, Belvedere Ostrense, Morro d’Alba, Monte Porzio, Orciano di Pesaro, San Giorgio di Pesaro, Piagge, Fano, Monte Maggiore al Metauro, Mondolfo, San Costanzo, Barchi, Fratte Rosa, San Lorenzo in Campo, Pergola, Isola del Piano, Sant’ Ippolito, Fossombrone, Cartoceto, Saltara, Serrungarina, Frontone e Serra Sant’Abbondio, a sancire l’istanza congiunta delle Amministrazioni locali, al fine di chiedere l’immediata e definitiva conclusione del procedimento iniziato un anno fa al Ministero dello Sviluppo Economico, relativamente alla nota vicenda della centrale turbogas di Corinaldo. La seduta pubblica, sarà un momento in cui tutto il territorio unito, rappresentato dalle istituzioni locali, manifesterà la propria opposizione al progetto, affermando ancora una volta, il preteso rispetto dei diritti costituzionalmente riconosciuti alla salute e alla proprietà. La serata verrà ripresa da Rai 3. Mondolfo: si parla di sanità rienza, le sue conoscenze, le caratteristiche Ancora il tema della sanità in prima serata dell’età avanzata. Proprio in quest’ottica si a Mondolfo venerdì 22 ottobre. Alle ore 21 è sviluppato il concorso . L’anziano diviene nel Complesso Monumentale di S.Agostino “saggio”. Una figura di esperienza e ricchezinterverrà in una attesissima assemblea za interiore, da valorizzare in quanto tale. Il pubblica l’Assessore alla Sanità della Re- concorso è stato promosso dall’Associaziogione Marche, Almerino Mezzolani, per ne Zap Juice e la Scuola Internazionale di parlare di un tema particolarmente a cuore Comics, sede di Jesi, in collaborazione con ai 20.000 residenti di Mondolfo, Montepor- la Provincia di Ancona – Assessorato alle zio e San Costanzo: l’apertura dell’ospedale Politiche Sociali e il Sistema Turistico della di comunità al Bartolini, annunciata per il Marca Anconetana, all’interno dell’iniziati2011. L’argomento dell’incontro – che era va “Progetto TerzaEtàExpo”. stato rinviato - è davvero scottante, con la maggioranza impegnata a 360 gradi, insieme all’ASUR, a garantire questo fonda- Festa dei nonni a Corinaldo mentale presidio sanitario atteso da più di Organizzato dall’Amministrazione degli vent’anni – quando invece da tempo è già Istituti Riuniti di Beneficenza di Corinaldo attivo ad Arcevia e Castelfidardo – e le op- e dalla Cooperativa Sociale Onlus “Solaris” posizioni ad incalzare per il chiarimento di si è festeggiato “Il giorno dei Nonni”, presso diverse problematiche relative alle caratte- la Residenza di Santa Maria Goretti di Coristiche della nuova struttura di degenza al rinaldo, con la presenza del presidente delBartolini. l’Ente Gianni Aloisi, dei consiglieri Martina Maori, Franco Dobboloni e Daniela Petrac“Vivere la Piana” in gita cini, dei dirigenti della cooperativa Solaris, L’Associazione “Vivere la Piana” organiz- del sindaco Livio Scattolini, degli assessori za per domenica 17 ottobre 2010 l’attesa Fernando De Iasi, Cesare Morganti e Siuscita per la raccolta delle castagne con il mona Mancini, dei consiglieri Giuseppe seguente programma: partenza alle 6.30 Saccinto e Adolfo Giampaolo e dei parenti dal piazzale del distributore di metano di degli ospiti della Casa di Riposo. La GiorOsteria con arrivo previsto per le ore 9 a nata dedicata ai nonni è iniziata con la SanMontemonaco ed incontro con le guide del ta Messa, celebrata dal nuovo parroco don Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Dopo Giuseppe Bartera e animata dal Gruppo un breve spostamento si darà avvio alla rac- Corale “Piero Giorgi”, diretto dal Maestro colta delle castagne con successivo intratte- Lucia Porfiri. Il Parroco, nell’Omelia, ha nimento nel castagneto per i bambini con detto rivolgendosi agli ospiti della Casa di attività ludico-didattiche a cura delle guide Riposo: “Sono veramente contento di inidel parco. Dopo il pranzo al sacco, partenza ziare il mio cammino pastorale a Corinaldo per Norcia con visita alla città. qui con voi. Voi siete una parte importante della nostra comunità, non dovete sentirvi Castelleone e la terza età esclusi o messi da parte. E’ seguito il pranzo Castelleone di Suasa dall’ 11 al 17 ottobre insieme con la partecipazione delle autorità c.a. è protagonista della mostra itinerante cittadine e degli ospiti della Casa di Riposo. all’aperto allestita in Piazza Vittorio EmaIlario Taus nuele II. La mostra è predisposta su una struttura smontabile autoportante. La suddetta struttura ospita gli elaborati fotografici del concorso dal tema “Terra dei saggi” atti a raccontare l’accoglienza e la relazione dell’anziano con il territorio e sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza della risorsa “terza età” e della corretta relazione sociale con essa stabilita. Si dovrebbe ritenere immensamente prezioso il contributo che dà un “vecchio essere umano”, con la sua espe- 12 14 settembre 2010 Cultura internet Gli Stati Uniti stanno per varare una legge che permette intercettazioni sulla rete informatica Il presidente venuto dal web N el febbraio 2008 aveva inaugura- “dietro le quinte” dei primi 100 giorni l’amministrazione Obama è a lavoro to un nuovo corso del fare poli- di presidenza caricate sul profilo Flickr per preparare una legge che consenta tica negli Usa, utilizzando, per la pri- di Obama o il video, messo on-line su di intercettare tutte le comunicazioma volta in modo massiccio, la Rete YouTube, del presidente che fa due tiri ni via Internet; l’obiettivo è di impordurante la campagna per le primarie a canestro nel giardino della Casa Bian- re a tutti i servizi di comunicazione presidenziali. Nel gennaio 2009 è stato ca con alcuni ospiti, sono il tentativo (operatori Tlc, ma anche Blackberry, osannato dai media come il presidente di ridurre la distanza tra le istituzioni Facebook, Skype ecc.) di essere tecnidel web. Ora, a quasi tre anni, dalla sua e il cittadino, di umanizzare la figura camente in grado di poter fare interdiscesa in campo, anche il presidente e del presidente e avvicinare (di nuovo) cettazioni sui propri clienti se richiesto Nobel per la pace Obama è vittima del- i cittadini alla vita politica. D’altronde dalle autorità, inclusi i messaggi criple contraddizioni della Rete e si scopre Obama deve molto del suo successo tati. La notizia, diffusa dal “New York preoccupato per i pericoli alla sicurez- ad Internet. Durante le dure campagne Times”, ovviamente non ha mancato di za nazionale che possono provenire elettorali, per le primarie prima e quel- scatenare le polemiche. Secondo James dal web. la presidenziale poi, lui ed il suo staff X.Dempsey, vicepresidente del Center È una presidenza “2.0” quella di Barack hanno costruito una vera e propria for Democracy and Technology, se la Obama. Il tradizionale comunicato macchina elettorale virtuale. Internet nuova legge sarà approvata ci saranno settimanale (Weekly Address) del sa- è stata anche una notevole fonte di fi- “enormi implicazioni” sugli “elementi bato mattina, in cui il presidente Usa nanziamento per il semi-sconosciuto fondamentali della rivoluzione di inillustra ciò di cui