C on V - Rivista idea
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C on V - Rivista idea
Poste ItalIane. s.P.a. - sPedIzIone In abbonamento Postale - d. l. 353/2003 (ConV. In l. 27/02/2004 n°46) aRt. 1, Comma 1, dCb/Cn nR. 33/11 - € 1,00 L’expo cheraschese dedica sempre molta attenzione ai bambini, come dimostra l’immagine-simbolo di “Cherasco Ecofutura” qui a destra. Anche Jimmy Ghione e gli attori della “Melevisione” (foto sotto) saranno ospiti “dedicati” a loro! “C herasco Ecofutura” è il titolo della quinta edizione dell’expo dedicata alle energie da fonti rinnovabili, all’installazione e progettazione di impianti, alla Altrettanto lampante è il bisogno di mezzi di trasporto puliti, di una mobilità sostenibile che consenta di muoversi liberamente riducendo l’impatto ambientale. La direttiva Ce/91/2002, modificata dal Parlamento europeo nel leader nei vari ambiti. L’idea è che solo una forte azione combinata e sinergica tra partner istituzionali, aziende del settore altamente qualificate e specializzate, professionisti, operatori e utenti finali preparati e attenti alle novità VERSO UN DOMANI PIÙ ARMONICO CON “ECOFUTURA” Dicono gli organizzatori, a proposito delle bambine: «Un giorno vivranno l’esperienza più emozionante della loro esistenza: portare in grembo il seme della vita! Se noi saremo capaci di consegnare loro un ambiente incontaminato, in armonia con il creato, essi alleveranno armonia e gioia. Solo allora sulla Terra esisteranno donne e uomini capaci di vivere d’istinto in un mondo di pace e di equilibrio. Anche per questo abbiamo pensato a “Cherasco Ecofutura”» Dal 7 al 9 ottobre (ma con un prologo già giovedì 6) la quinta edizione dell’expo cheraschese delle tecnologie filoambiente Simona Borsalino Elena Elia mobilità alternativa e all’edilizia sostenibile che si svolgerà nella capitale delle lumache dal 7 al 9 ottobre. Il Comune, con “Cherasco Eventi”, è promotore della manifestazione, realizzata grazie al patrocinio della Regione Piemonte e della Provincia di Cuneo e grazie al contributo di importanti sponsor quali Brc Gas Equipment, Sarotto Group, Gemini Project, Cassa Risparmio di Bra, UniartRivista “IDEA” e della stessa Amministrazione comunale. L’evento nasce dalla consapevolezza che la sempre maggior presenza di polveri sottili in atmosfera ha reso l’aria di molti centri urbani, anche nella Granda, pesante e irrespirabile, rendendo ancor più urgente l’esigenza di limitare l’emissione di inquinanti. dicembre del 2009, ha stabilito che tutte le costruzioni realizzate dopo il 31 dicembre 2018 dovranno produrre da fonti rinnovabili tanta energia quanta ne consumano. Realizzare una costruzione ecosostenibile è quindi diventata una necessità presente, non più remota e lontana. D’ora in poi sarà necessario trovare soluzioni innovative ed efficienti, tecnologicamente evolute, capaci di dialogare e di integrare materiali e sistemi costruttivi, proprio per arrivare in tempo alla scadenza del 2018 e vincere la sfida dell’ecosostenibilità nella costruzione della casa. “Ecofutura”, giunta alla quinta edizione, desidera offrire un contributo completo sulle prospettive del mercato presentando le aziende appuntamento da mettere in agenda in campo ambientale porti a vincere la sfida di consegnare alle future generazioni un mondo vivibile perlomeno come l’attuale. “Ecofutura” 2011 non nasconde di coltivare ambiziosi progetti a partire dall’area coperta ubicata tra corso Luigi Einaudi e viale Salmatoris che ospiterà un selezionato gruppo di espositori, scelti tra i più qualificati professionisti del settore, perché in grado di proporre soluzioni tecnologicamente evolute e innovative. Di eccezionale rilievo è anche il programma degli incontri, a ingresso gratuito, che si terranno nella sala convegni del Palaexpo situato in piazza degli Alpini, presso l’arco Ü 29 settembre 2011 Ü 5 MARIANO COSTAMAGNA: «CHERASCO CAPITALE DELLE ENERGIE RINNOVABILI E SOSTENIBILI» Mariano Costamagna (foto), patron di “Brc Gas Equipment” di Cherasco, afferma: «Da sempre figuriamo tra gli sponsor ufficiali e gli organizzatori della manifestazione. Siamo molto legati al territorio con la nostra azienda che qui si è stabilizzata e il cui “core business” ben si sposa con la tematica delle energie rinnovabili e sostenibili alla quale è dedicato l’evento. Il vivo contatto con questi luoghi di porta Narzole. Giovedì 6 ottobre, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18, moderate da Piero Bianucci, editorialista scientifico de “La stampa” e direttore scientifico di “Cherasco Ecofutura”, ci saranno sei sessioni. La prima si occuperà di gestione razionale dei rifiuti: fondamento per una nuova economia, a cura dell’ingegner Giuseppe Antonio Ozenda. La seconda concentrerà l’attenzione sul recupero della tecnologia, a cura della dottoressa Giorgia Busso, responsabile delle aziende Micrometal srl, Romet srl, Sisea srl, Amg Ambiente srl e Abc servizi. La terza sessione focalizzerà l’intervento su “Carbon e water footprint della produzione in serra in Piemonte” ed sarà a cura della ci stimola a promuovere le manifestazioni organizzate nella zona di Cherasco. Attraverso quella in questione, in particolare con i congressi, stiamo cercando di rendere la “città delle paci” un punto di riferimento nell’ambito delle energie rinnovabili e sostenibili. Il livello della manifestazione è ulteriormente cresciuto: per compiere tale salto di qualità ci avvarremo anche dell’intervento del società Ortogranda con gli interventi del dottor Peter Stradiot (Innogreen, Belgio) e del dottor Maurizio Costantino che presenterà lo studio sull’utilizzo di CO2 dell’Università di Lovanio (Belgio). La quarta sessione, a cura dell’ingegner Massimo Ippolito, si occuperà dell’innovativa tecnologia fior fiore dei relatori e dei personaggi pubblici nazionali legati alla nostra azienda e al programma dell’iniziativa. Oggi l’energia è uno dei temi più dibattuti nel mondo, poiché la crescita di ciascun Paese dipende molto da essa e dal suo costo. Cherasco è una città di storia e d’arte che ha un passato importante, ma vuole anche guardare al futuro affrontando gli argomenti più attuali». “Kitegen”. La quinta affronterà il tema della sostenibilità ambientale in un grande gruppo bancario: “Il caso Intesa-Sanpaolo” a cura dell’ingegner Roberto Gerbo, responsabile sostenibilità ambientale ed energy manager dell’istituto di credito. L’ultima sessione si occuperà dell’impegno delle a- FRANCO GUIDA: «ANCHE NOI FAREMO LA NOSTRA PARTE» La Cassa di Risparmio di Bra farà il punto riguardo ai finanziamenti stanziati a favore delle imprese e dei privati impegnati nel settore ambientale Al gruppo dei maggiori sostenitori dell’evento appartiene la Cassa di Risparmio di Bra, il cui presidente, Franco Guida (foto), a tal proposito commenta: «Per il secondo anno consecutivo il nostro istituto di credito partecipa come sponsor a “Cherasco Ecofutura”, manifestazione che ormai si è affermata non solo in Piemonte nel campo delle rassegne sull’ambiente. Per quanto ci riguarda nello specifico, si tratterà di un’occasione per fare il punto della situazione riguardo ai finanziamenti da noi stanziati a favore delle imprese e dei privati che hanno voluto impegnarsi nel settore delle ener- 6 gie alternative. Il quadro economico internazionale si presenta critico e le recenti normative varate in materia di energie alternative si sono mostrate contraddittorie, mettendo in difficoltà il sistema bancario che si era impegnato a finanziare le imprese in questo comparto e aggravando la situazione di generale incertezza». «Tuttavia riteniamo che, nell’ambito provinciale e regionale, vale a dire il territorio in cui effettuiamo i nostri interventi, esistano ancora le condizioni atte a permetterci di proseguire lungo la strada che abbiamo iniziato a percorrere». á 29 settembre 2011 á appuntamento da mettere in agenda ziende in materia di sicurezza e ambiente (“L’esempio del gruppo Brc”) e sarà a cura della dottoressa Silvia Mazzei e del dottor Costanzo Gastaldi. Venerdì 7 ottobre si inizierà con il sistema di certificazione Leed come processo di qualificazione della filiera edilizia, a cura dell’architetto Daniele Guglielmino, doctor of philosophy, segretario chapter Piemonte dell’associazione Green Building Council Italia. A seguire, focus sul primo edificio in Piemonte che seguirà la certificazione Leed (“Il nuovo centro direzionale Lavazza spa”) e poi approfondimento sugli isolanti in lana di legno mineralizzata Celenit (“Soluzioni per il presente e innovazione per il futuro”), a cura del Gruppo Cae con interventi del geometra Pierluigi Caselli, presidente del Gruppo Cae, e dell’ingegner Daniele Frigerio, funzionario tecnico Celenit nord-ovest Italia. Ecco gli altri incontri della giornata: “Soluzioni integrate energetico-ambientali a servizio di aree non metropolitane”, a cura dell’ingegner PierPaolo Carini, amministratore delegato del Gruppo Egea, mentre l’associazione CasaClima network Piemonte Valle d’Aosta presenterà le attività e i servizi di supporto alle pubbliche Amministrazioni a cura del suo presidente, l’architetto Dario Vineis, e del dottor Loris Mauro, presidente Dtc-Pal, agenzia per l’innovazione della pubblica Amministrazione. Il tema del risanamento energetico degli edifici esistenti (prospettive, opportunità, soluzioni) sarà a cura dell’architetto Giampiero Cavallo, consulente energetico di CasaClima; “L’area alpina come laboratorio per un’architettura sostenibile” sarà il tema trattato dall’architetto Guido Callegaris, docente di tecnologia dell’architettura al Politecnico di Torino. Concluderà la giornata la relazione su “La casa passiva: replicabilità conduttore televisivo. La chiusura dei lavori sarà affidata al tema “Costruire sostenibile”, a cura di Sarotto Group (interventi del geometra Mauro Sarotto e dell’architetto Alessandro Veglio). Come si evince dalla serie di relazioni, a Cherasco una grande attenzione sarà riservata all’aspetto didattico. Esso si concretizzerà anche attraverso numerosi laboratori e l’esposizione di lavori realizzati dagli studenti del locale Istituto “Melevisione” di Raitré, con Milo Cotogno, Fata Lina e Vermio Malgozzo. Sempre nella giornata di sabato saranno organizzate visite guidate a progetti locali di ecosostenibilità (informazioni e iscrizioni direttamente in fiera). Domenica 9 nel padiglione fieristico alle 11 si terrà l’aperitivo in musica con la Società Filarmonica Narzolese. Alle 16 il Palaexpo ospiterà lo spettacolo di cabaret “ecosostenibile”, direttamente da “Zelig”, “Che Bio ce la mandi buona”, con Diego Parassole. Vale la pena ricordare agli appassionati l’evento speciale che anticiperà l’edizione 2011 dell’expo: domenica 2 ottobre avrà luogo “Cherasco Ecofutura for runnig”, corsa podistica non competitiva La Città di Cherasco, insieme a “Cherasco eventi”, è la promotrice della manifestazione, realizzata con il patrocinio della Regione Piemonte e della Provincia di Cuneo e grazie al contributo di importanti aziende sponsor quali Brc Gas Equipment, Sarotto Group, Gemini Project, Cassa di Risparmio di Bra, Uniart-Rivista “IDEA” e dello stesso Comune di Cherasco MAURO SAROTTO: «PER I POSTERI» Si deve “costruire sostenibile” per non consumare più di quanto il nostro pianeta possa rigenerare sul territorio piemontese”, a cura dell’architetto Maria Grazia Novo, presidente dell’associazione Ig casa passiva Piemonte. Sabato 8 ottobre, dalle 9 alle 13, la serie di incontri si aprirà con il tema: “La casa attiva: vivere il benessere della tecnologia e del comfort guadagnando”, a cura di Gemini Project con interventi degli ingegneri Giancarlo Scarzello e Aldo Maria Scarzello. Seguiranno: dettagli in merito ai sistemi di rifornimento domestico visto come trampolino di lancio per la diffusione del metano per autotrazione, a cura di Massimiliano Fissore, direttore commerciale di Brc FuelMaker; “Il biometano prodotto da frazione organica di rifiuti solidi urbani” a cura di Bio EnergyLab Environment Park spa di Torino; approfondimenti sulle prestazioni tecniche dei veicoli a energia alternativa con la relazione di Andrea De Adamich, ex pilota di Formula Uno, giornalista e comprensivo. Inoltre sarà visitabile l’info-container didattico “A come ambiente”, una struttura itinerante e multimediale dedicata alle energie e ai cambiamenti climatici, con la partecipazione di oltre settecento allievi, suddivisi in circa 25 classi. Sarà ricco e articolato anche il parterre di ospiti e spettacoli, rigorosamente a ingresso libero, che animeranno i pomeriggi e le serate cheraschesi. Venerdì 7, dopo l’inaugurazione dei padiglioni espositivi alle 11 alla presenza di molte autorità, alle 21 il teatro “Salomone” ospiterà il concerto di musica swing “The Blue Dolls show-Le ragazze dello swing di Raiuno”. Sabato 8 ottobre, apertura dell’expo dalle 9 alle 19 e, alle 18, presso il Palaexpo, divertente aperitivo con Jimmy Ghione, famoso inviato di “Striscia la notizia”. Alle 21, al teatro “Salomone”, è in programma lo spettacolo “Non sporcate il fantabosco”, dalla Dice Mauro Sarotto (foto) di “Sarotto group”: «Saremo presenti alla manifestazione sia con lo stand in cui illustreremo il nostro sistema costruttivo ad alta efficienza energetica, sia con un convegno che si terrà nella tarda mattinata di sabato 8 ottobre dal tema del “costruire sostenibile”». «“Sostenibilità” significa “sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i loro”! Spiegheremo l’esigenza di avere un’impronta ecologica (l’indice statistico che misura la richiesta umana nei confronti della natura mettendo in relazione il consumo umano di risorse naturali con la capacità della Terra di rigenerarle, ndr) pari a 1, dunque di non consumare più di quanto il pianeta possa rigenerare, evitando di penalizzare i posteri. Inoltre ci soffermeremo su dieci criteri, corrispondenti alle scelte necessarie a ottenere edifici sostenibili a 360 gradi (dei quali mostreremo esempi): utilizzo intelligente del territorio; produzioni che riducano energia e uso dell’acqua; produzioni a km zero; circoscrizione degli interventi di costruzione entro un raggio medio-piccolo (al massimo di 100 chilometri); uso di materiali di basso peso; riduzione di scarti e imballaggi; efficienza energetica dell’involucro; efficienza energetica degli impianti; recupero dell’acqua; uso delle fonti rinnovabili; uso di materiali riciclabili». Ü 29 settembre 2011 Ü 7 CARLO BORSALINO: «EVENTO IN CRESCITA» Così come l’ampia serie di convegni tecnici, l’expo con i suoi oltre 80 stand sarà a ingresso gratuito e visitabile dal 7 al 9 ottobre, dalle 9 alle 19. Anche tutti gli spettacoli previsti a corollario di “Ecofutura”, al teatro “Salomone” e nel Palaexpo, saranno a ingresso libero. Non si accettano prenotazioni e l’ingresso sarà possibile fino a esaurimento dei posti (circa 200). Si consiglia, dunque, di presentarsi con largo anticipo per assicurarsi l’ingresso «La scomessa che, come UniartRivista “IDEA”, abbiamo accettato con grande soddisfazione è stata quella di organizzare in provincia di Cuneo, con la collaborazione degli altri partner coinvolti nell’iniziativa, un evento collaudato che nelle precedenti edizioni aveva già visto la partecipazione di un buon numero di espositori. Da buon cheraschese, ho accolto con piacere l’invito a collaborare. Nel 2011, con l’impegno di tutti, si è incrementato ancor di più il numero degli stand, arrivando a oltre 80, un numero di assoluto riguardo per la provincia nelle fiere di questo settore. L’intento, anche per il futuro, è di diventare un punto di riferimento per operatori, professionisti e privati accrescendo la sensibilità e la conoscenza nei diversi campi rappresentati: impianti ed energia alternativa, bioedilizia, mobilità sostenibile e risparmio sia per l’impresa che per i singoli cittadini. La forte e costante attenzione verso l’ambiente e tutto ciò che ci circonda e ci fa vivere meglio, risparmiando, è la nostra missione per costruire un futuro migliore per noi e per le prossime generazioni». approvata Fidal che si snoderà per circa 9,5 chilometri nelle vie del centro. Alla partenza, alle 10 presso l’arco di porta Narzole, i podisti saranno accompagnati dalla fanfara dei Bersaglieri “Roberto Lavezzeri” di Asti a ricordo di Giuseppe Vayra, cheraschese e primo bersagliere d’Italia. Gi atleti più allenati ripeteranno il circuito due volte, mentre chi lo desidera potrà fermarsi al primo giro e partecipare così a “Doi pass per Cherasc”, camminata di 4,5 chilometri. A tutti gli iscritti sarà consegnato prima del via un “pacco gara”, mentre all’arrivo il Gruppo alpini preparerà un grande ristoro a cui sarà abbinato il gustoso “Nutella party” offerto dagli sponsor. L’intero ricavato dell’evento podistico sarà devoluto in beneficenza. A dicembre “Ecofutura” inviterà a Cherasco il direttore de “La stampa”, Mario Calabresi, nel titolo del cui l’ultimo libro, “Cosa tiene accese le stelle-Storie di italiani che non hanno mai smesso di credere nel futuro”, le aziende promotrici dell’expo si riconoscono pienamente. GLI INGEGNERI SCARZELLO: «CON LA “CASA ATTIVA”, BENESSERE E RISPARMIO GARANTITI» Spiegano gli ingegneri Giancarlo e Aldo Maria Scarzello (da sinistra nelle foto), titolari di “Gemini Project”: «L’edizione 2011 di “Ecofutura”, che avrà come direttore scientifico l’editorialista scientifico de “La stampa”, Piero Bianucci, vedrà la presenza di oltre il doppio degli espositori rispetto al 2010. Ma l’offerta sarà ampliata anche attraverso un carattere più divulgativo: desideriamo coinvolgere sempre più il pubblico, molto sensibile ai temi del muoversi senza inquinare, del costruire con attenzione al risparmio energetico e delle energie rinnovabili. Quest’anno abbiamo voluto agire anche sulla formazione, grazie alla collaborazione del museo “A come ambiente” di Torino, con appuntamenti per bambini e ragazzi in programma venerdì 7, sabato 8 e forse, data la grande richiesta, anche domeni- 8 ca 9. È previsto un prologo, domenica 2, con il podismo (“Cherasco Ecofutura for running” e “Doi pass per Cherasc”): giungeremo così a una vera settimana del “vivere in armonia”! “Cherasco Ecofutura” contemplerà anche un epilogo: Mario Calabresi, direttore de “La stampa”, presenterà, nella serata di venerdì 2 dicembre, il suo ultimo libro “Cosa tiene accese le stelle-Storie di italiani che non hanno mai smesso di credere nel futuro”». Quanto alla loro personale attività, i fratelli Scarzello aggiungono: «Oltre alla consolidata attività di realizzazione di impianti dedicati al comfort ambientale e al risparmio energetico con la formula “chiavi in mano”, la “Gemini Project” presenterà un progetto nuovo che ha avuto un’incubazione di quattro anni e mostra á 29 settembre 2011 á appuntamento da mettere in agenda esempi già realizzati, ossia il progetto “Casa attiva”». «Visti i tempi di crisi economica e grande incertezza, è molto importante concentrarsi su interventi che diano sicurezza e comportino un risparmio in termini non soltanto di energia, ma anche di denaro. Il nostro convegno, fissato per sabato 8 alle 9, intitolato “La casa attiva: vivere il benessere della tecnologia e del comfort guadagnando”, approfondirà un’idea innovativa: se finora si sapeva che più si vive la casa e più questa costa, con questa proposta più si vive la casa e più si guadagna! La stessa casa diventa molto più sicura, confortevole e totalmente ecologica e, quindi, ecosostenibile». «La “Casa attiva” rappresenta un esempio di come si possa conciliare la tecnologia avanzata con l’ambiente». ECCO I PROTAGONISTI DEGLI STAND (APERTI CON ORARIO CONTINUATO DALLE 9 ALLE 19) Cobola Falegnameria Serramenti esterni, portoncini d’ingresso e porte per interni. Azienda partner Casa Clima Sanfront. Alp - Pietre per murature e pavimentazioni - Cortemilia. Vivai Barberis - Vivai, piante e fiori - Cherasco. Gemini Project - Aria, clima, risparmio energetico progettazione, installazione ed assistenza: progetti integrati per risparmiare “la casa attiva” Alba. Gelcotrel-Sololed Pannelli solari fotovoltaici, inverter, luci a Led - Cherasco. Micrometal - Rifiuti industriali e speciali - Marene. Assicurazioni Generali Servizi assicurativi - Bra. Edilarte - Caminetti, stufe, pavimenti, rivestimenti Roreto di Cherasco. Solar R.E. Impianti Fotovoltaici Pannelli fotovoltaici, pompe di calore, clima - Alba. Eco Sistema Casa Commercio dettaglio ingrosso blocchi termici zwa e vernici termiche Thermoshield Alba. Guerrini Prefabbricati e Guerrini Energy - Componenti prefabbricati in calcestruzzo artiginali, industriali, rurali e commerciali, impianti fotovoltaici - Santhià. LegnoWood Serramenti Serramenti, porte e finestre Cherasco. F.lli Scotto - Impianti termoidraulici - Cherasco. Ergon Honka - Case prefabbricate in legno - Bra. Ravano Green Power Impianti fotovoltaici - Genova. Cae-Consorzio Acquisti Edili Aggregazione di magazzini edili Piemonte e Liguria. Vendita materiali per edilizia e assistenza tecnica Sant’Albano Stura. Sarotto - Case prefabbricate a basso consumo energetico Narzole. Brc FuelMaker - Compressori domestici di metano per rifornimento in autotrazione Cherasco. Casaclima - Ente di certificazione, efficienza energetica, energie rinnovabili, salvaguardia del clima e dell’ambiente, promozione della ricerca nella sostenibilità Bolzano. Cfr-Climatizzazione Fotovoltaico Rinnovabili Climatizzazione radiante a tubi capillari, impianti fofovoltaici a totale integrazione architettonica, consulenza energie rinnovabili - Cherasco. Natural Domus - Isolamenti termici cellulosa, cappotti Ceva. Jardecò Espert Garden Center Giardini pensili - Bra. D.&C. - Impianti fotovoltaici Marene. Domotecnica-C.i.s.i.t - Impianti di climatizzazione ad alta efficienza energetica, pannelli termofotovoltaici - FariglianoBra. Impresa Edile Cheraschese Costruzioni case in legno, pannelli Bbs, classe energetica in A+, travature in legno, pannelli in BBS - Cherasco. Albasolar - Moduli fotovoltaici e inverter - Alba. Water Dry - Dispositivo risolutivi contro l’umidità di risalita capillare - Peveragno. Nesocell - Materiali isolanti termoacustici e biologici Balangero. Green Building Italia Costruzioni in bioedilizia - Cuneo. Tecniver - Tecnologie per la verniciatura, sistemi e prodotti a basso impatto ambientale Carrù. Ina Assitalia Polizza Assicurativa “All Risk Sole/Mio” per impianti fotovoltaici - Bra. Energetica Moduli fotovoltaici, sistemi idroponici, recuperatori di calore Bernezzo. Egea - Multiutility fornitrice di servizi quali fornitura luce e gas, teleriscaldamento, cicli idrico integrato e servizi ambientali e presentazione degli stessi Alba. Tge-Toelco Greenenergy Impianti fotovoltaici e altre energie rinnovabili Avigliana. Arcadia Biocase Case prefabbricate ad alto risparmio energetico con struttura portante in legno lamellare - Busca. Solarelite - Impianti fotovoltaici connessi in rete e geotermici chiavi in mano, moduli fotovoltaici in silicio monopolicristallino, inverter, corsi di formazione - Corsico (Milano). Cost - Ville e case in legno ad alto comfort abitativo, coperture in legno lamellare Bettona (Perugia). Rotopim - Energy Saving per automazione industriale e acessori per impianti fotovoltaici - Cherasco. Trossarello Costruzioni - Case in Bioedilizia - Lequio Tanaro. Isoltecno - Isolamento di intercapedini e isolamento sottotetti - Savigliano. Punto Gas - Gas auto installazione, bici e mezzi elettrici - Albano Laziale. Ig Casa Passiva Piemonte Associazione culturale Casa passiva e fattore 10 - Bra. Mixtrend Energy Fotovoltaico e altre fonti di energie rinnovabili, sistemi di riscaldamento a risparmio energetico - Racconigi. Ascom Bra Stand istituzionale - Bra. Proget - Pellicole Windows Films 3m, pellicole controllo energia solare risparmio energetico - Piobesi d’Alba. Radio 103 - Radio ufficiale della Fiera - Fossano. Icc-Istituto Comprensivo Cherasco Istituto Tecnico Industriale Fossano. Confartigianato Imprese Cuneo Stand istituzionale - Cuneo. Provincia di Cuneo Sportelli creazione d’impresa Cuneo. Cna - Ass. Provinciale di Cuneo - Stand istituzionale Borgo San Dalmazzo. Punto Clima - Climatizzazione, riscaldamento, impianti fotovoltaici, assistenza e manutenzione impianti Castagnito. Manassero Ferramenta e Caronte - Stufe, termostufe, caldaie. Pannelli solari, caldaie e lattoneria - Narzole. Il Marsupio Snc - Laboratori didattici e giochi - Cherasco. Terme Valle Chiara e Saint Gobain - Stand istituzionale e Verallia, bottiglie e vasi in vetro per alimenti - Altare (Savona) Dego (Savona). Caffè dell’Arco - Bar, servizi Cherasco. A come Ambiente - Container didattico - Torino. Scavino - Concessionario Man, veicoli Piaggio, Porter elettrico e gpl - Alba. Ditta Rolfo Giuseppe Trivellazioni geotermiche pozzi geotermici - Somano. Brc Racing Team - Racing-Auto da corsa Gpl - Cherasco. Zavoli - Produzione e commercializzazione di impianti gpl e metano per autotrazione - Cesena. Idrocentro - Caldaie a biomassa, solare, termico, irrigazione - Torre San Giorgio. IL SUCCESSO COMMERCIALE DI SOLOLED È TESTIMONIATO DA UNA SERIE CRESCENTE DI PUNTI VENDITA “NETWORK” DEL PRESTIGIOSO MARCHIO, COME QUELLO INAUGURATO DI RECENTE NEL CAPOLUOGO DI REGIONE. LA FORZA DEL MARCHIO È LEGATA ALLA QUALITÀ E AL VALORE DI UN’ILLUMINAZIONE, QUELLA A LED APPUNTO, INNOVATIVA E ATTENTA AL RISPARMIO, OLTRE CHE PERFETTAMENTE INTEGRABILE SIA IN AMBIENTI PRIVATI, SIA IN AMBITI COMMERCIALI L’AZIENDA BRAIDESE SI ALLEA CON LA “GELCOTREL” DI RORETO. INSIEME SARANNO A “CHERASCO ECOFUTURA” “Soleambiente”: tutto sui “magici” LED Carlo Bottero 10 e novità, in casa SOLEAMBIENTE, azienda braidese attiva nel settore della ricerca, dello sviluppo, dell’applicazione e dell’integrazione di sistemi a energie rinnovabili, sono da sempre uno stimolo per guardare al futuro con entusiasmo mantenendosi all’avanguardia. È la filosofia che Cesare Schiaparelli, titolare di SOLEAMBIENTE (via Trento e Trieste 6 a Bra, tel. 0172-430481) applica ogni giorno nei contatti con i clienti, pro- L ponendo loro, con tanta lungimiranza, soluzioni innovative nel settore dei prodotti per l’illuminazione civile e industriale a bassissimo consumo, per ambienti sia interni che esterni. Si tratta della più comunemente conosciuta illuminazione a led, basata su semiconduttori al silicio che trasformano l’energia elettrica in luce. Tale tecnologia, applicata all’illuminazione degli ambienti, rappresenta la più importante rivoluzione degli ultimi anni ed è stata á 29 settembre 2011 á dalla parte della natura, risparmiando installata con successo da SOLEAMBIENTE anche in ambienti pubbli- ci, quali il Museo Egizio di Torino e, di recente, anche presso il Museo storico della Cavalleria di Pinerolo, nato alla fine del 1961, inaugurato e aperto al pubblico nel 1968. Quest’ultimo dal 2007 dipende dal Comando regione militare Nord di Torino. La vasta esposizione di cimeli, che di giorno in giorno si arricchisce grazie a nuove donazioni, lo rende, in Europa, uno tra i più ricchi musei d’arma. «Non posso che esprimere grande soddisfazione per essere riuscito a integrare perfettamente i nostri corpi illuminanti a led nella prestigiosa “sala coloniale”. Sono state infatti eliminate tutte le vecchie lampade al neon e a incandescenza. La sostituzione con lampade e faretti a led ha consentito di ottenere una migliore resa cromatica, un’esaltazione dei particolari e una riduzione dei consumi da oltre 2.000 W agli attuali 250 W», afferma Cesare Schiaparelli. Un risparmio notevole, elemento che è uno dei punti di forza dell’illuminazione a led... «Non mi stanco mai di sottolineare come, nonostante il prezzo iniziale dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18), oltre ad esporre i tanti modelli disponibili perfettamente integrabili in ogni ambiente, è a disposizione di privati, installatori e rivenditori interessati a conoscere e ad approfondire le molteplici possibilità di risparmio energetico offerte da questa illuminazione innovativa». Oltre alla convenienza i led hanno altri vantaggi, vero? «Eccome! Sono innanzitutto rispettosi dell’ambiente, in quanto consumano meno energia, oltre a possedere componenti disaggregabili, smaltibili e riciclabili. Un altro vantaggio è legato alla durata: per il led è decine di volte superiore alla le secondo il gusto del SOLEAMBIENTE cliente o dell’architetto punta moltissimo sulla qualità dei propri prodotti, che segue con magma soprattutto ritiene giore precisione gli importante vedere riconosciuti aspetti di design e gli sforzi sostenuti per assicurare omogeneità d’insieai clienti una serie di soluzioni me». affidabili, made in Italy, funzionali e di È notizia recente, siqualità. gnor Schiaparelli, una fusione, una partnership che vi riguarda... «Sì. Abbiamo dato vita a una sinergia d’intenti che vede coinvolte la nostra società e la GELCOTREL, impianti elettrici e fotovoltaici, con sede a Roreto di Cherasco. Si tratta di un’azienda di primo piano nelle realizzazioni per impianti elettrici civili e indu- non proprio bassissimo, l’illuminazione a led faccia risparmiare non soltanto in virtù dei ridotti consumi (fino all’80% in meno), ma anche per la bassissima manutenzione richiesta. In quest’ottica noi della SOLEAMBIENTE siamo impegnati anche nell’adattamento di led a corpi illuminanti già esistenti al fine di non stravolgere gli impianti in essere presso le abitazioni o le attività dei nostri clienti. A titolo di esempio, basti pensare ai tubi led che hanno le stesse dimensioni di quelli al neon o ai faretti led che si inseriscono perfettamente al posto delle lampade dicroiche da 35/50 W altamente diffuse nei negozi o nelle case. Il nostro negozio SOLOLED, aperto dalla primavera di quest’anno in via Trento e Trieste 4 a Bra (tel. 0172-430481; orari: maggior parte delle lampadine utilizzate finora. La vita del led è infatti stimata in 50.000 ore (5-6 anni) di uso continuo in condizioni ottimali, mentre le lampadine alogene e quelle fluorescenti arrivano, rispettivamente, a un massimo di 2.000 e 8.000 ore». Sul fronte del colore, sono molte le possibilità? «Certo. La scelta si articola tra le tonalità “pure”, ovvero ottenute senza l’uso di filtri anteposti alla sorgente luminosa ed emesse in maniera “naturale” dal led stesso. I cosiddetti Rgb sono dei led multichip formati da tre diodi, uno rosso, uno blu e uno verde che, opportunamente controllati, possono dare vita a circa 16 milioni di colori. Mi pare una bella gamma di scelta, personalizzabi- striali, ferroviari, fotovoltaici, con cui la SOLEAMBIENTE pensa di collaborare, nel nome della professionalità, nella realizzazione di impianti elettrici con sistemi a led, ma anche nell’ambito del fotovoltaico, della climatizzazione, nel segnalamento ferroviario e nell’eolico. Sono convinto che l’unione non faccia altro che rafforzare la professionalità, la competenza tecnica e l’offerta in termini di qualità all’utente finale. E la GELCOTREL è sinonimo di garanzia sotto molti punti di vista, così come la SOLEAMBIENTE lo è nella progettazione. Uniti ci presenteremo, al pubblico della Granda e non solo, durante la quinta edizione di Cherasco Ecofutura, l’expo delle energie rinnovabili e sostenibili, dal 7 al 9 ottobre». NELLE FOTO QUI SOPRA: ALCUNI DEGLI AMBIENTI DEL MUSEO EGIZIO DI TORINO E DEL MUSEO STORICO DELLA CAVALLERIA DI PINEROLO NEI QUALI LA SOLEAMBIENTE HA MESSO IN FUNZIONE I SUOI SISTEMI DI ILLUMINAZIONE A LED, OTTENENDO EFFETTI CHE CONTRIBUISCONO A ESALTARE LE SALE DELLE DUE ISTITUZIONI 29 settembre 2011 Ü 11 Sommario Edizioni Uniart Redazione: viaDemetrioCastelli13 RODDID’ALBA(Cn) Tel.