1^Giornata da "Il Quotidiano della Basilicata"
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1^Giornata da "Il Quotidiano della Basilicata"
LO SPORT IN TV Sport il Quotidiano Lunedì 17 Settembre 2007• 19 Ore 12.00 EUROSPORT Sollevamento pesi. Mondiali Ore 13.00 ITALIA 1 Studio Sport Ore 14.00 EUROSPORT Calcio. Mondiale donne. (Una partita) Ore 14.30 SKY SPORT 1 Futbol Mundial Ore 16.00 EUROSPORT Calcio. Mondiale donne. (Una partita) Ore 17.00 SKY SPORT 2 Fia Gt Ore 18.00 SPORTITALIA Calcio. Campionato argentino Ore 18.10 RAIDUE Sportsera Ore 19.00 SKY SPORT 1 Numeri Serie A Ore 19.15 EUROSPORT Calcio. Mondiale donne. (Una partita) Ore 20.00 SKY SPORT 1 Mondo Gol Ore 21.00 SKY SPORT 1 Calcio. P.League. Derby-Newcastle Ore 21.30 SPORTITALIA Calcio. 1ª Division. Watford-Southampton Ore 23.25 LA7 Le partite non finiscono mai P&G Infograph REDAZIONI: via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. (0971) 69309 - Fax (0971) 601064 - E-mail: ilquotidiano.pz@finedit.com piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. (0835) 256440 - Fax (0835) 256466 E-mail: ilquotidiano.mt@finedit.com Serie A Formula 1 Moto Gp La Roma vola in testa al campionato Ferrari, rivincita in pista Raikkonen primo Torna a brillare la stella di Valentino da pagina 21 a 25 a pagina 49 a pagina 49 Luci e ombre del calcio lucano Dall’estasi del Potenza ai dubbi delle squadre di D di ALFONSO PECORARO SE da un lato desta sempre maggiore curiosità questo Potenza in testa alla classifica (la squadra rossoblù è stata ad un passo dal centrare la quarta vittoria di fila) dall’altro la nuova domenica calcistica ha fatto registrare un cumulo di ombre, piuttosto preoccupanti. Il Melfi è stato stoppato ancora una volta sul filo di lana. Davvero un peccato, specie per tutte le occasioni sprecate. Adesso la classifica impone una scossa. E’ vero, anche il Potenza ha di che recriminare per un pari stabiese arrivato solo a 5’ dalla fine, ma per i rossoblù aver confermato il primato in classifica è segno di grande soddisfazione. In D solo il Francavilla si salva. Matera crolla in casa sotto i colpi di una banda di ragazzini. Quello che preoccupa è la non reazione, in una delle più brutte prestazioni della gestione Raimondi. Giusto non fidarsi delle sceneggiate napoletane, perché il Gragnano con il morale sotto i tacchi ha espugnato Lavello, ormai in crisi. La sconfitta del Venosa a Brindisi ci può anche stare, ma almeno i gialloverdi di Di Pasquale hanno tre opunti in classifica mentre il Matera è l'unica a zero punti e il Lavello a meno uno per il punto perso nella vertenza-Arleo. Francavilla che nella ripresa riprende un risultato che sembrava compromesso, ma era già successo a Torre Annunziata quindici giorni fa. La squadra di Lazic ha un'anima e due attaccanti che si chiamano Del Prete e Chisena. Francamente quella che in una D dai mille dubbi, rappresenta una consolidata certezza. Per fortuna siamo solo agli inizia, ma tenere alta la tensione, tra tutte, assolutamente non guasta. Serie C2 Calcio regionale Moto Il Melfi beffato nei minuti di recupero Banzi, primo ko Primi squilli dal Pisticci Vizziello domina a Misano Adriatico da pagina 31 a 36 da pagina 41 a 45 a pagina 46 Sport Lunedì 17 settembre 2007 2ª giornata RISULTATI E CLASSIFICA 3ª GIORNATA Fiorentina - Atalanta 25' pt Bellini (autogol), 6' st Doni, 29' st Vieri, 41' st Zampagna. 2-2 Genoa - Livorno 8' st Tavano (rig.), 12' st Borriello 1-1 Inter - Catania 14' pt Crespo; 34' st Cesar 2-0 Juventus - Udinese 2' st Di Natale 0-1 Lazio - Empoli* 0-0 Napoli - Sampdoria 43' pt Zalayeta; 30' st Hamsik 2-0 Palermo - Torino 4' pt Simplicio, 9' st Recoba 1-1 Parma - Cagliari 40'pt Matri, 27'st Corradi 1-1 Reggina - Roma 6'st Juan; 39'st Totti 0-2 Siena - Milan* 24’ pt Maccarone, 46’ st Nesta 1-1 * giocata sabato Totale Squadre Roma Inter Juventus Napoli Atalanta Fiorentina Milan Cagliari Palermo Sampdoria Udinese Lazio Torino Catania Genoa Parma Reggina Empoli Livorno Siena Punti 9 7 6 6 5 5 5 4 4 4 4 3 3 2 2 2 2 1 1 1 Atalanta - Lazio Cagliari - Palermo Catania - Fiorentina Empoli - Napoli Livorno - Inter Milan - Parma (22/09 ore 20:30) Roma - Juventus Sampdoria - Genoa (ore 20:30) Torino - Siena Udinese - Reggina (22/09 ore 18) Fuori casa In casa G V N P GF GS G V 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 2 2 2 1 1 1 1 3 3 2 2 2 2 1 1 1 0 0 1 1 0 0 0 1 1 1 1 0 0 1 1 1 1 2 2 2 7 0 5 1 8 4 7 2 5 3 6 4 5 2 5 4 5 5 2 3 2 6 2 2 5 5 2 4 1 4 3 5 3 5 1 5 4 10 2 6 1 2 2 2 1 2 1 1 2 1 1 2 1 1 2 2 2 1 1 2 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 PROSSIMO TURNO 4ª giornata 23/09/2007 - ore 15 21 N 0 1 0 0 0 1 1 0 1 1 0 2 1 1 1 2 1 0 0 1 P GF GS 0 0 1 1 0 0 0 1 1 0 1 0 0 0 1 0 1 1 1 1 3 3 5 2 2 5 1 2 1 0 0 2 2 0 1 3 1 0 2 2 0 1 2 2 0 3 1 3 3 0 5 2 2 0 4 3 3 2 4 3 G V 2 1 1 1 2 1 2 2 1 2 2 1 2 2 1 1 1 2 2 1 2 1 1 1 0 0 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 N 0 0 0 0 2 1 1 1 0 0 1 1 2 1 1 0 1 1 1 0 P 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 1 0 1 0 1 1 1 GF GS 4 2 3 5 3 1 4 3 4 2 2 0 3 2 0 0 2 1 2 0 0 0 2 0 3 1 1 1 2 3 1 0 3 4 0 2 2 3 6 3 MARCATORI 4 RETI: Trezeguet (Juventus). 3 RETI: Foggia (2 rig) (Cagliari); Kakà (1 rig) (Milan); Zalayeta (Napoli). 2 RETI: Doni (1 rig), Zampagna (1 rig.)(Atalanta); Mutu (Fiorentina); Ibrahimovic (Inter); Iaquinta (1 rig) (Juventus); Miccoli (Palermo); Amoruso (Reggina); Aquilani, Totti (Roma); Rosina (Torino). 1 RETE: Carrozzieri (Atalanta); Matri (Cagliari); Baiocco, Morimoto (Catania); Saudati (Empoli); Montolivo, Pazzini, Vieri Di Natale beffa Buffon. La “signora” perde il primato La Juve si ferma al palo (Fiorentina); Borriello (Genoa); Cesar, Crespo, Stankovic (Inter); Chiellini, Del Piero (Juventus); Pandev, Rocchi (Lazio); Grandoni, Loviso, Rossini, Tavano (1 rig.)(Livorno); Ambrosini, Nesta (Milan); Domizzi, Hamsik, Lavezzi, Sosa (Napoli); Amauri, Rinaudo, Simplicio (Palermo); Pisanu, Rossi (Parma); Cozza (Reggina); Giuly, Juan, Mexes (Roma); Corvia, Maccarone (Siena); Bellucci, Montella (Sampdoria); Recoba, Vailatti, Ventola (Torino); Di Natale (Udinese). NON SOLO CALCI Juventino portato fuori dagli steward Tifoso lancia petardo I legni fermano Del Piero. Impresa Udinese preso grazie al pubblico JUVENTUS UDINESE Non ci crede Pavel Nedved I due pali di Del Piero e il suo tiro finito al lato a pochi centimetri dalla porta sono segni che non è stata una grande giornata per la Juventus 0 1 JUVENTUS (4-4-2): Buffon 6; Birindelli 5.5, Andrade 5.5, Criscito 5.5, Chiellini 5.5; Camoranesi 6 (30' pt Nocerino 6), Zanetti 6 (11' st Tiago 5), Almiron 5.5, Nedved 6; Del Piero 6.5, Trezeguet 5.5 (11' st Iaquinta 5). In panchina: Belardi, Legrottaglie, Molinaro, Palladino. Allenatore: Ranieri 5. UDINESE (3-4-3): Handanovic 6.5; Zapatocny 6, Zapata 6, Coda 6; Mesto 5.5, Inler 6.5, D’Agostino 6, Dossena 6.5 (40' st Lukovic sv); Quagliarella 6, Asamoah 6.5 (19' st Floro Flores 6), Di Natale 6.5 (40' st Pepe sv) In panchina: Chimenti, Ferronetti, Sivok, Emerenko. Allenatore: Marino 6.5 ARBITRO: Farina di Novi Ligure 6 MARCATORI: 2' st Di Natale NOTE: Pomeriggio di sole, terreno in buone condizioni. Spettatori: 30.000 circa. Ammoniti: Chiellini, D’Agostino. Angoli: 7-7. Recuperi: 3' pt e 5' st. TORINO – I legni fermano Del Piero, mentre continua il magic moment di Di Natale che dopo aver trascinato l’Italia in Ucraina, consente all’Udinese di passare sul campo della Juventus. Vincono 1-0 i friulani e lo fanno senza rubare nulla, nonostante i due pali di Del Piero e due episodi dubbi dentro l’area udinese che hanno fatto gridare al rigore. La Juve, dunque, perde la testa della classifica e dopo due vittorie consecutive cede in casa. Ranieri aveva scelto il 4-4-2 puntando sulla voglia di gol di Trezeguet e Del Piero. Sono loro a due a creare le prime azioni pericolose, anche Del Piero è insidioso sui calci piazzati, ma l’Udinese non resta a gurdare. Il tridente di Marino è un mix di velocità-tecnica e potenza e per la coppia Andrade-Criscito (lento il primo, ancora incerto il secondo) non è un pomeriggio semplice, anche perchè Chiellini e Birindelli non aiutano più di tanto. Così l’Udinese cresce, prende coraggio, ci prova con Asamoah, ma è sempre la Juventus a fare la partita, a condurre il gioco e ad andare vicina al gol al 26' con Del Piero. Al 30', però, si spegne una delle luci della Juve: va fuori Camoranesi per infortunio ed entra Nocerino. Due minuti più tardi sfortunato Del Piero che colpisce il palo su una punizione dai 20 metri. Al 34' ancora Del Piero su punizione, questa volta è Handanovic a respingere, poi Coda manda in angolo, ma prima atterra Chiellini che chiede il rigore e invece si becca l’ammonizione per proteste. Il primo tempo si chiude con un destro al volo di Asamoah, bello il movimento, sbagliata la mira. Nella ripresa, pronti-via e l’Udinese passa in vantaggio. La difesa della Juve si addormenta, per Inler-Dos- sena e Di Natale è un gioco da ragazzi costruire il triangolo che manda in rete l’eroe di Kiev che segna di testa. La Juve accusa il colpo, lo accusa anche Ranieri: i suoi cambi non convincono perchè Tiago (al posto di Chiellini) e l’ex Iaquinta (per Trezeguet) non cambiano la partita e non danno più vivacità ai bianconeri che anzi rischiano al 17' quando Asamoah colpisce in pieno il palo con un destro in corsa leggermente deviato da Criscito. La Juve si affida alla verve e alla voglia di capitan Del Piero, ma al 20' la sua punizione finisce di poco alta con Handanovic battuto. L’Udinese spreca anche il matchpoint, al 29', con Di Natale che allarga troppo il diagonale. Al 30' la Juve chiede un rigore, Handanovic abbatte Nocerino in area, ma per Farina e i suoi collaboratori è tutto regolare. L’ultima emozione la regala ancora Del Piero, perfetta la sua punizione, ma ancora una volta la traversa gli dice di no. TORINO – Al 35' del primo tempo di Juventus-Udinese un tifoso della squadra padrona di casa ha lanciato un grosso petardo che ha spaventato gran parte del pubblico. Il solito idiota, insomma, che alla domenica non ha mai di meglio da fare che venire allo stadio. Gli altri sostenitori, però, hanno subito indicato il colpevole che è stato portato via dagli steward tra gli applausi della maggior parte degli spettatori dell’Olimpico. Fischi e stupidi cori, invece, da parte di un gruppo tifosi della tifoseria organizzata bianconera contro gli “spioni”. Un bel gesto che ha un solo obiettivo: isolare i tifosi violenti che col calcio non hanno nulla a che vedere. Pareggio fra Parma e Cagliari che smuove così la classifica di ambo le squadre Matri chiama, Corradi risponde: 1-1 PARMA CAGLIARI A A PARMA (4-3-3): Bucci 6; Zenoni 6, Falcone 6.5, Couto 6, Castellini 5.5; Dessena 5.5 (37'st Matteini sv), Cigarini 6.5 (44'st Parravicini sv), Morrone 6; Reginaldo 6.5, Corradi 6, Pisanu 5.5 (10'st Morfeo 5). In panchina: Pavarini, Coly, Paci, Parravicini, Paponi. Allenatore: Di Carlo 6. CAGLIARI (4-4-2): Fortin 6.5; Ferri 5.5, Lopez 6, Bianco 5.5, Agostini 5.5; D’Agostino 6 (37'st Foggia sv), Conti 6.5, Parola 6.5, Biondini 6.5 (39'st Mancosu sv); Larrivey 6 (34'st Acquafresca sv), Matri 6.5. In panchina: Koprivec, Budel, Canini, Magliocchetti. Allenatore: Giampaolo 6.5. ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo 6. MARCATORI: 40'pt Matri, 27'st Cor- radi. NOTE: serata serena, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 20 mila circa. Al 19'st Fortin para un rigore a Castellini. Ammoniti: Falcone, Parola, Couto, Matri. Angoli: 5-4 per il Cagliari. Recupero: 1', 4'. PARMA - Matri chiama, Corradi risponde. Un punto a testa che permette di muovere la classifica per Parma e Cagliari, che al «Tardini» impattano 1-1 al termine di una gara non esaltante ma comunque combattuta. I rimpianti, però, non mancano, sia da un lato che dall’altro. I sardi possono mangiarsi le mani perchè, in vantaggio con l’ex bomber del Rimini nonostante i forfait di Foggia e Fini, hanno preso anche un palo con Larrivey e non sono riusciti a chiudere una partita più che alla loro portata. Gli emilia- ni, di contro, possono lamentare il rigore sbagliato con Castellini al 19' della ripresa che avrebbe potuto valorizzare meglio il successivo gol di Cor- Corradi, ritorno col gol radi, di ri- a Parma torno dall’esperienza inglese al Manchester City e subito in rete nello stadio che aveva visto le sue ultime gesta italiane. Il contributo dell’ex attaccante dei Citizens si è rivelato decisivo sin da subito. 22 Sport Lunedì 17 settembre 2007 Crespo e Cesar i marcatori. Adriano ci mette l’impegno ma Ibra è indispensabile Inter, tre punti senza brillare Con un gol per tempo i nerazzuri battono il Catania 3ª GIORNATA INTER CATANIA 2 0 INTER (4-3-1-2): J.Cesar 6; Maicon 6, Cordoba 6, Burdisso 5,5, Maxwell 6; Figo 7 (20'st Stankovic 6), Cambiasso 6,5, Dacourt 7 (33'st Zanetti 6), Cesar 7; Adriano 6, Crespo 6 (14'st Ibrahimovic 6,5). In panchina: Toldo, Rivas, Solari, Cruz. Allenatore: Mancini 6. CATANIA (4-3-2-1): Bizzarri 6,5; Silvestri 6, Stovini 6, Terlizzi 5,5, Sabato 6; Baiocco 6,5, Edusei 6, Izco 6 (28'st Tedesco 6); Martinez 6 (1'st Vargas 6,5), Mascara 7 (26'st Morimoto 6); Spinesi 5. In panchina: Polito, Sardo, Nardini, Babù. Allenatore: Atzori (Baldini squalificato) 6. ARBITRO: Orsato di Schio 6. MARCATORI: 14' pt Crespo; 34' st Cesar. NOTE: giornata afosa, terreno in discrete condizioni, spettatori 40.000. Angoli 87 per il Catania. Ammoniti: Mascara, Baiocco, Burdisso. Recupero: 1'-4'. di FRANCO ZUCCALA’ MILANO – L'Inter ha trovato qualche difficoltà contro un Catania ben messo in campo e pericoloso in talune occasioni, ma alla fine ha vinto grazie al suo maggior quoziente tecnico dopo avere inserito nel finale Zanetti, Cesar e Crespo festeggiano: sono loro i match winner Ibrahimovic e Stankovic. I nerazzurri, andati in vantaggio dopo 14' con Crespo, hanno poi rallentato il ritmo e hanno subito la lieve offensiva di un Catania che ha avuto in Mascara, Vargas, Izco e Stovini dei giocatori all’altezza. Gli etnei hanno sfiorato il pareggio con Spinesi, prima di cedere a un’Inter che ancora non ha raggiunto i livelli della passata stagione. Del resto, Mancini ha dato il suo contributo alle causa delle varie nazionali perdendo Vieira (stop annunciato e Domenech lo ha fatto giocare lo stesso) e Chivu (stupido infortunio per una amichevole con la Romania), oltre a Materazzi e Samuel. L'Inter ha cominciato forte, ma la prima occasione è capitata al Catania con un’azione Martinez-Izco e tiro deviato da J.Cesar. Ecco, a questo punto l’Inter ha preso in mano la partita: Adriano, con l’ansia da gol in corpo, ha sbagliato cose elementari, ma si è visto che avrebbe voluto spaccare il mondo. La grande giornata di Figo ha portato il portoghese a numerose belle azioni e a un tiro, dopo un dribbling molto bello, deviato in angolo da Bizzarri (bravo). Sul gol, al 14', Maicon si è inserito da destra, ha dato ad Adriano al limite; l’Imperatore è cadurto, ma Maicon si è reimpossessato della palla e l’ha data a Crespo sulla sinistra. L'argentino ha messo la palla rasoterra alla destra di Bizzarri, a fil di palo. La panchina rossazzurra ha portato Martinez (ostacolato da Burdisso in area al 18') dalla destra al centro, dove si è schierato Mascara, assai vivace. Il Catania è cresciuto gradualmente e, dopo un gol di Adriano annullato su angolo di Figo al 31', ha predso in mano per un pò la partita, senza tuttavia andare quasi mai alla conclusione. Insomma, un primo tempo discreto, con l'Inter più incisiva di un buon Catania che con l’ingresso di Vargas sulla sinistra, nella ripresa ha creato qualche imbarazzo alla difesa nerazzurra: al 4' Mascara ha cercato il colpo della vita come l’anno scorso, da fuori area, ma stavolta J.Cesar è volato a salvare in angolo. E ci ha tentato pure Vargas, prima che Spinesi al 9' dopo una bella azione Sabato- Mascara si mangiasse la palla del pareggio, tirando su J.Cesar in uscita. Il centrattacco rossazzurro ha poi tirato un’altra volta fuori e poi Mancini ha calato gli assi: prima Ibrahimovic e poi Stankovic. La partita è cambiata, la maggior forza fisica dei nerazzurri ha preso il sopravvento. I camopioni d’Italia hanno raddoppiato in contropiede, grazie a un lancio di Ibrahimovic che ha lanciato Cesar sulla sinistra al 34' che ha insaccato. Simplicio illude Palermo Il “Chino” risveglia il Toro PALERMO TORINO 1 1 PALERMO (4-4-2): Fontana 6, Zaccardo 6.5, Rinaudo 6, Barzagli 6, Pisano sv (27' pt Bresciano 6); Diana 6, Migliaccio 6, Simplicio 6.5, Cavani 5.5 (34' st Jankovic sv); Miccoli 5 (27' st Brienza sv), Amauri 6. In panchina: Agliardi, Tedesco, Cossentino, Velardi. Allenatore: Colantuono 6. TORINO (4-3-2-1): Sereni 6; Comotto 6, Natali 7, Dellafiore 6.5, Lanna 6.5; Zanetti 5 (43' pt Grella 6), Corini 6, Barone 6.5; Rosina 7, Recoba 7.5; Bjelanovic 6.5. In panchina: Fontana, Motta, Oguro, Di Loreto, Rubin, Malonga. Allenatore: Novellino 6. ARBITRO: Bergonzi di Genova 6. MARCATORI: 4' pt Simplicio, 9' st Recoba. NOTE: Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Spettatori: 25.987 per un incasso di 410,959,92 euro. Espulso: 21' st il tecnico del torino Novellino, più volte ripreso dall’arbi- t r o . A m moniti: Comotto, Bjelanov i c , Zaccardo, Rinaudo. Angoli: 10-6 L’esultanza per il di Recoba Torino. PALERMO - Giusto pareggio per 1-1 al “Barbera” tra Palermo e Torino, due squadre che possono contare su elementi con tecnica non indifferente e che hanno tutti i numeri per essere protagoniste della parte alta della classifica. All’iniziale gol di Simplicio, risponde Alvaro Recoba firmando un gol davvero bello con il contributo di Rosina. Complessivamente meno brillante il Palermo, rispetto a un Torino che ha provato anche a far sua l'intera posta. Solo applausi per Eugenio Corini da parte del suo ex pubblico che non lo ha dimenticato. Sport Lunedì 17 settembre 2007 23 Zalayeta e Hamsik piegano la Samp. Gargano padrone a centrocampo Napoli da stropicciarsi gli occhi La squadra di Reja vince e convince. Lavezzi trascinatore 3ª GIORNATA NAPOLI SAMPDORIA 2 0 NAPOLI (3-5-2): Iezzo 6; Cupi 6,5, Cannavaro 6,5, Domizzi 6,5; Grava 6, Hamsik 7,5 (41' st Bogliacino sv), Gargano 7, Blasi 7, Savini 6 (33' st Contini sv); Lavezzi 7 (43' st Calaiò), Zalayeta 6,5. In panchina: Gianello, Contini, Montervino, De Zerbi, Sosa. Allenatore: Reja 7 SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi 5; Lucchini sv (13' pt Gastaldello 5,5), Sala 5,5, Bastrini 5 (20' st Franceschini 5,5); Zenoni 5,5, Sammarco 5, Palombo 5, Delvecchio 6, Pieri 5; Montella 5 (28' st Bellucci sv), Caracciolo 5,5. In panchina: Mirante, Foti, Poli, Kalu. Allenatore: Mazzarri 5 ARBITRO: Gava di Conegliano Veneto 6,5 MARCATORI: 43' pt Zalayeta; 30' st Hamsik NOTE: Giornata afosa, terreno in buone condizioni. Spettatori 50 mila circa. Ammoniti: Blasi, Zenoni. Angoli: 10-4 per il Napoli. Recuperi: 4' pt e 4' st. NAPOLI - Squadra che vince non si cambia. Detto antico ma sempre attuale nel calcio. Edy Reja, decano tra gli allenatori della serie A con le sue 62 primavere, lo segue alla lettera e fa bene. Il suo Napoli, lo stesso di Udine, batte la Sampdoria 2-0 in un San Paolo gremito e conquista la seconda vittoria di fila in campionato dopo il clamoroso 5-0 al Friuli di due settimane fa. Obbligate invece le scelte nella Samp: Mazzarri deve fare i conti con tante assenze, a cominciare da quelle pesanti di Volpi e Cassano. Prima dell’ingresso in campo si aggiunge quella di Bellucci, ex di turno, febbricitante, sostituito da Vincenzino Montella, napoletano doc ma mai in maglia azzurra. E dopo appena 13' va ko pure Lucchini: il tecnico blucerchiato inserisce Gastaldello nei tre in difesa. Il Napoli è ben disposto in campo: anche se dopo mezz'ora Reja sposta Savini tra i tre centrali difensivi con Domizzi che va a fare il laterale sinistro. A centrocampo Gargano recupera e rilancia, Hamsik dà qualità e velocità, Blasi è un mastino. Zalayeta conferma la sua capacità di far salire la squadra ma, come a Udine, è Ezequiel Lavezzi, il nuovo idolo del San Paolo, a fare la differenza soprattutto nel primo tempo. Le sue accelerazioni e i suoi dribbling terrorizzano la retroguardia della Samp, spesso costretta alle maniere forti. Reja non dà all’attaccante argentino particolare consegne tattiche: Lavezzi ringrazia e svaria da destra a sinistra, un trottolino im- Zalayeta insacca il gol dell’1-0 Il Napoli dà spettacolo al “San Paolo” prendibile. Sono però i blucerchiati a creare il primo pericolo. Montella serve Caracciolo sul vertice sinistro: l’ex centravanti del Palermo si accentra e di interno destro calcio verso il palo più distante. Fuori di poco. Poi sale in cattedra il Napoli: al 3' fuga di La vezzi sulla destra, cross per Zalayeta che di testa mette al lato. La partita è subito bella: al 15' ancora Lavezzi al centro per Zalayeta anticipato. Lo stesso attaccante uruguaiano centra la traversa, sempre di testa, su punizione calciata da Hamsik. Poi tocca di nuovo all’argentino: va via in contropiede a un paio di avversari ma viene fermato fallosamente. Il Napoli continua a premere ma il gol arriva su un regalo della Samp. Lancio centrale lungo di Domizzi, esce Castellazzi che si scontra con Bastrini: il pallone finisce sui piedi di Zalayeta che infila a porta vuota. Nella ripresa il Napoli cerca subito la rete della tranquillità e alla Samp non serve neppure l’ingresso di Bellucci al posto di Montella al 28'. All’8' Lavezzi semina ancora avversari e viene messo giù ai trenta metri: punizione centrale di Domizzi e presa sicura di Castellazzi. Il raddoppio arriva al termine di un’azione da applausi. Al 30' sempre Hamsik, il migliore in campo nonostante le due partite giocate con la sua nazionale, recupera a centrocampo, avanza qualche metro, serve Zalayeta che fa da sponda. Lo slovacco controlla di destro e supera Castellazzi di interno sinistro. Gol fantastico, partita chiusa. Vince e convince il Napoli dei giovani (Lavezzi e Hamsik), delle scommesse indovinate (Gargano), dei giocatori recuperati (Cupi). E cantano i cinquantamila del San Paolo: gli azzurri non vincevano in serie A in casa dal 20 maggio 2001. Borriello risponde a Tavano Il Livorno si risveglia Pari contro il Genoa GENOA LIVORNO 1 1 GENOA (3-4-3): Rubinho 6.5; Lucarelli 6 (15' st Konko 6), Bovo 6, Bega 5.5; Fabiano 6, Juric 6.5, Milanetto 5.5 (20' st Paro 5.5), Rossi 7; Sculli 5.5 (34' pt Papa Waigo 5.5), Borriello 7, Di Vaio 5.5. In panchina: Scarpi, Coppola, Leon, Figueroa. Allenatore: Gasperini 6.5. LIVORNO (3-5-2): Amelia 6.5; Knezevic 6, Galante 6, Grandoni 5; Pasquale 5.5, Vidigal 6.5, Loviso 6.5, Pulzetti 6 (34' st Filippini E. sv), Balleri 5.5; Bogdani 5.5 (1' st Rossini 5.5), Tavano 6 (20' st De Vezze 5.5). In panchina: De Lucia, Rezaei, Volpe, Diamanti. Allenatore: Orsi 6. ARBITRO: Dondarini di Finale Emilia 6. MARCATORI: 8' st Tavano (rigore), 12' st Borriello. NOTE: giornata serena, terreno di gioco in discrete condizioni. Al 10' del primo tempo Milanetto ha fallito un calcio di rigore colpendo la traversa. Espulsi Vidigal e Juric, rispettivamente al 43' e al 46' st per doppia ammonizione. Ammoniti: Pulzetti, Pasquale e Rossini. Angoli: 13-3. Recuperi: pt 2'; st 6'. GENOVA - Dopo due sconfitte e nove gol subiti il Livorno di Nando Orsi conquista il suo primo punto in campionato al Ferraris di Genova. Match gradevole quello tra i toscani e il Genoa, con gli uomini di Gasperini che dopo aver sprecato un penalty con Milanetto vanno sotto in Tavano insacca il rigore virtù del rigore di Tavano e recuperano grazie a un grande gol di Borriello. Finale concitato con una espulsione per entrambe le squadre. Al 9' i liguri potrebbero andare in vantaggio, ma Milanetto calcia sulla traversa un rigore procurato da Borriello. Livorno realmente pericoloso soltanto al 36', quando Loviso pennella una punizione perfetta, così come perfetta è la risposta di Rubinho. Nella ripresa brivido al 6' il Genoa decide di complicarsi la vita: Pasquale sembra Ronaldinho e ubriaca la difesa ligure, fino a quando Bega non gli fa perdere l'equilibrio e Dondarini fischia il secondo penalty della giornata. Sul dischetto si presenta Tavano che non sbaglia. Il Genoa però non è squadra che molla facilmente e al 12' Rossi pennella un cross perfetto su cui di testa si avventa Borriello che segna, forse con un tocco di Grandoni. Finisce così col risultato di 1-1. 24 Sport Lunedì 17 settembre 2007 Ma la rete non basta alla Fiorentina che allo scadere viene raggiunta da Zampagna Firenze, il ritorno di Bobo Vieri segna di testa un gran gol contro l’Atalanta 3ª GIORNATA FIORENTINA ATALANTA 2 2 FIORENTINA (4-3-3): Frey 6.5; Ujfalusi 6.5, Gamberini 6, Dainelli 6, Pasqual 6 (32' st Balzaretti sv); Donadel 6, Liverani 5.5, Gobbi 6 (17' st Kuzmanovic 6.5); Semioli 6, Pazzini 5.5, Mutu 6 (14' st Vieri 7). In panchina: Lupatelli, Potenza, Osvaldo, Pazienza. Allenatore: Prandelli 6. ATALANTA (4-4-1-1): Coppola 6; Rivalta 5.5, Carrozzieri 5, Talamonti 6, Bellini 5.5; Ferreira Pinto 6.5 (12' st Padoin 6), Tissone 6 (33' st Floccari sv), De Ascentis 6, Langella 5 (9' st Capelli 6); Doni 7; Zampagna 7.5. In panchina: Forsyth, Belleri, Guarente, S. Inzaghi. Allenatore: Del Neri 6.5. ARBITRO: Celi di Campobasso 6.5. MARCATORI: 25' pt Bellini (autogol), 6' st Doni, 29' st Vieri, 41' st Zampagna. NOTE: Giornata nuvolosa, terreno in cattive condizioni (martedì scorso al «Franchi» si è tenuto un concerto di Vasco Rossi), spettatori 30 mila circa. Espulso al 3' st Carrozzieri per doppia ammonizione. Ammoniti: Doni, Dainelli, Pasqual, Langella, Il bomber ritrovato «Ora sto bene e sono felice» A sinistra: Vieri “incorna” il pallone che vale il momentaneo 2-1. In alto l’esultanza sotto la Fiesole Talamonti, Vieri, Donadel. Angoli: 8-2. Recupero: 4'; 4'. FIRENZE - Non basta la prima rete in viola di Christian Vieri alla Fiorentina per piegare un’Atalanta dalle nove vite. Al «Franchi» finisce 22, con gli ospiti capaci di rimontare per due volte in inferiorità numerica il vantaggio toscano. Al 26' la Fiorentina va in vantaggio. Mutu si libera sulla sinistra e met- te in mezzo per Pazzini, Bellini rinvia, ma si alza un campanile su cui si avventano contemporaneamente, scontrandosi, Coppola e Rivalta, il pallone va verso la porta e supera la linea su tocco di Bellini, che prova senza successo a rinviare. Nella ripresa al 3' Carrozzieri viene espulso. I nerazzurri restano in dieci, ma trovano subito dopo, al 6', la rete del pareggio. Merito di un gioiello di Doni, che su calcio di punizione dal limite toglie la ragnatela alla porta di Frey. La Fiorentina si getta in avanti alla ricerca del nuovo vantaggio, Prandelli sostituisce Mutu con Vieri, e l’ex centravanti della Nazionale al 29' segna il 2-1 con il «Franchi» in delirio. A questo punto i viola sembrano avere la partita in pugno, collezionano occasioni da gol, ma non fanno i conti con Zampagna, che al 41' segna una rete-capolavoro. Finisce così 1-1. Per Firenze una gioia a metà. FIRENZE Il suo gol ha fatto esplodere di gioia il pubblico del «Franchi», ma non è bastato alla Fiorentina per superare l’Atalanta. Per Bobo Vieri, comunque, questa è una giornata importante, con la prima rete segnata in maglia viola. «L'infortunio è passato – ha spiegato a fine gara Vieri ai microfoni di Sky -, mi sono messo a posto come atleta, sono a disposizione e sto bene. Sono 50 giorni che corro dal mattino alla sera. Non ho mai corso come nell’ultimo periodo. In questi giorni ho finito la preparazione sono tornato ad allenarmi con i compagni, è stato davvero faticoso, ho perso 5 chili, ora sto bene e sono felice». «Il gol sotto la Fiesole? Beh, lo sognavo da bambino quando venivo a vedere la Fiorentina...» Prandelli spiega l’ingresso di Vieri: «Mutu ha fatto due gare in nazionale, poi ha avuto una leggera distorsione, quindi la sostituzione è stata fortunata perché Vieri è entrato e ha fatto una rete importante. Vieri è motivato e determinato con grande voglia di vincere. Lui viene per essere protagonista e giocarsi il posto. L’inserimento di un centrocampo a tre oggi è servito per allargare un po' le loro maglie difensive, ma l’Atalanta ha fatto un’ottima gara. Kuzmanovic? Ha giocato bene, avrebbe meritato il gol». Verso la Champions League Il bomber rossonero si prepara alla gara contro il Benfica dell’ex Rui Costa Milan, Inzaghi suona la carica «Siamo i campioni in carica, abbiamo più responsabilità» MILANO – Dall’1-1 di Siena agguantato in extremis alla grande sfida di domani con il Benfica. Il Milan non si ferma, non c'è tempo, ma arriva la Champions League e i campioni d’Europa in carica sono pronti, lo è sicuramente Pippo Inzaghi, l'autore della doppietta che ha regalato al Milan l’ultima Coppa dei Campioni. «Siena già dimenticata? Per forza. Qui al Milan, nel bene e nel male – spiega Inzaghi ai microfoni di Sky Sport -, non hai il tempo di pensare a quello che è avvenuto. Si deve sempre e solo guardare avanti. Mi auguro che questa squadra riparta non dalla mia doppietta nella finale di Atene, bensì dalla finale di Supercoppa a Montecarlo. È stata una partita difficile, però giocata bene. Sono sempre più convinto che per noi milanisti la Champions sia una competizione speciale, perchè è una competizione magica, e poi per il suo contorno e per le emozioni che ti dà. Insomma, martedì si inizia finalmente. Speriamo di regalare ai nostri tifosi una grande partita». Secondo Inzaghi da campioni d’Europa «le responsabilità crescono, però le responsabilità a questa squadra non hanno mai fatto paura. Sono partite emozionanti, già oggi si sente a Milanello una certa adrenalina, perchè Milan-Benfica a San Siro è sempre una partita speciale. Io sto bene, ma speriamo stia bene il Milan: è questa la cosa più importante». «Noi speriamo di nuovo di essere protagonisti in Europa – riprende Inzaghi -, poi però purtroppo ci vorrà anche un pò di fortuna. Comunque, in questi anni, il Milan ci ha abituati bene, quindi speriamo di regalare altre serate importanti». C'è un giocatore che martedì avrà stimoli particolari: Nelson Dida, gli tocca riscattare la «papera» di ieri con il Siena. «Dida ha fatto delle grandi parate l’anno scorso. Gli errori capitano a tutti – lo difende Inzaghi -, agli attaccanti e ai portieri, però abbiamo gran fiducia in lui. Con- tro il Benfica, Dida sarà grande». A San Siro martedì sera scenderà in campo un grande ex: Manuel Rui Costa. «Ogni tanto ci sentiamo – rivela Inzaghi – e ci mandiamo degli sms. Rui è stato ben voluto da tutti, di lui ricordo i tanti assist che mi ha fatto, lo rivedrò con piacere». E proprio il portoghese Rui Costa non dimentica il Mi- lan: «Sono molto emozionato. Torno nello stadio dove ho giocato per cinque anni e ritrovo la squadra con cui sono diventato campione d’Europa. Mi fa molto piacere ritrovare anche Ancelotti. Credo che il Milan sia la squadra più forte del mondo. La sua forza sta nel gruppo ma non sono imbattibili. Il Benfica si giocherà le sue carte». LE SCHEDINE Pippo Inzaghi sarà l’unica punta del Milan nella gara di domani 25 Sport Vanno a segno Juan e Totti. Amaranto in 10 per l’espulsione di Valdez Lunedì 17 settembre 2007 Reggina, sconfitta e rabbia Al Granillo passa la Roma, decisivi gli episodi arbitrali 3ª GIORNATA REGGINA ROMA 0 2 PAGELLE REGGINA CAMPAGNOLO (6,5) – Ha fatto il possibile per limitare i danni. Inevitabili i due gol subiti. Totti questa volta, si è vendicato. LANZARO (6) – Qualche fallo di troppo in area, l’arbitro, per sua fortuna, non ha rilevato quello su Guly. VALDEZ (5,5) – Irriverente su Totti, ha dimostrato personalità e timbro atletico. Avrebbe preso un bel voto e invece, ha rovinato tutto col fallo da espulsione. ARONICA (6) – Ha lasciato incustodito Juan e si è distratto in altre circostanze. Peccato, perchè aveva disputato un discreto primo tempo. MODESTO (7) – Ha corso molto, si è smarcato bene ed ha creato i maggiori pericoli per la Roma. Alla distanza è apparso inevitabilmente stanco. BARRETO (6,5) – Anche il paraguaiano ha corso molto, ma ha risentito nella ripresa la fatica degli impegni in nazionale. HALLFREDSSON (6) – Ha alternato momenti di lucidità ad altri un piuttosto opachi. E’ apparso un po’ lento negli inserimenti. Dal 15’ st TOGNOZZI (6) – Inizialmente nervoso e fuori tempo, ha finito in crescendo. CASCIONE (6) – Convinto di non farsi sopraffare dall’emozione, a tratti ha subito il fascino dei campioni visti da vicino. VIGIANI (6,5) – Tra i più attivi del primo tempo. Disciplinato tatticamente, si è disimpegnato bene. E' apparso in buona forma. Dal 28’ st CERAVOLO (7) – Ha fatto ammattire da solo, la difesa giallorossa. Il giallo è stato una beffa. TULLBERG (6) – Un pò timido, si è fatto anticipare spesso. Nel difendere il pallone deve mettere più cattiveria. Dal 9’ st STADSGAARD (6) – Non si è lasciato intimidire dai colossi giallorossi. Una discreta personalità. AMORUSO (6,5) – Avvio senza acuti. Ha potuto giocare pochi palloni nel primo tempo ed è stato a lungo isolato nella ripresa. r. t. REGGINA (4-3-3): Campagnolo; Lanzaro, Valdez, Aronica, Modesto; Barreto, Hallfredsson (15’ st Tognozzi), Cascione; Vigiani (28’ st Ceravolo), Tullberg (9’ st Stadsgaard), Amoruso. In panchina: Novakovic, Cherubin, Cozza, Joelson. Allenatore: Ficcadenti. ROMA (4-2-3-1): Doni (1’ st Curci); Cassetti, Juan (26’ st Cicinho), Mexes, Tonetto; De Rossi, Aquilani; Taddei, Perrotta, Giuly; Totti (36’ st Pizarro). In panchina: Ferrari, Brighi, Mancini, Esposito. Allenatore: Spalletti. MARCATORI: 5’st Juan, 39’st Totti ARBITRO: Rocchi di Firenze (Carretta e Carter, quarto uomo Pantana) NOTE: giornata calda, terreno in buone condizioni, spettatori 14.016 (4.730 i paganti) per un incasso di 95.383,00 euro. Ammoniti: Sonetto, Taddei, Cascione, Tullberg. Espulso Valdez al 6’ st, per fallo su Perrotta. Angoli: 4 a 1 per la Roma. Recupero: 2’ pt; 5’ st. di RINO TEBALA REGGIO CALABRIA – E’ vero, sono gli episodi che spesso determinano il risultato di una partita. Reggina-Roma non ha fatto eccezione. Ce ne sono almeno due che fanno male, almeno quanto i falli da rigore ignorati, almeno due per la Reggina, uno per la Roma. Il primo episodio risale al quarto minuto della ripresa, quando Taddei è intervenuto da kamikaze, in maniera scomposta, su Modesto. Rocchi non ha fischiato, nè è stato aiutato dall’assistente Carretta, a un passo dall’azione. Un istante dopo, l’arbitro ha punito invece, un intervento di Tullberg apparso regolare, sul pallone e non su Mexes, con conseguente punizione che ha portato al gol del vantaggio romanista. L’altro episodio, il fallo da rosso diretto di Valdez (intervento su Perrotta a gamba tesa) che si è fatto espellere, lasciando la squadra in dieci. Episodio decisivo, sicuramente, più del gol subito che può essere sempre recuperato a differenza di una espulsione e della inferiorità numerica, che una provinciale come la Reggina, specialmente con- Dito in bocca, Totti esulta per il suo gol, quello del 2-0 (Foto Adriana Sapone) tro la Roma, paga sempre a caro prezzo. La Reggina ha disputato un ottimo primo tempo, ha dimostrato di poter tenere testa alla quotata capolista, battendosi alla pari. La Reggina deve anche cambiare mentalità, gli episodi che si sono succeduti subito dopo il vantaggio della Roma, lo dimostrano. La squadra amaranto, infatti, avrebbe anche potuto pareggiare. Ha anche rischiato di subire il secondo gol, è vero, ma ha resistito stoicamente, tenendo sempre aperta la partita. Con Ceravolo in campo nell’ultimo quarto d’ora, nonostante l’inferiorità numerica, è andata vicina al gol, figuriamoci se fosse stata in undici. Era netto il fallo in area di Lanzaro su Giuly (rigore per la Roma), ma altrettanto netti sono apparsi i due falli commessi da Mexes su Ceravolo che nella prima occasione ha tagliato la strada al giovane talento amaranto e nella seconda, gli ha ostacolato la corsa in piena area. Sul secondo episodio c’è di più: al danno, si è unita la beffa dell’ammonizione per simulazione e quella ancora più atroce del raddoppio sulla ripartenza. Questa, in sintesi, l’analisi di una gara, nella quale Rocchi non può essere assolto in pieno, come del resto anche il pubblico della curva che ha reagito con un lancio di bottigliette che avrebbe potuto e dovuto evitare. TATTICA. La Reggina è apparsa ben disposta dal suo allenatore, anche nei difficili momenti dell’inferiorità. I quattro marcatori hanno ben protetto Campagnolo, i centrocampisti Barreto e Hallfredsson hanno fatto il possibile per limitare le fonti di gioco avversarie, solo Cascione si è fatto tradire un po’ dall’emozione. APPROCCIO. Buono quello iniziale della Reggina, un po’ meno quello nella ripresa. La verve del primo tempo, lasciava presagire un bel pareggio. La Reggina si è sempre difesa con ordine, proponendosi con una certa fluidità sulle fasce, grazie alle incursioni di Vigiani e Modesto, ma non sempre determinata in zona tiro. Poi, si sono verificati gli episodi di cui abbiamo già detto. CRONACA. Tullberg fallisce il primo colpo al diciassettesimo, sugli sviluppi di un’azione di Lanzaro e Amoruso. E’ una delle poche opportunità del primo tempo, durante il quale la Roma ha provato la conclusione, ma senza esito. Totti e Taddei ci hanno provato per la Roma, ma senza convinzione. Cam- pagnolo ha svolto un lavoro di ordinaria amministrazione. Tutti gli episodi incriminati si sono verificati, invece, nella ripresa, a partire dalla prima chance della Reggina con Modesto che ha messo Barreto nelle condizioni di colpire. Al quarto minuto, il fallo di Taddei su Modesto vicino l’area della Reggina non è stato punito, il rinvio verso Mexes sul quale è intervenuto Tullberg colpendo il pallone con la punta del piede, provoca invece, una punizione contestata. Lancio al bacio di Totti per lo smarcato Juan (5’ st) e prodezza di tacco del brasiliano per il gol del vantaggio romanista. Errore madornale, la difesa della Reggina si concede un’altra pericolosa pausa, per la seconda volta consecutiva, ad inizio di ripresa. Giocare in dieci contro una Roma da scudetto non è agevo- le per nessuno, ma la Reggina non si abbatte. Lotta, resiste agli assalti dei giallorossi, rischia anche di essere trafitta per la seconda volta, ma non si piega. Il fallo di Lanzaro si Guly è netto, l’arbitro non concede il penalty. Perrotta (25’st), manda clamorosamente alto, Guly (26’st), trova Campagnolo sulla sua strada. L’ingresso di Ceravolo, però, è un toccasana. Mexes chiude la strada al giovane talento amaranto al trentaseiesimo in piena area di rigore. Rocchi garantisce la Roma. Campagnolo salva ancora su De Rossi al minuto trentasette, poi è ancora Ceravolo, tutto solo, che viene falciato in area da Mexes. Danno procurato? Per Rocchi è simulazione e scatta il giallo. La beffa, oltre il danno, è il conseguente gol del raddoppio di Totti (39’ st) su assist di Cicinho. 