Piano Offerta Formativa 2007/2008

Transcription

Piano Offerta Formativa 2007/2008
La stesura del documento – condiviso nei princìpi ispiratori dal Collegio Docenti e dal Consiglio di
Istituto - è stata curata da una Commissione di lavoro composta da Docenti Funzione Strumentale e
da Docenti delle diverse aree disciplinari, coordinati dalla Funzione Strumentale dedicata alla
Gestione del Piano dell’Offerta Formativa, dal Dirigente Scolastico e dal Direttore dei Servizi Generali
e Amministrativi.
INDICE
Il Piano dell’Offerta Formativa: un impegno reciproco
Il sistema delle scelte
Le caratteristiche del contesto
 Le scuole
 I Docenti
 Il contesto esterno
 I princìpi ispiratori
Le finalità educative
 La mission
 Le aree di intervento
Il curricolo
 Le aree disciplinari
 I piani di studio
 I progetti di Istituto
La didattica
 La progettazione didattica
 La valutazione
L’organizzazione
 Il piano organizzativo dell’Istituto
 La struttura organizzativa
 Organigramma/Funzionigramma
La gestione finanziaria
Ricerca, innovazione e sviluppo
 La comunicazione
 La formazione
 Docenti
 ATA
 Genitori
 La documentazione
 Lo sviluppo organizzativo
La gestione del sistema qualità
CHE COSA È
IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA?
Il Piano dell'Offerta formativa (POF) è il documento fondamentale costitutivo dell'identità
culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare ed
extracurricolare che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia.
Rappresenta il primo e fondamentale strumento dell’azione educativa con il quale la Scuola,
muovendo dai bisogni e dalle aspettative degli utenti e tenendo conto delle risorse
disponibili, progetta la sua azione in ordine alla formazione personale, sociale e culturale
degli alunni.
Il Piano dell’Offerta Formativa assume come proprie le finalità di:
fissare i princìpi generali dell’azione educativa garantendo criteri di unitarietà
formativa tra i diversi segmenti di scolarità;
delineare la fisionomia, l’identità pedagogica, culturale ed organizzativa dell’Istituto;
fornire un adeguato quadro di riferimento per il confronto ed il coordinamento con le
altre istituzioni;
rappresentare la premessa indispensabile per la progettazione didattica.
Il Piano dell’Offerta Formativa ha valenza pluriennale per quanto riguarda l’impianto
generale, le finalità e le scelte educative; è oggetto di aggiornamento annuale per quanto
attiene alla progettazione specifica, l’organizzazione delle attività e comunque per tutte le
sezioni che richiedono opportuni cambiamenti.
Esso si connota come progetto flessibile ed aperto alle integrazioni che siano suggerite nel
tempo dalla realtà scolastica, dalle verifiche e valutazioni che saranno effettuate e dalle
istanze di innovazione di livello istituzionale.
Il POF garantisce il pluralismo culturale e riconosce le diverse opzioni metodologiche; nel
contempo è un documento vincolante che impegna l'operato dell'intera istituzione e dei
singoli attori coinvolti, a garanzia della coerenza ed organicità dell'azione formativa.
Il documento che segue indica le finalità educative e gli obiettivi didattici che l'Istituto
intende perseguire, le attività curricolari ed extracurricolari che intende svolgere, le modalità
organizzative che intende adottare per realizzare i propri scopi.
Il Piano dell’Offerta Formativa:
un impegno reciproco
I principali documenti di riferimento
Costituzione della Repubblica Italiana
Convenzione Internazionale sui diritti dell’Infanzia
(approvata dalle Nazioni Unite il 20 novembre 1989.
Ratificata dallo Stato Italiano con la legge del 27 maggio 1991, n.176)
Statuto delle studentesse e degli studenti
(promulgato con D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998)
Testi Programmatici Istituzionali
Decreto Presidente Repubblica 31 maggio 1974, n. 416
Testo Unico 16 aprile 1994, n. 297;
Decreto Presidente Repubblica 8 marzo 1999, n. 275;
Decreto Interministeriale 1 febbraio 2001, n. 44
Il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto Comprensivo A. Novelli di Ancona
definisce l’identità della scuola, attribuendole senso e valore;
esprime il raccordo/sintesi fra obiettivi nazionali e situazione locale;
descrive i valori formativi e le strategie didattiche, metodologiche e organizzative in
termini di coerenza pedagogica, didattica e organizzativa;
crea condivisione e senso di appartenenza, in un quadro di massima trasparenza;
presenta le progettazioni curricolari ed extracurricolari;
attiva rapporti con le istituzioni educative, culturali, sociali ed economiche del
territorio.
Il Piano si rivolge a tutti gli attori della Scuola, alle Famiglie, alle altre Istituzioni e Agenzie
formative del territorio.
Esso pone le condizioni per un impegno reciproco tra i soggetti della Scuola e stabilisce che
I DOCENTI, nel pieno rispetto della loro professionalità e della libertà di
insegnamento, hanno il compito di:
declinare le scelte educative e curricolari, selezionando esperienze di
apprendimento significative rispetto alla specificità culturale e metodologica delle
discipline;
esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica ed i criteri di valutazione.
GLI ALUNNI
hanno il diritto di essere rispettati come persone;
devono conoscere ed essere aiutati a comprendere gli obiettivi, il percorso e
le fasi del loro curricolo;
devono assolvere i doveri di partecipazione, studio, applicazione con
comportamenti responsabili.
I GENITORI
devono conoscere l'offerta formativa della Scuola e collaborare alle attività
dell’Istituto;
hanno diritto di esprimere pareri e proposte, di partecipare ad assemblee e
colloqui.
Con l’Autonomia scolastica, è possibile progettare e organizzare un Piano dell’Offerta
Formativa con maggiori spazi di flessibilità, migliore integrazione delle risorse professionali,
finanziarie e materiali, ambiti decisionali più ampi. L’Istituto Comprensivo e l’Autonomia
scolastica rappresentano di fatti
una realtà certamente complessa, ma ricca di potenzialità;
un contesto più adeguato per ripensare la continuità tra Scuola dell’Infanzia,
Primaria e Secondaria di I grado e, quindi, alla formazione dai 3 ai 14 anni;
un’opportunità per svolgere non solo un ruolo strategico nel campo della formazione
dei giovani, ma anche essere un interlocutore privilegiato nei confronti degli altri soggetti
che sul territorio si occupano di formazione;
un percorso possibile di cambiamento e innovazione.
Per attivare un effettivo percorso di cambiamento e innovazione nell’Istituto saranno poste in
essere adeguate strategie operative attraverso risposte concrete alle esigenze formative
attraverso:
la capacità di ispirarsi a valori forti e condivisi;
lo sviluppo di una efficace comunicazione all'interno dell'Istituto e con le Famiglie;
la scelta delle priorità sulle quali investire tempo e risorse;
la promozione del senso di appartenenza;
il coinvolgimento di tutti gli attori, quali protagonisti del cambiamento;
la valorizzazione delle competenze professionali esistenti;
la elaborazione di proposte, progetti, nuove soluzioni;
la ricerca della qualità nell’azione formativa;
la valorizzazione delle buone pratiche;
l’ uso ottimale delle risorse finanziarie.
IL SISTEMA DELLE SCELTE
con
tes
to
Il nostro modello di interpretazione della complessità scolastica (fig.1) è articolato su un sistema integrato di scelte: gli elementi che lo
compongono rappresentano le prospettive teoriche entro le quali leggere l’Unità Scolastica, tenendo conto che ciascuno di essi non costituisce
una parte separata, quanto piuttosto un punto di vista concettuale dal quale leggere l’intera esperienza dell’istituto.
scelte
curricolari
scelte
didattiche
scelte
educative
scelte
organizzative
scelte
gestione
finanziaria
6
Il modello rappresenta l’organizzazione dal punto di vista della pianificazione
strategica, articolata nei campi di decisione, scelta e progettazione.
Il punto di vista delle finalità educative rappresenta la prospettiva complessiva della
scuola, ed esplicita le caratteristiche che ciascuna Unità Scolastica si propone di
promuovere, sviluppare e consolidare nella persona in rapporto al sé, agli altri e al
mondo, sul piano educativo, cognitivo, metacognitivo, relazionale, espressivo,
operativo e motorio. Esse costituiscono perciò l’identità della scuola e sono il risultato
di una interpretazione della mission e della vision della Scuola, entro le coordinate
stabilite dal sistema scolastico, in rapporto ai bisogni formativi, alla cultura sociale e
alla situazione interna, in una parola, in rapporto al contesto.
Con il termine curricolo si intende l’esperienza complessiva che lo studente vive a
scuola e che contribuisce alla sua formazione. In essa si dipana la vita scolastica in
tutte le sue dimensioni: l’incontro con il sapere teoretico e pratico, gli stili di relazione tra alunni, con i docenti, il personale ATA, il Dirigente scolastico; le modalità di
organizzazione dell’istituto. Essa, per altro, non esclude le esperienze che il soggetto
vive all’esterno della scuola, ma anzi, accogliendole, se ne arricchisce, poiché un
curricolo ben costruito si sostanzia anche della dialettica tra intenzionale ed effettuale,
consapevole e inconsapevole, ciò che alla fin fine produce l’insieme delle attività
formative e delle esperienze di relazione, di socialità, vissute all’interno
dell’organizzazione e che veicolano valori, contribuendo perciò a strutturare il pensiero
ed i comportamenti.
Il punto di vista offerto dal concetto di didattica ci fa guadagnare la visione di sistema
le cui variabili sono le azioni di insegnamento e apprendimento, finalizzate al
raggiungimento della padronanza dell’oggetto culturale da parte dell’alunno.
Con organizzazione si intende la scuola come trama, che pone in relazione le finalità
con i diversi attori e le loro azioni, stabilendo chi fa che cosa, come, quando, con quali
risorse.
Il concetto di gestione finanziaria, infine, volge l’attenzione alla amministrazione
della scuola e delle sue risorse economiche, strumentali e personali secondo i sistemi di
regole istituzionali.
Come si può notare, da ciascuno di questi punti di vista è possibile leggere ogni
aspetto della vita della scuola, e porre in relazione ciascuno di essi, eliminando rigidità
e separazioni. Ciò consente, o comunque facilita, l’attuazione, l’elaborazione e il
controllo del Piano dell’Offerta Formativa che richiede sinergia di intenzioni e azioni da
parte dei diversi attori dell’organizzazione scolastica.
7
scelte
curricolari
c on
tes
t
o
LE CARATTERISTICHE DEL CONTESTO
scelte
didattiche
scelte
educative
scelte
organizzative
scelte
gestione
finanziaria
La nostra Scuola nasce come Istituto Comprensivo Ancona Centro Nord il 1° Settembre
2001, a seguito del piano di razionalizzazione degli istituti nell'ambito dell'autonomia
scolastica. Nell’anno scolastico 2004/2005 viene intitolato ad Armando Novelli.
Armando Novelli è stato un grande
educatore.
Nato in Ancona nel 1915, ha lavorato ed
ha conseguito il diploma magistrale
come autodidatta.
La sua particolarissima sensibilità gli ha
sempre consentito di comprendere le
difficoltà di ciascun bambino nel percorso
dell'apprendimento e trovarne le possibili
soluzioni. Ha fondato la sua didattica sul
princìpio del fare.
Dai primi anni ‘60 ha aderito al Movimento di Cooperazione Educativa, ne ha creato
una sezione in Ancona, ha aderito alle nuove correnti metodologiche rivedendole e
adeguandole alle realtà; ha prodotto quaderni operativi per alunni; ha tenuto corsi per
Docenti in tutta la Regione.
Anche dopo aver lasciato il servizio attivo nel 1976 ha continuato ad essere presente
quotidianamente ed operare nella sua scuola G. Mazzini, affiancando le insegnanti nel
8
lavoro quotidiano e trasmettendo generosamente la sua esperienza di uomo e di
educatore.
Armando Novelli ha voluto una scuola gioiosa, culturalmente valida che stimolasse il
piacere della conoscenza, l'autonomia, la collaborazione, la sensibilità e lo star bene
insieme. A questo scopo aveva trasformato la sua classe in un vero e proprio
laboratorio dove i bambini potevano fare esperienze pratiche di ogni genere, dove
potevano essere valorizzati per le potenzialità personali, dove potevano lavorare senza
sentirsi giudicati ma imparando a valutare autonomamente i risultati del proprio
operato.
9
Le Scuole
L’Istituto Comprensivo A. Novelli di Ancona comprende:
TRE PLESSI SCOLASTICI PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA
G. Mazzini, sito in via Fanti
G. Garibaldi, sito in via Torrioni
Redipuglia , sito in via Redipuglia
Scuola dell’Infanzia: G. Mazzini
Via Fanti n. 10 - Ancona
tel. 071 52386
e mail: mazzini@ic.armandonovelli.it
Scuola dell’Infanzia: G. Garibaldi
Via Torrioni n. 16 - Ancona
tel. 071 202371
10
DUE PLESSI SCOLASTICI PER LA SCUOLA PRIMARIA
Scuola dell’Infanzia: Redipuglia
C. Faiani, sito in via Oberdan
N. Tommaseo, sito via Fanti
Via Redipuglia n. 35 - Ancona
tel. 071 57379
Scuola Primaria: C. Faiani
Via Oberdan 27 - Ancona
tel. 071202212 071201642
Scuola Primaria: N. Tommaseo
Via Fanti n. 10 - Ancona
tel. 071 54159
11
UN PLESSO SCOLASTICO PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
G. Leopardi, sito in via Veneto
Scuola Media: "G. Leopardi"
Via V. Veneto n. 9 - Ancona
tel. 071 203022
e-mail: leopardi@ic.armandonovelli.it
Il contesto interno
SCUOLA dell’INFANZIA
PLESSO
G. Garibaldi
G. Mazzini
Redipuglia
Totali
n. sezioni
n. alunni
83
77
55
n. docenti di
sezione
6
6
5
n. docenti di
sostegno
1/2
1/2
n. specialisti
IRC
1/3
1/3
1/3
3
3
2+1 antimeridiana
8+1
215
17
1
1
SCUOLA PRIMARIA
PLESSO
n. classi
n. alunni
n. docenti
n. docenti di
sostegno
n. specialisti
IRC
2
2
n.
specialisti
l2
1
1
N. Tommaseo
C. Faiani
5
12
101
258
8
24
Totali
17
359
32
4
2
1
1/2
1/2
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
SEDE
G.
Leopardi
Totali
n. classi
n. alunni
n. docenti
9
180
9
180
12
n. specialisti IRC
21
n. docenti di
sostegno
2 + 1 (10 h)
21
2 + 1 (10 h)
1
1
I Docenti
SCUOLA
DELL’INFANZIA
MIRIAM BALESTRA
LAURA BENEDETTELLI
ILARIA CARCONI
MARINA CERCACI
VALENTINA CERVELLINO
ACQUACELESTE
COLAFRANCESCO
MARIA CONTI
ANNALISA DORONZO
VIRGINIA GIUNTA
GIANNA GRANELLINI
LESLI LAUSDEI
LAURA LUCIANI
CINZIA MAGI
CORALLINA MANIERA
MARIA PIA MAZZARINI
ANTONELLA
MOSCOLONI
SANDRA MUOIO
LETIZIA ORCIAI
ROSELLA CALMIERI
FRANCESCA PAPALINI
ANNA MARIA PITTALIS
ELISABETTA SERAFINO
ROSANNA SISTI
ANTONELLA DE VITO(fr)
SCUOLA PRIMARIA
LUCIA APPOLLONI
LUCIA ATTORRI
SABINA BENADDUCI
M. ANTONIETTA
BRANDIMARTI
MARIA LUISA CARLETTI
DANIELA CASADIO
BARBARA CERNI
CINZIA CIONNA
MICHELA CIUFFREDA
FRANCESCA COLA
CLAUDIA COLICCHIO
STEFANIA COMER
ELISABETTA CORTESE
MARIA LUISA DECORIONI
SABRINA DE SANCTIS
LUCIA GHERGO
EMANUELA GHIANDONI
BARBARA GIANFELICI
LUCIANA GIORGI
MATTEO GIOSTRA
LUCIANA GIULIANI
DONATA GIULIANO
LAURA MANCINI
MARINARI LUCIANA
PATRIZIA MAURO
MARINELLA MERLI
MARINA MIECCHI
M. ANTONIETTA MOBILI
DINA NOBILI
PATRIZIA ORLANDINI
ELISABETTA PARISINI
VALERIA PETRELLA
LUCIANA SABATINI
STEFANIA SETTIMI
GIUSEPPINA SIGNORINO
SIMONETTA STURBINI
ROBERTA TRICARICO
GIULIA VESPASIANI
ISABELLA ZAMMIT (fr)
P.ATRICIA ANTONIA
ZUCCARINI
PAOLA GIAMBENEDETTI
Il contesto esterno
13
SCUOLA SECONDARIA DI I
GRADO
OMBRETTA CASACCIA
LUCIANO CATTANI
GIUSEPPINA CONTI
IVANA D’ALESIO
MARCO DELLA VOLPE
MARIA DI PASQUALE
MARIA ESTER DONATACCI
GABRIELLA FRANCIONI TIBALDI
MARIA ALBINA GISSI
ORONZO A. LEONE PERRONE
EMMA LUCIDI
PATRIZIA MAGNALARDI
SARA MAZZARELLA
STEFANIA MILO
SERGIO MORELLINA
ANNA MARIA MORRESI
FRANCESCA ORLANDO
ANNA PICCININI
STEFANIA PIGLIAPOCO
ROSANNA POETA
MARIO PUERINI
SILVANA ROTA MARTIR
CARLO SALUCCI
CARLA SENSINI
FABRIZIO SMERZINI
MARIA ROBERTA TONINI
La fisionomia dell’Istituto Armando Novelli si può delineare osservandone, innanzitutto,
la collocazione in ambito cittadino: i plessi insistono sul centro della città.
Da questa posizione derivano problemi ma anche opportunità: se la viabilità, con le
conseguenti difficoltà di parcheggio, può essere un deterrente alla partecipazione delle
famiglie alla vita dell’Istituto, il territorio offre tuttavia una grande quantità di stimoli
per quanto riguarda la gestione della cosa pubblica, le principali realtà economiche
della città, i monumenti, la cultura.
Infatti, dai plessi dell’Istituto è possibile raggiungere, a piedi, il Comune, il teatro delle
Muse, il teatro Sperimentale, il Museo archeologico, la Biblioteca comunale, la
Pinacoteca, la Mediateca, i principali monumenti della città, il porto.
Analogamente, a causa della collocazione dell’Istituto, gli alunni che la frequentano
non sono tutti domiciliati in zona, spesso provengono da altri quartieri e frequentano
le scuole del centro per motivi legati alla sede di lavoro dei genitori. Questo comporta
una maggiore difficoltà per il fare gruppo, in quanto i rapporti instaurati a scuola
spesso non possono essere consolidati attraverso la comune frequenza dei luoghi di
ritrovo del territorio, sia per quanto riguarda i ragazzi che le famiglie, ma offre una
opportunità di scambio più ricca, data la varietà di esperienze portata dai ragazzi.
Il contesto territoriale vede una situazione sociale eterogenea con prevalenza di ceto
medio e genitori entrambi occupati.
Altro aspetto caratterizzante dell’Istituto è il consistente e crescente numero di alunni
stranieri che si iscrivono nelle nostre scuole. Tale presenza, che si attesta mediamente
sul 25% nella fascia dell’obbligo, è di certo fonte di arricchimento culturale e sociale.
Tuttavia essa richiede costante attenzione e predisposizione di strumenti adeguati di
accoglienza per una positiva integrazione scolastica.
La rilevazione dei bisogni formativi
Il Piano dell’Offerta Formativa della Scuola acquista maggiore efficacia e validità se
fonda le sue scelte ed i suoi percorsi formativi su un’attenta rilevazione e
interpretazione
dei bisogni formativi degli Alunni;
delle aspettative delle Famiglie;
delle aspettative dei Docenti;
delle attese della Comunità locale.
I bisogni formativi degli Alunni
migliorare le relazioni per poter star bene a scuola;
migliorare il coinvolgimento nell’organizzazione delle attività didattiche dalle più
semplici alle più complesse per acquisire consapevolezza del percorso da compiere,
per comprenderne il senso e diventarne protagonisti;
migliorare le competenze comunicative;
migliorare le competenze scientifiche;
promuovere la capacità di scelta delle attività.
Le aspettative delle Famiglie
14
formare ai valori sociali ed etici;
tener conto dei bisogni e degli interessi degli alunni;
fornire una preparazione disciplinare adeguata;
motivare ad apprendere;
valorizzare le potenzialità;
sviluppare la capacità di lavorare in gruppo.
Le aspettative dei Docenti
operare in un clima relazionale positivo centrato sulla fiducia, la collaborazione
e la
condivisione;
garantire il pieno sviluppo della persona in termini di:
sapere
saper essere
saper vivere con gli altri
saper imparare e saper agire
valorizzare le competenze professionali;
vivere un rapporto di partecipazione costante e costruttiva con le Famiglie e
con le Agenzie e gli Enti del territorio.
Le attese della comunità locale
un’offerta formativa fondata sui valori;
un’offerta formativa di qualità;
un contesto positivo di socializzazione e integrazione;
l’opportunità di concrete collaborazioni.
I princìpi ispiratori
Il nostro Istituto intende fondare la sua azione formativa sui seguenti princìpi:
1. FLESSIBILITÀ, INTEGRAZIONE, RESPONSABILITÀ
Con l’autonomia, infatti, diventa possibile consolidare e sviluppare il ruolo di
promozione culturale e sociale che la scuola esercita nella comunità locale. L’Istituto
diviene soggetto attivo nel coordinamento e nello sviluppo delle politiche formative del
territorio, nell'integrazione delle risorse professionali, materiali e finanziarie. Con
l’ampliamento degli spazi di autonomia, inoltre, aumentano gli àmbiti di responsabilità
nell’attuazione del Piano dell'Offerta Formativa coerente con gli obiettivi generali del
sistema d'istruzione e con le effettive esigenze di apprendimento degli alunni. Tali
àmbiti riguardano la responsabilità degli Organi collegiali sugli indirizzi fondamentali
dell’Istituto, i compiti individuali degli operatori nei diversi ruoli e funzioni, le
responsabilità di direzione e gestione delle attività da parte del Dirigente scolastico e
del suo staff, la promozione di una leadership diffusa nell'ambito di uno sviluppo
organizzativo finalizzato al miglioramento del servizio educativo.
15
1.1 Flessibilità
Il compito del contesto scolastico è certamente quello di creare condizioni
favorevoli al manifestarsi della professionalità (e dell’umanità) di tutti i suoi
attori.
L’organizzazione delle attività si fonda su una continua e responsabile flessibilità
operativa e didattica in relazione alla variabilità individuale dei ritmi, dei tempi,
degli stili di apprendimento, delle motivazioni e degli interessi degli alunni e di
un utilizzo funzionale delle risorse.
La flessibilità curricolare va ricercata e concordata tra i diversi segmenti di
scolarità in termini di grandi obiettivi comuni e percorsi formativi graduali,
unitari e coerenti.
1.2 Integrazione
Con l’autonomia diventa possibile consolidare e sviluppare il ruolo di
promozione culturale e sociale che la Scuola esercita sul territorio. Realizzare
questo princìpio significa perseguire:
 l'integrazione delle competenze professionali;
 l'integrazione delle risorse materiali e finanziarie;
 l'integrazione degli interventi formativi nel contesto territoriale.
1.3 Responsabilità
Con l’ampliamento degli spazi di autonomia e decisione aumentano,
necessariamente, anche gli ambiti di responsabilità a partire dall'elaborazione di
un Piano dell'Offerta Formativa coerente con gli obiettivi generali del sistema
d'istruzione e le esigenze di apprendimento degli alunni per il miglioramento del
servizio educativo.
Tali ambiti riguardano:
 la responsabilità degli Organi collegiali sugli indirizzi fondamentali
dell’Istituto;
 la responsabilità individuale degli attori nei diversi ruoli e funzioni;
 le responsabilità di direzione e gestione del Dirigente scolastico.
2. COLLEGIALITÀ, UNITARIETÀ, CONTINUITÀ, ORIENTAMENTO
I fattori essenziali per lo sviluppo dell’autonomia e dell’idea di comprensività si
riferiscono ai concetti di collegialità, unitarietà, continuità e orientamento.
In considerazione delle caratteristiche dell’Istituto Comprensivo (più ordini di scuola e
più plessi scolastici), si afferma il problema relativo al peso ed al valore da attribuire
all’identità delle singole scuole, agli àmbiti di continuità da sviluppare e agli spazi di
unitarietà che occorre costruire. L’esperienza insegna che la strada da percorrere non è
quella di privilegiare uno di questi elementi a discapito degli altri, bensì tendere ad una
graduale integrazione delle tre dimensioni attraverso un utilizzo efficace dell’autonomia
e della flessibilità.
La prospettiva dei prossimi anni, quindi, sarà quella di costruire una realtà d’Istituto
capace di valorizzare al meglio la storia e l’identità delle singole Scuole che lo
compongono, ma anche in grado di sviluppare percorsi organici di continuità tra i vari
segmenti e con la comunità locale. Il tutto inserito in un sistema di governo
16
dell’Istituzione scolastica fondato su princìpi e criteri di progettazione educativa unitari
e condivisi.
2.1 Collegialità e unitarietà
Per attuare i suoi compiti, il nostro Istituto si organizza in modo funzionale
rispetto agli obiettivi educativi
da perseguire. I Docenti definiscono
collegialmente le scelte educative e didattiche a tutti i livelli, nel rispetto della
libertà d'insegnamento, cioè con autonomia didattica e libera espressione
culturale.
La collegialità è condivisione del piano educativo e didattico; viene praticata nel
momento della programmazione, nell’azione didattica, in quella di verifica e
valutazione. La collegialità, non esclude la responsabilità individuale, ma anzi
implica e valorizza il contributo di ogni singolo docente nell’azione educativa.
L'unitarietà dell'insegnamento costituisce la caratteristica peculiare della Scuola
dell’Infanzia e del primo ciclo di scuola dell’obbligo; essa va perseguita
attraverso un passaggio continuo dai campi di esperienza alle discipline/aree
disciplinari progressivamente differenziati nella Scuola Primaria e Secondaria di
primo grado.
2.2 Continuità
Il princìpio della continuità rappresenta uno dei nodi centrali del discorso
educativo in quanto ogni alunno ha diritto ad un percorso formativo organico e
completo per tutta la durata della scuola dell’obbligo. Esso costituisce un fattore
di qualità per i singoli alunni e per il sistema scolastico complessivo allorché
realizza la progressione ottimale delle esperienze di apprendimento. Un
progetto che rispetti le varie tappe dell’età evolutiva diviene, perciò, elemento
fondante dell’azione formativa dell’Istituto Comprensivo.
L’attuazione di tale progetto non sempre si rivela un’azione facile in quanto
presuppone disponibilità al dialogo, conoscenza reciproca e coordinamento
degli interventi educativi nel rispetto della specificità di ogni grado scolastico.
Nel nostro Istituto nell’ambito della continuità verticale si perseguono gli
obiettivi di:
costruire, attraverso iniziative progettuali (visite guidate, open day) una
rete comunicativa per facilitare la conoscenza degli ambienti e degli alunni;
concordare criteri di valutazione;
dare unitarietà agli interventi riguardanti problematiche particolari:
alunni diversamente abili, alunni con disagio, alunni stranieri;
favorire i prestiti formativi (scambi professionali);
documentare le attività realizzate.
Nel nostro Istituto già da alcun anni, sono state promosse iniziative volte a
favorire la continuità educativo – didattica fra i vari segmenti di scolarità e
Istituti secondari di II grado presenti nel territorio.
Le Scuole dell’infanzia, Primaria e Secondaria di I grado lavorano per attuare la
continuità, salvaguardando le rispettive specificità, in modo da garantire ad
ogni soggetto il diritto di compiere un percorso formativo positivo, significativo
e di qualità.
17
Oltre al passaggio di informazioni da un ordine di scuola al successivo per la
conoscenza dell’alunno, la continuità educativa si concretizza attraverso:






il curricolo in verticale;
il rapporto con le Famiglie ed il territorio;
 l’adesione alle attività di orientamento proposte da scuole secondarie di II
grado;
le proposte di formazione dei Genitori;
i progetti in continuità;
i Collegi docenti unificati;
il sito web.
.
È stato altresì predisposto un programma che prevede:





forme di compartecipazione alle attività didattiche dei Docenti delle classi
iniziali e terminali;
predisposizione di attività comuni tra gli alunni degli anni ponte;
visita di conoscenza degli alunni all’ambiente scolastico in cui
confluiranno;
momenti di formazione comune per i tre segmenti di scolarità;
attivazione di commissioni di lavoro miste.
2.3 Orientamento
Uno degli obiettivi della continuità è l’orientamento da intendersi come
progressiva conquista della propria identità e come modalità costruttiva di uno
spazio immaginativo e predittivo nel quale prende corpo il proprio progetto di
vita.
Essendo questa una delle principali finalità della scuola tutte le attività hanno
carattere orientativo.
In modo particolarissimo, nella Scuola secondaria di I grado esso si realizza
attraverso un itinerario specifico sui seguenti temi:
 la conoscenza delle strutture e delle modalità organizzative
dell’ambiente scolastico;
 la conoscenza di sé in ordine ad interessi, motivazioni, attitudini e
potenzialità;
 l’intensificazione delle attività di prevenzione delle dipendenze;
 la conoscenza del territorio, delle istituzioni e del mondo del lavoro;
 la conoscenza del sistema scolastico e il contatto con le Scuole
secondarie di II grado;
 la capacità di prendere decisioni;
 la progressiva costruzione del metodo di studio.
3. ALLEANZA SCUOLA – FAMIGLIA
L’obiettivo prioritario che ci poniamo è quello di realizzare con la Famiglia un’alleanza
educativa capace di costruire il futuro dei nostri ragazzi.
18
Essa potrà renderci più forti, saprà restituire efficacia formativa ai programmi di studio,
saprà alimentare la nostra passione educativa.
Insieme potremo costruire un linguaggio autentico, ispirato ai valori della persona,
della cultura, dell’etica e della cittadinanza. Un linguaggio capace di superare la logica
dell’effimero e faccia gustare la comunicazione profonda, quella che rende insignificanti
e incolori le troppo frequenti concessioni alla banalità.
L’alleanza che auspichiamo, ispirata ai valori alti della cultura, vuole fondarsi sull’idea di
cooperazione, sull’istanza della solidarietà più che sull’interesse individuale. Crediamo
fermamente che, così concepita, essa sia di per sé educativa, giacché offre ai nostri
ragazzi un concreto modello di civile convivenza ove il confronto non è mai conflitto e
rafforza in ciascuno la fiducia nelle proprie capacità di scoprire il mondo.
Fare in modo che genitori e insegnanti si vivano come alleati è un traguardo che si
fonda sulla condivisione di valori.
La tenuta di una alleanza è basata sulla costruzione della certezza che l’altro agisce per
un comune obiettivo: fare in modo che i ragazzi stiano bene a scuola e apprendano
con successo.
4. SCUOLA E TERRITORIO
I bambini e i ragazzi, nell’età scolare, sono al centro di proposte educative provenienti
da varie agenzie formative: famiglia, scuola, mass-media, enti locali, associazioni
culturali, sportive, religiose. La loro formazione non avviene, pertanto, solo a scuola,
ma in un contesto ben più ampio di relazioni sociali e di esperienze. Compito delle
diverse istituzioni formative deve essere quello di perseguire finalità educative il più
possibile coerenti e condivise.
A tale scopo si ritiene necessario ricercare, anche nell’ambito dell’Istituto Comprensivo,
rapporti di stretta collaborazione con le Famiglie e momenti di incontro fra i vari
operatori e responsabili delle suddette agenzie al fine di individuare le coordinate
educative capaci di dare coerenza alle diverse attività proposte dalla scuola
(prioritariamente) e da altri Enti e associazioni.
Collaborazioni
L’Istituto collabora con Enti del territorio:





Comune di Ancona
I Circoscrizione
Regione Marche
CO.RE.COM
Assindustria della Provincia di Ancona
Agenzia Nazionale per il supporto dell’autonomia scolastica
Federazioni Sportive
L’Istituto aderisce alle seguenti reti e progetti:


Progetto
Progetto
Progetto
Progetto
di rete Agio scolastico
di rete AMBINFANZIA
di rete Il bene Comune. Ragioni e passioni di cittadinanza
CONI
19
LE FINALITÀ EDUCATIVE
L'educazione nel corso della vita è basata su quattro pilastri:
imparare a conoscere, imparare a fare,
imparare a vivere insieme, imparare ad essere
scelte
curricolari
scelte
didattiche
c on
tes
t
o
Jacques Delors, Nell'educazione un tesoro
scelte
educative
scelte
organizzative
scelte
gestione
finanziaria
La nostra scuola si pone come comunità di ricerca formativa e di esperienza sociale,
volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni e le sue relazioni.
Ciascun attore opera con pari dignità e nella diversità dei ruoli per garantire la
formazione alla cittadinanza e la partecipazione alla vita democratica, la realizzazione
del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno, la qualità delle relazioni
insegnante-studente e il recupero delle situazioni di svantaggio.
Il nostro Istituto si propone in particolare di assicurare agli studenti una formazione
culturale, etica ed estetica, stimolando in ciascuno le capacità critiche e favorendo
l’ingresso agli studi superiori.
Particolare attenzione viene posta alla costruzione di un'alleanza educativa con la
Famiglia e di una attiva collaborazione con le strutture sociali e formative del territorio.
La Mission della nostra scuola
Promuovere la crescita attraverso la valorizzazione della persona, della cultura, della
appartenenza ad un gruppo e ad una società
20
LE AREE DI INTERVENTO DEL
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
REALIZZAZIONE
E GESTIONE DEL POF
MULTIMEDIALITÀ
E DIDATTICA
PERSONA
DIMENSIONE
ESTETICA
DIMENSIONE
ETICA
SCUOLA
RICERCA, INNOV AZIONE
DIDATTICA, FORMAZIONE
E AGGIORNAMENTO
CULTURA
SAPERI
CONTINUITÀ,
ORIENTAMENTO,
INTEGRAZIONE
CITTADINANZA
COMUNICAZIONE INTERNA
ED ESTERNA, PROMOZIONE
DELL’ISTITUTO
GESTIONE SISTEMA
QUALITÀ
COOPERAZIONE
FINALITÀ EDUCATIVE
AMBITI D’INTERVENTO
educare al rispetto dei valori umani, alla
cittadinanza attiva, alla legalità
educare al valore della cultura
educare il senso estetico
promuovere una partecipazione attiva alla vita
scolastica come luogo di significati e di valori
sviluppare le capacità di comunicazione
attraverso linguaggi verbali e non verbali
sviluppare l’orientamento personale e sociale
attraverso il potenziamento dell’autostima e
dell’autovalutazione, per permettere ad ognuno di
gestire consapevolmente e responsabilmente il
proprio percorso di crescita
valorizzare e potenziare le capacità di ciascuno
realizzare progetti finalizzati all’innalzamento
del successo scolastico
sviluppo della persona
sapere, saper fare, saper
essere
insegnare ad apprendere
patto formativo
rinforzo della motivazione
regole
continuità e orientamento
integrazione
21
Pertanto la Scuola si impegna a:
garantire il diritto all’apprendimento ed all’uguaglianza delle opportunità
formative;
educare al rispetto dell’ambiente e alla valorizzazione del territorio;
promuovere la condivisione dei valori che stanno alla base della cittadinanza;
favorire l’incontro con una pluralità di linguaggi necessari ad acquisire le
competenze e gli strumenti idonei ad agire in modo autonomo e responsabile
nel proprio contesto socio-culturale in termini di conoscenza dei quadri
concettuali (sapere), abilità operative (saper fare), capacità di pensiero critico
ed esercizio della cittadinanza (saper essere);
favorire relazioni personali positive e significative tra pari e con gli adulti;
valorizzare la diversità;
promuovere l’integrazione nel gruppo, in particolare degli alunni in situazione di
Handicap;
svolgere attività di prevenzione delle disuguaglianze e dei rischi di insuccesso
Scolastico;
garantire l’unitarietà del processo educativo.
Le finalità educative generali in quanto comuni vengono perseguite dai diversi ordini di
scuola secondo la propria peculiarità e in modo graduale e progressivo
SCUOLA DEL PRIMO CICLO
SCUOLA DELL’INFANZIA
 Sviluppo dell’identità
 Sviluppo dell’autonomia
 Sviluppo delle
competenze
 Educazione alla
cittadinanza
(SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO
GRADO)








Promozione del pieno sviluppo della persona
Promozione dell’ alfabetizzazione di base
Valorizzare esperienze e conoscenze degli alunni
Insegnare ad imparare ad apprendere e ad essere
Favorire l’integrazione, l’esplorazione e la scoperta
Educare alla cittadinanza
Educare alla salute
Valorizzare i percorsi di continuità ed orientamento
22
Per rispondere alle esigenze formative degli alunni, le nostre Scuole si assumono,
inoltre, l’impegno di:
promuovere
il valore della motivazione ad apprendere attraverso
l'alfabetizzazione culturale, nel rispetto dei tempi e dei ritmi individuali di
apprendimento e maturazione;
proporre criteri di organizzazione delle classi funzionali agli obiettivi da
raggiungere: lavoro individuale, collettivo e di gruppo
valorizzare l’esperienza diretta, il procedere per tentativi ed errori, il problem
solving
favorire l’autovalutazione attraverso la riflessione sulle esperienze scolastiche e
i vissuti personali al fine di elaborare nuove conoscenze e migliore coscienza di sé;
promuovere l’orientamento come percorso che favorisce negli alunni una
progressiva consapevolezza delle proprie capacità, delle conoscenze e delle abilità
acquisite si colloca nel processo educativo come acquisizione di una mentalità che
permetta di effettuare in tutto l’arco della vita scelte consapevoli.
Ambiti significativi di intervento educativo: FUNZIONI STRUMENTALI AL
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il Collegio Docenti ha individuato i seguenti ambiti cui destinare le risorse previste per
le Funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa:
AREA 1 Realizzazione e
gestione POF
1. Coordina la stesura e/o la revisione del POF per l’anno
scolastico 2007-08
2. Cura la realizzazione del prospetto sintetico per le famiglie
3. Cura l’approfondimento delle Indicazioni per il Curricolo allo
scopo di formulare proposte al Collegio Docenti per la
costruzione del curricolo dell’Istituzione Scolastica
4. Monitoraggio attività del POF in ingresso, itinere, finale
5. Propone modalità e strumenti di monitoraggio e valutazione
delle attività
6. Aggiorna e integra il POF e i documenti fondamentali ad
esso collegati
7. Fa parte dello staff di dirigenza
AREA 2 Multimedialità e
didattica
1. Promuove e sviluppa le competenze scientifico-tecnologiche
degli Studenti
2. Promuove e cura la formazione dei docenti
3. Coordina le attività laboratoriali
4. È responsabile dei laboratori
5. Fa parte dello staff di dirigenza
23
AREA 3 Ricerca,
innovazione didattica,
formazione e
aggiornamento del
personale
1. Attiva processi operativi di ricerca, sperimentazione e
innovazione didattica e metodologica
2. Cura i rapporti con l’Agenzia Scuola (Agenzia Nazionale per
lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica)
3. Coordina attività di documentazione di buone pratiche
didattiche e di diffusione di materiali anche tra reti di scuole
4. Coordina le proposte di flessibilità del 20% dei curricola
5. Analizza i bisogni formativi del personale docente ed ATA e
predispone il Piano Annuale di Formazione/Aggiornamento
di Istituto
6. Cura la sperimentazione delle Indicazioni per il curricolo
7. Fa parte dello staff di dirigenza
AREA 4 Continuità,
orientamento e
integrazione
1. Effettua l’analisi dei bisogni formativi degli alunni
2. Attiva concrete azioni di prevenzione al disagio e di
promozione dell’agio anche attraverso attività di tutoring
3. Promuove la partecipazione degli studenti e delle famiglie
alle attività della scuola
4. Assicura sostegno alla progettualità degli studenti e
coordina le attività extracurricolari
5. Assicura servizi per l’accoglienza degli studenti,
promuovendo il senso di appartenenza all’Istituto, il rispetto
delle regole stabilite e la comunicazione tra alunni-docentigenitori
6. Progetta e coordina attività di accoglienza, continuità,
orientamento e ri-orientamento
7. Fa parte dello staff di dirigenza
AREA 5 Comunicazione
interna ed esterna,
promozione dell’Istituto
1. Attiva modalità di comunicazione interna ed esterna
attraverso le nuove metodologie multimediali (TIC)
2. Rielabora il Sito WEB in modalità interattiva, e ne assicura
l’aggiornamento continuo
3. Sviluppa azioni di promozione dell’Istituto nel territorio
4. Fa parte dello staff di dirigenza
AREA 6 Gestione del
Sistema Qualità
1. Propone e progetta percorsi di autovalutazione/valutazione
rivolti a tutto il personale della scuola, ad alunni e famiglie
2. Propone e progetta percorsi di miglioramento continuo
3. Cura la formazione dei docenti finalizzata al consolidarsi della
cultura dell’autovalutazione
4. Fa parte dello staff di dirigenza
24
c on
te s
to
IL CURRICOLO
scelte
curricolari
scelte
didattiche
scelte
educative
scelte
organizzative
scelte
gestione
finanziaria
Per curricolo si intende
l’esperienza complessiva che lo studente fa a scuola
e che contribuisce alla sua formazione
25
I VALORI DI RIFERIMENTO
educare istruendo
educare attraverso l’
l ’istruzione:
istruzione le discipline ci aiutano a
comprendere noi stessi e gli altri, a comprendere il mondo e
saper essere nel mondo
PERSONA
SCUOLA
educare la
persona in tutte
le sue dimensioni
CULTURA
saperi e linguaggi
culturali di base
strumenti di pensiero
metodi autonomia di
pensiero
LE AZIONI
Definizione di
conoscenze, abilità e
competenze
Essenzialità dei saperi
Saperi trasversali
26
Gradualità, organicità e
coerenza del percorso
formativo
SAPERI
Dai campi di esperienza
alle discipline e aree
disciplinari
Programmazione e
realizzazione di progetti in
continuità Infanzia, Primaria e
Secondaria I grado
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Progetti specifici
Laboratori
Attività interdisciplinari
Opzionalità
Recupero e potenziamento
Attività alternative alla religione cattolica
La definizione di curricolo intende muovere dall’esperienza didattica del nostro
Istituto senza rinunciare alle sollecitazioni offerte dalla più recente riflessione teorica.
Secondo le Indicazioni per il curricolo: “ogni scuola predispone il curricolo, all’interno
del Piano dell’offerta formativa, nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo
delle competenze e degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni. Il curricolo
si articola attraverso i campi di esperienza nella scuola dell’infanzia e attraverso le
discipline nella scuola del primo ciclo”.
Il curricolo è elaborato dai Docenti ed è commisurato ai bisogni formativi degli allievi e
alle esigenze delle singole realtà scolastiche e ambientali, secondo criteri di unitarietà e
flessibilità.
Organizzazione dei saperi
L’organizzazione dei saperi-conoscenze avviene nel curricolo secondo una struttura
reticolare, attorno ai nuclei fondanti delle discipline. I nuclei fondanti di una disciplina
sono
quei concetti fondamentali dotati di valore strutturante e generativo di
conoscenza. Sono i nodi che sottendono alla progettazione curricolare e che restano
dunque, impliciti nel processo di insegnamento/apprendimento. Oggetto di
insegnamento esplicito e diretto sono invece i contenuti disciplinari.
La tendenza comune che si sta consolidando nelle nostre scuole è quella di affiancare
alla più tradizionale organizzazione dei saperi per contenuti, forme nuove di
aggregazione. Molti progetti avviati nella scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I
grado mirano infatti ad operare sui saperi trasversali.
I principali criteri di selezione e organizzazione delle conoscenze risultano come segue:
criterio della essenzialità: approfondire piuttosto che estendere il sapere
criterio dellatrasversalità: privilegiare competenze trasversali quali ad
esempio la socializzazione, l’autonomia, la partecipazione, la motivazione, il
metodo di studio, l’imparare ad imparare;
27
criterio della flessibilità: progettare a maglie larghe; differenziare gli
interventi metodologici
criterio della progressività: tenere conto dei livelli di maturazione del
soggetto che apprende e scegliere contenuti disciplinari significativi; strutturare
un curricolo verticale.
Nella scuola dell’Autonomia va delineandosi una significativa ricerca pedagogicodidattica riguardante la revisione dei curricoli, non più rigidamente intesi come
sequenza di contenuti a scansione annuale, ma tali da essere:
formulati con l'obiettivo di valorizzarne l’essenzialità e la significatività;
commisurati ai bisogni formativi degli alunni;
sviluppati in modo graduale e progressivo nei percorsi e nelle attività;
attuati per consentire l'acquisizione delle competenze essenziali.
La programmazione didattica costituisce lo strumento fondamentale per declinare
le indicazioni ministeriali in progetti di lavoro didattico commisurati alle effettive
esigenze di apprendimento degli alunni. A questa si affianca una progettazione di
ampliamento dell’offerta formativa che sta assumendo notevole importanza sia per la
quantità e varietà di proposte, sia per la qualità degli interventi previsti. La
differenziazione nella tipologia delle attività risponde però ad un unitario progetto
d’insieme.
I progetti sono attuati a livello d’Istituto, di plesso, di classe, d’interclasse/
intersezione. Possono essere annuali o pluriennali, come indicato dalle progettazioni
specifiche .
Campi di esperienza, aree disciplinari e discipline
Il Curricolo in verticale del nostro Istituto è stato revisionato nell’anno scolastico 20062007 da una Commissione, creata in seno al Collegio Docenti, eterogenea per ordine
di scuola e per discipline.
Il lavoro è stato suddiviso in:
 area linguistico espressiva;
 area matematico - scientifico - tecnologica;
 area geo - storico - sociale;
Il Curricolo verticale è stato costruito attorno a nuclei essenziali fondanti e ai relativi
oggetti di apprendimento.
Per ogni oggetto sono stati individuati :
per la scuola dell’Infanzia i campi di esperienza;
per la scuola del primo ciclo gli obiettivi di apprendimento
che ogni Consiglio di classe o Èquipe pedagogica accerterà in itinere.
La programmazione curricolare comune mira a garantire i medesimi traguardi per tutte
le classi, con l’utilizzo di un'unica modalità di valutazione.
28
AREA LINGUISTICO ESPRESSIVA
29
SC
UO
LA
DE
LL’
IN
FA
NZ
IA
Nuclei
fondanti
Identità
Temi
Campi di esperienza
Il Mondo
Racconto di Sé:
del
 Si presenta verbalmente e si rappresenta graficamente;
Bambino/a
 Si esprime attraverso il teatro e il gioco;
Identificazione - Memorie
 Utilizza la conversazione e la narrazione per raccontare di
sé fatti, emozioni, sensazioni;
 Si orienta nel tempo della vita quotidiana;
 Sa collocare esperienze personali e/o comuni nel tempo;
Riconoscimento di Sé
 Si riconosce come entità fisica e sessuale capace di lasciare
tracce ed impronte;
 Si orienta nei diversi tipi di spazio e lo rappresenta, e
sperimenta le proprie potenzialità motorie;
Riconoscimento dell’altro
 Scopre le diversità e apprende le prime regole necessarie
alla vita sociale;
 Scopre il senso di appartenenza alla comunità e le relazioni
tra le persone;
Riconoscimento dell’ambiente
 Sa osservare, organizzare ed ordinare gli oggetti;
 Sa osservare gli elementi dell’ambiente naturale e ne coglie
le trasformazioni e riflette sulla misura, sull’ordine e sulla
relazione;
Creatività
Il Mondo
Fantastico
Prolungamento di sé
 Si esprime con immaginazione e creatività cimentandosi
con tecniche e materiali diversi;
 Scopre il piacere dell’ascolto della musica e gioca con essa
utilizzando voce, corpi, oggetti;
 Gioca e memorizza filastrocche, girotondi e movimenti
ritmati in musica
AREA LINGUISTICO ESPRESSIVA
30
SC
UO
LA
PR
IM
AR
IA
CL
AS
SE
I
Nuclei Fondanti
Temi
Obiettivi di apprendimento
Identità
Il Mondo del
Bambino/a



