Apri il PDF
Transcription
Apri il PDF
Settimanale di attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti 21 ottobre 2011 ANNO XII N. 39 Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa a soli € 0.50 in edicola ridiam vita al bosco l’area boschiva, racchiusa tra la provinciale motta, via costituzione e il nuovo comparto di via canalvecchio, di proprietà pubblica, potrebbe diventare fruibile dalla cittadinanza grazie a un progetto dell’associazione la festa Lo Staff Stefano Facchini Alle Tattoo Alle tattoo: star della solidarietà in india Nasce a Carpi la prima scuola per estetiste porta aperta: storie di ordinaria povertà clowterapia: pillole di allegria 21.10.2011 n° 39 2 Libri da non perdere! I pesci non chiudono gli occhi Di Erri De Luca Tra le righe... La storia si ripete e il popolo degli indignados aumenta... dialogo e partecipazione non sono nelle corde dei nostri amministratori Commenta la notizia su: www.temponews.it “Sul mare non è come a scuola, non ci stanno i professori. Ci sta il mare e ci stai tu. E il mare non insegna, il mare fa, con la maniera sua”. E rri De Luca ci regala un nuovo gioiello, I pesci non chiudono gli occhi (edito da Feltrinelli) raccontandoci l’infanzia dei dieci anni. A dieci anni l’età si scrive per la prima volta con due cifre. E’ un salto in alto, in lungo e in largo, ma il corpo resta scarso di statura mentre la testa si precipita avanti. D’estate si concentra una fretta di crescere. Un uomo, cinquant’anni dopo, torna coi pensieri su una spiaggia dove gli accadde il necessario e pure l’abbondante. Le sue mani di allora, capaci di nuoto e non di difesa, imparano lo stupore del verbo mantenere, che è tenere per mano. I pesci non chiudono gli occhi è un gioiello dalla disarmante semplicità. Uno di quei romanzi che lascia senza parole, come spesso accade leggendo le raffinatezze di cui la penna di De Luca è capace. A dieci anni, si scopre l’amore, come concetto, come esempio di una bellezza dolorosa e pericolosa: l’amore letto fino ad allora solo sui libri, di cui non si conoscono i battiti e i brividi che spezzano la colonna vertebrale e bombardano il cuore. Tra queste pagine si evince la delicatezza delle storie, l’amore verso un trascorso ormai passato, che vive solo perchè raccontato con dolcezza implacabile. Nonostante l’orrore di una guerra appena assaggiata, della povertà, dei piccoli turbamenti contro i quali ci scontriamo da piccoli, I pesci non chiudono gli occhi ci racconta un pezzo di madre, uno di padre, una scelta, una freccia scoccata a ritroso nel tempo, una terra che non sarà più così, una ragazza che non ha un nome e perciò è una ragazzina, e non una bambina, che conosce la lingua degli animali, uno sguardo che non si ri-posa e si spalanca sul corpo nuovo che deve rompersi, deve sgusciare fuori dal piccolo e farsi uomo. Un romanzo coinvolgente, che arriva dritto al cuore anche grazie alla straordinaria capacità dell’autore di utilizzare la lingua italiana con una sapienza difficilmente eguagliabile. Italiano e napoletano si mischiano insieme, dando vita a una danza di significati tutti da scoprire. Da assaporare. Perchè la bellezza di questo autore sta proprio lì, nella sua capacità di farci re-innamorare ogni volta del ritmo, della sonorità e della dolcezza della nostra lingua tanto da indurci a leggere ad alta voce, per poter così gustare ogni parola. Foto della settimana... Q ualcosa non quadra. Nell’aria infatti, non sono i tini a ribollire, bensì gli animi dei carpigiani, sempre più stanchi di non essere ascoltati. A Fossoli i residenti si dichiarano indignati per il comportamento assunto dall’Amministrazione che decide in autonomia, infischiandosene della partecipazione della cittadinanza su questioni relative al bene comune. Storia già vista. Tutti ricorderete il progetto di abbattimento dei bagolari di via Focherini per far passare la pista ciclabile o il via libera al trasferimento della fonderia Lamiz tra le case dei residenti di via Lama di Quartirolo. Due vicende che, grazie alla mobilitazione generale, si sono chiuse con un happy end per la città. Ma perchè correre ai ripari per salvarsi la faccia, quando tutto potrebbe essere discusso con la cittadinanza alla luce del sole e con un certo margine di negoziazione? Il copione si è ripetuto anche in Consiglio Comunale lo scorso 13 ottobre, quando l’assessore Alberto D’Addese ha spiegato i motivi che hanno spinto la Giunta a vendere ad Aimag parte di un immobile in via Watt, premettendo che la cessione era “inserita nel Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari 2011-2013 e prevista entro il 2011”. Il ricavato della vendita, ovvero 3,2 milioni di euro, è destinato “in parte all’intervento di ristrutturazione dello Stadio Cabassi e in parte a rendere disponibile per il Comune un nuovo magazzino per il quale sono in corso di valutazione varie possibilità, che tengono anche conto dell’attuale andamento del mercato immobiliare”. Alla parola stadio i consiglieri di Opposizione sono saltati sui banchi. Ma come, il Comune di Carpi piange miseria e poi è disposto a spendere 1 milione e mezzo di euro per rifare il look al Cabassi grazie alla vendita di un pezzo del proprio patrimonio immobiliare? Tali risorse, soprattutto in questo gravissimo tempo di crisi, non potevano essere impiegate in altro modo? “Sarebbe stato meglio investire le risorse incamerate per altri fini, ad esempio per le sale operatorie dell’Ospedale (nelle quali la scorsa settimana pioveva)”, ha chiosato Giliola Pivetti (Alleanza per Carpi). Ma è sulle modalità di azione della Giunta che i consiglieri di Opposizione si sono scagliati con forza. “A noi, alla città, ai tifosi e agli imprenditori - ha esclamato Cristian Rostovi (PdL) - avete raccontato un sacco di balle. Non ci avete detto che bisognava vendere i capannoni di via Watt per fare i lavori al Cabassi”. A lui si è unito anche Lorenzo Paluan (Carpi 5 stelle Prc): “non è mai stato detto in precedenza che la conditio sine qua non per i lavori allo Stadio era la vendita dell’area di via Watt. Tutta la questione dell’urgenza è una superbufala, non si va a una gara regolare ma si assegneranno i lavori utilizzando una procedura negoziata. E ricordo che per la Prefettura l’inagibilità non era quella dello Stadio ma solo della sua tribuna. Ci sarà poi un danno per le entrate correnti perché verranno a mancare le risorse dell’affitto dell’area da parte di Aimag spa”. Ancora una volta la frittata è stata servita già fatta e, ovviamente, seppure maldigerita dall’Opposizione, votata dalla maggioranza targata Partito Democratico. Alla faccia della trasparenza, del dialogo e della partecipazione. Jessica Bianchi Frase della settimana... “In Provincia di Modena, si stimano circa 250 casi di anorressia nervosa, 600 di bulimia nervosa, 1.500 di forme intermedie, con un’incidenza di circa 200 casi nuovi ogni anno”. Cibeno: architettura moderna... Da una nota dell’Usl di Modena. attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Valeria Cammarota, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Federico Campedelli, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli. IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini PUBBLICITA’ Multiradio - 059698555 STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713 REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 jessica@radiobruno.it, liliana@radiobruno.it COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 19 ottobre 2011 21.10.2011 n° 39 C ’è un bosco a Carpi tutto da scoprire. Un’area di circa 15mila metri quadrati, (il Parco di via Magazzeno, per avere un metro di paragone, ovvero l’area compresa tra le vie Magazzeno, Remesina Interna e Longhena, si estende su una superficie di circa 16mila metri quadri) di cui molti non conoscono nemmeno l’esistenza. Racchiusa tra la Provinciale Motta, via Costituzione e il nuovo comparto edilizio di via Canalvecchio, quest’area verde cresce rigogliosa tra la noncuranza generale. Vero e proprio schiaffo alle aiuole, più o meno curate, che i nostri amministratori chiamano parchi, quest’area, conserva ancora un’anima selvaggia poiché, fortunatamente, pur essendo di proprietà del Comune di Carpi, quest’ultimo, alle prese con ben altre priorità, non ci ha ancora messo le mani. “La zona utilizzata per quasi vent’anni come vivaio - ci spiega l’assessore all’Ambiente, Simone Tosi - era stata assegnata all’ex-vivaio Crea ma è stata riconsegnata al Comune dopo l’intervento dell’ufficiale giudiziario nel 2006. Lo scorso anno avevamo realizzato un bando per affidarne una parte per lo svolgimento di un’attività economica compatibile, (previsto un canone di 5mila euro annui per un minimo di 18 anni) con onere di tutela e salvaguardia dell’habitat esistente e di realizzazione, manutenzione e gestione di un adiacente parco didattico pubblico, ma era andato deserto”. Fortunatamente, 3 Sull’area boschiva pubblica di circa 15mila metri quadrati, racchiusa tra la Provinciale Motta, via Costituzione e il nuovo comparto edilizio di via Canalvecchio, ha messo gli occhi l’Associazione La Festa che ha presentato un progetto di recupero, salvaguardia e valorizzazione del polmone verde . ora manca solo l’ok dell’amministrazione comunale Un bosco da scoprire Nel tondo Roberto Zanoli perlomeno in questo caso, il ritornello del Divide et impera non ha trovato seguito e l’area è rimasta integra e intatta, anche per la gioia dei privati che vi abitano e che, con la propria terra, contribuiscono a incrementare il patrimonio verde. Qualcuno però gli occhi sopra ce li ha messi e, un paio di mesi fa, ha presentato una progetto che oggi è al vaglio dell’Amministrazione Comunale. L’Associazione La Festa - unitamente alla Cooperativa Eortè e a Banca Etica - vorrebbe “addomesticare” la zona affinché possa essere vissuta e fruita dalla cittadinanza, pur nel rispetto di questo straordinario polmone verde. “La zona boschiva sarebbe tutelata – ci spiega il presidente Roberto Zanoli – e nessun albero autoctono tagliato. Occorrerebbe soltanto riordinare e ripulire il sottobosco che è cresciuto disordinatamente per creare dei camminamenti nel verde. La parte a cielo aperto invece potrebbe accogliere dei gazebo, piccole strutture mobili, dotati di pannelli fotovoltaici sui tetti, per ospitare pic nic, eventi, laboratori, conferenze e, magari, anche un piccolo punto ristoro. Vorremmo che l’area, bellissima e oggi non sfruttata in alcun modo, fosse frequentata dalle famiglie e non solo, affinché tutti possano godere della natura e organizzare momenti culturali o di aggregazione”. Il progetto, negli intenti dell’associazione, dovrebbe realizzarsi grazie allo sforzo di tutta la cittadinanza, ovvero tramite “una sottoscrizione popolare”, continua Zanoli, in fondo questo gioiello smeraldino è patrimonio di tutta la Corte dei Pio. A ridosso del bosco vi è poi un parcheggio di servizio che potrebbe diventare il luogo ideale per realizzare fiere e mercatini. Insomma un luogo giunto a noi pressoché intatto, che esige di essere protetto e tutelato. Un luogo che, a differenza della zona dell’Oltreferrovia (ipotetica sede del futuro parco Lama) sempre più costruita e umanizzata, non porta i segni del passaggio dell’uomo. L’augurio è che il Comune ad oggi ancora con la bocca cucita - dia, al più presto, il via libera al progetto de La Festa, e le conceda l’area in gestione. In questo modo, un tassello di bosco che oggi è interdetto alla cittadinanza si trasformerebbe, pur rimanendo intonso, in un luogo da respirare e da vivere, per passeggiare, andare in bicicletta, rilassarsi, incontrarsi e, perchè no, ripensare i propri stili di vita. Jessica Bianchi Un luogo che, a differenza della zona dell’Oltreferrovia (ipotetica sede del futuro parco Lama) sempre più costruita e umanizzata, non porta i segni del passaggio dell’uomo. un bosco tutto da scoprire e valorizzare Leggi la notizia su: www.temponews.it Puliamo la Lama 27 sacchi di immondizia raccolti S abato 15 ottobre, gli amici della Lama e dell’ambiente si sono dati appuntamento al ponte di ferro di via Chiesa di San Marino, in occasione dell’iniziativa Puliamo la Lama. Ben ventisette i sacchi di immondizia raccolti sugli argini della Lama di San Marino. Fino ad aprile si sistemerà la pavimentazione Piazza Martiri riprendono i lavori I l rialzato di piazza Martiri a Carpi dopo essere stato interessato nei mesi scorsi da lavori di riqualificazione (che hanno visto il rifacimento completo a cura di Aimag spa delle reti tecnologiche nel sottosuolo) sarà ripavimentato. Dopo la rimozione dell’attuale copertura si provvederà al rinnovo della rete fognaria e dei servizi Telecom ed Enel a ridosso del Portico Lungo: seguirà la vera e propria ri-pavimentazione con cubetti di porfido, in modo da consentire una maggiore fruibilità di questo spazio, anche attraverso l’abbattimento di barriere architettoniche. I lavori si concluderanno con la risistemazione dell’arredo urbano. In primis si interverrà nella parte della piazza che va da via Berengario fino al numero 9 (ex Bar Milano). Il cantiere chiuderà il 26 novembre, per consentire il normale svolgimento delle attività natalizie; la seconda fase dei lavori è prevista da metà gennaio in avanti, e si concluderà entro il mese di aprile, proseguendo lungo la piazza fino a corso Fanti. Per limitare i disagi si è previsto di sospendere le attività lavorative del cantiere durante i giorni di mercato (giovedì e sabato mattina), per tutta la durata dell’intervento. Piazza Martiri sarà così sempre percorribile e naturalmente sarà assicurato il transito di pedoni sui marciapiedi e sotto il Portico Lungo. 21.10.2011 n° 39 4 crisi e societa’ Accesso al credito Cresce il rischio di Credit Crunch L e tensioni sui mercati finanziari, hanno comportato un restringimento della liquidità provocando un aumento del costo del denaro per gli istituti di credito. Pur non essendo in presenza di una vera e propria contrazione del credito, le banche selezionano con criteri sempre più severi le domande di accesso, mentre le imprese si trovano a fronteggiare una situazione in cui i tassi sui finanziamenti rincarano e, contemporaneamente, i mutui e i finanziamenti diventano più onerosi a causa delle maggiori garanzie richieste. L’accesso al credito si rivela quindi sempre più costoso e difficoltoso, considerando anche che buona parte delle aperture di linee di credito sono per liquidità a breve termine e quindi destinate al credito d’esercizio. “In questo contesto – fa notare Confesercenti Modena – le imprese si muovono tra molte difficoltà, manifestando nella gestione finanziaria e nei rapporti con le banche non pochi problemi. Oltre a un maggiore costo per l’accesso al credito, anche laddove le imprese sono in grado di fornire garanzie a supporto dei finanziamenti, il sistema bancario tende a richiedere garanzie aggiuntive - come la garanzia dei Confidi, strumento diventato pressoché imprescindibile, o la stipula di polizze assicurative caricando ulteriormente le imprese di oneri finanziari”. Esaminando il comportamento di alcune tra le banche più importanti operanti sul nostro territorio si è riscontrato nel giro di pochi mesi un rialzo degli spread sui finanziamenti fino al 3%, portando così il tasso pagato dalle imprese per questi finanziamenti vicino all’8%. Con riferimento al numero dei finanziamenti accesi e all’importo complessivo degli stessi, facendo un confronto tra il primo semestre del 2011 e il primo semestre del 2010 dell’operatività dei Confidi che operano nei confronti delle PMI nel settore commercio e turismo si evidenzia una flessione del 14% sul numero dei finanziamenti erogati e una riduzione degli importi medi di questi finanziamenti dell’8%. Sempre relativamente alle operazioni di finanziamento nelle quali intervengono anche i Confidi, è sempre più evidente la propensione degli istituti di credito a pretendere garanzie del 50% sull’importo totale finanziato rispetto al 30% di norma richiesto fino a qualche anno fa. Peggiora anche la situazione sul fronte delle agevolazioni a fondo perduto dove si assiste a una diminuzione netta e costante delle risorse destinate al comparto commerciale. “E’ evidente – conclude Confesercenti - che in questo momento, le piccole e piccolissime imprese che rappresentano la struttura portante del tessuto economico locale necessitano di un sostegno. C’è bisogno di una particolare attenzione da parte delle istituzioni, nell’individuare strumenti e misure più adeguati al fine di assicurare alle imprese non solo la sopravvivenza sul mercato, ma una continuità nei termini di innovazione, crescita e sviluppo”. Porta Aperta nel 2007, l’anno precedente lo scoppio della crisi, ha consegnato al 30 settembre, 2.859 sporte alimentari; quest’anno, ha già raggiunto quota 6.239 molto più del doppio, tanto che si prevede di superare le 8mila entro fine 2011 Tutti in fila per chiedere aiuto C i sono fabbriche in difficoltà, lavoratori che protestano, operai in cassa integrazione, titolari di negozi semivuoti che non sanno come vendere i loro prodotti. Poi c’è la fila: questo serpente di persone di ogni provenienza geografica che, quattro mattine e quattro pomeriggi a settimana, si riunisce al Centro di ascolto Caritas, Porta Aperta di via Peruzzi per ricevere una busta alimentare. La fila rappresenta il prodotto finale, lavorato, di quella crisi economica che dal 2008 – ma avvisaglie se ne potevano scorgere da prima - continua a mettere sempre più in affanno, insieme all’Italia intera, anche il territorio carpigiano. La fila è punto di arrivo, il posto dove vai dopo aver tentato tutte le altre strade, bussato a tutte le altre porte: senza successo. La fine di un sentiero costellato di cancelli chiusi, telai fermi a prender polvere, cartelli di vendesi, capannoni sfitti, catene di montaggio ricolme soltanto di un silenzio assordante. Guardateli bene, scolpitevi le loro facce nella mente: anche se non le avete mai viste, di certo potete immaginarle. Sono loro. Gli ultimi e i primi. Coloro per i quali la società non ha saputo trovare una collocazione e insieme, forse, i primi ai quali è toccata in sorte di vivere una condizione che, se le cose non cambieranno in fretta, potrebbe finire per riguardare molti altri. Perché qui in fila non c’è soltanto chi ti aspetteresti di trovarci: immigrati dal Centro e Nord Africa, dai PaesiArabi, dall’Europa dell’Est. Rom. No, la fila non è più la condizione di chi, bontà sua, ultimo ci è nato. In questo la fila è democratica, egualitaria, salomonica: perché a percorrerla si sente che ai molti idiomi differenti – pronunciati sempre con un tono di voce flebile, come si fosse in qualche luogo consacrato – si mescola anche l’italiano. Ovvio, di italiani in difficoltà ce ne sono sempre stati. Ma mai in questa quantità. Lo conferma una volontaria che serve qui da due anni. “La situazione non è certo delle più rosee. Ci sono anche gli italiani tra coloro che vengono a chiedere aiuto e tra questi anche dei carpigiani di nascita”. Persone di tutte le età – racconta - non soltanto anziani, ma anche gente di 40 anni. “E’ una tristezza sentire qualcuno che ti dice che dal 2008 non trova più nessun lavoro”. A raccontare questa storia fatta di disagio montante contribuiscono anche i dati: se nel 2007, l’anno precedente lo scoppio della crisi, erano state consegnate, al 30 Gaby Storie di ordinaria povertà Leggi la notizia su: www.temponews.it settembre, 2859 sporte, nello stesso intervallo di tempo siamo, quest’anno, già a quota 6239: molto più del doppio, tanto che si prevede di superare le 8mila entro fine 2011. Tra i tanti che in fila non hanno voglia di parlare, troviamo Lorenzo – il nome è inventato – che, invece, la forza di spiegare la sua amarezza ce l’ha ancora. “Andate a chiederlo a Berlusconi come mai sono qui! Lavoravo nel Comune di Carpi a tempo determinato, ma a maggio del 2010 sono rimasto a casa. E’la seconda volta che vengo qui, per avere un piccolo aiuto, altrimenti che dovrei fare andare a rubare? Sono da solo, per fortuna! Di lavoro comunque non se ne trova”. Le storie di difficoltà sono tante, come quella di Luca, carpigiano nel cui viso lascia immaginare un’antica, innata giovialità, spenta ora dalle difficoltà. “Ho perso il lavoro da tre anni. Prima facevo il corriere ma purtroppo, tra tasse e spese, non ci si sta più dentro. Ho fatto domande da tutte le parti ma, anche se non ho rinunciato a cercare, non si trova niente. Spero che qualcosa cambi in fretta perché, anche se vivo nella casa del Comune, sono comunque indietro con i pagamenti di alcune bollette. Sono andato anche ai Servizi Sociali, ma con la crisi tanta gente è a casa e si fa molta fatica ad aiutare tutti. Ci sono tanti altri italiani come me”. I problemi sono tanti: sfratti, morosità, perdita del posto di lavoro. Ognuno di questi volti - timidi al punto che sembrano quasi scusarsi di essere qui - ha la sua storia da raccontare. Ma tutte hanno un minimo comun denominatore: la crisi. Chi lentamente, chi improvvisamente, tutti sono scivolati in una condizione di povertà che, sino a qualche anno prima, non si sarebbero aspettati. Molto indicative le parole di Gaby, un giovane della Guinea che da gennaio 2011qui fa servizio civile: “nella vita le sorprese non finiscono mai. Prima pensavo che fossimo soltanto noi stranieri ad avere di questi problemi, ma venen- La parola al direttore della Caritas Stefano Facchini Una Carpi più sobria e solidale U na Carpi più sobria e solidale. Questa, in sintesi, la ricetta del direttore della Caritas Stefano Facchini (in foto) che ribadisce anche la necessità di intervenire sul fronte casa. “Come edilizia popolare siamo indietro, anche rispetto ad altre realtà della Provincia come Modena, Mirandola e Sassuolo. Il Comune ha fatto qualcosa ma siamo ancora lontani dai livelli dei Comuni a noi vicini”. Il direttore si augura soprattutto interventi in quella fascia che si colloca tra il mercato e la casa popolare. “In quest’ambito siamo nella terra di nessuno, o meglio in un ambito che rischia di essere presto colonizzato da quei palazzi dove qualcuno comincia a non pagare, i prezzi delle case crollano e si innesca una catena che porta a situazioni malsane. Non c’è solo l’esempio recente di via Pietri: ci sono anche stabili in via Biondo, Unione Sovietica, Aldo Moro, Martiri di Belfiore, Lago di Bolsena...”