Classifica delle Università Italiane
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Classifica delle Università Italiane
Laa classiifica deelle uniiversitàà italiaane 1 Edizzione 2010 2 18 Ottobre O 2010 2 C Castello deel Valentiino, Torin no 1 Paper pressentato nell’am mbito della coonferenza inteernazionale “U Universities within w the Innnovation Glob bal Market Ranking andd internationallization as trigggers of channge” – Torino, 18 Ottobre 2010. 2 Al grupppo di lavoro di Vision hanno parteccipato Gianfiliippo Emma, Pierluigi P Garibbaldi, Oscar Paasquali e Albeerto Vercellinoo e Francesco o Grillo. Si ringraziano, in particolar modo, m l’OECD D (Diane Lalaancette, Lenin n Garciadeleonn, Fabrice Hénnard), il MIUR R (Ufficio statistico e Marzia M Foroni)) ed il dott. Guuido Fiegna (C CNVSU) per la l collaborazioone. THINK YO OUNG è il primo think tank che si interessa dei d giovani Europei. E Tra le principalli attività: somministrazzione di indaggini per scoprire le opiniooni dei giovan ni, organizzazzione di confeerenze, registrrazione di documentari sulla vita dei giovani. Obieettivo: renderee Bruxelles co onsapevole dell pensiero dei giovani. NOVA è l’aassociazione degli italiani che hanno fatto f un MBA A in USA. Ill suo obiettivvo è di prom muovere la partecipazionne di studentii italiani a proogrammi MB BA negli Stati Uniti, crearee coesione all'interno della comunità degli studentti e alumni italliani delle Bussiness School americane e di d incentivare il loro rientroo in Italia. Si ringraziano in particoolare il Politeecnico di Torrino, la Fondazione Unicrredit and Uniiversities, l’A Ambascita Americana ed e il British Council C per aver a reso posssibile la realizzzazione dell’evento. M Missione di Vision V è con ntribuire alla a disseminaz zione di ide ee. T Tuttavia si rammenta r c che l'utilizza azione non autorizzata a di documen nti coperti da d c copyright Viision è perseguita pena almente in tutti t gli Statti. 1. Sintesi delle principali conclusioni ............................................................................... 4 2. Scelte metodologiche .................................................................................................... 5 3. Classifica generale ........................................................................................................ 7 4. Capacità di attrazione degli studenti Internazionali ................................................... 12 5. Capacità di attrazione di studenti da altre regioni ...................................................... 17 6. Capacità di attrazione di talenti .................................................................................. 20 7. Capacità di reperimento di finanziamenti ................................................................... 21 8. Prestazione occupazionale dei laureati ....................................................................... 23 9. Livello di soddisfazione degli studenti ....................................................................... 25 10. Capacità di influenzare le opinioni pubbliche .......................................................... 26 11. Produzione scientifica............................................................................................... 28 12. Sviluppi futuri ........................................................................................................... 29 Ringraziamenti................................................................................................................ 30 ALLEGATO 1: CLASSIFICA ASSOLUTA ................................................................. 31 ALLEGATO 2: CLASSIFICA DINAMICA ................................................................. 34 ALLEGATO 3: CLASSIFICA PARAMETRATA ........................................................ 37 ALLEGATO 4: BIBLIOGRAFIA.................................................................................. 40 ALLEGATO 5: NOTA METODOLOGICA ................................................................. 42 2 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. Dare conto attraverso misurazioni oggettive dei risultati ottenuti da chi gestisce risorse pubbliche è, senz’altro, il principio che deve, in maniera urgente anche se progressiva, orientare la riprogettazione dell’intera azione amministrativa. Ciò vale anche per i settori dove risulta maggiore la resistenza all’adozione di strumenti che misurino l’efficienza e, dunque, anche per le università. Misurare i risultati serve, peraltro, ad identificare significative differenze di prestazione tra organizzazioni che operano in contesti (finanziari, regolamentari, territoriali) simili: scoprire che, nella stessa regione, atenei dotati di finanziamenti pubblici equivalenti raggiungono prestazioni diverse, può essere la chiave per innescare processi di emulazione che possono produrre impatti, persino, più importanti di quelli che le riforme hanno normalmente avuto in Italia. Le classifiche internazionali (e non solo quelle sulle università) hanno certamente un impatto e, tuttavia, non necessariamente esse sono esenti da critiche. Questo è il messaggio che emerge dalla ricerca – “Universities within the Innovation Global Market - Ranking and internationalization as triggers of change 2– Ottobre 2010” parallela a questa, e che viene presentata nella stessa conferenza - condotta da Vision su meriti e limiti delle graduatorie delle università. La classifica delle università italiane - che Vision presenta per il secondo anno costituisce l’evoluzione di un’idea già lanciata nel 2009 e che appare promettente: concentrarsi su (relativamente) pochi indicatori, estrema trasparenza, enfasi sui risultati finali piuttosto che sulle scelte organizzative e strategiche. Si sostanzia in questo modo la disponibilità al confronto con gli operatori delle università al fine primo di migliorare l’efficacia ed allo stesso tempo si qualifica il concetto di risultati finali: focalizzando l’attenzione cioè su quelle misure che più immediatamente misurano il successo delle università presso i propri clienti, siano essi studenti e famiglie, imprese, opinioni pubbliche, governi, finanziatori. 2 Accessibile su www.visionwebsite.eu 3 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. 1. Sintesi delle principali conclusioni La classifica di Vision costituisce uno sviluppo di quella presentata lo scorso anno3 alla conferenza annuale sulle Università (Aprile 2009, Camera dei Deputati, Roma). L’obiettivo della classifica è: 1. presentare le prestazioni delle università italiane e, soprattutto, le differenze che dovessero emergere tra atenei che – pur operando in contesti simili, per risorse, regole, caratteristiche territoriali – mostrano capacità differenziate di rispondere alle domande poste dai propri utenti (studenti e famiglie, governo e opinioni pubbliche, imprese); 2. verificare e far crescere una metodologia di confronto tra università che ha l’ambizione di essere estesa a livello internazionale. I risultati della classifica dicono che 1. le università italiane vivono, complessivamente, una situazione di scarsa capacità di competere a livello internazionale; ciò è confermato dai dati relativi all’attrazione di studenti internazionali ed, in particolar modo, di studenti provenienti dai sistemi accademici più avanzati e dalle economie in grande crescita; 2. esiste un gruppo di atenei – i due Politecnici di Milano e Torino, le due università private di Economia e le due università private di medicina di Milano e Roma, le Università per Stranieri ed un gruppo di quattro o cinque università statali di grandi tradizioni – che hanno il potenziale – manageriale e accademico - per poter diventare (o continuare ad essere) competitive a livello mondiale (e entrare tra le prime cinquanta delle classifiche internazionali più citate); 3. per poterci riuscire, però, esse hanno bisogno che a livello centrale, come minimo, si aumenti l’autonomia di chi riesce a ottenere buoni risultati e, come massimo, si costruisca un sistema in grado di identificare le situazioni positive e di incoraggiarle attraverso incentivi; 4. il Mezzogiorno vive una difficoltà che appare ancora più accentuata di quella descritta da altri divari (in termini di reddito pro capite o di consumi); alcuni grandi atenei del Sud appaiono sempre più confinati in una dimensione locale (come dicono i numeri sugli studenti attratti da altre regioni); 5. tuttavia, anche nel Sud esistono situazioni interessanti (ad esempio, in termini di capacità di attrarre finanziamenti non statali da parte di Università come quella di Benevento) e miglioramenti sensibili (a Sassari, per esempio) che meritano attenzione di analisi ulteriori. I risultati della classifica, infine, sembrano confermare che la metodologia di Vision – che fortemente privilegia la trasparenza e l’opinione di chi è “cliente” delle università – può essere estesa a livello internazionale e può diventare, essa stessa, uno strumento di riflessione e di promozione del paese. 3 http://www.visionwebsite.eu/UserFiles/File/filedascaricare/universita/EstrattoPaper_soloRanking.pdf 4 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. 2. Scelte metodologiche Vision propone un nuovo modello di ranking multi-dimensionale che mette a confronto le università italiane sulla base di otto parametri di prestazione. Come tutte le classifiche prodotte fino ad oggi anche questa presenta margini di miglioramento, laddove continua ad essere vero che i numeri sono, sempre, un’indicazione parziale - da interpretare - della prestazione. Tuttavia, la scelta che abbiamo fatto costituisce un tentativo di correggere almeno alcuni dei difetti identificati dalla ricerca “Universities within the Innovation Global Market Ranking and internationalization as triggers of change” che Vision presenta a Torino insieme alla “classifica delle università italiane”: 1. innanzitutto, la nostra metodologia privilegia la trasparenza che spesso nelle graduatorie delle università non viene garantita (la sindrome della “black box”); 2. in secondo luogo, questo modello offre il vantaggio di proporre un confronto basato sui fattori di domanda, di “mercato”, poiché basato sulle scelte degli studenti più “mobili” e, presumibilmente, più contesi, nonché sulla loro livello di soddisfazione e su quelle di finanziatori privati; 3. il modello è inoltre basato sull’impatto occupazionale come quello del placement, nonché sulle opinioni pubbliche e scientifiche che possono essere approssimati dalle citazioni su giornali e pubblicazioni scientifiche; 4. infine la nostra analisi decide esplicitamente di non valutare scelte organizzative, strategiche e risultati di efficienza, perché tali fattori devono rientrare nella discrezionalità delle università, nulla hanno a che fare con l’impatto che le università hanno, appunto, sul proprio mercato di riferimento ed il considerarli nella valutazione aumenta, a nostro avviso, la discrezionalità dei risultati delle classifiche. La scelta è stata, dunque, quella di fare riferimento a pochi numeri, chiari e trasparenti. I criteri presi in considerazione sono i seguenti: ¾ Numero di studenti stranieri sul totale degli iscritti; ¾ Numero di studenti fuori sede, la cui residenza è in altra regione rispetto alla sede dell'università; ¾ Numero di studenti che hanno conseguito il diploma di maturità con votazione 100/100 (ovviamente si includono i 100 con menzione); ¾ Finanziamenti per la ricerca reperiti da fonti diverse da quelle che gravano sullo Stato (consulenza, finanziamenti da privati, fondi europei, ..) per docente; ¾ Percentuale di studenti che risultano occupati (placement) ad un anno dalla laurea; ¾ Percentuale di studenti che si dichiarano soddisfatti della propria università (satisfaction); ¾ Numero di citazioni dell’università nei principali giornali italiani; ¾ Numero di citazioni relative a pubblicazioni scientifiche presenti sul motore di ricerca Google Scholar. 