Clicca qui e scarica gratuitamente il PDF
Transcription
Clicca qui e scarica gratuitamente il PDF
SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf Aprile 2012 Düsseldorf: Siderweb c’è! Andare là dove le notizie si creano, dove il mercato si forma e dove il mondo (siderurgico) si raduna. Con questo spirito la redazione e lo staff di Siderweb si sono recati alla fiera Wire & Tube di Düsseldorf. Cinque giorni intensi, pieni di incontri, di scambi, di parole, di strette di mani, di idee, di storie, di esperienze, di novità e di corsie percorse in lungo ed in largo decine di volte, fino a che le gambe fanno male, quasi come gli atleti al 90° di una partita. Questa è stata la fiera per Siderweb, e con questo spirito è stato pensato lo “Speciale Wire & Tube Düsseldorf”, una pubblicazione realizzata non solo per chi in fiera c’è stato ma soprattutto per chi non ha avuto la possibilità e l’occasione di visitare la manifestazione nella città renana ma che, attraverso queste pagine, potrà respirare l’internazionalizzazione, la voglia di combattere, l’innovazione e la capacità di fare squadra per affrontare la crisi che permeava gli stand e collegava come un fil rouge tutti i presenti, espositori e visitatori compresi. Lo speciale Wire & Tube si articola concettualmente in tre parti: la prima, introduttiva e descrittiva, è dedicata alla storia della manifestazione, alle dimensioni dei mercati italiani dei tubi in acciaio e del filo e della vergella e contiene l’elenco di tutte le aziende italiane partecipanti come espositori. La seconda parte, dedicata alle “voci da Düsseldorf”, raccoglie le testimonianze degli operatori nazionali ed internazionali dell’industria del filo e del tubo che sono stati intervistati e videointervistati da Siderweb oltre ad una serie di interventi-flash sul mercato racchiusi nella pagine “World steel tour”. Infine spazio al relax con una fotogallery dedicata ad alcuni dei personaggi, degli stand e degli oggetti più curiosi visti durante la rassegna. Buona lettura! Stefano Ferrari Sommario 1 - Düsseldorf: Siderweb c’è! 2 - Wire & Tube: trent’anni al top mondiale nelle fiere business to business dell’acciaio 3 - Le aziende italiane espositrici a Wire & Tube 2012 6 - Tubo, vergella e filo: un comparto da oltre 6 milioni di tonnellate annue in Italia 7 - Obiettivo export per Lucchini 7 - Buzzi (Trafilix): «Investimenti per sondare mercati nuovi» 9 - Il mercato visto da Ori Martin 10 - Terni impianto centrale nella strategia Outokumpu 10 - Concorrenza cinese? Individualismo? La ricetta sudafricana per risolvere i problemi dell’acciaio 11 - Simona Gentile (ArcelorMittal): «Ottimista solo chi ha una visione globale» 11 - Amenduni (Tecnotubi): «Resistere» 13 - Sergio Dal Pio (OCSA): «Sono saltati gli schemi, ma abbiamo molti fuoriclasse» 13 - La qualità è il futuro dei tubifici, anche in Turchia 14 - Non solo clienti, ma partner: la strategia di Vallourec & Mannesmann 14 - Bellorini (Satinox): «Bisogna specializzarsi, ma deve riprendere la domanda in distribuzione» 16 - Ricerca & Sviluppo: la soluzione di Sandvik 16 - Santarella: «L’acciaio inossidabile italiano deve rimettersi in moto» 17 - Giovanni Pighi (T.A.L.): «Resistere non basta, serve qualcosa di più» 17 - Le opinioni di Trafileria Colombo, Camma Inox (Gruppo Berinox) e Grazioli Group 18 - Le videointerviste di Siderweb 20 - World steel tour 22 - Photogallery: alcune immagini curiose da Wire & Tube 2012 Editore: Siderweb spa - via Don Milani, 5 25020 Flero (Bs) Tel. 030 2540006 - Fax 030 2540041 e-mail: redazione@siderweb.com Registrazione tribunale n. 11/2004 Direttore responsabile: Stefano Ferrari In redazione: Stefano Ferrari, Davide Lorenzini, Paolo Morandi Responsabile pubblicità: Mauro Franchina Progetto grafico ed impaginazione:Siderweb 1 SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf Aprile 2012 Wire & Tube: trent’anni al top mondiale nelle fiere business to business dell’acciaio Perché la fiera Wire & Tube si tiene a Düsseldorf? Qual è stata l’evoluzione dell’evento che oggi catalizza l’attenzione di tutti gli operatori mondiali che producono, commerciano e utilizzano filo e tubi d’acciaio e che forniscono macchinari o servizi per quei settori? Siderweb ripercorre con una breve scheda la storia ed i numeri delle due anime della manifestazione: Wire & Tube. Wire Prima di arrivare in Germania nel 1986, le fiere europee legate al filo d’acciaio ed alla vergella si tennero a partire dal 1960 a Londra per poi trasferirsi a Basilea in Svizzera nel 1972, dove l’evento progenitore dell’attuale Wire restò fino al 1984, svolgendosi con cadenza quadriennale. A quel punto, a causa dei raggiunti limiti di superficie espositiva del polo fino ad allora utilizzato, si dovette trovare una nuova location per la manifestazione del 1986 che per la parte «Wire» sbarcò a Düsseldorf con 488 espositori su oltre 29.000 metri quadrati di superficie occupata. L’evento diede poi vita ad una crescita continua del numero di espositori, della superficie occupata e dei visitatori, raggiungendo nell’ultima manifestazioni i 1314 visitatori su 57.000 metri quadrati facendo segnare un +10,7% sull’edizione 2010. A livello statistico la partecipazione non tedesca di visitatori ha raggiunto il 60%, arrivati soprattutto da Italia, Francia, Regno Unito, Belgio, USA, Olanda, Brasile, India, Spagna, Turchia, Austria e Svizzera. Tra i settori di provenienza circa l’80% apparteneva all’industria, l’8% al commercio, il 4% ai servizi mentre circa il 2% poteva essere classificato nelle lavora- le esperienze degli anni ‘80 in tutt’Europa. Manifestazione che in quell’occasione esordì con «soli» 147 espositori, oggi diventati invece 1184 a seguito del boom di presenze internazionali ottenuto dal 2006. La superficie espositiva nell’ultima rassegna è stata di 49 mila metri quadrati, in crescita del 9,4% rispetto all’anno precedente. Diversamente dal comparto filo la presenza di visitatori non tedeschi per il Tube è stata del 50% con i Paesi di pro- Un’immagine dell’edizione 1992 della Fiera zioni con una componente di natura artigianale. Tra gli espositori, il 38% ha dichiarato di essere interessato a macchinari da finitura, barre e nastri di acciaio, il 36% a macchinari per la produzione, il 29% a materiali alternativi ed il 21% a prodotti finiti. Tube «Tube for the 90s». Questo lo slogan scelto per la prima manifestazione dedicata ai tubi nata a Düsseldorf, dopo 2 venienza localizzati principalmente in Francia, Italia, USA, Regno Unito, Brasile, Spagna, India, Paesi Bassi, Austria, Turchia, Svizzera e Belgio. Tra i settori di appartenenza invece il 62% dei visitatori si concentra nel settore industriale, il 21% nella vendita al dettaglio e il 5% è composto da artigiani e da commercianti. A livello di interesse il 57% dei visitatori della rassegna ha indicato genericamen- te il prodotto tubi, il 26% si è invece detto attratto dalle macchine per la lavorazione e il 23% dalle macchine per la produzione. Un ruolo fondamentale nella nascita delle manifestazioni è stato senz’altro