pentecostale - Assemblee di Dio in Italia
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Risveglio APRILE 2012 Risveglio Pentecostale Anno LXVI numero 4 Periodico Mensile Poste Italiane spa Spedizione in Abbonamento Postale D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art.1 comma 2, DCB Vicenza “La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero” (Salmo 119:105) P E N T E C O S T A L E Organo ufficiale delle Chiese Cristiane Evangeliche Assemblee di Dio in Italia «Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la bocca. Come l’agnello condotto al mattatoio, come la pecora muta davanti a chi la tosa, egli non aprì la bocca» [ISAIA 53:7] Risveglio Signore, da’ vita all’opera tua nel corso Nel corso degli anni falla conoscere! P E N T E C O S T A L E Organo ufficiale delle Chiese Cristiane Evangeliche “Assemblee di Dio in Italia” Ente Morale di Culto D.P.R. 5.12.1959 n.1349 Legge 22.11.1988 n.517 Pubblicato dal Consiglio Generale delle Chiese Presidente: Felice A. Loria Vice Presidente: Vincenzo Specchi Segretario: Davide Di Iorio Tesoriere: Giuseppe Tilenni Consiglieri: Eliseo Cardarelli, Salvatore Cusumano, Paolo Lombardo, Gaetano Montante, Vito Nuzzo Presidente emerito: Francesco Toppi Consigliere onorario: Francesco Rauti Direzione, Redazione e Amministrazione: Via Altichieri da Zevio, 1 35132 Padova Tel. 049.605127 fax 049.612565 - e mail: risveglio.pentecostale@assembleedidio.org www.assembleedidio.org Versamenti in Posta su c/c postale n.12710323 intestato a: Risveglio Pentecostale V. Altichieri da Zevio 1, 35132 Padova Versamenti tramite canale bancario Poste: codice IBAN IT16 N076 0112 1000 0001 2710 323 codice BIC/SWIFT BPPIITRRXXX intestato a: Risveglio Pentecostale V. Altichieri da Zevio 1, 35132 Padova Banca Carige: codice IBAN IT31 C061 7512 1550 0000 0051 080 codice BIC CRGEITGG782 intestato a: Chiesa Crist. ADI Risveglio Pentecostale V. Altichieri da Zevio 1, 35132 Padova Registrazione n.1688 del 1.3.2000 Trib. di Padova La pubblicazione è distribuita a membri e simpatizzanti delle Chiese Cristiane Evan geliche A.D.I. ed è sostenuta da offerte volontarie. In conformità alla Legge 675/96 e successive modifiche sulla tutela dei dati personali, la Redazione di Risveglio Pente costale garantisce l’assoluta riservatezza di quelli di cui è in possesso. Inoltre assicura i lettori che i loro dati personali sono custoditi in un archivio elettronico presso la sede del giornale e verranno utilizzati soltanto per inviare la corrispondenza relativa al mensile Risveglio Pentecostale. Gli articoli firmati impegnano esclusivamente i loro autori. I manoscritti non pubblicati non si restituiscono. Direttore Responsabile: Vincenzo Specchi Comitato di Redazione Risveglio Pentecostale Cristiani Oggi: Vincenzo Specchi (sostituto del presidente ex officio), Salvatore Esposito, Lorenzo Framarin, Domenico Modugno, Elio Varricchione 2 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 2 Ma Dio interviene e presenta all’uo‐ mo l’opera più bella, più grande che sia mai esistita! Dio inizia l’opera di recupe‐ ro, con queste parole: “Io porrò inimicizia tra te e la donna, fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno” (Genesi 3:15). Questa è l’opera unica, l’opera per eccellenza in cui Dio, in Cristo, riconcilia a Sé tutto, ma prima di ogni cosa l’uomo. Dio infatti chiama l’uomo Abramo, chiama l’uomo Isacco, chiama l’uomo Giacobbe, chiama l’uomo Giuseppe, chiama l’uomo Mosè.. Dio chiama e ri‐ chiama l’uomo! Questa è l’opera di Dio! Nel libro di Giobbe 33:14 è scrit‐ to: “Dio parla una volta, e anche due, ma l’uomo non ci bada”. Una volta, La creazione dei cieli e della terra fu la prima opera di Dio. Poi Dio disse: due volte, in senso continuativo, di mi‐ “Facciamo l’uomo a nostra immagine, sericordia, nel desiderio di recupero conforme alla nostra somiglianza e ab- dell’uomo. Il profeta è colpito dalla staticità in bia dominio...” (Gen.1:26). Dio fece un cui versa l’opera di Dio, il profeta è se‐ uomo signore e non schiavo. gnato nello Spirito, il profeta avverte L’uomo, pur venendo dopo tutte le cose create, rappresenta il compimen‐ aria di morte. È in questo punto che in‐ to della creazione: le cose e gli anima‐ terviene il grido giustamente preoccu‐ li creati da Dio devono essere signoreg‐ pato del profeta, che ancora non vede giati dall’uomo, ogni cosa è stata posta il dito di Dio all’opera. Dobbiamo preoccuparci quando il di‐ al suo servizio! to di Dio non è all’opera, ma la nostra È la disubbidienza dell’uomo che preoccupazione non deve essere so‐ procura il guasto nel creato! “Signore, io ho udito il tuo messaggio e sono preso di timore. Signore, da᾽ vita all’opera tua nel corso degli anni! Nel corso degli anni falla conoscere! Nell’ira, ricordati di avere pietà! Dio viene da Teman, il Santo viene dal monte Paran. La sua gloria copre i cieli, la terra è piena della sua lode. Il suo splendore è pari alla luce, dei raggi partono dalla sua mano; là si nasconde la sua potenza. Davanti a lui cammina la peste, la febbre ardente segue i suoi passi. Egli si ferma e scuote la terra; guarda e fa tremare le nazioni. I monti eterni si frantumano, le colline secolari si abbassano; le sue vie sono quelle di un tempo” (Abacuc 3:1-6) degli anni! lo emotiva. L’emozione si fonda sui sen‐ timenti, noi invece dobbiamo fondarci sulla parola di Dio. Le risposte per risol‐ vere i problemi non possono e non de‐ vono essere risposte sentimentali, ma devono essere risposte spirituali. Quando alcuni vedono questa statici‐ tà nell’opera e quando ricordano i tem‐ pi passati, ricorrono agli espedienti, agli aiuti umani. Vogliono ravvivare la vita spirituale ricorrendo a “stampelle uma‐ ne”, additando a Dio quello che Dio de‐ ve fare. Il grido del profeta è: “O Eterno, o Signore, dai vita Tu all’opera Tua nel corso degli anni!” Quale aiuto può venire dall’uomo? A volte alcuni si affidano alle novità per ri‐ sorgere, ma noi sappiamo che non è dal‐ le novità che può venire la vita! La vita sia fisica che spirituale proviene da Dio. “Queste ossa secche potrebbero rivivere?.. Signore, tu lo sai”. “Faranno forse rivivere delle pietre sepolte sotto mucchi di polvere e consumate dal fuoco?”… “Costruiscano pure se una volpe ci salta sopra farà crollare il muro di pietra. Ascolta, o Dio, come siamo disprezzati”. (Neemia 4:2-3). “Le mura furono portate a termine” ... “E quando tutti i nostri nemici lo seppero, tutte le nazioni circostanti furono prese da timore e provarono una grande umiliazione” (Neemia 6:15-16). Quando ricorriamo agli espedien‐ ti umani non diamo vita all’opera di Dio, ma quando ci umiliamo davanti a Lui, piangiamo, apriamo il cuore, spandiamo l’anima nostra come fece Anna, davanti all’Eterno, vedremo la Sua risposta! “Provarono una grande umiliazione perché riconobbero che quest’opera era opera di Dio, ed era compiuta con l’aiuto del nostro Dio” (Neemia 6:16). “Signore, da’ vita all’opera tua nel corso degli anni! Nel corso degli anni falla conoscere!” Prima da’ vita, prima vivificaci, risu‐ scitaci, facci risorgere, facci prendere in questo numero coscienza di quello che siamo e poi usati dei Tuoi servi per fare conoscere l’ope‐ ra Tua. La linfa, la vita deve venire da Dio, la conoscenza di Dio noi l’abbiamo avuta per Cristo, per la Sua conoscenza. Com’è scritto in Isaia 53:11 “Dopo il tormento dell’anima sua vedrà la luce, e sarà soddisfatto; per la sua conoscenza, il mio servo, il giusto, renderà giusti i molti, si caricherà egli stesso delle loro iniquità”. Questa conoscenza non possia‐ mo tenerla per noi, la conoscenza di quest’opera si deve conoscere mediante la strumentalità dei Suoi servi. L’opera di Dio consiste nel recupe‐ ro dell’uomo attraverso il Figlio dell’uo‐ mo, Paolo dice: “Infatti Dio era in Cristo nel riconciliare con sé il mondo, non imputando agli uomini le loro colpe, e ha messo in noi la parola della riconciliazione”. La spiritualità va al di là dei nostri pensieri, va aldilà dei nostri sentimenti, la vera spiritualità è l’adempimento del‐ la parola di Dio. Possono esistere schemi inventati dall’uomo che mortificano lo Spirito di Dio, nel senso che impediscono allo Spi‐ rito di Dio di dar vita all’opera di Dio. Deve intervenire la nostra strumen‐ talità consapevole dei propri limiti. Ma questa strumentalità deve essere to‐ talmente abbandonata nelle mani del‐ lo Spirito di Dio. Strumentalità non im‐ provvisata, ma educata dalla Parola di Dio e dalla preghiera, istruita con la Pa‐ rola di Dio, sulle ginocchia, supportata continuamente dalla linfa dello Spirito di Dio e non dai nostri sentimenti. Dobbiamo avere una conoscenza non sterile o intellettuale, ma reale e attiva, che agisca a pro dell’uomo perduto. Sì, “Signore, da’ vita all’opera tua nel corso degli anni! Nel corso degli anni falla conoscere!” Felice Antonio Loria aprile 2012 SIGNORE, DA' VITA ALL'OPERA TUA NEL CORSO DEGLI ANNI Felice A.Loria ..................................... pag.2-3 SE LIBERI COSTUI Pasquale Puopolo . ........................... pag.4-5 VA', GETTATI AI SUOI PIEDI, INSISTI Santino Crugliano ............................ pag.6-7 ANCORA A PROPOSITO DI UN CERTO ROCK Davide Di Iorio . ............................... pag.8-10 Promossi alla Gloria EDWARD E. MENALDINO ................................................................. pag.11 PERSEVERA NELLA SACRA SCRITTURA Antonio Rocca................................ pag.12-13 IMPEDIMENTI ........................... pag.14 IL SENTIMENTO DELLA CHIESA Vanni Bondesan . ...........................pag.15-16 SENZA OMBRA TENEBROSA Giuseppe Federico ......................... pag.17-18 NOTIZIE DALLE NOSTRE COMUNITÀ...............................pag.19-23 APPUNTAMENTI . .................... pag.24 Per notizie aggiornate consultate il sito www.assembleedidio.org Risveglio Pentecostale è disponibile anche in edizione per non vedenti. Gli articoli, salvati in formato leggibile mediante computer con un programma screen reader, vengono inviati ai non vedenti che ne fanno richiesta all’indirizzo risveglio.pentecostale@ assembleedidio.org (i file sono disponibili nei formati .rtf .txt .doc .epub). R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 2 3 Se liberi costui… Al versetto 12 del capitolo 19 del Vangelo di Giovanni si legge: “Da quel momento Pilato cercava di liberarlo; ma i Giudei gridavano, dicendo: Se liberi costui, non sei amico di Cesare. Chiunque si fa re, si oppone a Cesare.” Può l’uomo tenere imprigionato Gesù? Può l’uomo tenere imprigionato il Figlio di Dio? Può l’uomo tenere imprigionato Dio? Gesù, che dona la vera libertà, Egli stesso afferma: “Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi” (Giovanni 8:36). Gesù, che è venuto per mettere in libertà gli oppressi, coloro che sono prigionieri di peccati, di vizi e quant’altro (Isaia 61:1-3; Luca 4:18-22), può essere tenuto imprigionato da un uomo? “Se liberi costui, non sei amico di Cesare…”. Per i Giudei, per i religiosi, per la folla, Gesù era solo “costui”! Uno come tanti, uno da cui mantenere le dovute distanze, uno alla pari di un malfattore, di un omicida. Eppure Gesù era venuto per la salvezza dell’umanità intera, per fare del bene a tutti gli uomini! Chi è Gesù per te? Un “costui” di cui vergognarsi e stare alla larga? “Se liberi costui, non sei amico di Cesare…”. Cesare, l’imperatore romano, rappresenta il potere, la gloria dell’uomo, la popolarità, la fama, l’approvazione umana, i favori, gli onori umani. Pilato fece dei tentativi per evitare di pronunciarsi su Gesù: cercò di far decidere Erode Antipa, essendo Galileo, ma Erode rimandò Gesù a Pilato (Luca 23:611). Cercò allora di far scegliere al popolo: “Gesù o Barabba?”