Primo piano LE FERROVIE SUD

Transcription

Primo piano LE FERROVIE SUD
Primo piano
LE FERROVIE SUD-EST
DIVENTANO LA “METROPOLITANA
DEL SALENTO”
Primo piano
LA PROTESTA DI
ASSO-BALNEARI: “TROPPI VU
CUMPRÀ SUI NOSTRI LITORALI”
Barbara Politi
Mauro Bortone
13 febbraio 2010
pag. 7
1
pag. 8
Settimanale
d’informazione del Salento
Anno X n. 422
06.08.2011
MAGLIE
Decoro urbano: no alla cicca,
ma sì ai volantini selvaggi
Angela Leucci
pag. 13
NARDÒ
Cgil: “Per i lavoratori extracomunitari
ricatti e paghe da fame”
Daniele Greco
Scacco alla torre
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pag. 20
CANNOLE
Dal 10 al 13 agosto appuntamento
con la “Festa della Municeddha”
Roberta Zappatore
pag. 23
06 agosto 2011
2
OPINIONI
06 agosto 2011
Editoriale
3
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a cura di fra Roberto Francavilla
Buone vacanze
nel Salento
di Giovanni Nuzzo
Estate a ritmo del divertimento tra musica rock e
popolare, teatro, moda e innumerevoli sagre sempre dal profumo inebriante. Un Salento ricco di appuntamenti per chi ha scelto la propria vacanza all’insegna del relax e per il mare ricco di Bandiere
Blu. Chi ha deciso di lasciare alle spalle il caos delle città, le preoccupazioni, va alla ricerca di un’atmosfera tranquilla e serena. E il nostro Salento potrebbe essere un luogo affascinante e unico, in cui
sole, mare e vento, ma anche con tanta ombra, si
fondono in forme ineguagliabili ricche di emozioni.
Un tratto di penisola baciata dall’Adriatico e dal mare
Ionio, con onde blu e cristalline che si sfumano all’orizzonte. Un estremo lembo d’Italia dai lunghi litorali di sabbia e dalle irte e frastagliate scogliere,
per non parlare poi del paesaggio dell’entroterra dalle rocce secolari, dove cultura e profumi possono
essere vissuti intensamente tra distese di uliveti, alberi da frutto, masserie ristrutturate, muri a secco,
tratturi che esaltano il sudore dei contadini.
Ma se questo volto del Salento vanta un patrimonio storico, culturale e naturalistico, dall’altro evidenzia una fitta rete di viabilità interna da labirinto con strade dissestate, segnaletica arrugginita, con
lavori in corso in piena estate, deviazioni da capogiro da far andare in tilt ogni navigatore satellitare.
Ed ancora, parcheggi più ampi e disponibili, maggiori regole ambientali, viabilità meno caotica. Oltre alla qualità delle acque, al paesaggio e all’ambiente, i turisti chiedono accoglienza e servizi più
efficienti soprattutto nei trasporti, nei collegamenti rivieraschi con i Comuni e le piccole frazioni disseminate nell’entroterra del tacco d’Italia. Non
rimane che augurare buone vacanze a tutti, dandoci appuntamento fra due settimane.
Belpaese
tornerà in distribuzione
il 27 agosto 2011
La lucerna
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La lettera
Gentile direttore,
questo è il periodo dell’anno
più atteso per gli abitanti della mia città, Castro. Tutti gli
operatori commerciali e di servizi si sono attrezzati per accogliere i flussi turistici in arrivo, potendo contare sulle nostre
ricchezze paesaggistiche e culturali, oltre a un mare da Bandiera Blu.
Non tutto però è perfetto, anzi.
Purtroppo da due anni e mezzo dobbiamo fare i conti con
quel pugno nell’occhio che ha
sfregiato il volto di piazza Dante, fulcro della vita economica,
commerciale e turistica di Castro. Non voglio negare le
complessità tecniche e giuridiche dell’intera vicenda, ma i cittadini vogliono sapere perché la
loro storica piazza è ancora in
quelle tristi condizioni.
L’Amministrazione comunale
ha parlato di un progetto di ricostruzione, di un finanziamento regionale, di interventi
di recupero che sarebbero dovuti iniziare lo scorso settembre.
Invece, nonostante le responsabilità siano state individuate,
la fotografia di piazza Dante è
ancora quella di un costone
roccioso ferito, messo sì in sicurezza, ma che deprime l’immagine della nostra città. Il sindaco e tutti gli organi competenti hanno l’obbligo di spiegare ai castrioti come si sia evoluta e come si stia evolvendo
questa triste e assurda vicenda.
Piazza Dante appartiene ai cittadini di Castro e a tutti coloro che qui hanno sempre trascorso momenti allegri e spensierati.
Adesso vogliamo risposte e
chiarimenti; le istituzioni devono smetterla di nascondersi.
Un cittadino indignato - Castro
Pietro, sceso dalla barca, si mise
a camminare sulle acque e andò
verso Gesù. Ma, vedendo che il
vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: “Signore, salvami!”. Subito Gesù lo
afferrò e gli disse: “Uomo di poca fede, perché hai
dubitato?”.
Cari amici di Belpaese, sono appena tornato dalla Polonia e non c’è Vangelo migliore per dirvi cosa
ho sperimentato. Come l’apostolo Pietro, questo popolo ha camminato sulle acque agitate del Nazismo e del Comunismo, e il vento forte delle persecuzioni li ha provati nella fede al punto da gridare,
come l’apostolo, “Signore, salvaci!”. Il Signore Gesù
e sua madre di Jasna Góra hanno teso loro le mani
e gli hanno afferrati salvandoli da un sicuro naufragio.
Ho visto la fede di questo popolo, provato in mille
modi, ma capace di risollevarsi e risorgere a vita
nuova. Varsavia, bombardata nell’ultima guerra dai
nazisti e nell’insurrezione contro la Russia (1° agosto 1944) è letteralmente ricostruita. Cracovia è la
“Roma dei polacchi”, per via dei monumenti e per
la recente vicenda del grande Giovanni Paolo II, cardinale metropolita della città. Jasna Góra è il santuario nazionale dove, camminando in ginocchio,
si portano tutte le vicende liete e tristi. La divina misericordia, proprio prima dell’ultima guerra, ha trovato in santa Faustina la messaggera umile e coraggiosa per supplire a tutte le miserie e le offese
dell’umanità, come nei campi lager di AuschwitzBirkenau. Non poteva mancare una sosta a Wadovice, terra natale del papa Wojtyla, paese tra i
monti di grande modestia e semplicità, dove convivevano pacificamente cristiani ed ebrei, preparando l’uomo che avrebbe superato i confini degli
stati e delle nazioni per presentare la pacifica potestà di Gesù Cristo, unico redentore dell’uomo.
Amici di Belpaese, ho curato un diario di questo pellegrinaggio in terra polacca; vorrei però ricordarvi
che dappertutto noi siamo dei pellegrini in viaggio
verso la patria! Il Ferragosto che vi auguro sereno
e tranquillo non ve lo faccia dimenticare. A risentirci dopo le vacanze.
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06 agosto 2011
in copertina
Scacco alla torre
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“A Porto Miggiano sta avvenendo la
più grande e vasta operazione di cementificazione della storia del Salento”. Sono parole amare quelle delle tre associazioni ambientaliste salentine, cioè il Coordinamento Civico per la Tutela del Territorio, della
Salute e dei Diritti del Cittadino, il Forum Ambiente e Salute e Save Salento
in riferimento alle opere di urbanizzazione del Comparto 13, nei pressi della famosa torre di avvistamento di Porto Miggiano che, di fatto, si
accingono a trasformare completamente uno degli scenari più straordinari dell’’intero Sa- lento.
Della questione ce ne siamo occupati
già nel numero del 16 aprile scorso
(si veda la copertina a lato), ma adesso la protesta è organizzata e corre attraverso la rete: il gruppo Facebook
“Comitato di tutela per Porto Miggiano” ha superato i 3mila contatti
e dopo la eclatante manifestazione del
30 luglio scorso che ha visto la partecipazione di più di 300 persone, un
nuovo sit-in è previsto per il prossimo 6 agosto alle 18.30, sotto la stessa torre di avvistamento: un nuovo
appuntamento per scongiurare il
concreto pericolo che un’area di
straordinaria bellezza venga “sommersa da una colata di cemento”. La
memoria non può non correre alle
lotte politiche di Renata Fonte, amministratrice repubblicana di Nardò che perse la vita per difendere dagli speculatori l’incontaminata natura
di Porto Selvaggio.
E per fortuna la voce della protesta
è arrivata anche in Parlamento per
merito di Elisabetta Zamparutti, deputata del gruppo dei Radicali Italiani nel
Pd, membro della Commissione Ambiente della
Camera e di Luciana
Sbarbati, senatrice del
Partito Repubblicano Italiano che hanno presentato interrogazioni parlamentari al Governo perché “si indaghi -precisano
dal comitato- sulla catena delle assurde anomalie, che dalla Regione
Puglia, alla Provincia di Lecce, al Comune di Santa Cesarea Terme, passando dagli enti di tutela, quali la So-
printendenza, hanno permesso tutto questo paradossale scandaloso stato
di cose, per poi chiedere anche di far
luce sulla superficialità inaccettabile
dello stesso Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce che ha consentito con una sua iniqua senten-
za che oggi si giungesse sull’orlo della esecuzione di questa ‘condanna a
morte’ di Porto Miggiano”.
Anche il Movimento Regione Salento
ha stigmatizzato tutta l’operazione:
“La storia di Santa Cesarea Terme è
emblematica; piuttosto che puntare
sulla naturale vocazione della loca-
Cretì: “Il rilascio delle autorizzazioni?
Un atto dovuto”
Getta acqua sul fuoco il sindaco di Santa Cesarea commentando il sit-in di protesta di sabato scorso
e le polemiche sui lavori a Porto Miggiano. E sottolinea la buona fede della sua amministrazione
Il sit-in dello scorso sabato sembra non aver minimamente intaccato l’umore del sindaco di Santa Cesarea Terme, Daniele Cretì (nella foto). Fermo sulle sue idee, il primo cittadino della località
costiera riprende le considerazioni rilasciateci la
scorsa settimana: secondo il suo parere, si tratta di manifestazioni di protesta che non hanno
ragione di esistere perché i procedimenti attuati
non hanno in alcun modo infranto leggi e regolamenti.
Sindaco Cretì, il sit-in di protesta contro gli interventi di edilizia a Porto Miggiano ha coinvolto ben 300 persone e il Comitato nato su Facebook aumenta esponenzialmente i suoi membri giorno dopo giorno. Questi dati sembrano
esprimere il parere dell’opinione pubblica. È
d’accordo?
No, sinceramente non sono d’accordo. Una manifestazione condotta da 300 persone può
sembrare impressionante, ma ho contatti con
diverse istituzioni, personalità, nonché con
molti cittadini che invece rappresentano idee opposte rispetto a quelle del Comitato. Mi è stato anche proposto di intervenire in prima persona all’interno di una sorta di ‘contro-prote-
sta’, ma in questi casi la mia priorità è quella di
non arrivare ad uno scontro che non porterebbe
da nessuna parte. Resta comunque la libertà di
ognuno di manifestare le proprie idee come crede ed eventualmente cercare di far valere i propri diritti nei limiti della legge. Sono però altrettanto convinto che questi sit-in di protesta
lasciano il tempo che trovano.
Lei ha più volte ripetuto che, come avallato da
diversi gradi di giudizio, i procedimenti messi
in atto hanno rispettato la legge. È però soddisfatto di come si stia pian piano trasformando la fisionomia di Porto Miggiano?
Anch’io vorrei vedere un paesaggio, un ambiente
diverso da quello che sta nascendo. Giudici e tribunali hanno dimostrato però che sono stati rispettati leggi e vincoli del Piano regolatore. Di
fronte a questa situazione, il rilascio del permesso
a costruire da parte del Comune è un atto dovuto, altrimenti si andrebbe incontro a un abuso d’ufficio. Non si dimentichi poi che le zone
oggetto dei lavori non rientrano nel Parco Otranto - S. Maria di Leuca e la Regione ha escluso
le previsioni degli strumenti urbanistici dal Parco. Si consideri infine che, con l’attuale crisi eco-
nomica, è una fortuna avere dei privati disposti a investire sul territorio. Occorre solo studiare
le loro richieste e trovare i giusti equilibri: vincoli, rispetto ambientale e normativa vigente.
Non si può in alcun modo intervenire, ad oggi,
sullo strumento urbanistico?
Al momento, purtroppo, è impossibile. Interverrei subito in merito, ma mancano i fondi economico-finanziari per l’approvazione di un nuovo Pug e si parla di centinaia di migliaia di euro.
Solo con un finanziamento regionale potremo
rivedere questo strumento urbanistico, il quale non toglierebbe comunque i diritti edificatori
concessi ai privati, semmai li sposterebbe nel
tempo con gli accordi della perequazione urbanistica. Sia chiaro però che, come ho già avuto modo di dimostrare, sarò il primo ad intervenire a difesa del territorio se dovessi percepire
negli investitori fini diversi dallo sviluppo ordinato e dal rispetto dei vincoli. Posso però anche garantire che la nostra Amministrazione comunale e i nostri Uffici tecnici hanno la coscienza
pulita, e che non esiste nessun tipo di collusione.
Alessandro Chizzini
lità termale, unica nella regione Salento, con un rilancio del turismo nel
settore del benessere, si pensa solo a
costruire a ridosso del mare, dimostrando di non avere chiaro in mente alcun modello di sviluppo per il Salento, riprendendo così la vecchia logica della cementificazione”.
Tutto cominciò nel 1982
Risale infatti a quell’anno l’idea
di edificare il famoso Comparto
13. E a giorni toccherà anche al
contiguo Comparto 14
Tutto si è velocizzato a partire dall’aprile scorso. Colpa del Tar, che ha sbloccato una vicenda in piedi
dal 1982: dopo quasi 30 anni arriva il via libera al
un piano di lottizzazione del Comparto 13 che conclude tutta una serie di ricorsi e iniziative giudiziarie portate avanti inizialmente da 43 componenti,
ad oggi ridotti a 14.
Il progetto monstre a firma dell’architetto Donato De
Matteis, si dispiega su circa 15 ettari di splendido
territorio e prevede la realizzazione di 536 unità abitative di superficie compresa da 30 a 60 metri quadrati, che formeranno un complesso di 66 agglomerati la cui disposizione ricorderà la conformazione
urbana dei centri storici dei paesi arroccati sulle serre salentine composta da stradine, case a corte e
collegamenti aerei tra le abitazioni. Oltre alle residenze estive ci saranno anche centri ristoro, quattro piscine, strutture per lo svago e il tempo libero,
aree destinate alla vendita di prodotti locali, un centro direzionale e una vasta zona parco per un investimento di circa 40 milioni di euro.
Da aprile quindi, da quando il Tar con due sentenze ha permesso agli investitori di completare il complesso residenziale, i lavori sono andati avanti abbastanza spediti. E intanto a poca distanza un altro pericolo si profila perché anche il Comparto 14,
sarà oggetto di lottizzazione con altre 400 unità abitative per un totale di oltre 30 ettari di terreno edificato in territorio di Santa Cesarea.
5
06 agosto 2011
in copertina
“È proprio dalla bellezza delle coste
che dipende il turismo del Salento”
Per il Comitato promotore dei sit-in gli interventi avranno effetti negativi sul turismo. Intanto denunciano un
vizio di forma alla base della concessione dell’autorizzazione paesaggistica e promettono battaglia
Con oltre 3mila membri all’attivo, il
Comitato di Tutela per Porto Miggiano, nato e operante su Facebook,
è il soggetto promotore dei sit-in di
protesta per la difesa del territorio di
Santa Cesarea, avvalendosi della collaborazione di Save Salento e di varie
associazioni ambientaliste.
Uno dei responsabili del Comitato
spiega le ragioni della nascita e della
crescita del gruppo: “Un tempo il pericolo per la torre saracena arrivava
dal mare, mentre adesso arriva dall’entroterra. Noi non contrastiamo
l’attività edilizia, ma crediamo nelle
potenzialità del turismo sostenibile. Sostenendo
questo approccio, possiamo generare un aumento della ricchezza distribuita tra la popolazione locale, cioè orientando la richiesta
di nuove costruzioni verso il miglioramento
delle strutture nell’entroterra, senza correre il
rischio di distruggere la bellezza delle coste da
cui dipende il turismo salentino. È inutile e dannoso costruire sulle coste, o nelle vicinanze,
mettendo a rischio l’afflusso turistico dell’intera zona. Una costa o una spiaggia ancora allo
stato naturale ha un valore inestimabile ed è
fonte di reddito per tutta la comunità locale”.
Non mancano frecciate alle istituzioni: “San-
ta Cesarea ha le terme per destagionalizzare
il turismo, un grosso potenziale a dispetto di
altre località del Salento. Le motivazioni addotte dal sindaco e da altri difensori della bontà del progetto sono le stesse utilizzate per giustificare il progetto di Condotte d’Acqua Spa
che vuole realizzare un porto turistico a
Otranto con annesse villette. Nessuno di
loro, però, sa spiegare veramente se il beneficio economico di questi investimenti potrà
mai rifondere il valore ambientale dei luoghi
che verranno sacrificati”.
