san Michele - POR PUGLIA 2000-2006
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san Michele - POR PUGLIA 2000-2006
Regione Puglia Università degli Studi di Bari Dipartimento di Studi classici e cristiani Unione Europea I tre monti consacrati a san Michele storia e iconografia Les trois monts dédiés à Saint Michel. Histoire et iconographie Mostra fotografica a cura di Giorgio Otranto e Angela Laghezza progetto CUSTOS Regione Puglia Università degli Studi di Bari Dipartimento di Studi classici e cristiani Unione Europea I tre monti consacrati a san Michele storia e iconografia Les trois monts dédiés à Saint Michel. Histoire et iconographie progetto CUSTOS Mostra fotografica a cura di Giorgio Otranto e Angela Laghezza Intervento cofinanziato dall’U.E. – F.E.S.R. sul POR Puglia 2000-2006 – misura 6.2 azione C Progetti pilota a sostegno dell’innovazione delle imprese e dello sviluppo sostenibile GELSOROSSO progetto CUSTOS Diretto da Giorgio Otranto www.custos.unibari.eu Questo catalogo riproduce la Mostra fotografica realizzata nell’ambito del progetto Custos. Intervento cofinanziato dall’U.E. – F.E.S.R. sul POR Puglia 2000-2006 – misura 6.2 azione C. Progetti pilota a sostegno dell’innovazione delle imprese e dello sviluppo sostenibile. Partner Adesioni e collaborazioni Università degli Studi di Bari Dipartimento di Studi classici e cristiani Politecnico di Bari Dipartimento di Elettrotecnica ed Elettronica Ente Parco Nazionale del Gargano Digivox srl BPM Software Design srl Teseo.it srl Passaturi d’Acquasala Università di Caen Basse-Normandie Università di Torino Università Paris X-Nanterre Rai - Sede regionale della Puglia Basilica Santuario San Michele Arcangelo Comune di Monte Sant’Angelo Comunità Montana del Gargano Provincia di Foggia Comune di Olevano sul Tusciano Sacra di San Michele Centre des Monuments Nationaux Abbaye du Mont Saint-Michel Ass. “Les Chemins du Mont-Saint-Michel” Comitato di indirizzo e di coordinamento tecnico Giorgio Otranto - coordinatore Immacolata Aulisa, Luca Avellis, Gioia Bertelli, Ada Campione (Dipartimento di Studi classici e cristiani - Università degli Studi di Bari) Cataldo Guaragnella (Dipartimento di Elettrotecnica ed Elettronica - Politecnico di Bari) Franca Pinto Minerva (Ente Parco Nazionale del Gargano) Giovanni Boccuzzi (Digivox) Nicola Del Fante (BPM) Vito Micunco (Software Design) Giampaolo Chiarella (Teseo.it) Alessandra Moro (Passaturi d’Acquasala) Comitato scientifico Copyright © per i testi gli autori Copyright © 2008, GELSOROSSO srl, viale Caduti di Nassiriya, 39 - 70124 Bari Impaginazione grafica e copertina: Quorum Italia - Bari Selezione immagini e prestampa: Fotolito 38 - Bari Stampa: Ragusa Grafica Moderna - Bari info@gelsorosso.it www.gelsorosso.it ISBN 978-88-89735-27-5 Printed in Italy Ai sensi della Legge sui diritti d’Autore e del Codice Civile è vietata la riproduzione di questo libro o di parte di esso con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilm, registrazioni o altro, senza il consenso dell’Autore o dell’Editore. Giorgio Otranto - coordinatore Immacolata Aulisa, Gioia Bertelli, Ada Campione, Laura Carnevale, Stefania Santelia (Dipartimento di Studi classici e cristiani - Università degli Studi di Bari) Comitato di coordinamento amministrativo Michele Laricchia - coordinatore Ottavio Ardillo, Diana Cazzolle (Dipartimento di Studi classici e cristiani - Università degli Studi di Bari) Tony Martino (Dipartimento di Elettrotecnica ed Elettronica - Politecnico di Bari) Ciro Magno (Ente Parco Nazionale del Gargano) Franco Mele (Digivox) Pietro Marzulli (BPM) Vito Micunco (Software Design) Antonella Lattanzi (Teseo.it) Nuela Camposeo (Passaturi d’Acquasala) Assistenza alle produzioni Ilenia Bellini, Diana Cazzolle, Angela Laghezza I tre monti consacrati