1^Giornata da "Il Quotidiano della Basilicata"

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1^Giornata da "Il Quotidiano della Basilicata"
LO SPORT IN TV
Sport
il Quotidiano Lunedì 17 Settembre 2007•
19
Ore 12.00
EUROSPORT
Sollevamento pesi. Mondiali
Ore 13.00
ITALIA 1
Studio Sport
Ore 14.00
EUROSPORT
Calcio. Mondiale donne. (Una partita)
Ore 14.30
SKY SPORT 1
Futbol Mundial
Ore 16.00
EUROSPORT
Calcio. Mondiale donne. (Una partita)
Ore 17.00
SKY SPORT 2
Fia Gt
Ore 18.00
SPORTITALIA
Calcio. Campionato argentino
Ore 18.10
RAIDUE
Sportsera
Ore 19.00
SKY SPORT 1
Numeri Serie A
Ore 19.15
EUROSPORT
Calcio. Mondiale donne. (Una partita)
Ore 20.00
SKY SPORT 1
Mondo Gol
Ore 21.00
SKY SPORT 1
Calcio. P.League. Derby-Newcastle
Ore 21.30
SPORTITALIA
Calcio. 1ª Division. Watford-Southampton
Ore 23.25
LA7
Le partite non finiscono mai
P&G Infograph
REDAZIONI: via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. (0971) 69309 - Fax (0971) 601064 - E-mail: ilquotidiano.pz@finedit.com piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. (0835) 256440 - Fax (0835) 256466 E-mail: ilquotidiano.mt@finedit.com
Serie A
Formula 1
Moto Gp
La Roma vola in testa
al campionato
Ferrari, rivincita in pista
Raikkonen primo
Torna a brillare
la stella di Valentino
da pagina 21 a 25
a pagina 49
a pagina 49
Luci e ombre del calcio lucano
Dall’estasi del Potenza ai dubbi delle squadre di D
di ALFONSO PECORARO
SE da un lato desta sempre maggiore curiosità questo Potenza in testa alla classifica (la
squadra rossoblù è stata ad un passo dal
centrare la quarta vittoria di fila) dall’altro
la nuova domenica calcistica ha fatto registrare un cumulo di ombre, piuttosto preoccupanti. Il Melfi è stato stoppato ancora una
volta sul filo di lana. Davvero un peccato,
specie per tutte le occasioni sprecate. Adesso la classifica impone una scossa. E’ vero,
anche il Potenza ha di che recriminare per
un pari stabiese arrivato solo a 5’ dalla fine,
ma per i rossoblù aver confermato il primato in classifica è segno di grande soddisfazione. In D solo il Francavilla si salva. Matera crolla in casa sotto i colpi di una banda di
ragazzini. Quello che preoccupa è la non
reazione, in una delle più brutte prestazioni
della gestione Raimondi. Giusto non fidarsi
delle sceneggiate napoletane, perché il Gragnano con il morale sotto i tacchi ha espugnato Lavello, ormai in crisi. La sconfitta
del Venosa a Brindisi ci può anche stare,
ma almeno i gialloverdi di Di Pasquale hanno tre opunti in classifica mentre il Matera
è l'unica a zero punti e il Lavello a meno uno
per il punto perso nella vertenza-Arleo.
Francavilla che nella ripresa riprende un risultato che sembrava compromesso, ma era
già successo a Torre Annunziata quindici
giorni fa. La squadra di Lazic ha un'anima
e due attaccanti che si chiamano Del Prete e
Chisena. Francamente quella che in una D
dai mille dubbi, rappresenta una consolidata certezza. Per fortuna siamo solo agli inizia, ma tenere alta la tensione, tra tutte, assolutamente non guasta.
Serie C2
Calcio regionale
Moto
Il Melfi beffato
nei minuti di recupero
Banzi, primo ko
Primi squilli dal Pisticci
Vizziello domina
a Misano Adriatico
da pagina 31 a 36
da pagina 41 a 45
a pagina 46
Sport
Lunedì 17 settembre 2007
2ª giornata
RISULTATI E CLASSIFICA
3ª GIORNATA
Fiorentina - Atalanta
25' pt Bellini (autogol), 6' st Doni,
29' st Vieri, 41' st Zampagna.
2-2
Genoa - Livorno
8' st Tavano (rig.), 12' st Borriello
1-1
Inter - Catania
14' pt Crespo; 34' st Cesar
2-0
Juventus - Udinese
2' st Di Natale
0-1
Lazio - Empoli*
0-0
Napoli - Sampdoria
43' pt Zalayeta; 30' st Hamsik
2-0
Palermo - Torino
4' pt Simplicio, 9' st Recoba
1-1
Parma - Cagliari
40'pt Matri, 27'st Corradi
1-1
Reggina - Roma
6'st Juan; 39'st Totti
0-2
Siena - Milan*
24’ pt Maccarone, 46’ st Nesta
1-1
* giocata sabato
Totale
Squadre
Roma
Inter
Juventus
Napoli
Atalanta
Fiorentina
Milan
Cagliari
Palermo
Sampdoria
Udinese
Lazio
Torino
Catania
Genoa
Parma
Reggina
Empoli
Livorno
Siena
Punti
9
7
6
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5
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1
Atalanta - Lazio
Cagliari - Palermo
Catania - Fiorentina
Empoli - Napoli
Livorno - Inter
Milan - Parma (22/09 ore 20:30)
Roma - Juventus
Sampdoria - Genoa (ore 20:30)
Torino - Siena
Udinese - Reggina (22/09 ore 18)
Fuori casa
In casa
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5 1
8 4
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5 3
6 4
5 2
5 4
5 5
2 3
2 6
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5 5
2 4
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3 5
3 5
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4 10
2 6
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PROSSIMO TURNO
4ª giornata 23/09/2007 - ore 15
21
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6
3
MARCATORI
4 RETI: Trezeguet (Juventus).
3 RETI: Foggia (2 rig) (Cagliari); Kakà (1 rig) (Milan);
Zalayeta (Napoli).
2 RETI: Doni (1 rig), Zampagna (1 rig.)(Atalanta);
Mutu (Fiorentina); Ibrahimovic (Inter); Iaquinta (1
rig) (Juventus); Miccoli (Palermo); Amoruso (Reggina);
Aquilani, Totti (Roma); Rosina (Torino).
1 RETE: Carrozzieri (Atalanta); Matri (Cagliari);
Baiocco, Morimoto (Catania); Saudati (Empoli);
Montolivo, Pazzini, Vieri
Di Natale beffa Buffon. La “signora” perde il primato
La Juve si ferma al palo
(Fiorentina); Borriello (Genoa);
Cesar,
Crespo,
Stankovic (Inter); Chiellini,
Del Piero (Juventus); Pandev, Rocchi (Lazio); Grandoni, Loviso, Rossini, Tavano (1 rig.)(Livorno); Ambrosini, Nesta (Milan); Domizzi, Hamsik, Lavezzi, Sosa
(Napoli); Amauri, Rinaudo,
Simplicio (Palermo); Pisanu,
Rossi (Parma); Cozza (Reggina); Giuly, Juan, Mexes
(Roma); Corvia, Maccarone (Siena); Bellucci, Montella (Sampdoria); Recoba,
Vailatti, Ventola (Torino); Di
Natale (Udinese).
NON SOLO CALCI
Juventino portato fuori dagli steward
Tifoso lancia petardo
I legni fermano Del Piero. Impresa Udinese preso grazie al pubblico
JUVENTUS
UDINESE
Non ci crede
Pavel Nedved
I due pali
di Del Piero
e il suo tiro
finito al lato
a pochi
centimetri
dalla porta
sono segni
che non
è stata
una grande
giornata
per
la Juventus
0
1
JUVENTUS (4-4-2): Buffon
6; Birindelli 5.5, Andrade
5.5, Criscito 5.5, Chiellini
5.5; Camoranesi 6 (30' pt Nocerino 6), Zanetti 6 (11' st
Tiago 5), Almiron 5.5, Nedved 6; Del Piero 6.5, Trezeguet 5.5 (11' st Iaquinta 5).
In panchina: Belardi, Legrottaglie, Molinaro, Palladino. Allenatore: Ranieri 5.
UDINESE (3-4-3): Handanovic 6.5; Zapatocny 6, Zapata
6, Coda 6; Mesto 5.5, Inler
6.5, D’Agostino 6, Dossena
6.5 (40' st Lukovic sv); Quagliarella 6, Asamoah 6.5 (19'
st Floro Flores 6), Di Natale
6.5 (40' st Pepe sv) In panchina: Chimenti, Ferronetti,
Sivok, Emerenko. Allenatore: Marino 6.5
ARBITRO: Farina di Novi
Ligure 6
MARCATORI: 2' st Di Natale
NOTE: Pomeriggio di sole,
terreno in buone condizioni.
Spettatori:
30.000 circa.
Ammoniti: Chiellini, D’Agostino. Angoli: 7-7. Recuperi:
3' pt e 5' st.
TORINO – I legni fermano
Del Piero, mentre continua il
magic moment di Di Natale
che dopo aver trascinato l’Italia in Ucraina, consente all’Udinese di passare sul campo della Juventus. Vincono
1-0 i friulani e lo fanno senza
rubare nulla, nonostante i
due pali di Del Piero e due
episodi dubbi dentro l’area
udinese che hanno fatto gridare al rigore. La Juve, dunque, perde la testa della classifica e dopo due vittorie consecutive cede in casa. Ranieri aveva scelto il 4-4-2 puntando sulla voglia di gol di
Trezeguet e Del Piero.
Sono loro a due a creare le
prime azioni pericolose, anche Del Piero è insidioso sui
calci piazzati, ma l’Udinese
non resta a gurdare. Il tridente di Marino è un mix di
velocità-tecnica e potenza e
per la coppia Andrade-Criscito (lento il primo, ancora
incerto il secondo) non è un
pomeriggio semplice, anche
perchè Chiellini e Birindelli
non aiutano più di tanto. Così l’Udinese cresce, prende
coraggio, ci prova con Asamoah, ma è sempre la Juventus a fare la partita, a
condurre il gioco e ad andare vicina al gol al 26' con Del
Piero. Al 30', però, si spegne
una delle luci della Juve: va
fuori Camoranesi per infortunio ed entra Nocerino.
Due minuti più tardi sfortunato Del Piero che colpisce il
palo su una punizione dai 20
metri. Al 34' ancora Del Piero su punizione, questa volta è Handanovic a respingere, poi Coda manda in angolo, ma prima atterra Chiellini che chiede il rigore e invece si becca l’ammonizione
per proteste. Il primo tempo
si chiude con un destro al
volo di Asamoah, bello il movimento, sbagliata la mira.
Nella ripresa, pronti-via e
l’Udinese passa in vantaggio. La difesa della Juve si
addormenta, per Inler-Dos-
sena e Di Natale è un gioco
da ragazzi costruire il triangolo che manda in rete l’eroe di Kiev che segna di testa. La Juve accusa il colpo,
lo accusa anche Ranieri: i
suoi cambi non convincono
perchè Tiago (al posto di
Chiellini) e l’ex Iaquinta (per
Trezeguet) non cambiano la
partita e non danno più vivacità ai bianconeri che anzi
rischiano al 17' quando Asamoah colpisce in pieno il palo con un destro in corsa leggermente deviato da Criscito. La Juve si affida alla verve e alla voglia di capitan Del
Piero, ma al 20' la sua punizione finisce di poco alta con
Handanovic battuto. L’Udinese spreca anche il matchpoint, al 29', con Di Natale
che allarga troppo il diagonale. Al 30' la Juve chiede un
rigore, Handanovic abbatte
Nocerino in area, ma per Farina e i suoi collaboratori è
tutto regolare. L’ultima emozione la regala ancora Del
Piero, perfetta la sua punizione, ma ancora una volta
la traversa gli dice di no.
TORINO – Al
35' del primo
tempo di Juventus-Udinese un tifoso
della squadra
padrona di casa ha lanciato
un grosso petardo che ha
spaventato
gran parte del
pubblico. Il solito idiota, insomma, che
alla domenica
non ha mai di meglio da fare che venire allo stadio.
Gli altri sostenitori, però, hanno subito indicato il colpevole che è stato portato via dagli steward tra gli applausi
della maggior parte degli spettatori dell’Olimpico. Fischi
e stupidi cori, invece, da parte di un gruppo tifosi della
tifoseria organizzata bianconera contro gli “spioni”. Un
bel gesto che ha un solo obiettivo: isolare i tifosi violenti
che col calcio non hanno nulla a che vedere.
Pareggio fra Parma e Cagliari che smuove così la classifica di ambo le squadre
Matri chiama, Corradi risponde: 1-1
PARMA
CAGLIARI
A
A
PARMA (4-3-3): Bucci 6; Zenoni 6,
Falcone 6.5, Couto 6, Castellini 5.5;
Dessena 5.5 (37'st Matteini sv), Cigarini 6.5 (44'st Parravicini sv), Morrone
6; Reginaldo 6.5, Corradi 6, Pisanu
5.5 (10'st Morfeo 5). In panchina: Pavarini, Coly, Paci, Parravicini, Paponi.
Allenatore: Di Carlo 6.
CAGLIARI (4-4-2): Fortin 6.5; Ferri
5.5, Lopez 6, Bianco 5.5, Agostini 5.5;
D’Agostino 6 (37'st Foggia sv), Conti
6.5, Parola 6.5, Biondini 6.5 (39'st
Mancosu sv); Larrivey 6 (34'st Acquafresca sv), Matri 6.5. In panchina: Koprivec, Budel, Canini, Magliocchetti.
Allenatore: Giampaolo 6.5.
ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo 6.
MARCATORI: 40'pt Matri, 27'st Cor-
radi.
NOTE: serata serena, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 20 mila
circa. Al 19'st Fortin para un rigore a
Castellini. Ammoniti: Falcone, Parola,
Couto, Matri. Angoli: 5-4 per il Cagliari. Recupero: 1', 4'.
PARMA - Matri chiama, Corradi risponde. Un punto a testa che permette di muovere la classifica per Parma e
Cagliari, che al «Tardini» impattano
1-1 al termine di una gara non esaltante ma comunque combattuta. I
rimpianti, però, non mancano, sia da
un lato che dall’altro. I sardi possono
mangiarsi le mani perchè, in vantaggio con l’ex bomber del Rimini nonostante i forfait di Foggia e Fini, hanno
preso anche un palo con Larrivey e
non sono riusciti a chiudere una partita più che alla loro portata. Gli emilia-
ni, di contro, possono lamentare il rigore
sbagliato
con Castellini al 19' della ripresa
che avrebbe
potuto valorizzare
meglio
il
successivo
gol di Cor- Corradi, ritorno col gol
radi, di ri- a Parma
torno dall’esperienza inglese al Manchester
City e subito in rete nello stadio che
aveva visto le sue ultime gesta italiane.
Il contributo dell’ex attaccante dei Citizens si è rivelato decisivo sin da subito.
22
Sport
Lunedì 17 settembre 2007
Crespo e Cesar i marcatori. Adriano ci mette l’impegno ma Ibra è indispensabile
Inter, tre punti senza brillare
Con un gol per tempo i nerazzuri battono il Catania
3ª GIORNATA
INTER
CATANIA
2
0
INTER (4-3-1-2): J.Cesar 6;
Maicon 6, Cordoba 6, Burdisso 5,5, Maxwell 6; Figo 7
(20'st Stankovic 6), Cambiasso 6,5, Dacourt 7 (33'st Zanetti 6), Cesar 7; Adriano 6,
Crespo 6 (14'st Ibrahimovic
6,5). In panchina: Toldo, Rivas, Solari, Cruz. Allenatore:
Mancini 6.
CATANIA (4-3-2-1): Bizzarri
6,5; Silvestri 6, Stovini 6,
Terlizzi 5,5, Sabato 6; Baiocco 6,5, Edusei 6, Izco 6 (28'st
Tedesco 6); Martinez 6 (1'st
Vargas 6,5), Mascara 7
(26'st Morimoto 6); Spinesi
5. In panchina: Polito, Sardo, Nardini, Babù. Allenatore: Atzori (Baldini squalificato) 6.
ARBITRO: Orsato di Schio
6.
MARCATORI: 14' pt Crespo; 34' st Cesar.
NOTE: giornata afosa, terreno in discrete condizioni,
spettatori 40.000. Angoli 87 per il Catania. Ammoniti:
Mascara, Baiocco, Burdisso.
Recupero: 1'-4'.
di FRANCO ZUCCALA’
MILANO – L'Inter ha trovato
qualche difficoltà contro un
Catania ben messo in campo
e pericoloso in talune occasioni, ma alla fine ha vinto
grazie al suo maggior quoziente tecnico dopo avere inserito nel finale Zanetti,
Cesar e Crespo festeggiano: sono loro i match winner
Ibrahimovic e Stankovic. I
nerazzurri, andati in vantaggio dopo 14' con Crespo,
hanno poi rallentato il ritmo
e hanno subito la lieve offensiva di un Catania che ha
avuto in Mascara, Vargas,
Izco e Stovini dei giocatori
all’altezza. Gli etnei hanno
sfiorato il pareggio con Spinesi, prima di cedere a un’Inter che ancora non ha raggiunto i livelli della passata
stagione. Del resto, Mancini
ha dato il suo contributo alle
causa delle varie nazionali
perdendo Vieira (stop annunciato e Domenech lo ha
fatto giocare lo stesso) e Chivu (stupido infortunio per
una amichevole con la Romania), oltre a Materazzi e
Samuel. L'Inter ha cominciato forte, ma la prima occasione è capitata al Catania con
un’azione Martinez-Izco e tiro deviato da J.Cesar. Ecco,
a questo punto l’Inter ha preso in mano la partita: Adriano, con l’ansia da gol in corpo, ha sbagliato cose elementari, ma si è visto che avrebbe voluto spaccare il mondo.
La grande giornata di Figo
ha portato il portoghese a
numerose belle azioni e a un
tiro, dopo un dribbling molto bello, deviato in angolo da
Bizzarri (bravo). Sul gol, al
14', Maicon si è inserito da
destra, ha dato ad Adriano
al limite; l’Imperatore è cadurto, ma Maicon si è reimpossessato della palla e l’ha
data a Crespo sulla sinistra.
L'argentino ha messo la palla rasoterra alla destra di
Bizzarri, a fil di palo. La
panchina rossazzurra ha
portato Martinez (ostacolato
da Burdisso in area al 18')
dalla destra al centro, dove
si è schierato Mascara, assai
vivace. Il Catania è cresciuto
gradualmente e, dopo un gol
di Adriano annullato su angolo di Figo al 31', ha predso
in mano per un pò la partita, senza tuttavia andare
quasi mai alla conclusione.
Insomma, un primo tempo
discreto, con l'Inter più incisiva di un buon Catania che
con l’ingresso di Vargas sulla sinistra, nella ripresa ha
creato qualche imbarazzo
alla difesa nerazzurra: al 4'
Mascara ha cercato il colpo
della vita come l’anno scorso, da fuori area, ma stavolta
J.Cesar è volato a salvare in
angolo. E ci ha tentato pure
Vargas, prima che Spinesi
al 9' dopo una bella azione
Sabato- Mascara si mangiasse la palla del pareggio, tirando su J.Cesar in uscita. Il
centrattacco rossazzurro ha
poi tirato un’altra volta fuori
e poi Mancini ha calato gli
assi: prima Ibrahimovic e
poi Stankovic. La partita è
cambiata, la maggior forza
fisica dei nerazzurri ha preso il sopravvento. I camopioni d’Italia hanno raddoppiato in contropiede, grazie a
un lancio di Ibrahimovic che
ha lanciato Cesar sulla sinistra al 34' che ha insaccato.
Simplicio illude Palermo
Il “Chino” risveglia il Toro
PALERMO
TORINO
1
1
PALERMO (4-4-2): Fontana 6, Zaccardo 6.5, Rinaudo 6, Barzagli 6, Pisano sv
(27' pt Bresciano 6); Diana
6, Migliaccio 6, Simplicio
6.5, Cavani 5.5 (34' st
Jankovic sv); Miccoli 5 (27'
st Brienza sv), Amauri 6.
In panchina: Agliardi, Tedesco, Cossentino, Velardi.
Allenatore: Colantuono 6.
TORINO (4-3-2-1): Sereni
6; Comotto 6, Natali 7, Dellafiore 6.5, Lanna 6.5; Zanetti 5 (43' pt Grella 6), Corini 6, Barone 6.5; Rosina
7, Recoba 7.5; Bjelanovic
6.5. In panchina: Fontana,
Motta, Oguro, Di Loreto,
Rubin, Malonga. Allenatore: Novellino 6.
ARBITRO: Bergonzi di
Genova 6.
MARCATORI: 4' pt Simplicio, 9' st Recoba.
NOTE: Giornata di sole,
terreno in buone condizioni. Spettatori: 25.987 per
un incasso di 410,959,92
euro. Espulso: 21' st il tecnico del torino Novellino,
più volte ripreso dall’arbi-
t r o .
A m moniti:
Comotto, Bjelanov i c ,
Zaccardo, Rinaudo.
Angoli: 10-6 L’esultanza
per il di Recoba
Torino.
PALERMO - Giusto pareggio per 1-1 al “Barbera” tra
Palermo e Torino, due
squadre che possono contare su elementi con tecnica non indifferente e che
hanno tutti i numeri per
essere protagoniste della
parte alta della classifica.
All’iniziale gol di Simplicio, risponde Alvaro Recoba firmando un gol davvero bello con il contributo di
Rosina. Complessivamente
meno brillante il Palermo,
rispetto a un Torino che ha
provato anche a far sua
l'intera posta.
Solo applausi per Eugenio
Corini da parte del suo ex
pubblico che non lo ha dimenticato.
Sport
Lunedì 17 settembre 2007
23
Zalayeta e Hamsik piegano la Samp. Gargano padrone a centrocampo
Napoli da stropicciarsi gli occhi
La squadra di Reja vince e convince. Lavezzi trascinatore
3ª GIORNATA
NAPOLI
SAMPDORIA
2
0
NAPOLI (3-5-2): Iezzo 6; Cupi 6,5, Cannavaro 6,5, Domizzi 6,5; Grava 6, Hamsik
7,5 (41' st Bogliacino sv),
Gargano 7, Blasi 7, Savini 6
(33' st Contini sv); Lavezzi 7
(43' st Calaiò), Zalayeta 6,5.
In panchina: Gianello, Contini, Montervino, De Zerbi, Sosa. Allenatore: Reja 7
SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi 5; Lucchini sv (13'
pt Gastaldello 5,5), Sala 5,5,
Bastrini 5 (20' st Franceschini 5,5); Zenoni 5,5, Sammarco 5, Palombo 5, Delvecchio
6, Pieri 5; Montella 5 (28' st
Bellucci sv), Caracciolo 5,5.
In panchina: Mirante, Foti,
Poli, Kalu. Allenatore: Mazzarri 5
ARBITRO: Gava di Conegliano Veneto 6,5
MARCATORI: 43' pt Zalayeta; 30' st Hamsik
NOTE: Giornata afosa, terreno in buone condizioni.
Spettatori 50 mila circa.
Ammoniti: Blasi, Zenoni.
Angoli: 10-4 per il Napoli.
Recuperi: 4' pt e 4' st.
NAPOLI - Squadra che vince
non si cambia. Detto antico
ma sempre attuale nel calcio. Edy Reja, decano tra gli
allenatori della serie A con
le sue 62 primavere, lo segue
alla lettera e fa bene. Il suo
Napoli, lo stesso di Udine,
batte la Sampdoria 2-0 in un
San Paolo gremito e conquista la seconda vittoria di fila
in campionato dopo il clamoroso 5-0 al Friuli di due
settimane fa. Obbligate invece le scelte nella Samp: Mazzarri deve fare i conti con
tante assenze, a cominciare
da quelle pesanti di Volpi e
Cassano. Prima dell’ingresso in campo si aggiunge
quella di Bellucci, ex di turno, febbricitante, sostituito
da Vincenzino Montella, napoletano doc ma mai in maglia azzurra. E dopo appena
13' va ko pure Lucchini: il
tecnico blucerchiato inserisce Gastaldello nei tre in difesa. Il Napoli è ben disposto
in campo: anche se dopo
mezz'ora Reja sposta Savini
tra i tre centrali difensivi
con Domizzi che va a fare il
laterale sinistro. A centrocampo Gargano recupera e
rilancia, Hamsik dà qualità
e velocità, Blasi è un mastino. Zalayeta conferma la sua
capacità di far salire la squadra ma, come a Udine, è Ezequiel Lavezzi, il nuovo idolo
del San Paolo, a fare la differenza soprattutto nel primo
tempo. Le sue accelerazioni e
i suoi dribbling terrorizzano
la retroguardia della Samp,
spesso costretta alle maniere
forti. Reja non dà all’attaccante argentino particolare
consegne tattiche: Lavezzi
ringrazia e svaria da destra
a sinistra, un trottolino im-
Zalayeta
insacca
il gol
dell’1-0
Il Napoli
dà spettacolo
al “San Paolo”
prendibile.
Sono però i blucerchiati a
creare il primo pericolo.
Montella serve Caracciolo
sul vertice sinistro: l’ex centravanti del Palermo si accentra e di interno destro
calcio verso il palo più distante. Fuori di poco. Poi sale in cattedra il Napoli: al 3'
fuga di La vezzi sulla destra,
cross per Zalayeta che di testa mette al lato. La partita è
subito bella: al 15' ancora Lavezzi al centro per Zalayeta
anticipato. Lo stesso attaccante uruguaiano centra la
traversa, sempre di testa, su
punizione calciata da Hamsik. Poi tocca di nuovo all’argentino: va via in contropiede a un paio di avversari ma
viene fermato fallosamente.
Il Napoli continua a premere ma il gol arriva su un regalo della Samp. Lancio centrale lungo di Domizzi, esce
Castellazzi che si scontra
con Bastrini: il pallone finisce sui piedi di Zalayeta che
infila a porta vuota. Nella
ripresa il Napoli cerca subito
la rete della tranquillità e alla Samp non serve neppure
l’ingresso di Bellucci al posto di Montella al 28'. All’8'
Lavezzi semina ancora avversari e viene messo giù ai
trenta metri: punizione centrale di Domizzi e presa sicura di Castellazzi.
Il raddoppio arriva al termine di un’azione da applausi.
Al 30' sempre Hamsik, il migliore in campo nonostante
le due partite giocate con la
sua nazionale, recupera a
centrocampo, avanza qualche metro, serve Zalayeta
che fa da sponda. Lo slovacco controlla di destro e supera Castellazzi di interno sinistro. Gol fantastico, partita
chiusa. Vince e convince il
Napoli dei giovani (Lavezzi e
Hamsik), delle scommesse
indovinate (Gargano), dei
giocatori recuperati (Cupi).
E cantano i cinquantamila
del San Paolo: gli azzurri
non vincevano in serie A in
casa dal 20 maggio 2001.
Borriello risponde a Tavano
Il Livorno si risveglia
Pari contro il Genoa
GENOA
LIVORNO
1
1
GENOA (3-4-3): Rubinho
6.5; Lucarelli 6 (15' st Konko
6), Bovo 6, Bega 5.5; Fabiano 6, Juric 6.5, Milanetto 5.5
(20' st Paro 5.5), Rossi 7;
Sculli 5.5 (34' pt Papa Waigo
5.5), Borriello 7, Di Vaio 5.5.
In panchina: Scarpi, Coppola, Leon, Figueroa. Allenatore: Gasperini 6.5.
LIVORNO (3-5-2): Amelia
6.5; Knezevic 6, Galante 6,
Grandoni 5; Pasquale 5.5,
Vidigal 6.5, Loviso 6.5, Pulzetti 6 (34' st Filippini E. sv),
Balleri 5.5; Bogdani 5.5 (1' st
Rossini 5.5), Tavano 6 (20'
st De Vezze 5.5). In panchina: De Lucia, Rezaei, Volpe,
Diamanti. Allenatore: Orsi
6.
ARBITRO: Dondarini di Finale Emilia 6.
MARCATORI: 8' st Tavano
(rigore), 12' st Borriello.
NOTE: giornata serena, terreno di gioco in discrete condizioni. Al 10' del primo
tempo Milanetto ha fallito
un calcio di rigore colpendo
la traversa. Espulsi Vidigal e
Juric, rispettivamente al 43'
e al 46' st per doppia ammonizione. Ammoniti: Pulzetti,
Pasquale e Rossini. Angoli:
13-3. Recuperi: pt 2'; st 6'.
GENOVA - Dopo due sconfitte e nove gol subiti il Livorno di Nando Orsi conquista
il suo primo punto in campionato al Ferraris di Genova.
Match gradevole quello tra i
toscani e il Genoa, con gli
uomini di Gasperini che dopo aver sprecato un penalty
con Milanetto vanno sotto in
Tavano insacca il rigore
virtù del rigore di Tavano e
recuperano grazie a un
grande gol di Borriello. Finale concitato
con una
espulsione per entrambe le
squadre. Al 9' i liguri potrebbero andare in vantaggio,
ma Milanetto calcia sulla
traversa un rigore procurato da Borriello. Livorno realmente pericoloso soltanto al
36', quando Loviso pennella
una punizione perfetta, così
come perfetta è la risposta di
Rubinho. Nella ripresa brivido al 6' il Genoa decide di
complicarsi la vita: Pasquale
sembra Ronaldinho e ubriaca la difesa ligure, fino a
quando Bega non gli fa perdere l'equilibrio e Dondarini
fischia il secondo penalty
della giornata. Sul dischetto
si presenta Tavano che non
sbaglia. Il Genoa però non è
squadra che molla facilmente e al 12' Rossi pennella un
cross perfetto su cui di testa
si avventa Borriello che segna, forse con un tocco di
Grandoni. Finisce così col risultato di 1-1.
24
Sport
Lunedì 17 settembre 2007
Ma la rete non basta alla Fiorentina che allo scadere viene raggiunta da Zampagna
Firenze, il ritorno di Bobo
Vieri segna di testa un gran gol contro l’Atalanta
3ª GIORNATA
FIORENTINA
ATALANTA
2
2
FIORENTINA (4-3-3): Frey
6.5; Ujfalusi 6.5, Gamberini
6, Dainelli 6, Pasqual 6 (32'
st Balzaretti sv); Donadel 6,
Liverani 5.5, Gobbi 6 (17' st
Kuzmanovic 6.5); Semioli 6,
Pazzini 5.5, Mutu 6 (14' st
Vieri 7). In panchina: Lupatelli, Potenza, Osvaldo, Pazienza. Allenatore: Prandelli
6.
ATALANTA (4-4-1-1): Coppola 6; Rivalta 5.5, Carrozzieri 5, Talamonti 6, Bellini
5.5; Ferreira Pinto 6.5 (12' st
Padoin 6), Tissone 6 (33' st
Floccari sv), De Ascentis 6,
Langella 5 (9' st Capelli 6);
Doni 7; Zampagna 7.5. In
panchina: Forsyth, Belleri,
Guarente, S. Inzaghi. Allenatore: Del Neri 6.5. ARBITRO: Celi di Campobasso
6.5.
MARCATORI: 25' pt Bellini
(autogol), 6' st Doni, 29' st
Vieri, 41' st Zampagna.
NOTE: Giornata nuvolosa,
terreno in cattive condizioni
(martedì scorso al «Franchi» si è tenuto un concerto
di Vasco Rossi), spettatori
30 mila circa. Espulso al 3' st
Carrozzieri per doppia ammonizione. Ammoniti: Doni,
Dainelli, Pasqual, Langella,
Il bomber ritrovato
«Ora sto bene
e sono felice»
A sinistra: Vieri “incorna” il
pallone che vale il momentaneo 2-1. In alto l’esultanza sotto la Fiesole
Talamonti, Vieri, Donadel.
Angoli: 8-2. Recupero: 4'; 4'.
FIRENZE - Non basta la prima rete in viola di Christian
Vieri alla Fiorentina per piegare un’Atalanta dalle nove
vite. Al «Franchi» finisce 22, con gli ospiti capaci di rimontare per due volte in inferiorità numerica il vantaggio toscano. Al 26' la Fiorentina va in vantaggio. Mutu
si libera sulla sinistra e met-
te in mezzo per Pazzini, Bellini rinvia, ma si alza un
campanile su cui si avventano
contemporaneamente,
scontrandosi, Coppola e Rivalta, il pallone va verso la
porta e supera la linea su
tocco di Bellini, che prova
senza successo a rinviare.
Nella ripresa al 3' Carrozzieri viene espulso. I nerazzurri restano in dieci, ma trovano subito dopo, al 6', la rete
del pareggio. Merito di un
gioiello di Doni, che su calcio
di punizione dal limite toglie la ragnatela alla porta di
Frey. La Fiorentina si getta
in avanti alla ricerca del
nuovo vantaggio, Prandelli
sostituisce Mutu con Vieri, e
l’ex centravanti della Nazionale al 29' segna il 2-1 con il
«Franchi» in delirio. A questo punto i viola sembrano
avere la partita in pugno,
collezionano occasioni da
gol, ma non fanno i conti
con Zampagna, che al 41' segna una rete-capolavoro. Finisce così 1-1. Per Firenze
una gioia a metà.
FIRENZE Il suo gol
ha
fatto
esplodere di
gioia il pubblico
del
«Franchi», ma non è bastato alla Fiorentina per
superare l’Atalanta.
Per Bobo Vieri, comunque, questa è una giornata importante, con la prima rete segnata in maglia
viola.
«L'infortunio è passato –
ha spiegato a fine gara
Vieri ai microfoni di Sky -,
mi sono messo a posto come atleta, sono a disposizione e sto bene. Sono 50
giorni che corro dal mattino alla sera. Non ho mai
corso come nell’ultimo periodo. In questi giorni ho
finito la preparazione sono tornato ad allenarmi
con i compagni, è stato
davvero faticoso, ho perso
5 chili, ora sto bene e sono
felice».
«Il gol sotto la Fiesole?
Beh, lo sognavo da bambino quando venivo a vedere
la Fiorentina...»
Prandelli spiega l’ingresso
di Vieri: «Mutu ha fatto
due gare in nazionale, poi
ha avuto una leggera distorsione, quindi la sostituzione è stata fortunata
perché Vieri è entrato e ha
fatto una rete importante.
Vieri è motivato e determinato con grande voglia di
vincere. Lui viene per essere protagonista e giocarsi
il posto. L’inserimento di
un centrocampo a tre oggi
è servito per allargare un
po' le loro maglie difensive, ma l’Atalanta ha fatto
un’ottima gara. Kuzmanovic? Ha giocato bene,
avrebbe meritato il gol».
Verso la Champions League
Il bomber rossonero si prepara alla gara contro il Benfica dell’ex Rui Costa
Milan, Inzaghi suona la carica
«Siamo i campioni in carica, abbiamo più responsabilità»
MILANO – Dall’1-1 di Siena
agguantato in extremis alla
grande sfida di domani con
il Benfica. Il Milan non si ferma, non c'è tempo, ma arriva la Champions League e i
campioni d’Europa in carica
sono pronti, lo è sicuramente Pippo Inzaghi, l'autore
della doppietta che ha regalato al Milan l’ultima Coppa
dei Campioni.
«Siena già dimenticata? Per
forza. Qui al Milan, nel bene
e nel male – spiega Inzaghi
ai microfoni di Sky Sport -,
non hai il tempo di pensare a
quello che è avvenuto. Si deve sempre e solo guardare
avanti. Mi auguro che questa squadra riparta non dalla mia doppietta nella finale
di Atene, bensì dalla finale
di Supercoppa a Montecarlo.
È stata una partita difficile,
però giocata bene. Sono sempre più convinto che per noi
milanisti la Champions sia
una competizione speciale,
perchè è una competizione
magica, e poi per il suo contorno e per le emozioni che
ti dà. Insomma, martedì si
inizia finalmente. Speriamo
di regalare ai nostri tifosi
una grande partita».
Secondo Inzaghi da campioni d’Europa «le responsabilità crescono, però le responsabilità a questa squadra
non hanno mai fatto paura.
Sono partite emozionanti,
già oggi si sente a Milanello
una certa adrenalina, perchè Milan-Benfica a San Siro
è sempre una partita speciale. Io sto bene, ma speriamo
stia bene il Milan: è questa
la cosa più importante».
«Noi speriamo di nuovo di
essere protagonisti in Europa – riprende Inzaghi -, poi
però purtroppo ci vorrà anche un pò di fortuna. Comunque, in questi anni, il
Milan ci ha abituati bene,
quindi speriamo di regalare
altre serate importanti».
C'è un giocatore che martedì
avrà stimoli particolari: Nelson Dida, gli tocca riscattare la «papera» di ieri con il
Siena. «Dida ha fatto delle
grandi parate l’anno scorso.
Gli errori capitano a tutti – lo
difende Inzaghi -, agli attaccanti e ai portieri, però abbiamo gran fiducia in lui. Con-
tro il Benfica, Dida sarà
grande». A San Siro martedì sera scenderà in campo
un grande ex: Manuel Rui
Costa. «Ogni tanto ci sentiamo – rivela Inzaghi – e ci
mandiamo degli sms. Rui è
stato ben voluto da tutti, di
lui ricordo i tanti assist che
mi ha fatto, lo rivedrò con
piacere».
E proprio il portoghese Rui
Costa non dimentica il Mi-
lan: «Sono molto emozionato. Torno nello stadio dove
ho giocato per cinque anni e
ritrovo la squadra con cui
sono diventato campione
d’Europa. Mi fa molto piacere ritrovare anche Ancelotti.
Credo che il Milan sia la
squadra più forte del mondo. La sua forza sta nel
gruppo ma non sono imbattibili. Il Benfica si giocherà le
sue carte».
LE SCHEDINE
Pippo Inzaghi sarà l’unica punta del Milan nella gara di domani
25
Sport
Vanno a segno Juan e Totti. Amaranto in 10 per l’espulsione di Valdez
Lunedì 17 settembre 2007
Reggina, sconfitta e rabbia
Al Granillo passa la Roma, decisivi gli episodi arbitrali
3ª GIORNATA
REGGINA
ROMA
0
2
PAGELLE REGGINA
CAMPAGNOLO (6,5) – Ha fatto il possibile per limitare i danni. Inevitabili i due gol subiti. Totti questa
volta, si è vendicato.
LANZARO (6) – Qualche fallo di troppo in area, l’arbitro, per sua fortuna, non ha rilevato quello su Guly.
VALDEZ (5,5) – Irriverente su Totti, ha dimostrato
personalità e timbro atletico. Avrebbe preso un bel
voto e invece, ha rovinato tutto col fallo da espulsione.
ARONICA (6) – Ha lasciato incustodito Juan e si è
distratto in altre circostanze. Peccato, perchè aveva
disputato un discreto primo tempo.
MODESTO (7) – Ha corso molto, si è smarcato bene ed ha creato i maggiori pericoli per la Roma. Alla
distanza è apparso inevitabilmente stanco.
BARRETO (6,5) – Anche il paraguaiano ha corso
molto, ma ha risentito nella ripresa la fatica degli impegni in nazionale.
HALLFREDSSON (6) – Ha alternato momenti di
lucidità ad altri un piuttosto opachi. E’ apparso un po’
lento negli inserimenti. Dal 15’ st TOGNOZZI (6) –
Inizialmente nervoso e fuori tempo, ha finito in crescendo.
CASCIONE (6) – Convinto di non farsi sopraffare
dall’emozione, a tratti ha subito il fascino dei campioni visti da vicino.
VIGIANI (6,5) – Tra i più attivi del primo tempo. Disciplinato tatticamente, si è disimpegnato bene. E'
apparso in buona forma. Dal 28’ st CERAVOLO (7)
– Ha fatto ammattire da solo, la difesa giallorossa. Il
giallo è stato una beffa.
TULLBERG (6) – Un pò timido, si è fatto anticipare
spesso. Nel difendere il pallone deve mettere più cattiveria. Dal 9’ st STADSGAARD (6) – Non si è lasciato intimidire dai colossi giallorossi. Una discreta
personalità.
AMORUSO (6,5) – Avvio senza acuti. Ha potuto
giocare pochi palloni nel primo tempo ed è stato a
lungo isolato nella ripresa.
r. t.
REGGINA (4-3-3): Campagnolo; Lanzaro, Valdez, Aronica, Modesto; Barreto, Hallfredsson (15’ st Tognozzi),
Cascione; Vigiani (28’ st Ceravolo), Tullberg (9’ st Stadsgaard), Amoruso. In panchina: Novakovic, Cherubin,
Cozza, Joelson. Allenatore:
Ficcadenti.
ROMA (4-2-3-1): Doni (1’ st
Curci); Cassetti, Juan (26’ st
Cicinho), Mexes, Tonetto; De
Rossi, Aquilani; Taddei, Perrotta, Giuly; Totti (36’ st Pizarro). In panchina: Ferrari,
Brighi, Mancini, Esposito.
Allenatore: Spalletti.
MARCATORI: 5’st Juan,
39’st Totti
ARBITRO: Rocchi di Firenze (Carretta e Carter, quarto
uomo Pantana)
NOTE: giornata calda, terreno in buone condizioni, spettatori 14.016 (4.730 i paganti) per un incasso di
95.383,00 euro. Ammoniti:
Sonetto, Taddei, Cascione,
Tullberg. Espulso Valdez al
6’ st, per fallo su Perrotta.
Angoli: 4 a 1 per la Roma.