Il Comitato vuole che si ritorni alla sentenza
della Sopraintendenza che aveva annullato
Porto Miggiano e la “profezia” di Lattuada
Lavori in corso che cambieranno definitivamente il volto di questa parte della costa salentina.
Un pericolo forse sottovalutato, ma che non sfuggì quasi trent’anni fa al genio del regista milanese
Lattuada nel 1974 aveva già previsto tutto.
“150 singole, 100 doppie, 50 appartamenti,
darsena, porticciolo,
vela, escursioni, sci d’acqua, piscine, campi da
tennis, campi sportivi,
saune, minizoo, minisafari”. “E dove la trovo io la cubatura per
tutta questa roba?”. “O
mi fa diventare intensivo questo o espropriamo quello”. “Ma avvocato Mazzacolli, e
come si faci? Quidda è
zona agricola, Dio benedettu!”. “Caro Di
Corato, lo tocco io, io che pago in contanti”.
In Le farò da padre di Alberto Lattuada, uno
spregiudicato Gigi Proietti (l’affarista Saverio Mazzacolli) pur di mettere le mani sui terreni della Contessa Spina (Irene Papas) per
una sua speculazione edilizia, non esita a rapire la figlia ritardata (Therese Ann Savoy) di
lei. E il dialogo centrale del film si svolge proprio in uno dei punti dell’allora incontaminata riviera salentina, cioè l’insenatura di Porto Miggiano. Una visione profetica annunciata
sempre dallo stesso Mazzacolli nel “credo affaristico” di qualche minuto prima: “Questo
è come l’oro del Sudafrica, il carbone della
Russia, il petrolio del Texas. Mi dovreste ringraziare, mi dovreste. Lasciate che al Nord si
rompano le corna con le fabbriche, gli scio-
Foto di scena del film “Le farò da padre” (1974) con Alberto Lattuada e Gigi Proietti a Santa Cesarea
peri, il petrolio (che non c’è). Tutta l’Europa
deve venire qui a ubriacarsi di sole vero, di
vino genuino, di mare pulito, parola di Mazzacolli”.
Una distruzione inevitabile, secondo gli speculatori, proprio per la redditizia bellezza dei
luoghi che sono stati immortalati dal genio
di Lattuada. Ma le ruspe si sono affrettate a
sbancare un ampio tratto di costa compromettendo il Comparto 13, sorte non di certo migliore attende il confinante Comparto
14. L’associazione radicale Save Salento ha
presentato nei giorni scorsi alcune osservazioni
“contro questo ennesimo piano lottizzazione, affinché Porto Miggiano non cada sotto
i devastanti effetti di un inesorabile effetto domino destinato ad arrecare un irreparabile
sfregio alle nostre coste. Risulta del tutto anacronistico nel 2011 continuare ad immaginare
di attuare espansioni pseudo-turistiche che in
gran parte si concretizzano con l’edificazione di seconde case che rimangono inabitate
per tutto l’anno, senza apportare nessun contributo turistico alla località termale. Il Comune di Santa Cesarea Terme risulta inoltre
inerte nella redazione del nuovo Pug previsto
dalle nuove leggi regionali in materia urbanistica”. Strumento quest’ultimo che dovrebbe, a parere di Save Salento, archiviare
il vecchio Prg e riconsiderare l’edificabilità dei
suoli lungo la fascia costiera in chiave riduttiva “ponendo le condizioni per l’inserimento dei comparti edificatori all’interno del Parco Otranto - S. Maria di Leuca”.
l’autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Comune per la costruzione
del residence nel Comparto 13, a ridosso di Porto Miggiano. Le ragioni
erano dovute al fatto che l’intervento in questione avrebbe modificato
permanentemente una zona “Sic”
(sito d’interesse comunitario) e la
struttura nascente avrebbe comportato
un’incidenza volumetrica aliena dal
contesto paesaggistico vincolato. Inoltre, non erano state rese note le ragioni
in base le quali l’intervento era stato
ritenuto compatibile con i vincoli
paesaggistici e, ad ogni modo, il territorio di Santa Cesarea Terme era stato ritenuto di notevole interesse pubblico.
“Un banale vizio di forma -prosegue il responsabile- ha poi invece portato il Tar a concedere di nuovo l’autorizzazione paesaggistica; la Soprintendenza ha commesso l’errore
di citare il decreto di vincolo del territorio costiero di Castrignano de’ Greci e non il decreto
di vincolo relativo al territorio di Santa Cesarea
Terme. Ad ogni modo -conclude-, abbiamo
fatto di Facebook uno degli strumenti di ‘democrazia 2.0’ con cui porteremo avanti questa battaglia, finché non sarà fatta giustizia per
il nostro territorio”.
(A.C.)
“Una raccolta fondi per
fermare questo scempio”
L’ex titolare del “Baretto”
attacca i responsabili di quanto
sta avvenendo e propone una
collaborazione con la Notte
della Taranta
Agguerrito e senza peli sulla lingua. Alex Rizzo è sempre combattivo quando si parla di Porto Miggiano.
D’altronde, lui stesso è stato protagonista un anno
fa di un’acerrima rivalità con l’Amministrazione comunale di Santa Cesarea Terme che aveva deciso di
non rilasciare l’autorizzazione all’apertura dell’Avamposto, il suo famoso “Baretto” una volta simbolo della movida di Santa Cesarea. “La firma sui documenti che autorizzano le costruzioni -tuona Rizzoè la firma di una bomba. Mi sorprende come su questo argomento, una Conferenza dei Servizi che ha riunito Tar, Comune, Provincia, Regione, Beni Culturali
e Stato sia arrivata ad un parere unanime; situazione più unica che rara”.
Alex Rizzo intende continuare a lottare per fermare
ciò che sta accadendo: “Serve denaro per assumere consulenti, avvocati, ingegneri e urbanisti che possano esaminare le carte e spiegare in funzione del
Prg come si sia potuto arrivare a questo. Sono stati vinti tre gradi di giudizio, ma una delle strutture di
Porto Miggiano si trova a ben oltre 5 metri al di fuori del terreno, invece dei 3 consentiti. La violazione
è evidentissima. Perché le autorità competenti non
hanno mai effettuato un minimo controllo? Vogliono costruire tre piscine davanti ad una mare bellissimo, dove la scogliera è stata ribassata di oltre quattro metri e sono stati creati dei buchi con alto rischio
idrogeologico”.
Rizzo ha una proposta: “Dobbiamo rivolgerci a chi ha
fatto dei valori positivi di questa terra un strumento
commerciale altrettanto positivo, in particolare la Notte della Taranta che, proprio per i valori che veicola,
non può tirarsi indietro. Insieme dobbiamo attuare
una raccolta di risorse e continuare a lottare con immensa energia per i valori vogliamo difendere”. (A.C.)
06 agosto 2011
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06 agosto 2011
primo piano
Le Ferrovie Sud-Est diventano
la “Metropolitana del Salento”
È di 120 milioni di euro il finanziamento che prevede la realizzazione, in 3 anni, della
nuova infrastruttura che rivoluzionerà il sistema dei trasporti. Traverse e binari del 1900
verranno sostituiti e i nuovi treni raddoppieranno le velocità di percorrenza
Anche il Salento avrà la sua “metropolitana di superficie”. Da
ramo secco da tagliare a volano di
sviluppo economico e turistico
del territorio. Una scommessa da
vincere, come ha ricordato l’assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture Strategiche
Guglielmo Minervini
(nella foto) in un recente convegno presso
l’Hotel Tiziano a Lecce,
perché “il prossimo
sarà un anno difficile ed
è necessario organizzarsi, per evitare che
cambiamenti in negativo si abbattano sui cittadini del Salento”.
Come prepararsi? Portando le
tratte salentine delle Ferrovie SudEst, dal Capo di Leuca al nord della provincia, agli attuali standard
del resto della regione. Magari immaginando di poter arrivare da
Gagliano all’Aeroporto di Brindisi in un’ora, ipotesi fattibile secondo Minervini che non sottovaluta un sistema di trasporto
shuttle dal “Perrino” al “Papola
Casale”. Le littorine nostrane –intendiamoci- non viaggiano certamente come i treni baresi. E il gap
deve essere colmato, per evitare
che una provincia già penalizzata
per la sua posizione
geografica, possa correre il rischio di essere
tagliata fuori dal sistema trasportistico e strategico della Puglia.
Addio alle velocità mortificanti, quindi: con la
“Metropolitana del Salento” (questo il nome
del progetto finanziato
con fondi FESR per un
importo di 120 milioni di euro) i
tempi di percorrenza si ridurranno col risultato di accorciare le lunghe distanze del territorio. Con un
salto temporale di almeno novant’anni, perciò, anche nel sud Salento i treni potranno viaggiare a
90 km orari (contro gli attuali 45),
così come già accade in alcune
zone dell’hinterland leccese e nel
resto della regione, con l’obiettivo
prezioso di raggiungere anche i
120 km orari.
Realizzare l’omogeneità dei collegamenti ferroviari, è l’obiettivo primario dei vertici di Ferrovie SudEst, già a lavoro per ottenere altri
fondi e studiare nuove proposte.
“Abbiamo già la disponibilità di
22 milioni di euro di fondi Cipe ha detto Luigi Fiorillo, presidente
di FSE- e siamo a lavoro per guadagnarne altri 50 milioni”. Il macrointervento interesserà ben 53
comuni e una rete ferroviaria di
279 km, coinvolgendo le province di Lecce, Taranto e Brindisi. La
rivoluzione infrastrutturale riguarderà le linee Martina FrancaLecce, Lecce-Gallipoli, CasaranoGallipoli, Novoli-Gagliano, Zollino-Gagliano e Maglie-Otranto,
coinvolgendo oltre 500mila abitanti. L’armamento ferroviario e i
piazzali di stazione saranno rinnovati nelle linee: Casarano-Gagliano, Maglie-Gagliano e Maglie-Otranto. La vecchia littorina
lascerà il posto ai nuovissimi ATR
a diesel, treni veloci di colore rosso, già operativi su qualche tratta
del nord Salento. Risultato? Viaggi confortevoli e veloci, con un si-
stema decisamente all’avanguardia.
E a proposito della nuova “Metropolitana del Salento”, l’amministratore provinciale ai Trasporti, Bruno Ciccarese, sottolinea il divario esistente “fra le esigenze dei
cittadini rappresentate dalla Provincia e le decisioni della Regione”.
E aggiunge: “I progetti presentati
oggi dall’assessore regionale sem-
A Corigliano d’Otranto un castello di debiti
Il maniero del Comune griko è stato pignorato dalla Monteco per l’utilizzo della discarica comunale in località
“Scomunica”. Una vecchia querelle che oppone da tempo l’azienda all’Amministrazione comunale
“O che bel castello marcondirondirondello, o che bel castello marcondirondirondà”.
Se è stata questa la canzoncina con cui la
Monteco ha accompagnato la presentazione istanza di pignoramento relativa
al maniero di Corigliano d’Otranto, non è
dato sapere. Di certo il sindaco Ada Fiore
(nella foto) non ha risposto come prevede
la filastrocca per bambini (“Noi lo bruceremo marcondirondirondello, noi lo bruceremo marcondirondirondà”).
Quanto accaduto nei giorni scorsi nel comune della Grecìa Salentina ha comunque
del paradossale. Tutto risale agli inizi degli anni ‘90 quando
l’Amministrazione di
allora affida per sette
anni all’attuale Monteco (un tempo Monticave) la gestione in
convenzione della discarica di località
“Scomunica”. I problemi nascono già da
subito quando nel
1995, a soli tre anni
dall’inizio del contrastato rapporto, la discarica inizia ad essere già stracolma a
causa del conferimento dei rifiuti anche da
parte di altre amministrazioni. La questione
non poteva che trascinarsi in tribunale: la
Monteco, infatti, da parte sua rivendica il
pagamento del servizio che per tre anni dovrebbe aver fruttato la bellezza di circa
450mila euro che, con la rivalutazione e gli
interessi, arrivano ad essere poco meno di
700mila euro attuali. Il Comune, invece, in
questi anni si è opposto alle richieste della società affermando che il conferimento,
secondo la convenzione stipulata, avveniva a titolo gratuito.
La scoperta avvenuta di recente, dell’inquinamento da percolato dell’area sottostante la discarica di zona “Scomunica”, ha
acuito lo scontro tra i due soggetti. La Regione infatti, poche settimane fa, ha stabilito la necessità di procedere con urgenza
alla bonifica del sito, che avrà un costo di
1 milione e 900mila euro e sarà pagata per
500mila euro dal Comune e per il resto si
dovrebbe provvedere aumentando la Tarsu.
La Monteco, dopo aver provato a richiedere
invano le somme alla tesoreria del Comune di Corigliano d’Otranto, ha deciso di ri-
brano quasi il libro dei sogni, ma
riletti in termini tecnici, rappresentano per il Salento un sistema
squilibrato e inutile. Squilibrato in
termini di quantità delle risorse investite tra l’area barese e quella salentina e inutile, perché rivoluzione non vuol dire soltanto sostituire
traversine ed eliminare passaggi a
livello”.
Barbara Politi
volgersi al tribunale per rivalersi, attraverso
il pignoramento, sugli immobili di proprietà
comunale. E quale edificio di valore di una
fortezza risalente al 1200, il Castello De’
Monti, orgoglio e vanto della cittadina grika? Se l’ingiunzione andrà a buon fine si saprà soltanto il 23 novembre, data in cui è
stata fissata l’udienza di appello proposta
dal Comune contro l’ingiunzione al pagamento che la Monteco ha formalizzato per
l’importo di 443mila euro.
Nel frattempo l’Amministrazione di Ada
Fiore, attraverso l’azione dei legali, si è opposta all’atto, definendo il castello “non pignorabile” e ottenendo dal giudice tempo
fino al 15 ottobre per depositare le necessarie documentazioni. Esiste infatti un decreto ministeriale del 1971 con cui il maniero è stato dichiarato “bene di interesse
storico e artistico”. Il Comune aveva acquistato il castello nel 2000 dai privati al
prezzo di 2 miliardi e mezzo di lire e provveduto al successivo restauro che lo ha reso
una degli edifici storici più caratteristici dell’intero territorio salentino. Il sindaco Fiore è, a questo punto, determinata a dare battaglia: “Il Comune, insieme all’Ato, intende fare causa per danni alla Monteco per
la bonifica della discarica che al momento
impedisce l’utilizzo di una nuova area già
individuata. E non saranno certo i cittadini a dover pagare per le inadempienze della ditta incaricata di mettere in sicurezza il
sito”.
primo piano
06 agosto 2011
“Vu cumprà”?
No, grazie
Assobalneari Salento denuncia un’eccessiva presenza di venditori
ambulanti sui litorali e chiede una nuova regolamentazione,
sostenendo i rischi di sicurezza e di igiene
Uno sciame multirazziale che invade le
spiagge, portando colore e simpatia, nel variegato mondo di offerte economiche che
propongono al turista, in vena di relax e riparato sotto l’ombrellone dal solleone di
agosto: sono l’esercito dei “vu cumprà” che,
come ogni estate, inevitabilmente invadono il Salento e le sue spiagge in cerca di
clienti a cui rivendere qualcosa della mole
di merce a propria disposizione. In qualche
caso, però, c’è chi storce il naso e trova molesta la presenza, soprattutto quando si fa
pressante: è un po’ la stessa sensazione delle chiamate pubblicitarie che aggrediscono
le linee telefoniche. Per questo, Assobalneari
Salento, prendendo atto di una degenerazione che si starebbe verificando a Torre
Mozza, sul territorio di Ugento, dove i “vu
cumprà” sarebbero una vera e propria comunità itinerante da un lido all’altro, chiede un freno.
“Sono troppi!”: è questo il messaggio che
arriva chiaro dagli operatori degli stabilimenti
balneari, che, pur assicurando il massimo della
tolleranza, iniziano a non
vedere di buon occhio
l’eccessiva presenza dei
venditori ambulanti. Un
“assalto” che non piace per una serie di situazioni e principi, a partire dalle questioni igienico-sanitarie: come chiarisce Mauro Della Valle, presidente di Assobalneari
Salento: “Alcuni di loro, come ci hanno raccontato alcuni titolari di stabilimenti, si accampano con i cartoni, dormono sulle
dune, fanno i bisogni per terra, nonostante siano loro messi a disposizione i servizi
pubblici”.
In alcune aree del Salento la provenienza sarebbe diversa: si va dal senegalese all’indiano, dal pachistano al marocchino, dal
bengalese al cingalese. “Nessuna questio-
ne di razzismo o di chiusura verso l’extracomunitario -chiariscono dall’associazione, ma siamo noi che presidiamo il demanio
marittimo e sappiamo che cosa accade. Certamente, qualche turista, che viene a rilassarsi, storce il naso, s’infastidisce quando
viene avvicinato in un momento di riposo
e occorre che noi decidiamo prima o poi che
offerta vogliamo dare ai nostri vacanzieri”.
Un altro timore stringente è quello che qualche “vu cumprà”, oltre a non avere una licenza commerciale, rivenda merce taroccata
o che, tra di loro, si nasconda qualche nomade con intenzioni tutt’altro che com-
merciali.