(0173)615282 Ufficio marketing: (0173)615283 Fax(0173)615311 E-mail: idea@rivistaidea.it www.rivistaidea.it www.ideawebtv.it 22-23 24-25 26-27 28-29 DIRETTORE RESPONSABILE ClaudioPuppione (claudio.puppione@rivistaidea.it) 30-31 36-37 ART DIRECTOR SimonaBorsalino 42-43 RESPONSABILE MARKETING DavideBorsalino 44-45 GRAFICA E IMPAGINAZIONE TizianaBisson-RominaFerrero 46-47 COPERTINA TinoGerbaldo 48-53 54-55 59 62-63 STAMPA StamperiaArtisticaNazionale Trofarello(To) MUSEO DIOCESANO A CUNEO Apriràfrapochimesi LA SANTITÀ SCONOSCIUTA Eventidirilievonelsaluzzese SPERANZA PER SEPARATI E DIVORZIATI IncontroaFossano(enonsolo) OCCHIALI E LENTI PER DISTINGUERSI Propostida“Oops!”,adAlba INAUGURATA LA SEDE CAI CUNEESE Localiadisposizionedeicittadini PRODOTTI TIPICI, UN VERO TESORO Unostudiopersfruttarlimeglio GIOVANI SENZA FRONTIERE Unprogettodellafondazione“Crc” SAN NICOLAO CAMBIA FACCIATA LaparrocchialediMonteuRoero MOTORI PULITI E SOLIDARIETÀ VERA Graziealla“GreenScoutcup” NEWS DAL PIEMONTE Notizieedeventidellasettimana LA FINANZA Unmondo(economico)chefinisce? “AVVENTURA A CHILOMETRO 0” Concorsodel“BigStore”diAlba LA SATIRA REGINA A FORTE DEI MARMI Allapremiazionec’era“IDEA”! 76 Reg.TribunaleAlban.445 del26-5-86-PosteItalianes.p.a. Spedizioneinabbonamentopostale D.L.353/2003(Conv.inL. 27/02/2004n°46)art.1,comma1, DCB/CNNR.33/11 Prezzodicopertina€1,00 Ivaassoltadall’editoreaisensi art.74DPR663/72 Dichiarazione di riservatezza LainformiamocheidatipersonalidaLei forniticiocomunquegiàesistentineinostri archivi,nonchéidatichevorrà comunicarci,sarannocustoditiconassoluta riservatezzaeutilizzatiesclusivamente dallaUNIART-RivistaIDEA. Lainformiamo,inoltre,chehaildirittoin qualsiasimomento,dichiederne l’aggiornamentooppurelacancellazione scrivendoallaUNIART-RivistaIDEA viaD.Castelli13,12060RODDID’ALBA. Ilmancatoconferimentodidatiaggiuntivi oaggiornati,nonchélarichiesta dicancellazionesarannoprivi diconseguenzepregiudizievoli á 29 settembre 2011 i fatti EDITORE CarloBorsalino FOTOGRAFIE ClaudioAgosti-CarloBertino EnricoNecade-AlbertoCucchietti Bullphotos-BrunoMurialdo BrunoCostamagna-FotoLanteri Olycom-SeverinoMarcato ClicFoto-GuidoGalleano anno XXVI 68 66-67 70-71 72-73 14 56 58 á LA FIERA DEL TARTUFO A BEAUSOLEIL SalutataanchedalprincipeAlberto PIOZZO RIPRESENTA LE ZUCCHE Un’esposizionedavverorara PREMIO “BOTTARI LATTES GRINZANE” Laconsegnadeiriconoscimenti le rubriche 16 á UNA BOVESANA ELETTA “LA PIÙ BELLA” A ROCCABRUNA La sesta edizione del concorso miss “Valle Maira” ha visto i giurati concordi sul premio alla giovanissima Arianna Viale (foto),15enne di Boves con un sogno nel cassetto: poter dare sèguito a questa serata sotto i riflettori intraprendendo la carriera di modella á LA “RIVOLUZIONE TERRESTRE” AD ALBA L’albese Valerio Berruti (foto), pittore del Palio 2011, prova a essere “profeta in patria” grazie alla sua “rivoluzionaria” mostra che verrà inaugurata venerdì 30 settembre 60 74 80 82 L’EDITORIALE Silviosì,Silviono IL FICCANASO Ilcinismodellacronaca MODA Illookperipiùpiccoli UN FIGLIO? CHE AVVENTURA... QuestononèunPaese perneomamiansiose! AL CINEMA AitempidiSigmundFreud TORINO & DINTORNI Largoal“MadeinItalyteam” APPUNTAMENTO IN PIAZZA DUOMO Queigustipartenopei ARTE SaviglianoonoraSismonda Questo numero è stato chiuso in redazione lunedì 26 settembre alle 13,50 á COLLEGATI SUBITO! A lato il codice QR del nostro sito internet, www.ideawebtv.it. Punta la fotocamera dello smartphone sul codice: sarai subito collegato con www.ideawebtv.it! le persone 18-19 20-21 32-33 34-35 40-41 57 64-65 68-69 76-77 DONATO BILANCIA Un (terribile) serial killer atipico COLONNELLO CRISTIANO CHITI Il 2o Reggimento cambia il vertice BRUNO VALLEPIANO I pionieri che sognarono l’acqua ANDREA ROSSANO Nasce la robiola griffata “Roero” MARCELLO VENEZIANI A proposito dell’intolleranza odierna MAURO CORONA E GIOVANNI ALLEVI Ospiti di “Collisioni a teatro” ad Alba ANTONIO GUARENE Maestro (e papà) del Palio di Asti VALERIO BERRUTI In San Domenico una grande mostra ARIANNA VIALE La miss “Val Maira” ha 15 anni lo speciale 4-13 “CHERASCO ECOFUTURA” 2011 Grande attesa per la quinta edizione dell’expo dedicata a tutto ciò che renderà più armonico il domani nostro e dei nostri figli le lettere á Questa settimana troverete Parola ai nostri lettori a pag. 78 www.ideawebtv.it Il quotidiano on-line che ti offre in tempo reale notizie, interviste e tutto lo sport della provincia di Cuneo á RICEVI IDEA A CASA TUA! Versamento su c/c postale n. 58370305 intestato a Uniart Snc di Borsalino Carlo & C., via Demetrio Castelli 13, 12060 Roddi (Cn). Causale: «Abbonamento annuale rivista IDEA» (decorrenza a partire dalla data del versamento). Oppure telefonare allo 0173-615282 L’editoriale SILVIO SÌ, SILVIO NO Claudio Puppione L n UN BOTTA E RISPOSTA INDIRETTO CHE DÀ IL QUADRO DELLA SITUAZIONE ITALIANA La voce di un ex Sindaco di Alba e quella di un cittadino elettore del centro-destra davvero molto deluso da Silvio Berlusconi. Meritano di occupare lo spazio dell’editoriale due interventi in merito alle intercettazioni e alla figura del Premier, triturata dalla divulgazione di telefonate prive di rilievo penale. Chi segue queste note sa che la penso come l’onorevole Sobrero. Al gentile signor Paolo Berto dico che quello che a me fa scandalo e giudico imperdonabile (e anche indicatore di inaffidabilità del Cavaliere) è il voltafaccia relativo alla Libia e a Gheddafi: se per le intercettazioni deve valere il machiavellico «non contano i mezzi, magari pure illegali, bensì lo scopo, cioè cacciare Berlusconi», io applico il medesimo concetto dicendo che quello libico era un folle dittatore, ma almeno gli estremisti islamici li impalava, mentre ora noi stessi abbiamo contribuito ad abbattere una diga fondamentale per limitarne il proliferare (e secondo me la pagheremo molto cara). Ma che la pubblicazione delle intercettazioni senza rilevanza penale sia una lurida barbarie orchestrata da giornali e magistrati coalizzati al fine appunto di deporre il “deposta” (con il non trascurabile effetto collaterale di contribuire a mandare a fondo il Paese), beh questo continuerò a pensarlo e, finché ne avrò la possibilità, anche a scriverlo. 14 á 29 settembre 2011 a saggezza dell’ex sindaco di Alba ed ex deputato Francesco Sobrero: «Caro direttore, chiedo ai giornalisti (ma non solo) accusatori, direi meglio denigratori, che sulla base di intercettazioni di cui non solo il buon senso, ma anche una seria deontologia dovrebbero evitare la pubblicazione: cosa avrebbero pubblicato, durante il Risorgimento, contro Vittorio Emanuele II, Camillo Benso conte di Cavour, Costantino Nigra (con la moglie più bella del mondo), solo per citare i più celebri che in fatto di eccessi erotici pubblici e privati ebbero pochi rivali, magari con lo scopo nobilissimo di realizzare l’unità di Italia, di cui, con grandi cerimonie, abbiamo testé celebrato il centocinquantenario? Se poi costoro hanno qualche simpatia per Napoleone, che esportò in tutta Europa la libertà, avranno di che inorridire scoprendo (qualora non lo sappiamo già, malgrado le persone istruite che pretendono di essere) quante e quali furono le amanti pubbliche e segrete, di cui si potrebbe dire che fece scempio per compensarsi dei travagli comportati dal suo programma imperiale. La storia è piena di questi personaggi e nessuno finora ha mai sentito il bisogno di infarcirla con fatti privati del tipo di quelli che la magistratura, con al seguito i giornali più disinibiti e volgari, chissà in nome di quale nobile programma moralizzatore, propina agli italiani. Non so perché storici e giornalisti seri (dicono che ce ne siano ancora e qualcuno lo conosco anch’io) non prendono posizione contro coloro i quali, per volere accedere a cariche che gli elettori hanno loro negato, tentano di distruggere una persona (così mettendo a repentaglio stabilità politica ed economica dell’Italia) che il consenso degli italiani lo ha avuto e non solo una volta, senza barare (siamo generosi) in un modo così scandaloso». La rabbia ribadita dal lettore Paolo Berto di Borgo San Dalmazzo: «Egregio direttore, la ringrazio di aver pubblicato la mia lettera, ma cerchiamo di comprenderci. Io sono molto felice che la stampa ci abbia informato sulle vicende di Berlusconi! Così almeno sappiamo con chi abbiamo a che fare. Insisto sulla vicenda della Ruby, perché è la chiave di volta del pensiero berlusconiano: è come l’11 settembre, c’è un prima e un dopo. Se per lei è normale che un’escort abbia il numero del Presidente del Consiglio e lo chiami quando è in missione all’estero, per me no! Se per lei e per i signori del Pdl è normale che il Presidente del Consiglio telefoni a ora tarda alla Questura di Milano per informarsi di una certa Ruby, per farla rilasciare altrimenti si rischia un incidente diplomatico, per me assolutamente no! Se poi si aggiunge la balla colossale della nipote di Mubarak, allora non ci capiamo proprio; quante balle ci ha raccontato il presidente Berlusconi? Forse i giudici “di sinistra”, o la “Spectre”, hanno montato tutta la faccenda e il poveretto c’è caduto come un pollo. Cerchiamo di essere seri: evitiamo di difendere l’indifendibile. Berlusconi credo sia come dice sua moglie, un malato. I malati si curano, non si fanno diventare presidenti del Consiglio. Ma queste cose qualcuno deve dircele, non nasconderle; nasconderle è fare il male del Paese, è farci trovare nella situazione in cui siamo. Oltre ai problemi internazionali, che hanno tutti, noi abbiamo un problema in più. Per giudicare bisogna conoscere! Per votare bisogna sapere per chi si vota! A “Radioanch’io” ho ascoltato l’ultima chicca di Maurizio Lupi, la “faccia pulita del Pdl”. A un’ascoltatrice che prometteva il voto al partito che nel suo programma avesse inserito lo smantellamento della casta, altrimenti non avrebbe votato per nessuno (cosa che penso anch’io), Lupi ha risposto che nel “ventennio” il problema fu risolto chiudendo il Parlamento. No comment». Il ficcanaso IL CINISMO DELLA CRONACA Antonio Barillà UNA RAGAZZA MUORE IN UN “GIOCO” TRAGICO E IL VOYERISMO BRUCIA LA PIETÀ: I GIORNALI ESPLORANO I CONTORNI TORBIDI DEL MONDO OSCURO CHE AVEVA SCELTO (O SUBÌTO), DIMENTICANDO LA SUA FIGURA, LE SUE DEBOLEZZE E LA SUA FINE 16 á 29 settembre 2011 U na cinica verità giornalistica, tramandata dal piombo a internet, indica in tre esse il segreto delle vendite. Sesso, sangue e soldi: si trattino quei temi e il pubblico s’incolla. «E ricordate che una rivista di buone notizie difficilmente eviterebbe la chiusura...»: lo raccontavano tra banconi di legno, macchine da scrivere e nuvole di fumo e lo ripetono ancora oggi fra neon, display e cellulari. Non tramonta, la cinica verità. Anzi, peggiora ogni giorno. Drammi familiari, storie disperate e tragedie assurde vengono vivisezionate e date in pasto a orde fameliche: il lettore medio vuole sapere della fidanzata velina quasi più del gol d’un calciatore e s’appassiona agli scandali piuttosto che ai programmi della politica. Così non esita, quando il voyerismo diventa vampirismo, a succhiare i particolari più scabrosi o violenti di casi di “nera” senza una risposta, oppure con mille risposte oppure, ancora, con una risposta troppo fragile. Il simbolo è diventato un plastico che riproduce il luogo del delitto, al centro d’un salotto dove s’imbastiscono indagini e processi, dove si intrecciano ovvietà e supposizioni, sunti di cronaca e barlumi d’inchiesta. Finora, almeno, la tragedia è rimasta al centro. Cerchi di inchiodare un assassino che giura innocenza o di leggere il malanimo nei suoi occhi, ma non oscuri o addirittura ignori la vittima, non sacrifichi completamente la pietà al sensazionalismo: frughi nella memoria perduta di una mamma, cerchi lampi di colpevolezza nel suo sguardo o contraddizioni che smontino accuse terribili, però non dimentichi il piccino martoriato. Ti sorprendi a divagare su tradimenti da caserma più che interrogarti se hai davanti un perseguitato o un omicida, ma il pensiero rimane fisso su una giovane mamma che non c’è più e su una bambina che adesso vive dai nonni e la chiama stringendo al cuore una foto. D’improvviso, un altro brutto passo avanti, nell’ultimo caso di cronaca folle sbucata da una notte metropolitana: abbiamo accantonato la vittima, perso ogni delicatezza, afferrato solo lo strascico piccante del dramma, ovvero il gioco erotico in cui a molti l’erotico sfugge, l’intreccio di corde che attraversa due corpi femminili e stringe fino a far mancare il fiato, piacere estremo o ricerca affannosa di limiti sempre più arditi da varcare. Un secondo di più, una stretta appena più forte, e una ragazza non prova più vertigine: non prova più nulla, piomba nel buio e nel silenzio. Bondage, shibari: parole che irrompono nei titoli e riempiono pagine, che riecheggiano negli studi circondati da telecamere, che svelano un mondo sommerso, ma affollato; che offrono l’occasione ai safaristi del torbido, agli imbonitori dell’eccitazione a buon mercato, di raccontare un’Italia che giudica banali le lenzuola e si dibatte tra lacci e manette. C’è l’intervista alla prof integerrima che in privato ama farsi legare come un salame e rivendica la sua normalità e c’è l’immancabile reportage sul giro d’affari del porno; ci sono gli sposini devoti allo scambismo che raccontano dove e come si destreggiano e c’è il sessuologo che giura come il sesso estremo coinvolga in Italia cinquecentomila coppie. Sulla ragazza morta, qualche riga dovuta: nessuno a chiedersi cosa possa averla spinta in quel garage squallido diventato tomba, pochissimi a sprecare una parola o recitare una preghiera, tutti rapiti dai contorni torbidi e pruriginosi della realtà in cui era finita. Dicono fosse una ragazza dolcissima e che avesse scelto di farsi chiamare Bimba: forse era l’ammissione di sentirsi ancora piccola, forse era un modo di invocare protezione... IL SERIAL KILLER CHE TERRORIZZÒ LA LIGURIA INTERA Biagio Fabrizio Carillo Donato Bilancia però non possedeva le caratteristiche tipiche dell’omicida plurimo. Per questo fu difficile inchiodarlo N el campo delle indagini il “lineamento criminologico” può essere definito un particolare processo ricostruttivo che ricerca il profilo psicologico dell’autore di un reato, in genere violento, partendo dall’analisi dei più piccoli particolari emersi sulla scena del crimine. Già Paolo Mantegazza (18311910), medico e antropologo, realizzò una classificazione delle persone, prologo della ben più nota antropologia criminale di Cesare Lombroso. Ne abbiamo già parlato in un altro articolo su “IDEA”: Lombroso segna un momento cruciale nel campo criminologico, con l’ingresso dell’immagine del pazzo (“L’uomo delinquente”, 1876), ovvero l’identificazione di soggetti come probabili criminali sulla base di “stigmate”, caratteristiche morfologiche del cranio. La prima stesura di un profilo criminale si ha nel 1970, negli Stati Uniti, grazie al lavoro certosino di Teten e Mullany (addetti speciali dell’Fbi). Nel 1972, sempre negli Usa, Kirsch fonda la Behavioural science unit (Bsu) e intorno alla metà degli anni ’80 nell’Accademia di Quantico, in Virginia, viene inserito un programma uniformato di ricerca e di investigazione sui delitti seriali: il Violent criminal apprehen- 18 In questo nuovo appuntamento con il capitano dei Carabinieri Biagio Fabrizio Carillo (foto a destra) si affronta il caso del serial killer Donato Bilancia (ritratto qui sopra) il cui caso circa 14 anni fa che sconvolse l’opinione pubblica italiana sion program (Vicap). Si giunge, nel 1992, alla stesura del “Crime classificat manual” (J. Douglas, A. e A. Burgess, R. Ressler), diretto alla comprensione delle caratteristiche psicologico-comportamentali dell’autore di un reato violento. Fu redatto un questionario proposto a trentasei assassini seriali. I dati che vennero a galla permisero per la prima volta di stabilire utili relazioni tra i processi mentali dell’omicida e le caratteristiche della scena del crimine. Poiché più violento, sessualmente connotato e aberrante è il delitto, più utile si rivela l’elabo- á 29 settembre 2011 á la criminologia spiegata dall’esperto razione del profilo psicologico, le caratteristiche di serialità rappresentano il campo privilegiato di applicazione del “profiling”. Veniamo all’Italia. Genova, 16 ottobre 1997: un imprenditore viene trovato cadavere a casa sua: il decesso è attribuito a cause naturali. Nella stessa città otto giorni dopo una coppia di sposi viene uccisa a colpi d’arma da fuoco. Il 27 ottobre due anziani coniugi vengono assassinati nella loro abitazione e anche in questo caso il movente pare essere la rapina. Il 13 novembre un cambiavalute di Ventimiglia è ucciso nel suo ufficio. Il 25 gennaio 1998 è la volta di una guardia notturna, assassinata in servizio con un’arma da fuoco; il 15 marzo, a Varazze, viene ammazzata una prostituta albanese, senza segni di violenza sessuale. Tre giorni dopo è la volta di una seconda prostituta, con le stesse modalità (sebbene in questa occasione il cadavere sia vestito). Il 20 marzo viene ritrovato il corpo crivellato di pallottole di un altro cambiavalute di Ventimiglia. L’analisi dei reperti bali- più solo un’ipotesi. Ma è sopratDal tutto dopo il secondo omicipunto di vista storico dio sui treni, quando viene le prime sperimentazioni sulla assassinata una baby-sitpreparazione e sull’uso dei profili ter di Ventimiglia, che criminali possono essere fatte risalire addirittura all’epoca aristotelica, nella l’ipotesi diventa una pista quale troviamo rudimenti della investigativa vera con alcosiddetta fisiognomica, ossia cuni importanti riscontri. l’interpretazione dei segni Il 20 aprile la stazione di del volto. rifornimento Agip di Arma di Taggia è il teatro dell’ultima scorreria omicida: la vittima è un stici aveva fornito un esito inquietante: si tratta- benzinaio. Le indagini finalmente il 29 apriva della stessa arma. le portano a iscrivere un nome Il 24 marzo, a Novi Ligure, vennel registro degli indagati: Donagono ritrovati i cadaveri di due metronotte. Poi un transessuale to Bilancia. Il 6 maggio, quando di 24 anni, sebbene gravemente gli esiti degli accertamenti autopferito, fornisce un primo identi- tici e balistici sono a completa dikit dettagliato dell’aggressore sposizione degli inquirenti, l’uoche però uccide ancora una pro- mo viene arrestato. stituta nigeriana: ferite da arma Però Bilancia, per molti versi unico nel suo genere, è lontano da fuoco calibro 38 special. Nella tarda serata del 12 aprile dalla figura tipica del serial killer, viene ritrovata cadavere, sull’in- così come viene delineata dalla tercity 631 Genova-Venezia, bibliografia criminologico-inveun’infermiera milanese, assassi- stigativa internazionale. nata in un bagno con un colpo di In primo luogo inizia a uccidere a 46 anni mentre l’età media, stipistola alla testa. Due giorni dopo è la volta di una mata sulla base della casistica inprostituta macedone di 22 anni, ternazionale, è attorno ai 28 anuccisa con la stessa arma e le ni (con una forbice tra i 20 e i stesse modalità degli altri omici- 40). Poi, in base gli studi di Holdi: l’allarme serial killer non è mes e De Burger (1994), vediamo che gli elementi caratteristici, legati indissolubilmente all’omicidio seriale, sono i seguenti: la ripetizione dell’atto omicidiario (finché l’assassino viene fermato da un qualche fattore, come la morte o l’arresto, esterno alla capacità di autodeterminazione); tra assassino e vittima di norma non esistono relazioni significative; il seriale prova l’impulso di uccidere, non si tratta di delitti “passionali” in senso stretto e non sono innescati da una provocazione più o meno esplicita della vittima; Classe 1951, deve scontare a 13 ergastoli per aver assassinato ben 17 persone fra il 1997 e il 1998. Inoltre è stato condannato anche a una pena per il tentato omicidio del transex che indirizzò le indagini manca un movente apparente dal momento che spesso vengono uccisi sconosciuti e si tratta di motivazioni intrinseche all’assassino; gli omicidi non sono commessi per ottenere un guadagno materiale, ma sembra piuttosto trattarsi di atti compulsivi che mirano alla soddisfazione di bisogni sviluppati attraverso la fantasia. Già da questa prima articolata definizione di omicidio seriale risulta che Bilancia non possa rientrarvi a pieno titolo, dal momento che inizia la serie dei delitti coinvolgendo le amicizie più frequenti. La maggior parte delle scorribande omicide sembrano avere come spinta motivazionale primaria l’acquisizione di denaro e, quindi, il perseguimento di un guadagno materiale (il killer ha bisogno di soldi per alimentare la sfrenata passione per il gioco d’azzardo). Inoltre la matrice sessuale pare agire solo sullo sfondo del suo sistema motivazionale anche nei delitti ai danni delle prostitute (non vi è alcun segno “specificamente sessuale” sui cadaveri delle giovani meretrici). In conclusione, gli schemi sono utili, ma non devono essere presi alla lettera, piuttosto adattati e confutati di volta in volta perché... «per capire l’artista dovete studiarne l’opera» (John Douglas, “Mindhunter”). Il capitano Biagio Carillo, ex comandante della Compagnia di Fossano dell’Arma, oggi è ufficiale addetto all’Ufficio addestramento e studi dell’Istituto superiore di tecniche investigative dei Carabinieri di Roma. È autore di numerosi saggi di criminologia, di cui l’ultimo, “Ricostruire il delittoDal sopralluogo al profilo criminale” (Espress edizioni), è uscito da pochi mesi e sarà adottato negli insegnamenti universitari, così com’è stato per “L’investigatore criminologo” che, scritto dal capitano Carillo nel 2009, è arrivato alla quarta ristampa ed è stato tradotto per l’estero 29 settembre 2011 Ü 19 Il 2 Reggimento cambia vertice o IL COMANDO AL COLONNELLO CHITI Lorenzo Vallese Il fotoservizio del caporal maggiore Lorenzo Lucchese (che ringraziamo per la gentile disponibilità) mostra vari momenti della cerimonia svoltasi il 16 settembre con l’intervento del generale Figliuolo, comandante della “Taurinense”. Nelle immagini con la bandiera di guerra del secondo Reggimento il colonnello Chiti è a sinistra, il colonnello Biagini a destra 20 V enerdì 16 settembre presso la caserma “Ignazio Vian” di Cuneo si è svolta la cerimonia solenne con cui il colonnello Cristiano Chiti ha assunto il comando del secondo Reggimento alpini della brigata “Taurinense”, ricevendo la bandiera di guerra dalle mani del colonnello Massimo Biagini, suo predecessore. Alla cerimonia, che ha visto schierati a fianco della bandiera del Reggimento il battaglione “Saluzzo” e la fanfara della “Tau- rinense”, è intervenuto il generale Francesco Paolo Figliuolo, comandante della Brigata e vi hanno preso parte, tra gli altri, l’ex comandante della “Taurinense”, generale Claudio Berto, il prefetto, Patrizia Impresa, il questore, Ferdinando Palombi, i comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, colonnello Francesco Laurenti e colonnello Enrico Maria Pasquino, il sindaco di Cuneo, Alberto Valmaggia, i sindaci o i loro delegati di Boves, Dronero, Borgo San Dalmazzo e Saluzzo, città tradizionalmente legate al Reggimento che hanno fato sfilare i propri gonfaloni. Durante il periodo di comando del colonnello Biagini, da aprile a ottobre 2010 il secondo Reggimento Alpini è stato impegnato nel difficile teatro afghano dove ha lavorato a sostegno del Gover- á 29 settembre 2011 á il passaggio della bandiera di guerra alla caserma “Ignazio Vian” no e della popolazione locali nel campo della sicurezza e dello sviluppo. Quell’esperienza è il fulcro del libro fotografico, edito dalla Uniart di Roddi d’Alba, “Caposaldo Cavour” e scritto dal colonnello Biagini e dal maggiore Matteo Mineo. Il colonnello Massimo Biagini sarà impegnato per tre anni pres- so le strutture Nato di Berlino mentre il colonnello Cristiano Chiti ha assunto il comando del secondo Reggimento dopo aver prestato servizio allo Stato maggiore della difesa a Roma. A entrambi gli ufficiali delle “penne nere” giungano i più sentiti auguri di buon lavoro dall’editore e dal direttore di “IDEA”. CUNEO: IL MUSEO DIOCESANO APRE NEL 2012 Prosegue la meritoria attività culturale e artistica della fondazione “San Michele” presso la chiesa di San Sebastiano Ilaria Blangetti T utela, gestione e valorizzazione del grande patrimonio spirituale, storico e culturale dei beni culturali ecclesiastici. Sono i princìpi della fondazione “San Michele” di Cuneo, costituita dal vescovo di Cuneo e di Fossano, monsignor Giuseppe Cavallotto. Un progetto unico e lungimirante. «Come tutte le diocesi italiane abbiamo un ufficio legato alla tutela dei beni culturali ecclesiastici», commenta don Luca Favretto, presidente della Fon- dazione. La Fondazione, però, vuole puntare anche sull’aspetto della valorizzazione, per riuscire a comunicare l’intero messaggio “contenuto” nell’opera d’arte. Il principio è quello di dare un’informazione completa sul bene culturale: non solo i dettagli artistici e storici, ma anche i suoi aspetti all’interno della comunità cristiana». La Fondazione ha al suo interno l’associazione “Areté” che si occupa dell’arte contemporanea e organizza conferenze e incontri, oltre al concorso internazionale di arte sacra “Deisign”, giunto alla terza edizione, il cui bando uscirà a novembre. Si tratta di un concorso di progettazione di arte sacra contemporanea che ha il patrocinio della Cei e può contare su partner importanti. «È appena nata, invece, l’associazione “Volontari per l’arte Cuneo” che raccoglie e prepara volontari per diventare guide e aiutarci a gestire le mostre», continua don Favretto. «L’iniziativa è pensata per formarli anche nel CON “UN’OFFERTA PER L’ARTE” SI RECUPERANO CAPOLAVORI (E SI FA DIDATTICA) Con la seconda iniziativa di “Un’offerta per l’arte” sono stati restaurati diversi dipinti che, dal prossimo anno, troveranno posto nel Museo diocesano di Cuneo. Dopo il restauro dell’Immacolata del Taricco nel 2010 è stata la volta delle quattro tele seicentesche facenti parte di un importante Apostolato e del grande dipinto con la Maddalena ai piedi della croce, affidati rispetti- 22 vamente ai restauratori Francesca Bruno e Nelzon Lozano e restituiti in occasione della festività patronale di San Michele, proprio oggi, giovedì 29 settembre. «Gli interventi sono stati resi possibili dalla generosità degli Amici del Museo e della contrada», commentano dalla fondazione “San Michele”. «A questi si sono affiancate le offerte di privati e dei principali club ser- á 29 settembre 2011 á il progetto voluto dal Vescovo vice cittadini: Rotary club Cuneo, Lions club Cuneo e Soroptimist Cuneo». Intanto, è già partita la terza edizione dell’iniziativa, con un taglio tutto nuovo: “salvare” le opere è fondamentale, ma altrettanto importante è capire la loro storia. Per questo la nuova partita si giocherà sul campo della comunicazione e della didattica. Sono in preparazione due pubblicazioni. Sotto al titolo: lo staff della fondazione “San Michele” nel cantiere del Museo diocesano (al centro posa il presidente dell’ente voluto da mons. Cavallotto, don Luca Favretto). Qui accanto: uno scorcio della mostra “Intessendo il Museo” nella chiesa di San Sebastiano e, sotto a sinistra, una restauratrice al lavoro loro aspetto etico professionale». La Fondazione è operativa su vari fronti ed è impegnata in progetti che riguardano non solo la formazione di volontari e la promozione di eventi e mostre, ma anche la manutenzione delle chiese del territorio e le campagne di restauro di beni artistici e architettonici. Tra le iniziative della fondazione “San Michele” particolare importanza rivestono proprio le mostre, allestite e ospitate nella chiesa di San Sebastiano in contrada Mondovì, a Cuneo, futura sede del Museo diocesano. «La rete museale diocesana l’abbiamo chiamata “Dal frammento al tutto”: il frammento è la singola opera d’arte, ma anche la chiesa che l’ospita e la comunità locale in cui è nata. Tutto ciò è parte di un insieme, di un contesto, di un “tutto”. Al momento contiamo su una quindicina di “sacrestie aperte” che rappresentano un patrimonio del territorio, una ricchezza da rendere fruibile», spiega don Luca Favretto. «Entro l’estate 2012 sarà inaugurato, inoltre, il Museo diocesano nella chiesa di San Sebastiano. Attraverso i “frammenti” ospitati nel museo sarà possibile rileggere e documentare l’intera storia sociale e culturale di un territorio. Lo stile che ci siamo imposti in questi anni è stato quello di raccogliere sul territorio le opere di particolare interesse, restaurarle, studiarle, esporle in San Sebastiano e poi restituirle alla comunità d’appartenenza rendendole, però, finalmente valorizzate e fruibili al pubblico». Intanto ha riscosso particolare successo l’iniziativa “Itinerari del sacro”: «Si sta per concludere la quarta edizione e stiamo programmando la quinta», dice don Favretto. «Quest’anno abbiamo già coinvolto 400 persone, con sedici itinerari, e prevediamo di raggiungere i 25-30 percorsi per l’edizione 2012». GLI INGRESSI SONO GRATUITI, MA BISOGNA PRENOTARSI PRESSO L’ABBAZIA Il programma completo degli eventi che si concluderanno venerdì 28 ottobre con l’esibizione di Noa accompagnata da Gil Dor e dal “Solis String quartet”. Tutti i biglietti si ritirano ancora oggi e domani Sabato 8 ottobre, alle 20,45, abbazia di Staffarda: Lina Bernardi (attrice), Gianni De Feo (attore), coro “Milanollo-Città di Savigliano” (direttore Sergio Chiarlo), Ivan Chiarlo (pianoforte), Natascia Chiarlo (soprano), orchestra da camera “Arturo Toscanini-Città di Savigliano" (direttore Leopoldo Lo Sciuto), “Brass express” (quintetto di ottoni dell’Orchestra nazionale della Rai). Martedì 11 ottobre, ore 20,45, Cattedrale di Saluzzo: in occasione del Giubileo per i cinquecento anni della Diocesi, recital “San Filippo Neri” con Alessandro Preziosi (ingresso libero senza prenotazione). Dopo l’appuntamento a Torino (immagine in basso a sinistra) l’edizione 2011 de “La santità sconosciuta” è stata presentata nella sala conferenze della fondazione “Cassa di risparmio di Saluzzo” (foto qui sotto). In queste pagine sono ritratti anche il celeberrimo maestro Uto Ughi e la cantante israeliana Noa 24 trice sarà Maria Grazia Gobbi). Venerdì 28 ottobre, ore 20,45, abbazia di Staffarda: Noa, Gil Dor e “Solis String quartet”. Info biglietti: tutti i concerti saranno a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti. Il ritiro obbligatorio dei biglietti è ancora possibile nei giorni 29 e 30 settembre, dalle 17,30 alle 20, presso l’abbazia di Staffarda. Non è prevista la prenotazione telefonica. Informazioni generali (dalle 15 alle 19, dal lunedì al venerdì): 340-4985136 oppure 3421857375. Si può anche consultare il sito internet www.associazionetoscanini.it. “LA SANTITÀ SCONOSCIUTA” SI FA... SCOPRIRE A Saluzzo, Staffarda, Manta, Lagnasco e Revello eventi di eccezionale rilevanza. Coinvolti tra gli altri Uto Ughi, Alessandro Preziosi e Noa S Paola Gallo Venerdì 14 ottobre, ore 20,45, abbazia di Staffarda: Uto Ughi violino e direttore de “I filarmonici di Roma”. Domenica 16 ottobre, ore 20,45, antico palazzo comunale di Saluzzo: spettacolo “Laboratorio teatrale”. Sabato 22 ottobre, ore 20,45, collegiata di Revello: concerto degli allievi della master class con la partecipazione di Fiorenza Cossotto e Diego Mingolla (pianoforte). Ore 17,30, castello di Lagnasco: convegno sul tema “La pace” (relatori: fra’ Sereno Maria Lovera, ieromonaco Gabriele, pastore Paolo Ricca, Paolo De Benedetti; la modera- abato 8 ottobre prenderà il via la sesta edizione de “La santità sconosciuta-Musica, cultura e spiritualità alla scoperta del Piemonte, terra di santi”, organizzata dall’associazione culturale “Arturo Toscanini” di Savigliano e composta da musica, lirica e teatro, affiancati dalle master class e dal convegno presso il castello di Lagnasco indetto in collaborazione con l’Ufficio ecumenico della Diocesi di Saluzzo su “Dialogo ecumenico e religioso sul tema della pace”. «Il 27 ottobre ricorrerà il venticinquesimo anniversario dello “Spirito di Assisi” riconosciuto in tutto il mondo», spiega padre á 29 settembre 2011 á lo stretto legame fra cultura e spiritualità Sereno Maria Lovera dell’Ordine francescano e rappresentante dell’Ufficio ecumenico diocesano saluzzese. «In quella storica giornata del 1986 Giovanni Paolo II invitò i leader delle più grandi religioni del mondo per parlare di pace. E Benedetto XVI tornerà ad Assisi il 27 ottobre per rilanciare il dialogo interreligioso». “La santità sconosciuta” terrà fede all’impegno: di promuovere una riflessione sulla dimensione spirituale dell’uomo, favorire il dialogo tra culture e religioni, sottolineare il valore della creatività artistica per la crescita sociale e civile. Il convegno di Lagnasco si svolgerà il 22 ottobre. Si confronteranno esponenti valdesi, ebrei e cattolici. Un altro importante tassello della rassegna è costituito dalle due master class di perfezionamento musicale. Il maestro Uto Ughi sarà al castello della Manta il 15 e il 16 ottobre con sei allievi di violino, mentre Fiorenza Cossotto tratterà di canto lirico dal 18 al 23 ottobre al castello di Lagnasco. «Le master class rappresentano per noi una grande sfida», ha affermato Natascia Chiarlo che, insieme al fratello Ivan, è direttrice artistica dell’evento. «Sarà un’occasione per contribuire a costruire il futuro dei giovani. Abbiamo invitato due degli artisti più prestigiosi del panorama internazionale, Uto Ughi e Fiorenza Cossotto, per colmare la sete di cultura, poesia e bellezza delle nuove generazioni. Il bino- mio cultura-giovani è un pilastro della crescita culturale del nostro Paese». Lo spettacolo conclusivo sarà sabato 22 ottobre nella chiesa della collegiata di Revello. Tra gli altri ospiti del programma musicale ricordiamo: il duo “Chiarlo”, il coro “Milanollo-Città di Savigliano”, l’orchestra da camera “Arturo Toscanini”, il quintetto di ottoni dell’Orchestra sinfonica nazionale della Rai (“Brass express”) e un’altra star del panorama internazionale: la cantante israeliana Noa, accompagnata dal chitarrista Gil Dor e dal “Solis String quartet”. Ci sarà spazio anche per la prosa: in occasione dei cinquecento anni della Diocesi, la “Santità sconosciuta” si trasferirà nel Duomo di Saluzzo, con Alessandro Preziosi protagonista di un recital dedicato a San Filippo Neri. Anche per il teatro è previsto un laboratorio, ospitato nel chiostro della chiesa di San Giovanni di Saluzzo, che si concluderà con uno spettacolo nella sala dell’antico palazzo comunale, domenica 16 ottobre. LA PRESENTAZIONE INDETTA A TORINO Durante la presentazione torinese de “La santità sconosciuta”, a cui è intervenuto anche il presidente della Regione, Roberto Cota, la presidente della Provincia di Cuneo, Gianna Gancia ha dichiarato: «Siamo orgogliosi di accogliere la rassegna anche quest’anno nella Granda. è un evento culturale di altissimo livello in cui la musica è la regina, in un’ambientazione storica sorprendente. Ho davvero molto apprezzato la disponibilità di Uto Ughi, che da anni vi partecipa, al ruolo di coordinatore di master class internazionali di violino e di canto lirico dedicati ai giovani musicisti nei castelli di Manta e Lagnasco. Grazie alla collaborazione del maestro i nostri ragazzi potranno arricchirsi di esperienze musicali uniche e acquisire sempre di più, accanto alla competenza tecnica, quella passione per la musica e per la cultura che soltanto le nuove generazioni sanno vivere appieno». Riparte il progetto dell’équipe diocesana fossanese-cuneese, ora allargato alle Diocesi di Mondovì e di Saluzzo. Il primo incontro sarà sabato 1° ottobre, alle 20,45, presso il Seminario della città degli Acaja, con Emanuele Scotti UNA SPERANZA PER I SEPARATI E I DIVORZIATI Elena Bottini Monsignor Giuseppe Cavallotto (foto sopra), vescovo di Cuneo e Fossano, ha dato mandato all’apposita Commissione diocesana di compiere un percorso biennale dedicato ai credenti separati o divorziati che ha coinvolto molte persone. Il felice esito della iniziativa ha portato al coinvolgimento delle Diocesi di Mondovì e di Saluzzo 26 R iprende dopo la sosta estiva il progetto dell’équipe diocesana rivolto a separati/divorziati e conviventi/risposati che ora si avvale della partecipazione degli Uffici famiglia delle Diocesi di Fossano-Cuneo, Mondovì e Saluzzo: il cammino dunque avrà valenza interdiocesana e si inserirà sulla scia delle proposte raccolte nella verifica svoltasi nel giugno scorso, quando tra i partecipanti era emersa la necessità di diversificare ulteriormente il percorso. Un filone del programma di quest’anno pastorale prenderà in considerazione la situazione di vita dei coniugi che, dopo la separazione o il divorzio, vivono da soli (con o senza figli) e desiderano essere aiutati a discernere, alimentare e approfondire il senso di questa scelta, o perlo- meno verificarla: non come scelta residuale (non è stata trovata altra soluzione), ma come scelta progettuale, cioè condotta liberamente e serenamente. Si tratta di valutare come rimanere nella vocazione familiare e matrimoniale in cui ci si trova, accettando la condizione di vita separata dal coniuge, e cercando di dare a essa un significato umano e cristiano, nel grande rispetto per chi, invece, ha compiuto scelte diverse. SULLE ORME DELL’ANELLO PERDUTO Un libro, curato da Paolo Tassinari, per ripercorrere il cammino fatto dalla Commissione voluta dal Vescovo È disponibile nelle librerie il volume, curato da Paolo Tassinari, “L’anello perduto-Sulle orme di un percorso tracciato con separati/divorziati e conviventi/risposati che interrogano la comunità cristiana”, edito da Effatà (Cantalupa), che raccoglie i frutti del percorso biennale realizzato dalla Commissione diocesana fossanese, su mandato del vescovo, monsignor Giuseppe Cavallotto. Il testo, che percorre un’esplorazione a largo raggio su diverse tematiche, non si limita a una fredda ripetizione di schemi o norme e non vuole aggirare la serietà e la complessità delle situazioni; piuttosto, affrontando di petto le questioni, si impegna a un appassionato ripensamento dei problemi posti nell’ottica di una “fedeltà creativa” a Gesù Cristo nella Chiesa di oggi, capace di aprire differenti scenari, immaginare nuovi orizzonti. L’introduzione, prima di presentare le singole relazioni, gioca sull’immagine á 29 settembre 2011 á la Chiesa resta aperta ai fedeli che hanno rotto il loro matrimonio «Il terrogarsi sul senso di una nostro obiettivo», “fedeltà possibile a fronspiega Paolo Tassinari, te di una separazione”. coordinatore del progetto Il prosieguo dell’espediocesano ora esteso, «è creare rienza avrà ca denza legami fraterni, consolidare le regolare ogni secondo proprie scelte di vita, riscoprire il senso della propria martedì del mese, semesperienza alla luce del pre con inizio fissato alle Vangelo». 20,45, nelle parrocchie che ne hanno fatto richiesta (Saluzzo, Cuneo e Fossano), iniPer iniziare a ziando l’11 ottobre all’oratorio esplorare tale prospettiva è “Don Bosco” di Saluzzo. stato invitato Emanuele Scotti, Il cammino di coppia con persogenovese e membro dell’assone conviventi o risposate, inveciazione “Separati fedeli”, il quale ha avuto la possibilità di ce, avrà inizio sabato 29 ottolavorare, con il Direttore e i bre, alle 20,45, presso il Secomponenti l’Ufficio famiglia minario di Fossano, con l’interdella Conferenza episcopale ita- vento di don Fabrizio Forte delliana (Cei), alla realizzazione la “Città dei ragazzi” di Cuneo della settimana estiva di forma- sul tema: “La nuova famiglia dozione a Salsomaggiore, dal tito- po separazione o divorzio: dalo: “Luci di speranza per la fami- vanti a Dio, come vivere un’alglia ferita”. L’attenzione della tra relazione?” e la testimonianChiesa italiana in quei giorni si è za di alcune coppie. tutta rivolta verso coloro i quali, A queste persone sarà poi prodopo un matrimonio celebrato, posta l’esperienza di un piccolo vivono la separazione, il divor- gruppo a partire da sabato 12 zio o una nuova unione, auspi- novembre, quando sarà data cando una rinnovata accoglien- possibilità di preghiera, ascolto za e percorsi di condivisione e condivisione di persone separate o divorziate che si affaccino nelle singole Diocesi. L’appuntamento è fissato per per la prima volta a questo prosabato 1° ottobre, alle 20,45, getto interdiocesano e vogliano conoscerlo. nel Seminario di Fossano. Oltre a chi ha richiesto questo Per avere informazioni: Paolo, percorso, possono aggiungersi tel. 338-2335931, indirizzo etutte le persone che vogliano in- mail paolotax@gmail.com. di copertina, dov’è ritratto un anello per metà insabbiato. Non sappiamo se è stato gettato via o se inavvertitamente si è sfilato dall’anulare sinistro. Di certo non è dov’era stato pensato. In una manciata di grammi, assieme all’oro, anche futuro e progetti si sono smarriti: una mano arricchita da una promessa si ritrova sola e spoglia di un sogno che, come sabbia, appena vuoi stringere, scivola via tra le dita. Il luccichio rimasto è pallido riflesso di un giorno che si pensava non finisse con il calare del sole, ma che ora è destinato a lasciare spazio alle ombre. Coperto per metà, l’anello pare chiedere di essere raccolto prima di venire sommerso, a poco a poco, dai minuscoli granelli, e sparire per sempre. La pubblicazione è anche occasione per rilanciare le iniziative per e con le persone separate/divorziate e conviventi/risposate. Per l’acquisto del libro, organizzare eventuali presentazioni e chiedere informazioni si può contattare il curatore: paolotax@gmail.com. IN PIAZZA SAN PAOLO 1, AD ALBA Da occhiali (e lenti) per distinguersi Simona Amerio IL CLIENTE CHE VARCA LA SOGLIA DI OOPS! TROVA UNO SPAZIO LUMINOSO, APERTO E IN CONTINUO AGGIORNAMENTO. VALERIO TORTO E IL SUO STAFF, INFATTI, NON AMANO AFFATTO LA STATICITÀ E LO DIMOSTRANO 28 uante volte ci è capitato di sospirare: «Oops, dove ho dimenticato gli occhiali?». Oppure, trovandoci a dover leggere un documento in banca o in posta, di sospirare: «Oops, è l’ora che mi decida a cambiare gli occhiali...». Ed ecco che, per magia, quell’OOPS! da... quasi-imprecazione si è trasformato in realtà, diventando in pochi anni un punto di riferimento nel settore dell’ottica. «Siamo aperti dal 1° settembre del 2007», spiega a “IDEA” Valerio Torto, il quale vanta un’esperienza trentacinquennale nel settore ottico, lenti a contatto e occhiali da vista e da sole. «L’idea di dar vita a questo lumi- Q noso e ampio punto vendita in piazza San Paolo 1, ad Alba, (tel. 0173-364078), a due passi dalla centralissima piazza Savona, mi “frullava” nella testa da tempo, ma, in fondo, mi mancava il coraggio per lanciarmi in un’impresa personale. Poi il desiderio di realizzare un sogno, accompagnato anche dall’aiuto psicologico e fortemente incentivante di mia moglie Elena, mi ha spinto a concretizzare l’intuizione iniziale. Nei primi tempi in negozio ad aiutarmi c’era Claudia, tuttora mia valente collaboratrice. Poi, nel 2009, Elena ha lasciato l’impiego presso un’azienda tessile del territorio per seguirmi e affiancarmi in questa professione che necessita di un continuo aggiornamento». á 29 settembre 2011 á quando essere ottico è un’arte Com’è cambiato il mondo dell’occhiale in questi anni? «Beh, posso tranquillamente dire che, da semplice “supporto” per chi ha problemi visivi, oggi l’occhiale è diventato una moda, un accessorio di stile e glamour che necessita di negozi con ampie esposizioni e grandi alternative. Ecco perché fin da subito abbiamo proposto, qui da OOPS!, a uno spazio luminoso, aperto e in continuo aggiornamento. Non amiamo la staticità così come, pur essendo rivenditori di moltissime griffe affermate e assai conosciute, continuiamo l’instancabile ricerca verso nomi emergenti della moda, con un occhio di riguardo sempre puntato, com’è nel nostro stile, alla qualità del prodotto. E assicuro che, per far ciò, occorre essere preparati tecnicamente». Collaborate, inoltre, con i medici oculisti... «Certamente. Il lavoro è sinergico. Il medico, dopo la visita, verifica lo stato di salute degli occhi. Il mio compito, come ottico, è quello di accertare eventuali di- disponiamo di un sistema dotato di telecamera che guida nella scelta della montatura, simulando tridimensionalmente le lenti, calcolando la distanza interpupillare e le altezze di montaggio. Con questo sistema otteniamo con precisione i dati necessari per montare occhiali, aiutando fetti refrattivi e, dopo un accurato esame della vista, confezionare per il cliente un occhiale su misura. Noi infatti disponiamo di un’attrezzata sala refrazione che ci permette di effettuare un test visivo computerizzato e un controllo della vista sempre nel pieno rispetto delle nostre competenze. Eseguire questa operazione non è semplice, perché bisogna essere attenti e preparati nell’ascoltare i problemi del cliente, nel filtrare le sensazioni dalle patologie effettive. È un lavoro che richiede pazienza ed esperienza». Sono tutte qualità che occorrono per servire il cliente, ma anche per garantirgli un acquisto personalizzato... «Verissimo. Oggi si sente spesso parlare di occhiali su misura. Ma ciò è possibile soltanto grazie alla tecnologia. Noi infatti nel contempo il cliente nella scelta della montatura e delle lenti». Guardando al futuro, quali sono i vostri progetti? «Le idee sono tantissime... Mi piacerebbe specializ- OOPS! zarmi di più nelle lenti a conè un punto di tatto, un settore in progresriferimento importante per siva evoluzione. Non la provincia di Cuneo. Ogni suo nascondo poi una contiocchiale è frutto dell’attenta nua ed instancabile ricerricerca personale di Valerio Torto, il quale seleziona di continuo ca di nuove collezioni di le marche più prestigiose occhiali che sappiano concon un occhio anche ai traddistinguere tangibilmennomi emergenti. te, l’approdo della nostra indagine: armonia nella semplicità, lusso liberato dal superfluo, suggestioni che si traducono in linee di estrema raffinatezza, riservate ad un pubblico molto esigente, che richiede ad un occhiale estrema personalità». IL TITOLARE Per concludere, Valerio, quanto DI OOPS!, conta per voi di OOPS! la soddiVALERIO TORTO, sfazione del cliente? FOTOGRAFATO «Essa è alla base della nostra QUI SOTTO stessa professione! Siamo convinCON LA MOGLIE ELENA CHE LO AFFIANCA ti che il successo di un’attività NELL’ATTIVITÀ commerciale sia decretato dal COMMERCIALE mercato, dalla clientela che sceE CLAUDIA, glie, si orienta, premia o punisce. LA VALIDA Noi, attraverso la nostra applicaCOLLABORATRICE CHE FIN DALL’APERTURA zione quotidiana uniamo competiLAVORA NEL NEGOZIO tività, professionalità e qualità a DI PIAZZA SAN PAOLO, una gestione efficiente e a strateA DUE PASSI DALLA gie di vendita attuali e dinamiche. CENTRALISSIMA Lo abbiamo fatto pensando prima PIAZZA SAVONA di tutto a cosa vorremmo noi da un negozio specializzato in ottica e abbiamo cercato di tradurre i nostri desideri in attenzioni per i clienti». E allora, davvero, è bene provare per credere! LA NUOVA CASA CUNEESE DEL CAI È A DISPOSIZIONE Nell’ex palazzina di medicina dello sport sabato sono stati inaugurati i locali dedicati al socio benefattore Giulio Ferrero Ilaria Blangetti La biblioteca intitolata ad Alberto Borsi, giovane alpinista prematuramente scomparso, ospitato nella nuova sede del Club alpino italiano di Cuneo. A destra: l’approvvigionamento via elicottero del rifugio “Remondino”. In alto: momenti di iniziative pubbliche indette dal Cai, fra le quali spiccano quelle dedicate ai più giovani 30 fede ai princìpi del sodalizio, ossia quelli di promuovere «l’alpinismo in ogni sua manifestazione, lo studio, la conoscenza e la frequentazione delle montagne, specialmente di quelle poste nella sua sfera di azione e di influenza, e la difesa del loro ambiente naturale». «Il Cai si occupa, innanzitutto, di attività di tipo sportivo», commenta Alberto Gianola, presidente della Sezione di Cuneo, «con corsi di alpinismo, alpinismo giovanile, arrampicata, speleologia, sci alpinismo ed escursionismo. L a Sezione Cai di Cuneo ha cambiato casa. Sabato scorso è stata inaugurata la nuova sede sociale “Giulio Ferrero” del Club alpino italiano, Sezione del capoluogo, nei locali dell’ex palazzina di medicina dello sport, in via Porta Mondovì. E una città come Cuneo, che vive di montagna e si sveglia con uno sguardo rivolto alla Bisalta, non poteva non rendere omaggio all’evento. Il “trasloco”, infatti, è stato l’occasione per promuovere una serie di eventi e di iniziative dedicati alla montagna, con spettacoli, ospiti d’eccezione, momenti informativi e incontri, per vivere e conoscere la bellezza del mondo alpino. I lavori necessari per riadattare la palazzina e trasformarla nella sede del Cai sono stati effettuati, in gran parte, grazie al generoso lascito del socio Cai Giulio Ferrero, a cui è stata dedicata la sede. Alla ristrutturazione hanno contribuito anche la fondazione “Cassa di risparmio di Cuneo”, la famiglia Borsi e l’Agc Flat Glass Italia (stabilimento di Cuneo). La Sezione di Cuneo del Cai è nata nel 1874 e conta oltre 2.700 soci che continuano a far á 29 settembre 2011 á la passione per la montagna fa proseliti Inoltre organizziamo gite sociali, uscite guidate dai soci con più esperienza. Ma siamo attivi anche sul fronte culturale con incontri, dibattiti e proiezioni sui temi legati alla montagna, oltre che su quello artistico con la corale “La baita”». La corale, nata nel 1950 da un gruppo di amici che si trovavano alla sera sui viali della città e che amavano frequentare la montagna, oggi può vantare un repertorio di circa sessanta brani che abbraccia le varie parlate del cuneese, dall’occitano al piemontese della pianura. La Sezione di Cuneo, poi, ha particolare attenzione anche per i ragazzi, cercando di generare in loro non solo una passione per la montagna intesa come divertimento, ma anche affrontando tematiche importanti e fondamentali per trattare l’ambiente montano con rispetto e serietà. «Quando usciamo con i ragazzi cerchiamo sempre di impartir loro due aspetti fondamentali: sicurezza e rispetto dell’ambiente», commenta Ilario Tealdi, accompagnatore di alpinismo giovanile. «Il gioco e il divertimento devono sempre essere abbinati all’osservazione della natura, alla conoscenza e alla comprensione dei cambiamenti apportati dall’uomo all’ambiente. Proponiamo attività rivolte ai giovani da tre anni, coinvolgendo sempre più ragazzi nella fascia di età compresa tra 8 e 16 anni. Siamo soddisfatti, i ragazzi e le loro famiglie rispondono bene». Il Cai di Cuneo comprende anche diverse strutture ricettive in quota; tra queste spiccano i cinque rifugi gestiti, ossia “Dante Livio Bianco”, “Morelli Buzzi”, “Remondino”, “Soria Ellena” (tutti nelle Alpi Marittime) e quello della Gardetta (Alpi Cozie Meridionali), e le tre capanne sociali “Barbero”, “Morgantini” e “Varrone”. Nella nuova sede del Cai di Cuneo, presidente Gianola, trova spazio anche una biblioteca, intitolata ad Alberto Borsi. «La biblioteca racchiude volumi storici e recenti che spiegano e raccontano la montagna in tutti i suoi aspetti. Libri di grande rilievo documentale, alcuni di questi vere perle della letteratura di settore, con titoli che spaziano dalla speleologia alla filosofia della montagna. La biblioteca, intitolata ad Alberto Borsi, giovane alpinista prematuramente scomparso, mira a entrare nel Sistema bibliotecario territoriale, proprio grazie alla ricchezza dei volumi presenti». La cronaca ci porta a parlare di montagna, soprattutto nell’ultimo periodo, per eventi drammatici legati a tragedie in alta quota. Quanto è importante un’associazione come il Club alpino italiano per formare una cultura della montagna che renda consapevoli dei rischi? «È fondamentale. Occorre avere piena consapevolezza dell’ambiente in cui si opera. Conoscenza e prudenza sono gli elementi che non devono mai essere dimenticati: per questo il Cai ha sempre puntato molto sul tema della sicurezza. È necessario però sottolineare come alcuni fenomeni, come frane e smottamenti, si stiano manifestando con una maggiore frequenza rispetto al passato». QUEI PIONIERI CHE SOGNARONO L’ACQUA Bruno Vallepiano ha dedicato un libro al consorzio fondato nel 1959 che portò la potabile a Sant’Anna di Collarea Paolo Cornero Immagini recenti e del passato di Sant’Anna di Collarea. Nella seconda foto da sinistra si riconosce il parroco, don Giuseppe Basso, che nella seconda metà degli anni Cinquanta fu fra i più decisi promotori del Consorzio che realizzò l’acquedotto 32 S arà pur vero, come si legge nella sua biografia, che «in Italia vi sono più scrittori che lettori», ma qualcuno i libri li deve pur scrivere! Contribuire alla testimonianza della propria storia è un dovere morale, fotografando la realtà e il recente passato con istantanee da lasciare alle generazioni future. Un ruolo che ben si addice a un sindaco del monregalese che ha fatto di una grande passione una ragione di vita. Roburentese Doc, Bruno Vallepiano ha dedicato l’esistenza alle comunità dell’alta Valle Corsaglia, non solo in veste di amministratore, ma soprattutto in quella di testimone. Autore eclettico, Vallepiano si dedica con ugual vigore a testi di narrativa, guide e saggi, brillando anche per ricerche di carattere storico. Tra queste si colloca il recente “Acqua in movimento-Un acquedotto di montagna contro ogni ostacolo, per il bene di tutti”. Soggetto dell’opera è il consorzio “Acquedotto rurale di Sant’Anna Collarea”. La sua nascita è datata 28 febbraio 1959, un evento che cambiò la vita e l’economia di un’intera vallata che, con l’inizio degli anni Sessanta, si preparava ad accogliere numerosi turisti, cambiando la sua economia da agricola a turistica, prima con la manodopera per l’edilizia, poi con lo sviluppo delle attività commerciali e dei servizi. Alla base di tutto, l’acqua: un bene fondamentale senza il quale non vi è vita e neppure sviluppo economico. Nella prefazione, firmata dall’attuale presidente del Consorzio, Roberto Prucca, si legge che l’acquedotto fu «una scommessa dei santannesi, senza á 29 settembre 2011 á la forza della nostra gente di montagna potabile non c’erano prospettive. Il libro è una testimonianza di Sant’Anna e dei santannesi, gente di montagna; è una prova della volontà e della tenacia di una frazione che è riuscita, con le sue forze, là dove qualcuno ha brillato per la sua assenza». Parole che raccontano la caparbietà e la determinazione della “gente di montagna”, un popolo abituato da sempre a convivere con le ostilità. Vallepiano parte da lontano con tre capitoli dedicati alla storia del territorio: dai liguri montani ai municipi romani, dai barbari alla guerra del sale e alla campagna napoleonica. Sono particolarmente interessanti le pagine dedicate all’origine del toponimo di Sant’Anna di Collarea (Hanna di Gerusalemme, moglie di Gioacchino e madre di Maria) che portano alle pagine dedicate alla parrocchia, cen- RIPARTE L’ATTIVITÀ DIDATTICA DEL MUSEO DELLA CERAMICA A Mondovì sono ben sette le proposte didattiche per ragazzi di ogni età, dalla scuola per l’infanzia alla primaria e alla secondaria di primo grado Il Museo della ceramica di Mondovì, inaugurato nel dicembre 2010, ha tra le sue peculiarità la grande attenzione rivolta al mondo della scuola. Più di 3.000 studenti, dal Piemonte e dalla Liguria, hanno già partecipato alle proposte didattiche nel corso del 2011, accostandosi all’arte ceramica grazie agli speciali percorsi museali loro riservati, all’utilizzo sapiente e interattivo degli impianti multimediali e alle attività manuali svolte nei laboratori. Con l’inizio dell’anno scolastico l’offerta didattica del Museo si è arricchita con quattro nuovi laboratori che vanno ad aggiungersi ai tre già funzionanti (“Il Paese delle ceramiche parlanti-Un viaggio tra terra, acqua, fuoco e colori” per la scuola dell’infanzia e per la primaria; “Vecchia Mondovì-Fare ceramica tra storia e impianti multimediali” per la primaria e la secondaria di primo grado; “Da Napoleone al Regno d’Italia-Carta e ceramica raccontano la storia” per la tro nevralgico e cuore pulsante della comunità. Fu proprio grazie al parroco, don Giuseppe Basso, e al maestro Giacomo Briatore che la storia del Consorzio ebbe inizio. «Estate 1955-Riunione nell’asilo, saletta al primo piano: poche persone, poco entusiasmo, scarsa convinzione!», si legge nella relazione del maestro Briatore. Però poi... «Finalmente una sera si riesce a radunare un gruppo di 27 persone, rappresentanti di altrettante famiglie comprendenti 95 persone. Si elesse il Presidente nella persona del sottoscritto e segretario don Basso; si raccolsero le sottoscrizioni personali allo scopo di sostenere le prime spese: lire 5.000 pro capite, per un totale di lire 135.000». Era nata la prima assemblea del Consorzio. In direzione ostinata e contraria, si potrebbe dire, ma quella giusta. Dopo mezzo secolo di storia, le speranze e le visioni dei singoli trovano ampio conforto nella realtà. La rete è passata dai 9.000 metri del 1960 ai 23.000 del 2010; dalle 80 unità allacciate nel 1959 alle 1.700 nel 2010. Il tutto passando per date significative come la posa dei contatori e la conseguente applicazione di tariffe (1965); l’acquisto del primo pc per la gestione della fatturazione, con un programma realizzato dei soci (1993), seguito nel 2002 dall’acquisto di un software apposito. Nel 2003 entra in funzione il nuovo impianto di telegestione e di telecontrollo del sollevamento Roatte e dei serbatoi Rivoera e Marmorea, con tecnologia gsm. Un altro passo fondamentale è l’acquisizione delle aree delle secondaria di primo grado). Le nuove proposte, realizzate in sinergia con altri musei e risorse culturali del territorio (le grotte di Bossea, il castello della Manta, il museo “Generale Bonaparte” di Mombasiglio, la sinagoga di Mondovì) hanno per tema: “Natura e ceramiche in grotta”, “Il castello della Manta e il Museo della ceramica di Mondovì”, “Passeggiando per la storia” e “Invito al Museo per il carnevale”. Lo spazio dedicato alla manualità creativa in ciascuna delle proposte didattiche trasforma i partecipanti in protagonisti attivi del processo di apprendimento e consente di creare un manufatto da portare via con sé quale ricordo dell’esperienza vissuta. Per informazioni e prenotazioni: tel. 0174-481519 o 331-9032707. sorgenti di Groppigiano, della Fontana oro, dei serbatoi Marmorea e Sotti: tappe di un cammino cinquantennale, attraverso ostacoli e avversità, per raggiungere un fine nobile, quello di salvaguardare un bene importante come l’acqua. Il tutto grazie all’impegno dei singoli, omaggiati dalla piacevole sezione finale dell’opera. Un omaggio straordinario a Sant’Anna da parte di Remigio Bertolino, Ezio Briatore, Silvio Rinaudo e Maria Rosa Bertolino. Poeti montaldesi per onorare i montaldesi. Non per semplice campanilismo, ma in segno di riconoscenza e stima. A sinistra: Bruno Vallepiano, sindaco di Roburent, che ha all’attivo numerosi libri di narrativa, ma anche guide e saggi. Fra questi figura il volume nel quale si racconta la storia dell’acquedotto di Sant’Anna. Qui sopra: alcuni lavori per l’ampliamento della rete Lo stimolo decisivo venne dal parroco, don Giuseppe Basso, e dal maestro Giacomo Briatore 29 settembre 2011 Ü 33 Nella foto accanto Andrea Rossano è insieme alle sue capre sul bricco di San Martino di Vezza; a destra, invece, è immortalato con la forma robiola “RRR” da record del peso di oltre 30 chili (entrambi gli scatti sono opera di Silvia Muratore). Sotto sono immortalati alcuni dei destinatari “ad honorem” della forma della “Robiola del Roero Rossano”. Dall’alto: Giacomo Oddero di La Morra, Angelo Gaja di Barbaresco, Giancarlo Drocco di Alba ed Enrico Crippa. La lista degli “honoris causa” comprende anche Antonio Rizzolo, Edoardo Raspelli e Paolo Massobrio. Alla memoria, invece, la forma di robiola è stata attribuita a Antonio Adriano di Magliano Alfieri, Renato Dominici di Carmagnola, Renato Fresia di Guarene, Giovanni Ravinale di Bra e Luigi Veronelli Attilio Casetta LA ROLLS ROYCE DELLE ROBIOLE PER IL ROERO Il vezzese Andrea Rossano ha omaggiato cento personalità che hanno fatto grande la sinistra Tanaro con il suo nuovo formaggio U n omaggio al Roero e un’opera di valorizzazione delle sue materie prime. Questo è l’obiettivo dichiarato di Andrea Rossano, noto commercianti di tartufi di Vezza che a Bra, in occasione di “Cheese”, ha fatto parlare di sé per un paio di curiose iniziative. In primo luogo, il lancio della “RRR” cioè la “Robiola del Roero Rossano” che il suo ideatore ha subito ribattezzato “Rolls Royce delle robiole”. «In realtà», spiega Rossano, «si tratta di un prodotto che utilizzeremo a scopo promozionale, nato per essere abbinato al Roero superiore Docg. I produttori che vorranno cimentarsi con questo tipo di robiola dovranno seguire una metodologia precisa che prevede, per esempio, l’utilizzo di 34 solo latte di capra, L’intento è di produrre il primo vero formaggio del Roero, o meglio di quella parte del Roero che guarda a Canale come sua capitale. Un formaggio d’eccellenza che vada ad aggiungersi agli altri prodotti del nostro territorio, per il quale bisogna lavorare al fine di creare un proprio brand “Roero”». Accanto alla promozione del territorio, però, Rossano si è fatto promotore di un’iniziativa volta a premiare l’impegno di chi in questi anni ha lavorato per la sinistra Tanaro; quelli che, come dice lui, «invece di aver preso dal territorio, hanno dato: persone della società civile che hanno operato per elevare il territorio». Ecco allora che le prime cento forme di robiola del Roero sono state pensate per altrettante per- sone che hanno fatto grande questo territorio. La lista, oltre ad alcuni numeri zero (come i liberi volontari della comunanza di Vezza d’Alba, il circolo Acli di San Giuseppe di Sommariva Perno e l’Oma Onlus Roero), comprende: Carlin Petrini di Bra, Matteo Abrate di Sanfre, i fratelli Allasia di Baldissero d’Alba, Guido Artusio di Piobesi, Margherita Artusio di Piobesi, Barbara Bagnis di Piobesi, Emilio Barbero di Canale, Silvio Barbero di Bra, Renato Bauducco di Alba, Luciano Bertello di Montaldo Roero, Franco Bertero di Sommariva Perno, Cristina Borgogno di Monteu Roero, Carlo Borsalino di Alba, Loris Bravi di Corneliano, i fratelli Brezzo di Monteu Roero, Roberto Burdese di Bra, Oreste Calliano di Corneliano, Mauro á 29 settembre 2011 á la promozione imbocca strade nuove Carbone di Alba, Oreste Cavallo di Alba, i fratelli Ceretto di Alba, Felice Cerutti di Vezza d’Alba, i fratelli Chiarlone di Corneliano, “Collina degli elfi” di Govone, Elide Cordero di Priocca, Roberto Corino di Corneliano, Ornella Correggia di Canale, i fratelli Costa di Vezza, Gianluca Costa di Montà, Cesare Cuniberto di Santo Stefano Roero, Giuseppe Dacomo di Pocapaglia, Nicola Davico di Vezza, Fabrizio Dellapiana di Guarene, Daniela Dellavalle di Pocapaglia, Lorenzo Demichelis di Sommariva del Bosco, Guido Dracone di Canale, Teresio Ercole di Canale, i fratelli Damonte di Canale, la famiglia Bono di Canale, Dante Faccenda di Canale, Oscar Farinetti di Santa Vittoria, Gino Ferrio di Vezza, Vincenzo Finocchiaro di Sommariva Perno, Giuseppina Fiori di Alba, Roberto Fiori di Alba, Carlo Gai di Ceresole d’Alba, Tiziano Gaia di Castellinaldo, Gianni Gaschino di Guarene, Franco Giacone di Montaldo Roero, Fiorenzo Giolito di Bra, Carlo Gramaglia di Santa Vittoria, Claudio Grosso di Govone, Giovanni Ielo di Corneliano, Umberto Lettieri di Bra, Vincenzo Lorenzin di Montà, Beppe Malò di Alba, Giovanna Margiaria di Monticello, Domenico Massucco di Magliano Alfieri, i fratelli Massucco di Castagnito, Franco Miroglio di Piobesi, Tiziana Mo di Cisterna, Baldassarre Molino di Vezza, Gianni Mollo di Monticello, Giovanni Monchiero di Canale, Beppe Montanaro di Piobesi, Angelo Montuori di Sommariva del Bosco, Francesco Morabito di Alba, Silvia Muratore di Alba, Bruno Murialdo di Alba, Beppe Musso di Vezza, Angelo Negro di Monteu Roero, Maria Grazia Olivero di Ceresole d’Alba, Gianni Ocleppo di Canale, Fabrizio Pace di Alba, Davide Palluda di Canale, Andrea Palma di Castagnito, Fausto Perletto di Alba, Igino Perredda di Canale, Luciano Piana di Bra, Gigi Piumatti di Bra, Domenico Quirico di Govone, Gian Mario Ricciardi di Sommariva Perno, Carlo Rista di Vezza, Rosanna Roagna di Vezza, Mario Rossano di Vezza, Giuseppe Sacchero di Canale, Umberto Sacchi di Sommariva Perno, Piero Sardo di Bra, Aldo Sartore di Santa Vittoria d’Alba, Marco Scuderi di Baldissero, Vittorio Segre di Govone, Umberto Soletti di Baldissero, Tonino Strumia di Sommariva del Bosco, Elisa Testa di Guarene, Vincenzo Toppino di Castellinaldo, Simone Torasso di Sommariva Perno, Massimo Torchio di Canale, Massimo Vacchetto di Monteu Roero, Carlo Valsania di Montà d’Alba, Lino Vaudano di Cisterna d’Asti e Dionisio Zavadlav di Sanfrè. PREMI AGLI STUDENTI CHE SANNO APPLICARE IL PENSIERO CREATIVO “Scuola, creatività e innovazione”, concorso, ideato e finanziato dalla Camera di commercio di Cuneo che si propone di promuovere tra gli studenti il pensiero creativo, ha chiuso la terza edizione con la premiazione dei vincitori presso la sede camerale. Erano presenti il presidente, Ferruccio Dardanello, e la reggente dell’Ufficio scolastico provinciale, Franca Giordano. Bando e domanda di partecipazione per la quarta edizione sono scaricabili da internet: www.cn.camcom.gov.it/ innovazione/scuola. Mario Rosa Nella foto in basso, una fase del convegno durante il quale alla Camera di commercio di Cuneo è stato illustrato il contenuto dello studio transfrontaliero. Da sinistra: Pelazza (Coldiretti), Barale (Parco Alpi Marittime), Sassone (Albergatori Cuneo), Perucca (Cciaa Cuneo), Coccia e Di Raco (Isnart). Emiliano Cardia, presidente del Parco del Po cuneese, ha commentato: «Al di là dei risultati di questa prima indagine integrata, sono soddisfatto che sul territorio della provincia di Cuneo, grazie ai Pit, diversi soggetti e istituzioni abbiano cooperato per garantire competitività e sviluppo al cuneese. Questo è il percorso da seguire nei prossimi anni, attraverso piani condivisi di programmazione territoriale» 36 PRODOTTI TIPICI: LA MINIERA D’ORO DELLA GRANDA Uno studio dell’ente camerale, parallelo a quello eseguito in Provenza, dimostra che si tratta di autentici assi nella manica I prodotti tipici come risorsa, forza portante dell’economia locale e immagine di una provincia che ha in essi un elemento a supporto del turismo in crescita. La presentazione, in Camera di commercio, dello studio realizzato per il programma “Alcotra” ha fatto riflettere sulla materia, in un’ottica di ampio respiro che, oltre all’ente camerale, ha coinvolto Coldiretti Cuneo, il Parco naturale delle Alpi Marittime e il Parco del Po cuneese. «L’obiettivo», ha precisato il presidente della Camera di commercio e di Unioncamere nazionale, Ferruccio Dardanello, «è la costruzione di una filiera transfrontaliera capace di orientare le attività economiche verso un turismo sostenibile di qualità, attraverso la valo- á 29 settembre 2011 á le risorse del territorio rizzazione di prodotti locali e dei territori da cui provengono. È molto utile il raffronto con una ricerca analoga realizzata in alta Provenza, basata sull’esperienza della carta “Saveurs et senteurs” che ha visto lavorare ristoratori e produttori per una promozione congiunta dei prodotti tipici». Il progetto cuneese avrà un seguito con la sperimentazione di sistemi innovativi di approvvigionamento, sulla base di una “Carta di qualità” che impegna produttori e ristoratori a valorizzarli e qualificarli, in nome della trasparenza e diffusione della cultura produttiva del territorio e dell’attenzione alla Uno screening attento qualità dell’offerta gastronoha confermato l’interesse per le produzioni legate mica. Nel Parco delle Alpi al territorio e ha evidenziato Marittime si è già passati a l’esigenza di ulteriore espansione quella operativa: «Siamo dell’orientamento attuale, particolarmente soddisfatti anche attraverso la che nel nostro territorio», ha creazione di gruppi di sottolinea il presidente delacquisto. l’area protetta, Gianluca Barale, «grazie alla presenza dell’associazione “Ecoturismo in Marittime” sociazione albergatori di Cuneo, si siano create le condizioni per da- «tra agosto e dicembre 2010 sono re concretezza al progetto: dieci stati compilati 119 questionari riristoratori hanno aderito al siste- volti ad altrettante imprese apma di approvvigionamento diretto prodate al marchio “Qualità italiadi prodotti locali e anche la compo- na”». «A queste», ha precisato Marnente agricola ha dimostrato inte- cello Gatto, presidente provinciale della Coldiretti, «si sono aggiunte resse e si sta muovendo». L’indagine, realizzata con il sup- 85 realtà, nelle due aree protette, porto dell’Isnart, istituto di ricer- contattate dalla nostra associazioche turistiche operante in ambito ne unitamente a quattrocento acamerale, ha evidenziato come l’e- ziende agricole invitate dalle tre nogastronomia possa essere un maggiori organizzazioni professiovolano per la crescita del territorio, nali di categoria a collaborare. Abelemento di sostegno che sta dan- biamo interpellato anche i clienti do i suoi frutti, come attestano i da- (più di duecento) al fine di appurati più recenti sulle presenze in re il livello di conoscenza dei marGranda, in controtendenza rispet- chi di certificazione e la propensione per la scelta di prodotti locali, to ad altre aree subalpine. Due gli attori considerati nell’inda- sia negli acquisti che nei pasti congine: le imprese ristorative dei par- sumati fuori casa». chi coinvolti e le aziende agricole. Lo studio è scaricabile dal sito «Nel primo caso», ha sottolineato internet www.cn.camcom.it/viagPiero Sassone, presidente dell’As- giotraiprodotti. ESPORTAZIONI CUNEESI: +14,9% Nel primo semestre 2011 rispetto a gennaiogiugno 2010. Dardanello: «Un tessuto sano» Nei primi sei mesi del 2011 il valore delle esportazioni cuneesi ha superato i 3 miliardi di euro mettendo a segno un incremento dell’14,9%, rispetto al corrispondente periodo nel 2010, con una performance lievemente inferiore rispetto alla media nazionale (+15,8%), mentre risulta in linea con l’andamento regionale che registra un aumento del 14,7%, pari a 19,2 miliardi di euro. «Il tessuto economico cuneese», sostiene il presidente della Camera di commercio di Cuneo e di Unioncamere nazionale, Ferruccio Dardanello, «è influenzato dal rallentamento della crescita mondiale e dall’accentuarsi dell’incertezza sulla ripresa internazionale. Nonostante lo scenario critico, la carta dell’internazionalizzazione resta vincente e rappresenta l’unico indicatore che continua a rimanere positivo. Le imprese cuneesi, le quali in passato hanno saputo cogliere le chance dei mercati internazionali, instaurando rapporti stabili con operatori stranieri, hanno contribuito a incrementare del 14,9% il valore dell’export rispetto all’anno precedente». Spicca il comparto dei macchinari e delle apparecchiature che registra la performance migliore (+30,8%). Marcello Veneziani è nato a ‰ Più volte gli editoriali di Bisceglie e vive tra Roma e “IDEA” si sono soffermati sul Talamone. Proviene da studi clima pesante, basato sull’intolfilosofici e ha scritto vari saggi tra leranza, in cui vive l’Italia. Un cui “Processo all’occidente”, “L’anti clima che peggiora di giorno in 900”, “La rivoluzione conservatrice in Italia”, “Sul destino”, “Sinistra giorno, in cui non si riconosce la e destra”, “Il secolo qualifica di interlocutore a chi osa sterminato”. pensarla in modo diverso da come c.p. “deve”. Riflettiamoci. dell’altro a cenere e silenzio. O il killeraggio incivile del ministro Sacconi impiccato a una battuta e umiliato, offeso e trattato da Sofri su “Repubblica” come un volgare demente e additato alla ferocia del pubblico come un losco servo della reazione. O per farvi un esempio più piccolo semplicemente di togliermi la parola, rumoreggiavano, qualcuno inveiva. E la volta successiva che tornai in quella città i nipoti dei predetti compagni assediarono l’università per non farmi presentare un libro. Sono episodi che, se fossero accaduti a parti invertite, avremmo mobilitazioni mediatiche e cul- GUAI A CHI PENSA COSE NON GRADITE ALL’INTELLIGHENZIA Marcello Veneziani (*) (*) Tratto da “Il giornale” L’ultimo libro di Marcello Veneziani (foto a destra), uscito da Mondadori, è “Vivere non basta-Lettera a Seneca sulla felicità”, una riflessione sul nostro tempo attraverso il mondo classico. Si tratta di diciotto lettere a Seneca su felicità e tristezza, gioventù e vecchiaia, fortuna e potere, padri e figli, amore, divinità e bellezza, corpo ed eutanasia. Seneca scrisse 124 lettere a Lucilio, ma non sono mai state ritrovate le risposte del suo allievo. L’autore immagina che nel crollo della casa del Moralista a Pompei, città d’origine di Lucilio, siano riemerse alcune lettere dell’allievo al suo grande maestro che fu precettore di Nerone e coetaneo di Cristo. Veneziani ha fondato e diretto diverse riviste, tra le quali “Omnibus”, “Intervento”, “Pagine libere”, “L’Italia settimanale” e “Lo Stato”. È stato direttore editoriale de “Il borghese”. È editorialista de “Il giornale” e commentatore della Rai 40 «Non si entra mai nel merito dei dati e non si contrappongono altri documenti. Si chiede solo la riduzione dell’altro al silenzio» L a carogna è in agguato. Quando muore un animale politico, un’ideologia,una passione civile, lascia la carcassa con i suoi miasmi. Finisce un’idea, resta un rancore. Dopo il comunismo viene il carognismo. Vedo crescere il carognismo intorno a noi. L’antico spirito di guerra civile, l’odio e il disprezzo assoluto verso chi non è dalla parte tua, il proposito di eliminarlo si incarogniscono quando non hai un movente positivo e costruttivo, ma solo la sua carcassa, cioè resta il suo involucro di negazione e si sprigiona il gas mefitico della distruzione. Questo accade nei nostri giorni e non parlo solo della caccia al Premier. Dico, per esempio, la censura e il rogo per “Falce e carrello”, che documenta i malaffari delle Coop e le loro sinistre protezioni, sono l’ultimo segnale inquietante. Il carognismo non entra nel merito dei dati e non contrappone altri documenti, no, chiede la riduzione á 29 settembre 2011 á mala tempora currunt e più vicino, gli insulti, le aggressioni incivili che ho subìto per aver raccontato semplicemente la verità storica su una pagina bieca dell’“Avanti” e di Pertini: quell’elogio infame di Stalin, dittatore sanguinario. La reazione non è stata di confutarlo, anche perché così evidente da non poterlo fare, e nemmeno un’assurda, ma coerente difesa di Stalin (di cui esistono ancora, da Bologna a Savona, vie Stalingrado). No, solo insulti e minacce, non ti permettere, non osare di sporcare il suo nome purissimo, vergognati, tu ignobile, tu venduto. Mi era già capitato una volta a Genova in un convegno su Pertini, dove avevo ricordato, accanto alle luci, le sue ombre e nessuno le contestava sul piano storico, no: chiedevano turali, agitazioni politico-sindacali. Non esiste qualcuno che possa avere idee diverse dalle loro e attingere a fonti storiche da loro ignorate; no, è sempre e solo, per definizione e “a priori”, un servo losco, un mercenario. Quel che spaventa è il dispositivo mentale che è alla base: se non la pensa come noi, eliminatelo, non fatelo parlare, bruciategli i libri, non fate circolare le sue idee o semplicemente i fatti che racconta. Di questa condanna a morte civile sanno qualcosa gli autori non allineati, totalmente cancellati dal carognismo culturale. Non mi interessa stabilire se sia un residuo o un rigurgito di comunismo, di estremismo giacobino, di brigatismo o altro. La definizione riassuntiva è carognismo. Ai tempi di Stalin o delle Brigate rosse si eliminava fisicamente il nemico, e poi magari lo si faceva sparire anche dalle foto; oggi lo si elimina mediaticamente, politicamente, giudiziariamente, culturalmente. Mi spaventa che ciò accada e abbia anche un suo consistente pubblico, eccitato dagli agitatori. C’è un carognismo passivo e un carognismo attivo. Se il carognismo spaventa, il pilatismo sconforta. Mi riferisco al silenzio ossequioso e o- mertoso degli altri, quelli di mezzo, appena interrotto da isolati e defilati vocii di dissenso. Temono di essere accusati di complicità col Male, e allora tacciono. È lo stesso meccanismo del passato: se difendi il diritto di Caprotti, di Sacconi o di chi volete voi, sei dalla parte oscura delle forze maligne. Ti scoppia una grana che non ti dico, per quieto vivere e più quieto sopravvivere nelle posizioni di comando meglio abbozzare. E per timore di ritorsioni, i sé-pen- santi, versione egoistica dei benpensanti, lasciano fare, dire, eliminare, anzi si accodano a fingere l’inesistenza di fatti, autori e storie differenti. Così nasce l’egemonia culturale del carognismo. Non concludo omeopaticamente, non chiedo di rispondere a carogna con carogna e mezzo. Dico da un verso di continuare incuranti delle carogne a testimoniare quel che si ritiene essere la verità e dall’altra a non riprodurre il meccanismo carognesco gettando nel baratro chi non la pensa come te. Combattiamo il carognismo ma, non pestiamo le carogne. Sforziamoci di pensare che anche i più subdoli e furenti carognisti hanno il loro lato buono, credono in buona fede alle loro convinzioni, non si può ridurre l’intera loro biografia morale, intellettuale ed esistenziale al lato carogna. È un esercizio duro e difficile di civiltà prima che di carità, a volte munito dei conforti religiosi... Qui accanto, da sinistra: il compianto presidente della Repubblica Sandro Pertini e il ministro Maurizio Sacconi. Nell’intervento che qui pubblichiamo, tratto dal quotidiano “Il giornale”, Marcello Veneziani li cita entrambi. Il primo perché, avendo egli richiamato quando da lui affermato su Stalin negli anni Cinquanta, fu all’origine dell’ostracismo decretato contro Veneziani senza che nessuno confutasse il dato di fatto storico riportato. Il secondo per la barzelletta sulle suore che, ad esempio e incredibilmente, ha portato “la Repubblica” a prendere le difese delle donne che scelgono la vita religiosa, con contorno di improperi contro l’esponente del Governo PERCHÉ LA CHIESA NON METTE ALL’INDICE IL CAVALIERE? Quelli che la tacciano di ingerenza ogni volta che difende i costumi o che deridono le qualità di teologo del Papa esigono poi che prenda posizione... ‰ Un altro interessante commento di Marcello Veneziani pubblicato nei giorni scorsi dal quotidiano diretto da Alessandro Sallusti. Perché la Chiesa non si allinea alla sinistra e come una Mercegaglia qualsiasi non sfiducia Berlusconi per i suoi peccati? Provo a rispondere. Perché la Chiesa non vuol entrare nel gioco politico e spaccare i suoi fedeli. Perché la Chiesa distingue tra peccati e reati, tra problemi morali che riguardano le coscienze di ciascuno e problemi politici che riguardano il paese. Perché la Chiesa non può essere tacciata di ingerenza ogni volta che difende la famiglia, i costumi, la vita e poi invocata dagli stessi censori quando deve scomunicare Berlusconi. Perché la Chiesa ha avuto guai in casa con la pedofilia. Perché la Chiesa sa che la corruzione morale del nostro Paese ha radici più profonde e occidentali e non si può ridurre a un uomo. Perché la Chiesa sa che quelle radici affondano nella società permissiva e nichilista, laicista e anticlericale, di cui ultimo effetto fu il modello Zapatero, così esaltato da chi ora chiede l’intervento della Chiesa. Perché la Chiesa sa quanto odio riceve da quella parte, che massacra la Chiesa sulla pedofilia e sull’8 per mille, deride la fede come ignoranza e superstizione, si infervora per le tesi miniprotestanti di Mancuso che vogliono liberare il rapporto tra Io e Dio dalla mediazione della Chiesa; la stessa parte che con Eco insulta Ratzinger sul piano della filosofia ed elogia un libretto, “Mai ali che volano in alto”, con pesanti allusioni pedofile al Papa. E poi la Chiesa sa che gli uomini passano, confida nel tempo e punta all’eternità. Sic transit... 29 settembre 2011 Ü 41 I NOSTRI GIOVANI SONO CITTADINI SENZA FRONTIERE La fondazione “Crc” ha avviato il suo nuovo progetto per le scuole della Granda che amplia il lavoro fatto nei tre anni precedenti B Mario Rosa Franco Chittolina, responsabile del Centro studi della fondazione “Cassa di risparmio di Cuneo” con due delle numerose insegnanti coinvolte nel progetto triennale “L’Europa a scuola-A scuola d’Europa” che per il 2011-2012 lascia il posto a “Cittadini senza frontiere” 42 ene Vagienna ha ospitato l’assemblea di presentazione del nuovo progetto della fondazione “Cassa di risparmio di Cuneo” intitolato “Cittadini senza frontiere”, prosecuzione di “L’Europa a scuola-A scuola d’Europa” nato dall’attività sperimentale (progetto pilota) realizzata da nove scuole della provincia nell’anno scolastico 20072008 e da allora cresciuto in modo esponenziale. Più di ottanta, tra dirigenti scolastici e docenti, provenienti da istituti d’istruzione di tutta la Granda, sono intervenuti alla riunione inaugurale. Nell’occasione, è stata presentata la Giunta che guiderà il progetto, costituita da Raffaella Curetti, presidente, Istituto comprensivo di Caraglio; Marisa Isoardi della Direzione didattica del primo Circolo di Fossano; Sandra Cane dell’Istituto comprensivo di Neive; Claudio Dutto, dell’istituto superiore statale “Sebastiano Grandis” del capoluogo. La scuola capofila sarà l’Istituto comprensivo di Caraglio, che sostituisce in questo ruolo il liceo “Ego Bianchi” di Cuneo. Dopo tre anni di attività del progetto “L’Europa a scuola-A scuola d’Europa”, che ha coinvolto l’anno scorso cinquantatré istituti scolastici di tutta la provincia, la fondazione “Cassa di risparmio di Cuneo” continua a investire sul tema della cittadinanza nella scuola, facendo tesoro di quanto vissuto e cercando di sviluppare altre vie per ampliare gli orizzonti al villaggio-mondo, con l’obiettivo di concorrere alla for- mazione degli adulti di domani. In questa prospettiva, educare alla cittadinanza significa alimentare la vita di relazione, rafforzare la convivenza con gli altri, contribuire all’adozione di regole condivise e tornare a imparare il valore della legalità, per cercare di costruire un mondo più giusto e più solidale. Alla luce di queste considerazioni e dei buoni risultati del progetto “L’Europa a scuola-A scuola d’Europa”, la fondazione “Cassa di risparmio di Cuneo” ha deciso di rinnovare il proprio impegno nell’ambito dell’educazione civica e del dialogo interculturale, mettendo a disposizione nuove risorse per l’anno scolastico 2011-2012, per sviluppare un progetto che declini la cittadinan- ALBA: STAGE EUROPEI PER I RAGAZZI DI APRO 37 allievi sono stati in Francia, Romania, Spagna e Rep. Ceka C’è chi, per combattere la crisi, si reinventa in un’altra professione, c’è chi continua a far code presso uffici vari per la ricerca di un lavoro e c’è chi, invece, decide di investire sulle proprie competenze linguistiche e professionali sperimentandosi all’estero. Quest’ultima soluzione è stata scelta, in estate, da 37 ragazzi tra i 16 e 18 anni che, accompagnati dai docenti dell’agenzia Apro-Formazione professionale di Alba, hanno preso parte agli stage organizzati, nell’ambito del “Progetto Leonardo da Vinci”, in quattro località europee. Ad Arad (Romania, foto a sinistra) si sono recati: Mihail Radu, Francesca Diliberto, Vittoria Sinatra, Roxana Solomon e Stefania Sposato (docente accompagnatore: Mauro Canipari). A Valencia (Spagna, foto a destra): Si- á 29 settembre 2011 á le nuove generazioni, la speranza per il futuro za attiva a livello europeo, nazionale e anche locale. Il progetto mira a rafforzare il patrimonio di conoscenze e relazioni costruito nel passato triennio, con l’obiettivo di accompagnare le scuole in un percorso che porti a una progressiva autosostenibilità, così da permettere loro di radicare sempre più queste tematiche nei programmi curriculari e nei percorsi formativi degli istituti. «La scuola è il nostro futuro, in essa riponiamo le speranze per il nostro Paese e per la nostra comunità: per questo, negli ultimi anni, la fondazione “Crc” ha molto investito sulla scuola e sulla formazione, e molto continuerà a fare nei prossimi. Questo progetto, in particolare, è l’occasione per offrire alle giovani generazioni la possibilità di aprirsi aduna prospettiva europea e mondiale», commenta Ezio Falco, presidente della fondazione “Cassa di risparmio di Cuneo”. A Cuneo si è tenuta la premiazione dell’edizione del progetto “Atleti domani 2010”, iter di aggiornamento tecnico-sportivo per istruttori giovanili rivolto alle Asd della provincia. Il progetto è realizzato dalla fondazione “Cassa di risparmio di Cuneo” in collaborazione con la Scuola dello sport Coni Piemonte e il Coni, Comitato provinciale di Cuneo. Sono intervenuti: Ezio Falco, presidente della Fondazione, Gianfranco Porqueddu, presidente del Coni regionale e Attilio Bravi, presidente del Coni di Cuneo. Testimone del progetto è Josè Bencosme de Leon (foto sopra), atleta delle Fiamme gialle medaglia di bronzo nei 400 ostacoli agli europei juniores di Tallin 2011 mone Fedele, Matteo Fenocchio, Mihail Lavric, Gabriele Testa, Stojanche Zaov (settore meccanico), Andrea Arnone, Damiano Giacosa, Stefan Matei, Ionut Totolici e Daniele Vacchina (settore elettrico). Docente accompagnatore: Andrea Rolfo. Accompagnati rispettivamente dagli insegnanti Luca Revello e Silvano Bertaina, altri due gruppi di allievi