Piano Offerta Formativa 2007/2008
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Piano Offerta Formativa 2007/2008
La stesura del documento – condiviso nei princìpi ispiratori dal Collegio Docenti e dal Consiglio di Istituto - è stata curata da una Commissione di lavoro composta da Docenti Funzione Strumentale e da Docenti delle diverse aree disciplinari, coordinati dalla Funzione Strumentale dedicata alla Gestione del Piano dell’Offerta Formativa, dal Dirigente Scolastico e dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi. INDICE Il Piano dell’Offerta Formativa: un impegno reciproco Il sistema delle scelte Le caratteristiche del contesto Le scuole I Docenti Il contesto esterno I princìpi ispiratori Le finalità educative La mission Le aree di intervento Il curricolo Le aree disciplinari I piani di studio I progetti di Istituto La didattica La progettazione didattica La valutazione L’organizzazione Il piano organizzativo dell’Istituto La struttura organizzativa Organigramma/Funzionigramma La gestione finanziaria Ricerca, innovazione e sviluppo La comunicazione La formazione Docenti ATA Genitori La documentazione Lo sviluppo organizzativo La gestione del sistema qualità CHE COSA È IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA? Il Piano dell'Offerta formativa (POF) è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare ed extracurricolare che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia. Rappresenta il primo e fondamentale strumento dell’azione educativa con il quale la Scuola, muovendo dai bisogni e dalle aspettative degli utenti e tenendo conto delle risorse disponibili, progetta la sua azione in ordine alla formazione personale, sociale e culturale degli alunni. Il Piano dell’Offerta Formativa assume come proprie le finalità di: fissare i princìpi generali dell’azione educativa garantendo criteri di unitarietà formativa tra i diversi segmenti di scolarità; delineare la fisionomia, l’identità pedagogica, culturale ed organizzativa dell’Istituto; fornire un adeguato quadro di riferimento per il confronto ed il coordinamento con le altre istituzioni; rappresentare la premessa indispensabile per la progettazione didattica. Il Piano dell’Offerta Formativa ha valenza pluriennale per quanto riguarda l’impianto generale, le finalità e le scelte educative; è oggetto di aggiornamento annuale per quanto attiene alla progettazione specifica, l’organizzazione delle attività e comunque per tutte le sezioni che richiedono opportuni cambiamenti. Esso si connota come progetto flessibile ed aperto alle integrazioni che siano suggerite nel tempo dalla realtà scolastica, dalle verifiche e valutazioni che saranno effettuate e dalle istanze di innovazione di livello istituzionale. Il POF garantisce il pluralismo culturale e riconosce le diverse opzioni metodologiche; nel contempo è un documento vincolante che impegna l'operato dell'intera istituzione e dei singoli attori coinvolti, a garanzia della coerenza ed organicità dell'azione formativa. Il documento che segue indica le finalità educative e gli obiettivi didattici che l'Istituto intende perseguire, le attività curricolari ed extracurricolari che intende svolgere, le modalità organizzative che intende adottare per realizzare i propri scopi. Il Piano dell’Offerta Formativa: un impegno reciproco I principali documenti di riferimento Costituzione della Repubblica Italiana Convenzione Internazionale sui diritti dell’Infanzia (approvata dalle Nazioni Unite il 20 novembre 1989. Ratificata dallo Stato Italiano con la legge del 27 maggio 1991, n.176) Statuto delle studentesse e degli studenti (promulgato con D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998) Testi Programmatici Istituzionali Decreto Presidente Repubblica 31 maggio 1974, n. 416 Testo Unico 16 aprile 1994, n. 297; Decreto Presidente Repubblica 8 marzo 1999, n. 275; Decreto Interministeriale 1 febbraio 2001, n. 44 Il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto Comprensivo A. Novelli di Ancona definisce l’identità della scuola, attribuendole senso e valore; esprime il raccordo/sintesi fra obiettivi nazionali e situazione locale; descrive i valori formativi e le strategie didattiche, metodologiche e organizzative in termini di coerenza pedagogica, didattica e organizzativa; crea condivisione e senso di appartenenza, in un quadro di massima trasparenza; presenta le progettazioni curricolari ed extracurricolari; attiva rapporti con le istituzioni educative, culturali, sociali ed economiche del territorio. Il Piano si rivolge a tutti gli attori della Scuola, alle Famiglie, alle altre Istituzioni e Agenzie formative del territorio. Esso pone le condizioni per un impegno reciproco tra i soggetti della Scuola e stabilisce che I DOCENTI, nel pieno rispetto della loro professionalità e della libertà di insegnamento, hanno il compito di: declinare le scelte educative e curricolari, selezionando esperienze di apprendimento significative rispetto alla specificità culturale e metodologica delle discipline; esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica ed i criteri di valutazione. GLI ALUNNI hanno il diritto di essere rispettati come persone; devono conoscere ed essere aiutati a comprendere gli obiettivi, il percorso e le fasi del loro curricolo; devono assolvere i doveri di partecipazione, studio, applicazione con comportamenti responsabili. I GENITORI devono conoscere l'offerta formativa della Scuola e collaborare alle attività dell’Istituto; hanno diritto di esprimere pareri e proposte, di partecipare ad assemblee e colloqui. Con l’Autonomia scolastica, è possibile progettare e organizzare un Piano dell’Offerta Formativa con maggiori spazi di flessibilità, migliore integrazione delle risorse professionali, finanziarie e materiali, ambiti decisionali più ampi. L’Istituto Comprensivo e l’Autonomia scolastica rappresentano di fatti una realtà certamente complessa, ma ricca di potenzialità; un contesto più adeguato per ripensare la continuità tra Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado e, quindi, alla formazione dai 3 ai 14 anni; un’opportunità per svolgere non solo un ruolo strategico nel campo della formazione dei giovani, ma anche essere un interlocutore privilegiato nei confronti degli altri soggetti che sul territorio si occupano di formazione; un percorso possibile di cambiamento e innovazione. Per attivare un effettivo percorso di cambiamento e innovazione nell’Istituto saranno poste in essere adeguate strategie operative attraverso risposte concrete alle esigenze formative attraverso: la capacità di ispirarsi a valori forti e condivisi; lo sviluppo di una efficace comunicazione all'interno dell'Istituto e con le Famiglie; la scelta delle priorità sulle quali investire tempo e risorse; la promozione del senso di appartenenza; il coinvolgimento di tutti gli attori, quali protagonisti del cambiamento; la valorizzazione delle competenze professionali esistenti; la elaborazione di proposte, progetti, nuove soluzioni; la ricerca della qualità nell’azione formativa; la valorizzazione delle buone pratiche; l’ uso ottimale delle risorse finanziarie. IL SISTEMA DELLE SCELTE con tes to Il nostro modello di interpretazione della complessità scolastica (fig.1) è articolato su un sistema integrato di scelte: gli elementi che lo compongono rappresentano le prospettive teoriche entro le quali leggere l’Unità Scolastica, tenendo conto che ciascuno di essi non costituisce una parte separata, quanto piuttosto un punto di vista concettuale dal quale leggere l’intera esperienza dell’istituto. scelte curricolari scelte didattiche scelte educative scelte organizzative scelte gestione finanziaria 6 Il modello rappresenta l’organizzazione dal punto di vista della pianificazione strategica, articolata nei campi di decisione, scelta e progettazione. Il punto di vista delle finalità educative rappresenta la prospettiva complessiva della scuola, ed esplicita le caratteristiche che ciascuna Unità Scolastica si propone di promuovere, sviluppare e consolidare nella persona in rapporto al sé, agli altri e al mondo, sul piano educativo, cognitivo, metacognitivo, relazionale, espressivo, operativo e motorio. Esse costituiscono perciò l’identità della scuola e sono il risultato di una interpretazione della mission e della vision della Scuola, entro le coordinate stabilite dal sistema scolastico, in rapporto ai bisogni formativi, alla cultura sociale e alla situazione interna, in una parola, in rapporto al contesto. Con il termine curricolo si intende l’esperienza complessiva che lo studente vive a scuola e che contribuisce alla sua formazione. In essa si dipana la vita scolastica in tutte le sue dimensioni: l’incontro con il sapere teoretico e pratico, gli stili di relazione tra alunni, con i docenti, il personale ATA, il Dirigente scolastico; le modalità di organizzazione dell’istituto. Essa, per altro, non esclude le esperienze che il soggetto vive all’esterno della scuola, ma anzi, accogliendole, se ne arricchisce, poiché un curricolo ben costruito si sostanzia anche della dialettica tra intenzionale ed effettuale, consapevole e inconsapevole, ciò che alla fin fine produce l’insieme delle attività formative e delle esperienze di relazione, di socialità, vissute all’interno dell’organizzazione e che veicolano valori, contribuendo perciò a strutturare il pensiero ed i comportamenti. Il punto di vista offerto dal concetto di didattica ci fa guadagnare la visione di sistema le cui variabili sono le azioni di insegnamento e apprendimento, finalizzate al raggiungimento della padronanza dell’oggetto culturale da parte dell’alunno. Con organizzazione si intende la scuola come trama, che pone in relazione le finalità con i diversi attori e le loro azioni, stabilendo chi fa che cosa, come, quando, con quali risorse. Il concetto di gestione finanziaria, infine, volge l’attenzione alla amministrazione della scuola e delle sue risorse economiche, strumentali e personali secondo i sistemi di regole istituzionali. Come si può notare, da ciascuno di questi punti di vista è possibile leggere ogni aspetto della vita della scuola, e porre in relazione ciascuno di essi, eliminando rigidità e separazioni. Ciò consente, o comunque facilita, l’attuazione, l’elaborazione e il controllo del Piano dell’Offerta Formativa che richiede sinergia di intenzioni e azioni da parte dei diversi attori dell’organizzazione scolastica. 7 scelte curricolari c on tes t o LE CARATTERISTICHE DEL CONTESTO scelte didattiche scelte educative scelte organizzative scelte gestione finanziaria La nostra Scuola nasce come Istituto Comprensivo Ancona Centro Nord il 1° Settembre 2001, a seguito del piano di razionalizzazione degli istituti nell'ambito dell'autonomia scolastica. Nell’anno scolastico 2004/2005 viene intitolato ad Armando Novelli. Armando Novelli è stato un grande educatore. Nato in Ancona nel 1915, ha lavorato ed ha conseguito il diploma magistrale come autodidatta. La sua particolarissima sensibilità gli ha sempre consentito di comprendere le difficoltà di ciascun bambino nel percorso dell'apprendimento e trovarne le possibili soluzioni. Ha fondato la sua didattica sul princìpio del fare. Dai primi anni ‘60 ha aderito al Movimento di Cooperazione Educativa, ne ha creato una sezione in Ancona, ha aderito alle nuove correnti metodologiche rivedendole e adeguandole alle realtà; ha prodotto quaderni operativi per alunni; ha tenuto corsi per Docenti in tutta la Regione. Anche dopo aver lasciato il servizio attivo nel 1976 ha continuato ad essere presente quotidianamente ed operare nella sua scuola G. Mazzini, affiancando le insegnanti nel 8 lavoro quotidiano e trasmettendo generosamente la sua esperienza di uomo e di educatore. Armando Novelli ha voluto una scuola gioiosa, culturalmente valida che stimolasse il piacere della conoscenza, l'autonomia, la collaborazione, la sensibilità e lo star bene insieme. A questo scopo aveva trasformato la sua classe in un vero e proprio laboratorio dove i bambini potevano fare esperienze pratiche di ogni genere, dove potevano essere valorizzati per le potenzialità personali, dove potevano lavorare senza sentirsi giudicati ma imparando a valutare autonomamente i risultati del proprio operato. 9 Le Scuole L’Istituto Comprensivo A. Novelli di Ancona comprende: TRE PLESSI SCOLASTICI PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA G. Mazzini, sito in via Fanti G. Garibaldi, sito in via Torrioni Redipuglia , sito in via Redipuglia Scuola dell’Infanzia: G. Mazzini Via Fanti n. 10 - Ancona tel. 071 52386 e mail: mazzini@ic.armandonovelli.it Scuola dell’Infanzia: G. Garibaldi Via Torrioni n. 16 - Ancona tel. 071 202371 10 DUE PLESSI SCOLASTICI PER LA SCUOLA PRIMARIA Scuola dell’Infanzia: Redipuglia C. Faiani, sito in via Oberdan N. Tommaseo, sito via Fanti Via Redipuglia n. 35 - Ancona tel. 071 57379 Scuola Primaria: C. Faiani Via Oberdan 27 - Ancona tel. 071202212 071201642 Scuola Primaria: N. Tommaseo Via Fanti n. 10 - Ancona tel. 071 54159 11 UN PLESSO SCOLASTICO PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO G. Leopardi, sito in via Veneto Scuola Media: "G. Leopardi" Via V. Veneto n. 9 - Ancona tel. 071 203022 e-mail: leopardi@ic.armandonovelli.it Il contesto interno SCUOLA dell’INFANZIA PLESSO G. Garibaldi G. Mazzini Redipuglia Totali n. sezioni n. alunni 83 77 55 n. docenti di sezione 6 6 5 n. docenti di sostegno 1/2 1/2 n. specialisti IRC 1/3 1/3 1/3 3 3 2+1 antimeridiana 8+1 215 17 1 1 SCUOLA PRIMARIA PLESSO n. classi n. alunni n. docenti n. docenti di sostegno n. specialisti IRC 2 2 n. specialisti l2 1 1 N. Tommaseo C. Faiani 5 12 101 258 8 24 Totali 17 359 32 4 2 1 1/2 1/2 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO SEDE G. Leopardi Totali n. classi n. alunni n. docenti 9 180 9 180 12 n. specialisti IRC 21 n. docenti di sostegno 2 + 1 (10 h) 21 2 + 1 (10 h) 1 1 I Docenti SCUOLA DELL’INFANZIA MIRIAM BALESTRA LAURA BENEDETTELLI ILARIA CARCONI MARINA CERCACI VALENTINA CERVELLINO ACQUACELESTE COLAFRANCESCO MARIA CONTI ANNALISA DORONZO VIRGINIA GIUNTA GIANNA GRANELLINI LESLI LAUSDEI LAURA LUCIANI CINZIA MAGI CORALLINA MANIERA MARIA PIA MAZZARINI ANTONELLA MOSCOLONI SANDRA MUOIO LETIZIA ORCIAI ROSELLA CALMIERI FRANCESCA PAPALINI ANNA MARIA PITTALIS ELISABETTA SERAFINO ROSANNA SISTI ANTONELLA DE VITO(fr) SCUOLA PRIMARIA LUCIA APPOLLONI LUCIA ATTORRI SABINA BENADDUCI M. ANTONIETTA BRANDIMARTI MARIA LUISA CARLETTI DANIELA CASADIO BARBARA CERNI CINZIA CIONNA MICHELA CIUFFREDA FRANCESCA COLA CLAUDIA COLICCHIO STEFANIA COMER ELISABETTA CORTESE MARIA LUISA DECORIONI SABRINA DE SANCTIS LUCIA GHERGO EMANUELA GHIANDONI BARBARA GIANFELICI LUCIANA GIORGI MATTEO GIOSTRA LUCIANA GIULIANI DONATA GIULIANO LAURA MANCINI MARINARI LUCIANA PATRIZIA MAURO MARINELLA MERLI MARINA MIECCHI M. ANTONIETTA MOBILI DINA NOBILI PATRIZIA ORLANDINI ELISABETTA PARISINI VALERIA PETRELLA LUCIANA SABATINI STEFANIA SETTIMI GIUSEPPINA SIGNORINO SIMONETTA STURBINI ROBERTA TRICARICO GIULIA VESPASIANI ISABELLA ZAMMIT (fr) P.ATRICIA ANTONIA ZUCCARINI PAOLA GIAMBENEDETTI Il contesto esterno 13 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO OMBRETTA CASACCIA LUCIANO CATTANI GIUSEPPINA CONTI IVANA D’ALESIO MARCO DELLA VOLPE MARIA DI PASQUALE MARIA ESTER DONATACCI GABRIELLA FRANCIONI TIBALDI MARIA ALBINA GISSI ORONZO A. LEONE PERRONE EMMA LUCIDI PATRIZIA MAGNALARDI SARA MAZZARELLA STEFANIA MILO SERGIO MORELLINA ANNA MARIA MORRESI FRANCESCA ORLANDO ANNA PICCININI STEFANIA PIGLIAPOCO ROSANNA POETA MARIO PUERINI SILVANA ROTA MARTIR CARLO SALUCCI CARLA SENSINI FABRIZIO SMERZINI MARIA ROBERTA TONINI La fisionomia dell’Istituto Armando Novelli si può delineare osservandone, innanzitutto, la collocazione in ambito cittadino: i plessi insistono sul centro della città. Da questa posizione derivano problemi ma anche opportunità: se la viabilità, con le conseguenti difficoltà di parcheggio, può essere un deterrente alla partecipazione delle famiglie alla vita dell’Istituto, il territorio offre tuttavia una grande quantità di stimoli per quanto riguarda la gestione della cosa pubblica, le principali realtà economiche della città, i monumenti, la cultura. Infatti, dai plessi dell’Istituto è possibile raggiungere, a piedi, il Comune, il teatro delle Muse, il teatro Sperimentale, il Museo archeologico, la Biblioteca comunale, la Pinacoteca, la Mediateca, i principali monumenti della città, il porto. Analogamente, a causa della collocazione dell’Istituto, gli alunni che la frequentano non sono tutti domiciliati in zona, spesso provengono da altri quartieri e frequentano le scuole del centro per motivi legati alla sede di lavoro dei genitori. Questo comporta una maggiore difficoltà per il fare gruppo, in quanto i rapporti instaurati a scuola spesso non possono essere consolidati attraverso la comune frequenza dei luoghi di ritrovo del territorio, sia per quanto riguarda i ragazzi che le famiglie, ma offre una opportunità di scambio più ricca, data la varietà di esperienze portata dai ragazzi. Il contesto territoriale vede una situazione sociale eterogenea con prevalenza di ceto medio e genitori entrambi occupati. Altro aspetto caratterizzante dell’Istituto è il consistente e crescente numero di alunni stranieri che si iscrivono nelle nostre scuole. Tale presenza, che si attesta mediamente sul 25% nella fascia dell’obbligo, è di certo fonte di arricchimento culturale e sociale. Tuttavia essa richiede costante attenzione e predisposizione di strumenti adeguati di accoglienza per una positiva integrazione scolastica. La rilevazione dei bisogni formativi Il Piano dell’Offerta Formativa della Scuola acquista maggiore efficacia e validità se fonda le sue scelte ed i suoi percorsi formativi su un’attenta rilevazione e interpretazione dei bisogni formativi degli Alunni; delle aspettative delle Famiglie; delle aspettative dei Docenti; delle attese della Comunità locale. I bisogni formativi degli Alunni migliorare le relazioni per poter star bene a scuola; migliorare il coinvolgimento nell’organizzazione delle attività didattiche dalle più semplici alle più complesse per acquisire consapevolezza del percorso da compiere, per comprenderne il senso e diventarne protagonisti; migliorare le competenze comunicative; migliorare le competenze scientifiche; promuovere la capacità di scelta delle attività. Le aspettative delle Famiglie 14 formare ai valori sociali ed etici; tener conto dei bisogni e degli interessi degli alunni; fornire una preparazione disciplinare adeguata; motivare ad apprendere; valorizzare le potenzialità; sviluppare la capacità di lavorare in gruppo. Le aspettative dei Docenti operare in un clima relazionale positivo centrato sulla fiducia, la collaborazione e la condivisione; garantire il pieno sviluppo della persona in termini di: sapere saper essere saper vivere con gli altri saper imparare e saper agire valorizzare le competenze professionali; vivere un rapporto di partecipazione costante e costruttiva con le Famiglie e con le Agenzie e gli Enti del territorio. Le attese della comunità locale un’offerta formativa fondata sui valori; un’offerta formativa di qualità; un contesto positivo di socializzazione e integrazione; l’opportunità di concrete collaborazioni. I princìpi ispiratori Il nostro Istituto intende fondare la sua azione formativa sui seguenti princìpi: 1. FLESSIBILITÀ, INTEGRAZIONE, RESPONSABILITÀ Con l’autonomia, infatti, diventa possibile consolidare e sviluppare il ruolo di promozione culturale e sociale che la scuola esercita nella comunità locale. L’Istituto diviene soggetto attivo nel coordinamento e nello sviluppo delle politiche formative del territorio, nell'integrazione delle risorse professionali, materiali e finanziarie. Con l’ampliamento degli spazi di autonomia, inoltre, aumentano gli àmbiti di responsabilità nell’attuazione del Piano dell'Offerta Formativa coerente con gli obiettivi generali del sistema d'istruzione e con le effettive esigenze di apprendimento degli alunni. Tali àmbiti riguardano la responsabilità degli Organi collegiali sugli indirizzi fondamentali dell’Istituto, i compiti individuali degli operatori nei diversi ruoli e funzioni, le responsabilità di direzione e gestione delle attività da parte del Dirigente scolastico e del suo staff, la promozione di una leadership diffusa nell'ambito di uno sviluppo organizzativo finalizzato al miglioramento del servizio educativo. 15 1.1 Flessibilità Il compito del contesto scolastico è certamente quello di creare condizioni favorevoli al manifestarsi della professionalità (e dell’umanità) di tutti i suoi attori. L’organizzazione delle attività si fonda su una continua e responsabile flessibilità operativa e didattica in relazione alla variabilità individuale dei ritmi, dei tempi, degli stili di apprendimento, delle motivazioni e degli interessi degli alunni e di un utilizzo funzionale delle risorse. La flessibilità curricolare va ricercata e concordata tra i diversi segmenti di scolarità in termini di grandi obiettivi comuni e percorsi formativi graduali, unitari e coerenti. 1.2 Integrazione Con l’autonomia diventa possibile consolidare e sviluppare il ruolo di promozione culturale e sociale che la Scuola esercita sul territorio. Realizzare questo princìpio significa perseguire: l'integrazione delle competenze professionali; l'integrazione delle risorse materiali e finanziarie; l'integrazione degli interventi formativi nel contesto territoriale. 