Gazzi
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www.gazzetta.it Lunedì 21 marzo 2011 1e REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 026339 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO ANNO 115 NUMERO 67 ITALIA DEL PIERO 182 GOL Con la solita magia fa sorridere la Juve TOTTI 201 GOL La doppietta del capitano salva la Roma a Firenze «Ritrovato? Non mi ero mai perso» «Dicevano che ero finito. Ora prendo Baggio» 3 BRAMARDO, CALAMAI, GRAZIANO e OLIVERO ALLE PAGINE 16-17 3 CECCHINI, GARLANDO e GOZZINI ALLE PAGINE 18-19 Giampaolo Pazzini, 26 anni: è passato dalla Samp all’Inter, a gennaio, per 12 milioni. In nerazzurro ha segnato 6 gol in A -3 NAPOLI -2 INTER DA SOGNO DA SORPAZZO Sesta rete in 10 gare dell’ex Samp e il Lecce va k.o. (1-0). Lucio ammonito: niente derby 3 ALLE PAGINE 12-13 MILAN GATTUSO: «SPERO CHE CASSANO...» Allegri cambia: un tridente per battere Leo 3 CECERE, DALLA VITE, ELEFANTE e TAIDELLI ALLE PAGINE 2-3-5-6-9 3 BOCCI e DELLA VALLE ALLE PAGINE 10-11 il commento PARTITE BARI CHIEVO BOLOGNA GENOA FIORENTINA ROMA INTER LECCE JUVENTUS BRESCIA LAZIO CESENA NAPOLI CAGLIARI PALERMO MILAN SAMPDORIA PARMA UDINESE CATANIA TUTTO APERTO: CORSA PER QUATTRO di ALBERTO CERRUTI La primavera anticipata di Leonardo sembra il bocciolo di una nuova stagione, per dimenticare l’inverno al comando di Allegri. Potenza di due opposti 1-0: quello del Palermo che affonda il Milan e quello contro il Lecce, che alimenta la rincorsa Super Cavani per tornare in corsa vincendo col Cagliari (2-1) E l’Udinese sale a -6 dell’Inter, avvicinatasi a 2 punti dalla capolista, per la prima volta a portata di sorpasso nel prossimo derby verità del 2 aprile. Senza sottovalutare Napoli e Udinese. LEGGI IL COMMENTO A PAGINA 10 3 SERIE B DOPO DUE SCONFITTE Stoner fa il vuoto Rossi arranca: 70 Toro: torna Lerda Via Papadopulo Cairo: mollo! 3 CRUCIANI e FALSAPERLA ALLE PAGINE 34-35-37-39 3 BRAMARDO A PAGINA 29 IL ROMPI PALLONE di Gene Gnocchi Gheddafi minaccia l’Italia: «Rimando mio figlio a giocare in serie A» CLASSIFICA MILAN 62 INTER 60 NAPOLI 59 UDINESE 56 LAZIO 54 ROMA 50 JUVENTUS 45 PALERMO 43 FIORENTINA 41 BOLOGNA* 40 CAGLIARI 39 GENOA 39 CHIEVO 35 PARMA 32 CATANIA 32 SAMPDORIA 31 CESENA 29 LECCE 28 BRESCIA 26 BARI 17 * 3 punti di penalizzazione CALCIO ESTERO Ancelotti supera Mancini (2-0) Domani c’è ET o 3 GALAVOTTI ALLE PAGINE 26-27 www.chanel.com 9 771120 506000 10 3 2 1> MOTOGP TRIONFA IN QATAR SU LORENZO E PEDROSA 1-2 1-1 2-2 1-0 2-1 1-0 2-1 1-0 0-1 2-0 R LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT # SERIE A 30a GIORNATA INTER GIUDIZIO 1 0 LECCE 77 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Pazzini (I) al 7’ s.t. (4-2-3-1) (4-1-4-1) Julio Cesar; Maicon, Lucio, Chivu, Zanetti; Cambiasso, Thiago Motta; Pandev (dal 28’ s.t. Coutinho), Sneijder (dal 39’ s.t. Kharja), Eto’o (dal 48’ s.t. Stankovic); Pazzini. Rosati; Tomovic (dal 49’ s.t. Donati), Fabiano, Ferrario, Brivio (dal 45’ s.t. Piatti); Vives; Olivera, Giacomazzi (dal 38’ s.t. Jeda), Bertolacci, Mesbah; Corvia. PANCHINA Castellazzi, Materazzi, Nagatomo, Mariga. PANCHINA Benassi, Gustavo, Grossmuller, Coppola. ALLENATORE Leonardo. ALLENATORE De Canio. AMMONITI Lucio per comportamento non regolamentare, Chivu e Motta per gioco scorretto. AMMONITI Giacomazzi e Tomovic per gioco scorretto, Rosati per proteste. ARBITRO Orsato di Schio. I nerazzurri soffrono con il Lecce e passano solo nel 2˚ tempo. Nel finale miracolo del portiere NOTE spettatori 62.477 per un incasso di 2.004.856 euro. Angoli 3-6. In fuorigioco 3-5. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’. POSSESSO PALLA INTER 69% CROSS LECCE 31% TIRI IN PORTA LECCE 23 TIRI FUORI IIII INTER 4 INTER 11 Pazzini decide Julio Cesar salva Ora sfida al Milan per il sorpasso I IIII LECCE 1 INTER 4 I LECCE 1 MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 0-0 SECONDO TEMPO 5’ Pandev smarca Sneijder ma il tiro precipitoso risulta centrale 6’ Uscita provvidenziale di Julio Cesar su Mesbah sbucato in area solo soletto 17’ Corvia al volo su cross di Mesbah: fuori 20’ Punizione di Sneijder di poco fuori 36’ Giacomazzi manca il tiro a centro area 6’ Sneijder dalla trequarti trova sul dischetto Pazzini che incorna ma Rosati gli nega il gol c GOL! 7’ Sneijder serve Pandev che di prima appoggia su Pazzini il quale controllando di petto si porta davanti a Rosati e lo brucia 39’ Bertolacci calcia un rigore in movimento su assist di Olivera: Julio Cesar vola e respinge BENEFICIENZA MILANO (l.t.) Yuto Nagatomo vola oggi in Giappone per abbracciare i suoi cari e giocare (il 29 a Osaka) l’amichevole benefica contro le stelle della J League per le popolazioni colpite da terremoto e tsunami. Poi il derby: «Giocarlo sarebbe un sogno. Vincerlo ancora di più» dice prima di partire. Yuto in Giappone per un’amichevole Sneijder e Pandev «sommergono» in un abbraccio Pazzini, match-winner a San Siro con il Lecce PHOTOVIEWS NICOLA CECERE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO dZona sorPAZZO. Un guizzo del centravanti e il derby diventa finale scudetto. Se il Milan ha dilapidato (con gravi colpe) un vantaggio che era di tredici punti alla diciottesima giornata, va dato atto all’Inter di Leonardo di aver coronato una rincorsa ispirata più dal cuore e dalla determinazione che dalla logica anche perché alla venticinquesima i rossoneri vantavano ancora otto lunghezze. La carica psicologica dell’allenatore, il suo entusiasmo contagioso, hanno inciso in modo rilevante sulla rimonta. Da adesso però ci si attende da Leo anche una gestione impeccabile di uomini e moduli: ieri il Lecce è stato in partita sino al 94’ quando l’allenatore ha mandato in campo Stankovic per guadagnare quei quindici secondi verso il fischio finale... Reduci Stankovic non stava benissimo, d’accordo. Però Nagatomo, Mariga e Kharja, se calati a tempo debito nella contesa, avrebbero potuto dare quel necessario contributo atletico a una squadra che schierava nove spremutissimi reduci dall’impresa di Monaco. Il non aver adottato in partenza un modulo diverso (escludendo Sneijder o Pandev) e la mancanza di innesti durante la gara (primo cambio dopo 75’) sono decisioni della panchina che hanno contribuito a creare in campo un clima angoscioso, da imminente beffa. Tipo quella cui San Siro aveva assistito domenica scorsa ad opera dell’ormai retrocesso Bari sulla capolista, per intenderci: sempre di formazioni pugliesi trattasi... E se Julio Cesar non avesse avuto un riflesso felino quando Berto- LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R # Il Pazzo e l’arte della pazienza «Ce l’ha solo chi è così forte» Ha segnato 6 gol su 6 nel secondo tempo, quando l’Inter ha guadagnato 19 punti Giampaolo Pazzini, 26 anni, s’infila in area e realizza il gol che decide la partita SANTI ANDREA ELEFANTE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA lacci ha calciato un rigore in movimento (84’), staremmo proprio commentando un’incredibile frenata nerazzurra arrivata proprio sul più bello. Dorando Ma un’occasione del genere proprio non la si poteva fallire e la squadra di Moratti, sia pure soffrendo tantissimo, ha portato a termine la missione. E allora celebriamo a dovere la prodezza di Pazzini che nelle vesti del caritatevole giudice che aiutò lo sfinito Dorando Pietri sul traguardo della maratona olimpica del 1908, ha trascinato l’esausta truppa interista al di là del coriaceo ostacolo leccese, innalzato da De Canio col realismo dei disperati: nove uomini dietro la linea della palla e tanti raddoppi sugli esterni. Invasione Questa rinuncia al MANO FATALE Lucio ammonito Salterà il derby (cen) Altri casi di moviola oltre al gol di Pazzini: ok giudicare involontario un mani di Zanetti attaccato al corpo. Orsato, poi, risparmia il giallo a Mesbah e Thiago Motta. Giusto, invece, quello mostrato a Lucio per un netto fallo di mano volontario che blocca una ripartenza pericolosa del Lecce. Il difensore, diffidato, salterà il derby. gioco (ma non ai contropiede, alcuni assai insidiosi) degli avversari ha indotto l’Inter a una tattica di invasione della metà campo giallorosa attraverso un possesso palla attuato però a ritmi da allenamento. Il che ha generato un primo tempo assolutamente privo di emozioni. La squadra milanese si muoveva come fosse in apnea: tocchi brevi, scontati. Diciotto uomini raccolti in sedici metri, infilati in un imbuto privo di buchi laterali. A frenare le cadenze era soprattutto Thiago Motta, che peraltro non trovava sbocchi immediati a causa della staticità di Pandev e Sneijder e del pomeriggio tremendo vissuto da Maicon, semplicemente inespressivo. E’ noto come il terzino brasiliano rappresenti di solito una fonte di gioco fondamentale, alla quale i centrocampisti fanno sovente ricorso. Ieri Mesbah, che presidiava quel fronte, ha fatto un figurone. Concedendosi pure insidiose incursioni. Prodezza Dalla parte del binario mancino Eto’o-Zanetti le cose hanno preso a funzionare, per merito principale del dinamismo del capitano (assente a Monaco...), soltanto dopo che Pazzini aveva sbloccato, con uno spunto personale, il pericoloso stallo. L’episodio decisivo capita al 7’, cinquanta secondi dopo che lo stesso Pazzini (al sesto gol in dieci partite) si era visto deviare dal portiere un colpo di testa a botta sicura. Sneijder appoggia su Pandev che smista subito sul Pazzo il quale, con uno stop di petto a seguire, scavalca i difensori e si presenta davanti al portiere, che stavolta non può fare il miracolo. Il resto è tenace resistenza. E così ora l’Inter è finalmente padrona del suo destino: se vince il derby, va in testa. LA MOVIOLA di Francesco Ceniti 2 Regolare il gol dell’attaccante Ma il Milan protesta: su Ibra valutazione diversa MILANO dI gol della perseveranza, la vittoria della pazienza, la rimonta della costanza. Perché questa stagione dell’Inter è nata così, e quella di Giampaolo Pazzini anche: tutto è cominciato dopo; molto succede dopo, quando l’alba delle partite è già ricordo da un po’. Tutto nel secondo tempo Nessuna squadra guadagna punti nella ripresa come l’Inter: +19 rispetto ai primi tempi, e Pazzini sa perché. «Perché chi gioca contro di noi prova a mettersi lì, si chiude, spende energie, si stanca: e così, nel secondo tempo, si allarga, si allunga, concede qualche spazio in più». É lì che si butta il Pazzo: 6 gol con l’Inter, 6 gol segnati nel secondo tempo, 6 gol tutti decisivi, a loro modo. La doppietta all’esordio per rimontare il Palermo, la rete di Bari per iniziare a chiudere il sipario, il gol-vittoria a Firenze, quello contro il Genoa per riaprire la partita e far venire giù l’argine rossoblù. Stesso stadio, stessa area. Cambia, però, il giudizio dell’arbitro. Di che cosa stiamo parlando? Del gol segnato ieri da Pazzini (convalidato) e quello realizzato da Ibra otto giorni fa contro il Bari (annullato e svedese ammonito). Il Milan si lamenta, valutando le azioni identiche e facendo notare la diversa interpretazione del regolamento. Chiariamo il nostro pensiero: le due azioni sono diverse e quindi sono corrette le decisioni di Orsato e Brighi. Partiamo dalla rete vincente di Pazzini (foto in alto) contro il Lecce: a creare sospetti in diretta è il movimento del braccio che sembra toccare il pallone. Rivisto alla moviola, però, si capisce come lo stop sia di petto. A voler essere perfezionisti ci sono una paio d’inquadrature che lasciano minimi dubbi, ma la sensazione è che non ci sia fallo. La scena si capovolge se la confrontiamo con l’azione di Ibra (foto in basso): in quel caso il replay confermava l’impressione avuta a velocità normale col braccio del milanista fondamentale per addomesticare il pallone. La pazienza dei forti E poi la sentenza di ieri, quando la salita iniziava a farsi fin troppo ripida: «Prima della partita ce l’eravamo detto: "Quest’occasione ce la siamo cercata, ce la siamo sudata e ora, dopo tutta ’sta fatica, non possiamo sprecarla. Sapevamo di dover avere pazienza e l’abbiamo avuta. Perché la forza di questa squadra è sapere quanto è forte: è questa consapevolezza che ci permette di non avere fretta». A lui in verità è successo un po’ tutto in una volta: «In due mesi, un sacco di cose: ho assaggiato il momento più bello della mia carriera e posso sperare di vincere subito qualcosa. Abbiamo fatto una cosa straordinaria recuperando tanti punti al Milan e adesso possiamo giocarcela fino alla fine per lo scudetto». y LO SPRINT VERSO IL TITOLO CLASSIFICA 1. Milan 62 2. Inter 60 3. Napoli 59 4. Udinese 56 CALENDARIO 31ª giornata Milan-Inter (2 aprile) Napoli-Lazio (3 aprile) Lecce-Udinese (3 aprile) 32ª giornata Fiorentina-Milan Inter-Chievo Bologna-Napoli Udinese-Roma Era petto pieno A cominciare dal derby: «Il mio primo derby e non vedo l’ora che arrivi, ma 33ª giornata non sarà quella partita a decideMilan-Samp re il campionato: dopo, ce ne saParma-Inter ranno altre sette. Peccato non ci Napoli-Udinese sia Lucio, la sua è stata una cosa istintiva, ma lo capisco: ero diffi34ª giornata dato anche io, e ogni tanto nei Brescia-Milan contrasti mi veniva da pensarInter-Lazio ci». Ma non quando è andato a Palermo-Napoli stoppare quella palla, immagiUdinese-Parma nando già l’1-0: «Non mi sono neanche accorto delle proteste 35ª giornata del Lecce perché non mi ha neMilan-Bologna anche sfiorato il pensiero di Cesena-Inter averla presa irregolarmente: Napoli-Genoa forse a ingannare è stato il movimento che ho fatto con il brac- Fiorentina-Udinese cio per darmi la spinta, ma quel36ª giornata lo era petto pieno, alto, vicino Roma-Milan alla spalla». Inter-Fiorentina Lecce-Napoli E ora che torna Milito? Era anUdinese-Lazio che l’8˚ gol personale al Lecce (su 102 gol totali), il 6˚ segnato 37ª giornata a Rosati: «Cerco di prendermi le Milan-Cagliari mie soddisfazioni in campionaNapoli-Inter to, visto che in Champions non Chievo-Udinese posso stancarmi, anche se lo farei volentieri: marte38ª giornata dì a Monaco, in tribuUdinese-Milan na, ho sofferto tanInter-Catania to». Un gol più «sporJuve-Napoli co» di quelli belli che segna di solito: «Veramente è un po’ che ne faccio così, e comunque bello o sporco va sempre bene, e vale sempre uno». Varrà an- Q che una maglia per Giampaolo il derby, ora che Pazzini, 26 anni, torna Milito? «Ah è alla prima perché, volete met- stagione termi a sedere subi- nell’Inter ANDREOLI to?». R LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R SERIE A 30a GIORNATA LE PAGELLE di NICOLA CECERE INTER CHIVU IMPECCABILE AL CENTRO LECCE BERTOLACCI FALLISCE IL PAREGGIO 6 6 Doveva vincere e ha vinto: missione compiuta con gran fatica a6 h7 Leonardo Pazzini Dopo quel primo tempo di stenti ci si aspettava un suo intervento a modificare la situazione. Ma preferisce non toccare nulla: vince soffrendo. Premiamo l’importanza del suo gol (peraltro di eccellente fattura) che permette all’Inter di piombare sui rivali cittadini proprio alla vigilia di un derby che così diventa elettrico L’ALLENATORE IL MIGLIORE Una difesa sempre ordinata e nel finale la palla del clamoroso pareggio a6 h 6,5 De Canio Mesbah Si affida a un catenaccio mobile, nel senso che ne tiene nove dietro la linea del pallone e poi ne spedisce tre o quattro negli spazi. E crea allarmi. Segue Maicon praticamente a uomo, annullandolo. Poi si prende il lusso di insidiosi inserimenti accentrandosi per sfruttare il fattore sorpresa. Pedina preziosa. L’ALLENATORE IL MIGLIORE 7 5 5,5 7 6 6,5 6,5 6 5,5 5,5 6 Julio Cesar Maicon Lucio Chivu Zanetti Cambiasso Rosati Tomovic Fabiano Ferrario Brivio Vives Un’uscita su Mesbah nel primo tempo, ma soprattutto la parata su Bertolacci a 6’ dalla fine e perciò decisiva. E’ quello più giù di corda. Fa mancare alla squadra un fondamentale sbocco nella manovra. Va ricaricato. Si autoesclude dal derby con un fallo di mani forse istintivo. Lascia buchi e rogne da sbrigare al povero Chivu. Riportato nel ruolo di centrale risulta impeccabile in ogni intervento. Una bella conferma in vista del derby Gioca terzino. Primo tempo di rare e scontate scorribande. Si scuote nella ripresa, dove aggredisce e gestisce bene. Il più lucido, continuo e costruttivo in mezzo al campo. Un punto di riferimento costante. Con un riflesso da felino nega a Pazzini il gol sessanta secondi prima della stoccata decisiva su cui non può niente. Quando gli arriva davanti Eto’o, ha sempre compagni che lo aiutano. Così se la cava. (Donati s.v.) Subito rude, poi diventa corretto. Ma concede a Pazzini le occasioni per incidere sul match. Come il suo compagno di reparto regge bene nel primo tempo, salvo farsi bruciare da Pazzini a inizio ripresa. Dalal sua parte arriva, e nemmeno spesso, la controfigura di Pandev: non è un’impresa contenerlo. Centromediano metodista, si sarebbe detto una volta. Ovvero argine supplementare e pure rampa di lancio 6 5,5 5,5 5,5 6 5,5 s.v. 6,5 5,5 5,5 5,5 s.v. s.v Thiago Motta Pandev Sneijder Eto’o Coutinho Kharja Olivera Giacomazzi Bertolacci Corvia Jeda Piatti Tocca tanti palloni di prima, ma in modo banale, spesso all’indietro. E la squadra gira sotto ritmo. Spento. L’eroe di Monaco forse ha festeggiato troppo. L’unica buona idea è il passaggio gol. Ecco un altro reduce privo di energie prima mentali e poi fisiche. Una punizione, un cross. Pochino. Spremutissimo. Se la cava con la classe e l’orgoglio, ma non incide. (Stankovic s.v.) Venti minuti nel finale a confermare la sensazione di precedenti uscite: è troppo leggero. In campo per 10 minuti. Poteva essere utilizzato prima per rinvigorire un reparto esausto. Si fa preferire nella fase di contenimento ma sa pure creare l’azione del possibile pareggio Becca il giallo (salta l’Udinese) per un eccesso di agonismo inspiegabile. Cicca una palla gol al 36’ A 6’ dalla fine Olivera gli recapita un assist al bacio: tiro pronto, ma proprio sul palo di Julio Cesar Un sinistro al volo, non distante dalla porta, su cross di Mesbah. Poi tanto vigore ma Chivu lo frena Una decina di minuti. Però con lui in campo la squadra crea le premesse del gol dell’1 1 Se Brivio non ha chiesto il cambio, non si riesce a capire perché uno debba entrare al novantesimo TERNA ARBITRALE: ORSATO 6 Non accoglie, giustamente, la protesta di Rosati sul gol. Poi Musolino commette un errore. La partita non presenta situazioni difficili. Copelli 6,5-Musolino 5,5 GLI EURORIVALI LECCE IL TECNICO Lo Schalke k.o. A Leverkusen 2-0 in mezzora De Canio: «Noi salvi di sicuro» In Bundesliga, lo Schalke proprio non va. La prossima avversaria dell’Inter nei quarti di Champions incassa la dodicesima sconfitta in campionato: in casa del Leverkusen, che con questa vittoria accorcia a 7 lo svantaggio dalla capolista Borussia Dortmund, lo Schalke affonda in nemmeno mezz’ora, stesa dal gol dello svizzero Derdiyok (19’) e dall’autorete di Metzelder (27’) su un cross di Renato Augusto, restando al decimo posto ma a soli 5 punti dalla zona pericolo. Le parate di Neuer hanno tenuto a galla la squadra di Gelsenkirchen, pericolosa soltanto in avvio con Edu e a inizio ripresa con i tentativi di Gavranovic e Raul. Impossibile vedere la mano di Rangnick, ingaggiato giovedì ma ieri sostituito in panchina dal «secondo» Eichkorn. Il nuovo tecnico guiderà dal campo la squadra soltanto una volta prima di incontrare l’Inter, il 1˚ aprile in casa del St. Pauli, dopo la sosta per le nazionali. Intanto Magath, esonerato dallo Schalke e subito passato al Wolsfburg, ha ricominciato con un 1 1 nello scontro salvezza a Stoccarda. 27a GIORNATA Ieri: Leverkusen Schalke 2 0, Stoccarda Wolfsburg 1 1. CLASSIFICA Borussia Dortmund 62; Leverkusen 55; Hannover 50; Bayern 48; Mainz 44; Norimberga 42; Amburgo 40; Friburgo 37; Hoffenheim 36; Schalke 33; Werder, Colonia 32; Eintracht, Kaiserslautern 31; Stoccarda 29; St. Pauli 28; Wolfsburg 27; Borussia M. 23. «K.o. per un colpo di un campione» MILANO d«Siamo attaccati al treno-salvezza e siccome abbiamo vitalità e voglia di giocare sono sicuro che ne usciremo, che ci salveremo». Luigi De Canio non piange davanti alla sconfitta numero 16. «Se ho un rimpianto? Non abbiamo fatto la partita che avremmo dovuto fare, ma davanti a una grande squadra c’è da dire che siamo riusciti a limitare i pericoli e a rimanere sempre in partita. Il gol di Pazzini irregolare? Se l’ha toccata col braccio e l’arbitro non ha visto, bé, pazienza. Oggi abbiamo perso per l’acuto di un grande campione, ecco tutto». Campione che non si è aiutato col braccio. Svirgolata-gol É la sesta sconfitta consecutiva del Lecce a San Siro: ma c’è stata sempre sofferenza per i nerazzurri, anche sul finire quando Julio Cesar ha neutralizzato Bertolacci. «Se l’avesse svirgolata - dice De Canio riferendosi a quella occasione -, avrebbe fatto gol. Comunque sia, la squadra mi ha molto soddisfatto: ci ha sempre provato e ha appunto avuto anche la possibilità di pareggiare. Ho fiducia, questi ragazzi faranno bene: anche nell’andata abbiamo avuto difficoltà, ma sapevamo che questo sarebbe stato il nostro campionato. Troveremo i punti per venirne fuori». m.d.v. R LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 30a GIORNATA Leo: «E se vinciamo le prossime 8 gare...» Il tecnico aggiunge: «Non è facile, ma ne siamo in grado Il derby? Dipende dalle nazionali. Un grazie ai giocatori» MATTEO DALLA VITE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO dOtto sorrisi su otto a San Siro, 8 gare 8 vittorie: avanti così potrebbero diventare 12 successi in casa come accadde a Invernizzi nella stagione 1970-71, quella della rimonta sul Milan. Corsi, ricorsi e rincorse. E il resto è già un viaggio sulla macchina del tempo: destinazione 2 aprile 2011, Madonnina-Day. Nazionali, serve buon senso Leonardo viaggia alla velocità delle luce, dal -13 del 6 gennaio al -2 odierno: l’interruttore decisivo potrebbe essere Milan-Inter. «Il derby - fa Leo -? Egoisticamente mi dispiace solo che ci sia il giro delle nazionali, quello è il vero problema, anche se ho il massimo rispetto delle gare ufficiali. Però la situazione mi preoccupa, perché qualcuno arriverà due giorni prima del derby, ed è un peccato. Chiedere di risparmiare i nostri giocatori? Non scherziamo: serve buonsenso, lo usiamo qui e speriamo che lo usino anche le nazionali». y FILOTTI RECORD IN CASA Ecco gli allenatori dell’Inter che hanno ottenuto le strisce vincenti più lunghe in casa in uno stesso campionato: 12 vittorie Cappelli (’49-50) Invernizzi (’70-71) 11 vittorie Weisz (’29-30) Mancini (’07-08) 10 vittorie Fossati (’14-15) Mancini (’06-07) 9 vittorie Viola (’28-29) Olivieri (’50-51) Herrera (’60-61) 8 vittorie Leonardo, 41 anni, con una striscia vincente di otto partite di fila in casa, è già entrato nella storia del club nerazzurro LIVERANI Derby, né decisivo né finale Naturalmente ci sono idee inerenti all’ottava vittoria («Il Lecce ha fatto bene quel che voleva fare, compatta con ripartenze: se non hai testa una partita così non la vinci»); ovviamente c’è una difesa di Pazzini («Il suo braccio va all’indietro, lui la spinge in avanti col petto: Pazzo fa gol quando c’è battaglia!»): ma è altrettanto inevitabile che il derby sia qualcosa di magnetico già da ora. «Il Weisz (’32-33) Herrera (’62-63) Leonardo (’10-11) V Invernizzi Ha guidato l’Inter dal ’70 al ’73 derby non è una finale, perché dopo mancheranno altre 7 partite. Semmai, se è decisivo, lo è soprattutto a livello mentale, ma non per la classifica». Rispetto e ascolto Siamo arrivati in una posizione ottima, abbiamo fatto una rincorsa bella. Lucio salterà il derby? E’ un dispiacere, è stato istintivo ma non ha fatto un’ingenuità. Però cosa fai: lo lasci giù col Lecce? Oggi era la partita più importante. Ho pensato a Materazzi che si è allenato molto bene, ma poi Lucio e Chivu ha fatto una grande gara. Come ho detto più volte, l’Inter c’è, ho un gruppo fantastico che oggi ha vinto con rabbia, testa e pazienza. Da quando sono arrivato cosa ho dato e ricevuto? Ho cercato di dare un mio impianto e una mia idea in un gruppo che ha vinto tanto e che ha ancora voglia di fare la "guerra": fra noi si è creata un’armonia speciale che i risultati hanno aiutato. Io non ho inventato niente: ho trovato un gruppo aperto a tutto che mi ha dato rispetto e ascolto». Berlusconi e le altre 8 «Se vincere il derby servirebbe a far ricredere Berlusconi? Ma no, io vivo d’amore e guardo avanti: se mi volto, vedo quei 13 anni e devo ringraziare, resta tutto dentro di me, solo cose positive». Zanetti dice «adesso dipende tutto da noi, come volevamo», e vincendole tutte... «E’ vero, ma fare 8 vittorie di fila mica è facile... Però siamo in grado di farle, perché la testa c’è e oggi si è vista». Due settimane al derby: si parte. LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R R LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R SERIE A 30a GIORNATA LUCA TAIDELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO dIl calcio è strano per- ché l’inerzia può pesare più della classifica. L’Inter viaggia con il vento in poppa mentre il Milan è finito in una zona di bonaccia. Ecco perché lo stesso Massimo Moratti, malgrado il -2, si «rassegna» al ruolo di favorito nel derby. «Temo l’esperienza del Milan e il fatto di avere il pronostico dalla nostra perché si entra in campo con uno spirito diverso - spiega il presidente -. Lo sento dire in giro, io dico di no anche per scaramanzia, ma in questo mo- Il presidente: «Pazzini? L’abbiamo preso proprio per "aprire" le partite. Che cosa temo del Milan? L’esperienza» Moratti e il derby: «Mi spaventa essere favorito» «Non vorrei dirlo per scaramanzia, ma è così. Il bello di Leo è che rischia. Peccato per Lucio» Julio Cesar «A volte sbagli, in altre salvi tutto» mento è abbastanza naturale vederla così. Sarà una partita emotivamente importantissima e difficile per entrambe le squadre». Lucio, Chivu e il ballerino... Contro i rossoneri mancherà Lucio, in diffida e ammonito ieri per un fallo di mano abbastanza inutile a metà campo. Ma vai a comandare l’istinto di un braccio alzato quando il pallone ti scavalca. «Peccato, è stato un momento di distrazione commenta Moratti -, ma con quattro diffidati ci stava che succedesse». Complimenti pu- Julio Cesar salva il risultato a pochi minuti dalla fine respingendo un tiro ravvicinato di Bertolacci KINESMILANO re per Pazzini ed Eto’o, utile anche senza segnare. «Pazzini l’abbiamo preso proprio per "aprire" le partite. Eto’o è straordinario come professionalità, continuità, gol, inserimento nel gruppo. Sembra un ballerino, ha questo fisico particolare per cui pensi di doverlo preservare. Ma credo che ami abbastanza se stesso da sapersi conservare». Leo, Ibra e Sanchez Moratti in compenso conserva il sorriso pensando a Leonardo. «Se quando l’ho preso mi sarei immaginato di arrivare al derby con la possibilità del sorpasso? Non facevo calcoli, ma avevo molta fiducia in lui e sognare nel calcio non fa mai male. Non so se l’ho pensato, ma Leo sì perché a -2 ci è arrivato. Se è stata una risposta all’arrivo di Ibra al Milan? Intanto in cambio è arrivato Eto’o. Un po’ spiace che Ibra sia finito a un’avversaria, ma ci ha dato tantissimo, risultando decisivo in tre scudetti. E la sua assenza il 2 aprile può pesare. Ho scelto Leo perché in un momento di poco entusiasmo speravo portasse un’aria nuova. E’ stato pronto a rischiare e per questo lo apprezzo ancora di più». Quasi come Sanchez, gioiellino dell’Udinese. «Il cileno è fantastico. Bravo Guidolin a esaltarne le doti. Ora non sarà facile arrivare a Sanchez». Parola di Chivu Chiusura per il migliore in campo. «Chivu è stato strepitoso, speriamo che possa ripetersi nelle prossime gare». L’interessato spiega: «Ho sempre detto che in quel ruolo do il meglio. Poi è chiaro che serve sono disposto a fare anche il portiere. Ora arriva la sosta per le nazionali. Speriamo che tutti tornino sani. In passato spesso abbiamo avuto delle brutte sorprese. La partita contro il Lecce è stata molto difficile. Anche perché ha pesato la Champions». La testa però è già al derby. E Chivu lancia un messaggio molto chiaro: «Quella contro il Milan sarà una gara decisiva. Ma anche per loro. Non capisco perché tutti dicono che solo noi non possiamo sbagliarla». Julio Cesar conserva A dare fi- Chivu: «Da difensore centrale rendo di più. Derby decisivo, ma a questo punto anche il Milan non potrà sbagliare partita» ducia all’ambiente c’è anche l’aver ritrovato il vero Julio Cesar dopo le papere di Coppa. «Grazie ai tifosi, la loro accoglienza dopo Monaco è stata fantastica - spiega il brasiliano -. La parata su Bertolacci? La vita del portiere è così: una volta si sbaglia, l’altra si salva il risultato. E questa è una vittoria fondamentale. Ora guardo con fiducia al derby. Il Milan è una grandissima squadra, sarà una partita speciale, ma non decisiva perché mancheranno ancora tante giornate. Certo che vincerlo sarebbe un bel passo in avanti». R LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A il commento x di ALBERTO CERRUTI acerruti@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA TUTTO APERTO PER 4 SQUADRE L’Inter mai così vicina al Milan ma sognano anche Napoli e Udinese La primavera anticipata di Leonardo sembra il bocciolo di una nuova stagione, per dimenticare il lungo inverno al comando di Allegri. Potenza di due opposti 1-0: quello del Palermo che affonda il Milan, e quello contro il Lecce che alimenta la rincorsa dell’Inter, arrivata a 2 punti dalla capolista, per la prima volta a portata di sorpasso nel derby verità del 2 aprile. L’ultima sosta, per l’impegno della Nazionale in Slovenia, congela l’attesa per lo sprint scudetto, ma non i giudizi su questo campionato, tanto modesto per il livello tecnico, quanto appassionante per i continui colpi di scena. E proprio perché il dopo-mondiale ha riservato spesso vincitori inattesi (Roma ’83, Napoli ’87, Sampdoria ’91) oppure diversi dai campioni in carica (Juventus ’95, Milan ’99), non è giusto sottovalutare il Napoli, che batte il Cagliari con una doppietta di Cavani riportandosi a meno 3 dal Milan. E soprattutto sarebbe pericoloso snobbare la lanciatissima Udinese, unica imbattuta nel 2011 e senza gol al passivo nelle ultime 7 gare, salita a meno 6 dalla capolista dopo il 2-0 al Catania, a parità di punti finali già in vantaggio nei confronti diretti con l’Inter, con la possibilità di esserlo anche con il Milan, se lo batterà in casa dopo il 4-4 di San Siro. Almeno fino al derby, però, il primato è un affare riservato alle milanesi, mai così vicine da quando Leonardo è subentrato a Benitez, perché alla vigilia della sfida d’andata il Milan era a +3 sui nerazzurri, diventato +6 dopo il rigore di Ibra. Con 8 successi su 8 a San Siro, Leonardo ha eguagliato la serie di Helenio Herrera (’61 e ’63), con la possibilità di raggiungere il record di Invernizzi, a quota 12 nel 1971, anno dello storico sorpasso proprio sul Milan, dopo l’esonero di un altro straniero, Heriberto Herrera. Più dei ricorsi storici, a far sperare i nerazzurri ci sono il venticello che aiuta a risolvere partite sofferte come ieri, e soprattutto l’improvviso calo della capolista. Già appannato contro la Juve, quando ha vinto l’ultima volta con la «ciofeca» di Gattuso, il Milan fatica a segnare con e senza Ibrahimovic. Ma è chiaro che in prospettiva derby la squalifica dello svedese pesa più di quella di Lucio, perché Pato è irriconoscibile, mentre Cassano è fin troppo riconoscibile nei suoi imbarazzanti limiti atletici. Anche se nemmeno il miglior Ibra può inventare gol, se continuano a mancare le accelerazioni di Boateng e soprattutto la fantasia di Pirlo, dimenticato troppo in fretta. Perché la classe non ha età, come insegnano i grandi vecchi Totti e Del Piero. y L’eliminazione dalla Champions ha lasciato il segno? «No, perché col Tottenham abbiamo dimostrato di essere in salute. Con il Bari abbiamo avuto poca fortuna, però quando fai un punto in due partite devi essere preoccupato. Non ci sentiamo svantaggiati, però l’Inter ha dalla sua la convinzione che deriva dai risultati». AGENDA PIENA PER TUTTI Il Milan può cominciare a lavorare per il derby martedì, ma senza molti giocatori, a cominciare dall’azzurro Cassano. La sorprende che l’ex milanista Leonardo abbia conquistato l’Inter in così poco tempo, più di quanto fosse riuscito con voi? A RIPOSO Robinho che non è stato convocato dal Brasile d’accordo con il giocatore. Con i verdeoro ci sarà Thiago Silva. Il Brasile gioca domenica (amichevole con la Scozia, a Londra). Da valutare Pato DOPPIO TURNO per Van Bommel e Emanuelson, impegnati con l’Olanda contro l’Ungheria (il 25 a Budapest, 29 ad Amsterdam). Una gara contro la Moldova per Ibrahimovic, squalificato per il derby. Due amichevoli per il colombiano Yepes. I GIOVANI Merkel giocherà due partite con la Germania Under 19, Didac Vilà e convocato dalla Spagna Under 21. AFRICANI Boateng e altri (Strasser della Sierra Leone e il nigeriano Oduamadi) sono impegnati nelle qualificazioni alla coppa d’Africa. Rino Gattuso, 33 anni, è al Milan dal 1999. In rossonero ha vinto tutto, dallo scudetto al Mondiale ANSA «Leo con noi aveva fatto un buon lavoro e il valore dell’Inter non si discute. Avevano avuto delle difficoltà con Benitez ma non potevano essere diventati dei brocchi. Mi fa un effetto strano vederlo dall’altra parte, ma ognuno fa le sue scelte. I risultati gli danno ragione, ma io al derby darò il massimo perché voglio vincere, non perché c’è lui in panchina». GATTUSO Alcuni dicono che il gol di Pazzini al Lecce somigli a quello di Ibrahimovic al Bari, quindi fosse da annullare. «Sì, c’è la paura che lo scudetto ci scappi via» Gattuso un giorno potrebbe andare all’Inter? «Spero che Cassano decida il derby: può tirarci fuori da guai. Balotelli al Milan? Meglio Kakà...» DAL NOSTRO INVIATO FABIANA DELLA VALLE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MONTECARLO (Monaco) dPorto di Fontveille, nel cuore del Principato. Luci soffuse, atmosfera suggestiva, foto e disegni che ricordano la sua Schiavonea. E’ l’Osteria del Mare, il nuovo ristorante che Gennaro Gattuso ha inaugurato ieri con i soci Davide Ranucci, i fratelli Bianchi e Mimmo Tallerico. «Se fossi un pesce vorrei essere un rombo. Anche se qualcuno può pensare che somiglio a uno scorfano». x ha detto SUL MOMENTO NO A Palermo tutte le volte che abbiamo messo palloni in area non c’era nessuno a buttarla dentro. Se i più pericolosi siamo io e Flamini è segno che c’è qualcosa che non va Gattuso, avete paura che lo scudetto scappi via? «E’ un dato di fatto. Potevamo andare a +7 e invece ci ritroviamo a +2 prima del derby. E’ da 10 giorni che le cose ci vanno per traverso. Se il campionato è riaperto è colpa nostra, però il destino è nelle nostre mani. Il derby sarà decisivo: dobbiamo prepararlo bene più di testa che di gambe». «Credo nella buonafede degli arbitri». «Va bene tutto, ma questo no. Piuttosto preferirei mettermi a lavorare in cucina. Non si gioca con i sentimenti. Il Milan è casa mia, vorrei restare qui». Mercato: meglio il ritorno di Kakà o l’arrivo di Balotelli? «Kakà. Ha fatto la storia del Milan, se è così amato significa che si è comportato bene. Noi lo aspettiamo. Vedo difficile l’arrivo di Mario, pochi mesi fa è andato al City per molti soldi, perché dovrebbe tornare indietro così presto?». Ibrahimovic ha raccontato che lei è uno dei pochi a sgridarlo quando sbaglia. «Zlatan pretende molto da se stesso e si aspetta che gli altri diano in campo tanto quanto lui. Ma non è possibile, perché non tutti hanno il suo talento. Io gli ho detto: "Ibra, se tutti fossimo forti come te non guadagneresti così tanto"». Nesta smetterà a giugno? Senza Ibrahimovic s’aspettava di più da Pato e Cassano? «Mi aspetto di più da tutta la squadra. E mi fa rabbia che a Palermo tutte le volte che abbiamo messo palloni in area non c’era nessuno pronto a buttarla dentro. Se io e Flamini siamo stati i più pericolosi c’è qualcosa che non va». «Lui ci gioca su questa storia degli acciacchi. Smetterà tra due-tre anni, come me». Chi sarà l’uomo derby? «Mi piacerebbe che la partita la decidesse Cassano. Ora è sul banco degli imputati però ha le qualità per tirarci fuori dai guai». IL CASO DOPO I FISCHI DI SABATO E LA REAZIONE DELL’ALLENATORE LAZIO-CESENA 1-0 Lotito blocca Reja: «Resterà alla Lazio» Assist di Mauri per Zarate gol Cesena al tappeto Ma se la situazione non dovesse cambiare, il tecnico potrebbe mollare STEFANO CIERI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA d Paradosso Lazio. La squadra biancoceleste è in piena corsa per la Champions, ha l’Europa League in cassaforte, ha migliorato di 22 punti la sua classifica rispetto a un anno fa, eppure il suo allenatore è in discussione. Sì, proprio co- sì. A Edy Reja non è bastato il miracolo-salvezza della scorsa stagione e l’incredibile campionato in corso per far breccia nel cuore dei tifosi laziali. Non sono bastati qualcosa come 78 punti in 45 partite, alla media di 1,73 a gara. Non è bastato un cammino, in questo torneo, che in tutta la storia del club è inferiore solo a quelli (irripetibili) dell’era Eriksson. Non è bastato perché il tecnico goriziano ha perso quattro derby su quattro, un’onta che in una città come Roma probabilmente non sarebbe cancellata neppure dalla vittoria dello scudetto. Avanti assieme Un paradosso, appunto. Un paradosso che amareggia non poco zio Edy. «Non so quanto potrò reggere questa situazione», si è lasciato scappare nel dopo-gara di sabato. Una partita, quella col Cesena, che era iniziata con i fischi al tecnico e ai suoi giocatori da parte dell’Olimpico. Episodio peraltro non nuovo, visto che già nelle settimane scorse sia l’allenatore sia alcuni calciatori erano stati bersagliati dalla curva. Ma cosa rimproverano i tifosi all’allenatore? L’allergia ai derby, innanzitutto. E poi, anche, un gioco troppo prudente che finisce col pena- Il tecnico Edy Reja, 65 anni AP lizzare soprattutto l’idolo Zarate. Non tutta la piazza è contro Reja, ci mancherebbe. E dalla sua parte, soprattutto, c’è la società. Il presidente Lotito è amareggiato quanto l’allenatore, ma non ha alcuna intenzione di mollarlo: «Reja è una brava persona e questo a Roma forse è un demerito. Con lui c’è totale sintonia. È e resterà il tecnico della Lazio». Parole che non lascerebbero spazio a interpretazioni, anche se il rinnovo contrattuale è ancora da formalizzare. Ma se la situazione ambientale dovesse restare immutata, potrebbe essere il tecnico a togliere il disturbo. LAZIO-CESENA 1-0 (primo tempo 1-0) MARCATORE Zarate al 2’ p.t. LAZIO (4-3-1-2) Muslera 6,5; Scaloni 6 (dal 32’ s.t. Stendardo s.v.), Biava 6,5, Dias 6,5, Garrido 5; Gonzalez 6,5, Matuzalem 4, Hernanes 5 (dal 15’ s.t. Brocchi 6); Mauri 6,5 (dal 41’ s.t. Kozak s.v.); Zarate 7, Sculli 6,5. All. Reja 6,5. CESENA (4-3-2-1) Antonioli 7; Santon 6, Pellegrino 5,5, Von Bergen 5,5, Lauro 6 (dal 24’ s.t. Benalouane 5,5); Caserta 5,5 (dal 24’ s.t. Riski 6), Colucci 5,5, Parolo 6; Jimenez 6,5, Malonga 6; Bogdani 4,5 (dal 1’ s.t. L. Ceccarelli 6). All. Ficcadenti 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Matuzalem, Brocchi e Lauro. ARBITRO Giannoccaro di Lecce 5. LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R SERIE A Svolta Milan: ecco il piano anti-Inter Allegri studierà qualche novità tattica: senza Ibrahimovic servono variazioni in attacco Flamini e Gattuso. Così non si può sperare di battere i campioni di tutto. ALESSANDRA BOCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO d Inutile rimuginare sul tempo e soprattutto sui punti perduti. Massimiliano Allegri spera che la sosta servirà per riordinare le idee e rialzarsi in piedi subito. Lui, almeno, cercherà di fare così; resta da vedere se il suo pragmatismo contagerà i suoi giocatori, assai abbacchiati. Novità Ma Allegri, che non avrà molta scelta a livello di uomini, sa di doversi inventare qualcosa per quanto riguarda la disposizione in campo: Boateng, che ha già fatto l’attaccante contro il Palermo, potrebbe agire da prima punta, vista l’idiosincrasia di Pato per il gioco d’area. Il ragazzo funziona da prima punta nel Brasile, ma non nel Milan. E il dato che sconforta di più Allegri è questo: fra Bari e Palermo, zero tiri in porta degli attaccanti brasiliani, e sabato sera soltanto due tentativi dai mediani Alexandre Pato, 21 anni, con Massimiliano Allegri, 43 anni IMAGE SPORT Allegri, ma è probabile che nel derby Cassano riparta dalla panchina. L’altra possibilità sarebbe il ritorno deciso al 4-3-3 abbozzato a inizio stagione e poi accantonato. Boateng era già stato provato anche nel ruolo di esterno destro. Ma la prima cosa da curare in questi giorni sarà la condizione psicologica: per questo non saranno tollerati eccessi, ritardi e piccoli strappi alle regole. D’ora in poi, chi sgarra è davvero fuori dal Milan. Perché il derby, nonostante quello che dicono Allegri e soprattutto Moratti e Leonardo, è decisivo: se l’Inter mette il muso davanti il controsorpasso sarà quasi impossibile, visto il calendario del Milan. Per questo da domani a Milanello si lavorerà senza alzare mai la testa. milkadv.it Forma giù A parte Pato, che pare dotato di un buonumore a prova di sconfitta, c’era poca gente che aveva voglia di ridere sul volo di ritorno da Palermo. La sensazione è che si stia compiendo quello che molti si aspettavano da settimane, e ora il pericolo è vicinissimo. «Ma questa sconfitta ci può far bene, ci può rendere più compatti», diceva Clarence Seedorf. Ecco, Seedorf potrebbe essere rilanciato nel derby davanti alla difesa, posizione ricoperta a Londra in Champions e a Palermo quando è uscito Van Bommel. Un ballottaggio fra olandesi con caratteristiche assai diverse: Seedorf regalerebbe qualità, e assicurerebbe una copertura minore. D’altra parte, i due macroscopici errori in difesa compiuti contro Bari e Palermo da Van Bommel sono segnali di un calo di forma prevedibile visto che l’ex del Bayern ha cominciato a allenarsi e giocare a pieno ritmo appena arrivato. E il doppio impegno dell’Olanda contro l’Ungheria non aiuterà: la nazionale oranje è forte abbastanza (e soprattutto ha un tale vantaggio nella classifica del girone) da non preoccuparsi, ma certo il suo capitano non tornerà a casa riposato. Incertezze e azzardi Il tecnico non spera certo di riavere Ibrahimovic per il derby (il ricorso alle tre giornate di squalifica si discuterà venerdì), ma sa che recupererà Pato, che ha subito sabato una lieve distorsione alla caviglia sinistra. Ma il vero problema è Cassano, che non riesce più a incidere come era successo nelle prime partite con la maglia rossonera. Su questo dovrà lavorare Previsti esperimenti: Pato da prima punta non va. E il tecnico potrebbe anche decidere di tornare al vero tridente NON GUIDO IL SUV E SONO SINGLE. EPPURE SONO UN CALCIATORE. PALERMO-MILAN 1-0 Super Migliaccio più il gol di Goian Rossoneri a fondo PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Goian al 10’ p.t. PALERMO (3-4-2-1) Sirigu 7; Muñoz 6,5, Goian 7, Migliaccio 7,5; Darmian 6, Bacinovic 6,5 (dal 24’ s.t. Acquah 6), Nocerino 6, Balzaretti 6,5; Ilicic 6,5, Pastore 5,5 (dal 29’ s.t. Miccoli 6); Pinilla 7 (dal 43’ s.t. Hernandez sv). (Benussi, Andelkovic, Liverani, Kurtic). ALLENATORE Cosmi 6,5. MILAN(4-3-1-2) Abbiati 6; Abate 6, Nesta 6, T. Silva 6, Jankulovski 5,5 (dal 17’ p.t. Antonini 6); Gattuso 6, Van Bommel 4,5 (dall’8’ s.t. Boateng 5), Flamini 5,5; Seedorf 5,5; Pato 4,5 (dal 19’ s.t. Robinho 6), Cassano 4. (Amelia, Yepes, Bonera, Emanuelson). ALLENATORE Allegri 5. ARBITRO Tagliavento, di Terni, 6,5. ESPULSI nessuno AMMONITI Pinilla (P), Van Bommel e Flamini (M) per gioco scorretto. Kronos. Calcio vero per persone vere. www.kronos-italia.com IN FOOTBALL WE TRUST. R LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 30a GIORNATA DOPPIO EDINSON Al San Paolo si parla uruguaiano V DAL NOSTRO INVIATO SEBASTIANO VERNAZZA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA NAPOLI dMeno tre dal Milan ca- polista, grazie a quei tre. Siamo a Napoli, la città di Troisi che ricominciava da tre, e non potrebbe essere diversamente. Il tre come numero dominante. Milan, Inter e Napoli in fila indiana. Lavezzi, Hamsik e Cavani apriscatole del Cagliari rompiscatole. La scaramanzia, per una notte, vada a farsi un giro, per gli scongiuri ci sarà tempo: il Napoli gioca per lo scudetto, e che cavolo. Se non ora, quando? Mazzarri non ha una rosa sterminata come Inter e Milan, di campioni veri — intesi come gente che fa la differenza — ne possiede tre di numero, tanto per non cambiare il tema alfanumerico, però la fame è tanta, la capacità di soffrire elevata al cubo e provarci non costa nulla. Anzi, è doveroso. Male che vada si finirà in Champions. I tre tenori Hanno fatto tutto loro, i tre tenori: Lavezzi, Hamsik e Cavani. All’inizio della ripresa il Pocho si è procurato il rigore che ha scongelato lo 0-0. Un’accelerazione violenta, tipica sua, con Ariaudo che non ha resistito alla tentazione di allungare un braccio. Trattenuta plateale e inevitabile rigore, che Cavani ha capitalizzato come doveva. Un gol che al Matador mancava da più di un mese. Una rete che però non ha impressionato il Cagliari. La squadra di Donadoni si è rimessa in pista nel giro di 5 minuti, bravo Acquafresca a sfruttare un mezzo pasticcio di Cannavaro. Però non c’è niente da fare, il Napoli là davanti, con quei tre, può colpire a piacimento e a tradimento. Assist di Hamsik per Cavani sul filo del fuorigioco e pallonetto delizioso per il 2-1, col Matador che sale a quota 22 gol, meno tre (ridagli) dal capocannoniere Di Natale. 