Si relaziona con sé
Si relazione con gli altri
Individua somiglianze e differenze
Creatività
Il Mondo
Fantastico

Sviluppa la creatività e il pensiero creativo
attraverso i linguaggi:
- musicali
- mimici e gestuali corporei
- pittorico
- grafiche
Riconosce e si identifica in ruoli
Formula di ipotesi
Interviene creativamente manipolando un testo e
ricreando



Comunicazione
La mia Lingua





Lingua come strumento del pensiero
Lingua come mezzo di comunicazione
Utilizza creativamente la lingua
Lingua per esprimere sé
Decodifica e codifica i linguaggi non verbali
Prima Lingua
Europea



Lingua come mezzo di comunicazione
Ascolta ritmi e suoni e li riproduce
Lingua come manifestazione di cultura
AREA LINGUISTICO ESPRESSIVA
31
S
C
U
O
L
A
P
R
I
M
A
R
I
A
C
L
A
S
S
E
I
I
I
I
I
Nuclei
fondanti
Temi
Obiettivi di apprendimento
Identità
Il Mondo del
Bambino/a



Si relaziona con sé
Si relaziona con gli altri
Individua somiglianze e differenze
Creatività
Il Mondo
Fantastico

Sviluppa il pensiero creativo attraverso i linguaggi:
- musicali
- mimici e gestuali corporei
- pittorico
- grafiche
Riconosce e si identifica in ruoli
Formula ipotesi
Individua la situazione problema
Relaziona, nella situazione espressiva, causa effetto
Interviene creativamente manipolando un testo e
ricreando





Comunicazione
Riflessioni
sul testo
La nostra
lingua













Prima lingua
europea




Individua e comprende il vissuto e il contenuto di un
testo
Individua il pensiero dell’autore
Riconosce la struttura di un testo
Individua lo scopo di un testo
Produce con le varie tipologie di testo
Conosce e rispetta le convenzioni ortografiche
Si avvia all’individuazione, distinzione e classificazione
delle parti del discorso
Arricchisce progressivamente il lessico e lo utilizza in
modo adeguato in diversi contesti
Individua le relazioni logiche tra le parole
Utilizza il dizionario
Rileva le principali funzioni
Decodifica e codifica i linguaggi non verbali
Crea storie sonore
Coglie nella lingua il mezzo di comunicazione
Ascolta di ritmi e suoni e loro riproduzione
Coglie nella lingua di quel paese la sua manifestazione
culturale
Comprende e produce semplici messaggi
AREA LINGUISTICO ESPRESSIVA
32
SC
UO
LA
PR
IM
AR
IA
CL
AS
SE
IV
V
Nuclei fondanti
Temi
Identità
Il Mondo del
Bambino/a
Creatività
Il Mondo
Fantastico
Obiettivi di apprendimento












Comunicazione
Riflessioni sul
testo
La nostra
lingua













Prima lingua
europea






Si relaziona con sé
Si relaziona con gli altri
Individua somiglianze e differenze
Individua il valore delle differenze
Costruisce una rete positiva di rapporti
Sviluppa il pensiero creativo attraverso i
linguaggi:
- musicali
- mimici e gestuali corporei
- pittorico
- grafiche
Riconosce e si identifica in ruoli
Formula ipotesi
Individua la situazione problema
Relaziona, nella situazione espressiva, causa
effetto
Si approccia al linguaggio simbolico/letterario
Interviene creativamente manipolando un testo e
ricreandolo
Comprende il vissuto e il contenuto di un testo
Individua il pensiero dell’autore
Riconosce la struttura di un testo
Individua lo scopo di un testo
Produce con le varie tipologie di testo
Conosce e rispetta le convenzioni ortografiche
Individua, distingue e classifica le parti del
discorso
Arricchisce progressivamente il lessico e lo utilizza
in modo adeguato in diversi contesti
Individua le relazioni logiche tra le parole
Utilizza il dizionario
Rileva le principali funzioni
Decodifica e codifica i linguaggi non verbali,
produce e rielabora un testo
Crea storie sonore
Inserisce una colonna sonora nel testo
Coglie nella lingua il mezzo di comunicazione
Ascolta ritmi e suoni e ne attribuisce significato e
funzione
Coglie nella lingua di quel Paese la sua
manifestazione culturale
Comprende e produce messaggi
Interazione
AREA LINGUISTICO ESPRESSIVA
33
SC
UO
LA
SE
CO
ND
AR
IA
DI
PR
IM
O
GR
AD
O
CL
AS
SE
I
II
III
Nuclei
fondanti
Identità
Temi
Il mondo del
preadolesce
nte
Creatività
Il Mondo
Fantastico
Obiettivi di apprendimento














Comunicazion
e
Riflessioni
sul testo
Riflessioni
sui generi
letterari
Riflessioni
sulla nostra
lingua














Prima lingua
europea
Seconda
lingua
europea







Si relazione con sé
Si relazione con gli altri
Coglie somiglianza e diversità
Coglie il valore delle differenze
Costruisce una rete positiva di rapporti
Matura, progressivamente, la coscienza di sé e del
proprio rapporto con il mondo esterno
Ricerca e sviluppa la propria identità
Sviluppa e potenzia il pensiero creativo
Riconosce e si identifica in ruoli
Individua la situazione problema
Formula di ipotesi
Coglie nella situazione espressiva la relazione di causa
effetto
Si approccia al linguaggio simbolico/letterario
Interviene creativamente manipolando un testo e
ricreandolo
Comprende il contenuto e il vissuto in un testo
Individua il pensiero dell’autore
Riconosce la struttura di un testo
Individua lo scopo di un testo
Produce con le varie tipologie di testo
Conosce e rispetta le convenzioni ortografiche
Individua, distingue e classifica le parti del discorso
nella frase semplice, nella sua espansione e ne fa
l’analisi
Individua la frase complessa e ne fa l’analisi
Arricchisce, progressivamente, il lessico e lo
utilizza in modo adeguato in diversi contesti
Individua le relazioni logiche tra le parole
Utilizza ed approfondisce il dizionario
Riconosce l’evoluzione della nostra lingua (dal latino
all’italiano; i dialetti; i prestiti linguistici)
Riconosce la polisemia
Coglie nella lingua il mezzo di comunicazione
Identifica in base a variabili (ritmi, accenti) le principali
funzioni comunicative ed espressive di un enunciato
Coglie nella lingua la manifestazione della cultura
umana
Scambia in modo dialogico su argomenti di vita
quotidiana
Comprende i vari tipi di testo
Produce messaggi e brevi testi su argomenti familiari
Produce testi corretti e coesi
AREA MATEMATICO - SCIENTIFICO - TECNOLOGICA
34
S
C
U
O
L
A
D
E
L
L
’
I
N
F
A
N
Z
I
A
Nuclei
fondanti
Temi
Numero
La Quantità
Il numero
Spazio e Figure
Le Forme
Le
Isometrie
Campi di esperienza












Ordina le esperienze per eseguire operazioni
numeriche
Raggruppa, classifica, seria esperienze
Coglie corrispondenze con contrasti evidenti
Coglie corrispondenze tra insiemi
Valuta la quantità
Coglie il principio di conservazione della quantità
Opera con gli insiemi
Si orienta nello spazio fisico e grafico
Percepisce lo spazio secondo attributi di forma
dimensione e misura
Riconosce le forme geometriche: cerchio, quadrato,
triangolo, rettangolo
Coglie i concetti :
- topologici
- di simmetria
- di lateralità
Effettua, inventa e rappresenta percorsi
Misura
La
Grandezza

Confronta grandezze piccole, medie, grandi, alte,
basse……
Relazioni
Le
Operazioni
logiche


Esegue operazioni logiche per leggere la realtà
Coglie le proprietà degli oggetti (somiglianze e
differenze)
Coglie la relazione di causa – effetto
Riconosce la veridicità di enunciati logici


Dati e Previsioni Le
rilevazioni

Comprende ed utilizza i termini certo, possibile,
impossibile e probabile
Sistemi Biologici
e Geologici
La Vita

La Materia

Percepisce attraverso i sensi la scansione temporale e
della ciclicità
Osserva e percepisce attraverso i sensi le
caratteristiche qualitative degli animali, delle piante e
delle rocce
Mostra curiosità di fronte alle cose e pone domande
La Terra

AREA MATEMATICO – SCIENTIFICO - TECNOLOGICA
35
S
C
U
O
L
A
P
R
I
M
A
R
I
A
C
L
A
S
S
E
I
Nuclei Fondanti
Numero
Temi
La Quantità
Il Numero





Le Operazioni

Le Funzioni






Spazio e Figure
La distanza
Gli enti
geometrici




Obiettivi di apprendimento
Ordina la realtà attraverso criteri qualitativi e
quantitativi
Individua relazioni tra insiemi
Forma il concetto di numero
Conta e ordina in successione
Applica in situazione semplici e concrete il
concetto di complementarietà
Compone e scompone un numeri attraverso
strumenti strutturati e non strutturati, con
diversi livelli d’astrazione
Forma il concetto di unione di insiemi e di
addizione
Forma il concetto di sottrazione, come resto
Forma il concetto di operatore
Rappresenta l’addizione con il diagramma di
Eulero-Venn
Applica il calcolo orale
Forma il concetto di gruppo e compie un
primo approccio posizionale delle cifre

Percepisce ed utilizza lo spazio
Acquisisce le coordinate spaziali
Acquisisce concetti topologici
Rappresenta lo spazio rispetto a sé e
all’esterno di sé
Riconoscei corpi e le forme nel mondo reale
Misura
La Grandezza

Confronta grandezze omogenee
Introduzione al
Pensiero razionale
Il linguaggio

La
Comunicazione


Racconta con proprietà esperienze e percorsi
di soluzione, riflessioni e conclusioni
Individua descrive e costruisce relazioni
Riconosce analogie e differenze
Dati e
previsioni
Le rilevazioni



Si interroga su situazioni concrete
Rappresenta i dati con semplici grafici
Discrimina tra situazioni certe e incerte
AREA MATEMATICO – SCIENTIFICO - TECNOLOGICA
36
SC
UO
LA
PR
IM
AR
IA
CL
AS
SE
I
Nuclei Fondanti
Sistemi Biologici e
Geologici
Temi
Obiettivi di apprendimento
La Vita

La Materia


La Terra


Tecnologie
Il mondo
artificiale




Compie delle prime osservazioni su fenomeni
osservabili
Trasforma oggetti e materiali
Raccoglie reperti e li classifica stabilendo
semplici criteri di suddivisione
Riconosce alcuni elementi dell’ecosistema
naturale
Riconosce alcuni elementi dell’ecosistema
modificato dall’uomo
Conosce l’utilità del computer e le sue
componenti
Utilizza semplici programmi informatici
Classifica i materiali in base ad alcune
caratteristiche
Sperimenta diversi materiali e sceglie i più
adatti in relazione al prodotto
AREA MATEMATICO - SCIENTIFICO - TECNOLOGICA
37
S
C
U
O
L
A
P
R
I
M
A
R
I
A
C
L
A
S
S
E
I
I
I
I
I
Nuclei fondanti
Numero
Temi
La Quantità
Il Numero






Le Operazioni



Le Funzioni










Spazio e Figure
La distanza
Gli enti
geometrici






Le isometrie




Obiettivi di apprendimento
Consolida e amplia la realtà attraverso criteri
qualitativi e quantitativi (consolidamento e
ampliamento)
Individua relazioni tra insiemi
Consolidamento e ampliamento del concetto di
numero
Conta e ordina in successione
Applica in situazione concrete il concetto di
complementarietà
Compone e scompone i numeri attraverso
strumenti strutturati e non strutturati, con
diversi livelli d’astrazione
Consolida e amplia il concetto di addizione e
sottrazione
Forma il concetto di operatore
Forma il concetto di moltiplicazione come
prodotto combinatorio, come addizione ripetuta
Rappresenta la moltiplicazione come
schieramento, diagramma di Caroll, diagramma
ad albero
Forma il concetto di divisione
Applica il calcolo orale
Approfondisce il valore posizionale delle cifre
nei numeri naturali
Forma il concetto di frazione
Confronta e ordina frazioni in relazione
all’intero
Forma il concetto di numero decimale
Conosce il sistema metrico decimale
Conosce l’ordine e il valore posizionale delle
cifre con l’ EURO
Operazioni con i numeri decimali (addizione e
sottrazione)
Percepisce ed utilizza lo spazio
Conosce le coordinate spaziali
Acquisisce i concetti topologici
Rappresenta lo spazio rispetto a sé e
all’esterno di sé
Riconosce i corpi e le forme nel mondo reale
Acquisisce il concetto di distanza, confronta
distanze
Acquisisce il concetto di linea, punto, piano,
retta, semiretta, segmento
Acquisisce il concetto di angolo
Conosce la simmetria assiale di una figura
Acquisisce il concetto di campo interno,
esterno, confine
AREA MATEMATICO - SCIENTIFICO -TECNOLOGICA
38
SC
UO
LA
PR
IM
AR
IA
CL
AS
SE
II
III
Nuclei fondanti
Misura
Temi
La Grandezza




Introduzione al
Pensiero razionale
Il linguaggio

La
Comunicazione


Dati e
previsioni
Il linguaggio





Sistemi Biologici e
Geologici
La Vita

La Materia

La Terra


Tecnologie
Il mondo
artificiale




Obiettivi di apprendimento
Associa alle grandezze corrispondenti le unità
di misura
Effettua misure dirette e indirette di grandezze
Esprime misure utilizzando multipli e
sottomultipli delle unità di misura
Risolve semplici problemi di calcolo con le
misure
Racconta con proprietà esperienze e percorsi di
soluzione, riflessioni e conclusioni
Individua descrive e costruisce relazioni
Riconosce analogie e differenze
Si interroga su situazioni concrete
Rappresenta i dati con semplici grafici
Discrimina tra situazioni certe e incerte,
possibili ed impossibili
Raccoglie dati e li rappresenta graficamente
Confronta le rappresentazioni di dati
Osserva e descrive trasformazioni riconoscendo
le fasi, gli aspetti, i cambiamenti
Raccoglie reperti e stabilisce semplici criteri di
suddivisione
Riconosce alcuni elementi dell’ecosistema
naturale e di quello modificato dall’uomo
Effettua semplici esperienze per verificare
ipotesi
Conosce l’utilità del computer e le sue
componenti
Utilizza semplici programmi informatici
Classifica i materiali in base ad alcune
caratteristiche
Sperimenta diversi materiali e sceglie i più
adatti in relazione al prodotto
AREA MATEMATICO - SCIENTIFICO - TECNOLOGICA
39
S
C
U
O
L
A
P
R
I
M
A
R
I
A
C
L
A
S
S
E
I
V
V
Nuclei fondanti
Numero
Temi
La Quantità

Il Numero

Le Operazioni


Le Funzioni

Spazio e Figure
Gli angoli

Le figure piane



Le isometrie
Misura
Le grandezze












Introduzione al
Pensiero razionale
Il linguaggio

La comunicazione



Obiettivi di apprendimento
Ampliamento e approfondimento del
concetto di numero
Approfondimento delle quattro operazioni
con numeri naturali e decimali
Applicazione del calcolo orale
Conoscenza e applicazione delle proprietà
delle operazioni
Addizione e sottrazione di frazioni in
situazioni concrete ( es. risoluzione di
problemi con il metodo grafico )
Ampliamento e consolidamento del concetto
di angolo
Misurare angoli con il goniometro
Classificare e operare con gli angoli
Costruzione, proprietà e confronto tra
poligoni
Classificazione
Il cerchio
Figure equivalenti ed equiestese
Costruzione grafica con riga, squadra,
compasso, goniometro
Perimetri e aree
Traslazione, rotazione, ribaltamento
Misura lunghezze
Determina perimetri e aree delle figure
geometriche conosciute
Comprende la convenienza ad utilizzare unità
di misura convenzionalie
Familiarizza con il sistema metrico decimale
Esegue equivalenze
Ipotizza l’unità di misura più adatta per
misurare realtà diverse
Utilizza in modo consapevole i termini della
matematica fin qui proposti
Classifica oggetti, figure, numeri realizzando
adeguate rappresentazioni
In contesti diversi individua, descrive, e
costruisce relazioni significative – analogie,
differenza, regolaritàVerifica attraverso esempi un’ipotesi
formulata
AREA MATEMATICO - SCIENTIFICO - TECNOLOGICA
40
S
Nuclei
C
fondanti
U Introduzione al
O Pensiero
L razionale
A
P
R
I Dati e
M previsioni
A
R
I
A
C
L
A Sistemi Biologici
S e Geologici
S
E
I
V
Temi
Il linguaggio
La
comunicazione
Obiettivi di apprendimento


Il linguaggio

La
comunicazione



La Vita

La Materia

La Terra


V
Tecnologie
Il mondo
artificiale




Partendo dall’analisi del testo di un problema,
individua le informazioni necessarie per raggiungere
un obiettivo, organizzare un percorso di soluzione e
realizzarlo
Riflette sul procedimento risolutivo seguito e lo
confronta con altre possibili soluzioni
Consolida le capacità di raccolta dati e distingue il
carattere qualitativo da quello quantitativo
Comprende il rapporto fra la rappresentazione grafica
e caratteristica dei dati
Analizza e confronta i dati raccolti
Qualifica ed effettua delle prime quantificazioni delle
situazioni incerte
Osserva e descrive trasformazioni riconoscendo le
fasi, gli aspetti, i cambiamenti
Raccoglie reperti , del mondo animale, vegetale e
minerale, e stabilisce semplici criteri di suddivisione
Riconosce alcuni elementi dell’ecosistema naturale e
di quello modificato dall’uomo
Effettua esperimenti per verificare ipotesi utilizzando
il metodo scientifico
Approfondisce l’impiego della video scrittura
Utilizza algoritmi e procedure per l’elaborazione e la
rappresentazione
Ricerca informazioni su internet, reperisce materiali,
utilizza la posta elettronica
Ha un primo approccio all’ ioertesto e alla creazione
di pagine personali
AREA MATEMATICO -SCIENTIFICO - TECNOLOGICA
41
SC
Nuclei fondanti
UO Numero
LA
SEC
ON
DA
RIA
DI
PRI
MO
GR
AD
O
CLA
SSE
I
II
III
Spazio e Figure
Temi
La Quantità


Il Numero


Le Operazioni

Le Funzioni





Gli angoli

Le figure piane

Le figure solide




Le isometrie

Misura


Le Grandezze


Introduzione al
Pensiero razionale

Il linguaggio
La comunicazione



Obiettivi di apprendimento
Amplia e approfondisce il concetto di
numero e le operazioni e le proprietà negli
insieme N, Q, Z, I, R
Comprende appieno il ruolo delle frazioni
come numeri, Opera con esse e con i numeri
decimali
Opera con i numeri relativi
Comprende ed utilizza il calcolo algebrico
letterale
Risolve equazioni di primo grado ad una
incognita
Applica il calcolo orale
Riconosce relazioni tra grandezze omogenee
ed eterogenee,
Individua la funzione matematica che lega
due grandezze e le rappresenta nel piano
Consolida il concetto di angolo
Misura ed opera con angoli utilizzando gli
strumenti
Conosce e classifica le figure geometriche
piane e le rappresenta
Individua le proprietà delle figure
geometriche piane
Riconosce figure equivalenti ed equiestese
Calcola perimetri e aree delle figure
geometriche piane
Scopre ed applica il teorema di Pitagora
Conosce e classifica le figure geometriche
solide
Calcola volume ed area delle superfici dei
solidi
Compie isometrie nel piano cartesiano
Esprime con l’unità di misura adatta
perimetri e aree delle figure geometriche
piane
Esegue equivalenze
Confronta misure di grandezze omogenee ed
eterogenee
Utilizza in modo consapevole il linguaggio
specifico,comprendendo ed usando un
lessico adeguato al contesto
Comprende il ruolo della definizione
Produce congetture relative
all’interpretazione e spiegazione di
osservazioni effettuate in diversi contesti e le
analizza
Esprime verbalmente in modo corretto i
ragionamenti e le argomentazioni
AREA MATEMATICO -SCIENTIFICO - TECNOLOGICA
42
S
C
U
O
L
A
S
E
C
O
N
D
A
R
I
A
D
I
P
R
I
M
O
G
R
A
D
O
C
L
A
S
S
E
I
II
II
I
Nuclei
fondanti
Introduzione al
Pensiero
razionale
Temi
Obiettivi di apprendimento
Il linguaggio

La comunicazione



Dati e
previsioni
Il linguaggio
La comunicazione






Sistemi Biologici
e Geologici
La Vita







La Materia e i
fenomeni fisici e
chimici



Riconosce situazioni problematiche, individua i dati
e gli obiettivi da conseguire
Schematizza anche in modi diversi la situazione di
un problema
Espone chiaramente un procedimento risolutivo
evidenziando le azioni da compiere e il loro
collegamento
Ripercorre l’evoluzione del pensiero matematico
all’interno dell’evoluzione della cultura umana
Raccoglie dati usando osservazioni e sondaggi
Organizza dati usando tabelle, grafici e li
rappresenta
Trova e interpreta la disposizione generale di un
insieme di dati
Sviluppa le nozioni di un evento certo,
impossibile,probabile
Calcola la probabilità semplice e composta in
situazioni semplici
Identifica eventi complementari,reciprocamente
esclusi, indipendenti e dipendenti
Riconosce gli elementi di un cosistema naturale
Individua i rapporti dei singoli organismi con il
mondo abiotico e biotico
Analizza dati internazionali, nazionali, locali relativi
ai più vistosi problemi ambientali
Riconosce somiglianze e differenze nel mondo
animale e vegetale, stabilisce criteri di suddivisione
e trova relazioni tra essi
Conosce la struttura dei vegetali e le loro funzioni
Conosce la costituzione e il funzionamento del
corpo umano
Riconosce l’importanza di un corretto stile di vita
per una crescita sana e armonica
Comprende le modificazioni fisiche del proprio
corpo
Conosce i cicli vitali e come si trasmettono i
caratteri ereditari
Elabora opinioni personali, argomentate, relative
alle biotecnologie, agli strumenti e ai mezzi utilizzati
e alle loro finalità
AREA MATEMATICO -SCIENTIFICO - TECNOLOGICA
43
S
Nuclei fondanti
C Sistemi Biologici e
U Geologici
O
L
A
S
E
C
O
N
D
A
R
I
A
D
I
P Tecnologie
R
I
M
O
G
R
A
D
O
C
L
A
S
S
E
I
II
II
I
Temi
La Materia
ei
fenomeni
fisici e
chimici