1.3 Responsabilità Con l’ampliamento degli spazi di autonomia e decisione aumentano, necessariamente, anche gli ambiti di responsabilità a partire dall'elaborazione di un Piano dell'Offerta Formativa coerente con gli obiettivi generali del sistema d'istruzione e le esigenze di apprendimento degli alunni per il miglioramento del servizio educativo. Tali ambiti riguardano: la responsabilità degli Organi collegiali sugli indirizzi fondamentali dell’Istituto; la responsabilità individuale degli attori nei diversi ruoli e funzioni; le responsabilità di direzione e gestione del Dirigente scolastico. 2. COLLEGIALITÀ, UNITARIETÀ, CONTINUITÀ, ORIENTAMENTO I fattori essenziali per lo sviluppo dell’autonomia e dell’idea di comprensività si riferiscono ai concetti di collegialità, unitarietà, continuità e orientamento. In considerazione delle caratteristiche dell’Istituto Comprensivo (più ordini di scuola e più plessi scolastici), si afferma il problema relativo al peso ed al valore da attribuire all’identità delle singole scuole, agli àmbiti di continuità da sviluppare e agli spazi di unitarietà che occorre costruire. L’esperienza insegna che la strada da percorrere non è quella di privilegiare uno di questi elementi a discapito degli altri, bensì tendere ad una graduale integrazione delle tre dimensioni attraverso un utilizzo efficace dell’autonomia e della flessibilità. La prospettiva dei prossimi anni, quindi, sarà quella di costruire una realtà d’Istituto capace di valorizzare al meglio la storia e l’identità delle singole Scuole che lo compongono, ma anche in grado di sviluppare percorsi organici di continuità tra i vari segmenti e con la comunità locale. Il tutto inserito in un sistema di governo 16 dell’Istituzione scolastica fondato su princìpi e criteri di progettazione educativa unitari e condivisi. 2.1 Collegialità e unitarietà Per attuare i suoi compiti, il nostro Istituto si organizza in modo funzionale rispetto agli obiettivi educativi da perseguire. I Docenti definiscono collegialmente le scelte educative e didattiche a tutti i livelli, nel rispetto della libertà d'insegnamento, cioè con autonomia didattica e libera espressione culturale. La collegialità è condivisione del piano educativo e didattico; viene praticata nel momento della programmazione, nell’azione didattica, in quella di verifica e valutazione. La collegialità, non esclude la responsabilità individuale, ma anzi implica e valorizza il contributo di ogni singolo docente nell’azione educativa. L'unitarietà dell'insegnamento costituisce la caratteristica peculiare della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo di scuola dell’obbligo; essa va perseguita attraverso un passaggio continuo dai campi di esperienza alle discipline/aree disciplinari progressivamente differenziati nella Scuola Primaria e Secondaria di primo grado. 2.2 Continuità Il princìpio della continuità rappresenta uno dei nodi centrali del discorso educativo in quanto ogni alunno ha diritto ad un percorso formativo organico e completo per tutta la durata della scuola dell’obbligo. Esso costituisce un fattore di qualità per i singoli alunni e per il sistema scolastico complessivo allorché realizza la progressione ottimale delle esperienze di apprendimento. Un progetto che rispetti le varie tappe dell’età evolutiva diviene, perciò, elemento fondante dell’azione formativa dell’Istituto Comprensivo. L’attuazione di tale progetto non sempre si rivela un’azione facile in quanto presuppone disponibilità al dialogo, conoscenza reciproca e coordinamento degli interventi educativi nel rispetto della specificità di ogni grado scolastico. Nel nostro Istituto nell’ambito della continuità verticale si perseguono gli obiettivi di: costruire, attraverso iniziative progettuali (visite guidate, open day) una rete comunicativa per facilitare la conoscenza degli ambienti e degli alunni; concordare criteri di valutazione; dare unitarietà agli interventi riguardanti problematiche particolari: alunni diversamente abili, alunni con disagio, alunni stranieri; favorire i prestiti formativi (scambi professionali); documentare le attività realizzate. Nel nostro Istituto già da alcun anni, sono state promosse iniziative volte a favorire la continuità educativo – didattica fra i vari segmenti di scolarità e Istituti secondari di II grado presenti nel territorio. Le Scuole dell’infanzia, Primaria e Secondaria di I grado lavorano per attuare la continuità, salvaguardando le rispettive specificità, in modo da garantire ad ogni soggetto il diritto di compiere un percorso formativo positivo, significativo e di qualità. 17 Oltre al passaggio di informazioni da un ordine di scuola al successivo per la conoscenza dell’alunno, la continuità educativa si concretizza attraverso: il curricolo in verticale; il rapporto con le Famiglie ed il territorio; l’adesione alle attività di orientamento proposte da scuole secondarie di II grado; le proposte di formazione dei Genitori; i progetti in continuità; i Collegi docenti unificati; il sito web. . È stato altresì predisposto un programma che prevede: forme di compartecipazione alle attività didattiche dei Docenti delle classi iniziali e terminali; predisposizione di attività comuni tra gli alunni degli anni ponte; visita di conoscenza degli alunni all’ambiente scolastico in cui confluiranno; momenti di formazione comune per i tre segmenti di scolarità; attivazione di commissioni di lavoro miste. 2.3 Orientamento Uno degli obiettivi della continuità è l’orientamento da intendersi come progressiva conquista della propria identità e come modalità costruttiva di uno spazio immaginativo e predittivo nel quale prende corpo il proprio progetto di vita. Essendo questa una delle principali finalità della scuola tutte le attività hanno carattere orientativo. In modo particolarissimo, nella Scuola secondaria di I grado esso si realizza attraverso un itinerario specifico sui seguenti temi: la conoscenza delle strutture e delle modalità organizzative dell’ambiente scolastico; la conoscenza di sé in ordine ad interessi, motivazioni, attitudini e potenzialità; l’intensificazione delle attività di prevenzione delle dipendenze; la conoscenza del territorio, delle istituzioni e del mondo del lavoro; la conoscenza del sistema scolastico e il contatto con le Scuole secondarie di II grado; la capacità di prendere decisioni; la progressiva costruzione del metodo di studio. 3. ALLEANZA SCUOLA – FAMIGLIA L’obiettivo prioritario che ci poniamo è quello di realizzare con la Famiglia un’alleanza educativa capace di costruire il futuro dei nostri ragazzi. 18 Essa potrà renderci più forti, saprà restituire efficacia formativa ai programmi di studio, saprà alimentare la nostra passione educativa. Insieme potremo costruire un linguaggio autentico, ispirato ai valori della persona, della cultura, dell’etica e della cittadinanza. Un linguaggio capace di superare la logica dell’effimero e faccia gustare la comunicazione profonda, quella che rende insignificanti e incolori le troppo frequenti concessioni alla banalità. L’alleanza che auspichiamo, ispirata ai valori alti della cultura, vuole fondarsi sull’idea di cooperazione, sull’istanza della solidarietà più che sull’interesse individuale. Crediamo fermamente che, così concepita, essa sia di per sé educativa, giacché offre ai nostri ragazzi un concreto modello di civile convivenza ove il confronto non è mai conflitto e rafforza in ciascuno la fiducia nelle proprie capacità di scoprire il mondo. Fare in modo che genitori e insegnanti si vivano come alleati è un traguardo che si fonda sulla condivisione di valori. La tenuta di una alleanza è basata sulla costruzione della certezza che l’altro agisce per un comune obiettivo: fare in modo che i ragazzi stiano bene a scuola e apprendano con successo. 4. SCUOLA E TERRITORIO I bambini e i ragazzi, nell’età scolare, sono al centro di proposte educative provenienti da varie agenzie formative: famiglia, scuola, mass-media, enti locali, associazioni culturali, sportive, religiose. La loro formazione non avviene, pertanto, solo a scuola, ma in un contesto ben più ampio di relazioni sociali e di esperienze. Compito delle diverse istituzioni formative deve essere quello di perseguire finalità educative il più possibile coerenti e condivise. A tale scopo si ritiene necessario ricercare, anche nell’ambito dell’Istituto Comprensivo, rapporti di stretta collaborazione con le Famiglie e momenti di incontro fra i vari operatori e responsabili delle suddette agenzie al fine di individuare le coordinate educative capaci di dare coerenza alle diverse attività proposte dalla scuola (prioritariamente) e da altri Enti e associazioni. Collaborazioni L’Istituto collabora con Enti del territorio: Comune di Ancona I Circoscrizione Regione Marche CO.RE.COM Assindustria della Provincia di Ancona Agenzia Nazionale per il supporto dell’autonomia scolastica Federazioni Sportive L’Istituto aderisce alle seguenti reti e progetti: Progetto Progetto Progetto Progetto di rete Agio scolastico di rete AMBINFANZIA di rete Il bene Comune. Ragioni e passioni di cittadinanza CONI 19 LE FINALITÀ EDUCATIVE L'educazione nel corso della vita è basata su quattro pilastri: imparare a conoscere, imparare a fare, imparare a vivere insieme, imparare ad essere scelte curricolari scelte didattiche c on tes t o Jacques Delors, Nell'educazione un tesoro scelte educative scelte organizzative scelte gestione finanziaria La nostra scuola si pone come comunità di ricerca formativa e di esperienza sociale, volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni e le sue relazioni. Ciascun attore opera con pari dignità e nella diversità dei ruoli per garantire la formazione alla cittadinanza e la partecipazione alla vita democratica, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno, la qualità delle relazioni insegnante-studente e il recupero delle situazioni di svantaggio. Il nostro Istituto si propone in particolare di assicurare agli studenti una formazione culturale, etica ed estetica, stimolando in ciascuno le capacità critiche e favorendo l’ingresso agli studi superiori. Particolare attenzione viene posta alla costruzione di un'alleanza educativa con la Famiglia e di una attiva collaborazione con le strutture sociali e formative del territorio. La Mission della nostra scuola Promuovere la crescita attraverso la valorizzazione della persona, della cultura, della appartenenza ad un gruppo e ad una società 20 LE AREE DI INTERVENTO DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA REALIZZAZIONE E GESTIONE DEL POF MULTIMEDIALITÀ E DIDATTICA PERSONA DIMENSIONE ESTETICA DIMENSIONE ETICA SCUOLA RICERCA, INNOV AZIONE DIDATTICA, FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO CULTURA SAPERI CONTINUITÀ, ORIENTAMENTO, INTEGRAZIONE CITTADINANZA COMUNICAZIONE INTERNA ED ESTERNA, PROMOZIONE DELL’ISTITUTO GESTIONE SISTEMA QUALITÀ COOPERAZIONE FINALITÀ EDUCATIVE AMBITI D’INTERVENTO educare al rispetto dei valori umani, alla cittadinanza attiva, alla legalità educare al valore della cultura educare il senso estetico promuovere una partecipazione attiva alla vita scolastica come luogo di significati e di valori sviluppare le capacità di comunicazione attraverso linguaggi verbali e non verbali sviluppare l’orientamento personale e sociale attraverso il potenziamento dell’autostima e dell’autovalutazione, per permettere ad ognuno di gestire consapevolmente e responsabilmente il proprio percorso di crescita valorizzare e potenziare le capacità di ciascuno realizzare progetti finalizzati all’innalzamento del successo scolastico sviluppo della persona sapere, saper fare, saper essere insegnare ad apprendere patto formativo rinforzo della motivazione regole continuità e orientamento integrazione 21 Pertanto la Scuola si impegna a: garantire il diritto all’apprendimento ed all’uguaglianza delle opportunità formative; educare al rispetto dell’ambiente e alla valorizzazione del territorio; promuovere la condivisione dei valori che stanno alla base della cittadinanza; favorire l’incontro con una pluralità di linguaggi necessari ad acquisire le competenze e gli strumenti idonei ad agire in modo autonomo e responsabile nel proprio contesto socio-culturale in termini di conoscenza dei quadri concettuali (sapere), abilità operative (saper fare), capacità di pensiero critico ed esercizio della cittadinanza (saper essere); favorire relazioni personali positive e significative tra pari e con gli adulti; valorizzare la diversità; promuovere l’integrazione nel gruppo, in particolare degli alunni in situazione di Handicap; svolgere attività di prevenzione delle disuguaglianze e dei rischi di insuccesso Scolastico; garantire l’unitarietà del processo educativo. Le finalità educative generali in quanto comuni vengono perseguite dai diversi ordini di scuola secondo la propria peculiarità e in modo graduale e progressivo SCUOLA DEL PRIMO CICLO SCUOLA DELL’INFANZIA Sviluppo dell’identità Sviluppo dell’autonomia Sviluppo delle competenze Educazione alla cittadinanza (SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO) Promozione del pieno sviluppo della persona Promozione dell’ alfabetizzazione di base Valorizzare esperienze e conoscenze degli alunni Insegnare ad imparare ad apprendere e ad essere Favorire l’integrazione, l’esplorazione e la scoperta Educare alla cittadinanza Educare alla salute Valorizzare i percorsi di continuità ed orientamento 22 Per rispondere alle esigenze formative degli alunni, le nostre Scuole si assumono, inoltre, l’impegno di: promuovere il valore della motivazione ad apprendere attraverso l'alfabetizzazione culturale, nel rispetto dei tempi e dei ritmi individuali di apprendimento e maturazione; proporre criteri di organizzazione delle classi funzionali agli obiettivi da raggiungere: lavoro individuale, collettivo e di gruppo valorizzare l’esperienza diretta, il procedere per tentativi ed errori, il problem solving favorire l’autovalutazione attraverso la riflessione sulle esperienze scolastiche e i vissuti personali al fine di elaborare nuove conoscenze e migliore coscienza di sé; promuovere l’orientamento come percorso che favorisce negli alunni una progressiva consapevolezza delle proprie capacità, delle conoscenze e delle abilità acquisite si colloca nel processo educativo come acquisizione di una mentalità che permetta di effettuare in tutto l’arco della vita scelte consapevoli. Ambiti significativi di intervento educativo: FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il Collegio Docenti ha individuato i seguenti ambiti cui destinare le risorse previste per le Funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa: AREA 1 Realizzazione e gestione POF 1. Coordina la stesura e/o la revisione del POF per l’anno scolastico 2007-08 2. Cura la realizzazione del prospetto sintetico per le famiglie 3. Cura l’approfondimento delle Indicazioni per il Curricolo allo scopo di formulare proposte al Collegio Docenti per la costruzione del curricolo dell’Istituzione Scolastica 4. Monitoraggio attività del POF in ingresso, itinere, finale 5. Propone modalità e strumenti di monitoraggio e valutazione delle attività 6. Aggiorna e integra il POF e i documenti fondamentali ad esso collegati 7. Fa parte dello staff di dirigenza AREA 2 Multimedialità e didattica 1. Promuove e sviluppa le competenze scientifico-tecnologiche degli Studenti 2. Promuove e cura la formazione dei docenti 3. Coordina le attività laboratoriali 4. È responsabile dei laboratori 5. Fa parte dello staff di dirigenza 23 AREA 3 Ricerca, innovazione didattica, formazione e aggiornamento del personale 1. Attiva processi operativi di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica e metodologica 2. Cura i rapporti con l’Agenzia Scuola (Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica) 3. Coordina attività di documentazione di buone pratiche didattiche e di diffusione di materiali anche tra reti di scuole 4. Coordina le proposte di flessibilità del 20% dei curricola 5. Analizza i bisogni formativi del personale docente ed ATA e predispone il Piano Annuale di Formazione/Aggiornamento di Istituto 6. Cura la sperimentazione delle Indicazioni per il curricolo 7. Fa parte dello staff di dirigenza AREA 4 Continuità, orientamento e integrazione 1. Effettua l’analisi dei bisogni formativi degli alunni 2. Attiva concrete azioni di prevenzione al disagio e di promozione dell’agio anche attraverso attività di tutoring 3. Promuove la partecipazione degli studenti e delle famiglie alle attività della scuola 4. Assicura sostegno alla progettualità degli studenti e coordina le attività extracurricolari 5. Assicura servizi per l’accoglienza degli studenti, promuovendo il senso di appartenenza all’Istituto, il rispetto delle regole stabilite e la comunicazione tra alunni-docentigenitori 6. Progetta e coordina attività di accoglienza, continuità, orientamento e ri-orientamento 7. Fa parte dello staff di dirigenza AREA 5 Comunicazione interna ed esterna, promozione dell’Istituto 1. Attiva modalità di comunicazione interna ed esterna attraverso le nuove metodologie multimediali (TIC) 2. Rielabora il Sito WEB in modalità interattiva, e ne assicura l’aggiornamento continuo 3. Sviluppa azioni di promozione dell’Istituto nel territorio 4. Fa parte dello staff di dirigenza AREA 6 Gestione del Sistema Qualità 1. Propone e progetta percorsi di autovalutazione/valutazione rivolti a tutto il personale della scuola, ad alunni e famiglie 2. Propone e progetta percorsi di miglioramento continuo 3. Cura la formazione dei docenti finalizzata al consolidarsi della cultura dell’autovalutazione 4. Fa parte dello staff di dirigenza 24 c on te s to IL CURRICOLO scelte curricolari scelte didattiche scelte educative scelte organizzative scelte gestione finanziaria Per curricolo si intende l’esperienza complessiva che lo studente fa a scuola e che contribuisce alla sua formazione 25 I VALORI DI RIFERIMENTO educare istruendo educare attraverso l’ l ’istruzione: istruzione le discipline ci aiutano a comprendere noi stessi e gli altri, a comprendere il mondo e saper essere nel mondo PERSONA SCUOLA educare la persona in tutte le sue dimensioni CULTURA saperi e linguaggi culturali di base strumenti di pensiero metodi autonomia di pensiero LE AZIONI Definizione di conoscenze, abilità e competenze Essenzialità dei saperi Saperi trasversali 26 Gradualità, organicità e coerenza del percorso formativo SAPERI Dai campi di esperienza alle discipline e aree disciplinari Programmazione e realizzazione di progetti in continuità Infanzia, Primaria e Secondaria I grado AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Progetti specifici Laboratori Attività interdisciplinari Opzionalità Recupero e potenziamento Attività alternative alla religione cattolica La definizione di curricolo intende muovere dall’esperienza didattica del nostro Istituto senza rinunciare alle sollecitazioni offerte dalla più recente riflessione teorica. Secondo le Indicazioni per il curricolo: “ogni scuola predispone il curricolo, all’interno del Piano dell’offerta formativa, nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze e degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni. Il curricolo si articola attraverso i campi di esperienza nella scuola dell’infanzia e attraverso le discipline nella scuola del primo ciclo”. Il curricolo è elaborato dai Docenti ed è commisurato ai bisogni formativi degli allievi e alle esigenze delle singole realtà scolastiche e ambientali, secondo criteri di unitarietà e flessibilità. Organizzazione dei saperi L’organizzazione dei saperi-conoscenze avviene nel curricolo secondo una struttura reticolare, attorno ai nuclei fondanti delle discipline. I nuclei fondanti di una disciplina sono quei concetti fondamentali dotati di valore strutturante e generativo di conoscenza. Sono i nodi che sottendono alla progettazione curricolare e che restano dunque, impliciti nel processo di insegnamento/apprendimento. Oggetto di insegnamento esplicito e diretto sono invece i contenuti disciplinari. La tendenza comune che si sta consolidando nelle nostre scuole è quella di affiancare alla più tradizionale organizzazione dei saperi per contenuti, forme nuove di aggregazione. Molti progetti avviati nella scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado mirano infatti ad operare sui saperi trasversali. I principali criteri di selezione e organizzazione delle conoscenze risultano come segue: criterio della essenzialità: approfondire piuttosto che estendere il sapere criterio dellatrasversalità: privilegiare competenze trasversali quali ad esempio la socializzazione, l’autonomia, la partecipazione, la motivazione, il metodo di studio, l’imparare ad imparare; 27 criterio della flessibilità: progettare a maglie larghe; differenziare gli interventi metodologici criterio della progressività: tenere conto dei livelli di maturazione del soggetto che apprende e scegliere contenuti disciplinari significativi; strutturare un curricolo verticale. Nella scuola dell’Autonomia va delineandosi una significativa ricerca pedagogicodidattica riguardante la revisione dei curricoli, non più rigidamente intesi come sequenza di contenuti a scansione annuale, ma tali da essere: formulati con l'obiettivo di valorizzarne l’essenzialità e la significatività; commisurati ai bisogni formativi degli alunni; sviluppati in modo graduale e progressivo nei percorsi e nelle attività; attuati per consentire l'acquisizione delle competenze essenziali. La programmazione didattica costituisce lo strumento fondamentale per declinare le indicazioni ministeriali in progetti di lavoro didattico commisurati alle effettive esigenze di apprendimento degli alunni. A questa si affianca una progettazione di ampliamento dell’offerta formativa che sta assumendo notevole importanza sia per la quantità e varietà di proposte, sia per la qualità degli interventi previsti. La differenziazione nella tipologia delle attività risponde però ad un unitario progetto d’insieme. I progetti sono attuati a livello d’Istituto, di plesso, di classe, d’interclasse/ intersezione. Possono essere annuali o pluriennali, come indicato dalle progettazioni specifiche . Campi di esperienza, aree disciplinari e discipline Il Curricolo in verticale del nostro Istituto è stato revisionato nell’anno scolastico 20062007 da una Commissione, creata in seno al Collegio Docenti, eterogenea per ordine di scuola e per discipline. Il lavoro è stato suddiviso in: area linguistico espressiva; area matematico - scientifico - tecnologica; area geo - storico - sociale; Il Curricolo verticale è stato costruito attorno a nuclei essenziali fondanti e ai relativi oggetti di apprendimento. Per ogni oggetto sono stati individuati : per la scuola dell’Infanzia i campi di esperienza; per la scuola del primo ciclo gli obiettivi di apprendimento che ogni Consiglio di classe o Èquipe pedagogica accerterà in itinere. La programmazione curricolare comune mira a garantire i medesimi traguardi per tutte le classi, con l’utilizzo di un'unica modalità di valutazione. 