. Anche il singolo cittadino dovrebbe darsi da fare: “ci sono sempre quei 2 o 3mila alloggi vuoti che invece andrebbero riempiti. Non si deve aspettare sempre il Comune, la Caritas o la Fondazione, ma ci si dovrebbe mettere la mano sul cuore. Qualcuno lo sta già facendo”. Tuttavia, insieme agli interventi concreti occorrerebbe un cambio di mentalità. “Servono un’educazione e un’auto educazione a uno stile di vita diverso da quello degli Anni ’90. Bisogna re-imparare a risparmiare, a fare con meno. E’ necessario cambiare cultura: sinora una persona era tanto più ammirata quanto più consumava. Dovrebbe essere il contrario”. Il compito di Porta Aperta è soprattutto quello dell’ascolto, che negli anni è costantemente aumentato. Non esistono infatti Centri d’Ascolto in Emilia Romagna aperti quanto quello di Carpi. Il gruppo dei volontari è consistente. “Abbiamo una ventina di volontari, a cui si aggiungono gli 80 di Recuperandia e i 15 di Senti questa voce, il servizio di doposcuola per elementari e medie. In tutto più di un centinaio”. Il profilo di chi viene a chiedere aiuto è molto variegato,“la componente giovanile è sempre importante, gli under 35 che si rivolgono a noi sono più del 30%. Che è poi la stessa percentuale, stabile, di italiani. Naturalmente sono per lo più famiglie, ma abbiamo anche anziani che han- do qui mi sono reso conto di come la crisi abbia equamente spartito la sofferenza. Mi aspettavo di trovare degli italiani, ma non in questa quantità. Sono molti, ed è impressionante. Ci sono famiglie dove non lavorano più né il padre né la madre e hanno figli piccoli che vanno a scuola. La situazione è davvero preoccupante”. Coincidenza, è stato pubblicato della Caritas - pochi giorni dopo essere stati al centro Porta aperta di Carpi - il Rapporto 2011 su povertà ed esclusione sociale in Italia che scatta la fotografia di un Paese in difficoltà. Sono 8,3 milioni, infatti, i cittadini che vivono in povertà, pari al 13,8% della popolazione. Soprattutto le famiglie numerose, monogenitoriali e del Sud. Ma, in tempi di crisi, anche la povertà si trasforma: secondo i dati, il 20% delle persone che si rivolgono ai Centri di ascolto ha meno di 35 anni. In soli cinque anni, dal 2005 al 2010, il numero di giovani è aumentato quasi del 60%. Tra questi il 76,1% non studia e non lavora, percentuale che, nel 2005, era del 70%. Tanti volti spesso nascosti. Sommessi. Invisibili. Che non fanno rumore, non strepitano, non pretendono. Ma chiamano a raccolta. Perché quei visi in coda per un po’ di cibo rappresentano insieme un grido di aiuto, un guanto di sfida e un obbligo di indignazione per ciascuno di noi. Marcello Marchesini no difficoltà nel pagare le utenze”. Ma l’aiuto non può essere solo materiale: “tutto questo deve accompagnarsi a una consapevolezza dei rischi che si corrono. Invece molte famiglie ancora non hanno la percezione di quanto potrebbero risparmiare consumando meno”. Due i fattori principali che concorrono a questo atteggiamento: da un lato il non voler riconoscere di trovarsi in una condizione di difficoltà e la vergogna legata al senso di perdita del proprio status; dall’altro la mancanza di un’educazione al risparmio. Ma cosa possono fare i cittadini? “Per prima cosa non dovrebbe esistere l’evasione fiscale e poi il cittadino deve cominciare ad abituarsi ad avere uno stile di vita più sobrio. Se poi, nel fare questo, gli avanza qualcosa per chi è meno fortunato, sarebbe ancora meglio. I modi per aiutare gli altri sono tanti: chi ha risorse di tempo e denaro, è bene che cominci a metterle in circolo”. Cosa aspettarsi per il futuro? “C’è ancora spazio per cambiare, anche attraverso le piccole azioni della vita di tutti i giorni. La situazione è preoccupante, ma non disperata”. M.M. 21.10.2011 n° 39 5 Insieme all’agricoltore, nonché presidente di Coldiretti Carpi, Andrea Aldrovandi, abbiamo cercato di tracciare la fotografia dello stato dell’agricoltura nel nostro territorio, tra luci e ombre L’agricoltura sta morendo? R edditi in calo, impennata dei costi di produzione, oneri burocratici inamovibili, difficoltà di accesso al credito che hanno inciso, in particolare, su quelle imprese che negli anni passati hanno investito per l’ammodernamento e la competitività e che ora, col crollo dei redditi, rischiano di non poter far fronte nemmeno alle esposizioni bancarie sostenute... L’agricoltura italiana sta male e nessuno pare accorgersene, addetti ai lavori a parte. Di fronte a questo stato di cose però le risposte date finora dal Governo sono state inadeguate e insufficienti. Insieme all’imprenditore agricolo, nonché presidente di Coldiretti Carpi, Andrea Aldrovandi, abbiamo cercato di tracciare la fotografia dello stato dell’agricoltura nel nostro territorio. Con la nuova Politica agricola comunitaria (Pac) l’agricoltura modenese subirà un ulteriore taglio. Sforbiciata che potrebbe arrivare a 1 milione di euro all’anno per complessivi 6 milioni in meno dal 2014 al 2020. Che ricadute avrebbe per gli agricoltori del nostro territorio? “Questi aiuti servono alle aziende per abbattere i costi di produzione soprattutto alle imprese agricole che hanno a disposizione grandi superfici (latifondisti), senza tener conto delle specializzazione e dell’alta qualità di settori agricoli come quello modenese. Chi, come me, non ha dei seminativi bensì frutteti o vigneti accede anche ad altri tipi di aiuti pubblici che, comunque, non rappresentano altro che briciole. Le aziende agricole sopravvivono soltanto grazie a sacrifici e duro lavoro”. La crisi economica vi ha investiti? “Se l’agricoltura non verrà sostenuta dalla politica di questo Paese è destinata a morire. Un’azienda agricola capitalizzata per 1 milione di euro, fattura circa 200mila euro l’anno quando va bene. Un’anomalia rispetto al altri settori produttivi. Il sistema creditizio non ci nega fondi ma se un’azienda si distrae, anche solo per un momento, dal sistema produttivo, rischia di chiudere, strangolata dai costi. Siamo sopravvissuti a tanti ridimensionamenti, continuiamo ad arrotolarci le maniche, a tagliare dove possiamo e ad andare avanti”. La superficie a vigneto nel modenese è scesa in tre anni da 8mila a circa 7.500 ettari. Questo anche per effetto degli incentivi previsti dai regolamenti comunitari destinati agli agricoltori che decidono di estirpare totalmente i vigneti. L’assessore provinciale all’Agricoltura asserisce che tali interventi servono a riequilibrare domanda e l’offerta, con un beneficio per tutto il settore. E’ vero? O, in qualche modo, si disincentiva la produzione made in Italy? “Sono soprattutto gli agricoltori anziani a ricevere gli incentivi per l’estirpo. Persone che, non potendo contare su un ricambio generazionale, non hanno più futuro e, quindi, decidono di tagliare i propri vigneti, spesso obsoleti e, di conseguenza, scarsamente remunerativi. Non sono tanto i terreni agricoli a calare, quanto il numero delle aziende attive. Gli agricoltori che sopravvivono invece, cercano di ingrandirsi, acquisendo o affittando i terreni liberati e cercando, attraverso superfici maggiori, di aumentare il proprio reddito. D’altro canto, è innegabile che, a fronte di un calo della produzione di uva, si spunti un prezzo maggiore sul vino”. I giovani si avvicinano a questo settore? “Il perdurare della crisi ha indotto alcuni giovani ad avvicinarsi alla campagna e, in alcuni casi, all’azienda agricola di famiglia. Il mestiere dell’agricoltore però non è un lavoro, bensì una passione. Io ho iniziato a lavorare la terra a 15 anni, durante le vacanze estive, per aiutare mio padre. E’ un mestiere duro, difficile, che implica notevoli sacrifici. Non ci sono vacanze, feste... sei legato ai ritmi della natura, alle stagioni, alle piogge. Se non ce l’hai nel cuore, non resisti a lungo. Certo la meccanizzazione e la tecnologia hanno fortemente alleggerito il nostro lavoro: dieci anni fa per vendemmiare 1.500 quintali di uva mi avvalevo dell’aiuto di una decina di persone, ora bastiamo io e una macchina”. Si vive oggi di agricoltura? “Sì, è difficile ma ci si riesce. Ricordo che nel 1986, quando ancora studiavo agraria, stimammo che un operaio guadagnava circa 6 mila lire all’ora, mentre gli agricoltori diretti raggiungevano quota 500/ mille lire. Le cose oggi non sono cambiate di molto: le ore lavorate infatti, sono talmente tante, che il reddito finale non è certo commensurabile all’impegno e alla fatica”. Perchè i prodotti agroalimen- Andrea Aldrovandi l’agricoltura sta morendo? Leggi la notizia su: www.temponews.it tari costano tanto quando arrivano sulle nostre tavole e a voi non restano che le briciole? “Nonostante le filiere siano state fortemente accorciate, la vendita al dettaglio ha ancora dei margini eccessivi ma, il vero problema è un altro, ovvero la speculazione. I prodotti agroalimentari, essendo biodegradabili, non possono essere stoccati e restare in giacenza troppo a lungo quindi, chi compra, specula. Quando vi è abbondanza di prodotto, gli acquirenti non acquistano e i prezzi precipitano se, al contrario, pensano vi sia scarsità, allora sono disposti a spendere qualcosa in più. Il mercato di frutta e verdura subisce, ogni anno, sbalzi inaccettabili legati a questi meccanismi perversi. Purtroppo è un “Le aziende agricole vivono solo grazie a sacrifici e duro lavoro non certo per i contributi pubblici”. sistema che non si può domare se non si interviene dall’alto”. Facciamo un esempio. Quanto spende per produrre 1 chilogrammo di pere? Quanto le viene pagato e quanto costa al consumatore? “Io spendo mediamente 30/40 centesimi per produrre un chilo di pere che, quest’anno, mi è stato pagato dai 20 ai 35 centesimi (quello scor- Sono trenta le città che ospitano nel 2011 il Tour del Mulino Bianco e, fra queste, c’è Carpi. Dal 22 al 25 di ottobre in Piazza Garibaldi tante attività per i bambini A Carpi il Tour del Mulino Bianco A rriva a Carpi, in Piazza Garibaldi, dal 22 al 25 ottobre, il Tour di Mulino Bianco, il progetto di educazione alimentare per informare e sensibilizzare gli italiani verso una corretta e sana alimentazione; in due anni ha già toccato oltre 80 tra le più belle città italiane e ospitato oltre 500mila visitatori. Nel 2011, da marzo a novembre, sono 30 le città prescelte per ospitare le tappe del Tour organizzato dal Gruppo Barilla, a cui appartiene il marchio Mulino Bianco. Durante ogni tappa, all’interno della struttura del Mulino, i visitatori possono accedere ai contenuti del progetto e sottoporsi a test per conoscere qual è la propria tipologia di risveglio: morbido, leggero, allegro o energico. Possono così gustare la colazione più vicina al proprio modo di iniziare la giornata ricevendo un vassoio corrispondente al proprio profilo di risveglio con biscotti e brioche Mulino Bianco. Il Tour di Mulino Bianco ospita attività di “edutainment”, pensate per imparare giocando, dedicate ai bambini di età scolare, ai quali è destinata un’area accanto al Mulino che raffigura la Valle degli Amici del Mulino. I bambini possono partecipare al laboratorio Mani in Pasta, al teatro Alla scoperta dei segreti degli Amici del Mulino e al nuovo laboratorio Cibo=Energia. Mani in pasta consente ai bambini di scoprire più da vicino gli ingredienti naturali e conoscere il loro corretto utilizzo nella preparazione di una merenda buona, sana ed equilibrata. Dopo un’introduzione sull’origine degli ingredienti e sulle loro caratteristiche, lo chef accompagna i bambini, vestiti come dei veri chef con grembiulino e cappello, so 50 - 70 cent) e che voi consumatori pagate intorno ai 2,50 euro”. Parliamo di uva: quanto le costa produrre un quintale d’uva? “Circa 16/20 euro al quintale”. E quanto le viene pagato? “La media della nostra cantina (Cantina di Santa Croce ndr) è di circa 34 euro al quintale”. Le cantine saldano l’anno successivo. Nel frattempo di cosa vivono gli agricoltori? “Il meccanismo vale anche per la frutta in genere. Le cooperative devono prima vendere il prodotto per sapere quanto dovranno remunerare i soci. Ciò significa che l’agricoltore termina di consegnare la frutta a settembre, la cooperativa gli versa un primo acconto a dicembre, un altro a febbraio e il saldo a fine luglio. L’uva viene consegnata all’inizio di ottobre, il primo acconto giunge a Pasqua, il secondo in estate e il saldo a dicembre, circa 15 mesi dopo il conferimento delle uve. Se non ci fosse il sistema cooperativo, stabilire i prezzi sarebbe però molto difficile. Le cooperative consentono di calmierare i prezzi e, soprattutto, di mantenerli stabili. Confrontarsi ogni volta col libero mercato sul fronte dei prezzi, sarebbe un gioco al massacro”. I mercati contadini rappresentano una fonte di reddito importante per le aziende? “I mercati contadini hanno salvato alcune aziende modenesi che, attraverso questo strumento, possono così raggiungere un reddito dignitoso. I prezzi non hanno seguito l’andamento del mercato, la nostra fortuna è che la tecnologia ha migliorato e reso più redditizi i sistemi di produzione, riducendo i costi, ma è dura”. Il mercato del grano rappresenta un nervo scoperto del nostro Paese. L’Italia produce il 70% del proprio fabbisogno di grano duro e il 45% del grano tenero e importa il resto da paesi, come Messico e Ucraina, dove non esistono le nostre norme sanitarie. Nei porti italiani si documentano scarichi di milioni di tonnellate di frumento estero, compreso sub-grano di bassa categoria, con probabili tenori di metalli pesanti, tale da renderlo inutilizzabile al consumo umano. L’importazione di cereali con questi standard contraddice un progetto delle Politiche Agricole che ha sancito la superiorità dei grani dell’Italia Meridionale, pugliesi e siciliani in particolare. Tra le prime cause della crisi della nell’attività creativa e manuale, dall’impasto alla realizzazione di biscotti e tortini. Cibo =Energia, va a completare i contenuti del laboratorio Mani in Pasta. L’obiettivo è quello di spiegare in un modo teatrale, divertente e semplice Occorrono 30 cent per produrre un chilo di pere che, quest’anno, è stato pagato dai 20 ai 35 cent (quello scorso 50 - 70 cent) e che i consumatori pagano 2,50 euro. cerealicoltura italiana ci sarebbe la “voracità” delle industrie di trasformazione che importano grano duro di bassa qualità (fino al 40% del fabbisogno nazionale) sostenendo che quello italiano non è sufficiente. In realtà, le importazioni concentrate in concomitanza con la campagna di raccolta sono vere e proprie azioni speculative finalizzate all’abbattimento del prezzo del grano italiano. Per tutelare la salute dei consumatori, incentivare l’agricoltura italiana ed evitare le speculazioni perchè non si rende obbligatoria l’indicazione d’origine territoriale degli ingredienti usati? Oggi il made in Italy è una farsa. Si fa pasta “italiana” con ingredienti stranieri di dubbia provenienza, si fa doppio concentrato di pomodoro “italiano” con triplo concentrato cinese, aggiungendo sale e acqua... “Questa è una delle battaglie più grandi di Coldiretti. Da anni chiediamo che in etichetta venga specificata l’origine della materia prima. Un’etichettatura onesta e trasparente è il primo passo verso un consumo critico e informato. Un disegno di legge in tal senso c’è dal 2004 ma non è mai diventato operativo, troppi gli interessi (dell’industria) in gioco. Quando esportiamo, le leggi italiane e straniere ci massacrano: controlli, certificazioni... quando importiamo derrate, al contrario, facciamo entrare di tutto a occhi chiusi. E’ scandaloso. La qualità dei prodotti Made in Italy (i più copiati al mondo) deve essere tutelata ma la politica deve fare qualcosa. In Romagna i Consorzi agrari d’Italia intanto hanno acquistato in compartecipazione il Pastificio Ghigi nel quale si produrrà pasta con grano 100% italiano. Un primo, ma importante, passo per una produzione di eccellenza che premia gli agricoltori locali”. Non dimentichiamo che, l’azione di ciascuno di noi, può fare la differenza, che acquistare a chilometro zero può contrastare la globalizzazione, può salvare l’agricoltura, valorizzare la biodiversità e garantire maggiore qualità e sicurezza. Jessica Bianchi che cosa contengono i cibi e a cosa servono i differenti componenti, come questi si trasformano in energia e movimento oltre all’importanza di una alimentazione varia ed equilibrata. Nel teatro Alla scoperta dei segreti degli Amici del Mulino i bimbi vanno alla scoperta di tante curiosità legate all’origine degli ingredienti, i loro differenti utilizzi, l’orto e le caratteristiche degli alimenti che trovano sulla loro tavola. Tutti i laboratori sono gratuiti ed è possibile accedere su prenotazione (in loco o al 340.5874696). All’interno del Mulino Bianco è inoltre previsto uno spazio permanente dedicato ai bambini dove poter disegnare e colorare. Il Mulino Bianco sarà a Carpi, in Piazza Garibaldi con i seguenti orari: 8.3012.30 / 15.30-19.00. 