san Michele - POR PUGLIA 2000-2006

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san Michele - POR PUGLIA 2000-2006
Regione Puglia
Università degli Studi di Bari
Dipartimento di Studi classici e cristiani
Unione Europea
I tre monti consacrati a
san Michele
storia e iconografia
Les trois monts dédiés à Saint Michel. Histoire et iconographie
Mostra fotografica
a cura di
Giorgio Otranto e Angela Laghezza
progetto
CUSTOS
Regione Puglia
Università degli Studi di Bari
Dipartimento di Studi classici e cristiani
Unione Europea
I tre monti consacrati a
san Michele
storia e iconografia
Les trois monts dédiés à Saint Michel. Histoire et iconographie
progetto
CUSTOS
Mostra fotografica
a cura di
Giorgio Otranto e Angela Laghezza
Intervento cofinanziato dall’U.E. –
F.E.S.R. sul POR Puglia 2000-2006 – misura 6.2 azione C
Progetti pilota a sostegno dell’innovazione delle imprese
e dello sviluppo sostenibile
GELSOROSSO
progetto
CUSTOS
Diretto da Giorgio Otranto
www.custos.unibari.eu
Questo catalogo riproduce la Mostra fotografica realizzata nell’ambito del progetto Custos.
Intervento cofinanziato dall’U.E. – F.E.S.R. sul POR Puglia 2000-2006 – misura 6.2 azione C.
Progetti pilota a sostegno dell’innovazione delle imprese e dello sviluppo sostenibile.
Partner
Adesioni e collaborazioni
Università degli Studi di Bari
Dipartimento di Studi classici e cristiani
Politecnico di Bari
Dipartimento di Elettrotecnica ed Elettronica
Ente Parco Nazionale del Gargano
Digivox srl
BPM
Software Design srl
Teseo.it srl
Passaturi d’Acquasala
Università di Caen Basse-Normandie
Università di Torino
Università Paris X-Nanterre
Rai - Sede regionale della Puglia
Basilica Santuario San Michele Arcangelo
Comune di Monte Sant’Angelo
Comunità Montana del Gargano
Provincia di Foggia
Comune di Olevano sul Tusciano
Sacra di San Michele
Centre des Monuments Nationaux
Abbaye du Mont Saint-Michel
Ass. “Les Chemins du Mont-Saint-Michel”
Comitato di indirizzo e di coordinamento tecnico
Giorgio Otranto - coordinatore
Immacolata Aulisa, Luca Avellis, Gioia Bertelli, Ada Campione
(Dipartimento di Studi classici e cristiani - Università degli Studi di Bari)
Cataldo Guaragnella
(Dipartimento di Elettrotecnica ed Elettronica - Politecnico di Bari)
Franca Pinto Minerva
(Ente Parco Nazionale del Gargano)
Giovanni Boccuzzi (Digivox)
Nicola Del Fante (BPM)
Vito Micunco (Software Design)
Giampaolo Chiarella (Teseo.it)
Alessandra Moro (Passaturi d’Acquasala)
Comitato scientifico
Copyright © per i testi gli autori
Copyright © 2008, GELSOROSSO srl, viale Caduti di Nassiriya, 39 - 70124 Bari
Impaginazione grafica e copertina: Quorum Italia - Bari
Selezione immagini e prestampa: Fotolito 38 - Bari
Stampa: Ragusa Grafica Moderna - Bari
info@gelsorosso.it
www.gelsorosso.it
ISBN 978-88-89735-27-5
Printed in Italy
Ai sensi della Legge sui diritti d’Autore e del Codice Civile è vietata la riproduzione di questo libro o di parte di esso
con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilm, registrazioni o altro, senza il consenso dell’Autore o dell’Editore.