28 AREA LINGUISTICO ESPRESSIVA 29 SC UO LA DE LL’ IN FA NZ IA Nuclei fondanti Identità Temi Campi di esperienza Il Mondo Racconto di Sé: del Si presenta verbalmente e si rappresenta graficamente; Bambino/a Si esprime attraverso il teatro e il gioco; Identificazione - Memorie Utilizza la conversazione e la narrazione per raccontare di sé fatti, emozioni, sensazioni; Si orienta nel tempo della vita quotidiana; Sa collocare esperienze personali e/o comuni nel tempo; Riconoscimento di Sé Si riconosce come entità fisica e sessuale capace di lasciare tracce ed impronte; Si orienta nei diversi tipi di spazio e lo rappresenta, e sperimenta le proprie potenzialità motorie; Riconoscimento dell’altro Scopre le diversità e apprende le prime regole necessarie alla vita sociale; Scopre il senso di appartenenza alla comunità e le relazioni tra le persone; Riconoscimento dell’ambiente Sa osservare, organizzare ed ordinare gli oggetti; Sa osservare gli elementi dell’ambiente naturale e ne coglie le trasformazioni e riflette sulla misura, sull’ordine e sulla relazione; Creatività Il Mondo Fantastico Prolungamento di sé Si esprime con immaginazione e creatività cimentandosi con tecniche e materiali diversi; Scopre il piacere dell’ascolto della musica e gioca con essa utilizzando voce, corpi, oggetti; Gioca e memorizza filastrocche, girotondi e movimenti ritmati in musica AREA LINGUISTICO ESPRESSIVA 30 SC UO LA PR IM AR IA CL AS SE I Nuclei Fondanti Temi Obiettivi di apprendimento Identità Il Mondo del Bambino/a Si relaziona con sé Si relazione con gli altri Individua somiglianze e differenze Creatività Il Mondo Fantastico Sviluppa la creatività e il pensiero creativo attraverso i linguaggi: - musicali - mimici e gestuali corporei - pittorico - grafiche Riconosce e si identifica in ruoli Formula di ipotesi Interviene creativamente manipolando un testo e ricreando Comunicazione La mia Lingua Lingua come strumento del pensiero Lingua come mezzo di comunicazione Utilizza creativamente la lingua Lingua per esprimere sé Decodifica e codifica i linguaggi non verbali Prima Lingua Europea Lingua come mezzo di comunicazione Ascolta ritmi e suoni e li riproduce Lingua come manifestazione di cultura AREA LINGUISTICO ESPRESSIVA 31 S C U O L A P R I M A R I A C L A S S E I I I I I Nuclei fondanti Temi Obiettivi di apprendimento Identità Il Mondo del Bambino/a Si relaziona con sé Si relaziona con gli altri Individua somiglianze e differenze Creatività Il Mondo Fantastico Sviluppa il pensiero creativo attraverso i linguaggi: - musicali - mimici e gestuali corporei - pittorico - grafiche Riconosce e si identifica in ruoli Formula ipotesi Individua la situazione problema Relaziona, nella situazione espressiva, causa effetto Interviene creativamente manipolando un testo e ricreando Comunicazione Riflessioni sul testo La nostra lingua Prima lingua europea Individua e comprende il vissuto e il contenuto di un testo Individua il pensiero dell’autore Riconosce la struttura di un testo Individua lo scopo di un testo Produce con le varie tipologie di testo Conosce e rispetta le convenzioni ortografiche Si avvia all’individuazione, distinzione e classificazione delle parti del discorso Arricchisce progressivamente il lessico e lo utilizza in modo adeguato in diversi contesti Individua le relazioni logiche tra le parole Utilizza il dizionario Rileva le principali funzioni Decodifica e codifica i linguaggi non verbali Crea storie sonore Coglie nella lingua il mezzo di comunicazione Ascolta di ritmi e suoni e loro riproduzione Coglie nella lingua di quel paese la sua manifestazione culturale Comprende e produce semplici messaggi AREA LINGUISTICO ESPRESSIVA 32 SC UO LA PR IM AR IA CL AS SE IV V Nuclei fondanti Temi Identità Il Mondo del Bambino/a Creatività Il Mondo Fantastico Obiettivi di apprendimento Comunicazione Riflessioni sul testo La nostra lingua Prima lingua europea Si relaziona con sé Si relaziona con gli altri Individua somiglianze e differenze Individua il valore delle differenze Costruisce una rete positiva di rapporti Sviluppa il pensiero creativo attraverso i linguaggi: - musicali - mimici e gestuali corporei - pittorico - grafiche Riconosce e si identifica in ruoli Formula ipotesi Individua la situazione problema Relaziona, nella situazione espressiva, causa effetto Si approccia al linguaggio simbolico/letterario Interviene creativamente manipolando un testo e ricreandolo Comprende il vissuto e il contenuto di un testo Individua il pensiero dell’autore Riconosce la struttura di un testo Individua lo scopo di un testo Produce con le varie tipologie di testo Conosce e rispetta le convenzioni ortografiche Individua, distingue e classifica le parti del discorso Arricchisce progressivamente il lessico e lo utilizza in modo adeguato in diversi contesti Individua le relazioni logiche tra le parole Utilizza il dizionario Rileva le principali funzioni Decodifica e codifica i linguaggi non verbali, produce e rielabora un testo Crea storie sonore Inserisce una colonna sonora nel testo Coglie nella lingua il mezzo di comunicazione Ascolta ritmi e suoni e ne attribuisce significato e funzione Coglie nella lingua di quel Paese la sua manifestazione culturale Comprende e produce messaggi Interazione AREA LINGUISTICO ESPRESSIVA 33 SC UO LA SE CO ND AR IA DI PR IM O GR AD O CL AS SE I II III Nuclei fondanti Identità Temi Il mondo del preadolesce nte Creatività Il Mondo Fantastico Obiettivi di apprendimento Comunicazion e Riflessioni sul testo Riflessioni sui generi letterari Riflessioni sulla nostra lingua Prima lingua europea Seconda lingua europea Si relazione con sé Si relazione con gli altri Coglie somiglianza e diversità Coglie il valore delle differenze Costruisce una rete positiva di rapporti Matura, progressivamente, la coscienza di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno Ricerca e sviluppa la propria identità Sviluppa e potenzia il pensiero creativo Riconosce e si identifica in ruoli Individua la situazione problema Formula di ipotesi Coglie nella situazione espressiva la relazione di causa effetto Si approccia al linguaggio simbolico/letterario Interviene creativamente manipolando un testo e ricreandolo Comprende il contenuto e il vissuto in un testo Individua il pensiero dell’autore Riconosce la struttura di un testo Individua lo scopo di un testo Produce con le varie tipologie di testo Conosce e rispetta le convenzioni ortografiche Individua, distingue e classifica le parti del discorso nella frase semplice, nella sua espansione e ne fa l’analisi Individua la frase complessa e ne fa l’analisi Arricchisce, progressivamente, il lessico e lo utilizza in modo adeguato in diversi contesti Individua le relazioni logiche tra le parole Utilizza ed approfondisce il dizionario Riconosce l’evoluzione della nostra lingua (dal latino all’italiano; i dialetti; i prestiti linguistici) Riconosce la polisemia Coglie nella lingua il mezzo di comunicazione Identifica in base a variabili (ritmi, accenti) le principali funzioni comunicative ed espressive di un enunciato Coglie nella lingua la manifestazione della cultura umana Scambia in modo dialogico su argomenti di vita quotidiana Comprende i vari tipi di testo Produce messaggi e brevi testi su argomenti familiari Produce testi corretti e coesi AREA MATEMATICO - SCIENTIFICO - TECNOLOGICA 34 S C U O L A D E L L ’ I N F A N Z I A Nuclei fondanti Temi Numero La Quantità Il numero Spazio e Figure Le Forme Le Isometrie Campi di esperienza Ordina le esperienze per eseguire operazioni numeriche Raggruppa, classifica, seria esperienze Coglie corrispondenze con contrasti evidenti Coglie corrispondenze tra insiemi Valuta la quantità Coglie il principio di conservazione della quantità Opera con gli insiemi Si orienta nello spazio fisico e grafico Percepisce lo spazio secondo attributi di forma dimensione e misura Riconosce le forme geometriche: cerchio, quadrato, triangolo, rettangolo Coglie i concetti : - topologici - di simmetria - di lateralità Effettua, inventa e rappresenta percorsi Misura La Grandezza Confronta grandezze piccole, medie, grandi, alte, basse…… Relazioni Le Operazioni logiche Esegue operazioni logiche per leggere la realtà Coglie le proprietà degli oggetti (somiglianze e differenze) Coglie la relazione di causa – effetto Riconosce la veridicità di enunciati logici Dati e Previsioni Le rilevazioni Comprende ed utilizza i termini certo, possibile, impossibile e probabile Sistemi Biologici e Geologici La Vita La Materia Percepisce attraverso i sensi la scansione temporale e della ciclicità Osserva e percepisce attraverso i sensi le caratteristiche qualitative degli animali, delle piante e delle rocce Mostra curiosità di fronte alle cose e pone domande La Terra AREA MATEMATICO – SCIENTIFICO - TECNOLOGICA 35 S C U O L A P R I M A R I A C L A S S E I Nuclei Fondanti Numero Temi La Quantità Il Numero Le Operazioni Le Funzioni Spazio e Figure La distanza Gli enti geometrici Obiettivi di apprendimento Ordina la realtà attraverso criteri qualitativi e quantitativi Individua relazioni tra insiemi Forma il concetto di numero Conta e ordina in successione Applica in situazione semplici e concrete il concetto di complementarietà Compone e scompone un numeri attraverso strumenti strutturati e non strutturati, con diversi livelli d’astrazione Forma il concetto di unione di insiemi e di addizione Forma il concetto di sottrazione, come resto Forma il concetto di operatore Rappresenta l’addizione con il diagramma di Eulero-Venn Applica il calcolo orale Forma il concetto di gruppo e compie un primo approccio posizionale delle cifre Percepisce ed utilizza lo spazio Acquisisce le coordinate spaziali Acquisisce concetti topologici Rappresenta lo spazio rispetto a sé e all’esterno di sé Riconoscei corpi e le forme nel mondo reale Misura La Grandezza Confronta grandezze omogenee Introduzione al Pensiero razionale Il linguaggio La Comunicazione Racconta con proprietà esperienze e percorsi di soluzione, riflessioni e conclusioni Individua descrive e costruisce relazioni Riconosce analogie e differenze Dati e previsioni Le rilevazioni Si interroga su situazioni concrete Rappresenta i dati con semplici grafici Discrimina tra situazioni certe e incerte AREA MATEMATICO – SCIENTIFICO - TECNOLOGICA 36 SC UO LA PR IM AR IA CL AS SE I Nuclei Fondanti Sistemi Biologici e Geologici Temi Obiettivi di apprendimento La Vita La Materia La Terra Tecnologie Il mondo artificiale Compie delle prime osservazioni su fenomeni osservabili Trasforma oggetti e materiali Raccoglie reperti e li classifica stabilendo semplici criteri di suddivisione Riconosce alcuni elementi dell’ecosistema naturale Riconosce alcuni elementi dell’ecosistema modificato dall’uomo Conosce l’utilità del computer e le sue componenti Utilizza semplici programmi informatici Classifica i materiali in base ad alcune caratteristiche Sperimenta diversi materiali e sceglie i più adatti in relazione al prodotto AREA MATEMATICO - SCIENTIFICO - TECNOLOGICA 37 S C U O L A P R I M A R I A C L A S S E I I I I I Nuclei fondanti Numero Temi La Quantità Il Numero Le Operazioni Le Funzioni Spazio e Figure La distanza Gli enti geometrici Le isometrie Obiettivi di apprendimento Consolida e amplia la realtà attraverso criteri qualitativi e quantitativi (consolidamento e ampliamento) Individua relazioni tra insiemi Consolidamento e ampliamento del concetto di numero Conta e ordina in successione Applica in situazione concrete il concetto di complementarietà Compone e scompone i numeri attraverso strumenti strutturati e non strutturati, con diversi livelli d’astrazione Consolida e amplia il concetto di addizione e sottrazione Forma il concetto di operatore Forma il concetto di moltiplicazione come prodotto combinatorio, come addizione ripetuta Rappresenta la moltiplicazione come schieramento, diagramma di Caroll, diagramma ad albero Forma il concetto di divisione Applica il calcolo orale Approfondisce il valore posizionale delle cifre nei numeri naturali Forma il concetto di frazione Confronta e ordina frazioni in relazione all’intero Forma il concetto di numero decimale Conosce il sistema metrico decimale Conosce l’ordine e il valore posizionale delle cifre con l’ EURO Operazioni con i numeri decimali (addizione e sottrazione) Percepisce ed utilizza lo spazio Conosce le coordinate spaziali Acquisisce i concetti topologici Rappresenta lo spazio rispetto a sé e all’esterno di sé Riconosce i corpi e le forme nel mondo reale Acquisisce il concetto di distanza, confronta distanze Acquisisce il concetto di linea, punto, piano, retta, semiretta, segmento Acquisisce il concetto di angolo Conosce la simmetria assiale di una figura Acquisisce il concetto di campo interno, esterno, confine AREA MATEMATICO - SCIENTIFICO -TECNOLOGICA 38 SC UO LA PR IM AR IA CL AS SE II III Nuclei fondanti Misura Temi La Grandezza Introduzione al Pensiero razionale Il linguaggio La Comunicazione Dati e previsioni Il linguaggio Sistemi Biologici e Geologici La Vita La Materia La Terra Tecnologie Il mondo artificiale Obiettivi di apprendimento Associa alle grandezze corrispondenti le unità di misura Effettua misure dirette e indirette di grandezze Esprime misure utilizzando multipli e sottomultipli delle unità di misura Risolve semplici problemi di calcolo con le misure Racconta con proprietà esperienze e percorsi di soluzione, riflessioni e conclusioni Individua descrive e costruisce relazioni Riconosce analogie e differenze Si interroga su situazioni concrete Rappresenta i dati con semplici grafici Discrimina tra situazioni certe e incerte, possibili ed impossibili Raccoglie dati e li rappresenta graficamente Confronta le rappresentazioni di dati Osserva e descrive trasformazioni riconoscendo le fasi, gli aspetti, i cambiamenti Raccoglie reperti e stabilisce semplici criteri di suddivisione Riconosce alcuni elementi dell’ecosistema naturale e di quello modificato dall’uomo Effettua semplici esperienze per verificare ipotesi Conosce l’utilità del computer e le sue componenti Utilizza semplici programmi informatici Classifica i materiali in base ad alcune caratteristiche Sperimenta diversi materiali e sceglie i più adatti in relazione al prodotto AREA MATEMATICO - SCIENTIFICO - TECNOLOGICA 39 S C U O L A P R I M A R I A C L A S S E I V V Nuclei fondanti Numero Temi La Quantità Il Numero Le Operazioni Le Funzioni Spazio e Figure Gli angoli Le figure piane Le isometrie Misura Le grandezze Introduzione al Pensiero razionale Il linguaggio La comunicazione Obiettivi di apprendimento Ampliamento e approfondimento del concetto di numero Approfondimento delle quattro operazioni con numeri naturali e decimali Applicazione del calcolo orale Conoscenza e applicazione delle proprietà delle operazioni Addizione e sottrazione di frazioni in situazioni concrete ( es. risoluzione di problemi con il metodo grafico ) Ampliamento e consolidamento del concetto di angolo Misurare angoli con il goniometro Classificare e operare con gli angoli Costruzione, proprietà e confronto tra poligoni Classificazione Il cerchio Figure equivalenti ed equiestese Costruzione grafica con riga, squadra, compasso, goniometro Perimetri e aree Traslazione, rotazione, ribaltamento Misura lunghezze Determina perimetri e aree delle figure geometriche conosciute Comprende la convenienza ad utilizzare unità di misura convenzionalie Familiarizza con il sistema metrico decimale Esegue equivalenze Ipotizza l’unità di misura più adatta per misurare realtà diverse Utilizza in modo consapevole i termini della matematica fin qui proposti Classifica oggetti, figure, numeri realizzando adeguate rappresentazioni In contesti diversi individua, descrive, e costruisce relazioni significative – analogie, differenza, regolaritàVerifica attraverso esempi un’ipotesi formulata AREA MATEMATICO - SCIENTIFICO - TECNOLOGICA 40 S Nuclei C fondanti U Introduzione al O Pensiero L razionale A P R I Dati e M previsioni A R I A C L A Sistemi Biologici S e Geologici S E I V Temi Il linguaggio La comunicazione Obiettivi di apprendimento Il linguaggio La comunicazione La Vita La Materia La Terra V Tecnologie Il mondo artificiale Partendo dall’analisi del testo di un problema, individua le informazioni necessarie per raggiungere un obiettivo, organizzare un percorso di soluzione e realizzarlo Riflette sul procedimento risolutivo seguito e lo confronta con altre possibili soluzioni Consolida le capacità di raccolta dati e distingue il carattere qualitativo da quello quantitativo Comprende il rapporto fra la rappresentazione grafica e caratteristica dei dati Analizza e confronta i dati raccolti Qualifica ed effettua delle prime quantificazioni delle situazioni incerte Osserva e descrive trasformazioni riconoscendo le fasi, gli aspetti, i cambiamenti Raccoglie reperti , del mondo animale, vegetale e minerale, e stabilisce semplici criteri di suddivisione Riconosce alcuni elementi dell’ecosistema naturale e di quello modificato dall’uomo Effettua esperimenti per verificare ipotesi utilizzando il metodo scientifico Approfondisce l’impiego della video scrittura Utilizza algoritmi e procedure per l’elaborazione e la rappresentazione Ricerca informazioni su internet, reperisce materiali, utilizza la posta elettronica Ha un primo approccio all’ ioertesto e alla creazione di pagine personali AREA MATEMATICO -SCIENTIFICO - TECNOLOGICA 41 SC Nuclei fondanti UO Numero LA SEC ON DA RIA DI PRI MO GR AD O CLA SSE I II III Spazio e Figure Temi La Quantità Il Numero Le Operazioni Le Funzioni Gli angoli Le figure piane Le figure solide Le isometrie Misura Le Grandezze Introduzione al Pensiero razionale Il linguaggio La comunicazione Obiettivi di apprendimento Amplia e approfondisce il concetto di numero e le operazioni e le proprietà negli insieme N, Q, Z, I, R Comprende appieno il ruolo delle frazioni come numeri, Opera con esse e con i numeri decimali Opera con i numeri relativi Comprende ed utilizza il calcolo algebrico letterale Risolve equazioni di primo grado ad una incognita Applica il calcolo orale Riconosce relazioni tra grandezze omogenee ed eterogenee, Individua la funzione matematica che lega due grandezze e le rappresenta nel piano Consolida il concetto di angolo Misura ed opera con angoli utilizzando gli strumenti Conosce e classifica le figure geometriche piane e le rappresenta Individua le proprietà delle figure geometriche piane Riconosce figure equivalenti ed equiestese Calcola perimetri e aree delle figure geometriche piane Scopre ed applica il teorema di Pitagora Conosce e classifica le figure geometriche solide Calcola volume ed area delle superfici dei solidi Compie isometrie nel piano cartesiano Esprime con l’unità di misura adatta perimetri e aree delle figure geometriche piane Esegue equivalenze Confronta misure di grandezze omogenee ed eterogenee Utilizza in modo consapevole il linguaggio specifico,comprendendo ed usando un lessico adeguato al contesto Comprende il ruolo della definizione Produce congetture relative all’interpretazione e spiegazione di osservazioni effettuate in diversi contesti e le analizza Esprime verbalmente in modo corretto i ragionamenti e le argomentazioni AREA MATEMATICO -SCIENTIFICO - TECNOLOGICA 42 S C U O L A S E C O N D A R I A D I P R I M O G R A D O C L A S S E I II II I Nuclei fondanti Introduzione al Pensiero razionale Temi Obiettivi di apprendimento Il linguaggio La comunicazione Dati e previsioni Il linguaggio La comunicazione Sistemi Biologici e Geologici La Vita La Materia e i fenomeni fisici e chimici Riconosce situazioni problematiche, individua i dati e gli obiettivi da conseguire Schematizza anche in modi diversi la situazione di un problema Espone chiaramente un procedimento risolutivo evidenziando le azioni da compiere e il loro collegamento Ripercorre l’evoluzione del pensiero matematico all’interno dell’evoluzione della cultura umana Raccoglie dati usando osservazioni e sondaggi Organizza dati usando tabelle, grafici