a LES TROIS MONTS DéDIéS à san Michele SAINT MICHEL storia e iconografia HISTOIRE eT ICONOGRAPHIE Il Le •un film di animazione digitale che illustra il pellegrinaggio micaelico con particolare riferimento a luoghi e figure di donne e di uomini che l’hanno caratterizzato; •un portale tematico, in collaborazione con il Dipartimento di Elettrotecnica ed Elettronica del Politecnico di Bari, per la diffusione di informazioni e indicazioni utili tanto all’approfondimento culturale quanto alla fruizione turistica; •due documentari scientifici realizzati dalla Rai Sede regionale della Puglia, destinati ad enti e istituzioni specializzate nel campo della ricerca storica, cristianistica e folklorica. •film d’animation numérique illustrant le pèlerinage michaélique avec un renvoi particulier aux lieux et aux figures – tant féminines que masculines – qui l’ont caractérisé; •portail internet, en collaboration avec le Dipartimento di Elettrotoecnica e Elettronica du Politecnico de Bari, pour la diffusion des informations et renseignements utiles tant à l’approfondissement culturel qu’à la valorisation touristique; •deux documentaires scientifiques réalisés par la RAI Sede regionale della Puglia, destinés au grand public et aux chercheurs des domaines historique, chrétien et folklorique. titolo del progetto CUSTOS (Cultura Università Storia Tecnologie Organizzazione Spettacolarizzazione) richiama la funzione di CUSTODE con cui San Michele, in quanto Angelo, è presente nella tradizione biblico-patristica e nell’immaginario collettivo. CUSTODE è anche il titolo che il Santo rivendica per sé in riferimento al santuario di Monte Sant’Angelo sul Gargano, a quello di Mont SaintMichel in Normandia e a tanti altri luoghi di culto a lui consacrati. Il progetto, promosso dal Dipartimento di Studi classici e cristiani dell’Università di Bari e diretto da Giorgio Otranto, è stato incentrato su storia, arte, natura, folklore e turismo, e ha attivato processi di interazione tra istituzioni pubbliche e private, al fine di costruire una filiera digitale orientata alla valorizzazione dei Beni culturali. Gli obiettivi del progetto, che ha visto il coinvolgimento di molti giovani, sono stati perseguiti attraverso la realizzazione dei seguenti prodotti: Oltre a questi prodotti previsti dal progetto, ne sono stati realizzati altri due: un volume-dossier che ripropone parzialmente i contenuti del portale e descrive l’itinerario del progetto realizzato tra il 1° maggio 2007 e il 15 settembre 2008 e una Mostra fotografica itinerante su I tre monti consacrati a San Michele. Storia e iconografia, che illustra, da vari punti di vista, la storia del santuario pugliese (monte Gargano), di quello normanno (monte Tumba) e della Sacra di San Michele nella Valle di Susa (monte Pirchiriano). Essa presenta riproduzioni fotografiche di reperti vari, oggetti d’arte colta e popolare, statue, sculture, ex voto, calici liturgici, impronte di mani e piedi di pellegrini, affreschi, miniature, dipinti medievali e moderni, scorci di paesaggio. Alla Mostra hanno collaborato Pierre Bouet (Università di Caen Basse-Normandie), Vincent Juhel (Association “Les Chemins du Mont-Saint-Michel”), Giuseppe Sergi (Università di Torino), André Vauchez (Institut de France). Essa sarà inaugurata a Bari il 12 settembre in occasione della presentazione ufficiale del progetto e a Mont SaintMichel il 29 settembre in apertura del Congresso internazionale su Représentations du Mont et de l’archange Saint Michel dans la littérature et les arts. Successivamente la Mostra sarà allestita a Monte Sant’Angelo, alla Sacra di San Michele e a Torino. nom du projet CUSTOS (Culture Université Technologies Organisation Spectacle) rappelle la fonction de gardien de Saint Michel, comme pour tout ange, présente dans les traditions biblique et patristique et dans l’imaginaire collectif. Gardien est aussi le titre que le saint revendique pour lui-même par rapport au sanctuaire de Monte Sant’Angelo sur le Gargan, au Mont-Saint-Michel en Normandie et aux autres lieux de culte qui lui sont consacrés. Le projet, promu par le Dipartimento di Studi classici e cristiani de l’Université de Bari, et dirigé par Giorgio Otranto, a été centré sur l’histoire, l’art, la nature, le folklore et le tourisme, et a créé une synergie entre les institutions publiques et privées, afin de mettre en place une filière numérique destinée à la valorisation des Biens culturels. Les objectifs du projet, qui a vu l’implication de nombreux jeunes, ont été atteints par les réalisations suivantes: Outre ces réalisations prévues dans le projet initial, deux autres ont vu le jour: un volume reprenant partiellement le contenu du portail internet et retraçant le suivi du projet entre le 1er mars 2007 et le 15 septembre 2008, et une exposition photographique itinérante sur «Les trois monts consacrés à Saint Michel. Histoire et iconographie», illustrant sous divers aspects l’histoire du sanctuaire des Pouilles (mont Gargan), du sanctuaire normand (mont Tombe) et de la Sacra di San Michele, en Val de Suse (mont Pirchiriano). Cette exposition présente des reproductions photographiques de nature diverse, d’oeuvres d’art, qu’il soit savant ou populaire: statues, sculptures, ex voto, calices, empreintes de mains et de pieds de pèlerins, peintures murales, enluminures, tableaux médiévaux et modernes, paysages. Ont collaboré à l’exposition: Pierre Bouet (Université de Caen Basse-Normandie), Vincent Juhel (association «Les Chemins du Mont-Saint-Michel»), Giuseppe Sergi (Université de Turin), André Vauchez (Institut de France). Elle sera inaugurée à Bari le 12 septembre, à l’occasion de la présentation officielle du projet, et au Mont-Saint-Michel le 29 septembre à l’ouverture du Congrès international sur les «Représentations du Mont et de l’archange Saint Michel dans la littérature et dans les arts». L’exposition sera successivement présentée à Monte Sant’Angelo, à la Sacra di San Michele et à Turin. San Michele del Gargano N el V secolo il culto micaelico si insediò in una grotta del Monte Gargano dove, secondo la tradizione, l’Angelo apparve tre volte al vescovo sipontino Lorenzo. La grotta divenne in seguito meta di pellegrini provenienti da diverse regioni italiche ed europee (Longobardi, Franchi, Inglesi, Sassoni, Ispanici): un fenomeno che si è perpetuato fino ai giorni nostri. Nel VII secolo la grotta-santuario attirò l’attenzione dei Longobardi di Benevento, i quali conquistarono la regione garganica, posero la diocesi sipontina sotto la propria giurisdizione e fecero di Michele e del santuario garganico rispettivamente il proprio santo e il proprio santuario nazionale. All’interno della grotta la dinastia longobarda fece eseguire opere di ristrutturazione, come testimoniano alcune delle circa duecento iscrizioni (secoli VII-IX) incise o graffite nella parte più antica del santuario: tra queste epigrafi, quattro sono in caratteri runici. Durante il Medioevo la grotta garganica costituì un vero e proprio modello di santuario in Italia e in Europa. Alla vita del santuario si interessarono i Bizantini, i Normanni e soprattutto gli Angioini che nel XIII secolo, con una serie di modifiche strutturali, diedero al santuario una nuova configurazione, che sostanzialmente conserva ancora oggi. Centro di culto e di alta spiritualità, il santuario è attualmente affidato alle cure dei Padri Micheliti. Recentemente i Comuni di Monte Sant’Angelo, Cividale del Friuli, Brescia, Castelseprio, Spoleto, Campello e Benevento, altri enti e istituzioni culturali hanno chiesto l’inserimento dell’area italica