Ottobre - Parrocchia di Zanica
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Ottobre - Parrocchia di Zanica
La voce Notiziario della comunità parrocchiale di Zanica Testimonianze dalla Missione OTTOBRE 2009 7.00 ORARI DELLE SANTE MESSE Lunedì Scuola Materna Martedì Mercoledì Parrocchia** Giovedì Venerdì Parrocchia Sabato 9.00* Parrocchia Parrocchia Parrocchia Parrocchia Parrocchia 17.30 Capannelle Capannelle Capannelle 18.00 20.00 Parrocchia Parrocchia Oratorio Parrocchia Parrocchia * Celebrazione delle Lodi mattutine - A seguire Santa Messa ** La celebrazione è posticipata alle ore 7.45 DOMENICA E FESTIVI In parrocchia Alle Capannelle Al Padergnone Ore 18.00 (vigilia) - 7.00 - 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.00 Ore 18.30 (vigilia) - 10.00 Ore 9.00 LA VOCE Notiziario della comunità parrocchiale di Zanica Anno 7 - N° 4 - Ottobre 2009 Direttore responsabile Silvano Ghilardi Direttore di redazione Luca Gattoni Redazione Marco Bassi Veronica Casanova Fabrizio Colombelli Luca Gattoni Silvano Ghilardi Ennio Locatelli Valeria Ubbiali Stampa Gianluigi Ronzoni Stefania Bottazzoli Alice Bottazzoli CICLOSTILATO IN PROPRIO http://www.parrocchiazanica.it info@parrocchiazanica.it VISITE GUIDATE AL MUSEO PARROCCHIALE Grazie alla collaborazione dei volontari del gruppo “ZanicArtEstoria”, ogni quarta domenica del mese alle ore 15.45 viene offerta la possibilità di visitare gratuitamente il Museo parrocchiale, e di essere accompagnati anche nella visita alla Chiesa. Per informazioni, rivolgersi in casa parrocchiale. NUMERI TELEFONICI UTILI Don Silvano - Casa Parrocchiale Don Luca - Abitazione Don Pietro - Abitazione Reverende Suore - Scuola Materna Segreteria - Bar Oratorio 035.671.029 035.30.58.953 035.675.063 035.671.107 035.670.558 L’inquietante leggerezza sull’aborto Le vicende di questi giorni attorno all'immissione nel mercato farmaceutico italiano della RU 486, la pillola che provoca il distacco dell'embrione dall'utero, riapre inevitabilmente il dibattito attorno all'aborto. Perché di questo si tratta di una nuova modalità di abortire. Ed è superficiale considerarla semplicemente una questione farmacologica meno invasiva di quella chirurgica. L'aborto in qualsiasi forma venga praticato è sempre un'uccisione di un essere umano e nessuno, singolo o Stato che sia, può decidere chi SOMMARIO L’inquietante leggerezza sull’aborto . . . . . . . . . . . . . . . pag. 3 Camminando s’apre cammino . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 4 La Missione: impegno di tutti pag. 6 La voce del Brasile . . . . . . . . pag. 8 “Che Dio ti benedica!” . . . . . pag. 9 Calendario Novembre . . . . . pag. 12 Un’immagine - Una presenza Una speranza . . . . . . . . . . . . pag. 13 Anche stavolta ce l’abbiamo fatta!. . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 15 CRE 2009. . . . . . . . . . . . . . . pag. 16 Insieme è festa . . . . . . . . . . . pag. 17 Assassinio nella Cattedrale . pag. 18 Rendiconto economico . . . . . pag. 19 Anagrafe. . . . . . . . . . . . . . . . pag. 21 La Voce - Ottobre 2009 deve vivere e chi deve morire. Il comandamento «Non uccidere» è chiaro anche alla coscienza del non credente. Ecco perché la Chiesa ha sempre considerato l'aborto volontario un atto gravemente immorale che ha come scopo la soppressione di un essere umano, debole e indifeso, che è totalmente affidato alla protezione e alle cure di colei che lo porta in grembo. Siamo di fronte a una responsabilità che non può essere elusa. Purtroppo oggi la percezione della gravità dell'aborto è andata progressivamente oscurandosi. Lo si pensa come rimedio necessario in caso di malfunzionamento della contraccezione. In un sondaggio di quest'estate alla domanda «In caso di gravidanza indesiderata cosa consiglierebbe a sua figlia?», il 10% risponde aborto e il 35% proseguire la gravidanza. Ma ben il 40% non risponde» (Coesis Research, Istat). Ma la responsabilità è più ampia e coinvolge amministratori delle strutture sanitarie, medici e personale sanitario che mettono a servizio della morte la competenza acquisita per promuovere la vita. Non meno grave dal punto vista sociale è il comportamento di chi favorisce il diffondersi di una mentalità di disistima della maternità e della sessualità come dell'ambito in cui tutto è permesso. Forse non siamo più capaci di parlare della bellezza di accogliere un figlio frutto di una relazione tra un uomo e una donna che si amano e progettano insieme il futuro. Questo anche a motivo di terminologie ambigue che nascondono e vogliono attenuare nell'opinione pubblica la serietà di un tale gesto. È questo un sintomo del disagio delle coscienze? Un farmaco che banalizza l'interruzione di una gravidanza – evento sempre traumatico – trattandola alla stregua di un malessere qualsiasi che passa con una pasticca, non può passare sotto silenzio nel sentire di una comunità civile. Molto più se il target commerciale è rappresentato da ragazze giovani che non usano stabilmente un metodo contraccettivo per non farsi scoprire dai genitori, o perché hanno avuto un rapporto occasionale. Di fatto si cerca di creare una de-responsabilizzazione nei giovani all'insegna del fate quello che vi pare, purché non ne abbiate conseguenze. Bella libertà di autodeterminazione quella in cui nessuno prende sul serio quello che fai, specie se riguarda anche gli altri e la società. Che la battaglia sia sulla formazione delle nuove generazioni emerge da un recente testo di educazione sessuale per ragazzi/ragazze della scuola media che non chiama mai «la cellula-uovo fecondata» embrione e non dice che la spirale (Iud) e la pillola-del giorno-dopo sono metodi abortivi. Con quale pubblicità ingannevole verrà lanciata la RU 486? La società civile ha diritto a una informazione completa per impedire che prevalgano eventuali interessi economici di ditte farmaceutiche. Non si spiega come in una società evoluta e scientifica ci si nasconda dietro un linguaggio distorto. Evidentemente la difesa ideologizzata sa trarre profitto anche dalla scienza. don Renzo Caseri 3 Camminando s’apre cammino Fratelli e sorelle carissimi, è sicuramente difficile tenere il filo del discorso quando i tempi sono dilatati. Diversi mesi sono passati dall’ultimo appuntamento con La Voce. Mi sembra utile iniziare pertanto questo numero innanzitutto con il riproporre quelli che saranno gli obiettivi caratterizzanti il cammino della nostra comunità in questo anno pastorale 2009 – 2010. “La Chiesa possa essere la vostra casa. La vostra casa possa essere una Chiesa”. 