Recupero: 2’ pt; 5’ st.
di RINO TEBALA
REGGIO CALABRIA – E’ vero, sono gli episodi che spesso determinano il risultato
di una partita. Reggina-Roma non ha fatto eccezione.
Ce ne sono almeno due che
fanno male, almeno quanto i
falli da rigore ignorati, almeno due per la Reggina,
uno per la Roma. Il primo
episodio risale al quarto minuto della ripresa, quando
Taddei è intervenuto da kamikaze, in maniera scomposta, su Modesto. Rocchi non
ha fischiato, nè è stato aiutato dall’assistente Carretta, a
un passo dall’azione. Un
istante dopo, l’arbitro ha punito invece, un intervento di
Tullberg apparso regolare,
sul pallone e non su Mexes,
con conseguente punizione
che ha portato al gol del vantaggio romanista. L’altro
episodio, il fallo da rosso diretto di Valdez (intervento su
Perrotta a gamba tesa) che si
è fatto espellere, lasciando la
squadra in dieci. Episodio
decisivo, sicuramente, più
del gol subito che può essere
sempre recuperato a differenza di una espulsione e
della inferiorità numerica,
che una provinciale come la
Reggina, specialmente con-
Dito in bocca, Totti esulta per il suo gol, quello del 2-0 (Foto Adriana Sapone)
tro la Roma, paga sempre a
caro prezzo. La Reggina ha
disputato un ottimo primo
tempo, ha dimostrato di poter tenere testa alla quotata
capolista, battendosi alla pari.
La Reggina deve anche
cambiare mentalità, gli episodi che si sono succeduti
subito dopo il vantaggio della Roma, lo dimostrano. La
squadra amaranto, infatti,
avrebbe anche potuto pareggiare. Ha anche rischiato di
subire il secondo gol, è vero,
ma ha resistito stoicamente,
tenendo sempre aperta la
partita. Con Ceravolo in
campo nell’ultimo quarto
d’ora, nonostante l’inferiorità numerica, è andata vicina al gol, figuriamoci se fosse stata in undici. Era netto
il fallo in area di Lanzaro su
Giuly (rigore per la Roma),
ma altrettanto netti sono apparsi i due falli commessi da
Mexes su Ceravolo che nella
prima occasione ha tagliato
la strada al giovane talento
amaranto e nella seconda,
gli ha ostacolato la corsa in
piena area. Sul secondo episodio c’è di più: al danno, si è
unita la beffa dell’ammonizione per simulazione e quella ancora più atroce del raddoppio sulla ripartenza.
Questa, in sintesi, l’analisi di
una gara, nella quale Rocchi
non può essere assolto in
pieno, come del resto anche
il pubblico della curva che ha
reagito con un lancio di bottigliette che avrebbe potuto e
dovuto evitare.
TATTICA. La Reggina è
apparsa ben disposta dal suo
allenatore, anche nei difficili
momenti dell’inferiorità. I
quattro marcatori hanno
ben protetto Campagnolo, i
centrocampisti Barreto e
Hallfredsson hanno fatto il
possibile per limitare le fonti
di gioco avversarie, solo Cascione si è fatto tradire un
po’ dall’emozione.
APPROCCIO. Buono quello iniziale della Reggina, un
po’ meno quello nella ripresa. La verve del primo tempo, lasciava presagire un bel
pareggio. La Reggina si è
sempre difesa con ordine,
proponendosi con una certa
fluidità sulle fasce, grazie alle incursioni di Vigiani e Modesto, ma non sempre determinata in zona tiro. Poi, si
sono verificati gli episodi di
cui abbiamo già detto.
CRONACA. Tullberg fallisce il primo colpo al diciassettesimo, sugli sviluppi di
un’azione di Lanzaro e Amoruso. E’ una delle poche opportunità del primo tempo,
durante il quale la Roma ha
provato la conclusione, ma
senza esito. Totti e Taddei ci
hanno provato per la Roma,
ma senza convinzione. Cam-
pagnolo ha svolto un lavoro
di ordinaria amministrazione. Tutti gli episodi incriminati si sono verificati, invece,
nella ripresa, a partire dalla
prima chance della Reggina
con Modesto che ha messo
Barreto nelle condizioni di
colpire. Al quarto minuto, il
fallo di Taddei su Modesto vicino l’area della Reggina
non è stato punito, il rinvio
verso Mexes sul quale è intervenuto Tullberg colpendo
il pallone con la punta del
piede, provoca invece, una
punizione contestata. Lancio
al bacio di Totti per lo smarcato Juan (5’ st) e prodezza
di tacco del brasiliano per il
gol del vantaggio romanista. Errore madornale, la difesa della Reggina si concede un’altra pericolosa pausa,
per la seconda volta consecutiva, ad inizio di ripresa. Giocare in dieci contro una Roma da scudetto non è agevo-
le per nessuno, ma la Reggina non si abbatte. Lotta, resiste agli assalti dei giallorossi, rischia anche di essere
trafitta per la seconda volta,
ma non si piega. Il fallo di
Lanzaro si Guly è netto, l’arbitro non concede il penalty.
Perrotta (25’st), manda clamorosamente alto, Guly
(26’st), trova Campagnolo
sulla sua strada. L’ingresso
di Ceravolo, però, è un toccasana. Mexes chiude la strada
al giovane talento amaranto
al trentaseiesimo in piena
area di rigore. Rocchi garantisce la Roma. Campagnolo
salva ancora su De Rossi al
minuto trentasette, poi è ancora Ceravolo, tutto solo, che
viene falciato in area da
Mexes. Danno procurato?
Per Rocchi è simulazione e
scatta il giallo. La beffa, oltre
il danno, è il conseguente
gol del raddoppio di Totti
(39’ st) su assist di Cicinho.
15000 mila anime sorreggono gli amaranto e protestano contro Rocchi
In Curva riecco gli striscioni
Un curioso stendardo tutto per Amoruso
REGGIO CALABRIA – Roma favorita
dall’arbitro? Ma per carità, lasciamo
stare Ma avete visto come si chiamava
la giacchetta nera di ieri? Rocchi, magari, anzi di sicuro soltanto un omonimo del Rocchi bomber laziale, ma
tant’è, per il pubblico di fede amaranto
la persecuzione continua e qualcuno
tra il serio ed il faceto propone pure di
scendere in piazza o perlomeno di boicottare emittenti e giornali sportivi nazionali. Calma e gesso, la Reggina c’è e
venderà cara la pelle, come sempre, ma
stavolta non tutti hanno capito di aver
esagerato con gli improperi. Le 15.000
anime del Granillo ululano (altro che
lupi capitolini) e si disperano, tutt’altro
stato d’animo per il migliaio scarso di
tifosi romanisti accorsi da ogni dove e
dotati sia striscioni tradizionali che di
“pezze” rigorosamente dallo stile “casual”. Storia di un’amicizia che fu, ora i
“vaffa” da una curva e dall’altra si spre-
cano.
I tempi cambiano le sintonie si evolvono, inevitabilmente poi dissolvendosi.
Nella curva amaranto subito una piacevole sorpresa. Erano mesi che la Sud
non si presentava addobbata con tutti i
suoi striscioni. Meno male. Il colore è
tornato, il calore invece c’era sempre
stato, anche se non si può fare a meno
di notare la pesante assenza di Carmine
dall’alto della sua postazione. Ha mollato “Carminello” dopo vent’anni e passa
di militanza ultras. Questione di motivazioni si dice in giro, giusto così, mancherà alla curva così come di sicuro a
lui mancheranno i 5.000 e passa compagni d’avventura d'ogni appassionata
domenica, sulle scalee celesti della curva così come nei vari campi della Penisola. “Nun c’è problema”, reca scritto
uno stendardo fra i romanisti ed in effetti la Roma dopo un primo tempo un
po’ così passa a condurre. Subito un al-
tro stendardo di matrice giallorossa
sottolinea la novità prodotta dal campo
e recita un perentorio “Nun c’è trippa
per gatti”. Il signor Rocchi di Firenze
manda anzitempo negli spogliatoi Valdez, facendo capire subito a tutti che la
partita d’ora in poi sarà giocata pro-forma, ma quando sul finire Totti, desideroso come non mai di bucare il suo caro
amico di nome Campagnolo ma fino a
quel momento a corto di cucchiai efficaci, trova il varco giusto, per il Granillo è
il momento di esprimere tutta la propria rabbia. L’arbitro è persino costretto
a sospendere il match, visto l’ingente
lancio di oggetti in campo, poi tutti si
quieta sino al triplice fischio finale. All’uscita dal campo applausi per gli amaranto, nonostante la sconfitta. Per la
capolista solitaria del campionato, invece, solo fischi magari dettati più dalla
delusione che dalla rabbia.
Antonio Virduci
26
Sport
Lunedì 17 Settembre 2007•
4ª GIORNATA
ilQuotidiano
4ª giornata
SERIE C1 Girone B
Arezzo - Pistoiese
2-1
s.t.: 18’ Cocco (Pi), 19’ Kroupi (Ar), 45’
Mirtaj (Ar)
Crotone - Salernitana
0-0
J.Stabia - Potenza
1-1
p.t.: 4’ Vianello (PZ); s.t.: 38’ Fusco (JS)
Lanciano - Ancona
0-0
Lucchese - Martina
p.t.: 29’ Zizzari; s.t.: 12’ Cipolla
2-0
Massese - Sangiovann. 1 - 0
p.t.: 25’ Artistico
Pescara - Sambened.
4-1
Sorrento - Perugia
0-0
p.t.: 14’ Alfageme (Pe); s.t.: 5’ (r) De Lucia (Pe), 32’
Di Matteo L. (Pe), 41’ Curiale (Sa), 42’ Sansovini (Pe)
Taranto - Gallipoli
2-1
p.t.: 5’ Dionigi (Ta); s.t.: 25’ Di Gennaro
(Ga), 47’ Ascenzi (Ta)
Squadre
POTENZA
SALERNITANA
LANCIANO
ANCONA
GALLIPOLI
LUCCHESE
PERUGIA
TARANTO
AREZZO
CROTONE
SORRENTO
PESCARA
MASSESE
SANGIOVAN.
MARTINA
J. STABIA
SAMBENED.
PISTOIESE
Punti Gioc.
10
8
8
8
7
7
7
7
6
5
4
4
4
3
3
2
1
1
4
4
4
4
4
4
4
4
4
4
4
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4
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4
4
Casa
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Marcatori
prossimo turno: 23/09 ore15
ANCONA - MASSESE
GALLIPOLI - PISTOIESE
J. STABIA - PESCARA
MARTINA - CROTONE
PERUGIA - AREZZO
POTENZA - LANCIANO
SALERNITANA - TARANTO
SAMBENEDETT. - SORRENTO
SANGIOVANNESE - LUCCHESE
P
Reti Casa Reti Fuori Reti Totale
Totale
Fuori
N
5 Reti: Di Gennaro (Gallipoli)
3 Reti: Ferraro (Salernitana)
2 Reti: Maglietta, Mastronunzio (Ancona); Martinetti
(Arezzo, 1); Giorgetti (Lanciano); Bruno (Martina); Ginestra (Perugia); De Lucia (Pescara, 1); Berretti, Delgado (Potenza); Di Napoli (Salernitana); Dionigi (Taranto)
1 Rete: 53 giocatori
Vantaggio di Vianello. Fusco equilibra il match. Ottimo primo tempo
Potenza a 7’ dal poker
Un tempo a testa: pari sostanzialmente giusto
JUVE STABIA
POTENZA
1
1
JUVE STABIA (3-5-2): Trini 6,5;
Ghomsy 6,5, Olorunleke 6, Di
Berardino 6 (1'st Gritti 6); Calà
Campana 5,5 (37' st Longobardi sv), De Rosa 7, Fanelli 5,5
(1'st Fusco 6,5), Marzocchi 6,
Pisani 6; Baclet 6, Caputo 6,5.
A disp.: Leopizzi, Rizza, Esposito, Affaticato. All.: Esposito 6.
POTENZA (4-3-3): Iuliano 6,5;
Lolaico 6, Urbano 6,5, Cuomo
6,5, Memè 6,5; Dettori 7, Ametrano 6 (37' st Cammarota sv),
Berretti 6 (24' st Di Bella 6);
Vianello 6,5, Delgado 6 (39' st
Tassone sv), Grillo 6. A disp.:
Pipolo, Falanga, Bevo, Ippoliti.
All.: Falanga 6,5.
ARBITRO: Calvarese di Teramo 6.
RETI: pt 4' Vianello (P), st 38'
Fusco (JS).
NOTE: spettatori circa duemila, con folta rappresentanza
ospite. Ammoniti: Caputo, Urbano, Cuomo, Cammarota. Angoli 7-4 per la Juve Stabia. Recupero: pt' 2'; st 5'.
CASTELLAMMARE DI STABIA - Quando sono entrambe le
formazioni a recriminare sul
risultato finale allora vuol dire
che il pareggio rispecchia i valori in campo. La Juve Stabia
rimpiange infatti su una sterile supremazia territoriale raramente concretizzatasi in occasioni da rete mentre il Potenza,
forse troppo rinunciatario nella ripresa, recrimina l'incertezza difensiva da cui è scaturita
la rete del pari.
Degna dell'evento la cornice
di pubblico dopo che il Prefetto
di Napoli ha in extremis concesso il benestare per la trasferta dei tifosi lucani, presenti in
circa 300 in curva Ferrovia.
Una sfida che fa tornare alla
memoria quelle indimenticabili
degli anni settanta quando Juve Stabia e Potenza sgomitavano per la promozione nella serie C, allora non ancora divisa.
Oltre 400 ultrà
sugli spalti del Menti
Indelebile lo spareggio di Bari
con la beffa del potentino Scarpa all'ultimo minuto dei tempi
supplementari dopo una gara
dominata dalla Juve Stabia.
Ma il derby si è ripetuto anche negli anni più recenti, nel
maggio 2004 quando il calendario si divertì a riservare la
sfida all'ultima giornata del girone di ritorno della serie D
con le due formazioni distaccate di una sola lunghezza: ad approdare in C/2 furono le vespe
stabiesi per un rigore molto
dubbio di Ingenito in un Romeo Menti stracolmo all'inverosimile.
Nel 4-3-3 di Pasquale Arleo
della vigilia l'unico dubbio era
rappresentato dalla presenza
dello stabiese purosangue Lello
Ametrano, sofferente per una
distorsione alla caviglia.
Alla fine Ametrano ha stretto
i denti scendendo in campo dall'inizio, sostituito poi da Cammarota nel finale. In attacco fa
il suo rientro tra i titolari Delgado al posto dello squalificato
Galantucci, appiedato per due
giornate di campionato dal
giudice sportivo dopo l'ingenua espulsione rimediata contro la Massese ad inizio partita.
Esordio stagionale, subito ba-
gnato da una rete, per Vianello
in luogo dell'infortunato Pignalosa. Problemi di abbondanza tra le fila locali: tutti a
disposizione compreso l'ultimo
arrivato, il camerunese Ghomsi costretto in settimana a tornare in patria per un grave lutto familiare. Ortodosso il 3-5-2,
con il ritrovato tandem di attacco Baclet-Caputo, che lo
squalificato Capuano (così come il suo collega Arleo) schiera
sull'erbetta sintetica del civettuolo impianto stabiese.
Alla prima occasione utile è il
Potenza a passare proprio sotto
la curva che ospita i sostenitori
rossoblu. Prolungata azione di
Dettori al limite dell'area avversaria.
Il rimpallo in area favorisce
Vianello che di destro non perdona infilando Trini con un
preciso diagonale. La Juve Stabia barcolla e all'8' i rossoblù
vanno vicini al raddoppio con
una punizione a rientrare di
Grillo e Baclet, con un colpo di
testa provvidenziale, respinge
nei pressi della linea. Intorno
al 20' si fa vedere la Juve Stabia
con De Rosa che, dopo aver rubato palla a centrocampo, conclude con una rasoiata di destro che Iuliano devia in ango-
lo con la punta delle dita.
Al 27' il taccuino si colora ancora di gialloblù con uno scambio volante tra Calà Campana e
Caputo concluso dall'attaccante locale con un destro svirgolato.
Il Potenza arretra un po' troppo il baricentro della propria
manovra e rischia di subire il
pari. Al 34' Caputo libera Baclet solo davanti a Iuliano ma il
piplet potentino è abile a non
farsi ingannare dal rivale deviando con abilità la sfera.
Al 35' i rossoblu si risvegliano con un mortifero contropiede condotto da Grillo, sulla sua
conclusione Trini non trattiene
ma riesce a mettere una pezza
sulla successiva conclusione a
colpo sicuro di Delgado.
Nel secondo tempo i locali colpiscono (8') la parte superiore
della traversa con Caputo, su
palla inattiva.
E quando il Potenza pensa di
aver messo le mani sui tre punti arriva il pari di Fusco, lesto a
sfruttare una sponda aerea di
Baclet. I locali credono nella
vittoria ma, in pieno recupero,
è un grande Trini a deviare in
tuffo una palla destinata all'incrocio dei pali di Urbano.
Giampaolo Esposito
Identificati
50 tifosi
UNO dei sei pullman di supporter rossoblù partiti alla volta di Castellammare ha fatto ritorno direttamente a Potenza, ma non al posto previsto, bensì
alla Caserma della Polizia Stradale di
Santa Maria. Motivo qualche furtarello
di caramelle nell’autogrill di Contursi,
quando la carovana di supporter stava
facendo ritorno nel capoluogo.
Almeno, tanto è stato opportuno apprendere anche da un gruppo di genitori decisamente preoccupati dal ritardo con il quale alcuni figli hanno fatto
ritorno a casa. Questioni di prassi burocratiche, tutti identificati i componenti del torpedone in questione che
nel frattempo, avranno consumato
qualche pacchetto di caramelle.
ilQuotidiano
4ª GIORNATA
27
Sport
SPOGLIATOIO Falanga: «Buonissimo primo tempo. Ci è mancato il gol del 2-0»
•Lunedì 17 Settembre 2007
Vianello, gioia a metà
Dettori: «Dispiace perdere punti in questo modo»
LE PAGELLE
IULIANO 6,5: Le rare sortite della Juve Stabia si fermano tra le
sue mani. Un baluardo insuperabile che non ha colpe sul gol del
pari segnato da Fusco.
LOLAICO 6: Pisani e Marzocchi non passano per novanta minuti. Intercetta, spinge e si propone in avanti, ma nel secondo tempo soffre troppo
MEME' 6,5: In fase di interdizione è insuperabile ma quando deve spingere soffre gli eccessi di prudenza della squadra invece di
osare. Una tattica di gioco che si rivelerà deleteria quando la Juve
Stabia troverà il gol del pari.
URBANO 6,5: Sgomita, anche troppo. Si becca un cartellino
giallo e rischia di provocare un rigore quando interviene a valanga su De Rosa in area di rigore.
CUOMO 6,5: Annienta Caputo e Baclet. Un vero mastino a guardia della linea difensiva.
DETTORI 7: Tra i migliori in campo. Se il Potenza tiene testa alla
Juve Stabia e riesce a difendersi bene per tutta la partita è anche
merito suo, che intercetta palloni e mantiene il possesso della palla, alleggerendo il lavoro della difesa.
AMETRANO 6: Non è al massimo ma la classe non è acqua. Decisivo in alcuni frangenti. Ad inizio partita, abbraccia il vice di
Ezio Capuano, Agostino Esposito, stabiese come lui. Sono stati vicini di casa ed hanno giocato nello stesso cortile.
CAMMAROTA s.v.: Gioca troppo poco per farsi notare, sia in positivo che in negativo.
GRILLO 6: A sinistra gli arrivano pochi palloni ma lui li gioca
tutti con maestria e cercando di trarre il massimo profitto. Conclude poco, però, senza sfruttare bene le azioni in contropiede.
DI BELLA s.v.: Arleo gli dà il compito di rimpinguare la linea difensiva.
VIANELLO 6,5: E pensare che doveva giocare Pignalosa. E' arrivato da pochi giorni e si vede, perché l'intesa coi compagni non è
perfetta. Alla prima occasione, mostra però le sue doti di attaccante e segna il gol dell'1-0.
TASSONE S.V: Entra e dopo due minuti la Juve Stabia pareggia. Da quel momento saltano gli schemi.
BERRETTI 6: Svolge il suo compitino con diligenza ma senza
strafare. Poco spirito di iniziativa.
DELGADO 6: Sono sue le poche conclusioni sulle sortite in contropiede del Potenza. Potrebbe fare molto di più se la sua squadra
osasse.
g.e.
ANTONIO FALANGA, ex di turno per i
suoi trascorsi con la casacca gialloblù
commenta il primo pari in campionato
dopo tre vittorie consecutive del Potenza: «Buonissimo il primo tempo, se lo
avessimo chiuso sul 2-0 nessuno avrebbe avuto nulla da ridire - dichiara il sostituto di Arleo, presente tra i tifosi rossoblu in curva ferrovia - Nella ripresa la
Juve Stabia ha avanzato il suo baricentro e abbiamo sofferto di qualche difficoltà sulle fasce, paradossalmente abbiamo subito la rete del pari proprio
quando ci eravamo coperti di più le spalle con l'ingresso di Di Bella. Ma questo è
il bello del calcio. Il risultato comunque ci
soddisfa, i giocatori hanno rispettato
alla lettera le indicazioni. In ogni ca-
Ciccio Dettori
so avevamo assenze importanti cui sopperire anche se chi è sceso in campo ha
fatto in pieno il suo dovere dal primo all'ultimo minuto».
Stessa storia anche sulla sponda stabiese. Anche Capuano, costretto a mimetizzarsi, è sostituito in sala stampa dal secondo Agostino Esposito, al suo esordio
in panchina al Romeo Menti: «La squadra sta crescendo, con un ottimo possesso palla abbiamo chiuso in difesa la formazione attualmente prima in classifica. Il Potenza è stato bravo a chiudere
ogni varco utile, poi nel secondo tempo
abbiamo rischiato un pizzico di più in
attacco con l'ingresso di Fusco ed i risultati sono stati lampanti».
Arriva poi in sala stampa Marco Vianello, a rete dopo appena quattro minuti
della sua gara di esordio in maglia rossoblu.
«Sarebbe stato il massimo festeggiare il
mio debutto con una rete da tre punti esordisce l'attaccante potentino, sostituto di Pignalosa - Peccato, siamo
stati raggiunti proprio quando
avevamo fatto la bocca alla vittoria. Non sono ancora al meglio, in
percentuale direi al 70% dopo lo
spezzone di partita giocato in Coppa Italia. Non ero impreparato a
giocare dal primo minuto,
considerate le non perfette
condizioni fisiche di Pignalosa l'allenatore
mi aveva anticipato questa sua
idea di gettarmi subito nella
mischia».
Anche capitan
Dettori è indeciso se festeggiare per il punticino
o recriminare per i due
punti non raccolti: «Dispiace sprecare punti così,
forse nessuno ha
sottolineato che l'arbitro ha invertito la
punizione da cui è scaturita la rete del
pareggio. Era un fallo evidente per noi.
Pazienza, non dobbiamo però montarci
la testa, la salvezza è il nostro obbiettivo
principale e aver conquistato un risultato utile in casa di una diretta concorrente è in ogni caso positivo. Primo tempo
da incorniciare, nel secondo abbiamo arretrato un po' troppo la nostra azione
ma va considerato che esistono anche
gli avversari, e su di loro dobbiamo anche regolare la nostra tattica. Non mancheranno durante il campionato i momenti difficili ed è allora che saremo chiamati a dimostrare il
nostro carattere».
g.e.
L’esultanza
di Vianello
e Delgado
28
Sport
Lunedì 17 settembre 2007
Zero a zero allo Scida: i padroni di casa recriminano per l’occasione persa
Meglio non farsi del male
Il Crotone pareggia con la Salernitana ma la vetta si allontana
4ª GIORNATA
CROTONE
SALERNITANA
0
0
CROTONE (4-3-3): Concetti 6; Quondamatteo 6, Rossi 7, Borghetti 7, Bonomi
6; Pacciardi 6 (dal 29' s.t.
Espinal s.v.), Pederzoli 6
(dal 14' s.t. Briglia 6), Galardo 6; Basso 6 (dal 29'
s.t. Bischeri 6), Dal Rio 6,
Ghezzal 6 (Nicastro, Patarini, Ogbonna, Mosciaro).
Allenatore: Indiani 6.
SALERNITANA (4-4-2):
Pinna 7,5: Ambrogioni 6,
Fusco 6,5, Troise 6,5, Milanese 6; Ciarcià 5,5 (dal 21'
s.t. Russo s.v.), Soligo 6, Di
Deo 6,5, Mammarella 6
(dal 1' s.t. Mamede 6); Masini 4 , Di Napoli 6 (dal 45'
s.t. Turienzo s.v.) (Robertiello, Cardinale, D'Isanto,
Magliocco).
Allenatore:
Agostinelli 6.
ARBITRO: Palazzino di
Ciampino 6.
NOTE: spettatori 3500 circa (1666 paganti, per un
incasso di Euro 16714; abbonati 1134, rateo non comunicato). Espulsi Masini
al 28' p.t. . Ammoniti: Pederzoli, Dal Rio, Pacciardi,
Ciarcià, Pinna. Angoli: 91.
di LUIGI SAPORITO
CROTONE -Risultato bugiardo come non mai. Il
Crotone sbatte contro i pali
della porta della Salernitana, contro il suo portiere e
contro un decisione arbitrale che ha lasciato con
l'amaro in bocca tutti. Fanno sorridere a fine gara le
dichiarazioni di Luca Fusco, un ex, che parla di risultato giusto quando nell'altro stanzone i suoi compagni e il suo allenatore
dicono l'esatto contrario e
ringraziano la buona sorte.
Il Crotone, dopo il ko di
Perugia, si ripresenta in
campo con quasi la stessa
formazione che aveva
chiuso al Curi. Dentro Pederzoli e Dal Rio, fuori Fiasconi e Russo. Borghetti
centrale con Quondamatteo e Bonomi esterni bassi.
A centro ecco Pacciardi e
Galardo sulle fasce mentre
uno scatenato Ghezzal cerca la via del gol in tutti i
modi possibili e immaginabili.
La Salernitana non ha
Ferraro (ko domenica
scorsa) ma si schiera con
la coppia De Napoli - Masini. A centrocampo Di Deo e
Soligo tengono alto l'argine con Ciarcià e Mammarella nel ruolo di guastatori esterni. Il Crotone parte
sparato anche se il primo
brivido lo procura Masini
ma Concetti è attento.
Ghezzal sembra spiritato e
cerca la via del gol da tute
le parti. Dal Rio gli fa spazio con la sua mole mettendo in difficoltà Fusco e
Troise.
La Salernitana barcolla
sotto i possenti colpi dei
rossoblu e sembra li li per
capitolare. Al 20' clamoroso Ghezzal: raccoglie un
pallone al limite e spara
un destro che colpisce il
palo. La palla gli ritorna
ancora sul destro e lui di
piatto questa volta colpisce
in pieno la traversa. Due
legni in meno di un secondo è troppo per il francoalgerino che si dispera. Al
27' l'episodio che paradossalmente cambierà la gara.
Rossi reclama su Masini
per una sua entrata col gomito alto e per tutta risposta riceve un colpo dall'attaccante campano.
PAGELLE CROTONE
Azione di Basso che manda a terra un avversario granata
L'episodio non sfugge
ad Arena che è il secondo
collaboratore di Palazzini.
Richiama l'arbitro e per
Masini la gara finisce al
28' del primo tempo.
Agostinelli riassetta la
squadra passando ad un 44-1 col solo De Napoli in
attacco.
La Salernitana chiude
tutti i varchi e per i rossoblu è difficile trovare varchi utili. Si va negli spogliatoio con la speranza
che l'uomo in più del Crotone possa cambiare la storia di questa gara.
E invece per oltre un ora
il Crotone non trova il bandolo della matassa. Il tecnico granata mette in campo anche Ma mede come
centrale di centrocampo
spostando Soligo sulla fascia quasi a fare da punta
finta. Il Crotone cerca ancora spazi per vie centrali
perché dalle fasce non produce nulla di interessante.
Quondamatteo oltre al
'compitino' non offre niente più, Bonomi dall'altra
parte pensa più a coprire.
Galardo si sfianca così come Pacciardi. Indiani cambia: dentro Briglia per Pederzoli e Espinal per Pac-
ciardi.
I risultati non arrivano
anche perchè la fatica si fa
sentire. Nel finale i fuochi
d'artificio: dalla bandierina Bischeri (dentro al posto di Basso) indirizza per
Rossi che di testa colpisce
la traversa.
Un minuto dopo Troise
caccia letteralmente da
dentro la porta un pallonetto di Bischeri e allo scadere Pinna si esalta salvando un gol con un volo
sotto l'incrocio su tiro di
Ghezzal per la gioia dei
750 tifosi granata giunti a
Crotone.
CONCETTI (6) - Chiude bene in apertura una incursione
di Masini e poi si limita a fare lo spettatore.
QUONDAMATTEO (6) - In gergo si dice che fa il 'compitino' ed effettivamente si vede poco. Non spinge come tutti vorrebbero anche se in difesa non soffre.
ROSSI (7) - Annienta Masini, lo fa espellere e nel finale cerca anche il tiro da tre punti ma senza fortuna. Avrebbe meritato di più.
BORGHETTI (7) - Tappa il
buco di Fiasconi e inanella
una bella prestazione. Di Napoli gli scappa solo una volta
e basta.
BONOMI (6) - Come
Quondamatteo, non spinge e
lascia il lavoro pesate a Galardo.
PACCIARDI (6) - Parte titolare e se la deve vedere
con Mammarella prima e Soligo poi. Dà tutto fino a quando Indiani lo rileva (dal 29'
s.t. ESPINAL S.V.)
PEDERZOLI (6) - Rispetto
a Perugia un altro calciatore.
Preciso, sicuro e anche più
svelto nella manovra. Dà ordine e geometrie alle giocate
dei rossoblu (dal 14' s.t.
BRIGLIA (6) - Entra con le
dighe serrate da parte della
Salernitana e non trova varchi dove poter lanciare gli attaccanti).
GALARDO (6) - Gara di
eccezionale sofferenza. Fa Dal Rio svetta di testa
tutte e due le fasi e alla fine ci
rimette in lucidità. Rimane sempre un elemento di lusso per il
Crotone.
BASSO (6) - Spende tantissimo ma non incide come Indiani vorrebbe. (dal 29' s.t. BISCHERI (6) - Porta scompiglio nell'area avversaria ma senza troppa fortuna)
DAL RIO (6) - Avrebbe meritato il gol con un colpo di testa
allontanato sulla linea di porta. Se becca il giallo per un rigore
dubbio ma si vede che è un cavallo di razza, un centravanti
vecchia maniera che a Crotone mancava da tempo.
GHEZZAL (6) - Le prova tutte con sfortuna e con imprecisione. Pali e traverse e un Pinna che si esalta nell'ultimo tiro
prima della sirena.
l. s.
«Bisogna accettare il risultato del campo». Agostinelli gongola
Indiani fa il pragmatico
CROTONE - Dopo la sconfitta di Perugia in casa Crotone ci si aspettava
una riscossa. Bene la prova ma il risultato non è stato alleato dei rossoblu.
Indiani non si preoccupa e fa il
pragmatico. “Bisogna sempre accettare il risultato del campo perché
evidentemente quello che abbiamo
fatto sul campo non è bastato ma sono contentissimo della prestazione
della mia squadra. C'è da dire che la
fortuna non è stata dalla nostra parte. Potrei dire invece che, indipendentemente dei pali colpiti, abbiamo
sbagliato dei gol incredibili e quello
non deve succedere”. Nemmeno
l'uomo in più ha dato un aiuto al
Crotone, come successe 15 giorni fa
contro la Pistoiese,
“Mi piace sottolineare che abbiamo
dato fondo a tutte le nostre risorse.
Anche in parità numerica la mia
squadra ha fatto vedere cose egregie
e poi con un uomo in meno loro hanno rinserrato le fila ed è finita così”.
Francesco Rossi ha avuto l'urlo del
gol strozzato in gola per la traversa
colpita nel finale. Con chi ce l'ha?
“Con la sfortuna innanzitutto e poi
magari con la nostra imprecisione.
Dopo l'espulsione pensavamo di poter portare a casa la vittoria e invece
è diventato più difficile. Però non ci
possiamo rimproverare proprio nulla perché meglio di così non si poteva”.
L'ex Andrea Agostinelli strappa
ancora un pareggio a Crotone. Ci
era riuscito anche la passata stagione in B quando guidava la Triestina.
Ma questa volta la fortuna gli ha dato una grossa mano perché il Crotone ha davvero molto da recriminare
I fan della Salernitana ieri pomeriggio allo Scida di Crotone
tra traverse, pali, salvataggi sulla linea, rigori reclamati e gol sbagliati.
“Credo che la svolta del match sia
stata proprio l'espulsione perché da
quel momento è finita una bella partita che aveva visto sia noi che il Crotone produrre molte palle gol. Noi
siamo andati vicino al gol un paio di
volte mentre il Crotone ha dimostrato ancora una volta di essere una
grande squadra. Avendo perso Ma-
sini per espulsione ci è venuto a
mancare l'uomo giusto per attaccare gli spazi. Nella ripresa - prosegue
Agostinelli - abbiamo tenuto testa ad
un grande Crotone per 40 minuti e
nel finale abbiamo avuto un po' di
fortuna sull'ultima azione in mischia. Ma giocare oltre un ora con
un uomo in meno e contro un grande Crotone non è cosa facile”.
r. s.
Il tecnico del Crotone Indiani: ieri ha
recriminato per le occasioni da gol
create dalla sua squadra senza valessero il successo
Sport
ilQuotidiano
4ª GIORNATA
•Lunedì 17 Settembre 2007
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Il Taranto piega il Gallipoli nei minuti di recupero
Ascenzi, gol al debutto
TARANTO
GALLIPOLI
2
1
I COMMENTI Il tecnico degli jonici
Cari: «Meritato»
TARANTO (4-3-2-1): Barasso 6; D'Alterio
5, Pastore 6, Di Bari 5,5, Colombini 6; Cavallo 6,5 (28' st Ascenzi 6,5), Marsili 6,5
(13' st De Falco 6), De Liguori 6, Caccavallo
6; Cutolo 5,5, Dionigi 6 (28' st Cammarata
sv). A disp.: Faraon, Sciaudone, Tesser,
Zaccanti. All.: Cari 6.
GALLIPOLI (4-5-1): Rossi 6; Lo Monaco
5,5, Molinari 6, Antonioli 6, Suriano 6; Vastola 5 (32' pt Cigan 6), Monticciolo 6,5,
Correa 6,5, Stentardo 6, Cini 6,5 (34' st Di
Miceli sv); Di Gennaro 6. A disp.: Santarelli, Enow, Russo, Horvath, Morello. All.: Bonetti 6.
ARBITRO: Tozzi di Lido di Ostia 6.
MARCATORI: pt 4' Dionigi (T); st 25' Di
Gennaro (G), 48' Ascenzi (T).
NOTE: spettatori 6.000 circa. Ammoniti:
Cavallo, Dionigi, Lo Monaco, Molinari, Di
Gennaro. Espulso al 25' Di Gennaro per
doppia ammonizione e al 33' st il tecnico
del Gallipoli Bonetti. Angoli 7-1 per il Gallipoli. Recupero: pt 2'; st 5'.
TARANTO. Al 93' lo Iacovone esplode. Un
gol in mischia di Ascenzi evita che il derby
tra Taranto e Gallipoli finisca, per la quinta
volta di fila in campionato, in parità. Tre
punti che rincuorano il Taranto che conquista la vittoria del rilancio, mentre il Gallipoli assapora il dolce calice della sconfitta
all'ultimo istante. Rispetto alla precedente
sfida di Pistoia, il Taranto cambia cinque
elementi facendo esordire dal primo minuto Colombini, Caccavallo, Di Bari e Marsili;
i primi tre al debutto assoluto.
I giallorossi di Bonetti rinunciano ad una
punta e prediligono uno schieramento più
abbottonato con Cini e Vastola larghi sulla
linea mediana a supportare da vicino il riferimento avanzato Di Gennaro. Gli ionici
passano con Dionigi al 4'. Cross di Colombini, Caccavallo intercetta sull'uscita del
portiere Rossi, la palla è preda del centravanti di casa che segna il suo secondo gol
in campionato con un abile tocco diagonale. Bonetti inverte la posizione gli esterni
alti Cini e Vastola, ma è sempre il Taranto a
rendersi attivo soprattutto con le penetrazioni di Caccavallo, davvero in giornata. I
rossoblù sono più continui, piacciono di
Il gol del
vantaggio
del Taranto
firmato da
Dionigi
più in fase di costruzione con Cutolo e Caccavallo sempre in grado di fornire imprevedibilità all'azione. Efficace in fase difensiva, dove Di Bari e Pastore controllano
agevolmente Di Gennaro. Al 28' Dionigi
non gira in gol un bel traversone di Cutolo.
Bonetti capisce che il 4-5-1 non produce effetti e al 32' inserisce la punta rumena Cigan al posto di Vastola.
Al 39' grande palla gol per i padroni di casa: Cutolo serve un comodo assist per Dionigi che spreca malamente con un destro
sbilenco. Il finale di tempo è del Gallipoli.
Al 43' Di Gennaro, su angolo di Correa, coglie in pieno la traversa con un colpo di testa. L'attaccante si ripete in acrobazia due
minuti dopo, ma Barasso è pronto. Sul finire di tempo Dionigi rimedia la sua quarta
ammonizione in stagione e salterà la sfida
domenica a Salerno. La ripresa propone un
Gallipoli aggressivo e Cigan, dopo due minuti, impegna Barasso nella deviazione in
angolo. Al 5' gol annullato a Di Bari che si
aiuta con la mano prima di battere per il
possibile 2-0. Dall'alto arrivano i pericoli
per il Taranto. Al 7' Molinari sfiora il gol
dopo un corner battuto da Correa. La gara
è più aperta con gli ospiti decisamente con
il pallino delle operazioni in mano, anche
se azioni degne di nota non se ne registrano. Esce Marsili (crampi) per De Falco. Al
23' c'è il pari. Di Gennaro su corner di Correa (e non poteva essere diversamente) anticipa Di Bari e realizza.
L'attaccante esulta sotto la curva, togliendosi la maglia. Già ammonito, Di Gennaro
viene espulso. Cari, con un uomo in più,
manda in campo Cammarata e Ascenzi. Alla mezzora Cutolo vicino al gol con un sinistro volante che Rossi smanaccia in angolo. Di Bari, anche lui colpito da crampi, annulla la superiorità numerica. Il Taranto
sembra avere poco fiato ma al 48' una girata di Cutolo viene respinta corta da Rossi e
Ascenzi ribadisce in gol da pochi metri per
tre punti che valgono l'aggancio a quota
sette punti.
Luigi Carrieri
UN derby sofferto, ma che alla fine ha
regalato tre punti ad un Taranto in sempre in partita, anche dopo la rete del pareggio di Di Gennaro, e che ha gettato il
cuore oltre l'ostacolo per portare a casa
una vittoria che, come conferma anche
mister Cari, a conti fatti è più che legittima: "E' stata sicuramente una vittoria
meritata. Abbiamo giocato un primo
tempo importante esprimendo anche un
bel gioco. Nella ripresa siamo un po' calati in lucidità specialmente nell'ultimo
passaggio, ma è normale. Abbiamo un
po' patito le palle inattive, ma il Gallipoli
ha in rosa calciatori fisicamente possenti e dalla buona elevazoine".
Una squadra rinnovata rispetto alla gara di Pistoia, con gli innesti di Di Bari,
Marsili, e in corsa del decisivo Ascenzi,
per non parlare di Caccavallo, autore di
una buona partita: "Molti calciatori erano alla prima partita dopo molto tempo,
vedi Di Bari, Caccavallo e Marsili, ma sono contento per la loro prestazione. Caccavallo sarebbe dovuto uscire già all'intervallo, poi abbiamo dovuto fare di necessità virtù e i piani sono cambiati".
Colombini e D'Alterio sono stati decisivi
nelle manovre offensive della squadra di
Cari, e pensare che alla vigilia non dovevano nemmeno essere della partita: "Abbiamo giocato bene con gli esterni alti.
Riuscivamo ad arrivare fino al limite
dell'area e D'Alterio e Colombini mi hanno garantito spinta e qualità perchè sono due che sanno giocare molto bene al
calcio. Fortunatamente ho a disposizione una squadra che mi permette di operare diverse scelte".
MARGINI La squadra vista nel derby è
in netta crescita, ma Ci vorrà un po' di
tempo ancora. Dobbiamo fare ancora
qualche verifica, ma quando saremo in
forma sarà un Taranto nettamente migliore. Lo spirito comunque non cambia,
noi scendiamo in campo sempre per vicere ed oggi ci siamo riusciti". (blunote)
Cocco aveva raggiunto l’Arezzo, in vantaggio con Kroupi
Travolta la Sambenedettese con tutti i nuovi in campo
Il derby griffato da Myrtaj
Il Pescara è più che vivo
AREZZO
PISTOIESE
PESCARA
SAMBENEDETTESE
2
1
4
1
PESCARA (4-4-2): Indiveri 6; Diliso 7,
Romito 6,5, Fortunato 7,5, Vitale 6; Felci
6, Caracciolo 7 (10' st Leone 6), Ferraresi
6, Micco 6,5; De Lucia 7 (29' st L. Di Matteo 7), Alfageme 7,5 (15' st Sansovini 7). A
disp.: Aridità, Conti, Packer, Zappacosta.
