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www.gazzetta.it lunedì 18 novembre 2013 1,30 €
REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 ­ TEL. 0262821 ­ REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 ­ TEL. 06688281
POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. ­ D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
ITALIA
anno 117 ­ Numero
numero 272
Anno
THOHIR GUARDA GIA’ ALLA CHAMPIONS 2016
TEST PER GLI AZZURRI
«Con la finale a Milano
l’Inter deve esserci»
Prandelli fa 50
e festeggia
con Rossi­Balo
Presto un punto mercato con il nuovo patron. Nel
mirino Mitroglou (Olympiacos) e Rondon (Rubin Kazan)
DALLA VITE, FALSAPERLA, IARIA, TAIDELLI, VERNAZZA PAG 10­11
3 Erick Thohir. A destra Mitroglou e José Rondon
Da Londra (Costa d’Avorio) a Londra
(stasera con la Nigeria, 20.45): il c.t. è
alla cinquantesima panchina. Quasi
inedito l’attacco, Candreva rifinitore
INCHIESTA
GAZZETTA
TOP
&FLOP
3 Carlos Tevez, 29 anni e
Gonzano Higuain, 25. Sotto
Alessandro Matri, 29 e Ishak
Belfodil, 21
JUVE IN VOLO CON TEVEZ
HIGUAIN TRASCINA NAPOLI
MATRI­BELFODIL, COSÌ NO
Tempo di bilanci per parlare di promossi e rimandati (è presto per le bocciature). Tra i grandi
acquisti, i romanisti Strootman e Gervinho. Ma pure Kakà in rossonero ha fatto centro. Da
rivedere gli attaccanti di Milan e Inter. Per il futuro, occhio agli svincolati di lusso: da Pirlo in giù...
9 771120 506000
31 1 1 8>
D’ANGELO, DI CHIARA, DI FEO, GOZZINI ALLE PAGINE 2­3, COMMENTI DI CECERE, GRAZIANO, SCHIANCHI A PAGINA 17
3 Cesare Prandelli, 56 anni. C.t. dal 2010 LAPRESSE
BOLDRINI, CECCHINI, ELEFANTE, GARLANDO PAG 6­7
FIORENTINA IL NUMERO 1
Diego Della Valle
«Mi piace Pepito
persona per bene»
3 Pepito Rossi, 26 anni BOZZANI
SARDELLI A PAGINA 15
L’IMPRESA TUNISIA K.O.
Eto’o trascina
il Camerun
al Mondiale
3 Samuel Eto’o, 32 anni, bomber
A PAGINA 8
SERIE B COMANDANO IN TRE
Super Empoli
Lanciano a picco
Anche l’Avellino 1°
3 Maccarone abbraccia Tavano
PAG. 19­23, COMMENTO DI LICARI PAG. 17
IL ROMPI PALLONE
DI GENE GNOCCHI
w
Problemi per Maxi Lopez dopo il gossip
Icardi-Wanda Nara: in allenamento
col Catania ha bucato una trentina
di palloni incornando di testa.
F.1 SCHUMACHER SI ERA FERMATO A SETTE VITTORIE
TENNIS COPPA DAVIS: SERBIA BATTUTA 3­2
RUGBY TOLTA LA MILZA ALL’AZZURRO
Record Vettel: 8° trionfo di fila
Domina il GP Usa dall’inizio alla fine, Alonso chiude quinto
Djokovic non basta
Bis della Repubblica Ceca
Luca Morisi, parla il papà
«Vuole tornare in campo»
ALLIEVI, PERNA ALLE PAGINE 24­25­26
MARTUCCI A PAGINA 31
BUONGIOVANNI A PAGINA 33
2
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
PRIMO PIANO MERCATO
IL TOP
TOP
&FLOP
Higuain
e Tevez
da scudetto
Kakà è ok
Belfodil
rimandato
Primi giudizi dopo 12 gare:
pure Cassano e Gervinho tra
i migliori, Matri non ha inciso
I top al top La Roma ha vissu­
PAGINE A CURA DI
VINCENZO D’ANGELO
FILIPPO DI CHIARA
GIULIO DI FEO
ALESSANDRA GOZZINI
Fossimo a scuola, sareb­
be ora dei primi colloqui e delle
temutissime pagelle del primo
trimestre. Quelle che al primo
anno si rivelano poi le più si­
gnificative, perché tendono ad
evidenziare pregi e difetti degli
studenti all’impatto con la nuo­
va realtà: la Serie A. Il nostro
bilancio non può non tener
conto della classifica: la Roma
del nuovo corso francese di Ru­
di Garcia ha impressionato per
la disarmante facilità nel co­
struire gioco e occasioni da gol,
concedendo di riflesso solo le
briciole agli avversari. Ma die­
tro l’avvio record dei gialloros­
si c’è nitido il segno di un gran­
de mercato portato avanti tra
mille difficoltà dal diesse Wal­
ter Sabatini.
to un’estate di inferno dopo il
k.o. nella finale di Coppa Italia
con la Lazio. Sabatini ha reagi­
to da primo della classe, co­
struendo la difesa meno battu­
ta del torneo con gli arrivi low
cost di De Sanctis tra i pali (dal
Napoli), e Maicon a destra (dal
City), costati insieme un milio­
ne, dopo aver già messo sotto
contratto Benatia (13,5 milioni
dall’Udinese). Il grande colpo è
stato Strootman, strappato al
Psv e alla concorrenza di mez­
za Europa per 16,5 milioni più
bonus. La ciliegina sulla torta?
Aver assecondato l’unica vera
richiesta di Garcia: Gervinho.
L’ivoriano è tornato l’attaccan­
te micidiale che trascinò il Lilla
nel 2011 alla storica doppietta
in Francia: campionato e coppa
sotto la guida del sergente Gar­
cia. Non è un caso che dopo il
grigio di Londra, sponda Arse­
nal, sia rifiorito al sole della
Capitale. Note stonate? A esser
pignoli ci infiliamo Ljajic. L’ex
In sospeso
Il più clamoroso caso di Aspettando te è
quello di SuperMario, se solo in estate erano in
venticinquemila dentro lo stadio di Firenze in
attesa della comparsa del bomber. Gomez rin­
tracciabile nelle prime tre uscite stagionali: un
clamoroso palo, due bei gol a Genova, poi la gi­
rata storta con crac contro il Cagliari. La terza
stella del tridente (tra i top si infilano per ora
solo Tevez e Higuain) è in attesa del ritorno in
campo, a più di due mesi dall’infortunio. Per co­
sto dell’affare e gol in curriculum sarebbe pro­
babilmente finito nell’undici con lode, il giudi­
zio è però necessariamente rimandato. Per re­
stare in territorio viola, è atteso al varco anche
Ilicic, altra star del mercato, pagato centocin­
quantamila euro al minuto (cifra ricavata divi­
dendo i 9 milioni girati al Palermo per l’ora di
gioco distribuita in tre subentri): ha però un si­
nistro magico che è lecito attendere con ottimi­
smo.
CHE GUADAG
NA
MENO
Sime Vrsaljko
(Genoa)
€ 6m00
ingaggio di
ila
a stagione
LEGENDA
GONZALO HIGUAI
N
25 anni
Attaccante
Real Madrid-Nap
oli
CARLOS TEVEZ
29 anni
Attaccante
ventus
Manchester City-Ju
9
37
20
40
810 minuti
972 minuti
6,45
MORGAN DE SANCTIS
36 anni
Portiere
Napoli-Roma
0,5
1
1142 minuti
6,25
SIME VRSALJKO
21 anni
Difensore
Dinamo Zagabria-Genoa
4
6,92
4-4-2
VRSALJKO
GERVINHO
CAMPAGNARO
DE SANCTIS
BENATIA
MAICON
KAKÀ
TEVEZ
(CASSANO)
STROOTMAN
HIGUAIN
CALLEJON
NOME E COGNOME
Età
Ruolo
Squadra da cui arriva /
Squadra in cui gioca adesso
(in milioni di euro)
Costo estivo
Valore attuale
? valutazione non possibile
Minuti giocati
MAICON
32 anni
Difensore
Manchester City-Roma
0
2
768 minuti
5,5
KEVIN STROOTMAN
23 anni
Centrocampista
Psv-Roma
16,5
25
6,5
878 minuti
6,15
1016 minuti
6,68
MEHDI BENATIA
26 anni
Difensore
Udinese-Roma
13,5
RICARDO KAKA’
31 anni
Trequartista
Real Madrid-Milan
16
1023 minuti
4
6,68
HUGO CAMPAGNARO
33 anni
Difensore
Napoli-Inter
0
uti
4,5
467 minuti
14
6,56
6,8
Fiorentina è talento allo stato
puro, ma fin qui a Roma ha
brillato a tratti e non è ancora
riuscito a prendere in mano la
squadra in assenza di Totti, co­
sa che invece fece benissimo
nella Firenze orfana di Jovetic.
Inserirlo nei flop può essere
una forzatura. Ma nella pagel­
lina da portare ai genitori tro­
verà un commento: «il ragazzo
si applica, ha grandi capacità,
ma talvolta appare svogliato».
JOSE’ CALLEJON
26 anni
Attaccante
Real Madrid-Napoli
9
9
580 min
Promossi Va da sé che a gui­
dare l’attacco della Top 11 sia­
no i due colpi più importanti
dell’ultimo mercato. L’arrivo di
Tevez alla Juve e di Higuain al
Napoli non ha soltanto aumen­
tato il bagaglio tecnico delle
due squadre, ma anche ripor­
tato la Serie A allo spessore tec­
nico di un tempo. Due top
player già imprescindibili: Te­
vez, con una media voto di
6,92 in A ­ terzo dietro Totti e
399 minuti
6
GERVIN
H
26 anni O
Attacca
n
Arsenal- te
Roma
8
0
6,42
Rossi ­, è il giocatore col mi­
glior rendimento dei campioni
d’Italia. Il Pipita ha già sostitui­
to nel cuore dei napoletani un
fenomeno come Cavani: in Ita­
lia e in Europa, è Higuain l’uo­
mo chiave del collettivo di Be­
nitez. Ma don Rafé si gode an­
che il pupillo Callejon, autenti­
ca rivelazione: gol, assist e
tanto lavoro. Un colpo Real co­
stato «appena» nove milioni.
Tra le grandi, l’Inter sorride
900 minuti
con Campagnaro: un parame­
tro zero dal rendimento assicu­
rato, un «mazzarriano» per ec­
cellenza, con lui in campo la di­
fesa non sbanda. Il Milan si
coccola il figliol prodigo Kakà,
in un momento storico mai così
difficile; bene anche Birsa (due
gol decisivi con Samp e Udine­
se) e Poli. A Parma non c’è trac­
cia di «cassanate»: FantAnto­
nio gioca, si diverte, segna e fa
segnare. Vrsaljko è la bella sor­
Giocatore infortunato, giudizio rinviato
Aspettando Gomez, Cirigliano e Saponara
In alto Gomez e Cirigliano,
sotto Saponara e Marrone IPP
Nuovo Kaka Aspettando il nuovo Kaka il Milan
ha fatto in tempo a riprendersi quello vecchio:
chiusa la trattativa a gennaio, Saponara è arriva­
to in rossonero in estate, stagione chiusa con lo
sbarco a Milanello di Ricardo (Kaka) dal Real
Madrid. Riccardo (Saponara) entra in due sfor­
tunati tabellini: venti minuti in Parma­Milan tre
a due, un paio in Milan­Fiorentina (0­2). Molto
di più il tempo speso in cure e terapie di recupero
dalla pubalgia che lo bracca dall’arrivo milanista.
Top o flop non si sa, una dichiarazione di ieri
(«Sto bene al Milan ma non so cosa succederà a
gennaio») invita al pessimismo, come se per uno
dei migliori talenti dell’ultima B a Empoli non ci
fosse ora spazio tra i grandi. Giocatore infortuna­
to, giudizio rimandato: vale anche per Ciriglia­
no, colpo Verona. Baby stella nel River Plate e
nell’Argentina Under 20, in ottobre si è lesionato
il flessore senza dunque partecipare all’inizio
sprint dell’Hellas.
4
IL NUMERO
21
i milioni
di euro pagati
dalla Fiorentina
al Bayern
Monaco per
l’acquisto di
Mario Gomez:
quadriennale a
4,2 milioni
all’attaccante
Spazio per Nico Sapeva il Sassuolo a cosa anda­
va incontro portando in gruppo Marrone, am­
maccato dall’estate per via di un problema mu­
scolare rimediato in Under 21. Ora ha ripreso a
giocare (quattro presenze in venti giorni tra otto­
bre e novembre), la stima condivisa in giro per
l’Italia invita di nuovo all’ottimismo. Mistero fitto
intorno a Ricardo Centurion (classe ‘93) del Ge­
noa: ha avuto un fine ottobre di straordinari (in
campo il 20 da titolare contro il Verona, il 27 e il
30 da subentrato con Juve e Parma) poi puff, spa­
rito. Viaggia con fastidi al ginocchio, ma sono più
che altro le valutazioni di Gasperini, che preferi­
rebbe esterni più esperti, a consigliare prudenza.
Non ha infortuni Nico Lopez, che a Udine però
gioca pochino: sarebbe forse meglio avere una
contrattura che Di Natale e Muriel a chiudere la
strada. Ma è giovane (vent’anni soffiati a ottobre)
e dicono di gran talento. Aspettiamolo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
h
IL FLOP GNA DI PIÙ
A
CHE GUAD
ALTRI TOP
Alessandro
Matri (Milan)
ingaggio di
€ 2,5
milioni
a stagione
S
ISHAK BELFODIL
21 anni
Attaccante
Parma-Inter
MATRI
ALESSANDRO
ni
29 an
Attaccante
n
Juventus-Mila
11
Costo estivo
Valore attuale
10
8
175 minuti
5,25
685 minuti
Media
voto
10
5,8
4-4-2
DANIELE PADELLI
28 anni
Portiere
Udinese-Torino
ZIEGLER
0
I
NOVARETT
0,6
1148 minuti
Juan Iturbe,
20 anni.
In estate il Verona
lo ha prelevato
dal Porto
in prestito con
diritto di riscatto.
L’attaccante
ha una media
del 6,56
5,83
BELFODIL
PADELLI
BIGLIA
3
LODI
FELIPE
WALLACE
19 anni
Difensore
Chelsea-Inter
0
LJAJIC
RETO ZIEGLER
27 anni
Difensore
Fenerbahçe-Sassuolo
0
WALLACE
MATRI
5,21
668 minuti
EZEQUIEL SCHELOTTO
24 anni
Centrocampista
Inter-Sassuolo
O
SCHELOTT
3
46 minuti
2,5
5,75
5,22
FELIPE
29 anni
Difensore
Fiorentina-Parma
0
7
5,59
5,8
ADEM LJAJIC
22 anni
Attaccante
Fiorentina-Roma
11
DIEGO NOVARETTI
28 anni
Difensore
Toluca-Lazio
0
5,38
522 minuti
664 minuti
LUCAS BIGLIA
27 anni
Centrocampista
Anderlecht-Lazio
7
10
1,5
334 minuti
608 minuti
FRANCESCO LODI
29 anni
Centrocampista
Catania-Genoa
0,4
0,9
929 minuti
0
4
6,22
5,79
?
S
Luca Toni,
36 anni.
L’attaccante
è arrivato a
parametro zero
dalla Fiorentina,
ha una media
voto del 6,85
e ha segnato
5 gol finora
i
ALTRI FLOP
S
Rolando
Bianchi,
30 anni, era uno
degli svincolati
più ambiti del
mercato estivo:
col Bologna
finora 5
di media e un
solo gol segnato
504 minuti
LA GAZZETTA DELLO SPORT
3
ALL’ESTERO
Cavani­Falcao
soldi ben spesi
Anche Özil ok
Jovetic al City, quanti guai
Fellaini, costato 40 milioni,
non brilla nello United
Facile fare mercato quando hai i soldi, di­
cono tutti. Ed è un concetto che annacqua pure
il concetto di top e flop, perché se fai la spesa in
boutique è difficile tornare a casa delusi. Eppure
una bella lezione viene dalle ultime ore di mer­
cato inglese. Arsenal e Manchester United, sep­
pur con caratteristiche diverse, cercavano un
centrocampista offensivo con un bel gruzzolo a
disposizione.
Big ok in Premier I Gunners hanno approfitta­
to dell’overbooking del Real per portarsi a casa
Özil (50 milioni), lo United ha tribolato parec­
chio e ha chiuso nelle ultime ore con l’Everton
per Fellaini (40). Storie parallele sul mercato,
poi in campo l’Arsenal ha trovato nel tedesco
uno splendido regista offensivo ed è primo men­
tre nello United dall’avvio balbettante il belga
ancora non trova collocazione e ritmi. In gene­
rale in Premier i big rendono: Negredo e Solda­
do segnano, Fernandinho dirige bene al City. Da
Pellegrini invece possono fare di più Navas e Jo­
vetic (attenuante infortuni) così come Lamela
agli Spurs, dove apprezzano i muscoli di Pau­
linho.
Spendi e godi Più spendi e meno rischi, insom­
ma. Cavani e Falcao, 124,5 milioni in due, se­
gnano e non si marcano con le maglie di Psg e
Monaco, e anche i dubbi sui milioni spesi dai
parigini per Marquinhos si sono sciolti di fronte
alle ottime prestazioni del centrale. In Ligue 1
invece ancora non si vede Romero (in porta Ra­
nieri fa giocare Subasic), mentre Erding per ora
al St. Etienne non è neanche comparabile alla
freccia Aubameyang. Che, per inciso, rende be­
ne così come gli altri acquisti del Borussia Dort­
mund (Mkhitaryan e Papastathopoulos): in
Bundesliga grossi flop non se ne vedono, forse al
Wolfsburg poteva fare un po’ meglio Luiz Gusta­
vo ma solo se si pensa ai 18 milioni spesi. Caso a
parte in Spagna: come valutare Bale? I numeri
dicono 10 partite e 4 gol, i progressi incoraggia­
no, ma pesa l’assegno a nove cifre. Strapagati e
bravi al Real pure Isco e Illarramendi così come
Neymar al Barça, ma il vero steal è David Villa: i
blaugrana l’hanno sacrificato sull’altare del bra­
siliano, l’Atletico l’ha preso a poco più di 2 milio­
ni e gli ha instillato la verve dei giorni migliori.
Con Diego Costa forma una coppia micidiale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
presa del Genoa. Ma tra le pic­
cole, gode di più il Verona: Toni
e Iturbe hanno trasformato le
aspettative dei tifosi. Sognare,
in fondo, costa davvero poco.
I flop Rimandati, perché a
novembre non si boccia mai
nessuno. Ma con il mercato di
riparazione alle porte, è ora di
voltare pagina. Padelli deve
convincere il Torino a non cer­
care un nuovo numero uno. Più
apprensioni che parate: chi lot­
ta per la salvezza deve sentirsi
in mani sicure. Felipe a Parma
e Novaretti alla Lazio, poco im­
piegati, non hanno convinto.
Ziegler (Sassuolo) è un lonta­
no parente del terzino che alla
Samp sfornava cross a ripeti­
zione. Idem Schelotto: dov’è fi­
nito il giocatore arrivato all’In­
ter e in Nazionale? Lodi (Ge­
noa) sotto la Lanterna sembra
aver perso la luce che ha illumi­
nato Catania nelle ultime due
stagioni. Di Wallace all’Inter al
momento resta il ricordo di un
fallo ingenuo al 90’ contro il
Toro, costato il pari di Bellomo,
mentre per il compagno di
squadra Belfodil, la prestazio­
ne di Torino forse è stata l’uni­
ca degna di nota. Biglia (Lazio)
si è accontentato del compiti­
no, eppure era arrivato con al­
tre aspettative. Quelle che fin
qui hanno tradito Rolando
Bianchi a Bologna, Emeghara a
Livorno e in parte Zapata a Na­
poli: in A non ha lasciato trac­
cia, ma la prodezza a Marsiglia
in Champions fa sperare. Chiu­
diamo con Matri, colpo di fine
mercato del Milan: 11 milioni
per un solo gol all’attivo. Pazzi­
ni sta tornando, sarà il caso di
iniziare a battere un colpo per
evitare di trovare carbone nella
calza della Befana.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
S
Innocent
Emeghara,
24 anni, è stato
acquistato dal
Livorno per un
milione dal Siena.
Per ora 5,64 di
media in pagella
e due gol in
un’unica partita
CALCIOMERCATO
Si ricomincia il 3 gennaio
La sessione invernale del calciomercato
aprirà il 3 gennaio 2014 e si concluderà il 31
gennaio ancora una volta alle 23 (il nuovo orario
è stato sdoganato lo scorso 2 settembre) in
maniera tale da allinearsi alla maggior parte dei
mercati internazionali. Il campionato di A, dopo
la sosta natalizia, ripartirà con l’Epifania.
4
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
5
PRIMO PIANO MERCATO
d
lafrase
DEL GIORNO
La scelta
di Pirlo
Ruolo da titolare
prestigio e soldi
Un futuro, 3 nodi
Lo juventino deciderà tra fine inverno e inizio
primavera dove giocare: ma sul rinnovo del
centrocampista peserà la volontà di Conte
G.B. OLIVERO
MILANO
Meraviglioso regista delle
sue squadre, Andrea Pirlo è sta­
to sempre anche il perfetto regi­
sta di se stesso. Non ha mai sba­
gliato le scelte importanti della
carriera, esattamente come non
sbaglia le giocate importanti
delle partite. Quando rischiava
di finire nel limbo dei trequarti­
sti, Pirlo fu bravissimo a dettare
ad Ancelotti la soluzione ideale:
il tecnico del Milan sfruttò l’as­
sist e piazzò Pirlo davanti alla
difesa a organizzare la manovra
rossonera. Poi, dopo aver capito
che Allegri voleva toglierlo dal
cuore del gioco (e magari anche
dal campo), Andrea fu geniale
nell’intuire le potenzialità della
nuova Juve: per nulla intimori­
to dai due settimi posti conqui­
stati da Ferrara/Zaccheroni e
Delneri sposò il progetto di
Agnelli e divenne il faro dei due
scudetti di Conte (scelto dalla
società, è giusto ricordarlo, do­
po l’ingaggio del regista).
Le ipotesi E adesso? La prossi­
ma estate sarà l’ultima svolta
della carriera di Pirlo. La prima
decisione è già stata presa: l’av­
ventura in azzurro si conclude­
rà in Brasile. Dopo il Mondiale
Pirlo non indosserà più la ma­
glia della Nazionale. Per altri
due­tre anni Andrea si dediche­
rà al suo club. Già, ma quale
club? Ecco la decisione più im­
portante e delicata: ancora Ju­
ve o un’altra squadra? Ancora
Italia o all’estero? In varie occa­
sioni Pirlo ha già mandato i pri­
mi segnali che possiamo riassu­
mere in tre punti. Primo: vuole
giocare e sentirsi importante.
Quindi non accetterà un ruolo
part­time. Secondo: non ha
preclusioni nei confronti di
qualunque soluzione. Quindi
potrebbe restare in Italia (ov­
viamente in un club di vertice),
ma anche andare all’estero (in
Premier League ha molti esti­
matori, a Madrid Ancelotti lo
prenderebbe al volo se perdesse
Xabi Alonso che a luglio sarà li­
bero). Terzo: l’aspetto econo­
mico non è il più importante,
ma è chiaro che all’ultimo con­
tratto della carriera Andrea va­
luterà attentamente il peso di
ogni offerta. Il Tottenham sem­
bra disposto a dargli 6 milioni
netti all’anno, Chelsea, Arsenal
e Manchester United gli garan­
tirebbero poco di meno.
Il ruolo di Conte La decisione
probabilmente arriverà tra la fi­
ne dell’inverno e l’inizio della
primavera. C’è quindi ancora
un po’ di tempo per riflettere.
Per la Juve (che offrirebbe al
giocatore uno stipendio di circa
4 milioni all’anno per due sta­
gioni) si tratta di una decisione
«filosofica»: la scelta di rinno­
vare il contratto a Pirlo indiriz­
za in modo chiaro anche le altre
manovre sul mercato perché un
giocatore come Andrea caratte­
rizza fortemente la manovra.
Con Pirlo si fa un certo tipo di
calcio, senza Pirlo se ne fa un al­
tro. E se le strade del regista e
del club si separassero, Marotta
andrebbe probabilmente alla
ricerca di un centrocampista
con caratteristiche diverse per­
CONTRATTI CALDI
S
Andrea Pirlo,
34 anni,
centrocampista
della Juve dal
2011. Con la
maglia
bianconera ha
vinto due
scudetti e due
Supercoppe
ché un vice Pirlo non esiste. Ine­
vitabilmente sarà fondamenta­
le il parere di Antonio Conte,
conquistato nel 2011 dalla pro­
fessionalità di Andrea. Nel cal­
cio di Conte tutti devono sem­
pre correre a cento all’ora, Pirlo
magari andrà più piano ma la
sua testa fa correre veloce il pal­
lone. E questo a Conte piace
tantissimo.
RAMELLA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Pirlo dopo
Italia­
Germania
Così Andrea
Pirlo dopo
la sfida in
azzurro di
venerdì sera
sul discorso
delicato del
rinnovo di
contratto in
scadenza a
giugno.
«Il mio
rinnovo? C’è
ancora
tempo ma io
voglio
continuare
a giocare.
Vedremo se
sarà alla
Juve o in
un’altra
squadra,
non ho
preclusioni
per niente o
nessuno»
In alto i milanisti Abate e Abbiati
Sotto gli interisti Milito
e Cambiasso LAPRESSE­ANSA­FORTE
Da Milito
e Cambiasso
ad Abate:
gli altri casi
MILANO
Pirlo e non solo. Ci sono
altri nomi eccellenti nel ploton­
cino della Serie A che va a sca­
denza a giugno. Dagli interisti
Cambiasso, Milito, passando
per Samuel, Chivu e Zanetti
(davvero lo vedremo dietro
una scrivania o ancora a corre­
re su e giù sulla fascia?) ai ros­
soneri Abbiati, Abate ed Ema­
nuelson e, parlando invece di
ex rossoneri, anche il contratto
di Ambrosini terminerà tra po­
chi mesi. Così è già scattata la
corsa all’affare a costo zero, a
farsi trovare pronti al momento
giusto nel caso di divorzi eccel­
lenti. Un po’ come ha fatto a
suo tempo la Juve con Pirlo,
tanto per intenderci. In casa Ju­
ve, invece, a parte il caso Pirlo
nessun contratto bollente: a
scadenza i portieri Storari (a 37
ani potrebbe tentare un’ultima
avventura altrove) e Rubinho.
Nella capitale Nella capitale,
invece, il discorso dei rinnovi ri­
guarda soprattutto la Lazio:
Hernanes ha un anno e mezzo
di contratto ma il braccio di fer­
ro con Lotito è già iniziato, Klo­
se difficilmente rimarrà in Ita­
lia (chance minime di rinnovo
con la Lazio) e prima del ritiro
dovrebbe fare passerella negli
Usa o in Germania; a giugno sa­
ranno liberi anche Floccari,
Biava, Dias (può andare via già
a gennaio) e soprattutto Mauri.
La Roma, invece, a breve po­
trebbe dare via libera a Burdis­
so e Taddei.
Contesi Nello scacchiere di
chi si libera a gennaio saranno
al centro del mercato, probabil­
mente già a gennaio, due pedi­
ne del Cagliari: il portiere
Agazzi e il difensore centrale
Ariaudo (l’Udinese è in pole in
questo momento, in seconda fi­
la c’è il Genoa) mentre è diffici­
le immaginare la separazione
tra Cellino e il capitano Daniele
Conti.
Le altre Il d.s. granata Petra­
chi sta trattando un delicato
prolungamento con D’Ambro­
sio. A Verona presto entrerà nel
vivo il tema dei rinnovi con
Halfredsson, Cacia e Moras; ca­
pitolo a parte merita Luca Toni:
sta facendo benissimo, a sal­
vezza ottenuta i dirigenti si sie­
deranno a tavolino per discu­
terne con il giocatore. L’Atalan­
ta ha in scadenza Bellini, Yepes
e i due portieri Polito­Frezzoli­
ni; a Parma A. Lucarelli e Val­
des. Il Bologna in pratica ha
una difesa a scadenza: Cheru­
bin, Natali e Antonsson.
f.d.c.
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LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
6
NAZIONALE L’AMICHEVOLE DI LONDRA
COSÌ IN CAMPO CRAVEN COTTAGE, ORE 20.45
ITALIA 4-3-1-2
3
PASQUAL
20
GIACCHERINI
NIGERIA 4-2-3-1
15
MOSES
22
ROSSI
14
ONAZI
24
OGBONNA
16
6
DE ROSSI CANDREVA
12
SIRIGU
13
RANOCCHIA
18
MONTOLIVO
2
OBOABONA
5
AMBROSE
1
ENYEAMA
18
19
EMENIKE MBA
6
9
BALOTELLI
2
MAGGIO
10 EGWUEKWE
MIKEL
9
3
OBINNA
ECHIEJILE
ALLENATORE: Keshi
ALLENATORE: Prandelli
PANCHINA: 22 Omeruo,
PANCHINA: 1 Buffon, 27
8 B.Ideye, 7 Musa, 4 Ogu,
Marchetti, 7 Abate, 19 Bonucci, 4
16 Dike, 21 Gabriel, 23 Agbim,
Criscito, 23 Diamanti, 14 Florenzi,
20 Oduamadi
8 Marchisio, 5 Thiago Motta,
25 Parolo, 21 Pirlo, 28 Poli,
26 Cerci, 11 Gilardino, 17 Insigne,
10 Osvaldo
ARBITRO Atkinson (Ing)
GUARDALINEE Bennet-Collin (Ing)
TV Rai Uno, ore 20.45 INTERNET www.gazzetta.it
GDS
Prandelli 50 con regalo
Tocca a Balo­Pepito, coppia mondiale
Il c.t. con la Nigeria alla cinquantesima panchina cerca soluzioni d’attacco con Candreva
DAL NOSTRO INVIATO
LUIGI GARLANDO
LONDRA
Da Londra 2010 a Lon­
dra 2103 sono passate 50 par­
tite esatte. Cesare Prandelli
esordì da c.t. il 10 agosto 2010
contro una squadra africana
(Costa d’Avorio) e chiude sta­
sera il numero tondo contro
un’altra africana (Nigeria).
Stesso arbitro: Atkinson. Per
ricordare da dove era partito
non basta ripensare alle mace­
rie sudafricane, bisogna ag­
giungere che l’Italia non vin­
ceva una partita dal novembre
2009 (amichevole con la Sve­
zia). E bisogna rileggersi il ta­
bellino di quella prima Italia
contro la Costa d’Avorio di
Gervinho: i terzini erano Mot­
ta e Molinaro; in mediana Pa­
lombo; Amauri di punta e alle
sue spalle il tridente Pepe­
Cassano­Balotelli (4­2­3­1).
Nelle facce e nelle idee tutto
un altro mondo.
Rivoluzione gentile La navi­
gazione del dopo­Lippi co­
minciava a vista, necessaria­
mente. Eppure era già nitida
nella testa di Prandelli la rivo­
luzione gentile della qualità.
Al termine di quella prima
partita, il c.t. azzurro annun­
ciò: «Dobbiamo aumentare la
qualità del gioco per crescere
in personalità». Per farlo,
Prandelli ha operato due ster­
zate secche. Prima: rinuncia
all’idea cara del campo largo e
di un attacco massiccio. An­
che perché Pepe era il meglio
che potesse offrire il convento
degli esterni. Seconda: per au­
mentare la qualità era neces­
sario immettere palleggiatori
dai piedi più educati di Palom­
bo. Così è nato il 4­3­1­2 che
ha incantato all’Europeo
2012. Anche ieri, dovendo
riassumere il senso delle sua
prima cinquantina azzurra,
Prandelli lo ha riconosciuto:
«Non dico che siamo meglio o
peggio di prima, ma siamo di­
versi. Ora ce la giochiamo
apertamente con tutti, senza
speculare sul risultato. E tutti
ce lo riconoscono». Il lavoro
però non è concluso e Pran­
delli non avrà a disposizione
altre 50 partite per rifinirlo,
solo 7 mesi. Il tempo che man­
ca al Mondiale, ultimo atto
della sua esperienza azzurra.
Rossi&Balo L’amichevole
con la Germania ha conferma­
to l’affidabilità del rodatissi­
mo 4­3­1­2 e la qualità del
quadrilatero di centrocampo,
ma ne ha anche ribadito il li­
mite: mediani troppo simili,
tutti più portati ad impostare
da dietro che ad attaccare la
profondità, come fanno i Vidal
e i Pogba. Perso il passaggio
Cassano, involuto Marchisio,
cioè il migliore incursore di
Prandelli, l’Italia fatica, più
che all’Europeo, a trasformare
il possesso in occasioni da gol.
il debutto
Questa è la prima ipotesi di la­
voro, a cominciare da stasera:
attaccare meglio e non solo
con Balotelli. Come? Con Pe­
pito Rossi, ad esempio, che
torna titolare dopo una vita
(Belgrado, 7­10­2011) e riesce
finalmente a fare coppia con
Mario. Rossi c’era già in quella
prima Londra 2010, ma entrò
nella ripresa dopo che Balotel­
li era già uscito: quasi l’annun­
cio di un inseguimento che si
sarebbe prolungato negli an­
ni. Finalmente insieme. Pepi­
to, capocannoniere della serie
A, porta gol, ma sa anche det­
tare alla Cassano e Mario ne
beneficerà.
IL BILANCIO DEL C.T.
Cercasi incursori Anche i
centrocampisti però devono
aggredire di più. Nell’Italia
sperimentale di stasera (Thia­
go Motta per il convalescente
De Rossi unico dubbio) va pre­
sa sul serio la prova di Candre­
va, trequartista, uno che ha
cambio di passo, tiro e sa at­
taccare l’area. Da qui a Rio,
può strappare un posto nel
quadrilatero. Durante l’alle­
namento di ieri, Parolo ha da­
to il cambio a Montolivo. Un
segno della considerazione di
Prandelli che potrebbe lan­
ciarlo stasera. Parolo, 5 gol in
A, aspirante Gerrard, ha la
cattiveria nel cercare la porta
che spesso manca al reparto
azzurro. Da Londra a Londra,
puntando Rio.
Vittorie
22
Sconfitte
10
20%
45%
49
PARTITE
35%
Pareggi
17
«Prima» a Londra: k.o. con la Costa d’Avorio
La prima panchina di Prandelli risale al 10 agosto 2010,
Italia­Costa d’Avorio 0­1, sempre a Londra ma Upton Park, lo
stadio del West Ham. Era la prima Italia dopo il disastro del
Mondiale sudafricano. Nella foto, Mario Balotelli in azione EPA
Gol
fatti
Gol
subiti
75
51
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LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
A
GLI
«INGLESI»
S
Pablo
Daniel
Osvaldo
27 anni
attaccante del
Southampton.
E’ sbarcato
questa estate in
Premier League
proveniente
dalla Roma
LA GAZZETTA DELLO SPORT
7
lastranacoppia
IL NUOVO ATTACCO
Balotelli e Rossi
dall’Inghilterra
all’Inghilterra
puntando il Brasile
SuperMario era nel City, Pepito nello United.
Sono tornati in Italia per imporsi. Prandelli
li aveva schierati al debutto, sempre a Londra...
S
«Ora devo scegliere
i due moduli ideali
e la seconda punta»
Emanuele
Giaccherini
28 anni
è stato
chiamato in
Inghilterra da
Paolo Di Canio
(poi esonerato).
Con il
Sunderland ha
segnato due gol
Il c.t.: «Gli stage? Non è un problema di tecnici ma di dirigenti»
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA ELEFANTE
LONDRA
Da un’africana all’altra,
dalla Costa d’Avorio alla Nige­
ria: tre anni, tre mesi e 50 par­
tite dopo, Cesare Prandelli
parla ormai con il disincanto
della concretezza. Arrivati a
questo punto, l’obiettivo chia­
ma pragmatismo e idee chia­
re, più che rimpianti. Non è il
momento dei numeri, ma del­
le risposte. Di certe risposte:
«Non penso ai 23 per il Mon­
diale e neanche a sintetizzare
il nostro calcio con la freddez­
za dei numeri: questo è il mo­
mento di capire quali assetti
tattici possono valorizzare di
più e meglio il nostro gioco,
quando avremo stabilito i due
migliori sceglieremo i giocato­
ri. E la scelta più indispensabi­
le (per il 4­3­1­2, ndr) sarà
quella della seconda punta per
cercare le zone intermedie». E
per continuare ad asseconda­
re al meglio la filosofia ab­
bracciata, la frontiera che è
stata scelta come confine della
propria identità: «Qualità a
centrocampo, e in certi casi
(soprattutto con il 4­3­2­1,
ndr) anche la giusta densità.
Questa è la strada del futuro:
provare sempre a giocare, non
speculare sul risultato. Al­
l’estero questa strada la rico­
noscono, in Italia a volte sia­
mo ancora un po’ tradizionali­
sti».
Tifosi a fine campionato È
una delle due volte in cui
Prandelli lascia trasparire un
«
Vorrei più
coinvolgimento:
alla prima gara
dell’Euro c’era un
solo presidente di A
filo di dissenso per essersi sen­
tito profeta in patria fino ad un
certo punto. L’altra è quando
si torna a parlare di stage e del
poco tempo a disposizione per
lavorare con il suo gruppo.
Anche se alla partita numero
50 della sua gestione, poco è
cambiato e se n’è fatto una ra­
gione: «Più che di amarezza,
parlerei di situazione non mo­
dificabile: certo, con qualche
stage avrei potuto evitare con­
vocazioni così allargate e ma­
gari qualche figuraccia. Ma
non è un problema di allenato­
ri, semmai di dirigenti e di
programmazione pre­stagio­
nale: tifosi della Nazionale, e
anche molto critici, si diventa
solo a fine campionato. Mi
piacerebbe più coinvolgimen­
to: alla prima gara dell’Euro­
peo c’era un solo presidente di
Serie A, che per di più è mio
amico (Ghirardi, ndr)».
Gli uomini chiave Per questo
Prandelli si tiene stretti gli
«amici» che ha in squadra, i
giocatori chiave del suo grup­
po: «Gente come Buffon, Pirlo
e De Rossi: hanno cento pre­
senze in Nazionale ma anche
l’entusiasmo degli esordienti,
questo è lo spirito che serve».
E servirà anche stasera, «con­
tro una squadra africana con
10 giocatori che giocano in
Europa: dovremo giocare un
calcio veloce con la palla, per
andare il meno possibile al
contrasto. Ma ci sarà da soffri­
re, proprio come nel 1994...».
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GLI AVVERSARI
Nigeria: festa dopo il pass mondiale
Onazi e Oduamadi sono gli «italiani»
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
STEFANO BOLDRINI
LONDRA
Petrolio e violenza, calcio e malavita, grandi
potenzialità e problemi endemici. La Nigeria è tutto
questo: un mix di contrasti. Il calcio esprime bene la
natura di una nazione di 160 milioni di abitanti,
spaccata in due tra cristiani e musulmani. Il 2­0
sull’Etiopia ha certificato due giorni fa la quinta
partecipazione al mondiale. La prima volta, nel 1994,
fu proprio l’Italia di Baggio a rispedire a casa la
nazionale africana, nella quale giocava l’attuale ct,
Stephan Keshi. La Nigeria occupa la posizione
numero 33 del ranking Fifa. Da due decenni è una
delle squadre di punta del continente nero: l’oro
olimpico ad Atlanta 1996 e tre coppe d’Africa (1980,
1994 e 2013) sono i titoli più importanti conquistati
dalle Super Aquile. Il nucleo portante gioca in
Europa e qualcuno dalle nostre parti: il
centrocampista laziale Onazi e l’attaccante del
Brescia Oduamadi. C’è anche l’ex interista Obinna,
oggi in Russia, al Lokomotiv Mosca. Le stelle sono il
centrocampista del Chelsea Obi Mikel – secondo
miglior giocatore del mondiale Under 20 del 2005, il
numero uno fu Messi ­, l’attaccante del Liverpool
Moses e il portiere Enyeama, forse il migliore in
Africa. Il punto di forza della Nigeria è la forza fisica,
mentre i lati deboli sono quelli abituali del calcio
africano: amnesie tattiche e avidità dei dirigenti.
Keshi è un ottimo ct, che si è giustamente opposto a
quegli allenatori europei di terza o quarta categoria
che arraffano contratti in Africa per ingrassare il
portafoglio e non contribuiscono allo sviluppo. Oggi
Keshi consentirà la passerella agli uomini che hanno
conquistato il Mondiale, poi anche lui sperimenterà
qualcosa. La Nigeria non vuole andare in Brasile per
fare la comparsa: l’obiettivo è superare il primo
turno e diventare la sorpresa del torneo. Intrighi di
potere e liti sui premi permettendo, naturalmente.
S
Alessandro
Diamanti
30 anni
centrocampista
offensivo che
ha giocato per
una stagione nel
West Ham. Era
il 2009­10,
segnò 7 reti in
Premier
DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO CECCHINI
LONDRA
Lo chiamano «London
Eye», l’Occhio di Londra: 135
metri di acciaio che si arrampi­
ca verso il cielo per dare forma
a una delle ruote panoramiche
più alte del mondo. Ieri da las­
sù, spendendo così la mattina­
ta libera concessa al gruppo da
Prandelli, Giuseppe Rossi si è
ritrovato a guardare la città
che si svegliava pigra in una
domenica dal sapore natalizio,
e forse avrà pensato con emo­
zione: la ruota, stavolta, è gi­
rata davvero. La sua storia in­
terrotta, la sua ascesa incaglia­
tasi nel doppio infortunio al gi­
nocchio, adesso sembra un
ricordo. Il ragazzo del New
Jersey è tornato e allora – do­
po tre spezzoni di gara insieme
che sono valsi soltanto una set­
tantina di minuti – stasera
contro la Nigeria il c.t. è pronto
a varare sul serio quel tandem
con Mario Balotelli che il cal­
cio azzurro sta immaginando
in chiave Mondiale.
Derby Manchester Probabil­
mente c’è un misterioso sber­
leffo al destino nel fatto che
proprio a Londra rinasca que­
sta coppia d’attacco. Il Man­
chester United aveva scoperto
e lanciato Rossi, prima di para­
cadutarlo al Newcastle e quin­
di lasciarlo tornare in Italia. Il
Manchester City, invece, aveva
accolto e reso vincente da pro­
tagonista Balotelli, prima di
annoiarsi delle sue intempe­
ranze e rispedirlo nel nostro
calcio senza più troppi lustrini.
L’Inghilterra, insomma, li ha
capiti prima di altri, ma non è
bastato a sedurla. Chissà
che stasera, perciò, non sia
in agguato qualche rimpian­
to. Non a caso, su Pepito, ieri
Diego Della Valle diceva: «È
un ragazzo molto in gamba,
mi ha molto impressionato. Si
merita la Nazionale e spero
che possa aiutarla così come
lo fa con la Fiorentina».
Antipodi Nello spartito
dei luoghi comuni i ruoli
sono definiti. Mario è il
«bad boy», l’attaccante in
cerca d’identità, ma così
forte da aver segnato 12
reti in 28 presenze azzur­
re. Giuseppe ha lo stesso
numero di apparizioni,
la metà delle reti (6),
ma l’approvazione uni­
versale di chi è sem­
bra essere «bello di
fama e di sventura».
Gli unici giudizi che
contano davvero, però,
sono quelli di Prandelli, che
già nella prima partita del­
la sua gestione, proprio a
INIZIATIVA BENEFICA
La Figc aiuta
le Filippine con
un sms solidale
La Figc è al fianco di
Unicef e Wfp a sostegno degli
aiuti alle popolazioni delle
Filippine, colpite dal tifone
Haiyan. Lanciato un numero
solidale per donare 1 euro da
rete mobile e 2 euro da rete
fissa, con un sms al 45590 da
cellulare Tim, Vodafone, Wind,
3, PosteMobile, CoopVoce,
Tiscali e Nòverca o chiamata
allo stesso numero da rete
fissa da Telecom, Infostrada,
Fastweb, TeleTu; Twt e Tiscali.
Londra, con lungimiranza ave­
va già impiegato (anche se se­
paratamente) i due talenti. «Se
avessi potuto provarli più volte
assieme sarebbe stato meglio,
però non sono preoccupato. In
fondo prima dell’Europeo ave­
vamo lavorato per due anni con
Rossi e Cassano, poi Giuseppe
non c’è stato, con Antonio ha
giocato Balotelli che non avevo
mai provato insieme a lui e le
cose sono andate bene lo stes­
so». Insomma, a Craven Cotta­
ge – la tana del Fulham – galleg­
gia l’ottimismo. Diciannove an­
ni dopo RO­berto BA­ggio che
decise l’unica sfida mai disputa­
ta tra Italia e Nigeria in quel
1994 «mondiale», tocca a RO­
ssi e BA­lotelli provare a forma­
re quell’acronimo che racconta
una storia. Sì, stasera abbia­
mo tanta roba lì davanti.
Mettiamola a frutto.
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4
I NUMERI
6
gol
di
Giuseppe Rossi
con la maglia
azzurra in 28
presenze.
Contando anche
tutte le giovanili,
le reti arrivano
a 25 in 70
presenze
12
gol
di Mario
Balotelli nelle 27
partite con la
nazionale
maggiore.
Appena davanti
a lui, fra i
giocatori in
attività, c’è Pirlo
con 13. Sono 18
invece le
realizzazioni
dell’attaccante
comprese le
giovanili
8
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
QUALIFICAZIONI BRASILE 2014
CAMERUN
TUNISIA
4
4
1
GIÀ
AMMESSE
PRIMO TEMPO 2­0
MARCATORI Webo (C) al 4’, Moudandjo (C)
al 30’ p.t.; Akaïchi (T) al 4’, Makoun (C) al 20’
e al 41’ s.t.
S
CAMERUN (4­3­3)
Europa
Olanda, Italia,
Belgio, Svizzera,
Germania,
Russia, Bosnia,
Inghilterra,
Spagna.
Itandje; Nkoulou, Chedjou, Mbia (dal 25’ s.t.
Nounkeu), Assou Ekotto; Song, Makoun,
Enoh; Moudandjo (dal 38’ s.t. Nguemo), We­
bo (dal 18’ s.t. Choupo Moting), Eto’o.
PANCHINA Ndy, Kana­Biyik, Aboubakar, Be­
dimo, Bong, Essono Olinga, Matip, Zoua,
N’Djock.
ALLENATORE Finke.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Moudandjo.
Sud
America
Brasile (Paese
organizzatore),
Argentina,
Colombia, Cile,
Ecuador
TUNISIA (4­3­3)
Ben Cherifa; Derbaly, Mikari, Haggui, S. Ben
Youssef; Ben Yahia (dal 28’ s.t. Allagui), Ra­
gued, Chikhaoui (dal 45’ p.t. Camus); F. Ben
Youssef, Khalifa, Chermiti (dal 45’ p.t.
Akaïchi).
PANCHINA Jeridi, Dhaouadi, Ben Hatira,
Chemmam, Boulaabi, Brigui, Mathlouthi,
Nater, Saihi.
ALLENATORE Krol.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI nessuno.
Asia
Giappone,
Australia, Iran,
Corea del Sud
L’AMICHEVOLE 5­0 ALL’HONDURAS
Brasile a valanga
Neymar denuncia:
«Quante botte...»
MAURICIO CANNONE
L’Honduras riempie Neymar di botte e il
Brasile riempie la nazionale centroamericana di
gol. La Seleção vince la sua penultima amiche­
vole dell’anno per 5­0 contro una nazionale qua­
lificata al Mondiale. Il risultato entusiasma il ct
Luiz Felipe Scolari: «Vinceremo la Coppa del
Mondo». Proprio l’Honduras aveva eliminato il
Brasile, guidato dallo stesso Scolari, nella Coppa
America 2001 in Colombia, circa un anno prima
del titolo iridato in Corea del Sud e Giappone.
Ma Neymar commenta: «Bella vittoria, sono riu­
scito a uscirne vivo». E pubblica su Instagram le
foto delle sue gambe martoriate.
ARBITRO Seechurn (Mauritius).
NOTE spettatori 40mila circa.