e li rappresenta Trova e interpreta la disposizione generale di un insieme di dati Sviluppa le nozioni di un evento certo, impossibile,probabile Calcola la probabilità semplice e composta in situazioni semplici Identifica eventi complementari,reciprocamente esclusi, indipendenti e dipendenti Riconosce gli elementi di un cosistema naturale Individua i rapporti dei singoli organismi con il mondo abiotico e biotico Analizza dati internazionali, nazionali, locali relativi ai più vistosi problemi ambientali Riconosce somiglianze e differenze nel mondo animale e vegetale, stabilisce criteri di suddivisione e trova relazioni tra essi Conosce la struttura dei vegetali e le loro funzioni Conosce la costituzione e il funzionamento del corpo umano Riconosce l’importanza di un corretto stile di vita per una crescita sana e armonica Comprende le modificazioni fisiche del proprio corpo Conosce i cicli vitali e come si trasmettono i caratteri ereditari Elabora opinioni personali, argomentate, relative alle biotecnologie, agli strumenti e ai mezzi utilizzati e alle loro finalità AREA MATEMATICO -SCIENTIFICO - TECNOLOGICA 43 S Nuclei fondanti C Sistemi Biologici e U Geologici O L A S E C O N D A R I A D I P Tecnologie R I M O G R A D O C L A S S E I II II I Temi La Materia ei fenomeni fisici e chimici La Terra Il mondo artificiale Obiettivi di apprendimento Utilizza gli strumenti di misura e di osservazione per individuare analogie, differenze e relazioni di causa ed effetto Effettua esperimenti, sui fenomeni fisici e chimici, per verificare ipotesi Produce relazioni distinguendo ipotesi, materiali, metodo, risultati, conclusioni (seguendo il metodo scientifico) Conosce la struttura interna della Terra, i suoi movimenti endogeni ed esogeni e le sue modificazioni nel tempo Riconosce le ere geologiche e i principali eventi biologici ad esse collegati Descrive i principali moti della Terra e le loro conseguenze Potenzia le competenze di base legate al computer Approfondisce le funzioni dei diversi componenti del sistema operativo, della gestione dei file, della struttura logica del calcolatore Utilizza programmi specifici per presentazioni e comunicazioni Utilizza algoritmi e procedure per l’elaborazione e la rappresentazione Ricerca informazioni su internet, reperisce materiali, utilizza la posta elettronica Costruisce un ipertesto Rappresenta graficamente un oggetto applicando le regole delle proiezioni ortogonali Riconosce e descrive oggetti, utensili, macchine, impianti, reti e asseti territoriali nelle loro procedure costruttive Riconosce ed analizza il settore produttivo di provenienza di oggetti presi in esame 44 AREA GEOSTORICO SOCIALE S C U O L A D E L L ’ I N F A N Z I A Nuclei fondanti Temi Campi di Esperienza Il Tempo: Permanenze L’Ambiente intorno a me Sviluppa la capacità di elaborare e verificare previsioni, anticipazioni, ipotesi Acquisisce progressivamente la capacità di padroneggiare nozioni temporali -ordine,successione, durata- per porre in sequenza fatti ed eventi Mutamenti Processi di trasformazione Lo Spazio: AREA Sviluppa la capacità di classificare, ordinare, seriare la realtà -oggetti, eventiSviluppa la capacità di compiere rilevamenti Acquisisce progressivamente la capacità di esplorare, osservare, raccogliere dati ed informazioni sulla realtà circostante GEOSTORICO SOCIALE 45 SCUOL A PRIMA RIA CLASS E I Costruzione del Sapere cronologico Ricostruzione del PASSATO Struttura del GIORNO Retrospezione nel Passato immediato e sue ricostruzioni GIORNATA IERI/OGGI/DOMANI Temi IO nella scuola Le TRACCE come prodotti del Passato Struttura della SETTIMANA che danno INFORMAZIONI STAGIONE Attività per la formazione e il consolidamento degli La DATAZIONE organizzatori temporali Tematizzazione delle DURATA Informazioni e loro (psicologica e reale) temporalizzazione SUCCESSIONE CONTEMPORANEITA’ PERIODO RICORRENZA Conoscere alcuni personaggi e avvenimenti del Passato locale/mondiale Obiettivi di apprendimento Si colloca e si rappresenta nello spazio Si orienta nello spazio Rappresentare gli spazi Rappresenta semplici percorsi Legge semplici percorsi Individua e rispetta norme di comportamento della scuola Conosce le persone che lavorano nella scuola Comprende le relazioni di un IO gruppo sociale e si identifica come in parte famiglia Acquisisce il concetto di TRACCIA CICLO Reperisce materiale coerente al tema Trae le informazioni dalle TRACCE MUTAMENTO PERMANENZ A Coglie i segni nello spazio circostante Realizza grafici temporali Si identifica come parte del gruppo sociale Conosce le relazioni di parentela AREA GEOSTORICO SOCIALE 46 SCU OLA PRI MA RIA CLA SSE II Costruzione del sapere cronologico Ricostruzione del Passato Struttura del Dalla TEMATIZZAZIONE alla formazione di INDICATORI (aspetti) Per la costruzione di un Quadro di Civiltà dei bambini (l’oggi) Mese Stagione anno solare Altri tipi di anno calendario L’ora e l’orologio Consolidamento Degli organizzatori temporali Durata Periodo Successione Contemporaneità Ciclo Mutamenti permanenze Tracce/fonti d’informazione/ documento La DATAZIONE Ricostruzione del Passato personale Costruzione di Quadri di Civiltà del Presente e del Passato Personale e degli adulti prossimi Conoscere alcuni personaggi e avvenimenti significativi del Passato locale/mondiale Periodizzazione Temi Obiettivi di apprendimento Noi nella città Comprendere la diversità degli spazi cittadini, gli elementi costituenti, le loro funzioni e le persone che in essi lavorano Sapersi orientare nello spazio Saper rappresentare percorsi Comprendere la convenzionalità della segnaletica stradale e la sua utilità Comprendere semplici rappresentazioni del territorio Saper distinguere ambienti naturali e antropizzati negli elementi che li caratterizzano Individuare Tracce nel Noi territorio e utilizzarle come nella Fonti d’informazioni società Acquisire il concetto di FATTO Conoscere e rispettare le norme di comportamento Intuire il concetto di società e di generazione Saper realizzare grafici e tabelle temporali Saper raccogliere ed organizzare le Informazioni in base ad un tema Comprendere le relazioni di un gruppo sociale ed identificarsi come parte AREA GEOSTORICO SOCIALE 47 S C U O L A P R I M A R I A C L A S S E I I I Costruzione del Sapere cronologico Struttura del Quinquennio Decennio Secolo generazione Ricostruzione del Passato Tracce/fonti d’informazione/ Document o Fatto Temi Noi nell’amb iente e nella società Evento Congiuntura/ rivoluzione Periodizzazione Indicatori di Civiltà Quadri di Civiltà del Presente Consolidamento Degli organizzatori temporali Durata Periodo Successione Quadri di Civiltà delPassato del mondo Operazioni sulle conoscenze Conoscere alcuni personaggi e avvenimenti significativi del Passato locale/mondiale Contemporaneità Ciclo Mutamenti permanenze AREA GEOSTORICO SOCIALE 48 Obiettivi di apprendimento Conoscere e riconoscere ambienti diversi, nel loro aspetto fisico, nell’ organizzazione sociale, nelle attività lavorative Saper leggere le rappresentazioni del territorio anche in relazione allo scopo per cui sono state prodotte Saper collocare la propria città nello spazio rappresentato Conoscere alcuni aspetti fisici, lavorativi od organizzativi della propria città Conoscere ed adottare corrette norme di comportamento Individuare Tracce nel territorio e utilizzarle come Fonti d’informazioni Acquisire il concetto di evento Saper operare sulle conoscenze Saper invidiare relazioni tra fatti ed eventi Saper trarre informazioni ed inferenze (informazione indirette) dalle Fonti e organizzarle in base al Tempo e allo Spazio Saper leggere e realizzare grafici temporali Saper utilizzare questionari per l’acquisizione delle informazioni Comprendere la necessità di redigere un testo storiografico Comprendere le modalità di ricerca storica Saper collocare nel Tempo fatti, eventi e Civiltà SC UO LA PR IM AR IA CL AS SE IV Formazione del Sapere cronologico Struttura del Secolo Millennio Era Prima e dopo Cristo Cronologia storiografica Generazione Dinastia Consolidamento degli organizzatori temporali Durata Periodo Successione Contemporaneità Ricostruzione del Passato Utilizzare le Fonti presenti nel territorio per la costruzione di Q. d. C. locale Temi Noi nell’amb iente Obiettivi di apprendimento Conoscere e riconoscere elementi fisici ed antropici e le loro rappresentazioni Saper leggere e reperire dati ed informazioni da carte di tipi diverso Saper localizzare le Civiltà , conoscere le caratteristiche fisiche del territorio e comprenderne le relazioni L’uomo negli Periodizzazione ambienti e nelle Congiuntura/rivoluzi società one del Passato Quadri di Civiltà sul Passato del mondo Conoscere le organizzazioni sociali e politiche del territorio, anche nel quadro costituzionale Conoscere alcune classificazioni economichesociali e tipi diversi di Forme di Governo Acquisire i concetti di diritto e di dovere Interiorizzare ed adottare norme di comportamento corretto Conoscere alcuni personaggi e avvenimenti significativi del Passato locale/mondiale Operazioni sulle conoscenze Ciclo Comprendere che il Passato ha determinato, condizionato il Presente e che si è parte della Storia Saper utilizzare la ricerca storiografica ( da uno a più testi) Saper operare sulle conoscenze e riflettere su di esse Saper realizzare grafici , tabelle e mappe concettuali Saper comunicare le conoscenze utilizzando diverse modalità Saper individuare le relazioni causali tra fatti ed eventi e formulare ipotesi Mutamenti Permanenze AREA GEOSTORICO SOCIALE 49 S C U O L A P R I M A R I A C L A S S E V Formazione del Sapere cronologico Struttura del Secolo Millennio Era Prima e dopo Cristo Cronologia storiografica Generazione Dinastia Consolidamento degli organizzatori temporali Durata Periodo Successione Contemporaneità Ciclo Ricostruzione del Passato Utilizzare le Fonti presenti nel territorio per la costruzione di Q. d. C. locale Temi Obiettivi di apprendimento Noi Conoscere e riconoscere elementi nell’ambie fisici ed antropici e le loro nte rappresentazioni Conoscere le zone climatiche e relativa flora e fauna Comprendere le suddivisioni Critica delle Fonti convenzionali del globo terrestre Saper leggere e reperire dati ed Conoscere alcuni informazioni da grafici e da carte di personaggi tipi diverso significativi del Conoscere l’Italia nelle sue Passato L’uomo componenti regionali, fisiche, locale/mondiale negli politiche, ecc. ambienti e Saper localizzare le Civiltà , Congiuntura/rivoluzi nelle conoscere le caratteristiche fisiche one società del del territorio e comprenderne le Passat relazioni Quadri di Civiltà sul Conoscere le organizzazioni sociali e Passato del mondo politiche del territorio, anche nel quadro costituzionale Operazioni sulle Conoscere alcune classificazioni conoscenze economiche- sociali e tipi diversi di Forme di Governo Approfondire i concetti di diritto e di dovere Interiorizzare ed adottare norme di comportamento corretto Comprendere le connessioni tra Passato e Presente Acquisire il concetto di Civiltà e contestualizzarla nel Tempo e nello spazio Saper utilizzare la ricerca storiografica ( da uno a più testi) e riflettere sulla metodologia Saper operare sulle conoscenze per creare connessioni, per trarne conclusioni e per formare conoscenze “a maglie larghe” Saper realizzare grafici , tabelle e mappe concettuali Saper redigere un testo storiografico Saper individuare le relazioni causali tra fatti e formulare ipotesi AREA GEOSTORICO SOCIALE 50 S C U O L A S E C O N D A R I A D I 1 ° C L A S S I I I I I I I Nuclei fondanti Temi Obiettivi di apprendimento Permanenze La mia città Mutamenti L’Italia Processi di trasformazione L’Europa e il bacino del Mediterraneo Il Mondo Riconosce nel proprio territorio le testimonianze del Passato Collega le informazioni per la costruzione di Quadri di Civiltà Periodizza le informazioni Confronta Quadri di Civiltà rilevandone le differenze e le permanenze Rappresenta ed organizza informazioni e conoscenze con mappe, tabelle, grafici per la raccolta di dati e li utilizza per la verbalizzazione e la produzione di testi Ricerca e comprende i fatti e gli eventi che hanno determinato cambiamenti e trasformazioni Conosce la Congiuntura e la riconosce nei processi storici Collega la Storia locale alla Storia in diverse scale (patria, europea, mediterranea, mondiale) Conosce i personaggi storici maggiormente significativi Formula problemi storici tenendo conto delle conoscenze possedute AREA GEOSTORICO SOCIALE 51 SC UO LA SE CO ND AR IA DI 1° CL AS SI I II III Nuclei fondanti Temi Obiettivi di apprendimento La mia città Permanenze L’Italia Mutamenti Processi di trasformazione L’Europa e il bacino del Mediterraneo Il Mondo 52 Si orienta sul terreno con l’uso della carta topografica, della pianta e della bussola Riconosce le trasformazioni apportate dall’uomo sul territorio, utilizzando carte e immagini Analizza un territorio -del proprio Comune o Regione o dell’Italia o dell’Europa- per conoscere e comprendere la sua organizzazione Opera confronti tra realtà territoriali diversi Disegna carte tematiche e grafici utilizzando una simbologia convenzionale Individua connessioni con situazioni storiche, economiche e politiche Presenta uno Stato del mondo, operando confronti con altri stati e con l’Italia, utilizzando dati statistici, grafici e immagini Conosce e comprende i tratti peculiari delle aree di povertà , analizzando e mettendo in relazione i fattori che lehanno determinate I PIANI DI STUDIO Scuola Secondaria di Primo grado “Leopardi” I quadrimestre Classe 1°; 2°; 3° Corsi A; B grado “Leopardi” II quadrimestre Curricolo Scuola di base Secondaria di Primo Curricolo Opzionale Curricolo Personalizzato Classe 1°; 2°; 3° Corsin.A;mod B materie n. h materie sett. sett. CurricoloTeatro” Opzionale Curricolo“Progetto Intercultura” Curricolo Italiano Curricolo di base h 6 “Progetto Personalizzato Recupero Storia/Geografia h3 Potenziamento Inglese h3 Laboratori di: 1 modulo Laboratorio di materie n. mod Francese/Spagnolo hn. 2h materie Teatro materie Italiano L2 n. h sett. sett. Matematica/Scienze hsett. 6 1 modulo Francese Italiano hh 62 “Progetto 1h Tecnologia “Progetto Scrittura Storia/Geografia hh 31 Teatrale” Intercultura” Informatica 1 modulo Creativa “Progetto Inglese hh 32 Musica Sportello Francese/Spagnolo hh 22 Laboratori di: Laboratorio di: Arte e Immagine Matematico” Matematica/Scienze hh 62 Scienze Motorie Tecnologia hh 11 Teatro Italiano Religione Informatica h1 Francese 1 mod L2 Musica h2 1 mod 1h Scrittura Orario settimanali delle lezioni: Arte e Immagine 1 mod Creativa Curricolo obbligatorio: h 2 8,00 – 13,00 lunedì, martedì, mercoledì,giovedì, venerdì, sabato “Progetto Scienze h 15,002 CurricoloMotorie opzionale : 18,00 martedì Sportello Religione h1 di Lingua Laboratori a classi h1 Italiana” aperte Orario settimanali delle lezioni: Curricolo obbligatorio: 8,00 – 13,00 lunedì, martedì, mercoledì,giovedì, venerdì, sabato Curricolo opzionale : 15,00- 18,00 martedì 53 Scuola Secondaria di Primo grado “Leopardi” I quadrimestre Classe 1°; 2°; 3° Corso C ad indirizzo musicale Curricolo di base materie n. h sett. h6 h3 h3 h2 h6 h2 h1 h2 h2 h2 h1 h1 h1 Curricolo Personalizzato da 1 a 4 h settimanali Italiano Storia/Geografia Inglese “Progetto Intercultura” Francese/Spagnolo Matematica/Scienze Laboratorio di Italiano L2 Tecnologia Informatica Musica Arte e Immagine Scienze Motorie Religione Solfeggio Strumento Orario settimanali delle lezioni: Curricolo obbligatorio: 8,00 - 13,00 lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato 8,00 - 14,00 mercoledì 1 h pomeridiana per strumento Scuola Secondaria di Primo grado “Leopardi” II quadrimestre Classe 1°; 2°; 3° Corso C ad indirizzo musicale Curricolo di base materie Italiano Storia/Geografia Inglese Francese/Spagnolo Matematica/Scienze Tecnologia Informatica Musica Arte e Immagine Scienze Motorie Religione Laboratori a classi aperte n. h sett. h6 h3 h3 h2 h6 h1 h1 h2 h2 h2 h1 h1 Curricolo Personalizzato da 1 a 4 h settimanali Curricolo Recupero - Potenziamento materie n. h sett. “Progetto Intercultura” Laboratorio di Italiano L2 1h “Progetto Sportello Matematico” 1h “Progetto Sportello di Lingua Italiana” Orario settimanali delle lezioni: Curricolo obbligatorio: 8,00 - 13,00 lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato 8,00 - 14,00 mercoledì 1 h pomeridiana per strumento 54 Curricolo di base 27 h settimanali Scuola Primaria “Faiani” Curricolo Opzionale Tempo mensa e 3 h settimanali attività ricreative 10 h settimanali Curricolo Personalizzato materie Italiano Matematica Inglese Storia Geografia Scienze Tecnologia/Informatica Musica Arte e Immagine Scienze Motorie Religione/Attività alternative Progetti Trasversali Progetti di Plesso “Progetto Intercultura” Laboratorio di Italiano L2 Orario settimanali delle lezioni: Curricolo Tempo Pieno : 8,00 – 1600 lunedì, martedì, mercoledì,giovedì, venerdì Sabato libero Curricolo di base 27 h settimanali materie Italiano Matematica Inglese Storia Geografia Scienze Tecnologia/Informatica Musica Arte e Immagine Scienze Motorie Religione/Attività alternative Scuola Primaria “Tommaseo” Curricolo Opzionale Tempo mensa e 3 h settimanali attività ricreative Curricolo Personalizzato lunedì Progetti Trasversali Progetti di Plesso “Progetto Intercultura” Laboratorio di Italiano L2 Orario settimanali delle lezioni: Curricolo Tempo Normale : 8,15 – 12,45 lunedì, martedì, mercoledì,giovedì, venerdì, sabato Curricolo Tempo Prolungato: 8,15 - 14 ,15 lunedì, martedì, mercoledì,giovedì, venerdì, Curricolo Opzionale : 14,30 – 17,30 lunedì 55 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA: Progetti di Istituto L’ampliamento dell’offerta formativa si fonda sull’elaborazione di progetti allo scopo di: integrare/approfondire le attività curricolari; incrementare la motivazione degli alunni; consentire la differenziazione degli interventi didattici secondo le caratteristiche di ciascun alunno. Nelle scuole del nostro Istituto viene valorizzata la didattica laboratoriale; un tipo di attività in cui la dinamica prevalente è quella del lavoro comune e dell'operatività. Anche le modalità di verifica e valutazione hanno carattere più formativo con la valorizzazione dei momenti di autovalutazione. Anche le attività integrative e facoltativo opzionali assumono la connotazione di laboratori: sono scelte dall’alunno e sono rivolte a gruppi accomunati da medesimi interessi. I progetti Le schede che seguono presentano l'insieme dei progetti di arricchimento e ampliamento dell’offerta formativa elaborati nell'Istituto per l'anno scolastico20072008. I progetti interdisciplinari e trasversali, sono realizzati nell’ottica di: raccordo infanzia – primaria – secondaria I grado, al fine di realizzare interventi centrati sulla continuità educativa; collaborazione con il territorio finalizzata a creare un rapporto innovativo costruttivo tra scuola e territorio stesso. I progetti proposti dal nostro Istituto sono connessi a priorità che si rivolgono alla persona nella sua dimensione culturale, estetica ed etica. 56 PROGETTI EDUCATIVI E FORMATIVI Il flauto dolce Un suono per amico Progetti trasversali Funzioni Strumentali Intercultura, Integrazione Comunicare, informare, promuovere Attivazione laboratori di L2 Agio Scolastico Gruppo H Attività continuità orientamento 57 Corso propedeutico allo strumento musicale Les Choristes POF Ricerca,innovazione didattica, formazione… Multidida multimedialità e didattica Progetti Educativi e Formativi SCUOLA DELL’INFANZIA S. I. Garibaldi L’elisir d’amore S. I. Mazzini I suoni e i rumori della città Autobiografia Costruiamo insieme la città Viaggiare con le parole Gioco motorio Scientifico – Ambientale e di riciclo creativo S. I. Redipuglia Feste Un mondo di amici Il grande aiuta il piccolo My City Gioco motorio Un computer per amico Paroliamo Prescuola 58 Giocagin per l’Unicef Progetti Educativi e Formativi SCUOLA PRIMARIA Faiani Tommaseo Trenta minuti all’opera Opere a merenda Cinema Cinema Autobiografia Informatica Cucina A scuola nel i territorio Un mare di libri Dai segnali di fumo al satellite Viaggio nel mondo animale A scuola nel territorio Scuola di mondo 59 Progetti Educativi e Formativi SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO LEOPARDI Educazione alla lingua spagnola In lingua Tutti insieme in Gran Bretagna Bibliotecando Ket 2007 Dove nasce un libro Legalità Matematica Sportello didattico Lingua italiana Informatica Classi aperte Educazione stradale Insieme in meta Sportivi Avviamento alla corsa campestre e all’atletica… Consiglio di Circoscrizione Arrampicata Visite di Istruzione 60 Attività Opzionali pomeridiani – Teatro PROGETTI FUNZIONI STRUMENTALI Dai segnali di fumo al satellite n. n. n. n. n. n. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA referente: M. Ester Donatacci Motivazione: l’analisi del bisogno è stata fatta, in discussione aperta, nel Collegio Docenti del 11 settembre 2007. Soggetti coinvolti : Dirigente, Collaboratori del dirigente, Coordinatori di plesso, Funzioni strumentali, Direttore Amministrativo; Docenti d’Istituto Destinatari : utenza pubblica, Genitori, Docenti Obiettivi : dare al POF di Istituto un’impostazione strategica aggiornata al contesto attuale; favorire il coordinamento tra le diverse Funzioni Strumentali affinché ogni azione sia coerente con il Piano dell’Offerta Formativa d’Istituto Azioni: n. 1 : Rendere la progettualità interna coerente e significativa con il POF n. 2 : Rendere la stesura della progettualità più organica MULTIDIDA – MULTIMEDIALITÀ E DIDATTICA referente: Lucia Appolloni Motivazione: formare, informare, innovare, condividere, sostenere e collaborare Soggetti coinvolti : Dirigente Scolastico, Collaboratori del Dirigente, Funzioni Strumentali; docenti d’Istituto Destinatari : Studenti e Docenti dell’Istituto Comprensivo; Docenti di altri Istituti Obiettivi: organizzare e realizzare il corso “Gestione laboratori informatici”; organizzare un documento di Istituto fornito di tutte le informazioni; realizzare il nuovo laboratorio informatico e lingustico presso la Scuola G. Leopardi e relativa rete di plesso; organizzare attività di didattica multimediale tra i diversi segmenti di scolarità dell’Istituto; organizzare incontri fra Docenti interessati a conoscere e condividere esperienze di didattica multimediale; collaborare con le altre funzioni strumentali Azioni: 1 : Gestione laboratori informatici; 2 : Conoscere, conoscersi per mettersi in gioco; 3 : Cerchiamo di crescere e migliorare sempre!; 4 : Il grande aiuta il piccolo; 5 : Dal ForTic alla pratica quotidiana: qualche competenze in più non fa male; 6 : Collaborando si sopravvive. 61 RICERCA,INNOVAZIONE DIDATTICA,FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO referente: M. Roberta Tonini Motivazione: sentite le specifiche esigenze dei Docenti si progettano formazioni didattiche e disciplinari volte alla ricerca e all’aggiornamento Soggetti coinvolti : Docenti d’Istituto; Dirigente Scolastico Destinatari : soddisfacimento dei bisogni formativi, di ricerca-azione, aggiornamento dei Docenti Obiettivi: autonoma gestione di strumenti di indagine pedagogica e didattica-uso consapevole e finalizzato degli stessi COMUNICARE, INFORMARE, PROMUOVERE referente: Barbara Gianfelici Motivazione: necessità di individuare modalità, strumenti , azioni e canali di comunicazione Azioni: diversi, che favoriscano la comunicazione e l’interazione tra l’utenza scolastica e la promozione dell’Istituto nel territorio. Soggetti coinvolti: Dirigente scolastica; Collaboratori del Dirigente; Funzioni strumentali; Personale di segreteria Destinatari: tutto il personale della scuola - territorio Obiettivi: migliorare e facilitare la comunicazione interna ed esterna dell’istituto attraverso forme di comunicazione multimediale e strumenti informatici (realizzazione nuovo sito dell’istituto). Promuovere nel territorio l’Istituto e il Piano dell’offerta formativa utilizzando canali di comunicazione diversi. Offrire un’immagine dinamica, attiva e aggiornata dell’Istituto Azioni: n. 1: progettazione, presentazione e condivisione delle attività; n. 2: progettazione realizzazione e gestione del nuovo sito dell’istituto.; n. 3: aggiornamento temporaneo del sito; n. 4: realizzazione di manifesti e pieghevoli per presentare l’istituto; n. 5: realizzazione di un logo; n. 6: partecipazione al progetto e concorso “ no tag” per il decoro esterno delle nostre scuole promosso dal Comune di Ancona; n. 7: ricerca di modalità funzionali per la diffusione di circolari e comunicazioni all’interno di ogni plesso. 62 INTERCULTURA, COSTRUIRE ARMONIE Referente: Sabina Benaducci Motivazione: dare un indirizzo unitario alle diverse azioni intraprese nell’Istituto per permettere a tutti e ad ognuno una partecipazione attiva, consapevole e serena alla vita della Scuola. Soggetti coinvolti : Docenti d’Istituto Destinatari: docenti dell’Istituto, Alunni portatori di disabilità, Alunni stranieri, Alunni dell’Istituto, Genitori degli alunni, Enti Locali, Azienda Sanitaria, Associazioni. Obiettivi: rendere più proficuo il lavoro dei Docenti; favorire l’integrazione degli alunni stranieri; favorire l’integrazione degli alunni portatori di disabilità o di disagio; accompagnare il passaggio da un ordine di scuola all’altro; incoraggiare la comprensione di sé e del proprio progetto di vita scolastica Azioni: n. 1: gruppo di studio e ricerca; n. 2: gruppo referenti di area; n. 3 : Gruppo H d’Istituto; n. 4 : Gruppi H operativi; n. 5 : Attivazione di laboratori di Italiano L2 nei plessi; n. 6 : Attività di continuità e orientamento; n. 7 : Progetto agio scolastico* *AGIO SCOLASTICO referente: Lucia Ghergo Motivazione: segni di un crescente malessere emozionale soprattutto tra bambini e giovani Soggetti coinvolti : Gruppo Agio Destinatari : Alunni, Docenti, Genitori Obiettivi: ricercare strumenti atti a favorire l’agio; favorire l’ingresso e l’adattamento nell’ambiente scuola; confrontare esperienze per affrontare con l’aiuto della psicologa le problematiche relative sia all’inserimento che all’integrazione degli alunni in difficoltà; fornire maggiore consapevolezza a Genitori e Docenti; realizzare percorsi formativi condivisi; fornire sostegno psicologico e supporto educativo sia ai Docenti che ai Genitori Azioni: n. 1: “Aiuto sto crescendo! Dall’infanzia all’adolescenza genitori e insegnanti insieme”; 63 GESTIONE DEL SISTEMA QUALITÀ referente: Barbara Cerni Motivazione: miglioramento dell’Offerta Formativa e della qualità dei progetti Soggetti coinvolti: funzioni strumentali area 1-2-3-4-5-6; Coordinatori di plesso; Docenti Referenti di progetto; Dirigente Scolastico; Direttore SGA Destinatari: Docenti, Alunni e Genitori Obiettivi: monitoraggio dei progetti presentati per l’anno scolastico 2007/08; autovalutazione a cura dei referenti di progetto Azioni: n. 1: analisi del POF e dei progetti in esso contenuti; n. 2: analisi del POF e dei progetti in esso contenuti; n. 3: elaborazione di una scheda di autovalutazione dei progetti; n. 4: scelta random di alcuni progetti e scelta selettiva di altri in collaborazione con le altre funzioni strumentali e il Dirigente Scolastico. UN SUONO PER AMICO FLAUTO A SCUOLA PROPEDEUTICA AL FLAUTO DOLCE referente: M. Puerini Motivazione: Sviluppare, mediante la conoscenza e la pratica della musica, le capacità di ascolto e di espressione musicale Soggetti coinvolti: Docenti classi II e III plesso Faiani Destinatari: Alunni delle classi seconde e terze del plesso Faiani Obiettivi: Consapevolezza delle capacità di controllo motorio attraverso la produzione del suono. Sviluppo della manualità. Sviluppo della capacità all’ascolto. Comprensione dei diversi linguaggi, verbali e non. 64 CORSO DI PROPEDEUTICA ALLO STRUMENTO MUSICALE referente: M. Puerini Motivazione: tale proposta è il tentativo d’interazione tra Scuola Primaria e Scuola Secondaria di Primo Grado nell’ottica della continuità educativa attraverso un progetto musicale che fornisca alla Scuola Primaria lezioni riguardanti la didattica musicale e strumentale tenute da due docenti del Corso Musicale e allo stesso tempo sia un mezzo più efficace per avvicinare gli Alunni, le Famiglie e gli stessi Docenti ad una realtà scolastica che da ventisette anni è presente ed opera attivamente nella città. Soggetti coinvolti: Docenti classi quinte Destinatari: Scuole Primarie “C. Faiani” – “N. Tommaseo” classi V e classi IV che assisteranno solo alle lezioni concerto Obiettivi: Conseguire conoscenza, accettazione, consapevolezza di sé, fiducia nelle proprie possibilità, equilibrio personale. Conseguire disponibilità e rispetto verso gli altri, capacità di operare produttivamente insieme, comprensione e condivisione delle regole e dei valori della convivenza sociale, civile, umana. Socializzare con alunni di altre classi. Essere disponibili all’ascolto. Comprendere i diversi linguaggi, verbali e non. Produrre messaggi, verbali e non. Coordinare i concetti appresi e trasferirli in nuove situazioni. Sviluppare, mediante la conoscenza e la pratica della musica, le capacità di ascolto e di espressione musicale. Sviluppare le capacità tecnico-musicali individuali in prospettiva dell’esecuzione collettiva. Sviluppare l’acquisizione della terminologia tecnico-musicale. Sviluppare le capacità di ascolto reciproco nella pratica strumentale collettiva. Acquisire sensibilità e maturazione del senso estetico. Ricercare il coinvolgimento di tutti i ragazzi, anche quelli meno dotati musicalmente e meno motivati. Acquisire il gusto del “far musica insieme”. 65 LES CHORISTES referenti: G. Conti – G. Francioni Motivazione: libera drammatizzazione della sceneggiatura dell’omonimo film e arrangiamento musicale della colonna sonora. Soggetti coinvolti : Docenti d’Istituto Destinatari: Scuola Secondaria di primo grado “G. Leopardi” Corso musicale 1^,2^, 3^C, 2^A, 2^B – alunni attività opzionali Obiettivi: Conseguire conoscenza, accettazione, consapevolezza di sé, fiducia nelle proprie possibilità, equilibrio personale. Conseguire disponibilità e rispetto verso gli altri, capacità di operare produttivamente insieme. Comprensione e condivisione delle regole e dei valori della convivenza sociale, civile, umana. Socializzare con alunni di altre classi. Essere disponibili all’ascolto. Comprendere i diversi linguaggi, verbali e non. Produrre messaggi, verbali e non. Coordinare i concetti appresi e trasferirli in nuove situazioni. Sviluppare, mediante la conoscenza e la pratica della musica, le capacità di ascolto e di espressione musicale. Sviluppare le capacità tecnico-musicali individuali in prospettiva dell’esecuzione collettiva. Sviluppare l’acquisizione della terminologia tecnico-musicale. Sviluppare le capacità di ascolto reciproco nella pratica strumentale collettiva. Ricercare il coinvolgimento di tutti i ragazzi, anche quelli meno dotati musicalmente e meno motivati. Acquisire il gusto del “far musica insieme”. Osservare e utilizzare il proprio corpo nello spazio e in relazione ad altri corpi nello spazio. Migliorare le capacità creative ed espressive. Dare l’opportunità ai ragazzi in difficoltà di sperimentare le proprie capacità positivo. Operare, prendere iniziative e organizzare il lavoro. Sviluppare il senso di appartenenza. Riconoscere le caratteristiche di un personaggio e immedesimarsi in esso. Elaborare un canovaccio. Acquisire sensibilità e maturazione del senso estetico. 66 Scuola dell’Infanzia G. Garibaldi L’ELISIR D’AMORE referente: L. Luciani Motivazione: promuovere la conoscenza dell’opera lirica e delle storie che vengono narrate nel melodramma che sono delle vere e proprie fiabe con personaggi reali e immaginari. Il progetto prevede la realizzazione finale di uno spettacolo in un teatro, che i bambini presenteranno ai genitori ed ai compagni di 3 e 4 anni Soggetti coinvolti : tutte le Docenti del plesso Destinatari: bambini di 5 anni Obiettivi: Associare la musica all’attività motoria. Rappresentare i personaggi della storia con le loro caratteristiche. Assumere le competenze per poter partecipare alla messa in scena di un breve spettacolo teatrale Azioni : conoscenza del soggetto; rielaborazione personale; preparazione dello spettacolo; messa in scena dello spettacolo. SCIENTIFICO-AMBIENTALE E DI RICICLO CREATIVO referente: M. Cercaci Motivazione: suscitare interesse e curiosità verso l’ambiente naturale, conoscerlo ed esplorarlo scientificamente e creativamente Soggetti coinvolti: M. Cercaci e L. Orciani Destinatari: bambini di 3-4-5 anni Obiettivi: sviluppo delle abilità manipolative e creative; formazione di atteggiamenti e abilità di tipo scientifico; esplorare, scoprire e conoscere; rispetto degli esseri viventi, interesse per la loro vita, riconoscimento e salvaguardia degli ambienti naturali; sviluppo della curiosità e dell’interesse verso i fenomeni naturali Azioni: il progetto propone ai bambini di 3 anni la conoscenza e l’uso di tecniche plasticomanipolative e grafico- pittoriche; ai bambini di 4 anni anche l’uso di materiali di recupero per realizzare semplici costruzioni creative e per bambini di 5 anni diventa un vero e proprio laboratorio didattico- creativo di riciclaggio di materiali vari dove si può costruire progettando e giocando. LABORATORIO LINGUISTICO- ESPRESSIVO: VIAGGIARE CON LE PAROLE referente: V. Giunta Motivazione: favorire il piacere e la scoperta della lettura e dell’ascolto di storie Soggetti coinvolti: Virginia Giunta Destinatari: bambini di 3 e 4anni Obiettivi: comprensione e rielaborazione di quanto ascoltato; espressioni di sentimenti ed emozioni suscitate dall’ascolto Azioni: divisione in gruppi; rituale iniziale; racconto; animazione; rituale finale; fase operativa. 67 GIOCO MOTORIO referente: M. Mazzarini Motivazione: i giochi e le attività motorie permettono al bambino di acquisire sicurezza di sé, di sperimentare le potenzialità e i limiti della propria fisicità oltre che la conoscenza corporea Soggetti coinvolti: L. Luciani e M. Mazzarini Destinatari: bambini di 3-4-5 anni Obiettivi: i giochi e le attività motorie permettono al bambino di acquisire sicurezza di sé, di sperimentare le potenzialità e i limiti della propria fisicità oltre che la conoscenza corporea Azioni : riscaldamento, fase centrale dove si propongono giochi mirati al raggiungimento dell’obiettivo della seduta, rilassamento. Motivazione : Soggetti coinvolti : L. Lausdei Destinatari : Obiettivi : Azioni : AUTOBIOGRAFIA referente: L. Lausdei PRESCUOLA referente: L. Orciani Motivazione : richiesta da parte di una famiglia Soggetti coinvolti : insegnanti L. Luciani, L. Lausdei, M. Mazzarini, L. Orciai, M. Cercaci Destinatari : il bambino la cui famiglia ha fatto richiesta Azioni : l’insegnante in servizio accoglie a scuola il bambino alle ore 7,45. 68 Scuola dell’Infanzia G. Mazzini I SUONI E I RUMORI DELLA CITTÀ referente: C. Magi Motivazione: al bambino piace e segue con attenzione spettacoli teatrali, musicali, cinematografici Soggetti coinvolti: tutte le insegnanti Destinatari: le bambine e i bambini della Scuola dell’Infanzia (3-4-5 anni) Obiettivi: scoprire il paesaggio sonoro attraverso la percezione e la produzione musicale, utilizzando voce, corpo e oggetti; sperimentare e combinare elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali; esplorare i primi alfabeti musicali, per codificare i suoni e riprodurli; stimolare la fruizione e l’analisi di opere d’arte COSTRUIAMO INSIEME LA CITTÀ referente: V. Cervellino Motivazione: povertà di fantasia, immaginazione, inventiva, potenza creativa, estro nella maggior parte dei bambini Soggetti coinvolti: V. Cervellino e F. Papalini Destinatari: le bambine e i bambini della Scuola dell’Infanzia (3-4-5 anni) Obiettivi: esprimere la propria identità attraverso il disegno e la pittura; esprimere la propria identità attraverso attività manipolative, costruzione plastica e meccanica; sperimentare, confrontare, condividere ed esercitare diverse tecniche espressive; osservare quadri, sculture e architetture; apprendere a osservare, imitare, trasformare, creare, interpretare, inventare e raccontare MY CITY referente: R. Palmieri Motivazione: scoprire la cultura e la tradizione di bambini che vivono nei paesi di lingua inglese, in un tempo e in uno spazio diversi da quelli vissuti dai “nostri” bimbi Soggetti coinvolti : R. Palmieri e A. Colafrancesco Destinatari: le bambine e i bambini della Scuola dell’Infanzia (5 anni) Obiettivi: saper riconoscere e nominare i saluti, la famiglia, la casa, i personaggi, i colori, i cibi, le parti del viso, gli stati d’animo, i giocattoli, i numeri, gli animali, il tempo che scorre e porta le festività più amate come il Natale, il Carnevale e la Pasqua, utilizzando la lingua inglese 69 PAROLIAMO referente: R. Palmieri Motivazione: necessità di sviluppare la padronanza d’uso della lingua italiana e di arricchire il lessico del bambino, principalmente considerata la presenza di molti bambini stranieri Soggetti coinvolti: R. Palmieri e A. Colafrancesco Destinatari: le bambine e i bambini della Scuola dell’Infanzia (3-4-5 anni) Obiettivi: ascoltare, comprendere, raccontare, rielaborare e inventare narrazioni e storie; dialogare, discutere, chiedere spiegazioni e spiegare; sviluppare un repertorio linguistico; riflettere sulla lingua italiana; riconoscere, confrontare, apprezzare e sperimentare la pluralità linguistica; sviluppare il linguaggio poetico; formulare ipotesi sulla lingua scritta e avviare alla scrittura UN COMPUTER PER AMICO referente: C. Magi Motivazione: nella società odierna il bambino si confronta costantemente con i nuovi media e come spettatore e come attore Soggetti coinvolti: C. Magi e V. Cervellino Destinatari: le bambine e i bambini della Scuola dell’Infanzia (5 anni) Obiettivi: scrivere le letterine e i numeri, giocare con le forme geometriche e non, i colori e i disegni, con il P.C.; esplorare le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per esprimersi e comunicare GIOCO MOTORIO referente: C. Magi Motivazione: necessità di stimolare e favorire tutte le capacità dei bambini anche attraverso il corpo e il movimento Soggetti coinvolti: C. Magi e G. Gramellini Destinatari: le bambine e i bambini della Scuola dell’Infanzia (3-4-5 anni) Obiettivi: scoprire il piacere corporeo; costruire una positiva immagine di sé; favorire lo sviluppo di modalità di relazione positive 70 Scuola dell’Infanzia Redipuglia IL GRANDE AIUTA IL PICCOLO referente: M. Conti Motivazione: avvicinare il bambino all’uso e alla scoperta del computer. Favorire la collaborazione e la socializzazione con i ragazzi della scuola primaria Soggetti coinvolti : M. Conti, R. Sisti e I. Carconi Destinatari: i bambini di 4 anni Obiettivi: approccio al computer attraverso programmi educativi e sperimentazione diretta. Sviluppo dell’autonomia e della creatività Azioni: realizzazione di un percorso in continuità con bambini di diversi ordini di scuola. Favorire la collaborazione e la socializzazione FESTE referente: A. M. Pittalis Motivazione : la fretta e l’automazione nel quotidiano inibiscono la comunicazione Soggetti coinvolti: le insegnanti di plesso in collaborazione con il personale ATA Destinatari: bambini, docenti, genitori, nonni della scuola dell’infanzia “Redipuglia” Obiettivi: ontinuita’ ed interazione tra scuola-famiglia . Socializzazione bambini – genitori – insegnanti. Interazione scuola – nonni – bambini – insegnanti 71 GIOCAGIN PER L’UNICEF referente: M. Balestra Motivazione: promuovere la solidarietà verso i bambini svantaggiati Soggetti coinvolti : le insegnanti di plesso in collaborazione con il personale ATA Destinatari: tutti i bambini della scuola dell’infanzia “Redipuglia”, i loro genitori, parenti e amici Obiettivi : presa di coscienza del valore del corpo e delle sue potenzialità. Promozione del sentimento di solidarietà verso i bambini svantaggiati. Interazione scuola – società Azioni: sensibilizzare i genitori al progetto e organizzazione dello stesso UN MONDO DI AMICI referente: M. Conti Motivazione: per affrontare fin dalla Scuola dell’infanzia l’educazione interculturale Soggetti coinvolti: M. Conti e R. Sisti Destinatari: tutti i bambini della Scuola dell’infanzia “Redipuglia” Obiettivi: far percepire dalla scuola un’apertura verso il mondo esterno e nei confronti di chi viene da un altro paese. Azioni: realizzazione di atteggiamenti sociali positivi Scuola Primaria C. Faiani AUTOBIOGRAFIA referente: M. Merli Motivazione: promuovere la consapevolezza del proprio vissuto Soggetti coinvolti: L. Lausdei Destinatari : alunni classe V B Faiani Obiettivi : acquisire la consapevolezza del vissuto e delle emozioni 72 TRENTA MINUTI ALL’OPERA referente: M. A. Brandimarti Motivazione: l’invito e la proposta del Teatro alle Muse rappresenta, in caso di ammissione al concorso, un valida opportunità per far conoscere ed amare ai ragazzi di scuola primaria l’opera lirica, un repertorio musicale affascinante e altamente rappresentativo della storia della musica e per far vivere, nella sua completezza l’attività di “fare teatro” sia come attori che come spettatori consapevoli. Rappresenta anche un’importante opportunità di formazione per i docenti e di coinvolgimento delle famiglie Soggetti coinvolti: M.L. Decorioni – B. Gianfelici - L. Mancini – G. Vespasiani Destinatari: alunni Scuola primaria Faiani – Classi 5^C-5^D ( n° 39 alunni tra cui uno diversamente abile) Obiettivi: avvicinare i ragazzi di scuola primaria al mondo dell’opera lirica educandoli alla decodificazione consapevole del linguaggio musicale e all’acquisizione di un rapporto critico con le opere musicali in genere anche sul piano dell’ascolto attivo, espressivo e creativo. Stimolare la creatività e il senso critico. Far agire in modo collaborativo tutti gli studenti, in particolar modo stranieri e diversamente abili, dando loro la possibilità di esprimersi con il corpo,la musica, il canto, l’immaginazione. Coinvolgere le famiglie. Formare e aggiornare docenti Azioni: conoscenza dell’opera lirica “Neue vom tage”Musica Testo Scenografia Drammaturgia; preparazione dello spettacolo; partecipazione in qualità di spettatori alle rapppresentazioni teatrali; messa in scena dello spettacolo al Teatro delle Muse e eventuale replica nella palestra della scuola Viaggio nel mondo animale referente: M. Merli Motivazione: il Servizio Igiene degli Allevamenti e Produzioni Zootecniche intende affiancare le insegnanti per fornire agli alunni una visione più oggettiva del mondo animale e delle tematiche di maggior interesse a esso collegate, in maniera commisurata all’età Soggetti coinvolti: le insegnanti dell’ambito scientifico delle classi Prime; Seconde; Quarte; Quinte Destinatari: alunni delle classi prime, seconde, quarte e quinte Obiettivi: Avvicinare gli alunni al mondo animale; Fornire concetti-base per un corretto rapporto uomo-animale; Formare il concetto di filiera alimentare; Far comprendere l’importanza di un’alimentazione sana ed