4’ SECONDO TEMPO Freddezza e precisione: Edinson Cavani porta avanti il Napoli per la prima volta trasformando un rigore causato da un intervento di Ariaudo su Lavezzi CUOMO 16’ SECONDO TEMPO L’uruguaiano concede il bis pochi minuti dopo, vanificando il momentaneo pareggio di Acquafresca: stavolta Agazzi viene superato con un pallonetto CUOMO CAVANI OLÈ Rigore, pallonetto: il Matador riparte E il Napoli va a -3 L’uruguaiano, a secco da 6 gare, contro il Cagliari si sblocca: dopo l’1-1 di Acquafresca, colpisce ancora e decide. Gli azzurri s’avvicinano al Milan NAPOLI 2 CAGLIARI 1 (3-4-2-1) De Sanctis; Santacroce, Cannavaro, Ruiz; Zuniga, Pazienza, Yebda, Dossena (dal 37’ s.t. Aronica); Hamsik (dal 34’ s.t. Mascara), Lavezzi; Cavani. (4-3-2-1) Agazzi; Perico, Canini, Ariaudo, Agostini; Biondini, Conti, Nainggolan (dal 26’ s.t. Lazzari); Missiroli (dal 33’ s.t. Ragatzu), Cossu; Acquafresca. PANCHINA Iezzo, Cribari, Blasi, Sosa, Lucarelli. PANCHINA Pelizzoli, Laner, Dametto, Magliocchetti, Ceppelini. ALLENATORE Mazzarri. ALLENATORE Donadoni. GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Cavani (N) su rigore al 4’, Acquafresca (C) all’11’, Cavani (N) al 16’ s.t. MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 0-0 15’ Acquafresca in fuga verso De Sanctis, ma a tu per tu mette a lato. SECONDO TEMPO c GOL! 4’ Cavani trasforma il rigore concesso per atterramento di Lavezzi da parte di Ariaudo. c GOL! 11’ Perico crossa, Cannavaro interviene, ma la palla resta lì e Acquafresca beffa De Sanctis. c GOL! 16’ Hamsik per Cavani sul filo del fuorigioco e splendido pallonetto. 36’ Dossena crossa e Mascara di testa colpisce il palo. ARBITRO Damato di Barletta. ESPULSI nessuno. AMMONITI Conti (C), Ariaudo (C) e Biondini (C) per gioco scorretto, Lavezzi (N) per simulazione. NOTE paganti 32.677, incasso 741.632,31 euro; abbonati 11.820, quota non comunicata. Tiri in porta 4 (un palo)-2. Tiri fuori 7-4. In fuorigioco 3-5. Angoli 5-1. Recuperi: 0’ p.t., 3’ s.t. Forza e limiti La partita col Cagliari ha confermato quel che già si sapeva. La forza del Napoli è concentrata nel tridente, altrove ci sono limiti. Ieri sera mancava Maggio e la corsia destra è andata a singhiozzo. In mediana la circolazione della palla, per tutto il primo tempo, non è stata pulita. A un certo punto Lavezzi veniva a prendersi il pallone nella sua metà campo perché né Pazienza né Yebda interagivano a dovere con i tre solisti. La difesa non è sembrata a tenuta stagna, ha concesso ad Acquafresca tre palle gol. Il centravanti rossoblù ha buttato via la prima, alla fine di una lunga corsa che l’ha portato davanti a De Sanctis. A seguire ha accarezzato un incrocio. Dai e dai un gol Acquafresca l’ha trovato. Non vogliamo dire che il Napoli abbia rubato qualcosa. Anzi. Verso Hamsik, Dossena e Lavezzi festeggiano Cavani dopo il secondo gol CUOMO la fine Mascara di testa ha scosso un palo. Il risultato è lecito, senza ombre, ma il modo in cui ci si è arrivati alimenta le solite perplessità. Togliete uno dei tre e il volume s’abbassa. Due settimane fa il Brescia ha strappato lo 0-0 al San Paolo perché Lavezzi era squalificato: con quei due punti oggi il Napoli sarebbe secondo, a un punto dal Milan e davanti all’Inter. Dignitoso Cagliari Per un tempo il Cagliari ha ingolfato il Napoli. Linee strette e aggressività a centrocampo, con pressing portato «alto», nella metà campo altrui. Per 45 minuti è andata così, poi il Napoli ha «strappato» e l’intensità del Cagliari è scemata, eccetto i sussulti dell’arrembaggio finale. Roberto Donadoni, il grande ex, può essere moderatamente soddisfatto, il Cagliari ha perso con dignità. LE PAGELLE Pallone rosa DEL PIERO SUPERA PAZZINI E TOTTI Il «Pallone rosa» di «GazzaTeo», lo show con Teo Teocoli su Gazzetta.it, è stato vinto dal capitano della Juventus Alessandro Del Piero. Ha battuto Giampaolo Pazzini e Francesco Totti. Il programma si potrà rivedere per tutta la settimana sul nostro sito www.gazzetta.it SPONSORED BY di MIMMO MALFITANO HAMSIK CRESCE ANCORA, ASSIST DECISIVO. ACQUAFRESCA IL PIÙ ATTIVO DEI SUOI NAPOLI 7,5 DE SANCTIS 6 Perde l’imbattibilità interna, ma in compenso è arrivata la vittoria che alimenta il sogno napoletano. SANTACROCE 6 Prende Cossu quando si allarga sulla fascia e prova a fermarlo con tutti i mezzi a sua disposizione. ZUNIGA 6 Non è Maggio, e si vede. S’è perso in tanti dribbling, mentre avrebbe fatto meglio a cercare qualche cross in più. MASCARA 6 Appena mette piede in campo è pronto a girare di testa l’ennesimo cross di Lavezzi: il pallone sbatte sul palo. YEBDA 6 Fa fatica a tenere Missiroli nella fase iniziale. Si riscatta, poi, con alcuni recuperi quando gli altri calano. LAVEZZI 7 È un bel vedere, il Pocho. Quando va via in velocità, lo spettacolo è garantito: il rigore se lo procura lui. PAZIENZA 6 Senza Gargano tocca a lui cercare la giocata tecnica. E la cosa gli riesce a fasi alterne. IL MIGLIORE h 7,5 CAVANI CAGLIARI 6 AGAZZI 5,5 E’ troppo fuori dai pali in occasione del secondo gol di Cavani che lo supera con un pallonetto. PERICO 5,5 Gli resterà l’incubo vissuto nel dover rincorrere Lavezzi. Inoltre, è lui a tenere in gioco Cavani sul raddoppio. CANNAVARO 6 Si perde Acquafresca in occasione del gol del pareggio. Un errore veniale considerati i 3 punti. DOSSENA 6,5 Una spina nel fianco per Biondini e Perico: sulla sinistra ha spinto senza sosta. Esce per crampi. (Aronica s.v.). Il matador è ritornato dopo 6 partite senza gol. La doppietta lo rilancia anche nella classifica marcatori. CANINI 5,5 Anche lui nel secondo tempo va in sofferenza per le accelerazioni continue del Pocho che manda in tilt l’intera difesa. RUIZ 6 Dopo un inizio imbarazzante, si riabilita nella ripresa: il finale di stagione gli servirà per integrarsi meglio. HAMSIK 6,5 Il suo rendimento migliora di partita in partita. Suo l’assist per il gol vincente di Cavani. All. MAZZARRI 6,5 Non è stato un grande Napoli, ma sul piano della concretezza è da primato. ARIAUDO 5 Trattiene Lavezzi in area e provoca il calcio di rigore. Poi, salva su Hamsik. AGOSTINI 6 Si preoccupa maggiormente a coprire la posizione e soltanto raramente spinge sulla sinistra. NAINGGOLAN 5,5 Il passo è troppo lento per tenere la marcatura su Zuniga. Viene sostituito. LAZZARI 5 Ha poco tempo a disposizione per dare un contributo importante. CONTI 6 Tiene bene per tutto il primo tempo, quando il Cagliari ha il controllo del centrocampo: si perde un po’ nella ripresa. BIONDINI 6 Grande lavoratore, chiude su Dossena e si accentra spesso per raddoppiare su Hamsik. MISSIROLI 6 Qualche buon numero sulla destra, motivato pure dalla lentezza di Ruiz. Cala sensibilmente nella ripresa. (Ragatzu s.v.) COSSU 6 Ci prova ad ispirare la fase offensiva, ma lì davanti hanno sbagliato tanto. IL MIGLIORE 6,5 ACQUAFRESCA h Sbaglia due gol nel primo tempo e segna il momentaneo pareggio: è il più attivo tra i suoi. All. DONADONI 5,5 Un’altra sconfitta che rende anonima la stagione del Cagliari. TERNA ARBITRALE: DAMATO 6,5 Decisioni ineccepibili, le sue. Il rigore fischiato al Napoli c’è tutto, come non c’è il fuorigioco sul raddoppio di Cavani. Ottimo il contributo dei suoi assistenti. Marzoloni 7; Iannello 6,5 LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 2 LA MOVIOLA di Elisabetta Russo Ariaudo strattona Lavezzi: rigore ok. E sul 2-1 Cavani è tenuto in gioco da Perico R w «Noi, tanto vicini 200 a un grande sogno» I NUMERI presenze in campionato con le maglie di Brescia e Napoli per Hamsik, autore ieri dell’assist vittoria a Cavani Cavani torna al gol in A dopo 4 turni: «Li dedico a Dio, a mia moglie ed alla moglie di Gargano» DAL NOSTRO INVIATO GENNARO BOZZA 22 Buona la direzione di Damato e dei suoi collaboratori. Al 5’ Qualche dubbio sul fallo di Ruiz su Perico che sembra lasciarsi cadere. Acquafresca è in fuorigioco al 6’ e 7’, bravo Marzaloni. Damato ci pensa un po’, ma Conti merita il giallo perché entra con la gamba alta sulla pancia di Yebda. La ripresa inizia col botto, con il rigore per il Napoli (foto ANSA). Damato vede bene: tacco di Zuniga per Lavezzi, Ariaudo strattona il Pocho per un braccio, rigore e giallo. Qualche dubbio al 12’ quando Hamsik anticipa Perico e poi finisce a terra in area: l’arbitro non se la sente di fischiare ancora. Il 2 1 del Napoli: Perico tiene in gioco Cavani di un pelo, bene Marzaloni, non era facile. 30’: Damato fischia un gioco pericoloso di Cannavaro che non c’è. 39’: Santacroce protesta, ma dà un’ancata a Cossu, punizione giusta. Bravo Damato al 42’: Lavezzi sembrava essere stato steso da Biondini, ma si lascia cadere e viene ammonito per simulazione. Subito dopo giallo anche per Biondini per un intervento su Lavezzi da dietro. zupping P di VINCENZO CITO vcito@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Gargano che non c’è ma è a disposizione L’«habitas» naturale di Materazzi, il «livello livellato» della B e c’è anche la «Dinamov Kiev» Fabio Caressa (Sky) «Pinilla aveva una marcatura importante sui calci piazzati ed ancora non sono riusciti a farsi cambiare sul campo, sul cambio. Non sono riusciti a farsi capire». Neppure lui. Mario Mattioli («Novantesimo minuto», serie B) «Si può dire che il livello di questo campionato è sempre più livellato» Il senso giornalistico di «Stadio sprint» (Rai Due). L’inviato Emiliano Cirillo «Ho una notizia su Pellissier!». Il conduttore Enrico Varriale «Dopo». Linea a un altro campo. Le donne e le coppe europee. Vanessa Leonardi (Sky sport 24) «Ecco le squadre qualificate ai quarti di Champions League, ci sono due inglesi»: Manchester United, Chelsea e Tottenham. Daiana Di Nuzzo (Sportitalia) e gli ottavi di Europa League. «Vediamo quali sono le possibilità di qualificazione della Dinamov Kiev» Massimo Mauro (Sky) in Bayern-Inter dà una spiegazione tecnica sulla punizione di Sneijder andata fuori «Io dicevo scendi scendi scendi, ma la palla non è scesa abbastanza». A «Novantesimo minuto» (Rai) Dario Di Gennaro si sbilancia. «Io direi così, un pareggio quasi annunciato», Gianni Bezzi si confonde «Simeone porta in panchina Maxi Lopez diffidato, domenica c’è il derby». No, domenica non si gioca. E Carlo Paris ci lascia nel dubbio «Non c’è Gargano, è stato lasciato a disposizione per dei suoi problemi personali». Gioca o non gioca? Simone Pepe sulla Juventus. «Qualche tifoso tra virgolette ha un po’ sognato» (Sky). «Senza togliere nessun merito al Lecce» (Antonio Cabrini, Rai) «E ora Matteo Materazzi torna nel suo habitas naturale» (Simona Ventura, Rai) Un amareggiato Edi Reja alla Rai. «Ho ricevuto offese dal punto di vista verbale» «Bellissima, bellissima. Una sopraffineria, se posso dire» (Franco Casalini, Caserta-Brindisi di basket, Sky) reti per Cavani in questo campionato: eguagliato il record di Vojak stabilito nella stagione ’32-33 5 RIPRODUZIONE RISERVATA NAPOLI dSei partite senza gol, quattro in campionato e due in Europa League. Per Edinson Cavani, «atleta di Cristo», è stato come attraversare il deserto. Poi, dalla sabbia, sgorga una fonte miracolosa, quella di Lavezzi, che gli regala un rigore. Lui segna e, subito dopo, liberato, inventa una vera magia, con quel pallonetto. Sa benissimo quanto sono importanti questi gol. «Tanto perché ci hanno dato una vittoria che abbiamo cercato con tutte le forze. Li dedico a Dio, a mia moglie e alla moglie di Gargano che non sta molto bene». Si parla di scudetto. «Siamo vicini a un sogno. Non dobbiamo mollare». Una novità: il balletto dopo il gol. «E’ il simbolo dell’unione che c’è nel gruppo. Lo avevamo provato in settimana ed è stato bello farlo in partita». Cavani eguaglia il record di gol con la maglia del Napoli, stabilito da Vojak nel ’32-33, irraggiungibile anche da Maradona e Careca. Un’esultanza corpo a corpo per Lavezzi e Cavani REPORPRESS I conti alla fine Aurelio De Laurentiis si gode la vittoria: «Tutto è ancora possibile, è il bello del calcio — sorride il presidente del Napoli —. Qualcuno non ci vuole in alto in classifica? Parliamone a fine stagione, non si parla mai dei designatori finché un campionato non è finito». Stesso concetto poi espresso anche da Mazzarri. Donadoni non cerca scuse: «Bravi loro, niente da rimproverarsi, hanno sfruttato bene le occasioni. Non è vero che siamo stati meno motivati. Gli episodi spesso cambiano una gara. Il Napoli s’è difeso con ordine e davanti ha giocatori che fanno la differenza». Lavezzi prolunga? Prima della partita, due fatti da segnalare. Gargano ha lasciato il ritiro per motivi familiari. Aurelio De Laurentiis ha incontrato Alejandro Mazzoni, procuratore di Lavezzi, e ha discusso del prolungamento del contratto, che scade nel 2015. Mazzoni ha proposto un anno in più, ma con sostanzioso aumento economico già dalla prossima stagione. R LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 30a GIORNATA UDINESE CATANIA 2 0 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Inler (U) al 23’ p.t.: Di Natale (U) su rigore al 39’ s.t. UDINESE (3-5-2) Handanovic; Benatia, Zapata, Domizzi; Isla, Pinzi, Inler, Asamoah, Armero; Di Natale (dal 43' s.t. Corradi), Sanchez. PANCHINA Belardi, Coda, Pasquale, Cuadrado, Abdi, Denis. ALLENATORE Guidolin. CATANIA (4-2-3-1) Andujar; Augustyn, Silvestre, Spolli, Marchese; Carboni, Lodi; Schelotto (dal 26’ p.t. Morimoto), Ricchiuti, Gomez (dal 33’ s.t. Lllama); Bergessio (dal 17’ s.t. Maxi Lopez). PANCHINA Kosicky, Terlizzi, Ledesma, Pesce. ALLENATORE Simeone. ARBITRO Russo di Nola. Il bellissimo sinistro al volo di Gokhan Inler, 26 anni, che dà il vantaggio all’Udinese. Poi il rigore di Di Natale chiuderà la gara FERRARO Udinese al risparmio Ma fa cose da grande I friulani contro il Catania non brillano, però colpiscono lo stesso con Inler e Di Natale su rigore. La distanza dal Milan si riduce a -6 DAL NOSTRO INVIATO FABIO BIANCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA UDINE dEdy Reja si è portato avanti con lo studio. Approfittando della partita è tornato a casa, vive a Gorizia, ed è venuto a prendere appunti sull’Udinese. Sul taccuino non deve aver scritto buone notizie. Il Totò team sta davanti alla sua Lazio, veleggia sempre più sicuro in zona Champions, e adesso potrebbe addirittura lottare per lo scudetto: a meno sei dal Milan, con tutti gli scontri diretti da giocare. Vince le partite insidiose, come questa contro un discreto Catania, anche quando non si esprime al massimo e dà segni di stanchezza. In aggiunta è fortunato, il che non guasta. Sono segnali importanti. C’era in un tempo non tanto La squadra di Simeone concede poco, ma in avanti non punge. L’arbitro Russo ingannato da Sanchez sul rigore lontano un’Udinese che doveva costruire un mare di occasioni per segnare, adesso è capace di portare a casa il risultato con un discreto cinismo. Vedi Cesena. E vedi Catania. Bellezza e fatica Segnano Gokan Inler e il solito Totò, su rigore più che generoso. Segnano nomi agli antipodi, simbolo delle due facce dell’Udinese, quel mix di talenti pescati dappertutto (anche vicino ai confini nel caso dello svizzero) e, pochi, uomini buoni di casa no- stra. Un rete per tempo. E nel mezzo, temporale e geografico, un po’ di sofferenza. La gasata banda di Guidolin è partita forte, con la solita ottima cifra stilistica. Si sono viste azioni di prima da applausi, come quella tra Inler, Armero e Di Natale che va in rete ma in fuorigioco. O quella dove sul cross finale di Isla, Gomez respinge goffamente con la palla che finisce anche sul braccio. L’arbitro Russo ha optato per l’involontarietà. Solo che l’Udinese è andata avanti a folate, ha il volto segnato dalla stanchezza per questa rincorsa ai quartieri alti. D’altronde giocano più o meno gli stessi. E il Catania c’era, ha concesso poco, ha provato a rendersi pericoloso in contropiede grazie alle continue intuizioni di Ricchiuti. Solo che non trovava chi potesse buttarla dentro. Bergessio, preferito an- Antonio Di Natale, 25 gol F.PRESS LE PAGELLE di FA.BI. BENATIA NON SBAGLIA NULLA MAXI LOPEZ, CHE INVOLUZIONE UDINESE 6,5 HANDANOVIC 6 Una giornata al sole, qualche innocuo spiffero. BENATIA 7 La vera rivelazione stagionale. Non sbaglia un anticipo, contrasta ed è sempre presente nell’azione d’offesa. ZAPATA 6,5 Sicuro, autorevole, copre pure falle dei colleghi. AMMONITI Gomez, Spolli, Llama (C), Pinzi (U) per gioco scorretto. DOMIZZI 5 Giornata no: sbaglia interventi e lanci. Anello debole. NOTE paganti 6.725, incasso di 59.664 euro; abbonati 11.122, quota non comunicata. Angoli 5-4. Tiri in porta 5-2. Tiri fuori 4-7. In fuorigioco 3-3. Recuperi: 1’ p.t., 3' s.t. h cora a Maxi Lopez, non sembra in grado. In questa specie d’impasse s’è infilata la rete del vantaggio, tanto bella quanto casuale: da una palla che scendeva dal cielo, il mastino elvetico si è inventato uno stupendo tiro al volo d’esterno sinistro. Catania, solito problema Nel frattempo, l’infortunio di Schelotto ha consentito a Simeone di spendere Morimoto, per rinforzare l’attacco. Il giapponese si è dato da fare e qualche tiro almeno si è visto. Per larghi tratti del secondo round, è piaciuto di più il Catania, superiore a centrocampo e molto ordinato: non si scopriva mai ai contropiede e attaccava con giudizio. Ma c’era il solito problema: tranne un tiro di Marchese di poco a lato, non ha mai creato pericoli veri ad Handanovic. Nemmeno con l’entrata di Maxi Lopez per Bergessio. L’Udinese vivacchiava sugli spunti di un grande Isla e di un alterno Sanchez, capace di belle serpentine ed errori banali in rifinitura. Ma è stato il Niño Maravilla a chiudere la sfida, quando si è buttato sull’invito di Benatia (ottimo dietro e in ripartenza), ha dribblato Spolli ed è atterrato in area sulla pressione di Marchese. Dal vivo sembrava rigore ma non lo era: l’arbitro Russo lo ha concesso e Di Natale ha firmato il gol numero 25 in campionato e 109 con l’Udinese. Grandi cifre. Cifre da Champions. IL MIGLIORE 7 ISLA Copre e spinge senza sosta, con gran qualità. Più preciso di Sanchez, più presente di tutti nelle azioni. PINZI 6 Ha bisogno di rifiatare. Sosta e squalifica arrivano a puntino. Comunque. INLER 6,5 L’architetto svizzero sforna un capolavoro d’esterno al volo. Poi dirige il traffico ed è il più tosto in mezzo. ASAMOAH 6 Uno dei più stanchi. Ma il suo apporto è prezioso. ARMERO 5,5 Meno dirompente del solito. In mezzo soffre, come gli altri d’altronde. Sbaglia un paio di passaggi di troppo. DI NATALE 6,5 Un gol annullato, il rigore che lo porta a 109 reti con l’Udinese, i soliti colpi di classe (Corradi s.v.). SANCHEZ 6,5 Il solito imprendibile peperino. Ma a volte esagera e stavolta parte troppo dietro. Furbo nell’occasione del rigore. ALL. GUIDOLIN 6,5 La sosta arriva a puntino. Udinese sempre bella, ma col fiato un pochino corto. Può pensare a qualche ricambio. CATANIA 6 ANDUJAR 6 Il siluro di Inler manco lo vede, il resto lo prende. AUGUSTYN 6 Qualche incertezza, non va in affanno. SILVESTRE 6 Tutto sommato, i pericoli non son venuti dal centro. SPOLLI 6 Come sopra. Di Natale è pericoloso quando s’allarga. MARCHESE 5,5 Una legnata d’esterno che sorprende Handanovic, discrete sgroppate, irruente nell’entrata su Sanchez che inganna Russo. CARBONI 6 Lotta in mezzo, recupera e tiene alta la squadra. LODI 5,5 Più operaio che altro, dai suoi piedi ci si aspetta di più. LA GRANDE RINCORSA GUIDOLIN PREDICA CALMA, IL FIGLIO DEL PATRON NON SI PONE LIMITI. SIMEONE PROTESTA PER IL RIGORE SCHELOTTO 6 Attivo. Prende una botta al viso e deve uscire. Pozzo jr: «Scudetto? Sognare non costa nulla» MORIMOTO 6,5 Dà vivacità davanti, è l’unico che tira in porta. MASSIMO MEROI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA UDINE d«Sanchez! Sanchez!». I 18 mila del Friuli gridano il suo nome pochi minuti dopo che l’Udinese ha messo il coperchio sulla partita grazie ai suoi fuoriclasse: il Niño Maravilla si procura il rigore, Di Natale lo trasforma. 2-0, Catania a casa, quarto posto riconquistato dopo il momentaneo sorpasso della Lazio e ridotto a 6 il margine dalla capoclassifica Milan. Tricolore Domanda. Ma anche l’Udinese è in corsa per lo scudetto? Alexis Sanchez, a due tv arrivate per lui dal Cile risponde: «È un mio obiettivo vincere un trofeo in Italia. Adesso siamo a -6 dal Milan, è un sogno, pensiamo a una partita alla vol- ta». Gli chiedono: ma quanto vale il tuo cartellino? Sorride: «Non lo so e non ci penso. Solo Pozzo lo sa, bisogna chiedere a lui». Oggi Sanchez è forse il giocatore più decisivo del campionato. Guidolin quando sente pronunciare la parola scudetto sbianca e risponde in friulano «Stin calmuz». Stiamo calmi. E poi. «Dai, per favore, lo sapete che è un traguardo irraggiungibile». Europa Giusto così. Ai tifosi il compito di sognare, all’allenatore quello di tenere la squadra con i piedi per terra. «Continuando a lavorare con questa applicazione faremo grandi cose. Noi pensiamo all’Europa e guardiamo sia davanti, sia dietro. Juventus e Palermo hanno vinto e questo significa che ab- biamo mantenuto invariate le distanze». Gino Pozzo fa un passo avanti: «Sognare non costa niente, siamo in pista per ballare e balliamo». Francesco Guidolin, 55 anni, sembra dire ai suoi: «Calma!» LAPRESSE Catania In casa siciliana tiene banco il rigore su Sanchez. Simeone, che ha allenato il Niño al River, spiega: «È un’azione che fanno i ragazzini a calcetto quando trascinano la gamba e colpiscono l’avversario. Anche in Argentina Sanchez ne ha presi così. Adesso è diventato un fuoriclasse, qui a Udine godetevelo finché potete, non so quanto resterà». Simeone ha poco da rimproverare al Catania: «Abbiamo messo in difficoltà l’Udinese, non siamo stati brillantissimi, ma se avessimo segnato per primi la gara sarebbe cambiata». IL MIGLIORE h 6,5 RICCHIUTI Il più lucido di tutti. L’offesa parte quasi sempre da lui, mette in difficoltà il centro udinese. GOMEZ 5,5 Cerca di dare una mano a Ricchiuti, si muove ma è leggero nella fase finale, quando bisogna concretizzare. Un mani da brividi. LLAMA 6 Più solido dell’argentino, ma non è uomo da rimonte. BERGESSIO 5,5 La squadra costruisce, entra poco nelle azioni. MAXI LOPEZ 5,5 O dell’involuzione. Il Maxi della prima parte di stagione è evaporato. ALL. SIMEONE 6 La squadra non gioca male, anzi. Ma tira poco in porta. TERNA ARBITRALE: RUSSO 5 Non c’è il rigore su Sanchez, giudica involontario quello su Gomez. Dosbosz 5,5. Passeri 6 LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R R LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 30a GIORNATA LE PAGELLE di L.CAL. BUFFON ESCE FUORI TEMPO EDER BRAVO MA EGOISTA JUVENTUS 6 BUFFON 5 Esce fuori tempo sul gol di Eder. Che cosa succede a Gigi? Dopo l’intervento alla schiena non riesce più a fare miracoli. SORENSEN 5,5 Grande impegno, ma non ha il passo dell’esterno. BONUCCI 6 Caracciolo manca al Brescia e anche al centrale bianconero che deve fronteggiare avversari rapidi. Comunque, tiene. CHIELLINI 5 Sbanda sul gol di Eder e impedisce a Krasic di segnare la seconda rete. TRAORÈ 5,5 Partita da soldatino. Dovrebbe avere più coraggio. BARZAGLI 6 Fisico e personalità. Prezioso in un paio di anticipi. KRASIC 6 Splendida la volée che sblocca il risultato. Imperdonabili due errori davanti al portiere. Il solito Krasic: geniale o deludente. GENIALE Magia di Del Piero La Juve fa fatica, viene contestata ma torna a vincere Bianconeri avanti con Krasic, l’errore di Buffon causa l’1-1 del Brescia. E’ decisivo il capitano MARCHISIO 6,5 Prova a dare geometrie a una squadra che avanza a testa bassa. DAL NOSTRO INVIATO AQUILANI 6 Entra ed esce dalla partita. Geniale un’apertura che libera Krasic davanti ad Arcari. Maldestri alcuni tiri dalla distanza. 5 R PRODUZ ONE RISERVATA PEPE 6,5 Non ha nel dna calcistico gradi di nobiltà. Ma si batte come una furia su tutti i palloni. h IL MIGLIORE 7,5 DEL PIERO Unico. Ale non tradisce mai. Anche stavolta accompagna per mano la sua Juve fuori dal tunnel. Il gol, poi, è un numero da far invidia a Messi. (Martinez s.v.) MATRI 5,5 Serve, quasi involontariamente, l’assist per il primo gol di Krasic. Poi scompare. TONI 6 Entra e sfiora il gol con un bel colpo di testa. All. DELNERI 6 Dovrebbe fare un monumento a Del Piero. BRESCIA 6 ARCARI 6 Non ha colpe sui gol. Compie un mezzo miracolo su una conclusione aerea di Toni. ZOBOLI 6 Fa prigioniero uno spento Matri. MARECO 5 Due falli inutili per due giusti cartellini gialli. ACCARDI 6 Grinta ed esperienza. ZAMBELLI 6,5 Un moto perpetuo sulla corsia di destra. Qualche incertezza nell’ultimo passaggio. LUCA CALAMAI TORINO dC’è Del Piero e c’è la Juve. In questo momento sono due mondi diversi. Ale è un gigante, è come urlano i tifosi «l’unico capitano», è la storia bianconera che non accetta di scivolare fuori dal calcio che conta. In un Olimpico avvelenato, con cori e striscioni polemici, è il numero 10 a tirare fuori la Juve dai guai con un guizzo da fenomeno che decide la gara: Ale, al 23’ del secondo tempo, recupera la palla nella lunetta di centrocampo. E parte, ondeggiando, con l’eleganza di sempre. Del Piero salta Vass, si beve in velocità Mareco, entra in area, resta in equilibrio precario in mezzo a quattro avversari e di sinistro batte il portiere Arcari con un tocco che sembra un colpo di biliardo. Una prodezza che non c’entra niente con la gara, ma che vale il definitivo 2-1. La firma del fuori- classe. Il gol del campione bianconero riesce a portare, per qualche minuto, tutto il mondo Juve dalla stessa parte della barricata. Di questi tempi un’altra grande impresa. Cosa aspetta il presidente Andrea Agnelli ad annunciare il nuovo matrimonio con Ale? Del Piero non può essere il futuro, ma può aiutare a vivere meglio il presente. Per il momento grazie alla magia di Ale la Juve interrompe una striscia negativa che durava dal 13 febbraio scorso: tre sconfitte e un pareggio. Sarebbe assurdo guardare alla zona Champions, ma l’Europa League è a portata di mano e restare nelle coppe è importante. Se non per i soldi almeno per il prestigio. L’altra Juve Del Piero è una storia. Avvincente. L’altra Juve, invece, è una squadra ancora in stato confusionale. Stavolta tradiscono anche i vecchi eroi. Buffon commette un errore clamoroso in occasione del pareggio del Brescia uscendo fuori tempo e consentendo a Eder di ap- poggiare di testa in rete. Chiellini e Bonucci vanno spesso in affanno davanti alle incursioni avversarie: è un campanello d’allarme pure per il c.t. Prandelli, che intende schierarli titolari nella sfida contro la Slovenia. Non è finita. Matri, la scommessa di gennaio, non riesce mai a fare la differenza e Krasic, dopo aver realizzato con un gran gol con un destro al volo, ne sbaglia due molto più facili, dimostrando di attraversare un momento di confusione. Non sarebbe opportuno permettergli di tirare il fiato dopo quasi due anni senza vacanze? Certo, la Juve ha delle attenuanti. Non è facile giocare contro gli avversari e anche contro i propri tifosi, le assenze in mezzo al campo di Felipe Melo e Sissoko e di Quagliarella in attacco sono pesanti. Ma quello che sorprende, in negativo, è la mancanza di un’idea comune. La Juve sembra non avere né idee né anima. E questa è, per il momento, la sconfitta più grave del contestatissimo Delneri. Il tecnico JUVENTUS BRESCIA 2 1 GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Krasic (J) al 28’, Eder (B) al 42’ p.t.; Del Piero (J) al 23’ s.t. JUVENTUS (4-4-2) Buffon; Sorensen, Bonucci, Chiellini, Traorè (dal 22’ s.t. Barzagli); Krasic, Marchisio, Aquilani, Pepe; Del Piero (dal 43’ s.t. Martinez), Matri (dal 37’ s.t. Toni). PANCHINA Storari, Grygera, Salihamidzic, Boniperti. ALLENATORE Delneri. BRESCIA (3-5-2) Arcari; Zoboli, Mareco, Accardi; Zambelli, Konè (dal 31’ s.t. Baiocco), Cordova (dal 12’ s.t. Lanzafame), Vass, Daprelà; Diamanti (dal 32’ s.t. Jonathans), Eder. PANCHINA Sereni, Kalamu, Possanzini, Lasik. ALLENATORE Iachini. ARBITRO Celi di Campobasso. ESPULSI Mareco al 26’ s.t. per doppia ammonizione (entrambe gioco scorretto). AMMONITI nessuno. NOTE paganti 4.872, incasso di 133.450 euro; abbonati 14.290, quota di 267.760 euro. Tiri in porta 6-3. Tiri fuori 5-4. In fuorigioco 4-3. Angoli 9-2. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’. IL D.T. CORIONI Delneri: «Chi fischia cambierà idea» Brescia furioso «Noi con Celi in 10 contro 12» DAL NOSTRO INVIATO BAIOCCO 6 Prova a riaccendere un Brescia ormai rassegnato. G.B. OLIVERO CORDOVA 6 Regia ordinata. Ma dopo un’ora è già in riserva. 5 R PRODUZIONE RISERVATA TORINO dÉ rimasto seduto quasi tutta la partita: «Avevamo già parlato parecchio in settimana, non servivano altre parole». Gigi Delneri è scattato in piedi soltanto quando Alessandro Del Piero si è inventato il gol decisivo. Il tecnico ha vissuto una domenica particolare, stretto tra la contestazione dei tifosi e la paura di prolungare la striscia senza vittorie. Forse la scelta di restare confinato in panchina era un messaggio ai giocatori: sapete cosa dovete fare, dimostrate a me e alla gente che avete le qualità per reagire. E la Juve ha risposto: magari in modo confuso, ma l’ha fatto, trovando nella gemma di Del Piero la forza per tornare a vincere. LANZAFAME 5,5 Ha lo spazio per affondare, ma non incide mai. VASS 6,5 Il cross per il colpo vincente di Eder. Molta quantità. DAPRELÀ 5,5 Gara senza lampi. DIAMANTI 5,5 La qualità c’è. Ma stavolta non si vede. JONATHANS 6 Pochi minuti, ma con intensità. IL MIGLIORE 7 EDER Oltre al gol un paio di buone opportunità. Mezzo voto in meno per qualche eccesso di egoismo. All. IACHINI 6 Il suo Brescia se la gioca alla pari contro la Juve. TERNA ARBITRALE: CELI 5,5 Torna ad arbitrare la Juve dopo alcuni anni. Grave non aver fischiato in partenza il fallo di Chiellini su Eder. Poteva addirittura scapparci il rosso. Giusta invece l’espulsione di Mareco. Carrer 5,5; Di Fiore 6 Delusione Brescia I ragazzi di Iachini perdono la partita nel momento in cui si sono illusi di averla in pugno. Il gol decisivo di Del Piero ha interrotto una serie di contropiede che, in avvio di ripresa, avevano portato l’ottimo Eder e Vass a un passo da Buffon. Dopo la prodezza di Ale, è l’espulsione per doppia ammonizione di Mareco a scrivere la parola fine sulla gara. Tra i rimpianti degli ospiti anche un intervento, a inizio gara, di Chiellini su Eder che poteva essere punito, addirittura, con il cartellino rosso. Il Brescia resta al penultimo posto in classifica. Inguaiato, certo. Ma non ancora con la B marchiata sulle maglie. Iachini, dopo la sosta, ritroverà Caracciolo, ieri assente per squalifica e la coppia Caracciolo-Eder può garantire i gol-salvezza. ORGOGLIO LA CONTESTAZIONE DEI TIFOSI CONTINUA, MA IL TECNICO NON SI SCOMPONE KONÈ 5,5 Impalpabile. h bianconero ha ancora otto gare a disposizione per cancellare questa sensazione e riproporre una squadra in grado di offrire un calcio «da Juve». Luigi Delneri, 60 anni LAPRESSE Contratto e fiducia Delneri vuole dare il giusto valore non solo al successo, ma anche alla pre- «Non sono pentito di aver escluso Del Piero dai titolari per 5 partite. Ora gioca perché sta bene, non perché è un simbolo» stazione: «Il Brescia è in forma, ma non gli abbiamo concesso nulla: il gol di Eder è stata una nostra disattenzione. Abbiamo creato tanto e vinto grazie alla splendida azione di Del Piero. Non sono pentito di aver escluso Ale dai titolari per cinque partite: adesso sta bene e gioca per questo motivo, non perché è il nostro uomo simbolo». E grazie al capitano la Juve può guardare con più fiducia alle ultime giornate: «Dopo la sosta, che ci consentirà di recuperare energie nervose e fisiche, ci presenteremo a Roma con la stessa voglia di vincere mostrata contro il Brescia. Resto convinto che senza infortuni reggiamo il confronto con tutti e co- munque la maglia della Juve è pesante e qualche giocatore l’ha sofferta. In classifica ci manca qualche punto per colpa di episodi sfortunati e degli infortuni. Io vorrei andare in Champions e rimanere sulla panchina della Juve e non è detto che le due cose siano consequenziali. Ho un contratto e soprattutto la fiducia della società». Spensieratezza La fiducia dei tifosi, invece, proprio non c’è: «Siamo stati forti a vincere in un ambiente ostile — conclude il tecnico — e continueremo a lottare per far cambiare idea a chi ci contesta. Di sicuro dispiace che i tifosi siano delusi, ma i fischi fanno parte del gioco. Nelle ultime partite voglio vedere i ragazzi spensierati: Del Piero che fa un’azione come quella del gol al Brescia, Krasic che attacca gli spazi, Pepe che si sacrifica come è successo oggi». Delneri vuole vedere la Juve che c’era in autunno e che poi, all’improvviso, è sparita. TORINO A fine partita Fabio Corioni alza la voce. Nelle parole del direttore tecnico, figlio del patron Luigi, c’è tutta la rabbia del Brescia: «Quando arbitra Celi siamo sempre molto sfortunati, ogni volta facciamo zero punti. Iniziamo in 12 contro 11, poi si finisce quasi sempre con un espulso, in 12 contro 10. Nell’azione del primo gol della Juve c’è stata un’entrata assassina su Konè. Chiellini meritava il rosso dopo 3’ per un fallo su Eder. Mareco è stato espulso, Chiellini invece ha picchiato dall’inizio alla fine e non ha rimediato nemmeno un giallo». Anche Iachini si lamenta, ma stringe sportivamente la mano a Celi. «L’espulsione di Chiellini avrebbe cambiato la partita. Peccato, ma non piangiamoci addosso. Siamo a 3 dalla salvezza, possiamo farcela. Dobbiamo essere più cinici e sfruttare meglio le occasioni». Alberto Mauro LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT w I NUMERI 671 le presenze ufficiali in bianconero (39 in questa stagione), con una media realizzativa di 0,418 reti a incontro 32 Milos Krasic, 26 anni, dopo il gol abbraccia Alessandro Del Piero, 36 anni le reti realizzate nel 1997-98, la sua stagione migliore: 21 in campionato, 10 in Champions e una in Coppa Italia RAMELLA 281 I GOL DI DEL PIERO CON LA JUVE Del Piero (nella foto Mosca a destra) è a un passo da Giuseppe Meazza che è il giocatore che nel calcio italiano ha segnato il maggior numero di reti con una singola squadra, 282 reti nella sua militanza nell’Inter. Il capitano bianconero ha segnato ieri il 281˚ gol con la Juventus, il 182˚ in A dove tra i giocatori in attività è secondo solo a Totti (che in tutto ne ha segnati 255). Sono 310 le reti totali di Del Piero, Nazionale e Under 21 comprese. R DAL NOSTRO INVIATO MIRKO GRAZIANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA TORINO dVedi Del Piero a 36 anni e capisci come in giro ci siano molti, moltissimi «usurpatori» dell’etichetta di fuoriclasse. Piedi e numeri da fenomeno se ne vedono abbastanza in giro, non sono una rarità. Il fuoriclasse lascia invece indietro i comuni mortali per testa, professionalità, qualità morali e capacità di prendersi le responsabilità nei momenti senza ritorno, in quei frangenti in cui attorno a te abbonda gente con gambe tremanti. Insomma, il paradiso del calcio è per pochi. Di sicuro, è casa di Alessandro Del Piero. Capolavoro Ieri ha di fatto tirato fuori dai guai un ambiente intero. Pesante (e scattata subito) la contestazione nei confronti della società e di Delneri. Imbarazzante il calo psicologico di gran parte dei compagni dopo il pareggio di Eder. Un altro passo falso avrebbe reso un inferno il mondo Juve. Si era ormai al tilt generale quando il Capitano — 23’ del secondo tempo — ha deciso di regalare alla «plebe» l’ennesimo capolavoro di una carriera senza fine. Roba da manicomio: rete numero 182 in Serie A, 281 con la maglia della Juventus, 310 in carriera (Nazionali comprese). Bandiera vera, come Totti, «ma prima dei confronti, Francesco pensi a segnare quanto me», scherza Del Piero davanti alle telecamere Sky. Rabbia con stile Ha tutti ai suoi piedi («Il mio segreto? Gioco e mi alleno ancora con l’entusiasmo di «Mi sarei ritrovato? Non mi ero mai perso» Stoccata di Del Piero a Delneri: «Ma accetto tutto» un bambino»), lo stadio gli ha appena tributato una standing ovation da tempi d’oro, l’occasione giusta per togliersi magari qualche sassolino dalle scarpe. Ma Del Piero è appunto un fuoriclasse, ha stile, sempre. «Delneri mi ha definito un giocatore ritrovato? Onestamente non credo di essermi mai perso. Avrei certamente voluto giocare di più anche in passato, ma in un gruppo di lavoro bisogna accettare le decisioni di chi sta sopra di te. E io l’ho fatto in maniera serena. Siamo professionisti, questo comporta la massima disponibilità, il massimo impegno, in ogni circostanza. La testa va pulita da ogni altra cosa, soprattutto in un grande club come la Juventus. Ho esultato con rabbia dopo il 2-1 solo perché non ne potevo più di questo periodo senza vittorie». Un’esplosione figlia anche di un prolungamento che ancora non arriva? «No — conclude Ale —. Le mie parole, quelle del presidente e della società sono state molto chiare già tempo fa, non vedo altre soluzioni e quindi sarò felicissimo di giocare ancora qui. La firma? Adesso ci sono cose ben più importanti a cui io e la società dobbiamo pensare. Per esempio, come uscire da questo momento». E comunque il contratto fino al 2012 è già pronto, ogni formalità verrà sbrigata a inizio aprile. L’ALTRO GOLEADOR JUVENTINO online shop at www.sundek.it Krasic: «I tre punti ci daranno la spinta» Il serbo: «E’ la fine della crisi». Matri: «Anche la Nazionale ci ridarà morale» FRANCESCO BRAMARDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA TORINO dIl sapore della vittoria è quello di un thè alla menta in mezzo al deserto, caldo per rinfrancare una carovana che si era persa tra le dune del campionato, travolta dalla tempesta di sabbia, dalle contestazioni dei tifosi e della critica. Da un mese a questa parte, ovunque andassero, per i bianconeri erano schiaffi (tre sconfitte e un pareggio). Nessun gol da 264’ all’Olimpico prima della rete di Krasic. La firma, pesante, è del capitano, ma Milos ci ha messo lo zampino, un gol che ha gettato acqua sulla contestazione, sui cori della curva. «Oggi contava soltanto la vittoria — ammette il centrocampista serbo, convocato in nazionale —. Una vittoria che ci voleva per mettere fine a un momento negativo, che ci può dare la giusta spinta per finire al meglio la stagione». Portafortuna Ogni volta che Krasic segna, la Juve vince. É successo con Cagliari, Genoa e Lazio. Contro la squadra di Reja c’è stata l’ultima rete in campionato di Krasic, il 12 dicembre. «Era da un po’ che non segnavo, ci sono andato molte volte vicino». Ale due Una doppietta a Cesena, inutile vista la rimonta degli avversari, un assist contro il Brescia, sufficiente per uscire a testa alta dall’Olimpico, uno dei pochi bianconeri insieme a Del Piero e Buffon ad aver dribblato negli ultimi tempi gli insulti dei tifosi. «Di Ale ho soltanto il nome – sorride Matri —. Del Piero è unico, un campione dentro e fuori lo spogliatoio, la sua presenza è sempre importante, sia che giochi sia che stia in panchina. É un campione, non è facile in certi momenti segnare gol così». L’ex attaccante del Cagliari è entrato nel cuore dei tifosi bianconeri per la rete pesante alla nemica storica Inter. «Contava vincere. Ora abbiamo due settimane per lavorare con tranquillità». Qualche giorno in meno per lui e per altri cinque compagni convocati in nazionale. «Ringrazio Prandelli per la fiducia, può servire per ridarci un po’ di morale. L’assist? Contava buttarla dentro, tre punti servivano come l’aria per il morale e per la classifica. Venivamo da una situazione non facile, capisco i tifosi, la loro voglia di vincere è la nostra». Alberto Aquilani non si nasconde dopo lo scampato pericolo. «In momenti come questi se non vai sul 2-0 non sei tranquillo. Quando il Brescia ha trovato il pari tutto è diventato più delicato e difficile, ma ho visto una Juve diversa. Il domani? Ci aspetta la Roma, torno all’Olimpico dopo due anni di assenza, sarà dura. Cerchiamo di portare a casa il massimo dalle ultime otto gare senza guardare la classifica». A PRODUCTION: 5 DAYS BEFORE «THE DREAM WAVE» WWW.SUNDEK.IT R LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 30a GIORNATA GALLERIA Quante magie nella carriera in giallorosso V 1 Primo gol di una straordinaria carriera: davanti al suo pubblico, il 4 settembre ’94, contro il Foggia ANSA 50 Il primo traguardo, quello delle 50 reti, lo ottiene il 14 gennaio 2001, contro il Bari di Cassano GMT 100 La tripla cifra la trova contro l’Inter (3-3), il 3 ottobre 2004, direttamente su punizione LAPRESSE Totti fa 201 Roma sta su Doppietta e traguardo: è pari con la Fiorentina Prima Mutu, poi Gamberini portano in vantaggio i viola. Ma il leader giallorosso è scatenato: con 2 gol diventa «bicentenario» DAL NOSTRO INVIATO LUIGI GARLANDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA FIRENZE d Al 7’ della ripresa, mentre Riise crossa da sinistra, il protettivo Rosi è a bordo campo pronto a sostituire l’offensivo Taddei. Perché se la Roma sta perdendo 2-1? Perché pochi secondi prima, Vargas, con il gesto tecnico più bello della giornata, ha raccolto un traversone al volo e incrinato la traversa. Perché per tutto il primo tempo Burdisso e Taddei, invisibile, hanno sofferto gli assalti dell’ottimo Vargas e di Pasqual. E perché oltre al vantaggio, la Fiorentina ha all’attivo due traverse e due palle gol nitide di Gilardino. Se la Roma, inquietante a centrocampo e sovrastata a centrocampo, è ancora viva è grazie allo sciagurato La squadra di Mihajlovic comanda a lungo il gioco, però non è assistita dalla buona sorte e colpisce 2 traverse intervento di Comotto su Riise, che ha consentito a Totti di inserire il suo storico gol numero 200 in Serie A (rigore al 28’) tra il vantaggio di Mutu (22’) e il raddoppio di Gamberini (35’). Totti-gol Montella insomma, al 7’ della ripresa, si preoccupa di sopravvivere più che di rincorrere. Ma torniamo a seguire il cross di Riise che sta spiovendo a destra tra i piedi di Totti, solo come se avesse una malattia conta- giosa. Ma si può lasciare solo uno che ha appena festeggiato il 200˚ gol in Serie A? L’unico che nel primo tempo abbia reagito al dominio viola. Infatti Totti controlla e tuona in rete il suo gol numero 201, quello del 2-2. O, meglio: Fiorentina-Totti 2-2. Poi il capitano spaventa il Franchi con un paio di punizioni e trascina il resto della ciurma a un orgoglioso finale, approfittando del vento a favore, che legittima in parte il punto. miglior carnefice di casa (Gilardino) era in giornata balorda. Terza colpa: farsi trovare sbilanciati o fuori posizione quando la Roma ripartiva o cambiava gioco. Montella ci ha campato sugli spostamenti del pallone da fascia a fascia, ricavando il rigore del vantaggio e il 2-2. Più che buona invece la fase di possesso dei viola nel primo tempo, grazie alla spinta di Vargas, ma anche alle buone idee di Santana tra le linee e all’incisività di Mutu. Nel complesso, circolazione fluida e veloce. Nella ripresa, contro vento, l’onda viola si è spegne poco a poco. Mea culpa In parte, perché la verità del match è questa: la Fiorentina, che ha giocato meglio e costruito di più, ha lasciato sul prato la vittoria per colpe sue. Prima colpa: i suicidi individuali (Comotto) e collettivi sui gol. Seconda: lo spreco di match-ball sui due vantaggi, anche perché il Borriello Nei gol della Fiorentina ci sono responsabilità di quattro quinti della difesa giallorossa: si salva solo Riise, che si procura il rigore e assiste il 2-2 di Totti. Ma è il centrocampo il reparto che determina la lunga sofferenza della Roma e, in particolare, il tridente creativo che crea ben poco. Poco più che comparsa De Rossi, forse depresso dalle vicende azzurre, di sicuro frenato dal dolore la tendine. Oltre a Totti quasi solo Pizarro, pur pressato da Santana, prova a venirne fuori con grinta e pensiero. Nella ripresa, con il calo viola, una crescita generale sempre sull’asse Pizarro-Totti. Grande, storico Totti, certo: quattro gol in due partite. Ma tre su quattro da fermo. Davvero si può rinunciare a Borriello, giovane e forte? Non è uno spreco tenerlo seduto? In questa pausa il compito a casa per mister Montella è trovare il modo per metterli insieme. La Roma forse ne ha bisogno. LE PAGELLE di LU. GAR. VARGAS, È TORNATO L’URAGANO. MEXES E JUAN: UNA GIORNATA STORTA FIORENTINA 6,5 BORUC 6 Difficile opporsi ai due siluri vincenti di Totti. Un paio di uscite da brividi. Vargas. BEHRAMI 6 Inizio arrembante, poi la sua prestazione si riduce soprattutto all’interdizione. COMOTTO 5 Perde Riise e rimedia abbattendolo: il rigore guasta una partita che la Fiorentina aveva in pugno. Non si riprende più. MONTOLIVO 6 Determinante la sua direzione del traffico nel buon primo tempo. Cala nella ripresa e anche questo la Roma cresce. GAMBERINI 6,5 Aveva ricordato il suo ultimo gol tre anni fa, proprio alla Roma: sortilegio riuscito. VARGAS 7 Innesca il gol di Mutu, una traversa fantastica, corre e crossa: intensità pazzesca. Meritata standing ovation. (D’Agostino s.v.). NATALI 6 Cerca di intercettare Totti che fa 2 2, ma non doveva essere lui, lungagnone, a sigillare la fascia. PASQUAL 5,5 Sgombra la fascia e Totti ne approfitta per il 2 2. A suo merito molte sovrapposizioni a SANTANA 6,5 Buona interpretazione da trequartista, assist limpido per Gila. Utile anche in pressing su Pizarro. LJAJIC 5,5 Non porta il cambio di marcia che si augurava Mihajlovic per tornare per la terza volta in vantaggio. h IL MIGLIORE 7 MUTU Accende il match: suo il primo tiro, suo il primo gol. Sponda per il 2 1, traversa. Molto concreto. Si spegne col passare del tempo. GILARDINO 5 Delle tre palle gol il vero Gila una almeno la fa. Avrebbe chiuso il match. Fatica a tener palla, specialità della casa. (Babacar s.v.). All. MIHAJLOVIC 6 Bella Fiorentina, Ma anche quando domina perde equilibrio e soffre dietro, c’è lavoro da fare ai Campini. ROMA 6 DONI 5 Becca il primo gol tra le gambe. Uscite da pelle d’oca. BURDISSO 5,5 La fascia non è il suo mondo. E si vede. La Viola sfonda lì. MEXES 5 Perde il primo duello con Mutu che fa gol. Sbaglia altro e rischia il rosso per una manata a Natali. JUAN 5 Bruciato da Mutu sul gol, perde anche Gamberini che raddoppia. RIISE 6,5 Si procura il rigore e trova Totti per il 2 2. Concede la sponda aerea a Mutu per l’1 2. Ma è uno migliori. PIZARRO 6,5 Soffre all’inizio, come gli altri, ma si sbatte più degli altri per venirne fuori. Guida il buon finale. DE ROSSI 5,5 La Roma va agonisticamente sotto e lui stranamente assiste. Strano per un guerriere del genere. Esce per un pestone (Greco s.v.). compagni di linea, ma almeno aiuta a difendere. Sfortunata deviazione per il gol di Gamberini (Brighi s.v.). MENEZ 5 Spreca un’invenzione di Totti. Non gli riesce nulla. Non è il talentino rampante d’inizio stagione. Triste, poi spiega perché. h IL MIGLIORE 8 TOTTI TADDEI 5 Un tempo da spettatore in campo, senza soccorrere Burdisso in affanno. Sostituito presto. Il voto non premia simbolicamente i 201 gol. Prestazione vera: gol, assist, perfino corsa. A tratti sembra solo contro tutti. ROSI 6 Porta gamba e solidità in fascia. Aiuta la Roma a prendere campo. All. MONTELLA 6 Presenta una brutta Roma che però cresce e alla fine corre più degli altri, segno che il lavoro c’è. Ora però deve recuperare Borriello. PERROTTA 6 Crea poco come i TERNA ARBITRALE: MAZZOLENI 5 Il rigore su Riise c’è, ma glielo segnala il collaboratore. Dubbi quando ferma Gila. Tirchio sui gialli. Tognolini 6; De Luca 6. LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT y Giocatori in festa per il 200˚gol in A di Totti LAPRESSE R FIORENTINA BOMBER IN ATTIVITÀ 201 gol Totti 150 Il 150˚ sigillo arriva il 27 maggio 2007, Roma-Messina 4-3. Doppietta per Totti (il 1˚ vale la festa) REUTERS 200 E sono 200... Totti trova il gol del momentaneo 1-1 con la Fiorentina su calcio di rigore ANSA 201 E stavolta è il 2-2 definitivo: il capitano giallorosso colpisce con un grande esterno destro ANSA 182 Del Piero 155 Filippo Inzaghi «Mi davano per finito... E ora punto Baggio» Il capitano: «Se qualcuno vuole salire sul mio carro c’è posto» Montali: «Come Michael Jordan» DAL NOSTRO INVIATO MASSIMO CECCHINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA FIORENTINA ROMA 2 2 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 2-1 MARCATORI Mutu (F) al 22’, Totti (R) su rigore al 28’, Gamberini (F) al 35’ p.t, ; Totti (R) al 7’ s.t. FIORENTINA (4-3-1-2) Boruc; Comotto, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Montolivo, Vargas (dal 38’ s.t. D’Agostino); Santana (dal 22’ s.t. Ljajic); Mutu, Gilardino (dal 42’ s.t. Babacar). PANCHINA Neto, De Silvestri, Donadel, Camporese. ALLENATORE Mihajlovic. ROMA (4-3-2-1) Doni; N. Burdisso, Mexes, Juan, Riise; Pizarro, De Rossi (dal 45’ s.t. Greco); Taddei (dall’8’ s.t. Rosi), Perrotta (dal 34’ s.t. Brighi), Menez; Totti. PANCHINA Lobont, Castellini, Simplicio, Borriello. ALLENATORE Montella. ARBITRO Mazzoleni di Bergamo. ESPULSI nessuno. AMMONITI Comotto, Natali (F) per gioco scorretto. Mexes, Menez (R) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 7.557, incasso 192.475,60; abbonati 16.077, quota abbonati 316.586,00. Tiri in porta 7-6. Tiri fuori: 5-2. In fuorigioco 6-4. Angoli 6-3. Recuperi: 1' p.t.; 5' s.t. FIRENZE dSedetevi comodi perché non è ancora finita. La sua doppietta, infatti, ha il passo lungo di chi vede davanti un cammino in discesa. Nel giorno in cui sfata il tabù dello stadio di Firenze - non vi aveva mai segnato — Francesco Totti si consegna alla storia del calcio allargando di fatto il Club dei Cinque — Piola, Nordahl, Meazza, Altafini e Baggio, cioè quelli che hanno messo nel sacco più di 200 gol in Serie A. Il capitano della Roma ha scalato due gradini e ora è a gia a quota 201. Il prossimo obiettivo è semplice: scalzare il Codino dal 5˚ posto e provare a guardare avanti, verso traguardi che solo un paio d’anni sembravano impossibili per chi è era considerato soprattutto un uomo assist. Tutti sul carro Ma Totti col passare degli anni ha cambiato anche alcuni stereotipi del pallone e così - dalla prima rete segnata nel settembre 1994 a Mancini (Foggia) sino ai due destri di ieri che hanno piegato Boruc - la sua vocazione da goleador è stata santificata. Non a caso ieri — dai colleghi campioni (Del Piero su tutti) ai «dichiaratori» di professione della politica — i complimenti sono giunti a pioggia. «Sono contento per la seconda doppietta consecutiva — dice il giallorosso — e anche perché qui a Firenze non avevo mai segnato. Aver superato i 200 gol in Serie A conta tanto perché arricchisce una carriera che ho voluto fortemente legare solo alla Roma: sono orgoglioso di questa scelta di vita. Fino a un mese fa qualcuno mi dava per finito, ma io sono sempre stato cosciente delle mie possibilità. Ora se c’è qualcuno che vuole montare sul carro io lo porto, tanto è parecchio grande. Sono felice, ma non mi fermo qui. Adesso voglio superare Roberto Baggio e, se continuo di questo passo, lo supererò già quest’anno». Caccia alla Champions Fondamentale è stato il cambio di posizione. «Giocando più vicino alla porta le occasioni aumentano, l’attuale è una posizione in cui mi trovo sicuramente a mio agio. Ranieri però non c’entra, io con lui ho avuto un ottimo rapporto, ma quando le cose non vanno si può cambiare solo l’allenatore e noi l’abbiamo fatto. Con Montella ora sono mutate tantissime cose, soprattutto abbiamo ritrovato i risultati e i miei gol. Adesso però penso già alla Juventus. L’obiettivo rimane l’aggancio alla zona Champions e per noi ogni gara sarà decisiva. Qui a Firenze abbiamo conquistato un buon pari. Nel primo tempo era difficile giocare per via del vento, ma poi siamo cresciuti e abbiamo sfiorato la vittoria. Comunque siamo contenti per il risultato. La dedica per questa giornata? È la stessa, a quella persona che è sempre unica (la moglie Ilary, ndr)». 