Samuel Eto’o, 32 anni, festeggia la qualificazione al Mondiale in Brasile del suo Camerun AFP
Eto’o Leone d’oro
Kolossal Camerun:
settimo mondiale
Il ritorno in nazionale dell’ex interista è decisivo
Travolta la Tunisia: altra qualificazione record
Mentre in Europa è anco­
ra incerto il destino mondiale
di star e candidati al Pallone
d’oro ­ Cristiano Ronaldo,
Ibrahimovic, Ribery i più illu­
stri ­ l’Africa è sicura di manda­
re in Brasile la stella più bril­
lante del continente. Samuel
Eto’o ha condotto da capitano
il Camerun alla qualificazione,
infiammando Yaoundé con il
poker rifilato dai Leoni Indo­
mabili alla Tunisia, dopo lo 0­0
dell’andata. Eto’o aveva deciso
di lasciare la nazionale pro­
prio dopo aver guadagnato gli
spareggi, a inizio settembre:
«ragioni di famiglia», disse al­
lora l’attaccante del Chelse po­
nendo fine ­ sembrava ­ a
un’esperienza lunga 16 anni,
ma dietro c’era una furibonda
lite con il c.t. Finke su questio­
ni di formazione. L’ex interista
voleva in squadra il portiere
Kameni e l’attaccante Webo, in
quella partita con la Libia che
poi diede al Camerun l’accesso
A segno Webo
e Moudandjo, poi
Makoun chiude
il conto con
una doppietta
ai playoff. Fink non lo ascoltò.
Lo ha fatto stavolta, come già
all’andata a Rades, almeno per
quanto riguarda Webo: in Tu­
nisia, l’attaccante del Fener­
bahce aveva fallito una clamo­
rosa occasione, ma stavolta
non ha tradito, sbloccando
partita e qualificazione già al
quarto minuto di gioco. Una
straordinaria azione persona­
le di Moudandjo ha spedito il
Camerun avanti di due giusto
alla mezz’ora, mettendo in di­
scesa la strada verso il Brasile.
Nervosismo La festa però
non è stata immediata. Perché
i cambi di Rudi Krol hanno da­
SI GIOCA DA DOMANI
Gli altri spareggi:
Ghana quasi a Rio
rischia la Francia
Oltre al Camerun, tra le
africane si sono qualificate per
Rio 2014 la Nigeria e la Costa
d’Avorio, che sabato hanno
eliminato l’Etiopia e il Senegal.
Domani il quadro si completa
con Egitto­Ghana (1­6
all’andata) e Algeria­Burkina
Faso (2­3, il Burkina sarebbe al
debutto). Ma domani si
assegnano anche gli ultimi
quattro posti fra le europee: la
Francia rischia con l’Ucraina
(0­2 l’andata). Gli altri incontri:
Croazia­Islanda (0­0), Svezia­
Portogallo (0­1) e Romania­
Grecia (1­3). Mercoledì, infine,
Nuova Zelanda­Messico (1­5) e
Uruguay­Giordania (5­0).
to finalmente anima e benzina
al ritorno della Tunisia, che in
apertura di ripresa ha dimez­
zato lo svantaggio ­ e rimesso
quantomeno in piano la strada
­ con il nuovo entrato Akaichi.
A Yaounde, l’entusiasmo si è
trasformato in nervosismo e
paura sotto la pressione ospi­
te, perché un gol avrebbe dato
la qualificazione alla Tunisia.
Ma i sentimenti brutti sono
durati non più di un quarto
d’ora: l’ingresso di Choupo
Moting è stato un chiaro se­
gnale per il Leoni Indomabili:
la partita va chiusa. E, dopo
un’autorete sfiorata da Akai­
chi su colpo di testa di Mbia, ci
ha pensato Makoun, che al
ventesimo della ripresa è arri­
vato sul primo palo a deviare il
cross di Assou Ekotto. Il portie­
re Ben Cherifia ha tenuto an­
cora per un po’ in partita la Tu­
nisia, salvando su Moudandjo
che era stato innescato da
Eto’o. Ma nulla ha potuto
quando ancora Makoun ha ri­
badito in rete a quattro minuti
dal novantesimo dopo il palo
colpito da Eto’o, che ha gioca­
to insolitamente da ala destra
e non da centravanti.
Nord Centro
America
Stati Uniti,
Costarica,
Honduras
Africa
Nigeria, Costa
d’Avorio,
Camerun
Record Il Camerun stabilisce
così un nuovo primato africa­
no: è la prima squadra del con­
tinente a qualificarsi per la set­
tima volta al Mondiale, e fu an­
che la prima ad arrivare fino ai
quarti (a Italia ’90). Dal 1982,
la prima partecipazione dei Le­
oni Indomabili, il Camerun ha
saltato soltanto due edizioni:
Messico ’86 e Germania ’06.
Ma in Brasile ci sarà. Con Sa­
muel Eto’o, ovviamente.
a.fr.
Maicon a segno Si gioca a Miami. Pubblico re­
cord per una partita di calcio in Florida: 71.124
spettatori, con netta maggioranza di immigrati
honduregni. In avvio i centroamericani spaven­
tano un po’ i carioca, che poi prendono le redini
della gara. Neymar prova a simulare in area, ma
è anche il bersaglio preferito degli avversari: su­
bisce 8 dei 17 falli commessi dall’Honduras. L’ar­
bitro canadese David Gantar, però, “grazia” tut­
ti. Il Brasile sblocca il risultato con Bernard su
traversone basso di Paulinho al 21’. Ma i verdeo­
ro si scatenano nella ripresa, con gli inserimenti
di Robinho e Willian al posto di Jô e Bernard. Al
10’, Dante segna di testa su punizione­cross di
Neymar: 2­0. Il terzo gol (21’) porta la firma di
Maicon, che sostituisce bene il titolare Daniel Al­
ves, infortunato. Il giallorosso avvia l’azione e
realizza, raccogliendo la respinta del portiere
Valladares sul colpo di testa di Paulinho. Willian
e Hulk (pure un assist per lui) completano la go­
leada fra 25’ e 29’. Domani sera (le prime ore di
mercoledì in Italia), a Toronto, test contro il Ca­
nada: in porta ci sarà l’ex interista Julio Cesar.
Contro l’Honduras, infatti, tra i pali c’era Victor.
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FINISCE 2­1 BOTTA PER XABI ALONSO
La Spagna passa in Guinea
In rete Cazorla e Juanfran
E domani test in Sudafrica
Un’amichevole, a suo modo, storica: la
Spagna ha giocato ieri in Guinea Equatoriale,
vincendo 2­1 e diventando la prima squadra non
africana a esibirsi nel piccolo Stato dopo il golpe
del 1979. Il Paese è un’ex colonia di Madrid.
Spagnoli in vantaggio con il centrocampista
dell’Arsenal Cazorla al 13’, pareggio al 36’ di
Bermudez (che ha vinto 50 mila euro messi in
palio dal governo per chi avesse segnato agli
spagnoli), gol partita di Juanfran al 42’. Piccolo
spavento per il centrocampista Xabi Alonso, al
rientro in nazionale, costretto a lasciare il campo
prima dell’intervallo per una brutta entrata sulla
caviglia sinistra. Ma il ct Del Bosque minimizza:
«È solo una botta». Bene Navas, Bartra e
Iniesta. Domani la Roja gioca a Johannesburg
con il Sudafrica, «dove è cambiata la storia del
calcio spagnolo», spiega il portiere Pepe Reina
ricordando il Mondiale vinto nel 2010.
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INGHILTERRA RIVELAZIONI A UNA RIVISTA GIAPPONESE
L’ARGENTINO FERMO 6­8 SETTIMANE
Mou mistico: «Mi aiuto con la Bibbia»
Messi scatta in contropiede
«Le voci sul mio infortunio?
Sono arrabbiato e triste»
Il portoghese si
confessa: «La
leggo sempre
prima delle partita,
mi rilassa»
Lionel Messi non riesca a festeggiare i 10
anni dal suo debutto nel Barcellona (16 novembre
2003). Gli tocca allontanare, con malumore, le voci
sulle cause del suo infortunio, la lesione al bicipite
femorale che lo bloccherà per 6­8 settimane. «Si
possono dire molte cose, ma il mio infortunio è
stato qualcosa di casuale», ha detto “La Pulce” a
«Ola». «Sono triste perché non me lo aspettavo e
arrabbiato perché è uno stop che arriva subito
dopo un altro. Ma non sono preoccupato».
Risposta diretta a chi ipotizza che la sua fragilità
sia causata da affaticamento («ma vale per tutti»),
dalla voglia di scendere in campo a ogni costo o
dal regime alimentare, curato dalla nutrizionista
Silvia Tremoleda, ultramaratoneta. «Sono cose che
vengono dette senza sapere nulla. Mangio quello di
sempre. Tornerò quando il mio corpo mi dirà che
sto bene», conclude Messi. Che si consola con il
ricordo dell’esordio in blaugrana: aveva 16 anni e
145 giorni e in panchina c’era Frank Rijkaard...
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
STEFANO BOLDRINI
LONDRA
La fede è una cosa seria
per José Mourinho: «Prima
delle partite leggo la Bibbia. Mi
rilassa e mi aiuta a compiere le
scelte migliori», ha raccontato
l’allenatore portoghese del
Chelsea alla rivista giapponese
Sports Graphic Number. Poi
magari in campo si scatena in
modo non proprio biblico, ma
questa è un’altra storia. Mou­
rinho ha rivelato anche che
con Lampard e con i giocatori
di una certa età in genere ha un
ottimo rapporto. Questa è sicu­
ramente una delle chiavi del
successo di Mou: «A Frankie
quando sono tornato a lavora­
re con il Chelsea ho detto: gio­
chi solo se sei al top e lo meriti,
altrimenti vai in panchina. Lui
mi ha risposto: mister, ti cono­
sco da nove anni, sapevo che
mi avresti detto questo e mi sta
bene. Se tra allenatori e gioca­
tori si stabilisce un rapporto
schietto e sincero, si può essere
anche amici». La lista dei gio­
catori che vantano un ottimo
sti del Triplete dell’Inter.
José
Mourinho,
50 anni,
allenatore
del Chelsea
REUTERS
rapporto con Mourinho è lun­
ga e articolata. Un nome su tut­
ti: l’ivoriano Didier Drogba, ex
Chelsea. Ma anche il ghanese
Michael Essien (che ha chia­
mato Mourinho «daddy», cioè
paparino) e diversi protagoni­
Kagawa Tra le pieghe del
mercato, Mourinho ha rivelato
che il talento giapponese Ka­
gawa era uno dei suoi obiettivi
ai tempi del Real Madrid «ma
ho voluto essere onesto con lui
e gli ho detto che in quel ruolo
la mia prima scelta era Özil. A
quel punto Kagawa ha preferi­
to l’offerta del Manchester
United, perché in quel club
avrebbe trovato più spazio. Il
bello è che ora mi ritroverò
Özil da avversario. L’Arsenal
ha fatto un grande acquisto.
Özil è un campione». Dedicato
al Real Madrid che ha venduto
il tedesco.
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LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
9
UNDER 21
la scheda
L’intervista
FRANCESCO BARDI
FRANCESCO BARDI
21 ANNI
PORTIERE
È nato a Livorno il 18
gennaio 1992. E’ cresciuto
nella squadra della sua
città. Il 16 maggio 2010 ha
debuttato in serie A con la
maglia amaranto a Parma
(Parma­Livorno 4­1)
«Dopo San Siro
ho spento la tv
e il telefonino
Ma voglio l’Inter»
2011 Nell’estate del 2011
l’Inter si assicura Bardi che
gioca una stagione con la
Primavera. Poi va in
prestito al Novara, è eletto
miglior portiere della serie
B. Quest’anno il ritorno a
Novara e la prima stagione
da protagonista in serie A.
E’ al secondo ciclo con la
Nazionale Under 21. La
scorsa estate è arrivato
secondo al campionato
europeo in Israele con
Devis Mangia
Il portiere tra la papera e il sogno
nerazzurro: «Ero affranto. Però un
giorno tornerò: il tempo gioca per me»
DAL NOSTRO INVIATO
FABIO BIANCHI
twitter@fabiowhites
BELGRADO
Lui dice che l’emozione
non c’entra. Né quella né altro.
Semplicemente, il caso. E allora
è stato un destino molto cinico e
molto baro. Perché se chiedi ai
compagni del Livorno o dell’Un­
der 21 un aggettivo per France­
sco Bardi, il più gettonato è: af­
fidabile. Vero. Bardi in porta è
una garanzia. Eppure proprio a
San Siro, davanti alla squadra in
cui è cresciuto e dentro lo stadio
dove spera di tornare presto, ha
fatto la prima vera papera della
sua vita.
Bardi, sicuro che non fosse
più teso del solito?
«Sicuro. Avevo la stessa ten­
sione e attenzione che metto in
ogni gara. Su quel cross (di Jo­
nathan, ndr.) prima ho pensato
di bloccarla e una frazione di
secondo dopo di respingerla.
Quando hai due pensieri in te­
sta di solito sbagli. Ma c’è stata
anche sfortuna. Perché se provo
a fare la stessa cosa apposta,
non ci riesco».
Proprio contro l’Inter. Come
si è sentito?
«Ero affranto. Ma l’Inter non
c’entra. Ero dispiaciuto per la
mia squadra e per i tifosi del Li­
vorno più che per me. Eravamo
sullo 0­0 accidenti. Il giorno do­
po ho spento il telefono, non ho
letto i giornali e non ho visto
GLI AVVERSARI
La Serbia è tosta
ma non avrà
il forte Mijailovic
BELGRADO L’Under 21 si
è allenata ieri a Roma e poi è
partita per Belgrado. Poi 2 ore
di pullman fino a Kalac, 20
chilometri da Gornji Milanovc,
sede della sfida. La Serbia non
avrà il centrocampista
Mijailovic, il perno del reparto
squalificato. Ma forse recupera
l’ex viola Nastasic, ora al
ManCity. Di Biagio ha aggiunto
il difensore reggino Di Lorenzo:
Ceccherini non è al meglio.
nemmeno una partita. Ho volu­
to staccare del tutto. E il lunedì
ero pronto a ricominciare».
l’erroraccio
L’ha chiamata qualcuno del­
l’Inter?
«Il dottor Ausilio (il ds ndr.)
mi ha scritto un sms di conforto,
e voglio ringraziarlo. E anche il
presidente del Livorno Spinelli,
che mi ha lasciato un messaggio
in segreteria».
L’Inter la segue sempre, no?
«Ho buoni rapporti con la di­
rigenza, ci sentiamo».
Adesso c’è Tohir.
«Cosa ne penso? Non sono in­
formatissimo, ma credo che la
nuova gestione farà bene all’Inter,
porterà investimenti e nuove idee.
Tohir è molto ambizioso e credo
che farà una grande squadra. Ed è
importante che Moratti sia al suo
fianco per dare consigli».
Visto che è considerato
l’erede di Handanovic, ha un
messaggio per i tifosi?
«Mah, voglio dire a loro ma
anche ai tifosi del Livorno che io
non sono quello di San Siro. Mi
capiterà ancora di sbagliare, è
umano. Ma quello che mi sento
di promettere è che non sbaglierò
mai negli atteggiamenti e nella
professionalità, dentro e fuori
dal campo».
Insomma, si sente pronto
per l’Inter?
«Giocare in una big è l’am­
bizione di tutti e io ho sempre
detto che mi piacerebbe tor­
nare un giorno. Se quel giorno
dovesse arrivare presto, sarei
pronto. Ma ora sono concen­
trato sul Livorno e su me stes­
so: voglio crescere e migliora­
re. Il tempo gioca per me».
Anche l’Under cresce di
partita in partita.
«Sì, siamo migliorati. La vitto­
ria in Belgio ci ha dato consape­
volezza e autostima. Ma io già
dal primo tempo della sfida d’an­
data ­ persa ­ avevo capito che
potevamo essere competitivi. La
nostra forza non è un reparto ma
l’insieme. Perché nell’Under l’at­
taccante non fa solo l’attaccante
e lo stesso vale per i difensori».
Ora c’è la Serbia, brutto
cliente. Come la mettiamo?
Cross di Jonathan
e autogol...
Proprio contro l’Inter
doveva capitargli? Il 9
novembre scorso a San Siro
su cross di Jonathan, Bardi
sbaglia la presa e manda la
palle in rete. Autogol.
«Cercheremo di studiare i
suoi punti deboli. La Serbia è
un’ottima squadra, con giocatori
di livello internazionale e gran­
de cattiveria agonistica. Dovre­
mo tirar fuori il carattere e stare
attenti a non cadere nelle provo­
cazioni. Se vinciamo la strada si
fa in discesa».
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
SERIE A
Thohir scatenato
«Mazzarri è l’uomo giusto
Non sono come Berlusconi»
Il numero 1 dell’Inter su Rai 3: «Mi chiamo Erick in onore di un vichingo
Non mi interessa candidarmi alle elezioni. Lo scudetto? Lo sa solo Dio...»
non voglio presentarmi come
candidato in Indonesia...» re­
plica Thohir. Che poi annuncia
indirettamente il debutto a San
Siro. «Ho preso un impegno,
non potrò essere presente a
ogni gara, ma le vedrò tutte in
tv. Dal 28 novembre al 2 dicem­
bre sarò di nuovo in Italia e por­
terò la mia famiglia». Sarà l’oc­
casione per vedere Inter­Samp­
doria (1 dicembre) e per convo­
care il Cda in cui assegnare le
varie deleghe.
LUCA TAIDELLI
LucaTaidelli
MILANO
Buona anche la prima in
tv. Di nerazzurro vestito, Erick
Thohir buca lo schermo in diret­
ta a «Che tempo che fa» da Fabio
Fazio. Tra le altre cose, il tycoon
­ in posa anche con le tenniste
Errani e Vinci ­ conferma Maz­
zarri e prende le distanze da
Berlusconi.
Modello americano Fazio cer­
ca subito di stimolarlo sulle
questioni calde: mercato e pro­
spettive. «Costruiremo un siste­
ma e non è possibile prendere
un giocatore solo per il nome.
Dobbiamo trovare quelli giusti
per far sì che la squadra espri­
ma un buon calcio. Negli ultimi
anni diversi top club europei so­
no finiti in mani americane. Io
non sono americano, ma cono­
sco quel mondo e so come loro
sanno essere lungimiranti e cre­
are un’industria dello sport. La­
sciamo decidere a Dio quando
arriverà il primo scudetto, però
l’Inter deve seguire questo pro­
getto. Si vince con il cuore, ma
la gente vuole divertirsi. Ancor
prima dei soldi, conta il model­
lo di business. Dobbiamo creare
questo sistema».
Walter promosso A proporre
bel gioco dovrà pensare Mazzar­
ri, che Thohir promuove. «Saba­
to ho incontrato i giocatori e l’al­
lenatore. Stringere la mano a
queste superstar che ero abitua­
to a vedere in tv mi ha fatto im­
pressione. Poi però ho detto loro
che solo se giochi con il cuore
puoi vincere. Se uno vuole farce­
la bisogna avere chiaro l’obietti­
vo e lavorare duro per centrarlo.
Vedo in Mazzarri queste caratte­
il Retroscena
MARCO IARIA
@marcoiaria1
Thohir ha raccontato di
essersi svegliato più di una vol­
ta nel cuore della notte per
guardare le partite dell’Inter e
mandare i suoi sms di incita­
mento. Di sicuro è uno dei po­
chi stoici appassionati che in In­
donesia continuano a seguire la
Serie A nonostante la grandeur
degli anni ‘80­90 sia ormai uno
sbiadito ricordo. Se il nuovo
presidente nerazzurro ha in ci­
ma alla sua agenda l’obiettivo
di attrarre quanti più tifosi in­
donesiani, pescando nell’im­
mensità del quarto Paese più
popoloso del mondo (250 mi­
lioni), dovrà far ricorso alla sua
virtù principale: la pazienza.
Perché gli ascolti televisivi del
campionato italiano sono scon­
fortanti.
Le cifre La scorsa stagione
l’audience media delle partite
Firma il pallone
e scrive
«Forza Inter»
Erick Thohir, 43 anni,
azionista di maggioranza
e presidente dell’Inter,
firma un pallone
nerazzurro con tanto di
scritta «Forza Inter» e lo
regala a Fabio Fazio ANSA
ALLIEVI NAZIONALI
Il tycoon vince il
suo primo derby
Intanto Thohir ha vinto il
suo primo derby da presidente
nerazzurro. Ieri infatti gli Allievi
Nazionali allenati da Gianmarco
Corti hanno superato 3­0 il
Milan. A segno De Micheli, Di
Marco e Zonta, su rigore.
Sull’1­0, poi, il rossonero
Mansour si è fatto parare un
rigore da Di Gregorio.
ristiche. Ringrazio Moratti per
averlo scelto, per due o tre anni
siamo a posto. Non so se la rivin­
ceremo, ma con una preparazio­
ne adeguata riusciremo a torna­
re presto in Champions. La fina­
le 2016 a Milano può essere sti­
molo in più».
Berlusconi e Sampdoria Fa­
zio ha poi tentato l’affondo con
Berlusconi, imprenditore nella
comunicazione come Thohir.
«Se lavoro nei media non è per
il potere, ma per tenere fede al
mio nome, Erick, che mio padre
mi ha dato in onore dell’esplo­
ratore vichingo. E io comunque
A
ERIK
IL ROSSO
S
Erik il Rosso
esploratore
norvegese di
mille anni fa
Se tutti avranno voglia... Per­
ché Thohir non dimentica la
partnership con i Moratti.
«Quando li ho incontrati per la
prima volta ho detto loro che
non venivo per sostituirli, ma
per creare uno spirito comune.
Con il nuovo management dob­
biamo entrare nei dieci top club
del mondo. L’Inter ha fatto cose
fantastiche, ma nel 2011 e 2012
ci sono stati tanti infortuni e
problemi. Ora la concorrenza in
Europa è tremenda, però la Se­
rie A può tornare al vertice. Se
tutti avranno voglia di fare
qualcosa in meglio...». E sem­
bra un messaggio in vista del­
l’incontro in Lega Calcio.
Cinese ed agenda fitta Ieri
Thohir aveva avuto diversi in­
contri di lavoro. Con lui Soete­
djo, mentre Roeslani è ripartito.
In hotel si è fermato a lungo il
d.g. Fassone, poi è comparso an­
che Angelo Moratti, nipote di
Massimo. Il tycoon ha pranzato
in un ristorante cinese dietro al
Duomo. Oltre all’appuntamento
in Lega, stasera ET sarà ospite di
Tiki Taka (Italia 1). L’incontro
con il presidente della Regione
Roberto Maroni per la questione
nuovo stadio sarà entro domani.
4
COSA C’È
DA SAPERE
S
Le cifre
L’Inter è costata
agli indonesiani
250 milioni.
Nell’assemblea
di venerdì c’è
stato l’aumento
di capitale
riservato con
cui Thohir,
Roeslani e
Soetedjo hanno
rilevato il 70%:
10,5 milioni
versati nel
capitale sociale
e 64,5 nelle
riserve da
sovrapprezzo
azioni. Poi si
accolleranno
circa 180 milioni
di debiti
S
La struttura
Il 43enne
tycoon di
Giakarta è stato
eletto
presidente
dell’Inter.
Massimo
Moratti è
presidente
onorario,
mentre il figlio
Angelomario è
vice presidente.
Non c’è al
momento un
amministratore
delegato.
Confermato il
direttore
generale Marco
Fassone. In un
prossimo cda
Thohir, che è un
presidente
operativo a tutti
gli effetti,
deciderà se e
come distribuire
le deleghe.
IL TIFOSO ILLUSTRE
Vale ci prova
«Tifa per me
Gli chiederò di
prendere Messi»
DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO FALSAPERLA
PARMA
L’atmosfera è la solita: fe­
sta più che partita vera. La gente
lo sa, e si diverte, i «giocatori» lo
sanno e si adeguano. Il primo
vincitore è Marco Simoncelli,
per cui «amici» e cantanti si ri­
trovano al Tardini. «Ci ha messo
lo zampino Marco ­ dice com­
mosso papa Sic ­ e ci ha organiz­
zato una bella giornata. Manca
solo lui...». Qualche grande
ospite, come Zucchero o Alber­
to Tomba, che dà il calcio d’ini­
zio, e oltre 10 mila persone. Su
tutti Valentino Rossi, osannato
prima, durante e dopo, anche se
la sua stagione è stata più di
bassi che alti e anche se col pal­
lone sembra un po’ impacciato,
malgrado il passato da punta
mancina.
Speranza Il calcio é il suo se­
condo sport, l’Inter la prima
passione. «È molto strano ­ dice
ai microfoni di Sky il capitano
degli “Amici del Sic” ­ non vede­
re più Moratti, ma speriamo che
Thohir faccia le cose giuste».
Nell’aria c’è una mezza promes­
sa. «Posso provare a convincerlo
a comprare Messi, ma non sarà
facile. Mi ha mandato un sms
perché è un mio tifoso, cercherò
di parlarci».
Cambio La partita è di quelle
a due facce. Nel primo tempo gli
«amici» sembrano più organiz­
zati dei cantanti, ma i primi
sbattono contro il portiere del
Parma Antonio Mirante, i secon­
di fanno due attacchi e vanno
2­0. Nella seconda parte, fuori il
portiere, gli amici dilagano con
tre gol in 10 minuti e la ciliegina
più tardi. Alla fine vince la Fon­
dazione Simoncelli che, anche
con questo contributo, costruirà
una casa­albergo a Coriano per
le famiglie dei bimbi malati. E, a
metà dicembre, sarà inaugurato
a San Pedro de Macoris, nella
Repubblica Dominicana, l’ospe­
dale con il nome di Marco.
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Effetto Erick: si parte alla conquista dell’Indonesia
dove la A fa 100mila spettatori tv e la Premier 850mila
di A trasmesse in Indonesia è
stata di 98.700 telespettatori
contro gli 850.000 della Pre­
mier e i 337.000 della Liga
(fonte Eurodata Tv­Nielsen Tv
Audience Measurement). La
distanza si riduce nell’audien­
ce cumulativa ­ 20,7 milioni
per la A, 41,3 per la Premier e
30 per la Liga ­ ma solo grazie
al fatto che sono andate in on­
da più gare italiane (178) che
inglesi (157) o spagnole (130).
Sapete quali sono stati i match
più visti nel 2012­13? Milan­
Palermo e Inter­Juventus
(441mila spettatori). E quali
sono stati gli ascolti top delle
leghe concorrenti? Ben 3,1 mi­
lioni per Liverpool­Manchester
United e 2,3 milioni per Real
Madrid­Barcellona. Dell’Inter
sono state trasmesse in Indo­
nesia 27 partite del campiona­
to scorso, con ascolti medi di
102mila spettatori, ma ben 21
si giocavano a notte fonda; le
sei in onda a orari umani per
gli indonesiani hanno fatto
Maurizio Beretta, n.1 di Lega LAPRESSE
un’audience di 244mila. Serve
molto, molto di più per rende­
re fruttuoso quel mercato per
la nuova Inter di Thohir.
Penetrazione I motivi di que­
sti risultati sono diversi. Certo,
l’appeal ai minimi termini del
calcio italiano, la concorrenza
di squadre che fanno ormai
tendenza e sono colossi del
marketing su scala globale, ma
anche la penetrazione sul mer­
cato televisivo indonesiano
dell’emittente che trasmetteva
la Serie A: nel 2012 TVRI1, ca­
nale statale in declino, aveva
una share giornaliera dello
0,9%, niente in confronto al
20,1% di MNCTV e Global Tv
(Premier) e del 23,1% di Trans
Tv e Trans 7 (Liga). La doman­
da è: perché la A è finita in un
vicolo cieco? Spiega Riccardo
Silva, titolare dell’agenzia che
detiene i diritti del nostro cam­
pionato all’estero: «Il broadca­
ster storico della Serie A, fino al
2011­12, era Trans Tv, poi non
l’ha più voluta e noi abbiamo
dovuto ripiegare su TVRI1, uni­
co soggetto interessato. Qual­
che mese fa ci ha comunicato
che, per problemi di budget, a
gennaio interromperà le diret­
te della A ma siamo contenti
perché siamo riusciti a convin­
cere beIN Sport a rilevare i di­
ritti inserendo la A nel pacchet­
to della Premier».
Prospettive Mp & Silva ha
gestito l’ambizioso lancio della
tv del Qatar in Indonesia. Gli
sceicchi stanno conquistando
l’etere e possono aiutare la A a
farsi conoscere laggiù. Certo,
il confronto con la Premier re­
sta impietoso: i diritti del cam­
pionato inglese in Indonesia
valgono 30 milioni a stagione,
quelli del torneo italiano 1,5. È
lo stesso tuttavia per Liga (1,5
milioni), Bundesliga e Ligue
(500mila) e pure Champions
(2 milioni) o Nba (200mila).
«L’effetto combinato di beIN
Sport e Thohir porterà a una
crescita di interesse della A in
Indonesia», profetizza Silva.
Ma la Lega deve imparare a
sporcarsi le mani e a lavorare
su più fronti per far conoscere
oltre confine il marchio della
A. Non basta mettere all’asta i
diritti e sperare nella fortuna.
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OGGI IN LEGA
ET, probabile
esordio con Alfano
Si parla di diritti tv
Oggi Erick Thohir farà
probabilmente il suo debutto in
Lega. Giornata intensa in via
Rosellini. Alle 10.30 è convocata
l’assemblea delle società per
discutere sui diritti tv. Ma si
parlerà anche di sicurezza negli
stadi: ospiti d’eccezione il
ministro dell’Interno Angelino
Alfano e il capo della polizia
Alessandro Pansa. Invitato pure
il presidente della Figc Abete.
L’assemblea sarà poi chiamata
a votare la controproposta per
l’advisor Infront: si è studiata
una richiesta di minimo
garantito di un miliardo annuo
per il 2015­18, con rinnovo fino
al 2021 se si incassano 1,1
miliardi a stagione.
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A
Fari Inter su Mitroglou e Rondon
Tutto dipenderà dalle condizioni di Milito. A ore summit di mercato con Thohir
MATTEO DALLA VITE
MILANO
Martedì, forse mercoledì:
dopo un primo approccio già
avuto ad Appiano Gentile e un
secondo ­ ancor più conoscitivo
­ che avverrà forse oggi, ecco
che per domani o dopodomani
Erick Thohir, Walter Mazzarri,
il d.t. Marco Branca e il d.s. Pie­
ro Ausilio si metteranno al tavo­
lo per il summit di mercato. Al­
l’ordine del giorno: le necessità
di WM e le opportunità da co­
gliere a gennaio nel caso in cui
le condizioni di Milito non do­
vessero dare certezze graniti­
che.
Ricadute e classifica Vista la
convalescenza attuale di Icardi,
la non­indole da centravanti di
La telenovela
Wanda Nara
su Twitter
«Milano, Italia»
La nuova «bio» di Wandita
Lo ama o non lo
=
ama? Nei giorni scorsi
Mauro Icardi dell’Inter si
è dichiarato su Twitter:
«@wanditanara te
amo». Lei, moglie
separata di Maxi Lopez
attaccante del Catania, lì
per lì è rimasta fredda:
«Non penso che si
riferisca a me». Nelle
ultime ore, però, la
bionda modella ha
ritoccato la sua
biografia su Twitter:
«Milano, Italia», ha
scritto per definire le
proprie coordinate
geografiche. E poiché
Milano è la città in cui
vive Maurito, è facile
fare due più due. Non è
tutto, in conto bisogna
mettere il Wanda-tweet
di ieri mattina: «La mia
storia è soltanto mia e
posso raccontarla come
mi pare. Se sapessero la
storia, nessuno
dubiterebbe della mia
decisione». Di più
difficile interpretazione
quel «soltar» apparso
sopra «Milano, Italia».
«Soltar» in spagnolo
vuol dire lasciare
qualcosa (un oggetto,
un animale), non
qualcuno, ma in
un’accezione significa
anche «uscire da
qualcosa di cui si è
prigionieri».
Post scriptum: in queste
settimane, riferiscono i
giornali argentini, si
stanno separando pure i
genitori della Nara,
Andrés e Nora. Sembra
che la madre si sia
innamorata di un uomo
molto più giovane di lei.
Sebastiano Vernazza
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Belfodil e il fatto che Palacio
non può essere superman, ecco
che via via verrà valutato Diego
Milito: che potrebbe rientrare
prima di Natale, e la cui condi­
zione verrà monitorata fino a
metà gennaio per capire se c’è il
rischio di ricadute oppure no.
Nel primo caso, l’Inter — valu­
tata la classifica: la vetta vicina
invoglierebbe Thohir — potreb­
be accelerare su un numero 9
straniero, visto che in Italia non
ci sarebbe il profilo giusto. Il
primo identikit ha il profilo gre­
A sinistra piace
molto Alex Sandro
Per Samuel
rischio stop
di 3 settimane
co di Kostantinos Mitroglou, 22
anni, Olympiacos, 2 gol alla Ro­
mania nello spareggio mondia­
le davanti agli occhi degli osser­
vatori interisti, seguito da tem­
po e con valutazione di 8 milio­
ni. In seno al club nerazzurro
definiscono il giocatore molto
interessante.
Rondon e la non­smentita E
l’altro è il venezuelano José Sa­
lomòn Rondon, del quale in Ve­
nezuela si è parlato in chiave­In­
ter la scorsa settimana: classe
‘89, fisico alla John Carew, cen­
travanti anche dinamico del Ru­
bin Kazan, è seguito anche dallo
Zenit e fra poco rientrerà in
campo da un infortunio al meta­
tarso: il 20 settembre di un an­
no fa, nei 5’ finali Rondon rea­
lizzò una doppietta all’Inter,
primo gol di sinistro sul primo
palo e il secondo di destro.
«L’Inter ­ ha detto Rondon El
Universal ­? Ne sono felice, nes­
suno ha smentito...». Valore, 8
milioni.
Alex Sandro costa Occhio,
però, anche ai fari puntati sul
lato sinistro: Alvaro Pereira al­
l’80% uscirà, il mirino sarebbe
puntato su un esterno sinistro
sudamericano e forte, Alex San­
dro (Porto, 22 anni). Il proble­
ma? Costa 15 milioni.
Samuel si ferma per un po’
In alto, Kostantinos Mitroglou AP
Sopra, José Salomon Rondon EPA
Chiosa con Walter Samuel, in­
fortunatosi contro il Chiasso:
esami strumentali riportano ri­
sentimento al bicipite femorale
destro. Nei prossimi giorni ver­
ranno fati altri esami ecografici,
rischia 3 settimane di stop.
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A MONTECATINI
Premio a Mazzarri
Oggi riceverà il
Trofeo Maestrelli
Walter Mazzarri quale
miglior allenatore della serie A
anno 2012, poi Gianpaolo Pozzo
(presidente dell’Udinese),
Daniele Pradé (d.s. della
Fiorentina) e Gene Gnocchi in
qualità di giornalista: ecco,
assieme a Walter Bonacina in
veste di tecnico del Settore
giovanile dell’Atalanta, i grandi
premiati col prestigioso «Trofeo
Maestrelli» giunto alla 32esima
edizione. Succederà stasera a
Montecatini Terme presso
«Lidò­Le Panteraie» sotto la
supervisione del presidente
della commissione Tito Stagno.
Mazzarri, oggi tecnico dell’Inter
e l’anno scorso del Napoli,
succede ad Antonio Conte.
Miglior allenatore europeo 2012
è Vicente Del Bosque.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
SERIE A
VIAREGGIO SPORT
Emergenza Juve
Conte studia
una difesa nuova
Oggi il tecnico
è premiato
in Versilia
A Livorno probabile ritorno al 4­3­3. Caceres
e Chiellini in mezzo, Vidal soluzione estrema
G.B. OLIVERO
MILANO
Prima delle convocazio­
ni per la trasferta di Livorno,
Antonio Conte farà l’appello.
Barzagli? Infortunato. Bonuc­
ci? Squalificato. Ogbonna?
Squalificato. E come se non
bastasse Chiellini è reduce da
un problema muscolare e Ca­
ceres domani gioca il ritorno
dello spareggio mondiale con
l’Uruguay contro la Giordania.
Insomma, la difesa della Juve
è in piena emergenza e se è ve­
ro che il Livorno ha segnato
appena 13 gol in 12 partite e
sarà privo dello squalificato
Paulinho, è altrettanto vero
che non sarà facile per Conte
trovare una soluzione.
Il 4­3­3 e l’opzione Vidal La
più semplice, si fa per dire, è il
ritorno al 4­3­3 per due moti­
vi: la carenza di centrali e l’as­
senza del regista difensivo
(Bonucci e la sua riserva
Ogbonna) che è la peculiarità
del 3­5­2 solitamente schiera­
to in campionato. Nel 4­3­3 il
tecnico potrebbe piazzare Li­
chtsteiner e Asamoah (o De
Ceglie: anche il ghanese è im­
pegnato domani con la Nazio­
nale in Egitto) sulle fasce e Ca­
ceres e Chiellini in mezzo. Per
quanto riguarda il difensore
uruguaiano, il club biancone­
ro sta lavorando sotto traccia
per evitare che giochi contro
la Giordania: il 5­0 dell’andata
rende il ritorno una formalità
e questo è un punto a favore
della Juve. Conte deve ovvia­
mente sperare che a Caceres e
Chiellini non venga nemmeno
un raffreddore prima di do­
menica, perché le alternative
sono finite. Nella rosa c’è an­
cora Federico Peluso, che però
in questa stagione non è mai
stato preso in considerazione
(appena 3 presenze per un to­
tale di 169 minuti e un solo in­
contro giocato interamente
sul campo del Chievo da cen­
trocampista di sinistra) e co­
munque si troverebbe a muo­
versi in un contesto tattico de­
cisamente nuovo. E quindi la
decisione estrema di Conte
potrebbe riguardare l’arretra­
mento di Vidal nella posizione
di difensore centrale. C’è un
precedente: 11 marzo 2012,
sul campo del Genoa la Juve è
priva di Bonucci (squalifica­
to), Barzagli e Chiellini (infor­
tunati) e così la coppia centra­
le difensiva è composta da Ca­
ceres e Vidal. Il rendimento è
buono, il Genoa non è mai pe­
ricoloso, la partita finisce 0­0
con tre pali dei bianconeri. Vi­
dal sarebbe in grado di risol­
vere l’emergenza, ma non sta
bene nemmeno lui e solo nei
prossimi giorni si saprà se po­
trà giocare a Livorno.
Anche Peluso? Più difficile
che Conte si affidi ancora al 3­
5­2 aggiungendo Peluso a Ca­
ceres e Chiellini. E’ vero che la
composizione del tridente of­
fensivo è sempre complicata
(bisognerebbe avanzare di
nuovo Marchisio come contro
il Real o allargare Quagliarel­
la), ma per la trasferta di Li­
vorno il 4­3­3 sembra decisa­
mente preferibile.
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Antonio Conte, 44 anni LA PRESSE
Giorgio Chiellini, 29, difensore.
Questa è la nona stagione che
gioca con la Juve LA PRESSE
OPZIONE/1
Martin Caceres, 26 anni. Gioca
con la maglia della Juve da
gennaio 2012 LA PRESSE
OPZIONE/2
3-5-2
4-3-3
BUFFON
BUFFON
LICHTSTEINER
CHIELLINI
CACERES
VIDAL
(MARCHISIO)
PIRLO
MARCHISIO
(QUAGLIARELLA) VUCINIC
CACERES
ASAMOAH
(DE CEGLIE)
POGBA
CHIELLINI
LICHTSTEINER
ASAMOAH
(DE CEGLIE)
PIRLO
VIDAL
(MARCHISIO)
POGBA
TEVEZ
TEVEZ
PELUSO
VUCINIC
GDS
L’allenatore della
Juventus Antonio Conte
riceverà oggi il Premio
Viareggio Sport Gherardo
Gioè giunto alla 29a edizione.
La manifestazione,
presentata da Alessandro
Bonan, giornalista di Sky
Sport, si svolgerà a partire
dalle 17 al Centro Congressi
Principe di Piemonte a
Viareggio. E’ lungo l’elenco dei
premiati: oltre al tecnico che
ha vinto due volte
consecutive lo scudetto alla
guida della Juventus ci sono
anche l’ex tennista, Nicola
Pietrangeli, l’arbitro Gianluca
Rocchi, il presidente del
Sassuolo Carlo Rossi, il
nuotatore Gregorio Paltrinieri,
la campionessa di beach
tennis Sofia Cimatti, il ct di
ciclismo, Paolo Bettini, la
ginnasta Elisa Santoni, il
calciatore del Pisa, ma
premiato per la sua stagione
nel Viareggio, Giuseppe
Giovinco. Ci sarà un
riconoscimento anche alla
Fondazione Stefano
Borgonovo.
GDS
Taccuino
CLASSIFICA
SQUADRE
PUNTI
ROMA
JUVENTUS
NAPOLI
INTER
FIORENTINA
VERONA
GENOA
LAZIO
ATALANTA
MILAN
PARMA
UDINESE
CAGLIARI
TORINO
LIVORNO
BOLOGNA
SASSUOLO
SAMPDORIA
CATANIA
CHIEVO
32
31
28
25
24
22
17
16
16
13
13
13
13
12
12
10
10
9
9
6
G
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
PARTITE
V N
10 2
10 1
9 1
7 4
7 3
7 1
5 2
4 4
5 1
3 4
3 4
4 1
3 4
2 6
3 3
2 4
2 4
2 3
2 3
1 3
P
0
1
2
1
2
4
5
4
6
5
5
7
5
4
6
6
6
7
7
8
RETI
F S
26 3
26 10
24 11
29 12
24 14
22 19
13 14
16 16
14 15
17 19
17 20
11 15
13 20
18 21
13 18
14 24
13 28
13 22
8 19
7 18
UCHAMPIONS UPRELIMINARI CHAMPIONS
UEUROPA LEAGUE URETROCESSIONE
PROSSIMO TURNO
Sabato 23 novembre
VERONA­CHIEVO ore 18
MILAN­GENOA ore 20.45
NAPOLI­PARMA ore 20.45
Domenica 24 novembre, ore 15
LIVORNO­JUVENTUS
SAMPDORIA­LAZIO
SASSUOLO­ATALANTA
TORINO­CATANIA
UDINESE­FIORENTINA
BOLOGNA­INTER ore 20.45
Lunedì 25 novembre, ore 20.45
ROMA­CAGLIARI
MARCATORI
11 RETI Rossi (4, Fiorentina).
8 RETI Cerci (4, Torino).
7 RETI Palacio (Inter).
6 RETI Tevez (1, Juventus); Callejon e
Hamsik (Napoli); Berardi (4, Sassuolo).
5 RETI Denis (Atalanta); Gilardino (1,
Genoa); Vidal (1, Juventus); Paulinho
(Livorno); Higuain (2, Napoli); Parolo
(Parma); Jorginho (4) e Toni (Verona).
4 RETI Conti (Cagliari); Alvarez (Inter);
Pogba (Juventus); Candreva (2, Lazio);
Cassano (Parma); Florenzi (Roma); Eder
(2) e Gabbiadini (Sampdoria); Immobile
(Torino).
SERIE A CALCIO A 5
Pari dell’Asti
Si rialza il Pescara
(g.l.g.) I risultati della 7a gior­
nata di Serie A: Kaos Bologna­Ac­
qua&Sapone 6­6, Martina­Marca
2­3, Luparense­Asti 1­1, Pescara­
Rieti 3­2, Lazio­Napoli 3­2 (saba­
to). Classifica: Asti 15; Acqua&Sa­
pone 12; Marca 11; Luparense 10;
Rieti, Martina 9; Pescara 8; Napoli,
Kaos Bologna 7; Lazio 6.
SERIE A DONNE
Tris della Torres
(f.sal.) Nel posticipo dell’8a
giornata di Serie A, la Torres batte
in rimonta la Riviera di Romagna
per 3­1. Classifica: Tavagnacco 24;
Brescia, Torres* 21; Verona 16;
Mozzanica 15; Res Roma 13; Por­
denone 11; Riviera di Romagna,
Valpolicella 10; Chiasiellis 8; Como
6; Napoli*, Perugia 5; Firenze, In­
ter, Scalese 4. (*una gara in meno).
L’INIZIATIVA TOSCANA
Colonnine Sos
nei tornei dilettanti
FIRENZE (f.cal.) Nell’as­
semblea delle società dilettantisti­
che toscane è stato annunciato
che negli impianti dove sono pre­
senti i defibrillatori (sono circa
400) all’inizio del prossimo anno
verranno sistemate ai bordi del
campo anche colonnine collegate
direttamente con il Pronto Inter­
vento.
STASERA IN TV
Thohir e Ancelotti
ospiti su Italia 1
Stasera a «Tiki Taka» (in on­
da su Italia 1 da mezzanotte e quin­
dici), ospiti d’eccezione saranno
Erick Thohir, neopresidente dell’In­
ter, e Carlo Ancelotti, allenatore
del Real Madrid.
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
SERIE A
Robinhomania
Si è ripreso il Brasile
Ora è pronto per il Milan
È tornato in verdeoro e sogna un posto al Mondiale di casa
Solo con i gol in rossonero potrà convincere il c.t. Scolari
4
I NUMERI
1
assist per
Robinho (di
tacco)
nell’amichevole
della Seleçao
contro
l’Honduras,
finita 5­0
3
i gol segnati
in questa
stagione con la
maglia del Milan:
2 in campionato
(Cagliari e
Bologna) e 1 in
Champions
League (al
Barcellona)
844
i minuti
giocati nel
2013­14 con la
maglia
rossonera: è
l’attaccante più
presente dopo
Balotelli
5,6
la media­
voto
stagionale: il
voto più alto è il
7 (con Cagliari e
Barcellona)
portante di un gol scenografi­
co segnato a una delle squadre
più forti del mondo. Serve
concretezza in campionato
per puntellare in qualche mo­
do la panchina più traballante
d’Italia, e da Robinho si pre­
tendono numeri decisivi an­
che in campionato, contro av­
versari meno scintillanti del
Barça. Perché un gol al Barça
può farti riconquistare la na­
zionale, ma per rendere un po’
più tranquilla la vita del Milan
servono successi e punti in se­
rie A.
ALESSANDRA BOCCI
MILANO
Un’altra chance, perché
a lui le chance non sono mai
state negate, e a forza di aver­
ne è riuscito anche a riconqui­
stare il Brasile. Un’altra chan­
ce per riprendersi il Milan ora
che il suo ritorno in nazionale
si è consumato a Miami, con
successo. Robinho sogna il
Mondiale e si allena per otte­
nere la convocazione, come
ha ribadito a GloboEsporte
qualche giorno fa. Ma senza
l’apporto e le presenze nel Mi­
lan, difficilmente quel sogno
potrebbe concretizzarsi.
Delusioni e successi Difficil­
mente Allegri potrà privarsi di
Robinho sabato contro il Ge­
noa. Con El Shaarawy ancora
in fase di recupero, il brasilia­
no resta il primo cambio per
gli attaccanti esterni, se non
parte titolare. Kakà è l’unico
inamovibile, e vista la situa­
zione il progetto di Ricardo
playmaker dovrà aspettare.
Balotelli e Matri sono alterna­
tivi in questo momento. Il ter­
zo del trio d’attacco può esse­
re Birsa, o più difficilmente
Niang. Robinho però avrà
moltissime possibilità di gio­
care, e non soltanto per l’assist
di tacco che a Miami ha porta­
to Hulk in gol contro l’Hondu­
ras. Il Brasile ha vinto larga­
mente la partita (5­0), Ro­
binho non ha segnato, ma ha
incantato. Ha lasciato il se­
gno, al rientro in nazionale
dopo una lunga attesa. Aveva
lasciato il segno sulla pelle del
Barcellona, a San Siro, poche
settimane fa. Peccato che poi,
a Verona contro il Chievo, ab­
bia sbagliato il più semplice
dei gol, centrando in pieno il
palo e aprendo la fase più buia
della crisi del Milan.
Patto Ora Allegri si aspetta
che la grande fiducia che ha
riposto in Robinho venga ripa­
gata, con qualcosa di più im­
Robinho, 29 anni, in azione con il Brasile UTS
Binho con Massimiliano Allegri, 46, nel Milan AP
Duttilità Così Allegri e Ro­
binho restano legati a filo dop­
pio. Il legame se possibile è di­
ventato anche più stretto dopo
la scelta di lasciare in panchi­
na El Shaarawy, allora ancora
in fase di gloria, per far gioca­
re Robinho contro il Napoli a
San Siro. Lì la storia del Milan
recente stava per cambiare,
ma Allegri ha sette vite e anco­
ra lotta in panchina. Lotta, e
pretende sostegno da uno dei
giocatori preferiti, che si di­
verte a sfidare sui calci di pu­
nizione e manda quasi sempre
in campo, anche quando la
condizione fisica è discutibile.