4 Sono le parole che concludono la lettera che il nostro vescovo Francesco ha scritto alle famiglie della Chiesa di Bergamo. È una lettera molto bella, che vuole intensificare e approfondire il dialogo che il vescovo ha da subito iniziato, dal suo ingresso in diocesi il 15 marzo u.s. – e la domenica successiva proprio con noi, facendoci visita nel giorno conclusivo del Triduo. Avremo diverse occasioni durante l’anno per riprendere con attenzione questa lettera, che vuole presentare alle famiglie la Chiesa – il “cuore” della Chiesa, quella ricchezza che la caratterizza e che attraverso di lei si fa dono per tutti, “cioè la persona viva del Cristo crocifisso e Risorto, il dono del suo Spirito, l’amore di Dio Padre, la fede e la mentalità che scaturisce da questa esperienza”. Il cammino della Chiesa in questi anni sta facendo emergere con sempre maggiore consapevolezza e forza che la famiglia, costituita dal Signore con il dono del matrimonio, è un soggetto decisivo della vita ec- clesiale. È nella famiglia che la Chiesa realizza e manifesta in forma speciale il suo mistero: « Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro » (Mt 18,20). Questo è l’impegno per il nostro cammino di questo anno: aiutiamo le nostre famiglie a fare esperienza di quello che per grazia di Dio sono, piccola Chiesa domestica; aiutiamole a irrobustirsi in ciò che le caratterizza, profonda esperienza di comunione, nutrita dalla presenza del Signore, amato e ascoltato; aiutiamole a trovare in lui consolazione, coraggio, pazienza, gioia. Questi sono i nostri semplici e ambiziosi obiettivi: - che nelle nostre case si faccia autentica esperienza di Chiesa, esperienza di fede, di amore, di speranza; - che ogni persona, ogni famiglia si senta a casa nella nostra chiesa, nella nostra comunità cristiana di Zanica; - che la nostra comunità sappia rinnovare se stessa e le forme pratiche dell’annuncio della Parola, della liturgia e della carità valorizzando il carisma e il vissuto dell’esperienza famigliare. L’ANNO SACERDOTALE Benedetto XVI, in occasione dei 150 anni della morte di san Giovanni Maria Vianney, parroco di Ars, ha indetto un anno sacerdotale, che si concluderà l’ 11 giugno 2010. La diocesi di Bergamo ha predisposto un itinerario biblico-catechistico, che verrà utilizzato negli incontri di catechesi e di formazione. La Voce - Ottobre 2009 Nella nostra parrocchia c’è un dato oggettivo che fa riflettere e soffrire: da 50 anni non c’è più un sacerdote diocesano. La prima maniera di prendere sul serio questo anno sacerdotale è quello di intensificare la preghiera per i sacerdoti e ancor più quella per le vocazioni sacerdotali. Le proposte pratiche che derivano da queste due attenzioni: 1. Riprendendo la proposta dei Cenacoli, sperimentati durante la missione parrocchiale, invitiamo le famiglie della nostra parrocchia a fare esperienza di fraternità, nell’ascolto della Parola di Dio, nella condivisione dell’esperienza di vita e nella preghiera. Si possono riunire liberamente (per amicizia, per invito) dei gruppi che si impegnano a ritrovarsi per tre volte in Avvento e tre o quattro volte in Quaresima. Una forma meno impegnativa delle precedenti: senza cena, ci sarà un sussidio per l’ascolto della Pa- rola di Dio, il confronto e la preghiera. In uno degli incontri sarà presente uno dei sacerdoti, negli altri qualcuno del gruppo sarà preparato a guidare semplicemente l’incontro. Nelle messe di Domenica 1 novembre inviteremo ufficialmente tutte le famiglie a dare la proprio disponibilità. C’è tempo per aderire fino a Domenica 15 novembre, così da poterci incontrare con le famiglie nella serata di mercoledì 18, per poterci organizzare al meglio. 2. Potremmo formalizzare nella nostra parrocchia una “Commissione Famiglia”, che aiuti a ripensare con attenzione alle famiglie, i diversi aspetti della vita della comunità cristiana e le sue proposte. 3. Al termine di ogni messa pregheremo con la preghiera per l’anno sacerdotale, davanti all’eucaristia, perché sorgano risposte generose alla chiamata del Signore anche nella nostra parrocchia. A giugno potremo festeggiare i 50 anni di ordinazione di don Umberto Tombini. Nelle domeniche di ottobre e novembre presteremo particolare attenzione alla Lettera agli Ebrei che la liturgia ci propone e che sviluppa in particolare il tema del sacerdozio di Cristo, che caratterizza l’intero popolo cristiano. don Silvano Il Santuario di Monteserrat (Spagna), raggiunto dal gruppo podistico La Voce - Ottobre 2009 5 La Missione: impegno di tutti Ieri, 23 settembre, celebrando la messa delle 7 del mattino, ho trovato la lettura del Vangelo di Luca che ci parlava dell’invio in Missione degli Apostoli. Su di essa concentrai la mia meditazione personale. Dopo la colazione, entrando nella mia stanza e aprendo Internet, ho trovato un e-mail di Beppe Rampinelli che mi invitava a scrivere un articolo per La Voce, in occasione dell’ottobre missionario. Siccome non sono un grande scrittore – e molto meno adesso, quando l’italiano s’incrocia con lo spagnolo e faccio confusione – ho pensato di mettere per iscritto, brevemente e con ordine, il contenuto della mia meditazione. Ecco qui i punti salienti. 1. In primo luogo voglio sottolineare che Luca é l’unico tra i quattro Evangelisti che ci presenta un doppio invio in missione. All’invio dei Dodici aggiunge un poco più avanti l’invio dei Settantadue (cfr. Lc. 9,16 e Lc. 10,1-20). Non si tratta di una ripetizione, ma di una aggiunta significativa e sommamente impegnativa. I Dodici sono il simbolo e l’anticipazione della futura Gerarchia eclesiastica, alla quale compete principalmente l’an- GRUPPO MISSIONARIO “DANIELE COMBONI” OFFERTE DEVOLUTE NELL' ANNO 2008 Don Vittorio e Don Gianni (Costa d’Avorio) . . . . . . . . . € 6.000,00 Padre Pierluigi Cadè (Messico) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 7.000,00 Pro Sudan . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 500,00 Padre Eugenio Petrogalli (Ghana) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 500,00 Suor Lidia Ceruti (Costa d’Avorio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 3.000,00 Suor Maria Teresa Traina (Congo) . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 1.500,00 Suor Camilla Andreatta (Ecuador) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 100,00 Suor Giovanna Consonni (Centrafrica) . . . . . . . . . . . . . . . . € 520,00 Giuseppe Ferrari (Bolivia) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 360,00 Contributo per la Parrocchia di Zanica . . . . . . . . . . . . . . . € 1.000,00 Centro missionario diocesano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .€ 500,00 Istituto Comboniani Limone sul Garda . . . . . . . . . . . . . . . . € 500,00 Centro “Betlemme” (Camerun) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 400,00 Progetto Microcredito Caritas Diocesana . . . . . . . . . . . . € 2.000,00 Suor Anna Pasinetti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 1.000,00 Suor Ravelli (comboniana) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .€ 500,00 Padre Mario Traina (Brasile) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 1.000,00 La casa di Cecilia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 1.500,00 La Fuerza de la Amistad . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 1.500,00 Missioni don Bosco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 100.00 TOTALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 29.480,00 6 nuncio del Vangelo a tutti i popoli della terra. Il Papa, i Vescovi con i Sacerdoti e Diaconi, non possono sottrarsi a questo compito prioritario della loro Missione; al contrario, devono dedicargli tutta la loro attenzione e il loro sforzo generoso. Però questo compito non è esclusivo della Gerarchia. I Settantadue sono il simbolo e l’anticipazione profetica di tutto il Popolo di Dio, inclusi i laici, che sono la maggioranza nella Chiesa. Il compito evangelizzatore deve essere assunto anche da loro: in forma e intensità differenti, però con lo stesso ardore apostolico. La Quinta Conferenza dell’Episcopato latino-americano e del Caribe (così si chiama qui quello che in Italia, sotto l’influsso americano, voi chiamate Caraibi), ha richiamato fortemente l’attenzione di tutti, proclamando che non si può essere discepoli di Cristo, se non si è anche missionari. La Conferenza era cominciata con un binomio, che indicava il contenuto essenziale dell’argomento: discepoli e missionari. Però, poco a poco, la distinzione tra i due termini è andata dissolvendosi; e, al finale, la formula si trasformò in “discepoli-missionari”. Per indicare che non si poteva essere l’uno senza l’altro. Questo é importante che lo ricordiamo sempre. Il mese di ottobre ha esattamente questa finalità: richiamare alla coscienza di ogni cristiano che l’autenticità del suo discepolato è misurata con la serietà del suo impegno missionario. 2. Nella pagina lucana troviamo che Gesù “diede ai Dodici potere e autorità su tutti i demoni e di guarire le malattie”. La Voce - Ottobre 2009 Mi sono chiesto: Quali sono i demoni di oggi, sui quali Gesù da oggi potere e autorità alla sua Chiesa che vive e lavora nel mondo di oggi? Il Demonio non riposa. In ogni momento della storia e della vita dell’individuo è presente. Però sono differenti le forme e le strategie che usa per sedurre e ingannare agli uomini; ed é importante scoprire quali sono le strategie attuali. Senza la pretesa di essere completo, vorrei indicare le seguenti: a) L’ateismo. Chissà se l’ateismo di oggi è come quello del secolo XIX: un ateismo teorico, che si impegnava a negare l’esistenza di Dio, con prove più o meno attendibili. Oggi non ci si preoccupa tanto di negare l’esistenza di Dio, quanto piuttosto di togliergli l’importanza nella vita e nell’azione degli uomini. All’uomo di oggi non interessa tanto che Dio esista o non esista; ma che Dio non si intrometta nei suoi progetti. In altre parole, è un ateismo pratico. Dell’uomo di oggi si potrebbe dire ciò che molte volte si dice in tono ironico: “ateo, por gracia de Dios”. Sia quella che sia la forma concreta in cui si manifesta, sempre si tratta di ateismo; ed é compito del cristiano espellere questo demonio del secolo XXI. b) Il relativismo. É la conseguenza del precedente demonio. Infatti, se si toglie il punto di convergenza fondamentale, tutto si trasforma in relativo. Niente é assoluto. L’unico principio valido é: “quello che piú ti serve”. Se tu trovi la pienezza della tua vita in una o in altra cosa, che cosa t’impedisce di farla? Falla, senza scrupoli religiosi o morali. Tu sei l’unico artefice della tua vita: è da questa La Voce - Ottobre 2009 concezione relativistica della vita che nascono i disordini che sconvolgono il mondo moderno. E questo é il demonio che il cristiano é chiamato a espellere dal mondo di oggi. c) L’egoismo. Lasciando al margine Dio, che é l’unico assoluto, nasce il relativismo. Conseguenza del relativismo, che pone al centro l’individuo e i suoi interessi, nasce l’egoismo. La comunitá sparisce. Norma suprema dell’agire umano é l’interesse personale. Non importa se, per raggiungere il mio obiettivo, devo passare sopra un mucchio di cadaveri. L’importante é che il mio obiettivo sia raggiunto. d) La magia. Si è tolto dal mondo Dio, però è entrato nel mondo il demonio della superstizione piú sfacciata. Non si crede in Dio; peró si crede nel potere degli astri. L’oroscopo é la nuova forma religiosa del mondo di oggi. I “Curanderos” (curatori) annunciano per televisione e per radio i loro poteri magici, che seducono molta gente. Quando ero in Ciudad Constitución, quasi di fronte alla chiesa, viveva una di queste curanderas. Il Venerdí Santo era più la gente che stava fuori della casa di questa curandera, di quella che c’era nella chiesa: perché aveva annunciato che quello era il giorno piú indicato per conseguire la liberazione magica dei loro mali. E in Messico, quanta gente il 21 di marzo va alle piramidi de Teotihuacan per prendere l’energia solare quando spunta il sole: quella energia che servirà loro per superare le angosce della vita. La magia é la nuova religione di oggi. La New Age la proclama e la diffonde. Un demonio che bisogna espellere. 3. Alla espulsione di ogni classe di demoni segue la guarigione delle malattie. Le malattie, dalle quali deve essere liberato il mondo di oggi, sono il frutto diretto della presenza del demonio che abbiamo indicato. L’espulsione del demonio porta con sé la guarigione della malattia conseguente: il disorientamento spirituale, la sfiducia degli uni verso gli altri, lo stress .... Il mondo di oggi é un mondo di stressati, perché privati di ciò che solo può dare serenità, fiducia e allegria. Tornare a mettere Dio al centro restituirà all’uomo di oggi la voglia di vivere e l’ottimismo di fronte al futuro. 4. E tutto questo si può realizzare per mezzo della proclamazione del Vangelo: una proclamazione di parola e di vita. L’evangelista Luca conclude la narrazione dell’episodio dicendo: “essi, partiti, andavano per villaggi, annunciando dovunque la Buona Notizia e operando guarigioni”. Le guarigioni sono il frutto de Vangelo annunciato e accolto. Senza togliere importanza anche ai mezzi umani, creati dall’uomo per realizzare un mondo piú giusto e più umano, tuttavia bisogna riconoscere che ciò che veramente salva l’uomo non sono le strutture umane, ma la Grazia di Dio. Il Vangelo è il vero lievito che fa fermentare la massa. Senza la luce del Vangelo e la forza della Grazia, gli sforzi dell’uomo si rivelano vani. Prendiamo sul serio la Missione che Cristo ci ha consegnato. E trasformeremo il mondo nel Regno di Dio. P. Pierluigi Cadé Missionario Comboniano LA PAZ (BCS – Messico) 7 La voce del Brasile 8 Carissimi don Luca e don Silvano, e comunità parrocchiale di Zanica… La pace. È bello sentirsi ricordati e, soprattutto, appoggiati dalla vostra preghiera e lavoro. In questi giorni rileggevo il messaggio del Papa per il mese missionario di questo anno: «“Le nazioni cammineranno alla sua luce” (Ap 21,24). Scopo della missione della Chiesa infatti è di illuminare con la luce del Vangelo tutti i popoli nel loro cammino storico verso Dio, perché in Lui abbiano la loro piena realizzazione ed il loro compimento». Alcune settimane fa, abbiamo visitato i vescovi dello stato brasiliano dello Espírito Santo, al nord di Rio de Janeiro, e la loro regione. Quello che più mi toccava era vedere come le persone si stanno sempre più allontanando da questa luce. Le persone non incontrano più nella Chiesa le risposte alle proprie ansie, ai propri problemi “storici”, problemi normali: la comunione famigliare, le difficoltà del matrimonio, il rapporto e il dialogo tra genitori e figli, affrontare le situazioni quotidiane, il dramma della separazione, la malattia, il problema del lavoro, il problema della violenza, dell’alcool e della droga... Hanno un grande desiderio di amare e sentirsi amati, di essere ascoltati e di ascoltare, ma l’affanno del vivere, la stanchezza, la delusione e l’indifferenza li porta a cercare questa risposta nelle sette, o in altre illusioni che prospettano soluzioni facili. La buona notizia, l’annuncio di Cristo vincitore della morte non sembra più notizia, sembra antiquato e non è la risposta immediata che cercano. “Sono nato e cresciuto sa- pendo questo, - sembrano dire – ma oggi davanti alle situazioni di ogni giorno a che mi serve. È oggi che io vivo, la risposta oggi, oggi soffro, oggi devo lottare… oggi voglio la soluzione di tutto...”