15000 mila anime sorreggono gli amaranto e protestano contro Rocchi In Curva riecco gli striscioni Un curioso stendardo tutto per Amoruso REGGIO CALABRIA – Roma favorita dall’arbitro? Ma per carità, lasciamo stare Ma avete visto come si chiamava la giacchetta nera di ieri? Rocchi, magari, anzi di sicuro soltanto un omonimo del Rocchi bomber laziale, ma tant’è, per il pubblico di fede amaranto la persecuzione continua e qualcuno tra il serio ed il faceto propone pure di scendere in piazza o perlomeno di boicottare emittenti e giornali sportivi nazionali. Calma e gesso, la Reggina c’è e venderà cara la pelle, come sempre, ma stavolta non tutti hanno capito di aver esagerato con gli improperi. Le 15.000 anime del Granillo ululano (altro che lupi capitolini) e si disperano, tutt’altro stato d’animo per il migliaio scarso di tifosi romanisti accorsi da ogni dove e dotati sia striscioni tradizionali che di “pezze” rigorosamente dallo stile “casual”. Storia di un’amicizia che fu, ora i “vaffa” da una curva e dall’altra si spre- cano. I tempi cambiano le sintonie si evolvono, inevitabilmente poi dissolvendosi. Nella curva amaranto subito una piacevole sorpresa. Erano mesi che la Sud non si presentava addobbata con tutti i suoi striscioni. Meno male. Il colore è tornato, il calore invece c’era sempre stato, anche se non si può fare a meno di notare la pesante assenza di Carmine dall’alto della sua postazione. Ha mollato “Carminello” dopo vent’anni e passa di militanza ultras. Questione di motivazioni si dice in giro, giusto così, mancherà alla curva così come di sicuro a lui mancheranno i 5.000 e passa compagni d’avventura d'ogni appassionata domenica, sulle scalee celesti della curva così come nei vari campi della Penisola. “Nun c’è problema”, reca scritto uno stendardo fra i romanisti ed in effetti la Roma dopo un primo tempo un po’ così passa a condurre. Subito un al- tro stendardo di matrice giallorossa sottolinea la novità prodotta dal campo e recita un perentorio “Nun c’è trippa per gatti”. Il signor Rocchi di Firenze manda anzitempo negli spogliatoi Valdez, facendo capire subito a tutti che la partita d’ora in poi sarà giocata pro-forma, ma quando sul finire Totti, desideroso come non mai di bucare il suo caro amico di nome Campagnolo ma fino a quel momento a corto di cucchiai efficaci, trova il varco giusto, per il Granillo è il momento di esprimere tutta la propria rabbia. L’arbitro è persino costretto a sospendere il match, visto l’ingente lancio di oggetti in campo, poi tutti si quieta sino al triplice fischio finale. All’uscita dal campo applausi per gli amaranto, nonostante la sconfitta. Per la capolista solitaria del campionato, invece, solo fischi magari dettati più dalla delusione che dalla rabbia. Antonio Virduci 26 Sport Lunedì 17 Settembre 2007• 4ª GIORNATA ilQuotidiano 4ª giornata SERIE C1 Girone B Arezzo - Pistoiese 2-1 s.t.: 18’ Cocco (Pi), 19’ Kroupi (Ar), 45’ Mirtaj (Ar) Crotone - Salernitana 0-0 J.Stabia - Potenza 1-1 p.t.: 4’ Vianello (PZ); s.t.: 38’ Fusco (JS) Lanciano - Ancona 0-0 Lucchese - Martina p.t.: 29’ Zizzari; s.t.: 12’ Cipolla 2-0 Massese - Sangiovann. 1 - 0 p.t.: 25’ Artistico Pescara - Sambened. 4-1 Sorrento - Perugia 0-0 p.t.: 14’ Alfageme (Pe); s.t.: 5’ (r) De Lucia (Pe), 32’ Di Matteo L. (Pe), 41’ Curiale (Sa), 42’ Sansovini (Pe) Taranto - Gallipoli 2-1 p.t.: 5’ Dionigi (Ta); s.t.: 25’ Di Gennaro (Ga), 47’ Ascenzi (Ta) Squadre POTENZA SALERNITANA LANCIANO ANCONA GALLIPOLI LUCCHESE PERUGIA TARANTO AREZZO CROTONE SORRENTO PESCARA MASSESE SANGIOVAN. MARTINA J. STABIA SAMBENED. PISTOIESE Punti Gioc. 10 8 8 8 7 7 7 7 6 5 4 4 4 3 3 2 1 1 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 Casa V 2 1 1 2 2 1 2 2 1 1 0 1 1 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 1 0 0 0 1 1 0 1 2 2 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 1 0 0 0 1 1 1 V 1 1 1 0 0 1 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 N P 1 1 1 2 1 0 1 1 0 1 0 1 0 1 1 1 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 2 2 V 3 2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 0 0 0 0 0 N P 1 2 2 2 1 1 1 1 0 2 1 1 1 3 3 2 1 1 0 0 0 0 1 1 1 1 2 1 2 2 2 1 1 2 3 3 F S 6 5 1 4 7 3 4 3 2 3 0 4 2 2 2 1 2 0 0 3 0 0 3 1 2 1 2 1 1 4 1 2 2 2 4 3 F 2 3 4 1 2 3 0 1 3 2 3 1 1 0 1 2 1 2 S 1 1 1 1 3 2 1 2 4 3 3 5 6 1 3 4 5 5 F 8 8 5 5 9 6 4 4 5 5 3 5 3 2 3 3 3 2 S 1 4 1 1 6 3 3 3 6 4 4 9 7 3 5 6 9 8 Marcatori prossimo turno: 23/09 ore15 ANCONA - MASSESE GALLIPOLI - PISTOIESE J. STABIA - PESCARA MARTINA - CROTONE PERUGIA - AREZZO POTENZA - LANCIANO SALERNITANA - TARANTO SAMBENEDETT. - SORRENTO SANGIOVANNESE - LUCCHESE P Reti Casa Reti Fuori Reti Totale Totale Fuori N 5 Reti: Di Gennaro (Gallipoli) 3 Reti: Ferraro (Salernitana) 2 Reti: Maglietta, Mastronunzio (Ancona); Martinetti (Arezzo, 1); Giorgetti (Lanciano); Bruno (Martina); Ginestra (Perugia); De Lucia (Pescara, 1); Berretti, Delgado (Potenza); Di Napoli (Salernitana); Dionigi (Taranto) 1 Rete: 53 giocatori Vantaggio di Vianello. Fusco equilibra il match. Ottimo primo tempo Potenza a 7’ dal poker Un tempo a testa: pari sostanzialmente giusto JUVE STABIA POTENZA 1 1 JUVE STABIA (3-5-2): Trini 6,5; Ghomsy 6,5, Olorunleke 6, Di Berardino 6 (1'st Gritti 6); Calà Campana 5,5 (37' st Longobardi sv), De Rosa 7, Fanelli 5,5 (1'st Fusco 6,5), Marzocchi 6, Pisani 6; Baclet 6, Caputo 6,5. A disp.: Leopizzi, Rizza, Esposito, Affaticato. All.: Esposito 6. POTENZA (4-3-3): Iuliano 6,5; Lolaico 6, Urbano 6,5, Cuomo 6,5, Memè 6,5; Dettori 7, Ametrano 6 (37' st Cammarota sv), Berretti 6 (24' st Di Bella 6); Vianello 6,5, Delgado 6 (39' st Tassone sv), Grillo 6. A disp.: Pipolo, Falanga, Bevo, Ippoliti. All.: Falanga 6,5. ARBITRO: Calvarese di Teramo 6. RETI: pt 4' Vianello (P), st 38' Fusco (JS). NOTE: spettatori circa duemila, con folta rappresentanza ospite. Ammoniti: Caputo, Urbano, Cuomo, Cammarota. Angoli 7-4 per la Juve Stabia. Recupero: pt' 2'; st 5'. CASTELLAMMARE DI STABIA - Quando sono entrambe le formazioni a recriminare sul risultato finale allora vuol dire che il pareggio rispecchia i valori in campo. La Juve Stabia rimpiange infatti su una sterile supremazia territoriale raramente concretizzatasi in occasioni da rete mentre il Potenza, forse troppo rinunciatario nella ripresa, recrimina l'incertezza difensiva da cui è scaturita la rete del pari. Degna dell'evento la cornice di pubblico dopo che il Prefetto di Napoli ha in extremis concesso il benestare per la trasferta dei tifosi lucani, presenti in circa 300 in curva Ferrovia. Una sfida che fa tornare alla memoria quelle indimenticabili degli anni settanta quando Juve Stabia e Potenza sgomitavano per la promozione nella serie C, allora non ancora divisa. Oltre 400 ultrà sugli spalti del Menti Indelebile lo spareggio di Bari con la beffa del potentino Scarpa all'ultimo minuto dei tempi supplementari dopo una gara dominata dalla Juve Stabia. Ma il derby si è ripetuto anche negli anni più recenti, nel maggio 2004 quando il calendario si divertì a riservare la sfida all'ultima giornata del girone di ritorno della serie D con le due formazioni distaccate di una sola lunghezza: ad approdare in C/2 furono le vespe stabiesi per un rigore molto dubbio di Ingenito in un Romeo Menti stracolmo all'inverosimile. Nel 4-3-3 di Pasquale Arleo della vigilia l'unico dubbio era rappresentato dalla presenza dello stabiese purosangue Lello Ametrano, sofferente per una distorsione alla caviglia. Alla fine Ametrano ha stretto i denti scendendo in campo dall'inizio, sostituito poi da Cammarota nel finale. In attacco fa il suo rientro tra i titolari Delgado al posto dello squalificato Galantucci, appiedato per due giornate di campionato dal giudice sportivo dopo l'ingenua espulsione rimediata contro la Massese ad inizio partita. Esordio stagionale, subito ba- gnato da una rete, per Vianello in luogo dell'infortunato Pignalosa. Problemi di abbondanza tra le fila locali: tutti a disposizione compreso l'ultimo arrivato, il camerunese Ghomsi costretto in settimana a tornare in patria per un grave lutto familiare. Ortodosso il 3-5-2, con il ritrovato tandem di attacco Baclet-Caputo, che lo squalificato Capuano (così come il suo collega Arleo) schiera sull'erbetta sintetica del civettuolo impianto stabiese. Alla prima occasione utile è il Potenza a passare proprio sotto la curva che ospita i sostenitori rossoblu. Prolungata azione di Dettori al limite dell'area avversaria. Il rimpallo in area favorisce Vianello che di destro non perdona infilando Trini con un preciso diagonale. La Juve Stabia barcolla e all'8' i rossoblù vanno vicini al raddoppio con una punizione a rientrare di Grillo e Baclet, con un colpo di testa provvidenziale, respinge nei pressi della linea. Intorno al 20' si fa vedere la Juve Stabia con De Rosa che, dopo aver rubato palla a centrocampo, conclude con una rasoiata di destro che Iuliano devia in ango- lo con la punta delle dita. Al 27' il taccuino si colora ancora di gialloblù con uno scambio volante tra Calà Campana e Caputo concluso dall'attaccante locale con un destro svirgolato. Il Potenza arretra un po' troppo il baricentro della propria manovra e rischia di subire il pari. Al 34' Caputo libera Baclet solo davanti a Iuliano ma il piplet potentino è abile a non farsi ingannare dal rivale deviando con abilità la sfera. Al 35' i rossoblu si risvegliano con un mortifero contropiede condotto da Grillo, sulla sua conclusione Trini non trattiene ma riesce a mettere una pezza sulla successiva conclusione a colpo sicuro di Delgado. Nel secondo tempo i locali colpiscono (8') la parte superiore della traversa con Caputo, su palla inattiva. E quando il Potenza pensa di aver messo le mani sui tre punti arriva il pari di Fusco, lesto a sfruttare una sponda aerea di Baclet. I locali credono nella vittoria ma, in pieno recupero, è un grande Trini a deviare in tuffo una palla destinata all'incrocio dei pali di Urbano. Giampaolo Esposito Identificati 50 tifosi UNO dei sei pullman di supporter rossoblù partiti alla volta di Castellammare ha fatto ritorno direttamente a Potenza, ma non al posto previsto, bensì alla Caserma della Polizia Stradale di Santa Maria. Motivo qualche furtarello di caramelle nell’autogrill di Contursi, quando la carovana di supporter stava facendo ritorno nel capoluogo. Almeno, tanto è stato opportuno apprendere anche da un gruppo di genitori decisamente preoccupati dal ritardo con il quale alcuni figli hanno fatto ritorno a casa. Questioni di prassi burocratiche, tutti identificati i componenti del torpedone in questione che nel frattempo, avranno consumato qualche pacchetto di caramelle. ilQuotidiano 4ª GIORNATA 27 Sport SPOGLIATOIO Falanga: «Buonissimo primo tempo. Ci è mancato il gol del 2-0» •Lunedì 17 Settembre 2007 Vianello, gioia a metà Dettori: «Dispiace perdere punti in questo modo» LE PAGELLE IULIANO 6,5: Le rare sortite della Juve Stabia si fermano tra le sue mani. Un baluardo insuperabile che non ha colpe sul gol del pari segnato da Fusco. LOLAICO 6: Pisani e Marzocchi non passano per novanta minuti. Intercetta, spinge e si propone in avanti, ma nel secondo tempo soffre troppo MEME' 6,5: In fase di interdizione è insuperabile ma quando deve spingere soffre gli eccessi di prudenza della squadra invece di osare. Una tattica di gioco che si rivelerà deleteria quando la Juve Stabia troverà il gol del pari. URBANO 6,5: Sgomita, anche troppo. Si becca un cartellino giallo e rischia di provocare un rigore quando interviene a valanga su De Rosa in area di rigore. CUOMO 6,5: Annienta Caputo e Baclet. Un vero mastino a guardia della linea difensiva. DETTORI 7: Tra i migliori in campo. Se il Potenza tiene testa alla Juve Stabia e riesce a difendersi bene per tutta la partita è anche merito suo, che intercetta palloni e mantiene il possesso della palla, alleggerendo il lavoro della difesa. AMETRANO 6: Non è al massimo ma la classe non è acqua. Decisivo in alcuni frangenti. Ad inizio partita, abbraccia il vice di Ezio Capuano, Agostino Esposito, stabiese come lui. Sono stati vicini di casa ed hanno giocato nello stesso cortile. CAMMAROTA s.v.: Gioca troppo poco per farsi notare, sia in positivo che in negativo. GRILLO 6: A sinistra gli arrivano pochi palloni ma lui li gioca tutti con maestria e cercando di trarre il massimo profitto. Conclude poco, però, senza sfruttare bene le azioni in contropiede. DI BELLA s.v.: Arleo gli dà il compito di rimpinguare la linea difensiva. VIANELLO 6,5: E pensare che doveva giocare Pignalosa. E' arrivato da pochi giorni e si vede, perché l'intesa coi compagni non è perfetta. Alla prima occasione, mostra però le sue doti di attaccante e segna il gol dell'1-0. TASSONE S.V: Entra e dopo due minuti la Juve Stabia pareggia. Da quel momento saltano gli schemi. BERRETTI 6: Svolge il suo compitino con diligenza ma senza strafare. Poco spirito di iniziativa. DELGADO 6: Sono sue le poche conclusioni sulle sortite in contropiede del Potenza. Potrebbe fare molto di più se la sua squadra osasse. g.e. ANTONIO FALANGA, ex di turno per i suoi trascorsi con la casacca gialloblù commenta il primo pari in campionato dopo tre vittorie consecutive del Potenza: «Buonissimo il primo tempo, se lo avessimo chiuso sul 2-0 nessuno avrebbe avuto nulla da ridire - dichiara il sostituto di Arleo, presente tra i tifosi rossoblu in curva ferrovia - Nella ripresa la Juve Stabia ha avanzato il suo baricentro e abbiamo sofferto di qualche difficoltà sulle fasce, paradossalmente abbiamo subito la rete del pari proprio quando ci eravamo coperti di più le spalle con l'ingresso di Di Bella. Ma questo è il bello del calcio. Il risultato comunque ci soddisfa, i giocatori hanno rispettato alla lettera le indicazioni. In ogni ca- Ciccio Dettori so avevamo assenze importanti cui sopperire anche se chi è sceso in campo ha fatto in pieno il suo dovere dal primo all'ultimo minuto». Stessa storia anche sulla sponda stabiese. Anche Capuano, costretto a mimetizzarsi, è sostituito in sala stampa dal secondo Agostino Esposito, al suo esordio in panchina al Romeo Menti: «La squadra sta crescendo, con un ottimo possesso palla abbiamo chiuso in difesa la formazione attualmente prima in classifica. Il Potenza è stato bravo a chiudere ogni varco utile, poi nel secondo tempo abbiamo rischiato un pizzico di più in attacco con l'ingresso di Fusco ed i risultati sono stati lampanti». Arriva poi in sala stampa Marco Vianello, a rete dopo appena quattro minuti della sua gara di esordio in maglia rossoblu. «Sarebbe stato il massimo festeggiare il mio debutto con una rete da tre punti esordisce l'attaccante potentino, sostituto di Pignalosa - Peccato, siamo stati raggiunti proprio quando avevamo fatto la bocca alla vittoria. Non sono ancora al meglio, in percentuale direi al 70% dopo lo spezzone di partita giocato in Coppa Italia. Non ero impreparato a giocare dal primo minuto, considerate le non perfette condizioni fisiche di Pignalosa l'allenatore mi aveva anticipato questa sua idea di gettarmi subito nella mischia». Anche capitan Dettori è indeciso se festeggiare per il punticino o recriminare per i due punti non raccolti: «Dispiace sprecare punti così, forse nessuno ha sottolineato che l'arbitro ha invertito la punizione da cui è scaturita la rete del pareggio. Era un fallo evidente per noi. Pazienza, non dobbiamo però montarci la testa, la salvezza è il nostro obbiettivo principale e aver conquistato un risultato utile in casa di una diretta concorrente è in ogni caso positivo. Primo tempo da incorniciare, nel secondo abbiamo arretrato un po' troppo la nostra azione ma va considerato che esistono anche gli avversari, e su di loro dobbiamo anche regolare la nostra tattica. Non mancheranno durante il campionato i momenti difficili ed è allora che saremo chiamati a dimostrare il nostro carattere». g.e. L’esultanza di Vianello e Delgado 28 Sport Lunedì 17 settembre 2007 Zero a zero allo Scida: i padroni di casa recriminano per l’occasione persa Meglio non farsi del male Il Crotone pareggia con la Salernitana ma la vetta si allontana 4ª GIORNATA CROTONE SALERNITANA 0 0 CROTONE (4-3-3): Concetti 6; Quondamatteo 6, Rossi 7, Borghetti 7, Bonomi 6; Pacciardi 6 (dal 29' s.t. Espinal s.v.), Pederzoli 6 (dal 14' s.t. Briglia 6), Galardo 6; Basso 6 (dal 29' s.t. Bischeri 6), Dal Rio 6, Ghezzal 6 (Nicastro, Patarini, Ogbonna, Mosciaro). Allenatore: Indiani 6. SALERNITANA (4-4-2): Pinna 7,5: Ambrogioni 6, Fusco 6,5, Troise 6,5, Milanese 6; Ciarcià 5,5 (dal 21' s.t. Russo s.v.), Soligo 6, Di Deo 6,5, Mammarella 6 (dal 1' s.t. Mamede 6); Masini 4 , Di Napoli 6 (dal 45' s.t. Turienzo s.v.) (Robertiello, Cardinale, D'Isanto, Magliocco). Allenatore: Agostinelli 6. ARBITRO: Palazzino di Ciampino 6. NOTE: spettatori 3500 circa (1666 paganti, per un incasso di Euro 16714; abbonati 1134, rateo non comunicato). Espulsi Masini al 28' p.t. . Ammoniti: Pederzoli, Dal Rio, Pacciardi, Ciarcià, Pinna. Angoli: 91. di LUIGI SAPORITO CROTONE -Risultato bugiardo come non mai. Il Crotone sbatte contro i pali della porta della Salernitana, contro il suo portiere e contro un decisione arbitrale che ha lasciato con l'amaro in bocca tutti. Fanno sorridere a fine gara le dichiarazioni di Luca Fusco, un ex, che parla di risultato giusto quando nell'altro stanzone i suoi compagni e il suo allenatore dicono l'esatto contrario e ringraziano la buona sorte. Il Crotone, dopo il ko di Perugia, si ripresenta in campo con quasi la stessa formazione che aveva chiuso al Curi. Dentro Pederzoli e Dal Rio, fuori Fiasconi e Russo. Borghetti centrale con Quondamatteo e Bonomi esterni bassi. A centro ecco Pacciardi e Galardo sulle fasce mentre uno scatenato Ghezzal cerca la via del gol in tutti i modi possibili e immaginabili. La Salernitana non ha Ferraro (ko domenica scorsa) ma si schiera con la coppia De Napoli - Masini. A centrocampo Di Deo e Soligo tengono alto l'argine con Ciarcià e Mammarella nel ruolo di guastatori esterni. Il Crotone parte sparato anche se il primo brivido lo procura Masini ma Concetti è attento. Ghezzal sembra spiritato e cerca la via del gol da tute le parti. Dal Rio gli fa spazio con la sua mole mettendo in difficoltà Fusco e Troise. La Salernitana barcolla sotto i possenti colpi dei rossoblu e sembra li li per capitolare. Al 20' clamoroso Ghezzal: raccoglie un pallone al limite e spara un destro che colpisce il palo. La palla gli ritorna ancora sul destro e lui di piatto questa volta colpisce in pieno la traversa. Due legni in meno di un secondo è troppo per il francoalgerino che si dispera. Al 27' l'episodio che paradossalmente cambierà la gara. Rossi reclama su Masini per una sua entrata col gomito alto e per tutta risposta riceve un colpo dall'attaccante campano. PAGELLE CROTONE Azione di Basso che manda a terra un avversario granata L'episodio non sfugge ad Arena che è il secondo collaboratore di Palazzini. Richiama l'arbitro e per Masini la gara finisce al 28' del primo tempo. Agostinelli riassetta la squadra passando ad un 44-1 col solo De Napoli in attacco. La Salernitana chiude tutti i varchi e per i rossoblu è difficile trovare varchi utili. Si va negli spogliatoio con la speranza che l'uomo in più del Crotone possa cambiare la storia di questa gara. E invece per oltre un ora il Crotone non trova il bandolo della matassa. Il tecnico granata mette in campo anche Ma mede come centrale di centrocampo spostando Soligo sulla fascia quasi a fare da punta finta. Il Crotone cerca ancora spazi per vie centrali perché dalle fasce non produce nulla di interessante. Quondamatteo oltre al 'compitino' non offre niente più, Bonomi dall'altra parte pensa più a coprire. Galardo si sfianca così come Pacciardi. Indiani cambia: dentro Briglia per Pederzoli e Espinal per Pac- ciardi. I risultati non arrivano anche perchè la fatica si fa sentire. Nel finale i fuochi d'artificio: dalla bandierina Bischeri (dentro al posto di Basso) indirizza per Rossi che di testa colpisce la traversa. Un minuto dopo Troise caccia letteralmente da dentro la porta un pallonetto di Bischeri e allo scadere Pinna si esalta salvando un gol con un volo sotto l'incrocio su tiro di Ghezzal per la gioia dei 750 tifosi granata giunti a Crotone. CONCETTI (6) - Chiude bene in apertura una incursione di Masini e poi si limita a fare lo spettatore. QUONDAMATTEO (6) - In gergo si dice che fa il 'compitino' ed effettivamente si vede poco. Non spinge come tutti vorrebbero anche se in difesa non soffre. ROSSI (7) - Annienta Masini, lo fa espellere e nel finale cerca anche il tiro da tre punti ma senza fortuna. Avrebbe meritato di più. BORGHETTI (7) - Tappa il buco di Fiasconi e inanella una bella prestazione. Di Napoli gli scappa solo una volta e basta. BONOMI (6) - Come Quondamatteo, non spinge e lascia il lavoro pesate a Galardo. PACCIARDI (6) - Parte titolare e se la deve vedere con Mammarella prima e Soligo poi. Dà tutto fino a quando Indiani lo rileva (dal 29' s.t. ESPINAL S.V.) PEDERZOLI (6) - Rispetto a Perugia un altro calciatore. Preciso, sicuro e anche più svelto nella manovra. Dà ordine e geometrie alle giocate dei rossoblu (dal 14' s.t. BRIGLIA (6) - Entra con le dighe serrate da parte della Salernitana e non trova varchi dove poter lanciare gli attaccanti). GALARDO (6) - Gara di eccezionale sofferenza. Fa Dal Rio svetta di testa tutte e due le fasi e alla fine ci rimette in lucidità. Rimane sempre un elemento di lusso per il Crotone. BASSO (6) - Spende tantissimo ma non incide come Indiani vorrebbe. (dal 29' s.t. BISCHERI (6) - Porta scompiglio nell'area avversaria ma senza troppa fortuna) DAL RIO (6) - Avrebbe meritato il gol con un colpo di testa allontanato sulla linea di porta. Se becca il giallo per un rigore dubbio ma si vede che è un cavallo di razza, un centravanti vecchia maniera che a Crotone mancava da tempo. GHEZZAL (6) - Le prova tutte con sfortuna e con imprecisione. Pali e traverse e un Pinna che si esalta nell'ultimo tiro prima della sirena. l. s. «Bisogna accettare il risultato del campo». Agostinelli gongola Indiani fa il pragmatico CROTONE - Dopo la sconfitta di Perugia in casa Crotone ci si aspettava una riscossa. Bene la prova ma il risultato non è stato alleato dei rossoblu. Indiani non si preoccupa e fa il pragmatico. “Bisogna sempre accettare il risultato del campo perché evidentemente quello che abbiamo fatto sul campo non è bastato ma sono contentissimo della prestazione della mia squadra. C'è da dire che la fortuna non è stata dalla nostra parte. Potrei dire invece che, indipendentemente dei pali colpiti, abbiamo sbagliato dei gol incredibili e quello non deve succedere”. Nemmeno l'uomo in più ha dato un aiuto al Crotone, come successe 15 giorni fa contro la Pistoiese, “Mi piace sottolineare che abbiamo dato fondo a tutte le nostre risorse. Anche in parità numerica la mia squadra ha fatto vedere cose egregie e poi con un uomo in meno loro hanno rinserrato le fila ed è finita così”. Francesco Rossi ha avuto l'urlo del gol strozzato in gola per la traversa colpita nel finale. Con chi ce l'ha? “Con la sfortuna innanzitutto e poi magari con la nostra imprecisione. Dopo l'espulsione pensavamo di poter portare a casa la vittoria e invece è diventato più difficile. Però non ci possiamo rimproverare proprio nulla perché meglio di così non si poteva”. L'ex Andrea Agostinelli strappa ancora un pareggio a Crotone. Ci era riuscito anche la passata stagione in B quando guidava la Triestina. Ma questa volta la fortuna gli ha dato una grossa mano perché il Crotone ha davvero molto da recriminare I fan della Salernitana ieri pomeriggio allo Scida di Crotone tra traverse, pali, salvataggi sulla linea, rigori reclamati e gol sbagliati. “Credo che la svolta del match sia stata proprio l'espulsione perché da quel momento è finita una bella partita che aveva visto sia noi che il Crotone produrre molte palle gol. Noi siamo andati vicino al gol un paio di volte mentre il Crotone ha dimostrato ancora una volta di essere una grande squadra. Avendo perso Ma- sini per espulsione ci è venuto a mancare l'uomo giusto per attaccare gli spazi. Nella ripresa - prosegue Agostinelli - abbiamo tenuto testa ad un grande Crotone per 40 minuti e nel finale abbiamo avuto un po' di fortuna sull'ultima azione in mischia. Ma giocare oltre un ora con un uomo in meno e contro un grande Crotone non è cosa facile”. r. s. Il tecnico del Crotone Indiani: ieri ha recriminato per le occasioni da gol create dalla sua squadra senza valessero il successo Sport ilQuotidiano 4ª GIORNATA •Lunedì 17 Settembre 2007 29 Il Taranto piega il Gallipoli nei minuti di recupero Ascenzi, gol al debutto TARANTO GALLIPOLI 2 1 I COMMENTI Il tecnico degli jonici Cari: «Meritato» TARANTO (4-3-2-1): Barasso 6; D'Alterio 5, Pastore 6, Di Bari 5,5, Colombini 6; Cavallo 6,5 (28' st Ascenzi 6,5), Marsili 6,5 (13' st De Falco 6), De Liguori 6, Caccavallo 6; Cutolo 5,5, Dionigi 6 (28' st Cammarata sv). A disp.: Faraon, Sciaudone, Tesser, Zaccanti. All.: Cari 6. GALLIPOLI (4-5-1): Rossi 6; Lo Monaco 5,5, Molinari 6, Antonioli 6, Suriano 6; Vastola 5 (32' pt Cigan 6), Monticciolo 6,5, Correa 6,5, Stentardo 6, Cini 6,5 (34' st Di Miceli sv); Di Gennaro 6. A disp.: Santarelli, Enow, Russo, Horvath, Morello. All.: Bonetti 6. ARBITRO: Tozzi di Lido di Ostia 6. MARCATORI: pt 4' Dionigi (T); st 25' Di Gennaro (G), 48' Ascenzi (T). NOTE: spettatori 6.000 circa. Ammoniti: Cavallo, Dionigi, Lo Monaco, Molinari, Di Gennaro. Espulso al 25' Di Gennaro per doppia ammonizione e al 33' st il tecnico del Gallipoli Bonetti. Angoli 7-1 per il Gallipoli. Recupero: pt 2'; st 5'. TARANTO. Al 93' lo Iacovone esplode. Un gol in mischia di Ascenzi evita che il derby tra Taranto e Gallipoli finisca, per la quinta volta di fila in campionato, in parità. Tre punti che rincuorano il Taranto che conquista la vittoria del rilancio, mentre il Gallipoli assapora il dolce calice della sconfitta all'ultimo istante. Rispetto alla precedente sfida di Pistoia, il Taranto cambia cinque elementi facendo esordire dal primo minuto Colombini, Caccavallo, Di Bari e Marsili; i primi tre al debutto assoluto. I giallorossi di Bonetti rinunciano ad una punta e prediligono uno schieramento più abbottonato con Cini e Vastola larghi sulla linea mediana a supportare da vicino il riferimento avanzato Di Gennaro. Gli ionici passano con Dionigi al 4'. Cross di Colombini, Caccavallo intercetta sull'uscita del portiere Rossi, la palla è preda del centravanti di casa che segna il suo secondo gol in campionato con un abile tocco diagonale. Bonetti inverte la posizione gli esterni alti Cini e Vastola, ma è sempre il Taranto a rendersi attivo soprattutto con le penetrazioni di Caccavallo, davvero in giornata. I rossoblù sono più continui, piacciono di Il gol del vantaggio del Taranto firmato da Dionigi più in fase di costruzione con Cutolo e Caccavallo sempre in grado di fornire imprevedibilità all'azione. Efficace in fase difensiva, dove Di Bari e Pastore controllano agevolmente Di Gennaro. Al 28' Dionigi non gira in gol un bel traversone di Cutolo. Bonetti capisce che il 4-5-1 non produce effetti e al 32' inserisce la punta rumena Cigan al posto di Vastola. Al 39' grande palla gol per i padroni di casa: Cutolo serve un comodo assist per Dionigi che spreca malamente con un destro sbilenco. Il finale di tempo è del Gallipoli. Al 43' Di Gennaro, su angolo di Correa, coglie in pieno la traversa con un colpo di testa. L'attaccante si ripete in acrobazia due minuti dopo, ma Barasso è pronto. Sul finire di tempo Dionigi rimedia la sua quarta ammonizione in stagione e salterà la sfida domenica a Salerno. La ripresa propone un Gallipoli aggressivo e Cigan, dopo due minuti, impegna Barasso nella deviazione in angolo. Al 5' gol annullato a Di Bari che si aiuta con la mano prima di battere per il possibile 2-0. Dall'alto arrivano i pericoli per il Taranto. Al 7' Molinari sfiora il gol dopo un corner battuto da Correa. La gara è più aperta con gli ospiti decisamente con il pallino delle operazioni in mano, anche se azioni degne di nota non se ne registrano. Esce Marsili (crampi) per De Falco. Al 23' c'è il pari. Di Gennaro su corner di Correa (e non poteva essere diversamente) anticipa Di Bari e realizza. L'attaccante esulta sotto la curva, togliendosi la maglia. Già ammonito, Di Gennaro viene espulso. Cari, con un uomo in più, manda in campo Cammarata e Ascenzi. Alla mezzora Cutolo vicino al gol con un sinistro volante che Rossi smanaccia in angolo. Di Bari, anche lui colpito da crampi, annulla la superiorità numerica. Il Taranto sembra avere poco fiato ma al 48' una girata di Cutolo viene respinta corta da Rossi e Ascenzi ribadisce in gol da pochi metri per tre punti che valgono l'aggancio a quota sette punti. Luigi Carrieri UN derby sofferto, ma che alla fine ha regalato tre punti ad un Taranto in sempre in partita, anche dopo la rete del pareggio di Di Gennaro, e che ha gettato il cuore oltre l'ostacolo per portare a casa una vittoria che, come conferma anche mister Cari, a conti fatti è più che legittima: "E' stata sicuramente una vittoria meritata. Abbiamo giocato un primo tempo importante esprimendo anche un bel gioco. Nella ripresa siamo un po' calati in lucidità specialmente nell'ultimo passaggio, ma è normale. Abbiamo un po' patito le palle inattive, ma il Gallipoli ha in rosa calciatori fisicamente possenti e dalla buona elevazoine". Una squadra rinnovata rispetto alla gara di Pistoia, con gli innesti di Di Bari, Marsili, e in corsa del decisivo Ascenzi, per non parlare di Caccavallo, autore di una buona partita: "Molti calciatori erano alla prima partita dopo molto tempo, vedi Di Bari, Caccavallo e Marsili, ma sono contento per la loro prestazione. Caccavallo sarebbe dovuto uscire già all'intervallo, poi abbiamo dovuto fare di necessità virtù e i piani sono cambiati". Colombini e D'Alterio sono stati decisivi nelle manovre offensive della squadra di Cari, e pensare che alla vigilia non dovevano nemmeno essere della partita: "Abbiamo giocato bene con gli esterni alti. Riuscivamo ad arrivare fino al limite dell'area e D'Alterio e Colombini mi hanno garantito spinta e qualità perchè sono due che sanno giocare molto bene al calcio. Fortunatamente ho a disposizione una squadra che mi permette di operare diverse scelte". MARGINI La squadra vista nel derby è in netta crescita, ma Ci vorrà un po' di tempo ancora. Dobbiamo fare ancora qualche verifica, ma quando saremo in forma sarà un Taranto nettamente migliore. Lo spirito comunque non cambia, noi scendiamo in campo sempre per vicere ed oggi ci siamo riusciti". (blunote) Cocco aveva raggiunto l’Arezzo, in vantaggio con Kroupi Travolta la Sambenedettese con tutti i nuovi in campo Il derby griffato da Myrtaj Il Pescara è più che vivo AREZZO PISTOIESE PESCARA SAMBENEDETTESE 2 1 4 1 PESCARA (4-4-2): Indiveri 6; Diliso 7, Romito 6,5, Fortunato 7,5, Vitale 6; Felci 6, Caracciolo 7 (10' st Leone 6), Ferraresi 6, Micco 6,5; De Lucia 7 (29' st L. Di Matteo 7), Alfageme 7,5 (15' st Sansovini 7). A disp.: Aridità, Conti, Packer, Zappacosta. All.: Lerda 7,5. AREZZO (4-3-3): Marconato 6; Lopez 6, Ranocchia 6,5, Conte 6, Bricca 6 ; Togni 6, Goretti 6 (19' st Cazzola 6), Savi 6; Vigna 5,5 (9' st Cavagna 7), Falomi 5,5 (29' st Myrtaj 7), Kroupi 7. A disp.: Nicoletti, Roselli, Grillo, Beati. All.: De Paola 7. PISTOIESE (4-4-2): Mareggini 6; Briganti 6, Calabro 5,5, Venturelli 6,5, Di Simone 6; Boldrini 5,5 (41' st Gambadori 4), Guerri 5, Femiano 7 (31' st Lanzillotta 6), Bellazzini 5,5 (27' st Genova 6); Cocco 5, Motta 6. A disp.: Lippi, Pisani, Cacelli, Baldassarre. All.: D'Arrigo 5,5. SAMBENEDETTESE (4-2-3-1): Visi 5,5; Pistillo 5,5, Servi 5, Galeotti 5, Ferrini 5; Giorgino 6 (28' st Olivieri sv), Marino 5 (35' pt Palladini 6); Soddimo 5, Romanelli 6, Cia 5 (10' st Alteri 5); Curiale 6. A disp.: Bindi, Moi, Camisa, Morini. All.: Ugolotti 5. ARBITRO : Paparazzo di Catanzaro 6. ARBITRO: Nasca di Bari 6. RETI: st 10' Kroupi (A), 18' Cocco (P), 43' Myrtaj (A). NOTE: spettatori 2.043 per un incasso di euro 21.940,00. Espulsi: Conte (A) Guerri ( P ) Gambadori ( P ). Ammoniti: Togni, Conte, De Simone, Cocco. Angoli 6-1 per la Pistoiese. Recupero: pt 2'; st 5'. AREZZO. Arezzo-Pistoiese è stata una partita a due facce. Ad un primo tempo bruttissimo è seguita una ripresa più intensa, vivace ed emozionante. Vince l'Arezzo alla fine di una battaglia che si porterà dietro tanti strascichi. La domenica amaranto non inizia nel migliore dei modi. L'attaccante Martinetti, dopo aver provato un'ora prima della partita, lamenta dolori ad un ginocchio e dà forfait. Il tecnico De Paola lo sostituisce con Falomi che va ad affiancare l'esordiente francese Kroupi e Vigna in un 4-3-3 sulla carta molto offensivo ma, alla realtà dei fatti, ben poco concreto. Meno male che l'esordiente Kroupi si rivela giocatore di qualità e va subito a segno. Decimo minuto della ripresa, Cavagna va via sulla fascia sinistra e crossa, colpo di testa del francese e palla in fondo al sacco. Il gol dà la scossa alla Pistoiese e fa cadere in RETI: pt 13' Alfageme (P); st 9' De Lucia rig.