. Poi cercò di implorare la clemenza della folla (Giovanni 19:4b, 6b). Pilato se ne lavò le mani. Eppure era stato avvisato anche dalla moglie di non aver nulla a che fare con quel Giusto (Matteo 27:19). Pilato è l’uomo incapace di prendere una decisione, il debole, l’indeciso. Eppure in molte fonti storiche è definito come deciso, duro, inflessibile, a volte spietato. Di fronte alla sorte di Gesù, invece, non sa come agire, è combattuto, non riesce a prendere una decisione. Manca di coraggio per schierarsi dalla parte di Gesù! E tu, da che parte sei schierato? “Se liberi costui, non sei amico di Cesare…”. Di chi vuoi essere amico? Vuoi essere amico di Cesare? Tieni imprigionato Gesù! Vuoi essere amico di Dio? Libera Gesù! Attento: ci saranno sempre dei “Giudei”, delle persone, degli accusatori, dei pensieri che ti 4 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 2 [VANGELO DI GIOVANNI 19:1-16] dicono di tenere Gesù imprigionato! Può l’uomo tenere imprigionato Gesù? Alcuni uomini, alcuni credenti tengono imprigionato Gesù! Gesù vorrebbe essere libero di agire, di salvare, di liberare, di guarire, di battezzare nello Spirito Santo, di manifestare la Sua gloria con potenza, ma l’uomo Lo tiene imprigionato, Lo fa agire, non Lo fa operare! Quando una persona è imprigionata, non ha la possibilità di fare tutto quello che vuole, perché la sua libertà è limitata. Alcuni limitano Gesù “all’ora d’aria”, si accontentano di qualche benedizione, si accontentano di aver sentito la presenza di Dio, di aver realizzato la semplice emozione di un momento, ma non permettono a Gesù di agire in libertà nella propria vita! A volte l’uomo vuole impedire a Gesù di compiere la Sua volontà nella propria vita: “Allora Gesù dalla Galilea si recò al Giordano da Giovanni per esser da lui battezzato. Ma questi vi si opponeva dicendo: Son io che ho bisogno d'es- ser battezzato da te, e tu vieni a me? Ma Gesù gli rispose: Lascia fare per ora; poiché conviene che noi adempiamo così ogni giustizia. Allora Giovanni lo lasciò fare (Matteo 3:13-15 Versione Riveduta). A quanti “Giovanni Battista” (pensieri, persone, difficoltà) vogliono impedire al Signore di operare, Gesù risponde come allora: “lascia fare per ora”. Lascia fare a Gesù! Arrenditi nelle Sue mani! LasciaLo libero di operare nella tua vita! Pietro voleva impedire che Gesù morisse (Matteo 16:21-23), ma se Gesù non fosse morto e risorto, per l’uomo non ci sarebbe stata possibilità di salvezza. Egli è l’agnello di Dio che toglie il peccato dal mondo (Giovanni 1:29; Apocalisse 5:9)! Gesù aveva una missione da compiere, aveva un piano da portare a termine! Gesù ha un piano anche nella tua vita! LasciaLo libero di compierlo, non impedirGli di operare in te! I capi sacerdoti e i Farisei volevano bloccare Gesù, volevano ucciderLo, essi dicevano: “Che facciamo? Perché quest’uomo fa molti segni miracolosi. Se lo lasciamo fare, tutti crederanno in lui (Giovanni 11:47-48). Decisero quindi di farlLo morire e Gesù non andava più apertamente tra i Giudei (Giovanni 11:53-54). Fratello, sorella, amico, amica, se io e te lasciamo fare a Gesù, Egli continuerà ad operare nella nostre vite, nelle nostre famiglie e in seno alla Sua Chiesa! Gesù desidera ancora perdonare, salvare, liberare, guarire, battezzare nello Spirito Santo, ma a volte l’uomo Lo tiene imprigionato! Tiene imprigionato Colui che dà Vita e che è fonte della libertà; tiene imprigionato il Giusto che è ricco di doni per l’uomo! Desideri “liberare Gesù”? Desideri finalmente che Gesù si senta libero di agire come Egli vuole? Il Signore forse da tanto tempo ti sta dicendo che vuole fare e vuole darti di più, ma è forse da te “imprigionato”! Se liberi Gesù, se Lo lasci agire, se ti arrendi alla Sua volontà, tu vedrai la Gloria di Dio! Ma ricorda: se vuoi essere amico di Gesù, non potrai continuare contemporaneamente ad essere amico anche di Cesare! Pasquale Puopolo ABC della Salvezza A AMMETTI DI ESSERE PECCATORE! Solo Gesù è morto sulla croce per il perdono dei tuoi peccati. "Non c’è nessun giusto, neppure uno" (Romani 3:10). "Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio" (Romani 3:23). Chiedi a Dio il Suo perdono, ti ascolterà e ti perdonerà! B BISOGNA NASCERE DI NUOVO! "Se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio" (Giovanni 3:3). "Perché Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca ma abbia vita eterna" (Giovanni 3:16). "A tutti quelli che lo hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio" (Giovanni 1:12). "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me" (Giovanni 14:6). Dio ti dice che, anche se hai peccato, nulla Gli impedisce di continuare ad amarti. Sì, Dio ti ama così come sei, ma vuole fare per te qualcosa di speciale, vuole darti una vita nuova C CREDI NEL SIGNORE GESÙ, CONFESSALO COME TUO PERSONALE SALVATORE! Se hai accettato Gesù come tuo Salva‐ tore, potrai rivolgerti a Lui in ogni mo‐ mento, per ogni cosa, ringraziandoLo con tutto il cuore, perché "in nessun altro è la salvezza" (Atti 4:12). "Se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti sarai salvato" (Romani 10:9). "Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia" (Atti 16:31). R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 2 5 IN CHE COSA CREDIAMO Crediamo e accettiamo l’intera Bibbia come l’ispirata Parola di Dio, unica, infallibile e autore‐ vole regola della nostra fede e condotta (2 Tim.3:15,17; 2 Pie.1:21; Rom.1:16; 1 Tess.2:13). Crediamo nell’unico vero Dio, Eterno, Onnipotente, Creatore di tutte le co‐ se e che nella Sua unità vi sono tre di‐ stinte Persone: Padre, Figlio e Spirito Santo (Efe.4:6; Matt.28:19; Luca 3:21, 1 Giov.5:7). Crediamo che il Signore Gesù Cri‐ sto fu concepito dallo Spirito San‐ to e assunse la natura umana in se‐ no di Maria vergine. Vero Dio e ve‐ ro uomo (Giov.1:1,2,14; Luca 1:34,35; Matt.1:23). Crediamo al battesi‐ mo nello Spirito Santo come espe‐ rienza susseguen‐ te a quella della nuova nasci‐ ta, che si manifesta, secondo le Scrit‐ ture, con il segno del parlare in altre lingue e, praticamente, con una vita di progressiva santificazione, nell’ub‐ bidienza a tutta la verità delle Sacre Scritture, nella potenza dell’annun‐ cio di “Tutto l’Evangelo” al mondo (Atti 2:4; 2:42-46, 8:12-17; 10:44-46; 11:1416; 15:79; 19:26; Mar.16:20; Giov.16:13; Matt.28:19-20). Crediamo ai carismi e alle grazie dello Spirito Santo nella vita dei cristiani che, nell’esercizio del sacerdozio universale dei credenti, si manifestano per l’edi‐ ficazione, l’esortazione e la consola‐ Crediamo nella Sua vita senza peccato, zione della comunità cristiana e, con‐ nei Suoi miracoli, nella Sua morte vica‐ seguentemente, della società uma‐ ria, come “prezzo di riscatto per tutti” na (1 Cor.12:4-11; Gal.5:22; Ebr.13:15; gli uomini, nella Sua resurrezione, nel‐ Rom.12:1). la Sua ascensione alla destra del Padre, Crediamo ai ministeri del Signore glori‐ quale unico mediatore, nel Suo perso‐ ficato quali strumenti autorevoli di gui‐ nale e imminente ritorno per i reden‐ da, d’insegnamento, di edificazione e ti e poi sulla terra in potenza e gloria di servizio nella comunità cristiana, ri‐ per stabilire il Suo regno (1 Pie.2:22; 2 fuggendo da qualsiasi forma gerarchi‐ Cor.5:21; Atti 2:22; 1 Pie.3:18; Rom.1:4; ca (Efe.1:22-23; 4:11-13; 5:23; Col.1:18). 2:24; 1 Cor.15:4; Atti 1:911, Giov.14:13; 1 Cor.15:25; 1 Tim.2:5). Crediamo all’attualità e alla validità delle deliberazioni del Concilio di Ge‐ Crediamo all’esistenza degli angeli rusalemme, riportate in Atti 15:28-29; creati puri e che una parte di que‐ 16:4. sti, caduti in una corruzione e perdi‐ zione irreparabili, per diretta azione Crediamo alla resurrezione dei morti, di Satana, angelo ribelle, saranno con alla condanna dei reprobi e alla glorifi‐ lui eternamente puniti (Matt.25:41; cazione dei redenti, i quali hanno per‐ Efe.6:11-12). severato nella fede fino alla fine (Atti 24:15; Matt.25:46; 24:12,13). Crediamo che soltanto il ravvedimento e la fede nel prezioso sangue di Cristo, Celebriamo il battesimo in acqua per siano indispensabili per la purificazio‐ immersione nel nome del Padre, del ne dal peccato di chiunque Lo accet‐ Figlio e dello Spirito Santo per coloro ta come personale Salvatore e Signore che fanno professione della propria fe‐ (Rom.3:22-25; Atti 2:38; 1 Pie.1:18,19; de nel Signore Gesù Cristo come per‐ Efe.2:8). sonale Salvatore (Matt.28:18-19; Atti 2:38; 8:12). Crediamo che la rigenerazione (nuova nascita) per opera dello Spirito Santo è Celebriamo la cena del Signore o San‐ assolutamente essenziale per la salvez‐ ta Cena, sotto le due specie del pane e za (Giov.3:3; 1 Pie.1:23; Tito 3:5). del vino, ricordando così la morte del Signore e annunziando il Suo ritorno, Crediamo alla guarigione divina, se‐ amministrata a chiunque sia stato bat‐ condo le Sacre Scritture median‐ tezzato secondo le regole dell’Evange‐ te la preghiera, l’unzione dell’olio e lo e viva una vita degna e santa davanti l’imposizione delle mani (Isa.53:45; a Dio e alla società (1 Cor.11:23-29; LuMatt.8:1617; 1 Pie.2:24; Mar.16:17-18; ca 22:19-20). Giac.5:14-16). 