D’altra parte, Robinho si meri­
ta almeno un po’ di questa fi­
ducia: è stato uno dei protago­
nisti nell’anno dello scudetto
(14 gol, come Ibra e Pato), può
giocare in tutti i ruoli dell’at­
tacco, e la presenza di Kakà lo
ha rivitalizzato mentalmente.
Finora, fra i due, è stato più
semplice per lui riconquistare
la Seleçao e coltivare un’ambi­
zione mondiale, ma Ricardo
non si darà per vinto. Ricardo
è il leader, un capitano virtua­
le che si porta addosso l’eredi­
tà del vecchio Milan. Robinho
è il giocatore con la valigia che
da gennaio ad agosto ha pen­
sato solo che stava per tornar­
sene in Brasile. Ma è rimasto,
e Allegri ha bisogno di lui. Se
vuole andare al Mondiale, do­
vrà trovare il modo di ripagare
tante lunghe attese.
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VERSO IL GENOA OGGI LA RIPRESA. L’ATTACCANTE POTREBBE ANDARE IN PANCHINA DOPO UN MESE DI STOP
De Sciglio no, El Shaarawy forse
FABIANA DELLA VALLE
MILANO
Un giorno di riposo pri­
ma di ricominciare. Il Milan è
tornato sabato in tarda serata
da Berna, dopo l’amichevole
con lo Young Boys, e oggi po­
meriggio tornerà al lavoro per
prepararsi alla ripresa del
campionato. Allegri sarà anco­
ra senza i nazionali e dovrà va­
lutare le condizioni degli in­
fortunati. Il tecnico è pessimi­
sta: probabilmente per la gara
di sabato con il Genoa non re­
cupereranno né De Sciglio
(fermo per un’infiammazione
al ginocchio operato) né Noce­
rino (alle prese con un proble­
ma muscolare). Qualche pos­
sibilità in più per El Shaarawy,
che è stato costretto a più di un
mese di stop per una micro­
frattura al metatarso del piede
sinistro. Stephan però al mas­
simo potrà andare in panchina
e giocare uno spezzone di par­
tita. L’obiettivo è Glasgow, per
la delicata sfida di Champions
del 26 novembre. In attacco le
alternative non mancano: a
parte Pazzini, ci sono tutti.
Botta per De Jong A centro­
campo invece Allegri dovrà
decidere come sostituire Mon­
tolivo, squalificato contro il
Genoa. De Jong ha preso una
botta nell’amichevole con il
Giappone ma non dovrebbe
essere nulla di grave, con lui
dovrebbero giocare Muntari e
Poli. L’olandese ha parlato del­
la sua posizione più offensiva
con la nazionale: «Van Gaal
vuole che mi spinga in avanti.
Al Milan ci sono altri giocatori
che vengono a prendersi la
palla dietro. Ma l’aspetto di­
fensivo è molto importante,
perché non siamo nella posi­
zione di classifica in cui vor­
remmo essere. Difendere e
non subire gol è il mio primo
lavoro». In difesa, Bonera ha
giocato un tempo a Berna e si
candida per una maglia (Za­
pata ha giocato tutte le partite,
un turno di riposo non gli fa­
rebbe male).
Stephan El Shaarawy, 21 anni FORTE
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
13
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
SERIE A
Cura Gervinho
Riecco l’africano volante
per far ripartire la Roma
Andrà al Mondiale e Garcia respira: sarà titolare col Cagliari
Maicon: «Grazie ai giallorossi mi sono ripreso la Seleçao»
ANDREA PUGLIESE
ROMA
«Let’s go Brasile. Thx for
the support!!!». Il giorno dopo è
ancora più bello e allora Ger­
vinho ha voluto replicare, rin­
graziando tutti via twitter. Gar­
cia ringrazia invece Dio che non
si sia fatto male, con la possibili­
tà di riaverlo finalmente a com­
pleta disposizione già da doma­
ni, alla ripresa. Con una carica
emotiva in più, quella che nasce
dall’euforia di un Mondiale con­
quistato con il cuore.
Mondiale consecutivo, il secon­
do di «Gervi». Ci teneva così
tanto che dopo l’infortunio con
il Napoli non ha voluto forzare,
«rinunciando» a ogni rischio
con il Sassuolo, partita in cui era
tornato tra i convocati. Nei gior­
ni precedenti, tra l’altro, a Tri­
goria si erano affacciati un fisio­
terapista della Costa d’Avorio e
Lamouchi, c.t. degli «Elefanti».
Il motivo? Capire proprio la si­
tuazione di Gervinho, che con il
Napoli (18 ottobre) aveva ripor­
tato «una lieve lesione muscola­
re del retto femorale sinistro».
Messi d’Africa Gervinho sa­
A Trigoria Dopo l’1­1 con il
Senegal, la Costa d’Avorio an­
drà in Brasile per il suo terzo
PALLOTTA A «REPUBBLICA»
«La A sta morendo
Ora gente nuova»
(pug) Direttamente da casa
sua, a Boston, senza peli sulla
lingua. Il primo attacco di James
Pallotta è per Galliani, a.d. del
Milan, in un’intervista pubblicata
oggi da “La Repubblica”. «Galliani
in Lega? Serve gente nuova», dice
il presidente della Roma. Che poi
allarga il discorso al calcio
italiano: «Ha perso competitività,
un po’ alla volta è morto. Vedo file
ai botteghini: la gente vuole
comprare i biglietti e noi la
ostacoliamo. La Lega si evolva».
Riferimento all’iter attuale per
assistere a una gara, diverso da
quanto succede in Usa. Poi la
Roma: «Se mi si chiede se
preferisco guadagnare e non
vincere il campionato, dico no. Si
possono avere conti a posto, ma
se non vinci non costruisci una
leggenda. Lo stadio? Per quando
avrò 60 anni ci sarà». Ne
mancano cinque...
bato ha giocato 80 minuti e ora
Garcia respira. Dopo i due pa­
reggi con Torino e Sassuolo, l’at­
taccante ivoriano contro il Ca­
gliari tornerà titolare ed il tecni­
co francese potrà riavere una
delle chiavi della striscia di dieci
vittorie consecutive. Per l’afri­
cano, infatti, i tempi del flop­Ar­
senal sono passati, così tanto
che la stampa di casa ha comin­
ciato a definirlo il «Messi d’Afri­
ca» e lo considera uno dei candi­
dati più autorevoli (tra i 25) per
la vittoria del titolo di calciatore
africano del 2013 (9 gennaio).
Maicon Ma le belle notizie
per Garcia e la Roma non fini­
scono qui. Con Gervinho, in­
fatti, c’è un altro giallorosso
che respira aria di Mondiale: è
Maicon, in gol nell’amichevole
vinta dal Brasile con l’Hondu­
ras per 5­0. «Se sono qui è me­
rito del c.t. Scolari, ma anche
soprattutto della Roma, che mi
ha dato fiducia — dice il terzi­
no verdeoro —. Alla Roma non
si vince da tanto, faremo ogni
cosa possibile per riuscirci. E
io darò tutto, voglio il Mondia­
le, ma so che dovrò lavorare al
massimo». Proprio quello che
gli ha chiesto la Roma, nel fa­
moso patto d’onore.
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MOMENTI CALDI
4
I NUMERI
28
i giorni dal
suo infortunio
(18 ottobre
contro il Napoli)
al suo rientro in
campo, sabato
in Senegal­
Costa d’Avorio
3
i gol segnati
dall’ivoriano
nelle prime otto
giornate di
campionato: uno
alla Sampdoria
(fuori casa) e
due all’Olimpico
con il Bologna
80
SAMPDORIA­ROMA 0­2
Il primo gol in giallorosso
Totti abbraccia Gervinho, che ha segnato al 43’ del s.t.
i minuti
giocati venerdì a
Casablanca
contro il
Senegal.
Gervinho è
tornato in forma
smagliante, la
Costa d’Avorio
ha pareggiato
1­1 e ottenuto
così il pass
per il Mondiale
in Brasile
QUESTIONI TATTICHE
Laboratorio Hamsik
Nel Napoli da interno
per liberarne il talento
Con la Slovacchia
ok nel 4­2­3­1
Nel club potrebbe
arretrare e avere
maggiore spazio
MIMMO MALFITANO
NAPOLI
Le critiche delle ultime
settimane l’hanno infastidito,
come l’hanno contrariato le in­
sufficienze rimediate. Ma nulla
ha potuto deprimerlo: «Quello
che scrivono o dicono i media
m’interessa relativamente. Io
continuo ad impegnarmi così
come ho sempre fatto». Marek
Hamsik ha chiarito il suo pen­
siero, evitando la polemica.
Dopo la sconfitta di Torino, per
esempio, la critica non l’ha ri­
sparmiato per niente, anzi, gli
ha addossato parte delle re­
sponsabilità dell’infelice serata
vissuta dal Napoli allo Juven­
tus Stadium. Rafa Benitez
avrebbe voluto che il suo talen­
to esaltasse il gioco dei compa­
gni. Invece, proprio Hamsik è
stato tra i peggiori in campo.
Problema tattico Fermo re­
stando la bontà della sua clas­
se, allora la crisi di rendimento
del centrocampista slovacco
potrebbe ricercarsi nella que­
stione tattica. Con Benitez,
Hamsik gioca alle spalle di Hi­
guain e la sua azione è abba­
stanza limitata. Gli mancano
gli inserimenti, per esempio,
quegli spazi che lui sa attaccare
come pochi e che spesso l’han­
no portato alla conclusione
vincente. Di gol ne ha segnati
sei, finora, ma tutti contro
squadre di medio­basso livello,
mentre negli scontri diretti s’è
visto poco o niente. Probabil­
mente, non stare al centro del
gioco lo penalizza più del do­
vuto. Nell’ultimo impegno con
la nazionale è stato utilizzato
nei due di centrocampo nel 4­
2­3­1 proposto dal cittì slovac­
co, mentre nel Napoli agisce
centrale nei tre alle spalle di
Higuain. Ma il meglio di sé l’ha
saputo garantire quando è sta­
to schierato da interno sinistro,
prima con Reja nel 3­5­2 e poi
L’INFORTUNIO
Coscia sinistra
Gervinho s’infortuna il 21 ottobre contro il Napoli
COSTA D’AVORIO
Qualificato al Mondiale
Torna in forma e pareggia con il Senegal
con Mazzarri nel 3­4­2­1.
L’idea tattica di Benitez, inve­
ce, prevede un Napoli offensi­
vo, con tre mezze punte alle
spalle dell’unico attaccante,
Higuain. Formula che ha per­
messo alla squadra, finora, di
essere tra le protagoniste del
campionato, ma che ha frenato
il talento di Hamsik che potreb­
be essere rilanciato in un even­
tuale 4­3­3 che lo riporterebbe
nel suo ruolo originario di in­
terno sinistro. Intanto non gio­
cherà domani contro Gibilter­
ra: d’accordo col cittì, non è
stato inserito nella lista dei
convocati ed oggi ritornerà a
disposizione di Benitez.
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CON LA SLOVACCHIA
4-2-3-1
NEMEC
STOCH
PECOVSKY
HAMSIK
MAK
KUCKA
GDS
CON IL NAPOLI/1
4-3-3
HAMSIK
INLER
BEHRAMI
GDS
CON IL NAPOLI/2
3-5-2
ARMERO HAMSIK INLER BEHRAMI MAGGIO
GDS
la Storia
Dai barconi della morte al sogno Bundesliga
In Sicilia è nato il
Cara Mineo, primo
club di migranti
Uno di loro è finito
all’Hoffenheim
che il sindaco di Biancavilla,
Giuseppe Glorioso orgoglioso
di poter ospitare l’evento e
inaugurare il nuovo prato sin­
tetico dello stadio. E ci sono i
giornalisti, stavolta non per
seguire lo sbarco dei superstiti
ma per scoprire come se la ca­
vano in un campionato vero i
rifugiati del Cara di Mineo.
Non era mai accaduto che dei
richiedenti asilo partecipasse­
ro a una manifestazione uffi­
ciale di una federazione italia­
na. Superando molti ostacoli,
Dranè, Mohamed, Moussa e
tanti altri ce l’hanno fatta: per
loro hanno combattuto una
giusta battaglia i dirigenti del
Cara. Oggi sono una squadra
di calcio della Figc, allestita da
ben due allenatori, Giuseppe
Manzella e Gianluca Trabino
ex calciatori a loro volta che
con una rigida selezione han­
no scremato un centinaio di
praticanti fino a comporre una
rosa di 25 elementi. Niente
DAL NOSTRO INVIATO
FRANCESCO CARUSO
BIANCAVILLA (Catania)
Dall’inferno al paradiso.
Dai barconi della morte al
pullman della felicità. Indos­
sano tute rosse e quasi tutti
hanno in testa le cuffie che dif­
fondono musica, proprio co­
me i calciatori professionisti
che scendono dai torpedoni
un paio d’ore prima della par­
tita lasciando occhiate d’indif­
ferenza. Si guardano intorno
con curiosità, sorridono, final­
mente: non si può dire che non
siano abituati ai flash e alle te­
lecamere, ad accoglierli c’è an­
male per altro.
La speranza Il Cara è un’ex
base militare della Nato, molto
bene attrezzata e ospitale,
composta da 400 villette di
160 metri quadri che conta un
esercito di 300 operatori. Dal
2011 a oggi sono transitati ben
7000 rifugiati che non sono né
immigrati né clandestini come
ci tengono a precisare. Ma per­
seguitati a vario titolo in attesa
di un permesso di soggiorno.
Che al Cara trovano ogni gene­
re di assistenza, compresa la
possibilità di svolgere attività
ricreative, sia culturali che
sportive: in attesa di identità e
di un’occupazione. Vengono
dal Nordafrica. Alle spalle sto­
rie di disperazione come quel­
la di S.D., esterno di centro­
campo che preferisce dare solo
le sue iniziali, 19 anni del
Gambia: ha perso entrambi i
genitori durante la traversata
dalla Libia da cui sono scappa­
Dal dramma
alla 3a Categoria
1
1. Alcuni giocatori del Cara
Mineo prima del debutto di
ieri 2­3. I biancoblù in azione
FOTO PARRINELLO
2
ti come molti all’inizio della
guerra civile. Arrivato a Lam­
pedusa col fratellino più picco­
lo di 3 anni si ritiene fortunato
per essere approdato a Mineo.
Dove, oltre l’emergenza esiste
3
la speranza di un futuro:
l’esempio più gioioso è quello
del nigeriano Gabho che si al­
lenava al Cara e qualche mese
fa è stato ingaggiato dall’Hof­
fenheim in Bundesliga.
Due rigori In campo la parti­
ta è piacevole, finisce 1 a 1 con
un rigore per parte assegnati
dal giovanissimo arbitro cata­
nese, Luca Naselli, 17 anni: «E’
una grande emozione per me
arbitrare questa partita». Alla
fine però si lamentano i ragaz­
zi dell’Asd Cara Mineo:
«Avremmo meritato di vincere
– spiega con un largo sorriso
Moussa Mohamed, 22 anni to­
golese difensore centrale – ma
abbiamo sbagliato troppi gol.
E’ già bello comunque essere
qui, giocare un campionato ve­
ro, parlare con voi. Volevamo
vincere per fare felici i nostri
dirigenti e ripagare tutti i loro
sforzi per permettere che il no­
stro desiderio si realizzasse. Il
mio idolo è Balotelli e il sogno
è quello di poterlo marcare dal
vivo un giorno». Cantano nello
spogliatoio e ridono, provan­
do a dimenticare l’inferno dal
quale sono fuggiti.
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LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
15
SERIE A
Diego, il paradiso è viola
«Fiorentina da sballo»
Il patron Della Valle esalta il gruppo: «La serietà di questi ragazzi
conta più del loro talento. Quando giocano mi fanno divertire»
GIOVANNI SARDELLI
FIRENZE
Okay, il progetto è giu­
sto! In una stagione che sta in­
fiammando i tifosi viola, il tifo­
so viola numero uno predica
calma e lavoro. Plaudendo pe­
rò, con convinzione, quanto
fatto fino ad ora. «Io sono solo
un vecchio patron – parola di
Diego Della Valle – ma voglio
fare i complimenti a mio fratel­
lo Andrea, ai suoi uomini, a
Montella e ovviamente ai ra­
gazzi. Perché tutti stanno lavo­
rando al meglio».
Divertimento Percorso netto
in Europa (quattro vittorie su
quattro gare giocate nel girone
di Europa League) e ottimo re­
cupero in campionato. Dove la
Fiorentina ha vinto quattro
delle ultime cinque partite gio­
cate, vincendo anche con la Ju­
ventus in casa e con il Milan a
San Siro, portandosi a soli
quattro punti dalla zona
Champions League: «Il percor­
so è ancora lungo – continua
Della Valle a Sky – e c’è molto
da crescere e da fare: l’idea è
quella di consolidare il gruppo
e la mentalità. Certo, quando i
ragazzi giocano ci fanno diver­
tire, e questo è molto impor­
tante».
Calcio da vivere Già, diverti­
mento. Concetto molto caro a
Diego Della Valle e a tutto il
pianeta Fiorentina in generale.
“Il calcio è un divertimento”,
era la scritta che campeggiava
sul petto dei giocatori viola
con le divise di qualche anno
fa, prima dell’arrivo del main
sponsor. “Dignità, dovere e di­
vertimento” furono le 3D, o
parole chiave, pronunciate
dallo stesso Diego alla vigilia
di un Milan­Fiorentina giocato
il 7 marzo 2012 e vinto in ri­
monta dai viola. E divertimen­
to è anche la prima cosa chie­
sta a Montella per il nuovo cor­
so del club toscano. «Adesso
speriamo che torni presto Ma­
rio Gomez, ci divertiremo an­
che con lui», ha chiosato sul­
l’argomento Della Valle.
Onore a Pepito Uno dei sim­
boli del viola style, Giuseppe
Rossi, merita una menzione
particolare. Ancora Diego: «Io
sono solo un tifoso della dome­
nica e non un tecnico: il calcia­
tore Rossi lo vediamo tutti. Lui
però è anche un ragazzo in
gamba, una persona perbene.
Per questo mi piace molto». E
sul ritorno di Pepito in maglia
azzurra stasera a Londra con­
tro la Nigeria: «Se lo merita,
sono contento per lui e per la
Fiorentina: spero dia una ma­
IL CENTROCAMPISTA RIENTRA DALL’INFORTUNIO
Farnerud ok, il Torino recupera il vichingo
«Poco fortunati finora, svolta col Catania»
TORINO Alexander
Farnerud è pronto al rientro.
Un’ora in campo nell’amichevole
contro il Leinì prima dei due
giorni di riposo, tre assist e un
gol per il centrocampista
svedese, il miglior auspicio in
vista del rientro col Catania dopo
lo stop per infortunio muscolare
agli adduttori patito contro l’Inter,
e la tendinite che lo ha
perseguitato. «Ora sto bene,
sono pronto per il Catania» le
parole di Farnerud, che si è
fermato dopo il gol ai nerazzurri
proprio quando stava entrando
nei meccanismi del gioco di
Ventura. «Ho visto i compagni
dalla tribuna e posso dire che
siamo stati poco fortunati,
abbiamo fatto buone partite con
Inter, Milan, Roma e contro altri
abbiamo raccolto meno di quanto
seminato. Possiamo vincere
contro tutti, a cominciare dal
Catania». Il Toro dopo 12 giornate
ha tre punti in meno di un anno fa
(tenuto conto del punto di
penalizzazione della passata
stagione): 14° in classifica oggi,
12° l’autunno passato. Segno che
il bel gioco non basta. Troppi i gol
presi, poco filtro a centrocampo
le crepe da correggere in vista
del Catania, confidando nel pieno
recupero, oltre a Farnerud, di
Pasquale, Brighi, Barreto e
Rodriguez.
Francesco Bramardo
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INCIDENTE DI GENOVA L’UOMO È IN RIANIMAZIONE
Tifoso veronese caduto dall’autobus:
la Procura apre inchiesta contro ignoti
GENOVA La Procura della
Repubblica di Genova ha aperto
un’inchiesta per lesioni colpose
a carico di ignoti in seguito
all’incidente subìto domenica
scorsa da Giorgio Leoni, il
tifoso veronese quarantenne
caduto da un autobus in marcia
durante il trasferimento sotto
scorta dei tifosi ospiti da
piazzale Kennedy allo stadio
Ferraris. L’uomo è ancora
ricoverato in rianimazione
all’ospedale Galliera, dov’era
stato trasportato in codice
rosso: a causa della gravità del
trauma i medici non hanno
ancora potuto intervenire
chirurgicamente. L’indagine sul
sinistro, affidata alla polizia
municipale, dovrà stabilire
innanzitutto se le porte del
mezzo siano state aperte dai
tifosi a bordo (circa 130 quelli
presenti, e dunque in numero
superiore al massimo
consentito), oppure se
l’autobus sia partito già con le
porte aperte. E, in questo caso,
chi abbia autorizzato questa
pericolosissima procedura. Di
sicuro dopo la caduta a terra
dell’uomo (che ha picchiato
violentemente la testa
sull’asfalto) il mezzo non si è
fermato per motivi di ordine
pubblico, proseguendo la corsa
sino all’ingresso dello stadio.
Filippo Grimaldi
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Diego Della Valle, 59, col fratello Andrea LAPRESSE
no alla Nazionale». Rossi co­
manda con una certa autorità
la classifica cannonieri della A
con undici centri, essendosi
sobbarcato il peso dell’intero
attacco viola con una facilità
quasi disarmante. La nota più
lieta di questa prima porzione
di stagione in attesa che in
campo, con il rientro di Go­
mez, cambi qualcosa dal punto
di vista della posizione. Ma
non c’è solo Rossi. La chiusura
spetta ancora a Diego Della
Valle: «Tutto il gruppo mi ha
fatto una buona impressione.
E’ fatto da gente seria e questo
spesso conta più della classe
da mettere sul campo».
Gomez ok Come previsto, ie­
ri mattina il bomber viola è sta­
to sottoposto a risonanza ma­
gnetica. Esame che ha dato il
responso sperato: il ginocchio
destro infortunatosi contro il
Cagliari (lo scorso 15 settem­
bre) è ok. Domani alla ripresa
degli allenamenti, lo staff sani­
tario visiterà nuovamente il
calciatore e deciderà quanto e
come forzare il rientro in grup­
po. E, di conseguenza, comin­
ciare a riportare in condizione
l’attaccante. Le speranze di ve­
derlo almeno fra i convocati
per la trasferta di Udine non
sono ancora sfumate.
Vincenzo Montella, 39, secondo anno in viola ANSA
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4
I NUMERI
11
le vittorie
ottenute dalla
Fiorentina nelle
ultime 13
trasferte tra
campionato ed
Europa League
In queste
partite la
squadra viola
ha segnato 29
reti, subendone
soltanto 9
11
i gol
realizzati in
campionato da
Rossi, che è il
capocannoniere
del torneo. La
Fiorentina ha il
quarto attacco
(24 gol) dietro
Inter, Juve e
Roma, e
assieme al
Torino è la
squadra con più
rigori a favore
(5, tutti
trasformati)
UDINESE
Di Natale
è un rebus
C’è l’idea
Nico Lopez
MASSIMO MEROI
UDINE
Totò sì o Totò no? L’Udi­
nese comincia la settimana che
la porterà alla Fiorentina sfo­
gliando la margherita Di Nata­
le. Il capitano, infortunatosi il
3 novembre contro l’Inter (bi­
cipite femorale sinistro) ha sal­
tato il Catania e nei giorni scor­
si ha ripreso a correre. Oggi ef­
fettuerà un’ecografia: se l’esito
sarà positivo, potrà aumentare
i carichi e dare la sua disponi­
bilità contro i viola. Guidolin
ha sottolineato come i primi al­
lenamenti della settimana sa­
ranno molto indicativi sul­
l’eventuale recupero. Non po­
tendo contare sul capitano, né
su Muriel (in nazionale) né su
Ranègie (k.o.), l’allenatore ha
provato una formazione atipi­
ca con un tridente composto da
Nico Lopez, Bruno Fernandes
e Pereyra, con il portoghese nei
panni di «falso nove». I primi
due hanno fatto gol, ma la gara
di Catania, dove Di Natale non
c’era, ha confermato che l’Udi­
nese, quest’anno già poco pro­
lifica, rischia di esserlo ancora
di più senza il capitano. Mu­
riel, infatti, non ha sin qui dato
quello che ci si aspettava, Mai­
cosuel è stato frenato da un in­
fortunio e le altre opzioni sono
considerate acerbe. Della se­
rie: Totò, pensaci ancora tu.
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16
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
l’Analisi
ono ritmi, e numeri, da A: 20 punti su 24
S
(media 2,5 a gara) in 8 partite; 15­3 la diffe­
renza reti; 4 gare senza subire gol; 3 successi di
fila; e, inevitabile, il primato con Empoli e Avelli­
no. Sembra di rivivere il 2003­04 di Guidolin, lo
storico ritorno tra i grandi. Eppure dopo 6 turni il
Palermo era 12° a ­7 dall’Empoli: cos’è successo?
Sarebbe facile rispondere: Iachini. Chiamatelo
«mister promozione»: ne ha conquistate tre, a oro­
logeria, una ogni due anni. Chievo 2008, Brescia
2010, Samp 2012 (questo campionato del Paler­
mo, per le statistiche, finisce nel 2014). L’albo
d’oro non è tutto. Iachini prima ha dato nuova
identità tattica: la difesa a tre (o cinque). Poi ha
manovreMilan
ovvio, dipende dalle aspettative: la curiosità per
ciò che sarà è la benzina che alimenta l’attesa. Il
rischio, invece, è che nulla sia come si pensava
che fosse, e la delusione è un dolore profondo.
Massimiliano Allegri avrà riflettuto a lungo su
queste variabili prima di decidere che valeva la
pena di tentare l’azzardo: Kakà playmaker,
Kakà alla Pirlo, Kakà davanti alla difesa, dove
non è mai stato in vita sua (nemmeno nelle par­
titelle d’allenamento), è una soluzione estrema,
un’Idea con la «I» maiuscola. Se ad Allegri riu­
scirà l’impresa, l’allenatore diventerà un genio,
uno stratega incomparabile (e magari lo loderà
anche Silvio Berlusconi, che non lo ha in grande
simpatia). Se invece fallirà, di lui si dirà che non
Kakà, 31 anni, tornato quest’anno al Milan ANSA
scelto i «suoi» uomini: gli esterni sono Pisano e
Daprelà; i centrali Munoz, Milanovic e Andelko­
vic; più mezzala che play, Barreto ha ceduto la re­
gia a Bacinovic o Verre; e in attacco, viva l’abbon­
danza, il tecnico sceglie tra gente da A, Hernan­
dez, Dybala, Belotti e Lafferty. Soluzioni dolorose,
ma inevitabili, per Ngoy, Lores, Di Gennaro,Terzi,
Stevanovic.
Iachini ha avuto dalla sua finora, altro merito,
gli dei del pallone: i successi con Pescara, Siena e
Reggina sono stati fortemente voluti, non limpi­
dissimi. La squadra s’è ritrovata, Belotti esploso.
Gattuso in Coppa Italia aveva messo sotto il Vero­
na­rivelazione, salvo essere eliminato. A posterio­
laVignetta
LA SCOMMESSA IMPOSSIBILE DI ALLEGRI
«INVENTARE» KAKÀ REGISTA BASSO
utti gli esperimenti comportano una dose
T
di fascino e una di rischio: si tratta di misce­
lare bene, con cura, gli ingredienti. Il fascino, è
è «da Milan», che non può gestire i grandi cam­
pioni. Le solite frasi, la solita minestra.
Ma ciò che interessa sapere, in realtà, si na­
sconde in una domanda semplice semplice:
Kakà ha la qualità fisiche e tecniche per ricopri­
re il ruolo di regista «basso»? Allegri pensa di sì,
nonostante i dubbi siano parecchi. Innanzitutto
il percorso di Kakà non è paragonabile a quello
fatto da Pirlo nel 2003: Andrea era un centro­
campista offensivo che si trasformava in regista;
Ricky, invece, è una seconda punta (cioè un at­
taccante) che tenta di riciclarsi in un ruolo e in
un settore del campo che non gli appartengono.
Il rischio del fallimento esiste. Per stare in quella
posizione non è sufficiente avere i piedi buoni:
serve possedere il tempo del gioco, il senso del
ritmo della manovra. Pirlo, in questo, è un au­
tentico professore: sa quando deve lanciare o
quando è meglio appoggiare al compagno vici­
no; comanda l’orchestra come un vero direttore.
A Kakà, abituato finora a combattere tra i difen­
sori avversari o a scappare come una lepre in
contropiede, manca questo tempismo, tipico dei
centrocampisti, oltre al lancio lungo e improvvi­
so. Può sopperire con la fantasia, questo è vero,
ma è difficile inventare quando sei pressato e
non puoi permetterti di perdere il pallone per­
ché altrimenti gli avversari vanno in porta. L’im­
pressione è che Kakà, per trasformarsi in regi­
sta, debba schiacciare il tasto «reset»: cancellare
tutto quello che è stato e partire da zero. Mica
facile. Dalla sua ha l’intelligenza, e non è poco. E
anche le motivazioni non mancano. Per ribalta­
re la stagione Allegri si aggrappa a questa Idea:
a qualcuno potrà sembrare strana e rischiosa,
ma il Milan di oggi dove va se non ci mette un po’
di voglia, di pazzia, di incoscienza e di allegria?
DI LORENZO CASTELLANI
all’astronave di ET sbarcheranno rinforzi
D
per Mazzarri? Terminato il brindisi al nuo­
vo presidente dalle iniziali marziane, il tifoso
dell’Inter si interroga sulle prime mosse di mer­
cato, visto che gennaio (e il posto Champions)
non è poi così lontano. Le necessità estive, ine­
vase, erano relative a un esterno difensivo in
grado di spingere. Né Isla, né Zuniga hanno pe­
rò lasciato le squadre di appartenenza, ergo
l’allenatore nerazzurro ha dovuto fare di neces­
sità virtù. E dopo aver provato e accantonato
Pereira, ha puntato sui brevilinei Nagatomo e
Jonathan, ricavandone un buon contributo.
Adesso le attenzioni generali si spostano sul
fronte d’attacco, dove attualmente troviamo
due infortunati, cioè Diego Milito e Mauro Icar­
di, sul gruppetto di quattro punte (ci sono pure
Palacio e Belfodil) allestito in giugno.
Diego Milito, 34 anni, all’Inter dal 2009 REUTERS
Per Icardi si tratta di pubalgia (fastidio inu­
suale alla sua età), ma parliamo di un ventenne
e quindi la guarigione appare strasicura. Le ap­
prensioni riguardano Milito, il più forte e pure
il più anziano del lotto. Diego sta guarendo da
un problema muscolare al retto femorale, pos­
sibile conseguenza degli sforzi fatti per recupe­
rare dall’intervento chirurgico al ginocchio si­
nistro eseguito lo scorso febbraio. Il campione
argentino ha 34 anni e quindi si porrà a breve
comunque il problema di una sua sostituzione.
A gennaio non è pensabile che spunti sul mer­
cato un fuoriclasse del suo livello e quindi
Thohir e il suo staff avranno il tempo necessa­
rio per andare a prendere... Messi. Però in que­
sti due mesi bisogna individuare un centravan­
ti giovane disposto a inserirsi nel gruppo di
Mazzarri senza pretendere tutto e subito. Cir­
colano già alcuni nomi, la società fa capire che
la volontà di operare in entrata esiste, però non
ci si deve aspettare un Quagliarella o un Vuci­
nic, cioè attaccanti collaudati che stanno tro­
vando poco spazio in altre squadre italiane. Si
sta guardando al Sudamerica, alla Grecia (vedi
il servizio in altra pagina): gente giovane, affa­
mata di gloria. L’importante è che questo cen­
travanti arrivi perché Palacio sta facendo otti­
me cose ma non può tirare la carretta da solo.
Quanto a Belfodil, al momento va considerato
una punta esterna, più gregario che goleador.
Vede molto le fasce e poco l’inserimento cen­
trale. Però ha qualità tecniche e fisiche (192
cm) interessanti. E siccome è un ‘92 conviene
lavorarci su, chissà che maturando non possa
diventare un attaccante atipico ma comunque
in grado di segnare parecchio. Tipo Ibra.
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ilCommento
Juve, ecco perché
vale ancora la pena
di puntare su Pirlo
IL CINGUETTIO DEL GIORNO
Andrea Pirlo, 34 anni. Terza stagione alla Juventus LAPRESSE
di MIRKO GRAZIANO
ndrea Pirlo è in scadenza
A
di contratto e viaggia spe­
dito verso i 35 anni. Li compirà
Giocatore di rugby
MILITO INCOGNITA, BELFODIL ATIPICO
THOHIR REGALI UN’ALTRA PUNTA
Iachini è uno dei maghi della B: l’elogio del
pragmatismo, il Mazzarri della categoria. Il cam­
bio con Gattuso ricorda quello Mazzarri­Donado­
ni al Napoli. Gattuso un giorno troverà la sua stra­
da, oggi il Palermo è solido, cinico e implacabile e
Zamparini può godersi un cambio di panchina
senza più critiche feroci. Resta l’ultima domanda:
ma perché il Palermo l’anno scorso s’è lasciato re­
trocedere?
TwitTwit
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strategieInter
ri è facile dirlo: non doveva neanche accettare la
proposta di Zamparini. Il cui identikit non corri­
sponde a quello del presidente paziente con un
tecnico giovane. Troppa pressione dopo la caduta.
Super nelle partite che contano ma non
sarà facile rimontare le offerte Premier
ANDREA LO CICERO
di NICOLA CECERE
17
IACHINI ALLA MAZZARRI: PALERMO DA A
GATTUSO, LE COLPE E LE ATTENUANTI
di FABIO LICARI
di ANDREA SCHIANCHI
LA GAZZETTA DELLO SPORT
@lucomorris Luca auguri di
pronta guarigione forte
come sempre
@andrealocicero
GONZALO CANALE
Azzurro di rugby
Complimenti a Campagnaro
per il suo primo cap. Ma un
pensiero speciale va a
@lucomorris !! Torna presto
Luca!! #pazzesco
@GonzaCanale
VALERIO BERNABO’
Azzurro di rugby
@lucomorris il tuo ‘Grazie
Milze’ di stamattina è stato
pzzsc! Un abbraccio
Luchino!
@Cammellone84
MAURO BERGAMASCO
Azzurro di rugby
Un pensiero a @lucomorris
da tutti gli #azzurri
#hamessopalle @Federugby
@BenettonRugby
@ZebreRugby
@MauroBergamasco
BENETTON RUGBY
Società sportiva
Auguri di pronta
guarigione
a Luca Morisi
@BenettonRugby
ITALRUGBY
Federazione italiana
@LucoMorris rimettiti
presto!
#unasquadraunafamiglia
@Federugby
il prossimo 19 maggio. E’ dun­
que anche scontato sostenere
che abbia imboccato il viale del
tramonto. Va però capito quan­
to lungo sia questo viale, e so­
prattutto chi lo stia percorren­
do. Pirlo è una Ferrari, e finché
va incanta, strega e rende stili­
sticamente banale ogni altro
bolide che incrocia. E’ il nostro
solo rappresentante nella corsa
al Pallone d’oro. E’ rispettato,
ammirato, preso ad esempio in
ogni angolo del pianeta calcio.
Per gran parte della critica, solo
Andrea potrebbe ambire a un
posto da titolare nel centrocam­
po stellare del Barcellona. Cer­
to, al termine di questa stagione
avrà nella gambe 19 anni di
professionismo (esordì nel Bre­
scia, il 21 maggio 1995, a 16 an­
ni!), oltre a un Mondiale in più,
speriamo pure lungo per gli az­
zurri. Va conseguentemente
classificata come logica l’inizia­
le strategia d’attesa della Juve a
livello di rinnovo del contratto.
Dubbio inevitabile: alla luce di
età, usura e ambizioni, ha senso
investire pesantemente per altri
due anni sul 35enne Pirlo?
In Premier non ci hanno pen­
sato un attimo, e già da un me­
setto abbondante si sono cata­
pultati alla porta del genio bre­
sciano, con la seria intenzione
di anticipare o vanificare ogni
eventuale mossa della Juve. Il
Tottenham avrebbe già avanza­
to una «proposta indecente»: 6
milioni di euro a stagione per
tre anni. A ruota, sono in arrivo
anche gli «argomenti» di Chel­
sea, Arsenal e Manchester Uni­
ted. Parliamo di un club in fase
di costruzione e deciso a ripren­
dersi un posto stabile nell’Euro­
pa che conta (il Tottenham), ol­
tre a tre attuali colossi del calcio
internazionale. Insomma, nel
Paese che ha inventato il calcio,
Pirlo è ancora buono per tutti i
tipi di progetto. Considerazione
che deve far riflettere. Anzi, che
ha già fatto riflettere la Juve.
Non a caso, Marotta ha antici­
pato i tempi, andando all’assal­
to dell’entourage del ragazzo:
sul tavolo c’è un biennale da 4
milioni a stagione più bonus.
Un cambio di marcia ispirato
anche dalle gigantesche presta­
zioni fornite dal vicecapitano
della Nazionale contro il Real
Madrid, il Napoli e la Germa­
nia: lezioni di tecnica e calcio
ad alcuni dei centrocampisti
migliori del mondo. Già, perché
il «Pirlo anziano» avrà magari
piccoli problemi di continuità,
ma di sicuro non ha perso l’abi­
tudine di centrare sempre l’ap­
puntamento che conta, la sera­
ta di gala, la prima alla Scala. E
questo è un altro fattore da non
trascurare, al quale va aggiunto
l’orgoglio di un campione che
non ha mai mentito professio­
nalmente, soprattutto negli an­
ni della maturità. Ad Ancelotti
più o meno disse: «Mettimi da­
vanti alla difesa e farò la diffe­
renza». Poi, una volta scaricato
dal Milan, convinse così la Ju­
ve: «Vengo e vinciamo lo scu­
detto».
Rimontare le ricche offerte
inglesi non sarà facile per la Ju­
ve. Però Pirlo, uno che non
spreca parole, sull’argomento è
stato chiaro: «Non è una que­
stione di soldi, voglio solo con­
tinuare a giocare ad alti livelli,
perché mi diverto e soprattutto
sto bene». Andrea sarebbe il
primo a farsi da parte nel mo­
mento in cui capisse di non es­
sere più all’altezza, in questo è
simile a Buffon. Insomma, Ma­
rotta ascolti il suo genio e, se fra
due­tre mesi (il tempo che si è
preso il giocatore per decidere)
lui confermerà di sentirsi anco­
ra competitivo, non indugi: lo
metta al centro del progetto tec­
nico, con un contratto da top
player. Giusto per non aver ri­
morsi e per non passare alla sto­
ria come terzo disperato orfano
di Pirlo, dopo Inter e Milan.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
19
SERIE B 14a GIORNATA
IlCommento
d
HANNO
DETTO
DI NICOLA BINDA
@NickBinda
EMPOLI
LANCIANO
3
0
personaggio
PRIMO TEMPO 1­0
MARCATORI Maccarone al 10’ p.t.; Pucciarelli
al 18’, Tavano al 28’ s.t.
CHE NUMERI
EMPOLI (4­3­1­2)
La sincerità
L’ipocrisia
E quei 75mila
S
Maurizio Sarri è prima di
tutto un uomo coraggioso, poi
un ottimo allenatore. E’ stato
l’unico a sollevare il
problema dei giocatori (49)
convocati nelle nazionali
senza che il campionato si
fermasse. Non una vera
lamentela, ma una legittima
puntualizzazione. L’Empoli
ha vinto lo stesso e nessuno
s’è ricordato delle assenze,
anche perché davanti i soliti
due hanno fatto a fette anche
il Lanciano dei miracoli. Però
applausi a Sarri, uno che se
deve dire le cose, le dice. I
suoi colleghi ai primi posti
che, invece, volano bassi e
parlano solo di salvezza,
dovrebbero imparare.
In quanto a ipocrisia, è più
sbagliato non esultare dopo
un gol alla ex squadra. Non
capiamo Ghezzal, da poco al
Latina e in gol (era il primo!)
contro il Bari. O Barreto,
arrivato in Italia grazie alla
Reggina e battezzata con il
Palermo. Soprattutto Ragusa:
non ha fatto festa a Reggio
Calabria e nemmeno con la
Ternana, buon per i tifosi del
Pescara che in B di altre sue
ex squadre non ce ne siano
più. Facciamoli godere questi
tifosi, come ha fatto l’altro ex
Maniero: se i rivali si
risentono, sbagliano.
Meno male che altri hanno
esultato. Abbiamo visto gol
polemici (Perez), per la storia
(Rubino), salva-panchina
(Pavoletti), prodotti in casa
(Giannetti), pesanti (quelli di
Avellino) e indimenticabili
(quelli del Carpi). Non ne
abbiamo visti a Padova, in
una partita (l’unico 0-0) che
se fosse stata di fine stagione
avremmo capito, ma ora....
Ai tifosi pensa Andrea
Abodi dopo aver presentato la
ricerca sul campionato: ora
sappiamo che oltre 10 milioni
di fans seguono la Serie B,
definita «emozionante,
dinamica, imprevedibile e
professionale». Manca il
solito aggettivo, «incerta»:
per forza, ci sono tre squadre
in vetta dopo una giornata
con quasi 75mila spettatori.
Non si sono annoiati, quelli di
Padova esclusi. E ai 28 gol
hanno esultato. Perché i tifosi
non sono mai ex.
Sarri
(allenatore
dell’Empoli)
Tavano,
Maccarone,
Verdi e
Pucciarelli
erano in
giornata sì. Ma
determinante è
stata la difesa
S
Pucciarelli
(centrocampista
dell’Empoli)
Il mio gol? Non
è stato
preparato.
Quando sei lì tiri
e speri. E’ stata
la più bella
partita di
quest’anno
S
Baroni
(allenatore
del Lanciano)
La partita ha
preso una piega
difficile subito
dopo lo
svantaggio, ma
credo che il
risultato sia
eccessivo
Big Mac
nella storia
Nel mirino
c’è Ciccio
LANCIANO (4­3­3)
Sepe 6,5; De Col 5, Troest 5, Amenta 5,
Mammarella 5,5; Paghera 5 (dal 23’ s.t. Di
Cecco 5), Casarini 5, Buchel 6; Piccolo 5,
Falcinelli 5, Gatto 5 (dal 10’ s.t. Plasmati 5).
PANCHINA Aridità, Aquilanti, Germano, Mi­
notti, Turchi, Vastola, Thiam. ALLENATORE
Baroni 5.
ARBITRO Pairetto di Nichelino 6,5.
GUARDALINEE Del Giovane 6­Marinelli 6.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Casarini (L), Piccolo (L), Buchel
(L), Laurini (E) e Signorelli (E) per gioco scor­
retto; Plasmati (L) per comportamento non
regolamentare.
NOTE paganti 3.264, incasso di 12.512 euro;
abbonati 1.872, quota di 6.777 euro. Tiri in
porta 11 (con 1 palo)­3. Tiri fuori 7­4. In fuori­
gioco 1­4. Angoli 11­10. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’
Maccarone a 61 gol azzurri
Davanti ha soltanto Tavano
«Io e lui la coppia perfetta»
Massimo Maccarone, 34 anni, mette a segno il gol dell’1­0 ROSELLI
E’ la solita coppia
L’Empoli in orbita
Maccarone apre, Tavano chiude: Sarri in testa
Il Lanciano (un punto in 3 gare) lascia la vetta
DAL NOSTRO INVIATO
GUGLIELMO LONGHI
EMPOLI (Firenze)
E adesso intitolategli pu­
re lo stadio, visto che ha rag­
giunto Castellani a 61 gol. Se­
condo marcatore della storia
dell’Empoli, il primo ovvia­
mente è Tavano, che l’ideale
targa sotto la tribuna d’onore
ha già dimostrato di meritare.
La coppia delle meraviglie pro­
voca il ribaltone al vertice, ma i
meriti vanno distribuiti, per­
ché tutta la squadra gioca a
memoria un calcio divertente e
propositivo. Dopo 7 giornate, il
Lanciano lascia il primato, ma
non l’etichetta di sorpresa. E’
chiaro però che un punto nelle
ultime tre partite è un segnale
d’allarme da non ignorare.
punti fermi: difesa bloccata e
terzini che spingono poco, Val­
difiori a impostare, Verdi (tito­
lare dopo 6 partite) libero di
muoversi tra le linee senza tra­
lasciare un minimo di copertu­
ra, Croce incursore sulla sini­
stra. E poi, ovviamente, i mi­
gliori attaccanti della B. Verso
la fine del primo tempo l’Empo­
li rischia qualcosa: bravo Bassi
sul colpo di testa di Troest, poi
Amenta manda alto, ma è Puc­
ciarelli, appena entrato, a col­
pire da fuori. Si profila ora un
piacevole problema per Sarri:
su chi puntare per il dopo Sapo­
nara? Sulla leggerezza di Verdi,
trequartista di ruolo? O sulle
caratteristiche più offensive di
Pucciarelli, che nasce e resta
seconda punta? Nel dubbio, è
Maccarone a fare il rifinitore,
mandando a segno Tavano.
Da rivedere Il primo gol, che
facilita molto le cose, è di rara
bellezza: tutto comincia dal
tacco di Big Mac, prosegue con
l’assist di Verdi e si chiude col
destro ancora di Big Mac. Qua­
lità e velocità. Imbattuto in ca­
sa dal 24 marzo, l’Empoli co­
struisce la vittoria su alcuni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
Bassi 6,5; Laurini 6, Tonelli 6, Barba 6, Mario
Rui 6; Signorelli 6,5, Valdifiori 7, Croce 7; Ver­
di 7 (dal 14’ s.t. Pucciarelli 7); Tavano 6,5 (dal
33’ s.t. Castiglia s.v.), Maccarone 8 (dal 40’
s.t. Mchedlidze s.v.). PANCHINA Pelagotti,
Pratali, Romeo, Camillucci, Ronaldo, Sheki­
ladze. ALLENATORE Sarri 7.
h
8
Maccarone il migliore
EMPOLI
Un gol, un assist, un palo.
Incontenibile Big Mac,
è nella storia dell’Empoli
2­1
2­2
3­0
1­0
2­3
0­0
PESCARA­TERNANA
2­1
REGGINA­PALERMO
0­2
SIENA­SPEZIA
2­0
TRAPANI­NOVARA
2­1
VARESE­CROTONE
2­0
PROSSIMO TURNO
Venerdì 22 novembre, ore 20.30
NOVARA­PESCARA
Sabato 23 novembre, ore 15
BARI­PADOVA
BRESCIA­CESENA
CARPI­SIENA
CITTADELLA­REGGINA
CROTONE­AVELLINO
JUVE STABIA­TRAPANI
LANCIANO­VARESE
SPEZIA­EMPOLI
TERNANA­MODENA
Domenica 24 novembre, ore 12.30
PALERMO­LATINA
MARCATORI
PARTITE
SQUADRE
PALERMO
EMPOLI
AVELLINO
LANCIANO
CESENA
CROTONE
VARESE
LATINA
SPEZIA
MODENA
PESCARA
CARPI
SIENA (­5)
BRESCIA
TRAPANI
CITTADELLA
TERNANA
BARI (­3)
NOVARA
REGGINA
PADOVA
JUVE STABIA
PUNTI
27
27
27
26
23
23
20
20
20
19
18
17
17
15
15
15
14
13
13
12
11
7
IN CASA
V
N
P
V
4
5
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3
3
3
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4
FUORI
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2
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2
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2
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5
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1
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2
3
1
1
3
2
3
5
4
5
6
5
EMPOLI (Firenze)
Massimo Maccarone non è un uomo di
grandi discorsi, preferisce parlare con i gol e così
gli riesce difficile celebrare il fresco record con­
quistato contro il Lanciano: secondo marcatore
della storia dell’Empoli a quota 61, insieme a Car­
lo Castellani, un mito degli anni 40, simbolo nello
stesso tempo felice e tragico (morì in un lager na­
zista) e dietro Tavano, arrivato a quota 102. «Es­
sere entrato nella storia di questa società, mi
riempie di orgoglio. E’ un valore aggiunto per la
carriera», dice subito Big Mac. Che poi ricorda il
momento difficile appena superato: «Soffrivo da
un mese e mezzo a causa di un’infiammazione al
tendine, che mi impediva di allenarmi con rego­
larità. Ci volevano questo gol e questa partita, so­
no la dimostrazione che ho ritrovato la forma.