(P), 33' L. Di Matteo (P), 41' Curiale (S), 42' Sansovini (P). Myrtaj letargo i padroni di casa. Il risultato non può che essere il gol del pareggio ospite. E' il 18', Motta si libera in area e crossa, i difensori amaranto dormono, arriva Cocco che di piatto segna nella porta sguarnita. De Paola vuole la vittoria a tutti i costi e getta nella mischia anche Myrtaj. La punta albanese coi mette poco a ripagare la fiducia del mister. Minuto 43, dopo una mischia in area ospite, Cavagna crossa e Myrtaj, tutto solo, batte di testa Mareggini. Il gol scatena una battaglia in campo perché, sull'azione del gol, il difensore centrale Calabro, dopo uno scontro con Kroupi, rimane a terra e gli aretini, invece di buttare fuori la palla, ne approfittano per segnare. Degli “scontri finali” ne fanno le spese i pistoiesi Gambadori e Guerri ed il capitano Conte che sarà costretto a saltare il posticipo della prossima giornata con il Perugia. Giorgio Melani NOTE: spettatori 2.798 per un incasso totale di 25.570 euro (abbonati 462 con un rateo di 2.525 euro), con larga rappresentanza ospite. Al 34' st è stato allontanato dalla panchina il vice presidente del Pescara, Claudio Di Giacomo. Ammoniti: Caracciolo, Servi, Diliso, De Lucia. Angoli 6-2 per la Sambenedettese. Recupero: pt 2'; st 4'. PESCARA - Bentornato Pescara. La C1 riabbraccia una delle sue protagoniste annunciate alla vigilia del campionato. Un poker che annienta la Samb, troppo modesta per essere vera, e riporta una ventata di entusiasmo in riva all'Adriatico, nonostante siano ancora da risolvere i problemi societari (questa sera importante riunione del cda). Insomma, l'ottimo esordio cancella le delusioni della squadra che aveva disputato le prime tre giornate (due sconfitte e un pari). Il Pescara non scende più in campo con una Primavera rimaneggiata, ma con una squadra di categoria, potenzialmente di categoria superiore, anche se questo lo dirà il campionato più in là. Per il derby dell'Adriatico il tecnico Franco Lerda, prima vittoria su una panchina professionistica, ha potuto schierare tutti i nuovi acquisti e ha portato a casa i frutti del lavoro “segreto” svolto nelle due settimane d'incubazione della nuova squadra, nel ritiro di Porto San Giorgio. Il Pescara gioca con un 4-4-2 arrembante, dove gli esterni alti sono una spina nel fianco costante per la difesa rossoblu. I biancazzurri passano sulla giovane formazione di Ugolotti con estrema facilità. Allo strapotere tecnico dei padroni di casa, la Samb ha potuto opporre solo agonismo e qualche calcione non punito da un deludente direttore di gara. La partita non ha storia dopo dieci minuti di studio. Difesa reattiva, sempre pronta ad anticipare le statiche punte marchigiane. Il centrocampo ha muscoli e fosforo. L'attacco è esplosivo, Lerda schiera tutte e quattro le sue punte e loro rispondono andando a segno una dietro l'altra. La squadra gioca bene, fin troppo per essere alla prima uscita stagionale. A far fare bella figura ai pescaresi, ci si mette anche la Samb, squadra che ha troppi problemi in questo momento per sperare anche in una tranquilla salvezza. Alla fine, i marchigiani si beccano anche qualche coro di protesta dei loro tanti tifosi al seguito. A Pescara splende il sole. I biancazzurri esprimono una manovra rapida, con frequenti cambi di gioco e un contropiede micidiale. Belle le reti. L'argentino Alfageme di testa su assist di Diliso, raddoppio su rigore di De Lucia (al 9' st), primo gol da pro' per Di Matteo e, nel finale dopo la rete ospite di Curiale, chiude Sansovini che festeggia l'esordio all'Adriatico un minuto dopo essere entrato in campo. Orlando D'Angelo 30 Sport Lunedì 17 Settembre 2007• ilQuotidiano Il pari va stretto al Sorrento. Brunner inoperoso 4ª GIORNATA Regge il bunker Perugia Zizzari-Cipolla in gol La Lucchese inizia a correre LUCCHESE MARTINA 2 0 LUCCHESE (4-4-2): Gazzoli 6; Dei 6, Azizou 6, Zanetti 6,5 (18' st Guidi 6), Nocentini 6,5; Bellè 7 (27' st Bonfanti sv), De Simone 6, Briano 6,5, Bolzan 6; Cipolla 7 (20' st Bertolini 6), Zizzari 6,5. A disp.: Castelli, Bono, Giglio, Scalise. All.: Braglia 6,5. MARTINA (4-3-3). Mancini 6,5; Scopelliti 5, Gambuzza 5, Mariniello 6,5 (30' pt Moresi 5,5), Bruno 5; Iennaco 6,5, Favasuli 6,5, Sullo 6,5; Manca 6 (34' st Mancino sv), Cazarine 6 (Nielsen 6), Guariniello 5,5. A disp.: Mirriero, Misca, Arias, Ligori. All.: Pellegrino 6. ARBITRO: Corletto di Castelfranco Veneto 6,5. RETI: pt 29' Zizzari; st 12' Cipolla. NOTE: spettatori 3000 circa. Ammoniti: Scopelliti e Moresi. Angoli 4-4. Recupero: pt 4'; st 3'. LUCCA. Vince la qualità sulla volontà. Una Lucchese che, alla distanza, sfrutta il suo maggiore tasso tecnico, supera senza grandi problemi un Martina intelligente tatticamente, bello da vedersi, ma sterile in attacco. Una partita molto bene interpretata, soprattutto dal punto di vista tattico, una Lucchese che ha concesso poco ai fronzoli, strizzando l'occhio alla sostanza: il fine giustifica i mezzi, giustifica soprattutto tre preziosissimi punti in più in classifica. Di contro, il Martina ha poco da rimproverarsi. I pugliesi hanno giocato la loro partita, lo hanno fatto dignitosamente, sparando le cartucce a disposizione. E' dai piedi di Sullo che parte un assist a manca, liberato in piena area di rigore. L'attaccante è defilato e spara sul primo palo, la sfera tocca solo la rete esterna. Siamo al 13', ed è il migliore momento del Martina, che va al tiro con Sullo dalla distanza, ma la botta è centrale. La Lucchese è lenta, in difficoltà, Braglia dalla panchina si sbraccia, perchè la soluzione si chiama Bellè. L'esterno deve sacrificarsi di più, tornando a dare una mano in mediana. E' qui che la partita cambia volto tattico. Braglia indo- MASSESE SANGIOVANNESE vina la posizione dell'esterno rossonero, alza leggermente Dei, facendo diventare la parte di campo utilizzata da Sullo molto più difficile da utilizzare. Stoppare il Martina e ripartire, le squadre di allungano, vengono fuori i padroni di casa. Bellè sale in cattedra e dai suoi piedi partono gli inviti più ghiotti per gli avanti toscani: 23' Bellè, apertura su Bolzan, tiro cross lambisce la traversa; 25' va via sulla destra Dei, cross per Cipolla, conclusione a botta sicura, ma ribattuta da Mariniello. prima della rete della Lucchese da registrare un brutto fallo di Azizou su Cazarine a centrocampo, non punito dal signor Corletto. Scocca la mezzora, la Lucchese ha ripreso in mano il centrocampo e De Simone cambia da sinistra a destra per Dei. Va via l'ex ravennate che se serve il folletto Cipolla, tiro ribattuto. Sulla sfera si avventa Zizzari, che prima supera Mancini in dribbling, poi con un preciso diagonale supera la difesa del Martina e insacca. Siamo al 30' e nell'azione del gol, Mariniello si fa male, entra Moresi. Da quel momento la difesa del Martina non sarà più così affidabile. Adesso arriva il momento del duello personale fra Mancini e Bellè: in tre occasioni, dal 32' al 34' il portiere si oppone con efficacia alle conclusioni dell'attaccante toscano. Minuto 45', altro fallo in area su Cazarine e il brasiliano va a ko, entra il giovane danese Nielsen. Si chiude con un gol di differenza la prima frazione di gioco, ma soprattutto, per il Martina, con due giocatori fondamentali in meno: Mariniello e Cazarine. Nel secondo tempo ci si aspetta una reazione dei ragazzi di Pellegrino, che però sembrano aver smarrito freschezza ed efficacia. Dopo dodici minuti di non gioco, arriva il raddoppio della Lucchese, su grazioso dono della retroguardia del Martina: con la difesa schierata, Cipolla vince un rimpallo al limite dell'area su Scopeliti. Nessuno lo contrasta, anzi, per la verità Gambuzza non chiude, come neppure Moresi, e l'attaccante toscano ringrazia e supera Mancini. Giulio Tortigliani 1 0 MASSESE (4-4-2): Sciarrone 7; Mariotti 6,5, Diagouraga 6,5, Binchi 6,5, Cangi 6; Melara 6 (24' st Piccinni 6,5), Billio 6 (28' st Campisi 5,5), Musacci 7, Guglieri 6,5; Artistico 7, Pippi 6 (35' st Masi 6). A disp.: Papeschi, Russo, Falco, Amodeo. All.: Melotti 6,5. SANGIOVANNESE (4-3-2-1): Barberis 6; Di Bari 6, Salvatori 7, Scucugia 6, Varriale 6 (1' st Cardini 5,5); Rulli 6, Caleri 6, Camillucci 6; Furlanetto 5,5 (28' st Colurcio 6), La Fortezza 6 (18' st Arrigoni 6,5); Cesaretti 5,5. A disp.: Scotti, Ferrando, Menichini, Brizzi. All.: Caccia 6. ARBITRO: Mannella di Avezzano 5. SORRENTO PERUGIA 0 0 SORRENTO (4-1-4-1): Brunner 6; Ferrara 6,5, Maury 7, Braca 6,5, Pezzella 6,5; Ruotolo 7; Vanin 5 (42' st Gautieri sv), Nicodemo 5,5, Maiorano 6, Radi 6 (38' st Russo sv); Rastelli 6 (18' st Fragiello 5). A disp.: Ambra, Maraucci, Migliozzi, Padula. All.: Provenza 6. PERUGIA (4-4-2): Puggioni 7; Rizzo 6, De Martis 6, D'Andrea 6, Angeli 5; Morfù 5 (11' st Amore 5), Delnevo 7, Bernini 5, La Vista 7; Califano 5 (27' st Catinali 5), Mazzeo 5 (16' st Porro 5). A disp.: Bianchi, Palazzo, Cherubini, Mocarelli. All.: Cuccureddu 6. ARBITRO Giancola di Vasto 5. NOTE: terreno di gioco in erba sintetica. Spettatori 1.600 circa (674 paganti, 478 abbonati), incasso 14.615 euro. Espulso Delnevo al 49' st per somma di ammonizioni. Ammoniti: Rastelli, Ruotolo, Delnevo, Angeli, Bernini, Brunner, Porro, Maury. Angoli 5-3 per il Sorrento. Recupero: pt 1'; st 5'. SORRENTO. Il Sorrento costruisce, il Perugia resiste. Alla fine, i grifoni escono indenni dalla trappola dello stadio Italia, strappando un pareggio che fa morale e classifica. Il punto, invece, va decisamente stretto ai padroni di casa che, dopo un inizio di gara a tratti soporifero, hanno trovato Partita opaca per il bomber perugino Califano sulla loro strada un Puggioni in stato di grazia: l'estremo difensore umbro si è superato in almeno quattro interventi. Inoperoso il suo collega, Alex Brunner: il portiere rossonero non è stato mai seriamente impensierito dalla coppia Mazzeo-Califano. A Sorrento, dunque, si presenta un Perugia accorto, deciso a difendere con i denti il pareggio in casa dei rossoneri. Al 18', Rastelli, lanciato in profondità, si ritrova a tu per tu con Puggioni: l'attaccante tenta il colpo di testa ma l'estremo difensore lo anticipa in due tempi. Al 34' Brunner devia in angolo una punizione di La Vista. Al 43' si accende la gara: Radi calcia una punizione destinata all'incrocio dei pali, ma Puggioni, con un guizzo, mette in angolo. Allo scadere della prima frazione di gioco, Ruotolo serve Radi sulla sinistra ma la conclusione del difensore (adattato a mezza punta) si stampa sulla traversa. Le squadre vanno negli spogliatoi. Al rientro in campo, il Perugia prova a subito a sorprendere i padroni di casa: al 2' Califano, imbeccato con un lancio dalla tre quarti, mette la sfera alle spalle di Brunner. I sessanta sostenitori perugini esultano, ma il guardalinee aveva già sbandierato l'off side nel momento del lancio. Al 26', il Sorrento ha una ghiotta occasione per portarsi in vantaggio: Radi si incarica di battere un corner dalla sinistra. Il cross pesca Braca: il difensore colpisce al volo da distanza ravvicinata, ma Puggioni si supera, smanacciando in angolo. Il Sorrento inserisce il fantasista Russo al posto di Radi (38')e l'espero Gautieri al posto di Vanin (42'): i rossoneri sono decisi ad aggiudicarsi l'intera posta in palio. Il forcing è asfissiante, ma l'unica vera occasione i costieri se la procurano al 47': Fragiello (subentrato a Rastelli) si libera di un avversario e, dal vertice destro dell'area, lascia partire una conclusione destinata all'angolino sinistro della porta difesa da Puggioni. Ma oggi, l'estremo difensore è in giornata di grazia: il portiere si distende e devia in angolo. Dal corner seguente, Maury ci prova in mezza rovesciata, ma la palla finisce alta. Fabio Siniscalchi Lanciano e Ancona si confermano piacevoli sorprese Senza reti, ma bel gioco LANCIANO ANCONA 0 0 LANCIANO (4-2-3-1): Farelli 7; Del Prete 6, Bolic 6, Mariscoli 6, Vitale 6; Tricarico 6, Vicedomini 6; Wilker 6,5 (1' st Pintori 6), Lauria 6 (16' st Silvestri sv), Giorgetti 6; Bonvissuto 6 (41' st Aurino sv). A disp.: Russo, Cruciani, Bianchini, Vincenti. All.: Moriero 6. ANCONA (4-2-3-1): Guarna 6,5; Masiero 6, Olivieri 6,5, Fanucci 6, Rizzato 6; Anderson 6, Caremi 7 (22' st Croceri sv); Cazzola 6 (16' st Staffolani sv), Miglietta 6,5, De Sousa 6; Mastronunzio 6 (35' st Nassi sv). A disp.: Zomer, Langella, Lacrimini, Albanese. All.: Monaco 6. ARBITRO: La Mura di Nocera Inferiore 6. NOTE: giornata estiva, terreno in buone condizioni. Spettatori 2.000 circa, in curva nord 200 tifosi dorici. Ammoniti: Cazzola, Olivieri, Bonvissuto. Angoli 8-5 per l'Ancona. Recupero: pt 2'; st 5'. LANCIANO. Lanciano e Ancona saranno due belle realtà di questo girone B. Il pareggio senza reti di ieri pomeriggio né è la prova concreta. Zero a Zero diver- Il Lanciano tente con occasioni da gol a raffica, non concretizzate solo grazie alla prontezza dei due portieri. Lanciano e Ancona sono due squadre sbarazzine, che stanno acquisendo domenica per domenica una mentalità vincente che potrebbe portarle lontano. Francesco Moriero e Francesco Monaco (l'ex di turno insieme con il portiere Guarna, mentre nel Lanciano l'ex è Drazen Bolic) si affidano allo stesso modulo, il 42-3-1. I frentani hanno Bonvissuto come terminale offensivo, supportato da Wilker, Lauria e Giorgetti. Monaco ha il gigante Ma- stronunzio, con Cazzola, Miglietta e De Sousa alle spalle. I reparti avanzati fanno movimento, creano spesso situazioni offensive interessanti, ma le emozioni vere non diventano gol. La partenza è tutta di marca dorica. Gli ospiti si rendono pericolosi con Mastronunzio in diagonale, poi con Miglietta (calibrato colpo di testa che spaventa Farelli) e, soprattutto, nel finale della prima parte di gara con il sudamericano De Sousa: c'è ancora Farelli a dire no e suggellare una domenica da Superman. La ripresa è un film d'azione degno di un oscar, se le palle Artistico fa felice la Massese RETE: pt 26' Artistico. NOTE: spettatori 607 per un incasso di 19.677 euro. Amm: Scucugia, Diagouraga, Billio, Sciarrone. MASSA Non è bastato alla Sangiovannese un secondo tempo passato tutto in attacco per fare risultato allo stadio dei Marmi di Carrara. La Massese, pur soffrendo, ha difeso bene il gol segnato nel primo tempo e si è aggiudicata la prima vittoria della stagione. Primo ko invece per la squadra di Nicola Caccia che può recriminare per un calcio di rigore non dato al quinto minuto di recupero ma che deve anche recitare il mea culpa per una scarsa incisività offensiva. La Massese ha capitalizzato al meglio la superiorità mostrata nella prima frazione. Il primo sussulto si è avuto soltanto al 21' quando su una punizione dalla destra di Musacci che ha bucato l'area Diagouraga ha fallito la deviazione sotto misura. Solo un minuto più tardi la Sangio ha subito il gol che le è costato la partita. Su cross di Guglieri la difesa ha sbagliato il fuorigioco e Artistico, tutto solo in area, in torsione ha trovato di testa l'angolo alto. Frastornata dal gol preso, gli ospiti hanno rischiato grosso sban- dando paurosamente per una decina di minuti. Al 35' ancora Guglieri ha messo in mezzo dalla sinistra. Artistico in tuffo di testa ha tentato di replicare il gol ma stavolta Barberis si è opposto in tuffo. Il gioco però è continuato e sulla respinta corta Melara a botta sicura ha sparato sul portiere. Subito dopo Cangi da due passi ha mandato sopra la traversa una bella punizione di Musacci. Per la Sangiovannese da registrare al 37' una conclusione a lato senza troppe pretese di Camillucci. Veramente troppo poco. Nella ripresa Caccia si è fatto più aggressivo. Ha gol create da entrambe le squadre si tramutassero in gol. L'Ancona riparte con grande decisione. Primo brivido per il Lanciano con Caremi che, al 4', colpisce il palo su deviazione di Farelli. I rossoneri non stanno a guardare: al 9' Vitale in azione personale arriva davanti a Guarna e cerca di fulminarlo, ma l'ex di giornata è un ragno e respinge in angolo. Passano i minuti e le gambe si fanno pesanti. Nessuno in campo, però, vuole sprecare l'occasione di salire ancora in classifica, e le possibilità di andare a segno continuano ad arrivare grazie agli spazi che si fanno sempre più vasti da una parte e dall'altra. Il Lanciano ci crede, Moriero nell'ultimo cambio inserisce una punta fresca, Aurino, ma il sussulto finale è di Pintori, che costringe Guarna al miracolo su una botta dalla distanza. E' l'ultima occasione vera della partita, che si chiude con un pari giusto e con le due squadre ancora ai vertici della classifica. Le tifoserie ringraziano con una standing ovation finale: i tifosi di Lanciano e Ancona si divertiranno ancora durante la stagione. Dino Di Riso tolto un difensore, Varriale, ed ha aggiunto una punta, Cardini. All'8' una punizione di La Fortezza è finita a lato. Con la Sangio in pressione al 24' la Massese si è fatta vedere con Artistico che ci ha provato su punizione, lontana e decentrata, e colpendo la traversa. Al 26' un cross teso di Arrigoni è stato allontanato da Sciarrone in uscita mentre al 31' si è avuto un grande recupero di Piccinni su Cardini lanciato a rete. Al 33' Sciarrone si è superato alzando in corner un bolide su punizione di Scucugia con la barriera zebrata colpevolmente aperta. Al 50' infine Cesaretti è caduto in area invocando il rigore per una netta trattenuta non vista però dall'arbitro. Gianluca Bondielli Sport ilQuotidiano 4ª GIORNATA •Lunedì 17 Settembre 2007 4ª giornata SERIE C2 Girone C Andria BAT - Benevento 1 - 2 p.t.: 40’ Clemente (Be); s.t.: 8’ Clemente (Be), 38’ Pasca (AB) Celano - Vibonese 2-1 p.t.: 30’ (r) Mignogna (Ce); s.t.: 4’ Barrionuevo (Ce), 47’ (r) Mastrolilli (Vi) C.Roma - Monopoli 1-0 s.t.: 5’ (r) Di Canio Gela - Cassino p.t.: 28’ Franciel; s.t.: 8’ Palma 2-0 Marcianise - Catanzaro 1 - 0 s.t.: 24’ Manco Melfi - Scafatese 1-1 s.t.: 15’ Brutto (Me), 49’ Montalto (Sc) Noicattaro - Sangiusepp. 4-5 p.t.: 5’ Varriale (Sa), 10’ Noviello (Sa), 20’ De Cesare (Sa), 35’ Moscelli (No), 42’ (r) Zotti (No), 46’ Moscelli (No); s.t.: 3’ Moscelli (No), 41’ Gasparini (Sa), 45’ Contino (Sa) V. di Sangro - Igea V. 2-1 p.t.: 11’ Romano (VdS), 15’ Piroli (VdS); s.t.: 15’ Matinella (IV) V.Lamezia - Pescina 0-1 p.t.: 20’ Sansone Squadre BENEVENTO MONOPOLI SCAFATESE V. DI SANGRO NEAPOLIS PESCINA V.G. MARCIANISE CISCO ROMA CELANO VIBONESE CATANZARO V. LAMEZIA CASSINO ANDRIA NOICATTARO GELA MELFI IGEA V. Punti Gioc. 12 9 8 7 7 7 7 6 6 5 4 4 4 4 3 3 2 1 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 Casa V Di Canio in gol Monopoli battuto CISCO ROMA MONOPOLI 1 0 P 0 0 1 0 1 1 0 1 0 1 0 0 1 0 0 0 2 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 2 0 1 1 1 0 1 V 2 1 1 0 1 1 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 N P 0 0 1 1 0 0 1 2 0 1 1 1 0 1 0 0 0 0 0 1 0 1 1 1 1 0 1 1 1 0 2 1 2 2 2 2 V N P 0 0 2 1 1 1 1 3 0 2 1 1 1 1 0 0 2 1 0 1 0 1 1 1 1 0 2 1 2 2 2 2 3 3 2 3 4 3 2 2 2 2 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 0 0 3 Reti: Perna (Scafatese) 2 Reti: Lo Russo (Cassino); Frisenda (Catanzaro); Loseto (Monopoli, 1); Caputo, Suarez (Noicattaro); Laboraggine (Pescina); Piroli (V.di Sangro) 1 Rete: 48 giocatori ANDRIA BAT BENEVENTO Si rialza il Gela Cassino alle corde 1 2 CISCO ROMA (4-3-1-2): Lafuenti 6.5; Santarelli 6, Ferri 7, Cottini 7, Riolo 6.5; Drascek 6.5, Manni 6 (1' st Bianchi 6), Mazzarani 7; Alessandrì 6 (22' st Guglielmelli 6); Zarineh 6, Di Canio 6.5 (16' st Angeletti 6). A disp.: Paoletti, Padella, Pantano, Fanasca. All.: Gagliardi 6.5. ANDRIA BAT (4-3-3): Romano 6,5; Patané 4, Carnevali 5,5, Rizzo 6, Montemurro 5; Pisciotta 5 (41' st Rizzi sv), Spinelli 6, Librizzi 5,5 (1' st Faieta 5); Siclari 5 (1' st Vadacca 4,5), Pasca 6, Catania 5,5. A disp.: Dibitonto, Balducci, Catalucci, De Gennaro. All.: Jaconi 5. MONOPOLI: (4-2-3-1): D'Urso 6; Colella 6 (28' st Aquino sv), De Sanzo 6.5, Di Sole 6.5, Pugliese 6.5; De Santis 6 (40' st Lorusso sv), D'Allocco 6.5; Loseto G. 6.5 (17' st Cavaliere 5.5), Bitetto 6.5, Cardascio 6; Caracciolese 5.5. A disp.: Moschetto, Paris, Vittorio, Loseto F.. All.: Trillini 6.5. BENEVENTO (4-4-2): Gori 6; Martinelli 6, Castaldo F. 6, Landaia 6, Palermo 6; Imbriani 6,5, Vagnati 6 (41' st Agnelli sv), Cinelli 6, Tufano 7 (46' st Bianciardi sv); Castaldo L. 6,5, Clemente 7 (36' st Polani sv). A disp.: Amabile, Di Fiordo, Masciantonio, De Porras. All.: Simonelli 7. ARBITRO: Carbone di Napoli 6. ARBITRO: Ruini di Reggio Emilia 5,5. MARCATORI: st 4' Di Canio rig. RETI: pt 37' Clemente (B); st 16' Clemente (rig.) (B), 39' Pasca (A). GELA CASSINO 2 0 GELA (3-5-2): Spanu 6,5; Palma 6,5, Mancini 6, D'Aiello 6; Tamburro 6, Bucolo 6, Berti 6 (15' st Parlagreco 6), Ike 6, Lo Piccolo 6; Franciel 7 (18' st Omolade 6), Falconieri 6,5 (40' st Monastra sv). A disp.: Orlandi, Ambrosecchia, Mento, Iannelli. All.: Irrera 6 CASSINO (4-4-2): Mennella 6; Grando 6, Di Nunzio 5, Mucciarelli 6, Padovani 6,5; Iozzi 6,5, Cichella 6,5, Mauro 6 (33' st Esposito sv), Lo Russo 6; Crisci 6 (10' st Di Maio 6,5), Bardeggia 6 (26' st Molinaro 6). A disp.: Sambucini, La Manna, Gargiulo, Carcione. All. Grossi 5,5. ARBITRO: Valentini di Città di Castello 6. RETI: 28' pt Franciel; 8' st Palma. NOTE: Gara disputata a porte chiuse per ordine del Prefetto di Roma. Ammoniti: Riolo, Pugliese, Di Sole. Espulso al 32'st il dirigente Nugnes. Angoli 17-6 per il Monopoli. Recupero: pt 3'; st 4'. ROMA. La Cisco Roma guidata dal suo capitano Paolo Di Canio supera un coriaceo Monopoli al temine di una gara molto tirata, combattuta dall'inizio alla fine, ottenendo la sua prima vittoria stagionale. Il Monopoli non è dispiaciuto sia per impegno che per l'impianto di gioco ma contro i romani, pur avendo avuto il predominio territoriale per buona parte della ripresa, non è stato in grado di trovare la zampata vincente necessaria per agguantare il pareggio. Sarà fondamentale per i pugliesi, recuperare al più presto il bomber De Florio. Poche le emozioni nella prima parte della gara. Partono bene i padroni di casa che al 16' con una bella triangolazione Di Canio-Alessandrì- Drascek, il cui tiro viene respinto da Pugliese in calcio d'angolo. Al 35' clamorosa palla gol fallita da Cardascio che, in area, conclude sparando alto. Nella ripresa sono ancora i romani a partire bene, sospinti da Di Canio e dalla verve di un inesauribile Mazzarani, un baby davvero interessante. Al 3' giunge l'episodio chiave della partita; Di Canio lavora un buon pallone e dal fondo lo rimette in area dove vi è un contatto tra De Sanzo e Alessandrì; l'arbitro non ha dubbi e decreta il penalty che lo stesso Di Canio trasforma. I pugliesi reagiscono immediatamente ed al 5' sfiorano il pareggio con una conclusione di Cardascio che termina di poco a lato. I romani arretrano il baricentro del gioco lasciando campo libero al Monopoli che, nonostante l'arrembaggio nell'area avversaria, non riesce ad ottenere il pareggio. Franco Silvestri NOTE: spettatori oltre 1500. Ammoniti: Rizzo, Martinelli, Vagnati, Catania, Vadacca, Tufano, Patané, Montemurro. Espulso al 21' st l'amministratore unico dell'Andria, Nuccio Troia, per proteste. Angoli 5-0 per il Benevento. Recupero: pt 0'; st 3'. ANDRIA. Il Benevento si conferma prima della classe con una prestazione tecnicamente e tatticamente ineccepibile. Tufano guastatore, Clemente esecutore: pomeriggio senza patemi per i 300 calorosi e correttissimi sostenitori giallorossi al seguito di Imbriani e compagni. Ha vinto il Benevento perché ha recitato un copione di eccelsa fattura; ha perso l'Andria perché ha accettato il confronto sul piano tecnico. E anche perché Jaconi ha poche alternative in difesa: il pur volenteroso e diligente Patané ha perso troppe volte i contatti con lo scatenato Tufano. E così i pericoli per Romano sono arrivati tutti dalla fascia destra: prima di sbloccare il risultato ci avevano provato senza fortuna Castaldo (il centravanti) e proprio Tufano. In mezzo, un'autorete sventata da Gori per il tocco maldestro di Palermo pressato da Siclari. Poi Clemente sblocca il risultato e Tufano prova a chiudere la pratica ma la manona di Romano gli nega il gol. La gara è scoppiettante anche nella ripresa ed in avvio i giallorossi potrebbero dilagare: prima Cinelli centra la traversa da pochi passi e con Romano fuori causa, poi lo stesso portiere si fa aiutare dal palo per sventare una conclusione di Vagnati su punizione. L'Andria ora ha paura del contropiede, ma il raddoppio arriva dal dischetto dopo l'ennesima percussione di Tufano che Patané ferma con una vistosa “cintura”: Clemente spiazza Romano. L'Andria ha una impennata d'orgoglio e accorcia con Pasca, ma gli uomini di Simonelli non corrono altri pericoli e, per una settimana, si godono il primato solitario. Vittorio Massaro F 2 5 2 5 2 3 3 1 2 2 3 1 3 2 7 2 1 1 S 0 1 1 2 1 2 1 0 2 1 2 3 2 2 6 2 1 2 F 4 1 3 0 5 2 1 2 1 2 0 2 1 1 2 1 2 1 S 2 1 1 1 5 2 2 2 2 3 1 1 5 4 4 3 5 3 F 6 6 5 5 7 5 4 3 3 4 3 3 4 3 9 3 3 2 S 2 2 2 3 6 4 3 2 4 4 3 4 7 6 10 5 6 5 Il festival del gol va al Neapolis Marcatori 4 Reti: Clemente (Benevento) Clemente show Super Benevento Reti Casa Reti Fuori Reti Totale Totale Fuori N 2 2 1 2 1 1 2 1 1 1 1 0 1 1 1 1 0 0 prossimo turno: 23/09 ore15 BENEVENTO - C.ROMA CASSINO - CELANO CATANZARO - SCAFATESE IGEA V. - V.LAMEZIA MONOPOLI - GELA PESCINA - MELFI SANGIUSEPPESE - ANDRIA BAT V.DI SANGRO - MARCIANISE VIBONESE - NOICATTARO 31 NOTE: spettatori circa 1.500. Angoli 8-2 per il Gela. Ammoniti: Berti, Franciel, Parlagreco. Recupero: pt 1'; st 5'. GELA- Un gol per tempo e il Cassino va ko contro il Gela. Laziali belli a vedersi solo nella gestione della palla ma poco concreti. Gela cinico e diligente nel gestire il risultato. Ne nasce una partita quasi a senso unico, seppur nel primo tempo la formazione di Grossi aveva impressionato per il buon possesso palla e l'impostazione tattica. Si è giocato con temperature estive elevate ed una umidità che tagliava le gambe ai protagonisti in campo. Grossi porta in panchina Carcione, ma deciderà di non rischiarlo neanche nel finale, così come l'attaccante Esposito resta in panca perchè non in perfette condizioni fisiche. Torna al Presti il difensore Alessandro Grando, protagonista lo scorso di un buon campionato. Bardeggia inizia bene ma conclude poco, merito anche della concentrazione sempre alta di D'Aiello e Mancini. La gara comincia con ritmi non alti, sia per il gran caldo che per la paura del Gela di sbagliare. Il brasiliano Franciel si presenta davanti al suo pubblico con una girata di sinistro che sibila a pochi centimetri dalla porta difesa da Mennella. La rete arriva al minuto 28. Il Cassino perde palla in attacco, Franciel avvia la ripartenza allargando sulla destra per Falconieri. Il cross basso trova la zampata vincente dell'attaccante carioca che festeggia il suo primo gol nel calcio italiano. Nella ripresa il Cassino abbozza una reazione, ma sulla girata di Lo Russo il portiere Spanu è attento. Dopo tre minuti il Gela raddoppia. Dall'angolo di Falconieri Franciel colpisce a botta sicura, sulla linea di porta c'è una respinta corta che trova come un falco il difensore Palma, pronto al tap-in vincente. Il Cassino potrebbe riaprire la partita al 28, quando Di Maio tira a botta sicura da pochi passi, ma Spanu è strepitoso nella sua parata d'istinto che strappa gli applausi del pubblico del Presti. NOICATTARO SANGIUSEPPESE 4 5 NOICATTARO (4-4-2): Cilli 5,5; Delorenzis 4,5 (22' pt Roselli 5,5), Savio 5 (27' st Linardi sv), Di Muro 5,5, Sassarini 4,5; Caputo 5 (38' st Garofalo sv), Sangirardi 5, Menolascina 5,5, Zotti 5; Suarez 5, Moscelli 8. A disp.: Sassanelli, De Giorgi, De Santis, Piccinni. All.: Giusto 6. SANGIUSEPPESE (4-4-2): Romagnini 6; Gasparini 6,5, Noviello 6,5, Cagnale 6, Corsale 4; Izzo 6 (5' st Maruggi 6,5), Marasco 6,5, Cerrato 6,5, Fofana 7 (15' st Contino 7); Varriale 6,5 (16' pt Scognamiglio 6,5), De Cesare 7,5. A disp.: Rastiello, Casapulla, Moxedano, Ausoni. All.: Mandragora 7. ARBITRO: Doveri di Roma 6. RETI: 5' pt Varriale (S), 10' pt Noviello (S), 20' pt De Cesare (S), 35' pt, 46' pt e 3' st Moscelli (N), 35' st Gasperini (S), 42' st Contino (S), 47' st Zotti (N, rig). NOTE: spettatori 800 circa. Espulso all' 11' pt Corsale (S) per gioco scorretto. Ammoniti: Delorenzis, Sassarini, Sangirardi, Fofana, Gasparini. Angoli: 15-4 per il Noicattaro. Recupero: pt 5', st 6' La Val di Sanro non stupisce più VAL DI SANGRO IGEA VIRTUS 2 1 VALDISANGRO (4-4-1-1): Armellini 6; Lieti 6, Pazzi 6, Cresta 6, Marinelli 6; Arcuri 6, Epifani 6, Bruno 6, Sivilla 6 (40' st Berardini sv); Romano 6; Piroli 6,5 (26' st Iadaresta 6). A disp.: Goletti, Orsinetti, Seppani, Velardi, Orlandi. All.: Pierini 7. IGEA VIRTUS (4-4-2): Apuzzo 6; Campione 6 (38' st Ghosheh 6), Agius 5, Alizzi 5, Panarello 6; Bonaffini 6 (32' st Crinò 6), Ruiz 6, Matinella 6,5, Di Toro 6 (47' st Giardina sv); Di Cosmo 5, Montella 6. A disp.: Di Masi, Fazio, Condello, Giaco. All.: Castellucci 5,5. ARBITRO: De Benedictis di Bari 6. RETI: pt' 11' Romano (V), 14' Piroli (V); st' 16' Matinella (I). NOTE: spettatori 400 circa. Ammoniti: Armellini, Agius. Espulso Romano al 10' st. Angoli 8-1 per l'Igea. Recupero: pt 0'; st 5'. ATESSA - All'Igea l'onore delle armi, alla Val di Sangro i tre punti. Ma quanti rimpianti per la truppa di Castellucci. L'undici del presidente Bonina parte forte, ma a sorpresa, i locali passano in vantaggio: Piroli addomestica il pallone sulla tre quarti e serve Romano che, in palleggio, beffa Alizzi e trafigge Apuzzo con un angolato piatto destro dagli undici metri. Ruiz, ben lanciato dai suoi, tenta si scavalcare Armellini, già uscito a valanga qualche istante prima e cade in area sul contatto col portiere: l'arbitro fa proseguire tra le vibranti proteste isolane. Micidiale il contropiede degli uomini di Pierini che con tre passaggi liberano Piroli davanti ad Apuzzo (assist di Romano che gli rende il favore). Tutto troppo facile per il lungo attaccante scuola Spal che al 14' insacca e mette il risultato in cassaforte. Una mazzata per gli uomini di Castellucci, che al 16' l'Igea torna a sperare: Ruiz batte un corner dalla sinistra, le torri di casa non spazzano e Matinella fa centro. 