21.10.2011 n° 39 6 In breve L’Unione delle Terre d’Argine ha predisposto, avvalendosi del supporto della Cooperativa Sofia, alcune azioni formative mirate ai caregiver La sfida di assistere chi amiamo L a persona che assiste gratuitamente un proprio congiunto non in grado di svolgere gli atti necessari alla vita quotidiana a causa dell’età, di una disabilità o di una malattia è definita caregiver familiare. Oltre a dover affrontare in prima persona l’impatto emotivo connesso all’accettazione della malattia e del conseguente cambiamento delle condizioni di salute del proprio caro, il caregiver è chiamato ad agire per creare le condizioni di adattamento dell’ambiente domestico e di supporto e assistenza alla vita quotidiana del familiare. Dando seguito alle iniziative effettuate nel recente passato, come la giornata dedicata al caregiver familiare che il 21 maggio scorso ha visto l’impegno attivo dei servizi sociali e sanitari, della Cooperativa sociale Sofia, della Consulta del Volontariato e di molteplici associazioni, l’Unione delle Terre d’Argine ha predisposto, avvalendosi del supporto della Cooperativa Sofia, alcune azioni formative mirate. In primo luogo un incontro sulle problematiche e il ruolo del familiare che assiste, secondo il seguente programma: venerdì 21 ottobre a Carpi alle 20.30 presso il Centro Diurno Borgofortino (viale Carducci 30); martedì 25 ottobre a Soliera alle 20.30 presso la Sala delle Cerimonie del Castello Campori,(piazza F.lli Sassi); mercoledì 26 ottobre a Novi alle 20.30 presso la Sala Giunta del Comune (piazza 1° maggio) e, infine, giovedì 27 ottobre a Campogalliano alle 15.30 presso il Circolo La Quercia (via Manzoni 26). A seguire, ogni lunedì dal 7 novembre al 5 dicembre si terranno (a Carpi, dalle 20.30 alle 22.30 presso il Centro Diurno Borgofortino) cinque incontri di approfondimento sulle seguenti tematiche: servizi territoriali per l’assistenza agli anziani a sostegno del familiare che assiste; le patologie delle persone anziane; il supporto assistenziale alle funzioni di vita quotidiana; combattere lo stress del lavoro di cura e trovare sostegno nel mutuo aiuto; diritti degli anziani e diritti dei familiari che assistono. Per chi avesse difficoltà a partecipare agli incontri di formazione sarà possibile, contattando le assistenti sociali del proprio comune, avere informazioni per accedere a un corso on line sui temi della cura al proprio familiare non autosufficiente. Si tratta in questo caso di un’importante opportunità che, per la prima volta in Italia, consente un’autoformazione a ‘domicilio’ condivisibile anche con gli altri componenti il nucleo familiare. Per informazioni e iscrizioni su queste iniziative è possibile rivolgersi agli assessorati alle Politiche Sociali di Carpi, Campogalliano, Novi di Modena e Soliera. La sentenza del Consiglio di Stato, depositata l’8 ottobre scorso, ha messo la parola fine alla querelle tra la privata Cpl Concordia e la partecipata pubblica Aimag in terra sarda, relativamente alla costruzione e gestione del servizio di distribuzione del gas nel territorio di Orune, un’operazione da oltre 11 milioni di euro, riconoscendo l’illegittimità di Aimag nel partecipare alla gara pubblica Aimag sconfitta, il Consiglio di Stato dà ragione a Cpl P uò o non può una partecipata pubblica gareggiare per l’ottenimento di un appalto in project financing, alla stregua di aziende private, al di fuori del proprio territorio di competenza? Sull’annoso dilemma il Consiglio di Stato si è pronunciato negativamente, mettendo il veto sulla “partecipazione a una gara per la distribuzione del gas naturale, in capo alle società che gestiscono servizi pubblici locali in virtù di affidamento diretto, ovvero di una procedura non avente carattere di evidenza pubblica”. La sentenza del Consiglio di Stato, depositata l’8 ottobre scorso, ha così messo la parola fine alla querelle tra la privata Cpl Concordia e la partecipata pubblica Aimag in terra sarda, relativamente alla costruzione e gestione del servizio di distribuzione del gas nel territorio di Orune, un’operazione da oltre 11 milioni di euro, riconoscendo l’illegittimità di Aimag nel partecipare alla gara pubblica. “Va confermata - si legge nella sentenza - l’illegittima ammissione alla gara di selezione del promotor di Aimag e delle sue consociate, così come stabilito dal Sede Aimag Tar Sardegna con la sentenza del 2010. E’, infatti, incontestato che Aimag gestisce servizi pubblici locali per affidamento diretto. Tanto risulta dalle visure camerali e dalle risultanze delle delibere di diversi comuni”. E’ dal 2005 che la multiutility - oggi presieduta da Mirco Arletti - e la Cpl di Roberto Casari se la “suonano” di santa ragione in tribunale. A fronte dell’ennesima sentenza, che vede Aimag sconfitta, Casari, presidente di Cpl commenta: “Aimag pensa all’attività imprenditoriale come forma di guadagno, ma la priorità dovrebbe essere quella di abbassare le tariffe dei servizi già in capo alla società. Ultimamente, invece, questa multiutility è diventata molto brava a spiegare come mai le bollette aumentano piuttosto di studiare un modo per ridurle”. Immediata la reazione della multiutility che, in una nota, precisa: “in sinergia con società private e pubbliche, complementari alla propria capacità progettuale e gestionale, Aimag ha sviluppato i progetti per partecipare, nella forma di ATI, alle gare in Sardegna. La validità di tali progetti e la conferma della capacità competitiva della società è stata confermata nei fatti: su 7 bacini in cui ha partecipato, in 5 è stata identificata come vincitore della prima fase (scelta dei promotori). Sono seguiti vari ricorsi e pronunciamenti: fra cui, per Aimag, la sentenza negativa nel bacino di Orune ma anche alcune positive (ad esempio bacino di Villacidro). La decisione dell’uscita di Aimag dalle ATI formate con le altre società fu presa dal sommarsi di due fattori: il ritardo della costruzione del metanodotto sardo e l’incertezza del quadro legislativo che aveva reso meno certe le opportunità imprenditoriali del progetto iniziale. In realtà, ad agosto di quest’anno la sentenza del Consiglio di Stato, pur partendo da un altro tema, ha dato ragione ad Aimag su tutta la linea: la sentenza afferma infatti il pieno diritto di Aimag a operare fuori dal proprio bacino territoriale evidenziando che la società non è titolare di servizi in affidamento diretto e ha, quindi, pieno titolo e legittimità a partecipare alle gare pubbliche”. L’azienda precisa poi che i costi diretti, indiretti e legali sostenuti per la partecipazione alle gare sono stati “recuperati integralmente e che le risorse impiegate non hanno nulla a che fare con le tariffe pagate dai cittadini. Va infatti ricordato che le tariffe per i servizi svolti dal gestore vengono definite dalle Ato, dai Comuni e dal mercato (per la vendita gas) e che, in ogni caso, le tariffe Aimag sono in linea, o nel caso dei rifiuti, inferiori alle medie regionali”. Il palazzo di via Martiri di Belfiore è al freddo e una delegazione di residenti ha chiesto, invano, aiuto al sindaco Enrico Campedelli “Il Comune ha le mani legate” L ’arrivo repentino del freddo autunnale non fa che aggravare la situazione dei condomini del palazzo di via Martiri di Belfiore, in angolo con via Nicolò Biondo, che si sono visti sospendere l’erogazione del gas da parte di Sinergas proprio in questi giorni. A causa delle 19 famiglie morose - su un totale di 60 - il palazzo ha accumulato un debito con la ditta erogatrice che ammonta a ben 108mila euro. Risale a venerdì della settimana scorsa l’incontro di I due carpigiani Maura Casali e Lauro Veroni hanno raccolto 2.350 euro da devolvere alla Comunità San Benedetto al Porto di Genova fondata da Don Gallo “Grazie a tutti per il contributo” una delegazione di condomini con il sindaco di Carpi, Enrico Campedelli, nella speranza che il Comune potesse intervenire emettendo un’ordinanza di sgombero nei confronti delle famiglie inadempienti. Ne è risultata, purtroppo, una fumata nera: l’estremo provvedimento non è consentito se non nei casi in cui manchi l’acqua, unico caso in cui per legge l’abitazione può essere considerata inagibile. Il prossimo passo, perciò, sarà far richiesta per la predisposizione di impianti di riscaldamento autonomi in tutto il palazzo a Sinergas. Quest’ultima per il momento si dice disponibile a riallacciare le utenze a fronte del saldo di due rate da 40mila euro ciascuna - con uno “sconto”, perciò, di 60mila euro cifra comunque ingente (circa 2mila euro a famiglia). Mentre andiamo in stampa, la società dovrebbe aver già fornito una risposta ai condomini. Risale, poi, alla notte di lunedì 17, l’incendio in una cantina del palazzo. Le fiamme si sono propagate da notte fonda fino all’alba. Da accertare le cause che, a una prima valutazione, paiono doversi attribuire a un fuoco acceso per riscaldarsi. Valeria Cammarota I due carpigiani Maura Casali e Lauro Veroni si stanno spendendo a favore della Comunità San Benedetto al Porto di Genova, fondata da Don Andrea Gallo. Da tempo, con l’aiuto di vicini e amici, oltre a portare quattro-cinque carichi l’anno di abiti, biancheria per adulti e bambini e stoviglie, organizzano in città alcuni eventi per raccogliere fondi. Tra i più attesi quello della tombola che quest’anno, si è svolta lo scorso 9 ottobre, al Circolo Loris Guerzoni. Un pomeriggio all’insegna della piacevolezza che ha permesso di raccogliere ben 2.350 euro. Denari consegnati direttamente nelle mani di Don Gallo, martedì 18 ottobre a Formigine, in occasione dello spettacolo Io non taccio che ha aperto la rassegna di teatro sociale e civile T come Teatro. “Il Don è stato grato della generosità dei carpigiani - ci racconta Maura - e li ringrazia di cuore”. In questo momento la Comunità necessita di “scarpe invernali per bambini e adulti e di lenzuola da una piazza - conclude Maura Casali - chiunque voglia contribuire può rivolgersi al 338.8011623”. 21.10.2011 n° 39 7 Per la prima volta a Carpi, dal 21 al 28 ottobre, arriva la settimana della salute mentale. Numerose iniziative per abbattere il muro del silenzio e lo stigma e per discutere sui temi legati al disagio psichico Roba da matti? No, di tutti! Da sinistra Oliviero, Bonatti, Montorsi, Bellelli, Fusco e Ferri Arriva la settimana della salute mentale Leggi il programma su: www.temponews.it V isto da vicino nessuno è normale, amava ripetere Franco Basaglia che, di “matti” ne conosceva certamente più d’uno... Ed è proprie con le sue parole nella mente che ciascuno di noi dovrebbe sentire il dovere di partecipare ai numerosi eventi che si svolgeranno dal 21 al 28 ottobre, in occasione della prima Settimana della Salute Mentale, organizzata in città. Consci che, come ricorda l’Organizzazione Mondiale della Sanità, Non c’è salute, senza salute mentale. L’obiettivo primario infatti è quello di sensibilizzare la cittadinanza sul tema del disagio psichico e sulla lotta allo stigma. Appuntamenti eterogenei, divulgativi, a 360 gradi, che affronteranno il problema da prospettive diverse: quella dei pazienti, dei familiari, della comunità, della gente comune e degli esperti. Seminari, convegni, mostre, spettacoli, una lezione magistrale, musica e, ancora, mercatini... eventi tesi a rivendicare il diritto di cittadinanza di tutti e a sconfiggere l’alone di paura che, troppo spesso, accompagna le patologie mentali nell’immaginario collettivo. Promossa dal Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Ausl di Modena insieme all’associazione di volontariato carpigiana Al di là del Muro e all’Unione delle Terre d’argine, con il patrocinio del Comune di Carpi, in collaborazione con la Fondazione Casa del Volontariato, la Cooperativa sociale Aliante e con il prezioso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, la settimana “vuole diventare un appuntamento annuale della nostra città. Un’importante occasione per fare il punto sui progressi ottenuti, per riflettere sulle cose fatte - ha sottolineato l’assessore alle Politiche Sociali, Alberto Bellelli - per promuoverne di nuove, per confrontarsi sui bisogni di una realtà sociale in continua evoluzione. Sarà un’opportunità di dialogo e interazione per operatori, familiari, utenti e cittadini su temi importanti quali il lavoro, l’abitare e l’inclusione sociale”. Una serie di eventi organizzati in “un’ottica di rete”, ha ribadito la presidente di Aliante, Sara Oliviero, fortemente voluti da Agnese Fusco, presidente di Al di là del Muro, “per superare la paura che la gente nutre nei confronti del disagio psichico, più per pregiudizio che per esperienza diretta. Il vasto programma consentirà di approfondire temi legati alle patologie mentali, metterà in risalto le capacità ludiche, artistiche e manuali dei malati e, allo stesso tempo, tenterà di avviare un dialogo concreto con la cittadinanza”. Lo slogan della settimana, Anche noi in Piazza, vuole rivendicare la “centralità della tematica del disagio mentale all’interno della comunità - ha commentato Emanuela Ferri, coordinatrice del CSM di Carpi - e rilanciarla nel cuore di Carpi, la Piazza appunto, luogo di incontro e Il Programma Gli eventi spaziano dai convegni sui temi più attuali della psichiatria a momenti ludici e conviviali T ra gli eventi in calendario sabato 22 ottobre alle 10.30 presso il Cortile d’Onore di Palazzo Pio e la Sala ex Poste inaugurerà la mostra di quadri e sculture realizzate in collaborazione con il Centro di Salute Mentale di Carpi, Cooperativa Aliante e Comunità Sadurano Salus di Forlì. In questa occasione sarà anche presentato il mercatino di beneficenza Della stranezza e della fantasia con accompagnamenti musicali di Mario Sethl e Gianluca Magnani. “Nel mercatino di beneficenza, che tornerà anche giovedì 27, dalle 10.30 alle 14.30 - ha spiegato Agnese Fusco - troveranno spazio i manufatti di cucito realizzati da alcune pazienti che partecipano al percorso che abbiamo attivato dal tema Non più da soli”. La mostra invece sarà “una collettiva che ospita opere dalle tecniche più disparate - commenta Emanuela Montorsi - dalle tempere all’olio su tela, dall’installazione video alle sculture in argilla dei ragazzi della comunità forlivese. L’arteterapia secondo gli stessi autori, consente di mutare le angosce in un suono, in un tono di colore, trasformando la negatività in estro creativo”. Lunedì 24 ottobre presso l’Auditorium San Rocco dalle 15.30 alle 18.30, si terrà la lezione magistrale di Antonio Andreoli - psicoanalista e direttore della clinica psichiatrica universitaria di Ginevra – sul tema Il tentativo di suicidio nelle persone con disturbo di personalità. Nel corso della lezione interverranno anche Fabrizio Starace (in foto) e Rubes Bonatti, rispettivamente direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ausl di Modena e direttore dell’Unità Operativa Modena Nord. Nella serata del 24 si terrà, a partire dalle 19.30 al costo di 15 euro, la cena di beneficenza presso il Circolo Loris Guerzoni. Seguirà lo spettacolo di danza e prosa Il soffio della follia a cura della ballerina e danza terapeuta Cristina Bergamaschi, l’attrice Antonietta Centoducati e il musicista Ovidio Bigi. Giovedì 27 ottobre sarà poi la volta del seminario Le buone prassi per contenere i ricoveri che si svolgerà dalle 9.30 alle 13 presso l’Auditorium della Biblioteca Loria. Nel pomeriggio seguirà – dalle 14.30 alle 17, sempre all’ Auditorium – il convegno Gruppi auto mutuo aiuto, una risorsa per tutti. confronto per antonomasia”. E che tale problematica sia appannaggio di tutti è evidente guardando ai numeri delle malattie psichiatriche in città. “Nel 2010 sono stati trattati 1.900 pazienti - ha spiegato il dottor Rubes Bonatti, direttore dell’Unità operativa di Salute Mentale Modena Nord - di cui 1.600 risultano in carico al Centro di Salute Mentale. La metà di questi è affetta da malattie psichiatriche rilevanti, perlopiù psicosi. Sono però in continuo aumento i cosiddetti disturbi dell’adattamento imputabili ai mutamenti socio-economici degli ultimi anni”. Nonostante l’aumento dei casi pero, “la Salute mentale è considerata come Cenerentola e non può contare sulle risorse messe a disposizione delle altre branchie della medicina”. Un problema annoso e gravissimo, soprattutto per quanto riguarda le buone pratiche territoriali, fondamentali per “prevenire ricadute e contenere il tasso di ospedalizzazione che, ad oggi, a Carpi, è il più basso in Regione”, ha concluso Bonatti. Jessica Bianchi Chi è Al di là del Muro? A ssociazione di familiari e amici a sostegno della malattia mentale – nata tre anni fa - si propone di tutelare i malati mentali e le loro famiglie nei confronti delle istituzioni e del mondo del lavoro; far conoscere la malattia oltre l’apparenza, sensibilizzando l’opinione pubblica; sostenere l’incontro e l’aiuto reciproco tra familiari e amici di persone con disagio psichico. Intende poi creare spazi per attività di gruppo, ascolto e aggregazione. Promuove incontri tra familiari, volontari e operatori per scambi di esperienze, organizza conferenze con medici psichiatrici e psicologi per un’appropriata conoscenza delle malattie mentali. Mantiene inoltre contatti con nuove associazioni per promuovere l’integrazione e l’inserimento sociale. Promuove infine il benessere, l’autonomia e l’assistenza - preferibilmente domiciliare - dei pazienti psichiatrici privi di un’idonea rete familiare, con una particolare attenzione al tema del dopo la morte dei genitori. I due gruppi di auto mutuo aiuto attivati dall’associazione sono aperti a tutti i familiari, si riuniscono ogni 15 giorni e possono contare sulla presenza di un facilitatore. “In gruppo ci si conforta, In breve Massima priorità a una residenza psichiatrica a Carpi D opo la fumata nera dell’ex Corte Paltrinieri, in via Traversa San Giorgio, si aprono nuovi scenari per la creazione di una residenza psichiatrica a Carpi. Lo scorso 23 settembre si sono seduti intorno a un tavolo i dirigenti dell’azienda sanitaria, gli amministratori e i rappresentanti di Kos - gruppo sanitario italiano operante nella assistenza socio-sanitaria e nella cronicità residenziale, nella riabilitazione e nella psichiatria, nella tecnologia avanzata applicata alla medicina e nella medicina per acuti - per discutere circa le eventuali soluzioni che il Comune potrebbe mettere a disposizione per la residenza, in termini di immobili e di terreni. “Al momento Kos, ovvero il soggetto che dovrà fare l’intervento, sia esso di recupero o di costruzione ex novo sta valutando due o tre siti”, sottolinea l’assessore Alberto Bellelli, tra cui la vecchia corte di Fossoli. Location a parte, quel che conta è “riportare in città 10 posti letto di residenza a trattamento intensivo, che ora si trovano nella clinica modenese Villa Rosa. Tale residenza - ha poi concluso il dottor Rubes Bonatti - è per noi un tassello fondamentale, un elemento intermedio tra la fase acuta e il ricovero. Se mancano queste strutture non si possono diversificare le cure” e, questo, è inaccettabile. ci si confronta. Insieme si trova la forza per reagire, per affrontare la paura, non solo di esporci, ma anche di convivere con le difficoltà legate alla malattia”, commenta la presidente Agnese Fusco. Al di là del Muro ha anche attivato uno sportello informativo. Numerosi gli obiettivi dell’associazione: “quest’anno punteremo sulla creazione della residenza psichiatrica a Carpi, intervento prioritario per famiglie e malati. Continueremo a monitorare l’attività del Diagnosi e Cura e cercheremo di dare slancio all’inserimento lavorativo e continueremo a lanciare il nostro messaggio ovvero che anche nella disabilità psichica vi è una dose di normalità”. Nuovo Polo Radioterapico di Carpi In funzione entro poche settimane P roseguono le attività per la messa in funzione del moderno Polo di Radioterapia dell’Ospedale di Carpi. La struttura è in attesa delle ultime certificazioni e dei collaudi finali degli impianti e delle attrezzature e, dopo le necessarie procedure di autorizzazione, potrà entrare in funzione entro poche settimane. Va sottolineato che l’accelleratore lineare, il cuore della nuova struttura, è già in funzione dallo scorso mese di maggio e lo si sta utilizzando per effettuare le necessarie operazioni preliminari di taratura. Operazioni che vanno realizzate con precisione per assicurare il massimo della sicurezza a pazienti e operatori. L’acceleratore di ultima generazione è in grado di trattare diversi tipi di malattia oncologica con prestazioni altamente qualificate, assicurando trattamenti ad altissima precisione in ogni punto dei volumi da trattare. Questi due elementi, insieme all’uso di specifici sistemi per il corretto posizionamento del paziente, permettono di erogare dosi più elevate di radiazioni circoscritte però ai tessuti malati, risparmiando quelli sani. Il risultato è cure molto più efficaci ed effetti collaterali più limitati. Il bunker si sviluppa su una superficie di 1.360 mq, con pareti monolitiche di cemento armato e cemento di tipo speciale dello spessore medio di 1,4 metri. 