la sua amministrazio- senatore dell’Illinois: le micro-dona- ternet”. Ma Valerie Caproni, consigliene si sta occupando, lo si può scarica- zioni dei suoi sostenitori attraverso il re Fbi, che sta collaborando con lo staff re come podcast su iTunes o inserire web gli hanno permesso di raccogliere presidenziale alla preparazione della nella propria pagina nei social network (nelle sole primarie del partito demo- legge, minimizza la portata della procome Facebook, Twitter e MySpace. È cratico) oltre 140 milioni di dollari. posta: “Stiamo parlando sempre di inil progetto “Whitehouse 2.0”, come è Ora però il sogno è sfumato e il presi- tercettazioni legalmente autorizzate”. stato ribattezzato lo sbarco della pre- dente deve pensare alla sicurezza dei sidenza Obama nel web. Le foto del sui concittadini. Così in questi giorni, Antonio Rita senigallia A Palazzzo del Duca le opere di Joël Stein Visioni di una ricerca C olore, luce, geometria, movimento e interattività: si ritrova tutto questo nella mostra “Joël Stein: visione di una ricerca”, che sarà inaugurata a Senigallia il 9 ottobre, in occasione della VI Giornata del Contemporaneo. Un’importante mostra retrospettiva dal 1946 a oggi, dedicata ad un artista sperimentatore tra i più interessanti della seconda metà del XX secolo. Allestita a Palazzo del Duca di Senigallia, la mostra resterà aperta fino al 31 ottobre e si potrà visitare tutti i giorni dalle 17 alle 20. Ingresso libero. Si tratta di un evento itinerante che offre una retrospettiva su tutta l’opera del grande artista dal 1946 a oggi e viene ospitata in diverse sedi italiane e francesi. La mostra, curata da Valmore Zordan e Bernard Légé, presenta numerosissimi esempi della ricerca di Joël Stein, artista che fin dagli esordi esplora luce, movimento, materiali, aspetti percettivi e interattivi. Inizia attraverso la pittura e l’incisione, attraverso forme geometriche, per poi aprirsi a installazioni, oggetti manipolabili, costruzione di sculture e macchine luminose, triedri, caleidoscopi. In occasione di questa mostra itinerante è stata edita da Valmore studio d’arte in collaborazione con il MACA di Acri, la monografia dell’artista, a cura di Monica Bonollo e Alice Traforti. La monografia è di 312 pagine comprensive di testi critici storici e inediti e scritti dell’artista, con contributi di Marco Meneguzzo, Eva Beccati e Monica Bonollo, e i francesi Serge Lemoine e Henri-François Debailleux. La mostra prevista a Palazzo del Duca di Senigallia dal 9 al 31 ottobre 2010 si deve a Comune di Senigallia, Museo d’Arte moderna dell’Informazione e della fotografia di Senigallia ed è curata da Valmore Zordan e Bernard Légé e organizzata da Valmore studio d’arte in collaborazione con le diverse istituzioni che vi partecipano. La mostra a Senigallia si intende inoltre realizzata nell’Ambito del Progetto Giovani Ricercatori di Senso, frutto dell’Accordo di Programma quadro stipulato tra Regione Marche e Ministero della Gioventù. Premio ‘Gentile da Fabriano’ Premio nazionale “Gentile da Fabriano”: la cerimonia conclusiva si è svolta nel meraviglioso salone dell’Oratorio della Carità, gremito. Per la 14esima edizione dell’importante iniziativa, diretta dal professor Galliano Crinella e promossa dall’associazione Gentile Premio, i riconoscimenti sono andati al biblista monsignor Gianfranco Ravasi (sezione Carlo Bo per l’arte e la cultura), al ricercatore Francesco Stellacci (sezione Scienza, ricerca e innovazione), all’imprenditore Iginio Straffi (sezione Economia, impresa e società) e all’attore Ezio Greggio (Premio speciale della giuria). In questa circostanza, non è stato assegnato il premio relativo alla sezione Vite di italiani, a causa dell’assenza dell’architetto Gae Aulenti, impegnata all’estero. Molto atteso era Ezio Greggio, noto per la conduzione di “Striscia la notizia”, la trasmissione satirica ideata da Antonio Ricci, ma anche per il suo impegno in una significativa opera di solidarietà con l’associazione “Ezio Greggio per l’aiuto ai bambini nati prematuri”, fondata da lui stesso nel 1995. Le opere di Davide Rotatori Ha preso il via il ciclo delle conferenze “Porti, vie d’acqua e commerci nell’alto Adriatico dall’antichità all’età moderna”, organizzato dal Comune di Senigallia e dal Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna con la collabo- Simona Sinicato alla Biennale corinaldo Al teatro ‘Goldoni’ un bel musical L L ’artista Simona Sinicato è stata selezionata tra 1200 concorrenti per partecipare alla Biennale internazionale di pittura, scultura e grafica di Lecce, in programma il 23 ottobre. Le prime 50 opere scelte dalla giuria, presieduta dal famoso critico Paolo Levi, saranno esposte per una settimana a Lecce nelle prestigiose sale espositive del Castello Carlo V. L’artista che si classificherà primo riceverà inoltre un premio di 10.000 euro. L’opera selezionata della pittrice senigalliese si intitola “Natura” ed è stata realizzata con la tecnica dell’acquarello nel 2007. “Non è sempre facile padroneggiare tecniche diverse, sapendo utilizzare i piu’ svariati materiali e, nel contempo, possedere un proprio stile – commenta il grande critico Paolo Levi -. Eppure Simona Sinicato ci riesce, cogliendo piu’ una dimensione lirica che estetica, attingendo ai classici e alle loro iconografie. La sua poetica ritrae in silenzio, dagli spazi, dal tempo o dalla memoria, forme tra l’astratto ed il figurativo. La locanda di Emmaus a locanda di Emmaus” questo è il titolo del musical che alcuni giovani della parrocchia di Corinaldo metteranno in scena il prossimo 16 ottobre alle ore 21 presso il teatro “Goldoni” di Corinaldo. Tutto si svolge dentro questa locanda dove si susseguono vari personaggi che hanno avuto a che fare con Gesù e che in qualche modo ha inciso nella loro vita. Un momento per riflettere sulla figura di Gesù in un modo diverso con domande tipiche dei giovani su questo personaggio che fa sempre di- civitanova m. Nel ricordo di Mario Giacomelli Fotografi a ‘Cartacanta’ F otografi senigalliesi protagonisti a Civitanova in occasione nel decennale della scomparsa del più grande fotografo senigalliese. Infatti il Musinf era presente a Cartacanta con una mostra di ritratti di Mario Giacomelli, realizzati dal suo amico e collaboratore Paolo Mengucci. Si tratta di fotografie, che hanno fatto il giro dei giornali e delle riviste di tutto il mondo, in occasione della mostra di Giacomelli alla Biblioteca nazionale di Parigi. A Civitanova domenica sono razione di Italia Nostra e dell’Archeoclub d’Italia. Questa seconda fase avrà come argomento i porti e il commercio altoadriatico fra bassomedioevo ed età moderna con un incontro dedicato a Senigallia e con una conclusione sulla trasformazione delle coste dopo l’avvento del turismo balneare. Gli incontri avranno luogo nella sala conferenze della Biblioteca Comunale alle ore 17,30: il 23 ottobre il prof. Marco Moroni dell’Università di Ancona tratterà Commerci e porti adriatici da Ancona al Tronto, il 6 novembre lo storico senigalliese