6 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 2 Va’, géttati Gettarsi ai piedi del Maestro: non si tratta certamente di un metodo da se‐ guire, ma di un desiderio che viene dal cuore, nella consapevolezza che in gi‐ nocchio, ai Suoi piedi, riceveremo tutto quello che il nostro cuore desidera. LA POTENZA DELLA PREGHIERA INSISTENTE Va’, ora, adesso, in questo momento, devi sentire il bisogno di umiliarti, pie‐ garti, inginocchiarti. È un comando al quale devi solo ubbi‐ dire con gioia, nonostante la sofferenza del momento, lo scoraggiamento, la ma‐ lattia; devi andare e non te ne pentirai. Chiunque tu sia: anziano, giovane, meno giovane. È un imperativo che significa propria‐ mente: “muoversi da un luogo per giun‐ gere in un altro”. Va’, raggiungi il luogo dove prostrarti; va' nella camera segreta dove pregare nel segreto Qualcuno che non vedi ma che senti nell'intimo del tuo cuore. Va’, è un ordine specifico; c’è Qual‐ cuno che vuole spezzare il tuo cuore, abbassare l'io e donarti tanta e tanta benedizione. Va’, fa’ presto, non tardare, Qualcuno ti sta aspettando. Ubbidisci, affrettati per avere di più da Qualcuno che ti vuole dare dell'altro. GÉTTATI AI SUOI PIEDI “Come son belli i Tuoi piedi nei loro calzari” (Cantico dei Cantici 7:2). Ai Suoi piedi v’è guarigione: “E gli si accostarono molte turbe che avevano con sé degli zoppi, dei ciechi, dei muti, degli storpi e molti altri malati; li deposero ai Suoi piedi, e Gesù li guari” (Matteo 15:30). È un privilegio andare ai piedi di Ge‐ sù! “Quand'ecco Gesù si fece loro incontro, dicendo: Vi saluto! Ed esse, accosta- ai Suoi piedi, insisti... tesi, gli strinsero i piedi e l'adorarono” (Matteo 28:9). È una gioia lacrimare ai piedi del Maestro: “Ed ecco, una donna che era in quella città una peccatrice, sapendo che Gesù era a tavola in casa del Fariseo, portò un alabastro di olio odorifero; e stando ai piedi di Gesù, di dietro, piangendo cominciò a rigargli di lacrime i piedi, e li asciugava coi capelli del suo capo e baciava e ribaciava i piedi e li ungeva con olio” (Luca 7:37-38). Vi è un motivo fondamentale che porta a gettarsi ai piedi di Gesù: in Apocalisse è scritto che il Figlio di Dio ha piedi come terso rame e come colonna di fuoco. Ciò significa che Purezza, Santità e guarigione li possiamo trovare unicamente ai piedi del Signore della gloria. Oggi, ci si sforza di ideare nuovi metodi, nuovi progetti per progredire spiritualmente, questa ten‐ denza però porta a far perdere di vista il vero signi‐ ficato della preghiera. La chiesa oggi è alla ricerca di metodi migliori; Dio, invece, è alla ricerca di uomini che si gettano ai piedi di Gesù piegando il cuore e l'anima. Il più nobile esercizio del credente è stare ai piedi del maestro. Non perdiamo questa santa abitudine. “Nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio” (cnf. Filippesi 2:10). Cari nella grazia, ogni nostro sforzo sarà inutile se non diamo ascolto alla Parola di Dio ai piedi del PROVERBI 6:3 Signore! Gettati dunque ai Suoi piedi, non te ne pentirai, anzi diventerai un esperto combattente e sicuramente riporterai la vittoria nel nome di Gesù in ogni circostanza negativa della tua vita. INSISTI Oggi, purtroppo, siamo abituati a risposte istanta‐ nee e preghiere sbrigative. L’evangelista Luca, descrivendo nel libro degli Atti un momento della vita dei primi cristiani, ci dice che essi perseveravano di pari consentimento nella pre‐ ghiera. La loro era una preghiera seria, concorde, perse‐ verante e insistente. Queste sono le condizioni indiscutibili per ricevere quanto il nostro cuore desidera. Insisti a tempo e fuor di tempo, non gettare la spugna; considera che il Signore in questa attesa ti sta formando e per certo Egli continuerà a formarti. Insisti, non dar posa all'anima tua, tieni il tuo cuo‐ re sveglio e non dar sonno ai tuoi occhi ne’ sopore alle tue palpebre; “disimpegnati come il cavriolo di man del cacciatore, come l'uccello di mano dell'uccellatore” . “Va’ gettati ai Suoi piedi, insisti”. (cnf. Proverbi 6:4-5). Santino Crugliano R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 2 7 Ancora a proposito di un certo o ggi la musica rock è generalmente indicata come genere musicale di origine afroamericana formata da differenti stili popolari sviluppatisi negli Stati Uniti a partire dagli anni Cinquanta. Le sue correnti sono diverse, ma ha alcune caratteristiche musicali di massima comuni. I testi sono spesso ispirati a temi sociali e d’attualità assenti nelle altre forme di musica leggera e l'impostazione strumentale è prevalentemente con uso di chitarre amplificate e tastiere elettriche. Punto di partenza dello sviluppo del rock è il rock’n roll, genere musicale nato nella metà degli anni Cinquanta. Il rock con musica, ballo, concerti è diffuso come genere musicale. Lasciarsi andare all’ebbrezza del suo ritmo ossessivo, fragoroso, avvolgente piace a tante persone. Ci si chiede: ma che significa partecipare a questi riti di massa? È un modo per liberarsi o per alienarsi? È piacere pericoloso, avvertono psicologi, musico-terapeuti e musicologi. Uno stimato musicologo alla domanda: “Che cos’è sostanzialmente il rock?” ha risposto: “Le sue origini da un punto di vista tecnico sono la musica di derivazione negra, il rhythm and blues, ma questa è solo una matrice. Il rock in realtà è nato come operazione commerciale: musica negra addolcita, mescolata a qualche elemento che la decorava, indorata in modo da piacere al pubblico bianco”. Si trova una qualche rassomiglianza fra la relazione dei patiti di certo rock e quelli che ascoltavano 8 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 2 i ritmi rituali delle prime società tribali, ma nei riti primitivi la musica collaborava a liberare l’emotività indirizzandola in una certa direzione. In certo rock, invece, non c’è un fine; gli ascoltatori cercano soltanto i contenuti magici, la trance fine a se stessa. Qualche esperto crede che il fenomeno rock sia una conseguenza perversa della rivalutazione del corpo, che, infatti, richiede piacere, appagamento sensoriale immediato e senza attese. L᾽ascolto della musica rock risponde a queste esigenze, liberando temporaneamente il corpo, ma la mente rimane sempre prigioniera di angosce, repressioni, ambizioni quotidiane. Si pensa al rock come “liberazione di gruppo”. Al primo sguardo, i temi del rock parlano di libertà desiderata, di critica, ma è protesta sociale generica, perché manca un modo comune di intendere i contenuti. Se il tema del rock è quello della liberazione, nel frattempo esso non riesce a rendere liberi. Alcuni, però, lo trovano affascinante. Si può essere liberati veramente? In relazione alla salute umana può esserci qualche danno nel “lasciarsi andare” a certe forme di rock. È un discorso da non generalizzare: c’è chi è capace di farlo “divertendosi” e senza subire danni. Tuttavia può certamente essere dannoso perché il rock diventa una nevrosi; si tratta di annulla- Rock re la psiche e l᾽intelletto a favore del godimento dei sensi fine a se stesso. In ogni caso qualcuno ha parlato di unità psicosomatica spezzata per il godimento sensoriale. Come già accennato, ci si dimentica dell’intelletto e della psiche. Può determinarsi quindi una mancanza di equilibrio. Se non succede niente al fisico, certamente può accadere quel distacco dalla realtà che è alienazione. Alcuni esperti sono giunti ad affermare che il rapporto fra la salute e il rock sia il medesimo che intercorre fra la droga leggera e la salute. Infatti, lo stato di coscienza è modificato; si ha una sensazione di gradevolezza, i problemi sono dimenticati e ci si sente liberi. Invece, passati quei momenti magici, si ricade nell᾽angoscia per i problemi rimasti insoluti e le tensioni sono pronte a riformarsi. I cristiani, comunque, scartano l’emozione fine a se stessa. Essi ricercano la liberazione in Cristo; solo Lui, infatti, sa dare piena libertà. La Bibbia dice che chi riceve Dio nella propria vita diventa il tempio di Dio, la Sua dimora. Quando, di fronte all’annuncio della Bibbia che dichiara che l’uomo è peccatore, si chiede a Dio di salvare e redimere la propria vita, si realizza una vera liberazione a ogni livello. Si conosce personalmente Colui del quale nella Bibbia è scritto: “Lo Spirito del Signore è sopra me; mi ha mandato a bandire liberazione ai prigionieri… a rimettere in libertà gli oppressi”. Quali finalità la musica cristiana deve conservare Un cardinale disse a Papa Leone X che gli inni protestanti avevano prodotto più danni di una battaglia persa. Musiche e canti cristiani sono importanti e vanno usati bene. Negli avvenimenti biblici il ruolo della musica è descritto doviziosamente. PROGRAMMA TV Cristiani Oggi Segui il programma TV Cristiani Oggi dalle stazioni televisive indicate e da satellite su Studio Europa, in chiaro su Hotbird ogni sabato sera alle 20,30. ALTAMURA (BA), Canaledue, Altamura, Ma‐ tera e dintorni, Sab. ore 18:00 Dom. ore 9:00. BARLETTA (BA), Tele Sveva, Parte del‐ la Puglia, Sab. ore 18:00 Dom. ore 9:00. BENEVENTO, Rete 6 Tele Cervinara, Beneven‐ to e parte di Caserta, Lun. ore 9:00, Merc. ore 16:30. Benevento, C.D.S. TV, Benevento, Avellino e parte di Caserta, Dom. ore 12:00, Ven. ore 12:30. BOLOGNA, TSM (Ex.tele‐ studio TV), Emilia Romagna, Sab. ore 20:30. CAMPOBASSO, Tele Molise, Campobasso e parte del Molise, Lun. ore 12:30 e 20:30. CARBONIA (CA), Tulcis TV, Sulcis e Iglesiente, tutti i giorni ore 11:30 e 19:30. CHIANCIANO Terme (SI), Tele Idea, Arezzo e Siena e parte di Perugia, Dom. ore 11:30, Mart. ore 22:30. CIVITAVECCHIA (RM), Tele Civitavecchia, Ci‐ vitavecchia, Tarquinia, Viterbo e S.Marinella, Lun. ore 22:30, Mart. ore 18:00, Mer. ore 15:50. CROTONE, RTI Radio Tele Internat, Crotone e dintorni, Lun., Mar., Gio. e Ven. ore 17:30. FAVARA (AG), Sicilia TV, Prov. Agri‐ gento, Caltanisetta, Enna, Ragusa Giov. ore 15:00, Dom. ore 14:30. FOGGIA, Telefoggia, Provincia di Foggia, Merc. ore 18:00, Ven. ore 10:00, Sab. ore 12:30. LECCE, Canale 8, Provincia di Lecce, dal Lun. al Sab. ore 11:30, Dom. ore 12:15. MILANO, Più Blu, Lombar‐ dia, Sab. ore 13.00. MODENA, TSM (Ex. te‐ lestudio TV), Bologna, Parma, Reggio Emilia, Sab. ore 20:30. NAPOLI, Teleoggi, Campa‐ nia, Dom. ore 9:00, Sab. ore 9:10. PALERMO, TGS, Sicilia, Ven. ore 21:00. PESCARA, ATV7, Abruzzo, Dom. ore 14:00. REGGIO CALABRIA, Telereggio, Provincie di Reggio Calabria e Messina, Merc. ore 18:00, Dom. ore 12:00. ROMA, Teleroma 56, Lazio, Umbria, Sab. ore 12:00. S.AGATA DI MILITELLO (ME), Onda Mistero TV, Prov. Messina, Palermo, Reg‐ gio Calabria, Gio. ore 23:00, Dom. ore 12:00. SALA CONSILINA (SA), Italia 2 TV, Vallo Dia‐ no (SA), dal Lun. al Sab. ore 19:00. SCIACCA (AG), Teleradio Sciacca(TRS), Prov. Agrigen‐ to e Trapani, Lun. ore 15:30, Giov. 22:30. TORINO, Quartarete, Piemonte, Sab. ore 10.00. TIVOLI Tele Blu, Lun. ore 18:20, Sab. ore 12:30 VIBO VALENTIA, Rete Kalabria, Vibo, litorale Tirrenico, Ven. ore 21:30 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 2 9 Proposta di lettura ESSERE TESTIMONI DI CRISTO La conquista delle anime rischia di diventare un’arte per‐ duta e di cedere ai colpi del secolarismo, che invita ad ascol‐ tare sermoni guidati dallo Spirito, ma non a essere coinvolti nell’opera di Dio. Probabilmente il libro di D.V. Hurst farà sussultare chi siede comodamente fra i banchi di chiesa, ma infonderà in ogni cuore sincero il desiderio di conquistare anime al Signore. Essere Testimoni di Cristo è un manuale completo e dinami‐ co (215 pagg.) che esamina scrupolosamente ogni aspetto dell’argomento. Ogni credente può leggerlo con