21.10.2011 n° 39 8 La Cassazione conferma la condanna a 1 anno e 4 mesi di reclusione nei confronti di una madre e il nonno di un bambino a cui sono state dedicate attenzioni eccessive che ne avrebbero ritardato lo sviluppo Dalla parte del padre L ’iperprotezione e l’ipercura costituiscono reato di maltrattamento al pari di altre forme di vessazione dei minori, come quando vengono destinati all’accattonaggio. E’ questo quanto ha sentenziato la Corte di Cassazione, respingendo il ricorso di una donna ferrarese colpevole di aver riempito il figlio di troppe attenzioni tanto da isolarlo. La madre e il nonno sono stati condannati in via definitiva dalla Cassazione a un anno e 4 mesi di reclusione per aver cresciuto il bambino, nato nel 1997, al chiuso delle mura domestiche, fino al 2004. La vicenda - di cui parlammo nel numero 4 di Tempo dello scorso anno, assume i contorni del delirio se si pensa che il bimbo, come denunciato dal padre, separato dalla moglie da tempo, e difeso dal penalista carpigiano Cristian Heinrich Stove, non aveva nemmeno imparato bene a camminare. Il regime instaurato dalla madre, inoltre, aveva finito anche per cancellare del tutto la figura paterna; al padre infatti venivano impediti gli incontri col figlioletto. Anche il cognome paterno era stato soppresso e il bambino rispondeva all’appello con il cognome della madre. Sicurezza degli esercizi commerciali - Una buona illuminazione dentro e fuori il negozio, impianti di videosorveglianza, diversificazione degli orari di versamento dei soldi, operazione da fare preferibilmente in coppia sono alcune accortezze fondamentali per ridurre il più possibile i fattori di rischio Non giocate a fare gli eroi “Da evitare il contatto I fisico, gesti fatti di cronaca evidenziano sempre più spesso a quanti rischi i commercianti siano esposti in tema di sicurezza. E’ per questo motivo che Licom ha organizzato, lo scorso 13 ottobre, presso la sede Lapam, un incontro con gli esercenti di Carpi finalizzato a illustrare tematiche legate alla security in negozio, intesa sia come sicurezza passiva che comportamentale. Relatore della serata, Marco Garzetta, titolare di una società di assistenti alla sicurezza e attivo nel settore da oltre 15 anni. Premesso che il ricorso alle Forze dell’Ordine è sempre imprescindibile al fine di agevolare la cattura degli autori di “Si parte da un dato di fatto: 45 secondi è la durata media di una rapina. Dunque un lasso di tempo molto breve, ma durante il quale è necessario mantenere la calma, quanto più possibile”. Cosa fare e non fare durante una rapina Leggi la notizia su: www.temponews.it furti o rapine, Garzetta ha illustrato quali possono essere gli accorgimenti da adottare per garantire l’incolumità dei negozianti e quali le precauzioni, affinché si possa evitare di incappare in rischi di questo tipo. Si parte da un dato di fatto: 45 secondi è la durata media di una rapina. Dunque un lasso di tempo molto breve, ma durante il quale è necessario mantenere la calma, quanto più possibile. La cronaca ha spesso raccontato di esercenti che, per difendersi, sono poi incorsi in problemi maggiori rispetto all’entità dell’aggressione: è dunque fondamentale assecondare le richieste del rapinatore, evitando il conflitto. Di fondamentale importanza è valutare i rischi cui potenzialmente si va incontro, sia per se stessi sia per gli eventuali avventori del negozio presenti in quel momento. Dunque, evitare il contatto fisico, gesti bruschi, mosse azzardate; temporeggiare, parlare, avvertire dell’imminente arrivo di un parente sono invece buone scelte da fare. Il 90% degli aggressori non è del mestiere e, solitamente, il malvivente occasionale agisce sotto l’effetto di alcol o droghe. Chi non è avvezzo ad atti criminali è più pericoloso, poiché non sa cosa stia facendo. E’ perciò essenziale non Nazionale per Carpi arrestato per droga by Locco - www.jungo.it Nella serata di giovedì 13 ottobre è finito in manette un 37enne di San Felice sul Panaro, che ha tentato inutilmente con la propria auto di eludere il controllo di una Volante sulla strada Nazionale per Carpi. L’uomo ha gettato dal finestrino un involucro con 50 grammi di cocaina, poi recuperato dalla Polizia. Sulla vettura fermata dagli agenti sono stati trovati 1.000 euro in contanti, probabile provento di spaccio. In passato il 37enne era già stato condannato per associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione. Cronache di viaggio! Via Ugo da Carpi, sorpreso mentre rubava una bicicletta Soliera: denunciati 6 giovani per molestie e atti vandalici I Carabinieri della stazione di Soliera hanno denunciato 6 giovani, tra cui un minorenne, per molestie e imbrattamento di edificio. Il gruppetto è stato identificato a seguito di una serie di molestie e schiamazzi a ogni ora del giorno e della notte mostrarsi succubi e, al contempo, sforzarsi di memorizzare quanti più dettagli possibili da riferire in seguito alla Polizia. Una buona illuminazione dentro e fuori il negozio, impianti di videosorveglianza, diversificare gli orari di versamento dei soldi e farlo preferibilmente in coppia (perché due o più persone sono meno facili da gestire, per il rapinatore, rispetto a una) sono poi altre accortezze fondamentali per ridurre il più possibile i fattori di rischio. E’ fondamentale ricordare che non sono queste le occasioni in cui fare l’eroe: il danno che consegue i furti deve essere sempre e soltanto di tipo economico e, alla forza, è sempre preferibile usare la testa. Valeria Cammarota Jungonauta made in Carpi... sicurezza a carpi - I fatti della settimana Un Carabiniere in borghese della Stazione di Carpi ha sorpreso un 20enne tunisino mentre stava rubando una bicicletta parcheggiata in via Ugo da Carpi. Il militare, libero dal servizio, mentre stava passeggiando lungo la via, ha notato il giovane inginocchiato su una bicicletta intento a manometterne il lucchetto. Ha atteso qualche istante per verificare se effettivamente stesse forzando il lucchetto e non appena ne ha avuto la certezza lo ha bloccato impedendone la fuga. Condotto in caserma, il giovane incensurato è stato denunciato per furto e la bicicletta restituita al legittimo proprietario. bruschi e mosse azzardate. Temporeggiare, parlare, avvertire dell’imminente arrivo di un parente sono invece buone scelte da fare”. in via Nenni a Soliera. In numerose occasioni e, negli ultimi tempi con cadenza quasi quotidiana, i ragazzi si riunivano disturbando i residenti, tanto che le richieste di intervento delle Forze dell’Ordine erano diventate abitudinarie, fino a che, qualche giorno fa, i giovani hanno deciso di colpire un palazzo di residenti con il lancio di uova e insulti. L’intervento della pattuglia dell’arma ha consentito di identificare gli autori degli atti vandalici e porre così un freno al comportamento dei giovani. Carpi: denunciato un tunisino per ricettazione I Carabineri della stazione di Carpi hanno fermato un pregiudicato tunisino, noto per reati contro il patrimonio e stupefacenti e, dopo averlo perquisito, lo hanno trovato in possesso di documenti personali e un carnet di assegni intestati a un carpigiano che, qualche giorno prima, aveva subito il furto del portafogli lasciato sul sedile dell’auto. Proseguendo la perquisizione presso la sua abitazione, è emerso anche il possesso di un flacone di metadone, comunemente usato dai tossicodipendenti al posto degli stupefacenti. Via Sigonio, furto al Graziosi Dopo un atto vandalico e un furto avvenuti qualche tempo fa, il Circolo Graziosi di via Sigonio è corso ai ripari installando un sistema di videosorveglianza. Il sistema di sicurezza con telecamere a circuito chiuso ha così permesso di individuare un ladro che aveva sottratto la borsetta a una socia. Rintracciato e messo alle strette, l’uomo ha confessato. Jungo è il sistema che rivoluzionerà il nostro modo di spostarci (in città e fuori città): è un modo agile e flessibile per ridurre o anche azzerare la nostra dipendenza dall’auto. Come? Semplice: sfruttando le correnti naturali di traffico! Ci sono milioni di sedili vuoti che ti passano davanti, ti ci puoi imbarcare direttamente, con tempi di attesa che tendono a zero! Quando un automobilista qualsiasi vede uno “jungonauta” che fa il segnale - mano alzata con la card in mano - accosta volentieri, perché sa di poter viaggiare in compagnia, in sicurezza reciproca, guadagnando il ticket. Lo jungonauta a sua volta saltella da una direttrice all’altra, risparmiando e divertendosi! Tutto su www.jungo.it C on il favore di una bella giornata mi affaccio all’uscita del lavoro e dopo una decina di minuti vedo un viso conosciuto che passa e mi guarda con la coda dell’occhio. Mi volto e penso: non mi avrà visto… poi però noto che si inserisce nel parcheggio dietro. Dovrà andare al bar… invece era tornata per me. Si avvicina e mi dice: “Io vado a Rovereto”. “Fantastico”, rispondo. Salgo e facciamo due chiacchiere. “Dove ti lascio?”. “Alla curva, in prossimità dell’acetaia c’è la fermata dell’autobus, mal che vada prendo quello delle 18.30”. “Sì: ci abito davanti”. Pensando che non avesse capito, le rispiego… “Sì, ci abito davanti”, ribadisce lei. Non insisto. Dopo 5 minuti, accosta proprio davanti alla fermata. In effetti: ci abita proprio davanti! Perfetto! Mentre porta in casa le cose che aveva in macchina… io ricomincio la mia Jungata. Dopo pochi minuti sento qualcuno chiamarmi: “Locco”! Mi volto e da un furgoncino sbuca il viso del papà di un mio Scout! Fantastico! Mi aveva visto ed è tornato indietro. Provo a fargli la solita ramanzina di Jungo… ma mi ferma e mi dice: “guarda che ti leggo sempre sul Tempo, devi divertirti da matti”. Ah ah! Un altro fan! 21.10.2011 n° 39 9 BEAUTY HIGH SCHOOL Nasce a Carpi la prima scuola per estetiste L unedì 28 novembre suona la campanella. Si entra in classe! Si entra a scuola! Si entra alla Beauty High School, la prima Scuola per Estetiste a Carpi. Poiché il settore del benessere ha sempre più bisogno di persone esperte e competenti, capaci di rispondere alle esigenze dei propri clienti, la Beauty High School è la scelta giusta per il futuro lavorativo delle proprie allieve. Beauty High School fornisce infatti una preparazione scolastica seria e completa, con l’obiettivo di formare estetiste a 360°. Beauty High School offre un valido insegnamento attraverso corsi di apprendimento teorico e pratico svolto da personale docente esperto in materia di Estetica del Viso, Estetica del Corpo, Estetica delle Mani ed Estetica dei Piedi. una volta terminata la scuola. Per non parlare delle numerose ditte di cosmetica interessate a una collaborazione con operatori del benessere e dell’estetica certificati. Le estetiste diplomate alla Beauty High School avranno la possibilità di scegliere il proprio futuro, con la consapevolezza di aver svolto un percorso formativo valido e strutturato. Inoltre avvie- “La novità della nostra scuola – sottolinea la direttrice Stefania Cirillo – è l’introduzione nell’orario scolastico di materie apparentemente superflue come Marketing Aziendale e lingue straniere, in particolare Ingle- Lo staff Il bando non è stato progettato insieme a noi, mentre avremmo preferito che il Comune di Carpi lo costruisse intorno ad Albatros”. A parlare è Lamberto Menozzi, presidente della società che sin dal 2000 – e con il suo nome attuale dal giugno del 2004 – gestisce la piscina cittadina con tre dipendenti fissi, un disabile e alcune donne delle pulizie. Ora, con il bando per la nuova costruzione vicino alla scadenza – entro il 7 dicembre le ditte costruttrici dovranno depositare i loro progetti – i nodi vengono al pettine e un po’ d’amarezza, inevitabilmente, affiora. “E’ chiaro: chi si aggiudica la costruzione dovrà anche preoccuparsi di trovare una cooperativa di gestione. Albatros si è offerta di gestire la vasca coperta, ma è improbabile che ciò accada”. Nel 2014 saranno 14 anni che Albatros gestisce la piscina: un’esperienza consolidata della quale sarebbe forse stato opportuno tenere maggior conto. “ se e Tedesco, ma che si rivelano fondamentali al momento dell’approccio con il mondo lavorativo. La Beauty High School – precisa ancora la direttrice - non vuole formare solo delle estetiste, ma delle professioniste competenti e preparate in grado di affrontare e cogliere le molteplici opportunità offerte dal settore del benessere”. Centri estetici, Spa, Beauty Farm, strutture fisioterapiche, palestre, navi da crociera, villaggi turistici, stabilimenti balneari: sono solo alcuni degli sbocchi lavorativi a cui possono ambire le allieve Elenco delle materie di studio: COSMETOLOGIA E MAKE-UP TECNICA DEL MASSAGGIO ANATOMIA DERMATOLOGIA IGIENE E SCIENZA DELL’ALIMENTAZIONE FISIOTERAPIA FISICA DI BASE MARKETING AZIENDALE INGLESE TEDESCO “Avremmo preferito che il Comune di Carpi costruisse il bando per la costruzione della nuova piscina intorno ad Albatros”. A parlare è Lamberto Menozzi, presidente della società che, dal 2000, gestisce la piscina cittadina Albatros è fuori? Il nuovo Dipartimento di Chimica, Scienze Farmaceutiche e Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Modena e Reggio sarà realizzato dalla Cmb di Carpi Cmb “entra” all’Università I Nel tondo Lamberto Menozzi Anche perché i problemi del bando non sono pochi, secondo Menozzi. “Se si guardano i numeri, si fa fatica a pensare dove si possano trovare i soldi per la gestione dell’immobile. Io nutro grandi perplessità. Carpi Fashion System alla sedicesima edizione di Itma Una delegazione carpigiana in visita a Barcellona L ’Itma con cadenza quadriennale e itinerante, è la rassegna internazionale che mostra le avanguardie e le novità della tecnologia tessile proveniente da tutto il mondo. Quest’anno è approdata a Barcellona con un plotone di imprese costruttrici di macchinari tessili che ha riempito ben sette padiglioni del nuovo quartiere fieristico avveniristico di Fiera Europa. Un gruppo di imprese modenesi ha visitato la rassegna partecipando ranno un processo di “formazione continua” per gli addetti del settore, anche in vista dei prossimi adeguamenti legislativi e per rispondere alle profonde innovazioni del mercato.La Beauty High School è la scelta giusta per tutte le studentesse che hanno compiuto almeno 15 anni, ma è una valida formazione anche per tutti coloro che vogliono intraprendere una nuova esperienza nel settore del benessere o per chi sente la necessità di approfondire le proprie potenzialità lavorative in campo estetico. Al termine dell’anno scolastico, le allieve riceveranno un diploma che attesta la frequentazione del corso che hanno seguito e il superamento dell’esame finale con relativo profitto conseguito. L’accesso alla scuola, rigorosamente a numero chiuso, prevede l’iscrizione entro il 15 novembre. Per appuntamento o informazioni, telefonare allo 059-654073. Beauty High School si trova a Carpi, in via E. De Amicis, 65. Beauty High School: la scelta giusta per il tuo futuro. attivamente alla prima iniziativa messa a disposizione delle aziende di moda da Carpi Fashion System, progetto di promozione, formazione e innovazione del distretto Tessile - Abbigliamento, gestito dalle associazioni imprenditoriali del territorio dell’area modenese con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e in collaborazione con il Comune. E’ proprio a supporto dell’innovazione che le associazioni Cna, Confapi, Confindustria e Lapam hanno promosso la visita collettiva a Itma di Barcellona individuando questa prima azione come propedeutica alle prossime proposte. Il Comune spera probabilmente che un privato possa ricavare dalla gestione incassi più consistenti, ma lo vedo complicato”. Anche per le ore riservate a nuoto e pallanuoto – rispettivamente 2 e 3mila – Menozzi ha qualche osservazione da fare. “Come si fa quando finirà il percorso di quei 50, 60 ragazzi che ora praticano l’agonismo? Occorrerebbe formarne di nuovi, attraverso corsi per i principianti”. Si vedrà tra poco più di un mese quante e quali imprese avranno presentato un progetto, per ora Albatros fa sapere di averne sentita qualcuna, ma non si sbilancia. Resta la sensazione che le carte in tavola siano destinate a cambiare ancora e che la situazione sia decisamente fuligginosa... Marcello Marchesini npdap, l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e Fabrica Immobiliare Sgr hanno presentato nei giorni scorsi l’intervento per la costruzione del nuovo Dipartimento di Chimica, Scienze Farmaceutiche e Scienze della Terra che sorgerà in via Campi, nelle immediate vicinanze dell’attuale campus universitario, su un’area di circa 20 mila mq. Il complesso, che sarà realizzato da Cmb Carpi su progetto dello studio Rossiprodi Associati di Firenze in partnership con Ingegneri Riuniti di Modena, si articolerà in quattro corpi di massimo quattro piani fuori terra, che definiranno due ampie corti aperte, orientate verso la città storica e con questa dialoganti mediante ampie vetrate. Il nuovo Dipartimento, che svilupperà una superficie commerciale lorda di circa 17.600 metri quadri, ospiterà aule, laboratori didattici e di ricerca, uffici amministrativi e spazi comuni per favorire la vita di relazione degli studenti. Particolare attenzione sarà inoltre posta alla sistemazione a verde dell’area esterna, ai parcheggi e alla realizzazione di un sistema di percorrenze ciclopedonali di relazione con la città e con il resto del campus. L’intervento, del valore complessivo di 34,68 milioni, è stato progettato e sarà eseguito senza comportare esborsi finanziari per l’Università mediante la formula della concessione dell’area in diritto di superficie per 90 anni al Fondo Aristotele, fondo immobiliare promosso e sottoscritto dall’Inpdap nel 2005 e gestito da Fabrica Immobiliare. 21.10.2011 n° 39 10 Sabato 22 ottobre verrà inaugurato il nuovo Ambulatorio di Stomaterapia dell’Ospedale Ramazzini di Carpi, guidato dalla dottoressa margherita gavioli Il servizio che non c’era S abato 22 ottobre verrà inaugurato il nuovo Ambulatorio di Stomaterapia dell’Ospedale Ramazzini di Carpi. Il servizio, prima mancante nel nostro territorio, ha iniziato a maggio la sua attività, rivolta alla persona con stomia. “La stomia, meglio nota nel linguaggio corrente col nome di deviazione - ci spiega la dottoressa Margherita Gavioli, chirurgo, Responsabile del Modulo di Chirurgia Colo-rettale all’interno del Ramazzini, nonchè responsabile dell’ambulatorio - è una derivazione all’esterno, in genere sull’addome, dell’apparato intestinale o urinario. Viene eseguita per affezioni infiammatorie o tumorali dell’intestino tenue, del colon o della vescica o vie urinarie. Definitiva, o più spesso oggigiorno temporanea, richiede, accanto alla persona che ne è portatrice, un surplus di assistenza, un accompagnamento specifico, dato da personale appositamente formato, con l’obiettivo di portare la persona alla ri-acquisizione della completa autonomia nella nuova condizione di vita”. La stomia infatti modifica l’immagine che la persona ha di sè e ha un impatto psicologico molto forte. Comporta poi tutta una serie di problematiche gestionali, di non sempre facile soluzione. Il nuovo Ambulatorio di Stomaterapia adempie a questo compito ed è al servizio dell’Ospedale e del Distretto, per un bacino di utenza di circa 100mila persone. All’interno dell’Ospedale si fa carico del paziente ricoverato nelle delicate fasi del pre e post-intervento, in cui la persona operata prende confidenza con la nuova realtà. Accompagna poi il paziente una volta dimesso e, in collaborazione col medico di Medicina Generale, affianca la persona che è tornata al proprio domicilio, fornendo un continuo supporto tecnico e psicologico. L’ambulatorio si avvale della collaborazione dei vari specialisti presenti nell’Ospedale, in primis dell’urologo (dottor G. De Luca) e, nei prossimi mesi, si doterà del supporto dietologico e psicologico, attingendo alle competenze già presenti presso il servizio di Psico-Oncologia (dottoressa Maria Grazia Russomanno), nell’ottica di una presa in carico a 360° delle problematiche della persona con stomia. “Sono circa 400 le persone stomizzate dell’Area Nord, cui è destinato l’ambulatorio - prosegue Gavioli - e circa 60-70 nuove stomie vengono confezionate ogni anno, provvisorie o definitive. L’ambulatorio assicura quella continuità nell’assistenza ospedaleterritorio a favore dei soggetti portatori di stomia e incontinenza grave per cui la Regione EmiliaRomagna ha promosso nel 2005 uno specifico Programma Regionale di Assistenza Sanitaria”. L’ambulatorio è affidato a un’infermiera dedicata con specifica formazione e adeguata esperienza nel campo delle stomie, la stomaterapista Simona Vergnanini, co-adiuvata dalle stomaterapiste Monia Ferrari, Rita Pasquali e da Abir Geziane. A completamento di quest’équipe, altre 2 stomaterapiste si diplomeranno quest’anno, grazie alla Scuola Nazionale Aistom di Stomaterapia, che è stata ospitata quest’anno a Carpi e a Modena. Queste porteranno le loro specifiche professionalità all’interno dei reparti di Chirurgia e Urologia, dove principalmente vengono trattate le problematiche che possono richiedere una stomia: consentiranno un ulteriore miglioramento nella presa a carico della persona con stomia e una maggior integrazione tra i reparti e l’ambulatorio di Stomaterapia. L’ambulatorio è attivo al 1° piano dei Poliambulatori di Carpi dal lunedì mattina al venerdì pomeriggio ed è in grado di rispondere a eventuali urgenze di pazienti, ricoverati e non, anche il sabato mattina. “L’assistenza stomaterapica - conclude la dottoressa 29 ottobre - Polisportiva San Marinese La cena della solidarietà S abato 29 ottobre, presso i locali della Polisportiva San Marinese si terrà una cena di solidarietà a favore del Gruppo Assistenza Familiari Alzheimer. Il menù del benessere (costo 25 euro a persona) prevede Cestini bell’Italia come antipasto, sedanini al pesto e risotto di zucca, caponata con pollo e, per concludere, dessert a base di sughi del paradiso, torte miste e macedonia di stagione. E’ noto che la dieta mediterranea porti vantaggi indiscussi per il nostro sistema cardiovasco- Margherita Gavioli Gavioli - è fornita anche alla persona stomizzata che non è in grado di recarsi in ambulatorio, in quanto è la stomaterapista stessa che si reca al domicilio del paziente non deambulante”. lare e protegga dal declino cognitivo. La cena proposta si avvale dei suggerimenti scientifici applicati da cuochi che ricercano il piacere del palato, per creare il giusto connubio tra gola e salute! Tutto il ricavato andrà a favore dei servizi svolti dalle associazioni Avo e Gafa. Non mancate. Per informazioni: 349.5928342 o 059.659432. Appuntamento con la Terza Giornata Nazionale Avo A volte basta un sorriso per ridare speranza! I l 24 ottobre, Avo, Associazione Malati Ospedalieri, festeggia i suoi 36 anni di attività lanciando la Terza Giornata Nazionale Avo. Tutto nacque da un semplice bicchiere d’acqua, quando un paziente solo e in difficoltà trovò qualcuno pronto ad aiutarlo. E sono proprio questi piccoli ma preziosi gesti che con gli anni hanno fatto grande Federavo, la federazione che raccoglie le Avo di tutta Italia e che oggi rappresenta una delle più importanti e riconosciute realtà nel settore del volontariato socio-sanitario. Sabato 22 ottobre i volontari della sezione carpigiana di Avo saranno presso l’ospedale Ramazzini (ingresso via Molinari), in Piazza Martiri e al supermercato Conad di via Roosevelt, per incontrare la cittadinanza, fornire materiale informativo circa le attività svolte e, perchè no, reclutare nuovi volontari. Avo infatti dà la possibilità a tutti coloro che desiderano mettere a disposizione parte del proprio tempo, di dare sostegno e ascolto ai degenti che ne hanno bisogno. A volte basta solo un sorriso per ridare la speranza! 