Una spiegazione logica all’incremento numerico di venditori ambulanti sarebbero la
discesa dal Nord di chi ha perso il lavoro
o per via dei divieti di vendita scattati sulle spiagge del Settentrione, si vede costretto ad emigrare a Sud. Tuttavia, Mauro Della Valle chiama all’appello anche l’Adoc, che
“al momento non sentiamo su questa necessità” e ritiene necessario garantire regole
certe al settore turistico: “Serve un appello ad intensificare i controlli sul demanio
marittimo, per colmare il vuoto che si è venuto a creare di autorità sulle spiagge. Sono
state bypassate le Capitanerie di porto, che
ormai operano soprattutto per garantire la
sicurezza in mare”. Una proposta c’è già e
creerà certamente discussione: “Occorre istituire una nuova figura professionale, quella dell’ispettore di spiaggia, anche a spese
degli imprenditori balneari, purché abbia
qualche titolo abilitativo, che gli permetta
di esercitare un potere reale”.
Mauro Bortone
Torna nel Salento il “Buskers Festival”
Settima edizione del Festival Itinerante delle Arti di Strada Dal 17 al 20 agosto, con un gran
finale a Uggiano La Chiesa con l’evento “Gessetti&Straccetti - 1° raduno di madonnari”
Anche se “buskers” è un termine principalmente destinato ad indicare i musicisti
di strada, il Salento Buskers Festival ne ha
ampliato l’accezione per comprendervi
saltimbanchi, guitti, funamboli e giocolieri: sono loro i veri protagonisti di questo evento caratterizzato da una natura nomade che
conferisce all’iniziativa originalità ed uno svolgimento itinerante. L’iniziativa è promossa
dall’Associazione Socio-culturale Artistica per
la Promozione delle Arti di Strada e Circensi,
le Arti Sceniche e Teatrali “Salento Buskers”
in collaborazione con “Sognosveglio” Società
Cooperativa, con il patrocinio dell’Azienda
di Promozione Turistica della Provincia di Lec-
ce e dei Comuni di Ugento e Gagliano del
Capo, oltre alla frizzante e positiva collaborazione tra vari artisti di strada e di teatro del Salento.
Questo il calendario degli appuntamenti:
mercoledì 17 agosto a Gemini di Ugento
presso Largo Croce, via Fontana, via Rocco Ciurlia, piazza Monumento ai Caduti in
Guerra e piazza Regina Elena; giovedì 18
a Gagliano del Capo presso piazza Ciardo,
piazza San Rocco, piazza Caduti di Nassiria, piazza Immacolata, corso Umberto I e
piazza Bitonti; sabato 20 agosto a Uggiano La Chiesa tappa conclusiva con speciale
evento congiunto “Gessetti&Straccetti -
1° raduno di Madonnari” presso piazza Umberto I, via Roma e piazza Santa Lucia. Al
raduno, prenderanno parte maestri madonnari italiani, conosciuti a livello internazionale che, con la propria arte e maestria, realizzeranno grazie all’ausilio di gessetti colorati le loro opere dal vivo e direttamente sulla strada. con inizieranno alle
17 in via Roma e piazza Santa Lucia, e proseguiranno fino a tarda sera. A coronare le
opere dei madonnari, ci sarà la mostra dei
lavori realizzati dagli “Allievi Madonnari” del
1° Laboratorio Didattico di Gessetti svolto nell’anno scolastico 2010/2011 presso l’Istituto Comprensivo di Uggiano la Chie-
sa (classi IV di Uggiano e classi II, III e IV
di Giurdignano).
L’inizio degli spettacoli è previsto per le 21
con ingresso gratuito e anche in questa edizione il Festival ospiterà numerosi artisti di
strada nazionali ed internazionali. Il programma completo è consultabile su www.salentobuskers.it, www.myspace.com/salentobuskers. Info: 335.5407829, salentobuskers@libero.it.
06 agosto 2011
9
06 agosto 2011
lecce
Dalla Regione una boccata
d’ossigeno per le casse comunali
In arrivo 23 milioni e 400mila che serviranno a saldare i debiti con la Leadri per i lavori eseguiti dal 1997 al 2008
per la tangenziale Est. E Perrone sottolinea: “Contenziosi ereditati dalle amministrazioni Salvemini e Poli Bortone”
Con le risorse liberate,
grazie all’accordo tra
Governo e Regione Puglia, arriveranno soldi
comunitari anche per il
Comune di Lecce. Per
l’esattezza 23 milioni e
400mila euro nell’ambito dei progetti che rientrano nel Por 20002006. Denaro che verrà utilizzato dall’Amministrazione comunale di Paolo Perrone (nella
foto a sinistra) per saldare i contenziosi con la
società Leadri che, dal 1997 al 2008, si è occupata della realizzazione dei lavori della tangenziale Est.
“Le risorse liberate con l’ok della Giunta destinate al Comune di Lecce per il lodo Leadri
non sono fondi della Regione, ma sono vincolati
al Sistema Puglia. In più, la Regione ha anche
un vincolo giuridico a coprire le spese supplementari non previste dal progetto”. Sono
questi alcuni dei “puntini sulle i” che il sindaco Perrone ha voluto mettere subito, per rompere il silenzio dopo la notizia dell’accordo tra
il ministro Fitto e il governatore di Puglia Vendola, per destinare 23milioni e 400 mila euro di
fondi Por al capoluogo
salentino e le polemiche
scaturite negli ambienti
del centrosinistra leccese.
Una boccata di ossigeno
che ha difatti evitato il
dissesto del Comune, tant’è che lo stesso primo cittadino ha dichiarato: “Abbiamo rischiato
di fare la fine di Taranto, ma ora con questo
nuovo risultato siamo riusciti a fare un passo
avanti molto significativo. Quindi, un grazie al
ministro degli Affari Regionali Raffaele Fitto
e al governatore Vendola per l’accordo raggiunto ma anche un grazie agli uffici di questo
Comune che hanno saputo intercettare le risorse
economiche”.
Dal centrosinistra non mancano le polemiche,
il capogruppo Pd in Regione Antonio Maniglio (nella foto a destra) infatti, scrive: “La programmazione e la destinazione dei fondi è di
competenza della Regione. Altro che i soldi non
sono della Regione! E sulla vicenda della tangenziale la domanda è la seguente: è normale finanziare un Comune per coprire debiti fuori bilancio per
un’opera già finanziata? E caricare sui fondi per le infrastrutture
anche i costi dei contenziosi e dei
vari lodi? Forse che all’Asi di Lecce o a Porto Cesareo, che pure
riceveranno importanti risorse,
hanno avviato i lavori a prescindere dalla esistenza o meno della copertura finanziaria?”.
Maniglio conclude: “Serietà imporrebbe di riconoscere i propri errori. E dire che il Comune di Lecce ha gestito in modo pessimo la politica degli investimenti. E ciò ha provocato debiti fuori bilancio e buchi diffusi. Dopo di che,
per la manna che arriva da Bari, si ringrazia
Vendola e la giunta per il gentile cadeau, e noi
-che condividiamo questa scelta a favore dei leccesi- ne siamo contenti”.
Perrone già in conferenza aveva precisato in merito: “Solo il Comune di Lecce ha presentato
alla Regione per la rendicontazione annuale 21
Via Imbriani: dopo la tragedia, la paura
Rimane alta la tensione tra gli abitanti e commercianti del centro dopo l’esplosione che
nella notte tra lunedì e martedì ha distrutto il negozio “Sogni” e provocato una vittima
A memoria d’uomo non si ricorda un simile disastro in Lecce. Nemmeno durante i nefasti anni in cui imperava la “Scu”, si era assistito ad un
simile scenario. Lunedì notte un boato terribile ha scosso buona parte
della città, perché nella centralissima via Imbriani, al civico 22, si è verificata un’esplosione che ha devastato il negozio di oggettistica “Sogni”,
già oggetto in passato di un attentato simile. La disperazione e lo sgomento hanno poi pervaso tutti alla notizia della morte di Michele De Matteis, dipendente del magazzino in questione e presunto attentatore.
I giorni immediatamente successivi la sensazione di trovarsi in una città mediorientale era forte. Pupa Bollani, ottantaduenne abitante nella
vicinissima via Oberdan, descrive così i terribili momenti post-attentato: “Sembrava un incubo, il rumore prodotto dall’esplosione è stato for-
tissimo. In un primo momento ho pensato ad
un terremoto, sembrava che il palazzo intero
stesse per crollare”. Poi, con le lacrime agli occhi, ci racconta del suo sgomento: “Sono scesa in strada dopo una mezzoretta, ho visto
fumo, fuoco e subito ho pensato che fosse meglio ritornare in casa. Non sopportavo quelle
immagini”.
Alcuni titolari di esercizi adiacenti a “Sogni” raccontano quali siano le
loro sensazioni del giorno dopo: “Naturalmente siamo dispiaciuti per la
morte di quel povero ragazzo. Se davvero le cose sono andate come sostengono gli inquirenti, siamo di fronte ad una tragedia immane. Siamo
milioni e 500mila euro di progetti per evitare
di perdere finanziamenti europei. Le responsabilità legate ai tre lodi Leadri (il primo da 11,
il secondo da 9 e il terzo da 3 milioni di euro)
risalgono all’amministrazione Salvemini, passando dalle due targate Poli e a quella attuale
spettano le rogne. I danni che chiede la ditta rincalza il sindaco- nascono dal fatto che il Comune non ha chiarito prima dell’avvio dei lavori questioni tecniche: espropri e interferenze, contatti con Aqp, Enel, ecc. Ora affronteremo l’istruttoria che si svolgerà dopo Ferragosto e faremo valere le nostre ragioni in attesa
dell’arrivo dei fondi”.
Eleonora L. Moscara
estremamente preoccupati, le nostre attività
sono la nostra vita, anni e anni di duri sacrifici. Non si può vivere con la paura che possa capitare nuovamente. Abbiamo diritto ad
essere protetti!”.
“Cosa succederà la prossima volta -interviene il titolare di una storica attività nella via? “Non escludo che si possa trattare di
estorsione, perché a Lecce questo fenomeno
è ciclico. Le istituzioni devono proteggerci concretamente, ed i colpevoli devono essere sbattuti in prigione, assolutamente”.
Insomma, seppur gli inquirenti sembrano
scartare l’ipotesi di un ritorno del racket, la gente ha paura. E viene da
domandarsi come potrebbe essere altrimenti, visto che solo due anni
fa un attentato dinamitardo prese di mira il medesimo esercizio nella
medesima via.
Francesco Covella
11
06 agosto 2011
A SAN LORENZO
SI BRINDA
AL “BAROCCO
DIVINO”
Appuntamento per tutti gli appassionati del buon vino il
10 agosto dalle 19 alle 2 del mattino con “Barocco diVino”, che animerà le strade e le piazzette del centro storico di Lecce (nello specifico Porta Napoli, Via Palmieri, piazza Duomo, corso Vittorio Emanuele II, via Augusto Imperatore, via Rubichi, piazza Sant'Oronzo, via Templari, via
Umberto I, Palazzo dei Celestini, piazzetta Riccardi, piazzetta Vittorio Emanuele II, piazzetta Castromediano). La
manifestazione prevede vari “percorsi sensoriali” con degustazioni di vini e prodotti tipici lungo le vie del centro storico e ad accompagnare i visitatori sarà un'accurata
scelta di gruppi musicali.
Nuove provvedimenti per Santa
Croce, in attesa del restauro
Per la serie, prevenire è meglio
che curare: per proteggere
facciata e turisti al seguito,
arriva la “mantovana”
I turisti, di passaggio, alzano ancora gli
occhi al cielo. Quello che vedono, però,
è una gru al lavoro già da qualche giorno. Lo sguardo malinconico è visibile, soprattutto nei leccesi, così affezionati a
quello splendore, simbolo di Lecce. Eppure, come accade per le malattie umane, Santa Croce dovrà guarire e, per farlo, in campo ci sono tutte le sinergie possibili.
Nel giro di una settimana, l’impalcatura definita “mantovana”, andrà a coprire
la basilica, per evitare rischi e pericoli per
i passanti. Non si tratta di un lavoro semplice da svolgere, così come ha detto anche lo stesso titolare dell’impresa incaricata dei lavori, Valentino Nicolì dell’omonima ditta di Lequile. La struttura servirà a proteggere la basilica e gli
stessi cittadini da eventuali cadute di pezzi, almeno fino a che il restauro vero e
proprio non avrà inizio. Il pericolo cedimento, anche se remoto, c’è. E non si
possono correre rischi, soprattutto se dettati dall’imprudenza. La facciata barocca,
così, sarà messa in sicurezza con la “mantovana”, una rete metallica che serve da
protezione.
La tecnica è nota ai monumenti italiani,
diffusa per interventi di questo tipo. La
L’isola pedonale diventa Ztl
(ma non per tutti)
Non si placano le polemiche legate alla chiusura
al traffico di via Alvino e via Di Biccari. La
farmacia Ferocino vince il ricorso al Tar e il
Comune riapre la Ztl per i clienti della stessa
bellissima facciata barocca resterà comunque visibile, e a giovarne potranno
essere ancora in tanti. In estate si sa, i ritmi si rallentano e le grandi decisioni, puntualmente, vengono rimandate. Fatto sta
che, su Santa Croce, sono tutti d’accordo. Si deve subito provvedere a risolvere la situazione, per il bene della comunità e dei visitatori. E mentre la “mantovana” proteggerà la basilica e i suoi visitatori almeno per tutto il mese d’agosto, a settembre dovrebbe essere previsto il restauro. I fondi sarebbero stati già
individuati e indispensabile è aspettare
che la parentesi estiva volga a termine.
L’obiettivo adesso è garantire che almeno per la festa dei santi patroni leccesi alla
fine del mese la situazione sia normalizzata, considerata la mole di turisti che
in quei giorni popoleranno il capoluogo salentino. E poi la facciata barocca
non potrà a lungo restare coperta, anche
se parzialmente. Ecco perché, nonostante
il fermo “agostano”, i lavori procedono
e si studiano le migliori soluzioni del caso.
Perché in fondo, come ha ricordato il primo cittadino, Paolo Perrone, “Santa Croce è un pezzo di cuore leccese, e se si frantuma, il dolore è collettivo”.
Barbara Politi
L’ordinanza del Tar che sancisce
la riapertura delle vie a ridosso
di piazza Sant’Oronzo (via Alvino
e di Biccari), è stata rispettata
dall’Amministrazione di Lecce,
che ha riaperto la Ztl, ma non per
tutti. L’ingresso alle auto sarà concesso soltanto ai clienti della farmacia Ferocino, muniti di regolare ricetta medica da esibire al
vigile che piantonerà il varco. Le
ragioni della farmacia, che male
aveva preso la chiusura del tratto tanto da presentare ricorso al
Tar, sono state così accolte.
La città è più bella, certamente
più godibile agli occhi dei turisti,
a parere di molti esercenti, ma gli
affari non possono essere sottovalutati. “Necessario è quindi
regolare la chiusura in base ai
giorni della settimana e alle sta-
gioni, per non renderla penalizzante”, hanno più volte dichiarato.
La mentalità -tipicamente leccese, a onor del vero- di arrivare con l’auto fin sotto il portone
d’ingresso del negozio prescelto
pesa, eccome, quando le auto
non possono circolare. Ecco perché se le perdite si registrano già
d’estate, con i turisti a spasso, il
timore di un vero isolamento è legato soprattutto alla stagione delle piogge, ossia l’inverno. Di qui
il malcontento dei negozianti,
meno dei clienti, che semplicemente potrebbero evitare le attività in questione, prediligendo
i centri commerciali.
La questione, comunque, non è
ancora definitivamente chiusa. E
dell’ “isola delle polemiche”, si
tornerà a parlare presto.
06 agosto 2011
12
maglie
06 agosto 2011
Decoro urbano: no alla cicca,
ma sì ai volantini “selvaggi”
Approvato, nel corso dell’ultima assise, l’ordine del giorno che punisce chi getta mozziconi per strada, ma è stato respinto quello mirato a contrastare il volantinaggio
selvaggio (e l’inquinamento ambientale che ne consegue). Molti comuni (Lecce in primis) si sono invece dotati di regolamenti più attenti all’ambiente
Si alla lotta all’abbandono di cicche per
strada, ma non ai volantini selvaggi (per il momento). È questa la decisione scaturita dell’ultima assise consiliare, che apparentemente avrebbe dovuto essere unilaterale per via
dell’argomento affine,
ma così non è stato. I
due ordini del giorno
erano stati proposti
precedentemente dalla
consigliera d’opposizione Roberta Culiersi, capogruppo di Per
Cambiare Maglie: il
primo, riguardante
l’abbandono di mozziconi di sigaretta per
la città, è passato, mentre il secondo che avrebbe dovuto regolamentare la distribuzione di
volantini pubblicitari non è passato. In altre
parole, d’ora in poi i locali pubblici dovranno dotarsi all’esterno di portacenere contenenti
sabbia, in modo di evitare il danno ambientale dovuto all’abbandono di cicche, che contengono materiali dannosi come nicotina, condensato, catrame, acetato di cellulosa. Un discorso differente è stato affrontato per la questione del volantinaggio selvaggio. In Consiglio, però l’ordine del giorno riguardava il fattore inquinante per l’ambiente urbano determinato dai volantini distribuiti: spesso questi vengono gettati a terra dai loro fruitori e
in caso di pioggia vanno anche a intasare i
tombini per le acque reflue.