All.: Lerda 7,5.
AREZZO (4-3-3): Marconato 6; Lopez 6, Ranocchia 6,5, Conte 6, Bricca 6 ; Togni 6, Goretti 6 (19' st Cazzola 6), Savi 6; Vigna 5,5 (9'
st Cavagna 7), Falomi 5,5 (29' st Myrtaj 7),
Kroupi 7. A disp.: Nicoletti, Roselli, Grillo,
Beati. All.: De Paola 7.
PISTOIESE (4-4-2): Mareggini 6; Briganti
6, Calabro 5,5, Venturelli 6,5, Di Simone 6;
Boldrini 5,5 (41' st Gambadori 4), Guerri 5,
Femiano 7 (31' st Lanzillotta 6), Bellazzini
5,5 (27' st Genova 6); Cocco 5, Motta 6. A disp.: Lippi, Pisani, Cacelli, Baldassarre. All.:
D'Arrigo 5,5.
SAMBENEDETTESE (4-2-3-1): Visi 5,5;
Pistillo 5,5, Servi 5, Galeotti 5, Ferrini 5;
Giorgino 6 (28' st Olivieri sv), Marino 5
(35' pt Palladini 6); Soddimo 5, Romanelli
6, Cia 5 (10' st Alteri 5); Curiale 6. A disp.:
Bindi, Moi, Camisa, Morini. All.: Ugolotti
5.
ARBITRO : Paparazzo di Catanzaro 6.
ARBITRO: Nasca di Bari 6.
RETI: st 10' Kroupi (A), 18' Cocco (P), 43'
Myrtaj (A).
NOTE: spettatori 2.043 per un incasso di euro 21.940,00. Espulsi: Conte (A) Guerri ( P )
Gambadori ( P ). Ammoniti: Togni, Conte, De
Simone, Cocco. Angoli 6-1 per la Pistoiese.
Recupero: pt 2'; st 5'.
AREZZO. Arezzo-Pistoiese è stata una partita a due facce. Ad un primo tempo bruttissimo è seguita una ripresa più intensa, vivace
ed emozionante. Vince l'Arezzo alla fine di
una battaglia che si porterà dietro tanti strascichi. La domenica amaranto non inizia nel
migliore dei modi. L'attaccante Martinetti,
dopo aver provato un'ora prima della partita,
lamenta dolori ad un ginocchio e dà forfait.
Il tecnico De Paola lo sostituisce con Falomi
che va ad affiancare l'esordiente francese
Kroupi e Vigna in un 4-3-3 sulla carta molto
offensivo ma, alla realtà dei fatti, ben poco
concreto. Meno male che l'esordiente Kroupi
si rivela giocatore di qualità e va subito a segno. Decimo minuto della ripresa, Cavagna
va via sulla fascia sinistra e crossa, colpo di
testa del francese e palla in fondo al sacco. Il
gol dà la scossa alla Pistoiese e fa cadere in
RETI: pt 13' Alfageme (P); st 9' De Lucia
rig.(P), 33' L. Di Matteo (P), 41' Curiale
(S), 42' Sansovini (P).
Myrtaj
letargo i padroni di casa. Il risultato non può
che essere il gol del pareggio ospite. E' il 18',
Motta si libera in area e crossa, i difensori
amaranto dormono, arriva Cocco che di piatto segna nella porta sguarnita. De Paola vuole la vittoria a tutti i costi e getta nella mischia anche Myrtaj. La punta albanese coi
mette poco a ripagare la fiducia del mister.
Minuto 43, dopo una mischia in area ospite,
Cavagna crossa e Myrtaj, tutto solo, batte di
testa Mareggini. Il gol scatena una battaglia
in campo perché, sull'azione del gol, il difensore centrale Calabro, dopo uno scontro con
Kroupi, rimane a terra e gli aretini, invece di
buttare fuori la palla, ne approfittano per segnare. Degli “scontri finali” ne fanno le spese i pistoiesi Gambadori e Guerri ed il capitano Conte che sarà costretto a saltare il posticipo della prossima giornata con il Perugia.
Giorgio Melani
NOTE: spettatori 2.798 per un incasso totale di 25.570 euro (abbonati 462 con un
rateo di 2.525 euro), con larga rappresentanza ospite. Al 34' st è stato allontanato
dalla panchina il vice presidente del Pescara, Claudio Di Giacomo. Ammoniti:
Caracciolo, Servi, Diliso, De Lucia. Angoli
6-2 per la Sambenedettese. Recupero: pt
2'; st 4'.
PESCARA - Bentornato Pescara. La C1
riabbraccia una delle sue protagoniste annunciate alla vigilia del campionato. Un
poker che annienta la Samb, troppo modesta per essere vera, e riporta una ventata di entusiasmo in riva all'Adriatico, nonostante siano ancora da risolvere i problemi societari (questa sera importante
riunione del cda).
Insomma, l'ottimo esordio cancella le delusioni della squadra che aveva disputato
le prime tre giornate (due sconfitte e un
pari).
Il Pescara non scende più in campo con
una Primavera rimaneggiata, ma con
una squadra di categoria, potenzialmente
di categoria superiore, anche se questo lo
dirà il campionato più in là.
Per il derby dell'Adriatico il tecnico
Franco Lerda, prima vittoria su una panchina professionistica, ha potuto schierare tutti i nuovi acquisti e ha portato a casa
i frutti del lavoro “segreto” svolto nelle
due settimane d'incubazione della nuova
squadra, nel ritiro di Porto San Giorgio.
Il Pescara gioca con un 4-4-2 arrembante, dove gli esterni alti sono una spina nel
fianco costante per la difesa rossoblu. I
biancazzurri passano sulla giovane formazione di Ugolotti con estrema facilità.
Allo strapotere tecnico dei padroni di casa, la Samb ha potuto opporre solo agonismo e qualche calcione non punito da un
deludente direttore di gara.
La partita non ha storia dopo dieci minuti di studio. Difesa reattiva, sempre
pronta ad anticipare le statiche punte
marchigiane. Il centrocampo ha muscoli
e fosforo.
L'attacco è esplosivo, Lerda schiera tutte
e quattro le sue punte e loro rispondono
andando a segno una dietro l'altra.
La squadra gioca bene, fin troppo per essere alla prima uscita stagionale. A far fare bella figura ai pescaresi, ci si mette anche la Samb, squadra che ha troppi problemi in questo momento per sperare anche in una tranquilla salvezza. Alla fine, i
marchigiani si beccano anche qualche coro di protesta dei loro tanti tifosi al seguito.
A Pescara splende il sole. I biancazzurri
esprimono una manovra rapida, con frequenti cambi di gioco e un contropiede
micidiale. Belle le reti. L'argentino Alfageme di testa su assist di Diliso, raddoppio su rigore di De Lucia (al 9' st), primo
gol da pro' per Di Matteo e, nel finale dopo
la rete ospite di Curiale, chiude Sansovini
che festeggia l'esordio all'Adriatico un
minuto dopo essere entrato in campo.
Orlando D'Angelo
30
Sport
Lunedì 17 Settembre 2007•
ilQuotidiano
Il pari va stretto al Sorrento. Brunner inoperoso
4ª GIORNATA
Regge il bunker Perugia
Zizzari-Cipolla in gol
La Lucchese inizia a correre
LUCCHESE
MARTINA
2
0
LUCCHESE (4-4-2): Gazzoli 6; Dei 6, Azizou 6, Zanetti 6,5 (18' st Guidi 6),
Nocentini 6,5; Bellè 7 (27'
st Bonfanti sv), De Simone
6, Briano 6,5, Bolzan 6; Cipolla 7 (20' st Bertolini 6),
Zizzari 6,5. A disp.: Castelli, Bono, Giglio, Scalise.
All.: Braglia 6,5.
MARTINA (4-3-3). Mancini 6,5; Scopelliti 5, Gambuzza 5, Mariniello 6,5 (30'
pt Moresi 5,5), Bruno 5;
Iennaco 6,5, Favasuli 6,5,
Sullo 6,5; Manca 6 (34' st
Mancino sv), Cazarine 6
(Nielsen 6), Guariniello
5,5. A disp.: Mirriero, Misca, Arias, Ligori. All.: Pellegrino 6.
ARBITRO: Corletto di Castelfranco Veneto 6,5.
RETI: pt 29' Zizzari; st 12'
Cipolla.
NOTE: spettatori 3000 circa. Ammoniti: Scopelliti e
Moresi. Angoli 4-4. Recupero: pt 4'; st 3'.
LUCCA. Vince la qualità
sulla volontà. Una Lucchese che, alla distanza, sfrutta il suo maggiore tasso
tecnico, supera senza
grandi problemi un Martina intelligente tatticamente, bello da vedersi, ma sterile in attacco. Una partita
molto bene interpretata,
soprattutto dal punto di vista tattico, una Lucchese
che ha concesso poco ai
fronzoli, strizzando l'occhio alla sostanza: il fine
giustifica i mezzi, giustifica soprattutto tre preziosissimi punti in più in classifica.
Di contro, il Martina ha
poco da rimproverarsi. I
pugliesi hanno giocato la
loro partita, lo hanno fatto
dignitosamente, sparando
le cartucce a disposizione.
E' dai piedi di Sullo che
parte un assist a manca, liberato in piena area di rigore. L'attaccante è defilato e spara sul primo palo,
la sfera tocca solo la rete
esterna. Siamo al 13', ed è
il migliore momento del
Martina, che va al tiro con
Sullo dalla distanza, ma la
botta è centrale. La Lucchese è lenta, in difficoltà, Braglia dalla panchina si
sbraccia, perchè la soluzione si chiama Bellè.
L'esterno deve sacrificarsi di più, tornando a dare
una mano in mediana. E'
qui che la partita cambia
volto tattico. Braglia indo-
MASSESE
SANGIOVANNESE
vina la posizione dell'esterno rossonero, alza leggermente Dei, facendo diventare la parte di campo utilizzata da Sullo molto più
difficile da utilizzare. Stoppare il Martina e ripartire,
le squadre di allungano,
vengono fuori i padroni di
casa. Bellè sale in cattedra
e dai suoi piedi partono gli
inviti più ghiotti per gli
avanti toscani: 23' Bellè,
apertura su Bolzan, tiro
cross lambisce la traversa;
25' va via sulla destra Dei,
cross per Cipolla, conclusione a botta sicura, ma ribattuta da Mariniello. prima della rete della Lucchese da registrare un brutto
fallo di Azizou su Cazarine
a centrocampo, non punito
dal signor Corletto. Scocca
la mezzora, la Lucchese ha
ripreso in mano il centrocampo e De Simone cambia
da sinistra a destra per
Dei. Va via l'ex ravennate
che se serve il folletto Cipolla, tiro ribattuto. Sulla
sfera si avventa Zizzari,
che prima supera Mancini
in dribbling, poi con un
preciso diagonale supera
la difesa del Martina e insacca. Siamo al 30' e nell'azione del gol, Mariniello si
fa male, entra Moresi. Da
quel momento la difesa del
Martina non sarà più così
affidabile.
Adesso arriva il momento
del duello personale fra
Mancini e Bellè: in tre occasioni, dal 32' al 34' il portiere si oppone con efficacia
alle conclusioni dell'attaccante toscano. Minuto 45',
altro fallo in area su Cazarine e il brasiliano va a ko,
entra il giovane danese
Nielsen. Si chiude con un
gol di differenza la prima
frazione di gioco, ma soprattutto, per il Martina,
con due giocatori fondamentali in meno: Mariniello e Cazarine. Nel secondo
tempo ci si aspetta una reazione dei ragazzi di Pellegrino, che però sembrano
aver smarrito freschezza
ed efficacia.
Dopo dodici minuti di
non gioco, arriva il raddoppio della Lucchese, su grazioso dono della retroguardia del Martina: con la difesa schierata, Cipolla vince
un rimpallo al limite dell'area su Scopeliti. Nessuno
lo contrasta, anzi, per la verità Gambuzza non chiude,
come neppure Moresi, e
l'attaccante toscano ringrazia e supera Mancini.
Giulio Tortigliani
1
0
MASSESE (4-4-2): Sciarrone 7; Mariotti 6,5, Diagouraga 6,5, Binchi
6,5, Cangi 6; Melara 6 (24' st Piccinni 6,5), Billio 6 (28' st Campisi 5,5),
Musacci 7, Guglieri 6,5; Artistico 7,
Pippi 6 (35' st Masi 6). A disp.: Papeschi, Russo, Falco, Amodeo. All.:
Melotti 6,5.
SANGIOVANNESE (4-3-2-1): Barberis 6; Di Bari 6, Salvatori 7, Scucugia 6, Varriale 6 (1' st Cardini 5,5);
Rulli 6, Caleri 6, Camillucci 6; Furlanetto 5,5 (28' st Colurcio 6), La Fortezza 6 (18' st Arrigoni 6,5); Cesaretti 5,5. A disp.: Scotti, Ferrando, Menichini, Brizzi. All.: Caccia 6.
ARBITRO: Mannella di Avezzano 5.
SORRENTO
PERUGIA
0
0
SORRENTO (4-1-4-1): Brunner 6; Ferrara 6,5, Maury 7, Braca 6,5, Pezzella
6,5; Ruotolo 7; Vanin 5 (42' st Gautieri
sv), Nicodemo 5,5, Maiorano 6, Radi 6
(38' st Russo sv); Rastelli 6 (18' st Fragiello 5). A disp.: Ambra, Maraucci, Migliozzi, Padula. All.: Provenza 6.
PERUGIA (4-4-2): Puggioni 7; Rizzo 6,
De Martis 6, D'Andrea 6, Angeli 5;
Morfù 5 (11' st Amore 5), Delnevo 7,
Bernini 5, La Vista 7; Califano 5 (27' st
Catinali 5), Mazzeo 5 (16' st Porro 5). A
disp.: Bianchi, Palazzo, Cherubini, Mocarelli. All.: Cuccureddu 6.
ARBITRO Giancola di Vasto 5.
NOTE: terreno di gioco in erba sintetica. Spettatori 1.600 circa (674 paganti,
478 abbonati), incasso 14.615 euro.
Espulso Delnevo al 49' st per somma di
ammonizioni. Ammoniti: Rastelli, Ruotolo, Delnevo, Angeli, Bernini, Brunner, Porro, Maury. Angoli 5-3 per il
Sorrento. Recupero: pt 1'; st 5'.
SORRENTO. Il Sorrento costruisce, il
Perugia resiste. Alla fine, i grifoni escono indenni dalla trappola dello stadio
Italia, strappando un pareggio che fa
morale e classifica.
Il punto, invece, va decisamente stretto
ai padroni di casa che, dopo un inizio di
gara a tratti soporifero, hanno trovato
Partita
opaca per
il bomber
perugino
Califano
sulla loro strada un Puggioni in stato
di grazia: l'estremo difensore umbro si
è superato in almeno quattro interventi.
Inoperoso il suo collega, Alex Brunner:
il portiere rossonero non è stato mai seriamente impensierito dalla coppia
Mazzeo-Califano. A Sorrento, dunque,
si presenta un Perugia accorto, deciso
a difendere con i denti il pareggio in casa dei rossoneri. Al 18', Rastelli, lanciato in profondità, si ritrova a tu per tu
con Puggioni: l'attaccante tenta il colpo
di testa ma l'estremo difensore lo anticipa in due tempi.
Al 34' Brunner devia in angolo una punizione di La Vista. Al 43' si accende la
gara: Radi calcia una punizione destinata all'incrocio dei pali, ma Puggioni,
con un guizzo, mette in angolo. Allo
scadere della prima frazione di gioco,
Ruotolo serve Radi sulla sinistra ma la
conclusione del difensore (adattato a
mezza punta) si stampa sulla traversa.
Le squadre vanno negli spogliatoi. Al
rientro in campo, il Perugia prova a subito a sorprendere i padroni di casa: al
2' Califano, imbeccato con un lancio
dalla tre quarti, mette la sfera alle spalle di Brunner. I sessanta sostenitori perugini esultano, ma il guardalinee aveva già sbandierato l'off side nel momento del lancio. Al 26', il Sorrento ha una
ghiotta occasione per portarsi in vantaggio: Radi si incarica di battere un
corner dalla sinistra.
Il cross pesca Braca: il difensore colpisce al volo da distanza ravvicinata, ma
Puggioni si supera, smanacciando in
angolo.
Il Sorrento inserisce il fantasista Russo
al posto di Radi (38')e l'espero Gautieri
al posto di Vanin (42'): i rossoneri sono
decisi ad aggiudicarsi l'intera posta in
palio. Il forcing è asfissiante, ma l'unica vera occasione i costieri se la procurano al 47': Fragiello (subentrato a Rastelli) si libera di un avversario e, dal
vertice destro dell'area, lascia partire
una conclusione destinata all'angolino
sinistro della porta difesa da Puggioni.
Ma oggi, l'estremo difensore è in giornata di grazia: il portiere si distende e
devia in angolo. Dal corner seguente,
Maury ci prova in mezza rovesciata,
ma la palla finisce alta.
Fabio Siniscalchi
Lanciano e Ancona si confermano piacevoli sorprese
Senza reti, ma bel gioco
LANCIANO
ANCONA
0
0
LANCIANO (4-2-3-1): Farelli 7; Del Prete 6, Bolic 6, Mariscoli 6, Vitale 6; Tricarico
6, Vicedomini 6; Wilker 6,5
(1' st Pintori 6), Lauria 6 (16'
st Silvestri sv), Giorgetti 6;
Bonvissuto 6 (41' st Aurino
sv). A disp.: Russo, Cruciani,
Bianchini, Vincenti. All.:
Moriero 6.
ANCONA (4-2-3-1): Guarna
6,5; Masiero 6, Olivieri 6,5,
Fanucci 6, Rizzato 6; Anderson 6, Caremi 7 (22' st Croceri sv); Cazzola 6 (16' st Staffolani sv), Miglietta 6,5, De
Sousa 6; Mastronunzio 6
(35' st Nassi sv). A disp.: Zomer, Langella, Lacrimini,
Albanese. All.: Monaco 6.
ARBITRO: La Mura di Nocera Inferiore 6.
NOTE: giornata estiva, terreno in buone condizioni.
Spettatori 2.000 circa, in
curva nord 200 tifosi dorici.
Ammoniti: Cazzola, Olivieri,
Bonvissuto. Angoli 8-5 per
l'Ancona. Recupero: pt 2'; st
5'.
LANCIANO. Lanciano e Ancona saranno due belle
realtà di questo girone B. Il
pareggio senza reti di ieri
pomeriggio né è la prova
concreta. Zero a Zero diver-
Il Lanciano
tente con occasioni da gol a
raffica, non concretizzate solo grazie alla prontezza dei
due portieri. Lanciano e Ancona sono due squadre sbarazzine, che stanno acquisendo domenica per domenica una mentalità vincente
che potrebbe portarle lontano. Francesco Moriero e
Francesco Monaco (l'ex di
turno insieme con il portiere
Guarna, mentre nel Lanciano l'ex è Drazen Bolic) si affidano allo stesso modulo, il 42-3-1. I frentani hanno Bonvissuto come terminale offensivo,
supportato
da
Wilker, Lauria e Giorgetti.
Monaco ha il gigante Ma-
stronunzio, con Cazzola, Miglietta e De Sousa alle spalle.
I reparti avanzati fanno movimento, creano spesso situazioni offensive interessanti, ma le emozioni vere
non diventano gol. La partenza è tutta di marca dorica. Gli ospiti si rendono pericolosi con Mastronunzio in
diagonale, poi con Miglietta
(calibrato colpo di testa che
spaventa Farelli) e, soprattutto, nel finale della prima
parte di gara con il sudamericano De Sousa: c'è ancora
Farelli a dire no e suggellare
una domenica da Superman.
La ripresa è un film d'azione
degno di un oscar, se le palle
Artistico fa felice la Massese
RETE: pt 26' Artistico.
NOTE: spettatori 607 per un incasso di 19.677 euro. Amm: Scucugia,
Diagouraga, Billio, Sciarrone. MASSA Non è bastato alla Sangiovannese un secondo tempo passato tutto
in attacco per fare risultato allo stadio dei Marmi di Carrara. La Massese, pur soffrendo, ha difeso bene il
gol segnato nel primo tempo e si è
aggiudicata la prima vittoria della
stagione. Primo ko invece per la
squadra di Nicola Caccia che può recriminare per un calcio di rigore
non dato al quinto minuto di recupero ma che deve anche recitare il mea
culpa per una scarsa incisività offensiva. La Massese ha capitalizzato
al meglio la superiorità mostrata
nella prima frazione. Il primo sussulto si è avuto soltanto al 21' quando su una punizione dalla destra di
Musacci che ha bucato l'area Diagouraga ha fallito la deviazione sotto misura. Solo un minuto più tardi
la Sangio ha subito il gol che le è costato la partita. Su cross di Guglieri
la difesa ha sbagliato il fuorigioco e
Artistico, tutto solo in area, in torsione ha trovato di testa l'angolo alto. Frastornata dal gol preso, gli
ospiti hanno rischiato grosso sban-
dando paurosamente per una decina di minuti. Al 35' ancora Guglieri
ha messo in mezzo dalla sinistra.
Artistico in tuffo di testa ha tentato
di replicare il gol ma stavolta Barberis si è opposto in tuffo. Il gioco però
è continuato e sulla respinta corta
Melara a botta sicura ha sparato sul
portiere. Subito dopo Cangi da due
passi ha mandato sopra la traversa
una bella punizione di Musacci. Per
la Sangiovannese da registrare al
37' una conclusione a lato senza
troppe pretese di Camillucci. Veramente troppo poco. Nella ripresa
Caccia si è fatto più aggressivo. Ha
gol create da entrambe le
squadre si tramutassero in
gol. L'Ancona riparte con
grande decisione. Primo brivido per il Lanciano con Caremi che, al 4', colpisce il palo su deviazione di Farelli. I
rossoneri non stanno a
guardare: al 9' Vitale in azione personale arriva davanti
a Guarna e cerca di fulminarlo, ma l'ex di giornata è
un ragno e respinge in angolo. Passano i minuti e le
gambe si fanno pesanti. Nessuno in campo, però, vuole
sprecare l'occasione di salire
ancora in classifica, e le possibilità di andare a segno
continuano ad arrivare grazie agli spazi che si fanno
sempre più vasti da una parte e dall'altra. Il Lanciano ci
crede, Moriero nell'ultimo
cambio inserisce una punta
fresca, Aurino, ma il sussulto finale è di Pintori, che costringe Guarna al miracolo
su una botta dalla distanza.
E' l'ultima occasione vera
della partita, che si chiude
con un pari giusto e con le
due squadre ancora ai vertici della classifica. Le tifoserie
ringraziano con una standing ovation finale: i tifosi di
Lanciano e Ancona si divertiranno ancora durante la
stagione.
Dino Di Riso
tolto un difensore, Varriale, ed ha
aggiunto una punta, Cardini. All'8'
una punizione di La Fortezza è finita
a lato. Con la Sangio in pressione al
24' la Massese si è fatta vedere con
Artistico che ci ha provato su punizione, lontana e decentrata, e colpendo la traversa. Al 26' un cross teso di
Arrigoni è stato allontanato da
Sciarrone in uscita mentre al 31' si è
avuto un grande recupero di Piccinni su Cardini lanciato a rete. Al 33'
Sciarrone si è superato alzando in
corner un bolide su punizione di
Scucugia con la barriera zebrata colpevolmente aperta.
Al 50' infine Cesaretti è caduto in
area invocando il rigore per una netta trattenuta non vista però dall'arbitro.
Gianluca Bondielli
Sport
ilQuotidiano
4ª GIORNATA
•Lunedì 17 Settembre 2007
4ª giornata
SERIE C2 Girone C
Andria BAT - Benevento 1 - 2
p.t.: 40’ Clemente (Be); s.t.: 8’ Clemente
(Be), 38’ Pasca (AB)
Celano - Vibonese
2-1
p.t.: 30’ (r) Mignogna (Ce); s.t.: 4’ Barrionuevo (Ce), 47’ (r) Mastrolilli (Vi)
C.Roma - Monopoli
1-0
s.t.: 5’ (r) Di Canio
Gela - Cassino
p.t.: 28’ Franciel; s.t.: 8’ Palma
2-0
Marcianise - Catanzaro 1 - 0
s.t.: 24’ Manco
Melfi - Scafatese
1-1
s.t.: 15’ Brutto (Me), 49’ Montalto (Sc)
Noicattaro - Sangiusepp.
4-5
p.t.: 5’ Varriale (Sa), 10’ Noviello (Sa), 20’ De Cesare (Sa),
35’ Moscelli (No), 42’ (r) Zotti (No), 46’ Moscelli (No); s.t.:
3’ Moscelli (No), 41’ Gasparini (Sa), 45’ Contino (Sa)
V. di Sangro - Igea V.
2-1
p.t.: 11’ Romano (VdS), 15’ Piroli (VdS);
s.t.: 15’ Matinella (IV)
V.Lamezia - Pescina
0-1
p.t.: 20’ Sansone
Squadre
BENEVENTO
MONOPOLI
SCAFATESE
V. DI SANGRO
NEAPOLIS
PESCINA V.G.
MARCIANISE
CISCO ROMA
CELANO
VIBONESE
CATANZARO
V. LAMEZIA
CASSINO
ANDRIA
NOICATTARO
GELA
MELFI
IGEA V.
Punti Gioc.
12
9
8
7
7
7
7
6
6
5
4
4
4
4
3
3
2
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4
4
4
4
4
4
4
4
4
4
4
4
Casa
V
Di Canio in gol
Monopoli battuto
CISCO ROMA
MONOPOLI
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0
P
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0
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0
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0
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1
1
1
1
0
0
3 Reti: Perna (Scafatese)
2 Reti: Lo Russo (Cassino); Frisenda (Catanzaro); Loseto (Monopoli, 1); Caputo, Suarez (Noicattaro); Laboraggine (Pescina); Piroli (V.di Sangro)
1 Rete: 48 giocatori
ANDRIA BAT
BENEVENTO
Si rialza il Gela
Cassino alle corde
1
2
CISCO ROMA (4-3-1-2): Lafuenti 6.5; Santarelli 6, Ferri 7, Cottini 7, Riolo 6.5; Drascek 6.5, Manni 6 (1' st Bianchi 6), Mazzarani 7; Alessandrì 6 (22' st Guglielmelli 6);
Zarineh 6, Di Canio 6.5 (16' st Angeletti 6).
A disp.: Paoletti, Padella, Pantano, Fanasca. All.: Gagliardi 6.5.
ANDRIA BAT (4-3-3): Romano 6,5; Patané
4, Carnevali 5,5, Rizzo 6, Montemurro 5;
Pisciotta 5 (41' st Rizzi sv), Spinelli 6, Librizzi 5,5 (1' st Faieta 5); Siclari 5 (1' st Vadacca 4,5), Pasca 6, Catania 5,5. A disp.: Dibitonto, Balducci, Catalucci, De Gennaro.
All.: Jaconi 5.
MONOPOLI: (4-2-3-1): D'Urso 6; Colella 6
(28' st Aquino sv), De Sanzo 6.5, Di Sole
6.5, Pugliese 6.5; De Santis 6 (40' st Lorusso sv), D'Allocco 6.5; Loseto G. 6.5 (17' st
Cavaliere 5.5), Bitetto 6.5, Cardascio 6; Caracciolese 5.5. A disp.: Moschetto, Paris,
Vittorio, Loseto F.. All.: Trillini 6.5.
BENEVENTO (4-4-2): Gori 6; Martinelli 6,
Castaldo F. 6, Landaia 6, Palermo 6; Imbriani 6,5, Vagnati 6 (41' st Agnelli sv), Cinelli
6, Tufano 7 (46' st Bianciardi sv); Castaldo
L. 6,5, Clemente 7 (36' st Polani sv). A disp.:
Amabile, Di Fiordo, Masciantonio, De Porras. All.: Simonelli 7.
ARBITRO: Carbone di Napoli 6.
ARBITRO: Ruini di Reggio Emilia 5,5.
MARCATORI: st 4' Di Canio rig.
RETI: pt 37' Clemente (B); st 16' Clemente
(rig.) (B), 39' Pasca (A).
GELA
CASSINO
2
0
GELA (3-5-2): Spanu 6,5; Palma 6,5, Mancini
6, D'Aiello 6; Tamburro 6, Bucolo 6, Berti 6
(15' st Parlagreco 6), Ike 6, Lo Piccolo 6; Franciel 7 (18' st Omolade 6), Falconieri 6,5 (40' st
Monastra sv). A disp.: Orlandi, Ambrosecchia,
Mento, Iannelli. All.: Irrera 6
CASSINO (4-4-2): Mennella 6; Grando 6, Di
Nunzio 5, Mucciarelli 6, Padovani 6,5; Iozzi
6,5, Cichella 6,5, Mauro 6 (33' st Esposito
sv), Lo Russo 6; Crisci 6 (10' st Di Maio 6,5),
Bardeggia 6 (26' st Molinaro 6). A disp.:
Sambucini, La Manna, Gargiulo, Carcione.
All. Grossi 5,5.
ARBITRO: Valentini di Città di Castello 6.
RETI: 28' pt Franciel; 8' st Palma.
NOTE: Gara disputata a porte chiuse per
ordine del Prefetto di Roma. Ammoniti:
Riolo, Pugliese, Di Sole. Espulso al 32'st il
dirigente Nugnes. Angoli 17-6 per il Monopoli. Recupero: pt 3'; st 4'.
ROMA. La Cisco Roma guidata dal suo capitano Paolo Di Canio supera un coriaceo
Monopoli al temine di una gara molto tirata, combattuta dall'inizio alla fine, ottenendo la sua prima vittoria stagionale. Il
Monopoli non è dispiaciuto sia per impegno che per l'impianto di gioco ma contro
i romani, pur avendo avuto il predominio
territoriale per buona parte della ripresa,
non è stato in grado di trovare la zampata
vincente necessaria per agguantare il pareggio. Sarà fondamentale per i pugliesi,
recuperare al più presto il bomber De Florio.
Poche le emozioni nella prima parte della
gara. Partono bene i padroni di casa che
al 16' con una bella triangolazione Di Canio-Alessandrì- Drascek, il cui tiro viene
respinto da Pugliese in calcio d'angolo. Al
35' clamorosa palla gol fallita da Cardascio che, in area, conclude sparando alto.
Nella ripresa sono ancora i romani a partire bene, sospinti da Di Canio e dalla verve di un inesauribile Mazzarani, un baby
davvero interessante.
Al 3' giunge l'episodio chiave della partita; Di Canio lavora un buon pallone e dal
fondo lo rimette in area dove vi è un contatto tra De Sanzo e Alessandrì; l'arbitro
non ha dubbi e decreta il penalty che lo
stesso Di Canio trasforma.
I pugliesi reagiscono immediatamente ed
al 5' sfiorano il pareggio con una conclusione di Cardascio che termina di poco a
lato.
I romani arretrano il baricentro del gioco
lasciando campo libero al Monopoli che,
nonostante l'arrembaggio nell'area avversaria, non riesce ad ottenere il pareggio.
Franco Silvestri
NOTE: spettatori oltre 1500. Ammoniti:
Rizzo, Martinelli, Vagnati, Catania, Vadacca, Tufano, Patané, Montemurro. Espulso
al 21' st l'amministratore unico dell'Andria,
Nuccio Troia, per proteste. Angoli 5-0 per il
Benevento. Recupero: pt 0'; st 3'.
ANDRIA. Il Benevento si conferma prima
della classe con una prestazione tecnicamente e tatticamente ineccepibile. Tufano
guastatore, Clemente esecutore: pomeriggio senza patemi per i 300 calorosi e correttissimi sostenitori giallorossi al seguito di
Imbriani e compagni. Ha vinto il Benevento
perché ha recitato un copione di eccelsa fattura; ha perso l'Andria perché ha accettato
il confronto sul piano tecnico. E anche perché Jaconi ha poche alternative in difesa: il
pur volenteroso e diligente Patané ha perso
troppe volte i contatti con lo scatenato Tufano. E così i pericoli per Romano sono arrivati tutti dalla fascia destra: prima di sbloccare il risultato ci avevano provato senza
fortuna Castaldo (il centravanti) e proprio
Tufano. In mezzo, un'autorete sventata da
Gori per il tocco maldestro di Palermo pressato da Siclari.
Poi Clemente sblocca il risultato e Tufano
prova a chiudere la pratica ma la manona
di Romano gli nega il gol. La gara è scoppiettante anche nella ripresa ed in avvio i
giallorossi potrebbero dilagare: prima Cinelli centra la traversa da pochi passi e con
Romano fuori causa, poi lo stesso portiere
si fa aiutare dal palo per sventare una conclusione di Vagnati su punizione. L'Andria
ora ha paura del contropiede, ma il raddoppio arriva dal dischetto dopo l'ennesima
percussione di Tufano che Patané ferma
con una vistosa “cintura”: Clemente spiazza
Romano. L'Andria ha una impennata d'orgoglio e accorcia con Pasca, ma gli uomini
di Simonelli non corrono altri pericoli e, per
una settimana, si godono il primato solitario.
Vittorio Massaro
F
2
5
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5
Il festival del gol
va al Neapolis
Marcatori
4 Reti: Clemente (Benevento)
Clemente show
Super Benevento
Reti Casa Reti Fuori Reti Totale
Totale
Fuori
N
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0
prossimo turno: 23/09 ore15
BENEVENTO - C.ROMA
CASSINO - CELANO
CATANZARO - SCAFATESE
IGEA V. - V.LAMEZIA
MONOPOLI - GELA
PESCINA - MELFI
SANGIUSEPPESE - ANDRIA BAT
V.DI SANGRO - MARCIANISE
VIBONESE - NOICATTARO
31
NOTE: spettatori circa 1.500. Angoli 8-2 per
il Gela. Ammoniti: Berti, Franciel, Parlagreco. Recupero: pt 1'; st 5'.
GELA- Un gol per tempo e il Cassino va ko
contro il Gela. Laziali belli a vedersi solo nella gestione della palla ma poco concreti. Gela
cinico e diligente nel gestire il risultato. Ne
nasce una partita quasi a senso unico, seppur nel primo tempo la formazione di Grossi
aveva impressionato per il buon possesso
palla e l'impostazione tattica. Si è giocato con
temperature estive elevate ed una umidità
che tagliava le gambe ai protagonisti in campo. Grossi porta in panchina Carcione, ma
deciderà di non rischiarlo neanche nel finale, così come l'attaccante Esposito resta in
panca perchè non in perfette condizioni fisiche. Torna al Presti il difensore Alessandro
Grando, protagonista lo scorso di un buon
campionato. Bardeggia inizia bene ma conclude poco, merito anche della concentrazione sempre alta di D'Aiello e Mancini. La gara
comincia con ritmi non alti, sia per il gran
caldo che per la paura del Gela di sbagliare.
Il brasiliano Franciel si presenta davanti al
suo pubblico con una girata di sinistro che
sibila a pochi centimetri dalla porta difesa da
Mennella.
La rete arriva al minuto 28. Il Cassino perde
palla in attacco, Franciel avvia la ripartenza
allargando sulla destra per Falconieri. Il
cross basso trova la zampata vincente dell'attaccante carioca che festeggia il suo primo
gol nel calcio italiano.
Nella ripresa il Cassino abbozza una reazione, ma sulla girata di Lo Russo il portiere
Spanu è attento. Dopo tre minuti il Gela raddoppia. Dall'angolo di Falconieri Franciel
colpisce a botta sicura, sulla linea di porta c'è
una respinta corta che trova come un falco il
difensore Palma, pronto al tap-in vincente.
Il Cassino potrebbe riaprire la partita al 28,
quando Di Maio tira a botta sicura da pochi
passi, ma Spanu è strepitoso nella sua parata
d'istinto che strappa gli applausi del pubblico del Presti.
NOICATTARO
SANGIUSEPPESE
4
5
NOICATTARO (4-4-2): Cilli 5,5; Delorenzis 4,5 (22' pt Roselli 5,5), Savio 5 (27' st Linardi sv), Di Muro 5,5, Sassarini 4,5; Caputo 5 (38' st Garofalo sv), Sangirardi 5,
Menolascina 5,5, Zotti 5; Suarez 5, Moscelli 8. A disp.: Sassanelli, De Giorgi, De Santis, Piccinni. All.: Giusto 6.
SANGIUSEPPESE (4-4-2): Romagnini 6;
Gasparini 6,5, Noviello 6,5, Cagnale 6,
Corsale 4; Izzo 6 (5' st Maruggi 6,5), Marasco 6,5, Cerrato 6,5, Fofana 7 (15' st Contino 7); Varriale 6,5 (16' pt Scognamiglio
6,5), De Cesare 7,5. A disp.: Rastiello, Casapulla, Moxedano, Ausoni. All.: Mandragora 7.
ARBITRO: Doveri di Roma 6.
RETI: 5' pt Varriale (S), 10' pt Noviello (S),
20' pt De Cesare (S), 35' pt, 46' pt e 3' st Moscelli (N), 35' st Gasperini (S), 42' st Contino (S), 47' st Zotti (N, rig).
NOTE: spettatori 800 circa. Espulso all'
11' pt Corsale (S) per gioco scorretto. Ammoniti: Delorenzis, Sassarini, Sangirardi,
Fofana, Gasparini. Angoli: 15-4 per il Noicattaro. Recupero: pt 5', st 6'
La Val di Sanro
non stupisce più
VAL DI SANGRO
IGEA VIRTUS
2
1
VALDISANGRO (4-4-1-1): Armellini 6;
Lieti 6, Pazzi 6, Cresta 6, Marinelli 6; Arcuri 6, Epifani 6, Bruno 6, Sivilla 6 (40' st Berardini sv); Romano 6; Piroli 6,5 (26' st Iadaresta 6). A disp.: Goletti, Orsinetti, Seppani, Velardi, Orlandi. All.: Pierini 7.
IGEA VIRTUS (4-4-2): Apuzzo 6; Campione 6 (38' st Ghosheh 6), Agius 5, Alizzi 5,
Panarello 6; Bonaffini 6 (32' st Crinò 6),
Ruiz 6, Matinella 6,5, Di Toro 6 (47' st
Giardina sv); Di Cosmo 5, Montella 6. A disp.: Di Masi, Fazio, Condello, Giaco. All.:
Castellucci 5,5.
ARBITRO: De Benedictis di Bari 6.
RETI: pt' 11' Romano (V), 14' Piroli (V); st'
16' Matinella (I).
NOTE: spettatori 400 circa. Ammoniti:
Armellini, Agius. Espulso Romano al 10'
st. Angoli 8-1 per l'Igea. Recupero: pt 0'; st
5'.
ATESSA - All'Igea l'onore delle armi, alla
Val di Sangro i tre punti. Ma quanti rimpianti per la truppa di Castellucci. L'undici
del presidente Bonina parte forte, ma a
sorpresa, i locali passano in vantaggio: Piroli addomestica il pallone sulla tre quarti
e serve Romano che, in palleggio, beffa
Alizzi e trafigge Apuzzo con un angolato
piatto destro dagli undici metri. Ruiz, ben
lanciato dai suoi, tenta si scavalcare Armellini, già uscito a valanga qualche
istante prima e cade in area sul contatto
col portiere: l'arbitro fa proseguire tra le
vibranti proteste isolane. Micidiale il contropiede degli uomini di Pierini che con tre
passaggi liberano Piroli davanti ad Apuzzo (assist di Romano che gli rende il favore). Tutto troppo facile per il lungo attaccante scuola Spal che al 14' insacca e mette
il risultato in cassaforte. Una mazzata per
gli uomini di Castellucci, che al 16' l'Igea
torna a sperare: Ruiz batte un corner dalla
sinistra, le torri di casa non spazzano e
Matinella fa centro.
32
ilQuotidiano
Sport
In vantaggio con Brutto, gialloverdi raggiunti all’ultimo respiro
Lunedì 17 settembre 2007•
4ª GIORNATA
Melfi, una beffa atroce
Albano spreca più volte il 2-0 e la Scafatese ringrazia
MELFI
SCAFATESE
1
1
Melfi (4-4-2): Petrachi 6; Vinci 6.5, Gabrieli 6.5, Giacometti 7, Marcuz 6.5; Brutto 8 (40'
st Fusseini 6), Zaminga 6.5,
Mitra 6, Frasca 6.5 (35' st
Bacchiocchi 6); De Angelis
6.5 (26' st Ragatzu 6), Albano
4 (a disp: Cilumbriello, Buonanno, Doumbia, Gaeta) All.
Pugliese
Scafatese (4-4-1-1): Di Dio
6.5; D'Ambrosio 6.5, Peruzzi
6, Terracciano 6, Scrò 6; De
Crescenzo 6.5 (5' st Montalto
6), Mandorino 6, Manoni 6,
Spinelli 5 (20' st Panepinto
6); Onesti 5.5; Perna 5 (a disp: Afeltra, Nughes, Briotti,
Rocco, Volpe) All. Favarin
Arbitro: Tagarelli di Termoli
(assistenti: Dioletta - Fascetti)
Marcatori: st 14' Brutto, 49'
Montaldo
Note: spettatori 1200, con un
centinaio di ospiti; ammoniti:
Perna, Spinelli, Vinci, Bacchiocchi, calci d'angolo: 4 - 3;
espulso Brutto al 50' st dalla
panchina per proteste, recupero 2' pt e 5' st
MELFI - Che peccato! Gara
dominata dal Melfi, dall'inizio alla fine, tante occasioni
mancate, poi il solito grande
Brutto da il meritato vantaggio, Zaminga coglie il palo,
Albano si mangia di tutto e di
più e, al 49'15” ecco la tremenda beffa, col pari siglato
dal giovane Montaldo.