154 Crespo 138 Gilardino 131 Di Vaio 127 Di Natale 119 Cristiano Lucarelli 100 Toni 95 Mutu Francesco Totti, 34 anni, INSIDEFOTO NAZIONALE TRA I CONVOCATI AZZURRI CI SONO I DUE INTERISTI A RISCHIO, CHE DOVRANNO SOTTOPORSI ALLE VISITE DI CONTROLLO De Rossi fuori: «Ma sul riposo premio era una battuta». Parolo è la novità DAL NOSTRO INVIATO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA FIRENZE dSi fa sul serio. Come previsto, la Nazionale di Cesare Prandelli — in ossequio al codice etico liberamente adottato — fa a meno di De Rossi e Balotelli, autori di comportamenti anti-sportivi in Champions ed Europa League. Ma il nuovo corso non intende fare sconti a nessuno e così serpeggia anche una certa irritazio- ne dello staff dell’Italia nei confronti di un’Inter considerata già in clima derby. I nerazzurri hanno a forte rischio Ranocchia e Thiago Motta (entrambi per problemi d’infiammazione alle ginocchia operate) e per il club non sarebbero disponibili. Il difensore non ha neppure giocato col Lecce, mentre il centrocampista ha accusato fastidi. In ogni caso, le regole sono uguali per tutti e perciò anche i due si uniranno agli altri 23 compagni per il raduno previsto a Coverciano entro le 12.30. Poi toccherà al professor Castellacci — che già si è sentito col suo collega Combi, responsabile medico dell’Inter — dare il verdetto. Il rientro anticipato è probabile. De Rossi si difende La convocazione saltata per punizione, poi, è ancora indigesta per De Rossi, che così replica al fatto che la Figc sia rimasta irritata per le sue frasi del dopo derby («vorrà dire che mi riposo, lo considero un premio»). «Era una battuta e ci sono i filmati a dimostrarlo. Quando parlo non sono stupido e non lo faccio mai a sproposito. Era una cosa detta per sdrammatizzare. Se la sospensione dovesse durare solo una giornata, come spero, tornerò ben volentieri in Nazionale. Ho letto sui giornali che il c.t. c’è rimasto male, ma non è che lui deve chiamarmi. C’è un codice che ho infranto con questo gesto "orribile", come lo hanno definito tutti. Spero che la sospensione du- Daniele De Rossi e Prandelli ANSA Della Valle: «Mihajlovic lavora bene, avanti con lui» ALESSANDRA GOZZINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA FIRENZE dNon sembra un’idea destinata a cambiare, pare piuttosto una certezza: «Il futuro di Mihajlovic? Sinisa ha un contratto e gli accordi si rispettano: andremo avanti con lui a lungo. Da quando sono rientrati giocatori importanti sta dimostrando quanto vale». È un messaggio che ha grande valore, perché arriva da Andrea Della Valle, azionista di riferimento del club. Il futuro si costruisce a primavera e oggi la Fiorentina riparte da altre certezze, continua Della Valle: «I rinnovi di contratto? Non c’è grande ottimismo, la distanza resta nonostante le nostre offerte siano importanti». Se finirà così a giugno si libereranno Comotto, Donadel e Santana (oltre ad Avramov). Dedica Il futuro passerà ancora da Mutu (convocato dalla Romania, che a fine partita ha un pensiero speciale per Andrei, il ragazzo che dopo essere uscito dal coma aveva chiesto di lui: «Il mio gol è per lui». Sulla partita e sui prossimi obiettivi: «Per me sono due punti persi, sapete come ragiono io. L’Europa? Dobbiamo crederci per rispetto della società e dei tifosi. Ora è vietato mollare. Quando metterò la testa a posto? Quando chiuderò col calcio. Scherzo, voglio rispettare la promessa che ho fatto al presidente di comportarmi bene». L’analisi finale tocca a Mihajlovic: «Non abbiamo chiuso la partita e i loro campioni ci hanno punito, avremmo meritato di più». Montali & Montella In un giorno speciale per Totti, irrita tutti l’attacco di Menez (in una intervista a L’Èquipe) a Montella, reo di averlo messo in panchina e di non essere sincero. L’allenatore quasi lo ignora e la società, che lo multerà, pensa alla cessione. Nessuno ne fa un dramma. Così i titoli di coda sono a cura di Montali & Montella su Totti. «È come Michael Jordan», dice il dirigente. «Io di aggettivi ne so pochi — aggiunge l’allenatore —, ma per lui li ho usati tutti». Non si preoccupi, è in buona compagnia. Ranocchia e Motta dubbi di Prandelli Sinisa Mihajlovic, 42 anni LAPRESSE ri un solo turno per tornare in Nazionale». In preallarme Ma anche altri sperano nel ritorno, magari immediato. Con Ranocchia e Thiago Motta quasi out, non è escluso che Prandelli possa sostituirli. Più difficile che accada per il difensore (il gruppo sembra andar bene così) mentre a centrocampo un innesto sembra possibile. Col forfeit dell’interista, in prima linea può esserci il ripescaggio di uno fra Lazzari (favorito) o Candreva, ma c’è uno spiraglio (niente di più) per Daniele Conti, anche se l’età non più verde sembra essere un handicap. In questo reparto da segnalare l’ingresso di Parolo che — in tandem con Santon — porta il Cesena nel gruppo azzurro. Toccherà a Slovenia e Ucraina dimostrare che la strada intrapresa di Prandelli è quella giusta. ma. cec. I CONVOCATI Venerdì sfida in Slovenia Il 29 test a Kiev I convocati per la doppia sfida con Slovenia (venerdì, qualificazioni Euro 2012) e Ucraina (il 29, amichevole). Portieri: Buffon (Juve), Sirigu (Palermo), Viviano (Bologna). Difensori: Astori (Cagliari), Balzaretti (Palermo), Bonucci (Juventus), Chiellini (Juve), Criscito (Genoa), Gastaldello (Sampdoria), Maggio (Napoli), Ranocchia (Inter), Santon (Cesena). Centrocampisti: Aquilani (Juve), Marchisio (Juventus), Mauri (Lazio), Montolivo (Fiorentina), Thiago Motta (Inter), Nocerino (Palermo), Parolo (Cesena). Attaccanti: Cassano (Milan), Gilardino (Fiorentina), Giovinco (Parma), Matri (Juve), Pazzini (Inter), Rossi (Villarreal). R LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT Si carica con la luce. Per sempre. . Mai più cambio pila. Il sistema Eco-Drive elimina il problema della sostituzione e dello smaltimento delle pile. Con la sola energia della luce, Eco-Drive fornisce all’orologio una carica inesauribile. 188 € 198 € www.citizen.it LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R SERIE A 30a GIORNATA ne non abbia colto una grandiosa occasione per insegnare qualcosa di serio. Bologna e Genoa non si fanno male Gol irregolare di Di Vaio, poi pareggia Dainelli: tutti contenti anche se gli ospiti giocano meglio DAL NOSTRO INVIATO PIERFRANCESCO ARCHETTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA BOLOGNA dEcco la moviola in campo. Non un replay istantaneo, che avrebbe cancellato la rete di Marco Di Vaio (e tanti altri sbagli della terna), ma la mezza ammissione a fine primo tempo del capitano del Bologna, che sussurra a Sky ciò che tutto lo stadio, tranne arbitro e assistente, aveva visto: «Ho portato avanti il pallone con la spalla e un po' con il braccio, però ero in corsa...». Per il coraggio dei calciatori è uno sprazzo di onestà: sarebbe diventato materia da Nobel per il fair-play se Di Vaio, che indossava una fascia-bandiera del Giappone in onore delle vittime del terremoto, avesse rivelato subito a Doveri l'infrazione. Invece l'ha confermata solo ai difensori genoani, che non si sentono di condannarlo: «Ce l'ha detto, ma lo assolvo. Nel calcio ci sta», racconta Dainelli. É vero che Di Vaio, al 18˚ centro in campionato, è di solito corretto: è innegabile però che nella frenesia dell’azio- Di Vaio controlla con il braccio prima di mettere in rete IPP 1 BOLOGNA (4-2-3-1) Viviano; Moras (dal 13' s.t. Paponi), Portanova, Britos, Rubin (dal 12' s.t. Cherubin); Perez, Mudingayi; Ramirez, F. Della Rocca (dal 35' s.t. Siligardi), Casarini; Di Vaio. PANCHINA: Lupatelli, Buscè, Radovanovic, Meggiorini. ALLENATORE: Malesani. MARCATORI Di Vaio (B) al 28', Dainelli (G) al 43' p.t. GIUDIZIO 77 ARBITRO Doveri di Roma AMMONITI: Milanetto (G), Britos (B) Moras (B) gioco scorretto, Perez (B) per c.n.r. GENOA 1 (4-4-2) Eduardo; Mesto, Dainelli, Moretti, Criscito; Konko (dall'8' s.t. Antonelli), Milanetto, Veloso (dall'8' p.t. Rafinha), M. Rossi; Floro Flores (dal 31' s.t. Boselli), Palacio. PANCHINA: Scarpi, Chico, Jankovic, Paloschi. ALLENATORE: Ballardini. NOTE: paganti 8326, incasso 83.234 euro. Abbonati 10.823, quota 151.446 euro. Tiri in porta 5-5. Tiri fuori 5-7. Fuorigioco 2-2. Angoli 0-6. Recuperi 2' p.t., 2' s.t. Quota 40 Depurato dagli altri errori di Doveri e degli assistenti Manganelli e Bernardoni, l'1-1 è equo anche se suscita l'ironia di Longo, dirigente del Bologna: «Mancava solo il baccalà». Per l'arbitro? Per la festa del punto che accontenta tutti? Solo una battuta? Il Genoa, che pareggia con Dainelli (primo centro rossoblù) su punizione almeno dubbia, ha più occasioni. Al Bologna resta il lamento per un braccio in area di Criscito (che si scontra anche con Perez) al 91'. Non è volontario. Quota 40, la fine dei tremori, è raggiunta da Malesani e quasi da Ballardini. Da oggi c'è la possibilità che il promesso divertimento diventi una generosa attesa delle vacanze, ma Bologna e Genoa sapranno smentire i sospetti, anche se ieri sono sembrate già in tenuta «pancia piena». Malesani: «Cercheremo sempre il risultato. L'Europa League? Non abbiamo la qualità». Le mosse «Superiori come palle gol», dice il collega. Floro Flores e Moretti falliscono quelle più nette. Il 4-4-2 del Genoa è solido nella protezione e non risente del k.o. iniziale di Veloso (dentro Rafinha); avrebbe però dovuto ricavare di più dagli esterni offensivi e Konko esce per Antonelli senza migliorare. Malesani disegna un 4-2-3-1, ma nel primo tempo deve sempre rincorrere. Perez, Casarini e Portanova si elevano nella gnagnera generale, quando entra Paponi non cambia il sistema ma alcune posizioni davanti. Sussulti minimi, da quota 40. LE PAGELLE di ANDREA TOSI PORTANOVA INSUPERABILE MILANETTO FA GIRARE I SUOI BOLOGNA 5,5 GENOA 6 VIVIANO 6 Stavolta niente miracoli. EDUARDO 6 Stavolta niente farfalle. MORAS 5 Si fa superare alle spalle da Dainelli. MESTO 6 Duro e solido in fascia. PAPONI 5,5 Cambio tattico che non incide. IL MIGLIORE h 6,5 DAINELLI 6,5 Il gol del pari vale oro. h IL MIGLIORE 6,5 PORTANOVA Riesce ad elevarsi. Dietro regge tutto e tutti. MORETTI 6 Fallisce il colpo da tre punti ma tiene bene. CRISCITO 6 Perde il corpo a corpo con Di Vaio. BRITOS 5 Incerto, il suo liscio origina la punizione del pareggio. KONKO 5,5 Si mangia il 2 1 e poi si spegne. RUBIN 5,5 Non sale e non spinge come al solito. ANTONELLI 5,5 Timida comparsata dalla panchina. CHERUBIN 6 Subentrato, da terzino fa il suo. MILANETTO 6,5 Finché ha fiato fa filare la palla. MUDINGAYI 6 Raccoglie tanta legna rispettando le consegne. VELOSO s.v. S’infortuna subito, rischia un lungo stop. PEREZ 6,5 Gioca dappertutto, invoca un rigore. RAFINHA 6 Porta velocità sulla trequarti. DELLA ROCCA 5,5 Fa l’assist e poco altro (Siligardi s.v.). ROSSI 6 Un metronomo nel controllo dei ritmi. RAMIREZ 5,5 Da esterno fatica a trovare i suoi spazi. PALACIO 6 Cerca la profondità. CASARINI 6 Prova a fare anche l’attaccante. DI VAIO 5,5 A parte il gol (che è irregolare) non vede mai la porta. All. MALESANI 5,5 Tocca la quota salvezza, ma il cambio di modulo non lo premia come vorrebbe. FLORO FLORES 5 Spreca una grande occasione. BOSELLI 5,5 Non entra nel clima del match. All. BALLARDINI 6 Il punto conquistato e la prestazione lo soddisfano, la squadra dimostra di essere viva. TERNA ARBITRALE: DOVERI 5 Non vede il mani di Di Vaio e non convince in altre circostanze; Manganelli 5; Bernardoni 5,5. So Diec ti spieco DUCATO, IL FURGONE PIÙ VENDUTO IN ITALIA: da 13.900 € con clima e radio CD. E in più, finanziamento FIAT PROFESSIONAL TI INVITA A con anticipo zero e TAN 2,90% Esempio riferito a DUCATO 28Q passo corto tetto standard: listino € 20.100, prezzo promo € 13.900 (IVA, MIS e IPT escluse). Esempio di finanziamento (calcolato su importi IVA e MIS incluse): Anticipo Zero, 60 rate da € 347,00 (compresi Prestito Protetto e Sava DNA per un importo di € 1.540). Spese pratica € 300 + bolli. TAN 2,90% TAEG 4,47%. Salvo approvazione Offerta valida fino al 31/03/2011 in caso di rottamazione. Scarica e installa gratuitamente un QR code reader sul tuo smartphone, inquadra il codice, segui le istruzioni e scopri tutta la gamma Fiat Professional. www.fiatprofessional.it. R LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT ieri qui Mizuno è Technical Sponsor della Milano City Marathon. Ti aspettiamo per correre insieme. oggi qui Nei negozi LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R # SERIE A 30a GIORNATA Chievo, che scatto Furia ultrà sul Bari Gialloblù quasi salvi con Pellissier e Moscardelli I tifosi pugliesi cercano di entrare negli spogliatoi DAL NOSTRO INVIATO BARI CHIEVO 1 2 GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI: Pellissier (C) al 38’, Ghezzal (B) su rigore al 41’ p.t.; Moscardelli (C) al 5’ s.t. BARI (4-3-2-1) Gillet; A. Masiello, Glik, Belmonte, Rossi; Almiron, Codrea (dal 12’ s.t. Alvarez), Bentivoglio; Ghezzal, Huseklepp (dall’11’ s.t. Okaka); Rudolf (dal 20’ s.t. Castillo). PANCHINA: Padelli, Rinaldi, Gazzi, Donati. ALLENATORE: Mutti. CHIEVO (4-3-1-2) Sorrentino; Frey (dal 47’ p.t. Sardo), Morero, Mandelli, Jokic; Fernandes, Guana (dal 5’ s.t. Rigoni), Constant; Bogliacino; Moscardelli, Pellissier (dal 32’ s.t. Uribe). PANCHINA: Squizzi, Marcolini, Thereau, Granoche. ALLENATORE: Pioli. GIUSEPPE CALVI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA BARI dCi mancherebbe solo di dire «grazie, Bari». Ma sarebbe sin troppo offensivo per la sgangherata pattuglia di Bortolo Mutti. Il Chievo, pur con una difesa inedita (squalificati Andreolli, Cesar e Mantovani), passa al «San Nicola» sfruttando i clamorosi errori commessi da Almiron e compagni, e risolve, come d’incanto, la crisi che l’aveva spinto a 4 punti dal terzultimo posto. La squadra di Stefano Pioli — solo un pareggio in 5 giornate — ritrova i gol di Pellissier e Moscardelli e scatta in testa a quell’«altro» campionato, che impegna 8 compagini nella corsa-salvezza. ARBITRO Gervasoni di Mantova. ESPULSI: l’allenatore Pioli (C) per proteste al 41’ s.t. AMMONITI: Guana (C), Fernandez (C) e Rossi (B) per gioco scorretto, Constant (C) per c.n.r. NOTE paganti 515, incasso di 9.894 euro; abbonati 14.057, quota di 162.580 euro. Tiri in porta: 5-5. Tiri fuori: 5-6. In fuorigioco: 0-2. Angoli: 5-3. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 6’. Bari, è quasi addio In cima a una sfida a tratti inguardabile, il Bari annuncia la fine delle trasmissioni, non avendo ridotto il distacco di 12 punti dall’area permanenza. L’interruzione dei programmi, annunciata da almeno due mesi, è sancita dall’harakiri nel match atteso co- DOPO PARTITA IL TECNICO BIANCOROSSO Mutti: «Due errori, tutto in frantumi» La resa dei pugliesi anche sul sito ufficiale del club: «Per Bari è Serie B» Esultanza Chievo dopo il 2˚ gol: a destra Moscardelli ANSA taccuino VIOLENZA Sicurezza: a Bergamo oggi convegno Sap BERGAMO dOggi, nella Sala Tre maglia del teatro Donizetti di Berga mo (ore 18), il Sindacato Autonomo di Polizia organizza un convegno sul tema «Sicurezza ed educazio ne nello sport», centrato sul «No al la violenza negli stadi» per trascor rere «90 minuti senza paura». PRIMAVERA FRANCO CIRICI Verdi segna al 90’ e rilancia il Milan 5 RIPRODUZIONE RISERVATA BARI dDalla dura contestazione sugli spalti (con tanto di «panolada», sventolio di fazzoletti bianchi) all’idea di irrompere negli spogliatoi del Bari, il passo è breve. Non si è concretizzato solo grazie all’ intervento delle forze dell’ordine. Irruzione Sembra paradossale, ma anche il sito ufficiale dei biancorossi, a fine cronaca, ha scritto «per il Bari è solo Serie B». E subito dopo fine gara una decina di tifosi (compresi i capi ultras biancorossi) ha fatto irruzione nel tunnel del San Nicola che conduce all’ingresso degli spogliatoi. Difficile capire come e perché siano riusciti a fare tanta strada, senza trovare alcun ostacolo. Sembra più chiaro invece l’intento dei tifosi: avere un faccia a faccia con alcuni uomini di Mutti (pare, in primis, con Almiron). Il gruppetto è stato fermato dagli agenti di Digos e Guardia di Finanza, proprio mentre stava per varcare la porta dello spogliatoio, e accompagnato all’uscita dello stadio San Nicola. Non si sono avute ulteriori conseguenze, ma la scena è stata ripresa interamente dalle telecamere del- dIeri si sono giocati due posticipi del girone B. Vittoria del Milan con un gol di Verdi all’ultimo minuto. Ri sultati: Portogruaro Milan 0 1, Trie stina Brescia 1 2. Classifica: Vare se 51; Inter 43; Atalanta, Chievo 40; Milan 38; Brescia 36; AlbinoLef fe 29; Udinese 28; Padova 20; Triestina*, Cagliari 18; Cittadella* 17; Vicenza** 11; Portogruaro 1. Ogni * una gara in meno. Bortolo Mutti, 56 anni TODAY CESENA la Digos. Tutti i «protagonisti» sono stati identificati. Via 4 nazionali Si riparte mercoledì Come un uppercut «I tifosi hanno chiesto un confronto immediato – fa Bortolo Mutti – con qualcuno dei miei. Normale siano amareggiati, rammaricati. Come lo siamo noi. Purtroppo due grossolani errori hanno mandato in frantumi tutto ciò che avevamo preparato in settimana. Il secondo gol del Chievo è stato come un uppercut. Non ci siamo più ripresi». Al settimo cielo, invece, Pioli. «Siamo stati attenti, pratici e speculativi. Abbiamo conquistato tre punti importantissimi e ritrovato i gol dei nostri attaccanti. Non potevo pretendere di più da questa trasferta. Ma non siamo ancora salvi». CESENA d(a.b.) Vista la sosta il tecnico Ficcadenti ha concesso ai giocatori tre giorni di riposo. Il Ce sena tornerà ad allenarsi mercole dì. Assenti gi azzurri Parolo e San ton, lo svizzero Von Bergen l’alba nese Bogdani. MEDIASET Borsa di studio Maurizio Mosca MILANO dUna borsa di studio inti tolata a Maurizio Mosca, scompar so un anno fa , verrà assegnata da Mediaset a Francesca Martelli, 25 anni, allieva del Master in Giornali smo dello Iulm. L'assegnazione av verrà oggi, alle 18, nello Studio 20 di Cologno Monzese. me la svolta di un campionato fallimentare. E a fine gara gli ultrà sono stati fermati a un passo dagli spogliatoi dove chiedevano un confronto con la squadra. «Ci crediamo, possiamo salvarci, vincendo 7 dei restanti 9 incontri», lo slogan nell’ultima settimana dei biancorossi. Invece, la speranza del Bari dura 38 minuti: un colpo di testa di Almiron in avvio, un tiro di Bentivoglio, ex motivatissimo, e soprattutto una carezza di Huseklepp a un pallone che varrebbe il vantaggio. Allora, avanti Chievo Gol sbagliato, gol subìto. I margini che delimitano la condanna del Bari e la resurrezione del Chievo vanno dallo spreco dell’acerbo norvegese al guizzo del grande opportunista Pellissier, che sull’azione successiva approfitta di una dormita di Glik, Belmonte, Codrea e Rossi e batte Gillet. Eppure, il Bari trova il modo per pareggiare, in chiusura di tempo, su rigore trasformato da Ghezzal: nell’azione, l’arbitro Gervasoni grazia Fernandes (ostacola Bentivoglio), da sanzionare col «giallo» e, quindi, da espellere, perché già ammonito. In apertura di ripresa, il Chievo beneficia di un altro... bonus degli avversari. Almiron non spazza via la palla quasi in area di rigore e, passandola a Codrea, agevola l’incursione di Moscardelli per l’1-2. Il Bari esce di scena e la formazione di Pioli, espulso nel finale per proteste, gestisce il risultato e si preoccupa per Pellissier, centrato da una punizione di Bentivoglio: in ospedale per accertamenti, il capitano è ripartito con la squadra. LE PAGELLE di G.CAL. CODREA STATUINA SUI GOL AL VIA DECISIVO SORRENTINO BARI 5 CHIEVO 6 GILLET 5,5 Tenta invano le uscite su Pellissier e Moscardelli. SORRENTINO 6,5 In avvio, salva su Almiron e Huseklepp. A. MASIELLO 5,5 Contiene le incursioni di Constant. FREY 5,5 Sui «tagli» si lascia infilare. GLIK 4,5 Insicuro nelle chiusure, spiana la strada sul primo gol. SARDO 6 E’ sempre tosto in marcatura. BELMONTE 5 Giocate rischiose e non chiude le falle al centro. MORERO 6 Resiste nel duello con Rudolf e doma Okaka. ROSSI 5,5 Spinge poco e non frena Pellissier nell’azione gol. MANDELLI 6 Solido in difesa, e punge in zona tiro. ALMIRON 4,5 Avvio promettente, poi crolla sino all’errore decisivo. JOKIC 6 Aspetta Masiello e se la gode su Alvarez. CODREA 4 Per colpe altrui, diventa una statuina sui due gol. FERNANDES 5 Pochi guizzi e il plateale contatto con Bentivoglio. ALVAREZ 4,5 Gioca 40 minuti ma è come se mai fosse entrato. GUANA 6 Fa diga e imposta le ripartenze. h IL MIGLIORE 6 BENTIVOGLIO Lotta, detta assist e guadagna il rigore. GHEZZAL 5,5 Segna dal dischetto però è un bagliore isolato. HUSEKLEPP 4,5 Corre, s’agita, a vuoto: e si divora un gol sullo 0 0. RIGONI 6 Davanti alla difesa, è prezioso nell’interdizione. CONSTANT 5,5 Troppo prevedibile nell’impostazione. BOGLIACINO 5,5 Inventa poco e resta ai margini del gioco. MOSCARDELLI 6,5 Aiuta a centrocampo ed è davvero un falco sul gol. OKAKA 5 Poco mobile, sui lanci può fare solo il «pennellone». IL MIGLIORE h 6,5 PELLISSIER RUDOLF 6 Il più intraprendente, ispira i compagni e va al tiro. Sfrutta l’errore barese e infila Gillet (Uribe s.v.). CASTILLO 5 Può fare poco. All. MUTTI 5,5 Prova a svoltare, forse sbaglia a sostituire Rudolf. All. PIOLI 6 Squadra passiva ma ridisegna bene una difesa di fortuna. TERNA ARBITRALE: GERVASONI 5 Non ammonisce Fernandes sul rigore evitandogli l’espulsione per doppio «giallo». Ghiandai 6; Giordano 5,5. R LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 30a GIORNATA È Parma da sorpasso Samp in caduta libera Zaccardo-gol contro i blucerchiati di nuovo contestati: Maccarone fallisce un rigore inesistente, è il 4o k.o. di fila FILIPPO GRIMALDI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA GENOVA dPovera Samp, si sal- vi chi può. Viaggio all’inferno di sola andata, e i blucerchiati (ma se ne rendono conto?) stanno scivolando giù a precipizio. Sette mesi fa in questo stadio i blucerchiati giocavano il ritorno del preliminare di Champions e adesso invece l’ennesimo spareggio-salvezza finisce con il Parma (meritatamente) in festa sul prato del Ferraris per il sorpasso in classifica ai rivali, e una Samp con il cuore in subbuglio. Difficile capire sulla sponda blucerchiata se feriscano di più i vaffa per il presidente Garrone, i cori di rumente fuori dallo stadio, dove i mezzi della polizia blindano l’accesso agli spogliatoi, o quel vago senso di indifferenza (o rassegnazione?) che lentamente sta prendendo il sopravvento. Il delitto perfetto La squadra di Marino, invece, per un’ora sta alla finestra, rischiando poco o nulla, prova a far male senza scoprirsi e poi piazza il colpo del k.o. con Zaccardo, a spese di un avversario allo sbando più totale, con le gambe che tremano e l'incapacità di immedesimarsi da parte di alcuni giocatori (vero, Macheda?) in una situazione figlia, è tri- SAMPDORIA PARMA 0 1 Pasticcio globale Se Maccarone va a battere le punizioni, vuol dire che nella Samp il cortocircuito è totale. Bisognerà abituarsi, ma è tutto di una tristezza infinita. Il Parma, lo si era intuito subito, non avrebbe disdegnato un pari. Anche perché Gobbi ha sprecato un pallone d’oro nel primo tempo, poco prima che Macheda perdesse l’attimo su un assist di Maccarone, tutto solo davanti a Mirante. Troppo poco, i numeri sampdoriani sono impietosi e dicono tutto sui mali di questa squadra: quarta sconfitta consecutiva, quinta nelle ultime sei gare, in cui i blucerchiati hanno segnato la miseria di due reti. GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Zaccardo al 20’ s.t. SAMPDORIA (4-4-1-1) Curci; Zauri, Gastaldello, Volta, Martinez; Mannini, Poli (dal 24’ s.t. Biabiany), Dessena, Ziegler; Guberti (dal 20’ p.t. Macheda); Maccarone (dal 35’ s.t. Koman). PANCHINA Da Costa, Lucchini, Laczko, Padalino. ALL. Cavasin. PARMA (3-4-2-1) Mirante; Zaccardo, Paletta, Pisano; Valiani, Morrone, Dzemaili, Gobbi; Giovinco (38’ s.t. Modesto), Palladino (36’ p.t. Candreva); Amauri. PANCH. Pavarini, Feltscher, Crespo, Paci, Bojinov, ALL. Marino. ARBITRO Valeri di Roma. ESPULSI Dzemaili (P) al 47’ s.t. per doppia amm. (proteste e gioco scorretto) AMMONITI Amauri (P), Giovinco (P), Zauri (S), Poli (S), Dessena (S), Valiani (P) per g.s., Pisano (P) per proteste. NOTE paganti 3.352, incasso 54.530 euro; abb. 18.543, quota 184.487 euro. Tiri in porta 3-3. Tiri fuori 7-5. In fuorigioco 2-7. Angoli 6-4. Rec.: p.t. 1’, s.t. 3’. ste ripeterlo, dello scellerato mercato di gennaio. Questa è una maglia che brucia e ora sarà dura per la Samp arrivare indenne sino alla fine, a meno che i rientri di capitan Palombo (forse a Verona dopo la sosta) e di Pozzi diano la scossa. La chiave E pensare che Cavasin (seconda sconfitta consecutiva) l'aveva fatto capire: pri- mo non prenderle. Di fatto: terzini bloccati in difesa, ma centrocampo troppo statico per produrre gioco e attacco ancora una volta inesistente. Maccarone doveva essere la torre per gli inserimenti degli esterni e di Guberti trequartista, ma quest’ultimo è andato quasi subito k.o., e il povero Big Mac è riuscito pure a sbagliare un rigore fischiato alla Samp sotto di un gol, per un (inesistente) fallo di mano di Gobbi, calciandolo alle stelle. E poi c’è l’ex allievo di Ferguson: rileva Guberti, ma avrebbe fatto notizia se fosse riuscito a combinare qualcosa di buono. Amauri, 30 anni, è passato al Parma in gennaio PEGASO Il riscatto L’unica nota negativa per il Parma è che dopo la sosta dovrà affrontare il Bari senza Valiani, Giovinco e Dzemaili, ma è poca cosa rispetto ai tre punti conquistati ieri. Giovinco è stato un rompighiaccio fantastico, la difesa ha retto bene. Non altrettanto il reparto arretrato di Cavasin: dopo un rinvio sballato di Curci, l’assist di Gobbi ha fruttato il colpo di testa vincente di Zaccardo, bravo ad approfittare pure dell’errore di Martinez. DOPO PARTITA I TECNICI Cavasin: «Tutto ok Uno scivolone ci è costato il gol» Marino accusa: «Fallo della Samp e rigore contro di noi... Ma tanto siamo abituati» ALESSIO DA RONCH GENOVAdSerenità. Alberto Ca- vasin cerca di ammortizzare la sconfitta con questa parola. La piazza sulla faccia dei giocatori all’interno dello spogliatoio, la ribadisce a tutti in conferenza stampa: «Abbiamo fatto quello che dovevamo e non avremmo meritato la sconfitta. Il Parma non ha fatto niente più di noi se non il gol, venuto per la scivolata di Martinez in un’azione poco pericolosa. Se in azioni del genere si faces- se sempre gol le partite finirebbero 21 a 19. Dobbiamo pazientare e trovare la svolta, poi faremo un filotto di risultati positivi. E’ importante comunque avere questo pubblico da 10, sarà fondamentale». Poi spiega le sue scelte più importanti: «Ho tolto Poli perché volevo avere un centrocampista più potente davanti alla difesa e altri due più portati a spingere. Il rigore, che non era rigore, lo ha tirato Maccarone perché è il rigorista e se la sentiva». Abitudini Pasquale Marino gode al punto da riuscire a ingoiare persino il rigore: «E’ stato fischiato per un fallo di mano, però mi dicono che a farlo era stato uno della Samp. Ci siamo abituati, meno male che non l’hanno sfruttato. La sfida è stata equilibrata e siamo stati bravi a farla nostra, giocando con la mentalità giusta. Ora concentriamoci sulla sfida con il Bari. Non avremo per squalifica Valiani, Giovinco e Dzemaili, ma siamo abituati anche a questo». LE PAGELLE di ALESSIO DA RONCH BIG MAC SOTTO IPNOSI GIOVINCO, BUONE IDEE ZACCARDO PERFETTO SAMPDORIA 5 CURCI 5,5 Sbaglia il rinvio che innesca l’azione decisiva. ZAURI 6 Ci mette cuore ed esperienza. VOLTA 6 Regge fisicamente l’impatto con Amauri. GASTALDELLO 5,5 Stranamente meno sicuro e imperioso del solito. MARTINEZ 5,5 Manda in ansia Curci, poi scivola e perde Zaccardo. MANNINI 6 Sbaglia molto, ma indubbiamente è uno dei pochi a giocare con personalità. DESSENA 5,5 Solo nel finale riesce a togliersi di dosso l’ansia. POLI 6 Le responsabilità pesano, ma lui se le carica sulle spalle, per ora ancora un po’ fragili. BIABIANY 5 Qualche spizzicata di testa, tiri niente. IL MIGLIORE 6 ZIEGLER h Freddezza svizzera, non trema anche se a centrocampo fatica un po’. GUBERTI s.v. Va k.o. prima di poter dire la sua. MACHEDA 4,5 Ci mette più voglia, stavolta però non mostra il suo talento. MACCARONE 4,5 La psicosi del gol lo annienta (Koman s.v.). All. CAVASIN 5 È ancora a metà del guado nel trasferire alla Samp le sue idee. PARMA 6 MIRANTE 6 Stoppa d’istinto Dessena. ZACCARDO 6,5 Un gol da centravanti, novanta minuti da buon difensore. PALETTA 6 Qualche volta goffo, ma non affonda. PISANO 6 Utile nell’emergenza. VALIANI 5,5 Subisce un po’ la qualità di Ziegler. MORRONE 6 Artista del fallo tattico. DZEMAILI 6 Mette nel cassetto un po’ di qualità per spolverare la clava. GOBBI 6 Soffre con Mannini, ma non rinuncia mai ad offendere e strappa dal piede di Macheda una buona chance. IL MIGLIORE 6,5 GIOVINCO h Fa parecchi falli, quando ha la palla però trova sempre un’idea buona e la utilizza con velocità (Modesto s.v.). PALLADINO 6 Scatta bene in avvio, ma si fa male prestissimo. CANDREVA 6 Interpreta il ruolo a modo suo, comunque regala equilibrio alla squadra. AMAURI 6 Furbo e prestante, si rende utile. All. MARINO 6 Riesce a dare la mentalità giusta ai suoi. TERNA ARBITRALE: VALERI 5 Il rigore è soltanto una delle tante cose sulle quali vede male. Romagnoli 6-Nicoletti 6. LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT CLASSIFICA DELLA SERIE A RISULTATI BARI-CHIEVO 1-2 Pellissier (C), Ghezzal (B) rigore, Moscardelli (C) SQUADRE BOLOGNA-GENOA Di Vaio (B), Dainelli (G) MILAN INTER-LECCE Pazzini (I) 1-0 JUVENTUS-BRESCIA Krasic (J), Eder (B), Del Piero (J) 2-1 LAZIO-CESENA Zarate (L) 1-0 NAPOLI-CAGLIARI 2-1 Cavani (N) rigore, Acquafresca (C), Cavani (N) PALERMO-MILAN Goian (P) 1-0 SAMPDORIA-PARMA Zaccardo (P) 0-1 UDINESE-CATANIA Inler (U), Di Natale (U) rigore 2-0 PROSSIMO TURNO sabato 2 aprile BRESCIA-BOLOGNA (ore 18) (0-1) MILAN-INTER (ore 20.45) (1-0) domenica 3 aprile, ore 15 NAPOLI-LAZIO (ore 12.30) (0-2) CATANIA-PALERMO (1-3) CESENA-FIORENTINA (0-1) CHIEVO-SAMPDORIA (0-0) GENOA-CAGLIARI (1-0) LECCE-UDINESE (0-4) PARMA-BARI (1-0) ROMA-JUVENTUS (ore 20.45) (1-1) LA MOVIOLA i PUNTI IN CASA RETI FUORI RIGORI INTER NAPOLI UDINESE LAZIO ROMA JUVENTUS PALERMO FIORENTINA BOLOGNA * CAGLIARI GENOA CHIEVO PARMA CATANIA SAMPDORIA CESENA LECCE BRESCIA BARI PUNTI IN CASA FUORI TOTALE DIFF. FAVORE CONTRO 2009 2010 E RETI DIFFERENZA TOTALE G. V. N. P. G. V. N. P. G. V. N. P. F. S. F. S. F. S. 1-1 FIORENTINA-ROMA 2-2 Mutu (F), Totti (R) rigore, Gamberini (F), Totti (R) MARCATORI PARTITE T. R. T. R. 62 15 9 4 2 15 9 4 2 30 18 8 4 31 11 20 11 51 22 +29 4 3 1 0 60 15 11 3 1 15 7 3 5 30 18 6 6 38 17 18 15 56 32 +24 6 5 3 1 59 56 54 50 45 43 41 40 39 39 35 32 32 31 29 28 26 17 15 15 16 14 15 15 15 15 15 14 15 15 15 16 15 15 15 15 10 10 11 9 7 9 8 7 8 6 4 4 8 5 5 5 5 2 3 3 3 4 3 2 4 6 1 3 7 7 4 5 4 4 4 5 2 2 2 1 5 4 3 2 6 5 4 4 3 6 6 6 6 8 15 15 14 16 15 15 15 15 15 16 15 15 15 14 15 15 15 15 8 7 5 5 5 4 2 4 3 4 4 3 0 2 2 2 1 1 2 2 3 4 6 2 7 4 5 6 4 4 4 5 4 3 4 3 5 6 6 7 4 9 6 7 7 6 7 8 11 7 9 10 10 11 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 18 17 16 14 12 13 10 11 11 10 8 7 8 7 7 7 6 3 5 5 6 8 9 4 11 10 6 9 11 11 8 10 8 7 8 8 7 8 8 8 9 13 9 9 13 11 11 12 14 13 15 16 16 19 26 24 25 25 26 26 21 17 24 17 12 14 18 16 12 19 16 9 9 11 12 12 23 21 13 12 17 18 11 13 14 14 17 21 18 21 20 32 11 22 19 19 14 16 12 12 18 15 7 9 13 12 8 8 18 19 13 29 15 25 18 25 19 15 21 28 26 20 24 31 20 24 46 56 36 47 45 45 35 33 36 29 30 29 25 25 25 31 24 17 27 30 25 41 38 46 31 37 36 33 32 41 40 34 41 52 38 45 +19 +26 +11 +6 +7 -1 +4 -4 = -4 -2 -12 -15 -9 -16 -21 -14 -28 6 6 2 9 3 1 4 3 2 3 2 3 3 7 4 4 5 7 4 5 2 8 2 0 3 1 1 2 1 3 3 6 3 1 4 4 3 5 5 5 4 7 3 2 5 1 4 10 5 1 5 4 3 8 59 (+3) 63 (-3) 3 45 (+14) 1 32 (+24) 5 32 (+22) 5 59 (-9) 3 45 (=) 6 48 (-5) 2 41 (=) 1 35 (+5) 4 39 (=) 1 43 (-4) 3 37 (-2) 8 41 (-9) 2 35 (-3) 1 47 (-16) 4 in B 3 in B 2 in B 6 42 (-25) POSIZIONE STAGIONE 2009 2010 ULTIME QUATTRO GARE 2 1 VVNP 6 16 16 2 6 4 10 14 12 8 13 10 14 5 in B in B in B 9 VVNV PNVV VVVV PVPV NVVN PPNV PPPV NVVN VNVN VNPP PPVN PNPV NNPV VPVP PPPP VVNP NPPP NNNP NPNP U CHAMPIONS U PRELIMINARI DI CHAMPIONS U EUROPA LEAGUE U RETROCESSIONE A parità di partite giocate la nostra classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti 2) minor numero di partite disputate 3) differenza reti 4) numero di gol segnati 5) ordine alfabetico. Le ultime tre retrocedono in serie B. * Bologna ha 3 punti di penalizzazione. LA PUNTA CONTROLLA CON UN BRACCIO. ERRORI ANCHE A UDINE, TORINO E BARI Valeri: che svista a Genova Di Vaio, un gol da annullare Concesso un rigore alla Sampdoria, ma il tocco di mano è di Volta FRANCESCO CENITI fceniti@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dPasso indietro per la squadra di Braschi: errori in quasi tutte le sfide. Di «positivo» c’è che quasi sempre le sviste non hanno inciso sul risultato, ma servirà più attenzione nelle prossime (decisive) giornate. BARI-CHIEVO 1-2 Non convince Gervasoni: giusto assegnare il rigore al Bari, ma ci stava l’ammonizione a Fernandes per la netta spinta a Bentivoglio. Per il giocatore del Chievo sarebbe stato il secondo giallo... BOLOGNA-GENOA 1-1 Doveri (Can B) sbaglia di suo e con la complicità del primo assistente Manganelli. Da annullare il vantaggio del Bologna: dopo un pri- Volta colpisce con una mano: non c’era il rigore per la Sampdoria SKY mo stop col petto, Di Vaio si aggiusta la palla con il braccio. Anche il pari del Genoa è viziato da una irregolarità: non c’era la punizione concessa per il presunto fallo di Britos (pure ammonito) su Floro Flores. Sulla successiva battuta arriva la rete di Dainelli. Nel finale fa bene l’arbitro a non concedere il rigore al Bologna: distanza minima per ritenere volontario il braccio di Criscito, poi è Perez a fare sfondamento. FIORENTINA-ROMA 2-2 Lascia moltissimi dubbi la scelta di Mazzoleni che ferma per fuorigioco un’azione della Fiorentina (Gilardino in gol a gioco fermo): Santana recupera palla dopo quello che sembra un con- trollo sbagliato di Burdisso e quindi azzera il precedente offside. Ok il rigore dato alla Roma: Comotto stende Riise. Menez: due simulazioni, un giallo. JUVENTUS-BRESCIA 2-1 Celi non fischia neppure fallo dopo 5’ quando Chiellini travolge Eder: da discutere semmai solo il colore del cartellino (chiara occasione da gol?). Giusti i due gialli mostrati a Mareco (falli su Del Piero e Matri). SAMPDORIA-PARMA 0-1 Valeri incappa in un errore che poteva innescare molte polemiche: inesistente il rigore dato alla Samp, perché il mani è di Volta che salta in mezzo a Gobbi e Pisano. Maccarone mette tutti d’accordo calciando in tribuna. Ok il gol annullato a Palladino (fuorigioco), ci stanno le due ammonizioni a Dzemaili. UDINESE-CATANIA 2-0 Annullato un gol a Di Natale al 6' per il fuorigioco (c’è) di Armero. Sbaglia Russo a concedere il rigore all’Udinese: non c’è contatto tra Marchese e Sanchez anche se a velocità normale la decisione sembrava corretta. Dubbi nel primo tempo per un mani di Gomez: giudicato involontario. (Inter-Lecce a pagina 3 Napoli-Cagliari a pagina 13) 25 RETI: Di Natale (5) (Udinese) 22 RETI: Cavani (3) (Napoli) 19 RETI: Eto'o (5) (Inter) 18 RETI: Di Vaio (1) (Bologna) 16 RETI: Matri (1) (11 reti con il Cagliari) (Juventus) 14 RETI: Ibrahimovic (2) (Milan) 12 RETI: Pazzini (2) (6 con la Sampdoria) (Inter); Sanchez (Udinese) 11 RETI: Pato (Milan) 10 RETI: Pellissier (1) (Chievo); Gilardino (Fiorentina); Robinho (Milan); Pastore (Palermo); Borriello (1) (Roma) 9 RETI: Quagliarella (Juventus); Hamsik (1) (Napoli); Crespo (3) (Parma) 8 RETI: Caracciolo (3) (Brescia); Ilicic (Palermo); Totti (5) e Vucinic (1) (Roma) 7 RETI: Maxi Lopez (1) (Catania); Hernanes (1) (Lazio); Miccoli (Palermo) 6 RETI: Nené (Cagliari); Bogdani e Jimenez (2) (Cesena); Moscardelli (Chievo); Floro Flores (3 reti con l'Udinese) (Genoa); Krasic (Juventus); Floccari (Lazio); Cassano (2) (4 con la Sampdoria) (Milan); Lavezzi (Napoli) 5 RETI: Diamanti (1) (Brescia); Acquafresca (Cagliari); Palacio (1) (Genoa); Cambiasso, Milito e Stankovic (Inter); Del Piero (1) (Juventus); Kozak (1) e Zarate (Lazio); Di Michele (Lecce); Pinilla (Palermo); Giovinco (Parma); Guberti (Sampdoria) 4 RETI: Barreto (2) (Bari); Ramirez (Bologna); Eder (Brescia); Conti (Cagliari); Silvestre (Catania); Giaccherini e Parolo (Cesena); Mutu e Santana (Fiorentina); Thiago Motta (Inter); Iaquinta, Marchisio e Toni (1) (3 reti col Genoa) (Juventus); Mauri (Lazio); Corvia (Lecce); Simplicio (Roma); Maccarone (1) (2 con il Palermo) (Sampdoria) 3 RETI: Rudolf (1 rete con il Genoa) (Bari); Britos e Gimenez (Bologna); Cesar (Chievo); D'Agostino (1) e Ljajic (2) (Fiorentina); Ranocchia (2 con il Genoa) e Sneijder (Inter); Pepe (Juventus); Giacomazzi, Jeda (1), Ofere e Olivera (Lecce); Boateng (Milan); Maggio (Napoli); Nocerino (Palermo); Zaccardo (Parma); Amauri e Palladino (Parma); Pozzi (1) (Sampdoria); Benatia e Denis (Udinese) 2 RETI: Ghezzal (1) e Okaka (Bari); Paponi (Bologna); Cordova (Brescia); Canini e Nainngolan (Cagliari); Gomez, Lodi e Terlizzi (Catania); Fernandes, Mandelli e Thereau (Chievo); Destro, Mesto, Milanetto, Paloschi e M. Rossi (Genoa); Pandev (Inter); Aquilani (Juventus); Biava e Sculli (Lazio); Munari e Piatti (Lecce); Inzaghi (Milan); Cannavaro (Napoli); Bacinovic, Bovo e Migliaccio (Palermo); Bojinov e Candreva (Parma); De Rossi, N. Burdisso, Juan, Menez e Perrotta (Roma); Armero, Domizzi, Inler e Zapata (Udinese) 1 RETE: 90 giocatori RETI: in questo turno 21 (4 rigori); in totale 721 (61 rigori, 20 autoreti) CONCORSI CONCORSI N. 29 DEL 20/3/2011 TOTOCALCIO - COLONNA VINCENTE 2-X-1-1-2-1-1-X-1-2-1-1-1-1 QUOTE: Ai 14 (73) 4.125€; ai 13 (1631) 85€; Ai 12 (14397) 9€; Ai 9 (1165) 138€ TOTOGOL - COLONNA VINCENTE 9-1-4-7-14-2-6 QUOTE:Ai 7 e 6 nessun vincitore; Ai 5 (9) 752 €; Ai 4 (178) 45 € R R LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT MONDO INGHILTERRA CHELSEA MANCHESTER C. 2 0 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Luiz al 32’, Ramires al 47’ s.t. CHELSEA (4-4-2) Cech 6; Ivanovic 6, Luiz 7, Terry 6, Cole 6; Ramires 6,5, Essien 6, Lampard 6, Malouda 5,5 (dal 25’ s.t. Anelka 6); Kalou 5,5 (dal 32’ Zhirkov s.v.), Torres 5 (dal 25’ s.t. Drogba 6,5). PANCHINA Turnbull, Bosingwa, Ferreira, Mikel. ALLENATORE Ancelotti 7. MANCHESTER CITY (4-2-3-1) Hart 6; Richards 6, Kompany 6,5, Lescott 6, Kolarov 5; De Jong 6,5, Barry 6; Milner 5,5 (dal 35’ s.t. A. Johnson s.v.), Y. Touré 5,5 (dal 35’ s.t. Balotelli s.v.), Silva 5,5; Dzeko 5,5. PANCHINA Taylor, Boyata, Boateng, Vieira, Wright-Phillips. ALLENATORE Mancini 6. ARBITRO Foy 6. AMMONITI Milner (M), De Jong (M), Barry (M), Kolarov (M), Luiz (C) per gioco scorretto, Ramires (C) per c.n.r. NOTE spettatori 41.741. Tiri in porta 4-1. Tiri fuori 16-4. In fuorigioco 3-0. Angoli 5-1. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’. Il gol di David Luiz che sblocca il risultato in Chelsea-Machester City, poi raddoppierà Ramires ACTION IMAGES Il Chelsea brasiliano fa felice Ancelotti Luiz e Ramires nel finale firmano la vittoria e il sorpasso sul Manchester City: i Blues tornano al terzo posto GIANCARLO GALAVOTTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA LONDRA dDopo il Manchester rosso (2-1 il 1˚ marzo allo United), Carlo Ancelotti fa il bis col Manchester blu: 2-0 al City, scavalcato al terzo posto, ed è la prima volta dal 7 novembre scorso. «Abbiamo dormito due mesi, adesso siamo freschi e riposati», ripete Carletto, che a 9 turni dal traguardo di Premier aspetta a concedere ai Red Devils, 9 punti avanti (ma con un turno in più) il titolo conquistato al primo colpo l’anno scorso. Comanda Carletto Scacco al Mancio, che nei precedenti inglesi l’aveva fatta da padrone: 4-2 un anno fa a Stamford Bridge, 1-0 in settembre a Manchester. Alla 20ª sfida diretta (da Fiorentina-Juve 1-3 nel 2001) Ancelotti torna in vantaggio sull’amico-rivale, 9 vittorie a 8 (3 pari). Ma stavolta le conseguenze per lo sconfitto si prean- nunciano drastiche: ricacciato al quarto posto, col Tottenham a ridosso, Mancini deve assolutamente mantenere la zona Champions, e cercare di vincere la FA Cup (semifinale con il Manchester United) per salvare la panchina. Obiettivo Special Lo sceicco Mansour sta già guardando a Mourinho: lo Special aspira alla successione di Ferguson allo United, ma Sir Alex non ha intenzione di mollare almeno per un altro anno. E nessuno ha i milioni del City. Al via a Stamford Bridge ci sono 415 milioni di euro, la squadra di Mancini è appena più cara del Chelsea, 230 milioni. Ma nel City manca Tevez: guaio agli adduttori, i medici consigliano il riposo. E Carlitos sta in tribuna, un handicap pesantissimo per il Mancio, senza il bomber responsabile del 45 per cento dei gol stagionali. IL DUELLO IN PANCHINA Carletto vince la sfida sul piano tattico con Mancini ANCELOTTI 7 Dopo due sconfitte su due sfide inglesi, batte Mancini innanzitutto sul piano tattico, soffocando i contropiede del Manchester City. E poi la spunta alla distanza grazie alla gestione ottimale delle risorse. MANCINI 6 Parte con l’handicap della partita in dieci giocata giovedì in Europa League contro la Dinamo Kiev e paga l’indisponibilità di Tevez in attacco. L’effetto dell’espulsione di Balotelli, utilizzato soltanto nel finale a Stamford Bridge, condanna ancora il City. Effetto Balo L’altro handicap risale a giovedì sera, ma ha conseguenze dirette sul risultato di Stamford Bridge: il City ha giocato un’ora in 10 contro la Dinamo Kiev, in Europa League, per l’espulsione di Balotelli. «La stanchezza si è fatta sentire anche qui — sottolinea alla fine Mancini —, nel finale non eravamo più lucidi, e il Chelsea l’ha spuntata». Nel finale è cambiato tutto, a cominciare da un match nato tatticamente perfetto dal reciproco progetto di bloccare ogni offensiva rivale. «Nelle due sfide precedenti Roberto mi ha sorpreso col contropiede — nota Ancelotti —. Stavolta ho preso le contromisure». Doppio brasiliano Ancelotti ha scelto Torres su Drogba e Anelka, ma nemmeno nel giorno dei suoi 27 anni l’ex Niño riesce a sbloccarsi, e fanno 498’ in 7 presenze. Dzeko non gli è da meno, ma costa appena la metà. Mancini non se la sente di rischiare ancora con Balotelli, dopo la mattata di giovedì, se non a 10’ dalla fine. Ancelotti vince con i cambi: Drogba per Torres basta a smuovere le acque, a caricare la spinta del Chelsea. Il resto lo fanno i due brasiliani. David Luiz costringe Richards ad atterrarlo, Drogba calcia la punizione, e David Luiz infila di testa l’1-0, sfuggendo a Kolarov. A tempo scaduto Ramires nobilita il risultato con una serpentina che abbaglia Lescott e Kolarov e infila in diagonale Hart. n MIGLIORI IN CAMPO 7 David Luiz (Chelsea) Un vero affare: è costato meno della metà di Torres, tecnica cristallina, estro brasiliano, nasce difensore ma potrebbe giocare ovunque. Dopo aver colpito il Manchester United, segna anche al City 6,5 Kompany (Man. City) Stopper ad alto rendimento e massima affidabilità, non dipendono da lui gli scompensi che aprono la strada al 2-0 del Chelsea. Blocca Lampard, è sulla schiacciata di Ivanovic FRANCIA Il Psg battuto a Marsiglia PARIGI (a.g.) André Ayew regala al Marsiglia derby di Francia e se condo posto. Il figlio di Abedì Pelé firma il gol vittoria di testa al 33’ p.t. dopo le reti di Heinze e Chantome. In coda ora rischia il Monaco, battuto dal Nancy. 