dell’Apro di San Cassiano di Alba hanno proficuamente soggiornato a Digne-Les-Bains (Francia) e a Karlovy Vary (Repubblica Ceka). IL LIONS CLUB CANALE ROERO “ADOTTA” L’OSPEDALE Il sodalizio guidato da Giuseppe Gonella ha ripreso l’attività organizzando una serata conviviale durante la quale sono stati illustrati i futuri impegni Dopo la pausa estiva, è ripresa l’attività del Lions club Canale Roero, guidato dal nuovo presidente Giuseppe Gonella. Il ristorante “Cà del lupo” di Montelupo Albese ha ospitato la serata d’apertura a cui hanno partecipato gli amici del Lions club gemellato di Rho rappresentati da Antonio Toppino e dalla signora Lucia e la presidente dello Zonta club di Alba, Ivana Sarotto, consorte del socio Corrado Benotto, quest’anno presidente della seconda zona del Distretto 108Ia3 del Lions club. Tracciando a brevi linee il suo programma, il Presidente (ritratto nella foto a sinistra), oltre ad auspicare una maggior snellezza nel cerimoniale, ha preannunciato l’intento di portare avanti l’iniziativa di aderire alla proposta della Fondazione per l’ospedale unico di Alba-Bra di adottare una stanza del costruendo nosocomio di Verduno. Ora San Nicolao ha un nuovo volto LA FACCIATA È STATA RESTAURATA Elvira Cortassa La benedizione impartita dal vescovo di Alba, mons. Giacomo Lanzetti, e, in alto nella pagina a fianco, uno scorcio della piazzetta antistante la chiesa di San Nicolao prima dell’inizio della Messa domenicale. La parrocchiale è stata ricostruita con il campanile nel 1859-1860; la facciata oggetto del restauro, di forme rinascimentali, risale all’anno 1920 A Monteu Roero il vescovo di Alba, mons. Giacomo Lanzetti, ha benedetto il felice esito dei lavori compiuti sulla parrocchiale. Ora la comunità attende che la piazzetta della chiesa sia intitolata alla memoria di don Pietro Vola D omenica 11 settembre Monteu Roero era un paese in festa: si celebrava, infatti, la quarantesima edizione della Sagra della castagna, una ricorrenza importante e meritevole di essere ben sottolineata. Fra le varie manifestazioni svoltesi, mi sembra però doveroso dare particolare risalto alla suggestiva e significativa cerimonia indetta sulla piazzetta antistante la chiesa parrocchiale prima della Messa. Alla presenza di autorità civili e religiose, del parroco, di numerosi fedeli e anche di semplici curiosi, il vescovo di Alba, mons. Giacomo Lanzetti, ha impartito la benedizione alla facciata rimessa a nuovo e a tutti i lavori eseguiti per la salvaguardia e la protezione della nostra bella parrocchiale di San Nicolao. Dopo il saluto del rappresentante del Consiglio economico, delle autorità civili e del parroco, il quale ha illustrato in breve, ma nel dettaglio, quanto è stato fatto, il Vescovo ha rivolto a tutti i presenti parole di plauso e di incoraggiamento che ci stimolano alla riflessione e all’impegno. Sulle note maestose del salmo 23 (“Sollevate o porte i vostri frontali”), musicato da don Adriano e magistralmente eseguito dalla cantoria parrocchiale, il portale restaurato si è spalancato per accogliere l’ingresso solenne di mons. Lanzetti, del parroco e di tutti i fedeli per la celebrazione della Messa domenicale. La facciata dell’edificio religioso ha riacquistato l’antico splendore grazie all’intelligente e attenta opera di chi ha sovrinteso ai lavori curando ogni dettaglio e utilizzando tecniche antiche e colori simili a quelli delle suggestive Rocche roerine che sono l’orgoglio del nostro paesaggio. Questa è una prima tappa molto importante, ma chissà che in un domani non troppo lontano non si riesca anche a mettere mano al recupero dell’interno della nostra parrocchiale... Intanto siamo in attesa che, finalmente, la piazzetta venga, come da pratica inoltrata, dedicata a don Pietro Vola, il grande parroco di Monteu Roero che tanto fece per la chiesa e per tutta la comunità locale! UN SUCCESSONE PER I “NOTTURNI NELLE ROCCHE” I “Notturni nelle Rocche”, le passeggiate notturne infrasettimanali organizzate nei Comuni della sinistra Tanaro dall’Ecomuseo delle Rocche del Roero di Montà d’Alba hanno concluso la loro quarta edizione e sono stati un altro successo di pubblico, contando una media di cento persone a serata, per un totale di 1.560 persone. Questo dato va rapportato, oltre tutto, alla variabilità delle condizioni meteo che a luglio ha costretto gli organizzatori ad annullare tre date. Molto apprezzato è stato poi il tema scelto per le animazioni, e cioè i racconti di Stefano Benni magistralmente interpretati dalla compagnia teatrale “Angelo azzurro” sotto la supervisione di Enrico Gambone e Susanna Casetta. La serata conclusiva, con i saluti, i ringraziamenti finali e l’arrivederci al 2012, quando saranno a disposizioni nuovi sentieri da scoprire, si è svolta a Montà con una suggestiva sorpresa per il pubblico: la sezione Lipu di Asti ha liberato quattro rapaci notturni (un gufo comune, una civetta, un assiolo e un allocco) nell’habitat delle Rocche, al chiarore della luna. Nella foto sopra: Guido Giovara della Lega italiana per la protezione degli uccelli di Tigliole d’Asti mentre libera il gufo nelle Rocche. Sotto, da sinistra: Piero Costamagna, Jimmy Ghione, Domenico Scopelliti e Mariano Costamagna durante la consegna dei 10.000 euro frutto delle offerte raccolte nei vari circuiti e della donazione voluta dal management di Brc Gas Equipment di Cherasco. A destra: il podio della gara disputata sul circuito umbro dominata da Jimmy Ghione Giuliano Belfiori 46 LA “GREEN SCOUT CUP” TRA SPORT E SOLIDARIETÀ Nel fine settimana di corse a Magione Brc Gas Equipment ha consegnato i fondi raccolti per “Operation Smile Italia” I l circuito di Magione, dove si correva il penultimo appuntamento del trofeo “Green Scout cup”, ha avuto in Jimmy Ghione il suo protagonista assoluto. L’inviato di “Striscia la notizia” Posizione Pilota Punti totali 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 Alberto Viberti Luca Lorenzini Jimmy Ghione Ferruccio Fontanella Sauro Cozzari Matteo Bergonzini Marco Brioschi Gabriele Rugin Fulvio Casciandrini Alberto Carobbio Sandro Corino Paolo Strabello Cesarino Tantucci Nicoletta Bologna Diego Servetti Andrea Quaglia Alessandro Maggio Bruno Lombardelli Jacopo Lombardelli 260 198 148 122 106 96 84 74 68 60 38 38 34 14 10 6 4 0 0 (che nel prossimo fine settimana sarà a Cherasco, ospite di “Ecofutura”, come anticipiamo in altra pagina, ndr), il quale corre nel trofeo monomarca per Kia Venga 1.6 a gpl organizzato da Brc Gas Equipment, si è messo in evidenza fin dalle qualifiche del sabato, quando, nel primo e nel secondo turno, ha fatto registrare il miglior tempo, conquistando entrambe le pole position. Anche in gara il pilota, al volante della vettura sponsorizzata “Biemmedue”, ha dato spettacolo, battagliando sino alla fine della prima prova con il leader della classifica, Alberto Viberti, riuscendo a superare il giovanissimo talento con una spettacolare manovra e a chiudere in testa la frazione. Gara due ha confermato lo stato di grazia di Ghione, il quale ha condotto la corsa dall’inizio alla fine, facendo l’en plein di punti e risalendo in clas- á 29 settembre 2011 á l’agonismo pulito (in ogni senso) che fa del bene sifica generale sino alla terza posizione. L’ultimo appuntamento della “Green Scout cup” 2011, quello che assegnerà la vittoria finale tra il favorito Viberti, avanti di 62 punti, e l’inseguitore Lorenzini, si correrà il 15 e il 16 ottobre in Franciacorta. La vittoria, va da sé, fa piacere sempre, ma in questa circostanza Jimmy Ghione ha avuto una doppia soddisfazione, dal momento che ha trionfato in una tappa particolare, in cui si dava corso a un’iniziativa di solidarietà per la quale il piemontese si è attivato in prima persona. Proprio grazie all’alfiere di Antonio Ricci, infatti, il primo trofeo “Green Scout cup” ha deciso di sostenere l’Onlus “Operation Smile Italia”, di cui Ghione è testimonial. Oltre allo spazio promozionale sulla sua vettura, Jimmy ha portato a conoscenza consegnato al direttore scientifico di “Operation Smile”, Domenico Scopelliti, i 10.000 euro frutto delle offerte raccolte nei vari circuiti e della donazione voluta dal management di Brc Gas Equipment. In questo modo si è concretizzato un felice connubio tra sport e solidarietà, che ha permesso di dare una mano a “Operation Smile Italia” Onlus, una fondazione nata nel 2000, costituita da volontari medici, infermieri e operatori sanitari che realizzano missioni umanitarie in oltre cinquanta Paesi, per correggere con interventi di chirurgia plastica ricostruttiva gravi malformazioni facciali come il labbro leporino e la palatoschisi ed esiti di ustioni e traumi. Una struttura, quella italiana, che si aggiunge all’associazione internazionale che dal 1982, con oltre 5.000 i volontari, ha operato gratis nel mondo più di 160.000 bambini, regalando loro un sorriso, ovvero la più bella ricompensa che si possa immaginare da giovani vite alla difficile ricerca di una normalità. nell’autodromo “Paletti” a metà giugno, nel “Brc village” è stato allestito un punto informativo di “Operation Smile”, per fornire dettagli sui numerosi e importanti progetti della fondazione e, per chi avesse voluto, contribuire alla raccolta di fondi per donare sorrisi ai bambini curati dai volontari di “Operation Smile”. Tutti i proventi raccolti nei weekend di gara, con una donazione della Direzione di Brc Gas Equipment, sono consegnati ufficialmente a “Operation Smile Italia” durante la tappa umbra. Il sabato sera Jimmy Ghione, nella triplice veste di pilota, perJimmy sonaggio televisivo e testiGhione sostiene “Operation Smile Italia” monial, ha fatto da mattaanche per rendere onore e tore dell’evento organizmettere in luce l’operato dei zato al “Brc village”, tanti medici e paramedici che durante il quale, fra gag e svolgono la propria professione battute, i responsabili con grande passione della Brc, i fratelli Mariano e profondo senso di dedizione. e Piero Costamagna, hanno LA FIERA DEL TARTUFO 2011 SCALDA I MOTORI. ATTESA PER “ALBAQUALITÀ” ENTRA GRATIS CON LA RIVISTA “IDEA” osì l’agenzia Ansa introduce il “lancio” dedicato all’ottantunesima edizione dell’evento che animerà le prossime settimane albesi, langarole e roerine, richiamando migliaia di visitatori: “L’amore va oltre la crisi”. È uno slogan all’insegna dell’ottimismo e dei buoni sentimenti quello che accompagna la nuova edizione della Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba, l’appuntamento clou dell’autunno enogastronomico piemontese. Declinare il messaggio in chiave mangereccia non è facile e, probabilmente, l’ambiguità è stata costruita ad arte per incuriosire e far riflettere: forse il riferimento è alle presunte virtù afrodisiache del fungo, forse è alla convivialità che caratterizza una festa lunga più di un mese. In ogni caso, come fanno osservare gli organizzatori della kermesse, “tra i paesaggi di Langa e Roero la buona tavola è diventata sinonimo di accoglienza, professionalità, impegno, studio e lavoro, tutte risorse che permettono di andare oltre e superare le difficoltà”. Come spieghiamo in altra parte di questo numero di “IDEA”, le novità che bollono in pentola sono almeno pari alle attese conferme a cui si deve la fidelizzazione di tanti appassionati dell’enogastronomia, ma anche della cultura, in breve del buon vivere. Fra queste ultime figurano a pieno titolo sia il Mercato mondiale del tartufo sia la rassegna “AlbaQualità”, vetrina delle bontà offerte dal territorio, realtà espositive allestite nel cortile della Maddalena e aperte al pubblico nei fine settimana dall’8 ottobre al 13 novembre (ma pure il 31 ottobre e il 1° novembre). Ebbene, grazie a “IDEA” l’ingresso sarà gratuito. Basta presentare alla casse questo tagliando (non sono valide le fotocopie). C RITAGLIA IL TAGLIANDO - INGRESSO OMAGGIO ! di tutta l’organizzazione Brc l’importante attività svolta dall’associazione, coinvolgendo subito Mariano Costamagna e il suo staff in un progetto con importanti finalità sociali. A partire dalla tappa del trofeo a Varano de’ Melegari disputata Ogni sabato e domenica 9.00-20.00 Apertura straordinaria: 31 ottobre e 1° novembre Mercato mondiale del tartufo ALBA PALATARTUFO Cortile della Maddalena BUONO INGRESSO OMAGGIO DA PRESENTARE IN ORIGINALE ALLA CASSA NEWS DAL PIEMONTE aggiornamenti in tempo reale á www.ideawebtv.it n FIORENZUOLA D’ARDA TRAFFICO ILLEGALE DI TURBINE STRONCATO DAI CARABINIERI “Operazione turbo”: così è stata denominata l’azione condotta dai Carabinieri della Compagnia di Alba (foto a sinistra), conclusasi con la cattura di cinque persone: tre rom pregiudicati di Torino che effettuavano i furti delle turbine dei motori, un pregiudicato siciliano che si occupava di ricollocare sul mercato le turbine rubate e infine un grossista di ricambi per auto piacentino che smistava sottocosto sul mercato nero nell’Italia meridionale o all’estero il frutto dei colpi messi a segno. I Carabinieri di Alba, che hanno avviato le indagini dopo un furto in una ditta albese, hanno seguito un furgone e l’auto di staffetta per quasi 200 chilometri, sino nei pressi di Piacenza dove sarebbe avvenuto lo scambio TORINO n PIUMATTI È VICEPRESIDENTE DI CONFAPI PIEMONTE L’imprenditore braidese Giuseppe Piumatti (foto sotto), patron della “Bra servizi”, è stato nominato vicepresidente regionale di Confapi Piemonte (Confederazione italiana della piccola e della media industria privata). Piumatti, presidente anche di Confapi Cuneo, spiega: «Sono certo che con il presidente Livio Costamagna e il suo staff sapremo promuovere iniziative a favore della piccola e media impresa, specie in questo momento di grave crisi economica». contraffatti e per la tutela della sicurezza degli automobilisti (foto a sinistra, sotto), nel corso della quale è stato scoperto un laboratorio clandestino, con oltre 132.000 pezzi di ricambio per veicoli sequestrati, riportanti i marchi di case produttrici perfettamente falsificati. Le indagini hanno concentrato l’attenzione su un 73enne, commerciante di ricambi per auto e ora pensionato, domiciliato a Cherasco, il quale è stato notato recarsi presso una villa di Narzole, dove si soffermava a caricare scatoloni anonimi. Una verifica fiscale nei confronti dell’uomo ha fatto emergere che era anche un evasore totale. n ALBA GIRA CON LA MASERATI ULTIMA SERIE, MA SENZA PATENTE Un 40enne pregiudicato di origini pugliesi che abita a Fossano è stato fermato dai IN TANTI ALLA FESTA DEGLI ANNIVERSARI O ltre 200 persone adulte, più i bambini, sono convenute da tutta la Granda per partecipare alla Festa degli anniversari di “Incontro matrimoniale” a Fossano, appuntamento tradizionale della comunità di «Im» che segna la ripresa delle attività dopo la pausa estiva. Si chiama “Festa degli anniversari” perché vi si festeggiano le coppie che nell’anno in corso celebrano un anniversario significativo, ma è un momento di incontro per tutte le coppie che hanno conosciuto la comunità. La festa, preparata con cura in tutti i particolari, è stata particolarmente partecipata, vivace e ricca di sorprese. Terminata la Messa (a lato, un momento della celebrazione) e consegnato il “ricordo” alle coppie festeggiate (la più “longeva” era quella formata da Carlo e Marina, 45 anni di matrimonio, superati da Romano e Marina, i quali però di anni ne fanno 46, che non è un anniversario significativo...), tutti nel refettorio per l’agognata cena. refurtiva/soldi tra ladri e ricettatore. I militari sono intervenuti bloccando tutti, senza dare possibilità di scampo, in quanto ben supportati dai colleghi della Compagnia di Fiorenzuola d’Arda. 48 á 29 settembre 2011 á succede intorno a noi n NARZOLE SCOPERTO UN MAGAZZINO CON ARTICOLI CONTRAFFATTI La Tenenza di Fossano della Guardia di Finanza ha concluso un’importante operazione di contrasto al traffico di prodotti Carabinieri della Compagnia di Alba alla guida di una Maserati ultima serie per un controllo, dal quale è emerso che il pregiudicato guidava senza patente, poiché gli è stata ritirata diversi anni fa. COME DUE “GOCCE DI VINO” Questa volta diamo conto fotografico di una segnalazione che, tra i Vip, prende a modello una categoria ancora inesplorata da questa rubrica, a conferma di come sia variegato l’orizzonte di riferimento degli “aficionados” delle “Gocce di vino”. Ecco allora che nella foto subito sopra si può riconoscere (per chi non frequentasse il genere) il rapper americano Pitbull, tra i cantanti più in voga nell’ultimo periodo. A somigliargli, secondo l’indicazione fornita da un attento lettore, è il cuneese Cesare Bonelli (foto in alto), panettiere di Borgo San Giuseppe. Si tratta di una segnalazione che... non possiamo che sottoscrivere in pieno! Se anche voi conoscete persone uguali come... una goccia di vino, non esitate a segnalarcele, inviando le foto dei sosia dei Vip individuati all’indirizzo di posta elettronica: claudio.puppione@ rivistaidea.it. n BRA MARGHERITA TESTA ENTRA NEL COMITATO D’INDIRIZZO DELLA FONDAZIONE “CRB” La professoressa Margherita Testa (foto sotto) è stata nominata componente del Comitato d’indirizzo della fondazione “Cassa di risparmio di Bra”, al posto di Francesco Panero, dimissionario per impegni professionali. La presidente Donatella Vigna e gli altri componenti hanno accolto con un caloroso benvenuto Testa, la quale vanta un curriculum di indiscussa conoscenza specialistica in materie inerenti ai settori di intervento e funzionali all’attività della Fondazione. n ALBA L’OBIETTIVO È LA RACCOLTA DIFFERENZIATA AL 65% Il Comune di Alba ha dato il via a una campagna di comunicazione rivolta a famiglie e uffici per invitare a migliorare ancora la quantità e la qualità della differenziata. «Negli ultimi anni l’impegno della nostra città nella differenziata sta dando ottimi risultati», ha spiegato l’assessore all’ambiente Massimo Scavino (foto sopra). «Ora l’obiettivo è raggiungere il 60% entro fine anno e il 65% nel 2012, per evitare le sanzioni previste». ESTATE DI LAVORI PER LO SPORT A CHERASCO N ell’estate appena trascorsa l’Amministrazione comunale cheraschese ha realizzato numerosi interventi sugli impianti sportivi del territorio, effettuati in parte dal Comune stesso, in parte dalle società gestrici e altri ancora in partnership. I lavori hanno riguardato la palestra “Stefano Pozzo” per adeguarla alle richieste della Fipav, gli impianti calcistici “Emilio Roella” (con il rifacimento dei manti erbosi, in collaborazione con l’Us Cheraschese), il campo da tiro con l’arco del “Clarascum club”, dove la società di Giuseppe Sciolla ha realizzato in autonomia un nuovo pergolato al bordo della linea di tiro. Significativi interventi hanno caratterizzato anche l’Oltrestura dove l’interno della palestra comunale è stato tinteggiato. Per quanto riguarda gli impianti sportivi “Ciravegna” di Roreto si è provveduto al completo rifacimento del campo sintetico per il calcio a 5 e alla realizzazione di una vasca di decantazione per l’impianto d’irrigazione (in foto a lato: l’inaugurazione del “Ciravegna”). n PIANFEI IL PANATHLON DEL CAPOLUOGO OSPITA IL CUNEO CALCIO Il Cuneo calcio è stato ospite d’onore della conviviale del Panathlon international di Cuneo. Il presidente, Sebastiano Dutto, e il segretario, Claudio Migliore, hanno organizzato una serata nel corso della quale i soci del club del capoluogo hanno conosciuto l’intero collettivo biancorosso (foto sotto), dialogando con i campioni d’Italia di serie D e i nuovi arrivati applaudendo ai recenti risultati sportivi della società guidata dal presidente Marco Rosso. Tra le personalità intervenute 50 á 29 settembre 2011 á succede intorno a noi anche il questore di Cuneo, Ferdinando Palombi, e l’assessore provinciale Giuseppe Lauria. Il numero del settimanale “IDEAsport” in edicola dallo scorso 27 settembre ospita un ampio reportage della serata. n DOGLIANI DECENNALE DEL GEMELLAGGIO CON WEIL DER STADT Da dieci anni la distanza tra Bra e la città tedesca di Weil der Stadt si è ridotta. È stato celebrato nel palazzo municipale della città della Zizzola il decennale del gemellaggio che lega le due realtà, nel corso di una simpatica cerimonia, presenti numerosi amministratori delle due realtà (foto in basso a sinistra). A prendere la parola sono stati il sindaco di Bra, Bruna Sibille, il suo predecessore, Franco Guida, al vertice dell’Amministrazione nel momento della definizione del gemellaggio, e il borgomastro della città del Baden-Württemberg, Hans-Josef Straub. I due primi cittadini hanno sottoscritto un documento che impegna le due Amministrazioni a confermare e rilanciare le azioni di collaborazione. n MONDOVÌ SI LAVORA PER UN RIUTILIZZO DELL’AREA EX ITALGAS Il sindaco di Mondovì, Stefano Viglione, con l’assessore ai lavori pubblici, Enrico Rosso, ha incontrato i rappresentanti di Italgas. Tema del confronto è stata l’area ex Italgas che si trova nel cuore del centro storico di Breo. Si tratta di un’area strategica per il concentrico urbano: grazie alla disponibilità di Italgas si possono porre le basi per un progetto utile per Mondovì, in primis la realizzazione di adeguati parcheggi a servizio del mercato e del centro storico. n SAVIGLIANO APPARECCHI RADIOLOGICI D’AVANGUARDIA Una nuova e modernissima apparecchiatura radiologica del tipo telecomandato digitale è stata installata presso il Servizio di radiologia dell’ospedale di Savigliano. Ne ha spiegato le caratteristiche, durante l’inaugurazione, Alessandro Leone, direttore della Struttura complessa di radiodiagnostica: «L’apparecchiatura è della ditta “Mecal”, quindi tecnologia italiana e, dal punto di vista delle caratteristiche tecnologiche, il migliore a oggi in dotazione negli ospedali della provincia di Cuneo. La nuova apparecchiatura radiologica oggi in dotazione al “Santissima Annunziata” è costata circa 330 mila euro. n CUNEO ASL CN1: POSIZIONE COMUNE SULLO SCREENING È stato pubblicato sul notiziario dell’Ordine dei medici della provincia di Cuneo un articolo scritto a più mani da Lorenzo Orione, responsabile della Uvos (Unità di valutazione e organizzazione dello screening), insieme all’esperta di informatica Monica Rimondot, al medico di medicina generale Bartolomeo Allasia e al presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Cuneo, Salvio Sigismondi: una riflessione, nella forma di percorso argomentativo condiviso tra Unità di screening, medico di medicina generale e Ordine, a partire dai risultati dello screening del tumore al colon retto, di cui si discuterà a Roma dal 12 al 15 ottobre, per la XII “Conferenza nazionale di sanità pubblica”. n PALUZZA MASSIMO GALLIANO PRIMO NEL MONDIALE MASTER Il titolo europeo di corsa in montagna conquistato nel 2000 in Polonia aveva un altro significato. Si trattò di un alloro assoluto, ma Massimo Galliano (foto sopra), classe 1974, punta di diamante del Gs Roata Chiusani, a Paluzza ha fatto vedere che ancora c’è, portandosi a casa il titolo mondiale “master” sulla distanza di 5,5 chilometri, distaccando di oltre un minuto gli inseguitori. DUE “ALPINE” CHERASCHESI “V ivi le Forze armateTre settimane nell’esercito” è l’iniziativa del Ministero della difesa per far conoscere l’ambiente militare che ha coinvolto un migliaio di giovani. La proposta ha visto anche la partecipazione di due giovani studentesse cheraschesi. Infatti Francesca Alberto, 20 anni, di Cherasco, e Miriam Forelli, 19 anni, di Roreto (foto sopra), hanno vissuto per tre settimane nella caserma della brigata alpina “Taurinense” di Bousson, calandosi nei panni di giovani reclute. n BRA ORCHIDEE PER L’UNICEF: UN GESTO CHE SALVA LA VITA II gruppo dei donatori di sangue della Fidas di Bra di Tommaso Allocco e i veterani dello sport “Angiolina Costantino” di Bra presieduti da Gianfranco Vergnano anche quest’anno uniranno le forze per l’Unicef. Sabato e domenica 1o e 2 ottobre i volontari delle due associazioni saranno presenti in via Cavour, a Bra, con le graziose orchidee che i passanti potranno portarsi a casa lasciando un piccolo contributo. Il ricavato aiuterà a garantire cure mediche, acqua potabile, alimenti terapeutici e zanzariere antimalaria ai bambini dell’Africa centrale e occidentale. n ALBA INCONTRO SUL FUTURO DELLA CITTÀ CON IL “PIERINO BELLI” Il centro studi “Pierino Belli” ha promosso l’incontro “Verso l’Alba del 2020Perché il Piano regolatore è strumento strategico per le future scelte di una città”. Dopo l’introduzione di Massimo Corrado, presidente del Centro, sono intervenuti Franco Profumo, rettore del Politecnico di Torino, Giuseppe Rossetto, vicepresidente della Provincia e già sindaco di Alba, Maurizio Marello, sindaco di Alba, Antonello Angeleri, presidente della Commissione urbanistica della Regione Piemonte. A moderare il tavolo dei relatori (foto sopra) è stato Alessandro Pelisseri del centro studi “Pierino Belli”. n IGLIANO UNA STRUTTURA PUBBLICA CON “ATELIER MOBILE” “Atelier mobile”, sodalizio di architetti, designer e laureandi con esperienze internazionali, ha predisposto a Igliano, in piazza Baricalla, il suo primo atelier. Cinque giorni di lavori per progettare e costruire una piccola architettura (foto in basso, a sinistra) che arricchisse lo spazio pubblico, grazie anche alla partecipazione di studenti di architettura e giovani laureati, in collaborazione con l’Asl Cn1. Rosalba Giacchello (foto sotto, a sinistra), responsabile della Struttura dipartimentale di ecografia ostetrico-ginecologica e diagnosi prenatale dell’Asl Cn1, anche membro della segreteria scientifica e al contributo critico degli architetti invitati. La nuova struttura definisce gli ambiti spaziali e funzionali della piazza con i suoi allineamenti al municipio, alla chiesa e alla canonica, incrocia la rete di sentieri e diventa punto d’incontro, di sosta, di gioco e di scoperta per gli abitanti di Igliano e per i visitatori. del convegno, dice: «L’idea di coinvolgere più regioni nasce dall’esigenza degli operatori di confrontarsi su tematiche di lavoro comuni al servizio di un’utenza che spesso, nel corso della gravidanza, si sposta da una regione all’altra». n CAIRO MONTENOTTE PREVISTO UN IMPORTANTE CONVEGNO DI OSTETRICIA Si terrà il 10 ottobre a Cairo Montenotte il convegno “Gravidanza fisiologica, diabete e alloimmunizzazione: monitoraggio biofisico fetale” organizzato dalla Sieog (Società italiana di ecografia ostetricoginecologica e metodologie biofisiche) per Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, “POMERIGGIO DI VINO” CON GAETANO MANIACI C ome ormai da sette anni, Gaetano Maniaci ha organizzato un gustoso “Pomeriggio di vino”. Nella cantina di Anna Maria Abbona, a Farigliano, l’incontro ha visto la presenza di dieci produttori e di un folto pubblico ed è stato preceduto da un convivio che ha proposto la degustazione di piatti territoriali. In cantina, la consueta ricchissima “marenda sinòira” arricchita da due eventi: un omaggio alle bollicine nella terra del Nebbiolo con una lezione sul metodo classico alla quale è seguito l’assaggio di cinque spumanti di provenienza diversa seguito dal relatore Ais Giulio Ghiberti e una degustazione di alcune annate di Langhe Nebbiolo dell’azienda “Abbona Anna Maria”. Oltre alla citata padrona di casa, erano presenti le cantine “Luca Abrate” di Pocapaglia, la “Cantina di Soave” dal Veneto, “Cà Tullio” dal Friuli, “Ciabot Berton” di La Morra, “Contadi Castaldi” dalla Franciacorta, “Drusian Francesco” dal Valdobbiadene, “F.M. Martinetti” dai colli tortonesi, “Tenuta Roletto” dal Canavese e “Ciccio Zaccagnini” dall’Abruzzo. 52 á 29 settembre 2011 á succede intorno a noi n MONDOVÌ “HOSTILE” SARÀ FORNITORE DELLA FISIP SINO AL 2014 “Hostile Snowboard Italia” di Mondovì (foto sopra) e la Fisip (Federazione italiana sport invernali paraolimpici) hanno stretto un accordo in base al quale l’azienda monregalese fornirà snowboard e attacchi a tutti gli atleti della squadra Italiana di parasnowboard e garantirà la necessaria assistenza tecnica per l’ottimizzazione e l’eventuale personalizzazione delle attrezzature sino al 2014, quando sono in programma i Giochi invernali in Russia. n ALBA LA SEZIONE FIDAPA TIFA PER FRANCESCA FENOCCHIO Durante la tappa del Giro d’Italia di handbike svoltasi ad Alba la campionessa Francesca Fenocchio (che ha vinto la frazione) ha potuto contare anche sul tifo della Fidapa albese, di cui l’atleta è socia. Nella foto in basso, le sostenitrici indossano una maglietta FILLON RISPONDE ALLA GANCIA Ad agosto la presidente della Provincia, Gianna Gancia, con JeanLouis Bianco, presidente del Consiglio generale delle Alpi di alta Provenza, aveva scritto al presidente Berlusconi e al primo ministro francese Fillon richiamando l’attenzione sul tracciato autostradale Cuneo-Sisteron. «Ho trasmesso la sua richiesta a Thierry Mariani, ministro dell’ecologia, dello sviluppo sostenibile, dei trasporti e della logistica, incaricato dei trasporti, chiedendogli di procedere a un esame attento del dossier»: così ha risposto François Fillon (foto sopra) alla Gancia, che si è detta soddisfatta della risposta e ha aggiunto d’aver chiesto un appuntamento a Berlusconi. bell’esempio, immortalando alcuni commercianti di via San Rocco, insieme a dei residenti, intenti a curare (con le loro mani e... il loro portafogli) l’arredo urbano. realizzata apposta e che è stata di buon auspicio! n BRA IL BELL’ESEMPIO DEI CITTADINI PER GESTIRE LA RES PUBBLICA Ci sono tanti modi diversi per manifestare l’amore verso la propria città. Il consigliere comunale di Bra Pio Giverso (Pd) ha colto al volo alcuni momenti che lo dimostrano. La foto a sinistra nella pagina accanto ne fornisce un n CUNEO VISITA DEL COMANDANTE REGIONALE DELLA GDF Il generale di brigata Carlo Ricozzi che, di recente, ha assunto l’incarico di comandante regionale del Piemonte della Guardia di Finanza, si è recato in visita ispettiva presso il Comando provinciale di Cuneo dove, accolto dal comandante provinciale, colonnello Enrico Maria Pasquino, ha incontrato i comandanti dei reparti operanti sul territorio e una nutrita rappresentanza di Fiamme gialle. Inoltre il Comandante si è recato in visita al Prefetto di Cuneo, al Procuratore della Repubblica, al Presidente del Tribunale, al Questore, al Presidente della Provincia, al Sindaco di Cuneo e ha incontrato il Comandante provinciale dei Carabinieri. I l quadro industriale dell’intera Europa è preoccupante, mentre quello italiano si può ormai definire drammatico, a causa della totale mancanza di fiducia nel sistema politico nazionale. Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, ha dichiarato: «O il Governo è in grado domani, nella prossima settimana, di varare riforme serie, forti e impopolari che creino una discontinuità chiara sui mercati, oppure deve andare a casa». E ancora: «Siamo un Paese serio, siamo stufi di essere lo zimbello internazionale quando andiamo in giro a portare le nostre merci all’estero, di vederci considerati con un sorrisino, perché siamo Franco Cabutto gente seria che vuol essere giudicata su quello che facciamo, sui nostri prodotti». Noi riteniamo che ora sia urgente intervenire con tempestività per contenere la spesa corrente, ma soprattutto servono riforme strutturali che portino alla riduzione drastica del debito pubblico consolidato, che ormai ha raggiunto il tetto dei 1.900 miliardi di euro (è il terzo debito pubblico del mondo). La manovra appena varata serve ad arginare solo momentaneamente la situazione. L’aggressione sistematica della speculazione contro l’euro ha trovato sull’Italia terreno fertile e ha spinto gli spread a oltre 400 punti di differenza rispetto al quella giovanile. L’Italia è un Paese meraviglioso, con grandi risorse sia materiali di patrimonio, a sostegno e garanzia del debito, che umane. Il nostro è un Paese con forte spirito imprenditoriale, grande inventiva, ma bisogna intervenire abbattendo la burocrazia, fonte di corruzione, e favorire gli investimenti industriali, ma anche quelli privati nel settore delle energie alternative. La crescita va stimolata per contrastare il ristagno dell’economia mondiale dei Paesi sviluppati, rilanciando i lavori pubblici e le infrastrutture e creare nuova occupazione giovanile favorendo la ricerca scientifica. Per fare tutto questo il popolo mento dei nostri figli. Questo è un problema enorme che, oltre ad aumentare il deficit, porterà allo scontro sociale generazionale. In tutto il mondo sta crescendo la rabbia dei giovani che vogliono riprendersi la libertà, la politica, l’economia, un lavoro e una vita dignitosa, che al momento non hanno, perché le vecchie generazioni hanno partorito egoismo, individualismo, politici corrotti, una finanza avida e autoreferenziale che ha sequestrato la stessa democrazia. Oggi le guerre non si fanno più con i cannoni, ma con la finanza. Chi, come l’America, era abituato a vivere sopra le righe, a debito, ora ha difficoltà a ridurre il SIAMO ALL’INIZIO della Fine DI UN SISTEMA? La guerra non è più a colpi di cannone, ma si combatte sui mercati. Alla fine potrebbero nascere i veri “Stati Uniti d’Europa”... esperto del mondo della finanza, il saviglianese Franco Cabutto è promotore finanziario ed €uropean financial advisor (“Finanza & Futuro Banca”), nonché giornalista pubblicista 54 bund tedesco. Non dobbiamo dimenticare che un punto in più sul debito italiano vale 19 miliardi di euro, cioè quasi la metà della manovra. Pare ovvio che a questo punto non si possa più agire sulle tasse: i contribuenti onesti sono ormai alla frutta. Lo Stato è diventato per tutti noi un socio di maggioranza che però non contribuisce al fatturato, ma soltanto al prelievo degli utili. Bisogna tagliare in modo serio e rapido il debito per tornare a essere virtuosi e usare le risorse per creare aiuti alla produzione e stimolare l’occupazione, specie á 29 settembre 2011 á la finanza sembra pronto ad accettare una vera riforma pensionistica, soltanto i politici non hanno il coraggio di proporla per paura di bruciarsi l’elettorato. Bisogna colpire l’evasione fiscale, costringendo tutti a dichiarare tutto (sarebbe così facile, se tutti potessero scalare dal reddito tutte le spese effettuate). Se non si interviene sulle pensioni, rimediando agli sbagli del passato e correggendo quel sistema sostitutivo che ha creato nelle ultime due generazioni tanti diritti acquisiti e tante pensioni d’annata “come il Barolo”, noi saremo gli artefici dell’impoveri- tenore di vita e reagisce pertanto aggredendo per nascondere i propri problemi di non crescita o di debito in espansione esagerata. Non riteniamo di fare “fantafinanza” affermando che i fondi americani, speculativi e no, sono entrati in gioco nel mese di agosto disinvestendo il 70 per cento dei loro investimenti sui mercati europei per condizionarne la politica e costringendo così l’Europa a interventi di riduzione del debito, a tagli dei tassi (non ancora avvenuti), al rientro dei capitali su Wall Street e, in particolare, sui titoli di Stato statunitensi. Venendo alla Grecia, nessuno lo GRAFICO A 15 MINUTI DELL’INDICE ITALIANO FTSE-MIB Qui a sinistra riportiamo il grafico a quindici minuti dell’indice italiano Ftse-Mib dall’inizio del mese di luglio allo scorso 22 settembre. Considerata la volatilità dei mercati mondiali, è opportuno precisare che il testo qui riportato è stato redatto proprio nella giornata di giovedì 22 settembre dice, ma il problema non è soltanto europeo, bensì ancora più ampio: non ci sono solo le banche francesi e tedesche a pagare il conto, in quanto sottoscrittrici dei titoli del debito pubblico ellenico, ma molti altri istituti, in particolare gli specialisti che emettevano i Cds (credit default swap). Se la Grecia esce dall’euro, dichiara default. Le banche che hanno venduto i Cds dovranno rimborsare il danno, cioè il differenziale a copertura del rischio fallimento rappresentato dai Cds stessi. Non siamo in grado di sapere quanti di questi derivati o polizze assicurative siano stati venduti, ma certo è che la cifra in ballo può essere talmente importante da fare deflagrare il sistema bancario, già in crisi di fiducia, peggio del caso Lehman. Per questo motivo, e per il fatto che l’Europa senza l’euro crollerebbe, coinvolgendo tutto il mondo, riteniamo che a nessuno giovi fare come Salomone e pensiamo che la Grecia alla fine sarà salvata assieme all’euro. Ciò provocherà un’accelerazione nel processo di integrazione poli- tica ed economica dell’Europa. Il 20 settembre è stato pubblicato l’indice Zew sulla fiducia degli investitori in Germania, il dato è calato a settembre di 5,7 punti a 43,30, ma si è rivelato comunque migliore delle attese degli analisti. Il calo riflette la crisi del debito europeo, la paura di recessione e l’effettivo rallentamento dell’economia globale. Mentre Moody’s rinvia di un mese il giudizio sul debito pubblico italiano, a sorpresa Standard & Poors degrada l’Italia da A+ a A, mantenendo l’outlook negativo. I mercati, a conferma che i prezzi dei titoli ormai sono veramente cheap, hanno reagito alla notizia meglio del previsto, dando anche per scontato il downgrade. Non sappiamo se per merito degli acquisti della Bce oppure per il ritorno dei compratori lo spread Bund-Btp si è stabilizzato, dopo la notizia, al di sotto dei 400 punti base. I titoli azionari del mercato italiano, partiti in leggero calo sulla notizia, si sono via via rafforzati, segno evidente che la situazione tende ormai a normalizzarsi e che gli operatori dimostrano Gli operatori di tutti i mercati finanziari sono in attesa dell’evoluzione politica internazionale, pronti però a rientrare in acquisto al primo cenno di normalità, visti gli attuali favolosi P/E e i prezzi da svendita totale. maggiore maturità e indipendenza e un corale scollamento dalle agenzie di rating. A nostro giudizio sta venendo sempre meno la credibilità di queste da parte degli operatori, a causa dell’intempestività e della strategia adottata nella pubblicazione dei report, i quali puzzano di insider o di aiuto a una guerra economica tra Europa e America, tra dollaro ed euro. Non tutto va male, l’Istat ha infatti pubblicato l’indice destagionalizzato degli ordini dell’industria italiana nel mese di luglio, cresciuto del +1,8% mensile, dal -4,4 del mese precedente. L’analisi tecnica sull’indice italiano Ftse-Mib ci suggerisce che nei dintorni dei 14.000 punti si sta costruendo una base di probabile resistenza, con una figura di inversione, dalla quale si potrebbe ricevere la spinta per un rimbalzone in barba a tutti i disfattisti. La situazione ancora incerta si rafforza a causa dei bassi volumi e del movimento laterale che indica come ormai non vi sia più spinta ribassista. È molto probabile che stia ini- ziando la fine di un’epoca che vede gli Stati dell’Unione europea soccombere sotto la paura della recessione, ma anche la fine dell’Europa delle nazioni egoiste e nazionaliste dell’euro, elemento unificatore di economie scorrelate, per dare improcrastinabilmente spazio alla nascita dell’Europa dei popoli. Con una sola banca centrale e una sola politica economica, con una valuta e una moneta forte, è probabile che si vedrebbe accelerare il processo di costruzione degli “Stati Uniti d’Europa”. 29 settembre 2011 Ü 55 MODA IL LOOK PER I PIÙ PICCOLI a cura di Simona Borsalino LE LINEE GUIDA PER L’AUTUNNOINVERNO BADANO ALLA PRATICITÀ, ALLA COMODITÀ E ALL’INNOVAZIONE DEI TESSUTI TECNICI, SENZA PERÒ TRALASCIARE ELEGANZA E GLAMOUR S ono tornati a scuola, alla palestra, agli impegni di ogni giorno, dopo un’estate calda e bizzarra che li ha visti indossare t-shirt e pantaloni corti, tuffarsi in piscina con multicolori costumi e vivere un po’ come zingari e nomadi tra la campagna dai nonni e il mare con mamma e papà... E ora, che la stagione permette meno svaghi per il tempo libero, quale il look di moda per i nostri figli? Dalle passerelle e dai patinati reportage fotografici sulle riviste specializzate emerge una tendenza sportiva, caratterizzata da maglie con disegni tratti dai cartoni animati, jeans, camicie a scacchi e, per le ragazzine, vestitini di lana con i leggings. Partiamo dai capi spalla: piacciono e sembrano ormai intramontabili i piumini, proposti per quest’inverno in versione ipercolorata, oppure nella nuova nuances del grigio e del verde militare. “Fay”, ad esempio, non smentisce la propria vocazione, ponendo l’accento su uno stile asciutto e raffinato. La massima cura dei dettagli e l’utilizzo di materiali pregiati animano le varie linee proposte per la stagione autunno-inverno 2011-2012 con predominanza dei toni del blu profondo, soprattutto per quanto riguarda i maschietti, per i quali l’azienda propone anche capi caratterizzati da un’eleganza decisamente cittadina e subito riconoscibile. Il viola e l’amaranto, invece, renderanno meno rigido l’inverno delle bambine, le quali potranno scegliere tra cappotti di taglio elegante e confortevoli maglie lavorate in diverse soluzioni di colore. Piacciono e incontrano il favore delle mamme anche le morbide e inimitabili linee della storica giacca “k-way”, antivento e antipioggia ripiegabile. Oggi la moda lo declina in capi evoluti quali, ad esempio, piumini reversibili disponibili in varie colorazioni, tra i quali spiccano il verde, il grigio e il rosso. Assolutamente imperdibile è l’aggiornamento del modello bomber, anch’esso reversibile, fino al taglio più lungo del cappotto in piuma blu che aggiunge un tocco di ulteriore stile a un capo di assoluta praticità (disponibile per la n VERSO UNA STAGIONE n POTERE ALLA GOMMA fascia d’età compresa tra i 6 e i 14 FREDDA... BLU NOTTE NON SOLO PER RAGAZZI anni). L’accurata scelta dei materiali La collezione autunno-inverno La linea Tribe di “Pirelli tecnici rende praticamente unica la “Gucci bambino” anche PZero” presenta vestibilità dei prodotti antipioggia, negli accessori, è ispirata una particolare scarpa appositamente pensati per esaltare alla campagna inglese, al allacciata con zip in crosta gusto british, come evidenzia disponibile nei colori blu al massimo il concetto della vita alquesto cappello in lana e nero con suola in gomma. l’aria aperta, nonostante le instabili con intarsio dettaglio a righe Una calzatura disponibile condizioni climatiche che contradnelle misure dal 26 al 39. e ricamo a doppia G. distinguono le stagioni più fredde. E, per le bambine, occhio alla raffinata collezione “Fendi Kids” nelle linee “Fendi Elegance” con capi delicati ed eleganti dai toni tipici della stagione: avorio, nero o grigio. Tradizione e lampi di contemporaneità si mescolano, invece, nella linea “Fendi Riders”, con la comparsa di colori più accesi e dettagli decisamente trendy. E poi c’è la linea “Fendi Folk” che gioca sulle tonalità dell’arancione, del blu e del viola: sui gilet di maglia oversize e sulle maxi t-shirt compaiono improvvise fantasie ad acquarello e non mancano neppure le righe multicolor a rendere più glamour la tradizionale vocazione all’eleganza del brand “Fendi”. Una moda, insomma, che anche per i ragazzi e le ragazzi bada alla praticità, alla comodità, all’innovazione dei tessuti tecnici, senza tralasciare eleganza e glamour. 56 á 29 settembre 2011 n PIUMINI LEGGERI PER DIFENDERSI DAL GELO “Moncler” è sicuramente uno dei marchi più conosciuti per qualità e praticità. I modelli dell’inverno 2011 per i bambini ricordano lo stile montano, con l’eleganza del bianco e nero, a lungo inusuale sulle pista da sci. Corona e Allevi protagonisti ad Alba PER “COLLISIONI A TEATRO” Raffaele Viglione L’ingresso alle serate che vedranno protagonisti lo scrittore Mauro Corona (foto sopra) e il musicista Giovanni Allevi (foto sotto), in programma rispettivamente domenica 2 e mercoledì 5 ottobre presso il teatro sociale “Giorgio Busca” di Alba, sarà gratuito. Per essere certi di trovare un posto in sala, però, conviene prenotare il proprio posto scrivendo all’indirizzo mai: info@collisioni.it. Sotto: due delle quattro pagine tributo dedicate dal settimanale “Topolino” all’evento culturale svoltosi a Novello “C ollisioni a teatro”, ricca e apprezzata serie di incontri che raccorda le edizioni dell’omonimo festival letterario ospitato a Novello, propone nei prossimi giorni un paio di appuntamenti da non perdere. Dopo averlo inseguito per quasi tre anni, gli organizzatori, in collaborazione con il Circolo dei lettori di Torino, sono riusciti a portare ad Alba Mauro Corona. Lo scrittore-scalatore, noto ormai non solo nel mondo della letteratura, presenterà il suo ultimo libro “La ballata della donna ertana” in dialogo con Emilio Targia e naturalmente con il pubblico: l’appuntamento è per domenica 2 ottobre, alle 18 presso il teatro sociale “Giorgio Busca” di Alba. Qualche giorno più tardi, mercoledì 5 ottobre, alle 21, stessa ambientazione per un’altra serata molto attesa che vedrà sul palco il compositore, direttore d’orchestra e pianista Giovanni Allevi per presentare “Classico ribelle”, un libro e una biografia intrisi di musica, dove la scrittura musicale e il racconto sono forme narrative inscindibili e complementari. Se, da una parte, è già molto ciò che bolle in pentola, in vista del prossimo festival letterario nel paese langarolo, dall’altra, a distanza di quattro mesi dall’ultima edizione, “Collisioni” 2011 fa ancora parlare di sé. Sull’ultimo numero di “Topolino”, il più celebre tra i fumetti per ragazzi, ben quattro pagine sono state dedicate a “Collisioni” 2011, disegnate dai fumettisti del settimanale, i quali erano seduti tra il pubblico nei tre giorni del festival. Oltre alla consacrazione waltdisneyana, è fresca l’attribuzione del premio nazionale “Città del libro”: Novello è stato premiato nella categoria “Comuni fino a tre- mila abitanti”per «la capacità di “fare rete” con istituzioni, sponsor e realtà locali, creando un evento che, attraverso l’incontro di mondi culturali differenti, dalla musica alla letteratura al cinema, è stato in grado di diventare un appuntamento importante a livello nazionale, con un pubblico di oltre 30 mila persone, pur rimanendo legato al territorio». Amare riflessioni NO, QUESTO NON È UN PAESE PER NEOMAMI ANSIOSE! Cosa sia la maternità per una donna è qualcosa difficile da comprendere, se non la si vive. Grazie alla “verve” di una lettrice che sa dosare ironia e... sentimento, “IDEA” ospita una rubrica dalla periodicità variabile nella quale chi ci è passato, anzi ci sta passando, ossia la nostra Sara Matteodo, racconta come, dopo aver affrontato le gravidanze, riesce a gestire la nascita di un figlio... e di quella successiva. Eh sì, perché a casa di Sara e Fabrizio, oltre a Leonardo, adesso c’è anche la piccola Lucia Sara Matteodo 58 L e coronarie della Neomami, già provate delle acrobazie che lo Scimmiotto compie a casa di una delle due nonne, la quale gli permette di arrampicarsi come un macaco su ogni superficie alta e potenzialmente pericolosa, faranno il botto durante questa vacanza al mare. La Neomami ne è certa. Innanzitutto lo Scimmiotto non cammina: corre, o più spesso saltella. Ridendo come un matto saltabecca sulla passeggiata lungomare cantando con rara capacità di stonare «Tanti auguri a te», «Giro girotondo», «Ciao mare», «Bella ciao», «Ciao ciao bambina, un bacio ancoaaa» e «Prendi mano quella, zingaraaa!», tutte unite nella stessa, inudibile, melodia. La Neomami, temendo di diventare una di quelle mamme isteriche che trascinano per mano nani urlanti e paonazzi sotto il solleone, tace e deglutisce mentre il figlio impavido sale e scende da marciapiedi alti come lui, rincorre i piccioni dribblando le bici, i passeggini e i pattinatori, salvo poi avvinghiarsi addosso a lei additando un chiwawa: «Cane: paua. Pecora: paua. Iò: paura» (traduzione: «Ho notato un pericoloso esemplare canino che mi incute un certo timore, come d’altra parte anche le pecore e l’asino che vedo sui bastioni di Cherasco»). A dare il colpo di grazia alla Neomami è il parco giochi. Progettato da Erode, esso offre attrazioni che sarebbero in grado di rendere isterica anche Tata Lucia in persona. Le giostrine sono sgraziati oggetti futuribili tanto strani quanto difficili da interpretare, per cui i bambini si appendono a qualunque gancio, buco o perno vi trovino. Ne consegue che ogni attrazione è un coagulo di nani che si avvinghiano, si pestano, si schiacciano, cadono. Lo scivolo non è normale, no, è coperto: una specie di enorme tubo rosso. Peccato che, invece che da dentro, i bimbi ci scendano da sopra, pendendo pericolosamente per tutto il tragitto. Per riuscire a salirci ci sono due scale (i costruttori devono aver corrotto l’intera Commissione di sicurezza per arrivare a commercializzarlo) di cui una è a pioli, semovente, sbilenca, terrificante. á 29 settembre 2011 á diario di una neomami... ora bis L’altra è rigida, ma curva, verso esterno. Pare di salire su una banana, dalla parte della gobba. I bambini, come piccoli orango, si arrampicano festosi. Le mamme chiacchierano, le nonna sorridono, la Neomami si mangia le unghie. I giochi per i nani più piccoli non sono da meno. Cavallucci che potrebbero lanciare in orbita un nano che mollasse per sbaglio una mano, e una barca che, strattonata dai grandi in piedi, scecchera i bimbi piccoli seduti all’interno. Un’ora al parco giochi del terrore è sembrata alla Neomami un’eternità. Sul finale lo Scimmiotto ha mancato uno scalino del babyscivolo, è volato all’indietro ed è stato agguantato al volo, e per puro caso, dalla Neomami. Lo Scimmiotto ha così imparato a fare lo spelling di una delle parolacce preferite della genitrice. Le coronarie della Neomami non sopravviveranno a questa vacanza e a questo parco giochi. Lo Scimmiotto, invece, migliorerà le sue già ben sviluppate abilità motorie e arricchirà il vocabolario con colorite espressioni che faranno la felicità di quel bacchettone del Neopapi. “Avventura a Km zero” con BIGSTORE AD ALBA CONCORSO PER LE SCUOLE E I CLIENTI Simona Amerio GLI ELABORATI SARANNO ESPOSTI DAL 2 AL 28 APRILE 2012 ALL’INTERNO DELLA GALLERIA BIGSTORE DI ALBA E CHIUNQUE POTRÀ VOTARLI. FRA TUTTE LE CREAZIONI IN CONCORSO NE VERRANNO PREMIATE DODICI: SEI SCELTE DA UNA GIURIA DI QUALITÀ (TRE PER LA SCUOLA PRIMARIA E TRE PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO) E LE SEI CHE AVRANNO TOTALIZZATO IL MAGGIOR NUMERO DI VOTI DA PARTE DEI VISITATORI DEL CENTRO COMMERCIALE ALBESE ’iniziativa ha un titolo davvero curioso e accattivante: “Avventura a Km zero”. È una caccia ai tesori del territorio di Alba organizzata dall’ipermercato BIGSTORE in partnership con Coldiretti Cuneo. Il progetto ludico-didattico, che mette in palio premi per un valore sino a seimila euro, è una “gara ecologica” mirata a offrire un orientamento alle nuove generazioni sul tema del cibo sano. «Crediamo moltissimo in questo progetto», spiegano i responsabili dell’insegna BIGSTORE, «e stiamo investendo le nostre energie per far sì che i ragazzi possano scoprire, divertendosi, i sapori tipici e il concetto di “km zero”, il biologico e la stagionalità, oltre che i “segreti” per leggere un’etichetta. Grazie ad “Avventura a Km zero” gli studenti impareranno che la diversità è ricchezza; che le loro scelte quotidiane hanno un impatto sull’ambiente e sulle generazioni future; che farsi delle domande è sempre una buona abitudine». Un viaggio insomma, quello proposto dal BIGSTORE di Alba, che accompagna bambini e ragazzi delle scuole primarie e se- L condarie alla sorprendente scoperta della galassia dei cibi locali. Kit formativi distribuiti a scuola e un particolarissimo concorso dedicato metteranno in mostra le idee “verdi” dei giovani ecologisti. L’obiettivo del percorso, che ha come mascotte-guida il giovane Nico (un ragazzino che ama la sua bicicletta, la sua terra e le golosità che essa offre), è quello di trasmettere ai ragazzi le informazioni, ma soprattutto gli strumenti di approfondimento necessari per esercitare senso critico negli acquisti “consapevoli”. A integrazione del percorso, da novembre 2011 a maggio 2012, vi è la possibilità per le classi di visitare fattorie didattiche, aziende alimentari del territorio e lo stesso ipermercato, per seguire da vicino lo sviluppo della filiera di un prodotto locale e incontrare le persone che vi lavorano ogni giorno. Il monte premi è costituito da buoni spesa del valore di 800, 400 e 300 euro rispettivamente per il primo, il secondo e il terzo classificato della giuria di qualità e nella classifica dei più votati dai visitatori. I buoni saranno spendibili nell’ipermercato di Alba. In totale, i premi sono dodici per un monte premi complessivo di seimila euro in buoni spesa. Oltre al concorso per le scuole, l’ipermercato BIGSTORE di Alba premierà anche i clienti: per partecipare e vincere sarà sufficiente visitare la galleria che ospiterà l’esposizione e votare la propria “opera” preferita. le buone cose del territorio Ü 29 settembre 2011 Ü 59 Al cinema AI TEMPI DI SIGMUND FREUD a cura di Mario Rosa C IN “A DANGEROUS METHOD” DAVID CRONENBERG RACCONTA IL TORBIDO INTRECCIO A TRE FRA LE VITE DEL FONDATORE DELLA PSICOANALISI, CARL GUSTAV JUNG E UNA PAZIENTE IN SEGUITO DIVENUTA STIMATA ANALISTA n BACIATO DALLA FORTUNA (Italia, 2011); commedia; regia di Paolo Costella; con Vincenzo Salemme, Alessandro Gassman, Asia Argento ed Elena Santarelli. La vita di Gaetano, vigile urbano a Parma, è caotica come il traffico cittadino nelle ore di punta e strozzata come il suo conto in banca. La sua bella e sensuale compagna, Betty, lo costringe a un tenore di vita ben al di sopra delle sue possibilità... 60 á 29 settembre 2011 ome si legge nella recensione, non molto entusiasta, di “A dangerous method” ospitata dal sito www.comingsoon.it, «dopo essere stato uno dei principali esponenti del “body horror”, David Cronenberg ha progressivamente esplicitato in maniera molto chiara che, fin dai suoi esordi, il discorso sulla malattia, sulla deviazione patologica e sulla degenerazione fatto sulle carni era anche chiaramente metaforico e parallelo a quello fatto sulla psiche. (...) Nel ripercorrere il pericoloso triangolo intellettuale (e fisico tra due vertici) tra Carl Gustav Jung, Sabrina Spielrein e Sigmund Freud, Cronenberg non appare tanto affascinato dalla disputa clinico-teorica tra il padre della psicanalisi e il suo più celebre allievo, quanto dai sommovimenti e gli smottamenti mentali di Jung successivi all’incontro con una paziente che diverrà per lui amante prima e collega poi». Interpretato da Keira Knightley, Viggo Mortensen e Michael Fassbender, oltre che da Vincent Cassel, Sarah Gadon e André Hennicke, il film è ambientato alla vigilia della prima guerra mondiale. Zurigo e Vienna fanno da sfondo a una complicata storia di scoperte intellettuali e sessuali. Basata su eventi reali, l’opera di Cronenberg osserva le relazioni burrascose tra Carl Jung, psichiatra alle prime armi, il suo maestro Sigmund Freud e Sabina Spielrein, la bella paziente che si frappone tra i due. Nell’intreccio è coinvolto Otto Gross, un paziente incline alla depravazione e determinato a spingersi ben oltre i confini della morale comune. In questa esplorazione della sensualità, l’ambizione e l’inganno preparano la scena per il momento cruciale in cui Jung, Freud e Sabina si incontrano e si separano, cambiando per sempre il corso del pensiero moderno. Molte critiche hanno riguardato la prestazione artistica di Keira Knightley, da qualcuno giudicata addirittura «totalmente inadeguata e controproducente». n DRIVE (Usa, 2011); azione; regia di Nicolas Winding Refn; con Ryan Gosling, Carey Mulligan, Christina Hendricks e Ron Perlman. Uno stuntman cinematografico nel tempo libero fa l’autista freelance al servizio di rapinatori durante i loro colpi. Quando una rapina in banca non va come previsto, e l’uomo scopre che c’è una taglia sulla sua testa, decide di scappare portandosi dietro la ragazza di un ex detenuto. n SEX AND ZEN 3D (Hong Kong, 2011); drammatico; regia di Christopher Sun Lap Key; con Saori Hara, Leni Lan, Vonnie Lui, Yukiko Suô, Hiro Hayama, Irene Chen, Wah Chiu Ho e Tony Ho. Un uomo sposato con una donna priva di passione si lascia guidare in un mondo di orge selvagge e piacere fine a se stesso da un suo amico. Questa decisione lo porterà su una strada che appare senza via d’uscita. IL RISORGIMENTO VISTO DA PAPARELLI VA IN VALCAMONICA Una ventina di illustrazioni tratte dal libro “Viva Verdi, Bianchi e Rossi” scelte per una mostra itinerante che oggi, giovedì 29 settembre, debutterà a Breno “Viva Verdi, Bianchi e rossi” (“nerosubianco editore”) è il titolo del libro di danilo paparelli che rivisita in chiave satirica, attraverso una galleria di ritratti, grafici e biografici, le più famose personalità del risorgimento, a cui si deve l’unificazione 150 anni fa. il volume, uscita nelle librerie all’inizio dell’estate, si trasforma in una mostra itinerante estrapolando la ventina di illustrazioni che, riprodotte su tavole in grandi dimensioni, saranno presentate al pubblico. il debutto dell’iniziativa è previsto giovedì 29 settembre nel palazzo della cultura di Breno, in Valcamonica, in occasione di “dallo sciamano allo showman”, il festival della canzone umoristica d’autore. A Forte dei Marmi la satira è regina All’edizione no 39 del preMio Monica Bruna In posa davanti alla “Capannina” di Forte dei Marmi, il fior fiore degli umoristi italiani (fra i quali, al centro, il cuneese Danilo Paparelli) intervenuti alla simpatica manifestazione e, a destra, Monica Bruna, autrice dell’articolo, con Antonio Albanese. Qui sotto: Geppi Cucciari, premiata nella sezione riservata alla televisione La lunga lista dei destinatari dei prestigiosi riconoscimenti va da Cetto La Qualunque (Antonio Albanese) al caricaturista di “Libero” Benny, per la vignetta su Napolitano che ha fruttato una denuncia a Belpietro «L a libertà di espressione è dire quello che la gente non vuole sentirsi dire», ha scritto George Orwell. E così, salvo un paio d’eccezioni, dopo 39 anni di premio “Forte dei Marmi per la satira politica”, due dei riconoscimenti sono stati assegnati a collaboratori di giornali di destra. Per la “Satira politicamente scorretta” sono stati premiati il torinese Benny, alias Benedetto Nicolini, per la vignetta “Papponi di Stato” pubblicata su “Libero” (l’autore, felicissimo, ha commentato: «Sono contento perché a Maurizio Belpietro è arrivato un avviso di garanzia, mentre a me è stato dato il premio della satira») e l’inedita coppia formata da Flavia Perina, ex direttrice del “Secolo d’Italia”, e Vauro Senesi, il quale con la sua vignetta pubblicata il 27 febbraio ha cercato d’aiutare il quotidiano a «evitare di essere fagocitato dal conformismo berlusconiano». 62 La giuria, composta dalle grandi firme del giornalismo Pasquale Chessa, Pino Corrias, Beppe Cottafavi, Bruno Manfellotto, Giovanni Nardi, Roberto Bernabò, Filippo Ceccarelli e Massimo Gramellini, new entry al posto del compianto Edmondo Berselli, nel corso della premiazione svoltasi, come da tradizione, alla “Capannina” sul lungomare di Forte dei Marmi, ha consegnato ai vincitori i premi suddivisi per á 29 settembre 2011 á il sorriso malgrado tutto categorie. Per il cinema ha vinto Cetto La Qualunque (alias Antonio Albanese), il cui pensiero cardine, «Chiù pilu per tutti», è «un’analisi spietata e realistica della politica contemporanea»; per la tv, Geppi Cucciari; per il giornalismo i “cronisti del bunga bunga” (Gianni Barbacetto, Paolo Biondani, Paolo Colonnello e Fiorenza Sarzanini), con Denise Pardo, per il libro “Razza cafona”. Per la grafica internazionale è In pia, in un inglese maccheropoco più di un anno nico, attori e cantanti strai video della misteriosa Sora Cesira, pubblicati in volgendo i tormentoni anteprima su Repubblica.it, sono dell’attualità italiana (fra i diventati un cult, registrando più più famosi, “Las Olgetdi 5 milioni di fan. Ora ha vinto tinas” e “Arcore’s night”). il premio “Satira politica”, Il prossimo titolo sarà “Trasezione web, di Forte gedy” (dai “Bee Gees”), sulla dei Marmi. travagliata manovra finanziaria. Il premio “Satira politica” nacque stato premiato (per la seconda volta, nell’agosto 1973 per iniziativa dopo ventitré anni) il russo del Comune di Forte dei Marmi. Michail Zlatkovsky, mentre per Tra i premiati dei primi anni spicla grafica italiana il riconosci- cano nomi come quelli del vimento alla carriera è stato attri- gnettista Pino Zac (1978), di buito a Riccardo Mannelli (molto Leonardo Sciascia (1980), di contento, lui che dice di non aver Indro Montanelli e di Dario Fo (1981). Negli anni ’80 il Premio mai avuto una carriera). Altri riconoscimenti sono andati si internazionalizza: nel 1987 a Luca Bottura (per il libro “Mis- arriva la matita americana di sion to Marx”, ma è anche coau- David Levine, nel 1989 il disetore dei testi di Geppi Cucciari), gnatore Jules Feiffer e nel 1990 Andrea Paggiaro (graphic novel), Gore Vidal. In quegli anni nasce Daniele Caluri ed Emiliano Pa- anche la sezione tv: premi per gani (fumetto), “Gli sgommati” “Striscia la notizia” e “Blob” e, (televisione), Michele Pellegrini negli anni successivi, anche a (sceneggiatura), Federico Taddia (autori) e Stefania Vignaroli (tesi di laurea). Un autentico scoop della premiazione è stato il palesarsi della “paladina all’amatriciana” Sora Cesira, sebbene camuffata sotto un enorme cappello multicolore onde mantenere il basso profilo cui tiene tanto, un vero fenomeno del web con qualcosa come cinque milioni di visite dei suoi video di satira politica in cui dop- Lella Costa, Aldo, Giovanni e Giacomo, Daniele Luttazzi e Paolo Hendel. Dal 2000 si affaccia al premio la categoria web. Tra gli ultimi riconoscimenti assegnati citiamo quelli a Gian Antonio Stella, Marco Travaglio, Dino Risi, Antonio Ricci e Gino e Michele, Michele Santoro e Vauro, Ezio Greggio e Lino Banfi. Curatori del premio sono gli infaticabili Cinzia Bibolotti e Franco Calotti. I Rita Balistreri n cuor suo Antonio Guarene, maestro del Palio 2011, avrebbe voluto che il “suo” drappo si accasasse in San Martino-San Rocco, il rione nel quale è nato e cresciuto, ma la sua imparzialità di artista ha prevalso sulla fede borghigiana biancoverde, elargendo consensi e applausi a San Damiano, il Comune che ha “soffiato” il Palio alla città di Asti. Grande conoscitore del Palio, Guarene è stato una delle principali personalità che hanno contribuito alla ripresa della corsa nel 1967, abbracciando l’idea dell’allora sindaco Giovanni Giraudi che pensò di ridare ad Asti il Palio, sospeso per la guerra e poi dimenticato. Fu proprio Antonio Guarene, con il suo maestro, lo scenografo Eugenio Guglielminetti, a dirigere l’allestimento della prima pista e delle tribune in acciaio nella vecchia piazza d’Armi, contigua alla stazione, e fu ancora Sotto: una delle vignette che fanno parte integrante della mostra. Nelle foto: Antonio Guarene mentre illustra alcuni suoi disegni e l’inaugurazione dell’esposizione a lui dedicata allestita nel battistero (da sinistra: il capitano del Palio, Mario Vespa, l’assessore comunale astigiano alla cultura e alle manifestazioni, Gianfranco Imerito, Guarene e Lorenzo Fornaca, editore del catalogolibro “In punta di matita...” per assumere sempre più una veste di finzione e di apparenza. Oggi si gioca a fare il Palio, mentre una volta la manifestazione si tramandava di padre e in figlio, non solo all’interno dei Comitati, ma in tutto il borgo nel quale vi erano radici di appartenenza profonde». Parole severe, le sue, che lasciano trasparire una nostalgia per i palii passati e non nascondono, nonostante tutto, la passione viva e autentica per una manifestazione rimastagli nel cuore. Non stupisce, quindi, il grande entusiasmo con il quale il professionista astigiano ha accettato qualche altro artista, come Rampazzo e Piras, avevano “ringiovanito” il drappo». Una personalità poliedrica e geniale, ma sempre sintetica e riservata, quella di Antonio Guarene che forse si può comprendere meglio visitando la mostra allestita in onore del maestro del Palio nel battistero di San Pietro, in corso Alfieri, aperta fino al 27 novembre (settembre: venerdì, sabato e domenica, 10-13 e 1619; ottobre e novembre: stessi giorni, 16-19). Accompagna la personale il corposo e esaustivo catalogo-libro “In punta di matita...” edito Guarene, maestro (e papà) del Palio PROSEGUE LA SUA MOSTRA NEL BATTISTERO lui l’artefice dello spostamento della corsa nella centrale piazza Alfieri: un ambiente non propriamente medioevale, ma avvolgente e di grande impatto visivo e scenografico che diede maggiore risalto e spettacolarità alla manifestazione. Guarene non è però troppo tenero nei confronti dell’evoluzione del Palio. La manifestazione, a suo parere, «ha perso lo smalto, la passione e la follia del passato 64 l’invito dell’assessore comunale alla cultura e alle manifestazioni, Gianfranco Imerito, di creare i due drappi per l’edizione 2011 (uno custodito nella collegiata di San Secondo, patrono della città, l’altro omaggiato al vincitore). «Drappi realizzati a tempo di record», sottolinea il maestro, «perché già impressi nella mente da tanto e che attendevano solo di concretizzarsi nell’esplosione pirotecnica dei colori e nello svecchiamento della grafica rispetto ai palii passati anche se già á 29 settembre 2011 á la provincia accanto dall’astigiano Lorenzo Fornaca della “Sedico libraria”, nel quale è illustrata gran parte dell’attività creativa e professionale di Antonio Guarene, architetto e progettista per professione, costumista, scenografo, disegnatore e vignettista per passione e “divertissement”. È una mostra “sui generis”, divisa per sezioni, nelle quali è esposto gran parte del prezioso materiale raccolto e custodito con pazienza dalla signora Rosellina, moglie di Antonio Guarene, che racconta quarant’anni di attività artistica “dell’architetto” astigiano. Attraverso i disegni esposti, non inseriti in cornici barocche, pesanti e costose che «distoglierebbero l’attenzione dall’essenza e dal linguaggio universale del disegno», sostiene Guarene, viene raccontata la vita astigiana nelle sue più importanti manifestazioni: la “Douja d’or”, le sagre, il Palio, la “Luna di marzo”. Ma ci sono anche i cinquanta manifesti creati per Asti e per l’estero, le vignette ispirate al medioevo, quelle sui politici pubblicate da “Stampa sera” e quelle uscite su “Tuttolibri”. E ancora: i “menu” disegnati per l’Accademia della cucina italiana, i disegni dedicati all’enogastronomia, le vignette del libro “Cleroformio” in cui Guarene, presentato da Paolo Poli, si avventurò, nel 1973, in modo ironico, leggero, ma soprattutto intelligente, nel delicato tema dell’anticlericalismo creando comunque polemica e scalpore così come quando, nel 1975, il vulcanico artista ricevette a Skopje (Macedonia) il primo premio dell’umorismo affrontando il tema del femminismo in un Paese che ha riconosciuto il diritto di voto alle donne solo due anni fa. La vena ironica e sottile della sua matita accompagna tutta la mostra in un percorso intriso di simpatia e sorpresa, ma soprattutto di pensieri e riflessioni. CONSORZIO ASTI DOCG PROTAGONISTA Le bollicine dolci italiane più vendute al mondo a “Italia in miniatura”, “Taste of Milano” e “Douja” L’Asti Docg e il Moscato d’Asti Docg, in collaborazione con la Regione Piemonte, sono stati protagonisti alle iniziative per l’unità d’Italia promosse a Rimini da “Italia in miniatura”. Per sette giorni il Consorzio di tutela dell’Asti è stato presente nel padiglione dedicato alle eccellenze piemontesi, offrendo degustazioni. Sono state stappate dalle 40 alle 50 bottiglie al giorno. Le bollicine bianche dolci piemontesi più vendute al mondo (100 milioni di pezzi tra Asti e Moscato d’Asti) sono state al centro anche della “Douja d’or”, la rassegna enologica astigiana che ha chiuso i battenti il 18 settembre. Inoltre il Consorzio, dopo il successo dello scorso anno, è stato invitato alla seconda edizione di “Taste of Milano”, vetrina di chef stellati che da giovedì 15 a domenica 18 settembre, al parco “Sempione”, si sono sfidati a colpi di cucina di eccellenza. L’ANTEPRIMA DELLA FIERA A BEAUSOLEIL Splendida vetrina per il tartufo bianco d’Alba e gli altri gioielli del territorio, con l’intervento del principe Alberto Raffaele Viglione A lba e Beausoleil, ufficialmente gemellate dal 1995 come città e dal 1992 come enti turismo, hanno in programma per il 2011 e il 2012 un notevole numero di manifestazioni condivise, le quali richiedono una collaborazione organizzativa costante, libera da condizionamenti politici, burocratici e istituzionali. Proprio per questo motivo è stata costituita di recente l’associazione albese “Amici di Beausoleil”, con lo scopo di organizzare manifestazioni enogastronomiche, sportive, artistiche e culturali. Il sodalizio, nato su sollecitazione dell’“Association beausoleil- loise des Amis d’Alba” che opera a Beausoleil, è stata scelta come supporto per l’organizzazione di manifestazioni che hanno lo scopo di valorizzare e dare visibilità d entrambe le comunità. La collaborazione tra le due associazioni ha già dato i primi frutti, visto che i sodalizi hanno lavorato all’organizzazione congiunta delle “Journées du patrimoine”, sabato 17 e domenica 18 settembre, in occasione della visita ufficiale a Beausoleil del principe Alberto II di Monaco e del terzo “Marché des couleurs et des saveurs d’Italie”, anteprima della Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba 2011. Alla due giorni, durante la quale sono stati omaggiati di un tartufo sia il principe Alberto di Monaco sia il suo cuoco personale, Christian Garcia, ha partecipato una nutrita delegazione albese. L’APPUNTAMENTO È IN PIAZZA ELVIO PERTINACE Domenica 2 ottobre sarà una giornata dedicata anche a “Vale la pena! Mercatino dei prodotti dal carcere e dai terreni confiscati alle mafie” È stato presentato, con gli interventi dell’assessore comunale Paola Farinetti (foto sotto, a sinistra) e del presidente dell’Ente Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba, Antonio Degiacomi (a destra), “Vale la pena! Mercatino dei prodotti dal carcere (sopra, a sinistra: la direttrice della casa circondariale, Giuseppina Piscioneri) e dai terreni confiscati alle mafie” che l’81a Fiera internazionale del tartufo bianco ospiterà domenica 2 ottobre, in collaborazione con il “Mercato della terra”. Piazza Elvio Pertinace si trasformerà nella vetrina dei prodotti realizzati in carcere dai detenuti: vino, birra, olio, biscotti, pasticceria, miele, formaggio, verdure, marmellate, ma anche gadget, bijoux, ciotole, opere e strumenti in ferro battuto e vestiti tutti “made in jail”, “fatto in gattabuia”, ma sempre con un ben evidente “codice a sbarre”. 66 á 29 settembre 2011 á Alba protagonista A sinistra: Alberto di Monaco stringe la mano all’assessore regionale Alberto Cirio. Nella pagina accanto si riconoscono anche il primo cittadino di Alba, Maurizio Marello, e (il primo da sinistra) il sindaco di Beausoleil, Gérard Spinelli. Sotto, da sinistra: il Principe con Marco Scuderi, funzionario dell’Aca e vicepresidente dell’Ente Fiera, e la consegna del tartufo allo chef di corte, Christian Garcia Oltre al gruppo degli “Amici di Beausoleil”, guidato dal vicepresidente Mauro Cane “Caren” (noto artista che ha donato al Principe un suo ritratto), e all’Associazione commercianti albesi, infatti, hanno preso parte all’iniziativa in Costa Azzurra ben diciannove produttori-espositori di vini pregiati e di specialità enogastronomiche di Langhe e Roero, i quali hanno potuto far conoscere e assaggiare le proprie “chicche” Oltralpe, gli sbandieratori del gruppo “Terre sabaude” e, non da ultimi, docenti e allievi della Scuola di arte bianca di Neive (in posa nella foto sopra a sinistra, ndr), che hanno curato il servizio di catering. Erano presenti all’evento anche la Regione, la Provincia di Cuneo (con la delegazione guidata dal consigliere Roberto Nizza) e il Comune di Alba. Sulla bella vetrina per Alba e il territorio, l’assessore regionale al turismo, Alberto Cirio, spiega: «È stata un’occasione straordinaria che ha consolidato l’amicizia con Beausoleil e il principe Alberto di Monaco e ha permesso, ancora una volta, di associare il tartufo ai nomi più prestigiosi del panorama internazionale. Un grazie va all’associazione neonata “Amici di Beausoleil”, presieduta da Teresa Castaldo, e a Massimo Lampugnani, per aver creato questo evento e averlo messo a disposizione della città e della Fiera». Il sindaco di Alba, Maurizio Marello, aggiunge: «Ritengo sia stato un momento importante, dal punto di vista promozionale, per la nostra città, per il territorio e il tartufo bianco d’Alba. Ho trovato assai significativa la presenza del principe Alberto e ho apprezzato, in particolare, la sua attenzione per la nostra città: serba un buon ricordo di Alba, dov’è stato tre anni fa, proprio per l’inaugurazione della Fiera internazionale del tartufo, e mi ha anche detto che conta di tornarvi». ARRIVA LA CORSA DEGLI ASINI (E LA SFILATA) ALLA SCOPERTA DELLA FASCINOSA CITTÀ SOTTERRANEA TRE “CENE AL BUIO” PER ESALTARE GLI ALTRI SENSI Domenica 2 ottobre i nove borghi della città di Alba daranno luogo alla tradizionale disfida per conquistare il Palio, assegnato dopo due batterie e la finale. L’appuntamento con la corsa degli asini, uno tra i momenti più attesi e partecipati dell’intera Fiera, è per le 16,30 in piazza Cagnasso e sarà preceduto dalla sfilata medioevale (prevista a partire dalle 14,30), che vedrà le vie del centro storico popolarsi di oltre un migliaio di figuranti, tra cui nobildame, cavalieri, popolani e contadini. Tutte le domeniche di ottobre si avrà modo, grazie a una valida guida archeologica, di visitare i resti dell’antica città romana, dall’antico tempo, al teatro e al foro. L’escursione, della durata di poco meno di un’ora e mezza, sarà effettuata in due turni: alle 15 e alle 17, con ritrovo presso l’ufficio turistico in piazza Risorgimento e fine del percorso al museo “Eusebio”, dove i partecipanti avranno libero ingresso alle sale e alla mostra “Ornamenta”. Costo: 8 euro; 6 prenotando entro il venerdì, inviando una mail a info@ambientecultura.it. Dopo il buon riscontro della passata edizione, torna l’appuntamento con le “Cene... al buio”. L’iniziativa, promossa in collaborazione con l’Unione italiana ciechi di Cuneo, propone una serie di banchetti durante i quali la vista degli astanti viene annullata, per dare la possibilità di percepire la realtà esterna e le portate utilizzando gli altri sensi. La prima occasione per provare a desinare al buio è per mercoledì 5 ottobre, presso il “Dulcis vitis”: costo 45 euro a testa, prenotazione obbligatoria allo 0173-364633. VALERIO BERRUTI E LA RIVOLUZIONE «T Foto di Stefania Spadoni Il “pittore del Palio 2011” parla dela sua mostra in San Domenico, con richiami all’età dell’infanzia Elena Elia 68 á 29 settembre 2011 á da non perdere Foto di Stefania Spadoni La mostra, a ingresso gratuito e curata da Andrea Viliani, sarà visitabile da sabato 1o ottobre a domenica 11 novembre, dal lunedì al venerdì tra le 14,30 e le 18,30, nonché il sabato e la domenica, tra le 10 e le 19. Per ulteriori informazioni: 0173-361051 o sul sito internet www.larivoluzioneterrestre.it utti i grandi sono stati bambini, una volta (ma pochi di loro se ne ricordano)», scriveva Antoine de Saint-Éxupery ne “Il piccolo principe”. Forse chi sarà ad Alba nei prossimi giorni andrà a infoltire le file di quest’esigua schiera grazie alle emozioni e alle riflessioni suscitate dalla mostra “La rivoluzione terrestre” di Valerio Berruti che verrà inaugurata alle 18,30 di venerdì 30 settembre. Allestita nella chiesa di San Domenico, comprende un’installazione composta da dieci affreschi che ruota in senso antiorario, raffigurando un gruppo di bambini intenti a fare un girotondo. Sentendosi dapprima un intruso e poi alla pari con i piccoli, il visitatore è al centro dell’opera. Proprio qui, in un punto che allude al Sole, attorno a cui gravita la Terra, si attua la rivoluzione terrestre, rappresentata come moto rotatorio astronomico che diventa mutamento spirituale, pacifico e morale, realizzato nel mondo dai bimbi. Un progetto affascinante, a livello artistico ed etico, di cui abbiamo parlato con l’autore stesso. Valerio Berruti, cosa prova un artista albese a esporre per la prima volta nella propria città nel momento di maggior spicco per quest’ultima, ossia la Fiera internazionale del tartufo, e nella veste prestigiosa di “pittore del Palio”? «Ne sono molto felice: ho accettato l’invito per questa mostra in San Foto di Stefania Spadoni Domenico con lo stesso entusiasmo di cui avrei dato prova se mi avessero invitato ad allestire una personale al “Moma” di New York! Penso che Alba abbia tutte le potenzialità per dimostrare che, se vuole, è in grado di proporre grandi eventi culturali, senza nulla da invidiare a centri più grandi”. La mostra s’intitola “La rivoluzione terrestre”, con duplice riferimento: uno all’ambito scientifico dell’astronomia e l’altro, di ben diversa natura, a quello intimistico dei bambini. A unire questi campi all’apparenza antitetici è il velo di fascino misterioso che li ammanta entrambi o la consonanza va oltre? «Mi piace il dualismo che il titolo della mostra richiama. I due significati coincidono, se si pensa che per fare una “rivoluzione” dal punto di vista umano bisognerebbe ritrovare gli occhi dell’infanzia, come i bimbi in girotondo che sanno vedere le differenze interne e riconoscere le diversità di ognuno, senza il pregiudizio dei grandi». Nell’esposizione i legami tra mondi lontani sono molteplici. Un altro è quello tra il messaggio universale e il richiamo all’opera letteraria di Beppe Fenoglio, scrittore molto legato alla propria, e nostra, terra (che sarà omaggiato nel libro “La rivoluzione terrestre”, in vendita durante la mostra e presso la sede e lo stand ufficiale dell’Ente Fiera nel cortile della Maddalena)... «Adoro Fenoglio, lo ritengo un mio maestro assoluto. Vorrei che fosse preso a esempio per il suo valore morale, per la sua trasparenza e onestà intellettuale, qualità rare nella nostra società. Nel libro, pubblicato da “Sandro Corino editore”, sarà riportato il dattiloscritto originale de “Il bambino che rubò uno scudo” una delle due favole scritte da Beppe Fenoglio. In questo racconto c’è una parte in cui viene descritta Lorena, un’amica del piccolo Paolo, protagonista della storia. Ecco: questa descrizione così poetica è perfetta per accompagnarsi al mio lavoro, e incredibilmente è stata scritta cinquant’anni fa». Oltre a quello della letteratura, la sua personale contempla l’apporto della musica, grazie alla colonna sonora e alla performance nel finissage, entrambe di Alessandro Mannarino. Quale ruolo riveste nelle sue opere la commistione di discipline artistiche differenti? «Non credo nella divisione fra le arti, bensì nella contaminazione e nella complementarietà. Ho collaborato con diversi musicisti, scrittori, registi, attori perché sono convinto che quanto più si coinvolgano i sensi tanto più il messaggio arrivi. Per la mostra albese ho voluto pensare a tutti i sensi e ho interessato anche Enrico Crippa: insieme abbiamo ideato un “menu” ispirato alla “Rivoluzione terrestre” che sarà possibile gustare, durante la Fiera, nel ristorante “Piazza Duomo”». Il suo lavoro è, come del resto tutta la sua arte, caratterizzato dalla valorizzazione dell’infanzia. Cosa la lega a questo mondo? “Penso che l’infanzia sia un periodo in cui chiunque si può riconoscere e identificare. Citando il titolo di un’opera di Pinot Gallizio: “Sono nato bambino, mi son trovato bene e ci sono rimasto”». LA ZUCCA È SEMPRE PIÙ DI CASA A PIOZZO Da venerdì 30 a domenica 2 l’edizione numero 18 della Fiera regionale vedrà l’esposizione di 450 qualità dell’ortaggio N n SINO AL 30/11 DUE MOSTRE OSPITATE DAL FILATOIO DI CARAGLIO Il Filatoio di Caraglio ospita due mostre a cura di “A.titolo” con Marianna Sabena: “00 Italia-Non c’è un’ombra nella quale scomparire” (foto sopra) e “Esponenziale-Vedute dalla collezione La Gaia”. Entrambi gli eventi sono promossi dal Centro sperimentale per le arti contemporanee dell’associazione culturale “Marcovaldo”, con la collaborazione della Galleria comunale d’arte contemporanea di Monfalcone e della collezione “La Gaia” di Busca. Le mostre sono aperte fino al 30 novembre: il sabato, dalle 14,30 alle 19; la domenica e i festivi dalle 10 alle 19. Info al numero verde: 800329329. 70 el primo week-end di ottobre Piozzo torna a far valere il suo primato grazie all’appuntamento con la Fiera regionale della zucca che taglia il traguardo delle 18 edizioni. Saranno ben 450 le qualità di zucche presenti (con semi provenienti da tutto il mondo, ma coltivati a Piozzo), per dare luogo a una delle kermesse riguardanti la zucca più qualificate non solo all’interno del panorama italiano. Intorno all’ortaggio sono in programma tanti eventi, con il clou della manifestazione previsto per domenica 2 ottobre, giorno in cui si potranno assaggiare dolci alla zucca, tra cui i cioccolatini “Gobino” con zucca candita, e degustare un pranzo tutto a base del pregiato frutto della terra piozzese. Si inizierà domani, venerdì 30 settembre, alle 20, n SINO AL 2 OTTOBRE “ITALYAITALI” IN FONDAZIONE “PEANO” A CUNEO Presso la fondazione “Peano”, in corso Francia 47, a Cuneo, si può visitare la mostra legata al 15esimo concorso internazionale di scultura da vivere “Italyaitali”. La mostra rimarrà aperta fino a domenica 2 ottobre, tutti i giorni dalle 16 alle 19. n SINO AL 4 OTTOBRE CHE “OTTOBRATA“ A BARGE! Ottobre inizia nel mese dei festeggiamenti a Barge, dov’è in programma un ricco calendario di eventi, grazie alla fiera dedicata á 29 settembre 2011 á da non perdere con la serata inaugurale presso il ristorante “Perlage” (gradita la prenotazione allo 0173-778006), mentre sabato, alle 10, si aprirà la fiera, con tanto di mercato ed esposizione di zucche su carri d’epoca e mostra tecnico-scientifica. A pranzo, tappa “obbligata” sarà il punto ristoro della Pro loco, con delizie a tema, come il risotto e dolci con zucca di Piozzo. Alle 15 si darà corso ai due concorsi legati alla cucina e alla fotografia, mentre un’ora dopo verrà presentata la “Birra alla zucca” in collaborazione con il birrificio “Le Baladin” e si potrà assistere al concerto della scuola di musica “La scala del Re” con Marco Biaritz Bergesio. Alle 18, infine, distribuzione di minestrone e dolci alla zucca. Domenica, alle 10, avrà luogo l’inaugurazione ufficiale, seguita dalla consegna della “Zucca d’oro”. ad artigianato e commercio locali. La manifestazione, con spazio alla filiera a “km 0”, realizzata con la Coldiretti e le scuole per il progetto “Fattoria didattica”, prevede inoltre eventi e spettacoli tra cui la degustazione di prodotti tipici, il raduno di mongolfiere e di auto storiche. Da non perdere il gran finale, martedì 4 alle 20 con la quarta Sagra della bagna caöda (foto in alto, a destra) presso il “Pala8brata” di piazza Garimberti. Il programma completo è sul sito: www.comune.barge.cn.it. n DAL 29/9 AL 2/10 “MODENA CITY RAMBLERS” (E MOLTO ALTRO) ALLA SAGRA DELLA CASTAGNA DI ROSSANA Rossana celebra la 46esima edizione della sua Sagra della castagna e del fungo con un calendario d’eccezione. Accanto alle ghiotte proposte enogastronomiche, è pronto un programma di concerti di prim’ordine: si comincia stasera, giovedì 29, alle 21,30, con la musica “SALOTTI DELL’ARTE” A REVELLO Da “Cadorin”, sino al 9 ottobre, tanti eventi tra musica, scultura, fotografia e gusto Dal primo al 9 ottobre, musica, scultura, fotografia e gusto saranno gli ingredienti dei “Salotti dell’arte” proposti dall’azienda “Cadorin” nel proprio showroom di via Saluzzo 81, a Revello. Una settimana di eventi a ingresso gratuito con due mostre in programma e quattro appuntamenti musicali (sabato 1o e di domenica 9 ottobre, dalle 16 alle 19, con concerti realizzati dai docenti dell’Apm di Saluzzo per pianoforte, quartetto d’archi, arpa e voce). La prima esposizione “L’uomo e la materia” sarà dedicata ai pannelli e alle sculture di Michelangelo Tallone (foto sotto, a sinistra), famoso artista di Paesana. La seconda, dal titolo “Espressioni”, vedrà protagonista la fotografia contemporanea, in un percorso di scatti in bianco e nero realizzati da Cristina Pedratscher, giovanissima artista emergente del cuneese. Entrambe le mostre saranno visitabili, dal martedì al sabato, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19; la domenica, dalle 15 alle 19. e il ballo occitano dei “Lou Dalfin”, per continuare la sera dopo con i “Mau Mau” (sotto, nella pagina a lato, il leader del gruppo, Luca Morino) e la “Kachupa folk band”. Sabato, infine, si esibiranno i “Modena city ramblers” e i “Gitanes”. n 30 SETTEMBRE BUSCA: I “CONCERTI D’ESTATE” CHIUDONO IN BELLEZZA “Concerti d’estate 2011” a Busca propone per domani, venerdì 30 settembre alle 21,15, presso la chiesa della Santissima Annunziata, le “Atmosfere latine” eseguite dal “Vivaldi guitar trio” (ingresso libero). n 10 OTTOBRE “TRIO MUSICADARTE” A CUNEO “Musica & musica” conclude in sala “San Giovanni” a Cuneo: alle 21,15 si esibirà il “Trio Musicadarte” (Claudio Marzorati al violino, Maria Pia Carola al pianoforte e Graziano Beluffi al violoncello). BENVEGNÙ ALL’“ENCODE FESTIVAL” Venerdì e sabato palazzo “Bertello” di Borgo San Dalmazzo ospiterà la nona edizione dell’“Encode festival”, unico evento della Granda dedicato al rock, all’elettronica live e alle arti multimediali. La prima delle due serate, a ingresso gratuito e con inizio alle 21,30, vedrà sul palco come artista principale l’eclettico Paolo Benvegnù, cui si affiancheranno le esibizioni degli albesi “La Moncada” e di Andrea Caruso. Sabato sera, invece, i riflettori saranno puntati su Tim Exile e i suoi strumenti elettronici, in grado di garantire un sound incomparabile. A completare la serata saranno le “Vaghe stelle”, l’ultimo progetto del musicista e produttore torinese Daniele Mana, oltre a Daniele Sciolla, nome nuovo della musica elettronica cuneese, il cui live-set ha influenze minimal, con varie contaminazioni musicali. Di sicuro interesse anche “visualworks”, la grafica attraverso il concept video e la video-anima(zione) di Playmob con il suo oloschermo. n SINO AL 9 OTTOBRE MOSTRA FOTOGRAFICA E TEATRO A MONTEU ROERO Doppio appuntamento targato “Bel Monteu”: l’associazione di Monteu Roero propone per sabato sera la settima rassegna “Lo che soma riussì a fé” con, alle 21, lo spettacolo teatrale in lingua piemontese della “Compagnia del Giget” di Monteu Roero, presso il salone parrocchiale. Presso la sala mostre del relais “Corte dei Rotari” sino al 9 ottobre si può visitare la mostra fotografica “Trasfigurazioni”, di Simone Modica e Battista Ferrero. Ingresso libero (orari: 10-12 e 15-17). I vincitori della prima edizione del premio che raccoglie l’eredità del “Grinzane Cavour” sono stati scelti da una giuria tecnica per la sezione “La quercia”, mentre per “Il germoglio” sono entrate in gioco le giurie scolastiche. n 30 SETTEMBRE “LA SFORTUNA A FAVORE” IN BIBLIOTECA A DOGLIANI Venerdì, Valter Boggione, docente di letteratura italiana all’Università di Torino, presenterà alla biblioteca “Luigi Einaudi” di Dogliani, alle 21, il libro appena uscito “La sfortuna in favore-Saggi su Fenoglio”. Condurrà la serata il giornalista Bruno Quaranta. nella pagina accanto), la quale presenterà il suo libro “Di Profilo-Ritratti di italiani lontani dai riflettori”. Elsa Fornero dialogherà con lei intorno ai protagonisti dell’opera. n 1o OTTOBRE “IL MATRIMONIO” VA IN SCENA SUL PALCO DI NEIVE Sabato, alle 21, presso l’auditorium “San Giuseppe”, per “Neive in palcoscenico” la compagnia teatrale “Gli scampoli” di Bra presenta uno dei suoi cavalli di battaglia: “Il matrimonio”, commedia brillante in lingua italiana con musiche dal vivo e la regia di Andrea Canavero. È l’ora del trionfo della letteratura Tra Monforte, Torino e Alba andrà in scena la conclusione del premio “Bottari Lattes Grinzane”, con premiazione