grandi aspettative, tra‐ endone subito giovamento. Inoltre, troverà materiale pre‐ sentato con sistematicità, che gli consentirà di accedere alle risposte di cui necessita. Quest’opera è concepita come libro di testo per Corsi Formativi di Pratica Pastorale, che i fruitori seguiranno con sicuro interesse. Prima di essere usato da Dio per aiutare gli altri, il conquistatore di anime deve essere preparato dal Maestro. L’autore si attiene alle Scritture dimostrando che chi vuo‐ le servire Dio non deve soltanto essere salvato, ma anche purificato e ripieno della potenza della Pentecoste. Oggi nel Regno di Dio c’è bisogno di pescatori di uomini. Possa questo libro eccellente ispirare molti a dedicarsi a questa missione! (Howard C. Osgood) Il libro, pubblicato in coedizione dalla Casa Editrice Hilkia Italia e da ADI‐Media, può essere richiesto a www.hilkia.com oppure a www.adi‐media.it Contatti Hilkia Italia: Telefono e fax 051.6831314 (lasciare un messaggio con il proprio numero di telefono per essere richiamati) mobile: 339 1012470 e‐mail: italy@hilkia.com 1 0 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 2 Prima di tutto, dà spazio alla lode al Signore come ringraziamento delle liberazioni: “E Maria, la profetessa, sorella d’Aaronne, prese in mano il timpano, e tutte le donne usciron dietro a lei con de’ timpani, e danzando” (Esodo 15:20). Poi contribuisce alla realizzazione della presenza di Dio e all’esercizio carismatico, proprio di ogni vera Comunità cristiana. Fu profetizzato dal profeta Samuele al primo re ebreo Saul: “Poi arriverai… dov’è la guarnigione dei Filistei; e avverrà che, entrando in città, incontrerai una schiera di profeti che scenderanno dall'alto luogo, preceduti da saltèri, da timpani, da flauti, da cetre, e che profeteranno” (1 Samuele 10:5). Fu di aiuto a Eliseo contristato nel suo spirito: “Ma ora conducetemi qua un sonatore d’arpa”. E, mentre il sonatore arpeggiava, la mano dell’Eterno fu sopra Eliseo, che disse: “Così parla l’Eterno...”(2 Re 3:15). Infine, la musica costituisce un elemento delle attività cultuali, delle riunioni di culto cristiane. Eseguita nel primo trasporto della sacra Arca del Patto e poi nel nuovo trasferimento in Israele: “E Davide e tutta la casa d’Israele sonavano dinanzi all'Eterno ogni sorta di strumenti di legno di cipresso, e cetre, saltèri, timpani, sistri e cembali….Quando quelli che portavan l’arca dell’Eterno avean fatto sei passi, s’immolava un bue ed un vitello grasso.E Davide danzava a tutta forza davanti all’Eterno, e si era cinto di un efod di lino” (2 Sam. 6:5,14). Il riformatore Martin Lutero, diceva: “La musica è l’umile ancella della Parola”. In tutti i movimenti di Risveglio spirituale musica e canto sono stati importanti e una nuova innologia con temi dominanti sono stati ispirati. Di rilevante importanza fu, per esempio, per il risveglio metodista, la produzione di inni di Carlo Wesley. Davide Di Iorio PROMOSSI ALLA GLORIA EdwardE.Menaldino Il fratello pastore Edward E. Menaldino è stato promosso alla casa del Padre il 26 febbraio 2012. Nato a New York l’11 apri‐ le 1925, aveva trascorso la maggior parte della sua infanzia a Flushing, dove frequentò la Flushing High School. Durante la seconda guerra mondiale si arruolò in aereonautica, l’US Army Air Corps, come operatore radio e meccanico manutentore ai Boeing militari. Una volta congedato entrò alla Scuola Biblica di Springfield, nel Missouri, la Central Bible College & Seminary, proseguendo gli studi poi all’Università Northwestern del Minne‐ sota. Il fratello Menaldino ha servito il Signore per anni come pa‐ store nella Chiesa Evangelica Bethel di San Francisco, poi alla Vi‐ ne a Minneapolis e, successivamente, presso la comunità Calvary Temple di Filadelfia per trenta anni. Una volta raggiunta l’età del pensionamento, ha continuato a servire Dio fino alla sua chiama‐ ta alla casa del Padre, come pastore ad interim della comunità di Llanerch Hills in Upper Darby. Nel 1948 ha sposato Dorothy Holmgren di Minneapolis, che gli è rimasta accanto fino a quando il Signore non l'ha chiamata alla casa del Padre. Ora i coniugi Menaldino lasciano tre figli, Sharon, Rachel, Stephen e sei nipoti. Il fratello Menaldino è stato anche scrittore pubblicato in rivi‐ ste americane e italiane, relatore a incontri delle Assemblee di Dio del Canada, da Vancouver Island a Nuova Scozia e Terranova, così come negli Stati Uniti, nell’India del Nord, in Germania e Po‐ lonia. Ha visitato frequentemente anche le comuni‐ tà delle Assemblee di Dio in Italia, patria dei suoi genitori. In Italia è stato anche predicatore ad un Incontro Nazionale Giovanile ADI-IBI. In gioventù il fratello Menaldino aveva studiato tromba e pianoforte e, in seguito, si dedicò al canto registrando diversi brani. Ancora oggi, se dovesse capitarvi di viaggiare in auto nell’Ovest degli USA e di sintonizzarvi su una stazione radio cristiana, potreste ascoltare la sua voce intonare un can‐ to gospel. Questo semplice e fedele servitore del Signore ci ha prece‐ duto. A noi spetta proseguire nel testimoniare di “Tutto l’Evangelo” seguendo l’incoraggiamento bibli‐ co: “Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede. Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione” (2 Tim.4:7-8). Tutti i numeri di Risveglio Pentecostale 1946-2000 L´archivio di tutti i numeri di Risveglio Pentecostale pubblicati dal 1946 si andrà completando a breve, a Dio piacendo, con il terzo CD-ROM che presenta il ventennio di pubblicazione dal 1981 al 2000 e segue i primi due contenenti i primi quindici anni di Risveglio Pentecostale dal 1946 al 1960 e il ventennio 1961-1980. Numero per numero le copie del mensile sono così semplicemente proposte alla lettura in formato digitale per computer: un vero tesoro che fotografa, nel corso degli anni, il Movimento Pentecostale in Italia. Per richieste e prenotazioni telefonate allo 049.605127, o inviate un fax 049.612565 o una e mail a risveglio. pentecostale@assembleedidio.org R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 2 11 Persev Sacra S Sosteniamo Risveglio Pentecostale e Cristiani Oggi! Risveglio Pentecostale è la pubblicazione organo ufficiale delle Chiese Cristiane Evange‐ liche Assemblee di Dio in Italia che dal 1946 mantiene vivo il legame fraterno che contrad‐ distingue l̕opera del Signore in Italia. Cristiani Oggi è il mensile a carattere evangelistico e di edificazione utilizzato per rag‐ giungere molti con il messag‐ gio di "Tutto l'Evangelo". Le pubblicazioni, ciascuna con tiratura superiore alle 13.000 copie mensili, sono sostenute dalle offerte di lettori che, con il proprio contributo, collabo‐ rano così alla loro diffusione. In questi ultimi tempi i consi‐ stenti incrementi delle tariffe di invio postale ci spingono a chiedere il sostegno delle vo‐ stre offerte perché le due te‐ state possano continuare a es‐ sere di edificazione per miglia‐ ia di persone, credenti e non. Per Risveglio Pentecostale utilizzate il conto corrente po‐ stale numero 12710323 o il bonifico bancario su Poste Ita‐ liane codice IBAN IT16 N076 0112 1000 0001 2710 323. Per Cristiani Oggi utilizzate il conto corrente postale nume‐ ro 72198005 o il bonifico ban‐ cario su Poste Italiane codi‐ ce IBAN IT07 K076 0103 2000 0007 2198 005. 1 2 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 2 l’ apostolo Paolo, scrivendo a Timoteo “suo diletto figliuolo”, come amorevolmente lo chiama, pone l'accento sulla diversità tra “gli uomini malvagi e gli impostori che andranno di male in peggio” e Timoteo stesso, al quale raccomanda: “Tu, invece, persevera nelle cose che hai imparato” Timoteo era stato ammaestrato fin da fanciullo sui testi sacri dalla madre Eunice e dalla nonna Loide. Paolo era stato colui che aveva portato Timoteo alla conoscenza di Cristo Gesù, era stato il suo precettore e guida spirituale, lo aveva istruito nel ministero pastorale e ora lo incoraggia con queste belle e solenni parole: “Ma tu, persevera nelle cose che hai imparato e nelle quali sei stato accertato, sapendo da chi le hai imparate”. È importante non solo che cosa impariamo, ma anche da chi le impariamo. Ringraziamo Dio per tutti quei fratelli e quei servitori del Signore del passato e del presente che ci hanno inculcato i sani principi dell’Evangelo: senza retorica, senza arroganza, con umiltà, ma con tanta fermezza e serietà. Ai giorni nostri, purtroppo, assistiamo a situazioni poco piacevoli e poco edificanti. Alcuni giovani entrano nel ministero senza alcuna esperienza pastorale, ma si sentono degli “intoccabili”. Sono chiamati a prendere cura di una comunità, ma più che curarla si adoperano per prenderne “possesso”. Non chiedono, non ascoltano né accettano consigli dai fratelli “anziani”, dai “vecchi pastori” che hanno lasciato loro la guida della chiesa, che hanno portato avanti con molte lacrime e molti sacrifici per tanti anni: essi vengono “snobbati”, messi da parte e ignorati da queste nuove leve di conduttori che, dispiace dirlo, non solo non hanno conosciuto il sacrificio e le privazioni del “vecchio” pastore, ma si permettono addirittura di fare affermazioni come: “Io sono il pastore e voi mi dovete obbedire e rispettare!” Affermazioni che nessuno che abbia l’anima di un vero pastore di “vecchio stampo” avrà l’ardire di pronunciare ai fedeli in sua cura. L’apostolo Paolo ricorda a Timoteo: “Tu invece hai seguito da vicino il mio insegnamento, la mia condotta, i miei propositi, la mia fede, la mia pazienza, il mio amore, la mia costanza, le mie persecuzioni, le mie sofferenze” (versi 10,11). Le affermazioni dell'apostolo Paolo non erano le esagerazioni di un uomo che voleva mettersi in mostra o che voleva avere un’ascendenza sul suo discepolo, ma erano semplici verità di una vita vissuta al servizio del Signore. Gli insegnamenti di Paolo non sono stati preziosi solo per Timoteo, ma decine di chiese e migliaia di persone ne hanno yrtatto benedizioni nel passato e nel presente. La condotta di questo servo del Signore è stata integerrima in ogni situazione: mai nessuno ha potuto accusarlo di scorrettezza o di cattivo comportamento. Egli poteva dire a Timoteo: “Prendi come modello le sane parole che hai udite da me con la fede e l'amore che si trovano in Cristo Gesù” (2 Timoteo 1:13), e ai Filippesi poteva serenamente scrivere: “Le cose che avete imparate, ricevute, udite da me e viste in me, fatele, e il Dio della pace sarà con voi” (Fil.4:9). I suoi propositi erano unicamente per l’avanzamento del regno di Dio mediante l’annunciare dell’Evangelo per la salvezza in Cristo Gesù. vera nella Scrittura La fede di Paolo era fondata sull’assoluta certezza in Cristo Gesù, al punto da fargli dire, senza indugi e senza tentennamenti: “Io so in chi ho creduto” (2 Timoteo 1:12). La pazienza di questo apostolo è