28ª giornata Auxerre Sochaux 2 0; Brest Lilla 1 2; Lorient St Etienne 0 0; Montpellier Lens 1 4; Tolosa Nizza 1 1; Valencien nes Bordeaux 2 2; Lione Ren nes 1 1; Caen Arles 2 0; Mona co Nancy 0 1; Marsiglia Psg 2 1. Classifica Lilla 55; Marsiglia 51; Rennes 50; Lione 49; Psg 45; St Etienne, Montpellier 39; Borde aux, Lorient 38; Tolosa 37; So chaux, Brest, Caen, Nancy 35; Nizza 34; Valenciennes 33; Au xerre 32; Monaco 29; Lens 28; Arles 12. taccuino INGHILTERRA United in testa dNell’altro posticipo della 30ª gior nata di Premier, il Liverpool ha vin to 2 0 in casa del Sunderland (Kuyt su rigore e Suarez). Classifica Manchester United 63; Arsenal* 58; Chelsea* 54; Manchester City 53; Tottenham* 49; Liverpool 45; Bolton, Everton 40; Sunderland 38; Stoke City 37; Newcastle 36; Fulham 35; Blackburn, Aston Villa, Blackpool, West Bromwich 33; West Ham, Wolverhampton 32; Birmingham* 31; Wigan 30. (* una partita in meno) GRECIA Olympiakos campione ATENE d(a.m.) L’Olympiakos si è laureato campione di Grecia con tre giornate di anticipo grazie al 6 0 da record rifilato all’Aek Atene. Per l’Olympiakos è il 38˚ titolo greco, il 13˚ negli ultimi 15 anni. OLANDA Ajax, brutto stop dL’Ajax sconfitto si allontana dalla coppia al vertice della Eredivisie. 28ª giornata Ieri: Den Haag Ajax 3 2. Classifica Psv* 58; Twente* 57; Ajax 55; Alkmaar 49; Den Haag 48; Groningen 47; Roda*, Utrecht* 41; Heracles 37; Nec 36; Heerenve en 35; Feyenoord* 34; Nac, De Graafschap 33; Vitesse 29; Excelsior* 22; Venlo 17; Willem II 12. (* una partita in meno) LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R MONDO IL PERSONAGGIO FRANCESCO VELLUZZI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO dNon è la prima volta, non sarà l’ultima. Leo Messi è piombato nuovamente a Milano precisando subito: «Niente mercato, niente calcio, nessuna allusione. Sono qui per fare shopping da Dolce & Gabbana, per godermi una giornata in tranquillità e mangiarmi la cotoletta alla milanese, che adoro, e la mozzarella. Tutto qui». Messi alla milanese: shopping e cotoletta Leo da Dolce & Gabbana: «Voglio rivincere la Champions Barça in finale con l’Inter? Per me una squadra vale l’altra» Giornata Il Pallone d’oro è arrivato in città, accompagnato dall’inseparabile Augusto, l’amico argentino col quale volerà a New York per aggregarsi alla Nazionale. Prima tappa l’hotel Principe di Savoia dove, però, non ha la mitica suite 10 presidenziale, ma una suite classica. Da lì via allo shopping selvaggio con Davide Lippi, Carlo Diana e Lorenzo Tonetti che lo seguono nei blitz italiani. E alle 17.30 eccolo nella boutique della maison di Corso Venezia dove Leo ha fatto prima un passaggio dal barbiere. Una spuntatina veloce e poi al secondo piano a scegliere i capi che più gli piacciono. Moda Messi è andato sul casual: jeans, t-shirt, sneakers, giubbotti e pure un portafogli da uomo. Tante cose, tanti pacchi. Lui felice come un bambino. Fino all’uscita. La voce ormai si era sparsa e fuori dal negozio c’erano 200 persone che aspettavano la foto o l’autografo. Niente da fare, per nessuno. Leo ha provato ad accontentare qualcuno, ma è stato Leo tra la folla in Corso Venezia ROMAPRESS INTERROTTA VELEZ-SAN LORENZO Violenza in Argentina: muore un tifoso Messi esce dal barbiere di Dolce & Gabbana con Davide Lippi ROMAPRESS SPAGNA STOP DI 2-3 SETTIMANE Ahi Real, Ronaldo si ferma: quarti di Champions a rischio MADRID (f.m.r.) Lesione di primo grado al bicipite femorale della gamba sinistra, due tre settimane di stop. Questo il verdetto degli esami a cui si è sottoposto dopo il derby Cristiano Ronaldo, che salterà le due amichevoli della nazionale e spera di tornare in tempo per l’andata dei quarti di Champions col Tottenham (il 5 aprile). 29ª giornata Sabato: Maiorca Saragozza 1 0, Barcellona Getafe 2 1, A. Madrid Real Madrid 1 2. Ie ri: Sp. Gijon Almeria 1 0, Hercu les Osasuna 0 4, Santander Real Sociedad 2 1, Malaga Espanyol 2 0, Deportivo Levante 0 1, Athle tic Bilbao Villarreal 0 1, Valen cia Siviglia 0 1. Classifica Barcel lona 78; Real Madrid 73; Valencia, Villarreal 54; Espanyol 43; Athle tic Bilbao e Siviglia 42; A. Madrid 39; Maiorca 38; Real Sociedad, Le vante, Osasuna 35; Getafe 34; Santander 33; Sp. Gijon 32; Depor tivo 31; Saragozza 30; Malaga 29; Almeria, Hercules 26. UEFA SISTEMA DI QUALIFICAZIONI TIPO CHAMPIONS Nazionali: dal 2014 35 milioni per l’Italia PARIGI dQualificazioni delle na- no 35 milioni a quadriennio. Per le piccole, minimo 5 milioni. Non contentissimi i club: temono che questo possa sottrarre investimenti alla Champions. zionali come in Champions: con diritti tv centralizzati e premi milionari. È la novità rivoluzionaria dal 2014 per moltiplicare i ricavi. Avete presente i milioni che i 32 club finalisti di Champions si spartiscono a fine stagione? Il sistema delle qualificazioni europee sarà lo stesso: le 53 federazioni hanno firmato l’accordo. In cicli quadriennali — il primo è Francia 2016 (Euro)-Russia 2018 (Mondiale) — i diritti tv saranno centralizzati, gestiti dall’Uefa e produrranno utili legati a risultati e market-pool. Le proiezioni per le «grandi» (Italia, Germania, Inghilterra, Spagna e Francia) sono di alme- Brasile 2014 Platini ha parlato di fair play finanziario e di Mondiale: «Le regole valgono per tutti: dal 2014-15 anche i grandi club possono essere esclusi dalle coppe. Qatar 2022? Lo farei dal 20 novembre al 20 dicembre». Non cambia la formula per le qualificazioni europee a Brasile 2014 (le ultime non centralizzate). Nove gruppi: passano le 9 vincenti; la miglior seconda; le vincenti dei 4 playoff tra le altre seconde (totale 13). Oggi chiude l’Esecutivo e arrivano gli ospiti Fifa (Blatter e Bin Hammam). Domani Congresso: rielezione di Platini fino al 2015. DAL NOSTRO INVIATO FABIO LICARI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Un morto e almeno quattro poliziotti feriti. È il pesante bilancio di Velez San Lorenzo, interrotta dopo 7’. Negli scontri fuori dallo stadio, ha perso la vita un 40enne tifoso del San Lorenzo. Gli incidenti sono poi proseguiti sugli spalti: la partita è cominciata, ma i sostenitori ospiti hanno costretto l’arbitro Pezzotta a fermarla abbattendo le recinzioni del campo. s assalito e, quindi, portato a tutta velocità in hotel. HA DETTO Calcio Arrivato a destinazione, si è rasserenato con Augusto guardando gli uccellini fuori sul piazzale: «Il Duomo? Non l’ho mai visto». Non può permettersi una passeggiata normale. Ne è consapevole. Al bar si gusta cappuccino e biscotti. Gli chiediamo della Champions: «Voglio rivincerla. Non posso dire chi voglio in finale. Il Real Madrid sappiamo che non ci può toccare». L’Inter? «Una vale l’altra. Saremmo dovuti venire qui per la festa di Eto’o con alcuni compagni, ma l’impegno ravvicinato in campionato non ce lo ha permesso. E poi volevamo stare vicini col pensiero ad Abidal». E’ l’unica concessione calcistica nella sua domenica libera. Niente discorsi di altro genere, «anche perché a Barcellona sto troppo bene». «Si sta tanto bene, dell’Italia gli piacciono tanto le ragazze», scherza Augusto. Sarà. In realtà l’unica donna che si avvicina al campione del Barça è molto giovane, veste casual come lui e parla spagnolo. Va al tavolo, lo saluta e poi si dirige verso l’ascensore con un ragazzo che ha un mega trolley. Giornalista? Ride e sale in camera. Leo si prepara per la serata al ristorante da Giannino dall’amico Lorenzo. Arriva alle 22.30 e trova tutto pronto nella sala più ambita. Tavolata da 15 persone con Flavio Briatore a capotavola e con alcune bellezze. Proprio come piace a lui. R su Eto’o Dovevo venire con dei compagni alla sua festa, ma l’impegno di campionato era troppo ravvicinato. E poi volevamo star vicini ad Abidal R LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R SERIE BWIN IL COLPO DI SCENA Torino, salta Papadopulo Dietrofront Cairo: Lerda Il nuovo allenatore resiste soltanto due partite (perse): esonero Il presidente richiama il tecnico iniziale e annuncia: «Mollo tutto» FRANCESCO BRAMARDO playoff nonostante la partenza disastrosa: due partite, due sconfitte, zero gol segnati. Il primo pensiero di Lerda, alla telefonata del presidente, è stato: sono su Scherzi a parte. Poi ha detto: «Sono contentissimo, è come se avessi fatto un incidente e ne sono uscito illeso, più carico di prima. Stavo pensando di farmi una vacanza, ma io sono più a mio agio sulla panchina del Toro». 5 RIPRODUZIONE RISERVATA TORINO d«Settanta giorni per salvare la stagione, le sorti del Toro e me ne vado». Le parole di Urbano Cairo risuonano come un’eco, già sentite negli ultimi due anni ma c’è qualcosa di nuovo questa volta: il richiamo sulla panchina di Franco Lerda. Una mossa disperata che un presidente decisionista ed orgoglioso come Cairo mai avrebbe compiuto in un lasso così breve di tempo. Nella centenaria storia del Torino questa mancava in assoluto: l’esonero più veloce della luce. Il ritorno Da ieri sera Giuseppe Papadopulo non è più l’allenatore dei granata che questa mattina, alla ripresa, ritrovano Lerda che, esonerato due settimane fa, è stato richiamato in fretta e furia. Tutto in una domenica che nulla lasciava presagire al cambio della guardia, Lerda a casa alle porte di Cuneo, e Papadopulo ignaro all’Olimpico a godersi Juve-Brescia. Tanto all’oscuro che nell’intervallo confidava di volersi fermare a lungo sulla panchina granata, ottimista sul raggiungimento della zona Franco Lerda, 43 anni, al Torino prima giocatore e poi tecnico IMAGE Beppe Papadopulo, 63 anni, è al settimo esonero in carriera LIVERANI 41 0 I PUNTI DI LERDA... Franco Lerda ha ottenuto 41 partite in 30 gare, con un bilancio di 11 vittorie, 8 pareggi, 11 sconfitte, con 34 gol segnati e 36 subiti. La media punti è stata di 1,36 a partita. ...E QUELLI DI PAPADOPULO Beppe Papadopulo, subentrato a Lerda dopo la 30ª giornata, ha perso due partite su due: 2-0 in casa contro il Livorno e 1-0 sabato sul campo del Frosinone. Toro in vendita Il tono di voce di Cairo, e quanto dichiarato sul futuro della società, non hanno però lasciato dubbi: «Le sorti della squadra, della maglia e dei tifosi sono nelle sue mani e in quelle dei giocatori», il riassunto della breve chiacchierata con Lerda. «Quello che era nelle mie possibilità l’ho fatto, le ho provate tutte, ho sperato in una svolta che non è arrivata. A questo punto non ci sono più alibi per nessuno — spiega Cairo — anche se il Toro andasse in A, a fine stagione lascio. Al momento non ci sono acquirenti, ma è mia intenzione di farmi da parte. C’è una contestazione nei miei confronti a prescindere, che investa o meno nella squadra. A questo punto mi domando chi me lo fa fare». IL POSTICIPO ORE 20.45 L’ALTRA PANCHINA Oggi il Padova fa l’annuncio: Dal Canto resta PADOVA Oggi il Padova ufficializza la conferma di Dal Canto. Dopo la vittoria di Pescara e dopo il no di Colomba, la società ha avuto la disponibilità di Cagni, ma alla fine ha scelto la soluzione interna. L’unico problema è il patentino: Dal Canto, allenatore della Primavera e tecnico di seconda categoria, avrà una deroga di 30 giorni dal Settore tecnico della Figc. PENALIZZAZIONE E’ attesa per oggi la decisione della Disciplinare sull’AlbinoLeffe, che rischia la penalizzazione. SITUAZIONE La classifica dopo 32 giornate: Atalanta p. 63; Siena 60; Novara 55; Varese 51; Reggina* 47; Vicenza* 45; Livorno 44; Grosseto 43; Pescara 42; Piacenza e Torino 41; Empoli* e Padova 40; Modena 39; Sassuolo 37; AlbinoLeffe 36; Cittadella 35; Crotone* 34; Portogruaro 33; Ascoli** ( 6) e Frosinone 32; Triestina 29 (** due gare in meno, *una gara in meno). Domani, ore 20.45 (recupero 29ª) Ascoli Vicenza (0 1). Sabato, ore 18: Ascoli Torino (1 2); ore 20.45 Padova Atalanta (1 4), Domenica, ore 12.30 AlbinoLeffe Novara (0 3). Ore 15 Crotone Empoli (0 0), Grosseto Cittadella (1 2), Modena Pescara (2 0), Piacenza Portogruaro (0 0), Siena Sassuolo (3 4), Triestina Frosinone (0 1), Varese Vicenza (1 0). Ore 20.45 Reggina Livorno (0 3). Tra Aglietti e Atzori è un incrocio da playoff EMPOLI REGGINA EMPOLI (4-3-2-1) 27 PELAGOTTI 24 MARZORATTI 34 TONELLI 21 STOVINI 14 GORZEGNO 5 MORO 6 VALDIFIORI 19 NARDINI 8 MUSACCI 40 FORESTIERI 9 CORALLI ALL. AGLIETTI REGGINA (3-5-2) 1 PUGGIONI 13 COSENZA 3 COSTA 15 ACERBI 52 BERNARDI 31 CASTIGLIA 8 MONTIEL 55 DE ROSE 29 RIZZATO 22 A. VIOLA 61 BONAZZOLI ALL. ATZORI PANCHINA 1 Handanovic, 25 Mori, 3 Gotti, 15 Signorelli, 22 Saponara, 18 Laurito, 31 Fabbrini PANCHINA 12 Kovacsik, 2 Adejo, 31 N. Viola, 89 Laverone, 7 Sarno, 11 Zizzari, 87 Campagnacci ARBITRO Massa di Imperia GUARDALINEE Vuoto-Paganessi PREZZI da 8.50 a 40 euro TV Sky Calcio 1 HD Inizio alle 20.45 (andata 0-0) EMPOLI Alfredo Aglietti ritrova la Reggina, con la quale ha giocato e segnato 38 gol in due campionati dal ’94 al ’96 (con una promozione in serie B). Per la partita di questa sera, il tecnico dell’Empoli ha soltanto un dubbio: Musacci o Fabbrini sulla trequarti. Il mediano sembra in vantaggio sull’esterno nel nuovo modulo: il 4-3-2-1. Confermata la difesa che ha giocato a Siena. Squalificati Marzoratti. Diffidati Coralli, Foti, Lazzari e Tonelli. REGGINA Partita ricca di significati anche per Gianluca Atzori che a Empoli, da giocatore, ha ottenuto nel 2002 una promozione in A con Silvio Baldini: «Conosco bene quell’ambiente, non troveremo un clima ostile». Il tecnico pensa di rispolverare Montiel davanti alla difesa al posto dell’infortunato Tedesco e Bernardi all’esordio, in sostituzione dello squalificato Colombo, favorito su Laverone. In difesa spazio a Costa centrale, con Acerbi a sinistra e uno tra Cosenza e Adejo. In avanti, Alessio Viola in coppia con Bonazzoli. Squalificati Bonazzoli e Giosa. Diffidati Colombo. SECONDA DIVISIONE La 27a giornata: a riposo i gironi B e C GIRONE A f La Tritium batte il Lecco (superato dalla Feralpi) e allunga grazie al pari della Pro Vercelli e al k.o. della Pro Patria TRITIUM 1 LECCO 0 GIUDIZIO+++ MARCATORE Lenzoni al 18’ p.t. TRITIUM (3-5-2) Pansera 6; Teso 6, Dionisi 6,5, Malgrati 6,5; Martinelli 6,5, Corti 6, Daldosso 6 (dal 45’ s.t. Fondrini s.v.), Chimenti 5,5, Riva 6; Sinato 6, Lenzoni 7. (Sacchetto, Bertoli, Valtulini, Mapelli, Casiraghi, Verga). All. Vecchi 7. LECCO (4-2-3-1) Durandi 6; Jidayi 6,5, Martinelli 5,5, Chiecchi 5,5, Petri 6; Ciasca 6,5, Ferraresi 5,5 (dal 1’ s.t. Rebecchi 5); Cortese 6, Fall 5 (dal 1’ s.t. Del Sante 6), Mattaboni 6 (dal 24’ s.t. Carroccio 6); Fabbro 6,5. (Paredi, Pizzuti, Galli, Coletto). All. Roselli 5,5. ARBITRO Rocca di Vibo Valentia 5,5. NOTE spettatori 500 circa, incasso non comunicato. Ammonito Rebecchi al 16’ s.t.; ammoniti Corti, Martinelli, Ciasca e Del Sante. Angoli 1-7. (p.r.) SAVONA PRO VERCELLI 1 RENATE 2 FERALPI SALO’ 2 CANAVESE 1 VALENZANA 0 ENTELLA 1 SAMBONIFACESE 0 1 PRO PATRIA 1 SACILESE 0 SANREMESE 2 CASALE 1 MEZZOCORONA 2 MONTICHIARI 0 GIUDIZIO++ MARCATORI Bonomi (PV) su rigore al 43’ p.t.; Tarallo (S) su rigore al 21’ s.t. SAVONA (4-4-2) Nicastro 6; Ponzo 6,5, Di Leo 6, Marconi 6,5, Mbida 6; Facchinetti 6, Capuano 6,5, Buglio 5,5 (dal 6’ s.t. Bottiglieri 6), Mezgour (dal 30’ s.t. Garin 6); Tarallo 6, Ingari 5,5 (dal 14’ s.t. Tedesco 5,5). (Cicutti, Praino, Briano, Cattaneo). All. Foschi 6. PRO VERCELLI (4-4-2) Valentini 6; Pigoni 5,5, Ranellucci 5,5, Labriola 6, Schettino 6; Rosso 6,5, Modolo 6, Corsino 6 (dal 28’ s.t. Cagliano 6), Santoni 6 (dal 40’ s.t. Orlando s.v.); Malatesta 6, Bonomi 6 (25’ s.t. Corradi 5,5). (Dan, Donida, Mazzocco, Ghezzi). All. Braghin 6. ARBITRO Giallanza di Catania 5,5. NOTE spettatori 1.300 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Facchinetti, Ingari, Pigoni, Modolo e Bonomi. Angoli 6-3. (m.c.) GIUDIZIO+++ MARCATORI Mazzini (R) al 27’, Gavazzi (R) al 29’, Nossa (PP) al 40’ p.t. RENATE (4-3-3) Campironi 5,5; Adobati 6,5, Cortinovis 6, Bergamini 6,5, Gavazzi 6,5; Gualdi 7,5, Cavalli 6, Cerea 5,5 (dal 1’ s.t. N. Ravasi 6); Battaglino 5,5 (dal 1’ s.t. Brognoli 6), J. Ravasi 6, Mazzini 6,5 (dal 28’ s.t. Guidetti s.v.). (Amadori, Gianola, Pianetti, Umunegbu). All. Boldini 7,5. PRO PATRIA (4-3-1-2) Anania 5,5; Marchetti 5, Nossa 6, Polverini 6 (dal 38’ s.t. Bertin s.v.), Benedetti 5,5 (dal 15’ s.t. Artuso 5,5); Bruccini 6, Calzi 6,5, Justino 6; Dell’Acqua 6,5; Janvier 5,5 (dal 22’ s.t. Chiodini 6), Serafini 6. (Andreoletti, Rudi, Cortesi, Nocciola). All. Novelli 6. ARBITRO Penno di Nichelino 6. NOTE spettatori 250 circa, incasso di quasi 1.500 euro. Ammoniti Bruccini, Justino e Marchetti. Angoli 6-4. (f.c.) GIRONE A A TRAPANI Mercoledì c’è l’Under 21 TRAPANI Tutto è pronto per la semifinale dell'International Challenge Trophy tra Italia e Portogallo. Si gioca mercoledì alle 14.30 a Trapani: la vincente sfiderà a settembre, in finale a Londra, l’Inghilterra. La squadra di Giorgio Veneri si raduna oggi a Palermo: arbitra lo svizzero Klossner. SQUADRE TRITIUM (-2) PRO VERCELLI PRO PATRIA (-4) FERALPI SALO' (-2) LECCO SAVONA (-4) RENATE RODENGO (-2) CANAVESE (-6) MONTICHIARI SAMBONIFACESE ENTELLA (-1) CASALE VALENZANA (-1) SACILESE SANREMESE MEZZOCORONA PT 46 43 42 41 40 38 38 36 31 31 30 26 24 22 21 19 17 G 26 25 25 25 26 25 26 25 25 25 25 26 26 25 26 26 25 V 13 10 14 11 11 10 9 10 10 6 6 5 5 4 4 3 4 N 9 13 4 10 7 12 11 8 7 13 12 12 9 11 9 10 5 P 4 2 7 4 8 3 6 7 8 6 7 9 12 10 13 13 16 RF 38 29 43 26 25 29 30 20 28 20 32 27 17 16 19 18 16 RS 20 15 28 16 25 20 24 18 24 18 32 29 36 26 36 30 36 MARCATORI 16 RETI Ripa (4, Pro Patria; ora è nella Nocerina). 11 RETI Fabbro (2, Lecco);Pietribiasi (Sambonifacese). 10 RETI Bonomi (5, Pro Vercelli); Tarallo ( 5, Savona). 9 RETI Dimas (3, Montichiari). 8 RETI Cristini (Canavese). 7 RETI Beretta (4, Canavese); Brighenti (Sambonifacese); Sinato (Tritium). GIUDIZIO+++ MARCATORI Quarenghi al 20', Scioli al 44' s.t. FERALPI SALÒ (4-3-3) Branduani 6; Ortolan 6, Colicchio 5, Leonarduzzi 6,5, Savoia 6; Zanola 6 (dal 19' s.t. Turato 6), Oretti 6, Cortellini 6; Quarenghi 7 (dal 29' s.t. Graziani s.v.), Meloni 6,5 (dal 33' s.t. Scioli 6,5), Bracaletti 6,5. (Gargallo, Bonaccorsi, Dragoni, Mantovani). All. Rastelli 7. SACILESE (4-3-2-1) Mion 6,5; Colombera 6, Vecchiato 5,5, Di Berardino 5,5, Grazzolo 6 (dal 33' s.t. Franchetto s.v.); Furlan 6 (dal 17' s.t. Bonotto 5,5), Gardin 6, Bertagno 6; Barbini 5,5 (dal 1' s.t. Conte 6), Brotto 5,5; Kabine 6,5. (De Zordo, Bigolin, Pupino, Roveredo). All. Costantini 5,5. ARBITRO Bruno di Torino 5. NOTE spettatori 400 circa, incasso nc. Espulso Colicchio al 15' p.t.; ammoniti Bertagno, Vecchiato, Ortolan e Cortellini. Angoli 3-2. (g.t.) RISULTATI CANAVESE-SANREMESE ENTELLA-MEZZOCORONA FERALPI SALO'-SACILESE RENATE-PRO PATRIA SAMBONIFACESE-MONTICHIARI SAVONA-PRO VERCELLI TRITIUM-LECCO VALENZANA-CASALE ha riposato RODENGO PROSSIMO TURNO domenica 27 marzo, ore 15 CASALE-RENATE LECCO-SAVONA MEZZOCORONA-TRITIUM MONTICHIARI-CANAVESE PRO PATRIA-SAMBONIFACESE PRO VERCELLI-VALENZANA RODENGO-ENTELLA SANREMESE-FERALPI SALO' riposa SACILESE 1-2 1-2 2-0 2-1 0-0 1-1 1-0 0-1 (0-2) (2-0) (0-2) (1-2) (3-2) (2-0) (0-2) (0-1) GIUDIZIO+++ MARCATORI Germano (C) al 10', Sifonetti (S) all'11' e su rigore al 41' s.t. CANAVESE (3-4-3) Pascarella 6; Vettori 6, Carretto 5,5, Rozzio 5,5; Conrotto 6 (dal 30' p.t. Camilli 5), Temperino 6 (dal 19' s.t. Bisso 5,5), Cristini 5,5, Riggio 5,5; Scutti 6 (dal 31' s.t. Beretta s.v.), Curcio 5,5, Germano 6. (Giarnera, Sandrone, Borettaz, Mauri). All. Rossi 5,5. SANREMESE (4-3-3) Orlandi 6; Borin 6, Miale 6, Feliciello 6,5, Raguseo 6; Ubaldi 5,5, Salvi 6, Siciliano 4; Gomes 6 (dal 45' s.t. Atragene s.v.), Pippi 5,5, Sifonetti 8 (dal 48' s.t. Miceli s.v.). (Petruzzelli, Papa, Sbravati, Gigli, Scaburri). All. Calabria 7. ARBITRO Terzo di Palermo 6,5. NOTE spettatori 150 circa, incasso non comunicato. Espulso Siciliano al 25' p.t. ammoniti Scutti, Borin e Rozzio. Angoli 4-3. (a.b.) GIUDIZIO+++ MARCATORE Capellupo al 24' s.t. VALENZANA (5-3-2) Serena 7; Montanari 6 (dal 29' p.t. Benvenga 6,5), Arrigoni 6, Allegrini 5,5, De Stefano 6, Forino 5,5; Palazzo 6 (dal 32' s.t. Corazza s.v.), Affatigato 6,5, A. Caponi 5,5; Ridolfi 5 (dall 8' s.t. Franciosi 5,5), Bachlechner 5. (Frigerio, Drudi, Bovi, Cisterni). All. Rossi 5,5. CASALE (4-4-1-1) Gomis 6; Catenacci 6,5, Gonnella 6,5, Del Chiaro 6, Naglieri 6,5; Garrone 6,5, Capellupo 7,5, Iannini 6,5, Siega 7 (dal 15' s.t. Ciccomascolo s.v.); Olivieri 6 (dal 9' s.t. Zenga 6,5); Pavoletti 6 (dal 34' s.t. Vegnaduzzo s.v.). (Fiory, Perricone, Mitra, Marongiu). All. Buglio 6,5. ARBITRO Caso di Verona 5. NOTE spettatori 400 circa, incasso non comunicato. Espulso Arrigoni al 22' p.t.; ammoniti De Stefano, Allegrini, Siega e Iannini. Angoli 0-1. (m.c.) GIRONE B SQUADRE CARPI CARRARESE GIACOMENSE CHIETI SAN MARINO L'AQUILA PRATO POGGIBONSI GAVORRANO BELLARIA CROCIATI NOCETO CELANO FANO (-2) SANGIOVANNESE (-10) GIULIANOVA VILLACIDRESE (-10) GIUDIZIO+++ MARCATORI Florean (M) al 20' p.t.; Lazzaro (E) su rigore al 16', Laurenti (M) al 47' s.t. ENTELLA (4-3-2-1) Mosca 5,5; Quintavalla 5,5, Scantamburlo 5,5 (35' s.t. Zaccanti s.v), Merlin 5,5, Rega 5,5; Favret 6, Russo 6 (15’ s.t. Masi 6), Hamlili 6; Marrazzo 5,5, Vasoio 5,5 (15' s.t. Soragna 5); Lazzaro 5,5. (Casazza, Del Brocco, Tacchinardi, Marianeschi). All. Bacci 5,5. MEZZOCORONA (5-3-2) Cicioni 6; Laurenti 7, Allegretti 6, Sorrentino 6, Mallus 6,5, Severgnini 7; Righini 6,5, Marino 6,5 (dal 23' s.t. Mondini 6,5), Forò 6 (dal 1' s.t. Cognini 6,5); Ferretti 7 (dal 41’ s.t. Zanetti s.v.), Florean 7. (Buonocchio, Conocchioli, Tomasi, Coppari). All. Magnabosco 7 (Maraner squalificato). ARBITRO Ripa di Nocera Inf. 5,5. NOTE spett. 300, inc. di 1.736,25 euro. Esp. Soragna 25' s.t.; amm. Marino, Allegretti, Malus, Righini, Laurenti, Merlin, Florean. Angoli 5-2. (i.v.) GIUDIZIO++ SAMBONIFACESE (3-4-1-2) Milan 7; Dal Degan 5,5, Orfei 6, Moretto 6; Sarzi 6 (dal 5’ s.t. Creati 6), Jorgihno 6,5 (dal 37’ s.t. Rampinini s.v.), Carlini 5, Ruggeri 6,5; Staiti 5; Brighenti 6, Pietribiasi 5,5 (dal 35’ s.t. Tecchio s.v.). (Nardoni, T. Rocchiccioli, Viskovic, Fiorotto). All. Valigi 6. MONTICHIARI (4-4-2) Brignoli 6,5; Verdi 6, Antoniacci 6, Zaffagnini 6,5, Filippini 6; Muchetti 6 (dal 14' s.t. Guatta 6), Fusari 6,5, Selvatico 6, Saleri 6 (dal 1' s.t. Di Quinzio 6); Dimas 6,5 (dal 23' s.t. Bertazzoli 6), Florian 6. (Gambardella, Bettenzana, Crociani, Di Nardo). All. Ottoni 6. ARBITRO Spinelli di Terni 6,5. NOTE spettatori 400 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Dal Degan e Orfei. Angoli 2-10. (m.o.) GIRONE C PT 51 46 36 36 36 32 31 31 28 27 26 24 20 19 18 9 G 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 V 15 12 8 9 9 10 8 9 7 5 5 6 4 8 4 5 N 6 10 12 9 9 2 7 4 7 12 11 6 10 5 6 4 P 2 1 3 5 5 11 8 10 9 6 7 11 9 10 13 14 RF 34 38 27 30 29 21 24 21 25 19 29 25 18 21 16 22 RS 12 14 17 23 22 24 22 29 26 21 35 36 29 27 30 32 MARCATORI 15 RETI Gaeta (3, Carrarese). 12 RETI Falomi (2, Celano); Pietranera (3, Crociati Noceto). 11 RETI Cesca (Carpi; 6 nel San Marino); Gasparello (2, San Marino). 10 RETI Giglio (5, Carpi). 9 RETI Alteri (5, Poggibonsi) S. Sottili (Carpi) PROSSIMO TURNO domenica 27 marzo, ore 15 CARPI-BELLARIA CROCIATI NOCETO-L'AQUILA GIACOMENSE-CARRARESE GIULIANOVA-FANO PRATO-GAVORRANO SAN MARINO-POGGIBONSI SANGIOVANNESE-CHIETI VILLACIDRESE-CELANO (2-1) (1-2) (0-0) (0-1) (1-1) (1-1) (1-1) (3-1) SQUADRE LATINA TRAPANI (-1) MILAZZO AVELLINO NORMANNA NEAPOLIS POMEZIA MATERA MELFI (-2) VIGOR LAMEZIA FONDI BRINDISI (-1) ISOLA LIRI CAMPOBASSO VIBONESE (-1) CATANZARO (-5) PT 48 45 41 39 38 38 34 32 27 27 26 26 25 23 16 1 G 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 V N P RF RS 13 9 1 31 15 13 7 3 34 17 12 5 6 27 19 11 6 6 33 20 10 8 5 30 18 11 5 7 23 17 8 10 5 19 17 8 8 7 25 26 8 5 10 34 29 7 6 10 30 33 6 8 9 27 33 7 6 10 18 25 6 7 10 19 27 5 8 10 18 25 2 11 10 17 32 1 3 19 9 41 MARCATORI 11 RETI Grieco (4, Normanna). 10 RETI Tortolano (3, Latina); Guazzo (3, Melfi; ora è nel Taranto); Perrone (1, Trapani). 9 RETI Giannone (Matera); Mangiapane (5, Vigor Lamezia). 8 RETI Vicentin (4, Avellino); Agostinelli (1, Fondi); Pellecchia (3, Melfi); Longobardi (1, Neapolis); Madonia (Trapani). S. Sanderra (Latina) PROSSIMO TURNO domenica 27 marzo, ore 15 CATANZARO-AVELLINO FONDI-NEAPOLIS ISOLA LIRI-LATINA MATERA-CAMPOBASSO MELFI-NORMANNA POMEZIA-VIGOR LAMEZIA TRAPANI-BRINDISI VIBONESE-MILAZZO (1-2) (2-1) (1-2) (0-1) (0-1) (1-0) (2-0) (0-3) R LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R PRIMA DIVISIONE GIRONE A LA 27a GIORNATA Scappini e polemiche Lampo di Pichlmann E’ tutto Alessandria Riparte il Verona ALESSANDRIA-RAVENNA 2-1 GIUDIZIO +++ MARCATORI Scappini (A) al 24’ p.t.; Scappini (A) al 14’, Sciaccaluga (R) al 33’ s.t. ALESSANDRIA (4–2–3–1) Servili 6,5; Pucino 6,5, Ghinassi 6, Cammaroto 6,5 (dal 36’ s.t. Procida s.v.), Bonomi 6; Damonte 6,5, Camillucci 6; Croce 6 (dall’11’ s.t. Negrini 6), Martini 6,5, Bondi 6; Scappini 7 (dal 29’ s.t. Artico sv). (De Marco, Segarelli, Menassi, Marchesetti). All. Sarri 6,5. RAVENNA (4–4–2) G. Rossi 6,5; Carnesalini 6, Rosini 6, Fasano 6, Sabato 6 (dal 10’ s.t. Chianese 6); Rossetti 6 (dal 16’ s.t. Cazzola 6), Sciaccaluga 6, Guitto 5,5, Maggiolini 6,5; Rosso 5,5 (dal 26’ s.t. Gerbino Polo 6,5), P. Rossi 6. (Pellegrino, Corbelli, Tagliani, Fonjock). All. L. Rossi 6. ARBITRO Bindoni di Venezia 6. NOTE paganti 1.406, abbonati 422, incasso n.c. Espulso Pucino al 46’ s.t.; amm. Sciaccaluga. Angoli 5-7. Per oggi è però attesa la sentenza per le inadempienze fiscali denunciate dalla Covisoc (probabile penalizzazione) mentre sul fronte societario, al termine della partita, i legali della società hanno preannunciato una conferenza stampa per denunciare gravi problemi sorti all’interno del sodalizio. E in serata è stato sollevato dall’incarico il team manager Marcellini. a centrocampo, stenta ad avanzare, ma pian piano riprende il comando delle operazioni e al 14’ la punizione di Bondi trova pronto Scappini alla deviazione: palo. L’Alessandria insiste e al 24’ trova il vantaggio: corridoio di Bondi per Scappini, bella girata del centravanti e rete. VERONA-SPEZIA 1-0 GIUDIZIO +++ MARCATORE Pichlmann al 43’ s.t. VERONA (4-3-3) Rafael 6; Abbate 6, Ceccarelli 6,5, Maietta 6, Anderson 6; Russo 5,5 (dal 14' s.t Mancini 6), Paghera 5 (dal 5' s.t. Esposito 6,5), Hallfredsson 6,5; Le Noci 6, Ferrari 6, Berrettoni 5,5 (dal 27' s.t. Pichlmann 6,5). (Caroppo, Vergini, Cangi, Martina Rini). All. Mandorlini 6. SPEZIA (4-3-3) Conti 6; Bianchi 6,5, Fissore 6, Comazzi 6, Marchini 6 (dal 42' s.t. Buscaroli s.v.); Lollo 5,5 (dal 38' s.t. Musto s.v.), Buzzegoli 5,5, Herzan 6; Basso 6,5, Cesarini 5,5 (dal 18' s.t. Musetti 5), Casoli 5,5. (Fiorillo, Boldrini, Chianese, Ferrarese). All. D'Adderio 5,5. ARBITRO Pasqua di Tivoli 5,5. NOTE paganti 3.267, abbonati 7.958, incasso di 100.670,98 euro. Ammoniti Anderson, Bianchi, Ceccarelli e Comazzi. Angoli 9-4. settimana al posto di Pane, ridisegna lo Spezia guardando più al non prenderle, il Verona fatica a trovare spazi. Ne esce un primo tempo abbastanza bruttino, con poche emozioni. Basso prende l'incrocio dei pali su punizione al 34' e sul rimpallo Rafael è fortunato a non buttare la palla in porta. Un intervento scomposto in area di Bianchi, che blocca di mano un cross di Abbate, fa gridare al rigore al 37'. Il Verona porta Le Noci solo davanti a Conti al 42' ma l'attaccante cicca clamorosamente, tradito dal campo, che non è in condizioni decisamente ottimali. ALESSANDRIA d L’Alessandria sfrutta ancora una volta il fattore campo e batte il Ravenna confermando la terza posizione. Grande Scappini Tornando alla partita, è stata la domenica di Stefano Scappini, ex di turno e autore di una doppietta. Ma il risultato non tragga in inganno: il Ravenna ha sempre impegnato i padroni di casa e solo la cattiva giornata dei suoi attaccanti gli ha impedito di pareggiare. Partono subito bene gli ospiti che con Fasano colpiscono la traversa. L’Alessandria, sovrastato Ravenna vivo Nella ripresa sono gli ospiti a cercare la rete. Ci prova Paolo Rossi al 7’ in girata, ma va fuori. Poi si risveglia l’Alessandria e Scappini in mezza girata mette in rete: 2-0. Leonardo Rossi inserisce Chianese e Gerbino Polo e al 33’ Sciaccaluga dal limite trova l’angolino alto alla sinistra. Nell’Alessandria esce Cammaroto per infortunio e la difesa ne risente. Gli ospiti reclamano un calcio di rigore per una spinta di Procida su Chianese, ma l’arbitro fa proseguire. GUBBIO-SPAL PAGANESE-SORRENTO SALERNITANA-BASSANO 2-0 LUMEZZANE-MONZA 1-0 CREMONESE-REGGIANA 0-1 ALTO ADIGE-COMO NICOLA PILOTTI 1-1 0-0 Stefano Scappini, 23 anni, è arrivato a 10 gol nell’Alessandria LIVERANI 1 LA PENALIZZAZIONE CHE INCOMBE Oggi la Disciplinare, riunitasi la settimana scorsa, potrebbe penalizzare l’Alessandria, dopo il deferimento della Procura su segnalazione Covisoc STEFANO RASULO VERONA d Il Verona vola sulle ali di Pichlmann, tornato decisivo con un gol che vale il -1 dai playoff. D'Adderio, richiamato in Paghera k.o. Nella ripresa Mandorlini perde Paghera (per il centrocampista si tratta di una frattura scomposta di radio e ulna: stagione finita) ma ritrova Esposito. Lo Spezia IL POSTICIPO Paganese non più ultima Sorrento: il pari non serve Carrus fa la differenza Salernitana senza problemi Il Lumezzane vede i playoff Il Monza adesso è ultimo Cremonese, due rigori falliti Reggiana ok con Guidetti Il Como fa fuori Sebastiani Pellegrino all’Alto Adige MARCATORI Melara (S) al 6', Galano (G) su rigore al 44' s.t. GUBBIO (4-3-3) Lamanna 6; Caracciolo 6,5, Briganti 6,5, Borghese 6,5, Farina 7; Sandreani 6 (dal 30' p.t. Suciu 6,5), Boisfer 6, Raggio Garibaldi 6 (dal 36' s.t. Bartolucci s.v.); Galano 6,5, Bazzoffia 6, Daud 6 (dal 47' s.t. Gaggiotti s.v.). (Farabbi, Alcibiade, Montefusco, Nazzani). All. Torrente 7. SPAL (4-1-4-1) Ravaglia 6; Belleri 6, Zamboni 6, Battaglia 6, Ghetti 6; Bedin 6; Melara 6,5 (dal 28' s.t. Volpe s.v.), Rossi 6,5, Colomba 6, Corsi 6 (dal 18' s.t. Coppola 6); Fofana 5,5 (dal 32' s.t. Mendy s.v.). (Capecchi, Bortel, Albini, Locatelli). All. Remondina 6,5. ARBITRO Bolano di Livorno 5,5. NOTE paganti 1.666, abbonati 752, incasso di 21.689 euro. Ammoniti Bazzoffia, Galano, Melara e Daud. Angoli 4-8. GIUDIZIO+++ PAGANESE (3-4-3) Ginestra 6,5; Ingrosso 6, Fusco 6,5, Radi 6,5; Imparato 5,5 (dal 36’ s.t.Urbano 6), Vicedomini 6, Gatti 6 (dal 12’ s.t. Liccardo 6), Di Pasquale 5,5 (dal 12’ s.t. Santarelli 6,5); Lepore 6, Ferraro 5,5, Tortori 6. (Virgili, Cuomo, Triarico, Casisa). All. Padovano 6 (Capuano squalificato). SORRENTO (4-2-3-1) Mancinelli 6; Vanin 6, Di Nunzio 6, Lo Monaco 6,5, De Giosa 6; Armellino 6,5, Nicodemo 6; Carlini 5,5 (dal 34’ s.t. Manco 5,5), Togni 6 (dal 49’ s.t. Camorani s.v.), Corsetti 6 (dal 37’ s.t. Sabato 5,5); Paulinho 6. (Casadei, Angeli, Niang, Ferrara). All. Simonelli 6. ARBITRO Barbeno di Brescia 5,5 NOTE paganti 840, pagavano anche gli abbonati, incasso di 8.439 euro. Ammoniti Armellino e Lo Monaco. Angoli 3-7. GIUDIZIO++ MARCATORE Checcucci al 10’ p.t. LUMEZZANE (4-4-2) Trini 6,5; Pisacane 7 (dal 37’ s.t. Luciani s.v.), Checcucci 6,5, Emerson 6,5, Zanardini 6,5; Lauria 6,5, Calliari 7, Finazzi 6,5, Bradaschia 6 (dal 34’ s.t. Lo Iacono s.v.); Volpato 6 (dal 19’ s.t. Inglese 6), Ferrari 6. (Di Gennaro, Sevieri, Dadson, Alberti). All. Nicola 7. MONZA (4-4-2) Westerveld 6; Oualembo 5,5, Cudini 6, Fiuzzi 5,5 (dal 26’ s.t. S. Seedorf 6), Barjie 5,5; Iacopino 6, Vignaroli 5,5, Djokovic 5 (dal 37’ p.t. Esposito 6), Ricci 6,5; Furlan 5 (dal 19’ s.t. Ferrario 5), Masini 6. (Maggioni, Anghileri, Campinoti, Prato). All. Verdelli 5,5. ARBITRO Lanza di Nichelino 6,5. NOTE paganti 62, abbonati 288, incasso di 1.679,68 euro; ammoniti Barjie, S. Seedorf e Ferrari. Angoli 4-5. GIUDIZIO+++ MARCATORE Guidetti al 14’ s.t. CREMONESE (4-4-2) Bianchi 6; Vitofrancesco 5,5, Bini 6,5, Cattaneo 6, Rizzi 6 (dal 17’ s.t. Toledo 5); Scaglia 5,5, Fietta 5,5, Sambugaro 5,5, Nizzetto 5,5 (dal 3’ s.t. Pradolin 5); Joelson 5 (dal 22’ s.t. Gasparetto 5), Colacone 5,5. (Aldegani, Sales, Favalli, Tacchinardi). All. Acori 5. REGGIANA (3-5-1-1) Offredi 7; Aya 5,5, Zini 6, Mei 6; D’Alessandro 5, Romizi 6,5, Saverino 6,5, Viapiana 6, Lanna 6; Alessi 6 (dal 24’ s.t. Manfredini 7); Guidetti 7 (27’ s.t. Temelin 5,5). (Arati, Migliaccio, Esposito, Maritato). All. Mangone 6,5. ARBITRO Di Bello di Brindisi 6,5. NOTE paganti 1.703, abbonati 1.504, incasso di 19.064 euro. Espulsi Offredi al 23’ s.t. e il tecnico Acori al 25’ s.t.; amm. Nizzetto, Saverino e D’Alessandro. Angoli 7-2. GIUDIZIO+++ GUBBIO (Pg) dTorrente a fine partita non ci sta: «Il pareggio ci va stretto. Il rigore? La trattenuta di Battaglia su Borghese non ammette dubbi». Remondina la pensa in maniera diversa: «Il risultato non è giusto, il rigore è molto generoso». Il Gubbio sbaglia molto: colpisce una traversa con la palla che non entra per questione di centimetri (Daud al 21’) e si mangia un gol con Bazzoffia al 29’, poi nella ripresa Boisfer al 19’ alza da due metri sopra la traversa. La Spal, in vantaggio al 6’ del secondo tempo con Melara, sfiora il raddoppio con Farina e subise l’1-1 al 44’ con il rigore di Galano che salva la capolista. PAGANI (Sa)dUno 0-0 che lascia il Sorrento a dieci punti dalla vetta e consente alla Paganese di lasciare l’ultima posizione. La squadra di Simonelli prova a pungere al 20’ con un incursione in area di Paulinho, la cui conclusione finisce a lato. Al 33’ grande occasione per il Sorrento con Nicodemo che colpisce l’incrocio dei pali. Al 6’ Ginestra blocca una conclusione dal limite di Togni. Al 19’ è la Paganese a mancare il gol con Vicedomini: Mancinelli riesce a respingere il pallone. Al 40’ è Ginestra a negare il vantaggio ad Armellino, respingendo in angolo un tiro dalla distanza di Armellino. MARCATORI Ragusa al 9’, Carrus su rigore al 13’ s.t. SALERNITANA (3-4-3) Caglioni 6; Altobello 6, Jefferson 6,5, Peccarisi 6; D’Alterio 6,5, Carrus 7, Carcuro 6, Pippa 6 (dal 24’ p.t. Balestri 6); Fabinho 6 (dal 29’ s.t. Szatmari s.v.), Fava 6,5, Ragusa 6,5 (dal 20’ s.t. Aurelio 6). (Iuliano, Montervino, Litteri, Montalto). All. Breda 6,5. BASSANO (4-4-2) Grillo 6; Lorenzini 5,5, Pellizzer 5,5, Basso 5, Ghosheh 5,5; Mateos 6, Caciagli 6, Venitucci 5 (dal 33’ s.t. Niada s.v.), Veronese 5 (dal 17’ s.t. Guariniello 5,5); Rodriguez 5, La Grotteria 5,5. (Rossi, Beccia, Madiotto, Vico, Zamuner). All. Jaconi 5,5. ARBITRO Di Paolo di Avezzano 6. NOTE paganti 3.713, abbonati 412, incasso di quasi 35.000 euro. Ammoniti Carcuro, Peccarisi, Altobello, Ghosheh, Venitucci e Basso. Angoli 3-4. GIUDIZIO+++ MARCATORI Filippini (C) al 6’, Franco (C) su rigore al 45’ p.t.; A. Romano (AA) su rigore al 21’, Maah (C) al 23’ s.t. ALTO ADIGE (4-4-2) Zomer 4,5; Kiem 5, Franchini 5, Mirri 5, Martin 6; Campo 5 (dal 15’ s.t. A. Romano 4), Odibe 6, M. Romano 5 (dal 10’ s.t. El Kaddouri 5,5), Fink 5; Sorrentino 5,5 (dal 7’ s.t. Fischnaller 5,5), Marchi 5. (Mair, Nazari, Burato, Brugger). All. Sebastiani 5. COMO (4-4-2) Castelli 6; Semenzato 6, Conti 6, Magli 6, Franco 6,5; Filippini 7 (dal 32' s.t. Fautario 6), Filipe 6,5, Ardito 6,5 (dal 36' p.t. Morandi s.v.), Bardelloni 6,5; Germinale 6, Maah 7 (dal 42' s.t. Villar s.v.). (Dossena, Maggioni, Zullo, La Carra). All. Brunner 7 (Brevi e Garavaglia squalificati). ARBITRO Aureliano di Bologna 6. NOTE spettatori 1.300 circa, abbonati 420, paganti e incasso non comunicato. Espulso A. Romano al 45’ s.t.; ammoniti Odibe, Mirri, Magli, Maah e Morandi. Angoli 4-3. GIUDIZIO+++ Euro Grilli Antonio Campitiello il punto di NICOLA BINDA nbinda@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Aggiungi tre posti a tavola In quel frullatore che è la corsa ai playoff, c’è l’ennesimo nuovo volto dei due gironi. Tra chi sale e chi scende, la sensazione è che il gruppo invece di sgranarsi si sia addirittura ampliato. Squadre come Como, Reggiana e Lucchese, dopo questi successi, possono anche fare un pensierino ai playoff. Se la settimana scorsa erano 16 le formazioni che sulla carta potevano inseguirli, adesso siamo a 19. In 7 giornate, con tanti scontri diretti e qualche penalizzazione che incombe, possono succedere ancora tante cose. Adesso entrano in gioco variabili come i primi caldi e gli effetti della preparazione atletica. Chi sta meglio, chi è più sereno, chi ha meno pressione, adesso SALERNOdUn tempo per lavorare ai fianchi un Bassano impostato per contenere (Jaconi ha rinunciato alla terza punta), un secondo di grande intensità in cui sono bastati 4’ per mettere al sicuro la quarta vittoria casalinga di fila. Ispirata da Carrus, la Salernitana ha messo fieno in cascina in attesa tuttavia di una nuova penalizzazione. Dopo tre ottime parate nel primo tempo, Grillo è disattento sull’angolo battuto da Carrus: Ragusa mette dentro la corta respinta. Poi, al 13’ atterrato da Basso, si guadagna il rigore che Carrus trasforma. LUMEZZANE (Bs)dIl primo gol tra i professionisti del difensore Checcucci vale al Lumezzane il quinto posto solitario e spinge il Monza sull’orlo del baratro. Imperioso il colpo di testa del centrale toscano sull’angolo battuto da Calliari dopo 10’. Il Lumezzane sfiora diverse volte il raddoppio nel primo tempo con Ferrari, Bradaschia (palo) e Volpato e in avvio di ripresa con Ferrari e Calliari, poi arretra ed il Monza va vicino all’1-1 con Ricci (salvataggio con i piedi di Trini) e Seedorf. Al 90’ i brianzoli si ritrovano soli all’ultimo posto in attesa dello scontro diretto di domenica con la Paganese. Giovanni Vitale W potrebbe essere il favorito. La volata è lanciata e concentra tutte le attenzioni, perché non era mai successo di vedere i primi due posti già virtualmente assegnati con un anticipo così largo. Un altro turno, l’ultima sosta e poi via con il rush finale. Questo è il campionato che ci piace: quello delle penalizzazioni, dei tarocchi, dei problemi economici e delle scommesse, lasciamolo da parte il più possibile. O almeno speriamo... Sergio Cassamali Giorgio Barbieri GIRONE A SQUADRE GUBBIO (-1) SORRENTO ALESSANDRIA (-1) SALERNITANA (-4) LUMEZZANE (-1) VERONA BASSANO RAVENNA SPAL (-1) COMO (-1) REGGIANA CREMONESE SPEZIA (-2) ALTO ADIGE PAVIA PERGOCREMA (-1) PAGANESE MONZA PT 56 46 43 41 39 38 37 36 35 35 35 34 32 28 28 27 21 20 G 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 26 26 27 27 V 18 12 11 13 10 9 10 9 9 8 9 7 8 6 6 5 5 4 N 3 10 11 6 10 11 7 9 9 12 8 13 10 10 10 13 6 8 P 6 5 5 8 7 7 10 9 9 7 10 7 9 11 10 8 16 15 RF 39 46 33 39 31 34 22 29 30 29 30 28 32 24 22 22 13 26 RS 23 32 23 33 28 24 23 31 28 27 32 28 30 33 31 26 32 45 MARCATORI 19 RETI Paulinho (6, Sorrento). 14 RETI Gomez (4, Gubbio). 12 RETI Cipriani (Spal). 10 RETI Scappini (1, Alessandria); Ferrario (2, Monza). 9 RETI Ferrari (Lumezzane). 8 RETI Temelin (1, Reggiana); Fava (Salernitana). 7 RETI Artico (1, Alessandria); Marchi (Alto Adige); Le Noci (Verona). RISULTATI ALESSANDRIA-RAVENNA 2-1 ALTO ADIGE-COMO 1-3 CREMONESE-REGGIANA 0-1 GUBBIO-SPAL 1-1 LUMEZZANE-MONZA 1-0 PAGANESE-SORRENTO 0-0 PAVIA-PERGOCREMA stasera SALERNITANA-BASSANO 2-0 VERONA-SPEZIA 1-0 PROSSIMO TURNO domenica 27 marzo, ore 15 BASSANO-VERONA (1-1) COMO-PAVIA (1-1) MONZA-PAGANESE (2-1) PERGOCREMA-GUBBIO (2-0) RAVENNA-SPEZIA (1-4) REGGIANA-ALESSANDRIA (1-0) SALERNITANA-CREMONESE (1-1) SORRENTO-LUMEZZANE (2-1) lunedì 28, ore 20.45 SPAL-ALTO ADIGE (2-0) Il gol Basso si fa pericoloso ancora su calcio di punizione, ma lo Spezia viene punito a 2’ dalla fine della partita: un altro preciso lancio in verticale di Esposito per Pichlmann, il centravanti austriaco salta Conti e mette in porta in diagonale. Per il Verona di Mandorlini è la quinta vittoria nelle ultime sei partite giocate in casa. Per lo Spezia l'ennesima bocciatura in trasferta. 1-3 Il Gubbio si salva in extremis Ma Remondina protesta CREMONA dIl suicidio della Cremonese si materializza nei minuti che vanno dal 19’ al 23’ della ripresa: la scalata ai playoff s’interrompe. La Reggiana dal 14’ si era portata in vantaggio con un gol dell’ex Guidetti. Poi l’incubo grigiorosso. Fallo di mano di D’Alessandro in area, rigore: tira Joelson, Offredi para. Passano 4’ e lo stesso Offredi travolge in area Colacone: altro rigore ed espulsione del portiere, fra i pali va Manfredini, sul dischetto Gasparetto, nonostante Acori indichi che a tirare debba essere Colacone (espulso anche il tecnico), botta centrale e altra parata. Prima della fine c’è anche un palo colpito da Sambugaro, ma nel complesso la Reggiana ha meritato di vincere. sciupa con Cesarini (alto da ottima posizione) al 13'. Hallfredsson e Abbate mettono due volte Berrettoni davanti alla porta tra il 22' e il 23' ma per l'attaccante non è davvero giornata. Alla mezz’ora Esposito fa le prove del gol, con un lancio in verticale per Pichlmann su cui recupera in scivolata Bianchi. Le Noci al minuto 32 segna su azione d'angolo, ma è in fuorigioco. Il Pavia in tv con il Pergo Derby da salvezza stasera tra Pavia e Pergocrema. Benny Carbone debutta con il 4 2 3 1: Preite non è al meglio, c’è Caidi; dopo un mese torna Ferretti. Maurizi rinuncia allo squalificato Antonino Profeta, agli infortunati Luca Profeta, Simeoni e Pambianchi, quindi fa debuttare Guerci. Così in campo (ore 20.45, diretta su Rai Sport 1): PAVIA (4-2-3-1) Spitoni; Daffara, Preite, Blanchard, Visconti; Puccio, Carotti; Tattini, Guadalupi, Ferrini; Eusepi. (P. Guerci, Caidi, Pellegrini, Tarantino, Meza Colli, Ferretti, Veronese). All. Carbone. PERGOCREMA (3-5-2) Russo; Romeo, Panariello, Ricci; Ghidotti, A. Guerci, Basile, Galli, Lolaico; Marconi, Caccavallo. (Ingrassia, Canzian, Mugelli, Scotto, Maccan, Mammetti, Criaco). All. Maurizi. ARBITRO Mariani di Aprilia (Raffaelli Carmignani). BOLZANO dIl Como dilaga al Druso, l’Alto Adige esonera Sebastiani e chiama Maurizio Pellegrino. Meritato il successo d’un Como in grande salute. I lariani passano dopo 6 minuti con una punizione di Filippini sulla quale Zomer è più che complice. L’Alto Adige accusa il colpo e non riesce a reagire, gli ospiti raddoppiano e chiudono la contesa in chiusura di primo tempo con un rigore di Franco. Nella ripresa i gol di Alfredo Romano, su rigore, e Maah danno forma al risultato ma non cambiano la sostanza. Francesco Bertagnolli GIRONE B SQUADRE NOCERINA BENEVENTO JUVE STABIA ATLETICO ROMA TARANTO FOGGIA (-2) LANCIANO SIRACUSA LUCCHESE PISA GELA COSENZA (-3) ANDRIA TERNANA (-2) FOLIGNO (-2) BARLETTA VIAREGGIO CAVESE (-6) PT 62 46 45 43 42 41 39 38 37 29 29 28 28 28 27 27 27 20 G 27 26 27 27 27 27 27 27 27 26 27 27 27 27 27 26 27 26 V 18 13 13 13 11 13 9 11 10 6 7 6 7 7 7 6 6 6 N 8 7 6 4 9 4 12 5 7 11 8 13 7 9 8 9 9 8 P 1 6 8 10 7 10 6 11 10 9 12 8 13 11 12 11 12 12 RF 42 38 34 37 27 59 25 24 33 27 26 27 21 19 28 23 24 23 RS 21 28 26 28 24 47 24 26 27 33 34 31 28 32 34 31 35 28 MARCATORI 17 RETI Sau (Foggia). 16 RETI Insigne (3, Foggia). 14 RETI Ciofani (5, Atletico Roma). 13 RETI Marotta (Lucchese). 12 RETI Negro (Nocerina). 11 RETI Innocenti (1, Barletta; 9 con 1 rigore nel Taranto). 