Giorgio Otranto - coordinatore
Immacolata Aulisa, Gioia Bertelli, Ada Campione, Laura Carnevale, Stefania Santelia
(Dipartimento di Studi classici e cristiani - Università degli Studi di Bari)
Comitato di coordinamento amministrativo
Michele Laricchia - coordinatore
Ottavio Ardillo, Diana Cazzolle
(Dipartimento di Studi classici e cristiani - Università degli Studi di Bari)
Tony Martino
(Dipartimento di Elettrotecnica ed Elettronica - Politecnico di Bari)
Ciro Magno
(Ente Parco Nazionale del Gargano)
Franco Mele (Digivox)
Pietro Marzulli (BPM)
Vito Micunco (Software Design)
Antonella Lattanzi (Teseo.it)
Nuela Camposeo (Passaturi d’Acquasala)
Assistenza alle produzioni
Ilenia Bellini, Diana Cazzolle, Angela Laghezza
I tre monti consacrati a
LES TROIS MONTS DéDIéS à
san Michele
SAINT MICHEL
storia e iconografia
HISTOIRE eT ICONOGRAPHIE
Il
Le
•un film di animazione digitale che illustra il pellegrinaggio micaelico con particolare
riferimento a luoghi e figure di donne e di uomini che l’hanno caratterizzato;
•un portale tematico, in collaborazione con il Dipartimento di Elettrotecnica ed Elettronica del Politecnico di Bari, per la diffusione di informazioni e indicazioni utili
tanto all’approfondimento culturale quanto alla fruizione turistica;
•due documentari scientifici realizzati dalla Rai Sede regionale della Puglia, destinati
ad enti e istituzioni specializzate nel campo della ricerca storica, cristianistica e folklorica.
•film d’animation numérique illustrant le pèlerinage michaélique avec un renvoi particulier
aux lieux et aux figures – tant féminines que masculines – qui l’ont caractérisé;
•portail internet, en collaboration avec le Dipartimento di Elettrotoecnica e Elettronica du
Politecnico de Bari, pour la diffusion des informations et renseignements utiles tant à l’approfondissement culturel qu’à la valorisation touristique;
•deux documentaires scientifiques réalisés par la RAI Sede regionale della Puglia, destinés
au grand public et aux chercheurs des domaines historique, chrétien et folklorique.
titolo del progetto CUSTOS (Cultura Università Storia Tecnologie Organizzazione Spettacolarizzazione) richiama la funzione di CUSTODE con cui San
Michele, in quanto Angelo, è presente nella tradizione biblico-patristica e
nell’immaginario collettivo. CUSTODE è anche il titolo che il Santo rivendica per sé
in riferimento al santuario di Monte Sant’Angelo sul Gargano, a quello di Mont SaintMichel in Normandia e a tanti altri luoghi di culto a lui consacrati.
Il progetto, promosso dal Dipartimento di Studi classici e cristiani dell’Università di
Bari e diretto da Giorgio Otranto, è stato incentrato su storia, arte, natura, folklore e
turismo, e ha attivato processi di interazione tra istituzioni pubbliche e private, al fine
di costruire una filiera digitale orientata alla valorizzazione dei Beni culturali.
Gli obiettivi del progetto, che ha visto il coinvolgimento di molti giovani, sono stati
perseguiti attraverso la realizzazione dei seguenti prodotti:
Oltre a questi prodotti previsti dal progetto, ne sono stati realizzati altri due: un volume-dossier che ripropone parzialmente i contenuti del portale e descrive l’itinerario
del progetto realizzato tra il 1° maggio 2007 e il 15 settembre 2008 e una Mostra fotografica itinerante su I tre monti consacrati a San Michele. Storia e iconografia, che illustra,
da vari punti di vista, la storia del santuario pugliese (monte Gargano), di quello normanno (monte Tumba) e della Sacra di San Michele nella Valle di Susa (monte Pirchiriano). Essa presenta riproduzioni fotografiche di reperti vari, oggetti d’arte colta e
popolare, statue, sculture, ex voto, calici liturgici, impronte di mani e piedi di pellegrini,
affreschi, miniature, dipinti medievali e moderni, scorci di paesaggio.