Finisce con un pari che suona come tremenda beffa per
la grandissima prova del
Melfi, che strameritava la vittoria. Era una gara da vincere a tutti i costi per i gialloverdi di casa, con solo un
punto all'attivo ed il dover rinunciare
all'infortunato
Martinelli che porta all'utilizzo di Giacometti come centrale di difesa con Gabrieli.
Dopo i due passi falsi, certo
immeritati soprattutto a Monopoli la scorsa domenica, in
trasferta, questa al Valerio
contro la Scafatese era l'occasionissima da non mancare
per non dover iniziare a soffrire proprio dalle prime settimane di questa quinta stagione di fila tra i professioni-
sti dei gialloverdi del presidente Peppe Maglione. Tra
gli ospiti, davvero ottima partenza per i canarini con ben
sette punti e il ruolo di imbattuta matricola della C/2, qualche assenza in più per mister
Favarin, con Amita fermato
dalla decisione del giudice
sportivo in settimana oltre alle indisponibilità di Calanchi,
Marotta e De Luca.
Ospiti quindi a coprirsi di
più, infoltendo il reparto di
mezzo con il solo capocannoniere Perna a giostrare in
avanti, mentre per i ragazzi
di Pugliese, col sostegno costante dei propri eccezionali
tifosi e la bella giornata di sole sul green di casa, soltanto
il cercare i tre punti per risalire rapidamente verso posizioni più tranquille di classifica, in vista di una crescita
generale in condizione e convinzione del team gialloverde
con l'andare del lavoro.
Appare ben messa in campa
la formazione salernitana,
ma i ragazzi di casa, pur non
affondando con buona continuità, arriva dalle parti di Di
Dio in un paio di occasioni,
con Brutto e De Angelis che
mancano la porta ed al 13' è
bravo Marcuz, aiutato da un
rimbalzo, ad aggirare Perna
che cercava un pallone in
area. Intorno al 16' cresce la
spinta in avanti del Melfi, ed
è bravo Albano a girarsi al limite ma la sfera sfila alta oltre la traversa, prima che
uno show in area di Brutto
ubriachi Scrò e metta una
gran palla per Albano che gira a rete, mancando il bersaglio e non trovando neanche
la deviazione da due passi di
De Angelis.
Il segnale di crescita del
Melfi sul campo costringe i
campani a restar molto più
coperti, ed il solito Brutto, sostenuto in mezzo da Mitra,
diventano
maggiormente
protagonisti sulla scena del
Valerio in chiave gialloverde.
E l'ammonizione di Perna
conferma un certo nervosismo di una Scafatese per ora
inesistente di fronte ad un
Melfi certo con maggiori stimoli in questa partita.
I gialloverdi ripartono ed al
30' liberato in area Albano
che si fa ribattere la battuta a
rete dal portiere ospite, anche
se si era alzata la bandierina
è cresciuto dopo un cauto avvio, finendo con il dominare
la Scafatese.
Al 5' esce un infortunato De
Crescenzo per Montalto, ma
il Melfi resta presente in
avanti, contro il team campano che resta chiuso all'indietro, e al 14', proprio lui, il migliore dei gialloverdi, capitan
Umberto Brutto con un bel
dribbling a rientrare che
mette fuori causa due avversari in area e poi con un preciso sinistro mette in fondo al
sacco, per lo strameritato
vantaggio dei ragazzi di casa.
Poi, a dimostrazione che è
solo una squadra, il Melfi,
quella presente sul terreno
del Valerio, ecco prima lo
splendido destro dai 35 metri
di Zaminga, che coglie in pieno la base del palo che salva
un immobile Di Dio al 19', poi
ancora un inesauribile Brutto, splendida la sua prova,
che porge all'accorrente Albano il pallone solo da girare
in rete per il raddoppio ed invece l'ex Nocerina cicca clamorosamente, solissimo a tu
per tu con Di Dio.
Il numero nove è del tutto
assente e quando al 26' si vede al cambio il debuttante Ragatzu, si crede sia lui ad uscire ma mister Pugliese preferisce dare cambio, ed applauso convinto dei suoi tifosi, al
buon De Angelis di oggi. Ci
prova anche Frasca, tiro secco ma centrale, fermato in
presa da Di Dio, poi in campo
per il Melfi anche Bacchiocchi proprio per Frasca, a sinistra, mentre la Scafatese, con
poco costrutto ci prova a fare
qualcosa in avanti, trovando
solo il concreto lavoro in copertura di centrocampo e difesa dei gialloverdi.
Unico tentativo alto di Panepinto su punizione al 43', dopo l'ingresso in campo di
Fusseini per capitan Brutto
per cui c'è la standing ovation, certo strameritata dal
migliore in campo, nettamente. Al 46' Albano si conferma, si mangia un gol a
porta vuota dopo l'assist preciso dell'indiavolato Ragatzu
involatosi a sinistra prima di
assisterlo oltre Di Dio. Punizione di Terracciano alta di
un soffio al 48', poi Mitra in
diagonale, esaltando il riflesso a terra del portiere salernitano.
Ma pur dominando per tutta la gara, mancando l'incredibile per quello che era un
raddoppio, e la conseguente
prima vittoria strameritata
visti i tanti gol mancati da Albano ecco la tremendissima
beffa al 49'15” con un cross
da sinistra di Mandorino che
trova Montaldo al tiro con deviazione vincente, per un pareggio amarissimo per il Melfi e immeritato, per la Scafatese.
Le proteste di Brutto in
panchina lo portano a vedersi sventolare il rosso sotto il
naso da Tagarelli e le incredibili occasioni sbagliate da Albano, pesano come un macigno sui gialloverdi che rinviano il primo successo stagionale, che meritavano alla
grandissima contro una Scafatese inesistente, messa sotto per tutta la gara, senza
idee e con un Perna davvero
brutta copia del giocatore che
si conosce.
Antonio Baldinetti
In alto la formazione del Melfi scesa in campo contro la Scafatese
In basso l’esultanza di Brutto dopo l’illusorio vantaggio (Foto Marino)
LE PAGELLE
PETRACHI 6: nel primo tempo fa lo
spettatore, intervenendo solo una volta,
in avvio, coi pugni per la ribattuta su di
un cross da sinistra, nella ripresa resta
comunque attento
VINCI 6.5: buona la sua gara difensiva,
a sprazzi apprezzabile anche la spinta
sulla sua corsia per un supporto a destra a Brutto, con più di un cross per il
duo d'attacco
GABRIELI 6.5: anche sulla sua gara,
davvero positiva, il buon lavoro ad impedire a Perna di poter far danni in avanti,
aiutando il compagno di linea Giacometti che sostituiva al suo fianco Martinelli
GIACOMETTI 7: contro aveva un certo
Perna, tre reti in tre gare ma si è disimpegnato alla grandissima giocando
d'anticipo ed impedendo al pericoloso
avversario di ricevere palloni giocabili
MARCUZ 6.5: a sinistra difficilmente si
passa, e se dalle sue parti arriva De Crescenzo, allora certo si assiste ad una bella lotta tra due elementi veloci ed abili a
superarsi in un duello di grande valore
BRUTTO 8: il solito capitano, veloce, caparbio, abile a superare avversari e difficoltà in dribbling con i suo guizzi ubriacanti per tutti, immaginarsi per il giovane Sgrò che ha provato a limitarlo, di
certo senza riuscirci. Nonostante l'età, è
e resta lui l'anima dei gialloverdi, e lo dimostra con una prova di gran sostanza
e classe, ed un gol del vantaggio davvero splendido (40' st Fusseini 6: aiuta i
suoi)
ZAMINGA 6.5: buona prova in contrasto e lavoro a copertura davanti alla sua
difesa, davvero poco per la costruzione e
del signor Fascetti, e poi al
33' finisce sul fondo una
gran botta di De Angelis da
posizione troppo decentrata.
Cresce ancora il team di casa
che al 37' vede il veloce inserimento di De Angelis innescato dall'assist profondo di Zaminga e ci vuole un'uscita alla disperata coi piedi di Di
Dio per impedire al puntero
gialloverde di superarlo.
Il portiere resta fermo per
infortunio, ma si riprende
subito, con il finale ancora a
vedere il Melfi dominare in
lungo ed in largo l'avversario, creando ancora due occasioni, prima col sinistro di
Frasca dal limite bloccato in
presa plastica dall'estremo
ospite, e poi con un fuorigioco che ferma ancora De Angelis di certo una spanna oltre il compagno di linea Albano che di testa aveva provato
a cercarlo, spizzando la sfera
su cross del solito Brutto.
Al riposo ancora nulla di
fatto ma, ancora una volta,
come avvenuto contro il Lamezia al debutto stagionale,
ad inveire contro la buona
sorte per un risultato che appare bugiardo, è il Melfi, che
la ripartenza, anche se da lui ci si attende di più anche in questa fase del gioco e
infatti, dopo il vantaggio, si porta più
avanti e dai 35 metri centra un palo davvero incredibile che salva un Di Dio immobile
MITRA 6: parte molto bene, volenteroso, ben disposto ad orchestrare la manovra dei suoi, ma sembra poco continuo, e
spesso si ferma a metà campo, invece di
spingere ed appoggiar maggiormente
una azione melfitana che avrebbe bisogno di più della sua tecnica e dei suoi
lanci illuminanti
FRASCA 6.5: spinge, corre, tira, crossa
con buona continuità il classe 85 spostato più avanti, per fare l'esterno di centrocampo. Per lui anche un paio di conclusioni pericolose, in una delle quali,
un po' di attenzione maggiore, lo avrebbe portato certo a calciare in diagonale e
non con una botta fermata dall'estremo
avversario (dal 35' st Bacchiocchi 6: aiuta sistemandosi sulla corsia di sinistra)
DE ANGELIS 6.5: ottima la gara dell'attaccante gialloverde, sempre presente a
se stesso, attento, sia a scambiare con i
compagni che a cercare la conclusione,
anche se non sempre precisa. Manca il
gol, ma arriverà, visto che il giocatore,
rispetto al compagno di linea, c'è di certo (26' st Ragatzu 6: al suo debutto in casacca gialloverde)
ALBANO 4: assente assoluto, non pervenuto, sbaglia tutto e sui suoi tantissimi errori pesa un immeritato pareggio
che una Sacafatese inesistente porta a
casa.
a.b.
Sport
ilQuotidiano
•Lunedì 17 settembre 2007
33
4ª GIORNATA
A sinistra, la
tifoseria
del Melfi
a destra
la sparuta
rappresentanza
ospite
(Foto Marino)
SPOGLIATOIO Pugliese amaro. La rabbia di Zaminga: «Punti buttati»
«Puniti i nostri errori»
PALESE, sul volto di Carmine Pugliese, l'effetto dell'autentica beffa rimediata
sessanta secondi prima di
rientrare negli spogliatoi
con il primo successo stagionale.
Sarebbe stata sacrosanta,
ma anche è anche innegabile che, il mancato successo, è più da addebitare alle
responsabilità dei gialloverdi che ascrivere ai meriti della Scafatese.
Infatti, l'allenatore di Ca-
strovillari lo ammette immediatamente. «Abbiamo
sbagliato troppo e siamo
stati puniti. E' un vero peccato perché abbiamo fatto
noi la partita in ogni momento, senza concedere
nulla agli avversari. Insomma - pone l'accento Pugliese - è realmente poco
quanto è stato raccolto da
questa gara, nella quale
siamo stati in grado di produrre gioco con equilibrio
e nessuna sbavatura. Pur-
troppo non si è rivelato
sufficiente per vincere ma,
senza dubbio, mi va bene il
tipo di prestazione effettuata, sperando per il futuro, di non sprecare tanto
nei sedici metri opposti, come è accaduto questa volta».
Non fa una grinza il discorso del mister anche se,
sinceramente, non tutti,
per esempio, hanno compreso le motivazioni dei
cambi effettuati. In ogni
caso, per ora, ci si deve accontentare delle opportunità che comunque si riescono a costruire.
D'ora in poi, tuttavia, diventa d'obbligo sciupare
meno quando si tratta di
metterla dentro, a tu per tu
con l'estremo opposto o,
addirittura, a porta vuota.
Un concetto ribadito da
Claudio Zaminga, uno dei
pochi ad avere voglia di rispondere. «Sono stati assolutamente persi due punti
che, invece, ci spettavano
di diritto. Davvero non si
capisce più cosa fare per
raccogliere ciò che meriteremmo chiudendo prima il
punteggio a nostro favore
ma, ovviamente, non ci fasciamo il capo e ripartiamo
dal buon livello di gioco
che siamo in grado di offrire. L'auspicio maggiore sottolinea l'ex Vigor Lamezia - è di avere più fortuna
nel prosieguo del campionato».
Oggettivamente
corretta, infine, l'analisi
del trainer campano, Giancarlo Favarin.
«Se fossi nei panni del
mio collega sarei arrabbiatissimo - ammette - per un
risultato che, in effetti,
non è giusto. Ma è noto che
il calcio è fatto anche da
episodi e, stavolta, siamo
stati premiati noi. Naturale, comunque, che sono
contento del punto, ricordando che meriti del Melfi
a parte, contavo tante assenze e, in merito, sono
molto soddisfatto dell'impegno profuso da chi è subentrato. Siamo terzi in
graduatoria, ma non varia
il nostro obiettivo della salvezza tranquilla».
Che rappresenta pure il
traguardo principale del
Melfi. Nonostante quanto
accaduto ieri, le potenzialità per tagliarlo ci sono
tutte. A patto, logicamente, che da domenica prossima le polveri di chiunque
arrivi alla conclusione non
siano bagnate. Adesso,
pertanto, conviene basarsi
sul discreto gioco che la
squadra è capace di svolgere, per giungere, con la
crescita di condizione, a
non dolersi dei propri errori che, però, dovranno essere eliminati sia nell'area
dei dirimpettai, sia in quella di competenza della difesa. Legittimo, volendo,
rimproverare gli sprechi
offensivi ma, altrettanto, è
valido fare quando si tratta
di proteggere un prezioso
vantaggio. Non si può, al
94', lasciare un avversario
libero di calciare con la sola forza della disperazione.
I correttivi, dunque, vanno
operati in tutte le direzioni.
Marco Tucci
In alto, a sinistra, lo sconforto
di mister Pugliese,
a destra, in contrasto, l’esultanza di Montalto
al centro uno dei numerosi
tentativi offensivi del Melfi,
A lato, il gol del vantaggio del
Melfi
(Foto Marino)
34
Sport
Lunedì 17 settembre 2007
Gioca meglio e produce più del Marcianise ma torna a casa con le pive nel sacco
Sfortunato Catanzaro
Manco stende i giallorossi orfani di Bueno e Frisenda
4ª GIORNATA
MARCIANISE
CATANZARO
1
0
REAL MARCIANISE (3-52): Fumagalli 6,5; Raucci 6
(11’ st Manco 6,5), D’Apice 6,
Murolo 6; Nigro 5,5, Romano 5, Schiavon 6,5, Della
Ventura 6, Piscitelli 6; Poziello 5,5 (11’ st Galizia 6,5),
Innocenti 5,5 (33’ st Filosa
sv). In panchina: Mezzacapo,
Ciano M., Tedesco, Vanacore. Allenatore: Giacomarro
6.
CATANZARO
(3-4-2-1):
Mancinelli 7; Caccavale 6,5,
Di Meglio 6, Gimmelli 6; Ciano 6 (26’ st Merito sv), Benincasa 6,5, Coppola 6, Tomi 6;
Berardi 6,5 (31’ st Cianni sv),
Ferrigno 6,5; Sarli 6. In panchina: Ferrante, Scuderi, De
Franco, Ancione, Alessandro. Allenatore: Silipo 6.
ARBITRO: Stallone di Foggia 6.
MARCATORE: st 23’ Manco.
NOTE: spettatori 1000 circa
di cui 100 provenienti da Catanzaro, incasso non comunicato. Ammoniti: Schiavon,
Della Ventura, Manco, Galizia, Caccavale, Coppola, Sarli. Angoli 4- 3 per il Real
Marcianise. Recupero: pt 1’;
st 3’.
di PASQUINO CORBELLI
MARCIANISE – Dopo la
brutta figura rimediata sette
giorni fa nel derby con la Vigor Lamezia, sconfitta casalinga per 2-1 e fischi da parte dei propri sostenitori, l’obiettivo principale dell’incontro con il Real Marcianise,
per il tecnico giallorosso
Fausto Silipo era quello di
capire se la sconfitta rimediata contro i lametini aveva
rappresentato un malessere
passeggero oppure no. Comprendere, quindi, se il Catanzaro è una squadra pronta a
lottare per conquistare il
passaggio di categoria. I
dubbi, come ha dichiarato lo
stesso tecnico nel post-partita si sono dissipati, nel senso
che il Catanzaro è una squadra viva e pronta a giocarsi
il tutto per tutto e dire la sua
in questo non facile torneo
Ferrigno, tra i migliori nel Catanzaro
di C/2. Una considerazione,
questa sottoscritta anche dal
direttore generale Gianni
Improta, espressa con serenità e convinzione nonostante l’immeritata sconfitta patita al Progreditur di Marcianise.
Una sconfitta maturata in
virtù di un episodio sfortunato che al 23’ della ripresa
ha messo in movimento il
neo entrato Galizia, il quale
appena dentro l’area ha calciato a colpo sicuro, la sfera
però, ha colpito il palo pieno
ed è terminato sui piedi del
furetto Manco, anch’egli da
pochi minuti in campo, che
tutto solo non ha avuto difficoltà ad insaccare e regalare
tre punti importanti per la
propria squadra.
Dopo una prima fase di
studio, che vede il Real Marcianise schierato da mister
Giacomarro con l’inedito
modulo 3-5-2, non capito
molto dai giocatori in campo
che vanno spesso in difficoltà, sono gli ospiti a farsi
pericolosi al 22’ grazie ad
un’indecisione di Murolo che
mette in movimento Ferrigno. Il capitano appena dentro l’area conclude chiamando alla parata non facile Fumagalli che si salva in due
tempi.
Più tardi (27’) ci prova Berardi ma il tiro è fuori dello
specchio della porta del Real
Marcianise. I padroni di casa
reagiscono e al 39’ si rendono pericolosi con Schiavon
che, servito di testa da Ro-
mano, dopo un perfetto stop
di petto conclude di poco a
lato dal limite dell’area.
Al 40’ e 41’ doppia conclusione del Catanzaro, prima
con Sarli il cui tiro è parato a
terra da Fumagalli, e poi con
Ferrigno che conclude in
acrobazia, parata ancora dell’estremo difensore di casa,
un’azione d’attacco dei giallorossi.
Ripresa. Al 6’ su cross dalla sinistra di Ciano, D’Apice
nel tentativo di colpire di testa inavvertitamente mette il
pallone sui piedi di Berardi
che è pronto a concludere
ma colpisce ancora il difensore che smorza il tiro consentendo la presa di Fumagalli. Il Real Marcianise soffre e mister Giacomarro si
rende conto della situazione
e decide di mandare in campo (11’) contemporaneamente Galizia e Manco: il primo
al posto di uno spento Poziello, il secondo in sostituzione
di Raucci, un difensore.
Cambia anche il modulo tattico, dal 3-5-2 si passa al 4-42, ed è questa la mossa vincente. Al 13’ è proprio il nuovo entrato Manco a creare
scompiglio nella retroguardia ospite anche se la conclusione è di poco a lato. Al 23’ il
Catanzaro si piega e porge il
fianco proprio ai due uomini
più freschi del Real Marcianise: Galizia e Manco. Il primo va coprire un pallone
sulla fascia destra che, per
mera sfortuna, carambola
sul corpo di Gimmelli e poi
controllato da Galizia che entra solitario nell’area di rigore ospite e batte a colpo sicuro sul tentativo di uscita di
Mancinelli. Il pallone termina la propria corsa colpendo
il palo alla destra del portiere
e poi torna in campo proprio
sui piedi di Manco che, tutto
solo, non ha difficoltà ad insaccare e regalare la vittoria
e tre punti preziosi alla propria squadra che, come spesso accade nell’ultimo triennio, non lo ripaga con la giusta considerazione.
Il Catanzaro tenta di reagire per trovare il giusto pareggio, ma il forcing finale
degli uomini di mister Silipo
non sortisce gli effetti desiderati.
PAGELLE CATANZARO
MANCINELLI (7) – Migliore in campo, se il Catanzaro fosse riuscita a portare punti a casa, il merito sarebbe stato soprattutto suo. Sicuro in ogni circostanza, infonde convinzione
a tutto il reparto arretrato. Incolpevole sulla rete.
CACCAVALE (6,5) – Presidia con calma la zona centrale
della difesa, fa valere finché può la sua prestanza fisica. Balbetta un po' nella seconda frazione di gioco.
GIMMELLI (6) – Partita ordinata a sorvegliare la fascia destra, potrebbe presentarsi con maggiore continuità in avanti.
CIANO I. (6) – Cerca come meglio può di tamponare a centrocampo le azioni che tentano di imbastire gli avversari. Ci
riesce con la dovuta attenzione. Dal 26' st MERITO (SV)
DI MEGLIO (6) – Copre con ritmo e tecnica tutta la zona sinistra del campo,
attento in difesa e
concreto quando si
affaccia in attacco.
BENINCASA
(6,5) – Morde le
caviglie degli avversari recuperando
un buon numero di
palloni al centro del
campo. La sua presenza è una spina
nel fianco dei padroni di casa.
COPPOLA (6) –
Manovra in maniera impeccabile sulla
linea mediana, per i
suoi piedi transitano
tutti i palloni giocabili. Pericoloso anche
nel tiro.
FERRIGNO (6,5)
– Discreta prestazione sulla linea di
destra, presente in
attacco ma costretto a continui ripiegamenti per dare una
mano in mezzo al
campo.
SARLI (6) – Soffre la solitudine da Il portiere del Catanzaro Mancinelli
uomo solo in attacco, servito col contagocce dai compagni di squadra. Cerca di
farsi spazio nella difesa gialloverde, che risulta spesso un muro insormontabile.
BERARDI (6.5) – Buona freschezza sulla trequarti sinistra,
qualche incursione sotto rete. Cala alla lunga, ma finché ce la
fa, offre un importante contributo. Spigliato. Dal 31'st CIANNI (SV)
TOMI 6 – Tanta rabbia e buona volontà per cercare di interrompere le azioni avversarie, non riuscendovi più di tanto.
Grintoso.
Al tecnico delle Aquile Silipo non va giù il risultato del “Progreditur”
«Una sconfitta che non accetto»
Per l’allenatore la gara con la Scafatese “segnerà la svolta”
Fausto Silipo, trainer giallorosso
MARCIANISE – Il primo a
raggiungere la sala stampa
e a rendersi disponibile con i
giornalisti è Fausto Silipo,
allenatore del Catanzaro, al
quale la sconfitta con il Real
Marcianise è rimasta proprio indigesta.
«E’ una sconfitta che non
c’è - continua a ripetere posso accettare, e l’ho fatto
con estrema tranquillità, la
sconfitta patita domenica
scorsa in casa con la Vigor
Lamezia, ma quella di oggi
proprio no. Nonostante assenze importanti - fa rilevare Silipo - la mia squadra ha
giocato davvero un’ottima
gara, per cui posso affermare che il Catanzaro e i tifosi,
che anche oggi ci hanno seguiti qui in Campania, non
meritano questa classifica
deficitaria. Potevamo conquistare un punto prezioso
e sacrosanto per migliorare
la nostra graduatoria, purtroppo per noi loro sono stati più cinici e fortunati ed
hanno sfruttato l’unica oc-
casione che abbiamo concesso, grazie ad un infortunio
della nostra retroguardia.
Sia ben chiaro - ha tenuto ad
evidenziare Silipo - non vogliamo accampare alcun tipo di alibi per questa sconfitta arrivata contro una
buona squadra come il Real
Marcianise, anche se da loro
mi aspettavo qualcosa di
più».
Dopo appena quattro giornate disputate, che tipo di
campionato si traccia all’orizzonte? «Per quanto visto
fino ad oggi - ha riferito Silipo ai cronisti presenti al
“Progreditur” - posso affermare che riuscirà a vincere
questo campionato la squadra che meglio assimilerà le
sconfitte facendone tesoro
per traguardi più ambiti. Alla luce di ciò - ha aggiunto sono convinto che questo
Catanzaro possa lottare per
la vittoria finale ed arrivare
tra le prime cinque in graduatoria, posto utile per disputare i play off per la pro-
mozione in serie C/1».
Il Catanzaro al “Progreditur” di Marcianise ha accusato assenze importanti, prime fra tutte quelle del duo
d’attacco titolare: Bueno e
Frisenda. «Senza nulla voler
togliere a Sarli - ha sottolineato mister Silipo - che ha
disputato una buona gara
ma che non è il classico giocatore in grado di finalizzare determinate azioni, abbiamo accusato oltre il dovuto
le importanti assenze di Frisenda e Bueno, un buon giocatore d’attacco, con un fisico da granatiere, in grado di
fare la differenza in questa
categoria. Speriamo di recuperali al più presto e, magari, averli a disposizione già
domenica prossima nella
gara interna con la Scafatese, una partita che deve segnare per il Catanzaro una
vera svolta».
Assente mister Mimmo
Giacomarro, partito d’urgenza per la Sicilia per impegni familiari, a parlare da
parte del Real Marcianise è
il patron gialloverde Salvatore Bizzarro. Al presidente
si fa notare che è si è visto
un Real Marcianise in difficoltà nella prima frazione di
gioco, più accorto e cinico
nella ripresa, grazie, forse,
anche al cambio di modulo,
dal 3-5-2 al 4-4-2, e all’innesto di forze fresche come
Manco e Galizia.
«Il Real Marcianise - risponde Bizzarro - è una
squadra che può farsi male
da sola ed è ciò che è successo a Vibo Valentia, dove è
uscita sconfitta senza meritarlo affatto, ed in parte stava accadendo quest’oggi con
il Catanzaro. I giocatori devono capire che non è affatto importante il punteggio,
ma vincere le partite anche
con un solo gol di scarto, oggi, nella seconda frazione di
gioco l’allenatore e la squadra hanno assimilato questo
concetto ed è arrivata per
noi un’importante vittoria».
Pasquino Corbelli
35
Sport
Secondo tonfo casalingo consecutivo dei biancoverdi battuti dal Pescina
Lunedì 17 settembre 2007
Vigor, un brutto risveglio
I lametini non riescono a recuperare il gol di Sansone
4ª GIORNATA
VIGOR LAMEZIA
PESCINA
O
1
VIGOR (4-4-2): Furlan; Ciminari, Pascuccio (32’ st Porpora), Adani, Pippa; Carraro
(16’ st Marasco), Lopetrone,
Battisti, Riccobono; Alessandrì (25’ st Rosamilia), Lauria. In panchina: Parrotta,
Petrassi, Aloe, Clasadonte.
Allenatore: Ammirata
PESCINA (4-4-2): Mandrelli
6,5; Stroffolino 6, Celli 6,5,
Filippi 6,5, Silvestri 6; Laboragine 6,5, Giordano 6, De
Angelis 6, Sansone 6,5 (20’
st Censori sv); Berra 6,5 (35’
st Arcamone sv), Bettini 6
(40’ st Lomardo). In panchina: Bifulco, Ogliari, Luciani.
Allenatore: Cappellacci
ARBITRO: Guida di Torre
Annunziata (Alessi di Palermo e Drago di Caltanissetta).
MARCATORE: 18’ pt Sansone
NOTE: spettatori 2.500 circa. Ammoniti: Pascuccio, Lopetrone e Adani per la Vigor;
Giordano e Filippi per il Pescina. Angoli: 2 a 2 Recuperi: 2’pt e 5’ st
di PASQUALINO RETTURA
LAMEZIA TERME – Sarà
stata la “sbornia” del dopo
derby, ma contro il Pescina i
biancoverdi escono sconfitti
non riuscendo ad “espugnare” il “D’Ippolito”. E la seconda sconfitta consecutiva casalinga. Niente da fare. I segnali di una squadra che trova difficoltà a impostare il
gioco in casa si sono rivelati
una conferma anche ieri. E
non si dica che il gran caldo
ha fatto la sua parte perchè
gli oltre 30 gradi c’erano pure per gli ospiti. Sarà un caso
che i biancoverdi in trasferta
hanno conquistato tutti i 4
punti attuali in classifica?
Probabilmente no. E’ vero
che spesso gli episodi determinano il risultato, ma se la
Vigor oggi ha 4 punti in
classifica di cui 1 ottenuto a
Melfi e 3 a Catanzaro e 0 in
casa non può essere frutto
solo del caso.
Certamente se il match contro gli abruzzesi fosse finito
in parità non sarebbe stato
PAGELLE VIGOR LAMEZIA
Mandrelli salva il vantaggio sulla punizione di Carraro
uno scandalo. E’ vero infatti
che la Vigor ha giocato male,
con manovre prevedibili e
spesso imprecise, per non
parlare di una intensità di
manovra scadente, ma non è
una bugia sottolineare che
comunque per le azioni (poche) viste in campo da una
parte e dall’altra il pari sarebbe stato il risultato più
giusto.
Il calcio è bello perchè è inopinabile. Infatti a Catanzaro
con gli uomini contati i biancoverdi vincono, ieri con una
panchina di “lusso” (pur se
le assenze di Maisto e Ramora si sono rivelate più pesanti del previsto) la Vigor non
solo ha perso ma è sembrata
lontana parente di quella vista a Catanzaro appena una
settimana prima. Il derby insomma sembrava lontano
anni luce.
Eppure i biancoverdi partivano bene. Passavano solo
sei minuti quando Carraro,
sugli sviluppi di un’azione
manovrata, scodellava al
centro dell’area dove Lauria
impattava bene di testa girando di poco alto.
La velocità degli ospiti nel
ripartire cominciava a venir
fuori. Adani perche un contrasto a centocamo e Bettini
si trova solo davanti a Furlan, il portiere biancoverde
esce tempestivamente e in
scivolata evita il peggio. Non
può frci nulla però al 18’
quando Sansone penetra in
area dalla sinistra vince un
paio di contrasti e scarica il
sinistro sotto la traversa.
Al 25’ una punizione di Laboragine fa venire i brividi e
tre minuti dopo è Carraro a
indovinare la punizione giusta ma Mandrelli compie la
parta più difficile della partita salvando il vantaggio. L’azione però continua sulla respinta miracolosa del portiere ospite con Riccobono che
crossa dalla sinistra per la
“capoccia pelata” di Alessandrì in agguato in area piccola ma la sfera va di poco alta.
E’ troppo poco per cercare
il pareggio. I biancoverdi infatti non riescono a creare
altri seri pericoli fino alla fine dei primi 45’. Nella ripresa è di Lauria la prima conclusione verso lo specchio
della porta (11’), il tiro è debole e Mandrelli “l’accompagna” fuori.
Ammirata a quel punto decide di inserire Marasco, tenendo in campo sia Alessandrì che Lauria. Tre punte e
mezza considerato che c’è
anche Riccobono in campo
che passa sulla destra tornando a sinistra quando
esce Alessandrì che dal metà
primo tempo stava giocando
con una benda per una ferita
sopraccigliare. Marasco, all’esordio, ha la palla buona
(17’) per pareggiare incuneandosi in area dopo uno
scambio con Riccobono ma
si attarda al tiro e Filippi lo
chiude. Pericolo in contropiede quando al 21’ Bettini
mette al centro per il nuovo
entrato Censori ma Pascuccio in scivolata lo anticipa.
La volontà c’è ma le idee
mancano alla Vigor chiusa
anche dal muro eretto davanti a Mandrelli. Spesso
erano in 10 a difendere il
vantaggio.
L’ultimo brivido arriva al
38’ quando Porpora, entrato
al posto di Pascuccio, svetta
di testa su calcio d’angolo, la
traiettoria però e centrale e
Mandrelli salva in due temp
sulla linea. Non succede più
nulla, la Vigor chiude disperatamente in avanti ma i
gialloblù di Cappellacci si
chiudono e gli spazi non si
trovano. Finisce il matche e
la squadra a capochino torna negli spogliatoi. I biancoverdi non se la sentono nemmeno di andare a salutare i
propri sostenitori, sia quelli
della est che ancora una volta non si sono risparmiati,
che quelli della tribuna. Catanzaro è lontana.
FURLAN (6) – Tutto sommato non ha avuto molto da fare.
Sul gol degli ospiti non ha rensponsabilità. Il sinistro di Sansone era troppo forte e troppo ravvicinato per poter opporsi.
CIMINARI (5,5) – Il gol lo ha realizzato il suo diretto avversario. Certo la responsabilità non è solo sua ma a Sansone gli ha concesso troppo spazio.
PASCUCCIO (6,5) – In difesa non sbaglia un intervento.
In qualche circostanza evita guai. Ammirata lo ha sostituito
per far posto a Porpora ma ovviamente non per demeriti.
Dal 32’ st PORPORA (6) – Finalmente il capitano è tornato. E lo si vede quando di testa svetta in angolo, peccato
che la palla Mandrelli se la trova fra le mani.
ADANI (6) – La velocità di Berra e Bettini lo mettto in crisi
ma non così tanto da causare danni. Più che al centro della
difesa infatti i biancoverdi hanno sofferto sugli esterni.
PIPPA (5,5) – Stesso discorso di Ciminari. Laboragine lo
mette sotto, e non poco.
Tra l’altro sbaglia anche
più di un cross al centro
quando si propone in fase
di spinta.
CARRARO (5,5) – Era
partino benino con qualche
spunto interessante. Poi si
è visto poco. Dal 16’ st
MARASCO (5,5) – Dopo
tre giornate di squalifica
tornava disponibile per la
prima volta in questo campionato. Gli manca certo il
ritmo partita però l’occasione che gli è capitato poteva
decisamente sfruttarla meglio.
BATTISTI (5,5) – Ha
perso le misure. Nel senso
che a volte lo si vedeva
troppo avanzato e a volte Parata su Porpora nel finale
troppo arretrato tant’è che
raramente lo si è visto nel
vivo del gioco. Capita.
LOPETRONE (6) – E che gli si può dire ad un diciannovenne che comunque ha giocato molti palloni sbagliandone
pochi. Certo il grigiore generale lo investe ma comunque la
sua prestazione è stata sufficiente per intelligenza tattica e
personalità.
RICCOBONO (6) – Corre tanto, cerca d inventare e di
scardinare la difesa ospite. Qualche errore nel mettere il
pallone in area lo ha fatto ma è stato tra quelli (pochi) che si
è visto di più.
ALESSANDRÌ (5,5) – Nel primo tempo in uno scontro
con il portiere rimedia una brutta botta fra lo zigomo e il naso. Alla fine gli sono stati praticati alcuni punti di sutura. Un
episodio che ha certamentre influito sulla sua prestazione.
Dal 25’ st ROSAMILIA (SV).
LAURIA (5,5) – Si era fatto notare subito andando ad impattare di testa su un cross di Carraro. Poi no è riuscito a
trovare gli spazi giusti e quindi ha inciso poco.
L’allenatore non cerca scuse per la sconfitta. Cappellacci ammette: « Abbiamo avuto un pizzico di fortuna»
Ammirata: «Siamo venuti meno sul piano agonistico»
Vincenzo Riccobono salta Laboragine
LAMEZIA TERME - Alfonso
Ammirata tarda un pò prima di arrivare in sala stampa. Si ferma a discutere lontano da orecchie indiscrete
con il direttore generale Carmine Donnarrumma.
Poi arriva in sala stampa e
senza troppi giri di parole afferma: «Che era una partita
difficile lo sapevo e che incontravamo un avversario di
qualità anche, avrebbe vinto
la squadra che sfruttava meglio gli episodi, così è stato
per il Pescina che ha capitalizzato l’unica occasione della
gara e poi ha gestito la partita partendo in contropiede
creandoci qualche altro problema. L’unico errore nostro
è stato quello di non aver inciso negli ultimi 20 metri come invece avevamo fatto in
altre occasioni». Poi analizza
la gara e soprattutto la brutta prestazione della squadra:
«Sicuramente sul piano agonistico è venuto meno più di
un giocatore rispetto ad una
settimana fa, naturalmente
mi aspettavo anche qualche
calo mentale di qualcuno per
i troppi elogi che abbiamo ricevuto dopo Catanzaro, al di
là di questo sapevo che sarebbe stata una partita difficile
contro un avversario che ha
le stesse nostre caratteristiche e poi una volta che ha
trovato il gol tutto per loro è
diventato più facile». Comunque per Ammirata «non
eravamo dei fenomeni la
scorsa settimana e non siamo brocchi nemmeno adesso
che abbiamo perso in casa
per la seconda volta, anche
perchè nel secondo tempo abbiamo cercato di scardinare
la loro difesa che si era chiusa con 10 uomini dietro la linea della palla, tra l’altro è
una squadra fisicamente alta e quasi sempre hanno
avuto la meglio nel gioco aereo».
Insomma, per la Vigor deicsamente un passo indietro:
«Non eravamo quelli della
settimana scorsa e i miei giocatori li avevo avvisati dell’effetto contrario che poteva avvenire dopo Catanzaro. Comunque il pareggio lo abbiamo cercato, abbiamo trovato
una difesa molto forte, arcigna, e le poche palle che abbiamo avuto dovevamo sfruttarle meglio. Qualche episodio lo abbiamo avuto e non
siamo stati fortunati.
Quando giochi a specchio è
difficile trovare buone soluzioni. Se non hai giocatori
che saltano l’avversario nell’uno contro l’uno sicuramente hai difficoltà». Rammaricato anche per il pubblico. «Perdere la seconda volta
di fila è una cosa antipatica,
cercheremo di fare meglio alla prossima. C’è da lavorare aggiunge - soprattutto sul
piano mentale perchè questa
sconfitta non deve lasciare
nessun segno, dobbiamo capire gli errori che abbiamo
fatto e su quelli lavorare per
migliorarci». Tranquillo, ovvimente, il tecnico ospite
Cappellacci che elogia la Vigor: «Chiaramente il vantaggio giunto inaspettato ci ha
favorito, però siamo riusciti
a conservarlo ripartendo bene nel momento in cui si soffriva cercando il raddoppio.
Per vincere contro una squa-
dra forte come la Vigor ci
vuole anche un pizzico di fortuna, lo ammetto, che l’abbiamo avuta e tutto sommato
non conosco i demeriti della
Vigor».
E aggiunge: «Avevamo
paura della qualità che la Vigor dispone in avanti e sugli
esterni, e quindi chiaramente abbiamo fatto la partita su
di loro. Sapevamo che loro ci
tenevano tanto a vincere dopo la vittoria di Catanzaro,
mentre noi avevamo bisogno
di rastrellare un punticino,
ne sono arrivati tre e penso
senza nemneno rubare troppo. La Vigor mi ha fatto
un’ottima impressione, ha
gente di qualità che non butta palla, sono sempre molto
ordinati. Non mi è sembrato
che buttassero palloni in
avanti a caso, cercavano
sempre di fraseggiare prima
di arrivare nelle zone dove
mettere la palla. Rispetto a
quello che ho visto fino adesso la Vigor mi è sembrata
un’ottima squadra che gioca
anche bene».
p. r.
36
Sport
Il Celano sfrutta le occasioni, gli ipponiani sbagliano uno dei due rigori concessi
Lunedì 17 settembre 2007
Vibonese, trasferta amara
Sotto di due reti, accorcia Mastrolilli dagli 11 metri
4ª GIORNATA
CELANO OL.
VIBONESE
2
1
CELANO (4-3-3): De Felice
7; Zanon 7, Pepe 7, De Maio
6,5, Morgante 7; Scoponi 5,5
(1’ st Del Grosso 6), Barrionuevo 7,5 (28’ st Bacchi sv),
Giannusa 6,5; Mignogna 6,
Bastianini 6, Dionisi 7 (41’ st
Barraco sv). In panchina:
Vurchio, Lo Coco, Mazzarani, Rocchi. All.: Modica 7.
VIBONESE (4-3-1-2): Panico
5,5; Cutrupi 4,5, Occhipinti
6, Fabbro 5,5 (35’ st Boemia
sv), Orefice 6; Cordiano 5,5,
Ruscio 5,5 (1’ st Guastella 6),
Di Mauro 5; Corapi 6,5; Mastrolilli 5, Lasagna 6 (25’ st
Zampaglione 5,5). In panchina: Farinelli, Calabrò, Villa,
Di Stani. All.: Di Somma 5,5.
ARBITRO: Lupo di Matera
6.
MARCATORI: pt 34’ Mignogna (C, rigore), st 5’ Barrionuevo (C), 50’ Mastrolilli (V,
rigore).
NOTE: Spettatori paganti
600. Incasso 2.000 euro.
Ammoniti Dionisi, Bacchi e
Fabbro. Angoli 4-7. Recupero 1’ pt e 5’ st.
di ALESSANDRO CAVASINNI
CELANO – Trasferta amara
quella in terra abruzzese per
la Vibonese, costretta alla resa da un ottimo Celano.