La maggioranza non ha appoggiato la proposta, che andrà in commissione per essere
magari rivagliata e riformulata. Solo allora,
potrebbe assumere
una forma condivisibile da tutti. “Sono
molto soddisfatta -ha
commentato la Culiersi- per l’approvazione dell’ordine del
giorno sulla lotta alla cicca selvaggia. È il primo passo verso una nuova logica di gestione del territorio che punti a fare di Maglie la
perla del Salento. Tuttavia, non posso non
esprimere il mio rammarico per la bocciatura dell’ordine del giorno sulla lotta al volantino selvaggio, che puntava a risolvere una situazione di criticità non procrastinabile nel
tempo”. L’introduzione dell’imposta comunale di pubblicità, cui subordinare il rilascio
dell’autorizzazione ad effettuare il volanti-
L’ospedale della discordia
Il Consiglio richiede alla Regione l’immediata attivazione del Primo Intervento a Maglie e il coinvolgimento
dell’Amministrazione nella scelta del sito del futuro ospedale comprensoriale
Due ordini del giorno inerenti allo
stesso argomento hanno animato l’ultimo Consiglio comunale. Pomo della
discordia la delibera di Giunta del 7 giugno sul Piano di riordino della rete ospedaliera regionale, nel punto in cui si richiedeva alla Regione Puglia di sospendere ogni attività finalizzata alla
realizzazione di un nuovo ospedale
afferente all’area Adriatica della provincia di Lecce.
Secondo i gruppi consiliari Udc, Città
libera, Pd e Per cambiare Maglie sarebbe
stato opportuno ritirare tale delibera in
autotutela, perché il punto in questione costituirebbe un’esplicita rinuncia alla costruzione a Maglie del nuovo ospedale previsto
dal Piano, sostitutivo di quelli già esistenti di
Maglie, Scorrano e Poggiardo. Di diverso avviso la maggioranza, per la quale la sospensione del Piano di riordino sarebbe finalizzata esclusivamente ad una revisione dello stesso. Non è stato così possibile esprimere un documento concordato.
Il Consiglio ha deliberato quindi di fare propria la deliberazione di Giunta del 7 giugno.
Il documento richiede “l’immediata attivazione
del punto di primo intervento presso il presidio ospedaliero di Maglie”, attivazione che secondo il Piano avrebbe dovuto avvenire contestualmente alla dismissione dell’ospedale ma
che non c’è stata; chiede alla Asl e alla Regione
“tempi certi in riferimento all’attivazione
della Casa della salute”; il riequilibrio
del numero dei posti letto (attualmente solo 209 per una popolazione di riferimento di circa 155mila abitanti)
“parametrandoli sul numero di abitanti
dell’area Adriatica”; invita infine la Asl
a rivedere, previa audizione dei rappresentanti dell’Amministrazione comunale, “le proprie determinazioni
circa la valutazione contenuta nello studio di fattibilità per la realizzazione della nuova struttura ospedaliera nel sito
indicato dall’Amministrazione”.
“Allo stato attuale -spiega il sindaco Antonio Fitto- manca una valutazione
esaustiva dell’area indicata dal Consiglio comunale di Maglie come sede idonea alla costruzione del nuovo ospedale, a causa del mancato coinvolgimento degli amministratori
nella decisione. Non si è così tenuto conto di
alcune peculiarità che potrebbero indirizzare
la scelta della Regione verso la zona individuata da questa Amministrazione”.
Carla Ruggeri
naggio, così come la nuova regolamentazione riguardante le cassette postali ubicate all’esterno delle abitazioni, potrebbero rappresentare ulteriori passi avanti nella direzione
di una nuova gestione sostenibile dell’ambiente
urbano anche in considerazione del fatto che
molti Comuni nel nostro territorio (in primis
Lecce) e in tutta Italia si stanno dotando di
provvedimenti simili.
A Lecce, infatti, nei mesi scorsi, due provvedimenti simili a quelli proposti in Consiglio
comunale a Maglie sono passati. Nel caso specifico dei volantini pubblicitari, gli abitanti di
Lecce hanno dovuto rinunciare alle cassette
aperte per la pubblicità, dotandosi all’esterno di cassette chiuse con dimensioni precise,
secondo quanto previsto nel regolamento. Peraltro, l’ordine del giorno magliese prevedeva delle eccezioni, come il volantinaggio durante manifestazioni politiche, sportive e religiose.
Angela Leucci
Maglie celebra l'Assunzione
della Beata Vergine Maria
A Ferragosto presso la chiesa
della Madonna della Scala in
programma solenni
festeggiamenti religiosi, ma anche
tanta musica e divertimento
Un culto mariano molto radicato, una tradizione consolidata che si ripete ogni estate presso
la chiesa della Madonna della Scala. I festeggiamenti religiosi l’Assunzione della Beata Vergine Maria inizieranno di fatto sabato 6 agosto
con il santo Rosario e la recita comunitaria della Novena in onore della Madonna, e la Santa
Messa con breve pensiero mariano (alle 18.30).
Lunedì 15 il programma dei festeggiamenti religiosi prevede alle 8.30 la Santa Messa solenne, alle 19 la Santa Messa sul sagrato della chiesa e alle 19.30 la processione attraverso le vie
del centro. I canti sacri delle messe saranno eseguiti dal coro “Laudemus Dominum” e la stessa processione sarà accompagnata dal complesso bandistico di Scorrano, mentre via Ospedale e strade adiacenti saranno addobbate con
luminarie della ditta “Cav. Mariano Light”.
La serata sarà allietata dalla musica de “Il Trio
Salentino” con balli e gara di liscio, e dallo spettacolo “Morandiamo” con Gianfranco Lacchi, sosia e cover ufficiale di Gianni Morandi.
06 agosto 2011
poggiardo
Tutto pronto per la prima
edizione della Notte Bianca
Tanta musica, spettacoli e divertimento per l’evento in programma il
13 agosto a cura dell’associazione giovanile “Lavori in Corso”
Da quest’anno, anche Poggiardo avrà la sua
Notte Bianca. L’evento è stato organizzato
per il prossimo 13 agosto dal Gruppo Giovani “Lavori in Corso” e con Radio Rama
come media partner. Due gli obiettivi principali: far conoscere le strutture architettoniche e le tradizioni culturali ed
enogastronomiche del comune; sensibilizzare i cittadini al riciclaggio dei materiali,
addobbando le strade interessate con materiali riciclabili.
“La Notte Bianca -spiega il presidente dell’associazione, Davide Resta- vivrà di musica, spettacoli vari e, ovviamente, esercizi
commerciali aperti, aspetto quest’ultimo
non irrilevante vista la consolidata vocazione commerciale di Poggiardo. Una manifestazione pensata per coinvolgere tutti e
per la cui realizzazione ringrazio l’Amministrazione comunale e tutti i membri dell’associazione”. Aperti al pubblico anche il
museo delle Cariatidi, la Cripta basiliana e
il padiglione che custodisce gli affreschi bizantini, così da permettere di ammirare i reperti artistici e archeologici di Poggiardo e
Vaste.
Il taglio del nastro è previsto per sabato 13
alle 20 in piazza Regina Margherita, dove
per tutta la serata si svolgeranno giochi ludici e spettacoli di intrattenimento per famiglie e bambini, organizzati da animatori
e giocolieri e dall’Azione
Cattolica Ragazzi di Poggiardo. Con la collaborazione di Italia Ambulante,
corso Matteotti e piazza
Umberto I ospiteranno una
mostra mercato con l’esposizione di prodotti artigianali lavorati dal vivo, una
mostra storica evocativa
della Seconda Guerra Mondiale e stand alimentari di prodotti tipici; i
visitatori potranno inoltre esercitarsi al tiro
con l’arco con l’aiuto dell’Associazione di-
lettantistica “Arcieri del Basso Salento”,
mentre in via Principe di Piemonte ci sarà
l’esposizione di oggetti d’antiquariato.
Tra via Di Mezzo e largo Santa Sofia avrà
luogo il mercatino dei ragazzi; in piazza
Giovanni Paolo II alle ore 21:30 è prevista
una rassegna teatrale dell’associazione
”Spazio libero” dal titolo Panicottu cu li
morsi fritti; le corti di corso Vittorio Emanuele esporranno le opere di pittori e fotografi, mentre fino a piazza Del Popolo ci
sarà un’esposizione di cicli, motocicli ed
auto d’epoca; alle 22, in piazza Episcopo la
Kalimba Studio Dance di Carmen Quaranta darà vita allo spettacolo “Il ballo che
diventa… arte”. Tutta la manifestazione
sarà accompagnata da concerti di musica in
piazza Del Popolo, piazza Umberto I e via
Siciliani con esibizioni che si protrarranno
fino a notte fonda.
(A.C.)
ortelle
Il ritmo e la tradizione di Tarantethnica
Con l’importante riconoscimento della Federazione Italiana Tradizioni Popolari,
giunge alla IV edizione l’evento in cui si fondono musica e solidarietà
I giorni del 10 e 11 agosto coincidono a Ortelle con la
IV edizione di Tarantethnica - Pizzica e Sapori Antichi. Patrocinata dal Presidente della Regione Puglia e dal Comune di Ortelle, e organizzata tra gli altri dall’Associazione Culturale Erva, Tarantethnica si è posta in questi
anni la promozione turistica del territorio attraverso la riscoperta e la valorizzazione delle tradizioni dei popoli;
obiettivo raggiunto in pieno, se si pensa che l’evento è
il primo del Salento ad aver ottenuto il riconoscimento
ufficiale della Federazione Italiana Tradizioni Popolari.
Presso il parco San Vito di Ortelle, la musica sarà protagonista con i Salento in Pizzica, Fabbrica Folk, BallaTaranta ed Erva. Quest’anno, per ricordare i 150 dell’Unità
d’Italia, sarà allestita la Mostra Storica della Bandiera
Italiana, in collaborazione con l’Associazione Arma Aeronautica sezinoe di Spongano. Le due serate avranno
inizio alle 20 con
l’apertura della
mostra e, a seguire, degli stand gastronomici dove si potranno degustare i prodotti tipici prettamente locali e dai sapori antichi, come le “fave e cicorie” e le “ricchie e minchiareddhri”.
Importante, infine, l’adesione di “Tarantethnica” al progetto solidale di Cuoreamico.
(A.C.)
06 agosto 2011
tricase
Musarò: “Un’esperienza
entusiasmante, ma dolorosa”
Dopo tre anni di vita amministrativa travagliata, l’ex primo cittadino ha constatato “quanto tempo
si è perso in chiacchiere inutili e senza fondamento nei teatrini della politica”
L’ex sindaco Antonio Musarò prende atto
con rammarico dello scioglimento anticipato
del Consiglio comunale al termine di un’esperienza ricca e dolorosa al tempo stesso. “Mi
sono confrontato con la mia città -spiega ai
suoi concittadini-, con i suoi bisogni, le sue
urgenze ma anche le sue grandi potenzialità, che mi ha permesso di stare a contatto con
la mia gente e di dare e ricevere in uno scambio continuo. Ma è stata anche dolorosa, perché ho potuto constatare io, uomo del fare,
quanto tempo si perda in chiacchiere inutili e senza fondamento nei teatrini della politica, e ho potuto constatare, io, innamorato
della lealtà, della trasparenza, della sincerità e della correttezza nei rapporti, quante
grettezza, meschinità e basso calcolo governino invece le azioni di certi personaggi della nostra scena politica”.
L’ex primo cittadino attacca aspramente chi
manovra dall’esterno i consiglieri comunali, veri e propri “burattini arroganti”. “La nostra città -continua Musarò- merita moltissimo ed ha tanto da offrire, a patto che si ritrovi l’entusiasmo e la voglia di uscire da certe perverse logiche di piccola bottega e dal
bieco cinismo che muove certi approfittatori.
Io credevo di riuscire a trovare la forza di oppormi a queste logiche assurde e deleterie, e
in effetti l’ho fatto. Ho lottato per tutto il tempo del mio mandato fino a quando la mia po-
litica del fare non è stata interrotta dalla politica delle chiacchiere, la mia concretezza e
dedizione al bene collettivo spezzate e mandate a casa dall’interesse di pochi”.
Musarò, poi, di fronte a questo fosco quadro si sfoga e si rammarica per non aver aver
potuto portare a termine i tanti impegni presi. “Forse, se un limite c’è stato, è stato quello di non aver saputo comunicare efficacemente tutto quello che si stava progettando
e realizzando. A chi ha tacciato la mia Amministrazione di immobilismo vorrei ricordare solo quello che è stato fatto nell’ambito dei servizi sociali, l’impegno profuso per
il porto di Tricase, per migliorare la sicurezza
e la viabilità, il centro storico, le scuole, i cimiteri, per dare un nuovo volto alla città di
Tricase. Vorrei ricordare ancora l’adozione
del Pug, l’avviamento con successo della raccolta differenziata ed estensione alle marine
e case sparse (siamo tra i primi Comuni più
virtuosi della Regione Puglia) e tutta la progettualità messa in campo per dare alla città un futuro di sviluppo economico, sociale e culturale, riservandomi comunque di approfondire questi argomenti in altra sede”.
L’ex sindaco evidenzia ancora che il tutto è
stato fatto con sacrifici e in tempi brevi nonostante la pesantissima condizione economico-finanziaria ereditata dall’Amministrazione precedente. “Voglio citare l’enor-
me mole di
contenziosi
nella quale
siamo stati
impantanati
fino a pochi
giorni fa. Se
ho dimostrato pervicacia
e, forse, ostinazione nel
continuare l’esperienza politica nonostante
le evidenti difficoltà, non è per attaccamento alla poltrona, tutti sanno quanto io sia lontano da ogni tipo di interesse e di bramosia
di potere, ma solo per portare a termine
quanto mi ero prefissato. Tutti sanno che io
non ho mai cercato nessuna ribalta politica
provinciale o nazionale, e che la mia situazione personale e professionale, grazie ai sacrifici di una vita di lavoro, mi avrebbe permesso di adagiarmi sul mio status quo. Un
sogno -conclude Musarò- arenato nelle secche della politica politicante, dell’invidia, del
pressappochismo e del livore. Voglio per questo chiedere scusa, ma al tempo stesso ringraziare, tutti i miei concittadini che, dopo
avermi eletto con larghissimo suffragio,
mai mi hanno fatto mancare il loro sostegno”.
Giovanni Nuzzo
Gran finale per
“Parco in Festa”
Giunge al termine il progetto
del bando "Giovani Energie
in Comune”, che vede coinvolti
Tricase (capofila), Corsano
e Gagliano del Capo
Ultimi tre eventi in calendario per “Parco in Festa”.
Il 7 agosto dalle 20 a Corsano torna la Sagra Agreste: nel suggestivo scenario di località “Pozze”, nel
cuore del Parco Naturalistico Otranto-Leuca, si potranno gustare tutti i piatti della tradizione culinaria corsanese e salentina. Il 9 a Corsano il percorso della residenza teatrale di “Ti Racconto a
Capo” diretta da Ippolito Chiarello, cominciato il 31
luglio, si concluderà con una serata che coinvolgerà
l’intero centro storico con otto mini teatri denominati Le Stanze della Memoria, che vedrà l’incursione
musicale della Banda “Ass. Don Tonino Bello” e con
la realizzazione della Fiera Scincìra, mostra-mercato
enogastronomica di prodotti tipici.
Infine il 18 sarà la volta di “A Cappello”, festival dell’arte di strada a Gagliano del Capo: le piazze e le
strade del paese diventeranno lo scenario per l’esibizione dei funamboli ed acrobati, clown e maschere
teatrali, mimi, musicisti e da quest’anno anche i madonnari. Arti che lo spettatore e soprattutto i bambini potranno apprezzare ed interagire percorrendo un itinerario nel fantastico mondo dell’immaginario e del burlesco.
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Speciale Santa Vittoria
Festa grande a Spongano per
Santa Vittoria Vergine e Martire
Tutto pronto nel comune salentino per i festeggiamenti civili e religiosi, in
programma dal 7 al 9 agosto, per rendere omaggio alla Santa protettrice
L’appuntamento per la festa patronale è per l’8 agosto con l’intera
comunità sponganese riunita intorno a Santa Vittoria, protettrice della cittadina.
Un punto di incontro importante come sottolineato dall’assessore
con delega allo Spettacolo e Rapporti con le Associazioni Vincenzo Tarantino: “Come ogni
anno la festa in onore di Santa
Vittoria diventa un punto di incontro per tutta Spongano e per
i tanti turisti che in questi giorni
visiteranno la nostra cittadina. È
l’evento più importante di tutta la
stagione estiva, che permette di
assistere con grande devozione ai
riti religiosi oltre a quelli civili, impreziositi quest’anno da incantevoli luminarie sparse in tutto il
centro storico e che daranno lustro a questa festa divenuta ormai
tra le più importanti feste del
Salento, con gli spettacolari fuochi, con la musica dei concerti
bandistici, per concludersi con la
serata musicale. Da parte mia,
faccio i complimenti al Comitato
Feste per l’impegno che tutti i
componenti hanno dimostrato, ed
in questo contesto voglio ricordare a tutti gli sponganesi che la
festa patronale è un patrimonio di
tutti e certamente deve essere
tutelato per assicurare anno per
anno la continuità di tali tradizioni secolari poiché, un paese
senza la propria festa patronale
sarebbe un paese senza anima. Il
mio invito è rivolto anche alle associazioni locali che da sempre
operano a sostegno dell’Amministrazione e che ringrazio personalmente auspicando sempre
più una maggiore collaborazione
tra di loro ogni qualvolta si organizzi una manifestazione. Agli
sponganesi, agli emigranti che
verranno in questi giorni per le ferie estive e a tutti i turisti che visiteranno Spongano auguro una
buona festa in onore di Santa
Vittoria e una buona permanenza nel nostro Salento e nella nostra Spongano”.