longobarda nella lista dei siti patrimonio mondiale dell’UNESCO. Giorgio Otranto A u Ve siècle, le culte de Saint Michel s’implanta dans une grotte du Mont Gargan où, selon la tradition, il apparut trois fois à Laurent, l’évêque de Siponte. La grotte devint le but de pèlerins provenant de diverses régions italiennes et européennes (Lombards, Francs, Anglais, Saxons et Espagnols), phénomène qui se perpétue jusqu’à nos jours. Au VIIe siècle, la grotte-sanctuaire attira l’attention des Lombards de Bénévent qui se rendirent maîtres du Gargan, plaçant le diocèse sipontin sous leur propre juridiction, faisant de Michel et du sanctuaire garganique leur saint national. A l’intérieur, la dynastie lombarde entreprit une restructuration du site comme en témoignent environ deux cents inscriptions des VIIe-IXe siècles, gravées ou écrites sur les parties les plus anciennes de l’ensemble monumental; parmi celles-ci, on en compte au moins quatre en caractères runiques. Au Moyen Âge, la grotte du Gargan représenta un véritable modèle de sanctuaire en Italie et en Europe. Les Byzantins, les Normands et surtout les Angevins s’intéressèrent à la vie du sanctuaire; au XIIIe siècle, ces derniers, donnèrent au sanctuaire une nouvelle configuration en grande partie conservée aujourd’hui. Lieu de culte et centre de profonde spiritualité, le sanctuaire est aujourd’hui confié aux soins des Pères de la Congrégation de Saint Michel. Dernièrement, les Communes de Monte Sant’Angelo, Cividale del Friuli, Brescia, Castelseprio, Spoleto, Campello, Benevento, autres organismes et institutions culturels ont demandé l’inscription de l’aire lombarde italique sur la liste du patrimoine mondial de l’UNESCO. Monte Sant’Angelo, Santuario di San Michele Ingresso superiore Entrée supérieure Monte Sant’Angelo, Santuario di San Michele La grotta La grotte Monte Sant’Angelo, Santuario di San Michele Iscrizioni longobarde (VII-IX secolo) Inscriptions lombardes (VIIe-IXe siècles) Monte Sant’Angelo, Santuario di San Michele Ingresso della galleria longobarda e iscrizioni runiche di pellegrini anglosassoni (VIII secolo) Entrée de la galerie lombarde et inscriptions runiques de pèlerins anglo-saxons (VIIIe siècle) L’itinerario del monaco Bernardo (IX secolo) L’itinéraire du moine Bernard (IXe siècle) Olevano sul Tusciano, Grotta di San Michele San Michele, Bernardo e i suoi compagni pellegrini, Affresco (XII-XIII secolo) Saint Michel, Bernard et ses compagnons pèlerins, Fresque (XIIe-XIIIe siècles) Monte Sant’Angelo, Santuario di San Michele Custos ecclesiae, Affresco (XI secolo) Custos ecclesiae, Fresque (XIe siècle) Monte Sant’Angelo, Santuario di San Michele San Michele, Icona in rame dorato (XI secolo) Saint Michel, Image en cuivre doré (XIe siècle) Monte Sant’Angelo, Santuario di San Michele La porta di bronzo (Costantinopoli 1076) La porte de bronze (Constantinople 1076) Monte Sant’Angelo, Santuario di San Michele Trono vescovile (XI-XII secolo) Trône épiscopal (XIe-XIIe siècles) Monte Sant’Angelo, Santuario di San Michele, Cappella delle Reliquie La cosiddetta croce di Federico II (XIII secolo) La croix dite de Fréderic II (XIIIe siècle) Monte Sant’Angelo, Santuario di San Michele, Museo devozionale Calice, Domenico Capozzi (XIX secolo) Calice, Domenico Capozzi (XIXe siècle) Scene micaeliche sul Monte Gargano e a Mont Saint-Michel Messale di Carlo VI (1470-1475), Yale, Beinecke Library, ms 425 Scènes michaéliques sur le Mont Gargan et au Mont-Saint-Michel Monte Sant’Angelo, Santuario di San Michele San Michele sconfigge il diavolo, Statua, Scultore napoletano (XVI secolo) Saint Michel terrasse le demon, Statue, Sculpteur napolitain (XVIe siècle) Monte Sant’Angelo, Santuario di San Michele Scudi, stemmi araldici, figure umane, impronte di mani e piedi di pellegrini