equilibrata Azioni: intervento del Veterinario LABORATORIO DI CUCINA referente: D. Casadio Motivazione: Soggetti coinvolti: D. Casadio Destinatari : Obiettivi : Azioni : indagine sugli alimenti più consumati dai bambini italiani e stranieri; preparazione di semplici manufatti 73 A SCUOLA NEL TERRITORIO referente: S. Comer Motivazione: a conclusione del Progetto “ A scuola nel territorio” - già avviato negli scorsi anni scolastici, in una prospettiva di continuità dalla classe prima - le insegnanti delle classi quarte e quinte della scuola Faiani e Tommaseo chiedono approfondimenti da parte dell’esperto. La richiesta è inoltre motivata dalle aspettative provenienti sia da parte degli alunni che dalle famiglie nei confronti del progetto e sia dall’importanza dell’unitarietà dell’intervento. Ciò creerebbe il vantaggio di unificare in una sola figura l’esperto e la guida che andrà ad interagire con le classi. Si ricorda che ogni unità d’apprendimento coinvolge in modo trasversale più discipline, come Storia, Arte ed immagine, Italiano, Scienze e Geografia Soggetti coinvolti : D. Nobili, S. Sturbini, D. Casadio, L. Marinari, F. Cola, C. Colicchio, B. Gianfelici, ML. Decorioni, M. Merli, S. Comer, E. Parigini, L. Attorri Destinatari: alunni Scuola Primaria “ Tommaseo” Faiani” delle classi quarte e quinte Obiettivi: comprendere come il legame tra uomo e territorio dà origine alla cultura antropologica; percepire la temporalità degli eventi sociali e religiosi; collocare fatti e oggetti nel tempo e nello spazio, individuando nessi tra eventi storici e caratteristiche geografiche del territorio; riconoscere i principali aspetti Azioni: conoscere e osservare il proprio ambiente attraverso esperienze reali; esprimere le esperienze vissute in diversi codici DAI SEGNALI DI FUMO... AI SATELLITI referente: M. Merli Motivazione: far conseguire una maggiore conoscenza del mondo circostante Soggetti coinvolti: M. Merli, ME.Donatacci, esperto esterno: G. Gervasi Destinatari: classi quinte della scuola Primaria FAIANI e la classe II B della scuola G. Leopardi Obiettivi: conoscere e comprendere le telecomunicazioni Azioni: Intervento dell’esperto UN MARE…DI LIBRI referente: A. De Vito Motivazione: conservazione e tutela del patrimonio bibliotecario esistente nella scuola. Biblioteca come servizio e come luogo di saperi e memorie Soggetti coinvolti: insegnanti del plesso Faiani Destinatari: alunni della scuola Faiani Obiettivi: promozione della lettura Azioni: i fondamenti del progetto consistono nel considerare con attenzione tutte le dimensioni della vita culturale dei ragazzi 74 A SCUOLA DI MONDO referente : G. Vespasiani Motivazione: il progetto nasce in risposta a quanto dichiarato nel Protocollo d’Intesa firmato il 17 marzo 2007 tra il MPI ed il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace ed i Diritti Umani, nel quale si legge che i sottoscriventi “si impegnano a sviluppare un programma straordinario di attività per l’educazione alla pace ed ai diritti umani, in occasione del 2008 – 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della Costituzione Italiana – Anno europeo per il Dialogo Interculturale”. In seguito a tale accordo, gli enti firmatari si impegnano a favorire, promuovere e diffondere nelle scuole la programmazione di specifiche attività volte ad integrare l’offerta formativa con iniziative finalizzate a sviluppare la cultura della pace, dei diritti umani, della democrazia, della cittadinanza e della solidarietà Soggetti coinvolti: tutte le insegnanti delle classi quinte e quarte del plesso Faiani Destinatari: gli alunni delle classi quarte e quinte del plesso Faiani Obiettivi: condurre gli alunni ad una più approfondita conoscenza di tematiche legate: all’educazione; ai diritti umani; all’intercultura e alla convivenza; alla solidarietà; alla risoluzione non violenta dei conflitti; alla mondialità Azioni: corrispondenza epistolare in inglese con gli alunni di una scuola primaria rwandese; adozione a distanza in collaborazione con l’associazione “Progetto Rwanda”; visione di film inerenti la tematica dell’intercultura, quali “Azur e Asmar”, “ Kirikù e la strega Karabà”, “Kirikù e il mondo degli animali”, ed eventuali altri film; lettura di fiabe, leggende e racconti della tradizione africana (e di altri paesi); elaborazione di testi argomentativi, narrativi, realizzazione di fumetti inerenti le tematiche dell’intercultura, della diversità, della solidarietà e dei diritti umani; creazione di uno slogan pubblicitario a favore della pace, in lingua inglese; studio della storia rwandese, contestualizzando il paese anche dal punto di vista climatico e geografico, focalizzando l’attenzione sul recente genocidio; performance teatrale: diritti negati da realizzare con le classi quarte; studio ed esecuzione di canzoni inglesi sulla pace, del tipo ‘Blowing in the wind’ di Bob Dylan e “Redemption song” di Bob Marley 75 Scuola Primaria N. Tommaseo MUSICANTANDO E OPERE MERENDA referente: S . De Sanctis Motivazione : Capire e sperimentare il ritmo, la voce e gli elementi musicali in tutte le loro forme. Soggetti coinvolti: S. De Sanctis e docenti nterni Destinatari: ultimo anno della Scuola dell’Infanzia e tutta la scuola Primaria Obiettivi: Scuola dell’infanzia: attività di propedeutica e ritmica basata sul movimento e sul canto. Scuola primaria: creazione di un laboratorio del ritmo, del movimento e di musica d’assieme come elemento trainante della socializzazione. Azioni: progetto Musicantando; progetto “Opere a merenda” LABORATORIO DI INFORMATICA referente: M. Giostra Motivazione: garantire un’ora alla settimana alla classe di lab. informatico Soggetti coinvolti: M. Giostra Destinatari: garantire un’ora alla settimana alla classe di lab. informatico Obiettivi: Azioni: CINEMA referente: S. Settimi Motivazione: decodificare messaggi comunicativi ed espressivi Soggetti coinvolti: D. Casadio, S. Sturbini, E. Cortese, M. Merli, P. Magnalardi Destinatari: alunni classi 1°/2°/3°/4°/5° scuole primarie Faiani e Tommaseo. Alunni classi 2°/3° scuola secondaria Leopardi Obiettivi: sviluppare e consolidare la capacità di comprendere e utilizzare diversi linguaggi Azioni: il progetto mira a costruire un modello analitico e razionale di interpretazione del film e favorire l’acquisizione di strumenti di conoscenza del linguaggio audiovisivo 76 Scuola Secondaria di primo grado G. Leopardi LEGALITÀ: CONOSCIAMO LA COSTITUZIONE? referente: R. Poeta Motivazione: opportunità di sensibilizzare i ragazzi a una convivenza civile consapevole Soggetti coinvolti: R. Poeta Destinatari: classe III A Obiettivi: conoscenza della Costituzione Azioni: indagine statistica DOVE NASCE UN LIBRO referente: R. Poeta Motivazione: conoscere la realtà culturale della città spesso ignorata. Soggetti coinvolti: R. Poeta Destinatari: classe IIIA Obiettivi: riconoscimento del libro come prodotto industriale Azioni: lettura KET referente: C. Sensini Motivazione: offrire agli alunni la possibilità di sostenere l’esame per il conseguimento della certificazione europea KET Soggetti coinvolti: C. Sensini Destinatari: selezione di alunni classi 3° A 3°B 3°C Obiettivi: offrire agli alunni la possibilità di sostenere l’esame per il conseguimento della certificazione europea KET TUTTI INSIEME IN GRAN BRETAGNA referente: C. Sensini Motivazione: offrire agli alunni la possibilità di fare una breve espe-rienza di studio all’estero Soggetti coinvolti: C. Sensini, S. Mazzarella Destinatari: tutti gli alunni interessati Obiettivi: tutti gli alunni interessati Azioni: incontro dei genitori con responsabile del gruppo Incontri Europei; partenza e soggiorno all’estero 77 CONOSCERE PER FARE SCELTE CONSAPEVOLI referente: M. E. Donatacci Motivazione: negli ultimi anni sempre maggiore attenzione è stata posta dal mondo della scuola al tema delle dipendenze (fumo, alcool), come risposta ad una consapevolezza crescente sulla rilevanza di questo tema nella tutela della salute della popolazione, sia dei ragazzi sia delle loro famiglie Soggetti coinvolti: Dirigente scolastico, Collaboratrice del dirigente, Funzioni strumentali: Agio, Formazione, POF; Rappresentante genitori Destinatari: alunni classi terze Scuola Secondaria di I grado; Genitori dell’Istituto Comprensivo “A. Novelli”; Docenti; Collaboratori scolastici Obiettivi: favorire l’alleanza educativa scuola – famiglia; favorire la riflessione adulta su tematiche proposte con esperti; apprendere una gestione corretta del proprio corpo; interpretare lo stato di benessere e malessere che può derivare dalle sue alterazioni; attuare scelte per affrontare rischi connessi con il fumo ed altre sostanze che alterano o danno dipendenze Azioni: seminari di informazione/studio DAI SEGNALI DI FUMO... AI SATELLITI referente: M. Merli Motivazione: far conseguire una maggiore conoscenza del mondo circostante Soggetti coinvolti: M. Merli, ME. Donataci, esperto esterno: G. Gervasi Destinatari: classi quinte della sc. Primaria FAIANI e la classe II B della scuola Leopardi Obiettivi: conoscere e comprendere le telecomunicazioni Azioni: intervento dell’esperto SPORTELLO MATEMATICO referente : M. E. Donatacci Motivazione: creare degli spazi extra-curriculari per offrire un aiuto-rinforzo nel recupero delle abilità di base Soggetti coinvolti: docenti di Matematica Destinatari: alunni classi prime, seconde, terze Obiettivi: fornire strumenti affinché gli alunni siano in grado di risolvere “problemi” procedendo in modo logico e consequenziale Azioni: recupero - potenziamento abilità matematiche BIBLIOTECANDO referente: M.R. Tonini Motivazione : Necessità di ripristinare l’uso della biblioteca della scuola Leopardi Soggetti coinvolti: M.R. Tonini, S. Rota Martir Destinatari: alunni Scuola Leopardi Obiettivi: Rendere attivo un luogo che favorisca il piacere della lettura Azioni: riordino libri della biblioteca; acquisto di altri tipi di testi; uso della biblioteca 78 EDUCAZIONE ALLA LINGUA SPAGNOLA referente: docente di lingua spagnola Motivazione: insegnamento curricolare di una seconda lingua comunitaria Soggetti coinvolti: Docente di lingua spagnola Destinatari: alunni frequentanti la classe III Obiettivi: apprendimento della lingua spagnola Azioni: sviluppo delle quattro abilità fondamentali: comprensione e produzione orale, comprensione e produzione scritta; riflessione sulla lingua; acquisizione di un metodo di lavoro; educazione alla socializzazione SOSTEGNO COLLETTIVO - ADOTTA UNA CLASSE referente: G. Conti Motivazione: sensibilizzare gli alunni verso il diverso e meno fortunato Soggetti coinvolti: G. Conti Destinatari: Alunni delle classi terze Obiettivi: la solidarietà e la cooperazione per promuovere il diritto allo studio e per una realizzazione di sviluppo delle comunità lontane Azioni: sostegno collettivo-adotta una classe GITE D’ISTRUZIONE referente: C. Salucci Motivazione: organizzare le visite d’istruzione per integrare le attività didattiche svolte durante l’anno scolastico Soggetti coinvolti: C. Salucci Destinatari: alunni della scuola Leopardi Obiettivi: trovare mete interessanti atte a favorire la conoscenza e la socializzazione Azioni: prendere contatti con le agenzie di viaggio; esaminare proposte cartacee (cataloghi); individuare le mete idonee alla didattica delle diverse discipline; contattare gli insegnanti accompagnatori SPORTELLO DIDATTICO DI LINGUA ITALIANA referente : M.R. Tonini Motivazione: recupero e/o potenziamento, in itinere, della lingua italiana Soggetti coinvolti: M.R. Tonini Destinatari: alunni classe III B Obiettivi: acquisire padronanza nell’uso, orale e scritto, della lingua italiana Azioni: individuazione alunni con difficoltà linguistica; formazione gruppi di livello 79 CONSIGLIO DELLA CIRCOSCRIZIONE DEI RAGAZZI referente : S. Rota Martir Motivazione: coinvolgere i ragazzi nella vita del proprio territorio attraverso una partecipazione attiva come consiglieri nella circoscrizione Soggetti coinvolti: S. Rota Martir Destinatari: alunni di prima, seconda e terza media Obiettivi: sperimentare le norme democratiche e la conoscenza dei meccanismi della vita politica e prendere coscienza del diritto/dovere dei cittadini di partecipare attivamente alla vita della città. Far conoscere agli adulti le esigenze dei ragazzi ed imparare a collaborare con loro. Sensibilizzare le Istituzioni sul diritto fondamentale degli adolescenti di essere protagonisti della progettazione di un futuro sostenibile 80 COMUNICARE PER MIGLIORARE referente : F. Smerzini Motivazione: una scarsa e occasionale comunicazione tra i docenti provoca azioni sui ragazzi non sempre efficaci e spesso inadeguate. Il problema del singolo docente deve essere il problema del gruppo docenti. Fermo restando le specificità disciplinari, le iniziative da intraprendere in seguito a situazioni problematiche che possono emergere nei molteplici e diversificati contesti scolastici, devono essere condivise e frutto di un confronto collegiale Soggetti coinvolti: F. Smerzini Destinatari: Tutti i docenti della scuola media Obiettivi: migliorare il ” flusso informativo ” e la comunicazione tra docenti Promuovere l’empatia tra docenti. Creare il valore di “appartenenza al gruppo. Condividere scelte e strategie di intervento Fornire risposte adeguate, condivise e ripetibili Azioni: raccolta problemi; individuazione dei problemi prioritari; comunicazione degli incontri programmatici sulla base dei risultati ottenuti; discussione aperta e proposte di risoluzione in assemblea collegiale A CLASSI APERTE referente : F. Smerzini Motivazione: una delle maggiori e più sentite difficoltà che ogni docente incontra all’interno del proprio gruppo classe, riguarda la possibilità di stimolare fattivamente le specifiche propensioni, specificità che ogni ragazzo possiede in modo più o meno evidente. Numerose sono le problematiche di gruppo e/o individuali a cui far fronte quotidianamente tali da consentire ben poco al docente nel promuovere e valorizzare altre abilità al di là di quelle strettamente curricolari programmate, come la socializzazione e la condivisione di lavori e problemi con altri compagni non sempre appartenenti alla propria classe. Soggetti coinvolti: docenti Scuola Leopardi Destinatari: Gli alunni di tutte le classi Obiettivi: Favorire la condivisione della stessa esperienza in un differente contesto sociale; migliorare la socializzazione anche in situazioni differenti dal consueto; saper scegliere e selezionare contenuti e problematiche di interesse comune; Promuovere le specificità dei singoli allievi; saper realizzare un giornale per studenti nella sua corretta impostazione organizzativa e grafica Azioni: individuazione di nove o dieci macro aree di interesse che i docenti concorderanno con i ragazzi di tutte le classi; scelta etrascrizione di 9-10 aree di maggiore interesse; scelta di 9-10 docenti in funzione delle corrispondenti specificità; divisione di tutti gli studenti in specifici gruppi di interesse, ognuno con il corrispondente docente- tutor; analisi di organizzazione, layout e struttura di un giornale quotidiano che ogni docente-tutor illustra al proprio gruppo; ogni gruppo specifico, a sua volta diviso in tre o quattro sottogruppi, lavora su aree e temi anche differenti ma comunque appartenenti alla stessa macroarea; scelta condivisa degli argomenti trattati da destinare al giornale; indice e organizzazione cronologica dei contenuti; scelta della tipologia, colori, layout e struttura del giornale con il programma “ PUBLISHER “; trascrizione dei testi e quant’altro al computer attraverso la suddivisione delle pagine tante quante sono i P.C.; controllo e stampa del prodotto finale 81 LABORATORIO DI INFORMATICA referente : S. Rota Martir Motivazione: Soggetti coinvolti: S. Rota Martir e M.E. Donatacci Destinatari: alunni classi prime e terze corsi A; B; C Obiettivi:AVVIAMENTO ALLA CORSA CAMPESTRE E ALL’ATLETICA LEGGERA referente : M. Gissi Azioni: Motivazione: il progetto vuole valorizzare l’attività motoria come elemento essenziale per lo sviluppo integrale della persona, attraverso uno sport individuale come l’atletica che mette a dura prova le doti di carattere e fisiche dell’atleta. Per la pratica di questo sport ,la città di Ancona ha a disposizione sia un campo scuola sia uno splendido e nuovissimo Palaindoor , che i ragazzi devono imparare a conoscere ,apprezzare e fruirne in modo responsabile Soggetti coinvolti: M. Gissi Destinatari: tutti gli alunni /e della Scuola secondaria di Primo Grado “Leopardi” Obiettivi: in generale si vuole favorire lo sviluppo delle capacità motorie dei ragazzi in modo che essi acquisiscano la padronanza del proprio corpo e dei suoi movimenti. Più specificatamente: obiettivi didattici: approfondimento delle specialità tecniche,incremento delle capacità condizionali, arricchimento delle abilità e competenze motorie; obiettivi educativi: conoscenza di sé, sviluppo della fiducia in se stessi e dell’autonomia personale, del coraggio e della tenacia, stimolo e controllo dell’agonismo, comportamento leale e rispettoso delle regole e degli avversari Azioni: allenamenti (palestra della scuola, Palaindoor, Campo Sportivo Dorico e/o Campo Sportivo “Conti”); competizioni INSIEME IN META referente : M. Gissi Motivazione: il progetto vuol far conoscere il Rugby, sport di grande storia e tradizione. È uno sport con notevoli valenze educative, in cui conta il “gioco per il gioco”, e dove l’avversario non è il nemico da battere ma un amico senza il quale non si potrebbe giocare e misurare le proprie capacità e con il quale, finito il gioco, si trascorre “il terzo tempo” cioè un momento comunitario in cui ci si conosce e si “fa festa” Soggetti coinvolti: M. Gissi Destinatari: alunni della Scuola secondaria di Primo Grado “Leopardi” Obiettivi: l’obiettivo fondamentale è quello di valorizzare l’attività sportiva come elemento essenziale per la crescita integrale della persona. Obiettive didattici: conoscenza della tecnica e della tattica di gioco, incremento delle capacità condizionali e coordinative, arricchimento delle abilità e competenze motorie. Obiettivi educativi: conoscenza di sé, coraggio, tenacia, controllo dell’aggressività, iniziativa personale, collaborazione, rispetto delle regole, degli avversari e del giudice di gara. Azioni: allenamenti (impianto di Via S. Costanzo); competizioni 82 Per una scuola ove si apprende nella relazione con gli altri o scelte curricolari c on tes t CONOSCENZA E AVVIAMENTO ALLA PRATICA DELL’ARRAMPICATA SPORTIVA referente: Maria Gissi Motivazione: il progetto vuol far conoscere uno sport di recente diffusione. La sua origine, alpinismo e free climbing, ne fa uno sport particolare e “diverso” da quelli che si praticano comunemente in città. Tra le discipline di scalata è l’unica praticabile in ambito scolastico Soggetti coinvolti: M. Gissi Destinatari: alunni Obiettivi: valorizzare l’attività sportiva come elemento essenziale per la crescita integrale della persona. Obiettivi didattici: incremento delle capacità condizionali - in particolare la forza, la resistenza e la mobilità articolare – e coordinative – perfetta coordinazione spazio-temporale, rapida elaborazione di schemi motori, equilibrio, senso dell’orientamento e completo controllo del corpo. Obiettivi educativi: massima attenzione e concentrazione, sviluppo del controllo emotivo, del coraggio e della calma nell’affrontare e risolvere situazioni difficili con le dovute precauzioni Azioni: allenamenti (palestra diLA via Persiani ); competizioni DIDATTICA scelte didattiche scelte educative scelte organizzative scelte gestione finanziaria 83 Strategie didattiche ed operative Relazioni educative Unitarietà dell’insegnamento e condivisione degli interventi Flessibilità didattica : percorsi formativi individualizzati recupero/potenziamento metodi e strumenti criteri di valutazione Flessibilità organizzativa: tempo scuola articolazione modulare monte ore unità orarie suddivisione del gruppo-classe Compito della scuola è promuovere l’apprendimento dell’alunno, adottando le metodologie e le strategie didattiche più funzionali al profilo di ciascuno. Nel nostro Istituto la progettazione didattica si avvale di diversi modelli in relazione alla specificità disciplinare, alla varietà e peculiarità dei contenuti e delle esperienze (dallo spazio curriculare, ai laboratori facoltativi ed opzionali, ai laboratori di potenziamento), ai bisogni delle diverse fasce di età alle quali ci rivolgiamo. Tali modelli sono utilizzati con libertà e finalizzati ad un apprendimento quanto più possibile significativo in quanto non solo cognitivo, ma anche affettivo e valoriale. La progettazione didattica La progettazione didattica annuale è impostata secondo i seguenti criteri di priorità: PRIORITÀ DI ISTITUTO 1. completamento orario curricolare 2. continuità/trasversalità 3. potenziamento dei saperi 4. innovazione didattica PRIORITÀ DI PLESSO 1. interventi finalizzati al sostegno di particolari emergenze emergenze didattiche (disagio) 2. recupero/potenziamento dei saperi Progress della programmazione didattica di classe La programmazione di classe è così strutturata: analisi situazione delle classi con particolare riferimento alle esigenze di apprendimento degli alunni; individuazione delle priorità formative; organizzazione di classe/sezione: docenti, discipline e schema orario settimanale della classe organizzazione di spazi, tempi, attività, materiali, ecc. 84 criteri di costituzione dei gruppi di alunni modalità di utilizzo delle ore di contemporaneità (laboratori, gruppi di recupero, potenziamento, ecc.); indicazione delle risorse culturali del territorio che si intendono utilizzare nell’attività educativa, con l’indicazione delle uscite/visite guidate funzionali alla programmazione. Progress della programmazione didattica disciplinare La programmazione delle singole discipline è così strutturata: obiettivi disciplinari generali, obiettivi specifici e competenze da acquisire; contenuti e attività; metodologie; previsione/ programmazione delle attività individualizzate di recupero e approfondimento; verifica e valutazione: tempi, strumenti e modalità. Metodologie Il successo dell’azione educativa passa attraverso la scelta di metodi capace di rispondere efficacemente alle esigenze di apprendimento degli alunni. Vengono pertanto adottate diverse strategie in rapporto agli obiettivi da perseguire: progetti pluridisciplinari; progetti extracurricolari; lezione frontale; ricerca azione; apprendimento collaborativo; interventi individualizzati e/o personalizzati; attività di sostegno, di recupero o di sviluppo in gruppi per compito e/o livello; attività laboratoriali; pratica di lavori di gruppo; uscite, visite didattiche, fruizione di spettacoli teatrali e cinematografici; attività sportive. Anche la scelta dei mediatori didattici viene effettuata con particolare cura fra i seguenti: mediatori attivi (più informali e vicini alla realtà): manipolazione, movimento, escursioni... mediatori iconici (più formali): disegni, immagini, cartelloni, audio-video... mediatori analogici (simulazioni): gioco, drammatizzazione, scambio di ruoli... mediatori simbolici (rappresentazione della realtà): linguaggi, codici, numeri, simboli... Particolare attenzione è dedicata allo sviluppo della didattica laboratoriale, in quanto essa attiva: integrazione di sapere e saper fare; integrazione delle competenze cognitive e metacognitive; opportunità di scoprire la complessità del reale attraverso percorsi formativi dotati di senso; 85 occasione di collaborazione e di relazioni interpersonali; spazio di compensazione e valorizzazione di competenze; possibilità di espressione delle personali attitudini ed inclinazioni; opportunità di costituire gruppi diversificati, flessibili e funzionali alle esigenze di apprendimento. La Valutazione La valutazione è parte integrante della progettazione didattica, ne scandisce i tempi e ne definisce gli scopi, assolvendo diverse funzioni. 