10 RETI C. Ciano (2, Cavese). RISULTATI BARLETTA-TARANTO BENEVENTO-PISA FOGGIA-ATLETICO ROMA FOLIGNO-COSENZA JUVE STABIA-ANDRIA LANCIANO-SIRACUSA LUCCHESE-CAVESE NOCERINA-TERNANA VIAREGGIO-GELA 0-0 oggi 3-1 0-0 3-1 1-0 1-0 1-0 1-1 PROSSIMO TURNO domenica 27 marzo, ore 15 BARLETTA ANDRIA CAVESE LANCIANO COSENZA GELA LUCCHESE BENEVENTO PISA FOLIGNO TARANTO NOCERINA TERNANA VIAREGGIO sabato 26, ore 14.30 ATLETICO ROMA JUVE STABIA domenica 3 aprile, ore 15 SIRACUSA FOGGIA (0 0) (2 0) (3 1) (1 2) (1 1) (0 1) (0 1) (2 3) (2 0) R LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R PRIMA DIVISIONE GIRONE B LA 27a GIORNATA Foggia, che coppia La Juve Stabia vola L’Atletico in crisi Ora Braglia è terzo in rimonta sull’Atletico Roma. Tre punti che riavvicinano la squadra di Zeman ai playoff, mentre la formazione di Incocciati non dà seguito al successo sul Viareggio e scivola al quarto posto, riflesso della sesta sconfitta in 7 giornate. Gara con tanti spunti tattici: tra gli altri in tribuna, osservatore attento, c’era l’ex tecnico del Palermo, Delio Rossi, da sempre un discepolo di Zeman. ben 33 gol in due, spingono il Foggia nella vittoria La chiave Il 4-2-3-1 di Incocciati soffoca il centrocampo dei pugliesi. Troppi giri a vuoto nella manovra del Foggia. Atletico in guardia: due grosse chance per Ciofani (Santarelli alza sulla traversa, Regini salva a porta vuota) prima del gol. Al 40’ Santarelli si avventura in un dribbling di troppo. Franchini porta via la palla al portiere e Mazzeo insac- ca. Lo Zaccheria vede lo spettro di un’altra partita beffarda. In avvio di ripresa, doppia svolta. I laziali restano in dieci per l’espulsione di Mazzarani (mani, secondo giallo). Zeman toglie gli opachi Palermo e Farias per inserire Agostinone e Kolawole. Che al 22’ smista a Sau il pallone del pareggio (botta da centro area). Il capocannoniere sigla il suo 17˚ gol cinque minuti dopo: sinistro a parabola su assist di Regini. Al 36’ il tris: Insigne, innescato da Sau, con un bolide angolato realizza il suo 16˚ gol. Applausi per Zeman e il Foggia. L’Atletico finisce in nove (espulso pure Doudou, doppio giallo), con tanta rabbia. Va in ospedale Pelagias (botta al costato senza conseguenze), in barella anche Santarelli (distorsione alla caviglia destra). NOCERINA–TERNANA BARLETTA-TARANTO LANCIANO-SIRACUSA FOGGIA-ATLETICO ROMA 3-1 GIUDIZIO +++ MARCATORI Mazzeo (AR) al 40’ p.t.; Sau (F) al 22’ e al 27’, Insigne (F) al 36’ s.t. FOGGIA (4-3-3) Santarelli 5 (32’ s.t. Ivanov 6); Kone 6,5, Rigione 6, Romagnoli 6, Regini 6; Palermo 5 (dall’11’ st Agostinone 6), Burrai 6, Laribi 6,5; Farias 5 (11’ st Kolawole 6,5), Sau 7,5, Insigne 7. (Tomi, Caccetta, Torta, Varga). All. Zeman 7. ATL. ROMA (4-2-3-1) Ambrosi 5,5; Balzano 6, Doudou 5, Pelagias 5,5 (30’ s.t. Serafini 5,5), Mazzarani 5; Miglietta 6,5, Romondini 6 (dal 15’ s.t. Franceschini 5,5); Chiappara 6, Mazzeo 6,5, Franchini 6 (9’ s.t. Tombesi 5,5); Ciofani 6. (Previti, Toukam, Esposito, Caputo). All. Incocciati 5,5. ARBITRO Pairetto di Nichelino 6,5. NOTE paganti 2.600, abbonati 3.670, incasso di 96.365 euro. Espulsi Mazzarani all’8’ s.t. e Doudou al 41’ s.t.; amm. Palermo, Rigione e Laribi. Angoli 10-1. DAL NOSTRO INVIATO NICOLA BERARDINO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA FOGGIA d Sau e Insigne, 1-0 O-O JUVE STABIA–ANDRIA Marco Sau, 23 anni, festeggia dopo la seconda rete all’Atletico Roma ARCIERI 33 I GOL REALIZZATI DA SAU E INSIGNE La macchina da gol del Foggia ha due protagonisti che sono anche in vetta alla classifica dei marcatori: Sau con 17 reti e Insigne con 16 (3 rigori) 1-0 LUCCHESE-CAVESE 3-1 GIUDIZIO ++++ MARCATORI Albadoro (JS) al 2’, Moro (A) al 33’, Albadoro (JS) al 40’ p.t.; Corona (JS) al 20’ s.t. JUVE STABIA (3-4-3) Colombi 6; Maury 6, Fabbro 6, Scognamiglio 6,5; Di Cuonzo 7, Cazzola 6, Danucci 6,5, Pezzella 6; Tarantino 6,5 (dal 21’ s.t. Mezavilla 6), Corona 6,5 (dal 30’ s.t. Mbakogu 6), Albadoro 7 (dal 34’ s.t. Raimondi s.v.). (Vono, Dianda, Davì, Valtulina). All. Braglia 6,5. ANDRIA (3-4-3) Spadavecchia 6; Ceppitelli 6, Sibilano 6 (dal 27’ p.t. Evangelisti 6,5), Di Bari 5,5; Fazio 5,5, Moro 6,5, Berretti 6 (dal 23’ s.t. Duombia 5,5), Di Simone 5,5; Caturano 6, Del Core 5,5 (dal 41’ p.t. Statella 6), Cozzolino 5,5. (Palazzi, Minesso, Pierotti, Anaclerio). All. Papagni 5,5. ARBITRO Vallesi di Ascoli Piceno 6. NOTE paganti 1.089, abbonati 659, incasso di 16.853 euro. Ammoniti Scognamiglio, Albadoro, Maury, Statella. Angoli 6-2. GIANPAOLO ESPOSITO CASTELLAMMARE DI STABIA (Na) dUna Juve Stabia che viaggia sulle ali dell’entusiasmo affonda un Andria 1-0 VIAREGGIO-GELA 1-1 in piena crisi (4˚ k.o. consecutivo e contestazione dei tifosi al seguito al termine della gara) conquistando la terza posizione. Una doppietta di Albadoro, con il sigillo della terza rete di Corona (a quota 149 in campionato) regala ai gialloblù la decima vittoria casalinga consecutiva tra campionato e Coppa Italia. Che inizio Gli uomini di Braglia non risentono della fatica infrasettimanale di Pisa e mettono sotto gli avversari sin dal calcio di inizio. Dopo due minuti arriva infatti la rete del vantaggio: Tarantino si invola sulla destra e mette al centro un pallone che Albadoro (match winner anche all’andata in terra pugliese) deve solo spingere in rete. Nessun segno apparente di reazione da parte degli uomini di Papagni e i locali sfiorano il raddoppio in FOLIGNO-COSENZA 0-0 La Nocerina è inarrestabile Decima vittoria in casa Barletta, derby incolore Il Taranto difende e basta Il Lanciano soffre ma passa Il Siracusa in 10 si arrende Cavese, sfortuna ed errori La Lucchese ne approfitta Il Gela scappa con Docente Ma il Viareggio lo riprende Foligno, un grande Gregori Il Cosenza fa buona guardia MARCATORE Negro al 9’ p.t. NOCERINA (3-4-3) Gori 7,5; Pomante 6, De Franco 6,5, Di Maio 6; Scalise 6, Bruno 6,5, De Liguori 6, Bolzan 6; Catania 6 (dal 45’ s.t. Nigro s.v.), Castaldo 6,5 (dal 41’ s.t. Petrilli s.v.), Negro 7 (dal 38’ s.t. Cavallaro s.v.). (Amabile, Marsili, Ripa, Galizia). All. Auteri 6,5. TERNANA (4-5-1) Visi 6,5; Grieco 5,5 (dal 40’ s.t. Alessandro s.v.), Borghetti 6, Giubilato 6, Piva 5; Nolè 6,5, Perney 6 (dal 14’ s.t. Sinigaglia 5,5), Arrigoni 5,5, Nitride 6, Tavares 6 (dal 24’ s.t. Noviello 5,5); Tozzi Borsoi 6,5. (Cunzi, Camillini, Fusciello, Della Penna). All. Giordano 6. ARBITRO Bellotti di Verona 6. NOTE paganti 4.000 circa, abbonati 498, incasso non comunicato. Ammoniti Giubilato, De Liguori, Piva e Perney. Angoli 11-6. GIUDIZIO+++ BARLETTA (4-3-2-1) Gabrieli 6; Galeoto 6,5, Ischia 6,5, Lucioni 6,5, Frezza 6,5; Zappacosta 7 (dal 5’ s.t. Guerri 6), Rajcic 6, Simoncelli 6; Cerone 6 (dal 24’ s.t. Geroni 6), Bellomo 6; Innocenti 6 (dal 33’ s.t. Infantino s.v.). (Tesoniero, Agnelli, Maino, Masiero). All. Cari 6,5. TARANTO (3-4-3) Bremec 7; Sosa 6, Coly 6, Prosperi 6; Antonazzo 6 (dal 37’ s.t. Colombini s.v.), Pensalfini 6, Giorgino 6, Garufo 6; Chiaretti 6, Girardi 6 (dal 30’ s.t. Guazzo s.v.), Sy 6 (dal 39’ s.t. Branzani s.v.). (Barasso, Cutrupi, Berg, Rantier). All. Dionigi 6. ARBITRO Gavillucci di Latina 6. NOTE paganti 1.366, abbonati 1.064, incasso di 14.778,61 euro. Ammoniti Galeoto, Frezza, Rajcic, Guerri e Antonazzo. Angoli 4-4. GIUDIZIO++ MARCATORE Titone al 31’ p.t. LANCIANO (3-4-3) Chiodini 6; Antonioli 6, Amenta 6, Romito 6; Vastola 6, Di Cecco 5,5, Sacilotto 6,5, Mammarella 6 (dal 26’ s.t. D’Aversa 5,5); Turchi 6 (dal 21’ s.t. Zeytulaev 5,5), Di Gennaro 6, Titone 6,5. (Aridità, Dall’Agnol, Tamasi, U. Improta, Colussi). All. Camplone 6. SIRACUSA (4-2-3-1) Baiocco 6; Lucenti 6, Moi 6, Ignoffo 6, Pasqualini 6; Spinelli 6, Mancosu 5; Bufalino 6 (dal 25’ s.t. Corapi 6), Bongiovanni 5,5 (dal 41’ p.t. Abate 6), Giordano 5,5; Koffi 5,5 (dal 17’ s.t. Desideri 6). (Fornoni, Pepe, Di Silvestro, Cosa). All. Ugolotti 6. ARBITRO Merlino di Udine 6. NOTE paganti 217, abbonati 845, incasso di 6.737,59 euro. Espulso Mancosu al 41’ p.t.; ammoniti Spinelli, D’Aversa, Di Cecco e Chiodini. Angoli 2-5. GIUDIZIO++ MARCATORE Carloto al 24’ p.t. LUCCHESE (4-3-1-2) Pennesi 7; Baldanzeddu 6, Bova 6, Bertoli 6, Pezzi 6; Piccinni 6, Pani 6 (dal 25’ p.t. Galli 6), Carloto 6; Grassi 5,5; Marotta 5,5 (dal 46’ s.t. Taddeucci s.v.), Crocetti 5 (dal 38’ s.t. Marchetti s.v.). (Pardini, Del Nero, Hemmy, Khoris). All. Indiani 6. CAVESE (4-2-3-1) Pane 5,5; Piscitelli 5,5 (dal 26’ s.t. Ciano s.v.), Cipriani 6, Troise 6, Sirignano 6; Bacchiocchi 6, Alfano 5; Bernardo 6 (dal 30’ s.t. Santaniello s.v.), D’Amico 5,5 (dal 19’ s.t. Citro 5,5), Schetter 6; Del Sorbo 5,5. (Botticella, Pagano, Siano, Pascucci). All. Melotti 6. ARBITRO Minelli di Varese 5,5. NOTE paganti 612, abbonati 1.308, incasso di 12.119,57 euro. Espulso il tecnico Melotti al 46’ s.t.; ammoniti Alfano, Pezzi e Citro. Angoli 2-5. GIUDIZIO++ MARCATORI Docente (G) al 23’, Bocalon (V) al 39’ s.t. VIAREGGIO (4-3-3) Pinsoglio 6; Brighenti 5,5, Fiale 5,5, Massoni 6, Bertolucci 5,5 (dal 32’ s.t. Martina s.v.); Pizza 5,5, Castiglia 5, Kras 5,5 (dal 24’ s.t. Bocalon 6,5); Luppi 5,5 (dal 32’ s.t. Cristiani s.v.), Marolda 6, Taormina 5,5. (Merlano, De Paola, Cosentini, D’Antoni). All. Mannini 6 (Scienza squalificato). GELA (4-4-2) Nordi 6,5; Petrassi 6, Cossentino 6, Cardinale 6,5, Aliperta 6; Bigazzi 6,5 (dal 34’ s.t. Piano s.v.), Zaminga 6,5, Giardina 6,5, D’Anna 6,5; Docente 6,5, Cunzi 6 (dal 44’ s.t. Rabbeni s.v.). (Maraglino, Italiano, Avantaggiato, Balistreri, Saani). All. Ammirata 6,5. ARBITRO Marini di Roma 5,5. NOTE paganti 55, abbonati 550, incasso di 3.876,45 euro. Ammoniti Pizza, Petrassi, Docenti e Cunzi. Angoli 4-2. GIUDIZIO++ FOLIGNO (4-3-1-2) Rossini 6; Iacoponi 6, Gregori 7, Cusaro 6 (dal 15’ s.t. Merli Sala 5,5), Bassoli 6; Fondi 6, Papa 5,5 (dal 13’ s.t. Moro 5,5), Menchinella 6 (dal 24’ s.t. Coresi 5,5); Sciaudone 6; Cavagna 6, Falcinelli 6. (Zandrini, Castellazzi, Fedeli, La Mantia). All. Giunti 6. COSENZA (3-5-2) Marino 6; Thackray 6, Cotroneo 6, Fernandez 6; Aquilanti 6, Evola 5,5, Fiore 5,5, Roselli 6, Giacomini 6; Biancolino 6 (dal 14’ s.t. Essabr 5,5), Degano 6 (dal 45’ s.t. Maglione s.v.). (De Luca, Ungaro, Scarnato, Sommario, Viscardi). All. De Rosa 6. ARBITRO De Benedictis di Bari 6. NOTE paganti 893, abbonati 380, incasso di 4.555 euro. Ammoniti Gregori, Sciaudone, Marino, Cotroneo e Thackray. Angoli 8-5. GIUDIZIO+++ NOCERA INFERIORE (Sa) dLa Nocerina vola incontrastata verso la serie B. Contro una buona Ternana raccoglie il 10˚ successo casalingo grazie a un gol di Negro e, in attesa del posticipo di stasera, si porta a ben 16 lunghezze dal Benevento secondo in classifica. Tutto ciò al termine di un match con molto ritmo e che ha prodotto diverse occasioni per entrambe le squadre. A segnarlo, però, è stato l’episodio iniziale: gli umbri hanno invocato un calcio di rigore e poi, sulla stessa azione, è arrivato il gol di Negro, caparbio nel ribadire in rete una corta respinta di Visi. Da registrare, poi, una traversa di Catania e le recriminazioni di Giordano. BARLETTA dPareggio senza grandi emozioni nel derby pugliese tra due squadre che hanno avuto più timore di perdere che voglia di vincere. Il Barletta, ai punti, avrebbe forse meritato la vittoria perché è andato più vicina dell’avversario al gol. Il Taranto, invece, ha pensato solo a difendersi e non ha mai impegnato Gabrieli. Nel primo tempo succede poco. Più vivace la ripresa con la squadra di Cari più incisiva. Al 4’ Bellomo sfiora di testa la traversa a Bremec battuto. Un sussulto dall’altra parte con un colpo di testa innocuo di Girardi, al 20’, che finisce alto. Ghiotta l’ultima occasione, al 24’, per i locali con l’ex Innocenti che non riesce a deviare in porta un suggerimento di Frezza. Biagio Franza Matteo Tabacco LANCIANO (Ch) dSofferta vittoria del Lanciano che si mantiene in zona playoff dopo lo scontro diretto con il Siracusa. La gara non è stata vibrante ma, nel primo tempo, gli uomini di Camplone confezionano una delle poche occasioni da gol che Titone è bravo a concretizzare con un preciso colpo di testa. Dopo 10’ il fallo di reazione di Mancosu che colpisce Di Gennaro davanti al guardalinee e viene espulso. L’inferiorità numerica e la pochezza offensiva della squadra di Ugolotti hanno permesso al Lanciano di centrare la terza vittoria consecutiva in casa, mentre ha confermato i limiti esterni dei siciliani. LUCCA dBrutta partita e pesante sconfitta per la Cavese, che vede ridursi al lumicino le speranze di raggiungere almeno i playout. Uno stop comunque immeritato per la squadra di Melotti, che colpisce due traverse con Bernardo e un palo con Bacchiocchi e che al 40’ della ripresa fallisce anche il rigore del pareggio con Alfano: Pennesi si allunga sulla sinistra, respinge e regala così tre punti fondamentali per la Lucchese, che ha quasi raggiunto l’obiettivo-salvezza fissato a inizio stagione. I rossoneri si impongono grazie al gol di Carloto, che al 24’ del primo tempo piazza un tiro imparabile per Pane. Una rete che basta per i tre punti. Fiorenzo Carlini Duccio Casini un paio di occasioni con Albadoro e Pezzella prima di subire, al 33’, l’inatteso pari dell’Andria. Moro è abile a sfruttare una palla inattiva di Berretti da posizione defilata avvitandosi in aria e beffando di testa Colombi. La Juve Stabia non risente affatto del colpo subito e si riversa immediatamente nella metà campo ospite: al 40’, ci pensa ancora Albadoro a riportare i suoi in vantaggio con un tocco di destro che aggira Spadavecchia. Nella ripresa l’Andria non cambia passo ma, approfittando della disattenzione degli stabiesi, ha anche la palla del 2-2 ma Moro spreca lasciandosi ipnotizzare da Colombi in uscita. E al 20’ la Juve Stabia chiude il match con un contropiede da manuale sull’asse Tarantino-Albadoro-Corona coronato da un colpo di testa vincente dell’esperto bomber gialloblù. VIAREGGIO (Lu) dIl Viareggio mette fine alla striscia delle sconfitte casalinghe (4) acciuffando in extremis il pareggio contro un ben organizzato Gela, che fin dai primi minuti si è reso pericoloso con gli scatenati Bigazzi e D’Anna. Nel primo tempo i locali sono andati vicino al gol con Marolda e Luppi. Nella ripresa il Gela passava al 23’ con Docente, servito sul filo del fuorigioco da D’Anna: i siciliani sfioravano due volte il raddoppio con Cunzi e Bigazzi (bravissimo Pinsoglio), poi al 39’ il Viareggio pareggiava con Bocalon, servito da Massoni. Poi i bianconeri andavano vicino alla vittoria con Cristiani che costringeva Nordi a due miracoli. FOLIGNO (Pg) dUn grande Gregori non basta al Foligno. Il capitano ha giocato l’intera partita con la stessa grinta di sempre e alla fine ha detto: «Ricorderò questa gara per tutta la mia vita. Dopo la malattia son tornato ad essere quello che ero». Gli umbri, però, non hanno morso come dovevano nonostante abbiano giocato un buon primo tempo, sempre all’attacco e con il forte vento contro. Falcinelli ha avuto anche la palla-gol allo scadere dei primi 45’, ma la troppa fretta gli ha giocato un brutto scherzo. Solo davanti al portiere gli ha tirato addosso. Poi nella ripresa non è accaduto nulla di rilevante, salvo una bella parata di Rossini alla fine del recupero. Giovanni Lorenzini Roberto Di Meo IL POSTICIPO Il Benevento riceve il Pisa Oggi tocca al Benevento nel delicato postcipo col rilanciato Pisa. Galderisi rilancia Formiconi e Zito e forse Mounard e Bueno. Pagliari invece conferma la formazione di domenica, col rientrante Obodo al posto di Reccolani; non è partito Amoroso, in dubbio Mosciaro per una botta. Così in campo (ore 14.30): BENEVENTO (4-2-3-1) Paoloni; Formiconi, Siniscalchi, Signorini, Zito; Grauso, Bianco; La Came ra, Clemente, Mounard; Bueno. (Corradino, Landaida, Pacciardi, Vacca, D’Anna, Pintori, Evacuo). All. Galderisi. PISA (4-4-2) Pugliesi; Calori, Raimondi, Anselmi, Gimmelli; Ilari, Obodo, Passiglia, Favasuli; Guidone, Carparelli. (Lanni, Stendardo, Sereni, Reccolani, Fanucchi, De Oliveira, Mosciaro). All. Pagliari. ARBITRO Sguizzato di Verona (Gualtieri Liturco). SERIE D f Primo verdetto: Nola retrocesso. Scatti di Cuneo e Santarcangelo. Il Treviso stacca il Venezia: domenica è sfida 28 a GIORNATA GIRONE A (32a giornata) GIRONE B GIRONE C GIRONE D GIRONE E GIRONE F (32a giornata) GIRONE G GIRONE H GIRONE I ASTI-VIGEVANO BORGOSESIA-SETTIMO CHIERI-CHIAVARI CUNEO-SEREGNO DERTHONA-ALBESE GALLARATESE-ACQUI LAVAGNESE-SANTHIA' NOVESE-BORGOROSSO RIVOLI-SAINT CHRISTOPHE SARZANESE-AQUANERA 5-1 2-0 3-0 2-0 1-2 1-1 2-2 1-0 2-1 0-0 CARATESE-ALZANOCENE 3-1 CASTELLANA-LEGNAGO 0-1 CASTIGLIONE-CASTELNUOVOSANDRA' 4-0 DARFO-COLOGNESE 2-2 INSUBRIA-VOGHERA 2-0 MANTOVA-CANTU' SAN PAOLO 2-0 TRENTO-PONTISOLA 0-1 VILLAFRANCA-SOLBIATESE 2-0 VIRTUS VECOMP-OLGINATESE 0-0 BELLUNO-VENEZIA CHIOGGIA-PORDENONE CONCORDIA-ESTE MONTECCHIO-MONTEBELLUNA OPITERGINA-SAN PAOLO SANVITESE-ROVIGO TAMAI-SANDONA'JESOLO TREVISO-TORVISCOSA UNION QUINTO-KRAS REPEN 1-1 1-2 3-7 1-0 2-1 4-0 2-2 1-0 3-0 BAGNOLESE-PONSACCO 0-2 CASTEL SAN PIETRO-TUTTOCUOIO 1-1 FIORENZUOLA-VEROLESE 5-0 FORCOLI-MEZZOLARA 1-2 PAVULLESE-CARPENEDOLO 1-1 PIZZIGHETTONE-PONTEDERA 1-1 ROSIGNANO-CASTELFRANCO 1-1 RUDIANESE-BORGO A BUGGIANO 1-1 RUSSI-CAMAIORE 1-1 AREZZO-FORTIS JUVENTUS 3-2 FLAMINIA-SCANDICCI 2-2 GROUP CITTA' DI CASTELLO-MONTEVARCHI oggi ORVIETANA-DERUTA 0-1 PIANESE-CASTEL RIGONE 1-1 PONTEVECCHIO-PERUGIA 0-0 SESTESE-SANSEPOLCRO 1-0 SPORTING TERNI-MONTERIGGIONI 1-0 TODI-SPOLETO 0-1 ATLETICO TRIVENTO-FORLI' BOJANO-SAMBENEDETTESE JESINA-CIVITANOVESE MIGLIANICO-RIMINI OLYMPIA AGNONESE-TERAMO REAL RIMINI-ATESSA VDS RECANATESE-VENAFRO RENATO CURI-FOSSOMBRONE SANTARCANGELO-CESENATICO SANTEGIDIESE-LUCO CANISTRO ANZIOLAVINIO-TAVOLARA 3-0 APRILIA-BACOLI 2-2 ARZACHENA-ZAGAROLO 2-1 ASTREA-VITERBESE 2-2 BUDONI-CYNTHIA 1-1 CASTIADAS-GUIDONIA 1-0 SANLURI-PORTO TORRES 1-3 SELARGIUS-FIDENE 0-1 VIRIBUS UNITIS-MONTEROTONDO 2-0 ARZANESE-ANGRI 2-2 CAPRIATESE-FORTIS TRANI 1-0 CASARANO-BATTIPAGLIESE 2-0 FRANCAVILLA S.-FRANCAVILLA F. 2-1 GAETA-POMIGLIANO 3-0 GROTTAGLIE-NARDO' 1-3 MURGIA-BOVILLE ERNICA 0-0 OSTUNI-PISTICCI 0-0 SANT'ANTONIO ABATE-ISCHIA 0-0 ACIREALE-VALLE GRECANICA CITTANOVA-NOLA HINTERREGGIO-TURRIS MAZARA-EBOLITANA MODICA-MESSINA NISSA-FORZA E CORAGGIO REAL NOCERA-NOTO ROSSANESE-SAPRI SAMBIASE-MARSALA Ha riposato CASERTANA CLASSIFICA Cuneo p. 69; Saint Christophe 65; Asti 62; Seregno 55; Aquanera 54; Santhià 53; Borgosesia 51; Chiavari e Acqui 45; Gallaratese e Lavagnese 44; Novese 40; Sarzanese e Chieri 39; Rivoli 38; Derthona 35; Albese 34; Vigevano 27; Borgorosso 24; Settimo 16. CLASSIFICA Mantova p. 59; Colognese 49; Voghera e Pontisola 47; Darfo 43; Legnago 41; Cantù San Paolo 39; Insubria, AlzanoCene e Virtus Vecomp 38; Castiglione 37; Olginatese 36; Villafranca 32; CastelnuovoSandrà 30; Castellana 29; Caratese 28; Trento e Solbiatese 24. CLASSIFICA Treviso p. 62; Venezia 60; Tamai e SandonàJesolo 47; Union Quinto e San Paolo (-1) 45; Este, Rovigo e Chioggia 39; Pordenone 38; Sanvitese (-1) 34; Concordia 30; Montecchio e Belluno 29; Opitergina 28; Montebelluna 27; Kras Repen 24; Torviscosa 19. CLASSIFICA Borgo a Buggiano p. 60; Pontedera 54; Rudianese 46; Castelfranco 45; Camaiore e Forcoli 44; Bagnolese 42; Mezzolara 41; Rosignano 39; Pavullese 38; Pizzighettone e Ponsacco 37; Tuttocuoio e Fiorenzuola 35; Carpenedolo 28; Castel San Pietro 23; Russi 20; Verolese 6. CLASSIFICA Perugia p. 63; Todi 55; Castel Rigone 50; Sansepolcro 49; Pianese 45; Group Città di Castello* 42; Spoleto 41; Sporting Terni e Pontevecchio 40; Flaminia 38; Scandicci e Arezzo 33; Orvietana 30; Sestese e Montevarchi* 28; Deruta 26; Fortis Juventus 24; Monteriggioni 21. CLASSIFICA Santarcangelo p. 62; Teramo 60; Rimini 59; Jesina 54; Forlì 52; Renato Curi 50; Santegidiese (-1) e Real Rimini 48; Atletico Trivento 47; Civitanovese 44; Sambenedettese 43; Recanatese* e Luco Canistro 42; Atessa VdS 41; Olympia Agnonese* 39; Venafro 38; Miglianico 31; Cesenatico 25; Fossombrone 22; Bojano 9. (* una gara in meno). CLASSIFICA CLASSIFICA CLASSIFICA Aprilia p. 52; Monterotondo 51; Bacoli 48; Viribus Unitis 47; Porto Torres e Zagarolo 44; Anziolavinio e Viterbese 40; Fidene e Arzachena 39; Budoni 37; Selargius 33; Astrea 32; Guidonia 28; Sanluri 27; Cynthia 26; Castiadas 25; Tavolara 23. Arzanese p. 59; Gaeta 57; Nardò 52; Pomigliano 51; Casarano 49; Murgia 42; Boville Ernica 40; Ischia 39; Capriatese 37; Fortis Trani 36; Francavilla S. 35; Sant' Antonio Abate 34; Grottaglie 33; Pisticci e Battipagliese 30; Angri 28; Francavilla F. 22; Ostuni 13. Ebolitana* p. 74; Forza e Coraggio 68; Casertana 63; Sambiase* 52; Turris 50; Nissa 49; Valle Grecanica 46; Hinterreggio* 45; Sapri* 43; Messina* (-3) 42; Noto 39; Real Nocera 38; Cittanova* 34; Acireale 33; Modica 32; Marsala 31; Rossanese 26; Mazara 23; Nola 6. (* deve ancora riposare). PROSSIMO TURNO domenica 27 marzo, ore 15 Acqui Asti (0 1); Albese Gallaratese (0 2); Aquanera Borgosesia (0 0); Bor gorosso Lavagnese (1 1); Chiavari Sar zanese (0 3); Saint Christophe Novese (1 1); Santhià Derthona (1 3); Sere gno Rivoli (3 1); Settimo Cuneo (2 2); Vigevano Chieri (4 4). PROSSIMO TURNO domenica 27 marzo, ore 15 AlzanoCene-Virtus Vecomp (1-0); Cantù San Paolo-Castellana (1-1); CastelnuovoSandrà-Darfo (1-2); Colognese-Villafranca (4-4); Legnago-Insubria (4-1); Olginatese-Trento (2-1); Pontisola-Mantova (1-1); Solbiatese-Caratese (3-2); Voghera-Castiglione (0-3). PROSSIMO TURNO domenica 27 marzo, ore 15 Este-Sanvitese (3-3); Kras Repen-Montecchio (2-6); Montebelluna-Rovigo (0-1); Opitergina-Tamai (1-4); Pordenone-Belluno (1-0); San Paolo-Union Quinto (2-1); SandonàJesolo-Chioggia (1-2); Torviscosa-Concordia (3-3); Venezia-Treviso (1-3). PROSSIMO TURNO domenica 27 marzo, ore 15 Borgo a Buggiano-Pavullese (2-1); Camaiore-Bagnolese (2-1); Carpenedolo-F orenzuola (3-1); Castelfranco-Pizzighettone (1-1); Mezzolara-Rosignano (1-0); Ponsacco-Castel San Pietro (1-0); Pontedera-Rudianese (3-2); Tuttocuoio-Forcoli (0-1); Verolese-Russi (1-0). PROSSIMO TURNO domenica 27 marzo, ore 15 Deruta-Pontevecch o (2-2); Fortis Juventus-Todi (0-2); Group Città di Castello-Flaminia (0-0); Monteriggioni-Sestese (1-1); Montevarchi-Sporting Terni (3-3); Perugia-Pianese (1-0); Sansepolcro-Arezzo (2-1); Scandicci-Orvietana (3-3); Spoleto-Castel Rigone (0-0). PROSSIMO TURNO domenica 27 marzo, ore 15 Atessa VdS-Recanatese (1-1); Cesenatico-Jesina (1-3); Civ tanovese-M glian co (0-0); Forlì-Renato Curi (0-0); Fossombrone-Santegidiese (1-4); Luco Canistro-Bojano (2-1); Real Rimini-Santarcangelo (0-1); Sambenedettese-Olympia Agnonese (1-2); Teramo-Rimini (1-1); Venafro-Atletico Trivento (2-1). PROSSIMO TURNO domenica 27 marzo, ore 15 Bacoli-Astrea (1-4); Cynthia-Selargius (3-1); Fidene-Viribus Unitis (0-1); Guidonia-Aprilia (0-4); Monterotondo-Castiadas (3-2); Porto Torres-Arzachena (2-2); Tavolara-Sanluri (1-0); Viterbese-Anziolavinio (2-2); Zagarolo-Budoni (2-0). PROSSIMO TURNO domenica 27 marzo, ore 15 Angri-Sant'Antonio Abate (1-1); Battipagliese-Murgia (1-2); Boville Ernica-Gaeta (1-0); Fortis Trani-Casarano (2-1); Francavilla F.-Capriatese (0-2); Ischia-Francavilla S. (2-1); Nardò-Arzanese (0-2); Pisticci-Grottaglie (1-0); Pomigliano-Ostuni (1-1). PROSSIMO TURNO domenica 27 marzo, ore 15 Ebolitana-Casertana (3-3); Forza e Coraggio-Acireale (2-1); Marsala-Hinterreggio (1-2); Messina-Rossanese (1-0); Nola-Real Nocera (1-3); Noto-Nissa (0-0); Sapri-Mazara (2-0); Turris-Cittanova (3-3); Valle Grecanica-Modica (2-0); riposa Sambiase. 3-0 1-3 2-0 1-1 1-1 0-1 0-1 4-3 3-0 1-3 (32a giornata) 1-0 2-0 3-3 1-3 2-1 0-1 0-1 2-1 2-0 R LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 4 MOTOMONDIALE VIA IN QATAR I trionfi di Stoner a Losail Stoner in Qatar ha 4 successi in 5 anni. E 4 sono le moto con cui ha vinto: Ducati, Aprilia, Ktm, Honda EPA Imprendibile Stoner DAL NOSTRO INVIATO FILIPPO FALSAPERLA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA LOSAIL (Qatar)dQuanto è lonta- na Welkom 2004: 12.500 chilometri, meglio, 16"431. La fede, la passione aspettavano il miracolo di Rossi, fenomeno capace di risorgere dalle ceneri di un inverno di dolore e di incertezze, verso quella vittoria all'esordio con la Ducati che facesse il paio con il mitico debutto sulla Yamaha. Altri tempi, altre situazioni. Ieri l'unico miracolo è stato vedere Stoner dominare usando la testa per resistere all'attacco dello scomodo compagno Pedrosa per poi prendere il ritmo e chiudere da dominatore. Casey non è mai stato un mostro di strategia. Invece in sella al missile Honda sembra aver raggiunto una consapevolezza e una tranquillità che ne fanno il pericolo pubblico numero 1 per tutti. Sofferenza Valentino ha avuto un solo guizzo d'orgoglio, Con la Honda non ha rivali Rossi 7˚ soffre L’australiano resiste a Pedrosa e poi se ne va Vale, alla partenza l’unico scatto d’orgoglio quando al via è partito come un missile scegliendo la traiettoria interna. Un azzardo, l'unico possibile per provare una magia che non ha pagato: «lungo» alla prima curva, si è trovato davanti alle ruote il compagno di marca Barbera, che lo ha un po' rallentato, ma in ogni caso si vedeva che non era cosa. Solo a tre quarti di gara ha fatto vedere qualcosa, ma troppo poco anche per resistere all'incalzare di Spies. Il 7˚ posto e è un ritorno alla realtà, fatta di dolore alla spalla e di affiatamento con la moto. Una Ducati che Stoner faceva Un cattivissimo Lorenzo si prende il secondo posto. Dani brilla all’inizio poi va in crisi per un problema al braccio cantare e che adesso singhiozza. L'australiano si è steso tante volte e non conosce le mezze misure, ma forse la Ducati si guida solo così... Ritorno La gara è stata bella, anche se dal 12˚ giro scontata per la vittoria. Pedrosa è scattato come al solito però Stoner lo ha braccato: è passato davanti ma poi ha dovuto subire il contro-sorpasso dello spagnolo. Ora crolla, era il pensiero comune, invece Casey lo ha marcato e passato. A quel punto è crollato Dani. Colpa della spalla rotta l'anno scorso a Motegi, operata (con placche inserite) e, apparentemente guarita in inverno. Invece il braccio destro è tornato ad addormentarsi dolorosamente. Così un cattivissimo Lorenzo si è preso un secondo posto che sembrava un sogno alla vigilia: «Ho fatto la migliore gara della carriera», ha detto, e c'è da credergli vista la differenza tra Yamaha e Honda. Pieno La Honda, senza Jorge, avrebbe fatto il pieno, visto SCINTILLE LA SPETTACOLARE BATTAGLIA TRA I DUE ROMAGNOLI «Terzo posto perso per colpa sua» DAL NOSTRO INVIATO ALESSIA CRUCIANI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA LOSAIL d C’è un campionato nel campionato. Dura da anni con due soli concorrenti: Andrea Dovizioso e Marco Simoncelli. Nella gara inaugurale della nuova stagione, si è portato in vantaggio il primo, chiudendo proprio davanti ad un avversario con il quale battaglia dai tempi delle minimoto. Soddisfatto Deluso dalla qualifica, Dovizioso si è riscattato mantenendo un ottimo passo gara, sempre costante, e realizzando il suo giro più veloce proprio all’ultimo passaggio: «Magari non sarà un risultato strepitoso, ma è stato importante per il ritmo che ho tenuto. I miei compagni di squadra, Stoner e Pedrosa, sono ancora più veloci. Casey qui è sempre di un altro pianeta, ma bisogna vedere come andrà nelle prossime gare. Devo fare piccoli miglioramenti, soprattutto nella prima parte dell’accelerazione. Siamo competitivi e potrò lottare per podio e vittorie». Doppio sorpasso Dopo una buona partenza, Dovizioso (con la Honda Hrc) è stato passato all’8o giro proprio da Simoncelli (con la Honda del team Gresini), che ha subìto il controsorpasso al 18o. In palio c’era un importante 4o posto. Il massimo alla loro portata, visto il ritmo infernale dei 3 davanti. Come al solito i 2 non si sono risparmiati sportellate, soprattutto nel primo caso. E alla fine non sono mancate le frecciatine. Battibecco «Dalle nostre parti quando si passa non si chiede permesso», scherza Marco. SUPERBIKE «Con quell’entrata mi ha fatto perdere un secondo: nel bilancio finale significa il 3o posto», replica meno felice Andrea. Dovi: «Simoncelli mi ha negato il podio» Simoncelli davanti a Dovi MILAGRO che ai piedi del podio si è svolto un altro bellissimo duellotra due piloti che si stanno antipatici da quando erano ragazzini. Dovizioso alla fine ha piegato Simoncelli, ma il più contento è il secondo, perché lui è l'emergente e si può permettere di temporeggiare mentre Dovizioso deve guadagnarsi una posizione di riguardo all' interno del team Hrc. L'altro semidebuttante Ben Spies ha deluso tutte le aspettative. In tanti speravano che avrebbe dato del filo da torcere al compagno Lorenzo, invece non lo ha visto nemmeno al traguardo. Ha girato forte l'americano, ma quando non contava niente, cioè per battere Valentino e prendersi un 6˚ posto che nelle sue condizioni ha il sapore della delusione. Ma il premio «sfortunello del giorno» va al team di Paolo Campinoti: alla sesta curva Randy de Puniet ne ha fatta una delle sue, e con la Ducati impazzita ha colpito alla mano sinistra il suo compagno Loris Capirossi. Due dita «girate» e gara finita. Obiettivo centrato Simoncelli in questi giorni aveva ripetuto più volte di voler finire nei primi cinque posti ad ogni gara. Alla prima ha centrato l’obiettivo, dopo aver risolto anche il problema dei consumi di carburante che lo preoccupava, grazie ad alcune regolazioni all’elettronica. «La cosa più importante è che siamo vicini ai primi. Nelle prove gli altri sembravano molto più veloci. Invece Stoner non ha mantenuto lo stesso passo che aveva in prova», ha raccontato, aggiungendo che «dopo le prove sapevo di poter lottare per il 4o-5o posto, ma non credevo di andare così veloce. Ad un certo punto ho anche pensato di provare a prendere Lorenzo». E alla fine si fa i complimenti: «Mi sono divertito. Non è stato il mio miglior risultato ma di certo questa è la miglior gara da quando corro in MotoGP». Toseland va k.o. e salta Donington (p.g.) La Bmw Italia non potrà schierare James Toseland nel GP di Gran Bretagna Superbike in programma domenica sulla pista di Donington. Il 30enne britannico, due volte campione del mondo con Ducati e Honda, si è infatti fratturato il radio del braccio destro durante i test di Alcaniz (Spagna). Toseland è stato operato a Manchester per risolvere un problema vascolare e oltre al GP d’Europa rischia di saltare anche il round successivo di Assen (Olanda) del 17 aprile. A Donington la Bmw Italia schiererà così soltanto la moto di Ayrton Badovini. LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R 29 89 0 I podi di Lorenzo Tanti ne ha conquistati Lorenzo nelle ultime 36 gare. Con una media di 18,44 punti/gara dal 2009 a oggi EPA I podi in carriera di Pedrosa Tanti ne ha collezionati Pedrosa (35 successi, 30 secondi, 24 terzi posti) raggiunge Taveri al 10˚ posto EPA Rossi contro la storia Nessun pilota ha mai vinto un Mondiale in classe regina dopo aver chiuso 7˚ la prima gara REUTERS partito benissimo — rivede il suo GP — e ho anche sbagliato un cambio-marcia. Ma, soprattutto, nel primo giro tutti hanno guidato in modo pazzesco. Io sono stato molto attento, ho cercato di capire bene che cosa succedeva al mio fianco e immediatamente dietro: l’inizio gara è stato il momento più difficile di tutto il fine settimana». evidente. Spiega Casey: «È un inizio di stagione simile a quando vinsi il Mondiale (2007; n.d.r.) ma, per certi versi, mi sento anche meglio di allora. Da quando sono salito sulla Honda, tutto sta andando bene: in moto mi sento sempre più a mio agio. Si può ancora migliorare, per esempio nella stabilità in frenata, ma siamo molto competitivi». va ancora il formicolio al braccio e il viso segnato da dolore e sconforto. «Nelle prove avevo avuto un avvertimento — svela —, ma non pensavo a un guaio così grande. Adesso devo capire a che cosa è dovuto questo indolenzimento, che era già emerso nelle ultime due gare del 2010». Nuovo Ecco lo Stoner di oggi, perfino prudente e guardingo. E quando al 6o giro è stato superato dal compagno di squadra Dani Pedrosa, l’australiano non si è fatto andare il sangue alla testa. «Dani era veloce, aveva un ritmo superiore al mio: quando mi ha passato, ho pensato solamente a tenere il mio passo, cercando di studiare i suoi punti forti e deboli. La moto, giro dopo giro, andava sempre meglio e quando ho visto Pedrosa un po’ in difficoltà, l’ho passato e ho preso subito un buon vantaggio». Gli ultimi 10 giri li ha percorsi in scioltezza: unica preoccupazione amministrare una superiorità Deluso La felicità di Stoner va di pari passo con la delusione di Pedrosa, rallentato da guai fisici. «Ero competitivo — si rammarica Dani —: riuscivo a tenere testa a Stoner su una delle piste che lui preferisce e dove in passato sono sempre stato in difficoltà. La moto era perfetta, veloce in rettilineo ed efficace in curva, ma da metà gara ho avuto problemi al braccio sinistro, quello infortunato nel 2010 a Motegi ed operato a fine della stagione: ho dovuto rallentare perché non riuscivo più a controllare la moto, a tenere stretto il manubrio». Parecchi minuti dopo la fine della corsa, Pedrosa ave- A sinistra, Casey Stoner precede il gruppo composto da Daniel Pedrosa, Jorge Lorenzo, Andrea Dovizioso e Marco Simoncelli. A lato, dall’alto, la gioia di Lorenzo per il 2˚ posto, Valentino Rossi parla con la sua Ducati prima del via, il minuto di raccoglimento per le vittime dello tsunami in Giappone. A destra, il podio con, da sinistra, Lorenzo, Stoner e Pedrosa MILAGRO, REUTERS, IPP, ANSA Casey: «Difficili solamente i primi giri» «Tutto va alla perfezione. Sto meglio di quando vinsi il titolo» GIOVANNI ZAMAGNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA LOSAILdPole position, vittoria e giro veloce: come dire la perfezione assoluta. Anche per- ché Casey Stoner non solo è stato rapidissimo, come suo solito, ma ha messo in mostra grande tenuta psicologica e tranquillità sconosciute in un passato recente. «Non sono MOTO2 IL TEDESCO SEMPRE IN TESTA Bradl è perfetto Iannone che rimonta Andrea da 16˚ a 2˚ Bravo De Angelis 4˚ 5 RIPRODUZIONE RISERVATA LOSAIL d In testa dal primo all’ultimo giro: la vittoria di Stefan Bradl non è mai stata in discussione. «Difficile trovare le parole per descrivere questo fine settimana: è stato semplicemente perfetto», si gode il trionfo il tedesco, dominatore in Qatar fin dalle prove libere. Solo Marc Marquez avrebbe potuto infastidirlo, ma l’iridato 125 ha sbagliato la partenza dalla seconda posizione e nella foga di recuperare è caduto al 5˚ giro, quando era già risalito dall’11˚ al 5˚ posto. «Ho fatto un brutto errore — non cerca giustificazioni Marquez —: purtroppo ho mancato la partenza e per la foga di recuperare ho esagerato e sono scivolato. Ma ho imparato qualcosa, non succederà più». Inaspettato Dopo le grandi difficoltà delle prove — 16˚ sullo schieramento — sembrava difficile che Andrea Iannone riuscisse a trovare la giusta messa a punto della sua Suter. Invece Andrea e la squadra hanno fat- xhanno detto STONER «Quando Pedrosa mi ha superato, ho pensato a tenere il mio passo. Poi quando l’ho visto in crisi, ho attaccato» PEDROSA «A metà gara il braccio sinistro ha cominciato a farmi male: non riuscivo più a controllare la moto» LORENZO «Ho guidato al limite dalla prima all’ultima curva: è stata la miglior gara della mia vita. Ho preso rischi incredibili» Felicissimo Jorge Lorenzo è invece al settimo cielo. «È andata molto meglio di quanto mi aspettassi — commenta il campione del mondo —: è stata probabilmente la migliore gara della mia vita, perché ho guidato al limite dalla prima all’ultima curva. Ho preso anche dei rischi incredibili, tanto che in una curva l’azzardo è stato enorme: ho chiuso gli occhi pensando di cadere, ma quando li ho riaperti ero ancora in sella alla mia M1! A quel punto, avrei anche potuto rallentare un po’ e accontentarmi del 3o posto, ma la “bestia” che è in me mi ha esortato a continuare a forzare. Questo secondo posto vale più di molte vittorie del 2010». CLASSE 125 GIORGI 14˚, MIGLIOR ITALIANO to il miracolo ed è arrivato un 2˚ posto del tutto inaspettato. «Dopo le prove ero abbastanza depresso — racconta Iannone, che per celebrare il 150˚ anniversario dell’Unità d’Italia ha corso con una tuta tricolore —, ma nel warm up di sabato notte abbiamo provato una strada completamente differente. Ero consapevole di poter fare una buona gara e per questo voglio ringraziare la squadra. Mi sarebbe piaciuto portare la bandiera italiana sul gradino più alto del podio, ma anche il secondo posto è un ottimo risultato: la scorsa stagione mi ha insegnato che bisogna sapersi accontentare». Terzo Thomas Luthi, 4˚ un buon Alex De Angelis: anche lui, come Iannone, ha finito in crescendo. A punti Simone Corsi (6˚) e Michele Pirro (8˚). g.z. Terol domina nella noia Vinales (16 anni) è nono 5 R PRODUZIONE RISERVATA LOSAIL dLo si era già visto nel- Il saluto di Andrea Iannone MILAGRO le prove e la gara non ha fatto altro che confermare la grande superiorità di Nico Terol, trionfatore solitario dopo essere stato in testa dal primo all’ultimo giro. Così, una categoria storicamente combattuta si è trasformata in una noiosa passeggiata, con Terol che è arrivato ad accumulare fino a 14" di vantaggio, poi giustamente amministrati per il finale. Alle sue spalle c’è stato più equilibrio e la battaglia per il secondo posto è stata divertente, con Sandro Cortese che nel finale è riuscito a prendere un po’ di vantaggio su Sergio Gadea, al ritorno in 125 dopo un anno poco fortunato in Moto2. Bravo Maverick Vinales (9˚), 16 enne spagnolo debuttante in 125, mentre Simone Grotzkyj Giorgi, come al solito migliore degli italiani, ha chiuso 14˚. Al traguardo anche Luigi Morciano (20˚) e Alessandro Tonucci (22˚). «Abbiamo iniziato — spiega Roberto Locatelli, responsabile del rinato Team Italia — prendendo 6" al giro e abbiamo finito, dimezzando il distacco: era importante che i due piloti facessero una prestazione dignitosa e così è stato». g.z. R LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R # MOTOMONDIALE GP QATAR 4 Il bello Vale, un distacco così è difficile da accettare In fondo questa Ducati lo scorso anno ha vinto tre delle ultime sei gare Lorenzo un vero cagnaccio, ma ora la Yamaha gli deve dare la moto LE PAGELLE di FILIPPO FALSAPERLA Giù il cappello perfetto pure nella tattica P 10 CASEY STONER Hayden, Elias e De Puniet che disastro! JORGE LORENZO DANI PEDROSA 9 7 Ha fatto più di quello che ci si poteva attendere. In prova ha mostrato di essere molto consistente sul ritmo gara, con una Honda da paura. Invece lui ha mostrato d’essere un cagnaccio. Yamaha lavora, il campione c’è EPA Complimenti nel rendere merito alla sua moto, senza prendere scuse. Ma ci si aspettava di più: aveva detto che il braccio finalmente era a posto, invece ha sofferto e lottato per salvare almeno il podio. Le premesse erano altre CANONERO ANDREA DOVIZIOSO MARCO SIMONCELLI 7 6,5 Lavora bene ma deve fare il salto di qualità perché Stoner e Pedrosa sono molto, molto forti e bisogna provare ad affrontarli alla pari. Almeno ha vinto la guerra (iniziata in minimoto) con Simoncelli EPA Perde la battaglia con Dovizioso ma ha fatto una gara vera, dall’inizio alla fine e non come l’anno scorso quando, dopo le fiammate iniziali, perdeva terreno. È in crescita continua EPA Perfetto. Che avrebbe potuto vincere s’era visto nei test e nelle prove del GP. Che avrebbe dominato il fuoco agonistico era da vedere. Invece il nuovo Stoner sembra non avere, per ora, punti deboli. Merito della Honda, super anche lei? No, perché Casey s’è messo dietro la Yamaha iridata e 3 compagni di squadra con i fiocchi. Giù il cappello REUTERS Stoner, 25 anni, sul podio con la bandiera giapponese GLI ALTRI BEN SPIES VALENTINO ROSSI 6 4 Sembrava destinato a lottare per il podio, ma il talento americano della Yamaha si è perso subito con il rammarico di aver girato forte quando non contava niente e i primi se n’erano ormai andati. Da un ufficiale ci si aspetta di più IPP Un distacco così dal più grande è difficile da accettare. La bocciatura va divisa tra pilota e moto, ma c’è da ricordare che questa Ducati lo scorso anno ha vinto 3 delle ultime 6 gare, con un secondo posto... IPP COLIN EDWARDS 6 Il vecchio leone quasi pensionato non si vede ma alla fine si sente. Primo degli umani, anche se ad anni luce. Con l’età avrà imparato ad accontentarsi. CAL CRUTCHLOW 5 Un voto in più di incoraggiamento soltanto perché è il primo dei debuttanti. Com’è lunga la strada per arrivare lì davanti. NICKY HAYDEN 4 Che disastro... Dove è finito l’onesto protagonista che lo scorso anno riusciva a lottare per il podio? Un’ombra. HIROSHI AOYAMA 4 Tutto l’inverno veloce, ma poi si è perso nel momento clou di prove e gara. Com’è strana la mente dei piloti. HECTOR BARBERA 4 Non aveva iniziato male, tenendosi dietro Valentino, ma poi è indietreggiato senza possibilità di salvezza. KAREL ABRAHAM 4 Ultimo, con tutte le attenuanti dell’essere debuttante e anche con la difficile Ducati. Diamogli tempo. TONI ELIAS 4 Incredibilmente lento e fa anche un errore che gli fa correre un rischio e distruggere la moto. Peggio di così... RANDY DE PUNIET 4 Forte in prova, poi nelle prime curve rovina tutto, anche la gara di Capirossi, suo compagno di squadra. LORIS CAPIROSSI N.G. È quasi finito all’ospedale. L’unica consolazione non essersi fatto male. 3 APRILE GARA A ESTORIL il brutto Ecco le restanti gare del calendario 2011 3 aprile Spagna Jerez 1 maggio Portogallo Estoril 15 maggio Francia Le Mans 5 giugno Catalunya Spagna 12 giugno Gran Bretagna Silverstone 25 giugno Olanda Assen 3 luglio Italia Mugello 17 luglio Germania Sachsenring 24 luglio Usa Laguna Seca (solo MotoGP) 14 agosto Rep. Ceca Brno 28 agosto Indianapolis (Usa) 4 settembre San Marino Misano 18 settembre Aragona (Spagna) 2 ottobre Giappone Motegi 16 ottobre Australia Phillip Island 23 ottobre Malesia Sepang 6 novembre Valencia (Spagna) Capirossi la sfortuna e la beffa di MARIO LEGA IL BELLO Stoner conferma in gara (questa è la sua pista preferita) la superiorità mostrata nei test e nelle prove. Corre di conserva la prima parte e cala l'asso a 11 giri dalla fine staccando tutti: dagli errori s’impara. Lorenzo il magnifico lotta da n.1 contro lo strapotere Honda, fa valere la sua caratteristica di essere più incisivo nel finale e si prende una bella soddisfazione su Pedrosa. Bravissimi Dovizioso e Simoncelli, solite scintille tra di loro non gradite dal forlivese che ha già i suoi problemi con i due compagni di squadra. Ma la rivalità lo galvanizza e nel finale si vede che è un pilota ufficiale, giungendo non lontano dai primi. Sic ha lottato con irruenza sebbene penalizzato dal peso: il suo barbiere potrebbe portarlo sottopeso con facilità. Rossi Positivo l'esordio, lotta gomito a gomito con Spies (troppo lento a inizio gara). Menomato nel fisico, ma non nello spirito lotta con piglio, anche se subisce la difficoltà di mettere a punto questa scorbutica Ducati, che negli ultimi quattro GP 2010 fece due primi e un secondo posto con il Canguro australiano. IL BRUTTO Pedrosa ha deluso, malgrado il dolore al braccio sinistro. Dopo il sorpasso di Stoner ha mollato gli ormeggi: ma ci sarà per tutto l'anno. Capirossi dopo essersi qualificato sulla griglia in base alla data di nascita, viene coinvolto nella caduta di De Puniet e si fa pure male: più sfortunato di così! Elias che succede al campione della Moto 2? Sempre all'ultimo posto e cade pure. Cecchinello dalla padella alla brace. I RISULTATI MOTOGP POS PILOTA 1. STONER NAZ MOTO2 CLASSIFICA MOTO TEMPO/DISTACCO POS PILOTA PILOTI AUS Honda in 42’38"569 media 166,536 km/h NOME NAZ PUNTI QAT 1. STONER AUS 25 25 2. LORENZO SPA Yamaha a 3"440 2. LORENZO SPA 20 20 3. PEDROSA SPA Honda a 5"051 4. DOVIZIOSO ITA Honda a 5"942 CROSS CLASSE 125 NAZ MOTO TEMPO NAZ MOTO 1. BRADL GER Kalex in 40'38.549 media 158,848 km/h POS PILOTA 1. TEROL SPA Aprilia TEMPO/DISTACCO 2. IANNONE ITA Suter a 4"330 2. CORTESE GER Aprilia a 7"710 3. LÜTHI SVI Suter a 5"137 3. GADEA SPA Aprilia a 9"147 in 38’28"687 media 151.005 km/h 3. PEDROSA SPA 16 16 4. DOVIZIOSO ITA 13 13 4. DE ANGELIS RSM Motobi a 5"925 4. VAZQUEZ SPA Derbi a 9"514 5. SIMONCELLI ITA 11 11 5. TAKAHASHI GIA Moriwaki a 6"621 5. FOLGER GER Aprilia a 9"698 a 15"260 5. SIMONCELLI ITA Honda 6. SPIES USA 10 10 6. CORSI ITA Ftr a 14"217 6. ZARCO FRA Derbi 6. SPIES USA Yamaha a 10"468 7. ROSSI ITA 9 9 7. CLUZEL FRA Suter a 14"257 7. MONCAYO SPA Aprilia a 15"352 7. ROSSI ITA Ducati a 16"431 8. EDWARDS USA 8 8 8. EDWARDS USA Yamaha SALOM SPA Aprilia a 15"696 7 VIÑALES SPA Aprilia a 15"910 POR Aprilia a 27"396 9. HAYDEN USA Ducati a 7"358 8. PIRRO ITA Moriwaki a 14"501 8. 9. SMITH GB Tech 3 a 18"910 9. 