giocato dalle due associazioni di settore europee vale a dire la Iwma (International wire and machinery association) e la Ita (International tube association) che hanno appoggiato e promosso la manifestazione sin dalle sue prime battute. Da segnalare poi che dalla storica sede tedesca i marchi Tube & Wire, grazie anche alla promozione dell’ente fiera Messe Düsseldorf, hanno lanciato una serie di ramificazioni all’estero (per esempio in Cina, Asia e Russia) sia per l’evento Tube che per quello Wire. Oltre al record di superficie espositiva, 106 mila metri quadrati netti, nell’edizione 2012 Tube & Wire ha registrato anche il primato di visitatori con 73.500 persone arrivate da ben 111 Paesi diversi, pari ad un incremento del 6,9% rispetto ai 69.200 del 2010. popolo giapponese, assorbendo gran parte dell’acciaio asiatico, una congiuntura che potrebbe anche far allentare la pressione cinese su mercati di esportazione più europei». SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf Aprile 2012 Le aziende italiane espositrici a Wire & Tube 2012 A. Appiani Srl A.E.M.3 S.r.l. A.G.R. FILTRI SRL A.M.I. s.r.l. A.T.R. S.p.A. A.W.M. S.p.A. Automatic Wire Machines Acciai Speciali Zorzetto S.r.l. Acciaierie Venete SpA Acciaitubi S.p.A. ACIMAF Adda Fer Meccanica S.r.l. Adige S.p.A. AEROEL SRL AGIBI PROGETTI s.r.l. ALCE s.r.l. Allied International Alpaplastic S.N.C. Altec s.r.l. Anceschi S.r.l., Giovanni ANGELI S.R.L. API LECCO Apollo S.r.l. AREA SISTEMI s.r.l. Arvedi Tubi Acciaio S.p.A. ASA-RT s.r.l. ASED SRL ASPE S.a.s. ASTEQ SRL ATE Applicazioni TermoElettroniche Ateco Impianti Srl ATOMAT S.p.A. Steel and Tungsten Carbide Rolls Bassi Luigi Group Baumann S.r.l. BCF Italia S.r.l. Be.Ca. Engineering Bercellesi Berinox S.r.l. BIDUE S.r.l. BLM S.P.A. BM Group SpA Bobbio S.r.l. Boffi S.p.A. Bonfanti S.r.l. BOSSI S.r.l. MACCHINE FINITURA METALLI BOTTARO S.R.L. Boxy S.p.A. Businaro S.n.c. C.C.T. inox Spa C.P.A. S.r.l. C.P.C. Inox S.p.A. C.P.S. S.r.l. Caber Impianti SRL CCIAA di Lecco Industrie Camfart Mole Abrasive S.r.l. CAMU srl Capello Tubi S.p.A. CARBODIES s.a.s. di ANGELO e PAOLO REDAELLI & C. Carlo Salvi SPA Carrara S.p.A. Cartacci S.r.l. Tube Machinery CB Trafilati Acciai SpA - Steelgroup CEA Costruzioni Elettro- Meccaniche Annettoni S.p.A. CEIA S.p.A. CENA & FIGLI S.P.A., VIRGILIO CENA INTERPIPES SRL Cerrini srl. Chero Piping S.P.A. Cimolai S.p.A. Cipriani SNC Cogeim Europe Srl COGNE ACCIAI SPECIALI S.p.A. COIM srl COLGAR S.p.A. COLLARI EDORE Colmec S.p.A. COM.IT S.R.L. COMAPAC Wire Machinery SRL COMETO DI TOCCHETTI ENRICO & C.s.n.c. Comtech SRL Condoroil Chemical SRL Continental Flanges and Fittings Italia S.p.A. Continuus-Properzi S.p.A. COREM S.a.s. Corrosion Materials Italia Srl Cortinovis Machinery S.p.A. Eurolls Group CRIPPA S.P.A. Crosspolimeri S.p.A. CSM Tube srl Cta Calflex S.r.l. D´Amore & Lunardi S.p.A. DANIELI & C. Officine Meccaniche S.p.A. DAVI-PROMAU S.r.l. De Angeli Prodotti S.R.L. DELISI SRL DEM Costruzioni Speciali S.r.l. DIETRONIC SRL Dimac S.r.l. Dismas Trading Srl Divisione Trading - C.S.C. S.p.A. EASYDUR ITALIANA di Renato Affri EFFEGIDI International S.p.A. ELECTRO ADDA S.p.A. Elestar S.r.l. ELIND S.p.A. EME Elettromeccanica Erbese Srl EMMEDI - SAET S.p.A. Essebi S.R.L. EURO EXTRUSION s.r.l. Euro Mec S.r.l. EUROALPHA S.r.l. Eurolls S.p.A. - Eurolls Group Eurotek S.r.l. EUROTUBI S.r.l. expowire.net - expotube.org F.lli AGUZZI s.r.l. Costruzioni Meccaniche Ed Affini F.LLI TASSALINI Off. Mecc. Spa Faccin S.r.l. FAINPLAST Faraotti Industrie Plastiche S.r.l. FALCI S.R.L. FAR SpA-Steelgroup FASPAR S.p.A. Fiav L. Mazzacchera S.p.A. Frigeco FRIGERIO, MARIO S.P.A. FRIULANA FLANGE S.r.l. FROMA SRL G.B.C. Industrial Tools S.p.A. G.T.C. General Tech Consulting S.R.L. Galdabini S.p.A. Galperti Group GARBOLI SRL GCR Eurodraw S.p.A. GEM S.r.l. GemmeCotti srl GIMAX SRL GIMECO IMPIANTI S.r.l. Ginox SRL Giuseppe & F.LLI Bonaiti SPA GLOSER Srl Marketing & Technology Grazioli Cesare S.r.l. Grean di Grazioso Gerardo e Antonio s.n.c. Grillo Steel Srl Guidetti S.r.l. H.T.C. S.r.l. Harditalia SRL Hascon Engineering S.p.A. I.LE.S. S.r.l. I.M.F. S.r.l. I.M.F. S.r.l. Impianti Macchine Fonderia I.M.L. Industria Meccanica Ligure S.p.A. IFP spa Ilta Inox S.p.A. IMANPACK PACKAGING & ECO SOLUTIONS SPA Imec Engineering S.r.l. IMG International SRL IMS Costruzioni s.r.l. 3 Induction S.R.L. Industria Raccorderie Cortemaggiore SPA (IRC) Ingramatic S.p.A. INOX LAGHI s.r.l. INOX TECH S.p.A. Invernizzi Presse Invimec Srl ISPADUE SpA - PROFILMEC GROUP ITA SpA Industria Trafilati Acciai-Steelgroup ITAL SRL Jannone Ferro Tubi S.p.A. JULIA UTENSILI S.p.A. KAMATECH Srl Koner SRL L.M.B. S.r.l. Landgraf S.r.l. Lazzari Officine Meccaniche Impianti Industriali S.p.A. Lesmo Group: OMLESMO SpA / Eurodraw Energy LUBRIMETAL Lucchini S.P.A. M + E Macchine + Engineering S.r.l. M.T.S. Srl MACCHINE SPECIALI SRL Macri Italia S.r.l. Magnetic S.p.A. Mair Research S.p.A. MANASSERO & C. SRL Manentimacchine S.r.l. MARCEGAGLIA Mario di Maio SPA Mazzoleni Trafilerie Bergamasche S.p.A. MDM srl MEP Group METALFAR PRODOTTI INDUSTRIAL SPA Metallurgica Alta Brianza SpA-Steelgroup Metallurgica Locatelli S.p.A. Metalminotti MG S.R.L. Microstudio Srl Microtools Srl Mille Miglia Engineering S.r.l. MIXER S.P.A. Mole Abrasivi Ermoli S.r.l. MTM SpA MURARO S.p.A. New Spool Srl Newtech S.r.l. NOVA S.r.l. Novacciai SpA NUOVA HPT Srl SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf Aprile 2012 Nuova Rid s.r.l. Nuova Sima S.r.l. Nuova Tecno Tau SRL O.M.A. S.r.l. O.M.L SRL O.M.R. S.r.l. O.M.SA. srl O.R.I. MARTIN S.P.A. OCN S.p.A. OCSA SPA Officine Ambrogio Melesi & C. S.R.L Officine Binda & Galperti S.r.l. OFFICINE ORSI S.p.A Olimpia 80 S.r.l. Olimpia Surface S.r.l. OMAS SRL OMCAR snc di C. REPPUCCI e C. OMCG S.r.l. OMD Officina Meccanica Domaso S.p.A. OMER SRL OMP S.r.l OMV Officine Metallurgiche Ventura S.p.A OP SRL ORION Spa Cast Steel Valves Ort Italia Srl OSCAM S.p.A. OTO S.p.A. Otomec S.r.l., Cleaning and Plating PR.A.I. s.r.l. PRAIM S.r.l. Presezzi Extrusion S.p.A. Profilmec S.p.A. Profilmec Group Progress Maschinen & Automation AG Promills S.r.l. Promostar S.r.l. PROPAGROUP PROTECO s.a.s. di Ing. Marino Ozino & C. PS Costruzioni Meccaniche S.r.l. R. Lisciani Trafilerie S.r.l. R.C. International di Cascia Rolando R.T.P. Paganoni S.r.l. R.T.S. Srl Raccordi Forgiati RACCORTUBI S.p.A. RALC ITALIA SRL Redies S.R.L. REGG Inspection S.r.l. REMER SRL REVI-PRESS S.R.L. Rigon Instruments Riveco General Sider S.p.a. RIVIT S.p.A. Rizzardi S.r.l. RODACCIAI SPA Rolling Tools RONCONI SpA SIAPI S.r.l. SICME ITALIA IMPIANTI S.r.l. SICTRA division of Cortinovis Machinery S.p.A. Siderinox S.p.A. Siderpighi S.p.A. SIF MDC s.a.s. di Claudio Formenti & C. SIMAT SRL Simec S.r.l. SIMEM Spa Simplex Rapid S.r.l. SIRIO Wire S.r.l. SIT S.p.A. Societa Italiana Tecnospazzole SMART SRL SMI s.r.l. sistemi meccanici industriali SMS Engineering S.r.l. SO.F.I.M.A. S.R.L. Solvay Specialty Polymers SOMO Produzione S.p.A. Star Technology SRL Steelcom Fittings Srl Steeltrade Srl Stelin Srl Stelmi Italia S.p.A