Ora sento di avere più forza nelle gambe». Tredici
centri in due: 5 lui , 8 l’amico Ciccio. Il duello a
distanza continua: «Giochiamo insieme da tem­
po, ormai ci troviamo alla perfezione. Ci dividia­
mo i compiti, sappiamo quali movimenti fare,
prima o seconda punta non importa. Ora che
stiamo bene tutti e due, possiamo toglierci altre
soddisfazioni».
Bene con tutti La domanda è destinata a ripe­
tersi nelle prossime settimane: si gioca meglio con
Verdi o Pucciarelli trequartista? «Hanno qualità e
caratteristiche leggermente diverse, ma cambia
poco. Per noi è la situazione ideale poter contare
su un giocatore in grado di fare l’assist o di cercare
il gol (Pucciarelli ne ha segnati 3, n.d.r.). E’ una
soluzione in più per l’attacco, considerato che cer­
chiamo di non dare punti di riferimento». Sulla
partita: è stata la più bella? «Direi di sì, ma anche
le prime due (Latina e Palermo, n.d.r.) non sono
state male». Ora l’obiettivo è consolidare il record
assoluto con l’Empoli e magari migliorare il re­
cord stagionale (17 gol ottenuto nel 2012­13). In­
fine, sul campionato: «E’ ancora lungo, altre squa­
dre stanno risalendo, ci saranno momenti difficili
da superare. L’importante è avere continuità e so­
prattutto divertirci. Per ora ci stiamo riuscendo».
g.lo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CLASSIFICA
AVELLINO­JUVE STABIA
CESENA­CITTADELLA
EMPOLI­LANCIANO
LATINA­BARI
MODENA­CARPI
PADOVA­BRESCIA
Non sorprende più Il Lancia­
no forse ci aveva abituati trop­
po bene. La difesa meno battu­
ta, primato ora diviso col Paler­
mo e lo stesso Empoli, ha sban­
dato a lungo: Amenta e Troest
sono andati subito in difficoltà,
De Col (stanco per l’impegno
con l’Under 20?) non si è visto,
Mammarella per una volta si è
dimenticato i cross, felicità di
tanti. Per capire che questa era
una giornata storta, ricordia­
mo cosa accade al minuto 27
della ripresa: Di Cecco salva
sulla linea un gol quasi fatto di
Piccolo. Le sue discrete occa­
sioni il Lanciano le ha avute,
ma l’impressione è che tutti ab­
biano fatto fatica: i mediani a
tenere Verdi (e poi Pucciarelli),
gli attaccanti a cercare la porta.
Male gli esterni, Baroni ha pro­
vato Plasmati, ma senza suc­
cesso perchè non gli sono arri­
vati palloni. L’onda lunga della
ottima partenza si sta atte­
nuando. E certe simpatiche
anomalie ora rischiano di di­
ventare un caso: normale che il
miglior marcatore sia uno stop­
per (Amenta)?
DAL NOSTRO INVIATO
RETI
G
TOTALE
V
N
P
IN CASA
F
S
14
14
14
14
14
14
14
14
14
14
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13
14
14
14
14
14
14
14
14
13
14
8
8
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2
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9
10
15
12
6
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10
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19
11
10
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10
FUORI
F
S
13
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10
9
14
12
11
16
TOTALI
F
S
23
22
18
15
20
23
18
11
13
20
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26
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12
19
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14
11
9
12
10
10
13
10
14
22
15
11
14
16
19
17
18
19
17
18
18
14
23
22
19
26
Diff.
Reti
13
12
5
5
6
1
3
0
­1
4
2
­5
8
­1
­1
­6
1
­2
­9
­11
­10
­14
UPROMOSSE UPLAYOFF UPLAYOUT URETROCESSE
Promosse dirette le prime 2 più la terza se arriva ad almeno 10 punti di vantaggio sulla quarta: altrimenti la terza va ai playoff con la quarta, insieme alle
squadre (fino a un massimo di 4) che chiudono entro un perimetro di 14 punti dalla terza; chi vince i playoff sale in Serie A. Retrocedono dirette invece le
ultime 3 più la quartultima se arriva ad almeno 5 punti dalla quintultima: altrimenti queste due fanno il playout e chi perde scende in Lega Pro.
9 RETI Babacar (2, Modena); Pavoletti
(1, Varese).
8 RETI Tavano (1, Empoli); Hernandez
(4, Palermo); Antenucci (2, Ternana);
Mancosu (1, Trapani).
7 RETI Giannetti (Siena).
6 RETI Galabinov (1, Avellino);
Caracciolo (Brescia); Maniero (1,
Pescara).
5 RETI Torromino (3, Crotone);
Maccarone (Empoli); Jonathas (1,
Latina); Lafferty (Palermo); Ragusa
(Pescara); Rosina (Siena); Ebagua (2,
Spezia).
4 RETI Castaldo (1, Avellino); Galano
(Bari); Succi (1, Cesena); Bernardeschi
e Pettinari (Crotone); Mazzarani (1,
Modena); Pasquato (Padova); Gerardi
(Reggina); D’Agostino, Paolucci e
Pulzetti (Siena).
3 RETI Defrel (Cesena); Matute
(Crotone); Pucciarelli e Tonelli (Empoli);
Amenta (Lanciano); Morrone (Latina);
Lazzari e Rubino (Novara); Belotti
(Palermo); Politano (Pescara); Di
Michele (1, Reggina); Djuric (Trapani).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
domande a...
3
FULVIO
PEA
ALLENATORE
1 Pea, ha visto che vetta affollata?
«Il campionato si sta rivelando quello che era
alla vigilia, sia davanti che dietro, con grande
incertezza. L’unica squadra che può fare il vuo­
to è il Palermo, anche se l’Empoli con quei due
attaccanti che si ritrova può tenere il passo».
2 Adesso che il Palermo è in vetta, quali
sono i rischi per non restarci fino in fondo?
«Io credo che ci resterà. Chi ha vinto in B ha
sempre avuto continuità di risultati e il Paler­
mo l’ha trovata: se dovesse perderla e avere
qualche flessione di rendimento, ha talmente
tanti giocatori di qualità che da soli possono
sopperire con il loro talento».
3 Quali sono le squadre che non si sono
ancora espresse al meglio?
«Dico Ternana e Brescia, poi il Novara: tre
squadre con un potenziale importante per la
categoria che non stanno rispettando le aspet­
tative. Comunque la classifica è talmente corta
che secondo me hanno ancora il tempo per re­
cuperare e agganciare la zona playoff».
20
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
SERIE B 14a GIORNATA
Avellino, derby d’oro
Battuta la Juve Stabia
e raggiunta la vetta
Subito Schiavon:
gara in discesa.
Tensione per lanci
di bombe carta
smania, l’Avellino aspetta, gio­
ca, colpisce e si difende bene.
Due azioni gol nel primo tem­
PRIMO TEMPO 2­0
MARCATORI Schiavon (A) al 7’, Castaldo (A) al
44’ p.t.; Suciu (JS) al 36’ s.t.
AVELLINO (3­5­2)
Seculin 6; Fabbro 6,5, Peccarisi 6,5, Pisaca­
ne 6,5; Bittante 7, D’Angelo 6,5 (dal 1’ s.t. Mas­
simo 6), Arini 6,5, Schiavon 7, Millesi 6,5; Ga­
labinov 6,5, Castaldo 7 (44’ s.t. Soncin s.v.).
PANCHINA Di Masi, De Vito, Angiulli, Togni,
Herrera, Biancolino. ALLENATORE Rastelli 7,5.
Calderoni 5,5; Ghiringhelli 5 (dal 40’ s.t. Marti­
nelli s.v.), Lanzaro 5, Murolo 5, Vitale 5,5; Me­
zavilla 6, Jidayi 6 (dal 9’ s.t. Parigini 6); Scoz­
zarella 6,5 (dal 28’ s.t. Suciu 6,5), Sowe 5,5,
Baraye 5,5; Doukara 5. PANCHINA Viotti, Con­
tini, Ciancio, Doninelli, Elefante, Diop, ALLE­
NATORE Braglia 5.
GAETANO IMPARATO
AVELLINO
La chiave La Juve Stabia
2
1
JUVE STABIA (4­2­3­1)
DAL NOSTRO INVIATO
Inesorabile, cinico e ora
anche co­capolista. L’Avellino
fa un sol boccone della Juve
Stabia, sempre più fanalino di
coda. In teoria chiude la prati­
ca nel primo tempo, salvo però
soffrire nella fase finale del
match dopo una sassata di Su­
ciu. Il romeno riapre la gara
per il sussulto finale che gela
gli avellinesi quando Doukara
sfiora il palo e il pari nell’ulti­
mo attimo del match. Due reti,
una traversa di Castaldo per un
successo nitido, ineccepibile,
contro una Juve Stabia che gio­
ca, lotta, ma appare struttural­
mente debole. Braglia (espulso
per proteste) strapiomba in
piena crisi: delle ultime 20 ga­
re di B, la Juve Stabia ne ha vin­
ta solo una. Normale che lo
spicchio stabiese dello stadio, a
fine gara, rifiuti l’applauso alla
squadra che va a salutare.
AVELLINO
JUVE STABIA
La festa dei giocatori dell’Avellino dopo la rete di Castaldo MINOZZI
h 7,5
Rastelli il migliore
AVELLINO
Ha assemblato un Avellino
capace di gestire ogni
situazione e fase di gioco
po, due reti. La consapevolezza
che una vittoria li porterebbe
in testa alla classifica fa da va­
lore aggiunto. Il resto lo fa la
difesa di burro gialloblù, la
peggiore di B, che finisce in gi­
nocchio nel vero primo affon­
do irpino confermandosi la più
bucata nei primi 15’. D’Angelo
recupera palla, Galabinov pe­
sca a sinistra Schiavon che gon­
fia la rete e azzera le speranze
ospiti d’un colpaccio. Il rad­
doppio, poco prima dell’inter­
vallo (angolo, Peccarisi spizzi­
ca e Castaldo sul secondo palo
spinge in rete di testa) è un’ipo­
teca sulla vittoria. Le assenze
di Izzo e Zappacosta sono im­
percettibili, specie se Bittante
sulla destra concede nulla, e
nel mezzo del pacchetto di mi­
schia irpino Arini giganteggia.
Quando Castaldo, a inizio ri­
presa, coglie la traversa nel
momento di maggior pressione
irpina i giochi sembrano fatti.
Poi torna in gara la Juve Stabia,
ma il ribaltone non gli riesce.
Il muro Rastelli costruisce la
sua vittoria da ex a centrocam­
po: esterni elastici, Millesi che
sembra rinato con Schiavon
ARBITRO Baracani di Firenze 6.
GUARDALINEE Pegorin 6­Peretti 6.
ESPULSI il tecnico Braglia (JS) per proteste al
27’ s.t.; Baraye (JS) per doppia ammonizione
(c.n.r. e gioco scorretto) al 43’ s.t.
AMMONITI Lanzaro (JS), Murolo (JS) e Fabbro
(A) per gioco scorretto; Castaldo (A) e Schia­
von (A) per comportamento non regolamen­
tare; Scozzarella (A) per proteste.
NOTE spettatori 10.000 circa; paganti e in­
casso non comunicati; abbonati 2.105, quota
non comunicata. Tiri in porta 7 (con una tra­
versa)­4 . Tiri fuori 6­8. In fuorigioco 5­1. An­
goli 5­4. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
che è il vero chiodo ficcato nel
cuore degli ospiti. Le variazioni
tattiche degli stabiesi s’infran­
gono sul muro da dove riparte
letteralmente tutto. A nulla
serve che Braglia dopo il primo
gol sposti Baraye dietro le due
punte che divengono Sowe e
Doukara. Non canonico 4­2­
3­1 ma spesso anche tridente
senza dare riferimenti ai difen­
sori di Rastelli. Serve a poco.
Ora scatta il solito rebus: Bra­
glia resta o si sterza? Settimana
delicata: resta però anche il mi­
sfatto di due bombe carta lan­
ciate dalla curva stabiese nel
settore avellinese. Solo un mi­
racolo ha evitato il peggio. Non
è invece un miracolo l’Avellino
primo in classifica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DIECI CONTRO DIECI IN 6’ NEL PRIMO TEMPO DUE ROSSI
Siena, un super finale
Giannetti e Rosina
sono devastanti:
si arrende lo Spezia
La squadra di
Stroppa spreca
due occasioni e
Beretta la punisce
SIENA
SPEZIA
2
0
PRIMO TEMPO 0­0
MARCATORI Giannetti al 38’, Rosina al 40’ s.t.
SIENA (3­5­2)
Lamanna 6; Crescenzi 6 (dal 36’ s.t. Schiavo­
ne s.v.), Giacomazzi 5,5, Feddal 6; Angelo 6,
Pulzetti 5, D’Agostino 5,5 (dal 43’ s.t. Bedinelli
s.v.), Valiani 5,5, Grillo 6 (dal 25’ s.t. Spinazzo­
la 6); Giannetti 7, Rosina 6,5. PANCHINA Farel­
li, Matheu, Vergassola, Scapuzzi, Rosseti,
Paolucci. ALLENATORE Beretta 6.
SPEZIA (4­4­2)
Valentini 6,5; Baldanzeddu 5, Lisuzzo 5,5,
Ceccarelli 5,5, Migliore 6; Carrozza 6 (dal 14’
s.t. Seymour 6), Appelt 6,5, Bovo 6, Catellani
6; Sansovini 5,5 (dal 30’ p.t. Madonna 5,5),
Ebagua 6 (dal 29’ s.t. Henty 5,5). PANCHINA
Vozar, Sammarco, Moretti, Ashong, Ciurria,
Borghese. ALLENATORE Stroppa 6.
ARBITRO Di Bello di Brindisi 6,5.
GUARDALINEE Fiorito 6,5­Calò 6,5.
ESPULSI Baldanzeddu (Sp) per doppia am­
monizione (entrambe per gioco scorretto) al
27’ p.t. e Pulzetti (Si) per doppia ammonizione
(entrambe per gioco scorretto) al 33’ p.t.
AMMONITI Grillo (Si) per comportamento non
regolamentare; Giacomazzi (Si) per gioco
scorretto.
NOTE paganti 1.709, incasso di 12.308 euro;
abbonati 5.032, quota di 27.628 euro. Tiri in
porta 7­2. Tiri fuori 1­2. In fuorigioco 1­1. An­
goli 7­6. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.
DAL NOSTRO INVIATO
GENNARO BOZZA
SIENA
Profeta in patria eccome.
Niccolò Giannetti continua a ri­
solvere partite complicate per la
squadra della sua città, come
questa contro lo Spezia, che
sembra destinata allo 0­0, col
Siena incapace di costruire
azioni pericolose. Lui ci prova al
6’ della ripresa, inventandosi un
tiro all’incrocio dei pali, ma Va­
lentini compie una prodezza e
lo devia in angolo. Così, al 38’,
sul settimo e ultimo corner, bat­
tuto da D’Agostino, eccolo com­
piere uno scatto da sprinter pu­
ro, anticipare i difensori sul pri­
mo palo e colpire di testa man­
dando la palla nell’angolo
opposto. E’ l’episodio decisivo,
uno shock per lo Spezia, che per
quasi tutti i 90’ controlla, non
corre rischi, anzi, sciupa due
chiare occasioni, ma crolla per
questa prodezza dell’attaccante
senese, arrivato a 7 gol, oltre
che per le due sole disattenzioni
della difesa.
La chiave La superiorità tatti­
ca dello Spezia appare evidente
sin dalle prime battute e manda
in confusione il centrocampo del
Siena, che in teoria dovrebbe
contare su un uomo in più, gra­
zie al 3­5­2 opposto al 4­4­2 di
Stroppa. E quando entrambe le
squadre restano in 10, le cose
non cambiano. Il problema prin­
cipale per i senesi è la totale ri­
nuncia alla fascia destra, dove
uno spaesato Angelo aspetta in­
vano un pallone. Va a finire che
ci si ricorda di lui solo quando la
partita è decisa, sull’1­0, così
l’esterno destro può effettuare fi­
nalmente un cross, al 40’ della ri­
presa, per la testa di Rosina, che
mette in rete senza problemi.
L’azione del Siena non parte mai
dal centro, dove D’Agostino qua­
si scompare. E proprio in quella
zona lo Spezia costruisce la su­
premazia territoriale, grazie so­
prattutto a un ottimo Appelt.
h7
Giannetti il migliore
SIENA
L’unico pericoloso dei
suoi, sfiora il gol e inventa
la stoccata vincente
Siena nervoso Probabilmen­
te, incidono anche i precedenti
episodi e le contestazioni agli
arbitri, ma il Siena appare an­
cora nervoso, a cominciare
dalla panchina, con Beretta
che si mette a discutere col
quarto uomo. Si reclama an­
che un rigore, al 37’, quando
Grillo va a terra in area, ma è
ammonito per simulazione.
Vede bene Di Bello, perché c’è
un fallo di Madonna fuori area,
poi Grillo va dentro e solo allo­
ra si lascia cadere. Il gioco,
inoltre, non è ancora efficace,
magari questa vittoria può por­
tare un po’ di tranquillità. Lo
Spezia invece deve mordersi
un po’ le mani, soprattutto per
la clamorosa occasione spreca­
ta da Sansovini al 18’, quando
si trova solo a tre metri dalla
porta e tira alto, ma anche per
una palla non agganciata da
Bovo, solo davanti a Lamanna
al 6’ della ripresa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PRIMA DIVISIONE DOPO LE GARE DI SABATO
Frosinone, la bella novità
Il Savona è terzo da solo
La Prima divisione ha
giocato sabato: ecco la
situazione nei due gironi e le
partite del prossimo turno.
GIRONE A La classifica dopo 10
giornate: Pro Vercelli ed Entella
p. 24; Savona 19; Cremonese 18;
Venezia 16; Vicenza (­4) e Como
14; AlbinoLeffe 13; Lumezzane e
Alto Adige 12; Feralpi Salò 11;
Reggiana e San Marino 10;
Carrarese 8; Pro Patria (­1) 7;
Pavia 6. Così domenica 24 (ore
14.30): Carrarese­Alto Adige;
Como­Reggiana (venerdì 22, ore
20.45, su Rai Sport 1); Entella­
San Marino; Feralpi Salò­
AlbinoLeffe; Lumezzane­Pro
Patria; Pavia­Cremonese;
Venezia­Pro Vercelli; Vicenza­
Savona.
GIRONE B La classifica dopo 12
giornate: Frosinone* p. 23;
Pisa* 22; L’Aquila e Pontedera*
21; Catanzaro 20; Perugia 19;
Prato 18; Salernitana 16;
Benevento e Lecce* 15;
Grosseto 13; Gubbio 11; Ascoli
(­3) e Viareggio* 10; Barletta 7;
Paganese 6; Nocerina (­2) 1.
(* deve ancora riposare). Così
domenica 24 (ore 14.30):
Benevento­Barletta; Grosseto­
Paganese; Gubbio­Catanzaro;
Nocerina­Lecce; Perugia­Ascoli;
Pontedera­L’Aquila; Prato­Pisa;
Salernitana­Frosinone; riposa
Viareggio.
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
21
SERIE B 14a GIORNATA
Riscossa Varese
Doppio Pavoletti
e il Crotone va k.o.
La squadra di Sottili torna a vincere dopo quasi 2 mesi
Ma Drago contesta molte decisioni dell’arbitro Bruno
to al 19’ della ripresa («Prote­
sta? No, bisogni fisiologici»)
non ha più avuto la possibilità
di tornare in panchina, ha mes­
so tra i torti anche un mani di
Laverone in area sullo 0­0, un
atterramento di Mazzotta non
punito con il rigore e il (presun­
to) fuorigioco di Pavoletti sul
2­0. Il tecnico del Crotone pro­
babilmente non ha ragione su
tutto, ma sulla giornata negati­
va di Bruno non ci sono dubbi
(su certe cadute dei calabresi in
area, o dai il rigore o il giallo
per simulazione...).
Pavoletti non perdona I vare­
VARESE
CROTONE
sini, che non vincevano dal 28
settembre (2­1 con la Terna­
na), hanno approfittato del
vento favorevole, badando a
non subire troppo e cercando di
blindare il risultato sfruttando
la vivacità del giovane Forte,
preferito a Neto Pereira come
spalla di Pavoletti. Sottili ha di­
rottato Corti in difesa, tampo­
nando l’emergenza (squalifica­
ti Rea e Zecchin, in nazionale
Spendlhofer, k.o. Bressan e La­
zaar). Drago non era in condi­
zioni migliori (assenti i nazio­
nali Crisetig, Dezi, Pettinari e
Ishak, infortunato Galardo) e
ha optato per un 3­4­3 compat­
to, ma pienamente efficace sol­
tanto nella ripresa, quando gli
attacchi sono stati davvero pe­
ricolosi (al 2’ Mastriani ha cal­
2
0
PRIMO TEMPO 1­0
MARCATORE Pavoletti al 16’ p.t. su rigore e
al 28’ s.t.
VARESE (4­4­2)
Bastianoni 6; Laverone 6, Ely 6,5, Corti 6,
Franco 6,5; Fiamozzi 6 (dal 18’ s.t. Cristiano
6), Barberis 5,5 (dal 24’ s.t. Blasi 5,5), Da­
monte 6, Caetano 5,5; Pavoletti 7, Forte 6,5
(dal 12’ s.t. Neto Pereira 6). PANCHINA Mi­
lan, Ricci, Falcone, Pasa, Blasi, Tremolada,
Bjelanovic. ALLENATORE Sottili 6.
CROTONE (3­4­3)
Gomis 6; Cremonesi 5,5 (dal 23’ s.t. Boni­
perti 6), Abruzzese 6, Ligi 6; Del Prete 6,
Matute 6 (dal 35’ s.t. Saric s.v.), Cataldi 6,5,
Mazzotta 6; Bernardeschi 6,5, Mastriani 6,
Bidaoui 6 (dal 29’ s.t. Torromino 6). PANCH­
NA Secco, Prestia, De Giorgio, Suagher,
Pasqualini, Romanò. ALLENATORE Drago 6.
ARBITRO Bruno di Torino 4,5.
GUARDALINEE Manzini 5 ­ Santuari 6.
ESPULSI il tecnico Drago (C) per comporta­
mento non regolamentare al 19’ s.t.
AMMONITI Cremonesi (C) e Ligi (C) per gio­
co scorretto; Pavoletti (V) per proteste;
Mazzotta (C) per c.n.r.
NOTE paganti 1.372, incasso di 10.444,50
euro; abbonati 2.158, quota di 13.650,27 eu­
ro. Tiri in porta 4­2. Tiri fuori 4­7. In fuorigio­
co 6­3. Angoli 3­6. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.
h
7
Pavoletti il migliore
VARESE
Senza i suoi gol il Varese
era sprofondato, con una
doppietta lo ritira su
ROBERTO PELUCCHI
VARESE
si è invece fermato pur giocan­
do una buona partita, ma ha
qualche motivo per lamentarsi.
Il Varese non cercava lo
spettacolo, ma tre punti male­
dettamente utili per risalire la
classifica e piantare un paio di
solidi chiodi nella panchina
traballante di Stefano Sottili.
Missione compiuta, la vittoria è
arrivata grazie al ritorno al gol
di Pavoletti, a secco da 5 gior­
nate, e non è un caso. Il Croto­
ne, che era tornato dalle ultime
tre trasferte con il sacco pieno,
Quanti dubbi La spintarella al
Varese l’ha data il modesto ar­
bitro Bruno, concedendo un
dubbio rigore trasformato da
Pavoletti (Abruzzese ha colpito
forse con un gomito, tenendo
però le braccia dietro il corpo)
e poco dopo annullando il pari
di testa di Del Prete per un fuo­
rigioco che, se c’era, era davve­
ro millimetrico. Massimo Dra­
go, che dopo essersi allontana­
DAL NOSTRO INVIATO
Leonardo
Pavoletti,
24 anni, con la
doppietta al
Crotone è a
quota 9 reti
ed è il miglior
marcatore
della Serie B
LIVERANI
ciato sull’esterno della rete da
buona posizione, al 19’ Cataldi
ha sfiorato l’incrocio su puni­
zione). Il Varese, però, ha chiu­
so la partita alla prima occasio­
ne utile: Gomis ha salvato su
Pavoletti , ma non ha potuto fa­
re nulla sull’incornata ravvici­
nata dell’attaccante sul succes­
sivo angolo (28’). Sottili alla fi­
ne ha fatto l’inchino ai tifosi,
ma la squadra non è guarita. E
non potrà essere sempre Pavo­
letti (9 gol in 11 gare) a risolve­
re i problemi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SERIE POSITIVA UNA DIFESA DI FERRO E 11 RISULTATI UTILI DI FILA PER BREDA
Il grande ex Ghezzal
fa piangere il Bari
Il Latina sale ancora
LATINA
BARI
1
0
PRIMO TEMPO 1­0
MARCATORE Ghezzal all’11’ p.t.
LATINA (3­5­2)
Iacobucci 6; Brosco 6, Cottafava 6,5, Espo­
sito 6; Milani 6,5, Crimi 7, Barraco 6,5 (dal
10’ s.t. Bruno 6,5), Morrone 7 (dal 44’ s.t.
Maltese s.v.), Alhassan 6,5; Ghezzal 6,5 (dal
25’ s.t. Jefferson 6,5), Jonathas 7. PANCHI­
NA Pawloski, Bruscagin, Figliomeni, Cejas,
Cisotti, Chiricò. ALLENATORE Breda 7.
BARI (4­2­3­1)
Guarna 6,5; Altobello 6 (dal 17’ s.t. Lugo 6),
Samnick 5,5, Chiosa 6,5, Polenta 5; Romizi
6 ( dal 13’ s.t. Marotta 6,5), De Falco 5,5;
Galano 5,5, Sciaudone 6 (dal 36’ s.t. Calde­
roni s.v.), Defendi 5,5; Joao Silva 5. PANCHI­
NA Pena, Santeramo, Statella, Vosnakidis,
Alonso, Partipilo. ALLENATORI Alberti­Za­
vettieri 5,5.
ARBITRO Maresca di Napoli 6.
GUARDALINEE Bagnoli 5–Borzomì 6.
ESPULSI Polenta (B) per gioco scorretto al
29’ s.t.
AMMONITI Altobello (B) e Joao Silva (B) per
gioco scorretto; Jefferson (L) e Iacobucci
(L) per comportamento non regolamenta­
re; Jonathas (L) per proteste.
NOTE paganti 4.429, incasso di circa
53.600 euro; abbonati 1.490, quota di
11.796 euro. Tiri in porta 3­2 (con una tra­
versa). Tiri fuori 7­5. In fuorigioco 7­1. An­
goli 8­1. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’.
VINCENZO ABBRUZZINO
LATINA
Più forte della legge dei
grandi numeri, il Latina conti­
nua ad alimentare la serie posi­
tiva: l’undicesimo risultato uti­
le consecutivo arriva ai danni
di un Bari costretto ad una for­
mazione rattoppata da un mix
di infortuni, squalifiche ed im­
pegni con le nazionali. A deci­
dere, come letteratura calcisti­
ca vuole, il gol di un ex, Ghez­
zal, che in nerazzurro finora
aveva fatto poco più che la
comparsa, salvo, contro i suoi
ex compagni, trovare il guizzo
e la coordinazione per la corre­
zione volante che all’11’ segna
il corso del confronto.
Difesa di ferro Il Latina è
questo, fa gol con il contagoc­
ce ma di prenderne proprio
non ne vuole sentire (4 reti in
10 giornate), ne sa qualcosa il
Bari che nonostante una ripre­
sa di generosa quanto sterile
pressione, ha motivo di recri­
minare soltanto per una tra­
versa colta da un piattone di
Lugo. Breda per l’occasione fa
violenza a sé stesso e propone
l’esterno Barraco nel ruolo di
mezzo sinistro in mediana nel
tentativo di incrementare il
numero delle conclusioni. Per
il resto Jonathas assume una
posizione arretrata, lasciando
le luci della ribalta a Ghezzal.
Il tutto funziona a meraviglia
nella prima mezz’ora poi i ne­
razzurri lasciano campo al Ba­
ri che, per essere sotto di un
gol, non è che faccia faville per
mettere pressione alla difesa
avversaria. Le cose migliora­
no, ma solo nel minutaggio
del possesso palla, nella ripre­
sa quando Alberti decide di
dare peso alla fase offensiva
con Marotta. Defendi dilapida
un gol fatto, Guarna salva
d’intuito e di bravura su Jef­
ferson, poi Polenta confonde il
calcio con un’arte marziale,
stende Crimi e lascia il campo
anzitempo. Per la difesa del
Latina è quasi un gioco neu­
tralizzare i tentativi del Bari,
salvo concedere a recupero in
corso un buon pallone a Ma­
rotta, esterno della rete. Sale
in Latina, scende il Bari.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
h
7
Jonathas il migliore
LATINA
Giocatore completo. Alla
corsa e alla potenza
aggiunge grande tecnica
4
I NUMERI
DELLA B
27
i punti delle
capolista: l’anno
scorso il
Sassuolo
comandava con
34, anche
Verona e
Livorno stavano
sopra quota 27
3
i campi
imbattuti:
caduto quello
del Modena,
restano inviolati
quelli di
Lanciano,
Empoli e Varese
1
partita senza
reti: nelle ultime
due giornate
non c’erano
stati 0­0. In
tutto sono 13: il
Brescia è a 3, il
Latina a 4
2
i mesi
trascorsi
dall’ultima
vittoria del
Trapani. Era il
14 settembre:
da allora non
vince il Novara,
la squadra più
in ritardo
9
le reti di
testa:
eguagliato il
record della
quarta giornata
CHE ALTALENA BISOLI SBAGLIA I CAMBI
Il Cesena rallenta:
non sa più vincere
Cittadella in salvo
CESENA
CITTADELLA
2
2
PRIMO TEMPO 1­1
MARCATORI Coly (Ci) al 4’, Volta (Ce) al 10’
p.t.; Camporese (Ce) al 2’, Perez (Ci) al 40’ s.t.
CESENA (4­2­3­1)
Coser 6; Consolini 7, Volta 7, Camporese 7,
Renzetti 6,5; De Feudis 6, Coppola 6,5; Defrel
6 (dal 31’ s.t. Garritano 6), Tabanelli 7, D’Ales­
sandro 7 (dal 39’ s.t. Ingegneri 4,5); Succi 5,5
(dal 24’ s.t. Granoche 5). PANCHINA Rossini,
Iglio, Almici, Alhassan, Capellini, Arrigoni. AL­
LENATORE Bisoli 5.
CITTADELLA (3­5­2)
Di Gennaro 6; Gasparetto 6, Coly 7, Pellizzer
6,5; Colombo 6, Pecorini 5,5 (dal 35’ s.t. Pe­
rez 6,5), Di Donato 6 (dall’11’ s.t. Busellato 6),
Paolucci 7, Alborno 6 (dal 17’ s.t. Minesso 6);
Di Roberto 6,5, Coralli 6,5. PANCHINA Piero­
bon, Sosa, Marino, Pugliese, De Leidi, Dumi­
tru. ALLENATORE Foscarini 6,5.
ARBITRO Aureliano di Bologna 5.
GUARDALINEE Vicinanza 5­Bellutti 5.
AMMONITI Gasparetto (Ci), Volta (Ce) e De­
frel (Ce) per gioco scorretto; Coppola (Ce) e
Alborno (Ci) per comportamento non regola­
mentare.
NOTE paganti 1.873, incasso di 14.073 euro;
abbonati 8.226, quota di 31.694,42 euro. Tiri
in porta 5­7 (con due traverse). Tiri fuori 2­5.
In fuorigioco 1­0. Angoli 5­3. Recuperi: p.t. 2’,
s.t. 4’.
ALESSANDRO BURIOLI
CESENA
Quarta partita senza vit­
toria per il Cesena, frenato dal­
la paura di vincere che Bisoli
trasmette, con il passare dei
minuti, alla sua squadra. Il tec­
nico prima toglie Succi e De­
frel, che non stavano giocando
la partita della vita ma che al­
meno tenevano su palla, a dif­
ferenza di Garritano e soprat­
tutto di Granoche. Quindi, do­
po la prima fiammata del Cit­
tadella della ripresa (38’: cross
sbagliato di Di Roberto che si
trasforma in tiro e va a schian­
tarsi contro la traversa), Bisoli
decide di passare alla difesa a
5, togliendo l’indemoniato
D’Alessandro per inserire un
semi­esordiente come Inge­
gneri, che alla prima azione
della sua partita sbaglia il con­
trollo in area e regala il pallone
del pareggio a Perez. Il Cesena
va in tilt e il Cittadella nel fina­
le crea più occasioni che negli
85 minuti precedenti: Coser
salva su Di Roberto (assist di
Coralli favorito da un’altra in­
certezza di Ingegneri) mentre
all’ultimo secondo è la traversa
a negare il gol all’ex Paolucci.
La partita Prima, il Cesena
aveva giocato una delle gare
più convincenti della stagione.
Subito in svantaggio (gol di
Coly, isolatissimo a centro
area sulla punizione di Di Ro­
berto, al 4’), i bianconeri, di­
sposti con il 4­2­3­1, prendono
in mano il match, iniziano a
comprimere il Cittadella nella
propria metà campo e pareg­
giano al 10’ con Volta, che sul­
la linea tocca il colpo di testa di
Tabanelli, destinato comun­
que in rete. Il Cittadella, per
sorpassare il Cesena si affida a
un’altra palla inattiva e a un al­
tro difensore centrale, Campo­
rese, che a inizio ripresa indi­
rizza sotto l’incrocio una puni­
zione di Renzetti. Il Cesena ha
il torto di non cercare il colpo
del k.o. Poi Bisoli inserisce In­
gegneri e fa harakiri, buttando
via 2 punti e regalando a Fo­
scarini un pareggio insperato
fino all’85’.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
h
7
Camporese il migliore
CESENA
Torna titolare dopo un
anno e mezzo di calvario:
un difensore ritrovato
IL RIBALTONE LA SQUADRA DI BOSCAGLIA VA SOTTO E POI VINCE
Il Trapani si sblocca
Novara, solo Rubino
Ora Aglietti rischia
TRAPANI
NOVARA
2
1
PRIMO TEMPO 0­1
MARCATORI Rubino (N) al 31’ p.t.; Mancosu
(T) al 15’, Basso (T) al 36’ s.t.
TRAPANI (4­4­2)
Nordi 6; Garufo 6, Pagliarulo 6,5, Martinelli
6,5, Rizzato 6; Pacilli 5,5 (dall’11’ s.t. Basso 7),
Pirrone 6,5, Ciaramitaro 6, Finocchio 6 (dal
25’ s.t. Vettraino 6); Gambino 6 (dal 30’ s.t.
Vitale s.v.), Mancosu 6,5. PANCHINA Marco­
ne, Daì, Priola, Madonia, Abate, Djuric.
ALLENATORE Boscaglia 6,5.
NOVARA (4­4­2)
Tomasig 6; Perticone 6, Nava 5,5 (dal 18’ s.t.
Vicari 5,5), Bastrini 6, Faragò 6; Lazzari 6,5,
Genevier 6 (dal 33’ s.t. Buzzegoli 5,5), Maria­
nini 6, Pesce 6; Rubino 6,5, Gonzalez 5 (dal 1’
s.t. Josipovic 5,5). PANCHINA Montipò, Kati­
dis, Comi, Pivkovski, Iemmello, Dondoni. AL­
LENATORE Aglietti 5,5.
ARBITRO La Penna di Roma 6,5.
GUARDALINEE Ciancaleoni 6­Santoro 6.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Pesce (N), Martinelli (T) e Pirrone
(T) per gioco scorretto; Lazzari (N) per com­
portamento non regolamentare.
NOTE paganti 2.049, incasso di 20.223,40
euro; abbonati 2.337, quota di 21.112,88 eu­
ro. Tiri in porta 3­1 . Tiri fuori 9­4. In fuorigio­
co 4­3. Angoli 6­1. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.
FRANCO CAMMARASANA
TRAPANI
Passa da momenti di an­
goscia ad una gioia inconteni­
bile il Trapani, che torna al suc­
cesso dopo 9 gare di astinenza
(4 pari e 5 sconfitte). Stavolta
la squadra di Boscaglia è stata
meno bella che in passato, ep­
pure è riuscita a mascherare al­
cune assenze importanti (Cac­
cetta, Nizzetto, Terlizzi e Iun­
co) ribaltando un Novara an­
dato in vantaggio con Rubino
(terzo gol in tre gare) e poi
sconfitto: la panchina di
Aglietti adesso è in pericolo.
Illusione Novara Il Trapani è
stato punito al primo errore. Al
31’ Pacilli perde palla e nel ten­
tativo di recuperare commette
fallo. Perfetta l’esecuzione di
Genevier per la testa di Rubino
che centra il bersaglio. Il gol
porta l’attaccante barese a sole
tre reti da Silvio Piola (86 cen­
tri con il Novara) ma non ba­
sterà per centrare un successo
che manca ormai da 10 turni.
Amara anche la domenica di
Aglietti. che avrebbe voluto fe­
steggiare diversamente le sue
200 panchine da professioni­
sta: in avanti, con Gonzalez
evanescente e Rubino incisivo
solo sul gol, la sua squadra è
stata ben poca cosa. In difesa si
è fatta sentire l’assenza di Ludi.
E alla fine il Novara ha pagato
caro le sue disattenzioni.
Basso torna e decide Poco da
addebitare per le due reti subi­
te a Tomasig, che l’ultima par­
tita l’aveva giocata proprio a
Trapani lo scorso maggio con
la Reggiana (2­2). Improvviso,
infatti, l’inserimento di Man­
cosu sul cross di Rizzato; po­
tente e angolato il destro vin­
cente di Simone Basso. Que­
st’ultimo, solo pochi minuti
nel derby di Palermo, tornava
a giocare al Provinciale dopo 7
mesi dalla rottura del tendine
d’Achille, evidentemente ben
ricucito. Da segnalare nel pri­
mo tempo, un minuto dopo il
gol di Rubino, la traversa col­
pita da Pirrone. Sembrava an­
cora una partita stregata per il
Trapani ed invece nel secondo
tempo è arrivato l’uno­due
vincente Mancosu­Basso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
h7
Basso il migliore
TRAPANI
Entra, spezza l’equilibrio
della partita. Gioca
ovunque e finalizza in gol
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
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appartenenza dell’immobile e il relativo indice di prestazione energetica
espresso in kWh/mqa o kWh/mca a
seconda della destinazione d’uso dell’edificio. Nel caso di immobili esenti
dall’indicazione, riportare la dicitura
“Immobile non soggetto all’obbligo di
certificazione energetica”.
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
23
SERIE B 14a GIORNATA
MODENA
CARPI
4
2
3
MODENA (3­5­2)
CARPI (4­4­1­1)
Simone Romagnoli, 23 anni, festeggiato dai compagni dopo il gol del 2­1 al Modena IPP
E’ gran derby Carpi
Il Modena s’inchina
La squadra di Vecchi va sotto, poi reagisce e fa tre gol
Prima sconfitta in casa per Novellino, che viene espulso
ANDREA TOSI
MODENA
Quasi 17 anni dopo l’ul­
timo successo, il Carpi torna
ad espugnare lo stadio mode­
nese nel derby del Secchia,
inedito in serie B. Allora, cor­
reva la stagione 1996­97, i gol
di Lunardon e Masitto spinse­
ro i biancorossi ai playoff della
vecchia C1; stavolta il rigore
di Sgrigna e i colpi di testa vin­
centi del gigante Romagnoli e
del piccolo Concas regalano
alla matricola emiliana la
quarta vittoria esterna insie­
me ad un +4 sulla zona
playout. Invece fa clamore il
primo tonfo interno del Mode­
na reduce da sei vittorie di fila
al Braglia, un k.o. aggravato
dall’espulsione di Novellino
per proteste a metà del primo
tempo con i padroni di casa
avanti 1­0. Così l’allenatore
gialloblù deve recitare il mea
culpa: «Ho ricevuto solo un ri­
chiamo da parte dell’arbitro
ma non dovevo farmi espelle­
re — sospira Novellino — ave­
vo visto la mia squadra decon­
centrata e se fossi rimasto in
panchina forse l’avrei potuta
scuotere evitando la sconfitta.
E’ vero: Monzon non avrebbe
mai abbandonato il ring, per­
ciò mi scuso con tutti. E’ anda­
ta male, il Carpi ha meritato di
vincere».
Modena confuso Il veloce
vantaggio, frutto di un tap­in
di Mazzarani, lesto a correg­
gere in rete una papera di Noc­
chi, toglie adrenalina al Mo­
dena che viene sovrastato dal­
l’iniziativa degli avversari. Ba­
bacar è sempre anticipato
dall’attento Poli, mentre gli
esterni fanno solo confu­
sione. Nel finale, sotto
1­3, il bomber senega­
lese accorcia su rigore
per una trattenuta di Letizia
ai suoi danni. Gli ultimi assalti
alla cieca non servono per co­
gliere un pari che sarebbe sta­
to immeritato.
h
MIGLIORE
7,5
Sgrigna
(Carpi)
Mette il piede in
tutti i gol ospiti.
Segna il rigore e
poi fa gli assist
per Romagnoli e
Concas
Carpi superiore Il gol regala­
to da Nocchi, all’esordio sta­
gionale, che non trattiene un
serie D
12 giornata
Correggese e Ancona
due vittorie col botto
a
Correggese, Ancona e Matera vincono
gli scontri al vertice: le prime due sono
in vetta, il Matera é ­2. In vetta anche
la Giana, imbattuta come Pianese e
Pistoiese (i toscani hanno fatto
l’aggancio), Ancona e San Cesareo
(che allunga). Anche la Pro Sesto è
prima con la Pro Piacenza, sconfitta
come il Piacenza. Tripletta per
Massimiliano Guidetti (Borgosesia).
GIRONE E
RISULTATI
PESCARA
TERNANA
PADOVA
BRESCIA
0­0
E’ stata l’unica
partita senza
reti della
giornata, con
due sole
occasioni (una
per parte) nel
secondo tempo
e pochissime
emozioni: una
gara molto
deludente
Nocchi 5,5; Letizia 6, Romagnoli 7, Poli 7, Ga­
gliolo 6,5; Concas 6,5, Porcari 6, Lollo 6, Di
Gaudio 6,5 (dal 29’ s.t. De Vitis 6); Sgrigna 7,5
(dal 40’ s.t. Pasciuti s.v.); Mbakogu 6,5 (dal 34’
s.t. Cani s.v.). PANCHINA Kovacsik, Liviero,
Fissore, Bertoni, Della Rocca, Inglese. ALLE­
NATORE Vecchi 6,5.
DAL NOSTRO INVIATO
S
Sabato sono
stati giocati due
anticipi: ecco
come sono
andati
Pinsoglio 6; Cionek 5,5, Gozzi 5,5, Manfrin
5,5; Calapai 4,5 (dal 24’ s.t. Rizzo 5), Bianchi 5
(dal 9’ s.t. Mangni 6), Salifu 6, Signori 5,5, Ga­
rofalo 5; Babacar 5,5, Mazzarani 5,5 (dal 31’
s.t. Bruno s.v.). PANCHINA Manfredini, Poten­
za, Nardini, Minarini, Dalla Bona, Belloni. AL­
LENATORE Novellino 5.
ARBITRO Cervellera di Taranto 5,5.
GUARDALINEE Di Francesco 6 ­ De Troia 6.
ESPULSI il tecnico Novellino (M) per proteste
al 22’ p.t.
AMMONITI Calapai (M), Concas (C), Signori
(M), Gagliolo (C), Letizia (C), Lollo (C) e Gozzi
(M) per gioco scorretto.
NOTE paganti 4.504, incasso di 53.909 euro;
abbonati 2.667, quota di 19.385 euro. Tiri in
porta 2­7. Tiri fuori 3­4. In fuorigioco 1­1. An­
goli 4­4. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.
S
Pescara da playoff
con la firma degli ex
Ternana, una beffa
LE GARE
DI SABATO
PRIMO TEMPO 1­2
MARCATORI Mazzarani (M) al 9’, Sgrigna (C)
su rigore al 37’, Romagnoli (C) al 39’ p.t.; Con­
cas (C) al 21’, Babacar (M) su rigore al 43’ s.t.
GIRONE A
innocuo cross di Calapai, puz­
za di turn­over sbagliato ma i
biancorossi reagiscono subito
e Cionek deve salvare sulla li­
nea un tiro di Concas. Il pari
non tarda ad arrivare: Di Gau­
dio filtra in area su velo di
Mbakogu e viene strattonato
da Calapai, il penalty è solare
e Sgrigna fa centro. Passano
due minuti, dal calcio d’ango­
lo Sgrigna calibra un preciso
centro per lo stacco aereo di
Romagnoli che ribalta il risul­
tato. Nella ripresa ancora dal­
la bandierina l’ex torinista in­
nesca l’incornata di Concas,
lasciato libero di colpire e
chiudere i conti. I tre squilli
fanno felice Vecchi che pri­
ma di questo derby gestiva
il peggiore attacco della
B insieme al Padova:
«Siamo stati bravi a
trovare i gol nei momen­
ti giusti — sorride il tecnico
del Carpi — in trasferta andia­
mo forte, però anche in casa
giochiamo bene: il problema è
che ci manca la concretezza
che abbiamo fuori».
S
REGGINA
PALERMO
0­2
Il Palermo è
salito in vetta
grazie alla
vittoria firmata
dalle reti dell’ex
Barreto e di
Milanovic.
Vibranti e
giustificate le
proteste della
Reggina
(espulso il
tecnico Castori)
per un fallo di
mano in area di
Andelkovic. Da
segnalare che
fuori dallo
stadio sono
stati sequestrati
una trentina tra
bastoni e sbarre
di ferro, oltre ad
alcune bottiglie,
che erano stati
nascosti in
un’aiuola:
imponente il
servizio d’ordine
(la partita era a
rischio) ma
nessun
incidente tra le
tifoserie
© RIPRODUZIONE RISERVATA
GIRONE B
RISULTATI
CLASSIFICA
RISULTATI
1­4
ALBESE­SESTRI LEVANTE
CARONNESE­VADO
1­1
CHIAVARI­DERTHONA
2­1
FOLGORE CARATESE­BORGOSESIA 0­4
GIANA­ASTI
2­1
NOVESE­CHIERI
0­1
PRO DRONERO­VALLE D'AOSTA 1­2
RAPALLOBOGLIASCO­LAVAGNESE 1­1
SANTHIA'­VERBANIA
0­0
Giana p. 26; Caronnese
e Vado 25; Borgosesia
22; RapalloBogliasco e
Chieri 20; Novese e
Chiavari 19; Lavagnese
15; Valle d’Aosta 14; Asti
13; Derthona 12;
Santhià, Sestri Levante
e Albese 11; Verbania 8;
Pro Dronero e Folgore
Caratese 7.
BORGOMANERO­CARAVAGGIO
CASTELLANA­GOZZANO
LECCO­MAPELLOBONATE
LEGNAGO­PRO PIACENZA
PIACENZA­INVERUNO
PONTISOLA­DARFO
PRO SESTO­OLGINATESE
SEREGNO­SAMBONIFACESE
SERIATE­ALZANO CENE
IN ASCESA IN GOL RAGUSA E MANIERO
PRIMO TEMPO 1­0
MARCATORI Ragusa (P) al 13’ p.t.; Avenatti
(T) al 18’, Maniero (P) al 43’ s.t.
PESCARA (3­4­3)
Belardi 7 (dal 15’ s.t. Pigliacelli 6); Zauri 5,5,
Cosic 6, Bocchetti 5,5; Balzano 6, Rizzo 6,5,
Brugman 6,5, Rossi 6,5; Cutolo 5,5 (dal 30’
s.t. Maniero 7), Mascara 6 (dal 44’ s.t. Ca­
puano s.v.), Ragusa 7. PANCHINA Frascato­
re, Vukusic, Fornito, Padovan, Marinaro,
Selasi. ALLENATORE Marino 6.
TERNANA (4­3­3)
Brignoli 6; Rispoli 6, Masi 6, Ferronetti 5,5,
Lauro 5,5; Carcuro 6 (dal 21’ s.t. Miglietta
5,5), Viola 5,5, Botta 5,5 (dal 1’ s.t. Zito 5,5);
Falletti 6 (dal 16’ s.t. Avenatti 6), Antenucci 6,
Ceravolo 6. PANCHINA Sala, Litteri, Nolè, Fa­
zio, Maiello, Meccariello. ALLENATORE To­
scano 6.