Nobildonna romana, Santa Vittoria rifiutò le nozze con il patrizio Eugenio perché consacrata a
Dio; denunciata al Pontefice del
Campidoglio, gli fu inviato il commissario Taliarco che la trafisse
con la spada per essersi rifiutata
di adorare la dea Diana. Il martirio avvenne al tempo di Decio
(249-251) ed ebbe come teatro la
Sabina (l’attuale Monteleone). Il
corpo di Vittoria fu trasferito
nell’827 nel Piceno, sul monte
Matenano e poi a Farfa.
Una scelta forte di risposta
alla chiamata del Signore,
quella di Santa Vittoria,
che mostra l’impegno
di donna consacrata
alla fede e all’amore,
nella sua fortezza di
portare a termine la vocazione fino al martirio.
L’introduzione del culto di Santa Vittoria a Spongano conserva
alcuni dubbi: la tradizione vuole
che il culto della Santa sia stato introdotto dalla famiglia Bacile,
originaria delle Marche, che quando giunse nel Salento portò
con sé la forte devozione per la Santa tanto da
farla diventare la protettrice del paese, ma
non c’è chi esclude che il culto sia
stato un fatto naturale dovuto
alla volontà di sostituire San Giorgio, santo orientale e attualmente titolare della Chiesa Madre, con
uno occidentale di origine romana.
Una devozione comunque a cui la
comunità si prepara già da primi
giorni di agosto con le celebrazioni eucaristiche in cui ci si sofferma nella riflessione delle grandi virtù umane e cristiane incarnate nell’esempio di vita di Cristo.
Programma religioso che prosegue poi con la processione del 7
agosto e con la solenne celebrazione dell’8 agosto, quest’anno celebrata da monsignor Donato
Negro, arcivescovo di Otranto.
Programma ricco anche quello civile, come racconta con soddisfazione il presidente del comitato
Pompeo Marti: “Anche per quest’anno la festa è stata garantita
agli sponganesi, se pur tra mille
difficoltà e nonostante il comitato sia partito
in forte ritardo;
alla fine siamo
riusciti
ad allestire una festa importante, con
un ricco programma puntando molto sulle luminarie
della ditta De
Cagna con la
particolarità della
riproduzione
della torre di
Pisa e le luminarie
in 3D;
c i
aspettiamo a Spongano tantissimi visitatori visto anche la forte
pubblicità che è stata fatta. Infatti
per la festa sono stati stampati
5mila volantini, 700 manifesti,
2.500 libricini, numeri veramente importanti se si pensa che
Spongano è un piccolo centro, e
che sono stati distribuiti, già da
mesi, in molti comuni e anche durante le altre feste patronali più
importanti. Ringrazio a nome
mio e di tutto il Comitato, le famiglie di Spongano per la loro collaborazione, il parroco don Vito
Catamo, tutti gli sponsor, l’Amministrazione comunale e tutti coloro che ci hanno aiutato a raccogliere i fondi per la festa. Auguro a tutti una buona festa, grazie a tutti”.
Un tripudio di luci, colori e musica per questa festa: le particolari
luminarie, la musica dei concerti bandisti di Sogliano Cavour, Veglie, Montescaglioso e Lecce, la serata musicale del 9 agosto con
Gigi&Ross da Zelig e la cover
band ufficiale di Biagio Antonacci “Il
Mucchio”e l’allegria
di chi sfilerà sotto
le luci della festa!
06 agosto 2011
casarano
Le bellezze architettoniche
in rete con “Terre d’arte e di sole”
Grazie ad un progetto realizzato con Acquarica del Capo, Presicce, Ugento e Taurisano,
Casarano punta a diventare un centro d’eccellenza nel turismo dell’entroterra
C’è un progetto per la valorizzazione e la promozione dell’entroterra del territorio salentino (tra l’altro già finanziato) che potrebbe fare
da volano per la ripresa economica della fascia di Comuni situati a ridosso della costa ionica e consorziati nel Sac “Terre d’arte e di
sole”. Casarano, Acquarica del Capo, Presicce,
Taurisano ed Ugento sono cinque centri ciascuno con diverse specificità, accomunati
però da un medesimo obiettivo. Puntare cioè
alla valorizzazione condivisa dei beni culturali ed ambientali di cui sono testimoni e custodi.
Il programma consortile, in particolare, potrebbe offrire a Casarano la possibilità di diventare una delle principali destinazioni turi-
stiche dell’entroterra, costituendo una valida
alternativa al turismo balneare. E per fare questo sul piatto mette in mostra i suoi beni architettonici, la sua cultura millenaria, le sue bellezze e le opere d’arte contemporanea che negli ultimi anni hanno arricchito il suo territorio.
“Anche se il Salento sta vivendo un periodo
florido dal punto di vista turistico -spiega l’ex
assessore Francesca Fersino che ha partecipato
ai lavori di preparazione del progetto- non esiste ancora un sistema che metta in circuito gli
enti locali in modo da sfruttare i flussi turistici.
Il Sac ha questo obiettivo, tra gli altri, e servirà a valorizzare i beni architettonici e le opere d’arte contemporanea che non hanno il giusto risalto. Sono contenta -conclude l’ex as-
Metti una sera d’agosto a mirar le stelle
Continuano presso il laboratorio astronomico “San
Lorenzo di via Agnesi le esplorazioni del cielo d’estate
L’osservatorio astronomico “San Lorenzo” di Casarano,
soprattutto in estate,
offre la possibilità agli appassionati delle magie e dei
tesori dell’universo di poter scrutare i cieli ed affascinarsi con la bellezza e le suggestioni dell’infinito.
I responsabili del centro hanno preparato per tutto il
mese di agosto un programma di visite “guidate” che
già domenica 7 agosto porterà i visitatori “A spasso
sulla luna”. Nella serata dedicata all’unico satellite
naturale della Terra, grazie ai potenti messi in dotazione all’osservatorio si potranno scrutare i crateri e i
mari, compiendo quasi una passeggiata lunare. Da
sessore- che tanti
progetti avviati dalla giunta De Masi
stiano avendo realizzazione”.
L’offerta di Casarano è molto variegata, e la città a
pieno titolo si candida ad entrare nel
percorso turistico
che toccherà i cinque paesi coinvolti
nel progetto. Tra i beni più preziosi da valorizzare e proporre alla fruizione di turisti e visitatori, in “rete” ne saranno messi ben otto.
giovedì 1 a sabato 13, nelle “Notti di delle stelle cadentti” l’osservatorio andrà alla ricerca dello “sciame
delle Perseidi”, l’evento clou dell’estate che coincide
con la Notte di san Lorenzo.
Dal 16 al 19 agosto l’Asla di Casarano rende onore
al ”signore degli anelli” Saturno, uno dei grandi protagonisti degli ultimi mesi che si accinge a scomparire insieme al sole al tramonto già alla terza
settimana del mese. Gli ultimi appuntamenti sono fissati dal 26 al 31 agosto per scoprire “Le Meraviglie del
cielo d’estate”, la stella doppia Albireo nel Cigno, l’ammasso globulare M13 nella costellazione di Ercole e
la nebulosa della Lyra.
Ovvero il chiostro del palazzo comunale
(che sarà utilizzato come sede di eventi ed esposizioni); palazzo De Judicibus (interessante per
lo splendido giardino retrostante); palazzo De
Donatis (esempio di parco urbano che potrebbe essere destinato ad attività culturali);
piazzetta Bastianutti (messa in rete per l’opera architettonica dell’artista giapponese Hidetoshi Nagasawa); piazza S. Giovanni e piazza N. Sauro (messe a disposizione per eventi
e mostre). E nell’itinerario del Sac non poteva mancare il tesoro per eccellenza che Casarano oggi custodisce, la chiesa di Casaranello
(nella foto). È questa una delle testimonianze più preziose dell’arte paleocristiana in Puglia, con i suoi splendidi mosaici e affreschi,
collegata al sito archeologico di contrada “Cisternella”.
(D.G.)
06 agosto 2011
galatina
Palazzo Orsini, Carrozzini ci
ripensa e ritira le dimissioni
Decisivo l’incontro chiarificatore con il sindaco Coluccia, al quale oltre all’assessore
ai Lavori pubblici hanno preso parte anche gli esponenti del gruppo Polis
Dimissioni rientrate per l’assessore Francesco
Carrozzini (nella foto), che poco meno di un
mese fa aveva rimesso le proprie deleghe ai Lavori pubblici, al Turismo ed al Centro storico nelle mani del sindaco Coluccia a seguito
del contrasto sorto con l’altro assessore dimissionario Claudio Pisanello. Il ritorno sui
propri passi, Carrozzini lo ha compiuto ad inizio di questa settimana, dopo un incontro chiarificatore al quale hanno partecipato il primo
cittadino, lo stesso Carrozzini e gli esponenti del gruppo Polis che fanno parte della maggioranza che guida la “Città della Civetta”.
“In questi giorni ho analizzato non solo
quanto è successo, ma soprattutto le motivazioni che mi avevano spinto un anno fa a
candidarmi e tre mesi fa ad accettare l’incarico in Giunta -afferma l’assessore Carrozziniuna riflessione che, condivisa con il sindaco
e sostenuta dagli amici consiglieri, mi ha convinto a ritirare le dimissioni solo ed esclusivamente per continuare a dare il mio contributo all’attività dell’esecutivo e perché credo che questa Amministrazione possa fare tanto per la nostra città. Ho trovato pieno accordo
da parte del primo cittadino su un immediato e più incisivo slancio dell’azione di governo e un desiderio di cambiamento da parte di
tutti i consiglieri, che è poi quello che ha mosso
i cittadini di Galatina nel credere nel progetto e nelle persone che lo devono attuare”.
Come si ricorderà, sul finire dello scorso mese
di luglio, Carrozzini si era dimesso dopo la polemica scoppiata con il collega Pisanello sul
conto della valutazione da dare all’ex caserma di via Galatone. Carrozzini, di concerto
con l’Ufficio Tecnico, aveva espresso la sua opinione in merito, mentre l’assessore al Bilancio, giudicando tale valore inadeguato aveva
chiesto una perizia giurata per la valutazione
dell’immobile in questione. Atteggiamento giudicato dal delegato ai lavori pubblici “attacco frontale”.
Soddisfazione per il ricompattamento è stata espressa dal sindaco Giancarlo Coluccia.
“Le oggettive difficoltà economiche e sociali
attuali possano portare ad un’eccessiva ten-
sione che può poi
sfociare in quelle
situazioni che si
sono dovute affrontare negli ultimi
giorni -esordisce il
primo cittadinoChi vuole realizzare
un progetto in cui
crede fermamente,
vive in maniera
frustrante questa
situazione di difficoltà e nel proficuo incontro con l’assessore
Carrozzini ho potuto ribadire a lui e a tutto
il gruppo Polis la mia ferma volontà di
perseguire in maniera sempre più incisiva gli
obiettivi che ci accomunano sin dagli inizi di
questa esperienza amministrativa”. (D.G.)
Con “Segni d’estate” un viaggio tra musica, teatro e mostre
Proseguono fino a settembre gli appuntamenti della rassegna culturale organizzata dal Comune
Avviata lo scorso 16 luglio, proseguirà fino al 25 settembre la
rassegna di appuntamenti culturali “Segni d’Estate” organizzata
dall’Amministrazione comunale
con la collaborazione delle associazioni attive sul territorio. In cartellone tanta musica, teatro, danza, mostre d’arte e la possibilità di
offrire a turisti e visitatori una città aperta ricca di
fascino e bellezze da scoprire.
Sono tre le parentesi più importanti della manifestazione. La prima riguarda “Calici di Stelle”, evento del 13 agosto che ritorna a Galatina dopo qualche anno di assenza; la seconda verte sulla Notte
della Taranta (che in città farà tappa con i concerti itineranti il 16 agosto); la terza è rappresentata
dai “Concerti del Chiostro” che come è noto dirotta nella città della Civetta artisti di livello naziona-
le ed internazionale.
Da non perdere sono anche, tra gli altri, gli appuntamenti previsti per martedì 9, quando in piazza san
Pietro in “Ulularia” si esibiranno Franco Oppini, Enzo
Garinei e Gegia; il “Premio Battisti” del 4 settembre;
le “Notti della Letteratura” che si terranno dal 16 al
17 settembre nel centro storico della città e la fiera del Fischietto, che la Pro Loco in collaborazione
con Slow Food organizza per il 25 settembre.
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nardò
gallipoli
“Caporalato e ricatti sul
lavoro, con paghe da fame”
I responsabili della Cgil Lecce denunciano le vessazioni contro i lavoratori
stagionali extracomunitari ospitati presso la masseria Boncuri
Al fianco dei lavoratori migranti stagionali e contro lo sfruttamento ed il
caporalato nei campi di Nardò. I responsabili della segreteria confederale di Cgil Lecce Antonella Cazzato
e della segreteria generale Flai Cgil
Lecce Antonio Gagliardi nei giorni
scorsi si sono recati al campo accoglienza di Boncuri, dove hanno raccolto le voci di ribellione e di
rivendicazione di condizione dignitose di lavoro lanciate dagli ospiti del
centro. Un sopralluogo che ha permesso ai due sindacalisti di riscontrare situazioni di “ricatto sul lavoro
con paghe da fame” e condizioni igienico sanitarie non delle migliori.
“Appena arrivati a Boncuri -scrivono
i due esponenti della Cgil in una nota
stampa- siamo stati circondati dai lavoratori ospitati nel centro. Tanti,
perché quest’anno la crisi delle angurie ha portato lavoro per pochi”.
Tante le lamentele raccolte, ma su
tutte la più insistente riguarda il caporalato che tutti i lavoratori sono
costretti a subire. “Ogni lavoratore spiegano Cazzato e Gagliardi- per il
solo fatto di essere stato scelto deve 3
euro al caporale. E in più ci sono altri
5 euro a testa da pagare per il trasporto sui campi”.
Per la crisi delle angurie pochi di questi migranti hanno lavorato come si
attendevano di fare quando sono arrivati nelle campagne neritine, ed ora
400 di loro cercheranno di recuperare con la raccolta dei pomodori iniziata dal qualche giorno. “Le
testimonianze dei lavoratori -scrivono ancora Cazzato e Gagliardiraccontano un vergognoso sfruttamento. Generalmente non hanno
contratto, oppure avviene spesso che
ad un contratto, intestato a un lavoratore regolare, corrispondano in realtà due lavoratori sui campi. I quali
però sono stanchi di lavorare in queste condizioni. Guadagnano 3,50
euro a cassone (circa 100 kg di pomodori e per riempirlo ci vuole
un’ora di dura fatica, ndr) mentre al
caporale invece un cassone viene pagato dai 12 ai 15 euro”.
È così che una settimana fa è stato
deciso di dire basta e di resistere alle
continue vessazioni. La loro rivendicazione li ha portati a chiedere l’aumento del corrispettivo per ogni
cassone raccolto, 6 euro per i pomodori grandi, 10 per quelli piccoli. “I
lavoratori rivendicano anche maggiori controlli, tutele e diritti -fanno
sapere dall’organizzazione sindacalee la Cgil e la Flai Cgil Lecce si schiera
al loro fianco. Abbiamo da tempo
proposto a Provincia e Prefetto una
piattaforma che preveda il collocamento dei lavoratori migranti stagionali in agricoltura tramite i Centri
per l’impiego, unica forma per contrastare il caporalato, ma nulla an-
Palazzo Balsamo dichiara
guerra all’inquinamento
acustico
Avviata in questi giorni la procedura di
rilevazione delle fonti rumorose in vari punti
della città, dal centro storico fino alle zone
periferiche
cora è stato fatto. Così come sono rimaste disattese le richieste di dotare i
lavoratori che soggiornano a Boncuri
dell’acqua calda, per prevenire patologie bronco-polmonari, o di giubbotti catarifrangenti da utilizzare nel
tragitto che, fuori dal centro, li porta
a Nardò. Il lavoro interlocutorio che
ci ha visti impegnati -concludono
dalla Cgil- speravamo potesse portare quest’anno a condizioni di permanenza e di lavoro più dignitose.
Così non è stato”.
(D.G.)
In estate nella “Città Bella” aumenta vertiginosamente il numero dei
residenti. Le bellezze naturali della costa ed una movida sempre ricca di appuntamenti fanno di Gallipoli il polo turistico d’eccellenza della Provincia. Ma c’è sempre una legge del contrappasso da pagare:
le numerose presenze aumento le occasioni di inquinamento acustico
del territorio. E così da Palazzo Balsamo ci cerca di correre ai ripari.
In questi giorni sono state avviate le attività di rilevazione delle fonti
rumorose in vari punti della città, dal centro storico e dalle marine a
più altra concentrazione di residenza fino alle zone limitrofe e periferiche. Lo studio si pone l’obiettivo di analizzare realmente i dati dell’impatto acustico sull’ambiente, sia per quanto riguarda le attività commerciali sia per quanto concerne il flusso turistico.