. Con queste ansie abbiamo ripreso la strada di casa… Improvvisamente, entrando nel lungo ponte che unisce la riva nord della Baia di Guanabara con la città di Rio di Janeiro, il sole che stava tramontando illuminava la statua del Cristo che svetta sopra la città, il suo brillare ci accompagnò lungo i 13 km. Una parola: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita» (Gv 8,12). E offre quell’abbraccio aperto a tutte le ansie delle persone incontrate. Le braccia aperte per accogliere la sofferenza del nostro cuore, la risposta per tutti i gli affanni raccolti: Io sono la luce del mondo! Io ho vinto la morte! Perché tu oggi possa essere capace di amare, quando l’altro ti fa soffrire, con i suoi difetti e problemi ti soffoca. Ho abbracciato l’ingiustizia che mi era fatta, perché tu oggi risponda con il perdono. Ho accettato gli insulti e le percosse, perché tu oggi accolga con amore la tua storia, con le sue allegrie e i suoi dolori. Ho ricevuto da te il male, la morte, il peccato… Perché tu oggi abbia la vita, la piena realizzazione: mi possa incontrare. È questa pace che vi lascio come saluto, chiedendovi una piccola preghiera perché possa sempre più brillare, in questa terra piena di sole, la Vera Luce. Uniti nella preghiera. Fra Mario Traina La Voce - Ottobre 2009 “Che Dio ti benedica!” Carissimi tutti: Mbote (in lingala) … Salamuni ( in swahili)!!! Eccomi a voi di nuovo! Come state? Vi penso e spero tutti bene! Anche io sto bene! Ormai sono circa sei mesi che mi trovo a Kisangani e incomincio a sentirmi parte di questo popolo che mi accoglie… anche perché finalmente riesco a capire e parlare un poco il lingala e anche qualche parola di swahili!!!! Che gioia quando ci si accorge che finalmente capisci un poco il senso di quello che ti dicono e che puoi rispondere ( anche se ancora a modo mio)!!! Eh si, sono diventata un po’ bambina che impara di nuovo a parlare! Che raccontarvi di questi ultimi mesi? Avrei così tante cose da dirvi! Inizierò dall’esperienza dell’Università! No, non sto andando all’Università, ma La Voce - Ottobre 2009 all’occasione della laurea di due nostre giovani ho potuto partecipare alla loro difesa della tesi e rendermi conto di quanto diversa sia l’Africa. Due giorni passati in mezzo a una marea di giovani che uno alla volta andavano a discutere la loro tesi! Le ore di attesa, il baccano, le grida di gioia, i tentativi di suggerire ai poveri laureandi che esitavano! Certo non una difesa di tesi in Italia! Qui tutto si svolgeva tra grida di sostegno, di gioia o di disapprovazione. Spesso lì in mezzo a questo mormorio continuo mi sono chiesta se la commissione poteva sentire quello che il povero laureando cercava di dire! Chissà forse si o forse no! Ma ciò che mi impressionava era il modo di porre le domande da parte della commissione, non riuscivo a cogliere se scherzavano o facevano sul serio … ma avevo l’impressione di un voler umiliare gli studenti! Già nell’ultimo mio scritto vi dicevo che studiare all’Università significa dover dare un sacco di soldi: anche alla difesa della tesi hanno cercato di chie- dere a una nostra giovane dei soldi, dicendo alla ragazza che avrebbe potuto così difendere la sua tesi subito senza aspettare, cosa che poteva fare tranquillamente perché non c’erano molti studenti a quell’ora … Quando è venuta a chiedermi se si potevano dare ho dato la mia risposta a voce alta in modo che il professore della commissione potesse sentire bene: “Nessun problema, aspettiamo il tuo turno!”. Risultato: ha potuto difenderla subito e senza soldi! Ma purtroppo non è sempre così. Ci vogliono dollari per l’iscrizione, dollari per la dispensa preparata dal professore e che sei obbligato a comperare, dollari per gli esami, dollari per avere i risultati degli esami, dollari per i professori in classe, dollari per chi segue la tua tesi e ancora dollari!!!! Potete immaginare quanto sia difficile per un giovane seguire i suoi studi! Una giovane che conosco non ha superato la sessione degli esami per due volte consecutive perché ha rifiutato di dare soldi ai professori … ed ora non può più accedere alla facoltà che sperava di portare a termine! Alcuni suoi esami probabilmente non sono neanche stati corretti … ma hanno avuto voti bruttissimi! Giusto per darle una lezione. Ho passato una mattina intera all’Università per ritirare alcuni documenti che da noi si sarebbero avuti in mezz’ora… ma il bello è che la giovane che aveva bisogno di questi documenti aveva già passato sette mattinate intere in attesa … alla fine ho deciso di andare con lei con la segreta speranza che sarebbe servito a qualcosa! E infatti li abbiamo ottenuti perché 9 c’ero io! Incredibile! Ma è così! E anche per questi documenti soldi e soldi! Certo i professori sono pagati male e non regolarmente e allora si sono creati il loro sistema per sopravvivere … solo che da sistema di sopravvivenza è diventato vera e propria corruzione! Il male non sta alla base: ma è dovuto a uno stato che ancora non si prendere in carico … e di aiuti ne riceve! Dove vanno? Perché l’educazione non è una delle priorità? Beh non credo che a livello sanitario la cosa sia migliore … tanti infermieri non ricevono regolarmente il loro salario e allora sono i malati a pagarne le conseguenze! Il primo agosto in Congo è la festa dei genitori, ne abbiamo approfittato per festeggiare con i genitori delle giovani aspiranti, che da qualche anno vivono qui da noi! È stato un momento di condivisione e di allegria che ha reso più forte i legami famigliari e il legame che sta nascendo con noi! Ma in agosto abbiamo avuto anche un lutto: una giovane che avevamo qui da noi si è ammalata e dopo un mese di malattia ci ha lasciate! 10 Beatrice, così si chiamava, è deceduta chiedendosi come mai fosse ammalata, chi poteva averle dato la malattia? Qui la malattia non è una cosa naturale, c’è qualcuno che te la dà per invidia, per vendetta, per farti del male! Anche la sua famiglia pensa la stessa cosa, ma hanno deciso di non cercare il colpevole perché Dio ci penserà. Quanto difficile far loro comprendere che la malattia può arrivare a chiunque ! Non si sa bene di cosa sia deceduta: il troppo chinino che le hanno somministrato al piccolo ospedale dove la famiglia l’ha portata o una leucemia fulminante (lo pensiamo noi)? Qui non è stato possibile fare esami approfonditi. Ma sono sicura di una cosa: che se Beatrice si fosse ammalata in Europa probabilmente oggi sarebbe qui ancora con noi! E poi eccoci alla fine di agosto e inizio settembre: tempo di preparazione per la scuola. Non vi dico quanti bambini e genitori sono venuti a chiederci aiuto per l’iscrizioni e la retta mensile. Qui, per il fatto che i maestri non sono pagati regolarmente, si è deciso che ogni bambino versi una certa somma mensile, che servirà per pagare i maestri e i vari impiegati della scuola. Il problema è che una famiglia ha anche 5 o più bambini a scuola! Quindi questa contribuzione mensile è una vera difficoltà per i genitori. Siccome al mattino in genere sono in casa, ho dovuto accogliere tutti e ascoltare ( capivo