ARBITRO Manganiello di Pinerolo 5.
GUARDALINEE Avellano 6­ Carbone 6.
ESPULSI Viola (T) al 48’ s.t. per gioco scor­
retto.
AMMONITI Cosic (P), Rossi (P), Rizzo (P), Ri­
spoli (T), Ferronetti (T), Masi (T), Avenatti (T),
Zito (T), Miglietta (T) e Brugman (P) per gioco
scorretto; Cutolo (P) per proteste.
NOTE paganti 3.211, incasso di 22.463 euro;
abbonati 5.068, quota di 26.920 euro. Tiri in
porta 7­7. Tiri fuori 2­1. In fuorigioco 2­1. An­
goli 7­2. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.
ORLANDO D’ANGELO
PESCARA
Dieci punti in quattro
gare, e il Pescara torna a so­
gnare la zona play off dopo un
quarto di stagione passato a
guardarsi le spalle. La Terna­
na invece finisce punita dagli
ex: prima Ragusa, che costrin­
ge subito gli umbri a insegui­
re, e poi Maniero, che a pochi
minuti dal fischio finale can­
cella la buona reazione ospite
scaricando in rete un gol che
ha il sapore della vendetta.
Oltre al danno la beffa Una
punizione severa per Toscano,
alla quale si aggiunge la beffa
di dover tornare a casa con un
espulso (Viola) e sei ammoni­
ti (due erano diffidati: Masi e
Miglietta) dopo una partita
combattuta ma fondamental­
mente corretta. Dietro la lava­
gna l’arbitro Manganiello.
Marino invece ringrazia il trio
Belardi­Ragusa­Maniero: gli
ultimi due segnano gol pesan­
GIRONE C
CLASSIFICA
2­4 Pro Piacenza e Pro
1­0 Sesto p. 24; Inveruno,
Piacenza e Legnago 22;
2­1 Pontisola e Castellana
3­2 20; Caravaggio 19;
Olginatese 17; Lecco e
2­5 Seregno 16;
2­1 Sambonifacese 15;
Seriate 13;
1­0 MapelloBonate 12;
2­1 Gozzano e Darfo 9;
Borgomanero 7; Alzano
3­0 Cene 5.
2
1
ti (11 in tandem finora), il pri­
mo blinda la propria porta fi­
no a farsi male (problemi al­
l’inguine, lascia il campo dopo
un’ora). Nel primo tempo, Ra­
gusa sblocca dopo 13’ con un
sinistro ravvicinato, ma non
esulta mentre l’Adriatico
esplode. Tutto facile? Macché.
Reazione La Ternana esce
dal guscio bene e Belardi (23’)
è strepitoso su Masi che calcia
da un metro a botta sicura. Il
portiere si ripete al 40’ sul tac­
co di Antenucci. Nella ripresa
è ancora la squadra rossover­
de a premere forte sull’accele­
ratore. Nel giro di 8’ gli umbri
si vedono (giustamente) an­
nullare due gol, prima a Fal­
letti (per un fallo su Belardi),
poi a Rispoli, che ribadisce in
gol la punizione di Viola ma
viene colto in fuorigioco. Il
h7
Ragusa il migliore
PESCARA
A segno da quattro gare di
fila, firma il sesto centro
stagionale e corre per tre
pareggio comunque è nel­
l’aria. Neanche venti minuti e
il neo entrato Avenatti sporca
con il sinistro un cross di Zito e
firma finalmente pari, giusto
alla luce della reazione ospite.
L’asso Il Pescara sembra
non avere spunti per riportar­
si in vantaggio, ma Marino de­
ve ancora calare l’asso. A un
quarto d’ora dalla fine entra
l’altro ex, Maniero, che duetta
con Ragusa al limite e scarica
in porta il destro della vittoria
al 43’. L’incantesimo è rotto:
gli abruzzesi tornano a vince­
re in casa dopo 53 giorni di
astinenza. Maniero, che con
Toscano a Terni faceva pan­
china, esulta con tutta la forza
che ha, correndo verso la tri­
buna e indicando l’amico del
cuore, Ciro Immobile, ieri su­
gli spalti dell’Adriatico a tifare
i biancazzurri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
GOL E HIGHLIGHTS
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www.gazzetta.it
g
GIRONE D
RISULTATI
CLASSIFICA
RISULTATI
CLASSIFICA
2­1
BELLUNO­UNION RIPA
ESTE­DRO
3­1
FERSINA PERGINESE­SAN PAOLO 0­2
GIORGIONE­PORDENONE
0­0
MONFALCONE­MONTEBELLUNA 2­1
SANVITESE­SACILESE
0­1
TAMAI­MEZZOCORONA
1­1
TRIESTINA­MARANO
0­1
TRISSINO VALDAGNO­VITTORIO FALMEC 1­1
Pordenone e Marano p.
31; Este e Giorgione 22;
Sacilese 21; Belluno e
Montebelluna 20; San
Paolo 16; Triestina 15;
Mezzocorona 14;
Trissino Valdagno e Dro
13; Vittorio Falmec,
Sanvitese e Tamai 12;
Monfalcone 10; Union
Ripa 6; Fersina
Perginese 4.
ATLETICO MONTICHIARI­SANCOLOMBANO 1­2
CORREGGESE­THERMAL ABANO 1­0
FORCOLI­FIDENZA
0­1
FORMIGINE­RICCIONE
0­0
IMOLESE­CLODIENSE
1­0
LUCCHESE­PALAZZOLO
3­0
MASSESE­FORTIS JUVENTUS
0­1
MEZZOLARA­CASTELFRANCO
2­1
ROMAGNA CENTRO­CAMAIORE 3­1
Correggese p. 31;
Lucchese 28; Thermal
Abano, Fortis Juventus e
Romagna Centro 25;
Mezzolara 21; Massese
19; Formigine e Imolese
16; Castelfranco e
Clodiense 15;
Sancolombano 14;
Riccione (­1) 11;
Palazzolo 10; Atletico
Montichiari (­1) e Fidenza
9; Camaiore 8; Forcoli 2.
PROSSIMO TURNO DOMENICA 24 NOVEMBRE ore 14.30
PROSSIMO TURNO DOMENICA 24 NOVEMBRE ore 14.30
PROSSIMO TURNO DOMENICA 24 NOVEMBRE ore 14.30
PROSSIMO TURNO DOMENICA 24 NOVEMBRE ore 14.30
Asti­Pro Dronero; Borgosesia­Santhià; Chieri­
RapalloBogliasco; Derthona­Giana; Lavagnese­Folgore
Caratese; Sestri Levante­Novese; Vado­Chiavari; Valle
d’Aosta­Albese; Verbania­Caronnese.
Alzano Cene­Legnago; Caravaggio­Lecco; Darfo­
Seriate; Gozzano­Seregno; Inveruno­Borgomanero;
Olginatese­Castellana; Pontisola­Piacenza; Pro
Piacenza­Pro Sesto; Sambonifacese­MapelloBonate.
Dro­Montebelluna; Giorgione­Tamai; Marano­Este;
Mezzocorona­Fersina Perginese; Pordenone­Belluno;
Sacilese­Trissino Valdagno; San Paolo­Monfalcone;
Union Ripa­Sanvitese; Vittorio Falmec­Triestina.
Camaiore­Imolese; Castelfranco­Forcoli; Fidenza­Formigine;
Fortis Juventus­Correggese; Mezzolara­Lucchese; Palazzolo­
Romagna Centro; Riccione­Massese; Sancolombano­
Clodiense; Thermal Abano­Atletico Montichiari.
GIRONE F
GIRONE G
GIRONE H
GIRONE I
CLASSIFICA
RISULTATI
Pistoiese e Pianese p.
26; Arezzo e Foligno 25;
Colligiana 21;
Bastia 19; Ostia Mare,
Montemurlo e Scandicci
17; Trestina 15;
Gualdo C., Sansepolcro
e Spoleto 13;
Narnese 11;
Flaminia,
Deruta e Fiesolecaldine
10; Pontevecchio 4.
CELANO­CIVITANOVESE
FANO­AGNONESE
FERMANA­MATELICA
GIULIANOVA­AMITERNINA S.
ISERNIA­VIS PESARO
MACERATESE­JESINA
RECANATESE­BOJANO
SULMONA­ANCONA
TERMOLI­RENATO CURI
CLASSIFICA
RISULTATI
CLASSIFICA
RISULTATI
CLASSIFICA
2­1 Marcianise* p. 24;
Matera* 22; Monospolis*
3­1 20; Brindisi (­1) e
2­2 Taranto* 19; Turris 18;
Francavilla* 17;
3­2 Manfredonia 16; Hyria 15;
2­1 Mariano Keller 14;
Gelbison 13; Gladiator (­1)
0­0 e Bisceglie 12; Puteolana
1­2 (­2) e Grottaglie 10; San
Severo 9; Metapontino 8.
1­1 (* devono ancora
riposare).
RISULTATI
CLASSIFICA
1­0
AGROPOLI­VIBONESE
AKRAGAS­CITTA' DI MESSINA
1­0
CAVESE­NOTO
3­3
0­0
DUE TORRI­LICATA
HINTERREGGIO­ORLANDINA
1­0
POMIGLIANO­BATTIPAGLIESE
2­1
RENDE­GIOIESE
0­1
SAVOIA­RAGUSA
6­1
TORRECUSO­COMPR. MONTALTO 1­1
Savoia p. 33;
Akragas 30; Cavese 24;
Gioiese 21;
Compr. Montalto 20;
Torrecuso 19;
Hinterreggio e Noto 18;
Battipagliese, Due Torri
e Agropoli 16;
Pomigliano e Orlandina
15; Città di Messina 12;
Licata (­1) 9;
Ragusa e Rende 5;
Vibonese 4.
2­0 Ancona (­1) p. 27;
Termoli 24; Maceratese
1­0
23; Sulmona 22;
0­1 Giulianova e Matelica
1­1 20; Civitanovese e Vis
Pesaro 19; Jesina 18;
1­1 Celano 16; Amiternina S.
3­1 15; Fano 14; Fermana
6­0 13; Recanatese 12;
Agnonese 8; Isernia (­1)
0­3 7; Renato Curi 6; Bojano
2­2 (­1) 3.
2­1 San Cesareo p. 26; Lupa
ANZIOLAVINIO­OLBIA
Roma 24; Terracina,
ARZACHENA­ASTREA
1­2
Isola Liri e Olbia 22;
CYNTHIA­SORA
1­0 Budoni 20; Fondi 19;
ISOLA LIRI­LUPA ROMA
1­0 Santa Maria Mole 18;
Astrea 17; Cynthia (­1)
LATTE DOLCE­BUDONI
0­3 15; Sora (­1) 13; Latte
SAN CESAREO­FONDI
0­0 Dolce, Anziolavinio e
SANTA MARIA MOLE­PALESTRINA 1­1 Arzachena 12;
Palestrina, Selargius e
SELARGIUS­PORTO TORRES
3­3 Maccarese 11; Porto
TERRACINA­MACCARESE
5­1 Torres 6.
BRINDISI­MARIANO KELLER
FRANCAVILLA­MONOSPOLIS
GLADIATOR­MARCIANISE
GROTTAGLIE­METAPONTINO
MATERA­TARANTO
PUTEOLANA­HYRIA
SAN SEVERO­MANFREDONIA
TURRIS­BISCEGLIE
ha riposato GELBISON
PROSSIMO TURNO DOMENICA 24 NOVEMBRE ore 14.30
PROSSIMO TURNO DOMENICA 24 NOVEMBRE ore 14.30
PROSSIMO TURNO DOMENICA 24 NOVEMBRE ore 14.30
PROSSIMO TURNO DOMENICA 24 NOVEMBRE ore 14.30
PROSSIMO TURNO DOMENICA 24 NOVEMBRE ore 14.30
Fiesolecaldine­Pistoiese; Flaminia­Colligiana; Foligno­Bastia;
Montemurlo­Narnese; Pianese­Scandicci; Pontevecchio­Ostia
Mare; Sansepolcro­Gualdo C.; Spoleto­Deruta; Trestina­Arezzo.
Agnonese­Celano; Amiternina S.­Fermana; Ancona­Giulianova (sabato
23, ore 14.30); Bojano­Fano; Jesina­Isernia; Maceratese­Recanatese;
Matelica­Civitanovese; Renato Curi­Sulmona; Vis Pesaro­Termoli.
Astrea­Anziolavinio; Budoni­Santa Maria Mole; Fondi­Selargius; Latte
Dolce­Isola Liri; Lupa Roma­San Cesareo; Maccarese­Cynthia; Olbia­
Terracina; Palestrina­Arzachena; Sora­Porto Torres.
Bisceglie­Brindisi; Hyria­Grottaglie; Manfredonia­Puteolana;
Marcianise­Gelbison; Mariano Keller­San Severo; Metapontino­
Gladiator; Taranto­Monospolis; Turris­Francavilla; riposa Matera.
Battipagliese­Agropoli; Città di Messina­Torrecuso; Compr.
Montalto­Cavese; Due Torri­Rende; Gioiese­Savoia; Licata­
Pomigliano; Noto­Orlandina; Ragusa­Hinterreggio; Vibonese­Akragas.
AREZZO­FIESOLECALDINE
BASTIA­PIANESE
COLLIGIANA­MONTEMURLO
GUALDO C.­FOLIGNO
NARNESE­SANSEPOLCRO
OSTIA MARE­DERUTA
PISTOIESE­PONTEVECCHIO
SCANDICCI­SPOLETO
TRESTINA­FLAMINIA
4­0
1­1
2­2
1­1
1­1
0­0
5­0
2­0
2­0
24
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
FORMULA 1 GP STATI UNITI
il Film
Sutil scatena
la... Safety Car
Un altro podio
tutto Renault
GROSJEAN, CHE PARTENZA
L’iridato scatta bene, Webber meno
Grosjean e Hamilton superano allo start la Red Bull di
Webber. E Alonso? Sorpreso da Perez, è subito 7° EPA
DENTRO LA SAFETY CAR
Sutil, il gran premio dura pochi secondi
Dura una manciata di secondi il GP di Sutil. Per permettere
la rimozione della Force India entra la Safety Car COLOMBO
POLE, GIRO VELOCE E GARA
La monotonia del campione: primo, sempre e comunque
Chiedetegli tutto, non di alzare il piede dal gas. All’ingegnere che via radio lo
supplica di rallentare e mettere al sicuro la gara, lui risponde col giro veloce IPP
STORICO SEB
CHE FIL...OTTO
Vettel cancella Schumi
Alonso si difende: 5°
Mercedes allunga a +14
Il 4 volte iridato della Red Bull centra l’8° trionfo consecutivo
Sul podio anche Grosjean e Webber. Hamilton chiude 4°
PINO ALLIEVI
AUSTIN (Stati Uniti)
Otto di fila. Il record. E
non si ferma qui. Sebastian
Vettel abbatte il primato di
successi consecutivi di Schu­
macher ed è pronto ad andare
oltre domenica a Interlagos,
dove si chiuderà uno dei mon­
diali più sofferti della Ferrari.
Perché se i trionfi di Vettel e
della Red Bull motorizzata Re­
nault sono la normalità e quasi
la noia, sconcerta il modo in
cui Maranello sta chiudendo
la stagione con una macchina
che ansima persino al con­
fronto con la Sauber e che, da
tempo immemorabile, non
compie più un passo avanti.
Crisi L’obiettivo delle ultime
due gare doveva essere il se­
condo posto tra i costruttori,
in lotta con la Mercedes. Un
traguardo di ripiego da sotta­
cere, non da sbandierare ai
quattro venti come se fosse un
successo. E invece nel penulti­
mo appuntamento in Texas la
rossa ha sacrificato altri 4 pun­
ti e ora è terza a 15 lunghezze
dai tedeschi. Un grande Alon­
so non è bastato per stare da­
vanti a Hamilton, che guida
notoriamente una monoposto
che soffre di scarsa aderenza
non meno della Ferrari.
Illusione Il 5° posto di Fer­
nando è tuttavia il meglio che
si potesse raggiungere con
questa F138 plafonata, inca­
pace di graffiare. Alonso alla
fine ha chiarito: «Battere la
Sconcertante
finale di annata
per Maranello:
Fernando lotta
con Hulkenberg!
Mercedes è un traguardo am­
bizioso, perché loro sono più
veloci di noi». E quindi faccia­
mo finta di nulla e pensiamo
con ottimismo alla prossima
stagione, per non soffermarci
troppo su un 2013 che ha solo
illuso sia Alonso sia i tifosi. Un
Alonso, va detto, che solo con
tutta la bravura repressa che
ha dentro — e una tattica az­
zeccata dal box — è riuscito a
resistere e a contrattaccare al
sorpasso di Hülkenberg all’ul­
timo passaggio. Hülkenberg
con la Sauber­Ferrari, non con
la Red Bull…
Noia Il GP degli Usa, a Mon­
diali già assegnati, ha fatto ve­
nir sonno dopo le prime battu­
te, quando si sono stabilizzate
le posizioni di vertice con Vet­
tel che come al solito non ha
sbagliato il via, a differenza
del compagno Webber. E Gro­
sjean che si è inserito tra i due
e c’è rimasto sino alla fine con
LE GARE NEL MONDIALE TURISMO SI IMPONGONO MENU E HUFF
Mortara, sempre più re di Macao: quinto sigillo
Marciello si ritira in F.3, vince l’inglese Lynn
ROBERTO CHINCHERO
MACAO
Edoardo Mortara si avvicina a Michael
Rutter, primatista di successi a Macao (8). Alle due
vittorie ottenute in F.3, ieri il pilota Audi ha aggiunto
la terza nella GT: il totale fa cinque. «Ci sarebbe
anche la sesta — ha puntualizzato Mortara – perché
mi sono imposto la scorsa settimana in una gara
ad inviti».
Costretto invece al ritiro Raffaele Marciello nella
gara di F.3. Il pilota della Ferrari Driver Academy,
già penalizzato da un contatto con un rivale a inizio
corsa, che ha danneggiato l’assetto della sua
vettura, ha poi sbattuto contro le barriere esterne
dell’ultima curva prima del rettilineo dei box,
la Lotus­Renault. Un altro
piazzamento per l’arrembante
francese, il solo che di recente
abbia tentato di dar fastidio a
Vettel. La Safety Car al primo
giro, per sgombrare la Force
India di Sutil tamponata da
Maldonado, non ha cambiato
le carte in tavola. La Ferrari
grazie alla strategia si è sba­
razzata al pit stop di Perez, che
al via aveva sopravanzato
Alonso. Poi Fernando ha fatto
il resto con un sorpasso peren­
torio a Hülkenberg. E Massa?
Sempre indietrissimo, handi­
cappato al 13° posto in griglia,
in difficoltà come al solito sul­
le piste scivolose che lui dete­
sta, incapace di rinvenire no­
nostante la tattica di due pit
stop. Si è piazzato 13°, nume­
ro che dice tutto. Anche Ro­
sberg scattava nelle retrovie
(12°) ma pur non facendo i
fuochi d’artificio ha portato a
casa un 9° posto che aiuta la
Mercedes nel Costruttori.
Una gara senza
emozioni e due
sorprese: Perez 7°
davanti a Bottas.
Kovalainen scialbo
Dominio Una gara pratica­
mente senza storia, con tutte
le posizioni ingessate e Vettel
davanti che ha sfiorato gli 11”
di vantaggio su Grosjean ma
poi ha pian piano ceduto non
solo per le gomme ma anche
per i freni, che a intermittenza
Edoardo Mortara, 26 anni, indica il 6 come le
vittorie che si attribuisce a Macao PELLEGRINI
quando mancavano 5 giri. Ha vinto l’inglese Alex
Lynn, pilota della vicentina Prema. A Macao anche
l’ultima tappa del Mondiale Turismo con i successi
di Alain Menu (Chevrolet) in gara­1 e Robert Huff
(Seat) nella seconda. A Gabriele Tarquini (Honda) è
bastato un 9° posto in gara­2 per mantenere il
secondo posto nella generale dietro Menu.
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LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
PODIO MONOPOLIZZATO
Domenica trionfale per la Renault
Il podio di Austin: da sinistra Romain Grosjean (2°), il vincitore Sebastian
Vettel e Mark Webber (3°): tutti e tre motorizzati dalla Renault REUTERS
«
Una delle migliori
gare di Grosjean,
ha protetto la sua
corsa, una gran
prestazione
ERIC BOULLIER
RESPONSABILE LOTUS
«
Sono fiero
di Sebastian
che continua a
infrangere record
E lui si diverte!
ilferrarista
FERNANDO ALONSO
«Gustiamoci
il momento
Ora voglio
il GP Brasile»
«Troppo lenti
Così addio
al 2° posto
costruttori»
«Ho sentito Michael, è felice per me»
Nuovo obiettivo: 13 vittorie stagionali
«Ma io sono orgoglioso di essere
il primo dei mortali in campionato»
4
DOMENICA
BRASILE
Australia
Melbourne
1. Raikkonen
Malesia
Sepang
1. Vettel
Cina
Shanghai
1. Alonso
Spagna
Montmelò
1. Alonso
Monaco
Montecarlo
1. Rosberg
Canada
Montreal
1. Vettel
Sebastian Vettel,
26 anni, ha vinto
quest’anno 12 GP
e il 4° titolo AP
gli davano problemi. È stato
bravo come al solito a control­
larsi e a controllare. I testa­co­
da alla fine per la gioia del
pubblico sono stati un allegro
sfogo liberatorio.
Sorprese Il GP degli altri ha
invece offerto due belle sor­
prese rappresentate da Perez
(7°) e Bottas (8°). Il primo, che
ha saputo nei giorni scorsi di
non rientrare più nei piani
McLaren, forse per lo shock ha
messo la testa a posto dispu­
tando una gran gara, senza le
solite sbavature e le inutili sca­
ramucce. Bottas, che è gestito
da quel Toto Wolff azionista
della Mercedes Motorsport,
ha ridato fiato e ottimismo a
una Williams bastonata per
tutto l’anno. Non solo è stato
brillante in qualifica, ma in ga­
ra ha saputo controllare bene
Rosberg che stava rinvenen­
do, guadagnando i primi punti
iridati. Un altro finlandese in
rampa di lancio? Chissà. Inve­
ce Kovalainen, che ha sostitui­
to Raikkonen sulla Lotus ha di­
sputato una corsa scialba. Non
ci si attendeva una gara da
protagonista, ma qualcosa di
più sì…
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RALLY DEL GALLES
LORENZO SUL 2015
Ogier senza rivali
«Honda, mai dire mai»
Il neo iridato Sebastien
Ogier ha regalato alla Volkswagen
anche la vittoria nel Rally del Gal­
les, ultima prova 2013. Al secondo
posto il compagno di squadra Jari­
Matti Latvala, distanziato di 21”8.
Terzo Thierry Neuville (Ford), che
si assicura il secondo posto nel
Mondiale.
Il vice presidente Hrc Naka­
moto non ha nascosto l’interesse
della Honda per Jorge Lorenzo:
«Parleremo con lui per il 2015».
L’obiettivo sarebbe creare un dre­
am team con Marquez. Il maiorchi­
no ha replicato: «Vorrei finire la mia
carriera alla Yamaha. Però mai dire
mai...».
4
DAL NOSTRO INVIATO
LUIGI PERNA
AUSTIN
La storia gli spalanca le porte e Sebastian Vet­
tel si accomoda. Solo al comando, come i campio­
nissimi. E’ il giorno in cui supera almeno in un pri­
mato Michael Schumacher, il re delle statistiche
della F.1, suo mito della fanciullezza. Quando Seb
era un bambino, Schumi lo premiava nelle gare sul
kartodromo di famiglia di Kerpen. Ora il padrone
del mondo è quel ragazzino prodigio, che ancora
ieri ha passeggiato sui rivali, conquistando l’ottava
vittoria di fila in una stagione. Domenica, in Brasi­
le, potrebbero essere 13 nello stesso anno, un altro
dei record di Schumi. «E’ difficile trovare le parole
giuste – dice quasi commosso –. Nei giorni scorsi
non ho voluto davvero rispondere alla domanda,
perché c’era la tensione della gara. Ma ora che è
successo davvero, è difficile realizzare che cosa ho
fatto, pensando a certi nomi, al passato e a ciò che
significa. Posso solo dire che è incredibile».
Che cosa pensa che le dirà Schumacher?
«Lui, come me, è uno sportivo. Non corriamo per
i record e certi suoi primati resteranno per sempre.
Comunque è felice per me. L’ha sempre dimostrato.
L’ho sentito al telefono due settimane fa e mi rac­
contava di come si stia divertendo con il figlio sui
kart e sia entusiasta della vita dopo la F.1. Il fatto di
averlo superato almeno in una cosa è eccezionale».
Germania
Nürburgring
1. Vettel
Ungheria
Budapest
1. Hamilton
Belgio
Spa
1. Vettel
Italia
Monza
1. Vettel
Singapore
Marina Bay
1. Vettel
Corea
Yeongam
1. Vettel
Giappone
Suzuka
1. Vettel
Abu Dhabi
Yas Marina
1. Vettel
Stati Uniti
Austin
1. Vettel
24
novembre
Brasile
Interlagos
I NUMERI
38
Vittorie
per Sebastian
Vettel
che è a sole 3
lunghezze da
Ayrton Senna
8
Triplette
pole­vittoria
giro veloce
per Vettel che
eguaglia Alain
Prost al 4°
posto di questa
classifica.
Davanti ha
Michael
Schumacher
(22)
Jim Clark (11) e
Juan Fangio (9)
DAL NOSTRO INVIATO
AUSTIN
Se lo sentiva. Il pericolo Fernando Alonso
l’aveva annusato da lontano. Quella casella di
partenza sul lato sporco della pista, con un rettili­
neo in salita subito dopo il via, poteva essere l’en­
nesimo macigno per la Ferrari. Lo spagnolo ave­
va ragione, perché le sue possibilità di scavalcare
Lewis Hamilton e la rivale Mercedes sono evapo­
rate proprio al semaforo, sotto il sole torrido del
Texas. Con Alonso che sullo scatto perdeva una
posizione da Perez, cosa rara per lui. «Penso che
se fossi stato più vicino a Hamilton avrei potuto
batterlo. Ma dovevamo avere qualche decimo in
più per qualificarci quinti, anziché sesti, e con il
nostro sistema di partenza mi sarei ritrovato ter­
zo o secondo. Il podio però era impossibile».
Collo ok Il resto è stata sofferenza. Non per il
dolore al collo e alla schiena ricordo del salto
sul cordolo nella gara di Abu Dhabi – quello
l’avrà sentito ieri sera in albergo – ma per la
necessità di remare indietro, in mezzo a Perez e
Bottas. Lo spagnolo, per cui tifavano anche gli
attori Antonio Banderas e Melanie Griffith, è
stato bravo ha dare uno strattone prima del­
l’unica sosta ai box. E al rientro, con gomme
dure, si è ritrovato davanti ai rivali, comincian­
do ad attaccare. Ha superato Hülkenberg per il
9°
G.Bretagna
Silverstone
1. Rosberg
India
Buddh
1. Vettel
Taccuino
25
ilvincitore
SEBASTIAN VETTEL
Bahrain
Sakhir
1. Vettel
CHRISTIAN HORNER
RESPONSABILE RED BULL
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Il rito dello Jägermeister: Seb beve davanti a Newey AFP
Non c’è il rischio di abituarsi ai successi?
«Ci pensavo l’altra notte facendo la doccia. E’ un
peccato che la gente pensi questo e non capisca lo
sforzo che c’è dietro a certi risultati. Il segreto? Ab­
biamo un’auto fenomenale e affidabile, ma so­
prattutto cervelli e persone che lavorano dietro le
quinte. Ogni gara è innanzitutto una sfida contro
noi stessi».
Non si annoia a stare sempre in testa?
«No, avevo abbastanza da fare... Ho sorriso,
quando mi sono ritrovato davanti alla prima cur­
va, ma poi c’è stata la safety car e il vantaggio sugli
inseguitori da amministrare. Gli ingegneri mi di­
cevano di tenere d’occhio il cambio e preservare le
gomme. Ho avuto due momenti di crisi con i freni
alla curva 12. Il nostro passo però è stato ancora
super». Mentre faceva di nuovo le sue ciambelle
sgommando con la Red Bull a bordo pista, ha
avuto un pensiero profondo. Via radio, ha
detto: «Sono senza parole ragazzi. Dob­
biamo ricordare questi giorni e goderceli,
perché non c’è la garanzia che li vivremo
ancora in futuro. Siamo una squadra incre­
dibile, sono orgoglioso di voi». Come se,
per un attimo, avesse preso coscienza che
stagioni magiche come questa a volte sono
irripetibili. «Già, l’anno prossimo è un’inco­
gnita. Non si sa chi dominerà con le nuove
regole. Perciò gustiamoci il momento. Lotte­
remo per essere ancora al vertice. Ma, prima,
mi aspetta ancora una gara in Brasile da vince­
re».
Podio
per Romain
Grosjean che
raggiunge Elio
De Angelis,
Alessandro
Nannini, Martin
Brundle, Peter
Collins, Eddie
Cheever
e Jean Behra
5
GP di fila
senza podi
per la Ferrari
e Alonso: ma la
rossa va a punti
da 66 gare
A cura di
Giovanni
Cortinovis
Antonio Banderas con Massa e Alonso COLOMBO
quinto posto, riportandosi a tiro di Hamilton,
ma all’ultimo giro ha dovuto ancora rispondere
a un contro sorpasso del tedesco.
Stanco «Sono secondo nel Mondiale, primo
dei mortali dietro alla Red Bull, con una mac­
china che non è la seconda più veloce del lotto.
Questo è motivo d’orgoglio. Però sono stanco,
mi sono preparato tanto per questa gara, dopo
essere stato a letto una settimana con il mal di
testa, e come sempre ho dovuto lottare sotto
stress. Volevamo ridurre il distacco in classifica
dalla Mercedes, ma eravamo troppo lenti e ora
anche la Lotus è vicina. Purtroppo non possia­
mo fare nulla. Bisogna essere realisti e dire che
forse anche il secondo posto fra i costruttori re­
sterà un sogno irrealizzabile».
Sipario Già, chiedere conferma al compagno
di squadra Felipe Massa, chiuso al via nel sand­
wich di Sutil e Vergne, poi incapace di risalire
dal 15° posto. «Ho sofferto tutto il fine settima­
na con la macchina. Non abbiamo capito per­
ché. Alla partenza sono finito indietro e poi ab­
biamo cambiato strategia, per tentare qualcosa
di diverso, ma inutilmente». Resta l’ultima gara
in Brasile. Con la voglia di calare in fretta il
sipario: «L’anno prossimo è una sfida per tutti
– conclude Alonso –. Bisognerà vedere come
nascono le nuove vetture turbo e quali si adat­
teranno meglio alle gomme. E se la Red Bull
all’inizio non dovesse trovarsi bene, come que­
st’anno, dopo poche gare le cambieranno».
lu.pe.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
26
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
FORMULA 1 GP STATI UNITI
Grosjean, una gara da applausi
Quanto è cresciuto il francese. Massa naufraga senza aderenza, ma ora arriva il suo Brasile
le pagelle
DI PINO ALLIEVI
Non si scompone
di fronte ai guai
9
h
Sebastian
Vettel
Si è ben guardato dal
parlare apertamente
dei guai avuti durante
la gara, ma alla fine
Sebastian Vettel è
riuscito ugualmente a
vincere, stabilendo con
8 vittorie consecutive un
primato che solo lui può
portare ancora più in là.
Bravo nel prendere il
largo in partenza,
bravissimo nel controllare
la situazione senza
scomporsi, allarmarsi AFP
8,5 Fernando Alonso 8 Romain Grosjean
8 Lewis Hamilton
6 Mark Webber
Che cosa poteva fare di più?
Niente. Non si è arreso ai limiti
della Ferrari, rimediando un quinto
posto che vale quanto una vittoria.
E qualcuno lo critica… COLOMBO
Bellissima corsa, il solo che abbia
tentato di infastidire Vettel,
mettendosi peraltro alle spalle una
delle due Red Bull. E’ cresciuto, è
maturo, non sbagli AFP
La Mercedes su questa pista non
doveva fare altro che mettersi alle
spalle la Ferrari. Hamilton c’è
riuscito, contenendo l’aggressività e
staccando Alonso nel finale LIVERANI
Brutta partenza, con la scusante
del lato sporco della pista. Poi il
vano inseguimento, soffertissimo, a
Grosjean. La Red Bull è imbattibile
con un solo pilota COLOMBO
8
7,5
7
7
6
5,5
5
5
Straordinario.
All’ultimo giro ha
provato a
ripassare
Alonso e solo
l’esperienza
dello spagnolo
gli ha negato il 5°
posto COLOMBO
Primi punti della
sua vita,
protagonista in
tutte e tre le
giornate del GP
degli Usa. Con
una Williams che
torna a sorridere
Nel momento in
cui la McLaren
l’ha messo a
piedi, il
messicano
disputa la sua
miglior gara in
F.1. Cresciuto
tardi LAPRESSE
Un guizzo finale
per afferrare il
10° posto, in un
week­end da
dimenticare,
in cui Perez è
stato molto
meglio di lui
Ha fatto un bel
sorpasso a Di
Resta, poi più
niente. E nel
finale ha dovuto
cedere a Button
un 10° posto
che pareva suo
Patisce molto
nelle qualifiche
ed è costretto a
partire indietro
(12°). Chiude
al 9° posto,
portando a casa
due punti
L’appuntamento è
a Interlagos per
un bel finale, dopo
una gara difficile,
nelle condizioni di
aderenza
precaria che
meno gradisce
COLOMBO
COLOMBO
LAPRESSE
COLOMBO
Poverino, dopo
una buona
qualifica è
naufragato: via
disastroso e
una probabile
«toccata» dopo.
Non è solo colpa
sua LIVERANI
Hülkenberg
Bottas
Perez
COLOMBO
Button
Ricciardo
Rosberg
4
classifiche
ARRIVO
GENERALE
TEMPO/DISTACCO
(PIT STOP)
POS. PILOTA
NAZ SCUDERIA
1.
VETTEL
GER Red Bull­Renault
2.
GROSJEAN
FRA Lotus­Renault
3.
WEBBER
AUS Red Bull­Renault
4.
HAMILTON
GB Mercedes
5.
ALONSO
SPA Ferrari
a 29"592 (1)
6.
HÜLKENBERG
GER Sauber­Ferrari
a 30"400 (1)
7.
PEREZ
MES McLaren­Mercedes
a 46"692 (1)
8.
BOTTAS
FIN Williams­Renault
a 54"509 (1)
9.
ROSBERG
GER Mercedes
in 1h39'17"148 (1)
media 186,374 km/h
10. BUTTON
GB McLaren­Mercedes
11.
a 6"284 (1)
a 8"396 (1)
a 27"358 (1)
a 59"141 (1)
a 1'17"278 (1)
AUS Toro Rosso­Ferrari
a 1’21”004 (1)
12. VERGNE
FRA Toro Rosso­Ferrari
a 1'24"574 (1)
13. MASSA
BRA Ferrari
a 1'26"914 (2)
14. GUTIERREZ
MES Sauber­Ferrari
a 1’31"707 (2)
15. KOVALAINEN
FIN Lotus­Renault
a 1'35"063 (2)
16. DI RESTA
GB Force India­Mercedes
a 1’36"853 (2)
17.
VEN Williams­Renault
a 1 giro (1)
FRA Marussia­Cosworth
a 1 giro (1)
RICCIARDO
MALDONADO
18. BIANCHI
19. VAN DER GARDE OLA Caterham­Renault
a 1 giro (1)
20. PIC
FRA Caterham­Renault
a 1 giro (1)
21. M.CHILTON
GB Marussia­Cosworth
a 2 giri (1)
RITIRATO: al 1° giro SUTIL (GER/Force India­Mercedes) incidente
DISTANZA GARA: 56 giri, per un totale di 308,405 km
GIRO PIÙ VELOCE: il 54° di VETTEL in 1’39”856, media
198,754 km/h
LEADER DELLA CORSA: dal 1° al 27° giro VETTEL; il 28° e
il 29° GROSJEAN; dal 30° all’arrivo VETTEL
NOTE: Safety Car dal 1° al 4° giro. Drive through per
M.CHILTON e PIC
PILOTI
POS. NOME
NAZ
1.
VETTEL (campione) GER
SPA
2. ALONSO
GB
3. HAMILTON
FIN
4. RAIKKONEN
AUS
5. WEBBER
GER
6. ROSBERG
FRA
7.
GROSJEAN
BRA
8. MASSA
GB
9. BUTTON
GB
10. DI RESTA
GER
11. HÜLKENBERG
MES
12. PEREZ
GER
13. SUTIL
AUS
14. RICCIARDO
FRA
15. VERGNE
MES
16. GUTIERREZ
FIN
17. BOTTAS
VEN
18. MALDONADO
FRA
19. BIANCHI
FRA
20. PIC
21. VAN DER GARDE OLA
GB
22. M.CHILTON
FIN
23. KOVALAINEN
COSTRUTTORI
1.
RED BULL (campione)
2. MERCEDES
3. FERRARI
4. LOTUS
5. MCLAREN
6. FORCE INDIA
7.
SAUBER
8. TORO ROSSO
9. WILLIAMS
10. MARUSSIA
11. CATERHAM
Massa
I NUMERI
PUNTI AUS MAL CIN BAH SPA MON CAN GB GER UNG BEL ITA
­
25 15 25 25
372 15 25 12 25 12 18 25
­
25 4 25 6 18 15 12 10 18 18
227 18
­
12 15 12 10 25 15
2
187 10 15 15 10
1
2
10 18 18
­
­
183 25 6 18 18 18
8
18
­
6 10 15 12 18 6
12 10 15
181
­
12
­
2
8 25 10 25 2
­
12
8
161
1
8
2
15
­
­
­
­
15
8
4
4
132
­
15
­
4
8
­
4
6
12
106 12 10 8
2
­
10
1
4
8
­
­
8
6
8
1
61
4
­
4
12
6
2
6
2
­
­
­
­
48
­
4
1
­
­
­
­
1
1
­
­
10
47
­
2
­
8
2
­
­
­
4
2
­
­
41
6
­
­
­
­
10
1
6
­
­
2
­
29
­
­
6
­
1
­
­
4
­
­
1
6
19
­
1
­
­
­
4
8
­
­
­
­
­
13
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
6
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
4
­
­
­
­
­
­
­
­
­
1
­
­
1
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
0
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
0
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
0
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
0
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
0
553
348
333
315
102
77
53
32
5
0
0
23
10
30
26
2
10
­
­
­
­
­
43
27
10
14
2
­
4
1
­
­
­
12
15
33
20
10
4
1
6
­
­
­
31
12
4
33
9
12
­
­
­
­
­
22
8
40
18
6
6
­
1
­
­
­
33
37
6
1
8
12
­
4
­
­
­
37
25
22
2
­
7
­
8
­
­
­
18
37
23
10
­
8
1
4
­
­
­
31
12
12
33
12
­
1
­
­
­
­
27
25
14
26
8
­
­
­
1
­
­
35
27
24
4
8
2
­
1
­
­
­
40
10
30
4
1
­
10
6
­
­
­
SIN COR GIA
25 25 25
18
8
12
10 10
­
15 18 10
­
­
18
12
6
4
­
15 15
8
2
1
6
4
2
­
­
­
2
12
8
4
1
­
1
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
6
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
IND ABU USA
25 25 25
­
10 10
8
6
12
6
­
­
­
18 15
18 15
2
15 12 18
12
4
­
­
­
1
4
8
­
­
­
8
10
2
6
2
1
­
1
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
4
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
­
25
22
26
15
10
1
2
­
­
­
­
25
26
12
21
10
6
­
1
­
­
­
25
16
10
33
5
­
12
­
­
­
­
43
4
13
25
2
­
14
­
­
­
­
43
21
14
12
2
9
­
­
­
­
­
40
14
10
18
7
­
8
­
4
­
­
17
Quinti posti
per Alonso
Di questi, 8 li ha
conquistati con
la Ferrari.
Questo è il suo
terzo 5° posto
dell’anno dopo
Ungheria
e Abu Dhabi
4
Gare fuori
dai punti
per Massa
nel 2013
Prima di ieri,
quest’anno
Felipe non era
riuscito a
entrare nei
primi 10 in
Bahrain, a
Montecarlo e in
Germania
Kovalainen
GIRI VELOCI
1. Vettel 1’39”856 (54°)
2. Grosjean 1’40”445 (52°)
3. Bottas 1’40”492 (54°)
4. Webber 1’40”591 (52°)
5. Hamilton 1’40”818 (50°)
6. Hülkenberg 1’40”952 (54°)
7. Kovalainen 1’41”028 (52°)
8. Rosberg 1’41”133 (51°)
9. Di Resta 1’41”148 (54°)
10. Alonso 1’41”186 (52°)
11. Massa 1’41”209 (53 °)
12. Button 1’41”285 (50°)
13. Vergne 1’41”320 (52°)
14. Gutierrez 1’41”401 (51°)
15. Perez 1’41”830 (47°)
16. Ricciardo 1’42”119 (45°)
17. Maldonado 1’43”058 (42°)
18. Bianchi 1’43”419 (45°)
19. M.Chilton 1’43”775 (48°)
20. Van der Garde 1’43”933
(45°)
21. Pic 1’43”968 (48°)
di g.cor.
Sebastian Vettel, 26 anni AP
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
27
CICLISMO LA MAGLIA ROSA «A RIDE FOR LIFE»
Nibali: «Sì, questo Giro mi fa gola»
Il siciliano e una tentazione: «Bello, disegnato bene, certo che ci penso. Ma l’obiettivo è il Tour»
DAL NOSTRO INVIATO
CIRO SCOGNAMIGLIO
twitter@cirogazzetta
OTTOBIANO (Pavia)
La domanda è buttata lì
con sapienza: «Vincenzo, lo
sappiamo che punterai sul
Tour nel 2014, ma non è che
cambi idea e ti vedremo anche
al Giro?». E il sorriso, a Vin­
cenzo (Nibali, naturalmente),
si allarga subito. «Il program­
ma non è stato ancora deciso –
ha detto la maglia rosa in cari­
ca al microfono di Gazzetta.it
—. Il prossimo Giro fa un po’
gola, sì. È bello. È disegnato
bene. Si può anche pensare,
magari, di esserci. Ma il punto
fermo rimane comunque il
Tour. Adesso cominceremo a
parlarne con l’Astana, a met­
tere carne al fuoco, con il ca­
lendario davanti e stileremo
un primo programma».
Giornata speciale Il siciliano
ieri è stato uno dei protagoni­
sti più attesi e graditi di «Ride
for Life», la due giorni benefi­
ca che ha visto i campioni di
ciclismo e motociclismo (Poz­
zato, Viviani, Melandri, Dovi­
zioso e tanti altri) sfidarsi in
sella a moto, bici, pit­bike e
kart sulla pista di Ottobiano
(Pavia) davanti a tanta gente
rimasta fino al tardo pomerig­
gio di ieri, quando la manife­
stazione si è conclusa sotto le
luci artificiali. L’anima del­
l’iniziativa è stata ancora una
volta Marina Romoli, l’ex az­
zurra costretta sulla sedia a
rotelle dopo il terribile inci­
dente in allenamento di tre
anni fa. «E’ bello vedere tutte
queste persone che credono in
quello che sto e che stiamo fa­
cendo – ha detto la marchigia­
na, la cui Onlus raccoglie fon­
di per la ricerca (l’anno scor­
so, da questo week­end, arri­
varono 30.000 euro) —. Il
sogno è quello che un giorno
ci sia una cura per le lesioni
spinali, che nessuno debba
più vivere l’incubo della para­
lisi». «Marina è davvero una
grande lottatrice – la confer­
ma di Nibali —. Un esempio
per tutti, è un piacere essere
qui e anche un dovere, cioè
l’aiutare una giusta causa».
OGGI A FIRENZE
A Bartali
la medaglia
di «Giusto»
(f.cal.) I famigliari di Gino
Bartali ­ i figli Andrea, Luigi e
Biancamaria — riceveranno oggi a
Firenze (sinagoga di via Farini,
ore 10.30) la medaglia di «Giusto
fra le nazioni» per l’opera a
favore degli ebrei durante la 2a
Guerra Mondiale che è valsa a
Bartali l’ingresso nello Yad
Vashem di Gerusalemme.
CROSS, FALASCHI IN ROSA
A Brugherio (Monza Brianza)
successo di Bryan Falaschi (Selle
Italia­Guerciotti) nella 3a tappa del
Giro d’Italia di ciclocross davanti
a Marco Ponta e Gioele Bertolini;
il favorito Franzoi s’è ritirato per
guasto meccanico. Falaschi è
anche la nuova maglia rosa.
CON BASSO Centinaia di
cicloturisti a Jesolo (Ve) per la
«Pedalata con il campione Ivan
Basso», 90 km lungo gli argini del
Piave. Con il due volte re del Giro,
c’erano anche Giovanni Lombardi,
Riccardo Magrini e Stefano
Zanatta.
Pensieri Nibali s’è intratte­
nuto con tutti: fan, addetti ai
lavori, compagni vecchi
(Agnoli, Aru) e nuovi (Scar­
poni). È apparso di buonumo­
re già all’arrivo, quando riflet­
teva ad alta voce sul fatto che
nella provincia pavese avesse
girato diversi film Adriano Ce­
lentano, e si è reso protagoni­
sta di un divertentissimo man­
cato «cambio» con Alex Dovi­
zioso nella staffetta, una delle
prove del programma dedica­
ta ad Andrea Antonelli, il pilo­
ta della Supersport morto in
gara a luglio a Mosca. Ma in
effetti, anche se può non sem­
brare, è già tempo di stringere
per Nibali: nel senso che il si­
ciliano riceverà oggi un altro
premio, a Parma, e poi rag­
giungerà i compagni dell’Asta­
Vincenzo Nibali, 29 anni, manca il cambio con il pilota della MotoGP
Andrea Dovizioso, 27, ieri alla kermesse benefica Ride for Life BETTINI
na a Montecatini Terme per il
primo incontro della stagione
(con il d.s. Martinelli si era già
incontrato faccia a faccia
qualche giorno fa). Sarà la
prima vera occasione per par­
lare più dettagliatamente di
programmi: detto che dal 9 di­
cembre pedalerà al caldo di
Calpe (Spagna), con dei test
in pista al velodromo di Valen­
cia, è già stabilito che il debut­
to agonistico di Nibali avverrà
ancora al Tour de San Luis in
Argentina (20­26 gennaio) e
che il siciliano disputerà il Du­
bai Tour, la nuova corsa di Rcs
Sport, dal 5 all’8 febbraio. Di
sicuro a Montecatini si discu­
terà del resto. E cioè anche di
quella (fantastica) tentazione
chiamata Giro d’Italia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA KERMESSE BENEFICA
Il trofeo Antonelli
a Paolini­Salvini
Tante le gare che hanno
animato Ride for Life. Parte
“motoristica”: nel motocross
(fuoristradisti) ha vinto Davide
Guarneri su Alex Lupino;
velocisti: Edgardo Borella su
Ivan Lazzarini (8° Dovizioso).
Pitbike: successo di Alex
Lupino. Kart: prima la squadra
di Melandri, Lupino, Pozzato e
Nibali. Prove ciclistiche: nello
scratch primo Scarponi su
Fontana. Alla coppia Luca
Paolini­Alex Salvini il Trofeo
Antonelli (staffetta ciclista­
motociclista in bici).
28
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
BASKET SERIE A: LA SESTA GIORNATA
h
l’Analisi
I VOTI
DI LUCA CHIABOTTI
Le squadre
vere si vedono
fuori casa
Non esiste una squadra
vincente che non sia grande
anche fuori casa. I fortini
casalinghi sono
fondamentali ma una
squadra si valuta davvero
quando ha tutto contro. Per
questo i successi di Brindisi
e Bologna lasciano il segno
sul campionato, non solo
perché il calendario di Enel e
Granarolo è stato tosto. Per
lo stesso motivo aspettiamo
a definire conclusi i
problemi di Sassari, che ha
faticato a Pesaro vincendo
solo perché molto più forte,
o eleggere Cantù
decisamente tra le favorite,
vista la sberla presa a
Cremona, o parlare delle
meraviglie senesi, perché
sono i soli con Varese ad
aver giocato 4 volte in casa.