dei vincitori, incontri e “lectio magistralis” Di Enrique Vila-Matas (foto nella pagina accanto), vincitore del premio “Bottari Lattes Grinzane” per la sezione “La quercia” dedicata alla memoria di Mario Lattes, ieri, mercoledì 28 settembre, è uscito in Italia il nuovo libro, “Esploratori dell’abisso”, edito da Feltrinelli 72 n 30/09 E 1o OTTOBRE EDOARDO NESI E CHIARA BERIA DI ARGENTINE OSPITI ALLA “MONSORDO-BERNARDINA” Venerdì alle 19, presso la tenuta “MonsordoBernardina” a San Cassiano d’Alba, avrà luogo la presentazione del libro di Edoardo Nesi “Storia della mia gente-La rabbia e l’amore della mia vita da industriale di provincia”, vincitore del premio “Strega” 2011, primo appuntamento della rassegna “Interpretare il cambiamento” promossa da Confindustria Cuneo. Alle 18 di sabato, invece, la medesima tenuta ospiterà un incontro con la giornalista Chiara Beria di Argentine (foto in basso á 29 settembre 2011 á da non perdere L a prima edizione del premio “Bottari Lattes Grinzane” organizzato dalla fondazione “Bottari Lattes” e dall’associazione “Premio Bottari Lattes Grinzane” si appropinqua all’atto finale, previsto dal 1o al 3 ottobre. Sabato alle 11,30, presso l’auditorium della Fondazione, a Monforte d’Alba, si terrà l’incontro, coordinato da Paolo Muri, con i quattro vincitori: lo spagnolo Enrique Vila-Matas, Caterina Bonvicini, Valerio Magrelli e l’irlandese Colum McCann. Alle 15,30, presso “Villa Beccaris” di Monforte d’Alba, avrà luogo la cerimonia di premiazione, a ingresso libero, coordinata dalla giornalista Alessandra Perera. A Enrique Vila-Matas andrà il premio di 10.000 euro per la sezione “La quercia”, dedicata a Mario Lattes (pittore, scrittore ed editore, scomparso nel 2001). Colum McCann, supervincitore della sezione “Il germoglio”, dedicata ai migliori libri di narrativa pubblicati nell’ultimo anno, riceverà il premio di 10.000 euro per “Questo bacio vada al mondo intero”. A Caterina Bonvicini, per “Il sorriso lento”, e a Valerio Magrelli, per “Addio al calcio”, andrà il premio di 2.500 euro. Domenica 2 ottobre, invece, l’appuntamento sarà a Torino presso le “Officine grandi riparazioni” dove, alle 18, Enrique Vila-Matas terrà la lectio magistralis “Il lettore attivo”, con la presentazione dello scrittore Andrea Bajani e del presidente della giuria del premio, Giorgio Bàrberi Squarotti. Lunedì 3 ottobre, infine, alle10,30, presso la fondazione “Ferrero” di Alba, Colum McCann incontrerà il pubblico e gli studenti delle scuole di Alba, Saluzzo e Torino che facevano parte delle giurie scolastiche. Coordinerà il professor Valter Boggione, giurato del premio. n 1o OTTOBRE PRESENTAZIONE DEL LIBRO “LE MADÒNE A RABÉL” Sabato, alle 20,45, a Monticello d’Alba, presso la sala comunale di via Nantiat, sarà presentato il libro “Le Madòne a rabél” (foto nella pagina a sinistra) di Elio Stona. Si tratta di un volume che narra la Granda attraverso la devozione popolare materializzata nell’arte di pittori che hanno lasciato i “segni” sulle pareti di case, sui cascinali e fienili. Il libro sarà presentato dal presidente della Provincia Gianna Gancia, dallo scrittore Guido Paglia e dal giornalista Corrado Olocco. n DAL 1o OTTOBRE CON IL BAROLO DI LA MORRA Domenica è in programma il primo dei cinque giorni di degustazione del Barolo organizzati dalla Cantina comunale di La Morra. Ogni incontro (dalle 10 alle 12,30, dalle 14,30 alle 18,30) vedrà alla ribalta una decina di produttori, con l’assaggio dei migliori cru. Altri appuntamenti l’8, il 15, il 22 e il 29 ottobre. LA PATRONALE DEI CORPI SANTI Sanfrè ripropone tante ottime occasioni per concedersi gustose e piacevoli serate Per la patronale dei Corpi santi Sanfrè ha in serbo un programma assai denso, da sabato primo ottobre, con la paellata a volontà (15 euro, prenotazioni al 3338429156), sino a lunedì 10. Tra gli appuntamenti più imminenti segnaliamo per domenica 2 ottobre il raduno delle Fiat 500 e il pranzo in piazza De Zardo; la “bagna caoda” di mercoledì 5 (15 euro, prenotazioni al 3338429156), seguita dall’esibizione a ingresso gratuito dei “Rock & sock”, e la cena del bollito di giovedì 6, alle 20 (15 euro, prenotazioni al 333-8429156), che lascerà il posto al liscio con il gruppo di Ines Manera (ingresso gratuito). Per maggiori dettagli: www.prolocosanfre.it. n 2 OTTOBRE ALLA RISCOPERTA DEI LUOGHI DI ARPINO E DELLE ORIGINI Domenica doppio appuntamento a Bra, con una giornata dedicata alla riscoperta e allo studio delle nostre origini che prevede: visita al museo civico di palazzo “Traversa” dove sono custodite testimonianze dell’antica Pollentia; trasferimento al sito archeologico di Pollenzo; pranzo nei pressi dell’area archeologica di Bene Vagienna, dove sorgeva l’antica città romana di Augusta Bagiennorum; visita al museo di palazzo “Lucerna di Rorà”. Un altro itinerario condurrà alla scoperta dei luoghi descritti dallo scrittore Giovanni Arpino (foto sopra) con, a ogni tappa, letture e citazioni. Quota a persona: 35 euro, pranzo compreso (senza, 7 euro). Info: 0172-430185 o turismo@comune.bra.cn.it. n 6 E 7 OTTOBRE “IL NOSTRO TEATRO DI SINIO”: DOPPIO APPUNTAMENTO L’associazione culturale “Il nostro teatro di Sinio” sarà in scena in due serate successive. Giovedì 6 ottobre, a Bra, presso il padiglione festeggiamenti nel quartiere Bescurone, verrà proposta la commedia di Oscar Barile, “Tant or’è fòl”, con inizio alle 21. La stessa rappresentazione avrà luogo ventiquattr’ore più tardi, presso il salone polifunzionale di Somano. n DAL 6 OTTOBRE SI AVVICINA L’ORA DELLA FESTA ALLA BAUNERA! I festeggiamenti in località Baunera a Sommariva Perno prenderanno il via giovedì 6 ottobre, con il concerto a ingresso gratuito dei “Trelilu”, fissato per le 21,30. La sera dopo, alle 20,30, è in programma la grande tombola con “Cui dra fròla ‘d Sumariva” che eseguiranno alcune canzoni del loro repertorio. Sabato, alle 20, grande cena (tre antipasti, sorbetto, primo, bollito, formaggi, torta, frutta, caffè, acqua e vino) a 20 euro (prenotazioni obbligatorie entro il 6, al 335-7862231). Domenica 9 si chiuderà con i giochi per bambini (dalle 15), la merenda in piazza e il gruppo Asd “Il ginnasta” di Ceresole. DAL 29 SETTEMBRE AL 2 OTTOBRE All’America dei Boschi di Pocapaglia è il tempo della Sagra della castagna Da oggi, giovedì 29 settembre, sino a domenica 2 ottobre la frazione di America dei Boschi di Pocapaglia sarà in festa per la Sagra della castagna. Stasera, alle 21, è in programma un incontro agrogastronomico a ingresso libero con degustazioni di piatti tipici dal titolo “La castagna dalla natura alla tavola”. Venerdì 30 di sera si potrà assistere alla commedia “Il bosco che corre” con i bambini della compagnia “La castagna”, mentre sabato 1o ottobre sarà tempo di cena dell’amicizia con l’elezione di miss “Castagna” e mister “Pniss”. Domenica 2 è previsto il raduno di trattori d’epoca alle 10, seguito, alle 15, dalla passeggiata con gli asini, dalla grande castagnata e, alle 17,30, dalla “marenda sinòira”. 29 settembre 2011 Ü 73 Torino & dintorni LARGO AL “MADEINITALY TEAM” a cura di Chiara Borio “E DALLE 16 ALLE 21 DI VENERDÌ 30 SETTEMBRE, IN VIA DELLA ROCCA 39, MOSTRA-MERCATO DELLE OPERE DI 13 ARTISTI LEGATI A “ETSY.COM” n C’È NOSTRADAMUS... Per chi è interessato alle sue profezie, venerdì alle 17 al Circolo dei lettori, in via Bogino 9, si parlerà di Nostradamus, cercando di evidenziarne la figura di “scienziato” del suo tempo e l’influenza che ebbero le sue opere. 74 tsy.com”: basta la parola. Al solo sentirla, infatti, i patiti del comprare on-line drizzano le orecchie. Conosciuto, apprezzato e con quasi 11 milioni di iscritti, è tra i più famosi portali del cosiddetto “e-commerce”. Nacque nel 2005 da un’idea di Rob Kalin, carpentiere e fotografo che decise di dare voce e spazio, nel web, a tutti gli artisti di opere artigianali e “hand-made”. In sintesi, è un luogo di scambio, di acquisto e vendita più di nicchia rispetto alle aste mondiali di E-bay: un ritrovo per chi, in un mondo in cui la tecnologia non lascia tregua, ha ancora la voglia, la passione e l’energia per dedicarsi all’arte manuale, per dare vita a opere di grande creatività. Lo spazio migliore in cui condividere questo entusiasmo non poteva che essere internet. In virtù della sua originalità, in pochi anni il sito ha fatto fortuna, raggiungendo una capitalizzazione di centinaia di milioni di dollari. Questa geniale idea è approdata anche nel bel Paese, dov’è nato il “MadeinItaly team”, la community italiana in poco tempo si è fatta conoscere e apprezzare all’interno del mondo virtuale. Sarà proprio questo gruppo di artisti a inaugurare, venerdì 30 settembre, alle 16 (fino alle 21), la “Turin handmade”, esposizione allestita all’interno dell’atelier “Ge.Lo.” in via Della Rocca 39, all’interno del cortile, passando dal web alle bancarelle. Si tratta dina mostra-mercato di tutto ciò che si solito viene esposto solo on-line e che per la prima volta entra a contatto con il pubblico “vero”. Ecco un’occasione per conoscere di persona gli artigiani e gli artisti, per toccare con mano le loro opere raffinatissime e per capire come, dietro a un sito internet, ci sia un enorme lavoro da parte di persone di talento. Sono tredici i creativi che esporranno i loro manufatti: splendida bigiotteria realizzata in materiali diversi e in pezzi unici, tessuti milleusi, oggettistica varia, vestiti, accessori e molto altro ancora. Da non perdere davvero! n “STATUTO” DAL VIVO Venerdì 30 settembre, dalle 18, presso la Fnac di via Roma 56, gli “Statuto” (foto), presenteranno il loro nuovo brano (e relativo video) “Troppo lontana” in un incontro con i “fan” durante il quale risponderanno a ogni domanda e curiosità. á 29 settembre 2011 n “TORINO SPIRITUALITÀ” Nel fine settimana convegni e incontri per la settima edizione di “Torino spiritualità”. Tantissimi appuntamenti per aprire uno spazio di dialogo e pensiero su temi di attualità esistenziale. Il programma è disponibile su www.torinospiritualita.org. n SHOPPING IN PIAZZA Domenica 2 ottobre giornata di shopping in piazza Gran Madre di Dio e in piazza Vittorio Veneto (foto), con tantissimi espositori tra moda vintage e antiquariato. Per gli appassionati di oggettistica, numismatica, vestiti e suppellettili! IL “BALUN D’OR” A CERRETTO LANGHE Bruno Campagno si è aggiudicato la terza edizione del riconoscimento, una vera festa per appassionati Il capitano della quadretta canalese di pallapugno, Bruno Campagno, si è aggiudicato la terza edizione del premio “Balun d’or” (foto a lato), succedendo a Oscar Giribaldi e a Paolo Danna. Il riconoscimento, promosso dal Comune di Cerretto Langhe in collaborazione con l’ente turismo “Alba, Bra, Langhe e Roero”, la Federazione italiana pallapugno e i giornali “Gazzetta d’Alba”, “IDEA sport” e “Lo sferisterio”, viene riconosciuto non solo per i meriti sportivi, ma anche a chi si distingua per il fair play, lo spirito di squadra e la disponibilità verso la tifoseria e il mondo della pallapugno. Questa è la motivazione del premio: «A Bruno Campagno, a riconoscimento dei risultati ottenuti sul campo, nonostante la giovane età, ma anche per la lealtà, la simpatia e la promozione di valori positivi: caratteristiche che hanno portato entusiasmo e pubblico negli sferisteri, contribuendo ad avvicinare tanti giovani allo sport della pallapugno». La consegna del “Balun d’or” 2011 è stata solo il momento più atteso di un’intera giornata che Cerretto Langhe ha dedicato alla pallapugno: la mattinata si è infatti aperta con l’inaugurazione di “Per sempre balun”, serie di opere di Massimo Berruti dedicate alla pallapugno che sono state esposte per le vie del centro storico. Nell’occasione Franco Drocco ha presentato il libro “Torneo dei paesi- Attilio Casetta Foto di Enrico Collo L a quindicenne Arianna Viale, proveniente da Boves, è la sesta miss “Val Maira” della storia. Così ha deciso la giuria presieduta da Alfio Belliardo, assessore di Roccabruna, Comune ospitante l’evento, e composta dal sindaco di San Damiano Macra, Michele Garnero, dal direttore della filiale di Dronero della Banca di Caraglio, sponsor dell’evento, Riccardo 25 anni di pantalera”, una pubblicazione promossa dall’Associazione pallone elastico pantalera, a cura di Federico Matta e Bruno Giaccone. Con la prolusione di Franco Piccinelli, dedicata ad Augusto Manzo, si sono chiusi gli eventi organizzati in occasione del centenario della nascita del campionissimo, in collaborazione con le Amministrazioni comunali di Alba e di Santo Stefano Belbo, rappresentate rispettivamente dagli assessori Olindo Cervella e Giovanni Colla. Si è quindi proceduto alla consegna del premio giornalistico “Dumini Abbate e la squadra della piazza” che è stato riservato a Luca Occelli, ARIANNA VIALE È LA NUOVA MISS “VAL MAIRA” Graffino, dal titolare dell’agenzia di moda “New model eventi” di Savigliano, Adriano Gè, dal rappresentante dell’organizzazione di “Miss Fragola” di Peveragno, Giulio Cortassa, dal presidente provinciale dell’Avis di Cuneo, Giorgio Groppo, dal fisioterapista del centro medico “Val Maira”, Francesco Maiorano, dalla bagnina della piscina del centro sportivo “Val Maira”, Vanessa Sciarabba, e da mister “Val Maira 2009”, Dennis Cittadino. La vincitrice, studentessa presso l’istituto “Sebastiano Grandis” di Cuneo, anche se giovanissima, ha già collezionato un gran numero di fasce in altri 76 Premiate anche Elisa Rinaudo, Chiara Beraudo e Veronica Bonvissuto La reginetta incoronata a Roccabruna (foto a sinistra) è di Boves e ha 15 anni. Studia presso l’istituto “Grandis” di Cuneo, e sogna per sé un futuro come modella o indossatrice. In alto, da sinistra: Arianna Viale, Elisa Rinaudo, Veronica Bonvissuto e Chiara Beraudo concorsi di bellezza, a riprova di quanto il suo sogno di diventare fotomodella, modella o indossatrice abbia possibilità di trasformarsi in realtà. La bovesana è stata premiata dalla Banca di Caraglio, del cuneese e della Riviera dei fiori con un conto deposito di 500 euro. Ma il concorso ha visto l’attribuzione di altre fasce, come quella de “La mia miss Val Maira”, assegnata dal pubblico presente attraverso l’applausometro, andata a Elisa Rinaudo, ventenne di Cu- á 29 settembre 2011 á la bellezza che conquista Fernando Vioglio e Giorgio Caviglia, per i contributi culturali dedicati ad Augusto Manzo nel centenario della nascita. Alla cerimonia, coordinata da Flavio Borgna, vicepresidente dell’Ente turismo territoriale, erano presenti il sindaco Silvio Pace, Giuseppe Rossetto e Giuseppe Lauria, vicepresidente della Provincia e assessore provinciale, la vicepresidente della Comunità montana, Anna Maria Molinari, i sindaci di Canale, San Benedetto, Cossano, Serravalle Langhe e Gottasecca, numerosi altri amministratori comunali, i campionissimi Felice Bertola e Massimo Berruti e tanti appassionati. Foto di Enrico Collo neo. Le altre due “fasciate” al termine della serata tenutasi al palasport del centro sportivo “Val Maira”, presentata da Ivo Garnero, con la collaborazione di Lucia Gastaldi e di Stefania Verna sono miss “Centro sportivo” e miss “Val Maira web”. Il primo titolo se l’è aggiudicato Veronica Bonvissuto, diciannovenne abitante a Brandizzo, in provincia di Torino. Miss “Val Maira web”, la fascia novità per il concorso miss “Val Maira”, attribuita alla titolare della fotografia più cliccata sulla pagina web del concorso, è stata nominata la ventenne savonese Chiara Beraudo. Già dall’edizione 2011, la prima a essere stata trasmessa in diretta in streaming su internet, la vincitrice di miss “Val Maira”, oltre a partecipare di diritto, come avviene già dal 2008, alla finalissima del concorso per miss “Fragola” a Peveragno, andrà alla finalissima di “Star of the year” trasmessa in diretta via satellite sui canali del pacchetto Sky. Parola ai nostri lettori «ANCH’IO ERO AL PIAN DEL RE» scrivete a: claudio.puppione@rivistaidea.it S L’APPASSIONATA DIFESA DELLA “CONTESTAZIONE” DEI SINDACI AI MINISTRI LEGHISTI: «CI MERITIAMO TUTTO QUESTO?» otto il Re di pietra si sono trovati oltre cento sindaci con la fascia tricolore per sensibilizzare i ministri leghisti in arrivo per la rituale festa dell’ampolla. Con loro, c’ero anche io. Con contegno, signorilità e dignità hanno atteso il passaggio dei politici con cartelli su cui avevano scritto la loro disperazione per i tagli approvati dal Governo. Hanno denunciato che la manovra toglie l’80 per cento dei fondi destinati ai Comuni, con la conseguente impossibilità per gli amministratori di assicurare ai concittadini i tanti servizi alla persona che fino a ieri si è cercato di mettere a disposizione comunque. Un ministro della Repubblica ha salutato i Sindaci con il gesto delle corna e il dito medio alzato. Un altro è passato attorniato da un nugolo di fidati accompagnatori facendo gesti che erano altrettanto espliciti. La dice lunga lo scenario di ministri che hanno giurato, sulla Costituzione, fedeltà alla Repubblica italiana e che sbeffeggiavano i sindaci che cantavano “Fratelli d’Italia” alzando fieri un tricolore. In quei momenti, di getto, abbiamo “composto” una nuova canzone, sull’aria del canto degli alpini “Sul ponte di Perati”, eseguita sulle note della fisarmonica del consigliere comunale di Cuneo Giovanni Cerutti: «Sui prati del Monviso bandiera nera/l’è lutto dei Comuni che son soppressi./L’è lutto dei Comuni della gente onesta/che lavora per l’Italia onesta./Sui prati del Monviso in alto i cuor./Sui prati del Monviso c’è il tricolore/che sventola lassù da quando è nata l’Italia nostra/la più bella bandiera di casa nostra». Loro cantavano e gli altri sfottevano. Poi è uscito da un furgone armamentario vario, tipo corna da mettere in testa, elmi simil-Attila, giubbe, fronzoli ornamentali da indossare. Una carnevalata, insomma. Ma mai i sindaci non si sono lasciati prendere dal gusto di rispondere per le rime. E hanno intonato anche la classica canzone occitana “Se cianto”. Per quanto dovremo ancora accettare di essere derisi, umiliati da persone che, ricoprendo ruoli di alto profilo istituzionale, dovrebbero non dico amare, ma rispettare, e questo lo si deve esigere, i simboli della nostra patria? Se non si reagisce in tempo, presto ci sarà una nuova marcia su Roma di verde «A FERIRE LA SUORA MIRACOLATA FURONO GLI ANGLOAMERICANI» E gregio direttore, la disturbo per una precisazione in merito all’articolo pubblicato sul numero 31 della rivista “IDEA” inerente alla scomparsa di suor Caterina Del Savio. Posso riternermi un villanovese Doc, in quanto sono nato proprio a Villanova Mondovì, più esattamente in Villavecchia, la parte alta del paese. La mia casa natale si trova nelle immediate vicinanze del convento delle Suore missionarie della Passione di nostro Signore Gesù Cristo e suor Caterina, così come madre Carla, anche lei citata nell’articolo, mi ha visto nascere. La precisazione è relativa al punto in cui si legge che madre Carla rimase ferita di notte portando da mangiare ai partigiani in compagnia di suor Caterina. 78 á 29 settembre 2011 Non è così, in quanto madre Carla venne ferita di mattina, sul trenino che allora collegava Villanova a Mondovì. Quel giorno vi fu un mitragliamento da parte degli aerei angloamericani che ebbe come obiettivo quel convoglio ferroviario. Madre Carla rimase ferita gravemente e un miracolo la salvò, e questo grazie a un fazzoletto di stoffa dato da don Rinaldi. Non me ne voglia Chiara Prato, la nota giornalista televisiva che ha firmato l’articolo, ma tenevo a far sapere la verità su come madre Carla fu ferita. Con l’occasione le esprimo i miei complimenti per la rivista e le auguro buon lavoro. Giuseppe Chiecchio (Villanova Mondovì) colore addobbata. Chiedo ai parlamentari cuneesi che sono al Governo del Paese a fianco di quelli che deridono la nostra Italia, cioè Costa, Crosetto, Zanoletti: non vi vergognate ad avere simili compagni di viaggio? A meno che il motivo del vostro atteggiamento accondiscendente sia frutto di questo ragionamento: «Finché siamo al governo stiamo in piedi, se cade possiamo cadere anche noi, come parlamentari, e chissà se poi avremo confermata la cadrega. E allora meglio far sapere al Capo che noi lo difendiamo, sperando per ricompensa si ricordi di noi alle prossime elezioni». Infatti, se le elezioni si svolgeranno con le attuali regole, il posto in lista lo stabilirà il Capo e quindi l’elezione può essere garantita (dal Capo, non dal popolo). Pio Giverso (consigliere provinciale cuneese e consigliere comunale del Pd a Bra) n IL MERCANTOUR E... LA “NUOVA VAL SUSA” Il rappresentante cuneese del Movimento 5 stelle in Regione non era ancora nato alla politica, quando, dagli anni ’90 a metà del primo decennio del 2000 la Provincia studiava, a livello di Commissione intergovernativa italo-francese, di tutte le associazioni economiche e di categoria e di tutti gli enti locali interessati, il progetto del Mercantour. Il Consiglio regionale del Piemonte il 26 marzo 1997 approvò a larga maggioranza la proposta di legge regionale al Parlamento relativa alla “Autorizzazione di spesa per la realizzazione e l’ammodernamento dei collegamenti internazionali autostradali Asti-CuneoNizza e ferroviaria FossanoCuneo-Ventimiglia”. Ma ogni tanti anni salta fuori qualcuno interessato a istruire daccapo il pupo, e così per polemizzare sulla circonvallazione DemonteAisone contro Gianna Gancia il consigliere regionale Biolè affronta l’argomento dell’autostrada di collegamento fra la A33 italiana e la A51 francese, parlando di una soluzione insensata, costosissima e autoritaria, evocando una nuova Val Susa. Il progetto Mercantour, con la sua recente variante su Sisteron, quando fosse realizzato, costituirà il logico proseguimento dell’AstiCuneo e collegherà la Pianura Padana all’asse Marsiglia-Barcellona, con il pieno inserimento di Cuneo e del Piemonte nel sistema europeo delle comunicazioni stradali. Purtroppo, dopo il 2005, scaduto nell’incarico di presidente della Sitraci Franco Revelli e deceduto immaturamente il successore Giuseppe Giordana, con non più presidente della Provincia Giovanni Quaglia, con la Camera di commercio in altre faccende affaccendata e gli avvicendamenti all’Unione industriale, unitamente al deterioramento perdurante della situazione economica e politica, è venuta meno la necessaria attività promozionale e politica nel settore delle grandi infrastrutture. È rimasto a “guardare avanti” il solo senatore Menardi. Almeno, però, cerchiamo di non dare affidamento a chi vuole sempre far ricominciare tutto da capo. La storia di Cuneo è piena di queste vicende, che il territorio e i suoi cittadini scontano. Paolo Chiarenza (segretario provinciale de La destra, Cuneo)-Foto alba PIAZZA DUOMO Appuntamento in QUEI GUSTI PARTENOPEI L o spirito di questa ricetta è creare un sugo diverso dal pomodoro, ma in grado di far esplodere in bocca tutta la ricchezza del ragù napoletano. MAZZE MANICHE AL “RAGÙ”... OTTOCENTOQUARANTASETTE CHILOMETRI DA NAPOLI L’olio di peperoni di Senise secchi Ingredienti: 20 g di peperoni di Senise secchi, 300 ml di olio di semi di vinaccioli. Procedimento. Mettere in un sacco per la cottura sottovuoto tutti gli ingredienti a freddo e lasciare in infusione alla temperatura di 65° C per circa 12 ore. Poi filtrare l’olio. La salsa di peperoni di Senise secchi Ingredienti: 50 g di peperoni di Senise secchi a pezzettini, un litro di acqua fredda. Procedimento. Mettere in un sacco per la cottura sottovuoto tutti gli ingredienti a freddo e lasciare in infusione alla temperatura di 65° C per circa 12 ore. Poi filtrare senza schiacciare troppo i peperoni per recuperarne il solo succo che dovrà essere limpido. Conservare la salsa 80 á 29 settembre 2011 4 grattate di noce moscata, sale q.b. Procedimento. Unire tutti gli elementi in un pentolino e portare a bollore. Passare poi la salsa al colino fine. Se necessario, regolare di sale. Conservare al caldo. Ecco il monogramma con il quale Enrico Crippa ama firmarsi. Chi desiderasse avere maggiori informazioni sulla filosofia del locale di piazza Risorgimento, ad Alba, e sulle sue proposte, nonché sull’eclettico chef del ristorante “Piazza Duomo”, può consultare il documentato sito www.piazzaduomoalba.it al fresco fino all’utilizzo. la verdura Ingredienti: 120 g di cime di rapa molto piccole, olio extravergine d’oliva q.b., olio aromatizzato all’aglio q.b., acqua calda non salata q.b., sale q.b. Procedimento. Cuocere le cime per la riduzione con l’acqua e gli olii. Salare e conservare al caldo. la carne la mezze maniche Ingredienti: 200 g di fettine di vitella giovane tagliata molto finemente, olio di peperoni di Senise secchi q.b. (preparazione precedente), salsa di peperoni di Senise secchi q.b. (preparazione precedente), sale e pepe q.b. Procedimento. In una casseruola versare un po’ di salsa di peperoni e un po’ di olio. Adagiare in questa salsa la carne e farla intiepidire solamente girandola pochi secondi: non deve cuocere, è un ragù crudo. Ingredienti: 25 mezze maniche di pasta di semola di grano duro, 4 cucchiai di salsa filtrata di peperoni di Senise secchi (preparazione precedente), 2 cucchiai di zuppa di olio di peperoni di Senise secchi (preparazione precedente). Procedimento. Cuocere la pasta al dente (occorrono circa 12 minuti) e insaporirla con la salsa e l’olio di peperoni. Presentazione La salsa di formaggio Ingredienti: 200 g di crema di latte, 200 g di Parmigiano grattugiato, Adagiare nel piatto in ordine tutti gli ingredienti e finire con le cime di rapa e la salsa di formaggio. Arte SAVIGLIANO ONORA SISMONDA a cura di Giorgio Barberis LA GALLERIA “SAN PIETRO” (VIA GARIBALDI 47) OSPITA FINO AL 23 NOVEMBRE UNA RETROSPETTIVA SUL MAESTRO SCOMPARSO A FINE AGOSTO n “MOSARTEDESIGN” ESPONE Bra-Chiesa di San Rocco (via Cavour) (30 settembre-2 ottobre). Creatività e idee innovative di un gruppo di autori che progetta e realizza opere e oggetti di design per interni ed esterni presentati dalla “Senesi arte” di Savigliano che ha assegnato all’ensemble il primo posto per l’informale nel premio “Leonardo” 2011. 82 á 29 settembre 2011 L unedì 29 agosto, varcata la soglia degli 82 anni, è mancato al mondo dell’arte il grande maestro Carlo Sismonda. L’ultima personale del noto pittore e compositore racconigese di fama internazionale, tenutasi nel 2010, accompagnata da una preziosissima pubblicazione ufficiale e dall’editazione di una tesi di laurea discussa all’Accademia di belle arti di Cuneo su iniziativa di Mario Menardi fu intitolata “La pittura del silenzio”: quel silenzio che si è fortuitamente imposto giusto un mese fa. Con Carlo scompare un Personaggio con la “P” maiuscola: artista straordinario e anticipatore di interpretazioni personalissime in ordine all’uso dell’à plats pittorico; amante della musica e compositore di sinfonie e brani tanto classici quanto incontrovertibilmente moderni; attento cultore della psicologia e della filosofia di tutti i tempi; poeta; critico analista, nel bene e nel male, del mondo che ha conosciuto e in cui viviamo; sottile interprete di una realtà sempre più schiava di convenzioni e diktat stereotipati; uomo libero, felicemente piemontese, ma totalmente, per scelta personale e grande cultura intrinseca, cittadino del mondo. Uno dei pochi artisti che, come Savinio, sia riuscito a concentrare nel proprio lavoro tutto lo scibile incarnato dalle muse di greca memoria e che, per carattere forte e attento, abbia travalicato i confini nostrani estraniandosi dalla metodicità e dalla più facile commercializzazione locale per imporsi in tutte le aree culturali della Terra. Sono globalmente riconosciuti i successi di questo autore nostrano ottenuti in Canada, Stati Uniti, Germania (dove dal 2002 al 2005 fu presente nei più grandi musei con una mostra itinerante), Giappone, Olanda e via discorrendo, in qualità di pittore, di scrittore, compositore ed esecutore di sonate da camera e sinfonie: suo grande ispiratore musicale era il magico Beethoven. In ordine alla pittura derivò il primo incedere da Spazzapan, dagli esponenti dell’arte concreta profetizzati dal bravo Albino Galvano, studiando la Parigi dell’informale e della Costa Azzurra riferendosi, come molti altri, a maestri quali Picasso, Chagall, Matisse e Carrà. Tra i soggetti preferiti ci furono quelli legati al naturalismo e alla figura di Cristo, questi ultimi collocati nelle migliori sedi apostoliche, condotti con coloristica personalissima e transfauvista che si possono ammirare nella galleria “San Pietro” di Savigliano fino al 23 novembre grazie alla preziosa ricerca della nipote Marilena e che di certo, come vollero Aristotele, Cèzanne, Picasso, Vauxcelles e Foscolo, lo terranno ancora romanticamente “in vita” per molto tempo. n GIOVANNI MATTIO “RUAH, IL SOFFIO DI DIO” Milano-Museo diocesano (fino al 20 novembre). Grandi tele, dittici e trittici introducono alla “Annunciazione”, l’opera che costituisce la summa del motivo ispiratore del autore cuneese trasferitosi, per allargare le proprie visioni artistiche, all’ombra della “Madunina”. n ”IN VIAGGIO... NELLA STORIA, NELLA QUOTIDIANITÀ” Millesimo (Savona)-Castello del Carretto (fino al 9 ottobre) Mostra collettiva nell’ambito delle Giornate europee del patrimonio 2011 e della festa nazionale delle “Città del tartufo”.
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