poco e andavo per intuizione): a molti ho dovuto dire che non era possibile, anche perché aiutiamo già circa 250 bambini e inoltre quest’anno le iscrizioni hanno raddoppiato di prezzo e in alcune scuole anche la retta mensile ha raddoppiato! Vi assicuro che è stato duro dire a molti che non potevamo aiutarli, ma d’altra parte non potevamo fare altrimenti! Ai bambini che già aiutavamo si sono aggiunti altri 15, dopo seria valutazione della loro situazione famigliare. Ma come sarebbe stato bello potere aiutare tutti!!! Non solo i bambini vengono a chiedere aiuto, ma anche gli studenti delle scuole superiori. Ad alcuni di loro ho proposto di fare piccoli lavori in modo da potersi guadagnare l’iscrizione. Ma non avevo lavoro per tutti!!! Ho davanti a me ancora gli occhi colmi di gioia di Lambert, uno studente di 18 anni che frequenta l’ultimo anno del liceo umanistico (corrisponde alle nostre magistrali): quando gli ho dato i soldi del suo lavoro, mi ha guardato e mi ha detto “Que Dieu te benisse, ma soeur!” (“Che Dio ti benedica, sorella mia)”… Jean Trésor , 16 anni, studente del 4° anno del corso professionale per muratori, continua a venire tutte le sere dopo 7 -8 ore di lavoro per guadagnarsi La Voce - Ottobre 2009 la sua iscrizione, una cifra enorme che senz’altro con il suo lavoro non potrà coprire. L’altra sera mi ha detto: “Ma soeur, voglio parlare con te della mia vita.” E guardandomi negli occhi ha continuato: “Non abbandonatemi, io non ho nessuno che può aiutarmi per gli studi, aiutatemi a finire la scuola secondaria! Così potrò avere un lavoro e aiutare i miei fratelli. Poi se il Signore vorrà continuerò all’Università, ma per ora voglio finire gli studi secondari per assicurarmi un lavoro. Se avrete bisogno di un lavoro in muratura io ci sarò sempre!”: fra 3 anni sarà muratore specializzato. E Viki, una ragazzina di 15 anni, è venuta a lavorare 5 giorni per avere la possibilità di iscrivere le sue due sorelline e il fratellino a scuola. La gioia di poter dire: “Almeno loro potranno andare a scuola!”, si leggeva sul suo volto! E con che orgoglio li ha accompagnati da noi il giorno che abbiamo distribuito le divise scolastiche, le ciabattine di plastica e i quaderni! E questa settimana Viki è venuta ancora per fare piccoli lavoretti che le permettessero di pagarsi il corso di taglio e cucito organizzato dalla parrocchia. Quanti altri esempi potrei darvi! Certo non coprono con il loro lavoro tutto quello che paghiamo per loro alle diverse scuole, ma il loro contributo è prezioso e soprattutto si sentono responsabili! Non posso dimenticare che alcune mamme dei bambini più poveri che aiutiamo hanno portato chi un poco di verdura, chi pannocchie di mais, chi un po’ di legna per ringraziarci per aver preso a carico i loro bambini! Speriamo di farcela a sostenere tutti, perché sono veramente tanti, ma siamo sicure che la Provvidenza ci verrà inLa Voce - Ottobre 2009 contro! Durante il mese di luglio con due giovani aspiranti alla vita religiosa missionaria abbiamo organizzato un mini CRE per le bambine del centro Bakita. Una sfida per queste giovani, che poco a poco si stanno staccando dalle loro credenze per mettersi accanto a questi bambini rifiutati da tutti, perché ritenuti causa di malocchio e di sofferenza. Otto giorni passati con loro tra giochi, canti, favole educative, Parola di Dio e disegni, ma soprattutto tra carezze e sorrisi!!! Le più piccole, 5 bambine tra i 4 e 7 anni e le più grandicelle, 25 tra i 8 -13 anni, si sono divertite un mondo, ancora oggi quando ci vedono si rimettono a cantare i canti imparati in quei giorni … ma anche quelle che non avevano voluto partecipare perché si sentivano già “grandi” … in realtà ci hanno seguito e canticchiano gli stessi canti! E quando hanno qualche problema vengono da noi, certe di essere ascoltate e accolte. Un giorno in strada ho incontrato un ragazzo del Centro S. Laurent, che subito mi ha avvertita che una ragazza di Bakita era all’ospedale. Gli ho detto di salutarmela e di dirle che sarei andata a visitarla. Che gioia per Lydie quando mi ha vista arrivare … non le sembrava vero che qualcuno si interessasse a lei, che la famiglia ha rifiutata ormai da anni perché accusata di avere ucciso la mamma usando la stregoneria! Lei voleva un mondo di bene a sua mamma! Sono anni ormai che vive a Bakita e che si porta nel cuore la sua sofferenza! Sta facendo l’ultimo anno di scuola secondaria, è molto sveglia e in- telligente, non ha nessun problema con lo studio. Il prossimo anno avrà la maturità e poi che sarà di lei? Ha già 18 anni e quindi dovrebbe lasciare Bakita, ma dove andare se la famiglia non ti accoglie? E ciò che mi stupisce è che la sua famiglia ha un livello culturale abbastanza elevato! Quindi non è la povertà che li ha fatti agire così … E accanto a tutto questo ci sono anche i tanti bambini malnutriti che ogni giorni vengono al centro, la gioia della mia consorella quando può dire: “Ce l’ha fatta quel piccolino, ora può tornare al villaggio!”. E quante mamme fanno diversi chilometri ogni giorno sperando che il loro bimbo ce la faccia a sopravvivere! Ottobre, mese missionario e mese di ripresa di tutte le attività … per me inizio di nuove attività tutte da scoprire e da programmare! Ecco la mia vita … la vita della missione! Ecco il mio essere qui, cercando di camminare con questo popolo, di condividere ciò che sono e ciò che ho … portando con me anche ognuno di voi, la certezza che siete con me e che mi accompagnate con la vostra preghiera e amicizia! A voi tutti affido questo popolo che cammina insieme a me! Diamoci una mano perché ogni persona possa avere una vita più bella e dignitosa! Perché tutti possano essere felici secondo il disegno di Felicità che Dio ha per tutti quanti!!!! Vi abbraccio tutti! Sr Maria Teresa Traina mttraina@gmail.com 11 NOVEMBRE 2009 LITURGIA 1 2 D L TUTTI I SANTI COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI 4 5 M G S. CARLO BORROMEO Tutti i Santi bergamaschi S D XXXII DOMENICA DEL T. O. 3 6 7 8 9 10 11 12 M V L M M G 13 14 15 V S D 16 17 18 19 20 L M M G V 21 22 S D 23 24 25 26 L M M G 28 29 S D 27 30 12 DEDICAZIONE DELLA BASILICA LATERANENSE San Leone Magno S. Martino S. Giosafat XXXIII DOMENICA DEL T. O. Santa Elisabetta di Ungheria Presentazione della B.V. Maria CRISTO RE Ss. Andrea Dung-Lac e comp. V L I AVVENTO S. ANDREA IMPEGNI PARROCCHIALI Dono di san Nicolò - ore 15: Vespri – Processione al Cimitero ore 15: s. messa al cimitero (Zanica e Capannelle) ore 20: s. messa (chiesa parrocchiale)- ore 20.45: CPAE ore 10: catechesi adulti ore 20: s. messa (chiesa parrocchiale) - ore 20.45: AC adulti ore 20: s. messa (chiesa parrocchiale) Lectio divina: ore 17 e 20.30 ore 20: s. messa (chiesa parrocchiale) Adorazione eucaristica: 7.30-11; 16-18 ore 20: s. messa (chiesa parrocchiale) Iniziazione alla s. messa per i gruppi Nazaret e Betlemme Incontro genitori gruppi Gerico ore 15: Adulti di AC ore 20.30: incontro Caritas a Stezzano ore 10: catechesi adulti - ore 20: Ufficio comunitario ore 20: Ufficio comunitario (Capannelle) Lectio divina: ore 20.45 Lectio divina: ore 17 Iniziazione alla s. messa per i gruppi Nazaret e Betlemme Incontro genitori gruppi I media Gruppo famiglie (Capannelle): Figli e relazioni ore 16: battesimi ore 10: catechesi