5 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. La percentuale di studenti stranieri sul totale iscritti misura, chiaramente, il grado di internazionalizzazione delle nostre università; la quota di studenti italiani fuori sede (intendiamo qui fuori dalla loro regione di residenza) nei vari atenei rappresenta la forza di attrazione di questi ultimi sul territorio nazionale, mettendo in risalto gli istituti eccellenti che riescono ad attrarre quegli studenti disposti a sacrificare la comodità della propria casa per un'istruzione di qualità superiore. Il terzo parametro di valutazione è la percentuale, sul totale degli iscritti, di coloro che hanno conseguito il diploma di maturità con votazione 100/100 o 100 con menzione. Il dato indica la capacità di un’università di competere con le altre per attrarre studenti che hanno, presumibilmente, più scelta e che possono fornire all’università selezionata maggiore valore aggiunto (in termini di qualità della partecipazione, delle aspettative). I tre parametri che abbiamo passato in rassegna hanno come riferimento la quota di mercato che le università italiane riescono a catturare sui segmenti più contendibili della propria clientela finale. A questi indicatori, la classifica di quest’anno ne ha aggiunti altri tre: l’impatto occupazionale; la capacità di attrarre finanziamenti per la ricerca ulteriori rispetto a quelli forniti dalla Stato; il livello di soddisfazione degli studenti. Il terzo numero è, in realtà, un complemento dei tre appena visti relativamente al numero di studenti contendibili. La differenza rispetto alla capacità di attrazione è che il livello di soddisfazione misura una probabilità di trattenimento e di gradimento di un corso di laurea o di un anno accademico concluso (mentre le percentuali di studenti stranieri, fuori sede e con il massimo dei voti, sono determinate al momento della scelta iniziale dello studente). La capacità di attrarre finanziamenti ulteriori rispetto allo Stato da privati è – di nuovo un indicatore di capacità di condurre ricerche rilevanti per la comunità delle imprese. Infine, le prestazioni occupazionali riflettono livelli più o meno elevati di apprezzamento da parte degli imprenditori. Il ranking di Vision viene, però, completato da altre due considerazioni: la stima dell’impatto dei diversi atenei (dei loro ricercatori) in termini di produzione di ricerca rilevante e la capacità di influenzare l’opinione pubblica attraverso i giornali. La capacità di produzione di ricerca è normalmente misurata dal conteggio di articoli e citazioni sui giornali scientifici. Tuttavia, questo sistema ha, lo abbiamo accennato, due difetti: immagina una comparabilità tra domini scientifici che non esiste; è esposto a “conflitti di interessi” di qualsiasi meccanismo di valutazione - della comunità accademica di sé stessa – auto referenziale. Abbiamo provato a contare le citazioni delle università, dunque, attraverso il motore di ricerca google scholar che è un meccanismo di conteggio certamente più aperto e, soprattutto, più semplice e trasparente di quelli legati ai conteggi degli algoritmi del Science Citation Index. Nuova è, invece, l’introduzione di parametri in grado di misurare la capacità delle università di influenzare opinioni pubbliche e decisori politici. La scelta esplicita è quella di allargare la capacità di valutazione delle università agli obiettivi molteplici4 4 Tra i quali quello di rendere la società nel suo complesso più orientata alla conoscenza, di “servire” opinioni pubbliche, di dialogare con la politica. 6 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. che le università si pongono. La misurazione è stata effettuata attraverso gli archivi informatici dei primi quattro giornali nazionali5. La ricerca prosegue con i dati relativi, innanzitutto, alla classifica assoluta delle università per il 2010, alla quale ne affianchiamo altre due facendo una ulteriore scelta metodologica che qualifica la classifica: • • una graduatoria parametrizzata, per la quale abbiamo eliminato il peso che su alcuni indicatori ha la dimensione della università stessa (in altre parole università più grandi e, peraltro, generaliste – tendono ad avere delle prestazioni assolute, ad esempio in termini di numero di citazioni scientifiche, maggiori); una classifica dinamica, per la quale abbiamo registrato i tassi di crescita sugli indicatori considerati e non i valori assoluti; ciò serve, non solo, a identificare situazioni positive da quelle che le diverse classifiche tendono a confermare di anno in anno (facendo emergere ad esempio anche qualche ateneo del Mezzogiorno), ma anche a rendere i dati più comparabili (il confronto di una università su se stessa nel tempo può essere, in alcuni casi, più attendibile. La presentazione comincia con la graduatoria assoluta, che presenta alcune differenze rispetto a quella dello scorso anno. 3. Classifica generale La classifica che solitamente ha maggiore visibilità è quella assoluta, che corrisponde all’esercizio fatto dai grandi studi di ricerca internazionali, e che viene presentata nella tabella 3.a. La modifica della metodologia seguita da Vision, con l’introduzione di tre nuovi indicatori rispetto ai cinque considerati lo scorso anno, non cambia le posizioni di vertice. Tre delle prime quattro università erano tra le prime quattro anche lo scorso anno (Bocconi, Politecnico di Milano e Politecnico di Torino). Accanto a queste tre, l’Università di Bologna e alcune delle altri grandi università pubbliche (Firenze, Padova, Sapienza, Torino, Pisa, Milano e Parma, ma anche Ferrara, Siena, Trento e Genova), l’altra università privata con forte focalizzazione sull’economia (LUISS), le due università private specializzate in medicina e scienze della vita, e un’altra università specializzata come quella di Perugia, appaiono essere tra le migliori. In generale, viene confermata la forte concentrazione territoriale delle università migliori: otto sono nelle regioni del centro Italia, sei nel Nord Ovest. Assente il Sud e per arrivare al primo ateneo del Mezzogiorno bisogna scendere fino alla 39esima posizione (su settantasette atenei considerati dalla nostra ricerca) dove troviamo l’Università di Messina. 5 Corriere della Sera, La Repubblica, Sole 24 Ore, La Stampa 7 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. Tabella 3.a – Classifica assoluta delle università italiane, primi 15 atenei. CLASSIFICA FINALE Studenti studenti mobilità ratio fondi media talenti placement satisfaction totali internazionali regionale ricerca/docenti coverage google scholar OVERALL 1 Università Commerciale "Luigi Bocconi" MILANO 12.706 36 98 74 72 n/a 82 85 24 67 2 Università degli Studi di BOLOGNA 72.110 22 65 37 31 58 84 55 100 57 3 Politecnico di MILANO 36.998 25 42 44 25 n/a 73 90 96 56 4 Politecnico di TORINO 24.521 38 44 47 63 59 n/a 55 66 53 5 Università "Campus Bio‐ Medico" ROMA 1.099 5 89 100 100 38 79 2 2 52 7.092 4 100 85 55 n/a 83 19 14 51 51.370 20 32 29 49 62 91 51 53 48 56.211 16 26 34 28 63 85 43 89 48 Università degli Studi di ROMA "La Sapienza" 109.539 15 42 18 17 55 91 100 44 48 Università degli Studi di TORINO Libera Università "Vita Salute S.Raffaele" MILANO 60.191 17 17 26 48 55 80 63 70 47 2.002 4 63 90 67 51 88 3 0 46 12 Università di PISA 49.835 10 52 50 10 n/a 74 40 80 45 13 Università degli Studi di MILANO 54.129 13 25 23 33 n/a 88 51 78 44 14 Università per Stranieri di PERUGIA 1.603 100 75 16 7 66 85 4 1 44 15 Università degli Studi di PARMA 29.424 16 78 34 19 58 84 30 30 44 17,4 13,6 6,5 21,7 24,3 10,6 6 7 8 9 10 11 Libera Univ. Inter.le Studi Sociali "Guido Carli" LUISS‐ROMA Università degli Studi di FIRENZE Università degli Studi di PADOVA Deviazione Standard 18,5 27,5 16,9 Fonte: Vision su dati Vision, MIUR, Cineca, Nuclei di valutazione - CNVSU, Almalaurea, Il Sole 24 Ore, La Repubblica, La Stampa, Il Corriere della Sera, Google Come anticipato nella parte metodologica, i dati elementari sulla base dei quali è calcolato il punteggio attribuito a ciascuna università (che è normalizzato su una scala che attribuisce un valore cento al primo) sono tutti reperibili nella banca dati accessibile sulla sezione del sito di Vision (www.visionwebsite.eu) dedicata al progetto sulle università6. Ciò, peraltro, non esclude che ci siano imperfezioni in alcuni dei dati secondari messi a disposizione da parte di istituzioni come il Ministero. Abbiamo, peraltro, calcolato anche la deviazione standard che dice quanto siano diversificati i valori all’interno di ciascuna categoria di indicatori, e quindi quanto siano forti le differenze tra i migliori e i peggiori. È certamente significativo notare che il numero che registra più forte differenze è quello della mobilità regionale con università (sostanzialmente le prime quindici della classifica assoluta) che sono atenei di livello internazionale o, almeno, nazionale e altre che sono ridotte ad una dimensione sempre più locale. Al contrario, l’indicatore dove i valori maggiormente si appiattiscono è quello della soddisfazione degli studenti (customer satisfaction). In realtà, per questo specifico indicatore si attenua di molto 6 http://www.visionwebsite.eu/vision/progetti_2.php?progetto=32 8 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. anche la differenza tra Sud e Nord e la relativa similitudine nelle performance – accoppiata alla circostanza che tale misurazione viene effettuata da ciascuna università su se stessa (dai nuclei di valutazione interni) diminuisce l’attendibilità di questo specifico parametro. Interessante – per le questioni metodologiche che si ponevano prima – è, anche, il confronto tra la classifica di Vision per il 2010, oltre che con Vision 2009, anche con la posizione degli atenei italiani in quella cinese dell’ARWU (che è la più famosa a livello mondiale) e quella stilata dal Sole 24 Ore (la più citata delle classifiche delle università italiane). La tabella che segue mostra il confronto per le prime quindici università. Tabella 3.b – Comparazione tra classifica di Vision e altre graduatorie CLASSIFICA