Alla Mostra hanno collaborato Pierre Bouet (Università di Caen Basse-Normandie),
Vincent Juhel (Association “Les Chemins du Mont-Saint-Michel”), Giuseppe Sergi
(Università di Torino), André Vauchez (Institut de France). Essa sarà inaugurata a Bari
il 12 settembre in occasione della presentazione ufficiale del progetto e a Mont SaintMichel il 29 settembre in apertura del Congresso internazionale su Représentations du
Mont et de l’archange Saint Michel dans la littérature et les arts. Successivamente la Mostra
sarà allestita a Monte Sant’Angelo, alla Sacra di San Michele e a Torino.
nom du projet CUSTOS (Culture Université Technologies Organisation Spectacle) rappelle la fonction de gardien de Saint Michel, comme pour tout ange,
présente dans les traditions biblique et patristique et dans l’imaginaire collectif.
Gardien est aussi le titre que le saint revendique pour lui-même par rapport au sanctuaire de
Monte Sant’Angelo sur le Gargan, au Mont-Saint-Michel en Normandie et aux autres lieux
de culte qui lui sont consacrés.
Le projet, promu par le Dipartimento di Studi classici e cristiani de l’Université de Bari, et
dirigé par Giorgio Otranto, a été centré sur l’histoire, l’art, la nature, le folklore et le tourisme, et a créé une synergie entre les institutions publiques et privées, afin de mettre en place
une filière numérique destinée à la valorisation des Biens culturels.
Les objectifs du projet, qui a vu l’implication de nombreux jeunes, ont été atteints par les
réalisations suivantes:
Outre ces réalisations prévues dans le projet initial, deux autres ont vu le jour: un volume
reprenant partiellement le contenu du portail internet et retraçant le suivi du projet entre
le 1er mars 2007 et le 15 septembre 2008, et une exposition photographique itinérante sur
«Les trois monts consacrés à Saint Michel. Histoire et iconographie», illustrant sous divers
aspects l’histoire du sanctuaire des Pouilles (mont Gargan), du sanctuaire normand (mont
Tombe) et de la Sacra di San Michele, en Val de Suse (mont Pirchiriano). Cette exposition
présente des reproductions photographiques de nature diverse, d’oeuvres d’art, qu’il soit savant ou populaire: statues, sculptures, ex voto, calices, empreintes de mains et de pieds de
pèlerins, peintures murales, enluminures, tableaux médiévaux et modernes, paysages.
Ont collaboré à l’exposition: Pierre Bouet (Université de Caen Basse-Normandie), Vincent
Juhel (association «Les Chemins du Mont-Saint-Michel»), Giuseppe Sergi (Université de
Turin), André Vauchez (Institut de France). Elle sera inaugurée à Bari le 12 septembre, à
l’occasion de la présentation officielle du projet, et au Mont-Saint-Michel le 29 septembre
à l’ouverture du Congrès international sur les «Représentations du Mont et de l’archange
Saint Michel dans la littérature et dans les arts». L’exposition sera successivement présentée
à Monte Sant’Angelo, à la Sacra di San Michele et à Turin.
San Michele del Gargano
N
el V secolo il culto micaelico si
insediò in una grotta del Monte Gargano dove, secondo la
tradizione, l’Angelo apparve tre volte
al vescovo sipontino Lorenzo. La grotta divenne in seguito meta di pellegrini
provenienti da diverse regioni italiche
ed europee (Longobardi, Franchi, Inglesi, Sassoni, Ispanici): un fenomeno che
si è perpetuato fino ai giorni nostri. Nel
VII secolo la grotta-santuario attirò l’attenzione dei Longobardi di Benevento,
i quali conquistarono la regione garganica, posero la diocesi sipontina sotto la
propria giurisdizione e fecero di Michele
e del santuario garganico rispettivamente il proprio santo e il proprio santuario
nazionale. All’interno della grotta la dinastia longobarda fece eseguire opere di
ristrutturazione, come testimoniano alcune delle circa duecento iscrizioni (secoli VII-IX) incise o graffite nella parte
più antica del santuario: tra queste epigrafi, quattro sono in caratteri runici.