21.10.2011 n° 39 11 Gli operatori del sorriso portano buon umore laddove ve ne è più bisogno. Francesca Cremonini, delegato provinciale dell’attività Dottor Clown, e la carpigiana Laura Po, Clown Dottore, ci parlano della loro esperienza iniziata sei anni fa Clownterapia: pillole di allegria U na risata può avere lo stesso effetto di un antidolorifico: entrambi agiscono sul sistema nervoso anestetizzandolo e convincendo il paziente che il dolore non ci sia, così Patch Adams, il medico ideatore della terapia del sorriso, sintetizzava la sua filosofia. Ridere per alleviare la sofferenza è anche il motto dei volontari clown della Croce Rossa di Carpi e dell’intera provincia di Modena. A Francesca Cremonini, delegato provinciale dell’attività Dottor Clown, e alla carpigiana Laura Po, clown dottore chiediamo: Chi è e cosa fa il Clown di Corsia? “Il Clown di Corsia è un operatore socio-sanitario che aiuta quanti sono afflitti da dolore fisico e psichico ad affrontare con serenità e coraggio la loro situazione. Non è soltanto un pagliaccio che scherza e gioca, ma è una persona profondamente cosciente delle realtà in cui opera, e che cerca di entrare in empatia con pazienti e parenti. Il nostro approccio varia in relazione alla persona che abbiamo di fronte. Con i bambini ricoverati in Pediatria i principali strumenti cui ricorriamo sono palloncini, giocattoli e improvvisazioni teatrali. La situazione cambia quando abbiamo a che fare con persone con gravi malattie che impediscono loro di interagire: qui subentra la comunicazione non verbale. Anche solo con uno sguardo e una carezza riusciamo a trasmettere loro un’emozione positiva. Ciascuno di noi ha scelto un nome clown in cui si identifica. (Francesca è Ciupina e Laura è Shrekina). Giuseppe Mazzola (Blò Blò) suonando il pianoforte, ci dimostra che anche la musica è un importante veicolo di sensazioni. E poi c’è Barbara Rinaldi, in arte Spippolina, una ragazza che seppure non vedente, riesce a capire molto bene la natura delle persone e a comunicare con loro vuoi diventaRE UN CLOWN DI CORSIA? Guarda come fare su: www.temponews.it in modo efficace e personale”. Dove opera il Dottor Clown? “L’operatore del sorriso opera in vari reparti: Pediatria, Chirurgia e Ortopedia. Se solitamente agiamo in ospedale, e in strutture di riposo per anziani, come la Casa della Gioia e del Sole di Modena, non manchiamo di intervenire anche in altri luoghi. Siamo stati in Abruzzo per aiutare le vittime del terremoto, e abbiamo in program- Gli operatori del sorriso con Matteo e Federico Reparto di Pediatria dell’Ospedale Ramazzini Una giornata coi clown di corsia U n’ondata di buon umore pervade le corsie del reparto di Pediatria dell’Ospedale Ramazzini di Carpi, all’arrivo dei Dottor Clown. Questo è il miracoloso effetto che sortiscono non solo sui piccoli ospiti ma anche sui loro familiari. In punta di piedi e con grandi sorrisi, gli angeli dal naso rosso, si avvicinano ai bambini porgendo loro un palloncino colorato a forma di fiore e intonando “Il coccodrillo come fa”. Che siano timidi o estroversi, nessuno tra i bambini resiste alla simpatia dei clown. Il loro aspetto colorato e divertente li attira, la loro energia e gentilezza li conquista. Federico e Matteo mentre aspettano di essere visitati dal pediatra, giocano con i palloncini e i giocattoli che i clown tirano fuori dalle loro tasche. Per qualche minuto, i due bimbi sembrano essersi dimenticati dei dolori alla testa e alla pancia. Valentina invece ama farsi raccontare storie accoccolata nella sua coperta e, nonostante il malessere e la stanchezza, sorride divertita alle loro battute. La portentosa medicina dei Dottor Clown regala attimi di felicità e di distrazione dalla malattia. C.S. ma di espandere la nostra attività a nuovi contesti”. Da dove nasce la vostra scelta di diventare operatori del sorriso? “Qualche anno fa - spiega Francesca - ho perso la mia cuginetta. Il grande dolore mi impediva di avere lo spirito per regalarle in quei suoi ultimi giorni istanti di divertimento e distrazione. Fortunatamente, una signora che veniva a farle visita riuscì nell’intento di strapparle qualche sorriso. Così è nato il desiderio di seguirne l’esempio”. “Avevo visto il film Patch Adams - ricorda Laura - rimanendone molto colpita e ho voluto mettermi alla prova in questa bellissima attività, che non tutti ritenevano adatta a me. Ma io, col tempo, ho dimostrato loro il contrario”. Cosa provate durante la vostra attività? “Sperimentiamo molte e intense emozioni: soprattutto di gioia e gratificazione. Per tale motivo, alla fine di ogni turno di servizio, ci prendiamo un po’ di tempo per condividere le nostre sensazioni: l’arricchimento interiore che ne deriva è grande”. Come si diventa Clown di Corsia? “Dopo un corso di formazione e tirocinio, si è chiamati a fare un colloquio individuale con il formatore Lella Bulgarelli (Dottor Clown Piuma), con psicologi e clown esperti per confermare la propria idoneità al percorso che ci si accinge a intraprendere. Per qualsiasi altra informazione venite a trovarci nella nostra sede al civico 5 di via Guastalla”. Chiara Sorrentino Gli operatori del sorriso con Valentina Martedì 25 ottobre alle 20.30 presso la sede Cri di Carpi, in Via Guastalla 5, Lezione interattiva e gratuita sulle manovre di disostruzione pediatriche Chi salva un bambino, salva il mondo L ’inalazione di un corpo estraneo in età pediatrica, è un evento frequente e rappresenta un’emergenza, il cui rapido riconoscimento e trattamento può prevenire conseguenze gravi a volte fatali per il bambino. Purtroppo in Italia l’ostruzione delle vie aeree nel bambino provoca ancora 1 decesso alla settimana (dati della Società Italiana Pediatria). Ben 50 bambini all’anno perdono la vita per un motivo la cui causa è per il 27% accidentale; ciò significa che facendo un po’ più di attenzione verso i nostri bambini potremmo ridurne il decesso. Dal momento che esistono manovre semplici, alla portata di tutti (genitori, nonni, insegnanti, baby sitter) che possono ridurre drasticamente queste tristi statistiche, la Cro- ce Rossa di Carpi dal 2009, abbracciando un progetto nato e voluto dal dottor Squicciarini (medico, volontario della Cri nazionale) organizza corsi di Manovre di disostruzione pediatriche (che comprendono la fascia da 0 a 1 anno e da 1 anno alla pubertà) a tutti. I corsi si suddividono in lezioni interattive alla popolazione gratuite, tenute da istruttori nazionali, dove tutti possono imparare queste semplici manovre e dove l’unico strumento utilizzato sono le mani. Tanti genitori hanno già partecipato alle lezioni e ci hanno sostenuto in questo progetto che ha come unico obiettivo quello di divulgare le manovre e contribuire a salvare la vita di ogni bambino. La Croce Rossa di Carpi invita, chiunque fosse interessato all’argomento, a partecipare martedì 25 ottobre alle 20.30 presso la sede Cri di Carpi, in via Guastalla 5, alla Lezione interattiva e gratuita sulle manovre di disostruzione pediatriche. Per info: www.cricarpi.it 059.654463. 21.10.2011 n° 39 12 A Palazzo Foresti inaugura la mostra dedicata al Cantico delle Creature. Con una finalità benefica e un’iniziativa per le scuole Critici in erba In un condominio di Via Meloni di Quartirolo dialogo e solidarietà sono di casa Prove generali di integrazione I naugura alla presenza delle autorità sabato 22 ottobre, alle 17 (e resterà aperta fino al al 3 novembre) presso la Galleria di Palazzo Foresti a Carpi la mostra sul Cantico delle creature di Francesco d’Assisi promossa dal gruppo Arte in movimento e dall’Associazione Il Portico. 13 artisti carpigiani e tre ospiti espongono le loro suggestive opere per illustrare una delle più belle pagine della letteratura italiana. La mostra si colloca nell’ambito dell’iniziativa L’arte per l’Ottobre Missionario con cui si raccolgono fondi da destinare alle attività dei missionari della Diocesi di Carpi. Quest’anno il ricavato della vendita delle opere donate dagli artisti andrà a madre Giovanna Catellani, missionaria cappuccina in Thailandia. Parallelamente alla mostra, in queste settimane il gruppo Arte in Movimento ha proposto alle scuole elementari e medie del carpigiano il progetto didattico Educare con l’arte per far commentare agli alunni le opere degli artisti che più hanno apprezzato visionandole tramite l’apposito catalogo. Hanno aderito molte scuole di tutti gli istituti comprensivi di Carpi e Novi con oltre 500 elaborati, sia commenti scritti sia interpretazioni pittoriche, pervenuti alla Commissione di ammissione, che ha deciso di esporli tutti a fianco di Premiate le scuole vincitrici dei concorsi Mangia giusto, muoviti con gusto e Mani in pasta A Carpi il primo premio M angiare in modo equilibrato e vario, senza farsi mai mancare frutta e verdura e, ancora, fare movimento, camminare, correre, utilizzare la bicicletta e praticare sport. Questi, i principi fondamentali su cui si fondano i due concorsi, promossi all’Azienda Usl di Modena e indirizzati alle scuole della Provincia di Modena Mangia giusto, muoviti con gusto e Mani… in pasta. Le scuole vincitrici dei due concorsi sono state premiate il 18 ottobre presso la Cna di Modena. Per Mangia giusto, muoviti con gusto, il primo gradino del podio è stato conquistato dalla Scuola dell’Infanzia Arcobaleno di Carpi (in foto), premiata con 1.500 euro, mentre la Scuola d’Infanzia Pegaso di Carpi, premiata con 500 euro, si è classificata quinta. Per Mani…in pasta invece, il primo premio è andato alla Scuola secondaria di 1° grado Montecuccoli di Guiglia. I partecipanti sono stati invitati a realizzare elaborati inerenti ai temi di un’alimentazione equilibrata e di un’attività motoria adeguata. P rove generali di integrazione in un condominio di via Meloni di Quartirolo. Dialogo e accoglienza: su queste tematiche si organizzanoinnumerevoli incontri, seminari, gruppi di studio, consulte. Spesso con buone intenzioni e scarsi risultati. A volte, invece, avvengono quelle strane e fortunate alchimie per le quali è il comportamento di pochi individui o di piccoli gruppi ad anticipare i cambiamenti della società. In questo caso si tratta di un pranzo tra condomini. Convivio a base di pietanze marocchine: cous cous e deliziosi dolci ai semi di sesamo e mandorle. Invitati al tavolo, nel cortile dello stabile, i condomini italiani. L’occasione: i festeggiamenti per la nascita della figlia di una delle donne che lì vivono. A raccontare come è iniziato questo felice incontro è la carpigiana, Linda Frattolillo: “di solito d’estate facciamo sempre cene tra condomini, e avevamo invitato anche questa famiglia – madre anziana, figlio sposato con un bambino, tre sorelle tra cui quella incinta - già dallo scorso anno, ma non erano mai venuti. Un giorno ho saputo della nascita della bambina, così ho deciso di farle un fiocco rosa”. Quando lo hanno saputo, i genitori della piccola Gioia – questo il significato italiano del suo nome - hanno deciso che avrebbero fatto una festa per ringraziare i vicini. “E’ stato molto carino. Abbiamo parlato tanto e ci siamo raccontati delle nostre rispettive abitudini. L’anziana madre non parla una parola di italiano e comunicava con noi a gesti”. Ma le sorprese, per la famiglia immigrata, non sono finite: i condomini hanno deciso di comprare alcuni vestiti per la piccola. Nel biglietto che accompagna il dono, una frase di quelle che, per persone arrivate in Italia in cerca di un futuro migliore, devono rappresentare un colpo al cuore. “Auguri di benvenuto alla nuova cittadina italiana”. “Avreste dovuto sentire le urla di gioia quando i genitori hanno letto il biglietto – continua Linda – e ora la ‘nonna’, quando mi vede dalla finestra, mi saluta sempre, mandandomi un bacio e posandosi la mano sul cuore. Hanno promesso che presto verranno a insegnare a me e a mia figlia come cucinare i loro dolci”. Sono tanti i pranzi multientici che si tengono Carpi, ma solitamente vengono organizzati da qualche associazione o istituzione. Questo ritrovarsi spontaneo tra persone che condividono uno spazio abitativo e che fanno delle differenti culture un argomento di curiosità e reciproca scoperta, piuttosto che un muro da recintare col filo spinato, è una notizia che fa ben sperare per il futuro. Forse una goccia nel mare. Ma per chi sta attraversando il deserto, anche una goccia può rivelarsi preziosa. Marcello Marchesini 21.10.2011 n° 39 13 Ricco programma di intrattenimento al Centro Sociale Gorizia. Tornano i martedì del Gorizia! A ppuntamento dal 25 ottobre a fine febbraio 2012, con i martedì sera del Centro Sociale Gorizia. “L’obiettivo è quello di riunire le persone, del quartiere e non solo, per creare occasioni di confronto”, sostiene Lauro Guidetti, che aggiunge come il tentativo sia quello di “offrire iniziative non soltanto ricreative, ma anche in grado di lasciare qualcosa, di proporre piccoli spunti di riflessione. Abbiamo cercato di mescolare momenti di divertimento e approfondimento”. Il Centro è aperto a qualsiasi iniziativa purché, come ricorda Brienne Loschi: “le persone si ritrovino, senza escludere nessuno ”. Un grande merito va agli oltre 100 volontari che mandano avanti il Centro, reso negli anni uno dei punti di riferimento del quartiere. Il Gorizia, che si trova al 51 di via Cuneo, propone un’ampia offerta – sempre gratuita – che spazia dalla narrazione alla musica, dal no lasciarsi deliziare dalle melodie dell’Orchestra fiati dell’Istituto Musicale Vecchi Tonelli di Carpi, diretta da Massimo Bergamini. Il ciclo musicale sarà chiuso nel nuovo anno, martedì 7 febbraio, con l’esibizione dell’Orchestra d’archi con i piccoli allievi del Vecchi Tonelli. Il Gorizia non rinuncia però alla tradizione, consapevole dell’importanza delle proprie radici: per questo il 29 di novembre si potrà assistere a una recita dialettale inscenata dagli Artisti per caso. Ma non è ancora finita. Gli organizzatori hanno pensato Brienne Loschi e Lauro Guidetti cinema alle serate più classicamente conviviali, sino al teatro dialettale. L’avvio lo darà l’abile voce di Simone Maretti, che martedì 25 ottobre narrerà alcune storie con la l’arte affabulatoria della quale è maestro; a seguire due serate di Note e parole per conoscere la musica e apprezzare la didattica delle parole: martedì 22 novembre verrà proiettato un documentario di Nino Criscenti sul Quartetto italiano, ensemble d’archi che, formatosi a Carpi nel primo dopoguerra, partì poi alla conquista di tutto il mondo, tanto che oggi è possibile trovare sue riproduzioni nei negozi di dischi di Londra e New York; martedì 13 dicembre sarà invece la volta del notevolissimo e toccante documentario di Stefano Cattini, L’isola dei sordobimbi. Spazio anche alla musica di qualità con il Coro Ghirlandeina diretto da Massimo Malavasi – il 15 novembre – mentre il 6 dicembre gli spettatori potran- anche al cinema: a gennaio saranno dedicate ben quattro serate – 10, 17, 24 e 31 – alla settima arte, per divertirsi e riflettere insieme a Valentina Marmiroli. Con l’avvicinarsi del Natale verranno scambiati, martedì 20 dicembre, gli auguri con Il Faro e la Parrocchia Corpus Domini. La serata sarà allietata dal Coro Fantasia di note della Parrocchia stessa. Venticinque anni fa nasceva questo Centro Sociale e, guardando il ricco programma di iniziative, pare che non abbia fatto altro che migliorare con l’età. Sabato 22 ottobre, ore 21, Cattedrale Giornata Missionaria Mondiale Luciano Lanzoni D omenica 23 ottobre la Chiesa celebra la Giornata Missionaria Mondiale. In questa occasione, sabato 22 ottobre, alle 21, in Cattedrale, la comunità diocesana è invitata a partecipare alla veglia presieduta dal vescovo Elio Tinti. Testimoni di Dio il titolo della celebrazione in cui porterà la sua testimonianza Luciano Lanzoni dell’Istituto secolare dei Servi della Chiesa, missionario in Madagascar e in visita alla Diocesi. “Il Vangelo – scrive Benedetto XVI nel messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale 2011 - non è un bene esclusivo di chi lo ha ricevuto, ma è un dono da condividere, una bella notizia da comunicare. E questo dono-impegno è affidato non soltanto ad alcuni, bensì a tutti i battezzati. L’attenzione e la cooperazione all’opera evangelizzatrice della Chiesa nel mondo non possono essere limitate solo ad alcuni momenti: la dimensione missionaria della Chiesa è essenziale, e pertanto va tenuta sempre presente. E’ importante che sia i singoli, sia le comunità ecclesiali siano interessati alla missione in modo costante, come forma della vita cristiana”. 21.10.2011 n° 39 14 C hi si ferma è perduto! E Alle Tattoo, al secolo Alessandro Bonacorsi, il nostro World Guinness Record per la sessione più lunga di tatuaggi, è davvero un vulcano in eruzione di idee e novità. L’ultimo viaggio intorno al mondo lo ha portato, insieme agli inseparabili collaboratori (la socia Mi, Davide e Sara) in India alla prima Convention Internazionale di Tatuaggi a Nuova Dehli. Ha sbaragliato i tanti tatuatori accorsi da tutto il mondo vincendo molti premi e conquistando il più ambito: il Best in the show. Il nostro tatuatore e il suo staff sono diventati vere e proprie star, non solo di tattoo ma anche di solidarietà. Il viaggio in India infatti, è stato anche l’occasione per consolidare l’attività dell’associazione Alle Tattoo E20 che Alessandro Bonacorsi e i suoi collaboratori hanno fondato e gestiscono. Insieme ad alcune associazioni carpigiane hanno raccolto materiale didattico da donare a scuole, orfanotrofi e all’associazione Madre Teresa di Calcutta. Un grazie particolare va a Giancarlo Gualandrini della Croce Rossa - Comitato di Carpi e a Baca Onlus (Bikers Again Child Abuse) che hanno sostenuto la raccolta. “Dopo questa esperienza a contatto con i bambini indiani - racconta Alle - ci porteremo dentro immagini che ci hanno turbati e segnati nel profondo, ma che ci sproneranno a fare sempre di più in futuro”. Alle Tattoo è stato inoltre selezionato, insieme ad altri 10 tatuatori per partecipare a un reality della du- L’avventura indiana di tatuaggio e solidarietà di Alle Tattoo e del suo staff. Un viaggio intenso tra premi e sorrisi di bambini Tattoo dall’India col cuore rata di 4 mesi, “una proposta che stiamo valutando in vista anche della mole di impegni che a breve ci attenderanno”. Non ci resta che continuare a seguire le sue avventure su Facebook sul gruppo Alle Tattoo Soliera guinnes world Inarrestabile alle tattoo Leggi la notizia su: www.temponews.it records insieme ai suoi numerosi fan che lo sostengono e spronano a dare sempre il meglio. Elisa Anderlini 21.10.2011 n° 39 L’Angolo di Cesare Pradella Venerdì 28 ottobre Circolo Pd di via Pascoli Parliamo di scuola 15 Lions Alberto Pio: da 20 anni a favore della città Siamo impegnate da vent’anni, da quando cioè ci siamo costituite in un club tutto al femminile, nell’andare incontro ai bisogni della comunità, alle fragilità umane, per essere di ausilio e sostegno ai famigliari dei malati, ai volontari che si occupano del prossimo, alle categorie disagiate e così vogliamo continuare a fare”. Queste le parole, spese in occasione dell’apertura dell’anno sociale, della nuova presidente del Club Lions Alberto Pio, Vanda Menon, di fronte alle trenta socie, al governatore del distretto Francesco Ferraretti, all’assessore Simone Tosi, al capitano dei Carabinieri Grimaldi, al giudice del Tribunale di Modena Bruschetta e alla stilista Anna Molinari, socia d’onore del “ Manuela Ghizzoni I l Circolo del Partito Democratico Carpi Ovest, nella sede di via Pascoli a Carpi, organizza venerdì 28 ottobre, alle 21, un incontro aperto a tutta la cittadinanza per discutere di scuola, dal tema: Vogliamo parlare di scuola? Tu cosa ne pensi? Insieme ai dirigenti scolastici e agli insegnanti, interverranno anche l’onorevole Manuela Ghizzoni e l’assessore alle Politiche scolastiche del Comune di Carpi, Maria Cleofe Filippi. Un’occasione per confrontarsi e riflettere sulle sfide che la scuola di oggi deve affrontare quotidianamente, per fare il punto della situazione e avanzare ipotesi di miglioramento. L ’assemblea regionale di Federpubblicità, il sindacato degli operatori della comunicazione e della pubblicità, riunitasi il 12 ottobre a Bologna presso la sede di Confesercenti Emilia Romagna, ha eletto il 44enne carpigiano Claudio Varetto (socio fondatore dell’agen- club. Vanda Menon ha anche letto un caloroso e toccante messaggio inviato da monsignor Elio Tinti nel quale il vescovo si compiace per l’attività svolta dalle Lioness nel settore del ‘sociale’ e le sprona a proseguire “in questa meritoria opera di affiancamento e di sussidiarietà all’intervento del ‘pubblico’, specialmente in un momento delicato e difficile come quello attuale”. Vanda Menon ha aggiunto che quest’anno verranno svolti in particolare services a favore dei famigliari con congiunti malati di Alzheimer e per il finanziamento di un ospedale psichiatrico in Madagascar. Nel rispondere al saluto rivoltogli, il Il carpigiano Claudio Varetto è il nuovo presidente di Federpubblicità Emilia Romagna La cultura della comunicazione zia Negrini&Varetto) quale nuovo presidente regionale. “Ringrazio i colleghi per la fiducia, che aumenta il mio impegno nell’associazione. Federpubblicità Emilia Romagna - ha dichiarato il neo eletto presidente - può diventare un laboratorio di idee che organizza iniziative di approfondimento e aggiornamento importanti governatore del distretto Ferraretti ha detto che nel suo anno alla guida dei Lions della Regione si adopererà (in coerenza con lo slogan che contraddistinguerà il suo mandato, ovvero Autononia e responsabilità) per potenziare il movimento lionistico internazionale presente in 206 paesi del mondo, secondo i principi di solidarietà che da sempre lo animano e lo contraddistinguono. Ferraretti ha poi invitato anche i lions carpigiani a sostenere la creazione di un bosco con la messa a dimora di alberi per contribuire alla riforestazione della Terra. Il tradizionale scambio di omaggi tra presidente e governatore ha infine concluso il festoso meeting svoltosi al ristorante Belloni Blu. Vanda Menon per il settore e può creare format di eventi replicabili a livello provinciale e nazionale, grazie alla rete capillare sul territorio di Confesercenti di cui facciamo parte. La Claudio Varetto comunicazione è un asset non ancora sufficientemente diffuso nelle aziende: il nostro impegno sarà rivolto a diffondere la cultura della comunicazione perché siamo convinti che i primi a beneficiare della valorizzazione del patrimonio intangibile siano proprio le aziende.” 