adulti - ore 20.45: Gruppo missionario Lectio divina: ore 17 e 20.30 Lectio divina: ore 17 ore 21.00 in Teatro: Assassinio nella Cattedrale Iniziazione alla s. messa per i gruppi Nazaret e Betlemme Incontro genitori gruppi 2a media ore 11: Festa del ringraziamento ore 20.30: Confraternita ore 10: catechesi adulti - ore 20.30: Unitalsi ; Ac adulti ore 16.15: celebrazione penitenziale elementari Lectio divina: ore 17 e 20.30 ore 15: celebrazione penitenziale medie Lectio divina: ore 17 Incontro genitori gruppi 5a elementare ACR: Festa del Ciao La Voce - Ottobre 2009 Un’immagine Una presenza Una speranza Forse il titolo può sembrare un po’ sibillino. Però confido che dopo aver letto il trafiletto che segue si faccia più chiaro e comprensibile. UN’IMMAGINE Con questa prima parola mi riferisco alla bellissima immagine del Crocifisso che la Comunità parrocchiale di Zanica ha avuto la bontà di mandarmi e che è piaciuta moltissimo ai fedeli di questa Comunità di La Paz (Bassa California Sud – Messico). Come potete vedere, occupa il posto di onore: nel centro, in alto, tra tre coppie di Angeli adoranti, ciascuno dei quali ha in mano una lampada accesa. Nella religiosità latino-americana, l’immagine ha un’enorme importanza. Perfino eccessi- va a volte, e bisognosa di un certo ridimensionamento, perché non degeneri in inconscente idolatria. D’altra parte, il vedere è parte di una necessità dell’uomo, come afferma anche il famoso proverbio: “Lontano dagli occhi, lontano dal cuore”, La Voce - Ottobre 2009 che in spagnolo se traduce: “ojo no ve, corazón no siente” (“occhio non vede, cuore non duole”). Attraverso questo trafiletto, voglio presentare il ringraziamento di tutta la Comunità di qui alla vostra Comunità per il prezioso regalo che ci avete fatto. Ci piacerebbe anche conoscere il nome del pittore che lo ha dipinto, non solo per conservarlo nell’archivio della Rettoria, ma anche per stabilire una più profonda comunione mutua fra noi e voi e la Comunità cristiana del pittore bulgaro. UNA PRESENZA La Rettoria del Sacro Cuore di Gesú (Sagrado Corazón de Jesús) è un Tempio espiatorio, con adorazione eucaristica tutti i giorni, dalle 8 del mattino alle 7 di sera. Alle 8 del mattino, un solenne Ostensorio sale in ascensore nel posto dove c’é il Crocifisso e lo nasconde alla vista dei fedeli che vengono per l’adorazione, o per confessarsi (ci sono quattro-cinque ore di confessioni da martedí a venerdí: dalle 10 alle 12 al mattino, e dalle 4 alle 6:30-7 nel pomeriggio). E fino all’ora della messa vespertina resta nascosto. Questo dettaglio ci ha offerto l’opportunità di presentare una catechesi alla Comunità. L’immagine, con la sua visibilità, è senza dubbio utile. Peró l’immagine é una forma di presenza intenzionale, non reale. Rappresenta la realtà, senza renderla veramente presente. É come un “fac-simile” che ci insegna, che però non è valido. All’immagine deve sostituirsi il 13 Sacramento: nel quale manca la visibilità, che si riduce unicamente al segno sacramentale (l’Ostia), però realizza la presenza reale di Cristo. Ció che nell’immagine si manifesta, nel Sacramento si realizza. Alla rappresentazione simbolica (immagine), si sostituisce la realtà della presenza sacramentale. É difficile fare capire alla gente questa realtá misteriosa. Peró bisogna cercare di coscientizzarla, con pazienza e perseveranza. Ancora si vede molta gente che, nonostante sia esposto il Santissimo, va davanti all’immagine del Sacro Cuore o della Madonna di Guadalupe, per fare lì le sue preghiere. Mi auguro che questo non succeda, almeno a Zanica… UNA SPERANZA Viene per ultima la terza parola: una speranza. L’immagine ci presenta una visione senza presenza. Il Sacramento ci dà una presenza senza visione. Peró tutti nutriamo una speranza che un giorno le due dimensioni si uniranno, e tutti potremo godere di una presenza nella visione e di una visione con la presenza. E questo sarà il Paradiso, verso il quale si dirige la nostra speranza. Confido che adesso il titolo non sia piú cosí sibillino come poteva apparire all’inizio. E che la riflessione possa servire anche a voi che avete avuto la pazienza di leggermi. Di nuovo grazie per il regalo e che il Signore ci benedica. P. Pierluigi Cadé Missionario Comboniano La Paz (BCS – Messico) 14 La Voce - Ottobre 2009 Anche stavolta ce l’abbiamo fatta! Pellegrinaggio a Montserrat Possono proprio gridarlo forte i 19 podisti del gruppo Insieme con Amicizia che sono tornati da Montserrat, un bellissimo monastero incastonato tra i monti ad una altezza di 700 metri, che dista una quarantina di chilometri da Barcellona, in Spagna. Siamo partiti dopo la S. messa delle ore 7 di sabato 8 agosto e, credetemi, camminare o peggio correre per 10 giorni di seguito con una temperatura di 40 e più gradi e un’aria talmente calda che ti scottava la faccia, (magari ti capitava tra le ore 12 e le 17) è stato proprio dura e un pò da pazzi! Sicuramente un buon aiuto da molto in Alto lo abbiamo ricevuto, magari senza accorgercene, però tutti in- La Voce - Ottobre 2009 sieme alle ore 18 del 17 agosto possiamo veramente dire “Ce l’abbiamo fatta!”. Il giorno seguente abbiamo consegnato ai padri Benedettini le intenzioni di preghiera affidateci dalla nostra comunità di Zanica e alle ore 11 abbiamo partecipato alla S. messa insieme a tutti i pellegrini di Montserrat: è stato un privilegio leggere appositamente per noi il Vangelo in italiano. Nei giorni successivi ci siamo riposati al mare e nella visita delle bellezze di Gaudì e della Sagrada Famiglia a Barcellona. Questa è stata la diciottesima staffetta affrontata dal gruppo Insieme con Amicizia e con i suoi 1231 km abbiamo raggiunto e superato il traguardo dei 20.000 km. percorsi per le strade di tutta Europa e non è finita qui. Quest’anno il testimone che ci scambiavamo era un piccolo foulard raffigurante il simbolo stilizzato della Madonna di Montserrat, il quale veniva legato al polso. Ed è proprio que- sto il significato: per farlo ognuno di noi aveva bisogno dell’altro per poterselo legare al polso e l’altro aveva bisogno di noi per fare altrettanto. Così allo stesso modo sono le nostre staffette: condividere obbiettivi, gioie e tante fatiche. Sembra al primo impatto che sia più importante quello che corre veloce, ma non è vero: siamo tutti importanti allo stesso modo, perché se non ci fosse quello che fa secondo le proprie capacità anche solo 2 km, noi ci fermeremmo a 2 km dalla meta. È come il meccanismo dell’orologio del nostro campanile: se manca anche il più piccolo degli ingranaggi, quello grosso, che solo all’apparenza sembra più importante, non va avanti. Per chi nella nostra comunità ama camminare o correre, il gruppo Insieme con Amicizia vi aspetta tutti i giovedì alle ore 21 nella propria sede vicino alla scuola materna, oppure per partecipare alle camminate non competitive della domenica presso il piazzale mercato (ritrovo ore 7,20). 