32 ilQuotidiano Sport In vantaggio con Brutto, gialloverdi raggiunti all’ultimo respiro Lunedì 17 settembre 2007• 4ª GIORNATA Melfi, una beffa atroce Albano spreca più volte il 2-0 e la Scafatese ringrazia MELFI SCAFATESE 1 1 Melfi (4-4-2): Petrachi 6; Vinci 6.5, Gabrieli 6.5, Giacometti 7, Marcuz 6.5; Brutto 8 (40' st Fusseini 6), Zaminga 6.5, Mitra 6, Frasca 6.5 (35' st Bacchiocchi 6); De Angelis 6.5 (26' st Ragatzu 6), Albano 4 (a disp: Cilumbriello, Buonanno, Doumbia, Gaeta) All. Pugliese Scafatese (4-4-1-1): Di Dio 6.5; D'Ambrosio 6.5, Peruzzi 6, Terracciano 6, Scrò 6; De Crescenzo 6.5 (5' st Montalto 6), Mandorino 6, Manoni 6, Spinelli 5 (20' st Panepinto 6); Onesti 5.5; Perna 5 (a disp: Afeltra, Nughes, Briotti, Rocco, Volpe) All. Favarin Arbitro: Tagarelli di Termoli (assistenti: Dioletta - Fascetti) Marcatori: st 14' Brutto, 49' Montaldo Note: spettatori 1200, con un centinaio di ospiti; ammoniti: Perna, Spinelli, Vinci, Bacchiocchi, calci d'angolo: 4 - 3; espulso Brutto al 50' st dalla panchina per proteste, recupero 2' pt e 5' st MELFI - Che peccato! Gara dominata dal Melfi, dall'inizio alla fine, tante occasioni mancate, poi il solito grande Brutto da il meritato vantaggio, Zaminga coglie il palo, Albano si mangia di tutto e di più e, al 49'15” ecco la tremenda beffa, col pari siglato dal giovane Montaldo. Finisce con un pari che suona come tremenda beffa per la grandissima prova del Melfi, che strameritava la vittoria. Era una gara da vincere a tutti i costi per i gialloverdi di casa, con solo un punto all'attivo ed il dover rinunciare all'infortunato Martinelli che porta all'utilizzo di Giacometti come centrale di difesa con Gabrieli. Dopo i due passi falsi, certo immeritati soprattutto a Monopoli la scorsa domenica, in trasferta, questa al Valerio contro la Scafatese era l'occasionissima da non mancare per non dover iniziare a soffrire proprio dalle prime settimane di questa quinta stagione di fila tra i professioni- sti dei gialloverdi del presidente Peppe Maglione. Tra gli ospiti, davvero ottima partenza per i canarini con ben sette punti e il ruolo di imbattuta matricola della C/2, qualche assenza in più per mister Favarin, con Amita fermato dalla decisione del giudice sportivo in settimana oltre alle indisponibilità di Calanchi, Marotta e De Luca. Ospiti quindi a coprirsi di più, infoltendo il reparto di mezzo con il solo capocannoniere Perna a giostrare in avanti, mentre per i ragazzi di Pugliese, col sostegno costante dei propri eccezionali tifosi e la bella giornata di sole sul green di casa, soltanto il cercare i tre punti per risalire rapidamente verso posizioni più tranquille di classifica, in vista di una crescita generale in condizione e convinzione del team gialloverde con l'andare del lavoro. Appare ben messa in campa la formazione salernitana, ma i ragazzi di casa, pur non affondando con buona continuità, arriva dalle parti di Di Dio in un paio di occasioni, con Brutto e De Angelis che mancano la porta ed al 13' è bravo Marcuz, aiutato da un rimbalzo, ad aggirare Perna che cercava un pallone in area. Intorno al 16' cresce la spinta in avanti del Melfi, ed è bravo Albano a girarsi al limite ma la sfera sfila alta oltre la traversa, prima che uno show in area di Brutto ubriachi Scrò e metta una gran palla per Albano che gira a rete, mancando il bersaglio e non trovando neanche la deviazione da due passi di De Angelis. Il segnale di crescita del Melfi sul campo costringe i campani a restar molto più coperti, ed il solito Brutto, sostenuto in mezzo da Mitra, diventano maggiormente protagonisti sulla scena del Valerio in chiave gialloverde. E l'ammonizione di Perna conferma un certo nervosismo di una Scafatese per ora inesistente di fronte ad un Melfi certo con maggiori stimoli in questa partita. I gialloverdi ripartono ed al 30' liberato in area Albano che si fa ribattere la battuta a rete dal portiere ospite, anche se si era alzata la bandierina è cresciuto dopo un cauto avvio, finendo con il dominare la Scafatese. Al 5' esce un infortunato De Crescenzo per Montalto, ma il Melfi resta presente in avanti, contro il team campano che resta chiuso all'indietro, e al 14', proprio lui, il migliore dei gialloverdi, capitan Umberto Brutto con un bel dribbling a rientrare che mette fuori causa due avversari in area e poi con un preciso sinistro mette in fondo al sacco, per lo strameritato vantaggio dei ragazzi di casa. Poi, a dimostrazione che è solo una squadra, il Melfi, quella presente sul terreno del Valerio, ecco prima lo splendido destro dai 35 metri di Zaminga, che coglie in pieno la base del palo che salva un immobile Di Dio al 19', poi ancora un inesauribile Brutto, splendida la sua prova, che porge all'accorrente Albano il pallone solo da girare in rete per il raddoppio ed invece l'ex Nocerina cicca clamorosamente, solissimo a tu per tu con Di Dio. Il numero nove è del tutto assente e quando al 26' si vede al cambio il debuttante Ragatzu, si crede sia lui ad uscire ma mister Pugliese preferisce dare cambio, ed applauso convinto dei suoi tifosi, al buon De Angelis di oggi. Ci prova anche Frasca, tiro secco ma centrale, fermato in presa da Di Dio, poi in campo per il Melfi anche Bacchiocchi proprio per Frasca, a sinistra, mentre la Scafatese, con poco costrutto ci prova a fare qualcosa in avanti, trovando solo il concreto lavoro in copertura di centrocampo e difesa dei gialloverdi. Unico tentativo alto di Panepinto su punizione al 43', dopo l'ingresso in campo di Fusseini per capitan Brutto per cui c'è la standing ovation, certo strameritata dal migliore in campo, nettamente. Al 46' Albano si conferma, si mangia un gol a porta vuota dopo l'assist preciso dell'indiavolato Ragatzu involatosi a sinistra prima di assisterlo oltre Di Dio. Punizione di Terracciano alta di un soffio al 48', poi Mitra in diagonale, esaltando il riflesso a terra del portiere salernitano. Ma pur dominando per tutta la gara, mancando l'incredibile per quello che era un raddoppio, e la conseguente prima vittoria strameritata visti i tanti gol mancati da Albano ecco la tremendissima beffa al 49'15” con un cross da sinistra di Mandorino che trova Montaldo al tiro con deviazione vincente, per un pareggio amarissimo per il Melfi e immeritato, per la Scafatese. Le proteste di Brutto in panchina lo portano a vedersi sventolare il rosso sotto il naso da Tagarelli e le incredibili occasioni sbagliate da Albano, pesano come un macigno sui gialloverdi che rinviano il primo successo stagionale, che meritavano alla grandissima contro una Scafatese inesistente, messa sotto per tutta la gara, senza idee e con un Perna davvero brutta copia del giocatore che si conosce. Antonio Baldinetti In alto la formazione del Melfi scesa in campo contro la Scafatese In basso l’esultanza di Brutto dopo l’illusorio vantaggio (Foto Marino) LE PAGELLE PETRACHI 6: nel primo tempo fa lo spettatore, intervenendo solo una volta, in avvio, coi pugni per la ribattuta su di un cross da sinistra, nella ripresa resta comunque attento VINCI 6.5: buona la sua gara difensiva, a sprazzi apprezzabile anche la spinta sulla sua corsia per un supporto a destra a Brutto, con più di un cross per il duo d'attacco GABRIELI 6.5: anche sulla sua gara, davvero positiva, il buon lavoro ad impedire a Perna di poter far danni in avanti, aiutando il compagno di linea Giacometti che sostituiva al suo fianco Martinelli GIACOMETTI 7: contro aveva un certo Perna, tre reti in tre gare ma si è disimpegnato alla grandissima giocando d'anticipo ed impedendo al pericoloso avversario di ricevere palloni giocabili MARCUZ 6.5: a sinistra difficilmente si passa, e se dalle sue parti arriva De Crescenzo, allora certo si assiste ad una bella lotta tra due elementi veloci ed abili a superarsi in un duello di grande valore BRUTTO 8: il solito capitano, veloce, caparbio, abile a superare avversari e difficoltà in dribbling con i suo guizzi ubriacanti per tutti, immaginarsi per il giovane Sgrò che ha provato a limitarlo, di certo senza riuscirci. Nonostante l'età, è e resta lui l'anima dei gialloverdi, e lo dimostra con una prova di gran sostanza e classe, ed un gol del vantaggio davvero splendido (40' st Fusseini 6: aiuta i suoi) ZAMINGA 6.5: buona prova in contrasto e lavoro a copertura davanti alla sua difesa, davvero poco per la costruzione e del signor Fascetti, e poi al 33' finisce sul fondo una gran botta di De Angelis da posizione troppo decentrata. Cresce ancora il team di casa che al 37' vede il veloce inserimento di De Angelis innescato dall'assist profondo di Zaminga e ci vuole un'uscita alla disperata coi piedi di Di Dio per impedire al puntero gialloverde di superarlo. Il portiere resta fermo per infortunio, ma si riprende subito, con il finale ancora a vedere il Melfi dominare in lungo ed in largo l'avversario, creando ancora due occasioni, prima col sinistro di Frasca dal limite bloccato in presa plastica dall'estremo ospite, e poi con un fuorigioco che ferma ancora De Angelis di certo una spanna oltre il compagno di linea Albano che di testa aveva provato a cercarlo, spizzando la sfera su cross del solito Brutto. Al riposo ancora nulla di fatto ma, ancora una volta, come avvenuto contro il Lamezia al debutto stagionale, ad inveire contro la buona sorte per un risultato che appare bugiardo, è il Melfi, che la ripartenza, anche se da lui ci si attende di più anche in questa fase del gioco e infatti, dopo il vantaggio, si porta più avanti e dai 35 metri centra un palo davvero incredibile che salva un Di Dio immobile MITRA 6: parte molto bene, volenteroso, ben disposto ad orchestrare la manovra dei suoi, ma sembra poco continuo, e spesso si ferma a metà campo, invece di spingere ed appoggiar maggiormente una azione melfitana che avrebbe bisogno di più della sua tecnica e dei suoi lanci illuminanti FRASCA 6.5: spinge, corre, tira, crossa con buona continuità il classe 85 spostato più avanti, per fare l'esterno di centrocampo. Per lui anche un paio di conclusioni pericolose, in una delle quali, un po' di attenzione maggiore, lo avrebbe portato certo a calciare in diagonale e non con una botta fermata dall'estremo avversario (dal 35' st Bacchiocchi 6: aiuta sistemandosi sulla corsia di sinistra) DE ANGELIS 6.5: ottima la gara dell'attaccante gialloverde, sempre presente a se stesso, attento, sia a scambiare con i compagni che a cercare la conclusione, anche se non sempre precisa. Manca il gol, ma arriverà, visto che il giocatore, rispetto al compagno di linea, c'è di certo (26' st Ragatzu 6: al suo debutto in casacca gialloverde) ALBANO 4: assente assoluto, non pervenuto, sbaglia tutto e sui suoi tantissimi errori pesa un immeritato pareggio che una Sacafatese inesistente porta a casa. a.b. Sport ilQuotidiano •Lunedì 17 settembre 2007 33 4ª GIORNATA A sinistra, la tifoseria del Melfi a destra la sparuta rappresentanza ospite (Foto Marino) SPOGLIATOIO Pugliese amaro. La rabbia di Zaminga: «Punti buttati» «Puniti i nostri errori» PALESE, sul volto di Carmine Pugliese, l'effetto dell'autentica beffa rimediata sessanta secondi prima di rientrare negli spogliatoi con il primo successo stagionale. Sarebbe stata sacrosanta, ma anche è anche innegabile che, il mancato successo, è più da addebitare alle responsabilità dei gialloverdi che ascrivere ai meriti della Scafatese. Infatti, l'allenatore di Ca- strovillari lo ammette immediatamente. «Abbiamo sbagliato troppo e siamo stati puniti. E' un vero peccato perché abbiamo fatto noi la partita in ogni momento, senza concedere nulla agli avversari. Insomma - pone l'accento Pugliese - è realmente poco quanto è stato raccolto da questa gara, nella quale siamo stati in grado di produrre gioco con equilibrio e nessuna sbavatura. Pur- troppo non si è rivelato sufficiente per vincere ma, senza dubbio, mi va bene il tipo di prestazione effettuata, sperando per il futuro, di non sprecare tanto nei sedici metri opposti, come è accaduto questa volta». Non fa una grinza il discorso del mister anche se, sinceramente, non tutti, per esempio, hanno compreso le motivazioni dei cambi effettuati. In ogni caso, per ora, ci si deve accontentare delle opportunità che comunque si riescono a costruire. D'ora in poi, tuttavia, diventa d'obbligo sciupare meno quando si tratta di metterla dentro, a tu per tu con l'estremo opposto o, addirittura, a porta vuota. Un concetto ribadito da Claudio Zaminga, uno dei pochi ad avere voglia di rispondere. «Sono stati assolutamente persi due punti che, invece, ci spettavano di diritto. Davvero non si capisce più cosa fare per raccogliere ciò che meriteremmo chiudendo prima il punteggio a nostro favore ma, ovviamente, non ci fasciamo il capo e ripartiamo dal buon livello di gioco che siamo in grado di offrire. L'auspicio maggiore sottolinea l'ex Vigor Lamezia - è di avere più fortuna nel prosieguo del campionato». Oggettivamente corretta, infine, l'analisi del trainer campano, Giancarlo Favarin. «Se fossi nei panni del mio collega sarei arrabbiatissimo - ammette - per un risultato che, in effetti, non è giusto. Ma è noto che il calcio è fatto anche da episodi e, stavolta, siamo stati premiati noi. Naturale, comunque, che sono contento del punto, ricordando che meriti del Melfi a parte, contavo tante assenze e, in merito, sono molto soddisfatto dell'impegno profuso da chi è subentrato. Siamo terzi in graduatoria, ma non varia il nostro obiettivo della salvezza tranquilla». Che rappresenta pure il traguardo principale del Melfi. Nonostante quanto accaduto ieri, le potenzialità per tagliarlo ci sono tutte. A patto, logicamente, che da domenica prossima le polveri di chiunque arrivi alla conclusione non siano bagnate. Adesso, pertanto, conviene basarsi sul discreto gioco che la squadra è capace di svolgere, per giungere, con la crescita di condizione, a non dolersi dei propri errori che, però, dovranno essere eliminati sia nell'area dei dirimpettai, sia in quella di competenza della difesa. Legittimo, volendo, rimproverare gli sprechi offensivi ma, altrettanto, è valido fare quando si tratta di proteggere un prezioso vantaggio. Non si può, al 94', lasciare un avversario libero di calciare con la sola forza della disperazione. I correttivi, dunque, vanno operati in tutte le direzioni. Marco Tucci In alto, a sinistra, lo sconforto di mister Pugliese, a destra, in contrasto, l’esultanza di Montalto al centro uno dei numerosi tentativi offensivi del Melfi, A lato, il gol del vantaggio del Melfi (Foto Marino) 34 Sport Lunedì 17 settembre 2007 Gioca meglio e produce più del Marcianise ma torna a casa con le pive nel sacco Sfortunato Catanzaro Manco stende i giallorossi orfani di Bueno e Frisenda 4ª GIORNATA MARCIANISE CATANZARO 1 0 REAL MARCIANISE (3-52): Fumagalli 6,5; Raucci 6 (11’ st Manco 6,5), D’Apice 6, Murolo 6; Nigro 5,5, Romano 5, Schiavon 6,5, Della Ventura 6, Piscitelli 6; Poziello 5,5 (11’ st Galizia 6,5), Innocenti 5,5 (33’ st Filosa sv). In panchina: Mezzacapo, Ciano M., Tedesco, Vanacore. Allenatore: Giacomarro 6. CATANZARO (3-4-2-1): Mancinelli 7; Caccavale 6,5, Di Meglio 6, Gimmelli 6; Ciano 6 (26’ st Merito sv), Benincasa 6,5, Coppola 6, Tomi 6; Berardi 6,5 (31’ st Cianni sv), Ferrigno 6,5; Sarli 6. In panchina: Ferrante, Scuderi, De Franco, Ancione, Alessandro. Allenatore: Silipo 6. ARBITRO: Stallone di Foggia 6. MARCATORE: st 23’ Manco. NOTE: spettatori 1000 circa di cui 100 provenienti da Catanzaro, incasso non comunicato. Ammoniti: Schiavon, Della Ventura, Manco, Galizia, Caccavale, Coppola, Sarli. Angoli 4- 3 per il Real Marcianise. Recupero: pt 1’; st 3’. di PASQUINO CORBELLI MARCIANISE – Dopo la brutta figura rimediata sette giorni fa nel derby con la Vigor Lamezia, sconfitta casalinga per 2-1 e fischi da parte dei propri sostenitori, l’obiettivo principale dell’incontro con il Real Marcianise, per il tecnico giallorosso Fausto Silipo era quello di capire se la sconfitta rimediata contro i lametini aveva rappresentato un malessere passeggero oppure no. Comprendere, quindi, se il Catanzaro è una squadra pronta a lottare per conquistare il passaggio di categoria. I dubbi, come ha dichiarato lo stesso tecnico nel post-partita si sono dissipati, nel senso che il Catanzaro è una squadra viva e pronta a giocarsi il tutto per tutto e dire la sua in questo non facile torneo Ferrigno, tra i migliori nel Catanzaro di C/2. Una considerazione, questa sottoscritta anche dal direttore generale Gianni Improta, espressa con serenità e convinzione nonostante l’immeritata sconfitta patita al Progreditur di Marcianise. Una sconfitta maturata in virtù di un episodio sfortunato che al 23’ della ripresa ha messo in movimento il neo entrato Galizia, il quale appena dentro l’area ha calciato a colpo sicuro, la sfera però, ha colpito il palo pieno ed è terminato sui piedi del furetto Manco, anch’egli da pochi minuti in campo, che tutto solo non ha avuto difficoltà ad insaccare e regalare tre punti importanti per la propria squadra. Dopo una prima fase di studio, che vede il Real Marcianise schierato da mister Giacomarro con l’inedito modulo 3-5-2, non capito molto dai giocatori in campo che vanno spesso in difficoltà, sono gli ospiti a farsi pericolosi al 22’ grazie ad un’indecisione di Murolo che mette in movimento Ferrigno. Il capitano appena dentro l’area conclude chiamando alla parata non facile Fumagalli che si salva in due tempi. Più tardi (27’) ci prova Berardi ma il tiro è fuori dello specchio della porta del Real Marcianise. I padroni di casa reagiscono e al 39’ si rendono pericolosi con Schiavon che, servito di testa da Ro- mano, dopo un perfetto stop di petto conclude di poco a lato dal limite dell’area. Al 40’ e 41’ doppia conclusione del Catanzaro, prima con Sarli il cui tiro è parato a terra da Fumagalli, e poi con Ferrigno che conclude in acrobazia, parata ancora dell’estremo difensore di casa, un’azione d’attacco dei giallorossi. Ripresa. Al 6’ su cross dalla sinistra di Ciano, D’Apice nel tentativo di colpire di testa inavvertitamente mette il pallone sui piedi di Berardi che è pronto a concludere ma colpisce ancora il difensore che smorza il tiro consentendo la presa di Fumagalli. Il Real Marcianise soffre e mister Giacomarro si rende conto della situazione e decide di mandare in campo (11’) contemporaneamente Galizia e Manco: il primo al posto di uno spento Poziello, il secondo in sostituzione di Raucci, un difensore. Cambia anche il modulo tattico, dal 3-5-2 si passa al 4-42, ed è questa la mossa vincente. Al 13’ è proprio il nuovo entrato Manco a creare scompiglio nella retroguardia ospite anche se la conclusione è di poco a lato. Al 23’ il Catanzaro si piega e porge il fianco proprio ai due uomini più freschi del Real Marcianise: Galizia e Manco. Il primo va coprire un pallone sulla fascia destra che, per mera sfortuna, carambola sul corpo di Gimmelli e poi controllato da Galizia che entra solitario nell’area di rigore ospite e batte a colpo sicuro sul tentativo di uscita di Mancinelli. Il pallone termina la propria corsa colpendo il palo alla destra del portiere e poi torna in campo proprio sui piedi di Manco che, tutto solo, non ha difficoltà ad insaccare e regalare la vittoria e tre punti preziosi alla propria squadra che, come spesso accade nell’ultimo triennio, non lo ripaga con la giusta considerazione. Il Catanzaro tenta di reagire per trovare il giusto pareggio, ma il forcing finale degli uomini di mister Silipo non sortisce gli effetti desiderati. PAGELLE CATANZARO MANCINELLI (7) – Migliore in campo, se il Catanzaro fosse riuscita a portare punti a casa, il merito sarebbe stato soprattutto suo. Sicuro in ogni circostanza, infonde convinzione a tutto il reparto arretrato. Incolpevole sulla rete. CACCAVALE (6,5) – Presidia con calma la zona centrale della difesa, fa valere finché può la sua prestanza fisica. Balbetta un po' nella seconda frazione di gioco. GIMMELLI (6) – Partita ordinata a sorvegliare la fascia destra, potrebbe presentarsi con maggiore continuità in avanti. CIANO I. (6) – Cerca come meglio può di tamponare a centrocampo le azioni che tentano di imbastire gli avversari. Ci riesce con la dovuta attenzione. Dal 26' st MERITO (SV) DI MEGLIO (6) – Copre con ritmo e tecnica tutta la zona sinistra del campo, attento in difesa e concreto quando si affaccia in attacco. BENINCASA (6,5) – Morde le caviglie degli avversari recuperando un buon numero di palloni al centro del campo. La sua presenza è una spina nel fianco dei padroni di casa. COPPOLA (6) – Manovra in maniera impeccabile sulla linea mediana, per i suoi piedi transitano tutti i palloni giocabili. Pericoloso anche nel tiro. FERRIGNO (6,5) – Discreta prestazione sulla linea di destra, presente in attacco ma costretto a continui ripiegamenti per dare una mano in mezzo al campo. SARLI (6) – Soffre la solitudine da Il portiere del Catanzaro Mancinelli uomo solo in attacco, servito col contagocce dai compagni di squadra. Cerca di farsi spazio nella difesa gialloverde, che risulta spesso un muro insormontabile. BERARDI (6.5) – Buona freschezza sulla trequarti sinistra, qualche incursione sotto rete. Cala alla lunga, ma finché ce la fa, offre un importante contributo. Spigliato. Dal 31'st CIANNI (SV) TOMI 6 – Tanta rabbia e buona volontà per cercare di interrompere le azioni avversarie, non riuscendovi più di tanto. Grintoso. Al tecnico delle Aquile Silipo non va giù il risultato del “Progreditur” «Una sconfitta che non accetto» Per l’allenatore la gara con la Scafatese “segnerà la svolta” Fausto Silipo, trainer giallorosso MARCIANISE – Il primo a raggiungere la sala stampa e a rendersi disponibile con i giornalisti è Fausto Silipo, allenatore del Catanzaro, al quale la sconfitta con il Real Marcianise è rimasta proprio indigesta. «E’ una sconfitta che non c’è - continua a ripetere posso accettare, e l’ho fatto con estrema tranquillità, la sconfitta patita domenica scorsa in casa con la Vigor Lamezia, ma quella di oggi proprio no. Nonostante assenze importanti - fa rilevare Silipo - la mia squadra ha giocato davvero un’ottima gara, per cui posso affermare che il Catanzaro e i tifosi, che anche oggi ci hanno seguiti qui in Campania, non meritano questa classifica deficitaria. Potevamo conquistare un punto prezioso e sacrosanto per migliorare la nostra graduatoria, purtroppo per noi loro sono stati più cinici e fortunati ed hanno sfruttato l’unica oc- casione che abbiamo concesso, grazie ad un infortunio della nostra retroguardia. Sia ben chiaro - ha tenuto ad evidenziare Silipo - non vogliamo accampare alcun tipo di alibi per questa sconfitta arrivata contro una buona squadra come il Real Marcianise, anche se da loro mi aspettavo qualcosa di più». Dopo appena quattro giornate disputate, che tipo di campionato si traccia all’orizzonte? «Per quanto visto fino ad oggi - ha riferito Silipo ai cronisti presenti al “Progreditur” - posso affermare che riuscirà a vincere questo campionato la squadra che meglio assimilerà le sconfitte facendone tesoro per traguardi più ambiti. Alla luce di ciò - ha aggiunto sono convinto che questo Catanzaro possa lottare per la vittoria finale ed arrivare tra le prime cinque in graduatoria, posto utile per disputare i play off per la pro- mozione in serie C/1». Il Catanzaro al “Progreditur” di Marcianise ha accusato assenze importanti, prime fra tutte quelle del duo d’attacco titolare: Bueno e Frisenda. «Senza nulla voler togliere a Sarli - ha sottolineato mister Silipo - che ha disputato una buona gara ma che non è il classico giocatore in grado di finalizzare determinate azioni, abbiamo accusato oltre il dovuto le importanti assenze di Frisenda e Bueno, un buon giocatore d’attacco, con un fisico da granatiere, in grado di fare la differenza in questa categoria. Speriamo di recuperali al più presto e, magari, averli a disposizione già domenica prossima nella gara interna con la Scafatese, una partita che deve segnare per il Catanzaro una vera svolta». Assente mister Mimmo Giacomarro, partito d’urgenza per la Sicilia per impegni familiari, a parlare da parte del Real Marcianise è il patron gialloverde Salvatore Bizzarro. Al presidente si fa notare che è si è visto un Real Marcianise in difficoltà nella prima frazione di gioco, più accorto e cinico nella ripresa, grazie, forse, anche al cambio di modulo, dal 3-5-2 al 4-4-2, e all’innesto di forze fresche come Manco e Galizia. «Il Real Marcianise - risponde Bizzarro - è una squadra che può farsi male da sola ed è ciò che è successo a Vibo Valentia, dove è uscita sconfitta senza meritarlo affatto, ed in parte stava accadendo quest’oggi con il Catanzaro. I giocatori devono capire che non è affatto importante il punteggio, ma vincere le partite anche con un solo gol di scarto, oggi, nella seconda frazione di gioco l’allenatore e la squadra hanno assimilato questo concetto ed è arrivata per noi un’importante vittoria». Pasquino Corbelli 35 Sport Secondo tonfo casalingo consecutivo dei biancoverdi battuti dal Pescina Lunedì 17 settembre 2007 Vigor, un brutto risveglio I lametini non riescono a recuperare il gol di Sansone 4ª GIORNATA VIGOR LAMEZIA PESCINA O 1 VIGOR (4-4-2): Furlan; Ciminari, Pascuccio (32’ st Porpora), Adani, Pippa; Carraro (16’ st Marasco), Lopetrone, Battisti, Riccobono; Alessandrì (25’ st Rosamilia), Lauria. In panchina: Parrotta, Petrassi, Aloe, Clasadonte. Allenatore: Ammirata PESCINA (4-4-2): Mandrelli 6,5; Stroffolino 6, Celli 6,5, Filippi 6,5, Silvestri 6; Laboragine 6,5, Giordano 6, De Angelis 6, Sansone 6,5 (20’ st Censori sv); Berra 6,5 (35’ st Arcamone sv), Bettini 6 (40’ st Lomardo). In panchina: Bifulco, Ogliari, Luciani. Allenatore: Cappellacci ARBITRO: Guida di Torre Annunziata (Alessi di Palermo e Drago di Caltanissetta). MARCATORE: 18’ pt Sansone NOTE: spettatori 2.500 circa. Ammoniti: Pascuccio, Lopetrone e Adani per la Vigor; Giordano e Filippi per il Pescina. Angoli: 2 a 2 Recuperi: 2’pt e 5’ st di PASQUALINO RETTURA LAMEZIA TERME – Sarà stata la “sbornia” del dopo derby, ma contro il Pescina i biancoverdi escono sconfitti non riuscendo ad “espugnare” il “D’Ippolito”. E la seconda sconfitta consecutiva casalinga. Niente da fare. I segnali di una squadra che trova difficoltà a impostare il gioco in casa si sono rivelati una conferma anche ieri. E non si dica che il gran caldo ha fatto la sua parte perchè gli oltre 30 gradi c’erano pure per gli ospiti. Sarà un caso che i biancoverdi in trasferta hanno conquistato tutti i 4 punti attuali in classifica? Probabilmente no. E’ vero che spesso gli episodi determinano il risultato, ma se la Vigor oggi ha 4 punti in classifica di cui 1 ottenuto a Melfi e 3 a Catanzaro e 0 in casa non può essere frutto solo del caso. Certamente se il match contro gli abruzzesi fosse finito in parità non sarebbe stato PAGELLE VIGOR LAMEZIA Mandrelli salva il vantaggio sulla punizione di Carraro uno scandalo. E’ vero infatti che la Vigor ha giocato male, con manovre prevedibili e spesso imprecise, per non parlare di una intensità di manovra scadente, ma non è una bugia sottolineare che comunque per le azioni (poche) viste in campo da una parte e dall’altra il pari sarebbe stato il risultato più giusto. Il calcio è bello perchè è inopinabile. Infatti a Catanzaro con gli uomini contati i biancoverdi vincono, ieri con una panchina di “lusso” (pur se le assenze di Maisto e Ramora si sono rivelate più pesanti del previsto) la Vigor non solo ha perso ma è sembrata lontana parente di quella vista a Catanzaro appena una settimana prima. Il derby insomma sembrava lontano anni luce. Eppure i biancoverdi partivano bene. Passavano solo sei minuti quando Carraro, sugli sviluppi di un’azione manovrata, scodellava al centro dell’area dove Lauria impattava bene di testa girando di poco alto. La velocità degli ospiti nel ripartire cominciava a venir fuori. Adani perche un contrasto a centocamo e Bettini si trova solo davanti a Furlan, il portiere biancoverde esce tempestivamente e in scivolata evita il peggio. Non può frci nulla però al 18’ quando Sansone penetra in area dalla sinistra vince un paio di contrasti e scarica il sinistro sotto la traversa. Al 25’ una punizione di Laboragine fa venire i brividi e tre minuti dopo è Carraro a indovinare la punizione giusta ma Mandrelli compie la parta più difficile della partita salvando il vantaggio. L’azione però continua sulla respinta miracolosa del portiere ospite con Riccobono che crossa dalla sinistra per la “capoccia pelata” di Alessandrì in agguato in area piccola ma la sfera va di poco alta. E’ troppo poco per cercare il pareggio. I biancoverdi infatti non riescono a creare altri seri pericoli fino alla fine dei primi 45’. Nella ripresa è di Lauria la prima conclusione verso lo specchio della porta (11’), il tiro è debole e Mandrelli “l’accompagna” fuori. Ammirata a quel punto decide di inserire Marasco, tenendo in campo sia Alessandrì che Lauria. Tre punte e mezza considerato che c’è anche Riccobono in campo che passa sulla destra tornando a sinistra quando esce Alessandrì che dal metà primo tempo stava giocando con una benda per una ferita sopraccigliare. Marasco, all’esordio, ha la palla buona (17’) per pareggiare incuneandosi in area dopo uno scambio con Riccobono ma si attarda al tiro e Filippi lo chiude. Pericolo in contropiede quando al 21’ Bettini mette al centro per il nuovo entrato Censori ma Pascuccio in scivolata lo anticipa. La volontà c’è ma le idee mancano alla Vigor chiusa anche dal muro eretto davanti a Mandrelli. Spesso erano in 10 a difendere il vantaggio. L’ultimo brivido arriva al 38’ quando Porpora, entrato al posto di Pascuccio, svetta di testa su calcio d’angolo, la traiettoria però e centrale e Mandrelli salva in due temp sulla linea. Non succede più nulla, la Vigor chiude disperatamente in avanti ma i gialloblù di Cappellacci si chiudono e gli spazi non si trovano. Finisce il matche e la squadra a capochino torna negli spogliatoi. I biancoverdi non se la sentono nemmeno di andare a salutare i propri sostenitori, sia quelli della est che ancora una volta non si sono risparmiati, che quelli della tribuna. Catanzaro è lontana. FURLAN (6) – Tutto sommato non ha avuto molto da fare. Sul gol degli ospiti non ha rensponsabilità. Il sinistro di Sansone era troppo forte e troppo ravvicinato per poter opporsi. CIMINARI (5,5) – Il gol lo ha realizzato il suo diretto avversario. Certo la responsabilità non è solo sua ma a Sansone gli ha concesso troppo spazio. PASCUCCIO (6,5) – In difesa non sbaglia un intervento. In qualche circostanza evita guai. Ammirata lo ha sostituito per far posto a Porpora ma ovviamente non per demeriti. Dal 32’ st PORPORA (6) – Finalmente il capitano è tornato. E lo si vede quando di testa svetta in angolo, peccato che la palla Mandrelli se la trova fra le mani. ADANI (6) – La velocità di Berra e Bettini lo mettto in crisi ma non così tanto da causare danni. Più che al centro della difesa infatti i biancoverdi hanno sofferto sugli esterni. PIPPA (5,5) – Stesso discorso di Ciminari. Laboragine lo mette sotto, e non poco. Tra l’altro sbaglia anche più di un cross al centro quando si propone in fase di spinta. CARRARO (5,5) – Era partino benino con qualche spunto interessante. Poi si è visto poco. Dal 16’ st MARASCO (5,5) – Dopo tre giornate di squalifica tornava disponibile per la prima volta in questo campionato. Gli manca certo il ritmo partita però l’occasione che gli è capitato poteva decisamente sfruttarla meglio. BATTISTI (5,5) – Ha perso le misure. Nel senso che a volte lo si vedeva troppo avanzato e a volte Parata su Porpora nel finale troppo arretrato tant’è che raramente lo si è visto nel vivo del gioco. Capita. LOPETRONE (6) – E che gli si può dire ad un diciannovenne che comunque ha giocato molti palloni sbagliandone pochi. Certo il grigiore generale lo investe ma comunque la sua prestazione è stata sufficiente per intelligenza tattica e personalità. RICCOBONO (6) – Corre tanto, cerca d inventare e di scardinare la difesa ospite. Qualche errore nel mettere il pallone in area lo ha fatto ma è stato tra quelli (pochi) che si è visto di più. ALESSANDRÌ (5,5) – Nel primo tempo in uno scontro con il portiere rimedia una brutta botta fra lo zigomo e il naso. Alla fine gli sono stati praticati alcuni punti di sutura. Un episodio che ha certamentre influito sulla sua prestazione. Dal 25’ st ROSAMILIA (SV). LAURIA (5,5) – Si era fatto notare subito andando ad impattare di testa su un cross di Carraro. Poi no è riuscito a trovare gli spazi giusti e quindi ha inciso poco. L’allenatore non cerca scuse per la sconfitta. Cappellacci ammette: « Abbiamo avuto un pizzico di fortuna» Ammirata: «Siamo venuti meno sul piano agonistico» Vincenzo Riccobono salta Laboragine LAMEZIA TERME - Alfonso Ammirata tarda un pò prima di arrivare in sala stampa. Si ferma a discutere lontano da orecchie indiscrete con il direttore generale Carmine Donnarrumma. Poi arriva in sala stampa e senza troppi giri di parole afferma: «Che era una partita difficile lo sapevo e che incontravamo un avversario di qualità anche, avrebbe vinto la squadra che sfruttava meglio gli episodi, così è stato per il Pescina che ha capitalizzato l’unica occasione della gara e poi ha gestito la partita partendo in contropiede creandoci qualche altro problema. L’unico errore nostro è stato quello di non aver inciso negli ultimi 20 metri come invece avevamo fatto in altre occasioni». Poi analizza la gara e soprattutto la brutta prestazione della squadra: «Sicuramente sul piano agonistico è venuto meno più di un giocatore rispetto ad una settimana fa, naturalmente mi aspettavo anche qualche calo mentale di qualcuno per i troppi elogi che abbiamo ricevuto dopo Catanzaro, al di là di questo sapevo che sarebbe stata una partita difficile contro un avversario che ha le stesse nostre caratteristiche e poi una volta che ha trovato il gol tutto per loro è diventato più facile». Comunque per Ammirata «non eravamo dei fenomeni la scorsa settimana e non siamo brocchi nemmeno adesso che abbiamo perso in casa per la seconda volta, anche perchè nel secondo tempo abbiamo cercato di scardinare la loro difesa che si era chiusa con 10 uomini dietro la linea della palla, tra l’altro è una squadra fisicamente alta e quasi sempre hanno avuto la meglio nel gioco aereo». Insomma, per la Vigor deicsamente un passo indietro: «Non eravamo quelli della settimana scorsa e i miei giocatori li avevo avvisati dell’effetto contrario che poteva avvenire dopo Catanzaro. Comunque il pareggio lo abbiamo cercato, abbiamo trovato una difesa molto forte, arcigna, e le poche palle che abbiamo avuto dovevamo sfruttarle meglio. Qualche episodio lo abbiamo avuto e non siamo stati fortunati. Quando giochi a specchio è difficile trovare buone soluzioni. Se non hai giocatori che saltano l’avversario nell’uno contro l’uno sicuramente hai difficoltà». Rammaricato anche per il pubblico. «Perdere la seconda volta di fila è una cosa antipatica, cercheremo di fare meglio alla prossima. C’è da lavorare aggiunge - soprattutto sul piano mentale perchè questa sconfitta non deve lasciare nessun segno, dobbiamo capire gli errori che abbiamo fatto e su quelli lavorare per migliorarci». Tranquillo, ovvimente, il tecnico ospite Cappellacci che elogia la Vigor: «Chiaramente il vantaggio giunto inaspettato ci ha favorito, però siamo riusciti a conservarlo ripartendo bene nel momento in cui si soffriva cercando il raddoppio. Per vincere contro una squa- dra forte come la Vigor ci vuole anche un pizzico di fortuna, lo ammetto, che l’abbiamo avuta e tutto sommato non conosco i demeriti della Vigor». E aggiunge: «Avevamo paura della qualità che la Vigor dispone in avanti e sugli esterni, e quindi chiaramente abbiamo fatto la partita su di loro. Sapevamo che loro ci tenevano tanto a vincere dopo la vittoria di Catanzaro, mentre noi avevamo bisogno di rastrellare un punticino, ne sono arrivati tre e penso senza nemneno rubare troppo. La Vigor mi ha fatto un’ottima impressione, ha gente di qualità che non butta palla, sono sempre molto ordinati. Non mi è sembrato che buttassero palloni in avanti a caso, cercavano sempre di fraseggiare prima di arrivare nelle zone dove mettere la palla. Rispetto a quello che ho visto fino adesso la Vigor mi è sembrata un’ottima squadra che gioca anche bene». p. r. 36 Sport Il Celano sfrutta le occasioni, gli ipponiani sbagliano uno dei due rigori concessi Lunedì 17 settembre 2007 Vibonese, trasferta amara Sotto di due reti, accorcia Mastrolilli dagli 11 metri 4ª GIORNATA CELANO OL. VIBONESE 2 1 CELANO (4-3-3): De Felice 7; Zanon 7, Pepe 7, De Maio 6,5, Morgante 7; Scoponi 5,5 (1’ st Del Grosso 6), Barrionuevo 7,5 (28’ st Bacchi sv), Giannusa 6,5; Mignogna 6, Bastianini 6, Dionisi 7 (41’ st Barraco sv). In panchina: Vurchio, Lo Coco, Mazzarani, Rocchi. All.: Modica 7. VIBONESE (4-3-1-2): Panico 5,5; Cutrupi 4,5, Occhipinti 6, Fabbro 5,5 (35’ st Boemia sv), Orefice 6; Cordiano 5,5, Ruscio 5,5 (1’ st Guastella 6), Di Mauro 5; Corapi 6,5; Mastrolilli 5, Lasagna 6 (25’ st Zampaglione 5,5). In panchina: Farinelli, Calabrò, Villa, Di Stani. All.: Di Somma 5,5. ARBITRO: Lupo di Matera 6. MARCATORI: pt 34’ Mignogna (C, rigore), st 5’ Barrionuevo (C), 50’ Mastrolilli (V, rigore). NOTE: Spettatori paganti 600. Incasso 2.000 euro. Ammoniti Dionisi, Bacchi e Fabbro. Angoli 4-7. Recupero 1’ pt e 5’ st. di ALESSANDRO CAVASINNI CELANO – Trasferta amara quella in terra abruzzese per la Vibonese, costretta alla resa da un ottimo Celano. I rossoblù non sono riusciti a ripetere la bella vittoria contro il Real Marcianise di una settimana fa e così hanno perso l’imbattibilità stagionale. C’è da dire, però, che dinanzi hanno trovato il Celano migliore di queste prime giornate, tra l’altro reduce dall’importante vittoria esterna con l’Igea Virtus, che ha notevolmente galvanizzato l’ambiente marsicano. Al solito 4-3-3 di marca zemaniana di Modica, Di Somma risponde con un 4-3-1-2, lasciando Corapi libero di galleggiare alle spalle del tandem offensivo MastrolilliLasagna. L’ala di casa Dionisi, però, comincia a fare danni sulla sua fascia sinistra, costringendo spesso Cutrupi ad andare in affanno. Al 4’, infatti, è pregevole l’azione PAGELLE VIBONESE Mastrolilli, autore del gol rossoblù, in azione solitaria di Dionisi, ma il suo tiro risulta centrale. Cordiano prova a imprimere coraggio ai suoi direttamente da calcio piazzato: sfera alta. Al 22’ l’ariete Bastianini (al debutto davanti ai suoi tifosi) controlla spalle alala porta e conclude: Panico è costretto alla respinta. Il Celano preme con continuità e la Vibonese non riesce ad uscire dal guscio. Al 27’, sugli sviluppi di un angolo di Zanon, Giannusa ci prova dal limite, con la palla che sibila alla destra del palo della porta di Panico. Il gol è nell’aria e arriva puntuale al 34’. Cutrupi, in area, si lascia aggirare da Dionisi, che salta anche Cordiano e viene steso. Per Lupo di Matera si tratta di calcio di rigore. Mignogna spiazza Panico e fa 1-0. La reazione della Vibonese non si fa attendere. Al 37’ Corapi (il migliore dei suoi) lancia in verticale per Lasagna, l’attaccante aggira anche De Felice ma, da posizione defilata, coglie il palo. Il Celano chiude col fiatone, e solo per pochi centimetri un colpo di testa di Fabbro, su assist di Di Mauro, non centra il bersaglio. Nella ripresa non c’è più Ruscio, infortunato, e al suo posto entra Guastella, con Di Somma che ridisegna lo schema in un più offensivo 4-2-3-1. Negli abruzzesi dentro Del Grosso per Scoponi. Ma non c’è neppure il tempo per