I rossoblù non sono riusciti
a ripetere la bella vittoria
contro il Real Marcianise di
una settimana fa e così hanno perso l’imbattibilità stagionale. C’è da dire, però, che
dinanzi hanno trovato il Celano migliore di queste prime giornate, tra l’altro reduce dall’importante vittoria
esterna con l’Igea Virtus, che
ha notevolmente galvanizzato l’ambiente marsicano.
Al solito 4-3-3 di marca zemaniana di Modica, Di Somma risponde con un 4-3-1-2,
lasciando Corapi libero di
galleggiare alle spalle del
tandem offensivo MastrolilliLasagna. L’ala di casa Dionisi, però, comincia a fare danni sulla sua fascia sinistra,
costringendo spesso Cutrupi
ad andare in affanno. Al 4’,
infatti, è pregevole l’azione
PAGELLE VIBONESE
Mastrolilli, autore del gol rossoblù, in azione
solitaria di Dionisi, ma il suo
tiro risulta centrale. Cordiano prova a imprimere coraggio ai suoi direttamente da
calcio piazzato: sfera alta. Al
22’ l’ariete Bastianini (al debutto davanti ai suoi tifosi)
controlla spalle alala porta e
conclude: Panico è costretto
alla respinta.
Il Celano preme con continuità e la Vibonese non riesce ad uscire dal guscio. Al
27’, sugli sviluppi di un angolo di Zanon, Giannusa ci
prova dal limite, con la palla
che sibila alla destra del palo
della porta di Panico. Il gol è
nell’aria e arriva puntuale al
34’. Cutrupi, in area, si lascia aggirare da Dionisi, che
salta anche Cordiano e viene
steso. Per Lupo di Matera si
tratta di calcio di rigore. Mignogna spiazza Panico e fa
1-0.
La reazione della Vibonese
non si fa attendere. Al 37’
Corapi (il migliore dei suoi)
lancia in verticale per Lasagna, l’attaccante aggira anche De Felice ma, da posizione defilata, coglie il palo. Il
Celano chiude col fiatone, e
solo per pochi centimetri un
colpo di testa di Fabbro, su
assist di Di Mauro, non centra il bersaglio.
Nella ripresa non c’è più
Ruscio, infortunato, e al suo
posto entra Guastella, con Di
Somma che ridisegna lo
schema in un più offensivo
4-2-3-1. Negli abruzzesi dentro Del Grosso per Scoponi.
Ma non c’è neppure il tempo
per disporsi in campo che il
Celano raddoppia. E’ il 5’
quando una sassata su punizione di Barrionuevo s’insacca nell’angolino alla destra
di Panico. Sinistro alla Roberto Carlos per il regista argentino e 2-0.
Il doppio svantaggio mortifica le velleità di rimonta dell’undici calabrese, che accusa il colpo vistosamente. Ancora Corapi prova ad accendere l’interruttore servendo
Lasagna, De Felice, però, è
ottimo nell’uscita e salva la
sua porta.
La Vibonese si scopre e fatalmente presta il fianco alle
ripartenze del Celano. In
una di queste, al 23’, Mignogna sventaglia per Dionisi
accorrente sulla corsia opposta, ma il suo sinistro risulta
troppo centrale. Al 38’, comunque, gli ospiti avrebbero
la possibilità di riaprire il
match, quando l’arbitro decreta il penalty per un contatto tra Pepe e Zampaglione. Di Mauro, però, calcia
centrale e De Felice può respingere agevolmente, poi
Cordiano viene anticipato in
corner.
Di Somma rimescola più
volte le carte, finendo il match con una sorta di 4-2-4, disponendo Corapi e Guastella
larghi, con Mastrolilli e
Zampaglione di punta. Tutto
vano, però, poiché il Celano
chiude bene tutti i varchi,
non lasciando ai rossoblù la
possibilità di rendersi pericolosi.
L’ultimo sussulto della gara cade al 95’, nell’ultimo secondo di recupero. Lupo è
costretto a fischiare il terzo
rigore di giornata per un fallo di Bacchi su Guastella lanciato in area. Sul dischetto
questa volta va Mastrolilli, e
il numero 9 non sbaglia, siglando l’effimero gol che dimezza lo svantaggio ma non
basta per portare punti utili.
Una sconfitta meritata per la
Vibonese, come ammetterà
più tardi in sala stampa anche il tecnico Di Somma.
PANICO (5,5) – Il portierone rossoblù non appare in grande
giornata, sbagliando qualche presa di troppo. Non sembra
del tutto incolpevole neanche sul bolide di Barrionuevo che
porta allo 0-2: il tiro è potente, ma la sfera s’insacca sul suo
palo di copertura.
CUTRUPI (4,5) – Soffre le incursioni di un indiavolato Dionisi sin da subito. In avanti non si vede mai e, spesso, si fa trovare fuori posizione in fase di copertura. Giornata nera.
OCCHIPINTI (6) – Fa quello che può, limitando le scorribande avversarie. Sempre pulito e ordinato negli interventi.
FABBRO (5,5) – Un po’ nervoso nel finale di gara, rimedia
un giallo evitabile. Per il resto non se la cava malissimo, anche se soffre qualche amnesia di troppo. Dal 35’ st BOEMIA
(SV).
OREFICE (6) – Assieme a
Occhipinti si rivela il migliore
della difesa. Non soffre particolarmente Mignogna e
dalla sua fascia il Celano
non sfonda quasi mai. Pecca in fase d’appoggio, ma
va detto che i compagni lo
aiutano poco e male.
CORDIANO (5,5) – Cerca qualche sortita offensiva
che però non vanno mai a
buon fine. Il capitano ci mette cuore e grinta, eppure
non basta per ottenere punti.
RUSCIO (5,5) – Gioca solo 45’, uscendo per infortunio nell’intervallo. A lui Di
Somma chiede interdizione
e geometrie, ricevendo in
cambio solo la prima. Poca
lucidità quando si tratta di
far ripartire l’azione. Dal 1’ st
GUASTELLA (6) – Entra
al posto di Ruscio e si piaz- Capitan Cordiano
za alto a destra. Non demerita affatto, guadagnandosi anche il rigore dell’effimero 1-2.
DI MAURO (5) – Poco, troppo poco per un calciatore della
sua esperienza. Ha sulla coscienza anche il rigore del possibile 1-2, e con ancora sette minuti da giocare tutto sarebbe
stato possibile.
CORAPI (6,5) – Nettamente il migliore per la Vibonese.
Sforna assist preziosi, non sfruttati dai compagni, e giocate
utili. Peccato che ieri abbia predicato nel deserto.
MASTROLILLI (5) – Giornataccia. Certo, lui non ha tutte le
colpe, ma è anche vero che la palla va cercata e non solo ricevuta. Il suo apporto alla causa, ieri, è stato davvero esiguo.
Segna su rigore il gol della bandiera.
LASAGNA (6) – Meglio di Mastrolilli, per vivacità e movimento. Buon primo tempo, scompare nella ripresa, complice
anche lo spostamento sulla sinistra. Dal 25’ st Zampaglione
(5,5) – entra negli ultimi venti minuti e si piazza al fianco di
Mastrolilli. Dovrebbe dare più peso all’attacco, ma finisce per
pestare i piedi al suo compagno.
a.c.
L’allenatore rossoblù fa autocritica e va giù duro. Il pipelet Panico: «Ci vuole più grinta, partiti contratti»
Di Somma: «Abbiamo disputato una pessima gara»
CELANO – Una sconfitta amara per la Vibonese, che al Nuovo Comunale di Celano
perde l’imbattibilità in campionato e, soprattutto, esce ridimensionata dopo un
buon avvìo di stagione.
Tesi, questa, avallata anche da Di Somma,
tecnico dei rossoblù, che senza giri di parole analizza l’incontro. «Abbiamo disputato
una pessima partita, uscendo meritatamente sconfitti. Almeno, spero, servirà a
farci tornare con i piedi per terra». Va giù
duro l’allenatore, dopo un incontro che,
evidentemente, lo ha deluso profondamente. «Abbiamo chiaramente sbagliato l’approccio alla partita. E se nel primo tempo
qualcosa di salvabile si può trovare, nella
ripresa siamo decisamente andati male. Mi
auguro che non sia questa la vera Vibonese».
Che prospettive può avere la squadra?
«Solo la salvezza. Cercheremo di migliorare la classifica dello scorso anno, provando
a salvarci il più presto possibile». Tornando alla gara di oggi, abbiamo visto una Vibonese camaleontica, che è passata dal 4-31-2 iniziale al 4-2-3-1 del secondo tempo, finendo la gara con un ultraoffensivo 4-2-4.
Come mai tante variazioni di modulo tattico? «Perché abbiamo provato a rimontare
cercando di allargare la difesa del Celano.
Inizialmente ho schierato Corapi alle spalle
dei due attaccanti Mastrolilli e Lasagna
perché pensavo che tra le linee poteva esse-
Il tecnico della Vibonese Di Somma ed il portiere Panico
re più pericoloso e infatti le nostre migliori
occasioni sono nate dai suoi piedi. Poi, nel
secondo tempo, trovandoci sotto, abbiamo
provato con tre uomini dietro Mastrolilli,
ma non è andata bene».
Qual è il motivo principale della sconfitta? «Abbiamo commesso troppi errori in fase di ripartenza. Siamo stati lenti e imprecisi e, infatti, i gol del Celano sono nati da
due nostre disattenzioni». Di fronte, co-
munque, c’era un ottimo Celano. Se l’aspettava così pimpante? «Assolutamente sì. Loro hanno giocatori ottimi e sapevamo che
ci avrebbero aggrediti dal primo minuto di
gioco. La cosa che mi dispiace maggiormente, ripeto, è che siamo stati puniti dai
nostri errori».
Panico, portiere della Vibonese, analizza
così la gara: «Nel primo tempo siamo partiti contratti, subendo l’avversario. Il Celano
gioca in velocità: noi lo sapevamo, ma abbiamo comunque commesso diversi errori.
Purtroppo spesso è mancata la cattiveria,
sia nel riconquistare palla, sia in avanti.
Nella prima frazione, anche noi abbiamo
avuto le nostre opportunità, ma non siamo
riuscite a sfruttarle. Peccato, avremmo
avuto bisogno di una grinta maggiore,
perché in questa categoria lo spirito di
squadra è molto, se non tutto».
Contento Modica, tecnico degli abruzzesi,
al loro secondo successo di fila. La squadra
comincia a intendersi come vuole l’allievo
di Zdenek Zeman e contro la Vibonese si è
visto un ottimo Celano. «E’ chiaro che sono
soddisfatto, sia per la prestazione che per i
tre punti. Ho visto anche belle giocate, segno che i ragazzi cominciano a prendere
confidenza con i meccanismi e ad avere più
coscienza dei propri mezzi. E’ una squadra
abbastanza giovane e per questo motivo ha
bisogno di tempo per crescere».
a. c.
Sport
ilQuotidiano
3ª GIORNATA
SERIE D
Barletta - S.Felice
2-0
Brindisi - H.Venosa
2-1
8’ Pinto (B), 24’ De Palma (B); 12’ Carlino
(HV)
Grottaglie - Francavilla 2 - 2
3’ e 20’ pt Simonetti (G); 1’st e 9’st rig. Chisena (F)
GROTTAGLIE. Ranko Lazic
parla al termine della gara
giocata in un clima quasi estivo sul manto erboso di Grottaglie. “Da dove vogliamo iniziare - domanda il tecnico rossoblu -, dal fatto che anche
questa volta mi è andata bene
con il Grottaglie?”
Ormai sono anni che Lazic lavora in D e nei gironi meridionali e quindi ci si può può permettere diparlare di una partita in termini meno formali e
quasi amichevoli. In effetti, il
tecnico balcanico ha perso solo una volta contro il Grottaglie, per l'esattezza un derby
quando era alla guida del
Manduria. “Un terreno infame e tanto vento quella domenica - ha ricordato -. Perdevamo 3-0 a fine primo tempo e la
mia squadra sfiorò la rimonta. E' andata meglio questa
volta che la rimonta è stata
completata”. 2-0 per il Grottaglie a fine primo tempo.
“Già, due gol sotto, come era
accaduto alla prima giornata
con il Savoia, ed anche questa
volta il Francavilla ha trovato
la forza per reagire e rimontare lo svantaggio”. Cosa ha
detto Laziz alla squadra nell'intervallo? “Che dovevamo
giocare come sappiamo fare.
Sul 2-0 per il Grottaglie ci stavamo disunendo, avevamo
perso la bussola e quello non
era l'atteggiamento giusto. Ai
ragazzi ho detto di farmi un
favore. Si poteva anche perdere per 3-0, però dovevamo fare la nostra partita, perché
ero convinto che in quel modo
i due gol potevano essere recuperati. Sono stati bravi a recepire il messaggio ed a tornare in campo con una certa
determinazione”. L'arbitro è
stato molto contestato dal
pubblico di casa per avere assegnato il rigore che poi Chisena ha trasformato in 2-2 ed
avere negato la massima punizione ai padroni di casa in
due circostanze che vedevano
per protagonista Diallo.
“Il rigore che ci è stato concesso - continua Lazic - non l'ho
visto molto bene. Mi è parso di
scorgere una trattenuta ai
danni di Diallo. I presunto fallo di mano del mio difensore
nel secondo tempo lo reputo
inesistente perché la palla è
stata colpita con la spalla,
mentre nel primo tempo Diallo era a terra e la palla gli è carambolata sul braccio, ma
non c'era la volontà del difensore di colpirla”. Pari giusto?
“Complessivamente direi di
si.
Il Grottaglie ha fatto molto
più di noi, in particolare dopo
il nostro pareggio, ma si è
trattato più che altro di un costante possesso di palla che
non è mai sfociato in azioni
pericolose, ma piuttosto in tiri
alla distanza che non hanno
impensierito Mancino.
Al contrario direi che il
Francavilla è andato più vicino al gol, con Di Senso, Chisena e Del Prete. Anche Colluto
ha fatto un ottima partita, ma
credo che quei due davanti
siano davvero un valore aggiunto per questa categoria”.
Le prospettive quali sono?
“Dobbiamo divertirci, fare un
buon campionato e divertirci.
Credo che con un paio di sforzi della società questa squadra possa diventare uno scomodo cliente per tutti. Stiamo
vedendo di arricchire il parco
degli under ed assicurarci un
centrocampista. Ora pensiamo al Pomigliano che sarà
uno scomodo cliente domenica prossima”.
Lavello - Gragnano
0-1
Matera - Giugliano
0-2
16’ Del Gaudio
7’ Albadoro, 29’ st Di Gioacchino
Pomigliano - Quarto 0 - 0
Sapri - Bitonto
0-1
Savoia - Ischia
2-2
V.Unitis - Fasano
1-1
3’ Pignatta
6’ Orefice (I), 16’ Incoronato (S), 37’ Mattera (I), 8’ st Incoronato (S)
21’ Giacco (F), 44’ Aliberta (V)
Squadre
BARLETTA
BITONTO
GROTTAGLIE
BRINDISI
GRAGNANO
FRANCAVILLA
ISCHIA
VIRIBUS U.
POMIGLIANO
FASANO
SAPRI
H. VENOSA
S. FELICE
GIUGLIANO
SAVOIA
QUARTO
MATERA
LAVELLO * (-1)
Punti Gioc.
9
9
7
6
6
5
5
5
4
4
3
3
3
3
2
1
0
-1
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
Casa
V
2
1
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P
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0
Reti Casa Reti Fuori Reti Totale
Totale
Fuori
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0
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V
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F
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F
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5
8
5
5
7
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6
5
4
3
1
4
7
4
6
4
6
7
7
5
Marcatori
prossimo turno: 23/09 ore 15
Bitonto - Barletta
Fasano - Savoia
FRANCAVILLA - Pomigliano
Giugliano - Sapri
Gragnano - V.Unitis
H.VENOSA - Grottaglie
Ischia - Brindisi
Quarto - MATERA
S.Felice - LAVELLO
37
3ª giornata
Girone H
16’ Pinto, 25’ Tangorra
Lazic: «Tradizione
favorevole per me
al D’Amuri»
•Lunedì 17 settembre 2007
4 Reti: Disciglia (Sapri, 1)
3 Reti: Del Prete (Francavilla); Marchi (Grottaglie)
2 Reti: Laviano, Pinto (Barletta); Pignatta (Bitonto);
Corazzini (Brindisi); Giacco (Fasano); Chisena (Francavilla, 1); Chiesa, Simonetti (Grottaglie); Impagliazzo, Orefice (Ischia); Ancora (Lavello, 1); Umbro (Sapri); Incoronato (Savoia); Aliberta (Viribus U.)
1 Rete: 40 giocatori
A sinistra
Ranko Lazic
Primo tempo da incubo del Francavilla, ripresa da big come già è successo col Savoia
Chisena agguanta il Grottaglie
Accorcia le distanze e realizza il rigore del pareggio
GROTTAGLIE
FRANCAVILA
2
2
GROTTAGLIE (4-4-2): Laghezza
6; D'Amario 6,5, Petrelli 6, Di
Donna 6, Cormio 6 (21' st Lops
6); Lenti 6, Marchi 6,5, Marini
6,5, Chiesa 6,5; Simonetti 7 (21'
st Pirone 6), D'Amblé 6 (26' st Lacarra sv). A disp.: Annicchiarico,
Carlucci, Arcadio, Piroscia. All.:
Del Rosso 6,5.
FRANCAVILLA (4-4-2): Mancino 6; Autiero 6, Diallo 6,5, Romeo 6, Nicolao 6 (32' st Pioggia
sv); Colluto 6,5, Mels 6, Folino 6,
Di Senso 6,5; Chisena 7 (40' st
Gioia sv), Del Prete 7 (35' st De
Freitas sv). A disp.: Bruno, Marziale, De Gennaro, Farinola. All.:
Lazic 6,5.
ARBITRO: Gavillucci di Latina 6
RETI: pt 4' e 20 Simonetti (G); st
1' e 8' rig. Chisena
NOTE: spettatori 900 circa. Ammoniti: Di Donna, Mels, Nicolao,
Colluto, Chisena e Folino. Angoli
4-2 per il Grottaglie. Recupero:
pt 1; st 6'.
GROTTAGLIE. Il Francavilla
dai due volti esce imbattuto dal
terreno di gioco di Grottaglie. Un
primo tempo opaco dei lucani,
che si svegliano nei minuti finali
dello stesso, per dare uno scatto
decisivo in avvio di seconda frazione. Si mette subito in salita la
partita per i giocatori lucani.
Chiesa inventa un delizioso assist in profondità per Simonetti.
L'attaccante scatta sul filo del
fuorigioco e batte a rete col sinistro. Mancino respinge, ma l'attaccante riesce a riprendere ed a
insaccare.
Il Francavilla prova a reagire
ed al 13' prova a trovare la via del
gol direttamente su calcio piazzato. La battuta a rete di Genny Del
Prete incoccia sulla barriera. La
sfera termina dalla parti dell'appostato Chisena che prova la
volée, ciccando però la palla. Gli
ospiti, tuttavia, non riescono ad
attaccare in modo costante ed il
Grottaglie difende con disinvoltura e cerca di pungere in contropiede. Al 20', arriva il raddoppio
della compagine di casa. Gran bel
LE PAGELLE
A sinistra Antonio
Chiserna
gol di Simonetti che bissa subito
la prima marcatura in maglia
biancazzurra. L'attaccante riceve
dal fantasista Chiesa al limite dell'area, finta l'apertura di gioco
sulla sinistra per poi lasciar partire un preciso sinistro che sorprende Mancino scavalcandolo.
Azione tambureggiante del Grottaglie al 32'. D'Amblé mette al
centro ma Marini è anticipato di
un soffio; la palla torna a D'Amblé che rimette al limite per lo
stesso Marini. Tocco per Lenti
che finta e tira verso il secondo
palo lambendolo. Gli ospiti non
riescono a sfondare nei quindici
metri finali ed allora provano dal
limite. Di Senso impegna severamente Laghezza al 37'. Il tiro è
preciso e potente, ma il portiere
di casa con un intervento in bello
stile, alza la traiettoria sopra la
traversa. Gran giocata di Del Prete al 40'. Raggiunto da un lancio
lungo stoppa con petto e scaglia
un destro dal limite che sfiora
l'incrocio dei pali. La partita si
mantiene su ritmi piacevoli. I tarantini reclamano per un rigore
non concesso (sospetto fallo di
mano di Diallo su D'Amblé) e sul
ribaltamento di fronte ancora Del
Prete fa la barba al palo.
Lazic evidentemente si fa sentire negli spogliatoi. Il Grottaglie
invece ci esce in ritardo e solo dopo 25 secondi dall'inizio della ripresa, Chisena trova spazio sulla
destra, si avvicina all'area e fa
partire un preciso fendente che
batte Laghezza sul primo palo.
Ancora Chisena al 7' si produce
in bella iniziativa, ma dalla parte
opposta: crossa verso i secondo
palo per l'accorrente e libero Colluto che però calcia malissimo.
Passa solo un minuto ed il
Francavilla pareggia. Il direttore
di gara assegna un discusso calcio di rigore che Chisena trasforma.
Il Grottaglie reagisce. Subito,
D'Amblé e Marini, provano a infliggere un nuovo gap all'undici
di Lazic. I tiri sono fuori misura.
Al 17', Colluto mette al centro la
testa, fasciata visibilmente sin
dall'avvio, di Del Prete, che manca di poco il clamoroso sorpasso.
La partita cala un po' di tono,
complici le elevate temperature e
comunque il ritmo sostenuto con
cui è stata giocata per un'ora abbondante. Il Grottaglie cerca in
qualche modo di rifarsi sotto e si
affida a Chiesa, che ci prova da
fuori (non inquadra la porta) e
Lacarra (para facile Mancino).
L'ultima occasione significativa è
di marca rossoblu. Di Senso prova a sorprendere Laghezza su
calcio di punizione, ma la parabola termina fuori dalla specchio
della porta. Può dirsi soddisfatto
Ranko Lazic, che conferma la
sua tradizione positiva contro i
tarantino (ha perso solo una volta) e pensa già al confronto casalingo con il Pomigliano, forte di
tre risultati utili si fila.
ci.sa.
MANCINO 6 - Non può fare più di quello che fa
in occasione del primo gol, mentre sul secondo
dobbiamo imputargli qualche responsabilità
nel posizionamento. Per il resto ordinaria amministrazione.
AUTIERO 6 - Primo tempo sotto la sufficienza,
ma si riprende nella ripresa per guadagnarsi la
giusta pagnotta.
DIALLO 6.5 - Un armadio di ebano al centro
della difesa. Talora goffo negli interventi e non
impeccabile nell'applicazione del fuorigioco, ma
complessivamente positivo.
ROMEO 6 - Stenta nel primo tempo, ma nella ripresa crea una diga dinanzi a Mancino e gli attaccanti del Grottaglie incontrano serie difficoltà nel superarlo.
NICOLAO 6 - Partita senza infamia e senza lode
per il classe '89, soprattutto se essa viene relazionata all'età.
COLLUTO 6.5 - Buoni spunti e buon livello di
pericolosità che tuttavia riteniamo possa essere
aumentato di qualche tacca.
MELS 6 - Molto arcigno, ma non sempre puntuale negli interventi. Pensiamo che il Francavilla abbia perso qualcosa in quel settore di campo, con la partenza di Manco.
FOLINO 6 - Deve far fronte ad un centrocampo
avversario ben collaudato e di riconosciuto valore. Più impegnato in copertura non sostiene
molto le iniziative offensive.
DI SENSO 6.5 - Positivo sulla sua fascia di competenza dove riesce ad emergere con il passare
dei minuti. Una conferma meritata per un giocatore importante.
CHISENA 7 - Viaggia a corrente alternata ma è
un giocatore prezioso per lo scacchiere di Lazic.
Due reti in otto minuti poi impreziosiscono la
sua prova che diventa determinante.
DEL PRETE 7 - E' il capocannoniere in carica
del gruppo H di serie D e la sua riconferma è
principale acquisto della dirigenza rossoblu.
Tecnico, agile e sempre pericoloso. Un po' si
sfortuna ma il giudizio non può dipendere dal
gol per un attaccante di categoria superiore.
Pioggia sv - Entra al posto di Nicolao ad un
quarto d'ora dal termine. Poco per giudicarlo.
De Freitas sv - Entra per Del Prete a 10' dal termine.Gioia sv - Entra per Del Prete a 5' dal termine.
Lazic 6.5 - Ci mettiamo la mano sul fuoco. Nell'intervallo ha pungolato la sua squadra che in
8' ha ristabilito la parità in avvio di ripresa. Non
può essere soddisfatto del primo tempo, ma si
deve dare atto che la squadra in campo è messa
con un certo criterio. .
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ilQuotidiano
Sport
Squadra apatica e turbata dai vari acquisti (solo trattative) annunciati e non arrivati
Lunedì 17 settembre 2007•
3ª GIORNATA
Matera brutto e perdente
Albadoro e Di Gioacchino regalano i tre punti al Giugliano
MATERA
GIUGLIANO
Solo i rinforzi
possono guarire
il coma attuale
0
2
MATERA (4-4-2) Petruzzelli 5,5; D. Grassani 5,5, F.
Grassani 5,5, Raimondi 5,5,
Della Corte 5; Scudiero 5,5,
Gambino 5,5 (7' st Zaro 5,5),
Lottino 5 ( 8' st Risi 5,5), Selvaggi 5,5; Marsico 5,5, Di
Tacchio 5 (25' st Schettino
sv). A disp.: Nettis, Pascale,
Farace, Di Giacomo. All.
Raimondi 5
GIUGLIANO: (4-4-1-1)Musella 6, Simonetti 6, Varchetta 6, Barbato 6, Ciccarelli 6; Di Gioacchino 7, Trovato 6, Boemio 6 ( 20' st Pini
5,5), Albadoro 6,5 (40' st Pini sv); Liberti 6,5; Flaminio
6 (34' st De Matteo sv).
A disp.: Di Meglio, Poziello,
de Tota, Avolio. All. De Simone 7
ARBITRO: Nucci di Lecce 6
RETI: 7' pt Albadoro (G); 29'
st Di Gioacchino (G).
NOTE: Terreno in ottime
condizioni. Spettatori circa
500 con sparuta rappresentanza ospite. Ammoniti:
Della Corte e Scudiero del
Matera; Boemio, Pini, Trovato e Albadoro del Giugliano. Angoli 5-2 per il Matera.
Recupero: 1' pt; 5' st.
MATERA- Giugliano sorride, Matera sprofonda. Albadoro e Di Gioacchino
stendono un Matera troppo
brutto per essere vero nel
giorno della più brutta prestazione della gestione Raimondi. Giugliano scaccia le
nubi e apre la crisi del Matera. Terza sconfitta per la
squadra di Aldo Raimondi
dopo altrettante giornate di
campionato ed è già situazione di bocciatura generale. Troppo presto per butta-
La squadra scesa in campo ieri (foto in pagina di Videouno)
La rtifoseria biancazzurra ieri delusa e giù fischi
re tutto all’aria. bisogna ripartire dai rinforzi mirati e
un pizzico di serenità in più
alla squadsra turbata anche
dalle voci dei tanti arrivi annunciati che hanno certamente contribuito ad instaurare un clima di incertezza.
Il risultato è stato quello di
vedere una squadra che ha
giocato sui carboni ardenti,
con un pallone che scottava
e dei giocatori che hanno
avuto una involuzione in
negativo inspiegabile, vedi
Della Corte.
Il nuovo corso societario
del Matera comincia nella
maniera peggiore, ma va
dato atto al gruppo di giovani ben guidati da De Simone
di essere sceso in campo con
la concentrazione e la grinta giusta, nonostante le assenze di rilievo (D'Avanzo e
Rizzo su tutti) e di aver portato a casa una vittoria netta, anche se il Giugliano ha
Franco è campione del mondo di Spagna 82) Luca Selvaggi schierato da Raimondi esterno sinistro avanzato
di centrocampo. Subito Giugliano.
Un amnesia tra le due linee del Matera permette ad
Albadoro, su di un pallone
lavorato abilmente da Liberti, di inserirsi indisturbato
in area e insaccare alle spalle dell'incolpevole Petruzzelli.
Dopo solo 7', al primo
affondo, il Matera è costretto già a rincorrere.
Il vantaggio del Giugliano
ha un effetto narcotizzante
è non c'è quasi reazione da
parte dei biancazzurri, vivi
solo con qualche punizione
dal limite di Marsico.
Troppo poco. Nella Ripresa Raimondi rivoluziona
l'assetto, togliendo Gambino (che non era dispiaciuto
fino a quel momento) e Lottino, spostando Scudiero
capitalizzato, in pratica, le
uniche due palle gol create
durante tutto l'arco della
gara.
I meriti del Giugliano iniziano certamente dove iniziano i demeriti del Matera.
E ieri non c’è stato proprio
niente da salvare tra le fila
biancazzurre. Poi la mazzata del gol a inizio partita ha
fatto il resto.
A nulla è servito il gesto di
cambiare la panchina, assegnando agli ospiti quella solitamente occupata dal Matera da anni (emblematico
l’errore di Gambino quando
è uscito che è andato in
quella del Giugliano).
Il Matera non poteva disporre di Valdez, Tritto e Rovira infortunati e degli
squalificati Buono e Naglieri, ma recuperava Della Corte che aveva scontato le due
giornate di squalifica. Esordio davanti al pubblico amico per il figlio d'arte (il papà
Padula: «In questa squadra non c’è spazio per atleti
che pretendono di essere pagati in anticipo»
MATERA - Notte fonda. Un
Matera troppo brutto per
essere vero incassa la terza
sconfitta consecutiva e seconda casalinga in questa
stagione. Il presidente Padula abbandona la tribuna
con abbondante anticipo rispetto al fischio finale e negli spogliatoi fa il punto della
situazione:“Volevamo
muovere la classifica ma
non ci siamo riusciti. Il Matera oggi non è sceso in
campo e la sconfitta odierna
è davvero pesante visto che
abbiamo regalato, tra le mura amiche, tre punti ad una
squadra che lotterà con noi
per la salvezza”.
La brutta prestazione dei
biancoazzurri ha suscitato
malcontento e commenti
ironici tra il pubblico con
cui il massimo dirigente
biancoazzurro si scusa:
“Non possiamo nasconderci
dietro le assenze, da oggi in
poi - aggiunge - saranno
presi provvedimenti nei
confronti di chi è fuori forma o di coloro che assumeranno atteggiamenti non
professionali. Il campionato
è ancora lungo ed avremo
la possibilità di riscattarci
ma è necessaria una svolta”.
Relativamente alle novità
sul fronte del mercato e su
quello societario Padula
precisa:“Nel Matera non c'è
spazio per i calciatori che
pretendono di essere pagati
in anticipo, dobbiamo porre
fine a questo costume delle
società calcistiche italiane.
Tutti gli obblighi contrattuali con i giocatori saran-
Il tecnico Raimondi con Olivieri e Paolicelli a fine gara
no adempiti dal Matera alla
fine del mese come funziona per qualsiasi lavoratore
dipendente. Per quanto riguarda il nuovo consiglio di
amministrazione della società - conclude il presidente - ci sono determinati tempi burocratici da rispettare
ma nei prossimi giorni
provvederemo anche a questo”.Anche Aldo Raimondi
non cerca attenuanti:“Partita persa più per i nostri demeriti che per i meriti del
Giugliano. Anche se dall'inizio della stagione non ho
mai potuto schierare la formazione migliore a causa di
infortuni e squalifiche, bisogna riconoscere che abbiamo commesso degli errori imperdonabili. Non sia-
mo stati precisi e decisi in
fase di copertura e non abbiamo giocatori in grado di
impostare il gioco”.
Una squadra dunque Valdez-dipendente ma non solo:“Non bisogna gettare
fango su questi ragazzi, segnali positivi sono arrivati
dal giovanissimo Selvaggi
che si è mosso bene ed ha
mostrato di avere delle notevoli doti tecniche, ma in un
contesto come quello visto
oggi neanche lui può esprimersi al massimo. Abbiamo
bisogno di altri due o tre
elementi. Non è facile fare
degli innesti a campionato
iniziato ma sono certo che
la società ci proverà”
Il tecnico comunque resta
fiducioso nonostante il pes-
simo avvio:“Il campionato è
ancora lungo, non possiamo demoralizzarci per tre
sconfitte”.
Regalo doc al nuovo corso
societario. Cancellato lo zero in classifica con una prestazione senza infamia, limitandosi a controllare un
Matera poco incisivo e mai
pericoloso dalle parti di
Montella. «Una vittoria dedicata ai ragazzi. Siamo venuti a Matera senza Migliaccio, Celiento, Cirillo e
Scarpato. Ho impostato la
squadra diversamenta dal
match precedente, con un
4-4-1-1 per non finire-afferma il tecnico del Giugliano
Marco De Simone- nell’imbuto centrale del Matera.
Credo che la mia squadra
non abbia ruubato nula, visto che Musella ha effettuato solo lavoro d’ordinaria
amministrazione. La società si è irrobustita, ma
non abbiamo preso Marra.
Siamo intenzionati a puntellare la squadra nei tre reparti con un centrocampista, un difensore e un attaccante. Devo prima recuperare D’Avanzo e Rizzo, due
elementi di gran spessore.
Non mi importa che siamo
alla chiusura delle liste. Il
nostro obiettivo è la salvezza e questi tre punti valgono doppio perchè conquistati contro una nostra diretta concorrente. Ma non
dobbiamo esaltarci, anche
se queste iniezioni di fiducia sono viotali per una
squadra giovane come la
nostra».
Francesco Salerno
centrale con Risi a destra.
Impalpabili i frutti, perché
il Giugliano riusciva a controllare il Matera pur senza
creare mai pericoli importanti dalle parti di Petruzzelli.
Matera schiacciato dal peso della brutta prestazione e
dai fischi e puntuale arriva
il raddoppio con Di Gioacchino che trova spazio sulla
destra e insacca in diagonale.
Mancano più di 20’ alla fine, ma chi si attende una
reazione o il miracolo resta
deluso dall’atteggiamento
spento e sfiduciato.
Qualche punizione dal limite e nulla più per la squadra di Raimondi.
Troppo poco per poter accampare scuse. Inguardabile il Matera e il Giugliano diventa il Real Madrid. Senza
idee ed identità il Matera e la
crisi è aperta.
Renato Carpentieri
RINFORZI. E senza perdere
tempo. Se non si chiarisce chi
e quanti giocatori arriveranno o dovranno arrivare è
scontato che tutta la squadra
si esprima in maniera balbuziente. Una settimana con
proclami e zero frutti, qualcosa l’ha prodotto: una prestazione da incubi. Il presidente
Padula ha sottolineato che
non intende dare garanzie a
nessun giocatore,affermazione che rende difficile e rischioso qualsiasi mossa si
faccia in questo momento.
Perchè i giocatori liberi se lo
sono è perchè devono scendere di categoria e lo fanno
esclusivamente con dei metodi che fanno parte di questa
categoria, chiamata inferno
della D non a caso. Sapere se
il posto è sicuro o meno è fondamentale per un calciatore e
chi sente che devono arrivare
sei o sette giocatori si scioglie
come neve al sole sotto il peso
di responsabilità immani.
Una brutta figura, una giornata da incubi da dimenticare
in fretta, ma che deve far riflettere chi ha cercato e ottenuto una svolta che al momento non ha portato frutti.
C’è fiducia, per carità ma addossare le responsabilità al
solo Raimondi non è la strada
giusta. Se non hai l’uva difficilmente si può fare il vino.
Metafore a parte, i rinforzi subito e poi si potrà discutere
tutto e tutti, compreso la società. Il credito dato sta per finire e noi stiamo con la gente.
ren.car.
LE PAGELLE
PETRUZZELLI 5,5: Oltre alle due reti subite dalle sue
parti il Giugliano non c’è mai più arrivato. Pochi pericoli e nelle due reti poche responsabilità per il giovane
ragazzo barese.
D. GRASSANI 5,5: Meno brillante di altre volte, pauroso e impacciato certe volte. Eppure dalle sue parti
non si aggiurava certo Maradona, ma un giocatore
normale senza passato e che è diventato pericoloso nell’azione del vantaggio per una concentrazione non al
top.
F. GRASSANI 5,5: Sente la poca fiducia sulle spalle e
il risultato si vede.
RAIMONDI 5,5: Non ha colpe specifiche, ma è chiaro
che si allinea con il grigiore generale.
DELLA CORTE 5: Dov’è quel giocatore ammirato l’anno scorso? Quello per il quale sono state fatte battaglie
per trovargli un posto? Ieri in campo è andata la controfigura di quel calciatore, sembrato arrivato e superficiale. Di lui la gente si era innamorato della sua generosità, l’umiltà e la grinta oltre a spuntio importanti.
Ieri tutto questo ha latitato. Scendere in terra è la ricetta e ne beneficerà lui (perchè la gente gli vuole ancora
bene) e soprattutto il Matera.
SCUDIERO 5,5: Da esterno non trova varchi, centrale
si adatta e mette buona volontà ma ha solo gran buona
volontà e questo non basta in un momento particolare
come quello che sta vivendo il Matera.
GAMBINO 5,5: Sacrificato per ragioni tattiche o pèer
quanto accaduto in settimana dove è stato particolarmente nervoso? Forse per entrambe le ragioni, ma non
stava dispiacendo e forse non andava sacrificato
(7' ST ZARO 5,5: Comincia bene, poi vuole strafare e
non ha nei piedi quella qualità che gli può permettere
di costruire oltre che interdire).
LOTTINO 5 : Sarà stata la pèosizione o la giornata
storta, ma è stato deludente confronto ad altre prestaziooni ( 8' st Risi 5,5: Qualche spunto interessante).
SELVAGGI 5,5: Ha buoni fondamentali, ma non gli si
deve chiedere di caricarsi la squadra sulle spalle con
tutto quanto comprende tale affermazioni in termini
di respoonsabilità. Con due esterni e dietro le punte potrà essere molto utile al Matera, ma resta un under da
incoraggiare.
MARSICO 5,5: La fotocopia del Matera è la sua prestazione incolore. Bisognerà azzerare tante cose tra
cui l’eccessiova responsabilità data a questo ragazzo.
Non è salutare che gli si affidi le chiavi della squadra e
si è visto perchè eccede nel nervosismo anche se resta
un bene da gestire e un arma dalla quale ripartire.
DI TACCHIO 5: Non è il Di Tacchio che può far fare il
salto di qualità a lui ed alla squadra
(25' st Schettino sv). (r.c.)
ilQuotidiano
3ª GIORNATA
39
Sport
La squadra gialloverde non trova il guizzo giusto per raddrizzare gara e risultato
•Lunedì 17 settembre 2007
Lavello punito da Del Gaudio
Il Gragnano raccoglie il massimo col minimo sforzo
LAVELLO
GRAGNANO
LE PAGELLE
Del Gaudio e Liguori
POTENZA 5,5 – Il gol incassato è colpa
di una dormita generale della retroguardia, portiere compreso. Per il resto normale amministrazione.
PALUMBO 6 – Un esordio importante e
confortante quello del giovane venosino,
figlio d’arte. Dal 1’ st. Petrachi 5,5 –
Non ha garantito quella spinta in più
che il mister si augurava potesse imprimere per cambiare il volto alla gara.
ZACCARDO 6 – Ha lavorato sulla propria fascia di competenza controllando il
proprio avversario senza azzardare
qualche folata offensiva in avanti.
LENTINI 6 – Battitore libero, però in
mezzo al campo quando il Gragnano si è
chiuso e raddoppiava le marcature anche lui ha sofferto.
EDJEKPAN S. V. – si è infortunato
qualche minuto dopo il gol campano.
Dal 17’ pt. Nucera 6 – Anche lui all’esordio ha tenuto bene il campo sia come
difensore centrale che come esterno. Potrebbe essere un’alternativa difensiva valida.
LIGUORI 6 – Più di quello che ha fatto
non poteva. E’ stato tra i calciatori del
Lavello uno dei più concentrati, ma non
è servito a molto soprattutto ai fini del risultato.
ESPOSITO 6 – Buona volontà ce ne ha
messa, ma sulla fascia di competenza a
volte lo marcavano in maniera asfissiante e in più giocatori.
CACCAVALE 6,5 – E’ sempre un gladiatore in campo e lo ha dimostrato sia a
centrocampo che in difesa, dopo l’arretramento per l’uscita di Palumbo.
VICIDOMINI 5,5 – Non ha dato un contributo sostanziale all’economia della
partita.
REGA 5 – Da un calciatore come lui di
categoria superiore occorre avere e dare
soprattutto di più.Dal 24’ st. Di Senso
s. v. – Non ha avuto occasioni per mettersi in mostra.
ANCORA 6,5 – E’ stato uno dei pochi
che ha fatto vedere qualcosa, ma in
avanti ha bisogna di una torre che gli
crei assist e spazi.
MISTER CIULLO 6 – Le ha provate tutte. E poi d’altronde in campo non ci va
lui.
giu.cat.
0
1
F. C. LAVELLO (4-4-2) - Potenza
5,5, Palumbo 6 (1' st. Petrachi
5,5), Zaccardo 6, Lentini 6,
Edjekpan s. v. (17' pt. Nucera 6),
Liguori 6, Esposito 6, Caccavale
6,5, Vicidomini 5,5, Rega 5 (24'
st. Di Senso s. v.), Ancora 6,5. A
disp. De Mare, Tarantino, De
Leonardis, Botrugno. All. Ciullo
6.