prof. Virginio Villani proporrà per la prima volta il Porto di Senigallia e infine il 20 novembre l’arch. Antonello Alici dell’Università di Ancona concluderà con il tema Architetture e paesaggi della villeggiatura in Adriatico. La storia, le prospettive future. Gli incontri proporranno temi frutto di recenti ricerche degli autori e quindi poco noti, per cui costituiscono un’occasione unica per conoscere e inquadrare meglio anche la storia marinara della nostra città. La Guerra degli Scipioni scutere. Un’esperienza per i giovani protagonisti per mettere a servizio di tutti le loro capacità: chi cantando nel coro, chi dedicandosi alle scenografie e dietro le quinte, chi sta sul palco mettendoci la faccia ma non sentendosi solo o sola perché sa che ci sono altri che stanno lavorando con e per lui o lei. Tutto questo sperimentando la bellezza dello stare insieme e lavorare per uno scopo comune ognuno assumendosi le proprie responsabilità. I giovani della Parrochia di Corinaldo Venerdì 15 ottobre 2010, alle ore 21.15, presso la Sala Consiliare “Arnaldo Ciani” del Comune di Corinaldo, si terrà, con il patrocinio della locale amministrazione e dell’Assessorato alla Cultura, la presentazione dell’ultimo libro di Luca Rachetta, dal titolo La guerra degli Scipioni. Luca Rachetta, che ha già pubblicato il saggio Vitaliano Brancati. La realtà svelata, le raccolte di racconti Dove sbiadisce il sentiero e stati anche proiettati un filmato di Simona Guerra, presentato in occasione della pubblicazione del libro su Giacomelli, edito da Mondadori e la slide realizzata in occasione della visita a Scanno degli allievi del corso di fotogiornalismo del Musinf, accompagnati da Renzo Tortelli. Negli spazi del Musinf a Cartacanta il pubblico, attraverso un touch screen, ha potuto consultare tutte le oltre duecento immagini scattate da Giacomelli e conservate nella civica raccolta. La teoria dell’elastico e il racconto lungo La torre di Silvano, nonché un ebook intitolato La missione di San Silvestro, propone questa volta il romanzo La guerra degli Scipioni. La serata sarà condotta da Fabrizio Chiappetti, che curerà l’intervista all’Autore, mentre a Mauro Pierfederici sarà affidata la lettura di alcuni passi dell’opera. In conclusione Luca Rachetta accoglierà gli eventuali commenti e risponderà alle domande del pubblico. Successo per la mostra di Güler Tremila visitatori in sole tre settimane, con un numero significativo di entusiasti emozionati visitatori giornalieri arrivati da tutta Italia, l’attenzione mediatica nazionale da parte di testate specializzate in arte e fotografia e le continue richieste per il catalogo, hanno fatto della mostra che Senigallia - città della fotografia - ha dedicato a Ara Güler, un evento culturale di successo. La mostra, resa possibile dall’architetto Gianni Volpe, anche curatore accanto a Carlo Emanuele Bugatti, ha permesso al pubblico di ammirare una cinquantina di magnifiche fotografie selezionate dallo stesso autore, presentate in grande formato, tutte rigorosamente in bianco e nero, a testimonianza della vita di Istanbul tra il 1950 e il 1975. Considerato “l’occhio di Istanbul” e il maggiore fotografo turco-armeno vivente, maestro del fotogiornalismo internazionale, Güler è stato inoltre presente all’inaugurazione attraverso una videoconferenza. 13 Spigolature 14 settembre 2010 Spettacolo senigallia Nel cartellone de ‘La Fenice’ la Playhouse Disney Live Se la Disney fa spettacolo P layhouse Disney Live! è il nuovo show della Disney; in Italia, da dicembre 2010. Per la prima volta, il nostro Paese ospiterà le “prove” di uno spettacolo targato Disney Live!. Presso il Teatro “La Fenice” di Senigallia il 20 e il 21 novembre, si potrà assistere alla “data zero” del nuovissimo show live del “mondo Disney”. Un’occasione unica, eccezionale per la città marchigiana e per l’Italia. L’anteprima nazionale è in programma per sabato 20 novembre, alle ore 19.00: il giorno successivo, domenica 21, altre due repliche, alle ore 15.30 e alle ore 19.00. In scena gli episodi delle quattro famose serie tv preferite dai bambini: “Winnie The Pooh”, “La Casa di Topolino”, “Manny Tuttofare” e “Little Einsteins”. Nelle storie dei personaggi - grazie alle quale ci si può divertire imparando - ci sono avventure emozionanti, ricche di musica, amicizia, sorprese, e tantissime cose da vedere e da fare. Non mancheranno all’appuntamento con i numerosissimi fan italiani le più celebri “icone” dell’universo Disney, su tutti, il simpatico orsetto Winnie The Pooh, i sempre più amati Topolino, Minnie, Paperino, Pluto, e i loro amici. Lo show porterà in scena, inoltre, due tra le più note serie in onda su “Playhouse Disney”: in particolare, l’avventura del buffo personaggio Manny Tuttofare, conosciuto dai bambini per i suoi inseparabili attrezzi parlanti, e le av- serra de’ conti venture di Leo e i compagni di “viaggio” Quincy, June e Annie, direttamente dal cartone “Little Einsteins”. Una occasione importante anche per vedere esaudita la naturale e spontanea curiosità dei bambini e per rispondere in maniera divertente ed educativa, accompagnando i genitori - con suggerimenti ed idee - nell’esperienza di crescita dei loro bambini. Forme, colori e numeri (“La casa di Topolino”), musica e arte (“Little Einsteins”), prime parole di inglese (“Manny”) sono esempi di piccoli grandi “argomenti” affrontati dalle varie serie. Daniele Mignardi Nell’ambito della mostra fotografica a S. Michele Caffè letterario dedicato a Corrado Cagli ell’ambito della Biennale dell’Arte organizzata dal Comune di Serra de’ N Conti, sabato 16 ottobre è previsto un caffè letterario dedicato a Corrado Cagli. Presso la chiesa di S. Michele è visitabile la mostra fotografica dedicata all’artista Corrado Cagli (1910-1976) dal titolo Cagli dei fotografi: l’uomo, il suo tempo, i protagonisti del pensiero contemporaneo, la sua preveggenza. La mostra si svolgerà fino al 31 ottobre. In seno all’evento l’Assessorato alla Cultura ha organizzato un ciclo di caffé letterari, che, traendo spunto da Cagli, offriranno l’opportunità di approfondire vari aspetti dell’arte e dell’esperienza artistica in relazione al sentire umano. Il paese di Serra de’ Conti apre, così, idealmente le porte ad un grande artista del recente passato e allo spettatore-fruitore del presente. L’ultimo caffè letterario è previsto per sabato 16 ottobre - Chiesa di S. Michele, ore 21.00 - “L’Arte è morta? Il Concettualismo”, a cura del Prof. Sandro Genovali. Morro d’Alba il Lacrima e il tartufo D a venerdì 15 a domenica 17 ottobre la nuova edizione della festa dedicata al Lacrima di Morro d’Alba e al Tartufo di Acqualagna celebrati nella mostra presso il Museo Utensilia “Dei Tartufi e delle Lacrime: le voci e i sentieri del tempo. Viaggio, scritto e gustato, nella tradizione dei tartufi e del vino Lacrima” curata da Tommaso Lucchetti. Ospite della manifestazione Marina Ripa di Meana che sabato 16 presenterà nella Sala Consiliare del Comune il suo libro “Virginia Agnelli, madre e farfalla”. Come ogni