STILMA SpA Surface Engineering S.r.l. T.A.L. Tubi Acciaio Lombarda S.p.A. T.L.M. S.r.l. TIAC srl TIS SRL Torneria F.B. di Bignami Giorgio s.a.s. TRA.SMA S.p.A. Trafco S.r.l. Trafileria A. Mauri e Figli S.p.A. Trafileria Colombo Srl Trafileria Lariana SPA Trafileria Lecchese srl Trafilerie BRAMBILLA S.p.A. Trafilerie Di Valgreghentino SPA TRAFILERIE MANZONI S.R.L. Trafilerie San Paolo S.r.l. Trafilix S.p.A. - Gruppo Lucefin TRAFILSPEC ITS s.r.l. TRAFILSTEEL SRL Tramev S.r.l. Trinca S.N.C. Tube Tech Machinery S.r.l. TUBI S.p.a. Tubificio di Terni S.p.A. Tubificio Lombardo S.r.l. Turbotecnica Srl U.S.M. Mazzucchelli S.r.l. UDM s.r.l. VALBRUNA, ACCIAIERIE S.p.A. Valvorobica Industriale S.p.A. Van-Dies di Vanossi & C. s.a.s. Padana Tubi & Profilati Acciaio S.p.A. Paganoni (divisione della Mario Nava S.p.A.) PALMARIN MARIO s.n.c. di Palmarin Enrico & Co. Pan Chemicals Spa Panatex s.r.l. Pedrazzoli IBP S.p.A. Petrol Raccord S.p.A. con Socio Unico PIETRO GALLIANI S.p.A. PIPEX ITALIA SPA PITTINI WIRE ROD PRODUCTS PM s.a.s. di Pizzolato Giorgio & C. Polifibra 2011 S.p.A. Politecnica Italia S.r.l. Ponziani S.p.A., E. S.M. Finned Tubes Srl. Sacma Limbiate S.p.A. Sacma Macchine per Lamiera S.P.A. SAFCO Systems S.r.l. SAG S.r.l. Sala Punzoni S.r.l. SAMP S.p.A. Sampsistemi Division Santarella Srl SARINOX METALLI S.p.A. SARM SRL SAS Engineering and Planning Srl Satinox Tubi Inox S.P.A. Schnell S.p.A. SCLEROS S.p.A. SCORTA S.r.l. SEI Sistemi SRL T.M.I. SRL Trafileria Ferro Acciaio Tauring S.p.A. Tauringroup Division TECNA S.p.A. TECNICA TRE S.R.L. Tecniche Nuove SPA Tecno Impianti S.r.l. TECNOFAR S.p.a. Tecnofil S.p.A. TECNOLOGIE INDUSTRIALI S.R.L. TECNOPRESS SRL Tecnotubi S.p.A. TECNOVO SRL TECTUBI RACCORDI TENARIS TERMOMACCHINE s.r.l. Texera SRL VARO s.r.l. VI.PA. S.r.l. VIAR S.p.A. Violi Srl Vitari S.p.A. - Eurolls Group W.T.M. S.r.l. Welding Wire Machineries S.r.l. Zami 1950 S.r.l. ZT S.r.l. 4 SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf Aprile 2012 Tubo, vergella e filo: un comparto da oltre 6 milioni di tonnellate annue in Italia Oltre 6 milioni di tonnellate annue. Questa è la dimensione dei comparti della vergella, del filo e dei tubi nel nostro Paese nel 2010 (ultimi dati resi noti da Federacciai). I due settori protagonisti della fiera Wire & Tube, in Italia, totalizzano una fetta notevole del consumo nazionale di acciaio: a fronte di un dato complessivo di 28,7 milioni di tonnellate, infatti, vergella e tubi contano per 5,32 milioni di tonnellate, pari al 18,5%. Ma ora osserviamo più da vicino questi due comparti. Vergella e filo – Il comparto del filo in acciaio e della vergella, la materia prima da cui si ricava appunto il filo, nel 2010 in Italia “pesava” per 4,176 milioni di tonnellate, con un incremento del 28,5% rispetto al 2009. Il filo, invece, ha avuto una domanda apparente di 1,126 milioni di tonnellate, con una produzione di 1,3 milioni di tonnellate (+20,4% rispetto al 2009). Il commercio estero di filo in acciaio, nel 2011 (dati ISTAT), ha visto un incremento del 4% delle importazioni, salite a quota 188.485 tonnellate, delle quali 147.315 tonnellate di filo in acciaio al carbonio (+0,4% rispetto al 2010), 18.696 tonnellate di filo inox (+26,7%) e 22.474 tonnellate di filo in acciaio legato (+15,4%). Sul versante dell’export, invece, i volumi complessivi sono stati di 406.613 tonnellate (+9,4%), confermando la propensione alle esportazioni del nostro Paese, che è esportatore netto per 218.128 tonnellate. Entrando più nel dettaglio, le vendite all’estero di filo in acciaio al carbonio sono ammontate a 316.402 tonnellate (+9,1%), quelle di filo inox a 16.884 tonnellate (+12,8%) e quelle di filo legato a 73.327 tonnellate (+9,8%). Tubi saldati e senza saldatura – Il settore dei tubi saldati e senza saldatura, nel 2010, in Italia ha fatto registrare un consumo apparente di 1,142 milioni di tonnellate, con un incremento del 27,2% rispetto al 2009, dei quali 415.000 tonnellate di tubi senza saldatura (+68,8%) e 727.000 tonnellate di tubi saldati (124.000 tonnellate di tubi di grande diametro e 603.000 tonnellate di tubi inferiori od uguali a 406,4 mm). Il commercio estero di tubi, nel 2011, ha mostrato un andamento crescente sia all’import sia all’export. La prima componente ha avuto un incremento del 20,3% rispetto al 2010, attestandosi a 834.678 tonnellate, mentre la seconda è salita del 10,1% arrivando a 3,172 milioni di tonnellate. L’export netto è stato di 2,338 milioni di tonnellate, contro i 2,188 milioni di tonnellate del 2010. Entrando maggiormente nel dettaglio delle importazioni, i tubi in ghisa importati sono scesi a 44.312 tonnellate (-20,1%), i tubi senza saldatura sono saliti del 25,4% a 526.804 tonnellate ed i tubi in acciaio saldati sono cresciuti a 263.562 tonnellate (+20,8%). Sul fronte dell’export, i tubi in ghisa scendono del 24,7% a 22.773 tonnellate, i tubi senza saldatura aumentano del 17,9% (703.441 tonnellate) ed i tubi saldati in acciaio arrivano a 2,446 milioni di tonnellate, con un progresso dell’8,5%. Import-export italiano di filo dì acciaio (tonnellate) IMPORT Filo acciaio al carbonio Filo acciaio inox Filo acciaio legato EXPORT Filo acciaio al carbonio Filo acciaio inox Filo acciaio legato 2008 2009 2010 2011 195.370 16.965 20.669 233.004 114.940 13.375 14.947 143.262 146.748 14.753 19.469 180.970 147.315 18.696 22.474 188.485 317.397 15.311 53.895 386.603 246.619 10.102 40.490 297.211 289.895 14.973 66.731 371.599 316.402 16.884 73.327 406.613 6 SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf Aprile 2012 Obiettivo export per Lucchini Più export e la ricerca di un partner strategico. Questi gli obiettivi verso cui si sta muovendo Lucchini: lo ha dichiarato a Siderweb durante la fiera Wire & Tube Pierre Varnier (a sinistra nella foto), chief restructuring officier del gruppo. «Attualmente siamo in regime di 882 bis – ha spiegato -, a fine febbraio abbiamo ottenuto l’omologa dal giudice e ciò ci dà maggior credibilità sul mercato. Ora possiamo utilizzare i circa 350 milioni di euro incassati da Ascometal, che verranno impiegati in parte (circa 100 milioni di euro) per rimborsare le banche ed in parte per costruire il futuro di Lucchini». A livello sindacale «abbiamo firmato un accordo di solidarietà che ci consentirà di ridurre l’orario di lavoro per 700 lavoratori». N e l prossimo futuro gli impegni di Lucchini saranno rivolti soprattutto «verso l’incremento di volumi nel segmento dei prodotti più remunerativi. In particolare voglia- mo avere una maggiore presenza all’export sia per la vendita di rotaie sia per quella di vergella di qualità e barre». Inoltre «continua la ricerca di partner strategici». Infine «bisogna agire per ridimensionare la struttura di Lucchini, che da gruppo è divenuto una società e che deve adattarsi a questa nuova realtà». Per ciò che concerne il mercato, Alessandro Lombardi (sales manager, wire rod & semis; a destra nella foto), ha detto che attualmente «è necessario fare un distinguo tra prodotti base e di qualità. Per la qualità i