Milano, con la neopromossa
Pistoia, diventerà stasera la
seconda squadra alla quarta
trasferta in 6 giornate: il suo
bilancio fuori è 1-2, avendo
perso sul campo delle
capoliste, e per la sua
credibilità, più che per la
classifica, ha bisogno di un
successo a Venezia. Come la
scorsa domenica, l’impatto
di Simone Fontecchio, 18
anni a dicembre, su
Langford ci aveva esaltato,
stavolta è Matteo Imbrò la
chiave dello strepitoso
ultimo quarto della Virtus a
Roma. Luca Bechi, passata
una gara a inseguire, ha
dato la squadra in mano ai
due ragazzi con risultati,
anche numerici, strepitosi: in
una partita vinta di 8 punti, i
quintetti con Matteo e
Simone hanno vinto
rispettivamente di 21 e 23.
Merito loro e di un
allenatore che non ha paura
di rischiare mentre tanti
colleghi si parano le spalle
vincendo e perdendo con gli
stranieri. L’associazione
giocatori vuole tornare
all’assalto per avere più
italiani in campo. Dopo anni
di lotte per i nostri giocatori,
crediamo sia più importante
dare a un allenatore la
sicurezza di non rischiare il
posto di lavoro se dà fiducia
a italiani giovani piuttosto
che imporli con la forza.
Pensiamo che solo i tifosi di
Roma ieri si siano rattristati,
tutta Italia era con Matteo e
Simone. E con Bechi.
81
89
ROMA
BOLOGNA
Matteo Imbrò,
19 anni, è il
capitano della
Granarolo
(31­18, 48­41; 67­55)
ACEA ROMA: Taylor 11 (2/6, 1/6), Goss 15
(6/9, 1/2), Baron 13 (1/1, 3/6), Jones 7 (1/4,
0/2), Mbakwe 23 (6/7); Hosley 12 (3/6,
2/4), D’Ercole (0/2 da tre), Moraschini
(0/2, 0/1), Eziukwu (0/2). N.e.: Reali, To­
nolli, Righetti. All.: Dalmonte.
S
MBAKWE
7,5
Migliore gara
stagionale,
immarcabile,
buono in difesa:
23 punti, 11
rimbalzi, 37 di
valutazione,
peccato per i 5
liberi sbagliati
CIAMCAST
GRANAROLO BOLOGNA: Ware 12 (4/7,
0/3), Hardy 21 (6/9, 3/3), Gaddefors 12
(4/5), Motum 4 (2/4, 0/4), King 2 (1/4); Wal­
sh 19 (4/5, 2/4), Jordan 8 (3/7), Imbrò 8
(2/4 da tre), Fontecchio 3 (0/1, 1/1), Lan­
di. N.e.: Gazzotti, Bianconi. All.: Bechi.
SQUADRA
MONTEPASCHI SIENA
ENEL BRINDISI
GRANAROLO BOLOGNA
CANTÙ
BANCO SARDEGNA SASSARI
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO
ACEA ROMA
SIDIGAS AVELLINO
CIMBERIO VARESE
GRISSIN BON REGGIO EMILIA
MONTEGRANARO
VANOLI CREMONA
PASTA REGGIA CASERTA
UMANA VENEZIA
TESI GROUP PISTOIA
PESARO
NOTE ­ T.l.: Rom 22/30, Bol 17/21. Rimb.:
Rom 29 (Mbakwe 11), Bol 37 (Motum,
Walsh 6). Ass.: Rom 19 (Taylor, Goss 8),
Bol 8 (Imbrò 3). F. tecn.: Goss 5’39”
(18­9). F. ant.: Goss 37’42” (75­81). Pro­
gr.: 5’ 14­9, 15’ 40­31, 25’ 59­49, 35’ 70­
73. Spettatori 2.410.
MARIO CANFORA
ROMA
S
WALSH 7,5
Mai una giocata
sotto tono,
sempre un
pericolo per la
difesa di Roma:
nell’ultimo quarto
segna 7 punti e
dà anche una
grande mano a
rimbalzo
S
HOSLEY 5
Le cifre
ingannano. Non
parte neanche
in quintetto,
l’atteggiamento
nei suoi 17’ è
negativo,
sembra non
leghi con coach
e compagni
S
JORDAN 5,5
Per tre quarti è
stato da 4,
invece nel finale
ha mostrato
quella cattiveria
che la squadra
si attende da
lui, ma alla fine
la sufficienza
ancora non c’è
Solidità La Granarolo rin­
grazia, quindi. E Luca Bechi
con sincerità ammette che non
si è vista una bella Bologna.
SIDIGAS AVELLINO­PASTA REGGIA CASERTA
MONTEPASCHI SIENA­MONTEGRANARO
GRISSIN BON REGGIO E.­TESI GROUP PISTOIA
VANOLI CREMONA­CANTÙ
PESARO­BANCO SARDEGNA SASSARI
CIMBERIO VARESE­ENEL BRINDISI
ACEA ROMA­GRANAROLO BOLOGNA
UMANA VENEZIA­EA7 MILANO
76­70
84­73
67­56
98­91
77­82
71­85
81­89
OGGI
CLASSIFICA
ARBITRI: Sahin, Borgioni, Biggi.
Non scherza mica, Bolo­
gna. L’aria della testa della
classifica piace sempre più, lo
si vede dalle facce dei giocato­
ri. Per nulla spente e rassegna­
te anche quando il baratro si
avvicinava, ed era più sempli­
ce mollare del tutto invece che
pensare a una rimonta contro
una Roma brava per 30’, pur
con i soliti alti e bassi, a tenere
in pugno una gara per nulla
semplice. Già, tutto parte pro­
prio dalla fine della terza fra­
zione: 67­55, sembra una sera­
ta in totale controllo. Nono­
stante, invece, dall’altra parte
le facce di alcuni giocatori
(Hosley in primis) non appaio­
no rassicuranti. E se non lotti,
non ti butti a terra, non ci sei
mentalmente, il conto lo pa­
ghi. Qui, si presenta con la fir­
ma di Imbrò, che con triple e
autorità dà il la alla rimontona
dell’altra Virtus: 13­0 di break
(67­68, canestro di Jordan) in
tre giri esatti di lancette e buo­
nanotte ai suonatori. Reazione
romana? Macchè, l’Acea si
squaglia alla prima vera spal­
lata, senza lottare, imbrigliata
dalle difese bolognesi. Questo,
nonostante un sontuoso
Mbawke (tenuto stranamente
in panchina proprio all’inizio
dell’ultima frazione) da dop­
pia doppia (23 punti e 11 rim­
balzi, con l’aggiunta di 10 falli
subiti e 37 di valutazione). «Io
ci metto la faccia, ma vorrei
che ci sia senso di responsabi­
lità da parte di tutti — raccon­
ta un turbato Luca Dalmonte
—: non è possibile vedere la
squadra così, non si può anda­
re nel panico in questo modo.
Non bisogna mai modificare
l’atteggiamento, per me il sen­
so di responsabilità è questo».
RISULTATI
PT G
10 6
10 6
10 6
8 6
8 6
6 5
6 6
6 6
6 6
6 6
4 6
4 6
4 6
2 5
2 6
2 6
V
5
5
5
4
4
3
3
3
3
3
2
2
2
1
1
1
Le prime 8 ai playoff, l’ultima in LNP Gold.
PROSSIMO TURNO
Domenica 24 novembre, ore 18.15
MONTEGRANARO­CIMBERIO VARESE (23/11)
CANTÙ­MONTEPASCHI SIENA (20.30)
BANCO SARDEGNA SASSARI­SIDIGAS AVELLINO
EA7 MILANO­GRISSIN BON REGGIO EMILIA
PASTA REGGIA CASERTA­ENEL BRINDISI
VANOLI CREMONA­ACEA ROMA
GRANAROLO BOLOGNA­UMANA VENEZIA
TESI GROUP PISTOIA­PESARO
Walsh e Imbrò
Bologna travolgente
nell’ultimo quarto
Roma tocca il +16, poi subisce un 34­14 nei 10’ finali
Decisivi i giovani della Granarolo, non basta Mbakwe
4
I NUMERI
+20
di Bologna
con Imbrò
al posto di Ware
dal 28’ (63­51)
al +8 finale. Con
Fontecchio al
posto di Hardy
invece +14, dal
66­53 al 29’ al
70­71 quando è
uscito al 37’
«Per tre quarti di gara abbiamo
giocato male, poi è migliorata
la solidità e usando anche un
po’ di tattica siamo riusciti a
rientrare. Dobbiamo però
prendere proprio queste vitto­
rie per capire che c’è tanto da
lavorare. Siamo primi, felici.
Ora però sarebbe il caso che,
invece di osannare questa
squadra, si cominci a vederla
un po’ a fari spenti». Di sicuro,
dopo aver battuto Milano e
Roma la Granarolo ha ora ca­
pito che col trio Ware­Hardy­
Walsh si può fare bene. Lo stes­
so trio che nei primi 20’ ha te­
nuto a galla una squadra dai
tanti problemi sotto canestro
(Jordan sprecava tanto, King
non si è visto mai) e dall’infini­
tà di palle perse (11 dopo i pri­
mi due quarti). Se vogliamo, il
­7 dell’intervallo lungo è quel­
lo che ha dato fiducia ai bian­
coneri, sotto pure di 16 (48­32
al 17’) prima delle iniziative
personali dei singoli. Ma so­
prattutto prima degli ultimi
dieci minuti. Dove il parziale è
stato di 34­14 (!), con Walsh
(super anche stavolta, concre­
to e utile) Hardy e i baby Imbrò
e Fontecchio a giganteggiare.
Finisce tra i fischi del palazzet­
to, per una tifoseria che ha an­
cora impressa negli occhi la
(irripetibile) stagione scorsa.
Ma oggi la musica è cambiata.
Gazzetta.it
GLI HIGHLIGHTS
DI TUTTE LE PARTITE
SUL NOSTRO SITO
Su gazzetta.it sono
online i video con gli highlights
di tutte le partite di Serie A, a
cui si aggiungeranno stasera
quelli di Venezia­Milano, oltre
alla cronaca di tutte le gare.
Sul sito è anche possibile
vedere di nuovo Avellino­
Caserta, trasmessa sabato in
esclusiva su gazzetta.it.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PER MONTEGRANARO RECUPERO TARDIVO
IN VOLATA SI FA MALE PECILE
Siena taglia English
Fatica solo alla fine
Pesaro: prima vittoria A Reggio Emilia basta
fuori casa per Sassari la difesa: Pistoia k.o.
SIENA
84
MONTEGRANARO
73
(30­15, 46­30; 61­55)
MONTEPASCHI SIENA: Green 9 (2/4,
1/2), Hackett 14 (6/10, 0/3), Carter 14
(1/1, 3/7), Hunter 9 (4/8), Ress 6 (2/3
da 3); Viggiano 17 (4/6, 3/6), Ortner 6
(2/4), Cournooh, Rochestie 9 (4/5, 0/4).
N.e.: Udom, Cappelletti. All.Crespi.
MONTEGRANARO: Mayo 18 (7/14, 0/1),
Cinciarini 14 (1/9, 3/4), Collins 13 (5/10,
1/2), Sakic 10 (4/7, 0/2), Campani 0
(0/1); Skeen 8 (4/7, 0/2), Lauwers, Mitro­
vic (0/2 da 3), Mazzola 5 (1/4, 1/3), Tessito­
re 5 (1/1, 1/3). N.e.: Quaglia. All. Recalcati.
ARBITRI: Lanzarini, Aronne, Rossi.
NOTE – T.l.: Sie 11/14, Mon 9/11. Rimb.: Sie
31 (Hackett, Ortner8), Mon 40 (Mazzola
13). Ass.: Sie 13 (Hackett 4), Mon 8 (Mayo
3). Progr.: 5’ 13­7, 15’ 37­21, 25’ 51­39, 35’
70­63. F. tecn.: Hackett 22’ 33’’ (48­34).
Ant.: Mayo 24’ 13’’ (50­37). Usc. 5 f.: Col­
lins 39’46’’ (82­73). Spett. 4308.
SIENA Dopo la vittoria di Malaga in Euro­
lega, Siena prosegue nella striscia posi­
tiva anche se contro Montegranaro deve
sudare un po’ nel finale, dopo aver domi­
nato nel primo quarto. Sancito intanto
l’addio a English, ufficialmente tagliato.
«Ha avuto un problema di adattamento —
ha detto coach Crespi — e la cosa ha fre­
nato il percorso per quanto lo riguarda.
Un sostituto? Sono cose che competo­
no alla società, io lavoro con quelli che
ho». Siena vince grazie ad un ottimo ini­
zio, di grande intensità difensiva e di pre­
cisione al tiro. Montegranaro ha rincorso
con volontà fino in fondo, ma nel finale ha
pagato la minore qualità. «Partita deci­
sa nei primi 10’ — ha spiegato Recalcati —
però abbiamo reagito e gli ultimi 30’ sono
la fotografia di quello che voglio».
Alessandro Lorenzini
P
1
1
1
2
2
2
3
3
3
3
4
4
4
4
5
5
PESARO
77
SASSARI
82
(19­24, 44­42; 60­62)
PESARO: Turner 16 (5/8, 2/7), Young
14 (5/12, 0/2), Musso 8 (1/4, 2/6), Amici
4 (1/2), Anosike 12 (6/10); Pecile 7 (3/6,
0/1), Trasolini 16 (5/6, 2/4), Terenzi. N.e.
Panzieri, Bartolucci. All.: Dell’Agnello.
BANCO DI SARDEGNA SASSARI: M.
Green 9 (0/1, 3/7), D. Diener 21 (7/9,
1/5), Thomas 11 (4/5, 1/2), C. Green 10
(2/2, 2/8), Johnson 7 (3/9, 0/2); De Vec­
chi 2 (1/1), T. Diener 6 (0/2, 2/4), Vanuzzo 9
(1/1, 2/4), B. Sacchetti 7 (1/1, 1/3), Fernan­
dez. N.e. Tessitori. All.: R. Sacchetti.
ARBITRI: Lamonica, Mattioli, Morelli.
NOTE ­ T.l.: Pes 7/12, Sas 8/10. Rim.: Pes
37 (Anosike 13), Sas 31 (Johnson 7). Ass.:
Pes 9 (Turner 3), Sas 11 (M. Green e T.
Diener 4). Progr.: 5’ 8­19, 15’ 28­35, 25’
51­55, 35’ 71­70. Spett.: 3.595.
PESARO Sassari coglie il suo primo suc­
cesso esterno. Pesaro, al quinto stop fi­
lato, ha recuperato anche margini impor­
tanti (al 7’ era 8­22), ma è arrivata con il
fiato corto. «E’ la seconda partita di fila
che perdiamo per poca lucidità. I ragaz­
zi sono stati encomiabili contro una big, il
fatto è che qualcuno ha giocato più minu­
ti di quelli che dovrebbe. Il rammarico è
enorme», ha sottolineato Sandro Del­
l’Agnello che nei minuti decisivi ha perso
anche Pecile, sanguinante al volto. Sas­
sari ha rischiato, Pesaro era ancora a ­3
a una manciata di secondi dal termine. Ci
ha pensato un super Drake Diener a si­
stemare le cose. «Se una squadra di ta­
lento non gioca con aggressività menta­
le, rischia di perdere con formazioni più
deboli – ha commentato Meo Sacchetti
­. Voglio che ci sia più intensità. Abbiamo
vinto per la differenza tecnica, la possibi­
lità di ruotare più uomini».
Camilla Cataldo
BASSE PERCENTUALI GRISSIN BON ANCHE +20
REGGIO EMILIA
67
PISTOIA
56
(19­11, 35­23, 51­35)
GRISSIN BON REGGIO EMILIA: Cin­
ciarini 11 (3/6, 0/1), Karl 10 (4/7, 0/2), Whi­
te 12 (6/14, 0/2), Silins 8 (1/3, 2/5), Brun­
ner 11 (4/5, 1/2); Filloy 10 (0/1, 2/4), Antonutti
5 (1/1, 1/5), Bell (0/2, 0/3), Cervi (0/1), Frassi­
neti. N.e. Pini e Mussini. All. Menetti
TESI GROUP PISTOIA: Wanamaker 11
(4/8, 0/1), Cortese 14 (1/1, 4/8), Daniel
2 (1/3), Johnson 8 (3/9, 0/1), Washin­
gton 12 (3/8, 1/5); Gibson 8 (1/5, 2/6),
Meini (0/1, 0/2), Galanda (0/2, 0/2). N.e.:
Evotti, Bozzetto. All. Moretti
ARBITRI: Taurino, Chiari e Ranaudo
NOTE – T.l.: RE 11/19, Pis 9/10. Rim.: RE
42 (Karl 10), Pis 43 (Washington 10). Ass.:
RE 10 (Cinciarini 5), Pis 9 (Washington 3).
Progr: 5’ 6­5, 15’ 25­18, 25’ 45­32, 35’ 59­
45. Spet.: 3246 per 51641 euro.
REGGIO EMILIA Basta la difesa. La Gris­
sin Bon si rifugia in quella che è la sua
«coperta di Linus» e piega Pistoia con­
cedendo ai toscani solo 56 punti. I pa­
droni di casa restano avanti per tutta la
partita, arrivano fino al più 20 (43­23 in
apertura di ripresa), litigano con il cane­
stro (solo il 39% al tiro) ma quando la pal­
la scotta, si rifugiano nella loro difesa.
«Abbiamo vinto una partita di sofferenza
e sacrificio — confessa Menetti — grazie
ad una grandissima applicazione difensi­
va. Siamo stati tosti e solidi, anche se
non scintillanti».Pistoia, con un ottimo
Cortese, era risalita fino al meno 7 (59­
52) a poco più di 3’ minuti dal termine se­
gnando poi solo 4 punti. «Abbiamo inizia­
to bene — chiosava Moretti—, con ener­
gia e solidità. Poi, nel secondo quarto,
abbiamo perso troppi palloni in sequen­
za che hanno dato l’abbrivio a Reggio. In
più, l’attacco è stato troppo asfittico».
Daniele Barilli
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
Brindisi mette la quarta
A Varese dà spettacolo
I pugliesi restano in testa: già all’intervallo erano a +20
sull’asse Dyson­Aminu. Frates: «Chiediamo scusa a tutti»
PAOLO BARTEZZAGHI
VARESE
sa attenta, aggressiva, organiz­
zata. Attacco bilanciato, dove il
talento si armonizza con l’ese­
cuzione. Ed è premiato da per­
centuali altissime. Dopo 16 mi­
nuti, Brindisi ha segnato già 45
punti con 7 su 11 da 3. A metà
partita è avanti di 20 con il 67
per cento da due e 13 assist.
Jerome Dyson ha in mano una
squadra dove chiunque porta
punti, rimbalzi, assist e difesa.
Lo scorso anno il play è stato il
miglior marcatore in Israele. Al
suo fianco, c’era Frank Hassell,
ora a Varese. Qui non è emerso
per le doti da realizzatore, ma
per l’abilità di mettere la palla
in mano ai compagni con i tem­
pi e i modi giusti (7 assist). Fin
dalla prima azione, quando sul
pick and roll centrale, ispira la
prima schiacciata di Alade
Aminu. Proprio su quest’azio­
ne, Varese ha pagato per tutta
la partita. La squadra di Frates
ha subito rincorso soprattutto
come atteggiamento.
Non c’è da stupirsi nel ve­
dere Brindisi prima in classifi­
ca con una sola sconfitta (con­
tro Roma). Soprattutto dopo i
primi due quarti a Varese. La
squadra di Piero Bucchi ha co­
struito la quarta vittoria conse­
cutiva grazie allo spettacolo of­
ferto nei primi due quarti. Dife­
Scuse «Dobbiamo chiedere
scusa tutti, io per primo — dice
Frates — questa non è la nostra
faccia il coraggio. La prestazio­
ne tecnica va in secondo piano.
Dobbiamo cospargerci il capo
di cenere. Siamo stati timorosi,
scuotendo la testa a ogni erro­
re». E gli errori sono stati tanti.
71
85
VARESE
BRINDISI
(18­27, 29­49; 51­67)
CIMBERIO VARESE: Clark 4 (2/3, 0/6),
Rush 2 (1/1, 0/4), Ere 20 (4/9, 2/8), Polona­
ra 5 (0/3, 0/3), Hassell 21 (7/10); Scekic,
Sakota 17 (0/4, 5/9), De Nicolao 2 (0/1 da
3). N.e.: Testa, Balanzoni, Mei. All.: Fra­
tes.
ENEL BRINDISI: Dyson 11 (4/9, 0/2), For­
menti 6 (0/1, 2/2), Lewis 10 (3/4, 1/7), Ja­
mes 11 (1/3, 3/4), Aminu 12 (6/12); Todic 17
(6/7, 1/2), Bulleri 9 (3/3, 1/1), Zerini (0/1 da
3), Campbell 9 (3/3). N.e.: Morciano,
Leggio. All.: Bucchi.
ARBITRI: Baldini, Paternicò, Paglialunga.
NOTE ­ T.l.: Var 22/28, Bri 9/12. Rimb.:
Var 36 (Hassell 10), Bri 31 (Aminu, James
8). Ass.: Var 11 (Clark, De Nicolao 3), Bri
18 (Dyson 7). Progr.: 5’ 4­13, 15’ 21­42,
25’ 42­52, 35’ 63­77. Antisportivo: Cam­
pbell 32’45” (56­73). Nessun uscito per
5 falli. Spett. 4200 per 52.941 euro.
DAL NOSTRO INVIATO
Alla eccellente circolazione
della palla di Brindisi, Varese
ha opposto un attacco macchi­
noso e impreciso. A parte le tri­
ple di Sakota e la buona reatti­
vità di Hassell, è rimasto il solo
Ere che ha fin esagerato nel
cercare di risolvere i problemi
da solo. Questa la performance
da tre dei tiratori: Clark 0/6,
Rush 0/4, Ere 2/8, Polonara
0/3. Mentre Brindisi è senza
Snaer, Coleman non si nemme­
no cambiato. «Ha provato in
mattinata — dice Frates — ma
non riusciva neanche a tirare.
Farà un’altra visita». Sarà deci­
siva. La caviglia infortunata fi­
nora è risultata a posto. Se gli
esami non facessero emergere
dei problemi, il taglio è certo.
Anche se i problemi di Varese
non si riducono all’assenza
della guardia titolare.
Collaborazione «Una buona
gara, credo — dice con mode­
stia Bucchi — complimenti ai
ragazzi per la personalità. Vin­
cere dà consapevolezza e fidu­
cia. Sono soddisfatto di vedere
5 giocatori in doppia cifra, vuol
dire che c’è collaborazione.
Qualche ingenuità c’è e qual­
che palla persa ci sta, è nel Dna
di un gruppo giovane che ha
genio e sregolatezza». Nel ter­
zo quarto, segnati solo 3 punti
in 5 minuti, Brindisi si è ritro­
vata avanti «solo» di 9 punti
dopo averne accumulati 21 nel
secondo parziale. «Lì — dice
Frates — abbiamo sbagliato
qualche tiro aperto che avreb­
be potuto cambiare l’inerzia».
Abituato allo splendore della
scorsa stagione, il pubblico ac­
coglie la prima sconfitta casa­
linga in campionato con fischi
e cori contro. L’applauso più
bello della serata l’ha riservato
a Joe Isaac, l’ex tecnico entrato
nella Hall of Fame di Varese.
Jerome Dyson, 26: ha 17 punti di media col 65% da 2 e il 41% da 3 CIAM
© RIPRODUZIONE RISERVATA
TIRO A SEGNO VANOLI LA SQUADRA DI GRESTA FA 64 PUNTI NEL 1° TEMPO, MA NEL FINALE LA SALVA SPRALJA. JACKSON MVP
Rimonta sfiorata, Cantù perde la vetta
Cremona la ubriaca di canestri
CREMONA­CANTU’
98­91
(33­24, 64­45, 82­71)
VANOLI CREMONA: Woodside 7 (0/2, 2/2),
Rich 19 (5/10, 1/3), Jackson 25 (6/8, 3/10),
Kalve 7 (2/2, 1/3), Kelly 8 (4/8); Tripkovic
11 (0/1, 3/5), Spralja 15 (4/5, 1/2), Ndoja 6
(1/1 da 3). N.e.: Conti, Marchetti, Ariaz­
zi, Basola. All.: Gresta.
PALLACANESTRO CANTU’: Ragland 8
(0/4, 2/5), Jenkins 26 (14/4, 5/13), Aradori
14 (3/4, 2/3), Leunen 5 (1/2, 1/4), Cusin 6
(3/7); Uter 15 (7/9, 0/1), Abass 2 (1/1), Jo­
nes 2 (1/2), Rullo 3 (1/2 da 3), Gentile 10
(2/2, 2/4). All.: Sacripanti.
ARBITRI: Martolini, Filippini, Terreni.
NOTE – T.l.: Cre 20/23, Can 8/8. Rimb:
Cre 29 (Ndoja 8), Can 32 (Cusin 7).
Ass.: Cre 14 (Woodside 8), Can 17 (Ara­
dori 5). Progr.: 5’ 17­11, 15’ 48­35, 25’
75­53, 35’ 87­85. Tecnico Cusin
(24’51”), Aradori (39’27”). Spett. 3.000.
mo in ritardo su ogni pick and
roll — commenta coach Sacri­
panti —. In mattinata ho av­
vertito stanchezza mentale e
l’approccio energico di Cremo­
na ci ha sorpreso».
DAL NOSTRO INVIATO
DAVIDE ROMANI
CREMONA
Dai 60 punti in 40’ di Pi­
stoia ai 64 nei primi 20’ contro
Cantù. Di ritorno dalla Toscana
Cremona ha fatto tappa da Ni­
colò Campriani. Al PalaRadi la
squadra di Gresta vince con lo
show del tiro a segno: 75% da 3
nel 1° quarto (6/8) sceso al
65% (11/17) alla pausa lunga.
E da due viaggia costante al
69% (11/16). Partita chiusa?
Neanche per sogno, anche se
Cantù va al riposo sul ­19 come
un pugile ferito che resta in
piedi usando le corde. «Erava­
Jarrius Jackson, 28 anni CIAM
Rimonta Sotto 64­45 dopo i
primi due quarti Cantù cambia
faccia. Alterna la zona con il
pressing a tutto campo, e dalla
panchina trova tanta energia
dai vari Gentile, Rullo, Abass e
Uter. E a 5’ dalla fine Jenkins
mette a segno una giocata da 3
punti che porta Cantù a ­2, 87­
85. «Abbiamo giocato una par­
tita perfetta per 33’. Ma parto
dal negativo: abbiamo sbaglia­
to ad attaccare la zona. E final­
mente Jarrius Jackson è stato
straordinario in attacco come
lo è in difesa», gongola coach
Gresta. Per due volte Cantù
sbaglia il canestro del sorpasso
e nel finale paga la stanchezza:
«Se entrava uno di quei due tiri
– conclude Sacripanti – sta­
remmo parlando di un’altra
partita. Ma questo non toglie
nulla alla grande prova di Cre­
mona». Spaventata da quegli
errori Cremona infiocchetta il
secondo successo in campiona­
to con 5 punti di fila di Spralja.
«Bello vincere una gara tirata.
Così dimostriamo che non sap­
piamo solo vincere con ampi
margini. La rimonta di Bolo­
gna è acqua passata». E Gresta
chiude con un rammarico:
«Con Chase non perdevo con
Bologna e a Pistoia: saremmo
la rivelazione del campionato”.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
POSTICIPO ALLE 20.30
Venezia con
Markovski
contro Milano
(m.c.) Umana al
completo questa sera per il
posticipo con l’AE7 Milano (ore
20.30, arb. Seghetti, Vicino,
Quacci) con l’esordio di Zare
Markovski sulla panchina
granata. Secondo posticipo
consecutivo al lunedì sera per
la Reyer, Taliercio verso
l’esaurito. «Superfluo dire che
Milano è una squadra costruita
per vincere lo scudetto», ha
sottolineato il tecnico
macedone che ha sostituito
mercoledì Andrea Mazzon,
«concretezza e atletismo sono
le sue qualità principali, che
esprime su entrambe le metà
del parquet. Il nostro compito
sarà di limitare queste sue
peculiarità». Milano è al
completo: «A Venezia
giocheremo la quarta trasferta
nelle prime sei gare. Sull’onda
del successo su Strasburgo
speriamo di dare continuità di
rendimento alla nostra
stagione contro un avversario
difficile e in un ambiente molto
caloroso»
NBA BARGNANI 16
Contro Rose
Indiana perde
l’imbattibilità
Il ritorno di Derrick Rose
dopo una gara di assenza per
curare il tendine permette a
Chicago di stoppare Indiana,
che era l’unica imbattuta dopo
una partenza da 9­0. Andrea
Bargnani gioca una partita da
16 punti (4/7, 1/4) e 9 rimbalzi in
28’ ma New York perde con
Atlanta la 5a di fila in casa e il
Madison Square Garden
chiede la testa di Woodson.
RISULTATI Charlotte­Miami 81­
97 (Walker 22; James 30),
Orlando­Dallas 100­108 (Afflalo
25; Ellis 19), Washington­
Cleveland 96­103 dts (Beal 28;
Irving 41), New York­Atlanta 90­
110 (Anthony 23; Teague 16),
Chicago­Indiana 110­94 (Deng
23; Hibbert 14), Houston­
Denver 122­111 (Howard 25;
Lawson 28), Minnesota­Boston
106­88 (Love 23; Bradley 27),
New Orleans­Philadelphia 135­
98 (Anderson 26; Morris 20),
Milwaukee­Oklahoma City 79­92
(Mayo 22; Westbrook 26),
Golden State­Utah 102­88 (),
L.A. Clippers­Brooklyn 110­103
(Griffin 20; Plumlee e Blatche
19), Toronto­Portland 110­118 dts
(Gay 30; Aldridge e Lillard 25).
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LNP GOLD BARCELLONA, BIELLA, VEROLI, TRENTO AL COMANDO CON I BRESCIANI
DONNE A—1
Trapani ferma la capolista Brescia: cinque in testa
Ragusa domina
Mahoney 31
Lucca vince
Settima giornata LNP
Gold.
TRAPANI­BRESCIA 81­76 D.T.S.
(10­13, 32­31, 53­51, 66­66)
TRAPANI: Renzi 17 (7/11, 0/2), Lowery 12
(3/5, 1/6), Baldassarre 13 (3/10), Parker
17 (6/12, 0/2), Ferrero 12 (2/3, 1/ 4). Bos­
si (0/1, 0/1), Rizzitiello 8 (1/2, 2/3), Ianes
2 (1/1). N.e. Tabbi e Bartoli. All. Lardo.
CENTRALE LATTE BRESCIA: Slay 4 (0/7,
0/6), Procacci, Rinaldi 12 (4/7), Fultz 13
(4/8, 1/7), Giddens 17 (3/6, 3/4). Bushati
5 (0/2, 1/4), Loschi 2 (1/2, 0/2), Di Bella
12 (1/1, 2/9), Cuccarolo 11 (4/4), Ma­
spero (0/2 da 3). All. Martelossi. (f.c.)
FORLI’­ CAPO D’ORLANDO: 71­79
(9­20, 28­36, 41­54)
CREDITO ROMAGNA IMOLA: Ferguson
21 (3/16, 4/11), Saccaggi 1 (0/2, 0/2),
Crow 12 (3/10, 2/7), Sergio 2 (1/3, 0/3),
Cain 18 (7/14); Basile 10 (3/5, 1/1), Rava­
ioli (0/1 da3), Eliantonio 7 (2/4 da 3),
Gualtieri. N.e.: Battistini. All.: Galli.
UPEA CAPO D’ORLANDO: Mays 31
(10/12, 3/9), Soragna 9 (2/3, 1/1), Portan­
nese 8 (1/2, 0/4), Archie 14 (5/8, 1/2), Ni­
cevic 14 (5/11); G. Basile 3 (1/2 da 3),
Laquintana (0/1 da 3), Benevelli (0/1),
Cefarelli (0/1). All.: Pozzecco. (e.p.)
BIELLA­CASALE 79­52
(19­13, 35­23; 51­43)
ANGELICO BIELLA: Laganà 5 (0/4, 0/1),
Raspino 17 (3/4, 2/4), De Vico (0/1), Hol­
lis 4 (1/7, 0/2), Infante 15 (6/8, 1/2); Lom­
bardi 2 (0/1, 0/1), Chillo 7 (3/4, 0/1), Vo­
skuil 19 (1/3, 3/6), Berti 8 (3/3, 0/2),
Murta 2. All.: Corbani
NOVIPIU’ CASALE: Dillard 13 (4/7, 0/3),
Casini 10 (2/2, 2/5), Jackson 9 (2/8, 0/1),
Bruttini 2 (1/6), Martinoni 13 (5/11); Fall 2
(1/1), Amato (0/1, 0/3), Giovara 2 (1/5),
Cutolo 1 (0/4, 0/2), Di Prampero (0/1).
All.: Griccioli. (gap)
IMOLA ­ TRENTO 67­69
(16­14, 32­36, 43­53)
AGET IMOLA: Passera 6 (1/5), Young 4
(1/6, 0/4), Niles 17 (6/12, 0/2), Dordei 14
(3/6, 2/3), Poletti 15 (6/9); Mancin 8
(4/5), Turel (0/1, 0/1), Maccaferri 3 (1/1
da 3). All.: Esposito.
TRENTO: Forray 15 (4/7, 1/4), Triche 7
(2/7, 0/3), Elder 21 (7/13, 2/6), Pascolo 3
(0/3), Lechthaler 8 (3/4); Baldi Rossi 13
(4/6, 1/2), Spanghero 2 (1/2, 0/4), Fiori­
to (0/1 da 3). All: Buscaglia. (p.b.)
NAPOLI­TORINO 80­90
(20­27, 38­43; 65­67)
EXPERT NAPOLI: Black 12 (2/5, 2/4),
Malaventura 13 (4/5, 1/4), Weaver 18
(3/7, 2/6), Valentini 15 (5/6, 1/3), Brkic 15
(2/4, 0/2); Montano (0/1), Ceron 5 (1/2,
1/4), Allegretti 2 (1/1). All.: Cavina.
MANITAL TORINO: Chessa 4 (2/4, 0/3),
Gergati 15 (5/10, 0/2), Evangelisti 26
(5/8, 4/5), Amoroso 15 (6/10, 1/3),
Wojciechowski 19 (6/8, 2/3); Stojkov 2
(0/1), Sandri 4 (2/3, 0/1), Baldasso 5
(1/1, 1/2). All.: Pillastrini. (l.ba.)
VEROLI­VERONA 73­61
(20­15, 40­28; 58­43)
ZEPPIERI VEROLI: Tomassini 10 (1/1,
0/4), Sanders 7 (2/6, 1/1), Casella 13 (1/1,
3/8), Samuels 13 (4/9, 1/1), Cittadini 14
(7/8), Rossi 5 (1/3, 0/2), Blizzard 7 (1/4,
0/3), Carenza 4 (1/4), Giammò, All. Ra­
mondino.
TEZENIS VERONA: Smith (0/2 da 3),
Taylor 20 (6/9, 2/4), Carraretto 4 (2/4),
Callahan 8 (4/5, 0/2), Da Ros 6 (3/6, 0/2),
Grande (0/2 ), Reati 9 (3/6 da 3), Bo­
scagin 12 (2/2, 2/3), Gandini 2 (1/4, 0/2)
.All. Ramagli. (Al.Bia).
JESI­BARCELLONA 87­91
(17­15, 39­35; 63­67)
FILENI JESI: Maggioli 9 (4/6, 0/2), Falluc­
ca (0/3 da 3), Jukic 11 (4/6, 1/2), Rocca 14
(5/9), Goldwire 23 (4/10, 3/10); Borsato
14 (1/2, 4/9) Gaspardo (0/1, 0/1), San­
tiangeli 16 (2/5, 3/4). All. Coen.
BARCELLONA: Young 10 (3/7, 0/4), Ma­
resca 10 (4/6, 0/3), Collins 26 (2/7, 4/8),
29
Filloy 31 (1/2, 7/12), Fantoni 1; Toppo 2
(1/2, 0/1), Natali 3 (0/1, 1/2), Pinton 8
(1/1, 2/3). All. Perdichizzi. (f.c.)
TRIESTE­FERENTINO 66­ 71
(7­17, 25­32, 50­48)
TRIESTE: Hoover 2 (0/1, 0/1), Carra 14
(4/4, 2/3), Tonut (0/1, 0/2), Harris 12
(5/8), Di Liegro 19 (7/10). Ruzzier 10
(3/8, 1/2), Mastrangelo 7 (3/6, 0/1),
Candussi (0/1 da due), Fossati 2 (1/1).
All. Dalmasson
FERENTINO: Guarino 6 (1/4, 0/2), Bucci
22 (6/11, 2/2), Giuri 6 (3/4, 0/2), Pierich 9
(3/4, 1/2), Garri 11 (2/6, 1/2). Johnson 13
(4/7, 1/3), Rosignoli 2 (1/2), Paesano,
Parrillo 2 (1/2, 0/3), Duranti (0/1 da 3).
All. Gramenzi (l.g)
CLASSIFICA: Barcellona, Biella, Veroli,
Brescia, Trento 12; Torino, Capo d’Or­
lando, Trapani 10; Napoli 8; Ferentino,
Jesi, Verona 6; Trieste, Casale 4; Imo­
la 2; Forlì 0.
Sesta giornata di A­1
donne: Gesam Lucca­Cagliari
88­73 (Mahoney 31; Johnson
19), Umana Venezia­Fila San
Martino Di Lupari 59­54
(Mandache 18), Chieti­Priolo
67­75, Famila Schio­Lavezzini
Parma 68­61 (Godin 21, Macchi
20; Harmon 15), Passalacqua
Ragusa­Azzurra Orvieto 81­44
(Malashenko 17), Cari La
Spezia­Acqua&Sapone
Umbertide 67­83 (Consolini
21).
Classifica: Ragusa 12; Schio,
Lucca, Umbertide 10; La
Spezia 8; Parma, Venezia 6;
Cagliari 4; San Martino,
Orvieto, Priolo 2. Chieti 0
30
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
SCI COPPA DEL MONDO
E’ sempre
Hirscher
il profeta
dello slalom
Marcel Hirscher, 24
anni in azione. Sotto
con la renna vinta a
Levi AP/EPA
i risultati
SLALOM: 1. Hirscher (Aut) 1’45”42; 2.
Matt (Aut) a 62/100; 3. Kristoffersen
(Nor) 93/100; 4. Kostelic (Cro) 1”22; 5.
Hargin (Sve) 1”29; 6. THALER 1”73; 7.
Grange (Fra) 1”75; 8. Raich (Aut) 1”79;
9. Solevaag (Nor) 1”82; 10. Missilier
(Fra) 1”94; 11. Ligety (Usa) 1”96; 12.
Dopfer (Ger) 2”06; 13. Herbst (Aut)
2”20; 14. Zampa (Slk) 2”23; 15. Haugen
(Nor) 2”26; 16. GROSS 2”32; 17. Lize­
roux (Fra) 2”52; 18. Larsson (Sve) 2”61;
19. Yuasa (Giap) 2”71; 20. Janyk (Can)
2”76; 21. RAZZOLI 2”78. Non qual. II m.:
Deville, Nani, Ronci. Rit. I m. Tonetti.
Rit. II m.: Moelgg, Pinturault (Fra)
Coppa del Mondo (2 prove): 1. Hirscher
(Aut) p. 160; 2. Ligety (Usa) 124; 3. Matt
(Aut) 80; 11. Thaler 40.
Coppa slalom (1 prova): 1. Hirscher
(Aut) p. 100; 2. Matt (Aut) 80; 3. Kri­
stoffersen (Nor) 60.
PROSSIME GARE 29/11: Discesa donne
a Beaver Creek (Usa); 30/11: discesa
maschile a Lake Louise (Can) e su­
perG donne a Beaver Creek (Usa);
1/12: Gigante donne a Beaver Creek e
superG maschile a Lake Louise.
Come nella scorsa stagione,
l’austriaco domina a Levi
Malgrado qualche errore
PIERANGELO MOLINARO
Se non fosse per due gio­
vani norvegesi impertinenti,
Henrik Kristoffersen e Seba­
stian Solevaag, parrebbe di
essere ancora nella scorsa sta­
gione. Perché Marcel Hir­
scher è sempre Marcel Hir­
scher, un marziano fra le por­
te strette dello slalom. Il venti­
quattrenne austriaco non è
perfetto, ma recupera agli er­
rori con una tale reattività da
riuscire a trasformarli in op­
portunità. La scorsa stagione
aveva vinto 5 prove della spe­
cialità, in 5 si era piazzato se­
condo e una volta terzo. Ieri a
Levi ha dimostrato che il van­
taggio sul resto del mondo è
sempre lo stesso, anche se bi­
sognerà aspettare piste più
impegnative per vedere se la
concorrenza può alzare la cre­
12
Azzurri ancora
lontani e timorosi:
si salva Thaler
(6°), fuori Moelgg,
male Razzoli e
Gross
sta. Ieri ha battuto il vecchio
compagno Matt, ma a fianco
sul terzo podio aveva questo
Kristoffersen, 19 anni, cam­
pione mondiale juniores di gi­
gante e argento di slalom, par­
tito con il 20 ha messo paura a
tutti.
All’attacco E come lui Sole­
vaag, 22 anni, partito con il 55
e nono alla fine. Il loro stile,
almeno su piste facili come
quella finlandese, è semplice
ed essenziale, sempre a caccia
della velocità. Di sicuro non
Vittorie in slalom
Tanti sono i successi di
Hirscher nella specialità a cui
va aggiunto il titolo mondiale
sono meteore. Ma questo pri­
mo slalom stagionale ha vinto
anche il ritorno alla grande di
Ivica Kostelic, quarto, e Jean
Baptiste Grange, settimo, a
cui gli infortuni hanno con­
cesso una tregua, mentre è
stata quasi commovente la
qualificazione alla seconda
manche dell’altro francese Ju­
lien Lizeroux, che dopo tre an­
ni di assenza veniva dato per
perso, ma che, pur partendo
con il 63, è riuscito a piazzarsi
17°. Merito di una pista final­
mente ben preparata che non
si è squagliata dopo tre pas­
saggi e ha dato a tutti la possi­
bilità di mostrare quello che
sanno fare.
Azzurri Possibilità che gli
azzurri non sono stati capaci
di sfruttare, ancora timorosi,
incapaci di riprodurre quanto
mostrano in allenamento. So­
lo il veterano, Patrick Thaler,
si è salvato, sesto alla fine do­
po il quarto posto della prima
discesa. Ma almeno ci ha pro­
vato. Come ha tentato anche
Manfred Moelgg nella secon­
19
Le vittorie in Coppa
E’ il totale dei successi di
Hirscher nel circuito iridato,
sette naturalmente in gigante
da manche, ma ancora a corto
di preparazione non ha avuto
la rapidità necessaria per ri­
prendere uno sci che si era im­
pigliato in una rotaia. Thaler è
l’unico azzurro che anche in
passato ha avuto feeling con
la pista di Levi, dove la cosa
più importante è saper far cor­
rere gli sci sui piani iniziale e
finale. «Ho dato tutto — dice
— ma senza quei due errori
che ho commesso forse pote­
vo anche puntare al podio».
Comunque, con i criteri fissati
dalla federazione, è dopo due
gare l’unico azzurro ad aver
conquistato la qualificazione
per lo slalom olimpico.
Delusi Non può certo basta­
re a Stefano Gross , sedicesi­
mo, il fatto di essere stato fra i
migliori nelle poche porte in
pendenza vera. Si vede che
scia con la paura di sbagliare,
paura che in un ambito tanto
competitivo è un vero e pro­
prio veleno. E la stessa paura
si è vista in Giuliano Razzoli,
che soprattutto in pendenza è
apparso anche un poco lento.
Irriconoscibile Cristian Devil­
le che non si è neppure quali­
ficato per la seconda discesa.
Non è il caso di drammatizza­
re, arriveranno da Val d’Isere
in poi le piste difficili che tan­
to amano, ma bisogna metter­
si sotto e lavorare. Con tanta
umiltà.
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LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
31
TENNIS FINALE COPPA DAVIS
Stepanek si tiene stretta la Coppa
Djokovic piega Berdych, ma non basta: per il secondo anno di fila per i cechi decide «Steps»
4
LAJOVIC
STESO
S
Serbia­
Repubblica
Ceca 2­3
(lu.mar.) Alla
Belgrade Arena
(cemento indoor,
15mila spettatori),
la finale di Davis
premia per il
secondo anno di
fila la Rep.Ceca
che nel 2012
superò a Praga la
Spagna 3­2
anche allora con
Berdych e
Stepanek.
Venerdì
Djokovic (Ser) b.
Stepanek (Cec) 7­
5 6­1 6­4;
Berdych (Cec) b.
Lajovic (Ser) 6­3
6­4 6­3.
Sabato
Berdych­
Stepanek (Cec) b.
Bozoljac­Zimonjic
(Ser) 6­2 6­4 7­6
(4).
Ieri Djokovic b.
Berdych 6­4 7­6
(5) 6­2 in 2 ore 41
minuti; Stepanek
(Cec) b. Lajovic
(Ser) 6­3 6­1 6­1
in un’ora e 51
minuti.
4
DAL NOSTRO INVIATO
VINCENZO MARTUCCI
BELGRADO
Come Connors, anche lui
convoca col ditino qualcuno in
campo per la festa. Jimbo, a
Wimbledon, cercava l’abbrac­
cio della moglie, ex coniglietta
di Playboy, in attesa del calore
della sua Petra (Kvitova), Ra­
dek Stepanek chiama la squa­
dra ceca a saltare e ballare e
stringersi tutti insieme, davan­
ti ai loro meravigliosi duecen­
to, indomiti, tifosi, per la se­
conda coppa Davis consecuti­
va. Una Coppa storica, per la
giovane Repubblica che batte
3­2 i serbi a domicilio e confer­
ma il titolo (come la Spagna
2009), ed anche per lui, primo
a decidere per due volte di fila
sul 2­2: meglio di Fred Perry
(due volte, non consecutive),
peggio solo del tris di Henry
Cochet. Roba da anni 30,
quando le carriere duravano
di più ad altissimo livello, an­
che se tocco ed intelligenza di
«Steps» fanno uno sberleffo ai
35 anni che compie il 27 no­
vembre e al numero 44 appena
della classifica mondiale di
singolare. Con quei colpi di
fioretto, la genialità in regia e
la creatività sotto rete, ha un
bagaglio che non regge l’urto,
venerdì, soltanto del campio­
ne elastico, Djokovic, ma che
schiaccia sia il doppio Zi­
monjic­Bozoljak, sabato, sia,
sul 2­2 confezionato da quel
diavolo di Djoker, il malcapita­
to singolarista Dusan Lajovic.
Scaraventato direttamente dal
I NUMERI
34
STORICO BIS
La Rep.Ceca con l’Insalatiera: Tomas Berdych, Radek Stepanek, il capitano Vladimir Safarik, Lukas
Rosol e Jan Hajek. A destra Stepanek, 34 anni, decisivo sul 2­2 come già un anno fa con la Spagna AFP
circuito Challenger a un con­
fronto così importante e diffi­
cile, peraltro da esordiente in
Coppa in una partita vera do­
po l’esordio soft a risultato ac­
quisito. E quindi, naturalmen­
te travolto, prima da Berdych e
poi da Stepanek.
Rabbia Ad alto livello non
s’improvvisa, come ben sa il
condottiero di casa, Djokovic,
scurissimo in volto sabato in
doppio, per l’antidoping a sor­
presa, ma soprattutto per la
frustrazione di una squadra ri­
maneggiata, senza l’infortuna­
to Tipsarevic e lo squalificato
Troicki (per aver saltato l’anti­
doping a Montecarlo). «Abbia­
mo giocato a tennis con una
gamba di meno», sintetizza ca­
pitan Obradovic. La frustra­
zione di Novak, dopo il 24° sin­
golare vinto di fila dalla finale
degli Us Open persa con Na­
dal, è enorme, come la rabbia
per l’occasione di un bis di Da­
vis col fattore­campo, e quindi
la gente della sua Belgrado. Da
numero 2 del mondo, appena
un soffio dietro quel mostro di
Rafa, piega Tomas Berdych (7
Atp), magnifico perdente dei
quartieri alti, unico dei top ten
quest’anno senza titoli Atp,
che spara tutte le cartucce per
riscattarsi in un colpo solo.