21.10.2011 n° 39 16 Domenica 23 ottobre Halloween al Borgogioioso D omenica 23 ottobre sarà un’altra apertura “con gioia” del Centro Commerciale Il Borgogioioso di Carpi che al pomeriggio vedrà un anticipo di Halloween con il trenino Transilvania Express, lo zucchero filato e il trucca-bimbi. Oltre ai “dolcetti o scherzetti” in galleria si potranno ancora ritirare i fogli e ricevere informazioni per poter partecipare, per gli ultimi giorni, al concorso artistico La Gioia della Solidarietà, rivolto ai giovani dai 6 ai 18 anni: ai vincitori è destinata una pioggia di premi in buoni acquisto divisi per età, con un primo premio assoluto di 500 euro in buoni acquisto. Per partecipare al concorso basta realizzare, entro lunedì 31 ottobre, un disegno, una vignetta o un fumetto sul tema del volontariato, le sue mille attività, i suoi valori e la solare generosità che lo contraddistingue. I fogli da utilizzare sono in distribuzione presso il Punto Servizi Ipercoop ma nelle giornate di sabato 22 e domenica 23 ottobre sarà attivo un punto di distribuzione specifico del Concorso Artistico, che fornirà informazioni sulla competizione artistica. Gli elaborati, da riconsegnare sempre presso il Punto Servizi, compilati nel retro in ogni sua parte da un genitore in caso di minori, potranno accedere a una doppia premiazione. La prima attraverso il giudizio di una giuria di tecnici ed esperti, presieduta da Guido De Maria, il regista dei fumetti in TV, che assegnerà domenica 13 novembre premi per un valore complessivo di 1.550 euro in buoni acquisto da utilizzare presso i punti vendita del centro commerciale, con un primo premio assoluto di ben 500 euro e altri 9 premi divisi in tre fasce d’età, a seconda del ciclo scolastico: scuola primaria (elementari), secondaria inferiore (medie) e secondaria superiore. Attingendo alla short list di disegni individuata dagli esperti, oggetto di una mostra presso la galleria del Centro Commerciale dal 13 al 27 novembre, tutti gli internauti potranno inoltre assegnare il premio “Mi piace” alla terna di lavori più meritevoli. Infatti, i tre elaborati che avranno ottenuto online più “mi piace” attraverso la pagina facebook del Borgogioioso riceveranno domenica 27 novembre prestigiosi “premi di incoraggiamento all’artista”. Nonostante le difficoltà economiche, la quarta edizione di Arti Vive Habitat, al via al Cinema Teatro Italia di Soliera, Stefano Cenci si presenta piena di energia e aperta al teatro più innovativo Teatro sociale al centro D in scena dalla compagnia romana opo il grande successo dello scorso anno, le porte Accademia degli Artefatti. In del Cinema Teatro Italia di seguito la stagione proseguirà con Ulisse, no more rappresentaSoliera si apriranno domenica 23 to dalla compagnia Dimensioni ottobre in occasione del debutto Parallele Teatro (17 novembre) della nuova programmazione liberamente tratto dall’Odissea di cinematografica. La prima pelliOmero. Tale compagnia ritornerà cola sullo schermo sarà Terrafersul palcoscenico solierese il 12 ma, il film di Emanuele Crialese gennaio 2012 con Home sweet premiato all’ultimo Festival di home, rivisitazione dell’Eneide Venezia che rappresenterà l’Itadi Virgilio. Sarà all’insegna della lia alla corsa degli Oscar 2012. ricerca e della sperimentazione di “La scelta dei film - ha affermato nuovi linguaggi invece, lo spetil carpigiano Stefano Cenci, direttore artistico - si spinge verso tacolo del 1° dicembre Nel cuore dell’inverno della Compagnia un cinema di qualità, attento agli stimoli provenienti dall’attualità e AltrArteTeatro, interamente al fertile scambio culturale”. I film composta da attori diversamente abili, che proporrà una personalisdella rassegna saranno proiettati domenica e lunedì sera alle 21.15. sima interpretazione della favola di Biancaneve. Tra i nomi altisoPer i più piccoli, il sabato sera nanti si segnala quello di Moni alle 21.15 e la domenica alle 17, Ovadia che, in occasione della è in programma il Cinefamily: il primo appuntamento sarà sabato 5 novembre con il film d’aninmazione Kung Fu Panda 2. Daniele Righi direttore della Fondazione Campori sottolinea poi come il palinsesto del cinema sia frutto di un confronto e di una collaborazione tra la Fondazione e un gruppo di cittadini solieresi che hanno la passione per il cinema. La stagione teatrale si preannuncia spumeggiante e prenderà il via venerdì 4 novembre con My Arm, spettacolo di culto scritto dall’inglese Moni Ovadia Tim Crouch e messo Giornata della Memoria, salirà sul palco con il suo spettacolo più importante e divertente Cabaret Yiddish. Inoltre promettono risate a non finire Francesco Niccolini e Roberto Abbiati con Il mio regno per un pappagallo, spassosa rilettura del Riccardo III di Shakespere. Non mancherà la buona musica con lo spettacolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti in un’insolita veste teatrale, dedicata a uno degli scrittori più importanti del 900: Pier Paolo Pasolini. In occasione della Festa della Donna, l’8 marzo, sarà proposto dal Teatro a Manovella, lo spettacolo I monologhi della vagina, tratto dal capolavoro di Eve Ensler del 1996, che parla con ironia e profondità dell’emancipazione della donna. La stagione prevede ancora L’Orazione intima della compagnia fiorentina Isole Comprese Teatro, Fausts, Fausts degli originali Zaches Teatro e, in occasione del 25 aprile, lo spettacolo di Laura Cleri, Un’eredità senza testamento. In definitiva sono undici le compagnie che allieteranno le serate degli appassionati solieresi e non solo, sino al prossimo 27 aprile. La stagione è costellata da una serie di eventi collaterali come i sei laboratori intensivi che prevedono incontri con gli attori aperti a tutti, e cinque spettacoli in collaborazione con le scuole materne ed elementari. Una novità sarà costituita da Habitat Rendez-vous , un appuntamento pre e post- spettacolo predisposto in collaborazione con il Mattatoio Culture Club di Carpi. Gli incontri prenderanno avvio alle 20 di ogni sera di spettacolo con un aperitivo e buffet presso il Castello Campori, poi al termino dello spettacolo proseguiranno con drinks, dj-set, sorprese, performance e musica dal vivo. Un mix di cultura, teatro, musica e armonia per tutti i gusti, nel pieno stile delle Arti Vive che si mostra ancora una volta un’opportunità da non perdere. Cenci specifica che “Arti vive Habitat dovrebbe diventare un luogo familiare sia per gli spettatori che per gli artisti. La stagione teatrale avrà come obiettivo non solo di accorciare le distanze tra arte e vita, ma anche di esplorare quella forma di teatro intensa e necessaria che è il teatro sociale. Inoltre si cercherà di mettere il tipico spettatore locale in condizione di fruire in modo immediato dello spettacolo e di interagire con gli attori. Il teatro sociale apre questa stagione in un periodo difficile per la cultura con coraggio e passione, contando solo sulle proprie forze e sull’appoggio degli spettatori. Il teatro non deve essere considerato una macchina da soldi, occorre puntare sulla qualità poichè l’arte si inserisce all’interno dei bisogni necessari dell’uomo così come la sanità, la scuola e la sicurezza”. Tra le novità vi sarà anche un progetto speciale di teatro-danza condotto da Daina Pignatti che si svilupperà da fine ottobre a maggio. Roberto Solomita vicesindaco e presidente della Fondazione afferma che “i prezzi dei biglietti sono più che mai popolari, con formule d’abbonamento a prezzi contenuti. Nonostante le difficoltà economiche, la quarta edizione di Arti Vive Habitat si presenta piena di energia e aperta al teatro più innovativo”. Il biglietto intero per il teatro sarà di 12 euro, il ridotto (under 29, over 60 e soci Arci) sarà di 10 euro. L’abbonamento a 11 spettacoli è di 78 euro, quello a sei spettacoli, 48 euro. Tutti gli spettacoli cominceranno alle ore 21. Per prenotazioni e informazioni:059 859665, 3473369820. Francesca Desiderio 21.10.2011 n° 39 17 Due film italiani a Venezia presto nelle sale cinematografiche Il sacro e il profano S tanno per arrivare nelle sale due film italiani presentati alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia: Quando la notte di Cristina Comencini, in concorso e Il villaggio di cartone di Ermanno Olmi, fuori concorso. Il primo, ambientato in alta montagna, è frutto di un importante sforzo produttivo, il secondo tutto contenuto in uno studio è girato con parsimonia e sobrietà. La Comencini ci racconta di una madre sull’orlo della depressione a causa di una maternità vissuta con difficoltà. E cosa fa per tirarsi su? Se ne va sola col bimbo di due anni in una casa isolata alle pendici del Monte Rosa. Una soluzione a dir poco bizzarra. Infatti il bambino piange spesso per non dire sempre, tanto da richiamare l’attenzione del padrone di casa, un ragazzotto un po’ burbero che vive solo al piano di sotto. Il bambino nel suo vagare per l’appartamento ha addocchiato una sedia proprio sotto uno scaffale dove ci sono delle bottiglie. Naturalmente tenta di salirci sopra per afferrarle. La madre lo vede e lo riporta a terra. A questo punto qualsiasi madre avrebbe spostato la sedia. Invece lei no, così il bambino ci riprova ancora e al terzo tentativo succede l’incidente. Lo so che raccontare un film è sempre spiacevole, si rovina la sorpresa allo spettatore, ma in questo caso l’epilogo è talmente evidente e annunciato che non è una sorpresa per nessuno. Il fattaccio accade di sera, al buio, mentre la madre dorme. Il padrone di casa, invece, sveglio, al piano di sotto, sente tutto e corre su, ma la porta è chiusa. Ora, qualsiasi padrone di casa ha una chiave di riserva dell’appartamento dato in affitto. Lui no, come da copione, essendo un po’ burbero, torna armato di accetta e, come Jack Nicholson in Shining, demolisce la porta a colpi d’ascia. Qualcuno in sala, alla proiezione per la stampa, si è lasciato sfuggire una risata. La regista si è stupita e l’ha presa male. La storia è narrata su due piani temporali, il primo è quello detto, il secondo è il ritorno di lei in montagna per rincontrare lui. E anche in quest’altra parte l’umorismo involontario incombe. Il top si raggiunge nel mancato incontro dei due protagonisti: viaggiano entrambi su due funivie nel tragitto che porta al rifugio alpino dove lui dimora. Solo che una cabina sale e l’altra scende. Il rallenty è da antologia. Qui le risate sono state un po’ più fragorose anche perché esplose nel silenzio ancor più silenzioso della sala ammutolita per l’imbarazzo, perché la scena voleva essere intensamente drammatica. Come tutto il film del resto, che Case: il nuovo batte l’usato a cura di Clarissa Martinelli clarissa.martinelli@radiobruno.it avrebbe dovuto parlarci della sofferenza interiore della madre e della solitudine di lui che, abbandonato dalla moglie, se ne sta sui monti senza curarsi troppo ne di sé, né del prossimo. Invece gli elementi di distrazione sono così palesi che la storia sentita e sofferta dell’autrice non arriva allo spettatore. Il dramma vero è questo: l’aver mancato l’obiettivo.Su tutt’altro pianeta il film di Olmi che, da giovane ottantenne, filma una storia al passo coi tempi e s’interroga sul futuro. Siamo in una chiesa che sta per essere abbandonata, sconsacrata. Il parroco è anche lui “dismesso”. Ne arriverà un altro, più giovane e forse più in linea con la nuova chiesa. Ma quando l’opera di spogliazione degli arredi, del grande crocifisso, è quasi compiuta ecco che la ex-casa del Signore diventa la casa di un gruppo di senzatetto arrivati da lontano. I poveracci costruiscono nella navata centrale un villaggio di cartone per ripararsi un po’ e, alla luce e al calore di qualche candela, nascerà anche una nuova vita, e il richiamo alla sacra famiglia si fa più evidente. Nella storia che procede lineare, il vecchio parroco tenta di parlare con l’incaricato della demolizione, col funzionario di polizia, con un medico che accorre solidale. Sono dialoghi esemplari dove emerge il concetto che per fare del bene non è necessaria la fede. Olmi sa stupire e sa raccontare, forse anche convincere perché la sua onestà è limpida come la fotografia del suo film. Lontano dalla spettacolarità del suo precedente Centochiodi il regista mette in scena un racconto esile, frutto del presente ma eterno nel suo valore simbolico. Un racconto che spinge alla riflessione, proprio ciò di cui forse c’è più bisogno in questo mondo che va veloce, tanto veloce da aver perso per strada i valori necessari per proseguire il difficile cammino dell’esistenza umana. Riflessione resa filmicamente visibile nei silenzi, nelle immagini, nei dialoghi essenziali, negli spazi vuotati e perciò rinati a una nuova sacralità. Dice Olmi: “ha inizio un tempo in cui il mondo ha bisogno di uomini nuovi e giusti per smascherare l’ambiguità di tanto spreco di parole con l’oggettività degli atti e dei comportamenti”. Ivan Andreoli Io e il mio compagno siamo disperati, non riusciamo a vendere casa. Purtroppo i prezzi degli usati sono calati vertiginosamente. Noi andiamo in perdita rispetto a quando abbiamo acquistato qualche anno fa, ma nonostante ciò ci proviamo per cambiare tipologia di sistemazione. Mi chiedo perchè i giovani siano disposti a investire in un appartamento nuovo ma piccolo quando, appena la famiglia si allargherà, faranno fatica a starci. Spesso le giovani coppie optano per appartamenti in grandi palazzi - con spese condominiali esagerate - piuttosto che, per altri, a pari prezzo, in piccole palazzine più datate ma ristrutturate, più grandi e con spazi ben definiti. Perchè la gente cerca solo il nuovo? Se si tinteggia può esserci anche quì il classico odore di nuovo... Alessia ara Alessia, il problema esiste: il presidente dell’Uppi, Unione Piccoli Proprietari Immobiliari, in diretta a Brunomattina ha segnalato come questo sia un momento molto sfavorevole per C vendere immobili. Chi ha acquistato case dopo l’avvento dell’euro deve mettere in conto di non riuscire a recuperare nemmeno il denaro speso per l’acquisto, prevedendo un calo minimo di circa il 10%. Ha guadagnato solo chi ha comprato immobili in lire e li ha rivenduti in euro qualche anno dopo. Ci sono villette nuove rimaste invendute per qualche anno a Carpi, passate da 340mila a 280mila euro, ad esempio e ancora calano: aggiungi che le banche devono vendere per recuperare denaro prestato a imprese poi fallite o a privati non in grado di sostenere le spese del mutuo e sono costrette a fare prezzi bassi pur di ottenere liquidità, quindi c’è molta offerta. In un appartamento nuovo si può personalizzare tutto, credo sia questo il fattore che induce soprattutto le giovani coppie a preferirlo a parità di prezzo: dai pavimenti alla designazione dei punti luce al posizionamento di lavastoviglie e frigorifero, sino alla scelta dei sanitari. In più c’è la garanzia di tubature nuove, caldaia nuova e si punta al fatto di affrontare una spesa iniziale che garantisca un po’ dagli imprevisti. In bocca al lupo! Al Cinema Ariston di San Marino di Carpi, domenica 23 ottobre, alle 20,30, proiezione del film Le donne del 6° piano, di Philippe Le Guay Un film da gustare e meditare P arigi, 1962. Jean-Louis e Suzanne Joubert non sono più giovani. Questo agente di cambio e sua moglie vivono una tranquilla esistenza borghese in un elegante edificio. La loro vita potrebbe considerarsi monotona, soprattutto da quando i bambini sono stati spediti in collegio. Le cose, invece, sono più vivaci al sesto piano del loro palazzo, dove vivono alcune domestiche spagnole: sei donne di età diverse che hanno abbandonato la Spagna franchista per cercare lavoro in Francia. Jean-Louis si ritrova sempre più attratto dal loro mondo così diverso dal suo e in particolare dalla nuova domestica Maria. Una commedia garbata e intelligente, nata dai ricordi del regista Philippe Le Guay allevato da una tata iberica. Il popolo delle migranti da oltrepirenei fu un ciclone di domestiche vivaci e coraggiose pronte a sgobbare per guadagnarsi da vivere. Ma senza perdere un briciolo di dignità. Un dato, questo, che il protagonista borghese, ma illuminato saprà apprezzare e far proprio. Nell’indovinato cast spicca Luchini, al solito fantastico nella sua capacità di far emergere l’umanità e la simpatia in personaggi altrimenti gelidi e isterizzati. Da gustare e meditare. Tempo... di quiz! Sudoku Come si gioca PALINDROMO Frase (1 2 4 4, 8) Quella frutta è avariata? Almeno sbucciala, che ci faccio un po’ di macedonia E le male pere? Pélamele Pierino e la maestra La maestra a Pierino: Come si chiamavano i seguaci di Manzoni? Manzoniani, signora maestra. Bravo! E quelli di Pellico? Pellicani! Questo gioco di logica propone una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa, da bordi in neretto, in 9 sottogriglie, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9, e pertanto senza ripetizioni. 21.10.2011 n° 39 18 L’aforisma della settimana... “La guerra fra i sessi è l’unica in cui i nemici dormono regolarmente insieme”. Quentin Crisp, Manners from Heaven, 1984 Il 25 ottobre, per la rassegna Nonsoloteatro, al teatro Comunale di Carpi, alle 21, va in scena Alessandro Bergonzoni appuntamenti Urge Bergonzoni! Teatro CARPI 21 ottobre - ore 21 22 ottobre ore 23 Vie - Scena Contemporanea Festival Te haré invencible con mi derrota Angélica Liddell Teatro Comunale 23 ottobre - ore 17 Concerti Aperitivo Sapori di Spagna Kaleido Ensemble Emanuele Segre, chitarra Musiche di Rodrigo, Ravel, Serino Teatro Comunale CARPI 22 ottobre - 3 novembre Il cantico delle creature Il ricavato delle vendite delle opere donate dagli artisti sarà devoluto per madre Giovanna Catellani, missionaria della Diocesi di Carpi in Thailandia Galleria di Palazzo Foresti 21 ottobre - 14 novembre Collettive degli Artisti della Bottega di Pittura Sala espositiva Fondazione Cassa di Risparmio Carpi Collettive degli Artisti della Bottega di Pittura Luce in scena La stagione teatrale del Comunale di Carpi nel 150° Mostra fotografica di Marzia Lodi Palazzo Pio Fino al 31 ottobre L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Elena Terrin La rassegna si tinge di rosa Esposizione di opere grafiche, vignette e caricature, con tema conduttore la satira applicata a usi, costumi, politica, fatti noti o personaggi famosi O&A Centro Affari Fino al 23 ottobre Misfortunes and Minor Victories Personale di Zaelia Bishop Spazio Meme Fino all’8 dicembre Dove regnavano le acque 1920-1950, la trasformazione del paesaggio nelle fotografie della Bonifica Parmigiana Moglia Palazzo Pio Fino all’ 8 gennaio Indistinti confini Metamorfosi e altre mutazioni La mostra percorre attraverso una selezione di opere d’arte antiche e moderne, ma anche brani letterari, tavole di fumetti, spezzoni cinematografici come gli artisti hanno rappresentato la metamorfosi, il momento del passaggio di stato dall’umano all’animale o al vegetale o al minerale Da Cranach a Picasso, passando per Gustave Dorè, Bilal e Moebius Palazzo Pio Fino al 29 gennaio Oreste Baccolini E ha piombo dentro la canna Secondo appuntamento del ciclo di mostre Ad Hoc A cura di Luca Panaro Palazzo Pio 25 ottobre, ore 21 Nonsoloteatro Urge Di e con Alessandro Bergonzoni Teatro Comunale Mostre appuntamenti Eventi P rovocatorio, stimolante, contrario alla cultura superficiale, bevuta e sputata come un colluttorio, a chi va a teatro per non pensare, a chi non coltiva l’anima, il pensiero, la profondità, la grandezza del suo “esserci”, Alessandro Bergonzoni arriva con Urge, lo spettacolo il cui messaggio sollecita il bisogno di attivarsi di fronte all’impellente apatia e disordine del mondo contemporaneo. Occorre ricollegare la mente e non lasciarsi fagocitare CARPI dalle mode, dalla politica spicciola, dalla generale tendenza alla passività, all’omologazione. Bergonzoni da anni incita al pensiero vivace, al “nessun dorma” e al “nessun dogma”, è un gigante buono un po’ diavolesco e un po’ zingaro che vuole scuotere gli spettatori intorpiditi e proporre loro il suo “voto di vastità”, che lo spinge a rapportarsi sempre al tutto, all’enormità del visibile e dell’invisibile, del concreto e dell’onirico, ben oltre le comuni banalizzazioni che tendono ad accorpare nelle stesse categorie elementi irriducibili ad uno. E nello stesso tempo Bergonzoni esorta a non smettere di lottare, a non abbandonarsi all’ozio e all’inattività, a