FINALE Vision 2010 Vision 2009 Il Sole 24 Ore 2009 Shanghai 2010 Università Commerciale "Luigi Bocconi" MILANO 1 2 1 na Università degli Studi di BOLOGNA 2 6 26 6 Politecnico di MILANO 3 1 3 5 Politecnico di TORINO 4 3 6 15 Università "Campus Bio‐Medico" ROMA 5 9 na na Libera Univ. Inter.le Studi Sociali "Guido Carli" LUISS‐ROMA 6 10 16 na Università degli Studi di FIRENZE 7 11 19 7 Università degli Studi di PADOVA 8 19 11 4 Università degli Studi di ROMA "La Sapienza" 9 22 50 3 Università degli Studi di TORINO 10 20 32 8 Libera Università "Vita Salute S.Raffaele" MILANO 11 14 2 na Università di PISA 12 7 31 2 Università degli Studi di MILANO 13 5 41 1 Università per Stranieri di PERUGIA 14 4 62 na Università degli Studi di PARMA 15 13 13 19 Fonte: Vision, Il sole 24 Ore, Academic Ranking of World University (ARWU) Il confronto tra Vision 2010 e Vision 2009 può essere interpretato come un segnale di affidabilità della nostra classifica. L’aggiunta di tre indicatori - ai cinque del 2009 - non impedisce che dodici delle prime quindici università della nostra graduatoria fossero tra le prime quindici anche lo scorso anno. Sono tre grandi università (Padova, Roma “La Sapienza” e Torino) che appaiono maggiormente avvantaggiarsi dalla modifica dei parametri e, tuttavia, la classifica sembra stabile e robusta. La classifica di Vision sembra più vicina ai criteri delle classifiche internazionali, come quella di Shangai, di quanto non lo sia la graduatoria del Sole. La prima, la seconda e la terza università per la più famosa delle classifiche internazionali si classificano al quarantunesimo, trentunesimo e cinquantesimo posto nella graduatoria del Sole. Tuttavia, ci sono differenze anche tra Vision e Shangai, che appare privilegiare molto la 9 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. dimensione. Cinque delle nove università italiane con più di cinquantamila studenti sono tra le prime sei della classifica ARWO. Accanto alla classifica assoluta abbiamo calcolato, come anticipato nel precedente paragrafo, anche una classifica che neutralizza il fattore dimensione. In altre parole, alcuni dei nostri indicatori diventano tanto più elevati quanto più è grande l’università7. La versione della classifica depurata dall’effetto dimensione (tabella 3.c) è simile alla classifica assoluta e, tuttavia, crescono – per definizione – le università di minore dimensione. C’è da notare, in particolar modo, che se l’attenzione si sposta su considerazioni di efficienza, tra le prime dieci rimangono solo tre università pubbliche: Perugia, Politecnico di Torino e Ferrara. Tabella 3.c – Classifica Parametrata, primi 15 atenei CLASSIFICA PARAMETRATA 1 2 3 4 5 6 7 Università Commerciale "Luigi Bocconi" MILANO Libera Univ. Inter.le Studi Sociali "Guido Carli" LUISS‐ROMA Università "Campus Bio‐Medico" ROMA Università non statale di Scienze Gastronomiche Università per Stranieri di PERUGIA Libera Università "Vita Salute S.Raffaele" MILANO Politecnico di TORINO Internazionali Mobilità regionale Talenti Ratio fondi Media Google Placement Satisfaction ricerca/docenti coverage scholar 36 98 74 72 n/a 82 56 61 68,36 4 100 85 55 n/a 83 28 100 65 5 89 100 100 38 79 13 11 55 87 83 16 n/a n/a 80 40 6 52 100 75 16 7 66 85 20 10 47 4 63 90 67 51 88 12 2 47 38 44 47 63 59 n/a 22 41 45 6 44 19 42 4 41 10 41 9 41 17 40 11 39 15 39 Libera Università di lingue e 8 11 68 13 16 66 84 85 comunicazione IULM‐ MI Università degli Studi 9 17 93 32 20 63 82 9 di FERRARA Libera Università di 10 57 14 13 34 100 90 16 BOLZANO Università per Stranieri 11 87 48 30 11 n/a 87 14 di SIENA Università degli Studi 12 21 60 27 42 67 87 13 di TRENTO Università degli Studi 13 22 65 37 31 58 84 6 di BOLOGNA Università degli Studi 14 17 62 40 30 50 100 5 di PERUGIA Università degli Studi 15 16 78 34 19 58 84 9 di PARMA Fonte: Fonte: Vision su dati Vision, MIUR, Cineca, Nuclei di valutazione - CNVSU, Almalaurea, Il Sole 24 Ore, La Repubblica, La Stampa, Il Corriere della Sera, Google 7 In alcuni casi, i valori assoluti hanno altrettanto significatività dei valori parametrati: ad esempio, gli indicatori che misurano la visibilità (brand recognition), laddove è importante sia il valore assoluto (che cresce con la dimensione ed è questo, del resto, uno dei motivi per i quali le aziende sono fuse) che quello unitario (perché dice della produttività per addetto, in questo caso per docente). 10 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. Overall Infine, abbiamo provato a calcolare un’ultima classifica delle università che è basata su un criterio assolutamente diverso da quello di quasi tutte le classifiche. La graduatoria che segue, infatti, registra le variazioni delle università nel tempo sui parametri che sono disponibili. Tabella 3.d – Classifica dinamica delle università italiane – Evoluzione tra anno accademico 2009 – 2010 e 2007 – 2008; primi 15 atenei CLASSIFICA DINAMICA Internazionali Regionali Talenti Overall 1 Università della VALLE D'AOSTA 100 82 89 90,4 2 Università degli Studi di SASSARI 35 100 84 72,9 3 Politecnico di TORINO 76 58 71 68,2 4 Università degli Studi della TUSCIA 68 52 80 67,1 5 Università degli Studi di CAGLIARI 58 61 82 66,9 6 Libera Univ. Inter.le Studi Sociali "Guido Carli" LUISS‐ROMA 59 55 84 66,2 7 Università degli Studi di SIENA 54 42 100 65,3 8 Università degli Studi "Mediterranea" di REGGIO CALABRIA 55 56 79 63,4 9 Università degli Studi di GENOVA 54 57 75 61,7 10 Università degli Studi del PIEMONTE ORIENTALE "Amedeo Avogadro"‐Vercelli 52 58 74 61,3 11 Università "Cà Foscari" di VENEZIA 54 59 70 61,3 12 Università degli Studi di MILANO ‐ BICOCCA 51 61 71 61,3 13 Libera Università degli Studi per l'Innovazione e le Organizzazioni – LUSPIO 40 47 97 14 Università degli Studi di PAVIA 45 58 77 60,0 15 Politecnico di MILANO 48 56 76 59,9 61,2 Fonte: Vision su dati Miur La classifica dinamica registra, come atteso, valori del tutto diversi da quella per valori assoluti, con sole tre università che appaiono essere contemporaneamente tra le prime quindici di entrambe le classifiche. Tre università del mezzogiorno appaiono avere conseguito miglioramenti significativi. Peraltro l’Università di Siena, quella di Genova e la Piemonte Orientale sembrano migliorare in maniera significativa. L’esperimento della classifica dinamica è il dato più parziale che Vision propone. Solo su tre indicatori, infatti, esistono dati per il periodo 2010, rispetto al 2007 che consideriamo come benchmark. La graduatoria - sebbene parziale - appare attendibile per la presenza di un certo numero di atenei la cui prestazione appare in crescita anche nella percezione di media e comunità scientifica. Nel resto del documento si analizzano 11 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. le classifiche per ciascuno degli otto parametri che abbiamo utilizzato, esaminando anche le ragioni dietro la diversità delle prestazioni. 4. Capacità di attrazione degli studenti Internazionali La particolare attenzione che dedichiamo a questo indicatore8 è dovuta a due elementi principali. Primo, il numero di studenti internazionali costituisce il principale metodo di misurazione del livello di internazionalizzazione delle università. Ciò assume particolare importanza in quanto l’internazionalizzazione è uno strategic driver fondamentale per l’innovazione degli istituti universitari (si veda il lavoro sulle università condotta da Vision nel 2009). Secondo, il numero di studenti internazionali è in grado di quantificare la capacità di esportazione delle università intese come produttori di un determinato bene (invero, questo prodotto è caratterizzato almeno da due diverse componenti: insegnamento e ricerca). Grafico 4.1: Percentuale di studenti stranieri sul totale 28,4% 24,7% 24,6% 16,2% 10,8% 10,2% 9,0% 7,1% 6,4% 6,2% Fonte: Elaborazione Vision su dati MIUR Le università per stranieri chiaramente presentano tra gli iscritti una percentuale elevata di studenti non italiani (circa un quarto del totale per Siena e Perugia). Data la loro natura “particolare”, è tuttavia utile considerarle diversamente rispetto agli altri atenei. Al vertice - oltre le due università per stranieri - troviamo l’Università` di Scienze Gastronomiche9 che ottiene la terza posizione, confermando che l’arte culinaria è uno dei più importanti prodotti d’esportazione del “Made in Italy”; l’Università trilingue di 8 L’indicatore e` stato composto calcolando il rapporto tra il numero di studenti internazionali e il totale della popolazione studentesca dell’università. I dati utilizzati provengono dall’anagrafe degli studenti (Miur in collaborazione con Cineca). Il numero degli studenti internazionali considerato e` quello degli iscritti (quindi non degli “immatricolati”) ed e` stato ottenuto utilizzando (nella pagina ricerca avanzata) “Cittadinanza Straniera” come criterio di segmentazione. 9 L’Università` di Scienze Gastronomiche non era stata presa in considerazione tra le università inserite nel ranking di Vision dello scorso anno. Per questa ragione non si trovano dati relativi alle sue performance nel ranking sul volume degli studenti internazionali nel ranking 2009. 12 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. Bolzano. Tra le Università che primeggiano nella classifica assoluta il Politecnico di Torino, la Bocconi e il Politecnico di Milano appaiono le più internazionalizzate. In continuità con l’anno precedente, le prime posizioni sono occupate principalmente da atenei dell’Italia settentrionale, relegando alle posizione di metà e fine classifica le università del centro e del mezzogiorno. Proseguendo il paragone con l’anno precedente, si registra un interessante aumento del volume di studenti internazionali iscritti guidato dalla Bocconi (+42,7%), seguita da L’Orientale di Napoli (+37%), e da IULM e LUISS (rispettivamente 28% e 19,8%). Al fine di contestualizzare meglio i risultati delle singole università, il seguente grafico propone il grado di attrazione esercitato dall’Italia e dalle altre quattro maggiori economie europee. Grafico 4.2: Percentuale di studenti stranieri sul totale 17,3% 11,2% 9,4% France Germany 3,0% 2,9% Italy Spain United Kingdom Fonte: Elaborazione Vision su dati OECD Dal confronto risulta evidente la scarsa capacità di attrarre studenti internazionali che l’ Italia complessivamente dimostra. Occorre qui ricordare che il focus è sugli studenti esteri iscritti all’intero corso di laurea e dunque non sono compresi i progetti di mobilità di breve periodo come quello Erasmus nell’ambito del quale la Spagna risulta molto più competitiva dell’Italia. Tuttavia, il dato si aggrava se consideriamo la provenienza degli studenti che vengono in Italia. Il grafico che segue confronta la percentuale di studenti provenienti dagli Stati Uniti, dalle tre grandi economie emergenti (India, Cina, Brasile) nonché quelli che ciascuno dei cinque paesi che compariamo riesce a “rubare” agli altri quattro. 