Il monitoraggio, curato dall’Area alle Politiche del Territorio del Comune
in collaborazione con l’ingegnere Pietro Traldi, interesserà le località
balneari di Baia Verde e Lido San Giovanni, piazza Falcone e Borsellino, piazza Fontana Greca, via Antonietta De Pace, il trafficato corso
Roma, via Grazia Deledda e le località marine della costa nord di Rivabella e Lido Conchiglie. I rilievi fonometrici saranno utilizzati per avviare un accorto esame del fenomeno ed un’eventuale revisione del
Piano di Zonizzazione Acustica del territorio di Gallipoli, nel rispetto
delle principali normative del settore.
(D.G.)
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palmariggi
botrugno
A Ferragosto si festeggia
con la bruschetta
Da 15 al 17 agosto appuntamento presso il Santuario di Montevergine con la sagra dedicata al “pane bruscatu”,
accompagnato da prodotti tipici salentini rigorosamente “a km 0”
Il Salento non è solo terra “de
sule, de mare e de jentu”. Il Salento è stato ed è, ora più che
mai, estremo lembo geografico,
paradossalmente al centro di un
“mondo nuovo”, dove rivive
appieno il mito di Giano Bifronte: terra di accoglienza e di
partenza, di tradizionimillenarie e di innovazioni estreme, di
perfetta convivenza del sacro
con il profano; terra proiettata
nel futuro, ma con le proprie radici ben piantate nel suo passato. Un passato fatto anche e
sicuramente di povertà materiale, ma proprio per questo ricchissimo di cultura e di tradizioniche rimandano direttamente all’insuperata sapienza
dei contadini. Sicuramente abbiamo ereditato
dal passato il culto per la cucina frugale ma
sana, buona ma scarna, povera ma nutriente: insomma per quella che, in tempi più
recenti e con immeritato vanto di novità, è
stata da molti denominata la “cucina del giorno dopo”.
Nel Salento, infatti, da tempo immemore esiste la cultura della cucina del giorno dopo,
ed è sul rispetto del e per il pane che rivive
la cultura della terra e si indovina la fatica degli avi, nel pane si impastano le nenie, gli antichi racconti e le favole senza tempo, al pane
si dona attenzione e rispetto, col pane si rinsaldano vincoli di appartenenza e di amicizia. La bruschetta (“pane bruscatu”), è
quindi sicuramente una tra le massime
espressioni della nostra “cucina del giorno
dopo”, essendo conosciuta da secoli come la
“bistecca arrosto dei poveri”: non a caso modalità di preparazione e bontà del sapore ricordano, in tutto e per tutto, quelli di una
buona grigliata di carne.
Ecco allora una delle promesse della prossima “Festa della Bruschetta”: far rivivere alle
migliaia di avventori e turisti, accolti in una
magica ed irripetibile atmosfera di rara simbiosi tra sagra di paese luogo di culto, il sapore vero ed autentico del pane arrostito, che
riporta direttamente alla genuina golosità della “carne dei poveri”, accompagnato e condito dagli altri prodotti che rappresentano il
vero “oro” della terra salentina.
La manifestazione, che si terrà
anche quest’anno nei giorni del
15, 16 e 17 agosto nell’irripetibile paesaggio collinare del Santuario di Montevergine, è curata
dall’Associazione Mons Jovis di
Palmariggi che nel corso degli
ultimi tre anni ha completamente rivoluzionato la festa, facendosi promotrice del “sapere
dei sapori“ della tradizione salentina: ovvero, solo piatti “a
km 0”, con bruschette, formaggi, carni, olio e verdure rigorosamente frutto della terra e
degli artigiani di Palmariggi.
In un contesto di tradizione
contadina, non può,ovviamente, mancare il richiamo ancestrale della massima espressione musicale salentina: la pizzica. Quest’anno, quindi, le tre
serate saranno sottolineate dalle note e dalle liriche di tre gruppi tra i più impegnati nella diffusione della musica popolare salentina. Previste infatti le esibizioni de “I Briganti
di Terra d’Otranto” (15 agosto), il Gruppo
“Mute Terre” (16 agosto) e “I Scianari” (17
agosto).
Non ci resta che augurare a tutti i visitatori
la possibilità di vivere tre bellissime serate all’insegna della tranquillità, della bontà e del
divertimento e magari, chissà, a qualcuno
spunteranno anche dei “denti d’oro”. Il Salento è magico anche per questo.
Giovanni Chiarello
Anguria per tutti
La storia dei viaggi dal Salento alla
Svizzera, di andata e quasi mai di
ritorno, nella rassegna che si terrà
nella frazione di Andrano il 10 e
l’11 agosto
Organizzata dal Centro Turistico Giovanile “Gis“
con il patrocinio del Comune di botrugno, la “Sagra dell’anguria” è una delle feste storiche del
Salento. Giunta quest’anno alla 32esima edizione,
la manifestazione è nata da un’idea di alcuni amici appartenenti al Ctg-Gis, con l’obiettivo di creare un’occasione sia di socializzazione, sia di conoscenza della cultura e delle tradizioni locali,
convinti -come si era e si rimane tutt’oggi- che
in occasione delle sagre si incontra il Salento più
autentico. In questo senso, la “regina anguria”
protagonista di questo evento gastronomico (che
sarà distribuita gratuitamente) diviene il simbolo
di una fruttuosa raccolta e quindi di un’auspicata prosperità. E a far da contorno ci saranno
altri piatti tipici della cucina salentina come pezzetti di carne di cavallo al sugo, parmigiana poi
ancora “uliate”, frise, peperonate, gustosissimi
antipasti caserecci e il buon vino locale.
Per chiudere in bellezza la gara dei mangiatori
d’anguria, insieme ai canti, le musiche, le pizziche e le gare di ballo con i gruppi musicali che
si alterneranno nel corso della serata. Info:
339.8218595, ctg@ctgbotrugno.it.
Informazione pubblicitaria
A Maglie tutta la bontà de L’Allegra Scottona
L’arrosteria all’italiana e il marchio “Road”: un binomio forte e una nuova realtà tutta da scoprire a Maglie in via Umberto I
Gli arrosti gustosi, gli spadellati particolari irrorati con
birre artigianali austriache, i piatti composti, le insalate, i frittini caserecci e i filoncini preparati al banco,
sono solo alcune delle voci nel menù de L’Allegra Scottona. Un tempo le osterie erano il luogo d’incontro, di
ristorazione e di allegria dove l’oste consigliava il pasto genuino, e le fresche bevande ai commensali, che
trascorrevano così ore liete in tranquillità. Nel Salento come altrove la grigliata tra amici (o tra “cumpari”)
era un momento di allegria e di festa: l’addetto agli arrosti si occupava del fuoco, della carne cucinando con
passione e bevendo con i commensali.
L’Allegra Scottona vi propone un menù ricco e vario tutto italiano dedicato a chi vuol mangiar sano e genuino come la tradizione suggerisce. Potrete gustare le
nostre pizze classiche e assaggiare alcune fatte con ingredienti
abbinati meravigliosamente, le insalate, i filoncini fragranti; per
i più piccoli consigliamo i secondi semplici e gustosi, per i vegetariani le pizze particolari, le insalate e i frittini fatti con cura,
ci sono prodotti senza glutine, e troverete sempre il personale
di sala che saprà accogliere ogni vostra esigenza.
L’ambiente curato, familiare, accogliente e climatizzato all’interno, permette una cena tranquilla, o offre alle comitive la possibilità di avere un angolo dove esultare e brindare la vittoria della propria squadra del cuore, dato che seguiremo con voi gli eventi Sky e non solo. Un ampio spazio giardino sarà teatro delle vostre serate estive, dove gustare i piatti, le grigliate e sorseggiare
birre o drink e festeggiare compleanni o i lieti eventi.
La carta vini, cocktail e distillati selezionati con cura, potrà essere apprezzata dagli estimatori, potrete gustare le birre Eggenberg comuni ai locali a marchio “Road”. Austriache ed artigianali le birre Eggenberg sono prodotte da secoli secondo la
tradizione birraia, conformi all’editto della purezza del 1516 e
considerate il “pane liquido”. Dal 1681 le specialità di birra sono
state prodotte e commercializzate, mentre 200 anni fa il birrificio è stato acquistato dagli antenati degli attuali proprietari, e
da allora costantemente sviluppato e modernizzato per offrire
la qualità e la tradizione di sempre.
Abbiamo curato la qualità dei nostri prodotti in cucina e al ban-
co per offrire ai “fedelissimi” e ad i nuovi clienti amici che ci saranno la sicurezza di essere in buone
mani, mani impegnate nel settore da quasi un ventennio. Danilo vi assicura la qualità delle ottime portate, le nostre specialità e la simpatia del suo unico modo di fare; Max, barman dal 1993 e A.I.B.E.S.,
saprà accogliervi con la sua spiritosa compagnia,
saprà consigliarvi gli abbinamenti tra cibo, vini, cocktail e distillati; Filippo, “ambasciatore” della birra
Orval, saprà, con la sua maestria in cucina, unire
sapori e cucinare con passione i piatti locali.
A L’Allegra Scottona troverete allegria e serenità
tutti i giorni dell’anno, anche con una differente offerta a mezzogiorno dedicata a chi pranza fuori casa,
sempre garantita dalla nostra qualità e l’efficienza di sempre. L’arrosteria all’italiana che avete sempre cercato ora c’è, semplice e particolare allo stesso tempo. Vi aspettiamo.
23
06 agosto 2011
cannole
La festa dell’estate
nella “città
delle lumache”
Dal 10 al 13 agosto torna a Cannole la “Festa della municeddha”:
quattro giorni di tradizione gastronomica fra storia, musica e folklore
Appuntamento con la 27esima edizione della “Festa della municeddha” di Cannole,
che colorerà di antichi sapori, allegria e tanto divertimento, le magiche serate del 10,
11, 12 e 13 agosto. La sagra, come ogni
anno, prevede deliziosi piatti a base di
lumache, regine indiscusse delle serate,
che si faranno accompagnare da fette di
pane di grano cotto nel forno a legna e condite con peperoncino, menta, alici, ricotta
forte ed peperoni “alla salsa”.
Si potranno degustare anche salsiccia, fettine e pezzetti di cavalli, porchetta, pizza rustica, melanzane con aglio, peperoncino e
menta, peperonata, “pittule”, polpette,
patatine, dolci di pasta di mandorla e tante altre prelibatezze. Il tutto accompagnato dalla qualità della birra Dreher, sponsor
ufficiale della festa, e tanto buon vino locale.
La “municeddha” viene preparata nei
modi più saporiti soffritta, arrostita ed al
sugo eoltre ad essere un alimento gustoso
e dietetico, ha un ruolo importante nella medicina popolare perché contiene l’albumina, sostanza in grado di prevenire in modo
naturale indigestioni ed ulcere. Non a caso
un detto popolare recita “più se ne mangiano e meglio si digeriscono”. La carne delle “municeddhe” è molto delicata e saporita, un connubio di qualità che la rende assai apprezzata e ricercata in gastronomia.
La caratteristica distintiva di questa lumaca (chiamata scientificamente Helix Cantareus) è rappresentata dalla produzione
dell’opercolo bianco, una “panna” bianca
muro leccese
Il bianco e nero di “The darkroom project”
Presso il Convento dei Domenicani si svolgerà una rassegna per
raccontare con immagini e parole la passione per la fotografia e in
particolare la stampa da negativo
Da un’idea di Luciano Corvaglia, con la collaborazione dell’associazione culturale “Wide Shut Photography”, nasce “The darkroom project”. Si tratta di una
rassegna di stampa fotografica da negativo che si svolgerà il 13, 14, 15 agosto presso il Convento dei Domenicani di Muro Leccese. L’iniziativa mira a condurre
oltre la semplice visione della stampa con lo stampatore, un percorso che attraverso le testimonianze
di fotografi e stampatori permetterà di studiare i negativi delle fotografie esposte in mostra per scoprire
quali sono state le scelte e le intuizioni dello stampatore in camera oscura.
Tra video interviste, racconti scritti e stampe fotografiche, i fotografi provenienti dall’intero Stivale che racconteranno le loro storie sono Giovanni Brancaccio,
Gerald Bruneau, Emiliano Caltaldo, Giovanni Canitano, Ottavio Celestino, Filippo Chia, Dario Coletti, Claudio Corrivetti, Giovanni Cozzi, Dario De Dominicis, Lucia Ferrario, Luigi Filetici, Andrea Fogli, Annibale Greco, Angela Lo Priore, Fabio Lovino, Carlo Marras, Piero Marsili Libelli, Marcello Mencarini, Andrea Pacioni,
Lia Pasqualino, Mario Peliti, Ilenia Piccioni, Andrea Pizzi, Paolo Porto, Mirai Pulvirenti, Laura Salvinelli, Antonio
Tiso, Luca Tommasini, Angelo Turetta, Luciano Viti, Francesco Zizola, Olivo Argenti Frps, Patrizio Battaglia, Gianni Bertoldi, Massimo Bottarelli, Giulia Campos Venuti, Roberto Cavallini, Giovanna Chessa, Luciano Corvaglia, Giorgio Di Noto, Giulio Pampiglione, Fernando
Pensosi, Lucia Perrotta, Fausto Podavini, Massimiliano Pugliese, Renata Romagnoli, Daniela Silvestri, Mas-
similiano Tempesta, Odino Vignali, Jamila Campagna,
Paolo Cardinali, Gianmatteo Cirillo, Daniele Coricciati, Roberta Lotto, Blu Mambor, stefano Passiglia, Antonio Pazienti, Matteo Rizzo, Simone Settimo.
Inoltre, presso le stanze del convento, nei giorni della manifestazione sarà allestita una camera oscura in
modo che anche i visitatori possano riuscire ad avere un giusto approccio nei confronti della materia. Nel
corso delle tre serate sarà portata in scena “Camera
Chiara”, la performance di uno dei fotografi in mostra,
Piero Marsili Libelli.
e bombata che, nell’immaginario popolare richiama la cuffia inamidata usata un
tempo dalle suore. Da qui deriva il nome
di “monachella” o “monachina”, che nel
dialetto salentino è diventato “municeddha”.
L’idea della sagra, invece, si ispira all’antico appellativo di “cuzzari”, ossia i raccoglitori di lumache, attribuito agli abitanti
di Cannole. È nata nel 1985 l’idea di realizzare una festa espressamente dedicata alla
lumaca tipica del piccolo comune salentino. Cannole infatti vanta di appartenere a
quel gruppo di 12 Comuni italiani dove le
lumache sono un prodotto tipico della produzione agricola, della gastronomia e del turismo. Ed in virtù di tale riconoscimento,
nel 1999 a Cherasco, in provincia di Cuneo,
il Comune di Cannole è stato insignito del
titolo di “Città delle Lumache”, custodendo
anche la sagra delle chiocciole più importante nell’Italia meridionale.
“Ogni anno vengono inserite delle novità
-sottolinea il Presidente della Pro Loco Cerceto che organizza l’evento, Giuseppe Russo- si cura in modo particolare anche la scenografia”.
Molto ricco il programma dell’edizione
2011 con ben 12 gruppi musicali che animeranno il pubblico in tre distinti palchi,
la fiera-mercato dell’artigianato e gli immancabili stand gastronomici che faranno
viaggiare fra i sapori della cucina tipica
Salentina.
Mercoledì 10 si parte con le note rock dei
White Queen, a seguire Mute Terre e
Amadeus; giovedì 11 la serata inizia con I
Scianari e prosegue con Aria Antica e i Canta Zumpa e Balla. Venerdì 12 spazio a I
Calanti, i Briganti di Terra d’Otranto e
L’Orchestra del mare, mentre sabato 13 si
chiude con il Gruppo Folk 2000, Stella
grande e anime bianche e La Coppula.
Roberta Zappatore
24
06 agosto 2011
giurdignano
castiglione d’otranto
Il trionfo dei sapori antichi
alla “Sagra du contadinu”
A Giurdignano l’8 e il 9
agosto appuntamento
con una grande festa
per riportare in auge
i sapori della nostra terra
Ritornano i sapori di una volta
alla “Sagra du contadinu”. Per
due giorni, l’8 e 9 agosto, presso
la villetta posta in via Madonna
del Rosario, Giurdignano si riempirà di sapori e profumi di una
volta per celebrare degnamente e
nella maniera più vera possibile la
nostra enogastronomia. Il Salento, infatti, è una terra ricca di risorse agroalimentari, che per secoli hanno nutrito e sostentato i
nostri avi e ancora oggi rappresentano l’ossatura della nostra
economia. Attraverso le generazioni, le nostre famiglie hanno coltivato prodotti agricoli e realizzato
beni alimentari di prim’ordine.
La “Sagra du contadinu” è organizzata dall’associazione Geg, un
gruppo di volontari che dal 2003
cura questa manifestazione, il cui
ricavato di volta in volta viene offerto in beneficenza. L’anno scorso, ad esempio, l’incasso della
manifestazione è stato utilizzato
per il restauro del campanile della chiesa, mentre precedentemente i soldi sono andati a migliorare il campetto di calcio per i bambini e alle famiglie povere del
paese.