S. S. C. GRAGNANO (4-4-2) Manzella 6, Coccorullo 6, Polverino 6,5, Temponi 6, Cerbone
6,5, Imparato 6,5, Lucarelli 6,5
(34' st. Napoletano s. v.), Del
Gaudio 7, Vitaglione s. v. (20' pt.
Ruggiero 6), Bencardino 6,5 (41'
st. Porzio Ca. s. v.), Del Sorbo 6. A
disp. Castaldo, Pagano, Cappiello, Porzio Ci. All. Foglia Manzillo
6,5.
ARBITRO - Giannotta di Brescia
5,5. Assistenti - Viola di Bari 6 e
Germinario di Molfetta 6.
RETI - 16' pt. Del Gaudio.
NOTE - Spettatori 600 circa.
Ammoniti - Caccavale, Esposito,
Liguori, Petrachi, Ancora (Lavello) e Bencardino, Del Gaudio,
Coccorullo, Lucarelli (Gragnano). Espulso al 41' st. un dirigente accompagnatore del Gragnano dalla panchina per proteste.
Angoli - 6 a 1 per il Lavello. Recuperi - 3' pt. e 5' st.
LAVELLO - Del Gaudio fa felice
un Gragnano che con il minimo
sforzo coglie l'intera posta in palio al Pisicchio di Lavello e rigenera almeno nei risultati una società in assestamento. Il Lavello
da parte sua invece non trova la
determinazione, la concentrazione e i guizzi giusti per ribaltare il
risultato o quanto meno per
prendere almeno un punto per
riossigenare la classifica. I primi
minuti si consumano soprattutto a centrocampo con le squadre
protese a non sbilanciarsi più di
tanto. Il primo affondo lo portano i padroni di casa che al 7' con
Ancora dalla sinistra trova spazio per crossare a centroarea ma
nessuno ne approfitta. Tre minuti dopo il neoacquisto Rega sempre da sinistra mette un pallone
in area e il portiere interviene
bloccando. Al 14' il Gragnano fa
le prove generali per passare in
vantaggio ma da un'azione manovrata in velocità Bencardino
sotto porta viene pizzicato in fuorigioco. Invece il vantaggio per
gli ospiti arriva su calcio di punizione. Del Gaudio dall'out sinistro fa filtrare un pallone che attraversa tutta l'area e si va ad infilare sul secondo palo senza che
nessuno lo possa deviare più del
Il Lavello sceso in campo ieri al Pisicchio
L’ingresso in campo e sotto un’azione lavellese
dovuto. E' una doccia fredda che
spezza le gambe ai lavellesi che
stentano più del dovuto a riprendersi da questa rete inaspettata e
per certi versi rocambolesca. E'
un tiro di Ancora dalla sinistra
in diagonale deviato in angolo al
25', servito da Lentini, che risveglia i gialloverdi, o quantomeno
tenta di scuoterli. Ma il Lavello
non c'è e per giunta perde Edjekpan per un infortunio alla coscia
sinistra, forse uno strappo. E se
il Lavello non si ritrova e non
crea pericoli per la porta di Manzella figuriamoci se il Gragnano
deve spingere per esporsi ad
eventuali rischi in contropiede e
quindi la partita ristagna. L'unico altro sussulto avviene al 44'
quando Caccavale viene servito
da sinistra e da fuori area tira debolmente spedendo la palla alla
destra del portiere fuori. Varie
ammonizioni comunque evidenziano falli e reazioni frutto di
nervosismo e di provocazioni.
Mister Ciullo cerca con l'innesto
di Petrachi dal primo minuto
della ripresa di dare maggiore
impulso alla manovra lavellese
arretrando sulla corsia destra difensiva Caccavale. Sia Palumbo
sacrificato per questo cambio tattico che Nucera al posto dell'infortunato Edjekpan potrebbero essere due elementi intonati,
al loro esordio, in un coro con
qualche stonata di troppo. Ma la
musica evidentemente non cambia neanche nella seconda frazione di giuoco. L'acuto comunque
del 1' non scuote più di tanto con
un lancio lungo da destra di Lentini per Ancora che stoppa e tira
rasoterra sul primo palo, trova il
portiere campano ben appostato.
Ma al 3' i gialloblue rispondono
da fuori area con Lucarelli e Potenza respinge. Al 6' è Ancora
per i gialloverdi, sugli sviluppi
di un calcio d'angolo, a impensierire la retroguardia ospite tirando di poco fuori sul secondo palo.
Al 19' è sempre Lentini che smista ad Ancora sulla sinistra ma
l'estremo Manzella è pronto sul
primo palo. Al 22' ci prova direttamente Lentini su punizione da
metà campo con una staffilata tesa che il portiere sul palo alla destra devia in angolo. Tre minuti
dopo di nuovo Lentini con una
punizione da centrocampo non
coglie il bersaglio. I campani si
rivedono dalle parti di Potenza
prima al 30' con Lucarelli e poi al
32' con Del Gaudio senza però inquadrare i tre legni. Invece gli
assalti gialloverdi sono tutti in
un lancio lungo di Caccavale (al
35') preda del portiere, in una
punizione che di Zaccardo che si
infrange sulla barriera (al 40') e
in uno spiovente di Lentini da
destra che trova sì Liguori pronto in acrobazia da posizione favorevole (al 45') senza peraltro infilare la rete. Ora occorre invece
per mister Ciullo e ragazzi rianalizzare attentamente la gara appena disputata per porre veramente rimedio ad un gioco in fase calante rispetto alle ultime
prestazioni e far fronte alla crisi
di risultati.
Giuseppe Catarinella
I tifosi a fine gara rumoreggiano per la terza sconfitta di fila, la seconda in casa
Foglia Manzillo: «Abituati a giocare fuori casa »
L’infortunio a Ejekpan a fianco la panchina gialloverde
LAVELLO - Un episodio condanna di nuovo il Lavello, dovuto ad una punizione di Del
Gaudio, a guardare in classifica tutti davanti a sé. E tanti
episodi gialloverdi purtroppo non sono stati concretizzati a dovere. Di questo se ne
avvantaggia il Gragnano che
conquista altri tre punti fuori casa. “Sì certamente un'al-
tra vittoria esterna - ha commentato l'allenatore del Gragnano, Foglia Manzillo - che
ci aiuta molto. E' sempre difficile vincere fuori casa anche se il Lavello ha fatto una
partita importante e con una
squadra giovanissima ci ha
messo sotto nel primo tempo
e nel secondo, secondo me,
soltanto un Gragnano con-
centrato e reattivo su ogni
pallone non ha permesso al
Lavello di pareggiare e quindi soltanto con un secondo
tempo di spessore da parte
nostra ci ha consentito di
portare a casa la vittoria”.
E il futuro del Gragnano
quale sarà? “Noi ci dobbiamo
salvare - ha ribadito il tecnico
dei campani, Foglia Manzillo
- e poi noi non giocheremo
mai in casa perché il campo
di Gragnano non è agibile
per cui dovremo peregrinare
un po' in giro per la Campania e dunque abbiamo pagato dazio subito alla seconda
di campionato con campo
neutro a porte chiuse e la
sconfitta è arrivata. A mio
avviso noi perderemo alme-
no otto o nove punti da questa situazione casalinga e
pertanto non ci possiamo
permettere di pensare ad altre cose che non sia una salvezza e in sostanza cercheremo di rimanere in questa categoria e poi il prossimo anno con il campo di casa possiamo programmare qualcosa di più accettabile”.
Dopo alcuni minuti di attesa invece da parte gialloverde viene comunicato il silenzio stampa e quindi nessuna
dichiarazione da “elargire”
agli organi di informazione.
Invece appena giunto allo
stadio all'esterno, ignaro di
partita e risultato, il presidente onorario del F. C. Lavello, Nicola Bitetto ha dichiarato anche in veste di
tifoso: “Io mi auguro che il
Lavello si riprenda al più presto e per il momento bisogna
dare fiducia e poi d'altronde è
ancora presto per dare un
giudizio e pertanto fra un poco si potranno tirare le somme. La situazione attuale
non può che dispiacere a tutti”. “Indubbiamente c'è da sistemare qualcosa - ha aggiunto Nicola Bitetto - a livello di organico”. Intanto accanto al presidente onorario
Nicola Bitetto si crea un capannello di persone non entusiaste della prestazione offerta dal Lavello contro il
Gragnano e tra i tifosi i giudizi di Tonino Fuggetta e
Vincenzo Leonetti richiamano all'attenzione altre situazioni gestionali e la constatazione di un gioco frammentario e poco convincente. Evidentemente un'analisi più attenta su questa gara in settimana sarà fatta e una maggiore concentrazione dovrà
essere impellente sulla ricerca dei risultati positivi da ottenere.
giu.cat
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Sport
Lunedì 17 settembre 2007•
ilQuotidiano
Più di un centinaio di tifosi gialloverdi al seguito della squadra in Puglia
3ª GIORNATA
Venosa a testa alta da Brindisi
Carlino accorcia le distanze e il Fanuzzi teme il pari
BRINDISI
VENOSA
2
1
BRINDISI ( 4-3-2-1 ): Ioffrida 6,5; Colella G.
6,5, Barca 6,5, Frascaro 5, Ruggiero 6,5; Corazzini 6,5, Fiore 7 (9' st Menga 6), De Leonardis 7; Pagano 5,5 (30' st Picci 6), De Palma 7;
Blasi 6,5 (1' st Greco 6). A disp.: Ferla, Di Giorgio, Pessia, Lisi. All.: Giugno 6,5.
VENOSA ( 4-4-2 ): Curci 6,5; Giunta 5, Trampino 5,5, Musco 6, Carlino 6; Conte 5,5, Mirabile
6, Livieri 5,5, Branicki 5,5; Malagnino 6 (40' st
Santuozzo sv), Ciocia sv (38' Cozzolino 6). A disp.: Castelgrande, Scaraggi, Grasso, D'Andrea, Persichino. All.: Di Pasquale 5,5.
ARBITRO: Martino di Torre Annunziata 5,5.
RETI: pt 9' Fiore (B), 24' De Palma (B); st 16'
Carlino (V):
NOTE: spettatori 2.000 circa. Una settantina
quelli giunti da Venosa. Ammoniti: Musco,
Frascaro, Fiore, Branicki, Picci. Angolo 3-3.
Recupero: pt 3'; st 4'.
BRINDISI. Al Venosa non riesce il colpaccio.
La squadra di Mister Raffaele Di Pasquale esce
sconfitta dallo stadio “Franco Fanuzzi”, ma lo
fa con l'onore delle armi. Quasi cento tifosi i
tifosi gialloverdi che hanno seguito la squadra
in trasferta cantando per l'intera durata dell'incontro. Ennesima dimostrazione dell'entusiasmo che si respira attorno a Branicky e
compagni, specie dopo l'affermazione col Savoia.
Il Brindisi, dal canto suo, riscatta la prestazione di Francavilla sul Sinni e torna alla vittoria. Lo fa davanti al pubblico amico al termine
di una settimana in cui la dirigenza e la tifoseria avevano richiesto con forza un maggiore
impegno della squadra.
Prima del match, la squadra ha ricevuto la
visita di Sua Eccellenza Monsignor Rocco Talucci, nativo di Venosa e Arcivescovo di Brindisi e Ostuni. Veniamo al calcio giocato. Gli uomini di Di Pasquale deludono nel primo tempo
Carlino, ieri in gol a Brindisi
quando hanno lasciato quasi completamente il
pallino del gioco tra i piedi del team locale. Un
errore imperdonabile quando si affrontano
squadre come il Brindisi.
La classe di uomini come Fiore, Corazzini, De
Leonardis, Pagano e De Palma poi ha fatto il
resto, consentendo ai biancazzurri di mettere a
segno due reti in meno di mezz'ora di gioco.
Ma nei primi 45' minuti non ci sono solo le reti
di Adriano Fiore (ottima deviazione su calcio di
punizione battuto da De Leonardis) e di Roberto De Palma (che deposita in rete dopo aver
messo a sedere il portiere Curci) ma anche tante azioni da rete, frutto di una pressione intensa e costante. Pagano, alla ricerca della prima
marcatura in campionato, ha poca fortuna altrimenti il risultato a metà incontro avrebbe as-
sunto maggiore consistenza. Da una parte la
forza dei padroni di casa, dall'altra l'ingenuità
della difesa lucana che, per ammissione dello
stesso Raffaele Di Pasquale al termine del match, ha concesso troppo, specie nella prima frazione.
Gran merito della rinascita delle casacche
biancazzurre, oltre alla bontà del modulo ridisegnato da Mister Giugno (il classico albero di
natale) va dato anche ai nuovi innesti: i brindisini Barca, Frascaro e Blasi . Di Pasquale deve
incassare il forfait di Carmine Ciocia, costretto
ad uscire per infortunio, e inserisce nella mischia Ciro Cozzolino che riesce tuttavia a dare
maggiore profondità alla squadra.
Nella ripresa, dopo un avvio promettente,
quasi a ribadire le trame del primo tempo, il
Brindisi cala.
Il Venosa ne approfitta e ci prova prima con
una punizione di Piotr Branicky che non trova
fortuna e poi con un colpo di testa di Mario
Carlino, sugli sviluppi di un calcio d'angolo,
che vale la rete della speranza: 2-1.
I biancazzurri, a questo punto, si lasciano sopraffare dalla paura, mentre gli ospiti, rianimati dalla marcatura, cominciano a prendere
coraggio. E così, dopo altre occasioni da rete
sprecate dagli avanti locali, il Venosa agisce di
rimessa tenendo in costante pericolo la difesa
pugliese.
Il Brindisi indietreggia il baricentro, il Venosa cerca di scardinare la retroguardia avversaria sfruttando le palle alte, nella speranza di
trovare qualche testa vincente dalle parti del
giovane portiere Iofrida. Assalti che non portano a nulla, se non agli applausi del pubblico di
fede gialloverde, che ha apprezzato comunque
la prestazione dei propri beniamini, nonostante la sconfitta. Domenica prossima, scontro delicatissimo nello stadio “Michele Lorusso”. Avversario di turno il Grottaglie che in questa domenica non è andato oltre il pareggio ( 2-2 )
contro il Francavilla in Sinni.
Fabrizio Caianiello
LE PAGELLE
CURCI, 6,5: il portiere del Venosa è
stato impegnato costantemente nel
corso della prima frazione. Ed è stato proprio grazie a lui che il Brindisi
non è riuscito a dilagare nel risultato. Incolpevole in occasione delle due
marcature.
GIUNTA 5: Il pacchetto arretrato
non è piaciuto nè al suo tecnico, nè
tantomeno ai tifosi gialloverdi.
Troppo lenti i difensori lucani che,
nella prima frazione, si son fatti letteralmente imbambolare dagli attaccanti brindisini.
Non si può affrontare con questa
sufficienza squadre di questa caratura. In particolare, Giunta si è dimostrato spesso impacciato e in ritardo sulle coperture. Una brutta
prestazione.
TRANCHINO 5,5: Non riesce ad
uscire dall'ombra di una prestazione
negativa che ha coinvolto tutto il reparto. Impacciato nell'uno contro
uno, ha vissuto un pomeriggio di
enormi difficoltà.
MUSCO 6: Compensa con la generosità a qualche lacuna atletica.
Svolge il suo ruolo con la massima
grinta, non gli si poteva chiedere di
più, nel contesto di una partita particolarmente complicata per la sua
squadra.
CARLINO 6: Il numero 5 lucano
merita una citazione speciale per
aver riaperto la partita nel momento
più delicato. Dal suo gol è iniziata la
rincorsa della compagine lucana.
MIRABILE 6: E' stato senza ombra
di dubbio uno dei più attivi della
squadra, anche se ha sofferto un po'
le spinte del terzino avversario Barca. Nel complesso, la sua prestazione non è stata da disprezzare.
LIVIERI 5,5: In una gara che si era
messa male da subito, era difficile
per un under emergere. Si è fatto
notare a sprazzi, qualche giocata di
tanto in tanto, ma non è stato mai
veramente incisivo.
BRANICKY 5,5: Ci si aspettava di
più da un giocatore del suo valore. I
suoi compagni lo hanno cercato
spesso e volentieri nella speranza di
sfruttare la sua stazza fisica.
Si è fatto ingabbiare, però, dai difensori centrali avversari Corazzini e
Ruggiero.
MALAGNINO 6: E' il cuore ed il motore di questa squadra. Imposta, difende, e si danna l'anima per far girare la palla.
Peccato che non sia stato supportato
dal resto del team.
CIOCIA SV: La sua partita dura meno di un tempo. E la sua assenza si è
fatta sentire. Sperava di bissare lo
splendido gol segnato al Brindisi
nella passata stagione quando militava nell'Ischia.
DI PASQUALE 6: Ha fatto il possibile per contrastare il Brindisi, ma la
partenza dei padroni di casa avrebbe
piegato qualsiasi squadra.
SPOGLIATOI Il tecnico: «Nella ripresa la mia squadra ha reagito e messo in difficoltà l’avversario»
Di Pasquale: «Difficile pretendere di più»
BRINDISI. “Forse non potevo pretendere di più dalla mia squadra
contro una corazzata come il Brindisi, ma potevamo almeno provare
ad arginare in parte i loro attaccanti nel primo tempo”.
Il tecnico del Venosa Raffaele Di
Pasquale è sereno, nonostante la
sconfitta, quando si presenta in
sala stampa. “Non è possibile affrontare squadre come il Brindisi
con questo atteggiamento - ha detto -. Nel primo tempo eravamo scarichi, abbiamo concesso troppo ai
nostri avversari, soprattutto in difesa. E' chiaro che quando ci si trova sotto di due reti dopo meno di
trenta minuti diventa tutto più
difficile.
A quel punto abbiamo continuato a subire. La reazione è arrivata
solo nella ripresa, quando abbiamo fatto davvero di tutto per mettere in difficoltà il Brindisi. E ci
siamo pure riusciti. Comunque la
prestazione non è da buttare. Noi
siamo una squadra molto giova-
Lello Di Pasquale
ne, come si può notare leggendo la
distinta e non possiamo di certo
vantare calciatori esperti come
quelli del Brindisi. Puntiamo alla
salvezza, obbiettivo che mi auguro
di raggiungere al più presto. Per
quanto riguarda il resto mi sento
di evidenziare la presenza dei nostri tifosi in trasferta. A Venosa c'è
una grande attenzione nei confronti del calcio” .
L'allenatore lucano, poi, esprime
il disappunto per un articolo pubblicato da un giornale locale: “
Non mi piace quello che ho letto
su un quotidiano - ha commentato
stizzito -. Nel calcio ci vuole sempre rispetto. Comunque non voglio fare polemiche con i giornalisti anche se ricordo a tutti che domenica scorsa la mia squadra ha
brillantemente superato un ostico
Savoia. Il Brindisi? E' una grandissima squadra, ma questo lo sapevamo già prima di venire qui.
Ha calciatori di assoluto valore e
sarà sicuramente una delle pretendenti al salto di categoria. Non
è di certo contro il Brindisi che
dobbiamo cercare i punti per la
salvezza”. Nell'analisi della gara,
Mister Di Pasquale viaggia sulla
stessa lunghezza d'onda dell'alle-
natore del Brindisi Franco Giugno: “ Abbiamo sciorinato una
grande prestazione nel primo
tempo - ha dichiarato il tecnico
brindisino -. Mi ero informato e sapevo che non era facile superare
questo Venosa.
Una squadra tosta e ben organizzata. Noi abbiamo sbagliato a non
chiudere prima il discorso.
Avremmo potuto e dovuto segnare
anche il terzo gol, ma siamo stati
impalpabili sotto porta. Voglio vedere sempre questa cattiveria agonistica nei miei ragazzi.
Domenica prossima ci attende
una sfida delicatissima a Ischia.
Cercheremo di prenderci altri tre
punti”. In sala stampa si vede anche il Patron del Brindisi Giuseppe Barretta che rivolge un saluto
alla squadra lucana: “Sono certo
che questo Venosa farà molto bene
nel corso del campionato. E' una
squadra corretta che gioca a viso a
perto e non ha paura di spingersi
in avanti”.
DAGLI ALTRI CAMPI
SAVOIA
ISCHIA
2
2
SAVOIA (4-3-3): Parisi 5,5; Abate
5,5, Riccio 5, Scognamiglio 6, Sessa
6; Costantino 6 (33' st Esposito A.
sv), Siciliano 5,5, De Rosa 5; Solimene 6 (43' st Stanzione sv), Incoronato 7, De Biase 5,5 (16' st Venditto
6). A disp.: Pica, Pariggiano, Antuoni, Rufino. All.: Agovino.
ISCHIA (4-4-2): Celli 6,5; Di Meglio
6, Esposito 6, Mattera G. 6, Accurso 6; Di Spigna 6 (26' st Mattera G.F.
6), Orefice 6,5, Formidabile 6, Manzo 5,5; Saurino 6,5, Impagliazzo 6
(10' st Trofa 6). A disp.: Vergara,
Castaldo, Monti, Mainolfi, Di Ruocco. All.: Impagliazzo.
ARBITRO: Di Bello di Brindisi.
MARCATORI: 6' pt Orefice (I), 16'
pt Incoronato (S), 36' pt Esposito (I),
7' st Incoronato (S).
NOTE: Al 22' pt De Rosa (S) sbaglia
un rigore.Spettatori 1500 circa.
Ammoniti: Costantino (S), Esposito
(I), Saurino (I). Angoli 5-3 per il Savoia. Recuperi: 2' pt, 4' st.
VIRIBUS UNITIS
FASANO
1
1
VIRIBUS UNITIS (4-4-2): Indolfi
6; Masturzo 6, Galliano 5,5, Speranza 6, Ronca 6; Manco 6, Sansone 7, Falcone 6, Aliperta 7 (30' st
Carotenuto sv); Mariniello 6, Ciniglio 5,5 (18' st Gaveglia 6). A disp.:
Avino, Panico, Martino, Gennarelli,
Iovane. All.: Cimmino.
FASANO (4-4-2): Laguardia 7;
Mongelli 5,5, Pisano 6, Grazioso 6,
Cota 5,5; Candita 6, Rufini 6,5, Torrens 6, Radicchio 6,5 (19' st Medico
6); Cappabianca 6 (33' st Mazzone
sv), Giacco 6,5. A disp.: Fortunato,
De Pascalis, Belforte, Soto, Selvarolo. All.: Pettinicchio.
ARBITRO: Silvestri di Isernia.
MARCATORI: 22' pt Giacco (F), 44'
pt Aliperta (V).
NOTE: gara giocata a porte chiuse.
Ammoniti Mariniello, Manco, Gaveglia (V), Grazioso, Cappabianca e
Mazzone (F). Angoli: 3-1 Viribus.
Rec.: 2' pt; 4' st.
SAPRI
BITONTO
0
1
SAPRI (4-4-2):: Borrelli 5,5; Magliarella 5,5 (12' st Sorrentino 5,5), David 5,5, Digno 5,5 (12' st Toscano
5,5), Scoppetta 6; Tomacelli 5.5,
Gallinari 5.5 (1' st Colo 5.5), Pirrone
5.5, Umbro 5.5; Visciglia 6.5, Sakey
5.5.
A disp.: Maltese, Della Bianchina,
Perri, Silvano. All. Belotti. 5.5.
BITONTO (4-4-2): Galeano 8; Di Donato 6, De Pasquale 6, Manzo 6,
Magliano 6; Marcosano 6 (2' st Camasta 6), Potenza 6 (32' pt Cantatore sv), Sanso 6, Pignatta 7; Iannini
6.5, Gallicchio 6 (5' Fusco 6).
A disp.: Montagna, De Palma, Salerno, Falco. All. Zunico 6.
ARBITRO: Cristiano Partuini di
Latina 5.5.
RETI: 3' st Pignatta.
NOTE: spettatori poco più di 300;
ammoniti Manzo, Gallichio, Pirrone, Scoppetta, Toscano, Sanso, Di
Donato; angoli 9 a 4 per il Sapri.
POMIGLIANO
QUARTO
0
0
POMIGLIANO (4-4-2): Gatti 6; De
Vito 6, Ferullo 6,5 (23' st Ausiello
6,5), Liberti 7, Carrieri 5; Nicoletti 6
(3' st Biancardi 6), Genco 6,5, Alfieri 6, Viscido 6,5; Monaco 6, Castaldi
5 (19' st Pastore 6,5). A disp.: Vigliotti, Giacinto, N. Pirozzi, Pignalosa. All.: Pirozzi E.
QUARTO (4-4-2): Fernandez 7; Carandente 5,5 (39' pt Ursumanno 6),
Esposito M.6,5, Monaco 6,5, Esposito C. 6,5; Rocco 6, Panella 6 (20' st
Esposito R. 6), Di Pietro 5, Tizzano
6; Pisani 6,5 Lepre 6,5 (32' st Esposito B. sv). A disp.: Farace, Pascale,
Gallitelli, Schettino. All.: Amorosetti.
ARBITRO: Ternullo di Acireale.
NOTE: spettatori 400 circa. Espulso: Di Pietro (Q) al 24' st per somma di ammonizioni.
Ammoniti: De Vito (P), Lepre (Q),
Carrieri (P), Monaco (Q), Fernandez (Q), Tizzano (Q). Angoli 7-7.
Rec.: 2'pt, 4'st.
BARLETTA
AVERSA
2
0
BARLETTA (4-4-2): Liccardi 6,5;
Mascia 6,5, Tangorra 7, D'Angelo
6,5, Iervolino 7; Russo 6,5, Salvagno
7, Daleno 6,5 (46' st Rizzi sv), Pinto
7 (21' st De Cecco 6,5); Laviano 6,5
(37' st Zagaria sv), Piperissa 7. A disp.:Quintigliano, Merafina, Tenzone, Lanciano. All. Chiricallo. AVERSA (4-3-1-2): Marino 6; De Santo 5
(19' st Andreozzi 5,5), Galluzzo sv
(14' pt Serino 5,5), Di Girolamo 5,5,
Posillipo 5,5; Zolfo 5,5, Caruso 6, Di
Pietro 5; Buonocore 5 (1' st Coquin
5,5); Verolino 5,5, Prisco 6.
A disp.: Robustelli, Arini, Longo,
Cozzolino. All. Boccolini Arbitro: La
Penna di Roma.
MARCATORI: 16' pt Pinto, 25' pt
Tangorra.
Ammoniti: Daleno, Piperissa e Salvagno (B), De Santo, Zolfo, Prisco, Posillipo e Coquin (A).
NOTE: gara giocata a porte chiuse.
Angoli 4-4. Recupero: 3' pt, 5' st.
Sport
ilQuotidiano
1ª GIORNATA
•Lunedì 17 Settembre 2007
1ª giornata
ECCELLENZA
A.Cristofaro - Avigliano
0-0
Squadre
Atella M. - S.Montalbano 2 - 0
p.t.: 4’ Baldini; s.t.: 29’ Villano
AZ Picerno - Brienza
s.t.: 27’ Damiano
1-0
A.Tricarico - Vultur
0-0
Ferrandina - Ricigliano 1 - 1
p.t.: 15’ Collins (Ri); s.t.: 45’ D’Onofrio (Fe)
Irsinese - S.Genzano
0-2
p.t.: 20’ Lacerenza; s.t.: 50’ Montaldi
Sparapano del Forza Matera non
ha fallito l’appuntamento col gol
Murese - Banzi
s.t.: 28’ Iacullo G.
1-0
R.Lauria - F.Matera
5-2
p.t.: 5’ Paiano (FM), 10’ Vasapollo (RL), 43’ Malito (RL); s.t.: 10’ (r) Malito (RL), 25’ Vasapollo (RL),
35’ Vecchione (RL), 46’ Sparapano (FM)
prossimo turno
domenica 23/09 ore 15:30
Roberto Ragone del Ricigliano
Avigliano - Ferrandina
Banzi - A.Cristofaro
Brienza - Irsinese
F.Matera - AZ Picerno
Ricigliano - R.Lauria
S.Genzano - Atella M.
S.Montalbano - A.Tricarico
Vultur - Murese
41
R. LAURIA
S. GENZANO
ATELLA M.
MURESE
AZ PICERNO
FERRANDINA
RICIGLIANO
A. TRICARICO
VULTUR
AVIGLIANO
A.CRISTOFARO
BANZI
BRIENZA
IRSINESE
S.MONTALBANO
F. MATERA
Punti Gioc.
3
3
3
3
3
1
1
1
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Reti Casa Reti Fuori Reti Totale
Totale
Fuori
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N
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V
N
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F
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1
0
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0
1
1
2
2
5
Il trainer
dell’Avigliano
Peppe De
Stefano
non è
soddisfatto
della prestazione
dei suoi
ragazzi
Marcatori
2 Reti: Malito (1), Vasapollo (R.Lauria)
1 Rete: Baldini, Villano (Atella M.); Damiano (AZ
Picerno); D'Onofrio (Ferrandina); Paiano, Sparapano (F.Matera); Iacullo G. (Murese); Collins (Ricigliano); Vecchione (R.Lauria); Lacerenza, Montaldi (S.Genzano)
Baldini e Villano si sbarazzano dello Sporting Montalbano
Atella, avvio scoppiettante
ATELLA M.
MONTALBANO
2
0
ATELLAMONTICCHIO:
Moretto, Camelia B. (46' st
Romaniello), Caselle, De Mita, Manfreda, Astudillo (41'
st Traficante), Lamorte, Orizi (25' st Libutti), Baldini,
Carriero, Villano. A disposizione.: Di Biase, Greppo, Rinaldi, Lorusso. Allenatore
Pinuccio Camelia
SPORTING MONTALBANO: Nicolini, Sergi (38' st
Sabato), Digno, Grieco (11'
st Aurelio), Achillea, Ingusci, Adduci, Miraglia, Nigro
A., Nigro C., Buongiorno. A
disposizione: Pinelli, Marra,
Larangione, Caputo, Ritiro.
Allenatore Mario Armento.
ARBITRO: Lapadula di Moliterno (Diotisalvi e Picerno).
RETI: nel p.t. al 4' Baldini;
nel s.t. al 29' Villano.
NOTE: pomeriggio estivo
con temperatura elevata.
Ammoniti: Ingusci, Caselle,
Lamorte. Angoli: 4 a 0 per
l'Atellamonticchio. Recupero: p.t. + 3'; s.t. + 4'.
ATELLA - Con una rete per
tempo l'Atellamonticchio ha
superato il Montalbano nella prima giornata di campionato.
I padroni di casa al primo
affondo sono subito andati
in gol con il neo centravanti
Baldini, puntuale al centro
dell'area, dopo un velo di
Villano, su servizio di Carriero che, involatosi sulla
destra, non ha esitato a mettere in area per l'accorrente
goleador atellano, il quale
non ha avuto difficoltà a trafiggere con un preciso rasoterra il portiere Nicoli.
Gli ospiti, pur accusando il
colpo, hanno provato a reagire per riequilibrare il risultato, mentre gli atellani
si sono un pò adagiati lasciando l'iniziativa all'avversario.
Infatti i materani al 19', a
conclusione di una fulmi-
CAMELIA: «Era per noi la prima partita ufficiale»
A FINE gara così i due mister: da una
parte Camelia, soddisfatto del risultato
ottenuto, e dall'altra Armento, piuttosto
amareggiato per la sconfitta patita.
Mister Camelia: «Abbiamo fatto una
buona partita, anche se poi per noi è la
prima partita ufficiale che abbiamo fatto,
avendo saltato le partite di Coppa Italia.
Il 2 a 0 ci sta tutto anche se a onor del
vero nel primo tempo abbiamo un pò sofferto la loro iniziativa dopo essere andati
in vantaggio.
Poi nel secondo tempo penso che abbiamo fatto bene, abbiamo fatto il secondo
gol e credo che potevamo farne anche
qualche altro».
Mister Armento: «Diciamo che il primo
tempo è stato equilibrato, anche se l'handicap di partire subito sotto di una rete
per una indecisione di due miei giocatori
ci ha penalizzato, poi la squadra ha reagito creando due occasioni che non abbiamo saputo sfruttare, mancando di concretezza.
Nel secondo tempo la partita ha preso
un'altra piega e se anche la vittoria dell'Atella, cha ha prodotto qualcosa in più,
è forse giusta, ritengo però che il risultato è un pò severo».
Mister Armento, qual è l'obiettivo del
Montalbano?
«Ci vogliamo salvare tranquillamente
per evitare la bagarre dei play out».
m.r.
Baldini autore del primo gol dell’Atella
Il tecnico dell’Atella Monticchio Pinuccio Camelia, Carlo Achillea dello Sporting Montalbano e l’allenatore della formazione jonica Mario Armento
nea ripartenza seguita al
calcio d'angolo sventato da
Nicoli in uscita volante,
hanno mancato di pochissimo una favorevole occasione per pareggiare con Miraglia, che, superato il numero uno locale in uscita, ha
mandato il pallone di poco
lontano dal palo alla sinistra di Moretto.
Insistono gli ospiti con
Buongiorno che al 25' e al
28' con due tiri dalla distanza è andato ben lontano dai
pali.
Per il resto del primo tempo non è praticamente successo più nulla da una parte
e dall'altra.
Nella ripresa l'Atellamonticchio ritorna in campo con
più grinta e va alla ricerca
del raddoppio.
Al 9' Caselle di testa ha
mandato di poco fuori su
calcio piazzato di Astudillo.
Al 15' Nicolini in uscita
sventa prodigiosamente un
tiro ravvicinato di Villano a
conclusione di una buona
manovra atellana.
Al 18' la punizione dal vertice dell'area, battuta da
Astudillo, è facile preda dell'estremo difensore ospite.
Carriero prima al 21'manda
di poco sopra la traversa e
poi al 29' manda in gol Vil-
lano con un preciso assist di
testa.
Da sottolineare che in entrambi i gol c'è stato lo zampino dell'atellano Davide
carriero.
Al 33' il portiere locale para in due tempi un tiro da
fuori area di Buongiorno.
Al 40' Lamorte per i padroni di casa, favorito da un
tackle con il portiere ospite,
ha mancato a porta vuota
dopo essersi defilato un pò
troppo sulla sinistra.
Al 47', in pieno recupero,
Nicolini dice ancora no opponendosi di piede al tiro di
Baldini.
Una gara tutto sommato
corretta, grazie alla buona
direzione dell'arbitro Lapadula, ben coadiuvato dagli
assistenti Diotisalvi e Picerno.
Michele Rizzo
42
Sport
Negli ultimi minuti l’under degli aragonesi trova la rete del pari
De Stefano infuriato
Collins spaventa il Ferrandina
D’Onofrio beffa il Ricigliano
L’Avigliano
non va
oltre il pari
Lunedì 17 Settembre 2007•
1ª GIORNATA
FERRANDINA
RICIGLIANO
1
1
FERRANDINA: Amoruso,
Bisogno, La rotonda, Agata
(23'st Colle), Mastrangelo,
Grieco, D'Onofrio, Strozza,
Bozzi (47' st Giasi), Vincenti, Starna. A disp. Russo,
Pantone, Gomez, Miraglia,
Petrone. All. Quarto
RICIGLIANO: Caputo, Bencivenga, Balzano, Esposito,
Defenza, Avallone, Tomasiello (35' st Serritello), Costabile, Collins (42' st Ragone), Calvello (47' st Nappi).
A disp. Chirico, Curcio,
Schiavo, Falciano. All. Turco.
ARBITRO: Colangelo di Potenza (assistenti Mele e Mugnolo)
RETI: 15' pt Collins, 44' st
D'Onofrio.
NOTE: ammoniti: Starna,
D'Onofrio, Calvello, Grieco,
Bisogno.
BUONA la prima. Il Ferrandina calcio parte con il piede
giusto e conquista, al novantesimo, il primo punto
della stagione. Di fronte il
Ricigliano, una delle formazioni candidate alla vittoria
finale. Che i ragazzi del presidente Colle hanno affrontato senza alcun timore reverenziale. A far capitolare i
rossoblu non è bastato nemmeno essere passati in svantaggio dopo appena un
quarto d'ora dal fischio di
avvio. Con caparbietà, grinta e cuore capitan Mastrangelo e soci si sono tenuti aggrappati al match e hanno
creduto fino alla fine di poter addirizzare una gara,
partita non proprio sotto i
migliori auspici. Eppure le
cose migliori, prima della
rete ospite, le aveva fatte vedere proprio il Ferrandina,
sceso in campo con uno
spregiudicato 3-4-1-2. La
prima vera occasione dell'incontro non a caso è dei
padroni di casa al 14'. Ma a
fermare Starna involato a
rete una discutibile segnalazione di offside. Gol mancato, gol subito. Sul ribalta-
ilQuotidiano
A.CRISTOFARO
AVIGLIANO
I due protagonisti del match: Phill Collins del Ricigliano e Gianluca D’Onofrio del Ferrandina
mento di fronte, al 15', Liccardi in sospetta posizione
di fuorigioco, può proseguire e mettere in mezzo per
Collins che va al tiro. Vano il
tentativo di La rotonda di
sventare il pericolo. La palla
finisce in rete. Gli ospiti appagati dell'inatteso vantaggio si limitano ad amministrare. L'unico brivido per
la difesa rossoblu al 45'. Liccardi, completamente smarcato, dopo una lunga sgrop-
pata sulla sinistra, lascia
partire il diagonale. Ma questa volta La rotonda non si
fa sorprendere e a portiere
battuto rimedia in corner.
Nella ripresa è ancora il Ferrandina a cercare con caparbietà il pari. E per poco
non centra l'obiettivo al 4'
con Starna, sapientemente
imbeccato da Grieco. A negargli la gioia del gol il portiere Caputo, bravo a scegliere il tempo dell'uscita. Il
Ricigliano, dal canto suo,
sembra accontentarsi del risicato vantaggio e non mette mai veramente in difficoltà i rossoblu. L'unica vera occasione al 22' ancora
con Collins, provvidenzialmente anticipato da Mastrangelo. Poi a mantenere
il bandolo del gioco è ancora
il Ferrandina che non si arrende alla sconfitta. E quando i campani erano ormai
certi di aver fatti propri i tre
punti, la svolta. È il 45'
quando Bozzi, raccoglie la
rimessa laterale e mette in
mezzo per l'accorrente D'Onofrio. Che, a dispetto della
giovane età, mantiene i nervi saldi e a colpo sicuro spedisce la sfera in fondo al sacco. Rincorsa completata. Il
Ferrandina conquista con
merito il pari, insieme agli
applausi del pubblico del
Santa Maria.
Margherita Agata
MASTRANGELO: «Punto importantissimo»
«UN'EMOZIONE indescrivibile, confesso che mi è scappata anche qualche lacrima». Così Gianluca D'Onofrio,
17 anni e grinta da vendere, racconta il suo primo gol
con la squadra dei “grandi”. Un gol pesantissimo che vale il primo punto del Ferrandina, contro un avversario
sulla carta non alla portata. Intenzione di cullarsi sugli
allori? «Nessuna -assicura l'under rossoblu- anzi piuttosto uno stimolo ad impegnarmi di più per continuare a
fare bene”. La dedica, quasi d'obbligo, è “alla famiglia».
Ma D'Onofrio non è l'unico ad essere euforico. «Un punto importantissimo - commenta capitan Mastrangelospecie per come si era messa la partita. Anche se strameritato. Anzi, a guardare le occasioni create nell'arco dei
90', con un pizzico di buona sorte in più, se avessimo
portato a casa l'intera posta non avremmo rubato nulla.
Senza dubbio un buon avvio - conclude Mastrangelo che, nonostante il calendario non proprio facile, ci fa
guardare con maggiore fiducia ai prossimi impegni».
mar.aga.
L’undici del Ferrandina sceso in campo ieri
0
0
A. CRISTOFARO OPPIDO:
Di Corato, Giganti, Pappalardo, Lettieri, Manniello D, De
Sario, Gorga, Pappalardo D,
Orecchia, Di Vietri, Simone.
All. Lotumolo.
AVIGLIANO: Vaccaro, Ruggiero, Muzzillo, Potenza,
Summa, Racina, Santopietro,
Costa, Tornillo, Verrastro,
Salbini. A disp: D'Amico,
Chianese, Vaccaro, Pontolillo, Ciuffi, Samela. All. De Stefano
ARBITRO: Albano di Potenza
GARA scialba quella tra l'Oppido e l'Avigliano. Alla fine lo
zero a zero non ha accontentato nessuno, maggiormente
l'allenatore ospite, Di Stefano, polemico con i suoi per il
modo in cui è stata giocata la
gara. “Mi aspettavo molto di
più dai miei ragazzi e, sinceramente, anche dall'Oppido.
Invece, si è assistito ad un
match senza emozioni tra
due squadre che avevano
paura di affrontarsi. Il pareggio non mi ha convinto - continua Di Stefano - è stato una
conseguenza di un 'non gioco' da parte di entrambe le
squadre. Sono deluso con i
miei ragazzi perché non hanno messo in pratica quello
che abbiamo “studiato” nella
fase pre-campionato. Non ho
visto in fase offensiva tutto
quello che abbiamo provato e
riprovato in queste settimane. Spero che nel prossimo
futuro i ragazzi dimostrino il
loro carattere e la loro buona
volontà”. Diverso è stato il parere di Langellotti, dirigente
dell'Oppido. “Abbiamo fatto
una bella gara, ci è mancato
soltanto il gol. Credo che oggi (ieri, ndr) abbiamo perso
due punti perché l'Avigliano
non ha fatto granchè, e noi
abbiamo sbagliato diverse occasioni da rete. Purtroppo, i
nostri ragazzi sono ancora
affaticati dopo una preparazione lunga e dispendiosa di
energie, ma confido in un futuro roseo”.