13 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. Grafico 4.3: Percentuale per paese di origine sul numero studenti stranieri, Principali Paesi EU, 2009 36,9 USA 4,1 CIB EU 5 23,8 1,6 21,6 19 1,3 15,1 10,2 12,2 0,5 6,8 7,5 7,1 Francia Germania 4,9 Italia 12,5 1,2 3,0 8,3 Spagna 11,2 UK Fonte: Vision su dati OECD Sono pochissimi gli studenti che arrivano in Italia dagli Stati Uniti (poco più di trecento all’anno, in Germania e Francia circa tremila, in Inghilterra tredicimila), dalla Cina (duecentosettanta contro ventiquattromila in Germania), India (duecentosettanta contro i quattordicimila ospitati dall’Inghilterra). La maggioranza degli studenti stranieri in Italia provengono dai paesi del mediterraneo. La comunità più grande è quella di studenti albanesi (ottomilacinquecento), che risulta dieci volte più grande di quella francese e venti volte più di quella spagnola Se ci concentriamo, tuttavia, sulle università maggiormente capaci di attrarre studenti stranieri emergono vere e proprie strategie (raramente formalizzate) come dice il grafico che segue. 14 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. Grafico 4.4: Studenti BRIC Vs Studenti Economie Europee e USA Fonte: Elaborazione Vision su dati MIUR Il grafico mostra come gli atenei con maggior numero di studenti internazionali si collochino a seconda di due variabili: sull’asse delle “Y” gli studenti provenienti dalle economie emergenti (Brasile, Russia, India e Cina); e sull’asse delle “X” gli studenti provenienti dalle quattro principali economie europee più gli Stati Uniti. Tale rappresentazione ci permette di individuare quattro differenti aree di pertinenza ognuna legata ad una differente strategia. Nel riquadro in alto a sinistra si dispongono le università - Bolzano e Scienze Gastronomiche - che si sono specializzate nell’attrarre studenti dalle maggiori economie emergenti. Nell’area in basso a destra, invece, si distribuiscono le università specializzate nell’attrarre studenti dalle già citate economie europee più gli Stati Uniti. Alcuni esempi sono il Politecnico di Milano e quello di Torino, che si sovrappongono alle due università per stranieri, Siena e Perugia. Nei due rimanenti riquadri, quello in basso a sinistra e quello in alto a destra, si collocano rispettivamente: le università che possiamo definire generaliste, in quanto non attraggono studenti internazionali sulla base di una particolare strategia di segmentazione (come si evince dal grafico l’università Trieste e in parte quella di Camerino); e le università con una doppia specializzazione, ovvero che attraggono un grande numero di studenti da due differenti segmenti. Nessuna università italiana riesce a collocarsi n quest’ultimo quadrante, nonostante il lento processo di migrazione che riguarda la Bocconi. 15 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. Una ulteriore informazione sul livello di internazionalizzazione delle nostre università é offerta dall’analisi delle correlazioni esistenti tra il numero di studenti internazionali iscritti e due diverse variabili: la percentuale dei docenti che hanno usufruito dei programmi di mobilità (Erasmus) e la percentuale degli studenti che hanno aderito a programmi di scambio (Erasmus, LLP, etc). Grafico 4.5: Studenti Internazionali Vs Docenti in Mobilità Fonte: Elaborazione Vision su dati MIUR Come mostrato dal grafico esiste una forte correlazione tra il numero degli studenti internazionali iscritti in un ateneo ed il numero di docenti che usufruiscono di programmi di mobilità. In altri termini è possibile sostenere che le università di maggior successo nell’attrarre studenti stranieri sono favorite dal fatto di appartenere ad un network internazionale. Ciò permette all’istituzione di ottenere una maggiore visibilità e quindi di costruire una propria identità e reputazione in un ambiente più ampio di quello nazionale. Un aumento di visibilità può essere realizzato attraverso diversi tipi di iniziative: la prima, come abbiamo già detto, attraverso la partecipazione di docenti a programmi di mobilità; la seconda, attraverso il coinvolgimento di studenti in programmi di scambio; infine, attraverso l’istituzione di corsi a titolo congiunto. Il seguente grafico mostra la correlazione presente tra il numero di studenti internazionali iscritti presso un ateneo e il numero di studenti, dello stesso ateneo, che hanno intrapreso un periodo di studio all’estero grazie a programmi di scambio. Instaurare legami con università in altri paesi e l’invito agli studenti a trascorrere periodi di studio in questi paesi rafforza la presenza e la visibilità dell’istituto di origine in ambito internazionale. 16 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. Grafico 4.6: Studenti Internazionali Vs Studenti in Mobilità Fonte: Elaborazione Vision su dati MIUR Ulteriore indicazione della volontà di alcune università italiane di entrare a fare parte di una rete di relazioni internazionali è offerto dal numero crescente di corsi offerti come titoli congiunti (double e multiple degree) da diversi istituti universitari: si tratta di corsi di laurea che rilasciano un titolo riconosciuto sia da un’università italiana che da un università all’estero. Un ranking di questo tipo vedrebbe in testa alla classifica il Politecnico di Torino con ben 136 corsi a titolo congiunto seguito dall’Università di Trento (39), Bologna (31), Brescia (30), e Catania (23).10 A questo proposito è importante sottolineare che il 36,3% delle università italiane non offre corsi a titolo congiunto, e tra quelle che li offrono il 53% ne offre meno di cinque. Tuttavia è necessario sottolineare che l’analisi della correlazione, tra il numero di corsi a titolo congiunto e il numero di studenti internazionali iscritti, dà risultati alquanto deludenti. Infatti, esiste una correlazione debolissima tra queste due variabili, il che testimonia la scarsa influenza che la presenza di double o multiple degree ha sull’attrazione di studenti stranieri. 5. Capacità di attrazione di studenti da altre regioni I dati utilizzati per questo indice sono stati tratti dall’Anagrafe degli Studenti. Si è proceduto sommando tutti gli studenti provenienti da regioni italiane diverse da quella in cui ha sede l’ente universitario e dividendoli per la popolazione studentesca totale, ateneo per ateneo. L’indice così ottenuto si propone di misurare la capacità attrattiva delle varie università: ad una maggiore percentuale di studenti fuori-regione associamo pertanto una maggiore attrattività a livello nazionale. 10 Dati Cimea. http://www.cimea.it/index.aspx 17 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. Grafico 5.1 Attrattività regionale (% studenti da altre regioni su totale) 59,9% 58,5% 55,9% 53,4% 50,0% 49,7% 46,5% 45,2% 44,4% 43,7% 42,8% 41,9% 41,0% 41,0% 39,2% 39,2% Fonte: Elaborazione Vision su dati dell’Anagrafe degli Studenti Nelle prime posizioni del grafico si evidenzia una preponderanza degli atenei del centro e del nord Italia. A questa preliminare considerazione è utile aggiungere un’analisi più accurata circa la composizione della mobilità stessa. Il grafico seguente propone un break down degli studenti fuori regione, isolando quelli del Sud. Grafico 5.2 Attrattività regionale (% studenti da altre regioni e del SUD su totale) SUD 17% 33% 8% 44% 45% 43% 26% Altre regioni 12% 13% 44% 29% 23% 18% 22% 36% 6% 8% 26% 37% 18% Fonte: Elaborazione Vision su dati dell’Anagrafe degli Studenti 18 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. Con particolare riferimento ai casi LUISS e Bocconi, risulta evidente la forte presenza di studenti provenienti dal Sud. Questi ultimi rappresentano il 42% degli studenti totali LUISS e circa un quarto di quelli della Bocconi. Nel caso dell’Università degli Studi di Ferrara, invece, si manifesta una forte presenza di studenti del nord, un dato influenzato dalla forte presenza veneta: 4902 iscritti, 62% del totale dei fuori sede. La spaccatura Nord-Sud risulta in questo indicatore estremamente pronunciata. Si consideri a tal proposito che il primo ateneo meridionale si colloca al 29° posto (Messina, 28%). Gli atenei del sud affollano, infatti, il fondo della classifica: nelle ultime 25 posizioni – tutte al di sotto dei 10 punti percentuali di fuori regione – ben 20 atenei sono situati nel Mezzogiorno d’Italia. Al fine di apprezzare la performance di queste università, nel grafico seguente sono riportati i livelli di attrattività delle sole regioni del Sud. Distinguiamo la componente di studenti meridionali all’interno della popolazione di studenti fuori sede (in chiaro). Grafico 5.3 Attrattività regionale atenei del SUD (% studenti da altre regioni e del SUD su totale) 28,5% 16,7% 27,8% 10,7% 9,6% 9,1% 7,4% 16,3% 6,0% 8,9% 5,7% 6,6% 6,2% 5,6% 4,9% 4,4% 4,5% 4,0% 3,9% 2,9% 3,7% 2,1% 1,8% Fonte: Elaborazione Vision su dati dell’Anagrafe degli Studenti Dal quadro emerge che solo l’Università di Messina ha un grado di apertura verso le altre regioni discreto. Tutti gli altri atenei si collocano su valori estremamente bassi, inferiori di più del 50% rispetto alla media nazionale. Da notare come la quasi totalità della mobilità fuori regione di Messina sia costituita da studenti provenienti dalla Calabria: 8465 su 8518, ovvero il 99,3%. Di converso gli studenti fuori regione 19 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. 3,1% dell’università di Reggio Calabria provengono per il 91% dalla Sicilia (709 su 779). Ciò è dovuto a comprensibili questioni di prossimità geografica, che favoriscono un importante scambio di studenti fra le due regioni. Al contrario di quanto accade per gli atenei del nord, quelli del sud attirano studenti quasi esclusivamente dalle zone limitrofe. La mobilità regionale – che già abbiamo visto essere estremamente bassa – risulta essere distribuita in modo del tutto asimmetrico: ciò evidenzia una scarsa attrattività nei confronti degli studenti di centro e nord Italia. Il messaggio, tuttavia, è anche un altro: sebbene gli atenei meridionali attingano quasi unicamente dal bacino di studenti del sud, questi ultimi prediligono in modo netto gli atenei del centro e del nord. Concludendo, questo indicatore sulla mobilità regionale si presta ad una analisi su due livelli: da un lato è possibile evidenziare le università maggiormente in grado di attrarre studenti fuori-regione; dall’altro lato, si possono interpretare gli evidenti (ed asimmetrici) flussi di studenti in chiave di adeguatezza dell’offerta universitaria regionale. 