Durante il Medioevo la grotta garganica costituì un vero e proprio modello di
santuario in Italia e in Europa.
Alla vita del santuario si interessarono
i Bizantini, i Normanni e soprattutto gli
Angioini che nel XIII secolo, con una
serie di modifiche strutturali, diedero
al santuario una nuova configurazione,
che sostanzialmente conserva ancora
oggi. Centro di culto e di alta spiritualità, il santuario è attualmente affidato
alle cure dei Padri Micheliti.
Recentemente i Comuni di Monte
Sant’Angelo, Cividale del Friuli, Brescia,
Castelseprio, Spoleto, Campello e Benevento, altri enti e istituzioni culturali
hanno chiesto l’inserimento dell’area
italica longobarda nella lista dei siti patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Giorgio Otranto
A
u Ve siècle, le culte de Saint Michel s’implanta dans une grotte du
Mont Gargan où, selon la tradition,
il apparut trois fois à Laurent, l’évêque de
Siponte. La grotte devint le but de pèlerins
provenant de diverses régions italiennes et
européennes (Lombards, Francs, Anglais,
Saxons et Espagnols), phénomène qui se perpétue jusqu’à nos jours.
Au VIIe siècle, la grotte-sanctuaire attira
l’attention des Lombards de Bénévent qui
se rendirent maîtres du Gargan, plaçant le
diocèse sipontin sous leur propre juridiction,
faisant de Michel et du sanctuaire garganique leur saint national. A l’intérieur, la
dynastie lombarde entreprit une restructuration du site comme en témoignent environ
deux cents inscriptions des VIIe-IXe siècles,
gravées ou écrites sur les parties les plus anciennes de l’ensemble monumental; parmi
celles-ci, on en compte au moins quatre en
caractères runiques.
Au Moyen Âge, la grotte du Gargan représenta un véritable modèle de sanctuaire en Italie
et en Europe.
Les Byzantins, les Normands et surtout les
Angevins s’intéressèrent à la vie du sanctuaire; au XIIIe siècle, ces derniers, donnèrent au sanctuaire une nouvelle configuration en grande partie conservée aujourd’hui.
Lieu de culte et centre de profonde spiritualité, le sanctuaire est aujourd’hui confié aux
soins des Pères de la Congrégation de Saint
Michel.
Dernièrement, les Communes de Monte
Sant’Angelo, Cividale del Friuli, Brescia,
Castelseprio, Spoleto, Campello, Benevento,
autres organismes et institutions culturels
ont demandé l’inscription de l’aire lombarde
italique sur la liste du patrimoine mondial de
l’UNESCO.