clienti hanno una visibilità media trimestrale, attualmente stiamo rinnovando gli ordini e siamo in trattativa sull’entità degli aumenti. La domanda di fondo, comunque, c’è. Per la vergella da trafila, invece, la situazione è in via di definizione. Anche qui sono in corso discussioni: l’obiettivo delle acciaierie è di fare qualche passo avanti sul versante dei prezzi, per dare sollievo ai margini compressi». Buzzi (Trafilix): «Investimenti per sondare mercati nuovi» L’Europa è diventata ormai una realtà troppo piccola per garantire la sopravvivenza delle imprese. Si pone obiettivi lontani, geograficamente parlando, Trafilix, azienda bresciana attiva nella trasformazione degli acciai. «In Italia la situazione è difficile, sia dal punto di vista della domanda sia da quello della competizione – ha detto Giorgio Buzzi (nella foto), vicepresidente della holding Lucefin, che possiede tra le altre Trafilix -, in quanto molti operatori hanno fame di ordini per fatturare». Ma anche nell’Unione Europea si soffre con «la Germania che cresce meno del previsto, la Francia che frena, la Spagna in gravissima crisi e l’est che è meno effervescente degli scorsi anni». Pensare di sopravvivere puntando solo al mercato continentale «è impossibile ed è per questo che, oltre a mantenere la nostra tradizionale ampiezza di gamma, abbiamo investito in Trafil Czech (stabilimento del gruppo in Repubblica Ceca) per nuove linee di rettifica e di pelatura e nel revamping 7 dei macchinari di Trafitec (S. Colombano al Lambro – MI), dove installeremo una nuova pelatrice fino a 100 mm e un nuovo ma- gazzino automatizzato». L’obiettivo di questi investimenti «è di entrare in mercati nuovi». Cimolai è conosciuta a livello internazionale come una delle aziende più affidabili nel settore della carpenteria metallica. Dalla progettazione alla realizzazione “chiavi in mano”, da oltre 60 anni Cimolai realizza in tutto il mondo progetti unici. Dal 2003 Cimolai è anche un importante produttore di tubi d’acciaio di grande diametro e spessore. Cimolai dispone di 6 stabilimenti, di cui 5 in Italia e uno in Venezuela, per una superficie totale di 650.000 metri quadrati di cui 165.000 interamente coperti. Nello stabilimento di San Giorgio di Nogaro (UD), Cimolai produce tubi strutturali e per condotte sotto le specifiche più severe dei settori off-shore e oil & gas. L’impianto, situato in posizione strategica, è collegato alla rete ferroviaria ed è provvisto di una banchina lunga 200 m che consente il trasporto marittimo. I tubi (SAW) sono realizzati da una pressa con capacità di piega di 6.000 ton su 15 metri, con saldature longitudinali a piena penetrazione. La gamma produttiva parte da un diametro esterno di 406 mm (16”) fino a 7 metri, con capacità di piega fino a 100mm. La qualità del processo produttivo assicura strettissime tolleranze dimensionali e di forma; le proprietà della materia prima utilizzata garantiscono la resistenza alle basse temperature tipiche delle zone artiche e la resistenza all’idrogeno solforato (Sour Service). Per la costruzione di tubi, infatti, sono utilizzati acciai al carbonio rispondenti a tutte le norme del settore (compresi API 5L Grado X100 e X120) e acciai inox (duplex e super duplex) provenienti dalle migliori acciaierie europee. L’impianto produttivo permette una flessibilità costruttiva senza pari, sia in termini quantitativi (da un tubo a centinaia) sia nella eventualità di realizzare e spedire pali di lunghezza illimitata grazie alle saldature circolari ed alla disponibilità della banchina per il carico e trasporto. La dotazione di macchinari avanzati permette la possibilità di compiere qualsiasi tipo di taglio (taglio inclinato, fori, asole, adattamento del profilo del tubo con preparazione offshore o AWS) e la calandratura dei tubi. I controlli magnetoscopici e ultrasonori sono effettuati sul 100% delle saldature. A richiesta possono essere eseguiti anche controlli ultrasonori di tipo “phased array” e “tofd”, controlli radiografici sia con raggi X che Gamma, prova a pressione idrostatica a 205 bar max. Oltre ad operare con certificazione ISO9001, il tubificio dispone delle certificazioni monogram API 2B per i tubi strutturali, API 5L per i tubi pipe line, PED e ISO 3834-2. SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf Aprile 2012 Il mercato visto da Ori Martin L’andamento del mercato e le prospettive di sviluppo di Ori Martin, Trafilati Martin e di Siderurgica Latina Martin. Sono stati questi i temi delle interviste che Siderweb ha realizzato a Düsseldorf con Alberto Franchi (export sales manager di Ori Martin), Massimo Modonesi (sales manager Trafilati Martin) e Giuseppe Pancera (export manager Siderurgica Latina Martin). «Per la nostra azienda i primi tre mesi del 2012 hanno segnato una ripresa degli ordinativi sia in Italia sia all’estero – ha spiegato Franchi -, dovuta soprattutto ad un ristoccaggio da parte delle imprese, che avevano chiuso il 2011 con scorte bassissime». L’anno in corso, comunque, rimane pieno di incognite: «il mercato europeo dell’auto non è florido e anche la Germania, la cui produzione di veicoli di alta gamma sta facendo registrare ottimi risultati, negli ultimi giorni ha mostrato segni di nervosismo alla notizia di previsioni di un rallentamento degli acquisti cinesi di automobili». In Italia «i clienti cercano consegne sempre più brevi» mentre dal punto di vista dei prezzi «dopo una discesa nell’ultimo periodo, si stanno effettuando tentativi di risalita». Se l’automotive non ride, l’edilizia, segmento a cui si rivolge Siderurgica Latina Martin, soffre ancor di più. «Gli utilizzatori dei nostri prodotti – ha spiegato Pancera – stanno facendo i conti con una spinosissima situazione finanziaria e con un deciso calo del lavoro». Inoltre, nel comparto del trefolo in acciaio per cementi precompressi «c’è sovraccapacità produttiva». La prospettiva, quindi, è di tener duro e «monitorare la situazione della concorrenza, dove molte società sono in crisi» mentre Siderurgica Latina Martin «può contare su un gruppo integrato che aiuta nei momenti di difficoltà del settore». Riparte dall’automotive l’analisi di Massimo Modonesi, che ha sottolineato come «per Trafilati Martin il primo trimestre è stato buono, mentre il secondo fa registrare un minor carico di ordini». Gli altri comparti che Trafilati Martin serve, come il pe- Il team Ori Martin presente in fiera 9 trolchimico e l’eolico «sono altalenanti», con il secondo «che ha un problema di visibilità». Con questa situazione «il secondo semestre rimane avvolto da qualche incognita» e l’imperativo sarà «migliorare il servizio per rendersi ancor più appetibili all’export». Sul versante degli investimenti, il gruppo che fa capo ad Ori Martin nell’ultimo quinquennio «ha messo sul piatto oltre 100 milioni di euro nella realizzazione di nuovi impianti, come il blocco finitore del laminatoio, la nuova colata continua, una nuova macchina per la lavorazione a freddo in Trafilati Martin – ha spiegato Franchi – ed una serie di importanti investimenti nell’area