6. Capacità di attrazione di talenti I dati utilizzati sono stati estrapolati dall’Anagrafe degli Studenti e sono riferiti all’A.A. 2009-2010. Questo indicatore serve a comprendere l’attrattività degli atenei in termini di studenti eccellenti. Il grafico che segue riporta la percentuale di studenti iscritti che hanno conseguito un voto di maturità di 100/100 sul totale della popolazione studentesca dell’ateneo. Grafico 6.1 Studenti con 100/100 alla maturità su totale studenti 36% 32% 31% 27% 23% 19% 18% 17% 17% 16% 16% 16% 16% 15% Fonte: Elaborazione Vision su dati dell’Anagrafe degli Studenti Il campus Bio-Medico occupa la prima posizione. Seguono il San Raffaele di Milano, la LUISS di Roma e la Bocconi. Le università del sud sono posizionate discretamente, con 20 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. l’università della Calabria al 6° posto, la Federico II al 10°, Palermo all’11° e Reggio Calabria al 12°: tutte fra il 15 e il 20% di talenti sul totale studenti. In questa classifica si manifesta una buona performance delle università del sud, le quali sono presenti con 6 atenei nelle prime 14 posizioni. Il dato tuttavia deve essere letto a fianco di una evidenza riportata nella letteratura specializzata, ovvero l’assegnazione di voti mediamente più generosi negli istituti superiori meridionali11. Nell’anno A.A. 2009-10 il trend più evidente rispetto al passato è una diminuzione generalizzata di studenti iscritti con voto di maturità massimo. È presumibile che questo risultato sia riconducibile alla conclusione del percorso di laurea da parte di generazioni di talenti ed al contestuale ingesso negli atenei di studenti con voti di maturità inferiori. Solo i primi cinque in classifica riportano infatti un valore positivo. 7. Capacità di reperimento di finanziamenti I dati utilizzati per questo indicatore provengono dal Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario (CNVSU) e costituiscono una stima dei finanziamenti provenienti da fonti diverse: MIUR, Unione Europea, fondi da imprese, fondi da soggetti privati esteri, etc. Dovuto alla sostanziale uniformità di distribuzione tra i diversi atenei dei fondi per la ricerca provenienti dal MIUR e l’alta varianza tra i diversi istituti universitari della distribuzione di risorse attratte da fonti alternative a quella statale (Unione Europea, fondi da imprese, fondi da soggetti privati esteri, etc), abbiamo considerato questo parametro come un indicatore della capacità degli atenei di reperire finanziamenti per la ricerca.12 L’anno di riferimento – l’ultimo per il quale era disponibile il dato – è il 2008. Il valore ottenuto è stato diviso per numero di docenti in modo da rendere il dato paragonabile fra istituti. La classifica, di cui sotto è riportata la prima parte, fornisce una misura della capacità dell’ateneo di reperire risorse finanziarie dall’esterno. Inoltre la misura risultante 11 Si consideri che dei 4037 diplomati totali cum laude 2009/10 nelle scuole superiori italiane, circa il 50% ha conseguito il titolo in istituti meridionali. Fonte: Il Corriere della Sera “Maturità con lode, il primato resta al Sud”. Reperibile all’indirizzo: http://www.corriere.it/cronache/10_agosto_03/votimaturita-record-lodi-scuole-sud_4d5aeb76-9ecb-11df-ad0c-00144f02aabe.shtml 12 E’ stata utilizzata la voce “Totale entrate al netto delle partite di giro”. Questa voce si compone delle entrate derivanti da “altre istituzioni pubbliche estere” (Comprese università straniere e istituzioni internazionali, esclusa la UE), dal “MIUR” (sono compresi i fondi per i Programmi di interesse nazionale, per il Fondo per gli investimenti della ricerca di base e per il Fondo speciale integrativo ricerca), da “Altre amministrazioni pubbliche italiane (centrali e locali)”, da “Enti pubblici di ricerca italiani”, da “Imprese italiane”, da “Soggetti privati italiani non profit”, da “Soggetti privati esteri (imprese e istituzioni non profit)”, dall’”Ateneo” (Università di appartenenza o altra università italiana) ed infine dalla componente residuale “Altre entrate”. 21 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. dalla divisione per i docenti consente di sapere quanti di questi soldi sono disponibili, mediamente, per ogni docente. Grafico 7.1 Rapporto fondi / docenti (migliaia di Euro) 59,1 42,3 39,8 37,2 32,3 30,3 29,2 28,5 26,4 24,6 24,6 23,8 23,3 21,9 21,9 20,7 20,1 20,1 Fonte: Elaborazione Vision su dati CONVSU Il Campus Bio-Medico di Roma presenta un valore decisamente più elevato degli altri e determinato, ovviamente, dalla tipologia di investimenti necessari ad un corso di laurea di questo genere. Dalla seconda alla quarta posizione troviamo l’università commerciale L. Bocconi, Il San Raffaele ed il Politecnico di Torino. Fra le prime 18 posizioni troviamo quattro università del sud: oltre a quella del Sannio di Benevento, sono infatti presenti le università di Foggia, Catania e del Salento. Quest’ultimo dato evidenzia una discreta capacità di reperire risorse esternamente da parte degli atenei meridionali. Da una più attenta analisi della tipologia di istituto, notiamo come siano gli istituti specializzati a dominare la classifica. Essi sono infatti più orientati verso la produzione di output richiesti dai mercati di riferimento (pensiamo ai brevetti). Fra queste università inoltre, le prime tre sono private. Il successivo blocco di atenei pubblici è compreso fra i 20 e 30 mila Euro per docente. 22 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. 8. Prestazione occupazionale dei laureati I dati relativi al placement sono stati ricavati dal database del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea. Una preliminare osservazione deve essere fatta con riferimento a questo ente: il 40% degli atenei infatti non vi partecipa. Per queste 30 università non incluse13 nella scheda dati, l’indicatore “placement” non è stato conteggiato ai fini della classifica generale. I risultati sono relativi al 2009 e mostrano la percentuale di studenti impiegati in attività lavorative a 12 mesi dal conseguimento della laurea. Grafico 8.1 Placement (% occupati 2009 a un anno dalla laurea) 86 75 74 63 58 58 57 57 57 56 56 56 55 54 54 53 52 51 50 50 50 50 50 Fonte: AlmaLaurea Spicca il dato di Bolzano, dove l’86% dei neo laureati risulta occupato entro il primo anno dalla conclusione del percorso universitario. Tengono il passo IUAV e Foro Italico con un valore vicino al 75%, mentre si scende al 63% per la quarta posizione (Amedeo Avogadro). Segue un nutrito gruppo di 8 atenei concentrato nel range 56-58%. Al di là del quadro statico offerto fino ad ora, è utile analizzare quelle che sono state le dinamiche recenti in termini di placement. Sul dato chiaramente incide la negativa congiuntura economica che già a partire dal 2008 ha caratterizzato il mercato del lavoro, tuttavia questo fenomeno si distribuisce su tutta la popolazione considerata ed è pertanto intatta la valenza comparativa dell’indice. Si consideri che nel placement, solo dieci atenei conseguono un miglioramento rispetto al valore di tre anni fa. Tutti gli altri peggiorano. 13 Fra le altre ricordiamo i politecnici di Bari, Milano e delle Marche, la Bocconi, la LUISS, le università degli studi di Milano, Bergamo, Verona, Brescia, Salerno, Teramo, Napoli, Palermo, Salento, Sassari, Siena, Pisa, Macerata e Pavia. 23 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. Al fine di contestualizzare il dato del placement, abbiamo pensato di affiancarvi il valore occupazionale riferito alla regione di appartenenza dell'ateneo. Il grafico seguente riporta il differenziale di occupazione esistente fra il placement di ciascun ateneo ed il dato occupazionale per lo stesso anno relativo alla fascia di età 24-35 anni14 nella regione in cui è localizzata l’università. Grafico 8.2 Differenziale fra Placement atenei e occupati (24-35 anni) nella regione di riferimento (2009) – Prime dieci posizioni "Magna Graecia" Catanzaro 12 Università di Bolzano 5 "Foro Italico" di Roma ‐4 ‐6 ‐7 ‐9 ‐9 4 IUAV di Venezia Seconda Università di Napoli Università di Catania Università de L'Aquila Università di Messina ‐10 Università di Foggia ‐10 Università di Bari Fonte: Elaborazioni Vision su dati AlmaLaurea e ISTAT Il grafico mostra come al di là dei casi di Bolzano, Foro Italico e Magna Grecia, gli atenei si posizionino al di sotto del livello di occupazione medio. Ciò sembra dire che i laureati hanno difficoltà persino maggiori dei non laureati a trovare un lavoro. Indicativa la presenza di Catanzaro, della Seconda Università di Napoli, di Catania, Messina, Foggia e Bari nelle prime dieci posizioni: risultato dovuto al basso livello di occupazione della regioni del sud (Calabria 46,4%, Campania 43,0%, Puglia 52,6%, Sicilia 47,2%) e una forte emigrazione intellettuale dei laureati verso il Nord15. Per la ragione opposta troviamo invece università del centro e del nord nelle ultime posizioni, con valori di placement inferiori di più di 30 punti rispetto all’occupazione media. In questo caso infatti il benchmark regionale è decisamente più elevato: si va dal 69,6 della regione Lazio al 75,5% dell’Umbria, dal 76,9% della Toscana, all’81% di Lombardia e Trentino. L’elemento che invece rende meno forte l’analisi è senza dubbio la mancanza di molti dati. In questo senso ci sentiamo di sottolineare l’importanza di un database, ad oggi mancante, nel quale siano disponibili i dati relativi al placement di tutti gli atenei. Ciò risulta tanto più vero se si considera la necessità di misurare e valutare l’efficacia dei corsi di laurea, anche alla luce della performance lavorativa dei rispettivi iscritti. Il concetto che intendiamo qui richiamare è quello dell’employability, ovvero della 14 15 la più vicina fra quelle disponibili al nostro target (dato ISTAT 2009). Come nota l’ultimo rapporto SVIMEZ 2010 24 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. capacità di ciascuna università di preparare i propri iscritti ad affrontare efficacemente il mondo del lavoro. In definitiva, al fine di favorire un avvicinamento fra università e mondo del lavoro, la disponibilità di questo genere di dati risulta determinante sia a livello di qualità dell’informazione data16, sia in termini di completezza del campione. 9. Livello di soddisfazione degli studenti I dati utilizzati per questo indicatore provengono dal Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario (CNVSU)17. Nel grafico seguente è riportata la percentuale di studenti che al termine dell’anno accademico si dichiarano “complessivamente soddisfatti” di come sono stati svolti gli insegnamenti. Grafico 9.1 Soddisfazione studenti primi e ultimi 10 atenei (% studenti soddisfatti) "Amedeo Avogadro" Vercelli Università di Perugia LUSPIO di Roma Università della Tuscia Università Valle d'Aosta Università del Molise "La Sapienza" di Roma "Suor O. Benincasa" Napoli Università di Firenze "L'Orientale" di Napoli Università di Bolzano ………………….. Università della Calabria Università di Salerno Università della Basilicata Università de L'Aquila Università di Pisa Politecnico di Milano Politecnico di Bari Università di Foggia "Carlo BO" di Urbino "Magna Graecia" Catanzaro 94,3 94,0 93,3 87,6 86,8 86,1 85,8 85,6 85,4 85,3 85,2 73,6 73,5 72,9 70,9 69,7 69,3 66,9 64,5 64,3 62,7 Fonte: CNVSU La ragione per la quale si è deciso di riportare nello stesso grafico - sia i migliori che i peggiori performers - è di evidenziare il differenziale esistente fra i rispettivi valori. 16 Si pensi all’importanza di un dato di placement capace di carpire anche la “qualità” dei matching di lavoro realizzati (ad esempio coerenza del lavoro rispetto al percorso di studi, livello remunerativo, etc). 