Monte Sant’Angelo, Santuario di San Michele
Ingresso superiore
Entrée supérieure
Monte Sant’Angelo, Santuario di San Michele
La grotta
La grotte
Monte Sant’Angelo, Santuario di San Michele
Iscrizioni longobarde (VII-IX secolo)
Inscriptions lombardes (VIIe-IXe siècles)
Monte Sant’Angelo, Santuario di San Michele
Ingresso della galleria longobarda e iscrizioni runiche di pellegrini anglosassoni (VIII secolo)
Entrée de la galerie lombarde et inscriptions runiques de pèlerins anglo-saxons (VIIIe siècle)
L’itinerario del monaco Bernardo (IX secolo)
L’itinéraire du moine Bernard (IXe siècle)
Olevano sul Tusciano, Grotta di San Michele
San Michele, Bernardo e i suoi compagni pellegrini, Affresco (XII-XIII secolo)
Saint Michel, Bernard et ses compagnons pèlerins, Fresque (XIIe-XIIIe siècles)
Monte Sant’Angelo, Santuario di San Michele
Custos ecclesiae, Affresco (XI secolo)
Custos ecclesiae, Fresque (XIe siècle)
Monte Sant’Angelo, Santuario di San Michele
San Michele, Icona in rame dorato (XI secolo)
Saint Michel, Image en cuivre doré (XIe siècle)
Monte Sant’Angelo, Santuario di San Michele
La porta di bronzo (Costantinopoli 1076)
La porte de bronze (Constantinople 1076)
Monte Sant’Angelo, Santuario di San Michele
Trono vescovile (XI-XII secolo)
Trône épiscopal (XIe-XIIe siècles)
Monte Sant’Angelo, Santuario di San Michele, Cappella delle Reliquie
La cosiddetta croce di Federico II (XIII secolo)
La croix dite de Fréderic II (XIIIe siècle)
Monte Sant’Angelo, Santuario di San Michele, Museo devozionale
Calice, Domenico Capozzi (XIX secolo)
Calice, Domenico Capozzi (XIXe siècle)
Scene micaeliche sul Monte Gargano e a Mont Saint-Michel
Messale di Carlo VI (1470-1475), Yale, Beinecke Library, ms 425
Scènes michaéliques sur le Mont Gargan et au Mont-Saint-Michel
Monte Sant’Angelo, Santuario di San Michele
San Michele sconfigge il diavolo, Statua, Scultore napoletano (XVI secolo)
Saint Michel terrasse le demon, Statue, Sculpteur napolitain (XVIe siècle)
Monte Sant’Angelo, Santuario di San Michele
Scudi, stemmi araldici, figure umane, impronte di mani e piedi di pellegrini
Boucliers, armoiries, figures humaines, empreintes de mains et de pieds de pélerins
Monte Sant’Angelo
Santuario di San Michele, Museo devozionale
Ex voto
Dal Gargano all’Europa
Planimetria del santuario di Monte Sant’Angelo
Vue planimétrique du sanctuaire de Monte Sant’Angelo
Andie Bianchi@fotolia
Du Gargan à l’Europe
Le Mont-Saint-Michel
L’
abbaye bénédictine et forteresse
du Mont-Saint-Michel, campée
sur un rocher dominant l’océan,
a toujours fasciné les hommes. La Revelatio rapporte comment Aubert, évêque
d’Avranches, fonda une église au sommet du Mont-Tombe. Consacrée le 16
octobre 708, elle a été érigée en abbaye
en 966 et a connu une grande célébrité
au Moyen Âge. Après Rome, Jérusalem
et avec Saint-Jacques de Compostelle, ce
fut l’un des plus grands centres de pèlerinage d’Occident. Le premier pèlerin
connu par les textes est un moine franc
nommé Bernard qui, au retour d’un
voyage au Mont Gargan, à Rome et
Jérusalem, y vint en pèlerinage en 867868. Avec l’installation des moines bénédictins au Xe siècle et la diffusion des
récits de miracles, les pèlerins se firent
plus nombreux et c’est à cette époque
qu’apparut la première mention des
chemins montais (1025). Avec les ducs
de Normandie, les rois de France ont
été nombreux à venir vénérer l’Archange, protecteur traditionnel du royaume.
Les textes signalent aussi la venue des
«pastoureaux», ces bandes d’enfants
venues de France, des Flandres et d’Allemagne.
Assiégé en vain par les Anglais pendant
plus de trente ans, le Mont-Saint-Michel
fut durant la Guerre de Cent ans considéré comme le symbole de l’héroïque
résistance nationale. Mais à partir du
milieu du XVIe siècle, le Mont perdit de
son intérêt militaire et religieux. En 1790,
la Révolution chassa les derniers moines et en fit une prison jusqu’en 1863.
Le retour des religieux permit alors la
relance du pèlerinage. L’ensemble, avec
la baie, est aujourd’hui classé au patrimoine mondial de l’UNESCO.