stata dimostrata in molte situazioni, non solo verso gli infedeli, ma spesso anche verso i fedeli che non avevano un atteggiamento benevolo nei suoi confronti: l’amore è stato l’atto distintivo del ministero di Paolo. Anche quando si è trovato in situazioni difficili, ha sempre mostrato un grande amore per tutti. La costanza di Paolo e la sua fedeltà nel servizio al Signore erano fuori discussione. Agli anziani di Efeso poté dire con sincerità: “Voi sapete come mi sono comportato con voi; servendo il Signore con ogni umiltà e con lacrime, tra le prove venutami dai Giudei, e come non vi ho nascosto nessuna delle cose che vi erano utili e ve le ho annunziate e insegnate in pubblico e nelle vostre case, e ho avvertito solennemente Giudei e Greci di ravvedersi davanti a Dio e di credere nel Signore nostro Gesù Cristo” (Atti 20: 18-21). Le persecuzioni e le sofferenze che l’apostolo Paolo affrontò nel suo ministero non trovano seconda lettera a Timoteo 3:14-17 riscontro in nessun altro servo del Signore. Scrivendo ai fedeli di Corinto, egli presenta così la sua vita e la sua posizione apostolica: “Poiché io ritengo che Dio abbia messo in mostra noi, gli apostoli, ultimi fra tutti, come uomini condannati a morte; poiché siamo diventati uno spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini. Noi siamo pazzi a causa di Cristo, ma voi siete sapienti in Cristo; noi siamo deboli, ma voi siete forti; voi siete onorati, ma noi siamo disprezzati. Fino a questo momento, noi abbiamo fame e sete. Siamo nudi, schiaffeggiati e senza fissa dimora, e ci affatichiamo lavorando con le nostre proprie mani; ingiuriati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; diffamati, esortiamo; siamo diventati, e siamo tuttora, come la spazzatura del mondo, come il rifiuto di tutti” (1 Corinzi 4:9-13). Questo era Paolo, l’apostolo, il missionario, il teologo e insegnante per eccellenza, ma innanzi tutto l'umile servo di Gesù Cristo, che poteva dire a Timoteo: “Persevera nelle cose che hai imparato sapendo da chi le hai imparate”. Ci sia in ognuno di noi questo sentimento e questo desiderio di servizio umile e fedele. Antonio Rocca Sostieni il Centro Kades con il tuo 5x1000 Sostieni il Centro Kades con il 5 per mille dell’IRPEF indicando la scelta nel Modello Unico, nel Modello 730 o nel CUD con la firma nel riquadro “Sostegno del volontariato delle Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale” riportando il Codice Fiscale del Centro Kades 01361460064 Il Centro Kades onlus opera nel campo delle dipendenze sia da sostanze che da comportamenti patologici da oltre 30 anni, con gli ottimi risultati dell’80% fra coloro che hanno terminato il Programma di recupero. Svolge la propria attività con un reparto maschile Kades, uno femminile Beser e una Unità di Strada, che visita continuamente le città d’Italia per portare una parola di speranza fra i disperati. Si può uscire dalla dipendenza da so‐ stanze e comportamenti! Centro Kades onlus associato alle Assemblee di Dio in Italia Loc. Basso Erro 41 - 15010 Melazzo (AL) tel. 0144.41222 www.centrokades.org e mail info@centrokades.org R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 2 13 IMPEDIMENTI “Non voglio che ignoriate, fratelli, che molte volte mi sono proposto di recarmi da voi ma finora ne sono stato impedito per avere qualche frutto anche tra di voi, come fra le altre nazioni” (Romani 1:13) RADIOEVANGELO la Buona Novella in ogni casa Ascolta i programmi di edificazione e musica cristiana di Radio Evangelo dalle emittenti locali, e anche on-line dal sito www.assembleedidio.org EMILIA ROMAGNA Bologna 88,450 Mhz e 88,300; Mhz; Rimini 95,00 Mhz PIEMONTE E LOMBARDIA Torino su TV digitale terrestre (sez. radio) Canale 67 Freq. 842000 Khz. (trasmette anche on line). Radio Evangelo Castellanza (VA) all’indirizzo: http://www.adicastellanza.it/radioevangelo e digitale terrestre: in Lombardia, Piemonte (Novara, Vercelli, Biella), Liguria, Nord Est (Verona, Vicenza) Canton Ticino (Svizzera Italiana) LAZIO Roma 101,700 Mhz; Colleferro 107,500 Mhz; Rieti 101,950 Mhz; Latina Sonnino 93,500 Mhz; Frosinone 89,300 Mhz; Sora 89,400 Mhz; Cassino 89,300 Mhz; Atina 102,800 Mhz; Isola Liri 101,400 Mhz ABRUZZO L’Aquila Valle di Roveto 92,600 Mhz CAMPANIA Napoli 102,800 Mhz; Monte Faito 102,800 Mhz; Avellino Casalbore 96,300 Mhz; S.Angelo dei Lombardi 91,200 Mhz; Salerno Atena Lucana 88,400 Mhz; Benevento Ponte 88,800 Mhz CALABRIA Reggio Calabria 107,700 Mhz; Melito Porto Salvo 104,300 Mhz; S. Lorenzo Superiore 101,700 Mhz; Palizzi 104,800 Mhz; Ardore Marina 88,800 Mhz; Crotone Isola Capo Rizzuto 104,900 Mhz; Caccuri 107,400 Mhz; Catanzaro Monte Pero 90,500 Mhz; Striano 106,300 Mhz; Satriano Centro 95,00 Mhz PUGLIA Bari 91,500 Mhz; Gravina di Puglia 103,500 Mhz; Ginosa 102,300 Mhz BASILICATA Matera 98,300 Mhz e 93,00 Mhz SARDEGNA Cagliari 101,750 Mhz SICILIA Catania 91,00 Mhz; Macchia di Giarre 93,800 Mhz; Praino di Milo 93,400 Mhz; Acireale 92,500 Mhz; Acireale Piano D’Api 92,800 Mhz; Messina 99,00 Mhz; S’Agata di Militello 88,250 Mhz; Naso 91,200 Mhz; Forza D’Angrò 87,500 Mhz; Trapani Erice 103,00, Salemi 98,900 Mhz; Caltanissetta Gela 104,200 Mhz; Agrigento Raffadali 98,500 Mhz; Palermo Misilmeri 99,500 Mhz. Radio Evangelo si può ascoltare anche con iPhone e iPad scaricando l'applicazione gratuita su Apple Store "Radio Evangelo". 1 4 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 2 Mi trovavo comodamente seduto nel treno che sfrecciava veloce. Guardavo dal finestrino il paesaggio che correva, quando le parole di Paolo si sono affacciate alla mia mente, inducendomi a riflettere sul desiderio di Paolo di raggiungere la chiesa di Roma per rallegrarsi dell’Evangelo in quelle contrade. Quanto gravi e numerose fossero le avversità che gli impedirono di realizzare i suoi desideri, non ci è dato sapere, ma un giorno anche Paolo, finalmente, avrebbe potuto volgere i suoi passi verso la meta. A differenza del mio, il viaggio di Paolo non fu comodo né confortevole: la prigionia, i temporali e il naufragio nell’isola di Malta, ci confermano che Paolo non aveva un biglietto di prima classe; eppure nessuna difficoltà gli impedì di co‐ gliere quel frutto tanto desiderato. A volte attribuiamo all’avversario dell’anima nostra le avversità e gli ostacoli che impediscono la realizzazione dei nostri desideri, dimenticando che il Signore regna sovrano sopra tutte le cose: dall’iceberg che apparentemente senza una meta solca i mari ghiac‐ ciati del nord, alla foglia che, senza un luogo dove posarsi, una mano invisibile sospinge nel vento. Tutto ha il beneplacito di Dio, anche l’impedimento che non ha permesso inizialmente all’apostolo di rag‐ giungere la chiesa di Roma. “Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno” (Romani 8:28). Se abbiamo espresso un desiderio al Signore o abbiamo richiesto un dono particolare, non aspettiamo cavalli alati guidati da cherubi‐ ni, o schiere di creature celesti pronti a esaudire la nostra richiesta. Aspettiamo, invece, qualche “impedimento” che ci spinga a rinun‐ ciare, o ad aspettare pazientemente che la volontà di Dio si compia. Il viaggio di Paolo non fu una passeggiata, ma quanti frutti poté co‐ gliere mentre annunciava l’Evangelo all’impaurito equipaggio della nave o agli abitanti meravigliati dell’isola di Malta, quando il Signore compiva prodigi attraverso la sua strumentalità! Santo e benedetto e l’impedimento, quando il frutto da cogliere è maturato alla luce della volontà del Signore! Ci porterà ad apprez‐ zare ancora meglio il frutto, a onorare il Divino Largitore con labbra che confessano il Suo Nome, fin quando non saremo giunti alla meta. Perciò, non sopravvalutiamo più del necessario l’impedimento, ma valutiamo quanto è grande il nostro Signore, che sa usare ogni cosa per il bene di coloro che Egli ama. * Il sentimento della Chiesa Non smetto di chiedermi quale Chiesa può annunciare in maniera credibile Gesù e orientare lo sguardo delle persone verso Lui. Vorrei indicare alcuni tratti che mi sembrano ineludibili per la Chiesa di oggi, perché possa essere segno tangibile e continuare a parlare alle persone di questi ultimi tempi. Una Chiesa sempre più consapevole di dover essere missionaria, che non coinvolge solo qualcuno, ma tutti i credenti e che ha il Vangelo non solo come messaggio da proclamare, ma anche come criterio per vivere una missione. Una Chiesa che non si arrocca sui propri modi di vivere, che non scambia l’essenziale con ciò che è mondo, che vive nella libertà del Vangelo. Una Chiesa che non smette d’avere nel suo Signore il riferimento e il modello della propria vita e cioè un Signore che sta con i peccatori, che si china su ogni bisognoso, che non fa distinzioni tra Giudei e gentili. Una Chiesa disposta a raggiungere concretamente con la propria vita, tutti. Ma c’è un rischio per la Chiesa di oggi: quello di stare dalla parte di se stessa, così ripiegata all’interno che dimentica di avere una missione: quella di rendere testimonianza di Cristo. La buona testimonianza non può prescindere dalla capacità di accorgersi degli altri, di accostarsi a loro con amore, senza giudizio, con il desiderio di testimoniare di una vita salvata dal sacrificio di Cristo, sapendo spiegare la ragione, e compiendo gesta che inducono altri a condividere quel meraviglioso piano di Redenzione che Dio ha già realizzato nella loro vita. Questo sarà possibile solo se si è disposti a camminare a fianco degli altri, ad accoglierli nelle relazioni di ogni giorno, con i vicini di casa, con i colleghi di lavoro, con i compagni di scuola e di svago. Vivere in Cristo significa condurre relazioni cariche d’amore, di attenzione, di ascolto, di silenzio, di parola, per esprimere fraternità e dire che Dio non ci lascia soli, ma siamo cercati, desiderati, amati, salvati da un Creatore che non sta nascosto e si lascia trovare. La chiave per aver accesso a questa esperienza è l’amore di Dio. Il Vangelo di Matteo al capitolo 25 ci presenta la scena del giudizio finale. È un giudizio di là da venire, ma ha radici ben piantate nel nostro presente. È un giudizio sull’amore. Il Figlio dell’uomo dice alle pecore che stanno alla sua destra: “Venite, voi, i benedetti del Padre mio; ereditate il regno che v’è stato preparato fin dalla fondazione del mondo. Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 2 15 ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste; fui nudo e mi vestiste; fui ammalato e mi visitaste; fui in prigione e veniste a trovarmi”. Lo stupore dei convenuti in giudizio è grande: “Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto? O nudo e ti abbiamo vestito?” Tutti facciamo tutti anche oggi questa domanda, purtroppo però abbiamo perso la capacità di stupirci e cogliere nello stupore la presenza di Dio. Si vedono uomini morti di fame, violentati, bombardati, carcerati, stranieri, ma non si riesce a vedere Gesù in quegli esseri stravolti! Forse perchè l’indifferenza è sovrana, appena mascherata da buonismo e perbenismo. “In verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me”. Quel “l’avete fatto a me” sulla bocca di Gesù diventa la spiegazione dell’amore. Non è una pacca sulle spalle, non è un sorriso bonario, ma inutile! È una chiave di lettura. L’amore è dar da bere all’assetato, dar da mangiare all’affamato. Quindi l’amore è concretezza. Vivere in questa dimensione di spiritualità non significa essere tagliati fuori dal mondo, significa proprio il contrario, significa dare al mondo il sapore dell’eternità, far emergere nel mondo la presenza di Dio che già c’è. La parola di Gesù: “Ogni volta che avete fatto queste cose a uno dei miei fratelli più piccoli l'avete fatto a me” è chiara e non fa differenze di abito, di status, di colore, di nord o di sud. Questa è la nostra fede e il suo frutto è come un arsenale della pace, ricco di gesti di bontà, come quello del samaritano che aiutò 1 6 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 2 l’uomo ferito sulla strada di Gerico. La commozione di molte persone si trasforma in medicine, ospedali, scuole, lavoro, pane, accoglienza, è una commozione vera che non dura lo spazio di uno spot. È una commozione che con perseveranza produce futuro in chi futuro non ha. Il Signor Gesù potrebbe fare la seguente considerazione su noi? “Questo vostro tempo vi ha fatto diventare cristiani della domenica. Mettete al primo posto gli aspetti esteriori e miracolistici della vostra fede. Dovete amare con il mio cuore, ricambiare il male con il bene, accogliere l’imprevisto, disarmare con bontà, fare bene il bene, impegnarvi per la pace che dura. Dovete farvi abitare dallo Spirito Santo per poter parlare di Me, vivere la forza della preghiera, condividere la gioia e il dolore, costruire con umiltà. Dovreste portare i pesi degli altri, perdonare, accogliere. E tutto questo nella consapevolezza di non essere altro che servi inutili. Tutti dovete mettervi alla prova, per vedere se avete queste virtù e, se non le avete, non potete realizzarle da soli. Voi, senza alcun risultato, volete tradurre in realtà queste virtù ricorrendo alla vostra forza, mentre la loro presenza nel vostro cuore è conseguenza del mio amore. Esse provengono da Me. Io sono il Dio vivente, che dà amore, e l'amore mio produce un cuore nuovo pacificato e nella gioia. Un amore che provoca il nuovo, un nuovo prima di tutto da accettare, da ascoltare, da concretizzare; il vostro impegno consiste nel passare dalle parole sulla fede alle parole nella fede. Siete la mia Chiesa, non una cattedrale, ma un edificio a cielo aperto, che è il mondo, la vita degli uomini. Una Chiesa di tutti i giorni dove il pulpito può essere un banco di scuola, uno sportello di un ufficio, o perfino un letto d’ospedale. Io vi chiedo il coraggio di affrontare l’importante verità cristiana, sin d’ora trascurata o non bene espressa. Solo se saprete stupirvi delle grandi opere che Io compio anche attraverso la vostra piccolezza vedrete la terra inondata del Mio splendore”. Noi possiamo dire che la Sua considerazione è esatta. Vanni Bondesan SENZA OMBRA TENEBROSA "Senza avere alcuna parte tenebrosa" (Luca 11:36). Da molto tempo in molti uomini sinceri si è radicata la convinzione che la chiesa cristiana ha urgente bisogno di un rinnovamento, di un cristianesimo pratico. Tutto intorno a noi grida il bisogno di una tale testimonianza. La nostra unica speranza per il mondo consi‐ ste nella possibilità di portare lo spirito umano in contatto con la manifestazione di Dio, attra‐ verso un cristianesimo pratico. La Scrittura e gli storici della Chiesa confer‐ mano che la comunità primitiva vinse perché i cristiani di quei giorni sovrastavano i pagani nei pensieri, nel vivere e anche nel morire. Pensa‐ vano come Cristo, vivevano per Cristo e mori‐ vano anche per la causa dell’Evangelo di Cristo. Possedevano una qualità di vita, impossibile senza Gesù Cristo. Osserviamo tre aspetti della vita che la Parola indica “senza tenebre” UNA VITA LUMINOSA È una vita che diffonde luce e, perciò, deve stare sul candeliere. Per quale scopo? Affin‐ ché “coloro che entrano vedano la luce” (Luca 11:33). È l’incredibile vittoria e il segreto della nuova nascita: l’uomo mortale è chiamato a in‐ dicare Dio al mondo! Molta gente ha testimoniato di essere stata affascinata dal carattere e dalle parole di uo‐ mini e donne che vivevano un cristianesimo pratico. Questo è l’esempio di una vita luminosa. Questo è ciò che intendeva Gesù, quando disse: “Voi siete la luce del mondo” (Mat.5:14). Dobbiamo presentare Cristo agli uomini at‐ traverso il nostro carattere e il nostro atteggia‐ mento. Il cristiano è semplicemente un uomo che rende agli altri più facile il credere in Dio! Il grande bisogno dei nostri giorni non è, co‐ me molti pensano, una nuova formulazione della nostra confessione di fede, o nuovi meto‐ R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 2 17 di nel campo dell’evangelizzazione, ma vivere praticamente una vita divina. Se noi che confessiamo il nome di Gesù prati‐ chiamo una vita veramente cristiana, diamo al‐ lora la prova migliore che mai potrebbe essere portata. Pascal affermò: “Io ho riconosciuto che ciò che succedeva nella vita di Gesù si deve ripete‐ re nella vita dei Suoi seguaci”. Gurnall, un altro uomo, ha messo questa ve‐ rità in luce con altre parole: “Non dire di avere sangue reale nelle tue vene o di essere nato da Dio, se non puoi dimostrare la tua discendenza con un cammino santo”. Tutto questo per dire che il miglior argomen‐ to a favore del cristianesimo è una vita cristiana coerente. Possiamo affermare con piena cer‐ tezza che contro la silenziosa eloquenza della santità, non ci sono argomenti. Normalmente, il faro è una costruzione posta su una roccia, ma ciò che dobbiamo conside‐ rare è la sorgente luminosa, dalla quale il faro dipende. Il faro è una costruzione imponente, un capolavoro, ma potrebbe essere un pericolo come la roccia sulla quale sta, se venisse a man‐ care della sua luce. Le navi fanno riferimento al faro se è acceso, se illumina, altrimenti diviene pericoloso. È la luce che dà l’avvertimento e la direzione, non la costruzione. Perciò non è importante solo ciò che dico o ciò che faccio, ma anche ciò che sono. Senza tenebra alcuna, illuminiamo le persone fino al porto desiderato, che è Cristo. UNA VITA TRASPARENTE Gesù parla di una vita nella quale non c’è al‐ cuna parte tenebrosa. Per me questa è una delle interpretazioni più chiare di ciò che significa la piena redenzione. Sicuramente questo stava già davanti agli occhi di Davide, quando disse: “M’insegni la sapienza nel segreto del cuore” (Sal.51:6). Io credo fermamente che l’opera principale dello Spirito Santo si compia nelle profondità nascoste della nostra personalità, là dove arriva solo la luce di Dio. Gesù è la vera luce, che mostra la via verso Dio, la via della compiuta redenzione, della pu‐ rità che ci è garantita, e della definitiva purifica‐ zione dal peccato. 1 8 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 2 Se vogliamo onorare seriamente Dio, dob‐ biamo donare piena fiducia alla Sua magnifica opera redentrice. Dobbiamo cioè credere a un Signore che ci salva da tutti i peccati e che ci santifica in vista del regno dei cieli. Per una vera vita trasparente, occorre ritor‐ nare alla croce. Perché la croce non è solo la base principale della conversione di un peccatore, ma anche il mezzo principale della santificazione di un cre‐ dente. UNA VITA ARDENTE Parla di una visione spirituale e di una passio‐ ne santa. Oltre a ciò, deve essere ricordato che la luce che arde è accesa sull’altare. Non è nascosta, non è sotto un recipiente, ma si trova in alto, in un posto elevato. Solo allora la mia testimonianza diventa effi‐ cace, se tocca il Golgota. Come è facile lasciare tutte le proprie abitudi‐ ne cattive, tranne l’ultima. Ma è proprio questa che decide se sei crocifisso con Cristo o no. Se noi vogliamo prendere parte alle sofferen‐ ze, alle pene e alla vittoria di Cristo, lo spirito del Golgota, deve prendere forma in noi. Non dimentichiamo che la croce che esigette da Gesù il sacrificio della Sua morte, esige da noi il sacrificio della nostra vita. L’atteggiamento di una vita che appartiene a Dio è la rinuncia al diritto di se stesso. Ricordiamoci che la base di tutta l’esperienza cristiana che fa onore a Dio, è la dedicazione ar‐ dente e personale a Gesù Cristo, una dedicazio‐ ne che trova la sua espressione nella prontezza al sacrificio e nella rinuncia al proprio io. Gesù in questo contesto rivelò che Egli è la luce, l’occhio rappresenta la comprensione e la visione spirituale. I malvagi desideri oscurano la visione ed otte‐ nebrano la luce della presenza di Cristo. Ma se qualcosa di tenebroso ci sta impeden‐ do di vedere Dio, permettiamo alla luce di Gesù di penetrare a fondo ed illuminarci per sentieri diritti. Giuseppe Federico Notizie dalle nostre Comunità BATTESIMI A VARALLO SESIA (VC) Con gioia rendiamo partecipe la fratellanza di come il Signore ci ha concesso di vedere, domenica 17 Luglio nella Chiesa di Varallo Sesia( Vc), un'anima scendere nelle acque battesimali, accettando Gesù Cristo come Personale Salvatore. Al culto erano presenti persone del posto che per la prima volta hanno potuto ascoltare il meraviglioso messaggio della Parola di Dio. Lo strumento della predicazione è stato il pastore Michele Mango, che ha tratto il testo in 1 Corinzi 15:58, ricordando alla chiesa che siamo parte della stessa stupenda famiglia per l’ opera di salvezza in Cristo, chiamati a servire il Signore e restando fermi nei Suoi insegnamenti. Domenica 24 Luglio, è stato celebrato il culto di Santa Cena. Ospite per l’occasione è stato il fratello Da- vide Casà, pastore delle chiese di Biella e Gattinara. Il un clima di intima comunione fraterna, è stato letto il testo in Luca 22: 7-18 che ha incoraggiato la chiesa nel confidare in Dio per ogni bisogno e nel seguire la voce dello Spirito Santo, unica guida per le anime nostre. Daniele Infantino BATTESIMI A SARNO (SA) La nostra gioia è grande nel comunicare alla fratellanza che, per la benedizione e l'intervento divino, nella comunità di Sarno il 9 Ottobre abbiamo celebrato un culto battesimale. Una coppia di sposi e una giovane di 19 anni hanno fatto pubblica confessione di fede in Gesù come loro personale Salvatore. Gradito ospite per la predicazione della Parola di Dio è stato il fratello Luigi Cangianiello, pastore della comunità ADI di Scafati (SA). La domenica successiva, il 16 Ottobre, abbiamo celebrato il culto di Santa Cena, ricordando la morte e l'imminente ritorno del