17 Questo ente fa capo al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e nel caso specifico ha il compito di somministrare agli studenti un questionario finalizzato alla raccolta di feedback post esperienza universitaria 25 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. Come è possibile notare, tale gap è minimo. Ricordiamo che fra l’Università di Bolzano e quella della Calabria si trovano ben 52 atenei: tutti compresi nel range 74-84%. Complessivamente, il 52% degli atenei evidenzia un valore di gradimento superiore all’80% Da un ulteriore break down dei risultati per fasce geografiche notiamo come le percentuali di università del nord, del centro e del sud rimangano costanti nelle varie classi di risultato. Da ciò emerge un annullamento del gap evidenziato dagli atenei meridionali in altri campi di valutazione. 10. Capacità di influenzare le opinioni pubbliche I dati utilizzati per questo indicatore provengono dal motore di ricerca Google. Più nel dettaglio, è stata effettuata una ricerca avanzata all’interno del dominio dei principali quotidiani a tiratura nazionale18, inserendo come parola chiave il nome dell’università e registrando il numero totale di citazioni conseguite. La somma degli articoli derivanti dai quattro giornali considerati è riportata nel grafico sottostante. L’informazione che intendiamo proporre di seguito è una misura della presenza di ogni ateneo sulla stampa online, a prescindere dalle sue dimensioni. Grafico 10.1 Impatto sui media (numero di articoli in cui è citata l’università) 1192 1070 1010 779 746 658 657 604 602 512 507 477 466 433 Fonte: Google La Sapienza di Roma è l’università maggiormente nominata all’interno degli articoli dei giornali considerati. Seguono il Politecnico di Milano, la Bocconi, Tor Vergata e l’Università di Torino. Fra le prime posizioni non figura nessuna università del sud: fra di esse la prima è la Federico II che occupa il 20° posto con 336 citazioni. L’86% delle università ha meno di 500 citazioni, ovvero meno del 50% del top performer. 18 Il Corriere della Sera, La Repubblica, Il Sole 24 Ore e La Stampa. 26 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. Questo genere di classifica ha l’obiettivo di evidenziare l’impatto sui media – sulla carta stampata in particolare – di ciascun ateneo. Indubbiamente, il fatto di essere citati all’interno degli articoli maggiormente letti in Italia comporta una ricaduta positiva in termini di brand e di riconoscimento. Occorre inoltre sottolineare come esista una soglia critica di presenza sui media, superata la quale ciascun ateneo viene pienamente considerato fra i principali players di riferimento. Tale soglia prescinde da logiche di efficienza o produttività. Una ulteriore analisi può esser fatta parametrando il dato di media coverage, impedendo così alle dimensioni dell’ateneo di influenzare le nostre conclusioni. Il grafico che segue è il risultato della divisione del dato visto sopra per il numero di docenti in ciascun ateneo. Il rimescolamento della classifica è evidente: solo la L. Bocconi infatti mantiene pressoché la stessa posizione. Tutti gli altri atenei variano considerevolmente: La Sapienza di Roma passa dal primo al 43° posto, il politecnico di Milano passa dal 2° al 14°, Tor Vergata dal 4° al 19°. Grafico 10.2 Influenza sui principali quotidiani (articoli / docenti) 6,0 4,8 3,4 2,9 2,8 2,2 2,0 1,6 1,5 1,1 1,0 0,9 0,8 0,8 0,7 0,7 Fonte: siti web de Il Corriere della Sera, La Repubblica, Il Sole 24 Ore e La Stampa La IULM di Milano balza in testa (dal 10° posto), seguita dalla Bocconi di Milano e dal Foro Italico. Questa classifica esalta le capacità degli atenei di esser presenti sui principali giornali italiani a prescindere dalla dimensione dell’istituto. Inoltre questo indicatore risulta in grado di giudicare la produttività – in termini di impatto mediatico – dei docenti. Con riferimento agli atenei del Sud, troviamo la Jean Monnet al 6° posto, l’Università KORE al 9° e l’Università del Sannio di Benevento al 12° posto. Le altre università meridionali hanno un livello di output per docente molto basso. 27 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. 11. Produzione scientifica Il dato è stato ricavato dal motore di ricerca “Google Scholar”: uno strumento che trova i risultati all’interno dei documenti di stampo accademico19. La scelta di misurare la produzione scientifica attraverso i motori di ricerca (scelta simile a quella proposta da Webometrics) è assai diversa da quella praticata normalmente (ad esempio da Thomson Reuters). L’esperimento da noi fatto è stato suggerito, tuttavia, dalla natura più aperta (e democratica) dell’ambiente Google. Ne deriva una misura dell’output della ricerca per università, i cui risultati sono riportati nel seguente grafico. Grafico 11.1 Citazioni su Google Scholar (in migliaia) 41,9 40,1 37,5 33,6 32,8 29,2 27,7 22,4 18,3 17,5 15,8 13 12,8 12,5 12,4 Fonte: Google scholar L’università di Bologna conferma la sua importanza nel campo della produzione accademica. Seguono il Politecnico di Milano, le università di Padova, Pisa, Milano e Torino, il Politecnico di Torino e l’Università di Firenze. Tutti gli altri atenei si collocano al di sotto della soglia delle 20.000 citazioni. Interessante è vedere cosa accade parametrando il dato delle citazioni, dividendolo cioè per il numero di docenti. Il fine è quello di ottenere una misura di output non influenzata dalle dimensioni dell’ateneo. Come si può vedere nel grafico seguente, la classifica cambia notevolmente. Il messaggio che otteniamo riguarda la produttività media dei professori di ciascun ateneo. 19 Dopo aver inserito il nominativo di ciascun ateneo, abbiamo registrato il numero di pubblicazioni ad esso collegate. 28 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. Grafico 11.2 Rapporto citazioni su Google Scholar / docenti 79 48 32 30 19 16 16 15 15 15 14 14 14 13 12 12 Fonte: Google scholar In questo grafico troviamo la LUISS al primo posto, in salita dal 26° posto della classifica non parametrata. Segue la Bocconi di Milano, i politecnici di Torino e Milano e l’università di Pisa. Segue un folto numero di università con il rapporto compreso fra 16 e 12, fra cui troviamo l’università di Bologna che dunque scende dal primo posto della classifica non parametrizzata al 14°: questa variazione è dovuta all’elevato numero di docenti presenti in ateneo. Come accaduto per l’indicatore precedente (media coverage), anche il presente offre spunti di riflessione sia in valore assoluto che relativo. In valore assoluto per via della soglia di pubblicazioni necessarie al fine di raggiungere una notorietà a livello di comunità scientifica. In valore relativo perché è senza dubbio importante includere una misura di efficienza media del corpo docenti. 12. Sviluppi futuri La classifica di Vision ha due obiettivi: far crescere, verificare – attraverso il confronto innanzitutto con le università – la classifica e l’approccio che Vision propone; identificare alcune prime evidenze – soprattutto in termini di differenze tra atenei che mostrano prestazioni diverse a parità di regole, risorse e contesti territoriali. La comparazione dei risultati tra un anno ed un altro, e l’interlocuzione che Vision ha avviato con alcuni dei Rettori delle migliori università d’Italia, nonché con le organizzazioni che producono le più citate classifiche internazionali, ci fanno pensare che la metodologia che Vision ha scelto è affidabile. La decisione più importante - che è quella di privilegiare la trasparenza, il successo presso i clienti, i risultati finali - sembra essere premiata. Le classifiche - come tutti i riscontri numerici - non sono mai perfette. Esse rappresentano, comunque, un compromesso tra la necessità di comunicare riscontri 29 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. facilmente comprensibili e, dunque, in grado di cambiare la realtà e l’esigenza – mai totalmente soddisfatta – di registrare tutte le dimensioni di un fenomeno. Vision, dunque, ritiene che gli sviluppi dell’esperienza siano in due distinte direzioni: 1. migliorare ancora i metodi di valutazione: ciò vale soprattutto per a) l’affidabilità di tre categorie di dati elementari che abbiamo di recente aggiunto: prestazioni occupazionali, soddisfazione degli studenti e capacità di attrarre finanziamenti privati (laddove valuteremo la possibilità di avviare ricerca di dati primari); b) l’idea di sviluppare graduatorie per ambiti accademici diversi (visto che la diversa propensione che essi hanno a produrre, ad esempio, pubblicazioni diminuisce la comparabilità); c) misurare la ricerca di tipo industriale (attraverso brevetti e spin offs); 2. estendere la graduatoria a livello internazionale: questo ulteriore passo verrà fatto partendo da quattro o cinque paesi europei che faranno da pilota, con Regno Unito, Ungheria, Romania e Spagna come più probabili casi sui quali avviare l’internazionalizzazione della ricerca. Ovviamente, sia il gruppo d lavoro che le nuove partnership sono aperte ad ulteriori contributi a quello che ci appare essere un progetto di grande rilevanza ed interesse per chi vi partecipa. Ringraziamenti Molti individui e organizzazioni hanno contribuito alla realizzazione di questo documento. Vorremmo ringraziare in particolare: Diane Lalancette, Lenin Garcia de Leon, Fabrice Hénard (OCSE), Marzia Foroni e Dipartimento di Statistica del Ministero della Ricerca - Italia, Rima Dapous (British Council), Guido Fiegna (CNVSU), il consiglio direttivo dell'International Ranking of Higher Education, e Cerasela Tanasescu (ESSEC Business School). Un ringraziamento particolare va al Politecnico di Torino, Unicredit e Fondazione Università, l'ambasciata degli Stati Uniti e il British Council per aver reso possibile l'evento e di aver dimostrato il pieno supporto per un dibattito che è cruciale per il futuro delle giovani generazioni. 