1. RILEVAZIONE DELLA SITUAZIONE INIZIALE: diagnostica-prognostica all'inizio dell'anno e di ogni attività didattica, è finalizzata alla conoscenza dell'alunno, in quanto consente di rilevare ciò che già sa, come lavora, come si relaziona e quindi di ipotizzare gli sviluppi. 2. MONITORAGGIO DELL'APPRENDIMENTO: formativa e regolativa per monitorare il percorso di apprendimento in itinere e poiché è anche un momento di autovalutazione dell'efficacia dell'azione didattica consente al Docente di riprogettarne il percorso. 3. DI BILANCIO CONSUNTIVO sommativa di bilancio consuntivo delle conoscenze e abilità acquisite e del livello di maturazione culturale e personale raggiunto da ognuno La valutazione si realizza sulla base di : osservazioni sistematiche dei processi di apprendimento (valutazione in itinere) verifiche disciplinari risultati ottenuti (valutazione ex post) schede di autovalutazione I criteri guida della valutazione possono essere così esplicitati: Valutazione della dimensione globale, si tratta di valutare sia gli obiettivi conseguiti dall'alunno sul piano cognitivo, sia i traguardi formativi raggiunti sul piano della maturazione complessiva in relazione ai rapporti interpersonali, alla partecipazione e all’impegno. Valutazione come processo, indica il graduale avvicinamento agli obiettivi programmati. 86 Valutazione nella continuità, tiene conto del cammino positivo compiuto dall'alunno, delle difficoltà incontrate, superate e/o da superare e permette la previsione delle direzioni da seguire per lo sviluppo delle potenzialità accertate. Valutazione come definizione dei livelli, mirata all'individuazione e determinazione di alcuni standard cognitivi e comportamentali. Sintetizzando, gli oggetti su cui deve convergere l’attività valutativa dei singoli Docenti, dei Team e dei Consigli di classe sono: le conoscenze le abilità le competenze il comportamento Misurazione La misura definisce una soglia di accettabilità che corrisponde alla prestazione minima rispetto all’esito di apprendimento atteso. La prestazione di ogni allievo va misurata in rapporto a questa soglia e, se positiva, in rapporto a fasce di positività che vanno: dal livello accettabile (sufficiente) al livello medio (buono) al livello alto (distinto) fino al livello eccellente (ottimo). Le prestazioni che non superano la soglia di accettabilità (non sufficiente) sono indicatori di una difficoltà di apprendimento che richiede l’attivazione di interventi di recupero. Valutazione Le pratiche valutative sono invece volte ad accertare e a valutare la trasformazione e la maturazione dei modi di essere di una persona a seguito dell’azione formativa. Esse hanno come oggetti: la sintesi periodica delle misurazioni riferite alle singole discipline, alle attività riferite alla convivenza civile, all’insegnamento della IRC, alle attività opzionali, al comportamento e al sistema delle competenze personali. Per quanto riguarda il comportamento il campo di osservazione e valutazione interessa l’area della consapevolezza e l’area della responsabilità. In particolare i descrittori utilizzati sono i seguenti: curare la propria persona; 87 portare tutto il materiale occorrente per le lezioni; utilizzare in modo corretto strutture e sussidi della scuola; rispettare i compagni (ascoltare; riconoscere i meriti degli altri; ammettere i propri errori; nel lavoro con gli altri accettare i pareri discordi; valutare le conseguenze positive e negative del proprio comportamento) rispettare i Docenti e in generale gli adulti; essere disponibili a collaborare. Verifiche A conclusione di ogni percorso di apprendimento sono predisposte prove di verifica orali, scritte, oggettive, pratiche, grafiche…, per valutare le conoscenze, le abilità e le competenze raggiunte. Particolare importanza viene assegnata: all'osservazione dell’alunno allo scopo di valutare i suoi comportamenti in relazione al contesto della classe e alle attività proposte; alla promozione della capacità di autovalutazione dell’alunno allo scopo di renderlo consapevole dei propri progressi. 88 scelte curricolari scelte didattiche con t est o L’ORGANIZZAZIONE scelte educative scelte organizzative scelte gestione finanziaria Il piano organizzativo dell’Istituto Per costruire modelli efficaci di autonomia, è necessario migliorare le competenze in ordine a progettazione organizzativa, pianificazione delle attività, abilità relazionali, leadership, gestione delle risorse, modalità di lavoro, uso delle tecnologie, strumenti di valutazione di sistema, esercizio dei poteri, valorizzazione delle professionalità. Per governare la complessità dell’Istituto occorre, altresì, definire le competenze decisionali attraverso la distinzione tra: il livello di indirizzo: le decisioni strategiche attribuite agli Organi collegiali (Consiglio d’Istituto e Collegio docenti); il livello di direzione: le decisioni attribuite al Dirigente scolastico,al Direttore SGA e allo Staff; il livello di controllo dei processi: le decisioni di tipo operativo attribuite alla Funzione strumentale per la Gestione del Sistema Qualità e alla struttura operativa ad essa afferente. Tali livelli si traducono nella individuazione dei ruoli e delle competenze dei diversi soggetti che operano nell’ambito dell’Istituto; 89 nell’affidamento di specifiche funzioni di sistema a Docenti competenti e disponibili; nella direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane da parte del Dirigente scolastico; nella costituzione di uno Staff di direzione funzionale alle esigenze organizzative e didattiche dell’Istituto; nell’organizzazione di un efficiente Ufficio di segreteria e dei relativi servizi amministrativi; nella programmazione razionale delle risorse finanziarie. La struttura organizzativa Per garantire una migliore funzionalità dell’Istituto, ogni anno, vengono individuati: i Collaboratori del Dirigente Scolastico, uno dei quali con la funzione di sostituzione del Dirigente scolastico in caso di assenza; i Coordinatori di ogni sede di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado; le Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa; i Responsabili di progetto; i Gruppi di ricerca azione finalizzati alla promozione dell’innovazione; Commissioni tecniche. Queste figure professionali - con diversi incarichi e responsabilità, e secondo geometrie variabili - costituiscono lo staff di Direzione. Il gruppo ha il compito di: collaborare col Dirigente Scolastico nel conseguimento degli obiettivi stabiliti dal Piano dell’Offerta Formativa; contribuire alla gestione ed al coordinamento organizzativo e didattico delle attività; formulare proposte di innovazione e sviluppo; fornire consulenze specifiche nei diversi settori d'intervento. I servizi amministrativi e ausiliari partecipano alle attività d’Istituto con specifiche funzioni organizzative e gestionali, concorrendo allo sviluppo dell’efficienza organizzativa. Organigramma/Funzionigramma Il Piano dell’Offerta Formativa viene gestito attraverso l’assunzione di responsabilità diretta degli operatori scolastici, mediante una progettualità condivisa e una leadership diffusa. Il Dirigente, il Direttore dei Servizi Amministrativi, i Collaboratori, i Coordinatori di plesso e le Funzioni strumentali formano lo Staff di Direzione con il ruolo di 90 coordinamento delle attività d’Istituto e formulazione delle ipotesi organizzative e gestionali da presentare al Collegio Docenti e al Consiglio d’Istituto. L’organigramma/funzionigramma evidenzia incarichi affidati a singoli o gruppi in base a competenze gestionali o di coordinamento. collegio docenti comitato di valutazione consiglio di istituto giunt a esecutiva consigli di intersezione, di interclasse, di classe rappresentanze sindacali unitarie assistenti amministrativi dirigente s colastico direttore SGA personale ausiliario funzioni strumentali MPI USR Marche CSA collaboratori del dirigent e coordinatori di plesso Agenzia nazionale per lo sviluppo dell autonomia scolastica associazioni di genitori, sportive e di volontariato azienda sanitaria locale circoscrizione universit comune istituti di credito provincia aziende regione 91 DIRIGENTE SCOLASTICO Decreto Legislativo 6 marzo 1998, n. 59 "25-bis (Dirigenti delle istituzioni scolastiche) Anna Maria Alegi Il dirigente scolastico assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare il dirigente scolastico organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali Nell'esercizio delle competenze (…) il dirigente scolastico promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, per l'esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologico-didattica, per l'esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie e per l'attuazione del diritto all'apprendimento da parte degli alunni Nell'ambito delle funzioni attribuite alle istituzioni scolastiche, spetta al dirigente l'adozione dei provvedimenti di gestione delle risorse e del personale Nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative il dirigente può avvalersi di docenti da lui individuati, ai quali possono essere delegati specifici compiti (…) Il dirigente presenta periodicamente al consiglio di circolo o al consiglio di istituto motivata relazione sulla direzione e il coordinamento dell'attività formativa, organizzativa e amministrativa al fine di garantire la più ampia informazione e un efficace raccordo per l'esercizio delle competenze degli organi della istituzione scolastica 92 DIRETTORE S.G.A. 1. Cura la gestione del personale ATA Adriana Maria Antinori 2. Sovrintende ai servizi amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione 3. Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione ed esecuzione degli atti amministrativo-contabili, di ragioneria e di economato, anche con rilevanza esterna 4. Ai sensi e per gli effetti dell’art. 25 bis D. L.vo 29/93 e successive modificazioni ed integrazioni, il Direttore coadiuva il Dirigente nelle proprie funzioni organizzative e amministrative I° COLLABORATORE Patrizia Orlandini 5. Fa parte dello staff di dirigenza 1. Sostituisce il Dirigente in sua assenza assumendo ruolo e responsabilità connesse 2. Collabora alla gestione ordinaria ed organizzativa dell'Istituto 3. Segue l’iter comunicativo tra dirigenza/segreteria e personale docente e A.T.A. 4. Segue i rapporti tra scuola e genitori e loro rappresentanze 5. Collabora al controllo del rispetto delle regole di comportamento dell’Istituto 6. Collabora al funzionamento degli organi collegiali 7. Assicura il raccordo con Istituzioni (Regione, Provincia, 8. Comune, altre scuole), agenzie di formazione, associazioni, cooperative sociali, consorzi, Università 93 II° COLLABORATORE Fabrizio Smerzini 1. Sostituisce il Dirigente in sua assenza assumendo ruolo e responsabilità connesse 2. Collabora alla gestione ordinaria ed organizzativa dell'Istituto 3. Svolge la funzione di Segretario del Collegio Docenti 4. Collabora all’organizzazione logistica dell’intero Istituto (strutture, strumentazioni, arredi, materiali didattici) 5. Tiene i rapporti con il responsabile esterno RSPP 6. Collabora con il RLS interno per la rilevazione di problematiche della sicurezza nei luoghi di lavoro 7. Coordina le attività di formazione del personale e degli alunni in materia di sicurezza 8. Coordina la Commissione Sicurezza COORDINATORI DI PLESSO 94 SCUOLA DELL’INFANZIA G. Mazzini - Cinzia Magi 1. Sono responsabili della comunicazione tra plesso, dirigenza e Redipuglia - Ilaria Carconi amministrazione G. Garibaldi – Marina Cercaci SCUOLA PRIMARIA N. Tommaseo - Matteo Giostra C. Faiani – Simonetta Sturbini, Isabella Zammit 2. Coordinano l’attività strategica e tattica di plesso, ivi compresi i progetti 3. Curano la elaborazione dell’orario SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO G. Leopardi – Silvana Rota 4. Provvedono alla organizzazione delle sostituzioni Martir 5. Siglano le autorizzazioni per gli ingressi posticipati e le uscite anticipate 6. Risolvono eventuali problematiche riguardanti il plesso 7. Fanno parte dello staff di dirigenza FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA AREA 1 Realizzazione e gestione POF Ester Donatacci 8. Coordina la stesura e/o la revisione del POF per l’anno scolastico 2007-08 9. Cura la realizzazione del prospetto sintetico per le famiglie 10. Cura l’approfondimento delle Indicazioni per il Curricolo allo scopo di formulare proposte al Collegio Docenti per la costruzione del curricolo dell’Istituzione Scolastica 11. Monitoraggio attività del POF in ingresso, itinere, finale 12. Propone modalità e strumenti di monitoraggio e valutazione delle attività 13. Aggiorna e integra il POF e i documenti fondamentali ad esso collegati 7. Fa parte dello staff di dirigenza 95 AREA 2 Multimedialità e didattica Lucia Appolloni AREA 3 Ricerca, innovazione didattica, formazione e aggiornamento del personale Maria Roberta Tonini AREA 4 Continuità, orientamento e integrazione Sabina Benadduci AREA 5 Comunicazione interna ed esterna, promozione dell’Istituto Barbara Gianfelici AREA 6 Gestione del Sistema Qualità Barbara Cerni 1. Promuove e sviluppa le competenze scientifico-tecnologiche degli studenti 2. Promuove e cura la formazione dei docenti 3. Coordina le attività laboratoriali 4. È responsabile dei laboratori 5. Fa parte dello staff di dirigenza 8. Attiva processi operativi di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica e metodologica 9. Cura i rapporti con l’Agenzia Scuola (Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica) 10. Coordina attività di documentazione di buone pratiche didattiche e di diffusione di materiali anche tra reti di scuole 11. Coordina le proposte di flessibilità del 20% dei curricola 12. Analizza i bisogni formativi del personale docente ed ATA e predispone il Piano Annuale di Formazione/Aggiornamento di Istituto 5. Cura la sperimentazione delle Indicazioni per il curricolo 6. Fa parte dello staff di dirigenza 1. Effettua l’analisi dei bisogni formativi degli alunni 2. Attiva concrete azioni di prevenzione al disagio e di promozione dell’agio anche attraverso attività di tutoring 3. Promuove la partecipazione degli studenti e delle famiglie alle attività della scuola 4. Assicura sostegno alla progettualità degli studenti e coordina le attività extracurricolari 5. Assicura servizi per l’accoglienza degli studenti, promuovendo il senso di appartenenza all’Istituto, il rispetto delle regole stabilite e la comunicazione tra alunni-docenti-genitori 6. Progetta e coordina attività di accoglienza, continuità, orientamento e riorientamento 14. Fa parte dello staff di dirigenza 5. Attiva modalità di comunicazione interna ed esterna attraverso le nuove metodologie multimediali (TIC) 6. Rielabora il Sito WEB in modalità interattiva, e ne assicura l’aggiornamento continuo 7. Sviluppa azioni di promozione dell’Istituto nel territorio 8. Fa parte dello staff di dirigenza 1. Propone e progetta percorsi di autovalutazione/valutazione rivolti a tutto il personale della scuola, ad alunni e famiglie 2. Propone e progetta percorsi di miglioramento continuo 3. Cura la formazione dei docenti finalizzata al consolidarsi della cultura dell’autovalutazione 4. Fa parte dello staff di dirigenza 96 RESPONSABILI DEI DIPARTIMENTI 1. Coordinano le riunioni dei rispettivi dipartimenti 2. Su indicazione dei criteri generali del Collegio coordinano la programmazione didattico-educativa di Dipartimento e i metodi di misurazione e di valutazione 3. Propongono al Collegio i Progetti e le Attività di ricerca, sperimentazione, innovazione didattico-metodologica, da inserire nel POF, avanzate dai rispettivi Dipartimenti 4. Propongono al Collegio proposte concordate per la scelta dei libri di testo 5. Propongono gli acquisti dei materiali e/o delle attrezzature 6. Rendono esecutive le delibere collegiali inerenti il proprio dipartimento 7. Redigono il verbale delle riunioni di Dipartimento CONSIGLI DI INTERSEZIONE Consiglio di intersezione Scuola dell’infanzia: tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato. Il Consiglio di intersezione ha il compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione nonché quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Fra le mansioni del consiglio di classe rientra anche quello relativo ai provvedimenti disciplinari a carico degli studenti CONSIGLI DI INTERCLASSE Consiglio di interclasse Scuola primaria: tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle classi interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato. Il Consiglio di interclasse ha il compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione nonché quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Fra le mansioni del consiglio di classe rientra anche quello relativo ai provvedimenti disciplinari a carico degli studenti CONSIGLI DI CLASSE 97 COORDINATORI DI CLASSE 1^A Gabriella Francioni 2^A Carla Sensini 3^A Rosanna Poeta 1^B Ester Donatacci 2^B Stefania Pigliapoco 3^B Maria Tonini 1. 2. 3. 