La Terra


Il mondo
artificiale









Obiettivi di apprendimento
Utilizza gli strumenti di misura e di osservazione per
individuare analogie, differenze e relazioni di causa
ed effetto
Effettua esperimenti, sui fenomeni fisici e chimici,
per verificare ipotesi
Produce relazioni distinguendo ipotesi, materiali,
metodo, risultati, conclusioni (seguendo il metodo
scientifico)
Conosce la struttura interna della Terra, i suoi
movimenti endogeni ed esogeni e le sue
modificazioni nel tempo
Riconosce le ere geologiche e i principali eventi
biologici ad esse collegati
Descrive i principali moti della Terra e le loro
conseguenze
Potenzia le competenze di base legate al computer
Approfondisce le funzioni dei diversi componenti del
sistema operativo, della gestione dei file, della
struttura logica del calcolatore
Utilizza programmi specifici per presentazioni e
comunicazioni
Utilizza algoritmi e procedure per l’elaborazione e la
rappresentazione
Ricerca informazioni su internet, reperisce
materiali, utilizza la posta elettronica
Costruisce un ipertesto
Rappresenta graficamente un oggetto applicando le
regole delle proiezioni ortogonali
Riconosce e descrive oggetti, utensili, macchine,
impianti, reti e asseti territoriali nelle loro procedure
costruttive
Riconosce ed analizza il settore produttivo di
provenienza di oggetti presi in esame
44
AREA GEOSTORICO SOCIALE
S
C
U
O
L
A
D
E
L
L
’
I
N
F
A
N
Z
I
A
Nuclei
fondanti
Temi
Campi di Esperienza
Il Tempo:

Permanenze
L’Ambiente intorno
a me

Sviluppa la capacità di elaborare e
verificare previsioni, anticipazioni,
ipotesi
Acquisisce progressivamente la
capacità di padroneggiare nozioni
temporali -ordine,successione,
durata- per porre in sequenza fatti
ed eventi
Mutamenti
Processi di trasformazione
Lo Spazio:



AREA
Sviluppa la capacità di classificare,
ordinare, seriare la realtà -oggetti,
eventiSviluppa la capacità di compiere
rilevamenti
Acquisisce progressivamente la
capacità di esplorare, osservare,
raccogliere dati ed informazioni
sulla realtà circostante
GEOSTORICO SOCIALE
45
SCUOL
A
PRIMA
RIA
CLASS
E I
Costruzione del
Sapere cronologico
Ricostruzione del
PASSATO
Struttura del GIORNO
Retrospezione nel
Passato immediato e
sue ricostruzioni
GIORNATA
IERI/OGGI/DOMANI
Temi
IO
nella
scuola
Le TRACCE come
prodotti del Passato
Struttura della SETTIMANA
che danno
INFORMAZIONI
STAGIONE
Attività per la formazione
e il consolidamento degli
La DATAZIONE
organizzatori temporali
Tematizzazione delle
DURATA
Informazioni e loro
(psicologica e reale)
temporalizzazione
SUCCESSIONE
CONTEMPORANEITA’
PERIODO
RICORRENZA
Conoscere alcuni
personaggi e
avvenimenti del
Passato
locale/mondiale
Obiettivi di apprendimento
Si colloca e si rappresenta nello
spazio
Si orienta nello spazio
Rappresentare gli spazi
Rappresenta semplici percorsi
Legge semplici percorsi
Individua e rispetta norme di
comportamento della scuola
Conosce le persone che lavorano
nella scuola
Comprende le relazioni di un
IO
gruppo sociale e si identifica come
in
parte
famiglia
Acquisisce il concetto di TRACCIA
CICLO
Reperisce materiale coerente al
tema
Trae le informazioni dalle TRACCE
MUTAMENTO
PERMANENZ A
Coglie i segni nello spazio
circostante
Realizza grafici temporali
Si identifica come parte del gruppo
sociale
Conosce le relazioni di parentela
AREA GEOSTORICO SOCIALE
46
SCU
OLA
PRI
MA
RIA
CLA
SSE
II
Costruzione del
sapere cronologico
Ricostruzione
del Passato
Struttura del
Dalla
TEMATIZZAZIONE
alla formazione di
INDICATORI
(aspetti)
Per la costruzione
di un
Quadro di Civiltà
dei bambini
(l’oggi)
Mese
Stagione
anno solare
Altri tipi di anno
calendario
L’ora e l’orologio
Consolidamento
Degli organizzatori
temporali
Durata
Periodo
Successione
Contemporaneità
Ciclo
Mutamenti
permanenze
Tracce/fonti
d’informazione/
documento
La DATAZIONE
Ricostruzione del
Passato personale
Costruzione di
Quadri di Civiltà
del Presente e
del Passato
Personale
e degli adulti
prossimi
Conoscere alcuni
personaggi e
avvenimenti
significativi del
Passato
locale/mondiale
Periodizzazione
Temi
Obiettivi di apprendimento
Noi
nella
città
Comprendere la diversità degli
spazi cittadini, gli elementi
costituenti,
le loro funzioni e le persone
che in essi lavorano
Sapersi orientare nello spazio
Saper rappresentare percorsi
Comprendere la
convenzionalità della
segnaletica stradale e la sua
utilità
Comprendere semplici
rappresentazioni del territorio
Saper distinguere ambienti
naturali e antropizzati negli
elementi che li caratterizzano
Individuare Tracce nel
Noi
territorio e utilizzarle come
nella Fonti d’informazioni
società Acquisire il concetto di FATTO
Conoscere e rispettare le
norme di comportamento
Intuire il concetto di società e
di generazione
Saper realizzare grafici e
tabelle temporali
Saper raccogliere ed
organizzare le
Informazioni in base ad un
tema
Comprendere le relazioni di un
gruppo sociale ed identificarsi
come parte
AREA GEOSTORICO SOCIALE
47
S
C
U
O
L
A
P
R
I
M
A
R
I
A
C
L
A
S
S
E
I
I
I
Costruzione del
Sapere cronologico
Struttura del
Quinquennio
Decennio
Secolo
generazione
Ricostruzione del
Passato
Tracce/fonti
d’informazione/
Document
o
Fatto
Temi
Noi
nell’amb
iente
e nella
società
Evento
Congiuntura/
rivoluzione
Periodizzazione
Indicatori di Civiltà
Quadri di Civiltà del
Presente
Consolidamento
Degli organizzatori
temporali
Durata
Periodo
Successione
Quadri di Civiltà
delPassato del
mondo
Operazioni sulle
conoscenze
Conoscere alcuni
personaggi e
avvenimenti
significativi del
Passato
locale/mondiale
Contemporaneità
Ciclo
Mutamenti
permanenze
AREA GEOSTORICO SOCIALE
48
Obiettivi di apprendimento
Conoscere e riconoscere
ambienti diversi, nel loro
aspetto fisico, nell’
organizzazione sociale, nelle
attività lavorative
Saper leggere le
rappresentazioni del territorio
anche in relazione allo scopo
per cui sono state prodotte
Saper collocare la propria città
nello spazio rappresentato
Conoscere alcuni aspetti fisici,
lavorativi od organizzativi
della propria città
Conoscere ed adottare corrette
norme di comportamento
Individuare Tracce nel
territorio e utilizzarle come
Fonti d’informazioni
Acquisire il concetto di evento
Saper operare sulle
conoscenze
Saper invidiare relazioni tra
fatti ed eventi
Saper trarre informazioni ed
inferenze (informazione
indirette)
dalle Fonti e organizzarle in
base al Tempo e allo Spazio
Saper leggere e realizzare
grafici temporali
Saper utilizzare questionari per
l’acquisizione delle
informazioni
Comprendere la necessità di
redigere un testo storiografico
Comprendere le modalità di
ricerca storica
Saper collocare nel Tempo
fatti, eventi e Civiltà
SC
UO
LA
PR
IM
AR
IA
CL
AS
SE
IV
Formazione del
Sapere cronologico
Struttura del
Secolo
Millennio
Era
Prima e dopo Cristo
Cronologia storiografica
Generazione
Dinastia
Consolidamento
degli
organizzatori temporali
Durata
Periodo
Successione
Contemporaneità
Ricostruzione del
Passato
Utilizzare le Fonti
presenti nel
territorio per la
costruzione di Q. d.
C. locale
Temi
Noi
nell’amb
iente
Obiettivi di apprendimento
Conoscere e riconoscere
elementi fisici ed antropici e le
loro rappresentazioni
Saper leggere e reperire dati
ed informazioni da carte di tipi
diverso
Saper localizzare le Civiltà ,
conoscere le caratteristiche
fisiche del territorio e
comprenderne le relazioni
L’uomo
negli
Periodizzazione
ambienti
e nelle
Congiuntura/rivoluzi società
one
del
Passato
Quadri di Civiltà sul
Passato del mondo
Conoscere le organizzazioni
sociali e politiche del territorio,
anche nel quadro
costituzionale
Conoscere alcune
classificazioni economichesociali e tipi diversi di Forme di
Governo
Acquisire i concetti di diritto e
di dovere
Interiorizzare ed adottare
norme di comportamento
corretto
Conoscere alcuni
personaggi e
avvenimenti
significativi del
Passato
locale/mondiale
Operazioni sulle
conoscenze
Ciclo
Comprendere che il Passato ha
determinato, condizionato il
Presente e che si è parte della
Storia
Saper utilizzare la ricerca
storiografica ( da uno a più
testi)
Saper operare sulle
conoscenze e riflettere su di
esse
Saper realizzare grafici ,
tabelle e mappe concettuali
Saper comunicare le
conoscenze utilizzando diverse
modalità
Saper individuare le relazioni
causali tra fatti ed eventi e
formulare ipotesi
Mutamenti
Permanenze
AREA GEOSTORICO SOCIALE
49
S
C
U
O
L
A
P
R
I
M
A
R
I
A
C
L
A
S
S
E
V
Formazione del
Sapere cronologico
Struttura del
Secolo
Millennio
Era
Prima e dopo Cristo
Cronologia storiografica
Generazione
Dinastia
Consolidamento
degli
organizzatori temporali
Durata
Periodo
Successione
Contemporaneità
Ciclo
Ricostruzione del
Passato
Utilizzare le Fonti
presenti nel
territorio per la
costruzione di Q. d.
C. locale
Temi
Obiettivi di apprendimento
Noi
Conoscere e riconoscere elementi
nell’ambie fisici ed antropici e le loro
nte
rappresentazioni
Conoscere le zone climatiche e
relativa flora e fauna
Comprendere le suddivisioni
Critica delle Fonti
convenzionali del globo terrestre
Saper leggere e reperire dati ed
Conoscere alcuni
informazioni da grafici e da carte di
personaggi
tipi diverso
significativi del
Conoscere l’Italia nelle sue
Passato
L’uomo
componenti regionali, fisiche,
locale/mondiale
negli
politiche, ecc.
ambienti e Saper localizzare le Civiltà ,
Congiuntura/rivoluzi nelle
conoscere le caratteristiche fisiche
one
società del del territorio e comprenderne le
Passat
relazioni
Quadri di Civiltà sul
Conoscere le organizzazioni sociali e
Passato del mondo
politiche del territorio, anche nel
quadro costituzionale
Operazioni sulle
Conoscere alcune classificazioni
conoscenze
economiche- sociali e tipi diversi di
Forme di Governo
Approfondire i concetti di diritto e di
dovere
Interiorizzare ed adottare norme di
comportamento corretto
Comprendere le connessioni tra
Passato e Presente
Acquisire il concetto di Civiltà e
contestualizzarla nel Tempo e nello
spazio
Saper utilizzare la ricerca
storiografica ( da uno a più testi) e
riflettere sulla metodologia
Saper operare sulle conoscenze per
creare connessioni, per trarne
conclusioni e per formare
conoscenze “a maglie larghe”
Saper realizzare grafici , tabelle e
mappe concettuali
Saper redigere un testo storiografico
Saper individuare le relazioni causali
tra fatti e formulare ipotesi
AREA GEOSTORICO SOCIALE
50
S
C
U
O
L
A
S
E
C
O
N
D
A
R
I
A
D
I
1
°
C
L
A
S
S
I
I
I
I
I
I
I
Nuclei fondanti
Temi
Obiettivi di apprendimento


Permanenze
La mia città



Mutamenti
L’Italia

Processi di trasformazione
L’Europa e il bacino
del Mediterraneo



Il Mondo

Riconosce nel proprio territorio le
testimonianze del Passato
Collega le informazioni per la
costruzione di Quadri di Civiltà
Periodizza le informazioni
Confronta Quadri di Civiltà rilevandone
le differenze e le permanenze
Rappresenta ed organizza informazioni
e conoscenze con mappe, tabelle,
grafici per la raccolta di dati e li utilizza
per la verbalizzazione e la produzione
di testi
Ricerca e comprende i fatti e gli eventi
che hanno determinato cambiamenti e
trasformazioni
Conosce la Congiuntura e la riconosce
nei processi storici
Collega la Storia locale alla Storia in
diverse scale (patria, europea,
mediterranea, mondiale)
Conosce i personaggi storici
maggiormente significativi
Formula problemi storici tenendo conto
delle conoscenze possedute
AREA GEOSTORICO SOCIALE
51
SC
UO
LA
SE
CO
ND
AR
IA
DI
1°
CL
AS
SI
I
II
III
Nuclei fondanti
Temi
Obiettivi di apprendimento

La mia città

Permanenze

L’Italia
Mutamenti
Processi di
trasformazione

L’Europa e il bacino
del Mediterraneo



Il Mondo

52
Si orienta sul terreno con l’uso della
carta topografica, della pianta e della
bussola
Riconosce le trasformazioni apportate
dall’uomo sul territorio, utilizzando
carte e immagini
Analizza un territorio -del proprio
Comune o Regione o dell’Italia o
dell’Europa- per conoscere e
comprendere la sua organizzazione
Opera confronti tra realtà territoriali
diversi
Disegna carte tematiche e grafici
utilizzando una simbologia
convenzionale
Individua connessioni con situazioni
storiche, economiche e politiche
Presenta uno Stato del mondo,
operando confronti con altri stati e con
l’Italia, utilizzando dati statistici, grafici
e immagini
Conosce e comprende i tratti peculiari
delle aree di povertà , analizzando e
mettendo in relazione i fattori che
lehanno determinate
I PIANI DI STUDIO
Scuola Secondaria di Primo grado “Leopardi” I quadrimestre
Classe 1°; 2°; 3° Corsi A; B
grado
“Leopardi” II quadrimestre
Curricolo Scuola
di base Secondaria di Primo
Curricolo
Opzionale
Curricolo
Personalizzato
Classe
1°; 2°; 3° Corsin.A;mod
B
materie
n. h
materie
sett.
sett.
CurricoloTeatro”
Opzionale
Curricolo“Progetto Intercultura”
Curricolo
Italiano Curricolo di base h 6
“Progetto
Personalizzato
Recupero Storia/Geografia
h3
Potenziamento
Inglese
h3
Laboratori di:
1 modulo
Laboratorio
di
materie
n. mod
Francese/Spagnolo
hn.
2h
 materie
Teatro
 materie
Italiano L2 n. h
sett.
sett.
Matematica/Scienze
hsett.
6
1 modulo
 Francese
Italiano
hh 62
“Progetto
1h
Tecnologia
“Progetto
Scrittura
Storia/Geografia
hh 31
Teatrale”
Intercultura”
Informatica
1 modulo
Creativa
“Progetto
Inglese
hh 32
Musica
Sportello
Francese/Spagnolo
hh 22
Laboratori di:
Laboratorio di:
Arte e Immagine
Matematico”
Matematica/Scienze
hh 62
Scienze Motorie
Tecnologia
hh 11
 Teatro
 Italiano
Religione
Informatica
h1
 Francese 1 mod
L2
Musica
h2
1 mod
1h
 Scrittura
Orario settimanali delle lezioni:
Arte
e Immagine
1 mod
Creativa
Curricolo
obbligatorio: h 2
8,00 – 13,00 lunedì,
martedì,
mercoledì,giovedì, venerdì, sabato
“Progetto
Scienze
h 15,002
CurricoloMotorie
opzionale :
18,00 martedì
Sportello
Religione
h1
di
Lingua
Laboratori a classi
h1
Italiana”
aperte
Orario settimanali delle lezioni:
Curricolo obbligatorio:
8,00 – 13,00 lunedì, martedì, mercoledì,giovedì, venerdì, sabato
Curricolo opzionale :
15,00- 18,00 martedì
53
Scuola Secondaria di Primo grado “Leopardi” I quadrimestre
Classe 1°; 2°; 3° Corso C ad indirizzo musicale
Curricolo di base
materie
n. h sett.
h6
h3
h3
h2
h6
h2
h1
h2
h2
h2
h1
h1
h1
Curricolo Personalizzato
da 1 a 4 h settimanali
Italiano
Storia/Geografia
Inglese
“Progetto Intercultura”
Francese/Spagnolo
Matematica/Scienze
Laboratorio di Italiano L2
Tecnologia
Informatica
Musica
Arte e Immagine
Scienze Motorie
Religione
Solfeggio
Strumento
Orario settimanali delle lezioni:
Curricolo obbligatorio:
8,00 - 13,00 lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato
8,00 - 14,00 mercoledì
1 h pomeridiana per strumento
Scuola Secondaria di Primo grado “Leopardi” II quadrimestre
Classe 1°; 2°; 3° Corso C ad indirizzo musicale
Curricolo di base
materie
Italiano
Storia/Geografia
Inglese
Francese/Spagnolo
Matematica/Scienze
Tecnologia
Informatica
Musica
Arte e Immagine
Scienze Motorie
Religione
Laboratori a classi aperte
n. h
sett.
h6
h3
h3
h2
h6
h1
h1
h2
h2
h2
h1
h1
Curricolo
Personalizzato
da 1 a 4 h settimanali
Curricolo
Recupero - Potenziamento
materie
n. h
sett.
“Progetto Intercultura”
Laboratorio di Italiano L2
1h
“Progetto Sportello
Matematico”
1h
“Progetto Sportello
di Lingua Italiana”
Orario settimanali delle lezioni:
Curricolo obbligatorio:
8,00 - 13,00 lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato
8,00 - 14,00 mercoledì
1 h pomeridiana per strumento
54
Curricolo di base
27 h settimanali
Scuola Primaria “Faiani”
Curricolo Opzionale
Tempo mensa e
3 h settimanali
attività ricreative
10 h settimanali
Curricolo
Personalizzato
materie
Italiano
Matematica
Inglese
Storia
Geografia
Scienze
Tecnologia/Informatica
Musica
Arte e Immagine
Scienze Motorie
Religione/Attività alternative
Progetti Trasversali
Progetti di Plesso
“Progetto
Intercultura”
Laboratorio di
 Italiano L2
Orario settimanali delle lezioni:
Curricolo Tempo Pieno : 8,00 – 1600 lunedì, martedì, mercoledì,giovedì, venerdì
Sabato libero
Curricolo di base
27 h settimanali
materie
Italiano
Matematica
Inglese
Storia
Geografia
Scienze
Tecnologia/Informatica
Musica
Arte e Immagine
Scienze Motorie
Religione/Attività alternative
Scuola Primaria “Tommaseo”
Curricolo Opzionale
Tempo mensa e
3 h settimanali
attività ricreative
Curricolo
Personalizzato
lunedì
Progetti Trasversali
Progetti di Plesso
“Progetto
Intercultura”
Laboratorio di
 Italiano L2
Orario settimanali delle lezioni:
Curricolo Tempo Normale : 8,15 – 12,45 lunedì, martedì, mercoledì,giovedì, venerdì,
sabato
Curricolo Tempo Prolungato: 8,15 - 14 ,15 lunedì, martedì, mercoledì,giovedì, venerdì,
Curricolo Opzionale :
14,30 – 17,30 lunedì
55
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA:
Progetti di Istituto
L’ampliamento dell’offerta formativa si fonda sull’elaborazione di progetti allo scopo di:
integrare/approfondire le attività curricolari;
incrementare la motivazione degli alunni;
consentire la differenziazione degli interventi didattici secondo le caratteristiche
di ciascun alunno.
Nelle scuole del nostro Istituto viene valorizzata la didattica laboratoriale; un tipo di
attività in cui la dinamica prevalente è quella del lavoro comune e dell'operatività.
Anche le modalità di verifica e valutazione hanno carattere più formativo con la
valorizzazione dei momenti di autovalutazione.
Anche le attività integrative e facoltativo opzionali assumono la connotazione di
laboratori: sono scelte dall’alunno e sono rivolte a gruppi accomunati da medesimi
interessi.
I progetti
Le schede che seguono presentano l'insieme dei progetti di arricchimento e
ampliamento dell’offerta formativa elaborati nell'Istituto per l'anno scolastico20072008.
I progetti interdisciplinari e trasversali, sono realizzati nell’ottica di:
raccordo infanzia – primaria – secondaria I grado, al fine di realizzare interventi
centrati sulla continuità educativa;
collaborazione con il territorio finalizzata a creare un rapporto innovativo
costruttivo tra scuola e territorio stesso.
I progetti proposti dal nostro Istituto sono connessi a priorità che si rivolgono alla
persona nella sua dimensione culturale, estetica ed etica.
56
PROGETTI EDUCATIVI E FORMATIVI
Il flauto dolce
Un suono
per amico
Progetti
trasversali
Funzioni
Strumentali
Intercultura,
Integrazione
Comunicare,
informare,
promuovere
Attivazione
laboratori di
L2
Agio Scolastico
Gruppo H
Attività
continuità
orientamento
57
Corso
propedeutico
allo strumento
musicale
Les Choristes
POF
Ricerca,innovazione
didattica,
formazione…
Multidida
multimedialità
e didattica
Progetti Educativi e Formativi
SCUOLA DELL’INFANZIA
S. I. Garibaldi
L’elisir
d’amore
S. I. Mazzini
I suoni e i
rumori della
città
Autobiografia
Costruiamo
insieme la città
Viaggiare con
le parole
Gioco
motorio
Scientifico –
Ambientale e
di riciclo
creativo
S. I. Redipuglia
Feste
Un mondo di
amici
Il grande aiuta
il piccolo
My City
Gioco motorio
Un computer
per amico
Paroliamo
Prescuola
58
Giocagin per
l’Unicef
Progetti Educativi e Formativi
SCUOLA PRIMARIA
Faiani
Tommaseo
Trenta minuti
all’opera
Opere a merenda
Cinema
Cinema
Autobiografia
Informatica
Cucina
A scuola nel i
territorio
Un mare di libri
Dai segnali di
fumo al satellite
Viaggio nel
mondo animale
A scuola nel
territorio
Scuola di mondo
59
Progetti Educativi e Formativi
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
LEOPARDI
Educazione alla lingua
spagnola
In lingua
Tutti insieme in Gran
Bretagna
Bibliotecando
Ket 2007
Dove nasce un libro
Legalità
Matematica
Sportello didattico
Lingua italiana
Informatica
Classi aperte
Educazione stradale
Insieme in meta
Sportivi
Avviamento alla corsa
campestre e all’atletica…
Consiglio di
Circoscrizione
Arrampicata
Visite di Istruzione
60
Attività Opzionali
pomeridiani – Teatro PROGETTI
FUNZIONI STRUMENTALI
Dai segnali di fumo
al
satellite











n.
 n.