disporsi in campo che il Celano raddoppia. E’ il 5’ quando una sassata su punizione di Barrionuevo s’insacca nell’angolino alla destra di Panico. Sinistro alla Roberto Carlos per il regista argentino e 2-0. Il doppio svantaggio mortifica le velleità di rimonta dell’undici calabrese, che accusa il colpo vistosamente. Ancora Corapi prova ad accendere l’interruttore servendo Lasagna, De Felice, però, è ottimo nell’uscita e salva la sua porta. La Vibonese si scopre e fatalmente presta il fianco alle ripartenze del Celano. In una di queste, al 23’, Mignogna sventaglia per Dionisi accorrente sulla corsia opposta, ma il suo sinistro risulta troppo centrale. Al 38’, comunque, gli ospiti avrebbero la possibilità di riaprire il match, quando l’arbitro decreta il penalty per un contatto tra Pepe e Zampaglione. Di Mauro, però, calcia centrale e De Felice può respingere agevolmente, poi Cordiano viene anticipato in corner. Di Somma rimescola più volte le carte, finendo il match con una sorta di 4-2-4, disponendo Corapi e Guastella larghi, con Mastrolilli e Zampaglione di punta. Tutto vano, però, poiché il Celano chiude bene tutti i varchi, non lasciando ai rossoblù la possibilità di rendersi pericolosi. L’ultimo sussulto della gara cade al 95’, nell’ultimo secondo di recupero. Lupo è costretto a fischiare il terzo rigore di giornata per un fallo di Bacchi su Guastella lanciato in area. Sul dischetto questa volta va Mastrolilli, e il numero 9 non sbaglia, siglando l’effimero gol che dimezza lo svantaggio ma non basta per portare punti utili. Una sconfitta meritata per la Vibonese, come ammetterà più tardi in sala stampa anche il tecnico Di Somma. PANICO (5,5) – Il portierone rossoblù non appare in grande giornata, sbagliando qualche presa di troppo. Non sembra del tutto incolpevole neanche sul bolide di Barrionuevo che porta allo 0-2: il tiro è potente, ma la sfera s’insacca sul suo palo di copertura. CUTRUPI (4,5) – Soffre le incursioni di un indiavolato Dionisi sin da subito. In avanti non si vede mai e, spesso, si fa trovare fuori posizione in fase di copertura. Giornata nera. OCCHIPINTI (6) – Fa quello che può, limitando le scorribande avversarie. Sempre pulito e ordinato negli interventi. FABBRO (5,5) – Un po’ nervoso nel finale di gara, rimedia un giallo evitabile. Per il resto non se la cava malissimo, anche se soffre qualche amnesia di troppo. Dal 35’ st BOEMIA (SV). OREFICE (6) – Assieme a Occhipinti si rivela il migliore della difesa. Non soffre particolarmente Mignogna e dalla sua fascia il Celano non sfonda quasi mai. Pecca in fase d’appoggio, ma va detto che i compagni lo aiutano poco e male. CORDIANO (5,5) – Cerca qualche sortita offensiva che però non vanno mai a buon fine. Il capitano ci mette cuore e grinta, eppure non basta per ottenere punti. RUSCIO (5,5) – Gioca solo 45’, uscendo per infortunio nell’intervallo. A lui Di Somma chiede interdizione e geometrie, ricevendo in cambio solo la prima. Poca lucidità quando si tratta di far ripartire l’azione. Dal 1’ st GUASTELLA (6) – Entra al posto di Ruscio e si piaz- Capitan Cordiano za alto a destra. Non demerita affatto, guadagnandosi anche il rigore dell’effimero 1-2. DI MAURO (5) – Poco, troppo poco per un calciatore della sua esperienza. Ha sulla coscienza anche il rigore del possibile 1-2, e con ancora sette minuti da giocare tutto sarebbe stato possibile. CORAPI (6,5) – Nettamente il migliore per la Vibonese. Sforna assist preziosi, non sfruttati dai compagni, e giocate utili. Peccato che ieri abbia predicato nel deserto. MASTROLILLI (5) – Giornataccia. Certo, lui non ha tutte le colpe, ma è anche vero che la palla va cercata e non solo ricevuta. Il suo apporto alla causa, ieri, è stato davvero esiguo. Segna su rigore il gol della bandiera. LASAGNA (6) – Meglio di Mastrolilli, per vivacità e movimento. Buon primo tempo, scompare nella ripresa, complice anche lo spostamento sulla sinistra. Dal 25’ st Zampaglione (5,5) – entra negli ultimi venti minuti e si piazza al fianco di Mastrolilli. Dovrebbe dare più peso all’attacco, ma finisce per pestare i piedi al suo compagno. a.c. L’allenatore rossoblù fa autocritica e va giù duro. Il pipelet Panico: «Ci vuole più grinta, partiti contratti» Di Somma: «Abbiamo disputato una pessima gara» CELANO – Una sconfitta amara per la Vibonese, che al Nuovo Comunale di Celano perde l’imbattibilità in campionato e, soprattutto, esce ridimensionata dopo un buon avvìo di stagione. Tesi, questa, avallata anche da Di Somma, tecnico dei rossoblù, che senza giri di parole analizza l’incontro. «Abbiamo disputato una pessima partita, uscendo meritatamente sconfitti. Almeno, spero, servirà a farci tornare con i piedi per terra». Va giù duro l’allenatore, dopo un incontro che, evidentemente, lo ha deluso profondamente. «Abbiamo chiaramente sbagliato l’approccio alla partita. E se nel primo tempo qualcosa di salvabile si può trovare, nella ripresa siamo decisamente andati male. Mi auguro che non sia questa la vera Vibonese». Che prospettive può avere la squadra? «Solo la salvezza. Cercheremo di migliorare la classifica dello scorso anno, provando a salvarci il più presto possibile». Tornando alla gara di oggi, abbiamo visto una Vibonese camaleontica, che è passata dal 4-31-2 iniziale al 4-2-3-1 del secondo tempo, finendo la gara con un ultraoffensivo 4-2-4. Come mai tante variazioni di modulo tattico? «Perché abbiamo provato a rimontare cercando di allargare la difesa del Celano. Inizialmente ho schierato Corapi alle spalle dei due attaccanti Mastrolilli e Lasagna perché pensavo che tra le linee poteva esse- Il tecnico della Vibonese Di Somma ed il portiere Panico re più pericoloso e infatti le nostre migliori occasioni sono nate dai suoi piedi. Poi, nel secondo tempo, trovandoci sotto, abbiamo provato con tre uomini dietro Mastrolilli, ma non è andata bene». Qual è il motivo principale della sconfitta? «Abbiamo commesso troppi errori in fase di ripartenza. Siamo stati lenti e imprecisi e, infatti, i gol del Celano sono nati da due nostre disattenzioni». Di fronte, co- munque, c’era un ottimo Celano. Se l’aspettava così pimpante? «Assolutamente sì. Loro hanno giocatori ottimi e sapevamo che ci avrebbero aggrediti dal primo minuto di gioco. La cosa che mi dispiace maggiormente, ripeto, è che siamo stati puniti dai nostri errori». Panico, portiere della Vibonese, analizza così la gara: «Nel primo tempo siamo partiti contratti, subendo l’avversario. Il Celano gioca in velocità: noi lo sapevamo, ma abbiamo comunque commesso diversi errori. Purtroppo spesso è mancata la cattiveria, sia nel riconquistare palla, sia in avanti. Nella prima frazione, anche noi abbiamo avuto le nostre opportunità, ma non siamo riuscite a sfruttarle. Peccato, avremmo avuto bisogno di una grinta maggiore, perché in questa categoria lo spirito di squadra è molto, se non tutto». Contento Modica, tecnico degli abruzzesi, al loro secondo successo di fila. La squadra comincia a intendersi come vuole l’allievo di Zdenek Zeman e contro la Vibonese si è visto un ottimo Celano. «E’ chiaro che sono soddisfatto, sia per la prestazione che per i tre punti. Ho visto anche belle giocate, segno che i ragazzi cominciano a prendere confidenza con i meccanismi e ad avere più coscienza dei propri mezzi. E’ una squadra abbastanza giovane e per questo motivo ha bisogno di tempo per crescere». a. c. Sport ilQuotidiano 3ª GIORNATA SERIE D Barletta - S.Felice 2-0 Brindisi - H.Venosa 2-1 8’ Pinto (B), 24’ De Palma (B); 12’ Carlino (HV) Grottaglie - Francavilla 2 - 2 3’ e 20’ pt Simonetti (G); 1’st e 9’st rig. Chisena (F) GROTTAGLIE. Ranko Lazic parla al termine della gara giocata in un clima quasi estivo sul manto erboso di Grottaglie. “Da dove vogliamo iniziare - domanda il tecnico rossoblu -, dal fatto che anche questa volta mi è andata bene con il Grottaglie?” Ormai sono anni che Lazic lavora in D e nei gironi meridionali e quindi ci si può può permettere diparlare di una partita in termini meno formali e quasi amichevoli. In effetti, il tecnico balcanico ha perso solo una volta contro il Grottaglie, per l'esattezza un derby quando era alla guida del Manduria. “Un terreno infame e tanto vento quella domenica - ha ricordato -. Perdevamo 3-0 a fine primo tempo e la mia squadra sfiorò la rimonta. E' andata meglio questa volta che la rimonta è stata completata”. 2-0 per il Grottaglie a fine primo tempo. “Già, due gol sotto, come era accaduto alla prima giornata con il Savoia, ed anche questa volta il Francavilla ha trovato la forza per reagire e rimontare lo svantaggio”. Cosa ha detto Laziz alla squadra nell'intervallo? “Che dovevamo giocare come sappiamo fare. Sul 2-0 per il Grottaglie ci stavamo disunendo, avevamo perso la bussola e quello non era l'atteggiamento giusto. Ai ragazzi ho detto di farmi un favore. Si poteva anche perdere per 3-0, però dovevamo fare la nostra partita, perché ero convinto che in quel modo i due gol potevano essere recuperati. Sono stati bravi a recepire il messaggio ed a tornare in campo con una certa determinazione”. L'arbitro è stato molto contestato dal pubblico di casa per avere assegnato il rigore che poi Chisena ha trasformato in 2-2 ed avere negato la massima punizione ai padroni di casa in due circostanze che vedevano per protagonista Diallo. “Il rigore che ci è stato concesso - continua Lazic - non l'ho visto molto bene. Mi è parso di scorgere una trattenuta ai danni di Diallo. I presunto fallo di mano del mio difensore nel secondo tempo lo reputo inesistente perché la palla è stata colpita con la spalla, mentre nel primo tempo Diallo era a terra e la palla gli è carambolata sul braccio, ma non c'era la volontà del difensore di colpirla”. Pari giusto? “Complessivamente direi di si. Il Grottaglie ha fatto molto più di noi, in particolare dopo il nostro pareggio, ma si è trattato più che altro di un costante possesso di palla che non è mai sfociato in azioni pericolose, ma piuttosto in tiri alla distanza che non hanno impensierito Mancino. Al contrario direi che il Francavilla è andato più vicino al gol, con Di Senso, Chisena e Del Prete. Anche Colluto ha fatto un ottima partita, ma credo che quei due davanti siano davvero un valore aggiunto per questa categoria”. Le prospettive quali sono? “Dobbiamo divertirci, fare un buon campionato e divertirci. Credo che con un paio di sforzi della società questa squadra possa diventare uno scomodo cliente per tutti. Stiamo vedendo di arricchire il parco degli under ed assicurarci un centrocampista. Ora pensiamo al Pomigliano che sarà uno scomodo cliente domenica prossima”. Lavello - Gragnano 0-1 Matera - Giugliano 0-2 16’ Del Gaudio 7’ Albadoro, 29’ st Di Gioacchino Pomigliano - Quarto 0 - 0 Sapri - Bitonto 0-1 Savoia - Ischia 2-2 V.Unitis - Fasano 1-1 3’ Pignatta 6’ Orefice (I), 16’ Incoronato (S), 37’ Mattera (I), 8’ st Incoronato (S) 21’ Giacco (F), 44’ Aliberta (V) Squadre BARLETTA BITONTO GROTTAGLIE BRINDISI GRAGNANO FRANCAVILLA ISCHIA VIRIBUS U. POMIGLIANO FASANO SAPRI H. VENOSA S. FELICE GIUGLIANO SAVOIA QUARTO MATERA LAVELLO * (-1) Punti Gioc. 9 9 7 6 6 5 5 5 4 4 3 3 3 3 2 1 0 -1 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 Casa V 2 1 1 2 0 1 0 1 1 1 0 1 0 0 0 0 0 0 N P 0 0 1 0 0 0 1 1 1 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 2 0 1 1 0 1 2 2 V 1 2 1 0 2 0 1 0 0 0 1 0 1 1 0 0 0 0 Reti Casa Reti Fuori Reti Totale Totale Fuori N P 0 0 0 0 0 2 1 1 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 1 0 2 1 1 1 1 1 1 V 3 3 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 N P 0 0 1 0 0 2 2 2 1 1 0 0 0 0 2 1 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 1 1 2 2 2 2 1 2 3 3 F 4 2 3 4 0 3 1 3 3 2 3 2 2 0 4 3 1 1 S 0 0 2 1 3 1 1 2 0 1 5 0 4 2 4 5 4 3 F 3 3 5 1 5 4 4 1 0 1 4 2 2 2 0 0 0 1 S 0 1 3 3 3 4 3 1 1 3 2 4 2 2 2 2 3 2 F 7 5 8 5 5 7 5 4 3 3 7 4 4 2 4 3 1 2 S 0 1 5 4 6 5 4 3 1 4 7 4 6 4 6 7 7 5 Marcatori prossimo turno: 23/09 ore 15 Bitonto - Barletta Fasano - Savoia FRANCAVILLA - Pomigliano Giugliano - Sapri Gragnano - V.Unitis H.VENOSA - Grottaglie Ischia - Brindisi Quarto - MATERA S.Felice - LAVELLO 37 3ª giornata Girone H 16’ Pinto, 25’ Tangorra Lazic: «Tradizione favorevole per me al D’Amuri» •Lunedì 17 settembre 2007 4 Reti: Disciglia (Sapri, 1) 3 Reti: Del Prete (Francavilla); Marchi (Grottaglie) 2 Reti: Laviano, Pinto (Barletta); Pignatta (Bitonto); Corazzini (Brindisi); Giacco (Fasano); Chisena (Francavilla, 1); Chiesa, Simonetti (Grottaglie); Impagliazzo, Orefice (Ischia); Ancora (Lavello, 1); Umbro (Sapri); Incoronato (Savoia); Aliberta (Viribus U.) 1 Rete: 40 giocatori A sinistra Ranko Lazic Primo tempo da incubo del Francavilla, ripresa da big come già è successo col Savoia Chisena agguanta il Grottaglie Accorcia le distanze e realizza il rigore del pareggio GROTTAGLIE FRANCAVILA 2 2 GROTTAGLIE (4-4-2): Laghezza 6; D'Amario 6,5, Petrelli 6, Di Donna 6, Cormio 6 (21' st Lops 6); Lenti 6, Marchi 6,5, Marini 6,5, Chiesa 6,5; Simonetti 7 (21' st Pirone 6), D'Amblé 6 (26' st Lacarra sv). A disp.: Annicchiarico, Carlucci, Arcadio, Piroscia. All.: Del Rosso 6,5. FRANCAVILLA (4-4-2): Mancino 6; Autiero 6, Diallo 6,5, Romeo 6, Nicolao 6 (32' st Pioggia sv); Colluto 6,5, Mels 6, Folino 6, Di Senso 6,5; Chisena 7 (40' st Gioia sv), Del Prete 7 (35' st De Freitas sv). A disp.: Bruno, Marziale, De Gennaro, Farinola. All.: Lazic 6,5. ARBITRO: Gavillucci di Latina 6 RETI: pt 4' e 20 Simonetti (G); st 1' e 8' rig. Chisena NOTE: spettatori 900 circa. Ammoniti: Di Donna, Mels, Nicolao, Colluto, Chisena e Folino. Angoli 4-2 per il Grottaglie. Recupero: pt 1; st 6'. GROTTAGLIE. Il Francavilla dai due volti esce imbattuto dal terreno di gioco di Grottaglie. Un primo tempo opaco dei lucani, che si svegliano nei minuti finali dello stesso, per dare uno scatto decisivo in avvio di seconda frazione. Si mette subito in salita la partita per i giocatori lucani. Chiesa inventa un delizioso assist in profondità per Simonetti. L'attaccante scatta sul filo del fuorigioco e batte a rete col sinistro. Mancino respinge, ma l'attaccante riesce a riprendere ed a insaccare. Il Francavilla prova a reagire ed al 13' prova a trovare la via del gol direttamente su calcio piazzato. La battuta a rete di Genny Del Prete incoccia sulla barriera. La sfera termina dalla parti dell'appostato Chisena che prova la volée, ciccando però la palla. Gli ospiti, tuttavia, non riescono ad attaccare in modo costante ed il Grottaglie difende con disinvoltura e cerca di pungere in contropiede. Al 20', arriva il raddoppio della compagine di casa. Gran bel LE PAGELLE A sinistra Antonio Chiserna gol di Simonetti che bissa subito la prima marcatura in maglia biancazzurra. L'attaccante riceve dal fantasista Chiesa al limite dell'area, finta l'apertura di gioco sulla sinistra per poi lasciar partire un preciso sinistro che sorprende Mancino scavalcandolo. Azione tambureggiante del Grottaglie al 32'. D'Amblé mette al centro ma Marini è anticipato di un soffio; la palla torna a D'Amblé che rimette al limite per lo stesso Marini. Tocco per Lenti che finta e tira verso il secondo palo lambendolo. Gli ospiti non riescono a sfondare nei quindici metri finali ed allora provano dal limite. Di Senso impegna severamente Laghezza al 37'. Il tiro è preciso e potente, ma il portiere di casa con un intervento in bello stile, alza la traiettoria sopra la traversa. Gran giocata di Del Prete al 40'. Raggiunto da un lancio lungo stoppa con petto e scaglia un destro dal limite che sfiora l'incrocio dei pali. La partita si mantiene su ritmi piacevoli. I tarantini reclamano per un rigore non concesso (sospetto fallo di mano di Diallo su D'Amblé) e sul ribaltamento di fronte ancora Del Prete fa la barba al palo. Lazic evidentemente si fa sentire negli spogliatoi. Il Grottaglie invece ci esce in ritardo e solo dopo 25 secondi dall'inizio della ripresa, Chisena trova spazio sulla destra, si avvicina all'area e fa partire un preciso fendente che batte Laghezza sul primo palo. Ancora Chisena al 7' si produce in bella iniziativa, ma dalla parte opposta: crossa verso i secondo palo per l'accorrente e libero Colluto che però calcia malissimo. Passa solo un minuto ed il Francavilla pareggia. Il direttore di gara assegna un discusso calcio di rigore che Chisena trasforma. Il Grottaglie reagisce. Subito, D'Amblé e Marini, provano a infliggere un nuovo gap all'undici di Lazic. I tiri sono fuori misura. Al 17', Colluto mette al centro la testa, fasciata visibilmente sin dall'avvio, di Del Prete, che manca di poco il clamoroso sorpasso. La partita cala un po' di tono, complici le elevate temperature e comunque il ritmo sostenuto con cui è stata giocata per un'ora abbondante. Il Grottaglie cerca in qualche modo di rifarsi sotto e si affida a Chiesa, che ci prova da fuori (non inquadra la porta) e Lacarra (para facile Mancino). L'ultima occasione significativa è di marca rossoblu. Di Senso prova a sorprendere Laghezza su calcio di punizione, ma la parabola termina fuori dalla specchio della porta. Può dirsi soddisfatto Ranko Lazic, che conferma la sua tradizione positiva contro i tarantino (ha perso solo una volta) e pensa già al confronto casalingo con il Pomigliano, forte di tre risultati utili si fila. ci.sa. MANCINO 6 - Non può fare più di quello che fa in occasione del primo gol, mentre sul secondo dobbiamo imputargli qualche responsabilità nel posizionamento. Per il resto ordinaria amministrazione. AUTIERO 6 - Primo tempo sotto la sufficienza, ma si riprende nella ripresa per guadagnarsi la giusta pagnotta. DIALLO 6.5 - Un armadio di ebano al centro della difesa. Talora goffo negli interventi e non impeccabile nell'applicazione del fuorigioco, ma complessivamente positivo. ROMEO 6 - Stenta nel primo tempo, ma nella ripresa crea una diga dinanzi a Mancino e gli attaccanti del Grottaglie incontrano serie difficoltà nel superarlo. NICOLAO 6 - Partita senza infamia e senza lode per il classe '89, soprattutto se essa viene relazionata all'età. COLLUTO 6.5 - Buoni spunti e buon livello di pericolosità che tuttavia riteniamo possa essere aumentato di qualche tacca. MELS 6 - Molto arcigno, ma non sempre puntuale negli interventi. Pensiamo che il Francavilla abbia perso qualcosa in quel settore di campo, con la partenza di Manco. FOLINO 6 - Deve far fronte ad un centrocampo avversario ben collaudato e di riconosciuto valore. Più impegnato in copertura non sostiene molto le iniziative offensive. DI SENSO 6.5 - Positivo sulla sua fascia di competenza dove riesce ad emergere con il passare dei minuti. Una conferma meritata per un giocatore importante. CHISENA 7 - Viaggia a corrente alternata ma è un giocatore prezioso per lo scacchiere di Lazic. Due reti in otto minuti poi impreziosiscono la sua prova che diventa determinante. DEL PRETE 7 - E' il capocannoniere in carica del gruppo H di serie D e la sua riconferma è principale acquisto della dirigenza rossoblu. Tecnico, agile e sempre pericoloso. Un po' si sfortuna ma il giudizio non può dipendere dal gol per un attaccante di categoria superiore. Pioggia sv - Entra al posto di Nicolao ad un quarto d'ora dal termine. Poco per giudicarlo. De Freitas sv - Entra per Del Prete a 10' dal termine.Gioia sv - Entra per Del Prete a 5' dal termine. Lazic 6.5 - Ci mettiamo la mano sul fuoco. Nell'intervallo ha pungolato la sua squadra che in 8' ha ristabilito la parità in avvio di ripresa. Non può essere soddisfatto del primo tempo, ma si deve dare atto che la squadra in campo è messa con un certo criterio. . 38 ilQuotidiano Sport Squadra apatica e turbata dai vari acquisti (solo trattative) annunciati e non arrivati Lunedì 17 settembre 2007• 3ª GIORNATA Matera brutto e perdente Albadoro e Di Gioacchino regalano i tre punti al Giugliano MATERA GIUGLIANO Solo i rinforzi possono guarire il coma attuale 0 2 MATERA (4-4-2) Petruzzelli 5,5; D. Grassani 5,5, F. Grassani 5,5, Raimondi 5,5, Della Corte 5; Scudiero 5,5, Gambino 5,5 (7' st Zaro 5,5), Lottino 5 ( 8' st Risi 5,5), Selvaggi 5,5; Marsico 5,5, Di Tacchio 5 (25' st Schettino sv). A disp.: Nettis, Pascale, Farace, Di Giacomo. All. Raimondi 5 GIUGLIANO: (4-4-1-1)Musella 6, Simonetti 6, Varchetta 6, Barbato 6, Ciccarelli 6; Di Gioacchino 7, Trovato 6, Boemio 6 ( 20' st Pini 5,5), Albadoro 6,5 (40' st Pini sv); Liberti 6,5; Flaminio 6 (34' st De Matteo sv). A disp.: Di Meglio, Poziello, de Tota, Avolio. All. De Simone 7 ARBITRO: Nucci di Lecce 6 RETI: 7' pt Albadoro (G); 29' st Di Gioacchino (G). NOTE: Terreno in ottime condizioni. Spettatori circa 500 con sparuta rappresentanza ospite. Ammoniti: Della Corte e Scudiero del Matera; Boemio, Pini, Trovato e Albadoro del Giugliano. Angoli 5-2 per il Matera. Recupero: 1' pt; 5' st. MATERA- Giugliano sorride, Matera sprofonda. Albadoro e Di Gioacchino stendono un Matera troppo brutto per essere vero nel giorno della più brutta prestazione della gestione Raimondi. Giugliano scaccia le nubi e apre la crisi del Matera. Terza sconfitta per la squadra di Aldo Raimondi dopo altrettante giornate di campionato ed è già situazione di bocciatura generale. Troppo presto per butta- La squadra scesa in campo ieri (foto in pagina di Videouno) La rtifoseria biancazzurra ieri delusa e giù fischi re tutto all’aria. bisogna ripartire dai rinforzi mirati e un pizzico di serenità in più alla squadsra turbata anche dalle voci dei tanti arrivi annunciati che hanno certamente contribuito ad instaurare un clima di incertezza. Il risultato è stato quello di vedere una squadra che ha giocato sui carboni ardenti, con un pallone che scottava e dei giocatori che hanno avuto una involuzione in negativo inspiegabile, vedi Della Corte. Il nuovo corso societario del Matera comincia nella maniera peggiore, ma va dato atto al gruppo di giovani ben guidati da De Simone di essere sceso in campo con la concentrazione e la grinta giusta, nonostante le assenze di rilievo (D'Avanzo e Rizzo su tutti) e di aver portato a casa una vittoria netta, anche se il Giugliano ha Franco è campione del mondo di Spagna 82) Luca Selvaggi schierato da Raimondi esterno sinistro avanzato di centrocampo. Subito Giugliano. Un amnesia tra le due linee del Matera permette ad Albadoro, su di un pallone lavorato abilmente da Liberti, di inserirsi indisturbato in area e insaccare alle spalle dell'incolpevole Petruzzelli. Dopo solo 7', al primo affondo, il Matera è costretto già a rincorrere. Il vantaggio del Giugliano ha un effetto narcotizzante è non c'è quasi reazione da parte dei biancazzurri, vivi solo con qualche punizione dal limite di Marsico. Troppo poco. Nella Ripresa Raimondi rivoluziona l'assetto, togliendo Gambino (che non era dispiaciuto fino a quel momento) e Lottino, spostando Scudiero capitalizzato, in pratica, le uniche due palle gol create durante tutto l'arco della gara. I meriti del Giugliano iniziano certamente dove iniziano i demeriti del Matera. E ieri non c’è stato proprio niente da salvare tra le fila biancazzurre. Poi la mazzata del gol a inizio partita ha fatto il resto. A nulla è servito il gesto di cambiare la panchina, assegnando agli ospiti quella solitamente occupata dal Matera da anni (emblematico l’errore di Gambino quando è uscito che è andato in quella del Giugliano). Il Matera non poteva disporre di Valdez, Tritto e Rovira infortunati e degli squalificati Buono e Naglieri, ma recuperava Della Corte che aveva scontato le due giornate di squalifica. Esordio davanti al pubblico amico per il figlio d'arte (il papà Padula: «In questa squadra non c’è spazio per atleti che pretendono di essere pagati in anticipo» MATERA - Notte fonda. Un Matera troppo brutto per essere vero incassa la terza sconfitta consecutiva e seconda casalinga in questa stagione. Il presidente Padula abbandona la tribuna con abbondante anticipo rispetto al fischio finale e negli spogliatoi fa il punto della situazione:“Volevamo muovere la classifica ma non ci siamo riusciti. Il Matera oggi non è sceso in campo e la sconfitta odierna è davvero pesante visto che abbiamo regalato, tra le mura amiche, tre punti ad una squadra che lotterà con noi per la salvezza”. La brutta prestazione dei biancoazzurri ha suscitato malcontento e commenti ironici tra il pubblico con cui il massimo dirigente biancoazzurro si scusa: “Non possiamo nasconderci dietro le assenze, da oggi in poi - aggiunge - saranno presi provvedimenti nei confronti di chi è fuori forma o di coloro che assumeranno atteggiamenti non professionali. Il campionato è ancora lungo ed avremo la possibilità di riscattarci ma è necessaria una svolta”. Relativamente alle novità sul fronte del mercato e su quello societario Padula precisa:“Nel Matera non c'è spazio per i calciatori che pretendono di essere pagati in anticipo, dobbiamo porre fine a questo costume delle società calcistiche italiane. Tutti gli obblighi contrattuali con i giocatori saran- Il tecnico Raimondi con Olivieri e Paolicelli a fine gara no adempiti dal Matera alla fine del mese come funziona per qualsiasi lavoratore dipendente. Per quanto riguarda il nuovo consiglio di amministrazione della società - conclude il presidente - ci sono determinati tempi burocratici da rispettare ma nei prossimi giorni provvederemo anche a questo”.Anche Aldo Raimondi non cerca attenuanti:“Partita persa più per i nostri demeriti che per i meriti del Giugliano. Anche se dall'inizio della stagione non ho mai potuto schierare la formazione migliore a causa di infortuni e squalifiche, bisogna riconoscere che abbiamo commesso degli errori imperdonabili. Non sia- mo stati precisi e decisi in fase di copertura e non abbiamo giocatori in grado di impostare il gioco”. Una squadra dunque Valdez-dipendente ma non solo:“Non bisogna gettare fango su questi ragazzi, segnali positivi sono arrivati dal giovanissimo Selvaggi che si è mosso bene ed ha mostrato di avere delle notevoli doti tecniche, ma in un contesto come quello visto oggi neanche lui può esprimersi al massimo. Abbiamo bisogno di altri due o tre elementi. Non è facile fare degli innesti a campionato iniziato ma sono certo che la società ci proverà” Il tecnico comunque resta fiducioso nonostante il pes- simo avvio:“Il campionato è ancora lungo, non possiamo demoralizzarci per tre sconfitte”. Regalo doc al nuovo corso societario. Cancellato lo zero in classifica con una prestazione senza infamia, limitandosi a controllare un Matera poco incisivo e mai pericoloso dalle parti di Montella. «Una vittoria dedicata ai ragazzi. Siamo venuti a Matera senza Migliaccio, Celiento, Cirillo e Scarpato. Ho impostato la squadra diversamenta dal match precedente, con un 4-4-1-1 per non finire-afferma il tecnico del Giugliano Marco De Simone- nell’imbuto centrale del Matera. Credo che la mia squadra non abbia ruubato nula, visto che Musella ha effettuato solo lavoro d’ordinaria amministrazione. La società si è irrobustita, ma non abbiamo preso Marra. Siamo intenzionati a puntellare la squadra nei tre reparti con un centrocampista, un difensore e un attaccante. Devo prima recuperare D’Avanzo e Rizzo, due elementi di gran spessore. Non mi importa che siamo alla chiusura delle liste. Il nostro obiettivo è la salvezza e questi tre punti valgono doppio perchè conquistati contro una nostra diretta concorrente. Ma non dobbiamo esaltarci, anche se queste iniezioni di fiducia sono viotali per una squadra giovane come la nostra». Francesco Salerno centrale con Risi a destra. Impalpabili i frutti, perché il Giugliano riusciva a controllare il Matera pur senza creare mai pericoli importanti dalle parti di Petruzzelli. Matera schiacciato dal peso della brutta prestazione e dai fischi e puntuale arriva il raddoppio con Di Gioacchino che trova spazio sulla destra e insacca in diagonale. Mancano più di 20’ alla fine, ma chi si attende una reazione o il miracolo resta deluso dall’atteggiamento spento e sfiduciato. Qualche punizione dal limite e nulla più per la squadra di Raimondi. Troppo poco per poter accampare scuse. Inguardabile il Matera e il Giugliano diventa il Real Madrid. Senza idee ed identità il Matera e la crisi è aperta. Renato Carpentieri RINFORZI. E senza perdere tempo. Se non si chiarisce chi e quanti giocatori arriveranno o dovranno arrivare è scontato che tutta la squadra si esprima in maniera balbuziente. Una settimana con proclami e zero frutti, qualcosa l’ha prodotto: una prestazione da incubi. Il presidente Padula ha sottolineato che non intende dare garanzie a nessun giocatore,affermazione che rende difficile e rischioso qualsiasi mossa si faccia in questo momento. Perchè i giocatori liberi se lo sono è perchè devono scendere di categoria e lo fanno esclusivamente con dei metodi che fanno parte di questa categoria, chiamata inferno della D non a caso. Sapere se il posto è sicuro o meno è fondamentale per un calciatore e chi sente che devono arrivare sei o sette giocatori si scioglie come neve al sole sotto il peso di responsabilità immani. Una brutta figura, una giornata da incubi da dimenticare in fretta, ma che deve far riflettere chi ha cercato e ottenuto una svolta che al momento non ha portato frutti. C’è fiducia, per carità ma addossare le responsabilità al solo Raimondi non è la strada giusta. Se non hai l’uva difficilmente si può fare il vino. Metafore a parte, i rinforzi subito e poi si potrà discutere tutto e tutti, compreso la società. Il credito dato sta per finire e noi stiamo con la gente. ren.car. LE PAGELLE PETRUZZELLI 5,5: Oltre alle due reti subite dalle sue parti il Giugliano non c’è mai più arrivato. Pochi pericoli e nelle due reti poche responsabilità per il giovane ragazzo barese. D. GRASSANI 5,5: Meno brillante di altre volte, pauroso e impacciato certe volte. Eppure dalle sue parti non si aggiurava certo Maradona, ma un giocatore normale senza passato e che è diventato pericoloso nell’azione del vantaggio per una concentrazione non al top. F. GRASSANI 5,5: Sente la poca fiducia sulle spalle e il risultato si vede. RAIMONDI 5,5: Non ha colpe specifiche, ma è chiaro che si allinea con il grigiore generale. DELLA CORTE 5: Dov’è quel giocatore ammirato l’anno scorso? Quello per il quale sono state fatte battaglie per trovargli un posto? Ieri in campo è andata la controfigura di quel calciatore, sembrato arrivato e superficiale. Di lui la gente si era innamorato della sua generosità, l’umiltà e la grinta oltre a spuntio importanti. Ieri tutto questo ha latitato. Scendere in terra è la ricetta e ne beneficerà lui (perchè la gente gli vuole ancora bene) e soprattutto il Matera. SCUDIERO 5,5: Da esterno non trova varchi, centrale si adatta e mette buona volontà ma ha solo gran buona volontà e questo non basta in un momento particolare come quello che sta vivendo il Matera. GAMBINO 5,5: Sacrificato per ragioni tattiche o pèer quanto accaduto in settimana dove è stato particolarmente nervoso? Forse per entrambe le ragioni, ma non stava dispiacendo e forse non andava sacrificato (7' ST ZARO 5,5: Comincia bene, poi vuole strafare e non ha nei piedi quella qualità che gli può permettere di costruire oltre che interdire). LOTTINO 5 : Sarà stata la pèosizione o la giornata storta, ma è stato deludente confronto ad altre prestaziooni ( 8' st Risi 5,5: Qualche spunto interessante). SELVAGGI 5,5: Ha buoni fondamentali, ma non gli si deve chiedere di caricarsi la squadra sulle spalle con tutto quanto comprende tale affermazioni in termini di respoonsabilità. Con due esterni e dietro le punte potrà essere molto utile al Matera, ma resta un under da incoraggiare. MARSICO 5,5: La fotocopia del Matera è la sua prestazione incolore. Bisognerà azzerare tante cose tra cui l’eccessiova responsabilità data a questo ragazzo. Non è salutare che gli si affidi le chiavi della squadra e si è visto perchè eccede nel nervosismo anche se resta un bene da gestire e un arma dalla quale ripartire. DI TACCHIO 5: Non è il Di Tacchio che può far fare il salto di qualità a lui ed alla squadra (25' st Schettino sv). (r.c.) ilQuotidiano 3ª GIORNATA 39 Sport La squadra gialloverde non trova il guizzo giusto per raddrizzare gara e risultato •Lunedì 17 settembre 2007 Lavello punito da Del Gaudio Il Gragnano raccoglie il massimo col minimo sforzo LAVELLO GRAGNANO LE PAGELLE Del Gaudio e Liguori POTENZA 5,5 – Il gol incassato è colpa di una dormita generale della retroguardia, portiere compreso. Per il resto normale amministrazione. PALUMBO 6 – Un esordio importante e confortante quello del giovane venosino, figlio d’arte. Dal 1’ st. Petrachi 5,5 – Non ha garantito quella spinta in più che il mister si augurava potesse imprimere per cambiare il volto alla gara. ZACCARDO 6 – Ha lavorato sulla propria fascia di competenza controllando il proprio avversario senza azzardare qualche folata offensiva in avanti. LENTINI 6 – Battitore libero, però in mezzo al campo quando il Gragnano si è chiuso e raddoppiava le marcature anche lui ha sofferto. EDJEKPAN S. V. – si è infortunato qualche minuto dopo il gol campano. Dal 17’ pt. Nucera 6 – Anche lui all’esordio ha tenuto bene il campo sia come difensore centrale che come esterno. Potrebbe essere un’alternativa difensiva valida. LIGUORI 6 – Più di quello che ha fatto non poteva. E’ stato tra i calciatori del Lavello uno dei più concentrati, ma non è servito a molto soprattutto ai fini del risultato. ESPOSITO 6 – Buona volontà ce ne ha messa, ma sulla fascia di competenza a volte lo marcavano in maniera asfissiante e in più giocatori. CACCAVALE 6,5 – E’ sempre un gladiatore in campo e lo ha dimostrato sia a centrocampo che in difesa, dopo l’arretramento per l’uscita di Palumbo. VICIDOMINI 5,5 – Non ha dato un contributo sostanziale all’economia della partita. REGA 5 – Da un calciatore come lui di categoria superiore occorre avere e dare soprattutto di più.Dal 24’ st. Di Senso s. v. – Non ha avuto occasioni per mettersi in mostra. ANCORA 6,5 – E’ stato uno dei pochi che ha fatto vedere qualcosa, ma in avanti ha bisogna di una torre che gli crei assist e spazi. MISTER CIULLO 6 – Le ha provate tutte. E poi d’altronde in campo non ci va lui. giu.cat. 0 1 F. C. LAVELLO (4-4-2) - Potenza 5,5, Palumbo 6 (1' st. Petrachi 5,5), Zaccardo 6, Lentini 6, Edjekpan s. v. (17' pt. Nucera 6), Liguori 6, Esposito 6, Caccavale 6,5, Vicidomini 5,5, Rega 5 (24' st. Di Senso s. v.), Ancora 6,5. A disp. De Mare, Tarantino, De Leonardis, Botrugno. All. Ciullo 6. S. S. C. GRAGNANO (4-4-2) Manzella 6, Coccorullo 6, Polverino 6,5, Temponi 6, Cerbone 6,5, Imparato 6,5, Lucarelli 6,5 (34' st. Napoletano s. v.), Del Gaudio 7, Vitaglione s. v. (20' pt. Ruggiero 6), Bencardino 6,5 (41' st. Porzio Ca. s. v.), Del Sorbo 6. A disp. Castaldo, Pagano, Cappiello, Porzio Ci. All. Foglia Manzillo 6,5. ARBITRO - Giannotta di Brescia 5,5. Assistenti - Viola di Bari 6 e Germinario di Molfetta 6. RETI - 16' pt. Del Gaudio. NOTE - Spettatori 600 circa. Ammoniti - Caccavale, Esposito, Liguori, Petrachi, Ancora (Lavello) e Bencardino, Del Gaudio, Coccorullo, Lucarelli (Gragnano). Espulso al 41' st. un dirigente accompagnatore del Gragnano dalla panchina per proteste. Angoli - 6 a 1 per il Lavello. Recuperi - 3' pt. e 5' st. LAVELLO - Del Gaudio fa felice un Gragnano che con il minimo sforzo coglie l'intera posta in palio al Pisicchio di Lavello e rigenera almeno nei risultati una società in assestamento. Il Lavello da parte sua invece non trova la determinazione, la concentrazione e i guizzi giusti per ribaltare il risultato o quanto meno per prendere