ambiente e sicurezza». Per il futuro «investiremo per entrare in nuovi mercati e diversificarci su altri mercati, come per esempio il petrolchimico in Corea del Sud e l’automotive in Sudamerica». Sulla stessa linea anche Trafilati Martin che, come ha dichiarato Modonesi «ha in programma di realizzare una nuova linea produttiva, il cui obiettivo sarà non di aumentare i volumi ma l’efficienza, la qualità ed il servizio». SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf Aprile 2012 Terni impianto centrale nella strategia Outokumpu Mercato, Italia e nuovo assetto societario. Questi i temi dell’intervista con Inglea Ulfves (vp – investor relation) di Outokumpu. Qual è stata la situazione del mercato nel primo trimestre? «Dopo un indebolimento della domanda di inox nel quarto trimestre 2011, la richiesta per le serie standard ha iniziato a registrare segni di miglioramento ad inizio del nuovo anno, con gli acquisti dei distributori supportati da un incremento del prezzo del nickel. Comunque, non abbiamo notato significativi cambia- menti nella domanda sottostante: i tempi di consegna attualmente sono nella norma, attorno alle 6-8 settimane. Come risultato del destoccaggio nel quarto trimestre del 2011, stimiamo che le scorte dei distributori europei siano sotto i normali livelli. Il carico di ordini di Outokumpu è stato incoraggiante ad inizio anno. I volumi nel primo trimestre sono chiaramente al di sopra di quelli della parte finale del 2011. Dopo il declino del prezzo base del quarto trimestre, Outokumpu è riuscita ad aumentare le quotazioni sia delle serie standard sia delle serie speciali. L’impatto che ne risulterà sul prezzo medio sarà visibile verso la fine del primo trimestre». Quali sono le attese per il consumo europeo nel 2012? «SMR prevede un incremento del consumo europeo dell’1% nel 2012». E per gli anni successivi? «Prevediamo che ci sia un ulteriore incremento per l’utilizzo di inox in Europa, anche se i maggiori tassi di sviluppo saranno in Asia e nell’area NAFTA». Dopo la fusione tra Inoxum e Outokumpu, come si svilupperà la strategia della nuova società? Quale sarà il futuro di Terni? «Per Outokumpu e Inoxum il concetto industriale è basato su tre impianti efficienti ed integrati (Tornio, Terni e Calvert) per le serie standard. Terni, inoltre, si specializzerà sui ferritici. La chiusura dei siti tedeschi porterà ad un incremento dei tassi di utilizzo degli impianti e aumenterà l’efficienza dei costi della nuova società. La fusione dei due gruppi permetterà di creare un network distributivo globale con un semplice accesso ai clienti chiave». Concorrenza cinese? Individualismo? La ricetta sudafricana per risolvere i problemi dell’acciaio Unirsi ed alzare l’asticella. Così ci si difende dalle insidie dei mercati oggi. Così si costruisce il futuro dell’acciaio. Almeno in Sudafrica. Ha spiegato la “lezione sudafricana”, Keith Campbell (nela foto), direttore della South African Wire Association. «Fino ad una quindicina di anni fa l’industria sudafricana del filo esportava in tutto il mondo: Stati Uniti, Australia, Far East ed Europa compresi. Il nostro Paese garantiva una discreta qualità ed era percepito come un produttore lowcost. Ma poi il panorama è cambiato». La concorrenza degli altri Paesi è aumentata, i costi sono saliti e l’impatto dei trasporti ha iniziato ad incidere in maniera violenta. Il risultato è stato «una perdita di parte dei nostri tradizionali clienti». Inoltre, la comparsa della Cina ha creato anche dei problemi in casa: «i cinesi sono molto aggressivi e sono apparsi in massa nell’area sudafricana». Anche l’India, «sta rappresentando una minaccia sempre 10 maggiore». Per combattere questa sfida alla sopravvivenza del comparto filo sudafricano «abbiamo deciso di unirci e di alzare gli standard». Ciò, però, non significa solo più qualità, ma anche «azioni sui clienti per far capir loro l’importanza di prodotti che garantiscono prestazioni migliori», un’azione cruciale soprattutto oggi «quando il prezzo sembra l’unica variabile importante». Nonostante «costi del lavoro e del trasporto alti, crediamo che mettersi insieme per condividere le esperienze possa essere la chiave vincente». E gli individualismi? «All’inizio abbiamo ovviamente incontrato molte difficoltà: molti operatori erano contrari alla condivisione di informazioni. Ma abbiamo fatto grandi sforzi nella direzione della collaborazione – ha concluso -. Condividere esperienze di successo e storie positive fa crescere la consapevolezza del settore. E da ciò possono arrivare solo sorprese positive». SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf Aprile 2012 Simona Gentile (ArcelorMittal): «Ottimista solo chi ha una visione globale» Internazionalizzazione e visione globale sono le armi contro crisi e depressione. Questa la convinzione espressa da Simona Gentile (Account Manager Italy- Spain & Portugal ArcelorMittal - Tubular Products - nella foto) a Siderweb durante la fiera Tube & Wire di Düsseldorf. «Gli imprenditori italiani sono preoccupati, fondamentalmente per il rallentamento dei consumi domestici ma anche per la situazione finanziaria con cui molte realtà devono fare i conti. Probabilmente vivremo un primo semestre dell’anno ancora difficile con una domanda su bassi livelli ma speriamo in una ripresa del mercato da giugno in poi». Ma come si può combattere il calo della domanda? «Bisogna avere una visione globale. Oggi - spiega Simona Gentile - riesce ad essere ottimista solo chi lavora con progetti internazionali perché l’intero comparto europeo al momento si trova ad affrontare il calo delle richieste, Germania compresa». Se l’Europa è ferma dunque non resta che cercare in altri Paesi le leve per il recupero: «Nord Africa, Iraq, Medio Oriente ma anche Sud America con il Brasile che cresce. Sono queste le realtà e gli obbiettivi strategici che dobbiamo seguire e su cui dobbiamo puntare». Amenduni (Tecnotubi): «Resistere» Resistere e continuare a credere nel mercato e nel settore. È questa la ricetta di Tecnotubi contro la crisi. Lo ha detto a Siderweb Michele Amenduni, presidente della società. «Oggi in Italia la domanda è carente ed i pagamenti sono un problema: si iniziano a registrare rallentamenti e sofferenze anche da clienti ‘insospettabili’». All’estero (Tecnotubi esporta circa il 65% della propria produzione), «va un po’ meglio ma la concorrenza dei tubifici indiani e turchi, che spesso vendono a quotazioni fuori mercato, si fa sentire». Soprattutto in un momento nel 11 quale «sembra contare solo il prezzo». I margini quindi sono molto bassi e «si guadagna poco, solo il minimo necessario alla sopravvivenza». Ma si deve «resistere. Noi siamo appassionati e crediamo nel nostro lavoro, per questo investiremo e faremo qualcosa di nuovo». Al momento i progetti però sono in una fase embrionale in quanto «anche se sarebbe un momento buono per investire, in quanto i macchinari costano meno rispetto ai mesi ed agli anni scorsi, si è poco supportati dalle banche». Barre tonde Gamma Prodotti qualità norma S275J2 