Nole non può essere Nole, do­
po l’ultimo sprint, lunedì, nel­
la finale del Masters vinta su
Nadal, ma annienta ancora
una volta pressione di chi è
condannato a vincere, e sbuf­
fa, geme, rompe la racchetta,
si aggrappa alla prima di servi­
zio, toglie il primo set al poten­
te ceco soltanto alla decima
palla­break, con un soffertissi­
mo 6­4, e poi gli prende anche
il secondo parziale, insieme al
tie­break e alla fiducia, per sot­
trargli infine il match. Così è
un leader che si tuffa rischian­
do il polso, che cancella le due
palle­break di Berdych sul 4­4
(le uniche concesse), che ri­
monta due volte il mini­break,
demoralizzando Tomas il bello
e mandandogli di traverso la
Albo d’oro nel nuovo
secolo: 2000 Spagna; 2001
Francia; 2002 Russia; 2003
Australia; 2004 Spagna; 2005
Croazia; 2006 Russia; 2007
Stati Uniti; 2008 Spagna;
2009 Spagna; 2010 Serbia;
2011 Spagna; 2012 Rep.Ceca;
2013 Rep. Ceca
volée alta di rovescio a campo
aperto sul 5­4. L’emblema di
un tennista bravo ma non cam­
pione, dentro.
Felicità Il campione vero
della squadra ceca, Stepanek,
è tutto un sorriso: «Sentivo la
speciale pressione, completa­
mente diversa da quella del­
l’anno scorso. A gennaio, dopo
l’operazione al collo, avevo
tanti dubbi, ora sono felice:
siamo solo la quinta nazione
che si conferma in Coppa, sia­
mo nella storia, siamo diventa­
ti leggenda, saremo d’ispira­
zione per le prossime genera­
zioni». Miracoli Davis.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Anni e 11 mesi
L’età di Radek
Stepanek.
L’ultimo 35enne
a vincere
l’insalatiera è
stato Rod Laver
nel 1973 a 35
anni e 3 mesi.
77
Anni
Dall’ultimo
capace di
vincere per due
volte il 5° match
in finale: nel
1933 e nel 1936
fu Fred Perry.
Henri Cochet ci
riuscì 3 volte:
1927, 1929, 1931
2+1
Coppe Davis
Vinte dalla
Rep.Ceca: la
prima nel 1980
come
Cecoslovacchia
(a Praga 4­1
sull’Italia). Poi
2012 (sulla
Spagna) e 2013
(lu.mar.)
32
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
PALLAVOLO GRAND CHAMPIONS CUP IN GIAPPONE
NUOTO A LEGNANO
L’Italia del futuro
riparte dalla Russia
Il c.t. azzurro Berruto: «Sono curioso di vedere all’opera
nuovi giocatori». Il primo impegno è con i campioni d’Europa
GIAN LUCA PASINI
LA GUIDA
Kyoto, città dei mille
templi, ex capitale imperiale
del Giappone (fino alla fine
dell’800). Inizia da qui la cor­
sa azzurra al Mondiale 2014,
la qualificazione per il torneo
che si giocherà in Polonia è già
stata staccata grazie al secon­
do posto all’Europeo e così
questa Grand Champions
Cup, diventa il primo banco di
prova sulla strada del torneo
iridato. «Il premio sta già nel
giocare queste gare ­ ha ripe­
tuto più volte Berruto, fino da
quando la federazione mon­
diale ha deciso di invitare gli
azzurri in Giappone ­. Senza
alcuna richiesta. Penso che
queste partite valgano più di
tante amichevoli, ecco perché
ho deciso di giocare il torneo
anche senza preparazione».
Notti bianche
ed Eurosport
No di Lega Non è più un mi­
stero ­ l’hanno detto pubblica­
mente i dirigenti di Lega ­ che
i club non volevano. Hanno
chiesto alla Fipav di non anda­
re in Giappone, di non accetta­
re la wild card, visto che già a
dicembre il campionato avrà
problemi con le Nazionali a
causa delle qualificazioni
mondiali, ma la Fipav ha ap­
poggiato le scelte del ct che
qui ha portato una squadra ul­
teriormente rinnovata. Non ci
sono Savani e Parodi (a casa a
curarsi malanni post Euro­
peo) probabilmente Berruto
domani all’alba varerà una
Nazionale tutta nuova con
Pippo Lanza (classe 1991, già
compagno di squadra di Luca
Vettori ai tempi delle giovani­
li) e Jiri Kovar schiacciatori ti­
tolari. Con il quadro dei mar­
CHE BRASILE (a.a.) Il Brasile
superando 3­0 il Giappone ha
vinto per la seconda volta la
Grand Champions Cup
(2005). Secondo posto agli
Stati Uniti che si sono imposti
nel derby americano con la
Dominicana e terzo posto per
la formazione nipponica. La
Thailandia batte per la prima
volta la Russia, ma non riesce
a scavalcarla in classifica.
Risultati: Rep.Dominicana­
Stati Uniti 1­3 (14­25, 16­25,
25­21, 18­25; Paolini 19),
Thailandia­Russia 3­1 (18­25,
25­22, 25­21, 25­23; Sittirak
26), Brasile­Giappone 3­0
(29­27, 25­14, 25­18; FeGaray
16). Classifica: Brasile 15;
Stati Uniti 10; Giappone 9;
Russia e Thailandia 4;
Dominicana 3.
(a.a.) Prima giornata
domani del torneo maschile:
(4.10 differita alle 9.30
Eurosport, gli orari italiani)
Italia­Russia, Iran­Brasile,
Usa­Giappone. Seconda
giornata mercoledì: (4.10)
Italia­Iran, Brasile­Usa,
Russia­Giappone. Giovedì
trasferimento a Tokyo; 22
novembre: 4.10 Stati Uniti­
Italia, 8.10 Iran­Russia, 11.10
Brasile­Giappone.
23 novembre: 4.10 Iran­Stati
Uniti, 8.10 Russia­Brasile,
11.10 Giappone­Italia.
24 novembre: 4.10 Brasile­
Italia, 8.10 Stati Uniti­Russia,
10.10 Giappone­Iran.
Pippo Lanza (22 anni) è stato spesso in tribuna all’Europeo TARANTINI
telli completato da Ivan Zayt­
sev, che torna al suo ruolo ori­
ginario in diagonale con il
palleggiatore, Dragan Travica.
Anche se lo stesso Zaytsev ha
specificato che per la Naziona­
le può giocare in tutti i ruoli.
Ipotesi che Berruto, alla vigi­
lia ha dichiarato di voler son­
dare: «Sono molto curioso di
vedere la squadra all’opera.
Tutta gente che è titolare nei
rispettivi club. Non ho posto
l’accento sulla preparazione
mancata, rispetto agli avver­
sari, perché per noi ­ come al
solito ­ l’obiettivo è arrivare
più in alto possibile. E a quello
puntiamo. Non siamo alla ri­
cerca di giustificazioni. Gio­
cheremo cinque partite in una
settimana, quindi sono certo
che in questo torneo ci sarà
spazio per tutti». Si comincia
da dove si era finito: cioé da
quell’Italia­Russia che a Cope­
naghen aveva assegnato il ti­
tolo continentale alla Nazio­
nale di Mosca. Poi si continua
con l’Iran (campione d’Asia)
di Julio Velasco, sempre all’al­
ba per l’Italia. Insomma ci sarà
da divertirsi....
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Risultati
IL POSTICIPO QUINTA GIORNATA DI A­1 MASCHILE
Gasparini lancia Verona
A Ravenna non basta Tillie
RAVENNA
VERONA
ospite e quindi rincorre.
2
3
(21­25, 27­25, 16­25, 37­35, 11­15).
CMC RAVENNA: Toniutti, Cebulj 18, Ce­
ster 10, Klapwijk 18, Tillie 26, Mengozzi
4; Bari (L), Patriarca, Jeliazkov, Cricca 3,
Kauliakamoa, Koumentakisi. All. Bonitta.
CALZEDONIA VERONA: White 22, Anza­
ni 11, Gasparini 30, Ter Horst 16, Zingel
13, Boninfante; Pesaresi (L), Blasi 2, Gon­
zalez, Bellei. Ne: Coali, Centomo. All. Giani.
ARBITRI: Simbari e Vagni.
NOTE Spettatori 2400, inc. 14.600. Durata
set: 29’, 31’.25’, 44’, 16’, tot. 145’. Cmc: b.s.
18, v. 5, m. 14, 2a .l 10, e. 31; Calzedonia:
b.s. 25, v. 11, m. 18, 2a l. 14, e. 33. T.G.: 6
Gasparini, 5 Tillie, 4 White, 3 Zingel, 2 Ce­
ster, 1 Cebulj.
CLASSIFICA: Macerata 15; Piacenza 11;
Trento, Verona 9; Modena 8; Vibo 7; Peru­
gia, Molfetta 6; Città di Castello 5; Cuneo,
Ravenna 4; Latina 3.
SANDRO CAMERANI
RAVENNA
L’alabarda spaziale di Mi­
tja Gasparini si abbatte sulla
Cmc e spacca in particolare il
tiebreak, a cui Ravenna era ar­
rivata in rimonta dopo un ro­
cambolesco set durato, in pro­
porzione, come Via col vento.
Mitja Gasparini, sloveno, 29 anni
La Calzedonia va invece via con
il suo opposto e con il muro,
granitico in particolare (7) con
Zingel. La Cmc lotta come il le­
one che ha sulle maglie, ma alla
fine i suoi attaccanti funziona­
no a singhiozzo, con Tillie au­
tore di una bella gara pur se con
qualche errore. Primo set con
Ravenna che non riesce a met­
tere in difficoltà la ricezione
Quarto set record La partita
si scalda sul 17­17 per un tocco
a muro di Klapwijk non ravvisa­
to, poi alla fine il rush decisivo
è quello della Calzedonia con
Ter Horst e Gasparini. Secondo
set equilibrato finché non in­
grana Klapwijk. Scappa Raven­
na sul 22­18 ma si infrange poi
sui servizi di Gasparini e due
errori di Tillie, ottimo fino a
quel momento (8 punti nel set,
come White). Testa a testa fin­
ché, al terzo setball, Cebulj por­
ta Ravenna in parità. Il braccio
bionico di Gasparini riparte al
servizio e attacco nel terzo
(3­7, break di 0­7). Quarto set
con Giani e il pubblico ravenna­
te rigiocano dopo oltre 20 anni
Messaggero­Maxicono con un
contenzioso che si protrae a
lungo prima di un finale clamo­
roso che, dopo 7 match­ball an­
nullati dalla Cmc e 6 palle del
2­2 anestetizzate da Verona si
chiude con un muro di Cester.
Il tie­break è sottotitolato Ga­
sparini­show e Verona se ne va
(2­7), vanamente inseguita da
Ravenna.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
COPPA DONNE (a.a.) Casalmag­
giore, Novara, Conegliano, Orna­
vasco e Modena si qualificano ai
quarti della Coppa Italia insieme a
Piacenza. Unendo Yamamay Busto
Pomì Casalmaggiore 3­2 (25­14,
22­25, 25­21, 26­28, 15­6; and.
1­3), Foppapedretti Bergamo­Igor
Gorgonzola Novara 3­0 (25­23,
25­21, 29­27; g.s 9­15; and. 0­3),
Imoco Conegliano­Ihf Frosinone
3­1 (25­16, 25­17, 13­25, 25­20;
and. 3­1), Urbino­Openjobmetis
Ornavasco 1­3 (19­25, 19­25, 25­
22, 26­28; and. 0­3), Banca di For­
lì­Liu Jo Modena 2­3 (23­25, 28­
26, 19­25, 25­19, 12­15; and 1­3).
COPPA A­2 (m.l.) Coppa Italia An­
che Monza, Soverato, San Cascia­
no, Rovigo e Vicenza raggiungono i
quarti. Così ieri: Obiettivo Risarci­
mento Vicenza­Riso Scotti Pavia
3­0; Soverato­Corpora Gricignano
Di Aversa 2­3; Il Bisonte San Ca­
sciano­Savino Del Bene Scandicci
2­3; Crovegli Reggio Emilia­Sau­
gella Team Monza 2­3; Puntotel
Sala Consilina­Beng Rovigo 1­3.
A­2 UOMINI (m.l.) 5a giornata: Itely
Milano­Sidigas Avellino 3­0; Ma­
terdominivolley.it Castellana­Cas­
sa Rurale Cantù 2­3; Tonazzo Pa­
dova­Globo Banca Popolare del
Frusinate Sora 3­0; Vero Volley
Monza­Aiello Corigliano 3­1; Sieco
Service Ortona­Elettrosud Brolo
3­1. Classifica: Padova 13; Matera,
Monza, Potenza Picena, cantù 11;
Sora 10; Avellino 9; Ortona 7; Mila­
no 6; Castellana 1; Corigliano, Bro­
lo 0.
Matteo Rivolta, 22 anni di Arconate (Mi), 7° ai Mondiali, medagliato europeo LAP
Rivolta dei record
L’ascesa continua
modello americano
Matteo scende a 50”44, quarto primato
italiano dei 100 farfalla: un mese d’oro
STEFANO ARCOBELLI
E quattro. Un record ita­
liano settimanale: o un mese
da record. E’ un autunno indi­
menticabile per Matteo Rivol­
ta, delfinista che non si ferma
più. I cento in vasca corta, sta­
volta, il nuotatore di Arconate
che sta costruendo un’ascesa
internazionale promettente, li
nuotava a Legnano, a fianco
del vicecampione olimpico, il
russo d’Italia Evgeny Ko­
rotyshkin, che nuotava alla sua
destra e lo incalzava il giusto
per migliorare il 50”77 di una
settimana fa a Lamezia e fissar­
lo a 50”44 dopo un passaggio
in 23”67 (23”96 nella vasca ca­
labra). Un progresso cronome­
trico significativo: un segnale
di forza, di crescita. Prossimo
obiettivo: sgretolare il muro
dei 50”. L’allievo di Gianni Leo­
ni, che lo allena al Team Insu­
brika di Busto Arsizio, intanto
è già sesto al mondo in stagio­
ne, ma davanti in vista degli
Europei di dicembre a Her­
ning, in Danimarca, ha soltan­
to il tedesco Steffen Deibler
(49”38) ed il polacco Konrad
Czerniak (50”09). Come se
non bastasse, Rivolta ha poi
sfiorato di un centesimo anche
il primato italiano dei 50 farfal­
la che appartiene a Marco Be­
lotti in 23”21.
Verifica La pesantezza di cer­
ti lavori è bilanciata anzi ribal­
tata da queste prestazioni do­
menicali, una sorta di sintesi,
un raccolto prezioso o come di­
ce lo stesso protagonista,
«un’importante verifica degli
allenamenti svolti: un bilancio
utile! E poi, è molto stimolante
gareggiare contro certi cam­
pioni». L’esperto russo ai Gio­
chi di Londra s’arrese solo al­
l’americano Michael Phelps.
«Mi piacciono questi confron­
ti» aggiunge Matteo che indu­
bitabilmente si trova molto più
avanti rispetto al periodo in­
vernale della scorsa stagione.
Un lancio fondamentale per gli
Europei di agosto, ma soprat­
tutto un approccio diverso alle
gare: «In questo senso, mi por­
to in gara ogni volta la settima­
na dei Mondiali di Barcellona
(dove fu settimo, ndr): tenere
la concentrazione alta per una
settimana è decisivo, sto facen­
do tesoro di ciò che ho fatto, i
record vengono fuori anche
per questo. Bisogna saper lavo­
rare sulla tecnica, sul fisico e
sulla testa. Così ogni settimana
cerco la prestazione». Non è
una questione di carico, di fare
il tempone in un momento in­
tenso di lavoro, per l’allenatore
Matteo «sta dimostrando men­
talmente una gran voglia di an­
«Sto facendo
tesoro della
settimana
mondiale. Ora un
approccio nuovo»
MATTEO RIVOLTA
PRIMATISTA ITALIANO
dare forte anche in un meeting
senza medaglie in palio, è que­
sto l’atteggiamento giusto. Sta
costruendo un grande dicem­
bre, e non pensa più soltanto
ad andare forte ad aprile, alle
selezioni azzurre. E poi fare
tante gare aiuta: sì è un atteg­
giamento all’americana». Lo
stato dei lavori è insomma otti­
mo. Cosa si può chiedere di più
se non superarsi ad ogni tuffo?
Matteo era partito a Sesto Ca­
lende da 51”10, il 26 ottobre
aveva iniziato la serie da
51”08. Prossima fermata, Via­
reggio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
A Legnano (Mi, 25 m). Uomini: 50 sl Go­
vorov (Ucr) 21”51, Bocchia 21”84; 50­
100 ra Siladji (Ser) 27”77, 1’00”36; 50 fa
Govorov (Ucr) 22”92, Rivolta 23”22, Ko­
rotyshkin (Rus) 23”42; 100 fa Rivolta
50”44 (r. ital., prec. 50”77 del 10/11/2013
a Lamezia Terme), Korotyshkin (Rus)
51”63, Botter 54”81. Donne: 50­100 do
Scalia 28”74, 1’01”93; 50­100 ra Casti­
glioni 31”80, 1’08”52.
LATINA AMBIENTE S.p.A.
Avviso di Aggiudicazione definitiva
La Latina Ambiente S.p.A. ha indetto una procedura aperta per la fornitura di attrezzature e beni di
consumo destinati ai servizi d’igiene urbana il cui importo a base d’asta è pari a € 960.507,35 escluso
IVA ed oltre complessivi € 2.000,00 quale importo presunto per oneri derivati da rischi da interferenze
non soggetti a ribasso divisa in 6 lotti i cui esiti di gara sono i seguenti:
LOTTO 1 - CIG 4937505E02 - Fornitura di Cassoni scarrabili da mc. 30 con coperchio ad apertura
idraulica Esito = Deserta;
LOTTO 2 - CIG 4937520A64 - Fornitura di Composter lt 300 aggiudicata a Scau Ecologica s.r.l. Viale
dell’Industria, 50 03023 - Ceccano (FR) per l’importo totale di € 13.700,00 escluso IVA;
LOTTO 3 - CIG 4937589357 - Fornitura di Mastelli impilabili da lt 30 per la raccolta domestica dei
rifiuti urbani differenziati; Esito = Non aggiudicata;
LOTTO 4 - CIG 49376093D8 - Fornitura di Bidoni carrellati per la raccolta dei rifiuti urbani differenziati
(120 lt, 240 lt, 360 lt) aggiudicata a Scau Ecologica s.r.l. Viale dell’Industria, 50 03023 - Ceccano
(FR) per l’importo totale di € 305.045,00 escluso IVA;
LOTTO 5 - CIG 493763594B - Fornitura di Cassonetti stradali per la raccolta dei rifiuti urbani differenziati (660 lt, 1100 lt, 1700 lt) aggiudicata a Scau Ecologica s.r.l. Viale dell’Industria, 50 03023 - Ceccano (FR) per l’importo totale di € 30.449,00 escluso IVA;
LOTTO 6 - CIG 49377296DE 6 - Fornitura di Sacchi in materiale biodegradabile da 10 lt (organico utenze - domestiche) aggiudicata a Scau Ecologica s.r.l. Viale dell’Industria, 50 03023 - Ceccano
(FR) per l’importo totale di € 397.508,92 escluso IVA.
Il Responsabile del Procedimento
Il Direttore Generale
Paola Del Mastro
Vincenzo Esposito
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
33
RUGBY DOPO LO SCONTRO A CREMONA
Sollievo azzurro
«Luca è un duro, vuol tornare in campo»
Papà Morisi il giorno dopo l’asportazione della milza: «Sta meglio e gli esami sono ok»
Placcaggio e ospedale
Luca Morisi, 22 anni, 1.84 per 94
kg, milanese, gioca centro nel
Benetton Treviso. Nelle foto: Uno
scontro Tikoirotuma; si tocca
l’addome; in ospedale col padre
dopo l’asportazione della milza
In pillole
A che cosa serve la milza?
Controlla le infezioni, provvede al
metabolismo del ferro, elimina
globuli rossi e piastrine usurate.
Distrugge batteri e particelle
inerti; è serbatoio di sangue, in
caso di emorragia, per esempio,
può rilasciarlo e prevenire
eventuali choc.
Che cosa succede dopo
l’asportazione?
stomaco
E l’alimentazione?
Meno fritti e colesterolo, più
legumi e alimenti ricchi di ferro.
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA BUONGIOVANNI
CREMONA
Divisione di chirurgia ge­
nerale, terzo piano, a destra. Le
infermiere sono gentili. Il corri­
doio è lungo, la stanza quasi in
fondo. Il reparto è silenzioso,
molto silenzioso. Forse perché
non è ancora orario di visite.
Incuriosite da un po’ di trambu­
sto, dalla propria camera si af­
facciano solo un paio di anzia­
ne pazienti. L’ospedale di Cre­
mona, da ventiquattro ore, ne
ospita uno un po’ speciale. In
quella stanza quasi in fondo al
corridoio, è ricoverato Luca
Morisi. Sabato pomeriggio, con
addosso la maglia dell’Italia
ovale, stava giocando sul prato
dello Zini. Un avversario figia­
no, Asaeli Tikoirotuma, al terzo
minuto, placcandolo dopo un
passaggio, gli è rovinato addos­
so. Il centro azzurro è rimasto
in campo con la milza spappo­
lata fino al decimo. Poi non ce
l’ha più fatta. Ricoverato d’ur­
genza, è stato operato dal pro­
fessor Mario Martinotti, prima­
rio della divisione e dalla sua
équipe: inevitabile l’asporta­
zione dell’organo.
Il decorso Adesso è il giorno
uno di degenza. L’allarme delle
ore successive all’incidente è
rientrato. Luca, per la prima
volta dopo l’intervento, tolti i
sondini del caso, è appena sta­
to sollevato dal letto. Cami­
cione chiaro, è seduto su una
poltroncina. Lo sguardo, ine­
vitabilmente, è un po’ sofferto.
Ma esprime tranquillità. Salu­
ta e ringrazia. Di più, per ora, è
meglio non faccia e non dica. Al
suo posto è papà Riccardo, un
passato da tallonatore, a detta­
gliare la situazione.
E’ medico (ortopedico e fisia­
tra) quindi, a maggior ragione,
parla con cognizione di causa.
«Da un punto di vista chirurgico
— spiega il papà di Luca — tut­
to è andato per il meglio. Ha
trascorso una notte sufficien­
temente serena. Poi, in matti­
nata, è stato sottoposto a una
Tac di controllo dagli esiti con­
fortanti. I valori di pressione
ed emoglobina sono nella nor­
ma. Non ha febbre. E’ a digiu­
no, ma non potrebbe essere
diversamente. Si temeva
potesse aver subito danni
anche a un rene. Non è co­
sì. Se il decorso prosegui­
rà al meglio, entro la fine
della settimana sarà di­
messo».
Twitter Per tornare a casa. A
Milano, zona piazza Argenti­
na, non lontano dal campo
Crespi dove, giocatore del­
l’Asr, è cresciuto prima del­
l’avventura in Accademia e
al Benetton Treviso. Già,
l’Asr: oggi, in quella squa­
dra, in serie B, gioca Marco,
fratello minore di Luca, me­
diano di mischia. Ieri, senza
di lui che ha comprensibil­
mente dato forfait, a Settimo
Torinese, dopo sei successi
consecutivi, è arrivato il primo
k.o. per un piazzato allo scade­
re. Forse, un segno del destino.
«Luca ha riposato, le urine sono
chiare, i parametri stabili — di­
chiara Vincenzo Ieracitano, re­
sponsabile medico della Nazio­
nale —. Voglio ringraziare a
nome di tutto lo staff i dottori
Bozzetti e Bonvecchio, dell’as­
sociazione medico­sportiva di
Cremona, per l’ottima organiz­
zazione dell’emergenza». I so­
cial network sono presi d’assal­
to: gli auguri di pronta guari­
gione sono un’infinità. Anche
Luca li usa, i social network. Sa­
bato, intorno a mezzanotte, su
Twitter, ha scritto: «Grazie mil­
le dei messaggi, va molto me­
glio! Ci vediamo in campo il
prima possibile, spero». Poi,
Nei primi due anni si è più soggetti
a infezioni, poi di solito si torna alla
normalità perché le funzionalità
sono assunte dal fegato.
Che cosa si rischia senza
milza?
Si è più a rischio di trombi a causa
dell’aumento di colesterolo e
trigliceridi nel sangue. In alcuni
casi viene prescritta la
cardioaspirina.
milza
MILZA
rifornimento
e anima
all’alba di ieri, ha postato una
foto sua e del padre fatta in
ospedale. La domanda di tutti
adesso è: potrà tornare a gioca­
re? Se sì, quando?
Il ritorno «Mio figlio è un du­
ro — garantisce il signor Ric­
cardo, che assiste Luca insieme
a Cecilia, la mamma, e a Mari­
na, la fidanzata —: a fine set­
tembre 2012, in un match di
Celtic League contro gli Scar­
lets a Treviso, fu asfaltato da
un tongano che gli procurò un
trauma alla cresta iliaca. Per
TEST MATCH
Le Roux trascina
il Sudafrica
28­0 alla Scozia
Nel test match di Edim­
burgo il Sudafrica ha sconfitto
28­0 la Scozia, per la prima
volta a secco con gli Spring­
boks in 62 anni. Protagonista
Le Roux, una meta e l’azione
per la seconda. A segno Al­
berts, Pietersen e Oosthuizen,
4 trasformazioni per Lambie. Il
23 con la Francia a Parigi.
un po’ continuò a giocare, poi
non potè rispondere alla prima
convocazione di monsieur Bru­
nel. Nelle ore dopo l’intervento
non ha fatto che chiedere se
potrà tornare... Alcuni colle­
ghi, in modo colloquiale, non
mi hanno escluso la possibilità.
Ci sono diversi sportivi di alto
livello rimasti ai vertici anche
dopo l’asportazione. Ma non ci
sono molti precedenti tra rug­
bisti e ora è prematuro sbilan­
ciarsi. Occorrerà valutare le re­
azioni dei prossimi giorni».
Parla Gori L’assurdo è che il
placcaggio di Tikoirotuma, per
quanto in ritardo, non è stato
particolarmente violento. Do­
po, da parte dei figiani, s’è vi­
sto ben peggio. «Luca — sorri­
de papà Riccardo — ha un pas­
saggio rapido, un finger pass.
Così tende a rimanere “scoper­
to” e a mandare fuori tempo il
placcatore. Se solo fosse stato
colpito un po’ più in alto o un
po’ più in basso, probabilmen­
te nulla sarebbe successo». Re­
Dalle reazioni dei
prossimi giorni si
saprà di più sulle
possibilità di
ritorno in campo
Gori in visita con
Benvenuti:
«Questi figiani
troppo duri, ci
voleva un rosso»
sta che gli isolani (quattro gial­
li tra il 21’ e il 29’) hanno supe­
rato i limiti. «Aggrediscono, in­
timidiscono — sostiene Ugo
Gori, n. 9 azzurro, uscito all’in­
tervallo per una spallata alla
mandibola che lo ha mandato
fuori giri, ma ieri mattina, in­
sieme a Tommy Benvenuti, da
Morisi in rappresentanza di
tutta la squadra —. E’ la loro
forza e il loro limite. Un rosso,
forse, li avrebbe calmati». La
Nazionale ora è a Roma: saba­
to, all’Olimpico, c’è l’Argenti­
na. Nel gruppo sono rimasti in
29. C’è da vincere anche per
chi manca.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
34
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
GOLF FINAL SERIES
LO SVEDESE DA RECORD
La classifica dopo la stagione 2013
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
13
Il 37enne ha
chiuso la
stagione con
4.103.796 euro
Ha giocato 14
eventi sullo
European Tour
per un totale di
3.172.229 euro.
Il vincitore dello
Us Open 2013 ha
guadagnato
2.665.376 euro
Con 14 tornei sul
tour Europeo
ha guadagnato
2.420.306 euro
Il vincitore di
Abu Dhabi a
gennaio ha
2.181.113 euro.
Finale di
stagione super
e un bottino di
2.031.675 euro
Il vincitore a
Shanghai nelle
Final Series ha
1.767.156 euro
Ha giocato 23
tornei e vinto lo
Joburg Open. Ha
1.687.014 euro
Ben 25
appuntamenti
giocati per
1.585.521 euro
Ha vinto l’Omega
Masters 2013.
Ha guadagnato
1.546.736 euro
Vincitore a
Wentworth
2013, ha
raccolto 1.414.171
punti/euro
Miglior risultato
2013 è il 2° posto
a Shanghai,
Chiude con
1.367.566 euro
Henrik
Stenson
(Sve)
Ian Poulter
(Ing)
Justin
Rose
(Ing)
Graeme
McDowell
(N.Irl)
Jamie
Donaldson
(Gal)
Victor
Dubuisson
(Fra)
G. Fernandez
Castano
(Spa)
Richard
Sterne
(Saf)
Jackpot Stenson
È il re d’Europa
«Ora il numero 1»
Thongchai
Jaidee
(Thai)
Thomas
Bjorn
(Dan)
Matteo
Manassero
detto Poults dopo la gara ­. Ho
fatto di tutto per riuscire a
prenderlo: è sicuramente il mi­
glior golfista del pianeta, al
momento».
17
Milioni di euro
Guadagnati da Stenson
questa stagione tra
Usa ed Europa
E’ il primo a vincere in una stagione Race to
Dubai e FedEx Cup. Due anni fa pareva finito
FEDERICA COCCHI
@FedeCocchi
Potere di una scommes­
sa. Era talmente spaventato al­
l’idea di fare da cameriere a Ian
Poulter per un giorno intero,
che Henrik Stenson, dopo aver
preso la guida del World Tour
Championship a Dubai nel se­
condo giro, non l’ha più lascia­
ta. Scampando il pericolo di
una serata in livrea e conqui­
stando, contemporaneamente,
torneo e ordine di merito d’Eu­
ropa (secondo svedese a riu­
scirci dopo Robert Karlsson).
Come ciliegina su una torta già
sostanziosa, ha anche stabilito
il primato di primo golfista a
vincere nella stessa stagione
FedEx Cup e Race to Dubai.
Una doppietta che, di soli bo­
nus, gli ha fruttato quasi 11 mi­
lioni di euro, che salgono a 17
se a questi si sommano i gua­
dagni nei tornei sui due Tour,
americano ed europeo.
Jackpot Henrik Stenson,
quindi, ha fatto saltare il banco
con un giro finale straordina­
rio in ­8, sfiorando addirittura
l’albatross alla 18, e chiudendo
il torneo sul percorso del Ju­
meirah con ­25 per la settima­
na, nuovo record dell’evento. E
così sarà Ian Poulter a dover
servire al tavolo Stenson, pro­
babilmente sfoggiando, oltre
ai guanti bianchi, uno dei suoi
migliori check. «E’ stato incre­
dibile, mi tolgo il cappello per
quello che è riuscito a fare ­ ha
Henrik Stenson, 37 anni, è il numero tre del ranking mondiale AFP
Chicco e Manassero
alla World Cup
Il Tour in Sudafrica
Il World Tour Champion­
ship di Dubai si è chiuso abba­
stanza bene per i colori italia­
ni. Gli unici due azzurri in ga­
ra, Francesco Molinari e Mat­
teo Manassero, hanno chiuso
rispettivamente al 13° posto
con 277 (70 68 70 69, ­11), e al
21° con 281 (71 72 68 70, ­7).
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Lutto Day In Australia trove­
ranno tra gli avversari la cop­
pia formata da Jason Day e
Adam Scott, vincitore del Ma­
sters 2013 e numero 2 al mon­
do. Per Day si tratta di un mo­
mento particolarmente diffi­
cile: lui, che è filippino da par­
te di madre, ha perso la
nonna, uno zio e sei cugini per
il tifone che ha devastato le
zone intorno a Tacloban.
Risorto E dire che fino a due
anni fa Henrik Stenson sem­
brava finito: uscito dalle prime
duecento posizioni del ranking
mondiale e con gravi problemi
economici dovuti alla maxi fro­
de della Stanford Financial nel
2009. Stenson aveva investito
quasi tutti i suoi guadagni at­
traverso la società finanziaria
americana ma, quest’anno, si è
sicuramente rifatto delle per­
dite. «Sono riuscito a fare cose
davvero straordinarie, è stata
la stagione dei sogni», ha detto
il re del golf continentale, a cui
hanno già chiesto il miracolo,
ovvero vincere la prossima sta­
gione i due ordini di merito e le
due finali Europa e Usa: «Cal­
ma, ora fatemi riposare. Intan­
to spero di tornare in Ryder
Cup dopo l’ultima nel 2008,
poi vorrei tentare l’assalto ai
major e al numero 1 al mondo.
Molti di coloro che hanno vin­
to la Race to Dubai, poi lo sono
diventati. Non provarci sareb­
be sbagliato, no?». L’agenda
2014 è già piena.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Taccuino
RIPARTE LA STAGIONE IMPEGNATI 5 ITALIANI
Si riparte Nella Race to Du­
bai (che è stata confermata fi­
no al 2017) è davanti il
20enne veronese che ad aprile
ha vinto a Wentworth, met­
tendo in cassaforte punti suffi­
cienti a fargli chiudere la sta­
gione all’11° posto. Tredicesi­
mo invece Francesco Molinari
che, poche settimane fa a
Shanghai, ha chiuso al 2° po­
sto, miglior risultato stagiona­
le dopo il nono all’Open
Championship di Muirfield.
Manassero e Molinari saranno
impegnati la settimana prossi­
ma con la World Cup, al Royal
Melbourne, in Australia. Moli­
nari ha già vinto la Coppa del
Mondo nel 2009 in coppia col
fratello Edoardo.
Francesco
Molinari
F. Molinari e Matteo Manassero
Torna Dodo Nemmeno il
tempo di chiudere la stagione
2013 che già inizia, dal Suda­
frica, quella del 2014. Con
Francesco Molinari e Matteo
Manassero in Australia, la rap­
presentanza italiana è affida­
ta ai neopromossi Andrea Pa­
van, vincitore del Challenge, e
Marco Crespi che ha preso la
carta pochi giorni fa nella
Qualifying School. Al South
African Open anche un felice
rientro: Edoardo Molinari sa­
rà finalmente in campo dopo
l’operazione alla mano sini­
stra che l’ha tenuto fermo da
settembre. Dodo lo annuncia
dal suo account Twitter: «Non
vedo l’ora di giocare finalmen­
te quattro settimane di fila. Ho
voglia di rivedere i miei amici
sul Tour, di vedere a che punto
è il mio gioco e soprattutto di
giocare con una mano sana!».
f.co.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IN AUSTRALIA
Scott raddoppia
al Royal Melbourne
Adam Scott raddoppia e,
dopo l’Australian Pga conquista
pure l’Australian Masters al Royal
Melbourne, con due colpi di di­
stacco dallo statunitense Matt
Kuchar che ha buttato via le pos­
sibilità di successo con il doppio
bogey alla 18 dove è finito in un
bunker. E’ stato in lotta per la vit­
toria, che sarebbe tornata dopo 5
anni, anche Vijiai Singh il figiano ex
numero 1 al mondo che però è ter­
minato al terzo posto. Ora Scott
tenterà di conquistare la «tripla
corona» australiana all’Australian
Open tra due settimane, ma prima
insieme a Jason Day cercherà di
conquistare in casa, sempre al
Royal Melbourne, la World Cup.
AL SAN DOMENICO
Italian Pga
Vince Bruschi
Alessio Bruschi (205 ­ 68 67
70, ­11) ha vinto la 37ª edizione
dell’Italian PGA Championship, il
campionato dei professionisti
iscritti alla PGA Italiana disputato
sull’impegnativo percorso del San
Domenico Golf (par 72) a Savelle­
tri di Fasano (BR). Il 32enne fio­
rentino ha festeggiato in anticipo
e nel migliore dei modi il comple­
anno che cadrà il 19 novembre,
superando con un birdie alla pri­
ma buca di spareggio i tre avver­
sari con cui aveva chiuso alla pari
le 54 buche della gara: Emanuele
Canonica (69 68 68), tornato a un
bel livello di rendimento dopo un
periodo di assenza dalle gare,
Massimo Florioli (69 67 69), che
non ha perso ritmo malgrado non
sia più un tournament player, e
Andrea Zanini (69 66 70), che ha
difeso con i denti il titolo che ave­
va conquistato lo scorso anno.
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
35
TUTTENOTIZIE & RISULTATI
Ghiaccio/1 COPPA DI SHORT TRACK
E’ una Fontana show
Prove di Olimpiade
Vince i 1000 in Russia
Il graffio di Arianna Fon­
tana: la 23enne valtellinese,
nell’ultima gara dell’ultima
tappa stagionale, torna a vin­
cere in Coppa del Mondo. L’im­
presa – da affiancare all’enne­
sima splendente terza piazza in
staffetta insieme a Martina Val­
cepina, Lucia Peretti ed Elena
Viviani, in finale rimpiazzata
da Cecilia Maffei – le riesce nei
1000 di Kolomna, località un
centinaio di km a sud di Mosca,
in quella Russia che, tra meno
di tre mesi, a Sochi, ospiterà
l’Olimpiade. Là dove la finan­
ziera, nel cassetto già due
bronzi a cinque cerchi, sarà
una delle punte dell’intera de­
legazione azzurra. Nel 2011­
2012, in Coppa, aveva trionfa­
to sei volte, quattro nei 500 e
due proprio nei 1000. Poi, do­
po un’annata difficile, in que­
sta c’era andata vicina a più ri­
prese, seconda nei 500 di Tori­
Arianna Fontana, 23 anni, valtellinese, una vittoria e un terzo posto AFP
Ippica LE ELIMINATORIE DEL GRAN CRITERIUM
no nove giorni fa, terza sulla
stessa distanza a Seul e tre vol­
te quarta. Insomma: è di nuovo
ai vertici assoluti e, proprio
pensando ai Giochi, la vittoria
non può che dar stimoli e mo­
rale. Per chiarire: la futura si­
gnora Lobello (il matrimonio
col compagno di squadra si ce­
lebrerà il 31 maggio), nelle
classifiche di Coppa chiude ter­
za nei 500, nei 1000 e in staf­
fetta (e sesta nei 1500). Ieri, in
una specialità che fino a qual­
che tempo fa non amava parti­
colarmente, le ha messe tutte
in fila. Mostri sacri compresi. A
partire dalla 16enne Shim Suk
Hee, dominatrice della stagio­
ne. Sei turni, altrettanti capola­
vori, con la squalifica in semifi­
nale della cinese Li Jianrou e
della sudcoreana Park Seung­
Hi. Arianna c’è.
a.b.
Ieri le eliminatorie del
Gran Criterium tra Torino a
Napoli. Proprio ad Agnano la
clamorosa sconfitta dello sfor­
tunatissimo Stankovic Ok, che
ha rotto a 50 metri dal palo
quando aveva già vinto: il fi­
glio di Self Possessed, che era
imbattuto dopo 4 uscite, deve
così dire addio alla finale dell’8
dicembre a Treviso. Stankovic
ha lasciato la vittoria a Sirena
d’Asolo che lo aveva seguito fin
dal via. Nell’altra batteria a se­
gno Spinello Jet che in retta ha
battuto il leader Skyline Dany.
A Torino exploit di Michela
Racca con un Shimpony Roc
strepitoso (al largo dal primo
all’ultimo metro e poi a segno
in 1.14.8), ma anche seconda
con Salvia dietro Specialess,
allenato dal grande Stig
Johansson e con in sulky Eric
Adielsson. In finale la 25enne
driver avrà così due pedine
NAPOLI Gran Criterium ­ (qual. A) ­ m
1600: 1 Sirena d’Asolo (V. Luongo) 1.15.6;
2 Sugar Rey; 3 Streptopelia Jet; 4 Sa­
baudo Luis; Tot.: 5,07; 12,86, 15,26
(25,91) Trio: 99,98.
Gran Criterium ­ (qual. B) ­ m 1600: 1 Spi­
nello Jet (R. Gallucci) 1.15.3; 2 Skyline
Dany; 3 Serpillo Spin; 4 Shasa; Tot.:
13,32; 4,24, 2,00 (9,63) Trio: 138,92.
TORINO Gran Criterium ­ (qual. A) ­ m
1600: 1 Specialess (E. Adielsson) 1.15.5;
2 Salvia; 3 Swan Wise As; 4 Sivori Effe;
Tot.: 1,91; 1,60, 5,26 (19,64) Trio: 80,72.
Gran Criterium ­ (qual. B) ­ m 1600: 1
Shimpony Roc (M. Racca) 1.14.8; 2 Sce­
icco; 3 Sing Hallelujah; 4 Satchmo As;
Tot.: 19,83; 3,72, 6,11, 1,68 (103,41) Trio:
1.337,21.
OGGI QUINTÉ A FOLLONICA Al Dei Pini
(inizio convegno alle 15.05) scegliamo
Lex Wise (17), Nasturzio (14), Olivia di
Casei (15), Mastro Lollo (16), Lido d’Alfa
(3) e Nescafe (8).
SI CORRE ANCHE Trotto: Taranto
(14.50). Galoppo: Grosseto (13.25).
artificiale. Il quasi ventunenne
carabiniere di Rio di Pusteria
grazie ad una seconda discesa
perfetta ha meritato il primo
successo in carriera impreziosi­
to dal record della pista.
Terzo a Koenigssee e 2° a Lake
Placid nella scorsa stagione, Fi­
schnaller in Norvegia ha prece­
duto i due campioni tedeschi
David Moeller e Felix Loch. Per
l’Italia si tratta dell’88° successo
nel singolo maschile, Fischnal­
Staffetta coreana
record mondiale
Moeller 2°, Loch 3°
Zoeggeler è 4°
Nella semifinale della
staffetta donne, con 4’06”215, la
Sud Corea di Park Seung­Hi, Kim
Alang, Shim Suk Hee e Cho Ha­Ri,
ritocca il proprio record del mondo
(4’06”366; Shanghai, 9/12/12).
Uomini. 1000: 1. Hamelin (Can); 2.
Fauconnet (Fra); 3. Celski (Usa); 14.
Confortola; 28. Lobello; 37. Dotti.
Staffetta: 1. Usa; 2. Russia; 3. Sud
Corea; 9. Italia.
Donne. 1000: 1. Fontana; 2. Kim
Alang (S.Cor); 3. Christie (Gb); 31.
Viviani; 44. Valcepina. Staffetta: 1.
Cina; 2. S.Corea; 3. Italia.
Singolo uomini: 1. D.
FISCHNALLER 1’38”346 (49”172 +
49”174; 2 Moeller (Ger) a 0”146
(49”243 + 49”249); 3. Loch (Ger) a
0”151 (49”260 + 49”237); 4.
ZOEGGELER a 0”237 (49”288 +
49”295); 5. Kindl (Aut) a 0”342
(49”422 + 49”266); 6. D. Pfister (Aut)
a 0”418; 19 RIEDER a 0”788 (49”462
+ 49”672); 22. MAIR a 0”833 (49”639
+ 49”540); rit. K. Fischnaller.
Vittorie azzurre: 55 Zoeggeler; 11
Hildgartner; 8 N. Huber; 7
Haspinger; 3 W.Huber; 1 Raffl,
Brunner, Rainer, D. Fischnaller.
Equitazione ONORI A RAIMONDO
L’ultimo saluto al grande
Raimondo D’Inzeo, 88 anni,
l’olimpionico considerato il più
grande cavaliere della storia,
con 8 partecipazioni ai Giochi,
avverrà oggi proprio nel luogo
cui teneva di più: il 4° Reggi­
mento carabinieri a Cavallo di
Viale Tor di Quinto a Roma, do­
ve ieri pomeriggio è stata spo­
stata la camera ardente inizial­
mente aperta sabato nel Salo­
ne d’onore del Coni, che ieri ha
fatto osservare nei campi un
minuto di silenzio. I funerali
inizieranno alle 11 e ci sarà tut­
to il mondo dell’equitazione e
gli alti vertici militari e sporti­
vi, nonché la famiglia e il fratel­
lo­campione Piero, per rendere
onore a Raimondo D’Inzeo,
che oltre ai 6 podi olimpici in 4
edizioni fu anche bicampione
mondiale, ma soprattutto una
leggenda dello sport italiano.
Dominik Fischnaller, 20 anni di Rio Pusteria (Bz), 2 podi un anno fa
Atletica
Maratona di Torino:
vince la Iozzia
Ivana Iozzia, 40 anni, ha vinto la maratona
di Torino in 2h34’12” davanti alla portoghe­
se Monica Da Silva (2h41’43”) ed Elena Ca­
saro (2h43’00”). La comasca qualche an­
no fa aveva superato un tumore al seno
scoperto in una visita preventiva. In cam­
po maschile il keniano Patrick Tarer ha
bissato il successo dello scorso anno
cambiando mancia dopo 34 km per taglia­
re il traguardo in 2h08’52”. Alle sue spalle
si sono piazzati i connazionali Benjamin
Kolum (2h09’50”) e Samson Kagia
(2h10’38”). Domenico Ricatti, quinto asso­
luto, è il primo italiano al traguardo in
2h16’42”. Alle sue spalle Stefano Scaini in
2h17’25”. Al traguardo della Turin Mara­
thon sono giunti in 3270.
AZZURRE IN SPAGNA (pe. m.) Sotto una
pesantissima e continua pioggia l´etiope
Imane Merga ha vinto per terzo anno con­
secutivo il Cross de Atapuerca (Spa) con­
siderato dalla Iaaf nel 2012­13 il «Migliore
Cross Mondiale». Merga ha battuto in vo­
lata il keniota Bett e l’eritreo Medhin. Fra le
donne ha vinto la etiope Ayele Hiwot. Set­
tima e ottava rispettivamente Elena Ro­
magnolo e Nadia Ejjafini. Uomini (10 km): 1.
Merga (Eti) 28’59”; 2. Bett (Ken) 29’00”; 3.
Medhin (Eri) 29’01”. Donne (8 km): 1. Hiwot
(Eti) 26’11”; 2. L. Masai (Ken) 26’20”; 3.
Cherono (Ken) 26’25”; 7. Romagnolo
27’04”; 8. Ejjafini 27’07”.
Baseball
ASIA SERIES (m.c.) Conclusa la prima fa­
se delle Asia Series a Taichung (Taiwan).
Ieri: Canberra (Aus)­Golden Eagles Sen­
dai (Gia) 3­6, Uni President Lions
(Tai)­Samsung Lions Daegu (Cor) 4­5
(10°). Classifiche. Gir A: Daegu 2­0, Uni
President 1­1, Bologna 0­2. Gir. B: Sendai
2­0, Canberra 1­1, Eda Rhinos 0­2. Semifi­
nali: oggi Daegu­Canberra; domani Sen­
dai­Uni President.
Bocce
Raimondo D’Inzeo aveva 88 anni
NUOTO: IL RIENTRO
Olanda e Lee da record
Colbertaldo
497 giorni dopo
Ieri ­ Uomini. 500 (II). II: 17. Bosa 35”31;
18. Nenzi 35”35. 5000. II: 12. Giovannini
6’25”24 (pb); 26. Cignini 6’29”79. Donne.
1000. II: 21. Bettrone 1’17”12 (pb); 27. P.
Simionato 1’18”18; 31. Daldossi 1’18”87.
Sabato ­ Uomini. 1000. I: 1. Davis (Usa)
1’06”88; 2. Nuis (Ola) 1’07”02; 3. Hansen
(Usa) 1’07”03; 15. Nenzi 1’08”87. Insegui­
mento a squadre: 1. Olanda 3’35”60; 2.
Usa 3’37”22; 3. Sud Corea 3’37”51; 9.
Italia 3’42”14. Donne. 500 (II). I: 1. Sang­
Hwa Lee (S.Cor) 36”36; 2. Richardson
(Usa) 36”90; 3. Fatkulina (Rus) 37”13.
1500: 1. Wüst (Ola) 1’52”08; 2. Bowe
(Usa) 1’52”45; 3. Richardson (Usa)
1’52”55.
Lo manda Zoeggeler, che
un po’ lo invidierà e forse ricor­
derà quando in questo budello
olimpico di Lillehammer, nel
lontano 1995 conquistò il titolo
mondiale. «Ringrazio Armin
per i suoi consigli ed è stato il
primo a congratularsi con me»
dirà Dominik Fischnaller del
portabandiera di Sochi (ieri 4° a
86 millesimi dal podio) dopo il
debutto stagionale con trionfo
in Coppa del Mondo di slittino
LA GUIDA
Ghiaccio/2 COPPA DEL MONDO PISTA LUNGA A SALT LAKE CITY
Due record del mondo a
Salt Lake City (Usa) in Coppa
del Mondo pista lunga.