almeno un punto per riossigenare la classifica. I primi minuti si consumano soprattutto a centrocampo con le squadre protese a non sbilanciarsi più di tanto. Il primo affondo lo portano i padroni di casa che al 7' con Ancora dalla sinistra trova spazio per crossare a centroarea ma nessuno ne approfitta. Tre minuti dopo il neoacquisto Rega sempre da sinistra mette un pallone in area e il portiere interviene bloccando. Al 14' il Gragnano fa le prove generali per passare in vantaggio ma da un'azione manovrata in velocità Bencardino sotto porta viene pizzicato in fuorigioco. Invece il vantaggio per gli ospiti arriva su calcio di punizione. Del Gaudio dall'out sinistro fa filtrare un pallone che attraversa tutta l'area e si va ad infilare sul secondo palo senza che nessuno lo possa deviare più del Il Lavello sceso in campo ieri al Pisicchio L’ingresso in campo e sotto un’azione lavellese dovuto. E' una doccia fredda che spezza le gambe ai lavellesi che stentano più del dovuto a riprendersi da questa rete inaspettata e per certi versi rocambolesca. E' un tiro di Ancora dalla sinistra in diagonale deviato in angolo al 25', servito da Lentini, che risveglia i gialloverdi, o quantomeno tenta di scuoterli. Ma il Lavello non c'è e per giunta perde Edjekpan per un infortunio alla coscia sinistra, forse uno strappo. E se il Lavello non si ritrova e non crea pericoli per la porta di Manzella figuriamoci se il Gragnano deve spingere per esporsi ad eventuali rischi in contropiede e quindi la partita ristagna. L'unico altro sussulto avviene al 44' quando Caccavale viene servito da sinistra e da fuori area tira debolmente spedendo la palla alla destra del portiere fuori. Varie ammonizioni comunque evidenziano falli e reazioni frutto di nervosismo e di provocazioni. Mister Ciullo cerca con l'innesto di Petrachi dal primo minuto della ripresa di dare maggiore impulso alla manovra lavellese arretrando sulla corsia destra difensiva Caccavale. Sia Palumbo sacrificato per questo cambio tattico che Nucera al posto dell'infortunato Edjekpan potrebbero essere due elementi intonati, al loro esordio, in un coro con qualche stonata di troppo. Ma la musica evidentemente non cambia neanche nella seconda frazione di giuoco. L'acuto comunque del 1' non scuote più di tanto con un lancio lungo da destra di Lentini per Ancora che stoppa e tira rasoterra sul primo palo, trova il portiere campano ben appostato. Ma al 3' i gialloblue rispondono da fuori area con Lucarelli e Potenza respinge. Al 6' è Ancora per i gialloverdi, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, a impensierire la retroguardia ospite tirando di poco fuori sul secondo palo. Al 19' è sempre Lentini che smista ad Ancora sulla sinistra ma l'estremo Manzella è pronto sul primo palo. Al 22' ci prova direttamente Lentini su punizione da metà campo con una staffilata tesa che il portiere sul palo alla destra devia in angolo. Tre minuti dopo di nuovo Lentini con una punizione da centrocampo non coglie il bersaglio. I campani si rivedono dalle parti di Potenza prima al 30' con Lucarelli e poi al 32' con Del Gaudio senza però inquadrare i tre legni. Invece gli assalti gialloverdi sono tutti in un lancio lungo di Caccavale (al 35') preda del portiere, in una punizione che di Zaccardo che si infrange sulla barriera (al 40') e in uno spiovente di Lentini da destra che trova sì Liguori pronto in acrobazia da posizione favorevole (al 45') senza peraltro infilare la rete. Ora occorre invece per mister Ciullo e ragazzi rianalizzare attentamente la gara appena disputata per porre veramente rimedio ad un gioco in fase calante rispetto alle ultime prestazioni e far fronte alla crisi di risultati. Giuseppe Catarinella I tifosi a fine gara rumoreggiano per la terza sconfitta di fila, la seconda in casa Foglia Manzillo: «Abituati a giocare fuori casa » L’infortunio a Ejekpan a fianco la panchina gialloverde LAVELLO - Un episodio condanna di nuovo il Lavello, dovuto ad una punizione di Del Gaudio, a guardare in classifica tutti davanti a sé. E tanti episodi gialloverdi purtroppo non sono stati concretizzati a dovere. Di questo se ne avvantaggia il Gragnano che conquista altri tre punti fuori casa. “Sì certamente un'al- tra vittoria esterna - ha commentato l'allenatore del Gragnano, Foglia Manzillo - che ci aiuta molto. E' sempre difficile vincere fuori casa anche se il Lavello ha fatto una partita importante e con una squadra giovanissima ci ha messo sotto nel primo tempo e nel secondo, secondo me, soltanto un Gragnano con- centrato e reattivo su ogni pallone non ha permesso al Lavello di pareggiare e quindi soltanto con un secondo tempo di spessore da parte nostra ci ha consentito di portare a casa la vittoria”. E il futuro del Gragnano quale sarà? “Noi ci dobbiamo salvare - ha ribadito il tecnico dei campani, Foglia Manzillo - e poi noi non giocheremo mai in casa perché il campo di Gragnano non è agibile per cui dovremo peregrinare un po' in giro per la Campania e dunque abbiamo pagato dazio subito alla seconda di campionato con campo neutro a porte chiuse e la sconfitta è arrivata. A mio avviso noi perderemo alme- no otto o nove punti da questa situazione casalinga e pertanto non ci possiamo permettere di pensare ad altre cose che non sia una salvezza e in sostanza cercheremo di rimanere in questa categoria e poi il prossimo anno con il campo di casa possiamo programmare qualcosa di più accettabile”. Dopo alcuni minuti di attesa invece da parte gialloverde viene comunicato il silenzio stampa e quindi nessuna dichiarazione da “elargire” agli organi di informazione. Invece appena giunto allo stadio all'esterno, ignaro di partita e risultato, il presidente onorario del F. C. Lavello, Nicola Bitetto ha dichiarato anche in veste di tifoso: “Io mi auguro che il Lavello si riprenda al più presto e per il momento bisogna dare fiducia e poi d'altronde è ancora presto per dare un giudizio e pertanto fra un poco si potranno tirare le somme. La situazione attuale non può che dispiacere a tutti”. “Indubbiamente c'è da sistemare qualcosa - ha aggiunto Nicola Bitetto - a livello di organico”. Intanto accanto al presidente onorario Nicola Bitetto si crea un capannello di persone non entusiaste della prestazione offerta dal Lavello contro il Gragnano e tra i tifosi i giudizi di Tonino Fuggetta e Vincenzo Leonetti richiamano all'attenzione altre situazioni gestionali e la constatazione di un gioco frammentario e poco convincente. Evidentemente un'analisi più attenta su questa gara in settimana sarà fatta e una maggiore concentrazione dovrà essere impellente sulla ricerca dei risultati positivi da ottenere. giu.cat 40 Sport Lunedì 17 settembre 2007• ilQuotidiano Più di un centinaio di tifosi gialloverdi al seguito della squadra in Puglia 3ª GIORNATA Venosa a testa alta da Brindisi Carlino accorcia le distanze e il Fanuzzi teme il pari BRINDISI VENOSA 2 1 BRINDISI ( 4-3-2-1 ): Ioffrida 6,5; Colella G. 6,5, Barca 6,5, Frascaro 5, Ruggiero 6,5; Corazzini 6,5, Fiore 7 (9' st Menga 6), De Leonardis 7; Pagano 5,5 (30' st Picci 6), De Palma 7; Blasi 6,5 (1' st Greco 6). A disp.: Ferla, Di Giorgio, Pessia, Lisi. All.: Giugno 6,5. VENOSA ( 4-4-2 ): Curci 6,5; Giunta 5, Trampino 5,5, Musco 6, Carlino 6; Conte 5,5, Mirabile 6, Livieri 5,5, Branicki 5,5; Malagnino 6 (40' st Santuozzo sv), Ciocia sv (38' Cozzolino 6). A disp.: Castelgrande, Scaraggi, Grasso, D'Andrea, Persichino. All.: Di Pasquale 5,5. ARBITRO: Martino di Torre Annunziata 5,5. RETI: pt 9' Fiore (B), 24' De Palma (B); st 16' Carlino (V): NOTE: spettatori 2.000 circa. Una settantina quelli giunti da Venosa. Ammoniti: Musco, Frascaro, Fiore, Branicki, Picci. Angolo 3-3. Recupero: pt 3'; st 4'. BRINDISI. Al Venosa non riesce il colpaccio. La squadra di Mister Raffaele Di Pasquale esce sconfitta dallo stadio “Franco Fanuzzi”, ma lo fa con l'onore delle armi. Quasi cento tifosi i tifosi gialloverdi che hanno seguito la squadra in trasferta cantando per l'intera durata dell'incontro. Ennesima dimostrazione dell'entusiasmo che si respira attorno a Branicky e compagni, specie dopo l'affermazione col Savoia. Il Brindisi, dal canto suo, riscatta la prestazione di Francavilla sul Sinni e torna alla vittoria. Lo fa davanti al pubblico amico al termine di una settimana in cui la dirigenza e la tifoseria avevano richiesto con forza un maggiore impegno della squadra. Prima del match, la squadra ha ricevuto la visita di Sua Eccellenza Monsignor Rocco Talucci, nativo di Venosa e Arcivescovo di Brindisi e Ostuni. Veniamo al calcio giocato. Gli uomini di Di Pasquale deludono nel primo tempo Carlino, ieri in gol a Brindisi quando hanno lasciato quasi completamente il pallino del gioco tra i piedi del team locale. Un errore imperdonabile quando si affrontano squadre come il Brindisi. La classe di uomini come Fiore, Corazzini, De Leonardis, Pagano e De Palma poi ha fatto il resto, consentendo ai biancazzurri di mettere a segno due reti in meno di mezz'ora di gioco. Ma nei primi 45' minuti non ci sono solo le reti di Adriano Fiore (ottima deviazione su calcio di punizione battuto da De Leonardis) e di Roberto De Palma (che deposita in rete dopo aver messo a sedere il portiere Curci) ma anche tante azioni da rete, frutto di una pressione intensa e costante. Pagano, alla ricerca della prima marcatura in campionato, ha poca fortuna altrimenti il risultato a metà incontro avrebbe as- sunto maggiore consistenza. Da una parte la forza dei padroni di casa, dall'altra l'ingenuità della difesa lucana che, per ammissione dello stesso Raffaele Di Pasquale al termine del match, ha concesso troppo, specie nella prima frazione. Gran merito della rinascita delle casacche biancazzurre, oltre alla bontà del modulo ridisegnato da Mister Giugno (il classico albero di natale) va dato anche ai nuovi innesti: i brindisini Barca, Frascaro e Blasi . Di Pasquale deve incassare il forfait di Carmine Ciocia, costretto ad uscire per infortunio, e inserisce nella mischia Ciro Cozzolino che riesce tuttavia a dare maggiore profondità alla squadra. Nella ripresa, dopo un avvio promettente, quasi a ribadire le trame del primo tempo, il Brindisi cala. Il Venosa ne approfitta e ci prova prima con una punizione di Piotr Branicky che non trova fortuna e poi con un colpo di testa di Mario Carlino, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, che vale la rete della speranza: 2-1. I biancazzurri, a questo punto, si lasciano sopraffare dalla paura, mentre gli ospiti, rianimati dalla marcatura, cominciano a prendere coraggio. E così, dopo altre occasioni da rete sprecate dagli avanti locali, il Venosa agisce di rimessa tenendo in costante pericolo la difesa pugliese. Il Brindisi indietreggia il baricentro, il Venosa cerca di scardinare la retroguardia avversaria sfruttando le palle alte, nella speranza di trovare qualche testa vincente dalle parti del giovane portiere Iofrida. Assalti che non portano a nulla, se non agli applausi del pubblico di fede gialloverde, che ha apprezzato comunque la prestazione dei propri beniamini, nonostante la sconfitta. Domenica prossima, scontro delicatissimo nello stadio “Michele Lorusso”. Avversario di turno il Grottaglie che in questa domenica non è andato oltre il pareggio ( 2-2 ) contro il Francavilla in Sinni. Fabrizio Caianiello LE PAGELLE CURCI, 6,5: il portiere del Venosa è stato impegnato costantemente nel corso della prima frazione. Ed è stato proprio grazie a lui che il Brindisi non è riuscito a dilagare nel risultato. Incolpevole in occasione delle due marcature. GIUNTA 5: Il pacchetto arretrato non è piaciuto nè al suo tecnico, nè tantomeno ai tifosi gialloverdi. Troppo lenti i difensori lucani che, nella prima frazione, si son fatti letteralmente imbambolare dagli attaccanti brindisini. Non si può affrontare con questa sufficienza squadre di questa caratura. In particolare, Giunta si è dimostrato spesso impacciato e in ritardo sulle coperture. Una brutta prestazione. TRANCHINO 5,5: Non riesce ad uscire dall'ombra di una prestazione negativa che ha coinvolto tutto il reparto. Impacciato nell'uno contro uno, ha vissuto un pomeriggio di enormi difficoltà. MUSCO 6: Compensa con la generosità a qualche lacuna atletica. Svolge il suo ruolo con la massima grinta, non gli si poteva chiedere di più, nel contesto di una partita particolarmente complicata per la sua squadra. CARLINO 6: Il numero 5 lucano merita una citazione speciale per aver riaperto la partita nel momento più delicato. Dal suo gol è iniziata la rincorsa della compagine lucana. MIRABILE 6: E' stato senza ombra di dubbio uno dei più attivi della squadra, anche se ha sofferto un po' le spinte del terzino avversario Barca. Nel complesso, la sua prestazione non è stata da disprezzare. LIVIERI 5,5: In una gara che si era messa male da subito, era difficile per un under emergere. Si è fatto notare a sprazzi, qualche giocata di tanto in tanto, ma non è stato mai veramente incisivo. BRANICKY 5,5: Ci si aspettava di più da un giocatore del suo valore. I suoi compagni lo hanno cercato spesso e volentieri nella speranza di sfruttare la sua stazza fisica. Si è fatto ingabbiare, però, dai difensori centrali avversari Corazzini e Ruggiero. MALAGNINO 6: E' il cuore ed il motore di questa squadra. Imposta, difende, e si danna l'anima per far girare la palla. Peccato che non sia stato supportato dal resto del team. CIOCIA SV: La sua partita dura meno di un tempo. E la sua assenza si è fatta sentire. Sperava di bissare lo splendido gol segnato al Brindisi nella passata stagione quando militava nell'Ischia. DI PASQUALE 6: Ha fatto il possibile per contrastare il Brindisi, ma la partenza dei padroni di casa avrebbe piegato qualsiasi squadra. SPOGLIATOI Il tecnico: «Nella ripresa la mia squadra ha reagito e messo in difficoltà l’avversario» Di Pasquale: «Difficile pretendere di più» BRINDISI. “Forse non potevo pretendere di più dalla mia squadra contro una corazzata come il Brindisi, ma potevamo almeno provare ad arginare in parte i loro attaccanti nel primo tempo”. Il tecnico del Venosa Raffaele Di Pasquale è sereno, nonostante la sconfitta, quando si presenta in sala stampa. “Non è possibile affrontare squadre come il Brindisi con questo atteggiamento - ha detto -. Nel primo tempo eravamo scarichi, abbiamo concesso troppo ai nostri avversari, soprattutto in difesa. E' chiaro che quando ci si trova sotto di due reti dopo meno di trenta minuti diventa tutto più difficile. A quel punto abbiamo continuato a subire. La reazione è arrivata solo nella ripresa, quando abbiamo fatto davvero di tutto per mettere in difficoltà il Brindisi. E ci siamo pure riusciti. Comunque la prestazione non è da buttare. Noi siamo una squadra molto giova- Lello Di Pasquale ne, come si può notare leggendo la distinta e non possiamo di certo vantare calciatori esperti come quelli del Brindisi. Puntiamo alla salvezza, obbiettivo che mi auguro di raggiungere al più presto. Per quanto riguarda il resto mi sento di evidenziare la presenza dei nostri tifosi in trasferta. A Venosa c'è una grande attenzione nei confronti del calcio” . L'allenatore lucano, poi, esprime il disappunto per un articolo pubblicato da un giornale locale: “ Non mi piace quello che ho letto su un quotidiano - ha commentato stizzito -. Nel calcio ci vuole sempre rispetto. Comunque non voglio fare polemiche con i giornalisti anche se ricordo a tutti che domenica scorsa la mia squadra ha brillantemente superato un ostico Savoia. Il Brindisi? E' una grandissima squadra, ma questo lo sapevamo già prima di venire qui. Ha calciatori di assoluto valore e sarà sicuramente una delle pretendenti al salto di categoria. Non è di certo contro il Brindisi che dobbiamo cercare i punti per la salvezza”. Nell'analisi della gara, Mister Di Pasquale viaggia sulla stessa lunghezza d'onda dell'alle- natore del Brindisi Franco Giugno: “ Abbiamo sciorinato una grande prestazione nel primo tempo - ha dichiarato il tecnico brindisino -. Mi ero informato e sapevo che non era facile superare questo Venosa. Una squadra tosta e ben organizzata. Noi abbiamo sbagliato a non chiudere prima il discorso. Avremmo potuto e dovuto segnare anche il terzo gol, ma siamo stati impalpabili sotto porta. Voglio vedere sempre questa cattiveria agonistica nei miei ragazzi. Domenica prossima ci attende una sfida delicatissima a Ischia. Cercheremo di prenderci altri tre punti”. In sala stampa si vede anche il Patron del Brindisi Giuseppe Barretta che rivolge un saluto alla squadra lucana: “Sono certo che questo Venosa farà molto bene nel corso del campionato. E' una squadra corretta che gioca a viso a perto e non ha paura di spingersi in avanti”. DAGLI ALTRI CAMPI SAVOIA ISCHIA 2 2 SAVOIA (4-3-3): Parisi 5,5; Abate 5,5, Riccio 5, Scognamiglio 6, Sessa 6; Costantino 6 (33' st Esposito A. sv), Siciliano 5,5, De Rosa 5; Solimene 6 (43' st Stanzione sv), Incoronato 7, De Biase 5,5 (16' st Venditto 6). A disp.: Pica, Pariggiano, Antuoni, Rufino. All.: Agovino. ISCHIA (4-4-2): Celli 6,5; Di Meglio 6, Esposito 6, Mattera G. 6, Accurso 6; Di Spigna 6 (26' st Mattera G.F. 6), Orefice 6,5, Formidabile 6, Manzo 5,5; Saurino 6,5, Impagliazzo 6 (10' st Trofa 6). A disp.: Vergara, Castaldo, Monti, Mainolfi, Di Ruocco. All.: Impagliazzo. ARBITRO: Di Bello di Brindisi. MARCATORI: 6' pt Orefice (I), 16' pt Incoronato (S), 36' pt Esposito (I), 7' st Incoronato (S). NOTE: Al 22' pt De Rosa (S) sbaglia un rigore.Spettatori 1500 circa. Ammoniti: Costantino (S), Esposito (I), Saurino (I). Angoli 5-3 per il Savoia. Recuperi: 2' pt, 4' st. VIRIBUS UNITIS FASANO 1 1 VIRIBUS UNITIS (4-4-2): Indolfi 6; Masturzo 6, Galliano 5,5, Speranza 6, Ronca 6; Manco 6, Sansone 7, Falcone 6, Aliperta 7 (30' st Carotenuto sv); Mariniello 6, Ciniglio 5,5 (18' st Gaveglia 6). A disp.: Avino, Panico, Martino, Gennarelli, Iovane. All.: Cimmino. FASANO (4-4-2): Laguardia 7; Mongelli 5,5, Pisano 6, Grazioso 6, Cota 5,5; Candita 6, Rufini 6,5, Torrens 6, Radicchio 6,5 (19' st Medico 6); Cappabianca 6 (33' st Mazzone sv), Giacco 6,5. A disp.: Fortunato, De Pascalis, Belforte, Soto, Selvarolo. All.: Pettinicchio. ARBITRO: Silvestri di Isernia. MARCATORI: 22' pt Giacco (F), 44' pt Aliperta (V). NOTE: gara giocata a porte chiuse. Ammoniti Mariniello, Manco, Gaveglia (V), Grazioso, Cappabianca e Mazzone (F). Angoli: 3-1 Viribus. Rec.: 2' pt; 4' st. SAPRI BITONTO 0 1 SAPRI (4-4-2):: Borrelli 5,5; Magliarella 5,5 (12' st Sorrentino 5,5), David 5,5, Digno 5,5 (12' st Toscano 5,5), Scoppetta 6; Tomacelli 5.5, Gallinari 5.5 (1' st Colo 5.5), Pirrone 5.5, Umbro 5.5; Visciglia 6.5, Sakey 5.5. A disp.: Maltese, Della Bianchina, Perri, Silvano. All. Belotti. 5.5. BITONTO (4-4-2): Galeano 8; Di Donato 6, De Pasquale 6, Manzo 6, Magliano 6; Marcosano 6 (2' st Camasta 6), Potenza 6 (32' pt Cantatore sv), Sanso 6, Pignatta 7; Iannini 6.5, Gallicchio 6 (5' Fusco 6). A disp.: Montagna, De Palma, Salerno, Falco. All. Zunico 6. ARBITRO: Cristiano Partuini di Latina 5.5. RETI: 3' st Pignatta. NOTE: spettatori poco più di 300; ammoniti Manzo, Gallichio, Pirrone, Scoppetta, Toscano, Sanso, Di Donato; angoli 9 a 4 per il Sapri. POMIGLIANO QUARTO 0 0 POMIGLIANO (4-4-2): Gatti 6; De Vito 6, Ferullo 6,5 (23' st Ausiello 6,5), Liberti 7, Carrieri 5; Nicoletti 6 (3' st Biancardi 6), Genco 6,5, Alfieri 6, Viscido 6,5; Monaco 6, Castaldi 5 (19' st Pastore 6,5). A disp.: Vigliotti, Giacinto, N. Pirozzi, Pignalosa. All.: Pirozzi E. QUARTO (4-4-2): Fernandez 7; Carandente 5,5 (39' pt Ursumanno 6), Esposito M.6,5, Monaco 6,5, Esposito C. 6,5; Rocco 6, Panella 6 (20' st Esposito R. 6), Di Pietro 5, Tizzano 6; Pisani 6,5 Lepre 6,5 (32' st Esposito B. sv). A disp.: Farace, Pascale, Gallitelli, Schettino. All.: Amorosetti. ARBITRO: Ternullo di Acireale. NOTE: spettatori 400 circa. Espulso: Di Pietro (Q) al 24' st per somma di ammonizioni. Ammoniti: De Vito (P), Lepre (Q), Carrieri (P), Monaco (Q), Fernandez (Q), Tizzano (Q). Angoli 7-7. Rec.: 2'pt, 4'st. BARLETTA AVERSA 2 0 BARLETTA (4-4-2): Liccardi 6,5; Mascia 6,5, Tangorra 7, D'Angelo 6,5, Iervolino 7; Russo 6,5, Salvagno 7, Daleno 6,5 (46' st Rizzi sv), Pinto 7 (21' st De Cecco 6,5); Laviano 6,5 (37' st Zagaria sv), Piperissa 7. A disp.:Quintigliano, Merafina, Tenzone, Lanciano. All. Chiricallo. AVERSA (4-3-1-2): Marino 6; De Santo 5 (19' st Andreozzi 5,5), Galluzzo sv (14' pt Serino 5,5), Di Girolamo 5,5, Posillipo 5,5; Zolfo 5,5, Caruso 6, Di Pietro 5; Buonocore 5 (1' st Coquin 5,5); Verolino 5,5, Prisco 6. A disp.: Robustelli, Arini, Longo, Cozzolino. All. Boccolini Arbitro: La Penna di Roma. MARCATORI: 16' pt Pinto, 25' pt Tangorra. Ammoniti: Daleno, Piperissa e Salvagno (B), De Santo, Zolfo, Prisco, Posillipo e Coquin (A). NOTE: gara giocata a porte chiuse. Angoli 4-4. Recupero: 3' pt, 5' st. Sport ilQuotidiano 1ª GIORNATA •Lunedì 17 Settembre 2007 1ª giornata ECCELLENZA A.Cristofaro - Avigliano 0-0 Squadre Atella M. - S.Montalbano 2 - 0 p.t.: 4’ Baldini; s.t.: 29’ Villano AZ Picerno - Brienza s.t.: 27’ Damiano 1-0 A.Tricarico - Vultur 0-0 Ferrandina - Ricigliano 1 - 1 p.t.: 15’ Collins (Ri); s.t.: 45’ D’Onofrio (Fe) Irsinese - S.Genzano 0-2 p.t.: 20’ Lacerenza; s.t.: 50’ Montaldi Sparapano del Forza Matera non ha fallito l’appuntamento col gol Murese - Banzi s.t.: 28’ Iacullo G. 1-0 R.Lauria - F.Matera 5-2 p.t.: 5’ Paiano (FM), 10’ Vasapollo (RL), 43’ Malito (RL); s.t.: 10’ (r) Malito (RL), 25’ Vasapollo (RL), 35’ Vecchione (RL), 46’ Sparapano (FM) prossimo turno domenica 23/09 ore 15:30 Roberto Ragone del Ricigliano Avigliano - Ferrandina Banzi - A.Cristofaro Brienza - Irsinese F.Matera - AZ Picerno Ricigliano - R.Lauria S.Genzano - Atella M. S.Montalbano - A.Tricarico Vultur - Murese 41 R. LAURIA S. GENZANO ATELLA M. MURESE AZ PICERNO FERRANDINA RICIGLIANO A. TRICARICO VULTUR AVIGLIANO A.CRISTOFARO BANZI BRIENZA IRSINESE S.MONTALBANO F. MATERA Punti Gioc. 3 3 3 3 3 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Casa V 1 0 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 P 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 V 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Reti Casa Reti Fuori Reti Totale Totale Fuori N N P V N P 0 0 0 0 0 0 1 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 1 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 F S 5 0 2 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 F 0 2 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 2 S 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 1 0 2 5 F 5 2 2 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 2 S 2 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 1 1 2 2 5 Il trainer dell’Avigliano Peppe De Stefano non è soddisfatto della prestazione dei suoi ragazzi Marcatori 2 Reti: Malito (1), Vasapollo (R.Lauria) 1 Rete: Baldini, Villano (Atella M.); Damiano (AZ Picerno); D'Onofrio (Ferrandina); Paiano, Sparapano (F.Matera); Iacullo G. (Murese); Collins (Ricigliano); Vecchione (R.Lauria); Lacerenza, Montaldi (S.Genzano) Baldini e Villano si sbarazzano dello Sporting Montalbano Atella, avvio scoppiettante ATELLA M. MONTALBANO 2 0 ATELLAMONTICCHIO: Moretto, Camelia B. (46' st Romaniello), Caselle, De Mita, Manfreda, Astudillo (41' st Traficante), Lamorte, Orizi (25' st Libutti), Baldini, Carriero, Villano. A disposizione.: Di Biase, Greppo, Rinaldi, Lorusso. Allenatore Pinuccio Camelia SPORTING MONTALBANO: Nicolini, Sergi (38' st Sabato), Digno, Grieco (11' st Aurelio), Achillea, Ingusci, Adduci, Miraglia, Nigro A., Nigro C., Buongiorno. A disposizione: Pinelli, Marra, Larangione, Caputo, Ritiro. Allenatore Mario Armento. ARBITRO: Lapadula di Moliterno (Diotisalvi e Picerno). RETI: nel p.t. al 4' Baldini; nel s.t. al 29' Villano. NOTE: pomeriggio estivo con temperatura elevata. Ammoniti: Ingusci, Caselle, Lamorte. Angoli: 4 a 0 per l'Atellamonticchio. Recupero: p.t. + 3'; s.t. + 4'. ATELLA - Con una rete per tempo l'Atellamonticchio ha superato il Montalbano nella prima giornata di campionato. I padroni di casa al primo affondo sono subito andati in gol con il neo centravanti Baldini, puntuale al centro dell'area, dopo un velo di Villano, su servizio di Carriero che, involatosi sulla destra, non ha esitato a mettere in area per l'accorrente goleador atellano, il quale non ha avuto difficoltà a trafiggere con un preciso rasoterra il portiere Nicoli. Gli ospiti, pur accusando il colpo, hanno provato a reagire per riequilibrare il risultato, mentre gli atellani si sono un pò adagiati lasciando l'iniziativa all'avversario. Infatti i materani al 19', a conclusione di una fulmi- CAMELIA: «Era per noi la prima partita ufficiale» A FINE gara così i due mister: da una parte Camelia, soddisfatto del risultato ottenuto, e dall'altra Armento, piuttosto amareggiato per la sconfitta patita. Mister Camelia: «Abbiamo fatto una buona partita, anche se poi per noi è la prima partita ufficiale che abbiamo fatto, avendo saltato le partite di Coppa Italia. Il 2 a 0 ci sta tutto anche se a onor del vero nel primo tempo abbiamo un pò sofferto la loro iniziativa dopo essere andati in vantaggio. Poi nel secondo tempo penso che abbiamo fatto bene, abbiamo fatto il secondo gol e credo che potevamo farne anche qualche altro». Mister Armento: «Diciamo che il primo tempo è stato equilibrato, anche se l'handicap di partire subito sotto di una rete per una indecisione di due miei giocatori ci ha penalizzato, poi la squadra ha reagito creando due occasioni che non abbiamo saputo sfruttare, mancando di concretezza. Nel secondo tempo la partita ha preso un'altra piega e se anche la vittoria dell'Atella, cha ha prodotto qualcosa in più, è forse giusta, ritengo però che il risultato è un pò severo». Mister Armento, qual è l'obiettivo del Montalbano? «Ci vogliamo salvare tranquillamente per evitare la bagarre dei play out». m.r. Baldini autore del primo gol dell’Atella Il tecnico dell’Atella Monticchio Pinuccio Camelia, Carlo Achillea dello Sporting Montalbano e l’allenatore della formazione jonica Mario Armento nea ripartenza seguita al calcio d'angolo sventato da Nicoli in uscita volante, hanno mancato di pochissimo una favorevole occasione per pareggiare con Miraglia, che, superato il numero uno locale in uscita, ha mandato il pallone di poco lontano dal palo alla sinistra di Moretto. Insistono gli ospiti con Buongiorno che al 25' e al 28' con due tiri dalla distanza è andato ben lontano dai pali. Per il resto del primo tempo non è praticamente successo più nulla da una parte e dall'altra. Nella ripresa l'Atellamonticchio ritorna in campo con più grinta e va alla ricerca del raddoppio. Al 9' Caselle di testa ha mandato di poco fuori su calcio piazzato di Astudillo. Al 15' Nicolini in uscita sventa prodigiosamente un tiro ravvicinato di Villano a conclusione di una buona manovra atellana. Al 18' la punizione dal vertice dell'area, battuta da Astudillo, è facile preda dell'estremo difensore ospite. Carriero prima al 21'manda di poco sopra la traversa e poi al 29' manda in gol Vil- lano con un preciso assist di testa. Da sottolineare che in entrambi i gol c'è stato lo zampino dell'atellano Davide carriero. Al 33' il portiere locale para in due tempi un tiro da fuori area di Buongiorno. Al 40' Lamorte per i padroni di casa, favorito da un tackle con il portiere ospite, ha mancato a porta vuota dopo essersi defilato un pò troppo sulla sinistra. Al 47', in pieno recupero, Nicolini dice ancora no opponendosi di piede al tiro di Baldini. Una gara tutto sommato corretta, grazie alla buona direzione dell'arbitro Lapadula, ben coadiuvato dagli assistenti Diotisalvi e Picerno. Michele Rizzo 42 Sport Negli ultimi minuti l’under degli aragonesi trova la rete del pari De Stefano infuriato Collins spaventa il Ferrandina D’Onofrio beffa il Ricigliano L’Avigliano non va oltre il pari Lunedì 17 Settembre 2007• 1ª GIORNATA FERRANDINA RICIGLIANO 1 1 FERRANDINA: Amoruso, Bisogno, La rotonda, Agata (23'st Colle), Mastrangelo, Grieco, D'Onofrio, Strozza, Bozzi (47' st Giasi), Vincenti, Starna. A disp. Russo, Pantone, Gomez, Miraglia, Petrone. All. Quarto RICIGLIANO: Caputo, Bencivenga, Balzano, Esposito, Defenza, Avallone, Tomasiello (35' st Serritello), Costabile, Collins (42' st Ragone), Calvello (47' st Nappi). A disp. Chirico, Curcio, Schiavo, Falciano. All. Turco. ARBITRO: Colangelo di Potenza (assistenti Mele e Mugnolo) RETI: 15' pt Collins, 44' st D'Onofrio. NOTE: ammoniti: Starna, D'Onofrio, Calvello, Grieco, Bisogno. BUONA la prima. Il Ferrandina calcio parte con il piede giusto e conquista, al novantesimo, il primo punto della stagione. Di fronte il Ricigliano, una delle formazioni candidate alla vittoria finale. Che i ragazzi del presidente Colle hanno affrontato senza alcun timore reverenziale. A far capitolare i rossoblu non è bastato nemmeno essere passati in svantaggio dopo appena un quarto d'ora dal fischio di avvio. Con caparbietà, grinta e cuore capitan Mastrangelo e soci si sono tenuti aggrappati al match e hanno creduto fino alla fine di poter addirizzare una gara, partita non proprio sotto i migliori auspici. Eppure le cose migliori, prima della rete ospite, le aveva fatte vedere proprio il Ferrandina, sceso in campo con uno spregiudicato 3-4-1-2. La prima vera occasione dell'incontro non a caso è dei padroni di casa al 14'. Ma a fermare Starna involato a rete una discutibile segnalazione di offside. Gol mancato, gol subito. Sul ribalta- ilQuotidiano A.CRISTOFARO AVIGLIANO I due protagonisti del match: Phill Collins del Ricigliano e Gianluca D’Onofrio del Ferrandina mento di fronte, al 15', Liccardi in sospetta posizione di fuorigioco, può proseguire e mettere in mezzo per Collins che va al tiro. Vano il tentativo di La rotonda di sventare il pericolo. La palla finisce in rete. Gli ospiti appagati dell'inatteso vantaggio si limitano ad amministrare. L'unico brivido per la difesa rossoblu al 45'. Liccardi, completamente smarcato, dopo una lunga sgrop- pata sulla sinistra, lascia partire il diagonale. Ma questa volta La rotonda non si fa sorprendere e a portiere battuto rimedia in corner. Nella ripresa è ancora il Ferrandina a cercare con caparbietà il pari. E per poco non centra l'obiettivo al 4' con Starna, sapientemente imbeccato da Grieco. A negargli la gioia del gol il portiere Caputo, bravo a scegliere il tempo dell'uscita. Il Ricigliano, dal canto suo, sembra accontentarsi del risicato vantaggio e non mette mai veramente in difficoltà i rossoblu. L'unica vera occasione al 22' ancora con Collins, provvidenzialmente anticipato da Mastrangelo. Poi a mantenere il bandolo del gioco è ancora il Ferrandina che non si arrende alla sconfitta. E quando i campani erano ormai certi di aver fatti propri i tre punti, la svolta. È il 45' quando Bozzi, raccoglie la rimessa laterale e mette in mezzo per l'accorrente D'Onofrio. Che, a dispetto della giovane età, mantiene i nervi saldi e a colpo sicuro spedisce la sfera in fondo al sacco. Rincorsa completata. Il Ferrandina conquista con merito il pari, insieme agli applausi del pubblico del Santa Maria. Margherita Agata MASTRANGELO: «Punto importantissimo» «UN'EMOZIONE indescrivibile, confesso che mi è scappata anche qualche lacrima». Così Gianluca D'Onofrio, 17 anni e grinta da vendere, racconta il suo primo gol con la squadra dei “grandi”. Un gol pesantissimo che vale il primo punto del Ferrandina, contro un avversario sulla carta non alla portata. Intenzione di cullarsi sugli allori? «Nessuna -assicura l'under rossoblu- anzi piuttosto uno stimolo ad impegnarmi di più per continuare a fare bene”. La dedica, quasi d'obbligo, è “alla famiglia». Ma D'Onofrio non è l'unico ad essere euforico. «Un punto importantissimo - commenta capitan Mastrangelospecie per come si era messa la partita. Anche se strameritato. Anzi, a guardare le occasioni create nell'arco dei 90', con un pizzico di buona sorte in più, se avessimo portato a casa l'intera posta non avremmo rubato nulla. Senza dubbio un buon avvio - conclude Mastrangelo che, nonostante il calendario non proprio facile, ci fa guardare con maggiore fiducia ai prossimi impegni». mar.aga. L’undici del Ferrandina sceso in campo ieri 0 0 A. CRISTOFARO OPPIDO: Di Corato, Giganti, Pappalardo, Lettieri, Manniello D, De Sario, Gorga, Pappalardo D, Orecchia, Di Vietri, Simone. All. Lotumolo. AVIGLIANO: Vaccaro, Ruggiero, Muzzillo, Potenza, Summa, Racina, Santopietro, Costa, Tornillo, Verrastro, Salbini. A disp: D'Amico, Chianese, Vaccaro, Pontolillo, Ciuffi, Samela. All. De Stefano ARBITRO: Albano di Potenza GARA scialba quella tra l'Oppido e l'Avigliano. Alla fine lo zero a zero non ha accontentato nessuno, maggiormente l'allenatore ospite, Di Stefano, polemico con i suoi per il modo in cui è stata giocata la gara. “Mi aspettavo molto di più dai miei ragazzi e, sinceramente, anche dall'Oppido. Invece, si è assistito ad un match senza emozioni tra due squadre che avevano paura di affrontarsi. Il pareggio non mi ha convinto - continua Di Stefano - è stato una conseguenza di un 'non gioco' da parte di entrambe le squadre. Sono deluso con i miei ragazzi perché non hanno messo in pratica quello che abbiamo “studiato” nella fase pre-campionato. Non ho visto in fase offensiva tutto quello che abbiamo provato e riprovato in queste settimane. Spero che nel prossimo futuro i ragazzi dimostrino il loro carattere e la loro buona volontà”. Diverso è stato il parere di Langellotti, dirigente dell'Oppido. “Abbiamo fatto una bella gara, ci è mancato soltanto il gol. Credo che oggi (ieri, ndr) abbiamo perso due punti perché l'Avigliano non ha fatto granchè, e noi abbiamo sbagliato diverse occasioni da rete. Purtroppo, i nostri ragazzi sono ancora affaticati dopo una preparazione lunga e dispendiosa di energie, ma confido in un futuro roseo”. Lorenzo Tortorelli Apre Paiano e chiude Sparapano, nel mezzo la furia della Ruggiero Passo falso dell’undici di Bitetti. Biancorossi subito a mille Travolto il Forza Matera Il Lauria colpito a freddo ribalta il punteggio R. LAURIA FORZA MATERA 5 2 RUGGIERO LAURIA: Esposito B, Curzio, Cozzi, Messuti, Zaccagnino, Malito, Carlomagno (31’ st Vecchione), Zuccarelli, Laino, Vasapollo (46’ st Lonato), Esposito V. A disp.: Petrelli, Limongi, Forastieri, Grisolia, Orlando. All. Malito. FORZA MATERA: Laurieri, Frangione, Carriero, Biondino, Pizzolla (12’ st Gaglairdi), Taratufolo, Cecere (7’ st Di Pede), Bisignano, Paiano, Liaci (15’ st Andriotti), Sparapano. A disp.Vitullo, Paladino, Eletti, Bollettieri. All. Stasolla. ARBITRO: Castello di Potenza (Grilli e Fantini). RETI: 5’ pt Paiano, 10’ pt Vasapollo, 43’ pt Malito, 10’ st Malito (rig.), 25’ st Vasapollo, 35’ st Vecchione, 46’ st Sparapano. NOTE: Ammoniti Curzio, Messuti, Laino, Vasapollo ed Esposito V per il Lauria; Pizzolla e Bisignano per il Forza Matera. INIZIO nero. Il Forza Matera Giuliano Paiano rimedia cinque reti in casa della Ruggiero Lauria e inizia male il suo secondo campionato di Eccellenza. Eppure la squadra di Stasolla era partita bene, passando pure in vantaggio, ma dopo un buon inizio, i neroarancio spariscono dal campo lasciando spazio ai padroni di casa che non ci pensano due volte a fare loro l’intera posta in palio. Effimera la consolazione della rete di Sparapano in chiusura di partita che rende solo meno pesante il passivo. Iniziano bene gli ospiti con Paiano che porta in vantaggio i suoi con un preciso colpo di testa che sfrutta una punizione calciata da Carriero. Dopo