30 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. ALLEGATO 1: CLASSIFICA ASSOLUTA (2010) (valori normalizzati attribuendo 100 all’università con la prestazione più elevata) CLASSIFICA FINALE 1 2 3 4 5 6 Università Commerciale "Luigi Bocconi" MILANO Università degli Studi di BOLOGNA Politecnico di MILANO Politecnico di TORINO Università "Campus Bio‐ Medico" ROMA Libera Univ. Inter.le Studi Sociali "Guido Carli" LUISS‐ROMA 7 Università degli Studi di FIRENZE Università degli Studi di 8 PADOVA Università degli Studi di ROMA 9 "La Sapienza" 10 Università degli Studi di TORINO 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 Libera Università "Vita Salute S.Raffaele" MILANO Università di PISA Università degli Studi di MILANO Università per Stranieri di PERUGIA Università degli Studi di PARMA Università degli Studi di FERRARA Università degli Studi di PERUGIA Università degli Studi di SIENA Università degli Studi di TRENTO Università degli Studi di Genova Libera Università di BOLZANO Università Cattolica del Sacro Cuore Università degli Studi di TRIESTE Università non statale di Scienze 24 Gastronomiche 25 Libera Università di lingue e comunicazione IULM‐MI 26 Università per Stranieri di SIENA Università degli Studi della 27 TUSCIA Università degli Studi de 28 L'AQUILA Università degli Studi di ROMA 29 "Tor Vergata" Università degli Studi del 30 PIEMONTE ORIENTALE "Amedeo Avogadro"‐Vercelli Università degli Studi di 31 CAMERINO Università "Cà Foscari" di 32 VENEZIA iscritti 09 10 studenti internazi onali mobilità regionale talenti ratio fondi ricerca / docenti place ment satisfac tion media coverage google scholar MEDIA 12706 36 98 74 72 n/a 82 85 24 67 72110 22 65 37 31 58 84 55 100 57 36998 24521 25 38 42 44 44 47 25 63 n/a 59 73 n/a 90 55 96 66 56 53 1099 5 89 100 100 38 79 2 2 52 7092 4 100 85 55 n/a 83 19 14 51 51370 20 32 29 49 62 91 51 53 48 56211 16 26 34 28 63 85 43 89 48 109539 15 42 18 17 55 91 100 44 48 60191 17 17 26 48 55 80 63 70 47 2002 4 63 90 67 51 88 3 0 46 49835 10 52 50 10 n/a 74 40 80 45 54129 13 25 23 33 n/a 88 51 78 44 1603 100 75 16 7 66 85 4 1 44 29424 16 78 34 19 58 84 30 30 44 16102 17 93 32 20 63 82 17 23 43 26925 17 62 40 30 50 100 16 26 43 17302 15235 34355 2991 16 21 22 57 68 60 25 14 35 27 28 13 23 42 29 34 48 67 66 100 89 87 85 90 30 23 32 5 28 10 42 1 42 42 41 39 37517 9 55 30 16 n/a 88 32 38 38 17478 32 51 28 26 53 89 14 13 38 244 87 83 16 0 n/a 80 1 0 38 4341 11 68 13 16 66 84 43 1 38 628 87 48 30 11 n/a 87 1 1 38 8607 5 59 22 51 58 93 7 5 38 21727 7 55 28 30 66 75 15 22 37 28709 12 31 35 29 n/a 81 65 8 37 9711 16 26 23 42 73 100 13 1 37 6972 22 70 21 24 59 87 7 2 36 16989 13 28 26 26 65 87 32 7 36 31 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. Libera Università degli Studi per 33 l'Innovazione e le Organizzazioni ‐ LUSPIO Università degli Studi "G. 34 d'Annunzio" CHIETI‐PESCARA 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 Università degli Studi di MODENA e REGGIO EMILIA Università degli Studi di PAVIA Libera Università degli Studi "Maria SS.Assunta" Roma Università degli Studi di URBINO "Carlo BO" Università degli Studi di MESSINA Università IUAV di VENEZIA Università degli Studi di CATANIA Università degli Studi di BARI Università Politecnica delle MARCHE Università degli Studi ROMA TRE Università degli Studi di VERONA Università degli Studi di NAPOLI "Federico II" Università "Carlo Cattaneo" ‐ LIUC Università degli Studi di MILANO ‐ BICOCCA Università degli Studi di CASSINO Università degli Studi del MOLISE Universita' degli Studi di Roma "Foro Italico" Università della VALLE D'AOSTA Università degli Studi di UDINE Università della CALABRIA Università degli Studi di PALERMO Politecnico di BARI Università degli Studi di TERAMO Università degli Studi del SALENTO Università degli Studi di CAGLIARI Seconda Università degli Studi di NAPOLI Università degli Studi di SASSARI Università degli Studi di FOGGIA Università degli Studi del SANNIO di BENEVENTO Università degli Studi della BASILICATA Università degli Studi di BRESCIA Università degli Studi di MACERATA Università degli Studi "Mediterranea" di REGGIO CALABRIA Università degli Studi di BERGAMO 1313 6 83 34 1 60 99 0 0 35 30793 6 71 27 26 64 85 1 1 35 19283 18 37 32 25 65 82 20 0 35 21763 17 50 38 1 n/a 89 36 14 35 6314 9 74 24 28 53 88 1 1 35 12844 23 73 21 17 n/a 68 39 1 34 30115 3 47 40 23 44 89 9 18 34 5704 15 37 19 18 88 81 9 1 34 56757 2 1 41 35 47 86 19 31 33 52452 5 10 43 23 49 88 23 16 32 16128 14 32 47 23 n/a 81 12 14 32 34055 10 23 30 20 54 89 22 7 32 21936 20 47 21 33 n/a 81 11 7 32 83051 2 6 44 21 n/a 86 28 30 31 1674 5 48 24 22 57 81 9 1 31 29274 16 19 19 40 n/a 86 22 11 30 9508 4 43 27 23 51 88 4 4 30 8209 2 65 18 9 49 91 3 3 30 1677 6 33 9 7 86 83 15 0 30 1051 16446 33212 15 15 4 39 43 3 12 25 52 11 39 19 59 57 35 92 n/a 78 4 11 20 0 13 18 29 29 29 49515 2 1 44 11 n/a 82 27 31 28 11391 3 7 63 22 n/a 71 10 13 27 7382 6 42 21 22 n/a 84 3 8 27 20744 3 4 37 34 36 89 4 4 26 30739 2 1 28 22 41 82 13 21 26 26365 1 3 34 31 44 83 8 6 26 14015 9712 3 3 2 12 26 34 33 37 38 50 83 68 9 2 14 2 26 26 6433 1 4 38 45 n/a 81 15 0 26 6631 1 30 24 19 44 77 3 7 26 13396 21 10 28 26 n/a 79 7 9 26 10260 11 36 28 7 n/a 89 4 3 25 8516 1 17 44 16 29 89 2 4 25 14234 14 5 17 37 n/a 89 7 4 25 32 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. 69 70 71 72 73 74 75 76 77 Università degli Studi INSUBRIA Varese‐Como Università degli Studi di SALERNO Università degli Studi "Magna Graecia" di CATANZARO Università degli Studi di NAPOLI "L'Orientale" Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa ‐ NAPOLI Università Mediterranea "Jean Monnet" Università degli Studi di NAPOLI "Parthenope" Università non statale Europea di Roma Libera Università della Sicilia Centrale "KORE" sede Enna 9194 17 10 16 33 n/a 89 10 0 25 33950 2 8 35 23 n/a 78 9 18 25 10449 2 4 37 16 68 66 1 1 24 10109 8 15 38 8 n/a 90 7 2 24 7655 1 5 20 16 n/a 91 3 1 20 969 0 16 16 2 n/a 87 6 0 18 13939 1 7 19 10 n/a 84 1 2 18 252 6 30 13 0 n/a n/a 3 0 9 4650 1 2 18 0 n/a n/a 6 0 5 Fonte: Vision su dati Vision, MIUR, Cineca, Nuclei di valutazione - CNVSU, Almalaurea, Il Sole 24 Ore, La Repubblica, La Stampa, Il Corriere della Sera, Google 33 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. ALLEGATO 2: CLASSIFICA DINAMICA (2010 su 2007) (valori normalizzati attribuendo 100 all’università con la prestazione più elevata) CLASSIFICA DINAMICA Iscritti 09 10 Studenti internazionali Mobilità regionale Talenti MEDIA 1 Università della VALLE D'AOSTA 1051 100,0 82,0 89,2 90,4 2 Università degli Studi di SASSARI 14015 35,1 100,0 83,6 72,9 3 Politecnico di TORINO 24521 75,8 57,7 71,1 68,2 4 Università degli Studi della TUSCIA 8607 68,5 52,3 80,5 67,1 5 Università degli Studi di CAGLIARI 30739 58,3 60,9 81,5 66,9 6 Libera Univ. Inter.le Studi Sociali "Guido Carli" LUISS‐ROMA 7092 59,3 55,1 84,1 66,2 7 Università degli Studi di SIENA 17302 54,4 41,5 100,0 65,3 8 Università degli Studi "Mediterranea" di REGGIO CALABRIA 8516 55,1 55,7 79,5 63,4 9 Università degli Studi di GENOVA 34355 53,9 56,7 74,5 61,7 10 Università degli Studi del PIEMONTE ORIENTALE "Amedeo Avogadro"‐ Vercelli 9711 52,0 58,1 73,9 61,3 11 Università "Cà Foscari" di VENEZIA 16989 54,4 59,2 70,4 61,3 12 Università degli Studi di MILANO ‐ BICOCCA 29274 51,2 61,4 71,2 61,3 13 Libera Università degli Studi per l'Innovazione e le Organizzazioni ‐ LUSPIO 1313 39,8 47,0 96,7 61,2 14 Università degli Studi di PAVIA 21763 44,6 58,1 77,3 60,0 15 Politecnico di MILANO 36998 47,7 55,8 76,2 59,9 16 Università degli Studi di URBINO "Carlo BO" 12844 55,8 49,7 74,2 59,9 17 Università degli Studi di UDINE 16446 44,4 56,6 78,6 59,9 18 Università degli Studi di TERAMO 7382 43,2 59,2 77,1 59,8 19 Università di PISA 49835 41,2 56,4 81,7 59,8 20 Università degli Studi di BRESCIA 13396 46,4 56,3 75,5 59,4 21 Università degli Studi di TRENTO 15235 41,4 59,6 76,6 59,2 22 Università degli Studi INSUBRIA Varese‐Como 9194 42,3 62,0 70,9 58,4 23 Università degli Studi di NAPOLI "Parthenope" 13939 60,7 44,6 69,1 58,2 24 Università degli Studi di ROMA "Tor Vergata" 28709 38,3 57,5 78,4 58,1 25 Università Commerciale "Luigi Bocconi" MILANO 12706 45,4 53,9 74,5 58,0 26 Università degli Studi di PADOVA 56211 38,9 53,5 81,4 57,9 27 Università degli Studi di PERUGIA 26925 43,5 49,8 80,3 57,8 28 Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa ‐ NAPOLI 7655 44,5 53,6 74,8 57,6 34 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. 29 Università degli Studi di ROMA "La Sapienza" 109539 34,1 53,9 84,7 57,5 30 Università degli Studi di TORINO 60191 36,9 59,7 75,4 57,3 31 Università degli Studi di MACERATA 10260 42,2 48,5 81,1 57,3 32 Università "Carlo Cattaneo" ‐ LIUC 1674 42,3 58,5 70,0 57,0 33 Politecnico di BARI 11391 31,9 60,0 78,6 56,8 34 Libera Università di BOLZANO 2991 26,1 70,6 72,6 56,5 35 Università degli Studi di NAPOLI "Federico II" 83051 46,3 44,9 77,8 56,3 36 Università degli Studi di PARMA 29424 38,3 57,3 72,4 56,0 37 Università degli Studi del MOLISE 8209 31,4 53,5 82,9 56,0 38 Università degli Studi di MILANO 54129 37,5 57,6 72,6 55,9 39 Università degli Studi di BOLOGNA 72110 41,5 50,6 75,3 55,8 40 Università degli Studi di NAPOLI "L'Orientale" 10109 40,4 48,3 77,8 55,5 41 Università degli Studi di FIRENZE 51370 36,5 54,4 75,4 55,4 42 Università degli Studi di FERRARA 16102 35,4 57,5 72,9 55,3 43 Università degli Studi ROMA TRE 34055 34,7 60,5 70,5 55,2 44 Università Politecnica delle MARCHE 16128 30,6 56,1 78,2 55,0 45 Università degli Studi di MESSINA 30115 27,0 52,8 85,0 54,9 46 Università degli Studi di BERGAMO 14234 37,5 61,7 65,5 54,9 Università degli Studi "Magna Graecia" 47 di CATANZARO 10449 39,0 33,5 92,3 54,9 48 Università degli Studi di CATANIA 56757 30,5 43,6 89,1 54,4 49 Università non statale di Scienze Gastronomiche 244 22,4 55,5 84,9 54,3 50 Università degli Studi "G. d'Annunzio" CHIETI‐PESCARA 30793 28,0 52,3 81,7 54,0 51 Università degli Studi di BARI 52452 25,4 53,4 82,6 53,8 52 Università degli Studi di CAMERINO 6972 33,6 49,5 78,4 53,8 53 Università degli Studi de L'AQUILA 21727 31,8 55,3 73,7 53,6 54 Università degli Studi di MODENA e REGGIO EMILIA 19283 31,2 56,0 72,0 53,1 55 Università degli Studi di SALERNO 33950 30,2 45,6 82,0 52,6 56 Università Cattolica del Sacro Cuore 37517 31,0 55,8 70,6 52,5 57 Università per Stranieri di PERUGIA 1603 58,4 45,0 53,8 52,4 58 Università degli Studi del SALENTO 20744 27,6 50,9 78,5 52,3 59 Università degli Studi di VERONA 21936 37,0 52,3 67,1 52,1 60 Università per Stranieri di SIENA 628 30,1 59,0 66,6 51,9 61 Libera Università degli Studi "Maria SS.Assunta" Roma 6314 27,8 56,2 70,7 51,6 62 Libera Università "Vita Salute S.Raffaele" MILANO 2002 1,6 63,4 88,7 51,2 63 Università degli Studi del SANNIO di BENEVENTO 6433 29,9 47,4 72,6 50,0 64 Università degli Studi di FOGGIA 9712 19,7 50,5 79,2 49,8 35 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. 