autunno la Festa del Lacrima e Tartufo celebra i due frutti esclusivi della stagione con stands di produttori e numerosi punti di degustazione. Il nutrito programma dell’edizione 2010 prevede una ricca passerella di assaggi gastronomici e culturali: al Museo Utensilia l’elegante mostra “Dei Tartufi e delle Lacrime: le voci e i sentieri del tempo. Viaggio scritto e gustato ella tradizione dei tartufi e del vino Lacrima” curata da Tommaso Lucchetti. Un percorso capace di raccontare la storia incrociata del tartufo e del Lacrima attraverso un’antologia di citazioni e ricette, tratte da fonti archivistiche e bibliografiche dall’antichità al presente. I visitatori della mostra saranno accompagnati dalle splendide musiche barocche eseguite dal vivo dal duo Broglio- Coloccia (oboe e violoncello). Il percorso della mostra si potrà concludere presso lo stand De Gustibus dove il giovane e brillante chef Claudio Colaone riproporrà le ricette antiche ricette presentate al Museo. Al piano seminterrato dell’Auditorium SS. Annunziata sarà possibile visitare la mostra del grande maestro Mario Giacomelli della serie “Cantamaggio” di proprietà del comune di Morro d’Alba. Al piano superiore dello stesso Auditorium la mostra del fotografo e reporter Federico Bravi “Sorrisi di seta - reportage dall’India”. Sabato 16 ottobre alle ore 18.30 presso la Sala Consiliare del Comune di Morro d’Alba, Marina Ripa di Meana presenterà il suo ultimo libro “Virginia Agnelli, madre e farfalla” scritto a quattro mani con la giornalista Gabriella Mecucci e dedicato all’affascinante vita di Virginia Bourbon del Monte Agnelli, madre di Gianni, Susannna, Umberto e di altri quattro figli. Una donna fragile, bella, coraggiosa e combattiva, la cui breve vita fu costellata da dolori e scandali. Presentando il biglietto di ingresso del Museo Utensilia si avrà diritto ad uno sconto presso lo stand De Gustibus. libri Storie di adozioni internazionali raccontante dai protagonisti Ragazzi nati due volte Settanta anni fa, nel giugno del 1940, l’Italia entrava nella seconda guerra mondiale. Fu allora che il parroco del Portone, don Giovanni Pierpaoli (18821959) fece disegnare un rudimentale manifesto che affisse sul portone della chiesa: si vedeva Cristo in mezzo ad un campo di battaglia, mentre si spara da una parte e dall’altra, e si leggeva “io vi ho detto di amarvi l’uno con l’altro”. Don Giovanni da quando giovane prete scriveva sulla Voce Misena e poi sul bollettino mensile della sua parrocchia “La Voce del buon pastore”, aveva sempre esercitato la libertà di parola. Irritando fortemente chi la pensava in modo opposto, partiti o governi che fossero. Già molti anni fa ho avuto occasione di scrivere su questa coraggiosa figura di parroco. Voglio ricordare ora le sue prese di posizione antirazziste e antinaziste. Queste avvengono sia prima che Hitler salisse al governo della Germania (si legge nel numero di febbraio 1931 della Voce del Buon Pastore che “noi cristiani cattolici non conosciamo una religione della razza… il nazionalismo fanatico è una fonte di odio fra i popoli”) sia e soprattutto dopo che il nazismo era andato al potere. Questo bollettino parrocchiale del Portone fu tollerato dall’autorità politica fino a quando Mussolini non divenne alleato di Hitler (con la legge antiebraica del 1938 e il “patto d’acciaio” del 39). Allora il podestà di Senigallia e il questore di Ancona si incontrarono personalmente col parroco per dissuaderlo dai suoi interventi antinazisti, ma con scarsi risultati: basta leggere il bollettino del maggio 1940 per convincersi che le idee del Pierpaoli erano sempre quelle, antinazionaliste e antirazziste. Elvio Grossi Cinema multisala Gabbiano www.gabbiano.senigallia.biz - tel. 071.65375 da venerdì 15 ottobre A.Enrico, E. Ganz, E. Volponi “Nati altrove”, pag. 240, euro 15,00, edizioni Paoline C il taccuin i accetterà come genitori? Che cosa proveremo? Ivan, con un sorriso, ha fermato il tempo e lo spazio, ha cancellato in un attimo tutte le nostre paure, che si erano trasformate in intimità... in quell’abbraccio di appartenenza c’era tutto…” È una delle testimonianze riportate nel libro e riassume in poche parole tutta la storia di una adozione. Parlare di adozioni internazionali significa raccontare fatiche, attese, trafila burocratica che qualche volta scoraggia chi intraprende questa strada; si- EVENTI Senigallia - 3a edizione del concorso letterario “Senigallia: per ricordare Patrizia”. www.senanova.it - Via Oberdan, 3 Tel. 338 23 29 903; alberto Bice, tel. e fax: 071 65221. Ostra - Con “Cogli l’attimo”, concorso fotografico organizzato da OstraEventi inoccasione della dodicesima edizione de La Notte degli Sprevengoli, tutti coloro che parteciperanno a Ostra ai tre giorni di festa, dal 22 al 24 ottobre prossimi, potranno proporre le proprie immagini e partecipare al concorso. Per partecipare basta iscriversi presso l’infopoint aperto durante i tre giorni degli Sprevengoli dalle ore 19.30 alle ore 23.30 e inviare 4 immagini in formato jpg a eventi@ cresosrl.it entro il 10 novembre, il regolamento del concorso si può richiedere allo stesso indirizzo mail. Senigallia - Nuova raffica di corsi per il Circolo Scacchistico Senigalliese: da metà ottobre a novembre partono i nuovi corsi 2010 per diventare atleti della mente. Informazioni: Mario Pizzi 071.7928146 E-mail: pixario@alice.it, www. scacchi.marche.it gnifica mettere in conto in modo del tutto particolare quella che Marina Salamon nella Prefazione al libro definisce “difficoltà dell’inatteso e del dover imparare ad accettare le diversità”. La storia di questi ragazzi ‘nati due volte’ si snoda fra ironia, emozione, dolore, nostalgia e coraggio e testimonia l’amore che porta sempre più famiglie a trovarsi e riconoscersi ben oltre le somiglianze fisiche e genetiche. Il libro raccoglie trenta storie di adozioni internazionali per i trent’anni del Cifa Onlus. Senigallia - “La città di tutti”, il fitto calendario di incontri promossi da Sindaco e Giunta Comunale in tutte le zone della città, coinvolgerà fino al prossimo febbraio tutti i quartiere e le frazioni, con dibattiti che si terranno, sempre alle 21.15, direttamente all’interno del quartieri, ospitati di volta in volta nei circoli o nei centri sociali del territorio. Monte San Vito - Domenica 17 ottobre, Az. Agr. Rinaldi Roberta, via Fonte delle Cannelle 2, tel. 328 7898898 Ore 10,30: Incontro–Laboratorio a cura della Sezione: “Alimenti biodinamici di stagione e l’uso di erbe aromatiche e spezie.” Importante: alla parte pratica in cucina possono collaborare max. 10 persone, si prega di iscriversi entro venerdì 15 ottobre. MOSTRE Cesano - Da sabato 25 settembre a domenica 10 ottobre il centro sociale Cesano in via VI° strada n°3 a Cesano, ospiterà una mostra di fotografia dal titolo ”Natura Silenziosa”. GORBACIOF Un film di Stefano Incerti. Con Toni Servillo, Mi Yang, Geppy Gleijeses, Nello Mascia, Gaetano Bruno, Hal Yamanouchi, Antonio Buonomo, Agostino Chiummariello, Salvatore Ruocco, 85’ - Italia 