n.
 n.
 n.
 n.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
referente: M. Ester Donatacci
Motivazione: l’analisi del bisogno è stata fatta, in discussione aperta, nel Collegio Docenti del
11 settembre 2007.
Soggetti coinvolti : Dirigente, Collaboratori del dirigente, Coordinatori di plesso, Funzioni
strumentali, Direttore Amministrativo; Docenti d’Istituto
Destinatari : utenza pubblica, Genitori, Docenti
Obiettivi : dare al POF di Istituto un’impostazione strategica aggiornata al contesto attuale;
favorire il coordinamento tra le diverse Funzioni Strumentali affinché ogni azione sia
coerente con il Piano dell’Offerta Formativa d’Istituto
Azioni:
 n. 1 : Rendere la progettualità interna coerente e significativa con il POF
 n. 2 : Rendere la stesura della progettualità più organica
MULTIDIDA – MULTIMEDIALITÀ E DIDATTICA
referente: Lucia Appolloni
Motivazione: formare, informare, innovare, condividere, sostenere e collaborare
Soggetti coinvolti : Dirigente Scolastico, Collaboratori del Dirigente, Funzioni Strumentali;
docenti d’Istituto
Destinatari : Studenti e Docenti dell’Istituto Comprensivo; Docenti di altri Istituti
Obiettivi: organizzare e realizzare il corso “Gestione laboratori informatici”; organizzare un
documento di Istituto fornito di tutte le informazioni; realizzare il nuovo laboratorio
informatico e lingustico presso la Scuola G. Leopardi e relativa rete di plesso; organizzare
attività di didattica multimediale tra i diversi segmenti di scolarità dell’Istituto; organizzare
incontri fra Docenti interessati a conoscere e condividere esperienze di didattica
multimediale; collaborare con le altre funzioni strumentali
Azioni:
1 : Gestione laboratori informatici;
2 : Conoscere, conoscersi per mettersi in gioco;
3 : Cerchiamo di crescere e migliorare sempre!;
4 : Il grande aiuta il piccolo;
5 : Dal ForTic
alla pratica quotidiana: qualche competenze in più non fa male;
6 : Collaborando si sopravvive.
61
RICERCA,INNOVAZIONE DIDATTICA,FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO
referente: M. Roberta Tonini
Motivazione: sentite le specifiche esigenze dei Docenti si progettano formazioni didattiche e
disciplinari volte alla ricerca e all’aggiornamento
Soggetti coinvolti : Docenti d’Istituto; Dirigente Scolastico
Destinatari : soddisfacimento dei bisogni formativi, di ricerca-azione, aggiornamento dei
Docenti










Obiettivi: autonoma gestione di strumenti di indagine pedagogica e didattica-uso
consapevole e finalizzato degli stessi
COMUNICARE, INFORMARE, PROMUOVERE
referente: Barbara Gianfelici
Motivazione: necessità di individuare modalità, strumenti , azioni e canali di comunicazione
Azioni:
diversi, che favoriscano la comunicazione e l’interazione tra l’utenza scolastica e la
promozione dell’Istituto nel territorio.
Soggetti coinvolti: Dirigente scolastica; Collaboratori del Dirigente; Funzioni strumentali;
Personale di segreteria
Destinatari: tutto il personale della scuola - territorio
Obiettivi: migliorare e facilitare la comunicazione interna ed esterna dell’istituto attraverso
forme di comunicazione multimediale e strumenti informatici (realizzazione nuovo sito
dell’istituto). Promuovere nel territorio l’Istituto e il Piano dell’offerta formativa utilizzando
canali di comunicazione diversi. Offrire un’immagine dinamica, attiva e aggiornata
dell’Istituto
Azioni:
 n. 1: progettazione, presentazione e condivisione delle attività;
 n. 2: progettazione realizzazione e gestione del nuovo sito dell’istituto.;
 n. 3: aggiornamento temporaneo del sito;
 n. 4: realizzazione di manifesti e pieghevoli per presentare l’istituto;
 n. 5: realizzazione di un logo;
 n. 6: partecipazione al progetto e concorso “ no tag” per il decoro esterno delle
nostre scuole promosso dal Comune di Ancona;
 n. 7: ricerca di modalità funzionali per la diffusione di circolari e comunicazioni
all’interno di ogni plesso.
62





INTERCULTURA, COSTRUIRE ARMONIE
Referente: Sabina Benaducci
Motivazione: dare un indirizzo unitario alle diverse azioni intraprese nell’Istituto per
permettere a tutti e ad ognuno una partecipazione attiva, consapevole e serena alla vita
della Scuola.
Soggetti coinvolti : Docenti d’Istituto
Destinatari: docenti dell’Istituto, Alunni portatori di disabilità, Alunni stranieri, Alunni
dell’Istituto, Genitori degli alunni, Enti Locali, Azienda Sanitaria, Associazioni.
Obiettivi: rendere più proficuo il lavoro dei Docenti; favorire l’integrazione degli alunni
stranieri; favorire l’integrazione degli alunni portatori di disabilità o di disagio;
accompagnare il passaggio da un ordine di scuola all’altro; incoraggiare la comprensione di
sé e del proprio progetto di vita scolastica
Azioni:
 n. 1: gruppo di studio e ricerca;
 n. 2: gruppo referenti di area;
 n. 3 : Gruppo H d’Istituto;
 n. 4 : Gruppi H operativi;
 n. 5 : Attivazione di laboratori di Italiano L2 nei plessi;
 n. 6 : Attività di continuità e orientamento;
 n. 7 : Progetto agio scolastico*
*AGIO SCOLASTICO
referente: Lucia Ghergo

Motivazione: segni di un crescente malessere emozionale soprattutto
tra bambini e giovani

Soggetti coinvolti : Gruppo Agio

Destinatari : Alunni, Docenti, Genitori

Obiettivi: ricercare strumenti atti a favorire l’agio; favorire l’ingresso e
l’adattamento
nell’ambiente scuola; confrontare esperienze per
affrontare con l’aiuto della psicologa le problematiche relative sia
all’inserimento che all’integrazione degli alunni in difficoltà; fornire
maggiore consapevolezza a Genitori e Docenti; realizzare percorsi
formativi condivisi; fornire sostegno psicologico e supporto educativo sia
ai Docenti che ai Genitori

Azioni:
 n. 1: “Aiuto sto crescendo! Dall’infanzia all’adolescenza genitori e
insegnanti insieme”;
63









GESTIONE DEL SISTEMA QUALITÀ
referente: Barbara Cerni
Motivazione: miglioramento dell’Offerta Formativa e della qualità dei progetti
Soggetti coinvolti: funzioni strumentali area 1-2-3-4-5-6; Coordinatori di plesso; Docenti
Referenti di progetto; Dirigente Scolastico; Direttore SGA
Destinatari: Docenti, Alunni e Genitori
Obiettivi: monitoraggio dei progetti presentati per l’anno scolastico 2007/08;
autovalutazione a cura dei referenti di progetto
Azioni:
n. 1: analisi del POF e dei progetti in esso contenuti;
n. 2: analisi del POF e dei progetti in esso contenuti;
n. 3: elaborazione di una scheda di autovalutazione dei progetti;
n. 4: scelta random di alcuni progetti e scelta selettiva di altri in collaborazione con le
altre funzioni strumentali e il Dirigente Scolastico.
UN SUONO PER AMICO




FLAUTO A SCUOLA PROPEDEUTICA AL FLAUTO DOLCE
referente: M. Puerini
Motivazione: Sviluppare, mediante la conoscenza e la pratica della musica, le capacità di
ascolto e di espressione musicale
Soggetti coinvolti: Docenti classi II e III plesso Faiani
Destinatari: Alunni delle classi seconde e terze del plesso Faiani
Obiettivi: Consapevolezza delle capacità di controllo motorio attraverso la produzione del
suono. Sviluppo della manualità. Sviluppo della capacità all’ascolto. Comprensione dei diversi
linguaggi, verbali e non.
64




CORSO DI PROPEDEUTICA ALLO STRUMENTO MUSICALE
referente: M. Puerini
Motivazione: tale proposta è il tentativo d’interazione tra Scuola Primaria e Scuola
Secondaria di Primo Grado nell’ottica della continuità educativa attraverso un progetto
musicale che fornisca alla Scuola Primaria lezioni riguardanti la didattica musicale e
strumentale tenute da due docenti del Corso Musicale e allo stesso tempo sia un mezzo
più efficace per avvicinare gli Alunni, le Famiglie e gli stessi Docenti ad una realtà scolastica
che da ventisette anni è presente ed opera attivamente nella città.
Soggetti coinvolti: Docenti classi quinte
Destinatari: Scuole Primarie “C. Faiani” – “N. Tommaseo” classi V e classi IV che
assisteranno solo alle lezioni concerto
Obiettivi: Conseguire conoscenza, accettazione, consapevolezza di sé, fiducia nelle proprie
possibilità, equilibrio personale. Conseguire disponibilità e rispetto verso gli altri, capacità di
operare produttivamente insieme, comprensione e condivisione delle regole e dei valori
della convivenza sociale, civile, umana. Socializzare con alunni di altre classi. Essere
disponibili all’ascolto. Comprendere i diversi linguaggi, verbali e non. Produrre messaggi,
verbali e non. Coordinare i concetti appresi e trasferirli in nuove situazioni. Sviluppare,
mediante la conoscenza e la pratica della musica, le capacità di ascolto e di espressione
musicale. Sviluppare le capacità tecnico-musicali individuali in prospettiva dell’esecuzione
collettiva. Sviluppare l’acquisizione della terminologia tecnico-musicale. Sviluppare le
capacità di ascolto reciproco nella pratica strumentale collettiva. Acquisire sensibilità e
maturazione del senso estetico. Ricercare il coinvolgimento di tutti i ragazzi, anche quelli
meno dotati musicalmente e meno motivati. Acquisire il gusto del “far musica insieme”.
65




LES CHORISTES
referenti: G. Conti – G. Francioni
Motivazione: libera drammatizzazione della sceneggiatura dell’omonimo film e arrangiamento
musicale della colonna sonora.
Soggetti coinvolti : Docenti d’Istituto
Destinatari: Scuola Secondaria di primo grado “G. Leopardi” Corso musicale 1^,2^, 3^C, 2^A,
2^B – alunni attività opzionali
Obiettivi: Conseguire conoscenza, accettazione, consapevolezza di sé, fiducia nelle proprie
possibilità, equilibrio personale. Conseguire disponibilità e rispetto verso gli altri, capacità di
operare produttivamente insieme. Comprensione e condivisione delle regole e dei valori della
convivenza sociale, civile, umana. Socializzare con alunni di altre classi. Essere disponibili
all’ascolto. Comprendere i diversi linguaggi, verbali e non. Produrre messaggi, verbali e non.
Coordinare i concetti appresi e trasferirli in nuove situazioni. Sviluppare, mediante la
conoscenza e la pratica della musica, le capacità di ascolto e di espressione musicale.
Sviluppare le capacità tecnico-musicali individuali in prospettiva dell’esecuzione collettiva.
Sviluppare l’acquisizione della terminologia tecnico-musicale. Sviluppare le capacità di ascolto
reciproco nella pratica strumentale collettiva. Ricercare il coinvolgimento di tutti i ragazzi,
anche quelli meno dotati musicalmente e meno motivati. Acquisire il gusto del “far musica
insieme”. Osservare e utilizzare il proprio corpo nello spazio e in relazione ad altri corpi
nello spazio. Migliorare le capacità creative ed espressive. Dare l’opportunità ai ragazzi in
difficoltà di sperimentare le proprie capacità positivo. Operare, prendere iniziative e
organizzare il lavoro. Sviluppare il senso di appartenenza. Riconoscere le caratteristiche di un
personaggio e immedesimarsi in esso. Elaborare un canovaccio. Acquisire sensibilità e
maturazione del senso estetico.
66
Scuola dell’Infanzia G. Garibaldi















L’ELISIR D’AMORE
referente: L. Luciani
Motivazione: promuovere la conoscenza dell’opera lirica e delle storie che vengono narrate nel
melodramma che sono delle vere e proprie fiabe con personaggi reali e immaginari. Il progetto
prevede la realizzazione finale di uno spettacolo in un teatro, che i bambini presenteranno ai
genitori ed ai compagni di 3 e 4 anni
Soggetti coinvolti : tutte le Docenti del plesso
Destinatari: bambini di 5 anni
Obiettivi: Associare la musica all’attività motoria. Rappresentare i personaggi della storia con le
loro caratteristiche. Assumere le competenze per poter partecipare alla messa in scena di un
breve spettacolo teatrale
Azioni : conoscenza del soggetto; rielaborazione personale; preparazione dello spettacolo; messa
in scena dello spettacolo.
SCIENTIFICO-AMBIENTALE E DI RICICLO CREATIVO
referente: M. Cercaci
Motivazione: suscitare interesse e curiosità verso l’ambiente naturale, conoscerlo ed esplorarlo
scientificamente e creativamente
Soggetti coinvolti: M. Cercaci e L. Orciani
Destinatari: bambini di 3-4-5 anni
Obiettivi: sviluppo delle abilità manipolative e creative; formazione di atteggiamenti e abilità di
tipo scientifico; esplorare, scoprire e conoscere; rispetto degli esseri viventi, interesse per la
loro vita, riconoscimento e salvaguardia degli ambienti naturali; sviluppo della curiosità e
dell’interesse verso i fenomeni naturali
Azioni: il progetto propone ai bambini di 3 anni la conoscenza e l’uso di tecniche plasticomanipolative e grafico- pittoriche; ai bambini di 4 anni anche l’uso di materiali di recupero per
realizzare semplici costruzioni creative e per bambini di 5 anni diventa un vero e proprio
laboratorio didattico- creativo di riciclaggio di materiali vari dove si può costruire progettando
e giocando.
LABORATORIO LINGUISTICO- ESPRESSIVO: VIAGGIARE CON LE PAROLE
referente: V. Giunta
Motivazione: favorire il piacere e la scoperta della lettura e dell’ascolto di storie
Soggetti coinvolti: Virginia Giunta
Destinatari: bambini di 3 e 4anni
Obiettivi: comprensione e rielaborazione di quanto ascoltato; espressioni di sentimenti ed
emozioni suscitate dall’ascolto
Azioni: divisione in gruppi; rituale iniziale; racconto; animazione; rituale finale; fase operativa.
67














GIOCO MOTORIO
referente: M. Mazzarini
Motivazione: i giochi e le attività motorie permettono al bambino di acquisire sicurezza di sé, di
sperimentare le potenzialità e i limiti della propria fisicità oltre che la conoscenza corporea
Soggetti coinvolti: L. Luciani e M. Mazzarini
Destinatari: bambini di 3-4-5 anni
Obiettivi: i giochi e le attività motorie permettono al bambino di acquisire sicurezza di sé, di
sperimentare le potenzialità e i limiti della propria fisicità oltre che la conoscenza corporea
Azioni : riscaldamento, fase centrale dove si propongono giochi mirati al raggiungimento
dell’obiettivo della seduta, rilassamento.
Motivazione :
Soggetti coinvolti : L. Lausdei
Destinatari :
Obiettivi :
Azioni :
AUTOBIOGRAFIA
referente: L. Lausdei
PRESCUOLA
referente: L. Orciani
Motivazione : richiesta da parte di una famiglia
Soggetti coinvolti : insegnanti L. Luciani, L. Lausdei, M. Mazzarini, L. Orciai, M. Cercaci
Destinatari : il bambino la cui famiglia ha fatto richiesta
Azioni : l’insegnante in servizio accoglie a scuola il bambino alle ore 7,45.
68
Scuola dell’Infanzia G. Mazzini












I SUONI E I RUMORI DELLA CITTÀ
referente: C. Magi
Motivazione: al bambino piace e segue con attenzione spettacoli teatrali, musicali, cinematografici
Soggetti coinvolti: tutte le insegnanti
Destinatari: le bambine e i bambini della Scuola dell’Infanzia (3-4-5 anni)
Obiettivi: scoprire il paesaggio sonoro attraverso la percezione e la produzione musicale,
utilizzando voce, corpo e oggetti; sperimentare e combinare elementi musicali di base,
producendo semplici sequenze sonoro-musicali; esplorare i primi alfabeti musicali, per codificare i
suoni e riprodurli; stimolare la fruizione e l’analisi di opere d’arte
COSTRUIAMO INSIEME LA CITTÀ
referente: V. Cervellino
Motivazione: povertà di fantasia, immaginazione, inventiva, potenza creativa, estro nella maggior
parte dei bambini
Soggetti coinvolti: V. Cervellino e F. Papalini
Destinatari: le bambine e i bambini della Scuola dell’Infanzia (3-4-5 anni)
Obiettivi: esprimere la propria identità attraverso il disegno e la pittura; esprimere la propria
identità attraverso attività manipolative, costruzione plastica e meccanica; sperimentare,
confrontare, condividere ed esercitare diverse tecniche espressive; osservare quadri, sculture e
architetture; apprendere a osservare, imitare, trasformare, creare, interpretare, inventare e
raccontare
MY CITY
referente: R. Palmieri
Motivazione: scoprire la cultura e la tradizione di bambini che vivono nei paesi di lingua inglese, in
un tempo e in uno spazio diversi da quelli vissuti dai “nostri” bimbi
Soggetti coinvolti : R. Palmieri e A. Colafrancesco
Destinatari: le bambine e i bambini della Scuola dell’Infanzia (5 anni)
Obiettivi: saper riconoscere e nominare i saluti, la famiglia, la casa, i personaggi, i colori, i cibi, le
parti del viso, gli stati d’animo, i giocattoli, i numeri, gli animali, il tempo che scorre e porta le
festività più amate come il Natale, il Carnevale e la Pasqua, utilizzando la lingua inglese
69




PAROLIAMO
referente: R. Palmieri
Motivazione: necessità di sviluppare la padronanza d’uso della lingua italiana e di arricchire il
lessico del bambino, principalmente considerata la presenza di molti bambini stranieri
Soggetti coinvolti: R. Palmieri e A. Colafrancesco
Destinatari: le bambine e i bambini della Scuola dell’Infanzia (3-4-5 anni)
Obiettivi: ascoltare, comprendere, raccontare, rielaborare e inventare narrazioni e storie;
dialogare, discutere, chiedere spiegazioni e spiegare; sviluppare un repertorio linguistico; riflettere
sulla lingua italiana; riconoscere, confrontare, apprezzare e sperimentare la pluralità linguistica;
sviluppare il linguaggio poetico; formulare ipotesi sulla lingua scritta e avviare alla scrittura
UN COMPUTER PER AMICO
referente: C. Magi
 Motivazione: nella società odierna il bambino si confronta costantemente con i nuovi media e
come spettatore e come attore
 Soggetti coinvolti: C. Magi e V. Cervellino
 Destinatari: le bambine e i bambini della Scuola dell’Infanzia (5 anni)
 Obiettivi: scrivere le letterine e i numeri, giocare con le forme geometriche e non, i colori e i
disegni, con il P.C.; esplorare le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme
artistiche, per esprimersi e comunicare




GIOCO MOTORIO
referente: C. Magi
Motivazione: necessità di stimolare e favorire tutte le capacità dei bambini anche attraverso il
corpo e il movimento
Soggetti coinvolti: C. Magi e G. Gramellini
Destinatari: le bambine e i bambini della Scuola dell’Infanzia (3-4-5 anni)
Obiettivi: scoprire il piacere corporeo; costruire una positiva immagine di sé; favorire lo sviluppo di
modalità di relazione positive
70
Scuola dell’Infanzia Redipuglia









IL GRANDE AIUTA IL PICCOLO
referente: M. Conti
Motivazione: avvicinare il bambino all’uso e alla scoperta del computer. Favorire la collaborazione e
la socializzazione con i ragazzi della scuola primaria
Soggetti coinvolti : M. Conti, R. Sisti e I. Carconi
Destinatari: i bambini di 4 anni
Obiettivi: approccio al computer attraverso programmi educativi e sperimentazione diretta. Sviluppo
dell’autonomia e della creatività
Azioni: realizzazione di un percorso in continuità con bambini di diversi ordini di scuola. Favorire la
collaborazione e la socializzazione
FESTE
referente: A. M. Pittalis
Motivazione : la fretta e l’automazione nel quotidiano inibiscono la comunicazione
Soggetti coinvolti: le insegnanti di plesso in collaborazione con il personale ATA
Destinatari: bambini, docenti, genitori, nonni della scuola dell’infanzia “Redipuglia”
Obiettivi: ontinuita’ ed interazione tra scuola-famiglia . Socializzazione bambini – genitori –
insegnanti. Interazione scuola – nonni – bambini – insegnanti
71
GIOCAGIN PER L’UNICEF
referente: M. Balestra
Motivazione: promuovere la solidarietà verso i bambini svantaggiati
Soggetti coinvolti : le insegnanti di plesso in collaborazione con il personale ATA
Destinatari: tutti i bambini della scuola dell’infanzia “Redipuglia”, i loro genitori, parenti e amici
Obiettivi : presa di coscienza del valore del corpo e delle sue potenzialità. Promozione del
sentimento di solidarietà verso i bambini svantaggiati. Interazione scuola – società
Azioni: sensibilizzare i genitori al progetto e organizzazione dello stesso





UN MONDO DI AMICI
referente: M. Conti
Motivazione: per affrontare fin dalla Scuola dell’infanzia l’educazione interculturale
Soggetti coinvolti: M. Conti e R. Sisti
Destinatari: tutti i bambini della Scuola dell’infanzia “Redipuglia”
Obiettivi: far percepire dalla scuola un’apertura verso il mondo esterno e nei confronti di chi viene
da un altro paese.
Azioni: realizzazione di atteggiamenti sociali positivi