Boucliers, armoiries, figures humaines, empreintes de mains et de pieds de pélerins Monte Sant’Angelo Santuario di San Michele, Museo devozionale Ex voto Dal Gargano all’Europa Planimetria del santuario di Monte Sant’Angelo Vue planimétrique du sanctuaire de Monte Sant’Angelo Andie Bianchi@fotolia Du Gargan à l’Europe Le Mont-Saint-Michel L’ abbaye bénédictine et forteresse du Mont-Saint-Michel, campée sur un rocher dominant l’océan, a toujours fasciné les hommes. La Revelatio rapporte comment Aubert, évêque d’Avranches, fonda une église au sommet du Mont-Tombe. Consacrée le 16 octobre 708, elle a été érigée en abbaye en 966 et a connu une grande célébrité au Moyen Âge. Après Rome, Jérusalem et avec Saint-Jacques de Compostelle, ce fut l’un des plus grands centres de pèlerinage d’Occident. Le premier pèlerin connu par les textes est un moine franc nommé Bernard qui, au retour d’un voyage au Mont Gargan, à Rome et Jérusalem, y vint en pèlerinage en 867868. Avec l’installation des moines bénédictins au Xe siècle et la diffusion des récits de miracles, les pèlerins se firent plus nombreux et c’est à cette époque qu’apparut la première mention des chemins montais (1025). Avec les ducs de Normandie, les rois de France ont été nombreux à venir vénérer l’Archange, protecteur traditionnel du royaume. Les textes signalent aussi la venue des «pastoureaux», ces bandes d’enfants venues de France, des Flandres et d’Allemagne. Assiégé en vain par les Anglais pendant plus de trente ans, le Mont-Saint-Michel fut durant la Guerre de Cent ans considéré comme le symbole de l’héroïque résistance nationale. Mais à partir du milieu du XVIe siècle, le Mont perdit de son intérêt militaire et religieux. En 1790, la Révolution chassa les derniers moines et en fit une prison jusqu’en 1863. Le retour des religieux permit alors la relance du pèlerinage. L’ensemble, avec la baie, est aujourd’hui classé au patrimoine mondial de l’UNESCO. Vincent Juhel L’ abbazia fortezza di Mont SaintMichel, collocata su una roccia che domina l’oceano, ha sempre affascinato gli uomini. La Revelatio racconta come Oberto, vescovo di Avranches, fondò una chiesa sulla sommità del Monte Tumba. Consacrata il 16 ottobre 708 e divenuta abbazia nel 966, essa ha conosciuto una fase di grande splendore nel Medioevo. Dopo Roma, Gerusalemme e San Giacomo di Compostela fu uno dei più grandi centri di pellegrinaggio in Occidente. Il primo pellegrino attestato nelle fonti è un monaco franco di nome Bernardo il quale, al ritorno da un viaggio sul Monte Gargano, a Roma e a Gerusalemme, vi si recò in pellegrinaggio nell’867-868. Con l’insediamento di una comunità benedettina nel X secolo e la diffusione dei racconti dei miracoli, i pellegrini diventarono più numerosi ed è proprio in quest’epoca che per la prima volta si ha testimonianza dei cammini montani (1025). Come i duchi di Normandia, anche i re di Francia si sono recati numerosi al Monte per venerare l’Arcangelo, tradizionale protettore del Regno. I testi segnalano anche i pellegrinaggi di «pastorelli», bande di ragazzi venuti dalla Francia, dalle Fiandre e dalla Germania. Assediato invano dagli Inglesi per più di trent’anni, Mont Saint-Michel, durante la Guerra dei Cent’anni, fu considerato simbolo dell’eroica resistenza nazionale, ma, dalla metà del XVI secolo, perse il suo interesse militare e religioso. Nel 1790, la Rivoluzione cacciò gli ultimi monaci e ne fece una prigione fino al 1863. Il ritorno dei religiosi permise allora il rilancio del pellegrinaggio. Il complesso abbaziale, con la baia, è oggi considerato patrimonio mondiale dall’UNESCO. Le Mont-Saint-Michel. Saint Michel terrasse le dragon Livre d’heures du duc de Berry (XVe siècle), Chantilly, Musée Condé, ms 65, f. 195 Mont Saint-Michel. San Michele sconfigge il drago Apparition de Saint