La “diaspora” dei salentini protagonista
del “Festival delle Migrazioni”
La storia dei viaggi dal Salento alla Svizzera, di andata e
quasi mai di ritorno, nella rassegna che si terrà nella
frazione di Andrano il 10 e l’11 agosto
Ma, oltre la beneficenza, il protagonista sarà certamente il buon
cibo, che si potrà fruire nel corso
delle due serate. Saranno servite
pietanze a base di peperoni e melanzane preparate in svariati modi,
pittule, maritati alla contadina,
parmigiana, pizze rustiche, pizza
alla contadina, carne arrosto e tanti altri prodotti della terra che da
decenni allietano le nostre tavole.
Inoltre, le serate saranno sempre
allietate da canti e balli attraverso esibizioni di musica popolare:
l’8 agosto si esibirà “L‘orchestra
del Mare”, mentre il 9 agosto sarà
la volta il gruppo “Riviera salentina”.
I prodotti per la manifestazione
sono stati forniti dai contadini di
Giurdignano, che ogni anno si
spendono per la riuscita dell’iniziativa. “La sagra -spiegano dall’organizzazione- è nata in una
sera d’estate per valorizzare la cultura contadina dei nostri nonni.
Quasi una scommessa, la sagra va
avanti da molti anni ormai con
rinnovato entusiasmo. Lo scopo
che ci siamo preposti dall’inizio
era riproporre il gusto antico delle pietanze contadine alle nuove
generazioni, che non sempre conoscono queste bontà, e il nostro
sapore ai turisti, che in estate affollano i nostri centri”. (A.Leu.)
Si chiama Glarus e in pochi sanno che è
l’altra Castiglione, quella d’oltre confine.
Un’intera comunità che da qui è partita negli anni ‘60 e ‘70 e lì è rimasta, ha messo radici. Il tedesco mescolato al dialetto
del Capo di Leuca, i wurstel trasformati in
“servola”, il caffè Quarta che ancora fuma
nelle tazze durante gli inverni freddi. Sono
i frammenti della diaspora salentina che
ha sparpagliato la nostra gente nel resto
d’Italia, d’Europa, del mondo intero. Sono
le tappe di un lungo viaggio di andata e,
raramente, di ritorno che si cercherà di ricostruire durante le due serate del “Festival delle Migrazioni”, il 10 e 11 agosto a
Castiglione d’Otranto, frazione di Andrano.
Culla dell’incontro la stazione ferroviaria,
lì dove tutto è iniziato e si è ripetuto. Ed è
lì che, per capire e leggere il fenomeno, la
Mexapia Production e l’Associazione “A. B.
Michelangeli” hanno voluto l’evento, con
il patrocinio pure di Apulia Film Commission, Regione Puglia e Cantone svizzero di
Glarus.
Si inizierà alle 21.30 del 10 agosto con la
proiezione del documentario svizzero Così
siamo arrivate sino ad adesso della regista Maya Schumacher. Sarà presente
anche lei durante la tavola rotonda L’identità oltre la frontiera, che si terrà subito dopo
e che ospiterà tra gli altri il docente di Antropologia culturale dell’Università del Salento, Eugenio Imbriani. A chiudere la prima serata il concerto di Les Troublamours,
la band che dal 1996 sperimenta connubi
musicali che vanno dai ritmi gitani alle tarantelle alle movenze balcaniche.
L’11 agosto invece, alle 21.30, la tanto attesa proiezione del documentario In nome
del padre- l’emigrazione italiana in Svizzera
di Donato Nuzzo e Fulvio Rifuggio. Seguirà
il dibattito su “L’emigrazione ha memoria
lunga” con, tra gli altri, l’assessore regionale Elena Gentile e la dirigente regionale dell’Ufficio Pugliesi nel Mondo, Giovanna Genchi. Chiuderà il concerto dei Madeleine, che si snoda tra musica francese, ballate messicane, tanghi e brani
inediti. Info: 328.4314719.
Tiziana Colluto
25
06 agosto 2011
Speciale Santi Martiri
La “città dei Martiri” festeggia i Beati patroni
Dal 13 al 15 agosto appuntamento a Otranto con la festa dei Beati Martiri, tra festeggiamenti
religiosi, civili e l’imperdibile spettacolo di fuochi d’artificio sul mare
tranto si appresta a festeggiare i propri patroni con una “tre giorni” di festa a partire da sabato 13 agosto. I
festeggiamenti religiosi in realtà sono già
iniziati il 31 luglio in Cattedrale con la solenne esposizione dell’urna dei Martiri: dal
momento che essi sono patroni della città
e dell’Arcidiocesi di Otranto, la “tredicina” (chiamata così perché precede di 13
giorni la festa vera e propria) viene vissuta dall’intera diocesi attraverso le
“Vicarie” (zone pastorali);
ciascuna “Vicaria” è presente ed anima una serata
della “tredicina”, che terminerà il 12 agosto.
La giornata del 13 agosto è
interamente dedicato
alla commemorazione dell’eccidio degli 800 Martiri
O
di Otranto: il sindaco Luciano Cariddi,
l’arcivescovo monsignor Donato Greco
insieme alle autorità civili, militari e religiose, partiranno dal Municipio e si recheranno presso il Monumento in piazza
degli Eroi. Una volta deposta la corona di
fiori, si terrà il discorso commemorativo.
Nella tarda serata, sarà
organizzata una veglia diocesana per giovani sul Colle del Martirio, per rinnovare il perenne messaggio di speranza e di impegno civile degli 800 martiri.
Il 14 agosto, alle 11, in Cattedrale appuntamento con
il solenne pontificale presieduto dall’Arcivescovo
alla presenza delle autorità, del Presbiterio diocesano e di una larga parte-
cipazione del laicato della Diocesi. Nel
pomeriggio, si svolgerà la processione con
l’urna contenente le reliquie dei Beati
Martiri, che saranno portate per le vie della città dagli stessi sacerdoti della Diocesi
idruntina. Dopo la mezzanotte, tutti volgeranno lo sguardo verso il mare nell’attesa
del suggestivo spettacolo pirotecnico. Fuochi d’artificio di ogni colore e di ogni forma (a cura delle premiate ditte Francesco
Mega e Angelo Mega di Scorrano), illumineranno il cielo specchiandosi sul mare
Adriatico. Sempre nella giornata del 14 si
esibirà l’Orchestra di Fiati Città di Noci
(Bari), mentre nella mattinata i rioni di città saranno allietati dalle note del Concerto Bandistico “Città di Cutrofiano”.
Lunedì 15 in programma uno spettacolo
musicale a cura dei gruppi musicali Associazione Culturale e Musicale Ariantica e
Overdose in Blues Zucchero Tribute. Info:
www.comune.otranto.le.it.
26
06 agosto 2011
Per segnalazioni:
REDAZIONE DI BELPAESE
via Gallipoli, 98 - 73024 Maglie.Le
Tel./Fax: 0836.426350
e-mail: live@belpaeseweb.it
spettacolo
a cura di Daniele Greco
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Sono 14 le tappe della rassegna itinerante dei “Concerti Festival 2001” della Notte della Taranta, fino alla kermesse
finale del 27 agosto a Melpignano. E per la prima volta in lista c’è anche la città di Lecce
In attesa del concertone finale del 27 agosto nel piazzale dell’ex convento degli
Agostiniani di Melpignano, la Notte della
Taranta comincia a muovere i primi passi
con il consueto percorso itinerante che nei
15 giorni che precedono l’evento clou dell’estate salentina anima di pizzica e tarantate molti centri della provincia. E quest’anno, novità delle novità, una delle tappe è prevista anche nella città capoluogo.
I “Concerti Festival 2011” partono l’11
agosto da piazza Vittoria di Corigliano
d’Otranto e proseguono il 12 in piazza Pio
XII a Cursi. Sabato 13 si passa in villa comunale a Zollino, mentre il 14 la pizzica e
la world music si ballano in piazza Sant’Oronzo e Lecce.
La nuova settimana tarantata inizia martedì
16 in piazza San Pietro a Galatina, poi in
sequenza il tamburello fa visita alla Zona
167 di Castrignano dei Greci (il 17), in villa comunale a Sternatia (il 18) e in Largo
Santa Sofia di Martano (il 19). Il week end
ferragostano si conclude tra Calimera
(presso l’area mercatale, il 20) e Soleto (in
Villa comunale, il 21).
Da lunedì 22 agosto i “Concerti Festival”
avviano la prima delle quattro serate da
“Progetto Speciale” della manifestazione,
ospitando artisti di rilievo della musica etnica internazionale. Dopo Lecce, si approda
nella seconda città fuori dalle mura e delle tradizioni proprie della Grecìa Salentina,
Alessano, dove in piazza don Tonino Bello ospite d’eccezione sarà Ballaké Sissoko.
Il 23 si riparte da piazza Municipio di Cutrofiano (con Lustin Adam & Juldeh Camara) ed il 24 agosto si tocca piazza della
Repubblica di Melpignano con Mercan
Dede & Secret Tribe. L’ultima uscita, prima della baraonda melpignanse, nel cartellone è fissata per giovedì 25 agosto
quando in piazza Duca d’Aosta di Carpignano Salentino si esibiscono The Chieftrains. Tutti i concerti inizieranno alle
21.30, con ingresso gratuito.
Per il cast completo degli artisti e dei
gruppi salentini che si esibiranno nelle 14
serate dei “Concerti Festival” visitare il sito
www.lanottedellataranta.it.
Emozioni in musica con il “digital food” di Streamfest
La quinta edizione del festival eco-digitale dal 7 all’11 agosto sarà dedicata
all’alimentazione sostenibile. Tra gli ospiti Jeff Mills, Miss Kittin e Sasha Funge
Giunge quest’anno alla quinta edizione e si ripropone
ancora una volta come uno degli appuntamenti più interessanti ed attesi per gli amanti della musica elettronica
coniugata ad iniziative che supportano la cultura ecosostenibile. Lo StreamFest va in scena dal 7 all’11 agosto nei centri storici di Lecce e Galatina, presso il Parco Gondar di Gallipoli e negli spazi della Fiera del Salento della “Città della Civetta”, e per l’edizione 2011,
dopo la dedica alla sostenibilità multimediale (nel 2008),
alle fonti di energia rinnovabili (del 2009) ed all’acqua
(nel 2010), quest’anno con l’etichetta Digital Sound pone
l’attenzione sull’argomento “cibo solidale”.
In cartellone le tappe del 7 al teatro Romano di Lecce (con Don Pasta e Ennio Colaci), dell’8 al Parco Gondar di Gallipoli (con Miss Kittin e We Love), del 9 al Quartiere Fieristico di Galatina (con Keff Mills) e del 10 e
11 nel centro storico di Galatina (con Raffaele Casarano). Per il programma completo visitare il sito internet www.streamfest.org.
A Maglie appuntamento con
Papa Galeazzo
Le storie e le leggende del prete di
Lucugnano in scena domenica 7
agosto presso la Villa Tamborino per
l’ultima data del festival Chiari di Luna
Si conclude con un omaggio ad uno dei personaggi più leggendari del Salento la rassegna magliese
Chiari di Luna, dedicata al teatro di prosa. Domenica
7 agosto alle 21.30 la Villa Tamborino ospiterà Papa
Galeazzo. Vita, morte e miracoli di Giovanni delle
Donne, per la regia di Matteo Tarasco.
A narrare le vicende del prete di Lucugnano, vissuto
nel ‘500 ma che tuttora “vive” tra leggenda e realtà, della cui vita poco si conosce e della cui esistenza
si dà testimonianza attraverso i mitici “culacchi” (o
aneddoti che dir si voglia), l’attore Massimo Giordano
che, nei panni di un umile sacrestano che ha vissuto da vicino questo mito (e che ne conosce anche limiti e difetti), racconterà al pubblico l’arguto
sbeffeggiatore salentino, divenuto un eroe popolare grazie al suo ironico sarcasmo sulle ingiustizie dei
potenti e grazie alle sagaci riflessioni sulla vita di tutti i giorni. Come Omero, l’interprete per una sera canterà le “mitiche” gesta di un eroe atipico, burlone,
irriverente e immortale, come le maschere della commedia dell’arte. E certamente un antenato e un precursore della moderna commedia all’italiana.
Francesca Rinaldi
27
06 agosto 2011
Venerdì 12 - Martedì 16
CUBE FESTIVAL 2011
GALLIPOLI, Parco Gondar
Il Cube Festival, tra gli eventi più attesi dell’estate, il 12
agosto apre i battenti della quarta edizione. Migliaia di
appassionati da tutta Italia per tre notti vivranno a Gallipoli la migliore musica live con Afterhours, Subsonica
e Caparezza (nella foto) e tante altri che si esibiranno sul
palco del Parco Gondar. Info: 327.8215783.
appuntamenti_eventi_curiosità
Venerdì 12 e sabato 13
SABATO 6
DOMENICA 7
LUNEDI 8
MONOLITE D’ARGENTO
GIUGGIANELLO, via San Cristofaro - ore 20
Torna per la quinta edizione il premio “Monolite d’Argento”
assegnato dal Centro di Cultura Sociale e di Ricerche di Giuggianello. Oggi il premio andrà a Mario Marti, Giovanni Carluccio, Armando Marrocco, Antonio Quarta, Vito ed Anna Schimera e alla memoria di Oronzo Parlangeli. Info: 0836.444266.
SELEZIONI PER SUONI A SUD
LECCE
Per la rassegna Suoni a Sud, Workin’ produzioni musicali seleziona proposte artistiche d’autore sul territorio pugliese da
inserire nel cartellone della prossima edizione in programma
tra ottobre e novembre 2011. Il bando scade il 20 settembre ed è aperto a solisti e a gruppi. Info: 329.4123339.
SAGRA MACARIA CISTAREDDHA
CAPRARICA DEL CAPO, borgo antico – ore 21
Nel caratteristico centro storico di Caprarica del Capo, si
tiene oggi la “Sagra della macaria cistareddha”, festa culinaria inserita del percorso delle Sagre del Capo di
Leuca. Nel menù le specialità tipiche della tradizioni nostrane e le note di Opa Cupa, Alessia Tondo e Emanuela
Gabrieli. Info: 348.5642197.
SAGRA TE LE COSE NOSCE
SAN SIMONE, piazza centrale – ore 20.30
La Polisportiva Mauro Fedele di Sannicola organizza la nuova edizione della “Sagra te le cose nosce”, tripudio di piatti e pietanze della tradizione culinaria contadina. Tra un piatto e l’altro, insieme ai prodotti della terra si potrà gustare
la musica di Anima e Core e Antonio Amato.
Info: 0833.231430.
OLTRE LO SGUARDO DI ESPOSTO
MAGLIE, Taberna degli Artisti
Chiude i battenti oggi “Oltre lo sguardo”, mostra personale
di pittura che l'artista marchigiano Luciano Esposto che
espone alla Taberna degli Artisti di piazzetta Rosetta Palma.
Luciano Esposto, con la sua arte, oltrepassa il confine italiano avendo sempre grandi soddisfazioni.
Info: 0836.426924.
IL CANTO DELLE CICALE
ALLISTE, piazza San Quintino – ore 21
Gala di apertura questa sera per la rassegna comunale “Il
canto delle cicale”. Presentato da Marco Cristi, lo show vedrà alternarsi sul palco Dario Vergassola, l’Acustic Trio capitanato dal bassista degli Avion Travel Vittorio Remino e il
“Febo” di Notre Dame de Paris Graziano Galatone.
Info: 0833.585788.
MICHELE ZARRILLO IN CONCERTO
CASAMASSELLA, piazza Vittorio Emanuele II – ore 22
Nell’ambito dei festeggiamenti patronali in onore di San
Gaetano (in programma il 6 e 7 agosto nella frazione di Uggiano La Chiesa) questa sera si esibisce in piazza Vittorio
Emanuele II il cantautore romano Michele Zarrillo. In scaletta
le più belle canzoni del suo repertorio pop melodico. Info:
0836.812008.
LE STORIE DI PAPA GALEAZZO
POGGIARDO, piazza Giovanni Polo II – ore 21.30
Massimo Giordano, per la regia di Matteo Tarasco, porta
in scena questa sera in piazza Giovanni Paolo II il monologo-divertissment di Giovanni Delle Donne Papa Galeazzo. Vita, morte e miracoli. L’evento è organizzato
dall’Amministrazione comunale. Info: 0836.909812.
MARTEDI 9
MERCOLEDI 10
GIOVEDI 11
VENERDI 12
I LUOGHI DI VIGILARIA
CASAMASSELLA, Fondazione Le Constantine – ore 19
“NaTouristico Pro Loco Uggiano e Casamassella” e Fondazione “Le Costantine”, presentano la residenza teatrale “Vigilaria… i luoghi che raccontano”. Lo spettacolo curato dalla
compagnia Làmia Teatro è la risultante di un itinerario teatrale e di un laboratorio coordinati da Francesca Minosi.
Info: 338.4601499.
I MURI DELL’ARTE
OTRANTO, Torre Matta – ore 18/23
Prosegue fino al 27 agosto prossimo presso Torre Matta la
mostra “I Muri dell’arte, Segni e Segreti negli affreschi del
Salento”. Si tratta di 26 lavori unici realizzati nella bottega
del maestro Antonio De Vito che rivelano il fascino di
un’arte e di una tecnica pittorica antichissima. Info:
328.9044529.