Lorenzo Tortorelli
Apre Paiano e chiude Sparapano, nel mezzo la furia della Ruggiero Passo falso dell’undici di Bitetti. Biancorossi subito a mille
Travolto il Forza Matera
Il Lauria colpito a freddo ribalta il punteggio
R. LAURIA
FORZA MATERA
5
2
RUGGIERO LAURIA:
Esposito B, Curzio, Cozzi,
Messuti, Zaccagnino, Malito,
Carlomagno (31’ st Vecchione), Zuccarelli, Laino, Vasapollo (46’ st Lonato), Esposito V. A disp.: Petrelli, Limongi, Forastieri, Grisolia, Orlando. All. Malito.
FORZA MATERA: Laurieri, Frangione, Carriero,
Biondino, Pizzolla (12’ st Gaglairdi), Taratufolo, Cecere
(7’ st Di Pede), Bisignano,
Paiano, Liaci (15’ st Andriotti), Sparapano. A disp.Vitullo, Paladino, Eletti, Bollettieri. All. Stasolla.
ARBITRO: Castello di Potenza (Grilli e Fantini).
RETI: 5’ pt Paiano, 10’ pt Vasapollo, 43’ pt Malito, 10’ st
Malito (rig.), 25’ st Vasapollo, 35’ st Vecchione, 46’ st
Sparapano.
NOTE: Ammoniti Curzio,
Messuti, Laino, Vasapollo ed
Esposito V per il Lauria; Pizzolla e Bisignano per il Forza Matera.
INIZIO nero. Il Forza Matera
Giuliano Paiano
rimedia cinque reti in casa
della Ruggiero Lauria e inizia male il suo secondo campionato di Eccellenza.
Eppure la squadra di Stasolla era partita bene, passando pure in vantaggio, ma
dopo un buon inizio, i neroarancio spariscono dal campo
lasciando spazio ai padroni
di casa che non ci pensano
due volte a fare loro l’intera
posta in palio. Effimera la
consolazione della rete di
Sparapano in chiusura di
partita che rende solo meno
pesante il passivo. Iniziano
bene gli ospiti con Paiano
che porta in vantaggio i suoi
con un preciso colpo di testa
che sfrutta una punizione
calciata da Carriero. Dopo lo
0-1 ancora c’è un’occasione
per chiudere il conto e portarsi sullo 0-2, ma l’azione
sfuma. Da qui in poi sparisce il Forza Matera e sale in
cattedra il Lauria. Un errore
in fase difensiva consentono
a Vasapollo di riequilibrare il
match, poi prima del riposo
capitan Malito trova la rete
del sorpasso. Ad inizio ripresa arriva il fallo di Pizzolla
che permette l’allungo alla
Ruggiero. Poi il centrale difensivo è costretto ad abbandore il campo per un dolore
al ginocchio. Le reti del 4-1 e
del 5-1 arrivano mentre il
Forza Matera cerca di riaddrizzare il match. Poi in
chiusura il gol di Sparapano. Ma se è questo il Forza
Matera, bisogna davvero
preoccuparsi perchè il futuro appare più nero del previsto.
Antonio Mutasci
Il Genzano espugna Irsina
Lacerenza e Montaldi a segno
IRSINESE
GENZANO
0
2
IRSINESE: Bellocchio, Pecoriello A, Di Giloramo (27’ st Angelastro), Dinardo, Cristallo, D'Asta (7’ st Cardano), Picerno, Porfido
(20’ st Aresta), Crupi, Fiorino, Lepore. A disposizione: Di Gioia, Laurieri, Sansone, Pecoriello G. All. Bitetti
GENZANO: Muslera, Morgigno, Rapone,
Pentangelo, Rapolla (48’ st Damiano), Di Fazio, Lacerenza (20’ st Fera), Lardiello (25’ st
Spineto), Pace, Alfonso, Montaldi. A disposizione: Milesi, Beccasio, Santangelo, Gilto.
All. Bardi.
ARBITRO: Russo di Bernalda
RETI: 20' pt Lacerenza, 50' st Montaldi
NOTE: giornata calda. Tutto esaurito. Ammoniti: D'Asta, Rapolla.
IRSINA - Un pubblico delle garandi occasioni ha fatto da cornice a questa prima uscita
dell'Irsinese, che registra la prima sconfitta.
Una vittoria ottenuta da parte dello Sporting Genzano, perché ha saputo meglio interpretare la partita.
Il primo tempo è vivace, con iniziative da
ambedue le parti, forse con un qualcosa in
più da parte della squadra di casa.
Ad andare in vantaggio su un'uscita avventurosa di Bellocchio è il Genzano: tiro
dalla trequarti uscita a vuoto del portiere,
raccoglie Di Fazio che passa a Lacerenza che
mette dentro.
Il Genzano, subito dopo il vantaggio, ha
avuto diverse occasione ma Montaldi ha
mandato fuori a fil di palo.
Episodio dubbio al 34’ del primo tempo in
sfavore dell'Irsinese: atterrato Crupi in area
ma l'arbitro ha fatto rialzare l'attaccante, lasciando proseguire l’azione. Il primo tempo
si chiude con l'impostazione tattica del gioco
di rimessa da parte del Genzano che ha saputo ben amministrare il vantaggio.
Secondo tempo, diverso dal primo, l'Irsinese entra in campo per ottenere il pareggio ci
prova varie volte con Crupi, ma ormai il
Genzano ha deciso di amministrare la partita, e lo fa bene.
Un po di nervosismo affiora in campo, ed
inizia la girandola delle sostituzioni. Mister
Bitetti le prova tutte, ma forse i suoi uomini
sono poco concentrati: alla prima d'avanti al
proprio pubblico, si è pensato maggiormente a ben figurare nel gioco e poca congruenza negli attacchi e nell'aggredire l'avversario.
Infatti il Genzano anche nel secondo tempo
ha controllato bene le azioni di gioco, al punto di sfiorare più volte il raddoppio, cosa chè
è avvenuta al quinto minuto di recupero.
Il due a zero è forse troppo come passivo
non fosse altro per l'impegno messo da parte dei ragazzi di Bitetti che in settimana saprà verificare alcuni movimenti a vuoto che
si registrano spesso in fase d'attacco. Siamo
pur sempre alla prima di campionato, ed il
Genzano è una prima della classe.
Mimmo Donvito
Sport
ilQuotidiano
•Lunedì 17 Settembre 2007
43
I materani giocano meglio della Vultur, ma finisce a reti bianche
1ª GIORNATA
Tricarico, polveri bagnate
Piacciono i giovani a disposizione di Pesce
TRICARICO
VULTUR
0
0
TRICARICO: Abrescia N.,
De Biasi, Montano (Nuzzi
G.), Potenza, Chessa, Nuzzi
D., Mandragora (Dinice), Laguardia, Tragni, Castoro
(Dentamaro), D'Ambrosio.
A disp: Tedesco, Scarfone,
Castellano, Proggi. All. S.
Abrescia.
VULTUR: Stango, Rotunno,
Ferrenti (Landini), Cammisa, Losito, Polichetti, Berardino N. (Castro), Marino Capogrosso Berardino R., Di
Bari (Pierro). A disp.: Martone, Genovese, Misino, Valenza. All. S. Pesce.
Vultur e Tricarico in
campo ieri
ARBITRO: Sapienza di Potenza (Pescuma -Labanca).
NOTE: Ammoniti: De Biasi,
Di Bari, Potenza, Rotunno,
Dinice, Tragni.
TRICARICO. E' terminata a
reti inviolate la sfida tra
due squadre che certamente diranno la loro nel prosieguo del torneo. Una prima frazione non esaltante,
visto anche l'atteggiamento
prudente degli ospiti, che
già appena dopo il fischio di
inizio hanno corso un serio
pericolo ad opera di Montano, il quale non sfrutta al
meglio una ghiotta palla
gol. L'andamento del match
avrebbe preso certamente
una piega diversa e lo spettacolo ne avrebbe tratto giovamento, considerato che
nelle due formazioni militano ragazzi con notevoli doti
tecniche.
Se il Tricarico avesse vinto
la partita non ci sarebbe stato nulla da recriminare da
parte della Vultur, che raramente ha impensierito la
porta avversaria. Il Tricari-
co, invece, ha avuto diverse
azioni da rete, colpendo tra
l'altro anche la traversa piena con Potenza e sbagliando il gol del vantaggio con
il goleador Tragni poco prima che il direttore di gara
fischiasse tre volte. I padroni di casa hanno sofferto soprattutto a centrocampo
,dove dopo un quarto d'ora
hanno perso un elemento
determinante come Castoro.
Come accennato, dopo il
primo minuto, palla-gol per
i padroni dicasa: Tragni recupera testardamente mette in mezzo, arriva Montano
che da posizione ravvicinata spara sul portiere.. Bisogna aspettare fino al 25' per
assistere un tiro in porta
su punizione battuta da
Manndragora, ben angolato ma debole, sul quale
Stango non ha problemi.
Al 32' è Laguardia, su tocco in area di D'Ambrosio, ad
impegnare il portiere della
Vultur in girata. Al 38' Tragni dal fondo serve D'Am-
brosio che per un soffio non
arriva a deviare in rete.
Secondo tempo con squadre più aggressive. Gli ospiti avanzano un po' il baricentro del gioco, mantenendo sempre tre uomini davanti alla difesa avversaria.
Al 3' cross di Mandragora,
per Tragni che aggancia
ma non imprime forza sufficiente alla sfera.
Al 8' si vedono i ragazzi di
mister Pesce, che innestano un contropiede, mette in
affanno la difesa avversaria. Al 13' ancora Tragni
manda un cross per Laguardia, ma Stango è in
vantaggio. Al 20' la traversa della porta della Vultur
trema su un tiro dai 25 metri di Potenza conclusione
di un'azione manovrata dei
padroni di casa.
Il primo tiro dei potentini
degno di questo nome, arriva proprio al 45' ad opera di
Castro che impegna severamente Nicola Abrescia. Al
48' è sempre il goleador
Tragni (che oggi ha fatto
molto movimento ed ha servito ai compagni alcune
palle invitanti), viene servito in area dal giovane Dinice, a tu per tu con Stango
manda incredibilmente sull'esterno della rete mentre
sugli spalti si ha la senzaione del gol.
In sostanza, la prima di
campionato ha fatto rilevare che la squadra di mister
Abrescia avrebbe bisognno
di migliorare a centrocampo, mentre quella di mister
Pesce sembra avere a disposizione un organico giovane con elementi con ottime
qualità tecniche, a nostro
modesto avviso, avrebbe bisogno anche di qualche elemento di provata esperienza.
Michele Santangelo
Segnali importanti dal Picerno, che batte il Brienza con un guizzo del bomber
Damiano, gol pesantissimo
Perna para un rigore al protagonista di giornata
PICERNO
BRIENZA
1
0
PICERNO: Perillo; Mele; Buonansegna; Olita; Farenga; Salvia; Sabbatella
(26's.t. Mastroberti R.); Cirillo; Damiano (45's.t. Bochicchio R.), Maienza; Paterna. A disp.: Quagliata E.; Bochicchio
G.; Quagliata N.; D'andrea; Cataldo.
All. Lardo.
BRIENZA: Perna; Giordano; Mastroberti S.; Grieco; Granito; Santonicola;
Castagno; Panariello (10's.t. Rocchi;
36's.t. Morgillo); Giannatiempo; Sanchirico; Viaggiano (10's.t. Ostuni). Adisp.: Di Mare; Leopardo; Pepe; Di Bari.
All. Salvatori.
RETI: 27' s.t. Damiano (P).
NOTE: Al 12' p.t., il Picerno sbaglia un
calcio di rigore con Damiano. Ammoniti: Damiano (P); Giordano, Castagno,
Giannatiempo (B).
TITO - Il Picerno vince e convince! L' 10 sta stretto agli uomini di mister Lardo che nel corso dell'incontro hanno
avuto svariate occasioni per far manbassa del Brienza. L'inizio di gara però
non è stato dei più esaltanti e Cirillo
(migliore in campo del match) e company hanno dovuto faticare più del previsto contro un avversario che non ha
impegnato più di tanto l'estremo Perillo.
Dopo una fase iniziale di studio è il Picerno che al primo affondo ha una
ghiotta opportunità per passare in vantaggio. Cirillo verticalizza per Paterna
che in slalom entra in area, ma l'attaccante, prima della conclusione viene
Tonino Damiano
strattonato e si conquista la massima
punizione. Sul dischetto si presenta Damiano ma il suo tiro è centrale ed è facile preda di Perna.
Il Brienza risponde al 18' con Giannatiempo che liberatosi in area per la stoccata vede deviarsi la palla in angolo dal
bravo Farenga. Un minuto dopo è Grieco a provarci su assist di Sanchirico,
ma la girata dell'attaccante viene controllata senza difficoltà da Perillo.
Il Picerno si fa vivo dalle parti di Perna con una punizione di capitan Mele,
la distanza è ragguardevole e il colpo
ad effetto del difensore si spegne sul
fondo.
Al 33' Buonansegna dopo uno scambio con Damiano mette un delizioso pallone al centro, ma Perna è pronto ad
anticipare tutti e a deviare la palla. Sul
finale i burgentini hanno la possibilità
di far male alla retroguardia rossoblu,
ma il tiro di Giordano dopo un pregevole stop termina di poco a lato.
Nel secondo tempo gli uomini di mister Lardo entrano in campo con un'altra marcia, e già al 3' Maienza su ottimo invito di Damiano spara alto da posizione favorevole.
I picernesi si rendono ancora pericolosi al 12', su angolo di Damiano lo stacco
aereo di Farenga non ha fortuna e la
palle esce di poco alla sinistra del palo. I
padroni di casa assediano l'area burgentina e al 15' Paterna lambisce di testa la traversa dopo il preciso crosso di
Maienza. Pochi secondi dopo è Damiano a far sussultare gli spalti. L'attaccante riceve palla in profondità dal
sempre presente Maienza, semina due
avversari e di prima battuta fa partire
un rasoterra che si stampa sul palo.
Il gol è nell'area e al 27' Damiano con
una punizione magistrale dai venticinque metri pesca l'incrocio alla sinistra
del portiere che non può nulla sulla
magia dell'attaccante ruotese. Sul finale Maienza ha due buone occasioni per
bissare il risultato, ma sulla prima è
bravo Perna ad allungarsi su palla insidiosa, mentre è sfortunato il colpo di testa in corsa dell'ariete, che schiaccia la
palla, la quale rimbalzando si alza sulla
traversa. Finisce così con il pubblico in
piedi ad acclamare i giocatori che raccolgono i meritati applausi sotto la tribuna.
Leonida Russo
Banzi ko con la rete di Iacullo
E’ della Murese
il primo colpaccio
MURESE
BANZI
1
0
F.C. MURESE 2000 AURORA: Scaldaferri; Tirico; Cella; Nardiello; Lotano; Pietrafesa I; Iacullo G.; Cafaro; Iacullo V.; Antohi; Bochicchio
(al 67' Perillo D.); A disp. Costini; Pucillo; Pietrafesa II;
Parisi; Cardillo; e Margiotta.
all. Natiello;
BANZI: Tonello; Vizziello (al
50' Racanati); Cassatela;
Adamo; Palmieri; Maffeo;
Ciardiello; Benedetto (al 66'
Anelli); Zona (al 67' De Tommaso); Destratis; Petilli;
Mancini; a disp. Quesada:
Nettuno; Militello; e Vassallo. All. Fanelli;
ARBITRO: Pascaretta Pasquale di Moliterno;
Collaboratori: Conte Francesco di Moliterno e Martinese
Antonio di Moliterno.
RETI: al 73' Iacullo V. .
NOTE: Ammoniti: al 2' Vizziello per per gioco falloso;
all'8' Cella per gioco falloso;
all'11' Mancini per inosservanza della distanza; al 58'
Ciardiello per trattenuta; al
59' Tirico per gioco falloso.
Recuperi: 2' e 3'. Spettatori:
circa 400;
LA MURESE con una gara
perfetta e con molto cuore è
riuscita a conquistare, all'esordio nel campionato, con il
Banzi, una squadra costruita per puntare alla vittoria finale del campionato, tre importantissimi punti.
Alla vigilia della gara la
Murese si presentava con
molte pedine mancanti, ma
colpo su colpo ha ribadito alle sortite degli avversari, per
poi prendere in mano le redini del gioco. Il Banzi ha dimostrato una grande solidità a centro campo, ma si è
fatta ingabbiare da diga difensiva murese che ha visto
in Lotano, Nardiello, Tirico e
Cella veri e propri mastini
napoleoni, soffrendo moltissimo le ripartente sulle fasce
di Iacullo G. a destra e Iacullo V. a sinistra, mostrandosi
invece più pericolosi sulle
palle inattive con Petilli.
La Murese fin dalle prime
battute ha mostrato maggiore vivacità e al 3' Cella sulla
sinistra metteva al centro un
pallone che veniva ripreso di
testa da Iacullo G. e la difesa
ospite a fatica spazzava.
Al 4' Destratis lavora bene
un pallone sulla sinistra dell'area di casa e serviva Petilli
che da due passi spediva la
palla al lato.
Al 7' buona occasione per i
padroni di casa. Cafaro allarga il gioco per Antohi che di
prima mette al centro un
pallone dalla traiettoria tesa
e sul secondo palo per un
soffio Iacullo V, non trova
l'impatto vincente. Al 9' Iacullo V. entra in area da sinistra e con un tiro a giro sfiora il sette alla sinistra del
portiere.
Al 20' Pietrafesa I con una
delle sue solite punizioni aggira la barriere e in tuffo Tonello con i pugni salva il risultato respingendo la palla.
Al 22' Zona ci prova dai 30
metri ma il tiro è debole e termina la corsa tra le braccia
del portiere.
Al 23' lancio di Pietrafesa I,
torre di Iacullo G., e il portiere in uscita para. Al 27' Ia-
Natiello
cullo V. mette al centro e Antohi di testa non trova la porta. Al 28' Destratis si destreggia sulla sinistra e calcia debolmente sul primo palo dove è ben appostato Scaldaferri che blocca. Al 31' Antohi da buona posizione calcia alto.
Al 37' Petilli con il suo sinistro inventa una traiettoria
magica, e Scaldaferri con un
colpo di reni vola sotto la traversa la palla in angolo. Al
38' Cella va sul fondo sulla
sinistra e mette al centro dove c'è Bochicchio che di piatto da sottomisura manda la
palla tra le braccia di Tonello.
Al 44' bell'azione del Banzi.
Fallo laterale di Viziello che
serve al limite dell'area Destratis che in girata dal limite dell'area trova un super
Scaldaferri che respinge con
i pugni. Nella ripresa la Murese entra in campo più tonica e comincia a creare diverse palle da gol.
Al 49' i padroni di casa potrebbero passare in vantaggio per un rigore sacrosanto
ottenuto per un atterramento in area di Antohi per un'uscita scomposta di Tonella.
Dal dischetto va Pietrafesa I
che angola bene il pallone e
in tuffo Tonello compie un
miracolo respingendo il pallone. Al 55' Iacullo V. al volo
dal limite spara oltre la traversa. Al 57' bella punizione
di Petilli e ancora una volta
Scaldaferri devia oltre la traversa. Al 58' Destratis in mischia da due passi devia in
porta un tiro e sempre l'estremo difensore di casa salva il risultato. Al 60' punizione debole di Ciardiello che il
portiere para senza problemi.
Al 64' azione in velocità della Murese con Iacullo G. che
dalla destra serve Bochicchio che fa la sponda per Antohi che di prima calcia a rete e un difensore fa scudo
con il corpo.
Al 72' gran botta da due
passi di Destratis che manda
la palla sopra la traversa. Al
73' la Murese passa in vantaggio. Iacullo G. scende sulla destra e mette al centro,
con il tacco Iacullo V. manda
la palla in porta il portiere ribatte e da posizione decentrata ribadisce in rete.
Al 74' Anelli dopo uno svarione difensivo entra in area
e con un diagonale impegna
il portiere in angolo. All'89'
una punizione di Ciardiello
va di poco alto oltre la traversa.
Carmine Pepe
44
Sport
Lunedì 17 Settembre 2007•
1ª GIORNATA
ilQuotidiano
1ª giornata
PROMOZIONE
A.Marconia - Miglionico 1 - 1
s.t.: 22’ Venezia (Mi), 43’ Agneta (AM)
Balvano - Sirinomercure 1 - 0
p.t.: 15’ Petraglia
Bella - C.Pisticci
1-5
Futura PZ - Grottole
s.t.: 45’ Armento
0-1
Policoro - Moliterno
p.t.: 40’ Fiore
1-0
p.t.: 25’ (r) Troiano (Be), 31’ (r) Gagliardi (CP); s.t.: 9’
Lambertini (CP), 21’ Campisano (CP), 27’ Gagliardi, 39’
Santagata (CP)
Project MT - Latronico 3 - 1
p.t.: 44’ Cocchiararo (PM); s.t.: 8’ Volpe (PM),
43’ Saponieri (PM), 45’ Montemurro (La)
Santarcang. - Satriano 0 - 0
Dario Gagliardi e sotto Luigi
Lambertini: saranno loro i
mattatori del nuovo Pisticci
Viggiano - Vitalba
3-3
p.t.: 9’ Salera (Vig), 19’ (r) Ragone (Vig),
40’ Mecca D. (Vit); s.t.: 19’ e 33’ Di Bello
(Vit), 37’ Martoccia (Vig)
Squadre
PISTICCI
P. MATERA
BALVANO
GROTTOLE
POLICORO
VIGGIANO
VITALBA
A. MARCONIA
MIGLIONICO
SANTARCANG.
SATRIANO
FUTURA
SIRINOMERC.
MOLITERNO
LATRONICO
BELLA
C.Pisticci - A.Marconia
Grottole - Policoro
Latronico - Balvano
Miglionico - Viggiano
Moliterno - Bella
Satriano - Project MT
Sirinomerc. - Futura PZ
Vitalba - Santarcang.
3
3
3
3
3
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0
Casa
V
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P
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0
Reti Casa Reti Fuori Reti Totale
Totale
Fuori
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N
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N
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5
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S
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1
1
3
5
Marcatori
prossimo turno
domenica 23/09 ore 15:30
Punti Gioc.
2 Reti Gagliardi (C.Pisticci, 1); Di Bello (Vitalba)
La formazione del
Miglionico scesa
in campo
a Marconia (www.
miglionicocalcio.it)
1 Rete: Agneta (A.Marconia); Petraglia (Balvano);
Troiano (Bella, 1); Campisano, Lambertini, Santagata
(C.Pisticci); Armento (Grottole); Montemurro (Latronico); Venezia (Miglionico); Cocchiararo, Saponieri, Volpe (P.Matera); Fiore (Policoro); Martoccia, Ragone (1),
Salera (Viggiano); Mecca D. (Vitalba)
Per Montemurro la consolazione del gol dell’ex quando la contesa era ormai decisa
Partenza sprint della Project
Cocchiararo, Volpe e Saponieri liquidano il Latronico
PROJECT MATERA
LATRONICO
3
1
PROJECT MATERA SOCCER: Paradiso, Botta, Acito,
Prisco (22' st Saponieri),
Cocchiararo, La Rosa, Cataldo, Virelli, Volpe, Paladino,
Bellomo (31' st Margoleo,
39'st Cirillo). A disposizone:
Sidella. Angelino, Giordano, D'Adamo. Allenatore
Francesco Liuzzi.
LATRONICO: Marra, Mirizzi, Ferroso, Dema, Ponzo,
Bucciarelli, Messuci (25' st
De Mare), Totano, Montemurro, Lardo, Papaleo. A
disposizone: Gesualdi, de
Mare, Di Giacomo, Bruno,
Caricati, Forastiere, Vigorito. Allenatore Mario Chiappetta.
ARBITRO: Asquino di Venosa (Cantini e Armentano).
RETI: 44' pt Cocchiararo
(M), 8' st Volpe (M), 43' st Saponieri (M), 45' st Montemurro (L).
NOTE: ammoniti Prisco
(M), Acito (M), Botta (M),
Messuti (L).
MATERA - Comincia molto
bene la stagione la Project
Matera. Il calendario, infatti, aveva impietosamente
messo di fronte già alla prima giornata due squadre il
cui obiettivo, più o meno dichiarato, è la vittoria del
campionato.
Alla fine a spuntarla è stata la squadra padrone di casa che, grazie ad una condotta di gara più determinata, ha avuto la ragione di un
Latronico per larghi tratti
costretto a difendersi. Sicuramente troppo timido l'atteggiamento dei ragazzi in
casacca biancoceleste che, se
davvero vorranno puntare
alla promozione, dovranno
affrontare le gare esterne
con ben altro piglio.
È anche doveroso puntualizzare il fatto che in simili
circostanze è ben difficile distinguere la linea immaginaria che divide i meriti del-
Bellomo in azione contro il Latronico (www.materasoccer.com)
la vincitrice dai demeriti della squadra sconfitta.
Inizio di gara di marca materna con i ragazzi di Liuzzi
protesi all'attacco e gli ospiti
arroccati nella propria metà
campo intenti soprattutto a
bloccare le iniziative avversarie.
Le prime minacce alla porta difesa da Marra, così, arrivavano soprattutto grazie
ai tiri scagliati dalla distanza da Bellomo all'undicesimo, da Paladino al quindicesimo su punizione, e al ventiduesimo da trenta metri
circa e al venticinquesimo
da Volpe.
Per il Latronico, invece, solo un tiro su calcio di punizione ad opera di Papaleo
con la sfera che però ha sorvolato la traversa.
Ad un minuto dal riposo la
prima rete della Project siglata con un bel colpo di testa di Cocchiararo perfettamente servito in area di rigore da un perfetto calcio di
punizione di Bellomo.
Nella seconda parte della
gara ci si attendeva la reazione del Latronico, ed invece erano ancora i materani a
fare la gara e a cercare la rete della sicurezza.
Al terzo minuto lunga
azione della Project in area
avversaria con tiro finale a
colpo sicuro di Virelli, ma
sulla linea di porta un difen-
sore avversario ribatteva di
testa la sfera.
Il gol era però nell'aria e
puntualmente giungeva all'ottavo per merito di Volpe
che, su azione di calcio di
punizione, deviava al volo
un perfetto assist di Prisco.
Punti sull'orgoglio reagivano finalmente i biancocelesti che costringevano i padroni di casa a cambiare atteggiamento e a rintanarsi
nella propria metà campo.
Al '76, però, erano ancora i
materani a rendersi pericolosi con Margoleo il cui tiro
era bloccato molto bene dal
portiere Marra il quale, a
due minuti dalla fine, nulla
poteva sul preciso e potente
tiro a fil di palo di Saponieri.
Allo scadere la rete della
bandiera del Latronico siglata da Montemurro pronto ribadire in rete una corta
respinta del portiere Paradiso su tiro di De Mare. Per il
è il classico gol dell’ex.
Annibale Sacco
Rifilata una perentoria cinquina al Bella
Pisticci subito big
BELLA
PISTICCI
1
5
BELLA: Uva, Pisciottai F, innocienti, Cagnani, Ricigliano, Vitiello, Marolda (25’ st
Pompeo), Pisciottani C, Errichetti, Orlando, Troiano (17’
st Angrisani). All. Limoncelli
PISTICCI: Cucuglielli, Federico, Nuzzo, Ogier, Santagata, Di Maria, Moscara (27’st
Lorenzatti), Fortunato (40’st
D’Angelo), Gagliardi, Buono
(25’ pt Lambertini), Campisano. All. Valente
ARBITRO: Carretta di Venosa.
RETI: 25’ pt Troiano (rig),
31’ pt Gagliardi (rig), 9’ st
Lambertini, 21’ st Campisa-
no, 27’ st Gagliardi, 39’ st
Santagata (R).
NOTE: espulso Caniani (B),
ammoniuti Vitiello (B), Nuzzo (P).
CINQUINA del Pisticci. Parte in maniera vincente il
team allenato dal tecnico Valente che è riuscito a sbarazzarsi del Bella con un perentorio 5-1. Dopo lo svantaggio
iniziale, grazie alla rete locale di Troiano su rigore al 25’,
i materani sono riusciti a recuperare, sempre con un penalty, sei minuti dopo con
Gagliardi. Ripresa più tonica per i pisticcesi che hanno
strapazzato il Bella segnando altre quattro reti e ottenendo la prima gioia stagionale.
Roberto D’Alessandro
Risultato giusto alla fine di una partita che non ha riservato grandi emozioni
Pari a reti bianche tra Santarcangiolese e Satriano
SANTARCANGIOLESE
SATRIANO
0
0
SANTARCANGIOLESE: Robortella,
La Canna, Malaspina, Lambiase, Lo
Spinoso, Gallitelli, Casalingo, Di Virgilio, Pellegrino, Capobianco, Dora (10' st
Martorano R). A disp: Festa, Venice, Ingenito, Izzo, Di Ruggiero. Allenatore
Paolo Graziano
SATRIANO: Pascale R, Forgerato, Saganetti (25' st Caivano L), Sabia, Spera
P, Sodo, Stefani, Pascale D, Bruno,
Adobbato G (45'st Pascale S), Lamarucciola. A disp: Lettieri, Ostini, Spera R,
Zanda, Camera. Allenatore Lino Caivano
ARBITRO: Santo Burgi di Matera
NOTE: Ammoniti: 17' pt Lamarucciola, 20' pt Sodo, 28' Capobianco, 20'st
Pellegrino, 26' st Sabia, 34' st Bruno.
SANT’ARCANGELO - Pareggio secco
quello che contraddistingue l'avvio del
campionato per la Santarcangiolese. La
squadra illude i tifosi nel primo quarto
d'ora, sfiorando per ben due volte il
vantaggio con azioni di prima ma il
pallone esce a fil di palo e la situazione
diviene statica.
Per il resto del primo tempo non sono
molte le azioni che potrebbero portare
al goal, nessuna delle due squadre riesce a dominare e gli ultimi minuti denotano già un po' di stanchezza.
Con la ripresa il Satriano cerca di imporre il suo gioco ma, a parte una punizione sprecata intorno al 20', la squadra subisce gli attacchi dei padroni di
casa che d'altra parte mostrano un centro campo piuttosto disorganico e presente solo in alcuni momenti. Mancano
quasi dieci minuti al termine del match
quando i tifosi del santarcangelo esultano su un tiro da fuori area di Di Virgilio che sfortunatamente il portiere
para. L'aria resta effervescente e i padroni di casa sfiorano il goal con un
colpo di testa di Pellegrino su calcio
d'angolo battuto da Malaspina. Quella
sarà l'ultima vera azione della partita
che terminerà sullo zero a zero.
«Un giusto pareggio - commenta il direttore sportivo della Santarcangiolese,
Gino Esposito- gli avversari hanno conquistato poche occasioni di gol, la squadra ha dato tutto, i numeri per giocare
bene ci sono ma sul livello fisico siamo
ancora indietro, del resto siamo partiti
un po' in ritardo. Dobbiamo anche considerare che mancavano Bitetti e Cifarelli». Meno soddisfazione nelle parole
dell'allenatore del Satriano, Lino Caivano ha, infatti, commentato: «Non sono
contento della prestazione, troppa improvvisazione sul campo, avevo dato indicazioni precise durante gli allenamenti ma non sono state rispettate.
Questa comunque è la prima partita, il
pareggio è meglio della sconfitta e abbiamo tempo per rifarci».
Francesca Gresia
Sport
45
Gli jonici piegano un volitivo Moliterno con il minimo scarto
ilQuotidiano
•Lunedì 17 settembre 2007
1ª giornata
Policoro, quanta fatica
Decide una rete di Fiore sul finire del primo tempo
POLICORO
MOLITERNO
1
0
POLICORO: Piarulli, Simeone, Panetta, Giannini, Leone, Finocchio, Galati ( dal 39
s.t. Robertazzo), Pellegrino
(dal 37 s.t. Cocilova), Fiore,
Milella, Carrassi (dal 21 s.t.
Guerra). A disp. Di Naccio,
Todaro, Cimmarrusti, Montemurro. All. Labriola.
MOLITERNO:
Fittipaldi,
Fruguglietti, Abate, Lagrutta, Lancellotti, La Salvia,
Fratantuono,
Petrocelli,
Messuti (dal 36 s.t. Pinto),
Albini, Galante (dal 38 p.t.
Crisci) (dal 46 s.t. Tempone).
A disp. Rossi. All. Nocella.
ARBITRO: Santarsia di Matera ( Collocola- Russo).
MARCATORI: Fiore al 40’
p.t.
NOTE: Ammoniti: Giannini
e Lagrutta.
POLICORO - Bella giornata
di sole per la prima uscita
stagionale del Policoro 2000
in campionato. Un Policoro
che propone dal primo minuto l'ultimo acquisto Rocco
Fiore e Leone
Pellegrino (ex Bitonto) e tre
under.
Avversario di turno un Moliterno ricco di giovanissimi
che non si aspetta sicuramente di fare la partita della
vita.
Così però non succede, infatti i ragazzi di Labriola sudano non poco per ottenere
la vittoria, con uno striminzito 1-0, visto che gli ospiti
riescono ad annullare molte
palle gol ai locali con una
prestazione tutta cuore e determinazione.
Parte bene il Policoro che al
quinto minuto potrebbe passare in vantaggio con Leone
se la difesa ospite non riuscisse a respingere una conclusione ravvicinata dello jonico.
Dopo due minuti è il Moliterno a provarci con Petrocelli che si fa parare una bella rasoiata da Piarulli.
Al 22’ Pellegrino va anch'esso vicino al vantaggio
con una conclusione che non
va a buon fine. Al 37’ l'arbitro su segnalazione del
guardalinee annulla una rete a Fiore per sospetto fuori-
gioco su assist di Pellegrino.
Dopo tre minuti la svolta
del match con Fiore che porta i suoi in vantaggio dopo
una bella azione personale in
area di rigore e stoccata vincente.
Nella ripresa è ancora Fiore dopo tre minuti a mancare il raddoppio, quando solo
davanti al portiere nel tentativo di fargli un pallonetto,
calcia debolmente.
Al 17’ si vedono gli ospiti
che scaldano le mani a Piarulli, con una punizione di
Albini. Al 29’ sempre il mobile Fiore va vicino al raddoppio con una bella girata dalla
destra che passa indenne sopra la traversa.
L'ultima occasione di giornata per i locali capita sui
piedi di Pellegrino che con
una bella punizione da trenta metri lambisce il paletto
esterno alla spalle di Fittipaldi.
Dopo quattro minuti di recupero l'arbitro mette fine alle ostilità, con il Policoro che
assapora così i primi tre
punti della stagione.
Gennaro Manolio
Gli ospiti vanno sotto di due gol, ma ribaltano il risultato e sfiorano il colpaccio
E’ un Vitalba indomabile
Una magia di Martoccia in extremis salva il Viggiano
VIGGIANO
VITALBA
3
3
VIGGIANO: Laurita, Santarsiero, Berterame, Tolve, Allemma, Lauletta (45' st
Petrocelli), Blasi (20' st Genovese), Piscopia, Martoccia, Ragone, Salera. A disp.:
Nigro, Marsicovetere, Milano, Petrocelli, Barbella, Notarfrancesco. Allenatore:
Villani.
VITALBA: Tomasulo, Di Lonardo, Pace,
Parisi, Colucci (42' st A. Mecca), D. Mecca (13' st Romano), Telesca (12' st T. Gerardi), Grimolizzi, Catale, M. Gerardi, Di
Bello. A disp.: Romaniello, Carriero,
Summa, Trabelsi. Allenatore: La Capra.
ARBITRO: Capolupo di Matera (Cardettini - Delfino).
RETI: 9' pt Salera, 19' pt Ragone (rig.),
40' pt D. Mecca, 19' st e 33' st Di Bello,
37' st Martoccia.
NOTE: Giornata soleggiata. Terreno di
gioco in buone condizioni. Ammoniti:
Salera, Allemma, Tolve (Vig); Telesca,
Grimolizzi, Pace, Colucci, T. Gerardi
(Vit). Angoli: 7-2 per il Vitalba. Recupero: pt 1'; st 4'. Spettatori: circa 50.
VIGGIANO - Termina con un rocambolesco 3-3 una sfida spettacolare con il
Viggiano prima in vantaggio di due gol,
rimontato e addirittura superato di una
rete ed infine costretto a pareggiare con
Martoccia. Il Vitalba si è dimostrata una
buona squadra, che può mettere in difficoltà qualsiasi avversario. Lo ha fatto
notare ieri specialmente quando, sul
doppio vantaggio, è stata capace di riprendersi e di andare persino in vantaggio con il bomber Di Bello. I padroni di
casa hanno patito molto le assenze di
Mazzacane e Borneo, le cui squalifiche
hanno pesato non poco sul piano del
gioco ed è per questo che dalla gara di
sabato prossimo a La Martella contro il
Miglionico questi piccoli particolari vanno risolti con sveltezza. Il tecnico Villani
in settimana aveva avvisato i suoi di non
sottovalutare i filianesi, che giocano a
memoria, e le cose sono finite come temeva l'allenatore potentino. L'inizio della gara è promettente per i locali che al
9' si trovano in vantaggio. Tomasulo rilancia, Ragonecontrolla e serve Salera,
che stretto nella morsa di due difensori,
riesce a bucare l'estremo ospite. Passano
dieci minuti e prontamente arriva il raddoppio. Ragone mette in mezzo, Catale
tocca il pallone con le mani e Capolupo
senza dubbi indica il dischetto. Dagli
Basta un gol di Petraglia
per la prima del Balvano
BALVANO
SIRINOMERCURE
1
0
BALVANO: Lamberti, Pignata, Galante, Turturiello
P, Risi, Chiegari, Galantucci, Matturro, Turturiello D,
Petraglia, Samgiacomo. All.
Turturiello
SIRINOMERCURE: Propato, Rossino G, Cosentino, De
Leo, Ielpo, Vitale, Dulcetti F,
Dulcetti V, Olivieri, Perretta, Libonati. All. Crescente
ARBITRO: Vitale di Moliterno
RETE: 15’ pt Petraglia
BALVANO, buona la prima.
La compagine allenata dal
tecnico Turturiello è riuscita a superare, con una rete
di scarto, il Sirinomercure.
Buon primo tempo per i locali che riuscivano a raggiungere il vantaggio solo
dopo quindici minuti grazie
ad una bella rete di Petraglia.
Dopo il gol i locali hanno
cercato in diverse occasioni
il raddoppio ma senza fortuna, esaltando le doti dell’estremo difensore ospite.
«La mia squadra ha giocato una buona gara - afferma
Turturiello, presidente del
Balvano. Il Sirinomercure
non ci ha meso in grosse
difficoltà ma siamo stati anche noi bravi a non concedere molto agli avversari.
Siamo contenti per aver ottenuto i primi tre punti che
sono di buon auspicio per il
futuro, peccato non aver arrotondato il risultato finale,
sarebbe stata una vittoria
ancora più “dolce”».
Una vittoria che ha cancellato la sconfitta per uno a
zero subita in coppa Italia
contro l’Avigliano di una
settimana fa.
l.t.
undici metri è lo stesso attaccante valligiano a spiazzare con freddezza il numero uno rossoblu. A cinque minuti dallo
scadere della prima frazione, Di Bello
chiama ad una difficile parata Laurita e
dopo quindici secondi il capitano D.
Mecca da posizione praticamente impossibile beffa il portiere di Potenza. La ripresa si apre in favore dell'undici allenato da La Capra e al 2' si rende pericoloso
con il corazziere Di Bello che colpisce la
traversa. Al 14' è ancora l'ex attaccante
del Rionero, il più attivo dei suoi, a calciare abbondantemente a lato. Cinque
minuti più tardi Di Bello con una sassata manda imparabilmente la sfera, dove
il pipelet valdagrino non può giungere.
Al 20' contatto in area ospite tra Piscopia e Tomasulo, per il direttore di gara
tutto regolare nonostante ci fossero gli
estremi per la massima punizione. Al
27' il portierone filianese respinge sulla
linea una conclusione a botta sicura di
Piscopia su cross di Genovese. Al 33' Di
Bello trasforma una punizione dai venticinque metri in rete. Al 37' Martoccia alla stessa maniera, ma con il piede diverso, il sinistro, segna il gol di un pari giusto e legittimo.
Biagio Bianculli
Futura castigato allo scoccare del 90’
Armento nel finale
e il Grottole passa
FUTURA
GROTTOLE
0
1
FUTURA PZ: Ambrosio,
Troiano V., Pepe, Soldo, Galantucci, Scavone, Marcogiuseppe, Troiano S. (35' st
Russillo), Di Pierri (19' st
Giordano), Beneduce (42' st
Gruosso), Russo. A disp.
Zaccagnino, De Vico, Ragnolini, Troiano D.. All. Restaino
GROTTOLE:
Ciccimarra,
Manicone (25'st Trapanaro),
Guerrieri, Armento, Donno,
Orfino, Allegretti, Racanelli,
Visceglia, De Francesco, Armento (14' st Perrino), Tolve.
A disp. Brindisi, Di Trani,
Angelino, Amodio, Cavuoti.
All. Angelino.
ARBITRO: Villonio di Venosa (Viggiano-Esposito).