Vincent Juhel
L’
abbazia fortezza di Mont SaintMichel, collocata su una roccia
che domina l’oceano, ha sempre
affascinato gli uomini. La Revelatio racconta come Oberto, vescovo di Avranches,
fondò una chiesa sulla sommità del Monte
Tumba. Consacrata il 16 ottobre 708 e divenuta abbazia nel 966, essa ha conosciuto
una fase di grande splendore nel Medioevo.
Dopo Roma, Gerusalemme e San Giacomo
di Compostela fu uno dei più grandi centri di pellegrinaggio in Occidente. Il primo
pellegrino attestato nelle fonti è un monaco
franco di nome Bernardo il quale, al ritorno
da un viaggio sul Monte Gargano, a Roma e
a Gerusalemme, vi si recò in pellegrinaggio
nell’867-868. Con l’insediamento di una
comunità benedettina nel X secolo e la diffusione dei racconti dei miracoli, i pellegrini
diventarono più numerosi ed è proprio in
quest’epoca che per la prima volta si ha testimonianza dei cammini montani (1025).
Come i duchi di Normandia, anche i re di
Francia si sono recati numerosi al Monte
per venerare l’Arcangelo, tradizionale protettore del Regno. I testi segnalano anche i
pellegrinaggi di «pastorelli», bande di ragazzi venuti dalla Francia, dalle Fiandre e
dalla Germania.
Assediato invano dagli Inglesi per più di
trent’anni, Mont Saint-Michel, durante
la Guerra dei Cent’anni, fu considerato
simbolo dell’eroica resistenza nazionale,
ma, dalla metà del XVI secolo, perse il suo
interesse militare e religioso. Nel 1790, la
Rivoluzione cacciò gli ultimi monaci e ne
fece una prigione fino al 1863. Il ritorno dei
religiosi permise allora il rilancio del pellegrinaggio. Il complesso abbaziale, con la
baia, è oggi considerato patrimonio mondiale dall’UNESCO.
Le Mont-Saint-Michel. Saint Michel terrasse le dragon
Livre d’heures du duc de Berry (XVe siècle), Chantilly, Musée Condé, ms 65, f. 195
Mont Saint-Michel. San Michele sconfigge il drago
Apparition de Saint Michel à l’évêque d’Avranches Aubert
Cartulaire du Mont Saint-Michel (XIIe siècle), Avranches, Bibliothèque municipale, ms 210, f. 4v
Apparizione di San Michele al vescovo d’Avranches Oberto
Voyage des clercs d’Aubert au Mont Gargan
Bréviaire de Salisbury (XVe siècle), Paris, BnF, ms lat. 17294
Viaggio dei chierici di Oberto al Monte Gargano
Bayeux, Musée Guillaume le Conquérant
La traversée de la baie du Mont-Saint-Michel, Tapisserie (1068-1070)
La traversata della baia di Mont Saint-Michel, Ricamo (1068-1070)
Paris, Musée des Arts décoratifs
Saint Michel pèse les âmes. Autres scènes michaéliques, Peinture sur bois (XIIIe-XIVe siècles)
San Michele pesa le anime. Altre scene micaeliche, Pittura su legno (XIII-XIV secolo)
Saint Michel terrasse le dragon. Les pèlerins arrivent au Mont
Livre d’heures du duc Pierre II de Bretagne (1455-1457), Paris, BnF, ms lat. 1159, f. 160v
San Michele sconfigge il drago. I pellegrini arrivano al Monte
Confrérie des pèlerins du Mont en l’Ile de la Cité à Paris
Image de 1662 regravée en 1706, Paris, BnF, Re 13, p. 179
Confraternita di pellegrini di Mont Saint-Michel fondata nell’Ile de la Cité a Parigi
Camembert, Église paroissiale
Procession des pèlerins de Camembert au Mont-Saint-Michel, Peinture sur bois (1772)