5 10. SIMON SPA Suter a 19"174 10. OLIVEIRA 4 4 3 3 11. A. ESPARGARO (SPA-Kalex) a 19"442; 12. HERNANDEZ (COL-Ftr) a 20"830; 13. AEGERTER(SVI-Suter) a 20"837; 21. CORTI (ITA-Suter) a 37"982; 28. BALDOLINI (ITA-Suter) a 1’04"879; 30. DE ROSA (ITA-Moriwaki) a 1’09"781 11. FAUBEL (Spa-Aprilia) a 42"563; 12. IWEMA (Ola-Aprilia) a 43"772; 14. GROTZKYJ (Ita-Aprilia) a 44"272; 20. MORCIANO (Ita-Aprilia) a 1’05"273; 22. TONUCCI (Ita-Aprilia) a 1’12"458; 27. MAURIELLO (Ita-Aprilia) a 1’54"548. GIRO PIÙ VELOCE: il 9˚ di DE ANGELIS in 2’01"003 (media 160,062 km/h) CLASSIFICA PILOTI: 11. Bradl p. 25; 2. Iannone 20; 3. Lüthi 16; 4. De Angelis 13; 5. Takahashi 11; 6. Corsi 10; 7. Cluzel 9; 8. Pirro 8 COSTRUTTORI: 1. Kalex 25; 2. Suter 20; 3. Motobi 13 GIRO PIÙ VELOCE: il 3˚ di TEROL in 2’06"463 (media 153,151 km/h) CLASSIFICA PILOTI: 1. Terol 25; 2. Cortese 20; 3. Gadea 16; 4. Vazquez 13; 5. Folger 11; 6. Zarco 10; 7. Moncayo 9; 8. Salom 8; 14. Grotzkyj 2. COSTRUTTORI: 1. Aprilia 25; 2 Derbi 13. a 26"293 9. HAYDEN USA 7 a 27"416 10. AOYAMA GIA 6 6 11. CRUTCHLOW GB 5 12. BARBERA SPA 13. ABRAHAM R. CECA 10. AOYAMA GIA Honda a 28"920 11. CRUTCHLOW GB Yamaha a 34"539 12. BARBERA SPA Ducati a 34"829 13. ABRAHAM R. CECA Ducati a 37"957 RITIRATI: DE PUNIET (Fra-Ducati) al 1˚ giro; CAPIROSSI (Ita-Ducati) al 2˚ giro; ELIAS al 18˚ giro. GIRO PIÙ VELOCE: il 13˚ di STONER in 1’55"366 (media 167,883 km/h) COSTRUTTORI NOME PUNTI 1. HONDA 25 25 2. YAMAHA 20 20 3. DUCATI 9 9 Philippaerts 1˚ davanti a Cairoli CINGOLI (MC) — (m.z.) Vittoria di David Philippaerts (Yamaha) davanti ad Antonio Cairoli (KTM) e Steve Frossard (Yamaha) nella 3ª prova degli Internazionali d’Italia. Cairoli, colpito dall’influenza, grazie al 2˚ posto è passato in testa al campionato MX1 con 10 punti di vantaggio sul toscano. «Di più non potevo fare — ha detto il siciliano — ero davvero debilitato dalla febbre». Nella MX2 Gautier Paulin (Yamaha), che guida anche il campionato, ha preceduto Chicco Chiodi (Suzuki). R LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R MOTOMONDIALE GP QATAR w A TAVULLIA I NUMERI Ma la pizzeria «da Rossi» è un successo 7˚ Da quando Rossi corre in MotoGP solo nel 2000 (ritiro) e nel 2006 in Spagna (14˚) aveva iniziato la stagione con un risultato peggiore 11˚ Il primo risultato utile ottenuto da Rossi con la Honda: avvenne al 3˚ GP del 2000, in Giappone, dopo i ritiri nelle due gare precedenti Valentino Rossi, 32 anni, settimo alla prima gara in MotoGP con la Ducati REUTERS «La Ducati non c’entra 1˚ Il problema è solo mio» Nel 2004 con la Yamaha, invece, il debutto di Valentino fu entusiasmante: pole e vittoria a Welkom, in Sudafrica Valentino: «Mi fanno male spalla e gamba, e fatico nei cambi di direzione In un mese e mezzo sarò al 100%. Non mi pento di aver scelto la rossa» DAL NOSTRO INVIATO ALESSIA CRUCIANI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA LOSAIL (Qatar) d «Ovviamente non siamo qui per finire settimi». Valentino Rossi non fa sconti e, con lucido coraggio, si assume la responsabilità di un risultato che ha deluso le aspettative. I suoi tifosi speravano in un esordio migliore tra il nove volte campione del mondo e la Ducati. Questo matrimonio invece fatica a decollare, ma Vale non scarica la sposa. «Volete farmi dire che sono pentito? Non lo farò!». Spalla Anzi, con estrema galanteria, dà ogni colpa alla sua spalla: «Negli ultimi giri ho iniziato a mollare, accuso gli stessi problemi che avevo con la Yamaha dopo che mi sono fatto male. E visto che le moto sono così diverse, la spiegazione è solo che è un problema mio». E poi aggiunge che da quella maledetta caduta di un anno fa, durante un allenamento di cross, ha perso una delle sue qualità principali, «andare forte negli ultimi giri. Ora ho meno forza già all’inizio, e dopo un po’ comincio a far fatica sulle gambe, divento lento nei cambi di direzione e arrivo impreparato nel punto in cui dovrei aprire il gas. Non è una cosa che si risolve modificando l’assetto». Vien da chiedersi se non sarebbe stato meglio operarsi prima. «Ora è facile dirlo, ma i medici mi avevano parlato di 70 giorni. Invece la spalla era messa peggio». ti. Mi è mancato l’equilibrio e ho perso il piede dalla pedana. Ho cercato di stargli dietro ma non ce la facevo più». R La sfida In tutte le edicole trovate il dvd dedicato a Valentino Rossi e alla sua nuova grande sfida con la Ducati. Costa 10,99 e più la Gazzetta Spavento Durante il duello con Spies, in sella alla sua ex Yamaha, Rossi ha anche rischiato di cadere. «Ben è arrivato un po’ largo e ci siamo quasi tocca- Progetti Cosa pensa di fare adesso per ridurre il prima possibile il ritardo dagli avversari? «Prima di tutto devo risolvere la mia condizione fisica — spiega Valentino —. Mi ci vorrà ancora un mese e mezzo per tornare al 100%. Poi ho dato indicazioni precise alla squadra per come lavorare nella seconda parte della stagione, anche per l’evoluzione della 1.000 cmc per il 2012». Affiatamento Senza l’infortunio, però, Valentino confessa che non sarebbe riuscito a salire sul podio: «Ancora non la guido bene, ho bisogno di fare più esperienza. Comunque, nonostante le mie condizioni sono stato il migliore pilota della Ducati, ma resta una magra consolazione. In condizioni normali potevo fare quarto, e giocarmela con Dovizioso e Simoncelli». Stoner A questo punto diventa inevitabile il confronto con Stoner, ieri vincitore con la Honda, ma unico pilota fino all’anno scorso a saper portare al limite la Ducati. «Beh, Casey l’anno scorso era in forma, e questa è una grande differenza. Certamente guidava la Ducati meglio di me, ma l’ha fatto per quattro anni mentre io la sto usando da due mesi. Soprattutto negli ultimi anni poi non è che vincesse molto perché, andando al limite, sbagliava spesso». Proprio Stoner ha pronosticato che Vale non avrà questi problemi tutta la stagione. «Spero e credo che abbia ragione!». TAVULLIA (Pesaro Urbino) Nonostante la temperatura non proprio primaverile (il termometro segnava 4˚), oltre 300 persone ieri sera si sono date appuntamento in piazza a Tavullia (foto FRATERNALI) per assistere sul maxischermo al debutto di Valentino Rossi sulla Ducati. Per l’occasione e in concomitanza con i 150 anni dell’Unità d’Italia, il campanile era illuminato da luci tricolori. «Il maxischermo a Tavullia lo mettiamo solo nelle occasioni speciali — ha detto il sindaco Bruno Dal Moro — e questa sicuramente lo era». Gran boato all’apparizione di Valentino sulla griglia e soprattutto alla partenza, quando Rossi è scattato tra i primissimi. Poi, lentamente, la delusione è scesa tra il pubblico. «Sapevamo che non sarebbe stato un debutto facile, però il cuore ci ha portato qui in piazza» hanno raccontato alcuni tifosi. I quali, finita la gara, hanno invaso la pizzeria «da Rossi», inaugurata sabato pomeriggio accanto alla sede del Fan Club. «Alla fine della corsa ci siamo ritrovati con una fila infinita di gente che voleva mangiare. Per noi è stato un debutto positivo» ha detto Luca, uno dei tre gestori del locale. Tra i clienti anche Luca Marini, il fratellino di Vale che quest’anno corre nella classe 80 della MiniGP. Maurizio Bruscolini FORMULA 1 Domenica via a Melbourne con 5 iridati e 4 debuttanti Tra le novità il kers e una gara in India Hamilton allarmato dalla McLaren 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dSi parte, in ritardo, ma si parte. Con l’antipasto di sabato, offerto dall’esibizione di Mark Webber sulle strade di Melbourne con la Red Bull iridata, è iniziata la marcia di avvicinamento alla prima gara del Mondiale prevista domenica all’Albert Park alle ore 17, le 8 del mattino in Italia (diretta su Rai1). Si tratta di una pista atipica: una sorta di cittadino stile americano con una media sul giro elevata (195 km/h) dove a volte a imporsi sono stati outsider come Coulthard, Irvine e Fisichella mentre in altre occasioni è stata la pioggia a essere protagonista: come l’anno scorso, quando si impose Button al termine di una gara caotica. Campioni Il campionato 2011 vedrà cinque campioni del mondo — Schumacher (7 titoli), Alonso (2), Hamilton (1), Button (1) e Vettel (1) — e quattro debuttanti: il venezuelano Pastor Maldonado (Williams), il messicano Sergio Perez (Sauber), l’inglese Paul Di Resta (Force India) e il belga taccuino LA 12 ORE DI SEBRING Panis trionfa con la Peugeot 2010 dL’ex F.1 Olivier Panis insieme a Nicolas Lapierre e a Loic Duval ha vinto la 12 Ore di Sebring con la«vec chia» Peugeot 908 edizione 2010 del team Oreca. Quarto Dindo Capello (Audi); 15o Fisichella (Ferrari F430). La Bmw M3 di Priaulx ha vinto nella Gte, la F430 di Krohn Jonsson Rugolo prima in Gte Am. di origini italiane Jerome D’Ambrosio (Virgin). Tante le novità regolamentari: il ritorno del kers e quello del limite del 107% per qualificarsi, le gomme Pirelli, l’ala mobile posteriore da usare per superare, il cambio che dovrà durare 5 gare anziché 4. Calendario In attesa di capire se e quando recuperare il GP del Bahrain, per ora le gare sono 19 (10 le extra europee) con Monza tappa italiana l’11 settembre. La novità è costituita dal GP di India che si correrà (previa omologazione della pista) il 30 ottobre nei pressi di New Delhi. Favoriti Dopo i test la F.1 pro- FINALE A IMOLA Grosjean campione GP2 Asia mette di essere una sfida Ferrari-Red Bull con Mercedes possibile sorpresa. Per ora deludente la McLaren tanto che Lewis Hamilton dalle colonne dell’Observer scalpita: «Non sono qui per vincere uno o due titoli in 10 anni». Insomma a Woking devono darsi una svegliata. a.cr. Bagno di folla per Mark Webber che sabato si è esibito con la Red Bull per le Docklands di Melbourne AFP d(ro.chi.) Romain Grosjean, 24 anni, ha conquistato il titolo GP2 Asia 2011 a Imola (Bo). Ininfluente la retro cessione dal 4˚ al 7˚ posto per taglio di chicane: l’unico rivale Jules Bianchi è rimasto coinvolto in un incidente al via. Successo per Dani Clos (Spa).Italiani; 10o Filippi (Coloni); 12o Caldarelli, 17o Valsecchi. MONDIALE TURISMO A CURITIBA Doppietta Chevy, Tarquini 7˚ e 6˚ dHuff e Menu (Chevrolet Cruze) si sono spartiti i suc cessi della prima tappa del Mondiale turismo a Curiti ba (Brasile). Settimo e sesto Tarquini (Seat Leon). R LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 1982 1988 2002 LA SANREMO DELLA SVOLTA Prime tappe a Giro e Tour con Wilson e Anderson I primi successi australiani di tappa a Giro d’Italia e Tour de France sono datati 1982: il 15 maggio Michael Wilson firma la Viareggio-Cortona al Giro, mentre il 4 luglio Phil Anderson vince la Basilea-Nancy al Tour. R Sabato Matthew Goss, tasmaniano di Launceston, è stato il primo vincitore non europeo della Classicissima. Scopriamo perché la bici parla sempre più inglese L’americano Hampsten vince il Giro d’Italia ll primo (e ancora unico) americano a vincere il Giro d’Italia è Andrew Hampsten: originario dell’Ohio, prende la maglia rosa il 5 giugno 1988 nella tappa da tregenda della tempesta di neve sul Gavia e il 12 trionfa a Vittorio Veneto Evans primo canguro rosa: per un giorno al comando Il primo australiano in maglia rosa è stato Cadel Evans, il 29 maggio 2002: la indossò al termine della tappa di Corvara. La prima maglia gialla invece, per l’Australia, era arrivata molto prima: il 30 giugno 1981 la vestì Phil Anderson Nuovo mondo LUIGI PERNA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA d Sono i pionieri del Nuovo Mondo a due ruote, ma hanno radici antiche. Launceston, nel nord della Tasmania, era uno sperduto villaggio di aborigeni. Poi arrivarono i bianchi, e li spazzarono via in nome della «civiltà». Ma gli antenati di Matthew Goss, il primo australiano a vincere sabato la Milano-Sanremo, e di Richie Porte, il quarto a vestire la maglia rosa del Giro nel 2010, risalgono a quella cultura precoloniale legata alla terra. Generazioni Era tasmaniano anche Michael Wilson, che 29 anni fa aprì un’era al Giro battendo in una tappa Fignon. E suo figlio Josh venne a correre in Italia, in una squadra toscana, anticipando il percorso che avrebbero fatto sia Porte sia Goss, ragazzini emigrati in cerca di fortuna nel ciclismo. Oggi i tasmaniani in gruppo sono quattro (anche Wurf e Sulzberger) e una vera e propria colonia gli australiani. La generazione di McGee, McEwen e O’Grady (primo a conquistare una classica alla Roubaix 2007) sta già lasciando il posto a quella nuova, con in mezzo Rogers ed Evans. L’oro di Goss: soldi, sponsor e tecnologia le vittorie di Cavendish e l’ingresso del colosso televisivo Sky. Con Australia, Stati Uniti e Gran Bretagna si sposta il baricentro del ciclismo: da pionieri a multinazionali Fenomeno La volontà dell’Uci di spostare il baricentro della globalizzazione nei Paesi più lontani ha certamente aiutato. E lo stesso gli scandali doping (su tutti l’Operacion Puerto) che hanno falcidiato tanti protagonisti della scena, creando un vuoto da riempire. Però questo non basta. Perché il fenomeno riguarda sponsor, marketing, organizzazione e mentalità. Compresa l’attenzione per l’immagine e l’uso di mezzi e tecnologie all’avanguardia: non a caso Goss ha vinto la Sanremo su una bici Specialized (americana) studiata nella galleria del vento della McLaren (inglese). Ma è più in generale il ciclismo anglofono che si è affermato negli ultimi vent’anni, strappando la scena alla vecchia Europa. Prima quello statunitense, scoperto al Giro con Hampsten (1988) e divenuto fenomeno di massa (leggi ascolti tv) con i trionfi al Tour di Armstrong. Poi quello australiano, nato sui velodromi e nei centri olimpici di Sydney e Canberra. Infine quello britannico, esploso nelle ultime tre stagioni con Sponsor L’Italia resta la terra promessa di quasi tutti i dilettanti: Goss è cresciuto nel vivaio australiano di Castronno (Varese), legato alla Mapei. Ma tra i pro’ va di moda l’estero. E all’estero, fatti salvi giganti di Stato come Katusha e Astana, si parla sempre più inglese. Sulle 18 squadre del World Tour, il circuito di vertice, solo due sono italiane (Liquigas e Lampre), mentre quattro sono americane (l’Htc di Goss, la Bmc di Ballan, la Garmin-Cer- Sono 4 i tasmaniani in gruppo: c’è anche Porte. In arrivo il primo team australiano, legato allo sponsor Jayco Più coinvolti media e pubblico. Al Tour Down Under 700 mila spettatori, Sky seguirà i pistard inglesi a Londra 2012 LA TESTIMONIANZA L’EX PROFESSIONISTA ITALO-INGLESE È ADESSO DIRETTORE SPORTIVO E TALENT-SCOUT DELLA CALIFORNIANA BMC pio va bene, ma nel senso di capirne gli insegnamenti per continuare a essere i migliori. Non per sedersi sugli allori. Più nel dettaglio, per esempio credo che il modello "familiare" italiano, dove magari il papà dell’atleta fa anche il d.s., sia datato». «Italia, basta guardare troppo al passato» Sciandri «Ci vuole un’altra mentalità, il modello "familiare" è ormai datato» CIRO SCOGNAMIGLIO cscognamiglio@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dItaliano o inglese? Italiano e inglese. «Anche se il cuore è tri- colore, nessun dubbio». Ecco Max Sciandri, l’italo-inglese del ciclismo per eccellenza. Nato a Derby da padre italiano e mamma inglese (di origini egiziane), Max ha 44 anni e vive a Quarrata (Pistoia): è stato un professionista di ottimo livello (tappe a Giro e Tour, bronzo olimpico per la Gran Bretagna ad Atlanta 1996), ha seguito i giovani della Nazionale inglese è da quest’anno è direttore sportivo della Bmc. Proprio una delle squadre che meglio testimonia il boom del ciclismo di impronta anglosassone. Però i giovani anglosassoni in Italia ci vengono addirittura a vivere e ad allenarsi... Sciandri, l’Italia sembra perdere «centralità» nel mondo ciclistico. Perché? «Ci basiamo troppo su chi siamo stati, e su che cosa abbiamo fatto. Non basta più». A che cosa si riferisce? «Alla mentalità, soprattutto. Prendere il passato come esem- Max Sciandri, 44 anni BETTINI «Certo. Prendono le nostre cose belle. Il clima, le strade, il mangiare. Ma ci aggiungono la fame di chi viene dall’altra parte del mondo, da America e Australia, per primeggiare. Magari alcuni sono acerbi, mentre si allenano si fermano al bar, mangiano la pizza e bevono il cappuccino... Ma sono delle spugne, hanno voglia di imparare». Ci fa un esempio dell’importanza della lingua inglese? «Prendete Jim Ochowitz, il team manager della Bmc (pioniere con la Motorola, ndr). Quando gli segnalo un giovane, la prima cosa che mi chiede è se parla inglese». Già, perché lei è anche il talent-scout della Bmc. «Un ruolo che molte squadre italiane non hanno, o non in maniera organizzata». Il corridore-simbolo di questa nuova tendenza? «Il "mio" Phinney. Può segnare un’epoca». LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 2007 Un australiano a Roubaix: trionfa Stuart O’Grady La prima classica monumento (Sanremo, Fiandre, Roubaix, Liegi, Lombardia) conquistata da un australiano risale al 2007: Stuart O’Grady, in maglia Csc, vinse la Parigi-Roubaix (foto BETTINI). Quello di Goss a Sanremo è il 2˚ successo. y DA OGGI IN SPAGNA DOMANI RIENTRA CUNEGO Domani scatta la Settimana internazionale Coppi&Bartali: sei tappe in cinque giorni. Si comincia con un doppio appuntamento a Riccione: dalle 9.45 tappa in linea (81 km), dalle 15 cronosquadre di 15,6 km. Al via anche Cunego, il campione italiano Visconti, Serpa, Rujano, Belletti, Guardini, Sella. IN BELGIO Mercoledì «Attraverso le Fiandre», sabato Gp Harelbeke, domenica Gand-Wevelgem. IN FRANCIA Sabato e domenica Criterium International (in Corsica). DA EVANS MONDIALE ALLA SANREMO La volata vincente di Matthew Goss, 24 anni, su Cancellara e Gilbert. Sotto, in lacrime a Mendrisio 2009, Cadel Evans scrive la storia per l’Australia: è il primo iridato ROBERTO BETTINI velo dell’iridato Hushovd e la RadioShack di Armstrong) e una inglese (la Sky voluta dal magnate Rupert Murdoch e da suo figlio James). Multinazionali conosciute in tutto il mondo, ben diverse dalle aziende a conduzione familiare del nostro ciclismo di una volta. Progetto L’arrivo del primo team australiano è imminente: dopo il flop della Pegasus c’è un progetto ben più solido che bolle in pentola, con l’appoggio di federazione e governo e i soldi dello sponsor Jayco, già legato al Tour Down Under. Potrebbe essere la prossima destinazione di Goss, in scadenza di contratto con la Htc. Anche il pubblico, sempre più coinvolto, gioca la sua parte. Il Tour Down Under ogni anno continua a battere record di presenze sulle strade australiane, con la benedizione del premier Mike Rann: 772.000 spettatori in otto giorni nel 2011. La percentuale di praticanti negli Usa cresce in doppia cifra. E il budget investito da Sky (30 milioni all’anno fino al 2014) per le nazionali inglesi pista-strada-mtb-bmx è largamente destinato a rientrare con i proventi dell’Olimpiade di Londra 2012, in cui il gruppo tv è coinvolto. Per chi parla inglese il ciclismo è ancora oro. L CLIC GOSS OSPITE AL TEATRO ARISTON PER LA SERATA PREMIO REGIA TV. POZZATO PREMIA LA LITTIZZETTO Filippo Pozzato, ultimo vincitore italiano della Sanremo (a destra, nella foto BETTINI), e Matthew Goss, primo australiano a vincere la Classicissima, sono stati tra gli ospiti della 51ª edizione del Premio Regia TV, in diretta su Rai 1. In una gag con Fabrizio Frizzi, Pozzato ha premiato Luciana Littizzetto come miglior personaggio Tv femminile dell'anno e Goss ha mostrato il trofeo appena conquistato. Dopo aver assistito alla corsa, Frizzi ha voluto così ricambiare l'invito di Rcs Sport-Gazzetta dimostrando di essere un grande appassionato R MONDIALI PISTA Da mercoledì Mondiali su pista ad Apeldoorn con l’iridata su strada Giorgia Bronzini, impegnata nella corsa a punti (mercoledì) e nello scratch (giovedì) KUIPER Consegnato ieri a Cantello (Va) dal Veloclub Malnatese il 32˚ Premio Caccivio d’oro a Hennie Kuiper, olandese, campione olimpico 1972 e mondiale 1975, vincitore di una Sanremo, un Lombardia, un Fiandre e una Roubaix e due volte sull’Alpe d’Huez al Tour Contador-Basso oscurati dalla tv Che sfida al Giro di Catalogna: anche Evans, Menchov, Sastre, Scarponi... Ma niente immagini! mercoledì con arrivo in salita ad Andorra. Basso pure: «Mi sono ripreso dal malanno della Tirreno-Adriatico e voglio provare a vincere. Sono davvero fiducioso». Tornando a Contador, evidente la sua grinta: «Sono 15 giorni che non corro (vittoria a Murcia, ndr) e non vedo l’ora di cominciare questa sfida». Il fuoriclasse di Madrid avrà la testa occupata dai brutti pensieri, visto che giovedì scade il termine utile per l’Uci per fare ricorso al Tas sul caso clenbuterolo. DAL NOSTRO INVIATO CLAUDIO GHISALBERTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA LLORET DE MAR (Spa) dCi sono tre italiani, due spagnoli, un russo e un australiano. No, non è una barzelletta. I tre italiani sono Basso, Scarponi e Di Luca, i due spagnoli Contador e Sastre, il russo è Menchov, l’australiano Evans. Insomma: al via della Volta Catalunya che festeggia i cento anni, c’è il gotha del ciclismo mondiale nelle grandi gare a tappe. Una partecipazione così qualificata quest’anno non l’avrà nessun’altra corsa. Al Giro non ci sarà Basso, al Tour mancheranno Sastre e Menchov, alla Vuelta Contador è quasi sicuro di non partecipare. La barzelletta è che nessuna tv trasmetterà questa corsa, che fa parte del circuito World Tour. Digiuno Gli italiani non si nascondono anche se non vincono il «Catalogna» dal 1994 (Chiappucci). Anche Contador parla di «sfida da Tour» e strizza l’occhio alla frazione di RE DI 4 GIRI D’ITALIA, 3 TOUR, 3 VUELTA 1 2 3 4 1 Alberto Contador, 28 anni: 3 Tour de France, 1 Giro, 1 Vuelta 2 Ivan Basso, 33: 2 Giri d’Italia, 2 podi al Tour; 3 Denis Menchov, 33 anni, 2 Vuelta e 1 Giro; 4 Cadel Evans, 2˚ al Tour 2007 e 2008, recente vincitore della Tirreno-Adriatico FOTOSEQUENZA ROBERTO BETTINI Conti Quanto alla gara, chi vorrà vincere dovrà fare i conti con Cadel Evans. L’australiano dice di non essere pronto per le lunghe salite, ma alla Tirreno-Adriatico (vinta) ha mostrato una condizione straordinaria. E Scarponi sarà in grado di fare i numeri come alla Sanremo? La prima maglia di leader, bianca con tre strisce orizzontali verdi, verrà assegnata a Lloret de Mar al termine di una tappa di 166,9 km con due gpm di 1ª categoria, l’ultimo ai meno 38. Finale in discesa. Chissà se Petacchi avrà subito la grinta e la gamba di prendersi la prima vittoria stagionale, dopo il 12˚ posto di Sanremo. LE TAPPE Oggi, 1ª tappa: LLoret de Mar-Lloret de Mar, 167 km; domani, 2ª: Santa Coloma-Banyoles, 169 km; mercoledì, 3ª: La Vall d’en Bas-Vallnord (Andorra), 184 km; giovedì, 4ª: La Seu d’Urgell-El Vendrell, 195 km; venerdì, 5ª El Vendrell-Tarragona, 205,8 km; sabato, 6ª: Tarragona-Mollet del Valles, 184,5 km; domenica, 7ª: Parets del Valles-Barcellona, 124,5 km. R LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT a BASKET LA 22 GIORNATA DI SERIE A l’analisi di MASSIMO ORIANI 1 5 RIPRODUZIONE RISERVATA La stella del Charlie brilla ancora Peterson ci ha insegnato che ci sono bugie, grandi bugie, e statistiche. Ma in questo caso le 750 panchine di Carlo Recalcati sono un numero che si porta appresso un significato profondo. Aggiungeteci le 241 delle varie coppe, e siamo alla soglia delle mille. Non vuol dire solo essere nel giro da quando il basket si chiamava pallacanestro. Vuol dire anche aver vinto molto. Non a caso il Charlie è il tecnico che ha allenato più partite di playoff, 100, nonostante abbia saltato due stagioni dopo l’avventura in Fortitudo chiusa nel 2001, e altre quattro quando era c.t. tra il 2006 e il 2010. Per 991 volte si è accomodato in panchina, sempre col sorriso sulle labbra, con quella signorilità e classe che lo accompagna dal 26 settembre 1982, quando, al debutto in serie A da capo allenatore, guidò la Binova Bergamo al successo (84-74) in casa della Bartolini Brindisi. Quella stagione vinse subito il campionato di A-2 e uscì nei playoff con Varese, che 17 anni dopo avrebbe portato alla stella. Che brilla ancora oggi, proprio come la sua. Recuperi, Greer e Hawkins Ecco Milano Batte Montegranaro. Peterson: «L’ho scritto in spogliatoio: la miglior AJ dell’anno in difesa» LUCA CHIABOTTI MILANO MONTEGRANARO 87 68 (20-15, 37-28; 55-50) ARMANI JEANS MILANO: Jaaber 15 (5/7, 1/3), Hawkins 17 (4/6, 2/4), Maciulis 4 (2/5, 0/3), Mancinelli 6 (3/7, 0/2), Rocca 13 (6/8); Eze 2 (1/3), Pecherov 3 (0/1, 1/1), Mordente 6 (0/2, 2/3), Greer 15 (5/8, 1/4), Petravicius 6 (3/3). N.e.: Colnago, Cacace. All.: Peterson. FABI SHOES MONTEGRANARO: Cinciarini 9 (1/5, 1/2), Cavaliero 15 (2/3, 3/4), Ray 13 (2/7, 1/3), Ivanov (0/2, 0/1), Ford 25 (10/15); Antonutti 4 (2/3, 0/1), Toolson 2 (1/1, 0/1). N.e.: Maestranzi, Nasini, Fenati. All.: Pillastrini. ARBITRI: Sahin, Sardella, Martolini. NOTE - T.l.: AJ 8/12, FS 17/24. Rim.: AJ 32 (Maciulis 6), FS 32 (Ford 8). Ass.: AJ 16 (Greer 7), FS 9 (Ray 3). Prog.: 5’ 14-10, 15’ 26-21, 25’ 43-39, 35’ 77-57. Spett.: 4000 per 25 mila euro. VIDEO guarda gli highlights su www.gazzetta.it g IL COLPO RECALCATI FESTEGGIA LA 750a PANCHINA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO dDifesa, punti in con- tropiede e due giocatori, David Hawkins e Lynn Greer, che sanno far canestro mettendosi in proprio quando c’è bisogno, cioè spesso. L’AJ, oggi è così: 24 palle recuperate, 14 punti in contropiede, come 14 sono quelli del Falco nel secondo tempo, dopo aver schiantato fisicamente Cinciarini, Ray (6 perse e tabellino bugiardo) e Toolson nonostante la tendinite al ginocchio. A Milano basteranno queste qualità per vincere quando davanti non avrà Montegranaro, corta (solo 7 in campo), senza un giocatore fondamentale (né Maestranzi né il nuovo acquisto Shammond Williams) e un po’ scossa per le sei sconfitte consecutive dopo un girone d’andata da big? Intanto Dan Peterson scrive sulla lavagna in spogliatoio che l’AJ ha fatto: «La miglior partita in dife- QUARTI EUROLEGA Siena al Pireo Domani gara-1 Siena, che ha anticipato la partita con Teramo, domani esordisce nei quarti di Eurolega al Pireo contro l’Olympiacos. Gara 2, sempre in Grecia, si gioca giovedì. Gara 3 ed eventuale gara 4 settimana prossima a Siena. Eventuale bella al Pireo il 6 o 7 aprile. sa» da quando è tornato in panchina, come Greer («Un chirurgo in attacco»). Messaggio Coach ringrazia Hawkins perché: «E’ un vero uomo» e lancia un messaggio a Pecherov, utilizzato 5’45" a partita stravinta: «Nell’intervallo gli ho detto: "Pech, non ti ho dimenticato. Ma devo far giocare quelli che difendono"». E’ la chiave per una squadra che fa ancora fatica ad attaccare, se non ruba la palla (Hawkins 5 recuperi) e non corre. Il passo in avanti più deciso lo ha fatto Greer, 7 assist dopo averne prodotti solo 12, con 21 palle perse, nelle 6 gare precedenti. Milano parte potente ma piccola, e Ford, 15 punti nel primo tempo, non ha problemi a portare la Fabi in vantaggio (14-15). I due attacchi sono spenti, ma l’AJ ha Greer che quando il cronometro sta per scadere trova sempre il modo di costruirsi un uno contro uno. Partendo dai recuperi, Jaaber firma il 9-0 che per la prima volta spacca la partita (35-23) anche se Milano tira male da tre. Ma a inizio ripresa, come spesso accade, Cavaliero si trova davanti una AJ senza emozioni e arriva il pareggio (37-37). Due pivot Torna Greer, in un quintetto spesso con due pivot puri assieme («Ai miei due assistenti è venuto un colpo, ma è una soluzione che ci può aiutare» dice Peterson) che ha almeno il merito di tenere a bada Ford. Ma è Hawkins che provoca in difesa e in attacco quasi tutte le situazioni che riportano l’AJ a +10. Cavaliero è l’ultimo a mollare (55-50), ma Hawkins e due triple di Mordente fanno saltare il banco. «Con rotazioni così ridotte abbiamo sofferto la terribile pressione difensiva della AJ — dice Stefano Pillastrini —. Noi siamo stati colpevoli perché, nel momento chiave molti giocatori non si sono fatti trovare pronti dalla panchina. Alla lunga paghiamo l’assenza di Maestranzi, arriva Williams ma se recupereremo anche Tony sarò felice. Ray? Non si tocca, Toolson sono certo che è meglio di così». NBA NEW ORLEANS E DENVER K.O. CON BOSTON E MIAMI Varese: Slay e Goss Belinelli e Gallinari dicono 23 stendono Bologna Ma arrivano due sconfitte BOLOGNA VARESE 69 71 (14-14, 31-28; 46-48) CANADIAN SOLAR BOLOGNA: Koponen 12 (3/7, 1/5), Winston 4 (0/4, 1/1), Rivers 17 (4/11, 1/3), Sanikidze 1 (0/1 da 3), Homan 16 (7/11); Gailius 15 (1/2, 2/7), Amoroso 4 (1/4, 0/4), Martinoni. N.e.: Spizzichini, Fantinelli, Bottioni, Fabiani. All.: Lardo. CIMBERIO VARESE: Goss 9 (0/1, 3/6), Stipcevic 9 (0/3, 1/6), Righetti 2 (1/3, 0/4), Slay 21 (6/8, 0/2), Kangur 11 (3/7, 1/2); Serapinas (0/1), Fajardo 12 (6/8, 0/1), Galanda (0/1), Rannikko 7 (1/1, 1/3). N.e.: Demartini, Lenotti, Bernardi. All.: Recalcati. ARBITRI: Cerebuch, Tola, Aronne. NOTE - T.l.: Bol 22/31, Var 19/21. Rimb.: Bol 36 (Homan 10), Var 43 (Kangur 10). Ass.: Bol 4 (Rivers 2), Var 14 (Stipcevic 6). Progr.: 5’ 8-8, 15’ 23-21, 25’ 38-36, 35’ 56-55. Usc. 5f: Slay 36’17" (60-58). Spett.: 8190. ANDREA TOSI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA BOLOGNA dDopo 750 partite allenate in serie A, il maestro Recalcati è ancora insuperabile per l’allievo Lardo che deve inchinarsi per il 7-0 dell’allenatore di Varese nei confronti diretti. Il successo della Cimberio col 40% al tiro è la summa del basket del Charlie, ovvero controllo dei rimbalzi, sviluppo del contropiede primario (come quello di Cantù anni 70-80) e mano salda dalla lunetta (19/21). Con queste do- ti dentro a un gioco basico alimentato dai voli di Slay, dalle triple di Goss e da una migliore distribuzione (14 assist di squadra contro 4), oltre al lavoro nelle due aree di Kangur e Fajardo, la squadra ospite infligge alla Virtus, che correva per centrare la 4a vittoria di fila, il 4o k.o. interno stagionale. Rimbalzi Sullo spettacolo, invece, è meglio sorvolare come ammette lo stesso Recalcati: «Non è stata una bella partita, noi siamo stati bravi a reggere a rimbalzo e a trovare qualche canestro facile in velocità. Ora abbiamo davanti due partite interne consecutive (Roma e Caserta) che diranno quale sarà il nostro futuro». Varese, con Serapinas al debutto, tocca il terzo successo esterno stagionale (tutti su campi doc: Treviso e Roma, prima di Bologna) che la tiene tra salvezza e playoff. Per la Virtus è una caduta dolorosa. Tornano a galla i vecchi difetti con Winston in panne e Poeta, convalescente, in tribuna che sono fantasmi nella notte. Senza il play, Bologna masturba il pallone, non corre, non ha creatività. Quando Homan spinge fuori per falli Slay sembra che la Canadian ce la faccia, invece si risveglia Goss che passa da un palleggio sul piede a una triplona da 8 metri per il 62-65 a -1’30". «L’assenza di Poeta si è sentita più di quanto ci aspettassimo» sospira Lardo. Marco Belinelli, 24 anni REUTERS «I LOVE NBA 2011» In edicola il dvd Lakers-Houston Da oggi in edicola a 10,99 euro oltre al prezzo del quotidiano il o 1 dvd della collana «I Love Nba 2011» con la partita integrale Lakers Houston e la consegna degli anelli ai campioni 2010. d(m.o.) Resta l’amaro in bocca a Belinelli, autore di una grande partita (23 punti, massimo stagionale, con 8/13, 5/8 da tre) ma alla fine perde un pallone decisivo (sul +2 a -1’39"), lasciando la vittoria ai Celtics, sotto anche di 15 nel terzo periodo. Il Beli aveva dominato il primo quarto, chiuso con 14 punti e 4/5 dall’arco, mandando in tilt la difesa di Boston, che dopo i 62 punti concessi a Houston la sera prima, ne lasciava 51 agli Hornets, traditi da Chris Paul (0/9 al tiro). Ma nella ripresa i biancoverdi tornavano a soffocare gli avversari, limitandoli a 34 punti e cogliendo il successo con un grande Glen Davis (20 e 8 rimbalzi dalla panchina) che gli permette di affiancare Chicago in vetta all’Est con 49 vittorie e 19 sconfitte. «Marco ha segnato canestri importanti — ha poi detto coach Williams — Ma abbiamo insistito un po’ troppo nelle soluzioni da fuori. D’altronde Beli aveva la mano calda». Vecchietto San Antonio batte Charlotte lasciando il 35enne Duncan a riposo avendo giocato la sera precedente. Curioso il modo in cui è stato comunicato alla stampa. Nel prepartita sulla lista degli inattivi accanto al nome del caraibico appariva la scritta «Trop vieux», ovvero troppo vecchio in francese. Che ci sia lo zampino di Tony Parker? Al suo posto è partito il brasiliano Splitter, che ha chiuso con 8 punti e 6 rimbalzi. New York prende un imbarazzante 32-9 nel 1o quarto e cade a Milwaukee. Gallo Terza sconfitta per Gallinari in 4 partite con Denver. I Nuggets cadono a Miami nonostante i 23 punti (5/12 dal campo, 11/12 ai liberi in 31’) dell’azzurro. Wade (32) e LeBron (33) piangono però il grave infortunio a un ginocchio del play titolare, Mario Chalmers. Danilo ha una media di 23.3 punti nelle ultime tre gare, purtroppo senza vittorie per la sua nuova squadra, che resta co- Ieri: Washington-New Jersey 98-92 (Wall 26; Lopez 21); Atlanta-Detroit 104-96 (Horford 18; Stuckey 22); Milwaukee-New York 100-95 (Delfino 30; Stoudemire 25). Sabato: Clippers-Cleveland 100-92 (Griffin 30; Hickson 28); Miami-Denver 103-98 (James 33; JR Smith 27); New Orleans-Boston 85-89 (West 32; Davis, R.Allen 20); Memphis-Indiana 99-78 (T.Allen 19; Granger, Collison 17); San Antonio-Charlotte 109-98 (Novak 19; Henderson 19); Portland-Philadelphia 110-101 (Matthews 28; L.Williams 24). Le classifiche su Gazzetta.it. munque al 5o posto a Ovest. ma vede Portland avvicinarsi pericolosamente. I Blazers hanno piegato Philadelphia per la 7a vittoria nelle ultime 9 gare. «Non sono ancora al 100% — ha spiegato il Gallo — Ma è normale dopo essere stato fuori per tre settimane. Tutto sommato sto abbastanza bene, anche se l’alluce mi fa ancora un po’ male». RISULTATI UNIVERSITÀ Miracolo Butler Fuori la numero 1 Pittsburgh Butler continua a stupire. Nel 2o turno del torneo universitario i Bulldogs, finalisti nel 2010, eliminano a sorpresa la testa di serie n.1 nel Southeast, Pittsburgh. Partita dall’epilogo incredibile: Butler sorpassa (70-69) a 3" dalla fine. Sulla rimessa Brown parte in contropiede e subisce fallo a metà campo. Va in lunetta a 9 decimi dalla sirena, pareggia a 70, ma sbaglia il secondo libero. Howard cattura il rimbalzo e Robinson commette una colossale fesseria, aggrappandosi al braccio della stella di Butler. L’arbitro fischia giustamente fallo. Mancano 2 decimi di secondo. Howard infila il libero della vittoria e fallisce poi volutamente il secondo. Suona la sirena e Butler passa alle Sweet 16 (gli ottavi), dove troverà Wisconsin, che è sopravvissuta ai 38 punti di Jacob Pullen, eliminando Kansas State 70-65. San Diego State fa fuori Temple 71-64 ma solo dopo due supplementari, mentre i 34 punti di Jimmer Fredette permettono a Brigham Young di superare Gonzaga 89-67. Connecticut batte Cincinnati 69-58 con 33 punti di Kemba Walker. Avanti anche North Carolina, che piega 86-83 Washington solo nel finale. Richmond (testa di serie n.12) elimina l’altra cenerentola, Morehead State (13) 65-48. Dei quasi 6 milioni di tabelloni compilati sul sito di Espn, non ne resta neppure uno senza errori. Quello di Barack Obama è però tra i migliori, con 29 risultati azzeccati sulle 32 gare di primo turno. Ma anche il presidente Usa ha perso una delle sue 4 finaliste, Pittsburgh. Grosso spavento per Duke, che batte Michigan 73-71, dopo aver subito un 13-2 nel finale e lasciato il tiro del supplementare ai Wolverines. LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT a LA 22 GIORNATA David Hawkins, 28 anni, elude Sharrod Ford, 28, miglior stoppatore in serie A CIAMILLO RISULTATI CREMONA-ROMA 83-70 MILANO-MONTEGRANARO 87-68 BOLOGNA-VARESE 69-71 AVELLINO-BIELLA 83-76 BRINDISI-SASSARI 102-85 CANTÙ-CASERTA 87-76 PESARO-TREVISO 65-71 SIENA-TERAMO 107-71 CLASSIFICA SQUADRE SIENA PT G V P 40 22 20 2 CANTÙ 32 22 16 MILANO 32 22 16 6 BOLOGNA 24 22 12 10 AVELLINO 24 22 12 10 PESARO 20 22 10 12 CREMONA 20 22 10 12 TREVISO 20 22 10 12 SASSARI 20 22 10 12 ROMA 20 22 10 12 CASERTA 20 22 10 12 VARESE 20 22 10 12 6 MONTEGRANARO 18 22 9 BIELLA 16 22 8 14 BRINDISI 14 22 12 22 7 6 15 16 TERAMO 13 Le prime 8 ai playoff, l’ultima in LegaDue. PROSSIMO TURNO Domenica 27 marzo (18.15) TREVISO-BOLOGNA (26/3) SASSARI-CANTÙ (11.45) TERAMO-AVELLINO BIELLA-PESARO CASERTA-CREMONA MONTEGRANARO-BRINDISI VARESE-ROMA (19.15) MILANO-SIENA (14/4) Rimbalzi e Foster Cremona è da playoff Roma parte bene, poi deraglia Mahoric: «Grande collettivo» le i 12 punti di Dasic le avevano regalato più di una illusione. ALESSANDRO ROSSI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA CREMONA dIl derby sloveno tra i discepoli di Sagadin prende la strada di Mahoric e di una Cremona che vede da vicino la zona playoff. Roma dimostra tutta la propria inconsistenza lontano da casa (ottava sconfitta stagionale), l’analisi di coach Filipovski è molto limpida: «Non si può vincere senza difendere, a maggior ragione in trasferta». Dopo dieci minuti pirotecnici (24-24), in cui la Lottomatica ha sempre la testa avanti, i padroni di casa sprintano con un secondo quarto da 21-10 mandando a referto sette giocatori e forzando l’avversario a un misero 23% (3 su 13) dal campo. Roma deraglia nonostante un inizio convincente almeno nella metà campo offensiva, nel qua- L’AIR TORNA QUARTA Thomas 29 Avellino vola Biella trema Omar Thomas, 29 anni PECORARO SCAFATI 69 (19-22, 38-31; 61-54) ASSIGECO BPL CASALPUSTERLENGO: Bertolazzi 6 (2/3 da 3), Marigney 22 (6/10, 0/4), Cerella 13 (2/3, 3/4), Boykin 15 (3/4, 2/4), Ezugwu 9 (4/6); Venuto 6 (2/4 da 3), Banti 2 (1/6), Simoncelli (0/1), Chiumenti, Verri. All.: Sacco SUNRISE SCAFATI: Levin 7 (2/2, 1/2), Hunter 26 (7/14, 3/9), Davis 5 (1/4, 1/2), Baldassarre 12 (5/8, 0/1), Radulovic 16 (5/9, 2/3); Cavallaro 2 (1/2, 0/1), Avanzini 1, Casini (0/2, 0/1), Livera. All.: Griccioli ARBITRI: Di Modica, Bartoli, Cappello NOTE - T.l.: Cas 14/18, Sca 6/12. Rimb.: Cas 38 (Boykin 10), Sca 28 (Davis 6). Ass.: Cas 18 (Marigney 7), Sca 13 (Levin 5). Progr.: 5' 8-10, 15' 27-27, 25' 50-39, 35' 66-65. Usc.5f.: Boykin e Baldassarre (40'). Spett. 400. (lu.ma.) UDINE JESI Difesa L’aggressività difensiva e soprattutto il controllo dei rimbalzi, permettono a Cremona di correre con continuità sui due lati del campo mettendo a nudo la fragile transizione difensiva dei capitolini, costretti a rinunciare a Dedovic, Giachetti, Tonolli e Vitali, con Gigli, ancora convalescente, buttato nella mischia solo per due minuti nel terzo quarto. Troppo per tenere testa al ritmo di una Vanoli Braga capace di andare al riposo avanti di 11 lunghezze (45-34) nonostante i soli 6 punti (con 1 su 6 dal campo e 3 perse) dei suoi due principali terminali offensivi, Rowland e Drozdov. Come nella gara di andata, a travestirsi da sicario è Foster (12 Je’Kel Foster, 27 anni, guardia di Cremona contro Nemanja Gordic, 22 CIAM dei 25 punti finali nel terzo quarto), che manda in tilt la difesa della Lottomatica dopo la pausa lunga. Cremona vola (68-47, 29’), nemmeno la zona di Filipovski riesce a metterle la sabbia negli ingranaggi, con Perkovic uomo chiave tra le due linee per farla saltare. I canestri di Traorè, Datome (40’ in campo) e Washington servono solo a rendere meno pesante il passivo. La Lottomatica con orgoglio arriva anche a meno 9 (79-70) a 51" dalla fine, Drozdov dopo il time-out chiude definitivamente una gara mai in bilico dopo il primo parziale. Per Mahoric è un successo che nasce prima di tutto nella testa: «La chiave è stata convincere i miei giocatori di potercela fare. Abbiamo vinto contro una squadra di Eurolega con una grande prova del collettivo». CREMONA ROMA 83 70 (24-24, 45-34; 68-52) VANOLI BRAGA CREMONA: Rowland 4 (1/4, 0/1), Foster 25 (5/5, 4/8), Drozdov 12 (1/2, 2/6), Milic 13 (5/9), Sekulic 12 (6/10); Cinciarini 3 (0/1, 1/2), Formenti (0/1 da 3), D’Ercole 5 (1/1, 1/2), Perkovic 9 (1/3, 2/3). N.e.: Conti, Marenzi, Antonelli. All.: Mahoric. LOTTOMATICA ROMA: Washington 13 (2/7, 1/1), Smith 3 (0/1, 1/6), Datome 14 (5/10, 1/3), Dasic 23 (8/13, 1/5), Crosariol 1 (0/1); Gigli, Traorè 12 (6/11), Gordic 4 (2/3, 0/3). N.e.: Carrano, Vitali, Di Pasquale. All.: Filipovski. ARBITRI: Cicoria, Lo Guzzo, Quacci. NOTE — T.l.: Cre 13/17, Rom 12/16. Rimb.: Cre 37 (Sekulic 9), Rom 33 (Datome 9). Ass.: Cre 14 (Rowland, Drozdov 5), Rom 12 (Washington, Dasic 4). Progr.: 5’ 9-11, 15’ 43-28, 25’ 61-41, 35’ 74-60. F.antisp.: Washington 14’34" (39-28). Usc. 5f.: Sekulic 38’34" (79-66). Spett.: 3400. SASSARI TRAVOLTA 83 76 AVELLINO BIELLA (28-20, 43-44; 67-57) AIR AVELLINO: Green 21 (4/5, 2/7), Lauwers 18 (1/1, 4/6), Thomas 29 (10/18, 0/4), Szewczyk 9 (2/5, 1/4), Johnson 4 (2/4); Spinelli, Infanti (0/1), Cortese (0/3 da tre), Casoli 2 (1/2). N.e.: Barbaro, Iannicelli, Bokolishvili. All.: Vitucci. ANGELICO BIELLA: Chessa 14 (1/3, 4/7), Sosa 13 (6/8, 0/3), Viggiano 1 (0/2), Salyers 15 (4/8, 2/7), Suton 11 (4/4, 1/1); Soragna 4 (1/1, 0/1), Slaughter 6 (3/6, 0/2), Jurak 6 (3/6), Moraschini 6 (1/3, 1/1). N.e.: Cuccarolo. All.: Cancellieri. ARBITRI: Paternicò, Begnis, Bettini. NOTE - T.l.: Ave 22/24, Bie 6/11. Rimb.: Ave 37 (Johnson 10), Bie 31 (Jurak 8). Ass.: Ave 16 (Szewczyk 5), Bie 12 (Jurak 3). Progr.: 5' 19-14, 15' 36-35, 25' 56-51, 35' 71-65. F. tec.: Cancellieri 17'51" (38-41). Usc. 5 falli: Jurak 36'26" (73-67), Suton 39’52" (81-76), Szewczyk 39’58" (83-76). Spett. 3200, 26.100 euro. DAL NOSTRO INVIATO AVELLINO - La favola continua. Senza LEGADUE f La 24 CASALPUSTERLENGO 73 R a Troutman e Dean, sempre con tanti problemi societari e con un futuro da scoprire, Avellino batte Biella (che sprofonda in zona retrocessione, con soli due punti di vantaggio su Brindisi), ritrova la quarta posizione, mette tra sè e le seste 4 punti. Frank Vitucci (che meriterebbe il titolo di coach dell’anno) spreme il trio della meraviglie, Green, Lauwers e Thomas: in tre mettono a segno 68 punti su 83, sbagliano solo due liberi (20/22), danno spettacolo. «Almeno ora la salvezza è in cassaforte», dirà il tecnico irpino. Biella parte 8-0 con le triple di Salyers e Chessa, Avellino risponde con un controbreak di 16-2 grazie al solito trio che porta il +8 (28-20) di fine primo quarto. I piemontesi cominciano a difendere meglio, una tripla di Moraschini vale il sorpasso (34-35 al 14'). Il terzo quarto è di Thomas: ne mette a segno 11, arriva a quota 23, mentre l’Air vola sul +14 (65-51) al 27’. Ma i problemi di falli fanno venire l’affanno ad Avellino: al 33’, Soragna firma il -2 (67-65). Biella però è moscia, non ha leadership, Sosa delude: così, invece di far svoltare la partita, ricade negli errori. E Green, a 1’ dalla fine, conclude con una palombella la serata: è il +10 (79-69), la gente va via soddisfatta. Mario Canfora Primo quarto perfetto Brindisi facile Herve Toure, 29 anni LAPRESSE 102 85 BRINDISI SASSARI (31-14, 54-36; 77-62) ENEL BRINDISI: Dixon 15 (3/5, 2/6), Roberson 18 (5/9, 2/9), Toure 28 (6/9, 4/4), Diawara 15 (4/7, 2/4), Lang 14 (5/11); Giovacchini 2 (1/3), Maresca 6 (0/1, 2/3), Infante 2 (1/2), Vorzillo 2 (1/2), Danese (0/1). All.: Bechi. DINAMO SASSARI: Diener 14(0/6, 4/6), Tsaldaris 13 (3/4, 2/5), White 24 (9/11, 0/4), Plisnic 4 (1/1, 0/1), Hunter 10 (3/10); Pinton (0/1), Sacchetti 18 (2/3, 4/6), Devecchi (0/1 da 3), Vanuzzo 2 (0/1, 0/2), Cittadini. All.: Sacchetti. ARBITRI: Chiari, Mattioli, Crescenti. NOTE - T.l.: Br 14/24, Ss 19/19. Rimb.: Br 39 (Lang 10), Ss 38 (White 9). Ass.: Br 8 (Diawara 2), Ss 6 (due a 2). Progr.: 5' 15-9, 15' 42-25, 25' 69-46, 35' 89-70. Tecnico: Hunter 19'15" (48-33). Antisportivo: Plisnic 2'17" (10-2). Usciti per 5 falli: Hunter 39'10" (102-83), Spett.: 3502. BRINDISI - E' una tempesta perfetta quella che Brindisi scatena su Sassari, limitandone gli uomini chiave e correndo spesso giornata: Casale passa a Rimini e raggiunge Venezia in vetta. Cade anche Udine 74 80 (24-17, 44-41; 58-57) SNAIDERO UDINE: Williams 18 (4/12, 2/4), Mathis 9 (4/7, 0/2), Harrison 14 (1/5, 3/6), Dordei 2 (1/5, 0/3), Lee 14 (5/7); Truccolo 5 (2/3, 0/1), Rinaldi 12 (6/10), Prandin (0/1, 0/1). All.: Garelli. FILENI BPA JESI: Maggioli 16 (5/17, 1/1), Pecile 9 (1/7, 1/5), Migliori 13 (2/4, 3/5), Tusek 12 (2/7, 2/3), Elder 11 (4/5, 1/1); Rossi 5 (1/2, 1/4), Nocedal 14 (6/7), Santiangeli. All.: Cioppi. NOTE – T.l.: Udi 13/19, Jes 11/12. Rimb.: Udi 40 (Dordei 9), Jes 39 (Dordei 10). Ass.: Udi 10 (4 con 2), Jes 5 (Pecile 2). Usc. 5f.: Maggioli 38’14” (68-76), Migliori 38’49” (68-76). F. tecn.: Migliori 38’49” (76-68). F. antisp.: Tusek 4’37” (12-8), Migliori 28’42” (55-52). Progr.: 5’ 16-10, 15’ 30-30, 25’ 54-45, 35’ 63-69. Spett. 2400 per 10.000 euro. (m.b.) 58 CASALE MONFERR. 63 RIMINI (19-15, 37-37; 47-44) IMMOBILIARE SPIGA RIMINI: Piazza 2 (1/2, 0/1), Roderick 15 (7/14, 0/3), Vukcevic 11 (4/9, 1/6), Filloy 17 (7/12, 0/3), Lollis 6 (1/2, 0/1); Tomassini (0/2 da 3), Gurini 2 (0/1), Foiera 3 (0/2, 1/1), Metreveli 2 (1/2). All.: Caja. FASTWEB CASALE MONFERRATO: Hickman 9 (1/4, 1/4), Malaventura 9 (1/4, 2/5), Ferrero 8 (1/2, 0/3), Nnamaka 9 (2/3, 1/1), Fantoni 14 (3/9); Taylor 5 (2/3, 0/3), Chiotti (0/1), Gentile (0/3), Pierich 9 (1/3, 1/2). All.: Crespi. NOTE – T.l.: Rim 10/16, Cas 26/35. Rimb.: Rim 38 (Filloy 16), Cas 39 (Nnamaka 11). Ass.: Rim 10 (Filloy e Vukcevic 3), Cas 7 (Hickman 3). Progr.: 5’ 8-6, 15’ 28-27, 25’ 42-42, 35’ 52-52. Usc. 5f.: Foiera, Lollis e Tomassini. (a.c) REGGIO EMILIA FORLÌ 92 84 (23-24, 53-41; 70-64) TRENKWALDER REGGIO EMILIA: Bell 15 (3/4, 3/5), Robinson 24 (8/13, 1/2), Valenti 5 (1/3, 1/3), Slanina 10 (2/3, 1/5), Chiacig 12 (6/9); Frassineti 15 (2/5, 3/6), Pini 7 (2/4, 1/1), Frosini 4 (2/3). All. Frates. MARCOPOLOSHOP.IT FORLI’: Jones 30 (9/10, 1/3), Goldwire 23 (2/6, 5/8), Poletti 6 (2/4), Nardi 9 (3/6, 1/7), Huff 7 (0/8, 2/2); Borsato (0/1 da 3), Ranuzzi 2 (0/1, 0/1), Campani 7 (2/5, 1/2). All.: Vucinic. ARBITRI: Provini, Materdomini e Ranaudo. NOTE - T.l.: RE 10/12, For 18/22. Rimb.: RE 37 (Chiacig 9), For 31 (Jones 8). Ass.: RE 6 (Robinson 2), For 1 (Ranuzzi 1). Usc. 5f.: Slanina 38’58 (88-82). Progr. 5’ 8-7, 15’ 32-31, 25’ 60-48, 35’ 80-70. Spett. 3500 per 33.831 euro. (d.b.) SAN SEVERO IMOLA 65 82 (15-21, 31-43; 51-66) MAZZEO SAN SEVERO: Childress 4 (1/1, 0/3), Zanelli 10 (2/4, 2/3), Stefanov 15 (4/10, 2/5), Dickens 22 (4/7, 4/8), Ianes 6 (2/3); Ferri 2 (0/1), Cutolo (0/1, 0/1), Chiarello 6 (3/4); All.: Bartocci. AGET IMOLA: Masoni 2 (1/3, 0/2), Prato 14 (4/6, 1/4), Whiting 18 (6/8, 1/2), Ringstrom 13 (5/7, 0/5), Bruttini 22 (9/11); Yankiel 9 (3/4, 1/2), Laganà, Ferrara (0/1 da 3), Ongenaet 1 (0/2), Amici 3 (1/3, 0/1). All.: Lasi. ARBITRI: Ursi, Perretti, Conti. NOTE - T.l.: Maz 9/14, Imo 15/21. Rimb.: Maz 30 (Dickens 14), Imo 26 (Bruttini 11). Ass.: Maz 10 (Childress 4), Imo 15 (Yankiel 4). Progr.: 5’ 10-16, 15’ 23-31, 25’ 42-54, 35’ 62-74. Usc 5f.: Chiarello, Zanelli. Spett. 2000. (m.p.) BARCELLONA PDG FERRARA in campo aperto, dove trova una pioggia di soluzioni comode. La prima folata è già decisiva: 10-0 dopo 90", 26-12 al 7' e la quinta tripla della partita per il +19 in chiusura di un primo quarto a senso unico. Sacchetti brancola nel buio perché Diener e Hunter vengono annullati da Dixon e Toure, che dallo scontro con il lungo bosniaco pesca l’energia per distruggere la difesa ospite (28 punti con 10/13). In un secondo quarto dominato dagli attacchi, White prova a mettere del pepe (44-31 al 18’) e Tsaldaris lo emula subito dopo l’intervallo lungo (54-44). Sono gli unici sussulti della Dinamo, per 38' sotto almeno di 10 lunghezze e schiacciata dall’Enel nei minuti centrali del terzo periodo: 10-0 di parziale per il +23 (69-46 a 4') e già 5 uomini in doppia cifra. Da quel momento, Brindisi soffia su quel che rimane di Sassari martellando dall’arco (12/26) e strangolando gli attacchi sardi (25 palle perse). «Se vogliamo raggiungere la salvezza, dobbiamo giocare con questa attitudine. Gara vinta in difesa, non permettendo ai loro terminali di prendere ritmo», spiega Bechi. Laconico Sacchetti: «Partita condizionata dal primo quarto. Dopo quella partenza, Brindisi ha giocato in discesa». Andrea Tundo LA SITUAZIONE 86 82 (19-17, 35-37; 57-55) SIGMA BARCELLONA: Crispin 19 (1/2, 5/8), Hicks 30 (11/14, 1/5), Bucci 8 (2/4, 1/6), Ghiacci 8 (2/6, 1/2), Achara 11 (5/9); Mocavero 4 (1/2), Bonessio, Da Ros 4 (2/4), Sorrentino 2 (1/1, 0/2). N.e.: Giallombardo. All.: Pancotto. NATURHOUSE FERRARA: Hoover 16 (2/3, 2/7), Boyette 3 (1/4, 0/2), Kotti 23 (10/15), Ndoja 15 (1/4, 3/5), Mazzola 8 (2/6, 1/3); Farabello (0/1, 0/2), Cournooh 13 (2/2, 1/4), Gamal 4 (2/2, 0/1). All.: Martelossi. ARBITRI: Caroti, Beneduce, Mazzoni. NOTE - T.l.: Bar 12/16, Fer 21/26. Rimb.: Bar 29 (Achara 12), Fer 36 (Mazzola 11). Ass.: Bar 17 (Crispin 5), Fer 14 (Hoover, Cournooh 4). Progr.: 5’ 11-8, 15’ 31-31, 25’ 50-49, 35’ 69-65. Spett.: 3000. (m.i.) Corsa per la promozione Sei squadre in 4 punti Anticipi: Venezia Pistoia 79 86; Verona Veroli 92 78. Classifica: Casale, Venezia 34; Udine 32; Barcellona *31; Rimini, Scafati 30; Veroli 26; Imola, Jesi 24; Pistoia 22; Ferrara 20; Verona, Casalpusterlengo 18; Reggio 16; San Severo, Forlì 12. * penalizz. 