65 Università degli Studi di CASSINO 9508 15,3 53,5 80,6 49,8 66 Università IUAV di VENEZIA 5704 27,1 56,0 65,2 49,4 67 Universita' degli Studi di Roma "Foro Italico" 1677 22,6 52,1 71,9 48,9 6631 7,4 57,1 80,9 48,5 68 Università degli Studi della BASILICATA 69 Università Mediterranea "Jean Monnet" 969 29,9 28,9 86,4 48,4 70 Libera Università di lingue e comunicazione IULM‐MI 4341 36,5 54,5 53,7 48,2 71 Università "Campus Bio‐Medico" ROMA 1099 11,0 53,7 75,4 46,7 72 Seconda Università degli Studi di NAPOLI 26365 10,1 51,0 77,4 46,2 73 Università degli Studi di PALERMO 49515 14,8 39,1 79,7 44,5 74 Università della CALABRIA 33212 48,0 0,0 85,0 44,3 75 Libera Università della Sicilia Centrale "KORE" sede Enna 4650 29,9 13,1 89,8 44,3 76 Università degli Studi di TRIESTE 17478 34,0 56,5 0,0 30,2 77 Università non statale Europea di Roma 252 0,0 36,4 45,1 27,2 Fonte: Vision su dati MIUR 36 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. ALLEGATO 3: CLASSIFICA PARAMETRATA (2010) (valori normalizzati attribuendo 100 all’università con la prestazione più elevata) 1 2 3 4 5 6 CLASSIFICA PARAMETRATA Iscritti 09 10 studenti internazi onali mobilità regionale talenti ratio fondi ricerca / docenti place ment satisfact ion media coverage google scholar MEDIA Università Commerciale "Luigi Bocconi" MILANO 12706 36 98 74 72 n/a 82 80 61 68,4 7092 4 100 85 55 n/a 83 48 100 65 1099 5 89 100 100 38 79 4 11 55 244 87 83 16 n/a n/a 80 34 6 52 1603 100 75 16 7 66 85 12 10 47 2002 4 63 90 67 51 88 6 2 47 Libera Univ. Inter.le Studi Sociali "Guido Carli" LUISS‐ROMA Università "Campus Bio‐Medico" ROMA Università non statale di Scienze Gastronomiche Università per Stranieri di PERUGIA Libera Università "Vita Salute S.Raffaele" MILANO 7 Politecnico di TORINO 24521 38 44 47 63 59 n/a 12 41 45 8 Libera Università di lingue e comunicazione IULM‐MI 4341 11 68 13 16 66 84 100 6 44 9 Università degli Studi di FERRARA 16102 17 93 32 20 63 82 5 19 42 10 Libera Università di BOLZANO 2991 57 14 13 34 100 90 13 4 41 11 Università per Stranieri di SIENA 628 87 48 30 11 n/a 87 5 10 41 12 Università degli Studi di TRENTO 15235 21 60 27 42 67 87 8 9 41 13 Università degli Studi di BOLOGNA 72110 22 65 37 31 58 84 3 17 40 14 Università degli Studi di PERUGIA 26925 17 62 40 30 50 100 2 11 39 15 Università degli Studi di PARMA 29424 16 78 34 19 58 84 6 15 39 16 Università degli Studi di SIENA 17302 16 68 35 23 48 89 6 14 39 17 Università degli Studi di FIRENZE 51370 20 32 29 49 62 91 5 13 38 18 Politecnico di MILANO 36998 25 42 44 25 n/a 73 13 38 38 19 Università degli Studi della TUSCIA 8607 5 59 22 51 58 93 5 8 38 20 Universita' degli Studi di Roma "Foro Italico" 1677 6 33 9 7 86 83 57 1 38 21 Università "Carlo Cattaneo" ‐ LIUC 1674 5 48 24 22 57 81 48 19 38 22 Università degli Studi di CAMERINO 6972 22 70 21 24 59 87 5 5 37 23 Università degli Studi di TRIESTE 17478 32 51 28 26 53 89 3 8 37 24 Università degli Studi del PIEMONTE ORIENTALE "Amedeo Avogadro"‐Vercelli 9711 16 26 23 42 73 100 6 1 37 25 Università degli Studi de L'AQUILA 21727 7 55 28 30 66 75 5 19 36 1313 6 83 34 1 60 99 0 1 35 6314 9 74 24 28 53 88 1 4 35 26 27 Libera Università degli Studi per l'Innovazione e le Organizzazioni ‐ LUSPIO Libera Università degli Studi "Maria SS.Assunta" Roma 28 Università degli Studi "G. d'Annunzio" CHIETI‐PESCARA 30793 6 71 27 26 64 85 0 1 35 29 Università degli Studi di PADOVA 56211 16 26 34 28 63 85 4 21 35 30 Università degli Studi di Genova 34355 22 25 28 29 66 85 4 15 35 31 Università IUAV di VENEZIA 5704 15 37 19 18 88 81 9 4 34 37 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. 32 60191 17 17 26 48 55 80 6 17 34 33 Università "Cà Foscari" di VENEZIA 16989 13 28 26 26 65 87 12 7 34 Università degli Studi di MODENA e REGGIO EMILIA 19283 18 37 32 25 65 82 5 0 34 35 Università della VALLE D'AOSTA 1051 15 39 12 11 59 92 16 4 34 36 Università degli Studi di URBINO "Carlo BO" 12844 23 73 21 17 n/a 68 18 1 33 37 Università di PISA 49835 10 52 50 10 n/a 74 4 25 32 38 Università degli Studi di MESSINA 30115 3 47 40 23 44 89 1 7 32 34 Università degli Studi di TORINO Università Cattolica del Sacro 39 Cuore Università degli Studi di ROMA "La 40 Sapienza" Università Politecnica delle 41 MARCHE 37517 9 55 30 16 n/a 88 4 14 32 109539 15 42 18 17 55 91 4 5 31 16128 14 32 47 23 n/a 81 4 14 31 42 Università degli Studi di PAVIA 21763 17 50 38 1 n/a 89 7 7 31 43 Università non statale Europea di Roma 252 6 30 13 n/a n/a 27 4 31 44 Università degli Studi di CASSINO 9508 4 43 27 51 88 3 6 31 45 Università degli Studi del MOLISE 8209 2 65 18 9 49 91 2 6 30 46 Università degli Studi di VERONA 21936 20 47 21 33 n/a 81 3 5 30 47 Università degli Studi di ROMA "Tor Vergata" 28709 12 31 35 29 n/a 81 8 3 30 48 Università degli Studi di MILANO 54129 13 25 23 33 n/a 88 4 18 30 49 Università degli Studi ROMA TRE 34055 10 23 30 20 54 89 5 4 30 50 Università degli Studi di BARI 52452 5 10 43 23 49 88 2 5 29 51 Università degli Studi di CATANIA 56757 2 1 41 35 47 86 2 10 28 52 Università degli Studi di TERAMO 7382 6 42 21 22 n/a 84 3 17 28 53 Università degli Studi di UDINE 16446 15 43 25 39 57 n/a 3 9 28 54 Politecnico di BARI 11391 3 7 63 22 n/a 71 6 21 28 29274 16 19 19 40 n/a 86 5 6 28 6433 1 4 38 45 n/a 81 15 0 27 6631 1 30 24 19 44 77 2 12 27 9712 3 12 34 37 50 68 1 3 26 59 Università degli Studi del SALENTO 20744 3 4 37 34 36 89 1 3 26 60 33212 4 3 52 19 35 78 5 11 26 10260 11 36 28 7 n/a 89 3 4 26 8516 1 17 44 16 29 89 1 7 26 55 56 57 58 61 62 Università degli Studi di MILANO ‐ BICOCCA Università degli Studi del SANNIO di BENEVENTO Università degli Studi della BASILICATA Università degli Studi di FOGGIA Università della CALABRIA Università degli Studi di MACERATA Università degli Studi "Mediterranea" di REGGIO CALABRIA 23 63 Università degli Studi di SASSARI 14015 3 2 26 33 38 83 2 11 25 64 Università Mediterranea "Jean Monnet" 969 0 16 16 2 n/a 87 36 1 25 Università degli Studi di BRESCIA 13396 21 10 28 26 n/a 79 3 8 25 26365 1 3 34 31 44 83 1 3 25 14234 14 5 17 37 n/a 89 4 7 25 9194 17 10 16 33 n/a 89 5 0 25 65 66 67 68 Seconda Università degli Studi di NAPOLI Università degli Studi di BERGAMO Università degli Studi INSUBRIA Varese‐Como 38 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. 69 Università degli Studi "Magna Graecia" di CATANZARO 10449 2 4 37 16 68 66 1 2 24 70 Università degli Studi di NAPOLI "L'Orientale" 10109 8 15 38 8 n/a 90 5 4 24 71 Università degli Studi di NAPOLI "Federico II" 83051 2 6 44 21 n/a 86 2 5 24 72 Università degli Studi di CAGLIARI 30739 2 1 28 22 41 82 2 10 24 73 Università degli Studi di SALERNO 33950 2 8 35 23 n/a 78 2 9 22 74 Università degli Studi di PALERMO 49515 2 1 44 11 n/a 82 3 8 22 75 Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa ‐ NAPOLI 7655 1 5 20 16 n/a 91 8 4 20 76 Università degli Studi di NAPOLI "Parthenope" 13939 1 7 19 10 n/a 84 1 3 18 77 Libera Università della Sicilia Centrale "KORE" sede Enna 4650 1 2 18 n/a n/a n/a 26 3 7 Fonte: Vision su dati Vision, MIUR, Cineca, Nuclei di valutazione - CNVSU, Almalaurea, Il Sole 24 Ore, La Repubblica, La Stampa, Il Corriere della Sera, Google 39 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. ALLEGATO 4: BIBLIOGRAFIA • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Adams J., Baker K. (2010), Global Opinion Survey. New Outlooks On institutional Profiles, Thomson Reuters, February. Aghion P., Howitt P. (1998), Endogenous Growth Theory, MIT Press: Cambridge, Mass. Cherpa Network(2010), U-Multirank Interim Progress Report. Design Phase of the Project, Designing and testing the feasibility of a Multi-dimensional Global University Ranking, January. Dyllick T., Hans- Dieter D., Lepori B., Noukakis D.(2007), On Rankings. Florida R. (2005), The Flight of the Creative Class: The Global Competition for Talent, Collins. Gardner, M. (2007), A Top 10 University System for Australia. Gater D.S. (2002), A Review of Measures Used in U.S. News & World Report’s“America’s Best Colleges”, The Center for Measuring Univ. Performance. 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WEBSITES • http://www.socialsciences.leiden.edu/cwts/products-services/leiden-ranking-2010cwts/ • http://ranking.heeact.edu.tw/en-us/2010/homepage/ • http://www.arwu.org/ • http://www.rae.ac.uk/ • http://www.timeshighereducation.co.uk/ • http://www.topuniversities.com/university-rankings/world-universityrankings/home • http://www.usnews.com/sections/rankings/index.html • http://www.u-multirank.eu/ • http://www.censis.it/5?resource_23=107771&relational_resource_24=107771&rel ational_resource_26=107771&relational_resource_396=107771&relational_resou rce_78=107771&relational_resource_296=107771&relational_resource_342=107 771&relational_resource_343=107771&relational_resource_405=107771 • http://www.ilsole24ore.com/speciali/atenei_classifica/universita_dati2tipo_statale.shtml • http://www.che.de/cms/?getObject=302&getLang=en • http://www.visionwebsite.eu/vision_en/progetti_2.php?progetto=31 • http://rankings.ft.com/businessschoolrankings/rankings • http://www.ihep.org/ • http://www.istruzione.it/web/hub;jsessionid=CE783ED1502B2937D8DB5A51F9 66CA7A • http://offf.miur.it/index.html;jsessionid=82B7C9E3A341DAA913DA2FA25A466 5B1.miur12 • http://www.cnvsu.it/ • http://www.cimea.it/ • http://www.bdp.it/ • http://www.oecd.org/home/0,2987,en_2649_201185_1_1_1_1_1,00.html • http://www.unesco.org/new/en/unesco/ 41 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati. ALLEGATO 5: NOTA METODOLOGICA Nella presente nota metodologica facciamo riferimento ad alcuni importanti aspetti che hanno caratterizzato la compilazione della Classifica delle Università Italiane 2010. Alcune caratteristiche specifiche della metodologia adottata sono già stati trattati all’interno dei capitoli dedicati alla descrizione dei diversi indicatori, tuttavia per una questione di probità riteniamo rilevante ritornare su alcuni di questi elementi. Dati. I dati elaborati provengono dalle seguenti fonti: Ufficio Statistica del Miur, Comitato nazionale per la valutazione del Sistema Universitario, l’Anagrafe degli studenti, Almalaurea, Agenzia Nazionale LLP, Centro Informazioni Mobilita Equivalenze Accademiche (CIMEA), archivi elettronici dei quotidiani – Corriere della Sera, Repubblica, La Stampa, Il Sole 24 ore – e Google.20 Tutti i dati primari utilizzati da Vision per la compilazione della classifica sono pubblicati nella pagina del progetto relativo alle università, disponibile al seguente indirizzo: http://www.visionwebsite.eu/vision/progetti_2.php?progetto=32 Trattamento. Nella costruzione della classifica, come é già stato menzionato, abbiamo dato ad ogni indicatore il medesimo peso nel calcolare il risultato complessivo di ogni università. Per rendere il dato maggiormente comprensibile e più paragonabile, per ogni indicatore, abbiamo normalizzato il risultato di ogni università in base all’istituto con la migliore performance. Ciò significa che per ciascun indicatore abbiamo identificato l’università con il risultato migliore, abbiamo attribuito ad essa il valore di 100 e poi abbiamo normalizzato tutti gli altri istituti in base a quanto si avvicinano o allontanano dal best performer. In questo modo abbiamo ottenuto una scala comune ad ogni indicatore e per calcolare il risultato complessivo è bastato determinare la media dei risultati ottenuti da ogni università per ciascun indicatore. Un altro aspetto metodologico particolarmente importante riguarda la disponibilità dei dati. Infatti, per alcune università alcuni dati non sono disponibili. Questo è il caso, ad esempio, dei dati relativi al placement. Tali dati sono forniti dal consorzio universitario Almalaurea, tuttavia non tutti gli atenei italiani vi partecipano e di conseguenza per alcune università non sono disponibili questi dati. Quindi, nel caso in cui per un’università un determinato dato fosse mancante, abbiamo calcolato la media dei valori normalizzati solo per gli indicatori disponibili. 20 Tutti gli indirizzi internet dei siti degli istituti citati sono elencati nella parte dedicata al web della bibliografia. 42 Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati.