OCCHIO JUVE LA ROMA C`E`
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OCCHIO JUVE LA ROMA C`E`
www.gazzetta.it giovedì 3 aprile 2014 1,30 € ITALIA REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO anno 118 numero 79 Numero 79 Anno 118 L’INAUGURAZIONE PRESENTAZIONE DELLA NUOVA SEDE ROSSONERA. INTANTO BERLUSCONI: «PIANGO E CI METTO PURE I SOLDI» IL MILAN DI BARBARA RISORGE A ORIENTE «Pronti a cedere il 30 per cento. Lo stadio è un imperativo». La caccia al partner è un’esigenza per la Champions 3 Barbara Berlusconi, 29 anni BUZZI LA POLEMICA LAUDISA, PASOTTO ALLE PAGINE 1415 IL RECUPERO I GIALLOROSSI BATTONO 42 IL PARMA Elkann punge l’Inter: «Spero perda ancora» TOTTI GOL Il numero uno della Fiat risponde con una battuta alla domanda di un bambino e aggiorna un infinito botta e risposta OCCHIO JUVE LA ROMA C’E’ Il distacco dalla capolista scende a 8 punti: la banda Garcia ci crede. Il capitano segna la rete n. 20 agli emiliani. Completano il poker Gervinho, Pjanic e Taddei 3 John Elkann, 38 anni, presidente della Fiat e di Exor ANSA OLIVERO A PAGINA 7 NERAZZURRI: CHI SALE CHI SCENDE Guarin, Icardi, Cambiasso L’esame vale per tutti CECCHINI, CECERE, PUGLIESE ALLE PAGINE 23 3 Francesco Thohir tiene ogni giocatore sulla corda, non solo Mazzarri. Per fare cassa partirebbe anche un big Totti, 37 anni, festeggiato da Gervinho, Taddei e De Rossi EIDON 3 Fredy Guarin, 27 anni, colombiano IPP DALLA VITE, ELEFANTE A PAGINA 16 LA NOSTRA INCHIESTA L’ex napoletano fa centro dopo 3’, l’ex del Palermo firma il 31 per il Psg che complica le cose al Chelsea. Zlatan stirato 3 Lavezzi, Maxwell, Motta e Verratti esultano dopo l’10 LIVERANI CONDO’, FROSIO, GRANDESSO ALLE PAGINE 89 COMMENTO DI LICARI A PAGINA 21 A MADRID CR7 A 14 GOL COME ALTAFINI E MESSI Real, storico Ronaldo Steso il Borussia: 30 CERRUTI, RICCI ALLE PAGINE 1011 IL CASO PUNIZIONE DELLA FIFA FINO AL 2015 Acquisto illegale minori Barça, niente mercato DAVIS A NAPOLI: SPECIALE DI 4 PAGINE Dal 20142015 nessun obbligo anche per gli amici di chi possiede la card Lotta alla violenza e dialogo: i club fanno fronte comune Super Fognini sfida Murray E’ show Italia Gran Bretagna IARIA A PAGINA 20 ALL’INTERNO IL ROMPIPALLONE DI GENE GNOCCHI Segnali che Balotelli andrà al Napoli. Ieri ha twittato la ricetta della pastiera. 9 771120 506000 Lavezzi&Pastore affondano Mou Ibrahimovic k.o. RICCI A PAGINA 12 Stop tessera del tifoso Novità per gli under 14 40 4 0 3> CHAMPIONS w 3 Fabio Fognini, 26 anni, ligure EUROPA LEAGUE STASERA A LIONE (21.05) ANDATA QUARTI PER I BIANCONERI BASKET EUROLEGA: L’EA7 VINCE 9163 Tevez contro l’Eurotabù lungo 5 anni Nel 2009 l’ultimo centro in coppa dell’Apache. La carica di Conte Milano e Gentile spettacolo Travolto pure il Barcellona BIANCHIN, GARLANDO ALLE PAGINE 45 DI SCHIAVI ALLE PAGINE 2829 3 Carlos Tevez, 30 anni, primo con la Juve ANSA 2 LA GAZZETTA DELLO SPORT GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 SERIE A RECUPERO 22a GIORNATA Acquah risponde al gol del primo vantaggio della Roma segnato da Gervinho: ma l’11 dura appena un minuto, Totti ristabilisce subito le distanze ANSA Rodrigo Taddei a fine partita posa con Leonardo Lucci, il figlio del suo procuratore: il brasiliano non segnava in Serie A da più di due anni ANSA Juve, occhio Roma a 8 Super Gervinho, poi Totti e Pjanic Garcia da rimonta Va a segno anche Taddei, il Parma è k.o. Giallorossi a quota 73 punti in 31 gare: è record MASSIMO CECCHINI ROMA Adesso, a meno 8 dalla te sta della classifica e avendo in casa lo scontro diretto contro la Juve, un vago aroma di scudetto la Roma è pienamente legitti mata ad annusarlo. Anzi, dome nica la Roma vincendo a Caglia ri potrebbe ritrovarsi a 5 aspet tando i bianconeri in campo lu nedì sera col Livorno. Nel recupero della 22a, la squadra di Garcia regola per 42 un Parma arrivato alla 3a sconfitta conse cutiva, grazie alle reti di Ger vinho, Totti, Pjanic e Taddei, a cui hanno risposto in avvio Ac quah e sui titoli di coda Bia biany. Troppo poco per sfatare il tabù Olimpico di Donadoni, che in campionato è sempre uscito sconfitto. Stavolta, però, si in china a una squadra «monstre»: 73 punti in 31 partite sono un re cord nella storia giallorossa, il che consente – con 21 lunghezze di vantaggio sui viola – di dover raggranellare solo un punto per centrare aritmeticamente la l’Analisi NICOLA CECERE Il divario e le proporzioni del punteggio finale sono figli anzitutto della quantità di tiri e relativa precisione. La Roma ha inquadrato la porta otto volte ricavandone quattro centri, giusto il 50%; il Parma tre volte ricavandone due gol. Come percentuale ha i due terzi, con solazione assai parziale. Gli ospiti hanno spedito fuori dallo specchio sei tentativi, i giallo rossi quattro. Fanno 12 tiri a 9, non pochi. C’è da aggiungere al riguardo quello che le fredde ci fre statistiche non possono di re: la Roma ha saputo liberare i qualificazione in Champions, mandando il Napoli a 9. Aven do recuperato 6 punti alla Juve in 4 giorni, chapeau a tutti, tran ne al manipolo di ultrà della Curva Nord che hanno intonato per due volte «O Vesuvio lavali col fuoco», per fortuna stoppato da tutto il resto del settore con fischi e col pertinente grido di «scemi scemi». A viso aperto Rispetto alla ga ra interrotta il 2 febbraio causa LA VOLATA SCUDETTO Scontro diretto alla penultima Il cammino di Juve e Roma. 32a: JuveLivorno e CagliariRoma; 33a UdineseJuve e RomaAtalanta; 34a Juve Bologna e FiorentinaRoma; 35a SassuoloJuve e Roma Milan; 36a JuveAtalanta e CataniaRoma; 37a RomaJuve; 38a JuveCagliari e GenoaRoma Miralem Pjanic, 24 anni compiuti ieri, ha festeggiato con il gol il suo complenno ANSA pioggia i giallorossi hanno fuori Florenzi per scelta tecnica e Strootman per infortunio, men tre i gialloblù Paletta, Gargano e Cassano, tutti per problemi fisi ci. Inutile dire che, nell’econo mia delle due rose, a rimetterci sono soprattutto gli emiliani, co stretti addirittura ad improvvi sare Molinaro centrale difensivo (Felipe è squalificato così come Nainggolan). Si ricomincia dal minuto 8 e 20 secondi, ma Roma e Parma hanno fretta di scaldar si perché i due moduli quasi spe culari danno vita quasi ad un match di pugilato in cui i due at leti si preoccupano più di colpire che di coprirsi. Squadre lunghis sime e continui cambiamenti di fronte portano 3 reti in 5 minuti, più una annullata per fuorigio co. Al 12’ Taddei lancia Ger vinho, che serve Totti chiamato a imbeccare Destro, il cui tiro si schianta sul palo: elementare la ribattuta in porta dell’ivoriano. Neppure il tempo di esultare, che un cross di Gobbi viene con trollato in mezzo all’area da Ac quah, che batte facilmente De Sanctis. Finita? Macché. Su as sist dal vertice dell’area di Pjanic tocca a Totti salire sulla giostra del gol, segnando il 20° gol in carriera agli emiliani, che a que sto punto sono autorizzati agli esorcismi. Da quel momento, la partita si assesta ma solo un po’, visto che i registi bassi De Rossi e Marchionni hanno sempre li cenza d’impostare senza fastidi, mentre gli interni delle rispetti ve mediane (Taddei e Pjanic op posti a Parolo e Acquah) hanno nel dna più l’affondo che la co pertura. Con il brasiliano e il bo sniaco in forma splendida, san tificata per entrambi dal gol, fa cile immaginare chi avrà la me glio, tanto più che i movimenti degli esterni d’attacco di en trambe le squadre liberano le corsie su cui da un lato straripa Maicon (Torosidis è adattato a sinistra) che stravince il premio Frecciarossa sul timido Cassani e l’onesto Gobbi. Se si aggiunge un Totti ispirato nella manovra, ne consegue che solo un paio di errori in rifinitura e qualche buona chiusura impediscono al pallottoliere di innescarsi anco ra, anche se Destro colpisce una splendida traversa deviando di testa un cross di Maicon. Cooperativa Con queste pre messe, la gara sarebbe ancora in bilico se la Roma non premesse subito sull’acceleratore, andan do in rete già dopo quattro mi nuti, quando un’ennesima per cussione di Gervinho viene re spinta in tandem da Molinaro e Lucarelli sui piedi chirurgici di Pjanic, che festeggia al meglio il 24° compleanno. La partita così s’inclina verso una maggiore quiete, forse perché il Parma perde di morale. Non a caso ri troverà la via della porta solo al 45’, grazie ad una accelerazione con tiro dal limite di Biabiany che realizza il 42. Nel frattem po a festeggiare è ancora la Ro ma che rispolvera un Taddei in gol (37’) che mancava da quasi due anni e mezzo. Il brasiliano è il 17° marcatore della cooperati va giallorossa. E siamo convinti che questo numero non porterà sfortuna ad una Roma solida, autorizzata ancora a sognare il più bello dei sogni possibili. © RIPRODUZIONE RISERVATA Biabiany è il re del dribbling: cinque Cassani batte Maicon nei cross: 62 suoi cecchini a pochi metri dal la linea bianca. Il gol di Ger vinho è stato un facilissimo tap in da due passi che chiama in causa l’organizzazione dell’in tera difesa emiliana, colpevol mente statica e priva di reattivi tà. Ma pure Totti, Pjanic e Tad dei hanno colpito nel cuore del l’area e i primi due centralmente... LA MOSSA TOTTI 1 GERVINHO DESTRO TOTTI 2 Movimento Passaggio MAICON GDS cross giallorossi, 19 a 6. Un esi to naturale considerando la su premazia di giocate sulle fasce (61 contro 53%) alla quale ha offerto un ottimo contributo Cassani autore di sei cross. An che Maicon è stato protagoni sta di un bell’incontro, dovendo spesso limitare la velocità di Biabiany, ma non è riuscito ad avvicinarsi al terzino parmen se. Per il brasiliano lo score par la di 32 passaggi positivi con 2 lanci, 2 cross e 2 sponde più una palla gol creata. Otto gli er rori. Cassani crossa Il Parma ha vinto più contrasti (73% a 71%), ha avuto più vantaggio territoriale (il 57 contro il 43%) e più possesso palla (51,1 con tro 48,9), effettuando 442 pas saggi contro 433. Ma soprattut to ha effettuato il triplo dei Biabiany dribbla Fra gli emi liani quello che si è messo più volte al servizio dei compagni è stato Biabiany, che vanta sei sponde positive e due cross az zeccati. Biabiany è pure il gio catore che ha tentato più drib bling: nove. Gliene sono riusciti cinque mentre in quattro occa sioni è stato fermato. Quattro volte è stato fermato anche Gervinho, l’altra freccia in cam po, che di dribbling ne ha tenta ti cinque. Ergo la vittoria di tap pa in questa esaltante specialità va all’esterno di Donadoni. Che nel finale si è pure tolto lo sfizio di segnare il secondo gol in tre giorni all’Olimpico, anche que sto bellissimo. Dal limite. Che difesa La Roma ha perso meno palloni (114 a 141), ne ha ROMA PARMA 4 2 PRIMO TEMPO 21 MARCATORI Gervinho (R) al 12’, Acquah (P) al 15’, Totti (R) al 16’ p.t.; Pjanic (R) al 4’, Taddei (R) al 37’, Biabiany (P) al 45’ s.t. ROMA (433) De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Torosi dis; Pjanic, De Rossi, Taddei; Destro (dal 13’ s.t. Florenzi), Totti (dal 32’ s.t. Bastos), Ger vinho (dal 41’ s.t. Ljajic). PANCHINA Lobont, Skorupski, Jedvaj, Toloi, Romagnoli, Dodò, Mazzitelli, Ricci. ALLENATORE Garcia ESPULSI nessuno. AMMONITI Taddei per com portamento non regolamentare. CAMBI DI SISTEMA nessuno BARICENTRO MOLTO BASSO 46,8 metri PARMA (433) Mirante; Cassani, Lucarelli, Molinaro, Gobbi; Acquah (dal 26’ s.t. Munari), Marchionni, Pa rolo (dal 40’ s.t. Josè Mauri); Schelotto (dal 40’ s.t. Palladino), Amauri, Biabiany. PANCHINA Bajza, Pavarini, Rossini, Sall, Gal loppa, Obi, Jankovic, Cerri. ALLENATORE Donadoni ESPULSI nessuno. AMMONITI J. Mauri per gioco scorretto. CAMBI DI SISTEMA nessuno BARICENTRO ALTO 55,1 metri ARBITRO De Marco di Chiavari NOTE spett. paganti 17.753, incasso di 590.035 euro; abbonati 23.872, quota 474.410 euro. Tiri in porta 83. Tiri fuori 46. Angoli 12. Fuorigioco 42. Recu peri: 1’ p.t., 3’ s.t. recuperati di più (55 contro 49) e vanta l’84% di riuscita nei passaggi contro l’80,5. Il rendi mento complessivo dei due pacchetti arretrati sorride ai giallorossi. Nelle giocate di te sta è finita 5345, le palle recu perare sono 5549, i contrasti vinti 1211, i passaggi intercet tati 1913, gli interventi positivi in area 4943. Come la Juve D’altra parte stiamo parlando della difesa più arcigna del torneo e anzi il Parma può dirsi soddisfatto di averla bucata per due volte, la prima delle quali con una azio ne sul dischetto del rigore che raramente in passato era stata concessa dagli uomini di Gar cia. Adesso la differenza fra gol fatti e subiti è uguale a quella della Juve: +45. Un altro detta glio significativo dei progressi compiuti dai giallorossi nella manovra di avvicinamento alla capolista. © RIPRODUZIONE RISERVATA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 DI MA.CEC. MAICON VA COME UN TRENO TADDEI INCIDE PAROLO SOFFRE Il capitano continua: gol n°20 al Parma «Faremo grandi cose» ROMA 7 Francesco Totti 37 anni Totti a 234 centri in A: «Punti fondamentali per la nostra stagione» E Pjanic: «La rete è per mia madre: era pure il suo compleanno» la Moviola DI ALEX FROSIO Non c’è offside sul primo gol giallorosso Una festa per due, con la fantasia al potere nell’uni verso giallorosso. Miralem Pjanic ha trovato il modo mi gliore per farsi gli auguri per i suoi 24 anni con il gol ad ini zio ripresa, Francesco Totti ha ribadito il suo affetto per sonale per il Parma, segnan dogli il ventesimo gol in car riera (19 in Serie A, uno in Coppa Italia). E pazienza se a pranzo Mire si è dovuto ac contentare di una torta che non era tale (un kiwi ed una fragola, con sopra una sola candelina, per volere esplici to di Rudi Garcia che non vuole che i giocatori mangi no dolci), la festa ha preso il via a fine gara, quando en trambi (con De Rossi e Ca stan) si sono immersi nella vasca gelata della criotera pia. «Ringrazio tutti per l’af fetto, ma era anche il com pleanno di mia madre (Fati ma, ndr), il gol lo dedico so prattutto a lei», dice alla fine il talento bosniaco. ve saremo. Di certo per lo scudetto non è ancora finito niente, noi ci crediamo, le vogliamo vincere tutte». An che per tenere definitiva mente a distanza il Napoli e ipotecare la Champions Lea gue diretta, senza passare dalle forche caudine dei pre liminari. «Se faremo tutto bene come dobbiamo fare, il Napoli non ci potrà più ri prendere». Ed in mezzo, ma gari, arriverà anche l’atteso rinnovo contrattuale. «Ci sa rà sicuramente, almeno lo spero, ma non so quando – chiude Miralem –. Ho già parlato con Garcia e con il club: io qui a Roma sono feli ce, lo dico per la centesima volta. E aspetto». Poco lavoro per l’arbitro De Marco, tantissimo per gli assistenti, in particolare per Putrella e in particolare nei primi minuti. Al 12’, cioè 3 minuti dopo la ripresa del gioco, Roma subito in vantaggio, e il gol è regolare: non è in fuorigioco Destro sul passaggio di Totti (c’è Lucarelli a tenerlo in gioco) e non è in fuorigioco nemmeno Gervinho che raccoglie dopo il palo di Destro, perché l’ivoriano è dietro la linea del pallone quando il compagno tira in porta. Passa un minuto e viene giustamente annullato il 20 giallorosso: Putrella segnala il fuorigioco di Gervinho, che colpisce al volo su cross di Maicon ma partendo un metro in fuorigioco. Al 23’, sempre del primo tempo, doppia decisione sbagliata del guardalinee: Destro appoggia a lato davanti alla porta, segnalato in fuorigioco che non c’era, l’attaccante era dietro la linea della palla su passaggio di Pjanic, che però a inizio azione era partito in offside, questo non segnalato. Solo due le ammonizioni in una partita tranquilla: Taddei per l’esultanza dopo il gol, Mauri in ritardo su Pjanic. FRANCESCO E I GIALLOBLÙ 30111997 Serie A PARMAROMA 02 29031998 Serie A ROMAPARMA 22 25041999 Serie A ROMAPARMA 10 17062001 Serie A ROMAPARMA 31 13042003 Serie A ROMAPARMA 21 29022004 Serie A PARMAROMA 14 19122004 Serie A ROMAPARMA 51 19122004 Serie A ROMAPARMA 51 21092005 Serie A ROMAPARMA 41 10012007 Coppa Italia ROMAPARMA 21 11022007 Serie A ROMAPARMA 30 07102007 Serie A PARMAROMA 03 07102007 Serie A PARMAROMA 03 01032008 Serie A ROMAPARMA 40 01052010 Serie A PARMAROMA 12 27022011 Serie A ROMAPARMA 22 31102012 Serie A PARMAROMA 32 17032013 Serie A ROMAPARMA 20 15092013 Serie A PARMAROMA 13 02042013 Serie A ROMAPARMA 42 SERIE NO DOPO 17 RISULTATI UTILI CONSECUTIVI Donadoni e le 3 sconfitte di fila «Ma all’Europa credo ancora» ROMA Roberto Donadoni ci crede ancora. Anche dopo 3 k.o. in 8 giorni. «Siamo in corsa per l’Europa League, un sogno che stiamo costruendo con determinazione», dice il tecnico nel dopo gara. Dopo 17 risultati utili di fila, l’Olimpico è ancora fatale ai gialloblù: dopo la Juve a Torino, i due k.o. con Lazio e Roma con 7 gol al passivo. Ma da lassù, dal 6o posto (miglior piazzamento 10 anni dopo il Parma di Prandelli), Donadoni sprizza ottimismo: «Sì, l’Europa è il nostro obiettivo. Certo, con Cassano, Paletta, Gargano e Felipe (ieri assenti, ndr) riusciamo a diventare superiori alle nostre possibilità. Ma quelli che hanno giocato hanno fatto molto bene». Respinte al mittente le accuse di un approccio soft al match: «Ho visto superficialità solo con la Dedica e contratto Con la vittoria di ieri sera, la Juven tus adesso è un po’ meno lon tana di prima. «Il nostro obiettivo erano i tre punti, li abbiamo presi giocando be ne – continua Pjanic –. Ades so ci aspettano gare impor tanti,in palio ci sono ancora 21 punti. La Juventus sta fa cendo un campionato straor dinario, merita il primo po sto. Ma vedremo alla fine do 73 punti Mai dopo 31 giornate la Roma aveva messo insieme un bottino così consistente Roberto Donadoni, 50 anni LAPRESSE Lazio nei primi 15’. Bisogna riconoscere i meriti della Roma. Il 31 ci ha tagliato le gambe». E ora il posticipo col Napoli: «Noi pretendiamo l’Europa League – aggiunge l’a.d. Leonardi . Su certe scelte arbitrali (riferimento alla posizione di Gervinho sul 1° gol e a un calcio in faccia in area subìto da Schelotto in avvio, ndr), non voglio dir nulla». Alessio D’Urso © RIPRODUZIONE RISERVATA A FEBBRAIO L’INTERRUZIONE SOSP. SOSPESA IL 2 FEBBRAIO AL 9’ P.T. PER IMPRATICABILITÀ DEL CAMPO ROMA (433) De Sanctis; Maicon, Be natia, Castan, Torosidis; Pjanic, De Ros si, Strootman; Florenzi, Totti, Gervinho. (Skorupski, Lobont, Jedvaj, Romagnoli, Bastos, Taddei, Battaglia, Ljajic, Destro, F. Ricci). All. Garcia. PARMA (433) Mirante; Cassani, Palet ta, Lucarelli, Gobbi; Gargano, Marchion ni, Parolo; Biabiany, Amauri, Cassano. (Bajza, Coric, Rossini, Sall, Molinaro, Galloppa,Schelotto, Acquah, Munari, Mauri, Cerri, Paladino). All. Donadoni. ARBITRO De Marco di Chiavari. NOTE spettatori 39.473, incasso di 966 mila euro. Ammoniti nessuno. Angoli nessuno. In fuorigioco 10. L’arbitro De Marco e Lucarelli il 2 febbraio sotto l’acquazzone AP SQUADRE PUNTI JUVENTUS ROMA NAPOLI FIORENTINA INTER PARMA ATALANTA LAZIO VERONA TORINO MILAN SAMPDORIA GENOA UDINESE CAGLIARI CHIEVO BOLOGNA LIVORNO SASSUOLO CATANIA 81 73 64 52 49 47 46 45 43 42 42 41 39 38 32 27 26 25 21 20 G 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 PARTITE RETI V N P F S 26 3 2 67 22 22 7 2 62 17 19 7 5 59 32 15 7 9 49 33 12 13 6 49 33 12 11 8 51 41 14 4 13 37 39 12 9 10 40 40 13 4 14 46 52 11 9 11 45 40 11 9 11 47 43 11 8 12 40 43 10 9 12 34 39 11 5 15 34 42 7 11 13 29 41 7 6 18 26 46 5 11 15 24 48 6 7 18 34 58 5 6 20 29 61 4 8 19 23 55 UCHAMPIONS UPRELIMINARI CHAMPIONS UEUROPA LEAGUE URETROCESSIONE ANSA A quota 20 Nella Roma dei record (i 73 punti dopo 31 gare non hanno precedenti nella storia giallorossa, come i 17 giocatori mandati a se gno che eguagliano la Roma 200607, quella di Luciano Spalletti), Francesco Totti ha rimpinguato il suo, segnan do il ventesimo gol in carrie ra al Parma (il suo 234o in Se rie A),da sempre la sua vitti ma preferita. «Ma non sono ancora ai livelli di inizio sta gione, sto cercando di ritro vare progressivamente la condizione migliore – dice alla fine il capitano gialloros so –. Questo successo rappre senta un passaggio fonda mentale per la nostra stagio ne, se giocheremo sempre con questa cattiveria agoni stica possiamo fare ancora grandi cose». Esempio Taddei Già, anche perché ieri Rudi Garcia si è ritrovato ancora una volta un Taddei formato doc, ancora più luccicante che nelle gare giocate contro Chievo, Udi nese e Sassuolo. «È stata la vittoria del gruppo, ma è ve ro, c’è un nome che è giusto menzionare ed è proprio quello di Rodrigo – chiude Totti – Taddei è un amico ve ro ed un compagna di squa dra unico per serietà, profes sionalità e attaccamento alla maglia. Un esempio per tutti noi e soprattutto per i giova ni». Un invitato speciale per una doppia festa, quella del genio di Miralem e France sco. © RIPRODUZIONE RISERVATA 17 giocatori in gol La squadra del tecnico Garcia eguaglia quella del 200607 di Luciano Spalletti PROSSIMO TURNO CLASSIFICA Nubifragio sulla Capitale De Marco decise lo stop al 9’ ROMAPARMA 3 le Pagelle i protagonisti UNA FESTA PER DUE ANDREA PUGLIESE ROMA LA GAZZETTA DELLO SPORT Sabato 5 aprile ChievoVerona, ore 18 (10) InterBologna, ore 20.45 (11) Domenica 6 aprile, ore 15 LazioSampdoria, ore 12.30 (11) AtalantaSassuolo (02) CagliariRoma (00) CataniaTorino (14) FiorentinaUdinese (01) ParmaNapoli, ore 20.45 (10) Lunedì 7 aprile JuventusLivorno ore 19 (20) GenoaMilan ore 21 (11) MARCATORI 18 RETI Tevez (1, Juventus). 17 RETI Immobile (Torino). 15 RETI Toni (1, Verona). 14 RETI Rossi (5, Fiorentina); Palacio (Inter); Higuain (4, Napoli). 13 RETI Gilardino (4, Genoa); Balotelli (3, Milan). 12 RETI Paulinho (2, Livorno); Callejon (Napoli); Berardi (5, Sassuolo); Cerci (5, Torino). 11 RETI Denis (1, Atalanta); Llorente e Vidal (2, Juventus); Cassano (1, Parma). 10 RETI Paloschi (3, Chievo); Destro (Roma); Di Natale (4, Udinese). DE SANCTIS 6 Lavora meno di altre volte, ma deve inchinarsi in due occasioni alle rasoiate di Acquah e Biabiany. MAICON 7 Un Frecciarossa in formato «mundial»: incontenibile. BENATIA 6,5 Con Amauri il lavoro non manca e e lui lo svolge bene. CASTAN 6 Il primo gol emiliano nasce più dal suo lato, in generale comunque se la cava. TOROSIDIS 5,5 Adattato a sinistra, il greco è più in versione Tersite che Ulisse, soprattutto opposto a Biabiany. h IL MIGLIORE 7 PJANIC Compie 24 anni ricordando a tutti la sua bravura con un gol e un assist: il resto è scienza calcistica. DE ROSSI 6 Imposta con discreta precisione anche se non blinda la lunetta giallorossa. TADDEI 6,5 Non segnava dal dicembre 2011: il suo sigillo è dolce come la ripresa disputata, mentre nel primo tempo fatica un po’ su Acquah. DESTRO 6 Un palo, una traversa, un gol sciupato e tanti movimenti giusti. Si ferma dopo quattro partite consecutive a segno. FLORENZI 6 Entra a gara indirizzata provando a galoppare negli spazi. Suo l’angolo per Taddei. TOTTI 7 I numeri raccontano il 234o gol in A e il 20o al Parma: ciò che non spiegano invece è la classe costante sprigionata nella manovra (Bastos s.v.) GERVINHO 7 Il ghepardo mastica il decimo gol stagionale, propiziando con una delle sue tante percussioni anche la rete di Pjanic. (Ljajic s.v.) ALL. GARCIA 7 La gestione del gruppo è da manuale così come la scelta, perso Strootman, di accentuare la vocazione offensiva a costo di subire di più. PARMA 5,5 MIRANTE 6 Attento due volte su Maicon e Totti, ma quando arriva la grandinata non può fuggire. CASSANI 6 Non cementa la sua corsia ma crossa parecchio. LUCARELLI 5,5 Leader di una difesa in emergenza e per questo traforata persino meno del possibile. MOLINARO 5 Adattato al centro della difesa, normale che patisca contro un attacco super. GOBBI 6 Approfitta dei pertugi per affiancare la manovra, trovando anche buoni assist. ACQUAH 6 Primo gol in A quest’anno che gli dona vena ed energie solo per un tempo. MUNARI 5 Entra per Acquah senza incidere. MARCHIONNI 6 La fase di filtro non è il suo forte, però sa smistare il pallone per le ripartenze. PAROLO 5 Partita anonima opposto spesso al talento scintillante di Pjanic (J. Mauri s.v.) SCHELOTTO 5,5 Sciupata la prima palla gol del match. Non riesce a saltare l’uomo e a creare superiorità numerica. Opaco. AMAURI 6 Pur con qualche imprecisione si batte da tigre, anche se non può evitare la gabbia (Palladino s.v.) h 6,5 IL MIGLIORE BIABIANY Al netto della rete, in quasi tutti i suoi spunti sa come mettere in difficoltà i dirimpettai. ALL. DONADONI 6 Le assenze e la qualità dei rivali lo condannano, ma il suo Parma gioca. GLI ARBITRI DE MARCO 6,5 Tiene in pugno senza problemi una partita tutto sommato agevole. Galloni 6Putrella 6 Merchiori 6Aureliano 6 4 LA GAZZETTA DELLO SPORT GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 EUROPA LEAGUE ANDATA QUARTI IlCommento 4 I NUMERI DI LUIGI GARLANDO Se Conte ha sonno, la Juve non sbadigli Tra i punti di forza di questa Juve c’è senz’altro l’empatia con il suo allenatore, cresciuta nel tempo a livelli considerevoli. Oggi se viene sonno a Conte, sbadiglia la squadra. Da qui il sospetto che i giocatori abbiano assorbito, più o meno inconsciamente, le gerarchie del proprio mister e in particolare la priorità assoluta per il terzo scudetto consecutivo che consegnerebbe il ciclo «contiano» alla storia, oltre santoni quali Trapattoni, Lippi e Capello. Legittimo orgoglio di allenatore che però forse ha condizionato parte della stagione bianconere. Se la Juve oggi è in riserva, come ha suggerito il San Paolo, forse è anche per lo striminzito turnover in campionato. Questa fortissima Juve è uscita da due coppe non solo per meriti altrui e per colpa dei trattorini di Istanbul, ma anche perché non ci ha messo sempre la stessa determinazione (e gli stessi titolari) degli snodi cruciali di A. Ma siamo proprio sicuri che il traguardo dei 100 punti sia più glorioso di una Europa League? No, non lo è. E non solo perché la finale si giocherà allo Juventus Stadium. Un trofeo scalda sempre più di un numero. La gente pretende un oggetto da venerare, vuole vedere la coppa sollevarsi tra le mani del capitano e poi ammirarla in bacheca. Il terzo scudetto, anche a quota 100, non darà nulla di più a questa squadra. Un trionfo internazionale invece sì, porterebbe autostima nuova da spendere nella prossima Champions. Arrivare in fondo alla competizione significa prendere ulteriore confidenza con l’aria d’Europa che è diversa da quella di campionato. Sarebbe come abituare l’organismo all’ultimo campo base, prima dell’assalto alla prossima Champions. Se l’Atletico Madrid non avesse vinto un paio di Europa League tra il 2010 e il 2012, e non fosse cresciuto attraverso quelle prove di forza, martedì non avrebbe avuto lo stesso coraggio in casa di Messi. La Coppa Coppe vinta dalla Trap-Juve nell’83-84 preparò il felice assalto alla Coppa Campioni della stagione successiva. E così fece Lippi, finalista Uefa nel 1995 e campione d’Europa l’anno dopo. È con questo spirito che deve scendere in campo la Juve a Lione: feroce come è sempre Tevez, come se fosse uno spareggio-scudetto con la Roma, perché questo quarto di finale di Europa League in realtà è già un preliminare della prossima Champions che sta tanto a cuore alla proprietà e a tutto il popolo bianconero. E anche perché il terzo scudetto consecutivo sarà indimenticabile, ma accompagnarlo con la terza eliminazione stagionale da una coppa, sarebbe come presentarsi davanti alla Storia in frac e con una macchia di sugo sulla camicia. L’Olympique ha fatto ieri un sospetto esercizio di umiltà: «Sfida impossibile. Montagna da scalare». A scanso di equivoci, già assaggiati in Danimarca e altrove, meglio pretendere alla Gerland la Juve migliore, quella che spolpa in pressing e attacca in massa. Anche a costo di smarcarsi dalle gerarchie del mister e di spezzare, per una notte, l’empatia. Se Conte ha sonno, la Juve non deve sbadigliare. 2 Le sconfitte consecutive casalinghe per il Lione. La striscia è aperta dal 16 marzo contro il Monaco (23) e proseguita con il St. Etienne (12) il 30 marzo 2 Le vittorie consecutive in trasferta in Europa League per la Juventus. I bianconeri hanno battuto 20 il Trabzonspor e 10 la Fiorentina 5 Le gare casalinghe consecutive senza sconfitte in Europa League per il Lione: 4 vittorie (di fila) e un pareggio 14 Le gare consecutive senza sconfitte per la Juventus in Europa League. Dal 2010 a oggi, 7 vittorie e 7 pareggi Che fame ha Tevez! DAL NOSTRO INVIATO G.B. OLIVERO LIONE (Francia) Il gol è boato, esplosione, felicità. Il gol è festa, gioia. Ma per un attaccante anche il silen zio improvviso può essere piacere intenso, libidine pura se quel si lenzio è frutto di un suo tiro. Di un suo gol. Carlos Tevez il silen zio della Gerland se lo ricorda be ne. Mancavano tre minuti alla fi ne dell’andata degli ottavi di Champions League, il 20 febbraio 2008. Il Lione vinceva 10 grazie al gol di Karim Benzema, il Man chester United per inseguire il pa reggio inserì l’Apache al posto di Giggs. Cross, rinvio sbilenco e al l’improvviso con un tocco sotto misura Tevez trasformò la bolgia della Gerland in un silenzio fune bre. Se lo ricordano bene, da que ste parti, il ghigno di Carlitos: aveva i capelli lunghi, ma la stes sa cattiveria, la stessa ferocia, la stessa voglia di vincere. Quel gol, unito all’10 del ritorno, fu fonda mentale. Dopo aver eliminato la Roma nei quarti e il Barcellona in semifinale, i Red Devils conqui starono la Champions battendo nella finale di Mosca il Chelsea ai rigori. E il primo tiro dal dischetto fu trasformato proprio da Tevez. L’Apache a secco in Europa da 5 anni Juve, conta su di lui L’ultimo gol nelle Coppe risale al 7 aprile 2009 in UnitedPorto Lo strano digiuno Il gol di Lio ne è anche il quartultimo realiz zato dall’argentino nelle coppe e l’ultimo siglato in trasferta. Gli al tri tre, contro Roma, Aalborg e Porto, arrivarono a Old Trafford. Sono passati quasi cinque anni dall’ultima gioia europea di Carli tos: 7 aprile 2009, Manchester UtdPorto 22, rete all’87’. Quanti sono i giocatori finiti sul tabellino dei marcatori delle coppe in cin que anni? Tantissimi. Ma tra que sti non c’è Tevez. Una cosa del ge nere, sebbene molto meno ecla tante, capitò a Gianluca Vialli nel la Coppa Campioni 199596: la Juve vinceva quasi tutte le parti te, segnava tanto, ma lui non riu sciva a sbloccarsi. Il primo gol del capitano bianconero arrivò addi rittura in semifinale e, guarda un po’, a una squadra francese: il Nantes. Vialli segnò in casa il mo mentaneo 10 (finì 20) e in tra sferta sbloccò il risultato (poi la Juve perse 32) lanciando la sua squadra verso la finale di Roma Magia Champions ‘08’09, andata quarti UnitedPorto (2 2): 87’, ultimo eurogol di Tevez vinta ai rigori contro l’Ajax. La nuova coppia Tevez e Vialli hanno in comune lo spirito da guerriero, la voglia di trascinare i compagni e l’altruismo: la squa dra viene prima di se stessi. I lea der sono fatti così. Mirko Vucinic ha molte qualità, ma quelle del trascinatore gli mancano: que stione di carattere, soprattutto, perché dal punto di vista tecnico il montenegrino è fortissimo. Sta sera sarà lui il compagno di Tevez e chissà che non sia proprio Mirko ad aiutare Carlitos a sbloccarsi. Anche Vucinic in Europa non se gna da parecchio tempo: quattor dici mesi, era il 12 febbraio 2013, CelticJuve 03. Vucinic e Tevez amano muoversi fuori area, non daranno punti di riferimento alla difesa del Lione. Mirko non è tito lare dal 6 dicembre 2013, nel 2014 è sceso in campo appena tre volte giocando complessivamen te meno di un’ora. Stasera ricom porrà con Tevez la coppia di ini zio stagione: il bottino in coppia è di tre vittorie (una in Supercop pa) e due pareggi. A giugno pro babilmente le strade di Mirko e Carlitos si divideranno, ma non è questo il momento di parlare del futuro anche se ieri ci ha provato Daniel Angelici, presidente del Boca: «Quando scadrà il suo contratto con la Juve, Te vez verrà da noi. Me l’ha promesso». Prima, pe rò, ha ancora tante cose da fare con la Juve. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA SITUAZIONE QUARTI DI FINALE AZ Alkmaar (Ola) andata oggi ore 21.05 ritorno 10 aprile ore 21.05 A R A R - - - - Basilea (Svi) - - Valencia (Spa) Benfica (Por) - - Lione (Fra) - - - - Porto (Por) JUVENTUS - - - - Siviglia (Spa) SORTEGGIO SEMIFINALI SEMIFINALI venerdì 11 aprile a Nyon (Svizzera) giovedì 24 aprile e giovedì 1° maggio FINALE mercoledì 14 maggio, Juventus Stadium ore 20.45 GDS © RIPRODUZIONE RISERVATA L’argentino Carlos Tevez, 30 anni ANSA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 COSÌ IN CAMPO A LIONE ORE 21.05 STADIO Stade de Gerland 45.044 posti GONALONS LIONE 4-3-1-2 Quasi venduto al Napoli in inverno, stasera sarà il jolly. Può comandare in mezzo 3 o fare il centrale difensivo, BEDIMO se Umtiti non recupererà 16 A. LOPES 23 UMTITI METEO Nuvoloso, temperatura 14 gradi JUVENTUS 3-5-2 POGBA 33 ISLA 28 MVUEMBA 9 VUCINIC 4 BAKARY KONE 12 FERRI 17 10 TEVEZ 10 LACAZETTE 4 CACERES 6 POGBA 21 PIRLO MALBRANQUE 21 GONALONS 55 TOLISSO 18 GOMIS La Juve ha bisogno di ritrovare il vero Pogba che con gli inserimenti e il tiro può creare molti problemi al Lione 8 MARCHISIO 19 1 BONUCCI BUFFON 3 CHIELLINI 22 ASAMOAH ALLENATORE Conte ALLENATORE Garde PANCHINA: 1 Vercoutre, 2 Zeffane, 15 Sarr, 20 Danic, 19 Briand, 25 Benzia, 26 Njie SQUALIFICATI: nessuno DIFFIDATI: M. Lopes, Bisevac, Grenier, Gonalons INDISPONIBILI: Bisevac, Fofana, M. Lopes, Dabo, Grenier, Gourcuff PANCHINA: 30 Storari, 13 Peluso, 26 Lichtsteiner, 20 Padoin, 12 Giovinco, 14 Llorente, 18 Osvaldo SQUALIFICATI: Vidal DIFFIDATI: Tevez INDISPONIBILI: Barzagli, Ogbonna, Pepe, Quagliarella ARBITRO Collum (SCO) GUARDALINEE Cryans, Conquer ADD Madden, Beaton QUARTO UOMO Harris TV Canale 5, Premium Calcio; Sky Sport 1 HD e Sky Calcio 1 HD INTERNET www.gazzetta.it GDS Euro desiderio «Pronti per il Lione Vogliamo ridare lustro all’Italia» Conte: «Mi aspetto una gran Juve» Marchisio: «Puntiamo alla finale» 1822 DAI NOSTRI INVIATI LUCA BIANCHIN GB OLIVERO LIONE (Francia) Preoccupato zero. Più chiaro di così Antonio Conte non sarebbe potuto essere. Non lo preoccupano affatto la sconfitta di Napoli («Dopo una lunga serie di vittorie è quasi fisiologica. Può capitare che l’attenzione e la determinazio ne vengano meno»), la vittoria della Roma con il Parma («Non penso al campionato: qui si gioca l’Europa League e ci concentriamo sul Lione») e soprattutto lo stato psicofisico della squadra: «Mi aspetto una grande prestazione da parte di I giorni senza gol di Tevez Tanti ne sono passati dall’ultimo gol europeo: era il 7 aprile 2009, Manchester UnitedPorto 22, Champions League. tutti. Sono preoccupato zero». In effetti, chiacchierando con i giocatori sull’aereo, si ha l’im pressione che per loro la stan chezza sia soprattutto menta le. Non a caso Conte ripete spesso che la condizione atle tica è ottima e stasera cambie rà quattro titolari rispetto a Napoli: Isla per Lichtsteiner, Marchisio per Vidal e Vucinic Tevez per LlorenteOsvaldo. Bandiera italiana Il tecnico dei francesi Garde paragona la Juve al Psg e a una montagna dura da scalare: «Cercheremo di rendere invalicabile questa montagna scherza Conte . Il confronto con il Psg è un com plimento, significa che abbia mo compiuto un bel percorso visto che tre anni fa il Lione era più in alto della Juve nelle gerarchie europee. Il Lione è forte soprattutto in attacco, dove Gomis e Lacazette hanno grandi qualità se trovano gli spazi per esprimerle. Li abbia mo studiati, conosciamo i loro pregi e difetti, cercheremo co me sempre di fare la partita». E di tenere alta la bandiera ita liana in un’Europa che in pri mavera si sta abituando a fare a meno di noi: «Essere di nuo vo gli unici rappresentanti del nostro calcio è motivo di orgo glio. Sentiamo la pressione di ridare lustro al movimento ita liano». Il principino Rientrata da Li one, la Juve potrebbe arrivare in fondo giocando tre partite in casa (finale compresa) e una sola in trasferta (l’even tuale semifinale). Un motivo in più, ma non il principale, per cercare una bella presta zione alla Gerland: «Il nostro obiettivo è chiaro dice Clau dio Marchisio e non solo per ché la finale si giocherà allo Stadium. Noi avremmo voluto migliorare il risultato dello scorso anno in Champions ma purtroppo non ci siamo riusci ti. Adesso ci concentriamo sul Lione e sull’Europa League». Il Principino ritiene eccessive le LA GAZZETTA DELLO SPORT LE ALTRE SFIDE Valencia e Benfica giocano fuori casa C’è PortoSiviglia Gli altri incroci dei quarti propongono Az Alkmaar Benfica, BasileaValencia e PortoSiviglia. L’Az, settimo in campionato, viaggia a intermittenza in Olanda mentre in Europa League non perde da agosto; stesso mese dell’ultimo k.o. del Benfica, vero, ma in campionato: poi 20 vittorie, 4 pareggi e 1° posto. Numeri impressionanti pure per il Basilea che guida in Svizzera (una sconfitta in 27 gare) e che aspetta il Valencia, 8° nella Liga ma capace di vincere le ultime 5 trasferte in Europa. Infine PortoSiviglia: portoghesi in ritardo in campionato (terzi) e lenti in Europa (retrocessi dalla Champions, 3 pareggi e una vittoria), mentre il Siviglia (5° nella Liga) ha eliminato il Betis ai rigori nel turno precedente. recenti critiche: «Ogni anno il nostro vantaggio su chi inse gue aumenta e non sono d’ac cordo con chi ipotizza un futu ro peggiore per la Juve. Noi continueremo a crescere». Marchisio è ottimista: «Sap piamo cosa abbiamo sbagliato a Napoli: non avevamo la no stra solita mentalità. Poi gli avversari ci conoscono e ci stu diano, ma la Juve sta bene sia dal punto di vista fisico sia da quello mentale e anche a Lio ne cercheremo di imporre il nostro gioco e di ritrovare gli inserimenti da dietro». A Lio ne sono volati Andrea Agnelli, Fabio Paratici e Pavel Nedved. Bloccato da un lieve attacco influenzale, Beppe Marotta arriverà oggi. Conte ha porta to a Lione anche gli infortuna ti Barzagli e Ogbonna e lo squalificato Vidal: è il momen to di stare tutti insieme. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL TECNICO AVVERSARIO Garde, vigilia con la guardia alta «Juve, casa tua è la Champions» (l.b.) «En garde», «in guardia», come nella scherma. Remi Garde, allenatore del Lione, non ha avuto un approccio alla Mourinho: «Sulla carta non abbiamo chance. Di fronte abbiamo una montagna, da superare in due passi: andata e ritorno. Però dobbiamo giocare la partita perfetta, perché il posto della Juve è nei quarti di finale di Champions». Garde pensa soprattutto alla difesa: Gourcuff è l’assenza di nome, ma il Lione probabilmente soffrirà dietro. Tra i titolari mancano Lopes e Bisevac e, se Umtiti non recupererà, Gonalons farà il centrale. Il Lione non è nel suo momento migliore. Ha appena perso il derby col St. Etienne in Ligue 1 e sa che la zona Champions in Francia è imprendibile. © RIPRODUZIONE RISERVATA (%! +'-'&, "! #'*&'$'-$!,) $. 1##! (12 /?+<0; 0)1! -!(%'%-% +)5 *)1 +3.-*0"12% ,12)+ % 3.5)+ &%55% *)% +/).&-% !2 *%301 -%.5%4 5#0>9#0 /?+<0;* -==98%=9 ,-61+ -.:73 !02 &?%' #"%;0;;9 ? 9%9$90 0 =9"#0>? 5 /?+<0; 1)(&0=9#402?>; GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 7 EUROPA LEAGUE ANDATA QUARTI stilettate Dal titolo 2006 contestato al «Jakartone» targato 2013 «LO SCUDETTO DEI PRESCRITTI» Agnelli e il titolo postCalciopoli nel giugno 2012 Andrea Agnelli: «L’Inter, che nel 2006 era arrivata 3a dietro al Milan, è andata in giro con lo scudetto degli onesti. Tutt’al più dei prescritti» MORATTI: «AGNELLI? UN GIOVIN SIGNORE...» A gennaio 2011 Andrea Agnelli: «Calciopoli? Questo argomento mi annoia». Massimo Moratti: «Agnelli è un Giovin signore. Mi dispiace annoiarlo». «LA CAPITALE DELL’INDONESIA? JAKARTONE» Il benvenuto a Thohir su Facebook a ottobre 2013 Una battuta di Andrea Agnelli dà il benvenuto a Thohir: «La capitale indonesiana ribattezzata oggi 15 ottobre non più Jakarta ma Jakartone». JuveInter ancora veleni Elkann: «Spero continuino a perdere» Una battuta del numero uno della Fiat riaccende il botta e risposta tra bianconeri e nerazzurri DAL NOSTRO INVIATO G.B. OLIVERO LIONE È una battuta, certo, e in risposta alla domanda innocen te di un bambino. Però è una battuta che John Elkann ha pro nunciato molto volentieri e che riapre il libro delle frecciate tra Juve e Inter. Serralunga d’Alba, piccolo comune della provincia di Cuneo: alla Fondazione Mira fiore il presidente della Fiat tie ne una lectio magistralis dal ti tolo «Il cambiamento». Una pa rola che in casa Juve negli ultimi anni vuol dire Stadium, ritorno al vertice, due scudetti consecu tivi e chissà cos’altro. Un ragaz zino, evidentemente curioso, chiede: «Perché l’Inter non vin ce più?». Elkann sembra Del Pie ro servito da un assist di Zidane. Gol facile facile: «Non so perché l’Inter non vince più, ma lo pos so assicurare: mi auguro che continui a perdere». Saper perdere Lo ripetiamo, è una battuta e come tale va pre sa. Si inserisce nel filone light inaugurato in autunno da An drea Agnelli con il famoso tweet di saluto a Moratti e benvenuto a Thohir: «La capitale indone siana ribattezzata oggi 15 otto bre: non più Jakarta, ma Jakar tone». Una frase che aveva fatto sorridere lo stesso Moratti. Det to ciò, non si può nemmeno ignorare che l’antipatia sportiva tra Juve e Inter, sempre viva in passato ed esplosa definitiva mente in seguito a Calciopoli, non accenna a diminuire. E se quella di ieri è stata solo una battuta, in passato i toni tra i di rigenti erano stati aspri. Agosto 2010: Moratti, a proposito del l’elevato numero di stranieri nell’Inter, si lascia andare a un’affermazione («Meglio esse re una multinazionale che ruba re») che a Torino interpretano come un’allusione. A Villar Pe rosa Elkann ribatte duramente: «L’Inter non ha mai saputo per dere e non ha ancora imparato a vincere». Agnelli, definito in al tra occasione «giovin signore» dal presidente nerazzurro, ag giunge: «Moratti dovrebbe im parare a gioire delle sue vittorie, ho trovato le sue parole inutili». John Elkann, 38 anni Vacanze prescritte Quella è l’estate in cui l’Inter è reduce dal triplete e la Juve dal settimo po sto. Un abisso. Ma le distanze da quel giorno cominceranno a ri ANSA dursi fino a trasformarsi nella realtà odierna, con la Juve lan ciata verso il terzo scudetto con secutivo e unica rappresentante italiana in Europa e l’Inter co stretta a inseguire un posto utile per la prossima Europa League. Nell’agosto 2011 la Juve, nuova mente reduce da un settimo po sto, inizia l’era Conte. Da lì a po co torneranno le vittorie, ma il pensiero di Calciopoli non sva nisce. Agnelli apre: «Quello del 2006 non è lo scudetto degli onesti, ma dei prescritti», con ri ferimento al coinvolgimento dell’Inter nell’inchiesta e alla prescrizione che ne aveva sana to la posizione. Moratti rispon de: «Si prenda una vacanza e si rilassi». Elkann interviene, co me sempre da Villar Perosa: «I consigli delle persone di una certa età, con la loro saggezza, devono essere ascoltati, ma noi dobbiamo lavorare perché c’è tantissimo da fare. Le vacanze da noi sono prescritte». Passano gli anni, le tensioni si sciolgono un po’, ma l’antipatia sportiva resta. E ieri è arrivata la nuova puntata. Elkann, poi, ha parlato anche di calcio: «Conte? Sono molto felice di questi anni e di come sta andando la squadra. Il k.o. di Napoli mi ha fatto soffri re, speriamo di concludere be ne». Ma si è divertito di più a ri spondere a quel bambino. © RIPRODUZIONE RISERVATA 8 LA GAZZETTA DELLO SPORT GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 # CHAMPIONS ANDATA QUARTI le Pagelle 1 IL TABELLONE LA SETTIMANA PROSSIMA LE GARE DI RITORNO DI P.C. POCO LAVORO PER SIRIGU TERRY MALE PSG 7 SIRIGU 6 Poco lavoro. JALLET 5,5 Hazard lo porta a spasso. Cigola, non crolla. ALEX 6 Tiene l’uomo che s’inserisce. T. SILVA 6 Rigore da pollo, salvataggio da califfo nella ripresa. MAXWELL 5 Willian fa quello che vuole h 7,5 IL MIGLIORE VERRATTI Governa la partita con una sicurezza impressionante. CABAYE 6 Giudizioso. T. MOTTA 6,5 Assiste Verratti, preziosissimo. MATUIDI 6,5 Un martello, non si ferma mai. CAVANI 5 Terzino più che ala, nel finale centravanti sbalestrato. IBRAHIMOVIC 5 Perde la palla che porta al rigore, davanti combina poco. LUCAS 6,5 Uno slalom da applausi. LAVEZZI 7 Subito in gol, e poi ancora pericoloso. PASTORE 7 Un gol da cineteca. ALL. BLANC 7 Squadra bene impostata, vince anche senza gli assi. CHELSEA 5,5 CECH 5 Lento. Sta arrivando l’ora di Courtois... IVANOVIC 6,5 E’ l’argine che non salta mai. CAHILL 6 Regge la velocità di Lavezzi, a centroarea fa per due. TERRY 5 Un’altra gara in difficoltà. Tramonto vicino. AZPILICUETA 5,5 Salta nel finale dopo una gara decente. DAVID LUIZ 5,5 L’autogol pesa, ma a centrocampo è ovunque. h 6,5 IL MIGLIORE RAMIRES Difende e attacca: un maratoneta. Salterà il ritorno. WILLIAN 6,5 Leggero, prezioso, ma poco incisivo in proprio. OSCAR 5 Il rigore e poco altro, fra i tre tenori è quello che canta più basso. LAMPARD 5 Si trova coinvolto nel gol di Pastore sotto forma di paletto dello slalom. HAZARD 6,5 E’ il più pericoloso, miglior gara in Champions. SCHURRLE 5 Non è un centravanti, e infatti gioca molto in linea con gli altri tre. Esce stremato. TORRES 5,5 In crisi di fiducia, non viene servito quando pure sarebbe libero. Da ricostruire altrove. ALL. MOURINHO 6 Gli manca il centravanti, e le scelte di formazione sembrano un memento per Abramovich. GLI ARBITRI MAZIC 7,5 Grande arbitro, forse già da finale. Il rigore su Oscar c’è, quello reclamato dal Psg su Cavani no. Oculato nella gestione dei cartellini. Ristic 6 Djurdjevic 6; Grujic 6 Filipovic 6 ANDATA RITORNO 9 aprile Barcellona Atletico Madrid Semifinali (sorteggio 11/4) 1 1 8 aprile Andata 22-23 aprile ANDATA Finale RITORNO 9 aprile 24 maggio al Da Luz di Lisbona Manchester United Bayern Monaco Ritorno 29-30 aprile 1 1 8 aprile Paris Saint Germain 3 1 Chelsea 3 Real Madrid Borussia Dortmund 0 GDS LavezziPastore: Psg all’italiana Ma Ibra si fa male Chelsea battuto 31: il sigillo al 92’ con una magia dell’ex Palermo. Zlatan stecca poi esce: stagione finita? LEZIONE A MOU DAL NOSTRO INVIATO PAOLO CONDO’ PARIGI Un gol di Pastore diretta mente prelevato dal Louvre mentre le porte della Piramide si stanno chiudendo sposta con decisione il duello dalla parte del Paris St.Germain. Sbigottito dalla bellezza dello slalom del l’argentino, e dall’arrendevo lezza dei suoi difensori, José Mourinho scatta a stringere mani alla panchina francese prima ancora che il gioco ri prenda, e che l’arbitro fischi la fine del recupero. In quel mo mento sembra una dichiarazio ne di resa. Malgrado le punte Parigi ora brucia di passione, perché a questi livelli il 31 è un vantag gio largo, specie se sei una squadra che ha molti gol nei piedi anche a prescindere dalla carica a salve dei tuoi cannoni. Il Psg segna infatti tre gol alla difesa «diplomata» del Chelsea malgrado una nuova prestazio ne stinta di Ibrahimovic in Champions e malgrado il delu dente apporto di Cavani, che ri piega a fare il terzino ma davan ti non incide nemmeno dopo l’uscita di Zlatan (dolore ai fles sori: si teme uno stiramento, quindi stagione a rischio). Il Psg segna fulmineo con Lavezzi, ri ceve in omaggio l’autorete in mischia di David Luiz nel mo mento in cui la gara sta deci dendo dove indirizzarsi, e forse pianta un paletto nel cuore del Chelsea con l’estrema meravi glia di Pastore. Il segreto parigino è Verratti. L’azzurro gioca da leader: sta arrivando al top Super Verratti E’ il momento di affermare che il segreto di questo Psg si chiama Marco Ver ratti. Non è nostra abitudine ti rare Prandelli per la giacca. Se gnaliamo però che un ragazzo italiano governa il gioco di una grande d’Europa con una capa cità tecnica e un talento tattico sconfinati. I suoi non sono pas saggi banali, ma molto spesso lunghi e sempre verticali. Diffi cili, insomma: a volte troppo e in zone pericolose, ed è questo il difetto che deve togliersi. Ma la gara di ieri è stata il trailer di un fuoriclasse ormai in arrivo. MARCO VERRATTI 21 ANNI tenzionato a chiudersi e riparti re — prova regina la scelta del vitaminico Schurrle al posto dello sgonfio Torres — e invece deve rapidamente caricarsi sul le spalle il peso del match. La squadra di Mourinho, costruita per le transizioni veloci del suo trio di creativi, si dispone così al possesso palla; non gli riesce complicato, vista la qualità de gli interpreti, ma il fatale schiacciamento in avanti del trio — se non c’è centravanti, non c’è profondità — obbliga David Luiz a fare il regista. La Rovesciamento La partita de flagra subito, perché l’10 dopo tre minuti stravolge i piani tatti ci di tutti. Il Paris St.Germain era preparato ad attaccare, sia pure con giudizio, e prima che il gallo canti si ritrova in tasca un gruzzoletto; il Chelsea era in prima opzione di passaggio è sempre Hazard, perché nello schieramento di Blanc è noto a tutti che il ventre molle è Jallet; sentendo lì l’odore del sangue il Chelsea vi si dirige con ovvio ci nismo, ma dopo una ventina di minuti nei quali lo strano schie ramento di Mourinho (fra Schurrle che arretra e Ramires che si lancia, ci sono momenti in cui davanti c’è una linea di cinque uomini) combina poco, un’ingenuità — pensa te — di Thiago Silva, che abbatte Oscar in area, offre a Hazard il rigore dell’11. Ripresa Se il primo tempo si chiude su un palo del belga, la ripresa gira sulla punizione di Lavezzi che David Luiz devia maldestramente nella sua por ta. Da lì in avanti il match oscil la fra le transizioni inglesi — ora Torres dà profondità, ma Thiago Silva riesce a interrom pere un letale passaggio per lui di Hazard — e la pressione fran cese, che al 39’ Cavani non con cretizza di un amen. Pare finita. Pare. Il Louvre sta chiudendo, le serrande di sicurezza sono quasi giù, ma improvvisamente la Gioconda non è più al suo po sto... © RIPRODUZIONE RISERVATA PSG CHELSEA 3 1 PRIMO TEMPO 11 MARCATORI Lavezzi (P) al 3’, Hazard (C) su rigore al 27’ p.t.; autorete di David Luiz (C) al 16’, Pastore (P) al 47’ s.t. PSG (433) Sirigu; Jallet, Alex, Thiago Silva, Maxwell; Verratti (dal 30’ s.t. Cabaye), Thiago Mot ta, Matuidi; Cavani, Ibrahimovic (dal 28’ s.t. Lucas), Lavezzi (dal 40’ s.t. Pastore). PANCHINA Douchez, Marquinhos, Digne, Rabiot. ALLENATORE Blanc. CAMBI DI SISTEMA nessuno BARICENTRO BASSO 49,5 metri ESPULSI nessuno AMMONITI Alex, Thiago Motta e Cavani per gioco scorretto. CHELSEA (4231) Cech; Ivanovic, Cahill, Terry, Azpilicueta; David Luiz, Ramires; Willian, Oscar (dal 27’ s.t. Lampard), Hazard; Schurrle (dal 15’ s.t. Torres). PANCHINA Schwarzer, Akè, Kalas, Obi Mikel, Ba. ALLENATORE Mourinho. CAMBI DI SISTEMA nessuno. BARICENTRO BASSO 48,5 metri ESPULSI nessuno AMMONITI Ramires, Willian e David Luiz per gioco scorretto. ARBITRO Mazic (Serbia). NOTE spettatori 45 mila. Tiri in porta: 33. Tiri fuori: 50. Angoli: 43. In fuorigioco: 00. Recuperi: p.t. 0, s.t. 3’. GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 9 # ma, quando l’ha messo, Torres non ha dato lo sperato: solo 4 passaggi, nessun tiro, nessuna sponda, 6 palle perse. 3 l’analisi IL DOPO GARA Josè ci crede «Possiamo ribaltarla» 12 Il capolavoro di Javier Pastore. Al 47’ s.t. l’ex Palermo salta tre difensori e infila Cech per il 31 del Psg: che festa coi compagni AFP 3 È il 28’ del secondo tempo: Ibrahimovic a terra dolorante EPA 2 U 10 le reti di Lavezzi Nel 201314 ha segnato 7 reti in Ligue 1, una in Coppa di Francia, 2 in Champions 1 Il k.o. di Mourinho Prima sconfitta contro una francese: in precedenza 10 vittorie e 3 pareggi Cavani «difensore»: 5 recuperi e un tiro Oscar zero dribbling PARIGI Era forse il pronostico meno scontato, anche se da giorni Mourinho ripeteva che il favorito non era il Chelsea, cliente fisso della zona vip europea, ma il Psg senza «tituli», però voracemente ambizioso. La profezia era giusta anche se somigliava non tanto a scaramanzia ma a pura tattica destabilizzante. Mourinho al 31 di Pastore è andato a stringere la mano a Laurent Blanc. Gesto di galanteria solo apparente: «L’ho fatto perché la partita stava per finire». Resta il giudizio severo: «Nel secondo tempo abbiamo fatto autogol e ci siamo goduti la rete di Pastore. Difensivamente abbiamo pagato il prezzo dei nostri errori. Controllavamo Ibrahimovic, Cavani, Verratti e Thiago Motta. Ma abbiamo lasciato partire Lavezzi, un top player. A questi livelli, l’errore lo paghi con il gol». Resta l’ottimismo per il ritorno: «Non abbiamo le punte del Psg, ma giochiamo in casa, dobbiamo provarci. Possiamo ribaltarla». E poco importa se dovesse mancare Ibra: «Non è un problema per il Psg: hanno Lucas, Lavezzi e Cavani che è migliore da centravanti che da esterno». E al Chelsea troverebbe di sicuro spazio da punta pura, nel caso decidesse di cambiare maglia. Da segnalare incidenti in centro prima della gara tra ultrà che hanno provocato qualche ferito. ALEX FROSIO Ibrahimovic contro il centravanti che non c’è. Solo che anche Zlatan è stato un fantasma, prima di uscire in fortunato. Ibra lo vorrebbe ec come, Mourinho. Senza Sa muel Eto’o, il portoghese ha di fatto bocciato Torres sceglien do chissà con quale sforzo in tellettuale il falso nove tipico di Guardiola. Ragioni tattiche e nemmeno sbagliate. Schurr le l’uomo in Blue che ha corso di più (7.371 chilometri) par tiva da 9 ma indietreggiava a mettere pressione a Verratti e Thiago Motta, aiutato spesso da Willian (11 i palloni recu perati in coppia) per poi sfrut tare le giocate di Oscar e a sini stra di Hazard: l’asse però ha funzionato soltanto un paio di volte, sul rigore guadagnato dal brasiliano e sul palo colpi to dal belga su cross dell’ex In ternacional. Sugli esterni Ha zard e Willian hanno indovi nato 6 dribbling su 6: tutti po sitivi, ma pochi. E Oscar non ne ha tentato neanche uno. Da qui anche le lamentele di Mourinho che a fine partita ha denunciato l’incapacità di suoi di fare la giocata decisiva negli ultimi venti metri. Gli sarebbe servito un centravanti vero, Alessandro Grandesso © RIPRODUZIONE RISERVATA LA MOSSA Passaggio Movimento SCHÜRRLE HAZARD OSCAR WILLIAN RAMIRES GDS S Oscar, 22 anni, è stato comprato nell’estate 2012 dal Chelsea, che ha sborsato 32 milioni all’Internacional di Porto Alegre AFP Sacrifici Blanc invece il cen travanti ce l’ha. Anzi ne ha due, perché c’è pure Cavani. Il problema è che Ibrahimovic è stato il «solito» Ibra europeo. Troppo lontano dalla porta, anche per lo sviluppo tattico dettato dal gol immediato, ha giocato quasi da regista d’at tacco, da catapulta per il velo cista Lavezzi. Ma c’è stata troppa poca precisione nei 68 minuti giocati da Zlatan: solo 28 passaggi positivi e 10 sba gliati, 4 lanci positivi ma an che 18 palloni persi. E soprat tutto nessuna conclusione verso la porta: insolito per le cifre cui Ibra aveva abituato il Psg 25 gol in Ligue 1, 10 fino ra in Champions ma non lon tane dal suo rendimento abi tuale nella fase a eliminazione diretta della coppa. E l’altro centravanti Cavani? Beh, a lungo ha giocato più che altro da terzino: a Mourinho avrà ricordato proprio il suo Eto’o interista a Stamford Bridge contro il Chelsea. Per il Mata dor più palloni recuperati, 5, che tiri in porta: uno solo, un gran destro a giro sull’unico spunto offensivo della sua partita, quando dopo l’uscita di Ibra è andato davanti, ma ormai troppo stanco per con servare la lucidità di fronte al la porta (come dimostra un dribbling sbagliato nell’uno contro uno al limite dell’area). Così la partita la decisa non un 9 ma un 10. Il Chelsea ne aveva quattro in campo, al Psg ne è bastato uno: Pastore. Con una giocata decisiva ne gli ultimi sedici metri. Pro prio quello che aveva chiesto Mourinho ai suoi. © RIPRODUZIONE RISERVATA 10 LA GAZZETTA DELLO SPORT GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 CHAMPIONS ANDATA QUARTI 1 le Pagelle 3 DI FILIPPO MARIA RICCI REAL MADRID (433) Casillas; Carvajal, Pepe, S. Ramos, Coen trao; Modric, X. Alonso, Isco (dal 25’ s.t. Il larramendi); Bale, Benzema (dal 30’ s.t. Mo rata), C. Ronaldo (dal 35’ s.t. Casemiro). PANCHINA D.Lopez, Varane, Nacho, J.Rodri guez. ALLENATORE Ancelotti. CAMBI DI SISTEMA nessuno. ESPULSI NESSUNO. AMMONITI nessuno. REAL MADRID 7,5 CASILLAS 6 Per il portiere di coppe un miracolo con l’avversario in fuorigioco e l’affetto del Bernabeu. CARVAJAL 7 Parte con l’assist a Bale, continua con corsa e difesa. PEPE 7,5 Quando si limita a giocare a calcio lo fa molto bene. RAMOS 6,5 Attento dietro e brillante in appoggio offensivo. COENTRAO 6 Nel secondo tempo soffre Reus. MODRIC 6,5 Altra serata positiva, e l’assist a Ronaldo. XABI ALONSO 6,5 Dicono sia stanco, il suo lo fa sempre. Un gol meraviglioso, tanti altri dettagli di qualità. Standing ovation ILLARRAMENDI 6 Venti minuti a remare. BALE 7 Il gol dopo 3 minuti, una bella punizione, qualche errore. BENZEMA 6,5 Brillante nell’azione del primo gol, attivo, non sempre lucido. MORATA 6 Un quarto d’ora, accademico. RONALDO 7 Sabato fischiato per egoismo, ieri gol, ovazione e dolore: esce zoppicando. CASEMIRO 6 Partecipa alla festa. ALL. ANCELOTTI 7,5 Ennesima grande notte europea. BORUSSIA D. 5 WEIDENFELLER 6 Incolpevole sui gol, para due punizioni e altro. PISZCZEK 5 Male sul secondo gol, spesso in affanno, sostituito. SCHIEBER 5,5 Arrugginito. PAPASTATHOPOULOS 4 Le prime due reti sulla coscienza: disastro. HUMMELS 5 Deve giocare per due, non sempre gli riesce. DURM 6 Il più positivo in difesa. SAHIN 5 Torna da ex, male. KEHL 5 Ammonito e squalificato. JOJIC 5,5 Pochi minuti di nulla. REUS 5,5 Si sveglia solo dopo l’intervallo, troppo tardi. MKHITARYAN 5 Perde palla sul secondo gol. HOFMANN 5,5 Il primo cambio di Klopp, non influisce. GROSSKREUTZ 5 Con Carvajal non passa mai. h IL MIGLIORE 6 AUBAMEYANG A lungo è l’unico dei suoi che ci prova. Isolato e volitivo. ALL. KLOPP 5 Aveva detto in spagnolo che i suoi avrebbero mostrato «cojones», si è sbagliato. GLI ARBITRI CLATTENBURG 6,5 Fa scorrere la partita nella sua tranquillità, non sbaglia nulla. Beck 6,5 Burt 6,5 Oliver 6 Probert 6 3 0 PRIMO TEMPO 20 MARCATORI Bale al 3’, Isco al 27’ p.t.; C. Ronaldo al 12’ s.t. PEPE UN MURO OK CARVAJAL DISASTRO «PAPA» REUS A SPRAZZI h 7,5 IL MIGLIORE ISCO REAL MADRID BORUSSIA D. 2 BORUSSIA DORT. (4231) Weidenfeller; Piszcek (dal 21’ s.t. Schieber), Papastathopoulos, Hummels, Durm; Sahin, Kehl (dal 28’ s.t. Jojic); Reus, Mkhitaryan (dal 18’ s.t. Hofmann), Grosskreutz; Aubame yang. PANCHINA Langerak, Friedrich, Kirch, Ducksch. ALLENATORE Klopp. CAMBI DI SISTEMA dal 21’ s.t. 442. ESPULSI nessuno. AMMONITI Kehl e Grosskreutz per gioco scorretto. ARBITRO Clattenburg (Inghilterra). NOTE spettatori 75.000 circa. Angoli 66. Tiri in porta 102. Tiri fuori 33. In fuorigioco 10. Re cupero. p.t. 1’; s.t. 4’. 1 Bale sblocca la partita dopo una manciata di minuti con un tocco ravvicinato LAPRESSE 2 Il Real raddoppia grazie al tiro dal limite di Isco: il pallone s’infila proprio nell’angolino basso EPA 3 Arriva il tris firmato dal solito Cristiano Ronaldo che non lascia scampo all’uscita di Weidenfeller LAPRESSE Ancelotti forza tre Ronaldo è da record Il Real vede la semifinale In gol Bale, Isco e il portoghese che eguaglia Messi e Altafini: 14 reti in una edizione della Coppa. Dortmund strapazzato ALBERTO CERRUTI MADRID (Spagna) Revancha. Rivincita cioè di uno spettacolare Real Ma drid che cancella, con un ap plauditissimo 30, l’elimina zione in semifinale di un anno fa lasciando al Borussia sol tanto la speranza di un mira colo per il ritorno di martedì a Dortmund. Fa festa Ancelotti, primo allenatore capace di ar rivare ai quarti con cinque squadre diverse: Juventus, Milan, Chelsea, Psg e ora que sto nuovo Madrid dei record, capace di segnare 32 gol in 9 partite alla media record di 3 e mezzo per volta. E con lui fa festa Cristiano Ronaldo che nella sera in cui gioca la sua centesima partita in Cham pions firma la rete con cui rag giunge Di Stefano a quota 49 in Europa, eguagliando il re cord di 14 gol in Coppa dei Campioni/Champions di Alta fini e Messi. Ma per rendere l’idea della forza di questa squadra, non a caso uscita con il miglior punteggio dal primo quarto di finale, è bene ricor dare che Ronaldo è «soltanto» la classica ciliegina sulla torta, perché se Casillas non prende gol il merito è anche di un grande Pepe, davanti al quale si rivede un eccellente Modric, con la piacevole riscoperta di Isco, rilanciato in extremis dall’improvvisa gastroenterite di Di Maria. perché Xabi Alonso si confer ma fondamentale come Pirlo, tra Modric e il jolly Isco. Tutti si chiudono davanti al portie re di coppa Casillas e poi natu ralmente ci sono quei tre sata nassi davanti, con Benzema sempre generoso al centro, mentre Bale e Ronaldo si scambiano volentieri le fasce. E proprio dalle fasce nasce do po appena 3’ il gol che conqui sta l’esigente pubblico del Ber nabeu. Carvajal, altra scelta felice di Ancelotti, scambia con Benzema bravo a liberare Bale che infila il pallone del l’10, quinto gol per lui in Champions. Colpiti e affonda ti, i tedeschi confermano di es sere lontani parenti dello squadrone di un anno fa, ca pace di eliminare il Madrid dopo averlo già messo in diffi coltà con un 21 in casa e un 22 qui al Bernabeu nella fase Borussia minore Un anno e quattro sfide dirette di Cham pions dopo, è un altro Real Madrid, anche senza Marcelo a sinistra, rilevato da Coen trao. Ciò che non manca mai, invece, è l’equilibrio tattico Una rivincita dello 04 di un anno fa. Ma questo Real ha ben altro equilibrio tattico e un attacco da favola a gruppi. Troppo pesanti si ri velano le assenze dei vari Gundogan, Subotic, Blaszczykowski, Bender, Sch melzer e dello squalificato Lewandowski. Reus, unico su perstite di quel tremendo tri dente completato da Gotze e dallo stesso Lewandowski, non si vede mai. E poco di più combinano i suoi nuovi com pagni di reparto Grosskreutz a sinistra e Mkhitaryan al cen tro, alle spalle di Aubame yang. Festa Ronaldo Contro questo Borussia minore, il Madrid ha il merito di non fermarsi mai giocando con la tranquillità del suo allenatore e con la fa me di una squadra che inse gue la Decima. Cristiano Ro naldo cerca invano il gol, ne gatogli due volte da Weidelfel ler, accontentandosi di festeggiare il 20 firmato pro prio dall’ultimo arrivato, Isco, bravissimo a sfruttare un rim pallo con un perfetto rasoter ra. Il Borussia Dortmund im provvisamente si scuote con Grosskreutz che impegna Ca sillas, avvio di un tardivo ri sveglio che sembra concretiz zarsi nella ripresa quando i gialli si gettano in avanti a co sto di esporsi al contropiede micidiale del Real. Pepe salva su Mkhitaryan e dal possibile 21 si passa invece al 30, gra zie a un’iniziativa di Modric che vola a sinistra e scodella a Ronaldo il pallone della sua festa. Sembra finita, ma Casil las sbaglia un’uscita e viene salvato ancora una volta dal provvidenziale Pepe. Klopp non ci sta, manda in campo prima Hofmann, poi Schieber e infine Joijc. Tutto inutile per il Borussia. Ancelotti, invece, è costretto a richiamare Ronal do, che esce zoppicando. Ma rimane questa l’unica macchia di una notte felice per il suo Madrid. © RIPRODUZIONE RISERVATA MONDO «Lo Zenit comprò l’arbitro per vincere in Uefa» L’ex Hagen: «Noi giocatori pagammo 3 mila dollari a testa e lui annullò 4 gol per fuorigioco» «I giocatori dello Zenit corruppero un arbitro per pas sare un turno di Coppa Uefa». Lo denuncia choc arriva dal l’ex calciatore norvegese Erik Hagen, 38 anni, che giocò nel la squadra di San Pietroburgo dal 2005 al 2008 (Luciano Spalletti sarebbe arrivato nella stagione seguente). Il difenso re in un’intervista al giornale norvegese «Vg» ha rivelato: «Saputo della cosa mi ribellai dicendo che era una follia, che eravamo più forti degli avver sari, ma alla fine abbiamo pa gato tutti. Versammo tremila dollari a testa per l’arbitro, che uno di noi conosceva, e ne in tascammo 12 mila come pre mio partita. Il direttore di gara annullò 4 gol per fuorigioco». Hagen non dà altri particolari sulla vicenda, l’unica di cui avrebbe conoscenza diretta avendo partecipato alla «col letta», ma ritiene che la partita di Coppa non sia stata l’unico caso di corruzione negli anni in cui giocava a San Pietrobur go. Riandando alla stagione d’oro dello Zenit nel 2007, il norvegese ricorda: «Nelle ulti me 10 sfide tutte le decisioni degli arbitri erano a nostro fa vore. È stato molto imbaraz zante. Nella stagione prece dente, invece, le cose erano andate in senso opposto». S Erik Hagen 38 anni, è stato difensore dello Zenit dal 2005 al 2008. Per lui anche 28 presenze e 3 reti nella nazionale norvegese Smentite e stupore Il giorna le non ha indicato il match in questione, ma è in possesso di indicazioni precise tanto da aver contattato il presunto ar bitro corrotto, che però ha smentito in modo categorico. Il «Vg» ha poi sentito un porta voce dello Zenit che ha espres so la sorpresa del club per le parole di Hagen: «Sono sem pre state rispettate le regole del fair play» è stato il com mento. Le parole del difensore sulle presunte diffuse irregola rità nel calcio russo sono state però confermate nella stessa intervista da un altro norvege se dai trascorsi in Russia, Jor gen Jalland, che ha giocato nel Rubin Kazan tra il 2005 e il 2006. A suo parere, la pratica del «matchfixing» era molto diffusa: «Dopo 10’ capivi subi to se la gara sarebbe stata vinta o persa». Secondo un questio nario proposto dal sindacato internazionale calciatori Fif Pro a 177 giocatori della mas sima serie russa, il 10% ha det to di essere stato contattato per fissare il risultato del gio co. Quasi la metà, il 43,5%, hanno riferito di avere saputo di risultati combinati. Taccuino CHAMPIONS ASIA Lippi k.o. in Sud Corea SEUL Il Guangzhou di Marcello Lippi perde 10 in casa dei sudcoreani dello Jeonbuk, nella 4a giornata del gruppo G della Champions League asiatica. Con Alessandro Diamanti in campo per tutti i 90’, e in supe riorità numerica per l’espulsione al 67’ di Jung Hyuk, i cinesi sono stati puniti dalla rete di Leonardo al 76’. Nonostante il k.o. il Guangzhou mantiene il primato del girone G con 7 punti in compagnia dei sudcoreani. BRASILE Il Fluminense esonera Renato RIO (m.can.) Renato, attaccante della Roma 8889, non resiste all’eliminazione dalle finali del cam pionato dello stato di Rio de Janeiro: non è più l’allena tore del Fluminense, con cui aveva un contratto sino alla fine del 2014. Il bilancio di Renato in questa stagio ne: 18 partite, con 9 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte. GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 11 «Vinta la prima di 5 finali, avanti così» Ancelotti: «Abbiamo reagito bene alle difficoltà, ma è ancora lunga». Isco: «Una serata perfetta» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE FILIPPO MARIA RICCI @filippomricci MADRID I fischi di sabato, le ova zioni di mercoledì. Così è il Bernabeu. Il Madrid in Europa infila il 17esimo risultato posi tivo e la decima partita se gnando 2 o più gol, i tifosi se ne vanno contenti. «L’ambien te era molto positivo, dentro e fuori dal campo – dice Ance lotti –, c’era una bella alchimia nell’aria, e la cosa aiuta a fare partite come queste. L’entusia smo del pubblico è fondamen tale». Pace fatta. Anche e so prattutto con Ronaldo, sabato fischiato per egoismo. Gol e record Del resto, come si fa a prendersela con uno che quest’anno ha già fatto 45 gol in 41 partite? Ieri per Ronaldo centesimo gettone di Cham pions e un paio di record: è ar rivato a 11 partite di fila se gnando (15 gol in totale) quando Messi due volte si era fermato a 10, e soprattutto è già a 14 gol in questa Cham pions, eguagliato il primato stabilito da Altafini nel 1963 e da Messi due stagioni fa. Sem bra l’anno giusto per superare i rivali. E allora tutti in piedi: quando Ancelotti richiama Ronaldo il Bernabeu si alza ad abbracciare il pichichi della Li ga e della Champions. E si pre occupa un po’, perché CR fa una smorfia di dolore ed esce zoppicando. «È uscito solo per precauzione – ha detto Ance lotti –. Non è infortunato, ave va un dolorino al ginocchio e l’abbiamo cambiato. Non sono preoccupato». E sulla partita: «Abbiamo reagito bene alle difficoltà, ma non è stato faci le, e non lo sarà a Dortmund, nonostante il risultato. Nel se condo tempo hanno mostrato le loro qualità: la prima delle cinque finali per vincere la Champions l’abbiamo fatta be ne, speriamo di continuare». enterite che ha fermato Di Ma ria. Destino. Il ragazzo, 21enne ancora per qualche giorno, si è mosso bene, ha scaldato lo stadio e ha lasciato il segno sulla gara con un col po da biliardo. Decimo gol sta gionale per lui, terzo in Cham pions. «Sono contentissimo per il risultato, per il gol che ho fatto e perché non ne abbiamo incassati. Serata perfetta, im portante per il ritorno. La mia posizione? Io posso giocare in ogni modulo e in ogni posizio ne. Non volevo rivincite, solo mostrare il mio valore all’alle natore e al pubblico. Troppi paragoni: io sono Isco, e solo Isco». Una rivendicazione le gittima, in una grande notte europea. Pensando a Juanito. «Sono solo Isco» L’altra ova zione il Bernabeu l’ha dedica ta a Isco. E doveva essere scrit to da qualche parte. Nella not te segnata dal 22° anniversa rio della morte di Juanito ci sono gloria e applausi per un altro ragazzo di Malaga. Isco ha giocato solo per la gastro Carlo Ancelotti, 54 anni EPA la mossa tattica Bale e CR7 jolly mobili Klopp in barca L’ATTACCO REAL BENZEMA RONALDO BALE CARVAJAL Movimento Passaggio GDS Gli scambi di = fascia tra Ronaldo e Bale con Benzema in mezzo a fungere da «pivot mobile» hanno messo in crisi la difesa del Borussia di Klopp. L’assetto iniziale prevedeva a destra Gareth Bale e a sinistra Cristiano Ronaldo, ma i due si sono continuamente alternati, non solo disorientando gli avversari ma facendo anche spazio agli inserimenti da dietro. Emblematica l’azione del primo gol: Carvajal scambia con il «pivot» Benzema e va a raccogliere il passaggio di ritorno prima di crossare per Bale che segna. INGHILTERRA Hodgson ci ripensa «Vietate le wags nel ritiro mondiale» LONDRA Divieto di wags per l’Inghilterra: Roy Hodgson ha deciso che mogli e fidanzate non potranno viaggiare con la nazionale al Mondiale, sin dal preritiro di Miami. Una vera e propria virata, quella del c.t., dopo l’iniziale invito esteso a tutte le compagne. La decisione di Hodgson forse si spiega con gli sfortunati precedenti, come quando a Germania 2006 le wags, tra le quali Victoria Beckham, avevano rubato la scena ai mariti fino a divenire un elemento di distrazione. Quattro anni fa anche l’allora c.t. Fabio Capello aveva chiuso le porte alle wags (acronimo di «women and girlfriends»). Isco, 21 anni, ex Malaga REUTERS © RIPRODUZIONE RISERVATA 12 LA GAZZETTA DELLO SPORT GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 IL CASO Barça nei guai Minori acquistati illecitamente «Stop al mercato» Catalogna: il giudice del caso Neymar è a Madrid, i documenti della denuncia vengono passati a un giornale di Madrid, alla Fifa, Commissione sullo Statuto del Calciatore, quella che si occupa del regolamento sul trasferimen to dei minori, nel 2013 è appro dato un dirigente del Real Ma drid. La regola Da anni il Barcello na, come tante altre squadre, prende ragazzi da far crescere nel vivaio. Nonostante la Fifa ab bia regolato il flusso dei mino renni vietando l’acquisto di un der 18. Con 3 eccezioni: che la fa miglia si sposti col ragazzo per motivi di lavoro, non legati al cal cio; che il giocatore abbia com piuto 16 anni e si sposti all’inter no della Comunità Europea; che il movimento coinvolga un club a meno di 50 km dalla frontiera e un calciatore che vive nello Stato limitrofo sempre a meno di 50 km dalla frontiera. Secondo la Fi fa il Barça ha violato l’Articolo 19 in 10 occasioni tra il 2009 e il 2013. La Fifa punisce i catalani: non potranno comprare fino al giugno 2015. Il club: «Spiegheremo tutto» La cronaca Nel 2012 alla Fifa arrivano due denunce anonime su presunte irregolarità. Si apre l’inchiesta, viene avvertita la fe dercalcio spagnola che contatta quella catalana e questa il Barça. Che fa finta di nulla. E allora nel febbraio 2013 arriva lo stop per 6 canterani blaugrana: i coreani Lee Seung Woo, Paik SeungHo, Jang Gyeolhee, il francese Chen dri, il nigeriano di passaporto olandese Bobby Adekanye e il ca merunese Patrice Sousia. L’ingegnere e imprenditore Josep Maria Bartomeu, 51 anni, presidente del Barcellona dal 23 gennaio 2014 ANSA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE FILIPPO MARIA RICCI @filippomricci MADRID Leggi aggirate, grandi inte ressi economici, minorenni figli del calcio globale e una sanzione esemplare. La Fifa ha multato (370.000 euro) e squalificato il Barcellona con l’impedimento a operare nei due prossimi merca ti, estate 2014 e inverno 2015, per irregolarità nella gestione dell’acquisto di 10 calciatori Un der 18. Multata anche la feder calcio spagnola (400.000 euro) per omissione di controllo. La difesa Il club catalano ha 21 giorni per il ricorso, già an nunciato in un lungo comunicato nel quale il Barça afferma anche che in qualsiasi caso invierà al Tas la sentenza Fifa e chiederà la sospensione cautelare del ver detto per poter operare sul mer cato quest’estate. Il Barça si di fende sottolineando che è stata multata anche la federcalcio spa gnola (che dovrebbe vigilare), dicendo che tratta bene i suoi ra gazzi e aiuta le loro famiglie, che secondo i criteri della denuncia Fifa sarebbero 15.000 i ragazzi tesserati in maniera irregolare solo in Catalogna. Nulla però sul lo specifico del come sono stati tesserati. Complotto capitale? In attesa degli sviluppi a Barcellona s’in terrogano sull’origine della de nuncia, che fa il paio con quella per il caso Neymar, ancora aper tissimo e che è costato la presi denza del club a Rosell. Si guar da sempre a Madrid, la capitale vista come origine di ogni male ancor di più in questi tempi di grande fermento indipendenti stico, col Barça che resta sempre, per dirla con Vazquez Montal ban, l’esercito disarmato della L’accordo negato Il Barcello na prova la fuga in avanti, propo nendo alla Fifa la creazione di una specie di elitario club dei mi gliori vivai ai quali sarebbero ri servate deroghe e trattamenti speciali inclusa l’abolizione del limite d’età sui trasferimenti. La Fifa rifiuta, e infila il tiquitaca normativo blaugrana con un contropiede letale: la squalifica di ieri. Due considerazioni. Pare che questo Lee Seung Woo sia un vero fenomeno, e magari è così. Però sembra chiaro che aprendo la cantera all’Asia il Barça oltre che un ipotetico nuovo Messi cer chi l’apertura di nuovi mercati economici. Cosa che può aver su scitato invidia. Ed è certo che do po il Caso Neymar questa storia dei minorenni arreca un nuovo e notevole danno d’immagine a un club che si è sempre venduto co me al di sopra di ogni sospetto e portatore di valori etici e morali di primissimo piano. clic NEL 2009 IL CHELSEA PAGÒ 900 MILA EURO AL LENS PER KAKUTA Il caso Barcellona ha un precedente: autunno 2009, il Tas «salva» il Chelsea per l’acquisto del francese Gael Kakuta (classe ‘91 e oggi alla Lazio), preso minorenne, nel 2007, dal Lens. I Blues pagano 900 mila euro di indennizzo. © RIPRODUZIONE RISERVATA S MarcAndré ter Stegen 21 anni, portiere del Borussia Monchenglad bach, è già stato acquistato dal Barça, ma il contratto non è ancora stato depositato S Alen Halilovic 17 anni, centrocampista croato della Dinamo Zagabria, ha già debuttato in nazionale: pure il suo acquisto è congelato S Rafinha 21 anni, centrocampista. Il fratello di Thiago Alcantara è stato prestato al Celta Vigo e questa estate farà ritorno al Barcellona ValdesPuyol out: con porta e difesa da sistemare sarebbe un guaio Gli arrivi di Ter Stegen e Halilovic sono congelati: si punta alla sospensione della pena per quest’estate DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MADRID Qualora la squalifica fosse mantenuta, per il Barcellona sarebbe un disastro. La san zione colpirebbe i catalani nel momento di maggior esigenza, col ritiro di Carles Puyol e l’addio di Victor Valdes (svincolato a giugno) già annunciati da tempo e l’assoluto bisogno di prendere portiere e difensore centrale. Ter stegen congelato Il portiere è già stato in dividuato, e preso, da tempo: il tedesco Marc Andre ter Stegen, anche lui a fine contratto col Borussia Monchengladbach. «Non voglio par lare del Barça e non so nulla della sanzione — ha detto ieri il giocatore al Kolner Express —, so solo che a giugno lascerò il Borussia». Il suo contratto non è stato ancora depositato, e ora il trasferimento è condizionato dalla Fifa. Se Ter Stegen non potesse venire, due ipotesi: che il Barça supplichi Valdes a restare un anno in più. Situazione complicata dalla rottura del lega mento del ginocchio subita la scorsa settima na: in ogni caso Valdes è fuori fino a ottobre. Dare fiducia al 38enne Pinto, col contratto in scadenza a giugno, e ai giovani Oier Olazabal e Masip, cioè guardare alla cantera. Senza difesa Per il difensore il problema è peggiore, perché non c’è nessun precontratto e il Barça si sarebbe dovuto muovere sul mercato estivo con quel tesoretto da 60 milioni sbandie rato dal presidente Bartomeu. I centrali di Mar tino sarebbero Piqué, Mascherano, Bartra oltre alle soluzioni di emergenza: Adriano, Bu squets, Song. Congelato anche l’acquisto della stella croata Alen Halilovic, 17enne della Dina mo Zagabria comunque destinato al Barça B. Quest’estate il Barcellona recupererebbe due giocatori, e di grande qualità: Gerard Deulo feu, prestato all’Everton, e Rafinha, fratello di Thiago Alcantara, prestato al Celta. Questo lo scenario peggiore. Però difficilmente finirà co sì, per vari motivi. Il primo: il Barcellona chie derà la sospensione cautelare della pena in at tesa della sentenza definitiva: se dovesse otte nerla potrebbe fare acquisti nell’estate di que st’anno e stare fermo nell’inverno e nell’estate 2015 quando avrà messo fieno in cascina. Il se condo: le regole della Liga permettono di avere in rosa al massimo 25 giocatori, e di coprire con un acquisto anche fuori dalle finestre di merca to eventuali vuoti lasciati da infortuni gravi. Con Valdes fuori gioco se si fa male Pinto il club catalano avrà a diritto a prendere un portiere. Il tempo ci dirà che Barça vedremo nelle prossi me due stagioni. f.m.r. © RIPRODUZIONE RISERVATA CHAMPIONS RITORNO SENZA DUE PROTAGONISTI Como aspetta Messi: avrebbe preso una villa vicino ai vip mo, è stata resa pubblica dalla Proto Organization, società specializzata nella compra vendita di immobili per le star di Hollywood e dello sport. L’acquisto di Messi seguirebbe quello effettuato da altri gio catori o ex come Ronaldo e Be ckham che hanno casa sulle ri ve del Lario. Arriverebbero quindi nuovi acquirenti Vip, altri se ne vanno. E’ il caso di Josè Mourinho che ha vendu to la sua villa sempre in pro vincia di Como qualche setti mana fa. GIÀ PRESI LO SCENARIO COSA FARÀ IL BARCELLONA © RIPRODUZIONE RISERVATA NUOVO ARRIVO SUL LAGO HANNO CASA ANCHE RONALDO E BECKHAM Il lago di Como piace ai vip e sembra che anche Leo Messi non faccia eccezione. Gli avvocati del campione del Barcellona, vincitore di quat tro Palloni d’oro, ieri avrebbe ro concluso per conto del gio catore l’acquisto di una splen dida villa sul lago di Como. Messi ama l’Italia e ama fre quentare soprattutto Milano: è un assiduo frequentatore del quadrilatero della moda. Co mo, dunque, potrebbe diven tare la sua base per le trasferte nel nostro Paese. La trattativa, rimasta segreta fino all’ulti A Piqué fermo un mese salta l’Atletico Madrid Anche Diego Costa k.o. L’infortunio di martedì non ha niente a che vedere con il pro blema al ginocchio dei giorni scorsi. Piqué si è fermato dopo 10’ a causa di uno scontro ae reo con Diego Costa, ma so prattutto per essere caduto male: al suo posto ha giocato il giovane Marc Bartra. BARCELLONA Costa 7 giorni Solo una setti mana di stop invece per Diego Costa. L’Atletico Madrid ha ti rato un sospiro di sollievo do po gli esami a cui si è sottopo sto l’attaccante, vittima di un infortunio muscolare in Champions League a Barcello na. Il problema al muscolo se mitendinoso della coscia de stra è meno grave del previsto. Costa, in ogni caso, sembra destinato a saltare la sfida contro il Barcellona nel ritor no dei quarti di Champions. Il ritorno di AtleticoBar cellona, al Calderòn di Ma drid, sarà senza due protago nisti: Piqué e Diego Costa. Il Barcellona ha comunicato che il difensore Gerard Piqué starà fuori dalla formazione titolare per 4 settimane: ha subito una «contusione pelvica sul lato destro e sarà costretto a stare fuori per un mese». Di certo sarà costretto a saltare anche la finale di Coppa del Re del 16 aprile, contro il Real Madrid. In alto uno scorcio del lago di Como Sopra: Messi a Milano BOZZANI Gerard Piqué a terra infortunato AFP © RIPRODUZIONE RISERVATA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 13 MONDIALE SPECIALE: LE NAZIONALI Brasile, il grande favorito prio contro l’Uruguay. Ma non sarebbe snobbata di sicuro una finale contro gli azzurri, che di mondiali ne hanno vinti quattro. Sognando un’altra finale Meglio se con l’Uruguay La Seleção di Neymar può cancellare lo smacco del 1950 E rafforzare il primato Mondiale: sarebbe la sesta vittoria 4 GARE DEL GRUPPO S 12 giugno San Paolo BRASILE Croazia ore 22 17 giugno Fortaleza BRASILE Messico ore 21 23 giugno Brasilia Camerun BRASILE ore 22 (ora italiana) NICOLA CECERE Ci sono oltre duecento mila persone, di cui 173.850 paganti, al Maracanà di Rio il pomeriggio del 16 luglio 1950. Brasile e Uruguay, alle ore 15, si affrontano per la finale della coppa Rimet, il campionato del mondo. La formazione di casa, per esigenze «cinemato Solida ed esperta la difesa messa su da Scolari, ancora qualche dubbio a centrocampo grafiche» veste una divisa bianca, gli ospiti hanno la tra dizionale maglietta celeste con pantaloncini neri. Il Brasi le si porta presto in vantaggio ma a vincere sarà l’Uruguay, grazie a un tiro a fil di palo di Ghiggia: 12, quindi, il titolo va agli ospiti. Alla fine piango no tutti: i vincitori fieri dell’im presa storica; i vinti per quello che considerano uno smacco disonorevole. Nel Paese si re gistrano anche dei suicidi: sia mo proprio al dramma colletti vo. IL CAMPETTO BRASILE 4-2-3-1 c.t. Luiz Felipe Scolari JULIO CESAR DANI ALVES DANTE THIAGO SILVA MARCELO FERNANDINHO PAULINHO HULK OSCAR NEYMAR FRED LA GAZZETTA DELLO SPORT La rivincita Sessantaquattro anni dopo il Brasile ha la possi bilità di cancellare la macchia su un palmares divenuto nel frattempo unico: nessuna na zionale può vantare 5 successi mondiali. Il dovere assoluto per gli uomini di Felipe Scolari è vincere il sesto, davanti al lo ro popolo. E, naturalmente, in molti sognano, una finale pro Neymar esulta (sopra), gioca (a destra) e posa (in alto) con Marcelo, Thiago Silva e la Confedera tions Cup vinta al Maracanà di Rio de Janeiro, contro la Spagna, il 30 giugno scorso REUTERS/AP/AFP Hernanes e Kakà Senza le ga re di qualificazione a disposi zione, Scolari ha cercato in ogni caso di trasformare in squadra la legione straniera, gente abituata al calcio euro peo di vertice. Frequenti i viag gi del c.t. in Inghilterra, sotto controllo costante pure i tornei spagnolo e tedesco. Un po’ me no il nostro, dove Robinho e Kakà sono stelle cadenti e Her nanes è quasi sicuro di esserci (lo ha sempre convocato) ma non in un ruolo di primattore. Eppure proprio il reparto di centrocampo della Seleção ap pare quello meno bloccato ov vero passibile di miglioramen ti, attraverso inserimenti del l’ultimo momento. C’è potenza e personalità sulla mediana, ma può esserci carenza di al ternative a chi è deputato a conferire estro e fantasia. Ecco perché Kakà spera ancora. Neymar come Messi In molti vedono nel giovane Neymar il possibile trascinatore della Se leção. Una naturale contrap posizione all’argentino Messi, suo compagno nel Barcellona. Noi ricordiamo però il venti treenne Messi del Sudafrica 2010 come un flop per il c.t. Maradona che aveva puntato forte sul suo erede. E Neymar a giugno avrà ventidue anni... Il modulo Solida ed esperta appare la difesa messa in piedi da Scolari. Julio Cesar in por ta, Dani Alves e Marcelo terzi ni, Thiago Silva e Dante o David Luiz come centrali. Un ottimo reparto, con va lide alternative tipo Rafinha. Inesauribili i cursori di cen trocampo, Paulinho e Fer nandinho, che agiscono alle spalle dei tre creatori di gioco Hulk, Oscar e appunto Neymar, collocati alle spalle di Fred. Il modulo 4231 in que sti ultimi anni viene visto come la massima espressione di una vocazione offensiva. Punto de bole di tale sistema è la corsia esterna presidiata solo dai ter zini. Bisogna che quando at taccano gli avversari Neymar e Hulk diano una mano. Detto ciò è questa la squadra favori tissima al titolo di campione del mondo. Sarebbe il sesto. © RIPRODUZIONE RISERVATA la scheda NEYMAR 22 ANNI ATTACCANTE Il destino del Brasile è soprattutto nei piedi di Neymar da Silva Santos Júnior, nato a Mogi das Cruzes il 5 febbraio 1992. Talento del Barcellona e della Nazionale brasiliana con cui ha giocato, dal 2010, 47 gare e segnato 30 gol; 4 di questi nell’ultima Confederations Cup vinta il 30 giugno 2013, 30 alla Spagna (la 4a per il Brasile). LA SELEÇÃO La Nazionale di calcio del Brasile detta Seleção è la più titolata del mondo con 5 Mondiali vinti: 1958, 1962, 1970, 1994, 2002. Per questo il Brasile è detto Pentacampione. È anche l’unica nazionale al mondo ad aver partecipato a tutte le 19 edizioni del Mondiale dal 1930 ad oggi. DOPPIETTA Il Brasile ospita la 20a edizione dei Mondiali, 64 anni dopo avere ospitato l’edizione del 1950. Il bis l’hanno fatto anche Messico, Italia, Francia e Germania. CAPOCANNONIERE È Pelé che con la maglia del Brasile ha segnato 77 gol. Pelè ha detto: «Neymar può diventare anche più forte di me». E se lo dice lui... 14 LA GAZZETTA DELLO SPORT GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 SERIE A 4 I NUMERI 9 mila i metri quadri di superficie di Casa Milan, la nuova sede rossonera. Di questi, 3.000 sono destinati agli uffici 10 le ore di apertura del Milan Store (tutti i giorni dalle 10 alle 20, il giovedì fino alle 22). La novità è rappresentata dalla libreria, ovviamente a tematiche rossonere 25 mila metri quadri la superficie della piazza su cui sorge Casa Milan. E’ una delle piazze più grandi della città. Il club vorrebbe diventasse il luogo simbolo per celebrare i successi e di aggregazione dei tifosi rossoneri 160 i posti del bar ristorante interno, di cui 105 riservati al ristorante (aperto a pranzo e a cena) MARCO PASOTTO MILANO Il Milan ha un nuovo cuo re. Se a Milanello pulsa quello sportivo, ora in via Aldo Rossi batte forte quello istituzionale. Nuova sede, nuove idee, nuovi progetti. Pensieri in grande. In realtà il trasferimento da via Turati al Portello – zona nord ovest della città: una «falsa pe riferia», a pochi passi da San Siro e dalle autostrade ma non lontano dal centro – risale a novembre. Per rendere opera tivi novemila metri quadri di superficie però serve tempo, e così «Casa Milan» è stata pre sentata ufficialmente ieri. «Questo è ciò che per due anni è stato il mio sogno», ha rac contato un’emozionata Barba ra Berlusconi, che ha voluto fortemente e curato da vicino il nuovo quartier generale. Se duta accanto al neo direttore commerciale Jaap Kalma e al l’architetto Fabio Novembre, che ha tradotto le idee in real tà, la vicepresidente ha spiega to la grande differenza rispetto al passato: «Il Milan sta cam biando e sta crescendo, aveva mo bisogno di una realtà poli funzionale, tecnologica, aper ta ai tifosi e alla città e che Milan: nuova casa Barbara chiama l’Oriente «Pronti a cedere il 30%» L’a.d. presenta la sede: «Investiremo ancora. E non escludo un futuro in Borsa. Lo stadio? Un imperativo. Con Galliani confronto duro, ora sintonia» avesse un importante utilizzo commerciale. Questa sede ha una forte valenza per lo svilup po del marchio. Investire nella sede significa aumentare i ri cavi. In ambito commerciale l’obiettivo è incrementare la nostra presenza nei mercati asiatici e medio orientali». Impegno Investimento è ov viamente una parola chiave, soprattutto ora che il rubinetto Fininvest non eroga più come ai tempi d’oro. E anche perché la prossima stagione verranno a mancare gli introiti della Champions. Così Barbara pri ma puntualizza: «Tengo a riba dire l’impegno della mia fami glia nel Milan, l’interesse a va lorizzare il nostro patrimonio e a investire nel club». Quindi chiarisce: «Si è parlato di una cessione societaria e non è cor retto. Una partnership invece sarebbe molto ben vista e per metterebbe un approccio più sereno a questioni primarie co me la costruzione dello stadio di proprietà. Siamo pronti a valutare la cessione di una quota di minoranza, intorno al 2030%. Un futuro in Borsa? E’ un’ipotesi che al momento non stiamo vagliando, ma per il fu turo non la escludo». Infine an ticipa: «La settimana prossima è in programma un viaggio ne gli Emirati Arabi (da domenica 6 a venerdì 11, sarà accompa gnata da Kalma e dal responsa 18991909 LA PRIMA CASA La Fiaschetteria toscana La prima sede del Milan, in via Berchet 1, dove è stato fondato. 196566 CORSO VENEZIA Palazzo Castiglioni L’elegante palazzo Castiglioni, in Corso Venezia 47 a Milano 19662013 VIA TURATI L’era di Berlusconi Il palazzo moderno di via Filippo Turati 3 che ha ospitato il Milan fino al 2013 storia Dalla Fiaschetteria sino a Via Turati: 115 anni vissuti nel cuore di Milano Gli scenari LE STRATEGIE DEL CLUB CARLO LAUDISA @carlolaudisa MILANO La caccia al nuovo socio è partita da tem po. La novità è che le parole di Barbara Berlu sconi alzano un velo e imprimono un’accelera zione senza precedenti. La presentazione di ca sa Milan dà l’opportunità per indicare gli sce nari imprenditoriali che fanno conto evidentemente sul nuovo stadio. Ma non solo. Il futuro rossonero è chiaramente legato ai suc cessi tecnici che comportano investimenti im mediati. Caccia al partner 150 Un’esigenza per la Champions mila i visitatori che si aspetta il club nel primo anno di apertura del Museo La sinergia Barbara ieri avrebbe voluto al suo fianco Adriano Galliani, ma l’a.d. per l’area sportiva ha preferito restare in disparte. Non per polemica (i rapporti tra i due non sono mai stati così distesi), ma per evitare che i temi tec nici prendessero il sopravvento. E questa cau tela dimostra come la squadra manageriale stia giocando in sintonia per preparare le pros sime mosse nel modo migliore. In questi anni Il viaggio a Dubai per rinnovare con Emirates: ma è già pronta l’alternativa. Barbara ambasciatrice di papà Silvio che ha messo al lavoro i manager Fininvest I LUOGHI NEGLI EMIRATI Emirates è la compagnia aerea di bandiera di Dubai Etihad è la compagnia aerea di bandiera degli Emirati Arabi Uniti con sede ad Abu Dhabi Dubai ABU DHABI EMIRATI ARABI UNITI GDS non sono mancate le lusinghe per Silvio Berlu sconi, ma lui ha sempre respinto partner in gombranti. Questa volta, più di altri, la partita è nelle mani del proprietario e dei suoi uomini di fiducia in Fininvest. Come del resto è appena avvenuto per la soluzione della crisi che ha portato al duopolio sancito il 19 dicembre sor so. Nell’assemblea dei soci del prossimo 16 apri le verrà reso pubblico l’ultimo bilancio che re GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 a nuove frontiere Silvio: «Milanisti, io piango e ci metto anche i soldi...» so C. Maxi schermo Se Sala riunioni on pi m Ufficio biglietti Giardini Pubblici e Store Uffici Duomo Ristorante Museo zona Portello Co rs Il lancio Da sinistra, il direttore commerciale Jaap Kalma, Barbara Berlusconi e l’architetto Fabio Novembre BUZZI bile vendite Tavola, ndr) per esportare i contenuti di Casa Milan, ma anche per cercare partner disponibili a legarsi con noi». Ovviamente lo stadio è al primo posto dei pensieri: «E’ ciò che ci permetterà di competere con tutti i top club. Realizzarlo è un imperativo, stiamo cercando la zona idea le. L’area Expo non è l’unica». Erede Idee chiare dunque per la famiglia Berlusconi, con Barbara erede designata di Sil vio: «Mi auguro che mio padre torni a occuparsi di Milan, ha un grande intuito sportivo e in questo momento difficile gli può servire perché per lui il Milan è una gioia. Mi dà molti consigli, ma poi inizia a parlare di tattica e allora io gli consi glio di rivolgersi a Galliani». Già, l’altro a.d., delegato al l’area sportiva «cui è destinato l’80% del nostro fatturato». Racconta BB: «Il mio rapporto con lui è estremamente positi vo. C’è stato un confronto du ro, ma ora abbiamo ritrovato oL od i GDS obiettivi e intenti comuni». In fine, un accenno a Maldini: «E’ una bandiera. Abbiamo parla to diverse volte, ma in termini generici. Sarebbe positivo se lui volesse portare il suo con tributo». Ma le parole sono sembrate più che altro un pro forma. E poi la reginetta della festa era la sede. Da fine mag gio saranno operativi il barri storante «Cucina Milanello» (160 posti), il museo e il Milan Store. Wifi gratis ovunque. Su una facciata del palazzo sarà collocato un maxi schermo permanente (che trasmetterà le partite del Mondiale) e la piazza su cui sorge Casa Milan, fra le più grandi di Milano, nell’idea del club diventerà il luogo per ce lebrare i successi. In una sede che cresce, cresco no anche i dipendenti. Previste 2030 assunzioni fra museo e store: basta informarsi sul sito rossone ro e mandare il curriculum a lavoraconnoi@acmilan.it. Ieri, a Roma, a Villa Gernetto, Silvio Berlusconi (nella foto sotto) è tornato a parlare del momento che vive il suo Milan. L’ex premier ormai ci scherza anche su. Ai vertici dei coordinamenti regionali del Trentino Alto Adige ha chiesto: «Chi di voi tifa Milan? Anche voi piangete come piango io?». Loro hanno risposto: «Presidente faccia qualcosa, non possiamo trovarci in questa condizione». Pronta la sua replica: «A voi dispiace? Figuratevi quanto dispiace a me, che piango e ci metto anche 50 milioni di euro l’anno». Il ritiro del dicembre 2011: ecco il Milan a lavoro EPA gistrerà un leggero disavanzo. Ma il vero nodo è la prossima stagione, quello senza Cham pions League. Senza i ricavi il fatturato avrà un decremento e soprattutto aumenterà il gap economico con le rivali. Soprattutto in vista della stagione 201516, quando in virtù del nuovo contratto di Mediaset gli introiti per i club italiani aumenteranno di una ventina di milioni di euro. Il Milan sarà competitivo per tornare nella massima competizione in tempi brevi? E’ questo l’interrogativo più pressante. Forse anche per questo la famiglia Berlusconi ha deciso di vagliare con grande attenzione l’ingresso in società di un socio a cui destinare circa il 30% delle quote. Ancor meglio, poi, se questo partner ha voglia di finanziare anche il business del nuovo stadio. © RIPRODUZIONE RISERVATA S su Galliani «Mio papà mi dà molti consigli, per lui il Milan è una gioia, ma poi inizia a parlare di moduli e tattica e allora io gli consiglio di rivolgersi a Galliani...» S doppia valenza. Innanzitutto l’a.d. per l’area commerciale incontrerà i vertici di Emirates la compagnia aerea di Dubai per discutere il rinnovo del contratto in scadenza tra un an no. La compagnia aerea ora è un main spon sor con un vincolo da 12 milioni annui più premi. A Dubai sono interessati anche a rilan ciare? Non meno interessante la tappa nella vicina Abu Dhabi, dove ha sede la concorrente Etihad che guarda caso in questi giorni sta de finendo l’ingresso in Alitalia. E all’orizzonte si aprono strategie commerciali che possono tornare comode agli interessi rossoneri. In ogni caso la mission di Barbara Berlusconi è tanto ambiziosa quanto impegnativa. Ricor diamo che il club di via Aldo Rossi rimarrà a San Siro sino al 2017. Quindi l’investimento immobiliare è fatalmente a medio termine, nonostante esista già un progetto architetto nico avveniristico. Anche per questo la scelta dell’area verrà fatta con calma. La soluzione Expo, per ora, è troppo costosa. Si attendono sviluppi. In tutti i sensi. Il blitz In quest’ottica il prossimo viaggio di Barbara Berlusconi negli Emirati Arabi ha una S sul club «Si è parlato di una cessione societaria e non è corretto. Una partnership invece sarebbe molto ben vista. Investire nella sede significa aumentare i ricavi» 15 INFERMERIA Muntari, stop di 15 giorni Ok Montolivo MILANELLO (Va) Sulley Muntari alza bandiera bianca. Ieri gli esami strumentali hanno evidenziato che il problema in cui è incappato sabato scorso contro il Chievo è una distrazione miotendinea al polpaccio destro. Il ghanese verrà rivalutato nei prossimi giorni, lo stop è quantificabile in circa due settimane. Per Seedorf un problema non da poco, dal momento che Sulley stava attraversando un ottimo momento di forma, riuscendo ad abbinare quantità e qualità. In mediana il tecnico ritrova comunque Montolivo, che ha smaltito l’edema alla schiena. Il capitano ha ripreso a lavorare col gruppo ed è atteso da un ballottaggio con Essien per l’altra maglia da titolare accanto a De Jong (che è diffidato). Si è riaggregato ai compagni pure Abate. Lunedì sera contro il Genoa rientreranno dalla squalifica Mexes e Constant. GLI AVVERSARI DI LUNEDÌ Perin: «Occhio Genoa: il Milan è in crescita» © RIPRODUZIONE RISERVATA Dicembre 2010: Yepes, Abate e Ibra a Dubai REUTERS HA DETTO IL PRESIDENTE L’AREA IN CUI SORGE A NORD OVEST DI MILANO, TRA VIALE SERRA E VIALE SCARAMPO Milan Lab d LA GAZZETTA DELLO SPORT su Maldini «E’ una bandiera, sempre disponibile con noi. Abbiamo parlato diverse volte, ma in termini generici. Sarebbe positivo se lui volesse portare il suo contributo» GENOVA (f.g.) Verona una disfatta a metà. Da qui, per Mattia Perin, ieri ospite allo stand del Grifone in Fiera, bisogna ripartire per valutare il Genoa con vista sul Milan: «Colpa di due gol presi nei minuti finali, con tante punte in campo. Sino a quel momento eravamo sotto di una rete, e tutto questo clamore non ci sarebbe stato, anche se forse Gasperini si sarebbe incaz... ugualmente». Ora sotto con i rossoneri. All’andata Mattia fu protagonista: «Ora loro sono in crescita. Faranno una grande partita, noi dovremmo essere ancora più bravi. Non cerco una notte da protagonista. Andrebbe benissimo uno 00 o un 10 senza un mio intervento...». Testa al Mondiale: «Macché, penso al Genoa, i conti si faranno a maggio. Solo l’idea di essere preso in considerazione da Prandelli è bellissima. Se non sarò convocato, guarderò più avanti». © RIPRODUZIONE RISERVATA 16 LA GAZZETTA DELLO SPORT GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 SERIE A DAI NOSTRI INVIATI MATTEO DALLA VITE ANDREA ELEFANTE APPIANO GENTILE (Como) Non solo Mazzarri sotto esame: sarebbe troppo como do, ed è già accaduto troppe volte negli ultimi anni di Inter, da Mourinho in poi, di scarica re tutte le responsabilità sem pre e solo sull’allenatore. Que sta stagione, e dunque tanto più queste ultime sette partite, serviranno a fare valutazioni con vista sul domani. Che a prescindere vedrà un ulterio re, profondo cambiamento: non solo, dovesse essere fallita la qualificazione all’Europa League, a proposito di guida tecnica, ma anche nella rosa dell’Inter. E se sarà più o meno profondo potrà dipendere anche da quest’ultimo scorcio di campionato. Per questo Mazzarri lunedì sera ha parlato ancora una volta di «raccolta dati» per il futuro: non a questo può ri dursi il campionato dell’Inter; ma anche a questo, perché questo gli è stato chiesto, ser virà una stagione che è nata anomala e purtroppo per l’In ter sta finendo tale. Con un po’ più di fortuna, attenzione, de terminazione, intensità, già oggi l’Inter avrebbe potuto sentirsi sicura del 4° o 5° posto che varrà la prossima Europa, dunque Mazzarri sereno nel programmare approfondita mente con la società la stagio ne che verrà, dunque il d.t. Ausilio libero di lavorare con idee ancor più chiare su un mercato per il quale dovrà usare fantasia e abilità almeno quanto i mezzi economici che avrà a disposizione. Così non è stato e molto è ancora in stand by, in attesa del prossimo capi tolo della rivoluzione di Thohir. Quel che è certo è che i dati raccolti saranno elabora ti dall’allenatore, che il presi dente spera ancora sia Maz zarri: perché significherebbe Europa in tasca, perché è con lui che è stato già delineato, pur se da aggiornare, un qua dro di certezze, incertezze, so luzioni e opportunità. Con una scritta di fianco: al netto delle ultime sette partite. Per ché c’è ancora tempo per mo dificarlo almeno un po’. Quel quadro, dunque. DA TESORETTO Una cessione forte è ipotizzabile, visto che non è stata fatta a gennaio quando pure sono arrivati Hernanes e D’Ambrosio. I no mi possibili: Handanovic, Al varez, Guarin (per il quale l’agente non ha affatto escluso «dinamicità») e anche Icardi. Domanda: perché Icardi? In Spagna piace molto ma al mo mento c’è giusto il 10% di pos sibilità che possa andarsene. daTesoretto chiResta gliIncerti chiSaluta chiRientra Cessione eccellente Dalla novità Vidic Quattro in nomination a Hernanes e Palacio Rolando: riscatto? I dubbi di Ranocchia C’è tanto Triplete fra chi dirà addio MbayeObi: restano Bardi, dipende dal n°1 Handanovic 29 anni Alvarez 25 anni Guarin 27 anni Icardi 21 anni Cambiasso 33 anni Ranocchia 26 anni Rolando 28 anni Kuzmanovic 26 anni Castellazzi 38 anni Mariga 26 anni Milito 34 anni Mudingayi 32 anni Samuel 36 anni Wallace 19 anni Zanetti 40 anni Bardi 22 anni Belfodil 19 anni Benassi 19 anni Duncan 21 anni Mbaye 19 anni Obi 22 anni Ranocchia Milito Mbaye Handanovic Andreolli 27 anni Botta 24 anni Campagnaro 33 anni Carrizo 29 anni D’Ambrosio 25 anni Hernanes 28 anni Juan Jesus 22 anni Jonathan 28 anni Kovacic 19 anni Nagatomo 27 anni Palacio 32 anni Taider 22 anni *Vidic 32 anni (da luglio) Hernanes Banca dati Inter Da Guarin a Icardi e Cambiasso Il «sotto esame» vale per tutti La lente d’ingrandimento di Thohir in vista della prossima stagione non riguarda solo Mazzarri e non è ancora tutto deciso: ecco chi si gioca il futuro nerazzurro Occhio all’offerta irrinunciabile: per fare cassa potrebbe essere sacrificato un big Su Handanovic potrebbe es serci il Manchester City: se ar rivasse il gettoneofferta da ol tre 20 milioni, il giocatore vor rebbe andare a giocare la Champions. E Alvarez? Pagato un totale di 9,5 milioni, non ha mai dato continuità alla propria esistenza interista: a 11 milioni può dire adios. I SICURI Al di là della doppia certezza PalacioHernanes, il primo è Mateo Kovacic, infeli ce spettatore nell’Inter attua le: il club crede in lui, e stop. Idem per Juan Jesus. L’arrivo di Vidic è un dato di fatto, An dreolli e Campagnaro sono sotto contratto come Carrizo, il cui accordo scade nel 2015. A Nagatomo, D’Ambrosio e Jo nathan andrà aggiunto un esterno, magari un altro biva lente (di piede). Botta è atteso alla conferma dei discreti spezzoni fatti, quanto a Taider bisognerà negoziare con il Bo logna l’altra metà (la prima venne pagata 5,7). GLI INCERTI La situazione di Ranocchia sarà vagliata in progress. Il centralone ha il contratto in scadenza nel 2015 e una volontà di rinnovo tutta da verificare: dipenderà anche dall’impiego che avrà da qui a fine stagione, da quanto Mazzarri crederà in lui, magari da quanto sarà in teressante e convincente il pressing di Conte. Sensazione Kuzmanovic: se arriva una buona offerta (attorno ai 67, la Bundesliga è gradita) se ne andrà. Rolando: il Porto, per il riscatto, chiede 4,2 milioni di euro e il fatto che il giocatore abbia dimostrato affidamento e che conosca già il calcio ita liano fa sì che l’Inter possa spendere per l’acquisizione to tale. Chi manca? Un altro gio catore in scadenza, forse l’uni co che potrebbe «scampare» alla slavina degli addii a fine accordo, ovvero Cambiasso: la decisione finale in base verrà presa in base alle volontà del tecnico (e ovviamente del gio catore per abbattere di brutto i 4,5 milioni di stipendio attua le). ADDII, CRAVATTA E RIENTRI Ed eccoci agli altri contratti in scadenza. Che sono stati mol ti, e alla fine per Mazzarri non è stato un problema da poco gestire, nelle scelte di tutti i giorni, giocatori inquieti, o peggio già certi del loro futu ro. Zanetti metterà giacca e cravatta per un ruolo dirigen ziale, Samuel e Milito torne ranno in Argentina, tanti salu ti a Wallace, Mudingayi, Ca stellazzi e Mariga. E i baby in prestito? Mbaye, al contrario di Belfodil, rientra dal Livorno per restare, Duncan anche ma poi verrà valutato, Benassi an drà al Torino (comproprietà onerosa), Obi torna dal presti to al Parma. E Bardi? Dipen derà da Handanovic... © RIPRODUZIONE RISERVATA LE ULTIME SLITTA IL RITORNO DEL PRESIDENTE. E MAZZARRI «DIFENDE» GUARIN QUI BOLOGNA NERAZZURRO DAL 1996 AL 1999 Thohir arriva domani C’è un dubbio Jonathan Torna la difesa a 3 GuaraldiBagni: verso la risoluzione L’ex Djorkaeff sogna Rooney interista «Ora Thohir deve fare un grande colpo» Icardi&Wanda: shopping con multa Mauro Icardi con la compagna Wanda Nara in via Montenapoleone a Milano: ma allo shopping si è aggiunta una multa REPUBBLICA.IT APPIANO GENTILE Rinviato di un giorno il ri torno in Italia di Thohir: a causa di scioperi aerei non atterrerà a Milano prima di domani. Slitta la visita alla squadra alla Pineti na, dove non è escluso che oggi salga Moratti. Ieri Mazzarri non ha fatto ulteriori discorsi alla squadra, dedicando tempo, sul campo, al riesame degli errori commessi lunedì nel 22 del Li vorno: il tecnico non ha eviden ziato solo l’errore di Guarin, al quale Hernanes, a Sky, ha detto «di non dover dare consigli: fa re errori capita a tutti e lui resta un gran giocatore». Si sono alle nati a parte Campagnaro (da oggi in gruppo, ma è più facile che rientri a Genova) e Jona than, affaticato all’adduttore: oggi ancora lavoro parziale, c’è cauto ottimismo per il ritorno in gruppo domani e per la con vocazione. Alla Pinetina, dove ha incontrato Cordoba, Zanetti, Rolando, Juan Jesus e Taider, si è visto Aziz Bouderbala: in mat tinata aveva incontrato in sede il direttore commerciale Gior gio Ricci e Marco Monti, re sponsabile tecnico di Inter Aca demy, realtà che l’ex stella del calcio marocchino e futuro ct della nazionale vorrebbe far sbarcare nel suo Paese. DAL NOSTRO INVIATO BOLOGNA Il Bologna resta rinchiuso a Casteldebole a due giorni dall’anticipo con l’Inter. Ballardini tornerà alla difesa a 3 con Natali alla guida del trio arretrato e Krhin a dirigere il centrocampo al posto di Perez. Intanto si avvicina la conclusione della telenovela Bagni; l’intesa sul contratto non si concretizzerà e si profila una risoluzione consensuale. Il consulente di mercato pretende gli 800 mila euro dell’accordo del 2011 strappato da Guaraldi, che ne offre 400 mila. Si potrebbe chiudere a metà strada entro metà mese. Nicola Zanarini LUCA BIANCHIN LIONE (FRANCIA) Youri Djorkaeff ieri era a Lione, la sua città, ambasciatore Uefa per la partita con la Juve. L’sms più forte lo manda a Thohir: «L’Inter è in fase di ricostruzione ma il nuovo presidente ha bisogno di comprare un grande giocatore. E’ quello che mi aspetto da lui». Per capirci, siamo uno o due piani sopra il costo di Hernanes: «Quello perfetto secondo me sarebbe Rooney: l’Inter ha bisogno di un giocatore di carattere. Tra i giovani mi piace Hazard, un fenomeno». DJ utilizza il calcio per aiutare i ragazzi: «Vivo sempre a New York e con la Youri Djarkaeff, 46 anni REUTERS mia fondazione aiuto i ragazzi di Harlem. Ho programmi per il doposcuola e collaboro con Inter Campus. Però è possibile che presto mi si riveda in Europa, con un paio di progetti che promettono bene». E quella rovesciata alla Roma? «Un’altra così bella non l’ho proprio mai vista». GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 17 SERIE A numeri& STATISTICHE D l’intervista 17 campionati in A 209 vittorie 191 sconfitte 548 partite 148 pareggi 5 campionati con l’Udinese 83 vittorie 57 sconfitte 179 partite 39 pareggi 6 squadre allenate in A Udinese Bologna Vicenza Palermo Parma Atalanta Tecnici con più panchine in A Mazzone 792 gare Rocco 787 Trapattoni 689 Liedholm 636 Viani 630 Bernardini 581 Guidolin 548 IL TECNICO DELL’UDINESE Le pepite di Guidolin «Scuffet, Muriel & co. Così plasmo i talenti» «Il portiere è un ragazzo d’altri tempi, l’ho scelto in 5 secondi Il colombiano deve seguire i consigli, come ha fatto Pereyra Fernandes è il giocatore che cercavo, Lopez deve crederci» DAL NOSTRO INVIATO FRANCESCO VELLUZZI UDINE Perché la vita è un brivido che vola via/è tutto un equilibrio sopra la follia. Francesco Guidolin non deve aver pensato a Sally di Vasco Rossi, ma in quei 5 secondi in cui il 1° febbraio ha deciso di schierare Scuffet nella partita più delicata della sua gestione c’è tutto l’equilibrio sopra la follia: «Sì, ci ho messo 5 secondi. Ho detto a Di Iorio “gioca lui”. A Bologna sapevo che in caso di esito negativo ci poteva scappare l’esonero. A pranzo avevamo il dubbio Brkic e Scuffet iniziava a prendere consistenza. Quan do Brkic si è arreso ho deciso. È andata bene». segnato 25 gol a stagione per anni». Lei è salvo, ma dopo tre anni niente Europa. Però l’obiettivo è raggiunto. «Avrei voluto raggiungerlo con altre tre setti mane di anticipo, ma è andata così. Siamo lon tani dai guai ed è un bene, noi partiamo sempre per salvarci. L’eliminazione in Europa League con lo Slovan è stato uno snodo negativo. Lì abbiamo fatto male, ma se a Trieste avessimo vinto 103 non ci sarebbe stato nulla di strano: è la partita più incredibile della mia carriera». Torniamo alle punte: Muriel ha stentato, non riesce a imporsi. «È un ragazzo d’altri tempi; semplice, educa to, modesto, di poche parole. Ha tranquillità, «È giovane, ha talento, deve esplodere. Ma un attaccante moderno deve saper fare le due fasi, anche quella di non possesso, andare a re cuperare palla per ripartire, lui si dimentica una fase. Sul fatto che non giochi in coppia con « « Che doti ha Scuffet? È semplice e di poche parole. Tra le sue qualità c’è la freddezza: per un portiere è tanto SU SCUFFET PORTIERE serenità, freddezza: per un portiere è tanto». Chi dice che non avrebbe fatto bene in una big sbaglia: ha una classe purissima S Francesco Guidolin 58 anni, da tecnico ha vinto la Coppa Italia 1997 con il Vicenza, poi in Coppa delle Coppe è stato eliminato soltanto in semifinale dal Chelsea ANSA/LIVERANI SU DI NATALE ATTACCANTE razione. Ci ha dato dentro con gli allenamenti integrativi, è completo, può segnare 56 gol a torneo: qui si lavora più che da altre parti». Due ritiri e due vittorie: allora sono serviti... «Non gradisco i ritiri. Vorrei arrivare come in Inghilterra a dare appuntamento ai miei ragaz zi al mattino della partita in casa. E responsabi lizzarli. Però in Italia ogni tanto servono». Totò queste sono le mie convinzioni». Chi è l’Udinese di questo campionato? Ci parli invece di Lorenzo Di Iorio che con Alex Brunner allena i portieri. Un merito l’avrà. Ha seguito Toldo, Sirigu, Abbiati, Handanovic, e ora Scuffet e Meret... «Lorenzo è uno dei miei migliori amici e lo rimarrà anche quando la nostra avventura fini rà. Ci siamo conosciuti a Ravenna e lì è comin ciata. È un uomo perbene. Che ora calcia me no, infatti lo chiamiamo “Rombo di tuono”. Ha un pregio: sa capire l’uomo che ha di fronte, cioè il portiere con cui lavora». E Nico Lopez? «Pure lui ha talento. ma deve migliorare fisi camente e psicologicamente, esser più convin to delle sue qualità». Perché Bruno Fernandes si è imposto? «Perché è intelligente. È sveglio, capisce quel che il tecnico vuole. Corre per 95’, aiuta la squadra, è generoso. È il raccordo che cercavo con la punta». «L’Atalanta e il Parma meritano un applauso. E pure il Verona». Perché fatichiamo in Europa? «Non c’è una grande differenza, la Juve può stare tra le 8 migliori. Napoli e Roma valgono le grandi. All’estero c’è solo un ambiente diverso, meno pressione. Il calciatore va in campo tran quillo in un contesto favorevole. Bisogna far giocare i giovani come facciamo a Udine, fare le seconde squadre e gli stadi». Di un giocatore bravo si parla poco: Domizzi. Detto dei portieri, ci sono gli attaccanti: lei si è salvato con i gol di Di Natale. Criticato perché non è mai andato in una big, ma ancora fonda mentale. «È stata una sua scelta di vita. È uno dei pri missimi tra quei giocatori di classe purissima. Chi dice che non avrebbe fatto bene nelle big sbaglia di grosso. Penso alla Liga, Totò avrebbe «Avrebbe potuto fare 10 anni in una big per l’intelligenza che ha: è un centrale e fa bene il terzino sinistro. Lui, Danilo e Pinzi sono le co lonne anche per l’aiuto che danno ai giovani». Ma lei resta a Udine? «Devo andare a fare allenamento... Finiamo bene ora, c’è ancora un quinto di torneo». Ma ha ancora voglia di allenare? Pereyra è pronto per una grande? «Sì. Due anni fa lo facevo giocare in Europa League e lo toglievo all’intervallo per la dispe «Guardi, sono in grande forma». E se ne va. Sgambettando. © RIPRODUZIONE RISERVATA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 19 SERIE A tre alle sue spalle hanno ruo tato piuttosto spesso, mentre si possono contare sulle dita le presenze di Zapata. Nono stante ciò, il colombiano ha segnato due gol subentran do, uno in Champions Lea gue, contro il Marsiglia, e uno al Porto, in Europa Lea gue. Un tourbillon di punte Il segreto del Napoli è un tesoretto da 7 gol Turnover vincente L’alter nanza ha consentito al tecni co del Napoli di schierare sempre giocatori in buone condizioni di forma. Al suo fianco, in panchina, si sono seduti a turno un po’ tutti gli uomini offensivi, a comincia re da Gonzalo Higuain al quale si sono aggiunti Ham sik, Callejon, Pandev, Insigne e Mertens. Quest’ultimo è stato determinante proprio domenica scorsa, subentran do a Hamsik e realizzando, dopo pochi minuti, la rete del 20 che ha praticamente chiuso la partita. Da Zapata a Insigne, da Mertens a Callejon, il contributo dei subentrati dalla panchina esalta le strategie di Benitez DAL NOSTRO INVIATO MIMMO MALFITANO CASTELVOLTURNO (Caserta) Sette gol, più o meno pesanti: rappresentano il contributo della panchina per i successi fin qui ottenuti dal Napoli. Intuizioni impor tanti, che hanno impreziosito il lavoro di Rafa Benitez, abi le nell’approfittare dei cambi per modificare la storia di una partita. Gli è capitato spesso in questa stagione, in tutte le competizioni alle quali ha partecipato. E, non a caso, tutte e sette le prodezze sono state realizzate dagli at taccanti, da coloro che l’alle natore spagnolo ha sempre alternato fino all’ultima gara con la Juve. Cambi ragionati Non è un caso, in ogni modo, se le sue intuizioni risultino vincenti. La fase offensiva è il suo or goglio, l’ha costruita con in telligenza, scegliendo i gioca tori più idonei per le sue teo rie tattiche. E le risposte sul campo sono state eccellenti. Basti scorrere i numeri degli attaccanti per farsene un’idea. Con Higuain, il valo re aggiunto ed inamovibile, i Gestione Una strategia, quella dei cambi, che rientra nella gestione della partita. Non a caso, Rafa Benitez è sempre molto attento nel mo tivare il gruppo, a prescinde re da chi giocherà. Per lui è importante che gli esterni facciano movimento, che va dano a inserirsi negli spazi e che spingano sulla fascia. Un lavoro che prevede un di spendio di energie fisiche e mentali non indifferenti e, dunque, chiede agli attaccan ti di dare tutto quanto hanno dentro per poi richiamare i più stanchi in panchina. E l’azione della seconda rete al la Juve è nata proprio sull’as se PandevMertens, entrambi subentrati, che con due pas saggi e in velocità hanno bru ciato i difensori avversari. Josè Maria Callejon, 27 anni, con il coetaneo e compagno di squadra Dries Mertens: un gol per lo spagnolo, due per il belga dalla panchina AP CANONI INSOLUTI LETTERA DEL CLUB AL COMUNE «Paghiamo subito per il S.Paolo» Il Calcio Napoli vuole pagare subito i canoni insoluti per l’uso dello stadio San Paolo al Comune di Napoli: tramite una lettera con avviso di ricevimento ha chiesto di far pervenire entro 7 giorni dalla data di ricevimento della raccomandata le reversali di pagamento, vale a dire le fatture relative a quanto è dovuto in base alla convenzione in atto. In caso di ritardo, il club opererà il cosiddetto rimedio dell’offerta reale, determinando la cosiddetta mora del creditore. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL BOSNIACO DI NUOVO PROTAGONISTA Lulic torna al centro della Lazio Ma nel suo futuro c’è la Juve Di nuovo al centro della Lazio. In tutti i sensi. Perché domenica Edy Reja lo farà giocare da centrocampista di sinistra nel 433 con cui affronterà la Sampdoria. Ma soprattutto perché da qualche settimana a questa parte Senad Lulic è tornato protagonista nella squadra biancoceleste. L’eroe del 26 maggio, l’uomo che regalò alla Lazio la storica finale sulla Roma stava vivendo la sua peggiore annata italiana. Ma nelle ultime partite è tornato ad esprimersi sui suoi livelli abituali. Con i gol (a Cagliari e domenica scorsa con il Parma) e con le sue proverbiali accelerazioni. Senad Lulic, 28 anni AFP Le avances della Juve Reja punta forte sul bosniaco per centrare il traguardo dell’Europa League, tornato nuovamente possibile dopo il successo sul Parma. A fine anno, però, le strade di Lulic e Taccuino della Lazio potrebbero separarsi, Al bosniaco è interessata la Juve e tra il club torinese e quello romano ci sarebbero già stati i primi contatti per sviluppare una trattativa. Anche perché alla Lazio interessano due giocatori della Juve (Giovinco e Quagliarella). Si potrebbe dunque dar vita ad uno scambio tra il bosniaco ed uno dei due juventini. La smentita Intanto il club di Lotito ha smentito la notizia circolata nella giornata di ieri secondo cui il presidente laziale sarebbe interessato all’acquisto del Birmingham, società che milita nella seconda divisione inglese. Stefano Cieri © RIPRODUZIONE RISERVATA febbreDerby ANTICIPI E POSTICIPI SassuoloJuve lunedì 28 aprile? L’Osservatorio del Viminale ha chiesto lo spostamen to di AtalantaGenoa a domenica 27 aprile (20.45) per evita re concomitanze con le manifestazioni, a Bergamo e provin cia, per la canonizzazione di Giovanni XXIII. Così Sassuolo Juventus si giocherebbe lunedì 28 (20.45), ma solo se la Ju ve andasse in semifinale di Europa League. La Lega ha disposto i nuovi anticipi e posticipi per la 35a giornata: ve nerdì 25 aprile RomaMilan (20.45); sabato 26 BolognaFio rentina (18) e InterNapoli (20.45); domenica 27 VeronaCa tania (12.30) e AtalantaGenoa (20.45); lunedì 28 Sassuolo Juve (20.45). Se i bianconeri dovessero uscire dall’Europa, la gara col Sassuolo sarebbe domenica (20.45), Atalanta Genoa lunedì (20.45). QUARANTENNALE DEL PRIMO SCUDETTO Festa Lazio il 12 maggio all’Olimpico «Di padre in figlio», si chiamerà così la serataevento per celebrare il 40° anniversario del primo scudetto della Lazio, il 12 maggio all’Olimpico. Oltre ai protagonisti di quel trionfo ci saranno altri ex campioni laziali come Nesta, Ve ron, Signori e Ruben Sosa. In 3 mila per l’Hellas all’antistadio VERONA (m.f.) Sale la febbre per il derby con il Chievo di sabato alle 18. Circa tremila tifosi dell’Hellas hanno seguito ieri pomeriggio l’allenamento della squadra di Mandorlini che si è svolto all’antistadio, storica «casa» del Verona fino al 2009 FOTOEXPRESS VERONA 4 I NUMERI 7 i gol stagionali del Napoli segnati da giocatori subentrati a gara in corso 2 le reti tra campionato e coppe di Insigne, Zapata e Mertens, «specialisti» del gol dalla panchina. Una rete è stata segnata da Callejon in campionato all’Atalanta LA VISITA AQUILANI VERSO IL RINNOVO Gomez migliora E mercoledì torna a Firenze GIOVANNI SARDELLI FIRENZE Coppa Italia, quarto posto, rinnovo. E magari il Mondiale. Un mese e mezzo ad alta velocità per Alber to Aquilani. «Concentriamoci sull’Udinese, una squa dra forte che ci ha fatto sempre soffrire – dice il 10 viola, testimonial del progetto “Non fare autogol” per la prevenzione oncologica – anche se un pensiero al 3 maggio c’è». Tra un mese la Fiorentina giocherà con il Napoli la finale di Coppa Italia. All’Olimpico di Roma, stadio caro ad Alberto. «Sarebbe bello festeggiare sot to la Sud la vittoria del trofeo e dare una gioia ai nostri tifosi». Dopo la finale, appuntamento in sede. C’è da prolungare il contratto che scade nel 2015 e la fumata bianca è probabile. Con l’Udinese, intanto, tocca an cora a Matri. Il attesa di Gomez. Ieri il tedesco è stato sottoposto ad accertamenti a Monaco, accertamenti che hanno «evidenziato un miglioramento significati vo inerente alla stabilità del legamento collaterale, pur evidenziando una diminuzione del tono muscola re». A inizio della prossima settimana nuovo control lo, da mercoledì prossimo allenamenti a Firenze. Il te desco può farcela per il 19 aprile con la Roma. «Ora lavorerò sulla resistenza – ha detto a SkySport Germa nia Mondiali? Sarò in piena forma». © RIPRODUZIONE RISERVATA FINALE DI COPPA ITALIA IL 3 MAGGIO Biglietti dall’8 aprile Da 20 a 90 euro: questa la fascia dei prezzi per la finale di Coppa Italia (Rai 1, ore 21) di sabato 3 maggio all’Olimpico di Roma. I tifosi di Fiorentina (sorteggiata come padrone di casa) e Napoli potranno acquistare i tagliandi così: gli abbonati dalle 10 di martedì 8 su listicket.com; dal 14 i tifosi fidelizzati anche se non abbonati; dal 22 inizio della fase libera dei biglietti residui. 20 LA GAZZETTA DELLO SPORT GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 L’APPROFONDIMENTO Ieri, nella 1a puntata, abbiamo raccontato cosa c’è dietro l’ondata di contestazioni messe in atto da diverse tifoserie da Nord a Sud. S’avverte uno scollamento da club e istituzioni e se ne mette in discussione l’autorità. Spesso il tifo più «borghese» si cementa con gli ultrà. Oggi la parola alle società. La contestazione di una parte della tifoseria della Lazio, all’Olimpico, contro il presidente Claudio Lotito: stanno mostrando i cartelli «Libera la Lazio» ANSA Quel muro tra tifo e club «In Lega serve una strategia comune» Le società chiedono linea dura contro i violenti ma anche politiche per riavvicinare la parte sana MARCO IARIA @marcoiaria1 In Italia c’è un muro di diffidenza tra tifosi e società. Sì, è vero, esistono isole felici. Ma l’istantanea complessiva trasmette quel senso lì. Lo si comprende anche parlando, a taccuini aperti o chiusi, con i dirigenti, le istituzioni, cioè quelle figure che da Nord a Sud una parte di pubblico ha messo in discussione a suon di contestazioni, boicottaggi, semplice indifferenza, o peg gio minacce e ritorsioni. Toni aspri Di fronte all’esca lation degli ultimi mesi, la Le ga di Serie A ha alzato la voce con un comunicato di una du rezza senza precedenti, da un lato invitando le autorità di si curezza a intensificare l’azione chirurgica (cioè niente sparate nel mucchio) di individuazio ne e punizione dei colpevoli, dall’altro annunciando di co stituirsi parte civile per recla mare i danni d’immagine sul campionato. Secondo i son daggi in possesso della Lega, la d HA DETTO S Urbano Cairo «Le contestazioni vanno gestite. Tutti i club devono mettersi attorno a un tavolo per fare delle proposte. Il Torino per esempio ha abbassato i prezzi» il Retroscena Quel grande mostro della burocrazia che ha reso sempre più impervie le vie di accesso agli stadi italiani, dalla prossima stagione farà un po’ meno paura. La tessera del tifoso resterà ma non sarà più un totem. Intanto, cadrà l’obbli gatorietà per i più piccoli: il genitore tesserato potrà acquistare il biglietto per il figlio minore di 14 anni esibendo solo un documento identifica tivo. Una stortura, quella di «schedare» i baby tifosi come potenziali pericoli sugli spalti, che finalmente cesserà di esistere: insomma, niente più casi come quello denunciato sulla Gazzetta dalla lettera di un papà bergamasco, i cui due figlioletti erano stati respinti a San Siro per In terAtalanta perché sprovvisti di tessera del tifo so. Sarà poi estesa a tutti i club la regola che vale per eventi come la finale di Coppa Italia: «Porta due amici allo stadio». Ossia, la possibilità per un tifoso tesserato di fare da garante per altre due persone, che così potranno entrare allo sta dio senza card. Task force Queste e altre novità sono in incu bazione nella task force voluta dal ministro del l’Interno Angelino Alfano, che tra un paio di set timane licenzierà i suoi lavori. L’organismo del fuga dagli stadi (dai 34mila spettatori medi del 199192 agli attuali 23mila) è causata per il 56% dei casi dalla perce zione degli impianti come luo ghi insicuri. Ma il 45% delle persone non va allo stadio per i prezzi troppo alti e il 13% per ché mancano comfort e «atmo sfera». Insomma, la tifo revolu tion evocata nella prima pun tata della nostra inchiesta non si può ridurre a una questione di ordine pubblico. C’è un mal contento che si è annidato a causa della mancanza di politi che inclusive e, in generale, di attenzione verso i tifosi «reali», coi club e la Lega inebriati dal la pioggia di denaro delle tv. A ogni modo, il fronte comune che i club stanno erigendo ri guarda innanzitutto la «bonifi ca» degli stadi: in Lega si è con sapevoli del fatto che sia stata trascurata la tifoseria sana, che siano mancati i canali di comu nicazione con la gente, ma si ritiene che la priorità sia un’al tra, cioè che la violenza – fisica e verbale – venga estirpata. Esperienza diretta Ma cosa ne pensano i presidenti? Urba no Cairo, patron del Torino, ri corda che «le contestazioni ci sono sempre state, sono tocca te anche a me. Io ho cercato di gestirle: aspetti che passi la piena, mantieni la razionalità, non scendi sul terreno delle provocazioni, cerchi di miglio rare dove hai sbagliato. Se le contestazioni sono molto forti il dialogo diventa difficile, ma con il tempo, se c’è rispetto, il dialogo si può riaprire. Siamo in una società democratica, la gente è libera di comunicare quel che vuole, devi riuscire a gestire le persone in modo in telligente». Dall’emergenza al la fase costruttiva il passaggio è fondamentale. «In tempi di crisi – continua Cairo – ho cer cato di andare incontro ai tifosi ribassando i prezzi dei bigliet ti, così le presenze allo stadio sono cresciute. In generale, serve una strategia comune, tutti i club devono mettersi at torno a un tavolo per fare delle proposte inclusive». Coordinamento Un ragiona mento simile a quello di Edoar do Garrone, presidente della Sampdoria: «Anche noi, nelle ultime stagioni, abbiamo do vuto fare i conti con alcune contestazioni figlie di risultati poco soddisfacenti ma, fortu natamente, le stesse sono sem pre rimaste all’interno di confi ni di legalità a eccezione di un paio di isolati episodi. La Sam pdoria cerca di mantenere con la tifoseria un rapporto di con tinuo contatto e confronto at traverso gli strumenti multi mediali ma anche tramite il la voro di alcune figure istituzio nali; il tutto sempre nel rispetto delle leggi vigenti e dei rispettivi ruoli. A livello socie tario promuoviamo il fair play e l’integrazione con le tifoserie avversarie attraverso il Fair Play Village; i nostri tesserati, presidente compreso, parteci pano a incontri e manifestazio ni con la tifoseria soprattutto a scopo benefico; inoltre sensibi lizziamo il territorio nella lotta al razzismo e alla nonviolenza con diverse iniziative». Proprio in questi ambiti servirebbe un salto in avanti, «un impegno diretto e coordinato da parte della Lega potrebbe portare benefici a tutti, in particolare nel facilitare l’accesso agli im d HA DETTO S Edoardo Garrone «La Sampdoria cerca di mantenere un confronto continuo con la tifoseria, nel rispetto dei ruoli. Serve un impegno diretto e coordinato da parte della Lega» pianti durante le gare». Salto Molte società sono fru strate. Si sentono abbandonate dalla politica, ritengono che la responsabilità oggettiva si sia trasformata in un’arma di ri catto che alcuni gruppi usano per far scattare multe o chiusu re. C’è poi la Juventus che, pur con il suo impiantomodello e politiche di fidelizzazione mi rabili, ha dovuto fare i conti con cori discriminatori e stri scioni oltraggiosi. Per il club bianconero certi comporta menti non sono più tollerabili e serve un salto culturale non so lo da parte dei tifosi ma di tutti gli stakeholder del calcio. Da chi uno stadio di proprietà ce l’ha a chi vorrebbe averlo pre sto. Secondo Barbara Berlu sconi gran parte dei problemi passano proprio da qui: «Nel nuovo stadio del Milan ci sarà uno spazio dedicato alla tifose ria organizzata, l’anima del nostro tifo. Spero che con la nuova struttura ci siano sem pre più situazioni positive e co struttive». (2 continua) © RIPRODUZIONE RISERVATA La tessera del tifoso non sarà più obbligatoria per i figli under 14 e gli amici di chi ha la card di sburocratizzazione e promozione, che il Vimi nale passerà al vaglio. L’intenzione è di migrare dalla fase dell’emergenza a quella dell’acco glienza. Sarà più facile acquistare i biglietti, an che nel giorno della partita, grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie (si pensi all’home ticke ting). E tutti i club verranno obbligati ad appli care un minimo di scontistica: pacchetti fami glia, promozioni per under 16 o over 60, ecc. I bambini nella curva dello Juventus Stadium chiusa agli ultrà per colpa dei cori discriminatori LAPRESSE Viminale, di cui fanno parte Coni, Figc e le tre leghe professionistiche, si è mosso su diverse di rettrici, allo scopo di rendere gli stadi più vivibi li: dalla facilitazione nell’acquisto dei biglietto alla semplificazione delle trasferte, dal ruolo degli steward alla segmentazione dei settori del lo stadio (per stanare i colpevoli di azioni vio lente o discriminazioni) alle nuove politiche di comunicazione coi tifosi, anche grazie alla figu ra del supporter liaison officer. Le strategie di fi delizzazione passano attraverso il contributo delle società: ognuna potrà presentare progetti 56% I tifosi in fuga dagli stadi perché insicuri L’insicurezza degli impianti è al primo posto tra i motivi della fuga dagli stadi, secondo le indagini demoscopiche della Lega. Ma c’è pure un 45% di persone che non va allo stadio perché i prezzi sono troppo alti e un 17% di appassionati che preferiscono la comodità della tv Commissione Il lavoro della task force si in treccia con quello, appena iniziato, della com missione tecnica costituita dalla Lega di A nel l’ambito del progetto «Più pubblico allo stadio». Ieri la seconda riunione. Si punta a confezionare 45 proposte di iniziative centralizzate, da pre sentare in assemblea, con l’obiettivo di migliora re il prodotto. Come? In attesa di nuovi stadi, trovando sponsor per riqualificare determinati settori, aumentando i servizi, proponendo atti vità di intrattenimento, in modo da allungare l’esperienzastadio oltre i 90’. C’è, infine, il caro prezzi: non è alto tanto il valore medio, quanto i picchi contro avversari di particolare appeal. m.iar. © RIPRODUZIONE RISERVATA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 ilCaso a multinazionale dello sport stabilisce un L prezzo elevato per la maglia di una na zionale e il premier interviene per dire che la pensiero del ministro dello sport Helen Grant. «Il prezzo andrebbe ripensato», il messaggio partito dal numero 10 di Dow ning Street, residenza del primo ministro britannico. Non sappiamo se la Nike, subentrata all’Umbro un anno fa, ascolterà i consigli di Cameron. Il prez zo di 90 sterline – 108 euro al cambio – non è poca cosa. Una shirt per un ra gazzo dagli otto ai quindici anni ne costa 42 – 50,7 euro , mentre il mi nikit si paga 40 – ovvero 48 euro . La levata di scudi dei tifosi, sostenuta dai media, è stata colta da un governo cifra «andrebbe» abbassata. Tutto questo non accade in un paese di economia so cialista, ma nella nazione che ha guida to la rivoluzione industriale e ha fatto del liberismo il suo dogma. Il conserva tore David Cameron, reduce dall’incon tro con Matteo Renzi, ha espresso il suo parere, in sintonia con la maggioranza dei tifosi dell’Inghilterra – avversaria degli azzurri il 14 giugno a Manaus nella gara di esordio del mondiale – e condividendo il ilCommento laPuntura di ROBERTO PELUCCHI QUESTO CHELSEA È ANCORA POCO MOU MANCA DI RABBIA E CATTIVERIA aranno stanchi, stanchissimi, distrutti quelli S di Real Madrid, Psg e Chelsea nel weekend di campionato. Non si reggeranno in piedi. E lo stesso Borussia, strapazzato ma mai arreso, farà una fati ca boia in Bundesliga. Non può essere altrimenti dopo 90’ come quelli visti ieri. Uno spettacolo totale al quale, ormai, assistiamo soltanto da spettatori un po’ invidiosi: tatticismi zero, rallentamenti soltanto alla moviola (in tv), insomma nessun consociativi smo spontaneo in campo, nessuno che si lamenti di turnover impossibili o di fatturati più ricchi degli avversari. Vince chi corre di più, in un’apoteosi di triangoli veloci, profondità, dribbling, gol. Uno dei motivi, non l’unico, per il quale siamo fuori da questa incantevole miniSuperlega che promette divertimento fino alla finalissima di Li sbona. Sono un ricordo sbiadito gli ottavi un po’ far seschi, quasi tutti senza storia dopo l’andata. Si può già immaginare il quadro delle semifinaliste di que sta Champions, ovvio, ma il rischio è inciampare sulla classica buccia di banana. Il Real Madrid è f Barbara Berlusconi ha affidato a Galliani un incarico di responsabilità per fare pace: aggiornerà le classifiche sui club più titolati al mondo. dentro al 90% ed è più solido e ricco (di soluzioni) di quello umiliato un anno fa in semifinale a Dort mund, uno storico 40 con 4 gol firmati Lewan dowski ieri squalificato. Lewa però ritorna: di solito certi miracoli non si ripetono, ma non sarà uno scherzo per Ancelotti (anche Casillas ha lavorato non poco). laVignetta E sarebbe un errore considerare qualificato il Psg dopo l’incredibile 31 tutto «italiano» al Chelsea: di Lavezzi un gol e mezzo, quindi il capolavoro del re suscitato Pastore al quale farebbe bene giocare nel suo ruolo, 10, e non mezzala o laterale. Questo Chelsea non ha (ancora?) la rabbia e la cattiveria del primo ciclo di Mou, del Porto, dell’Inter. È meno corto, meno compatto, più fragile: come dice il suo tecnico, servirebbero più attributi. Ma due tipi co me Willian e Hazard sarebbero più che top player in Serie A. Mentre il Psg, in attesa dei giudici del fair play, è definitivamente nell’élite europea. DI VALERIO MARINI Neanche il Bayern può pensare di rilassarsi nel ritorno, malgrado il pari di Old Trafford: lo United ha riversato in questa sfida tutte le amarezze delle prevedibile stagione balorda postFerguson. Per non dire del derby di Spagna: il Barcellona, favorito quantomeno per esperienza internazionale e valo re dei singoli, quest’anno non è ancora riuscito a superare l’Atletico di Simeone in 4 sfide (2 Super coppa, una Liga, una Champions). Non può essere un caso. IL CINGUETTIO DEL GIORNO FILIPPO MAGNINI Campione di nuoto Complimenti a Maurizio Felugo per essere diventato PRESIDENTE della associazione giocatori pallanuoto! @FiloMagnini KEVIN PRINCE BOATENG © RIPRODUZIONE RISERVATA Calciatore, ex del Milan l’Analisi SIMEONE, MIHAJLOVIC, MONTELLA CATANIA LA FABBRICA DEI TECNICI di MASSIMO ARCIDIACONO on sono giorni felici per la Catania del cal cio. I sogni finiscono, certo, ma nessuno si attendeva un risveglio tanto brusco. «Bonu tem pu e malu tempu, nun dura tuttu u tempu» (Bel tempo e maltempo non durano per sempre), di ce un detto di queste parti. I «siciliani di sco glio», così li chiamava Vittorio Nisticò, infatti, hanno nel Dna il disincanto e ormai da settima ne esorcizzano un possibile ritorno in serie B, come ineluttabile conseguenza di errori e di strazioni, malaventura e cose belle che finisco no. Ma anche i «siciliani di mare aperto», l’altra categoria codificata dal grande giornalista, quelli che sono andati via o che hanno sfidato il fatalismo, guardato orizzonti lontani (e poi, magari, vissuto nel rimpianto della sicilitudine), adesso, dopo aver continuato a sperare fino alla sfortunata partita di Udine, hanno gettato l’an cora. Nessuno lo dice apertamente, ma l’impre sa della truppa di Maran sarebbe la più impen sata di tutte. Gli allenatori del Catania, d’altron de, nelle sette stagioni trascorse, hanno abitua to la gente di qui alle storie impossibili. E adesso, proprio da quel passato, insieme al rim pianto, vengono le poche soddisfazioni. Vedere la Atléti di Diego Simeone spaventare il Barcel lona e guidare la Liga fa tornare col pensiero all’incredibile rimonta del suo Catania nel 2010 N sempre molto attento alle vicende dello sport, in particolare del calcio. Questa, condivisibile sul piano etico, le supera però tutte e in un Pae se che fa del libero mercato la sua religione, sembra blasfema. Nella vecchia Gran Bretagna accade però tutto e il contrario di tutto. Con la mano destra – senza eccedere – si contesta l’in tervento russo in Crimea, mentre con la sinistra si continuano a fare affari con gli oligarchi. La questione della maglia diventa così una querel le tra un governo conservatore, filoliberista, e una multinazionale. Per una volta, però, a gua dagnarci potrebbero essere i peones. I clienti. © RIPRODUZIONE RISERVATA laRovesciata di ROBERTO BECCANTINI http://www.beckisback.it/ Il circo del calcio ha smarrito il dono dell’attesa Nuovi tornei e calendari che traboccano: carne da tv. Prigionieri del gigantismo TwitTwit Con negli occhi i lustrini di una due giorni da anni 70, quando ammiravamo spaventati Liverpo ol, Ajax e Bayern, oggi è il giorno della Juve. Che sembra messa maluccio fisicamente ma ha la gran de chance di rientrare nell’Olimpo a testa alta (do vesse vincere l’Europa League), facendo contempo raneamente un grande favore all’Italia (che altri menti l’anno prossimo comincerà le coppe al 5° po sto del ranking, superata dal Portogallo). Pensare alla Roma che insegue affamata non aiuta, ma una grande si giudica da questi particolari. La gioia incontenibile dei giocatori del Psg AFP 21 CAMERON ATTACCA LA MULTINAZIONALE LA MAGLIA DELL’INGHILTERRA COSTA TROPPO di STEFANO BOLDRINI di FABIO LICARI LA GAZZETTA DELLO SPORT 11, arrivò a gennaio e in 18 partite portò la squa dra a un dignitoso tredicesimo posto. L’anno pri ma era toccato a Sinisa Mihajlovic condurre fuo ri dalle secche i rossazzurri, subentrando in cor sa, un po’ come gli è capitato quest’anno, cambiando volto alla Samp. L’elenco degli alle natori scelti da Antonino Pulvirenti, arrivati a Catania sguarniti o quasi di esperienza e andati via verso mete più ambite, d’altronde, non si fer ma qui. Allora presidente dell’Acireale in C, nel 200102 scelse un Walter Mazzarri alle primissi me armi. E se Pasquale Marino e Walter Zenga protagonisti dei salvataggi più avventurosi, al momento navigano ai margini, certamente ha lasciato il segno il campionato di tre stagioni fa del Catania di Vincenzo Montella, oggi in corsa per la Champions con la Fiorentina. Sono molti a credere che l’errore più grande di Pulvirenti quest’anno sia stato mandare via e poi richiamare (troppo tardi) Maran. Non è del tecnico trentino, d’altra parte, il miglior Catania di sempre, quello della scorsa stagione? Vada come vada, così, non è improbabile che Maran trovi una panchina in serie A anche il prossimo campionato. E vada come vada, nel calcio che conta anche il prossimo campionato ci sarà tan to Catania nel nome dei sui ex allenatori, sco perti dal duo PulvirentiLo Monaco. Direbbero disincantati in Sicilia: «Cu’ nesci, arrinesci» (Chi va via, trova la fortuna). Sempre bello vedere i vecchi amici ...MONKEY @ KPBofficial AS ROMA Calcio, club di Serie A A #RomaTiAmo La Mostra il plastico del nuovo #Stadio della Roma in esposizione: vieni a scoprirlo @OfficialASRoma MARIA MARCONI Azzurra di tuffi Mi sono impegnata a non mangiare carne di agnello a Pasqua. Scopri come! http://salvaunagnello.com/? @MariaMarconi4 © RIPRODUZIONE RISERVATA Michel Platini (presidente Uefa) e Joseph Blatter (Fifa) ANSA al 2016, come era nei voti, D la fase finale degli Euro pei passerà da 16 a 24 squadre. Dal 2017, l’Europeo under 21 ne avrà dodici al posto delle ot to attuali. Non solo: dalla sta gione 2018’19 entrerà in pista la «Nations League». Leggo sulla «Gazzetta» del 28 marzo: «Andrà a incastrarsi tra Euro pei e Mondiali e sarà struttura ta in due fasi. La prima con le 54 nazionali divise in quattro serie (in base al ranking Uefa per nazionali), con promozioni e retrocessioni, tra settembre e novembre. La seconda fase con una “final four” nel giugno suc cessivo, tra le 4 vincenti dei 4 gruppi della serie A (dov’è an che l’Italia). I vincitori delle 4 serie andranno direttamente all’Europeo», aggiungendosi alle venti promosse dalle quali ficazioni. L’intento, chirurgico, mira a ridurre il numero delle amichevoli. Confesso di averci capito poco. Colpa mia. Michel Platini ha confidato a Fabio Licari che «i club non avranno motivo di lamentarsi, gli incassi delle coppe non di minuiranno, i giocatori torne ranno prima, e questo è quello che volevano le Federazioni». Contento lui. Per la cronaca, e per la storia, l’anno prossimo la Fifa eleggerà il nuovo presi dente. Proprio nuovo, non è detto. Joseph Blatter sta pen sando a un Mondiale a 40 squadre: evidentemente, 32 non gli bastano; o non bastano per garantirgli un’eventuale conferma. Tutto questo ingorgo mi spa venta. Lo sport e, in particola re, il calcio continuano a pri vilegiare la quantità alla quali tà. Le giustificazioni non man cano, e deboli non sono: gli attori costano, le tv hanno bi sogno di carne, di eventi, il po polo sbava. Tutto si tiene. Il cir co dell’agonismo sta smarren do il dono, raro e prezioso, del l’attesa. I calendari traboccano di cose, lo spezzatino televisivo ha creato nuovi mestieri (com preso il mio), ma non vorrei che in tempi ragionevolmente brevi l’offerta schiacciasse la domanda. Gigantismo, recordismo: so no così radicati che «certi» in fortuni vengono salutati, para dossalmente, come un benevo lo segno del destino. Se a pri mavera Leo Messi sprizza salute da tutti i pori, come ha documentato la tripletta al Re al, c’entrano, di sicuro, gli ap petiti mondiali, ma non trascu rerei i due mesi di pausa ai qua li fu costretto dalla lesione mu scolare rimediata il 10 novembre scorso, a Siviglia. Invece di sottrarre, si som ma. Da quando e da quanto si parla di serie A a diciotto squa dre? Le venti attuali sono un obbrobrio. Eppure resistono, impavide. La Lega tergiversa, il sindacato fa catenaccio e il li vello tecnico del campionato ne risente drasticamente. Dal particolare al generale, e vice versa. Si gioca troppo e l’orien tamento, temo, sarà quello di giocare sempre di più. Siamo carcerieriprigionieri di una bulimia da cui non riusciamo a liberarci, anche perché ci pro viamo con pigrizia, un po’ vinti e molto avvinti. Gli «stati» membri della Fifa sono 209 e tendono ad aumen tare. La realtà giustifica rifles sioni politiche, non semplice mente ludiche. Attenzione, pe rò, al «troppismo»: rischia, alla lunga, di sfiancare sia i prota gonisti sia i testimoni. Per tace re delle tentazioni che nascon de: dal doping al resto. © RIPRODUZIONE RISERVATA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 23 SERIE B L’INCHIESTA La storia è sempre uguale A Empoli la coppia migliore Maccarone e Tavano a quota 28 gol: sono primi come un anno fa E le altre? Nessuno ha due attaccanti fissi così affiatati e scatenati ROBERTO PELUCCHI TavanoMaccarone mi glior coppia gol della Serie B: e chi sennò. Un refrain che non sorprende più. In un campio nato tanto incerto quanto tec nicamente modesto come quello in corso, ha una marcia in più chi può andare sul sicu ro. E l’Empoli è in una botte di ferro: ha chiuso la passata sta gione sfiorando la promozione con la coppia di bomber più prolifica (Tavano 21 gol più 2 ai playoff, Maccarone 17 più uno ai playoff) e adesso ci ri prova con ancor maggiore con vinzione e sempre con i gemel li del gol. Cicco Tavano è già a quota 16 (uno in più della pas sata stagione dopo 32 giorna te) e Massimo Maccarone a 12 (uno in meno rispetto a dodici mesi fa). Ventotto gol in due sui 42 totali della squadra to scana, praticamente i due terzi del bottino. Se i due attaccanti sono perfettamente in linea con l’anno passato, all’Empoli mancano soprattutto i gol di Saponara (9 in 32 giornate), ma non i punti: 53, tanti quan ti quelli conquistati dodici me si fa, ma con una differenza non da poco: adesso bastano per essere al secondo posto che vale la promozione diret ta, a +3 sul Cesena, nel passa to campionato invece bastava no appena per essere quarti, a ben 18 punti dalla vetta e a 7 punti da Verona e Livorno. Arma in più L’abbiamo scritto più volte, Tavano e Maccarone sono fatti per giocare assieme, ma hanno anche la fortuna di poter far parte di una squadra organizzata e terribilmente IN QUESTA STAGIONE SQUADRA (COPPIA GOL) S Massimo Maccarone, 34 anni, abbraccia Ciccio Tavano, 35: anche in questa stagione sono la miglior coppia gol nel campionato di Serie B LAPRESSE abile nel palleggio. Verdi e Pucciarelli non hanno le stesse caratteristiche di Saponara, eppure il cambio non ha pro vocato gravi ripercussioni nel gioco della squadra di Sarri. Sta peggio chi non ha una cop pia gol così affiatata. Fatta ec cezione per il Palermo capoli sta che ha un’armata da schie rare in area avversaria a secon da delle esigenze (Hernandez 13 gol, Lafferty 9, Belotti 8), molte delle altre squadre di vertice devono arrivare al gol in modo diverso. Soluzioni LA STAGIONE SCORSA RETI SQUADRA (COPPIA GOL) RETI EMPOLI (Tavano 16, Maccarone 12) 28 EMPOLI (Tavano 21, Maccarone 17) 38 TRAPANI (Mancosu 20, Basso 4) 24 VERONA (Cacia 24, Gomez 10) 34 MODENA (Babacar 15, Mazzarani 7) 22 LIVORNO (Paulinho 19, Siligardi 14) 33 PALERMO (Hernandez 13, Lafferty 9) 22 BRESCIA (Caracciolo 16, Corvia 13) 29 TERNANA (Antenucci 16, Masi 5) 21 MODENA (Ardemagni 23, Lazarevic 6) 29 BRESCIA (Caracciolo 15, Grossi 4) 19 SPEZIA (Sansovini 20, Di Gennaro 9) 29 PESCARA (Maniero 11, Ragusa 8) 19 ASCOLI (Zaza 18, Soncin 7) 25 VARESE (Pavoletti 15, Bjelanovic 4) 19 VARESE (Ebagua 17, Neto Pereira 8) 25 AVELLINO (Galabinov 10, Castaldo 7) 17 BARI (Caputo 17, Fedato 6) 23 CROTONE (Bernardeschi 9, Pettinari 7) 16 NOVARA (Gonzalez 14, Seferovic 9) 23 SIENA (Rosina 9, Pulzetti 7) 16 PADOVA (Cutolo 12, Farias 10) 22 SPEZIA (Ebagua 10, Ferrari 5) 15 SASSUOLO (Berardi 11, Pavoletti 11) 22 REGGINA (Gerardi 7, Di Michele 7) 14 Solo campionato: sono esclusi i playoff spesso arrangiate. Per esem pio, non ha una coppia gol il Cesena, che ha segnato appe na 7 gol con Rodriguez e 4 con Succi. Non ce l’ha il Siena, che vola grazie soprattutto alle magie di Rosina (9 reti) e alle incursioni del centrocampista Pulzetti (a quota 7). Non ce l’ha il Trapani, che però si con sola (eccome se si consola…) con il capocannoniere Manco su (20). Non ce l’ha il Latina (dietro a Jonathas, con 11 reti, il vuoto). Il Lanciano un bom ber non ce l’ha proprio se si pensa che il miglior marcatore è Amenta, un difensore, con 4 gol. 160 i loro gol a Empoli Senza calcolare i playoff, i playout e la Coppa Italia, Massimo Maccarone (61 in 5 stagioni) e Francesco Tavano (99 in 8 stagioni) hanno segnato 160 gol nell’Empoli Un bomber non basta Hanno invece almeno due punte «fun zionanti» in grado di giocare assieme l’Avellino (Galabinov 10 gol, Castaldo 7), il Crotone (Bernardeschi 9, Pettinari 7) e soprattutto il Pescara (Manie ro 11, Ragusa 8), che però pa radossalmente non li usa: in fatti, nelle ultime giornata Co smi ha preferito fare scelte di verse. Il Modena, nonostante Babacar con 15 gol e Mazzara ni con 7, si trova a rincorrere e galleggia a metà classifica, mentre a Ternana (Antenucci 16), Brescia (Caracciolo 15), Varese (Pavoletti 15) e Spezia (Ebagua 10) non basta un bomber arrivato in doppia ci fra per stare in zona playoff. Alla fine, meglio affidarsi al l’usato sicuro come fa l’Empo li. 4 COSÌ DOPO 32 TURNI S Classifica Palermo p. 63 Empoli 53 Cesena 50 Crotone 50 Siena (7) 49 Trapani 49 Avellino 48 Latina 48 Lanciano 48 Pescara 45 Spezia 44 Modena 42 Ternana 41 Bari (3) 40 Brescia 40 Varese 40 Carpi 40 Novara 35 Padova 30 Cittadella 29 Reggina 27 Juve Stabia 16 S Prossimo turno Domani ore 20.30 Palermo Avellino (20) Sabato ore 15 Brescia Pescara (33); CarpiTrapani (10); Cittadella Siena (11); Juve StabiaVarese (22); Lanciano Modena (01); NovaraCrotone (22); Reggina Latina (01); SpeziaPadova (01); Ternana Cesena (11) Domenica ore 12.30 BariEmpoli (11) IL PROGETTO B ITALIA Arte, cibo e turismo per riempire gli stadi SIENA Riempire gli stadi con un modo nuovo di vivere il calcio. E’ il progetto «B Italia– piattaforma per la valorizzazio ne territoriale», presentato dal presidente Andrea Abodi, ospi tato a Siena dal sindaco Bruno Valentini nel complesso museale del Santa Maria della Scala. At traverso percorsi tematici, la Le ga di B vuole riavvicinare la gen te al calcio, anche attraverso tu rismo e creazione di impianti nuovi. Verrà avviata una piatta forma digitale con lo sviluppo di un sito e di una app, la presenta zione del prossimo campionato di B si trasformerà in un Giro d’Italia. «Riavvicinare la gente al calcio – ha detto Abodi – dipende da noi, dalla qualità dei nostri impianti e dei nostri comporta menti, non soltanto sportivi. B Italia è un tentativo di collegare lo spettacolo sportivo con l’am biente e il paesaggio, i tesori d’arte e la cultura, le tipicità e le qualità enogastronomiche. Non l’abbiamo mai fatto, lo facciamo per tutte 22 le città. Fino ad ades so il calcio si è contraddistinto anche per pagine non nobili. Ci sono le opportunità per offrire delle pagine positive». Abodi ha anche firmato la petizione dei ti fosi in favore del nuovo stadio. Alessandro Lorenzini PROCURA FIGC Deferito il Bari Rischia un altro 2 Il Bari rischia un altro 2. La Procura Figc l’ha deferito alla Disciplinare (insieme agli ex dirigenti Vinella e Fornarelli) per non aver pagato i contributi Inps di ottobre e per aver prodotto alla Covisoc una dichiarazione non veritiera. © RIPRODUZIONE RISERVATA LEGA PRO I CONCORSI 4 Exploit di Maistrello PREMIO CESTANI S media voto 6,5 Jacopo Scaccabarozzi (1994, Renate, 2.090’) 6,46 Lazzari (1993, Spal, 1.990’) media 6,39 Marsura (1994, Feralpi Salò, 1.841’) 6,35 Vita (1993, Monza, 2.238’) e Fabris (1993, Feralpi Salò, 1.844’) 6,22 Palma (1994, Como, 2.000’)e Frediani (1994, L’Aquila, 1.932’) 6,21 Anacoura (1994, Cuneo, 2.610’) 6,2 Provedel (1993, Pisa, 2.070’) e Sensi (1995, San Marino, 1.910’) e Scaccabarozzi sulle orme di Belotti VINCENZO D’ANGELO Chi sarà il nuovo Andrea Belotti? A poche giornate dalla fine dei campionati di Lega Pro, continua l’incertezza nella corsa ai premi Cestani e Lauda no, vinti entrambi lo scorso an no dall’attaccante ex Albino Leffe, che in questa stagione ha conquistato la ribalta in Serie B con la maglia del Palermo. E l’esplosione di Belotti non può che far felice tutto il movimen to della Lega Pro, perché evi denzia in maniera incontesta bile la grande qualità che anco ra si trova nella categoria. La corsa al CestanI... Davide Marsura a lungo ha seguito le orme di Belotti, portandosi in vetta alle due classifiche grazie alle ottime prestazioni e agli otto gol realizzati con la maglia della Feralpi Salò. Lui e Mira coli, uno in prestito dall’Udine se e l’altro in comproprietà tra Genoa e Varese, che saranno soddisfatti del lavoro di valo Premio Cestani Premio Laudano rizzazione che ha fatto la Feral pi sui loro gioiellini d’attacco. I quali, probabilmente, in estate torneranno alla base per rita gliarsi un posto da protagoni sti. La Feralpi, tra l’altro, piazza due giocatori nei primi cinque posti del Cestani: oltre a Mar sura (attualmente terzo con una media voto di 6,39 in 1.841 minuti giocati) al quinto posto troviamo Vittorio Fabris (6,35 di media voto nei 1.844 minuti in campo). Oggi il miglior gio vane per media voto della Lega Pro è Jacopo Scaccabarozzi del Renate con 6,5: il centrocampi sta offensivo classe ’94 sarà molto probabilmente anche uomo mercato nella prossima estate, con alcuni club di A (la Samp su tutti) che già si sono fatti avanti per chiedere infor mazioni. Curiosità: ci sono cin que portieri nei primi sedici posti; sarà pure il ruolo più de licato, ma quando c’è la qualità non bisogna aver paura di dare fiducia, come dimostrato in Se rie A dall’Udinese con Scuffet. …e quella al Laudano L’ottimo campionato del Bassano ha agevolato l’esplosione di Tom maso Maistrello, miglior golea dor dei giovani di Lega Pro con 9 reti realizzate in appena 1.231 minuti di gioco. Mai strello è incalzato come detto da Marsura e da Alessio Vita del Monza, staccati di appena un gol. Mattia Valoti dell’Albi noLeffe, con 6 reti, può giocar si le sue carte e riportare al club bergamasco il premio dopo il successo di Belotti. A sei reti troviamo anche Eric Lanini del Prato (già acquistato dal Paler mo, autore lo scorso anno di un grande Torneo di Viareggio) e Alessandro De Respinis del Mantova. E a 5 riecco Scacca barozzi. Difficile possa rimon tare, ma essere in vita in en trambi i concorsi può essere si curamente di buon auspicio. Per info, chiedere a Belotti… © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 prima divisione PREMIO AlbinoLeffe: fuori rosa altri tre giocatori LAUDANO S reti 9 Tommaso Maistrello (1993, Bassano, 1.213 minuti in campo) 8 Marsura (1994, Feralpi Salò, 1.841’) e Vita (1993, Monza, 2.238’) 6 Valoti (1993, AlbinoLeffe, 776’), De Respinis (1993, Mantova, 1.126’), Lanini (1994, Prato, 1.315’) 5 Scaccabarozzi (1994, Renate, 2.090’) S le regole Ai concorsi partecipano i giocatori nati dal 1993 in poi BERGAMO Acque agitate in casa Albi noLeffe: non bastassero i 2 punti in 4 partite che fanno traballare la posizio ne playoff e il caso Cisse (fuori rosa da due settimane per motivi disciplinari), ecco un altro fulmine in un cielo per nul la sereno: anche Piccinni, Piccinini e Pontiggia sono finiti fuori rosa. A que sto punto diviene delicata la trasferta di Pavia poiché, in caso di risultato ne gativo, non sono da escludere provve dimenti analoghi verso altri giocatori. LA SITUAZIONE Domenica c’è VicenzaPro Vercelli Torna il Lecce e gioca a Grosseto Questa la situazione nei due gironi della Prima divisione: GIRONE A Così dopo 26 giornate: Entel la p. 53; Pro Vercelli 47; Cremonese 44; Vicenza (4) 42; Savona e Alto Adige 40; Como 38; Venezia 37; AlbinoLeffe (1) 35; Feralpi Salò 32; Reggiana e Lu mezzane 28; Carrarese 27; Pro Patria (1) 25; San Marino 20; Pavia 19. Così domenica (ore 15): Alto AdigeSavona (13); CarrareseCremonese (22); En tellaPro Patria (11); Feralpi SalòSan Marino (30); LumezzaneReggiana (22); PaviaAlbinoLeffe (01); Venezia Como (02); VicenzaPro Vercelli (11). GIRONE B Così dopo 30 giornate: Frosi none* p. 59; Perugia 56; Lecce* 55; Catanzaro 47; L’Aquila e Pisa* 46; Pon tedera* e Benevento 43; Salernitana 42; Grosseto 40; Prato e Gubbio 36; Viareggio 27; Barletta e Ascoli (4) 21; Paganese 13; Nocerina (2, esclusa) 12. (* deve ancora riposare). Così domeni ca (ore 15): BeneventoCatanzaro (01); GrossetoLecce (01); Gubbio L’Aquila (21); PerugiaViareggio (20); PontederaBarletta (22); PratoAscoli (11); SalernitanaPisa (00); riposano Frosinone (da calendario) e Paganese (avrà il 30 contro la Nocerina). SECONDA DIVISIONE La Virtus Verona al Bentegodi Biglietti in prevendita a 2 euro VERONA E’ arrivata l’ufficialità: Virtus Verona–Alessandria di domenica si gioca al Bentegodi, visto che lo stadio di Legnago non è disponibile. Fino a sa bato i biglietti costano 2 euro (domeni ca costano 10) e i tesserati della Virtus avranno il biglietto gratuito. SERIE D Coppa Italia: oggi c’è la finale In Eccellenza trionfa il Campobasso Si gioca oggi alle 15 (stadio Buozzi di Firenze) la finale della Coppa Italia di serie D PontisolaPomigliano (diretta RaiSport 1): arbitra Massimi di Termoli; la vincente va alle semifinali dei playoff, la perdente alla quarta fase degli stes si. La finale di Coppa Italia d’Eccellenza intanto tra Campobasso e Ponsacco é finita 32: entrambe andranno in D gra zie alla vittoria in campionato, il posto libero si deciderà con uno spareggio tra le semifinaliste Catania San Pio X e ArzignanoChiampo (se è promosso). GIUDICE SPORTIVO Il Bojano, dopo la quarta rinuncia, è stato escluso dal torneo, con 8.000 euro di ammenda e lo 03 a tavolino per la gara di domeni ca. Società: 2.500 euro e diffida campo al Piacenza, 2.000 e diffida campo a Noto e Pistoiese. Allenatori: 2 giornate a Morgante (Celano). Calciatori: 6 gior nate a Gentile (Manfredonia), 5 a Conti (Noto), 4 a Princivalli (Monfalcone). 24 LA GAZZETTA DELLO SPORT GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 CICLISMO L’EVENTO MANCANO 36 GIORNI AL VIA DA BELFAST DELLA CORSA ROSA «Il Giro d’Italia in Irlanda sarà qualcosa di incredibile» Diplomatici e politici dell’isola britannica in visita a Milano: «Il ciclismo mai stato così in voga» LUCA GIALANELLA «Negli ultimi quindici anni non abbiamo organizza to un evento importante co me il Giro d’Italia. L’anima dell’Irlanda è lo sport, la gen te ama lo sport, e vedrete che questo sarà un avvenimento assolutamente incredibile». Michael Ring parla durante la visita alla Gazzetta dello Sport. È il ministro del turismo e dello sport dell’Irlanda, al suo fianco ci sono Alastair Ross, vicemini stro del commercio e del turi smo dell’Irlanda del Nord, Bobby McDonagh, ambascia tore irlandese a Roma, e il con sole britannico Vic Annells. Ring e Ross guardano lo scam bio della borraccia tra Coppi e Bartali, sorridono davanti a Maradona al Mondiale 1986 («Ah, the hand of God», dice il ministro Ring: la mano di Dio nel famoso gol all’Inghilterra). Scoprono come nasce il gior nale rosa che dal 1931 dà il suo colore alla maglia del Giro. Da sinistra il console britannico Annells, l’ambasciatore irlandese McDonagh, il viceministro nordirlandese del turismo Ross e il ministro del turismo e dello sport irlandese Ring in visita alla Gazzetta PONTI In notturna Mancano 36 gior ni alla Grande Partenza da Bel fast, venerdì 9 maggio, museo del Titanic come sfondo della cronosquadre in notturna. Sa bato BelfastBelfast, domenica arrivo a Dublino, capitale del l’Irlanda. Il Giro è un ponte di pace e di amicizia. Ring e Ross incontrano i vertici di Rcs Sport, dal presidente Raimon do Zanaboni all’a.d. Riccardo Taranto e a Mauro Vegni, diret tore della corsa rosa. Brindisi al ristorante Savini, uno dei luoghi storici della Galleria Vittorio Emanuele. E la presen za dei responsabili europei del turismo irlandese sottolinea ancor più quello che il Giro sa rà per l’isola: una vetrina a li vello mondiale. Posti di lavoro «La gente d’Ir landa è orgogliosa di ospitare il Giro — riprende il ministro Ring —, perché tutto il mondo vedrà le nostre bellezze. Dimo streremo che possiamo orga nizzare eventi così spettaco lari. Qui c’è grande tradizione di ciclismo, ma la bicicletta è anche salute e soprattutto tu rismo. Con il Giro mostrere mo la nostra cultura e grazie al turismo si creeranno posti di lavoro. L’industria del turi smo per noi è fondamentale, e non soltanto a Belfast o Du blino, ma in ogni luogo del l’isola. Le infrastrutture ci so no». «Ci aspettiamo sulle strade almeno 150 mila persone per le tre tappe — sottolinea il vi ceministro Ross, che indossa una cravatta rosa —. Il Giro è un grande brand internazio nale, e tutto quanto è Italia piace particolarmente. Il ci clismo non è mai stato così popolare da noi, e per i prossi mi anni il Giro diventerà am basciatore delle nostre capa cità». © RIPRODUZIONE RISERVATA «Sì, ora so battere anche i campioni» Grande sprint di Modolo a La Panne: alle sue spalle Demare e Kristoff. «Questa vale tanto» preMerida: il team è arrivato a 8 successi nel 2014 con 8 se condi posti —. A La Panne ave vo già corso. Ad Harelbeke mai, e neppure alla GandWe velgem. La differenza si è vista. Ad Harelbeke non ci avevo ca pito niente, mai capitata da professionista una sensazione così. Una cosa è non andare, un altro è tornare in albergo alla sera ed essere completamente spaesato come è successo a me. Non conoscevo le strade, nien te. Alla GandWevelgem sono caduto quattro volte, ho fatica to come una bestia per rientra re e le forze per la volata non c’erano più. Ero sempre al po sto sbagliato nel momento sba gliato». CIRO SCOGNAMIGLIO @cirogazzetta C’è stato chi l’ha definita una volata «selvaggia». Non è sbagliato. Perché in effetti, nel lo sprint di Sacha Modolo, di cattiveria se n’è vista tanta. E l’impressione è confermata an che dal protagonista: «Volevo dimostrare che so battere an che i campioni», dice a caldo ancora entusiasta il 26enne ve neto della LampreMerida. Nella foto di Koksijde, tradizio nale traguardo della seconda tappa della Tre Giorni di La Panne, gli guardano la schiena Arnaud Demare, il talentuoso e giovane francese già vincito re di una classica di Amburgo, e Alexander Kristoff, il norve gese fresco re della Milano Sanremo. Più lontano Marcel Kittel (8°), che delle volate è una referenza. In quella frase di Modolo non c’era facile spa valderia. Crescita Sacha in Belgio non aveva mai vinto. Con ieri, ha alzato le braccia 29 volte da professionista, 5 in questa sta gione, plurivittorioso italiano: all’attivo anche una tappa al Tour de San Luis, due a Maior ca e una all’Algarve. Forse, an che se in tempi e luoghi diversi aveva già battuto Cavendish e Sagan, questo è il successo più Sacha Modolo, 26 anni, è pro’ dal 2010 con 29 vittorie: nel 2014 ha esordito battendo Sagan in Argentina BETTINI Per il veneto è il 5° successo 2014. Bene Gatto. Oggi chiusura: tappa in linea e crono «pesante». E’ arrivato al termi ne di una tappa bella, combat tuta e non conclusa da Peter Sagan, vincitore martedì. Oscar Gatto, secondo il giorno prima, ha dato un’altra dimo strazione di buona forma, an dando in fuga con Terpstra e Van Keirsbulck, i due marcan toni dell’OmegaQuick Step. In volata, Modolo è stato perfet tamente pilotato da Cimolai prima e Richeze poi; il succes so non è mai stato in discussio ne e nei primi 10 si sono piaz zati altri quattro italiani: 5° Na politano, 6° Colli, 7° Bazzana, 10° Canola. Mentre Gatto ha sfiorato il primato: per 1” è lea der il belga Steegmans, in atte sa del finale di oggi, con semi tappa in linea al mattino e cro nometro il pomeriggio (diretta Eurosport alle 11 e alle 14.45). Esperienza Al Giro delle Fiandre di domenica mancano solo tre giorni. Modolo lo sco prirà per la prima volta. «In queste corse al Nord, in Belgio, l’esperienza è fondamentale — racconta il veneto della Lam Cane Crescere significa an che — soprattutto — fare espe rienze così. Modolo non pensa più alla MilanoSanremo chiu sa all’ottavo posto: «Con quel maltempo, pensavo che non sarei arrivato al traguardo. In volata sono partito troppo pre sto, appena Cavendish si è mosso. Ci siamo piantati en trambi. Non avrei mai vinto, ma magari il podio...». Dome nica ci sarà il Fiandre in appog gio a Filippo Pozzato, sempre che il vicentino riesca ad essere competitivo. «Vorrei aiutarlo, sì. Sarò il suo cagnolino. Farò tutto quello che mi dirà». © RIPRODUZIONE RISERVATA Taccuino IL RITORNO Wiggins al Fiandre dopo 9 anni L’ultima partecipazione risale al 2005, quando correva per la Credit Agricole: 81°. Bradley Wiggins dome nica tornerà al Giro delle Fiandre: il re del Tour 2012 è stato inserito nella selezione del team Sky (con Boasson Hagen, Thomas, Eisel, Puccio, Kne es, Rowe e Rasch) in seguito all’infor tunio di Stannard. Wiggins poi parte ciperà anche al Gp Escaut (9 aprile) e soprattutto alla ParigiRoubaix (13). Restando in casa Sky, niente Giro dei Paesi Baschi per Richie Porte: la par tecipazione dell’australiano al Giro d’Italia resta a rischio. ANNUNCIATI GLI INVITI Anche MtnQhubeka alla Vuelta Anche la Vuelta ha comuni cato le 4 squadre invitate alla pros sima edizione, che scatterà sabato 23 agosto da Jerez de la Frontera. Si tratta di Cofidis, Caja Rural, Iam e Mtn: per la formazione sudafricana, che vinse la MilanoSanremo 2013 al debutto con Gerald Ciolek, si trat ta di una storica prima volta in un grande giro. Alla Vuelta partecipano di diritto le 18 formazioni del World Tour, tra cui le italiane Cannondale e Lampre—Merida. GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 25 FORMULA 1 L’INTERVISTA AL PILOTA MCLAREN 4 IRIDATO 2009 Jenson Button è nato a Frome (Gran Bretagna) il 19 gennaio 1980 S Carriera Debutta in Formula 1 nel 2000, con la Williams. Nel 2001 passa alla Benetton, l’anno dopo rimane nello stesso team che nel frattempo è diventato Renault. Dal 2003 al 2005 è alla Bar, dal 2006 al 2008 alla Honda. Il 2009 è la sua stagione d’oro, con la BrawnGP. Dal 2010 è alla McLaren. Domenica disputerà il 250° GP nella massima serie S Palmares 1 Mondiale (2009 con la BrawnGP) 15 vittorie 50 podi complessivi 8 pole 8 giri veloci 4 Button 250 LA GARA ALLE 17 Domenica a Sakhir (5.412 m) si corre il GP Bahrain, 3a prova iridata. Per la prima volta si corre in notturna. Domani 1314.30 prime libere; 1718.30 seconde libere. Diretta su Rai Sport 2 e Sky Sport F1 HD. Sabato 1415 terze libere, in diretta su Rai Sport 2 e Sky; alle 17 le qualifiche, in diretta su Rai 2 e Sky. Domenica alle 17 la gara, in diretta su Rai 1 e Sky «Guai a gettar via l’ultimo anno con la Mercedes» Domenica taglia un prestigioso traguardo: «Bene la nuova F.1. Ma che emozione i V10» S LUIGI PERNA Meglio la F.1 di ieri o quella di oggi? L’epoca della guida dura e pura o quella delle diavolerie elettroniche e del risparmio carburante? Jenson Button, che corre da 15 stagioni e domenica in Bahrain taglierà il traguardo dei 250 GP, va controcorren te, pur essendo il veterano dei piloti assieme a Kimi Raikkonen (per età; è del 1979) e Fernando Alonso (che lo segue nella classifica per gare disputate: 218). Ri conosce la nostalgia del pas sato, «soprattutto del 2004 che è stato davvero speciale, con i motori V10 da 20 mila giri, tanti cavalli, più aderen za in curva. Sono felice di aver potuto lottare a quel l’epoca contro Schumacher, Alonso e Kimi». Ma è aper to al progresso: «La F.1 è cambiata e dobbiamo adattarci». C’è ancora spazio per la guida al limite? «In qualifica sì. Le nuove macchine hanno tanta coppia fuori dalle cur ve e sono impegnative. In gara è differente. Lo stile è condizionato dalla necessità di risparmiare benzina e sal vare le gomme. Ci sono tanti comandi da usare, tante re golazioni, e bisogna avere un piede leggero. Ma resta la gioia di competere contro i migliori al mondo». Come si trova con la frena ta elettronica? «Tutto viene controllato dal sistema di gestione della power unit. La messa a punto è difficile. Io e i piloti moto rizzati Mercedes abbiamo completa fiducia nella frena ta, ma so di altri team che non sono allo stesso livello». « Che fare dopo la F.1? Per ora mi godo la vita e penso a vincere un altro Mondiale SUL PROPRIO FUTURO DOPO LA FORMULA 1 « Mi manca papà, nei momenti peggiori era di conforto. Ora sorride da lassù SUL PADRE JOHN SCOMPARSO A GENNAIO Era necessario cambiare tanto? «Nessuno sport è avanti tecnicamente come la F.1, perciò le regole cambiano. L’importante è che le corse re stino incerte. Riguardo al ru more: preferisco un brutto suono e corse interessanti an ziché un bel suono e corse no iose». La fidanzata Jessica Michibata AP L’INCONTRO A LONDRA AL CENTRO LA PREOCCUPAZIONE PER LA MANCANZA DI SPETTACOLO Sintonia tra Ecclestone e Montezemolo: bisogna cambiare in corsa i GP Sabato un vertice con Todt Abolizione del flussometro: la Mercedes per ora frena Bernie Ecclestone, 83, e Luca di Montezemolo, 66 ANSA PINO ALLIEVI MANAMA (Bahrain) La Renault fa sapere sen za mezzi termini che il rumore di queste F.1 non si può ampli ficare, la Mercedes dice che eliminare la norma del flusso istantaneo di benzina di 100 kg/ora è fattibile, ma riscri vendo il regolamento per i motori: con questi veti, giusti ficati dal fatto che il Mondiale è già partito, ieri a Londra Ber nie Ecclestone ha ricevuto Lu ca di Montezemolo. Un incon tro nel quale non si può pensa re che non si sia discusso del l’assetto a medio termine della F.1, con l’idea della Lega rilan ciata da Bernie. Il quale vor Si sente la presenza di Ron Dennis? «Lui è la storia della McLa ren ed è bello che sia tornato. Sembra felice ed eccitato dal la nuova sfida, oltre che più rilassato. Tutti lo amano nel team, perché trasmette vo glia di vincere. Ha già assun to persone importanti e non è un caso che quest’anno siamo più reattivi sullo sviluppo della vettura». Magnussen è destinato a diventare campione del mon do? Per la McLaren si annun ciava un anno di transizione, in attesa della Honda… «Invece abbiamo una gran de power unit, il motore Mer cedes è il migliore. Quindi dobbiamo approfittarne. L’anno prossimo la grande H tornerà in F.1 e tutti speriamo che sia subito vincente, in fabbrica ci sono già ingegneri che lavorano sul nuovo pro getto, ma lo scenario è cam biato rispetto a 13 anni fa e la sfida è più difficile». rebbe coinvolgere finanziaria mente Ferrari, Mercedes, McLaren e Red Bull. Cambi Ma l’argomento che ha tenuto banco è la mancan za di spettacolo e la quasi as soluta illeggibilità della nuova F.1. Le audience tv scendono in Paesi importanti come Ita lia, Germania e Gran Breta gna, mentre sui siti i tifosi si scatenano contro la mancanza di agonismo (il 79% nel son daggio Ferrari) e il rischio che i GP diventino «Formula Con sumo» senza agonismo. Timo ri condivisi da organizzatori, sponsor e tanti team. Per que sto Ecclestone e Montezemolo hanno stabilito di trovarsi sa bato in Bahrain insieme al pre sidente Fia Jean Todt per con dividere queste preoccupazio ni e «trovare soluzioni concre te e urgenti, da far entrare in vigore già durante la stagione, su tutti i temi più delicati». Perfetto. Ma per farlo bisogne rà coinvolgere tutti gli altri. E non sarà per nulla facile… © RIPRODUZIONE RISERVATA «Difficile dirlo. Ho avuto 19 compagni di squadra, c’è chi è bravo nella messa a pun to e condivide le informazio ni, come Barrichello, chi è ge loso, chi non sa che cosa fare e copia il tuo assetto. Riguar do a Kevin, è al debutto e sta AVVERTIMENTO Marko a Renault «O risolve i guai o cambiamo» imparando in fretta. Di certo ha molto talento, l’ha dimo strato anche in condizioni estreme come a Melbourne. Resterà a lungo in F.1, se non commetterà errori». Come si immagina il suo fu turo senza F.1? «Non ci penso. La vita mi ha insegnato che devi goderti ogni singolo momento senza guardare troppo in là. Intan to proverò a vincere un altro Mondiale». Che cosa ha provato rico minciando per la prima volta la stagione senza suo padre John? «Una sensazione orribile. Soprattutto in giorni schifosi come il sabato di Melbourne. Mi stanno aiutando mia so rella, la mia fidanzata Jessica e gli amici. Ringrazio tutti quelli che in Australia hanno indossato qualcosa di rosa per ricordarlo. Mio padre era sempre presente, lo guardavo dal podio, e nei frangenti peggiori cercava di rincuo rarmi. Mi mancherà. Ma ab biamo vissuto momenti indi menticabili insieme. Sono si curo che dall’alto mi sorride». © RIPRODUZIONE RISERVATA Piloti 1. Rosberg GerMercedes 43 punti 2. Hamilton GBMercedes 25 3. Alonso SpaFerrari 24 4. Button GBMcLaren 23 5. Magnussen DanMcLaren 20 6. Hülkenberg GerForce India 18 7. Vettel GerRed Bull 15 8. Bottas FinWilliams 14 9. Raikkonen FinFerrari 6 10. Massa BraWilliams 6 S Costruttori 1. Mercedes 68 punti 2. McLaren 43 3. Ferrari 30 Taccuino RALLY/1 Sanremo, sfida BassoAndreucci (an.gat.) Domani e sabato si corre il 56° Rally di Sanremo, valido per il Tricolore. Giandomenico Basso (Ford Fiesta a Gpl) deve fare i conti con Andreucci (Peu geot 208 T 16) e con il francese Bouffier (Peugeot 207). RALLY/2 Portogallo, shakedown a Latvala «Se non ci sarà un evidente miglioramento tra due o tre mesi, è certo che discuteremo un’alternativa». Helmut Marko (nella foto Colombo con Vettel) dalle colonne della Bild lancia un avvertimento alla Renault. La Red Bull sta cercando di colmare il divario che la separa dalla Mercedes ma ha bisogno dell’aiuto della Casa francese: «Non possiamo metterci noi quei cavalli di potenza supplementare, ma possiamo solo sperare nei guai di Hamilton e Rosberg». Il finlandese JariMatti Latvala (VW Polo) è stato il più veloce nello shakedown del Rally del Portogallo, quarta prova del Mondiale. Terzo il leader iridato Ogier (VW Polo), 8° Kubica (Ford Fiesta). SUPERBIKE A JEREZ Test a singhiozzo, svetta Guintoli (p.g.) Sylvain Guintoli (Aprilia) è il più veloce (1’42”118) nell’unica mezz’ora asciutta della terza e ulti ma giornata dei test Sbk a Jerez. Giugliano (Ducati) 6° in 1’44”444, solo un giro per Melandri (Aprilia). MONDIALE ENDURO Salvini in Spagna a mezzo servizio (d.a.) Il Mondiale enduro scatta in questo weekend a Solsona (Spa). L’iridato E2 Alex Salvini (Hon da) risale per la prima volta in moto a 22 giorni dall’ope razione al pollice sinistro infortunato in allenamento. 26 LA GAZZETTA DELLO SPORT GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 MONDOMOTORI AUTO SPORTIVITÀ SENZA TEMPO TANTA TECNOLOGIA NELLA PLANCIA DI COMANDO La Mazda MX5 spegne 25 candeline e si rifà il trucco con l’intrigante Excite Un solo motore: il 1.8 da 126 cavalli Due versioni: Roadster e Roadster Coupé. I prezzi partono da 25.950 euro ILARIA MORANI MILANO Mazda inventa una nuo va auto. O meglio, rifà il trucco alla spider più venduta al mondo, la MX5 sul mercato dal 1989 quando venne mo strata durante il Salone di Chi cago. Nel 2014 si chiama MX5 Excite ed è pensata per l’Italia. Sul mercato sarà solo in due colori, Titanium Flash e Deep Chrystal Blue e in due varian ti, Roadster e Roadster Coupé, ma con un’unica motorizza zione: 1.8 da 126 Cv con un cambio manuale a cinque marce. Tecnologica L’estetica è più aggraziata: i colori della car rozzeria contrastano con i se dili in pelle bicolor sabbia e nero. Finiture cromate un po’ ovunque: dalle maniglie delle portiere, agli specchietti, fino ai cerchi in lega da 17”. Gli in terni accentuano la sportività della spider con la pedaliera in alluminio e il battitacco cro mato. E completa il quadro la tecnologia, inserita a pieno ti tolo nella console centrale nel la quale è stato installato il di splay touchscreen da 6,1” del navigatore satellitare. Questo è dotato di presa Usb, blueto n I designer Mazda non abbandonano la classica linea della MX5, ma puntano a renderla più aggraziata: il risultato della Excite rispecchia proprio questo trend. Le finiture cromate sono un po’ ovunque AUDI A3 GTRON MOTORE Turbo, adattato al metano 1.395 cmc POTENZA MAX 110 Cv a 6.500 giri COPPIA MAX 200 Nm tra 1.500 e 3.700 giri CAMBIO A 6 o 7 marce VELOCITÀ MAX 190 km/h (197 a benzina) LUNG./LARG./ALT. 4.310/1.785/1.425 mm CONSUMO (A METANO) Meno di 3,5 kg/100 km AUTONOMIA (METANO+BENZINA) 1.300 km PREZZO Da 25.650 euro Autonomia I 1.300 km, 300 a gas, senza fare rifornimento sono da record MARIO VICENTINI Da Milano a Roma con 20 € Audi lancia la A3 a metano: percorre 100 km con 3,6 kg Il metano ci dà una ma no. Era lo slogan di una vec chia pubblicità che ora si può sposare anche alla raffinata A3 Sportback gtron (g sta per gas), la prima Audi di serie con questo tipo di alimentazione. Una brillante berlina a 5 porte dal prezzo interessante (dai 25.650 euro con cambio ma nuale ai 27.850 con trasmissio ne S tronic) disponibile negli allestimenti Attraction, Ambi tion e Ambiente. Tre serbatoi Sotto il pianale bagagli la gtron ha due serba toi da 7 kg di gas, costruiti in composito, cosa che permette di risparmiare 54 kg rispetto alle bombole d’acciaio. Questi serbatoi si aggiungono a quel lo da 50 litri della benzina, piazzato sotto i sedili posterio ri. L’autonomia è di 1.300 km. Il gas viene erogato con un re golatore elettronico che adatta l’alimentazione a ogni livello di potenza. Per la massima re sa, il 1.4 TFSI ha testata, sovra limentazione turbo, impianto d’iniezione e catalizzatore ri configurati ed è in grado di erogare 110 Cv e 200 Nm di coppia, per un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 10”8 e una velocità massima di oltre 190 km/h. La scarsità di approvi gionamento del metano è un problema che si sta risolven do: le aree di servizio sono già oltre 1.000 e aumenta rapida mente. Oltretutto è consentito rifornirsi col metano domesti co, cosa fino a poco fa proibita. Su strada Il motore sembra spento anche in marcia! Poten za e coppia sono più che suffi cienti per una marcia normale, merito del turbo e della sofisti catissima iniezione diretta. Quando si deve affrontare un sorpasso, il 1.4 si fa trovare pronto dai 2.000 giri in su. In opzione è disponibile (2.200 euro in più) il cambio S tronic a 7 che aumenta la sensazione di scorrevolezza. Il telaio pare insensibile al peso aggiuntivo delle bombole anzi migliora la guida perché riduce il sotto Il passaggio alla modalità benzina è in automatico Prezzi a partire da 25.650 euro 10 topten Risparmio I 3,5 euro di metano per percorrere 100 km parlano da soli Accessori Se la completezza dell’offerta è da sì, i prezzi sono alti. Ma comprando il pacchetto business si risparmia il 42% sulle singole dotazioni © RIPRODUZIONE RISERVATA Linea che vince non si cambia LA CLASSIFICA SÌ NO Prezzi La MX5 Excite è in vendita a partire da 25.950 euro; da 27.950 euro, invece, la Mazda MX5 Excite Road ster Coupé, la variante con tet to rigido. E per tutti i clienti sa rà in omaggio un coupon che permetterà di percorrere nuo vi itinerari fino a suggestive lo cation dove passare la notte: dalla casa sull’albero, all’igloo. A tutto gas IL NOSTRO GIUDIZIO Ecologia È un’auto «verde», che può circolare anche durante i blocchi del traffico e che può entrare gratis, ad esempio, nell’Area C di Milano oth con funzione streaming e sistema MirrorLink per la ge stione diretta delle applicazio ni per iPhone e smartphone. Il cruscotto della A3 gtron sterzo — la tendenza a non chiudere la curva — tipica del le trazioni anteriori. E i consu mi? Il dato del costruttore in dica 3,6 kg/100 km. Conside rando il prezzo medio del me tano di 0,990 euro al kg, per andare da Milano a Roma (584 km) si spendono 20,40 euro contro i 68,6 per la benzina! Carburante Quando il gas fi nisce, si passa automatica mente al funzionamento a benzina senza dover ricorrere ad alcun tasto di commutazio ne. Nel quadro strumenti si trovano i due indicatori del li vello carburante e nel display si possono consultare le diffe renti autonomie. La A3 gtron in futuro potrà essere alimen tata anche con l’egas, prodot to dall’ egas project Audi a Werlte, in Germania, grazie al l’impiego di fonti rinnovabili. Audi è, infatti, il primo brand a creare un’intera filiera di fonti energetiche sostenibili. © RIPRODUZIONE RISERVATA Le 10 auto a metano più vendute in Italia (periodo gennaio/ febbraio 2014) 1. Fiat Panda 3.130 2. Fiat Punto 2.231 3. Fiat 500L 1.039 4. VW up! 926 5. Lancia Ypsilon 902 6. Fiat Qubo 483 7. Opel Zafira 478 8. Seat Mii 279 9. Fiat 500L Living 136 10. VW Passat 104 MOTO n Burgman 125200: i campioni del consumo IL NOSTRO GIUDIZIO MARCO SORMANI SÌ Vano sottosella Davvero capiente, riferimento assoluto della categoria Guida Intuitiva ed efficace in ogni situazione, mai stancante Le ruote sono basse, anzi bassissime, tipiche Suzuki: 13” davanti, 12 dietro anche per la versione 2014 dei Burgman 125 e 200, 140 mila pezzi ven duti in Europa dal 2002. Lo sti le ora è più moderno, con le li nee tese e alcune scelte degli altri Burgman 650 o 400. Il fa ro, anteriore e posteriore, è di viso, gli indicatori di direzione bassi e leggermente sporgenti. Anche la sella, tutta nuova, è a soli 735 mm da terra. Dietro al parabrezza (più alto di 11 cm) c’è una strumentazione nuova e più completa. La differenza SUZUKI BURGMAN 125200 MOTORE Monocilindrico da 125 (200) cmc due valvole, raffreddato a liquido ALIMENTAZIONE Iniezione elettronica POTENZA MAX 12,37 (18,36) Cv a 8.000 giri COPPIA MAX 10,8 (17) Nm TELAIO A culla in acciaio PESO 161 (163) kg in ordine di marcia INTERASSE 1.465 mm ALTEZZA SELLA 735 mm PREZZO 4.190 (4.390) euro di prezzo, con Abs, è 200 €: il 125 costa 4.190 €, 4.390 il 200. Certezze I motori monocilin drici hanno 12,37 (125) e 18,36 (200) cavalli a 8.000 gi ri. Con 161 kg di peso il 125 (163 il 200) non ha prestazioni da dragster, più brillante il 200. Meglio la regolarità del l’erogazione e i consumi (di chiarati) da record: 34,4 km/l il 125, 30,1 il 200. IL NOSTRO GIUDIZIO NO Spunto Il 125 privilegia i consumi ma è poco brillante Comodi Ma il punto forte è la facilità di guida, grazie al bari centro basso e l’interasse lun go: agilissimi negli slalom a basse velocità, sempre stabili nelle curve veloci. Nessuna vi brazione, ottima protezione aerodinamica. I freni lavorano bene, assistiti da un Abs non invasivo. Pacati i colori: nero, bianco o grigio (ora opaco). © RIPRODUZIONE RISERVATA n Posizione di guida Un po’ raccolta, visto il manubrio stretto e ravvicinato La guida facile e precisa dei «piccoli» Burgman, le linee ricordano il 600 GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 27 MONDOMOTORI AUTO Golf, i miei primi 40 anni La più venduta al mondo: 30 milioni Firmata da Giugiaro, debuttò il 29 marzo 1974. Prossima tappa sarà l’elettrica con la presa sore di prossimità. La storia della VW Golf ha inizio il 29 marzo 1974. CORRADO CANALI La Volkswagen festeggia i 40 anni della Golf, l’auto eu ropea di maggior successo di tutti i tempi, venduta in oltre 30 milioni di esemplari in tut to il mondo. Giunta alla setti ma generazione, viene pro dotta negli stabilimenti di Wolfsburg (Germania), Zwickau (Germania), Foshan (Cina) e Puebla (Messico) e commercializzata in un’ampia gamma di versioni: motori turbo, iniezione diretta, tur bodiesel, a propulsione elet trica o ibrida plugin, mentre a livello di dotazioni è equipag giata con le più moderne tec nologie, dalla funzione di fre nata di emergenza all’impian to hifi touch screen con sen d HA DETTO S De Silva «Il futuro dell’automobile riguardo lo stile sta nel minimalismo. Il lungo periodo della sovra progettazione, con troppe righe, troppo stile, sta davvero passando di moda, appartiene agli anni passati» Golf I Progettata da Giorget to Giugiaro è subito un succes so: già nell’ottobre 1976 viene celebrato il traguardo del pri mo milione di Golf vendute. Con la D (Diesel aspirato, 1976) e la successiva GTD (Turbodiesel, 1982) il Diesel fa breccia tra le compatte. Nel 1979 arriva la Cabriolet che diventa la scoperta più vendu ta al mondo in quegli anni. S Le sette sorelle Da sinistra a destra tutte le Golf: la prima (1974), la seconda (‘83), la terza (‘91), la quarta (‘97), la quinta (‘03), la sesta (‘08) e la settima (‘12) Golf II Dall’agosto 1983, la Golf diventa ancora più con fortevole e migliora lo sfrutta mento dello spazio. L’anno do po introduce nel proprio setto re il catalizzatore, quindi l’Abs (1986), il servosterzo e, per la l’intervista WALTER DE SILVA «La rivendibilità e le linee pulite motivi di successo» Il papà della 7a serie: «La missione quando disegni una Golf è quella di essere diversi dai concorrenti, ma nel solco della continuità» È il responsabile del de sign globale di tutto il Gruppo Volkswagen oltre che «padre» di tanti modelli eccellenti, fra cui la settima generazione della Golf. Walter de Silva, 63 anni, ci spiega le tendenze nel mondo dell’automobile e la specialità di questa vettura che da 40 anni è sempre sulla cresta dell’onda: «Il futuro è nel minimalismo. Siamo sem pre più convinti che il lungo periodo di sovraprogettazio ne, con troppe righe, troppo stile, stia davvero passando di moda, appartenga agli anni passati». prima volta, anche la trazione integrale (Syncro, 1986). Golf III La terza generazione (1991) monta gli airbag fron tali (1992) e inoltre introduce enormi progressi nel campo della costruzione della carroz zeria che migliorano la resi stenza agli urti. Sotto la sua carrozzeria debuttano il pri mo sei cilindri (VR6), il cruise control, il catalizzatore ossi dante per i motori Diesel (1991) e il primo motore Die sel a iniezione diretta (TDI, 1993). Sempre nel 1996, tutte le Golf vengono equipaggiate con l’Abs di serie. Inoltre nel 1993 arriva la prima Variant (station wagon) della serie. Golf IV Nel 1998 ecco la tra zione integrale con frizione Golf è solo una questione di li nee? «Il design pulito e sempli ce di una Volkswagen come l’ultima Golf è senza tempo e produce valore, perché porta una migliore tenuta nel tem po a vantaggio soprattutto della rivendibilità. Quindi, proprio le enfatiz zazioni che sono state le li nee guida degli ultimi anni adesso vanno riviste? «Un nuovo modello di au tomobile non può essere va lido soltanto per una o due stagioni, questo ormai è mol to chiaro a tutti. La gente vuole capire fino in fondo « Un design semplice dura nel tempo. Un modello non dura più solo 12 anni WALTER DE SILVA CAPO STILE VW Quindi il successo della clic LA PIÙ LONGEVA È LA MINI: 54 ANNI POI LA PORSCHE 911: 51 Ecco le auto più longeve (prodotte ininterrottamente) del mondo. Alcune sono miti autentici, come la Mini, fabbricata dal 1959, quindi da 54 anni. Sul 2° gradino del podio, la Porsche 911, in produzione dal 1963 (51). Medaglia di bronzo alla Toyota Corolla (1966) a quota 48 anni. Tocca poi alla Range Rover (1970) a 44 anni. Quinta la Golf, nata nel 1975 (40 anni). Sesta la Ford Fiesta (1976): 38 anni. quello che compra. C’è una certa sicurezza nel nostro progetto: parte da lontano quindi è una garanzia per chi si appresta all’acquisto. E an che il valore di rivendita è senz’altro un fattore impor tantissimo per una famiglia. Questo è quello che intendia mo trasmettere al pubblico». Ci spiega l’ultima nata, la Golf VII? «La nuova Golf è nel segno della continuità, la sua diver sità sta nel fatto che rimane sempre uguale a se stessa. Il concetto fondamentale du rante la progettazione e rea lizzazione è: riuscire a essere diversi rispetto ai concorren ti perché ogni volta ripropo niamo la Golf. Poche auto hanno questa peculiarità. Quindi, anche se la nostra nuova vettura appare estre mamente innovativa e diver sa nell’aspetto formale da quelle che l’hanno precedu te, nel carattere e nella per sonalità è sempre la stessa Golf». Haldex: la Golf 4Motion. Un anno dopo arriva l’ESP. Nel 2002 debuttano l’iniezione di retta di benzina (FSI) e l’air bag per la testa di serie. E dal 2003 sulla R32 da 250 km/h è disponibile il rivoluzionario cambio a doppia frizione DSG. Golf V Ha il 35% in più di ri gidezza torsionale, grazie alla carrozzeria saldata con il la ser. Su richiesta si possono montare gli airbag laterali per chi siede dietro. E’ con questa serie che debutta il primo Twincharger al mondo (TSI, 2006) dotato di doppia sovra limentazione con turbocom pressore e compressore mec canico. Nel 2007 arriva la BlueMotion che si segnala per i consumi contenuti: 4,5 l/100 km. Golf VI In 4 anni (200812) ne vengono prodotte 2,85 mi lioni. Notevoli i passi avanti in fatto di sicurezza: la carrozze ria ottiene il massimo del pun teggio, 5 stelle, nel crashtest EuroNCAP. Inoltre c’è una ul teriore riduzione dei consumi con prestazioni uguali o supe riori grazie al sistema com mon rail. La BlueMotion con suma nel ciclo combinato soli 3,8 l ogni 100 km. Inoltre com pare la regolazione automati ca degli abbaglianti Light As sist e il dispositivo di parcheg gio automatico Park Assist. Golf VII Il 4 settembre 2012 debutta la settima generazio ne: cura dimagrante di 100 kg e consumi ridotti sino a un massimo del 23% le caratteri stiche salienti. La TDI Blue Motion consuma solamente 3,2 l/100 km. Arriva anche la eGolf a trazione elettrica con circa 190 km di autonomia a cui, in autunno, si aggiungerà la GTE con propulsione ibrida plugin. © RIPRODUZIONE RISERVATA co.ca. © RIPRODUZIONE RISERVATA Padri e figlie A sinistra, Walter de Silva, 63, padre della Golf VII. A destra, Giorgio Giugiaro, 85, e la prima Golf 4 I NUMERI 2 Volte «Auto dell’anno» La Golf è stata premiata due volte come «Auto dell’anno», il più importante riconoscimento a livello europeo: la prima nel 1992 (terza serie), la seconda nel 2013 (settima serie) ‘76 Anno di nascita della Gti Nell’ottobre del 1976 la Golf raggiunge il traguardo del milione di vetture vendute. In quello stesso anno nasce un altro mito: la Golf Gti, sportività per tutti. Nel 1979 è l’ora della cabriolet, che in poco tempo diventa la scoperta più venduta dell’epoca 28 LA GAZZETTA DELLO SPORT GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 BASKET EUROLEGA: PENULTIMA GIORNATA DELLE TOP 16 4 il Film I NUMERI 24 Punti di Gentile la miglior prestazione in Eurolega: la precedente, 19 contro l’Efes quest’anno. Lo spettacolo dei 12.331 del Forum, la grinta dell’Olimpia 28 LA GRINTA IN CAMPO Hackett: l’urlo del leader L’energia di Daniel Hackett è la foto dell’EA7: ha firmato con 9 punti il 172 del secondo quarto che ha deciso la gara, Scarto del Barcellona a Milano, peggior sconfitta dei blaugrana in Europa dal 32 (9260) contro l’Olimpia Lubiana nel gennaio del 1998 ATMOSFERA MAGICA Secondo esaurito dopo il Real Madrid Lo spettacolo dei 12.280 spettatori del Forum: più di 100 mila tifosi hanno visto quest’anno l’EA7 in Eurolega CIAMCAST Milano: notte 7 straordinaria Vittorie consecutive di Milano in Eurolega, miglior striscia positiva dell’Olimpia in questa manifestazione . Gentile è un fenomeno Travolto il Barcellona Azzurro record: «Possiamo dirlo siamo una grande squadra» Banchi: «Ora ci vuole equilibrio, i momenti difficili torneranno» MILANO BARCELLONA 91 63 (2120, 4334; 6940) EA7 MILANO: Hackett 11 (3/5, 1/2), Genti le 24 (8/13, 2/3), Moss (0/3 da 3), Melli 5 (1/2 da 3), Samuels 16 (6/8, 1/1); Cerella 7 (2/2, 1/1), Wallace 5 (1/1, 1/3), Lawal 9 (3/5), Jerrells 14 (0/3, 4/6). N.e.: Kan gur, Fumagalli. All.: Banchi. BARCELLONA: Huertas 4 (2/5, 0/2), Abrines 12 (1/2, 2/4), Papanikolaou 4 (1/1, 0/1), Lorbek 6 (1/3, 1/5), Tomic 8 (3/5); Dorsey 4 (1/5) Sada 4 (1/3, 0/2), Lampe 8 (3/6), Pullen 2 (1/1, 0/2), Hezonja 2 (1/3, 0/1), Todorovic 6 (1/3), Oleson 3 (1/3, 0/2). All.: Pascual. ARBITRI: Radovic (Cro), Boltauzer (Slo), Latisevs (Let). NOTE – T.l. EA7 12/17, Bar 20/30. Rim: EA7 35 (Gentile 7), Bar 35 (Dorsey 11). Ass.: EA7 21 (Gentile 6), Bar 15 (Pullen e Huertas 3). Antisp.: Lawal 30’38” (7140), Tomic 35’20” (7850). Progr.: 5’ 1010, 15’ 3127, 25’ 5436, 35’ 78 50. Spett.: 12.331. VINCENZO DI SCHIAVI MILANO Vista con l’occhio del bu siness l’Eurolega non sarà la Champions del calcio, come ha sentenziato il grande stratega Jordi Bertomeu, ma per impat to emotivo e carica spettacola re la notte del Forum è qualco sa che gli va molto molto vici no. Assago trabocca di gente che pasteggia con un basket coinvolgente in un’atmosfera adrenalinica. Milano impila la quattordicesima vittoria di fila tra campionato e coppa, chiu de a 16 la striscia del Barcello na a cui infligge il primo k.o. in Top 16, celebrando nel modo più idoneo il 27° anniversario della seconda Coppa Campioni (2 aprile 1987) strappata al Maccabi, più che probabile av versario nei playoff. Lo schiac cione di Lawal del +33 quando mancano meno di 5’ alla fine val bene una «ola» alla quale partecipa anche Giorgio Arma ni: «Serata bellissima con un pubblico straordinario. Quan do ho preso il club mai mi sarei aspettato numeri di questo ge nere. Le Final Four? Mi auguro di esserci». Visto come Milano ha stritolato il Barça, potrebbe essere più di un augurio. Stelle Non ci sono le stelle Langford e Navarro, Pascual lascia a casa anche Nachbar e presenta a sorpresa Oleson, la guardia del Nebraska, killer di Milano all’andata. Ma i prota gonisti sono altri, anzi, soprat tutto uno: Alessandro Gentile. Il capitano squaderna una pre stazione, per qualità e quanti tà, da fenomeno vero: 24 punti (nuovo high personale in Euro lega dopo il 19 contro l’Efes), 7 rimbalzi e 6 assist. E’ arco e freccia allo stesso tempo di una squadra che stritola i catalani con un’azione a tenaglia. Con la staffetta degli esterni: Genti le in avvio (8 punti), Hackett nel secondo quarto (9 punti in meno di 5 minuti) e di nuovo Gentile nel terzo periodo (10 punti), e lo strapotere di Sa muels sotto canestro dove ma cina Tomic e Lampe. Metteteci poi anche la pioggia di triple (11) e il gioco è fatto. Pascual «Il successo di Mila no è indiscutibile — ammette Pascual —. Nel terzo periodo Milano ha avuto buone rota zioni, noi invece le abbiamo perse. E’ stata comunque una grande serata, davanti a tanto pubblico». Chiuso il riposo sul +9, è uno stato di esaltazione collettiva a portare l’EA7 fino al più +31 del 32’. Undici mi nuti di intensità rara (Barcello na tenuto a 2 punti per 7’) an che per l’Eurolega che fa uscire NBA LE STAR DI MIAMI POSSONO USCIRE DAL LORO CONTRATTO A FINE STAGIONE rivelato che non lo hanno an cora fatto posticipando la di scussione, a prescindere dal fatto che vincano o meno il ti tolo, a fine stagione. Wade, che ha problemi fisici, ha detto di non aver nessuna fretta o voglia di lasciare gli Heat. Il punto interrogativo è se Le Bron, invece, vorrà intrapren dere una nuova sfida. Intanto, i Brooklyn Nets, battendo Houston, si sono qualificati ai playoff: è dal 1986 che una squadra (Sacramento) che aveva vinto solo 10 delle prime 31 gare non riusciva a farcela. Ora i Nets del debuttante Ja son Kidd insidiano Toronto e Chicago per il terzo posto. differenza non secondaria: scegliendo di restare a Miami, guadagnerebbero 20 milioni ciascuno la prossima stagione e 22 nel 201516. Un massacro per le casse di Miami che con la nuova repeat tax, vedrebbero moltiplicata per tre o per quat tro la luxury tax da pagare, cioè la tassa per chi eccede il salary cap. Milioni di dollari. Più lungo In altre situazioni, Kevin Garnett e Tim Duncan erano usciti dal contratto per favorire i loro club in cambio di uno nuovo, più lungo. Ed è di questo che Wade, LeBron e Bo sh dovranno parlare: Wade ha Gentile allo scoperto: «Sì, dopo questa partita possiamo dirlo: siamo una grande squadra». Banchi Luca Banchi, però, preferisce tenere tutti sulla ter ra: «Certo, serata straordina ria, abbiamo avuto picchi di rendimento che hanno messo in difficoltà la migliore difesa dell’Eurolega, ma io sono re sponsabile dell’umore del gruppo e quindi dico a tutto l’ambiente che ora serve equili brio. La nostra stagione è co stellata di grandi soddisfazioni ma anche di cocenti delusioni da cui siamo sempre usciti con senso della misura. Adesso che le cose vanno bene può sem brare tutto facile ma già dalla partita contro Cantù non sarà così. Non facciamoci travolge re dall’entusiasmo perché i momenti difficili torneranno, ve lo assicuro». © RIPRODUZIONE RISERVATA CLASSIFICHE NBA LA STAGIONE HA 82 GARE LeBron, Bosh, Wade Ancora assieme o no? I Big Three devono se dersi e fare una chiacchierata prima del 30 giugno. Miami, tornata in testa all’Est grazie all’implosione di Indiana, ap pena finita la stagione si trove rà ancor più nelle mani di Le Bron James, Chris Bosh e Dw yane Wade che a fine anno possono decidere di uscire dal contratto, tutti e tre. O farlo nel 2015 oppure aspettare la scadenza naturale nel 2016. Come nel 2010, un loro accor do di firmare per Miami alme no per tre stagioni ha portato finora agli Heat due titoli Nba e tre finali in tre anni, adesso la situazione si ripete con una S Alessandro Gentile 22 anni, sta approfittando dell’assenza di Langford per migliorare i suoi record: dopo i 29 punti, primato in A, a Montegranaro, ieri 24 CIAMCAST RISULTATI BrooklynHouston 10596 (D.Johnson 32; Harden 26), DallasGol den State 120122 t.s.( Nowitzki 33; Thompson 27); LA LakersPortland 112 124 (Young 40; Lillard 34). Stephen Curry, 26: tirovittoria AFP Brooklyn conquista i playoff San Antonio è la migliore EST OVEST ATLANTIC DIVISION VP PER 1. TORONTO RAPTORS* 4232 56.8 2. BROOKLYN NETS* 4033 54.8 3. NEW YORK KNICKS 3243 42.7 4. BOSTON CELTICS 2351 31.1 5. PHILADELPHIA 76ERS 1658 21.6 CENTRAL DIVISION VP PER 1. INDIANA PACERS* 5223 69.3 2. CHICAGO BULLS* 4232 56.8 3. CLEVELAND CAVS 3045 40.0 4. DETROIT PISTONS 2747 36.5 5. MILWAUKEE BUCKS 1460 18.9 SOUTHEAST DIVISION VP PER 1. MIAMI HEAT* 5122 69.9 2. WASHINGTON WIZARDS 3836 51.4 3. CHARLOTTE BOBCATS 3638 48.6 4. ATLANTA HAWKS 3241 43.8 5. ORLANDO MAGIC 2153 28.4 *Già ai playoff dove si qualificano 8 squadre: la prima di ogni division e le altre migliori 5. NORTHWEST DIVISION VP PER 1. OKLAHOMA CITY THUNDER* 5419 74.0 2. PORTLAND T.BLAZERS 4927 64.5 3. MINNESOTA T.WOLVES 3637 49.3 4. DENVER NUGGETS 3242 43.2 5. UTAH JAZZ 2352 30.7 PACIFIC DIVISION VP PER 1. LOS ANGELES CLIPPERS* 5322 70.7 2. GOLDEN STATE WARRIORS 4628 62.2 3. PHOENIX SUNS 4430 59.5 4. SACRAMENTO KINGS 2648 35.1 5. LOS ANGELES LAKERS 2549 33.8 SOUTHWEST DIVISION VP PER 1. SAN ANTONIO SPURS* 5816 78.4 2. HOUSTON ROCKETS 4924 67.1 3. MEMPHIS GRIZZLIES 4430 59.5 4. DALLAS MAVERICKS 4431 58.7 5. NEW ORLEANS PELICANS 3242 43.2 *Già ai playoff dove si qualificano 8 squadre: la prima di ogni division e le altre migliori 5. GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 29 L’ALLARME le Pagelle DI V.D.S. JERRELLS FA IL LANGFORD PAPANIKOLAOU CHE DISASTRO! MILANO 8.5 HACKETT 7.5 Si accende nel 2o quarto con 9 punti in pochi minuti. Immarcabile in transizione. Anche 6 rimbalzi e 3 assist. h 8.5 IL MIGLIORE GENTILE Otto punti tanto per cominciare, con penetrazioni di puro talento e assist al bacio a Samuels. Poi 10 nel 3o quarto. Finisce con 28 punti, 7 rimbalzi e 6 assist. Supremo. MOSS 5.5 Non gli entra il tiro (0/4) e si dedica solo alla difesa. MELLI 6 Mette una tripla importante ma non è in una delle sue giornate migliori. SAMUELS 7.5 In attacco è padrone dell’area anche contro colossi come Tomic e Lampe. CERELLA 7 Va quasi di copione: tripla e tanta pressione sugli esterni. Protagonista del break che spacca il match nel 1o tempo. WALLACE 6.5 Una tripla sul finire del primo quarto e minuti di sostanza anche difensiva. Tre assist. In costante progresso. LAWAL 7 Solido in difesa (6 rimbalzi) e presente in attacco. Pur con le sue amnesie. JERRELLS 7 Da guardia non fa rimpiangere Langford (4/6 da 3), da play ancora non ci siamo granché, ma in questa squadra sta diventando un fattore. BARCELLONA 5 HUERTAS 5 Pasticcia un po’ in attacco e in difesa subisce il talento di Hackett. h la guida Maccabi a Monaco Se vince sfida l’EA7 nei quarti GIRONE E Ieri: EA7 MilanoBarcellona 9163. Og gi: Panathinaikos AteneUnicaja Mala ga (20.30, FoxSports2), Laboral Kutxa VitoriaFenerbahçe Istanbul. Domani: Efes IstanbulOlympiacos Pireo. Classifica: Barcellona* 12 vinte1 per se; Milano* 103; Panathinaikos, Olympiacos 66; Fenerbahce, Unicaja 57; Vitoria 39; Efes 210. GIRONE F Oggi: Bayern MonacoMaccabi Tel Aviv. Domani: Cska MoscaGalatasa ray Istanbul, Real MadridLokomotiv Kuban, Partizan BelgradoZalgiris Kaunas. Classifica: Cska Mosca*, Real Madrid* 102; Maccabi 75; Galatasa ray, Lokomotiv 66; Bayern 57; Parti zan Belgrado 39; Zalgiris 111. *già qualificate ai quarti (le prime 4 di ogni girone). IL MIGLIORE 6 ABRINES Pascual gli dà minutaggio per farlo crescere. A 20 anni serve questo. Risponde bene. PAPANIKOLAOU 4 Non pervenuto. Gentile lo incatena. LORBEK 5 Diciannove minuti in cui subisce tutto e tutti. TOMIC 5 Pascual lo centellina, poco e non entra quasi mai nel match (7 rimbalzi). DORSEY 4.5 Tanti rimbalzi (11), ma anche errori infantili e una disgrazia ai liberi (2/10) SADA 5 Non regge il ritmo degli esterni EA7. Si fa notare solo per i rimbalzi (4). LAMPE 6 Uno dei pochi che prova a reagire quando Milano scappa. HEZONJA 5 I suoi 14 minuti sono smarrimento tra le folate di Gentile, Jerrells e Cerella. TODOROVIC 5.5 Non parte male, specie a rimbalzo. Ma non tiene questi ritmi. PULLEN 5 Ai margini delle rotazioni: da segnalare i 3 assist. OLESON 4.5 Ben diverso da quello dell’andata. Taccuino NAZIONALE DONNE/PLAYOFF Pianigiani a Villanova per Arcidiacono Schio in semifinale UmbertideParma 11 Simone Pianigiani, nel suo viaggio americano, è stato a Villa nova University per incontrare Ryan Arcidiacono, playmaker ven tenne di passaporto italiano (12 punti, 3.5 assist quest’anno) e coa ch Jay Wright. Se non subentreran no problemi, Arcidiacono farà il ra duno della Sperimentale la prossi ma estate a Folgaria. Ieri il c.t. ha assistito a New YorkBrooklyn in contrando Bargnani. Nella gara2 dei quarti di fina le di A1 donne, la Famila Schio vin ce a Orvieto 9256 (Godin 17, Larkins 14, Nadalin, Vandersloot 12; Morris 27, Gaglio 11) va 20 e si qua lifica alle semifinali dove affronterà Lucca (già qualificata anche Ragu sa). La Lavezzini Parma batte l’Ac qua&Sapone Umbertide 5748 (Harmon 18, Maculay 11, Corbani 8; Blank 15, Fontanette 11) e pareggia 11: gara3 il 5/4 alle 20.30. EUROCUP/ SEMIFINALE BUVA L’Acqua Vitasnella Cantù ha ufficializzato l’ingaggio dell’ala croa ta Ivan Buva, 22, 2.08, quest’anno in Bosnia al Siroki. SMITH INCASSA Il Bat, il tribunale di arbitrato Fiba, ha condannato la Virtus Bologna a pagare 70mila eu ro Steven Smith come emolumenti pregressi relativi al 201213. Trinchieri cade a 11 L’Unics Kazan di Andrea Trin chieri ha perso 6352 a Belgrado contro la Stella Rossa l’andata delle semifinali di Eurocup. Martedì: Va lenciaNizhny Novgorod 8475. Il ri torno il 9 aprile. 4 COSA DICE LA LEGGE S Per il datore di lavoro multe fino a 15.000 euro Questa la normativa in materia di lotta alla pedofilia, emanata da una direttiva dell’Unione Europea del 2011 e recepita in Italia il 4 marzo scorso «...il soggetto che intenda impiegare al lavoro una persona per lo svolgimento di attività professionali o attività volontarie organizzate, che comportino contatti diretti e regolari con minori, deve preventiva mente richiedere il certificato penale, al fine di verificare l’esistenza di condanne per taluno dei reati concernenti la tutela dei minori. Il datore di lavoro che non adempie a tale obbligo è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da 10 mila a 15 mila euro. CODICE PENALE Le norme del codice che riguardano la pedofilia e che rientrano tra i dati che dovrebbero essere resi noti nel certificato che deve essere richiesto sono gli articoli 600 bis (relativo alla prostituzione minorile); il 600 ter (che riguarda la pornografia minorile); il 600 (la detenzione di materiale pedo pornografico): il 600 quinquies (che riguarda il turismo sessuale minorile); e infine il 600 undicies (che riguarda l’adescamento telematico di minori) Giochi proibiti Il caso dei certificati contro la pedofilia «Attività a rischio» Obbligatori da domenica per chi è a contatto coi minori Malagò: «Moratoria o si fermeranno 100.000 società» MAURIZIO GALDI VALERIO PICCIONI Dopo il rischio caos sui certificati medici «sportivi», ecco quello dei certificati pe nali. Da domenica, se non arri veranno all’ultimo minuto al tre indicazioni, entrerà in vigo re la nuova normativa in mate ria di lotta alla pedofilia e sfruttamento dei minori a fini sessuali. Si tratta di una diretti va dell’Unione Europea del 2011 che solo il 4 marzo è stata recepita dall’Italia. Una nor mativa sacrosanta, ma che da buoni italiani abbiamo saputo rendere ancora più «stretta». Cosa dice La norma prevede che tutti coloro che hanno a che fare coi i minori debbano garantire che il personale (di pendenti e volontari) a stretto contatto coi ragazzi abbia il certificato del casellario giudi ziario pulito, senza condanne o giudizi in corso per i reati concernenti i minori. Ieri il se gretario generale del Coni, Ro berto Fabbricini, ha inviato una circolare a federazioni, di scipline associate ed enti di promozione proprio per ricor dare la scadenza. Allarme sport Intanto l’Inter gruppo parlamentare dello sport (tra questi gli onorevoli Filippo Fossati, Bruno Molea, Laura Coccia, la senatrice olimpionica Iosefa Idem ed al tri) ha immediatamente scritto al premier Renzi e al ministro della Giustizia Orlando, chie dendo «una proroga, anche breve» per l’entrata in vigore del decreto legislativo e anche di valutare «l’esenzione» dei bolli per il certificato almeno per le società sportive no profit (un costo di almeno 30 euro) che dovrebbero richiedere Un gruppo di ragazzi mentre giocano sotto la guida di un adulto. La normativa recepita in Italia non chiarisce se il certificato debba essere riproposto ogni sei mesi, seguendo così l’aggiornamen to del casellario giudiziale ogni sei mesi tale certificato. Va ricordato invece che per i professori, in quanto dipen denti dello Stato, l’obbligo esi ste già. Appello di Malagò «Sono pro fondamente rispettoso delle leggi e delle norme, in partico lare quelle contro gli abusi e lo sfruttamento sessuale dei mi nori, tuttavia non posso non ri levare che il decreto legislativo che andrà in vigore da domeni ca rischia di bloccare l’attività di centomila associazioni spor tive», ha detto il presidente del Coni. Malagò auspica « che il Governo possa prevedere una fase di moratoria almeno per consentire alle associazioni sportive di concludere la sta gione 20132014 e nello stesso tempo di dar loro il tempo per adeguarsi ad una norma giusta ma inattesa». Norma complessa «Ma la nor DOMANI IL VIA LA «MULTICORSA» DELL’UISP Il Giro di Libera nell’Italia liberata Vivicittà riparte dal carcere Domenica il via su Radio 1 Parte domani da Suvignano (Lu) il Giro a tappe organizzato dall’Associazione «Libera» in collaborazione con la Forestale nell’Italia «liberata» dalle mafie. Il progetto coinvolgerà gli alunni delle scuole medie italiane, dal nord al sud del nostro Paese, in una giornata di sport e di educazione. La liberazione di terreni, strade e ogni tipo di beni strappati alla prepotenza criminale e mafiosa sarà festeggiata con una staffetta di corsa. Dopo l’azienda agricola di Suvignana (sequestrata nel 1994 e confiscata nel 2007) le tappe successive l’8 e il 15 maggio toccheranno la cooperativa Montana in Sicilia e lo Squalo Beach in Basilicata. (v.p.) Saranno le carceri il campo centrale del Vivicittà 2014, la multicorsa dell’Unione Italiana Sport per tutti che in trent’anni ha traversato il mondo, e in particolare il mondo che soffre: dalla Sarajevo appena uscita dalla guerra ai campi profughi dell’Albania. La corsa di quest’anno parte, invece, fra i detenuti, senza però toccare il suo format storico: tante gare su altrettanti percorsi, ognuna con un suo codice di difficoltà, con una sola classifica «compensata». A Milano Bollate si correrà sabato, domenica ci sarà il via ufficiale da Rebibbia Nuovo Complesso a Roma (ore 10.30 su Radio 1). Le carceri coinvolte saranno 24. Per il presidente del Coni, Giovanni Malagò «lo sport deve trasmettere dei valori al Paese. C’è chi mi dice: “Ma che ci importa di questa roba”. E invece noi ogni giorno dobbiamo mettere un po’ di sabbia sul cucuzzolo della cultura sportiva». «Come hanno detto il presidente Napolitano e Papa Francesco, i problemi delle carceri ha aggiunto Vincenzo Manco, presidente dell’Uisp riguardano tutto il Paese». ma, così fatta, non funziona — spiega Edoardo Patriarca, pre sidente del Centro nazionale per il volontariato e deputato del Pd — ci sono ancora molti punti incomprensibili, a parti re dalla scadenza di aprile. Non è infatti chiaro se quello è davvero il termine ultimo per la consegna dei certificati. L’ec cesso di burocrazia rischia di abbattersi pesantemente sulle attività delle associazioni e di creare il collasso nelle cancel lerie dei tribunali». Per Patriar ca ci sono molte questioni da chiarire, «a partire dai certifi cati: visto che il casellario vie ne periodicamente aggiorna to, vanno rinnovati ogni sei mesi?» Chi è esentato? Il testo della norma parla poi di «contatti di retti e regolari» con minori, ma non si specifica alcuna defini zione temporale. Inoltre, non è chiaro se il provvedimento sia valido anche per gli operatori italiani all’estero. E infine c’è poca chiarezza su chi deve ri chiedere il certificato. Infatti in Italia c’è anche la legge sulla privacy con la quale bisogna fare i conti e nessun datore di lavoro (anche in caso di volon tariato) ha il diritto di conosce re i «segreti» di un proprio di pendente. Il certificato del ca sellario non è selettivo e — ol tre a eventuali precedenti di pedofilia — potrebbe indicare altre violazioni che sarebbero indicati tra i «dati sensibili». Insomma c’è ancora da fare molta chiarezza. In sede europea La direttiva dell’Unione europea assicura va nel 2011 ai datori di lavoro «il diritto di chiedere informa zioni» sui loro dipendenti. In Italia il diritto è diventato ob bligo con tanto di sanzione am ministrativa (da 10 a 15mila euro) nel caso in cui questo ob bligo non sia stato esercitato. © RIPRODUZIONE RISERVATA 30 LA GAZZETTA DELLO SPORT GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 PALLAVOLO LA 21ª GIORNATA DI A1 FEMMINILE PARALIMPICI 4 La storia di Amy MATTEO MARCHETTI PIACENZA SABATO SI RIGIOCA Due Coppe Italia, uno scudetto, una Supercoppa: in 12 mesi di successi alla Rebec chi Nordmeccanica mancava ancora il traguardo della regu lar season. Mai nella propria storia le piacentine avevano chiuso al comando il campio nato, ora nel collier da esibire di fronte alle avversarie si ag giunge questa perla. Che po trebbe essere ancora più pre ziosa (non garantisce l’accesso alla Champions), ma è comun que l’ulteriore testimonianza dell’attuale superiorità in Ita lia. Due punti Servivano due punti alle emiliane per garan tirsi il primo posto a una gior nata dalla fine, la certezza ar riva dopo due frazioni diffe renti. La prima è il festival del l’errore di Busto: 8 punti regalati alla Rebecchi fra cui gli ultimi tre palloni che deci dono un parziale mai in di scussione. Nel secondo invece il sestetto di Parisi è bravo a trovare la reazione quando, sul 1613, la strada per Piacen za sembra in discesa. Invece la Yamamay risale appoggiando si ad Arrighetti e ci vogliono i vantaggi per decidere chi po trà sorridere. Busto commette ancora qualche imprecisione, tanto che Parisi arriva a lancia re involontariamente in cam po la cartellina, ma soprattut to sono una chirurgica Bosetti e il definitivo muro di Leggeri ad affossare le speranze delle avversarie. «Siamo ancora vit tima di troppi alti e bassi spie ga Parisi e soprattutto fati chiamo a reagire dopo un erro re». Il passaggio di consegne è definitivo: 12 mesi fa fu pro prio Busto a chiudere in testa la stagione regolare, ora le lombarde passano il testimone a Piacenza che aveva già scuci to il tricolore dalle maglie lom barde e oltretutto vendica an che la sconfitta dell’andata. Al PalaYamamay la Rebecchi Nordmeccanica subì l’unico 30 della stagione, una scop pola che diede il via al periodo buio della squadra di Caprara. Ma adesso è tutta un’altra Pia cenza. «Chi vorrà vincere lo scudetto dovrà fare i conti con S Festa per Piacenza che ha vinto la stagione regolare con un turno di anticipo TARANTINI Il rullo Piacenza chiude prima la stagione regolare Nuovo colpo per la squadra di Caprara che ha ragione di Busto Arsizio: «Un team molto tosto» Busto, questa squadra ha gran di margini di crescita» spiega Caprara, dopo aver fatto i com plimenti alle sue ragazze. PIACENZABUSTO 31 (2515, 2725, 1625, 2522) REBECCHI NORDMECCANICA PIA CENZA: Leggeri 7, Van Hecke 11, Meij ners 20, De Kruijf 12, Ferretti 1, Bo setti 18; Sansonna (L), Bramborova, Videvoghel, Manzano. Ne: Poggi e Ca racuta. All. Caprara UNENDO YAMAMAY BUSTO: Marcon 14, Garzaro 4, Ortolani 13, Buijs 14, Arrighetti 17, Wolosz 1; Leonardi (L), Petrucci, Bianchini, Sloetjes, Spirito, Michel. Ne: Degradi. All. Parisi ARBITRI: Longo e Perri NOTE: Spettatori 2970, incasso 15754. Durata set: 24’, 31’, 25’, 28’; tot. 108’. Rebecchi Nordmeccanica: b.s. 5, v. 2, m. 11, 2a l. 8, e. 23. Unendo Yamamay: b.s. 4, v. 2, m. 11, 2a l. 7, e. 24. Trofeo Gazzetta: 6 Meijners, 5 Bosetti, 4 Arri ghetti, 3 Leggeri , 2 Marcon, 1 De Kruijf. Ultima di campionato: Sabato 5 ore 20.30 Liu Jo Modena Rebecchi Nordmeccanica Piacenza; Unendo Yamamay Busto Imoco Conegliano; Openjobmetis Ornavasso Foppapedretti Bergamo; Ihf Frosinone RTiboni Urbino; Pomì Casalmaggiore Igor Gorgonzola Novara Riposa: Forlì Classifica: Piacenza 49; Conegliano 44; Bergamo 38; Modena, Busto Arsizio 33; Novara 32; Casalmaggiore 30; Urbino 21; Ornavasso 19; Frosinone 11; Forlì 5. Taccuino Cantù, Monza e Sora in semifinale (f.c.) Monza, Sora e Cantù ammesse alle semifi nali dei playoff. Gara2 quarti per l’A1: BChem Poten zaVero Monza 03 (2025, 2325, 1325; serie 02); Itely MilanoSieco Ortona 30 (2517, 2522, 2522, 11); Materdomini CastellanaGlobo Sora 23 (2225, 2520, 2325, 2518, 1315; 02); Rurale CantùCoser plast Matera 32 (2519, 1925, 2519, 2729, 1510; 20). RIFORMA Presentata alla federazione la riforma dei campionati, venerdì è in programma il consiglio fede rale, ma non è chiaro se in quella sede verrà già presa una decisione. IN FRANCIA (a.a.) Il Lione di Prandi vince la sfida sal vezza 13 con il Narbonne di Medei e lo condanna alla retrocessione. Scenderà con il Rennes di De Marchi se pur vincente 32 sull’Ajaccio. Sconfitte del Montpel lier di Martino a Sete 30 e del Beauvais di Zanini a Chaumont 32 . Le altre gare: Bergamo batte Modena 3 1 BERGAMO MODENA 3 0 NOVARA FORLÌ CONEGLIANO CASALMAGGIORE 3 0 URBINO ORNAVASSO 3 1 (2426, 2516, 2522, 2523) (2520, 2523, 2511) (25–17, 27–25, 25–18) (26–24, 21 25, 25–23, 2516) FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Diouf 31, Blagojevic 8, Folie 13, Smutna 3, Sylla 9, Stufi 9; Merlo (L), Loda 1, Klisura 1, Weiss. Non entrata: Melandri. All. Lavarini. IGOR GORGONZOLA NOVARA: Kim 1, Lombardo 5, Milos 9, Murphy 17, V. Ros so 13, Tokarska 11; Paris (L), Mollers 4, Alberti, Vanzurova 3, Casillo 2, Manfredi ni. All. Pedullà. IMOCO CONEGLIANO: Barcellini 9, Baraz za 1, Nikolova 14, Fiorin 17, Gibbemeyer 11, Lloyd; De Gennaro (L). Donà, Kauffeld 5. N.e. Bechis, Tirozzi, Calloni. All. M. Gaspari ROBUR TIBONI URBINO URBINO: Santini 10, Leggs 13, Kostic 6, Negrini 23, Thibeault 17, Brcic 3; Carocci (L) , Esco bar 6 Casoli 1. N.e. Giombetti, Guidi, Zecchin, All. Micoli LIUJO MODENA: Piccinini 10, Heyrman 11, Rondon 7, Rousseaux 10, Ruseva 15, Fa bris 13; Perinelli (L), Paggi, Andjelic, Prandi, Petrachi (L), Maruotti. All. Chiap pafreddo. ARBITRI: Padoan e Genna. NOTE Spettatori 1600, incasso 13.902 euro. Durata set: 27’, 24’, 29’, 30’, totale 110’. Foppapedretti: battute sbagliate 6, vincenti 4, muri 10, seconda linea 11, er rori 20. LiuJo: battute sbagliate12, vin centi 1, muri 12, seconda linea 5, errori 24. Trofeo Gazzetta: 6 Diouf, 5 Stufi, 4 Ruseva, 3 Merlo, 2 Rondon, 1 Sylla. BANCA DI FORLI’: Pincerato 4, Roani 4, Lamprinidou 9, Bezarevic 10, Ventura 10, Borgogno 2; Zardo (L), Piolanti 1, Pe trovikj 2, Coriani (L), M. Rosso, Arrechea. N.e. Spelman. All. Marone. ARBITRI: Prati e Pozzi. NOTE Spettatori 1200 circa. Durata set: 27’, 29’, 26’. tot. 82’. Igor Novara: battute sbagliate 6, vincenti 3, muri 6, errori 4. Banca di Forlì: b.s. 5, v. 5, m. 5, e. 5. Tro feo Gazzetta: 6 Rosso, 5 Murphy, 4 Moel lers, 3 Tokarska, 2 Milos, 1 Lamprinidou. POMI’ CASALMAGGIORE: Lipirec 3, Aguirre 5, Zago 14, Gennari 3, Stevanovic 1, Camera; Sirressi (L). Aguero 2, Grazietti, Olivotto 6. N.e.: Quiligotti, Agrifoglio. All. A. Beltrami. OPENJOBMETIS ORNAVASSO: Ikic 11, Tasca 10, Signorile 4, Tom 14, Pisani 5, Muresan 21; Ghilardi (L), Chirichella 1, Prsa N.e. Bacciottini , Montano Lucu mi 1 Gloder. All. Bellano. ARBITRI: Gnani e Montanari BERGAMO La Foppapedretti si aggiudi ca lo spareggio contro la LiuJo Modena e con una giornata di anticipo sulla fine della stagione regolare si aggiudica il terzo posto. Donna copertina della se rata è stata Valentina Diouf, protagoni sta per l’intera partita e incontenibile nei due set centrali, quelli che hanno im presso la svolta al match. L’organizza zione murodifesa delle emiliane ha pati to lo strapotere dell’opposta azzurra, capace di trasformare in conclusioni im placabili anche i servizi meno precisi. Dei suoi 31 punti, ben 11 dalla seconda linea! Modena è mancata nel secondo e nel terzo set, dopo avere vinto il primo ai vantaggi. E nel set conclusivo si è arresa dopo avere rimontato dal 1622 al 23 pari. NOVARA Vittoria secondo pronostico per la Igor, che piega in 3 set la retrocessa Forlì. La squadra di Marone ha comunque onorato l’impegno, mettendo in difficoltà una contratta Novara nel primo e, soprat tutto, nel secondo set, quando la squadra di Pedullà si è ritrovata sotto anche 1821 e 2223. A togliere le castagne dal fuoco la solita Rosso (80% in ricezione), anche grazie all’ingresso in regia di Moellers. Con la tedesca Novara cambia marcia. La Igor risale, così, al sesto posto e nello scontro diretto di domenica sul campo di Casalmaggiore potrà difendere i 2 punti di vantaggio e sognare anche qualcosa di più. Intanto a far sognare Novara sono le parole del patron Leonardi: «Leo Lo Bian co a Novara il prossimo anno? E’ un’ope razione importante e complessa, ma ci stiamo lavorando. Prima, però, vogliamo chiudere alla grande questa stagione». Ildo Serantoni Andrea Crippa Alberto Rosa Amy Purdy a «Ballando con le Stelle» col ballerino Derek Hough «Ho sempre amato la danza perché non dovevo ballare sotto le stelle?» CLAUDIO ARRIGONI «Il mio nome è Amy Pur dy. Sono una snowboarder pa ralimpica. E ora sono anche una ballerina». Si è presentata così a un pubblico che era abi tuato ad altro. Settantadue ore prima era a Sochi alla Paralim piade. Sul palco di Dancing with the Stars, versione Usa di Ballando con le Stelle, è arriva ta direttamente da lì, il bronzo nello snowboard in valigia, gli allenamenti in Russia a metà fra la neve la mattina e il ballo il pomeriggio. E’ una delle can didate alla vittoria finale. Quando il suo compagno De rek Hough, ballerino professio nista, l’ha vista per la prima volta non sapeva che disabilità avesse. Amy ha raccontato con semplicità: «Ho due protesi al le gambe». Meningite Nel ‘99 è stata am putata sotto il ginocchio per una meningite. «Avevo dician nove anni. Di solito si muore». Perse la circolazione a piedi, mani, naso e orecchie. I suoi organi interni stavano ceden do. Uscì senza gambe e con molte complicazioni. Due anni dopo le trapiantarono un rene: il donatore era suo padre. Con tinuò a fare sport. Corsa e ska teboard, ma, in particolare, snowboard, che amava da quando aveva 15 anni. Sei mesi dopo l’amputazione mise le prime protesi e cominciò di nuovo con la tavola sulla neve: «Ogni giorno lo sognavo». Do po pochi mesi la prima gara. Nel 2012 è diventata campione del mondo. L’azzurra Veronica Yoko Plebani, 18 anni, una del le cinque “future faces” dello snowboard paralimpico secon do il Comitato Paralimpico In ternazionale, l’ha presa a mo dello: stesso sorriso e stessa malattia di Amy, una meningi te quando aveva 15 anni. E’ an che attrice (What’s Buggin’ Seth, suo primo film, nel 2005, oltre a un video di Madonna) e modella. Testimonial della Challenged Athletes Founda tion, organizzazione che aiuta le persone con disabilità, in particolare amputazioni, a fare sport, ne ha fondato una pro pria, Adaptive Action Sport: surf, snowboard o skateboard, ma anche arte e musica. Ha sempre amato ballare. A no vembre una email: «Vuoi par tecipare a DWTS?» Guardò le sue gambe. «Perché no?» In Italia ha un precedente: Oscar Pistorius ballò un tango, ma come ospite nel programma di Milly Carlucci, non in gara. Niente differenze «Non fare mo differenze con le altre star. Siamo qui per giudicare il bal lo. Sei una medaglia di bronzo olimpica, sei una medaglia d’oro nel Cha Cha Cha»: così l’ha accolta Len Goodman, uno dei giudici. Sono seguite swing e danza contemporanea. Non ha la caviglia mobile. Per il ter zo ballo l’ha sistemata come se stesse su un tacco 12. «Questa è una bella sfida. Riesco a espri mere me stessa, volevo capire quanto sarei stata capace. Nel lo snowboard sei tu contro il tempo. Nella danza ogni movi mento non è solo tuo, ma è fat to insieme a chi balla con te. E magari può essere anche d’ispi razione, non solo a chi è ampu tato, ma anche a chi ha qualche limitazione o disabilità. Voglio dire: ok, uscite e provate». Dopo i titoli Usa boardercross ARBITRI: Valeriani e Frapiccini. NOTE – Spettatori: 2.130. Durata set: 22’, 28’, 23’: tot. 73’. Imoco: b.s. 6, v. 2, m. 11, s.l. 8, e. 15. Pomì: b.s. 8, v. 1, m. 4, s.l. 4, e. 20. Trofeo Gazzetta: 6 Fiorin, 5 Zago, 4 Nikolova, 3 Lloyd, 2 Bacchi, 1 Gibbemeyer. TREVISO Dopo il testacoda ad Ornavas so, Conegliano ritrova la strada del suc cesso nel «derby delle pantere» contro Casalmaggiore. E ritrova anche la tede sca Kauffeldt, pronta alla staffetta delle centrali. Un 3 a 0 rotondo quello costruito dalle gialloblù, forse un po’ troppo pesan te per la prova della squadra di Beltrami, almeno per due terzi dell’incontro. So prattutto nella seconda frazione Cone gliano fa gli straordinari dopo essersi fat ta sorprendere dalle avversarie (il 22 a 20 diventa 24 pari), ispirate da Zago che met te a segno 12 punti nel set. A quel punto Gaspari è bravo a tenere la propria squa dra concentrata e affamata, e Lloyd in di stribuzione e Fiorin in finalizzazione, an cora top scorer della gara, fanno il resto. Il mercato non ha portato nessuna novità in casa Conegliano: ieri, ultimo giorno utile per il tesseramento, non si sono concre tizzati i contatti con Vasileva. dalle piste di Sochi ai balli: senza gambe NOTE Spettatori 580, incasso 781. Durata set: 31’, 28’, 29’, 23’; tot. 91’. Ti boni: battute sbagliate 11, vincenti 3, muri 14, 2ª linea 7, errori 15. Openjob metis: b.s. 2, v. 2, m. 16, s.l. 12, e. 19. Trofeo Gazzetta: 6 Negrini 5 Muresan 4 Carocci 3 Leggs 2 Ikic 1 Thibeault URBINO Incontro sempre equilibrato, dove ogni palla è stata giocata per la meritata prosecuzione di questo con troverso campionato. Grande prova di determinazione, riscatto e desiderio di superare in classifica le avversarie da parte delle aquile ducali La voglia di sputare i play off è troppo forte, l’ine sperienza delle giovani feltresche è stato superato dalla voglia di mettere il naso fuori da una situazione che dava le padrone di casa alla fine del campio nato. Una nota di merito ad una grande condottiera, la Negrini, che ha guidato, credendoci, la truppa con 23 punti, di cui 3 ace, più un bel 74% in ricezione. Ornavasso cede nonostante i 16 muri (con la Chirichella in panchina): 4 per ciascuna per Muresan e Pisani. Maria Novella Ferri Il bronzo nello snowboard a Sochi Alla Paralimpiade invernale di Sochi di qualche settimana fa, Amy Purdy (nata a Las Vegas il 7 novembre 1979) ha vinto la medaglia di bronzo dietro la migliore di sempre, l’olandese BibianMentel (oro), e la francese Cervellion (argento), prima fra le biamputate. Poi dalle piste innevate della Russia si è precipitata direttamente su quella da ballo GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 31 TUTTENOTIZIE & RISULTATI IPPICA L’ESORDIO STAGIONALE DEL FANTINO DOPO LE MERAVIGLIE GIAPPONESI VELA IERI NELLA SUA CASA A GERMIGNANA Mirco Demuro a San Siro Crolla il balcone e Favini riparte con una doppietta precipita per quattro metri Incidente per il timoniere di Coppa America: fratture ma niente danni cerebrali (e.lan.) Neanche il tem po di smaltire il jet lag di rien tro dal Giappone che i nostri top jockey, Mirco Demuro e Dario Vargiu , ieri erano in pi sta a San Siro. Doppietta Tante le attese, che sono state puntualmente rispettate. Merito soprattutto di «DemuroSan», che, al de butto stagionale nell’ippodro mo che lo ha proiettato ai ver tici del circuito mondiale ed in cui ha corso per la prima volta il 15 marzo 1995, ha siglato una bella doppietta. Spettaco lare, in sella a Rallaire, il pri mo centro nel Navigliaccio, vinto inseguendo con pazien za e lucidità la frontrunner Fata Birichina, affidata a Var giu, ed infilata proprio sul pa lo, grazie ad una magia ai 100 finali: ingambata, fiato e dop pio colpo di frusta decisivo. Di rientro al pesage quindi grande festa, perché «San Siro è sempre San Siro – dice De muro vincere qui è splendi do. Se potessi firmerei però per vivere in Giappone. Altro mondo, altra cultura, altro business». Nel Paese del Sol Levante è infatti un mito. Co me a S. Siro, dove il pubblico esigente del convegno feriale strilla e si entusiasma veden dolo sfrecciare di nuovo pri mo sul palo (dopo il momen taneo pareggio di Vargiu con Summer Fall nel Premio Della Maura) in sella ad Aleinad nel Senago. E con un Mirco così TENNIS INTERNAZIONALI D’ITALIA ROSSELLA RAGANATI Brutto incidente e tan ta paura ieri mattina per Flavio Favini. Il 51enne veli sta luinese è caduto dal bal cone della sua abitazione a Germignaga mentre stava facendo alcuni lavori di ri parazione. Non si conosce ancora l’esatta dinamica dell’accaduto, ma sembra che a cedere sia stata una vecchia balaustra in cemen to che cedendo ha trascina to lo skipper da un’altezza di circa 4 metri. L’ex timoniere di Mascalzone Latino (in Coppa America nel 2003 e nel 2007), è ancora in pro gnosi riservata ma si esclu dono danni cerebrali. E’ sta to ricoverato presso il repar to di ortopedia dell’ospedale di Varese dove è stato sotto posto a diversi interventi chirurgici per la riduzione di alcune fratture che si è procurato nella caduta. Sul posto sono intervenuti il 118 e una pattuglia dei carabi nieri per i primi rilievi, volti a capire la dinamica. Flavio Favini, considerato tra i più La prima delle due vittorie di Demuro (primo piano) ieri a Milano DE NARDIN COLLAUDO COMUNALE Ultimo ok: a Roma via libera al trotto Ora è ufficiale, il trotto romano può partire sulla pista a mano destra costruita nell’impianto di galoppo alle Capannelle, dopo la chiusura di Tordivalle a fine 2012. «Dopo un lungo e travagliato iter, la pista del trotto di Capannelle ha finalmente ottenuto il nullaosta da parte del collaudatore incaricato». Così l’assessore alla Qualità, Luca Pancalli. Ora manca solo l’assegnazione della date da parte del Mipaaf. GOLF SHELL HOUSTON OPEN l’ingegner Romeo, che lo ha rimesso sotto contratto, può pensare in grande. AVERSA ANNULLA Ennesimo grave episodio di minacce ai driver che si verifica ad Aversa. Ieri la terza corsa è stata annullata dalla giuria «su di sposizione del Mipaaf, avendo rileva to la presenza di indizi gravi, precisi e concordanti, tali da inficiare il regola re svolgimento della corsa». IERI 51341110 (e.lan.) A Torino (m. 1600) bella vittoria di Roller Roc. 1 Roller Roc (M. Racca) 1.13.1; 2 Rama dan Jet; 3 Rialo; 4 Redford Trgf; 5 Ru giada del Rio. Tot.: 6,34; 2,91, 1,84, 4,39 (55,52). Quintè: € 2.635,15. Quartè: € 916,83. Tris: € 258,18. OGGI QUINTÉ A PISA A San Rossore scegliamo Milgaus (2), Royal Appro val (7), Trovajoli (10), Kramer Drive (3), King of Axum (4) e Amianto (5). SI CORRE ANCHE Trotto: Bologna (15.10) e Taranto (15.15). Galoppo: Treviso (14.55) e Pisa (15.05). NUOTO ATLETICA ADDIO MEETING DI MALMOE AVREBBE GAREGGIATO BOLT NEI 200 SL E 400 MISTI Il meeting svedese di Malmoe del prossi mo 5 agosto, uno dei tre ai quali Usain Bolt aveva per ora garantito la presenza (in sieme a quelli di Ostrava del 17 giugno e di Parigi del 5 luglio) non si disputerà. Gli or ganizzatori non hanno trovato un accordo con il Comune per il rifacimento della pista di gara. PISTA USA (si.g.) A Orlando, 1’14”43 di Duane Solomon nei 600 sul portoricano Wesley Vazquez, 1’14”92. A Coral Gables. Uomini. 100 (+3.0): K. Adams 10”06. A San Diego. Donne. 200 (+1.9): Prandini 22”98. A San Marcos. Donne. 100 (+3.3): Ayhe (Tri) 11”06. Williams fuori a Charleston A Roma ci sarà Manassero in Usa verso il Masters Sergas al Nabisco Trials di Brisbane Lampi McEvoy e FraserHolmes La entry list femminile degli Internazionali Bnl d’Italia, dal 10 maggio a Roma, vede in campo le prime 25 al mondo a partire dalla campionessa uscente Serena Williams. Tre le azzurre di diritto nel tabellone principale: Sara Errani, Flavia Pennetta e Roberta Vinci. Fuori Francesca Schiavone e Karin Knapp. Da settimane sono già esauriti i posti disponibili per le semifinali e le finali di singolare. Intanto Serena perde a Charleston (Usa, 514.000 e, terra verde) mentre avanza la Errani . Primo turno: Cepelova (Slk) b. S. Williams (Usa) 64 64; Bouchard (Can) b. Kudryavtseva (Rus) 62 60; Stosur (Aus) b. Shvedova (Kaz) 63 57 61; Pereira (Bra) b. Cirstea (Rom) 36 63 76 (0); Safarova (R. Cec) b. Razzano (Fra) 26 64 64. 2° t.: Peng (Cina) b. Keys (Usa) 61 67(3) 7 6(4); ERRANI b. Bertens (Ola) 63 rit.; Lisicki (Ger) b. King (Usa) 75 46 63; Vesnina (Rus) b. Cetkovska (R. Cec) WOZNIACKI AVANTI A Monterrey (Mes, 360.000 euro, cemento), 1° t.: Ivanovic (Ser) b. Radwanska (Pol) 46 63 63; Wozniacki (Dan) b. Vandeweghe (Usa) 63 76(4). Boserup (Usa)B. Flipkens (Bel) 6 4 16 62. Matteo Manassero (nella foto) ha deciso di preparare sul campo il prossimo Masters Tournament, primo major stagionale in programma la prossima settimana ad Augusta in Georgia. Farà la prova generale nello Shell Houston Open da oggi sul percorso del Golf Club of Houston, a Humble in Texas, dove tutti i migliori saranno in campo in previsione del primo Major stagionale. Intanto per lo European Tour sul percorso de La Reserva de Sotogrande Club de Golf, nei pressi di Cadice in Spagna, si svolge il NH Collection Open, torneo in combinata tra European Tour e Challenge Tour dove saranno al via cinque italiani: Andrea Pavan, Marco Crespi, Lorenzo Gagli, Matteo Delpodio e Niccolò Quintarelli. In ambito femminile Giulia Sergas prende parte al Kraft Nabisco Championship da oggi, il primo dei cinque major stagionali femminili in programma al Mission Hills CC, sul Dinah Shore Tournament Course, a Rancho Mirage in California. Campionessa uscente è la coreana Inbee Park, numero uno mondiale e ben decisa a difendere la posizione insidiata dalla norvegese Suzann Pettersen. (al.f.) Ai trials di Brisbane, Cameron McEvoy domina i 200 sl in 1’45”46, miglior crono mondiale dell’anno, battendo al tocco Thomas FraserHolmes (foto), a segno nei 400 misti. Nei 100 farfalla femminili, Coutts, Gandy e McKeon scendono sotto i 58”. Finali. Uomini: 200 sl McEvoy 1’45”46, FraserHolmes 1’45”58 (1° 2° t. 2014), McKeon 1’46”37, McKendry 1’47”16; 100 do Larkin 53”46, Treffers 53”73 (3°4° t. 2014); 50 fa Romeo 23”83 (s. 23”82), Chalmers (15) 24”02; 400 mx FraserHolmes 4’10”68 (2° t. 2014), Mahoney 4’17”39. Donne: 50 ra Pickett 30”89 (3° t. 2014), Hunter 31”18; 100 fa Coutts 57”70, Gandy 57”98, McKeon 57”99. Semifinali. Uomini: 100 ra Sprenger 59”99 (3° t. 2014). Donne: 50 sl C. Campbell 24”13, B. Campbell 24”60; 100 do Seebohm 59”34. HACKETT DIMESSO (al.f.) Grant Hackett è stato dimesso dalla clinica riabilitativa di Los Angeles in cui era stato ricoverato per disintossicarsi dall’abuso di sonniferi. «Voglio una vita felice ha detto l’ex nuotatore australiano voglio essere un buon padre e fare le cose per bene. Sono orgoglioso di me stesso, ho avuto coraggio in questa situazione». OSTAPCHUK SALVA (si.g.) Nadzeya Ostapchuk, bielorussa olimpionica 2012 del peso a Londra poi cancellata dai risul tati per doping, si è salvata dalla squalifica a vita, che era attesa essendo alla secon da infrazione (la prima nei 2005): se l’è ca vata con quattro anni di stop che termine ranno il 14 agosto 2016, nei giorni del l’Olimpiade di Rio, a cui comunque non riu scirà a qualificarsi. CASO HAIDANE La Procura antidoping del Coni, dopo aver sentito il d.t. Magnani e l’allenatore Rondelli, ha convocato il me dico federale Mauro Guicciardi per mar tedì 8 in merito al caso Haidane. Guicciardi sarebbe stato indicato dallo stesso mez zofondista come colui al quale, comunque dopo il controllo che aveva portato alla positività, aveva detto che aveva assunto lo spray incriminato. BASEBALL LIDDI E CASTAGNINI (m.c.) Scatta oggi la stagione delle Minors Usa con due italiani subito in campo: il prima base Alex Liddi, in triplo A con gli Charlotte Knights (Chicago WS), è di scena a Norfolk (Baltimore), la squadra con la quale ha chiuso il 2013. Il seconda base Federico Castagnini è stato assegnato dai Baltimore Orioles ai Del marva Shorebirds ed oggi debutta ad Asheville. Attendono ancora una destina zione gli altri talenti azzurri: Davide Ansel mi (Cincinnati), Matteo Mercuri (Atlanta), Alberto Mineo (Chicago Cubs), Marten Gasparini (Kansas City) e Joel Valera (LA Dodgers). Dal triplo A giapponese dei Buf faloes Orix riparte anche il lanciatore Alessandro Maestri. PRESENTAZIONE Stamattina alle 11 al sa lone d’onore del Coni è in programma la presentazione della stagione 2014 di ba seball e softball. Intanto Parma annuncia lo sponsor: è Lino’s Coffee, catena di bar presente in 11 paesi. E il Nettuno 2 annun cia che giocherà allo Steno Borghese i derby cittadini e le partite con il Rimini. Le Flavio Favini, 51 anni, nel 2014 ha vinto il Mondiale Melges 24 forti timonieri italiani, ha partecipato all’America’s Cup del 2003 (ad Auckland in Nuova Zelanda, dove pri ma ha fatto il tattico, poi sul finire della Coppa gli è stato assegnato il ruolo di timonie re) e del 2007 (a Valencia, in Spagna) con il team di Ma scalzone Latino, di Vincenzo Onorato. Melges 24 L’ultimo succes so di prestigio in una lunga carriera è stato il titolo Mon diale Melges 24 conquistato in Australia con Blue Moon, una barca svizzera che da an ni vede protagonista il velista luinese. Il primo titolo irida to è datato 1989 quando Fa vini vinse tra i Minitonner altre all’Acquacetosa a Roma GHIACCIO sulle acque portoghesi di Cascais. Una lunga serie di successi internazionali:oro mondiale 6 metri (Cannes nel 1993), Quarter Tonner (1995), J22 (1998), nei Mumm 30 (1998), 50 piedi (2001), Melges 24 (2002) e IMS (2002). Nel suo curri culum figurano molti anni al timone di diverse classi olimpiche, la storica vittoria italiana all’Admiral’s Cup del 1995 con Capricorno, e appunto otto titoli Mondiali, come detto l’ultimo conqui stato a Geelong in Australia, qualche settimana fa con il Melges 24 di Franco Rossini. Un barca che lo aspetta per la prossima regata... © RIPRODUZIONE RISERVATA possibili sedi sono Almaty (Kaz), Pechino (Cina), Cracovia (Pol) e Oslo (Nor). Una pri ma scrematura verrà fatta a Losanna (Svi) l’89 luglio. MONDIALI SINCRO A COURMAYEUR Oggi (ore 19.30), con il sorteggio, comin ciano i Mondiali di sincronizzato: domani (ore 18) il corto, sabato (ore 15) il libero. In gara 23 squadre di 18 Paesi. Per l’Italia le Hot Shivers Milano. HOCKEY GHIACCIO SEMIFINALI PLAYOFF (m.l.) Primo ma tch point per il Val Pusteria, a un passo dalla finale scudetto. Oggi Gara4 (su 7) delle semifinali. Ore 20.30: CortinaVal Pu steria (serie 03); AsiagoRenon (diretta RaiSport 2, serie 12). KARATE CLEMENZA AI MONDIALI Mondiali di Ka rate in Kosovo da domani. In questa occa sione Sensei Roberto Clemenza difende rà il titolo iridato Shotokan, conquistato l’anno scorso a Istanbul (Turchia) con 3000 atleti da 52 nazioni. Se si conferme rà campione del Mondo anche in Kosovo, diventerà il numero 1 al Mondo nello Sho tokan categoria M35. NUOTO MELNIKOV SOSPESO (al.f.) Vitaly Mel nikov è stato provvisoriamente sospeso dalla Fina in attesa del prossimo panel an tidoping: è stato trovato positivo all’Epo in occasione di due controlli effettuati nel corso degli Europei in corta di Herning, dove fu argento nei 100 dorso e oro con la 4x50 mista e uominidonne. Fino all’otto bre scorso, il russo si allenava a Caserta con Adn Swim Project, ma avendo rifiuta to di sottoscrivere il codice etico, il dt An drea Di Nino lo allontanò dal suo team. AGNEL CON ARENA (al.f.) Il campione olimpico e mondiale dei 200 sl Yannick Agnel ha firmato un contratto con Arena fino ai Giochi di Rio 2016. Il transalpino che si è trasferito a Baltimora in questi giorni si sta allenando a Mulhouse con il suo coach americano Bob Bowman in vista dei pros simi campionati francesi di Chartres (8 13/4). OLIMPIADI ZHUKOV PRESIDENTE Il Cio ha nominato Alexander Zhukov, n. 1 del comitato olim pico russo, presidente della Commissione di valutazione delle candidature per i Gio chi invernali 2022. La scelta è delicata, perché tra le cinque città il lizza, c’è anche l’ucraina Lviv e Zhukov, nei giorni scorsi, dopo i noti fatti, ha pesantemente critica to l’operato del governo di Kiev. Le altre PALLANUOTO FELUGO ELETTO L’Agp, associazione giocatori pallanuoto, ha eletto Maurizio Felugo nuovo presidente al posto dell’av vocato Enrico Lubrano. I vice sono Tania Di Mario e Teresa Frassinetti. RUGBY QUARTI DI COPPA Stasera SaleNor thampton di Challenge apre il weekend dei quarti di finale delle coppe europee. Hei neken. Sabato: Munster (Irl)Tolosa (Fra), Clermont (Fra)Leicester (Ing), Ulster (Irl)Saracens (Ing). Domenica: Tolone (Fra)Leinster (Irl). Challenge. Oggi (ore 21): Sale (Ing)Northampton (Ing). Domani: Stade Français (Fra)Harlequins (Ing). Do menica: Bath (Ing)Brive (Fra), Wasps (Ing)Gloucester (Ing). GAVAZZI E L’EUROPA (i.m.) Il presidente Fir Alfredo Gavazzi ha fissato martedì a Bologna l’incontro coi club di Eccellenza per illustrare la nuova organizzazione del le coppe europee e le nuove regole sui permit player per il Pro 12. Ha dato dispo nibilità a un incontro mercoledì, giovedì o venerdì alle union di Galles, Scozia, Irlanda per discutere il trattamento economico delle coppe europee, inferiore di 400mila sterline per l’Italia rispetto alle altre. SCI ALPINO TRICOLORI (s.f.) Sipario sui Tricolori di Santa Caterina valfurva (So) con il 2° oro per Matteo Marsaglia che dopo la vittoria in supercombinata (più l’argento in gigan te ed il bronzo in discesa) ieri si è imposto anche nel superG con 34/100 sul russo Glebov; argento per Mattia Casse, 3° as soluto a 73/100, bronzo per Werner Heel, 4° a 94/100, 1/100 avanti a Dominik Paris, campione uscente. Nella gara femminile 4° titolo assoluto della specialità per Nadia Fanchini che ha preceduto di 83/100 Ca milla Borsotti e di 1”03 Elena Curtoni. VELA COPPA DEL MONDO (r.ra) Condizioni di vento instabile a Palma di Maiorca dove è in corso il Trofeo Princesa Sofia (Laser Standard, Laser Radial e tavole a vela RS:X non sono riusciti a regatare ). Buona giornata per Giulia Conti e Francesca Clapcich che nel 49er FX risalgono fino al la sesta posizione. Nel Nacra 17 Vittorio Bissari e Silvia Sicouri si confermano ot tavi mentre Federica Salvà e Francesco Bianchi scivolano al 14° posto. GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 Il nuovo trofeo è sostenibile L’attrazione del Marathon Village sarà il nuovo trofeo «sostenibile» della XIV edizione della 42 km milanese. Sarà di Il doppio traguardo di Scaini e Goffi Stefano Scaini, 31 anni. Vanta un 2h16’26” COLOMBO Il titolo italiano ed, even tualmente, una maglia azzurra per i 42 km degli Europei di Zu rigo del 17 agosto. La 14a mara tona di Milano, domenica, in campo maschile metterà in pa lio premi importanti. Intanto ci sarà da raccogliere l’eredità di Ruggero Pertile, tricolore uscente di specialità grazie al successo centrato alla Unesco Cities Marathon udinese del 1° aprile 2013 (tra le donne vinse Elisa Stefani). Poi, appunto, un tempo che convinca i selezio natori federali dell’opportunità di una convocazione per la ras segna continentale: «Occorre rà correre in meno di 2h15’» spiega il d.t. Massimo Magna ni. Perché se in campo femmi nile i sei posti per la Svizzera sono prenotati da Straneo, In certi, Quaglia, Ejjafini (tra 10 giorni a Londra), Toniolo e, previa verifica, Console (le pri me tre domenica correranno frazioni di staffette benefi che), in campo maschile i sicuri, per ora, non sono più di quattro: Meucci, Lalli (in recupero dopo i proble mi tendinei degli ulti mi mesi), lo stesso Pertile e Pellecchia. A loro potrebbero aggiungersi Ricatti (dopo il 2h15’07” di Roma) e Pala mini, 22enne che al debutto, in dicembre, a Reggio Emilia, s’è imposto in 2h17’03”. Ma, appunto, qualche spazio c’è ancora. La sfida Mentre Ruggie ro correrà a Brighton, in lizza ci saranno il 30enne friulano Stefano Scaini (marito di Anna Incerti) e, in seconda battuta, il 41enne lombardo Danilo Goffi. Entrambi hanno un passato glorioso. Stefano, oltre a diversi successi nella Rossi al Villaggio Atm a pagamento Apre oggi alle 13 il Marathon Village, 1900 mq di esposizione nel Palazzo della Regione, in Piazza Città di Lombardia (via Melchiorre 33 Gioia). Offrirà eventi e servizi per gli iscritti alla Milano Marathon di domenica. Alle 15 l’Assessore allo Sport della Lombardia, Antonio Rossi taglierà il nastro. Purtroppo è venuta a mancare la gratuità dei biglietti ATM, per cui per recarsi in metro alle varie partenze bisognerà pagare. I’Iniziativa DI CLAUDIO GREGORI Pièce teatrale per Zatopek Al Villaggio i primi assaggi La corsa è la metafora della La stracittadina di domenica è sfida per il titolo italiano e per un posto agli Europei di Zurigo ANDREA BUONGIOVANNI MILANO APRE OGGI SUISSEGAS MILANO MARATHON marmo, lo stesso usato per la costruzione del Duomo di Milano, ricavato dagli scarti di cava. E firmato Zup associati e Studio Vaselli, maestri italiani nella lavorazione di ogni tipo di pietra, vincitori dell’iniziativa #trofeoconcept, indetta da RCS Sport e Pubblicità Italia. #TROFEOCONCEPT L’EVENTO LA CORSA LA GAZZETTA DELLO SPORT corsa in montagna, fu bronzo junior all’Eurocross di Thun 2001, quando vinse l’ucraino Matviychuk e secondo (1” da vanti all’azzurro) fu il britanni co... Farah. Sui 42 km vanta un 2h16’26” (Torino 2012), ma in febbraio, sulle mez za, è sceso a 1h04’37”. Danilo, invece, ha col to piazzamenti pre stigiosi proprio in maratona (persona le di 2h08’33”, Rot terdam 1998): dal 9° po sto dei Giochi di Atlanta 1996 al 4° dei Mondiali di Ate ne 1997, dal 2° degli Europei di Budapest 1998 al 5° dei Mondiali di Siviglia 1999. Fino al 2h23’22” con cui in novembre, alla 24a marato na della carriera, ha vinto tra i master a New York. Con al via anche Giovanni Grano ed Emanuele Zenucchi, sarà sfida per il tricolore e per l’azzurro. © RIPRODUZIONE RISERVATA Danilo Goffi, 41 anni, a New York il novembre scorso dove ha vinto tra i master in 2h23’22” COLOMBO vita. Ciascuno avanza verso un traguardo. Nella maratona il traguardo è arduo. Zátopek portava il n. 903, quando, ai Giochi di Helsinki 1952, vinse nello spazio di 8 giorni i 10.000, i 5000 e la maratona. La sua corsa non si è conclusa lì. Continua. Così tra pochi giorni avremo il piacere di vedere «VOLO NOVEZEROTRE. Emil Zátopek: il viaggio di un atleta», una pièce, in programma dal 14 al 17 aprile al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano. Zátopek, con Paavo Nurmi e Abebe Bikila, fa parte della Divina Trinità del fondo. Il 24 luglio, vinti i 5000, aveva dato la medaglia d’oro alla moglie Dana, che l’aveva posta nella sacca per poi recarsi sulla pedana del giavellotto per la sua finale. Due ore dopo due medaglie d’oro tintinnavano tra gli asciugamani di quella sacca. Dana e Emil, che erano nati nello stesso 19 settembre 1922, avevano vinto l’oro olimpico il 24 luglio con meravigliosa sincronia. Zátopek non aveva mai disputato la maratona, ma il 27 la stravinse. Divenne un eroe di regime. Collezionò 10 record del mondo. Fu la Locomotiva Umana. Fu promosso colonnello. Ma dietro le medaglie c’è la vita. Quella di Zátopek l’ha raccontata bene Jean Echenoz in «Correre», Adelphi. Quando, nel 1968, con Dubcek, fiorì la Primavera di Praga, Zátopek firmò il Manifesto delle 2000 parole. Poi arrivarono i carri armati sovietici. Zátopek fu radiato dall’esercito e spedito nelle miniere di uranio di Jáchymov. Di lì veniva la pechblenda che consentì a Maria Curie di scoprire il radio e il polonio, per cui nel 1911 ebbe il premio Nobel per la chimica. Quello per la fisica lo aveva ottenuto nel 1903 per studi sulla radioattività. Anche Zátopek, per sei anni, si misurò con le Emil Zátopek e Mimoun nel 10.000 ai Giochi di Helsinski 1952 AP radiazioni. Per punizione, non per ricerca. Solo. Mentre Dana era agli arresti domiciliari a Praga. Poi Emil tornò e fece lo spazzino. «Volo 903», il numero del pertorale olimpico, esplora questa parte in ombra del pianeta Zátopek. L’autrice della pièce Maddalena Mazzokut-Mis – il nome è friulano – docente di estetica all’università degli Studi di Milano dice: «Volevo affrontare il rapporto tra sport e politica. Ci importava la vicenda umana. Non abbiamo rappresentato un eroe, ma un uomo». La regia è di Massimiliano Speziani. Due gli attori: Stefano Annoni è Zátopek, Daniele Gaggianesi è il tifoso, ma anche l’inquisitore mandato dal regime. Dana è nelle parole, bella e invisibile. Marta Galli è la direttrice di produzione. La pièce dura un’ora. Si corre molto sulla scena. Così, per allenarsi, Stefano Annoni, Daniele Gaggianesi, Massimiliano Speziani e Marta Galli, dopo aver rappresentato parti della pièce al Villaggio, domenica si allineeranno al via della maratona di Milano. Col n. 903. Zátopek corre con noi. © RIPRODUZIONE RISERVATA Corri sereno. 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Tel: 393.50.19.107 della lettura rimarranno im pressi gli insegnamenti del «Maè», l’allenatorefilosofo che in cima al suo clan ha mes so tre figli che hanno vinto (Pi no, oro olimpico di Sydney ASSISTENZA disabili, italiano, autista, trasferimenti Italia, estero, bricolage, pulizie, custode, cinquantenne. 338.64.68.647 I salici Chi aveva seguito su Rai 1 la non riuscitissima fic tion «L’Oro di scampia» con Beppe Fiorello non potrà non apprezzare il valore anche di vulgativo di un’opera che, ol tre ad offrire un’occasione di riscatto a un luogo (le Vele) che non è solo la «Disneyland dello schifo» , riesce a veicola re in maniera diretta ma lette raria i valori trasmessi da pa pà Maddaloni attraverso una disciplina che non è solo spor tiva e di cui alla fine avre mo imparato nomi (giap ponesi), movimenti e filo sofia. Più di tutto ci rimarrà quest’invito alla «via della cedevolezza» in cui i «ragaz zi al bivio» di tutta l’Italia po tranno, perchè no, «flettersi come salici» e non «spezzarsi come querce». ASSISTENTE anziani pulizie domestiche referenziata cerca lavoro in Milano e provincia massima serietà. Tel: 388.47.05.302 SEMAN & ASSOCIATI seleziona venditori per sviluppo rete venditori Milano, Varese. Elevati compensi. 02.33.40.53.06 COPPIA esperta referenziata cercano coniugi per villa 35 km da Milano. Richiedesi patente auto, capacità gestione casa, giardino. Telefonare 336.34.92.95 IMPORTANTE PASTICCERIA CENTRO MILANO •CERCA DIRETTORE GENERALE E' indispensabile esperienza decennale in precedente specifica posizione. Rispondere via e-mail: marylucy2014@libero.it SCHEDA DEL LIBRO S Edito da «Il Battello a Vapore» Costa 14 e «’O Maé Storia di judo e di camorra» di Luigi Garlando è edito da Il Battello a Vapore Piemme e costa 14 euro. Garlando ha scritto decine di libri, tra i quali «L’amore ai tempi di Pablito» (Rcs, 2003), «Per questo mi chiamo Giovanni» (Fabbri Editori, 2004), «Cielo manca» (Sonzogno, 2005) e «Ora sei una stella Il romanzo dell’Inter» (Arnoldo Mondadori, 2007) Gianni Maddaloni «Se Malagò ci aiuta a Scampia avremo la Città dello sport» GIANLUCA MONTI NAPOLI ‘O Maè all’anagrafe è Gianni Maddaloni, il papà di Pino (oro a Sydney 2000), Marco (probabile protagonista in Brasile nel 2016) e Laura. Il judo è la loro ragione di vita. Gianni ha fondato la Star Judo: una vera e propria istituzione a Scampia. Lì tutti lo chiamano appunto ‘O Maè: «Ma ormai è così ovunque — afferma Mad daloni —. Addirittura anche a Fidenza, dove siamo andati sa bato scorso per una gara». Maddaloni, quanto è difficile fare sport a Scampia? «Io sono qui da 33 anni, pri ma lavoravo in una palestra e poi nel 1992 mi sono messo in proprio. Abito in via della Resi stenza, un nome significativo. A Scampia tutto è difficile, ma non andrò via». Dunque lo sport è portatore di legalità? «È un diritto del bambino, è fondamentale per la forma zione dell’individuo. Può far crescere il seme della legalità nelle persone». Com’è il suo rapporto con le istituzioni sportive? ARCHITETTO, p.iva, disegnatrice Archicad, ctu, offresi. CV su richiesta. Cell 320.87.63.726 ABBIAMO 59.000 euro Liguria 100 mt mare ultime suite arredate pronta consegna spiaggia vicina piscina beauty farm a chi acquista e paga entro 30 gg. notaio gratis CE: C - IPE: 84 kWh/mqa. Tel.: 035.47.20.050 CAP D'ANTIBES prestigioso residence nel verde, 200 mt spiaggia Garoupe, bilocali ampia terrazza sud. Parking da 265.000 euro. Altre ottime soluzioni su Mentone, Nizza, Juan les Pins, Cannes. www.isitimmo.com Tel.: 0033.63.32.69.686 BILOCALI /trilocali Vittor Pisani, ristrutturati a nuovo. 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Con quali fondi finanzia i progetti? «Grazie ai privati, ma faccia mo fatica a pagare le bollette. Ho bisogno di un aiuto econo mico. Mi serve uno sponsor se rio per non chiedere l’elemosi na ai politici locali. Spero che Renzi venga a trovarmi. Ama lo sport, lo aspetto. Se Madda loni dovesse chiudere, ne pa gheranno le conseguenze le brave persone di Scampia: i fi gli dei detenuti, i diversamente abili, i miei 20 atleti non ve denti. Da noi chi non può per metterselo non paga». Garlando racconta una sto ria reale e toccante. Maddaloni si emoziona ancora? «Sì, perché lo sport fa mira coli. Ora è venuto in palestra un bambino di 11 anni, figlio di un capoclan sottoposto al 41 bis. Si è innamorato del judo. Guarda me come un modello e anche il papà è contento». © RIPRODUZIONE RISERVATA PUNTO D'ORO compriamo contanti, supervalutazione gioielli antichi, moderni, orologi, oro, diamanti. 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Spettacoli Da dove cominciare per trasmettere ai ragazzi, senza retorica, il messaggio che a volte proprio dallo sport può partire la spinta a liberarsi dai tentacoli della criminalità? Per raccontare una storia ve ra, che è poi la madre di tutte le battaglie contro la camorra perché ambientata nella Scampia delle Vele, quella roc caforte dello spaccio che ci viene riproposta tutti i giorni, da tv e mass media, come em blema dell’illegalità? Luigi Garlando, nostro collega alla Gazzetta che nonostante l’età (classe ’62) ha già all’attivo decine di titoli con spiccata propensione per i temi sociali, ha scelto di cominciare dalla palestra «Star Judo» dove, alla periferia più degradata di Na poli, il maestro Gianni Madda loni («‘O Maè» del titolo) ha creato un’enclave sportiva in mezzo alla terra della crimi nalità. Ma soprattutto ha dato voce a un ragazzosimbolo, un pluriripetente che, come tutti i suoi coetanei da quelle parti, si è trovato già a 14 anni di fronte all’inevitabile bivio fra gli scippi e la scuola, fra il car 2000 e oggi c.t. della Naziona le) e continuano a vincere (dopo Laura, moglie dell’iri dato di boxe Clemente Russo, ora c’è Marco). Ma al centro c’è soprattutto il riuscitissimo personaggio di Filippo, che ci racconta in prima persona questa favola ispirata da una storia vera. Lui, judoka per sbaglio e poi per necessità, è chiamato presto all’impari battaglia fra un destino da ca morrista, sulla scia del padre carcerato e del fratello signifi cativamente soprannominato ‘O Convincente, e una natura le propensione per il pianofor te e il tatami. In questa colori ta umanità spiccano Armando il predestinato del calcio, Omero il saggio judoka cieco, Ginevra la figlia del maestro di musica che fa la pusher di libri anziché di droga e poi tut to il campionario di bulli e bul letti di quartiere, a cui Filippo (il nome di Inzaghi) sembra destinato ad accodarsi. per promuovere tutto ciò che ti rende Speciale! agenzia.solferino@rcs.it TEMPO GRA RARY SHOP Milano NDI OFF ERTE Affari! Dal 9 lug abbiglia lio al 10 settem abiti, jeamento uomo / bre do a prezzi nseria e accesso nna scontatiss ri Vieni a trovarci imi! . l. in via Fra Te 02.11.12 nico, 6 .27.36 RISTO GIAP RANTE Il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport con le edizioni stampa e digital offrono quotidianamente agli inserzionisti una audience di oltre 8 milioni di lettori, con una penetrazione sul territorio che nessun altro media è in grado di ottenere. 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RICHIESTE SPECIALI Data Fissa: +50% Data successiva fissa: +20% Per tutte le rubriche tranne la 21, 22 e 24: Neretto: +20% Capolettera: +20% Neretto riquadrato: +40% Neretto riquadrato negativo: +40% Colore evidenziato giallo: +75% In evidenza: +75% Prima fila: +100% Tablet: + € 100 Rubrica 4 “Avvisi Legali”: 1 modulo: € 400 2 moduli: € 800 Rubriche Compravendite immobiliari Nel testo dell’inserzione è obbligatorio indicare la classe energetica di appartenenza dell’immobile e il relativo indice di prestazione energetica espresso in kWh/mqa o kWh/mca a seconda della destinazione d’uso dell’edificio. Nel caso di immobili esenti dall’indicazione, riportare la dicitura “Immobile non soggetto all’obbligo di certificazione energetica”. GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 35 SEGUITECI SU ALTRI MONDI @AltriMondiGazza Il fatto del giorno _delirio d’autonomia DI GIORGIO DELL'ARTI gda@gazzetta.it notizie Tascabili Incontro chiesto dall’ex Cav Sorpresa Berlusconi Va da Napolitano a parlare di riforme Ma i secessionisti veneti arrestati volevano davvero usare carri armati? 4 I NUMERI 24 Le persone in manette Nella zona PadovaTreviso RovigoVicenza Verona ieri i 24 arrestati con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo, eversione del sistema democratico e fabbricazione di armi 40 Le tonnellate del mezzo Il pezzo forte dell’azione militare dei secessionisti veneti sarebbe stato un trattore trasformato in carro armato, pesante 40 tonnellate, «in grado di sventrare un edificio» Mezzo corazzato sequestrato per un assalto a San Marco: in cella pure il leader dei Forconi. L’accusa è di terrorismo. La Lega in piazza Ieri i carabinieri del Rag gruppamento Operativo Speciale di Brescia, su indicazione del gip Enrico Ceravone, hanno perqui sito trentatrè abitazioni nella zo na PadovaTrevisoRovigoVicen zaVerona e hanno poi arrestato 24 persone accusate di associa zione con finalità di terrorismo, eversione del sistema democrati co e fabbricazione di armi. Il cen tro della macchinazione è a Ca sale di Scodosia, meno di cinque mila abitanti in provincia di Pa dova, gli indagati sono in tutto 51, degli arrestati sei sono donne e due stanno ai domiciliari. Il co municato delle Forze dell’Ordine ripete molte volte la parola «sgo minare». E in effetti gli inquirenti hanno l’aria di aver sgominato una banda di tipo politico che aveva intenzione di conquistare con le armi l’indipendenza del Ve neto, ma era affiliata anche ad altri separatismi, per esempio la Disubbidienza sarda e certe altre inquiete realtà piemontesi, cam pane e siciliane. In effetti, dalle parole degli inquirenti, l’Italia sembra pullulare di cellule che vogliono mollare l’Italia, nel solo Veneto ci sarebbero una trentina di gruppi e del resto, pochi giorni fa, a conclusione del referendum sull’indipendenza del Veneto, il promotore di quella consultazio ne, Gianluca Busato, aveva au spicato referendum identici in tutte le Regioni italiane e s’era detto certo che tutte le Regioni avrebbero volentieri fatto a meno dell’Italia. 1 Su quel referendum avrei da dire parecchie cose, ma in tanto bisogna saperne di più di questi presi ieri. In che sen so «fabbricavano armi»? Gli inquirenti dicono che gli arrestati e i loro affiliati (l’asso ciazione dei ribelli si chiama “L’Alleanza”) «erano pronti a una deriva violenta in armi», stavano progettando «un’inizia tiva eclatante» da mettere in at to a ridosso delle elezioni euro pee di maggio. Dicono anche che c’erano contatti con la crimi nalità albanese per l’acquisto di pistole e fucili. Compiuta l’azio ne, avrebbero messo in piedi un direttorio e trattato con lo Stato italiano la secessione del Vene to. Il pezzo forte di questa azio ne militare sarebbe stato un trat tore trasformato in carro arma to, pesante 40 tonnellate, «in grado di sventrare un edificio» e dotato di un cannoncino di 12 millimetri. Con questo quasi carro armato sarebbero andati un’altra volta (come nel 1977) all’assalto di San Marco. In una delle intercettazioni telefoniche si sente uno degli arrestati di ie ri, Luigi Faccia, che dice: «Certo rispetto al ‘97 siamo cresciuti sotto tutti i punti di vista(...) «Non voglio più intermediari. Vado io a parlare». Ieri pomeriggio Silvio Berlusconi si è presentato da Giorgio Napolitano al Quirinale per un faccia a faccia chiesto dall’ex Cavaliere in un momento particolare della sua vita politica e personale. Argomenti la trattativa sulle riforme che non va nel verso giusto, ma soprattutto, si dice in ambienti di Fi, l’arrivo del 10 aprile, giorno in cui il tribunale di Milano deciderà se mandare l’ex premier ai domiciliari o ai servizi sociali. Nella City finanziaria Il “tanko” faidate Il carrarmato artigianale sequestrato. In alto a sinistra Lucio Chiavegato, leader dei Forconi; a destra Luigi Faccia, uno dei «Serenissimi» Questo «tanko» (cioè il trattore armato, ndr), combattendo, ci dà la possibilità di essere credi bili e di avere il controllo del no stro territorio e da là fare il passo finale per la vittoria». 2 Cosa è successo 17 anni fa? La notte tra l’8 e il 9 maggio 1997, dieci “serenissimi” guida ti proprio da Luigi Faccia e dal defunto Bepi Segato, vestiti in mimetica, imbracciando un mi tragliatore residuato dalla Se conda Guerra Mondiale, dirot tarono un vaporetto, sbarcaro no a piazza San Marco e diede ro l’assalto al campanile. Riuscirono a far sventolare il vessillo del Leone alato e dopo pochi minuti furono arrestati. Anche allora in piazza era ap parso una finto carro armato, detto appunto tanko, quella volta si trattava di un furgone travestito, a bordo del quale c’era Flavio Contin, tra gli arre stati di ieri, alla bella età di 72 anni. Altro arrestato famoso è Lucio Chiavegato, leader dei Forconi. Il più famoso di tutti è però Franco Rocchetta, a suo tempo leghista, deputato e sot tosegretario agli Esteri nel peri odo 19941995 (primo governo Berlusconi). chi vuole l’Indipendenza. Siamo alla follia». Ha parlato anche Bossi: «È un trucco per fermarli. E farà esplodere la rabbia popo lare». I leghisti faranno una ma nifestazione in favore degli ar restati domenica prossima a Ve rona. Gianluca Busato, quello del referendum, voleva manife stare già ieri sera, ma i carabi nieri gli hanno detto di lasciar perdere. I venetisti sono convo cati perciò per domani alle 19 in piazza dei Signori a Vicenza. 4 Come facevano con un trat tore modificato a conquistare e controllare il territorio? Le forze armate italiane non sa rebbero in grado di contrasta re un esercito secessionista? Beh, l’anno scorso il sottose gretario alla Difesa Gioacchino Alfano ha fatto un quadro deso lante dei nostri mezzi da com battimento. Molti sono fuori uso o da buttare. E tuttavia, per esempio, potremmo ancora contrastare il trattorearmato dei venetisti con 389 Centauro e 197 Ariete (i 605 Leopard so no tutti fuori uso). 5 Il Veneto è poi una delle re gioni più militarizzate d’Italia... 3 Che dice la Lega? Un post su Facebook di Salvi ni, il segretario, dice: «Aiutano i CLANDESTINI, cancellando il reato di clandestinità, liberano migliaia di DELINQUENTI con lo svuotacarceri, e arrestano Ma forse i ribelli lo sapevano: in un’intercettazione li si sente programmare la fuga in Svizze ra e la costituzione di un gover no in esilio. Sa, anche per il can noncino: c’erano stati problemi di calibratura e di recupero dei pezzi durante le fasi di mon taggio. d HA DETTO Renzi promuove l’Italia a Londra: «Investite da noi» Portare investimenti in Italia è la condizione necessaria per creare nuovi posti di lavoro: un concetto che Matteo Renzi ha ri badito anche ieri, dopo aver incon trato un gruppo di esponenti della finanza della City e personalità politiche londinesi. «C’è domanda di Italia», ha detto. Tra l’altro, oggi la regina Elisabetta è attesa in Italia. Renzi, ieri, è pure volato a Bruxelles per il vertice UeAfrica e ha parlato dei marò col segretario generale Onu Ban Ki Moon, S Scossa di 8,2 gradi Matteo Salvini (segretario della Lega) «Due anni di intercettazioni e pedinamenti, che sono costati milioni di euro dei contribuenti, per scoprire un sessantenne bresciano che parla di pane e salame e di un trattore. Difendo la libertà d’opinione la Lega è per la non violenza, hanno strappato 24 persone alle proprie famiglie, follia pura» Terremoto in Cile, almeno sei morti: migliaia di evacuati È di sei morti, centinaia di migliaia di persone evacuate e numerosi danni il bilancio del terremoto di magnitudo 8.2 della scala Richter che ha colpito, ieri, la costa settentrionale del Cile alle 20.46 locali (l’1.46 di notte in Italia). La presidente, Michelle Bachelet, ha dichiarato lo stato di calamità naturale nelle zone colpite, dove sono stati schierati militari e reparti di polizia per garantire la sicurezza. Per alcune ore c’è stata un’allerta tsunami, poi rientrata. Alcuni sfollati in Cile dopo il sisma LOTTA ALL’EVASIONE IL DIRETTORE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE DIFENDE L’OPERATO DEL FISCO E AVVERTE: «SFUGGITI ALTRI 90 MILIARDI» «Dal blitz di Cortina due milioni allo Stato» Audizione di Befera al Senato: «Nel 2013 recuperati oltre 13 miliardi nonostante la crisi» Altro che blitz spettaco lo: il Fisco ha incassato due mi lioni di euro a Cortina, nel me ga controllo ai locali della fa mosa cittadina turistica che venne compiuto durante le fe ste natalizie di due anni fa. Nel dettaglio, l’Agenzia delle En trate ha recuperato 1,2 milioni di Ires e Irap, 224mila euro di Iva e 675mila euro in sanzioni. È il direttore dell’Agenzia, Atti lio Befera, durante un’audi zione in Senato, a entrare nei dettagli dell’anno d’oro nella lotta all’evasione: l’attività di controllo, come ha spiegato Befera, ha generato incassi per 13,1 miliardi di euro nel 2013. Il tutto, nonostante dal 2001 al 2013 i dipendenti dell’agenzia siano diminuiti di 9mila unità, passando da 49mila a 40mila. «Oggi — dice Befera — su 100 euro di gettito l’Agenzia costa circa 85 centesimi di euro, la redditività è di 3,82 euro in cassati per euro speso». Nono stante i buoni risultati, sempre secondo i calcoli delle Entrate, allo Stato mancano 90 miliardi di gettito fiscale dovuti all’eva sione derivante in massima parte da Ires, Irpef, Irap, Iva e addizionali naturalmente non pagate, da quella delle tasse locali, bollo auto e assicurazio ni. I dati di Befera hanno susci tato la reazione sorpresa degli amministratori di Cortina per i quali il blitz non fu altro che «un’operazione mediatica», Attilio Befera, 67 anni, direttore dell’Agenzia delle Entrate ANSA una inutile «pubblicità negati va». Lo stesso direttore del l’Agenzia, d’altronde ha ricor dato ieri come qualche giorno fa siano state fatte «verifiche su 60 aziende cinesi di Prato. «Mi chiedo come mai ci si oc cupi tanto di Cortina e poco di Prato». Il Catasto Per il futuro, infi ne, il direttore dell’Agenzia delle entrate guarda alla rifor ma del catasto che dovrebbe essere completata in cinque anni, anche se «pensiamo di fare prima». Già il prossimo mese, infatti, saranno disponi bili i dati del gruppo di lavoro sui nuovi sistemi di valutazio ne del valore degli immobili. In arrivo dall’Ecuador Porto di Gioia Tauro Sequestrati 215 chili di cocaina purissima La Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane hanno se questrato nel porto di Gioia Tauro 215 chili di cocaina purissima. La droga era all’interno di borsoni nascosti in un container di banane proveniente dall’Ecuador e arriva to nei giorni scorsi nel porto cala brese. La droga avrebbe fruttato alle organizzazioni criminali circa 43 milioni. La scoperta grazie a incroci documentali che hanno effettuato dei controlli con degli scanner su alcuni container. GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 me del direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, che invita il pre sidente della Bce. Mario Draghi, in vista della riunione del Board di oggi a Francoforte, ad agire per mantenere la stabilità dei prezzi. Riforme utili ora che lo spread è sceso: per l’Italia sotto i 170 punti per la prima volta dal giugno 2011. INTERVIENE LA LAGARDE ALTRI MONDI Lavoro, pressing Fmi «La Bce ora agisca» Nell’eurozona sta emergen do il rischio di una «bassa inflazio ne» che potrebbe «soffocare la crescita e l’occupazione». È l’allar dei periti nominati dal mini stro il metodo è stato bocciato perché «privo di consistenza scientifica» e potenzialmente pericoloso per la salute dei pa zienti. Il parere degli esperti è stato però in qualche modo in ficiato da una sentenza del Tar che aveva chiesto «un’istrutto ria approfondita». La richiesta ha indotto il ministro della Sa lute Beatrice Lorenzin a nomi nare un nuovo comitato, che non ha ancora iniziato i lavori. Stamina, arriva lo stop dai medici di Brescia: «Sospese le infusioni» Gli Spedali Civili erano la sola struttura a somministrare la cura Il commissario: «Aspettiamo gli esperti nominati dal ministro» A giudizio «Lo stop alle infu sioni di cellule staminali a Bre scia viola la legge. Ma, a quan to pare, qui in Italia della legge non importa a nessuno». È sta to, invece, il commento di Ma rino Andolina, vicepresidente di Stamina Foundation. Oggi, però, a Torino inizierà il pro cesso al fondatore del metodo Stamina, Davide Vannoni, ac cusato di tentata truffa ai dan ni della Regione Piemonte. Avrebbe chiesto un finanzia mento da 500 mila euro che sa rebbe servito per fare ricerca. Secondo l’accusa però Vannoni non avrebbe iscritto la sua Fon dazione nel registro delle onlus e quindi non avrebbe avuto i requisiti necessari. Inoltre si sarebbe inventato la presenza di sei pazienti da lui curati e anche un comitato scientifico che non si sarebbe mai riunito. L’avvocato difensore sarà Libo rio Cataliotti di Reggio Emilia, lo stesso che aveva assistito Vanna Marchi e sua figlia Ste fania Nobile. Il legale ha già presentato una lista con 30 te stimoni e circa 800 documenti. DANIELE VAIRA Era stata la prima strut tura pubblica in Italia ad aprire le porte al metodo Stamina, ma ieri anche gli Spedali Civili di Brescia hanno deciso di so spendere la discussa terapia. «I medici vogliono aspettare il parere ufficiale del nuovo co mitato di esperti nominato dal Ministero della Salute». Lo ha annunciato il commissario straordinario Ezio Belleri, in audizione al Senato, fornendo un po’ di dati. Sono 36 i pazien ti in trattamento, due quelli de ceduti. «I ricorsi invece — ha aggiunto Belleri, sono in totale 519; 160 sono quelli respinti e 68 quelli in attesa di decisio ne». Il metodo Stamina è un controverso trattamento tera peutico a base di cellule stami nali ideato da Davide Vanno ni, presidente e fondatore del la Stamina Foundation Onlus. La terapia consiste nel prelievo di cellule dal midollo osseo dei Davide Vannoni, ideatore del metodo Stamina: rinviato a giudizio FOTOGRAMMA pazienti, la loro manipolazione in vitro, e infine la loro infusio ne nei pazienti stessi. Secondo Vannoni la cura può curare 120 malattie neurodegenerative. Ma sulla cura non si hanno molti dettagli in quanto vige un rapporto di segretezza con il ministero della Salute. La cer tezza è che nel primo rapporto Vannoni, ideatore del controverso metodo è da oggi a processo per tentata truffa © RIPRODUZIONE RISERVATA EX COMPAGNA DI HOLLANDE Rimpasto in Francia, la Royal all’Ambiente Ségolène Royal, ex compagna e madre dei 4 figli del presidente francese François Hollande, è stata nominata LA GAZZETTA DELLO SPORT 37 membro del nuovo governo nel rimpasto seguito all’esito delle elezioni municipali. La Royal, 60 anni, sconfitta da Sarkozy nelle presidenziali del 2007, sarà ministro dell’Ambiente. Il nuovo governo è stato nominato ieri dopo un vertice fra Hollande e il nuovo premier Manuel Valls. SVOLTA PER LA MERKEL GRANA PER IL GOVERNO Sì della Germania sul salario minimo: 8,50 l’ora dal 2015 Allarme pensioni: per sette milioni meno di mille euro Il governo di Angela Merkel (nella foto) ha dato ieri il via libera al disegno di legge, e dunque la Germania avrà il salario minimo: 8.50 euro l’ora dal 1° gennaio 2015. La Cdu della cancelliera era contraria all’istituzione di uno stipendio minimo, preferendo piuttosto l’ipotesi di intese regionali stipulate per settore di impiego, ma gli accordi del governo di coalizione hanno portato all’intesa con i socialdemocratici della Spd. Esclusi dal provvedimento saranno, invece, i giovanissimi sotto la maggiore età, i praticanti che si formano per entrare nel mondo del lavoro, i volontari e i disoccupati di lungo corso. E per questo non sono mancate le critiche. In futuro una commissione dovrà decidere su un possibile aumento della tariffa base. Sette milioni di persone in Italia vivono con una pensione che non raggiunge neppure i 1.000 euro al mese. Ma a fronte di questa vasta platea che, come dicono i consumatori, «fa la fame» e che rappresenta un’ampia fetta (42,6%) dei 16,6 milioni di pensionati italiani, ce ne sono invece ben 210.000 che possono contare su un assegno previdenziale mensile di oltre 5.000 euro. La fotografia scattata dall’Istat al panorama della previdenza nel 2012 mostra una situazione decisamente squilibrata, che ha fatto sollevare un generalizzato grido d’allarme e l’appello al governo a intervenire. Ma il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, ieri dall’Ecofin di Atene ribadisce che «le pensioni, come ha detto chiaramente il premier Renzi, non si toccano», anche se «i dettagli andranno discussi». 38 LA GAZZETTA DELLO SPORT GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 Nuova Fiera di Roma. Quattro giorni di eventi e incontri con i grandi protagonisti del fumetto e dell’animazione internazionale. E si festeggeranno pure i 75 anni di Batman. Tra gli ospiti, infatti, ci sarà Jae Lee, star del fumetto americano, disegnatore di Batman e di Superman. FIERA DEL FUMETTO A ROMA ALTRI MONDI Batman fa 75 anni: si festeggia a Romics Torna l’edizione primaverile di Romics, il festival del fumetto,dell’animazione e dei games (da oggi a domenica) alla STASERA SU NICKELODEON I Kids’ Choice Awards I premi dei bimbi in tv I Kids’ Choice Awards arrivano in tv. Dopo l’evento a Los Angeles, sabato 29 marzo, la premiazione dei migliori artisti Selfie all’estremo votati dai bambini di tutto il mondo sarà trasmessa in Italia oggi alle 20 e di nuovo durante il weekend su Nickelodeon (Sky 605). A darsi appuntamento al Galen Center superstar come Jennifer Lawrence, Pharrell Williams, Robert Downey Jr., One Direction e Selena Gomez. A Le acquistò GAUGUIN E BONNARD RUBATI RECORD WHATSAPP per 45 mila lire Ma erano tele preziosissime S Da sin. un #Sellotape, selfie con faccia deformata dal nastro adesivo; un #Aftersex, autoscatto dopo aver fatto l’amore, e una foto nel vuoto come #Skywalking Sexy o nel vuoto: ora l’autoscatto non conosce limiti Tra facce deformate, fotografie tra le lenzuola e ai libri, la moda dilaga. E c’è anche chi li usa per essere solidale 4 IL NUMERO 35 I milioni di selfie ogni giorno È stato calcolato che su Instagram vengono caricati circa 35 milioni di selfie ogni giorno FILIPPO CONTICELLO filippocont Selfie, selfie delle mie bra me, chi è il più matto del reame? Quello che avvolge la faccia nel nastro adesivo fino a soffocare o quegli altri macabri, che fanno clic mentre dietro c’è un cadave re ancora caldo? La selfieologia, antica arte dell’autoscatto, serve a ridare senso allo spirito dei tempi. Nel fenomeno dilagante c’è, sì, l’eterna voglia di docu mentare il reale, ma abbondano pure goliardia e narcisismo. Il re sto è la valanga scatenata dai so cial, così sempre più spesso si ve de gente arrampicarsi, smar tphone in mano, su gru, palazzi, ponti e travi sospese nel vuoto: con la moda dello #SkyWalking, il selfie diventa estremo. Più hot le varianti tra le ragazze: se nel #Sideboob, da leggersi «lato esterno del seno», l’autoscatto stuzzica nell’effetto vedo/non vedo, con uno sfrontato #Belfie si esalta il lato B di ogni misura. Chi ama coinvolgere il partner, invece, azzarda spesso un #Af tersex: niente doccia o sigaretta, dopo aver fatto l’amore certe strane coppie mettono in Rete una fotina sotto le lenzuola. Con hashtag ammiccante, come si conviene. Misteri Su Instagram ne ven gono caricati 35 milioni al gior no e allora si intuisce il perché della benedizione autorevole dell’Oxford Dictionaries: selfie è la parola del 2013, visto che in questo mondo caotico autofoto grafarsi significa esistere. Il fe nomeno, per alcuni arditi, avreb be pure a che fare con la giustizia sociale: selfa l’uomo della strada, ma selfano pure vip, primi mini stri, re e papi. I più colti, poi, hanno brevettato il #Bookselfie e al posto del viso mettono in bella mostra un libro. C’è un’am bizione solidale, invece, nell’ini ziativa del Cancer Research Uk: con la voce #NoMakeUp chiede alle donne appena sveglie una foto senza trucco per sensibiliz zare sulla prevenzione del can cro al seno. Meno alte le inten zioni di Lizzie Durley, 21enne studentessa di Brighton, in In ghilterra, che ha preso ad esem pio una scena del film Yes Man con Jim Carrey per inventare quella mostruosità del #Sello tape. Ci si fotografa incellofanati fino ad a diventare deformi: do vrebbe far ridere, ma a volte manca il fiato solo a guardare. Meno «estreme» alcune sacerdo tesse del selfie che dal Giappone provano a esportare in Occiden te la moda angelica della #Spar rowface: occhi spalancati e boc ca leggermente aperta, anche se nessuno capisce che senso ha fa re una «faccia da passero». Del resto, su questo terreno scivolo so, neanche l’antropologia scio glie certi misteri: inutile interro garsi sul furbo Ashley Keast, pro fessione ladro, beccato per un autoscatto nell’appartamento appena svaligiato a Londra. Danny Browman, 19enne ingle se, ha addirittura pensato al sui cidio dopo aver inseguito invano il selfie perfetto. E se proprio si vuole congelare un momento, una storia in un’espressione del viso, occhio almeno all’igiene: dicono che negli Usa la mania degli autoscatti collettivi, i co siddetti ussie, abbia fatto aumen tare i pidocchi. © RIPRODUZIONE RISERVATA alla Casa Bianca E Obama sorride Che festa con Ortiz, star dei Red Sox Martedì il presidente Usa Barack Obama ha incontrato alla Casa Bianca i Boston Red Sox, per celebrare la vittoria delle World Series 2013 di baseball. Il presidente ha anche sottolineato che la vittoria del campionato ha in qualche modo aiutato gli abitanti di Boston a riprendersi dall’attentato alla maratona del 15 aprile 2013. E durante la cerimonia il giocatore David Ortiz ha regalato a Obama una casacca con il numero 44 (Obama è il 44° presidente Usa) e, immancabile, è arrivato il selfie, diffuso poi via Twitter. «ENCUENTRO» DA VENERDÌ IL PRIMO FESTIVAL DELLE CULTURE LATINOAMERICANE. TRA GLI OSPITI C’È SEPULVEDA In 24 ore 64 miliardi di messaggi Nuovo record di messaggi per WhatsApp. Il popolare servizio di messaggistica recentemente acquistato da Facebook per 19 miliardi di dollari ha annunciato di aver toccato un nuovo record di messaggi inviati in un giorno in quota 64 miliardi. Ma proprio ieri ci sono stati nuovi problemi: tra le 14 e le 15 italiane gli utenti di WhatsApp non hanno potuto inviare messaggi a causa del blocco dei server. Nonostante le cause del blackout non siano state comunicate, gli esperti ritengono che il blocco sia stato causato proprio dall’elevato volume di traffico Ritrovate in Italia I due quadri svelati ieri a Roma, al Ministero dei Beni Culturali Un furto negli Anni 70, a Londra. Un treno misterioso. E un rocambolesco ritrovamento un mese fa, in Sicilia, nella cuci na di un operaio in pensione. Ha davvero dell’incredibile il ritro vamento di due tele dei maestri dell’Impressionismo e dei Nabis Paul Gauguin e Pierre Bon nard, esattamente il «Fruits sur une table ou nature au petit chien» e «La femme aux deux fauteuils», che riappaiono dopo più di 40 anni di oblio, appese tra pensili e stoviglie di un ignaro si gnore, per un valore stimato di 1535 milioni di euro, la prima, e 5600 mila euro, la seconda. La loro storia inizia a Londra, in casa dei coniugi Marks e Kenne dy (dove Marks sta per Marks & Spencer, quelli della catena di abbigliamento). Con un furto, le tele spariscono. Arrivano prima in Francia e poi «salgono» su un treno ParigiTorino. A Torino il personale per le pulizie le porta all’Ufficio oggetti smarriti: nel 1975, le Ferrovie dello Stato met te all’asta gli oggetti non recla mati e un operaio siciliano della Fiat, passando, nota i due quadri e li compra per 45 mila lire. ilFenomeno Letteratura e incontri in salsa spagnola Così gli scrittori si raccontano a Perugia Dal Messico al Cile, dalla storia all’arte tre giorni di letture e dibattiti per far crescere il dialogo L’incontro o meglio «l’en cuentro» avverrà venerdì (e fi no a domenica) a Perugia quando verrà dato il via al pri mo festival delle letterature spagnole. Una festa delle cul ture, un ponte di condivisone, un luogo di incontro per rende re più ricco il lettore. Ci saran no Paco Ignacio Taibo II, auto re di una delle più belle biogra fie del Che Guevara, Senza per dere la tenerezza, o il cubano Leonardo Padura Fuentes, uno degli scrittori che più hanno contribuito alla fioritura della narrativa cubana. Arriverà an che il cileno Luis Sépulveda. Tra le sue opere basta ricordare Il vecchio che leggeva romanzi d’amore o Storia di una gabbia nella e del gatto che le insegnò a volare. Si solcheranno le rotte della letteratura ispanoameri cana, si parlerà del dialogo tra generazioni, del rapporto delle parole con la storia, il presente e l’attualità. Si parlerà di gior nalismo, facendo un omaggio al cronista e scrittore argentino Rodolfo Walsh, assassinato dalla dittatura di Videla nel 1977. Il suo talento letterario è raccolto in Fotografie (la Nuova Frontiera), appena uscito. Tra le attese lo spagnolo Marcos Giralt Torrente di cui sta uscen do in Italia il terzo romanzo Il tempo della vita (Elliot). Esube ranza e creatività sono il bi glietto da visita della messica na Guadalupe Nettel, una delle figure più promettenti della narrativa messicana, al suo esordio in Italia con Il corpo in cui sono nata (Einaudi). dan. va. Tra gli ospiti lo scrittore Sepulveda © RIPRODUZIONE RISERVATA Londra immersa nello smog: «State in casa» Torna lo smog a Londra e tocca livelli allarmanti. Sulla città (nella foto Ap), si registrano in queste ore picchi pericolosi d’inquinamento atmosferico, tanto da suggerire ad anziani e persone con patologie respiratorie o cardiache a evitare di stare all’aperto. A causare lo smog una combinazione di fattori: l’inqui namento industriale e la presenza di sabbia nell’aria proveniente dal Sahara. Almeno fino a domani la situazione non muterà. GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 39 ALTRI MONDI Oroscopo 21/3 20/4 21/4 20/5 21/5 21/6 22/6 22/7 23/7 23/8 24/8 22/9 Ariete 7,5 Toro 7 Gemelli 7 Cancro 6,5 Leone 6+ Vergine 7 Tutto riesce alla grande, dal lavoro ai progetti privatofornicatori. La forma fisica si fa granitica, la fortuna vi gratifica. Mattinata di Luna nel vostro segno giovevole a lavoro e amore. Pomeriggio gaudente, ottimo anche per spendere, incassare, fornicare. Avete forse bisogno di pat pat sulle spalle. Ma riuscite in tutto. Scioglietevi, però, come foste un panetto di burro. E fate i suini. Mattina briosofattiva, ma pomeriggio d’umor cimiterialcarcerario, nocivo anche alla fornicazione. State su. E niente eccessi, please. La Luna sembra tagliar speranze e zebedei: niente fretta, né lagne. Lavoro al top dal pomeriggio, con l’ormone very scatened. Stamane la motivazione e il lavoro di squadra sono un mix trionfante. Ma dalle 14 non insfighitevi. Declino suino temporaneo. 23/9 22/10 23/10 22/11 23/11 21/12 22/12 20/1 21/1 19/2 20/2 20/3 Bilancia 6 Scorpione 5,5 Sagittario 6 Capricorno 7 Acquario 6,5 Pesci 7 Stamani vi gireranno gli zebedei come ventilatori. Nel pomeriggio peggio. Non fatela scontare a chi non c’entra. Sorprese suine. Quando l’emotività è troppa, i passi falsi sono spesso immancabili. Controllatevi. Lavoro stanco, ma ormone muy scalmanato. Luna ruffiana. La vostra faccia di terga è maxima, la vostra simpatia spiccata, l’amor vi tampina e vi tacchina. E vi fornica, pure. Stamane potreste essere cupi e impicciati da famiglia e lavoro. Dalle 14 vi risolleverete. E avrete guizzi suini (am)miratissimi. La fortuna elargisce favori a lavoro, denaro, salute e, all’amore, sacro, profano e suino… Intuizioni finissime vi fanno evitare un guaio. LE PAGELLE DI ANTONIO CAPITANI PHILIPPE MEXES Potreste sentirvi più giù d’uno scantinato. Ma dalle 14 vi ripiglierete. Pure le soddisfazioni. Fornicatorie, anche. Don’t strozz anybody. Il centrale difensivo del Milan e della Francia è nato a Tolosa il 30 marzo 1982. È arrivato in Italia, alla Roma nel 2004 Gazzetta.it Lo Sport in tv: in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre CALCIO 2.00 15.00 PONTE SAN PIETRO ISOLA - POMIGLIANO OKLAHOMA CITY THUNDER - SAN ANTONIO SPURS NBA Sky Sport 2 Finale. Coppa Italia. Serie D Rai Sport 1 21.00 LIONE - JUVENTUS Europa League. Quarti di finale Sky Sport 1, Sky Calcio 1 e MP Calcio BILIARDO Europa League. Quarti di finale Sky Calcio 2 13.30 CHINA OPEN 8.30 21.00 AZ ALKMAAR BENFICA Europa League. Quarti di finale Sky Calcio 3 e MP Calcio 1 Ieri A CURA DI ALGHERO 7 24 ANCONA 9 18 AOSTA 6 13 BARI 11 19 BOLOGNA 7 20 Legenda min max CIELO VENTI CAGLIARI 13 18 Sole Deboli CAMPOBASSO 7 16 CATANIA 4 19 FIRENZE 8 20 GENOVA 14 15 L'AQUILA 4 16 MILANO 10 18 NAPOLI 10 19 Nuvolo Moderati Rovesci Forti Coperto Molto forti Pioggia MARI Temporali Calmi PALERMO 9 21 Neve Mossi PERUGIA 5 17 Nebbia Agitati POTENZA Il sole oggi MILANO 2 14 10 20 ROMA 7 19 TORINO 9 17 TRENTO 9 20 TRIESTE 11 20 VENEZIA 9 20 REGGIO CALABRIA ROMA Sorge Tramonta Sorge Tramonta 6:59 19:53 6:49 19:37 DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it Testata di proprietà de “La Gazzetta dello Sport s.r.l.” A. Bonacossa © 2014 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTE Roland Berger AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Attilio Guarneri, Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Alessandro Bompieri Champions League. Quarti di finale Top 14 SKY SPORT 3 Champions League. Quarti di finale Champions League. Quarti di finale 17.30 CALCIO: PARIS ST. GERMAIN - CHELSEA 11.30 CALCIO: PARIS ST. GERMAIN - CHELSEA Champions League. Quarti di finale Champions League. Quarti di finale Golf highlights Valero Texas Open highlights. Da San Antonio, Stati Uniti NCAA 17.00 CALCIO: BARCELLONA ATLETICO MADRID 11.00 CALCIO: MANCHESTER UNITED - BAYERN MONACO 12.00 GOLF: US PGA TOUR 16.45 RUGBY: CLERMONT AUVERGNE - TOLONE Champions League. Quarti di finale Serie A SKY SPORT 2 14.00 BASKET: ARIZONA WISCONSIN 16.30 CALCIO: MANCHESTER UNITED - BAYERN MONACO CALCIO: ROMA PARMA Serie A Serie A. Playoff. Semifinali. Gara 4. Rai Sport 2 GazzaMeteo 14.30 CALCIO: REAL MADRID BORUSSIA DORTMUND 10.30 CALCIO: NAPOLI JUVENTUS 20.30 HAFRO SG CORTINA FIAT PROFESSIONAL VAL PUSTERIA Terza tappa. Eurosport Eurolega. Fox Sports 2 Mondiale maschile. Da Pechino, Cina. Eurosport HOCKEY GHIACCIO 14.45 TRE GIORNI DI LA PANNE 20.30 PANATHINAIKOS UNICAJA 9.30 Us Pga Tour. 1ª giornata. Da Humble, Stati Uniti Sky Sport 2 Terza tappa Eurosport BASKET GIAPPONE - CINA 21.00 SHELL HOUSTON OPEN 11.00 TRE GIORNI DI LA PANNE Europa League. Quarti di finale Sky Calcio 4 Champions League. Quarti di finale SKY SPORT 1 GOLF CICLISMO 21.00 BASILEA - VALENCIA Ottavi di finale SuperTennis Semifinali maschili. Da Dacca, Bangladesh Eurosport 2 8.30 4ª giornata. Da Pechino, Cina Eurosport 2 12.00 CALCIO: REAL MADRID BORUSSIA DORTMUND 17.05 WTA CHARLESTON 16.30 TWENTY20 WORLD CUP CURLING CHINA OPEN 4ª giornata. Da Pechino, Cina Eurosport 2 21.00 PORTO - SIVIGLIA TENNIS CRICKET 12.00 CALCIO: PARIS ST. GERMAIN - CHELSEA Champions League. Quarti di finale Oggi Inizia a cedere l'alta pressione, sotto la spinta di correnti umide meridionali, con intensificazione della nuvolosità dapprima sulle regioni tirreniche poi un po' su tutto il Paese, anche con locali piogge sulla Sardegna e al Nord-Ovest. Trieste Trento Aosta 9 15 Torino 11 16 10 21 Milano Venezia 11 19 VIDEO VIDEO Verratti e Ronaldo È sempre show, pure in allenamento Il volante Ferrari? Un gioco da ragazzi se lo spiega Gené Tutte le prodezze più curiose e spettacolari le trovate sul nostro sito. Che sia l'allenamento del Real Madrid o quello del Paris Saint Germain, fa poca differenza: il portoghese incanta i compagni con una giocata inimitabile, l'azzurro non è da meno lasciando tutti a bocca aperta nella rifinitura Champions. Guidare una vera Ferrari, magari in Formula 1, chi non lo ha mai sognato? Andate sul nostro sito e scoprite tutti i segreti del complesso volante montato sulla monoposto 2014, a spiegarvelo è il collaudatore Marc Gené. Alonso e Raikkonen, invece, vi conducono alla scoperta del prossimo Gran Premio in Bahrain. www.gazzetta.it Domani Dopodomani Arriva una perturbazione atlantica che fa crollare definitivamente l'alta pressione sull'Italia ccn piogge e temporali sulla Sardegna, diffusamente al Centro-Sud e tra Piemonte, Liguria ed Emilia-Romagna. Meglio altrove al Nord. Migliora al Nord con più sole. Molto instabile al Centro e al Sud con cielo molto nuvoloso con buona possibilità di piogge e ancora qualche temporale possibile, specie sulle regioni adriatiche, in Sicilia e regioni peninsulari in genere. 10 20 9 18 Bologna Genova 11 19 Ancona 12 18 Firenze 10 20 Perugia 7 10 17 17 L’Aquila 6 18 ROMA Campobasso 9 20 Bari 6 17 Napoli 9 21 9 20 Potenza 5 16 Cagliari Catanzaro 13 19 8 Palermo 17 Reggio Calabria 10 20 12 24 Catania 12 20 RCS MediaGroup S.p.A. 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Flavia e io siamo più belli di Sharapova e Dimitrov» VINCENZO MARTUCCI VinceMartucci L’ematoma al costato preoccupa sempre meno il professor Parra e il gruppo az zurro: Fabio Fognini è troppo importante per i quarti di cop pa Davis da domani a dome nica sulla terra rossa di Napoli contro la Gran Bretagna di Andy Murray. Fognini, com’era da junior Murray? «Aveva iI capelli alla Ric cardo Cocciante, lanosi, col gioco e il temperamento di oggi». Siete nati a 9 giorni di di stanza, nel maggio 1987, siete amici? «Non abbiamo mai legato veramente, un po’ per la lin gua un po’ per la mentalità. E’ freddino. Ho sicuramente più confidenza con Rafa, che è più vecchio di un anno, e con Novak, anche lui di maggio. A Montecarlo giocheremo in doppio insieme». Com’è il gioco di Murray? «Mi è sempre piaciuto tan tissimo. Soprattutto per la semplicità con cui Andy fa tutti i colpi. Non solo il rove scio. Cambia e risponde mol to bene. Ha tutto». Fognini «Io sul rosso ho fatto più ri sultati, so che facendo il mio gioco posso metterlo in diffi coltà e complicargli la vita. Andy, sulla terra, perde un po’ di servizio. Ma tutto il suo gio co ne risente, perché è bravis simo ad appoggiarsi quando è in difesa: lì costruisce il pun to. Il salto di qualità l’ha fatto diventando offensivo, così ha vinto Olimpiade, Us Open e Wimbledon». Lei e Murray dovete porta re 3 punti. «Il carattere, che l’ha frena to. Altrimenti sarebbe il nu mero 1. Parlano tanto di me, ma le sue sceneggiate?». «Ho più peso sulle spalle, ma quello che conta è la squa dra. In Argentina ho portato i 3 punti, ma a Napoli non di penderà tutto da me». Sulla terra, Murray non vin ce: qual è il suo punto debole? Lei voleva fare il calciatore, in Davis gioca per la squadra. Qual è il suo punto debole? «Mi piace l’atmosfera. Con Simo e Andreas stiamo bene insieme, siamo amici, ci fre quentiamo anche nei tornei. Il gruppo conta moltissimo: ci sosteniamo l’uno l’altro, e l’unione fa la forza». bello e caldo: siamo favoriti come classifica e come livello dei giocatori, e la terra è la no stra superficie. Ma non pos siamo dirlo a voce alta. Si sa com’è la Davis...». Ci vorrà pazienza. C’è un Paolo Lorenzi in più. «Gran professionista, dopo i 30 anni sta esprimendo il mi glior tennis: è entrato fra i pri mi 50, e ha giocato la prima finale Atp. Bravo». Dopo 16 anni l’Italia può tor nare nelle semifinali Davis. «E’ un momento buonissi mo per tutto il tennis italiano, e questa partita significa tan to, anche perché siamo torna ti in serie A solo 3 anni fa, do po 11 anni fuori. Abbiamo bi sogno del pubblico di Napoli, «E’ la parola che mi ripete sempre la psicologa, Ana, la moglie di coach Perlas. Pur troppo mi si è data un’etichet ta, invece di guardare ai risul tati qualcuno guarda se ho fir mato autografi uscendo dal campo. Devo stare attento che le vecchie abitudini non tornino a galla, vorrei solo che la gente capisse che se re agisco male è perché sono frustrato e non riesco ad esprimermi come vorrei». Ora, poi, deve fare bella fi Fabio Fognini, 26 anni, è appena diventato n. 13 del ranking gura davanti all’amica parti colare, Flavia Pennetta. «Come gioca trice mi è sempre piaciuta e abbia mo sempre avuto un bel rapporto. Ci alleniamo tutti e due a Barcello na da anni, par liamo, siamo vi cini, abbiamo cose in comu ne, ci sostenia mo, magari lei verrà a Napoli. E’ nata così: per ora siamo amici, vedremo. Shara pova e Dimitrov? Noi siamo più belli: siamo italiani...». Questo è il succo della sfida che da domani a Napoli vedrà opposta la squadra azzurra alla Gran Bretagna. Il tennis maschile italiano, di nuovo in auge grazie alla crescita importante di Fabio Fognini, ha l’occasione per consacrarsi a livello internazionale raggiungendo dopo sedici anni la semifinale di Coppa Davis. Un risultato alla nostra portata anche se l’avversario non è certo dei più comodi. La presenza di Andy Murray, infatti, rende tutto complicato ma anche estremamente stimolante. E’ vero giochiamo in casa e sulla nostra terra rossa, come è innegabile che storicamente i confronti diretti tra le due Nazionali sono abbondantemente dalla nostra parte (11-4). Ma quel che conta è il presente e lo scozzese, vincitore di Wimbledon e di una Olimpiade, è un giocatore che può fare la differenza, anche in doppio. Inoltre ha il carisma per galvanizzare e portare oltre i loro limiti due comprimari come i suoi compagni di squadra Evans e Ward. Se a ciò aggiungiamo che le condizioni fisiche del nostro numero uno non saranno perfette, ecco spiegato perché il match è in equilibrio. Dobbiamo portarlo a casa senza fare troppi calcoli. Sperando in una prestazione da Davis di Andreas Seppi da tempo sotto tono quasi avesse sofferto oltremisura il sorpasso nel ranking da parte di Fognini. E’ la sua occasione, non la deve sprecare. © RIPRODUZIONE © RIPRODUZIONE RISERVATA NATURA E RELAX Riviera Domitia - via Fiumitello II Castel Volturno CE info@planaresort.it - t. 0823 76 40 44 www.planaresort.it RISERVATA II LA GAZZETTA DELLO SPORT GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 TENNIS SPECIALE COPPA DAVIS: ITALIAGRAN BRETAGNA A NAPOLI Storia La storia dei 15 ItaliaGran Bretagna, che ci vede avanti 114, nasce 94 anni fa a Roehampton, il circolo dove da sempre si disputano le qualificazioni di Wimbledon. Erano i quarti di finale del 1922 e i nostri pionieri, Cesare Colombo e Mino Balbi di Robecco, furono impallinati da Algernon Kingscote e Gordon Lowe, che avevano vinto le due edizioni dei Campionati Internazionali d’Australia a cavallo I PRECEDENTI ANDY MURRAY 26 anni 15 presenze DANIEL EVANS 23 anni 8 presenze JAMES WARD 27 anni 9 presenze COLIN FLEMING 29 anni 12 presenze Il 2° singolarista potrà essere decisivo: capitan Leon Smith sceglierà quantità o qualità? 7 anni, 161 del James Ward, 2 record 137 ca ifi ss mondo; cla 2119 e dopo 6 ore e 40 minuti contro Chris Eaton nei playoff per un posto contro l’Ucrain; così, nella Coppa 2011 in Tuni sia, domò Jaziri per 86; così, a Wimbledon 2012, volò gli ulti mi 6 games da 03 con Andujar. E l’anno scorso, a Coventry, nei quarti del Gruppo I, con la Rus sia, ha perso 86 al quinto con Donskoy (da due set a zero), ma poi ha superato il più forte Tursunov, sempre al quinto set, lanciando la prima rimonta da 02 in Coppa in 83 anni. Era talmente sfinito che il lunedì è stato ricoverato d’urgenza in ospedale. Anche se poi, contro la Croazia, sulla terra di Uma go, ha lasciato il posto a Evans. Sponsorizzato da Murray. VINCENZO MARTUCCI VinceMartucci Non solo Murray. Dietro l’eroe brit di Wimbledon olim pico, Us Open e Wimbledon classico (77 anni dopo Fred Perry), sgomitano da secondi singolaristi James Ward e Dan Evans. E non è dalla classifica — 161 e 130 del mondo — che si giudica un giocatore. Soprat tutto in coppa Davis, e coi pre cedenti dei due tipetti. Maratoneta Ward, alto 1.91, gran battitore, più forte di drit to, con rovescio a due mani, ha ottenuto i maggiori risultati Atp sull’erba, coi quarti a East bourne 2010 e le semifinali, da wild card, al Queen’s 2011. Ve leggiando così lontano dai pri mi 100, il suo destino oscilla fra Challenger e qualificazioni del Tour maggiore, ma è l’eroe del la recente storia di Davis del paese. Un gladiatore da quinto set. Così, nel 2009, perse solo Storico Però, quest’anno, nel primo turno sulla terra di San Diego, Ward è stato l’eroe: ha battuto il n. 1 Usa, Querrey, sempre al quinto (sotto anche 24 al quarto), portando il 20 che ha risparmiato Murray in doppio e lanciando l’impresa: Pietrangeli. Nel 1933 Fred Perry e Bunny Austin strapazzano gli azzurri a Eastbourne: sarà l’ultima sconfitta per quasi 40 anni. Al declino britannico si contrappone l’esplosione della generazione di Pietrangeli, Sirola e Merlo. Dal 1950 al 1970 l’Italia batterà i rivali per 8 volte (due 50, cinque 41 e un 32). Due di questi successi addirittura a Wimbledon, sul campo n. 1, l’ultimo a Telford ‘84. Luca Marianantoni 28 anni dopo i «padri del ten nis» sono tornati ai quarti Da vis. La terra è con lui. Ha passa to 4 anni alla scuola di Ferrero, ha un coach spagnolo, Toni Co lom, s’è allenato con Nadal, e a Sarasota 2009 ha vinto il primo Challenger brit dopo Henman nel ’95. Mr Ward & Mr Evans Non solo super Andy Murray L’Italia è 114 Due successi a Wimbledon Ultimo a Telford della prima guerra mondiale (1915 e 1919). Bastano 4 anni e sulla terra di Roma, nei quarti della zona europea, l’Italia sfiora il successo con Clemente Serventi che perde in 4 set l’ultimo singolare contro Noel Turnbull. Nel 1928, sull’erba di Felixstowe, nella semifinale europea, l’Italia batte per la prima volta la Gran Bretagna 41 grazie a Uberto De Morpurgo e Giorgio De Stefani, i più forti azzurri fino a Nicola anni a maggio, Dan Evans, 24 3 12 d: or carec n. 130; classifi Ribelle «Dan» Evans sarà il jolly, col suo talento ribelle, magari per un quinto, decisivo, match fra i numeri due di Italia e Gran Bretagna. Piccolo (1.75), con rovescio a una ma no, già n. 1 europeo under 16 , ancora da junior, nel 2008, fu sospeso per 4 mesi dai contri buti e dalle wild card dalla Fe dertennis britannica (Lta): l’hanno fotografato in un night club alla vigilia di un doppio a Wimbledon juniores. La sua carriera è stata tutto un su e giù, con vittorie doc (Niemi nen, Dodig, Olivier Rochus, NIshikori, Tomic), e l’esplosio ne agli ultimi Us Open: dalle qualificazioni al terzo turno in tabellone con un gioco spu meggiante. «So bene perché sono indietro in classifica: non mi alleno abbastanza duro e con continuità, dipende solo da me. Vorrei forzarmi, ma tro vo tante distrazioni che mi al lontanano dal tennis. Quando ci riesco, gioco bene, e ora che sono più calmo e maturo, spero di non sprecar più il mio talen to». Però, a gennaio agli Au stralian Open, ha perso nel se condo turno delle qualificazio ni, e poi se n’ tornato a casa, contravvenendo alla faccia del capitano di Davis, Leon Smith, che l’avrebbe voluto subito di nuovo in campo per testarlo in vista degli Usa. Da cui l’esclu sione. Ma, subito dopo, la bella semifinale di Zagabria (ancora dalle qualificazioni) battendo Kohlschreiber. Sul braccio ha tatuato: «Ogni santo ha un pas sato, ogni peccatore ha un fu turo». Da Oscar Wilde, che ha vissuto a Napoli, in via Posilli po 37... © RIPRODUZIONE RISERVATA LE ULTIME POCHISSIMI TAGLIANDI DISPONIBILI, PER SABATO E DOMENICA QUALCHE CHANCE IN PIÙ Napoli, tifo da tutto esaurito Benitez: «Pubblico decisivo» Il tecnico elogia l'ex n.2 Murray che aveva detto: «Vorrei essere allenato da lui» CLAUDIO LENZI GIANLUCA MONTI NAPOLI Ancora pochi biglietti da vendere e sarà tutto esaurito venerdì, qualcuno in più per spingere al massimo gli azzur ri del capitano Corrado Baraz zutti anche sabato e domeni ca. L'Arena del tennis sul lun gomare Caracciolo è un sogno a occhi aperti: delle cinque volte che la Davis è sbarcata a Napoli, mai si erano visti cin quemila posti a sedere: "Vorrei che fosse la sede permanente 1 le finali britanniche di Davis dal dopoguerra, nel 1979, persa con gli Usa; 7 quelle degli azzurri, una sola vinta, nel 1976 (lu.mar). 1 ko Davis di Murray In 18 singolari, lo scozzese ha perso solo all’esordio, con Wawrinka a Ginevra 2005 sulla terra indoor: 36 67(5) 46 LA GUIDA Oggi sorteggio Da domani diretta SuperTennis dell'Italia in tutti i match casa linghi" dice il presidente del Tennis Club Luca Serra, ben sapendo quanto è difficile convincere la Federazione. Febbre a 90 Andy Murray, probabilmente, avrebbe pre ferito giocare allo stadio San Paolo, tanto è il suo feeling con il calcio: «Sto cercando un nuovo allenatore, ma non è fa cile sceglierne uno. Benitez? Ho visto NapoliArsenal scherza lo scozzese debbo di re che Rafa sta facendo un grande lavoro. Mi piacerebbe essere allenato da lui». Non tarda ad arrivare la ri sposta del tecnico spagnolo: «ItaliaGran Bretagna sarà un match avvincente in uno sce nario suggestivo. Gli azzurri possono contare sul tifo dei napoletani, però Murray è tra i più forti al mondo». In alto, lo splendido colpo d’occhio del campo centrale del Tc Napoli che si affaccia sul mare, con le tribune lunghe vestite da una parte coi colori dell’Italia e dall’altra con quelli della Gran Bretagna. A sinistra, il circolo per ItaliaCile del 2012: non ha niente da invidiare al centrale del Country Club di Montecarlo, a destra DE LUCA/OMEGA © RIPRODUZIONE RISERVATA Oggi alle 12 al Tc Napoli, sede di ItaliaGran Bretagna, valido per i quarti di coppa Davis sulla terra rossa all’aperto, si terrà anche il sorteggio. Che sarà utile per definire chi sarà il secondo singolarista di partenza degli ospiti, fra Ward ed Evans, e stabilire l’ordine dei due singolari della prima giornata, mentre le formazioni del doppio di sabato potranno essere cambiati fino ad un’ora prima del match (ed in genere la prima formazione annunciata dai capitani è con le riserve), e domenica, i singolari sono già stabiliti, prima coi numeri 1 (Fognini e Murray), poi coi numeri 2. Diretta SuperTennis, venerdì e domenica dalle 11.30, sabato dalle 14. GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT III Quarti SVIZZERAKAZAKISTAN LE ALTRE SFIDE WawrinkaFederer Senza Berdych Con obiettivo Italia campioni solo in 3! Senza Haas e Mayer ospiti condannati Da domani a domenica quanti assi per l’Insalatiera A Ginevra (veloce indoor) pronostico per la Svizzera contro il Kazakistan. Federer gioca dal 1° turno, per inseguire l’unico trofeo che gli manca, con Wawrinka (gli altri Chiudinelli e Laaskonen). Nell’eventuale semifinale il 1214 settembre ospiterebbe l’Italia. A Nancy, veloce indoor, la Francia perde Gasquet (schiena, chiamati RogerVasselin e Llodra) ma con Tsonga (foto) e Monfils (e Benneteau) è nettamente favorita sulla Germania senza Haas e Mayer (convocati Kamke, Struff, Gojowczik e Begemann) GIAPPONEREP. CECA FRANCIAGERMANIA A Tokyo (veloce indoor) i bicampioni della Repubblica Ceca affrontano il Giappone (senza Nishikori) di Soeda, Ito e Uchiyama senza Berdych, che ha dato forfeit e senza Hajek infortunato. Quindi sono solo tre i convocati: Rosol, Stepanek e Vesely. L’urlo di Simone «Deciderà il doppio» Le promesse, la crisi, la risalita, ora è un punto fermo: «Il nostro segreto è il gruppo unito» ranking che non rispecchia il valore tecnico di Simone, che si sta riprendendo pian piano dallo stesso infortunio al polso che sta mettendo in pericolo la carriera di Del Potro («Gli ho mandato un sms non appena ho saputo che si sarebbe ope rato di nuovo, spero possa re cuperare in fretta») e quindi sta mangiando il pane duro dei challenger per ricostruirsi una classifica più consona. Ep pure per capitan Barazzutti re sta giustamente una sicurez za, sia perché mette insieme doti da singolarista e doppista sia per la capacità di adattarsi a tutte le superfici. Non biso gna dimenticare che nel 2010 fu lui, con due punti su tre nel le prime due giornate, l’eroe del playoff salvezza contro RICCARDO CRIVELLI Bolelli A Simone Bolelli non mancano certo orgoglio e co raggio. Talento cristallino e un braccio che ha fatto innamora re gli appassionati fin da quan do era bambino, il bolognese cinque anni fa sembrava desti nato a raccogliere le grandi eredità azzurre del passato: fi nale sulla terra di Monaco (battuto da Mano di pietra Gonzalez) e, nel febbraio 2009, la miglior classifica di sempre, il numero 36. L’UOMO SICUREZZA Andreas Seppi L’allievo di Max Sartori, 30 anni, in Davis è 13/13 in sinolare, 2/2 in doppio Eroe d’Olanda Da lì, una crisi tecnica e poi un calvario di in fortuni l’hanno spinto giù giù, fino al numero 364 che occupa adesso. Ovviamente, un IL JOLLY VETERANO Paolo Lorenzi Il 32enne senese, allievo di Galoppini, candidato al doppio, in Davis è 1/1 in singolo Gazzetta.it RISULTATI IN TEMPO REALE, TUTTI GLI HIGHLIGHTS LE INTERVISTE E LE IMMAGINI DEI PROTAGONISTI Con ItaliaGran Bretagna di Coppa Davis il nostro sito si arricchisce di contenuti esclusivi: seguite in tempo reale il sorteggio dei tabelloni e l'andamento di tutti i match, con gli highlights di singolari e doppio subito dopo la fine delle partite, le videointerviste ai protagonisti e le immagini più belle dalla splendida arena costruita sul lungomare Caracciolo di Napoli. Tutti gli articoli, le statistiche e l'area multimediale di Gazzetta.it sono consultabili gratuitamente da pc, tablet e smartphone. l’Olanda, in trasferta e sul ve loce. Fiducia A Napoli, Simo sarà con ogni probabilità schierato in doppio, quindi nel punto cruciale di una sfida che in te oria dovrebbe risolversi nei tre match in cui non sarà coinvol to Murray. Anche se... «Secon do me, in base al risultato del la prima giornata — dice l’az zurro — Andy potrebbe anche giocare il doppio. Non scopro io che in Davis quel punto è cruciale, ma come sempre so no fiducioso, la terra rossa e il pubblico di Napoli ci aiuteran no molto, anche se l’avversa rio è tostissimo». In coppia con Fognini, il bolognese ha vinto due tornei (Umago nel 2011 e Buenos Aires nel 2013) e ha giocato due semifinali Slam (Us Open 2012 e Australia 2013). Una coppia collaudata, che finalmente ha di nuovo consolidato in nazionale una specialità che per anni aveva avuto protagonisti di assoluta eccellenza: «E’ vero, Fabio ed io ormai ci conosciamo bene e siamo affiatati, però credo che il segreto di questa squadra sia il gruppo. Negli anni passati, per svariate ragioni, ognuno di noi ha avuto qualche proble ma con la maglia dell’Italia, ora è tutto diverso, siamo una squadra forte e coesa, dove tutti possono contribuire alla causa, sia in singolare sia in doppio. Credo sia un atout in più». E infatti, se Fognini do vesse essere impiegato solo in singolare, Lorenzi e Seppi in sieme a Simone non sarebbero un ripiego: «Andreas lo cono sciamo, Paolo ha giocato splendidamente sulla terra in Sudamerica, sicuramente sa remmo molto competitivi con qualsiasi formazione». Insom ma, Murray fa un po’ meno pa ura: «E’ chiaro, lui è un feno meno, mentre Ward lo cono sco poco. In compenso, in Texas mi sono allenato con Evans, tira forte e molla sem pre il braccio, però è più adatto al veloce». La terra dei sogni. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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