I RACCONTI DELLA PELLE
LECCE, castello di Carlo V – ore 18
Sarà inaugurata oggi la mostra di pittura “Racconti della
Pelle”, di Daphne Cazalet. Figure femminili, su grandi tele
dai colori vivaci, ricopriranno le pareti di cinque sale del Castello Carlo V. L’ingresso è gratuito e la mostra sarà aperta
tutti i giorni fino al 10 settembre. Info: 0832.682219.
FRISELLATA SOLIDALE
GALATINA, oratorio di via Brindisi – ore 19
La “frisellata” organizzata dall’Associazione Artigiani di Galatina e dall’Oratorio Cuore Immacolato di Maria diventa
questa sera un’occasione per far divertire e far incontrare
grandi, bambini e diversamente abili, in una festa culinaria
che offre anche fette di angurie e tanta buona musica.
Info: 0836.569197.
ITINERARIO DANZA
TUGLIE, piazza Garibaldi – ore 21.30
Proseguono le tappe della rassegna “Itinerario Danza” realizzata dal Balletto del Sud di Fredy Franzutti. Alla scoperta
dei borghi del Salento, la compagnia porta nella cittadina
delle Serre Salentine l’opera La Traviata, Maria Callas il mito,
dedicato alla diva greca scomparsa nel 1977. Info:
0832.453556.
NOTTE BIANCA
MARINE DI SALVE – ore 22.30
Comune di Salve e Provincia di Lecce propongono per oggi
la prima edizione della “Notte Bianca in Spiaggia”. Da Pescoluse fino a Torre Pali, otto chilometri di litorale e di eventi
con live music, dj set. Special guest della serata il dj Fernando Proce di RTL 102.5. Info: 393.392649617.
TRAMONTO A SAN MAURO
LIDO CONCHIGLIE, Abbazia San Mauro – ore18
Allo spettacolo naturale del calar del sole, visto dalla collina dell’alto lido nella marina, oggi si aggiunge la visita guidata (curata dal Servizio Civile) all’Abbazia di San Mauro,
nota per i suoi affreschi bizantini dell’anno 1000 ed evidenziati in un gioco di arte, luci e colori.
Info: 0833.231430.
FESTA DELLA MUNICEDDHRA
CANNOLE, villa comunale – ore 21.30
Ancora una volta per quattro giorni, fino al 13 agosto, la
villa comunale di Cannole ospita la Festa della Municeddha, ultraventennale sagra enograstronomica che offre le
lumache condite e cucinate in tanti modi. Organizza la Pro
Loco Cerceto, con le musiche di White Queen, Scianari e
Calanti. Info: 0836.411023.
JOVANOTTI IN CONCERTO
LECCE, stadio di Via del Mare – ore 21.30
Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti porta allo stadio di Via
del Mare di Lecce il suo “Ora tour 2011”. L’evento, attesissimo da migliaia di fan del cantautore, si inserisce nel cartellone dell’edizione 2011 di “Mediterranea Estate”
impaginato dall’Amministrazione comunale di Lecce.
Info: 0832.246517.
Festa d’estate
e dei sapori antichi
CASTIGLIONE
D'OTRANTO,
centro - ore 20
Su iniziativa del parroco don Donato
Palma, si svolgerà
una due-giorni di
festa che quest’anno
in particolare mira
a coinvolgere i ragazzi africani ospiti della Masseria del Monte, favorendone l’integrazione nella comunità locale (alcuni di loro, di religione cattolica, sono già coinvolti
nella celebrazione della Santa Messa e altri partecipano al "campo scuola", sempre organizzato dalla
parrocchia). In programma venerdì 12 “Dilettanti
allo sbaraglio”, varietà e gara canora con balli di coppia e di gruppo, mentre sabato 13 sarà la volta di “Salento for Africa”, serata di musica folkloristica salentina ed etnica con l’esibizione dei Lev Effatà.
FESTA DELL’ORECCHIETTA
VIGNACASTRISI, parco Montebianco – ore 21.30
Orecchiette, carne alla brace e tanto buon vino locale. Da
oltre 20 anni la Festa dell’Orecchietta accende l’agosto salentino ed il piccolo borgo di Vignacastrisi a due passi dal
mare Adriatico. Il sottofondo musicale sarà a cura del dj set
degli Aprés La Classe e dei Nidi d’Arac. Info: 0836.958014.
MASSIMO RANIERI SHOW
GAGLIANO DEL CAPO, stadio comunale – ore 21.30
“Canto perché non so nuotare da… 500 repliche”, lo
spettacolo con cui Massimo Ranieri racconta i suoi 40
anni di carriera, dopo aver riempito palazzetti e teatri nelle
grandi cattedrali della musica italiana, sbarca nel basso
Salento. L’evento è targato Capo Live e Pagano Movement. Info: 340.3913764.
IL TANGO DI ROBERTO HERRERA
GALLIPOLI, Teatro “Italia” – ore 21.30
Torna nel Salento, dopo il successo della tournèe invernale,
Roberto Herrera insieme alla sua compagnia di tangheri argentini, per proporre lo spettacolo “Tango de Buenos Aires”.
L’appuntamento è fissato alle 21.30 al Teatro “Italia”. Sarà
uno spettacolo carico di sensualità e coinvolgente.
Info: 339.4006022.
MUSE TRIBUTE
POGGIARDO, piazza Regina Margherita – ore 21.30
Per la rassegna di teatro, musica e danza “Poggiardo e Vaste,
che spettacolo” coordinata dall’Assessorato comunale alla
Cultura e Spettacolo, questa sera in piazza Regina Margherita il musicista Mario Verzin tributa la band dei Muse,
proponendone i brani più famosi. Info: 0836.909812.
06 agosto 2011
28
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sport
06 agosto 2011
a cura di
Pasquale Marzotta
Il Lecce attende il giovane
fenomeno Muriel
Dopo gli arrivi di Julio Sergio e Cuadrado, il club salentino punta
al protagonista colombiamo del mondiale under 20
CALCIO Arrivati Julio Sergio della Roma e Cuadrado dall’Udinese, ora il Lecce punta sull’ingaggio dell’attaccante colombiano
Luis Muriel (nella foto), protagonista del mondiale under 20.
Nell’ultima stagione ha militato
nel Granada in Spagna e l’Udinese è pronto a rilevarlo per girarlo
a Lecce, dove ha deciso di farlo valorizzare.
Un elemento giovane dotato di
buona tecnica. E nella seconda
fase del ritiro dei giallorossi a Fanano (Modena) è giunto il portiere
brasiliano Julio Sergio, che ha
detto no al Paris Saint Germain di
Leonardo.
“Ho preferito il Lecce al Psg? Ho
parlato con Leonardo due o tre
volte, mi ha spiegato i suoi piani.
Ma avevo già parlato con mister
Di Francesco al quale avevo dato
la mia parola -sono le prime parole di Julio Sergio con la maglia
del Lecce-.
Tutti mi hanno parlato bene del
Lecce, in particolar modo Bertolacci che mi ha descritto una
splendida città e un ottimo club.
Quello che ci attende sarà un
campionato difficile, non sarà facile. La cosa importante è essere
fieri di quello che si fa. Qui mi
metto in discussione e spero di fare
bene.
Per me si tratta di una sfida, conosco il calcio italiano e volevo
continuare ad essere protagonista
Il Ct Maglie si candida
alla Coppa Davis
Dopo aver ospitato la Soisbault Reina Cup, ecco all'orizzonte
per il club magliese una storica competizione da ospitare
TENNIS Ha appena archiviato una manifestazione giovanile internazionale della Soisbault
Reina Cup, ed ecco il Ct
Maglie lanciarsi alla candidatura per ospitare la
Coppa Davis. Il sodalizio
del presidente Carlo De
Iaco ha appena salutato
le promesse del tennis
mondiale con l’Italia di
Rita Grande che ha chiuso al terzo posto nella semifinale di zona europea
disputata sui campi in terra rossa magliesi
per la competizione valevole come Fed Cup
europea under 18. Dopo aver esordito con
il successo di rimonta nei quarti, le azzurrine
sono incappate nel ko in semifinale contro la forte e quotata Ucraina. Proprio questa squadra (premiata dal vicepresidente del Ct Maglie Mario Romano nella foto)
nel vostro campionato. Dei miei
nuovi compagni conoscevo già Di
Michele e Corvia”.
E si rivede il “guerriero” Olivera:
“Ormai l’infortunio ai legamenti
che ho accusato nella penultima
gara dello scorso campionato a
Bari è alle spalle -afferma Oliveira-. Sono molto soddisfatto per
quello che siamo riusciti a fare lo
scorso anno, cioè lasciare il Lecce nella massima serie. Al momento il mio ginocchio sta andando bene, spero di saltare poche gare della stagione che ci attende”.
Ed Olivera sceglie l’uomo in più
dei giallorossi nel prossimo campionato: “Sarà Piatti”.
Estate 2011 in sicurezza
Il Comune di Lecce, in collaborazione con Fenice sport e Sicurezza Asd, propone un
corso base di difesa personale aperto a tutti
ARTI MARZIALI Il progetto “Estate in
sicurezza” intende fornire, soprattutto a
coloro che quest’estate resteranno in città, l’opportunità di imparare a difendersi
in poche sedute di allenamento, impiegando in modo utile ed alternativo le
ore serali della giornata.
Durante gli incontri sarà particolarmente curata, oltre alla parte tecnica, la
parte teorica, che prevede moduli dedicati agli aspetti psicologico-emotivi legati alla difesa personale, sia per adul-
ti che per adolescenti, e agli aspetti giuridici della legittima difesa.
Soprattutto per le donne sarà importante
allenare il corpo e la mente ad affrontare le più frequenti situazioni di pericolo,
trasformando la paura in energia positiva.
Il corso si svolgerà per tutto il mese di
agosto presso il lido comunale “Salapia”
a San Cataldo ogni martedì e giovedì,
dalle 18 alle 20.
Info: 349.5757608.
si è laureata vincitrice della finale contro
la Bielorussia (ambedue le squadre sono
approdate alle finali spagnole di Lleida dal
30 settembre al 2 ottobre). L’Italia si è imposta nella finalina di consolazione con le
vittorie di Mendo e Palmigiano su Isreale.
Alla kermesse magliese ha partecipato una
personalità del tennis mondiale come Sergio Palmieri, direttore degli Internazionali
d’Italia e dirigente organizzativo della Fit,
che ha parlato della candidatura di Maglie per la coppa Davis se l’Italia dovesse rimanere in B. Impossibile vedere gli azzurri all’opera nel girone mondiale per esigenze organizzative del girone mondiale (almeno 4 mila posti). “Abbiamo giocato ad
Arzachena (Sardegna). Possiamo giocare
a Maglie. Senza nulla da togliere né all’uno
né all’altro -ha affermato Palmieri-. Abbiamo
già parlato con i dirigenti magliesi che sono
ben disposti. Mentre la Fed Cup si può giocare anche come girone mondiale. Il primo appuntamento però è a febbraio e giocheremo in indoor in un palazzo dello sport
ancora da scegliere. Se dovessimo passare
il turno, bisogna vedere con chi giocheremo ad aprile e vedere se in casa o in trasferta”.
06 agosto 2011
30
io PROPRIO io
di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust
Carlo Elmiro
Bevilacqua
Giovane talento della fotografia, figlio d’arte, cresce e si forma nella bottega di
Muro Leccese del padre Fernando, sotto la cui guida apprende la magia dell’arte dell’obiettivo. Nel frattempo, diplomatosi presso il Liceo Sperimentale
Artistico “F. Capece” di Maglie, studia Beni Culturali a Lecce. Il 1999 segna lo
start-up della sua attività professionale, che prende rapidamente il volo. Espone
le sue immagini all’interno di mostre collettive e personali in tutta Italia. Vince
concorsi fotografici nazionali, tra i quali quest’anno “Passione Italia”, con cui
si è aggiudicato le copertine di Seat Pagine Gialle Lecce e Seat Pagine Bianche
Bari. Firma la pubblicazione di Salento di luce-Sensazione e Paesaggi del Salento Rurale, Salento-Architetture Antiche e Siti Archeologici, ReWater. Collabora con Fondazione “La Notte della Taranta”, Tirsomedia, Movimento Turismo
del Vino, Salento Charming Houses, Farm, Whicom. Cura la rubrica L’Occhio per
Amaltea On Line, pubblica per il trimestrale A Levante, segue il progetto “Sacra
Imago” dell’Episcopio leccese. Il desiderio di fare poesia, nella continua ricerca
di immortalare la realtà, è il tratto distintivo della forza delle sue immagini.
Il tratto principale del tuo carattere.
Socievole e riservato.
Il tuo principale difetto.
La discontinuità nel prestare attenzione e ascoltare.
La qualità che preferisci in una donna?
Intelligenza unita a bontà e ad ironia.
E in un uomo?
Lo stesso.
Cosa ci vuole per esserti amico?
Cercarmi, farmi fantasticare, portarmi al mare, in campagna. Anche
al bar.
Cos’è la felicità?
È l’unica ambizione che ho. Ciò che
auguro a tutti.
L’ultima volta che hai pianto?
Quasi ogni volta che da solo percorro
la SS. 16 da Lecce a Muro Leccese e
viceversa, senza capirne il motivo.
Di cosa hai paura?
Ho paura di chi ci rappresenta, dei veleni dispersi nell’ambiente, di veder
sparire Santa Cesarea Terme sotto il
“cemento selvaggio con le carte in regola”.
Canzone che canti sotto la doccia?
Via con me di Paolo Conte.
Musicisti o cantanti preferiti?
Paolo Conte, Matteo Salvatore, Nina
Simone, Tom Waits, Fred Buscaglione, Asian Dub, Massilia Sound
System, Miles Davis, Carosone.
Poeti preferiti?
Jolanda Insana, Antonio Errico,
Agostino Casciaro.
Autori preferiti in prosa?
Agota Kristof, Josè Saramago.
Libri preferiti.
Trilogia della città di K, La camera
chiara, Estate, Cecità.
Attori e attrici preferiti.
Nino Manfredi, Alberto Sordi, Massimo Troisi, Totò, Toni Servillo.
Chi potrebbe interpretarti sul grande schermo?
Daniel Auteuil sarebbe troppo.
Film preferiti.
Brutti, sporchi e cattivi, Il Marchese
del Grillo, I nuovi mostri, In the mood
for love, L’armata Brancaleone.
I tuoi pittori preferiti.
Caravaggio, Munch, De Candia,
Goya, Velazquez.
Il colore che preferisci.
Quello del vino buono.
Se fossi un animale, saresti?
Una gazza ladra per volare o un gatto per dormire.
Cosa sognavi di fare da grande?
A 5 anni dicevo: “Quello che guida
le ruspe!”, ma non è durato e non ho
sognato altro.
L’incontro che ti ha cambiato la
vita?
Mio padre ogni volta, Nicola Cesari, Enrico Conte, Antonio De Marco, Antonio Toma, Annalisa.
La persona a cui chiederesti consiglio
in un momento difficile?
A mia madre.
Quel che detesti più di tutto.
La guerra, la politica italiana e i suoi
personaggi.
Quanto tempo dedichi alla cura del
tuo corpo?
Non lo tratto male!
Piatto preferito.
Quello fondo verde a fiori rosa con
le “sagne” della nonna dentro.
Il profumo preferito.
Quello del cibo quando ho fame.
Il fiore che ami.
Il fiore del cappero quando si schiude a ridosso delle mura di Porta Rudie.
La tua stagione preferita?
La primavera inoltrata.
Il paese dove vorresti vivere?
Nel mio, e sentirlo mio.
In quale epoca ti sarebbe piaciuto vivere?
Esattamente in questa.
Personaggi storici che ammiri di più.
Non capisco perché non mi viene in
mente nessuno. Sarà per il continuo
revisionismo?
Personaggi storici detestati.
I dittatori, quasi tutti i papi, Bush e
i suoi amici.
Cosa faresti per sostenere ciò in cui
credi?
Il possibile.
Chi è il tuo eroe vivente?
Mandela, Gino Strada, Saviano, la zia
Nina, Lucia Buffelli.
Il tuo sogno ad occhi aperti?
“Se non avessi questa vita… morirei”
(P. Conte).
Il tuo rimpianto più grande?
Non essere andato quel giorno che
Antonio Toma mi cercava.
Cos’è l’amore?
Ciò che può rendere perfetto il mondo.
Stato attuale del tuo animo.
Leggero, in armonia, sereno.
Il tuo motto.
“Ages quod agis”.
Come vorresti morire?
Vecchio e seduto al sole autunnale dei
giardinetti di Muro Leccese osservando la gioventù altrui.
Anno X - n. 422
Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002
Direttore Responsabile
Giovanni Nuzzo
Gli articoli non firmati si intendono
a cura della redazione
Editore: Belpaese srl
Via Gallipoli, 98 - Maglie.Le Tel./Fax 0836.426350
e-mail: redazione@belpaeseweb.it
Stampa: Master Printing Srl,
Modugno (Bari)
Belpaese è un settimanale distribuito
gratuitamente in provincia di Lecce.
Per la pubblicità su questo periodico:
tel. 0836.426350
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In tutti i casi Belpaese s.r.l non è responsabile per il contenuto di dette
inserzioni e comunicazioni.
Periodico associato all’Unione
Stampa Periodica Italiana
Tessera n. 14594
06 agosto 2011
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