15 Coi nasi in su, guardando il blu... Cre 2009 Capita che proprio nella serata in cui con i ragazzi di terza media ci si è fermati in oratorio per “guardare il blu e contare le stelle” il cielo ti giochi un brutto scherzo, e improvvisamente una nuvolaglia antipatica decida di oscurare ai tuoi occhi le profondità dell’universo... ma tutto ciò non ci ha impedito di alzare il naso, per guardare in alto, durante il CRE 2009. Il cielo stupisce e affascina tutti, in particolare i più piccoli, capaci di lasciarsi sorprendere e riempire da mille domande che riguardano quel cielo... Mettigli in un mano un binocolo o un telescopio, e viaggeranno con la fantasia verso mondi sconosciuti, creature immaginarie, pianeti nascosti, avventure fantastiche... Parlare loro del cielo, delle meraviglie del Creato, della luna e delle stelle, dei pianeti e di tutto quello che l’uomo ha fatto per scrutarli è un fatto molto importante per l’educazione e la crescita umana. Queste quattro settimane ci hanno aiutato a guardare il cielo “dentro” di noi, per riuscire a comprendere il Mistero del cie- lo “sopra” di noi, dove abita Colui che ci spalanca il cielo, e ne rivela il senso pieno. Nella sua dimensione di gioco e amicizia, il CRE è sempre una “palestra di vita”, dove i più piccoli domandano ai grandi di prendersi cura di loro; dove gli animatori iniziano a misurarsi con se stessi, imparando a diventare meno egoisti per fare spazio all’altro; dove i ragazzi delle Medie cominciano a fare i conti con le prime “questioni di cuore... Tutti insieme siamo stati “coi nasi in su, guardando il blu” (a forza di ballarlo, alla fine le gambe si muovevano da sole...), per divertirci ed essere sempre di più. Di fronte a tutto questo è doveroso e sincero un “grazie”: anzitutto ai bambini e ai ragazzi; poi agli animatori, che prima si sono impegnati nel corso di formazione fortissimamente voluto e promosso dal nostro Giorgio (un grazie speciale!!!) e poi si sono “sbattuti” sul campo, con grande passione, senza giocare al risparmio. Grazie ai volontari del bar, grazie alla segreteria, grazie alle mamme delle pulizia. Grazie alle famiglie che ci sono state vicine, e hanno apprezzato il lavoro fatto insieme con i loro figli. don Luca 16 La Voce - Ottobre 2009 Insieme è festa La Voce - Ottobre 2009 La simpatia che circonda da sempre la Festa del nostro oratorio è sempre molto sorprendente: non mi stupirò mai per il gran numero di persone che in questa occasione si radunano nei nostri cortili... Segno che in queste giornate di festa all’oratorio di Zanica si sta davvero bene! Ma è anche sorprendente il numero dei volontari che in queste giornate di festa mettono impegno, passione, forza di volontà: quest’anno abbiamo superato i centi volontari... E se pensiamo che quest’anno la festa si è allungata di ulteriori tre giorni, è ancora più doveroso un ringraziamento a quanti hanno dato la propria disponibilità per il successo di questa iniziativa, che si può definire davvero “storica”. Credo che tra i momenti belli da ricordare, meriti una menzione particolare anche quest’anno la serata di lunedì 7 novembre, con la celebrazione della Santa Messa e l’incontro con i sacerdoti che hanno lavorato nel nostro oratorio e nella nostra comunità parrocchiale. Ne mancava qualcuno rispetto allo scorso anno, ma non è cer- tamente mancata la gioia di poter rivedere e abbracciare coloro che hanno accompagnato alcuni anni fa quelli che ora sono giovani, adulti, papà, mamme, nonni, nonne... Mentre tracciamo un bilancio molto positivo di questa festa, il pensiero va già alla nuova edizione. Speriamo di ritrovarci ancora così in tanti, per condividere belle serate di amicizia, fraternità e solidarietà. don Luca LA FUERZA DE LA AMISTAD La Festa dell’Oratorio di quest’anno ha avuto un prologo importante, da venerdì 28 a domenica 30 agosto 2009. Queste prime tre giornate di apertura hanno avuto come obiettivo il sostegno dell’Associazione “La fuerza de la Amistad”, che si occupa di aiutare i disabili di Huanuco, in Perù. Grazie all’impegno e alla collaborazione dei volontari, è stato possibile donare all’associazione la somma di € 10.000. Il nostro concittadino Gianfranco Zanchi, presidente dell’associazione, ci ha inviato una commossa mail di ringraziamento per la preziosa offerta, ricordando che il contributo sarà utilizzato per completare il tetto della nuova sede per i disabili. Nelle prossime settimane dovrebbero cominciare anche i lavori per lo scavo delle fognature. Grazie di cuore a tutti coloro che hanno collaborato! 17 Assassinio nella Cattedrale Venerdì 20 ottobre la Compagnia teatrale “Pandemonium teatro” di Bergamo metterà in scena la celebre opere di T.S. Eliot. Dal sito della Compagnia prendiamo questa presentazione della piéce teatrale. Il testo “Assassinio nella Cattedrale” di Thomas Eliot è universalmente noto, è stato più volte messo in scena e non ha bisogno di commenti. L’operazione che si intende intraprendere è quella di dare nuova vitalità e senso al linguaggio poetico di Eliot, farne sentire il fascino, far comprendere sì l’intrico delle situazioni drammatiche presenti nella vicenda dell’Arcivescovo di Canterbury, ma concentrare l’attenzione sul potenziale emotivo ed evocativo delle parole scritte. A tal fine vogliamo rendere questo testo attraverso una formula mista fra rappresentazione tradizionalmente intesa e scandagliamento della parola anche attraverso un particolare sviluppo della tecnica della lettura, nella convinzione che la lettura ad alta voce possa cogliere nella sua essenza il messaggio dell’autore ed evidenziare la bellezza delle parole con cui egli lo porge. Sempre a tal fine, abbiamo individuato nella presenza della musica dal vivo, che non solo “accompagna” gli attori ma assume un intrigante protagonismo, un elemento che vivifica ancor più le potenzialità emotive del testo. 18 La riduzione del testo di Eliot si è snodata nei seguenti quadri: 1) il ritorno in Inghilterra dell’Arcivescovo Thomas Becket dall’esilio 2) le tentazioni che lo stesso subisce 3) l’omelia di Natale dell’Arcivescovo 4) il suo assassinio 5) la giustificazione degli assassini il tutto commentato dai cori delle donne di Canterbury. In questo modo si mantiene lo sviluppo narrativo della vicenda -senza che i “tagli” siano percepiti- e la scorrevolezza così ottenuta permette di concentrare l’attenzione su di un ascolto intenso delle parole e della musica che le accompagna. Sarà dunque il suono delle voci e degli strumenti musicali a comunicare il dramma interiore dell’Arcivescovo, in lotta con i suoi antagonisti esterni (il re che lo farà uccidere presso l’altare della Cattedrale per avergli negato un ossequio superiore a quello per la Chiesa) ma lacerato soprattutto dal dissidio con se stesso, con le tentazioni, con il dubbio che la sua affermazione eroica, la sua stessa sete di martirio fossero ambizione e peccato. I suoni placheranno il tormento del dubbio nella grandiosa predica di Natale. Sempre attraverso i suoni, arriveranno potenti ed incisivi i sentimenti delle semplici donne di Canterbury, spaventate dall’eroismo dell’Arcivescovo, le insinuazioni inquietanti dei tentatori, le violenze verbali dei cavalieri assassini. Una sorta di concerto per musica e voci recitanti, al servizio della poesia. Prevendita biglietti (€8,00) presso il nostro teatro dal 16 al 19 novembre, ore 18.00 - 20.30. La Voce - Ottobre 2009 Rendiconto economico 1. Domenica 18 ottobre abbiamo potuto ammirare, dopo il restauro, il grande dipinto raffigurante S. Nicolò che fa bruciare i libri eretici, opera di Cesare Mairone da Ponte. La “trasformazione” - dopo la pulitura e la riparazione delle lacerazioni subite nel corso degli anni - è davvero sorprendente: la luminosità, la bellezza e delicatezza dei colori, la grandiosità scenografica… tutto è apparso come nuovo e “mai visto”. Intanto anche il terzo dipinto è stato staccato e consegnato al restauratore, Antonio Zaccaria. Per il prossimo Triduo tornerà tra noi e, completato ormai il restauro delle tele dell’abside, faremo una presentazione complessiva del lavoro svolto. 