Michel à l’évêque d’Avranches Aubert Cartulaire du Mont Saint-Michel (XIIe siècle), Avranches, Bibliothèque municipale, ms 210, f. 4v Apparizione di San Michele al vescovo d’Avranches Oberto Voyage des clercs d’Aubert au Mont Gargan Bréviaire de Salisbury (XVe siècle), Paris, BnF, ms lat. 17294 Viaggio dei chierici di Oberto al Monte Gargano Bayeux, Musée Guillaume le Conquérant La traversée de la baie du Mont-Saint-Michel, Tapisserie (1068-1070) La traversata della baia di Mont Saint-Michel, Ricamo (1068-1070) Paris, Musée des Arts décoratifs Saint Michel pèse les âmes. Autres scènes michaéliques, Peinture sur bois (XIIIe-XIVe siècles) San Michele pesa le anime. Altre scene micaeliche, Pittura su legno (XIII-XIV secolo) Saint Michel terrasse le dragon. Les pèlerins arrivent au Mont Livre d’heures du duc Pierre II de Bretagne (1455-1457), Paris, BnF, ms lat. 1159, f. 160v San Michele sconfigge il drago. I pellegrini arrivano al Monte Confrérie des pèlerins du Mont en l’Ile de la Cité à Paris Image de 1662 regravée en 1706, Paris, BnF, Re 13, p. 179 Confraternita di pellegrini di Mont Saint-Michel fondata nell’Ile de la Cité a Parigi Camembert, Église paroissiale Procession des pèlerins de Camembert au Mont-Saint-Michel, Peinture sur bois (1772) Processione di pellegrini di Camembert a Mont Saint-Michel, Pittura su legno (1772) Rouen, Cathédrale, Portail de la Calende Saint Michel pèse les âmes (XIVe siècle) San Michele pesa le anime (XIV secolo) Coutances, Cathédrale Saint Michel, Statue, Alexandre Chertier (1872) San Michele, Statua, Alexandre Chertier (1872) Aiguilhe, Chapelle Saint-Michel Saint Michel terrassant le dragon, Peinture murale (XIIe siècle) San Michele sconfigge il drago, Pittura murale (XII secolo) Avignon, Musée du Petit-Palais Saint Michel, Panneau peint, Josse Lieferinxe (XVIe siècle) San Michele, Pannello dipinto, Josse Lieferinxe (XVI secolo) Collier de l’Ordre de Saint Michel Jean Mellerio (1877-1878) Collana dell’Ordine di San Michele Saint-Germain-en-Laye, Bibliothèque municipale Statuts de l’Ordre de Saint Michel, exemplaire du cardinal Charles de Lorraine Frontispice (XVIe siècle) Statuto dell’Ordine di San Michele, copia del cardinale Carlo di Lorena Frontespizio (XVI secolo) Le Mont-Saint-Michel La Sacra di San Michele L’ abbazia di San Michele della Chiusa fu fondata fra 983 e 987 in Valle di Susa da un aristocratico dell’Alvernia, Ugo di Montboissier, sul Monte Pirchiriano (m. 962), incombente sulla via Francigena presso le antiche Clusae Langobardorum. Forse lì già esisteva una chiesetta edificata da san Giovanni Confessore, eremita prima stanziato sull’antistante Monte Caprasio. Il primo abate, Atverto, era stato abate a Lézat e in rapporto con Cluny. I monaci benedettini furono per molto tempo reclutati in Francia. I monaci-cronisti dell’abbazia, a partire dal secolo XI, rivendicavano l’immunità sia dai marchesi sia dai vescovi di Torino. L’abate Benedetto II (1066-1091) fu uno dei maggiori esponenti della riforma romana in Piemonte. Pasquale II, nel 1114, esentò l’abbazia dal governo vescovile. Nel secolo XII, oltre a una societas religiosa con Cluny, Mont Saint-Michel e Vézelay, l’abbazia sacrense consolidò un enorme patrimonio di terre, chiese e decime in varie regioni europee. Gli abati di San Michele fra i secoli XII e XIII controllarono altri monasteri, divennero notabili della corte dei prìncipi di Savoia, ampliarono e abbellirono gli edifici con i maggiori architetti, scultori (Nicolao) e pittori (Defendente Ferrari). Fra i secoli XIII e XIV l’abbazia divenne meno internazionale e più interna al principato sabaudo. I suoi monaci indisciplinati accumularono debiti: nel 1375 l’abate Pietro di Fongeret e i monaci furono scomunicati da Gregorio IX. Dal 1381 la sua “commenda” fu affidata al