S355J2 A105 C40E - C40R C45E - C45R 42CrMo4 Bonificato 39NiCrMo3 Bonificato 20MnCr5 17NiCrMo6-4 Ricotto 11SMn30/37 11SMnPb30/37 UNI EN 10025 UNI EN 10025 ASTM A105 UNI EN 10083 UNI EN 10083 UNI EN 10083 UNI 7874 UNI EN 10084 UNI EN 10084 UNI EN 10084 UNI EN 10084 gamma laminati da Ø (mm) a Ø (mm) 30 300 30 330 30 330 30 330 30 330 30 330 30 330 30 330 30 330 30 210 30 160 gamma fucinati da Ø (mm) a Ø (mm) 280 850 280 850 280 850 280 850 280 850 280 650 280 850 - TUTTE LE BARRE SONO FORNIBILI CON FORI DA Ø 20 mm A Ø 400 mm Eurosiderscalo S.p.A. 25040 Cividate Camuno (Bs) Italia Via degli Emigranti, 9 Tel. +39 0364 340206 Fax +39 0364 340209 SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf Aprile 2012 Sergio Dal Pio (OCSA): «Sono saltati gli schemi, ma abbiamo molti fuoriclasse» Si vive alla giornata e tutti gli schemi, le strategie e le tattiche sono saltati. Descrive con una metafora calcistica la situazione in cui versa il comparto siderurgico nazionale Sergio Dal Pio (Sales Director OCSA, società del Gruppo Gabrielli). Dal Pio delinea infatti il contesto attuale come il momento in cui, durante una partita, ogni schema di gioco salta a causa delle difficoltà che intervengono con il passare dei minuti. «Soffriremo ma l’anno sarà tutto somma- to accettabile. Oggi si vive alla giornata, perché programmare è diventato difficile e fare previsioni altrettanto. Sono saltati gli schemi, ma abbiamo molti fuoriclasse e ce la faremo. Pur essendo complicato abbozzare stime mi sento moderatamente ottimista». La ricetta contro il rallentamento dei consumi, che Dal Pio ci conferma anche rispetto alle sensazioni respirate in fiera, sono soprattutto legate al tipo di prodotti offerti sul mercato. «Riesce a lavorare meglio sicuramente chi produce come noi prodotti di qualità alta con tolleranze strette, ma la situazione è comunque complessa un po’ per tutti e a farne le spese sono le marginalità». Il sales director di Ocsa rileva inoltre come nel settore automotive, mercato di sbocco importante, «abbiamo vissuto negli ultimi mesi una migrazione delle produzioni dai territori centro europei (Francia, Germania e Italia soprattutto) verso altri Paesi, dove evidentemente i costi di produ- La qualità è il futuro dei tubifici, anche in Turchia La qualità contro gli isterismi del mercato e la commodizzazione. Questa la ricetta per l’industria del tubo saldato. Una ricetta che viene da est, dalla Turchia: lo ha spiegato a Siderweb Zafer Atabey, executive vice president di Borusan Mannesmann. «Oggi è necessario differenziarsi – ha detto – e puntare sulla qualità. Per i prodotti di qualità, il mercato è il mondo e c’è spazio e possibilità di generare valore. Se si punta sui volumi e su prodotti di bassa quali- tà, con le marginalità attuali, il valore si genera solo se si compra bene la materia prima e si vende bene il prodotto finito. M a ques t o è un lavoro da trader, non da industriali». Le opportunità per chi produce tubi di qualità, oltre che dai mercati tradi13 zionali, potranno venire «dall’automotive, dove si punta a realizzare auto sempre più leggere e si useranno più tubi», dall’estrazione di shale gas «par ticolarmente promettente negli USA» ed anche dall’edilizia «nonostante attualmente, sul mercato turco, ci sia uno scarso impiego di tubi nel comparto». Per ciò che concerne il mercato, la prima parte del 2012 «non è stata come gli anni precedenti – ha dichiarato Atabey -, ci sono stati aumenti di prezzo, ma trainati dai costi, non dalla domanda. Nel secondo trimestre non escludo un lieve calo delle quotazioni». Sul mercato interno turco «i prezzi sono più bassi che all’export e c’è una crescente competizione», mentre all’export «gli USA stanno dando soddisfazioni per i prodotti ad alto valore aggiunto». SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf Aprile 2012 Non solo clienti, ma partner: la strategia di Vallourec & Mannesmann Da fornitori a partner su progetti specifici. È su questo percorso che si snoda il futuro (e la marginalità) del settore acciaio. Almeno secondo Vallourec & Mannesmann. Lo ha spiegato Andreas Denker (nella foto), membro dell’executive committee e managing director dell’industry division della multinazionale. «Il settore dell’acciaio soffre di commoditizzazione: ci sono molti prodotti base – ha detto -, su cui c’è pochissimo valore aggiunto e che sono di scarso interesse per noi. Poi, nella nostra azienda, abbiamo una “engineering line” di maggior valore aggiunto ed una “solution line”». Il concetto alla radice di queste scelte è la consapevolezza «che n o i v o gliam o n o n solo o f frire prodotti, ma anche soluzioni produttive per chi utilizza i tubi Vallourec & Mannesmann. Vogliamo aiutare il design costruttivo per ottimizzare i costi ed i tem- pi costruttivi, rendendo il cliente più efficiente, più competitivo e la sua attività più redditizia». Ciò si concretizza «sia nell’industria delle costruzioni, sia in quella meccanica. Fornendo tubi di qualità si possono avere risultati produttivi migliori con un consumo inferiore degli attrezzi per lavorarli. Anche se all’acquisto il tubo costa di più, alla fine dei conti si ha un grosso risparmio sia per la minor produzione di rottame sia per il minore impatto sui costi della manutenzione delle macchine industriali». Inoltre, tra i settori dove l’alta qualità dei prodotti e la ricerca di soluzioni condivise va perseguita «non dimentichiamo l’industria dell’auto e dei trasporti, dove è sempre più importante ridurre il peso dei veicoli – ha concluso Denker -, e i macchinari per l’agricoltura, dove il calo della massa dei trattori e delle macchine agricole porta ad un minor impatto sul suolo e ad una maggiore resa dei terreni coltivati». Bellorini (Satinox): «Bisogna specializzarsi, ma deve riprendere la domanda in distribuzione» Specializzarsi e abituarsi alla volatilità. Questa la ricetta anti crisi prescritta da Cristian Bellorini, Direttore Commerciale della Satinox - Tubi Inox. Bellorini sottolinea come il rallentamento dei consumi sia stato confermato anche parlando con i distributori tedeschi durante la manifestazione fieristica: «la sensazione è che manchi il lavoro e le richieste hanno subito uno stop anche in Germania. Per quanto riguarda il contesto europeo, il momento attuale non è sicuramente effervescente e dopo la grande domanda speculativa di dicembre i consumi sono scesi e, al momento, è davvero difficile prevedere se e quando le richieste registreranno un recu14 pero». Anche sul versante prezzi Bellorini conferma il trend in leggera discesa delle quotazioni sul mercato italiano con previsioni di «ulteriori ritocchi verso il basso nelle prossime settimane, andamento confermato dagli extra lega che hanno perso 100 euro la tonnellata sui nuovi listini. Il problema è fondamentalmente la diminuzione della domanda reale - spiega il direttore commerciale di Satinox - e probabilmente il basso livelli di stock nei magazzini europei permetterà un riallineamento tra domanda reale e ap- parente, se proprio vogliamo trovare un aspetto