L’Olanda di Jan Blokhuijsen,
Koen Verweij e Sven Kramer,
con 3’35”60, centra quello
dell’inseguimento a squadre
maschile (prec. 3’37”17; Olan­
da; Calgary, Can, 9/11/13).
La sudcoreana Sang­Hwa Lee,
con 36”36, demolisce per la
terza volta in una settimana
quello dei 500 (prec. 36”57;;
Salt Lake City, 15/ 11/13).
Primo trionfo in Coppa
per Fischnaller: «Non
chiamatemi campione»
ler diventa il 9° italiano a vince­
re in Coppa del mondo. Fratello
di Hans Peter, specialista del
doppio, Dominik vanta un oro e
un bronzo ai Mondiali under
23, un oro nei Mondiali juniores
e una vittoria nella classifica ge­
nerale della Coppa del mondo
giovani 2010. «E’ andata molto
bene, sono state due manches
perfette — racconta —. Cono­
sco questa pista perché ci alle­
niamo in autunno e sapevo qua­
li materiali utilizzare. Credo sia
ancora presto per definirmi un
campione, sono solo all’inizio
della mia carriera e la dedico al­
la famiglia, spero solo la prima
di una lunga serie. Non mi sono
fatto tradire dall’emozione e so­
no rimasto concentrato prima
della seconda manche e non co­
me a Lake Placid. La lezione mi
è servita. Ora a Igls per speri­
mentare nuovi materiali».
GUIDA: AZZURRE TERZE
Napoli: Stankovic galoppo amaro Oggi a Roma
Torino: Michela Racca driver doc funerali D’Inzeo
Michela Racca e Shimpony Roc dopo la vittoria a Torino DE NARDIN
Slittino A LILLEHAMMER
(al.f.) Federico
Colbertaldo, 25 anni, già
bronzo mondiale negli 800 nel
2007, e due volte quarta a
Roma 2009, è tornato alle gare
in vasca dopo 497 giorni di
assenza: a Vazzola (Tv, 25 m), il
mezzofondista veneto che ha
superato l’infortunio alla spalla
(operata) nuota i 1500 sl in
15’13”50.
VOLO MONDIALE (c.f.) A Bahia Blanca
(Arg) il Mondiale di volo con 4 medaglie az­
zurre. Oro Emanuele Bruzzone e Luigi
Grattapaglia a coppie, argento Marco Zi­
raldo progressivo, bronzo Mauro Rogge­
ro ed Emanuele Ferrero staffetta e Simo­
ne Mana individuale. Italia nel medagliere
seconda solo alla Slovenia (3 titoli e podio
nell 6 prove).
Boxe
MONDIALI (r.g.) A Ontario (Usa), Andre
Ward (27) mantiene la cintura di super­
campione medi Wba battendo Edwin Ro­
driguez (R. Dom. 24­1) ai punti. In caso di
vittoria di Rodriguez, il titolo sarebbe ri­
masto vacante, non avendo lo sfidante
fatto il peso. A Vratsa (Bul) il bielorusso
Sergey Rabchenko (25) supera il gallese
Bradley Pryce (34­15) e resta europeo
medi jr.
TUA LASCIA (r.g.) Dopo la sconfitta subi­
ta ad Hamilton (N.Zel) contro il bielorusso
Alex Ustinov (29­1) per Paba e Wbo dei
massimi, David Tua (52­5­2) 40 anni,
bronzo ai Giochi ‘92 e ai Mondiali di Syd­
ney ‘91, il pugile più popolare della Nuova
Zelanda, ha annunciato il ritiro. Nel 2000
ha tentato il mondiale (Wbc, Ibf e Ibo), bat­
tuto da Lennox Lewis (Gb).
WSB (r.g.) Il 23 novembre a Blida (Alg) nel­
la seconda delle World Series, Dolce &
Gabbana così contro gli algerini. 49 kg.
Flissi­Barriga (Fil); 56: Benbaziz­Djelkhir
(Fra); 64: Chadi­De Donato; 75: Rahou­Ta­
vares (Fra); 91: Bouloudinats­Szello (Ung).
Ad Assisi (Pg), il 7 dicembre contro la Ger­
mania dovrebbero combattere Picardi
(52), Valentino (60) e Mangiacapre (69).
Ghiaccio
BERTON­HOTAREK Facile successo di
Stefania Berton­Ondrej Hotarek alla Me­
rano Cup di figura. Uomini. Finale: 1. (1.2.)
Ten (Kaz) 231.12; 3. (3.3.) Bacchini 189.07;
4. (5.4.) Mau. Zandron 179.19; 5. (4.5.) Ri­
ghini 177.65. Donne. Finale: 1. (1.1.) Weinzierl
(Ger) 139.97; 3. (2.4.) Bressanutti ita
126.54; 4. (3.5.) Rodeghiero ita 124.13; 5.
(8.3.) Rio 120.77. Coppie. Finale: 1. (1.1.)
Berton­Hotarek 192.69; 5. (5.5.) Cernu­
schi­Ambrosini 124.37; 6. (6.6.) Mamacor­
da­Macii 112.76.
Hockey ghiaccio
EBEL (m.l.) Il Salisburgo (2­1 al Graz) allun­
ga. Ieri con il Bolzano fermo si sono gioca­
te 4 gare del 23° turno di Ebel. Classifica:
Salisburgo 36; Bolzano** 31; Linz 29; Vil­
lach, Vienna 28; Znojmo**, Graz 27; Kla­
genfurt 26; Fehervar*, Dornbirner* 20;
Innsbruck 12; Lubiana 7. (* una in meno, **
due in meno).
Hockey in line
QUARTA (m.l.) La quarta di A­1: Monleale­
Cittadella 5­5; Molinese Pisa­Vicenza 5­5,
Roma­Milano 5­11; Novi L­Asiago 3­8; Pa­
dova­Cus Verona 7­3. Classifica: Milano
12; Padova 9; Cittadella 8; Vicenza 6; Mon­
leale* 5; Roma, Molinese 4; Asiago 3; Novi
L.* 1; Cus Verona 0. (* una in meno).
Hockey prato
A­1 DONNE (g.l.g.) L’Acea San Saba bloc­
ca il Lorenzoni a Bra (2­2) e ora 4 squadre
inseguono il Catania capolista. Così la 6°:
HCF Villafranca­Amsicora 3­1; Catania­
Ferrini Cagliari 6­0; Lorenzoni Bra­Acea
Roma 2­2; Pisa­Cernusco 6­0. Classifica:
Catania 16; Amsicora; Lorenzoni, Pisa, Vil­
lafranca 10; Acea, 7; Ferrini 4; Cernusco 0.
Judo
BRONZO UNDER 23 (e.d.d.) Giuliano Lo­
porchio si è classificato 3° nei 90 kg a Sa­
mokov e ha coronato il bel campionato
d’Europa under 23 dell’Italia. Sono 5 infat­
ti, le medaglie andate al collo degli azzurri,
quantità pari alla Francia e davanti c’è so­
lo la Russia con 10.
Nuoto
DOPPIO MAGNINI (al.f.) Due successi per
Filippo Magnini a Monza (25 m): il pesare­
se si impone nei 50 sl nuotati al mattino in
22”34 e raddoppia nei 100 misti toccando
in 54”83. «Molto bene i 50 sl, volevo dare
un segnale in ottica staffetta».
ORSI IN LUNGA (al.f.) Nella prima uscita
stagionale in vasca lunga al meeting del
Mosaico di Ravenna, Marco Orsi nuota i
50 sl in 22”80. Uomini: 50 sl Orsi 22”80,
Leonardi 23”71; 100 do Di Tora 55”86, Piz­
zamiglio 55”92; 100 fa Carlier 56”66. Don­
ne: 400 sl Caramignoli 4’20”39; 100 do
Barbieri 1’02”25; 100­200 ra Carraro
1’12”03, 2’36”05.
Pallamano
DONNE (an.gal.) A Salerno, nel ritorno del
3° turno di Winners Cup femminile, Jomi
Salerno­Tertnes Bergen (Nor) 16­25
(and.: 33­33). Norvegesi agli ottavi.
Rafting
MONDIALI Con un terzo posto nello Sla­
lom e un secondo nella Discesa la nazio­
nale Under 23 Femminile ha conquistato
la medaglia di bronzo nella classifica a
squadre ai mondiali rafting di Rotorua
(Nuova Zelanda). La Under 23 Maschile ha
chiuso al quarto posto dopo un 6° (Slalom)
e un 3° posto (Discesa). Da oggi le practice
race degli equipaggi Senior. Prima gara, la
Sprint, giovedì 21 novembre.
Scherma
LUTTO E’ morto a 92 anni Sudney Romeo,
tra i fondatori del Cs Roma, vicepresiden­
te Federscherma e federazione mondiale.
Sport invernali
FONDISTI (g.v.) Azzurri a Livigno (So) per
definire il gruppo di Coppa del mondo a
Kuusamo (Fin). A Muonio (Fin), doppi suc­
cessi di Justyna Kowalczyk (Pol) e di
Alexey Poltoranin (Kaz).
Vela
MINITRANSAT (r.ra) Giancarlo Pedote su
Prysmian è stato il primo a passare la boa
posta a largo di Puerto Calero (Lanzarote)
ieri alle ore 5.14. Il secondo, Bertrand De­
lesne (Teamwork), ha girato 4 ore dopo
con 32 miglia di distacco. Dopo Lanzarote
gli skipper hanno fatto rotta su Guadalu­
pa, mancano circa 2.600 miglia all’arrivo.
AVVISO PUBBLICO MANIFESTAZIONE DI
INTERESSE PER LA SPONSORIZZAZIONE
DELLA MANIFESTAZIONE MOTORISTICA
“MILLE MIGLIA 2014”
Nell’ambito del progetto di rievocazione storica
della manifestazione motoristica denominata “Mille
Miglia” per l’anno 2014, la società 1000 Miglia
S.r.l., società interamente partecipata dall’Automobile Club di Brescia, intende ricercare soggetti disponibili a finanziare, in qualità di sponsor, le
attività di organizzazione e promozione della suddetta Manifestazione. Le opportunità di finanziamento riguardano n. 3 differenti categorie di
sponsorizzazione corrispondenti alle seguenti formule:
 MILLE MIGLIA PASSION, del valore minimo di
€ 50.000
 MAIN SPONSOR MILLE MIGLIA, del valore minimo di € 100.000
 GOLD SPONSOR MILLE MIGLIA, del valore
minimo di € 250.000
A fronte della formula di finanziamento per cui i
soggetti manifesteranno il loro interesso attraverso
un’offerta formale, secondo le modalità e i termini
specificati nell’Avviso Pubblico consultabile sul
sito internet www.1000miglia.it/avvisi-pubblici, saranno riconosciuti ‘‘diritti di marketing e comunicazione’’, diversificati e proporzionati al valore del
finanziamento, meglio descritti nel suddetto Avviso. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito
ufficiale della Manifestazione www.1000miglia.it
36
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
SEGUITECI SU
ALTRI MONDI
@AltriMondiGazza
Il fatto del giorno
_il divorzio da Silvio
DI GIORGIO DELL'ARTI
gda@gazzetta.it
Ieri Schifani è andato dal­
la Latella (su Sky) a manifesta­
re «stima, affetto e massima ri­
conoscenza» per Berlusconi, e
però a dire anche che il governo
non si poteva far cadere. Vuole
rinnovare la classe dirigente e
recuperare i sei milioni di voti
persi dal Pdl nelle ultime elezio­
ni.
1Chi è più forte a questo pun­
to, quelli di Forza Italia o quelli
del Nuovo Centrodestra?
I primi conteggi dànno gli
alfaniani in maggioranza in
Calabria, Sicilia e Lombardia.
In Piemonte, Emilia Romagna,
Veneto e Abruzzo sono nume­
rosi, ma non più forti dei loro
concorrenti. La contabilità
della nuova forza politica è in­
teressante: i membri del Con­
siglio nazionale che hanno
aderito a Ncd sono 304. Que­
sto significa che se fossero an­
dati a votare, sabato scorso,
avrebbero impedito la nascita
di Forza Italia perché per la
trasformazione del Pdl ci vole­
vano i due terzi dei voti su 800
membri. Ncd ha a questo pun­
to 31 senatori (la capogruppo
sarà Laura Bianconi), 28 de­
putati (capogruppo Enrico
Costa), cinque ministri, un go­
vernatore regionale (Scopelli­
ti in Calabria), 12 assessori re­
gionali, 75 consiglieri regiona­
li, 7 presidenti di provincia, 4
sindaci di comuni capoluogo,
9 parlamentari europei, 51 tra
capigruppo e vicecapigruppo
nei consigli provinciali, 5 co­
ordinatori regionali dell’ex
Pdl, 17 coordinatori provincia­
li, 22 segretari cittadini. Il par­
tito non ha ancora una sede,
ma chiede al governo di sosti­
tuire con uomini suoi i sottose­
gretari e i viceministri forzisti
che, passando i berlusconiani
all’opposizione, dovranno la­
sciare le poltrone di governo.
Qui c’è Scelta civica ­ a sua vol­
ta spaccata in due l’altro gior­
no ­ la quale sostiene che per
una forza ridotta come il Nuo­
vo centrodestra cinque mini­
stri sono troppi. Ne vorrebbe­
ro qualcuno anche loro. A
quanto pare, Letta non inten­
de procedere a rimpasti. Cer­
to, l’eventuale caduta della
Cancellieri...
2E nel Paese, la forza di Alfa­
no qual è?
I sondaggi di qualche gior­
no fa lo davano al 3%, cioè il
Nuovo centrodestra, se si vo­
tasse domani e con questa leg­
ge, non entrerebbe neanche in
Parlamento. Ma è un calcolo
astratto: senza Berlusconi ­ il
quale sarà come minimo ai
servizi sociali e non potrà cer­
to far comizi né in piazza né in
tv ­ quanti voti sapranno rac­
cogliere i forzisti? E poi già ieri
si parlava di «primarie di coali­
zione»: i vari spezzoni del cen­
trodestra, compresi Fratelli
d’Italia e la Lega (molto inte­
Tascabili
Alle 19 solo il 24,4% ai seggi
Ma il partito
di Alfano &C.
nel Paese
quanto conta
veramente?
Decisivo per Letta, secondo le stime
vale soltanto il 3%. Potrebbe unirsi
ai centristi, però. E puntare sul fatto
che Berlusconi non sarà candidato
A notizie
RENZI VS
CUPERLO
Regionali in Basilicata
Precipita l’affluenza
S
Angelino Alfano, vicepremier del governo Letta ed ex Pdl, sabato
a Roma durante la presentazione del Nuovo Centrodestra ANSA
ressata al nuovo corso), mette­
rebbero in campo ciascuno il
suo campione e sosterrebbero
poi il vincitore finale. Ma, sul­
la forza di questo nuovo parti­
to, e di Alfano, si devono fare
anche altre considerazioni.
3Quali?
Comunione e liberazione
sta tutta con la nuova forma­
zione, a cui sarebbe molto vici­
na anche la Chiesa (il cardina­
le Ruini avrebbe chiamato
qualche giorno fa Alfano). La
presidenza della Repubblica
vede in Quagliariello e nello
stesso Alfano due uomini suoi.
Starebbe con gli alfaniani an­
che il mondo della finanza, e
ha più probabilità di essere
ammesso nel Partito popolare
europeo l’Ncd che Forza Italia.
Lei sa poi che in ogni regione
ci sono grandi elettori, gente
capace di convogliare un gran
numero di consensi. Si stareb­
bero schierando con Alfano
Fazzone nel Lazio, Marin nel
Veneto e, al Sud, Milo e Cardil­
lo. È vero che in Sicilia c’è Mic­
ciché, smanioso di rivincita...
31
I senatori di Angelino
Sono 31 i senatori che hanno
aderito al partito di Alfano, 28
i deputati e 5 sono i ministri
Insomma, l’analisi sulla forza
di questi o di quelli va condot­
ta con il microscopio, perché
l’Italia è sempre più terra di
tribù.
4Come mai Alfano non ha
provato a tenersi il nome Po­
polo della Libertà?
Non gli appartiene, e poi
quel partito ha tre milioni e
mezzo di debiti. Piuttosto, ci
saranno problemi anche con il
nome Nuovo centrodestra. Lo
ha depositato parecchio tem­
po fa Italo Bocchino, e per
adoperarlo gli alfaniani do­
vranno venire a patti col delfi­
no di Fini. È vero che tra gli
scenari futuri c’è anche quello
di un gigantesco rassemble­
ment dei vari frammenti mo­
derati, ex montiani, Fini e fi­
niani, Casini e Udc, Gal e Fdi.
In questa prospettiva magari
Bocchino non farà storie.
5Grillo non è preoccupato
delle intemerate anti­europei­
ste di Berlusconi?
Se non è preoccupato, fa­
rebbe bene a preoccuparsi. Su
quel terreno, finora, pascolava
da solo. Berlusconi invece ha
cominciato subito ad attaccare
l’euro, le burocrazie di Bruxel­
les, la prepotenza tedesca e
quant’altro. Il M5S potrebbe
perdere, a causa di questo, pa­
recchi consensi a destra.
Continua
la guerra
di cifre
È guerra di cifre
tra i candidati
alle primarie
del Pd sui voti
espressi dagli
iscritti nelle
assemblee
di circolo.
A «Che tempo
che fa» Matteo
Renzi grida
al successo:
«Sono io i
n vantaggio.
Su 181mila voti
ho avuto
il 46,1% dei voti
degli iscritti.
Secondo questi
dati Cuperlo
ha il 38,3%».
Ma il comitato
elettorale di
Gianni Cuperlo
replica: «In base
ai dati in nostro
possesso
Cuperlo ha
il 43.9%, Renzi
il 42.1%, Civati il
10.8%, Pittella
il 3.3%».
Cuperlo ha
anche parlato
di «conflitto
di interessi» tra
i dati ufficiali
e quelli di Renzi.
«Vedremo quelli
ufficiali»,
ha spiegato poi
sottolineando
di non voler
ingaggiare
una battaglia
sulle cifre
C’è già un vincitore nelle regionali in Basilicata:
è il «non voto», considerato che alle 19 di ieri aveva
votato il 24,40% degli aventi diritto (che sono
575.160). Il dato è sceso rispetto alle precedenti
elezioni regionali quando, alla stessa ora, aveva
votato il 29,81%. La riduzione dei votanti dovrebbe
rendere più contrastata la lotta fra il favorito
candidato presidente del centrosinistra, Marcello
Pittella (Pd) e quelli del Movimento 5 Stelle (Piernicola
Pedicini) e del centrodestra (Tito Di Maggio). Si spera
comunque di poter alzare il dato dell’affluenza oggi:
sarà l’ultima volta che, in Italia, si voterà in due giorni.
Per la sfiducia al ministro
Cancellieri, Pd diviso
Civati: «Basta ipocrisia,
presento io la mozione»
Anna Maria Cancellieri, 70 anni, ministro della Giustizia
Il futuro del ministro Anna Maria
Cancellieri sta scatenando una battaglia
all’interno del Pd. Ieri il candidato alle primarie
Pippo Civati ha detto: «Il Pd dice no alla
“sfiducia” per non votare la mozione del M5S;
possiamo presentarne una noi. Io lo farò, basta
con ipocrisia». La risposta arriva dal
viceministro dell’Economia Stefano Fassina:
«È evidente che il rapporto con il ministro si è
incrinato e una valutazione vada fatta, ma Civati
si ricordi che fa parte di un partito». E Renzi:
«Il ministro si dimetta prima della mozione».
È favorita l’ex leader socialista
Le presidenziali in Cile
Bachelet verso il trionfo
«Sono tranquilla», ha detto ieri Michelle
Bachelet dopo aver votato ieri a Santiago del Cile. In
discussione non c’è la sua vittoria alle elezioni cilene,
ma il trionfo al primo turno evitando il ballottaggio. E
se la sua nuova coalizione politica, più sbilanciata a
sinistra, riuscirà ad assicurarle una maggioranza soli­
da. All’ex presidente socialista i sondaggi danno il 47%
dei voti, a oltre 30 punti dalla sfidante di centrode­
stra, Evelyn Matthei, che rischia di essere scalzata al
secondo posto dall’economista Franco Parisi. I cileni
hanno votato anche per le legislative: la Bachelet ha
allargato la coalizione per la prima volta ai comunisti.
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
LA SCRITTRICE INGLESE
ALTRI MONDI
Addio Doris Lessing
Femminista da Nobel
È morta ieri a 94 anni la
scrittrice inglese Doris Lessing,
premio Nobel per la letteratura nel
2007. Scrisse oltre 55 libri, novelle,
FOTOGRAFIA CULT
La No Tav
e quel bacio
all’agente:
«Solo sfottò»
Il bacio sabato in Val di Susa AFP
Una manifestante che
sta per baciare il casco di un
poliziotto in tenuta antisom­
mossa. Surreale momento
di passione: lei si avvicina
dolce, lui chiude gli occhi e
sullo sfondo le Alpi della Val
di Susa. Uno scatto magico,
catturato nel cuore dell’en­
nesima manifestazione No
Tav di sabato, che ha presto
fatto il giro del mondo attra­
verso i social. Sembrava un
messaggio di pace o almeno
un gesto distensivo dopo
mesi di tensione enorme tra
agenti e contestatori della li­
nea veloce Torino­Lione.
Ieri, invece, è venuta a galla
la vera storia della foto. Pri­
ma alcuni esponenti del mo­
vimento avevano preso le di­
stanze dall’interpretazione
«amichevole» del bacio, poi
la stessa protagonista ha da­
to via Facebook una versio­
ne (confermata dagli stessi
agenti): «Non avevo nessu­
na voglia di manganello,
nessuna pulsione frustrata,
stavo pigliando per il c...
una schiera di poliziotti an­
tisommossa, che ci impedi­
vano la strada – scrive tale
Jasper Baol da Milano (così
si firma) –. Nessun messag­
gio di pace, anzi, questi schi­
fosi li appenderei solo a te­
sta in giù, dopo quello che è
successo a Marta, compagna
molestata e picchiata. Quin­
di, con buona pace dei paci­
fisti yuppie e “cristianotti”,
sì, sono contraria alle forze
dell’ordine, sì lo stavo sfot­
tendo alla grande, sì, il foto­
grafo è stato fortunato...».
La trovata
Francesco dona
ai fedeli scatole
di Misericordina
L’ultima trovata,
geniale, di Papa Bergoglio si
chiama MIsericordina, «una
medicina spirituale. Non
dimenticatevi di prenderla,
perché fa bene al cuore,
all’anima, a tutta la vita», ha
detto ieri durante l’Angelus
a piazza San Pietro.
Francesco ha spiegato: «È
una medicina in 59 granelli
intracordiali che verrà
distribuita dai volontari
mentre lasciate la piazza.
Prendetela, c’è una corona
del rosario con la quale si
può pregare» (foto Ansa).
poesie e opere come «L’erba
canta» (1950) e «Il taccuino d’oro»
(1962), considerato una sorta di
“bibbia del femminismo”. Nel suo
mirino negli ultimi anni era finito il
presidente Usa George W. Bush
(«una calamità mondiale»), ma
anche la donna moderna
(«sfacciata, ma anche bigotta»).
Emiri volanti:
comprano
trecento aerei
Ma non Alitalia
In un solo giorno investiti 110 miliardi
in Boeing e Airbus. I sindacati: «Etihad
non ha più nei suoi piani la compagnia»
RIECCO SPRINGSTEEN
Il Boss: entro lunedì
esce il nuovo singolo
Entro lunedì prossimo, i fan
di Bruce Springsteen potrebbero
ascoltare il suo nuovo singolo,
«High hopes». Secondo il sito
eing, per un valore complessi­
vo di 99 miliardi di dollari. «Le
consegne degli aerei inizieran­
no nel 2020», ha dichiarato lo
sceicco Ahmad Bin Saeed Al
Maktoum, presidente della
Emirates Group, «sottolinean­
do che il volume dell’ ordine
odierno riflette la crescita fu­
tura degli Emirati Arabi Uniti».
Attualmente il settore aero­
nautico di Dubai contribuisce
al 28% del Pil, mentre l’intero
Medio Oriente avrà bisogno
nei prossimi vent’anni di alme­
no 4 mila piloti e 53 mila ad­
detti al supporto tecnico.
Le speranze Etihad, la com­
pagnia di bandiera di Abu Dha­
bi, emirato capitale della Fede­
razione degli Emirati Arabi, ha
invece annunciato l’ordine di
82 aerei Boeing per un valore
di 25,2 miliardi di dollari e un
ordine per 27 miliardi di dolla­
ri ad Airbus. La compagnia, su
cui sono puntati gli occhi degli
osservatori per la vicenda Ali­
talia, dopo che Air France si è
defilata dall’aumento di capi­
tale e Aeroflot ha reso noto di
non essere interessata, ha inol­
tre annunciato l’acquisizione
del 33,3% della compagnia
svizzera Darwin Airline, il cui
brand diventerà Etihad regio­
nal. È un acquisto che il ceo Ja­
mes Hogan annuncia come
«un cambiamento radicale»
che potrebbe essere esteso ad
altri mercati. Una mossa che è
stata letta in maniera negativa
dai sindacati. Il segretario ge­
nerale dell’Ugl Giovanni Cen­
trella teme così che «sfumi
4 mila
Piloti richiesti in futuro
In Medio Oriente si stima che
serviranno almeno 4 mila
piloti nei prossimi 20 anni
Alcuni partecipanti al Dubai Air Show, salone aeronautico tra i più importanti LAPRESSE
DANIELE VAIRA
Gli emiri hanno deciso di
investire in maniera massiccia.
Questa volta il calcio e i cam­
pioni, però, non c’entrano. Lo
shopping riguarda il mercato
dei cieli. Le compagnie degli
Emirati Arabi e del Golfo han­
no pianificato, infatti, un son­
tuoso shopping, diviso tra Air­
bus e Boeing. L’acquisto di ol­
tre 300 aerei, per un investi­
mento di 150 miliardi di
dollari (110 miliardi di euro),
comunicato ieri. Emirates ha
siglato l’accordo più importan­
te nella storia dell’aviazione ci­
vile: 200 aerei, tra Airbus e Bo­
A KAZAN PURE IL FIGLIO DI UN POLITICO
Si schianta velivolo in Russia
Tutti morti i 50 passeggeri
Ha tentato di atterrare 2 o forse 3 volte, poi
si è schiantato al suolo ed è esploso. Così sono
morte le 50 persone, 44 passeggeri e 6 membri
dell’equipaggio, a bordo del Boeing 737 delle linee
regionali del Tatarstan, Russia centrale, in arrivo
da Mosca. L’incidente ieri alle 19.25 (16.25 in Italia)
all’aeroporto di Kazan: tra le 50 vittime anche Irek
Minnikhanov, uno dei figli del presidente della
regione, Rustam Minnikhanov. Ancora ignote le
cause: si ipotizza un errore del pilota e le tv locali
hanno descritto condizioni meteo avverse. Putin
ha già istituito una commissione di inchiesta.
molto probabilmente l’interes­
se verso l’Italia di un altro
eventuale investitore stranie­
ro». Il governo Letta, però, non
demorde e punta ad una mis­
sione per convincere gli emiri
ad un impegno almeno «soft».
Dubai comunque non delude
le aspettative per le case co­
struttrici di vettori aerei. L’Ita­
lia è presente con Finmeccani­
ca e le sue società Alenia Aer­
macchi, Augusta Westland e
Selex es. Gli Emirati Arabi han­
no inoltre siglato un altro pri­
mato con la compagnia a basso
costo Flydubai: una commessa
di 11,4 miliardi di dollari per
l’acquisto di Boeing.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA GAZZETTA DELLO SPORT
37
Wimp.de, il Boss anticipa l’uscita
del pezzo, da lui già riarrangiato
e pubblicato nel 1996 nella
colonna sonora del docu­film
«Blood brothers». Il brano, in
origine, era stato scritto e
interpretato nel 1990 dagli
Havalinas, band di Los Angeles
scioltasi dopo una breve attività.
A tutta
NIGERIA:
LIBERATO
FRANCESE
Salute
DI MABEL BOCCHI
Il convegno a Roma
Latte più sport:
così il binomio
S
Rapito dagli diventa inscindibile
estremisti
a dicembre
Francis Collomp
(nella foto),
l’ostaggio
francese rapito
in Nigeria nel
dicembre 2012,
si è liberato
dal gruppo
estremista
islamico
che lo teneva
prigioniero
approfittando di
una sparatoria
nel corso
di un’azione
dell’esercito
nigeriano.
O, secondo
un’altra
versione,
perché
i carcerieri
si sono distratti
pregando.
Collomp,
ingegnere di 63
anni, era tenuto
prigioniero nel
nord del Paese
dal gruppo
islamico Ansaru,
Il rapimento era
stato
rivendicato in
«risposta
all’atteggia­
mento del
governo della
Francia e dei
cittadini
francesi contro
l’islam e i
musulmani»
Si è concluso a Roma il
Convegno internazionale «Il Latte
oggi: un Alimento per il Movimen­
to», promosso da Parmalat e As­
solatte. Il latte fa bene al cuore,
dopo l’esercizio mantiene efficienti
i muscoli, prima è un’ottima fonte
di energia. «Analoga se non supe­
riore a quella degli integratori
sportivi – precisa Michelangelo
Giampietro, docente di Alimenta­
zione, Nutrizione e Idratazione alla
Scuola dello Sport Coni –. In
particolare, sono fondamentali le
sieroproteine e la loro composizio­
ne in amminoacidi (la leucina su
tutti), i nutrienti chiave per
sviluppare la massa muscolare,
ma utili anche per contenere
l’aumento del tessuto adiposo».
Lo studio sui telomeri
Ci sono le prove:
la depressione
fa invecchiare
L’invecchiamento cellulare
è stato quantificato da uno studio
del Vu University Medical Centre
di Amsterdam, pubblicato
sulla rivista «Molecular
Psychiatry», analizzando la
lunghezza dei telomeri (le
estremità dei nostri cromosomi
che vanno accorciandosi con
l’avanzare dell’età) di 1.095 pazienti
con disturbo depressivo grave, di
802 persone guarite dalla malattia
e di 510 mai state «malate di vita».
Dopo l’esame dei campioni di
sangue donati dai volontari, è
risultato che le persone che erano,
o erano state, depresse avevano
telomeri molto più corti rispetto a
chi non aveva mai sperimentato il
disturbo psichico.
CRESCIUTI A LIONE
Posture sbagliate
Scoprono sul web
di avere a Orgosolo
dieci fratellastri
Nell’era dei tablet
troppi bambini
col mal di schiena
Autentica «carrambata»
in Sardegna, ad Orgosolo: due
fratelli di Lione, Louis e
Veronique di 47 e 46 anni
cresciuti in orfanotrofio, hanno
telefonato alla 71enne
Mariangela Cossu dichiarando
di essere figli del marito, Luigi
Garippa. L’uomo è morto lo
scorso anno, ma i due francesi,
che sono riusciti a trovare il
padre grazie a internet, hanno
potuto abbracciare i loro dieci
fratellastri, otto femmine e due
maschi tra i 30 e i 42 anni.
Louis, affermato coiffeur a
Lione, è arrivato in Sardegna
ieri: «È identico a papà», hanno
detto emozionati i fratelli.
L’allarme arriva da uno
studio britannico dell’università
Abertawe Bro Morgannwg, dopo
che la struttura ha visto
raddoppiare in soli sei mesi il
numero di trattamenti per disturbi
alla schiena e collo tra bambini
e ragazzi. Disturbi tipici dell’era
contemporanea, quella dei tablet,
dei videogiochi e dei pc che
costringono a posture innaturali
e occupano totalmente il tempo
libero, riducendo gli spazi per il
movimento. I problemi iniziano sin
dai 7 anni. I modelli di vita attuali
hanno un effetto nefasto sulla
salute muscolo­scheletrica dei
ragazzi: è indispensabile formarli
in modo che possano esprimere
il loro potenziale senza limitazioni.
38
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
INIZIATIVE FUMETTI
Oggi
n.1
ASSEDIO
Il grande
crossover
dei supereroi
Marvel
per salvare
Asgard
di Bendis­
Coipel
la collezione
ECCO LE PRIME
5 USCITE
IN VENDITA CON
LA GAZZETTA
25/11
n.2
THOR
Il seme
di Galactus
Il dio del tuono
protagonista
del film
Rodi­Choi
e Fraction­
Coipel
2/12
n.3
SPIDER­
MAN
Alla
grande!
Spidey cambia
vita o..?
Slott­Ramos
e Van Lente­
Caselli
9/12
n.4
X­MEN
Scisma
Separazione
violenta tra
i mutanti: chi
li salverà?
Aaron­
Pacheco e
aa.vv.
16/12
n.5
AVENGERS
L’età
dell’oro
Una nuova
epoca per
gli eroi
più potenti
Bendis­
Romita Jr.
IL PIANO DELL’OPERA
FABIO LICARI
Gli dei sono tornati sulla Terra: ma non per
punire gli uomini, salvarli o pretendere anime.
Sono in cerca di... casa. Sono gli dei nordici e
cercano disperatamente un luogo dove vivere: il
regno di Asgard è stato distrutto, Odino è morto
e loro vogliono ricostruire la città eterna in Ok­
lahoma, negli Usa. Idea così incredibile da esse­
re vera. Se due tipi come Loki e Norman Osborn
tramano nell’ombra, però, può succedere di tut­
to. E forse non basterà neanche il coraggio di
Thor che ha acquistato i poteri del padre Odino
e ritrovato l’identità terrestre di Donald Blake.
L’emozionante battaglia si svolge in Assedio, il
crossover Marvel che inaugura oggi «Supereroi ­
Il Mito», la nuova collezione allegata a Gazzetta
dello Sport e Corriere della Sera.
Il meglio della Marvel Come da tradizione, si
comincia con le grandi storie collettive della Ca­
sa delle Idee. «Grandi Saghe» fu inaugurata da
Civil War. «Leggende» partì con Secret Inva­
sion. Adesso è il momento della saga ideata da
Brian M. Bendis (l’architetto delle sceneggiature
Marvel) e disegnata dallo straordinario artista
francese Olivier Coipel. «Il Mito» è la nuova col­
lana, richiesta dai lettori, che si ispira natural­
mente alle precedenti collezioni di successo:
grafica rinnovata, copertina con sfondo nero, lo­
go molto vintage, rubriche, approfondimenti,
schede, sketchbook, il tutto curato come sempre
dalla Panini Comics. Nei 30 volumi, in edicola
da oggi, ogni lunedì, il meglio della produzione
Marvel. Del presente e del passato.
Trenta volumi
ogni lunedì
in edicola
a soli 9,99 euro
Avengers, Iron Man
Thor: la Marvel è qui
La collana Il Mito al via con Assedio. Poi X­Men, Devil,
Spider­Man, Wolverine ma anche Warlock, 2099 e...
Il mitico Thor Dopo Assedio, sarà ancora, inevi­
tabilmente, il dio del tuono il protagonista del
secondo volume, in coincidenza con l’attesissi­
mo secondo film The Dark World: Thor ­ Il seme
di Galactus è uno dei cicli più recenti e avvin­
centi, scritto da Matt Fraction sempre per i dise­
gni di Coipel. Quindi, nel numero 3, Spider­
Man ­ Alla grande!, nuovo capitolo nella tor­
mentata vita di Peter Parker che, si sa, difficil­
mente può dormire tranquillo. Testi di Dan Slott
e Fred Van Lente, disegni di Humberto Ramos e
del lanciatissimo italiano Stefano Caselli, uno
della generazione «Made in Italy» che sta con­
quistando i comics Usa.
IN REGALO
UN POSTER DI THOR
Sul n.2 in regalo uno
splendido poster di Thor.
COME RICHIEDERE
GLI ARRETRATI
Se qualche volume è
esaurito potete sempre
chiederlo all’edicolante o
al distributore. Si possono
inoltre richiedere gli
arretrati o la collezione
completa su
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www.gazzettastore.it. Per
informazioni telefonare al
servizio clienti: 02.6379851.
E­mail: linea.aperta@rcs.it.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LE ORIGINI IL PRIMO ALBO DELLA «CASA DELLE IDEE»
Eroi con problemi: cominciò tutto nel 1961
mely, adesso Atlas. Il proprie­
tario, Martin Goodman, è abile
a sfruttare – copiare – i trend
vincenti. Così, quando scopre
che Justice League, l’ultimo al­
bo della concorrenza, è stato
un successo clamoroso, ordina
al suo staff una serie simile.
(f.li.) Il mito Marvel co­
mincia cinquantadue anni
(esatti) fa. Sulla copertina di
Fantastic Four numero 1, l’albo
che dà inizio a tutto, campeg­
gia la data storica: novembre
1961. Siamo in piena guerra
fredda, Kennedy è il presiden­
te, Usa e Urss si sfidano nella
rincorsa allo spazio. A Manhat­
tan c’è una piccola e agguerrita
casa editrice che ha cambiato
diversi nomi: prima era Ti­
La sfida Lo staff? In realtà si
tratta di un solo dipendente,
Stan Lee, 40enne frustrato da
una carriera che lo delude.
Lee, origini romene, ebreo, si
chiama in realtà Stanley Lieber
(prima di cambiare legalmente
in Lee). Usa lo pseudonimo
perché pensa di riservare il no­
me vero per il «grande roman­
zo americano» che non scrive­
rà mai. È sul punto di abbando­
nare Goodman, di cui è lonta­
PRENOTATELO
IN EDICOLA
In vendita ogni lunedì
(a 9,99€ più il quotidiano),
«Supereroi ­ Il Mito» resta in
edicola una settimana: per
non perderlo, prenotatelo
sempre dal vostro
edicolante di fiducia che
conserverà la vostra copia
fino a fine collezione.
Hulk, Devil e il 2099... Nel piano dell’opera del
«Mito» non possono mancare gli altri grandi per­
sonaggi che da oltre 50 anni compongono il più
grande e avvincente universo letterario mondia­
le: gli X­Men (con la drammatica storia Scisma),
i Fantastici 4 (con la morte di uno dei membri
storici), Iron Man, gli Avengers, Wolverine, Ulti­
mate Spider­Man (con le nuove storie realizzate
dopo la collezione integrale), Capitan America,
Hulk, Devil (Shadowland) e anche gli eroi cult,
mai dimenticati dagli appassionati. Due nomi su
tutti: Warlock, di cui saranno presentati i due
cicli storici (quello classico di Roy Thomas­Gil
Kane e quello più lisergico di Jim Starlin), e l’Uo­
mo Ragno 2099 di Peter David­Rick Leonardi,
rilettura futurista del personaggio­icona mon­
diale di Stan Lee e Steve Ditko.
I Fantastici 4
furono creati
52 anni fa esatti
da Lee e Kirby. Un
successo infinito
È da oggi in edicola il
n.1 di «Supereroi – Il Mito», la
nuova collana a fumetti
allegata a Gazzetta dello
Sport e Corriere della Sera
in collaborazione con Panini
Comics. Si tratta di 30
volumi settimanali,
brossurati, a colori, dedicati
alle più grandi avventure dei
supereroi Marvel: sia le più
recenti sia i capolavori del
passato. Seguito ideale delle
precedenti collane di
successo: «Grandi Saghe»
e «Leggende».
no parente, quando gli arriva
l’ordine. Vorrebbe rispondere
«no» ma la moglie Joan, ex mo­
della, lo convince ad accettare
la sfida: «In fondo volevi di­
metterti, no? E allora scrivi fi­
nalmente quel che vuoi! Se poi
ti licenzieranno, cosa impor­
ta?». E Lee scrive quel che vole­
va. Una serie rivoluzionaria —
creata assieme a Jack
Kirby, artista straor­
dinario — da cui di­
scenderà tutto l’uni­
verso Marvel: i Fanta­
stici Quattro.
Rivoluzione I nuovi eroi
di Lee e Kirby, lontani chi­
lometri dagli invincibili Su­
perman & c., sono perdenti,
frustrati, con i conti da paga­
Thor, Iron Man
e Capitan
America nel
disegno di
Coipel MARVEL
re, nevrotici, umani più dei let­
tori. Un successo che spinge a
creare nuovi personaggi, i su­
pereroi con superproblemi:
Spider­Man e Dottor Strange
(con Steve Ditko), Thor, Ant­
Man, Vendicatori, Capitan
America, X­Men, Nick Fury
(con Jack Kirby), Devil (con
Bill Everett). Storie avvincenti,
in cui l’uomo è più importante
dell’eroe mascherato, tanto ro­
manticismo, il tutto esaltato da
una generazione di grandi arti­
sti: John Buscema, John Ro­
mita, Gene Colan, Gil Ka­
ne, Jim Steranko.
Cinema Oggi la Marvel è
un impero editoriale e me­
diatico, la più grande editrice
di comics al mondo, con perso­
naggi campioni d’incassi al ci­
nema, di proprietà Disney. Vie­
ne chiamata la Casa delle Idee.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LE PRIME USCITE
DELLA COLLANA
Ecco le prime uscite della
collana «Supereroi – Il Mito».
1. ASSEDIO
(oggi)+
2. THOR:
IL SEME DI GALACTUS
(25 novembre)
3. SPIDER­MAN:
ALLA GRANDE!
(2 dicembre)
4. X­MEN:
SCISMA
(9 dicembre)
5. AVENGERS:
L’ETÀ DELL’ORO
(16 dicembre)
6. FANTASTICI QUATTRO:
TRE
(23 dicembre)
7. IRON MAN:
IL MANDARINO
(30 dicembre)
8. ULTIMATE SPIDER­MAN:
UN NUOVO EROE
(6 gennaio)
9. WOLVERINE & GLI X­MEN:
PRIMA LEZIONE
(13 gennaio)
LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
39
ALTRI MONDI
Oroscopo
23/9 ­ 22/10
21/3 ­ 20/4
21/4 ­ 20/5
21/5 ­ 21/6
22/6 ­ 22/7
23/7 ­ 23/8
Bilancia 8
Ariete 7
Toro 7
Gemelli 7,5
Cancro 6
Leone 7+
IL MIGLIORE.
Emergono i vostri
talenti migliori.
Così, soldi, lavoro
e amore vi fan fare
la ruota come i
pavoni suini.
Approfittatene.
Il vostro morale sale,
il vostro fascino
stende, il lavoro si
avvale di contatti
vantaggiosi. L’amore
fa l’effetto­ragade, ma
si fornica.
Potete andare a segno
in fatto di soldi,
d’amore e di lavoro.
E la resa ormonale
è ai limiti del
muflonesco:
inarrestabili, siete!
Il successo vi coglie
quasi di sorpresa. E vi
spinge a seminare
ancora, accurata­
mente. Avete fiuto e
siete in recuperissimo,
suinally too!
La Luna sconsiglia
azzardi e scoraggia­
menti: anche se oggi
dovete fare tutto da
soli, ve la caverete alla
grande. Sudombelico
moderato.
Luna e Urano vi fanno
compiere exploit
mirabili (specie nel
lavoro) e stringere
alleanze utili. E che
afrori suini e
seducenti, emanate!
24/8 ­ 22/9
23/10 ­ 22/11
23/11 ­ 21/12
22/12 ­ 20/1
21/1 ­ 19/2
20/2 ­ 20/3
Vergine 6­
Scorpione 6­
Sagittario 6­
Capricorno 6
Acquario 7,5
Pesci 6­
Il morale è bassino. E
un cambiamento di
programma irrita. Il
lavoro è una palla,
ma il sudombelico
si muove e indica
che è vivo.
Certa gente vi fa
lievitar gli zebedei
come l’impasto per il
pandoro. Negoziate,
siate furbi in toto.
Desertificazione
suina stagliasi.
I problemi e certi
impegni, se trascurati,
potrebbero poi
affettarvi fini fini gli
zebedei. Occorre
risolverli subito.
Sudombelico concreto.
Con la bella Luna
di oggi, guadagnate
punti nel lavoro, in
campo economico, in
amore. E arrivano
pure exploit sportivi e
suinerrimi!
Quotazioni e morale
calano un cicinìn. Per
via di rogne familiari,
immobiliari o
lavorative. Organizza­
tevi. Sconsolatio
fornicatoria…
LE PAGELLE
DI ANTONIO CAPITANI
MATTIA DE SCIGLIO
Inizio di settimana
sottotono, con obblighi
e persone che dareste
in pasto ai coleotteri.
Ma vincerete.
Fornicazione
taumaturgica.
Il difensore del Milan e
della Nazionale è nato
a Milano il 20 ottobre
1992. Ormai è vicino
al recupero dal brutto
infortunio al ginocchio
sinistro
Gazzetta.it
Lo Sport in tv: in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre
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7
20
ANCONA
8
15
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BARI
BOLOGNA
CIELO
VENTI
CAGLIARI
Sole
Deboli
CAMPOBASSO
Nuvolo
Moderati
Rovesci
Forti
Coperto
Molto forti
7
10
15
18
8
12
8
21
10
13
CATANIA
8
21
FIRENZE
11
15
GENOVA
11
14
L'AQUILA
9
15
MILANO
8
13
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14
20
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MARI
Temporali
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13
21
Neve
Mossi
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9
14
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POTENZA
Il sole oggi
MILANO
ROMA
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
7:24
16:50
7:01
16:47
9
13
REGGIO CALABRIA
14
22
ROMA
12
20
TORINO
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12
TRENTO
6
14
TRIESTE
10
15
VENEZIA
7
13
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DIRETTORE RESPONSABILE
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17.15
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Serie A. Highlights
CALCIO:
CATANIA - UDINESE
Legenda
11.15
Serie A. Highlights
17.30 BOXE:
ARGENTINA - ITALIA
Test Match
Oggi
Arriva Cleopatra, un'altra bassa pressione
nordatlantica, con maltempo intenso sulla Sardegna
dove sono possibili anche locali nubifragi. Molte
nubi e piogge al Nordovest e su Lombardia,
piogge locali sulle aree ioniche, meglio altrove.
Trieste
Trento
Aosta
8
8
Torino
9 10
8 12
Milano
9
Venezia
11
SONDAGGIO
VIDEO
Con Thohir all’Inter
ci saranno novità
anche sul mercato?
L’ex tennista Cash:
ginnastica ritmica
non più racchette
Il nuovo presidente
dell'Inter, l'indonesiano
Erik Thohir, ha scherzato
con i giornalisti sul
possibile acquisto del
fuoriclasse argentino Leo
Messi. Al di là delle
battute, secondo voi la
nuova proprietà dell'Inter
tornerà protagonista sul
mercato con grandi
investimenti? Un tema su
cui potete dire la vostra
Ricordate Pat Cash, il
campione di tennis
australiano grande
protagonista sui campi
erbosi e vincitore di
Wimbledon nel 1987? Un
po’ per gioco, un po’ per
scommessa, l’ex sportivo
si cimenta in un esercizio
di ginnastica ritmica. Il
«Pirata» australiano passa
dalla racchetta al nastro:
un video divertente.
www.gazzetta.it
Domani
Dopodomani
Cleopatra si porta proprio sull'Italia con piogge e
rovesci ovunque più intensi e spesso forti al
Nord, sulle regioni ioniche e verso la Campania
dal pomeriggio. Piogge più irregolari sul resto del
Paese, migliora su Sicilia e Est Sardegna.
Ancora fronti instabili verso l'Italia, generati dalla
bassa pressione Cleopatra la quale, tuttavia, si
attenua rispetto a ieri con nubi e piogge più
deboli e irregolari in via generale; rimango piogge
forti sulla Campania. Meglio su Sicilia e Calabria.
11 17
10 13
Bologna
Genova
11 14
Ancona
11 12
Firenze
10 18
Perugia
12 16
6 14
L’Aquila
6 15
ROMA
10 19
Campobasso
Bari
7 13
Napoli
10 20
12 19
Potenza
8 13
Cagliari
Catanzaro
17 18
13 15
Palermo
Reggio Calabria
14 19
12 21
Catania
15 20
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La tiratura di domenica 17 novembre
è stata di 266.935 copie
Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto
3 nov.
10 nov.
18 nov.
25 nov.
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con I Classici dell’Avventura N. 17 d 8,20 ­ con
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26 d 11,29 ­ con Lamborghini Collection N. 20 d
6,29 ­ con Pesca Magazine N. 8 d 5,29 ­ con
Passione Rally N. 31 d 14,29 ­ con Michel Vaillant
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40
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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