1. Pross. turno (27/3): Jesi Ferrara (25/3); Scafati Reggio Emilia; Forlì Udine; Imola Rimini; Pistoia Verona; Casale Barcellona; Veroli Casalpusterlengo; Venezia San Severo. DONNE Penultima di ritorno: Parma Taranto 45 56; Faenza Priolo 57 63; Pozzuoli Sesto San Giovanni 83 72; Napoli Lucca 50 67; Umbertide Schio 56 67. Sabato: Venezia Comense 62 56. Classifica: Schio 38; Taranto 30; Umbertide 28; S.S.Giovanni 26; Venezia 22; Comense, Faenza 20; Priolo 18; Lucca, Parma 16; Pozzuoli, Napoli 8. R LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT ATLETICA DALLA STRADA AI PRATI y Record CONSOLE QUINTA 2h29’15" Maratona di Roma: mai tanti arrivati Il miglior italiano è stato Ettore Scardecchia, ingegnere spaziale di Grottaferrata, in gara per l’Atletica Colleferro, 17˚ con 2h26’15". Migidio Bourifa si è ritirato poco dopo la mezza maratona Al traguardo in 12.596, in 60.000 alla Stracittadina: vincono Chumba e la Dado VALERIO PICCIONI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA sato? «Macché, alla fine, dopo il 36˚ chilometro, è diventato insopportabile». ROMAdSi allena dove s’arram- picava pure lui. Il bosco di Sendafa, i 3000 metri della collina di Entoto, l’Etiopia in cui s’incontrano donne meno fortunate di lei, con la schiena piegata da chili di rami e foglie secche da vendere a valle. E allora Firehiwot Dado ha pensato che Abebe Bikila meritasse il suo omaggio. S’è tolta le scarpe prima del traguardo. Ha vinto scalza. E chi se ne importa se in palio non c’erano i 5000 euro di bonus che nel 2010 finirono al connazionale Gena, ieri secondo dietro al keniano Dixon Chumba. Stavolta l’ha potuto fare, l’altra etiope Haftu Tesema era lontana, mica i pochi secondi della Lema di un anno fa. E così Firehiwot — «sapete che studio l’italiano al "De Amicis" di Addis Abeba?» — ha fatto tris con il personale di 2h24’13" e il suo sorriso è stato il simbolo della maratona di Roma che ha superato se stessa: 12.596 arrivati, 701 più del record 2007 (+5,89%). Monique e Rosalba C’è pure un altro sorriso in copertina, quello di Monique Von der Vorst, l’olandese del miracolo, dalla sedia a rotelle ai 4 chilometri camminati ieri in 50 minuti nella Stracittadina dei 60.000. Anche «corricchiati» per qualche metro. «E’ solo l’inizio». Pure Rosalba Console ha sorriso un po’ con il suo quinto posto in 2h29’15". Dopo aver sofferto. «Martedì ho avuto un guaio al tibiale posteriore». Dolore pas- Il giardiniere Tutto si è risolto dopo il tratto più antipatico, la zona fra l’Olimpica e l’Acqua Acetosa (si può trovare una soluzione per spostare questi chilometri così freddi?), primatista di vento. Gli uomini hanno tirato il freno, le donne un po’ meno. Prima di scatenarsi. La Dado ha tirato fuori un chilometro in 3’10", il colpo del k.o. Chumba, allievo di Claudio Berardelli, soprannome il «giardiniere» perché fino a poco tempo fa quello era il suo lavoro (a 15 euro al mese...) ha sfoderato un 5000 in 14’16" fra il 32˚ e il 37˚ chilome- MONDIALI DI CROSS IN SPAGNA Merga, novità etiope I keniani messi in fila L’Italia non esiste Uomini Le stelle In alto il via: Sotto da sinistra i vincitori, il keniano Dixon Chumba e l’etiope Firehiwot Dado che arriva a piedi nudi. Poi a destra l’olandese Monique Von der Vorst che vinse 2 volte su hand byke COLOMBO e ANSA tro. Ha chiuso in un 2h08’44" che promette molto bene per uno che ha cominciato sul serio solo tre anni fa. Alex Zanardi era già finito quarto con la sua hand bike. «Mi è saltata la catena quattro volte!». A trionfare è stato Giovanni Achenza. Grazie mondo Mario Pescante, il presidente del Comitato per riportare qui l’Olimpiade, ha parlato di «spot per il 2020». In tanti hanno corso con il tricolore sulle guance per i 150 anni. Ma proprio tanti. Come i pensieri per le notizie libiche. E per un giapponese. Portava la sua bandiera con una scritta: «Thanks world». Grazie mondo. Grazie a te e in bocca al lupo. 1. Kiptolo Chumba (Ken) 2h08’45; 2. Gena (Eti) 2h09’21"; 3. Dawit (Eti) 2h09’42"; 4. Tekeste (Eti) 2h10’17"; 5. Mikun (Ken) 2h10’34"; 6. Sharew (Eti) 2h10’41"; 7. Woldegyorgis (Eti) 2h10’46" Donne 1. Tufa Dado (Eti) 2h24’13"; 2. Tesema (Eti) 2h26’21"; 3. Lema (Eti) 2h27’39"; 4. Abeyo (Eti) 2h28’28"; 5. Console 2h29’15"; 6. Gurmu (Eti) 2h29’37"; 7. Podnesbesnova (Rus) 2h32’12" Hand-bike 1. Achenza 1h19’01"; 2. Cratassa 1h21’37"; 3. Ruepp 1h21’38"; 4. Zanardi 1h22’23". Donne. 1. Pudlis (Pol) 1h49’14" L’arrivo di Imane Merga, 22 anni DAL NOSTRO INVIATO FAUSTO NARDUCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA PUNTA UMBRIA (Spa)dIl sole, che ieri irradiava le spiagge di Punta Umbria come fosse estate, fa splendere una nuova stella nell’universo del cross. La sorpresa, su percorso piatto e caldo insolito (25˚), viste le assenze di lusso, era nell’aria, ma nessuno avrebbe scommesso su Imane Merga. L’ultimo fenomeno etiope, 22 anni, vince con una volata alla Bekele. Imane era stato 7˚ ai Mondiali 2007 da junior e nel 2010 vincitore dei 5000 in Diamond League (Golden Gala romano compreso). Tutti puntavano su Mesfin che l’aveva battuto ai campionati nazionali e invece Merga (scuderia Demadonna) ha tenuto il passo dei battistrada keniani e li ha infilati come tordi. Una beffa per Tanui, Chepkok, Kisorio e Mutai (nell’ordine alle sue spalle) che hanno salvato la vittoria di squadra. Ma il Kenya (en plein a Bydgoszcz 2010) ha perso il secondo titolo dopo quello femminile junior a squadre. Donne Tra le donne l’attenzione s’è concentrata su quel puntino bianco che ha macchiato l’ondata nera fin dalla partenza. La statunitense Shalane Flanagan, bronzo olimpico uscente dei 10.000 e seconda all’ultima maratona di New York, vale tanto oro quanto pesa per l’immagine del mezzofondo. Quando le keniane Cheruyiot e Masai si sono involate, la 29enne di Boulder ha tenuto duro e ha afferrato un bronzo che ha regalato agli Usa lo stesso metallo a squadre. Curioso il caso della vincitrice Vivian Cheruyiot che dopo aver dominato il cross da junior (prima nel 2000) si è concentrata sulla pista collezionando l’oro dei 5000 a Mondiali, Giochi africani e del Commonwealth. Qui s’è presa la rivincita sull’amica Linet Masai, al terzo argento consecutivo, che l’aveva battuta ai campionati nazionali. Italia Per l’Italia la solita partecipazione simbolica, forse più del solito. Perfino le donne, che puntavano a entrare fra le 10 a squadre, sono affondate: 34ª la Ejjaffini (era stata 30ª nel 2003 per il Bahrain) e 51ª la Romagnolo (nei tre precedenti era arrivata tra il 24˚ e il 32˚ posto). Uomini. Sr (km 12): 1. Marga (Eti) 33’50"; 2. Kipnetich Tanui (Ken) 33’52"; 3. Chepkok (Ken) 33’53"; 4. Kisorio (Ken) 33’55"; 5. Mutai 34’03"; 6. Kiprotich (Ken) 34’07"; 7. Limo (Ken) 34’21"; 8. Mesfin (Eti) 34’25"; 16. Lamdassem (Spa) 35’12"; 70. El Mazoury 37’00"; 96. Nasti 38’25". Squadre: 1. Kenya 14; 2. Etiopia 38; 3. Uganda 49; 8. Spagna 150. Jr (km 8): 1. Kamworor (Ken) 22’21"; 39. Hay (Gb) 24’35"; 77. Gerratana 25’44"; 102. Massimi 26’59"; 103. Ed Derraz 27’19". Squadre: 1. Kenya 20. Donne. Sr (km 8): 1. Cheruyiot (Ken) 24’58"; 2. Masai (Ken) 25’07"; 3. Flanagan (Usa) 25’10"; 4. Melkamu (Eti) 25’18"; 5. Cherono (Ken) 25’20"; 6. Ayalew (Eti) 25’21"; 14. Purdue (Gb) 26’03"; 34. Ejjafini 27’03"; 51. Romagnolo 27’31"; 73. Soufyane 28’03"; 91. Inglese 29’02"; 95. Maraoui 29’59". Squadre: 1. Kenya 15; 2. Etiopia 29; 3. Usa 57; 5. Gran Bretagna 118; 14. Italia 249. Jr (km 6): 1. Chepngetich Kipyegon (Ken) 18’53"; 15. Gorecka (Gb) 20’03"; 82. Titon 22’59". Squadre: 1. Etiopia 17; 3. Giappone 75; 5. Gran Bretagna 106. LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R # TENNIS FINALI A INDIAN WELLS Super Djokovic rimonta Nadal! Dopo un primo set di frustrazione, il neo n. 2 del mondo batte il n. 1 disarmato di servizio e dritto VINCENZO MARTUCCI po, smarrendo via via precisione e coraggio, colpendo spesso fuori assetto, e prendendosi tantissimi rischi. E, costretto, dopo lunghissimi e durissimi scambi, ad applaudire l’avversario, nel pieno della frustrazione e dell’ammirazione. Fino al 6-4 per il maiorchino. 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dE bravo Djokovic. Dopo quaranta minuti sembrava fritto, ma ha saputo rimontare e travolgere il numero 1 del mondo con un’impresa che vale tantissimo: perché è la prima volta che gli riesce contro quel mostro di tenuta psico-fisica di Rafa Nadal, perché lo supera alla distanza (dopo 2 ore 25 minuti), perché non ce l’aveva mai fatta in finale — peraltro in una importante come quella di Indian Wells (nel primo Masters Series dell’anno) —, e perché legittima ulteriormente il sorpasso di oggi su Federer al numero 2 della classifica. Dopo aver superato il re dei re in tutt’e tre i tornei giocati e vinti quest’anno, sempre sul cemento, fra Australian Open, Dubai e deserto della California. Firmando il 21˚ titolo della carriera. Applausi La partita ha tre facce completamente diverse. Fino al fatidico settimo game, Nole lotta alla pari con Rafa. Ma, appena perde fiducia nel servizio, il serbo non cede soltanto il delicatissimo del 4-3, ma anche la compostezza e la sicurezza che aveva avuto quest’anno in due tornei e tre-quarti. E Caroline Wozniacki, 20 anni, danese, ha superato in finale la Bartoli REUTERS l’uomo forte del 2011, «il nuovo Lendl», comincia a scuotere la testa, a guardare sconsolato il suo angolo, a smoccolare, deluso, e si ritrova alla gola quel mastino di Rafa. Così, in un attimo, incassa 7 punti di fila, vede il micidiale spagnolo metter giù addirittura un ace a 210 all’ora e gli consegna il fondamentale primo set. Quello che aveva sempre strappato nei 7 precedenti vittorioso contro il mancino di Maiorca, contro 16 sconfitte. E sembra vinto. Novak Djokovic, 23 anni, al 3˚ titolo 2011 dopo Melbourne e Dubai REUTERS Servizio Anche fra due signori del fondocampo, il servizio è però troppo importante: la prima palla, ma anche la seconda. Oltre ai punti diretti, conce- Per il serbo è il primo successo in una finale contro lo spagnolo, dopo una dura battaglia e in un torneo importante de di entrare prima in campo e dettare lo scambio. Così, finché Djokovic stenta, Nadal si esalta, sembra quello dei giorni migliori e fa addirittura un filotto di 18 punti consecutivi sulla battuta — 4 turni a zero —, lasciando pressione e frustrazione sulle spalle del serbo. Che può solo correre come un matto di qua e di là del cam- Svolta Ma poi Rafa paga la mancanza di grandi match dagli Australian Open di gennaio dove s’è ritirato per i nuovi problemi fisici. La prima arma che smarrisce è il servizio (33% con la prima nel secondo set!), poi il dritto, quindi la lucidità. E, incredibilmente, per lui, viene sommerso nello scambio, riesce a malapena a recuperare un break, dal 2-4. Ma, dopo il 3-6, scivola addirittura 0-4, subendo un parziale di sei giochi consecutivi. Ed alza bandiera bianca. Regina Fra le donne, vince la forza, vince la gioventù, vince Caroline Wozniacki. Ma, ancora una volta, la numero 1 non convince, contro la 17 del mondo, Marion Bartoli, che oggi ritorna fra le prime 10, dopo tre anni. Finali a Indian Wells (4.500.000 $, cemento), uomini: Djokovic (Ser) b. Nadal (Spa) 4-6 6-3 6-2; donne: Wozniacki (Dan) b. Bartoli (Fra) 6-1 2-6 6-3. UN BUON MOTIVO PER CAMBIARE FURGONE? ECCONE 3. SUPERVALUTIAMO IL TUO USATO PAGHI SOLO 99 EURO AL MESE POLIZZA FURTO E INCENDIO NDIO INCLUSA Trademark © 2011 King Features Syndicate, Inc. TM Hearst Holdings, Inc. OFFERTA VALIDA FINO AL 30 APRILE 2011 SU ECODAILY FURGONE FORTE PER NATURA ● VOLUME DI CARICO FINO A 17 M3 ● MOTORI DA 100 A 180 CV ANCHE EEV (MEGLIO DI EURO V) ● MASSIMO COMFORT CON CAMBIO AUTOMATIZZATO AGILETM E SOSPENSIONI PNEUMATICHE www.iveco.it Offerta valida fino al 30/04/2011 presso le concessionarie Iveco aderenti fino ad esaurimento scorte. 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R LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT su Gazzetta.it PALLAVOLO CHAMPIONS Guarda l’intervista a Giovanni Guidetti e le immagini della festa con la Coppa DAL NOSTRO INVIATO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA PER LA TURCHIA PRIMA CHAMPIONS DELLA STORIA DI TUTTI GLI SPORT ISTANBUL (Turchia) d«Questa Coppa è per la mia famiglia che mi ha insegnato a vivere e per mio padre che mi ha insegnato la pallavolo». Giovanni Guidetti è un uomo felice, corona di fiori in testa e Champions League in braccio. Se dopo 6 anni non c'è più una squadra italiana sul tetto d'Europa, un po' di tricolore ci sventola comunque grazie a questo allenatore di Modena, figlio, cugino e nipote di allenatori che ha contribuito a scrivere un pezzetto della storia dello sport turco. (a.a.) E’ prima volta che una squadra turca vince una Champions League: non solo nella pallavolo ma nei maggiori sport di squadra maschili e femminili. Tre invece gli italiani che hanno vinto Champions all’estero: Roberto Serniotti nel 2004-05 con il Tours (Fra) e Maurizia Cacciatori fece parte della rosa del Tenerife che nel 2003-04 vinse la Champions. Ora tocca a Guidetti con l'Istanbul. Giovanni Guidetti (al centro), 38 anni, alza la prima Champions League vinta sulla panchina del Gunes Istanbul che allena dal 2008 CEV Guidetti, l’Italia che vince per conto della Turchia Il Gunes Istanbul guidato dal tecnico modenese schianta in finale le azere del Baku. Pesaro perde col Fenerbahce ed è quarta BAKU TRENTO 3 1 F. ISTANBUL PESARO (25-13, 25-20, 25-18) VAKIFGUNES ISTANBUL: Toksoy 6, Sonsirma 8, Glinka 14, Poljak 10, Cemberci 1, Nikolic 15; Guresen (L). N.e. Ozdemir, Sahin, Onal, Altay. All. Guidetti. RABITA BAKU: Zhukova, Mammadova 13, Krsmanovic 4, Starovic 10, Glass 10, Golubovic 2; Popovic (L), Ativi, Nenova, Doganjc. N.e. Delic, Miletic. All. Brdjovic. ARBITRI: Bjelic (Ser) Rodriguez (Spa). (12-25, 25-21, 25-21, 25-21) FENERBAHCE ISTANBUL: Fofao, Sokolova 19, Furst 4, Skowronska 2, Osmokrovic 12, Erdem 5; Gursoytrak (L), Tokatlioglu 19, Ayemir 8, Kocygit, Guneyligil 1, Soroglu. All. Zé Roberto. SCAVOLINI PESARO: Ferretti 1, S. Usic 20, Manzano 5, Flier 17, Saccomani 10, Guiggi 11; De Gennaro (L), Pascucci, M. Usic. N.e. Olivotto, Cecato, Gentili. All. Tofoli. ARBITRI: Schiemenz (Ger) e La Basta (R. Cec). NOTE Spettatori. Durata set: 23’, 26’, 25’; totale 74'. Vakifgunes: b.s. 6, v. 5, m. 10, s.l. 8, e. 12; Rabita: b.s. 12, v. 1, m. 1, s.l. 6, e. 21. NOTE Spett. 5000. D.s.: 20', 25', 27', 27'; tot. 99'. Fenerbahce: b.s. 11, v. 10, m. 10, s.l. 8, e. 24; Scavolini: b.s. 11, v. 4, m. 11, s.l. 6, e. 17. A-1 UOMINI 0 3 3 0 G. ISTANBUL Azere Non è un caso che la finale l’abbia fatta con il Rabita Baku, perché l'Azerbaigian è un’altra delle nuove frontiere. Anche se nell’ultima partita di pathos ce n’è stato poco, Istanbul ha dominato. Il capolavoro il Gunes lo aveva compiuto in semifinale quando aveva battuto il Fenerbahce campione del mondo, grazie alla classe di gente come Glinka, Nikolic e Poljak (a muro fa paura). «Sapevo che in finale eravamo i favoriti – ammette Guidetti —, temevo solo un calo di tensione dopo la grande fatica di sabato, TREVISO a L CLIC GIAN LUCA PASINI Prima Champions Ieri sera, infatti, nella bolgia del Burhan Felek Volleyball Hall, per la prima volta una squadra turca ha vinto una Coppa dei Campioni (non si parla solo di volley), curiosità da nuovi mondi questo club — frutto di una fusione fra una squadra di Istanbul e una di Ankara — sorge in territorio asiatico. L'Europa che cambia (e la Turchia sta cercando di entrare a farne parte) e il volley che cambia. Solo 15 anni fa per le squadre con la mezzaluna e la stella bianca in campo rosso era un sogno arrivare a una Final Four. Oggi sono il presente e il futuro della pallavolo: qui ci sono le migliori straniere, molti dei tecnici emergenti e molti soldi (veri). Il ruolo di guida che aveva una decina di anni fa l'Italia è passato quasi in toto ai turchi. R dove penso che abbiamo fatto una specie di miracolo, quando nel tiebreak abbiamo rimontato dal 7-2. Non capita spesso. Ma la mia è una squadra tosta, molto tosta. E con grandi campionesse». Pesaro quarta Quelle che sono mancate (anzi una è mancata, la Hooker) alla Scavolini Pesaro in questa due giorni. E che ha relegato la squadra di Paolo Tofoli ai piedi del podio, molto lontano da quelle che erano le sue ambizioni. Proprio in queste finali c'è stato il passaggio del testimone al vertice d'Europa: l'Italia deve dare strada a club che hanno dollari, più idee e più entusiasmo. Anche cosi si può leggere il quarto posto della Scavolini sconfitta nella finalina da un Fenerbahce con il morale sotto le scarpe. «Certo mi ha dato fastidio non potermi giocare queste partite con la formazione al completo. Ma a Pesaro è già il momento di guardare al futuro – spiega il tecnico Paolo Tofoli — Abbiamo ancora due appuntamenti in stagione molto importanti (Coppa Italia e playoff) dobbiamo lavorare per sistemare quello che non va tecnicamente, smettendola sempre di pensare a chi ha deciso di non essere più con noi. In Europa cercheremo di rifarci l'anno prossimo…». In attesa di quel giorno, godiamoci Guidetti. taccuino IMBATTUTO (a.a.) Il Gunes Istan bul di Guidetti è l’unica squadra a non aver mai perso in questa Champions League, 6 successi nel girone di qualificazione, 2 negli otta vi, due nei quarti e altri 2 nelle final four di Istanbul. I PREMI Mvp: Glinka (VakifGunes); muro: Poljak (VakifGunes); libero: Güresen (VakifGunes); ricezione: Sonsirma (VakifGunes); realizzatri ce: Nikolic (VakifGunes); battuta: Mammadova (Rabita Baku); alzatri ce: Cemberci Kirdar (VakifGunes); attaccante: Flier (Pesaro) ALBO D’ORO L’albo d’oro da quan do esiste la Champions League: 2001 Edison Modena; 2002 Can nes (Fra); 2003 Cannes (Fra); 2004 Tenerife (Spa); 2005 Radio 105 Foppapedretti Bergamo; 2006 Co lussi Perugia; 2007 Play Radio Fop papedretti Bergamo; 2008 Colussi Perugia; 2009 Foppapedretti Ber gamo; 2010 Foppapedretti Berga mo; 2011 VakifGunes Istanbul (Tur). COPPA CEV (a.a.) Urbino vince 3 0 (29 27, 25 14, 25 19) la gara di ritorno della semifinale con la Stel la Rossa Belgrado e poi si impone 15 12 nel golden set. In finale trova le russe del Krasnodar. f TRENTO CONQUISTA LA STAGIONE REGOLARE, IN CODA LATINA AGGANCIA PIACENZA CUNEO 3 ROMA VERONA 0 MACERATA 3 2 SAN GIUSTINO MONZA 3 1 3 0 VIBO PIACENZA 1 3 FORLÌ LATINA (25-27, 27-29, 17-25) (25-22, 25-19, 25-17) (25-17, 25-23, 23-25, 22-25, 15-10) (21-25, 25-22, 25-22, 25-23) (25-23, 28-26, 25-17) (17-25, 26-28, 25-20, 22-25) SISLEY TREVISO: Maruotti 7, Bjelica 8, Fei 12, Horstink 15, Bontje 6, Boninfante; Farina (L ) 1, De Togni, Kovar 1, Papi 3. Ne: Szabo e Vanin (L ). All. Piazza. M.ROMA: Zaytsev 23, Lebl 8, Bencz 9, Cupkovic 16, Yosifov 12, Paolucci 3; Cesarini (L), Uriarte, Saraceni 5. N.e. Tomatis, Cisolla, Corsano, Corsini. All. Giani. RPA SAN GIUSTINO: Steuerwald 3, Nikic 14, Finazzi 10, Dias 21, Schwarz 16, Cester 3, Steuerwald 3, Giovi (L), Van der Dries, Braga 4, Zhukouski, Bartoletti. N.e. Maric, Lo Bianco. All. Zanini. Arbitri: Padoan e Rapisarda. ARBITRI: Tanasi e Sampaolo. ARBITRI: Pol e Caltabiano. CALLIPO VIBO: Anderson 11, Barone 10, Coscione , Rivera 11, Nikolov 8, Simeonov 16, Fanuli (L), Baroti, Suljagic, Ananiev. N.e. Feroleto, Kindgard, Ferraro. All. Di Pinto. COPRA MORPHO PIACENZA: Holt 8, Nilsson 1, Zlatanov 12, Tencati 5, Gonzalez 4, Ruiz 8; Marra (L), Popp 4, Semenzato, Perazzolo 1. N.e. Massari, Boschi. All. Lorenzetti. YOGA FORLÌ: Oivanen, Sintini 2, T. Kovacevic 13, Ainsworth 11, Falasca 24, Caldeira 7, De Pandis (L); Ricci Petitoni 1, Bacci, Bellei 1, Bovolenta 6. N.e. Olivucci. All. Molducci. ITAS DIATEC TRENTINO: Juantorena 17, Birarelli 5, Stokr 15, Kaziyski 14, Sala 5, Raphael 2; Bari (L ), Della Lunga, Zygadlo, Sokolov, Colaci (L ). N.e. Leonardi e Riad. All. Stoytchev. BRE LANNUTTI CUNEO: Wijsmans 18, Volkov 11, Peda 5, Parodi 9, Mastrangelo 7, Carletti 1; Henno (L), 1. N.e, Fortunato Patriarca, Galic, Donzella, Mulatero, Montagna (L). All. Giuliani. MARMI LANZA VERONA: Brunner 8, Lasko 14, Cala 10, Pajenik 3, Meoni 1, Herpe; Smerilli (L), Latelli, Zingel. N. e. Kosmina, Lotman, Ulisse. All. B.Bagnoli. NOTE Spettatori 2920, incasso 17.000 euro. Durata set: 32’, 34’, 26’; tot. 92’. Treviso: battute sbagliate 18, vincenti 3, muri 8, seconda linea 9, errori 23. Trento: b.s. 10, b.v. 11, m. 6, 2l. 9, er. 17. Trofeo Gazzetta: 6 Juantorena, 5 Stokr, 4 Horstink, 3 Kaziynsky, 2 Bari, 1 Bjelica. TREVISO Nelle prove generali di Champions contro il Sisley, i trentini hanno vinto 3-0, conquistando aritmeticamente la stagione regolare. E dimostrando grande carattere e determinazione vincendo ai vantaggi i primi due set, anche se Stoytchev vuole qualcosa in più: «A Bolzano servirà maggiore concentrazione, lucidità e tecnica individuale che a tratti non abbiamo avuto anche per merito di Treviso». Un punteggio esagerato per i padroni di casa, con Piazza davvero rammaricato per la quarta sconfitta consecutiva in campionato «abbiamo regalato palloni semplici nei primi due set — ha detto il tecnico di Treviso — e, decisioni arbitrali a parte, potevamo vincerli. Purtroppo dall’altra parte c’era il miglior battitore del pianeta». Alias Juantorena, che sul 27 pari del secondo chiudeva con due dei sei ace complessivi. Nel terzo era Stokr a bucare Farina e compagni (da 9-8 a 14-8) e gara chiusa. NOTE Spettatori 3.657, incasso 16.354. Durata set: 26’, 23’, 24’; tot. 73’. Bre: b.s. 14, v. 3, m. 11, s.l. 9, e. 24. Verona: b.s. 15, b.v. 4, m. 4, 2^ l. 4, e. 17. Trofeo Gazzetta: 6 Wijsmans, 5 Volkov, 4 Henno, 3 Carletti, 2 Brunner, 1 Meoni. NOTE Spettatori 3042, incasso 6305. Durata set: 24’, 30’, 29’, 27’, 17’; totale 127‘. M. Roma: b.s. 22, v. 5, m. 10, s.l. 12, e. 34. Lube: b.s. 22, v. 5, m. 13, s.l. 7, e. 34. Trofeo Gazzetta: 6 Podrascanin, 5 Zaytsev, 4 Cupkovic, 3 Cesarini, 2 Savani, 1 Paolucci. CUNEO In meno di un’ora e un quarto la Bre Lannutti assesta un 3-0 ai danni della Marmi Lanza Verona, mai capace di impensierire davvero i campioni d’Italia. Grbic e Nikolov hanno guardato la partita dalla tribuna (qualche acciacco nell’allenamento di rifinitura del mattino e tanto bisogno di riposo), in campo la diagonale Carletti (buon atteggiamento in campo) e Peda. La pressione del servizio e l’efficacia del muro (11-4) sono state le armi migliori dei cuneesi. Henno ha dispensato ricezioni spettacolari (83% di positive personali). Meoni ha avuto poca soddisfazione dalle sue bocche da fuoco, mentre Wijsmans è andato a segno 11 volte su 16, realizzando anche 3 ace e 4 muri. Volkov ha chiuso col 75% e 11 punti, Mastrangelo è stato il giocatore che ha messo più pressione al servizio assestando anche 3 muri. Verona, per mantenere il settimo poso (incontrerebbe proprio Cuneo) nelle due ultime partite di regular season, non potrà sbagliare. ROMA Una M.Roma convincente supera la Lube al tie-break garantendosi la salvezza a due turni dal termine. Per Giani salti di gioia per l’obiettivo centrato, per Berruto un punto che consente ai marchigiani di restare saldi in terza posizione. Nei primi due set i romani hanno sbagliato poco rimanendo sempre sopra. Gli altri due è stata Macerata a giocare con più incisività. Il tie-break si è risolto in favore della M. Roma grazie a Zaytsev (23 punti col 49% in attacco) e soprattutto del neo arrivato Cupkovic. Dall’altra parte invece Savani non è riuscito ad azzeccare il servizio (5 errori e nessun ace), Conte non ha brillato, e l’infortunio alla caviglia destra di Martino (sul 2-2 al tie-break), in quel momento il migliore in campo, hanno fatto crollare i marchigiani. «Ci meritavamo questa vittoria e la salvezza in anticipo — dice Giani a fine match — . I playoff? Un passo alla volta, sappiamo che sarà un’impresa ma ci proveremo». NOTE Spettatori 1000, incasso 2800 euro. Durata set: 23’, 30’, 26’, 27’; totale 106’. Yoga Forlì: battute sbagliate 16, vincenti 0, muri 14, seconda linea 5, errori 24. Andreoli Latina: b.s. 18, v. 1, m. 17, s.l. 5, e. 25. Trofeo Gazzetta: 6 Starovic, 5 Falasca, 4 N.Kovacevic, 3 Ainsworth, 2 Gitto, 1 Sottile. SAN GIUSTINO (Pg) Si è spenta troppo presto l’Acqua Paradiso e per la Rpa che ha iniziato a ingranare solo dal secondo set, quando sono saliti in cattedra Schwarz e Dias, è stato più agevole del previsto andare a conquistare tre punti d’oro per mantenersi in zona playoff. Nella prima frazione la squadra di Zanini ha pagato le scarse percentuali d’attacco (38%), per poi ritrovarsi nel secondo set (con Braga al centro al posto di Cester, che poi però ha messo a terra la palla che ha chiuso il match). Gli attacchi dei lombardi hanno sbattuto contro Finazzi (7 muri). Monti ha cercato di cambiare in corsa nel quarto set il sestetto, inserendo Forni per Shumov e poi i positivi Rauwerdink e Cetrullo, che hanno forse alimentato il rammarico dello stesso tecnico per non averli utilizzati nella prima parte. ARBITRI: Sobrero e Braico NOTE Spettatori 1300, incasso 4150 euro. Durata set: 29’, 28’, 26’; totale: 83’. Vibo: b.s. 12, v. 4, m. 12, s.l. 12, e. 24. Piacenza: b.s. 12, v. 3, m. 6, s.l. 8, e. 22. Trofeo Gazzetta: 6 Coscione, 5 Anderson, 4 Barone, 3 Rivera, 2 Simeonov, 1 Holt VIBO VALENTIA Vibo torna al successo ed elimina dalla corsa ai play off Piacenza, al quarto ko consecutivo. Match molto più combattuto di quanto dica il risultato finale. Come un motore diesel Vibo carbura alla distanza e va al cambio di campo con un attacco vincente di Anderson (53% sottorete) che chiude al terzo tentativo (25-23) il primo parziale. Nel secondo set l’equilibrio è ancora più marcato. Lorenzetti inserisce Popp e sposta Ruiz opposto. Piacenza annulla tre palle-set, ma non può far nulla sul muro piazzato da Anderson. Il match, in pratica, termina qui perché il terzo e ultimo parziale è una passeggiata per la Callipo. Coscione (mvp del match) dirige le danze, Simeonov (ancora una volta top-scorer) e Rivera piazzano i colpi di grazia mentre Barone (70% in attacco, due muri e un ace) completa l’opera che avvicina Vibo ai play off. Emanuele Spironello Gianni Scarpace Federico Pasquali Antonello Menconi Mimmo Famularo Marco Fabbri LUBE MACERATA: Conte 10, Podrascanin 10, Vermiglio 2, Savani 19, Stankovic 12, Van Walle 4; Paparoni (L), Martino 9, Lampariello. N.e: Marchiani, Vadeleux, Cacchiarelli. All. Berruto. ACQUA PARADISO MONZA: Shumov 3, Travica 8, Molteni 7, Buti 15, Gavotto 15, Rooney 19, Exiga (L), Rauwerdink 4, Forni, Cetrullo 2, Krumins. N.e. Zito (L), Pesenti. All. Monti. ARBITRI: Castagna e Satanassi. NOTE Spettatori 1600, incasso 5575 euro. Durata set: 26’, 27’, 28’, 28’; totale 109’ . Rpa: battute sbagliate 11, vincenti 5, muri 15, seconda linea 5, errori 24. Acqua Paradiso: b.s. 14, v. 7, m. 12, s.l. 4, e. 29.Trofeo Gazzetta: 6 Schwarz, 5 Dias, 4 Finazzi, 3 Buti, 2 Giovi, 1 Rooney. ANDREOLI LATINA: Spairani 8, Sottile 3, Vujevic 12, Kohut 9, Starovic 18, N. Kovacevic 17, Cortina (L); Gitto 7, Giombini. N.e. Labardi Nonne e Popelka. All. Medei. ARBITRI: Santalippi e Pozzato. FORLÌ Una Yoga generosa non basta contro un Latina sicuramente più determinato e bisognoso di punti. L’Andreoli sigla tre punti salvezza pesanti e lo fa con una prestazione non priva di sbavature, forse a causa della tensione per la posta in palio. La Yoga spreca nel secondo set (condotto 8-5 e poi 19-17) ma alla fine ha le note più liete da Falasca (4 muri) e Ainsworth (il migliore in attacco con il 62%), mentre l’Andreoli ha in Starovic un costante punto di riferimento. Bene la distribuzione di Sottile, così come Nikola Kovacevic, partito in sordina ma finito alla grande con un quarto set strepitoso (il suo tabellino dice 17 punti con il 56% in attacco). Da segnalare i 5 muri di Spairani così come l’ottimo ingresso del giovane Gitto. Soddisfatto Medei: «Siamo andati un po’ a corrente alternata ma alla fine siamo riusciti a fare i tre punti che servivano». RISULTATI 24ª giornata TREVISO-TRENTO 0-3 ROMA-MACERATA 3-2 CUNEO-VERONA 3-0 VIBO-PIACENZA 3-0 FORLI’-LATINA 1-3 MODENA-CASTELLANA 3-2 SAN GIUSTINO-MONZA 3-1 CLASSIFICA SQUADRE PT G TRENTO 67 24 CUNEO 59 24 MACERATA 47 24 MODENA 42 24 TREVISO 40 24 MONZA 38 24 VERONA 34 24 SAN GIUSTINO 32 24 VIBO 32 24 ROMA 29 24 LATINA 26 24 PIACENZA 26 24 CASTELLANA 22 24 FORLI’ 10 24 V 23 20 15 17 13 12 11 11 10 9 8 8 8 3 P 1 4 9 7 11 12 13 13 14 15 16 16 16 21 SVSP 70 11 65 25 58 40 55 43 50 44 46 45 43 51 42 46 40 51 41 57 40 55 38 56 36 58 26 68 PROSSIMO TURNO Domenica 27/3 MACERATA-TREVISO PIACENZA-CUNEO LATINA-ROMA TRENTO-FORLI’ 31/3 VERONA-MODENA MONZA-VIBO CASTELLANA-SAN GIUSTINO R LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R FONDO IL RITIRO PODI FINALI E’ la dodicesima volta di un’azzurra in Coppa Finora l’Italia ha conquistato 3 Coppe del Mondo (2 Di Centa, una Paruzzi), mentre la Belmondo è quella che ha ottenuto più podi e nel ’99 (*) chiuse in testa con la norvegese Martinsen ma le fu negata la Coppa per minor numero di vittorie. STAGIONE ATLETA POSIZIONE 1990-91 Stefania BELMONDO 1991-92 Stefania BELMONDO 2ª 2ª 1992-93 Stefania BELMONDO 3ª 1993-94 Manuela DI CENTA 1ª 1995-96 Manuela DI CENTA 1ª 1996-97 Stefania BELMONDO 2ª 1997-98 Stefania BELMONDO 3ª 1998-99 Stefania BELMONDO* 2ª 2001-02 Stefania BELMONDO 2ª 2002-03 Gabriella PARUZZI 3ª 2003-04 Gabriella PARUZZI 1ª Il podio di Coppa del Mondo, da sinistra: Marit Bjoergen (Nor), 31 anni, Justyna Kowalczy (Pol), 28, tre Coppe, e Arianna Follis REUTERS 2010-11 Arianna FOLLIS 3ª Follis ultime emozioni «Ora vorrei un figlio» sti, ma è inutile star lì a rimpiangere ciò che poteva essere, una volta il 4˚ posto per un’italiana era come un oro. E’ stata dura per me soprattutto confermarmi quando tutti volevano che ci riuscissi. Ma è stato sempre gratificante, e mi reputo fortunata perché non capita a molte di raccogliere ad ogni inverno podi e vittorie. Il momento più difficile è quando non ci si riesce, e alle nuove dico di non abbattersi mai. Ripeto: il fondo italiano non finisce qui, c’è la Longa, e sono convinta che tra qualche anno il ricambio generazionale avverrà positivamente». E’ un addio o un arrivederci in pista? «Un arrivederci, ma se prendo una decisione di solito non cambio idea, ma lo sci continuerò a seguirlo, anzi continuerò a sciare, non taglierò i ponti con l’ambiente, ma non si può rimanere atleti per sempre, arriva il momento in cui bisogna fermarsi, per me è questo». Arianna chiude coerentemente al massimo un po’ come le altre compagne che hanno scritto la storia azzurra: dalla Di Centa alla Belmondo, che si ritirò dopo l’oro olimpico e prima di un Mondiale in casa, alla Paruzzi dopo la sfera di cristallo del 2004. Poi quel podio finale in Coppa, che dà il senso di splendida continuità, è toccato a lei, ad Arianna, dietro le più grandi e davanti alla superwoman del futuro, la vichinga Teresina Johaug dalle trecce d’oro e dalle frequenze pazzesche. La Follis ha già dato: fatele una grande festa a Frassinoro. Arianna, auguri e figli... Arianna chiude col miglior tempo e il podio finale di Coppa «Smetto al top, ma il patto era questo. Tocca alle altre» STEFANO ARCOBELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dDa Borlange a Falun, il libro dei successi di Arianna Follis, ultima grande del fondo azzurro, si chiude in Svezia. La prima volta successe in una notturna di metà settimana nel 2006, a sprint, la specialità della casa di questa mancata pasticciera di Gressoney finita a ricamare sulla neve. L’ultima volta è successo ieri, di domenica, in una 10 km a tecnica libera con partenza a distacchi per l’ultimo atto di Coppa del Mondo: è di Arianna il miglior tempo e dunque la vittoria, anche se al traguardo transiterà 1ª la norvegese Marit Bjoergen, 2ª la polacca Justyna Kowalczyk e 3ª l’altra norvegese Therese Johaug. Missione compiuta Arianna attraversa l’ultimo arrivo da 4ª ma era tutto calcolato: l’obiettivo alla partenza era soprattutto trasformare quel terzo posto finale di Coppa del Mondo — oltre al 2˚ posto in Coppa sprint dietro Petra Majdic, pure lei ai saluti — da virtuale Prima solo sprinter, poi fondista sul podio mondiale in classico e a skating: «Bisogna aver pazienza. Si cresce, poi si vince» a reale. Missione compiuta. «Non ho preso la Johaug, ma i giochi erano fatti» dirà contenta e serena come sempre in questa stagione cominciata con un chiodo fisso tenuto segreto fino alla vigilia dei Mondiali: «Comunque vada sapevo che sarebbe stata l’ultima stagione. Poi nel corso della stagione è stato un crescendo di risultati». Con la gemma dell’argento mondiale ad Holmenkollen dietro la Bjoergen, che le succederà nell’albo d’oro due anni dopo Liberec. Quel titolo iridato rappresenta il culmine di una carriera costruita senza strappi, ma con una pazienza e regolarità che è di poche al mondo. Arianna infatti dopo aver vissuto il trauma della morte del fratello Leonardo, sepolto da una valanga durante il trofeo Mezzalama di scialpinismo, nel 2003 ha cominciato a darci sotto con lena, stando dietro Paruzzi e Valbusa e trasformandosi progressivamente da sprinter a donna di distanze, soprattutto nella tecnica libera, come infatti ha dimostrato con il bronzo mondiale di Sapporo nella 10 km. «Ma le medaglie di staffetta nel 2005 e nel 2006 sono state egualmente belle, le altre ragazze sono state un riferimento per crescere e migliorare». Ogni emozione sta al suo posto, dentro questa ragazza educata e discreta che in pista ha conosciuto l’amore della vita, Alessandro Biondini, nel frattempo diventato suo skiman. Ora a questo marito Arianna vorrebbe regalare un figlio: «Infatti, smetto per una scelta di vita, non per altre ragioni. E so bene che smettere quando si è al top è dura. Però il patto era questo, anche lui è soddisfatto ed è più casalingo di me...». Senza rimpianti Alla Follis manca solo la medaglia olimpica individuale, sfiorata a Vancouver: «Ce ne sono di quarti po- BOXE Mondiale massimi Wbc Klitschko spietato Solis k.o. al 1˚ round Odlanier Solis viene contato BOZZANI COLONIA dOdlanier Solis ha guadagnato 1.3 milioni di euro di borsa, sabato sera ad Amburgo, ma è rimasto sul ring appena tre minuti. Poi al tappeto, più che pensare a Vitali Klitschko che l’aveva stordito, s’è allarmato per la rottura dei legamenti del crociato e del menisco destri. Un infortunio più da calciatore che da pugile. Insomma, è finito proprio male il tentativo del massimo cubano di provare a mettere in difficoltà l’ucraino iridato Wbc (il fratello Vladimir detiene altre 3 sigle e aspetta il britannico Haye tra giugno Arianna Follis vince il Mondiale nella sprint a Liberec 2009 taccuino SCI FONDO: I RISULTATI Bravo Di Centa: 4˚ UOMINI. 15 km tl (partenza handi cap): 1. Krogh (Nor) 37’06"3; 2. Magni ficat (Fra) a 23"2; 3. Bauer (R.Cec) a 24"2; 4. Cologna (Svi) a 26"1; 5. Di Cen ta a 29"6; 9. Moriggl a 41"5; 20. Clara a 1’09"2; 26. Scola a 1’31"2; 39. Fra snelli a 2’56"4; 41. Pellegrino a 3’29"; 43. R.Pasini a 3’34£4. Finali: 1. Northug (Nor) 37’49"6; 2. Krogh (Nor) a 1’45"1; 3. Cologna (Svi) a 1’45"4; 4. Di Centa a 1’51"6; 15. Moriggl a 3’16"; 25. Clara a 4’59"9; 31. Scola a 6’37"3; 40. Frasnelli a 8’54"3; 42. Pelle grino a 10’47"4; 44. R.Pasini a 12’06"2. Coppa del Mondo (finale): 1. Colo gna (Svi) 1566; 2. Northug (Nor) 1236; 3. Rickardsson (Sve) 981; 4. Bauer (R.Cec) 923; 15. Clara 446; 17. di Cen ta 425; 24. Scola 283. Coppa distance (fin.): 1. Cologna 706; 2. Rickardsson 568; 3. Bauer 553; 14. Clara 248. DONNE. 10 km tl (part.handicap): 1. Follis 27’30"1; 2. Jacobsen (Nor) a 7"6; 3. Johaug (Nor) a 24"1; 4. Bjoergen (Nor) a 27"9; 38. Rupil a 2’33"9. Finali: 1. Bjoergen (Nor) 1h08’48"7; 2. Kowal czyk (Pol) a 1’58"; 3. Johaug (Nor) a 2’30"4; 4. Follis a 2’33"3; 5. Jacobsen (Nor) a 2’33"7; 38. Rupil a 8’06"4. Coppa del Mondo (fin.): 1. Kowal czyk (Pol) 2073; 2. Bjoergen (Nor) 1578; 3. Follis 1310; 4. Johaug (Nor) 1173; 5. Kalla (Sve) 1100; 6. Majdic (Slo) 1087; 7. Longa 1051. Coppa distance (fin.): 1. Kowalczyk 1039; 2. Bjoergen 775; 3. Johaug 671; 4. Longa 563; 5. Follis 518. Coppa nazioni: 1. Norvegia 11.507; 2. Svezia 7745; 3. Russia 6244; 4. Italia 6244 (2571/5 uomini + 3560/3 donne). SCI ALPINO Italia seconda nel Team Event LENZERHEIDE (Svi) L’Italia si è piaz zata seconda nel parallelo a squa dre che ha chiuso a Lenzerheide le finali della coppa del Mondo 2010/11. In finale è stata sconfitta dalla Ger mania 3 1 grazie soprattutto a una super Riesch, capace di battere sul percorso sfavorevole Denise Kar bon. L’unico punto azzurro della fina le è stato conquistato da Cristian De ville che ha battuto Dopfer. Gli azzur ri sono arrivati alla gara decisiva su perando prima la Svezia e quindi la Svizzera, grazie alla Karbon e a Man fred Moelgg. Percorso sfavorevole si diceva perché i due tracciati, per le pendenze dalla pista, non erano simmetrici e su quello più lento solo la Riesch (3 volte) e Janka sono stati capaci di vincere. Terza si è piazza ta l’Austria che nella finalina ha supe rato 3 1 la Svizzera. Questa settima na è riservata ai campionati naziona li, quelli italiani si svolgono a Pila. PALLANUOTO La Coppa Italia a Brescia e luglio). Era arrivato in Germania imbattuto in 16 match, e invece l’imbattibilità resta solo appannaggio del gigante Vitali, che ha infilato la 42ª vittoria, la 39ª prima del limite. Anche il pubblico era accorso numeroso (19.000) e generoso nell’arena di Colonia ma avrebbe voluto vedere un match all’altezza di un Mondiale dei massimi: il cubano fuoriscito (vive a Miami), 30 anni e 112 kg alla bilancia, è invece andato al tappeto al 1˚round su un destro-sinistro doppiato di Vitaly che ha steso l’olimpionico di Atene. «Non è stato facile per me all’inizio» ha detto l’ucraino. «Sono cose che succedono, avevo sempre vinto, e ho vissuto l’esperienza più strana da quando combatto» ha detto affranto lo sfidante. Recco, solito trionfo «E’ per Mangiante» La festa del Recco BORSARELLI BRESCIA-PRO RECCO 7-9 (0-2, 2-2, 3-1, 2-4) LAKE ISEO BRESCIA: Kacic, Rivetti, C.Presciutti 1, Fresia, Buizza, R.Calcaterra 2, Mammarella 2, Nora, Binchi, Elez 2, E.Caliogna, Franicevic, Dian, All. Bovo. FERLA PRO RECCO: Tempesti, F.Lapenna, Figari, Washburn, Giorgetti, Felugo 1, Di Costanzo, Figlioli 3 (1 rig.), Benedek, Zlokovic 1, A.Ivovic 1, N.Gitto 3, Pastorino. All. Porzio. ARBITRI: Paoletti e Gomez. NOTE: sup. num. Brescia 11 (3), Pro Recco 7 (3). Usc. 3 f. Binchi 3˚ t., N.Gitto 4˚ t. Rigori sbagliati da A.Ivovic, Fresia (parati) e Benedek (palo). Spettatori 400. 5 RIPRODUZIONE RISERVATA BRESCIAd(d.t.) La Pro Recco si conferma cannibale, batte Brescia e conquista la 6ª Coppa Italia consecutiva (la 7ª della sua storia). «La dedichiamo a Mangiante», dice il tecnico Porzio. Decisivo il rush finale: sul 5-5, un break di 4-0 annienta i sogni della squadra ospitante. Nella finale per il 3˚ posto Camogli-Florentia 10-8. Premiati Tempesti (miglior italiano del torneo), Elez (straniero), Andrea Fondelli (under 20) e Tempestini (allenatore). SETTEBELLO Un cambio nel gruppo azzurro che domani sfida l’Olanda a Palermo: Pagani (Florentia) prende il posto di Avallone (Camogli) che in virtù del doppio passaporto spera di giocare con la Nazionale australiana, con cui avrebbe maggiori possibilità. R LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT Questi avvisi si ricevono tutti i giorni 24 ore su 24 all’indirizzo internet: www.piccoliannunci.rcs.it oppure tutti i giorni feriali a: MILANO : tel.02/6282.7555 02/6282.7422, fax 02/6552.436. BOLOGNA : tel. 051/42.01.711, fax 051/42.01.028. FIRENZE : tel. 055/55.23.41, fax 055/55.23.42.34. BARI : tel. 080/57.60.111, fax 080/57.60.126. NAPOLI : tel. 081/497.7711, fax 081/497.7712. BERGAMO : SPM Essepiemme s.r.l. tel. 035/35.87.77, fax 035/35.88.77. COMO : tel. 031/24.34.64, fax 031/30.33.26. CREMONA : Uggeri Pubblicità s.r.l. tel. 0372/20.586, fax 0372/26.610. GENOVA : Promospazio tel. 010/36.22.525, fax 010/31.69.58. LECCO : SPM Essepiemme s.r.l. tel. 0341/357400 fax 0341/364339 MONZA : Pubblicità Battistoni tel. 039/32.21.40 — 039/38.07.32, fax 039/32.19.75. OSIMO-AN : tel. 071/72.76.077 071/72.76.084. PADOVA : tel. 049/69.96.311, fax 049/78.11.380. PALERMO : tel. 091/30.67.56, fax 091/34.27.63. 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LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R TUTTENOTIZIE & RISULTATI RUGBY: 0-26 A EDIMBURGO DOPO IL KO AL GALLES SCHERMA: COPPA DEL MONDO A SQUADRE Azzurre, che impresa In Scozia la seconda vittoria nel 6 Nazioni Il fioretto maschile vince anche a Bonn Spadisti secondi 5 RIPRODUZ ONE RISERVATA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dC’è un’Italia che ha chiuso il Sei Nazioni con due successi. È quella femminile, che dopo aver battuto in casa il Galles 12-8, ieri a Edimburgo ha travolto la Scozia 0-26. Per le azzurre è il miglior risultato dall’ammissione al Torneo (2007). «È la vittoria del movimento femminile» — ha detto la dirigente Maria Cristina Tonna. Protagonista in campo Veronica Schiavon, apertura del Riviera del Brenta e ieri estremo, autrice di 11 punti al piede — con calci anche da 45 metri — e della terza e ultima meta. «Siamo partite contratte — racconta —, poi abbiamo iniziato a far punti. Nella ripresa loro avevano il vento a favore: siamo state brave a non cedere, nemmeno quando chiedevano mischia per sfondare». Nonostante il campionato italiano sia molto ridotto — solo 10 le squadre iscritte nel torneo a XV —, i risultati arrivano, a costo di mille sacrifici. «Non siamo più solo noi "vecchie" a reggere la squadra — spiega ancora Schiavon, in azzurro da un decennio —: le più giovani dIl fioretto maschile azzurro vince anche la prova di Bonn (Ger). Andrea Baldini, Andrea Cassarà, Valerio Aspromonte e Giorgio Avola hanno centrato il secondo successo della stagione dopo quello a La Coruna un mese fa. Gli azzurri agli ottavi hanno piegato la Bielorussia 45-29, poi nei quarti hanno avuto la meglio sugli Usa (45-36). Doppio ostacolo asiatico per il titolo: battuto in semifinale il Giappone (45-39), poi la Sud Corea in finale (45-41) per un risultato che conferma il n. 2 del ranking mondiale. GOLF/1: US PGA Veronica Schiavon, 29 anni RESINI stanno crescendo. Io spero di andare avanti. Noi tutte per mangiare dobbiamo lavorare, io ho la fortuna di farlo con mia sorella Valentina (mediano di mischia, ndr) che ha rinunciato alla Nazionale perché io potessi continuare». Titolo all’Inghilterra, col Grande Slam. Spada e sciabola Bravi anche i giovani azzurri della spada (Matthew Trager, Luca Ferraris, Enrico Garozzo), guidati dall’esperto Alfredo Rota. A Parigi hanno ceduto solo alla Sud Corea in finale (45-39) dopo i successi su Svezia (45-28), Ucraina (45-37), Francia (44-43) e Norvegia (45-41). Quarto posto invece per gli sciabolatori a Mosca. Ancora privi di Aldo Montano (distorsione caviglia destra), Tarantino, Pastore, Samele e Occhiuzzi sono stati si.ba. Scozia-Italia 0-26 (0-16). Marcatrici: p.t. 19’, 30’ e 33’ c.p. Schiavon, 39’ m. Este tr. Schiavon; s.t. 2’ m. Furlan, 33’ m. Schiavon. Altri risultati: Irlanda-Inghilterra 0-31; Francia-Galles 15-0. Classifica: Inghilterra 10; Francia 8; Irlanda, Galles e Italia 4; Scozia 0. GOLF/2: DONNAFUGATA IPPICA: DOPO L’INFERNO Manassero 20˚ a Tampa Bay Piove: slitta il Sicilian Open Tre birdie nelle prime tre buche, a riscattare il 72 di sabato, poi il 17enne Matteo Manassero (foto Reuters) è andato troppo su e giù (5 boogey e 6 birdie) e ha chiuso con 70 colpi di giornata e un totale di 278 (68 68 72 70) a -6 nel Transition di Tampa Bay del Pga Tour (par 71, 5.5 milioni di dollari, prima moneta 990.000). Finisce 20˚, e rimanda al Palmer Invitational la speranza di entrare nei primi 50 al mondo e andare al Masters di Augusta. Torneo a Gary Woodland (Usa) con -15 (67 68 67 67), sul connazionale Simpson a -14 (67 67 67 69). RAGUSA (f.co.) Va ai tempi supplementari il Sicilian Open dell’European Tour (un milione di dollari, prima moneta 166.660). Il maltempo, soprattutto i pericolosissimi fulmini, sul Parkland del Donnafugata Resort hanno causato lo stop di circa due ore del gioco che ha impedito così ai primi in classifica, partiti per ultimi, di completare il quarto giro. Proseguirà quindi questa mattina (diretta Sky Sport 3 dalle 10) il testa a testa tra il francese Raphael Jacquelin a -11 e l’inglese Anthony Wall a -10, che si sono fermati per oscurità dopo aver completato la buca 12. Migliore degli italiani Lorenzo Gagli, con - 5 (179 colpi totali) che, se manterrà il piazzamento tra i primi dieci, potrà partecipare da giovedì all’Open de Andalucia a Malaga. Bene anche Marco Crespi, che ha chiuso a -4 (280) in 12ª posizione. ATLETICA Coppa lanci invernali Italia maschile terza SOFIA — L’Italia maschile senior chiude 3ª la Coppa Europa invernale di lanci: ieri 68.58 di Silvia Salis nel martello (6ª). Con 84.47, Zigismunds Sirmais (Let) firma il record del mondo jr del giavellotto (prec. 83.87; A. Torkildsen, Nor; 2001). Uomini. Peso: 1. Alic (Ser) 20,21; 16. Di Maggio 17.16. Sr. Giavellotto: 1. Sirmais (Let) 84.47; 2. Pyatnytsya (Ucr) 81.96; 8. Gottardo 73.86. Squadre: 1. Russia 4353; 2. Ucraina 4343; 3. Italia 4069. U. 23. Giavellotto: 1. Avan (Tur) 80.19; 11. Tamberi 63.25. Peso: 1. Bakhar (Bie) 18.29; 5. Secci 17.77. Squadre: 1. Ucraina 4201; 5. Italia 3645. Donne. Sr. Disco: 1. Korotkova (Rus) 60.20; 10. Bordignon 53.19. Martello: 1. Lysenko (Rus) 73.70; 2. Heidler (Ger) 72.71; 6. Salis 68.58; 14. Palmieri 63.04. Squadre: 1. Germania 4142; 2. Russia 4079; 5. Italia 3902. U. 23. Disco: 1. Strokova (Rus) 55.56. Martello: 1. Perie (Rom) 67.38. Squadre: 1. Ungheria 3838. MEZZE VELOCI (d.m.) Grandi risultati alla mezza di Lisbona, con l’eritreo Tadese, con 58’30", a 7" dal proprio record del mondo (14’01" al 5˚ km, 27’42" al 10˚) e a New York con Mo Farah (1h00’23"). A Lisbona. Uomini: 1. Tadese (Eri) 58’30"; 2. Nzau Mwangangi (Ken) 1h00’30"; 3. S. Sang (Ken) 1h00’38". Donne: 1. Kebede (Eti) 1h08’28”; 2. Felix (Por) 1h08’33"; 3. Momanyi (Ken) 1h08’41". A New York. Uomini: 1. Farah (Gb) 1h00’23"; 2. Gebremariam (Eti) 1h00’25"; 3. Rupp 1h00’30"; 15. Keflezighi 1h02’24". Donne: 1. C. Rotich (Ken) 1h08’52"; 2. E. Kiplagat (Ken) 1h08’55"; 3. Goucher 1h08’58". Valerio Aspromonte, 24 anni BIZZI sconfitti dalla Germania in semifinale e poi dalla Bielorussia (45-40) nella finalina. Risultati Fioretto uomini a squadre. Finale: Italia b. Sud Corea 45-41; 3˚ posto: Germania b. Giappone 45-40; semifinali: Sud Corea b. Germania 34-33; Italia b. Giappone 45-39. Spada uomini a squadre. Finale: Sud Corea b. Italia 45-39; 3˚ posto: Russia b. Norvegia 45-37; semifinali: Sud Corea b. Russia 42-37; Italia b. Norvegia 45-41. Sciabola maschile a squadre. Finale: Russia b. Germania 40-28; 3˚ posto: Bielorussia b. Italia 45-40; semifinali: Germania b. Italia 45-44; Russia b. Bielorussia 45-32. BIATHLON Coppa a Boe e Makarainen OSLO Chiusa la Coppa del Mondo di biathlon a Holmenkollen. Trionfo finale per Boe (Nor) e Kaisa Makarainen (Fin). Donne, 12.5 km: 1. Domracheva (Bie) 36’13"0 (3); 2. B. Titovets (Rus) a 16" (1); 3. Zaitseva (Rus) a 25" (1); 18. Ponza a 2’30"2 (2). Coppa: 1. Makarainen (Fin) 1005; 2. Henkel (Ger) 972; 23. Ponza 385. Uomini, 15 km: 1. Svendsen (Nor) 39’07"6 (2); 2. Ustyugov (Rus) a 4/10 (1); 3. Bjoerndalen (Nor) a 10" (1); 19. Hofer a 1’56"1 (5): 27. De Lorenzi a 3’38"3 (6). Coppa: 1. Boe (Nor) 1110; 2. Svendsen (Nor) 1105; 10. Bjoerndalen (Nor) 586; 12. Hofer 570; 22. De Lorenzi 384. BOXE CASA GAZZETTA In Giappone si corre Oggi le prime e Rispoli va forte «patenti» etiche Il terremoto e lo tsunami prima, l’allarme nucleare poi. Neanche questo ferma in Giappone l’attività ippica, almeno nella parte a ovest di Tokio. Dopo la chiusura di Nakayama, i convegni sono stati spostati a Kokura e ad Hanshin, dove nel weekend era impegnato anche il nostro fantino Umberto Rispoli (foto DE NARDIN) , rimasto nel Paese del Sol Levante malgrado tutto quello che è successo. Ieri Rispoli è riuscito anche a vincere due corse in otto ingaggi (due i piazzamenti), portando le sue vittorie da inizio stagione a quota 25. Oggi alle 10.30 in sala Montanelli, la Gazzetta dello Sport ospita il convegno «Leali nello sport, leali nella vita» nel quale sarà presentato il progetto «La certificazione etica: una nuova cultura nello sport». Nell’occasione saranno consegnati i primi attestati alle sei società che si sono sottoposte all’analisi dell’Istituto di Certificazione Etica nello Sport e hanno concluso il percorso. ½ primi club certificati eticamente sono la sezione dilettanti e quella professionisti della Reyrer Venezia, la sezione pesistica e quella di ginnastica ritmica della Polisportiva Bentegodi Verona, il Petrarca Scherma di Padova e l’Hockey Thiene. L’idea è nata in Veneto alla fine del 2004, all’inizio del 2007 è partito il progetto vero e proprio che dopo 4 anni di studi e test da oggi, con le priome certificazioni, comincia a camminare da solo. MONDIALI (r.g.) A Dublino (Irl) il cubano Guillermo Rigondeaux (8) ha difeso la cintura Wba ad interim supergallo, spedendo il locale Casey (11-1), ko al primo round. A Puebla (Mes) l’imbattuto Roman Gonzales (Nic, 28) mantiene i minimosca Wba battendo ai punti Vargas (Mes. 29-8-1). A Montreal (Can) Lucian Bute (29) titolare supermedi Ibf, ha costretto Magee (Irl, 34-5-1) alla resa al 10˚. FOOTBALL IFL (m.l.) Ieri nel Kick off classic di Ifl, Panthers Parma-Elephants Catania 51-54. GHIACCIO SHORT TRACK L’Italdonne vince la finale B (successi di Arianna Fontana nei 500, nei 1000 e nei 3000 e di Martina Valcepina nei 500) e chiude i Mondiali a squadre quinta (anche Maffei, Viviani e Arianna Valcepina). Uomini: 1. Sud Corea 35; 2. Cina 34; 3. Usa 29. Donne: 1. Sud Corea 38; 2. Cina 35; 3. Canada 28; 5. Italia. GINNASTICA PAVIA 3 1 OGGI QUINTÉ A ROMA A Tordivalle (inizio alle 15.30) scegliamo Nevada New (20), Nisida Grif (15), Nu Bleu (19), Napoli Rab (17), Ninni Rod (5) e Non Plus Sm (18). SECONDA TRIS A Pisa (1ª corsa, ore 14) indichiamo Parfum d’Ete (2), Il Grande Luigi (10), Shutterfly (1), Nalse (5), Norpjet (17) e Roverella (9). SI CORRE ANCHE Milano (t. 14.25), Foggia (14.55) e Palermo (15.25). NUOTO DOPPIO LOCHTE (al.f.) A Fort Lauderdale (Usa, 50 m). Uomini: 200 sl Vanderkaay 1'52”30, 44. Barelli 2'01”59; 100 do/100 fa Lochte 55”24/53”99; 100 ra Polyakov (Kaz) 1'01”99, 4. Lochte 1'05”24. Donne: 200 sl/20 mx McKnight (16) 2'03”61 (b. Spagnolo 2'05”06)/2'18”74. IZOTOV SPRINT (al.f.) A San Pietroburgo (Rus, 50 m). Uomini: 50 sl Izotov 22"81, Lagunov 22"92; 200 do Vyatchanin 2'01"83. Donne: 200 ra Gueraskina ('90) 2'29"20; 200 mx Popova ('91) 2'14"63, Andreeva ('93) 2'14"71. PALLAVOLO A-2 DONNE (m.l.) La 21a: Chieri–Matera 2-3 (25-22, 21-25, 25-16, 25-27, 13-15); Parma-Crema 3-1 (25-11, 20-25, 25-16, 25-19); S.Croce-Giaveno 3-1 (26-24, 21-25, 25-14, 25-21); Busnago-Pontecagnano 1-3 (19-25, 25-22, 19-25, 20-25); San Vito-Forlì 3-1 (25-17, 29-27, 22-25, 25-13); Verona-Loreto 1-3 (13-25, 25-22, 23-25, 15-25). Classifica: Parma 62; Chieri 49; Pomezia 40; Loreto, Pontecagnano 39; Matera 32; San Vito 29; Santa Croce 28; Crema 26; Giaveno 25; Busnago 21; Soverato 20; Verona 18; Forlì 13. RUGBY Eccellenza: Rovigo primo Rovigo espugna Prato e torna in testa. Prato-Rovigo 6-13 (0-10). Marcatori: p.t. 2’ c.p. Bustos (R), 37’ m. Mahoney tr. Bustos (R); s.t. 8’ c.p. Wakarua (P), 9’ c.p. Bustos (R), 42’ c.p. Wakarua (P). Punti: Prato 1, Rovigo 4. (ri.te.) Padova-L’Aquila 38-6 (p.t. 6-6). Marcatori: p.t. 3’ c.p. Paolucci (A), 15’ e 19’ c.p. Mercier (P), 29’ c.p. Paolucci (L); s.t. 8’ m. Spragg tr. Mercier (P), 16’ m. Travagli (P), 17’ m. Mercier (P), 28’ m. Palmer (P), 36’ m. Tveraga (P), 46' m. Acuna (P). Punti: Padova 5, L’Aquila 0. (f.f.) Roma–Lazio 25-3 (15-3). Marcatori: 9’ c.p. Rodriguez (R), 23’ m. tecnica tr. Rodriguez (R), 27’ c.p. Law (L), 43’ m. Saccardo (R); s.t. 8’ m. Damiani (R), 35’ m. D’Apice (R). Punti: Roma 5, Lazio 0. (g.l.g.) GranDucato Pr-Mogliano 21-9 (9-9). Marcatori: p.t. 6’ c.p. Fadalti (M), 11’, 20’ e 24’ c.p. Jones (G), 28’ e 42’ c.p. Fadalti (M); s.t. 2’ m. Gerber tr. Jones (G), 7’ m. Castagnoli (G). Punti: GranD. 