lo 0-1 ancora c’è un’occasione per chiudere il conto e portarsi sullo 0-2, ma l’azione sfuma. Da qui in poi sparisce il Forza Matera e sale in cattedra il Lauria. Un errore in fase difensiva consentono a Vasapollo di riequilibrare il match, poi prima del riposo capitan Malito trova la rete del sorpasso. Ad inizio ripresa arriva il fallo di Pizzolla che permette l’allungo alla Ruggiero. Poi il centrale difensivo è costretto ad abbandore il campo per un dolore al ginocchio. Le reti del 4-1 e del 5-1 arrivano mentre il Forza Matera cerca di riaddrizzare il match. Poi in chiusura il gol di Sparapano. Ma se è questo il Forza Matera, bisogna davvero preoccuparsi perchè il futuro appare più nero del previsto. Antonio Mutasci Il Genzano espugna Irsina Lacerenza e Montaldi a segno IRSINESE GENZANO 0 2 IRSINESE: Bellocchio, Pecoriello A, Di Giloramo (27’ st Angelastro), Dinardo, Cristallo, D'Asta (7’ st Cardano), Picerno, Porfido (20’ st Aresta), Crupi, Fiorino, Lepore. A disposizione: Di Gioia, Laurieri, Sansone, Pecoriello G. All. Bitetti GENZANO: Muslera, Morgigno, Rapone, Pentangelo, Rapolla (48’ st Damiano), Di Fazio, Lacerenza (20’ st Fera), Lardiello (25’ st Spineto), Pace, Alfonso, Montaldi. A disposizione: Milesi, Beccasio, Santangelo, Gilto. All. Bardi. ARBITRO: Russo di Bernalda RETI: 20' pt Lacerenza, 50' st Montaldi NOTE: giornata calda. Tutto esaurito. Ammoniti: D'Asta, Rapolla. IRSINA - Un pubblico delle garandi occasioni ha fatto da cornice a questa prima uscita dell'Irsinese, che registra la prima sconfitta. Una vittoria ottenuta da parte dello Sporting Genzano, perché ha saputo meglio interpretare la partita. Il primo tempo è vivace, con iniziative da ambedue le parti, forse con un qualcosa in più da parte della squadra di casa. Ad andare in vantaggio su un'uscita avventurosa di Bellocchio è il Genzano: tiro dalla trequarti uscita a vuoto del portiere, raccoglie Di Fazio che passa a Lacerenza che mette dentro. Il Genzano, subito dopo il vantaggio, ha avuto diverse occasione ma Montaldi ha mandato fuori a fil di palo. Episodio dubbio al 34’ del primo tempo in sfavore dell'Irsinese: atterrato Crupi in area ma l'arbitro ha fatto rialzare l'attaccante, lasciando proseguire l’azione. Il primo tempo si chiude con l'impostazione tattica del gioco di rimessa da parte del Genzano che ha saputo ben amministrare il vantaggio. Secondo tempo, diverso dal primo, l'Irsinese entra in campo per ottenere il pareggio ci prova varie volte con Crupi, ma ormai il Genzano ha deciso di amministrare la partita, e lo fa bene. Un po di nervosismo affiora in campo, ed inizia la girandola delle sostituzioni. Mister Bitetti le prova tutte, ma forse i suoi uomini sono poco concentrati: alla prima d'avanti al proprio pubblico, si è pensato maggiormente a ben figurare nel gioco e poca congruenza negli attacchi e nell'aggredire l'avversario. Infatti il Genzano anche nel secondo tempo ha controllato bene le azioni di gioco, al punto di sfiorare più volte il raddoppio, cosa chè è avvenuta al quinto minuto di recupero. Il due a zero è forse troppo come passivo non fosse altro per l'impegno messo da parte dei ragazzi di Bitetti che in settimana saprà verificare alcuni movimenti a vuoto che si registrano spesso in fase d'attacco. Siamo pur sempre alla prima di campionato, ed il Genzano è una prima della classe. Mimmo Donvito Sport ilQuotidiano •Lunedì 17 Settembre 2007 43 I materani giocano meglio della Vultur, ma finisce a reti bianche 1ª GIORNATA Tricarico, polveri bagnate Piacciono i giovani a disposizione di Pesce TRICARICO VULTUR 0 0 TRICARICO: Abrescia N., De Biasi, Montano (Nuzzi G.), Potenza, Chessa, Nuzzi D., Mandragora (Dinice), Laguardia, Tragni, Castoro (Dentamaro), D'Ambrosio. A disp: Tedesco, Scarfone, Castellano, Proggi. All. S. Abrescia. VULTUR: Stango, Rotunno, Ferrenti (Landini), Cammisa, Losito, Polichetti, Berardino N. (Castro), Marino Capogrosso Berardino R., Di Bari (Pierro). A disp.: Martone, Genovese, Misino, Valenza. All. S. Pesce. Vultur e Tricarico in campo ieri ARBITRO: Sapienza di Potenza (Pescuma -Labanca). NOTE: Ammoniti: De Biasi, Di Bari, Potenza, Rotunno, Dinice, Tragni. TRICARICO. E' terminata a reti inviolate la sfida tra due squadre che certamente diranno la loro nel prosieguo del torneo. Una prima frazione non esaltante, visto anche l'atteggiamento prudente degli ospiti, che già appena dopo il fischio di inizio hanno corso un serio pericolo ad opera di Montano, il quale non sfrutta al meglio una ghiotta palla gol. L'andamento del match avrebbe preso certamente una piega diversa e lo spettacolo ne avrebbe tratto giovamento, considerato che nelle due formazioni militano ragazzi con notevoli doti tecniche. Se il Tricarico avesse vinto la partita non ci sarebbe stato nulla da recriminare da parte della Vultur, che raramente ha impensierito la porta avversaria. Il Tricari- co, invece, ha avuto diverse azioni da rete, colpendo tra l'altro anche la traversa piena con Potenza e sbagliando il gol del vantaggio con il goleador Tragni poco prima che il direttore di gara fischiasse tre volte. I padroni di casa hanno sofferto soprattutto a centrocampo ,dove dopo un quarto d'ora hanno perso un elemento determinante come Castoro. Come accennato, dopo il primo minuto, palla-gol per i padroni dicasa: Tragni recupera testardamente mette in mezzo, arriva Montano che da posizione ravvicinata spara sul portiere.. Bisogna aspettare fino al 25' per assistere un tiro in porta su punizione battuta da Manndragora, ben angolato ma debole, sul quale Stango non ha problemi. Al 32' è Laguardia, su tocco in area di D'Ambrosio, ad impegnare il portiere della Vultur in girata. Al 38' Tragni dal fondo serve D'Am- brosio che per un soffio non arriva a deviare in rete. Secondo tempo con squadre più aggressive. Gli ospiti avanzano un po' il baricentro del gioco, mantenendo sempre tre uomini davanti alla difesa avversaria. Al 3' cross di Mandragora, per Tragni che aggancia ma non imprime forza sufficiente alla sfera. Al 8' si vedono i ragazzi di mister Pesce, che innestano un contropiede, mette in affanno la difesa avversaria. Al 13' ancora Tragni manda un cross per Laguardia, ma Stango è in vantaggio. Al 20' la traversa della porta della Vultur trema su un tiro dai 25 metri di Potenza conclusione di un'azione manovrata dei padroni di casa. Il primo tiro dei potentini degno di questo nome, arriva proprio al 45' ad opera di Castro che impegna severamente Nicola Abrescia. Al 48' è sempre il goleador Tragni (che oggi ha fatto molto movimento ed ha servito ai compagni alcune palle invitanti), viene servito in area dal giovane Dinice, a tu per tu con Stango manda incredibilmente sull'esterno della rete mentre sugli spalti si ha la senzaione del gol. In sostanza, la prima di campionato ha fatto rilevare che la squadra di mister Abrescia avrebbe bisognno di migliorare a centrocampo, mentre quella di mister Pesce sembra avere a disposizione un organico giovane con elementi con ottime qualità tecniche, a nostro modesto avviso, avrebbe bisogno anche di qualche elemento di provata esperienza. Michele Santangelo Segnali importanti dal Picerno, che batte il Brienza con un guizzo del bomber Damiano, gol pesantissimo Perna para un rigore al protagonista di giornata PICERNO BRIENZA 1 0 PICERNO: Perillo; Mele; Buonansegna; Olita; Farenga; Salvia; Sabbatella (26's.t. Mastroberti R.); Cirillo; Damiano (45's.t. Bochicchio R.), Maienza; Paterna. A disp.: Quagliata E.; Bochicchio G.; Quagliata N.; D'andrea; Cataldo. All. Lardo. BRIENZA: Perna; Giordano; Mastroberti S.; Grieco; Granito; Santonicola; Castagno; Panariello (10's.t. Rocchi; 36's.t. Morgillo); Giannatiempo; Sanchirico; Viaggiano (10's.t. Ostuni). Adisp.: Di Mare; Leopardo; Pepe; Di Bari. All. Salvatori. RETI: 27' s.t. Damiano (P). NOTE: Al 12' p.t., il Picerno sbaglia un calcio di rigore con Damiano. Ammoniti: Damiano (P); Giordano, Castagno, Giannatiempo (B). TITO - Il Picerno vince e convince! L' 10 sta stretto agli uomini di mister Lardo che nel corso dell'incontro hanno avuto svariate occasioni per far manbassa del Brienza. L'inizio di gara però non è stato dei più esaltanti e Cirillo (migliore in campo del match) e company hanno dovuto faticare più del previsto contro un avversario che non ha impegnato più di tanto l'estremo Perillo. Dopo una fase iniziale di studio è il Picerno che al primo affondo ha una ghiotta opportunità per passare in vantaggio. Cirillo verticalizza per Paterna che in slalom entra in area, ma l'attaccante, prima della conclusione viene Tonino Damiano strattonato e si conquista la massima punizione. Sul dischetto si presenta Damiano ma il suo tiro è centrale ed è facile preda di Perna. Il Brienza risponde al 18' con Giannatiempo che liberatosi in area per la stoccata vede deviarsi la palla in angolo dal bravo Farenga. Un minuto dopo è Grieco a provarci su assist di Sanchirico, ma la girata dell'attaccante viene controllata senza difficoltà da Perillo. Il Picerno si fa vivo dalle parti di Perna con una punizione di capitan Mele, la distanza è ragguardevole e il colpo ad effetto del difensore si spegne sul fondo. Al 33' Buonansegna dopo uno scambio con Damiano mette un delizioso pallone al centro, ma Perna è pronto ad anticipare tutti e a deviare la palla. Sul finale i burgentini hanno la possibilità di far male alla retroguardia rossoblu, ma il tiro di Giordano dopo un pregevole stop termina di poco a lato. Nel secondo tempo gli uomini di mister Lardo entrano in campo con un'altra marcia, e già al 3' Maienza su ottimo invito di Damiano spara alto da posizione favorevole. I picernesi si rendono ancora pericolosi al 12', su angolo di Damiano lo stacco aereo di Farenga non ha fortuna e la palle esce di poco alla sinistra del palo. I padroni di casa assediano l'area burgentina e al 15' Paterna lambisce di testa la traversa dopo il preciso crosso di Maienza. Pochi secondi dopo è Damiano a far sussultare gli spalti. L'attaccante riceve palla in profondità dal sempre presente Maienza, semina due avversari e di prima battuta fa partire un rasoterra che si stampa sul palo. Il gol è nell'area e al 27' Damiano con una punizione magistrale dai venticinque metri pesca l'incrocio alla sinistra del portiere che non può nulla sulla magia dell'attaccante ruotese. Sul finale Maienza ha due buone occasioni per bissare il risultato, ma sulla prima è bravo Perna ad allungarsi su palla insidiosa, mentre è sfortunato il colpo di testa in corsa dell'ariete, che schiaccia la palla, la quale rimbalzando si alza sulla traversa. Finisce così con il pubblico in piedi ad acclamare i giocatori che raccolgono i meritati applausi sotto la tribuna. Leonida Russo Banzi ko con la rete di Iacullo E’ della Murese il primo colpaccio MURESE BANZI 1 0 F.C. MURESE 2000 AURORA: Scaldaferri; Tirico; Cella; Nardiello; Lotano; Pietrafesa I; Iacullo G.; Cafaro; Iacullo V.; Antohi; Bochicchio (al 67' Perillo D.); A disp. Costini; Pucillo; Pietrafesa II; Parisi; Cardillo; e Margiotta. all. Natiello; BANZI: Tonello; Vizziello (al 50' Racanati); Cassatela; Adamo; Palmieri; Maffeo; Ciardiello; Benedetto (al 66' Anelli); Zona (al 67' De Tommaso); Destratis; Petilli; Mancini; a disp. Quesada: Nettuno; Militello; e Vassallo. All. Fanelli; ARBITRO: Pascaretta Pasquale di Moliterno; Collaboratori: Conte Francesco di Moliterno e Martinese Antonio di Moliterno. RETI: al 73' Iacullo V. . NOTE: Ammoniti: al 2' Vizziello per per gioco falloso; all'8' Cella per gioco falloso; all'11' Mancini per inosservanza della distanza; al 58' Ciardiello per trattenuta; al 59' Tirico per gioco falloso. Recuperi: 2' e 3'. Spettatori: circa 400; LA MURESE con una gara perfetta e con molto cuore è riuscita a conquistare, all'esordio nel campionato, con il Banzi, una squadra costruita per puntare alla vittoria finale del campionato, tre importantissimi punti. Alla vigilia della gara la Murese si presentava con molte pedine mancanti, ma colpo su colpo ha ribadito alle sortite degli avversari, per poi prendere in mano le redini del gioco. Il Banzi ha dimostrato una grande solidità a centro campo, ma si è fatta ingabbiare da diga difensiva murese che ha visto in Lotano, Nardiello, Tirico e Cella veri e propri mastini napoleoni, soffrendo moltissimo le ripartente sulle fasce di Iacullo G. a destra e Iacullo V. a sinistra, mostrandosi invece più pericolosi sulle palle inattive con Petilli. La Murese fin dalle prime battute ha mostrato maggiore vivacità e al 3' Cella sulla sinistra metteva al centro un pallone che veniva ripreso di testa da Iacullo G. e la difesa ospite a fatica spazzava. Al 4' Destratis lavora bene un pallone sulla sinistra dell'area di casa e serviva Petilli che da due passi spediva la palla al lato. Al 7' buona occasione per i padroni di casa. Cafaro allarga il gioco per Antohi che di prima mette al centro un pallone dalla traiettoria tesa e sul secondo palo per un soffio Iacullo V, non trova l'impatto vincente. Al 9' Iacullo V. entra in area da sinistra e con un tiro a giro sfiora il sette alla sinistra del portiere. Al 20' Pietrafesa I con una delle sue solite punizioni aggira la barriere e in tuffo Tonello con i pugni salva il risultato respingendo la palla. Al 22' Zona ci prova dai 30 metri ma il tiro è debole e termina la corsa tra le braccia del portiere. Al 23' lancio di Pietrafesa I, torre di Iacullo G., e il portiere in uscita para. Al 27' Ia- Natiello cullo V. mette al centro e Antohi di testa non trova la porta. Al 28' Destratis si destreggia sulla sinistra e calcia debolmente sul primo palo dove è ben appostato Scaldaferri che blocca. Al 31' Antohi da buona posizione calcia alto. Al 37' Petilli con il suo sinistro inventa una traiettoria magica, e Scaldaferri con un colpo di reni vola sotto la traversa la palla in angolo. Al 38' Cella va sul fondo sulla sinistra e mette al centro dove c'è Bochicchio che di piatto da sottomisura manda la palla tra le braccia di Tonello. Al 44' bell'azione del Banzi. Fallo laterale di Viziello che serve al limite dell'area Destratis che in girata dal limite dell'area trova un super Scaldaferri che respinge con i pugni. Nella ripresa la Murese entra in campo più tonica e comincia a creare diverse palle da gol. Al 49' i padroni di casa potrebbero passare in vantaggio per un rigore sacrosanto ottenuto per un atterramento in area di Antohi per un'uscita scomposta di Tonella. Dal dischetto va Pietrafesa I che angola bene il pallone e in tuffo Tonello compie un miracolo respingendo il pallone. Al 55' Iacullo V. al volo dal limite spara oltre la traversa. Al 57' bella punizione di Petilli e ancora una volta Scaldaferri devia oltre la traversa. Al 58' Destratis in mischia da due passi devia in porta un tiro e sempre l'estremo difensore di casa salva il risultato. Al 60' punizione debole di Ciardiello che il portiere para senza problemi. Al 64' azione in velocità della Murese con Iacullo G. che dalla destra serve Bochicchio che fa la sponda per Antohi che di prima calcia a rete e un difensore fa scudo con il corpo. Al 72' gran botta da due passi di Destratis che manda la palla sopra la traversa. Al 73' la Murese passa in vantaggio. Iacullo G. scende sulla destra e mette al centro, con il tacco Iacullo V. manda la palla in porta il portiere ribatte e da posizione decentrata ribadisce in rete. Al 74' Anelli dopo uno svarione difensivo entra in area e con un diagonale impegna il portiere in angolo. All'89' una punizione di Ciardiello va di poco alto oltre la traversa. Carmine Pepe 44 Sport Lunedì 17 Settembre 2007• 1ª GIORNATA ilQuotidiano 1ª giornata PROMOZIONE A.Marconia - Miglionico 1 - 1 s.t.: 22’ Venezia (Mi), 43’ Agneta (AM) Balvano - Sirinomercure 1 - 0 p.t.: 15’ Petraglia Bella - C.Pisticci 1-5 Futura PZ - Grottole s.t.: 45’ Armento 0-1 Policoro - Moliterno p.t.: 40’ Fiore 1-0 p.t.: 25’ (r) Troiano (Be), 31’ (r) Gagliardi (CP); s.t.: 9’ Lambertini (CP), 21’ Campisano (CP), 27’ Gagliardi, 39’ Santagata (CP) Project MT - Latronico 3 - 1 p.t.: 44’ Cocchiararo (PM); s.t.: 8’ Volpe (PM), 43’ Saponieri (PM), 45’ Montemurro (La) Santarcang. - Satriano 0 - 0 Dario Gagliardi e sotto Luigi Lambertini: saranno loro i mattatori del nuovo Pisticci Viggiano - Vitalba 3-3 p.t.: 9’ Salera (Vig), 19’ (r) Ragone (Vig), 40’ Mecca D. (Vit); s.t.: 19’ e 33’ Di Bello (Vit), 37’ Martoccia (Vig) Squadre PISTICCI P. MATERA BALVANO GROTTOLE POLICORO VIGGIANO VITALBA A. MARCONIA MIGLIONICO SANTARCANG. SATRIANO FUTURA SIRINOMERC. MOLITERNO LATRONICO BELLA C.Pisticci - A.Marconia Grottole - Policoro Latronico - Balvano Miglionico - Viggiano Moliterno - Bella Satriano - Project MT Sirinomerc. - Futura PZ Vitalba - Santarcang. 3 3 3 3 3 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 Casa V 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 P 0 0 0 0 0 1 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 1 V 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Reti Casa Reti Fuori Reti Totale Totale Fuori N N P V N P 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 0 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 F S 0 3 1 0 1 3 0 1 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 3 0 1 0 0 0 1 0 0 0 5 F 5 0 0 1 0 0 3 0 1 0 0 0 0 0 1 0 S 1 0 0 0 0 0 3 0 1 0 0 0 1 1 3 0 F 5 3 1 1 1 3 3 1 1 0 0 0 0 0 1 1 S 1 1 0 0 0 3 3 1 1 0 0 1 1 1 3 5 Marcatori prossimo turno domenica 23/09 ore 15:30 Punti Gioc. 2 Reti Gagliardi (C.Pisticci, 1); Di Bello (Vitalba) La formazione del Miglionico scesa in campo a Marconia (www. miglionicocalcio.it) 1 Rete: Agneta (A.Marconia); Petraglia (Balvano); Troiano (Bella, 1); Campisano, Lambertini, Santagata (C.Pisticci); Armento (Grottole); Montemurro (Latronico); Venezia (Miglionico); Cocchiararo, Saponieri, Volpe (P.Matera); Fiore (Policoro); Martoccia, Ragone (1), Salera (Viggiano); Mecca D. (Vitalba) Per Montemurro la consolazione del gol dell’ex quando la contesa era ormai decisa Partenza sprint della Project Cocchiararo, Volpe e Saponieri liquidano il Latronico PROJECT MATERA LATRONICO 3 1 PROJECT MATERA SOCCER: Paradiso, Botta, Acito, Prisco (22' st Saponieri), Cocchiararo, La Rosa, Cataldo, Virelli, Volpe, Paladino, Bellomo (31' st Margoleo, 39'st Cirillo). A disposizone: Sidella. Angelino, Giordano, D'Adamo. Allenatore Francesco Liuzzi. LATRONICO: Marra, Mirizzi, Ferroso, Dema, Ponzo, Bucciarelli, Messuci (25' st De Mare), Totano, Montemurro, Lardo, Papaleo. A disposizone: Gesualdi, de Mare, Di Giacomo, Bruno, Caricati, Forastiere, Vigorito. Allenatore Mario Chiappetta. ARBITRO: Asquino di Venosa (Cantini e Armentano). RETI: 44' pt Cocchiararo (M), 8' st Volpe (M), 43' st Saponieri (M), 45' st Montemurro (L). NOTE: ammoniti Prisco (M), Acito (M), Botta (M), Messuti (L). MATERA - Comincia molto bene la stagione la Project Matera. Il calendario, infatti, aveva impietosamente messo di fronte già alla prima giornata due squadre il cui obiettivo, più o meno dichiarato, è la vittoria del campionato. Alla fine a spuntarla è stata la squadra padrone di casa che, grazie ad una condotta di gara più determinata, ha avuto la ragione di un Latronico per larghi tratti costretto a difendersi. Sicuramente troppo timido l'atteggiamento dei ragazzi in casacca biancoceleste che, se davvero vorranno puntare alla promozione, dovranno affrontare le gare esterne con ben altro piglio. È anche doveroso puntualizzare il fatto che in simili circostanze è ben difficile distinguere la linea immaginaria che divide i meriti del- Bellomo in azione contro il Latronico (www.materasoccer.com) la vincitrice dai demeriti della squadra sconfitta. Inizio di gara di marca materna con i ragazzi di Liuzzi protesi all'attacco e gli ospiti arroccati nella propria metà campo intenti soprattutto a bloccare le iniziative avversarie. Le prime minacce alla porta difesa da Marra, così, arrivavano soprattutto grazie ai tiri scagliati dalla distanza da Bellomo all'undicesimo, da Paladino al quindicesimo su punizione, e al ventiduesimo da trenta metri circa e al venticinquesimo da Volpe. Per il Latronico, invece, solo un tiro su calcio di punizione ad opera di Papaleo con la sfera che però ha sorvolato la traversa. Ad un minuto dal riposo la prima rete della Project siglata con un bel colpo di testa di Cocchiararo perfettamente servito in area di rigore da un perfetto calcio di punizione di Bellomo. Nella seconda parte della gara ci si attendeva la reazione del Latronico, ed invece erano ancora i materani a fare la gara e a cercare la rete della sicurezza. Al terzo minuto lunga azione della Project in area avversaria con tiro finale a colpo sicuro di Virelli, ma sulla linea di porta un difen- sore avversario ribatteva di testa la sfera. Il gol era però nell'aria e puntualmente giungeva all'ottavo per merito di Volpe che, su azione di calcio di punizione, deviava al volo un perfetto assist di Prisco. Punti sull'orgoglio reagivano finalmente i biancocelesti che costringevano i padroni di casa a cambiare atteggiamento e a rintanarsi nella propria metà campo. Al '76, però, erano ancora i materani a rendersi pericolosi con Margoleo il cui tiro era bloccato molto bene dal portiere Marra il quale, a due minuti dalla fine, nulla poteva sul preciso e potente tiro a fil di palo di Saponieri. Allo scadere la rete della bandiera del Latronico siglata da Montemurro pronto ribadire in rete una corta respinta del portiere Paradiso su tiro di De Mare. Per il è il classico gol dell’ex. Annibale Sacco Rifilata una perentoria cinquina al Bella Pisticci subito big BELLA PISTICCI 1 5 BELLA: Uva, Pisciottai F, innocienti, Cagnani, Ricigliano, Vitiello, Marolda (25’ st Pompeo), Pisciottani C, Errichetti, Orlando, Troiano (17’ st Angrisani). All. Limoncelli PISTICCI: Cucuglielli, Federico, Nuzzo, Ogier, Santagata, Di Maria, Moscara (27’st Lorenzatti), Fortunato (40’st D’Angelo), Gagliardi, Buono (25’ pt Lambertini), Campisano. All. Valente ARBITRO: Carretta di Venosa. RETI: 25’ pt Troiano (rig), 31’ pt Gagliardi (rig), 9’ st Lambertini, 21’ st Campisa- no, 27’ st Gagliardi, 39’ st Santagata (R). NOTE: espulso Caniani (B), ammoniuti Vitiello (B), Nuzzo (P). CINQUINA del Pisticci. Parte in maniera vincente il team allenato dal tecnico Valente che è riuscito a sbarazzarsi del Bella con un perentorio 5-1. Dopo lo svantaggio iniziale, grazie alla rete locale di Troiano su rigore al 25’, i materani sono riusciti a recuperare, sempre con un penalty, sei minuti dopo con Gagliardi. Ripresa più tonica per i pisticcesi che hanno strapazzato il Bella segnando altre quattro reti e ottenendo la prima gioia stagionale. Roberto D’Alessandro Risultato giusto alla fine di una partita che non ha riservato grandi emozioni Pari a reti bianche tra Santarcangiolese e Satriano SANTARCANGIOLESE SATRIANO 0 0 SANTARCANGIOLESE: Robortella, La Canna, Malaspina, Lambiase, Lo Spinoso, Gallitelli, Casalingo, Di Virgilio, Pellegrino, Capobianco, Dora (10' st Martorano R). A disp: Festa, Venice, Ingenito, Izzo, Di Ruggiero. Allenatore Paolo Graziano SATRIANO: Pascale R, Forgerato, Saganetti (25' st Caivano L), Sabia, Spera P, Sodo, Stefani, Pascale D, Bruno, Adobbato G (45'st Pascale S), Lamarucciola. A disp: Lettieri, Ostini, Spera R, Zanda, Camera. Allenatore Lino Caivano ARBITRO: Santo Burgi di Matera NOTE: Ammoniti: 17' pt Lamarucciola, 20' pt Sodo, 28' Capobianco, 20'st Pellegrino, 26' st Sabia, 34' st Bruno. SANT’ARCANGELO - Pareggio secco quello che contraddistingue l'avvio del campionato per la Santarcangiolese. La squadra illude i tifosi nel primo quarto d'ora, sfiorando per ben due volte il vantaggio con azioni di prima ma il pallone esce a fil di palo e la situazione diviene statica. Per il resto del primo tempo non sono molte le azioni che potrebbero portare al goal, nessuna delle due squadre riesce a dominare e gli ultimi minuti denotano già un po' di stanchezza. Con la ripresa il Satriano cerca di imporre il suo gioco ma, a parte una punizione sprecata intorno al 20', la squadra subisce gli attacchi dei padroni di casa che d'altra parte mostrano un centro campo piuttosto disorganico e presente solo in alcuni momenti. Mancano quasi dieci minuti al termine del match quando i tifosi del santarcangelo esultano su un tiro da fuori area di Di Virgilio che sfortunatamente il portiere para. L'aria resta effervescente e i padroni di casa sfiorano il goal con un colpo di testa di Pellegrino su calcio d'angolo battuto da Malaspina. Quella sarà l'ultima vera azione della partita che terminerà sullo zero a zero. «Un giusto pareggio - commenta il direttore sportivo della Santarcangiolese, Gino Esposito- gli avversari hanno conquistato poche occasioni di gol, la squadra ha dato tutto, i numeri per giocare bene ci sono ma sul livello fisico siamo ancora indietro, del resto siamo partiti un po' in ritardo. Dobbiamo anche considerare che mancavano Bitetti e Cifarelli». Meno soddisfazione nelle parole dell'allenatore del Satriano, Lino Caivano ha, infatti, commentato: «Non sono contento della prestazione, troppa improvvisazione sul campo, avevo dato indicazioni precise durante gli allenamenti ma non sono state rispettate. Questa comunque è la prima partita, il pareggio è meglio della sconfitta e abbiamo tempo per rifarci». Francesca Gresia Sport 45 Gli jonici piegano un volitivo Moliterno con il minimo scarto ilQuotidiano •Lunedì 17 settembre 2007 1ª giornata Policoro, quanta fatica Decide una rete di Fiore sul finire del primo tempo POLICORO MOLITERNO 1 0 POLICORO: Piarulli, Simeone, Panetta, Giannini, Leone, Finocchio, Galati ( dal 39 s.t. Robertazzo), Pellegrino (dal 37 s.t. Cocilova), Fiore, Milella, Carrassi (dal 21 s.t. Guerra). A disp. Di Naccio, Todaro, Cimmarrusti, Montemurro. All. Labriola. MOLITERNO: Fittipaldi, Fruguglietti, Abate, Lagrutta, Lancellotti, La Salvia, Fratantuono, Petrocelli, Messuti (dal 36 s.t. Pinto), Albini, Galante (dal 38 p.t. Crisci) (dal 46 s.t. Tempone). A disp. Rossi. All. Nocella. ARBITRO: Santarsia di Matera ( Collocola- Russo). MARCATORI: Fiore al 40’ p.t. NOTE: Ammoniti: Giannini e Lagrutta. POLICORO - Bella giornata di sole per la prima uscita stagionale del Policoro 2000 in campionato. Un Policoro che propone dal primo minuto l'ultimo acquisto Rocco Fiore e Leone Pellegrino (ex Bitonto) e tre under. Avversario di turno un Moliterno ricco di giovanissimi che non si aspetta sicuramente di fare la partita della vita. Così però non succede, infatti i ragazzi di Labriola sudano non poco per ottenere la vittoria, con uno striminzito 1-0, visto che gli ospiti riescono ad annullare molte palle gol ai locali con una prestazione tutta cuore e determinazione. Parte bene il Policoro che al quinto minuto potrebbe passare in vantaggio con Leone se la difesa ospite non riuscisse a respingere una conclusione ravvicinata dello jonico. Dopo due minuti è il Moliterno a provarci con Petrocelli che si fa parare una bella rasoiata da Piarulli. Al 22’ Pellegrino va anch'esso vicino al vantaggio con una conclusione che non va a buon fine. Al 37’ l'arbitro su segnalazione del guardalinee annulla una rete a Fiore per sospetto fuori- gioco su assist di Pellegrino. Dopo tre minuti la svolta del match con Fiore che porta i suoi in vantaggio dopo una bella azione personale in area di rigore e stoccata vincente. Nella ripresa è ancora Fiore dopo tre minuti a mancare il raddoppio, quando solo davanti al portiere nel tentativo di fargli un pallonetto, calcia debolmente. Al 17’ si vedono gli ospiti che scaldano le mani a Piarulli, con una punizione di Albini. Al 29’ sempre il mobile Fiore va vicino al raddoppio con una bella girata dalla destra che passa indenne sopra la traversa. L'ultima occasione di giornata per i locali capita sui piedi di Pellegrino che con una bella punizione da trenta metri lambisce il paletto esterno alla spalle di Fittipaldi. Dopo quattro minuti di recupero l'arbitro mette fine alle ostilità, con il Policoro che assapora così i primi tre punti della stagione. Gennaro Manolio Gli ospiti vanno sotto di due gol, ma ribaltano il risultato e sfiorano il colpaccio E’ un Vitalba indomabile Una magia di Martoccia in extremis salva il Viggiano VIGGIANO VITALBA 3 3 VIGGIANO: Laurita, Santarsiero, Berterame, Tolve, Allemma, Lauletta (45' st Petrocelli), Blasi (20' st Genovese), Piscopia, Martoccia, Ragone, Salera. A disp.: Nigro, Marsicovetere, Milano, Petrocelli, Barbella, Notarfrancesco. Allenatore: Villani. VITALBA: Tomasulo, Di Lonardo, Pace, Parisi, Colucci (42' st A. Mecca), D. Mecca (13' st Romano), Telesca (12' st T. Gerardi), Grimolizzi, Catale, M. Gerardi, Di Bello. A disp.: Romaniello, Carriero, Summa, Trabelsi. Allenatore: La Capra. ARBITRO: Capolupo di Matera (Cardettini - Delfino). RETI: 9' pt Salera, 19' pt Ragone (rig.), 40' pt D. Mecca, 19' st e 33' st Di Bello, 37' st Martoccia. NOTE: Giornata soleggiata. Terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Salera, Allemma, Tolve (Vig); Telesca, Grimolizzi, Pace, Colucci, T. Gerardi (Vit). Angoli: 7-2 per il Vitalba. Recupero: pt 1'; st 4'. Spettatori: circa 50. VIGGIANO - Termina con un rocambolesco 3-3 una sfida spettacolare con il Viggiano prima in vantaggio di due gol, rimontato e addirittura superato di una rete ed infine costretto a pareggiare con Martoccia. Il Vitalba si è dimostrata una buona squadra, che può mettere in difficoltà qualsiasi avversario. Lo ha fatto notare ieri specialmente quando, sul doppio vantaggio, è stata capace di riprendersi e di andare persino in vantaggio con il bomber Di Bello. I padroni di casa hanno patito molto le assenze di Mazzacane e Borneo, le cui squalifiche hanno pesato non poco sul piano del gioco ed è per questo che dalla gara di sabato prossimo a La Martella contro il Miglionico questi piccoli particolari vanno risolti con sveltezza. Il tecnico Villani in settimana aveva avvisato i suoi di non sottovalutare i filianesi, che giocano a memoria, e le cose sono finite come temeva l'allenatore potentino. L'inizio della gara è promettente per i locali che al 9' si trovano in vantaggio. Tomasulo rilancia, Ragonecontrolla e serve Salera, che stretto nella morsa di due difensori, riesce a bucare l'estremo ospite. Passano dieci minuti e prontamente arriva il raddoppio. Ragone mette in mezzo, Catale tocca il pallone con le mani e Capolupo senza dubbi indica il dischetto. Dagli Basta un gol di Petraglia per la prima del Balvano BALVANO SIRINOMERCURE 1 0 BALVANO: Lamberti, Pignata, Galante, Turturiello P, Risi, Chiegari, Galantucci, Matturro, Turturiello D, Petraglia, Samgiacomo. All. Turturiello SIRINOMERCURE: Propato, Rossino G, Cosentino, De Leo, Ielpo, Vitale, Dulcetti F, Dulcetti V, Olivieri, Perretta, Libonati. All. Crescente ARBITRO: Vitale di Moliterno RETE: 15’ pt Petraglia BALVANO, buona la prima. La compagine allenata dal tecnico Turturiello è riuscita a superare, con una rete di scarto, il Sirinomercure. Buon primo tempo per i locali che riuscivano a raggiungere il vantaggio solo dopo quindici minuti grazie ad una bella rete di Petraglia. Dopo il gol i locali hanno cercato in diverse occasioni il raddoppio ma senza fortuna, esaltando le doti dell’estremo difensore ospite. «La mia squadra ha giocato una buona gara - afferma Turturiello, presidente del Balvano. Il Sirinomercure non ci ha meso in grosse difficoltà ma siamo stati anche noi bravi a non concedere molto agli avversari. Siamo contenti per aver ottenuto i primi tre punti che sono di buon auspicio per il futuro, peccato non aver arrotondato il risultato finale, sarebbe stata una vittoria ancora più “dolce”». Una vittoria che ha cancellato la sconfitta per uno a zero subita in coppa Italia contro l’Avigliano di una settimana fa. l.t. undici metri è lo stesso attaccante valligiano a spiazzare con freddezza il numero uno rossoblu. A cinque minuti dallo scadere della prima frazione, Di Bello chiama ad una difficile parata Laurita e dopo quindici secondi il capitano D. Mecca da posizione praticamente impossibile beffa il portiere di Potenza. La ripresa si apre in favore dell'undici allenato da La Capra e al 2' si rende pericoloso con il corazziere Di Bello che colpisce la traversa. Al 14' è ancora l'ex attaccante del Rionero, il più attivo dei suoi, a calciare abbondantemente a lato. Cinque minuti più tardi Di Bello con una sassata manda imparabilmente la sfera, dove il pipelet valdagrino non può giungere. Al 20' contatto in area ospite tra Piscopia e Tomasulo, per il direttore di gara tutto regolare nonostante ci fossero gli estremi per la massima punizione. Al 27' il portierone filianese respinge sulla linea una conclusione a botta sicura di Piscopia su cross di Genovese. Al 33' Di Bello trasforma una punizione dai venticinque metri in rete. Al 37' Martoccia alla stessa maniera, ma con il piede diverso, il sinistro, segna il gol di un pari giusto e legittimo. Biagio Bianculli Futura castigato allo scoccare del 90’ Armento nel finale e il Grottole passa FUTURA GROTTOLE 0 1 FUTURA PZ: Ambrosio, Troiano V., Pepe, Soldo, Galantucci, Scavone, Marcogiuseppe, Troiano S. (35' st Russillo), Di Pierri (19' st Giordano), Beneduce (42' st Gruosso), Russo. A disp. Zaccagnino, De Vico, Ragnolini, Troiano D.. All. Restaino GROTTOLE: Ciccimarra, Manicone (25'st Trapanaro), Guerrieri, Armento, Donno, Orfino, Allegretti, Racanelli, Visceglia, De Francesco, Armento (14' st Perrino), Tolve. A disp. Brindisi, Di Trani, Angelino, Amodio, Cavuoti. All. Angelino. ARBITRO: Villonio di Venosa (Viggiano-Esposito). RETI: st 45' Armento (G) NOTE: Ammoniti Marcogiuseppe e Russo del Futura; Donno ed Armento del Grottole. Angoli 5-0 per il Futura. Recupero 1' pt, 3' st. E' IL GOL su punizione di Armento, giunto a venti secondi dal quarantacinquesimo della ripresa, a consegnare i primi tre punti della stagione al Grottole di mister Angelino. Non può far altro che rammaricarsi, invece, il Futura Potenza: che ha sprecato diverse occasioni, specie nella ripresa, per passare in vantaggio. Dopo un primo tempo scialbo, in cui le due squadre si annullano a centrocampo - e con l'occasione migliore capitata al Grottole al 23' con Tolve (di poco alto il suo destro dal limite) - è il Futura ad entrare con uno spirito diverso in campo in avvio di ripresa, andando vicino al vantaggio in almeno quattro occasioni. Al 3' è Russo, solo davanti alla porta, a provare la sforbiciata vincente, respinta d'istinto da Ciccimarra. Dopo cinque minuti Beneduce, servito da Soldo in area su ripartenza, tira debol- Armento mente tra le braccia del portiere ospite. Al 10' è ancora Russo a farsi pericoloso in contropiede, ma il suo sinistro è respinto in extremis in angolo da un difensore. Mentre al 18' la palla buona davanti alla porta capita a Marcogiuseppe, sulla cui conclusione Ciccimarra respinge ancora in corner. Poi, dopo venticinque minuti di sostanziale equilibrio, e quando il pareggio sembra inevitabile, ecco la doccia fredda del gol per i ragazzi di Restaino. Il colpaccio per gli ospiti porta la firma di Armento che su punizione a due dal vertice sinistro dell'area coglie impreparato, con il rasoterra sul secondo palo che passa attraverso una selva di gambe, l'incolpevole Ambrosio. Luca Carlone I padroni di casa agguantano il pareggio a due minuti dalla fine del match Il guizzo di Agneta respinge il Miglionico A. MARCONIA MIGLIONICO 1 1 MARCONIA: Di Stefano, Schiraldi S. (27'st Schiraldi E.), Malvaso, Mancino, Camardella, De Nittis, Carlomagno (30'st Paladino), Agneta, Federico, Andrulli. A