2010. Marino Pacileo, detto Gorbaciòf a causa di una vistosa voglia sulla fronte, è il contabile del carcere di Poggioreale a Napoli. Pacileo, schivo e silenzioso, ha una sola passione: il gioco d’azzardo. Quando scopre che il padre di Lila, la giovane cinese di cui è innamorato, non può coprire un debito contratto al tavolo da gioco, Pacileo sottrae i soldi dalla cassa del carcere e li dà alla ragazza. Dal quel momento, tra partite sbagliate, riscossione di tangenti e rapine, inizia una spirale discendente dalla quale non riuscirà più ad uscire. Una sconfinata giovinezza Un film di Pupi Avati. Con Fabrizio Bentivoglio, Francesca Neri, Serena Grandi, Gianni Cavina, Lino Capolicchio, Manuela Morabito, 98’ - Italia 2010. Lino e Chicca, invecchiati insieme in un matrimonio felice, vivono sereni fino a quando a Lino non viene diagnosticata una malattia degenerativa che lo porta progressivamente alla perdita della memoria e delle più normali funzioni cognitive. Chicca decide di restargli accanto, regredendo con lui ad uno stato infantile che li porterà entrambi verso una sconfinata giovinezza. 14 14 ottobre 2010 sport vigor Tante ingenuità hanno portato ad una brutta sconfitta in casa. Domenica ad Ostra Vetere Battuta d’arresto in casa D OLIMPIA OSTRA VETERE 1 – VIGOR 2 oppio confronto in settimana fra le due squadre e mercoledì 6 per la “Coppa Italia” al Bianchelli di Senigallia l’Olimpia Ostra Vetere batte la Vigor per 4 a 3, eliminandola dalla Coppa Italia. Un grande Daniele Api segna tre stupende reti: al 17°, 32°, 53°. La quarta è messa a segno al 45° da Santini. Per la Vigor: al 22° Pesaresi, 68° Pandolfi, 90° Pesaresi. Nel secondo incontro di campionato di Promozione la Vigor gioca in trasferta ad Ostra Vetere, ma per indisponibilità del proprio campo la partita si svolge in quello di Pianello di Ostra. Di fronte ad oltre 500 spettatori, prima dell’inizio partita, viene osservato un minuto di raccoglimento in memoria dei quattro ausiliari italiani caduti in Afghanistan. Fin dalle prime battute si è intravisto che entrambe le squadre erano intenzionate a far proprio l’incontro. All’inizio è la Vigor a portarsi vicina al gol con Coppa che non intercetta la sfera a pochi passi dalla porta su passaggio di Morganti. Pronta replica al 4° ad opera di Daniele Api, parata di Moscatelli. 8°, su punizione da 20 metri, Smerilli manda la sfera all’incrocio dei pali. Nulla può Bramucci. Al 25°, per un evidente fallo in area su Smerilli, l’arbitro non concede il rigore. 3°, Api Daniele manda la sfera di poco sopra la traversa. 34°, passa l’Ostra Vetere con Santini che da oltre 30 metri sorprende con un pallonetto Moscatelli. Azioni pericolose non ne avvengono più fino al termine del primo tempo. Alla ripresa del gioco è l’Olimpia a premere insistentemente sulla difesa vigorina. 70°, Api Daniele da posizione invidiabile spreca l’occasione mandando a lato, su contropiede la Vigor passa. Scende Paupini nella fascia destra, poi serve di precisione Smerilli, grave diagonale imperdibile per Bramucci. La partita finisce qui, non prima che venga espulso il capitano Pandolfi per protesta dalla panchina. L’Olimpia esce sconfitta, ma per la mole di gioco espressa e le grosse occasioni mancate non meritava questa sconfitta. Che dire di questa Vigor? Su quattro incontri esterni: tre vittorie, un pareggio. In casa, su tre partite, 2 sconfitte e una vittoria. Clementi così si giustifica: “Dovrò rivedere qualcosa insieme ai ragazzi, incominciando da domenica prossima contro il Cordorbolo”. Ciclocross Basket - goldengas senigallia Maglia nera Autoselli Ritorna il gioco CASTELLETTO 68 – GOLDENGAS 79 S trepitosa e sorprendente vittoria in trasferta sul campo del Castelletto Ticino, una squadra famosa in campo nazionale, composta da elementi di assoluto valore, preparata per vincere il campionato. Quale gioia a fine incontro avranno provato i sostenitori biancorossi nel vedere i propri beniamini vincere contro un così forte complesso? Ce ne parla il coach Regini, raggiante per questo insperato risultato: “Questa per me è stata la vittoria più importante della mia carriera di allenatore. Il merito è tutto dei miei ragazzi, che con grande dedizione e spirito di sacrificio si applicano quotidianamente per sempre meglio migliorarsi”. Ed ora la partita: iniziano bene i locali che da subito si portano ad un + 7 a 2, poi Gnaccarini e Pierantoni si fanno sotto rimettendo le cose nel giusto verso. Primo quarto: 17 a 17.Nel secondo quarto avviene la svolta dal’incontro; la centra Maddaloni quando porta in vantaggio la Goldengas e non verrà più lasciata. A metà tempo, tre consecutive “bombe” da tre, ad opera di Catalani, crea un parziale di 0-10 (23 a 33), andando poi al riposo sul 31 a 39. Ripresa del gioco coi locali decisi alla rimonta, su 36 a 40, ma i biancorossi si fanno valere chiudendo il terzo quarto sul 55 a 60. Nell’ultimo quarto Penserini prima, Faccenda poi, e per ultimo Gnaccarini, spengono ogni velleità avversaria: 68 a 79. Una vittoria meritata. Domenica prossima scontro diretto casalingo con Trieste. Castelletto: Marusic 13, Piazza 7, Appendini 0, Masier 3, Raminelli 5, Sandri 17, Palombita 10, Terzachi ne, Di Graci ne, Prelazzi 13. All. Steffé. Goldengas: Gnaccarini 11, Pierantoni 9, Monticelli 12, Penserini 12, Catalani 10, Giommi 0, Perini 8, Savelli ne, Faccenda 8, Maddaloni 9. All. Regini. Arbitri: Canestrelli e Volpe. Classifica: Brescia 6, Perugia 6, Pavia 6, Goldengas 4, Moncalieri 4, Piacenza 4, Trento 4, Trieste 4, Siena 2, Treviglio 2, Castelletto 2, Ozzano 2, Recanati 0, Riva del Garda 0, Omegna 0, Osimo 0. G.M. Basket femminile senigallia Inizio da brividi “BASKET 2000” 73 – CIVITANOVA 70 I nizio travolgente, finale da brividi. Questa in sintesi la partita giocata dalle ragazze senigalliesi in questa prima di campionato nazionale di pallacanestro femminile serie B d’Eccellenza, girone C1- fase di qualificazione – contro il Civitanova Marche. Il quintetto base messo in campo a inizio partita dal coach Simoncioni è stato formato da: Di Rocco, Redolf, Braida, Zingaretti, Serano. Partono bene anche se gli errori a canestro sono più quelli che si sbagliano che quelli che vanno a segno, così pure dalla parte avversa, tanto che il primo quarto si chiude con un lieve margine a favore delle locali per 20 a 15. Nella seconda frazione, le biancorosse senigalliesi prendono il largo scavando un solco difficilmente colmabile : 45 a 31. Al ritorno in campo, quella che sembrava la sicurezza (un + 14) nell’arco di quattro minuti il Civitanova l’annulla por- Badmniton Senigallia Ancora una vittoria di Alfredo Franceschini, atleta di punta del Badminton Senigallia che, in coppia con Francesco Pesaresi, ha ottenuto un brillante successo nella fase nazionale di C2 di doppio svoltasi domenica mattina, 10 ottobre, nella palestra dell’ITCG di Senigallia. Nutrita era la rappresentanza fanese che ha partecipato alla competizione. I locali, dopo aver perso il primo incontro nel girone di qualificazione contro i fanesi Lampredi-Fabbri, hanno