2. È in avanzata fase di realizzazione la pubblicazione del secondo volume di Zanica – Arte e Storia nella Parrocchiale, che documenterà i lavori che hanno riguardato nel 1700 la costruzione della nostra chiesa parrocchiale e le opere d’arte in essa contenute (sec. XVIII – XIX). Anche questo volume è curato dalla dott.sa Alessandra Di Gennaro che ha fatto di questa ricerca la sua tesi di specializzazione in storia dell’arte. Potrebbe essere un bellissimo regalo da farsi e da fare il prossimo Natale. La Voce - Ottobre 2009 3. Alle Capannelle, si è realizzata la sistemazione del presbiterio della chiesa di San Giuseppe. Si sono sostituite le piastrelle in ceramica (anni ’70) con altre in graniglia di marmo e si sono riposizionati l’altare e la mensa, garantendo uno spazio più ampio per le celebrazioni. Il risultato è davvero bello… e un po’ fa nascere la tentazione di pensare anche al pavimento della navata. 4. Con il Consiglio Parrocchiale per le Attività Economiche abbiamo fatto la verifica dell’andamento economico complessivo della parrocchia al 30 settembre. Il bilancio di previsione pare essere sostanzialmente confermato. Qualche leggero calo si sta realizzando negli ultimi mesi nelle offerte ordinarie, durante la messa e per la celebrazione dei sacramenti. Visto il momento critico che si sta vivendo a livello sociale, è più che comprensibile… D’altra parte sono proprio le offerte ordinarie e costanti la prima fonte di sostentamento della nostra parrocchia, quindi verificheremo costantemente questo aspetto nei prossimi mesi e saremo più precisi a fine anno. Qualche calo si è verificato anche nella festa dell’Oratorio, in alcuni settori di spesa, probabilmente più esposti ai momenti di difficoltà. I risultati sono comunque buoni… e soprattutto è prezioso l’investimento di energie e di generosità di tanti volontari: questo è il patrimonio più importante per una comunità. 5. Per la Madonna dei Campi: a settembre si è rinnovato l’impianto di amplificazione. A giorni dovrebbero essere collocate sul campanile le due campane che completano il “concertino” di tre da poco restaurato. Infine, si sta completando la copia del polittico che era collocato sull’altare e che ora è custodito nel museo parrocchiale. Doveva essere pronta per luglio… invece i tempi si 19 sono spaventosamente dilatati. Speriamo che il risultato ci ripaghi della lunga attesa! 6. Questa estate i temporali - o meglio i fulmini - ci hanno visitato due volte, facendo danni in chiesa e alla scuola materna, per quasi 20.000 euro. In particolare sono stati danneggiati gli impianti tecnologici più delicati: l’impianto audio e radiotrasmittente della parrocchia e quello di sorveglianza e di allarme della scuola. Per fortuna siamo assicurati e per l’80% delle spese di riparazione siamo stati risarciti. Siamo da anni assicurati con la RAS, che anche in questa occasione è stata pronta a intervenire. Nel frattempo la Diocesi ha provveduto a stipulare una convenzione per una nuova polizza generale di assicurazione che, coinvolgendo tutte le parrocchie e gli enti diocesani, ha permesso di ottenere un notevole risparmio. L’offerta migliore è risultata quella della CATTOLICA. Il premio annuo a nostro carico dovrebbe passare da 8.000 a 4.000 euro. Speriamo ovviamente che il servizio sia all’altezza di quanto abbiamo già sperimentato in questi anni. 20 7. Nella chiesa parrocchiale è in funzione da settembre un sistema di radiotrasmissione, per cui tutte le iniziative svolte in chiesa possono essere ascoltate da casa, mediante una radio ricevente speciale. È un servizio pensato soprattutto per le persone anziane o inferme. Grazie al coinvolgimento dell’Associazione Anziani e con il contributo della Banca della Bergamasca riusciamo a offrire l’apparecchio ricevente a soli € 20 a quanti sono infermi o hanno compiuto gli 80 anni. Per tutte le altre persone interessate il costo invece è di € 50. Nelle prime settimane sarà importante rilevare l’effettiva ricezione del segnale, in modo da perfezionare l’impianto. Per la diffusione del servizio è importante sicuramente il passa-parola… come pure la possibilità da parte di parenti e amici di farne una bella idea regalo per una persona cara che ama rimanere in contatto con la propria comunità di Zanica. La Voce - Ottobre 2009 ANAGRAFE DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE BATTESIMI Il 5 luglio 2009 è stato battezzato: Emanuele Gotti Il 19 luglio 2009 sono stati battezzati: Angelica Fiorentino William Mapelli Il 12 luglio 2009 è stato battezzato: Il 2 agosto 2009 sono stati battezzati: Il 6 settembre 2009 sono stati battezzati: Il 20 settembre 2009 sono stati battezzati: Il 4 ottobre 2009 sono stati battezzati: Il 18 ottobre 2009 sono stati battezzati: Andrea Natali (Capannelle) Lisa Lardelli (Capannelle) Thomas Lardelli (Capannelle) Beatrice Teocchi Francesco De Marco Sophia Lisa Dossi Sebastiano Salvetti Andrea Zerbini Giovanni Paolo Bottinelli Giovanni De Lucia Leonardo Locatelli Cristian Prussiani Andrea Testa Noemi Cereda Sofia Pesenti Arianna Benedetta Schembri Giorgia Morlacchi Gabriele Sichich Date previste per i prossimi battesimi: 15 novembre (ore 16); 27 dicembre (ore 11 e Capannelle); 10 gennaio (ore 9.30) La Voce - Ottobre 2009 21 ANAGRAFE DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE MATRIMONI Il 26 giugno 2009 Il 1 luglio 2009 L’ 11 luglio 2009 Il 24 luglio 2009 Il 3 settembre 2009 Il 9 settembre 2009 Il 7 ottobre 2009 Andrea Carta con Francesca Redolfi Alberto Cantamessa con Elisabetta Manenti Gioacchino Santo Casuccio con Valentina Ferrante Giovanni Volpi con Sabina Patelli Alex Corna con Sara Bertuletti Jacopo Merli con Simona Antonella Nessi Roberto Lanzeni con Monia Annamaria Cremaschi In neretto: gli sposi residenti nella nostra parrocchia. DEFUNTI Nella nostra comunità si sono celebrate le esequie: Il giorno 23 giugno 2009 Il giorno 26 giugno 2009 Il giorno 13 luglio 2009 Il giorno 20 luglio 2009 Il giorno 6 agosto 2009 Il giorno 7 agosto 2009 Il giorno 8 agosto 2009 Il giorno 22 agosto 2009 Il giorno 29 agosto 2009 Il giorno 29 agosto 2009 Il giorno 1 ottobre 2009 Il giorno 17 ottobre 2009 Il giorno 19 ottobre 2009 22 Maria Albani di anni 75 Angela Vitali di anni 74 Giuseppe Traina di anni 80 Mario Rossoni di anni 74 Francesco Di Rosa di anni 65 Luigi Cortinovis di anni 75 Giuseppe Bertoli di anni 64 Camillo Paolo Carminati di anni 46 Angelo Bentoglio di anni 81 Carlo Cattaneo di anni 94 Luigia (Gina) Ceruti di anni 80 Antonietta (Luisa) Cortinovis di anni 55 Giuseppe Merizio di anni 73 La Voce - Ottobre 2009 RIPARAZIONE ELETTRODOMESTICI --- MOIOLI --- LAVATRICI, LAVASTOVIGLIE, FORNI, FRIGORIFERI, TV, VIDEOREGISTRATORI, FERRI DA STIRO, ASPIRAPOLVERE E ALTRI ELETTRODOMESTICI AMBULATORIO ODONTOIATRICO NUOVADENTDUE s.r.l. 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