Scuola Primaria C. Faiani




AUTOBIOGRAFIA
referente: M. Merli
Motivazione: promuovere la consapevolezza del proprio vissuto
Soggetti coinvolti: L. Lausdei
Destinatari : alunni classe V B Faiani
Obiettivi : acquisire la consapevolezza del vissuto e delle emozioni
72
TRENTA MINUTI ALL’OPERA
referente: M. A. Brandimarti
Motivazione: l’invito e la proposta del Teatro alle Muse rappresenta, in caso di ammissione al
concorso, un valida opportunità per far conoscere ed amare ai ragazzi di scuola primaria l’opera
lirica, un repertorio musicale affascinante e altamente rappresentativo della storia della musica e
per far vivere, nella sua completezza l’attività di “fare teatro” sia come attori che come spettatori
consapevoli. Rappresenta anche un’importante opportunità di formazione per i docenti e di
coinvolgimento delle famiglie
Soggetti coinvolti: M.L. Decorioni – B. Gianfelici - L. Mancini – G. Vespasiani
Destinatari: alunni Scuola primaria Faiani – Classi 5^C-5^D ( n° 39 alunni tra cui uno
diversamente abile)
Obiettivi: avvicinare i ragazzi di scuola primaria al mondo dell’opera lirica educandoli alla
decodificazione consapevole del linguaggio musicale e all’acquisizione di un rapporto critico con le
opere musicali in genere anche sul piano dell’ascolto attivo, espressivo e creativo. Stimolare la
creatività e il senso critico. Far agire in modo collaborativo tutti gli studenti, in particolar modo
stranieri e diversamente abili, dando loro la possibilità di esprimersi con il corpo,la musica, il
canto, l’immaginazione. Coinvolgere le famiglie. Formare e aggiornare docenti
Azioni: conoscenza dell’opera lirica “Neue vom tage”Musica Testo Scenografia Drammaturgia;
preparazione dello spettacolo; partecipazione in qualità di spettatori alle rapppresentazioni
teatrali; messa in scena dello spettacolo al Teatro delle Muse e eventuale replica nella palestra
della scuola





Viaggio nel mondo animale
referente: M. Merli
Motivazione: il Servizio Igiene degli Allevamenti e Produzioni Zootecniche intende affiancare le
insegnanti per fornire agli alunni una visione più oggettiva del mondo animale e delle tematiche di
maggior interesse a esso collegate, in maniera commisurata all’età
Soggetti coinvolti: le insegnanti dell’ambito scientifico delle classi Prime; Seconde; Quarte; Quinte
Destinatari: alunni delle classi prime, seconde, quarte e quinte
Obiettivi: Avvicinare gli alunni al mondo animale; Fornire concetti-base per un corretto rapporto
uomo-animale; Formare il concetto di filiera alimentare; Far comprendere l’importanza di
un’alimentazione sana ed equilibrata
Azioni: intervento del Veterinario










LABORATORIO DI CUCINA
referente: D. Casadio
Motivazione:
Soggetti coinvolti: D. Casadio
Destinatari :
Obiettivi :
Azioni : indagine sugli alimenti più consumati dai bambini italiani e stranieri; preparazione di semplici
manufatti
73















A SCUOLA NEL TERRITORIO
referente: S. Comer
Motivazione: a conclusione del Progetto “ A scuola nel territorio” - già avviato negli scorsi anni
scolastici, in una prospettiva di continuità dalla classe prima - le insegnanti delle classi quarte e
quinte della scuola Faiani e Tommaseo chiedono approfondimenti da parte dell’esperto. La richiesta
è inoltre motivata dalle aspettative provenienti sia da parte degli alunni che dalle famiglie nei
confronti del progetto e sia dall’importanza dell’unitarietà dell’intervento. Ciò creerebbe il vantaggio
di unificare in una sola figura l’esperto e la guida che andrà ad interagire con le classi. Si ricorda che
ogni unità d’apprendimento coinvolge in modo trasversale più discipline, come Storia, Arte ed
immagine, Italiano, Scienze e Geografia
Soggetti coinvolti : D. Nobili, S. Sturbini, D. Casadio, L. Marinari, F. Cola, C. Colicchio, B. Gianfelici,
ML. Decorioni, M. Merli, S. Comer, E. Parigini, L. Attorri
Destinatari: alunni Scuola Primaria “ Tommaseo” Faiani” delle classi quarte e quinte
Obiettivi: comprendere come il legame tra uomo e territorio dà origine alla cultura antropologica;
percepire la temporalità degli eventi sociali e religiosi; collocare fatti e oggetti nel tempo e nello
spazio, individuando nessi tra eventi storici e caratteristiche geografiche del territorio; riconoscere i
principali aspetti
Azioni: conoscere e osservare il proprio ambiente attraverso esperienze reali; esprimere le
esperienze vissute in diversi codici
DAI SEGNALI DI FUMO... AI SATELLITI
referente: M. Merli
Motivazione: far conseguire una maggiore conoscenza del mondo circostante
Soggetti coinvolti: M. Merli, ME.Donatacci, esperto esterno: G. Gervasi
Destinatari: classi quinte della scuola Primaria FAIANI e la classe II B della scuola G. Leopardi
Obiettivi: conoscere e comprendere le telecomunicazioni
Azioni: Intervento dell’esperto
UN MARE…DI LIBRI
referente: A. De Vito
Motivazione: conservazione e tutela del patrimonio bibliotecario esistente nella scuola. Biblioteca
come servizio e come luogo di saperi e memorie
Soggetti coinvolti: insegnanti del plesso Faiani
Destinatari: alunni della scuola Faiani
Obiettivi: promozione della lettura
Azioni: i fondamenti del progetto consistono nel considerare con attenzione tutte le dimensioni della
vita culturale dei ragazzi
74





A SCUOLA DI MONDO
referente : G. Vespasiani
Motivazione: il progetto nasce in risposta a quanto dichiarato nel Protocollo d’Intesa firmato il 17
marzo 2007 tra il MPI ed il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace ed i Diritti
Umani, nel quale si legge che i sottoscriventi “si impegnano a sviluppare un programma
straordinario di attività per l’educazione alla pace ed ai diritti umani, in occasione del 2008 – 60°
anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della Costituzione Italiana – Anno
europeo per il Dialogo Interculturale”. In seguito a tale accordo, gli enti firmatari si impegnano a
favorire, promuovere e diffondere nelle scuole la programmazione di specifiche attività volte ad
integrare l’offerta formativa con iniziative finalizzate a sviluppare la cultura della pace, dei diritti
umani, della democrazia, della cittadinanza e della solidarietà
Soggetti coinvolti: tutte le insegnanti delle classi quinte e quarte del plesso Faiani
Destinatari: gli alunni delle classi quarte e quinte del plesso Faiani
Obiettivi: condurre gli alunni ad una più approfondita conoscenza di tematiche legate:
all’educazione; ai diritti umani; all’intercultura e alla convivenza; alla solidarietà; alla risoluzione
non violenta dei conflitti; alla mondialità
Azioni: corrispondenza epistolare in inglese con gli alunni di una scuola primaria rwandese;
adozione a distanza in collaborazione con l’associazione “Progetto Rwanda”; visione di film inerenti
la tematica dell’intercultura, quali “Azur e Asmar”, “ Kirikù e la strega Karabà”, “Kirikù e il mondo
degli animali”, ed eventuali altri film; lettura di fiabe, leggende e racconti della tradizione africana
(e di altri paesi); elaborazione di testi argomentativi, narrativi, realizzazione di fumetti inerenti le
tematiche dell’intercultura, della diversità, della solidarietà e dei diritti umani; creazione di uno
slogan pubblicitario a favore della pace, in lingua inglese; studio della storia rwandese,
contestualizzando il paese anche dal punto di vista climatico e geografico, focalizzando l’attenzione
sul recente genocidio; performance teatrale: diritti negati da realizzare con le classi quarte; studio
ed esecuzione di canzoni inglesi sulla pace, del tipo ‘Blowing in the wind’ di Bob Dylan e
“Redemption song” di Bob Marley
75
Scuola Primaria N. Tommaseo


MUSICANTANDO E OPERE MERENDA
referente: S . De Sanctis
 Motivazione : Capire e sperimentare il ritmo, la voce e gli elementi musicali in tutte le loro forme.
 Soggetti coinvolti: S. De Sanctis e docenti nterni
Destinatari: ultimo anno della Scuola dell’Infanzia e tutta la scuola Primaria
 Obiettivi: Scuola dell’infanzia: attività di propedeutica e ritmica basata sul movimento e sul canto.
Scuola primaria: creazione di un laboratorio del ritmo, del movimento e di musica d’assieme
come elemento trainante della socializzazione.
Azioni: progetto Musicantando; progetto “Opere a merenda”










LABORATORIO DI INFORMATICA
referente: M. Giostra
Motivazione: garantire un’ora alla settimana alla classe di lab. informatico
Soggetti coinvolti: M. Giostra
Destinatari: garantire un’ora alla settimana alla classe di lab. informatico
Obiettivi:
Azioni:
CINEMA
referente: S. Settimi
Motivazione: decodificare messaggi comunicativi ed espressivi
Soggetti coinvolti: D. Casadio, S. Sturbini, E. Cortese, M. Merli, P. Magnalardi
Destinatari: alunni classi 1°/2°/3°/4°/5° scuole primarie Faiani e Tommaseo. Alunni classi 2°/3°
scuola secondaria Leopardi
Obiettivi: sviluppare e consolidare la capacità di comprendere e utilizzare diversi linguaggi
Azioni: il progetto mira a costruire un modello analitico e razionale di interpretazione del film e
favorire l’acquisizione di strumenti di conoscenza del linguaggio audiovisivo
76
Scuola Secondaria di primo grado G. Leopardi





LEGALITÀ: CONOSCIAMO LA COSTITUZIONE?
referente: R. Poeta
Motivazione: opportunità di sensibilizzare i ragazzi a una convivenza civile consapevole
Soggetti coinvolti: R. Poeta
Destinatari: classe III A
Obiettivi: conoscenza della Costituzione
Azioni: indagine statistica





DOVE NASCE UN LIBRO
referente: R. Poeta
Motivazione: conoscere la realtà culturale della città spesso ignorata.
Soggetti coinvolti: R. Poeta
Destinatari: classe IIIA
Obiettivi: riconoscimento del libro come prodotto industriale
Azioni: lettura









KET
referente: C. Sensini
Motivazione: offrire agli alunni la possibilità di sostenere l’esame per il conseguimento della
certificazione europea KET
Soggetti coinvolti: C. Sensini
Destinatari: selezione di alunni classi 3° A 3°B 3°C
Obiettivi: offrire agli alunni la possibilità di sostenere l’esame per il conseguimento della
certificazione europea KET
TUTTI INSIEME IN GRAN BRETAGNA
referente: C. Sensini
Motivazione: offrire agli alunni la possibilità di fare una breve espe-rienza di studio all’estero
Soggetti coinvolti: C. Sensini, S. Mazzarella
Destinatari: tutti gli alunni interessati
Obiettivi: tutti gli alunni interessati
Azioni: incontro dei genitori con responsabile del gruppo Incontri Europei; partenza e soggiorno
all’estero
77

CONOSCERE PER FARE SCELTE CONSAPEVOLI
referente: M. E. Donatacci
Motivazione: negli ultimi anni sempre maggiore attenzione è stata posta dal mondo della scuola al
tema delle dipendenze (fumo, alcool), come risposta ad una consapevolezza crescente sulla
rilevanza di questo tema nella tutela della salute della popolazione, sia dei ragazzi sia delle loro
famiglie
Soggetti coinvolti: Dirigente scolastico, Collaboratrice del dirigente, Funzioni strumentali: Agio,
Formazione, POF; Rappresentante genitori
Destinatari: alunni classi terze Scuola Secondaria di I grado; Genitori dell’Istituto Comprensivo “A.
Novelli”; Docenti; Collaboratori scolastici
Obiettivi: favorire l’alleanza educativa scuola – famiglia; favorire la riflessione adulta su tematiche
proposte con esperti; apprendere una gestione corretta del proprio corpo; interpretare lo stato di
benessere e malessere che può derivare dalle sue alterazioni; attuare scelte per affrontare rischi
connessi con il fumo ed altre sostanze che alterano o danno dipendenze
Azioni: seminari di informazione/studio





DAI SEGNALI DI FUMO... AI SATELLITI
referente: M. Merli
Motivazione: far conseguire una maggiore conoscenza del mondo circostante
Soggetti coinvolti: M. Merli, ME. Donataci, esperto esterno: G. Gervasi
Destinatari: classi quinte della sc. Primaria FAIANI e la classe II B della scuola Leopardi
Obiettivi: conoscere e comprendere le telecomunicazioni
Azioni: intervento dell’esperto














SPORTELLO MATEMATICO
referente : M. E. Donatacci
Motivazione: creare degli spazi extra-curriculari per offrire un aiuto-rinforzo nel recupero delle abilità
di base
Soggetti coinvolti: docenti di Matematica
Destinatari: alunni classi prime, seconde, terze
Obiettivi: fornire strumenti affinché gli alunni siano in grado di risolvere “problemi” procedendo in
modo logico e consequenziale
Azioni: recupero - potenziamento abilità matematiche
BIBLIOTECANDO
referente: M.R. Tonini
Motivazione : Necessità di ripristinare l’uso della biblioteca della scuola Leopardi
Soggetti coinvolti: M.R. Tonini, S. Rota Martir
Destinatari: alunni Scuola Leopardi
Obiettivi: Rendere attivo un luogo che favorisca il piacere della lettura
Azioni: riordino libri della biblioteca; acquisto di altri tipi di testi; uso della biblioteca
78





EDUCAZIONE ALLA LINGUA SPAGNOLA
referente: docente di lingua spagnola
Motivazione: insegnamento curricolare di una seconda lingua comunitaria
Soggetti coinvolti: Docente di lingua spagnola
Destinatari: alunni frequentanti la classe III
Obiettivi: apprendimento della lingua spagnola
Azioni: sviluppo delle quattro abilità fondamentali: comprensione e produzione orale, comprensione
e produzione scritta; riflessione sulla lingua; acquisizione di un metodo di lavoro; educazione alla
socializzazione




SOSTEGNO COLLETTIVO - ADOTTA UNA CLASSE
referente: G. Conti
Motivazione: sensibilizzare gli alunni verso il diverso e meno fortunato
Soggetti coinvolti: G. Conti
Destinatari: Alunni delle classi terze
Obiettivi: la solidarietà e la cooperazione per promuovere il diritto allo studio e per una realizzazione
di sviluppo delle comunità lontane
Azioni: sostegno collettivo-adotta una classe











GITE D’ISTRUZIONE
referente: C. Salucci
Motivazione: organizzare le visite d’istruzione per integrare le attività didattiche svolte durante l’anno
scolastico
Soggetti coinvolti: C. Salucci
Destinatari: alunni della scuola Leopardi
Obiettivi: trovare mete interessanti atte a favorire la conoscenza e la socializzazione
Azioni: prendere contatti con le agenzie di viaggio; esaminare proposte cartacee (cataloghi);
individuare le mete idonee alla didattica delle diverse discipline; contattare gli insegnanti
accompagnatori
SPORTELLO DIDATTICO DI LINGUA ITALIANA
referente : M.R. Tonini
Motivazione: recupero e/o potenziamento, in itinere, della lingua italiana
Soggetti coinvolti: M.R. Tonini
Destinatari: alunni classe III B
Obiettivi: acquisire padronanza nell’uso, orale e scritto, della lingua italiana
Azioni: individuazione alunni con difficoltà linguistica; formazione gruppi di livello
79




CONSIGLIO DELLA CIRCOSCRIZIONE DEI RAGAZZI
referente : S. Rota Martir
Motivazione: coinvolgere i ragazzi nella vita del proprio territorio attraverso una partecipazione attiva
come consiglieri nella circoscrizione
Soggetti coinvolti: S. Rota Martir
Destinatari: alunni di prima, seconda e terza media
Obiettivi: sperimentare le norme democratiche e la conoscenza dei meccanismi della vita politica e
prendere coscienza del diritto/dovere dei cittadini di partecipare attivamente alla vita della città. Far
conoscere agli adulti le esigenze dei ragazzi ed imparare a collaborare con loro. Sensibilizzare le
Istituzioni sul diritto fondamentale degli adolescenti di essere protagonisti della progettazione di un
futuro sostenibile
80










COMUNICARE PER MIGLIORARE
referente : F. Smerzini
Motivazione: una scarsa e occasionale comunicazione tra i docenti provoca azioni sui ragazzi non
sempre efficaci e spesso inadeguate. Il problema del singolo docente deve essere il problema del
gruppo docenti. Fermo restando le specificità disciplinari, le iniziative da intraprendere in seguito a
situazioni problematiche che possono emergere nei molteplici e diversificati contesti scolastici,
devono essere condivise e frutto di un confronto collegiale
Soggetti coinvolti: F. Smerzini
Destinatari: Tutti i docenti della scuola media
Obiettivi: migliorare il ” flusso informativo ” e la comunicazione tra docenti Promuovere l’empatia tra
docenti. Creare il valore di “appartenenza al gruppo. Condividere scelte e strategie di intervento
Fornire risposte adeguate, condivise e ripetibili
Azioni: raccolta problemi; individuazione dei problemi prioritari; comunicazione degli incontri
programmatici sulla base dei risultati ottenuti; discussione aperta e proposte di risoluzione in
assemblea collegiale
A CLASSI APERTE
referente : F. Smerzini
Motivazione: una delle maggiori e più sentite difficoltà che ogni docente incontra all’interno del
proprio gruppo classe, riguarda la possibilità di stimolare fattivamente le specifiche propensioni,
specificità
che ogni ragazzo possiede in modo più o meno evidente. Numerose sono le
problematiche di gruppo e/o individuali a cui far fronte quotidianamente tali da consentire ben poco
al docente nel promuovere e valorizzare altre abilità al di là di quelle strettamente curricolari
programmate, come la socializzazione e la condivisione di lavori e problemi con altri compagni non
sempre appartenenti alla propria classe.
Soggetti coinvolti: docenti Scuola Leopardi
Destinatari: Gli alunni di tutte le classi
Obiettivi: Favorire la condivisione della stessa esperienza in un differente contesto sociale; migliorare
la socializzazione anche in situazioni differenti dal consueto; saper scegliere e selezionare contenuti
e problematiche di interesse comune; Promuovere le specificità dei singoli allievi; saper realizzare un
giornale per studenti nella sua corretta impostazione organizzativa e grafica
Azioni: individuazione di nove o dieci macro aree di interesse che i docenti concorderanno con i
ragazzi di tutte le classi; scelta etrascrizione di 9-10 aree di maggiore interesse; scelta di 9-10
docenti in funzione delle corrispondenti specificità; divisione di tutti gli studenti in specifici gruppi di
interesse, ognuno con il corrispondente docente- tutor; analisi di organizzazione, layout e struttura
di un giornale quotidiano che ogni docente-tutor illustra al proprio gruppo; ogni gruppo specifico, a
sua volta diviso in tre o quattro sottogruppi, lavora su aree e temi anche differenti ma comunque
appartenenti alla stessa macroarea; scelta condivisa degli argomenti trattati da destinare al giornale;
indice e organizzazione cronologica dei contenuti; scelta della tipologia, colori, layout e struttura del
giornale con il programma “ PUBLISHER “; trascrizione dei testi e quant’altro al computer attraverso
la suddivisione delle pagine tante quante sono i P.C.; controllo e stampa del prodotto finale
81















LABORATORIO DI INFORMATICA
referente : S. Rota Martir
Motivazione:
Soggetti coinvolti: S. Rota Martir e M.E. Donatacci
Destinatari: alunni classi prime e terze corsi A; B; C
Obiettivi:AVVIAMENTO ALLA CORSA CAMPESTRE E ALL’ATLETICA LEGGERA
referente : M. Gissi
Azioni:
Motivazione: il progetto vuole valorizzare l’attività motoria come elemento essenziale per lo sviluppo
integrale della persona, attraverso uno sport individuale come l’atletica che mette a dura prova le
doti di carattere e fisiche dell’atleta. Per la pratica di questo sport ,la città di Ancona ha a
disposizione sia un campo scuola sia uno splendido e nuovissimo Palaindoor , che i ragazzi devono
imparare a conoscere ,apprezzare e fruirne in modo responsabile
Soggetti coinvolti: M. Gissi
Destinatari: tutti gli alunni /e della Scuola secondaria di Primo Grado “Leopardi”
Obiettivi: in generale si vuole favorire lo sviluppo delle capacità motorie dei ragazzi in modo che essi
acquisiscano la padronanza del proprio corpo e dei suoi movimenti. Più specificatamente: obiettivi
didattici: approfondimento delle specialità tecniche,incremento delle capacità condizionali,
arricchimento delle abilità e competenze motorie; obiettivi educativi: conoscenza di sé, sviluppo della
fiducia in se stessi e dell’autonomia personale, del coraggio e della tenacia, stimolo e controllo
dell’agonismo, comportamento leale e rispettoso delle regole e degli avversari
Azioni: allenamenti (palestra della scuola, Palaindoor, Campo Sportivo Dorico e/o Campo Sportivo
“Conti”); competizioni
INSIEME IN META
referente : M. Gissi
Motivazione: il progetto vuol far conoscere il Rugby, sport di grande storia e tradizione. È uno sport
con notevoli valenze educative, in cui conta il “gioco per il gioco”, e dove l’avversario non è il nemico
da battere ma un amico senza il quale non si potrebbe giocare e misurare le proprie capacità e con il
quale, finito il gioco, si trascorre “il terzo tempo” cioè un momento comunitario in cui ci si conosce e
si “fa festa”
Soggetti coinvolti: M. Gissi
Destinatari: alunni della Scuola secondaria di Primo Grado “Leopardi”
Obiettivi: l’obiettivo fondamentale è quello di valorizzare l’attività sportiva come elemento essenziale
per la crescita integrale della persona. Obiettive didattici: conoscenza della tecnica e della tattica di
gioco, incremento delle capacità condizionali e coordinative, arricchimento delle abilità e competenze
motorie. Obiettivi educativi: conoscenza di sé, coraggio, tenacia, controllo dell’aggressività, iniziativa
personale, collaborazione, rispetto delle regole, degli avversari e del giudice di gara.
Azioni: allenamenti (impianto di Via S. Costanzo); competizioni
82

Per una scuola
ove si apprende
nella relazione con gli altri
o



scelte
curricolari
c on
tes
t

CONOSCENZA E AVVIAMENTO ALLA PRATICA DELL’ARRAMPICATA SPORTIVA
referente: Maria Gissi
Motivazione: il progetto vuol far conoscere uno sport di recente diffusione. La sua origine, alpinismo
e free climbing, ne fa uno sport particolare e “diverso” da quelli che si praticano comunemente in
città. Tra le discipline di scalata è l’unica praticabile in ambito scolastico
Soggetti coinvolti: M. Gissi
Destinatari: alunni
Obiettivi: valorizzare l’attività sportiva come elemento essenziale per la crescita integrale della
persona. Obiettivi didattici: incremento delle capacità condizionali - in particolare la forza, la
resistenza e la mobilità articolare – e coordinative – perfetta coordinazione spazio-temporale, rapida
elaborazione di schemi motori, equilibrio, senso dell’orientamento e completo controllo del corpo.
Obiettivi educativi: massima attenzione e concentrazione, sviluppo del controllo emotivo, del
coraggio e della calma nell’affrontare e risolvere situazioni difficili con le dovute precauzioni
Azioni: allenamenti (palestra diLA
via Persiani
); competizioni
DIDATTICA
scelte
didattiche
scelte
educative
scelte
organizzative
scelte
gestione
finanziaria
83