RETI: st 45' Armento (G)
NOTE: Ammoniti Marcogiuseppe e Russo del Futura; Donno ed Armento del
Grottole. Angoli 5-0 per il
Futura. Recupero 1' pt, 3' st.
E' IL GOL su punizione di
Armento, giunto a venti secondi dal quarantacinquesimo della ripresa, a consegnare i primi tre punti della
stagione al Grottole di mister Angelino.
Non può far altro che
rammaricarsi, invece, il Futura Potenza: che ha sprecato diverse occasioni, specie nella ripresa, per passare in vantaggio.
Dopo un primo tempo
scialbo, in cui le due squadre si annullano a centrocampo - e con l'occasione
migliore capitata al Grottole al 23' con Tolve (di poco
alto il suo destro dal limite)
- è il Futura ad entrare con
uno spirito diverso in campo in avvio di ripresa, andando vicino al vantaggio
in almeno quattro occasioni.
Al 3' è Russo, solo davanti
alla porta, a provare la sforbiciata vincente, respinta
d'istinto da Ciccimarra. Dopo cinque minuti Beneduce, servito da Soldo in area
su ripartenza, tira debol-
Armento
mente tra le braccia del portiere ospite.
Al 10' è ancora Russo a
farsi pericoloso in contropiede, ma il suo sinistro è
respinto in extremis in angolo da un difensore.
Mentre al 18' la palla buona davanti alla porta capita
a Marcogiuseppe, sulla cui
conclusione Ciccimarra respinge ancora in corner.
Poi, dopo venticinque minuti di sostanziale equilibrio, e quando il pareggio
sembra inevitabile, ecco la
doccia fredda del gol per i
ragazzi di Restaino.
Il colpaccio per gli ospiti
porta la firma di Armento
che su punizione a due dal
vertice sinistro dell'area coglie impreparato, con il rasoterra sul secondo palo
che passa attraverso una
selva di gambe, l'incolpevole Ambrosio.
Luca Carlone
I padroni di casa agguantano il pareggio a due minuti dalla fine del match
Il guizzo di Agneta respinge il Miglionico
A. MARCONIA
MIGLIONICO
1
1
MARCONIA: Di Stefano,
Schiraldi S. (27'st Schiraldi
E.), Malvaso, Mancino, Camardella, De Nittis, Carlomagno (30'st Paladino),
Agneta, Federico, Andrulli.
A disp: Prisco, Bongiorno,
Vena, Zuccarelli, Calderero.
All. D'Oriano.
MIGLIONICO: Capozzi, Parente, D'Aria, Lamacchia
(40'st Santochirico), Sabatelli ( 1'st Battilomo M.), Deceglie, Battilomo A., Galeota,
Armaiuoli (30'st Fontana),
Tataranni, Venezia. A disp.:
Calia, Di Simine, Scarcia,
Grande. All.: Paterino.
ARBITRO: Passannante di
Potenza (Sofia - Amendolara).
RETI: 22' st Venezia, 43'st
Agneta
NOTE: Ammoniti: Schiraldi
S., Mancino, Carlomagno,
Federico, Schraldi E. (Ma),
Deceglie, Tataranni, Battilomo A. (Mi). Angoli 5 a 4 per
Miglionico. Rec: 1' pt, 5' st. 1
minuto di raccoglimento per
il 18enne L. Albano deceduto
a seguito di incidente stradale.
MARCONIA - Con una temperatura di 30 gradi, Marconia e Miglionico si sono date
battaglia sudandosi il loro
meritato pareggio. Partita
equilibrata con due buone
squadre che badano prima a
non prenderle. Prima azione
degna di nota al 10' con il
Miglionico che si rende pericoloso con uno scambio Venezia-Tataranni dalla destra
che trova preparato Di Stefano. Al 18' ancora il Miglionico pericoloso con. Lamacchia fermato al limite dell'area. Sulla punizione successiva Tataranni impegna la
difesa locale. E' al 24' che il
Marconia con Federico si
rende pericoloso. La sua battuta viene neutralizzata da
Capozzi. Dopo qualche minuto sui piedi di De Nittis capita l'occasione da rete.
Cross di Agneta e pronta
battuta a rete che sorvola la
traversa. Miglionico rilancia. Da un angolo di Tataranni brividi in area con la
difesa che riesce a liberare.
Ancora al 42' è Venezia in
dribbling che riesce a liberarsi per un tiro dal limite
che fa la barba al palo. Marconia vicinissimo al gol al
44' con Agneta che lanciato
da Federico si incunea in
area e tira prontamente.
Splendida la parata di Capozzi. Una sberla di Battilomo che sorvola la traversa
porta al riposo. Nella ripresa, al 9' e al 14' è ancora il
Marconia a sfiorare la rete.
Prima con Carlomagno al
cui tiro la traversa si oppone
con Capozzi che devia di quel
tanto che basta e dopo con
Malvaso, il cui tiro va sull'esterno della rete dando l'illusione del gol. Il Miglionico
mantiene il pallino e Tataranni al 22' confeziona con
una punizione dalla destra
un assist perfetto per la testa
di Venezia che dal limite dell'area piccola non perdona.
D’Oriano non ci sta e si precipita in avanti inserendo
Paladino. Andrulli e Paladino provano ad intrufolarsi
nelle maglie della difesa miglionichese, ma invano. A
soli due minuti dal termine
arriva il pareggio. Federico
ruba palla a un difensore
biancoverde e crossa al centro per l'accorrente Agneta
che tutto solo in area supera
con un bolide l'incolpevole
Capozzi in uscita. Pareggio
tutto sommato giusto che accontenta tutti.
Antonio Centonze
46
Sport
Lunedì 17 settembre 2007•
ilQuotidiano
MOTO Nel campionato di velocità il pilota di Policoro vince regalando la prima affermazione al team Rg
Trionfo di Vizziello dominatore nella corsa di Misano
GIANLUCA Vizziello, il mattatore
di Misano.
Il leone di Policoro completa nel
miglior modo possibile un week
end trionfale, vincendo la sua prima gara stagionale del Campionato Italiano Velocità e regalando al
team RG la prima affermazione
della carriera.
Sedici giri dominati sono il bottino di Vizziello che ha staccato fin
da subito Roccoli e Cruciani, ha tenuto un passo irresistibile per la
concorrenza e ha così trionfato a
braccia alzate.
Suo anche il giro più veloce della
pista e soprattutto si è fermato a
un solo decimo dal suo giro migliore all'ultima tornata per una passerella tutta a suo modo, da dominatore.
Poi l'arrivo sul traguardo in piedi
sulle pedane con l'indice rivolto al
suo box.
” E' stata un a gara stupenda -afferma il guascone di Policoro- un
week end perfetto e ringrazio di
cuore il team”.
Fantastico- ha detto ancora Gianluca visibilmente contento e commosso come tutta la squadra-. Ho
girato più forte che il primo nel
mondiale.
Insomma una grande gara corsa
al massimo e sono molto contento.
Ci abbiamo creduto e ci siamo presentati sicuri di poter fare bene e
alla fine abbiamo vissuto un week
end stupendo.
Un grazie a tutti veramente.”
Vizziello aveva dominato l’intero
week end con prove perfette che
hanno in qualche modo ricalcato
quello che è stato l’andamento del-
la gara e gli hanno permesso di
partire in pole position.
Una posizione che poi il pilota di
Policoro è riuscito a difendere per
tutta la gara e con tempi che confermavano i record che aveva già
mostrato di poter fare nelle prove e
durante l’intero week end.
La seconda pole della stagione
per Vizziello e la sua scuderia sono
stati il viatico più importante al
successo che è arrivato ieri a Misano da vero e proprio mattatore della domenica.
Sfortuna nera per l'altro pilota
del team Rg, Gianfardoni nella Superbike.
Partito bene, Robert è rientrato ai
box dopo sole quattro tornate
quando era in recupero per un banale problema.
Giovanni Martemucci
Gianluca Vizziello
Daniele Valerio
BASKET B1 Basanisi prudente: «Successo importante ma resta una gara di inizio stagione»
Matera si gode il primo sorriso
Cresce l’entusiasmo per il blitz di Brindisi in Summer Cup
MATERA - La Bawer, nella
prima uscita ufficiale, e per
giunta in campo avverso, si
è presentata nel migliore
dei modi. Contro il Brindisi,
formazione maggiormente
accreditata per il passaggio
di categoria, la compagine
materana ha giocato senza
alcun timore reverenziale.
Ha affrontato i salentini con
la grinta e la determinazione che caratterizza le squadre allenate dal tecnico Roberto Miriello, al suo ottavo
anno consecutivo alla guida
tecnica del sodalizio cestistico materano.
E' vero che si trattava di una
partita della Summer Cup,
ma è anche vero che è stata
una partita vera. Da quanto
si è visto, la Bawer si è presentata con tutte le carte in
regola per disputare un
buon campionato di B/1.
«Non diamo spazio ai facili
entusiasmi - ha ammonito il
play Nicola Basanisi. E' stata una vittoria importante,
conquistata su un campo
difficile e contro una formazione che sicuramente dirà
la sua in termini di promozione, ma è stata anche una
gara di inizio stagione, dove
la preparazione delle squadre non è ancora al top. Per
quanto ci riguarda - ha aggiunto l'atleta - abbiamo disputato una gara vera. Siamo stati sempre in partita,
battendoci con grande intensità per tutti i 40'. Ci abbiamo creduto fino in fondo
e, nei momenti più delicati
del match, non ci siamo disuniti, mantenendo sempre
la dovuta concentrazione.
Alla fine abbiamo conquistato la posta in palio che fa
molto morale e crea entusiasmo.
Siamo molto contenti e
soddisfatti per la nostra prestazione».
In merito al suo ritorno a
Matera, dopo due stagioni
di assenza, Nicola Basanisi
ha esternato tutta la sua
soddisfazione per la scelta
della società.
«Sono ritornato molto volentieri a Matera - ha dichiarato il play - soprattutto perché sono rimasto fortemente legato e affezionato a questa città, alla società e alla
tifoseria che reputo una delle più impegnate e corrette
che abbia conosciuto nella
mia carriera sportiva. Inoltre, ho grande stima del coach Roberto Miriello, con cui
ho un ottimo rapporto A
farla breve, sono molto contento di essere ritornato a
giocare nella formazione
della città dei Sassi e sono
BASKET B1 Potenza pensa al prossimo test
Mach, Soro verso il recupero
«Pronti per un match vero
nel derby con la Bawer»
Nicola Basanisi e Matteo Maggioni protagonisti del successo di Brindisi
certo che nel corso del campionato farà sentire il nostro peso». Bawer, quindi,
competitiva, almeno da
quanto ha fatto vedere in
questo inizio di stagione.
Ma quale sarà l'eventuale
arma vincente?.
«Il nostro obiettivo - ha
precisato Basanisi - è quello
di cercare di reggere il ritmo partita per tutti i 40'.
Per fare ciò è però necessa-
rio avere un'ottima preparazione fisica ed una partecipazione intensa all'evento
agonistico, oltre a fare
gruppo. Ma, è necessario
anche il sostegno di tutto
l'ambiente cestistico cittadino.
Se riusciremo a coniugare
bene questi elementi sicuramente sarà dura per qualsiasi nostro avversario. Per
quanto ci riguarda, ci stia-
mo allenando con grande
impegno.
Diversamente dalle stagioni passate - ha concluso Basanisi - quest'anno, grazie
alle ottime scelte della dirigenza, la Bawer può contare su una panchina più lunga e qualificata, per cui ci
sono tutti i presupposti per
divertirci e far divertire gli
appassionati di baske».
Adolfo Sarra
Basket, la nuova serie D scalda i motori
Sono undici le squadre iscritte finora
LA NUOVA serie D regionale sta pian pianino scaldando i motori. In seno al Comitato Regionale Fip di Basilicata sta prendendo corpo una doppia valutazione in
vista del prossimo campionato regionale.
Il presidente del Comitato lucano, Tonio
Bilotti, coadiuvato dai responsabili regionali avrebbe proposto una doppia linea
programmatica alle società lucane, tesa a
dare nuova linfa alle esigenze dei sodalizi
della nostra regione.
In sostanza potrebbe essere presa in
considerazione l'ipotesi di disputare il
campionato seguendo le disposizioni organizzative nazionali e campane.
Le società che intendono seguire le disposizioni campane potranno puntare a
vincere la massima competizione regionale, le formazioni che decidono di mantenere in vita le disposizioni organizzative nazionali non saranno messe nelle
condizioni di ottenere il salto di categoria.
Il presidente Tonio Bilotti ha dunque deciso di seguire una doppia linea programmatica per consentire il regolare svolgi-
mento del campionato regionale anche
nel corso della stagione agonistica
2007/2008.
La proposta sarà avanzata dal presidente del Comitato regionale Fip di Basilicata
nel prossimo consiglio federale previsto
fra una decina di giorni.
Da oggi infatti prenderanno il via i contatti con i consiglieri regionali Fip di Basilicata per indire la riunione organizzativa. Al momento le formazioni iscritte al
campionato di serie D sono le seguenti:
Aics Pallacanestro Varlotta Rionero in
Vulture, Virtus Rionero in Vulture, Lucos Ingest Montescaglioso, Basket Zagaria Salandra, Piperno 95, Cus La Cartotecnica Potenza, Virtus Potenza, Nuovo
Basket Potenza, Cestistica Vito Lepore
Potenza, Mach 20 Potenza, Ciumnera Potenza e forse una formazione materana.
Dal prossimo Consiglio Direttivo potrebbero emergere novità interessanti in merito alla composizione della nuova serie D
regionale.
f.m.
SONO passate due settimane
dall'inizio della preparazione
atletica e tecnica in casa Mach 20 Potenza. La squadra di
Giampaolo Di Lorenzo ha disputato la sfida di Summer
Cup contro il Brindisi, uscendo sconfitta al Pala Pergola
ma non umiliata, al cospetto
di quella che a ragion veduta
viene considerata la regina
del mercato 2007/2008. La
formazione di Giampaolo Di
Lorenzo è apparsa in buone
condizioni tecniche pur priva di Santiago Paparella, uomo faro degli schemi di gioco
bianconeri. La squadra lucana ha messo in crisi i brindisini nei primi due quarti prima di cedere il passo nelle fasi centrali e finali del match.
Ora si pensa ai prossimi appuntamenti e agli allenamenti che consentiranno ai
lupacchiotti di Giampaolo Di
Lorenzo di poter migliorare
l'intesa in campo.
La truppa potentina anche
oggi svolgerà due sedute di
allenamento, ma a differenza
delle precedenti giornate di
lavoro entrambi gli allenamenti avranno luogo al Pala
Pergola, dove Antonino Rato
e compagni svolgeranno la
prima tornata di lavoro alle
11 finalizzata al tiro dal perimetro, e la seconda nel pomeriggio con la seduta di lavoro
in palestra legata alle alchimie tecniche e tattiche in vista del derby di mercoledì sera al Palasassi di Matera, dove la Mach 20 Potenza sarà
attesa dalla Bawer Matera di
Roberto Miriello e Nicola Basanisi. Le condizioni di “spirito” dei giocatori potentini
sono nel complesso ottime,
c'è tutta l'intenzione di migliorare le prestazioni in vista dei prossimi impegni e
dell'inizio del campionato
previsto per il 14 ottobre.
Ovviamente tutti i giocatori
stanno lavorando per migliorare l'intesa sul parquet. Tra
questi c'è sicuramente il lungo Daniele Soro, reduce da
un piccolo indurimento agli
adduttori ma in ripresa rispetto alla gara contro il
Brindisi. Il giocatore potentino ha analizzato il momento
di forma della compagine del
presidente Eugenio Brienza
parlando del periodo di pre-
Daniele Soro
parazione atletica e tecnica:
«Sono molto soddisfatto. La
squadra è stata costruita con
intelligenza dalla società e
dal coach.
Ci siamo guardati in faccia
e abbiamo parlato di obiettivi
seri e di una stagione intensa. Sono convinto che abbiamo le qualità per mettere in
crisi tutte le formazioni del
campionato». Parla anche
del recupero di Paparella, faro della compagine potentina: «Santiago ci consente di
giocare con estrema serenità
e con maggiore disciplina in
campo. La sua presenza è importante poiché grazie a lui
abbiamo la possibilità di affinare i nostri schemi.
Il lavoro del coach Di Lorenzo sembra improntato su
una squadra veloce e tecnicamente duttile». Soro tranquillizza i tifosi in vista del
derby di Summer Cup a Matera: «Durante la partita in
casa contro il Brindisi ho patito un malanno muscolare,
sono in netta ripresa e sarò
disponibile per mercoledì a
Matera». Soro conclude la
sua analisi parlando della
Bawer e delle aspettative del
primo derby ufficiale di serie
B/1: “Sarà una partita vera, il
sapore del derby è sempre
importante. La squadra saprà lottare da pari a pari contro i cugini allenati da Miriello. I tifosi di entrambe le
squadre vedranno una partita degna di un derby”.
Francesco Menonna
47
Sport
BASKET B2 SUMMER CUP Rolando e Maran non bastano a un team in rodaggio
ilQuotidiano
•Lunedì 17 settembre 2007
Bernalda trafitta a Ostuni
Larga sconfitta degli jonici sempre a rincorrere
OSTUNI
BERNALDA
BASKET C1 SUMMER CUP Sull’asse Castellitto-Esposito superato il Bari
96
71
Melfi gioisce e passa il turno
OSTUNI: Negri 20, Morena
19, Gagliardoni, Caloia, Torboli 19, Avenia 32, Novati,
Silvestro, Mummolo 6,
Quartulli. Coach Putignano
BASKET BERNALDA: Licari 1, Di Bartolo 4, Maran 14,
Paci 12, Terrana 3, Babetto
5, Agostini 5, Bortoni, Calise
7, Russo 6, Di Giorgio, Rolando 14. Coach genovese
ARBITRI: Malerba di Brindisi e Pecorella di Trani
PARZIALI: 28-17 - 49-38 75-54 - 96-71
BERNALDA non ce la fa. Cade ad Ostuni dinanzi ad
un’autentica corazzata. Sotto i colpi di Avenia e dei vari
Negri, Morena, Torboli la
formazione di Genovese è costretta a cedere il passo. Prova a resistere per almeno
due quarti ma non basta di
certo.
I padroni di casa sono sempre in vantaggio, trovano il
canestro con una certa facilità grazie alle tante alternative di cui dispongono e ad
un gruppo dal peso specifico
non indifferente soprattutto
sotto i tabelloni. Bernalda si
arrangia come può dovendo
mettere in campo una squadra ancora in cerca di una
propria identità che è in piena fase di rodaggio, come è
GAUDIANELLO MELFI
CUS BARI
Il capitano del Bernalda, Roberto Russo
giusto che sia in questo frangente della stagione.
Con Babetto in campo pur
stringendo i denti e Agostini
invece che viene lasciato a riposo la formazione di Genovese non poteva fare di più.
Anche perchè di fronte aveva uno dei grandi favoriti
per il successo finale del
campionato. Un avversario
alquanto accreditato a cui
Bernalda ha tenuto testa nei
primi due quarti mantenendosi con il 49-38 di metà partita ancora a stretto contatto.
Qualcosa da registrare certo
VOLLEY B2 MASCHILE Ok i centrali Cuomo e Alamprese
in difesa è parso necessario
soprattutto per una squadra
che dovrà fare di questo fondamentale un proprio punto
di riferimento. Per il resto
giocatori ancora in cerca della migliore condizione. Gli
ultimi due quarti servono
solo ad Ostuni per dilatare lo
svantaggio e sfiorare i cento
punti realizzati. Per Bernalda prosegue la marcia di avvicinamento al campionato
con qualche altro test che
servirà per saggiare davvero
le potenzialità della formazione di Genovese.
96
82
MELFI: Mecca ne, Martino A ne, Esposito
21, Castellitto 32, Fui ne, Crovace 13, Marchese 6, Femminini 8, Paggi 2, Palazzo 14,
Galgano ne, Zazzeron ne All. Antonio Russo
CUS BARI: Lopieno, Perrucci 20, Grimaldi
24, Dragojevic 11, Antonicelli, Ciocca, Conti
3, Bruni 19, Scoccimarro 5, Calia ne All. Tonino Bray
ARBITRI: Loscalzo e Conte di Potenza
PARZIALI: 27 - 15; 47 - 43; 70 - 54; 96 - 82
NOTE: spettatori 400 circa, usciti per 5 falli
Ciocca e Perrucci nel 4 p; tecnico a Perrucci
al 4 p sul 76 - 64; liberi: Melfi 20/22; Bari
13/14
MELFI - Non stecca assolutamente la prima
stagionale davanti al suo pubblico la Gaudianello Melfi che, anzi, disputa una grande
prova, vince e convince per larghi tratti soprattutto col gioco veloce ad esaltare le ottime prove di Castellitto ed Esposito, 53 punti
in due, e supera con pieno merito il turno di
Summer Cup. Dopo la vittoria del Bari col
Foggia di sette lunghezze, servivano 8 punti
per esser promossi al quadrangolare di finale del prossimo 22 e 23 settembre, ma i ragazzi di coach Antonio Russo hanno sempre
mantenuto un margine superiore, arrivando a centrare l'obiettivo con un + 14 davvero
incoraggiante e circa 100 punti all'attivo. Solo in un momento, forse per rifiatare, i ragazzi di casa si sono fatti rimontare in finale
di secondo quarto quando, più di un proble-
ma difensivo, su cui bisogna continuare a lavorare da martedì mattina, e le ottime cose
del duo Perrucci - Bruni, alla fine autori di
39 punti in due, hanno riportato il Cus al - 4.
Per il resto un buon Melfi, con il gioco aggressivo e veloce che piace al tecnico, con un
ottimo Crovace in cabina di regia e il ripartire forte di Marchese, Palazzo e Paggi, mentre Femminini ha cercato di lottare al meglio
con i lunghi ospiti, mettendo a segno 8 punti
e catturando 6 rimbalzi. E vediamola questo
prima sfida al PalaPastore, con ospiti a partire sul 4 a 0 con Grimaldi e la tripla di Castellitto e il canestro frontale di Esposito a dare
il 9 a 7, prima dell'allungo che porta al 15 - 7
dopo 5'. Il Melfi cresce nel corso del parziale e
chiude sul + 12 (27 - 15). Ospiti a zona per limitare le conclusione da fuori di Castellitto
ed a recuperare molti palloni che Perrucci e
Bruni poi trasformano in preziosi canestri
che portano il margine gialloverde ad assottigliarsi fino al + 4 al riposo lungo (47 - 43).
Ora la gara è più viva Melfi torna ad allungare nel punteggio, con ancora mattatori a canestro il concreto Esposito e il solito capitano, per chiudere a + 16 il terzo parziale. Melfi a zona 2 - 3, tecnico a Ciocca che esce per il
quinto fallo e gialloverdi a tornare a menare
la danza, a esser nuovamente in palla ed ispirati al meglio da Danilo Crovace, sempre più
negli schemi del coac. Il solo Grimaldi con 14
punti nell'ultimo parziale non basta al Bari
per restar in partita, i gialloverdi vincono e
gioiscono con la tripla di Marchese che fissa
il 96 - 82 che significa qualificazione.
Antonio Baldinetti
VOLLEY B DONNE COPPA ITALIA L’Asci combatte per due set e poi crolla
Medical Center, un solo neo
la partenza ad handicap
Cavalera si gode la rimonta Netta la superiorità del Pontecagnano che vince facile
Pick Up una resa indiscutibile
ESORDIO vittorioso per la
nuova Medical Center, anche se con qualche difficoltà
iniziale ad ingranare la
marcia giusta, nella gara
inaugurale della coppa Italia.
I ragazzi di Cavalera si sono dovuti impegnare a fondo sabato sera, nei quattro
set disputati alla Caizzo (3-1
il finale a loro favore), per
piegare la resistenza di un
Sapri dimostratosi squadra
davvero tosta. Forse al di là
delle attese della vigilia, come coach Cavalera ha spiegato nella sua analisi post
partita: «Sapevo - ha ammesso il tecnico della Virtus
- che loro disponevano di un
valido palleggiatore e di un
opposto di peso, ma poi in
campo ho potuto apprezzare diversi elementi interessanti ed in generale un complesso davvero affiatato.
Penso che questo Sapri potrà dare del filo da torcere a
molte avversarie in campionato».
A dire il vero, i problemi
incontrati dalla Medical
Center si possono spiegare
anche con la forzata assenza di Gigi Zuccaro: che ha
sofferto nella scorsa settimana di qualche noia alla
spalla, e che quindi non è
stato rischiato per la prima
gara dell'anno dallo staff
tecnico rossoblù.
Al suo posto ha esordito il
giovanissimo schiacciatore
Daniel Bacca, appena arrivato a Potenza e già lanciato
nella mischia.
«La partenza del match ha ammesso Cavalera - ci ha
visti un po' troppo contratti
e poco tranquilli, anche a
causa del fatto di dover fare
a meno di Zuccaro.
Poi però la squadra ha cominciato a trovare il giusto
assetto in campo. Esprimendo un gioco decisamen-
PICK UP POTENZA
PONTECAGNANO
0
3
PICK UP POTENZA: Sinisi, Felicetti,
Restaino, Avena, Vantaggiato, Taddei,
Micca (L), Santangelo, Sardone, Postiglione. All. Caliendo.
COGEMAL PONTECAGNANO: Fiore,
Torrisi, Abbruzzo, Lombardo, Casale,
Ciacca, Tribuzio (L), Stifano, Lambiase
ne, Pericolo ne, Salzano ne. All. Jimenez.
ARBITRI: Di Nicola e Sabia.
PARZIALI: 19-25, 19-25, 13-25.
II centrale e Alamprese
te migliore e riuscendo quasi ad agganciare il Sapri nel
finale di un primo set che, a
causa del break iniziale, pareva già segnato a favore
dei campani.
Ceduta la prima frazione, i
ragazzi sono stati però bravi
a reagire dall'inizio del secondo set. E poi, da quel
punto in avanti, la prestazione di tutti mi ha sicuramente soddisfatto». E l'altra
sera, oltre alla solita, straripante gara offensiva di Salerno (19 punti) e Scalcione
(12 palloni a terra), che hanno dimostrato di non aver
smarrito l'intesa con il rientrante Sandro Passaro, molto bene hanno fatto al centro anche Gigi Alamprese
ed il nuovo acquisto Ivan
Cuomo: il napoletano ex
Rosso Maniero ha rotto subito il ghiaccio nel migliore
dei modi, facendo intendere
di essere già entrato in piena sintonia con il suo nuovo
gruppo. E dimostrando ottime cose sia in attacco che a
muro.
Luca Carlone
SCONFITTA annunciata per la Pick Up
del nuovo coach Aniello Caliendo nella
prima sfida del suo girone di coppa Italia.
Contro un Pontecagnano che si sapeva
essere di una categoria superiore - e
che non per nulla lo scorso anno è salito in B1 - Avena e compagne non sono
riuscite nell'impresa di ribaltare il pronostico sfavorevole. Ne è uscito così
uno 0-3 senza appello per le potentine,
anche se in effetti, almeno nei primi
due set, l'Asci non ha assolutamente
sfigurato al cospetto delle più accredi-
La schiacciatrice Felicetti
tate rivali.
La formazione di emergenza con cui
Caliendo ha messo in campo le sue ragazze, poi, non ha di certo facilitato il
compito della Pick Up: costretta a rinunciare al centro ad Angelica Muscillo, rimpiazzata ieri sera da una Valeria
Restaino che si è disimpegnata come
meglio ha potuto in un ruolo non suo.
E comunque le ragazze di casa nella
prima frazione di gioco reggevano abbastanza bene l'urto di Abbruzzo e socie.
Almeno fino al 10-14 ed al successivo
17-20, quando parevano poter riagganciare il Pontecagnano per giocarsi in
volata la prima frazione.
Poi però usciva fuori il maggiore tasso tecnico della compagine salernitana,
che chiudeva in un amen il parziale.
Secondo set ancora più equilibrato in
avvio, con l'Asci che riusciva a mettere
la testa avanti fino al 13-12.
Salvo subire l'inesorabile ritorno delle
campane, che punto dopo punto allungavano ancora con decisione, replicando il 25-19 del precedente parziale.
Caliendo nella terza frazione provava
a cambiare qualcosa, mettendo Sardone per Vantaggiato. Ma il copione del
match rimaneva lo stesso: come faceva
capire, dopo il 2-0 Pick Up, il micidiale
parziale di 11-0 piazzato dalla squadra
di Jimenez. Che così conduceva in porto senza ulteriori affanni la gara: collocandosi, a quota tre punti, in vetta al girone di Coppa insieme con la Lore LeiAttiva, vittoriosa sabato a Scafati.
Luca Carlone
La manifestazione organizzata dal Motor Club “Il Nibbio”, ha attirato l’attenzione dei mezzi storici
Settanta auto e moto d’epoca ad Avigliano
SETTANTA esemplari di
moto e auto d'epoca sono
state protagoniste nella
mattinata di ieri di un raduno svoltosi ad Avigliano,
nella storica Piazza degli
Aviglianesi nel Mondo, sede
del parcheggio comunale.
L'evento è stato promosso
dal Motor Club Il Nibbio e
dall'Amministrazione Comunale di Avigliano ed è
giunto alla seconda edizione.
Auto d'epoca, moto storiche e settanta centauri di
età compresa tra i ventuno
e i cinquant'anni hanno tenuto banco nella città di
Emanuele Granturco in
una giornata che ha tratto
giovamento dalle splendide
condizioni climatiche.
Il sole, infatti ha consentito agli organizzatori, con in
testa il presidente Franco
Mauriello e il vice presidente Giuseppe Stolfi di organizzare una kermesse tutta
dedicata alle moto e alle auto storiche ormai entrata
nei cuori degli appassionati
aviglianesi dei motori. I piloti sono giunti dai centri limitrofi, vedi Potenza, Baragiano, Pietragalla e, ovviamente Avigliano.
Tanti i motivi d'interesse
di una manifestazione che
ha avuto inizio alle 9 ed ha
chiuso i battenti alle 13,
non ultimi quelli legati alla
sana passione per i motori e
alla voglia di creare un momento importante di aggregazione e di crescita per il
movimento sportivo in questione.
La truppa ha potuto far
breccia tra gli appassionati
aviglianesi che hanno apprezzato le qualità di guida
dei centauri e le spiccate
performance dei mezzi meccanici a disposizione dei
driver.
Una manifestazione im-
portante che ha consentito
alla città di Avigliano di poter misurare la sua passione e le sue competenze nel
campo motoristiche.
Il vice presidente del Motor Club Il Nibbio di Avigliano, Giuseppe Stolfi ha
espresso il suo giudizio in
merito alla kermesse: “Siamo estremamente contenti
per come sono andate le cose.
Il tempo ha consentito lo
svolgimento sereno della
manifestazione. I piloti sono stati disponibili a sostenere la nostra iniziativa”.
f.m.
48
ilQuotidiano
Sport
CICLISMO La kermesse lucana parla italiano, secondo arriva il siciliano Maneri
Lunedì 17 settembre 2007•
Mammini trionfa nel Giro
Ultima tappa a un bielorusso, Santoro chiude sesto
ANCHE in questa stagione il Giro Ciclistico di Basilicata, categoria juniores, Memorial Augusto
Viggiani “parla” italiano. La
competizione agonistica, organizzata dal Nucleo Gioventù Potenza, in collaborazione con la
Provincia di Potenza, la Regione
Basilicata e l'Azienda di Promozione Turistica della Basilicata ha
fatto registrare il successo del ciclista toscano Matteo Mammini
della società Ubaldi Signori che
ha preceduto con lo stesso tempo
il siciliano Sergio Maneri, giunto
secondo soltanto a causa dei piazzamenti peggiori fatti registrare
nel corso delle tre tappe, al terzo
posto si è classificato il bielorusso
Siarrihei Plisko a 31 secondi,
quarta piazza per il russo Alexey
Tsatevitch a 38 secondi, quinto
posto per il bielorusso Alexander
Shashkouski.
Il primo piazzato dei corridori lucani è stato Antonio Santoro, vincitore della seconda tappa a 57 secondi da Mammini, Antonio Viola ha chiuso al nono posto a un
primo e quindici secondi dal primo classificato. Viola ha corso
con la rappresentativa del Lazio.
Va detto che Santoro non è stato
l'unico lucano ad aggiudicarsi
una tappa del Giro di Basilicata,
nella prima edizione, svolta nel
1982 fu Giuseppe Lofrano che
vinse la Moliterno-Fardella, indossando anche la maglia di leader della classifica generale.
La terza tappa, la San CataldoBella di 111 chilometri è stata
vinta dal bielorusso Shashkousky che ha regolato Tsatevitch
giunto a 22 secondi, terza piazza
per Francesco Cipolla, siciliano,
allo stesso tempo del vincitore,
Il podio del Giro di Basilicata e a destra il bielorusso Shashkouski
quarta per il ciclista bielorusso
Siarrhei, quinta piazza per Alessandro Audisio della società Madonna di Campagna, a cinquantuno secondi dal primo classificato. Shaskousky è giunto sul traguardo di Bella a braccia levate
dopo una corsa combattuta che
non ha lesinato emozioni e colpi
di scena.
La frazione finale è stata segnata
da scatti e controscatti che hanno
reso frizzante la giornata conclusiva.
Tanti i ciclisti che hanno cercato
a più riprese di mettersi in luce,
vedi Pellucchi, Angelini e il nipponico Kazushiro Shmizu e lo
svizzero Philippe Reber. Alla fine,
la gioia del successo è andata al
bielorusso Shashkousky che ha
imposto il suo ritmo sugli immediati inseguitori. Nelle altre classifiche i successi sono andati a
Sergio Manieri nella competizione a punti, e al bielorusso
Alexander Shaskousky che ha
preceduto Mammini e Bani, entrambi della Ubaldo Signori.
La manifestazione si è svolta in
un clima di festa e alla presenza
di un numeroso pubblico a testimonianza del forte interesse degli appassionati lucani verso lo
sport delle due ruote.
fra. men.
CLASSIFICA GENERALE
Mannini Matteo
Maneri Sergio
Plisko Siarrhei
Tsatevitch Alexey
Shaskousky Alexander
7h 09’16”
st
a 31”
a 38”
a 46”
TENNIS Sconfitta nella finale di Federation Cup BASKET B1 DONNE Primaverili: «Sono fiducioso per un recupero in tempi rapidi»
L’Italia si arrende
Russia regina
IL CUORE non è bastato. Francesca Schiavone ha disputato
un incontro stupendo contro la numero 2 del mondo Kuznetsova ma ha finito per perderlo 7-5 al terzo set dopo aver servito per il match sul 5-4 al secondo, aver avuto due match-point
nel tie-break di questa stessa frazione ed essersi portata in
vantaggio per 4-1 nel set decisivo. La Russia ha così conquistato la Fed Cup 2007, ma l’Italia campione ha ceduto il titolo
soltanto dopo aver strenuamente ed eroicamente lottato. La
finale si è chiusa sul 4-0 per la squadra di casa grazie al successo colto a risultato acquisito dalla Vesnina sulla Santangelo. Il doppio, invece, non è stato disputato. Dopo sei vittorie
consecutive (imbattute da luglio 2005) e un titolo del mondo
conquistato a Charleroi, la corsa delle ragazze di Corrado Barazzutti si è dunque fermata nella 'tanà della nazionale più
forte, che qualcuno ha, a ragione, definito «il mostro». Le nostre hanno ceduto lo scettro allo squadrone russo che vanta
tre top 10, due delle quali, la Kuznetsova. Dopo il 2-0 che aveva chiuso la prima giornata. Francesca, nella sfida tra numero 1, ha lottato alla pari per due ore e 45 minuti prima di arrendersi. Nel primo set, caratterizzato da un susseguirsi di
break e controbreak, l’azzurra parte forte e strappa subitoil
servizio all’avversaria. La risposta della Kuznetsova è, però,
immediata e con due break consecutivi sale 3-1. Ma la milanese non per nulla è chiamata 'Leonessà: strappa nuovamente
il servizio alla recente finalista dello Us Open e pareggia i
conti sul 3 pari. Al settimo game l’azzurra ingrana la quinta
e mette a segno il break che risulterà decisivo. Vola sul 5-3,
prima di chiudere allo scoccare del 44^ minuto con il parziale di 6-4. La seconda partita inizia nel migliore dei modi per
Francesca: strappa il servizio all’avversaria nel terzo game e
sale 3-1.
La Kuznetsova reagisce, al sesto game fa il break e pareggia i conti sul 3 pari. Sul 5-4 serve per il match ma la russa si
procura due palle break che le consentirebbero di riaprire i
giochi: dopo aver annullato la prima Francesca è costretta a
cedere la seconda che vale il 5 pari. Dopo aver tenuto agevolmente i rispettivi servizi, le due volano sul 6 pari: nel tie
break Francesca va sotto di un minibreak (2-4) ma lo recupera prontamente e all’undicesimo punto si procura il primo di
due match point totali. Uno lo annulla la Kuznetsova con un
missile di risposta, l’altro la Schiavone lo sciupa con un errore. Dopo 1 ora e 49 minuti, invece, la russa alla prima opportunità chiude per 9 punti a 7 e rimanda tutto al set decisivo.
Chi teme un crollo dell’azzurra è prontamente smentito:
Francesca al quarto game va avanti di un break, 3-1 e successivamente 4-1. La russa mette a segno il controbreak al settimo game e rimette tutto in parità: 4-4. Tra le due è un tira e
molla: la russa va in vantaggio di un break e al nono game
serve per chiudere la sfida, l’azzurra risponde e pareggia di
nuovo, 5 pari. All’undicesimo game la russa serve di nuovo
per il match e questa volta non fallisce l’occasione. Le azzurre
cedono lo scettro, ma lasciano Mosca a testa alta.
Basilia, apprensione per Sanza
Il pivot limitato nella preparazione da una fastidiosa tendinite
SONO LE condizioni fisiche di Marilia Sanza a tenere in ansia la Basilia Codra
Mediterranea Potenza. La
giocatrice potentina infatti
soffre di una fastidiosa tendinite che non le ha permesso di disputare le prime
giornate di lavoro. La cestista biancoazzurra lavora
duramente con lo staff atletico e sanitario per recuperare le energie perdute e riprendere contatto con il
parquet.
In questa settimana Marilia Sanza dovrebbe cominciare il suo lento ma inesorabile recupero fisico e atletico.
Per il resto l'allenatore Lillo Primaverili ha tutto il
gruppo a sua disposizione e
conta di dare linfa ai programmi tecnici e tattici della Basilia Codra Mediterranea.
La squadra in questa settimana non disputerà amichevoli, visti gli impegni
concomitanti delle squadre
militanti nei campionati di
serie A e B/1.
Le condizioni fisiche della
formazione cara al presidente Niccolò Martellotta
sono nel complesso positive. Il gruppo lavora con entusiasmo e voglia di ottenere risultati importanti nel
prossimo torneo cadetto.
Le atlete lucane in settimana saranno alle prese
con il potenziamento atletico e tecnico per ottimizzare
il lavoro svolto finora.
Appare evidente che in seno alla Basilia Codra Mediterranea non sono ammessi
errori di vario genere.
La squadra è consapevole
delle proprie potenzialità
ma dovrà fare dell'umiltà e
della determinazione le armi salienti della preparazione atletica e tecnica.
Il coach brindisino Lillo
Primaverili ha fatto il punto della situazione in casa
Basilia Codra Mediterranea
Potenza dopo poco più di
due settimane di lavoro.
Raggiunto telefonicamente nel pomeriggio di ieri l'esperto trainer biancoazzurro ha affermato: «Sono soddisfatto per il lavoro svolto
finora dalle mie atlete.
I miglioramenti sono evidenti giorno dopo giorno.
Le atlete rispondono alle
mie sollecitazioni».
Primaverili va avanti nella
sua dissertazione sulla
squadra affermando: «In
settimana cercheremo di lavorare sulla velocità e sui
test atletici.
Valuterò attentamente anche l'organizzazione del
gioco in fase offensiva”.
Primaverili parla delle
condizioni di Marilia Sanza
affermando: «Sono convinto che grazie al lavoro dei
sanitari e dello staff dei preparatori atletici la nostra
giocatrice sarà messa nelle
condizioni di rientrare in
prima squadra in tempi
brevi. Sono fiducioso».
fra.men.
Il presidente Martellotta
Ex campione di Rally coinvolto in un incidente di elicottero in Scozia
Tragica morte di Colin Mcrae
PARIGI - L'ex campione del
mondo Colin McRae, 39 anni, è morto in un incidente
d'elicottero in Scozia.
L'apparecchio avrebbe preso
immediatamente fuoco dopo
essersi schiantato e avere
toccato gli alberi vicino Lanark, a pochi chilometri dalla sua abitazione.
McRae sarebbe morto insieme ai tre passeggeri, di cui
il suo figlio più giovane.
La notizia si è subito diffusa nel mondo dei Rally e Guy
Frequelin, che lo aveva portato con Carlos Sainz e Sebastien Loeb alla Citroen, si è
detto affranto come gli stessi
Sainz e Loeb, per la perdita
di questo grande campione.
McRae ha vinto nella sua
carriera 25 gare del mondiale ed è con Richard Burns, il
solo britannico ad essere
stato incoronato campione
del mondo.
La stagione scorsa, McRae
aveva sostituito Loeb, ferito
dopo un incidente.