4. Presiedono, per delega del Dirigente Scolastico, i Consigli di classe organizzandone il lavoro Possono proporre la convocazione del Consiglio di classe in seduta straordinaria, previa consultazione con gli altri docenti della classe Coordinano la programmazione di classe sia per quanto riguarda le attività curricolari, sia per quanto riguarda le attività progettuali e di ricerca, sperimentazione ed innovazione Armonizzano fra di loro le esigenze delle tre componenti del Consiglio (docenti – studenti – genitori) Controllano la regolare frequenza degli alunni (giustificazioni assenze, ritardi, ed uscite anticipate); in caso di anomalie ne danno tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico 1^C Anna Piccinini 2^C Ombretta Casaccia 3^C Patrizia Magnalardi 5. TUTOR DOCENTI NEOASSUNTI Accompagnamento didattico dell’anno di prova Scuola Infanzia Laura Luciani Cinzia Magi Anna Maria Pittalis Scuola secondaria di I grado Silvana Rota Martir TUTOR DI TIROCINO Accompagnamento didattico del tirocinio Patrizia Orlandini – Scuola Primaria Patrizia Magnalardi – Scuola Secondaria di I grado COMITATO DI VALUTAZIONE A fine anno redigono il verbale per l’ammissione in ruolo dei docenti in anno di prova Elisabetta Cortese Maria Pia Mazzarini Carlo Salucci Simonetta Sturbini Maria Roberta Tonini COMMISSIONI/GRUPPI DI LAVORO 98 COMMISSIONE ACQUISTI (Giunta esecutiva) Coordinatore Componenti COMMISSIONE SICUREZZA Coordinatore Fabrizio Smerzini Componenti: Addetti SPP Letizia Orciani Cinzia Magi Maria Conti Barbara Cerni Matteo Giostra 1. Cura i rapporti con il Dirigente e lo Staff di Dirigenza 2. Convoca le riunioni (secondo necessità, su mandato del Dirigente Scolastico o dello Staff di dirigenza) e redigono il verbale 3. Redige la relazione finale delle attività svolte e dei risultati raggiunti e la rendicontazione finale La Commissione sicurezza, costituita dai responsabili di plesso, è coordinata dal responsabile della sicurezza nominato dal Dirigente che cura le attività di gestione della sicurezza in applicazione alla L. 626/2002 e successive integrazioni. Nello specifico: Aggiornare il documento di valutazione dei rischi per le scuole dell’I.C. Aggiornare il piano emergenza di ciascun plesso Predisporre un pro-memoria per il personale e per i genitori Registrare l’andamento delle prove di evacuazione in tutti i plessi Organizzare e gestire la formazione del personale, nell’ambito della sicurezza. RSPP Davide Vitali 99 GRUPPO H DI ISTITUTO Lucia Gergo - Coordinatore a) analizza la situazione complessiva nell'ambito dei plessi di competenza (numero degli alunni in situazione di handicap, tipologia degli handicap, classi coinvolte); Componenti Docenti: Leslie Lausdei Laura Luciani Antonella Moscoloni Maria Antonietta Mobili Laura Mancini Lucia Ghergo Roberta Tonini Stefania Pigliapoco b) analizza le risorse dell'Istituto scolastico, sia umane che materiali; c) predispone una proposta di calendario per gli incontri dei Gruppi H Operativi che durante l’anno si occupano della progettazione specifica per ogni alunno in situazione di handicap; Servizi sociali: Elisabetta Dottori Gessica Massei d) definisce i criteri generali per la redazione dei PEI e dei PDF; U.M.E.E. Eva Bellettini Donatella Galeazzi Roberta Rossini e) formula proposte al Dirigente Scolastico, al Collegio dei Docenti o al Consiglio d’Istituto su questioni attinenti agli alunni in situazione di handicap; Genitori: Antonella Sebastianelli Alessandra Baldinelli Jasmine Belligoni f) propone al Dirigente Amministrativo o al Consiglio d’Istituto l’acquisto di attrezzature, sussidi e materiale didattico destinati agli alunni o ai docenti che se ne occupano; g) formalizza la richiesta di ore di sostegno e di progetti specifici secondo le necessità emerse durante il lavoro specifico nei Gruppi H Operativi; h) formula proposte per la formazione e l'aggiornamento, anche nell'ottica di prevedere corsi di aggiornamento “comuni” per il personale delle scuole e degli enti sociosanitari, impegnati in piani educativi e di recupero individualizzati; i) produce una documentazione relativa alle attività svolte, predispone l’archiviazione e ne definisce l’accessibilità. PERSONALE ATA – ASSISTENTI AMMINISTRATIVI 100 DIDATTICA Valeria Conti Gestione alunni AMMINISTRATIVA Giselda Benedetti Gestione personale Giannina Stramazzotti Personale – Archivio e protocollo Antonella Sebastianelli Gestione finanziaria e servizi contabili 1. Gestione alunni: iscrizioni, tenuta documenti e fascicoli, richiesta o trasmissione documenti, corrispondenza con le famiglie, statistiche, pagelle, diplomi, tabelloni scrutini, assenze e ritardi, obbligo scolastico, procedure per sussidi, certificazioni varie e tenuta registri, esoneri educazione fisica, infortuni alunni, libri di testo primaria e secondaria, pratiche portatori di handicap, collaborazione docenti per monitoraggi relativi agli alunni, contributi scolastici. 2. Chiamata supplenti per conferimento nomine. 3. Rapporti con l’amministrazione comunale per servizi mensa, trasporti, lavori di manutenzione, ecc. 4. Sicurezza nella scuola L. 626/94. 5. Elezioni OO.CC. RSU ENAM. 1. Amministrazione del personale: tenuta fascicoli personali, richiesta e trasmissione documenti, emissione contratti di lavoro, preparazione documenti periodo di prova, controllo documenti di rito all’atto dell’assunzione, ricostruzioni di carriera, , ricongiunzione e riconoscimento servizi, fascicolo elettronico. 2. Rapporti DPT e Ragioneria Prov.le. 3. Registro decreti, anagrafe personale, autorizzazione libere professioni, pratiche cause di servizio, pratiche pensioni. 4. Gestione organici personale docente e ATA. 5. Consiglio di Istituto. 1. Collaborazione con il Dirigente. 2. Gestione circolari interne, tenuta registro protocollo, archiviazione e distribuzione posta, pubblicazioni all’Albo di Istituto, distribuzione modulistica varia al personale interno,. 3. Registrazione assenze e stipula contratti supplenti temporanei, visite fiscali, certificati di servizio e registro certificati di servizio. 4. Compilazione e spedizione decreti alla Ragioneria dello Stato e alla DPT. 5. Gestione assenze di servizio e presenze del personale con emissione.decreti congedi ed aspettative, gestione ferie del personale. 6. Viaggi di istruzione. 7. Collegio Docenti: convocazioni e tenuta verbali. 8. Compilazione graduatorie soprannumerari docenti e ATA. 1. Liquidazione competenze fondamentali ed accessorie personale supplente ATA e Docenti, liquidazione compensi missioni, compensi esami. 2. Comunicazioni ed invii telematici all’INPS e all’INPDAP relativamente ai dati retributivi mensili. 3. Tenuta libri paga, versamenti contributi ass.li e previdenziali, registro conto individuale fiscale, tenuta registro c/c postale. 4. Elaborazione CUD, Mod. 770 ed invio telematico, dichiarazione IRAP ed invio telematico. 5. Rapporti con l’istituto tesoriere, rapporti con il Collegio dei Revisori. 6. Mandati di pagamento e riversali di incasso. 7. Pratiche TFR. 101 Alessia Masi Gestione patrimonio 1. 2. 3. 4. 5. 1. Pina Cammarano Gestione e attuazione POF 2. 3. 4. 5. 6. Stesura incarichi: personale interno ed esterno. Convenzioni d’uso delle attrezzature e dei locali scolastici. Gestione tirocini universitari e stages. Raccolta dati per monitoraggio attività. Inventario, tenuta dei registri di magazzino, carico e scarico del materiale. Tutti gli adempimenti connessi all’organizzazione delle attività previste nel POF: gestione acquisti beni di consumo ed attrezzature (acquisizione richieste offerte, ordini di acquisto, richieste preventivi). Rapporti con Funzioni strumentali e Incarichi aggiuntivi. Corsi di aggiornamento e formazione, corsi di riconversione, nomine ai corsi di aggiornamento. Compilazione graduatorie supplenze. Privacy. Rapporti con i Rappresentanti Sindacali Unitari (RSU). PERSONALE ATA – COLLABORATORI SCOLASTICI 102 N. 22 COLLABORATORI SCOLASTICI ASSEGNATI AI PLESSI: Scuola dell’Infanzia G. Mazzini: 1. Gloria Morbidelli 2. Cinzia Santoro Dotazione organica a.s. 2007/08 Scuola dell’Infanzia Garibaldi: 1. Manuela Piccini 2. Isabella Perozzi Scuola dell’Infanzia Redipuglia: 1. LoredanaCardinali 2. Marina Maiani Scuola Primaria C. Faiani: 1. Antonella Bevilacqua 2. Eleonora Campanella 3. Antonietta De Angelis 4. Derise Lorenzetti 5. Gabriella Mattoni 6. Rosanna Montagnoli 7. Simona Tratzi 8. Mojisola Olugbemisoye Scuola Primaria N. Tommaseo: 1. Saura Ciarmatori 2. Rosa Furbini Scuola Secondaria di I grado G. Leopardi: 1. Tiziana Aldobrandini 2. Angiolina Del Grosso 3. Catia Sabatini 4. Gabriella Torbidoni Servizi Rapporti con gli alunni Uffici di Presidenza e Segreteria: 1. Daniela Pietroni 2. Raffaella Rosignoli Compiti 1. Sorveglianza degli alunni nelle aule, laboratori, spazi comuni in caso di momentanea assenza dell’insegnante. Il servizio prevede la presenza al posto di lavoro e la sorveglianza nei locali contigui e visibili dallo stesso posto di lavoro oltre ad eventuali incarichi accessori quali: controllo chiavi e apertura e chiusura di locali. 2. La vigilanza prevede anche la segnalazione di atti vandalici che, se tempestiva, può permettere di individuare i responsabili. 3. Concorso in occasione del loro trasferimento dai locali scolastici ad altre sedi anche non scolastiche, palestre, laboratori, ivi comprese le visite guidate ed i viaggi di istruzione. 4. Ausilio materiale agli alunni portatori di handicap. 103 Sorveglianza generica dei locali Pulizia di carattere materiale Supporto amm.vo e didattico Servizi custodia Servizio di portineria Sospensione attività didattica 1. Apertura e chiusura dei locali scolastici. 2. Accesso e movimento interno alunni e pubblico – portineria. 1. Pulizia locali scolastici, palestra e mensa, spazi scoperti e arredi. 2. Spostamento suppellettili. 3. Piccole riparazioni e manutenzioni. 1. Risposta al telefono. 2. Invio e ricezione atti a mezzo fax. 3. Duplicazione di atti. 4. Approntamento sussidi didattici. 5. Assistenza docenti e progetti (POF) Guardiania e custodia dei locali scolastici Servizio svolto negli Uffici di Presidenza e Segreteria : 1. Smistamento telefonate. 2. Invio e ricezione fax. 3. Duplicazione atti. 4. Servizio posta. dal 23/12/2007 al 06/01/2008 dal 20/03/2008 al 25/03/2008 02/11/2007 03/11/2007 26/04/2008 L’attività didattica termina nella Scuola Primaria e Secondaria di I grado il 07 giugno 2008; nella Scuola dell’Infanzia il 30 giugno 2008. Giorni di chiusura della scuola e degli uffici a.s. 2007/08 Prefestivi deliberati dal Consiglio di Istituto in data 03/07/2007: 03/11/2007 – 24/12/2007 – 31/12/2007 05/01/2008 – 22/03/2008 – 26/04/2008 05/12/19/26 luglio 2008 – 2/9/14/16/23 agosto 2008 Sicurezza (del D.Lgs. 626/94) Uno degli obiettivi prioritari del nostro Piano dell’Offerta Formativa è quello di migliorare le condizioni relative alla salute ed alla sicurezza delle persone che vivono ed operano nelle scuole dell’Istituto. A tale scopo questo Istituto ha stipulato un Accordo di rete con altre Istituzioni scolastiche di Ancona per la gestione della sicurezza e per gli adempimenti previsti dalla normativa vigente in materia. Nell’ambito di questo Accordo, è stata affidata la consulenza ad un tecnico esterno – Ing. Davide Vitali - che svolgerà i seguenti compiti: valutazione dei rischi delle scuole dell’istituto e redazione/aggiornamento dei documenti previsti art. 4 del d.lgs. 626/94; stesura/aggiornamento del piano di emergenza dei plessi comprensivo del piano di evacuazione; elaborazione/aggiornamento planimetrie dei plessi per l’evacuazione; 104 assunzione del compito di Responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Al fine di perseguire gli obiettivi previsti in materia di sicurezza, anche per l’a.s. 20072008 è predisposto un piano di lavoro che prevede le seguenti azioni: costituzione e nomina del Servizio di Prevenzione e Protezione; designazione (conferma) del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; individuazione, nomina e formazione degli Addetti all’emergenza nei plessi; programma di informazione e formazione per il personale docente e non docente; aggiornamento dei documenti di valutazione dei rischi e dei piani di emergenza sistemazione di segnaletica adeguata nelle scuole; effettuazione delle prove di evacuazione; segnalazione al Comune delle esigenze in materia di sicurezza e richieste d’intervento definizione delle norme di comportamento per il personale della scuola e per gli alunni; attività di educazione alla sicurezza ed alla salute per gli alunni. Privacy Il DLgs. 196/2003 (Codice sulla protezione dei dati personali) rappresenta la logica evoluzione della legge 241/90 (trasparenza amministrativa) e della legge 675/96 (precedente codice sulla privacy). Il DLgs. 196/2003 prevede il diritto alla protezione dei dati personali una serie di obblighi in capo a chi effettua trattamenti (cioè raccolta, registrazione, elaborazione, conservazione, comunicazione, diffusione, ecc.) di dati personali riferiti ad altri soggetti L’Istituto Comprensivo Armando Novelli ha predisposto il Documento programmatico sulla sicurezza dei dati previsto dal D.Lgs. 196/2003, servendosi anche della consulenza dell’agenzia Keypass. Titolare del trattamento dei dati: Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo: Anna Maria Alegi. Il Responsabile del trattamento è il Direttore S.G.A. Adriana Maria Antinori. 105 LA GESTIONE FINANZIARIA 106 scelte didattiche con t est o scelte curricolari scelte educative scelte organizzative scelte gestione finanziaria Integrare le risorse umane e finanziarie dell’Istituto significa, sostanzialmente, tener conto dei seguenti elementi e momenti di programmazione: individuazione delle aree strategiche di attività nel POF definizione delle priorità assegnazione delle risorse per la realizzazione dei progetti definizione delle responsabilità organizzative delega ai responsabili di progetto della gestione delle risorse assegnate (nell’ambito di obiettivi e risultati attesi) controllo/valutazione delle attività, dei costi e dei risultati. La Scuola dispone annualmente di fondi economici che provengono da: Stato Enti locali e privati I fondi vengono suddivisi fra le aree d’azione della Scuola, sulla base della progettualità di Istituto deliberata dal Collegio dei Docenti. Le proposte di impiego di fondi, finalizzate ad acquisti o ad esigenze relative all’ottimizzazione delle attività, vengono deliberate dalla Giunta Esecutiva e rimesse al Consiglio di Istituto per la decisione finale. I fondi ministeriali che vengono assegnati all’Istituto Comprensivo sono utilizzati con la massima tempestività possibile per: assicurare il funzionamento didattico ordinario di tutte la scuole; realizzare i progetti elaborati; garantire il normale funzionamento amministrativo generale. Nell’ambito del Piano dell’offerta formativa l’Istituto Comprensivo si impegna a reperire ulteriori risorse con la presentazione di progetti specifici a: 107 Ufficio Scolastico Regionale per le Marche Enti Locali Enti privati disponibili a collaborare con la Scuola per la promozione di attività culturali rivolte agli alunni, alle famiglie e ai docenti Le Famiglie degli alunni contribuiscono alla copertura finanziaria delle spese connesse alla realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa, relativamente a: visite d’istruzione attività teatrali attività sportive RICERCA, INNOVAZIONE E SVILUPPO 108 con tes to ricerca, innovazione e sviluppo scelte curricolari scelte didattiche scelte educative scelte organizzative scelte gestione finanziaria La comunicazione Lo sviluppo di una efficace comunicazione è un obiettivo strategico per un sistema complesso qual è il nostro Istituto comprensivo e per i legami che sempre più lo legano al territorio in cui è inserito. Sviluppo della comunicazione significa: conoscenza della realtà scolastica e delle persone collaborazione interprofessionale all’interno dell’Istituto cura delle relazioni verso l’esterno L’istituto si impegna, quindi, a curare: la comunicazione interna all’Istituto (tra Dirigenza, Segreteria, Personale Docente, Personale ATA, Alunni); la comunicazione esterna in primis con la Famiglia, con gli Enti locali, con le altre istituzioni, le realtà associative, culturali e sportive del territorio; la comunicazione privata tra il Dirigente Scolastico e tutti gli altri soggetti privati e istituzionali, tra i Docenti e i Genitori, tra il personale; la comunicazione pubblica attraverso circolari o “erga omnes” con volantini, manifesti, conferenze, incontri, manifestazioni, spettacoli; la comunicazione telematica, grande attenzione il nostro istituto pone verso le nuove frontiere della comunicazione attraverso la gestione attenta e costantemente aggiornata del proprio sito web. 109 La formazione Docenti La formazione in servizio ha come scopo fondamentale quello di dare risposte concrete ai bisogni professionali dei docenti nel quadro di un miglioramento complessivo dell’offerta formativa della scuola. Il Collegio Docenti, sulla base delle esigenze e delle proposte di formazione rilevate, formula un Piano annuale delle attività formative d’Istituto su temi ritenuti più rilevanti per la formazione in servizio. A livello individuale ciascun Docente può comunque scegliere di frequentare altri corsi di aggiornamento ritenuti validi per la propria crescita professionale. PIANO DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE – anno scolastico 2007-2008 TEMATICA Indicazioni per il curricolo Progettualità di Istituto Sicurezza 626/94 Agio scolastico Cittadinanza: Ragioni e passioni di cittadinanza STRATEGIA Ricerca Azione Lezioni interattive- laboratori Lezioni interattive- laboratori Lezioni interattive- laboratori Lezioni interattive ATA Il programma di formazione del personale ATA ha come scopo fondamentale quello di aggiornare le competenze sui programmi ministeriali specifici. Genitori Il programma di formazione dei Genitori ha come scopo fondamentale quello di offrire occasioni di confronto comune in ordine a tematiche di interesse diffuso. Sulla base delle istanze e delle proposte di formazione rilevate tra i Genitori, il Consiglio di Istituto formula un Piano annuale dei seminari di formazione. PIANO DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE – anno scolastico 2007-2008 TEMATICA Indicazioni per il curricolo Sicurezza 626/94 Agio scolastico Prevenzione delle dipendenze STRATEGIA Seminario Seminario Seminario Seminario La Documentazione La nostra Scuola intende non disperdere il patrimonio culturale costruito nel tempo. L’attività di documentazione risulta perciò un'attività particolarmente significativa e si propone di: sviluppare la cultura della documentazione sviluppare la cultura e la qualità della didattica 110 creare un sistema di documentazione e informazione interno/esterno all'Istituto valorizzare la professionalità docente e la produzione di materiali didattici elaborare strumenti e risultati per la valutazione del servizio scolastico Sviluppo organizzativo Le ipotesi di sviluppo organizzativo che l’Istituto si pone come vision per i prossimi anni: progettazione di strutture organizzative in contesti di autonomia e di miglioramento della qualità del servizio; sviluppo di unità organizzative flessibili capaci di far fronte al cambiamento da considerare come elemento strutturale del sistema; formazione del personale alla cultura e alle competenze indispensabili alla realizzazione dell’autonomia e dell’innovazione (capacità di negoziazione, di lavorare in gruppo, assunzione di responsabilità, gestione dei conflitti e delle incertezze); valorizzazione della progettualità d’istituto e della professionalità a supporto dell’attività primaria di insegnamento e apprendimento; gestione efficace delle relazioni con l’utenza e con il territorio allo scopo di creare un effettivo sistema formativo integrato; sviluppo della cultura della documentazione educativa e della valutazioneautovalutazione di sistema. 111 LA GESTIONE DEL SISTEMA QUALITÀ ricerca, innovazione e sviluppo gestione del sistema qualità La scuola, secondo k. Weick, come del resto la maggior parte delle organizzazioni costituite in prevalenza da professionisti, è un tipico esempio di organizzazione a legami deboli. Ovviamente, la scuola non è paragonabile al caos, ma ad un'agorà in cui le diverse componenti hanno un ruolo da giocare. Un insieme di ruoli dunque, distinti ma fortemente interconnessi e unitariamente finalizzati al punto di sfuggire a qualsiasi tentazione di frammentarietà e individualismo. Non è sicuramente facile conseguire tale obiettivo, certo è però che un lavoro sistematico di autoriflessione sul proprio modo di essere persona e professionista può (potrebbe) efficacemente sostenere il raggiungimento di un reale armonia organizzativa. Lo sviluppo di processi di autoanalisi a livello di micro-sistema – ovvero l’ampliamento dell’oggetto della valutazione dal prodotto (l’apprendimento) al processo (il sistema e le sue dinamiche) - comporta la promozione di una cultura della valutazione diffusa e l’adozione di strategie progettuali fondate sulla rielaborazione critica delle prassi esistenti. In altre parole, si tratta di pensare i percorsi valutativi come opportunità professionali per analizzare criticamente la propria esperienza e orientare i processi di miglioramento, promuovendo le condizioni necessarie alla realizzazione di percorsi capaci di attivare l’apprendimento organizzativo. Proprio sul concetto di apprendimento organizzativo, qui inteso come reciprocità tra azione e conoscenza, si base lo schema metodologico - di seguito riportato - essenziale per intraprendere un percorso di autoanalisi di Istituto. Esso è caratterizzato da nove azioni interdipendenti, secondo un modello di gestione organizzativa a spirale, e ne rappresenta il piano strategico: 112 la motivazione degli attori sul piano culturale ed organizzativo la costituzione del gruppo di autovalutazione la revisione: si utilizzano gli esiti del controllo (valutazione) per il riavvio di un nuovo ciclo di azione valutativa la restituzione: condivisione ipotesi di miglioramento la diagnosi iniziale del sistema in rapporto all’esperienza pregressa la scelta delle priorità strategiche: condivisione delle ipotesi di ricerca valutativa la valutazione: definizione ipotesi di miglioramento la raccolta dati con strumenti quantitativi e qualitativi la definizione del piano tattico Per l’anno scolastico 2007/2008 il nostro Istituto ha programmato un monitoraggio sull’andamento dei progetti, allo scopo di migliorare l’offerta formativa. Tale monitoraggio si articola in tre fasi: 1. rilevazione della qualità prodotta, che si attua mediante la raccolta di dati quantitativamente misurabili; della qualità percepita, che si attua attraverso la somministrazione di questionari ai Docenti, ai personale ATA, agli Alunni ed alle Famiglie; 3. rilevazione statistica attraverso apposite schede da compilare. 2. rilevazione La valutazione del servizio diviene così l’occasione privilegiata per comprendere meglio le esigenze formative dell’utenza e le aspettative degli operatori scolastici. Tale processo di analisi e valutazione costituisce la premessa indispensabile per la progettazione d’Istituto e la definizione del Piano dell’Offerta Formativa. 113 L’attività progettuale è un comportamento di ricerca orientato a risolvere problemi… Essendo la ricerca condizionata dai limit di informazione, di tempo e di denaro, la soluzione finale è UNA tra le molte possibili, non LA soluzione unica e ottimale del problema… Herbert Simon 114