inanellato una Olimpia Ostra Vetere: Bramucci, Cinotti (46° amm.), Capotondi, Santini, Francescangeli S., Turchi (15° Burattini), Tranquilli, Devis Api, Daniele Api (86° amm.), Renani (71° Verdolini), Diego Api (72° Tranquilli M.). A disp. Bassotti, Testaguzza, Nacciarriti, Renani M. All. Brunetti. Vigor: Moscatelli, Travaglini (36° amm.), Ruggeri, Giorgini (41° amm.), Paradisi (38° amm.), Giraldi, Pandolfi (79° Paupini), Smerilli, Pesaresi (57° Guerra), Coppa (57° amm.), Morganti (92° amm.). A disp. Olivi, Montanari, Giovine, Baldarelli, De Luca. All. Clementi. Arbitro: De Antonis di Ascoli Piceno; angoli 3 a 5 per la Vigor; recupero: 3-4. Segnaliamo agli sportivi che venerdì la Miciulli, in trasferta coi Portuali di Ancona, ha perso per 2 a 0. Classifica: Cagliese 18, Castelfidardo 16, Vigor 13, Energy Res 12, Falconarese 11, Urbinelli 11, Pergolese 10, Osimana 10, Atl. Gallo 10, Offagna 9, Fabriano 8, Vismara 8, Vadese 8, Brand-Dorica 8, Passatempese 6, Castelfrattese 5, Olimpia Ostra Vetere 4, Camerano 4. Giancarlo Mazzotti tandosi sul 45 a 43. Il Basket 2000 è in piena crisi; non servono i richiami di Simoncioni, l’avversario passa in vantaggio. Nel finale, però, trascinata da un incontenibile Di Rocco, riescono a superare l’ostico avversario e uscirne vittoriose. Sabato prossimo trasferta insidiosa a Pesaro, alle ore 18. Basket 2000: Di Rocco 14, Redolf 17, Cicetti 2, Marcelletti ne, Braida 14, Marchesini 5, Zingaretti 6, Bonacci ne, Amadei 4, Serano 11. All. Simoncioni. Civitanova Gianpietro, Perini, Zanierato,Moroni, Trobbiani, Trobbiani G., Minardi, Minicucci, Passeri. All. Melappioni. Arbitri: Collesi e Pazzaglini di Pesaro. Classifica: Brindisi 2, Bari 2, Monopoli 2, Corato 2, Senigallia 2, Pesaro 0, Civitanova Marche 0, Gualdo Tadino 0, Pescara 0, Campobasso 0, Perugia 0. G.M. serie continuata di successi che li ha portati a trovare di nuovo in finale la coppia Lampredi-Fabbri, sconfitta poi in due set. Degne di nota le prove delle altre coppie senigalliesi: Berluti-Piermarioli e Agnoletti-Bazzucchi che, dimostrando notevoli progressi tecnici, hanno ben figurato piazzandosi rispettivamente al 5° e 6° posto. Nelle altre due specialità di doppio, il misto e il femminile, successo pieno delle coppie fanesi. Nel doppio misto al primo posto la giovane coppia Bellucci Matteo-Ravot Licheri Domitilla che ha battuto Tamanti Enrico-Ciancaglini Alice. Nel doppio femminile prima la coppia Rosetti Lucia-Pagnetti Elisa e seconda Ciancaglini Alice-Ravot Licheri Domitilla. I l ciclocross stila le prime classifiche della stagione, all’indomani del Trofeo Monte Catria. Particolarmente significative sono le graduatorie del Gran Premio AutoSelli, speciale challenge concepita da Aldesino Carletti e Carlo Piersanti per sostenere lo sviluppo del ciclismo sorridente, sempreverde e promozionale fuoristrada. La prima maglia nera AutoSelli viene indossata da Giancarlo Foschi, veterano dei Black Riders e leader dei “senza fretta”. In chiave rosa, guida Romina Perugini, campionessa italiana in forza al Bikeland Team Bike 2003 - Città di Castello. A tallonarla è la già tricolore Ines Macchiarola, che indossa la casacca verde del Massi Cycling Point. In terza posizione stazione Lavinia Palazzo, atleta della scuderia Smirra Bike. Il pianeta giovanissimi si avvale innanzitutto di Marco Cecchini, capofila dei “primavera”. Lo seguono, in bella chiave open, Nicola Cocchioni ed il tandem femminile Naomi Nucciarelli - Caris Cosentino. Quinto posto per Giacomo Guerra. Puntualmente in vetta alla piramide dei supergentlemen è Giancarlo Rivaroli, che anticipa Daniele Grilli, Maurizio Cleri, Aldo Pavoni, Mauro Vigna. L’ultimo impegno agonistico su strada premia il ventenne Francesco Manuel Bongiorno, che sigla la quarta vittoria personale stagionale ed il settimo sigillo del Futura Team Matricardi, arrampicandosi brillantemente sul doppio muro montegranarese ed aggiudicandosi il 23° Trofeo San Serafino, classico appuntamento di fine stagione per élite ed under 23. A condividere il podio con il talentuoso e precoce talento giallazzurro sono Ricardo Pichetta e Alexander Zhdanov, vincitore dell’edizione 2009. Con il “S.Serafino” si chiude anche la 19^ edizione della challenge “Il Cappello d’Oro”. Il discorso a due privilegia infine Fabio Piscopiello, autore di un perentorio recupero su Julian Moreno Arredondo. Va in archivio anche il Trittico Calzaturiero, che laurea Henry Frusto (Scap) su Alessandro Malaguti. La cronaca della corsa si gioca sui buoni ritmi e sugli insidiosi saliscendi di 102 chilometri, culminanti con i due scogli finali, piantati a ridosso del traguardo. Partono 88 atleti (destinati all’arrivo: 33). Umberto Martinelli Foto (di Temperino): Il leader dei Grandi Lenti, Giancarlo Foschi (destra), premiato da Carlo Piersanti Nordic walking Anwi Domenica 3 ottobre il gruppo Nordic walking Anwi Senigallia di Roberto Paganini ha partecipato al prestigioso Meeting Nordic walking Riviera del Conero con una stupenda camminata nordica sul Monte Conero , un percorso di circa 3 ore nella natura incontaminata alla scoperta della flora e della fauna, e in più vedute panoramiche eccezionali. In questo meeting organizzato perfettamente da Maurizio Baccanti, Francesca Bertini, Eugenia Marletta e Andrea Onofri della Forestalp e istruttori Anwi ,si è avuta la possibilità di conoscere o confrontarsi con altri istruttori o semplici amanti della camminata nordica, hanno partecipato alla manifestazione anche Claudio Bellucci presidente Anwi, International Coach Anwi Tiina Arrankoski, National Coach Anwi Tuomo Kettunen e i Master Istructor Michela Colagiovanni, Cassandro Dolfi e Tommaso Mazzoli. Del gruppo di Senigallia Anwi uno tra i più numerosi alla manifestazione e pronti per altre bellissime uscite hanno fatto parte: Clara, Simonetta, Gloria, Paolo, Anna Maria, Natalina, Remo, Roberto,Albina e Grazia. Domenica 10 invece il gruppo composto da Roberto,Paolo, Anna Maria, Beatrice, Gloria, Anna , Albina, Natalina ,Patricia e Monica ha partecipato invitati dal Assessorato allo sport di Ostra, in collaborazione con Sport & Travel, in occasione della giornata Touring 10.10.10. alla Vicoli e Valli prima passeggiata in campagna nel nuovo centro trekking di Ostra, al termine della manifestazione dopo una buona merenda il gruppo Anwi di Senigallia e gli organizzatori si sono proposti di incontrarsi per decidere altri appuntamenti esclusivamente Nordic walking. Per chi volesse avvicinarsi a questa disciplina non competitiva adatta a tutti indipendentemente dall’età, dal sesso o dalla preparazione fisica e frequentare i corsi o provare una dimostrazione (gratuita) si deve presentare al parco della pace (montagnola) al mercoledì sera alle 18,30 o al sabato e alla domenica alle ore 08,30 presso la rotonda sul mare Bagni Billy 54, per maggiori informazioni o prenotazioni http://sites.google.com/site/ nordicwalkingsenigallia/ cell.327.69.45.232 14 ottobre 2010 penultima 17 OTTOBRE 2010 XIX domenica del tempo ordinario LA PAROLA Salvati e sanati