disp: Prisco, Bongiorno, Vena, Zuccarelli, Calderero. All. D'Oriano. MIGLIONICO: Capozzi, Parente, D'Aria, Lamacchia (40'st Santochirico), Sabatelli ( 1'st Battilomo M.), Deceglie, Battilomo A., Galeota, Armaiuoli (30'st Fontana), Tataranni, Venezia. A disp.: Calia, Di Simine, Scarcia, Grande. All.: Paterino. ARBITRO: Passannante di Potenza (Sofia - Amendolara). RETI: 22' st Venezia, 43'st Agneta NOTE: Ammoniti: Schiraldi S., Mancino, Carlomagno, Federico, Schraldi E. (Ma), Deceglie, Tataranni, Battilomo A. (Mi). Angoli 5 a 4 per Miglionico. Rec: 1' pt, 5' st. 1 minuto di raccoglimento per il 18enne L. Albano deceduto a seguito di incidente stradale. MARCONIA - Con una temperatura di 30 gradi, Marconia e Miglionico si sono date battaglia sudandosi il loro meritato pareggio. Partita equilibrata con due buone squadre che badano prima a non prenderle. Prima azione degna di nota al 10' con il Miglionico che si rende pericoloso con uno scambio Venezia-Tataranni dalla destra che trova preparato Di Stefano. Al 18' ancora il Miglionico pericoloso con. Lamacchia fermato al limite dell'area. Sulla punizione successiva Tataranni impegna la difesa locale. E' al 24' che il Marconia con Federico si rende pericoloso. La sua battuta viene neutralizzata da Capozzi. Dopo qualche minuto sui piedi di De Nittis capita l'occasione da rete. Cross di Agneta e pronta battuta a rete che sorvola la traversa. Miglionico rilancia. Da un angolo di Tataranni brividi in area con la difesa che riesce a liberare. Ancora al 42' è Venezia in dribbling che riesce a liberarsi per un tiro dal limite che fa la barba al palo. Marconia vicinissimo al gol al 44' con Agneta che lanciato da Federico si incunea in area e tira prontamente. Splendida la parata di Capozzi. Una sberla di Battilomo che sorvola la traversa porta al riposo. Nella ripresa, al 9' e al 14' è ancora il Marconia a sfiorare la rete. Prima con Carlomagno al cui tiro la traversa si oppone con Capozzi che devia di quel tanto che basta e dopo con Malvaso, il cui tiro va sull'esterno della rete dando l'illusione del gol. Il Miglionico mantiene il pallino e Tataranni al 22' confeziona con una punizione dalla destra un assist perfetto per la testa di Venezia che dal limite dell'area piccola non perdona. D’Oriano non ci sta e si precipita in avanti inserendo Paladino. Andrulli e Paladino provano ad intrufolarsi nelle maglie della difesa miglionichese, ma invano. A soli due minuti dal termine arriva il pareggio. Federico ruba palla a un difensore biancoverde e crossa al centro per l'accorrente Agneta che tutto solo in area supera con un bolide l'incolpevole Capozzi in uscita. Pareggio tutto sommato giusto che accontenta tutti. Antonio Centonze 46 Sport Lunedì 17 settembre 2007• ilQuotidiano MOTO Nel campionato di velocità il pilota di Policoro vince regalando la prima affermazione al team Rg Trionfo di Vizziello dominatore nella corsa di Misano GIANLUCA Vizziello, il mattatore di Misano. Il leone di Policoro completa nel miglior modo possibile un week end trionfale, vincendo la sua prima gara stagionale del Campionato Italiano Velocità e regalando al team RG la prima affermazione della carriera. Sedici giri dominati sono il bottino di Vizziello che ha staccato fin da subito Roccoli e Cruciani, ha tenuto un passo irresistibile per la concorrenza e ha così trionfato a braccia alzate. Suo anche il giro più veloce della pista e soprattutto si è fermato a un solo decimo dal suo giro migliore all'ultima tornata per una passerella tutta a suo modo, da dominatore. Poi l'arrivo sul traguardo in piedi sulle pedane con l'indice rivolto al suo box. ” E' stata un a gara stupenda -afferma il guascone di Policoro- un week end perfetto e ringrazio di cuore il team”. Fantastico- ha detto ancora Gianluca visibilmente contento e commosso come tutta la squadra-. Ho girato più forte che il primo nel mondiale. Insomma una grande gara corsa al massimo e sono molto contento. Ci abbiamo creduto e ci siamo presentati sicuri di poter fare bene e alla fine abbiamo vissuto un week end stupendo. Un grazie a tutti veramente.” Vizziello aveva dominato l’intero week end con prove perfette che hanno in qualche modo ricalcato quello che è stato l’andamento del- la gara e gli hanno permesso di partire in pole position. Una posizione che poi il pilota di Policoro è riuscito a difendere per tutta la gara e con tempi che confermavano i record che aveva già mostrato di poter fare nelle prove e durante l’intero week end. La seconda pole della stagione per Vizziello e la sua scuderia sono stati il viatico più importante al successo che è arrivato ieri a Misano da vero e proprio mattatore della domenica. Sfortuna nera per l'altro pilota del team Rg, Gianfardoni nella Superbike. Partito bene, Robert è rientrato ai box dopo sole quattro tornate quando era in recupero per un banale problema. Giovanni Martemucci Gianluca Vizziello Daniele Valerio BASKET B1 Basanisi prudente: «Successo importante ma resta una gara di inizio stagione» Matera si gode il primo sorriso Cresce l’entusiasmo per il blitz di Brindisi in Summer Cup MATERA - La Bawer, nella prima uscita ufficiale, e per giunta in campo avverso, si è presentata nel migliore dei modi. Contro il Brindisi, formazione maggiormente accreditata per il passaggio di categoria, la compagine materana ha giocato senza alcun timore reverenziale. Ha affrontato i salentini con la grinta e la determinazione che caratterizza le squadre allenate dal tecnico Roberto Miriello, al suo ottavo anno consecutivo alla guida tecnica del sodalizio cestistico materano. E' vero che si trattava di una partita della Summer Cup, ma è anche vero che è stata una partita vera. Da quanto si è visto, la Bawer si è presentata con tutte le carte in regola per disputare un buon campionato di B/1. «Non diamo spazio ai facili entusiasmi - ha ammonito il play Nicola Basanisi. E' stata una vittoria importante, conquistata su un campo difficile e contro una formazione che sicuramente dirà la sua in termini di promozione, ma è stata anche una gara di inizio stagione, dove la preparazione delle squadre non è ancora al top. Per quanto ci riguarda - ha aggiunto l'atleta - abbiamo disputato una gara vera. Siamo stati sempre in partita, battendoci con grande intensità per tutti i 40'. Ci abbiamo creduto fino in fondo e, nei momenti più delicati del match, non ci siamo disuniti, mantenendo sempre la dovuta concentrazione. Alla fine abbiamo conquistato la posta in palio che fa molto morale e crea entusiasmo. Siamo molto contenti e soddisfatti per la nostra prestazione». In merito al suo ritorno a Matera, dopo due stagioni di assenza, Nicola Basanisi ha esternato tutta la sua soddisfazione per la scelta della società. «Sono ritornato molto volentieri a Matera - ha dichiarato il play - soprattutto perché sono rimasto fortemente legato e affezionato a questa città, alla società e alla tifoseria che reputo una delle più impegnate e corrette che abbia conosciuto nella mia carriera sportiva. Inoltre, ho grande stima del coach Roberto Miriello, con cui ho un ottimo rapporto A farla breve, sono molto contento di essere ritornato a giocare nella formazione della città dei Sassi e sono BASKET B1 Potenza pensa al prossimo test Mach, Soro verso il recupero «Pronti per un match vero nel derby con la Bawer» Nicola Basanisi e Matteo Maggioni protagonisti del successo di Brindisi certo che nel corso del campionato farà sentire il nostro peso». Bawer, quindi, competitiva, almeno da quanto ha fatto vedere in questo inizio di stagione. Ma quale sarà l'eventuale arma vincente?. «Il nostro obiettivo - ha precisato Basanisi - è quello di cercare di reggere il ritmo partita per tutti i 40'. Per fare ciò è però necessa- rio avere un'ottima preparazione fisica ed una partecipazione intensa all'evento agonistico, oltre a fare gruppo. Ma, è necessario anche il sostegno di tutto l'ambiente cestistico cittadino. Se riusciremo a coniugare bene questi elementi sicuramente sarà dura per qualsiasi nostro avversario. Per quanto ci riguarda, ci stia- mo allenando con grande impegno. Diversamente dalle stagioni passate - ha concluso Basanisi - quest'anno, grazie alle ottime scelte della dirigenza, la Bawer può contare su una panchina più lunga e qualificata, per cui ci sono tutti i presupposti per divertirci e far divertire gli appassionati di baske». Adolfo Sarra Basket, la nuova serie D scalda i motori Sono undici le squadre iscritte finora LA NUOVA serie D regionale sta pian pianino scaldando i motori. In seno al Comitato Regionale Fip di Basilicata sta prendendo corpo una doppia valutazione in vista del prossimo campionato regionale. Il presidente del Comitato lucano, Tonio Bilotti, coadiuvato dai responsabili regionali avrebbe proposto una doppia linea programmatica alle società lucane, tesa a dare nuova linfa alle esigenze dei sodalizi della nostra regione. In sostanza potrebbe essere presa in considerazione l'ipotesi di disputare il campionato seguendo le disposizioni organizzative nazionali e campane. Le società che intendono seguire le disposizioni campane potranno puntare a vincere la massima competizione regionale, le formazioni che decidono di mantenere in vita le disposizioni organizzative nazionali non saranno messe nelle condizioni di ottenere il salto di categoria. Il presidente Tonio Bilotti ha dunque deciso di seguire una doppia linea programmatica per consentire il regolare svolgi- mento del campionato regionale anche nel corso della stagione agonistica 2007/2008. La proposta sarà avanzata dal presidente del Comitato regionale Fip di Basilicata nel prossimo consiglio federale previsto fra una decina di giorni. Da oggi infatti prenderanno il via i contatti con i consiglieri regionali Fip di Basilicata per indire la riunione organizzativa. Al momento le formazioni iscritte al campionato di serie D sono le seguenti: Aics Pallacanestro Varlotta Rionero in Vulture, Virtus Rionero in Vulture, Lucos Ingest Montescaglioso, Basket Zagaria Salandra, Piperno 95, Cus La Cartotecnica Potenza, Virtus Potenza, Nuovo Basket Potenza, Cestistica Vito Lepore Potenza, Mach 20 Potenza, Ciumnera Potenza e forse una formazione materana. Dal prossimo Consiglio Direttivo potrebbero emergere novità interessanti in merito alla composizione della nuova serie D regionale. f.m. SONO passate due settimane dall'inizio della preparazione atletica e tecnica in casa Mach 20 Potenza. La squadra di Giampaolo Di Lorenzo ha disputato la sfida di Summer Cup contro il Brindisi, uscendo sconfitta al Pala Pergola ma non umiliata, al cospetto di quella che a ragion veduta viene considerata la regina del mercato 2007/2008. La formazione di Giampaolo Di Lorenzo è apparsa in buone condizioni tecniche pur priva di Santiago Paparella, uomo faro degli schemi di gioco bianconeri. La squadra lucana ha messo in crisi i brindisini nei primi due quarti prima di cedere il passo nelle fasi centrali e finali del match. Ora si pensa ai prossimi appuntamenti e agli allenamenti che consentiranno ai lupacchiotti di Giampaolo Di Lorenzo di poter migliorare l'intesa in campo. La truppa potentina anche oggi svolgerà due sedute di allenamento, ma a differenza delle precedenti giornate di lavoro entrambi gli allenamenti avranno luogo al Pala Pergola, dove Antonino Rato e compagni svolgeranno la prima tornata di lavoro alle 11 finalizzata al tiro dal perimetro, e la seconda nel pomeriggio con la seduta di lavoro in palestra legata alle alchimie tecniche e tattiche in vista del derby di mercoledì sera al Palasassi di Matera, dove la Mach 20 Potenza sarà attesa dalla Bawer Matera di Roberto Miriello e Nicola Basanisi. Le condizioni di “spirito” dei giocatori potentini sono nel complesso ottime, c'è tutta l'intenzione di migliorare le prestazioni in vista dei prossimi impegni e dell'inizio del campionato previsto per il 14 ottobre. Ovviamente tutti i giocatori stanno lavorando per migliorare l'intesa sul parquet. Tra questi c'è sicuramente il lungo Daniele Soro, reduce da un piccolo indurimento agli adduttori ma in ripresa rispetto alla gara contro il Brindisi. Il giocatore potentino ha analizzato il momento di forma della compagine del presidente Eugenio Brienza parlando del periodo di pre- Daniele Soro parazione atletica e tecnica: «Sono molto soddisfatto. La squadra è stata costruita con intelligenza dalla società e dal coach. Ci siamo guardati in faccia e abbiamo parlato di obiettivi seri e di una stagione intensa. Sono convinto che abbiamo le qualità per mettere in crisi tutte le formazioni del campionato». Parla anche del recupero di Paparella, faro della compagine potentina: «Santiago ci consente di giocare con estrema serenità e con maggiore disciplina in campo. La sua presenza è importante poiché grazie a lui abbiamo la possibilità di affinare i nostri schemi. Il lavoro del coach Di Lorenzo sembra improntato su una squadra veloce e tecnicamente duttile». Soro tranquillizza i tifosi in vista del derby di Summer Cup a Matera: «Durante la partita in casa contro il Brindisi ho patito un malanno muscolare, sono in netta ripresa e sarò disponibile per mercoledì a Matera». Soro conclude la sua analisi parlando della Bawer e delle aspettative del primo derby ufficiale di serie B/1: “Sarà una partita vera, il sapore del derby è sempre importante. La squadra saprà lottare da pari a pari contro i cugini allenati da Miriello. I tifosi di entrambe le squadre vedranno una partita degna di un derby”. Francesco Menonna 47 Sport BASKET B2 SUMMER CUP Rolando e Maran non bastano a un team in rodaggio ilQuotidiano •Lunedì 17 settembre 2007 Bernalda trafitta a Ostuni Larga sconfitta degli jonici sempre a rincorrere OSTUNI BERNALDA BASKET C1 SUMMER CUP Sull’asse Castellitto-Esposito superato il Bari 96 71 Melfi gioisce e passa il turno OSTUNI: Negri 20, Morena 19, Gagliardoni, Caloia, Torboli 19, Avenia 32, Novati, Silvestro, Mummolo 6, Quartulli. Coach Putignano BASKET BERNALDA: Licari 1, Di Bartolo 4, Maran 14, Paci 12, Terrana 3, Babetto 5, Agostini 5, Bortoni, Calise 7, Russo 6, Di Giorgio, Rolando 14. Coach genovese ARBITRI: Malerba di Brindisi e Pecorella di Trani PARZIALI: 28-17 - 49-38 75-54 - 96-71 BERNALDA non ce la fa. Cade ad Ostuni dinanzi ad un’autentica corazzata. Sotto i colpi di Avenia e dei vari Negri, Morena, Torboli la formazione di Genovese è costretta a cedere il passo. Prova a resistere per almeno due quarti ma non basta di certo. I padroni di casa sono sempre in vantaggio, trovano il canestro con una certa facilità grazie alle tante alternative di cui dispongono e ad un gruppo dal peso specifico non indifferente soprattutto sotto i tabelloni. Bernalda si arrangia come può dovendo mettere in campo una squadra ancora in cerca di una propria identità che è in piena fase di rodaggio, come è GAUDIANELLO MELFI CUS BARI Il capitano del Bernalda, Roberto Russo giusto che sia in questo frangente della stagione. Con Babetto in campo pur stringendo i denti e Agostini invece che viene lasciato a riposo la formazione di Genovese non poteva fare di più. Anche perchè di fronte aveva uno dei grandi favoriti per il successo finale del campionato. Un avversario alquanto accreditato a cui Bernalda ha tenuto testa nei primi due quarti mantenendosi con il 49-38 di metà partita ancora a stretto contatto. Qualcosa da registrare certo VOLLEY B2 MASCHILE Ok i centrali Cuomo e Alamprese in difesa è parso necessario soprattutto per una squadra che dovrà fare di questo fondamentale un proprio punto di riferimento. Per il resto giocatori ancora in cerca della migliore condizione. Gli ultimi due quarti servono solo ad Ostuni per dilatare lo svantaggio e sfiorare i cento punti realizzati. Per Bernalda prosegue la marcia di avvicinamento al campionato con qualche altro test che servirà per saggiare davvero le potenzialità della formazione di Genovese. 96 82 MELFI: Mecca ne, Martino A ne, Esposito 21, Castellitto 32, Fui ne, Crovace 13, Marchese 6, Femminini 8, Paggi 2, Palazzo 14, Galgano ne, Zazzeron ne All. Antonio Russo CUS BARI: Lopieno, Perrucci 20, Grimaldi 24, Dragojevic 11, Antonicelli, Ciocca, Conti 3, Bruni 19, Scoccimarro 5, Calia ne All. Tonino Bray ARBITRI: Loscalzo e Conte di Potenza PARZIALI: 27 - 15; 47 - 43; 70 - 54; 96 - 82 NOTE: spettatori 400 circa, usciti per 5 falli Ciocca e Perrucci nel 4 p; tecnico a Perrucci al 4 p sul 76 - 64; liberi: Melfi 20/22; Bari 13/14 MELFI - Non stecca assolutamente la prima stagionale davanti al suo pubblico la Gaudianello Melfi che, anzi, disputa una grande prova, vince e convince per larghi tratti soprattutto col gioco veloce ad esaltare le ottime prove di Castellitto ed Esposito, 53 punti in due, e supera con pieno merito il turno di Summer Cup. Dopo la vittoria del Bari col Foggia di sette lunghezze, servivano 8 punti per esser promossi al quadrangolare di finale del prossimo 22 e 23 settembre, ma i ragazzi di coach Antonio Russo hanno sempre mantenuto un margine superiore, arrivando a centrare l'obiettivo con un + 14 davvero incoraggiante e circa 100 punti all'attivo. Solo in un momento, forse per rifiatare, i ragazzi di casa si sono fatti rimontare in finale di secondo quarto quando, più di un proble- ma difensivo, su cui bisogna continuare a lavorare da martedì mattina, e le ottime cose del duo Perrucci - Bruni, alla fine autori di 39 punti in due, hanno riportato il Cus al - 4. Per il resto un buon Melfi, con il gioco aggressivo e veloce che piace al tecnico, con un ottimo Crovace in cabina di regia e il ripartire forte di Marchese, Palazzo e Paggi, mentre Femminini ha cercato di lottare al meglio con i lunghi ospiti, mettendo a segno 8 punti e catturando 6 rimbalzi. E vediamola questo prima sfida al PalaPastore, con ospiti a partire sul 4 a 0 con Grimaldi e la tripla di Castellitto e il canestro frontale di Esposito a dare il 9 a 7, prima dell'allungo che porta al 15 - 7 dopo 5'. Il Melfi cresce nel corso del parziale e chiude sul + 12 (27 - 15). Ospiti a zona per limitare le conclusione da fuori di Castellitto ed a recuperare molti palloni che Perrucci e Bruni poi trasformano in preziosi canestri che portano il margine gialloverde ad assottigliarsi fino al + 4 al riposo lungo (47 - 43). Ora la gara è più viva Melfi torna ad allungare nel punteggio, con ancora mattatori a canestro il concreto Esposito e il solito capitano, per chiudere a + 16 il terzo parziale. Melfi a zona 2 - 3, tecnico a Ciocca che esce per il quinto fallo e gialloverdi a tornare a menare la danza, a esser nuovamente in palla ed ispirati al meglio da Danilo Crovace, sempre più negli schemi del coac. Il solo Grimaldi con 14 punti nell'ultimo parziale non basta al Bari per restar in partita, i gialloverdi vincono e gioiscono con la tripla di Marchese che fissa il 96 - 82 che significa qualificazione. Antonio Baldinetti VOLLEY B DONNE COPPA ITALIA L’Asci combatte per due set e poi crolla Medical Center, un solo neo la partenza ad handicap Cavalera si gode la rimonta Netta la superiorità del Pontecagnano che vince facile Pick Up una resa indiscutibile ESORDIO vittorioso per la nuova Medical Center, anche se con qualche difficoltà iniziale ad ingranare la marcia giusta, nella gara inaugurale della coppa Italia. I ragazzi di Cavalera si sono dovuti impegnare a fondo sabato sera, nei quattro set disputati alla Caizzo (3-1 il finale a loro favore), per piegare la resistenza di un Sapri dimostratosi squadra davvero tosta. Forse al di là delle attese della vigilia, come coach Cavalera ha spiegato nella sua analisi post partita: «Sapevo - ha ammesso il tecnico della Virtus - che loro disponevano di un valido palleggiatore e di un opposto di peso, ma poi in campo ho potuto apprezzare diversi elementi interessanti ed in generale un complesso davvero affiatato. Penso che questo Sapri potrà dare del filo da torcere a molte avversarie in campionato». A dire il vero, i problemi incontrati dalla Medical Center si possono spiegare anche con la forzata assenza di Gigi Zuccaro: che ha sofferto nella scorsa settimana di qualche noia alla spalla, e che quindi non è stato rischiato per la prima gara dell'anno dallo staff tecnico rossoblù. Al suo posto ha esordito il giovanissimo schiacciatore Daniel Bacca, appena arrivato a Potenza e già lanciato nella mischia. «La partenza del match ha ammesso Cavalera - ci ha visti un po' troppo contratti e poco tranquilli, anche a causa del fatto di dover fare a meno di Zuccaro. Poi però la squadra ha cominciato a trovare il giusto assetto in campo. Esprimendo un gioco decisamen- PICK UP POTENZA PONTECAGNANO 0 3 PICK UP POTENZA: Sinisi, Felicetti, Restaino, Avena, Vantaggiato, Taddei, Micca (L), Santangelo, Sardone, Postiglione. All. Caliendo. COGEMAL PONTECAGNANO: Fiore, Torrisi, Abbruzzo, Lombardo, Casale, Ciacca, Tribuzio (L), Stifano, Lambiase ne, Pericolo ne, Salzano ne. All. Jimenez. ARBITRI: Di Nicola e Sabia. PARZIALI: 19-25, 19-25, 13-25. II centrale e Alamprese te migliore e riuscendo quasi ad agganciare il Sapri nel finale di un primo set che, a causa del break iniziale, pareva già segnato a favore dei campani. Ceduta la prima frazione, i ragazzi sono stati però bravi a reagire dall'inizio del secondo set. E poi, da quel punto in avanti, la prestazione di tutti mi ha sicuramente soddisfatto». E l'altra sera, oltre alla solita, straripante gara offensiva di Salerno (19 punti) e Scalcione (12 palloni a terra), che hanno dimostrato di non aver smarrito l'intesa con il rientrante Sandro Passaro, molto bene hanno fatto al centro anche Gigi Alamprese ed il nuovo acquisto Ivan Cuomo: il napoletano ex Rosso Maniero ha rotto subito il ghiaccio nel migliore dei modi, facendo intendere di essere già entrato in piena sintonia con il suo nuovo gruppo. E dimostrando ottime cose sia in attacco che a muro. Luca Carlone SCONFITTA annunciata per la Pick Up del nuovo coach Aniello Caliendo nella prima sfida del suo girone di coppa Italia. Contro un Pontecagnano che si sapeva essere di una categoria superiore - e che non per nulla lo scorso anno è salito in B1 - Avena e compagne non sono riuscite nell'impresa di ribaltare il pronostico sfavorevole. Ne è uscito così uno 0-3 senza appello per le potentine, anche se in effetti, almeno nei primi due set, l'Asci non ha assolutamente sfigurato al cospetto delle più accredi- La schiacciatrice Felicetti tate rivali. La formazione di emergenza con cui Caliendo ha messo in campo le sue ragazze, poi, non ha di certo facilitato il compito della Pick Up: costretta a rinunciare al centro ad Angelica Muscillo, rimpiazzata ieri sera da una Valeria Restaino che si è disimpegnata come meglio ha potuto in un ruolo non suo. E comunque le ragazze di casa nella prima frazione di gioco reggevano abbastanza bene l'urto di Abbruzzo e socie. Almeno fino al 10-14 ed al successivo 17-20, quando parevano poter riagganciare il Pontecagnano per giocarsi in volata la prima frazione. Poi però usciva fuori il maggiore tasso tecnico della compagine salernitana, che chiudeva in un amen il parziale. Secondo set ancora più equilibrato in avvio, con l'Asci che riusciva a mettere la testa avanti fino al 13-12. Salvo subire l'inesorabile ritorno delle campane, che punto dopo punto allungavano ancora con decisione, replicando il 25-19 del precedente parziale. Caliendo nella terza frazione provava a cambiare qualcosa, mettendo Sardone per Vantaggiato. Ma il copione del match rimaneva lo stesso: come faceva capire, dopo il 2-0 Pick Up, il micidiale parziale di 11-0 piazzato dalla squadra di Jimenez. Che così conduceva in porto senza ulteriori affanni la gara: collocandosi, a quota tre punti, in vetta al girone di Coppa insieme con la Lore LeiAttiva, vittoriosa sabato a Scafati. Luca Carlone La manifestazione organizzata dal Motor Club “Il Nibbio”, ha attirato l’attenzione dei mezzi storici Settanta auto e moto d’epoca ad Avigliano SETTANTA esemplari di moto e auto d'epoca sono state protagoniste nella mattinata di ieri di un raduno svoltosi ad Avigliano, nella storica Piazza degli Aviglianesi nel Mondo, sede del parcheggio comunale. L'evento è stato promosso dal Motor Club Il Nibbio e dall'Amministrazione Comunale di Avigliano ed è giunto alla seconda edizione. Auto d'epoca, moto storiche e settanta centauri di età compresa tra i ventuno e i cinquant'anni hanno tenuto banco nella città di Emanuele Granturco in una giornata che ha tratto giovamento dalle splendide condizioni climatiche. Il sole, infatti ha consentito agli organizzatori, con in testa il presidente Franco Mauriello e il vice presidente Giuseppe Stolfi di organizzare una kermesse tutta dedicata alle moto e alle auto storiche ormai entrata nei cuori degli appassionati aviglianesi dei motori. I piloti sono giunti dai centri limitrofi, vedi Potenza, Baragiano, Pietragalla e, ovviamente Avigliano. Tanti i motivi d'interesse di una manifestazione che ha avuto inizio alle 9 ed ha chiuso i battenti alle 13, non ultimi quelli legati alla sana passione per i motori e alla voglia di creare un momento importante di aggregazione e di crescita per il movimento sportivo in questione. La truppa ha potuto far breccia tra gli appassionati aviglianesi che hanno apprezzato le qualità di guida dei centauri e le spiccate performance dei mezzi meccanici a disposizione dei driver. Una manifestazione im- portante che ha consentito alla città di Avigliano di poter misurare la sua passione e le sue competenze nel campo motoristiche. Il vice presidente del Motor Club Il Nibbio di Avigliano, Giuseppe Stolfi ha espresso il suo giudizio in merito alla kermesse: “Siamo estremamente contenti per come sono andate le cose. Il tempo ha consentito lo svolgimento sereno della manifestazione. I piloti sono stati disponibili a sostenere la nostra iniziativa”. f.m. 48 ilQuotidiano Sport CICLISMO La kermesse lucana parla italiano, secondo arriva il siciliano Maneri Lunedì 17 settembre 2007• Mammini trionfa nel Giro Ultima tappa a un bielorusso, Santoro chiude sesto ANCHE in questa stagione il Giro Ciclistico di Basilicata, categoria juniores, Memorial Augusto Viggiani “parla” italiano. La competizione agonistica, organizzata dal Nucleo Gioventù Potenza, in collaborazione con la Provincia di Potenza, la Regione Basilicata e l'Azienda di Promozione Turistica della Basilicata ha fatto registrare il successo del ciclista toscano Matteo Mammini della società Ubaldi Signori che ha preceduto con lo stesso tempo il siciliano Sergio Maneri, giunto secondo soltanto a causa dei piazzamenti peggiori fatti registrare nel corso delle tre tappe, al terzo posto si è classificato il bielorusso Siarrihei Plisko a 31 secondi, quarta piazza per il russo Alexey Tsatevitch a 38 secondi, quinto posto per il bielorusso Alexander Shashkouski. Il primo piazzato dei corridori lucani è stato Antonio Santoro, vincitore della seconda tappa a 57 secondi da Mammini, Antonio Viola ha chiuso al nono posto a un primo e quindici secondi dal primo classificato. Viola ha corso con la rappresentativa del Lazio. Va detto che Santoro non è stato l'unico lucano ad aggiudicarsi una tappa del Giro di Basilicata, nella prima edizione, svolta nel 1982 fu Giuseppe Lofrano che vinse la Moliterno-Fardella, indossando anche la maglia di leader della classifica generale. La terza tappa, la San CataldoBella di 111 chilometri è stata vinta dal bielorusso Shashkousky che ha regolato Tsatevitch giunto a 22 secondi, terza piazza per Francesco Cipolla, siciliano, allo stesso tempo del vincitore, Il podio del Giro di Basilicata e a destra il bielorusso Shashkouski quarta per il ciclista bielorusso Siarrhei, quinta piazza per Alessandro Audisio della società Madonna di Campagna, a cinquantuno secondi dal primo classificato. Shaskousky è giunto sul traguardo di Bella a braccia levate dopo una corsa combattuta che non ha lesinato emozioni e colpi di scena. La frazione finale è stata segnata da scatti e controscatti che hanno reso frizzante la giornata conclusiva. Tanti i ciclisti che hanno cercato a più riprese di mettersi in luce, vedi Pellucchi, Angelini e il nipponico Kazushiro Shmizu e lo svizzero Philippe Reber. Alla fine, la gioia del successo è andata al bielorusso Shashkousky che ha imposto il suo ritmo sugli immediati inseguitori. Nelle altre classifiche i successi sono andati a Sergio Manieri nella competizione a punti, e al bielorusso Alexander Shaskousky che ha preceduto Mammini e Bani, entrambi della Ubaldo Signori. La manifestazione si è svolta in un clima di festa e alla presenza di un numeroso pubblico a testimonianza del forte interesse degli appassionati lucani verso lo sport delle due ruote. fra. men. CLASSIFICA GENERALE Mannini Matteo Maneri Sergio Plisko Siarrhei Tsatevitch Alexey Shaskousky Alexander 7h 09’16” st a 31” a 38” a 46” TENNIS Sconfitta nella finale di Federation Cup BASKET B1 DONNE Primaverili: «Sono fiducioso per un recupero in tempi rapidi» L’Italia si arrende Russia regina IL CUORE non è bastato. Francesca Schiavone ha disputato un incontro stupendo contro la numero 2 del mondo Kuznetsova ma ha finito per perderlo 7-5 al terzo set dopo aver servito per il match sul 5-4 al secondo, aver avuto due match-point nel tie-break di questa stessa frazione ed essersi portata in vantaggio per 4-1 nel set decisivo. La Russia ha così conquistato la Fed Cup 2007, ma l’Italia campione ha ceduto il titolo soltanto dopo aver strenuamente ed eroicamente lottato. La finale si è chiusa sul 4-0 per la squadra di casa grazie al successo colto a risultato acquisito dalla Vesnina sulla Santangelo. Il doppio, invece, non è stato disputato. Dopo sei vittorie consecutive (imbattute da luglio 2005) e un titolo del mondo conquistato a Charleroi, la corsa delle ragazze di Corrado Barazzutti si è dunque fermata nella 'tanà della nazionale più forte, che qualcuno ha, a ragione, definito «il mostro». Le nostre hanno ceduto lo scettro allo squadrone russo che vanta tre top 10, due delle quali, la Kuznetsova. Dopo il 2-0 che aveva chiuso la prima giornata. Francesca, nella sfida tra numero 1, ha lottato alla pari per due ore e 45 minuti prima di arrendersi. Nel primo set, caratterizzato da un susseguirsi di break e controbreak, l’azzurra parte forte e strappa subitoil servizio all’avversaria. La risposta della Kuznetsova è, però, immediata e con due break consecutivi sale 3-1. Ma la milanese non per nulla è chiamata 'Leonessà: strappa nuovamente il servizio alla recente finalista dello Us Open e pareggia i conti sul 3 pari. Al settimo game l’azzurra ingrana la quinta e mette a segno il break che risulterà decisivo. Vola sul 5-3, prima di chiudere allo scoccare del 44^ minuto con il parziale di 6-4. La seconda partita inizia nel migliore dei modi per Francesca: strappa il servizio all’avversaria nel terzo game e sale 3-1. La Kuznetsova reagisce, al sesto game fa il break e pareggia i conti sul 3 pari. Sul 5-4 serve per il match ma la russa si procura due palle break che le consentirebbero di riaprire i giochi: dopo aver annullato la prima Francesca è costretta a cedere la seconda che vale il 5 pari. Dopo aver tenuto agevolmente i rispettivi servizi, le due volano sul 6 pari: nel tie break Francesca va sotto di un minibreak (2-4) ma lo recupera prontamente e all’undicesimo punto si procura il primo di due match point totali. Uno lo annulla la Kuznetsova con un missile di risposta, l’altro la Schiavone lo sciupa con un errore. Dopo 1 ora e 49 minuti, invece, la russa alla prima opportunità chiude per 9 punti a 7 e rimanda tutto al set decisivo. Chi teme un crollo dell’azzurra è prontamente smentito: Francesca al quarto game va avanti di un break, 3-1 e successivamente 4-1. La russa mette a segno il controbreak al settimo game e rimette tutto in parità: 4-4. Tra le due è un tira e molla: la russa va in vantaggio di un break e al nono game serve per chiudere la sfida, l’azzurra risponde e pareggia di nuovo, 5 pari. All’undicesimo game la russa serve di nuovo per il match e questa volta non fallisce l’occasione. Le azzurre cedono lo scettro, ma lasciano Mosca a testa alta. Basilia, apprensione per Sanza Il pivot limitato nella preparazione da una fastidiosa tendinite SONO LE condizioni fisiche di Marilia Sanza a tenere in ansia la Basilia Codra Mediterranea Potenza. La giocatrice potentina infatti soffre di una fastidiosa tendinite che non le ha permesso di disputare le prime giornate di lavoro. La cestista biancoazzurra lavora duramente con lo staff atletico e sanitario per recuperare le energie perdute e riprendere contatto con il parquet. In questa settimana Marilia Sanza dovrebbe cominciare il suo lento ma inesorabile recupero fisico e atletico. Per il resto l'allenatore Lillo Primaverili ha tutto il gruppo a sua disposizione e conta di dare linfa ai programmi tecnici e tattici della Basilia Codra Mediterranea. La squadra in questa settimana non disputerà amichevoli, visti gli impegni concomitanti delle squadre militanti nei campionati di serie A e B/1. Le condizioni fisiche della formazione cara al presidente Niccolò Martellotta sono nel complesso positive. Il gruppo lavora con entusiasmo e voglia di ottenere risultati importanti nel prossimo torneo cadetto. Le atlete lucane in settimana saranno alle prese con il potenziamento atletico e tecnico per ottimizzare il lavoro svolto finora. Appare evidente che in seno alla Basilia Codra Mediterranea non sono ammessi errori di vario genere. La squadra è consapevole delle proprie potenzialità ma dovrà fare dell'umiltà e della determinazione le armi salienti della preparazione atletica e tecnica. Il coach brindisino Lillo Primaverili ha fatto il punto della situazione in casa Basilia Codra Mediterranea Potenza dopo poco più di due settimane di lavoro. Raggiunto telefonicamente nel pomeriggio di ieri l'esperto trainer biancoazzurro ha affermato: «Sono soddisfatto per il lavoro svolto finora dalle mie atlete. I miglioramenti sono evidenti giorno dopo giorno. Le atlete rispondono alle mie sollecitazioni». Primaverili va avanti nella sua dissertazione sulla squadra affermando: «In settimana cercheremo di lavorare sulla velocità e sui test atletici. Valuterò attentamente anche l'organizzazione del gioco in fase offensiva”. Primaverili parla delle condizioni di Marilia Sanza affermando: «Sono convinto che grazie al lavoro dei sanitari e dello staff dei preparatori atletici la nostra giocatrice sarà messa nelle condizioni di rientrare in prima squadra in tempi brevi. Sono fiducioso». fra.men. Il presidente Martellotta Ex campione di Rally coinvolto in un incidente di elicottero in Scozia Tragica morte di Colin Mcrae PARIGI - L'ex campione del mondo Colin McRae, 39 anni, è morto in un incidente d'elicottero in Scozia. L'apparecchio avrebbe preso immediatamente fuoco dopo essersi schiantato e avere toccato gli alberi vicino Lanark, a pochi chilometri dalla sua abitazione. McRae sarebbe morto insieme ai tre passeggeri, di cui il suo figlio più giovane. La notizia si è subito diffusa nel mondo dei Rally e Guy Frequelin, che lo aveva portato con Carlos Sainz e Sebastien Loeb alla Citroen, si è detto affranto come gli stessi Sainz e Loeb, per la perdita di questo grande campione. McRae ha vinto nella sua carriera 25 gare del mondiale ed è con Richard Burns, il solo britannico ad essere stato incoronato campione del mondo. La stagione scorsa, McRae aveva sostituito Loeb, ferito dopo un incidente.
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