Strategie didattiche ed operative

Relazioni educative

Unitarietà dell’insegnamento e condivisione degli interventi

Flessibilità didattica :


percorsi formativi individualizzati

recupero/potenziamento

metodi e strumenti

criteri di valutazione
Flessibilità organizzativa:

tempo scuola

articolazione modulare monte ore

unità orarie

suddivisione del gruppo-classe
Compito della scuola è promuovere l’apprendimento dell’alunno, adottando le
metodologie e le strategie didattiche più funzionali al profilo di ciascuno.
Nel nostro Istituto la progettazione didattica si avvale di diversi modelli in relazione alla
specificità disciplinare, alla varietà e peculiarità dei contenuti e delle esperienze (dallo
spazio curriculare, ai laboratori facoltativi ed opzionali, ai laboratori di potenziamento),
ai bisogni delle diverse fasce di età alle quali ci rivolgiamo.
Tali modelli sono utilizzati con libertà e finalizzati ad un apprendimento quanto più
possibile significativo in quanto non solo cognitivo, ma anche affettivo e valoriale.
La progettazione didattica
La progettazione didattica annuale è impostata secondo i seguenti criteri di priorità:
PRIORITÀ DI ISTITUTO
1. completamento orario curricolare
2. continuità/trasversalità
3. potenziamento dei saperi
4. innovazione didattica
PRIORITÀ DI PLESSO
1. interventi finalizzati al sostegno di particolari
emergenze emergenze didattiche (disagio)
2. recupero/potenziamento dei saperi
Progress della programmazione didattica di classe
La programmazione di classe è così strutturata:
 analisi situazione delle classi con particolare riferimento alle esigenze di
apprendimento degli alunni;
 individuazione delle priorità formative;
 organizzazione di classe/sezione:
 docenti, discipline e schema orario settimanale della classe
 organizzazione di spazi, tempi, attività, materiali, ecc.
84


 criteri di costituzione dei gruppi di alunni
modalità di utilizzo delle ore di contemporaneità (laboratori, gruppi di recupero,
potenziamento, ecc.);
indicazione delle risorse culturali del territorio che si intendono utilizzare
nell’attività educativa, con l’indicazione delle uscite/visite guidate funzionali alla
programmazione.
Progress della programmazione didattica disciplinare
La programmazione delle singole discipline è così strutturata:
 obiettivi disciplinari generali, obiettivi specifici e competenze da acquisire;
 contenuti e attività;
 metodologie;
 previsione/ programmazione delle attività individualizzate di recupero e
approfondimento;
 verifica e valutazione: tempi, strumenti e modalità.
Metodologie
Il successo dell’azione educativa passa attraverso la scelta di metodi capace di
rispondere efficacemente alle esigenze di apprendimento degli alunni.
Vengono pertanto adottate diverse strategie in rapporto agli obiettivi da perseguire:
 progetti pluridisciplinari;
 progetti extracurricolari;
 lezione frontale;
 ricerca azione;
 apprendimento collaborativo;
 interventi individualizzati e/o personalizzati;
 attività di sostegno, di recupero o di sviluppo in gruppi per compito e/o livello;
 attività laboratoriali;
 pratica di lavori di gruppo;
 uscite, visite didattiche, fruizione di spettacoli teatrali e cinematografici;
 attività sportive.
Anche la scelta dei mediatori didattici viene effettuata con particolare cura fra i
seguenti:
 mediatori attivi (più informali e vicini alla realtà): manipolazione, movimento,
escursioni...
 mediatori iconici (più formali): disegni, immagini, cartelloni, audio-video...
 mediatori analogici (simulazioni): gioco, drammatizzazione, scambio di ruoli...
 mediatori simbolici (rappresentazione della realtà): linguaggi, codici, numeri,
simboli...
Particolare attenzione è dedicata allo sviluppo della didattica laboratoriale, in quanto
essa attiva:
 integrazione di sapere e saper fare;
 integrazione delle competenze cognitive e metacognitive;
 opportunità di scoprire la complessità del reale attraverso percorsi formativi
dotati di senso;
85




occasione di collaborazione e di relazioni interpersonali;
spazio di compensazione e valorizzazione di competenze;
possibilità di espressione delle personali attitudini ed inclinazioni;
opportunità di costituire gruppi diversificati, flessibili e funzionali alle esigenze
di apprendimento.
La Valutazione
La valutazione è parte integrante della progettazione didattica, ne scandisce i tempi e
ne definisce gli scopi, assolvendo diverse funzioni.
1. RILEVAZIONE DELLA SITUAZIONE INIZIALE:
 diagnostica-prognostica all'inizio dell'anno e di ogni attività didattica, è
finalizzata alla conoscenza dell'alunno, in quanto consente di rilevare ciò che già
sa, come lavora, come si relaziona e quindi di ipotizzare gli sviluppi.
2. MONITORAGGIO DELL'APPRENDIMENTO:
 formativa e regolativa per monitorare il percorso di apprendimento in itinere
e poiché è anche un momento di autovalutazione dell'efficacia dell'azione
didattica consente al Docente di riprogettarne il percorso.
3. DI BILANCIO CONSUNTIVO
 sommativa di bilancio consuntivo delle conoscenze e abilità acquisite e del
livello di maturazione culturale e personale raggiunto da ognuno
La valutazione si realizza sulla base di :

osservazioni sistematiche dei processi di apprendimento (valutazione in itinere)

verifiche disciplinari

risultati ottenuti (valutazione ex post)

schede di autovalutazione
I criteri guida della valutazione possono essere così esplicitati:

Valutazione della dimensione globale, si tratta di valutare sia gli obiettivi
conseguiti dall'alunno sul piano cognitivo, sia i traguardi formativi raggiunti sul
piano della maturazione complessiva in relazione ai rapporti interpersonali, alla
partecipazione e all’impegno.

Valutazione come processo, indica il graduale avvicinamento agli obiettivi
programmati.
86

Valutazione nella continuità, tiene conto del cammino positivo compiuto
dall'alunno, delle difficoltà incontrate, superate e/o da superare e permette la
previsione delle direzioni da seguire per lo sviluppo delle potenzialità accertate.

Valutazione come definizione dei livelli, mirata all'individuazione e
determinazione di alcuni standard cognitivi e comportamentali.
Sintetizzando, gli oggetti su cui deve convergere l’attività valutativa dei singoli Docenti,
dei Team e dei Consigli di classe sono:

le conoscenze

le abilità

le competenze

il comportamento
Misurazione
La misura definisce una soglia di accettabilità che corrisponde alla prestazione minima
rispetto all’esito di apprendimento atteso. La prestazione di ogni allievo va misurata in
rapporto a questa soglia e, se positiva, in rapporto a fasce di positività che vanno:
 dal livello accettabile (sufficiente)
 al livello medio (buono)
 al livello alto (distinto)
 fino al livello eccellente (ottimo).
Le prestazioni che non superano la soglia di accettabilità (non sufficiente) sono
indicatori di una difficoltà di apprendimento che richiede l’attivazione di interventi di
recupero.
Valutazione
Le pratiche valutative sono invece volte ad accertare e a valutare la trasformazione e la
maturazione dei modi di essere di una persona a seguito dell’azione formativa. Esse
hanno come oggetti: la sintesi periodica delle misurazioni riferite alle singole discipline,
alle attività riferite alla convivenza civile, all’insegnamento della IRC, alle attività
opzionali, al comportamento e al sistema delle competenze personali.
Per quanto riguarda il comportamento il campo di osservazione e valutazione
interessa l’area della consapevolezza e l’area della responsabilità. In particolare i
descrittori utilizzati sono i seguenti:

curare la propria persona;
87

portare tutto il materiale occorrente per le lezioni;

utilizzare in modo corretto strutture e sussidi della scuola;

rispettare i compagni (ascoltare; riconoscere i meriti degli altri; ammettere i
propri errori; nel lavoro con gli altri accettare i pareri discordi; valutare le
conseguenze positive e negative del proprio comportamento)

rispettare i Docenti e in generale gli adulti;

essere disponibili a collaborare.
Verifiche
A conclusione di ogni percorso di apprendimento sono predisposte prove di verifica
orali, scritte, oggettive, pratiche, grafiche…, per valutare le conoscenze, le abilità e le
competenze raggiunte.
Particolare importanza viene assegnata:
 all'osservazione dell’alunno allo scopo di valutare i suoi comportamenti in
relazione al contesto della classe e alle attività proposte;
 alla promozione della capacità di autovalutazione dell’alunno allo scopo di
renderlo consapevole dei propri progressi.
88
scelte
curricolari
scelte
didattiche
con
t
est
o
L’ORGANIZZAZIONE
scelte
educative
scelte
organizzative
scelte
gestione
finanziaria
Il piano organizzativo dell’Istituto
Per costruire modelli efficaci di autonomia, è necessario migliorare le competenze in
ordine a progettazione organizzativa, pianificazione delle attività, abilità relazionali,
leadership, gestione delle risorse, modalità di lavoro, uso delle tecnologie, strumenti di
valutazione di sistema, esercizio dei poteri, valorizzazione delle professionalità.
Per governare la complessità dell’Istituto occorre, altresì, definire le competenze
decisionali attraverso la distinzione tra:



il livello di indirizzo: le decisioni strategiche attribuite agli Organi collegiali
(Consiglio d’Istituto e Collegio docenti);
il livello di direzione: le decisioni attribuite al Dirigente scolastico,al Direttore
SGA e allo Staff;
il livello di controllo dei processi: le decisioni di tipo operativo attribuite
alla Funzione strumentale per la Gestione del Sistema Qualità e alla struttura
operativa ad essa afferente.
Tali livelli si traducono

nella individuazione dei ruoli e delle competenze dei diversi soggetti che
operano nell’ambito dell’Istituto;
89





nell’affidamento di specifiche funzioni di sistema a Docenti competenti e
disponibili;
nella direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane da parte
del Dirigente scolastico;
nella costituzione di uno Staff di direzione funzionale alle esigenze organizzative
e didattiche dell’Istituto;
nell’organizzazione di un efficiente Ufficio di segreteria e dei relativi servizi
amministrativi;
nella programmazione razionale delle risorse finanziarie.
La struttura organizzativa
Per garantire una migliore funzionalità dell’Istituto, ogni anno, vengono individuati:






i Collaboratori del Dirigente Scolastico, uno dei quali con la funzione di
sostituzione del Dirigente scolastico in caso di assenza;
i Coordinatori di ogni sede di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I
grado;
le Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa;
i Responsabili di progetto;
i Gruppi di ricerca azione finalizzati alla promozione dell’innovazione;
Commissioni tecniche.
Queste figure professionali - con diversi incarichi e responsabilità, e secondo geometrie
variabili - costituiscono lo staff di Direzione. Il gruppo ha il compito di:




collaborare col Dirigente Scolastico nel conseguimento degli obiettivi stabiliti dal
Piano dell’Offerta Formativa;
contribuire alla gestione ed al coordinamento organizzativo e didattico delle
attività;
formulare proposte di innovazione e sviluppo;
fornire consulenze specifiche nei diversi settori d'intervento.
I servizi amministrativi e ausiliari partecipano alle attività d’Istituto con specifiche
funzioni organizzative e gestionali, concorrendo allo sviluppo dell’efficienza
organizzativa.
Organigramma/Funzionigramma
Il Piano dell’Offerta Formativa viene gestito attraverso l’assunzione di responsabilità
diretta degli operatori scolastici, mediante una progettualità condivisa e una leadership
diffusa.
Il Dirigente, il Direttore dei Servizi Amministrativi, i Collaboratori, i Coordinatori di
plesso e le Funzioni strumentali formano lo Staff di Direzione con il ruolo di
90
coordinamento delle attività d’Istituto e formulazione delle ipotesi organizzative e
gestionali da presentare al Collegio Docenti e al Consiglio d’Istituto.
L’organigramma/funzionigramma evidenzia incarichi affidati a singoli o gruppi in
base a competenze gestionali o di coordinamento.
collegio docenti
comitato di valutazione
consiglio di istituto
giunt a esecutiva
consigli di intersezione,
di interclasse, di classe
rappresentanze
sindacali unitarie
assistenti
amministrativi
dirigente s colastico
direttore SGA
personale ausiliario
funzioni strumentali
MPI
USR Marche
CSA
collaboratori del dirigent e
coordinatori di plesso
Agenzia nazionale per
lo sviluppo
dell autonomia
scolastica
associazioni di genitori,
sportive e di
volontariato
azienda sanitaria locale
circoscrizione
universit
comune
istituti di credito
provincia
aziende
regione
91
DIRIGENTE SCOLASTICO
Decreto Legislativo 6 marzo 1998, n. 59
"25-bis (Dirigenti delle istituzioni scolastiche)

Anna Maria Alegi




Il dirigente scolastico assicura la gestione unitaria
dell'istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è
responsabile della gestione delle risorse finanziarie e
strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle
competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al
dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di
coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In
particolare il dirigente scolastico organizza l'attività
scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia
formative ed è titolare delle relazioni sindacali
Nell'esercizio delle competenze (…) il dirigente scolastico
promuove gli interventi per assicurare la qualità dei
processi formativi e la collaborazione delle risorse
culturali, professionali, sociali ed economiche del
territorio, per l'esercizio della libertà di insegnamento,
intesa anche come libertà di ricerca e innovazione
metodologico-didattica, per l'esercizio della libertà di
scelta educativa delle famiglie e per l'attuazione del
diritto all'apprendimento da parte degli alunni
Nell'ambito delle funzioni attribuite alle istituzioni
scolastiche, spetta al dirigente l'adozione dei
provvedimenti di gestione delle risorse e del personale
Nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e
amministrative il dirigente può avvalersi di docenti da lui
individuati, ai quali possono essere delegati specifici
compiti (…)
Il dirigente presenta periodicamente al consiglio di
circolo o al consiglio di istituto motivata relazione sulla
direzione e il coordinamento dell'attività formativa,
organizzativa e amministrativa al fine di garantire la più
ampia informazione e un efficace raccordo per l'esercizio
delle competenze degli organi della istituzione scolastica
92
DIRETTORE S.G.A.
1. Cura la gestione del personale ATA
Adriana Maria Antinori
2. Sovrintende ai servizi amministrativo-contabili e ne cura
l’organizzazione
3. Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella
definizione ed esecuzione degli atti amministrativo-contabili,
di ragioneria e di economato, anche con rilevanza esterna
4. Ai sensi e per gli effetti dell’art. 25 bis D. L.vo 29/93 e
successive modificazioni ed integrazioni, il Direttore coadiuva
il Dirigente nelle proprie funzioni organizzative e
amministrative
I° COLLABORATORE
Patrizia Orlandini
5. Fa parte dello staff di dirigenza
1. Sostituisce il Dirigente in sua assenza assumendo ruolo e
responsabilità connesse
2. Collabora alla gestione ordinaria ed organizzativa dell'Istituto
3. Segue l’iter comunicativo tra dirigenza/segreteria e personale
docente e A.T.A.
4. Segue i rapporti tra scuola e genitori e loro rappresentanze
5. Collabora al controllo del rispetto delle regole di
comportamento dell’Istituto
6. Collabora al funzionamento degli organi collegiali
7. Assicura il raccordo con Istituzioni (Regione, Provincia,
8. Comune, altre scuole), agenzie di formazione, associazioni,
cooperative sociali, consorzi, Università
93
II° COLLABORATORE
Fabrizio Smerzini
1. Sostituisce il Dirigente in sua assenza assumendo ruolo e
responsabilità connesse
2. Collabora alla gestione ordinaria ed organizzativa dell'Istituto
3. Svolge la funzione di Segretario del Collegio Docenti
4. Collabora all’organizzazione logistica dell’intero Istituto
(strutture,
strumentazioni, arredi, materiali didattici)
5. Tiene i rapporti con il responsabile esterno RSPP
6. Collabora con il RLS interno per la rilevazione di
problematiche
della sicurezza nei luoghi di lavoro
7. Coordina le attività di formazione del personale e degli alunni
in
materia di sicurezza
8. Coordina la Commissione Sicurezza
COORDINATORI DI PLESSO
94
SCUOLA DELL’INFANZIA
G. Mazzini - Cinzia Magi
1. Sono responsabili della comunicazione tra plesso, dirigenza e
Redipuglia - Ilaria Carconi
amministrazione
G. Garibaldi – Marina Cercaci
SCUOLA PRIMARIA
N. Tommaseo - Matteo
Giostra
C. Faiani – Simonetta
Sturbini, Isabella Zammit
2. Coordinano l’attività strategica e tattica di plesso, ivi
compresi i progetti
3. Curano la elaborazione dell’orario
SCUOLA SECONDARIA DI
I GRADO
G. Leopardi – Silvana Rota
4. Provvedono alla organizzazione delle sostituzioni
Martir
5. Siglano le autorizzazioni per gli ingressi posticipati e le uscite
anticipate
6. Risolvono eventuali problematiche riguardanti il plesso
7. Fanno parte dello staff di dirigenza
FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
AREA 1 Realizzazione e
gestione POF
Ester Donatacci
8. Coordina la stesura e/o la revisione del POF per l’anno
scolastico 2007-08
9. Cura la realizzazione del prospetto sintetico per le famiglie
10. Cura l’approfondimento delle Indicazioni per il Curricolo allo
scopo di formulare proposte al Collegio Docenti per la
costruzione del curricolo dell’Istituzione Scolastica
11. Monitoraggio attività del POF in ingresso, itinere, finale
12. Propone modalità e strumenti di monitoraggio e valutazione
delle attività
13. Aggiorna e integra il POF e i documenti fondamentali ad
esso
collegati
7. Fa parte dello staff di dirigenza
95
AREA 2 Multimedialità e
didattica
Lucia Appolloni
AREA 3 Ricerca,
innovazione didattica,
formazione e
aggiornamento del
personale
Maria Roberta Tonini
AREA 4 Continuità,
orientamento e
integrazione
Sabina Benadduci
AREA 5 Comunicazione
interna ed esterna,
promozione dell’Istituto
Barbara Gianfelici
AREA 6 Gestione del
Sistema Qualità
Barbara Cerni
1. Promuove e sviluppa le competenze scientifico-tecnologiche
degli studenti
2. Promuove e cura la formazione dei docenti
3. Coordina le attività laboratoriali
4. È responsabile dei laboratori
5. Fa parte dello staff di dirigenza
8. Attiva processi operativi di ricerca, sperimentazione e
innovazione didattica e metodologica
9. Cura i rapporti con l’Agenzia Scuola (Agenzia Nazionale per
lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica)
10. Coordina attività di documentazione di buone pratiche
didattiche e di diffusione di materiali anche tra reti di scuole
11. Coordina le proposte di flessibilità del 20% dei curricola
12. Analizza i bisogni formativi del personale docente ed ATA e
predispone il Piano Annuale di Formazione/Aggiornamento
di Istituto
5. Cura la sperimentazione delle Indicazioni per il curricolo
6. Fa parte dello staff di dirigenza
1. Effettua l’analisi dei bisogni formativi degli alunni
2. Attiva concrete azioni di prevenzione al disagio e di
promozione dell’agio anche attraverso attività di tutoring
3. Promuove la partecipazione degli studenti e delle famiglie
alle
attività della scuola
4. Assicura sostegno alla progettualità degli studenti e
coordina le attività extracurricolari
5. Assicura servizi per l’accoglienza degli studenti,
promuovendo
il senso di appartenenza all’Istituto, il rispetto delle regole
stabilite e la comunicazione tra alunni-docenti-genitori
6. Progetta e coordina attività di accoglienza, continuità,
orientamento e riorientamento
14. Fa parte dello staff di dirigenza
5. Attiva modalità di comunicazione interna ed esterna
attraverso le nuove metodologie multimediali (TIC)
6. Rielabora il Sito WEB in modalità interattiva, e ne assicura
l’aggiornamento continuo
7. Sviluppa azioni di promozione dell’Istituto nel territorio
8. Fa parte dello staff di dirigenza
1. Propone e progetta percorsi di autovalutazione/valutazione
rivolti a tutto il personale della scuola, ad alunni e famiglie
2. Propone e progetta percorsi di miglioramento continuo
3. Cura la formazione dei docenti finalizzata al consolidarsi
della cultura dell’autovalutazione
4. Fa parte dello staff di dirigenza
96
RESPONSABILI DEI DIPARTIMENTI
1. Coordinano le riunioni dei rispettivi dipartimenti
2. Su indicazione dei criteri generali del Collegio coordinano la
programmazione didattico-educativa di Dipartimento e i
metodi di misurazione e di valutazione
3. Propongono al Collegio i Progetti e le Attività di ricerca,
sperimentazione, innovazione didattico-metodologica, da
inserire nel POF, avanzate dai rispettivi Dipartimenti
4. Propongono al Collegio proposte concordate per la scelta
dei
libri di testo
5. Propongono gli acquisti dei materiali e/o delle attrezzature
6. Rendono esecutive le delibere collegiali inerenti il proprio
dipartimento
7. Redigono il verbale delle riunioni di Dipartimento
CONSIGLI DI INTERSEZIONE
Consiglio di intersezione
Scuola dell’infanzia: tutti i
docenti e un rappresentante
dei genitori per ciascuna
delle sezioni interessate;
presiede il dirigente
scolastico o un docente,
facente parte del consiglio,
da lui delegato.
Il Consiglio di intersezione ha il compito di formulare al
collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e
didattica e a iniziative di sperimentazione nonché quello di
agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori
ed alunni.
Fra le mansioni del consiglio di classe rientra anche quello
relativo ai provvedimenti disciplinari a carico degli studenti
CONSIGLI DI INTERCLASSE
Consiglio di interclasse
Scuola primaria: tutti i
docenti e un rappresentante
dei genitori per ciascuna
delle classi interessate;
presiede il dirigente
scolastico o un docente,
facente parte del consiglio,
da lui delegato.
Il Consiglio di interclasse ha il compito di formulare al
collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e
didattica e a iniziative di sperimentazione nonché quello di
agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori
ed alunni.
Fra le mansioni del consiglio di classe rientra anche quello
relativo ai provvedimenti disciplinari a carico degli studenti
CONSIGLI DI CLASSE
97
COORDINATORI DI
CLASSE
1^A Gabriella Francioni
2^A Carla Sensini
3^A Rosanna Poeta
1^B Ester Donatacci
2^B Stefania Pigliapoco
3^B Maria Tonini
1.
2.
3.
4.
Presiedono, per delega del Dirigente Scolastico, i Consigli di
classe organizzandone il lavoro
Possono proporre la convocazione del Consiglio di classe in
seduta straordinaria, previa consultazione con gli altri
docenti della classe
Coordinano la programmazione di classe sia per quanto
riguarda le attività curricolari, sia per quanto riguarda le
attività progettuali e di ricerca, sperimentazione ed
innovazione
Armonizzano fra di loro le esigenze delle tre componenti del
Consiglio (docenti – studenti – genitori)
Controllano la regolare frequenza degli alunni
(giustificazioni assenze, ritardi, ed uscite anticipate); in caso
di anomalie ne danno tempestiva comunicazione al
Dirigente Scolastico
1^C Anna Piccinini
2^C Ombretta Casaccia
3^C Patrizia Magnalardi
5.
TUTOR DOCENTI
NEOASSUNTI
Accompagnamento didattico dell’anno di prova
Scuola Infanzia
Laura Luciani
Cinzia Magi
Anna Maria Pittalis
Scuola secondaria di I
grado
Silvana Rota Martir
TUTOR DI TIROCINO
Accompagnamento didattico del tirocinio
Patrizia Orlandini – Scuola
Primaria
Patrizia Magnalardi –
Scuola Secondaria di I
grado
COMITATO DI
VALUTAZIONE
A fine anno redigono il verbale per l’ammissione in ruolo dei
docenti in anno di prova
Elisabetta Cortese
Maria Pia Mazzarini
Carlo Salucci
Simonetta Sturbini
Maria Roberta Tonini
COMMISSIONI/GRUPPI DI LAVORO
98
COMMISSIONE ACQUISTI
(Giunta esecutiva)
Coordinatore
Componenti
COMMISSIONE
SICUREZZA
Coordinatore
Fabrizio Smerzini
Componenti: Addetti SPP
Letizia Orciani
Cinzia Magi
Maria Conti
Barbara Cerni
Matteo Giostra
1. Cura i rapporti con il Dirigente e lo Staff di Dirigenza
2. Convoca le riunioni (secondo necessità, su mandato del
Dirigente Scolastico o dello Staff di dirigenza) e redigono il
verbale
3. Redige la relazione finale delle attività svolte e dei risultati
raggiunti e la rendicontazione finale
La Commissione sicurezza, costituita dai responsabili di
plesso, è coordinata dal responsabile della sicurezza nominato
dal Dirigente che cura le attività di gestione della sicurezza in
applicazione alla L. 626/2002 e successive integrazioni.
Nello specifico:
 Aggiornare il documento di valutazione dei rischi per le
scuole dell’I.C.
 Aggiornare il piano emergenza di ciascun plesso
 Predisporre un pro-memoria per il personale e per i
genitori
 Registrare l’andamento delle prove di evacuazione in
tutti i plessi
 Organizzare e gestire la formazione del personale,
nell’ambito della sicurezza.
RSPP
Davide Vitali
99
GRUPPO H DI ISTITUTO
Lucia Gergo - Coordinatore
a) analizza la situazione complessiva nell'ambito dei plessi di
competenza (numero degli alunni in situazione di handicap,
tipologia degli handicap, classi coinvolte);
Componenti
Docenti:
Leslie Lausdei
Laura Luciani
Antonella Moscoloni
Maria Antonietta Mobili
Laura Mancini
Lucia Ghergo
Roberta Tonini
Stefania Pigliapoco
b) analizza le risorse dell'Istituto scolastico, sia umane che
materiali;
c) predispone una proposta di calendario per gli incontri dei
Gruppi H Operativi che durante l’anno si occupano della
progettazione specifica per ogni alunno in situazione di
handicap;
Servizi sociali:
Elisabetta Dottori
Gessica Massei
d) definisce i criteri generali per la redazione dei PEI e dei
PDF;
U.M.E.E.
Eva Bellettini
Donatella Galeazzi
Roberta Rossini
e) formula proposte al Dirigente Scolastico, al Collegio dei
Docenti o al Consiglio d’Istituto su questioni attinenti agli
alunni in situazione di handicap;
Genitori:
Antonella Sebastianelli
Alessandra Baldinelli
Jasmine Belligoni
f)
propone al Dirigente Amministrativo o al Consiglio d’Istituto
l’acquisto di attrezzature, sussidi e materiale didattico
destinati agli alunni o ai docenti che se ne occupano;
g) formalizza la richiesta di ore di sostegno e di progetti
specifici secondo le necessità emerse durante il lavoro
specifico nei Gruppi H Operativi;
h) formula proposte per la formazione e l'aggiornamento,
anche nell'ottica di prevedere corsi di aggiornamento
“comuni” per il personale delle scuole e degli enti sociosanitari, impegnati in piani educativi e di recupero
individualizzati;
i)
produce una documentazione relativa alle attività svolte,
predispone l’archiviazione e ne definisce l’accessibilità.
PERSONALE ATA – ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
100
DIDATTICA
Valeria Conti
Gestione alunni
AMMINISTRATIVA
Giselda Benedetti
Gestione personale
Giannina Stramazzotti
Personale – Archivio e
protocollo
Antonella Sebastianelli
Gestione finanziaria e
servizi contabili
1. Gestione alunni: iscrizioni, tenuta documenti e fascicoli,
richiesta o trasmissione documenti, corrispondenza con le
famiglie, statistiche, pagelle, diplomi, tabelloni scrutini, assenze
e ritardi, obbligo scolastico, procedure per sussidi, certificazioni
varie e tenuta registri, esoneri educazione fisica, infortuni
alunni, libri di testo primaria e secondaria, pratiche portatori di
handicap, collaborazione docenti per monitoraggi relativi agli
alunni, contributi scolastici.
2. Chiamata supplenti per conferimento nomine.
3. Rapporti con l’amministrazione comunale per servizi mensa,
trasporti, lavori di manutenzione, ecc.
4. Sicurezza nella scuola L. 626/94.
5. Elezioni OO.CC. RSU ENAM.
1. Amministrazione del personale: tenuta fascicoli personali,
richiesta e trasmissione documenti, emissione contratti di
lavoro, preparazione documenti periodo di prova, controllo
documenti di rito all’atto dell’assunzione, ricostruzioni di
carriera, , ricongiunzione e riconoscimento servizi, fascicolo
elettronico.
2. Rapporti DPT e Ragioneria Prov.le.
3. Registro decreti, anagrafe personale, autorizzazione libere
professioni, pratiche cause di servizio, pratiche pensioni.
4. Gestione organici personale docente e ATA.
5. Consiglio di Istituto.
1. Collaborazione con il Dirigente.
2. Gestione circolari interne, tenuta registro protocollo,
archiviazione e distribuzione posta, pubblicazioni all’Albo di
Istituto, distribuzione modulistica varia al personale interno,.
3. Registrazione assenze e stipula contratti supplenti temporanei,
visite fiscali, certificati di servizio e registro certificati di servizio.
4. Compilazione e spedizione decreti alla Ragioneria dello Stato e
alla DPT.
5. Gestione assenze di servizio e presenze del personale con
emissione.decreti congedi ed aspettative, gestione ferie del
personale.
6. Viaggi di istruzione.
7. Collegio Docenti: convocazioni e tenuta verbali.
8. Compilazione graduatorie soprannumerari docenti e ATA.
1. Liquidazione competenze fondamentali ed accessorie personale
supplente ATA e Docenti, liquidazione compensi missioni,
compensi esami.
2. Comunicazioni ed invii telematici all’INPS e all’INPDAP
relativamente ai dati retributivi mensili.
3. Tenuta libri paga, versamenti contributi ass.li e previdenziali,
registro conto individuale fiscale, tenuta registro c/c postale.
4. Elaborazione CUD, Mod. 770 ed invio telematico, dichiarazione
IRAP ed invio telematico.
5. Rapporti con l’istituto tesoriere, rapporti con il Collegio dei
Revisori.
6. Mandati di pagamento e riversali di incasso.
7. Pratiche TFR.
101
Alessia Masi
Gestione patrimonio
1.
2.
3.
4.
5.
1.
Pina Cammarano
Gestione e attuazione POF
2.
3.
4.
5.
6.
Stesura incarichi: personale interno ed esterno.
Convenzioni d’uso delle attrezzature e dei locali scolastici.
Gestione tirocini universitari e stages.
Raccolta dati per monitoraggio attività.
Inventario, tenuta dei registri di magazzino, carico e scarico del
materiale.
Tutti gli adempimenti connessi all’organizzazione delle attività
previste nel POF: gestione acquisti beni di consumo ed
attrezzature (acquisizione richieste offerte, ordini di acquisto,
richieste preventivi).
Rapporti con Funzioni strumentali e Incarichi aggiuntivi.
Corsi di aggiornamento e formazione, corsi di riconversione,
nomine ai corsi di aggiornamento.
Compilazione graduatorie supplenze.
Privacy.
Rapporti con i Rappresentanti Sindacali Unitari (RSU).
PERSONALE ATA – COLLABORATORI SCOLASTICI
102
N. 22 COLLABORATORI SCOLASTICI ASSEGNATI AI PLESSI:
Scuola dell’Infanzia G. Mazzini:
1. Gloria Morbidelli
2. Cinzia Santoro
Dotazione organica
a.s. 2007/08
Scuola dell’Infanzia Garibaldi:
1. Manuela Piccini
2. Isabella Perozzi
Scuola dell’Infanzia Redipuglia:
1. LoredanaCardinali
2. Marina Maiani
Scuola Primaria C. Faiani:
1. Antonella Bevilacqua
2. Eleonora Campanella
3. Antonietta De Angelis
4. Derise Lorenzetti
5. Gabriella Mattoni
6. Rosanna Montagnoli
7. Simona Tratzi
8. Mojisola Olugbemisoye
Scuola Primaria N. Tommaseo:
1. Saura Ciarmatori
2. Rosa Furbini
Scuola Secondaria di I grado G. Leopardi:
1. Tiziana Aldobrandini
2. Angiolina Del Grosso
3. Catia Sabatini
4. Gabriella Torbidoni
Servizi
Rapporti con gli alunni
Uffici di Presidenza e Segreteria:
1. Daniela Pietroni
2. Raffaella Rosignoli
Compiti
1. Sorveglianza degli alunni nelle aule, laboratori, spazi comuni
in caso di momentanea assenza dell’insegnante. Il servizio
prevede la presenza al posto di lavoro e la sorveglianza nei
locali contigui e visibili dallo stesso posto di lavoro oltre ad
eventuali incarichi accessori quali: controllo chiavi e apertura
e chiusura di locali.
2. La vigilanza prevede anche la segnalazione di atti vandalici
che, se tempestiva, può permettere di individuare i
responsabili.
3. Concorso in occasione del loro trasferimento dai locali
scolastici ad altre sedi anche non scolastiche, palestre,
laboratori, ivi comprese le visite guidate ed i viaggi di
istruzione.
4. Ausilio materiale agli alunni portatori di handicap.
103
Sorveglianza generica dei
locali
Pulizia di carattere
materiale
Supporto amm.vo e
didattico
Servizi custodia
Servizio di portineria
Sospensione attività didattica
1. Apertura e chiusura dei locali scolastici.
2. Accesso e movimento interno alunni e pubblico – portineria.
1. Pulizia locali scolastici, palestra e mensa, spazi scoperti e
arredi.
2. Spostamento suppellettili.
3. Piccole riparazioni e manutenzioni.
1. Risposta al telefono.
2. Invio e ricezione atti a mezzo fax.
3. Duplicazione di atti.
4. Approntamento sussidi didattici.
5. Assistenza docenti e progetti (POF)
Guardiania e custodia dei locali scolastici
Servizio svolto negli Uffici di Presidenza e Segreteria :
1. Smistamento telefonate.
2. Invio e ricezione fax.
3. Duplicazione atti.
4. Servizio posta.
 dal 23/12/2007 al 06/01/2008
 dal 20/03/2008 al 25/03/2008
 02/11/2007
 03/11/2007
 26/04/2008
L’attività didattica termina nella Scuola Primaria e Secondaria di I
grado il 07 giugno 2008; nella Scuola dell’Infanzia il 30 giugno 2008.
Giorni di chiusura della scuola
e degli uffici
a.s. 2007/08
Prefestivi deliberati dal Consiglio di Istituto in data 03/07/2007:
 03/11/2007 – 24/12/2007 – 31/12/2007
 05/01/2008 – 22/03/2008 – 26/04/2008
 05/12/19/26 luglio 2008 – 2/9/14/16/23 agosto 2008
Sicurezza (del D.Lgs. 626/94)
Uno degli obiettivi prioritari del nostro Piano dell’Offerta Formativa è quello di
migliorare le condizioni relative alla salute ed alla sicurezza delle persone che vivono ed
operano nelle scuole dell’Istituto.
A tale scopo questo Istituto ha stipulato un Accordo di rete con altre Istituzioni
scolastiche di Ancona per la gestione della sicurezza e per gli adempimenti previsti
dalla normativa vigente in materia. Nell’ambito di questo Accordo, è stata affidata la
consulenza ad un tecnico esterno – Ing. Davide Vitali - che svolgerà i seguenti
compiti:



valutazione dei rischi delle scuole dell’istituto e redazione/aggiornamento dei
documenti previsti art. 4 del d.lgs. 626/94;
stesura/aggiornamento del piano di emergenza dei plessi comprensivo del
piano di evacuazione;
elaborazione/aggiornamento planimetrie dei plessi per l’evacuazione;
104

assunzione del compito di Responsabile del servizio di prevenzione e
protezione.
Al fine di perseguire gli obiettivi previsti in materia di sicurezza, anche per l’a.s. 20072008 è predisposto un piano di lavoro che prevede le seguenti azioni:










costituzione e nomina del Servizio di Prevenzione e Protezione;
designazione (conferma) del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;
individuazione, nomina e formazione degli Addetti all’emergenza nei plessi;
programma di informazione e formazione per il personale docente e non
docente;
aggiornamento dei documenti di valutazione dei rischi e dei piani di emergenza
sistemazione di segnaletica adeguata nelle scuole;
effettuazione delle prove di evacuazione;
segnalazione al Comune delle esigenze in materia di sicurezza e richieste
d’intervento
definizione delle norme di comportamento per il personale della scuola e per gli
alunni;
attività di educazione alla sicurezza ed alla salute per gli alunni.
Privacy
Il DLgs. 196/2003 (Codice sulla protezione dei dati personali) rappresenta la logica
evoluzione della legge 241/90 (trasparenza amministrativa) e della legge 675/96
(precedente codice sulla privacy).
Il DLgs. 196/2003 prevede il diritto alla protezione dei dati personali una serie di
obblighi in capo a chi effettua trattamenti (cioè raccolta, registrazione, elaborazione,
conservazione, comunicazione, diffusione, ecc.) di dati personali riferiti ad altri soggetti
L’Istituto Comprensivo Armando Novelli ha predisposto il Documento programmatico
sulla sicurezza dei dati previsto dal D.Lgs. 196/2003, servendosi anche della
consulenza dell’agenzia Keypass.
Titolare del trattamento dei dati: Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo: Anna Maria
Alegi. Il Responsabile del trattamento è il Direttore S.G.A. Adriana Maria Antinori.
105
LA GESTIONE FINANZIARIA
106
scelte
didattiche
con
t
est
o
scelte
curricolari
scelte
educative
scelte
organizzative
scelte
gestione
finanziaria
Integrare le risorse umane e finanziarie dell’Istituto significa, sostanzialmente, tener
conto dei seguenti elementi e momenti di programmazione:






individuazione delle aree strategiche di attività nel POF
definizione delle priorità
assegnazione delle risorse per la realizzazione dei progetti
definizione delle responsabilità organizzative
delega ai responsabili di progetto della gestione delle risorse assegnate
(nell’ambito di obiettivi e risultati attesi)
controllo/valutazione delle attività, dei costi e dei risultati.
La Scuola dispone annualmente di fondi economici che provengono da:


Stato
Enti locali e privati
I fondi vengono suddivisi fra le aree d’azione della Scuola, sulla base della
progettualità di Istituto deliberata dal Collegio dei Docenti.
Le proposte di impiego di fondi, finalizzate ad acquisti o ad esigenze relative
all’ottimizzazione delle attività, vengono deliberate dalla Giunta Esecutiva e rimesse al
Consiglio di Istituto per la decisione finale.
I fondi ministeriali che vengono assegnati all’Istituto Comprensivo sono utilizzati con la
massima tempestività possibile per:



assicurare il funzionamento didattico ordinario di tutte la scuole;
realizzare i progetti elaborati;
garantire il normale funzionamento amministrativo generale.
Nell’ambito del Piano dell’offerta formativa l’Istituto Comprensivo si impegna a reperire
ulteriori risorse con la presentazione di progetti specifici a:
107



Ufficio Scolastico Regionale per le Marche
Enti Locali
Enti privati disponibili a collaborare con la Scuola per la promozione di attività
culturali rivolte agli alunni, alle famiglie e ai docenti
Le Famiglie degli alunni contribuiscono alla copertura finanziaria delle spese connesse
alla realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa, relativamente a:



visite d’istruzione
attività teatrali
attività sportive
RICERCA, INNOVAZIONE E SVILUPPO
108
con
tes
to
ricerca, innovazione e sviluppo
scelte
curricolari
scelte
didattiche
scelte
educative
scelte
organizzative
scelte
gestione
finanziaria
La comunicazione
Lo sviluppo di una efficace comunicazione è un obiettivo strategico per un sistema
complesso qual è il nostro Istituto comprensivo e per i legami che sempre più lo legano
al territorio in cui è inserito.
Sviluppo della comunicazione significa:



conoscenza della realtà scolastica e delle persone
collaborazione interprofessionale all’interno dell’Istituto
cura delle relazioni verso l’esterno
L’istituto si impegna, quindi, a curare:





la comunicazione interna all’Istituto (tra Dirigenza, Segreteria, Personale
Docente, Personale ATA, Alunni);
la comunicazione esterna in primis con la Famiglia, con gli Enti locali, con le
altre istituzioni, le realtà associative, culturali e sportive del territorio;
la comunicazione privata tra il Dirigente Scolastico e tutti gli altri soggetti
privati e istituzionali, tra i Docenti e i Genitori, tra il personale;
la comunicazione pubblica
attraverso circolari o “erga omnes” con
volantini, manifesti, conferenze, incontri, manifestazioni, spettacoli;
la comunicazione telematica, grande attenzione il nostro istituto pone
verso le nuove frontiere della comunicazione attraverso la gestione attenta e
costantemente aggiornata del proprio sito web.
109
La formazione
Docenti
La formazione in servizio ha come scopo fondamentale quello di dare risposte concrete
ai bisogni professionali dei docenti nel quadro di un miglioramento complessivo
dell’offerta formativa della scuola.
Il Collegio Docenti, sulla base delle esigenze e delle proposte di formazione rilevate,
formula un Piano annuale delle attività formative d’Istituto su temi ritenuti più rilevanti
per la formazione in servizio. A livello individuale ciascun Docente può comunque
scegliere di frequentare altri corsi di aggiornamento ritenuti validi per la propria
crescita professionale.
PIANO DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE – anno scolastico 2007-2008
TEMATICA
Indicazioni per il curricolo
Progettualità di Istituto
Sicurezza 626/94
Agio scolastico
Cittadinanza: Ragioni e passioni di
cittadinanza
STRATEGIA
Ricerca Azione
Lezioni interattive- laboratori
Lezioni interattive- laboratori
Lezioni interattive- laboratori
Lezioni interattive
ATA
Il programma di formazione del personale ATA ha come scopo fondamentale quello di
aggiornare le competenze sui programmi ministeriali specifici.
Genitori
Il programma di formazione dei Genitori ha come scopo fondamentale quello di offrire
occasioni di confronto comune in ordine a tematiche di interesse diffuso. Sulla base
delle istanze e delle proposte di formazione rilevate tra i Genitori, il Consiglio di Istituto
formula un Piano annuale dei seminari di formazione.
PIANO DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE – anno scolastico 2007-2008
TEMATICA
Indicazioni per il curricolo
Sicurezza 626/94
Agio scolastico
Prevenzione delle dipendenze
STRATEGIA
Seminario
Seminario
Seminario
Seminario
La Documentazione
La nostra Scuola intende non disperdere il patrimonio culturale costruito nel tempo.
L’attività di documentazione risulta perciò un'attività particolarmente significativa e si
propone di:


sviluppare la cultura della documentazione
sviluppare la cultura e la qualità della didattica
110



creare un sistema di documentazione e informazione interno/esterno all'Istituto
valorizzare la professionalità docente e la produzione di materiali didattici
elaborare strumenti e risultati per la valutazione del servizio scolastico
Sviluppo organizzativo
Le ipotesi di sviluppo organizzativo che l’Istituto si pone come vision per i prossimi
anni:






progettazione di strutture organizzative in contesti di autonomia e di
miglioramento della qualità del servizio;
sviluppo di unità organizzative flessibili capaci di far fronte al cambiamento da
considerare come elemento strutturale del sistema;
formazione del personale alla cultura e alle competenze indispensabili alla
realizzazione dell’autonomia e dell’innovazione (capacità di negoziazione, di
lavorare in gruppo, assunzione di responsabilità, gestione dei conflitti e delle
incertezze);
valorizzazione della progettualità d’istituto e della professionalità a supporto
dell’attività primaria di insegnamento e apprendimento;
gestione efficace delle relazioni con l’utenza e con il territorio allo scopo di
creare un effettivo sistema formativo integrato;
sviluppo della cultura della documentazione educativa e della valutazioneautovalutazione di sistema.
111
LA GESTIONE DEL SISTEMA QUALITÀ
ricerca, innovazione e sviluppo
gestione del sistema qualità
La scuola, secondo k. Weick, come del resto la maggior parte delle organizzazioni
costituite in prevalenza da professionisti, è un tipico esempio di organizzazione a
legami deboli. Ovviamente, la scuola non è paragonabile al caos, ma ad un'agorà in cui
le diverse componenti hanno un ruolo da giocare. Un insieme di ruoli dunque, distinti
ma fortemente interconnessi e unitariamente finalizzati al punto di sfuggire a qualsiasi
tentazione di frammentarietà e individualismo. Non è sicuramente facile conseguire
tale obiettivo, certo è però che un lavoro sistematico di autoriflessione sul proprio
modo di essere persona e professionista può (potrebbe) efficacemente sostenere il
raggiungimento di un reale armonia organizzativa.
Lo sviluppo di processi di autoanalisi a livello di micro-sistema – ovvero l’ampliamento
dell’oggetto della valutazione dal prodotto (l’apprendimento) al processo (il sistema e
le sue dinamiche) - comporta la promozione di una cultura della valutazione diffusa e
l’adozione di strategie progettuali fondate sulla rielaborazione critica delle prassi
esistenti. In altre parole, si tratta di pensare i percorsi valutativi come opportunità
professionali per analizzare criticamente la propria esperienza e orientare i processi di
miglioramento, promuovendo le condizioni necessarie alla realizzazione di percorsi
capaci di attivare l’apprendimento organizzativo.
Proprio sul concetto di apprendimento organizzativo, qui inteso come reciprocità tra
azione e conoscenza, si base lo schema metodologico - di seguito riportato - essenziale
per intraprendere un percorso di autoanalisi di Istituto. Esso è caratterizzato da nove
azioni interdipendenti, secondo un modello di gestione organizzativa a spirale, e ne
rappresenta il piano strategico:
112
la motivazione
degli attori
sul piano culturale
ed organizzativo
la costituzione del
gruppo di
autovalutazione
la revisione:
si utilizzano gli esiti
del controllo
(valutazione) per il
riavvio di un nuovo
ciclo di azione
valutativa
la restituzione:
condivisione
ipotesi di
miglioramento
la diagnosi iniziale
del sistema in
rapporto
all’esperienza
pregressa
la scelta delle
priorità
strategiche:
condivisione delle
ipotesi di ricerca
valutativa
la valutazione:
definizione ipotesi
di miglioramento
la raccolta dati
con strumenti
quantitativi e
qualitativi
la definizione
del piano
tattico
Per l’anno scolastico 2007/2008 il nostro Istituto ha programmato un monitoraggio
sull’andamento dei progetti, allo scopo di migliorare l’offerta formativa. Tale
monitoraggio si articola in tre fasi:
1. rilevazione della qualità prodotta, che si attua mediante la raccolta di dati
quantitativamente misurabili;
della qualità percepita, che si attua attraverso la
somministrazione di questionari ai Docenti, ai personale ATA, agli Alunni ed alle
Famiglie;
3. rilevazione statistica attraverso apposite schede da compilare.
2. rilevazione
La valutazione del servizio diviene così l’occasione privilegiata per comprendere meglio
le esigenze formative dell’utenza e le aspettative degli operatori scolastici. Tale
processo di analisi e valutazione costituisce la premessa indispensabile per la
progettazione d’Istituto e la definizione del Piano dell’Offerta Formativa.
113
L’attività progettuale è un comportamento
di ricerca orientato a risolvere problemi…
Essendo la ricerca condizionata dai limit
di informazione, di tempo e di denaro,
la soluzione finale è UNA tra le molte possibili,
non LA soluzione unica e ottimale del problema…
Herbert Simon
114