non vivere disillusi, poiché se non ci aiutiamo da soli, il mondo intorno non ci viene incontro: il cervello di ognuno di noi è come un giardino senza panchine: difficile è riposare e facile che qualcuno faccia pipì sui nostri sogni. Venerdì 21 ottobre ospiti della rassegna gastronomica e letteraria, Mangia come scrivi, all’Hostaria Tre Ville di Parma, la conduttrice Francesca Romana Barberini, la psicologa del gusto Roberta Schira, lo scrittore Roberto Barbolini e il maestro gelatiere Corrado Sanelli La serata più golosa dell’anno... S i preannuncia come la serata più golosa dell’anno il nuovo appuntamento della rassegna Mangia come scrivi, in programma venerdì 21 ottobre all’Hostaria Tre Ville di Parma. La cena letteraria Ricette di famiglia avrà per protagonisti la conduttrice di Gambero Rosso Channel Francesca Romana Barberini, la “psicologa del gusto” Roberta Schira, lo scrittore Roberto Barbolini, il maestro gelatiere Corrado Sanelli di Salsomaggiore Terme. Sarà quest’ultimo, invitato come artista, a preparare in sala alcuni gelati “salati” e dolci, da abbinare alle tradizionali quattro portate (più tre vini) che vengono servite durante gli appuntamenti mensili di Mangia come scrivi. Sanelli, in Italia, è considerato un pioniere dell’azoto liquido, gas naturale che utilizzerà di fronte ai commensali, per ottenere un raffreddamento immediato delle materie dalle quale si ricava il gelato. Tra un 21 ottobre - ore 20.30 Azioni informative dedicati al familiare che si prende cura del prprio anziano Centro Diurno Borgofortino 21 ottobre - ore 17.30 Per il ciclo Utopia. Storia e teoria di un’ esperienza politica Progresso - Progetti di una società migliore tra illuminismo e marxismo Alberto Burgio, Professore di Storia della filosofia Università di Bologna Trasmessa in diretta via web Biblioteca Loria 21 ottobre - ore 20.45 Settimana Biblica Diocesana 2011 Passione e morte di Gesù nel vangelo secondo Marco Relatore: Padre Franco De Carlo, Carmelitano Docente alla Pontificia Facoltà Teologica Teresianum di Roma Chiesa di Sant’Ignazio 22 ottobre - 21.45 Cabaret - 4ª edizione del concorso Carpe Ridens Ospite Roberto De Marchi Circolo Guerzoni Francesca Romana Barberini piatto e l’altro si parlerà, poi, dei libri degli altri ospiti, con la Schira che andrà a presentare Questo l’ho fatto io! (Vallardi) di Francesca Romana Barberini, la Barberini che presenterà Ricette di famiglia (Garzanti) di Barbolini, Barbolini che presenterà Cucinoterapia (Salani) della Schira. Il menu della cena, che come sempre sarà condotta dall’organizzatore Gianluigi Negri, spazierà dalla trilogia del gorgonzola all’hamburger preparato dal macellaio Franco Cazzamali e servito con cipolle di Tropea. Sanelli accom- 21 ottobre - ore 22 Giorgio Canali & Rossofuoco Kalinka Arci Club pagnerà i vari piatti con gelati al gorgonzola, alla cipolla di Tropea e all’arancia alla cannella. Il Bere Alto, per questa occasione, ha selezionato i grandi vini biologici della Sicilia, prodotti dall’Azienda agricola Gulfi. Info e prenotazioni allo 0521 272524 (costo della cena 35 euto). Ad arricchire ulteriormente la serata dedicata alla buona cucina, una breve presentazione fuoriprogramma del libro Le ricette della nonna (Boopen editore) di Enza Iozzia, alla presenza dell’autrice, originaria di Modica e da anni residente a Piacenza. 22 ottobre - ore 9 Impresa sociale oltre la norma: limiti e opportunità Dottoressa Laura Bongiovanni, presidente Associazione Isnet Seguirà la presentazione di alcune esperienze innovative sull’impresa sociale Sarà inoltre presente l’avvocato Marco Masi, esperto di diritto per il Terzo Settore Progetto Avere Credito, il microcredito come strumento in più A cura della Fondazione 21.10.2011 n° 39 19 Innovativa Cena con Delitto organizzata nella cornice di Villa Aggazzotti, a Modena, sabato 22 ottobre, a partire dalle 21 appuntamenti Casa del Volontariato Modera Edoardo Patriarca, consigliere dell’Agenzia nazionale per il Terzo Settore Sala Congressi 22 ottobre - dalle 9.00 Da Nati per Leggere a Essere_Voce Efficacia e bellezza della lettura ad alta voce già prima della nascita Per operatori sanitari, mamme e papà in attesa Ore 9 - Biblioteca Il falco magico Io chiamo te nel mondo La voce materna come strumento per la crescita Tavola rotonda Ore 12 Ambulatorio di Ostetricia e Ginecologia Inaugurazione del nuovo ambulatorio della Gravidanza a termine Alessia Canducci interpreta la Filastrocca per la voce delle mamme Ore 16 - Biblioteca Il falco magico Voce che bene dice Filastrocche, ninne nanne e primi libri per la voce delle mamme e dei papà Consigli, animazioni e letture Settimana della Salute mentale 22 ottobre - ore 10.30 Sala ex Poste Inaugurazione della mostra di quadri e sculture Alla presenza delle autorità cittadine Le opere sono state realizzate in collaborazione con CSM di Carpi, Coop. Sociale Aliante, Comunità Sadurano Salus di Forli In occasione dell’Inaugurazione sarà presente il mercatino benefico Della stranezza e della fantasia con accompagnamenti musicali a cura di Mario Sehtl e Gianluca Magnani 24 ottobre - ore 15.30 Auditorium San Rocco Lezione magistrale: Il tentativo di suicidio nelle persone con disturbo di personalità Relatore Antonio Andreoli, psicoanalista e direttore della clinica psichiatrica universitaria di Ginevra Ore 19.30 - Circolo Loris Guerzoni Cena di beneficenza in occasione del 3°compleanno dell’Associazione Al di là del Muro Prenotazioni al 392/8885291 o allo 059/683336 Costo 15 euro a persona Il ricavato servirà a sostenere Al di Là del Muro Ore 20.30 - Circolo Loris Guerzoni Il soffio della follia Spettacolo di danza e parole recitate a cura di: Cristiana Bergamaschi, ballerina, danzaterapeuta Antonietta Centoducati, attrice Ovidio Bigi, musicista 27 ottobre - ore 10.30 Paura e delirio in una notte autunnale U na notte che non lascerà più nulla come prima. La rievocazione di una leggenda che lentamente prende vita. Lo spunto è quello della classica Cena col Delitto ma il format Cena col delitto innovativa nasce proprio per sconvolgerne le regole. L’evento affonda le sue radici proprio nell’andare oltre la semplice messa in scena di un assassinio e le relative investigazioni. Paura e delirio in una notte autunnale (il secondo appuntamento delle Cene col delitto innovative dopo l’estivo Oscure presenze di una notte di mezza estate) rimescola ogni canone ricreando una vera e propria dimensione parallela. Una semplice cena che all’improvviso si trasformerà in un viaggio inaspettato e spaventoso. Tra personaggi inquietanti, enigmi da risolvere e una ricerca spasmodica, i commensali saranno chiamati a immergersi in un mondo parallelo dove la paura e il mistero sapranno scatenare una diabolica corsa contro il tempo. Divisi in squadre, nel cui nome sono rievocati i personaggi di una maledizione centenaria, i partecipanti saranno chiamati a sconfiggere una maledizione che riprenderà vita proprio nella notte della cena. Un meccanismo infernale. Una Villa che prenderà vita. Una corsa contro il tempo… Da un format originale creato da Vincenzo Malara, Andrea Poletti, Luca Lolli e la collaborazione di Marco Paradisi. Riadattato nella sua seconda puntata da Vincenzo Malara e Andrea Poletti. L’appuntamento è per sabato 22 ottobre alle 21 a Villa Aggazzotti (via Castelnuovo Rangone, 25 a Colombato di Formigine). Solo 45 i posti disponibili, la partecipazione prevede un costo di 45 euro a persona, comprensivo di cena completa e partecipazione al gioco. Dal 22 ottobre a Finale Emilia torna l’appuntamento con il Festival Noir. Il racconto del male nella letteratura e nella realtà Cattivi si nasce o si diventa? R accontare le diverse forme del male, dalla letteratura alla realtà, è il filo conduttore della 5ª edizione del Festival noir di Finale Emilia che prenderà il via sabato 22 ottobre nei sotterranei del Castello delle Rocche per chiudersi la notte di Halloween, lunedì 31 ottobre. Il Festival, che per la prima volta si svolge in autunno, propone, in due weekend, un ricco calendario di appuntamenti tra scrittura, performance e il racconto della realtà con il procuratore Pier Luigi Vigna e il criminologo Massimo Picozzi. In cartellone anche due spettacoli, il monologo Niente, più niente al mondo e il musical Dr. Jekyll e Mr. Hyde, che, a cura dell’associazione Michelangelo, anticipano la stagione 2011/2012 del Teatro sociale. Il Festival noir è organizzato dal Comune di Finale Emilia con la Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, Baraldini editore e Sorgea Energia, con il patrocinio della Provincia di Modena e la collaborazione di gruppi e associazioni culturali. Il Festival si apre sabato 22 ottobre, alle 17,30 nei sotterranei del castello, con l’inaugurazione della mostra di giovani artisti locali Nero opaco e la notte, al Teatro Sociale, dedicata ai film assassini che si concluderà con la colazione a base di bomboloni al cioccolato. Domenica 23, sempre nei sotterranei del castello, incontro con lo scrittore Alfredo Colitto che presenta Il libro dell’angelo, il suo ultimo romanzo (alle 15,30) e, a seguire, con la giornalista Cinzia Tani che in Io sono un’assassina ha raccolto le storie di 21 ragazze che hanno ucciso. Alle 21, al Teatro sociale, è di scena appuntamenti Cortile di Palazzo dei Pio Mercatino pro-benefico Della stranezza e della fantasia con accompagnamento musicale Musiche senza confini A cura del gruppo Mare Nostrum Ore 9.30 - Auditorium Biblioteca Loria Convegno: Le buone prassi per contenere i ricoveri ore 10 - L’Accoglimento: l’ascolto, l’attenzione e la raccolta dei bisogni a cura di Stefania Accorsi, Coordinatore CSM Mirandola ore 10.20 - L’assistenza in day hospital, mediazione tra ricovero e domicilio A cura di Antonella Aristarci e Marzia Benatti, infermiere CSM di Carpi ore 10.40 - La visita domiciliare come strumento di cura a cura di Emanuela Ferri, infermiera CSM di Carpi Con proiezione del filmato A casa di Chi? A cura del CSM di Carpi ore 12.10 - Le azioni di sostegno al ruolo dei caregiver a cura di Salvatore Alfieri, infermiere CSM Castelfranco Ore 14.30 - Auditorium Loria Convegno Le buone prassi per contenere i ricoveri ore 15.15 - Dal Gruppo AMA all’Associazione” a cura di Agnese Fusco, presidente Al di là del Muro ore 15.45 - La voce dei protagonisti: testimonianze, interventi, riflessioni a cura di familiari, utenti, operatori e volontari ore 16.30 - Conclusioni a cura del dottor Marco Venuta, dirigente medico psichiatra Azienda Policlinico di Modena Modera i convegni il dottor Rubes Bonatti, Direttore Unità Operativa Modena Nord - Ausl di Modena 23 ottobre - al pomeriggio Halloween in anteprima al Borgo Trenino Transilvania Express Animatore truccabimbi Zucchero filato gratis Centro Commerciale Borgogioioso 25 ottobre - ore 14.30 I martedì del The Centro Sociale Gorizia Massimo Picozzi Crescenza Guarnieri con il testo di Massimo Carlotto Niente, più niente al mondo, monologo per un delitto. Venerdì 28 ottobre, sempre al Teatro Sociale, è in programma il musical Dr. Jekyll e Mr. Hyde (entrambi gli spettacoli sono a pagamento, informazioni allo 0535.788177). Sabato 29 riprendono gli incontri neri con gli scrittori Luca Marchesi, che presenta la sua trilogia delle streghe della Bassa e Marcello Simoni con Il mercante dei libri maledetti. La notte nera propone un reading con Raul Montanari che, attraverso esempi letterari di tutti i tempi, prova a raccontare come da millenni gli uomini si interroghino sul male nel mondo. Dalle 23,00, i più coraggiosi potranno partecipare a Chi ha paura dell’uomo nero?, esperienza da brivido con la compagnia San Giorgio e il drago. Domenica 30 ottobre si apre, alle 15,30, con i mini racconti noir per bambini per proseguire al Teatro Sociale con le testimonianze della lotta contro il male attraverso gli incontri con il procuratore Pier Luigi Vigna (alle 17,30) che parlerà del mostro di Firenze, e con Massimo Picozzi (alle 21) che interverrà sul tema Cattivi si nasce o si diventa? Il gran finale del Festival Noir è in programma al Castello delle Rocche lunedì 31 ottobre, con una festa nella notte delle streghe di Halloween. 25 ottobre - ore 21 Parola di donna Linguaggio “di genere”, differenze e cambiamento Conversazione con Ritanna Armeni Conduce Silvia Saracino Sala De Andrè - Rovereto sul Secchia 26 ottobre - ore 15 I mercoledì delle donne Circolo Guerzoni 27 ottobre - ore 15.30 La chitarra, che passione Lezione concerto di musiche classiche e latine-americane tenuta dal maestro di chitarra Antonio Molfetta Sala Bianca 21.10.2011 n° 39 20 Il neo-allenatore: Egidio Notaristefano Da mezzala creativa a sergente mite: ecco mister serenità Calcio – Cesca stende la Spal (1-0) e rianima il Carpi dopo 3 ko Alékso-andros, il solito eroe Il bomber segna il decimo gol decisivo in biancorosso. Notaristefano atterra nella tempesta e infonde tranquillità. Ora il derby, nel posticipo serale in diretta tv. D Q uesto modestissimo tentativo di ritratto del neo-mister biancorosso comincia da un assunto difficilmente smontabile: ha giocato, visto, masticato, e digerito abbastanza calcio per poterne sputare sentenze credibili. Ha brillato in A, nella provincia ricca e sperimentale (Como e Bologna). Vinto 3 volte la B (Como, Lecce, Perugia), calcato la C1 (Alessandria), e conquistato la C2 risalendo la D (Meda). In pratica, non v’è categoria che gli sia sconosciuta. Ma Egidio Notaristefano è prima di tutto un uomo vaccinato alle rivoluzioni. Nasce a Milano nel Febbraio 1966, agli albori di grandi stravolgimenti: negli stessi giorni, il giornale studentesco “La Zanzara” del liceo Parini deflagra uno scandalo di dimensioni nazionali per la pubblicazione d’un’inchiesta sulla posizione sociale della donna. A Sanremo vincono la Cinquetti e Modugno (“Dio, come ti amo”), però la ciclonica rivelazione è “Nessuno mi può giudicare” di Caterina Caselli: subisce il massacro della critica bigotta, ma domina le hit. Anche il Notaristefano calciatore cresce in un’epoca di transito tra catenaccio e sacchismo. Germoglia e fiorisce a Como. Vestirà altre 5 maglie professionistiche, quasi sempre tribolando a trovare collocazione. Sapeva fare sostanzialmente tutto, ma senza cilindrata adeguata alla classe. Cominciò da punta. Arretrò fino a trasformarsi in metodista leggero, di pura costruzione primaria. Fu fondamentalmente un’ottima mezzala creativa dentro un calcio ancora troppo italiano. Che faticava ad europeizzarsi, insisteva a marcare a uomo e a specializzare i mediani e i contropiedisti. Notaristefano diventa allenatore dopo averne passati 26 (ne ricorda più volentieri 3: Marchesi, Bolchi e Ferrari). Comincia al Legnano, con l’amico di sempre Oreste Didonè (straordinaria promessa tradita). Chiude bene, pur essendo di passaggio: è infatti orfano di progetto perché il club s’avvia al fallimento. Traghetta poi il Novara verso il ciclo dei miracoli. Poco oltre, soccorre la Spal in dissesto finanziario. Guada la tempesta, e fino all’esonero tiene dignitosamente in rotta un equipaggio mal retribuito. Arriva così in via Marx dopo 78 panchine in C1 (più un’altra ventina in co-regia). È chiamato a regolarizzare un altro trapasso: tra un’epoca che si chiude, e l’urgenza di cominciarne un’altra. Trova un ambiente in tumulto, che ha riscoperto improvvisamente il senso d’inferiorità, e vuole sentirsi migliore. Notaristefano sembra il tipo adatto al compito giusto: un “sergente mite” (Giuntoli dixit), abituato ad addomesticare le tempeste. E a riportare ordine attraverso la serenità. Firma un contratto da precario (scade a Giugno), e parte senza un obiettivo dichiarato. Deve perciò inventarsi un altro Carpi. Progettare una missione per un esercito forte, ma disorientato. E convincerlo che può compierla. Porterà sano pragmatismo lumbard: molta concretezza caciavit, pochissima vanità bauscia. Non pare granché innamorato delle religioni. Sembra più propenso al relativismo scientifico: studierà un avversario per volta e valorizzerà le risorse disponibili. Senza però rinunciare al calcio che gli veniva naturale giocare: palla per terra, piedi buoni a metà campo, più possesso che corsa, intensità selettiva. Non resta che augurargli il solito, fiducioso, in bocca al lupo. Interessato, dunque assai sincero. E.G. REGIONALI - La Solierese cala il tris Eccellenza. Il derby reggiano fra derelitte deluse si conclude con uno 0-0 che non accontenta nessuno. Anzi, appesantisce la crisi d’entrambe. Dopo 90’ timorosi, quasi privi d’emozioni, Correggese e Bibbiano dividono il classico punto della paura. I Galantini-boys rimangono ultimi, senza vittorie, ed un’identità ancora molto difficile da comprendere. Promozione. La Solierese dei ragazzini terribili cavalca il momento d’oro. I gialloblu inanellano il terzo successo consecutivo a spese della Visport (1-0), e risalgono a centroclassifica. Ancora decisivo un gioiellino di promettente avvenire: Yassine Azzouzi, classe 1988, ex Crevalcore. Prima. La Virtus spezza la striscia perdente, ma continua a balbettare e non decolla. A Nonantola, gli aquilotti soffrono e vanno in bianco (0-0). E.G. opo il crollo, un’orgogliosa risalita. In uscita da una settimana caotica, il Carpi fa un passo oltre la crisi. Dimostrando tanta voglia di uscirne definitivamente. Batte la Spal dopo 15 anni (1-0), e torna a vincere dimenticando la terza sfortunatissima sconfitta in fila (immeritato 0-1 ad Avellino). Quando serve un eroe salvifico, arriva sempre il solito: Cesca (nella foto - decimo gol decisivo in biancorosso). Tenendo fede alla forza del destino che gli discende dal battesimo. Infatti, di nome fa Alessandro. Ovvero, per i greci: Alékso-andros, protettore/dominatore degli uomini. MISTER - Notaristefano è stato paracadutato in piena tempesta. Un atterraggio di fortuna, ma intelligentemente morbido. È partito pretendendo nient’altro che serenità. L’ha infusa facendo passare per normali scelte molto forti. Autorizzato a spendere il secondo bonus “under” (in contumacia Lorusso), ha rimesso tra i pali l’esperta vocalità di Mandrelli. Ha riportato Perini al centro del mondo, sacrificando l’incontrista. E ha alleggerito Di P rosegue la marcia dei ragazzi di Mister Caleffi che espugnano anche Rubiera e incassano tre punti d’oro pur al termine di un match non esaltante. Orfana di capitan Stassi, fermato da attacco febbrile (c’è Bigarelli con la fascia al braccio), la compagine gialloblù non si lascia pregare e immediatamente batte un colpo: è Casceglia ad avventarsi, in acrobazia, su palla vagante in area rubierese e a scaraventare in rete il proprio sigillo. La prima frazione vede protagonista una buona Virtus, padrona del campo, anche se gli avversari, a cui piacciono i gomiti alti, non lesinano sull’agonismo. La fisicità dei padroni di casa deve tuttavia arrendersi al secondo acuto gialloblù, con Grazioli che raccoglie una sponda di Bigarelli e conferma il ritrovato feeling con la rete. La seconda fase di gioco vede una Virtus meno lucida, poco incline al fraseggio e alla gestione che il match, in pugno, sembrerebbero richiedere. La pressione dei padroni di casa si concretizza nella segnatura che accorcia le distanze, con l’estremo difensore ospite che, nel corso di una delle frequenti sortite offensive appone la propria inattesa firma sulla gara. L’entusiasmo dei padroni di casa si accende improvvisamente, ma la Virtus (che con Guidi manca di un soffio il gol della tranquillità) archivia la pratica con l’assolo di Nosari (in foto) abilissimo nell’addomesticare un pallone difficile Ternana° 19 Taranto (-1) 16 Como° 14 Carpi 13 Sorrento (-2) 13 Tritium 12 Pro Vercelli 11 Lumezzane 11 Pisa 10 Avellino 10 Spal (-2) 9 Foggia 8 Reggiana (-2) 7 Monza 7 Pavia 7 Benevento (-6) 6 Viareggio (-1) 4 Foligno° (-1) 0 ° Al momento di andare in stampa, Ternana, Como, Foligno risultano deferite alla Commissione Disciplinare per irregolarità burocratiche e rischiano il declassamento. NONA GIORNATA Carpi-Reggiana (in posticipo: Lunedì 24 Ottobre, ore 20.45) Gaudio, restituendogli solo 30 metri di campo da coprire e squarciare con la sua diversità di ritmo. Parole tutelari, piedi illuminati, corsa ben ponderata: in sostanza ha cosparso il campo di saggezza, unico possibile antidoto al panico. SALUTE - Restano comunque udibili i cigolii d’una squadra ancora instabile. Che abbisogna di altre profonde stuccature. Senz’altro da verificarsi in trasferta. Manca d’identità e sintesi definitiva. Non avendo piena coscienza di sé, fatica a controllare partita ed avversario. Al momento dispone di 20-25 minuti di calcio intenso, non di più. In Avellino-Ternana; Foligno-Foggia; Pavia-Lumezzane; Pisa-Benevento; Spal-Sorrento; Taranto-Monza; Tritium-Pro Vercelli; ViareggioComo. attesa di estenderli, vuole imparare ad usarli bene. Dosando il pressing, minimizzando il gioco lungo, migliorando la circolazione, studiando nuove palle inattive. Il derby di lunedì (ore 20.45, diretta tv Raisport) è un altro delicatissimo esame di riparazione tra cugine convalescenti. Può accelerare la cura dell’una e causare la ricaduta dell’altra. Mette dunque in palio molta salute, al di là del primato campanilistico. Enrico Gualtieri PROSSIMO AVVERSARIO: REGGIANA Un derby