4, Mogliano 0. Venezia-Crociati Pr 20-41 (6-24). Marcatori: p.t. 7’ drop Canale (V), 10’ m. Koloofai tr. Anversa (C), 19’ c.p. Anversa (C), 24’ m. Fa’atau tr. Anversa (C), 27’ m. Ireland tr. Anversa (C), 37’ c.p. Canale (V); s.t. 2’ c.p. Anversa (C), 6’ m. Codo tr. Canale (V), 15’ m. Campagnaro tr. Canale (V), 27’ m. Fa’atau tr. Anversa (C), 32’ m. Woodman tr. Anversa (C). Punti: Venezia 0, Crociati 5. (al.t.). Class.: Rovigo 44; Prato 42; Padova 41; Crociati 38; GranDucato 34; Roma 32; Mogliano 19; Lazio 18; L’Aquila 10; Venezia 0. VARIE Nella gara di Coppa del Mondo di Parigi, terzo posto agli anelli per Matteo Morandi (15.600); Vanessa Ferrari quarta nel corpo libero (12.700). Uomini. Corpo libero: 1. Gonzalez Sepulveda (Cile) 15.466. Cavallo con maniglie: 1. Smith (Gb) 15.700. Anelli: 1. Chen (Cina) 15.933; 3. Morandi 15.600; 3. Pluzhnikov (Rus) 15.600. Volteggio: 1. Gonzalez Sepulveda 16.099. Parallele pari: 1. Petkovsek (Slo) 15.800. Sbarra: Zonderland (Ola). Donne. Volteggio: 1. Mustafina (Rus) 14.933. Parallele asimm.: 1. Mustafina 15.733. Trave: 1. Mustafina 14.866. Cor- MILANO — (m.l.) Sabato all’Arena, assemblea dell'Amova (Associazione medaglie d’oro al valore atletico). Presenti Edoardo Mangiarotti (presidente onorario), Michele Maffei, Luigi Carpaneda, Antonio Rossi e il segretario generale Coni, Raffaele Pagnozzi coi presidenti del Coni Lombardia Marzorati e del Coni milanese Grassia. Riconoscimenti a Micol Cristini (pattinaggio figura), Tommaso Dotti (short track), Giorgia Gregorio (sci nautico-wakeboard), Giacomo Tortu e Roberta Molardi (atletica). Per il 50˚ anniversario premiati Bertolini, Civolani, Guidotti, Mattarelli e Rigoni. Premio speciale al presidente dell'Inter Massimo Moratti. A-2 UOMINI NOVARA 3 PERUGIA CONEGLIANO 0 PIACENZA 3 1 BUSTO ARSIZIO MODENA 3 2 (25-16, 23-25, 25-16, 25-19) (25-19, 25-19, 25-23) (25-22, 25-21, 23-25, 25-22) (25-17, 13-25, 22-25, 25-17, 15-12) NORDA FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Vasileva 16, Arrighetti 12, Ortolani 2, Piccinini 18, Nucu 17, Lo Bianco 1, Merlo (L), Bosetti 8, Zambelli, Signorile, Carrara. N.e. Fanzini. All. Mazzanti. AYSTEL NOVARA: Barun 16, Horvath 12, Paolini 3, Bechis 1, Barcellini 8, Veljkovic 6; Sansonna (L), Folie 8. Nesovic, Lombardo. N.e. Camera, Zardo. All. Caprara. DESPAR PERUGIA: Callegaro 4, Angeloni 15, Paraja 13, Lukovic 15, Quaranta 18, Leggeri 9; Arcangeli (L), Ihnatsiuk, Rinieri. N.e. Sacco, Fartade, Tomassi. All Terzic. RISO SCOTTI PAVIA: Maiko 13, Frigo 6, Brown 10, Uceda 11, Bal 6, Corna 2, Mastrilli (L), Biccheri 2, Spinato, Fiori. Non entrata: Fronza. All. Milano. SPES CONEGLIANO: Dirickx 2, Serafin, Marinkovic 3, Turlea 15, Fiorin 4, Gioli 10; Rossetto (L), Rabadzhieva 9, Benazzi. N.e. Sangiuliano, Tonon, Martinuzzo, Nikolova, Crozzolin. All. Nesic. REBECCHI NORDMECCANICA PIACENZA: Scarabelli 6, Dall’Ora 7, Brussa 16, Tirozzi 11, Nicolini 13, Dall’Igna 1; Mazzocchi (L), Beier 6, Kajalina 1, Tanturli. N.e. Catena. All. Chiapafreddo. YAMAMAY BUSTO ARSIZIO: Meijners 15, Campanari 6, Havlickova 23, Marcon 10, Crisanti 2, Serena 5; Carocci (L). Spirito, Valeriano 5, Bauer 7, Havelkova 5. N.e: Kim. All. Parisi. ARBITRI: Venturi e Simbari. ARBITRI: Gini e Genna. NOTE Spett. 2.004, incasso 14.720 euro. Durata set: 22’, 26’, 25’, 25’, totale 98’. Foppapedretti: b.s. 13, v. 3, m. 12, s.l. 11, e. 26. Pavia: b.s. 12, v. 3, m. 7, s.l. 6, e. 25. Trofeo Gazzetta: 6 Nucu, 5 Lo Bianco, 4 Piccinini, 3. Bosetti, 2 Maiko, 1 Arrighetti. BERGAMO (i.ser.) Contro il fanalino di coda Pavia, la Foppa, con la regia di Lo Bianco e i colpi di un’ottima Nucu, sorvola il match dall’alto di una superiorità evidentissima. IPPICA Assemblea Amova Coppa del Mondo a Parigi Morandi terzo negli anelli PALLAVOLO A-1 DONNE BERGAMO po libero: 1. Izbasa (Rom) 14.833; 4. Ferrari 12.700. 16 a GIORNATA CLASSIFICA SQUADRE PT V P SV SP Bergamo 36 12 4 41 Villa Cortese 34 12 4 39 24 Pesaro 32 10 5 37 20 Novara 32 10 6 37 23 21 LIU-JO MODENA: Bacchi 12, Paggi 7, Matuszkova 26, Paternio 15, Eric 11, Fernandinha 4; Paris (L); Guatelli, Devetag, Secolo. N.e. Rosangela. All. Cuccarini. Busto Arsizio 31 10 6 36 26 Urbino 25 9 6 33 27 Conegliano 25 9 7 30 31 ARBITRI: Falzoni e Longo ARBITRI: Frapiccini, Bartoloni Castellana 18 6 10 26 37 NOTE Spettatori 1800. D.s.: 26’, 26’, 30’. tot.: 82’. Asystel: b.s. 5, v. 1, m. 8, e. 10. Spes: b.s. 5, v. 0, m. 8, e. 13. Trofeo Gazzetta: 6 Barun, 5 Horvath, 4 Sansonna, 3 Folie, 2 Turlea, 1 Rabadzhieva. NOTE Spettatori 500. Durata set: 28’, 26’, 28’, 26’; tot. 108’ Despar: b.s. 8, v. 3, m. 8, s.l. 4, e. 19. Rebecchi: b.s. 3, v. 2, m. 4, s.l. 2, e. 19. Trofeo Gazzetta: 6 Quaranta, 5 Angeloni, 4 Brussa, 3 Lukovic, 2 Paraja, 1 Arcangeli. NOTE Spett. 3350. D.s. 27’, 24’, 32’, 27’, 21’; tot 131’. Yamamay: b.s. 8, v. 4, m. 11, s.l. 4, e. 19. Liu-Jo: b.s. 9, v. 5, m. 10, s.l. 2, er. 22. T.G. 6 Valeriano, 5 Bauer, 4 Matuszkova, 3 Partenio, 2 Havlickova, 1 Serena. Modena 16 5 11 24 37 Perugia 16 5 11 22 38 Piacenza 15 6 10 25 37 NOVARA (a.cri.) Torna a vincere Novara, che regola in tre set un Conegliano in confusione. Non basta il ritorno di Turlea alla squadra di Nesic, mai in partita contro un'Asystel che ritrova la miglior Barun (52% in attacco). PERUGIA (an.me.) Netto il divario, con le piacentine incapaci di reagire alle accelerazioni delle perugine, trascinate da Quaranta e Angeloni. Per la Rebecchi solo un’impennata nel terzo set, con una grande Brussa. BUSTO ARSIZIO (m.b.l.) La Matuszkova, mette paura all'acciaccata Yamamay che, con Havlickova e Meijners costrette a uscire per infortunio, trova in Valeriano e Bauer la chiave per la decima vittoria in campionato. Pavia 5 1 15 17 46 (f.c.) Padova (2400 spettatori, tra cui Silvano Prandi e il c.t. giapponese Ueta) batte Perugia e si riporta a +2 da Ravenna che solo al tie-break ha avuto ragione di Isernia. Per la promozione diretta, decisivo lo scontro diretto fra una settimana a Padova: se i veneti vinceranno con qualsiasi punteggio, saranno in A-1. Si conoscono tutte le squadre ammesse ai playoff (una fra Padova e Ravenna, S. Croce, Città di Castello, Genova, Segrate, Loreto, Reggio Emilia, Sora, Milano e Isernia). Così la 28a: Di Castello-Sora 3-0 (26-24, 25-12, 25-23), Padova - Perugia 3-0 (25-19, 26-24, 25-19); Segrate -Loreto 3-0 (25-20, 25-20, 28-26); Genova-Club Italia Roma 3-0 (25-14, 25-15, 25-20); Milano-Gela 3-0 (25-17, 25-21, 25-21); Pineto-Mantova 2-3 (25-19, 25-23, 16-25, 25-27, 13-15); Ravenna-Isernia 3-2 (25-15, 30-32, 24-26, 25-18, 15-12); Reggio Emilia-Santa Croce 1-3 (sabato). Classifica: Padova 71; Ravenna 69; Città di Castello, Santa Croce 52; Genova 50; Segrate 49; Loreto 44; Reggio Emilia 43; Sora, Milano 42; Isernia 40; Gela 32; Mantova 29; Perugia 27; Pineto 21; Club Italia 9. R LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT ALTRI MONDI L’OPERAZIONE «ODISSEA ALL’ALBA» IL FATTO DEL GIORNO 5 DOMANDE 5 RISPOSTE La guerra Bisogna credere al cessate il fuoco del rais libico? Gheddafi sembra già alle strette. Tripoli sotto il fuoco della coalizione. In azione anche sei nostri caccia. Bloccato un rimorchiatore italiano GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it Sabato notte gli americani hanno sparato 110 tomahawk contro le forze armate libiche. Sarebbero stati colpiti (la fonte è il Pentagono) numerosi carri armati. Altri obiettivi raggiunti: un aeroporto vicino a Tripoli e riservato in genere ai vip del regime; una base aerea che sarebbe stata bersagliata da 40 bombe lanciate dagli Stealth; un altro aeroporto vicino Misurata; raid intorno a Bengasi avrebbero polverizzato decine di mezzi del Colonnello; 19 caccia Usa hanno tenuto a bada l’area di Tripoli e quella di Bengasi; la contraerea libica sarebbe stata messa fuori uso. Alle 21 di ieri (le 20 italiane), l’esercito di Gheddafi ha ordinato il cessate il fuoco. Intanto un rimorchiatore italiano con 8 connazionali a bordo è stato bloccato a Tripoli: il ministro degli Esteri Frattini non esclude un sequestro. 1Vittime civili? Gheddafi dice di sì: 64 morti e 150 feriti. Gli Alleati dicono di no: neanche una vittima tra i cittadini comuni. Invece Gheddafi, nella battaglia di Bengasi dell’altro giorno, avrebbe am- 8000 i morti nella rivolta contro Gheddafi «Dall’inizio della rivolta contro il regime i nostri martiri sono stati più di 8 mila», ha detto ieri ad Al Jazeera Abdel Hafiz, portavoce degli insorti libici mazzato 94 persone. La marcia contro questa città sarebbe adesso ferma, mentre ieri si sarebbe ancora combattuto a Misurata, dove infatti gli occidentali intenderebbero compiere altre incursioni per scoraggiare definitivamente il Colonnello. Il quale tuttavia non appare minimamente spaventato. Ha distribuito armi ai civili (un milione di fucili, dice) e fatto sapere che i libici sono pronti a mettersi intorno alla sua casa per far da scudo umano alle incursioni nemiche. 2 Prima o poi si arrenderà, no? Monsignor Giovanni Innocenzo Martinelli, vicario apostolico a Tripoli, ha detto all’Ansa di no. Ieri il rais ha anche pro- nunciato un discorso in tv, molto violento. «La nostra terra sarà un inferno per voi... Tutto il mondo vede che è in corso una crociata contro il mondo islamico e la Libia in particolare... Vi sconfiggeremo, non potete nascondervi dietro i missili e dietro le vostre navi... Tutto il popolo libico è in armi... Siamo pronti a una guerra lunga e voi non ne avete la capacità... Voi volete il petrolio, ma la nostra terra ci è stata da Dio e non ve la lasceremo prendere... Abbiamo subito dei raid e questi sono metodi terroristici, se si combatte si combatte sul terreno con una battaglia e non con gli attacchi di questo tipo... I Paesi cristiani sono dei criminali... Italia, sei una traditrice... Noi vinceremo contro il partito di Satana col permesso di Allah...». Questi richiami all’Islam e ad Allah suonano come un appello agli altri Paesi della regione. Gheddafi però è stato sempre un dittatore piuttosto laico. Ieri ai sette Paesi che formano la coalizione internazionale (Usa, Gran Bretagna, Francia, Canada, Italia, Spagna, Danimarca) si è aggiunto anche il Qatar, primo Paese musulmano. Un’adesione politicamente significativa. Doha ha mandato quattro aerei, che hanno già sorvolato i cieli libici. 3 Perché non lo ammazzano direttamente e non se ne parla più? Bombardare la residenza di Bal-al-Azizya significa fare un migliaio di morti civili. L’operazione Odyssey Dawn («Odissea all’alba») si presenta invece come «umanitaria», anche se ieri sera colonne di fumo si sono levate dalla zona dove si trova il bunker del rais. Vertici militari americani hanno ieri precisato che il loro obiettivo non è «necessariamente» cacciare Gheddafi. Una dichiarazione ricca di contenuto diplomatico. Gli otto Paesi impegnati nella guerra non hanno la solidarietà completa del resto del mondo. La Lega araba ha protestato per i raid, dicendo che non con questa intenzione avevano autorizzato la no-fly zone. I cinesi e gli indiani hanno espresso «rammarico». Idem, di nuovo, i russi. C’è una dichiarazione talebana che invita i libici a resistere, una dura presa di posizione iraniana e un attacco a Barack Obama di Chavez, il presidente del Venezuela. L’Unione africana ha chiesto lo stop immediato di tutte le ostilità. Gli inglesi auspicano che il comando delle operazioni passi al più presto alla Nato. Il funerale di uno dei libici uccisi nei raid di sabato notte a Tripoli EPA NOTIZIE TASCABILI DOPO LA CADUTA DI MUBARAK Egitto, al referendum vince il «sì» A fine 2011 si faranno le elezioni L’Egitto andrà al voto. Il referendum di ieri sugli emendamenti alla vecchia Costituzione è stato vinto dai «sì» (il 77%): le elezioni parlamentari potrebbero tenersi a settembre, come stabilito dal Consiglio Supremo delle Forze Armate, che ha preso il potere dopo Mubarak; successivamente si svolgeranno le presidenziali. L’INDAGINE: «LA COLPA È DELLA CRISI» L’Italia è il Paese dei bamboccioni Un 30enne su due vive coi genitori In Italia quasi la metà degli uomini tra i 25 e i 34 anni (47,7%: la media dell’Ue è 32%) abita con i genitori; un po’ meglio va con le donne, per le quali la quota scende al 32,7%. Il dato è stato rilevato dall’Istituto per lo sviluppo e la formazione professionale dei lavoratori: colpa della crisi, cioè della difficoltà a trovare lavoro e casa. OMICIDIO IN PROVINCIA DI PIACENZA: IN CELLA UN VICINO DI CASA DI 42 ANNI Violenta 91enne e la getta dal 3˚ piano: arrestato Era in un canale, spogliata e con la testa fracassata. Così è stata ritrovata ieri mattina Stella Paroni, 91enne di Castelvetro Piacentino (Piacenza): la donna sarebbe stata uccisa da un vicino di casa, Giovanni Badalotti, 42 anni, pregiudicato, al termine di una violenta lite ispirata da un movente sessuale. L’uomo, arrestato, secondo le prime indagini sarebbe salito dal secondo al terzo piano dell’abitazione popolare dove vivevano i due, ed è riuscito a entrare nella casa della vittima. Qui l’ha violentata o ha soltanto tentato lo stupro: c’è stato un bisticcio, al termine del quale la donna è stata gettata dalla finestra, morendo sul colpo. Una volta uccisa, la Paroni è stata trasportata sino a un canale (dentro una carriola), dove è stata abbandonata (nella foto Ansa). Un altro particolare macabro: l’omicida, una volta ritrovato il corpo, si è mischiato ai curiosi che volevano sapere. Ma poi è stato scoperto. I DEPUTATI DI FLI SONO DI NUOVO 29 Muro lascia il Pdl e va con Fini «Io deluso, c’è troppo nordismo» Nuovo ingresso nel gruppo di Futuro e Libertà alla Camera: arriva Luigi Muro, che lascia il Pdl. Il passaggio, causato da «una grandissima delusione e troppo nordismo», è stato annunciato nella prima assemblea nazionale del partito, ieri a Roma. Fini ha di nuovo 29 deputati, anche se la Cosenza dovrebbe ritornare nel Pdl. IN PROVINCIA DI POTENZA E A PORDENONE Bimbo di 10 anni e bambina di 3 muoiono dopo due gravi cadute Morti per un gioco un bimbo di 10 anni a Venosa (Potenza) e una bimba di 3 a Pordenone. Il primo sabato era caduto mentre giocava su un’impalcatura alta 3 metri in un cantiere a Venosa, ma in ospedale non sono riusciti a salvarlo; l’altra si è affacciata da una finestra ed è precipitata dal quinto piano di un condominio. LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT Alcuni mezzi del regime esplodono sotto i missili della coalizione vicino a Bengasi REUTERS IN GIAPPONE Miglioramenti a Fukushima: ma la centrale non riaprirà più R s TUTTA SALUTE RADCLIFFE COMPRA CASA di MABEL BOCCHI S Il traghetto fermo nel molo di Lampedusa, difeso dalla polizia ANSA LA RIVOLTA SULL’ISOLA OLTRE 4000 IMMIGRATI Lampedusa nel caos: «No alla tendopoli» E il traghetto va via 4 L’Italia? Ha messo a disposizione le sette basi e otto aerei (quattro Tornado e quattro F16): ieri sera sei di essi sono già decollati per missioni sulla Libia dalla base di Trapani Birgi. Il ministro degli Esteri Frattini ha spiegato che l’Italia vuole avere un ruolo non marginale nell’assetto successivo della Libia. 5 I libici possono attaccarci? L’aeroporto di Trapani è stato chiuso al traffico civile. La portaerei Garibaldi, il cacciatorpediniere Andrea Doria e la fregata Euro navigano nel Canale di Sicilia con intenzioni difensive. L’aeroporto di Fiumicino è stato messo in allarme. Non si sa se Gheddafi sia dotato di armi chimiche. Secondo gli americani avrebbe dieci tonnellate di gas mostarda, ma senza le munizioni che servono all’innesco. In realtà nessuno sa come stanno veramente le cose. Si ha molta paura di qualche gesto isolato, tipo il libico che due anni fa tentò di farsi saltare in aria davanti alla caserma Santa Barbara di Milano. I gesti isolati sono praticamente impossibili da prevenire. La popolazione ha impedito lo sbarco del materiale per realizzare il campo ANDREA PUGLIESE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dPer ora ha vinto la gente di Lampedusa. Niente tendopoli, nessun campo per ospitare gli immigrati. Il traghetto partito da Porto Empedocle se n’è tornato indietro ieri sera (con 200 immigrati a bordo). «Abbiamo vinto, resteranno solo i bagni e le docce», ha detto Dino De Rubeis, sindaco dell’isola. Già, perché Lampedusa ha rischiato ancora il collasso, con altri tre sbarchi (più di 500 clandestini) che hanno portato gli immigrati oltre i 4 mila. Con una forte tensione al molo, dove la popolazione dell’isola ha impedito al traghetto di attraccare ed eseguire il mandato del commissario straordinario per l’emergenza Giuseppe Caruso. Protesta «Purtroppo avvertiamo che l’Italia non è né unita, né unica. Noi siamo soli». È comin- ciata così la domenica di Lampedusa, con l’appello del parroco Stefano Nastasi ed una lettera al presidente della Repubblica Napolitano ed al governo. Intanto duecento persone si radunavano al molo, bloccando il traghetto arrivato per allestire la tendopoli nella ex base Loran, con gli immigrati a sostare infreddoliti sulla banchina. «Lampedusa può esplodere, siamo stanchi — ha detto De Rubeis —. Il governo non ci rispetta, c’è il rischio di scontri con le forze dell’ordine, la colpa è di Maroni e di Caruso. Lo Stato deve farsi carico di quest’emergenza. Lampedusa ha dimostrato un’accoglienza esagerata, il resto d’Italia non vuole neanche un immigrato». Mediazione In serata, però, un segnale del governo è arrivato, con il tavolo aperto dal ministro della Giustizia Alfano. Al vaglio una zona franca per l’isola, la riduzione delle tasse, un rimborso per i danni d’immagine al turismo, nessuna tendopoli futura e, soprattutto, l’impegno da domani a portare via 500 immigrati al giorno. Sperando che Lampedusa non esploda prima. Sumi Abe, 80 anni, è una miracolata: lei e il nipote sono rimasti sotto le macerie a Ishinomaki per 9 giorni AP Hanno resistito per 9 giorni sotto le macerie della casa a Ishinomaki, una città cancel lata dal sisma e dallo tsunami dell’11 marzo. Poi, ieri, Sumi Abe, 80 anni, e il nipote 16enne Jun hanno rivisto la luce: sono stati tratti in salvo in buone condizioni. Piccola storia di speranza nel caos giapponese, in cui continua la conta dei morti: i dati (ufficiali) dicono che i morti sono 8.450 e i dispersi 12.931. Ma la cifra s’impennerà visto che la polizia ha ipotizzato 15 mila vittime nella sola prefettura di Miyagi. Intanto, nella centrale di Fukushima la situazione migliora: tecnici e soldati non si fermano nel tentativo di domare la centrale. La Tepco, società che gestisce l’impianto, ha comunicato che è riuscita a far ripartire l’erogazione di elettricità nei reattori 1 e 2 e quindi spera di far funzionare il sistema di raffreddamento per evitare la fusione del nucleo. Tutto liscio sul fronte dei reattori 5 e 6, in fase di «stabile arresto». Sono i reattori 3 e 4, con le loro vasche per il combustibile esausto, a preoccupare di più. Ma la vera notizia l’ha data Yukio Edano, portavoce del governo giapponese: ha annunciato che la centrale di Fukushima sarà disattivata e, quindi, non riaprirà più. IL PREMIO REGIA A SANREMO SOLITA MAN BASSA RAI. RICONOSCIMENTO SPECIALE AL TG DI MENTANA Bisio e Littizzetto migliori personaggi I comici salvano anche la tv italiana E Morandi: «Rifare il festival? Vediamo, manca tanto tempo» DAL NOSTRO INVIATO STEFANIA ANGELINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA SANREMO (Im) dCon i Telegatti in pensione, il Premio regia televisiva è rimasto l’unica manifestazione che dà i voti ai migliori programmi e ai protagonisti della stagione. Ma più che un premio vero e proprio è un’occasione per radunare i volti del piccolo schermo in una passerella bipartisan. Anche que- st’anno la Rai si è portata a casa il bottino più consistente con 7 statuette, contro le 4 di Mediaset; c’è stato anche il riconoscimento speciale per il miglior tg nazionale, andato a Mentana e La7. Ma il verdetto più atteso, ieri sera, al teatro Ariston di Sanremo, è stato quello per il personaggio dell’anno: tra le donne ha vinto Luciana Littizzetto, che ha avuto la meglio su Cortellesi e Clerici. A consegnare il premio alla comica torinese sono arrivati sul palco pure due star del ciclismo: Filippo Pozzato e Matthew Goss (fresco re della Milano-Sanremo). Tra gli uomini, ha trionfato Claudio Bisio che ha battuto il Luciana Littizzetto, 46 LAPRESSE conduttore della serata, Frizzi, e Morandi, che si è consolato con il premio al «suo» Festival di Sanremo, finito nella top ten dei migliori programmi: «Avrei firmato per rifarlo anche subito — ha detto il cantante —, ma chissà che succederà tra un anno. Comunque non ho vinto solo io, ma tutta la squadra». Compresa Belen Rodriguez, incoronata personaggio rivelazione della stagione: «È stato un anno magico. Adesso inizia il vero percorso per diventare una showgirl completa». E in una serata in cui i bombardamenti in Libia hanno pesato sulla spensieratezza dello show, Piero Chiambretti ha ridimensionato il ruolo della tv: «Parlare di guerra di ascolti adesso è fuorilegge. In situazioni come quella in corso, la tv rischia di diventare parte di un circo in cui anche il dramma fa spettacolo». Altra abitazione di lusso a New York Gli piacciono la magia e le case. Daniel Radcliffe (nella foto), 21enne attore inglese protagonista della saga di Harry Potter, ha comprato una nuova casa a New York che si aggiunge ad altre 2 proprietà extralusso. Dopo un loft da 5 milioni di dollari e un appartamento da 6, l’attore, che ha accumulato oltre 70 milioni con i film sul maghetto, ha comprato una casa nel West Village da 6 milioni e mezzo di dollari Stiamo insieme a Vogue contro i siti pro-anoressia Per anni la moda è stata accusata di essere la maggiore causa dei disturbi del comportamento alimentare delle ragazze in ogni parte del mondo: oggi, secondo un’indagine dell’Università di Haifa, in Israele, il principale colpevole sembra essere il web. Il team di studiosi è arrivato a questa conclusione dopo aver preso in esame 248 adolescenti a cui sono state chieste informazioni sulle abitudini di utilizzo di Internet e sul loro rapporto con il cibo: i numerosi siti pro-anoressia, infatti, sono pericolosissimi. Insegnano a vomitare, consigliano lassativi e diuretici, ammirano chi è capace di rifiutare il cibo, insultano chiunque faccia notare che l’anoressia è una malattia da curare. Come mai allora non si fanno chiudere? Per combattere questo fenomeno si è mobilitata Franca Sozzani, la direttrice di Vogue, la rivista icona dello stile e della moda. Nel suo blog ha lanciato infatti una campagna che ha come obiettivo una raccolta firme per la presentazione di un progetto di legge che porti alla chiusura di questi siti. Per raggiungere l’obiettivo è sufficiente sottoscrivere la petizione sul sito: www.vogue.it/magazine/petizione-contro-i-siti-pro-anoressia. Grazie a un raggio di luce valutiamo il nostro stress Un nuovo test diagnostico realizzato da scienziati dell’Università Medica Charité di Berlino riesce a quantificare i livelli di antiossidanti e di radicali liberi presenti nell’organismo e soprattutto la loro interazione e gli effetti prodotti sull’organismo. Il dispositivo, creato in cinque anni, è basato su un tipo di analisi «senza contatto»: grazie alla proiezione di un raggio di luce sull’epidermide, rivela anche le abitudini del soggetto, e ci permette di sapere se ha smesso di fumare o di bere. Gli scienziati coinvolgeranno 50 studenti, analizzati con il nuovo sistema e poi invitati a frequentare corsi «salutistici». Dopo 6 mesi saranno sottoposti a un nuovo test per verificare l’influenza che i seminari avranno avuto sul comportamento nei confronti di alcol, fumo, alimentazione e attività fisica. «Ci aspettiamo che il comportamento degli studenti cambi quando saranno messi al corrente delle loro reazioni fisiche», dicono gli studiosi tedeschi. LA STAR HIP-HOP ERA AD HAITI Wyclef ferito a una mano da una pallottola vagante Una pallottola vagante e un delitto mancato. Wyclef Jean, star dell’hip hop mondiale, ha dichiarato di essere stato colpito di striscio alla mano da un proiettile a Port au Prince, ad Haiti, sabato. Il cantante americano haitiano (nella foto) è stato colpito mentre scendeva dall’auto per fare una telefonata al cellulare: in quel momento era con un collega, conosciuto come «FanFan», e con il suo autista. L’ex voce dei Fugees, che aveva provato a candidarsi alle elezioni presidenziali di Haiti (svolte ieri) venendo escluso tra le polemiche dalle liste elettorali ad agosto 2010, ha detto di aver sentito uno sparo e subito dopo aver visto il sangue scorrere sulla sua maglietta e sulle sue scarpe per la ferita alla mano. Poi il cantante ha anche aggiunto di non sapere chi abbia potuto sparare, né se il vero bersaglio dell’agguato era lui. Immediatamente medi cato in ospedale, è in buone condizioni. R LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT TV E RADIO OROSCOPO 21/3 - 20/4 21/4 - 20/5 21/5 - 21/6 22/6 - 22/7 21/1 - 19/2 Ariete 6- Toro 6,5 Gemelli 7,5 Cancro 5,5 Acquario 8 La Luna tende i rapporti e rivela verità. Così siete spiazzati. E nudi. Cosa che magari neanche vi dispiace. Tutto cangia, tutto evolve. Giornata produttiva, nel lavoro, soprattutto. Per questo vi converrà più sorridere gioiosamente che trasudar sfiga, col vostro umoraccio. Luna, Venere e Urano fomentano la creatività e vi fanno creare capolavori. Anche suini, magari. Arrivano fortune variegate, ma frenate l’ira. I neuroni segnano il passo, come l’Inter. E voi rischiate figure desolanti, per distrazione. Casa e famiglia rompono, ma per poco, ancora. IL MIGLIORE Sarete bramati, contesi, cucchevoli. Il vostro lavoro risentirà positivamente della vostra esperienza e dei vostri talenti, la fornicazione pure... 24/8 - 22/9 23/9 - 22/10 23/10 - 22/11 23/11 - 21/12 22/12 - 20/1 Vergine 6 Bilancia 7+ Scorpione 6- Sagittario 7+ Capricorno 5,5 MAURICIO RICARDO PINILLA Pesci 7- Maneggiate cautamente i soldi, per scongiurare guai e pentimenti. Il lavoro offre sbocchi nuovi, il sudombelico oscilla fra il sì e il no… Luna nel vostro segno, impegnativa per l’umore, ma utile a varare e avviare ogni progetto. Un mix romantico-suino allieta le ore libere. Statevene un po’ in disparte, tacendo sui fatti vostri: vi converrà. La forma fisica perde smalto, gli zebedei si sgretolano: non arrabbiatevi. Lavoro, vita sociale, affari (anche di cuore) appagano parecchio. Aiuti molto concreti dagli amici, forma ottima, incontri suini muy sapidi… La Luna è storta. E voi avete la bava alla bocca come gli alani: cuccia! Perché l’ira peggiora le cose. Metodo e pazienza, invece, premiano. L’attaccante del Palermo è nato a Santiago del Cile il 4 febbraio 1984. In Italia ha giocato anche con Inter, Chievo e Grosseto. Le energie aumentano, l’economia si rafforza. E avete pure ormoni come monovolumi: suinamente ingranate bene. Non siate sfigocupi, però. LE PAGELLE DI ANTONIO CAPITANI RAIDUE TG 1 VERDETTO FINALE OCCHIO ALLA SPESA LA PROVA DEL CUOCO TELEGIORNALE SE... A CASA DI PAOLA LA VITA IN DIRETTA TG 1 CHE TEMPO FA L' EREDITÀ TELEGIORNALE QUI RADIO LONDRA AFFARI TUOI MONTALBANO Fiction 23.30 PORTA A PORTA 1.05 TG 1 - NOTTE 1.30 CHE TEMPO FA 1.35 QUI RADIO LONDRA 1.45 SOTTOVOCE 7.00 9.30 11.00 13.00 14.00 16.10 17.45 17.50 18.15 18.45 8.00 10.00 11.05 12.00 13.30 14.10 16.10 17.00 17.10 18.50 20.00 20.30 20.35 21.10 19.40 20.30 21.05 23.25 23.40 0.50 CARTOON FLAKES SORGENTE DI VITA I FATTI VOSTRI TG 2 - GIORNO POMERIGGIO SUL 2 TELEFILM TG 2 FLASH L.I.S. RAI TG SPORT TG 2 MAURIZIO COSTANZO TALK L'ISOLA DEI FAMOSI TG2 GHOST WHISPERER Telefilm TG 2 CELEBRAZIONI PER I 150 ANNI DELL'UNITÀ D’ITALIA TG PARLAMENTO RAITRE CANALE 5 ITALIA 1 RAI 150 ANNI AGORÀ APPRESCINDERE TG3 - RAI SPORT LE STORIE LA STRADA PER... TG REGIONE - TG3 WIND AT MY BACK COSE DELL'ALTRO GEO GEO & GEO TG3 - TG REGIONE COTTI E MANGIATI UN POSTO AL SOLE LA CARICA DEI 101 Film 22.55 CORREVA L'ANNO 0.00 TG3 LINEA NOTTE 0.10 TG REGIONE 1.10 FUORI ORARIO. COSE (MAI) VISTE MATTINO CINQUE GRANDE FRATELLO TG5 - ORE 10 MATTINO CINQUE FORUM TG5 BEAUTIFUL SOAP POMERIGGIO CINQUE CHI VUOL ESSERE MILIONARIO 20.00 TG5 20.30 STRISCIA LA NOTIZIA 21.10 GRANDE FRATELLO Reality 0.15 MAI DIRE GRANDE FRATELLO 1.00 TG5 - NOTTE 1.30 METEO 5 NOTTE 1.50 SQUADRA MED 7.10 8.45 12.25 13.00 13.40 14.35 15.00 15.40 16.40 18.30 19.00 19.30 20.30 21.10 8.00 9.10 11.00 12.00 12.45 13.10 14.00 15.05 16.00 17.40 19.00 20.10 20.35 21.05 8.40 9.55 10.00 10.05 11.00 13.00 13.40 14.10 16.15 18.50 0.10 2.10 3.00 3.15 RETE 4 CARTONI ANIMATI TELEFILM STUDIO APERTO STUDIO SPORT I SIMPSON HOW I MET YOUR... CAMERA CAFÈ CARTONI ANIMATI TELEFILM STUDIO APERTO STUDIO SPORT C.S.I. MIAMI TRASFORMAT PIRATI DEI CARAIBI Film PATHFINDER POKER1MANIA STUDIO APERTO LA GIORNATA BEVERLY HILLS, 90210 8.50 10.15 11.30 12.00 13.50 15.10 16.15 16.25 18.55 19.35 20.30 21.10 23.25 23.30 1.50 2.15 3.25 HUNTER CARABINIERI TG4 TELEFILM IL TRIBUNALE DI FORUM FLIKKEN SENTIERI SCIARADA TG4 TEMPESTA D'AMORE WALKER TEXAS RANGER THE KEEPER Film I BELLISSIMI DI R4 L'IMPERO DEI LUPI TG4 NIGHT NEWS VIVERE MEGLIO FILM FILM SUL DIGITALE TERRESTRE LO SPORT IN CHIARO, SUL SATELLITE E SUL DIGITALE TERRESTRE PREMIUM IN DIRETTA 13.30 L'UOMO NERO JOI 13.35 AMORE TRA LE RIGHE PREMIUM CINEMA 15.15 LA BELLA SOCIETÀ PREMIUM CINEMA 17.15 L'UOMO CHE VERRÀ PREMIUM CINEMA 17.15 IL GUSTO DELL'AMORE MYA 19.20 HAPPY FAMILY PREMIUM CINEMA 21.00 FUORI CONTROLLO PREMIUM CINEMA 21.00 LA PRIMA COSA BELLA JOI 22.35 UN AMORE ALL'IMPROVVISO MYA 23.00 THE WOLF MAN PREMIUM CINEMA 0.55 SNOW ANGELS PREMIUM CINEMA CALCIO Mondiale donne. Round Robin. Dalla Danimarca. Eurosport 15.00 GERMANIA - SCOZIA 24.00 ECUADOR URUGUAY Mondiale donne. Round Robin. Dalla Danimarca. Eurosport Sudamericano Under 17 Eursoport 2 18.00 BOSTON RED SOXPHILADELPHIA PHILLIES MLB. Espn America HOCKEY 0.30 PITTSBURGH PENGUINS - DETROIT RED WINGS NHL Espn America Oggi Temperature Alghero 6 16 7 10 Ancona 4 15 Aosta 7 13 Bari 3 14 Bologna 7 16 Cagliari Campobasso 3 4 10 17 Catania Firenze 7 13 Genova 10 17 LAquila 4 7 Tramonta Primo quarto 11 Aprile Tramonta Piena 18 Aprile Premier League. ATLETICA LEGGERA: MARATONA DI SEUL 12.00 TENNIS: WTA INDIAN WELLS 8.30 Ieri Alle 19 Leone Di Lernia, Max Brigante (nella foto) e Ylenia in un programma di attualità, gossip e tante hit musicali Radio Monte Carlo Teo in Tempo Reale Opinionista attento, Teo Teocoli commenta alle 11 il weekend con Gabriella Mancini e Max Venegoni (nella foto) HS 215. Da Planica, Slovenia. Rock in Translation Finale 17.00 BIATHLON: COPPA DEL MONDO ATLETICA LEGGERA: MARATONA DI ROMA 12.30 SCI ALPINISMO: MONDIALI 14.45 CALCIO: COMO 2000 TRADATE ABBIATE 9.15 Partenza in linea donne. Da Oslo, Norvegia. 17.30 BIATHLON: COPPA DEL MONDO Partenza in linea uomini. Da Oslo, Norvegia. Virgin Radio Giulia Salvi traduce e interpreta il testo di «Nothing Else Matters» dei Metallica (nella foto il cantante James Hetfield) Serie A femminile. In Europa Oslo Oggi Milano 9 15 6 14 9 14 5 15 3 14 Palermo 11 15 7 11 Perugia 6 9 10 14 3 14 Potenza 5 7 4 14 5 15 Reggio C. 11 13 10 14 1 8 Stoccolma 8 14 17 4 15 9 15 Torino 7 13 4 13 4 15 Trento 6 16 4 15 8 15 Trieste 4 16 6 13 3 10 Venezia 5 13 4 13 4 Roma 21.35 PRO WRESTLING: VINTAGE COLLECTION 0.15 SALTO CON GLI SCI: COPPA DEL MONDO RAI SPORT 1 Domani max 6 12 Napoli 6 13 EUROSPORT Finale. min 105 Non Stop HS 215. Da Planica, Slovenia. 13.00 BILIARDO: SNOOKER IN DUBLIN 21.00 TENNIS: MASTERS 1000 INDIAN WELLS Oggi Radio 105 TG LA7 (AH)IPIROSO LIFE L'ISPETTORE TIBBS DUE SOUTH TG LA7 A NOI PIACE FLINT ATLANTIDE MACGYVER JAG G DAY TG LA7 OTTO E MEZZO L'INFEDELE Attualità 23.45 TG LA7 23.55 MOVIE FLASH 24.00 NYPD BLUE 1.05 PROSSIMA FERMATA 1.20 COLD SQUAD 7.30 9.55 10.50 11.25 12.30 13.30 13.55 15.55 17.45 18.45 19.40 20.00 20.30 21.10 Finale. Liga. 10.00 GOLF: SICILIAN OPEN Ieri 14.00 CALCIO: CHELSEA MANCHESTER UNITED 18.30 CALCIO: ATLETICO MADRID REAL MADRID RUGBY: SCOZIA - ITALIA PGA European Tour. Sei Nazioni. 13.00 BASKET: ARMANI JEANS MILANO FABI SHOES MONTEGRANARO LA 7 19.45 SALTO CON GLI SCI: COPPA DEL MONDO Sei Nazioni PGA European Tour. Sei Nazioni 10.30 RUGBY: FRANCIA - GALLES 23.00 CALCIO: ATLETICO MADRID REAL MADRID. Liga. 16.30 GOLF: SICILIAN OPEN SKY SPORT 3 9.00 12.00 RUGBY: SCOZIA ITALIA Serie A Maschile. NBA Serie A. 3 Aprile 18.23 17.00 RUGBY: SCOZIA - ITALIA Torneo Sei nazioni. 07.30 BASKET: VANOLI BRAGA CREMONA LOTTOMATICA ROMA Nuova Roma NBA. SKY SPORT 2 26 Marzo 18.36 14.00 BASKET: ATLANTA HAWKS MIAMI HEAT 22.00 BASKET: MIAMI HEAT DENVER NUGGETS BASEBALL Ultimo quarto 6.13 09.30 CANADA- SCOZIA Serie B. Sky Calcio 1 11.30 BASKET: ARMANI JEANS MILANO - FABI SHOES MONTEGRANARO Serie A. CURLING 20.45 EMPOLI - REGGINA A cura del Centro Epson Meteo www.meteo.it Sorge CALGARY FLAMES - LOS ANGELES KINGS NHL Espn America Lega Pro. Prima divisione girone A Rai Sport 1 La luna 6.25 3.30 20.30 PAVIA PERGOCREMA IL TEMPO Sorge Potete conseguire soddisfazioni in ogni ambito e intortarvi pure Belfagor, oggi. Le relazioni pubiche si ampliano, in pieno mood primaverile. RADIO RAIUNO Milano Leone 7+ 20/2 - 20/3 IN CHIARO Il Sole oggi 23/7 - 23/8 Mosca Londra Berlino Parigi Madrid Istanbul Roma Lisbona Atene D’ARCO Legenda CIELO Sole Nuvolo Rovesci Coperto Pioggia Temporali Neve Nebbia VENTI Deboli Moderati Forti Molto forti MARI Calmi Mossi Agitati LUNEDÌ 21 MARZO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT ???????????? GAZZACAFFÈ IL TRACOLLO Samp, dalla Champions alla serie B: è possibile? Massimo Maccarone ANSA Possibile. E’ già successo al Chievo nel SÌ 2006-07. Eliminata nei preliminari di Champions dal Levski Sofia, la squadra di Verona era retrocessa con Ascoli e Messina. Quella volta c’era stata un’anomalia: togliendo di mezzo la Juve, Calciopoli aveva aperto le porte dei preliminari al Chievo. Troppa grazia. Il caso di questa Samp è diverso. Come ha fatto a ridursi così? Viene voglia di rubare la vecchia battuta di uno dei protagonisti di Fiesta, mirabile romanzo del maestro Hemingway. Come ha fatto? In due modi: prima piano, poi di colpo. Nonostante il kappaò nei preliminari col Werder Brema, i blucerchiati non sono partiti male in campionato. Anche senza Delneri, rilevato in panca da Di Carlo, la squadra marcia. Nelle prime otto giornate, finché ha Cassano e Pazzini a pieno regime, la Samp resta a -3 dalla vetta: 11 punti, 10 gol fatti e 8 subiti. Quando scoppia il caso Cassano (andrà al Milan), la squadra di Garrone frena. Ma finché resta Pazzini (23 gennaio, giornata 21, poi passa all’Inter) continua a fare punti: 27, con 20 reti all’attivo e 18 subite. Poi è il tracollo. Il passaggio della panchina a Cavasin è impercettibile. Nelle ultime 9 partite la Samp ha uno score terrificante: 7 sconfitte, un pari e una sola vittoria. Peggio: 5 gol segnati, 16 incassati. Se non cambia va giù in B, a piombo. Solo il Bari ha perso più punti rispetto all’anno scorso. La Samp è a -16, l’Udinese a +24. Montagne russe che sballano tutto, in una Serie A conservatrice: il Milan è a +3, l’Inter a -3, la Fiorentina a +2 mentre la Juve ha gli stessi punti del 2010. Gli stessi, che roba. MOTOGP PARLANO I NUMERI Quest’anno Valentino conquisterà almeno un GP? QUANDO SVENTOLANO LE BANDIERE Totti-Del Piero grandi vecchi senza eredi (purtroppo) Non ci si scorda da una SÌ inverno all’altro come si guida e una moto, per quanto particolare e difficile possa essere, sempre una moto rimane. Quindi la sfida in qualche modo verrà vinta. Perché quel giorno, quando arriverà, sarà in ogni caso un evento «alla Valentino»: memorabile. Quando succederà dipende da molte variabili, prima di tutto la spalla. Ma poi, e lo ha detto lui stesso, dipenderà dalle piste. Valentino assicura che è una questione di gradimento della sua Ducati ad un certo tracciato, ma meglio si potrebbe dire che sarà su una di quelle che gli piacciono di più, dove con la sua guida può fare la differenza. E immediatamente la mente va al Mugello dove ha vinto 9 volte. Posto magico per lui, con tutti i tifosi, dove nasce la Ducati, dove l’anno scorso si fermò il suo volo. Sarebbe un evento memorabile, appunto. Domenica nel segno dei fuoriclasse d’altri tempi, 70 anni in due. Specchio della crisi del nostro calcio Interrogato sul problema dell’età avanzata di molti giocatori del suo Milan, quando ne era l’allenatore, una volta Carlo Ancelotti rispose: «I calciatori non si dividono in vecchi e giovani, ma in bravi e scarsi. Se uno ha 35 anni, però è forte e sano, è giusto che stia in campo. Meglio un campione vecchietto che un giovane brocco». Il ragionamento non fa una grinza e vale la pena di ripensarci oggi che l’Italia intera s’inchina ai gesti e ai gol di due dei più grandi fuoriclasse degli ultimi vent’anni: Francesco Totti, 34 anni, e Alessandro Del Piero, 36 anni. Il Pupone raggiunge quota 201 reti in Serie A: il migliore in attività; Ale mette il sigillo sul ritorno al successo della Juve con un tiro di sinistro liftato che è da mostrare ai bambini e dire loro: «Così si calcia! Imparate!». Davanti a Totti ci sono soltanto cinque fenomeni: Baggio a 205, Altafini e Meazza a 216, Nordahl a 225 e l’inarrivabile Silvio Piola a 274. Dietro lotta- « 201 gol di Totti in Serie A Francesco Totti ha realizzato 201 reti in Serie A. La prima è stata il 4 settembre 1994, in Roma-Foggia 1-1: non aveva ancora compiuto 18 anni. Il giallorosso è andato a segno in 160 partite di campionato. 182 gol di Del Piero in Serie A Alessandro Del Piero ha realizzato 182 reti in Serie A. Tra i giocatori in attività è il secondo miglior cannoniere dietro a Totti. Del Piero è andato a segno in 147 partite del nostro campionato. FILIPPO FALSAPERLA Alessandro Del Piero, 36 anni, e Francesco Totti, 34 anni: il calcio senza età no Del Piero (182), Inzaghi (155), Crespo (154) e Gilardino (138). Il Pupone è da tempo nella mitologia calcistica, come Del Piero del resto. E guardando quello che ancora riescono a fare con un pallone tra i piedi verrebbe voglia di fermare il tempo. Come loro in giro non ce ne sono, e in questa constatazione difficilmente confutabile c’è forse la crisi del calcio italiano: mancano gli eredi della generazione Totti-Del Piero. Dal 4 settembre 1994, giorno del primo gol in A di Totti (contro il Foggia all’Olimpico), sono passati più di 16 anni. In questo periodo sarebbe stato lecito attendersi l’esplosione, se non proprio di un gruppo, almeno di un altro fuoriclasse di quel livello. Invece niente. E allora, da spettatori e amanti del calcio, in attesa che spunti qualcosa di nuovo, non ci resta che augurare lunga vita ai due Capitani. ANDREA SCHIANCHI ipse dixit... ...cosa voleva dire Delneri e la panchina speciale «Nonostante quello che si dice da un po’ di tempo, io su questa panchina mi trovo da dio, è la mia gioia quotidiana. Se potessi, resterei qui per sempre. E’ un punto di osservazione eccezionale. Da qui posso respirare la storia, qui sono immerso nel verde e tutto questo mi ossigena il cervello, mi aiuta a fare le scelte giuste, anche se tifosi e giornalisti non le capiscono. Grazie a questa panchina ho conosciuto tanta bella gente, gio- No, non mi stupirei di essere ancora qui l’anno prossimo. Perché dovrei? Gigi Delneri, 60 anni, tecnico della Juve FOTOPRESS vani e meno giovani. Ho parlato con loro, ho fatto progetti a lunga scadenza. Non sarebbe bello, non sarebbe giusto, mollare tutto adesso. Dove la trovo un’altra panchina così in Italia? In fondo, la gloriosa storia della Juventus ha preso il via proprio da una panchina come questa. No, sono sicuro che anche l’anno prossimo sarò seduto sulla mia panchina preferita al parco del Valentino». ROBERTO PELUCCHI CICLISMO Un italiano tornerà a vincere una classica? Perché le cifre sono neSÌ gative, ma chi avrebbe scommesso che nel 2010 Basso avrebbe vinto il Giro e Nibali la Vuelta? Il ciclismo è molto meno scienza esatta di quanto si pensi. I numeri dicono che con la vittoria di Goss alla Sanremo sono 11 le classiche-monumento (Sanremo, Fiandre, Roubaix, Liegi e Lombardia) senza un successo italiano. L’ultima, nel 2008, con Cunego in trionfo nel suo terzo Lombardia. Non è una novità un’astinenza così lunga: Gimondi, al Lombardia 1973, interruppe una striscia di 14 corse. La verità è che siamo ancora in un momento di passaggio dopo l’era di Bettini (ritiratosi a fine 2008). Tanto che a Sanremo i migliori sono stati Nibali e Scarponi, più scalatori che fondisti-veloci, e per le Ardenne la punta sarà Cunego. E sul pavé fatichiamo parecchio, nonostante Pozzato e Ballan. In attesa di Ulissi e Oss. ALESSANDRO DE CALÒ LUCA GIALANELLA S.p.A. DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it SEGRETARIO DI REDAZIONE Daniele Redaelli dredaelli@gazzetta.it Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2011 R CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Piergaetano Marchetti CONSIGLIERI Giovanni Bazoli, Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle, Cesare Geronzi, Antonello Perricone, Giampiero Pesenti e Marco Tronchetti Provera DIRETTORE GENERALE SETTORE QUOTIDIANI ITALIA Giulio Lattanzi RCS Quotidiani S.p.A. Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti privacy.gasport@rcs.it - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS QUOTIDIANI S.p.A. 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