nostro comune Salvatore, Gesù Cristo. A questo culto ospite per la predicazione della parola di Dio è stato il fratello Abramo Falciano, pastore a Mondragone (CE.) Ringraziamo grandemente il Signore perchè fin qui Egli ci ha soccorso. Domenico Vona BATTESIMI A FOIANO DELLA CHIANA (AR) Desideriamo condividere con la fratellanza alcune notizie che riguardano l’opera del Signore nella nostra zona. Anno dopo anno il Signore ha salvato, ha battezzato nello Spirito Santo ristorando il Suo popolo. In questi ultimi tre anni il Signore ha visitato particolarmente la nostra comunità iniziando un bel risveglio tra i giovani e tanti di loro, dopo essere stati salvati e battezzati nello Spirito Santo, hanno chiesto di essere battezzati anche in acqua secondo il comandamento di Gesù. Nell’anno 2010 abbiamo avuto due servizi di battesimi, uno a febbraio e l’altro a ottobre e 7 credenti prima e 20 dopo hanno pubblicamente testimoniato della loro salvezza. Nell’anno 2011, il 5 novembre abbiamo avuto ancora un servizio di battesimi e sono scesi nelle acque altri 14 credenti. Tra coloro che si sono battezzati c’erano, in tutti servizi, alcuni credenti delle varie missioni sorte dal lavoro evangelistico della comunità di Foiano: Arezzo, San Giovanni Valdarno, Soci e Chianciano. Invitiamo tutti i cari lettori a ricordarsi di pregare per la Toscana. affinché il Signore possa fare una grande opera di salvezza. Siamo profondamente grati a Dio per tutto ciò che sta già facendo e Gli diamo tutta la gloria per questo, ma desideriamo maggiormente vedere la Sua gloria nella salvezza di tante anime ancora prima del ritorno di Gesù. Al Signore. che è degno di lode e di gloria. vada il nostro ringraziamento e la nostra adorazione, uniti ad un sempre più umile servizio. Antonio Di Bello R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 2 19 Notizie dalle nostre Comunità BATTESIMI A TORRE DEL GRECO Cari fratelli, vi salutiamo con la pace del Signore. Con grande gioia vi diamo buone notizie dalla comunità di Torre del Greco, dove domenica 20 Novembre 2011 sono scesi nelle acque battesimali 18 neofiti . È stata per noi una grande festa, anche perché abbiamo visto il nostro locale gremito di anime che si accostavano al Signore. Eravamo circa in seicento. Per l’occasione è stato con noi il fratello Antonio Di Bello pastore delle comunità di Foiano della Chiana e San Giovanni Valdarno, che ha predicato con grande potenza il messaggio di grazia del nostro amato Salvatore Cristo Gesù. Sicuri e certi che Dio porta avanti l’opera Sua, vi salutiamo con la pace del Signore. Raimondo Mennella BATTESIMI A SIENA Vi facciamo partecipi della gioia che il Signore ci ha dato di vedere 3 giovani scendere nelle acque battesimali lo scorso novembre. Il fratello Luigi Borelli è stato l’ospite che ha ministrato la Parola di Dio, giunta ancora una volta puntuale ed efficace ai nostri cuori. Gionathan Borelli NOTIZIE DA BEINASCO Con gioia e gratitudine verso il nostro Padre Celeste, desideriamo informare i fratelli che Dio ci ha dato grazia di svolgere un altro servizio di battesimi nel corso del 2011. Nonostante le numerose difficoltà che possiamo incontrare lungo il cammino, è una gioia costatare come Dio è fedele nel portare avanti la Sua Chiesa. Domenica 11 dicembre, sette nuove credenti hanno confessato pubblicamente di aver accetto il dono della salvezza. Di questi, uno è figlio di credenti, mentre gli altri sei sono frutto dell’impegno evangelistico di ogni singolo cre- 2 0 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 2 dente della comunità. In modo particolare, siamo grati a Dio, perché tra di loro c’era un fratello di circa novant’anni, che ha ricevuto la testimonianza più di vent’anni fa, avendo il Signore salvato prima alcune sue nipoti e successivamente anche le sue figlie; nonostante ciò, aveva sempre resistito alla Verità, fino a questi ultimi mesi, quando ha finalmente deciso di arrendersi al Signore. Per l’occasione abbiamo avuto la gradita visita del fratello Antonino Mortelliti, pastore della comunità di Novara, insieme a sua moglie e alla sorella Scianna, moglie del fratello Scianna, che ha curato la comunità di Novara per tanti anni e che il Signore ha chiamato a Sé lo scorso anno. Dio ci ha benedetti attraverso la predicazione della Sua Parola, ricordandoci come ci ha risparmiati dal giudizio eterno attraverso la gloriosa opera che Gesù ha compiuto. Domenica 18 dicembre, abbiamo avuto un servizio di Santa Cena, in cui il Signore ci ha benedetto attraverso la predicazione del fratello Francesco Lazzaro, pastore della comunità di Rivoli. Di tutte queste benedizioni siamo profondamente grati al nostro amato Salvatore e desideriamo ringraziarLo per come ci porta avanti, nonostante le nostre mancanze. A Dio tutta la gloria. Silvano Bianco CERIALE BATTESIMI E CENA DEL SIGNORE Comunichiamo ai lettori che la Missione di Ceriale ha concluso l’anno 2011 nel modo migliore. Sabato 17 dicembre è scesa nelle acque battesimali una giovane sorella, la quale ha confessato pubblicamente la sua fede in Gesù Cristo suo Salvatore e Signore. Per la Missione è stata una giornata di festa; siamo stati visitati da alcuni comunicanti delle chiese di Alberga e Savona, accompagnati dal loro pastore; erano presenti alcuni simpatizzanti e visitatori venuti per l’interessante occasione. Per il culto battesimale, era presente il fratello Vincenzo Martucci, pastore della comunità di Asti e membro del Comitato di Zona del Nord-Ovest, il quale ci ha ministrato la benedetta Parola di Dio, incoraggiando i presenti ad essere perseveranti e ad accettare Gesù come personale Salvatore. La domenica abbiamo celebrato la cena del Signore; per l’occasione era fra noi il fratello Antonio Rocca, membro onorario del Comitato di Zona Nord-Ovest e membro di altri comitati. Il Signore lo ha potentemente usato per ministrare la Sua Parola, consolare e confortare l’uditorio. Nella Missiodi unirvi alle nostre preghiere, affinché l’opera di Dio veda un ne si nota un lento, ma progressivo risveglio, ringraziamo il progresso anche in Liguria. Al Signore vada tutta la lode e la Signore che continua ad operare nella bella Liguria, dove le gloria. comunità Evangeliche Pentecostali ADI sono modeste. Pasquale Bruni Riconoscenti a Dio per ogni Sua benevolenza, vi chiediamo BATTESIMI A NAPOLI VIA MIRAGLIA Vogliamo condividere con la fratellanza quanto il Signore ha fatto per la Chiesa di Napoli del quartiere di Poggioreale nel corso del 2011. Infatti, dopo aver visto nel mese di giugno 19 credenti scendere nelle acque battesimali, il giorno 18 Dicembre abbiamo celebrato un culto di battesimi nel quale altri 14 credenti hanno fatto la loro pubblica confessione di fede. Quasi tutti sono giovani e molti di essi sono cresciuti nella Scuola Domenicale. Per l'occasione è stato con noi il fratello Giorgio Botturi, pastore della chiesa di Roma-Torrevecchia che ha ministrato la Parola di Dio anche nel culto mattutino tenuto nella comunità di Sorrento. Tanti familiari dei battezzandi hanno ascoltato la predicazione dell'evangelo della grazia e preghiamo che il seme possa portare frutto alla gloria di Dio. Possa perciò il Signore continuare a sostenere l'opera Sua e portala avanti nel corso degli anni. Daniele Scarallo BATTESIMI A PERUGIA Con cuori grati al Signore, desideriamo condividere la gioia che abbiamo esperimentato nella chiesa di Perugia il 25 Dicembre 2011, nel vedere 6 anime entrare nella vasca battesimale per rendere pubblica la loro fede in Cristo Gesù e raccontare come il Signore li ha portati alla Salvezza. Tre di questi sono perugini DOC, e questo ha fortemente incoraggiato la fratellanza di origine Umbra come segno che il Signore continua a salvare e trasformare anche in questa regione, sebbene storicamente religiosa, ma che ha tanto bisogno del messaggio di redenzione per l'opera di Cristo. La chiesa era gremita tanto che oltre una trentina di persone hanno seguito il servizio fuori della sala attraverso telecamere e monitor installati per l'occasione. La Parola di Dio ci è stata annunciata dal fratello Luca Tararà, pastore della comunità di Terni, il quale ci ha incoraggiato ad affidare a Dio la nostra vita, perché Egli solo ha provveduto tutto per la nostra redenzione. Il coro ADI di Perugia ha cantato maestrevolmente al Signore e tante anime sono state incoraggiate e benedette nel vedere l'opera di Dio andare avanti. Davide Mortelliti R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 2 21 Notizie dalle nostre Comunità NOTIZIE DA NAPOLI - FUORIGROTTA Cari fratelli, Pace del Signore! Ancora una volta i nostri cuori sono ricolmi di gioia, perché nuove anime si accostano a Dio e ricevono salvezza per la Sua grazia. Il 26 dicembre, quattro credenti, nati di nuovo e abbondantemente benedetti dall’opera di redenzione di Cristo Gesù, hanno testimoniato della loro fede ed hanno promesso fedeltà a Dio scendendo nelle acque battesimali. Una di queste anime frequenta la comunità di Quarto (Na). In un clima festoso, con cuori pieni di riconoscenza abbiamo, tutti insieme, lodato il Signore, proclamando la Sua grandezza e la Sua fedeltà. Egli ci ha parlato attraverso la Sua benedetta Parola e ancora di più incoraggiato a seguirLo e servirLo con fervore. Per l’occasione, il fratello Raffaele Frezza, pastore della comunità di Casoria, ci ha ministrato la Parola. Con la fiducia che Dio continui ad operare nel nostro mezzo in modo glorioso, ci affidiamo alle preghiere di tutta la fratellanza. L’opera è Sua, ed Egli la porta avanti, noi Gli siamo grati e riconoscenti. voi”. “A Dio, unico in saggezza, per mezzo di Gesù Cristo sia la Ci raccomandiamo alle preghiere di tutta la fratellanza e sagloria nei secoli dei secoli, Amen”. lutiamo tutti i santi, “la grazia del Signore Gesù sia con tutti Marco Vario 39° INCONTRO PROVINCE REGGIO CALABRIA, CATANZARO E VIBO VALENTIA Il maltempo che ha investito la provincia di Reggio Calabria il 6 gennaio u.s. non ha fermato i credenti che numerosi hanno raggiunto la Chiesa di Reggio, Via San Giuseppe, per celebrare il Nome del Signore! Il locale di culto era così gremito che abbiamo dovuto aggiungere delle sedie. Fin dal mattino il Signore ci ha benedetto con la Sua preziosa Parola. Il fratello Lorenzo De Fano, pastore a Bari e Capurso (BA), invitato per l’occasione, ci ha esposto uno studio biblico tratto dal testo di Gioele 2:1, nella guida dello Spirito Santo è stato ricordato ai presenti di stare attenti agli “allarmi”, che giungono da parte del Signore per avvertirci ed essere preparati per il Suo ritorno. Nel culto pomeridiano, il Signore, ancora tramite la strumentalità del pastore De Fano che ha letto Ester 2:1-18, ci ha detto come ci dobbiamo preparare per “incontrare il Re”. Di grande benedizione in entrambe le riunioni è