DI DIO A Es 17,8-13 Salmo 120 2Tm 3,14-4,2 Lc 18,1-8 di Paolo Curtaz mo la preghiera, ne ho bisogno, sento una forza straordinaria che mi proviene dalla meditazione orante della Parola. Ma prego male e distratto, come tutti. Frequento da decenni dei monaci e, entrando in confidenza, loro che pregano sei, otto ore ogni giorno, mi raccontano – trasfigurati – della loro fatica a pregare. Che buffo. Convincere alla preghiera è impossibile. Far smettere chi, pregando, ha scoperto il volto di Dio è altrettanto difficile. Dovrei parlarvi della preghiera ma so che è un’esperienza unica e personale, che i libri per insegnare a pregare servono solo a chi li ha scritti. La preghiera è il santuario in cui scopriamo il vero volto di Dio, il luogo dove l’anima incontra la nostra vita frammentata e sconclusionata. Come ho già avuto modo di scrivere, ho pregato tanto ma Dio non mi ha mai dato ciò che ho chiesto. Ma tutto ciò che desideravo, senza saperlo. Ora, superata la metà della mia vita, ho scoperto il senso profondo di quel “bussate e vi sarà aperto”. Solo che la porta che si è aperta non è quella a cui avevo bussato. La porta dell’interiorità, del vero volto di Dio, della scoperta del sé, riusciamo ad aprirla solo se insistiamo, se non ci scoraggiamo, se accettiamo a volte di dirci stanchi, sfiduciati e ci sediamo sconfortati, lasciando che qualcun altro ci sorregga le braccia tese verso l’alto, come Mosè nella prima lettura. (Splendida immagine di Chiesa) Quand’anche percepissimo Dio come un giudice incomprensibile – dice Gesù – che non interviene nella vita dei deboli, che ci assilla con incomprensibili regole, che immaginiamo alieno alle nostre scelte e alle nostre tragedie, quand’anche Dio fosse quel mostro che il nostro inconscio dipinge e che certi cristiani (ma ce l’hanno come missione?) insistono a professare, siamo chiamati a insistere. Insistere non per convincere Dio, ma per convertire il nostro cuore. Insistere per purificare il nostro cuore e scoprire che Dio non è un giudice, né giusto né ingiusto, ma un padre tenerissimo. Insistere non per cambiare radicalmente le cose, neppure per cambiare noi stessi, ma per vedere nel mondo il cuore di Dio che pulsa. Insistere nella battaglia che, quotidianamente, dobbiamo affrontare, come Mosè che prega per vincere. Ma non è della preghiera che vi voglio parlare. Ma di quell’ultima, indigesta, bastarda domanda di Gesù che mi martella nelle tempie: “Quando tornerò, troverò ancora la fede sulla terra?” Gesù è venuto, splendore del Padre, ci ha detto e dato Dio perché egli stesso è Dio. Ha convinto il mondo, riempiendolo di Spirito, riguardo a Dio anche se il mondo, e la Chiesa e noi, continuamente rischiamo di scordarci il volto del Padre per sostituirlo a quello approssimativo delle nostre abitudini. In uno slancio di follia Gesù ha affidato il Regno alla Chiesa, a questa Chiesa, alla mia Chiesa, perché diventasse testimone del Padre. Alla Chiesa debole fatta di uomini deboli, seppure trasfigurati dallo Spirito. Ma una cosa siamo chiamati a fare: avere fede. Gesù tornerà, lo sappiamo, nella pienezza dei tempi, quando ogni uomo avrà sentito annunciare il Vangelo di Cristo. Verrà per completare il lavoro. A meno che il lavoro non sia fermo, paralizzato dall’incompetenza delle maestranze, dalla polemica dei ricorsi, dall’egoismo del particolarismo, dal litigio degli operai. Ci sarà ancora fede? Non dice: “Ci sarà ancora un’organizzazione ecclesiale? Una vita etica derivante dal cristianesimo? Delle belle e buone opere sociali?” Non chiede: “La gente andrà a Messa, i cristiani saranno ancora visibili, professeranno ancora i valori del vangelo?”. La fede chiede il Signore. Non l’efficacia, non l’organizzazione, non la coerenza, non la struttura. Tutte cose essenziali. Se portano e coltivano la fede. Ma inutili e pericolose, se autoreferenziali, se autocelebrative. Altrimenti rischiamo di confondere i piani, di lasciare che le cose penultime e terzultime prendano il posto delle cose ultime. Sano rimprovero, quello di Gesù oggi, sano realismo, sconcertante provocazione. Gesù chiede ai suoi discepoli di conservare fede nella avversità, di non demordere, di non mollare, di continuare la disarmata e disarmante battaglia del Regno. RUBRICA DI STORIA E CULTURA DEDICATA AL BEATO SENIGALLIESE GIOVANNI MARIA MASTAI Don Bosco e Pio IX Domenica 3 ottobre, in cattedrale è intervenuto nella omelia, durante la celebrazione liturgica delle ore 18, lo storico salesiano don Francesco Motto che ha ricordato brillantemente i rapporti intercorsi fra il nostro Beato Pio IX e San Giovanni Bosco. Continua la pubblicazione della sua riflessione (II parte). Vediamo di meditare su alcuni dei motivi di grande sintonia fra loro. 1. Anzitutto il terreno di maggiore intesa fra loro fu la pastoralità. Per naturale vocazione l’uno, perché deluso nei confronti della politica nazionale l’altro, entrambi hanno mirato al-la fede del popolo, valorizzare il patrimonio di pietà popolare, a rinsaldare la spiritualità sacramentaria, mariana di fronte al laicismo dichiarato o strisciante del nuovo Regno d’Italia. Don Bosco, a seguito degli avvenimenti del 1848, si convinse che per il bene della sua opera era meglio non schierarsi nella politica attiva. Pio IX, nello stesso anno, ve-dendo come andava la politica, orientò ben presto i suoi sforzi, più che alle astuzie della diplomazia, che lasciò al segretario di Stato, all’organizzazione interna della Chiesa, all’e-vangelizzazione, al rinvigorimento dell’azione missionaria. Su questa stessa cifra spiritua-le si incontrò con DB. 2. Entrambi poi hanno dato grande importanza alle devozioni popolari, private e li-turgiche, alla devozione al Sacro Cuore, al collegamento ai santi, specialmente a Maria, all’Immacolata, alle apparizione di La Salette e di Lourdes, Un prete “popolare” dunque don Bosco, lo sappiamo tutti, perché veniva dal popolo, la-vorava per il popolo che lo sentiva uno di loro. Un papa di “popolo” Pio IX che la gente sentiva vicino anche nella prigionia del Vatica-no, dall’inten genuinamente evangelico che informa gli atti del suo ministero petrino. Non a caso papa Roncalli ne fu un ammiratore, vicino come era nel fisico e nel linguaggio po-polare. 3. Entrambi diedero attenzione privilegiata ai giovani, specie poveri - Nella Roma papalina era molto apprezzato l’ospizio di S. Michele, destinato ad o-spitare vari tipi di poveri, in particolare giovani, e funzionante come una piccola città di ca-rità, con scuole di artigianato. Governato da ecclesiastici si sosteneva con aiuti del papa e con carità privata. Il giovane sacerdote Mastai aveva avuto modo di conoscerlo ed ap-prezzarlo. Anche l’istituzione detta Tata Giovanni, che si dedicava ai ragazzi di strada e ad orfani educandoli e istruendoli tanto nella dottrina cristiana quanto nell’apprendere un mestiere, esattamente come a Valdocco, ebbe il futuro papa come assistente e animato-re della convivenza dei ragazzi, anche vicedirettore, sia prima, ma anche per un biennio dopo il suo viaggio in Cile (1823-1825). Forse anche per tale esperienza Pio IX ebbe un occhio di grande riguardo nei con-fronti di Don Bosco che rispondevano pienamente alla sua sensibilità ed appoggiò la congregazione salesiana, tanto che don Bosco dal suo canto non si fece scrupolo a so-stenere che “le basi” di essa erano dovute al papa in persona, vero padre e fondatore. A Valdocco era considerato “come il più insigne e generoso dei benefattori, il più amato e venerato dei padri”. 