Processione di pellegrini di Camembert a Mont Saint-Michel, Pittura su legno (1772)
Rouen, Cathédrale, Portail de la Calende
Saint Michel pèse les âmes (XIVe siècle)
San Michele pesa le anime (XIV secolo)
Coutances, Cathédrale
Saint Michel, Statue, Alexandre Chertier (1872)
San Michele, Statua, Alexandre Chertier (1872)
Aiguilhe, Chapelle Saint-Michel
Saint Michel terrassant le dragon, Peinture murale (XIIe siècle)
San Michele sconfigge il drago, Pittura murale (XII secolo)
Avignon, Musée du Petit-Palais
Saint Michel, Panneau peint, Josse Lieferinxe (XVIe siècle)
San Michele, Pannello dipinto, Josse Lieferinxe (XVI secolo)
Collier de l’Ordre de Saint Michel
Jean Mellerio (1877-1878)
Collana dell’Ordine di San Michele
Saint-Germain-en-Laye, Bibliothèque municipale
Statuts de l’Ordre de Saint Michel, exemplaire du cardinal Charles de Lorraine
Frontispice (XVIe siècle)
Statuto dell’Ordine di San Michele, copia del cardinale Carlo di Lorena
Frontespizio (XVI secolo)
Le Mont-Saint-Michel
La Sacra di San Michele
L’
abbazia di San Michele della Chiusa fu fondata fra 983
e 987 in Valle di Susa da un
aristocratico dell’Alvernia, Ugo di
Montboissier, sul Monte Pirchiriano
(m. 962), incombente sulla via Francigena presso le antiche Clusae Langobardorum. Forse lì già esisteva una chiesetta
edificata da san Giovanni Confessore,
eremita prima stanziato sull’antistante
Monte Caprasio.
Il primo abate, Atverto, era stato abate
a Lézat e in rapporto con Cluny. I monaci benedettini furono per molto tempo reclutati in Francia. I monaci-cronisti
dell’abbazia, a partire dal secolo XI,
rivendicavano l’immunità sia dai marchesi sia dai vescovi di Torino. L’abate
Benedetto II (1066-1091) fu uno dei maggiori esponenti della riforma romana in
Piemonte. Pasquale II, nel 1114, esentò
l’abbazia dal governo vescovile.
Nel secolo XII, oltre a una societas religiosa con Cluny, Mont Saint-Michel e
Vézelay, l’abbazia sacrense consolidò un
enorme patrimonio di terre, chiese e decime in varie regioni europee.
Gli abati di San Michele fra i secoli XII
e XIII controllarono altri monasteri, divennero notabili della corte dei prìncipi
di Savoia, ampliarono e abbellirono gli
edifici con i maggiori architetti, scultori
(Nicolao) e pittori (Defendente Ferrari).
Fra i secoli XIII e XIV l’abbazia divenne meno internazionale e più interna al
principato sabaudo. I suoi monaci indisciplinati accumularono debiti: nel 1375
l’abate Pietro di Fongeret e i monaci furono scomunicati da Gregorio IX. Dal
1381 la sua “commenda” fu affidata al
Savoia Amedeo VI. Attualmente, con il
nome di «Sacra», è abitata da una comunità di Rosminiani.
Giuseppe Sergi
L’
abbaye Saint-Michel de La Cluse
fut fondée entre 983 et 987 dans
le Val de Suse par un noble auvergnat, Hugues de Montboissier, sur le Mont
Pirchiriano (962 m) dominant la via Francigena près des anciennes Clusae Langobardorum. Peut-être existait-il déjà une
petite église construite par saint Jean confesseur, ermite installé auparavant sur le Mont
Caprasio situé en face.
Le premier abbé, Atvertus, était déjà supérieur de l’abbaye de Lézat (Ariège) et avait
des liens avec Cluny. Les moines bénédictins furent longtemps recrutés en France.