stato il canto corale innalzato al Signore dalla Chiesa di Palmi (RC). Con gioia ci siamo salutati cantando l’inno 400 di Inni di lode: “V’è una patria più bella del sole”, certi che, se non sarà qui sulla terra, sicuramente ci rivedremo là nel Cielo dove “tutti incontrarci potrem”. Enzo Labate BATTESIMI A TORRICELLA (TA) Desidero ringraziare il Signore per la Sua infinita Grazia, e comunicare alla fratellanza che, il 14 Gennaio 2012, due giovani 2 2 R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 2 sono scesi nelle acque battesimali nel nuovo locale di culto di Torricella, (dedicato al Signore il 5 Novembre 2011) dichiarando pubblica la loro fede in Cristo e il loro impegno nel servizio con integrità di cuore. Per l’occasione il fratello Alessandro Granata, pastore emerito, ci ha esposto il Consiglio della Parola di Dio tratto dalla lettera di Paolo ai Romani 12:1,9. Tra i numerosi credenti e pastori della zona, ci ha rallegrato vedere molti parenti e amici che sono stati presenti al culto, dando importanza a questo gesto di obbedienza dei neofiti, fatto nella consapevolezza di aver prima esperimentato la nuova nascita. Voglia il Signore portare avanti l’Opera Sua in questi giovani, nelle nostre comunità e nell’intera città di Torricella. Preghiamo il Signore, che nella Sua infinita misericordia continui a chiamare dei servitori nel Suo campo, affinchè ci sia un abbondante raccolto per la Sua Gloria e per la nostra gioia. Scorrano Daniele BARI (RIONE LIBERTA’): INCONTRO PROVINCIALE E BATTESIMI Il 7 gennaio 2012 si è svolto nella comunità di Bari (rione Libertà) il mensile incontro delle Chiese della provincia di Bari. Per l’occasione abbiamo avuto il piacere di avere tra noi il fratello Enzo Labate, pastore della comunità di Reggio Calabria, che è stato lo strumento nelle mani di Dio per lo studio ed il messaggio della Sua Parola. Il gradito evento è iniziato con uno studio biblico, riservato ai pastori ed ai collaboratori delle Chiese, che, prendendo spunto dal testo di II Corinzi 11:28, ha esposto il tema delle “sane preoccupazioni” pastorali, quali l’edificazione, il servizio e la difesa dell’opera di Dio. Al termine dello studio si è tenuto un culto, aperto a tutti i membri delle comunità della provincia di Bari, il cui messaggio biblico ha illustrato l’importante processo di preparazione spirituale avvenuto nella vita di Davide prima di affrontare il gigante Golia. Il giorno successivo è stata una vera festa per l’intera comunità il vedere tre fratelli e due sorelle manifestare, con il patto del battesimo in acqua, la loro scelta di servire il Signore secondo l’insegnamento delle Scritture. Tra questi, un fratello è il frutto dell’opera di Dio nella missione di Casamassima (BA), riaperta da circa un anno. Le testimonianze di questi neofiti hanno edificato, facendo stimare come Dio è benevolo e potente da salvare sia giovani cresciuti nell’istruzione biblica che persone provenienti da qualunque ambiente sociale e cultura religiosa. Il messaggio della Parola di Dio è stato ancora una volta ministrato, nella guida dello Spirito Santo, dal fratello Enzo Labate. La meditazione, tratta da Matteo 2:1-12, ha paragonato i neofiti a delle nuove “stelle” nel firmamento dell’opera di Dio. Una concezione di “stella” però completamente diversa da quella mondana. Anime che non risplendono di luce propria, bensì della luce del nostro Signore Cristo Gesù. La predicazione dell’Evangelo ha raggiunto i numerosi ascoltatori, sensibilizzando i cuori dei tanti amici intervenuti per l’occasione ad aprire fiduciosamente il cuore a Cristo. Il 13 e 14 gennaio 2012 siamo stati grandemente edificati nel corso di alcuni culti “speciali” di risveglio, culminati il giorno 15, raccogliendoci intorno ai simboli del pane e del vino per celebrare la Cena del Signore, ricordandone l’opera completa ed irripetibile. Per queste occasioni abbiamo avuto il piacere di avere tra noi il fratello Mauro Stevanato, pastore delle comunità di Thiene, Asiago e Valdagno, della provincia di Vicenza. Al termine di questi benedetti eventi, è stata meravigliosamente comune in tutti i fedeli la forte sensazione che il Signore abbia mandato e si sia servito del fratello Stevanato per parlare con conoscenza “sovrannaturale”, con minuziosa precisione e puntualità ai bisogni della comunità. Il primo messaggio della Parola di Dio, tratto da Giobbe 35:1-14, si è basato sull’affermazione: “E tu, quando dici che non lo scorgi, la tua causa gli sta davanti; sappilo aspettare!”. È stato un messaggio di grande consolazione per i credenti che attraversano prove svariate, incitandoli a restare saldi nella fede e nella certezza delle promesse divine. Il secondo messaggio della Parola di Dio, tratto dal Salmo 115, ha sottolineato che “il Signore si è ricordato di noi” per benedirci. Si è ricordato della casa di Israele e d’Aronne. La condizione affinché il Signore continui a benedirci è però quella che, come per Giacobbe fu necessario essere trasformato in Israele, anche noi credenti, una volta divenuti “l’Israele spirituale”, ci lasciamo continuamente trasformare da Dio nel progressivo processo di santificazione delle nostre vite. La meditazione ministrata durante il culto della Cena del Signore, prendendo spunto dal testo di Giudici 17:1-6; 18:1; 19:1; 21:25, si è basato sull’affermazione, più volte ripetuta nel testo in questione: “In quel tempo, non c’era re in Israele”. Il messaggio, partendo dall’illustrazione dell’oscuro e drammatico periodo in cui viveva il popolo di Israele in assenza di un re, ha non solo ricordato in quale condizione versavano le nostre vite quando vivevamo nel peccato e lontani da Dio, ma ci ha anche esortati a non abbassare mai la guardia e ad essere sempre vigilanti affinchè il Re dei re, Cristo Gesù, regni sempre sul trono dei nostri cuori. Diamo gloria e onore al nostro grande Re e Salvatore, che continua a prendersi cura del Suo popolo. Lorenzo De Fano BATTESIMI A CARMAGNOLA (TO) Carissimi fratelli e sorelle, c'è tanta gioia nei nostri cuori per l'opera della salvezza compiuta da Dio nella vita di cinque credenti, che domenica 29 gennaio hanno fatto una "bella" testimonianza della loro fede in Cristo Gesù. Tre di loro sono della chiesa di Carmagnola (TO), e due della chiesa di Fossano (CN), curata dal fratello Elio Testa. Ricorderemo ancora per molto tempo questo culto di battesimi, perché il Signore ha toccato realmente il cuore di altre persone venute per la prima volta in chiesa; questa è la nostra grande gioia, di servire il Signore fedelmente ed umilmente per la salvezza dei peccatori e l'edificazione dei credenti. Desideriamo anche informarvi che nell'anno trascorso 2011, altri sei credenti della chiesa di Bra (CN) hanno fatto il patto con il Signore, donando la loro vita a Cristo. Dio vi benedica. Francesco Laurendi R i s v e g l i o P e n t e c o s t a l e - A pr i l e 2 0 1 2 23 Con la tua firma per l'8x1000 possiamo fare del bene a tutti CHIESE CRISTIANE EVANGELICHE ASSEMBLEE DI DIO IN ITALIA Il Servizio Evangelico Assistenza Sociale delle Chiese Cristiane Evangeliche Assemblee di Dio in Italia promuove programmi di aiuto in vari Paesi del mondo con progetti di aiuto alimentare, medico, sociale, scolastico, a favore delle popolazioni dell’Asia e dell’Africa e laddove si verificano situazioni di emergenza umanitaria. COME ASSEGNARE L'OTTO PER MILLE ALLE ASSEMBLEE DI DIO IN ITALIA Anche quanti ricevono i modelli CUD (ex 101, 201, certificati di pensione...) e non sono tenuti a presentarli, possono: 1 Firmare la copia del modello nella casella Assemblee di Dio in Italia 2 Firmare in fondo alla copia del modello su firma 3 Inserire la copia in una busta con X 1000 FACCIAMO DEL BENE A TUTTI scritto SCELTA PER LA DESTINAZIONE DELL’OTTO PER MILLE DELL’IRPEF 4 Sulla busta scrivere il proprio codice fiscale, cognome, nome e indirizzo 5 Consegnare la busta chiusa allo sportello di una banca o di un ufficio postale dopo averla firmata sui lembi di chiusura. Nel caso di Modello 730 o Unico (ex 740), compilare l’apposito modulo all’interno dello stesso e inserirlo nella busta di cui sopra. Esprimere questa scelta non determina un aumento delle imposte da pagare appuntamenti INCONTRO GIOVANILE ITALIA NORD EST Da sabato 7 a lunedì 9 aprile presso l'Hotel Punta Nord di Torre Pedrera (RN) Incontro Giovanile di Zona Italia Nord Est. Ospite il fratello Sebastiano Bozzon pastore a Civitavecchia. Italia Centrale e Sardegna. Ospite il fratello Vito Nuzzo, pastore a Messina. GIORNATA EVANGELISTICA ZONA NORD OVEST Sabato 14 aprile Giornata Evangelistica della zona Italia Nord Ovest. Piceno e Sant'Egidio alla Vibra- Gravina in Puglia. ta (TE). XXII CONVEGNO PASTORALE ADI INCONTRO PASTORALE Da mercoledì 25 a sabato 28 ROMA, RIETI E VITERBO Lunedì 16 aprile a Roma, presso aprile presso l'Hotel "Ariston" il locale di culto di Via Acuzia di Capaccio Scalo/Paestum Incontro dei pastori delle pro- (SA) XXII Convegno Pastorale vince di Roma, Rieti e Viterbo. ADI. INCONTRO GIOVANILE ITALIA CENTRALE E SARDEGNA Da venerdì 13 a domenica 15 aprile a Montesilvano (PE), presso l'Hotel Serena Majestic Incontro Giovanile della zona INCONTRO FRATERNO MATERA E POTENZA Sabato 14 aprile a Picerno (PZ), Incontro delle Chiese delle province di Matera e Potenza. Ospite il fratello Antonino Manuguerra, pastore a Ascoli INCONTRO FRATERNO BRINDISI-LECCE Sabato 21 aprile a San Vito dei Normanni (BR) Incontro Fraterno delle Chiese delle province di Brindisi e Lecce. Ospite il fratello Leo Favasuli, pastore a Risveglio P E N T E C O S T A L E INCONTRO PASTORALE LATINA E FROSINONE Lunedì 30 aprile a Monte San Biagio (LT), presso il locale di culto di Via Carro, Incontro dei pastori delle province di Latina e Frosinone. Versamenti in Posta su c/c postale n.12710323 intestato a: Spedizione in Abbonamento Postale Poste Italiane spa Risveglio Pentecostale V. Altichieri da Zevio 1, 35132 Padova D.L.353/03 (conv. L.27/02/04 n.46) art.1 com.2, DCB Vicenza Versamenti tramite canale bancario Poste: codice IBAN IT16 N076 0112 1000 0001 2710 323 codice BIC/SWIFT BPPIITRRXXX intestato a: Risveglio Pentecostale V. Altichieri da Zevio 1, 35132 Padova STAMPE PERIODICHE Imprimé à taxe réduite taxe perçue tassa pagata Italia In caso di mancata consegna si prega di restituire al mittente Redazione Risveglio Pentecostale, Via Altichieri da Zevio 1, 35132 Padova che si impegna a corrispondere il diritto fisso Banca: codice IBAN IT31 C061 7512 1550 0000 0051 080 specificando il motivo contrassegnando con una X il quadrati codice BIC CRGEITGG782 intestato a: Chiesa Cristiana ADI no corrispondente: Mensile a carattere religioso pubblicato dal Consiglio Generale delle Chiese Cristiane Evangeliche Risveglio Pentecostale V. 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