4. Don Bosco stava per principio dalla parte del papa. E’ nota la illimitata devozione di Don Bosco al papa e la sua instancabile difesa del medesimo in tutti i luoghi, in tutte le forme, con tutti i mezzi, possibili ed immaginabili. Non si trattava solo di mera devozione, ma di concezione di chiesa debitrice della teologia predominante all’epoca. Don Bosco non si permetteva alcun esercizio di discer-nimento nel trattare la figura del papa e di ermeneutica delle prescrizioni pontificie: il pa-pa lo si doveva difendere in tutto e per tutto e sempre; il papa è il vicario di Cristo: chi sta con il papa, sta con Cristo e con Dio. Don Bosco confidava un giorno a Pio IX “Santo Padre, i miei figli vi amano. Vi hanno nel cuore. Il vostro nome lo portano intrecciato con quello di Dio”. Mentre nel 1847 in tutta Italia risuonava il grido “viva Pio IX”, lui a Torino faceva gridare ai suoi ragazzi “viva il papa”. Cosicché quando nel 1849 tutti gridavano “abbasso Pio IX”, lui gli mandava in esilio a Gaeta le 33 lire di obolo dei suoi ragazzi, ricevendone un commosso ringraziamento e di centinaia di corone per la gioia dei suoi figli Eppure da anni la politica ecclesiastica sabaudo si trovava in rotta di collisione con gli orientamenti delle autorità religiose di Torino e di Roma. Le reazioni pontificie, mentre sanzionarono la definitiva rottura fra Torino e Roma, crearono altresì fra cattolici e liberali quella grave frattura che si sarebbe poi allargata negli anni seguenti, man mano che il Ri-sorgimento assumeva un contenuto anticlericale. Don Bosco in quei frangenti era stato dalla parte della santa sede. Così sul finire dell’a-gosto 1850 scriveva difatti al cardinal prosegretario di Stato, Giacomo Antonelli: 15 IN BREVE AVVISO PER GLI ABBONATI In questo numero gli abbonati, residenti a Senigallia e frazioni, che si sono dimenticati di rinnovare il proprio abbonamento per il 2010, ma che avendolo regolarmente ricevuto credono di averlo fatto, troveranno allegato il bollettino di conto corrente postale. Nel prossimo numero, invece, lo troveranno tutti gli altri della diocesi che si trovano nella medesima condizione. Invitiamo, dato anche il costo elevato delle spese postale, di provvedere al più presto per sostenere il nostro settimanale. Grazie. NEL RICORDO DI MARA E’ scomparsa all’età di 74 anni Mara Magi, storica esercente del centro storico, titolare per anni del negozio Mara Dischi. Mara è morta a causa di una grave malattia e i funerali si sono svolti lunedì scorso nella parrocchia di San Martino. Per anni la Magi è stata la titolare del negozio di articoli musicali che portava il suo nome e che chiuse nel dicembre del 2008 dopo tanti anni di attività. LE PROVINCE CHIEDONO L’ATO L’Assemblea generale dell’Upi Marche, che si è svolta la scors settimana a Fermo, ha visto la partecipazione di tutti i presidenti della regione e di numerosi consiglieri. I temi all’ordine del giorno erano quelli relativi ai pesanti effetti della manovra finanziaria sui prossimi bilanci e, quindi, sulla reale possibilità di garantire i sevizi ai cittadini. Tutti d’accordo sul difficile momento di svolta per le Province che, insieme agli altri Enti locali, pagano lo scotto più alto della crisi economica e si apprestano ad un federalismo fiscale ancora da definire nella concreta attuazione. Nella lunga prospettiva di risorse pubbliche ai minimi storici, la preventiva e urgente concertazione tra le Province e la Regione risulta fondamentale per predisporre bilanci, sempre più difficili, che garantiscano i servizi essenziali ai cittadini. Tempi stretti, dunque. E non solo a causa dell’emergenza crisi. Anche per il riordino degli ambiti territoriali le Province accelerano, reclamando alla Regione Marche l’assegnazione delle funzioni delle autorità d’ambito territoriale dell’acqua e dei rifiuti, in scadenza entro un anno. IN GIRO PER CASTAGNE Con l’arrivo dell’Autunno il gruppo ‘Società e ambiente’ ha pensato di proporre una domenica insieme, quella del prossimo 31 ottobre, tra i castagneti secolari dell’Alta Valle del Rio Garaffo nei pressi di Umito -Frazione di Acquasanta Terme (Ap), per ammirare le pendici dei Monti della Laga con i colori tipici della stagione e gustare le specialità tipiche della zona. Chi non è interessato alla raccolta dei marroni farà una passeggiata in percorsi accompagnati da guide locali. Tutto il gruppo si ritroverà alle ore 12.30 all’azienda Agricola Agrituristica “La Valle Dell’orso” dove si pranzerà assaporando i prodotti tipici ed anche i marroni arrostiti accompagnati da un buon vino. La partecipazione all’escursione dovrà essere prenotata entro il giorno martedì 26 ottobre 2010 versando la caparra di € 20,00. Le prenotazioni potranno essere fatte presso la Sede dell’Associazione GSA viale Bonopera, 55 negli orari di martedì e venerdì ore 17.0019.00. Cell. 347-7097760. ULIASSI TRA GLI CHEF CON TRE CAPPELLI “Una nuova tessera che si aggiunge al bellissimo mosaico di Senigallia capitale internazionale della gastronomia di qualità”. Questo il commento del Sindaco Maurizio Mangialardi alla notizia ufficiale decretata dalla Guida Ristoranti 2010 dell’Espresso dell’ingresso del grande chef senigalliese Mauro Uliassi nella schiera dei “tre cappelli”, vale a dire nell’olimpo dei ristoranti di qualità italiani. Nella nuova Guida infatti Uliassi figura al quarto posto a livello nazionale. Settimanale della Diocesi di Senigallia Tel. 071 64578 - Fax 071 7914132 P.zza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia (An) www.vocemisena.it redazione@vocemisena.it Direttore editoriale: Gesualdo Purziani Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi Redazione: Laura Mandolini, Tullio Piersantelli, Rosaria Cenerelli, Giancarlo Mazzotti. Collaboratori: Alessandro Berluti, Fabrizio Chiappetti, Roberto Ferretti, Luca Giancarli, Anna Gobbetti, Elvio Grossi, Simone Mandolini, Leonardo Marcheselli, Vittorio Mencucci, Giuseppe Nicoli, Leonardo Pasqualini, Michele Pinto, Stefania Sbriscia, Giorgio Silvestri, Luciano Sole, Federica Spinozzi, Ilario Taus, Raoul Mancinelli, Umberto Martinelli. Tecnici: Speranza Brocchini, Daniele Guidarelli, Anna Maria Roberti, Mariannina Puerini. Stampa: Galeati Industrie Grafiche S.p.A. - Imola (www.galeati.it) Abbonamento annuo ordinario: € 35 da versare sul cc.postale n. 10514602 Tiratura: 4000 copie Associato alla Fisc - Federazione italiana settimanali cattolici Autorizzazione del Tribunale di Ancona del 18/11/1952, n. 2266. La testata “La Voce Misena” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990, n. 250.