di paradossi. Chi scaccerà la crisi? A rriva in un momento chiave, e probabilmente traccerà uno spartiacque significativo nella stagione delle due squadre. Sicuramente sarà un derby speciale, ammantato di suggestioni nell’inedito serale. Ed altresì infarcito d’anomalie. L’ospite che gioca in patria. L’ospitante che fa gli onori di casa senza possederne una propria. L’inquilino affittuario col doppio dei punti apre le porte al proprietario accompagnato dal triplo di tifosi. Paradossi d’un calcio buffo. Carpi e Reggiana si ritrovano dopo due mesi e mezzo (ultimo precedente in Coppa, 7 Agosto: 2-1 per i biancorossi). Con classifiche ed ambizioni diverse, ma momenti simili. Entrambe transitano in uscita dalla crisi. Ed incedono a caccia di conferme, serenità, certezze, autostima. Il contestatissimo Amedeo Mangone ha resistito in panchina, nonostante un avvio drammatico. La zavorra è evaporata con difficoltà: c’è voluto un mese per azzerare il -2 di partenza. Il prezioso successo sul Foligno ha segnato l’inversione di rotta. Domenica scorsa, lo scalpo di Foggia (2-0) è valso un’altra piccola svolta: per la prima volta i granata sono usciti dal campo inviolati. La difesa a 3 (penultima del campionato) sta dunque equilibrandosi molto faticosamente: 9 reti al passivo nelle prime 4 gare, appena 4 nelle ultime 4. Viceversa, l’attacco segna quanto Benevento e Carpi, e più di chiunque altro. Ma attualmente è privo di due dei vertici d’un tridente top-class (sinora ha portato in dote 8 dei 12 gol complessivi): Paolo Rossi (3) ed il colosso greco-albanese Mario Gurma (2) sono out per infortunio. Quest’ultimo tuttavia è dato in recupero. In attesa dell’esplosione del talentino sloveno Ajdin Redzic (classe ’89, quasi 190 cm sopra due piedi egregi), brilla e guida i compagni il faro Giuseppe Alessi (trequartista passatore e finalizzatore, classe ’77, sesto anno a Reggio Emilia). E.G. PROVINCIALI - Fossolese e Carpine fermano le prime Seconda. Netto passo indietro per la Cabassi, che non riesce a trovare continuità. Ripa e soci vengono liquidati dal S.Prospero dell’ex solierese Salgado con proporzioni molto più ampie di quelle tradotte dal punteggio (1-2). Boldrini accorcia tardi dal dischetto. L’impresa della domenica è della Fossolese che spaventa la capolista Camposanto (prodezza di Martinelli), e le impone il pari: 1-1. Terza. Exploit anche per la Carpine che pur ridotta in 10 per l’espulsione di Lombardo, stoppa la fuga del Rivara: 0-0. Limidi e S.Marino ringraziano i “cugini” e ne approfittano: superano rispettivamente S.Paolo (2-1, Pastorelli e Ballestrazzi) e Medolla (2-0, doppio Benatti) riportandosi in vetta. Scende invece la Cortilese che perde l’imbattibilità con Y.Boys (0-1). E.G. Calcio a Cinque Virtus in vetta, il Rubiera si arrende Classifica e nel concludere a rete: la parabola, forse non irresistibile, sorprendere comunque l’estremo di casa rubierese (1-3). Si conclude dunque un match che i gialloblù dominano per ampi tratti, ma che, nel convulso finale, vacilla pericolosamente proprio quando la superiore cifra tecnica gialloblù sembrava aver scavato il solco della sicurezza. Avanti così Virtus, per i fuochi d’artificio, forse, ci sarà tempo. Federico Campedelli femminile carpi calcio - serie d Match equilibrato si chiude sull’1 a 1 Femminile Carpi - Virtus Team: 1 - 1 U na partita equilibrata fra entrambe le squadre. Al 5° è il Carpi in avanti che con Montebugnoli tira alto sulla traversa. Dopo pochi minuti è Bianchi che sul fronte opposto è impegnata in una bella parata. Nessuna delle due formazioni riesce però a mettere in luce le proprie qualità, in particolar modo il Carpi, che non riesce a fare il suo gioco. La partita si alterna su entrambi i fronti. Al 12° una mischia in area del Virtus Team, ma il Carpi non coglie l’occasione e la palla sfila. Dopo poco è di nuovo Bianchi impegnata. La fortuna sembra dalla parte della squadra ospite e, nel respingere un tiro diretto in porta, Orlando segna una malaugurata autorete. Il Virtus Team continua ad attaccare blandamente. Da segnalare al 31° una traversa della squadra ospite. Nel secondo tempo il Carpi sembra scrollarsi di dosso il torpore iniziale e pian piano inizia a ingranare il match. Al 75° Dondi tira alto sulla traversa, azione che pare presagire il risveglio delle biancorosse. All’80° arriva il gol di Paoluzzi, che agguanta il meritato pareggio. Chiara Bonanni 21.10.2011 n° 39 21 Il marchio nazionale Bottega Verde al fianco delle tigri bianconere. Una partnership tutta al femminile e una culla del benessere a due passi da Carpi La bellezza incontra lo sport A ltra partnership commerciale in casa Liu Jo Volley Modena. Questa volta all’insegna della bellezza. Si tratta di Bottega Verde, che produce e commercializza un’ampia gamma di cosmetici a base di principi attivi naturali. Ha un assortimento di oltre 600 prodotti e sviluppa annualmente più di 100 novità da lanciare sul mercato. Nata nel 1972 come erboristeria, Bottega Verde è oggi leader nel mercato italiano dei prodotti di bellezza: ha al suo attivo quasi sei milioni di clienti in Italia e all’estero, contattati con azioni di direct marketing mirate (mailing e telemarketing), attraverso gli oltre trecento negozi monomarca e tramite i due siti di e-commerce per la vendita on line in Italia e Spagna. Nell’immediato futuro, si espanderà anche in Europa, con un website dedicato al lancio sul mercato internazionale. Passione per la natura e un’attenta politica aziendale, hanno fatto sì che Bottega Verde diventasse un’azienda integrata verticalmente: dall’ideazione alla formulazione dei prodotti, dal naming all’ideazione del packaging, dalla promozione all’allestimento negozi, alla consegna finale al cliente. Ogni processo viene seguito internamente, ponendo la massima attenzione a tutte le certificazioni di qualità, per offrire al cliente un pacchetto di prodotti/servizi garantiti sotto tutti gli aspetti. Per Modena un’importante novità, sempre targata Bottega Verde è rappresentata da Naturalmente Spa, il primo centro benessere, dove trovare rituali a base di principi attivi naturali e suite private per trattamenti di bellezza e benessere. L’esperienza di benvenuto a Naturalmente Spa prevede, compreso nel prezzo del primo trattamento, il Check-up Gratuito e un trattamento Rivitalizzante Ossigeno. Per ottenerlo occorre solo iscriversi alla newsletter sul sito www.naturalmentespa.it. Subito dopo il sistema invierà una mail con il buono esclusivo di benvenuto. Naturalmente spa è una culla dove coccolarsi e rivivere esperienze uniche, soprattutto nelle esclusive suite. Ad esempio la suite Oceano è studiata per regalare emozioni, rilassare e perdere la cognizione del tempo, per ritrovare infine se stessi. La sala Oceano interpreta con stile ed eleganza, il bagno turco, l’idromassaggio e la sauna finlandese, oltre ai trattamenti classici da lettino. La suite Bamboo è caratterizzata da un’atmosfera rilassata, dove sentirsi a proprio agio e lasciarsi andare per ottenere il massimo benessere di corpo e mente. Nella sala Bamboo, dotata di ogni comfort e arredata con stile, potrete godere di bagno turco e idromassaggio, oltre i trattamenti da lettino. La suite Orchidea invece, interpreta il relax e gli spazi contemporanei. La sala Orchidea concentra tutta la forza del bagno turco per liberarsi di ciò che non è sull’onda della positività. E poi ci sono anche le junior suite Olivo e Rosa. La prima, assolutamente fuori dal tempo e dallo spazio, è progettata con l’obiettivo del relax assoluto grazie al lettino con movimento che riproduce il movimento dell’onda. Rosa è dedicata a manicure e pedicure. In un’area raccolta e rilassante, troviamo poi l’esclusivo lounge bar: il luogo ideale per coccolarsi e concedersi un momento di benessere! All’interno di Naturalmente Spa si trovano anche dei prodotti di bellezza professionali della linea Bottega Verde. Creata per elogiare la vera ricerca della bellezza, ispirati all’antico concetto del rito, del percorso appagante e rasserenante che fa scivolare via stress e tensione. Prodotti specifici per l’esigenza di chi vuole un ottimo trattamento estetico e, allo stesso tempo, serenità ed equilibrio. Ora, ciò che resta da fare è chiamare subito Naturalmente Spa (allo 059.341858) per ricevere informazioni specifiche sui trattamenti viso (antirughe vitalizzante, ristrutturante, riposizionante zone delicate, addolcente, nutriente, purificante e illuminante), trattamenti corpo (drenante, linfodrenante, antiossidante, rassodante, dimagrante ed emozionale), percorsi salus per acquam, trattamenti professionali, estetici di base, speciali (per la sposa, la mamma e la coppia) e anche solo per lui. Naturalmente Spa si trova in via Pietro Giardini, 375 a Modena. Naturalmente Spa: il rifugio del benessere nella tua città! Francesca Succi ginnastica pallavolo maschile La Cec inizia con una vittoria fuori casa Top Team Mantova - Cec: 2-3 (25-18, 23-25, 22-25, 25-22, 12-15) Top Team: Coscione 4, Marino 10, Tognazzoni 17, Peslac 15, Conti 6, Mosaner 10, Thei (L), Speringo 8, Boniotti, Ferri Lazzaroni, Cavallieri, Montecchi ne, Marocchi ne. All.: Guaresi Cec Carpi: Pedron 4, De Marco 20, Lirutti 14, Busato 12, Piccinini 11, Spiga 8, Trentin (L); Di Primio, Hendriks, Possega, Zaghi, Borghi ne. All.: Molinari Arbitri: Giardini e Ceschi B uon esordio per la Cec Carpi, che inizia il campionato dei 40 anni targati Universal Pallavolo espugnando lo storico palasport di Virgilio, casa del Top Team Mantova. Vittoria di carattere, vittoria in rimonta: la Cec – partita con la formazione tipo con Pedron-De Marco, Lirutti-Busato, Piccinini-Spiga e Trentin – inizia con la testa sott’acqua; la pressione di Mantova si fa sentire e il primo set scivola via 25-18. L’avvio di secondo parziale non offre novità, ma è dalla seconda metà del set che i meccanismi di gioco biancoblu iniziano a girare e nonostante un parziale passato a inse- guire, la Cec mette la freccia nel finale e impatta il computo dei set. La gara si fa equilibrata, la Cec c’è e anche il terzo set prende la strada di Carpi, che ora gioca con buona continuità. La gara scorre sul filo fino al 23-22 del quarto, quando un fischio molto contestato del signor Giardini manda Mantova sul 24-22 e la Cec su tutte le furie. E’ il preludio al tie-break, al quale Carpi si presenta con la mente lucida e il braccio sciolto: subito 3-5 al via, l’allungo arriva sul 6-10 e a poco vale il tentativo di rientro nel finale di Mantova: per la Cec il campionato inizia con una vittoria su un campo difficile. Così a fine gara coach Luciano Molinari: “siamo partiti poco attenti e il primo set è corso via male. Poi abbiamo iniziato a macinare gioco e abbiamo iniziato a fare la differenza con alcune individualità. Nel tie-break siamo partiti bene, la squadra ci ha messo carattere. Dobbiamo lavorare su alcune situazioni ma siamo in crescita. Quel fischio degli arbitri? C’è stato un loro errore sul 2322, ma abbiamo fatto errori anche noi”. Sabato prossimo esordio interno: alle 21 al PalaFerrari arriva S.Antioco. paTTINAGGIO Dorando Pietri Pattinaggio Carpi Partenza col botto “ E’ cominciata con il botto la stagione agonistica 2011/2012 per la Polisportiva Dorando Pietri - Sezione di Pattinaggio di Carpi. Ai campionati Regionali di Calderara di Reno del 15 e 16 ottobre scorsi gli atleti allenati da Alessandro Diazzi e Cristina Bertolini si sono imposti nella categoria Allievi specialità Obbligatori con Luca Facchini (2° nella specialità Libero) e nella categoria Esordienti Regionali specialità Obbligatori con Manuel Lugli. La domenica è stata caratterizzata dai buoni piazzamenti anche delle ragazze Francesca Tarabini e Greta Lugli”. S.G La Patria 1879 La ginnastica artistica maschile e la pesistica giocano in casa S abato 22 ottobre Carpi ospiterà la Fase regionale del Campionato Italiano Assoluto - Maschile e Femminile di Pesistica. La gara che verrà ospitata presso il PalaPatria di via Nuova Ponente 24/H, avrà inizio alle 15.30 e sarà a ingresso gratuito. Gli atleti della S.G.La Patria 1879, sono pronti per dimostrare le loro capacità tecniche e vi aspettano numerosi. Domenica 23 ottobre invece Carpi diventerà per un giorno, fulcro regionale per l’agonismo di Ginnastica Artistica Maschile. La S.G. La Patria 1879 ospiterà presso l’Istituto Ipsia – G. Vallauri, la 1° Prova Regionale allievi G.A.M e la 1° Prova Serie D a squadre G.A.M, appartenente al calendario gare agonistico FGI. Per l’evento la società allestirà un campo di gara pronto a ospitare varie società sportive con ginnasti di età compresa tra i 8 e 16 anni. Gli atleti della S.G.La Patria 1879, capitanati da Pietro Contini, son pronti per dimostrare le loro capacità tecniche. La gara avrà inizio alle 15 con premiazioni previste per le 18 con ingresso gratuito; i cittadini sono invitati a partecipare e tifare per la squadra. A tutti i ragazzi che assisteranno alla gara verrà regalata una settimana di prova gratuita per il corso di Ginnastica Artistica sia maschile che femminile e la possibilità di farsi allenare dagli istruttori (tecnici nazionali e regionali) della palestra. 21.10.2011 n° 39 22 Handball Carpi: i biancorossi hanno salutato tifosi e sponsor, brindando insieme al nuovo campionato di A1 I biancorossi della pallamano al via in A1 E Enrico Lucchi. “Per me ed Emilio Bonfiglioli, che siam qui da una vita, pensare di debuttare in A1 è davvero un sogno. Impensabile appena due anni fa. Cercheremo di farci trovare pronti, anche se il campionato è davvero molto impegnativo”. Handball Debutto amaro Casalgrande - Handball Carpi: 32 - 29 A maro debutto in Serie A1 per i ragazzi di Serafini. Non è bastato un immenso “Genna” Di Matteo (14 reti) per evitare la sconfitta in terra reggiana nel primo derby stagionale. La gara aveva visto un avvio favorevole per i colori biancorossi avanti 1- 4 al 4°, ma poi gli avversari hanno preso il sopravvento e con un parziale di 5-0 hanno ribaltato la situazione (6-4 al 12°). Numerosi gli errori nella costruzione della manovra e in fase di tiro, mentre la difesa carpigiana non ha opposto resistenza agli attacchi avversari. I reggiani non hanno concesso nulla e hanno conquistato una meritata vittoria. Sabato 28 ottobre, al Vallauri, alle 18, Carpi ospita il Cassa Padana Leno. Forza biancorossi! Coach Davide Stecca Serafini ’ stata una grande festa quella con cui la Handball Carpi si è presentata in vista del debutto ufficiale nel campionato di A1. Nella splendida veranda estiva del Nouvel Esprit Cafè di viale Manzoni a Carpi, i biancorossi hanno salutato i tifosi e gli sponsor accorsi, brindando al nuovo campionato. Fra gli ospiti della serata, organizzata dal d.g. Claudio Cerchiari, anche l’assessore allo sport del Comune di Carpi, Carmelo Alberto D’Addeese e i dirigenti della Pallamano Parma. “E’ una stagione importante per noi – ha spiegato Cerchiari – e sono certo che ci faremo trovare pronti all’appuntamento. La squadra è stata costruita per puntare in alto, cercheremo di lottare per i primi posti di un campionato difficile. Ma ho grande fiducia nei ragazzi e in coach Davide Serafini”. L’assessore D’Addese ha voluto salutare la squadra. “La Handball Carpi è una delle eccellenze sportive della nostra città – ha spie- “Puntiamo alla metà della classifica” “ Lucchi e D’Addese gato l’assessore – e siamo orgogliosi di poter affermare di essere stati vicini (e lo saremo anche in futuro) nel dare visibilità, nel limite delle nostre possibilità, a uno sport che è considerato di secondo piano, ma che questi dirigenti, da sempre, portano avanti con passione e ottimi risultati, come si evince dalle due promozioni consecutive”. E’ poi stata la volta dello storico presidente Finalmente si gioca – ha commentato il coach Davide “Stecca” Serafini, al debutto da primo allenatore dopo le due stagioni accanto a Graziano Zafferi – dopo due mesi di preparazione. La Coppa è stato un buon antipasto, anche se ci siamo arrivati non al top fisicamente, perché l’obiettivo era quello di farci trovare pronti per il campionato. Per la nostra società è il primo vero assaggio di un campionato nazionale e anche per noi ci sono tante novità. Abbiamo cambiato molte cose rispetto allo scorso anno, in pratica sono rimasti solo tre giocatori del vecchio gruppo e l’età media si è nettamente abbassata. L’anno scorso eravamo sopra i 30 anni e giocavano d’esperienza, ora invece ci sono da amalgamare tanti giovani, abbiamo guadagnato in talento ma perso in malizia e ci serve il confronto con il campo per capire a che punto siamo. Il mio debutto? Formalmente è una “prima”, anche se il mio compito non è diverso da quello che ho svolto negli ultimi due anni. In un certo senso Davide Serafini gli infortuni delle ultime stagioni mi hanno già fatto calare nel nuovo ruolo, ora devo solo fare il salto definitivo”. Serafini ha poi parlato degli obiettivi dei biancorossi. “La società mi ha proposto un progetto a medio termine, due o tre anni per puntare in alto e per valorizzare i nostri atleti. Se arriverà qualcosa di meglio non ci tireremo indietro... Il nostro girone è molto competitivo, ci sono Ferrara e Cassano Magnago che hanno qualcosa in più delle altre, ma penso potremo arrivare dalla metà della classifica in su”. La rilevanza sociale dello sport merita un’attenzione specifica, soprattutto in questo periodo di crisi economica. Per tale motivo l’assessore allo Sport di Soliera Maurizio Andreoli promuove un progetto di solidarietà sociale e di promozione sportiva per valorizzare l’attività motoria e di avviamento allo sport per i bambini e i ragazzi del Comune di Soliera A Soliera lo sport è di tutti L a rilevanza sociale dello sport merita un’attenzione specifica, soprattutto in questo periodo di crisi economica. Per tale motivo l’assessore allo Sport Maurizio Andreoli promuove un progetto di solidarietà sociale e di promozione sportiva per valorizzare l’attività motoria e di avviamento allo sport per i bambini e i ragazzi del Comune di Soliera. L’Amministrazione Comunale attraverso il progetto Lo sport è di tutti si propone di dare un sostegno economico alle famiglie in difficoltà per incentivare la pratica sportiva dei giovani dai sei ai diciassette anni. Le famiglie con un Isee uguale o inferiore ai 12.500 euro potranno usufruire di un contributo straordinario di sostegno alla pratica sportiva dei figli nella misura del 50% del costo per l’iscrizione annuale, fino a un contributo massimo di 125 euro a ragazzo e di 350 euro a famiglia. Il contributo aumenta nella misura del 100% del costo, fino a un massimo di 200 euro a ragazzo e di 500 euro a famiglia, per quei nuclei familiari nei quali uno dei genitori è disoccupato o in cassa integrazione. “Questi progetti contribuiscono a sviluppare e a sostenere una cultura del movimen- to, della pratica motoria, dello sport come valore e come strumento di crescita umana”, ha sottolineato l’assessore Andreoli, cui fa eco anche il sindaco di Soliera Giuseppe Schena. “In un periodo di difficoltà economica - ha ribadito il primo cittadino - le famiglie tendono a tagliare le spese per attività talvolta ritenute accessorie. Noi cerchiamo di mettere quelle famiglie nella condizione di non dover rinunciare a questa preziosa esperienza formativa per i propri figli e, indirettamente, sosteniamo anche le associazioni sportive del territorio”. Le domande, corredate dei necessari allegati, vanno presentate fino a martedì 15 novembre, all’U.R.P. del Comune, Ufficio Protocollo, in via Garibaldi, 48 (numero verde 800.719181). Il contributo verrà erogato esclusivamente a seguito della consegna delle ricevute di pagamento per l’iscrizione ai singoli corsi. Le associazioni sportive solieresi che hanno aderito al progetto sono la Polisportiva Solierese Calcio, l’Arci, la F.B. Pallavolo, il Circolo Tennis, il Centro Polivalente di Limidi e il Ritrovo Sportivo Sozzigalli. Il comune continuerà a impegnarsi per confermare le iniziative avviate lo Maurizio Andreoli scorso anno quali il progetto Muoviti-Muoviti rivolto alle sezioni dei bambini di cinque anni delle Scuole d’Infanzia, strutturato in lezioni di attività ludicomotoria svolte da esperti laureati e di acquaticità effettuate in piscina con istruttori specifici. Tale progetto si avvale della collaborazione del Comune di Carpi. Un altro progetto denominato Gioco Sports sarà strutturato in lezioni che propongono attività differenziate ai ragazzi della scuola primaria. Tale progetto sarà attuato in collaborazione con il Coni di Modena e le associazioni di promozione sportiva presenti sul territorio, in accordo con l’Istituto Comprensivo di Soliera. Francesca Desiderio 21.10.2011 n° 39 23
Similar documents
Edizione n° 18 del 08-05-2011 (pdf da 7.944 KB)
nata pochi giorni fa la prima bambina la cui mamma è stata accolta e accompagnata nel corso della gravidanza dal, neonato anch’esso, Centro di aiuto alla vita di Carpi. I genitori avevano chiesto u...
More informationLunedì 28 Settembre 2015
e dolce, nel corso dei millenni ha accompagnato la nutrizione dell’uomo ed è stata sapientemente trasformata in una delle bevande più preziose, il vino. La pianura e le colline modenesi, da sempre ...
More information