Les moines chroniqueurs de l’abbaye revendiquèrent à partir du XIe siècle l’immunité
tant des marquis que des évêques de Turin.
L’abbé Benoît II (1066-1091) fut un des
meilleurs représentants de la réforme grégorienne en Piémont. Pascal II, en 1114,
exempta l’abbaye du pouvoir épiscopal.
Le XIIe siècle vit, outre une societas avec
Cluny, le Mont-Saint-Michel et Vézelay, la
constitution d’un très important temporel
formé de terres, d’églises et de dîmes réparties dans diverses provinces européennes.
Du XIIe au XIIIe siècle, les abbés de SaintMichel contrôlèrent d’autres monastères; ils
devinrent des notables de la cour des princes de Savoie, agrandirent et embellirent
les bâtiments avec les meilleurs architectes,
sculpteurs (Nicolao) et peintres (Defendente
Ferrari).
Au XIIIe et au XIVe siècle, l’abbaye rayonne
moins au niveau international et elle est plus
proche de la principauté savoyarde. Les moines indisciplinés accumulèrent les dettes, en
1375, l’abbé Pierre de Fongeret et ses moines
furent excommuniés par le pape Grégoire
IX. En 1381, le régime de la commende fut
institué au profit d’Amédée IV de Savoie.
Aujourd’hui, l’abbaye, sous le nom de «Sacra», est habitée par une communauté de Pères rosminiens.
Foto Paolo Bellosio
Foto Paolo Bellosio
La Sacra di San Michele
Sacra di San Michele
Torre della Bell’Alda
Tour de la Bell’Alda
Foto Paolo Bellosio
Foto Paolo Bellosio
Sacra di San Michele
Ultima rampa
Dernière volée d’escaliers
Sacra di San Michele
Facciata
Façade
Sacra di San Michele
Rovine monumentali
Ruines monumentales
Sacra di San Michele
Scalone dei morti
Escalier des morts
Sacra di San Michele
Portale dei monaci
Portail des moines
Sacra di San Michele
Interno della chiesa
Intérieur de l’église
Sacra di San Michele
Abside destra della chiesa
Abside droite de l’église
Foto Paolo Bellosio
Foto Paolo Bellosio
Sacra di San Michele
San Cristoforo, Affresco, Secondo Del Bosco (XVI secolo)
Saint Christophe, Fresque, Secondo Del Bosco (XVIe siècle)
Sacra di San Michele
Trittico, Defendente Ferrari (XVI secolo)
Triptyque, Defendente Ferrari (XVIe siècle)
Foto Paolo Bellosio
Foto Paolo Bellosio
Sacra di San Michele
San Michele Arcangelo, Antonio Maria Viani (XVI-XVII secolo)
Saint Michel Archange, Antonio Maria Viani (XVIe-XVIIe siècles)
Sacra di San Michele
Archi rampanti
Arcs-boutants
Il Dipartimento di Studi classici e cristiani
dell’Università degli Studi di Bari
RINGRAZIA
Association «Les Chemins du Mont-Saint-Michel»
Université de Caen Basse-Normandie (OUEN)
Centre des Monuments Nationaux – Abbaye du Mont Saint-Michel
Sacra di San Michele, Valle di Susa
Basilica Santuario di San Michele, Monte Sant’Angelo
Claudio Grenzi Editore, Foggia
Paolo Bellosio - Archivio Sacra di San Michele - Padri Rosminiani
Bibliothèque Nationale de France
Comune di Monte Sant’Angelo
Comune di Olevano sul Tusciano
Commune d’Aiguilhe
Commune de Camembert
INRAP
Institut de France
Musée des arts décoratifs, Paris
Musée du Petit-Palais, Avignon
Ville d’Avranches
Ville de Bayeux
Ville du Puy-en-Velay
Ville de Saint-Germain-en-Laye
Finito di stampare nel mese di settembre 2008
presso Ragusa Grafica Moderna - Bari