positivo». Ma quindi, come un’azienda produttrice può superare la complessa situazione? «Non credo esista una soluzione semplice e uguale per tutti, ma di sicuro serve costanza. Noi tubisti siamo probabilmente più abituati a sopportare la volatilità e questo credo sia un elemento importante. Credo anche che la specializzazione sia un’altra caratteristica che può aiutare a reggere in un contesto come quello attuale». Eccedenze Siderurgiche Portale per Produttori e Commercianti di Prodotti Siderurgici È online il nuovo portale! Da un’esigenza del mercato Siderurgico è nato il nuovo MAGAZZINO VIRTUALE, un portale dove si possono inserire annunci: eccedenze di magazzino stock di produzione offerte promozionali e molto altro... Una sezione per Macchinari, prodotti di Ferramenta, Automezzi, Carrelli Elevatori... Una sezione che riguarda il Trasporto, con elenchi di trasportatori dove possono segnalare eventuali viaggi di ritorno. P e r i o d i c a m e n t e verranno inviate newsletter a vari settori merceologici, come commercianti, industrie, carpenterie... Vieni a trovarci su www.eccedenzesiderurgiche.it Per informazioni scriveteci all’indirizzo: info@eccedenzesiderurgiche.it PIQU - Piazza Quinzio Via Statale, 1900 - 23852 GARLATE (LC) Tel. 335 8048701 Fax 0341 680585 SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf Aprile 2012 Ricerca & Sviluppo: la soluzione di Sandvik La ricerca e lo sviluppo. Sono queste le armi che Sandvik ha messo in campo, e metterà in campo, per affrontare le sfide del futuro. Lo ha detto a Siderweb durante la fiera Wire & Tube, Jonas Gustavsson (nella foto), presidente della società svedese. «Fin dalla nostra nascita (nel 1862, ndr) la nostra strategia è stata verso la nicchia, e la nicchia è ancora il nostro modello di business. Il nostro obiettivo è di aiutare il cliente a risolvere i propri problemi, ed è per questo che stiamo investendo moltissimo e continueremo ad investire in ricerca e sviluppo». L’area R&D «sta puntando sullo sviluppo di qualità migliori, in particolar modo nei duplex, nelle serie speciali e nelle superleghe, soprattutto per i settori dell’oil & gas e del nucleare». Per il futuro, i tubi in inox potranno trovare nuove applicazioni «laddove ci sarà un’alta pressione e un’alta temperatura, per esempio nelle perforazioni petrolifere oltre i 500 metri di profondità o in alcune applicazioni del petrolchimico». Inoltre bisogna instillare nella mente del cliente «il concetto di life- cycle cost di un prodotto: bisogna offrire valore nel tempo, non solo un prezzo» ha concluso Gustavsson. Santarella: «L’acciaio inossidabile italiano deve rimettersi in moto» Rimettersi in moto. Con questa battuta l’appassionato di motociclismo e di endurance Enzo Santarella (Santarella Srl) prova a sdrammatizzare il difficile momento che il settore dell’inox italiano (ma non solo) sta attraversando. Suona, infatti, a metà tra una provocazione e un invito a muoversi l’intervista rilasciata a Siderweb durante la fiera di Düsseldorf, come la sirena che avvisa i piloti poco prima del semaforo verde di ogni gara. «È un momento in cui sono in atto molte riorganizzazioni e ristrutturazioni, ma il proble- ma rimangono i consumi al palo, in Italia come in Europa. Anche la Germania, che se la passa meglio di noi, sta comunque facendo i conti con un rallentamento delle richieste». La domanda italiana ed europea sembra quindi viaggiare con il freno tirato. Un fattore che comprometterà la gara e la classifica finale? «Dobbiamo puntare a non farci superare, ampliando lo sguardo verso nuovi mercati. Non possiamo più guardare solo il nostro Paese o il nostro continente, dobbiamo allargare gli orizzonti, ma dobbiamo 16 farlo ora». Sulle questione banche e accesso al credito Santarella pone l’accento sulle idee innovative che probabilmente al momento mancano nel settore: «Non ritengo che il problema sia il mancato sostegno alle imprese italiane da parte degli istituti di credito. Semplicemente oggi più che mai le banche scelgono con molta cautela chi aiutare, ma servono idee valide e innovative». Sull’importanza delle fiere, Santarella sottolinea come la presenza sia fondamentale «per le relazioni, ma anche per capire meglio la situazione e il contesto generale, per poi riuscire a cogliere e a sfruttare a proprio vantaggio le occasioni, anche se la percezione che respiro in questi giorni non è sicuramente positiva per il comparto inox». E Made in Steel a Milano? «Permetterà di avere una visione diversa, più internazionale». Dunque il messaggio di Santarella è chiaro e rombante: tornare in sella per viaggiare verso nuovi orizzonti, senza confini, ma con un unico obiettivo: ritornare a correre. SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf Aprile 2012 Giovanni Pighi (T.A.L.): «Resistere non basta, serve qualcosa di più» Sembrano fare eco a Michele Amenduni le parole di Giovanni Pighi, amministratore delegato del gruppo T.A.L. Tubi Acciaio Lombarda S.p.a. che ha sottolineato come sia fondamentale «resistere», ma, per riuscire a superare indenni il momento difficile probabilmente la sola resistenza non basta. «Come ha detto Amenduni, dobbiamo resistere. Ma dobbiamo anche fare qualcosa di più, uscendo dall’Italia e dell’Europa. Dobbiamo crescere e per farlo serve attaccare i mercati in cui c’è possibilità di farlo, perché mentre il nostro Paese sta tornando indietro - spiega Pighi - ci sono realtà che hanno una crescita annua attorno al 10%». Dunque, per ritrovare slancio è necessario puntare all’estero e sulla situazione in cui si trova il comparto italiano della distribuzione Pighi evidenzia come «persiste il momento di riflessione e non abbiamo registrato nessun miglioramento del contesto che probabilmente proseguirà senza variazioni importanti fino a giugno o addirittura per tutto il 2012. La crisi finanziaria in Italia si sente più che all’estero ma ora anche in Germania si stanno manifestando flessioni sul versante richieste». Il problema del calo della domanda è quindi diffuso in tutto il continente europeo. «Investimenti in Europa non ce ne sono e questo comporta inevitabilmente un calo nei consumi. Il consumo di tubi c’è, ma è nei Paesi cosiddetti ex emergenti: Sud America, Cina, India, Russia. Anche in Nord Africa c’è sicuramente la possibilità di ampliare il nostro mercato anche se, per quanto riguarda quest’ul- tima area, ci sono ancora problematiche politiche da risolvere. Sarà sicuramente un mercato da tenere in considerazione dal 2013 in poi». Anche dalle banche deve arrivare, secondo Pighi, un aiuto concreto alle realtà imprenditoriali del nostro Paese: «per risolvere molte delle questioni che stanno mettendo a dura prove le imprese italiane bisognerà aspettare che gli istituti di credito immettano liquidità. Il mondo creditizio è cambiato completamente in un anno, perché la crisi ha cambiato il mondo». Le opinioni di Trafileria Colombo, Camma Inox (Gruppo Berinox) e Grazioli Group Impressioni e considerazioni sul mercato e sulla cinque giorni di fiera. Siderweb ha raccolto i pareri di Riccardo