Savoia Amedeo VI. Attualmente, con il nome di «Sacra», è abitata da una comunità di Rosminiani. Giuseppe Sergi L’ abbaye Saint-Michel de La Cluse fut fondée entre 983 et 987 dans le Val de Suse par un noble auvergnat, Hugues de Montboissier, sur le Mont Pirchiriano (962 m) dominant la via Francigena près des anciennes Clusae Langobardorum. Peut-être existait-il déjà une petite église construite par saint Jean confesseur, ermite installé auparavant sur le Mont Caprasio situé en face. Le premier abbé, Atvertus, était déjà supérieur de l’abbaye de Lézat (Ariège) et avait des liens avec Cluny. Les moines bénédictins furent longtemps recrutés en France. Les moines chroniqueurs de l’abbaye revendiquèrent à partir du XIe siècle l’immunité tant des marquis que des évêques de Turin. L’abbé Benoît II (1066-1091) fut un des meilleurs représentants de la réforme grégorienne en Piémont. Pascal II, en 1114, exempta l’abbaye du pouvoir épiscopal. Le XIIe siècle vit, outre une societas avec Cluny, le Mont-Saint-Michel et Vézelay, la constitution d’un très important temporel formé de terres, d’églises et de dîmes réparties dans diverses provinces européennes. Du XIIe au XIIIe siècle, les abbés de SaintMichel contrôlèrent d’autres monastères; ils devinrent des notables de la cour des princes de Savoie, agrandirent et embellirent les bâtiments avec les meilleurs architectes, sculpteurs (Nicolao) et peintres (Defendente Ferrari). Au XIIIe et au XIVe siècle, l’abbaye rayonne moins au niveau international et elle est plus proche de la principauté savoyarde. Les moines indisciplinés accumulèrent les dettes, en 1375, l’abbé Pierre de Fongeret et ses moines furent excommuniés par le pape Grégoire IX. En 1381, le régime de la commende fut institué au profit d’Amédée IV de Savoie. Aujourd’hui, l’abbaye, sous le nom de «Sacra», est habitée par une communauté de Pères rosminiens. Foto Paolo Bellosio Foto Paolo Bellosio La Sacra di San Michele Sacra di San Michele Torre della Bell’Alda Tour de la Bell’Alda Foto Paolo Bellosio Foto Paolo Bellosio Sacra di San Michele Ultima rampa Dernière volée d’escaliers Sacra di San Michele Facciata Façade Sacra di San Michele Rovine monumentali Ruines monumentales Sacra di San Michele Scalone dei morti Escalier des morts Sacra di San Michele Portale dei monaci Portail des moines Sacra di San Michele Interno della chiesa Intérieur de l’église Sacra di San Michele Abside destra della chiesa Abside droite de l’église Foto Paolo Bellosio Foto Paolo Bellosio Sacra di San Michele San Cristoforo, Affresco, Secondo Del Bosco (XVI secolo) Saint Christophe, Fresque, Secondo Del Bosco (XVIe siècle) Sacra di San Michele Trittico, Defendente Ferrari (XVI secolo) Triptyque, Defendente Ferrari (XVIe siècle) Foto Paolo Bellosio Foto Paolo Bellosio Sacra di San Michele San Michele Arcangelo, Antonio Maria Viani (XVI-XVII secolo) Saint Michel Archange, Antonio Maria Viani (XVIe-XVIIe siècles) Sacra di San Michele Archi rampanti Arcs-boutants Il Dipartimento di Studi classici e cristiani dell’Università degli Studi di Bari RINGRAZIA Association «Les Chemins du Mont-Saint-Michel» Université de Caen Basse-Normandie (OUEN) Centre des Monuments Nationaux – Abbaye du Mont Saint-Michel Sacra di San Michele, Valle di Susa Basilica Santuario di San Michele, Monte Sant’Angelo Claudio Grenzi Editore, Foggia Paolo Bellosio - Archivio Sacra di San Michele - Padri Rosminiani Bibliothèque Nationale de France Comune di Monte Sant’Angelo Comune di Olevano sul Tusciano Commune d’Aiguilhe Commune de Camembert INRAP Institut de France Musée des arts décoratifs, Paris Musée du Petit-Palais, Avignon Ville d’Avranches Ville de Bayeux Ville du Puy-en-Velay Ville de Saint-Germain-en-Laye Finito di stampare nel mese di settembre 2008 presso Ragusa Grafica Moderna - Bari