e Monica Colombo (Trafileria Colombo), Cinzia Cabrini e Angelique François (Gruppo Berinox) e di Douglas Rosa (Grazioli group). «Il 2012 è stato un anno partito in sofferenza - spiega Monica Colombo - ma la nostra azienda è orientata all’export, e, rivolgendoci all’estero, riusciamo ad arginare meglio rispetto a chi vive solo per il mercato italiano la riduzione dei consumi». Esportare, dunque, è un vantaggio strategico da coltivare, come ci racconta anche Riccardo Colombo: «Esportiamo in tutta Europa, ma anche in Nord America, in Sud America, in Egitto, Israele e Libano. Venire in fiera è importante perché solo qui abbiamo l’occasione di incontrare molti clienti internazionali. Abbiamo trovato nuovi contatti ed è fondamentale, nell’era delle mail e dei telefonini, avere di fronte le persone in carne ed ossa». Contatti reali e di qualità anche secondo Cinzia Cabrini e Angelique Francois, rispettivamente Responsabile Commerciale e Office Manager di Camma Inox e di BB Stainless Steel, entrambe società del Gruppo Berinox, che sottolineano l’aumento di clienti arabi e turchi, ma anche l’incontro con «socie17 tà nuove, nate anche solo uno o al massimo due anni fa nei Paesi dell’est Europa». Sul mercato europeo, Cinzia Cabrini evidenzia l’andamento dei prezzi, in discesa «a causa del nickel. Su maggio ci attendiamo ulteriori diminuzioni». «Eravamo alla fiera Conference & Exhibition a Maastricht - spiega Angelique François - e probabilmente da quell’evento qualcosa è cambiato nel sentiment generale: prima si viveva costantemente nell’incertezza, ora, dopo esserci confrontati a livello internazionale, è come se avessimo preso atto che le condizioni sono mutate. Certo, rimane la preoccupazione per il mo- mento difficile ma almeno abbiamo qualche certezza in più, anche se negativa». Crisi dei consumi che invece non sembra toccare il comparto delle macchine utensili, come ci racconta Douglas Rosa, Marketing & Sales Director di Grazioli Group, azienda milanese attiva nella lavorazione di tubi e tubolari. «Gli ultimi due anni sono andati benissimo per noi, lavoriamo poco con l’Italia e molto con Brasile, Russia, Cina e Messico. Il nostro comparto è molto specializzato e ha risentito molto meno della congiuntura negativa». SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf Aprile 2012 Le videointerviste di Siderweb L’andamento del mercato dell’acciaio italiano ed europeo, tra consumi che rallentano e crisi finanziaria. Le impressioni sull’edizione 2012 del Wire & Tube di Düsseldorf, la partecipazione all’evento dei clienti, dei visitatori e degli espositori, oltre che alle considerazioni sulle prospettive future per il comparto siderurgico. Abbiamo parlato anche di questo con gli operatori italiani presenti alla manifestazione tedesca. Siderweb ha infatti documentato e catturato con la telecamera immagini e volti, e con il microfono ha ascoltato direttamente dalla voce di chi c’era, per raccontare a chi non c’era, il clima che si è respirato durante la principale fiera globale per i tubi ed il filo in acciaio. Egidio Bini, appena designato Direttore Commerciale della divisione inox del Gruppo Marcegaglia, ha tenuto , durante la fiera, una presentazione sulla nuova organizzazione della sezione inossidabile della società mantovana orientata a una visione internazionale. Ai nostri microfoni, Bini ha spiegato i temi principali della presentazione oltre a svelare i nuovi progetti in cantiere. Con Milena Bruschi (Amministratore Delegato del Gruppo Ferrotubi e Derivati) abbiamo invece parlato di mercato e della partecipazione dei visitatori e dei clienti in fiera, confrontandola con quella delle precedenti edizioni. Ivan Palladino (CEO di Tubispa) ha confrontato il sentiment e le problematiche al centro dei dibattiti tra Clicca per visualizzare le videointerviste Clicca qui per vedere le videointerviste realizzate da Siderweb a Düsseldorf 18 gli stand nel 2010 rispetto ai temi caldi che sono circolati quest’anno. Con Matteo Buoli (Sales Manager Siderinox Spa) abbiamo invece parlato di quanto sia importante essere presenti come espositori ad eventi internazionali quali il Wire & Tube oltre a scambiare alcune battute sulla congiuntura attuale. Mercato, prospettive e progetti del gruppo Schmolz + Bickenbach invece nell’intervista con il CEO della società Vincenzo Mazzola. SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf Aprile 2012 19 SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf Aprile 2012 World steel tour Portogallo (tubi inox) «Il mercato tiene sui livelli dell’anno scorso: il ridimensionamento del mercato c’è già stato 6-7 anni fa ed ora le aziende stanno reggendo» Regno Unito e Scandinavia (filo) «Il mercato è stabile ed anche nei mesi scorsi è stato meno volatile rispetto a quello sud europeo» Germania (tubi) «Il primo trimestre è stato positivo sul mercato tedesco, c’è qualche incognita in più sul secondo trimestre» USA (tubi) «Il 2011 si è chiuso molto bene. Attualmente ci sono molti progetti, legati soprattutto allo shale gas, che stanno spingendo i tubi per perforazioni» Spagna (tubi inox) «La situazione è drammatica, l’anno scorso abbiamo rilevato un calo dei consumi di tubi inox del 40%-50% rispetto al 2010. Oggi i clienti hanno stock di 5-6 mesi nei magazzini e quindi l’attività è molto fiacca» Sudafrica (filo) «In Sudafrica si soffre della concorrenza dei produttori cinesi. Anche gli indiani si stanno presentando sul mercato interno con sempre maggior convinzione» Turchia (tubi) «Il mercato interno fa registrare performance minori rispetto agli anni scorsi» Emirati Arabi (filo e barre inox) «Nel nostro comparto si registra un incremento del 10% annuo circa del mercato interno. Attualmente l’alto livello degli stock in filiera ha rallentato le vendite ma crediamo che ci siano buone possibilità di business nei prossimi mesi: ci sono molti progetti interessanti che richiedono un grande consumo di inox che si stanno affacciando» 20 Polonia (tubi in acciaio) «Il mercato interno cresce. Soprattutto per tubi gas ci sono buone prospettive, in quanto in Polonia ci sono investimenti statali per la sostituzione e l’ammodernamento della rete distributiva» Cina (filo) «Il 2012 si è aperto sugli stessi livelli del 2011. Sicuramente il PIL crescerà ad un ritmo inferiore rispetto al recente passato, ma ciò non si è ancora riflettuto sul consumo di acciaio» India (barre inox) «Attualmente il comparto inox in India è poco sviluppato e orientato all’export. Il consumo interno però cresce al 7%-8% annuo, soprattutto per il materiale della serie 200 e 400. Più in generale il nostro PIL è salito del 6,9% l’anno scorso e salirà del 7,5% quest’anno. Nei prossimi anni supereremo il tasso di sviluppo della Cina: le prospettive per l’acciaio, dunque, sono ottime» SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf Aprile 2012 Photogallery alcune immagini curiose da Wire & Tube 2012 22 SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf Aprile 2012 23 SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf Aprile 2012 24